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PICCOLO
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Anno XII • n° 2 • VENERDÌ 13 GENNAIO 2012
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LE SCELTE DEL GOVERNO SUL COMMERCIO
Settimanale • € 0,02 copia omaggio
alle pagine 4-5
LIBERALIZZAZIONI: I CONSUMATORI DICONO SI’
La manovra di Monti prevede la possibilità che gli esercizi restino aperti oltre l’orario di chiusura canonico e nei festivi. Una scelta che i cittadini approvano, ma che trova resistenza nei negozianti e nei sindacati: «In questo modo si agevola solo la grande distribuzione» L’OSPITE
Tasse: dove vanno a finire i soldi?
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SULLE STRADE
Troppi incidenti mortali, la colpa è di alcol e velocità ▲
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SISTEMA IDRICO
Un esperimento tenta di mettere in dubbio l’eccellenza dell’antica tradizione cremonese Dopo cinque anni in grigiorosso Fietta vuole la B
Vanoli Braga, è indispensabile battere Treviso
Derby di Milano: ultima chiamata per i nerazzurri A pagina 34
In ricordo di don Luisito Bianchi, il prete operaio a pagina 9
CALCIOSCOMMESSE
Le dichiarazioni di Doni fanno tremare il mondo del calcio ▲
a pagina 33
SPORT WEEK
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a pagina 31
BASKET LEGA A
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DOPO LA SCOMPARSA
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CALCIO - INTERVISTA
a pagina 6
Torchio: «Ora i Comuni si devono imporre con forza» ▲
I LIUTAI DIFENDONO GLI STRADIVARI
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ono tutti d’accordo che lo Stato debba colpire gli evasori, ma la domanda che gli italiani sempre più spesso si pongono è la seguente: lo Stato come usa i soldi delle tasse? Perché come già detto, non si possono pagare imposte svedesi e ricevere in cambio servizi di bassa e infima qualità. Che cosa si chiede, quindi, allo Stato perché si metta anche lui in regola con i cittadini dai quali pretende, giustamente, le tasse? Ecco alcune priorità: nessuna auto blu in circolazione, via i politici che si fanno pagare i conti dell’hotel o si fanno regalare le case con vista sul Colosseo e a Montecarlo, basta con i vitalizi ai parlamentari, taglio netto agli stipendi esorbitanti di onorevoli, senatori e dirigenti pubblici, rottamare le Province, dare un colpo di spugna alle migliaia di municipalizzate, pareggiare i bilanci degli enti pubblici (a cominciare dallo Stato). Lo Stato, quindi, dimostri ai cittadini di essere virtuoso, e vedrà che gli italiani pagheranno le tasse. Ma tasse eque. Come negli Usa dove il fisco preleva il 35% e non il 50% e oltre come in Italia. Dove la Pubblica amministrazione non paga a 180 giorni. Dove i parlamentari non sono 945 come nel nostro Paese, ma solo 435 e per una nazione di 281 milioni di abitanti. Dove i servizi sono eccellenti. Dove si scaricano tutte le spese. Detto questo, è evidente che negli Stati Uniti viene messo giustamente in galera chi non paga le tasse perché, al di là delle questioni morali, deve lavorare solo 3 mesi per lo Stato e non 6 come in Italia. Bisogna, in poche parole, capovolgere il concetto che da troppi anni ha dominato la filosofia di questo Paese: lo Stato pretenda giustamente le tasse, ma ne pretenda sempre di meno perché nel frattempo è diventato più virtuoso e risparmioso. E allora vedrà che anche gli italiani, pur soffrendo sempre, pagheranno il giusto tributo al fisco. r.a.
a pagina 8
CREMONA
Venerdì 13 Gennaio 2012
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Strade di sangue, la colpa è di alcol e velocità Dall’inizio dell’anno già 4 incidenti mortali. Le cause: comportamenti sbagliati dei conducenti e le condizioni climatiche avverse
I
di Laura Bosio
I 2012 non è iniziato certo sotto i migliori auspici per gli automobilisti cremonesi: dall'inizio dell'anno ben quattro incidenti mortali nel giro di pochi giorni. Già a partire da Capodanno, quando una ragazza 25enne - il cui tasso alcolemico era di poco superiore al limite di legge - ha investito la 59enne Marinella Guarneri in via Massarotti. Altro schianto il 6 gennaio, a Castelleone, con la morte di un 53enne, Pietro Donati, travolto da un’auto. Il terzo tragico schianto si è verificato l’8 gennaio tra Pieve d’Olmi e Malagnino, quando un ciclista è stato investito da un’auto. Adriano Spotti, classe ’48, è deceduto dopo essere giunto al Pronto soccorso. Drammatico, infine, anche il bilancio dell'incidente dell'8 gennaio a Formigara: nello schianto è morto un padre di famiglia, mentre i due figlioletti e la madre sono stati ricoverati i gravi condizioni. Tregedie della strada che portano a fare qualche riflessione sulle cattive abitudini degli automobilisti, dallo stato di ebbrezza all’elevata velocità. «Gli incidenti, nel 90% dei casi, sono da attribuire all'errore umano - dice Federica Deledda, comandante della Polizia stradale di Cremona - certo, un periodo come questo di particolare recrudescenza del fenomeno è sicuramente casuale, ma la mancata os-
Federica Deledda Polizia Stradale
Andrea Foglia Carabinieri
Forze dell’ordine all’opera per prevenire. «Grande sforzo per evitare le stragi del sabato sera»
servanza delle norme di guida è sempre la causa principale. Inoltre, il periodo dell'anno non è particolarmente favorevole a una guida sicura: il gelo e le nebbie possono creare non pochi problemi, così come la scarsa visibilità e la poca luce che caratterizzano le giornate invernali. Per questo raccomandiamo sempre a tutti gli automobilisti di rispettare le principali norme di sicurezza, a partire dall’utilizzo degli pneumatici invernali, che hanno un’aderenza all’asfalto decisamente superiore rispetto alle gomme tradizionali, specialmente quando le temperature sono inferiori ai 10 gradi». In ogni caso la tendenza, osservando i dati, risulta più o meno stabile: dai 1958 incidenti del 2010 si è passati ai 2001 dell'anno appena concluso. Un incremento abbastanza risibile, a fronte di una diminuzione del numero dei morti. Ma la strada è ancora lunga e la sicurezza deve passare da una presa di coscienza da parte degli automobilisti. Tra i consigli dati dalla Polstrada per guidare in sicurezza, vi è quello di mantenere le distanze di sicurezza in modo da avere un maggior spazio di frenata e di informarsi sulle condizioni metereologiche prima di affrontare viaggi lunghi. «I comportamenti scorretti che si rile-
Fabio Germanà Ballarino Polizia Municipale
INCIDENTI ANNO 2011
MORTALI
CON FERITI
SENZA FERITI
TOT
POLIZIA STRADALE
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536
485
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CARABINIERI
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231
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POLIZIA MUNICIPALE
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311
355
668
TOTALE INCIDENTI ANNO 2010
2001 MORTALI
CON FERITI
SENZA FERITI
TOT
POLIZIA STRADALE
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776
199
1000
CARABINIERI
13
63
232
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POLIZIA MUNICIPALE
3
361
286
650
TOTALE vano con maggior frequenza sono l’alta velocità e l'ebbrezza - continua Deledda - bisogna ricordare, del resto, che un urto fatto a 60 chilometri orari ha conseguenze ben diverse dello stesso incidente fatto a 130 chilometri orari. Se chi ha realizzato una strada ha fissato determinati limiti, è perché quelle velocità garantiscono una certa sicurezza. Purtroppo, invece, molte persone li ignorano, provocando così incidenti dalle conseguenze tragiche. Molti sono anche gli incidenti per guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto stupefacenti: del totale degli incidenti del 2011, ben 91 sono stati quelli legati a questo tipo di problema. Altra inosservanza delle norme che nei nostri controlli rileviamo frequentemente e che risulta addirittura in aumento del 30% (da 885 a 1167), è quella del non allacciare le cinture di sicurezza: troppe persone non si rendono conto che possono salvare la vita, in caso di incidente. La cosa mi ha un po' stupito, perché ero convinta che fosse ormai un'abitudine acquisita». Anche le patenti ritirate per guida in stato di ebbrezza sono in aumento. Ma per il comandante Deledda, dipende dal
1958 fatto che sono aumentati i controlli. «Da 489 del 2010 siamo passati a 607 nel 2011». Per quanto riguarda le sanzioni per eccesso di velocità, sono aumentate da 2.781 a 2.906. Crescono anche le patenti ritirate: da 665 nel 2010 a 803 nel 2011. Anche secondo i carabinieri, le cause principali dei sinistri sono legate «all’imperizia e alle negligenza rispetto alle norme di circolazione - afferma il luogotenente Andrea Foglia, responsabile del nucleo radiomobile dei carabinieri di Cremona, Crema e Casalmaggiore - l’alcol, l'abuso di sostanze stupefacenti e l’elevata velocità sono tra le principali cause di incidenti. Soprattutto tra i giovanissimi, tra i quali si diffonde sempre di più il consumo dei superalcolici». «Velocità, distrazione, manovre avventate e guida in scarse condizioni di lucidità sono tra le principali cause degli incidenti - conferma il comandante della Polizia municipale, Fabio Germanà Ballarino guardando alla città, in cui noi rileviamo
circa l'80% dei sinistri, notiamo che spesso l'unica azione possibile è l'educazione». Il tema della prevenzione è quindi di primaria importanza e tutte le forze dell’ordine territoriali vi fanno grande affidamento. «Specialmente nelle notti del fine settimana - sottolinea Foglia - sono ancora molte le persone “beccate” alla guida in stato di ebbrezza, ma il fatto che vi siano controlli frequenti, diminuisce il rischio di incidenti». Anche la Polizia stradale lavora molto su questo fronte. «La prevenzione oggi è la cosa più importante e quando fermiamo gli automobilisti per i controlli, il nostro intento è proprio quello di prevenire eventuali incidenti - spiega Deledda - la sanzione è solo una conseguenza del comportamento scorretto. Il nostro scopo è presidiare le principali arterie di scorrimento con un servizio 24 ore su 24 e 365 giorni l’anno». Ci sono poi i controlli organizzati con il coordinamento della prefettura, che riguardano tutte le forze dell’ordine e che si svolgono mensilmente. Tra le altre cose, importante è anche l’intervento nelle scuole e tra i giovani, nell’educazione al non abuso di sostanze stupefacenti o alla sicurezza nella circolazione. A questo proposito molto impegnata è anche la Polizia municipale, come conferma il comandante. «Quest'anno portiamo avanti una campagna di promozione della sicurezza. Sabato pomeriggio invece ci sarà la premiazione dell'iniziativa “Una vignetta per la sicurezza” con la partecipazione delle scuole medie». Grande è l’impegno della municipale anche nei controlli sulla guida in stato di ebbrezza (con 500 auto controllate in una sola nottata), specialmente al sabato sera.
Cresce il consumo di alcolici tra i giovanissimi
Cremona
La manovra Monti e il tema delle liberalizzazioni
Concorrenza nei servizi pubblici i cremonesi dicono «sì» I possibili vantaggi per i consumatori, i dubbi delle categorie
Carburanti, energia, farmaci, taxi, mutui, notai, ma anche posta, trasporti e acqua. Il Governo, intervenendo su questioni e servizi fondamentali nella vita del paese e dei cittadini, intende aprire un percorso in cui maggiore concorrenza significa prezzi più bassi,
I
di Laura Bosio
l parere dei cittadini sulle liberalizzazioni? Per la maggior parte, pare che si accolga con favore l'idea di un cambio di rotta nell'organizzazione degli orari del commercio. Pareri divergenti, invece, tra i commercianti, divisi tra chi vede questa norma come una risorsa e
maggiori risorse disponibili e, quindi, più investimenti. Un modo “virtuoso” di rilanciare economia, produzione, consumi. Il percorso non è e non sarà indolore e scontato: le categorie interessate dai provvedimenti annunciati sono in allarme. I fautori della riforma parlano
chi la considera invece penalizzante. Sono preoccupati i dipendenti: a questo proposito, le segreterie di settore di Cgil, Cisl e Uil hanno chiesto un tavolo cittadino per trovare delle regole condivise. Secondo loro il provvedimento «porterà al peggioramento delle condizioni di chi lavora nei centri commerciali, negli ipermercati e nel terziario».
di sacche di privilegio da eliminare e di incrostazioni burocratiche da smaltire, in nome del bene comune; i diretti interessati esprimono forti perplessità e preoccupazioni per una deregulation che non si sa quali esiti possa avere. La partita è aperta, compreso il nodo delica-
Liberalizzazioni? Era ora. Questo pensano i cremonesi, che per la maggior parte salutano con favore l'articolo 31 della manovra del Governo Monti, quello legato, appunto, alle liberalizzazioni del commercio, in merito a giorni e orari: d'ora in poi, gli esercizi commerciali potranno tenere aperto scegliendo a piacere gli orari, anche fino a mezzanotte e anche le domeniche. Una comodità per la gente, a detta di molti cittadini, e soprattutto per chi rientra sempre tardi dal lavoro e spesso non ha tempo neppure per fare la spesa. «Togliere le limitazioni di orario è geniale» sostiene Andrea, libero professionista 30enne. «L'idea di poter uscire a fare shopping alle 10 di sera, perché durante il giorno non ho tempo, mi alletta. Al giorno d'oggi il tempo è uno dei beni più rari». Molti trovano assurdo che gli esercizi commerciali debbano rispettare sempre degli orari ben
precisi. «Che senso ha obbligare un negozio a stare aperto dalle nove di mattina quando magari prima delle 11 non c'è in giro nessuno?» si chiede Maria, casalinga 36enne. «E non sarebbe meglio poter invece tenere aperto fino a tardi la sera, visto che molta gente al giorno d'oggi finisce di lavorare piuttosto tardi?» «E' ridicolo che gli esercizi commerciali abbiano degli orari da rispettare, cosa che in certi casi significa anche perdita d'introiti per l'esercente» aggiunge Giada, impiegata 32enne. La libertà degli orari permette ai cittadini una maggiore elasticità: mentre ora spesso gli orari di apertura dei negozi corrispondono agli orari d'ufficio, d'ora in poi si potrà fare shopping in pausa pranzo, o andare dall'estetista la sera dopo cena. «Mi sembra assurdo non poter andare dal parrucchiere al lunedì perché sono tutti chiusi» dice Fabio. «Gli orari degli esercizi com-
«Allettante l’idea di fare shopping alle 10 di sera»
merciali dovrebbero seguire le esigenze dei cittadini». Questo per molti potrebbe portare ai negozi stessi un maggiore introito: «Se so che il mio negozio di fiducia è aperto dopo cena, mi sarà più agevole recarmici» dice Adelaide, impiegata 45enne. «Allo stesso modo, se ho il frigorifero vuoto quando torno dal lavoro alle 8.30 di sera, potrò andare a fare la spesa senza troppi problemi e senza dover fare le corse». Del resto, con il trascorrere degli anni le abitudini stanno cambiando con grande velocità, e sarebbe assurdo, secondo molti, restare fermi in una logica di orari che si basava su consuetudini di 50 anni fa. «Oggi si lavora fino a tardi, si cena tardi, spesso in pausa pranzo si sta fuori casa» racconta Katiusha. «Abbiamo bisogno che anche il mondo dei servizi e del commercio sia al pas-
so con le nostre esigenze. E questa legge lo permetterà. Così non dovrò più aspettare mesi per andare dalla parrucchiera perché durante il giorno non ho tempo: troverò sempre qualcuno che lavora anche la sera. E credo che il beneficio sia anche dei negozianti: un negozio alimentare con turno di chiusura imposto al mercoledì pomeriggio preferirebbe magari tenere aperto e chiudere il sabato mattina perché sa bene che in quella zona, il sabato mattino, non c'è gente in giro». Molto apprezzate le liberalizzazioni anche per chi lavora con i turni. «Sarebbe l'ideale per noi operai» racconta Federico, 38 anni. «Quando faccio il pomeriggio mi trovo praticamente a vivere di notte, e fare la spesa diventa spesso un problema. Sapere che troverò i negozi aperti anche alle 10, quando finisco il turno, è per me un sollievo.
Finora abbiamo vissuto in una società che basava i suoi orari su quelli del lavoro impiegatizio, ma sono tantissime le persone che hanno esigenze differenti». «Sono favorevole all'idea di un orario flessibile» aggiunge Nicoletta. «In Spagna più o meno si apre dalle 10 alle 22 (o dalle 9 alle 21), orario continuato, da lunedì a sabato con qualche eccezione la domenica. E così in molte altre zone europee. Solo noi siamo rimasti così indietro». Tuttavia c'è anche chi non è molto convinto che questa riforma migliorerà la situazione del commercio. «Se non ho i soldi per fare acquisti, non li ho neppure alle 10 di sera» dice Loris, operaio 22enne. «Fatico già ad arrivare a fine mese, e che il negozio sia aperto al mattino, al pomeriggio o alla notte non cambia la mia situazione finanziaria. Insomma, se i soldi non ci sono non arrivano per miracolo».
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Negozi aperti la sera tardi e la domenica? QUALCHE NEGOZIANTE ESPRIME INTERESSE
«E’ un provvedimento che avvantaggerà solo la grande distribuzione» lare di storici negozi cremonesi. «Queste aperture sono un vantaggio solo per i supermercati. Per noi negozianti tenere aperto la notte sarebbe un'assurdità, anche perché in quegli orari non avremmo clienti. E tenere aperto inutilmente non ha senso, sono solo costi». La conclusione, quindi, per molti, è che ci guadagneranno solo ipermercati e centri commerciali. Ne è convinto anche il titolare della farmacia Leggeri, secondo cui «in questo modo si fa solo un favore alla grande distribuzione. Il negozio di piccole dimensioni non sarà mai nella condizione di sostenere orari differenti da quelli attuali. Le ripercussioni saranno pesanti per tutti noi piccoli. Per quanto mi riguarda non cambierò gli orari, anche perché incrementare non avrebbe senso. Purtroppo qualcuno non ha ancora capito che il farmaco non è un
bene commerciale, ma di salute, e non è il caso di liberalizzarlo per incrementare le vendite». Rabbia e amarezza soprattutto da parte di chi, anche per collocazione geografica, non avrebbe alcun beneficio da un aumento dell'orario di apertura. «Una piccola impresa artigianale fa già fatica a sostenere gli orari normali, non riuscirebbe ad affrontare i costi di aperture serali o festive>>, dice la titolare della Panetteria Merlini di San Savino. «Il ricavo non coprirebbe tali costi. Senza contare che per la grande distribuzione, con le nuove normative, le domeniche non saranno più pagate come festive, mentre per noi negozi sì, e costi sarebbero quindi più alti. Per me poi, che lavoro in una zona abbastanza isolata, come San Savino, è ancora più difficile. Forse tutto ciò avrà più senso nelle grandi città, ma a Cremona proprio no».
«Un tempo mi battevo per avere il riposo alla domenica»
la normativa. Secondo uno dei soci del salone di parrucchieri Bertoletti, «gli orari attuali sono già più che sufficienti. Liberalizzazioni? Un argomento che sinceramente non mi interessa. Noi andremo avanti a fare i nostri orari di sempre». C'è chi invece è decisamente contrario a questa riforma. «Quando ero ragazza ho combattuto tanto perché ci fosse il giorno festivo» ricorda la titolare del negozio Bim Bum Bam. «Tra l'altro in un negozio come il mio, a gestione familiare, per tenere aperto con orario prolungato dovrei assumere una commessa. Credo che poi ognuno abbia diritto a poter mantenere la propria vita privata. Negli anni '50 abbiamo combattuto per questi diritti: ora con questa normativa sarà come tornare indietro nel
tempo, e annullare quanto avevamo conquistato. Dal punto di vista strettamente economico, gli unici che ci guadagneranno saranno i supermercati e i centri commerciali. Per i piccoli negozi saranno solo disagi». «Sono decisamente contrario» afferma Amedeo Bassi, tito-
LA NORMATIVA DI MONTI
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l progetto di liberalizzazione incontra sicuramente il favore delle persone, ma anche alcuni negozianti sono favorevoli, nonostante le proteste delle associazioni di categoria. «E' una scelta giusta» dice la titolare di Monica Outlet. «E' giusto che il negoziante possa decidere di aprire quando meglio crede e con gli orari che più gli convengono. Ad esempio, in estate per un negozio ha più senso tenere aperto dalle 17 alle 22 piuttosto che dalle 15.30 alle 19.30. Con la crisi che stiamo vivendo ogni opportunità per incrementare gli incassi è ben vista». «Può essere utile potersi scegliere autonomamente gli orari di apertura, sia per quanto riguarda i giorni che per gli orari» sottolinea il titolare di Nice. «Noi alla domenica, ad esempio, già teniamo aperto perché ci fa comodo, e perché qualche turista entra sempre in negozio. Ricordo che, nei miei primi anni di lavoro (all'epoca ero commessa alla Casa del Bianco), si lavorava sempre la domenica, e noi commesse lottavamo per avere il giorno di riposo. Ma del resto, con la crisi sono cambiate le esigenze, e per noi negozianti la necessità è di fatturare quanto più possibile. Invece trovo abbastanza inutile pensare alle aperture notturne, specialmente in una città come Cremona, dove dopo le 20 non c'è più in giro nessuno». «Avere la libertà di scegliere può essere utile ai negozianti» spiega la titolare del Lavasecco S. Agata. «Tuttavia dubito che tenere aperto la sera possa avere un senso, in una città come Cremona. Sicuramente invece potrebbe essere positiva un'apertura anche in pausa pranzo: a molti potrebbe tornare utile». Ma, da parte di qualcuno, c'è disinteresse nei confronti del-
Venerdì 13 Gennaio 2012
Articolo 31. – (Esercizi commerciali). 1. In materia di esercizi commerciali, all’articolo 3, comma 1, lettera d-bis, del decreto-legge 4 luglio 2006, n. 223, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 agosto 2006, n. 248, sono soppresse le parole: «in via sperimentale» e dopo le parole «dell’esercizio» sono soppresse le seguenti «ubicato nei comuni inclusi negli elenchi regionali delle località turistiche o città d’arte». 2. Secondo la disciplina dell’Unione Europea e nazionale in materia di concorrenza, libertà di stabilimento e libera prestazione di servizi, costituisce principio generale dell’ordinamento nazionale la libertà di apertura di nuovi esercizi commerciali sul territorio senza contingenti, limiti territoriali o altri vincoli di qualsiasi altra natura, esclusi quelli connessi alla tutela della salute, dei lavoratori, dell’ambiente, ivi incluso l’ambiente urbano, e dei beni culturali. Le Regioni e gli enti locali adeguano i propri ordinamenti alle prescrizioni del presente comma entro 90 giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto.
Un esperimento mette in forse l’eccellenza dell’antica liuteria cremonese. «Una notizia gonfiata: dimostra solo che anche la liuteria moderna può essere ottima»
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Cremona
Venerdì 13 Gennaio 2012
Stradivari e Guarneri del Gesù, un falso mito? Fa il giro del mondo l’esperimento che ha messo a confronto i preziosi violini cremonesi. Dallo studio emerge che gli archi moderni sarebbero più apprezzati
Secondo i maestri cremonesi, si tratta di una generalizzazione che non ha senso. «In ogni caso la liuteria cremonese ne esce rafforzata»
L’
di Martina Pugno
eccellenza stradivariana, e dunque quella della tradizione liutaria cremonese, è soltanto un mito alimentato nel tempo? Pare di sì, quantomeno secondo il più recente esperimento condotto da Claudia Fritz, esperta di acustica dell'Università di Parigi, e dal produttore di violini Joseph Curtin. Una notizia che sta facendo il giro del mondo e che sta agitando in questi giorni il settore della liuteria, ma che mostra di non preoccupare più di tanto i costruttori cremonesi. Eppure, sulla carta avrebbero di che temere: 21 musicisti professionisti sono stati invitati a suonare sei violini, tre moderni e tre antichi, tra cui uno Stradivari e un Guarneri del Gesù, in una stanza buia e con appositi oc-
stefano conia
La tradizione cremonese è plurisecolare e non verrà certo scalfita da questo esperimento
chiali, senza possibilità di distinguere gli strumenti. Alla domanda sulla migliore acustica e su quale strumento i vari musicisti preferissero portare a casa, gli Stradivari sono arrivati ultimi, i violini moderni primi. Segno che attorno alla figura di Antonio Stradivari si è gonfiato un mito senza basi reali? La querelle non interessa solamente il valore degli strumenti antichi presi in esame e dei relativi illustri costruttori, ma anche i liutai moderni: la tradizione cremonese fonda davvero le basi su un’eccellenza unica al mondo? Secondo Claudia Fritz e Joseph Curtin, il risultato del test è facilmente interpretabile: i violini prodotti dai liutai moderni non
hanno nulla da invidiare agli antichi strumenti cremonesi e posseggono dunque, potenzialmente, maggior valore, nonché un livello qualitativo perfino più elevato. Non la pensano allo stesso modo però i costruttori locali, che pongono l’accento sull’impossibilità di compiere tali generalizzazioni sulla base dell’esperimento svolto, come spiega Stefano Conia: «E’ vero che molti violini moderni non hanno niente da invidiare agli strumenti antichi, ma il test non è sufficiente per scalfire la consolidata tradizione cremonese» spiega il celebre liutaio cremonese. «Si tratta di una notizia che a mio avviso è stata un po’ gonfiata: occorre tenere presente che gli stessi strumenti presi in considerazione avrebbero avuto suono diverso all’interno di un auditorium; il suono andrebbe poi valutato anche a distanza, perché deve soddisfare l’ascoltatore, non l’esecutore. Senza contare che il giudizio non è semplice quando si ha a che fare con più strumenti a confronto». L’esperimento, comunque, non ha posto l’accento solamente su elementi negativi per i liutai locali: «Quella cremonese è una tradizione plurisecolare, che di certo non verrà scalfita. Anzi, l’esperimento mette in luce come anche i liutai di oggi producano strumenti molto validi. Del resto, anche il gusto moderno può avere influenzato i risultati: oggi si
«Una notizia
decisamente gonfiata per fare clamore»
prediligono la potenza e la ricchezza sonora. Ad ogni modo, è naturale che gli Stradivari abbiano costi estremamente più elevati: si tratta di strumenti rari, da collezionismo». Prosegue Conia: «Insomma, non è niente di tragico. E’ come per i campionati di calcio, anche alle squadre più forti può capitare di perdere qualche partita». Conferma la parzialità dell’esperimento svolto anche Robert Gasser, liutaio e presidente del gruppo liutai Cna: «Non è possibile generalizzare i risultati dell’esperimento: bisogna valutare anche quali violini sono stati presi in considerazione. Anche tra gli Stradivari e di Guarneri del Gesù ci sono differenze; alcuni sono di ottima qualità, altri meno. Non va neppure dimenticato lo stato di conservazione dello strumento stesso». L’esperimento non stupisce anche per altre ragioni: «Non si tratta certo della prima volta che vengono effet-
tuati confronti simili: anche in Belgio, a inizio Novecento, questo tipo di sfide erano pratiche frequenti, poi sospese proprio per via del risultato: molto spesso erano gli strumenti moderni ad uscirne vincitori».
robert gasser
Tra i violini costruiti oggi potrebbero celarsi gli “Stradivari” di domani
Lontano dall’intaccare la tradizione liutaria cremonese, dunque, l’esperimento condotto recentemente porta invece alla luce la qualità dei violini moderni, a tutto vantaggio dei costruttori: «Anche tra gli strumenti contemporanei esistono creazioni d’eccellenza ed altre mediocri. Del resto, tra i violini di oggi si celano gli ‘Stradivari’ di domani, i violini che tra anni o secoli costituiranno l’eccellenza». I prezzi degli Stradivari, dunque, sono frutto di pura speculazione? «Non bisogna fare confronti solo dal punto di vista qualitativo. Certamente uno Stradivari ha un fascino unico, dato dall’antichità, dal passaggio di generazioni di musicisti, è uno strumento che costituisce un’opera d’arte di ormai rara diffusione e di indubbio fascino. Ma l’esperimento ha un risvolto interessante, evidenziando il fatto che anche gli strumenti moderni possono essere di alta qualità».
Cremona
Venerdì 13 Gennaio 2012
E' stato arrestato a Orio al Serio l'egiziano accusato dalla procura di Cremona di maltrattamenti e lesioni gravissime sulla figlia di due anni, ora ricoverata in coma all'ospedale di Brescia. L'uomo, A.S., 29 anni, residente a Soresina, è stato fermato poco prima di salire sul volo di sola andata delle 5,20 della mattina con destinazione Alessandria d’Egitto. A mettergli le manette ai polsi sono stati gli agenti della squadra mobile della questura di Cremona insieme ai colleghi del commissariato di Crema. L’egiziano era pedinato. Gli inquirenti, infatti, temevano il rischio di fuga. Nella notte tra venerdì e
Accusato di aver maltrattato la figlia, tenta la fuga in Egitto sabato scorsi gli uomini della mobile lo hanno visto uscire dalla sua casa di Soresina con una grossa borsa e lo hanno seguito fino all’aeroporto. E’ lì che lo hanno arrestato. L’uomo è in carcere a Bergamo. L’udienza di convalida si è già
svolta. Tra pochi giorni gli atti torneranno nelle mani del sostituto procuratore della Repubblica di Cremona Francesco Messina, titolare delle indagini. Gli inquirenti cremonesi stanno cercando di sciogliere i dubbi sulla versione fornita dall'egiziano
e dalla moglie, entrambi indagati, secondo i quali la figlia e' caduta dalle scale dell'appartamento di Soresina. Il racconto, pero', non ha convinto il personale sanitario, che avrebbe riscontrato un'incompatibilita' tra una potenziale caduta e
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i lividi che la bambina ha sul corpo. La bimba, che presenterebbe ematomi antecedenti alla caduta, e' stata poi trasferita nel reparto di rianimazione dell'ospedale di Brescia ed e' in pericolo di vita. Il padre lavora da due anni come mulettista in un'azienda. Nei giorni scorsi il tribunale dei minori di Brescia si e' riservato di decidere sull'allontanamento degli altri due figli della coppia, due bambini di 4 anni e nove mesi che ora si trovano ospitati insieme alla madre in una struttura protetta. Sull'arresto, il legale degli indagati, l'avvocato Clara Carletti, non ha voluto rilasciare dichiarazioni.
Gestione dell’acqua, si apre un’altra fase? Le annunciate misure del Governo sulle liberalizzazioni potrebbero coinvolgere anche il sistema idrico
Il consigliere provinciale Giuseppe Torchio lancia un appello ai sindaci: «Devono iniziare a imporsi, prima di trovarsi estromessi»
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di Laura Bosio
ovità importanti sul fronte della “questione acqua” cremonese: dal vertice del Pdl, che ha aperto le porte al coinvolgimento delle municipalizzate del territorio, alla posizione espressa dalla Lega nord, con il segretario nazionale Giorgetti, secondo cui, pur nel quadro del mantenimento “pubblico” del servizio idrico, occorre attendere le novità annunciate dal Governo in tema di liberalizzazioni, che riguarderanno anche l’acqua e le reti. Ed è stata anche rinviata la discussione dell’ordine del giorno presentato dal Pd, in cui il partito chiede la revoca della delibera del 22 dicembre, in cui «la Giunta provinciale esprime parere preventivo favorevole in ordine alla proposta di aggiornamento del Piano d’Ambito ed alla proposta di definizione del modello gestionale presentato dall’Ufficio d’Ambito della Provincia di Cremona». Questo si legge nel documento, a firma di Andrea Virgilio e Maria Rosa Zanacchi, che prosegue chiedendo quindi «di revocare la delibera e di favorire piena sintonia e coerenza con il documento di indirizzo votato in data 21 dicembre da tutto il Consiglio Provinciale». Documento, quest'ultimo, votato all’unanimità da tutto il Consiglio provinciale, e a cui si chiede «di porre in essere ulteriori attività di approfondimento destinate ai Sindaci, per consentire loro di arrivare, in tempi brevi, ad una decisione consapevole sul tema della gestione dell'acqua» e in cui si ribadiva «il proprio sì alla gestione pubblica, preferendo la gestione in house alla partecipazione dei privati o delle multinazionali europee». Si aspetta di valutare le decisioni del Governo, anche se la speranza, da parte dei sostenitori del servizio pubblico è che il Governo stesso rispetti la volontà popolare espressa con il referendum. «Hanno assicurato che la legge sarà coerente con il risultato del referendum, speriamo sia davvero così» afferma Andrea Virgilio, che non si dice particolarmente preoccupato rispetto alla proroga della discus-
L’editoriale
Daniele Tamburini daniele.tamburini@fastpiu.it
Andrea Virgilio: «Il nostro obiettivo è il ritiro della delibera di Giunta» sione. «Avevamo chiesto l'urgenza, ma ci hanno chiesto di spostare la discussione al 31 gennaio. Magari allora ci sarà un po' di chiarezza normativa. Il nostro obiettivo, in ogni caso, non era di spaccare in due il Consiglio, ma di chiedere il ritiro della delibera di Giunta». Ora è prioritario lavorare sulle società pubbliche. «Abbiamo la necessità di avere un settore pubblico forte e coeso, che dovrà poi concorrere alla gestione del servizio idrico» continua Virgilio, che però accusa l'Amministrazione provinciale di inattività: «Salini non ha gestito la partita, e ora le difficoltà sono notevoli». Un altro dei problemi sul tavolo della discussione è appunto la questione delle società municipalizzate, che non riescono ad avere una linea comune. Su questo punto il consigliere provinciale Giuseppe Torchio: «Sono pessimista rispetto alla volontà delle "sette sorelle" di mettersi d'accordo. Realizzare un'unica azienda pubblica comporterebbe infatti un unico consiglio di amministrazione e un'unica presidenza, e questo ovviamente porta a discussioni e litigi. D'altra parte i Comuni, che sono i principali azionisti di queste aziende pubbliche, restano un po' con le mani in mano, lasciandole un po' allo sbando. E' ora che i Sindaci si sveglino e inizino a imporsi, prima di trovarsi completamente estromessi dalla partita. A questo punto, mi chiedo se vi sarà la volontà di chiudere l'operazione, avallata da tutti nel 2008 e rimasta sulla
Ci sono delle tragedie che non sono frutto di fatalità o del destino cinico e baro: per esempio, gli incidenti sulla strada. L’anno è iniziato malissimo, qui a Cremona, con quattro decessi. Occorre rispettare le regole, nella vita, sul lavoro e sulla strada. In tempi difficili, gli “hard times”, può crescere la tentazione della deregulation anche nel seguire le norme che governano la convivenza tra le persone: bisogna contrastarla. Non è fatalità neppure il continuo sforamento della soglia della presenza di polveri sottili nell’aria che
carta dopo l'avvicendamento delle Giunte di Comune e Provincia nel 2009». La mancanza di volontà di chiudere la partita, secondo Torchio, potrebbe portare infatti i Comuni a non aver più potere decisionale. «Rischiamo che accada quello che è avvenuto, di recente, a livello bancario. Sono finite le nomine di consigli d'amministrazione ed esecutivi locali e si sono concentrate altrove tutte le scelte strategiche. Se, infatti, dal Ministero passasse alla fine l'ipotesi della gestione mista, un pubblico con un 60% completamente frammentato finirebbe con aver meno forza di un privato al 40% ma compatto. L'unione è l'unico sistema per garantire il perdurare un potere decisionale ai Comuni». Torchio parla anche di ridimensionare il Piano d'ambito. «Pensare di investire 450 milioni spalmati su 20 anni, con 50 milioni di capitali da cercare sul mercato è anacronistico, perché traguardato ad anni di crescita economica e di disponibilità di finanziamenti pubblici e di forte intraprendenza da parte delle banche» dice il consigliere. «Bisogna, quindi, realisticamente ridimensionare il piano alle mutate condizioni portandolo a circa la metà, comprese le capitalizzazioni da parte delle aziende pubbliche che, come noto, non potranno essere remunerate dalla tariffa di erogazione dell'acqua che, invece, potrà remunerare il tasso di interesse per i mutui contratti con il sistema bancario».
BARBATI - lega
«La gestione deve restare al territorio» La Lega conferma il sostegno all'ipotesi di gestione in house. «Condivido la linea proposta dal segretario Giorgetti, che è poi la stessa che da sempre portiamo avanti noi» dice Angelo Barbati, segretario provinciale della Lega di Crema. «Vogliamo che la società che gestisce il servizio idrico sia pubblica, lo sosteniamo da sempre. Tuttavia, se proprio si deve scegliere un privato tramite gara, vogliamo che sia un'azienda del nostro territorio. Da sempre il nostro mo-
trespidi - udc
«Si rispetti la volontà referendaria» Anche l'Udc interviene sull’acqua, sul cui tema il partito si confronterà venerdì 13 gennaio nell'ambito della direzione provinciale. «Il servizio idrico integrato necessita di una soluzione adeguata, condivisa e sostenuta dalla stragrande maggioranza dei Sindaci del territorio. La politica del nostro territorio necessita di un cambio di passo, di una modalità diversa di approccio ai problemi soprattutto quando riguardano l’universalità dei cittadini del territorio. Politica che non può ignorare i deliberati delle Assemblee dei Comuni e del Consiglio provinciale. Occorre uscire dalle logiche di destra, sinistra, centro, maggioranza e opposizione. Non possiamo rischiare di far diventare la scelta del modello di gestione dell’acqua l’ennesimo tormentone. Allo stato attuale delle cose non mi sembra che Salini e la sua Giunta si stiano muovendo per evitarlo». Pur non essendo contraria ad una società mista con capitale a maggioranza pubblica, l’Udc cremonese da tempo sostiene che il referendum ha fatto chiarezza sulle modalità di affidamento del servizio idrico. «Condividiamo in particolar modo il modello in house con una società formata dai soli comuni della Provincia di Cremona. Ed è questo il modello che riteniamo dovrebbe essere meglio esplorato come soluzione unitaria per il territorio valutando come coinvolgere anche le no-
I nomi a volte sono presagi
respiriamo. Dice il Comune che occorrono politiche di area vasta, ma qui, di vasto, c’è solo il pericolo che cresce, giorno dopo giorno, per i nostri polmoni. È vero, complici della situazione sono le condizioni atmosferiche, ma, appunto, certe condizioni sono, qua da noi, una costante a memoria d’uomo. Ci vorranno sicuramente politiche di area vasta, ma qualche provvedimento serio potrebbe essere preso, o no? Ma torniamo alle regole. Il Governo ritie-
vimento punta a tutelare i cremonesi e la territorialità. Non possiamo permetterci che dei posti di lavoro vengano dispersi o finiscano appannaggio di qualche multinazionale straniera. Con la crisi che c'è bisogna pensare prima di tutto a far lavorare la nostra gente. Tra l'altro ora sembra che anche il Pdl si stia convincendo della, necessità di una gestione pubblica, quindi sono ottimista, e confido che si arrivi al più presto a una soluzione del problema».
ne necessario dare il via ad un pacchetto di liberalizzazioni: alcuni sono favorevoli, altri contrari, in una inevitabile e democratica dialettica tra posizioni ed interessi diversi. Ma, nel pacchetto di misure annunciato, ecco che esce fuori nuovamente il tema dell’acqua. Ma non avevamo votato ad un referendum? Ma, anche qui da noi, nella Provincia di Cremona, non si è svolta una battaglia durissima tra la giunta Salini, la minoranza del suo Consiglio
stre società pubbliche che operano nel settore dell’acqua. La società mista, sempre composta dai 115 Comuni più da un socio privato scelto con gara pubblica dovrebbe diventare la soluzione di ripiego e non la prima come sostenuto dal Pdl e dall’Ufficio d’ambito. Ora è necessario esplorare entrambe le soluzioni con il mondo finanziario e bancario per valutare quali potrebbero essere le difficoltà di finanziamento tra i due modelli e poi scegliamo unitariamente quella che si ritiene più adeguata a fornire un servizio pubblico che dia garanzie di efficienza e di minor costo per i cittadini. È in questo modo che possiamo aiutare i Sindaci a scegliere un modello che dia risultati postivi per i cittadini». Ora la palla passa al Governo, che deve decidere sulle liberalizzazioni. «Credo che l’esito del referendum anche in questo caso sia fin troppo chiaro: si può proporre qualsiasi tipo di liberalizzazione e di gestione ma non per l'acqua» conclude il segretario provinciale Udc. «Il referendum rende impossibile sia la sua privatizzazione sia la sua liberalizzazione. La politica cremonese è chiamata a dare un messaggio positivo ai cittadini del territorio dimostrando che sa affrontare con determinazione le situazioni di difficoltà salvaguardando la parte più debole della società. Naturalmente con i fatti e non con gli annunci».
e la maggioranza dei Sindaci del territorio, perché la Provincia aveva deliberato in senso contrario agli esiti del referendum? E ora, che accadrà? Altra musica, altro giro di valzer? Ripeto: ma non avevamo votato? Sembra che votare e decidere non vada per la maggiore: sarà questo l’atteggiamento che sta dietro alla bocciatura, da parte della Consulta, dei referendum sulla legge elettorale? E intanto, per ora, dobbiamo tenerci il porcellum: una porcata, appunto. Nomina sunt omina, i nomi a volte sono presagi!
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Cremona
Venerdì 13 Gennaio 2012
I soldi trovati nell'abitazione di Franco Nicoli Cristiani, ormai ex vicepresidente del consiglio regionale lombardo, non erano quelli consegnati dall'imprenditore Gianluca Locatelli. Una svolta notevole nelle indagini sui presunti casi di corruzione in cui il politico bresciano sarebbe coinvolto. La domanda ora sorge spontanea: se non sono questi i soldi di Locatelli, di chi sono? La busta contenente i 100mila euro era stata trovata dalla polizia durante la perquisizione della libreria dell'allora vicepresidente del Consiglio Regionale lombardo, tuttora in carcere, per decisione degli inquirenti milanesi. «Si tratta di denaro di provenienza lecita e il mio assistito lo ribadisce sin dal primo interrogatorio», ha commentato ieri l'avvocato Piergiorgio Vittorini. Locatelli, anch'egli in carcere, aveva detto chiaramente, sin dal primo interro-
S
di Sara Pizzorni
ono ripresi, dopo le festività, gli interrogatori della seconda tranche dell’inchiesta sul calcio scommesse. Tre ore è durato l’interrogatorio dell’ex capitano dell’Atalanta, Cristiano Doni, arrivato negli uffici della procura accompagnato dal suo legale, l’avvocato Salvatore Pino. Al procuratore Roberto di Martino, Doni ha confermato l'episodio del rigore calciato durante Atalanta-Piacenza, ammettendo di aver tirato il rigore al centro come concordato sul campo con il portiere Mario Cassano. La partita finì 3-0 per la squadra bergamasca. Il calciatore ha anche ribadito di non essere corrotto. «Ritiene di non avere mai fatto nulla contro la sua squadra, non è un giocatore corrotto, non è uno che si è venduto le partite, ma ha sempre giocato per vincere», ha detto il suo legale. Il calciatore ha confermato gran parte di quanto aveva già dichiarato al gip Guido Salvini. «Ha detto che avrebbe collaborato e l’ha fatto», ha proseguito l’avvocato Pino, specificando anche che il «procuratore si è detto soddisfatto» e che «non ci sono ulteriori accordi per nuovi interrogatori». A proposito dell’incontro Atalanta-Piacenza, il legale ha spiegato che Doni «ha saputo che c’era la combine dopo che gli accordi erano già stati presi. Non l’ha organizzata lui. Il fatto di poter portare punti alla sua squadra l'ha indotto a
Cappella Cantone: i soldi trovati a casa di Nicoli Cristiani non sarebbero di Locatelli
gatorio, di aver dato 100 mila euro a Nicoli Cristiani, per accelerare l'iter d'approvazione dell'autorizzazione integrata ambientale relativa alla discarica d'amianto di Cappella Cantone. Intanto le sorti della discarica sembrano affondare sempre più. E' dei giorni scorsi, infatti, la decisione della Locatelli di mettere in liquidazione le quattro società del gruppo (Locatelli geom. Gabriele spa, Locatelli Lavori, Locatelli Trasporti, Locatelli Asfalti). Questa decisione è stata assunta in seguito al congelamento dei conti di queste società da parte delle banche e a
seguito del blocco dei contratti con il "consorzio Bbm" che si occupa della costruzione dell'autostrada Brebemi. Grande soddisfazione da parte del comitato Cittadini contro l'amianto. «Lla posizione di Nicoli Cristiani si va aggravando, poiché si ipotizza che i soldi trovati a casa di Nicoli Cristiani potrebbero provenire da altra fonte. Questo nuovo dato vede l'estendersi dell'inchiesta, con un intreccio sempre più vasto ed evidente tra malaffare e politica». Il comitato si pone quindi alcune domande, che diventano ancora più inquietanti alla luce degli ultimi risvolti
della vicenda. «Come poteva Nicoli Cristiani, che non ha mai fatto parte della giunta e quindi non titolato a prendere alcuna decisione, a garantire con certezza che alcuni atti autorizzativi sarebbero stati comunque approvati negli uffici e ambiti competenti?» si chiedono Mariella Megna e Giorgio Riboldi, portavoce del comitato. «Chi copriva e garantiva Nicoli Cristiani in giunta? Quale era, o meglio, chi era il trait-d’union?». Il comitato si chiede anche perché la Regione abbia approvato più volte delibere tendenti a rendere possibile la realizzazione della discarica. «Che ci fosse
un intreccio pericoloso, esteso e ramificato in Lombardia tra malaffare e politica noi lo sosteniamo fin dall'inizio della vicenda della discarica di Cappella Cantone, e l'abbiamo concretizzato con un esposto alla Magistratura» sottolinea il Comitato.
Il procuratore Di Martino: «Presto ci saranno nuovi nomi iscritti nel registro degli indagati»
Le dichiarazioni di Doni fanno tremare il mondo del calcio
Cristiano Doni, ex capitano dell'Atalanta
commettere un passo falso». Resta la domanda se l'Atalanta fosse coinvolta direttamente o meno, ma l'avvocato di Doni ha spiegato che la società nerazzurra «era il suo mondo, non aveva vita sociale che non fosse legata alla squadra, alla società e alla città e ora avverte un gelo molto forte che lo amareggia». Dagli inquirenti, intanto, si è saputo che «alcuni degli accertamenti tecnici effettuati nell’inchiesta sul calcioscommesse confermano che, nelle intercet-
Marco Paoloni al momento dell'arresto
tazioni, le parole dell’ex portiere della Cremonese e del Benevento, Marco Paoloni non erano delle millanterie, né in riferimento a Lazio-Genoa, né sul ruolo del leccese Daniele Corvia nella vicenda». Gli accertamenti che gli investigatori della polizia continuano a svolgere stanno poi confermando le combine anche di altri incontri di serie A, oltre a quelli già indicati nell’ordinanza di custodia cautelare del 19 dicembre 2011. «Presto ci saranno anche nuovi indagati - ha ag-
Rubò 300 “Gratta e vinci” in tabaccheria, condannato a un anno e otto mesi
E’ stato condannato ad un anno e otto mesi di reclusione, Francesco I., il 25enne di Brugherio arrestato per il furto aggravato di 300 “gratta e vinci” del valore di un euro ciascuno alla tabaccheria di via Giordano. Per il giovane, che sconterà la pena agli arresti domiciliari a casa della convivente, il pm onorario Silvia Manfredi aveva chiesto dieci mesi di reclusione. In tabaccheria, Francesco, che ha precedenti penali alle spalle, era entrato con la scusa di comprare una stecca di sigarette. Approfittando di un momento di distrazione del tabaccaio, si era intascato 300 “Gratta e vinci” che aveva “grattato” in mezzo
alla strada, gettando via i biglietti senza valore e tenendosi quelli vincenti, 61 in tutto, per una vincita di 134 euro, incassata in un’altra tabaccheria di Cremona. Grazie alla segnalazione di alcuni cittadini, che avevano notato il 25enne gettare via i biglietti, e alla denuncia del tabaccaio derubato, gli uomini della questura sono riusciti ad intercettare il ladro, finito in manette per furto aggravato. Davanti al giudice Pierpaolo Beluzzi si è svolto il processo per direttissima. Il giovane sarebbe anche l’autore di un altro furto di denaro messo a segno lo scorso mese di dicembre in un’altra tabaccheria.
Roberto Di Martino
giunto il procuratore di Martino - non ho ancora avuto il tempo di iscrivere nessuno sul registro degli indagati, ma sicuramente lo farò presto. Ci sono tempi tecnici da rispettare», ha proseguito il procuratore, riferendosi ai nuovi nomi tirati in ballo dall'ex calciatore della Cremonese e del Piacen -ha concluso di Martino, rispondendo alla domanda di un cronista - ma quaranta mi sembrano un po’ troppi». Dopo l’interrogatorio di Doni, il procuratore ha sentito Nicola
Santoni, ex preparatore del Ravenna. Sui contenuti dell’interrogatorio, durato circa due ore, l’avvocato Lorenzo Tomassini ha voluto mantenere il massimo riserbo. Da quanto si è appreso, Santoni ha detto agli inquirenti «il minimo sindacale», nel senso che «ha ammesso quello che non poteva non ammettere, cioè i suoi contatti con Doni». Quando si è trattato di chiarire l’origine e la destinazione dei 40mila euro che, secondo l’ipotesi accusatoria, sarebbero serviti a pagare i giocatori complici
delle combine, «Santoni ha detto che non erano soldi di Doni, ma che erano soldi suoi dati in prestito all’ex giocatore Gianfranco Parlato che gli disse che potevano anche servire per pagare i giocatori». Il prossimo interrogatorio che il procuratore di Martino ha fissato è con Filippo Carobbio, bergamasco in forza allo Spezia. Verrà sentito il 19 gennaio. Carobbio è accusato di essersi messo a disposizione del cosiddetto gruppo degli “zingari” quando giocava nel Grosseto e avrebbe cercato di influire sulle partite Ancona-Grosseto del 30 aprile 2010, Grosseto-Reggina del 23 maggio dello scorso anno, Grosseto-Empoli del 30 maggio 2010, Grosseto-Mantova del 15 marzo dello stesso anno e Siena-Piacenza del 19 febbraio 2011. La prossima settimana, invece, il gip Salvini dovrebbe sentire il macedone Rade Trajkovski, appena estradato in Italia. Era stato fermato all’aeroporto di Atene mentre era in transito proveniente da Singapore. Gli inquirenti sospettano che sia uno dei membri, insieme ai ricercati Hristyan Ilievski e Almir Gegic, del gruppo degli “zingari” che avrebbe cercato di manipolare alcune partite secondo le direttive impartite dall’organizzazione di Singapore. Tra pochi giorni, quindi, il macedone potrebbe essere a disposizione del gip Guido Salvini. Nello stato macedone Trajkovski ha alle spalle precedenti penali per omicidio, rissa, lesioni gravi, rapina e banda armata.
Canone Rai: assolto l’ex sindaco
Rimborsare il canone Rai non e’ reato. Lo ha stabilito la Corte dei Conti che ha assolto l’ex sindaco di Castelvisconti Giacomo Ori, 60 anni. on questa sentenza l’ex primo cittadino ha dimostrato che il rimborso dell’abbonamento Rai non è illegale. Nel 2008 Ori, che alle elezioni si era presentato con una lista civica unica, aveva approvato una delibera che stabiliva il rimborso totale del canone Rai per chi aveva un reddito inferiore ai 22 mila euro l’anno e parziale per gli altri cittadini. In seguito a questa legge, la procura regionale della Corti dei Conti aveva condannato sindaco, assessori e il segretario comunale a restituire 6.700 euro elargiti dalle casse del municipio, anche per evitare che si attuasse un rischioso precedente legislativo sui tributi statali. Cambio di rotta il 2 gen-
naio scorso, quando la stessa Corti dei Conti lombarda ha assolto l’ex-giunta, che ora in Comune siede all’opposizione. “Non abbiamo fatto alcun danno allo Stato”, ha detto Ori. “Anzi. Semmai abbiamo evitato che molti nostri cittadini smettessero di pagare il canone Rai”. Ora, però, l’ex sindaco Ori deve affrontare un’altra accusa: quella di occultamento di documenti elettorali, reato per il quale è attualmente a processo penale a Cremona. Parte civile si è costituita la nuova amministrazione del sindaco Alberto Sisti. I fatti risalgono al giugno del 2009, durante il periodo elettorale. Ori, per dieci anni sindaco di Castelvisconti, avrebbe occultato atti pubblici del Comune da lui amministrato riguardanti il voto assistito e sottratto la documentazione dagli uffici comunali.
Il Burlesque approda a Torricella del Pizzo in occasione della festa del Pipen
Appuntamento a Torricella del Pizzo (21 e 22 gennaio) la due giorni dedicata alla 7ª edizione della «Festa dal Pipen» (ossia la festa del piedino di maiale lessato) dove le prelibatezze del maiale si incontrano con storia e tradizione. Un evento che nel corso degli anni è cresciuto notevolmente, portando avanti il recupero delle tradizioni legate alla lavorazione delle carni del maiale e l’esaltazione del prodotto tipico locale, vale a dire il salame
con filetto. Un prodotto importante recuperato dalla storia e riproposto in forma rinnovata ed esaltata con il marchio “Il Pizzetto”. La manifestazione alternerà il gusto alla cultura: ci saranno infatti bancarelle di prodotti tipici, mostre, degustazioni, convegni. Domenica (dalle ore 11) apriranno le cucine, con distribuzione del piedino lessato con contorno di salse e mostarde, cotechini, salsicce con polenta, cotiche con fagioli, marubini in brodo.
Un'iniziativa realizzata grazie alla collaborazione della Scuola di cucina di Cremona (Istituto Einaudi). Dalle ore 16 verrà distribuita polenta pasticciata gratis per tutti. Durante la manifestazione sarà possibile visitare il Museo di strumenti musicali meccanici dove si potranno ascoltare anche musica legata al Risorgimento Italiano e il Museo di Storia Naturale con fossili, conchiglie e minerali da tutto il mondo. Grande spazio anche allo spettacolo:
la serata di sabato 21 sarà infatti animata da uno spettacolo di Burlesque, che si svolgerà presso il palatenda eretto per l'occasione, durante la cens curata dall'Einaudi. Domenica si alterneranno invece diversi artisti di strada. Gli organizzatori, tra cui Ernesto Marchetti, quest'anno puntano a fare un salto di qualità anche dal punto di vista delle presenze. I coperti, infatti, sono stati ampliati, passando da 220 a 500.
Cremona
Venerdì 13 Gennaio 2012
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Giornata del migrante e del rifugiato, domenica le celebrazioni LA VOSTRA COPIA GRATUITA
Domenica 15 gennaio si celebra la 98esima giornata del migrante e del rifugiato sul tema «Migrazioni e nuova evangelizzazione». Tale ricorrenza in diocesi di Cremona sarà vissuta in due diversi momenti: alle 16 nella chiesa di S. Lucia, a Cremona, il vescovo Dan-
te Lafranconi presiederà la Messa per le comunità straniere cattoliche presenti sul territorio; alle 17.30 presso la Casa dell’Accoglienza di Cremona il coro lirico cremonese Ponchielli-Vertova, diretto da Patrizia Bernelich, offrirà un piccolo concerto, cui seguirà, nella sala
mensa della struttura caritativa di viale Trento e Trieste, un buffet multietnico. Secondo le ultime stime in provincia di Cremona gli immigrati regolari sono 39.750, ai quali occorre aggiungere un 10% di irregolari, per un totale di poco meno di 45mila unità.
Don Luisito Bianchi: uomo, scrittore, operaio e sacerdote
«La messa dell’uomo disarmato», uno dei più grandi libri del nostro Novecento
L
di Agopoli
n personaggio straordinario, don Luisito Bianchi: ha precorso il novecento da testimone e da protagonista, agendo nella chiesa, nella società nelle coscienze. Don Luisito è scomparso nei giorni scorsi all'età di 84 anni, dopo una lunga malattia. È un libro che, una volta letto, ti segna per sempre. Parliamo di «La messa dell’uomo disarmato», di Luisito Bianchi, nato a Vescovato, mancato lo scorso 5 gennaio, nell’abbazia di Viboldone, dove da anni viveva. Prete e scrittore: ma Luisito Bianchi era molte cose. Il 5 febbraio 1968, don Luisito iniziava il lavoro come operaio turnista presso la Montecatini di Spinetta Marengo, in provincia di Alessandria. Era addetto alla lavorazione dell’ossido di titanio. Aveva chiesto il permesso al suo vescovo, spiegandogli che lo faceva per onestà, «dopo tanti anni in cui ho parlato del lavoro e della sua teologia …». Scriverà: «Tre anni che reputavo allora e, a maggior ragione, oggi […] la cerniera delle due ante della mia vita, del prima e del dopo». Già in questo testo si legge uno dei temi straordinari e profondi della riflessione di don Luisito: il tema della gratuità. La gratuità dell’annuncio, senza contropartita, vorremmo dire, senza attendersi niente in cambio, giusta la «frattura tra annuncio e credibilità». Ha scritto nei suoi diari: «L’esperienza della fabbrica […] era un fatto di coerenza: trovare il sostentamento nel lavoro per essere gratuiti nel ministero, per cercare di capire come poteva essere credibile la Chiesa,. Io potevo esserlo, come persona, ma quello che mi interessava era che lo fosse la Chiesa». Il ministero non era una scelta individuale, ma inserito appieno nella Chiesa, con le contraddizioni e le ricchezze. La gratuità è amore. Luisito Bianchi amava San Giovanni della Croce, mistico e dottore della Chiesa. E' il san Giovanni che scrive dell’amore come dimensione di chi rinasce nel Cristo: liberati dall’attaccamento alle cose sensibili, ma anche alle false certezze dell’intelligenza, si partecipa del Mistero attraverso l’amore. L’amore è gratuità. Se non lo è, non è amore. Scrisse don Luisito, riguardo a San Giovanni: «il vertice di tutto, "non sapendo altro che amare", è l’amore». Fu anche benzinaio, inserviente in ospedale, infermiere, insegnante, traduttore. Fece la Resistenza: e, dal quel periodo, nasce il libro straordinario che ricordavamo in apertura, «La messa dell’uomo disarmato». Il romanzo - ma è arduo definirlo solo così - fu rifiutato da molti editori ed uscì in un’edizione autofinanziata da
alcuni amici, tra il 1989 e il 1995. Finalmente, fu pubblicato dall’editore Sironi nel 2003. Un romanzo di memorie: «La memoria è il puntino impercettibile che salda il cerchio della vita e mi fa dire, come succo di queste storie di vecchio lunario: vivere, ne valeva la pena».
«Per giungere dove non sei devi passare per dove non sei Per giungere a possedere tutto non voler possedere niente Per giungere ad essere tutto non voler essere niente» Il padre di Franco, giovane novizio. La vigna, la pigiatura: «la sagra della terra e della Parola». La concretezza della terra e la concretezza della Parola. Il libro è una sorta di corpo a corpo con la Parola. La scelta religiosa, la guerra. Piero, il fratello, inviato come ufficiale medico in Grecia, ne rientra con i piedi semicongelati. Altri giovani partono per la Russia. Ci sono contadini, ambulanti, operaie della filanda, un maresciallo dei carabinieri, il segretario del fascio, l'arciprete. Arriva l’8 settembre: la Resistenza, la lotta partigiana in montagna, sostenuta dalla comunità dei monaci: alcuni combattono disarmati (come Dom Benedetto), alcuni ne moriranno. Una narrazione fitta, l’alternarsi di voci, protagonisti, toni della narra-
zione: Lupo e Balilla, Piero e Rondine, Capitano e Stalino. Franco resta nella cascina, ma da qui farà la propria parte. Eppure, scriverà l’autore: «Mi addormentavo e nel sonno ero in montagna a combattere. Fu la mia spina. Per anni ho dovuto perdonare a me stesso di non essere lì a combattere, di non essere morto come Rondine. Allora a un certo punto mi sono chiesto: che cosa posso fare per onorare i nostri morti? Volevo esprimere il mio grazie alla Resistenza». La resistenza fu scelta di responsabilità, fu scelta gratuita, quella gratuità che «viene a noi spezzata come tanti bocconi di pane». «Una parola inesauribile richiede un racconto incessante; e la parola era dappertutto, penetrava ovunque: nell’avvenimento, con la rapidità folgorante del lampo, nella tessitura dei gesti quotidiani, violenta come terremoto o suadente come brezza […] nessuno può sottrarsi alla parola: puoi essere roccia, puoi respingerla infinite volte, ma il vento riuscirà sempre ad accumulare nelle fessure il terriccio sufficiente a farla germogliare. Come nessuno, prima o poi, sa sottrarsi al profumo del pane. Ogni uomo, mi dicevi, è la parola che si è fatta carne; il vero significato della vita è prendere coscienza di questo mistero che ciascuno porta di dentro. La parola può moltiplicarsi all’infinito senza perdere la sua unità; l’uomo è unito all’altro perché la parola è una». Al termine del libro, Luisito Bianchi ringrazia. Il gesto del ringraziare, la gratuità, la grazia: sono le sue parole. Perché: «ogni giorno si presenta con un nuovo cesto di doni sconosciuti da svuotare, un canone all’infinito».
hanno detto di lui... Monsignor Mario Marchesi (vicario generale della Diocesi) «Aveva la certezza di essere stato amato e attirato da Gesù, a cui egli ha risposto con la fedeltà della totalità della sua vita interiore. Le espressioni esterne del suo ministero presbiterale hanno rivestito forme diverse, ma il perno della sua visione della vita e del suo operare sono sempre state la fede e l'amore per Gesù, servito da lui come prete sempre e dovunque. Si poteva anche non concordare con lui sulle scelte contigenti e discuterne animatamente, ma non si poteva non essere in comunione con lui quando si arrivava ai cardini ispiratori della coscienza cristiana».
Don Angelo Lanzeni (arciprete di Vescovato) «In lui si trovano tutti i tratti inconfondibili di un uomo e di un prete, inarrivabile cantore innamorato della gratuità, appassionato ricercatore di Dio tra le rughe e le pieghe di un’umanità spesso dimenticata o confinata ai margini dell’esistenza. Non è facile condensare in poche righe la personalità di don Luisito: uomo, prete, studioso, scrittore, conoscitore della Parola di Dio, maestro e acrobata della parola scritta, poeta della resistenza, contemplativo della bellezza della lingua, dell’arte, della musica, della natura. Uomo dal cuore e con lo sguardo di un bambino sapeva lasciarsi interrogare e stupire dalla complessità di un Dio cercato ininterrottamente nella semplicità di un paesaggio divenuto amico e compagno di viaggio nel suo instancabile peregrinare dietro le orme di Colui che si è fatto uomo per amore».
de
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Cremona
Venerdì 13 Gennaio 2012
UBERTO PALLAVICINO Condottiero e podestà
Continua il nostro viaggio alla scoperta dei personaggi cremonesi ai quali sono intitolate le strade cittadine
La famiglia Pallavicino dominò la zona tra Cremona, Piacenza e Parma Se la scorsa settimana abbiamo parlato di Buoso da Dovara, ora parliamo di Uberto Pallavicino (all’epoca noto come Oberto Pelavicino), uomo che con il Dovara lavorò sempre a stretto contatto, finché alcune divergenze non li allontanarono. La via parte da corso Matteotti, ultima traversa prima di sbucare in piazza Libertà, e si snoda fino all’incrocio con via Gerolamo da Cremona, trasformandosi poi in via Speciano.
U
di Laura Bosio
berto Pallavicino (o Pelavicino) fu tra i più noti esponenti della nobile famiglia dei Pallavicini, uno dei rami derivati dal ceppo obertengo (una dinastia di origine longobarda). Uberto nacque da Guglielmo, probabilmente nel 1197. I vasti possedimenti dei Pallavicini, cui erano connessi diritti di signoria, erano concentrati nel triangolo tra Cremona, Piacenza e Parma. Le prime notizie riguardanti Uberto riguardano una sua alleanza con il Comune di Cremona, durante un intervento in qualità di condottiero - contro la milizia piacentina, cui inflisse una sconfitta militare a Gravago in Val Ceno (1234). Nel 1236 fu nominato podestà di Piacenza, ma venne espulso dalla città insieme a Guglielmo dell'Andito, capo della parte popolare, per volontà del legato papale Giacomo da Pecorara, in quanto egli militava tra le fila dei ghibellini. Nel 1239 fu poi podestà a Pavia e
Una strada che nel corso degli anni ha cambiato nome diverse volte: nel 1548 si chiamava Strada del Capitano Favagrossa, mentre all’inizio del 1600 era denominata Strada Fatebenefratelli, dal nome dell’omonimo ospedale, che sorgeva accanto alla chiesa dell’Incoronata, all’angolo di via Gerolamo da Cremona. Infine, intorno al 1700, tornò a chiamarsi Contrada Favagrossa, nome che rimase fino al 1931, quando venne poi intitolata ad Uberto Pallavicino.
contestualmente fu nominato vicario generale dell'imperatore per i territori della Lunigiana, della Versilia e della Garfagnana. Negli anni successivi fu podestà a Reggio Emilia (1243) e a Como (forse 1246). La sua collaborazione con lo schieramento imperiale fu sempre più stretta, fino a fruttargli la conferma, nel 1249, dei diritti feudali nel comitato dell'Aucia (come era storicamente definito il territorio sotto la giurisdizione dei Pallavicini) e, l'anno successivo, l'immunità - trasmissibile ai successori - da qualsiasi onere per le persone e i beni relativamente all'area aucense, alle città di Piacenza, Cremona, Parma e a quelle di Lombardia e Toscana. Nello stesso 1249 assunse il titolo di "signore perpetuo" di Cremona, dove gli fu di grande vantaggio l'appoggio di Buoso da Dovara, uno dei maggiori esponenti dello schieramento ghibellino
locale (detto dei 'barbarasi'). In questo periodo il marchese Pallavicino concentrò la propria azione contro i parmigiani, che sconfisse, nuovamente con l'aiuto dei cremonesi, in una battaglia campale; si adoperò anche per riorganizzare il partito imperiale a Bologna. La morte di Federico II nel dicembre del 1250 vanificò in gran parte la portata delle concessioni imperiali di cui il marchese godeva. In ogni modo il favore della casa sveva non venne meno: nel 1251 Corrado IV nominò Uberto vicario regio per la Lombardia orientale (il territorio lungo l'intero corso del Lambro); tale concessione fu nuovamente confermata due anni dopo. Le principali basi dell'azione di Uberto continuavano ad essere Cremona e Busseto; la sua influenza nel frattempo aumentava in modo rilevante anche a Piacenza, di cui divenne “podestà perpetuo”
Un carattere dominante, ma gracile e di salute cagionevole
Un collegamento tra corso Matteotti e via Gerolamo da Cremona. Un tempo si chiamava contrada Favagrossa tra il 1252 e il 1253; ma anche a Pavia, Parma, Vercelli, Novara, Alessandria, Tortona, Bergamo e Milano. Sul finire degli anni Cinquanta l'estendersi progressivo della sua potenza creò, seppure temporaneamente, forti contrasti a Piacenza e portò alla rottura con Ezzelino da Romano, a lungo suo alleato, fino a prendere parte alla sua sconfitta a Cassano d'Adda (1258). Nel novembre del 1259 accettò la carica di “capitano generale” di Milano, dove procedette a destituire il podestà in carica e a sostituirlo con un suo parente; negli anni successivi altri esponenti della famiglia Pallavicini tennero la carica podestarile: Guglielmo di Scipione nel 1261, Ubertino nel 1262, Uberto detto Pellegrino nel 1264. Il carattere politico del potere acquisito da Uberto si estrinsecò, nell’area milanese, con l'imposizione di tasse agli enti ecclesiastici della diocesi, impiegate per finanziare le casse comunali e le spese militari. Uberto cercava, in quegli anni, di creare una vasta compagine territoriale su cui esercitare la signoria. Fu così che nel 1261 impose di nuovo il proprio potere egemonico a Piacenza, attraverso il rientro in città di Ubertino Landi, in un periodo in cui i ghibellini godevano di notevole supremazia anche altrove. Il quadriennio tra il 1262 e il 1266 fu precursore della fase finale della potenza di Uberto. Il capovolgimento delle fortune del marchese avvenne, in particolare, con la discesa in Italia dell'esercito di Carlo d'Angiò, che si avvalse del decisivo appoggio del marchese del Monferrato, dei della Torre e del marchese d'Este, tradi-
zionali sostenitori degli Svevi; nella battaglia di Benevento morì Arrigo Pallavicini, altro esponente della famiglia, mentre Oberto Pallavicini di Scipione venne sconfitto in Piemonte: per il marchese Uberto, costretto a ritirarsi nel territorio aucense e abbandonato dai cremonesi, fu l'inizio della fine. Distrutti il palazzo Pallavicini a Parma e la rocca di Soragna nel 1267, l'ultima resistenza si consumò tra Borgo San Donnino e Busseto, poi il marchese si chiuse nel castello di Gusaliggio in Val Mozzola (una laterale della Val di Taro), dove morì, fortemente amareggiato e senza avere avuto i conforti religiosi, l'8 maggio 1269. Nel suo testamento egli nominò come eredi il figlio Manfredino (che portava nel nome il segno della fedeltà agli Svevi) e quattro figlie, di cui al momento della morte una soltanto era sposata; le altre tre ebbero mille lire imperiali e gli alimenti fino alle eventuali nozze. La tutela del patrimonio veniva affidata alla seconda moglie Sofia e ai nipoti Uberto, Visconte e Guido; di ulteriori lasciti beneficiarono, tra gli altri, il monastero cistercense di Fontevivo e comunità religiose di Parma, Piacenza e Cremona. Uberto, nelle cronache dell’epoca, è ricordato come persona gracile e cagionevole di salute, per di più privo di un occhio che un gallo gli aveva strappato quando era ancora in culla. Il tutto era compensato da un carattere forte e predominante, accompagnato da una sete di potere che lo portò più volte a sacrificare anche chi aveva condiviso con lui tante esperienze.
Impose le tasse agli ecclesiastici della diocesi
A Lato una statua di Uberto Pallavicino detto il Grande. Sopra la Rocca Pallavicino di Busseto (Pr)
Lettere QUESITO
Ma perché gli italiani accettano questo scempio? Egregio direttore, la Guardia di Finanza a Cortina e in altre località rinomate, ha riaperto le speranze di una guerra seria contro gli evasori che da oltre cinquanta anni deridono i contribuenti onesti, nell’impunità generale, Cortina ha riacceso i riflettori sul cronico problema dell’evasione fiscale, con il consueto carosello di dichiarazioni dal sindaco di Cortina ai rappresentanti dei commercianti e agli albergatori, in aggiunta ai soliti politicanti (vedi la Santanchè, Cicchito) che hanno maldestramente tentato di condannare l’intervento dell’Agenzia delle Entrate adducendo come argomentazione il fatto che questi metodi indurrebbero i ricchi ad andare a spendere all’estero. Ed io dico, chi se ne frega andate pure all’estero, basta però che paghiate le tasse dovute in Italia L’opinione pubblica al 90% plaude l’iniziativa, elogiando l’intervento degli ispettori dell’aAgenzia delle Entrate e della Guardia di Finanza, ma anche noi potremmo contribuire contro questo cancro utilizzando per chi non se la sente di rivolgersi alla Finanza, i siti della rete internet tipo nonevado.it oppure evasori.info in cui gli utenti possono segnalare gli esercizi commerciali che rilasciano regolare fattura, in modo da premiare i virtuosi e naturalmente penalizzare i disonesti. Su questi e altri siti si stanno mappando decine di migliaia di negozi, studi dentistici, notai, ecc. dimostrando anche senza troppe sorprese che le statistiche mostrano come le categorie di medici specialisti e dei dentisti siano quelle che evadono di più con il solito trucco che senza fattura si paga meno, inventandosi l’Iva che per le loro prestazioni non esiste, inducendo il paziente ad accettare il compromesso vista l’impossibilità di detrarre le spese in modo conveniente. Con il web, denunciando gli eventuali evasori, dentisti, medici specialisti, notai, avvocati, commercianti, artigiani, liberi professionisti, lavoratori dipendenti e pensionati che lavorano in nero e tutti quelli che fingono di essere in difficoltà finanziaria, compilando autocertificazioni, Isee fasulle per fregare i veri poveri: vedi alloggi case popolari, Aler, tasse universitarie, sconto gas, luce, acqua, libri scolastici, mense, asili nido, con genitori che vengono a prendere i figli con macchine di lusso, dalle quali scendono con passo felino mamme impellicciate, ingioiellate. E mentre il martoriato cittadino comune continua a pagare l’immenso debito al posto di chi l’ha prodotto (vedi corruzione della pubblica amministrazione), spese folli per retribuire i soliti galoppini della politica nei cda pubblici (20 miliardi di euro), sommate alla quota immensa dell’evasione fiscale di 240 miliardi di euro all’anno, mi domando e chiedo: ma è mai possibile che l’italiano sopporti tutto ciò senza reagire?. Sono anni che un dubbio amletico mi tormenta: non è che anche noi sguazziamo felici e contenti in questa melma maleodorante? Elia Sciacca Cremona ***
PUNTO DI VISTA
Convegno di Forza Nuova Ma a chi giova? Egregio direttore, il convegno Forza Nuova, a chi giova? Questa domanda continua ad imporsi nelle vicende politiche della nostra città da alcuni mesi a questa parte: che si parli di acqua, di parcheggi, di Lgh, di dipendenti comunali, di Welfare, di progetti di sviluppo sembra che ci sia sempre qualcosa che sfugge alla normale comprensione. E la stessa domanda torna per quanto succederà sabato. A chi giova ospitare un convegno organizzato da Forza Nuova, formazione politica che si caratterizza per posizioni al limite del legale? A chi giova chiudere un pezzo di centro città (in un sabato di saldi) perché si sa già che arriveranno diversi pulman di “simpatizzanti” piuttosto “esuberanti”? Cremona non si merita tutto questo, la sua storia democratica ed antifascista dimostra che questa città non ha paura delle iniziative politiche da qualunque parte provengano, tuttavia è bene ricordare che frange
Per dire la vostra, scrivete a:
lettere@ilpiccologiornale.it • cremasco@cuticomunicazione.it
di questo movimento sono salite agli onori della cronaca per episodi di razzismo e violenza. Il Partito Democratico non può tollerare che tutto questo avvenga anche a Cremona, pertanto ci auguriamo che sabato tutto si svolga in tranquillità, anche se siamo profondamente rammaricati che si sia concesso l’utilizzo di una delle più prestigiose sale della città per un evento di tal genere. Il nostro terreno di confronto è e sarà solo quello politico e su questo terreno non temiamo il dibattito e la discussione. Ma chiediamo che per il futuro ci sia una maggiore attenzione a questo tipo di richieste. Torna di nuovo ladomanda: a chi giova tutto questo? Daniele Burgazzi Segretario cittadino del Pd
Focus Forza Nuova: la replica del Comune Egregio direttore, in occasione del convegno di Forza Nuova, in programma sabato 14 gennaio alle ore 15 a Palazzo Cittanova, la cui sala è stata concessa come da procedure amministrative previste dall’apposito regolamento, l’amministrazione comunale informa che corso Garibaldi non sarà chiuso al traffico e la viabilità si svolgerà regolarmente. Vi sarà un presidio delle forze dell’ordine e una presenza capillare degli agenti della Polizia Locale per assicurare il normale flusso viabilistico e commerciale considerato il periodo dei saldi invernali appena iniziato. Da segnalare, inoltre, che la manifestazione promossa dal Coordinamento Cremona Antifascista si terrà in piazza Roma, dunque lontano dal luogo del convegno. In accordo con la Questura sono state infine predisposte le adeguate misure affinché tutto si svolga nella più assoluta tranquillità.
DENUNCIA
Non ne possiamo più dei nostri parlamentari Egregio direttore, in questi giorni tristi (tanto per cambiare...), e per molti italiani assai difficili, mi sento di cuore, di fare una piccola domanda a Monti: ma di tutte le soluzioni possibili ed immaginabili, come mai non si riesce, o non si vuole o non si può fare nulla contro la casta? Io non capisco e non capirò mai il cittadino ed in modo particolare i lavoratori dipendenti: sono già tassati
alla fonte e verificabili nelle denunce al 99,99 %, dato che il datore di lavoro procede a denunciare alla fonte il redditto. Ma come la mettiamo invece con queille sanguisughe dei suoi colleghi parlamentari, che ancora oggi, alla faccia di tutti se ne fragano e non voglione in nessun modo concorrere a risanare i conti di questo miserevole Paese? I nostri miserevoli parlamentari hanno benefit, rimborsi a go-go, voli, treni, navi, Telepass e corsi di lingua e buvette e ristorante a 8 euro. Non è più tempo da viaggi in Tanzania della commissione Lavoro di Montecitorio per “studiare il sistema pensionistico del Paese dell’Africa orientale”, ricordo appannato di qualche anno fa. Sarebbe bello invece sapere anche qui da noi come il deputato utilizza i 4.003 euro mensili che il parlamento gli mette in saccoccia ogni mese come “rimborso spese di soggiorno”. Certo, magari anche l’elettore italiano vorrebbe sapere almeno dove risiede il suo onorevole di riferimento, quando trascorre quei tre giorni nella capitale. Per esempio se lo utilizza tutto, il suo budget da diaria extra? Siamo stanchi, ma veramente tanto stanchi di essere succubi e presi per i fondelli da un pletora di politici che non sanno nemmeno fare il loro lavoro. Con questa mia lettera, comunque, e voglio augurare buon lavoro e con la speranza che riesca e sbugiardare quella massa di nullafacenti che si fanno chiamare parlamentari. Ivan Loris Davò Spinadesco ***
ANALISI POLITICA
Il governo Monti fa paura Quindi lo vogliono far cadere Egregio direttore, Mario Monti l’altro giorno ha detto: «Io provo pena per i politici che sono così trattati male dalla opinione pubblica. Il mio compito è anche favorire una riconciliazione tra la classe politica e i cittadini. Anche io mi considero parte dell’opinione pubblica e tutti dobbiamo riflettere e dire, “siamo sempre pronti a dare la colpa ai politici, ma io cittadino sto facendo il mio dovere per fare crescere l’Italia?”». Come commento, per chi scrive valga quello che qualcun altro ha già scritto: «Sono parole che qualsiasi uomo politico serio ripeterebbe alla lettera, senza cambiare nemmeno una virgola. Parole frutto di una cultura democratica cristallina, diretta, lineare». Bene, questo “tecnico”, cui il parlamento in un momento drammatico per la stessa UE ha dato il suo permesso di governare, è già a rischio. Non per incapacità, ma per motivi di “bassa cucina”, cioè perché intende combattere il più pericoloso nemico per qualsiasi Paese avanzato: il degrado dell’etica civile che si manifesta con l’evasione fiscale e il corporativismo. C’è da giurare, infatti, che le lobbies interessate, da tempo inquiline dei “piani alti” della politica, sono già al lavoro perché questo governo venga al più presto sfiduciato. Esse sanno
di poter contare su un timore della parte meno “nobile” dell’attuale classe politica: quello che questi “tecnici” si rivelino come un modello di governo migliore e più efficace di quello fino a ieri conosciuto. Lunedì scorso un sondaggio, “Demos-Repubblica”, per l’ennesima volta, ha confermato il crollo della fiducia nei partiti: siamo passati dal 9,8% nel 2008 al 3,9% di oggi! La democrazia in Italia, che di certo questi “tecnici” non minacciano, è in attesa che i partiti mostrino con un acrobatico “colpo di reni” una resipiscenza sul piano morale e con un gran “colpo d’ala” producano una progettualità che ridia loro la speranza per il domani. In fin dei conti, con Monti non c’è nessuno strappo costituzionale. L’art. 49 della Costituzione non parla di obbligo dei partiti a governare, ma solo quello di “concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale”! Benito Fiori Per il Gruppo di riflessione politica “il frantoio” ***
ITALIA ATTIVA CREMONA
Fondazione Soncino Onlus Auspichiamo trasparenza Egregio direttore, Italia Attiva Cremona augura al riconfermato presidente Ugo Vanoli ed al Consiglio di amministrazione della Fondazione Soncino Onlus Casa di riposo un proficuo e buon lavoro ritenendo che la decisione presa dal sindaco, Francesco Pedretti, sia utile alla continuità nel portare a termine le opere ancora da eseguire e per la Fondazione stessa nel futuro. Il lavoro svolto nei precedenti cinque anni da parte del sda ha permesso a Soncino di avere un buon servizio sanitario ed ambienti ben fruibili dagli utenti e di questo ne va dato atto. Un nuovo ciclo inizia a partire da oggi; ciclo entro il quale ci si aspetta di trovare quella auspicata trasparenza, negli atti e nelle scelte che questo cda andrà a fare, da tempo richiesta dai cittadini soncinesi. Fermo restando che una legge ben precisa regola le Fondazioni quali persone giuridiche di diritto privato che non hanno obblighi di rendicontazione al Consiglio comunale o alla cittadinanz,a ma solo alla Regione da cui dipendono direttamente, anche se per legge le nomine sono in carico al sindaco e che tali nomine sono fatte esclusa comunque ogni rappresentanza, nulla impedisce che tale trasparenza possa essere messa in atto verso chi la sostiene e finanzia ad esempio con la pubblicazione sul sito dell’ente di bilanci, delle relazioni, ad effettuare bandi per assunzioni o appalti per lavori di ristrutturazione anche se non tenuta per legge a farlo e che, all'interno della composizione del cda, vi sia sempre un rappresentante dell’opposizione a garanzia della pluralità di indirizzi. Dalla stampa apprendiamo le parole del sindaco: «Ho fatto il possibile per avere la nomina di almeno un paio di giovani candidati di ApertaMente, da pro-
Contratto di locazione di un negozio: per recedere servono i “gravi motivi” Ho stipulato un contratto di locazione ad uso commerciale su un immobile di mia proprietà per un periodo di sei anni. Ora l’inquilino, giunto al settimo anno di locazione, pretende di recedere dal contratto senza comunicazione scritta e senza nemmeno indicare i motivi. La sua richiesta è legittima? Franca *** Per quanto riguarda i contratti di locazione ad uso diverso da quello abitativo, l’art. 27 ultimo comma della legge 27 luglio 1978 n.392 prevede che “il conduttore-inquilino, indipendentemente dalle previsioni contrattuali, qualora ricorrano gravi motivi, può recedere in qualsiasi mo-
A cura della dott.ssa Emilia Codignola* mento dal contratto con preavviso di almeno sei mesi da comunicarsi con lettera raccomandata”. E’ pertanto evidente che, ai fini del legittimo esercizio del diritto di recesso, è sempre necessario che il conduttore comunichi al locatore, con preavviso di almeno sei mesi, la sua volontà di porre fine anticipatamente al rapporto. Qualora poi il contratto di locazione non preveda la possibilità per l’inquilino di recedere “in qualsiasi momento”, questi è tenuto, contestualmente alla dichiarazione di recesso, a specificare i gravi motivi che lo hanno indotto a quella determinazione. Sul
punto si precisa che per “gravi motivi” deve intendersi non la soggettiva ed unilaterale valutazione effettuata dallo stesso inquilino in ordine all’opportunità o meno di continuare ad occupare l’immobile locato, poiché in tal caso, si ipotizzerebbe la facoltà di un recesso arbitrario, contrario allo spirito e all’interpretazione della norma suddetta. Al contrario, i “gravi motivi” devono sostanziarsi in fatti involontari, imprevedibili e sopravvenuti alla costituzione del rapporto ed inoltre devono essere tali da rendere oltremodo gravosa per lo stesso inquilino, sotto il profilo economico, la prosecuzio-
ne del rapporto locativo (in tal senso, Cass. Civ. 8-032003 n. 5328). Pertanto, nel caso in questione, l’inquilino dovrà comunicare con raccomandata il proprio recesso e se nel contratto non è previsto che questi possa recedere in qualsiasi momento, il suo recesso potrà essere legittimo solo se sussistono i “gravi motivi” di cui si è detto sopra. *Legale e conciliatore professionista emiliacodignola@libero.it
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porre nel nuovo consiglio di amministrazione […] La signora Ernesta Del Sarto individuata dalle minoranze, non era in linea con la nostra domanda e poi ci è sembrata una imposizione, una non collaborazione». Nulla da dire sulla richiesta di giovani fatta dal sindaco, molto sulla presunta imposizione e non collaborazione. Ricordiamo che il candidato è stato scelto dall’opposizione dopo ampia discussione e valutazione all’interno di ApertaMente e questo è sinonimo di democrazia partecipata tanto vantata da molti e mai applicata. Italia Attiva Cremonaa ***
STATUTO DI CREMA
E’ ora che i cittadini tornino a contare qualcosa Egregio direttore, è annunciato il nuovo testo dello statuto comunale, ma i lavori di revisione sono passati sotto silenzio. «Apprendiamo dai giornali locali, che la Commissione statuto e regolamenti, avrebbe terminato i lavori dello statuto comunale», dichiara Alessandro Boldi, candidato a portavoce del sindaco per il Movimento 5 Stelle locale. «Lieti dell’evento, se consideriamo che siamo senza statuto dal 5 novembre scorso, rimaniamo perplessi dai contenuti delle prime indiscrezioni, che vantano anche l’introduzione di Consigli comunali aperti, per altro già previsti nell’attuale statuto (senza aver abbassato la soglia dei cittadini richiedenti necessari)». Continua il Boldi: «Il Movimento 5 Stelle locale ha per primo posto l’attenzione sul rinnovo dello statuto, avanzando sedici proposte di modifica e presentando 500 firme a supporto dell’introduzione dei referendum cittadini; nonostante nessuno ci abbia convocato né in commissione né in consiglio, attendiamo trepidanti il testo del nuovo statuto, nella speranza che finalmente i cittadini tornino a contare qualcosa in questa società in mano ai soliti pochi noti». Danilo Toninelli Portavoce Movimento 5 Stelle del Cremasco ***
DENUNCIA
Inaccettabili le violenze ai danni dei veterinari Egregio direttore, non si fermano le violenze ai danni dei Veterinari dell’Ssn. Il 2011 si è chiuso con l’invio di proiettili in busta anonima ad uno dei componenti dell’Osservatorio nazionale sulla sicurezza istituito dal ministero della Salute, un veterinario dipendente di Reggio Calabria. Il nuovo anno inizia con la notizia di reato inoltrata da un veterinario di una Asl piemontese alla competente Procura della Repubblica per avere subito aggressioni fisiche e verbali sul posto di lavoro, da parte di un uomo che ha fatto violentemente irruzione nelle stanze dell’ente pubblico. La fortunosa presenza degli agenti del Corpo Forestale dello Stato ha consentito di allontanare l’aggressore. La violenza ai danni dei veterinari dell’Ssn non è un fatto sporadico né geograficamente connotato, ma è una vera e propria emergenza nazionale alla quale non ha posto rimedio la pur meritoria istituzione di un Osservatorio da parte del ministero della Salute. Ora che le minacce sono arrivate fino all’Osservatorio stesso (ma già in passato avevano coplito anche rappresentanti ministeriali) e di fronte alla violabilità delle sedi pubbliche, l’Associazione nazionale nedici veterinari italiani (Anmvi) ritiene urgente che siano i ministeri dell’Interno e della Giustizia a disporre misure ad hoc di prevenzione e di indennizzo. Oltre a prevedere adeguate tutele ai veterinari dell’Ssn per non compromettere attività ispettive e di controllo al servizio della salute pubblica e della sicurezza alimentare dei cittadini. Dove la giustizia è arrivata, dove i fatti sono stati denunciati nei tribunali e ai giornali, si è potuto inquadrare la dimensione del fenomeno e palesare la sua spaventosa portata. Tanto basta per non ritenere più sufficiente reagire con pleonastiche azioni di monitoraggio. Anmvi Cremona
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CREMA
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Lega, il grande dilemma: «Stare con il Pdl o no?»
Ecco qual è il vero motivo della profonda spaccatura all’interno del Carroccio cremasco
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I LÙMBARD FUORI DALLA MAGGIORANZA
Profonda spaccatura anche sotto il Torrazzo
di Tiziano Guerini
onfermare l’alleanza col Pdl o no?». Le difficoltà della Lega, sia a Cremona - comune e provincia - che a Crema, si possono, in sostanza, ridurre a questa domanda fondamentale. Le questioni, pur importanti, riguardo alla gestione pubblica dell’acqua (in rotta di collisione con il presidente della Provincia, Massimiliano Salini), e della costituzione della NewCo - società mista per la gestione dei rifiuti (in collisione col Pdl cremasco) - sono solo occasioni per una partita politica più ampia. Le difficoltà nella Lega cremasca e cremonese sono in realtà molte e pesanti e lo dimostra il fatto che i massimi dirigenti locali, Angelo Barbati segretario provinciale a Crema, gli onorevoli Alberto Torazzi e Silvana Comaroli, e Simone Bossi segretario cremonese, sono stati chiamati in settimana a Milano per un colloquio con il segretario nazionale Giancarlo Giorgetti. Al conflitto aperto con le maggioranze di centrodestra a Cremona e a Crema da parte della Lega, si è aggiunta una altrettanto aperta conflittualità nei gruppi dirigenti: a Crema, 5 membri del direttivo provinciale si sono dimessi lasciando al segretario Angelo Barbati l’esigua maggioranza di sei componenti. «Come gestire il problema dell’acqua, quale NewCo realizzare per il servizio d’igiene ambientale, e come affrontare le elezioni amministrative?». Sono domande che tutte le forze politiche si pongono in questi giorni, ma in particolare è l’ultima questione - quella riferita alle elezioni amministrative - che le riassume tutte. E nella Lega di Crema queste domande stanno provocando un terremoto. Ecco, quindi, le dimissioni di cinque membri del direttivo provinciale cremasco, e non proprio di sconosciuti se fra di essi ci sono Cristian Chizzoli, già sindaco di Capergnanica e presente in diversi organismi istituzionali, e Giuseppe Tomaselli, presidente della Società Cremasca Calore (SCCa) nonché componente dei Cda di Scrp e Scs servizi locali. Quest’ultimo, in realtà, in attesa di ratifica nazionale per l’espulsione decretata dal suo partito, ma pur sempre personaggio di spicco. E - leggendo le motivazioni - sono state dimissioni con il botto: «Dissenso con la segreteria provinciale presieduta da Angelo Barbati, per la posizione critica assunta per la NewCo, per l’avversione al servizio idrico provinciale come proposto dal presidente Massimiliano Salini, infine per la volontà manifestata di presentare una lista autonoma della Lega alle prossime elezioni di Crema». Assieme ai due esponenti della Lega già menzionati, hanno firmato il documento critico
Jane Alquati
Angelo Barbati
Alberto Torazzi
Giuesppe Tomaselli
Christian Chizzoli
Walter Longhino
sorpresa? «In realtà qualche mugugno si sentiva all’interno del partito, ma una presa di posizione così netta e soprattutto fatta di fronte all’opinione pubblica senza un preventivo confronto interno al movimento, non me l’aspettavo». Uno dei punti contestati riguarda la decisione di presentare una lista autonoma nelle elezioni a Crema…«E’ vero che questa è al momento l’intenzione, ma non c’è ancora l’ufficialità del voto del direttivo cittadino. D’altra parte il momento elettorale non è così impellente, e poi per il nostro partito l’ultima parola spetta agli organismi superiori regionali e nazionali». Certo, e ecco infatti - come si diceva - un primo colloquio milanese con il segretario nazionale Giancarlo Giorgetti. La partita non pare chiusa definitivamente; qualche spiraglio, sui problemi aperti, appare chiaro. Primo: l’indirizzo generale della Lega è quello della gestione pubblica dell’acqua, per convinzione, ma anche per rispetto dell’esito del referendum che questo ha sancito. Secondo: se gara si deve fare per la gestione dei rifiuti, occorre privilegiare soluzioni locali; il che significa nel caso del Cremasco, che nella NewCo accanto alla maggioranza di Scrp, cioè dei comuni, ci deve essere una società già operativa in sede locale. E la questione di fondo, cioè la rottura con il Pdl? La risposta dei vertici nazionali della Lega nell’incontro col segretario provinciale cremasco, è per il momento precisa: la Lega correrà da sola alle prossime amministrative. Mancano però ancora mesi al confronto elettorale: «in politica mai dire mai». Angelo Barbati, segretario provinciale cremasco, dal canto suo riparte dal consenso ottenuto nell’incontro di Milano per rilanciare. «Ora la linea della Lega è chiara per tutti e nessuno può giocare negli equivoci. Mi riferi-
sco in particolare al Pdl che spero proprio a questo punto che voglia finalmente sedersi attorno a un tavolo per concordare le cose importanti che sono in discussione, dalla gestione dell’acqua alla costituzione della NewCo per i rifiuti. In questi giorni ho avuto incontri con altri partiti alleati e credo che se l’obiettivo è quello dell’interesse esclusivo dei cittadini, una soluzione a questa situazione di stallo si possa trovare». Quali considerazioni invece nei confronti dei dimissionari dal direttivo? «Non so se vorranno rientrare nell’organismo di partito da cui si sono intempestivamente dimessi, né tocca a me chiederlo. Mi auguro solo che vorranno continuare a rimanere nel Movimento per lavorare nell’esclusivo interesse di cittadini e per obiettivi che, una volta approvati, devono essere sostenuti unitariamente da tutti». Cristian Chizzoli è uno dei firmatari del documento critico nei confronti della segreteria provinciale cremasca cui sono seguite le dimissioni dal direttivo della Lega. «Simo stati chiari nell’indicare le motivazioni del nostro gesto: il direttivo era da tempo svuotato delle proprie prerogative e da altrettanto tempo non si riuniva. Ne abbiamo fatto quindi una questione soprattutto di metodo: le linee politiche vanno discusse e votate». Dopo gli sviluppi della vicenda, con l’incontro delle segreterie provinciali di Cremona e di Crema con il segretario nazionale, per voi cambia qualcosa? “Uno dei nostri obiettivi era quello del coordinamento delle due segreterie rispetto alle questioni in campo per la gestione dell’acqua e per la costituzione della NewCo per i rifiuti: entrambe le questioni interessano le due segreterie provinciali. Da questo punto di vista riteniamo di aver raggiunto un primo obiettivo». Quindi dimissioni rientrate? “No, le dimissioni che abbiamo dato sono irrevocabili. Certamente c’è la volontà di continuare a lavorare nella Lega per raggiungere anche altri obiettivi».
E’ fondamentale sapere come gestire le prossime elezioni in città dando le dimissioni dal direttivo anche Raffaele Volpini (Ripalta Cremasca), Eugenio Cerioli (Romanengo) e Annibale Doldi (Capralba). A questo punto c’era grande attesa per come si sarebbe espresso il partito cremasco nella ufficialità del segretario provinciale Angelo Barbati e del massimo rappresentante locale l’onorevole Alberto Torazzi. La risposta è arrivata nel giro di 24 ore e non avrebbe potuto essere più ferma. Da Alberto Torazzi e da Angelo Barbati è stato sottolineato come il direttivo, nonostante le cinque dimissioni, rimanga in piena legittimità operatività, con una maggioranza solida a favore delle posizioni rappresentate fino ad ora. E poi è stato diffuso un documento critico e duro nei confronti di quelli che vengono considerati “dissidenti”, sottoscritto da ben 15 dirigenti della Lega di Crema e del territorio. Fra di essi molti segretari di comuni cremaschi, tre consiglieri provinciali, il coordinatore e la coordinatrice dei giovani. In questo documento «si esprime solidarietà nei confronti della segreteria Barbati, di cui si condivide l’operato, si lamenta che il dissenso sia stato espresso pubblicamente e non manifestato negli organi di partito, e questo viene considerato un atto lesivo contro la militanza da parte di iscritti attenti solo a interessi personali». Fra i firmatari del documento di condanna dei cinque “dissidenti” e a favore del direttivo provinciale, c’è Walter Longhino che è il segretario cittadino della Lega a Crema. «Ho espresso solidarietà al mio segretario provinciale Angelo Barbati» sottolinea, ma di più non posso non facendo parte del direttivo provinciale». Il documento dei dissidenti vi ha colto di
Al momento, è stato deciso: i lùmbard correranno da soli
La maggioranza dei leghisti sta con Barbati
(Berenice Bettinelli). Se a Crema la Lega piange, a Cremona non ride. Anche nel capoluogo provinciale in consiglio comunale il gruppo della Lega è in frantumi e critico è il rapporto con la maggioranza del sindaco Oreste Perri. Anzi, Volpi, il commissario che regge la segreteria cittadina, ha dichiarato l’uscita della Lega dalla maggioranza di centrodestra. Il gruppo del Carroccio, originariamente composto da sei consiglieri - cosa che era valsa la nomina di ben tre assessori - oggi è ridotto a due (Italico Maffini e Giovanni Ferraroni) mentre gli altri quattro hanno scelto di aderire al gruppo misto ( Emiliano Ferrari, Giacomo Zaffanella, Roberto Gandolfi, Michele Ceresa). La Lega ha abbandonato il ruolo di maggioranza e ha chie-
Claudio De Micheli
sto ai suoi assessori di dimettersi; la decisione è stata seguita da Alessandro Zani, mentre gli altri due assessori (Jane Alquati e Claudio De Micheli) continuano a partecipare alla giunta Perri. La situazione è parecchio confusa e probabilmente foriera di ulteriori sviluppi anche all’interno della maggioranza del consiglio provinciale: in pratica sull’importante problema della gestione dell’acqua, il gruppo della Lega si è diviso fra consiglieri cremaschi e consiglieri cremonesi: i primi contro la proposta del presidente Salini della costituzione di una società mista pubblico-privata e impegnati per una gestione solo pubblica; i secondi dedicati, invece, a difendere a spada tratta la proposta Salini. Si attendono ulteriori sviluppi a breve.
MA SONO RICHIESTI PRECISI REQUISITI
Contributo di 250 euro per ogni nato nel 2011
(Berenice Bettinelli) - Un contributo del Comune di Crema pari 250 euro per ogni figlio nato nel corso del 2011: questo quanto illustrato da Luciano Capetti, assessore all’Assistenza, e da Silvia Fiorentini funzionaria dell’assessorato. Le famiglie che ritengono di averne diritto possono presentare la relativa domanda e documentazione entro la fine del mese di gennaio per via informatica collegandosi con il sito dei Servizi Scolastici on line del Comune. Diversi i requisiti richiesti: residenza a Crema del figlio e del genitore; situazione economica (Isee) inferiore o uguale a 16.000 euro; per i cittadini stranieri residenza in città e possesso di regolare permesso di soggiorno. Il contributo complessivo stabilito dal Comune ammonta a 15.000 euro; nel caso in cui le richieste su-
GIORNALE DI CREMONA E supplemento: IL PICCOLO GIORNALE DEL CREMASCO direttore responsabile: Sergio Cuti ilpiccolocremona@fastpiu.it direttore editoriale: Daniele Tamburini Società editrice: Promedia Società Cooperativa Via del Sale, 19 - Cremona Amministrazione e diffusione Via S. Bernardo 37/A - 26100 Cremona Tel. 0372 43.54.74 • Fax 0372 59.78.60 Direzione, redazione e prestampa Via S. Bernardo 37/A - 26100 Cremona Tel. 0372 45.49.31 - 45.13.14 Fax 0372 59.78.60
Luciano Capetti, assessore all'Assistenza
L'intervento totale stabilito dal Comune è di 15mila euro perassero tale limite sarà una graduatoria di priorità a definire gli aventi diritto.
Redazione di Crema Piazza Premoli, 7 - 26100 Crema Tel. 0373 83.041 Fax 0373 83.041 Pubblicità Tel. 0372 43.54.74 Fax 0372 59.78.60 www.immaginapubblicita.it Stampa: SEL - Società Editrice Lombarda 26100 Cremona Autorizz. del Tribunale di Cremona n° 357 del 16/05/2000
Pubblicazione associata all’Uspi (Unione Stampa Periodica Italiana) Progetto Grafico: Gianluca Galli Numero chiuso in tipografia: Giovedì 12 Gennaio alle ore 22
Crema
Venerdì 13 Gennaio 2012
«Quei 60 milioni spesi in tante opere» L’ex sindaco di centrosinistra risponde a Simone Beretta: «Le sue sono accuse infondate»
N
di Tiziano Guerini
on è possibile continuare a giocare sugli equivoci e a rilasciare dichiarazioni false e tendenziose». Claudio Ceravolo non ci sta. «L’assessore Simone Beretta» sbotta «continua, anche nell’intervista sull’ultimo numero di questo settimanale, a parlare di 60 milioni di euro lasciati come debito dalla passata amministrazione di centrosinistra, forse alla ricerca di impossibili alibi per le difficoltà della attuale giunta a far fronte alle esigenze di bilancio». Ceravolo di quella amministrazione era il sindaco, e per l’ennesima volta intende fare chiarezza sulla questione. «Ma quale debito? Si tratta di normali rimborsi di mutui accesi per fare opere che sono risultate determinanti per la crescita della città. Alcune tra l’altro di vecchissima data e di cui doverosamente ci siamo fatti carico, come ad esempio il rimborso di un mutuo della durata di cinquant’anni per la sistemazione
Claudio Ceravolo, ex sindaco
Simone Beretta, assessore
dell’edificio comunale risalente agli anni Sessanta». Altri esempi più recenti? «Subito fatto: i tre lotti della sistemazione del convento di S.Domenico, il sottopasso alla ferrovia a S. Bernardino, l’acquisizione dell’area della Pierina, la sistemazione dello storico edificio della biblioteca comunale… Sfido chiunque a non considerare queste opere come un vero e proprio salto
di qualità nella vita di Crema». Ai suoi tempi da sindaco, c’erano maggiori possibilità di investimento per i comuni? «Ci siamo mossi con le regole in vigore allora, e non con i vincoli troppo stretti imposti prima ancora che dalle difficoltà economiche del Paese, dalla volontà del governo Berlusconi-Tremonti di scaricare tutti i problemi sui comuni. In questi ultimi anni è stato un conti-
nuo attacco all’autonomia degli enti locali, falcidiando le loro possibilità di investimento: altro che federalismo leghista!». Ed è entrata in campo la creatività, come ad esempio con l’utilizzo del leasing in costruendo… «E’ così, anche se capisco che non c’era altro modo che per poter mettere in atto qualche scelta amministrativa di un certo peso; il risultato però e che il leasing in costruendo finisce con l’essere più onerosa di un mutuo». Quindi sono accuse infondate quelle che vengono rivolte alla passata giunta di centrosinistra? «Del tutto infondate, ed è assurdo che si vogliano inventare delle presunte responsabilità a distanza di cinque anni. La verità è che abbiamo lasciato in eredità un comune “virtuoso”. Altrettanto vero è che tutto quello che abbiamo fatto noi a favore della città, ora l’attuale giunta di centrodestra non è in grado di farlo. Le lamentele di Simone Beretta mi ricordano tanto la favola della volpe e l’uva».
Il presepe vivente dei ragazzi offanenghesi: chi ha fatto che cosa
Il presepe vivente dei ragazzi è stato messo in scena in piazza della Chiesa il giorno dell’Epifania, il 6 gennaio 2012 alle ore 15. I ragazzi protagonisti erano più di 80 dall’ultimo anno della scuola materna alla III media! Anche qui un sacco di gente è accorsa in piazza per l’evento. La piazza era stata divisa in due villaggi: quello di Nazareth e quello di Betlemme e tra questi due poli si è svolta tutta la scena. Novità di quest’anno il palazzo di Re Erode, con tanto di guardia con tamburello, centurione con il proclama del censimento ed Erode protagonista dell’incontro con i Re Magi, arrivati quest’anno con due bellissimi cavalli. I ruoli principali erano affidati: Angelo: Altea Lucini Paioni. Profeta Isaia: Filippo Bruni. Maria: Laura Festari. Giuseppe: Alessandro Biondi. Re Magi: Alfredo Limenta; Tommaso Caravaggi; Greguol Gabriele. Erode: Matteo Polenghi. Centurione: Andrea Sangiovanni. Guardia con tamburello: Roberto Basani.
Offanengo: come ti “formo” l’adolescente (Berenice Bettinelli) Anche per quest’anno pastorale 2011- 2012 dentro il percorso formativo degli adolescenti del nostro oratorio abbiamo proposto alla IV superiore maschile e femminile (classe 1994) il percorso sul servizio «Strade per allargare il cuore». Il percorso è partito all’inizio di novembre 2011 e si è concluso il 6 gennaio 2012, con la messa delle ore 10 dell’Epifania. Il percorso è iniziato con una preghiera serale nella chiesa di S. Rocco con i ragazzi guidati da don Emanuele. Il cammino è proseguito poi con la visione del film «Preferisco il paradiso!» che racconta la storia di S. Filippo Neri e ulteriore riflessione e confronto, guidato dalle loro educatrici Chiara Crotti e Daniela Vaiani. Poi i ragazzi hanno incontrato alcuni testimoni della Comunità offanenghese, giovani e adulti, che hanno raccontato cosa significa per loro servire i fratelli.
Infine Monica Cavalletti, presidente dell’Azione Cattolica, con don Manu, attraverso una presentazione in power point, hanno presentato le diverse occasioni di servizio dentro la comunità. I ragazzi che hanno condiviso questo cammino sono stati sette: Riccardo Magarini ha scelto di diventare catechista; Manuel Mosconi, Marco Benelli ed Elena Calà hanno scelto di impegnarsi nell’ACR come educatori; Ilaria Pasquino, Federica Corlazzoli e Andrea Ballarini hanno deciso di entrare nell’équipe animazione Oratorio.
CENTRO CULTURALE WYSZYNSKI
Mostra: dal «miracolo» alla crisi (Berenice Bettinelli). Nel 150° anniversario dell’Unità d’Italia, la Fondazione per la Sussidiarietà ha promosso una mostra dal 15 al 22 gennaio, presso la «Cittadella della Cultura» (zona museo civico), in via Dante Alighieri 45, a Crema, per documentare la ricchezza di una storia fatta di opere, iniziative e realtà sociali ed economiche, frutto di energia costruttiva, inventiva, sussidiarietà e solidarietà. La prima parte della mostra affronta quattro periodi cruciali dal 1861 ad oggi: dall’Unità alla Grande Guerra; il Fascismo e la Seconda Guerra mondiale; l’Assemblea Costituente; il boom economico e il post Sessantotto. Attraverso questo excursus viene messa in luce l’operatività sociale “sussidiaria” promossa dalle grandi tradizioni popolari (sia religiose
che laiche) mediante un percorso dinamico fatto di iconografie, letteratura, stampa e cinema. Il “miracolo” che gli italiani, alla fine del percorso descrittivo, avranno realizzato, pur tra le inevitabili contraddizioni e distorsioni, non sarà solo quello della promozione dell’Italia a grande potenza industriale, ma anche quello di una virtuosa collaborazione tra ceti sociali e tra i rappresentanti delle istituzioni pubbliche. La seconda parte della mostra offrirà spunti di riflessione sull’attuale momento di stallo che sta vivendo il nostro Paese, di fronte al quale occorre scommettere sul desiderio e la capacità di ogni singola persona di costruire il bene comune. Per informazioni e prenotazioni delle visite guidate telefonare al 335-8128170.
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Crema: sostegno a imprese e lavoro Economia ed occupazione non sono stati prioritari per l’amministrazione Bruttomesso, ritengo invece debbano essere un chiodo fisso per la futura amministrazione: tra i primi punti dell’agenda di chi amministrerà la città. La situazione di crisi nel Cremasco è Stefania Bonaldi nota da tempo, e quanto sollevato dai sindacati in queste ore denota una carenza delle istituzioni. La Provincia, ma soprattutto il Comune di Crema, in questi anni, si sono distinti per assenza di interventi a sostegno delle imprese e del lavoro. Ritengo urgente ed imprescindibile riprendere il «Piano d’Area» e il «Patto per lo sviluppo», rimasti impolverati nei cassetti dell’amministrazione, e riavviare un serio lavoro di analisi dell’economia locale, per dare modo al territorio di strutturarsi per una maggiore attrattività e per rilanciare l’economia cremasca. Certo, un’amministrazione comunale non ha la bacchetta magica per fare fronte a una congiuntura come quella che stiamo vivendo, però esistono strumenti di pianificazione territoriale da rendere operativi, come appunto il «Piano d’Area» e il «Patto per lo sviluppo», così come si possono attivare alcuni strumenti di supporto all’economia locale: penso allo sportello unico per le imprese o agli accordi territoriali di sviluppo, con finanziamenti regionali disponibili, oggetto di nostre sollecitazioni al comune di Crema. Penso anche al ruolo di Reindustria, realtà che va valorizzata e coinvolta come soggetto primario e strategico per la promozione dei servizi. Egualmente è d’obbligo un coinvolgimento stringente dell’associazione industriali, delle Pmi, delle categorie economiche: il Cremasco presenta eccellenze che richiederebbero maggiore attenzione, dal polo della cosmesi a quello della meccanica, senza dimenticare l’Università, il cui impulso è strategico per veicolare ricerca, sviluppo, innovazione tecnologica e qualità dei prodotti e dei servizi sul territorio. Una riflessione doverosa va operata poi con il sistema bancario, coinvolgendo gli attori locali, per il ruolo fondamentale che lo stesso riveste per la crescita. Si tratta di creare le condizioni di sviluppo necessarie per recuperare condizioni di attrattività e competitività territoriale, condizioni che possono essere raggiunte attraverso una condivisa ed intensa attività concertativa che deve vedere coinvolti tutti i soggetti istituzionali, Regione e Provincia incluse e, come detto, le realtà e le categorie economiche e sociali locali. Non solo, quindi, deve essere convocato al più presto il tavolo di concertazione per affrontare la situazione a livello provinciale, ma soprattutto Crema deve essere protagonista in questo processo, anche in ragione del suo ruolo di riferimento per i piccoli comuni del territorio, spesso chiamati a dare risposte e soluzioni in totale solitudine e carenza di mezzi. Dato il momento di grande congiuntura, ci attendiamo che anche questa Amministrazione Comunale, anziché in una posizione passiva e attendista, intraprenda azioni forti e serie sul punto. Solleciteremo formalmente, pertanto, l’amministrazione in questa direzione. Stefania Bonaldi capogruppo PD e candidato sindaco
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Crema
Venerdì 13 Gennaio 2012
Bilancio, non soltanto tagli ma aumento di Irpef e Imu
Si sta predisponendo il conto economico di previsione. Ecco i veri conti
N
di Tiziano Guerini
el momento in cui si accende il dibattito sui crediti che il comune di Crema vanta nei confronti della Scca (società cremasca calore, vedi articolo sotto) - ben 250.000 euro - si accentua anche da parte di alcuni componenti della giunta, l’insostenibile situazione del bilancio comunale. «I tagli ai vari contributi che dovremo sicuramente fare, alla cultura ma anche allo sport e alle varie manifestazioni turistico-ricreative» dice Maurizio Borghetti, assessore al Commercio, Sport e Turismo, «non basteranno a raggiungere un equilibrio di bilancio. D’altra parte non è possibile appesantire ulteriormente i cittadini, già tartassati dalle decisioni del governo, con ulteriori balzelli del Comune». Eppure alla fine proprio questo sarà il passaggio doloroso che la giunta dovrà affrontare. «Non basteranno solo i tagli» afferma il vicesindaco Massimo Piazzi. «Irpef e Imu (ex Ici) consentono un minimo di agibilità diretta da parte del comune e difficilmente si riuscirebbe a far quadrare i conti senza un loro ritocco». Sul tema «tagli o aumenti?» è tutto un levar di scudi da parte di numerosi consiglieri comunali. Gianni Risari fa notare come in giunta manchi da tempo un assessore al Bilancio dopo le dimissioni di Walter Longhino, mai sostituito: «Eppure il discorso è tutto politico prima che tecnico; occorrerebbe aver chiaro il senso delle priorità, ma questa giunta si presenta divisa e arruffona». Stefania Bonaldi: «La prima cosa da fare è razionalizzare le spese e garantirsi le entrate dovute, altro che rateizzare il
Il sindaco Bruno Bruttomesso
debito di Scca». Franco Bordo: «Perché tante spese nel settore dei Lavori Pubblici? Occorre rinviare ciò che è possibile rinviare». GianEmilio Ardigò dei Verdi e l’indipendente Federico Pesadori chiedono massimo rigore nelle spese e un coinvolgimento ampio del Consiglio: «Se la commissione Bilancio esiste ancora» dicono, «che batta un colpo». Il fatto è che, dalle prime verifiche tecniche, fatti tutti i tagli possibili per spese non obbligatorie o socialmente non indispensabili, rimane nel bilancio di Crema un buco di 1.500.000 euro. Ogni punto Imu (ex Ici) in aggiunta a quanto stabilito in sede governativa, per Crema vale 600.000 euro per la prima casa e oltre un milione di euro per le seconde case. La conclusione è facile in teoria, più difficile in pratica per una amministrazione comu-
nale che non può dimostrare con i fatti di aver aumentato servizi e benessere ai cittadini. Pagare di più perchè tutto resti come prima non è facile da sostenere né per chi lo dice, né tanto meno per chi lo subisce. «Perché» lo ammette con sincerità l’assessore Luciano Capetti, «i vari progetti innovativi come quello della realizzazione delle nuove caserme della polizia e dei vigili del fuoco, rimarranno delle volontà incompiute». A questo punto come rinunciare ad incassare subito il credito acquisito dalla Scca, nel momento in cui si chiede di pagare di più ai cittadini? Eppure è questa la decisione del Comune: accettare la rateizzazione del debito. Assieme a un’altra improcrastinabile: il ritocco di un punto dell’Imu seconda casa. Quindi, così si presenterebbero i numeri fondamentali del bilancio 2012 del comune di Crema. Per il pareggio, obbligato dalla legge, occorre recuperare 5.200.000 euro; i drastici tagli valutati in giunta e riferiti a contributi vari (Reindustria, carnevale, sport, cultura) e opere pubbliche, ipotizzano un recupero pari a 3.700.000 euro; infine l’Imu seconda casa che passa dal valore di 7,6 per mille stabilito dallo Stato, a 8,6 per mille, con un punto percentuale in più che incasserà il Comune pari a 1.500.000 euro. E’ quanto necessario per definire in pareggio il bilancio. «Un bilancio pauroso» l’ha definito il sindaco Bruttomesso che vorrebbe coinvolgere nella difficile decisione anche le minoranze consiliari. Difficile che le minoranze accettino tutto questo senza avanzare altre proposte. A questo punto una domanda: rimarranno proprio questi alla fine i numeri del bilancio?
L’associazione si aggiudica la prestigiosa onorificenza europea «Ville de Melun»
Fatf, l’orgoglio di Crema viene premiato in Francia Un altro importante riconoscimento per l’associazione cremasca Franco Agostino Teatro Festival, gemellata sin dal 2001 con la città francese di Melun. Qui, ogni anno, in occasione delle festività natalizie, viene fatto il bilancio culturale e sociale e viene assegnato, al cospetto di un pubblico di oltre un migliaio di persone, il trofeo «Ville de Melun» alle associazioni che hanno lavorato guadagnandosi la riconoscenza della città. Quest'anno, dopo sette lustri di intenso lavoro, il Franco Agostino Teatro Festival si è aggiudicato il prestigioso riconoscimento. Il sindaco Gérard Millet e la senatrice Colette Mélot, alla presenza del prefetto Pierre Monzani, hanno consegnato il premio al presidente del Fatf, Gloria Angelotti, e alla sua omologa francese, Dominique Coudray, riconoscendo di fatto all'associazione un alto valore educativo e di aggregazione per i giovani, anche in funzione del consolidamento del legame tra diverse nazioni. Il progetto portato avanti dal Fatf, infatti, contribuisce allo sviluppo, non solo della personalità dei ragazzi, ma anche dei valori di solidarietà e cittadinanza europea. Significativamente erano presenti alla cerimonia alcuni dei bambini del centro sociale di un quartiere difficile che, grazie al laboratorio teatrale, hanno potuto dimostrare le proprie abilità, tanto da vincere la loro sessione dell’edi-
zione 2011 del concorso. «Ricevere un premio così importante a livello europeo» afferma il presidente del Fatf, Gloria Angelotti, «è motivo di grande soddisfazione. Abbiamo esportato in Francia un pezzo di Crema e l'assegnazione di questo trofeo ci riempie di orgoglio. È in occasioni come questa che emerge l'importanza del profondo legame che unisce i nostri ragazzi. Un doveroso ringraziamento per il prezioso lavoro svolto, in particolare, va al presidente del Fatf France, Dominique Coudray. La nostra speranza è che l’associazione continui a crescere, arricchendosi sempre più di nuove sinergie a livello europeo». Il 23 e 24 marzo si svolgerà la quarta edizione francese all'Espace Saint-Jean di Melun. La rassegna vedrà protagonisti oltre 250 ragazzi italiani e francesi che reciteranno e porteranno sul palcoscenico la loro «confiance». In linea con il modello cremasco, ci sarà una doppia giuria: una composta da adulti e una da studenti italiani, francesi, svedesi e inglesi. Il vincitore designato sarà ospite al teatro San Domenico di Crema in occasione della grande Festa del Fatf in programma nel mese di maggio. La scorsa edizione della rassegna cremasca ha visto primeggiare proprio un Istituto di Melun, il Liceo Saint-Aspais, che si è poi esibito con onore al Piccolo Teatro di Milano.
Scca paga i debiti a rate
Fra tante preoccupazioni legate al problema di far quadrare il bilancio del comune di Crema per il 2012, spicca una notizia: la Società Cremasca Calore (Scca) quella che ha costruito in città il teleriscaldamento, è debitrice nei confronti del comune di 250.000 euro. Una buona notizia? Pare di no perché, secondo quanto dichiarato dal sindaco Bruno Bruttomesso la società contesta la cifra o quanto meno, intende pagarla rateizzata. «Ne avremmo bisogno subito» ribatte il sindaco, «ma come si fa?». Ed è subito polemica. Stefania Bonaldi per il Pd, Franco Bordo per Sel, ma anche i consiglieri Gianni Risari di «Crema Amica», Gianemilio Ardigò dei Verdi, non intendono accettare rinvii di pagamenti dovuti, ma soprattutto considerano la richiesta di Scca una spia che denota possibili difficoltà all’interno della società a maggioranza pubblica. «La prima reazione negativa» dice il comunicato diffuso da Franco Bordo, «è relativa al fatto che Scca pare voglia assolvere al pagamento del debito tramite la rateizzazione nel momento in cui il Comune sta predisponendo il suo bilancio fatto di tagli e di aumenti di tasse per i cittadini. Poi c’è un secondo problema: perché la società non riesce a pagare subito il suo debito? Perché evidentemente ha un bilancio in sofferenza; e come mai una società che dovrebbe produrre utili, ha un bilancio in rosso, nonostante tutte le agevolazioni avute dall’ammini-
strazione comunale? Il fatto di aver stravolto il piano industriale originario, di aver lavorato malissimo nella promozione del servizio, di aver rinunciato agli utili per la realizzazione della rete affidando i lavori senza adeguata gara perdendo gli eventuali ribassi, sono nodi che ora stanno venendo al pettine». Anche dal capogruppo del Pd Stefania Bonaldi giunge la preoccupazione rispetto alla situazione economico-finanziaria di Scca: «L’ultimo dato noto, riferito al 2010, indicava nel bilancio una perdita di oltre 400 mila euro: poi cos’è successo? La richiesta di dilazionare il debito con il comune fa temere che le difficoltà siano aumentate». Urge saperne di più. E Stefania Bonaldi aggiunge, se possibile, anche un’ulteriore preoccupazione. «Ricordo al sindaco e a tutti i consiglieri che il comune di Crema ha votato a suo tempo una “lettera di patronage” (praticamente una fideiussione) a favore di Scca di oltre 4 milioni: una ragione in più per il diritto del comune di Crema a conoscere come veramente stanno le cose nella società pubblico-privata del teleriscaldamento». E poi tutta una serie di interventi di altri consiglieri comunali - Gianni Risari, Federico Pesadori , Martino Boschiroli tutti a chiedersi se invece non sia importante che la Scca faccia fronte tempestivamente ai propri impegni col Comune. Enzo Bettinelli, segretario Pdl a Crema, e Simone Beretta, asses-
sore ai Lavori Pubblici e responsabile per il Pdl degli enti locali, si affrettano a dare le prime risposte. «La richiesta di rateizzare il proprio debito è del tutto legittima; anche altri per l’occupazione del suolo pubblico fanno altrettanto. La sinistra è in campagna elettorale e non sa a quale santo aggrapparsi per rimontare una china che - solo per responsabilità dei soliti dissidenti del centrodestra li riporterebbe al potere a creare i soliti debiti di sempre. Troppo comodo però dimenticare ciò che ci hanno lasciato in eredità». E qui il documento elenca «idisastri ereditati dagli amministratori di sinistra». La sostanza è che per Bettinelli e Beretta i 250.000 euro di credito del comune sono “presunti” e non è detto »che siano proprio così indispensabili al bilancio del comune di Crema». Si arriva così a un incontro di chiarimento fra il sindaco Bruttomesso e il presidente di Scca Giuseppe Tomaselli. Dopo aver sollevato lui stesso il problema e dopo aver espresso sulla stampa l’auspicio che la società del teleriscaldamento paghi subito quanto dovuto, ci si aspetterebbe dall’intervento del sindaco un accordo immediato in questo senso. Invece no: sindaco e presidente sottoscrivono un documento annunciando di aver concordato il pagamento dilazionato. Nessuna spiegazione e nessuna condizione. Solo l’annuncio di un secondo incontro tecnico fra le parti per definire procedure, modalità e tempi.
Crema
Venerdì 13 Gennaio 2012
Saldi: molti i curiosi, ma un calo di acquisti (-15%) rispetto al 2011
Ascom e Asvicom hanno i riflettori puntati su questa nuova opportunità di vendita. I loro commenti
I
di Gionata Agisti
n questo periodo, i riflettori sono particolarmente accesi sul settore del commercio, stretto tra la crisi che si fa sentire nei cali delle vendite e la liberalizzazione degli orari di apertura dei negozi. Adesso, ci si mettono di traverso pure i saldi: iniziati lo scorso 5 gennaio, proseguiranno fino alla fine di febbraio. «Lei pensi, siamo già in periodo di saldi» commenta sconsolato Aldo Pedrini, responsabile di Ascom per quanto riguarda abbigliamenti e calzature, che rimpiange i bei tempi andati, in cui i saldi erano a fine stagione, a febbraio e ad agosto. «Mentre adesso è appena iniziato l'inverno e già siamo obbligati a esporre la nostra merce scontata. Colpa della grandi aziende, che fanno cartello e hanno fretta di anticipare i tempi, perché hanno già in vetrina i capi d'abbigliamento primaverili ed estivi, visto che questa settimana è toccato a Pitti e la settimana prossima prenderà il via Milano Moda Uomo». Per quanto riguarda un bilancio vero e proprio dei saldi occorrerà attendere marzo ma, per ora, come ha registrato Ascom, le vendite a Crema non sono andate poi così male: «Al momento, siamo grosso modo al livello dell'anno scorso. L'apice di vendite lo si è avuto all'Epifania e poi il weekend ha seguito a ruota, con un leggero calo rispetto al 2010. A beneficiare dei saldi sono per lo più i negozi di abbigliamento, visto che le festività vengono riservate agli articoli di regalo, che normalmente non fanno parte di questo settore. Vorrei anche sottolineare la correttezza dei commercianti del centro, che hanno adottato una seria politica dei saldi, con tanto di doppio
Aldo Pedrini, responsabile di Ascom per abbigliamento e calzature
prezzo esposto e con percentuali nella norma». Anche il presidente di Asvicom, Berlino Tazza, riconosce, come peraltro era stata previsto, che i consumatori hanno speso qualcosa in più rispetto al periodo natalizio; purtroppo, però, gli affari durante questo primo weekend sono ben lontani dal consentire ai commercianti di ritenersi soddisfatti. «Da una prima indagine svolta sui negozi del centro, emerge un calo degli acquisti stimabile intorno al 10-15% rispetto all’anno scorso e nonostante gli esercenti abbiano confermato la presenza di molti visitatori. Questo significa che molti sono stati i curiosi ma pochi gli interessati allo shopping». «A risentire maggiormente della carenza di acquirenti» continua Tazza, «sono stati i negozi di abbigliamento e
di calzature, un settore che tipicamente riscuote più successo nel periodo dei saldi. In ogni caso, gli articoli più richiesti si sono confermati ancora una volta i capi spalla - giubbotti, piumini, cappotti -, gli stivali e le scarpe eleganti. I risultati migliori hanno riguardato l’abbigliamento sportivo e l’intimo. Anche la pelletteria non è andata male, in particolare le borse, uno degli articoli che normalmente vengono acquistati in saldo». Si era stimato che ogni famiglia spendesse 150 euro circa, ma non è andata così. «A indebolire il commercio dei negozi di vicinato» avverte Tazza, «è stata la concorrenza di outlet e centri commerciali, che in questo primo week-end di saldi sono stati letteralmente presi d’assalto. I consumatori hanno preferito luoghi facilmente raggiungibili, al riparo dalle in-
temperie e soprattutto dotati di parcheggi capienti». A questo riguardo e per proporre un’alternativa alla totale deregulation in materia di saldi - con piena libertà su periodi ed entità delle riduzioni - su cui sta lavorando il governo, Asvicom, assolutamente contraria a questa eventualità, si dice pronta a indicare strategie a tutela dei negozi di vicinato che, oltre a rappresentare il salotto e il biglietto da visita della città, svolgono un’importante servizio di prossimità per i cittadini, soprattutto i più anziani, aprendo un dialogo con le istituzioni. «Per esempio, si potrebbero immaginare piani parcheggio straordinari e specifici in prossimità dei momenti clou dello shopping: il Natale, i saldi invernali e quelli estivi, senza costo ma ad alta rotazione. Allo stesso tempo, ci sentiamo di consigliare i commercianti di elaborare strategie utili a contrastare la concorrenza. Potrebbero sfruttare la nuova norma sulle liberalizzazioni degli orari - nonostante, da parte nostra, continuiamo a nutrire forti perplessità in merito -, per variare gli orari di apertura, facendoli coincidere con i momenti in cui si ritiene che il centro città sia più ricco di visitatori». «Un altro suggerimento» sottolinea Tazza, «è certamente quello di rafforzare la propria attività fidelizzando i clienti con azioni su misura, quali, per esempio: servizi a domicilio, e-commerce e orari agevolati. In questi primi giorni di saldi, a Crema, molti consumatori hanno scelto negozi storici per recarsi ad acquistare il capo indicato, quasi a dimostrare che la tradizione, la fiducia nel negoziante “di sempre”, può rappresentare l’arma vincente per affrontare questo momento di difficoltà».
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Donna romena truffa sacerdote (Berenice Bettinelli) I carabinieri di Bagnolo Cremasco hanno deferito in stato di libertà alla procura della Repubblica una 19enne romena residente a Melegnano, domiciliata a Pianengo, ritenuta responsabile di truffa. La donna con due complici, qualche giorno prima di Natale, simulando un temporaneo stato di bisogno, fornendo un falso indirizzo e traendo in inganno un sacerdote cremasco, con la promessa di restituire la somma appena percepite le spettanze, si facevano consegnare un assegno bancario di oltre 600 euro. Affermavano di attendere uno stipendio e di aver bisogno di un prestito per le festività, rivelando di essere informati che il sacerdote aiuta i suoi parrocchiani. Il sacerdote trascorso il termine, ha tentato invano di rintracciare il terzetto e resosi conto del raggiro ha sporto denuncia. La donna nel 2011 è stata due volte denunciata per furto. I suoi amici possono essere di Lodi e di Soresina.
Falso tecnico: via con 380 euro Un pensionato 78enne di Romanengo ha denunciato ai carabinieri che un giovane dall’apparente età di anni 20/25 circa, altezza m. 1,80 circa, corporatura normale, capelli scuri, carnagione chiara, con un corretto italiano e inflessione dialettale veneta, dopo avergli suonato alla porta si qualificava come un tecnico dell’acquedotto incaricato dal comune per eseguire la sostituzione e il trasferimento all’esterno, di tutti i contatori dell’acqua installati ancora all’interno delle abitazioni. Il giovane ottenuto l’assenso verificava il contatore da sostituire, chiedeva ed otteneva 380 euro quale costo dell’operazione, chiedeva quindi di liberare il luogo in quanto i tecnici sarebbero immediatamente intervenuti per eseguire i lavori. Solo dopo che lo sconosciuto si era dileguato ed i tecnici non sopraggiungevano l’anziano realizzava di essere stato truffato e si recava in caserma.
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Bar pasticceria Montecarlo Gusto e prezzi contenuti dalla colazione alla cena
E mentre i grandi si rilassano, anche i più piccoli si divertono Gastronomia di qualità dalla colazione alla cena: questo è l’obiettivo del bar pasticceria Montecarlo di Crema, pronto nell’arco di tutta la giornata a soddisfare anche i palati più esigenti. Si parte alle 7 del mattino, con la colazione a buffet, per proseguire fino alle 22 o oltre nel corso della settimana, tutti i giorni dal lunedì alla domenica. La formula a buffet consente, anche per le colazioni, di gustare prodotti di pasticceria e biscotteria realizzati artigianalmente, con una selezione che varia dai più leggeri yogurt e cereali fino agli apprezzatissimi fagottini di mele. A seconda del periodo, variano anche le specialità: dopo le degustazioni di panettone artigianale, sono ora a disposizione della clientela le frittelle che preannunciano l’arrivo del Carnevale. La formula del buffet si protrae anche per il pranzo, con una vasta selezione di prodotti dolci e salati a costi contenuti: 9 euro per il menu comprensivo di bibita o vino, dai 7.10 ai 7.90 euro per il menu panini o dai 3.50 ai 4.90 per il panino singolo, ben oltre le dimensioni standard e servito in apposito sacchetto, per poter essere portato fuori dal locale ed eventualmente consumato anche in seguito. Racconta Carina Zory, titolare del Montecarlo, franchising di Stargroup Italia: “Il pomeriggio prosegue con cioccolata e the di qualità, imbustato a mano proprio per non perderne le qualità e le caratteristiche distintive. Non a caso, il locale è noto anche come ‘Sex and the city’, riprendendo la celebre serie televisiva, perché qui le ragazze e le donne si ritrovano per raccontarsi e svagarsi in un’atmosfera piacevole ed accogliente”. La sera si riprende poi con l’apericena, anch’essa a buffet, con doppia attenzione alla qualità e al portafoglio: il prezzo, comprensivo di bibita o vino, è di 8 euro per gli adulti, con buffet dolce o salato, e di 9 euro per i bambini, ai quali viene rivolta particolare attenzione: “Abbiamo a disposizione un’area bimbi attrezzata, con casetta, tavoli, cucine giocattolo, dove i più piccoli possono divertirsi, giocare e disegnare concedendo ai grandi qualche momento di relax. Il martedì pomeriggio, dalle 16.30 alle 18, per i bambini sono previsti momenti di animazione, con una ragazza che illustra in modo divertente e giocoso la storia dell’arte; uno degli appuntamenti più recenti, ad esempio, è stato dedicato a Monet”.
Crema
Sottopasso, c’è chi vuole vederci chiaro
I lavori subiranno un ritardo di 90 giorni rispetto al termine fissato per giugno prossimo. Qual è il motivo?
A
lla fine di novembre, l'assessore ai Lavori pubblici, Simone Beretta, interveniva sulla questione sottopasso di via Indipendenza, precisando di non aver mai indicato il mese di giugno come una possibile data di scadenza per il termine dei lavori: «Prevedere se si tratti di un mese in meno o due, tre mesi in più è un'esercitazione politica a cui sono da sempre poco interessato. Così come non trovo necessario arrabattarsi, nel tentativo di mettere a tutti i costi questa amministrazione nella condizione di poter inaugurare il sottopasso prima delle prossime elezioni». Eppure in tanti devono averci sperato, prima della notizia che i lavori si prolungheranno effettivamente per almeno altri 90 giorni, perché sarebbe stata l'occasione per mostrare alla cittadinanza l'opera più significativa della giunta Bruttomesso e si sarebbe evitato lo stillicidio continuo di polemiche da parte delle opposizioni, che infatti non si sono fatte attendere. Franco Bordo, di Sel: «Prendo atto dell'annuncio di questo ritardo rispetto al cronoprogramma previsto in fase di gara d'appalto. La questione più preoccupante, però, riguarda il finanziamento dell'opera». Bordo lo spiega: «Già in ottobre, tramite una procedura anomala, vale a dire prima che avessero inizio i lavori, la ditta che si è aggiudicata
Gian Emilio Ardigò
l'appalto e il Comune si sono accordati perché il ribasso d'asta, pari a 70mila euro, potesse essere reimpiegato nella realizzazione dei lavori, in caso di necessità e così è stato. Stesso discorso per quanto riguarda i 140mila euro del fondo imprevisti. Delle due l'una: o la ditta non ha valutato a sufficienza l'offerta economica che pure ha presentato oppure la valutazione erronea della portata dell'opera messa a gara è da imputare all'amministrazione comunale stessa. Sta di fatto che il sottopasso di via Indipendenza verrà a costare 3 milioni e 700mila euro, che corrisponde al limite massimo preventivato. A questo punto, se domani dovesse verificar-
si un ulteriore imprevisto e ci fosse bisogno di altri fondi, dove si andrebbe a prelevarli?». A essere in attesa di una risposta dall'assessore Beretta a un'interpellanza in merito, presentata più di un mese fa, è il consigliere comunale e candidato sindaco dei Verdi, Gianemilio Ardigò. «La città deve conoscere pubblicamente i motivi di questi ritardi, attraverso il suo organo di rappresentanza, che è il Consiglio comunale. A tutt'oggi, ed è questo l'oggetto della mia interpellanza, non conosciamo ancora nulla, ad esempio, in merito ai carotaggi che si sono resi necessari. Il fatto che questo tipo di intervento non fosse stato preventivato è particolarmente gra-
ve, perché significa che non è stata eseguita una pianificazione adeguata dell'opera. A suo tempo, ho fatto di tutto per portare la questione in commissione comunale ma invano e così i progetti non sono mai stati debitamente vagliati ma direttamente approvati prima dalla Giunta e poi dalla maggioranza del Consiglio. Non è mai stato preso in considerazione nemmeno il mio progetto alternativo al sottopasso, redatto 5 anni fa a costo zero con la collaborazione dell'Ufficio Tecnico comunale, che non precludeva la possibilità di prolungare la Gronda Nord e sarebbe risultato meno impattante e soprattutto meno costoso». Gionata Agisti
Sostanze dopanti in palestra: i sospetti della polizia di Crema Daniel Segre, vice questore: «Il fenomeno è più esteso. Quindi, ci saranno ulteriori sviluppi»
Non era mai accaduto prima che la polizia di Crema si scontrasse con la piaga del doping. Nei giorni scorsi, un 36enne di Lodi è stato denunciato per commercio di sostanze dopanti, tra le quali fiale e pastiglie di anabolizzanti, ormone della crescita e steroidi. L’uomo, ora, rischia dai 2 ai 6 anni di reclusione. Tutto il materiale, dal valore di mercato di circa 5mila euro e che la polizia sospetta sia stato utilizzato da alcune decine di frequentatori di palestre di body building, è stato sequestrato dagli uomini del vice questore Daniel Segre. Un’operazione, la loro, che ha interessato il Cremasco, il Lodigiano e il Pavese e a cui hanno preso parte anche i carabinieri del Nas di Cremona, specializzati in questo tipo di settore. Quelli che inizialmente erano solo dei sospetti riguardo a un mercato illegale di sostanze dopanti, si sono concretizzati quando le forze dell’ordine hanno potuto ispezionare una rivendita di integratori, in quel di Lodi. Nel negozio, nascosti nella fessura di un muro, polizia e Nas hanno scoperto decine di flaconi di Winstrol (un farmaco generalmente utilizzato su indicazione medica, che contiene al suo interno uno steroide anabolizzante) di Gonasi (un testoterone proveniente dalla Slovenia) e di Trenbolone, un derivato del Nandrolone. «Quella del doping è una materia molto particolare» ci spiega il vice questore, «che è regolata da una legge speciale, parallela a quella relativa agli stupefacenti ma con alcune importanti differenze. Quanto
abbiamo trovato a Lodi, a parte il caso del Trenbolone, che è considerato una droga a tutti gli effetti, rientra precisamente in questo caso. In materia di doping, la legge prevede il reato per la vendita al di fuori di esercizi autorizzati e nel caso di utilizzo per la partecipazione a competizioni sportive, agonistiche o amatoriali che siano. La sanzione prevista va appunto dai 2 ai 6 anni. Mentre non costituisce reato l’utilizzo di sostanze dopanti per uso personale, anche se acquistate per vie illegali». «Quest’ultimo caso rappresenta una grande differenza rispetto a quanto previsto per gli stupefacenti» continua Segre. «Purtroppo, abbiamo ragione di credere che il fenomeno sia molto più esteso di quanto rilevato finora, per cui ci potranno essere sviluppi ulteriori. I Nas ne hanno già scoperto l’uso anche a livello di ciclismo amatoriale e, per quanto ciclismo e body building siano gli sport in cui la diffusione è maggiore, non ne sono immuni il calcio, la pallacanestro e altre discipline. Si va infatti da un suo utilizzo per l’ipertrofia a uno per la maggiore resistenza fisica. A volte, si verificano situazioni di connivenza tra un atleta e il suo allenatore. Abbiamo anche riscontrato la provenienza estera di alcuni di questi prodotti, il che introduce un altro reato: l’importazione illegale». A essere spesso sottovalutato è il rischio che corre la salute di chi fa uso di queste sostanze. La polizia non esclude la possibilità di organizzare incontri con gli istituti scolastici della città, con cui ha
allacciato da tempo un ottimo rapporto, per un’opera di prevenzione nei confronti degli studenti, anche in collaborazione con associazioni sportive locali. «Del resto, il problema è anche sociale» aggiunge il vice questore Segre. «Dove viene promosso l’obiettivo del successo e della vittoria a tutti i costi, è facile perdere di vista il rispetto per se stessi e per gli altri, compresa la vera natura dello sport, che è formativa e ludica». Gionata Agisti
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Aperte le iscrizioni, da oggi anche on line C’è tempo fino al 20 di febbraio per poter scegliere l’istituto formativo
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a tecnologia sempre più al servizio degli studenti: a partire da quest’anno sarà possibile effettuare le iscrizioni presso gli istituti scolastici direttamente tramite il web, collegandosi al sito web del Miur a partire dal 12 gennaio e fino al 20 di febbraio. L’iniziativa rientra all’interno del progetto Scuola in chiaro, attraverso il quale il ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca intende mettere a disposizione tutte le informazioni relative alle scuole di ogni ordine e grado presenti nel nostro territorio. Il servizio conterrà dati inseriti direttamente dal Miur e dalle scuole, sarà pertanto possibile avere informazioni generali sulla scuola ma anche su didattica e servizi offerti. La realizzazione del progetto è finalizzata a consentire, pur permanendo il tradizionale metodo di iscrizione, anche l’iscrizione on-line per l’anno scolastico 2012-2013. Tale novità riguarderà le iscrizioni per le prime classi della scuola primaria e secondaria di primo e secondo grado. Per ulteriori informazioni è possibile visitare la pagina web del sito del Miur all’in-
dirizzo http://www.istruzione.it/ web/istruzione. La chiusura delle iscrizioni sarà il 20 febbraio e le domande possono essere presentate a un solo istituto, ma con due preferenze in subordine in caso di indisponibilità. Obiettivo del progetto,
facilitare le iscrizioni da parte delle famiglie, evitando lunghe code presso le segreterie dei singoli uffici scolastici e favorire la rapidità delle operazioni, per operazioni più snelle anche dal punto di vista burocratico. Le domande di iscrizione sono accolte entro il limite massimo dei posti complessivamente disponibili nella singola istituzione scolastica , limite definito sulla base delle risorse di organico e dei piani di utilizzo degli edifici scolastici predisposti dagli Enti locali competenti. Resta inteso, comunque, che l’Amministrazione scolastica deve garantire in ogni caso, soprattutto per gli alunni soggetti all’obbligo di istruzione, il diritto allo studio attraverso ogni utile forma di razionalizzazione e di indirizzo a livello territoriale. Occorre fare presente, però, che il servizio si rivolge ad alcune categorie di studenti, ovvero coloro che si accingono ad iscriversi al primo anno della scuola primaria o della
scuola secondaria. Le iscrizioni ad anni intermedi saranno effettuabili via internet solo per coloro che compiono un passaggio d’istituto o passaggio da un istituto comprensivo a un altro. Per quanto riguarda le iscrizioni ai percorsi del liceo musicale e coreutico, le richieste delle famiglie possono trovare accoglimento presso le sezioni già istituite e funzionanti nell’anno scolastico 2011/12. L’iscrizione è comunque subordinata al superamento di una prova di verifica del possesso di specifiche competenze musicali e coreutiche. Nelle istituzioni scolastiche ove è presente l’indirizzo musicale, ai fini della determinazione del numero massimo dei posti disponibili, si dovrà tenere conto che il numero delle classi prime non potrà superare, in ciascun istituto, il numero di quelle funzionanti nel corrente anno scolastico. Martina Pugno
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Le tendenze degli ultimi anni
Crescono le iscrizioni per gli istituti privati
Nonostante detenga attualmente il maggior numero di iscritti, la scuola pubblica mostra cali di iscrizione rispetto agli anni passati: è quanto emerge dai dati raccolti dall’Ufficio Statistiche del Ministero dell’Istruzione, le cifre sono relative al lasso di tempo tra l’anno scolastico 2004/2005 e quello 2010/2011, periodo che ha segnato un netto aumento delle iscrizioni nelle scuole private primarie, secondarie di primo e secondo livello. Una tendenza generale che, però, mostra differenziazioni anche notevoli se si considerano i singoli istituti: a fare la differenza è l’offerta formativa, ma anche le attività extracurriculari proposte dalle scuole, alle quali i genitori mostrano di fare particolare attenzione. Maggiori iscrizioni si riscontrano dunque non solo negli istituti dalla comprovata qualità dell’offerta formativa, ma in particolare in quelli che ad essa sanno offrire opportunità formative ulteriori per una formazione ancor più completa e variegata. Un leggero cambio di tendenza è quello che si riscontra anche nel tipo di indirizzo scolastico per quanto riguarda la formazione secondaria superiore: pur rimanendo maggioritarie le iscrizioni presso istituti che offrono percorsi umanistici, sono in crescita le iscrizioni in percorsi formativi di carattere professionale e volti a garantire una formazione specifica.
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sceglere la scuola giusta Siccome per l’anno scolastico 2012/2013 il termine per iscriversi alla scuola secondaria si secondo grado è il 20 febbraio 2012, manca ancora poco tempo per decidere del proprio futuro. La domanda più difficile che gli studenti si pongono è “Come scegliere la scuola migliore”, anche se in realtà una risposta precisa in merito alla questione non esiste. I criteri da seguire per fare chiarezza, se anche dopo i vari test e le giornate di orientamento si hanno ancora le idee confuse, sono i seguenti: 1. Assecondare i propri interessi e abilità, le cose che amiamo e per le quali siamo più portati, evitando gli indirizzi nei quali sono presenti troppe materie per noi “ostiche”. 2. Il Liceo non è un obbligo, anche se negli ultimi anni la tendenza diffusa è frequentarlo. Se non ci si sente pronti è bene ricordare che anche un istituto tecnico o professionale frequentato con impegno può aprire tante strade professionali (ad esempio quelle in cui si necessita di manodopera specializzata). La differenza principale tra queste due tipologie di scuola è che il Liceo amplia l’orizzonte culturale ed insegna un metodo di studio, mentre gli istituti permettono di apprendere una professione specifica: basta scegliere in anticipo il percorso che si vuole intraprendere. 3. Uno sguardo al mondo del lavoro: è molto utile pensare concretamente alla professione che si vorrebbe svolgere una volta terminato il percorso di studi, in questo modo tutto apparirà più chiaro. 4.Dialogo con i genitori: basando le vostre scelte su ragionamenti forti e convinzioni, i genitori potranno solo prendere atto della vostra decisione, seguire le tradizioni di famiglia si rivela spesso un passo sbagliato. 5. Gli amici si trovano in tutte le scuole: per questo nella scelta finale non deve influire assolutamente quella degli attuali compagni di classe. Dopo breve tempo si consolidano nuove amicizie ovunque, e non è detto che due amici iscritti alla stessa scuola finiscano in un’unica classe.
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Recuperare anni scolastici e personalizzare lo studio
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er trovare un posto di lavoro sicuro di questi tempi è sicuramente indispensabile un diploma. Complici la crisi economica e la forte competitività tra le aziende presenti sul mercato economico, oggi chi ricerca nuovo personale richiede un determinato livello di preparazione nelle risorse umane che andrà ad assumere. C’è tempo ancora più di un mese per scegliere presso quale Istituto scolastico pre-iscriversi visto che il termine per le adesioni è fissato per il prossimo 20 febbraio: prendere una decisione così importante non è facile, bisogna focalizzarsi sulle proprie capacità e abilità e riflettere sul proprio futuro. Per conseguire un titolo di studio, oppure per recuperare anni scolastici, una possibilità potrebbe essere quella di frequentare dei corsi presso un istituto specializzato nel reinserimento didattico e nel percorso individualizzato per studenti in difficoltà. L’Istituto Pitagora di Cremona si dedica ormai da trent’anni a questo tipo di attività proponendo ai propri alunni un programma di studio personalizzato in base all’esigenza del singolo studente. Come spiega la preside signore Micheli: “I nostri corsi sono rivolti a studenti respinti da altri istituti o che abbiano interrotto i propri studi, ma anche a persone adulte che vogliano raggiungere un titolo scolastico”. Le tipologie di corsi presenti nell’offerta didattica della scuola sono suddivisi in Licei e Istituti Tecnici: Liceo classico, Liceo
scientifico, Liceo linguistico e Liceo psico-pedagocico, IGEA, ITIS, geometri e dirigenti di comunità. “Dal 2005 il nostro Istituto è anche un centro di formazione professionale riconosciuto presso la Regione Lombardia. Grazie a corsi pensati per chi vuole entrare al più presto nel mondo del lavoro è possibile ottenere alcuni attestati professionali, come ad esempio ASA (ausiliario socio-assistenziale), OSS (operatore socio-sanitario), informatica di qualsiasi livello”, conclude la preside. Per perfezionare o apprendere l’utilizzo de l Personal Computer - requisito indispensabile per qualificarsi nell’ambiente lavorativo si può scegliere tra i corsi di informatica diurni o serali, che mettono
a disposizione degli studenti un laboratorio internet ed esercitazioni teoriche ma soprattutto pratiche, per comprendere a fondo come sfruttare le proprie potenzialità informatiche ed utilizzarle. Le lezioni di tutti gli indirizzi, volte a favorire la frequentazione dei corsi anche a chi già lavora ma vorrebbe conseguire il diploma, si svolgono in orario sia diurno che serale dal lunedì al venerdì (settembre – giugno). Oltre a costi contenuti e possibilità di finanziamenti facilitati per i pagamenti, l’istituto offre anche la possibilità di reintegro presso la Scuola Statale, per gli alunni che vogliono recuperare gli anni perduti e concludere il proprio percorso di studi rimanendo in tempi canonici. Mara Guzzon
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Professionali: una solida base lavorativa Venerdì 13 Gennaio 2012
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e scuole ad indirizzo professionale hanno tra gli obiettivi primari quello di fornire una solida formazione professionale e culturale a chi le frequenta, e creare un filo diretto tra i giovani e l’ingresso nel mondo del lavoro. Una delle realtà scolastiche in questo senso più affermate nel territorio cremonese è l’Istituto Einaudi: focalizzato sulle novità didattiche e sulla preparazione qualificata, il complesso scolastico ospita circa novecento studenti ed è presente in tre sedi: Sede Centrale (via Bissolati, 96), Succursale Bissolati (Via Tagliamento,2) e Succursale Dorotee (via Borghetto, 10). La scuola è sorta negli anni Settanta come Istituto Professionale Statale per il Commercio, e qualche anno fa è stata rinominata in “Istituto Professionale di Stato per i Servizi Commerciali, Turistici, Sociali, Grafico Pubblicitari, Alberghieri e della Ristorazione”. Aperto al dialogo con famiglie, imprese ed enti locali, l’Istituto propone un’offerta didattica che, al termine dei tradizionali cinque anni di studi, svi-
luppa nell’alunno le adeguate competenze tecniche e professionali per operare nei differenti settori del mondo dei servizi. Gli studenti possono scegliere tra le varie tipologie di specializzazione proposte, ovvero: grafica e
comunicazione; turismo; servizi commerciali; servizi socio-sanitari; servizi dell’enogastronomia e dell’ospitalità alberghiera. Anche a Crema la formazione professionale e tecnica è affidata ad un Istituto che da anni offre ai propri studenti un’ampia scelta di percorsi scolastici: l’Istituto Secondario superiore Sraffa, di Via Piacenza 52. Gli iscritti possono frequentare il triennio di base oppure scegliere tra alcuni percorsi quinquennali proposti: Turismo oppure Grafica e Comunicazione (indirizzo tecnico); e Servizi Commerciali, oppure Servizi Socio Sanitari o ancora Servizi enogastronomici e dell’Ospitalità alberghiera, per quanto riguarda l’ordinamento professionale. Con un occhio di riguardo verso chi già possiede un lavoro, l’Istituto Sraffa propone anche corsi serali ad indirizzo alberghiero, economico e sociale, ma anche un’offerta didattica incentrata sul perfezionamento delle lingue straniere.
Il Centro “Cremona Forma” infine, è un’azienda speciale cha raccoglie l’eredita trentennale dei Centri di Formazione Professionale (C.F.P.) di Cremona e Crema della Regione Lombardia. La dott.ssa Paola Bugnoli, direttore generale dell’Azienda dal 2009, spiega: “La Regione Lombardia ha deciso di accreditarci come Centro di eccellenza per l’istruzione, la formazione e il lavoro. Organizziamo corsi di durata triennale al termine dei quali si ottiene una qualifica professionale regionale che permette di essere inseriti immediatamente nel mondo del lavoro. Alla formazione teorica affianchiamo laboratori tematici e d’informatica. Dopo il triennio è previsto un IV anno di approfondimento che serve a conseguire il diploma professionale regionale. Presso la sede di Cremona, in Via Cesari 5/7, sono attivi corsi di Meccanica oppure Servizi della Ristorazione; mentre presso quella di Crema, in Via T. Pombioli 2, sono operativi il corso di Operatore Amministrativo Segretariale, Estetica e cura della Persona, Elettrica, Elettronica informatica e Telecomunicazione. Un aspetto molto importante che consideriamo è il legame con le aziende del territorio, che ci permette di attivare tirocini formativi e stage aziendali che garantiscono elevati indici occupazionali degli allievi che concludono il proprio percorso didattico. Gli altri servizi di formazione che proponiamo riguardano i settori del Restauro, dell’Artigianato Artistico, e quello Socio Sanitario. La cultura del saper fare – termina la Dott.ssa Brugnoli – associata a quella dell’apprendimento nel corso di tutto l’arco della vita, rappresentano la chiave del successo professionale e personale in grado di rendere effettivo il diritto al lavoro”. Mara Guzzon
Gli obiettivi formativi degli istituti professionali I numerosi Istituti Professionali sparsi per l'Italia sono le scuole che vantano il maggior numero di iscritti. Essi si pongono alcuni obbiettivi nell'accompagnare i propri studenti verso il conseguimento del titolo di studio, e garantire loro un ingresso facilitato nel mondo delle professioni di manodopera specializzata: • Stage e tirocini presso aziende e realtà lavorative affermate per sperimentare la formazione direttamente sul campo • Studi professionalizzanti associati a studi tradizionali per garantire sia una solita cultura di base che le adeguate competenze tecnico-lavorative • Limitare l'abbandono scolastico in età giovanile e favorire un rapido inserimento degli studenti nel mondo del lavoro • Permettere agli studenti un percorso di crescita professionale grazie anche a competenze preventive adeguate.
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Obiettivi: preparazione e metodo di studio
Decidere del proprio futuro è sicuramente un passo importante e difficile allo stesso tempo. Per svolgere certe tipologie di professioni bisogna indirizzarsi verso la frequentazione di Istituti Tecnici o professionali, che in cinque anni insegnano ad eseguire concretamente un lavoro unendo il lato empirico a quello pratico. Per avere un’ampia e qualificata cultura di base ed un metodo di studio che consenta di frequentare con profitto qualsiasi corso universitario invece, è meglio orientarsi verso un Liceo Classico, Linguistico o Scientifico. Il Liceo Vida di Cremona - via Milano 5 - è una scuola pubblica paritaria ad indirizzo Classico (una sezione) e Scientifico (due sezioni). “Il nostro Liceo ha principalmente due punti di forza” spiega la Preside Balzarini, “La preparazione didattica, quindi, oltre che al contenuto, prestiamo particolare attenzione al metodo di studio poiché è molto importante sapere come studiare e non solo cosa studiare; e l’attenzione educativa, visto che i ragazzi si trovano a passare attraverso un’età difficile, cerchiamo di seguirli durante le loro tappe di crescita in sinergia con le famiglie. La scuola inoltre collabora con l’Università: la sezione di Agraria dell’Università Cattolica e la sede di Cremona del Politecnico di Milano. In questo senso diamo la possibilità agli alunni in quarta di frequentare un corso di matematica, in collaborazione con il Politecnico, che permetta loro di prepararsi a sostenere il Test di ammissione per la Facoltà di Ingegneria. Anche il “Progetto giovani” è interessante per tutti gli alunni, che partecipano volentieri alle attività extra-curriculari e alle uscite didattiche programmate durante l’anno scolastico. Infine, all’interno del nostro piano didattico offriamo iniziative legate allo studio della lingua inglese, ad esempio l’Esame riconosciuto del PET o la partecipazione a viaggi-studio in Inghilterra. Le classi che decidono di trascorrere un periodo di studio all’estero partono nel mese di settembre”.
Amministrazione, finanza e marketing ma anche Sistemi informativi aziendali C ontinuano all’istituto Tecnico commerciale Beltrami le giornate di scuola aperta: prossimi appuntamenti si terranno infatti sabato 14 e giovedì 19 gennaio (ore 15-18). La scuola propone questi incontri per presentarsi agli alunni delle scuole medie, che presto dovranno scegliere gli studi per il proprio futuro. Molteplici sono le offerte che il Beltrami propone ai propri futuri alunni, con due indirizzi di studio che sono cambiati dopo la riforma voluta dall’ex ministro Gelmini. «Si può scegliere tra “amministrazione, finanza e marketing” o “sistemi informativi aziendali”, il primo più di tipo amministrativo, il secondo più legato all’informatica» spiega il preside, Adelio Maffezzoni. Ma la scuola non sono solo materie da studiare: tantissime infatti le attività per migliorare e rafforzare la preparazione degli studenti. «A partire dai progetti sull’alternanza scuola-lavoro, che offre la possibilità agli studenti di svolgere alcune ore di
stage presso le aziende in terza e quarta, mentre alla fine del quarto anno si possono svolgere anche stage estivi» spiega la coordinatrice dell’orientamento, Luisella Bianchini. «L’istituto offre la possibilità di affrontare gli esami per il patentino
europeo del computer e per la certificazione linguistica internazionale». Fondamentale, nella logica dell’istituto, è l’internazionalizzazione. «A questo proposito si conclude quest’anno un progetto internazionale di gemellaggio con la Svezia,
che vedrà gli studenti cremonesi ospiti a maggio nel suddetto paese» spiega il preside. Sempre nell’ambito dell’internazionalizzazione, da diversi anni il Beltrami porta avanti il progetto CLM, che consiste nell’insegnamento di alcuni moduli di alcune materie in lingua inglese. «Abbiamo una grande collaborazione con le università, e in particolare con la Cattolica di Cremona, con la quale organizziamo seminari e incontri, anche presso la nostra scuola, a cui gli studenti possono partecipare per approfondire la propria formazione» spiega Bianchini. «Tante anche le iniziative dal punto di vista sportivo, dal corso di Vela alla settimana Bianca, dalla sgambettata del ragioniere ai corsi sportivi fatti in lingua inglese». Tra l’altro questo 2012 sarà un anno speciale per il Beltrami, che si appresta a festeggiare il 150esimo. «Organizzeremo degli eventi per la fine dell’anno. A dicembre 2011, intanto, abbiamo festeggiato il 50esimo dei corsi serali» conclude il preside.
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Il polo universitario Ospedaliero
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opo il conseguimento del diploma, scegliere un percorso universitario adeguato, che permetta l’ingresso sicuro nel mercato lavorativo, si rivela un momento fondamentale per il percorso di ogni studente. I ragazzi che dopo aver terminato le superiori hanno ancora le idee piuttosto confuse dunque, dovrebbero pensare in maniera concreta a ciò che desiderano svolgere per tutta la vita. Il fattore principale da considerare durante la scelta del percorso di studi è proprio quello professionale: i corsi di laurea in settori umanistici, ovvero quelli con il maggior numero di iscritti e un’ampia presenza di materie piacevoli da studiare, sono i corsi con la più alta percentuale di inoccupazione tra coloro che conseguono un attestato di Laurea. Sono le Facoltà scientifiche le più consigliate per assicurarsi un accesso sicuro nel mondo del lavoro. Le professioni con più richieste da parte di chi necessita un numero sempre crescente di risorse umane sono infatti quelle sanitarie, come ad esempio fisioterapisti o infermieri, figure sempre necessarie ma presenti in numero limitato. I percorsi di studio triennali presenti presso Polo Universitario dell’Ospedale di Cremona sono rivolti a coloro che vorrebbero operare nel settore dell’assistenza medica: i corsi di Laurea in Fisioterapia, Infermieristica e Tecniche di Radiologia Medica, per Immagini e Radioterapia, formano professionisti del campo sanitario, in grado di operare nella società in ambito medico, sportivo, riabilitativo pubblico e privato. La Dott.ssa Mariotti, responsabile Polo Universitario Aziendale e Formazione, spiega: ”L’importanza delle professioni che escono dal percorso di studi da noi proposto, fondamentali per il buon andamento della sanità italiana, assicura un
ingresso praticamente garantito nel mondo del lavoro. Gli elementi di assistenza e riabilitazione che gli studenti apprendono serviranno loro per operare nel settore ospeda-
liero pubblico oppure in quello privato: alla teoria viene infatti affiancato un consistente numero di ore di tirocinio clinico presso strutture specializzate che permette di creare
un ponte diretto tra teoria e pratica, e di apprendere già la professione nel corso degli anni universitari”. Un ulteriore spinta motivazionale per coloro che vorrebbero svolgere una professione in ambito sanitario è la possibilità di poter aiutare persone in difficoltà, che attraversano periodi difficili della vita e per questo hanno bisogno di persone qualificate che gli forniscano assistenza qualificata. I rapporti umani e le soddisfazioni che scaturiscono da determinate situazioni che ci si trova ad affrontare, rappresentano un incentivo nello svolgere il proprio lavoro, che si discosta totalmente da quello economico. Chi in fase decisionale considera indispensabili queste caratteristiche per il proprio futuro lavoro, potrebbe intraprendere con profitto questo percorso e ottenere soddisfazioni sia personali che professionali. Mara Guzzon
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Come tornare produttivi nello studio dopo le feste
Dopo Natale e Capodanno, serate in compagnia di famiglia e amici e molto tempo libero, è giunto il momento di tornare sui libri e rimettersi a studiare e a frequentare le lezioni. Per superare il trauma da rientro e ritornare produttivi adesso che le feste sono ormai lontane, basta applicare qualche semplice consiglio, rivolto sia agli studenti delle superiori che a quelli universitari: • Cercare di riprendere gradualmente con ritmo “quasi normale”, poiché dopo una situazione di riposo totale è importante ricominciare con le abitudini di sempre. • Riprendere subito a frequentare le lezioni perché allungare le vacanze farà solo aumentare la quantità di lavoro da svolgere non appena si riprenderà. • Aumentare la propria produttività, spesso dedicandosi anche ad attività non del tutto amate, una volta cominciato sarà più facile riabituarsi. • Alzarsi ad un orario decente, per concedersi momenti mattutini di tranquillità, visto che alzarsi tardi e fare tutto di fretta peggiora sicuramente la produttività giornaliera. Anche fare colazione con calma è importante per iniziare bene la giornata. • Stilare una lista, per dedicarsi ad una cosa alla volta e fare tutto ciò che bisogna portare a termine nell’arco delle ore scolastiche e pomeridiane. Cercare di fare più cose contemporaneamente è infatti stressante e poco utile. • Mangiare in modo sano, con un’alimentazione equilibrata ricca di frutta e verdura, tutto ciò favorisce la concentrazione.
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Cultura&Spettacoli
Protagonisti la violinista Eberle e il pianista Piemontesi La violinista Veronika Eberle
Concerto della prestigiosa ensemble
Royal Concertgebouw protagonista venerdì L’ensemble del Royal Concertgebouw di Amsterdam
Giovani talenti si esibiscono in concerto al Ponchielli M di Federica Ermete
artedì 17 gennaio alle ore 20.30, la stagione concertistica del Teatro Ponchielli inaugura la sezione “Nuovi talenti”. In questi ultimi anni si stanno imponendo direttori ed interpreti sempre più giovani, eppure sorprendentemente maturi, capaci di catalizzare l’attenzione dei critici, l’entusiasmo del pubblico e anche di suscitare la curiosità dei “media”. Il primo appuntamento con questi giovanissimi che si stanno imponendo a livello internazionale, è con la ventunenne violinista Veronika Eberle, «un’esperienza di leggerezza ineguagliabile, bellezza musicale, duttilità e maturità artistica» (così l’ha definita il Frankfurter Allgemeine Zeitung), che si esibisce in duo con
il pianista Francesi Piemontesi, anch’egli altrettanto giovanissimo e talentuoso. La musicista è considerata uno dei talenti tedeschi più promettenti degli ultimi tempi. Ha debuttato a 10 anni con i Münchener Symphoniker; quindi, nel 2006, ha suonato il Concerto di Beethoven con i Berliner Philharmoniker. Si è già esibita alla Carnegie Hall di New York, al Théâtre de la Ville di Parigi, al Mozarteum di Salisburgo. In questa stagione sarà ospite della New York Philharmonic e, in febbraio, inizierà una residenza triennale al Concertgebouw di Amsterdam. Nominato nel 2009 dalla BBC di Londra “New Generation Artist”, Francesco Piemontesi, svizzero classe 1983, è uno dei giovani pianisti più amati da Martha Argerich, che spesso lo invita al suo Festival di Lugano. Già presente nelle principali sale europee,
è imminente il suo debutto con la London Philharmonic, e quest’anno sarà protagonista di una tournée con il “Maggio musicale fiorentino” diretto da Zubin Mehta. Per il concerto proposto a Cremona, il duo ha messo a punto un programma di grande impegno e di rara bellezza. Si inizia con la beethoveniana Sonata a Kreutzer, “bizzarra, quasi pazzesca”, secondo la definizione dello stesso dedicatario, focosa e inebriante. Si passa, poi, alla Sonata di Debussy, «esempio – a detta dell’autore – di ciò che un uomo malato ha saputo scrivere durante la guerra». La serata si chiude con Bèla Bartók e la sua Sonata n. 1 in do diesis maggiore op. 21, Sz. 75, un turbine di emozioni, un brano che procede sempre più appassionato e rapsodico, trascinato dalle melodie ampie e fantastiche del violino.
Sempre per la stagione concertistica del Teatro Ponchielli, venerdì 13 gennaio, alle ore 20.30, il palcoscenico cremonese ha l’onore di ospitare l’ensemble del Royal Concertgebouw di Amsterdam, formato dalle prime parti della celebre orchestra, che si presenta in un insolito organico di settetto, affiancando al consueto quartetto d’archi (flauto, clarinetto e arpa). Il Royal Concertgebouw è una delle orchestre più famose e blasonate del mondo, «piena di vigore giovanile ed entusiasmo», secondo il giudizio espresso nel 1897 da Richard Strass. Il complesso lega il suo nome a quello della celebre “sala da concerti” di Amsterdam, progettata dall’architetto Adolf Leonard van Gendt ed inaugurata nel 1888. La formazione che si esibisce in quest’occasione è costituita da Marijn Mijnders e Annebeth Webb (violini), Henk Rubingh (viola), Floris Mijnders (violoncello), Hein Wiedijk (clarinetto), Herman Kogelenberg (flau-
to) e Lavinia Meijer (arpa). Per la serata cremonese è stato messo a punto un programma in cui si intravede la scelta ricaduta su compositori accomunati da una particolare esperienza: il passaggio dal XIX al XX secolo. Impressionismo francese e neoclassicismo di Ferruccio Busoni documentano uno dei momenti cruciali della storia della musica. Accanto dunque a Busoni, con le sue fondamentali conquiste formali ed armoniche, sono presenti in cartellone anche i francesi Gabriel Pierné e Maurice Ravel: protagonista dei loro brani è l’arpa, dapprima solista, poi in formazione di settetto, per una pagina in cui abbondano i riferimenti alla musica rinascimentale, con risultati di grande suggestione. La seconda parte della serata, invece, prevede l’esecuzione del Quartetto op. 10 di Claude Debussy, miniera di nuovi agglomerati armonici, di impreviste associazioni di suoni, che svela momenti di alta poesia.
Il gruppo pop si esibisce domenica per “Aperitivi in musica”
Sul palco sabato sera alle 21 il coro “Il Cantiere” diretto da Carla Milanesi
Tornano gli “Aperitivi in musica” al Teatro Sociale di Soresina. Domenica 15 gennaio alle ore 18, i “Portobello Road” (nella foto), gruppo pop italiano formatosi nel 2009 a Soresina, è protagonista di un concerto in cui si alternano pezzi inediti del gruppo a brani di grandi cantautori. Il gruppo è nato e cresciuto attorno al suo leader, Riccardo Bonfadini, artista eclettico nel senso più ampio del termine; è lui, infatti, che scrive i testi e le musiche, fatta eccezione per qualche cover. Il gruppo si occupa, invece, degli arrangiamenti. La produzione di Bonfadini è molto ampia e nel suo curriculum vanta collaborazioni con artisti del calibro di Antonella Ruggiero e Luisa Corna. Per la prima ha scritto “L’orologio precisissimo”. Per Luisa, invece, ha composto “Due sillabe”, pezzo
Sarà la Filanda di Soncino (sala Ciminiera) ad ospitare sabato 14 gennaio alle ore 21, il concerto gospel del coro “Il Cantiere” di Cremona, diretto da Carla Milanesi. L’evento (organizzato dalla Banda civica musicale di Soncino, insieme alle associazioni soncinesi e al Comune) si intitola “Concerto per ricordare”: lo scopo principale dell’iniziativa, infatti, è quello di ricordare gli amici volontari scomparsi, per i quali venerdì 13 gennaio (ore 20.30) il parroco celebrerà una messa di suffragio nella chiesa di San Giacomo. Nell’occasione verranno raccolti fondi a favore dell’associazione Privitera che si occupa del centro cure palliative di Crema. Il coro “Il Cantier”e, nato
I Portobello Road a Soresina Soncino, un concerto per ricordare
per cui è stato realizzato un video clip con Alex Britti alla chitarra. Bonfadini ha inoltre composto “Ali di falco”, l’inno della Vanoli Braga. Al termine, sarà offerto un ricco aperitivo (ingresso 5 euro).
10 anni fa, è costituito attualmente da circa 25 elementi, si propone di esplorare generi musicali solitamente poco visitati dai gruppi corali, sia nel campo della musica sacra che profana. La formazione
vanta repertori che spaziano dalle messe etniche alla liturgia ortodossa, dagli spirituals al jazz, dall’operetta alle musiche da film. Il coro è accompagnato al pianoforte dal maestro Fabio Arisi.
Cultura & Spettacoli
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“Zuppa di sasso” al Ponchielli per i piccoli
Dopo il successo dello scorso anno, il Teatro Ponchielli propone nuovamente la rassegna “Il Ponchielli per i piccoli”, iniziativa pensata “per fare qualcosa anche per i più piccoli insieme alle loro famiglie”. Il primo appuntamento è previsto per domenica 15 gennaio, alle ore 16 ed alle 17.30. Ca’ Luogo d’Arte porta in scena “Storie fruttuose”, di Marina Allegri, con la regia di Maurizio Bercini. Lo spettacolo, liberamente tratto da “Zuppa di sasso” di Anaïs Vaugelade e da “Il piccolo bruco mai sazio” di Eric Carle, ha una
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di Federica Ermete
artedì 17 gennaio (ore 21, al Teatro Comunale di Casalmaggiore, la Compagnia Piccolo Teatro di Milano-Teatro d’Europa, porta in scena “Blackbird” di David Harrower, nella traduzione di Alessandra Serra. “Blackbird” è un testo dalla forza straordinaria: l’inguaribile ferita di un amore sbagliato. Il rapporto tra un uomo adulto e una bambina, un tema scomodo affrontato attraverso il linguaggio teatrale con un estremo rigore morale. Scritto da David Harrower, rivelazione della nuova drammaturgia scozzese, è messo in scena dal regista spagnolo Lluís Pasqual; mentre sul palco agiscono i grandissimi attori Massimo Popolizio e Anna Della Rosa. Un uomo di quasi 60 anni e una ragazza di neanche 30 sono chiusi in una stanza. Lei lo aggredisce, verbalmente e fisicamente, rinfacciandogli di averla abbandonata anni prima. Ma quanti anni prima? Quanti anni aveva Una quando è stata con Ray? «Mettere in scena “Blackbird” - ha spiegato Pasqual - significa portare in evidenza un tema che tutti conosciamo e unanimemente condanniamo. Qui è calato nella quotidianità di due persone; lo guardiamo in modo più profondo, al di fuori di ogni significato scandalistico. Studiamo le conseguenze che una frattura del sentimento ha avuto su due vite». Attraverso le molte stratificazioni del
struttura semplice e visionaria. Gli ingredienti base della vicenda sono: un albero, due casine, un baule, una pentola e un tappeto coloratissimo, che permettono ai due attori di concentrarsi sulla narrazione. Il libro, oggetto di scena privilegiato, viene, di volta in volta, letto, usato come nascondiglio, consultato contro le paure e le incertezze, accarezzato e sporcato. “Storie fruttuose” racconta di quanto sia importante il cibo per il corpo, ma anche quello per l’anima… Così, una zuppa preparata partendo dal sasso di
un vecchio lupo, può insegnare che, superando le paure e i pregiudizi, mangiare insieme ha un grande valore. Un piccolo bruco affamato e irriverente richiama alla comprensione verso chi ha bisogno di cibo e pazienza per trasformarsi in farfalla. Lo spettacolo porta soprattutto l’attenzione sul libro e sulle storie, fonte inesauribile di saggezza, per sconfiggere le paure ed appassionarsi alla vita. AProtagonisti in scena sono Alberto Branca e Francesca Grisenti, che si esibiscono sulle musiche di Paolo Codognola.
In scena martedì a Casalmaggiore “Blackbird” che parla di pedofilia
Un tema molto forte sul palco nell’opera di David Harrower Un momento dello spettacolo
Doppio appuntamento con Teatri di Pianura
testo e i numerosi livelli di lettura, l’ordinaria storia di una violenza si trasforma in una grande storia d’amore, che lega indissolubilmente i protagonisti. Si tratta di un testo, intelligente e coraggioso, che non pretende di dare facili risposte a un problema
complesso, ma dosa con spiazzante talento disagio, amore, comprensione, sconcerto, solidarietà e condanna. “Blackbird” lascia esterrefatti, fa soffrire, fa quasi sentire allo spettatore la sensazione di essere sporchi di sangue, mentre si prova del dolore atroce. “Blackbird” trascina con sé
anche amore ed erotismo, desiderio e delusioni affettive. Tutto assieme, nello stesso limbo dove giace quel male orribile rappresentato. Lo spettacolo è sconsigliato ai minori, non tanto per la scelta dell’argomento, la pedofilia, quanto per il punto di vista insolito con cui viene trattato.
Doppio appuntamento con la rassegna “Teatri di Pianura” al Teatro Galilei di Romanengo. Sabato 14 gennaio alle 21.15 la rassegna presenta Lorenza Zambon, protagonista del racconto teatrale “Lezioni di giardinaggio planetario”. Una lezione di giardinaggio vera, semiseria. La dimostrazione pratica di alcune tecniche di riproduzione delle piante: la talea, il trapianto, la semina... Fra vasi, semi e cesoie, ogni tecnica si collega all'insegnamento di alcuni “maestri giardinieri”. Lo spettacolo è diviso in due parti: prima lezione per giardinieri anonimi rivoluzionari e seconda lezione per giardinieri planetari. Domenica alle 15.30, invece, torna la rassegna “E domenica... teatro”, pensata per i bambini dai 4 ai cent’anni. Lo spettacolo, di e con Barbara Covelli (nella foto), consiste nella narrazione dei “Racconti di una vecchia sirena” ed è presentato dalla Compagnia Erbamil, con la collaborazione artistica di Antonio Catalano e Antonio Russo.
Appuntamento domenica pomeriggio a Casalmaggiore
In scena “Anima blu” e la pittura di Chagall
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Mi chiamo Loris ho 30anni, dentista e lavoro in proprio da anni. Sono separato con un bimbo di 4 anni; vorrei ricostruire una nuova vita insieme ad una compagna seria che sappia accettare come prima cosa il mio bambino, che sia seria e matura max 45enne. Scopo convivenza. 0372 24596, 339 7532792 Sono Raffaella, 43enne, laureata, nubile, bionda con occhi neri, amo lo sport, gli animali e le passeggiate. Caratterialmente fragile, dolce, affettuosa ti cerco di adeguata cultura, fine, curato e di gradevole aspetto. Seriamente intenzionato nel costruire un rapporto di coppia duraturo nel tempo scopo matrimonio. 0372 24596, 339 7532792 Salve ho 20anni, studio liceo artistico, nubile, mi chiamo Federica, mora con occhi azzurri. Carattere molto socievole, espansiva, dolce e ferma sulle proprie idee. Cerco un compagno max 23enne celibe, scopo amicizia. 0372 24596 , 339 7532792. Ciao a tutte, mi chiamo Alberto, ho 25 anni, celibe,perito, adoro mare e montagna, sensibile, solare e romantico, ti cerco fine, curata, matura (max 30anni), per seria amicizia ed eventuale convivenza. 0372 24596, 339 7532792
Dolcissimo, sensibile, semplice mi ritrovo qui dopo il secondo matrimonio fallito, mi chiamo Marco e ho 49anni ed un figlio di 9, la vita con me non è stata molto generosa, ho lottato per ricominciare tutto da capo; cerco una compagna! 0372 24596, 339 7532792 Ho 65anni, vedovo con qualche capello grigio ma penso che la vita possa ricominciare anche a questa età. Sono attivo, sportivo, amo viaggiare e mi piacerebbe incontrare una compagna max55enne possibilmente vedova intenzionata seriamente scopo amicizia. 0372 24596, 339 7532792 Mi chiamo Enrica, ho 38anni, nubile, sono commessa, il lavoro mi gratifica ma poi ?? Amo la musica, il cinema, i viaggi, sono solare, vivace, allegra e cerco compagno con la testa sulle spalle, sincero, onesto, intenzionato seriamente scopo convivenza max 49enne. 0372 24596, 339 7532792 Mi chiamo Lorena, ho 60anni, nubile, mora con occhi neri, vedova da tre anni. La solitudine mi distrugge, ho bisogno di avere accanto un compagno, dolce e sensibile, che mi voglia bene, educato di età adeguata scopo amicizia...poi si vedrà... 0372 24596, 339 7532792
Domenica 15 gennaio alle 17, il Teatro di Casalmaggiore propone, nell’ambito della rassegna “Domenica a teatro con la famiglia”, “Anima blu”. Ideato da Michele Sambin e Flavia Bussolotto, la Compagnia Tam Teatromusica presenta questo spettacolo, dedicato a Marc Chagall, per la regia di Michele Sambin. “Anima blu” (nella foto) si è aggiudicato il Premio Eolo Awards 2008 come miglior spettacolo di Teatro Ragazzi Italiano ed il Premio Festival Feten 2009 a Gijon (Spagna) per la migliore scenografia. Gli ideatori dello spettacolo hanno così spiegato il riferimento della messa in scena a Chagall: «Siamo partiti dai sui quadri per compiere un viaggio nella poetica di un pittore che ci emoziona. Temi quali la nascita, l’amore, la solitudine, la città, la festa, il circo, la guerra, la morte emergono dall’interiorità di un poeta-pittore e prendono forma in icone che fanno pensare ai sogni. Cavalli, galli, capre, pesci, asini volanti, agnelli, gatti e vacche. Gli animali ci guardano. E insieme agli animali, innamorati, angeli, violini, acrobati, musicisti. E la città, immobile. Il tempo, immobile. Ci siamo immersi nel mondo iconografico di Chagall
per farne emergere un racconto che ha dato tempo e sviluppo alla pittura, un mondo silenzioso ha così trovato la sonorità». Gli autori, alimentati dalle immagini ricche di suggestioni del pittore, hanno tessuto trama e ordito fino a costruire una piccola storia. L’incontro tra i corpi dei due attori – Flavia Bussolotto e Marco Tizianel - e le immagini pittoriche avviene all’interno
di un dispositivo scenografico che consente la realizzazione di figure ibride tra il reale e il fantastico. La videoproiezione, curata da Raffaella Rivi, è un terzo attore che dialoga con i corpi veri e crea suggestioni visive riuscendo a coniugare i due piani. Ritmo e musicalità del gesto, in forma coreografica, colmano ciò che manca alla pittura per essere teatro.
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& CREMA
Cultura Spettacoli
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Se la frontiera è sempre una entità mobile e mutevole, ciò vale tanto più per l'età contemporanea, in cui il limite arretra continuamente e continuamente ridefinisce identità, portando alla luce la funzione culturale del confine, culturale in senso antropologico. Una ridefinizione che corre parallela alla costituzione di entità politiche o economiche sovranazionali, che le contraddice e che si ridisegna sempre di più fuori dalla geopolitica. In questa moderna accezione, la frontiera non è più un territorio da attraversare per andare aldilà, per spostare e arretrare il confine fra noto e ignoto. Ora frontiera sta diventando una barriera che protegge gli inclusi da quanto provie-
Frontiera identità comunità ne dall'esterno. Ma le nuove frontiere, proprio perché sempre più legate alla nozione di comunità, non sono più visibili, non sono più una linea tracciata per terra, sono sempre più difficilmente attraversabili, se non con gravi costi: Parigi e i quartieri dormitorio della sua periferia sono sempre più distanti e inoltrepassabili, inconciliabili. Così come le frontiere etniche separano popolazioni di uno stesso spazio e di uno stesso mondo. Ciò accade in particolare dove qualcosa (una guerra, la scomparsa delle demarcazioni geopolitiche) rompe la continuità di una comunità che, nel suo
formarsi, attraverso gli anni, ha dovuto definire, anche inventandosi, il sé e l'altro (il miraggio titoino e già iugoslavo e austroungarico della convivenza, il melting pot americano); rompendosi la comunità, forme di identità preesistenti, o inedite forme comunitarie (l'identità religiosa nei Balcani, l'orgoglio etnico negli Usa) emergono o riemergono dal passato. Geograficamente la frontiera moderna non è più rilevabile, mentre lo è sempre di più sul piano mitico. Scrive Fabio Natali: “Occupare uno spazio significa distinguere ciò che è abitato da ciò che non lo è […] fondando l’ordi-
ne a partire dal caos. In altre parole abitare non significa solo creare luoghi, ma anche non-luoghi, spazi altri. Il delimitare - atto di fondazione del luogo e dunque dell’abitare - implica l’istituzione di una dualità, qualunque essa sia - interno-esterno, ordine-disordine, limitatoillimitato, luogo-spazio, identità-alterità - ovvero significa concepire l’esistenza non solo del sé ma anche di qualcosa di altro-da-sé, un qualcosa certamente più incerto,sfumato, indeterminato, difficilmente qualificabile, ma altrettanto “reale””. La casa, in greco oikos, da cui “economia”. La crisi economica ci inse-
Monsignor Carlo Ghidelli a Crema per don Antonio Piloni Venerdì 13 gennaio, alle ore 21, su iniziativa del Centro culturale diocesano “Gabriele Lucchi” per la rassegna “Itinerario fra i testimoni”, nella sala del S. Luigi in via Bottesini a Crema, sarà presente l’arcivescovo Carlo Ghidelli, di origine cremasca, vescovo emerito di Lanciano-Ortona, per ricordare la
figura di sacerdote e di uomo del compianto don Antonio Piloni, già parroco della Cattedrale di Crema. “Una vita esemplare radicata nel mistero”. Dapprima curato nella stessa parrocchia cittadina, poi padre spirituale in seminario, don Antonio è una figura molto rappresentativa degli anni 80-90, molto sti-
mata da tutti in città e che in tanti considerano un santo prete del nostro tempo, per la vita ascetica, la pietà religiosa, la capacità di amore e di consiglio per tutti. Sono in molti coloro che lo ricordano e che certamente vorranno essere presenti per onorarne la memoria.
Nei chiostri del San Domenico si possono ammirare le sculture dell’artista cremasco
I cavalieri di Hervè Barbieri in mostra
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abato 14 gennaio alle ore 17 nei chiostri del San Domenico di Crema si inaugura la mostra di scultura di Hervè Barbieri. L’artista è conosciuto a Crema non solo perché è cremasco, ma anche perché è la città dove vive e lavora e dove ha già esposto le sue opere qualche tempo fa nello stesso San Domenico. Ora ci ritorna con nuove scultura, ma soprattutto avendo meglio definito – nonostante la giovane età - il suo percorso artistico. Titolo della mostra è “Cavalieri ed altre poesie”. I cavalieri vogliono alludere ad uno dei soggetti fra i maggiormente ricorrenti della sua produzione artistica; la “poesia” sottolinea il valore simbolico che l’ope-
Il cinema in una stanza
L’angelo Sterminatore Per la rassegna dal titolo “Il cinema in una stanza”, è in programma il secondo appuntamento al teatro San Domenico per mercoledì 18 gennaio (ore 21) con “L’angelo sterminatore, Messico 1962, di Luis Bunuel. LA TRAMA Ricchi e borghesi alla fine di una serata a teatro rimangono bloccati nel salone della cena. Ne seguono situazioni grottesche e meschine che mostrano la loro incapacità di analizzare la realtà.
ra assume nella volontà di Hervè Barbieri. “Cavalieri e battaglie” è uno dei temi prediletti e rimandano
alla figura dell’uomo “combattente suo malgrado nelle vicende della vita”, con il relativo dolente stato
d’animo. Cementi e terracotte – i materiali preferiti da Hervè Barbieri – lo sollecitano verso le “grandi opere monumentali” con le quali cerca ora un dialogo più assiduo e serrato che probabilmente aprirà una nuova stagione di ispirazione e di lavoro. Una ventina le opere esposte per la mostra che rimarrà aperta fino al 5 febbraio. «L’opera d’arte - dice Hervè Barbieri - è sia sapiente gesto concreto (competenza tecnica) sia da percepirsi come medium di messaggi culturali». A partire da questa consapevolezza si capisce la sua intensa attività espositiva a livello nazionale, personale e galleristica, così come la partecipazione ad eventi culturali di vario genere. Tiziano Guerini
Viaggio attraverso le immagini lungo la Route 66 Martedì 17 gennaio alle ore 21, nella sala Alessandrini di via Matilde di Canossa a Crema, “Il viaggio attraverso le immagini” dell’associazione “Angolo dell’avventura” presenta nella videoproiezione di Barbara Bonizzoni e Raffaele Iori, la mitica “Route 66” della Old America, un lungo percorso da Chicago a Los Angeles . Per Barbara e Raffaele, viaggiare non è semplicemente visitare, ma conoscere i luoghi, le storie, le persone, i modi di vivere e di esprimersi, anche con l’arte, l’architettura, il cibo, la musica. A questo spirito si sono ispirati gli ospiti di questa serata quando hanno organizzato il viaggio sulla Route 66 costruita negli anni ’20: circa 5.000 km da Chicago a Los Angeles, attraverso otto stati e tre fusi orari, dai freddi e ventosi Grandi Laghi del Nord al sole e le spiagge infinite della Costa del Pacifico attraverso il continen-
te Nord-Americano e l’America vera. La Route 66 è stata celebrata da scrittori, musicisti e registi. Hollywood costruì, con centinaia di film western, il mito della frontiera americana e la Route 66 - oggi diventata parco nazionale – ne è stato parte integrante.
gnerà a pensare, tra le altre cose, un altro modello di “casa”? Agopoli* *Agopoli (pseudonimo) si occupa di economia e finanza, ma coltiva una grande passione: la filosofia.
Musica classica domenica al Teatro San Domenico Appuntamento stavolta con la musica classica al San Domenico in Crema, sala Bottesini, per domenica 15 gennaio alle ore 17. Sul palco Hisae Terakura (soprano), Hiroshi Terakura (viola d’amore e flauto), Mar- Marco Marasco, Hisae Terakura e Hiroshi Terakura co Marasco (clavicembalo e pianoforte). Concerto con le musiche di Handel, Ariosti, Donizetti, Puccini, Tosti. “Musica galante – Viaggio nelle corti reali europee tra ’700 e ’800”: questo il titolo del nuovo incontro musicale proposto agli appassionati. Viaggio immaginario per assaporare la musica da camera che risuonava nei saloni dei palazzi reali d’Inghilterra, d’Austria e d’Italia, ascoltando le gentili sonorità di strumenti ormai rari come la viola d’amore e il flauto dolce contralto e lasciarsi incantare da arie di raffinata eleganza. Si inizia così con questo piccolo ma intenso concerto, la rassegna “Appuntamenti al San Domenico” che si arricchirà via via di altri incontri sempre interessanti e istruttivi.
Mostra “150 anni di sussidiarietà”
La mostra “150 anni di sussidiarietà”, curata dal centro culturale cremasco “Stefan Wyszynski”, è in programma dal 15 al 22 gennaio in Cittadella della cultura – Museo civico in via Dante 45 a Crema. “Le forze che cambiano la storia sono le stesse che cambiano il cuore dell’uomo”. Nel 150° anniversario dell’unità d’Italia, la Fondazione per la Sussidiarietà ha promosso una mostra per documentare la ricchezza di una storia fatta di opere, iniziative e realtà sociali ed economiche, frutto di energia costruttiva, inventiva, sussidiarietà e solidarietà. La prima parte della mostra affronta quattro periodi cruciali: dall’unità alla Grande Guerra; il Fascismo e la Seconda Guerra mondiale; l’assemblea Costituente; il boom economico e il post Sessantotto. Viene così – con iconografie, letteratura, stampa e cinema - messa in luce l’operatività sociale “sussidiaria” promossa dalle grandi tradizioni popolari sia religiose che laiche. La seconda parte della mostra offrirà spunti di riflessione sull’attuale momento di difficoltà che sta vivendo il nostro Paese, di fronte al quale non basta richiamare l’importanza del rispetto delle regole, ma occorre scommettere sul desiderio e la capacità di ogni singola persona di costruire il bene comune. La visita guidata (solo su prenotazione, telefono 3358128170) dura 50 minuti circa.
Appuntamenti
Venerdì 13 Gennaio 2012
Arte & Cultura Oggi vogliamo parlare di un giovane poeta spagnolo, Juan Andrés García Román, nato nel 1979. Si dedica allo studio ed alla traduzione di letteratura tedesca (Rilke, Hölderlin) ed ha pubblicato diverse raccolte poetiche, tra cui “El fosforo astillado”, tradotto come “Quaderno del suggeritore”. Un’opera caratterizzata da una lingua ricca ed evocativa, costruita attraverso un contrappunto di voci. Suddivisa in atti, la lingua poetica è alta, ma si nutre anche di citazioni di film, di autori latini, magari shakespeariane, o dei fumentti di Schulz. Alcune immagini sono bellissime: “Piovve solo più tardi. All’inizio le nuvole non portarono la pioggia, ma soltanto le forme curve” In un contrappunto di voci si fa strada, a fondo pagina, il “suggeritore”: che evoca, amplia l’orizzonte del discorso, devia o instrada. “Non capisco quello che dici né perché lo dici. E poi, promettesti di sognare una poesia”. È il libro di un amore. È un dialogo d’amore, con la sua meraviglia e anche le sue goffaggini.
“Il primo amore. Come se tu fossi nevicata su tutte le cose: questa era la mia ossessione. Come se fosse nevicato, ma di pellle tua: automobili, alberi, marciapiedi, uccelli coperti di pelle tua come neve. Un mondo fatto di te, della tua anima, della tua pelle umana […] Il primo amore fu morderti il lobo dell’orecchio Coi miei denti di latte, abbracciarti con le mie braccia di latte, dirti all’orecchio «sempre» con la mia morale cattolica di latte”.
Juan Andrés García Román
Fino a domenica 29 gennaio CREMONA MOSTRA PRIVACY - MOSTRA COLLETTIVA DI ILLUSTRATORI CONTEMPORANEI Anche quest’anno approda a Cremona la mostra di un grande nome dell’illustrazione: Roberto Innocenti. Le sue tavole dalla precisione lenticolare hanno dato vita ad alcune tra le più belle pagine della letteratura di tutti i tempi come “Le avventure di Pinocchio”, “Cenerentola” o “Un canto di Natale”. Orario: da martedì a venerdì ore 10-13 e 16-19, sabato e domenica 10-18, lunedì chiuso (ingresso libero). Per informazioni: 347-6881328 - 3288518849. *** Fino a domenica 29 gennaio CREMA MOSTRA GRANDE PRESEPE DELLA CIVILTA’ CONTADINA Presepe realizzato con statue lignee a grandezza naturale, inserito nella ricostruzione di un tipico villaggio rurale del-
Musica & Spettacoli Venerdì 13 gennaio CREMONA CONCERTO ENSEMBLE DEL ROYAL CONCERTGEBOUW DI AMSTERDAM Alle ore 20.30 appuntamento al Ponchielli con una delle orchestre più famose e blasonate del mondo. L’ensemble è una eccezionale formazione cameristica che riunisce alcune prime parti dell’orchestra ed assume organici variabili a seconda del repertorio da affrontare. Per informazioni: 0372-022010. *** Sabato 14 gennaio ROMANENGO
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la pianura padana del primo Novecento, nel centro della città. Per informazioni: 0373-81020. *** Domenica 15 gennaio EVENTO MOTTA BALUFFI FESTA DEI SANTI ANTONIO E PAOLO Degustazione di gnocchi e cotechino, commedia dialettale, benedizione degli animali a partire dalle 18.30 in via Chiesa a Solarolo Monasterolo. Per informazioni: 339-8020336. *** Martedì 17 gennaio VOLONGO SAGRA FALÒ DI SANT’ANTONIO Tradizionale falò in onore di Sant’Antonio Abate, protettore degli animali. Appuntamento dalle 20.30 alle 23 in piazza Garibaldi. Per informazioni: 0372-845914. *** Da sabato 21 a domenica 22 gennaio TORRICELLA DEL PIZZO FESTA DAL PIPEN Nel centro del paese, festa gastronomica del piedino di maiale lessato, mercato del prodotto tipico, mostre, degustazioni, e
cicciolata per tutti. Inoltre, viene allestita una mostra di strumenti musicali meccanici e una mostra di fossili e conchiglie da tutto il mondo. Per informazioni: 0375-99821. *** Da sabato 14 a lunedì 30 gennaio CREMONA MOSTRA DIPINTI DI MARIO ROTA ISPIRATI AL LIBRO DI DON PRIMO MAZZOLARI Inaugurazione sabato 14 gennaio alle ore 17 nella sala Alabardieri di Palazzo comunale. Orario feriali ore 9-18, festivi ore 10-18 (chiuso il lunedì). I dipinti di Mario Rota sono ispirati al libro di Don Primo Mazzolari “Diario di una primavera” (del 1945). Per informazioni: 0376-920726. *** Fino a domenica 15 gennaio CASALMORANO MOSTRA DI PRESEPI ARTISTICI Esposizione di presepi artistici ed artigianali, presso il Centro Pastorale in via Prejer. Aperto solo la domenica dalle 11 alle 12 e dalle 14.30 alle 19.30. Nei giorni feriali visite su prenotazione (ingresso libero). Per informazioni: 0374-340930.
TEATRO LEZIONI DI GIARDINAGGIO PLANETARIO Alle ore 21.15 al Teatro Galilei, una lezione di giardinaggio vera e semiseria, con Lorenza Zambon. Per informazioni: 0373-729263. *** Martedì 17 gennaio CASALMAGGIORE TEATRO BLACKBIRD Alle 21 al Teatro Comunale di Casalmaggiore, spettacolo di David Harrower con il Piccolo Teatro di Milano - Teatro d’Europa. Regia di Lluis Pasqual, con Massimo Popolizio e Anna Della Rosa e con Silvia Altrui. Per informazioni: 0375-284434. *** Martedì 17 gennaio CREMONA
CONCERTO I NUOVI TALENTI Alle 20.30 al Teatro Ponchielli, concerto con Veronika Eberle al violino e Francesco Piemontesi al pianoforte. In programma, Sonata in la maggiore op. 47 “Sonata a Kreutzer” (1802-03) di Ludwig van Beethoven e Sonata per violino e pianoforte (1916-17) di Claude Debussy e Sonata n. 1 in do diesis maggiore op. 21, Sz. 75 (1921) di Béla Bartók. Per informazioni: 0372-022010. *** Sabato 21 gennaio CASALBUTTANO TEATRO VOCI DAL BUIO Al Teatro Bellini (ore 21) in scena lo spettacolo di Federico Benna, con Federico Benna, Enrico Tomasoni, Paola di Gesù, regia di Danio Belloni e Enrico Tomasoni. Per informazioni: 0374-364480.
L’Oroscopo della settimana
a cura di: MICHELA
Per scrivere a Maria: promedia@fastpiu.it Cara Maria, non so se l’argomento che vorrei affrontare con lei trovi posto nella sua rubrica, ma vorrei ascoltare il suo parere. Da anni, ormai, cerco di stare attenta a non produrre troppi rifiuti, a fare la raccolta differenziata, a non sprecare cibo e energia. Ho tirato su così anche i mie figli, e ora il mio nipotino Luigi, che spesso sta con me, poiché i genitori lavorano fino a tardi la sera. Quindi spesso dorme a casa mia. Poco prima delle vacanze di Natale l’ho mandato a scuola con una mela per merenda. All’uscita, mi sono accorta che era triste, e mi sono fatta raccontare che cosa fosse successo. Ha confessato che si sentiva “povero” di fronte ai compagni con le merendine. È stato molto brutto, per me. Ho cercato di spiegargli, come ho fatto sempre; penso che abbia capito, ma mi sono sentita ferita. Ho sbagliato tutto, Maria? Andreina
Cara Andreina, non solo non ha sbagliato, ma sta facendo grandi cose per suo nipote, per i suoi compagni, per tutto il pianeta. Sono piccoli gesti come il suo che contribuiranno a salvare questo nostro mondo. Qualcuno può dire: a che servono, i piccoli gesti quotidiani, a fronte degli enormi problemi della scarsità di risorse, della crisi energetica, dell’inquinamento, del buco dell’ozono etc? in realtà, risparmiare energia anche solo facendo attenzione alle lampadine di casa, oppure consumare il più possibile prodotti locali, coltivare un orto, non sprecare, ridurre i consumi del superfluo, camminare e andare in bici, fare la raccolta differenziata, riciclare, sono tutti gesti che aiutano il mondo e tutti noi. E aiutano l’economia globale e locale, è ormai comprovato: sa quanta nuova economia, quanti mestieri nuovi, quanta ricerca e tecnologia pos-
sono provenire da uno stile di vita nuovo e meno impattante sull’ambiente? Quanto al suo nipotino, provi a spiegargli questi temi, chiaramente con un linguaggio adeguato; ma soprattutto, gli insegni che il cibo è fondamentale, perché noi siamo anche il cibo che mangiamo. Così come siamo l’acqua che beviamo e l’aria che respiriamo. Gli spieghi delle calorie, dei grassi, delle vitamine eccetera. Gli insegni a vedere insieme – come un gioco – le calorie e la composizione dei cibi e delle bevande, segnalate sulle etichette delle confezioni. Vedrà che il piccolo capirà sempre di più, saprà rispondere ai compagni e verrà su un bel ragazzo forte e sano, fortunato ad avere una nonna come lei. Non sarebbe male, inoltre, che a scuola si insistesse sempre di più di questi temi: provi a parlarne con le insegnanti.
Il 2012 è iniziato senza infamia e senza lode. Per i nati nella terza decade, Venere conforta il cuore e il portafogli. Entrate in aumento. Cresce dunque il vostro buon umore. Tante sono le aspettative per tutto l’anno. Il lavoro è in forte espansione. Impegnatevi molto perché chi semina raccoglie ed è in programma un raccolto molto ricco. Consiglio: siate più coraggiosi nelle scelte e prendete più spesso l’iniziativa. Sarà tutto più facile. L’amore vi segue per tutta la settimana e non solo. Per chi è single, buone prospettive in vista, mentre i rapporti solidi diventano granitici. Non scherzate con il fuoco tenendo i piedi in più scarpe. Prudenti nelle attività fisiche. Siete estremamente produttivi, attenti, quotati, ben pagati e considerati ottimi compagni di gruppo. Al contrario l’amore minaccia una rovinosa caduta. Non si può avere tutto in un sol momento. Questioni di soldi da gestire con accortezza. Con tanta inventiva e tanto impegno – che non vi mancano- ce la farete ad uscire da ogni impiccio. Volontà e determinazione contraddistinguono il vostro segno. Sorprese in amore. Lavoro, amore e soldi sono quasi al top. Sarete bombardati dalle stelle più creative e redditizie. Più intimità con il partner, non trascuratelo. Sarete un po’ insopportabili, caratterialmente parlando: siate più propensi alle intese. I vostri quattro assi nella manica sono: fiuto, creatività, esperienza e charme. Giocateli bene, ottime carte per iniziare bene l’anno, non male direi. Settimana importantissima per gli affari e curate la forma fisica. Instaurate ottimi contatti che vi porteranno parecchi soldi. Cambiamenti importanti nel settore professionale soprattutto per le vecchie intese. Rinnovamenti anche amorosi: alta la temperatura dell’amore. Nel lavoro farete rodere di invidia i vostri rivali storici. Nell’amore trionferete a più non posso. Che volere di più?! La mente infatti è piena di tanti progetti e il cuore ribolle di sentimenti. Il lavoro procede bene grazie alla vostra creatività, a sponsor e protettori. Buone notizie economiche in vista. Soldi in aumento. Avete riposato durante le feste e i benefici si vedono ora perché siete carichi e determinati. Le finanze si rianimano perché potete concludere e consolidare parecchi progetti iniziati lo scorso anno. Il vostro charme cresce. Anche l’amore trionfa come non mai. Consiglio: guardatevi sempre alle spalle. La Luna positiva chiama verso l’amore, quindi matrimoni in vista, legami di vecchia data che riappaiono, nuove conoscenze. Cercate di essere un po’ più diplomatici non troppo sfacciati, insomma trovare la giusta misura.
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Venerdì 13 Gennaio 2012
Cosa guardare in televisione
Tv&Cinema
Anita Garibaldi in una fiction
Miniserie di due puntate in programma lunedì e martedì su Raiuno alle 21.10
L
unedì 16 e martedì 17 gennaio su Raiuno va in onda la fiction dal titolo “Anita Garibaldi“, miniserie televisiva in due puntate diretta da Claudio Bonivento e co-prodotta da Goodtime e Publispei per Rai Fiction. La miniserie racconta i dieci anni della storia d’amore tra Anita Ribeiro - interpretata da Valeria Solarino - e Giuseppe Garibaldi, interpretato da Giorgio Pasotti, ma la particolarità di questa fiction è che per la prima volta viene messo principalmente in risalto il punto di vista della moglie dell’eroe dei due mondi. Lei, infatti, era una donna forte, impavida, selvaggia, una creatura ribelle, che non si piega al suo destino di donna sottomessa e maltrattata. Complice anche il
Viene messa in evidenza la figura di una donna molto forte e moderna
A lato e sopra due immagini della miniserie “Anita Garibaldi” composta da due puntate e in onda lunedì e martedì su Raiuno
CINEMA - Programmazione settimanale CREMONA Spaziocinema Cremonapo (0372 803674) www.spaziocinema.info • Sherlock holmes: il gioco di ombre • La talpa • L'incredibile storia di Winter il delfino • Succhiami • Alvin Superstar 3 • Shame • Immaturi:Il viaggio • J. Edgar • Capodanno a New York • Non avere paura del buio • Il principe del deserto Filo (0372 411252) • La chiave di Sara
CineChaplin (0372 453005) • J. Edgar PIEVE FISSIRAGA Cinelandia (0371 237012) www.cinelandia.it • Sherlock holmes: il gioco di ombre • J. Edgar • Immaturi:Il viaggio • Il gatto con gli stivali 3D • Capodanno a New York • Alvin Superstar 3 • L'incredibile storia di Winter il delfino
CREMA Porta Nova (0373 218411) www.multisalaportanova.it • Succhiami • L'incredibile storia di Winter il delfino • La talpa • Non avere paura del buio • Benvenuti al nord • Immaturi:Il viaggio • J. Edgar • Alvin 3 Cineforum • Emotivi Anonimi • Le nevi del Kilimangiaro
modo in cui è cresciuta, come un maschiaccio, sa andare a cavallo, è coraggiosa e davanti agli uomini non abbassa mai lo sguardo, anzi, li fronteggia orgogliosa da pari a pari. E’ proprio per questo motivo che Anita diventerà simbolo di grande espressione di emancipazione femminile e modernità. Ma Anita è anche una donna molto bella e Giuseppe Garibaldi se ne innamorà, ricambiato. Anche questa fiction, che si lega alla ricorrenza dei 150 anni dell’unità d’Italia, vuole raccontare avvenimenti realmente accaduti, ma questa volta da un punto di vista differente, quello passionale e coraggioso al femminile. Valeria Solarino protagonista della fiction, ha raccontato: «Il mio sogno è sempre stato fare un film d’azione, come Nikita. Quando ho fatto il provino per Anita ho sentito che dovevo avere quel ruolo e, per essere presa, ho anche mentito, dicendo di saper andare a cavallo, perché non potevo non fare questo personaggio che è allo stesso tempo una moglie, una madre e un soldato. E’ stata una grande emozione e una bella sfida fare un personaggio realmente esistito, mi sono documentata e ho cercato di restituire la sua passione, la sua gelosia e il suo carattere istintivo. Raiuno, lunedì e martedì ore 21.10
SU CANALE 5
Una nuova fiction sul paranormale
Su Canale 5 va in onda la fiction “Il tredicesimo apostolo”. Come si legge su www. mediaset.it, Gabriel Antinori (Claudio Gioè) è un giovane prete e professore universitario di teologia. Amato dai suoi studenti per la sua intelligenza anticonformista, Gabriel si occupa di esplorare i confini fra scienza e fede studiando il mondo dei fenomeni definiti paranormali. Mosso dal desiderio di esplorare i misteri della vita, Gabriel collabora con la “Congregazione della verità”, un’istituzione ecclesiastica che verifica eventi razionalmente inspiegabili. Gabriel non è un investigatore dell’occulto ma un uomo di fede, scevro da pregiudizi e chiusure, che vuole comprendere il fenomeno che ha
davanti a sé soprattutto da un punto di vista umano. Perché è la stessa natura umana ad essere messa in gioco nel paranormale e questo Gabriel lo scoprirà sulla sua pelle grazie all’incontro con l’affascinante psicologa Claudia Munari (Claudia Pandolfi). Claudia ha un atteggiamento più scettico di Gabriel, crede nella potenzialità della mente umana più che nel divino. Fra di loro scatta un’intesa spiazzante, un’attrazione irresistibile, spontanea e appassionata, ma irrealizzabile. E la loro collaborazione creerà un’alchimia speciale, alchimia che può nascere solo dal seducente confronto tra razionalità e fede, tra scienza e spiritualità. Canale 5, mercoledì ore 21.10
L’incredibile storia di Winter “L’incredibile storia di Winter il delfino” è ispirato alla storia vera del delfino Winter e della comunità che si unisce per salvargli la vita. LA TRAMA Mentre nuota libero, un giovane delfino rimane impigliato in una trappola per granchi e riporta gravi ferite alla coda, quindi viene soccorso e trasportato al Clearwater Marine Hospital, dove gli viene dato il nome Winter. Ma la sua lotta per sopravvivere è solo all’inizio. La perdita della coda può costargli la vita e saranno necessarie l’esperienza di un appassionato biologo marino, l’ingegno di un brillante medico esperto di prostetica e l’incrollabile devozione di un ragazzo per portare a compimento un miracolo. Un miracolo che non solo ha salvato Winter, ma è riuscito ad aiutare migliaia di persone in tutto il mondo.
Regia: Charles Martin Smith • Genere: family
Il film “Succhiami” è diretto da Craig Moss ed è interpretato da giovani attori
Arriva la nuova parodia della saga dei Twiligt
Regia: Craig Moss Durata: 96 minuti. Produzione: Grindstone Entertainment Group. Cast: Heather ann Davis, Eric Callero, Frank Pacheco, Peter Gilroy, Alice Rietveld, Jessica Kinsella, Taylor Graham, Eric Tiede, Danny Trejo, Alissa Kramer. Genere: comico.
Il film “Succhiami” è la nuova parodia della saga di Twiligt. Diretto dal regista Craig Moss, è interpretato da giovani attori come Frank Pacheco, Heather Ann Davis e Eric Callero, anche se nel cast c’è anche il veterano e noto Danny Trejo nel ruolo di Billy Black LA TRAMA Il film segue ciò che nella realtà (e non certo nei libri di Stephenie Meyer) succederebbe se Edward e Bella stessero insieme: dopo anni e anni di petting castigato, i due neosposini (interpretati da Eric Callero e Heather Ann Davis) vanno finalmente in luna di miele e fanno sesso sfrenato (merito anche delle energie adolescenziali), mentre il rivale licantropo Jacob (interpretato da Frank Pacheco) ormai depresso, abbandona la cultura fisica (sono “memorabili” i suoi pettorali sempre mostrati al vento nella Twilight Saga) per darsi al cibo ipercalorico, all’obesità e alla conseguente effimera consolazione psicologica. La svolta narrativa e il colpo di scena arrivano quando la coppia Edward e Bella, che vorrebbe generare un figlio, fa gli esami del sangue e scopre una sorpresa…
IN TV - Su Rai Movie
Il film “Solo 2 ore” con Bruce Willis
Giovedì 19 gennaio alle 21 su Rai Movie va in onda il film “Solo 2 ore”. LA TRAMA A fine turno, il detective Jack Mosley viene incaricato di accompagnare Eddie Bunker, un piccolo criminale, al tribunale che si trova a sedici isolati di distanza. Sembrerebbe un lavoro di routine, ma la situazione si complica quando un furgone nero inizia a seguirli e Eddie rischia di fare una brutta fine... Si tratta di un vero e proprio western metropolitano, che possiede una linearità e una regia cristalline, unità di tempo, luogo e azione nel perimetro chiuso di una città zeppa di trappole. Ottime le performance degli attori Bruce Willis e David Morse, perfettamente nella parte.
Programmi Tv sabato 14
rete 4
canale 5
italia 1
la 7
Venerdì 13 Gennaio 2012
domenica 15
Lunedi’ 16
Martedi’ 17
mercoledi’ 18
giovedi’ 19
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venerdi’ 20
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unomattina. Att settegiorni/aprirai.Att UNOMATTINA storie vere la prova del cuoco Tg 1 Telegiornale le amiche del sabato.Att tg1 Telegiornale a sua immagine passaggio a nord ovest.Doc l'eredità. Game Tg1/rai tg sport soliti ignoti ballando co le stelle. Var di che talento sei? Varietà cinematografo
06.30 09.20 10.55 12.20 13.30 14.00 16.35 18.50 20.00 20.40 21.30 23.30 00.35 01.00 02.30
UNOMATTINA in famiglia.A tg1 lis santa messa/recita angelus linea verde. attualità tg1 telegiornale domenica in l'arena domenica in cosi' è la vita l'eredità. Game tg1 / tg sport soliti ignoti il restauratore. fiction speciale tg1. attualità tg1 notte applausi sette note
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unomattina. Attualità Tg1 telegiornale occhio alla spesa la prova del cuoco Tg 1 / tg1 Focus/economia verdetto finale la vita in diretta.Attualità l'eredità. Game Show Tg1/soliti ignoti.Game anita garibaldi.Fict porta a porta tg1 notte/focus qui radio londra sottovoce visioni private. att.
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unomattina. Attualità Tg1 telegiornale occhio alla spesa la prova del cuoco Tg 1 / tg1 Focus/economia verdetto finale la vita in diretta.Attualità l'eredità. Game Show Tg1/qui radio londra. Att soliti ignoti anita garibaldi.Fict porta a porta tg1 notte/Focus/che tempo fa qui radio londra rai educational
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unomattina. Attualità Tg1 telegiornale occhio alla spesa la prova del cuoco Tg 1 / tg1 Focus/economia verdetto finale la vita in diretta.Attualità l'eredità. Game Show Tg1/qui radio londra. Att soliti ignoti primaserata porta a porta. attualità anchese sarò sola. film tg1 notte/focus qui radio londra
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unomattina. Attualità Tg1 telegiornale occhio alla spesa la prova del cuoco Tg 1 / tg1 Focus/economia verdetto finale la vita in diretta.Attualità l'eredità. Game Show Tg1/qui radio londra. Att soliti ignoti che dio ci aiuti. Fiction porta a porta qui radio londra sottovoce rai educational
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Salute PRESIDIO OSPEDALIERO DI CREMONA CENTRO DIABETOLOGICO Dove: piano 6, corpo H (lato destro), monoblocco ospedaliero. Orari: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.30 (prima visita per inquadramento diagnostico-terapeutico e visita di controllo per monitoraggio metabolico e screening delle complicanze croniche). Per le prime visite è preferibile che la prenotazione avvenga di persona comunque possibile prenotare telefonicamente da lunedì a venerdì, dalle 11.00 alle 13.30. Telefono: 0372 405715. CENTRO PRELIEVI - LABORATORIO ANALISI accesso diretto da parte dei cittadini, con la richiesta del Medico di famiglia o dello specialista. Dove: Centro Prelievi all'ingresso dell'ospedale. Orario: da lunedì a venerdì dalle ore 07.30 alle 10.30. Telefono: 0372 405663 - 0372 405452 CENTRO EMOSTASI E TROMBOSI Monitoraggio delle terapie anticoagulanti. previsto accesso con prenotazione al numero 0372 405666 - 0372 405663. Dove: Presso la palazzina del Cup Orario: dalle 07.30 alle 12.00 da lunedì a venerdì. CENTRO AZIENDALE DI ALLERGOLOGIA Dove: presso la Medicina del Lavoro, Padiglione 10 Accesso avviene mediante impegnativa del medico curante. Le prenotazioni vengono effettuate telefonando allo 0372 408178 da lunedì a venerdì dalle 10.30 alle 13.00; oppure personalmente presso l’Ambulatorio di Allergologia da lunedì a venerdì dalle 09.00 alle 13.00. IMMUNOEMATOLOGIA E MEDICINA TRASFUSIONALE: Emotrasfusioni, salassi, autotrasfusioni, terapia marziale endovenosa, preparazione di nuovi emocomponenti ad utilizzo non trasfusionale: Gel Piastrinico, Concentrato Leucopiastrinico. Dove: Piano terra, corpo D, monoblocco ospedaliero. Tel: 0372 435887 - 0372 405461 dalle 10.00 alle 17.00 da lunedì a venerdì GENETICA Dove: piano 2 lato destro del monoblocco ospedaliero. Prenotazioni telefoniche: 0372 405783 da lunedì a venerdì dalle 13.00 alle 14.30. MEDICINA LEGALE Prenotazioni presso Direzione Medica di Presidio piano Rialzato monoblocco ospedaliero. Tel: 0372 405200. PSICOLOGIA Dove: settimo piano a sinistra. Prenotazioni da lunedì a venerdì dalle ore 09.00 alle ore 10.00 presso il servizio di Psicologia, oppure anche telefonicamente agli stessi orari al numero 0372 405409. ONCOLOGIA MEDICA Dove: Piano 4 ala Destra Prenotazione in reparto da lunedì a venerdì dalle ore 8.00 alle ore 17.00. Tel: 0372 405248. TERAPIA DEL DOLORE Dove: palazzina n. 9 La prenotazione può essere effettuata telefonicamente al numero 0372 405330 dalle 11.00 alle 15.00, da lunedì a venerdì. Negli altri orari è possibile chiamare lo stesso numero lasciando un messaggio in segreteria telefonica con il nome e numero di telefono: al più presto sarete richiamati.
Nel periodo delle feste l’eccesso di cibo può cagionare problemi. Ecco i rimedi
Alimentazione sbagliata e infiammazioni G di Laura Bosio
li eccessi delle feste spesso presentano conti salati: alcol e cibo in abbondanza, alimenti ipercalorici e grassi, possono portare a numerosi problemi gastrointestinali. A patire da una patologia molto comune: l'infiammazione delle emorroidi. «Regime alimentare e stili di vita sono tra le prime cause di molte malattie proctologiche, tra cui appunto l'infiammazione delle emorroidi» spiega Ernesto Laterza, primario di chirurgia all'ospedale Oglio Po di Casalmaggiore. «Per questo motivo gli eccessi dei giorni scorsi possono essere la causa di problemi infiammatori di vario livello». Quali gli alimenti "a rischio"? «I fattori irritanti sono alcol, cioccolato, caffè, salumi, cibi piccanti, bibite gassate: tutti alimenti che producono irritazione sulla mucosa delle emorroidi. Accanto a questo vi sono altri elementi scatenanti, come la scarsa assunzione di liquidi, la carenza di fibre nell'alimentazione quotidiaL’Ospedale Oglio Po
Ernesto Laterza, direttore dell’unità operativa di chirurgia dell’Oglio Po
na, la stitichezza». Quali sono gli altri fattori di rischio? «A portare irritazione vi sono anche alcune abitudini sbagliate, come l'attesa seduti sul water per prolungati periodi di tempo. E ancora, lo stile di vita ha il suo peso: la sedentarietà da un lato, e dall'altro lo stare in piedi troppo a lungo, provocano effetti irritatori. Anche certi farmaci possono portare, a volte, problemi di questo tipo. E' il caso della pillola anticoncezionale, ad esempio. Oppure un utilizzo eccessivo di lassativi».
Quanto è importante la prevenzione? «Molto. E si estrinseca nell'evitare il più possibile i fattori di rischio, a partire dall'alimentazione non corretta. Importante anche cercare di fare attività fisica, ma senza eccedere, e soprattutto evitare sport che possono far peggiorare la situazione, come ad esempio il ciclismo». Qual è l'incidenza della patologia? «Più diffusa di quanto si immagini: si è calcolato che circa metà della popolazione oltre i 50 anni
ne soffre o ne ha sofferto in passato. Senza contare che molte persone ne soffrono ma non dicono niente: si tende infatti a considerarla come una sorta si tabù, e spesso non se ne parla neppure al medico, se non quando i problemi iniziano ad essere abbastanza intensi. Quali sono i sintomi a cui fare attenzione? «Il più frequente è il sanguinamento dopo la defecazione, anche se tale sintomo va sempre accertato perché possono essere anche se tale sintomo può essere anche legato ad altre patologie più gravi, e quindi va sempre accertato. Altri sintomi sono prurito, bruciore e senso di pesantezza. Se il dolore diventa importante, potrebbe essere in atto una crisi emorroidale forte, forse anche con trombosi della vena. In questo caso è necessario l'intervento immediato». Come agire in caso di infiammazione? «Se si tratta di un semplice bruciore è sufficiente una pulizia quoditiana con saponi acidi o prodotti a base di camomilla. In ogni caso è sempre meglio farsi vedere da un medico. Parlando di cura, a seconda del tipo e del grado dell'infiammazione il medico sceglie come intervenire. A uno stadio precoce esistono cure ambulatoriali, mentre in forme più avanzate esistono interventi più impegnativi, anche se sempre in day surgery, come la legatura delle emorroidi». Si può guarire completamente? «Si, senza dubbio»-
Venerdì 13 Gennaio 2013
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A CREMONA IN VIA GIUSEPPINA 21
Ozono e mal di schiena: le cause
di Ermanna Allevi
Diplomata presso la scuola di Naturopatia dell'istituto RIZA
Iscritta alla FINR (federazione italiana naturopati RIZA) Gentile Naturopata, sono una "buona forchetta" e in questo periodo di feste mi sono regalata 3 kg. Sono anche un pò pigra e per perdere i chili delle festività natalizie di solito soffro la fame per un mese. Leggo da tempo la sua rubrica e mi piace molto, ho pensato di chiedere a Lei un consiglio per perdere questi chili senza soffrire come al solito, naturalmente se questo è possibile. La ringrazio per l'attenzione e le porgo i miei più cordiali saluti. Annalisa Sono molti i modi per perdere il peso preso nel periodo delle festività, per quanto La riguarda suggerirei di fare 5 o 6 piccoli pasti durante la giornata, così può evitare di "soffrire la fame" . Mastichi molto lentamente e quando sente il senso di sazietà, anche se ha ancora cibo nel piatto, sarebbe buona cosa smet-
tere di mangiare. Di utilità Le sarebbe anche fare una lunga passeggiata ogni giorno e se lo desidera può prendere una tisana depurativa. Con queste piccole attenzioni tornerà al suo peso senza fatica e senza sofferenza. Gentile naturopata sono sempre molto stanco , eppure mangio per tenermi su. Cosa posso fare? La sua espressione "Mangio per tenermi sù" mi fa pensare che potrebbe avere bisogno di una dieta più adatta a Lei. In ogni caso quando la stanchezza dura da più di due settimane è bene consultare il proprio medico.Se dopo i vari accertamenti risultati negativi la stanchezza continua,può chiamarmi per un incontro , non posso darle una risposta che abbia senso senza avere un quadro completo.
Ermanna Allevi risponde alle vostre domande scrivendo a: info@naturopatia-cremona.com Oppure a: ilpiccolocremona@fastpiu.it Riceve a Cremona in via Pallavicino 6 tel. 0372-412372. • Riceve a Crema telefonando al 388 9037275.
Riprendiamo i nostri incontri settimanali parlando di una patologia molto diffusa: il mal di schiena. Nell’ambito delle patologie trattabili con l’ozoIl dottor Luigi Mitoli, no, il mal di schiena è certamedico-chirurgo mente molto comune. Si tratozonoterapia ta di un disturbo che affligge una gran parte della popolazione. Spesso non viene considerato alla stregua di altre malattie, pur essendo sovente molto doloroso. Il paziente resiste finchè non ne può più, cioè tira avanti lo stesso, con calmanti e anti infiammatori,cerca di non dargli importanza, di non ascoltarlo. E dire che quando ci colpisce non ci dà requie, è continuo e senza interruzioni, molto intenso e capace di limitare notevolmente la nostra attività quotidiana. Ma pur stringendo i denti, un brutto giorno può capitare di restare bloccati. Pare ne soffra fino al 65-80% della popolazione mondiale, con conseguenze sociali ed economiche molto serie. Solo in Italia sono circa 4 milioni i pazienti affetti da questo problema che annualmente si rivolgo-
Come rimettersi in forma dopo le feste Abbiamo chiesto consiglio alla nutrizionista Annalisa Subacchi. «Evitare gli errori dovuti ai sensi di colpa»
C
ome smaltire gli stravizi delle festività? Come rimettersi in forma dopo il "tour de force" di cenoni, dolci, pesce fritto e panettoni? Abbiamo posto la fatidica domanda da "post-festività" alla nota nutrizionista cremonese Annalisa Subacchi. Una ricerca americana ha infatti stabilito che durante le “abbuffate” delle vacanze natalizie, si aumenta dai due ai cinque chili e a quanto pare anche in Italia non siamo messi meglio... Dottoressa, iniziamo parlando degli errori da evitare… «Il primo errore che correggo nei miei pazienti è proprio il digiuno dovuto ai sensi di colpa! Da molti pazienti sento fare la battuta “Ho esagerato con dolci, primi piatti e cenoni vari mi sa proprio che comincerò qualche giorno di digiuno”. Ai lettori ed ai pazienti dico invece: il sacrificio è inutile. L’organismo durante le festività si è infatti abituato ad immagazzinare tante calorie (solo una fetta di panettone farcito ha più di 1000 kcal) e privandolo improvvisamente del “cibo” blocchiamo il nostro metabolismo, non bruciamo più calorie e rischiamo di perdere tempo e non peso. Secondo errore, che osservo spesso nei non sportivi, è di esagerare con l’attività fisica, per rimettersi in forma. In realtà troppi allenamenti eccessivi, per chi non è abituato, crea solo danni e non benefici».
Dottoressa ANNALISA SUBACCHI Nutrizionista, specialista in test intolleranze alimentari e diete personalizzate. • Master in Nutrizione Fitness e Sport • Pesidente ALIAC Onlus di Cremona. La dottoressa Subacchi risponde alle vostre domande scrivendo a: info@nutrizionistabiologo.it oppure a ilpiccolocremona@fastpiu.it Riceve a CREMONA: presso • L’ambulatorio Medicenter, via Giuseppina 21 (0372-434988) • CREMONA: Ambulatorio Med di Gadesco P Delmona (0372-803801) • CREMA presso ambulatorio Santa Claudia (366-4759134) Esiste una soluzione o siamo destinati a continuare ad ingrassare? «Il Consiglio da nutrizionista che fornisco è di adottare una serie di comportamenti virtuosi abbinandoli a poche semplici regole. • Innanzitutto cerchiamo di eliminare dalla tavola tutti gli avanzi, le torte, i dolci, le caramelle, i cioccolatini che avete accumulato in giro per la casa in quei giorni. • Stabiliamo un regime alimentare corretto, ovvero consumando carboidrati come pane e pasta a mezzogiorno (non vanno eliminati) e proteine della carne e del pesce alla sera. • Eliminiamo latticini, formaggi ed
insaccati, di cui abbiamo abusato a Natale, privilegiando pesce fresco, carne bianca e tanta verdura di stagione. • Impariamo a dire di no: dopo le feste per "smaltire" gli avanzi della befana, per esempio panettoni in ufficio tra colleghi, oppure in casa quando arriva quell'improvvisa voglia di "qualcosa di buono", bisogna resistere alla tentazione. Sembrerà banale ma gia così ci priviamo in molte, molte calorie dannose • Almeno nel brevissimo periodo, cerchiamo di consumare piatti più piccoli. Il trucco consigliato dai nutrizionisti? Usate piatti più piccoli del solito: un inganno per l'oc-
chio, ma efficace. • Limitiamo per un po’ le uscite serali in ristoranti e pizzerie: preferite il cinema, il teatro una semplice passeggiata in una città d'arte, una serata da ballo. Evitate di sedervi a tavola con gli amici. • Riempite la dispensa con una spesa che tenga conto del nuovo regime alimentare che avete deciso di seguire. Non fate quindi entrare in casa niente che non sia in linea con la vostra nuova 'filosofia alimentare'. • Quando fate la lista della spesa - sembrerà esagerato ma non lo è - fatela a stomaco pieno. • Valutate di iscrivervi in palestra in modo serio. Non fate affidamento sulla possibilità di andare a correre per strada o di fare lunghe camminate perché tanto non le farete, visto il clima pessimo che, sappiamo tutti, ci accompagnerà da adesso fino alle porte dell'estate. • Ultimo consiglio, il più importante, seguite i suggerimenti di uno specialista del settore che vi saprà seguire e consigliare nel modo più sicuro, evitando i fai da te e i consigli da “rivista” di gran moda ma di scarso valore scientifico. Un consiglio della dottoressa Subacchi per salutare i lettori? «Siate felici e cercate di trovare il vostro stile di vita, in modo che l’alimentazione diventi un piacere non un obbligo. Per mantenersi in forma non bisogna privarsi del cibo ma saperselo scegliere, cucinare e gustare nel modo giusto».
no ai medici. Esaminiamone le più importanti cause scatenanti . L’Ernia del disco, la più conosciuta, nasce quando la parte centrale del disco intervertebrale, il nucleo polposo, esce dalla sua sede, erniandosi. Questa massa erniata comprime le radici dei nervi che decorrono in zona, nel punto in cui escono dal canale spinale. Il dolore, molto forte, può essere lombare, o irradiato anche all’arto inferiore,( lombo sciatalgia), spesso con formicolio, disturbi della forza e della sensibilità della gamba fino al piede. Come l’ernia,ma solitamente di minore grandezza è la Protrusione. Altra causa del male può essere l’Artrosi, o spondiloartrosi, invecchiamento progressivo e degenerativo della colonna. Colpisce i punti di uscita dei nervi spinali oppure causano restringimento del canale spinale. Dà dolore e rigidità ed è frequente dopo i 60 anni. Va ricordato che può insorgere anche più precocemente in seguito a sforzi e lavori pesanti continuati nel corso degli anni, che provocano sovraccarico della colonna. Riceve a Cremona in via Giuseppina 21. Tel. 0372 434988 • 331 5825327
Bando per la prevenzione del randagismo
Controllo demografico della popolazione animale, al via nuovi finanziamenti
Grazie ad un finanziamento complessivo di 1,9 milioni di euro Regione Lombardia sosterrà, attraverso due diversi bandi, progetti per il controllo demografico della popolazione animale e la prevenzione del randagismo (1,4 milioni) e per lo sviluppo, presso le Province e i Comuni, degli Uffici Diritti Animali (500.000 euro). E' quanto prevede una delibera approvata dalla Giunta regionale, su proposta dell'assessore alla Sanità, Luciano Bresciani. Questo provvedimento attua quanto previsto dal Piano regionale triennale, varato a dicembre 2010, che prevede appunto la realizzazione di interventi di sterilizzazione della popolazione canina e felina, di prevenzione del randagismo e di incremento della presenza, a livello comunale e provinciale di 'sportelli' dedicati agli animali. Il primo bando ha una dotazione di 1,4 milioni, di cui 900.000 per la sterilizzazione di cani ospitati presso i canili sanitari o i rifugi, 400.000 per la sterilizzazione di gatti di colonia e 100.000 per la sterilizzazione di cani e gatti di proprietà. Diversi gli obiettivo di questo bando, cui possono partecipare Asl, Comuni e Comunità montane per progetti da realizzare entro il 1 dicembre 2013: ottimizzare la gestione dei cani senza proprietario accolti presso i canili o i rifugi, per incentivarne l'adozione; assicurare condizioni di benessere alle colonie feline; evitare che proprietari di cani e gatti in condizioni di povertà possano abbandonare o cedere in maniera non corretta eventuali cucciolate. Il secondo bando mette a disposizione di Province, Comuni e Comunità montane una somma complessiva di 500.000 euro per nuovi Uffici Diritti Animali (Uda) provinciali (100.000 euro) o per Uda comunali nuovi o già esistenti. Questi uffici normalmente sono da organizzare con una attività di front office (sportello per i cittadini per fornire informazioni, accogliere domande, attivare procedure o spiegare opportunità) e una di back office (preparazione della modulistica, raccolta, gestione e organizzazione delle informazioni). Chi vorrà partecipare la bando dovrà impegnarsi a tenere aperti gli Uda per almeno cinque anni e a formare il personale che vi lavorerà.
30
Agricoltura
Venerdì 13 Gennaio 2012
Latte, timori per le prospettive future
Incontro con Mauro Poinelli. Piva: «Siamo costretti a subire le quotazioni imposte da pochi soggetti»
G
• A cura di Libera Agricoltori •
iovedì 5 gennaio la sezione latte della Libera Associazione Agricoltori Cremonesi, ha incontrato Mauro Poinelli, responsabile del settore latte presso la direzione generale dell’agricoltura dell’Unione europea. All’incontro erano presenti, oltre ai consiglieri della sezione guidati dal vice presidente Maurizio Roldi, il presidente della Libera e vice di Confagricoltura Antonio Piva e Paolo Salomoni, presidente dell’Associazione dei produttori di latte cremonesi. Le preoccupazioni espresse si sono concentrate sul futuro del settore e sulla necessita di studiare attentamente tutte le possibilità offerte dal "pacchetto latte"; in particolare quelle relative alla strutturazione di una specifica Organizzazione dei produttori con mansioni eminentemente economiche. «Le aziende da latte sono seriamente preoccupate per il loro futuro» ha dichiarato Piva «sono stati fatti investimenti importanti, e con
Antonio Piva
il clima attuale il rientro non si prospetta semplice. Il prezzo si sta standardizzando su quotazioni internazionali, con un evidente danno per i nostri produttori. I costi di produzione sono in continuo aumento, come dimostrano anche quelli più recentemente rilevati che riguardano le materie prime; e non consentono dunque di trarre il giusto reddito per chi consegna il latte all’industria. In questo comparto poi, con l’acquisizione di Parmalat da parte del gruppo francese Lactalis, stiamo assistendo allo svilup-
«I costi di produzione sono in continuo aumento»
po di una forte concentrazione degli acquirenti che si avvicina al monopolio. E questo è rischioso, non solo perché siamo costretti a subire le quotazioni imposte da pochi soggetti, ma anche perché con il tempo si può correre il rischio di una forte delocalizzazione degli impianti per la lavorazione del latte fresco. Un’ancora di salvezza è rappresentata dalla cooperazione che sta remunerando il latte decisamente meglio; ma occorre che anche l’industria si adegui in tempi brevi, o dovranno essere previste misure
di sostegno per i produttori. I quali - per parte loro - devono darsi da fare per migliorare le condizioni di offerta del loro prodotto, aderendo a cooperative o organizzandosi in associazioni di tipo economico finalizzate alla cessione del latte alle migliori condizioni». «Tra gli altri problemi» ha rimarcato Piva «vi è anche l’uscita prevista dal sistema delle quote latte, con un’ulteriore liberalizzazione dei mercati e i rischi conseguenti». Mauro Poinelli ha quindi illustrato i principali aspetti tecnici presenti nel "Pacchetto latte", sul quale si è trovato lo scorso gennaio un accordo politico tra Parlamento europeo e Consiglio, la cui ratifica ed efficacia è prevista nei prossimi mesi, con l’applicazione a partire dalla prossima campagna lattiero casearia (al via il prossimo 1° aprile). Le misure contenute nel pacchetto sono di due tipi. Una prima serie riconducibile al riconoscimento delle organizzazioni di prodotto: saranno le prime ad entrare in vigore, seguite - nell’arco di un semestre - da altre legate al riconoscimento di organizzazioni interprofessionali.
«La liberalizzazione dei mercati comporterà gravi rischi»
SIGLATO L’ACCORDO TRA DUPONT E NEXSTEPPE
PARCO OGLIO SUD
Parte dagli Stati Uniti ma ‘chiamerà in causa’ anche Pioneer Italia l’accordo di collaborazione appena siglato tra Dupont e NexSteppe per lo sviluppo di materie prime innovative destinate a biocarburanti, bioenergie e biomateriali. In particolare saranno coinvolte la sede di Gadesco Pieve Delmona ed il centro di ricerca e sperimentazione di Pessina Cremonese. Sul nostro territorio si concentrerà lo sviluppo di nuovi ibridi di sorgo zuccherino e sorgo da biomassa ad alta resa, che porteranno nuove ed aggiuntive opzioni di materie prime specifiche per le esigenze delle industrie di biocarburanti, bioenergie e biomateriali. Pioneer Hi-Bred fornirà conoscenze, risorse e tecnologie innovative per supportare la società nella costituzione e commercializzazione di nuovi ibridi di queste specie. Collaborazioni come questa appena avviata con NexSteppe creeranno
Secondo la nuova denominazione data dalla Regione, giovedì 5 gennaio è nata la prima «Comunità del Parco Oglio Sud». Nella sala riunioni della sede di Calvatone è stato nominato con soddisfazione generale e all’unanimità il nuovo consiglio di gestione, destinato a restare in carica per i prossimi cinque anni. Tutti d’accordo per la conferma del presidente Alessandro Bignotti. Nel consiglio sono stati confermati Rossana Lucini di Rivarolo Mantovano e Giovanni Avanzini di Pessina Cremonese. Nuovi ingressi Fabrizio Degani di Soncino, consigliere proposto dalla giunta regionale, la cui nomina nel cda è stata accolta all’unanimità, e Salvatore Rosario Villirillo di Viadana.
Pioneer in campo per sviluppare materie prime innovative
nuove opportunità per gli agricoltori nel rispondere alla crescente domanda di alternative sicure, accessibili e ambientalmente sostenibili ai combustibili fossili.
TABELLA AGGIORNATA AL 12 GENNAIO 2012 PRODOTTO
Nasce la Comunità
PRODOTTO
Manca l’accordo sul prezzo con i macellatori
Suinicoltura, è scontro con gli allevatori Nel corso dell’ultimo incontro dell’anno della Commissione unica nazionale per la rilevazione di prezzo dei suini grassi tenutasi a Mantova i rappresentanti dei macelli, non trovandosi d’accordo con le proposte delle altre componenti il tavolo, avevano abbandonato la seduta. Di conseguenza il prezzo era stato fatto dalle altre componenti riconfermando, in sostanza, quello della settima precedente: 1,477 euro il chilo. Nonostante tale quotazione sia stata effettuata regolarmente ai sensi dell’articolo 7 del regolamento della Cun stessa, i macellatori si sono rifiutati di pagare quella cifra nel corso delle macellazioni nelle settimana successiva. Non solo, nella prima seduta dell’anno, tenutasi il 5 gennaio in via eccezionale a Parma, hanno determinato un crollo delle quotazioni dei grassi di ben 77 centesimi, portandole a 1,4 euro il chilo. Tra le due sedute della Cun, del 29 dicembre e del 5 gennaio, si sono tenuti incontri dei produttori che hanno sottolineato le gravi scorrettezze commesse dai rappresentanti dei macellatori abbandonando prima la seduta della Commissione e poi rifiutandosi di pagare il prezzo determinato in loro assenza. Gli allevatori di Confagricoltura, riunitisi a Mantova, hanno sottolineato la necessità di ribadire la validità legale del prezzo fissato in sede
Cun. E’ stata poi avanzata la proposta di spostare la prenotazione dei suini al giovedì pomeriggio, dopo la rilevazioni prezzo della Commissione, al fine di non fornire elementi utilizzabili strumentalmente da parte di alcuni commissari. E’ stata lanciata anche la proposta di indire riunioni preliminari degli allevatori prima della sessione della Cun al fine di allineare bene le posizioni del mondo allevatoriale da sostenere poi in sede ufficiale. Il presidente della sezione zootecnica di Cremona, Vincenzo Marchini ha ribadito le richieste dei suinicoltori cremonesi. «Cremona, Mantova e la bassa bresciana oggi sono al centro della suinicoltura nazionale e non bisogna dimenticare che qui si fissa il prezzo di riferimento dell’intero mercato nazionale. Siamo di fronte all’ennesima dimostrazione di arroganza con la messa in atto di un boicottaggio senza precedenti. In una situazione del genere non resta che un’alternativa: ridurre le consegne e strappare i contratti. Una posizione condivisa dai tanti allevatori riuniti da Confagricoltura, ormai stanchi dell’arroganza dei macellatori ». Da qui la decisione di passare ai fatti, lasciando da parte le chiacchiere, con poche ma chiare condizioni per recuperare una situazione che sembra aver raggiunto il suo livello di criticità più alto.
UNITA’ DI MISURA
CREMONA
MILANO
MANTOVA
MODENA
VACCHE Frisone 1ª qualità peso vivo
kg.
2,30-2,65
MONTICHIARI 1,10-1,20
da macello 1,160-1,260
--
UNITA’ DI MISURA
CREMONA
MILANO
MANTOVA
MODENA
Tonn.
202-204
n.q.
212-217
(fino) 212-217
VACCHE Frisone 2ª qualità peso vivo
Kg.
2,00-2,25
MONTICHIARI 0,80-0,92
0,89-0,99
GRANOTURCO ibrido naz.14% um.
Tonn.
187-188
198,5-199,5
193-195
201-202
kg.
2,30-2,85
Vitelloni da macello 24/30 mesi 1,30-1,45
1,14-1,31
SEMI di SOIA Nazionale
MANZE SCOTTONE 24 mesi
Vitelloni femm. da macello pezz. nere (kg. 450-500) p.v. 1,18–1,33
Tonn.
n.q.
375-377
360-365
Sorgo nazionale 193-196
1,00-1,20
MONTICHIARI 1,00-1,10
(da 46 a 55 kg) 1,25-1,40
(45-55 kg) 0,95-1,40
ORZO naz. Peso spec. 55-60 peso spec. 66-68
VITELLI BALIOTTI p.vivo (50-60 kg ) frisona
Tonn.
n.q. n.q.
n.q. 226–228
n.q. 212-219
(p.spec. 63-65) 222-225
VITELLI BALIOTTI p.vivo (50-60 kg) pie blue belga
kg.
2,50-3,70
MONTICHIARI 3,80-4,00
3,90-4,40
(pregiate 70 kg) 3,61-4,65
CRUSCA Alla rinfusa
Tonn.
188 – 190
169–170
176-179
169-170
BURRO pastorizzato
kg.
3,00-3,05
past. n.p. centr. n.p.
2,35
FIENO Maggengo Agostano
Tonn.
130 – 150 di erba med. 130-150
119-143 134-147
Mag. 1° t. 122-127
Medica fienata 1° t. 120,0-130,0
Zangolato di creme X burrificaz. 2,00
kg.
(dolce) 4,95-5,15
n.p.
n.q.
PAGLIA press. (rotoballe)
Tonn.
105 – 115
108-120
Erba med f. 1° t. 122-127
Paglia di frumento press. ball. 72-77
PROVOLONE VALPADANA fino a 3 mesi
(piccante) 5,10-5,50
n.p.
n.q.
8,00-8,25
n.p.
8,12-8,37
PARMIGIANO REGGIANO fino a 24 m 12,00-12,30
8,65-8,85
n.p.
8,90-9,15
PARMIG. REGG. 30 mesi e oltre 13,25-13,65
FRUMENTO tenero buono mercantile
SUINI Lattonzoli locali
15 kg
3,850
3,860
3,850
3, 860
SUINI Lattonzoli locali
25 kg
2,880
2, 880
2,870
2, 890
SUINI Lattonzoli locali
30 kg
2,640
2,650
2,600
2, 640
SUINI Lattonzoli locali
40 kg
2,150
2,180
2,150
2,160
SUINI da macello
156 kg
1,300
1,390
n.q.
(da 144 a 156 kg) 1,340
SUINI da macello
176 kg
1,360
1,390
n.q.
(da 156 a 176 kg) 1,394
SUINI da macello
Oltre 176 kg
1,330
1,365
n.q.
(da 176 a 180 kg) 1,378
PROVOLONE VALPADANA oltre 3 mesi
kg.
kg.
GRANA scelto stag. 9 mesi
kg.
GRANA scelto stag. 12-15 mesi
kg.
--
PARMIGIANO REGGIANO 12 mesi 10,30-10,55
N.B. Le quotazioni del bestiame bovino e del foraggio sul mercato di Cremona avvengono il primo e terzo mercoledì del mese. Questo dato, conseguentemente, va letto ed interpretato con la dovuta attenzione rispetto agli altri dati pubblicati. Le quotazioni del mercato di Milano avvengono in due giorni separati: il martedì per il comparto dei cereali e derivati, il lunedì per quello zootecnico che fa riferimento a Montichiari. Anche questo aspetto va tenuto in considerazione nel confronto dei dati suindicati. Il mercato di Mantova avviene in un solo giorno e cioè il giovedì. Modena il lunedì. Tutti gli aggiornamenti della tabella mercati, insieme ai collegamenti alle principali borse, sono sul sito: www.cremona.coldiretti.it.
Guarnieri impegnato in Australia CICLISMO
(F.C.) La nuova stagione agonistica del ciclismo scatta con il Tour Down Under, prova del calendario World Tour 2012, in programma ad Adelaide in Australia dal 17 al 22 gennaio. Al via anche del nostro Jacopo Guarnieri, chiamato ad
lo
essere protagonista nelle volate con la casacca dell”Astana, formazione Kazaka del team manager bresciano Beppe Martinelli. Punto di forza della squadra è Alexandre Vinokourov, che punta a una grande stagione.
SPORT
Il sogno di Fietta: la Cremo in serie B Alla quinta stagione in grigiorosso spera di centrare finalmente la promozione
E’
diventato ormai una bandiera grigiorossa. Il centrocampista Giovanni Fietta, nato nel 1984 in provincia di Treviso, è in forza della Cremonese dalla stagione 2008-2009 e nell’ultimo turno (a Carrara) è andato anche a segno. Come ti trovi alla Cremo? «Benissimo, ormai è il quinto anno che sono qui e mi sono ambientato bene. Mi manca solamente la soddisfazione di portare la squadra in B. Sono sceso di proposito di categoria per portare la Cremo alla promozione».
LA SCHEDA DI FIETTA
di Micheal Guerini
STAGIONE 2002-2003 2003-2004 2004-2005 2005-2006 2006-2007 2007-2008 gen. 2008 2008-2009 2009-2010 2010-2011 2011-2012
SQUADRA Treviso Ivrea Treviso Pizzighettone Treviso Spezia Cremonese Cremonese Cremonese Cremonese Cremonese
SERIE C1 C2 B C1 B B 1ª Div 1ª Div 1ª Div 1ª Div 1ª Div
PRESENZE 2 33 9 19 24 11 10 21 30 22 12
RETI 2 1 1 2
grande rispetto reciproco». In carriera hai giocato per ben tre stagioni in B, due col Treviso e una con lo Spezia. Come ti è sembrata l’esperienza nella serie cadetta? «E’ stata un'esperienza molto positiva, in particolare la seconda stagione al Treviso, dato che ho fatto molte presenze da titolare. Inoltre, proprio in quell’anno, siamo riusciti a raggiungere una salvezza, definita da molti impossibile e tutto questo grazie ad un grandissimo gruppo. Per quanto riguarda lo Spezia, avevamo in mente un progetto molto ambizioso che tuttavia si è rivelato fallimentare, a causa di problemi economici della società». Come è stato il primo impatto all’arrivao a Cremona 5 anni fa? «Il primo impatto non è stato facile, dato che ho avuto alcune difficoltà: non riuscivo infatti a rendere come volevo. Fortunatamente, durante i playoff sono
Descrivi il tuo rapporto con i tifosi. «Si tratta di un rapporto molto corretto, anche perché c’è un
Giovanni Fietta (foto Ivano Frittoli)
riuscito a trovare la forma e ho disputato buone gare, nonostante l’anno non sia stato complessivamente positivo». Parlando del presente, quali sono le cause di questo periodo negativo della squadra: siete partiti troppo forte? «L’inizio è stato al di sopra delle aspettative, dato che nessuno pensava ad una partenza simile dopo i punti di penalità. Credo che i problemi attuali siano causati da un fattore di testa. Secondo me, quando eravamo in cima alla classifica, ci siamo rilassati troppo e siamo stati punìti. Il campionato di Lega Pro è duro e l’unica soluzione è cercare di ragionare da provinciali ma nel contempo fissare la propria mente su obiettivi ambiziosi. E’ inutile nascondere che c’è stato un calo di risultati, ma non dobbiamo fare drammi. Anzi, dobbiamo reagire, grazie al lavoro e alla determinazione torneremo in forma». La Cremonese che posizione occuperà a fine campionato? «Mi auguro che si piazzi davanti a tutti. In ogni caso, è difficile dirlo, ma dobbiamo cercare di arrivare più in alto possibile». Hai qualche sogno nel cassetto? «Come tutti i giocatori sogno la serie A, anche se ho un altro desiderio: vorrei la promozione con la Cremo. Sono qui da molto tempo e ho vissuto di tutto e di più in questi anni, dunque la promozione sarebbe una soddisfazione sia per la società, sia soprattutto per me». Per quale squadra fai il tifo? «Per l’Inter, fin da bambino».
I NUMERI
CARRARESE-CREMONESE 2-1 CARRARESE: Nocchi, Piccini, Bregliano, Pasini, Anzalone, Orlandi, Corrent, Cori (45’ Conti), Gaeta (29’ st Merini), Belcastro (16’ st Ballardini). A disposizione: Gazzoli, Trocar, Marchetti, Rosaia. All.: Sottili. CREMONESE: Alfonso, Semenzato, Sales, Minelli, Polenghi, Pestrin, Riva, Fietta, Musetti, Dettori (34’ st Bocalon), Rabito (15’ st Le Noci). A disposizione: Bianchi, Rigione, Tacchinardi, Cesar, Degeri. All.: Garavaglia (Brevi squalificato). ARBITRO: Borriello di Mantova. RETI: 2’ Fietta, 11’ Gaeta, 32’ st Merini.
NOTE: ammoniti Pacciardi, Alfonso, Musetti, Riva, Sales. Angolo 4-5, spettatori circa 1000.
CLASSIFICA Siracusa (-3) 32 Trapani 31 Portogruaro 30 Lanciano (-1) 30 Carrarese (-1) 28 Spezia 27 Barletta 27 Cremonese (-6) 25 SudTirol 25 Pergocrema (-1) 25 Frosinone 23 Triestina 22 Piacenza (-4) 18 Prato 17 Latina 17 Andria 17 FeralpiSalò 16 Bassano 15
18ª Giornata Andria-Spezia 1-2 Carrarese-Cremonese 2-1 FeralpiSalò-Triestina 2-0 Frosinone-Barletta 2-1 Lanciano-Bassano 1-0 Pergocrema-Portogruaro1-4 Piacenza-SudTirol 0-0 Prato-Trapani 1-2 Siracusa-Latina 0-0 Prossimo Turno (15-1 h 14.30) Barletta-Prato Bassano-Pergocrema Cremonese-Andria Latina-Carrarese Portogruaro-Siracusa (lunedì) Spezia-Frosinone SudTirol-FeralpiSalò Trapani-Piacenza Triestina-Lanciano
Prima Divisione - Serve un’inversione di rotta, soprattutto a livello mentale
Il mal di trasferta comincia a pesare di Matteo Volpi
SERIE A DATA
ORA
SQUADRA 1
14/1
20.45
CATANIA
15/1
12.30
LAZIO
15/1
15.00
CESENA
15/1
15.00
15/1
15.00
15/1
SQUADRA 2
1
X
2
ROMA
3,00
3,25
2,30
ATALANTA
1,80
3,20
4,75
NOVARA
2,00
3,30
3,65
CHIEVO
PALERMO
2,20
3,10
3,40
FIORENTINA
LECCE
1,10
4,50
7,50
15.00
GENOA
UDINESE
3,00
3,10
2,40
15/1
15.00
JUVENTUS
CAGLIARI
1,33
4,75
9,00
15/1
15.00
PARMA
SIENA
2,30
3,00
3,30
15/1
20.45
MILAN
INTER
2,20
3,25
3,25
16/1
20.45
NAPOLI
BOLOGNA
1,33
4,75
9,00
SERIE B DATA
ORA
SQUADRA 1
SQUADRA 2
1
X
2
13/1
20.45
NOCERINA
SASSUOLO
3,15
2,90
2,40
14/1
15.00
VARESE
BARI
2,00
2,95
4,25
14/1
14/1
14/1
14/1
14/1
14/1
14/1
14/1
16/1
15.00
15.00
15.00
15.00
15.00
15.00
15.00
15.00
20.45
TORINO
VICENZA
ALBINOLEFFE LIVORNO
JUVE STABIA GUBBIO
MODENA PADOVA
PESCARA
ASCOLI
BRESCIA
CITTADELLA CROTONE EMPOLI
GROSSETO REGGINA
SAMPDORIA VERONA
1,55
2,35
2,30
2,05
1,90
2,75
2,65
2,20
2,05
3,65
2,80
2,90
3,00
3,10
2,85
2,85
2,90
3,75
6,50
3,40
3,40
4,00
4,50
2,80
2,90
3,60
3,15
Punto Snai Cremona: Via Dante Ruffini, 28 www.snaicremona.it - info@snaicremona.it Punto Snai Codogno: Via Pandolfi, 13 www.snaicodogno.it - info@snaicodogno.it
Non pensiamoci più. I sei punti di penalizzazione per ora rimangono tali… se non altro perché per ora non li toglie nessuno. Pare che un imprevisto non abbia consentito al Tnas di riunirsi e prendere una decisione, in merito. Un po’ come se ci avessero risposto “per ora… arrangiatevi”. L’impressione, purtroppo, è che anche in questo senso, le ultime vicende extracalcistiche abbiano distratto la Cremonese, portandola a perdersi un po’ per strada sul cammino così ottimamente intrapreso ad inizio stagione. Di tempo per rientrare in corsa, tuttavia, ce n’è ed ora è il momento di tornare a concentrarsi esclusivamente sulle vicende del campo, esattamente come era stato fatto nella primissima parte di campionato. Le quattro sconfitte esterne consecutive sono il segnale chiaro di una squadra che ha perso lo sprint di qualche mese fa e che ha iniziato il nuovo anno con la testa un po’ altrove. Sarà colpa degli attaccanti che non segnano, del centrocampo che non è più compatto come prima o di una difesa un po’ più ballerina, o merito degli avversari che iniziano a prendere le relative contromisure…sta di fatto che urge cambiare marcia. E in fretta. Il Cavalier Arvedi, martedì alla ripresa degli allenamenti, non ha voluto far mancare una giusta tiratina d’orecchie, leggendo i precetti a squadra e staff tecnico. La società, dal canto suo, sta monitoran-
do a fondo il mercato per non far mancare il proprio apporto come d’abitudine, ma pretende che ci si rimetta in carreggiata in tempi brevi. Domenica, allo “Zini’, arriva la modestia Andria di mister Di Meo, squadra che non vince una gara esterna dal maggio scorso e, sino ad ora, ha totalizzato solo 5 punti lontano dalle mura amiche. Nessun altro ha fatto peggio in trasferta nell’intero girone. Occhi puntati sul sempre pericoloso attaccante Umberto Del Core, per il resto fuori gli attributi e coltello tra i denti per conquistare il bottino pieno, senza accontentarsi di un pareggio, risultato al quale punteranno invece i pugliesi. In casa grigiorossa, restando da verificare le condizioni di Favalli, che potrebbe fare il suo rientro sulla sinistra, sebbene Sales si sia comportato bene fino ad ora. MERCATO Tra i tanti nomi accostati nelle ultime ore alla casacca grigiorossa, è rispuntato il nome di Cellini come possibile rincalzo per l’attacco. Dopo l’arrivo di Cesar, infatti, il reparto avanzato rimane sotto la lente dei dirigenti grigiorossi. Il nome più probabile, tuttavia, rimane quello di Davide Possanzini, elemento peraltro in grado sia di giocare come prima punta che come punta esterna, che continua ad allenarsi con la truppa di Brevi e alla fine potrebbe essere confermato. PROBABILE FORMAZIONE Alfonso, Semenzato, Polenghi, Minelli, Favalli; Fietta, Pestrin, Dettori; Samb, Musetti, Le Noci.
Mercato: la pista Possanzini è sempre attuale
SERIE D
Il Pizzighettone va all’assalto del Fiorenzuola
Solo un pareggio (1-1) per il Pizzighettone nel primo incontro del 2012. I rivieraschi, in vantaggio con il solito Miftah, sono stati raggiunti su rigore dal Darfo Boario e malgrado l’assalto finale, si sono dovuti accontentare di un punto. Domenica è in programma la trasferta non impossibile di Fiorenzuola.
SERIE D (18ª giornata) Castiglione 43; Mapello 37; Pizzighettone 34; Olginatese 32; Caronno 31; Castellana 29; Rudianese, Ponte San Pietro-Isola, Voghera 28; Pro Piacenza. AlzanoCene 27; Darfo Boario 25; Gozzano 23; Carpenedolo 22; Seriate, Fiorenzuola 21; Seregno 20; Gallarate 19; Cologno, Fidenza 17.
32
Sport
Venerdì 13 Gennaio 2012
VOLLEY B2
Dopo il netto successo di Castelnuovo i bleus chiedono strada al modesto Costa Volpino
Una Reima autoritaria allunga in classifica Undicesima giornata decisamente favorevole per la Reima Crema. I ragazzi di mister Vittorio Verderio hanno fatto il loro dovere, superando in trasferta con un netto 0-3, la Pallavolo Castelnuovo, giocando un volley piacevole e a ritmi alti, specialmente nei primi due set, vinti agevolmente per 19-25 e 20-25. Nel terzo, invece, la forza del gruppo cremasco è stata determinante per archiviare l’incontro con i veneti. Ma a rendere il turno trionfale ci ha pensato Viadana, superando
La Reima in azione
per 3-2 il Sassuolo: risultato che ha permesso alla Reima di allungare a +4 in classifica sugli proprio sugli emiliani. «Questa vittoria – afferma l’alzatore Nicola Mazzonelli, ex di turno dell’incontro – ci permette di tenere la vetta della classifica. Ora il nostro obiettivo sarà quello di chiudere al meglio il girone d’andata, ma non sarà facile perché Costa Volpino e Bedizzole cercheranno di metterci i bastoni fra le ruote». Sabato alle ore 18 i blues torneranno in campo
al PalaBertoni contro la Cbl Costa Volpino, formazione bisognosa di punti per uscire dalla zona retrocessione. Si attende il pubblico delle grandi occasioni per tifare la capolista, quanro mai vogliosa di raggiungere la B1. CLASSIFICA (11ª giornata) Reima Crema 27; Sassuolo 23; Montecchio 22; Bedizzole, Modena Est 21; Viadana, Cisano 18; Parma, Verona 16; Castelnuovo 15; Gorgonzola 14; Costa Volpino 10; Vignola 6; Piacenza 1.
Pergo, la situazione si è fatta difficile
La pesante sconfitta con il Portograuro ha lasciato il segno ma è sbagliato addossare tutte le colpe sul tecnico Brini
Prima Divisione - Tra tonfi in campionato e voci poco rassicuranti la squadra deve cercare di rialzarsi domenica a Bassano
U
di Stefano Mauri
n Pergo profondamente cambiato, o meglio, rivoluzionato rispetto al recentissimo passato, domenica scorsa non ha potuto nulla dinanzi ad un Portogruaro più forte, affamato, unito e quadrato. Il risultato finale (4-1 per l'agguerrita equipe veneta) è l’esatta fotografia del match e deve mettere in guardia la truppa cremasca per il futuro. Occhio alla partita di domenica a Bassano del Grappa, dove l’ultimo posto in graduatoria dei giallorossi cari a patron Renzo Rosso (mister Diesel), non deve trarre in inganno: il sodalizio allenato da Osvaldo Jaconi (vecchia volpe del football moderno) è potenzialmente in grado di far male. Attualmente tra cessioni illustri, arrivi promettenti (su tutti quello di Alessandro Cazzamalli), voci inquietanti (troppi rumors riportano a film malinconici, a flashback già visti) e penalizzazioni (reali e virtuali), il Pergocrema è un porto di mare; allenare in queste
condizioni è difficile per chiunque, gettare la croce addosso a mister Fabio Brini stona. Più che proclami altisonanti, stadio da serie B (l’ipotetica megagalattica “Arena Gialloblù” suona troppo di spot elettorale, ndr), obiettivi pirotecnici e calciatori in declino ma dal passato vip, l’intramontabile Pergolettese necessita di una serena e solida continuità societaria accompagnata a programmi, magari non da prima pagina, ma pragmatici, equilibrati e proiettati nel lungo periodo. Il signor Sergio Briganti prima di essere il presidente del club “cannibale” (ancora complimenti per aver rilevato - insieme Il tecnico Brini a soci che a distanza di mesi potrebbe presentare alla piazza - il testimone dal dottor Manolo Bucci, ndr) è un imprenditore che vive di calcio: una serena chiacchierata globale per capire il passato, l’attualità e il domani “canarino”, indubbiamente creerebbe i presupposti per interpretare, senza
ipocrisia, le sue intenzioni in terra cremasca, il muro contro muro non giova a nessuno. Da quando Stefano Bergamelli, in fretta e furia (questa è la sua macchia reale, perchè il “Berga” sino al giugno 2010 aveva fatto benissimo, ndr) si è sbarazzato del Pergocrema, ci si è preoccupati più dell’apparenza che della sostanza, ma la categoria d’appartenenza, senza contenuti concreti, avvolgenti, non basta ad alimentare il calcio di provincia. Per Crema, viaggiare in Prima Divisione è un lusso eccezionale, Briganti merita riconoscenza, non insulti, ma è giunto il momento di sedersi intorno ad un tavolo con serenità: il Pergo è una leggenda autoctona che profuma di passione popolare da tramandare con costruttiva chiarezza. PROBABILE FORMAZIONE Cicioni, Celjak, Mattia, Coletti, Fabbro, Cuomo, Adeleke, Tortolano, Guidetti, Babù, Cazzamalli.
IL TABELLINO
PERGOCREMA-PORTOGRUARO 1-4 PERGOCREMA: Cicioni, Celjak, Mattia, Cuomo, Romito, Coletti, Adeleke (19’ st Testardi), Romondini, Pià, Guidetti, Tortolano. A disposizione: Pennesi, Fabbro, Rizza, Cazzamalli, Angiulli, Merito. All.: Brini. PORTOGRUARO: Bavena, Regno, Pondaco; Herzan, Cristante, Radi, Lunati (35’ st Santandrea), Coppola, De Sena (34’ st Luppi), Liccardo, Corazza (44’ st Salbre). A disposizione: Mion, Balduit, De Cillis, Santandrea, Moras. All.: Rastelli. ARBITRO: Maresca di Napoli. RETI: 14’ st Corazza, 31’ st De Sena, 33’ st Corazza, 42’ st Corazza, 43’ st Guidetti. NOTE: ammoniti Lunati, Coletti, Guidetti, Cuomo, Liccardo.
CICLISMO
Giancarlo Cambiè, per 10 anni meccanico professionista, consiglia: «Si deve mettere tutto alle spalle»
Il mago della bici commenta la stagione 2011
Giancarlo Cambiè, nato a Crema l’8 marzo 1967, poi cresciuto a Pandino, salvo trasferirsi a Madignano con la moglie Mara Pola, non si sente assolutamente uno qualunque, perché qualunque non lo è. Lui è considerato uno dei più preziosi meccanici di biciclette, avendo lavorato per dieci anni nella squadra professionisti della Lampre. Lo incontriamo nella sua officina “GR Bike” con annesso show room in via Castello a Pandino, dove “il maestro” ci accoglie con la consueta cordialità. Entriamo nell’azienda, ci mostra un telaio dicendo: «In questi anni di sacrifici, la bicicletta ha conosciuto innovazioni, tuttavia dispone di ampi margini di miglioramento, qualunque sia il tipo di materiale, acciaio, titanio, alluminio e carbonio». Come mai il ciclismo italiano ha fatto cilecca nel 2011? «Non è poi Giancarlo così conciato come si può pensare - ci Cambiè spiega Cambiè - anche se le vittorie sono state poche, nessuna di peso, ma annate così vanno archiviate senza starci a pensare troppo. Per quanto mi riguarda, sono sufficientemente soddisfatto di quello che ho raccolto». Zero al nostro movimento, per ritrovare un’annata così negativa bisogna andare indietro
BOCCE
Palabosco, finali della Regionale
Fari puntati sulle accoglienti corsie del bocciodromo di Bosco ex Parmigiano dove sabato 14 si concluderà la gara regionale organizzata da Sabrina e Claudio, gestori del bar-pizzeria Palabosco. Buono il livello di gioco durante le due settimane di gironi che hanno visto il successo, tra gli altri, di Pettinari-Visconti R., Pedrignani-Minerva, Dusi-Barbieri, Stinghini-Tessadri, CorbariPedretti, Bettinelli-Pietrobelli e Visconti-Rossi. Le finali, sotto la direzione di Franco Bassetti, inizieranno alle ore 18 con gli spareggi e si giocherà sulle corsie del bocciodromo comunale e del Palabosco dove si concluderà la manifestazione.
nel tempo: stagione 1959. Anche in quell’occasione non seppero vincere uno straccio di corsa che conta. Niente Sanremo, Fiandre o Roubaix. Niente Liegi, o Lombardia. Non parliamo di Giro, Tour e Vuelta. «Non è stata una stagione felicissima, per noi italiani, la Lampre si è difesa, soprattutto nella prima parte con Scarponi, poi ci siamo un po’ persi». Quandosi è manifestata questa sua passione per la bici? Giancarlo Cambiè, ci scruta in silenzio con occhi interrogativi, poi dice: «Ho cominciato a lavorare come apprendista a soli quattordici anni da Pino Pozzi a Pandino, poi dal 2000 al 2010 sono salito sull’ammiraglia della Lampre, del presidente Emanuele Garbussera, con general manager Beppe Saronni, squadra che ha magnificato la mia carriera». Cambiè, si è ritagliato uno spazio importante sia in campo nazionale che internazionale, si è fatto conoscere con dignità nel mondo del ciclismo professionistico. «Scusi, mi lasci dire una cosa: se un tennista entra nella top ten, perché deve essere considerato un fenomeno, mentre nel ciclismo italiano abbiamo Scarponi che è nei primi cinque nel ranking mondiale, die-
tro solo a Gilbert, Evans, Contador e Rodriquez e neanche viene preso in considerazione? C’ è qualcosa che non quadra…». Cosa manca al ciclismo italiano? «Un pizzico di fortuna, ma anche un po’ di pazienza. Vogliamo sempre tutto e subito. Intanto abbiamo ancora qualche vecchietto che può dire qualcosa come Petacchi, Scarponi , Basso e lo stesso Cunego. Poi c’ è Nibali, che è un corridore di grandissimo talento che può crescere». Lei è stato al fianco di Gilberto Simoni (vincitore del Giro d’Italia 2001 e 2003), Damiano Cunego (trionfato del Giro d’Italia 2004 ), Alessandro Ballan, campione del mondo al mondiale di Varese 2008 e Alessandro Petacchi, che in sedici stagione da professionista ha colto 162 vittorie. Nostalgia? «Sono sceso dall’ammiraglia e ho cominciato un’altra vita, meno stressante - confessa Giancarlo Cambiè - penso alla famiglia, insieme a mio cognato Roberto Pola, ex corridore della ciclistica Madignanese, della quale mia moglie Mara Pola è presidente e ho aperto il punto vendita “GR Bike”, negozio per il vero appassionato di ciclismo e sono rivenditore della Willer Triestina, la bicicletta dei campioni che ho citato, per la quale ringrazio l’amministratore delegato Gastaldello che ha sempre creduto in me e mi ha dato la possibilità di rappresentare il suo marchio». Fortunato Chiodo
Le Querce e Tranquillo credono nella rimonta di Massimo Malfatto
Un pareggio e due sconfitte è il bilancio delle nostre tre formazioni impegnate negli incontri di andata della seconda fase del campionato italiano per società. Sabato le partite di ritorno con qualche possibilità per Tranquillo e Querce, nessuna per la canottieri Flora. LE QUERCE Sulle accoglienti corsie del Palabosco inizia bene il match della bocciofila griffata “pasticceria Betti”, poi sbanda ma alla fine conquista un meritato pareggio. La terna formata da Bellardi-Bocchi-Zigliani perde il primo set (5-8) ma vince il secondo per 8-4 mentre sull’altra corsia partita perfetta di Angelo Rotta che vince per 8-1 ed 8-5. Nella seconda fase identico scenario sia per Zigliani che per Rotta-Bastoni che giocano con meno lucidità, soprattutto nei momenti
decisivi e vengono sconfitti sul filo di lana. Il ct Franzini tenta la carta Bocchi nell’individuale ma senza successo, mentre la coppia vince (8-7) al termine di una partita batticuore. Sabato a Laveno Mombello la formazione cremonese dovrà cambiare registro per augurarsi di superare il turno. TRANQUILLO Sulle corsie del bocciodromo di Cuvio sconfitta di stretta misura della bocciofila soresinese, ma la formazione di Pilla ha tutti i numeri per credere nella qualificazione nell’incontro di ritorno a Soresina. La terna Bigoni-Fontana-Mametti vinceva il primo set, ma perdeva il secondo, mentre serataccia nella specialità individuale sia per Garda che per il suo sostituito Folzini. Disco rosso anche per la coppia Fontana-Folzini sconfitta in entrambi in set, ma uno splendido Giuseppe Mametti si esaltava e dava il punto dell’ottimismo alla sua squadra.
FLORA Chi invece non può più credere alla qualificazione (ma ci ha mai sperato?) è la bocciofila rivierasca nettamente battuta dalla Carlazzese. Contro la formazione varesina, campione italiana uscente (ma sono proprio di categoria C?) i cremonesi sono apparsi paralizzati ed incapaci. Si sono salvati dallo sfacelo la coppia Dalmiani-Capelli che hanno pareggiato il loro incontro, mentre sonore sconfitte sono arrivate dagli individualisti Capelli e Gerevini e dalla terna Gerevini-Carotti-Ghidelli contro avversari che hanno dilagato. CAMPIONATO ITALIANO DI SOCIETA’ RISULTATI INCONTRI DI ANDATA 3ª CATEGORIA (gare di ritorno il 14-01) Le Querce - Renese (VA) 1-1 Carlazzese (CO) - Can.Flora 3-0 Beigiurnà (VA) - Tranquillo 2-1
Convegno a Vercelli
Promosso dall’Uisp - Area PerlaGrandetà - si è svolto lo scorso nel Salone Dugentesco di Vercelli il convegno nazionale sul tema “La prevenzione attraverso i piani di riattivazione e promozione del movimento”, cui hanno preso parte in rappresentanza del comitato provinciale Uisp di Cremona i delegati Natale Azzini e Claudio Ardigò. Non è casuale che il convegno si sia svolto nella città piemontese, dove da anni è in atto un progetto incentrato sull’attività motoria delle persone anziane, che vede l’Asl e le associazioni del territorio dare “gambe” a vari percorsi di riattivazione. Il convegno ha confermato che è in atto un mutamento epocale che obbliga tutti a rivedere e mettere in discussione i tradizionali schemi di politica sociale ed il ruolo delle associazioni riguardo l’attività motoria rivolta a quella fascia di età di “giovani anziani” (tra i 65 e i 75 anni). Molti e altamente qualificati gli interventi e le esperienze proposte nell’arco della giornata, che hanno messo in atto sinergie fra gli operatori della salute e del movimento, fra istituzioni e territorio nei processi di prevenzione e di promozione della salute. Scientifica-mente è stato dimostrato quanto la prevenzione primaria possa ridurre il numero di eventi o produrre eventi meno gravi come la prontezza nelle diagnosi e nel trattamento e possono ridurre in modo significativo mortalità e disabilità. Capitolo a parte sull’importanza dell’attività fisica, che accresce ulteriormente la quota di pazienti, che riacquistano capacità funzionali ed un livello accettabile di qualità della vita, ma quello che più conta è che a questo processo virtuoso debba seguire un percorso di rinforzo e riattivazione co-stante e continuativo che solo strutture radicate sul territorio possono assicurare.
Sport
Venerdì 13 Gennaio 2012
33
La difesa sta aiutando la Vanoli Braga
Nel turno infrasettimanale la Benetton ha espugnato Milano, ingarbugliando ancor di più il fondo classifica
Serie A - Il successo su Varese vale tantissimo, ma ora servirebbe ripetersi sabato sera a Treviso
U
di Giovanni Zagni
na super difesa, perfetta come un orologio svizzero, ha consentito alla Vanoli Braga di battere domenica scorsa la Cimberio Varese per 69-61 e di lasciarsi momentaneamente alle spalle Casale Monferrato e Teramo, che mercoledì sera si sono sfidate in terra piemontese e dove gli abruzzesi hanno colto la terza vittoria consecutive, che inguaia la matricola di coach Crespi. Con Varese che viaggiava a medie di realizzazione inarrivabili per il potenziale di Caja, è stato invece compiuto il “miracolo sportivo” ed è stato così sovvertito un pronostico che pareva scritto. Roba da non credere... La preparazione della partita da parte di Attilio Caja è stata perfetta ed i varesini ci hanno messo del loro, tirando spesso male ed in fretta, costretti dalle marcature asfissianti dei cremonesi. Sotto i tabelloni, invece, gli ospiti hanno fatto valere tutto il loro talento, conquistando ben 43 rimbalzi contro i 28 della Vanoli Braga. Bravi i giocatori di Recalcati anche nei libero (87%) contro il 68% della Vanoli Braga. Ma dalla linea tiravano... senza difesa. Nell’occasione anche il pubblico si è mostrato grandemente partecipe e finalmente anche a Cremona si vede e si sente il tifo, corretto e costante per tutto l’arco di gara. Per tornare alla partita in
16ª Giornata Cantù-Biella 66-61 Casale M.-Roma 92-93 Caserta-Montegran. 66-75 Cremona-Varese 69-61 Pesaro-Bologna 86-77 Sassari-Siena 75-91 Teramo-Milano 74-68 Treviso-Venezia 67-68 Ha riposato: Avellino 17ª Giornata Bologna-Siena 75-71 Casale M.-Teramo 60-62 Caserta-Biella 90-76 Milano-Treviso 80-81 Montegran.-Cantù 89-73 Roma-Pesaro 73-77 Varese-Avellino 94-78 Venezia-Sassari 91-71 Ha riposato: Cremona
CLASSIFICA Siena 22 Milano 20 Bologna 20 Venezia 18 Cantù 18 Pesaro 18 Varese 16 Avellino 16 Sassari 14 Caserta 14 Biella 14 Roma 14 Montegranaro 12 Treviso 12 Cremona 10 Casale M. 10 Teramo 8
sé, diciamo che Tabu ha giostrato ottimamente, così come bene hanno fatto Perkovic, Milic, Cinciarini e Tusek. Anche Lighty (partito alla grande e poi un po’ calato) ha dato un contributo notevole. In ripresa rispetto al recente passato Lorenzo D’Ercole. Al contrario, Roderick continua a non essere un fattore determinante, anche se ha il grande merito di aver messo “una bomba” e due tiri liberi in un momento delicatissimo dell’ultimo
(16-8, 36-26; 52-43) VANOLI BRAGA CREMONA: Lighty 11 (3/7, 0/3), Cinciarini 11 (2/4, 1/3), Mazic ne, Lottici ne, Antonelli ne, Tabu 15 (3/3, 2/4), D’Ercole 3 (0/1, 1/2), Perkovic 8 (4/5, 0/2), Milic 7 (3/7 da due), Tusek 9 (2/2, 1/1), Belloni ne, Roderick 5 (0/2, 1/3). All.: Caja. CIMBERIO VARESE: Demartini (0/1 da tre), Hurtt 4 (2/8, 0/3), Stipcevic 3 (1/2, 0/3), Rannikko ne, Talts 4 (2/3 da due), Diawara 21 (6/12, 2/4), Reati (0/1 da tre), Garri 2 (1/2 da due), Kangur 16 (2/5, 2/6), Ganeto 3 (1/3, 0/1), Bertoglio ne, Fajardo 8 (3/6, 0/2). All.: Recalcati. ARBITRI: Mattioli, Weidmann e Biggi.
quarto. Mercoledì la Vanoli Braga ha osservato il suo turno di riposo, mentre sabato (ore 20.30) sarà in campo a Treviso per incontrare la Benetton che non ripete, per ora, i fasti della sua esaltante storia sportiva, stante anche qualche difficoltà psicologica a gestire il presente (la famiglia Benetton abbandonerà la sponsorizzazione a fine annata) e con un roster non certo da alta classifica. Così da Treviso se ne è andato Gentile,
SERIE B
Assi e Crema in campo sabato alla ripresa dal campionato
E’ terminata con un quarto posto l’avventura del Basket Team Crema nella Final Eight di Coppa Italia, svoltasi a Santa Marinella. Dopo aver battuto 58-46 l’Alpo, le cremasche sono state superate dalla squadra di casa per 52-48 e poi stremate hanno ceduto anche il terzo posto all’Ariano Irpino, che si è
BASKET SERIE C
CREMONA-VARESE 69-61
imposto 75-52. Dopo questa positiva esperienza, le cremasche di Sguaizer tornano in campo sabato per la ripresa del campionato, ospitando l’Usmate. Impegnato casalingo anche per l’Assi Cremona, che attende la visita dell’Usmate. Obiettivo è aggianciare in classifica che orobiche e riprendere così la
marcia che porta ai playoff. Un match che si annuncia non facile per le cremonesi e dall’esito assai incerto. CLASSIFICA (13ª giornata) Broni 24; Valmadrera, Crema 22; Costamasnaga 18; Lussana Bergamo 16; Cremona, Carugate 14; Albino, Cantù 10; Vittuone, Usmate 8; Pontevico, Villasanta 6; Lodi 4.
Erogasmet in crescita
Cinciarini contro Varese
approdato a Milano e vi è ritornato Marcus Goree, ma proprio a Milano la Benetton ha fatto registrare la grande sorpresa della giornata, espugnando il paquet di un’Armani in crisi. I veneti contano così due punti in graduatoria in più di quelli di Milic e compagni, per cui ci si attende una prova di grande carattere e dal pronostico incerto in uno scontro che può essere determinante per la classifica finale. La Vanoli Braga, rigenerata dalla “cura Caja”, non deve temere questi scontri diretti e l’ha già dimostrato varie volte anche in trasferta, lottando per tutti i 40 minuti, magari soccombendo a seguito di piccoli ma determinanti episodi negativi nell’ultimo minuto. Chissà che anche il risultato ci dia conforto in questa ghiotta occasione. PROSSIMO TURNO (15-1 h 18.15) Avellino-Venezia (h 20.30), Biella-Milano, Cantù-Bologna (14-1 h 16.10), PesaroCasale Monferrato, Sassari-Caserta, SienaMontegranaro, Teramo-Varese, TrevisoCremona (14-1 h 20.30). Riposa: Roma.
Vanessa Ferrari ottiene Il Corazzi 2012 Al via il 21 gennaio la serie C il pass per le Olimpiadi non si giocherà con una Bissolati competitiva GINNASTICA
Vanessa Ferrari è stata la prima atleta cremonese ad ottenere la qualificazione per le Olimpiadi di Londra. Lo ha fatto proprio a Londra nel Test Event che assegnava il diritto a partecipare ai giochi londinesi al quale prendevano parte, oltre alla squadra italiana, le formazioni di Canada, Francia, Brasile, Belgio, Corea del Sud, Spagna e Olanda. «Se confronto il gennaio 2012 con quello del 2008, quando ero afflitta dal problema al piede – ci racconta Vanessa – è tutta un’altra cosa. Questa squadra, rispetto a quella di allora, è meno forte alle parallele ma molto più competitiva alla trave, quindi credo che potremo toglierci delle belle soddisfazioni. Appena finita la gara ho trovato sul telefonino un messaggio del mio fidanzato (il nazionale Andrea Cingolani, ndr), che mi diceva che sono una grande. Occhio però alla Fasana, è una che lavora tanto, in questo mi somiglia e se continuerà così potrà fare cose eccezionali». Erika Fasana si è infatti piazzata al secondo posto, nel concorso generale, alle spalle di Vanessa. A soli quattro decimi di punto dalla vetta anche la giovanissima Carlotta Ferito che può vantare un record: quello di essere la prima qualificato tra coloro che hanno partecipato ai Giochi Giovanili di Singapore
TENNIS
Brutta tegola sul tennis proprio alla vigilia dell’anno in cui Cremona sarà Città Europea dello Sport. Lo Stradivari ha infatti annullato la disputa del torneo internazionale “Corazzi”, che negli ultimi anni aveva tenuto alto il nome di Cremona nel mondo del tennis portando tanti campioni a competere in città. Ragioni economiche, naturalmente, hanno indotto il circolo cremonese - che non ha trovato sufficienti sponsorizzazioni, oltre a quello dello sponsor principale, la Corazzi appunto, - ad inviare la comunicazione ufficiale di rinuncia alla Federazione.
PALLANUOTO
(C.C.) Inizia il 21 gennaio il campionato di pallanuoto di serie C, con la Canottieri Bissolati che debutterà affrontando i bergamaschi dell’Osio Nuoto. La Bissolati è riuscita quest’anno a mettere in piedi una formazione che dovrebbe dare belle soddisfazioni, almeno rispetto allo scorso anno, quando la salvezza fu il principale obiettivo da raggiungere. Sono tornati alla squadra biancoceleste, infatti, i tre giocatori che lo scorso anno avevano giocato a Piacenza. Si tratta di Bartiloro, Lazzari e Costantino, tre che avevano firmato la promozione in serie B del 2008, tutti giocatori d’esperienza e con molti campionati alle spalle. Accanto a loro giocherà in porta Pasqualato, una bella sicurezza per la categoria, per cui è auspicabile che la formazione affidata alla guida di Nicola Del Monaco, possa ambire a risultati di una certa risonanza. Accanto alla prima squadra, la Bissolati riuscirà anche a schierare ben quattro formazioni giovanili: Under 20, Under 17, Under 15 e Under 13. Le squadre giovanili, che inizieranno i rispettivi campionati in questo mese, sono allenate Paolo Fioni, Gianluca Piazzi e Gianmarco Gargiulo.
Inizio d’anno con il botto per l’Erogasmet Crema, che prima è passata a Orzinuovi (78-63) e poi sabato si è sbarazzata 77-57 del Meda. Ottima come sempre la prova di Stefano Chiari, coronata da due assist e 14 rimbalzi, uno in più dell’altrettanto bravo Gianluca Borghi. I lunghi cremaschi hanno offerto una prestazione molto buona, ma al dominio a rimbalzo hanno contribuito anche le tredici carambole raccolte da Roberti e Degli Agosti. Il play cremasco ha inoltre mostrato una forma fisica più che accettabile, che fa ben sperare per il prossimo difficilissimo incontro. La seconda giornata del girone di ritorno, infatti, vede l’arrivo alla Cre-monesi del Saronno, secondo in coabitazione con Crema. All’andata i ragazzi di coach Ferrari si imposero con uno scarto nettissimo di venti punti ed è quindi del tutto logico e naturale che la Pallacanestro Crema voglia lavare l’onta subìta con una prestazione super, che oltretutto manderebbe l’Erogasmet in orbita. Doppio ko, invece, per Piadena: giovedì l’MG.K.Vis è stata travolta della capolista Monticelli Brusati (83-61), mentre sabato a ceduto al Pisogne 62-49. Domenica i piadenesi cercano riscatto a Orzinuovi. CLASSIFICA (16ª giornata) Monticelli Brusati 32; Saronno, Desio, Crema 26; Urania Milano 22; Lecco 20; Piadena 18; Orzinuovi, Pisogne 16; Lissone 12; Bernareggio, Meda 10; Gazzada Schianno 8; Campus Varese 6; Brescia, Bergamo 4.
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Sport Week
Venerdì 13 Gennaio 2012
Milan cinico, vincente e... favorito
SERIE A - Preziosa la vittoria di Bergamo in attesa del derby di domenica, ultima chance di rimonta per l’Inter
B
SERIE B
Samp, tracollo senza fine Il clou è Pescara-Verona
dal nostro inviato
ERGAMO – Vincere anche senza brillare è motivo di soddisfazione per un allenatore. Soprattutto perché il successo è arrivato su un campo difficilissimo come quello di Bergamo. Troppo compassati i rossoneri per non soffrire un’Atalanta determinata e conscia della propria forza, visto che senza la penalizzazione sarebbe in zona Europa League. C’era grande attesa per vedere all’opera Pato dal primo minuto e a conti fatti il brasiliano è stato determinante: si è procurato il rigore nel primo tempo (trasformato con qualche rischio da Ibrahimovic) e ad inizio ripresa ha colto di testa un clamoroso palo. Ma per lunghi tratti della gara è apparso svogliato e fuori dagli schemi della squadra, che a dire il vero ha giocato sotto ritmo, atteggiamento che penalizza uno scattista come Pato. A pesare per lunghi tratti sulla prestazione del Milan, è stata la giornata di scarsa vena di Boateng, forse sacrificato nel ruolo di centrocampista. Come Pato, però, il ghanese ha apposto il proprio sigillo sulla gara, mettendo in rete sotto porta un perfetto cross di Ibra, per il 2-0
ZOOM
Alexandre Pato
17ª Giornata Atalanta-Milan 0-2 Bologna-Catania 2-0 Cagliari-Genoa 3-0 Inter-Parma 5-0 Lecce-Juventus 0-1 Novara-Fiorentina 0-3 Palermo-Napoli 1-3 Roma-Chievo 2-0 Siena-Lazio 4-0 Udinese-Cesena 4-1 Prossimo Turno (15-1 h 15) Catania-Roma (14-1 h 20.45) Cesena-Novara Chievo-Palermo Fiorentina-Lecce Genoa-Udinese Juventus-Cagliari Lazio-Atalanta (h 12.30) Milan-Inter (h 20.45) Napoli-Bologna (16-1 h 20.45) Parma-Siena
CLASSIFICA Milan 37 Juventus 37 Udinese 35 Lazio 30 Inter 29 Napoli 27 Roma 27 Catania 22 Fiorentina 21 Cagliari 21 Palermo 21 Genoa 21 Atalanta (-6) 20 Chievo 20 Parma 19 Siena 18 Bologna 18 Novara 12 Cesena 12 Lecce 9
finale. Ma le note positive per Allegri non sono finite: la prova sicura e autoritaria di Mexes, assicura al Milan un valido rinforza per la difesa, quanto mai importante per una squadra impegnata su più fronti. Insomma, malgrado la concorrenza sia agguerrita (Udinese e Juve hanno vinto e restano in corsa per le vetta), il Milan appare il favorito per la vittoria dello scudetto, anche
Anno nuovo, vita vecchia e grama. Non c’è pace per la Sampdoria, sempre più contestata dai propri tifosi e soprattutto deludente anche dopo la sosta. La sfida interna con il Varese doveva rappresentare la svolta della stagione, ma i doriani sono di nuovo caduti, peggiorando ancor di più la propria classifica. E sabato è in programma la proibitiva (al momento) trasferta di Padova. Il calcio è imprevedibile, ma scommettere su una vittoria dei blucerchiati è molto difficile... Un’altra grande del campionato, il Torino, dopo un’ottima prima parte di stagione, sta tirando il fiato, anche se mantiene la vetta della classifica e ha la possibilità di tornare al successo contro l’Ascoli. Si fanno però sempre più minacciose il Verona (uscito a testa alta dalla Coppa Italia, dopo il 2-3 con la Lazio), il sempre più sorprendente Sassuolo, il Pescara di Zeman e il Padova. Per la promozione diretta sarà battaglia sino alla fine del campionato. Nel prossimo turno i fari saranno puntati sul posticipo di lunedì tra il Pescara e il Verona: in palio punti molto Giuseppe pesanti. Bene, infine, il Brescia Iachini che con Calori ha colto due (Sampdoria) successi, segnando 5 reti e non subendone neppure una. L’obiettivo della salvezza ora sembra meno lontano. 21ª GIORNATA Ascoli-Padova 0-2, Brescia-Crotone 3-0, Cittadella-Empoli 2-1, Grosseto-Livorno 1-1, Gubbio-Bari 2-2, Nocerina-Pescara 2-4, Sampdoria-Varese 0-1, Sassuolo-Juve Stabia 2-1, Torino-AlbinoLeffe 0-0, Verona-Modena 2-1, Vicenza-Reggina 0-0. CLASSIFICA Torino 42; Verona 41; Sassuolo 40; Pescara 39; Padova 38; Reggina, Varese 31; Grosseto 29; Juve Stabia (-4), Cittadella 28; Sampdoria, Vicenza, Bari (-2) 26; Brescia 25; Crotone (-1) 24; Empoli, AlbinoLeffe 22; Livorno 21; Modena 20; Gubbio 19; Nocerina 16; Ascoli (-7) 15. PROSSIMO TURNO (14-1 h 15) AlbinoLeffe-Cittadella, Gubbio-Grosseto, Juve Stabia-Empoli, Livorno-Crotone, ModenaReggina, Nocerina-Sassuolo (13-1 h 20.45), Padova-Sampdoria, Pescara-Verona (16-1 h 20.45), Varese-Bari, Vicenza-Brescia, Torino-Ascoli.
I tifosi del Milan
Il bandierone dell’Atalanta
se domenica sera dovrà respingere l’assalto di una lanciatissima Inter, che solo vincendo il derby può pensare di rientrare nella lotta per il titolo. Bene, malgrado la sconfitta, l’Atalanta di Colantuano che ha confermato il suo valore mettendo più volte alla frusta i rossoneri. Se Denis non avesse spedito sul palo a due passi dalla linea di porta la palla del pareggio, forse il risultato
finale sarebbe stato diverso. Ma a far tremare i tifosi non è certo il rendimento della squadra, ma lo spauracchio di una nuova penalizzazione per il coinvolgimento nell’inchiesta sul calcioscommesse, alla quale i nerazzurri sapranno comunque fa fronte con la grinta mostrata sino ad ora. Fabio Varesi fabiovaresi16@libero.it
Pato ceduto. Anzi no, resta. Tevez in stand by
Pato al Psg? Forse, anzi no. A metà pomeriggio di giovedì tutti i siti del mondo hanno dato per certo il passaggio di Pato al Psg di Leonardo per 35 milioni, ma dopo qualche minuto è arrivata la secca smentita del Milan: «L’attaccante ha deciso di proseguire con il Milan la sua giovane, splendida e vincente carriera». Pato ha poi aggiunto: «Il Milan è casa mia. Non volevo interrompere la mia carriera in rossonero dopo aver vinto i miei primi due trofei con questa maglia. Voglio contribuire a scrivere la storia del Milan e
ai successi futuri di questa società con allegria e in perfetta armonia con tutto l’ambiente. Questa gioia mi darà la carica per affrontare le partite future con maggiore entusiasmo, voglia di vincere e fare gol. Oggi per me è un giorno speciale. Ringrazio il presidente Berlusconi, la società e tifosi che hanno sempre creduto in me». Se Pato non parte, non dovrebbe arrivare Tevez. Si è infatti arenata la trattativa con il Manchester City, basata sul prestito con obbligo di riscatto fissato a 25 milioni più tre di bonus.
La Pomì ride, l’Icos un po’ meno
VOLLEY
Successo di prestigio per Casalmaggiore, mentre Crema è caduta in casa Il 2012 non è iniziato nel migliore dei modi per l’Icos Crema, che contro l’Acqua Paradiso Busnago ha raccolto solo un punto, malgrado le bella rimonta da 0-2 a 2-2. Poi al tie break la squadra ospite ha avuto la meglio 15-11 è ha così incamerato due punti preziosi che valgano l’accesso alla Coppa Italia. Peccato per le violarosa, che con questa sconfitta per 3-2 (25-19, 25-19, 22-25, 14-25, 15-11) vedono la vetta allontanarsi di tre e proprio domenica è in programma la sfida sul campo della capolista Loreto. Serve una grande prestazione per conquistare un risultato positivo, che premetta all’Icos di restare in scia delle prime in classifica. ICOS CREMA: Paolini 16, Togut 17, Fanzini 9, Carra (L), Devetag 11, Secolo 19, Cagninelli 1, Portalupi (L), Rondon 3. Non entrate: Baggi, Nicolini, Mutti, Bassi, Cattaneo, Mazzini. All.: Barbieri.
Sorride, invece, la Pomì Casalmaggiore che con autorità ha espugna l’imbattuto campo della Biancoforno Santa Croce e ha così sorpassato la squadra toscana in classifica. Tre punti che permettono alle ragazze di Gianfranco Milano di salire al quarto posto con 31 punti, importanti anche ai fini della griglia di Coppa Italia. A dire il vero Santa Croce, a metà del primo set, ha perso per infortunio la centrale Filipovics (ex Icos Crema), ma la vittoria delle casalasche è stata comunque strameritata. Domenica la Pomì vuole allungare la striscia di vittoria contro il fanalino di cosa Time Volley Matera. POMÌ CASALMAGGIORE: Petrucci 3, Zago 14, Nardini 11, Olivotto 13, Tomasevic 12, Kucerova 20, Bertone, Paris (L), Giorgi. Non entrate: Trabucchi, Lugli, Masotti. All.: Milano-Bolzoni.
Serie A2 14ª Giornata Crema-Busnago Forlì-Fontanellato Giaveno-Montichiari Matera-Sala Consilina Pontecagnano-Loreto Santa Croce-Casalmag. San Vito-Frosinone Soverato-San Severino
2-3 1-3 3-0 0-3 0-3 1-3 3-0 3-2
Prossimo Turno (15-1 h 18) Busnago-Santa Croce Casalmaggiore-Matera Fontanellato-San Vito Frosinone-Pontecagnano Loreto-Crema Montichiari-Soverato Sala Consilina-Giaveno San Severino-Forlì
CLASSIFICA Loreto 36 Giaveno 35 Crema 33 Casalmaggiore 31 Santa Croce 29 Busnago 26 Soverato 21 Montichiari 21 Frosinone 19 Sala Consilina 18 Fontanellato 17 San Severino 12 San Vito 11 Pontecagnano 9 Forlì (-3) 7 Matera 5
Macerata-Trento duello al vertice
Domenica è in programma la 2ª giornata di ritorno del campionato di serie A1 di volley maschile. Non sono in programma scontri al vertice e quindi è difficile prevedere travolgimenti in vetta alla classifica, dove Macerata sta minacciando la leadership della corazzata Trento. Delicata la posizione della Copra Piacenza, campione d’Italia nel 2009 ed ora terz’ultima in classifica. PROSSIMO TURNO (15-1 h 18) Trento-Piacenza, Padova-Monza-Brianza, San GiustinoLatina, Cuneo-Vibo Valentia, Belluno-Verona (h 17.30), Modena-Ravenna, Macerata-Roma (14-1 h 17.30). CLASSIFICA (prime posizioni) Macerata, Trento 35; Cuneo 32; Modena 29; Belluno 22.
Le ricette di Nonna Felicita Gamberetti con spuma al salmone
Secondi di Mare
Tranci di tonno all’aceto
INGREDIENTI PER 6 PERSONE • 4 tranci di tonno fresco • Uno spicchio di aglio • Olio d'oliva • Un ciuffo di prezzemolo • Un cucchiaio di aceto di vino • Sale e pepe
• Lavate e asciugate il tonno fresco tagliato a tranci piuttosto grossi. • Mettete in un tegame basso un po' d'olio e insaporitelo con uno spicchio d'aglio. • Una volta che l'olio sarà caldo aggiungete il tonno, lasciatelo insaporire e rosolare leggermente; quindi voltatelo, regolate sale e pepe, bagnatelo con un po' d'acqua e aggiungete un ciuffo di prezzemolo tritato. • Mettete il coperchio e cuocete a fuoco lento per una ventina di minuti. • A termine cottura aggiungete un cucchiaio di aceto per legare il sugo di cottura.
Spiedini di gamberi, seppioline e polenta
Palombo brasato in tranci
INGREDIENTI PER 4 PERSONE • 8 gamberoni • 8 seppioline • 2 fette di polenta precotta • Un ciuffo di prezzemolo • Un limone • Olio d'oliva • Sale e pepe
INGREDIENTI PER 4 PERSONE PREPARAZIONE INGREDIENTI PER 4 PERSONE • 280 g di gamberetti • 3 tranci di salmone • 10 cl di panna
• 2 cucchiai di brandy • Gelatina • Sale, Pepe
PREPARAZIONE • Sgusciate i gamberetti e bolliteli in acqua salata per 4 minuti. • Preparate una gelatina seguendo le istruzioni sulla confezione, velate il fondo di uno stampo e fatela rassodare in frigorifero. • Sistemate sul fondo uno strato di gamberetti, tenendone da parte un po'. • In una padella antiaderente cuocete i tranci di salmone per 5 minuti da entrambe le parti. • Sminuzzate la carne, togliete eventuali spine, mettetela nel mixer con la panna, due cucchiai di brandy, regolate sale e pepe. • Versate la spuma nello stampo, ricopritela con un velo di gelatina e ponete in frigorifero per 2 ore. • Al momento di servire capovolgete lo stampo su un piatto da portata e guarnite con i gamberetti.
• Pulite e lavate le seppiolin, quindi lasciatele scolare bene e asciugatele con carta da cucina. • Lavate, sgusciate e asciugate i gamberoni. • Tagliate a cubetti le fette di polenta. • Lavate e tritate il prezzemolo. • Preparate quattro spiedini infilando su ciascun stecchino 2 gamberi, 2 seppie e 2 pezzi
di polenta alternati. • Spennellate d'olio gli spiedini e cospargeteli di prezzemolo tritato, salate e pepate. • Scaldate una graticola o una bistecchiera, ponetevi sopra gli spiedini e fateli cuocere 10 minuti per parte. • Servite con qualche spicchio di limone a parte.
Trota allo spumante INGREDIENTI PER 6 PERSONE • Una trota salmonata da 1kg circa • Farina • 60 g di burro • Un limone (succo)
• Un bicchiere di spumante • Sale e pepe • Prezzemolo • Poca panna
PREPARAZIONE • Pulite la trota e tagliatela in tranci. • Infarinate i pezzi, quindi spruzzateli con succo di limone e spumante. • Salate, pepate e fate cuocere per 15 minuti, a fuoco basso, lasciando ridurre il fondo di cottura. • Infine unire prezzemolo tritato e, a piacere, poca panna.
• 4 tranci di palombo (da 200 g ciascuno) • Una cipolla grande • 2 carote
• 3 gambi di sedano • Sale e pepe • 2 bicchieri di vino bianco secco
PREPARAZIONE • Pulite gli ortaggi, quindi riducete a rondelle sottili le carote, tagliate a pezzettini lunghi 2 cm il sedano e tritate finemente la cipolla. • Ponete tutte le verdure sul fondo di una teglia capace e adagiatevi sopra i tranci di palombo, precedentemente lavati sotto l'acqua corrente e asciugati con un canovaccio. • Versate nella teglia due bicchieri di vino bianco secco e tant'acqua quanta ne occorre per coprire tutti gli ingredienti, salate e pepate. • Mettete la teglia sul fuoco e portate a ebollizione a calore moderato, dopodichè trasferite il recipiente nel forno già caldo (180 gradi) e lasciate cuocere per 40 minuti circa. • Ricordate di girare i tranci, di tanto in tanto, cercando di non romperli, e di aggiungere, se occorre, qualche cucchiaio di acqua calda. • A fine cottura, quando le verdure e il pesce saranno morbidi, togliete la teglia dal forno e portatela direttamente in tavola.
Fino a l
18 gennaio 2012