Settimanale Il Piccolo

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Settimanale

Piccolo www.ilpiccologiornale.it

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Anno III • n. 23 • SABATO 11 giugno 2016

Edizione chiusa alle ore 21

Periodico • € 0,02 copia omaggio

Non riceve alcun finanziamento pubblico

a pagina 7

40 anni di Cremona in mostra

latte, carne, vino l’etichettatura per tutelare il made in italy sul mercato

brugnoli

basket

a pagina 23

La Vanoli rinuncia ai due nazionali Cusin e Luca Vitali

Ma quale antipolitica, chi offre un orizzonte credibile vince

D

Non era già abbastanza complicato il clima politico del nostro Paese, che si sono aggiunte le elezioni amministrative della scorsa settimana. Una cosa è certa: la fedeltà al voto è ormai cosa preistorica, nel nostro Paese. Abbiamo ormai un voto ondivago, a volte bizzarro, spesso governato dagli impulsi del momento. Vengono in mente le celeberrime parole di Iva Zanicchi su Berlusconi: “beh, proviamolo!”. Forse l’esempio non è dei migliori per giudicare del buon esito di un atteggiamento simile, ma mi pare che, spesso, si vada in questa direzione. Una cosa è certa: non si può più liquidare il Movimento 5 Stelle come un fenomeno-meteora, un moto protestatario, una jacquerie. L’impressione è che il 5 Stelle si sia creato un radicamento sociale, molto spurio, molto diversificato, a cui si rivolgono persone di tutti i ceti e origini ideali, con l’evidente intento di cambiare. Dare uno scossone, svoltare. E a poco vale che le esperienze nei Comuni che stanno amministrando: Livorno, Parma, non siano particolarmente felici (a onor del vero va detto che le situazioni ereditate non erano certo delle migliori). Inoltre, si sta facendo avanti un ceto politico pentastellato, preparato, capace di guadagnare la scena, al

calcio

di Vanni

Aria nuova finalmente a Roma, dove il clima delle elezioni comunali ha elevato il senso civico di tutti, a partire dai dipendenti pubblici. Ricordate quando si toccavano i vertici dell’assenteismo in occasione delle partite della Nazionale di calcio? Storia passata, ora i lavoratori hanno promesso di stare alle regole: rimarranno a casa solo in caso di sciopero. Che è già stato proclamato dal sindacato dell’Atac per 4 ore, dalle 20.30 di lunedì alle 00.30 di martedì. Che strano orario. Non è che c’entra il fatto che a quell’ora esordisce l’Italia agli Europei?

I ras locali e i delitti fascisti

a pagina 24

Con il nuovo corso societario la Cremo ritrova l’entusiamo

di Daniele Tamburini

di là di Beppe Grillo (Toninelli, Di Battista, Di Maio...). E che dire del vincitor d’ogni tenzone, Matteo Renzi? Il Pd ha subito un’innegabile emorragia di voti. Forse, la vera illusione è stato proprio quel 40% delle europee, che – attenti – è l’unica legittimazione, a oggi, del governo Renzi. Quest’ultimo, passato dal dire che “non abbiamo vinto, ma neppure perso” a minacciare l’uso dei lanciafiamme nei circoli Pd “correntizi”, ha ancora qualche coniglio nel cappello? Lo spernacchia, adesso, anche Confcommercio, sulla questione degli 80 euro da restituire. E si ha un bel dire che sia finito il bipolarismo: mi domando quando ci sia mai stato. È vero o no che le misure più radicali in senso liberista, nel nostro Paese, non le ha messe in atto Berlusconi, ma Monti e poi Renzi? Dov’è mai stato, allora, il bipolarismo? Negli ultimi anni hanno prevalso il rigore dei tagli (tanti, certi e lineari), la navigazione a vista, il barcamenarsi a seconda dei risultati dei sondaggi. Chi vuole una visione, vada al cinema, si diceva anni fa. Ma magari qualche idea, qualche paletto, che non sia solo a carattere punitivo, ma propulsivo, qualche orizzonte datecelo.

volley

a pagina 23

La Pomì premiata a Roma dalla Cev per la Champions

canottaggio

a pagina 8

casalasco

a pagina 6

Dopo le sale toccherà ai negozi

Fatemi capire...

Le startup premiate dalla Cna

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storia

a pagina 3

imprese

a pagina 5

preside non vedente licenziata fu contestata anche a cremona a pagina 4

foto muchetti

nasce il violino del futuro Verrà presentato a Londra il 21 giugno il prototipo nato dalla sinergia tra Anlai e due college inglesi

a pagina 13

a pagina 25

I remi provinciali cercano conferme agli Italiani

Vezzoni e il flop di Foedus


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cremona Dalle ore 20.30

Sabato 18 festa del Maristella

Si tiene sabato 18 giugno alle ore 20.30 la Festa del Quartiere Maristella, organizzato dal Gruppo Anziani e dal Comitato Q7 col patrocinio del Comune di Cremona. La festa si terrà nel parcheggio di fronte

all’ingresso della Sported in via Corazzini, e prevede alle 20.30 l’esibizione di ballo bimbi e adulti, alle 21.30 canti e scenette in dialetto cremonese, e alle 22.30 ballo libero per tutti i partecipanti della festa.

Etichettatura, offensiva italiana

Renzi al Mico di Milano ha annunciato il provvedimento su latte e latticini, che attende il via libera da Bruxelles

M

di Federico Pani

atteo Renzi ha scelto la Giornata Nazionale del latte a Milano, il 31 maggio, mentre nel resto del mondo si celebrava il Milk Word Day, per dare l’annuncio: d’ora in avanti, sull’etichetta del latte dovranno essere indicati il paese di mungitura, quello di confezionamento e di trasformazione del prodotto. «Il decreto è già stato firmato… ed è già stato inviato ieri a Bruxelles», ha annunciato trionfante Renzi, insieme al ministro delle Politiche agricole, Maurizio Martina. Il decreto interministeriale, però, non si limita ad imporre un’etichettatura specifica per le sole bottiglie o confezioni di latte; l’obbligo si estende, infatti, all’intera gamma dei prodotti lattiero-caseari: latte a lunga conservazione, burro, yogurt, mozzarella, formaggi e latticini. A questo punto, toccherà alla Commissione Europea, nei prossimi mesi, dare l’approvazione definitiva. L’intento è chiaro: fornire ai produttori italiani un’arma in più per rendere competitivi i loro prodotti. Dite la verità: chi non sarebbe disposto a spendere giusto un po’ di più, se gli venisse assicurato che il latte che beve o il formaggio che ha in tavola è stato interamente prodotto in Italia? Be’, secondo un’indagine di Ismea (ente pubblico legato al Ministero dell’agricoltura che monitora il mercatolo agricolo alimentare) il 67% degli intervistati sarebbe disposto a spende-

lambrusco, l’ultimo fronte

Intanto la Regione la estende alle carni re il 20% in più per sapere veramente quello che compra al supermercato. Per non parlare di chi giudica importante la trasparenza della filiera produttiva di ciò che sta in tavola: si tratta di quasi la totalità degli intervistati, il 95%. Il merito del risultato è senza dubbi ascrivibile all’azione della Coldiretti che, perseguendo interessi legittimi di categoria (il numero delle stalle si è dimezzato negli ultimi dieci anni), ha aperto la strada a dei vantaggi oggettivi per l’intera industria alimentare del Made in Italy che, come si sa, ha il suo appeal maggiore nell’essere garanzia di qualità. Il presidente di Coldiretti Roberto Moncalvo ha affermato che «con l’etichettatura di origine si dice finalmente basta all’inganno del falso Made in Italy: tre cartoni di latte a lunga conservazione su quattro venduti in Italia sono stranieri, mentre la metà delle mozzarelle sono fatte con latte o addirittura cagliate provenienti dall’estero; ma nessuno lo sa perché non è obbligatorio riportarlo in etichetta». In Italia ci sono un milione e 700mila mucche da latte che producono latte, formaggi e yogurt. La Coldiretti sottolinea che la certificazione non può che andare a vantaggio del vero punto di forza dei prodotti, e cioè la loro assoluta qualità: la filiera produttiva vanta, per dire, la rete di veterinari più estesa d’Europa. E il vantaggio, evidentemente, è anche per i consumatori italiani: 48 chili di latte alimentare a persona e

20,7 chilogrammi di formaggi a testa consumati in un anno, questi i numeri del 2015. L’obbligo di indicare l’origine in etichetta continua la Coldiretti - salva dall’omologazione l’identità di ben 487 diversi tipi di formaggi tradizionali, censiti a livello regionale territoriale e tutelati perché realizzati secondo regole tramandate da generazioni, e permette anche di sostenere la straordinaria biodiversità delle razze bovine allevate a livello nazionale. E a proposito di bovini: pochi si sono accorti che sulla stessa linea si inserisce la mozione sull’etichettatura delle carni, illustrata da Stefano Bruno Galli (Lista Maroni) e approvata dal Consiglio regionale lombardo. Anche in questo caso, il punto resta la salvaguardia del prodotto italiano, in particolare per quelle carni non ancora regolamentate dalle disposizioni Cee. L’iniziativa è sorta anche a seguito dell’ormai celebre ricerca dell’Oms, che correlò il consumo (eccessivo) di carni rosse all’insorgenza di forme tumorali, provocando un clima di allarme sui media. «Abbiamo espresso parere favorevole alla mozione – ha affermato il cremonese Federico Lena, consigliere regionale della Lega Nord – che chiede alla Giunta di istituire una campagna di informazione chiarificatrice e, al contempo, di intervenire presso il Governo affinché si adoperi con forza presso l’Unione Europea per dare nuovo impulso all’obbligo di etichettatura d’ori-

L’intervento di Renzi al Mico, giornata del latte tenutasi a Milano

gine per tutti gli alimenti, al fine di salvaguardare la salute dei consumatori ed il reddito delle imprese agroalimentari». Tornando al decreto di etichettatura sui latticini e derivati, c’è da dire che il presidente della Lactalis Italia Jean Marc Bernier e il presidente della Parmalat Giuseppina Corsi non sono stati a guardare: hanno denunciato per diffamazione e violenza privata Roberto Moncalvo, il quale ha reso pubblica la notizia proprio in occasione della Giornata Nazionale del latte. Lactalis è la super multinazionale francese che negli ultimi dieci anni è riuscita a impadronirsi dei marchi Parmalat, Locatelli, Invernizzi, Galbani e Cadermartori. La denuncia non riguarda ovviamente il decreto, ma per Moncalvo è difficile non con-

siderarla come una vera e propria rappresaglia. L’azione penale comunque è stata archiviata la settimana scorsa dal giudice penale di Lodi, il quale non ha ravvisato condotte penalmente rilevanti. Sono 120mila i posti di lavoro legati all’attività di allevamento da latte, per un fatturato di 28 miliardi di euro; il settore carni, invece, ha un valore economico di 32 miliardi di euro l’anno e conta 180mila posti di lavoro legati alla sua filiera produttiva. Di fronte alla globalizzazione dell’industria agroalimentare (un esempio: il vino lo producono gli americani come gli australiani, l’Argentina come il Sud Africa) l’industria Made in Italy, dunque, prova ad affilare gli artigli. In attesa che Bruxelles pronunci il suo verdetto.

Unanimità della Commissione Agricoltura, presieduta da Alberto Cavalli (FI), per la proposta di Risoluzione a tutela del marchio “Lambrusco”, presentata dal M5S. Il documento invita la Giunta a vigilare affinché la Commissione Europea, come annunciato nei giorni scorsi, ritiri effettivamente l’atto delegato che apriva lo spettro della liberalizzazione della produzione di questo vino che ha un forte legame identitario con la zona a ridosso del Po. La proposta di Risoluzione, che ora deve passare al vaglio del Consiglio Regionale, ha raccolto le istanze e le sollecitazioni dei territori che in questi mesi si sono mobilitati per evitare che, in nome della semplificazione nell’etichettatura del vino, si potesse snaturarne l’identità togliendone lo specifico valore territoriale. Nel testo, infatti, si ricorda anche l’impegno condiviso da associazioni agricole, aziende vitivinicole e numerosi europarlamentari proprio per evitare che la liberalizzazione di vitigni autoctoni potesse danneggiare una produzione di grande valore sociale ed economico anche per l’alta percentuale di esportazioni a livello internazionale.


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Cronaca

Sabato 11 Giugno 2016

Licenziata la preside ex Apc Forlani

Era stata contestata nel corso della sua esperienza al Romagnosi di Parma, poi anche a Cremona, quindi a Podenzano. Alla quarta direzione, l’ispezione decisiva

P

di Vanni Raineri

reside non vedente licenziata. Una notizia, che, considerando la difficoltà di licenziare nel settore pubblico anche coloro che si macchiano di gravi reati (è di questi giorni l’inapplicabilità della Legge Fornero che mantiene in vita l’art. 18 per i dipendenti pubblici), fa certamente scalpore. E’ accaduto nei giorni scorsi, e importanti media nazionali hanno ripreso il caso, che è scoppiato nel Piacentino, ma che ha radici anche nella nostra provincia. La dirigente scolastica in questione è Maria Giovanna Forlani, 50 anni, unica in Italia non vedente. Ovviamente non è stato per questo che è arrivato il licenziamento, firmato dal dirigente dell’ufficio scolastico regionale dell’Emilia Romagna Stefano Versari. Non un fulmine a ciel sereno, ma un atto che ha fatto seguito a diversi mesi di ispezioni, effettuate sulla scorta di segnalazioni da parte di genitori. Segnalazioni che si erano ripetute anche nelle sedi in cui la dirigente aveva prestato servizio negli anni precedenti. Ci riferiamo al Liceo Romagnosi di Parma, all’Istituto Ala Ponzone Cimino di Cremona e all’Istituto Comprensivo di Podenzano (Piacenza), mentre la goccia che ha fatto traboccare il vaso è caduta al terzo circolo didattico di Piacenza, dove la Forlani ha prestato servizio fino a metà aprile, prima di assentarsi per un periodo di malattia. Maria Giovanna Forlani ha reagito al licenziamento attaccando le autorità scolastiche, colpevoli di aver abbandonato di fatto una disabile. Ma perché si è arrivati a questo? Sono stati i genitori, e con loro alcuni docenti, a raccogliere firme. «Secondo loro provoco disagio, volevano mandarmi via», ha denunciato la Forlani al Fatto Quotidiano. E ce l’hanno fatta, in quanto al termine dell’ispezione è arrivato l’allontana-

Unica dirigente scolastica italiana non vedente, ha pagato anche a Piacenza i cattivi rapporti con docenti e studenti

A sinistra l’ingresso dell’Istituto Ala Ponzone Cimino in via Gerolamo da Cremona Sopra la dirigente scolastica Maria Giovanna Forlani

mento. Giustificato tra l’altro da assenze ingiustificate e uso improprio di mezzi. Dopo le esperienze di Parma e Cremona, anche nel successivo incarico di Podenzano era stata oggetto di ispezione. Maria Giovanna Forlani si è laureata a 23 anni, e ha insegnato per 20 anni storia e filosofia, prendendo una seconda laurea e scrivendo decine di libri. Nel 2010 ha vinto il concorso ed ha assunto il ruolo di dirigente al Romagnosi di Parma. Di lì a poco è scattata la protesta dei genitori, sfociata addirittura in

un’assemblea pubblica al Palasport e in un presidio muto degli studenti fuori del liceo classico parmense. La successiva destinazione cremonese non le riservò trattamento migliore. Nel 2011 addirittura 54 docenti su 70 firmarono una lettera per esprimere “preoccupazione per il futuro dell’istituto”, che era appunto l’Ala Ponzone Cimino. Alla berlina finivano difficoltà relazionali ma anche l’uso dell’interfono non per fini didattici ad interrompere le lezioni in classe. Arrivarono anche le dimissioni per protesta di alcuni collaboratori, almeno tre, tra cui la vicepre-

side. Anche gli allievi protestarono nel cortile interno della scuola, e dopo un’assemblea sindacale arrivò la lettera dei docenti, che accusavano la Forlani di comportamento autoritario e richiami anche aggressivi. Il ritorno oltre Po non ha migliorato le cose dunque, e in attesa del ricorso al giudice del lavoro, Maria Giovanna Forlani ha anche scritto una lettera al ministro Giannini. Lamenta addirittura di essere stata pedinata per anni a Podenzano. Dal suo punto di vista paga per il suo handicap, e forse ancor più per voler introdurre disciplina in una scuola che di disciplina non ne vuol più sapere, per i detrattori autorevolezza non fa rima con autoritarismo, e il rispetto delle regole non si ottiene con la forza. Certo il ripetersi delle proteste fa pensare. Già dopo l’addio a Parma il suo caso finì sulla stampa nazionale, e lei si disse orgogliosa della bella accoglienza ricevuta a Cremona da studenti e corpo docente. Anche lì, però, il clima idilliaco durò ben poco.

reddito di cittadinanza se ne discute oggi col movimento 5 stelle

Il M5S Cremona organizza per oggi, sabato 11 giugno, ore 16.30, un incontro pubblico sul tema del reddito di cittadinanza, una misura che ha come obiettivo quello di proteggere i più indigenti, chi vive alla giornata, chi è costretto a vedere nel futuro non un’immagine di speranza, ma l’espressione concreta e reale delle proprie disillusioni e paure. L’appuntamento è in piazza Roma, con l’intervento dei portavoce del M5S alla Camera dei Deputati, Claudio Cominardi e Danilo Toninelli, e del portavoce del M5S in Regione Lombardia, Andrea Fiasconaro. C’è bisogno di una politica che ristabilisca ordine nella scala dei valori da preservare - afferma la nota del Movimento 5 Stelle - e, tra questi, la centralità del ruolo della persona e il diritto di vivere un’esistenza dignitosa sono per noi indispensabili e prioritari per ritessere una struttura economico-sociale dove l’individuo torni a sentirsi parte di una comunità, invece di essere lasciato solo a se stesso. Del resto, il reddito di cittadinanza, con la denominazione di reddito di base, è già stato introdotto da anni, in alcuni casi da decenni, in molti Paesi europei su invito diretto dell’Unione Europea, che con la raccomandazione 411 del 1992 sollecitò tutti gli Stati membri a provvedere per l’attuazione di misure in tal senso. Ancora, nel 2010 il Parlamento europeo ha approvato una risoluzione che ribadisce il “ruolo del reddito minimo nella lotta contro la povertà e la promozione di una società inclusiva in Europa”. Tutti i Paesi dell'Unione hanno dato seguito a questi inviti, tranne la Grecia e l’Italia, che sono tuttora inadempienti. Noi del M5S riteniamo ormai non più rimandabile l’introduzione, anche in Italia, di una forma di retribuzione sociale che, insieme ad una riforma complessiva degli ammortizzatori sociali, ridefinisca il sistema del welfare nel nostro Paese, adeguandolo ai mutati bisogni. Per spiegare esattamente in che cosa consiste la proposta del reddito di cittadinanza del M5S, in modo da superare la cortina fumogena degli slogan senza costrutto di segno avverso, interverranno i nostri portavoce, disponibili poi a rispondere alle domande degli intervenuti.


Cronaca

Cna premia le migliori startup Possono partecipare le imprese con meno di tre anni di età Previsti riconoscimenti nazionali ma anche a livello provinciale C

Presentato il Premio Cambiamenti, in occasione del 70° anniversario della Confederazione

di Vanni Raineri

na, Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa, compie 70 anni e li celebra con un premio indirizzato alle nuove imprese innovatrici. L’evento è stato presentato mercoledì presso lo Spazio Eventi di Co-Box a Cremona alla presenza del direttore di Cna Cremona Marco Cavalli, del presidente nazionale Cna Giovani Imprenditori Stefania Milo e dei vice presidenti di Cna Cremona Corrado Boni e Vittorio Venturini. «Questa – ha esordito Cavalli – è la sede idonea per parlare di nuove imprese. Il “Premio Cambiamenti” è partito ufficialmente il 1° giugno, ma le adesioni possono pervenire fino al 20 luglio. Siamo qui per concedere il tempo sufficiente alle imprese interessate a partecipare». Stefania Milo è entrata nei dettagli del premio: «Il nostro è anche il tentativo di avvicinare le startup (le nuove imprese, non necessariamente tecnologiche) al mondo Cna. Siamo convinti che molte aziende nascano con buone idee, ma siano carenti nella gestione aziendale». Il “Premio Cambiamenti” vedrà la consegna alla migliore startup dell’anno della somma di 20mila euro in denaro, o come primo investimento in una campagna di crownfunding; quindi altri 2.000 euro in voucher e servizi di consulenza e una serie di altre opportunità, tra cui due anni di adesione al sistema Cna, ore di consulenza da parte di esperti, viaggio e ospitalità a Dublino, giornate di studio, incontri con investitori e diverse consulenze . Ma sono presenti tre diverse categorie, e

Da sinistra Corrado Boni, Stefania Milo, Marco Cavalli e Vittorio Venturini

la vincente di ognuna avrà 5.000 euro in denaro e anche qui diverse altre opportunità. Questo grazie alla partnership con Artigiancassa, Facebook, Google, ItaliaStartup, Roland e StarsUp. «Il nostro target – ha proseguito Milo – sono le neoimprese con tre anni di età massima (iscritte al registro delle imprese dal 2013 e che non superino i 50 dipendenti, ndr), mentre i tre settori individuati sono valorizzazione del made in Italy, innovatività e tecnologia e promozione dell’Italia, quindi startup specializzate in turismo e cultura. Ognuna di queste startup può registrarsi al nostro sito (www.premiocambiamenti.it)

compilando il profilo e caricando un breve video di presentazione». Ma si profila un’interessante novità provinciale: «L’obiettivo è quello di premiare le migliori startup in assoluto, ma ci sarà una selezione preventiva territoriale, e in base al numero di adesioni potremo assegnare premi anche a livello provinciale». Provvederà una giuria territoriale, che poi tra settembre e ottobre segnalerà i tre “finalisti” (uno per categoria), mentre la finale nazionale, con la presentazione delle imprese vincitrici, si terrà a Roma in novembre per dare loro ancora maggiore visibilità.

«Cna – hanno proseguito i dirigenti – sta cercando di fornire supporto e strumenti concreti alle imprese per garantire tutti gli strumenti digitali oggi necessari. Anche in un piccolo contesto come quello cremonese notiamo segnali positivi, grazie a startup che nascono con un buon contenuto innovativo. L’innovazione per una piccola impresa è importante, permette di farsi conoscere evitando grandi investimenti nell’obiettivo». Questa vuole essere la prima edizione di un premio annuale. Vediamo se le nuove imprese cremonesi decideranno di raccogliere la sfida lanciata da

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convegno anci a s. vitale piccoli comuni, grandi prospettive

La riforma della PA sta muovendo sempre più i territori, coinvolgendo la società nel suo complesso, per gli inevitabili risvolti economici e sociali che ogni modifica territoriale ed istituzionale apporterà nelle singole comunità. Quale sviluppo, quindi, per i piccoli Comuni? Quale futuro nel progetto di riordino territoriale della Lombardia? Di tutto questo si è discusso nel convegno “Piccoli comuni, grandi prospettive” promosso da Anci Lombardia a San Vitale. Presenti, tra i relatori, il nuovo Presidente della Provincia, Davide Viola (che ha raccolto il testimone in settimana da Carlo Vezzini), il segretario generale Anci Lombardia, Pier Attilio Superti, che è intervenuto sul tema “la riforma delle Autonomie locali in Lombardia e la proposta di Anci”; Michel Marchi, presidente Dipartimento Piccoli Comuni Anci Lombardia, con la relazione “I piccoli Comuni tra gestione associata e nuovo riordino delle autonomie in Lombardia” e Gianni Rossi, Presidente Dipartimento Riforme Istituzionali Anci Lombardia. «Il processo di profondo cambiamento in atto dell’organizzazione dello Stato può rappresentare un’opportunità per semplificare e migliorare sempre più i servizi al cittadino ed imprese nell’attuale contesto socio-economico – ha precisato Davide Viola -. Le Aree Vaste ex Province saranno, quindi, quell’ente intermedio necessario e fondamentale per il collegamento tra i Comuni e la Regione». E’ seguito l’intervento di Michel Marchi, che ha illustrato il percorso compiuto da Anci Lombardia con le proposte dei piccoli Comuni riguardo l’evoluzione normativa della PA; in particolare è stato affrontato il tema delle funzioni associate ed unioni dei Comuni, all’interno delle future rivisitazioni territoriali, che riguarderanno le Aree Vaste. Le Zone omogenee, invece, non costituiscono livelli amministrativi, ma articolazione organizzativa in un’area vasta, ampia. Sono forme, quindi, di aggregazione e condivisione delle modalità di erogazione dei servizi propri dei Comuni, ambiti in cui gestire i servizi e le funzioni, anche quelle che possono essere delegate dall’Area Vasta e dalla Regione. Pier Attilio Superti ha illustrato tecnicamente lo “stato dell’arte” delle proposte Anci Lombardia rispetto alla riforma delle autonomie locali a livello regionale, con particolare riferimento al confronto tra Governo, Regione ed Autonomie locali, al patto di stabilità ed equilibri di bilancio dei comuni. Temi ripresi, nell’intervento finale, dal consigliere provinciale Gianni Rossoni, Presidente del Dipartimento Riforme Istituzionali Anci Lombardia.


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Cronaca

Sabato 11 Giugno 2016

Non ci è bastato l’esempio dei cinema? Cremonesi, sveglia Appello di Brugnoli, gestore dell’Arena Giardino: l’Amministrazione si mobiliti per salvare il commercio locale. «Quello che è toccato alle sale rischia di succedere ai negozi»

U

di Federico Centenari

n tavolo di studio sulle prospettive culturali della città, a partire dalla tutela delle sale cinematografiche tradizionali, fino al commercio in senso lato. Perché «quello che è successo e sta succedendo ai cinema a Cremona, potrebbe succedere a tutte le altre realtà commerciali». Insomma, occorre una “regia” che accomuni associazioni dei commercianti e Amministrazione per far fronte alla desertificazione del centro e salvaguardare la città. Idea non del tutto inedita, ma che risponde ad un problema reale, col quale la città ha a che fare da anni in un crescendo di silenzi, chiusure di negozi e rassegnazione ormai preoccupanti. A lanciare la proposta è Giorgio Brugnoli, gestore dell'Arena Giardino e del cinema Chaplin, proprio nei giorni dell’apertura della nuova stagione dell’Arena. Una stagione salvata in extremis dopo gli atti vandalici (l’ultimo in ordine di tempo è avvenuto questo inverno) nell’Area Frazzi, di fatto le ultime gocce del già traboccante vaso di problemi di Brugnoli, che da anni lamenta lo scarso interesse delle Amministrazioni nei confronti della sua attività. Quella avviata mercoledì 8 giugno è la trentasettesima edizione della rassegna di cinema all'aperto gestita da Brugnoli, la sedicesima nell’Area Frazzi. «Un’area – dice Brugnoli – che ho recuperato e che ho difeso a denti stretti per anni anche per difendere un principio e un’idea di cinema». Qualche mese fa, però, è stato sul

Futura mette in guardia sulle truffe telefoniche

A sinistra l’Arena Giardino in una delle tante manifestazioni ospitate, a destra Giorgio Brugnoli

punto di non farcela più. «L’area è di proprietà comunale ed è prevista una tutela di questo posto. Ma da anni manca questa tutela. Le incursioni vandaliche lo dimostrano. L’ultima è avvenuta questo inverno: hanno rotto lo schermo, gli impianti elettrici e altro. Una mazzata». Da allora qualcosa sembra essersi mosso... «Quei fatti hanno forse portato al “risveglio” di alcuni nell’amministrazione, sollecitati anche dalla forte reazione dell’opinione pubblica. Da lì sono ripartiti i contatti con il sindaco, che ha fatto una proposta di collaborazione tra Arena e Comune per una serie di eventi e, dal punto di vista economico, per un aiuto a fronte del danno attraverso una

L’associazione Futura fa sapere che, in queste ultime settimane, alcune persone si stanno spacciando per volontari dell’associazione, chiedendo offerte e proponendo vendite di biglietti per iniziative benefiche per via telefonica. La presidente dell’associazione Pia Rosani mette in guardia tutti coloro che dovessero ricevere simi-

riduzione sull’affitto dell’area». Qualche passo avanti, dunque. Sarà sufficiente a salvare quest’ultimo baluardo cinematografico dallo “strapotere” delle multisale? «L’intervento del Comune è positivo, ma quello che servirebbe è un tavolo di studio e di regia sulla cinematografia in generale a Cremona». Può spiegarsi meglio? «I cinema rimasti aperti in città li conosciamo. Sono una parte residuale di quello che era un patrimonio per Cremona. Al CremonaPo sono attive sette sale, un numero esagerato per la nostra realtà. E a novembre le sale all’Ipercoop saliranno a dieci. Si punta ad ampliare l’offerta andando a chiudere gli ultimi spazi rimasti in città (riferimento ai car-

li telefonate chiarendo che «Futura non ha mai realizzato raccolte fondi chiedendo soldi per telefono o promuovendo le proprie iniziative telefonicamente». Tutte le attività e le iniziative promosse dall’associazione vengono segnalate tramite comunicazioni ufficiali alla stampa o tramite gli abituali canali dell’associazione.

telloni alternativi offerti da Chaplin e Filo; ndr). Un’Amministrazione non può restare alla finestra mentre tutto questo accade, anche perché...». Oggi a voi, domani ad altri... «Esatto: il discorso che sto facendo non vale solo per il cinema, ma per tutte le realtà commerciali. Attualmente c’è un’intera generazione che individua non più la città, ma il centro commerciale come luogo di aggregazione. E quello che si sta facendo è convincere altre generazioni, altre aree sociali, che è giusto che sia così. Ma in questo modo a perderci siamo tutti, è tutta la città, che sarà sempre più evanescente, addormentata». Qual è il suo appello, in sintesi? «Chiedo che la politica intervenga,

Futura è un’associazione cremonese per la riabilitazione dell’infanzia, che occupa un piccolo spazio dietro la chiesa di San Sigismondo, dove è ancora possibile vedere un angolo di natura in città: cavalli, scoiattoli e tanti altri animali in libertà. Maggiori informazioni sono disponibili sul sito http://www.futura. cremona.it/.

che si muova a tutela della cultura e del commercio in città, smettendo di far passare sotto silenzio quello che sta accadendo. Occorrono strategie, volontà e rapporti di scambio efficaci tra la politica, l’Amministrazione e i cittadini. Ho chiesto che il sindaco sia capofila di un tavolo di regia con tutte le realtà economiche e sociali, con le associazioni di categoria, per far fronte allo svuotamento del centro e della città in generale». Risposte? «Per ora nessun atto concreto. La mia richiesta è stata “registrata” ma per ora non c’è ancora stato un seguito». Pensiamoci, confrontiamoci. Non lasciamo cadere l’appello di Brugnoli nel vuoto, che il rischio è sotto gli occhi di tutti e per rendersene conto è sufficiente fare quattro passi per la città. Ricordiamoci anche che il vuoto spinge dappertutto e che questa città non è poi diversa da altre “ghost town”. Come quella descritta da Nicolò Fabi in “Ha perso la città”. Una strofa, giusto per capire: Hanno vinto le catene dei negozi / 
le insegne luminose sui tetti dei palazzi 
/ le luci lampeggianti dei semafori di notte / 
i bar che aprono alle 7 / 
hanno vinto i ristoranti giapponesi /
 che poi sono cinesi anche se il cibo è giapponese / 
i locali modaioli, frequentati solamente, da bellezze tutte uguali / 
le montagne d’immondizia, gli orizzonti verticali / 
le giornate a targhe alterne e le polveri sottili / 
hanno vinto le filiali delle banche, hanno perso i calzolai / 
e ha perso la città, ha perso un sogno / 
abbiamo perso il fiato per parlarci / 
ha perso la città, ha perso la comunità / 
abbiamo perso la voglia di aiutarci.


Cronaca

Sabato 11 Giugno 2016

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La città immortalata da Muchetti

Gli scatti di 40 anni di vita sociale e civile, personaggi, cronaca nera e politica cremonese esposti fino al 30 giugno in Santa Maria della Pietà

S

di Vanni Raineri

i chiama AttimImpressi, e il titolo è più che mai centrato, perché la mostra di Giuseppe Muchetti ospitata in Santa Maria della Pietà raggruppa attimi che sono patrimonio della memoria di ogni cremonese, anzi sono ricordi impressi negli stessi momenti in cui lui, Muchetti, imprimeva le foto sviluppando i negativi. E da negativi sono sviluppate gran parte delle oltre 200 fotografie esposte nella sede museale di piazza Giovanni XXIII, e che lo rimarranno sino al 30 giugno, ultimo giorno di mostra. Sono tanti i cremonesi che ogni gior no approfittano dell’evento per fare un tuffo nel passato, e ognuno di loro ha qualche ricordo personale che si collega a qualcuna delle istantanee. Che coprono un arco di 40 anni, dal 1975 ad oggi, anche se gran parte del patrimonio fotografico esposto riguarda gli anni Ottanta e Novanta. Giuseppe Muchetti in quasi mezzo secolo ha collaborato coi quotidiani La Provincia e Cronaca, col Corriere della Sera, con Il Giorno, e con le agenzie di stampa Associated Press e Ansa. Le foto sono esposte in ordine cronologico, a partire dai lavori alla sommità del Torrazzo del 1975 fino al corteo dei centro sociali del 2015. Le situazioni, gli eventi, i personaggi, la vita sociale e politica che è narrata in quelle poche decine di metri non può mancare di catturare l’atten-

Sopra Muchetti a fianco della foto scattata a Fabio Moreni. A destra dall’alto la visita a Cremona del presidente della Repubblica Sandro Pertini nel 1982 e l’arresto di Giulio Collauto nel 1979. Sotto la spiaggia del Ponticello nel 1976

zione di chi li percorre, a mano a mano conquistato dai ricordi, magari dalla nostalgia per un panorama trasformato, un selciato di una piazza modificato, un concerto visto decenni fa. C’è un po’ tutta la Cremona (molto meno la provincia) degli anni della spensieratezza, della serie A di calcio, dei grandi eventi musicali e culturali e anche di efferati omicidi, come quello di Luca Antonazzi ad opera di Giulio Collalto, del cui arresto Muchetti è testimone. Già, perché Muchetti mica si occupava solo di sport e

spettacoli, anzi, la cronaca era la vera missione. E allora ecco un imberbe Luca Vialli assieme a Mogol, Morandi e Fogli al carcere cremonese, l’antico baracchino di Nicolini sotto il ponte di Po, gli arresti delle Brigate Rosse e la scoperta del covo di via Volturno, Craxi e Martelli in visita al sindaco Zaffanella, la grande nevicata dell’85, i tanti carnevali che riempivano le piazze, i restauri, gli eventi sportivi, i grandi nomi sul palco del Ponchielli, e poi ancora il concerto di Vasco Rossi in piazza del Duomo, le

riprese dle film Stradivari con Anthony Quinn che restituirono al centro storico l’antico aspetto, le visite fugaci di Mina, il sommergibile Toti in Po, e tantissimo altro. C’è spazio anche per altre decine di scatti proiettati su uno schermo a rotazione, la ricostruzione della camera oscura e le vecchie macchine fotografiche di Muchetti con gli apparecchi per inviare le foto alle agenzie di stampa. Ma come deve essere la foto perfetta che accompagna un evento, chiediamo al protagonista della mostra? «Ogni evento ha le sue caratteristiche – risponde Giuseppe Muchetti -, per ogni servizio scattavo più foto, poi deve esserci la “foto madre” che raccoglie tutte le sensazioni dell’evento. Anche nei piccoli servizi, magari accompagnati da una sola foto, serve scegliere quella che racconta tutto di quel che è accaduto». L’avvento del digitale in questo senso, con gli scatti ripetuti, ha dato una grossa mano. «Sì, è comodo, ma la qualità più scarsa. Le foto che accompagnano le notizie ormai sono date in diretta. Si è persa un po’

di poesia, senza fare i nostalgici, il mestiere è stato polverizzato. I giornali oggi si arrangiano, è più comodo affidarsi ai telefonini. Ma dietro tutte queste foto c’è un lavoro fatto non solo di riprese ma anche di camera oscura. Quando si usava il negativo, non era possibile sapere quale fosse la foto più importante, quella perfetta, prima dello sviluppo». Tra l’altro sei stato non solo un fotografo, ma anche un vero fotoreporter. Quante volte la notizia ha accompagnato la foto, e non solo il contrario? «Conoscendo bene la città aiutavo il giornale e spesso ero

io che portavo le notizie. D’altra parte i cittadini venivano al mio negozio magari per farsi fotografare assieme al grosso pesce appena pescato o ai funghi raccolti, nella speranza proprio di finire sul giornale». Per i visitatori è a disposizione anche il bel catalogo “AttimImpressi. Quarant’anni di fatti, storie e persone nelle fotografie di Giuseppe Muchetti”. E’ realizzato dall’associazione culturale CrArT (Cremona Arte e Turismo), che ha curato e realizzato anche la mostra, con prefazione di Vittoriano Zanolli e testi di Mario Silla.

La guerra padana dell’esotica formazione militare del Turkestan Martedì 14 giugno la presentazione in Biblioteca del libro di Paolo A. Dossena

Il volume “Hitler’s Turkistani Soldiers” (Helion and Company, 2016) di Paolo A. Dossena, sarà presentato martedì 14 giugno alle ore 17 alle Biblioteca Statale di Cremona, via Ugolani Dati 4. Il direttore della Biblioteca, Stefano Campagnolo, presenterà il libro, mentre il giornalista de “Il Piccoalo” Vanni Raineri intervisterà l’autore, anch’egli collaboratore del nostro giornale. “Hitler’s Turkistani Soldiers” racconta la strana storia della divisione Turkistan, un’esotica formazione militare tedesca della seconda guerra mondiale composta principalmente da musulmani asiatici dell’Asia centrale (il vecchio Turkestan russo) e dell’Azerbaigian (Caucaso). I l l i b ro c u r a s p e c i a l m e n t e i l background politico (il panturchismo laico) dei fondatori della divisione e sfata alcuni miti di carattere occultista-esoterico (i cosiddetti “misteri nazisti”) che avvolgono la storia quasi mitica di questa formazione militare di asiatici musulmani in uniforme tedesca. La conclusione cui giunge l’autore è che “l’islamofascismo” non esiste: il mondo musulmano è diviso tra ideologie laiche (panturchismo, kemalismo, pan-arabismo) e islamismo. I due fenomeni non sono assimilabili. Come mai, dunque, migliaia di uomini dell’Asia Centrale si trovavano nell’eser-

Sopra una scena di guerra, a destra il ritratto di un “mongolo” e la copertina del libro

cito tedesco? I volontari turkestani erano spinti da motivazioni politiche, non religiose. Tuttavia, è giusto sottolineare che più che di “volontari” si trattava di gente priva di scelta. Questi asiatici erano infatti ex soldati dell’Unione Sovietica, catturati dall’esercito tedesco durante l’avanzata in Russia. L’enorme numero di soldati sovietici che si arrendevano, aveva spinto Stalin, il 16 agosto 1941, ad emettere il famigerato ordine numero 270, che trattava come traditore chiunque cadesse prigioniero dei tedeschi. I detenuti sovietici dei campi di Hitler sa-

pevano quindi che se la Russia avesse vinto la guerra, essi sarebbero semplicemente passati dai lager nazisti ai plotoni d’esecuzione di Stalin. Inoltre, per i turchestani c’era un problema di sopravvivenza immediato: Hitler lasciava deliberatamente morire di fame i prigionieri di guerra sovietici, per cui nei lager si verificarono anche omicidi e conseguenti casi di cannibalismo. La divisione Turkistan operò in Italia settentrionale, venendo impiegata in un gigantesco rastrellamento durato due mesi nella fortezza appenninica tra Pa-

via, Piacenza, Genova e Parma. La storia di questa colossale operazione militare, durata dal 23 novembre 1944 al 15 gennaio 1945, è passata alla storia come la guerra dei “mongoli”. Questo era il soprannome che la popolazione civile italiana diede ai soldati della divisione Turkistan, una parte dei quali era caratterizzata da tratti somatici asiatici. I “mongoli” ebbero il compito di ripulire la fortezza partigiana appenninica, in quanto si temeva uno sbarco alleato a Genova, che rischiava quindi l’accerchiamento (le repubbliche partigiane alle

spalle e le truppe anglo-americane da sbarco di fronte). Il libro, quasi cinquecento pagine, include duecento fotografie dei soldati “mongoli”, immagini che costituiscono un piccolo, inedito tesoro proveniente da archivi di diversi paesi dell’Europa. Il pezzo forte della collezione fotografica proviene dall’“Archvio Croce” di Piacenza, di proprietà di Maurizio Cavalloni. Le fotografie di Cavalloni sono ritratti individuali, oppure momenti inerenti al grande rastrellamento invernale sull’Appennino.


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Rubrica

Sabato 11 Giugno 2016

QUEL CADAVERE TROVATO A VOLPARA La storia che Ermanno Mariani ci racconta risale a quasi un secolo fa. Come cronista di nera e come apprezzato storico e saggista, questo giornalista aveva tutti gli strumenti necessari per ricostruire la storia del “secondo delitto”. Ecco cosa ha raccontato in proposito: «Cercando di risolvere il caso del “secondo delit-

to”, tenevo sulla scrivania le foto di Roberto Farinacci e di Bernardo Barbiellini Amidei. Li guardavo tentando di decifrare non so nemmeno io che cosa. Il primo dei due delitti del 1924 cui si riferisce il titolo del mio libro (“Il secondo delitto”, due diverse edizioni presso Hobby and Work e una precedente edizione, come “L’ombra del ras” presso Pontegobbo) è quello arcinoto di Giacomo Matteotti.

“Il secondo delitto” avviene invece sulla strada tra Cremona e Piacenza, più precisamente alla cascina Volpara di Roncaglia, dove è ritrovato il cadavere di un fascista. Questo fatto di sangue è raccapricciante, ma non lasciamoci sviare dalla pista passionale, un falso indizio: il delitto rivela un durissimo scontro tra due ali del fascismo... (continua sotto)

Il secondo delitto, politica e non passione Una faida interna al Partito Fascista . Unica puntata

di Paolo A. Dossena

L

a figura di Farinacci è variegata. Nemmeno lui la spuntò con gli agrari, e anzi, a Roma ne difendeva gli interessi. Tuttavia, il ras di Cremona continuava a ritenersi l’allievo del socialista Leonida Bissolati, ed amava ancora presentarsi nei panni del capopopolo dei ferrovieri (aveva cominciato la carriera come uno di loro.) Quindi Farinacci diventa il capo di una corrente fascista “di sinistra” e “piccolo borghese”, che include il ras di Piacenza Barbiellini ed Edmondo Rossoni, capo della Confederazione nazionale delle corporazioni sindacali fasciste, anche lui approdato al fascismo dopo una lunga militanza in campo socialista. Tra Cremona e Piacenza il fascismo è decollato grazie ai grandi proprietari terrieri (gli “agrari”), che ora sono infuriati con la politica sociale di Barbiellini, definito ormai “il socialista in camicia nera”. Lo scontro tra l’ala fascista originaria (piccolo borghese, populista, e con tendenze anticapitaliste e sindacaliste), e quella in cui si è reincarnato il vecchio regime liberale, è presente ovunque, ma nel piacentino il solco è particolarmente profondo. Barbiellini è in contrasto con l’establishment agrario piacentino, che ha aderito al fascismo, ma che per segnalare le proprie vedute conservatrici si è autodenominato “Santa Vandea”. La grande proprietà agraria piacentina, politicamente rappresentata e tutelata dalla “Santa Vandea”, vanta antichi e profondi legami con il liberalismo conservatore di fine Ottocentoinizio Novecento. Nello stesso periodo, Piacenza è stata un centro nevralgico del sindacalismo rivoluzionario, che qui fu guidato da Rossoni, Cesare Rossi e Florindo Ajò, poi passati al fascismo. Il dissidio all’interno del fascismo vede quindi due segmenti ferocemente contrapposti.

Ermanno Mariani racconta la vicenda dell’assassinio di Ercole Lertua, seguito a quello di Matteotti. Le storie parallele di Farinacci e Barbiellini

A destra due delle tre edizioni del libro di Mariani. A sinistra Barbiellini Amidei, sopra Farinacci e a destra l’autore piacentino. In alto, sopra al titolo, una adunata a Cremona

L’ala fascista moderata, o conservatrice (come nel caso della “Vandea”), ha abbracciato il fascismo in tutta Italia come forza d’ordine capace di far ab-

bassare la cresta ai socialisti. La “Santa Vandea” è espressione di precisi interessi economici e, in nome di questi interessi, invoca la fuoriuscita dalla fa-

se più aggressiva dello squadrismo, quello di Barbiellini (e del suo amico e capo Farinacci). Gli agrari hanno contribuito attivamente all’affermarsi del fa-

scismo, e adesso si ribellano all’idea di funzionare come pubblici amministratori solo di nome: a Piacenza non si muove foglia che il ras Barbiellini non

voglia. Il fascismo facente capo a Barbiellini ha allargato il consenso alle masse rurali e si attende una reale promozione, sia sociale sia politica, dei ceti subalterni (piccola borghesia cittadina e proletariato industriale). Da questo scontro ideologico scaturisce il “secondo delitto”, un crimine politico mascherato da evento passionale. Alla cascina Volpara (Roncaglia), un esponente della “Santa Vandea”, Ercole Lertua, è trovato col cranio spappolato. Lo hanno assassinato i seguaci di Barbiellini. Nel giugno 1929 la mannaia si abbatte sulla testa di Barbiellini per la seconda volta (era già stato cacciato dal fascismo nel 1924). La segreteria del PNF lo sospende da ogni attività con una lettera durissima, alla quale seguirà l’espulsione. La “seconda ondata” rivoluzionaria non verrà mai. Farinacci è cacciato dalla segreteria del PNF nel 1926 ed è esiliato nel suo feudo personale a Cremona, Rossoni è ridimensionato. Il fascismo sta spegnendo le voci stonate: per il ribelle Barbiellini è la fine. Era nella logica delle cose che fosse la rendita agraria l’ala fascista trionfante, con qualche travaso e concessione al gruppo dei barbielliniani. Cioé gente di estrazione sociale molto meno elevata degli agrari, e che si aspetta a sua volta una promozione sociale. Anche se a differenza che altrove, a Piacenza il processo non si è compiuto in modo rapido né indolore. Perché mi sono occupato di questa vicenda? Mi interessa la storia della mia terra (sono piacentino) e mi piace raccontarla. Mi piace raccontarla come cronista di nera, come storico o come narratore. Vorrei in particolare ricordare i miei romanzi “Cronisti di Provincia”, “Oscuri delitti” e “Rapina al furgone blindato”. Uno dei miei racconti è stato pubblicato nella raccolta “Antologia delle belle pianure”, edito da Feltrinelli».


Cronaca

Sabato 11 Giugno 2016

Un ponte con Londra per il violino del futuro Il prototipo dello strumento realizzato in sinergia con due college inglesi verrà presentato martedì 21 giugno nella capitale britannica E Grazie a un accordo con l’Anlai, un esperimento unico al mondo per realizzare strumenti con “biomateriali” alternativi

di Federico Centenari

va bene che un tempo le corde erano realizzate in budello animale. E va bene la leggenda delle corde in budello di gatto – e da qui lo strano rapporto tra il violino e i felini. Ma un violino, lo strumento in sé, è pur sempre dal legno che nasce. Più o meno pregiato a seconda del “target” cui si rivolge il prodotto, ma sempre di legno si tratta. Con quali altri “biomateriali” possa essere costruito lo strumento che ha in Cremona e nella sua tradizione liutaria i suoi picchi d’eccellenza, ce lo dimostrerà Luca Alessandrini. O meglio, lo dimostrerà il 21 giugno a Londra a conclusione di una sperimentazione resa possibile dall’ANLAI (Associazione Nazionale Liuteria Artistica Italiana) di Cremona. Già, perché nasce qui, nell’alveo dell’Anlai, il violino del futuro, a metà tra provocazione e sperimentazione. Con buona pace dei puristi. Luca Alessandrini è uno studente fuori dall’ordinario. Originario di Rimini e allievo del “double master” in Innovation Design Engineering all’Imperial College e presso il Royal College of Art di Londra, da tempo sogna di applicare l’innovazione più spinta alla tradizione. L’idea di coniugare l’arte liutaria alla ricerca tecnologica applicata a particolari biomateriali è stata a suo tempo approvata dai due college inglesi presso i quali studia Alessandrini. A quel punto, a chi rivolgersi per ottenere il know-how e la necessaria esperienza in campo liutario per tradurre in realtà il progetto? All’Anlai, realtà di importanza internazionale, nata a Cremona nel 2000 e – guarda caso – apprezzata in tutto il

mondo salvo che, nella giusta misura, nella sua città natale. Nei mesi scorsi, l’ANLAI ha stretto con Alessandrini un accordo in base al quale l’associazione, tramite maestri liutai e studiosi esperti di costruzione di strumenti ad arco così come di tecnologia del legno, «si impegna a dare al dott. Alessandrini il supporto necessario per consentirgli di esplorare le proprietà acustiche dei biomateriali da lui ideati e con i quali giungere alla costruzione di un violino o di altri strumenti con nuovi materiali». Dal canto suo, l’Anlai ottiene dall’accordo la giusta eco internazionale tramite l’Imperial College e il Royal College of Art di Londra.

Ora, sull’esperimento – unico a livello mondiale – vige il massimo riserbo, come era naturale aspettarsi. Si sa soltanto che un paio di prototipi del “violino del futuro” sono già stati realizzati, ma che sarà il terzo prototipo ad essere presentato ufficialmente, insieme con i risultati della ricerca, il 21 giugno a Londra. Top secret anche i biomateriali utilizzati da Alessandrini, sebbene si sappia che per un prototipo è stata realizzata una particolare struttura in carbonio. Al di là di questo e al di là delle battute sui puristi, resta l’importanza di uno studio che, ancora una volta, passa per Cremona e per la sua unicità liutaria. Un patrimonio che, co-

me può suo malgrado testimoniare l’Anlai, troppo spesso ci viene riconosciuto e valorizzato da ogni parte del mondo, salvo che in questa città. Città dalla

quale, proprio perché poco considerata, la stessa Anlai vorrebbe addirittura trasferirsi, come recentemente deliberato dal suo Consiglio.

la casa dei liutai: ecco cos’e’ l’anlai Dal sito ufficiale dell'associazione, ecco due note sull'ANLAI. «ANLAI è stata fondata nel 2000 a Cremona dal Professor Gualtiero Nicolini con un gruppo di amici e nasce come associazione culturale per la diffusione e la promozione della liuteria italiana. Oggi l’Associazione, che annovera fra i suoi soci molti nomi prestigiosi fra maestri liutai, musicisti e studiosi, ha preso il nome di Associazione Nazionale Liuteria Artistica Italiana da quella fondata nei primi del novecento a Santa Cecilia di Roma dai più grandi liutai dell’epoca. Le attività culturali di ANLAI hanno sempre come obiettivo la valorizzazione delle scuole di liuteria italiane e la diffusione della liuteria antica e moderna sia in Italia sia nel mondo».

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calendario venatorio, si proceda

«Seppure la Provincia non abbia più la competenza, abbiamo ritenuto di procedere con la seduta della Commissione faunistico-venatoria per colmare questo gap di momentanea assenza di governance nella fase del passaggio delle deleghe da Provincia a Regione, nel rispetto delle istanze dei diversi portatori di interessi, che ruotano attorno alla definizione del calendario del comparto», ha precisato il consigliere provinciale con delega all’agricoltura Alberto Sisti (nella foto sotto). «Abbiamo ascoltato i vari componenti e richiesto alcune modifiche rispetto al passato, poichè non vi saranno più singoli calendari provinciali, ma per effetto della legge regionale, un unico calendario regionale, che recepisce le differenti istanze dei territori». Presenti all’incontro in sala consiglio della Provincia, oltre ai membri della Consulta, il dirigente all’agricoltura della Regione Lombardia UTR Val Padana Andrea Azzoni, con i propri funzionari.


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Cronaca

Sabato 11 Giugno 2016

Prima assemblea della società Servizi per Cremona. Elena Bernardini: «Basi per un nuovo modo di operare»

SpC, il direttore è Paolo Fulvio

U

n manager di livello nazionale ed internazionale alla guida di Servizi per Cremona, la newco completamente partecipata dal Comune di Cremona che, all’interno del processo di razionalizzazione delle partecipate, gestisce dal 1° aprile le attività strumentali. E’ il 51enne Paolo Fulvio, nominato dal Sindaco del Comune di Cremona Gianluca Galimberti (in qualità di unico socio) nella prima Assemblea ordinaria della società che si è svolta venerdì 10 giugno in Comune alla presenza del Sindaco, dell’Amministratore unico Elena Bernardini, del Segretario Generale Pasquale Criscuolo, del nuovo Revisore dei Conti di Servizi per Cremona Saveria Morelli, della segretaria verbalizzante Chiara Benna, responsabile del Controllo di Gestione - Rapporti con le Partecipate del Comune di Cremona. Dal punto di vista delle attività, nonostante il recente avvio della new-co, si afferma dal Comune, si evidenziano già alcuni risultati. In questi due mesi, a seguito di numerosi incontri/confronti organizzativi ed operativi con il socio unico

Comune di Cremona, su iniziativa dell’Amministratore unico Avv. Elena Bernardini e della struttura dell’Assessorato ai Lavori Pubblici si stanno rafforzando le attività per la pianificazione delle attività strumentali a favore del Comune di Cremona, dalla manutenzione strade e dei marciapiedi al servizio di segnaletica, dalla gestione dei varchi alle valutazioni in ordine al piano neve in vista della prossima stagione invernale. Sono state già introdotte innovazioni dal punto di vista operativo rispetto al passato. «Da quando è stata avviata la nuova società Servizi per Cremona s.r.l. - la dichiarazione dell’Amministratore Unico Elena Bernardini - si stanno gettando le basi per un nuovo modo di operare con l’obiettivo di ottimizzare gli interventi e di valorizzare le competenze interne ed esterne. Ogni intervento segue una procedura codificata ed ogni ordinanza legata alla viabilità ed ai cantieri ha un riscontro formale: questo rappresenta, rispetto al passato, una vera innovazione nella gestione e nell’esecuzione degli interventi e può consentire un più efficace controllo ed una migliore programmazione».

A sinistra l’asemblea, qui sopra l’Amministratore unico Elena Bernardini

Tra i temi all’Ordine del Giorno della prima Assemblea, la nomina del Direttore Generale. Quest’ultima figura, individuata dal Sindaco nella persona del Dottor Paolo Fulvio, potrà proseguire quell’attività di efficientamento ed ottimizzazione già iniziata e potrà, con le sue competenze tecniche e manageriali, insieme all’Amministratore unico, agevolare quella visione strategica e di sviluppo della società ne-

cessaria per garantire al Comune ed ai suoi cittadini buoni standard di servizi. Ricchissimo e di assoluto livello il curriculum vitae del nuovo Direttore, raccolto insieme ad altri undici mediante avviso pubblico, evidenziato da una apposita commissione e quindi scelto dal Sindaco. Paolo Fulvio è nato a Roma, ma da anni risiede a Cremona. Il nuovo Direttore comincerà fin da subito, in sinergia con il

socio Comune di Cremona e con l’Amministratore unico, ad impostare il lavoro con incarico in avvio dal mese di ottobre. L’entità del trattamento economico spettante al Direttore Generale, in funzione delle deleghe attribuite, era già definita dall’avviso pubblico in 75mila euro annui lordi. Presente all’Assemblea anche il Revisore dei conti di Servizi per Cremona, nominato dal Sindaco: è la dottoressa Saveria Morello, 40enne di Salerno, residente a Milano, attualmente amministratore unico della società Newel Consulting srl con attività di consulente aziendale, sindaco effettivo e revisore unico presso diversi comuni e società.

Drammaterapia, un aiuto contro ansia e depressione

Nascerà a Cremona un polo per tutte le forme di arteterapia. Caterina Gozzoli ammonisce: «Attenti ai finti terapeuti»

Arteterapia, drammaterapia, musicoterapia, danzaterapia. Ecco le nuove forme artistiche utilizzate in psicoterapia per sconfiggere patologie come ansia e depressione. Se ne è parlato a Cremona nell’ambito dell’ultimo di una serie di appuntamenti organizzati dall’Ordine degli Psicologi della Lombardia (Opl). E, proprio nella città di Cremona, nascerà un polo che accoglierà tutte le forme di arte terapia: dalla danza, alla musica fino all’arte e al teatro. «Sono diverse le discipline artistiche che possono essere adoperate come supporto alle più tradizionali terapie. Personal-

mente utilizzo la drammaterapia, ovvero l’arte del teatro, come mezzo espressivo per affrontare al meglio le diverse difficoltà psicologiche. Ansia, depressione, ma anche eccessiva timidezza o tendenza all’isolamento sono i disturbi che più facilmente risolviamo grazie alla drammaterapia». A spiegarlo è la dottoressa Caterina Gozzoli, psicologa e drammaterapeuta, nonché referente territoriale della provincia di Cremona per l’Ordine degli Psicologi della Lombardia Dottoressa, può spiegare chi è esattamente il referente territoriale?

«Il referente territoriale è uno psicologo che ha il compito di diffondere sul territorio, soprattutto provinciale, quella cultura psicologica ben nota in città come Milano, meno invece nel resto delle province. Come referenti territoriali, nel corso degli ultimi mesi, abbiamo organizzato tre eventi importanti, a Mantova e a Cremona, in cui abbiamo messo in risalto l’importanza della deontologia professionale, il problema dell’abuso della professione e l’aumento dei falsi psicologici e, non ultimo, proprio nel corso dell’appuntamento di giovedì scorso, l’importanza, appunto, della drammaterapia».

Quanto conta l’integrazione tra ragazzi disabili e normodotati? «Moltissimo. Vede, i bambini non conoscono le differenze e finché sono a scuola i ragazzi autistici o comunque diversamente abili non hanno problemi di relazione. Ma nel mondo degli adulti, purtroppo, le cose cambiano decisamente. Per questo abbiamo fortemente voluto e ideato il progetto “VolontariaMente”, grazie al quale hanno lavorato insieme ragazzi dell’associazione Didiapsi, che si occupa di problemi psichici, e studentesse del liceo Einaudi. La cosa più emozionante: le amicizie nate

al di là del lavoro». In uno dei vostri incontri avete denunciato anche l’aumento di casi di falsi psicologi, come si riconosce allora un finto terapeuta? «Di solito sono presunti terapeuti, spesso nemmeno laureati in psicologia, che facendosi scudo dietro nomi in inglese di finte associazioni o di innovative terapie alternative prendono in cura il paziente presso studi privati facendosi pagare anche profumatamente. E’ importante sottolineare però come attacchi di panico, stati d’ansia nonché problemi psicologici anche più seri non possono essere assolutamente

Caterina Gozzoli

curati improvvisandosi psicoterapeuti. Si tratta di una vera e propria truffa ai danni del paziente. Che, per tutelarsi, può verificare su internet l’iscrizione all’Ordine nazionale. Basterà digitare nome e cognome del professionista per capire se risulta, o meno, iscritto a qualche Albo nazionale. Per sentirsi più sicuri». Tiziana Morgese


Artigianato

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Tassazione sulle imprese: Cremona al 9º posto

Lo rilevano i dati dell’osservatorio della CNA che mette la nostra città nella top ten delle più tassate d’Italia con 6 punti in più della media nazionale

E’

stato presentato nelle scorse settimane a Roma, nella sede della CNA nazionale, il risultato dell’indagine condotta dall’Osservatorio CNA sulla tassazione della piccola impresa, giunto alla 3° edizione, che analizza 124 comuni italiani, a partire da tutti i capoluoghi di regione e di provincia. “Comune che vai fisco che trovi” prende a riferimento una impresa individuale, con cinque dipendenti, 430mila euro di fatturato e 50mila euro di utili. L’impresa italiana tipo. Sulle piccole imprese continua ad accanirsi un fisco fra i più voraci d’Europa. Ma questa voracità sta cominciando, di poco e lentamente, a calare. Questa indagine ci dice che complessivamente il 2015 ha segnato una discontinuità effettiva nelle politiche fiscali. Un beneficio che ha riguardato anche artigiani, micro e piccole imprese che l’anno scorso hanno visto calare il peso complessivo del fisco (Total tax rate) al 60,9%: il 3,6% in meno rispetto al picco toccato nel 2012 (64,5%). Siamo ancora, come si vede, ben al di sopra del 59,2% raggiunto nel 2011, l’anno zero del federalismo fiscale. “E’ un passo, piccolo, nella giusta direzione – afferma Bozzini Presidente di CNA Cremona - che però aspetta conferme dalle decisioni che prenderanno i Comuni nei prossimi mesi. Se i sindaci decidessero di compensare i tagli, già stabiliti, dei trasferimenti dello Stato centrale, rimettendo mano ai tributi locali, potrebbero attenuare fino a farlo scomparire il beneficio fiscale indotto dal taglio dell’Irap”. Un calo che ha registrato, di conseguenza, anche il calo del Tax free day, il giorno in cui l’imprenditore può finalmente cominciare a destinare i guadagni aziendali all’impresa e alla sua famiglia, passato dal 20 agosto del 2014 al 9 agosto del 2015. Nonostante questi dati non va dimenticato che il livello della pressione fiscale in Italia rimane intollerabile (19,4% in più della media europea) ed è fortemente penalizzante per l’attività imprenditoriale. Ma come è andata a Cremona che sia nel 2014 che nel 2015 era inserita nella infelice top ten delle città italiane con la fiscalità più elevata? I segnali sono in chiaro-scuso. Se da una parte la percentuale di tassazione scende, passando dal 68% del 2014 al 66,8 del 2015 con un calo del 1,2%, dall’altro Cremona risale la classifica delle città più tassate d’Italia, portandosi al 9° e precedendo Foggia che è scesa al 10° con il 66,4%. Per quanto riguarda il Tax free day le aziende cremonesi devono invece aspettare fino al 31 agosto. “Questi dati – prosegue Bozzini – ci dimostrano come non ci sia molto di che essere felici e soddisfatti. A Cremona, e per riflesso nella nostra provincia, la tassazione rimane ben sopra la media nazionale: il 66,8% contro il 60,9%, quasi 6 punti in più, non una

banalità. Così come non sono pochi i 22 giorni in più di mancato guadagno che ogni impresa deve aspettare per riuscire a liberarsi del fardello tassazione. Se analizziamo la situazione a partire dal 2011, l’anno zero del federalismo fiscale, troviamo Cremona addirittura al 4° posto, con un incremento di tassazione pari al 10,1%. Questi numeri confermano le sensazioni che le imprese conoscono bene, perché li misurano con mano ogni giorno, senza bisogno di statistiche. Spesso come CNA abbiamo denunciato questa situazione, ma raffrontandola con gli altri capoluoghi scopriamo che è anche peggio di ciò che percepivamo”. Cremona, regista anche la conquista della nona posizione in un’altra non invidiabile classifica, quella del reddito disponibile, dove con i suoi 16.616 euro rimane ben lontana dalla media nazionale dei 19.497 euro. “E’ un dato questo – continua Bozzini – che va di pari passo con gli altri e che chiude il cerchio di una situazione che fatica a migliorare sensibilmente. Se guardiamo dove sono posizionate in classifica i capoluoghi a noi vicini, scopriamo che la confinante Mantova è esattamente dall’altra parte, al 116° posto, con dati completamente opposti ai nostri. Non stiamo parlando di realtà lontane, ma qui a due passi. Che gli imprenditori di Cremona debbano aspettare il 31 agosto per essere liberi dalle tasse, mentre a Mantova lo sono già dal 22 luglio, con una tassazione al 55,8%, sono 50giorni in più e 11 punti in meno per pensare allo sviluppo della tua azienda. Una differenza notevole, che cambia totalmente il modo di concepire le attività di imprese, anche dello stesso settore”. Per il 2016, purtroppo, il calo della pressione fiscale si arresta. L’Osservatorio prevede addirittura un lieve incremento del Total tax rate (+0,1%) destinato a salire al 61% complessivo. Un incremento che deriva dall’aumento programmato dell’aliquota dell’Ivs (Invalidità-vecchiaia-superstiti), la contribuzione previdenziale della Cassa artigiani e commercianti, solo in parte attenuato dall’elevazione della franchigia Irap a 13mila euro. Inoltre, la maggior parte degli interventi introdotti con Legge di stabilità del 2016 non produrranno effetti sensibili sulle imprese di minore dimensione, se non il beneficio che deriva dal super ammortamento relativamente agli investimenti effettuati in corso d’anno. “E’ quanto mai urgente che la politica trovi la volontà di ridurre la pressione fiscale sulle imprese – conclude Bozzini – e non in termini di zero virgola, ma in modo tangibile. Le proiezioni sul 2016 ci dicono invece che, se non verranno introdotte nuove misure, c’è il rischio che la pressioni fiscale aumenti ancora, il che sarebbe intollerabile. Non può continuare il salasso nei confronti degli imprenditori che devono lavorare fino a fine agosto per mantenere i costi della macchina pubblica che invece non calano mai. La fotografia dell'economia cremonese che ci da il centro studi CNA, non è confortante, con un dato ancora troppo altro di pressione fiscale per poter pensare a una ripresa economica. Governo e amministrazioni comunali devono impegnarsi per ridurre il carico fiscale a livelli accettabili per permettere nuove assunzioni e investimenti”.


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casalmaggiore

mensa e trasporto scolastico, iscrizioni Ricordiamo che scadono sabato 18 giugno le iscrizioni per l’anno scolastico 2016-2017 ai servizi di mensa scolastica, pre-scuola e trasporto scolastico. I primi due servizi si prenotano on-line dal portale dedicato all’interno del sito del Comune di Casalmaggiore. La domanda di trasporto va compilato sul modulo cartaceo disponibile sul sito del Comune e presso le scuole. Per informazioni telefonare allo 0375/284420.

la storia della bigiotteria al “bijou”

Oggi al Museo del Bijou di Casalmaggiore verrà presentato il libro di Bianca Cappello “Storia della Bigiotteria Italiana” recentemente pubblicato da Skira: alle 16,30 l’autrice converserà con Sonia Sbolzani. Sarà l’occasione anche per ammirare la mostra “Indossare la Bellezza”, allestita in Sala Zaffanella fino a domani.

l’ail oglio po festeggia a san lorenzo

SAN LORENZO PICENARDI – Nuovo appuntamento presso il Castello di San Lorenzo per la sezione Ail Oglio Po. L’evento ha il titolo “Insieme per aprire il cuore all’indifferenza”, e si terrà domenica 3 luglio, con aperitivo alle ore 20 e cena alle 20.30. La serata, finalizzata alla raccolta fondi per combattere la leucemia, sarà allietata dall’intrattenimento musicale di Raffaele & Saba, con musica italiana e internazionale. Per informazioni e prenotazioni è possibile contattare i numeri 339/8120071, 339/8455508, 345/2100595 o 0372/416038. Ci saranno esposizioni di una collezione privata di grammofoni e strumenti musicali d’epoca e di mosaici e pitture di Pier Alan Lorenzoni.

all’acquario “lucciole per lanterne”

MOTTA BALUFFI – Si rinnova a Motta Baluffi l’appuntamento con “Lucciole per lanterne”, l’evento che si terrà presso l’Acquario del Po di via Bosco Cerati stasera, sabato 11 giugno alle ore 20.45. L’iniziativa è promossa in collaborazione con il Comune di Motta Baluffi l’associazione WWF Cremona e il Po fishing center. Nell’occasione sarà garantita l’apertura straordinaria dell’Acquario con visita guidata (costo di 5 euro, 4 il ridotto), e ci sarà l’intervento di Bassano Riboni di Wwf Cremona su lucciole e animali notturni. A seguire, si potrà partecipare a una passeggiata notturna lungo i sentieri limitrofi alla Riserva Naturale della lanca di Gerole alla ricerca di lucciole e all’ascolto dei richiami degli animali notturni. Per questo motivo, si consiglia di munirsi di torcia elettrica, abiti scuri e pantaloni lunghi. Per informazioni telefonare al numero 348/5634093 (o info@acquariodelpo.it).

“camminata del pizzetto” a torricella

TORRICELLA DEL PIZZO – Terza edizione della “Camminata del Pizzetto” domani a Torricella. L’evento è organizzato dall’associazione Amarcord in collaborazione col Comune, il Comitato Fiera, col museo di musica meccanica, col Gruppo Pedale Torricella, con la locale sezione Auser e con l’agriturismo Torretta di via Marconi, da cui partirà la manifestazione. La camminata, sulle due distanze di 6 e di 12 chilometri, consentirà di passeggiare in zona golenale anche sfruttando il sentiero rimesso a nuovo nel parco Lanca di Gerole. Il ritrovo (iscrizione 2,5 euro con riconoscimento, 2 euro senza) è fissato per le ore 8 presso l’agriturismo (la camminata si svolgerà anche in caso di maltempo). Poco dopo la partenza, per i partecipanti ci saranno due ristori (uno sui 6 km), e la manifestazione chiuderà, dopo la consegna dei premi, alle ore 11. E’ prevista la presenza di un medico e di un’ambulanza, e sarà possibile usufruire degli spogliatoi con docce presso la palestra comunale.

passeggiata ecologica a cingia de’ botti

CINGIA DE’ BOTTI – Il gruppo Idea Giovane organizza una passeggiata ecologica, che si terrà oggi. Gli organizzatori invitano tutti i cittadini dell’Unione Municipia per trascorrere un piacevole momento assieme e curare il decoro di Cingia. Il ritrovo è fissato per le ore 9 davanti al Municipio. L’organizzazione fornirà a tutti i partecipanti gli strumenti necessari per raccogliere e cestinare i rifiuti.

casalmaggiore@ilpiccologiornale.it

Riconferme comunali

Cavazzini e Asinari rivincono nettamente a Piadena e a San Giovanni in Croce. Maglia strappa il quorum

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di Vanni Raineri

oche sorprese e tante conferme dalle elezioni comunali nei tre comuni casalaschi chiamati domenica scorsa a rieleggere i loro amministratori. Nel comune più grande Piadena, Ivana Cavazzini ha rivinto a due anni di distanza, dopo aver potuto di fatto governare solo per un anno prima di decadere e lasciare il testimone alla vice Elisa Castelli. La Cavazzini si è ripresentata ed ha ottenuto il 65,6% delle preferenze dei piadenesi, a fronte del 34,4% di Pietro Francesconi. Insieme al sindaco Ivana Cavazzini, la lista “Obiettivo Piadena” avrà in consiglio comunale Andrea Volpi, Andrea Cantoni, Elisa Castelli, Marica Dall’Asta, Elisa Dossena, Fulvio Notari, Maurizio Bastoni e Vincenzo Di Fonzo. La minoranza della lista “Piadena al centro” avrà 4 consiglieri: Pietro Francesconi, Fabrizio Pozzi, Rudy Bruschi Robusti e Maria Luisa

A sinistra la maggioranza riconfermata a Piadena festeggia. A destra brindisi fra i confermati Asinari e Maglia

Rosati. A San Giovanni in Croce plebiscito per Pierguido Asinari, che ha raccolto il 71,7% dei consensi, contro il 28,3% dell’avversario, il predecessore Libero Monteverdi. Oltre al primo cittadino Asinari, la lista “Continuità e rinnovamento” potrà contare sui consiglieri Fabrizio Galli, Erica Maglia, Pier Luigi Cremona, Susanna Poli,

Tiziana Favero, Giovanni Zardi, Federica Bernardi Pirini. La minoranza della lista “Il Comune per tutti” sarà composta da Libero Monteverdi, Alberto Vezzosi e Roberto Trinchera. Infine, Dino Maglia è riuscito nell’intento di evitare il commissariamento di San Martino del Lago, ottenendo 262 voti a favore (era l’unico candidato) e soprattutto superando

abbondantemente il quorum del 50% dei votanti. Per l’unica “Lista per il comune”, a supportare Maglia sono eletti consiglieri Nazzareno Ceretti, Donatella Scaglioni Galli, Gianfranco Peschiera, Matteo Gerelli, Nicole Balestreri, Annamaria Conti Zanazzi, Giancarlo Guarneri, William Bonoldi, Sara Lazzarini e Mirco Zapperi.

Confcommercio, al vertice Manuel Bongiovanni Eletto il nuovo direttivo. Giulio Adami coordinatore del Casalasco

Manuel Bongiovanni, giovane imprenditore nel comparto dell’informatica e delle nuove tecnologie, è il nuovo presidente del “Gruppo Confcommercio di Casalmaggiore”. Avrà come vice Nicholas Greci e Mirca Papetti (titolare di una eccellenza del territorio, la Robby Motors). In consiglio ci sono anche Stefano Asinari, Antonella Barili, Franco Frassanito e Roberta Segnatelli. «Il nuovo direttivo – conferma Andrea Badioni, delegato della Confcommercio provinciale al territorio – unisce la continuità al rinnovamento. Gli eletti sono stati per metà confermati dal precedente esecutivo, gli altri sono alla prima esperienza. Abbiamo voluto dare il giusto peso tanto all’entusiasmo quanto all’esperienza, che poi sono i valori su cui si fonda il commercio. Pensiamo al “Gruppo di Casalmaggiore” come un soggetto collettivo che raccoglie intelligenze ed esperienze diverse, fuse in una tradizione comune, quella della Confcommercio, ma pronte ad essere parte attiva nella “governance” di una città». «Come Associazione crediamo in Casalmaggiore e nel Casalasco – commenta il segretario gene-

rale Paolo Regina –. Molto è stato fatto fino ad ora ma è il momento di un cambio di passo, di un impegno ancora più forte». Anche per questo è stato nominato Giulio Adami, già presidente del gruppo Arredamento, come coordinatore territoriale dell’intero Casalasco. Inoltre, dopo l’estate, verrà aperto un nuovo ufficio, in Galleria Gorni, che si auspica potrà essere operativo in tutti i giorni lavorativi, magari con una figura individuata proprio in Casalmaggiore. «In questi anni, come manager del Distretto dell’Attrattività, abbiamo cercato di accompagnare lo sviluppo del Casalasco. – spiega Paolo Regina –. Abbiamo coinvolto, insieme al Comune capofila di Casalmaggiore, circa venticinque altre amministrazioni. Un lavoro silenzioso che ha portato contributi regionali importanti, utili in particolare per la valorizzazione turistica. Crediamo nelle potenzialità del territorio e nei nostri commercianti. Proprio per questo abbiamo voluto migliorare la qualità dei nostri servizi. Essere vicini alle imprese, in fondo, è la nostra mission. Con l’elezione del direttivo e la nuova sede abbiamo tutti gli strumenti per declinare operativamente questo obietti-

Il nuovo consiglio direttivo

vo». «Il terziario a Casalmaggiore – conferma Giulio Adami – rappresenta uno dei vettori dello sviluppo locale. Rilanciare il “gruppo territoriale” e dare voce agli imprenditori significa riaffermare la valenza e il peso specifico che abbiamo nella nostra economia. In questo modo, ancor più che in passato, potremo essere interlocutori autorevoli per le istituzione ed esprimere ancor meglio la nostra vocazione ad essere cittadinanza attiva. Abbiamo pensato a un “gruppo” aperto, cioè capace di coinvolgere anche le altre imprese. Solo lavorando insieme possiamo rendere più forte l’economia e riaffermare quel ruolo di servizio e di animazione sociale che è elemento caratterizzante del nostro settore».

Dal Consorzio Bonifica Navarolo 330 gabbie per catturare le nutrie Come noto la specie alloctona della nutria, ormai diffusa capillarmente nelle nostre zone, è fonte di notevoli danni alla rete delle canalizzazioni di bonifica ed irrigua sia del reticolo consortile che del reticolo minore comunale nonché privato, e dunque conseguentemente a tutto il territorio ricadente nel comprensorio consortile che, come noto, racchiude in sé 25 comuni, di cui 13 in provincia di Cremona e 12 in provincia di Mantova. Le attività di ripristino dei danni provocati da questa specie si ripercuotono ovviamente sui costi del Consorzio e pertanto dei contribuenti. Più volte da parte di varie istituzioni,

sebbene l’attività di eradicazione risulti di competenza per lo più comunale, è stato richiesto al Consorzio di Bonifica Navarolo, quale gestore istituzionale della rete di bonifica ed irrigua, un impegno concreto su questo versante. Proprio per questi motivi il Consiglio di Amministrazione del Consorzio, con recente delibera, ha inteso contribuire alla lotta alla nutria stanziando una importante cifra per l’acquisto di gabbie specifiche finalizzate alla cattura degli esemplari. Le gabbie già acquistate dal Consorzio verranno consegnate ad ogni amministrazione coimunale rientrante nel comprensorio consortile, sotto forma di co-

modato gratuito, in numero proporzionale all’estensione della rete di canalizzazione sul territorio di ogni comune. Il totale delle gabbie donate ammonta a circa 330. L’utilizzo delle gabbie rimarrà a discrezione del comune comodatario, che le gestirà secondo i propri regolamenti o secondo le prassi ritenute più opportune (distribuzione ad incaricati, agricoltori, associazioni venatorie, ecc.) Il CdA del Consorzio di Bonifica Navarolo, nell’ottica della fattiva collaborazione con gli enti locali del territorio, nel comunicato si augura che l’iniziativa risulti apprezzata nella sua concretezza.


Casalmaggiore

Unione Foedus, che disastro

Rivarolo Mantovano esce, la polizia locale Eridanus si dimezza. Marco Vezzoni: «Uno tsunami»

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Sabato 11 Giugno 2016

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Il noto ex magistrato ospite alla Diotti

Gherardo Colombo, il futuro è dei giovani

di Vanni Raineri

uel che sta accadendo all’unione dei comuni Foedus è per lo meno bizzarro. Una delle entità sovracomunali più antiche e maggiormente elogiata (e premiata) dalle istituzioni si sta sfaldando, così come si sfaldano i servizi di gestione associata dei servizi creati. Foedus fu un’unione apripista, nacque infatti circa 15 anni fa, quando ancora le unioni non erano disciplinate, ma qui gli amministratori capirono in fretta che il futuro sarebbe passato dai servizi condivisi perseguendo economie di scala. E non guardarono nemmeno ai confini provinciali, tanto che costituirono Foedus unendo Rivarolo Mantovano con le cremonesi Rivarolo del Re, Casteldidone e Spineda. I vantaggi economici non si sono fatti attendere, e nemmeno i riconoscimenti per gli obiettivi raggiunti, anche dal punto di vista dell’innovazione tecnologica. Tutto filava per il meglio, fino alla primavera del 2016. Nel frattempo da Foedus partì il progetto di una polizia locale condivisa in ben 12 comuni, unendo attorno a Foedus le unioni Palvareta Nova (San Giovanni in Croce, Solarolo Rainerio, San Martino del Lago e Voltido), Municipia (Scandolara Ravara, Motta Baluffi e Cingia de’ Botti) e il comune di Bozzolo. Un ufficio unico di polizia locale chiamato Eridanus, di cui è stato individuato anche il comandante, Guido Stradiotti. Tutto filava per il meglio, e il progetto era pronto a decollare. Fino alla primavera 2016. Ma che è accaduto nelle scorse settimane? Un disastro, tanto che per una serie di concause tutti i progetti si stanno rapidamente sfaldando. Da Eridanus sono usciti prima i comuni di Municipia, dopo aver firmato l’intesa, poi a Bozzolo è stato dichiarato decaduto il sindaco Giuseppe Torchio e i successori hanno deciso di salutare. Oggi addirittura Bozzolo rischia seriamente il commissariamento (non approvato il bilancio, si riprova il 15 giugno). Infine, il cedimento decisivo: il sindaco leghista di Rivarolo Mantovano Massimiliano Galli, in carica da due anni, ha deciso di uscire dall’Unione Foedus, con decisione del Consiglio comunale tra le forti polemiche in paese. Dei 4 comuni, Rivarolo Mantovano è anche il più popoloso (conta 2576 abitanti dei 5791 totali, quasi il 45%) e ospita la sede dell’unione. Abbiamo sentito il sindaco di Rivarolo del Re Marco Vezzoni, in carica dal 2009. La prima cosa che gli chiediamo è quanto la divergenza politica stia alla base dei recenti guai. Il riferimento alla frattura recente sul piano di sviluppo locale tra i comuni aderenti al “Gal Oglio Po” e quelli di “Terre del Po” (tra gli scissionisti che hanno scelto quest’ultima opzione, guarda caso, Rivarolo Mantovano) non è casuale. «La politica – risponde Vezzoni c’entra sì e anche no. Nella scorsa tornata nell’unione convivevano due aggregazioni riferibili al centro-sinistra (Spineda e Casteldidone) e due di cen-

Sopra il Consiglio Comunale di Rivarolo Mantovano che ha deciso la fuoriuscita dall’Unione Foedus. A destra il sindaco di Rivarolo del Re Marco Vezzoni

tro-destra (le due Rivarolo). Oggi a Rivarolo Mantovano c’è un sindaco leghista, ma a capo di una coalizione che si ispira più al centro-sinistra. Non credo sia una questione partitica, ma vedo che l’attuale amministrazione di Rivarolo Mantovano è stata trascinata nell’onda che ha demolito il Gal. Sappiamo come prima ci fosse Torchio che indossava una certa maglietta e ora c’è Fava che ne indossa una diversa. Fava, e dunque anche Rivarolo Mantovano, ha voluto far fuori il Gal e quel che c’era dietro». E dietro, tra le varie cose, c’era anche Foedus. «“Terre del Po” avrà sede a Rivarolo Mantovano – prosegue Vezzoni – e si contrapporrà a Caleffi, sindaco di Spineda, che è “figlio politico’ di Torchio. Galli ha esposto solo dei pretesti, e delle falsità. La cosa che ci ha fatto più arrabbiare è che prima si è rivolto ai media, con interviste a Oglioponews, e parlando solo dopo a noi delle sue scelte. Anch’io ho avuto i miei scontri con Caleffi, ma non mi sono mai rivolto ai media facendo minacce». A questo punto quale soluzione vede? «Formalmente possiamo proseguire in tre, l’unione è costituita. Siamo in fase di smembramento degli uffici, perché vogliamo un’unione vera e non fatta sulla carta, coinvolgendo i dipendenti, che si sono sollevati chiedendo inutilmente a Galli di fermarsi». Va detto che i dipendenti dell’unione intera hanno dichiarato uno sciopero. «All’inizio la spinta per l’unione è venuta dalla politica, poi, ai primi sintomi di campanilismi, sono stati proprio i dipendenti a sottolineare la bontà del lavoro congiunto. La gestione associata con convenzioni prevista dalla legge è una stortura (eufemismo, ndr): la soglia dell’efficienza non è data dai 5000 abitanti. La politica vuole mostrare di saper fare, a prescindere, ma qui noi sappiamo che unirsi è fondamentale, tanto che lo abbiamo fatto prima ancora delle norme che hanno reso la strada obbligata. Lo stesso bando di polizia locale portata avanti dal sindaco Caleffi guarda al di là delle soglie normative». Si riferisce ad Eridanus, altro progetto in bilico. «E’ saltato, ora siamo nel mezzo di uno tsunami. Con Eridanus proseguia-

mo noi tre comuni rimasti in Foedus assieme a Palvareta Nova, per costituire una squadra minima. Cerchiamo di unire qualcosa». Se le unioni sono un matrimonio con unione di beni, siamo al divorzio. «Ci eravamo finalmente accorti che i dipendenti non erano più dei comuni, ma dell’unione, ora siamo qui a ridividerci i “beni” andando per vie legali. Galli afferma di non dover nulla all’unione, ma c’è uno statuto da rispettare. Per prima cosa si deve corrispondere una quota dei contributi percepiti, poi si vedrà il capitolo cespiti. Se siamo al divorzio non so, cerchiamo di salvare l’esistente, dopo 6 mesi frenetici occorre staccare la spina e chiudere le competenze col minor danno possibile. Ormai dove vada Rivarolo Mantovano non mi interessa più, nemmeno se come pare vogliono fare un referendum». Che avrà comunque valore solo consultivo... «Esatto. Non so quali effetti potrà sortire». Certo la situazione vista da fuori sembra una barzelletta. «L’Italia è la repubblica delle banane, dove basta mostrare la gestione associata. Il nostro vanto è quello di aver agito prima delle norme». Forse, vista l’esperienza, meglio procedere in fretta sulle fusioni per evitare i ripensamenti? «Questa è la prospettiva che Casteldidone in particolare sta mettendo sul piatto. Ora è arrivata una sberla, e cerchiamo di incassarla entro fine anno vedendo il riparto del personale. Poi è chiaro che la prospettiva è quella della fusione, specie con gli incentivi governativi di oggi, sempre che siano mantenuti. D’altra parte nel 2003 i contributi statali furono di 420mila euro, l’ultimo anno scesi a 103mila. La fusione diventerebbe un incentivo ad incassare molto di più con tanti sblocchi». Il panorama attorno a voi è desolante. Abbiamo unioni nel Casalasco che perdono paesi per strada e ne guadagnano altri, a due passi ci sono unioni a tre che perdono prima un pezzo poi un altro e restano a un comune (leggi Ostiano). L’impressione è che basti il cambio di un sindaco per rimettere in discussione anni di impegno. Inoltre spesso assistiamo a dichiarazioni

d’amore che alla prova dei fatti saltano per aria magari per difendere una scuola in un paese piuttosto che in un altro. «Servono norme più restringenti. La gestione associata dovrebbe portare a economie di scala. Serve rispettare le peculiarità di ogni paese, e agire nella stessa direzione. Ad esempio a Foedus abbiamo unificato l’aliquota Tasi nei 4 comuni. L’etica dei rapporti e della riconoscenza è sfumata: Caleffi si è dato tanto da fare per Eridanus e l’unione, ed è rimasto con un pugno di mosche in mano. Con Eridanus gli addii di Municipia e Bozzolo ci hanno fatto perdere 160mila euro di contributi, siamo alla follia». Quanto ha pesato la decadenza di Torchio a Bozzolo? «Bozzolo non è in unione, ma la sua presenza nella gestione associata Eridanus era importante, tanto che da solo vale gli abitanti della nostra unione. La perdita di Torchio è stata pesante, credo che avrebbe fatto meglio a fare come la Cavazzini a Piadena, accettando il verdetto e preparando la nuova sfida elettorale». C’è il rischio concreto che a Bozzolo arrivi il commissario. Che potrebbe decidere di restare in Eridanus. «Il commissario opererà con atti formali. Analizzerà lo scioglimento dell’accordo e potrebbe decidere di rifiutarlo almeno fino al prossimo Consiglio regolarmente eletto. E’ possibile, certo sarà il primo atto che lo vedrà impegnato». Sui guai recenti crede abbia influito la vicenda del gas, che vi vede a rischio di risarcimento salato per la cessione della rete? «Questo è un pretesto tirato fuori da Galli quando non aveva nulla da dire. Una situazione simile Rivarolo Mantovano la affrontò tre anni fa, e sa che la parte debitoria resta singola. Io ho solo chiesto un utilizzo più frequente degli uffici per affrontare il problema, così come tre anni fa consentimmo di farlo a loro. Quella solidarietà non l’abbiamo avuta di ritorno». Classico del matrimonio che si rompe. Volano i piatti. Come fare per evitarlo? «Alla fine di tutto c’è la persona, servono testa e cuore per affrontare i problemi, e qui non c’è legge che tenga. Il fatto è che siamo italiani».

Una lectio magistralis davanti agli studenti delle classi terze della scuola media Diotti di Casalmaggiore; uno dei tanti momenti formativi che Gherardo Colombo, da quando ha smesso la carriera di pubblico ministero e di giudice, ha scelto di organizzare, intraprendere e sposare. Il motivo? E’ tutto spiegato nella metafora dell’idraulico: da giudice, Colombo, celebre per avere fatto parte dell’inchiesta Mani Pulite che di fatto spezzò la Prima Repubblica aprendo la strada a una nuova fase politica in Italia, sentiva di poter fare giustizia senza però migliorare alla radice la cultura della legalità, aggiustando di fatto soltanto il rubinetto della cucina. Parlando invece alle giovani leve, alle scuole, ai cittadini di domani, e scrivendo libri che spesso spiegano, con semplicità e metafore, la Costituzione proprio ai ragazzi, Colombo mira ad arrivare al rubinetto centrale, quello dove davvero va riparato il danno, per garantirsi un futuro di onestà e civismo. Ospite in Aula Magna alla Diotti in occasione del terzo bando alla memoria di Augusta Arisi, professoressa molto apprezzata e moglie di Guido Sanfilippo, presente assieme ai figli Francesco e Laura, Colombo è stato salutato dalla dirigente della scuola media Cinzia Dall’Asta e dal sindaco Filippo Bongiovanni, che ha ricordato come negli anni di “Mani Pulite” lui stesso fosse studente della Diotti, tra il 1990 e il 1992. Sanfilippo ha invece citato il patto sociale di Rousseau, sottolineando come la magistratura potesse soltanto avere carattere repressivo rispetto a storture ormai avvenute. «Occorre quindi agire in via preventiva – ha spiegato Sanfilippo riferendosi all’opera di Colombo – sforzarsi di rendere migliori gli uomini prima che il male abbia corrotto il vivere civile, diffondere e radicare nelle coscienze i principi della giustizia, dell’uguaglianza, della democrazia, che trovano la loro espressione nella Carta costituzionale e nelle leggi che da essa discendono». Poi spazio all’illustre ospite, che ha creato una vera e propria cesura nella mattinata, parlando con gli studenti non dalla cattedra, ma camminando tra loro, avvicinandosi, coinvolgendoli e infine rispondendo alle loro domande. Tanti i concetti passati in rassegna: dalla libertà che non è mai senso di onnipotenza ma spesso scelta, limite e dunque rinuncia, per la stessa natura umana che, come tale, è imperfetta e non può tutto; all’importanza delle regole, che però evidentemente agli italiani non piacciono; e ancora l’importanza dell’articolo 3, quello dell’uguaglianza e sulle minoranze, tanto che lo stesso Colombo ha affermato che nella Costituzione, se potesse, inserirebbe da subito la cittadinanza italiana automatica per chiunque nasca nel Belpaese. E ancora la corruzione in politica, che un tempo passava dal finanziamento illecito ai partiti e oggi è in quantità simile ma più anarchicamente distribuita («ora i soldi non finiscono più “per caso” nelle tasche dei politici, ma quasi per diritto»); diversi passaggi su Cesare Beccaria e sull’Illuminismo Lombardo, vero punto di svolta di una società più giusta, capace di abolire il supplizio; e infine il concetto di prevaricazione sul debole. Per finire sono stati premiati con la borsa di studio “Arisi” quattro studenti della Diotti, autori dei migliori temi dal titolo “Viva la Costituzione”: tra gli italiani primo Lorenzo Frassanito di 3ª A, seguito da Chiara Grazioli di 3ª C; per gli studenti stranieri, invece, prima Vanesa Agjeman di 3ª F, seguita da Andrew Asare di 3ª C.


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Orientamento, fase fondamentale

Tutte le indicazioni per aiutare gli studenti nel passaggio alle Superiori, con un occhio al mondo del lavoro e dell'Università

E’

tempo di esami per gli studenti di Terza Media e il pensiero sulla conferma della scelta fatta (o ancora da fare) per il proseguimento nel percorso di studio presso le scuole Superiori si fa sempre più pressante. Quale scuola è più adatta a voi? Meglio un Liceo, un Istituto Professionale o un Istituto Tecnico? Partiamo sicuramente dalla premessa riguardo all'organizzazione del mondo delle Superiori, con la Scuola organizzata a partir dal 1° settembre 2010 in tre rami principali: 6 Licei, il filone degli Istituti Tecnici suddivisi in due settori con ben 11 indirizzi e quello degli Istituti Professionali, anch'essi suddivisi in due rami, ma con 6 indirizzi. La tappa dell’iscrizione alle Superiori è un momento fondamentale, anche perchè, oltre al tipo di scuola, lo studente, giustamente affiancato e supportato dai genitori, deve anche individuare quale istituto può offrire una buona preparazione e dei buoni servizi, il tutto per dare la giusta impronta al proprio futuro culturale e professionale. Vagliando varie fonti abbiamo selezionato alcune voci che possono sicuramente aiutare lo studente nella scelta giusta. In ogni caso, al di là di importanti suggerimenti e indicazioni, è lo studente ad avere dentro di sé la risposta e per fare ciò deve ascoltare la propria inclinazione naturale e vocazione verso determinate materie toccate nel percorso di studio sinora svolto. OFFERTA FORMATIVA - Una delle prime cose da valutare è decisamente l’offerta formativa che la scuola propone ai suoi studenti. Si può sicuramente partire dal sito internet della scuola oggetto di interesse, nel quale si possono consultare i corsi e i progetti che vengono organizzati. USO DELLE TECNOLOGIE - Le nuove tecnologie sono ormai diffuse nella vita quotidiana di tutti e soprattutto dei giovani: una Scuola che guarda al futuro non può permettersi di rimanere indietro. Infatti l’apprendimento attraverso questi strumenti, se impostato nel modo giusto, può rappresentare veramente un vantaggio sia nel breve che nel lungo periodo. REPUTAZIONE - Cercare di indagare quale sia la fama della scuola, ma-

gari chiedendo a studenti che già appartengono a quella realtà. Importante chiedere quale sia il livello di preparazione dei vari docenti, soppesando comunque al riguardo i giudizi che spesso non sono obbiettivi. STRUTTURE E ORGANIZZAZIONE - Anche se l'abito non fa il monaco, è importante capire se la scuola da avvicinare ha spazi e aule accoglienti e offre delle attrezzature adeguate. Per scoprirlo sono da sfruttare al massimo gli open days. Inoltre, per capire se una scuola è valida, bisogna vedere com’è organizzata: se un istituto rende ben chiaro quali persone al suo interno hanno determinati ruoli e compiti si può capire se lo studente sia in procinto di iscriversi a una scuola ben organizzata

PROGRAMMAZIONE DI RECUPERO - Per capire se una scuola è buona si deve considerare anche se dà attenzione agli studenti che hanno bisogno di recuperare eventuali carenze formative nelle materie affrontate. Se una scuola organizza e promuove corsi di recupero vuol dire che non punta solo sugli studenti che già sono bravi, ma che si impegna a formare anche quelli che hanno qualche difficoltà, senza perderli per strada. PRODUTTIVITA' DEGLI STUDENTI - Nelle scuole vengono effettuate le Prove Invalsi, che hanno lo scopo di valutare la preparazione degli studenti. Alcune scuole rendono disponibili i risultati dei loro alunni e questo può essere interessante per capire il livello di apprendimen-

to che gli studenti dell’istituto hanno. A livello comportamentale, invece, bisogna anche considerare la condotta dei ragazzi, soppesando anche il verificarsi di atti di bullismo, violenza e vandalismo. RICHIESTE - Il fatto che un istituto abbia tante richieste di iscrizione ogni anno può esser indice della presenza di una scuola valida, tenendo comunque conto che anche questo è un dato tendenziale. LEGAMI CON IL MONDO DEL LAVORO - Un altro criterio per valutare la validità di una scuola è quello di vedere se ha contatti con aziende e imprese che possono aiutare gli studenti a orientarsi e magari a fare qualche esperienza nel mondo del lavoro, iniziando con esperienze da tirocinanti.

PROSPETTIVE - Una domanda non certo da porre in secondo piano è quella relativa a cosa fanno i ragazzi che si sono già diplomati in quella scuola: scoprirlo serve a capire quali possono essere le prospettive di studio e di lavoro che si possono avere una volta terminati i cinque anni in un determinato istituto. Nel complesso questa valutazione è quindi un termometro di totale concretezza per valutare gli sbocchi che un certo percorso di studio può dare. Purtroppo, però, non è sempre facile trovare informazioni al riguardo. Per vedere una buona graduatoria delle scuole superiori della Lombardia (toccate anche altre regioni) si può fare riferimento alla classifica delle scuole migliori in Italia stilata dalla Fondazione Agnelli.


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Liceo, sei indirizzi verso l’Università

Scelta sicuramente propedeutica alla continuazione negli studi. Nel menu: Classico, Linguistico, Scientifico, Musicale e coreutico, Artistico e Scienze Umane

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ono ben sei le strade che si diramano dal mondo del Liceo, un contesto che negli ultimi anni ha saputo caratterizzarsi in modo specifico, con indirizzi più delineati, pur rimanendo strettamente legato al panorama universitario, sbocco naturale per chi vuole appunto intraprendere questo percorso. Infatti lo studente deve qui calibrare bene la sua decisione con l'indirizzo di studio da intraprendere dopo la maturità, proiettandosi quindi sul lungo periodo, insomma guardando davvero lontano. Qui di seguito riportiamo l'elenco dei sei Licei in cui si articola la Scuola Superiore in Italia, con una piccola panoramica relativa alle caratteristiche di ogni ramo. LICEO CLASSICO - Lo scopo principale del Liceo Classico è d'insegnare ai propri studenti le origini e la storia della civiltà occidentale e del suo pensiero, partendo dallo studio della civiltà greca e romana. Le materie affrontate nei cinque anni di studio sono Italiano, Storia, Matematica, Fisica, Scienze, Filosofia, Storia dell’arte e Lingua e Letteratura Straniera, più le due caratteristiche materie, ovvero Greco e Latino. Nel complesso i diplomati al Classico escono preparati sulla storia della civiltà e del pensiero occidentale, conoscono bene la lingua italiana e sanno comprendere e tradurre testi in Greco antico e in Latino. Il diploma permette di accedere alle facoltà universitarie di tipo umanistico come Storia, Filosofia, Lettere, Giurisprudenza, Scienze della comunicazione, Scienze politiche..., ma anche di tipo scientifico come Medicina, Matematica, Fisica, Ingegneria... Per coloro che non intendono seguire un corso di studio universitario il diploma permette di partecipare a tutti i concorsi pubblici che non richiedono un diploma di laurea. LICEO LINGUISTICO - Il Liceo Linguistico propone un percorso che unisce sia materie umanistiche che scientifiche, concentrandosi in particolare sull’insegnamento delle lingue e della letteratura straniera. Qui sono trattate le materie presenti anche negli altri licei, in più si studiano almeno tre lingue straniere; dal terzo anno una materia è insegnata in lingua straniera e a partire dal quarto diventano due. Ecco che la Scuola in esame fornisce un'ampia cul-

tura di base, ma insegna soprattutto a scrivere e parlare in tre lingue diverse. Si può scegliere questo Liceo per imparare nuove lingue, se si desidera approfondire altre culture e se si ha in previsione, da grandi, di viaggiare, studiare o lavorare all'estero. Il diploma permette di accedere a qualsiasi corso di studi universitario, ma fornisce un vantaggio soprattutto a chi vuole iscriversi a una facoltà di lingue. Chi non vuole proseguire gli studi può trovare lavoro nell'ambito del turismo e in altri campi in cui è richiesta la conoscenza delle lingue; si può accedere a tutti i concorsi in cui non è richiesta la Laurea. LICEO SCIENTIFICO - Il percorso di studi che offre il Liceo Scientifico si concentra sullo studio della Matematica e di altre materie scientifiche (Fisica, Scienze, Tecnologie), alle quali rimane sicuramente affiancato un percorso umanistico con materie come Italiano, Latino e Filosofia. Qui sono presenti diverse tipologie di corso: il Tradizionale, quello con opzione “Scienze applicate” (qui al posto del Latino si studia Informatica e si affrontano laboratori pratici) e quello con indirizzo sportivo. I diplomati che escono dallo Scientifico hanno una preparazione sia di tipo umanistico che scientifico, conoscono la storia del

pensiero umano, le relazioni fra vita quotidiana e scienza, sanno utilizzare bene gli strumenti di calcolo, sono a conoscenza degli sviluppi della tecnologia e conoscono i contenuti delle scienze fisiche e naturali. Nel complesso il Liceo offre una preparazione adatta ad affrontare tutti i tipi di corsi di studio universitario, in particolare facoltà come Fisica, Matematica, Ingegneria e Medicina; chi non ha intenzione di proseguire gli studi dopo il diploma, può lavorare in laboratori scientifici e partecipare a tutti i concorsi pubblici nei quali non è richiesto il diploma di laurea. LICEO MUSICALE E COREUTICO - Il Liceo Musicale e Coreutico è nato pochi anni fa con la riforma Gelmini: è una scuola rivolta a chi è appassionato di musica e di ballo; come gli altri licei anche questa realtà fornisce una preparazione culturale ampia. Il Liceo in esame è suddiviso in due diverse sezioni: una musicale e una coreutica, cioè dedicata alla danza. Qui si studiano le materie di base comuni a tutti i licei, in più: nella sezione musicale si affrontano Storia della musica, Laboratorio musicale, Esecuzione ed interpretazione, Teorie e tecniche della composizione; nella sezione coreutica si affrontano Storia della danza, Laboratorio coreutico, Laboratorio coreo-

grafico, Tecniche della danza, Storia della musica e Teoria e pratica musicale per la danza. Nel suo complesso il diploma permette di entrare in tutti i tipi di facoltà universitarie e di accedere ai conservatori e alle accademie di danza; chi non è interessato a proseguire gli studi può comunque bussare al mondo della musicologia, del management musicale o coreutico, della tecnica del suono e della critica musicale o coreutica. LICEO ARTISTICO - Questa scuola offre ben 6 diversi indirizzi (scelta dal terzo anno): il Liceo è incentrato sullo studio dei vari linguaggi artistici come la pittura, la scultura, il design, l’architettura, la grafica, la scenografia e le tecniche audiovisive e multimediali, esso non si limita a insegnare lo sviluppo delle varie forme d’arte nella storia, ma permette anche agli studenti di liberare il loro lato creativo grazie all’apprendimento delle tecniche in modo pratico. Le materie sono comuni a tutti nel primo biennio e si differenziano dal terzo anno, quando gli studenti scelgono il proprio indirizzo fra i 6 disponibili: Arti figurative, corso concentrato su pittura e scultura; Scenografia, che insegna le regole e le tecniche per l’allestimento degli spazi scenici in cinema, teatri ed eventi; Audiovisivo e multimediale, che insegna la

storia e le tecniche dei linguaggi multimediali e audiovisivi; Design, che insegna a progettare oggetti tenendo conto del contesto e della loro funzionalità; Grafica, che guarda alla storia e alle tecniche delle discipline grafiche legate all’editoria e alla pubblicità; Architettura e ambiente, che affronta la storia dell’architettura, insegna le tecniche di disegno architettonico e l’utilizzo degli strumenti informatici per la progettazione. Il Liceo Artistico fornisce le basi per affrontare un percorso di studi post diploma nelle Accademie di Belle Arti e in facoltà come Architettura, Beni culturali e Design; per coloro che non sono interessati a proseguire gli studi, l'Istituto offre la possibilità di trovare lavoro in campi legati alla creatività come l’editoria, la grafica, la produzione audio-video, il design e l’edilizia. LICEO DELLE SCIENZE UMANE - Al Liceo delle Scienze Umane s'impara a comprendere come si è evoluto l'uomo, affrontando lo studio delle Scienze Umane, che comprendono materie come Antropologia e Psicologia. Il Liceo, oltre a fornire una cultura ampia sia nelle materie umanistiche che scientifiche (come la Matematica), insegna a comprendere l’evoluzione dell’uomo, della sua mente e della sua identità, concentrando l'attenzione sui processi educativi e sulle relazioni sociali ed economiche; qui si aggiungono ovviamente anche le altre materie di base affrontate negli altri Licei. La Scuola offre due indirizzi di studio: il Liceo delle Scienze Umane, che si concentra sullo studio delle Scienze Umane e quindi sullo sviluppo mentale dell'uomo e sui processi educativi; il Liceo con opzione economico-sociale approfondisce invece le materie giuridiche ed economiche. Il diploma permette di accedere a qualsiasi facoltà universitaria (soprattutto Sociologia e Psicologia). Chi non è interessato a proseguire gli studi può trovare lavoro nell’ambito dell’assistenza ai bambini, ai disabili, agli anziani e ai malati e può partecipare a tutti i concorsi pubblici che non richiedono un diploma di laurea.


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Nel settore sono 9 i modelli dell’Istituto Tecnico. Le idee rimbalzano dall’ambito agroalimentare fino al comparto moda

L

a scuola degli Istituti Tecnici è davvero variegata: il percorso di studio è infatti caratterizzato da due settori, quello economico e tecnologico, con ben 11 indirizzi. Qui di seguito abbiamo elencato tutti i rami degli Istituti Tecnici a carattere tecnologico (9 modelli), accompagnati da una scheda per ogni profilo, per offrire così agli studenti una possibilità in più nella scelta formativa. Una precisazione, tutti i diplomi non precludono ovviamente il proseguimento degli studi presso il mondo dell'Università; chi invece non volesse continuare può partecipare con il titolo di studio legato al diploma a tutti i concorsi pubblici per i quali non è richiesta come requisito la Laurea. 1) ISTITUTO TECNICO CON INDIRIZZO AGRARIA, AGROALIMENTARE E AGROINDUSTRIA – L'Istituto si concentra soprattutto sullo studio della produzione dei prodotti agricoli e alimentari. Sono previste a sua volta tre articolazioni: Produzioni e trasformazioni, corso che affronta le problematiche riguardanti l’utilizzo delle biotecnologie; Gestione dell’ambiente e del territorio, il quale si concentra sulla conservazione e tutela del patrimonio ambientale; Viticoltura ed enologia. Gli studenti che hanno conseguito il diploma e non vogliono proseguire gli studi possono trovare lavoro in aziende agricole e vitivinicole, lavorare nell’ambito del controllo qualità, lavorare come perito agrario. Gli studenti che guardano poi all'Università sono facilitati nei corsi di tipo economico, scientifico e tecnologico. 2) ISTITUTO TECNICO CON INDIRIZZO CHIMICA, MATERIALI E BIOTECNOLOGIE – L'istituto tecnico con indirizzo Chimica, Materiali e Biotecnologie insegna a conoscere, applicare e valutare i processi chimico-biologici che possono essere utilizzati in ambito farmaceutico, alimentare, ambientale e del trattamento dei pellami. Questa scuola approfondisce le materie scientifiche e si concentra in particolare sulla tutela dell'ambiente e della salute.Il corso offre 3 articolazioni: Chimica e materiali, che si concentra sullo studio dei materiali e sull'applicazione di processi chimici (qui l'opzione Tecnologie del cuoio); Biotecnologie ambientali, che prepara a gestire processi e attività

Tecnologico, l’imbarazzo della scelta 7) ISTITUTO TECNICO CON INDIRIZZO INFORMATICA E TELECOMUNICAZIONI – Questo indirizzo vuole inserire gli studenti nel mondo delle infrastrutture delle telecomunicazioni e dell’informatica tramite un approccio che prevede l’acquisizione di competenze sia a livello legislativo che a livello tecnico. Qui due articolazioni: Informatica, che si concentra sui software e sui dispositivi informatici; Telecomunicazione, che si focalizza sui sistemi e dispositivi di comunicazione a distanza. Dopo il diploma si potrà accedere direttamente al mondo del lavoro aspirando a ricoprire posizioni come tecnico di centro supervisione e controllo reti, tecnico informatico, database administrator. Per il post-diploma è possibile iscriversi a qualsiasi corso di laurea, con affinità per i corsi appartenenti al ramo dell’ingegneria informatica.

in relazione al rispetto dell'ambiente e della sicurezza negli ambienti di lavoro; Biotecnologie sanitarie, che si concentra sulla salute umana e tecnologie in ambito farmaceutico e alimentare. Una volta ottenuto il diploma di questa scuola è possibile trovare lavoro come operatori chimico-industriali, tecnici di laboratorio, responsabili della sicurezza dell'ambiente e sul posto di lavoro, controllo della qualità nelle industrie e nei laboratori, libero professionista. Inoltre con il diploma dell'Istituto è possibile iscriversi a tutte le facoltà universitarie, ma il percorso di studi prepara soprattutto ad affrontare corsi di laurea nelle materie scientifiche.

3) ISTITUTO TECNICO CON INDIRIZZO COSTRUZIONI AMBIENTE E TERRITORIO – L’Istituto tecnico con indirizzo Costruzioni, Ambiente e Territorio è una scuola che introduce nel campo dell’edilizia e quindi nel mondo della costruzione, manutenzione e recupero di edifici, tenendo anche conto del rispetto dell’ambiente. Gli studenti che s'iscrivono a questo percorso di studi possono scegliere di frequentare l’indirizzo generale oppure l’articolazione “Geotecnico”. Ebbene l'indirizzo generale Costruzioni, Ambiente e Territorio si concentra sulla progettazione e costruzione di edifici; il Geotecnico insegna a sfruttare gli idrocarburi, le fonti d’acqua e i minerali. Una volta ottenuto il diploma è possibile lavorare nei cantieri, diventare responsabile della sicurezza, lavorare in uffici tecnici e studi professionali o come libero professionista. 4) ISTITUTO TECNICO CON INDIRIZZO ELETTRONICA ED ELETTROTECNICA – L’Istituto insegna a comprendere il funzionamento di macchinari elettrici ed elettronici e permette di entrare nel campo dell’innovazione tecnologica. Questa scuola offre tre articolazioni: Elettronica, la quale è un percorso di studi incentrato sullo studio dei sistemi elettronici e sulla loro realizzazione; Elettrotecnica, che si concentra sulla realizzazione e gestione di impianti che trasportano energia elettrica; Au-

tomazione, che si focalizza sulla realizzazione e gestione di sistemi di controllo sulle macchine. Con il diploma si può lavorare in aziende che producono e vendono apparecchi elettronici, diventare progettista e collaudatore di apparecchiature e sistemi elettronici ed elettromeccanici. Inoltre gli studenti possono iscriversi a tutte le facoltà universitarie, ma saranno avvantaggiati soprattutto nei corsi di laurea in Ingegneria elettronica e meccanica. 5) ISTITUTO TECNICO CON INDIRIZZO GRAFICA E COMUNICAZIONE – L’Istituto serve per entrare nel mondo della comunicazione e per capire come essa si può sviluppare attraverso la grafica e le nuove tecnologie. Con il diploma di questa scuola si hanno sbocchi come grafico pubblicitario, come art director, come grafico industriale o nella produzione multimediale; anche come libero professionista. I diplomati che escono da questo istituto possono iscriversi a tutte le facoltà universitarie, ma sono avvantaggiati nei corsi di co-

POLO PROFESSIONALE PROVINCIALE “ALA PONZONE CIMINO” “FORTUNATO MARAZZI” www.poloapcmarazzi.gov.it

Sede di CREMONA Via Girolamo da Cremona 23 tel 0372 35179 crri05000e@istruzione.it Industria e Artigianato Corsi diurni • durata 5 anni: 2+2+1 INDIRIZZO MANUTENZIONE E ASSISTENZA TECNICA: opzione Manutenzione mezzi di trasporto opzione Apparati Impianti e Servizi Istruzione e Formazione Professionale Corsi diurni • durata 3 anni + 1 facoltativo QUALIFICA OPERATORE MECCANICO (al terzo anno) DIPLOMA DI TECNICO PER LA CONDUZIONE E LA MANUTENZIONE DI IMPIANTI AUTOMATIZZATI

CORSI SERALI Istruzione e Formazione Professionale QUALIFICA OPERATORE MECCANICO Triennale DIPLOMA DI TECNICO PER LA CONDUZIONE E LA MANUTENZIONE DI IMPIANTI AUTOMATIZZATI Quarto Anno

SEDE DI CREMA Via Inzoli 1 • tel 0373 202814 crema@poloapcmarazzi.gov.it Industria e Artigianato Corsi diurni • durata 5 anni: 2+2+1 INDIRIZZO MANUTENZIONE E ASSISTENZA TECNICA: opzione Manutenzione mezzi di trasporto opzione Apparati Impianti e Servizi PRODUZIONI INDUSTRIALI E ARTIGIANALI Produzioni tessili sartoriali - Moda

Istruzione e Formazione Professionale Corsi diurni • durata 3 anni + 1 facoltativo Qualifica di Operatore Meccanico (al 3º anno) Diploma di Tecnico per la conduzione e manutenzione di impianti automatizzati (al 4°anno)

“Corsi di moda” serali

municazione, editoria, grafica e design; è possibile anche iscriversi agli Istituti Tecnici Superiori nell’ambito “Organizzazione e fruizione dell’informazione e della conoscenza”. 6) ISTITUTO TECNICO CON INDIRIZZO TRASPORTI E LOGISTICA – La Scuola insegna a capire come sono strutturati i sistemi di trasporto navali, terrestri e aerei. Per ulteriori informazioni sulle materie, sugli sbocchi lavorativi. L'Istituto offre tre articolazioni: Costruzione del mezzo, che si focalizza sulla costruzione dei mezzi di trasporto e loro manutenzione; Conduzione del mezzo, che guarda all'organizzazione del trasporto e al monitoraggio del traffico aereo, navale o stradale; Logistica, che prepara a gestire le operazioni di scarico e carico di merci e passeggeri. Con il diploma è possibile trovare lavoro nelle aziende che costruiscono mezzi di trasporto, trovare un impiego nelle società che operano nel settore dei trasporti aerei, navali, ferroviari e terrestri, lavorare come libero professionista.

8) ISTITUTO TECNICO CON INDIRIZZO SISTEMA MODA – Questa scuola è stata pensata per formare professionisti del settore in grado di avere una buona conoscenza della filiera produttiva, dei materiali, del processo creativo e dei meccanismi di marketing. Anche qui sono presenti due articolazioni: Tessile, abbigliamento e moda, ramo che si concentra sulla produzione di tessuti e accessori; Calzature e moda, che si focalizza maggiormente sul mondo delle scarpe. Prospettive di lavoro come campionarista, responsabile della produzione, tecnico del controllo qualità o della confezione 9) ISTITUTO TECNICO CON INDIRIZZO MECCANICA, MECCATRONICA ED ENERGIA – L’Istituto ha l’obiettivo di formare dei professionisti in grado di contribuire all’innovazione tecnologica e di gestire il collaudo e il mantenimento dei vari sistemi meccanici ed elettromeccanici. Due le articolazioni: Meccanica e meccatronica (per cui esistono due opzioni, cioè Tecnologie dell'occhiale e Tecnologie delle materie plastiche). Prospettive di lavoro come manutentore meccanico e progettista di sistemi di energia rinnovabile.


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Sabato 11 Giugno 2016

Finanza e turismo, l’altra faccia della medaglia

Sono i due rami del settore economico degli Istituti Tecnici. Il primo guarda al palcoscenico internazionale, l’altro valorizza il patrimonio culturale italiano

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l panorama degli Istituti Tecnici, oltre ad avere un ampio comparto tecnologico, con ben 9 rami, ha anche una finestra affacciata sul contesto economico con due percorsi costituiti dall'Istituto Tecnico con Indirizzo Amministrazione e Finanza e Marketing e l'Istituto con indirizzo Turistico. Qui di seguito riportiamo le caratteristiche salienti dei due istituti. 1) ORIENTAMENTO ISTITUTO TECNICO CON INDIRIZZO AMMINISTRAZIONE, FINANZA E MARKETING - L'istituto serve per comprendere il mondo delle aziende, da come nascono a come vengono gestite, da come si articola la produzione a come vengono promossi i prodotti. Il candidato ideale a tale percorso di studi è una persona ordinata a cui piace ragionare, interessata al mondo delle aziende, dell’economia, del marketing, dell’informatica, con una buona propensione all'apprendimento delle lingue straniere. Il corso di studi propone un indirizzo generale (Amministrazione, Finanza e Marketing) e due articolazioni: Relazioni internazionali per il marketing, che approfondisce la gestione dei rapporti delle aziende a livello nazionale e internazionale; Sistemi informativi aziendali, corso che si concentra sulle tecnologie informatiche per la gestione delle imprese. Oltre alle materie classiche come Italiano, Matematica, Fisica, Storia, Scienze, Geografia, Educazione Fisica e Religione, nell'indirizzo generale si studiano due lingue straniere, Informatica, Economia aziendale e politica e Diritto; nell'articolazione Relazioni internazionali per il marketing si studiano anche una terza lingua straniera e Relazioni internazionali. I diplomati sono in grado di pianificare, gestire e controllare le attività di una azienda, di promuovere la sua attività e i prodotti, e di gestire la comunicazione interna ed esterna; non mancano le competenze in informatica. Ecco che chi esce da tale Istituto potrà candidarsi in aziende private come responsabile della comunicazione, addetto alla contabilità e bilancio. Dopo i cinque anni dell'istituto tecnico con indirizzo Amministrazione, Finanza e Marketing si può accedere agli Istituti Tecnici Superiori nel settore della Gestione delle Impre-

se, ai corsi di formazione professionale e a tutte le facoltà universitarie, sicuramente con una forte affinità per i corsi di Laurea in Economia, Marketing e Finanza; si può partecipare a tutti i concorsi pubblici per i quali non è richiesta la Laurea. 2) ISTITUTO TECNICO CON INDIRIZZO TURISMO – La Scuola è stata pensata per favorire l’inserimento nel mondo dei servizi turistici e della valorizzazione del patrimonio culturale, artistico ed enogastronomico italiano. Lo

studente interessato a questo percorso è una persona con buone doti di comunicazione, che ama studiare le lingue e alla quale interessano i viaggi e la promozione del patrimonio artistico, culturale e alimentare italiano. L'ambito turistico offre tre articolazioni incentrate rispettivamente su: progettazione di prodotti e servizi, produzione e commercializzazione ed erogazione servizi turistici. Oltre alle materie comuni a tutti gli istituti tecnici come Italiano, Inglese, Storia, Matematica, Fisica, Chimica, Diritto ed Economia, Religione e Scien-

ze motorie, chi frequenta questa scuola studia anche materie specifiche come Economia aziendale, Arte e territorio, Discipline turistiche e aziendali e altre due lingue straniere. I diplomati che escono da questa scuola conoscono il patrimonio artistico e culturale italiano e sanno come valorizzarlo e promuoverlo nel mondo per favorire il turismo nel nostro Paese. Sono inoltre in grado di capire come le tendenze dei mercati nazionali ed internazionali influenzano i flussi turistici. Con il diploma del ramo Turismo lo stu-

dente può trovare lavoro nei servizi turistici, nelle agenzie di viaggi e presso gli enti che si occupano del turismo e della promozione del patrimonio italiano; inoltre si può partecipare a tutti i concorsi pubblici per i quali non viene richiesta una laurea. Una volta terminato il percorso di studi arà possibile iscriversi a qualsiasi corso di Laurea, a corsi di formazione professionale post-diploma e agli Istituti Tecnici Superiori nel campo della fruizione e valorizzazione del patrimonio culturale.


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Sabato 11 Giugno 2016

Professionale, ricca la gamma

L’Istituto prevede sei indirizzi, dall’Enogastronomia fino alla Manutenzione e assistenza tecnica. Curiosità per le professioni sanitarie

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l mondo degli Istituti Professionali è strutturato in sei indirizzi: la proposta formativa fornisce nel complesso una preparazione tecnica e una maturità professionale per l'accesso a diversi settori di attività lavorativa, senza ovviamente escludere la prosecuzione degli studi sul binario universitario. Con la riforma Gelmini la durata del corso di studi è variata dalla formula 3+2 a quella ordinaria a 5 anni senza specializzazioni intermedie, così com'è sempre avvenuto nei Licei e negli Istituti Tecnici. Qui di seguito alcune indicazioni per inquadrare meglio i diversi indirizzi in cui si articola il contesto. 1) ISTITUTO PROFESSIONALE CON INDIRIZZO SERVIZI PER L'ENOGASTRONOMIA E L'OSPITALITA' ALBERGHIERA - L’Istituo ha lo scopo di formare professionisti in grado di lavorare sia nel settore turistico (servizi di sala, vendita e accoglienza soprattutto nelle strutture alberghiere) che nell'ambito agroalimentare, soprattutto per quel che riguarda la cucina e le tradizioni italiane. Gli studenti iscritti a questo corso possono scegliere tra le seguenti articolazioni: Enogastronomia, che prevede l’opzione Prodotti dolciari artigianali e industriali; Servizi di sala e di vendita, che si focalizza sull'amministrazione e vendita di servizi e prodotti enogastronomici; Accoglienza turistica, che guarda alla gestione delle strutture alberghiere. Gli studenti acquisiscono competenze riguardanti la gestione economica, le normative e il funzionamento tecnico delle filiere dell’enogastronomia e dell’ospitalità alberghiera, trovando un impiego connaturato a tali filoni, come maitre, chef, cameriere, responsabile dei servizi di ristorazione, direttore d’albergo. Chi vuole continuare gli studi può iscriversi in un Istituto Tecnico Superiore dell’Ambito “Fruizione e valorizzazione del patrimonio culturale” oppure a un corso di laurea inerente alle materie studiate. 2) ISTITUTO PROFESSIONALE CON INDIRIZZO SERVIZI COMMERCIALI - Tale Scuola ha lo scopo di formare professionisti in grado di gestire e amministrare i vari aspetti dell’organizzazione di un’impresa: dall’amministrazione alla comunicazione aziendale; l’indirizzo prevede l’opzione “Promozione commerciale e

pubblicitaria”. Prospettive di lavoro: agente di commercio, addetto alla contabilità e assistente amministrativo. Aperte le porte al proseguimento degli studi in ambito universitario; inoltre è possibile iscriversi in un Istituto Tecnico Superiore dell’Ambito “Servizi alle Imprese” 3) ISTITUTO PROFESSIONALE CON INDIRIZZO PRODUZIONI INDUSTRIALI E ARTIGIANALI - L’Istituto punta a formare professionisti rivolti alla produzione sia artigianale che industriale, il tutto con due articolazioni di studio: Produzioni artigianali del territorio, che comprende l’opzione Arredi e forniture per interni e l’opzione Produzioni audiovisive; Produzioni tessili-sartoriali, che comprende l’opzione Produzioni artigianali del territorio e l’opzione Produzioni tessili-sartoriali. Nel complesso gli studenti acquisiscono competenze riguardanti i processi di lavorazione, fabbricazione, assemblaggio e commercializzazione dei prodotti sia industriali che artigianali, con aperture al mondo

del lavoro con ruoli di montatore, tecnologo, installatore e manutentore meccanico. Chi vuole continuare gli studi può iscriversi all'Istituto Tecnico Superiore dell’Ambito “Sistema Meccanico” oppure all’Università. 4) ISTITUTO PROFESSIONALE CON INDIRIZZO SERVIZI PER L’AGRICOLTURA E LO SVILUPPO RURALE - La realtà con indirizzo Servizi per l'agricoltura e lo Sviluppo rurale ha lo scopo di formare professionisti in grado di operare nel business legato alle produzioni animali e vegetali. È possibile scegliere tra 2 articolazioni: Gestione risorse forestali e montane e Valorizzazione e commercializzazione dei prodotti agricoli del territorio. All'interno dell'indirizzo in generale gli studenti acquisiscono le competenze necessarie per valorizzare, produrre e commercializzare prodotti agroindustriali, con un occhio di riguardo ai settori ambiente e turismo. Con il diploma si può trovare impiego come agrotecnico o conduttore di

azienda agricola e di impianti di trasformazione alimentare. Chi vuole proseguire negli studi può guardare all'Istituto Tecnico Superiore dell’Ambito “Sistema Agroalimentare” o all'Università. 5) ISTITUTO PROFESSIONALE CON INDIRIZZO SERVIZI SOCIO-SANITARI L’Istituto ha lo scopo di formare professionisti in grado di provvedere al benessere di persone e comunità dal punto di vista biologico, psicologico e sociale in base a due articolazioni: Arti ausiliarie delle professioni sanitarie-ottico e Arti ausiliarie delle professioni sanitarieodontotecnico. I diplomati acquisiscono le competenze necessarie per provvedere al benessere socio-sanitario delle persone, puntando nel mondo del lavoro ai ruoli di ottico, odontotecnico, operatore sociosanitario. Aperte in ogni caso le porte al mondo universitario. 6) ISTITUTO PROFESSIONALE CON INDIRIZZO MANUTENZIONE E ASSISTENZA TECNICA - L’Istituto con indi-

rizzo Manutenzione e assistenza tecnica ha lo scopo di formare professionisti in grado di occuparsi del funzionamento delle tecnologie e degli impianti industriali e civili e dei mezzi di trasporto. Questo percorso ha due opzioni: Apparati, impianti e servizi tecnici industriali e civili e Manutenzione di mezzi di trasporto. La Scuola offre allo studente le competenze necessarie per occuparsi dell’installazione, della manutenzione e del collaudo di impianti e degli apparati tecnici appartenenti a vari settori, con un'attenzione particolare alle normative vigenti e ai costi. Prospettive di lavoro come ascensorista, frigorista, montatore meccanico e manutentore meccanico o meccatronico. Chi vuole continuare gli studi può iscriversi sia all'Università che all'Istituto Tecnico Superiore dell’ambito “Sistema Meccanica”; il percorso di studio descritto è particolarmente adatto a coloro che hanno una spiccata passione per la tecnologia e per il montaggio di dispositivi meccanici ed elettrici.


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Speciale Scuola

Sabato 11 Giugno 2016

Lavoro, valzer tra crisi e felicità

Alcune curiosità sulle singolari figure professionali richieste dal mercato. Tutti spunti per valutare meglio la scelta sul percorso di studio

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risi, crisi, crisi: il ritornello degli ultimi anni è, purtroppo, sempre lo stesso. Nonostante tutto, in un periodo storico difficile come questo, esistono figure professionali assai richieste, sia in Italia che all'estero e paradossalmente poche persone che li esercitano. Ecco allora alcune tracce per dare un piccolo contributo ai tanti giovani impegnati nella scelta del proprio percorso di studio verso le Superiori e, perché no, l'Università. Nell'indagine sono inoltre emerse numerose curiosità, che ci hanno portato a scoprire le dieci professioni che portano alla felicità e, in un contesto in continuo mutamento, quali sono i 10 lavori del futuro.

zioni interattive. La professione è destinata ad avere molto successo in futuro poichè coloro che scelgono di visionare la tv via web sono sempre in numero crescente. Il salario? Altissimo, con una previsione di circa 180 mila euro annui.

2) VIRTUAL SET DESIGNER - Sognate di lavorare dietro una grande produzione cinematografica o una trasmissione televisiva? Allora quella del virtual set designer è la professione che fa per voi. Si tratta di un designer specializzato nella progettazione di set virtuali per il cinema o per la tv. Il salario potrebbe essere compreso tra i 40mila e i 130mila euro l'anno. Non male! Per diventare virtual set designer è necessaria una Laurea in Architettura, ancora meglio in Architetture d'interni.

MESTIERI PIU' RICHIESTI 1) SARTO - Il settore della sartoria è quello in cui è più difficile trovare personale: resta un vuoto infatti del 22%, quasi 2mila sarti richiesti dalle aziende italiane. Se volete intraprendere questa bellissima professione esistono numerosi corsi, basta navigare in internet per trovare tutte le informnazioni necesarie; inoltre il Teatro la Scala di Milano organizza dei corsi di sartoria del costume teatrale. 2) PANETTIERE - Uno dei mestieri più antichi di tutti i tempi subisce un deficit del 40% per un totale di 1100 posti vacanti. Per imparare l'arte del pane esistono dei corsi in molte città italiane; bussare a una panetteria, poi, non costa nulla. 3) PASTICCERE-GELATAIO - La carenza di artisti del dolce ammonta al 29% rispetto ai 1750 cercati dalle aziende italiane. Chi volesse apprendere l'arte dal campione del mondo di pasticceria Leonardo di Carlo, sappiate che egli organizza numerosi corsi, altrimenti tenete presente che esistono anche tante scuole in tutte le città italiane. 4) INSTALLATORE DI INFISSI-FERRAMENTA - In questo caso il numero di posti vacanti è altissimo; esso tocca infatti l'83,3%. In questo caso il mestiere si impara sul campo, quindi è necessario rivolgersi alle aziende impegnate sul campo. 5) CALZOLAIO - Quello degli artigiani delle scarpe è un mestiere che sta decisamente scomparendo nonostante ci

sia una forte domanda da parte dei consumatori. Per diventare calzolaio occorre un corso di formazione e un periodo di apprendistato. I 10 LAVORI CHE RENDONO FELICI L'Università di Chicago ha elaborato uno studio riguardante i dieci lavori che rendono felici, pubblicando i risultati sulla rivista Forbes. E osservando la classifica si notano dei risultati molto interessanti: pensavate forse che la felicità dei lavoratori fosse commisurata al guadagno mensile? Risposta errata! Ciò che rende felici è infatti lo svolgimento di una professione che faccia sentire la persona utile alla società. Non è un caso che fra i lavori più felici vi siano soprattutto quelle professioni che aiutano il prossimo a risolvere dei problemi. Inoltre l'elisir della felicità e della soddisfazione si trova anche in tutti quei lavori che implicano una creazione artistica, che presuppongono una certa autonomia nello svolgimento della pro-

fessione e che perseguano la realizzazione di un desiderio: insomma fare esattamente ciò per cui si è portati. Ebbene i ruoli delle professioni che rendono felici secondo la classifica pubblicata su Forbes sono: 1) Prete, 2) Vigile del Fuoco, 3) Fisioterapista, 4) Scrittore, 5) Insegnante di sostegno, 6) Insegnante, 7) Artista, 8) Psicologo, 9) Agente finanziario, 10) Operatore tecnico. I 10 LAVORI DEL FUTURO I cambiamenti in atto nell'economia e e nel mondo portano sicuramente a un mutamento delle competenze e delle qualifiche professionali dei lavoratori. Quali saranno i mestieri del futuro? Qui di seguito dieci futuristiche risposte. 1) BROADBAND ARCHITECT - Se vi interessa guadagnare tanto è consigliato investire su questa professione: letteralmente significa "architetto delle televisione", ma non della tradizionale tv, bensì di quella web. Il broadband architect, infatti, si occupa delle innova-

3) FASHION FENG SHUI - Il Feng Shui è un'antica arte filosofica cinese che mira a ricercare l'armonia tra l'essere umano e l'ambiente che lo circonda. Secondo questa credenza cinese, mediante l'utilizzo di determinati colori e tessuti, lo stato d'animo di ciascun individuo viene condizionato sensibilmente. Ecco che la figura del fashion feng shui è quella di un consulente di moda che applica ai suoi consigli la filosofia del Feng Shui: si tratta quindi di indicazioni fornite in base all'energia emanata dai capi d'abbigliamento per mezzo di colore, tessuto e design.

6) SOUL COACH - Sono sempre più numerose le persone che seguono dei corsi per rilassarsi, come a esempio lo yoga, il tutto per raggiungere l'equilibrio psicofisico: di conseguenza uno dei mestieri del futuro è sicuramente il soul coach, letteralmente "allenatore dell'anima", cioè colui che fa da guida a tutti coloro che si iscrivono a uno di questi corsi. 7) PSICOLOGO CANINO - Quando i nostri tanto amati amici a quattro zampe stanno male non sempre è a causa di un problema fisico, può anzi trattarsi di un disagio psicologico: ciò che occorre in questi casi è lo psicologo canino, in grado di capire e curare gli stati d'animo dei nostri amici pelosi. 8) GERONTOLOGO - Considerando che l'aspettativa di vita si sta notevolmente alzando, uno dei mestieri dei prossimi anni è sicuramente quello del consulente gerontologo, il quale è un medico-psicologo che lavora di pari passo col geriatra. La differenza è che il primo studia anche gli aspetti sociali e psicologici che si verificano durante la vecchiaia e che possono essere causa dell'insorgere di alcune patologie.

4) PARARESCUER - In tempi di tzunami, terremoti, uragani (e fine del mondo nel dicembre 2012), non può mancare tra le nuove professioni quella del pararescuer: è un professionista specializzato nel fornire aiuto in caso di calamità naturali o confilitti; salario previsto tra i 25 e i 35mila euro annui.

9) BIOINFORMATICO - Visti i grandi passi avanti della ricerca scientifica si stima che uno dei mestieri del futuro è quello del bioinformatico. Chi sceglie di intraprendere questa professione si occupa di dare una soluzione ai problemi di carattere biologico-molecolare mediante l'ausilio di strumenti informatici. Si stima che lo stipendio dei bioinformatici potrebbe crescere vertiginosamente nel corso degli anni, raggiungendo cifre pari a 80mila euro all'anno.

5) COMPCIERGE - Quello del compcierge è un nuovo mestiere che arriva dagli Usa. La figura è quella di un portiere d'albergo, ma un portiere sicuramente non comune: infatti, visti gli sviluppi tecnologici, il lavoratore sarà più simile a un tecnico con alte competenze tecnologiche.

10) RICICLATORE TECNOLOGICO Vista la grande attenzione per l'ambiente, quella del riciclatore tecnologico è una delle professioni del futuro: chi fa questo mestiere si occupa di smaltire e riciclare rifiuti tecnologici come i vecchi computer o i macchinari di grandi dimensioni.


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Speciale San Camillo

Sabato 11 Giugno 2016

Il reparto diretto dal dottor Caffarella e dalla sua equipe è un’eccellenza nella tecnica della chirurgia percutanea

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unità operativa di Ortopedia della Casa di Cura S. Camillo di Cremona, diretta dal Dr Giorgio Caffarella, è indirizzata al trattamento chirurgico delle patologie degenerative di anca, ginocchio, spalla, caviglia e del piede. Negli anni si è caratterizzata da una spiccata attenzione alle tecniche chirurgiche minimamente invasive, che permettono un precoce recupero funzionale grazie a vie chirurgiche meno aggressive e ad impianti protesici più moderni e dedicati. Attualmente nell’anca vengono utilizzati steli ad integrazione ossea sempre più corti, a risparmio di collo, o protesi di rivestimento che salvaguardano l’osso e permettono un più precoce recupero post-operatorio. Nel ginocchio sono utilizzate protesi mono compartimentali: dispositivi che lasciano indenni le superfici articolari non artrosiche, o le nuovissime protesi totali, con risparmio di entrambi i legamenti crociati, l’utilizzo di questi impianti permette: una più veloce ripresa, la riduzione dei tempi di degenza, ma soprattutto comporta un utilizzo più naturale del ginocchio. L’unità operativa ha sviluppato in questi anni un’importante esperienza in tecniche di avanguardia nella chirurgia del piede, diventando uno dei pochi centri in Italia ad eseguire la tecnica percutanea minimamente invasiva. La chirurgia percutanea minimamente invasiva, sviluppata in Europa dal dr. Mariano de Prado, è stata acquisita dal Dr. Caffarella e la sua equipe grazie a prolungate frequentazioni presso la clinica del Dr. De Prado a Murcia in Spagna. I Vantaggi di questa tecnica sono da individuarsi nelle modalità di esecuzione e nella strategia operatoria: durante l’operazione di chirurgia percutanea per il trattamento dell’alluce valgo o di altre deformità del piede, i sottilissimi strumenti chirurgici impiegati vengono introdotti nella cute tramite minuscoli forellini, sotto controllo radioscopico. Il paziente riesce così a deambulare, con carico sul piede, lo stesso giorno dell’intervento. Il recupero post-operatorio è molto più veloce della tecnica tradizionale e sono notevolmente ridotte le rigidità articolari; il risultato è particolarmente brillante anche esteticamente, vista la

San Camillo, ortopedia all’avanguardia

quasi assenza di cicatrici chirurgiche. Questa tecnica permette di trattare alluci valghi con qualsiasi grado di deformità, patologie come il quinto dito varo addotto, dita a martello e in griffe, metatarsalgie da sovraccarico, borsiti metatarsali dolorose, tendinopatie inserzionali del tendine di Achille, fasciti

plantari con speroni calcaneari; i risultati sono eccellenti considerato il decorso drasticamente ridotto rispetto alla tecnica classica. La chirurgia percutanea è particolarmente indicata in piedi reumatoidi, diabetici e nel grande anziano vista la scarsa invasività dell’atto chirurgico e quindi

i ridotti rischi infettivi e tromboembolici. Il dr. Caffarella nel descrivere la tecnica mini invasiva spiega come “non ci siamo innamorati a senso unico di questa nuova tecnica, come spesso accade ai chirurghi” ma grazie alla cultura della patologia del piede e all’ampia esperienza maturata dall’equipe nel

ELENCO REPARTI:

Dipartimento chirurgico ORTOPEDIA E TRAUMATOLOGIA OCULISTICA CHIRURGIA GENERALE UROLOGIA

ELENCO AMBULATORI:

corso degli anni – continua il Dr. Caffarella - “riusciamo a selezionare le patologie e i piedi nei quali la tecnica percutanea porterà risultati ottimali e altri nei quali sarà più opportuno utilizzare una tecnica più tradizionale, ma sempre rivisitata con tecniche chirurgiche minimamente invasive”.

Dipartimento medico

MEDICINA GENERALE REUMATOLOGIA EMATOLOGIA RIBILITAZIONE SPECIALISTICA RIABILITAZIONE DI MANTENIMENTO RIABILITAZIONE GENERALE GERIATRICA CURE PALLIATIVE

CARDIOLOGIA CHIRURGIA GENERALE CURE PALLIATIVE DERMATOLOGIA EMATOLOGIA ENDOCRINOLOGIA FISIATRIA MEDICINA INTERNA

NEFROLOGIA NEUROLOGIA OCULISTICA ORTOPEDIA PSICOLOGIA E NEUROPSICOLOGIA REUMATOLOGIA UROLOGIA

SERVIZI

CENTRI SPECIALISTICI

RADIOLOGIA E DIAGNOSTICA PER IMMAGINI LABORATORIO ANALISI FISIOTERAPIA GASTROENTEROLOGIA ED ENDOSCOPIA DIGESTIVA

CRONICITà DIABETOLOGIA ODONTOIATRIA

Ufficio ricoveri: tel. 0372 567401-402 ufficioricoveri@casadicurasancamillo.it

Centro Ufficio Prenotazioni (CUP): tel. 0372 567511/0372 567460 cup@casadicurasancamillo.it

Cup privati ed assicurati: tel. 0372 567500 privati.cremona@casadicurasancamillo.it

Laboratorio: tel. 0372 567499 laboratorio@casadicurasancamillo.it

Fisioterapia: tel. 0372 567438

Radiologia: tel. 0372 567462 radiologia@casadicurasancamillo.it


Salute

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di Giulia Sapelli

l Centro antifumo (UO di Pneumologia) e Sert di Cremona e Casalmaggiore, in occasione della Giornata mondiale senza tabacco, hanno offerto negli atri di ingresso degli ospedali di Cremona o Oglio Po informazioni e counseling, più di 350 i fumatori incontrati. Ogni anno si registrano 41mila casi di tumore al polmone e 32mila decessi. Questa la situazione del nostro paese fotografata alla vigilia della Giornata mondiale senza tabacco, appuntamento annuale istituito dall’OMS e arrivato nel 2016 alla ventottesima edizione. L’invito ai fumatori nella giornata del 31 maggio è di astenersi per almeno 24 ore dal fumo per poi smettere definitivamente. Lo scorso martedì, gli utenti che accedevano alla struttura ospedaliera sono stati accolti con la semplice domanda “Lei fuma?”. Alla risposta affermativa, gli operatori si rendevano disponibili ad un primo counseling illustrando i percorsi per smettere di fumare attivi presso l’Asst di Cremona.

I fumatori in Italia sono 11,5 milioni, il 22,0% della popolazione: 6,9 milioni di uomini (il 27,3%) e 4,6 milioni di donne (17,2%). Gli ex fumatori rappresentano il 13,5% della popolazione (7,1 milioni) i non fumatori sono invece 33,8 milioni (il 64,4% della popolazione). Secondo le indagini DOXA condotte tra il 2002 e il 2016 il dato di quest’anno relativo ai fumatori si riporta sui valori registrati nel 2008. Si osserva inoltre un lieve incremento della prevalenza di fumatori di entrambi i sessi: gli uomini passano dal 25,1% del 2015 al 27,3% del 2016, le donne dal 16,9% del 2015 al 17,2% del 2016. L’analisi della prevalenza del fumo di sigarette tra gli uomini e le donne nelle varie classi di età mostra che la percentuale di fumatori è ancora superiore a quella delle fumatrici in tutte le fasce di età. Nella fascia di età compresa tra i 25 e 44 anni si registra la prevalenza maggiore di fumatori di entrambi i sessi (24,1% delle donne e

Sabato 11 Giugno 2016

Ogni anno si registrano 41mila casi di tumore al polmone e 32mila decessi

I danni procurati dal fumo sono ancora molto diffusi

31,9% degli uomini). Fumano di meno gli ultrasessantacinquenni: il 6,9% delle donne e il 18,2% degli uomini. La distribuzione dei fumatori rispetto alle varie aree geografiche mostra che la prevalenza di fumatori di sesso maschile si registra nelle regioni del Centro Italia (30.4%), mentre la prevalenza di fumatrici nelle regioni del Nord (19.9%). Il consumo medio di sigarette al giorno si conferma intorno alle 13 sigarette. Il 45,0% dei fumatori fuma tra le 10 e le 19 sigarette/die. In aumento, rispetto allo scorso anno, i fumatori cosiddetti “leggeri” (fino a 9 sigarette/die): sono passati dal 16,7% nel 2015 al 23,6% nel 2016. Il 71,1% dei fumatori ha acceso la prima bionda tra i 15 ed i 17 anni: questa fascia d’età si conferma nel tempo partico-

a cura della dottoressa Annalisa Subacchi Nutrizionista albo Sez. A n° 061604 Master Nutrizione Fitness e Sport, Diete personalizzate, test intolleranze alimentari, celiachia, breath test al lattosio

larmente critica per l’iniziazione al fumo di tabacco. Il 13,8% dei fumatori ha iniziato a fumare addirittura prima dei 15 anni. Gli uomini iniziano mediamente un anno e mezzo prima delle donne (a 17,4 anni gli uomini, a 18,7 le donne) ed Il motivo per cui si accende la prima sigaretta è legato all’influenza dei pari: il 60,7% dei fumatori, infatti, ha iniziato perché influenzato dagli amici o dai compagni di scuola. Rispetto alla tipologia di prodotti del tabacco acquistati si osserva quest’anno una conferma della percentuale di fumatori che scelgono prevalentemente o occasionalmente le sigarette fatte a mano (18,6% contro il 17,0% del 2015). I principali consumatori di sigarette fatte a mano sono i giovani e giovanissimi (15-24 anni), soprattutto

maschi e residenti al Centro Italia. Quest’anno si registra, per la prima volta dopo 3 anni, un sensibile incremento dell’uso della sigaretta elettronica: gli utilizzatori di e-cig sono infatti passati dall’ 1,1% del 2015 al 3,9% del 2016 (nel 2014 erano l’ 1,6%). Coloro che la usano abitualmente nel 2016 sono il 2,3% (nel 2015 erano lo 0.7%), mentre coloro che la usano occasionalmente sono l’1,6% ( nel 2015 erano lo 0,4%). Gli utilizzatori di sigaretta elettronica sono soprattutto utilizzatori duali (sigaretta elettronica + sigaretta tradizionale) e rappresentano il 77,6% degli utilizzatori di e-cig: questa percentuale ha subito lievissime variazioni nel corso degli anni (erano il 73,1% nel 2015 e l’80,7% nel 2014). Tra questi, fumatori che non hanno modificato le loro abitudini tabagiche (5.6%) o che hanno aumentato (0.5%), ridotto leggermente (5.6%) o drasticamente (9.5%) il numero di sigarette tradizionali fumate. E ancora, tra gli utilizzatori duali, gli ex fumatori che hanno dichiarato di aver ricominciato a fumare le sigarette tradizionali assieme alla sigaretta elettronica (24.9%) o coloro che non fumavano e sono diventati consumatori duali di sigarette tradizionali e sigarette elettroniche (17.8%). Tra gli utilizzatori esclusivi di sigaretta elettronica (18,4% degli utilizzatori di e-cig) fumatori che hanno smesso di fumare (7.7%) e persone che si sono avvicinate per la prima volta alla sigaretta elettronica ma non erano fumatori (10.7%).

Dal 9 giugno ciclo di incontri gratuiti al Consultorio di Soresina

la dieta di sola frutta e verdura non va bene Sono una ragazza di 29 anni alta 1.55 e peso 51,8 kg (momentaneamente). Ho appena finito la stagione come cameriera e a pesavo 55 kg. Premetto che qualche anno fa pesavo di più, ma negli ultimi quattro anni ho iniziato ad essere più regolare nell'alimentazione, quest'inverno però ho voluto mettermi a dieta in un modo molto più rigido arrivando per mia grande felicità a 50 kg!! Ma solo per pochi giorni perchè poi il mio peso oscillava sempre verso i 51/52 Kg. Colazione con latte scremato 250 ml, 4 fette biscottate con marmellata dietetica, pranzo 2 pesche e un caffè, merenda due pesche, cena un insalatona con verdure crude senza pane. Questa è stata la mia dieta estiva. Più di una volta mi sono abbuffata di notte ed il giorno dopo mangiavo solo della frutta a pranzo e a cena sentendomi in colpa per essermi abbuffata!!! Adesso non sto lavorando ma la mia paura più grande è di ingrassare. Cosa ne pensa? Purtroppo non posso condividere la sua linea nell'alimentarsi solo con frutta e verdura per perdere peso...In questo modo rischia di perdere massa magra, che poi non la aiuta in un dimagrimento successivo. Le dirò inoltre, che il pesarsi tutti i giorni non ha molto significato, in quanto l'organismo è suscettibile di variazioni ponderali nel breve termine, soprattutto determinate da una ridistribuzione dei liquidi. Ragionevole sarebbe pesarsi una volta la settimana. Riguardo la sua giornata alimentare direi che la colazione può andare bene, così come gli spuntini se assume la frutta. Il pranzo e la cena devono essere però riviste ed in particolare dovrebbe assumere ai pasti principali una quota di carboidrati (pasta o pane o legumi o cereali o patate etc ) ed una di proteine (carne bianca, rossa, pesce, latticini, uova) completandolo con un contorno di verdure miste. Vedrà che in questo modo diminuirà anche lo scatenamento delle abbuffate e il desiderio forte di introdurre dolci. Infine, visto che al momento non lavora, potrebbe utilizzare il tempo per fare attività fisica: le aumenterebbe il metabolismo e dunque la facilità a dimagrire.

La dottoressa Subacchi risponde alle vostre domande scrivendo a: info@nutrizionistabiologo.it • oppure a: ilpiccolocremona@fastpiu.it www.nutrizionistabiologo.it • Facebook: Lisa Nutrizionista • Cell. 366-4759134 La dottoressa Annalisa Subacchi riceve a: CREMONA: poliambulatorio MEDICENTER Cremona 0372-434988 Gadesco Pieve Delmona: Poliambulatorio MED c/o Ipercremona2 0372-803801 CREMA SPAZIO BENESSERE VIA CASTELLO 12. Cel 366-4759134 MANERBIO Poliambulatorio Minervium Via Verdi 64 - Manerbio 366-4759134

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GLI ORARI

PRESIDIO OSPEDALIERO DI CREMONA CUP Centro Unificato di Prenotazione Dove: padiglione n. 12, a fianco del Centro Prelievi, prospiciente Largo Priori Orari di apertura al pubblico: lunedì - venerdì dalle 7.30 alle18.00 orario continuato, il sabato dalle 8.00 alle 12.00; Prenotazioni telefoniche: è possibile telefonare al numero verde 800.638.638, da lunedì a sabato dalle 08.00 alle 20.00. PRENOTAZIONI CHE NON SI EFFETTUANO AL CUP Attraverso il CUP si prenotano tutte le prestazioni ad eccezione delle seguenti, che devono essere prenotate direttamente presso le singole unità operative o servizi come indicato di seguito: ANATOMIA PATOLOGICA secreti e agoaspirati (non Tac e non Ecoguidati) Dove: Poliambulatori, piano Terra. Orario: giovedì dalle 15 alle 16. Per prenotare contattare la segreteria dell’Anatomia Patologica dal lunedì al venerdì, dalle 10.30 alle 16.00. Telefono: 0372 405477, dalle 9.30 alle 16.00. Consegna campioni istologici e citologici La consegna dei campioni citologici urinari è prevista, presso il padiglione 5, da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 09.30; per gli altri esami da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 16.00 (accesso diretto). RADIOLOGIA Dove: piano 1, corpo H (ala destra). TC, risonanza magnetica, ecografie urgenti e richiesta di prestazioni con bollino verde Le prenotazioni vanno effettuate di persona o via fax. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.00, sabato dalle 08.00 alle 12.00. Tel: 0372 405760. Angiografia Le prenotazioni vanno effettuate di persona. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 15.30. Telefono: 0372 405367. SENOLOGIA: Screening mammografico preventivo biennale Asl Cremona (45-69 anni) Tutti i giorni dalle 8.30 alle 12.30, il mercoledì dalle 14 alle 16. La prenotazione va effettuata al CUP dell'Asl 800 318 999. Prestazioni con carattere di urgenza, risonanze alla mammella, agoaspirati, ecografie Dove: piano 1, corpo M. Ora: da lunedì a venerdì dalle 11.00 alle 13.00. Telefono: 0372 405614. Per ulteriori informazioni è stata inoltre attivata una nuova linea telefonica dotata di risponditore automatico in funzione 24 ore su 24: 0372 405612. RADIOTERAPIA E MEDICINA NUCLEARE Dove: piano Cantina, (utilizzare la scala o ascensore a sinistra vicino l'Ufficio Informazioni nell'atrio di ingresso) corpo M, monoblocco ospedaliero. Orario: da lunedì a venerdì dalle 07.30 alle 17.30. Telefono: 0372 405485. MEDICINA DEL LAVORO: Visite specialistiche di medicina del lavoro Tel: 0372 405777 da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 15.30; oppure, personalmente presso l’Ambulatorio Specialistico di Medicina del Lavoro negli stessi orari. CENTRO DIABETOLOGICO Dove: piano 6, corpo H (lato destro), monoblocco ospedaliero. Orari: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.30 (prima visita per inquadramento diagnostico-terapeutico e visita di controllo per monitoraggio metabolico e screening delle complicanze croniche). Per le prime visite è preferibile che la prenotazione avvenga di persona comunque possibile prenotare telefonicamente da lunedì a venerdì, dalle 11.00 alle 13.30. Telefono: 0372 405715. centro prelievi - LABORATORIO ANALISI accesso diretto da parte dei cittadini, con la richiesta del Medico di famiglia o dello specialista. Dove: Centro Prelievi all'ingresso dell'ospedale. Orario: da lunedì a venerdì dalle ore 07.30 alle 10.30. Telefono: 0372 405663 - 0372 405452 CENTRO EMOSTASI E TROMBOSI Monitoraggio delle terapie anticoagulanti. previsto accesso con prenotazione al numero 0372 405666 - 0372 405663. Dove: Presso la palazzina del Cup Orario: dalle 07.30 alle 12.00 da lunedì a venerdì. CENTRO AZIENDALE DI ALLERGOLOGIA Test di tolleranza al lattosio e patch test Accesso con impegnativa del medico curante. Le prenotazioni si effettuano telefonicamente al numero 0372/408178 da lunedì a venerdì, dalle 10.30 alle 12; oppure di persona presso l’Ambulatorio di Allergologia (Padiglione 10) da lunedì a venerdì dalle 9.00 alle 13.00. IMMUNOEMATOLOGIA E MEDICINA TRASFUSIONALE: Emotrasfusioni, salassi, autotrasfusioni, terapia marziale endovenosa, preparazione di nuovi emocomponenti ad utilizzo non trasfusionale: Gel Piastrinico, Concentrato Leucopiastrinico. Dove: Piano terra, corpo D, monoblocco ospedaliero.Tel: 0372 435887 - 0372 405461 dalle 10.00 alle 17.00 da lunedì a venerdì GENETICA Dove: piano 2 lato destro del monoblocco ospedaliero. Prenotazioni telefoniche: 0372 405783 da lunedì a venerdì dalle 13.00 alle 14.30. MEDICINA LEGALE Prenotazioni presso Direzione Medica di Presidio piano Rialzato monoblocco ospedaliero. Tel: 0372 405200.

A partire da giovedì 9 giugno il Consultorio di Soresina organizza un ciclo di incontri informativi gratuiti. Salute in gravidanza, parto, puerperio, allattamento, dalla coppia alla famiglia, questi i temi trattati dall’assistente sociale Francesca Brocca, dalle ostetriche Malcontenti e Rotondi, dalla psicologa Attilia Brognoli. La partecipazione è gratuita. Gli incontri si svolgeranno presso la sede di Via Inzani 4 a Soresina.

Questo il programma nel dettaglio: • Giovedì 9 giugno 2016 ore 10 Segni di salute in gravidanza • Giovedì 16 giugno 2016 ore 10 Il dolore è ... nel parto. Strumenti: antalgici naturali e non • Giovedì 23 giugno 2016 ore 10 Puerperio e allattamento materno • Lunedì 27 giugno 2016 ore 17 Mamma e papà, una famiglia che cresce. Incontro aperto ai futuri papà • Giovedì 30 giugno 2016 ore 10 Dalla coppia alla famiglia

PSICOLOGIA Dove: settimo piano a sinistra. Prenotazioni da lunedì a venerdì dalle ore 09.00 alle ore 10.00 presso il servizio di Psicologia, oppure anche telefonicamente agli stessi orari al numero 0372 405409. ONCOLOGIA MEDICA Dove: Piano 4 ala Destra Prenotazione in reparto da lunedì a venerdì dalle ore 8.00 alle ore 17.00. Tel: 0372 405248. TERAPIA DEL DOLORE Dove: palazzina n. 9 La prenotazione può essere effettuata telefonicamente al numero 0372 405330 dalle 11.00 alle 15.00, da lunedì a venerdì. Negli altri orari è possibile chiamare lo stesso numero lasciando un messaggio in segreteria telefonica con il nome e numero di telefono: al più presto sarete richiamati.


cultura&spettacoli

La stagione estiva di “Alice nella città” avrà come Alice stasera prerogativa il carattere itinerante. Oggi la propodell’associazione si svolgerà in “trasferta”, con in trasferta sta la partecipazione alla 4ª edizione del “Beatles day” a CremArena benefico organizzato dall’Associazione Etiopia e oltre

presso lo spazio CremArena a Crema. L’evento avrà inizio alle 20.30 e vedrà coinvolti in veste di presentatori i conduttori della radio trasmissione “Questi stivali sono fatti per camminare”, produzione di “Alice nella città” e “The White Rainbow web-radio”.

Il 23 giugno verrà presentata la nuova edizione di Cremona Musica International Exhibitions

La liuteria cremonese protagonista a Berlino

C

dalla redazione

remona Fiere oltrepassa i confini e insieme al Kultur Forum di Berlino, presenta nella capitale tedesca la prossima edizione di Cremona Musica International Exhibitions e il Projekt Busoni 2016. Italia e Germania, del resto, condividono una straordinaria tradizione sia nel campo della liuteria, sia in quello della musica suonata. Senza scomodare i grandi nomi della storia dei due Paesi in questi settori, ancora oggi queste eccellenze vivono e crescono grazie al lavoro di artigiani eccezionali e di artisti che riscuotono successo sui palcoscenici di tutto il mondo. Stradivari e Busoni, sono due nomi che non hanno certamente bisogno di presentazioni e che grazie a Cremona Fiere e al Kultur Forum di Berlino danno vita per la prima volta ad un connubio dalle molteplici sfaccettature artistiche e culturali. L’evento speciale del 23 giugno, che vedrà la partecipazione di due giovani stelle della musica e della presenza eccezionale del violino “Il Toscano” di Antonio Stradivari, suggella questa unione e rilancia la collaborazione tra le più importanti realtà italiane e tedesche di questo settore nella diffusione della cultura musicale. Su commissione del mar-

Dee Dee Bridgewater al Trecchi

Gennaro Cardaropoli suonerà a Berlino il “Toscano”

chese Ariberti di Cremona, nel 1690 Stradivari costruì un intero quintetto d’archi composto da due violini, due viole (contralto e tenore) e un violoncello. Il “Toscano” è l’unico dei due violini del “Quintetto Mediceo” che si sia conservato fino ad oggi. Il violino e il quintetto devono il soprannome al loro primo proprietario, il figlio maggiore del Granduca di Toscana

Cosimo III, Ferdinando de’ Medici, amante della musica e musicista egli stesso. Il marchese Ariberti, infatti, aveva commissionato il concerto all’allora già celebre Stradivari con l’intenzione di farne dono al Granprincipe. “Il Toscano”, conservato attualmente presso il museo dell’Accademia di Santa Cecilia a Roma, verrà suonato il 23 giugno

«Porto l’Italia nel cuore, non vedo l’ora di suonare per voi». E’ una sorta di lettera d’amore quella che Dee Dee Bridgewater, una delle più affascinanti voci nere del jazz americano, ha spedito a Cremona ad un mese cisca dal concerto con cui inaugurerà la seconda edizione del festival Acque Dotte. Uno spettacolo attesissimo, sia perché sarà l’unica data estiva di Bridgewater nel centro-nord Itali,a sia perché la cantante di Memphis ono-

La critica applaude Gabriella Benedini

«Una mostra di straordinario fascino», l’ha descritta il critico d’arte Sandro Parmiggiani. «Un misterioso rito iniziatico, alchemico forse, fatto di ritmi (i metronomi) di silenzi (lo spazio fra le “vele”) e infine di un concerto angelico fatto ciascuno secondo la propria melodia, in attesa di un solista pronto a “suonarla», ha ben sottolineato Luca Nicoletti nel suo saggio di recensione alla mostra pubblicato sul mensile della Biblioteca di via del Senato di Milano. Si è quindi conclusa con successo (testimoniato dalle 2.800 presenze) la mostra di Gabriella Benedini dal titolo “Concerto per Sofonisba”, curata da Paolo Bolpagni, promossa dal Comune di Cremona e tenutasi presso il Padiglione Amati del Museo del Violino di Cremona. Dedicata da un’artista contemporanea cremonese, a una grande donna artista del passato, anch’essa cremonese, Sofonisba Anguissola, la mostra ha affascinato i visitatori, risvegliando l’interesse per l’arte contemporanea. L’artista Gabriella Benedini si è detta molto soddisfatta dell’attenzione di pubblico che ha ricevuto nella sua città natale e ha dichiarato: «E’ stato un grande ritorno nella mia città, ma non ero sola, ho avuto una presenza amica, la vicinanza di una grande artista cremonese del passato, Sofonisba Anguissola. Dopo aver cercato le sue tracce a Palermo ed essermi inginocchiata commossa sulla sua tomba, ho desiderato di farle un omaggio, le ho dedicato un concerto attraverso le mie opere, ho sentito che tra noi si stava svolgendo un dialogo malgrado la distanza del tempo e del momento culturale, è stata l’intesa intima e complice tra due donne artiste . Questa evento mi ha profondamente coinvolto e spero di averlo trasmesso, che sia servito a far riaffiorare la figura di questa grande artista del nostro passato nella consapevolezza dei cremonesi, per questo ringrazio il sindaco Gianluca Galimberti che ha colto perfettamente lo spirito della mia esposizione». Grande successo ha riscosso anche il programma di concerti e conferenze che hanno affiancato il percorso di mostra e che hanno reso vivo l’omaggio a Sofonisba Anguissola con note musicali e una conferenza di approfondimento sulla pittrice.

a Berlino da Gennaro Cardaropoli, giovane musicista e testimonial della Fondazione Pro Canale, proprietaria di un’ampia collezione privata italiana di strumenti storici ad arco che promuove le performances dei solisti tramite i direttori d’orchestra e le grandi orchestre sinfoniche. Il 23 giugno sarà l’occasione per presentare la prossima edizione di Cremona Musica International Exhibitions, la manifestazione più importante al mondo per gli strumenti musicali di alto artigianato, in programma alla Fiera di Cremona dal 30 settembre al 2 ottobre 2016. Anche quest’anno saranno oltre 300 gli espositori da tutto il mondo, affiancati da un ricchissimo programma di 95 eventi tra concerti, masterclass, seminari e tavole rotonde che vedranno la partecipazione di più di 300 musicisti e speaker internazionali. Il 23 giugno, ospite della serata sarà anche Jost Thöne, editore tedesco che ha realizzato una incredibile collezione di volumi dedicati agli strumenti di Antonio Stradivari: 11 libri, per un peso complessivo di oltre 50 kg, in cui sono illustrati, analizzati, fotografati a dimensione reale ben 300 strumenti di Stradivari. I volumi verranno presentati ufficialmente il giorno successivo presso l’Adlon Hotel, sempre a Berlino, ma la serata di giovedì 23 giungo sarà l’occasione per averne un’anteprima.

rerà sul palco il decennale dell’uragano Katrina con uno straordinario omaggio alle persone e alla cultura di New Orleans. Appuntamento dunque a venerdì 8 luglio, alle 21.30 nella cornice di Palazzo Trecchi a Cremona, per il battesimo del festival con la Bridgewater. In scaletta, oltre ai brani del nuovo al bum “Dee Dee’s feathers”, ci saranno anche alcuni pezzi che ha registrato con Theo Croker e canzoni tratte dal suo repertorio.

Monteverdi Festival Un grande successo

L’edizione 2016 del Monteverdi Festival dedicato - a vergini, ninfe e regine - si è concluso con una fortunatissima crociera musicale sul fiume Po, che ha toccato le principali città monteverdiane Cremona, Mantova e Venezia con concerti sia a bordo (durante la navigazione) che a terra (a palazzo Ducale di Mantova e nelle Sale Apollinee del Teatro la Fenice di Venezia). Un grandissimo successo di presenze per la crociera con partecipanti provenienti da varie città italiane: Milano, Serravalle Scrivia, Piadena, Novara, Abiategrasso, Lumezzane, Pernate, Vimodrone, Siena, Piadena, Martignana Po, Carpi, Brugherio, Madignano, Alessandria, Bergamo, Ivrea, Bari, Novara, Torino, Ancona, Laigueglia,Trento, Bologna, Lecce, Roma, Parma, Bolzano ma anche dall’estero (Spagna e Svezia). Grande affluenza di pubblico anche per i 14 concerti proposti in calendario che hanno visto la Vergine e la donna come vera protagonista di questa edizione del Festival. Un prisma di affetti al femminile, con infinite sfaccettature di donne, che si sono avvicendate in altrettante location suggestive come la chiesa di San Marcellino o di S. Omobono con la sua atmosfera intima e raccolta o all’ Auditorium Arvedi e descritte attraverso la musica eseguita dai molti artisti di fama internazionale come Jordi Savall o the Tallis Scholars o da nuovi emergenti come il clavicembalista Justin Taylor o il giovane Ensemble Radio Antiqua.

Torna domani il tradizionale concerto in Pagoda

Appuntamento alle 17.30 ai Giardini Pubblici in piazza Roma con la banda “Città di Cremona” Il complesso bandistico “Città di Cremona” torna al suo pubblico (domani alle ore 17.30) con il tradizionale concerto del mese di giugno alla Pagoda dei Giardini Pubblici di piazza Roma (e in caso di maltempo in Galleria del Corso). La formazione, attualmente diretta dal maestro Marco Regosa, ha da tempo scelto di recuperare e far rivivere la tradizione dei concerti domenicali che la storica banda civica ha tenuto nella Pagoda dei Giardini Pubblici di piazza Roma sino al suo scioglimento avvenuto negli anni ’30. Non a caso per pubblicizzare l’evento è stata scelta un’immagine d’epoca della storica pagoda all’interno della quale si possono intravedere i leggii. Si tratta di una cartolina del passato appartenente alla raccolta dell’Archivio di Stato di Cremona, gentilmente concessa dalla direttrice Angela Bellardi e che il complesso bandistico ogni anno ripropone come leitmotiv di questi appuntamenti in Pagoda (il prossimo si terrà nel mese di settembre). Ma il concerto di domani avrà un prologo: prima dell’inizio del programma “ufficiale” avverrà l’esordio della Brass Band del complesso bandistico, la neonata formazione tra cui figurano anche gli allievi delle sezioni di ottoni, percussioni e sax della “Scuola di banda” che ha appena concluso l’anno musicale con il saggio tenutosi sabato 21 E’ dedicata all’arte cosiddetta “informale” la mostra collettiva in corso nei locali di “Immagini, Spazio, Arte” in via Beltrami a Cremona. Il direttore artistico, Dino Cecconi, ha deciso di fare spazio per due settimane ad un gruppo di artisti italiani, provenienti da tutto il Paese,

Complesso Bandistico “Città di Cremona”

maggio presso la sala di Musica di via Fabio Filzi. Come sempre il complesso bandistico proporrà un ricco repertorio di brani famosi e spumeggianti: si spazierà dalle colonne sonore di film celebri, ad un omaggio ai Queen e poi tanti altri brani che senz’altro sapranno accontentare i gusti di tutti. Nel corso del concerto poi avrà luogo anche l’estrazione della lotteria “In vacanza con la banda” dove verranno

sorteggiati i biglietti che permetteranno ai fortunati possessori di godersi uno splendido soggiorno vacanza. Prossimi appuntamenti: domenica 19 giugno alle ore 21 nella Cattedrale di Cremona, dove con “Concerto d’amore” si vorrà ricordare Luigi Maschi, una grande persona dai forti valori, proiettata verso il sociale e la solidarietà, prematuramente scomparsa nell’agosto 2014. Ancora una

volta il desiderio della famiglia di ricordarlo a quanti lo conobbero si realizzerà in questo nuovo concerto offerto alla città. Venerdì 24 giugno, sempre alle 21, in Cortile Federico II ci sarà il consueto concerto estivo che quest’anno renderà omaggio agli imminenti Giochi della XXXI Olimpiade che si svolgerà a Rio de Janeiro nel mese di agosto. L’ingresso a tutti i concerti è libero.

Una collettiva dedicata all’arte informale

accomunati da due elementi fondamentali. «Si tratta dell’attenzione alla forza comunicativa insita nel colore, oltre il dato caratterizzante del segno e della propensione all’innovazione ed alla

sperimentazione artistica», ha evidenziato il critico d’arte Gianluigi Guarneri, presentando la mostra al pubblico cremonese. Dopo aver ripercorso il cammino fatto dall’arte europea e non solo

dal secondo Dopo Guerra ai nostri giorni, Guarneri ha illustrato le caratteristiche degli otto artisti invitati alla rassegna. Si tratta di Giovanna Caprari, artista emiliana che si è dedicata

ad una accurata ricerca cromatica, Alessandro Santoro, originario di Milano ma attivo in Toscana, la brianzola Chiara Maria Rossetti e poi Giulio Crisanti, il cremonese Massimo Portesani, il genovese Pietro Gualco, il piemontese Dino Aresca e infine il bresciano Giuliano Lorandi.


lettere@ilpiccologiornale.it

sport

lo

Missione compiuta. Con grande determinazione e La Bissolati grazie al sostegno dei propri tifosi, la Bissolati ha vinto decisivo scontro salvezza con Gam Team Brescia. I ora vede ilcremonesi si sono imposti 8-6 e oggi a Como col fanala salvezza lino di coda Milano 2 possono certificare la salvezza. PALLANUOTO

Responsabile Fabio Varesi

CLASSIFICA (22ª giornata) Varese 56; Canottieri Milano 49; Locatelli Genova 45; Vigevano 33; Metanopoli San Donato, Treviglio 32; Aquatica Torino 27; Busto Nuoto, Bocconi Sport 24; Sport Time Osio 21; Bissolati 17; Gam Team Brescia 14; Milano 2 10.

La Vanoli “taglia” Cusin e Vitali

Anche McGee lascia Cremona per accasarsi a Venezia, mentre il contratto di Biligha è stato prolungato fino al 2018

SERIE A Decisione a sorpresa della dirigenza, che nella prossima stagione rinuncerà ai due azzurri

T

di Fabio Varesi

ra partenze e conferme, prosegue il mercato della Vanoli. La notizia di ieri è però clamorosa: come recita il comunicato della società, «la Vanoli Basket Cremona comunica di aver esercitato la clausola a proprio favore per uscire anticipatamente dai contratti in essere con il playmaker Luca Vitali e con il centro Marco Cusin. La società e tutta la #Vanolifamily desiderano ringraziare profondamente “Vito” e “Cuso”, due atleti e soprattutto due uomini che hanno fatto a più riprese la storia del club, e augura loro le migliori fortune per l’imminente preolimpico con la Nazionale italiana e il prosieguo della loro carriera». Ecco il commento del presidente Aldo Vanoli: «Luca e Marco sono e saranno sempre come due figli per me: li abbiamo accolti nella nostra famiglia e poi rivoluti. Con loro e grazie a loro, la Vanoli Basket è cresciuta tantissimo nel corso di questi anni di serie A. Resteranno sempre due pilastri nella storia del nostro club e non posso che augurare loro solo

Piadena, la serie B è sfumata

SERIE C GOLD

Luca Vitali

Marco Cusin

il meglio per il futuro». Dal ritiro della Nazionale, Luca Vitali e Marco Cusin, dopo aver accolto la decisione della società, restano concentrato sull’obiettivo olimpico. Per pensare il futuro c’è tempo, anche se voci di mercato danno il “Cuso” a Reggio Emilia, in una squadra ambiziosa e di vertice. Staremo a vedere. Ma le partenze non sono finite. Da tempo si sapeva che Tyrus McGee non sarebbe rimasto a Cremona e nei giorni scorsi lo stesso giocatore ha confermato sui social di aver raggiunto un accordo con l’Umana Venezia. Dopo un’ottima stagione in

Il grande sogno della promozione è sfumato, ma la stagione dell’Mg.K Vis Piadena è comunque eccellente. Dopo aver perso gara 1 a Saronno per 69-63, i pia-

biancoblu, con 13 punti e 3 rimbalzi di media a partita (tanto da risultare il miglior sesto uomo del campionato), McGee è diventato un giocatore molto ambito e alla fine ha scelto l’ambiziosa Reyer Venezia, che più volte ha ingaggiato giocatori della Vanoli. Nel frattempo, la dirigenza biancoblu ha prolungamento il contratto di Paul Biligha fino al 30 giugno 2018. Nella sua prima stagione in maglia Vanoli Basket, Biligha ha realizzato 4.7 punti e 3.7 rimbalzi a partita, con il 49.2% da due in 15.4 minuti di media in 34 gare (4 volte è partito in quintetto) tra regular season e playoff. Con la maglia

denesi si sono giocati tutto in gara 2 davanti al proprio pubblico, ma nulla hanno potuto al cospetto di una Imo Robur apparsa più in palla e che ha preso

in mano l’inerzia del match sin dalle prime battute, rintuzzando poi il tentativo di rimonta dell’Mg. K Vis. Il con 67-58, Saronno va in B. A Piadena restano gli appausi.

biancoblu ha riscritto tutti i propri record in carriera, facendo registrare la sua prima doppia doppia in serie A con i 14 punti e 10 rimbalzi contro l’Openjobmetis Varese alle 28ª giornata di campionato e le 3 stoppate contro la Betaland Capo d’Orlando alla 7ª giornata. Del roster della Vanoli è stato anche il migliore per rimbalzi offensivi (71) e secondo per stoppate (20) e schiacciate (21). «Nella sua prima stagione con noi - ha rivelato Andrea Conti - Paul ha confermato quanto di buono avevamo intravisto dalle sue stagioni ad Avellino e Ferentino. Con Fabio Mian e Raphael Gaspardo completa un trio tutto italiano che ha grandi margini di miglioramento: averli legati al nostro progetto è per noi motivo di soddisfazione». Il prolungamento di contratto ha reso felice il giocatore nato a Perugia: «Sono molto contento di fare ancora parte del progetto Vanoli, in cui mi sono trovato benissimo. Ho tanta carica e voglia di far bene per crescere ancora insieme alla società e ai tifosi, che spero ci seguano numerosi e con la stessa passione che hanno messo in questa stagione». In attesa di conoscere il futuro di Deron Washington (che la Vanoli spera di poter trattenere a Cremona), secondo indiscrezioni, la dirigenza biancoblu starebbe sondando il mercato dell’Est Europa, alla ricerca di un sostituto di Nikola Dragovic, annunciato in partenza.

INIZIATIVA DI BASKET

La palla a spicchi grande protagonista a Crema

Basket in piazza Duomo

triathlon Stradivari Triathlon Team ancora protagonista. Negli appuntamenti proposti sulle differenti distanze ed in ambito nazionale ed internazionale, infatti, sono arrivati podi con gli atleti verdeblu. Nelle gare del giovedì festivo, vittorie di Fabrizio Bartoli nel TNatura di Pineto e di Jacopo Butturini nel Triathlon Sprint di San Secondo. Decimo posto in Emilia per Roberto Marchi, 13ª Paola Galli, 14ª

Un emozionante week end di basket ha deliziato tutti gli appassionati cremaschi. Per tre giorni si è svolta, infatti, la manifestazione “La Crema del Basket”, nell’ambito delle celebrazioni dI Crema “Città Europea dello Sport”. Tre giorni che hanno consentito di esplorare il mondo della palla a spicchi a tutto tondo, con incontri riservati alle categorie giovanili, il torneo di streetball, l’ormai popolarissima e spettacolare pallacanestro “tre contro tre” ed il baskin, nuovo sport ispirato al basket pensato per permettere ad atleti normodotati e disabili di giocare nella stessa squadra, composta sia da ragazzi che da ragazze. Il tutto nell’affascinante ambientazione di piazza Duomo, straordinaria “location” che per la prima volta si è concessa integralmente alla pallacanestro, che mai prima d’ora aveva goduto a Crema di un palcoscenico così affascinante. Il venerdì serè stato dedicato allo streetball, con finali alla domenica pomeriggio e vittoria tra gli Under 23 della rappresentativa di Costa Volpino.

Tra sabato e domenica le giovanili della Pallacanestro Crema hanno sfidato le migliori pari categoria lombarde, con rappresentative di Vanoli Cremona, Lussana Bergamo, Basket Piacenza, Assigeco Casalpusterlengo e Leonessa Brescia. Pienamente soddisfatto il principale ideatore della manifestazione, oltre che tra i principali promotori dell’evento, Francesco Degli Agosti, attuale playmaker della Sansebasket di Cremona ed ex di Treviglio, Piacenza ed Erogasmet Crema, oltreché cremasco doc: «E’ stata un’esperienza unica e fantastica. La città di Crema e tutti i cremaschi si sono avvicinati ancora di più a questo sport meraviglioso ed è stato emozionante essere stati i primi a portare il basket nel salotto più elegante della nostra città. La partecipazione è stata ampia e assolutamente trasversale, perché ha visto protagonisti bambini e giovani provenienti da territori e contesti sociali differenti. A supporto di tutto ciò, l'esperienza legata al baskin è stata tra le più belle, con emozioni da brividi».

Il Team Stradivari è salito sul podio in vari appuntamenti

Claudia Papale e 15ª Elena Valbuena. Sabato, nel Triathlon Sprint di Iseo, Giulia Sforza ha chiuso al secondo posto, Jacopo Butturini è arrivato terzo ed Ernesto Giovannini 34°. Domenica, secondo posto assoluto di Fabrizio Bartoli al Triathlon di Noli, 15° Andrea Zanen-

ga e 58° Raffaele Zaini. In ambito internazionale, risultati di prestigio all’Ironman di Nizza. Cristina Sironi ha chiuso in 10h36’36’ la prova francese, piazzandosi seconda di categoria, così come GianMarco Tironi che ha portato a termine la gara in 11h03’14”. Finisher nel

tradizionale appuntamento in Costa Azzurra sono stati anche Stefano Albasi in 10h24’49” e Lorenzo Bernabè in 10h29’53”. Sulla stessa distanza, alla prima del Challenge di Venezia, Achille Zatelli ha terminato la prova in 14h16’15”, mentre Angelo Zanichelli ha

Regna l’equilibrio e stasera si gioca una delicata gara 5 FINALE playoff

FINALE PLAYOFF

Gara 1 Milano-Reggio Emilia 87-80 Gara 2 Milano-Reggio Emilia 94-73 Gara 3 Reggio Emilia-Milano 81-72 Gara 4 Reggio Emilia-Milano 81-76 Gara 5 Milano-Reggio Emilia (11-06) Gara 6 Reggio Emilia-Milano (13-06) Gara 7 (eventuale) Milano-Reggio Emilia (15-06)

Tutte le partite si giocano alle 20.45

Il fattore campo continua a farla da padrone nella finale scudetto. Dopo il doppio successo casalingo di Milano, la Grissin Bon Reggio Emilia ha replicato al PalaBigi, con maggiore autorità in gara 3 (malgrado l’assenza di Aradori), mentre giovedì sera ha rischiato la clamorosa rimonta della squadra di Repesa, che ha recuperato 10 punti negli ultimi secondi del match, prima di cedere alla precisione dalla lunetta degli emiliani, più che mai in corsa per il titolo. Stasera si gioca una delicatissima gara 5, con Milano che ha tutto da perdere, mentre lunedì sera si tornerà a Reggio Emilia. La sensazione è che la serie possa arrivare a gara 7, come è accaduto un anno fa e quel punto tutto potrebbe succedere. SERIE A2 E’ Brescia-Fortitudo Bologna la finale dei playoff, dopo il colpo esterno in gara 5 della Leonessa a Scafati. I bresciani hanno il vantaggio del fattore campo nell’eventuale “bella”, ma la finale resta incertissima. Si parta domani sera a Brescia (con replica martedì), mentre il 19 giugno le due squadra si sfideranno a Bologna.

fornito il suo contributo nella staffetta solidale con gli amici di Ekis Group. I ragazzi del settore giovanile sono stati protagonisti nel week end di gare a Porto S. Elpidio nelle Marche: nella top ten degli italiani di Aquathlon è arrivata Fabiola D’Antino, quinta nella categoria Youth B. I giovani verdeblu hanno partecipato anche alla tappa di Coppa Italia di Triathlon.


Sport

24 In ottica mercato, la dirigenza sta valutando la seconda punta Alessandro Cesarini, in uscita da un Pavia in difficoltà Sabato 11 Giugno 2016

La Cremo vuole cambiare mentalità

CALCIO LEGA PRO La presentazione del nuovo corso ridà slancio alla società grigiorossa e al suo patron

U

di Matteo Volpi

n cambio di mentalità, scomodando persino il paragone con la Juventus dell’era Lippi e il paragone tra Arvedi e Agnelli. Parole forti, che tuttavia creano un ingrediente di nuova linfa nei cuori degli appassionati. Le prime battute del nuovo presidente Michelangelo Rampulla fanno correre il rischio di tornare ad illudersi anche quest’anno. Ma è un rischio che, tutto sommato, si può correre. L’ex portiere grigiorosso, di fatto, è uomo di calcio a tutti gli effetti, ha vissuto esperienze importanti sulle ombre di Marcello Lippi, ma da qualche anno ha portato avanti diverse tipologie di carriere extracalcistiche (da allenatore in D col Derthona a preparatore dei portieri in Cina agli ordini proprio di Marcello Lippi) che non gli hanno portato particolare fortuna. Che sia quella del “presidente operativo”, alias direttore generale, quella fatta su misura per lui? Non resta che sperarlo. Anche perché oggi l’ambiente grigiorosso è ben diverso da quello che Rampulla conobbe da giocatore. Cremona è una piazza che, alla luce di quanto è disposta a spendere a differenza di molte altre di pari categoria, ha bisogno di una svolta importante, ma stavolta concreta: naturamente cambi in panchina e speculazioni di mercato devono rimanere fuori dalla porta. Ed ora occhi sul mercato. L’attenzione principale dei dirigenti grigiorossi, in questi giorni, rimane sul Pavia, lasciato sostanzialmente in “braghe di tela” dai finanziatori cinesi. Entro il 30 giugno dev’essere accesa la

(M.M.) Alla presentazione ufficiale di Tesser e Rampulla era presente anche Giovanni Arvedi, che si auspica di rivedere la Cremonese risorgere alle antiche glorie, di dare un colpo al passato e di coinvolgere i tifosi in questo progetto di rinascita. Il patron ha anche confermato che ritornerà più spesso alla stadio per essere ancora più vicino alla sua amata squadra. Interessante l’intervento di Michelangelo Rampulla, che

PLAYOFF (quarti di finale)

Lecce-Bassano Foggia-Alessandria Pisa-Maceratese Pordenone-Casertana

Semifinali

3-0 2-0 3-1 1-0

Lecce-Foggia 2-3 1-2 Pisa-Pordenone 3-0 0-0 Finale (ritorno 12-06 h 18) Pisa-Foggia 4-2 plaYOUT Girone A AlbinoLeffe-Pro Piacenza 0-1 1-2 Cuneo-Mantova 0-0 0-1 Girone B Lupa Roma-Prato L’Aquila-Rimini

L’attaccante Alessandro Cesarini (foto acpavia.com)

Girone C Ischia-Monopoli Martina-Melfi

fidejussione per l’iscrizione al campionato e per il 24 giugno saldati gli stipendi (gli ultimi versati ai calciatori risalgono a febbraio). Un ritardo per il bimestre marzo-aprile che farà partire il Pavia nella prossima stagione, in caso di iscrizione alla Lega Pro, con 2 punti di penalizzazione e costringe la società a vendere i pezzi pregiati. Il centravanti Andrea Ferretti potreb-

be accasarsi al Parma, mentre per la seconda punta Alessandro Cesarini, la Cremonese potrebbe arrivare prima delle altre. Le prime tappe importanti però riguardano soprattutto le conferme. In settimana ha firmato Ivan Marconi, pedina importante per la difesa. Nei prossimi giorni attendiamo con ansia anche le conferme di Ravaglia e Pesce come priorità impor-

che mi è sempre rimasta nel cuore, dove ho parecchi amici e dove ho vissuto sette anni fantastici. Sono molto motivato e consapevole che l’obiettivo è importante, faremo una corretta programmazione con Tesser e Giammarioli e vedrete che ci toglieremo anche delle belle soddisfazioni. Voglio ottenere il massimo, a me

0-3 2-1 1-0 0-0

tanti per comporre la spina dorsale della squadra. Se poi non dovesse arrivare la fantomatica chiamata per il capitano Brighenti... Berretti Si chiude con una sconfitta per 2-0 per mano del Cittadella la bella annata della Berretti grigioross di mister Gatti, che esce a testa altissima dalle semifinali delle final four.

Rampulla assicura: «Ci toglieremo delle soddisfazioni»

torna a Cremona dopo 24 anni e nelle vesti di presidente: «Quando ho lasciato Cremona, ho sempre avuto la netta sensazione che un giorno sarei potuto tornare, ma mai da presidente ed invece eccomi qua. Mi è stato proposto questo importante incarico, ero emozionato e non potevo dire di no a questa città,

2-0 1-3 1-1 1-3

non piace fare la comparsa e quando inizio qualcosa, cerco sempre di portarlo a buon fine. Fondamentale sarà l’attaccamento alla maglia che tutti devono capire fin da subito: la Cremonese ha un passato glorioso, chi la indosserà deve essere orgoglioso e sentirla propria. Quando ero alla Juventus, ricordo che Lippi spiegava

ai giocatori con più esperienza, l’importanza di insegnare ai più giovani il senso di appartenenza alla maglia e alla società. Noi dobbiamo fare la stessa cosa». «Arrivo carico di entusiasmo. Non sono abituato a fare proclami, ma posso assicurare che lavoreremo con grande umiltà, consapevoli della nostra mentalità che ci spinge sempre a dare il massimo», è stato il commento del nuovo allenatore Attilio Tesser.

SERIE D L’ex bomber gialloblu è attualmente alla guida del Cavenago Fanfulla

GIOVANILI Stasera al Voltini per il Trofeo Dossena

La Pergolettese continua a sondare il terreno, in attesa di ufficializzare il nuovo allenatore. Alla fine a giocarsi la panchina sono rimasti in due: Marco Lucchi Tuelli e Paolo Curti. Il primo rappresenterebbe una scelta fatta in casa, visto che si tratta del vice allenatore gialloblu, mentre Curti arriverebbe a Crema dopo l’ottima stagione alla guida del Cavenago Fanfulla, pilotato fino alla finale dei playoff e domani cercherà di conquistare la promozione, dopo il successo per 2-1 nella partita d’andata sul campo del Sandonà. Per Curti si tratterebbe di un ritorno, visto che ha vestito la maglia gialloblu in una carriera contraddistinta da tanti gol, realizzati nelle categorie dilettantistiche. Il famoso “bomber pittore”, che alternava l’attività calciatiche a quella di artista del pennello, è arrivato anche in C1 al Fiorenzuola, un’avventura

Il Trofeo Dossena propone due semifinali di prestigio, in programma stasera al “Voltini”. Da una parte la Juventus e il Milan, dall’altra gli spagnoli del Valencia, che hanno destato un’ottima impressione e l’Inter che ha passato il turno con tre pareggi. Difficile azzardare un pronostico, ma c’è da attendersi due sfide molto emozionanti. Nulla da fare per la Cremonese, che però ha battuto il Torino e pareggiato con il Valencia. Fatale ai grigiorossi la netta sconfitta con il Milan patita nella seconda giornata. Fase a gironi Martedì 7 giugno: Nazionale Lega Pro-Inter 0-0, ValenciaMilan 2-0, Juventus-Atalanta 2-1, TorinoCremonese 1-2. Mercoledì 8 giugno: Nazionale Lega Pro-Juventus 1-2, Valencia-Torino 4-0, Inter-Atalanta 1-1, Milan-Cremonese 5-1. Giovedì 9 giugno: Nazionale Lega Pro-Atalanta 0-0,

La Pergolettese pensa a Paolo Curti Due semifinali di lusso

Paolo Curti (foto www.cavenagofanfulla.it)

durata poco, visto che ha preferito tornare subito tra i dilettanti, scelta che gli ha permesso di continuare a dipingere. Il suo arrivo sarebbe ben gradito alla tifo-

seria, ma dopo un’eventuale pomozione con serie D con il Cavenago Fanfulla, lasciare Lodi potrebbe essere più difficile. Staremo a vedere.

La Juventus è una delle semifinaliste (foto www.juventus.com)

Valencia-Cremonese 2-2, Inter-Juventus 0-0, Milan-Torino 3-1. CLASSIFICHE Girone A: Juventus 7; Inter 3; Nazionale Lega Pro, Atalanta 2. Girone B: Valencia 7; Milan 6; Cremonese 4; Torino 0. Semifinali (11-06 al Voltini): Juventus-Milan (h 20), Valencia-Inter (h 22). La finalissima è in programma domenica 12 giugno alle 21 al Voltini di Crema.

EURO 2016 La squadra di Conte esordisce lunedì sera contro il talentuoso Belgio. Ma la sfida decisiva è quella contro la Svezia E’ iniziato ieri sera l’Europeo 2016, che vedrà l’Italia esordire lunedì alle 21 a Lione contro il Belgio, ovvero una delle squadre più accreditate della kermesse continentale. Soprattutto a centrocampo e in attacco, la formazione di Wilmots può disporre di giocatori telentuosi, che possono mettere in difficoltà tutti gli avversari. L’amichevole dello scorso novembre a Bruxelles contro gli azzurri, ha confermato la forza dei belgi (vittoriosi 3-1), ma stavolta la posta in palio è diversa e la grinta della squadra di Conte potrebbe azzerare le differenze tecniche. Resta comunque un impegno difficile per l’Italia, che proverà a partire con un risultato positivo, con la consapevolezza però che la sfida decisiva sarà quella con la Svezia, in programma a Tolosa venerdì prossimo alle ore 15. Conte ha ancora qualche dubbio in attacco, ma dovrebbe optare per la coppia Pellè-Eder. Probabili formazioni BELGIO (4-3-3): Courtois, Alderweireld, Vermaelen, Denayer, Vertonghen; Nainggolan, Fellaini, Witsel; De

Subito un duro esame per gli azzurri Belgio-Italia giocata lo scorso novembre

Bruyne, Lukaku, Hazard. Ct: Wilmots. ITALIA (3-5-2): Buffon, Barzagli, Bonucci, Chiellini; Candreva, Florenzi, De Rossi, Giaccherini, Darmian; Pellè, Eder. Ct: Conte.

IN TV Dopo l’esordio di ieri sera, la Rai trasmetterà altre 26 partire in chiaro (naturalmente tutte quelle dell’Italia, mentre Sky propone tutte il programma solo per gli abbonati.

PRIMO TURNO Sabato 11 giugno (h 21): Inghilterra-Russia. Domenica 12 giugno (h 21): Germania-Ucraina. Lunedì 13 giugno (h 18): Irlanda-Svezia. Lunedì 13 giugno (h 21): Belgio-Italia. Martedì 14 giugno (h 21): Portogallo-Islanda. Mercoledì 15 giugno (h 21): Francia-Albania. Giovedì 16 giugno (h 21): Germania-Polonia. Venerdì 17 giugno (h 15): Italia-Svezia. Venerdì 17 giugno (h 21): SpagnaTurchia. Sabato 18 giugno (h 15): Belgio-Irlanda. Sabato 18 giugno (h 21): Portogallo-Austria. Domenica 19 giugno (h 21): Svizzera-Francia. Lunedì 20 giugno (h 21): SlovacchiaInghilterra. Martedì 21 giugno (h 21): Croazia-Spagna. Mercoledì 22 giugno (h 21): Italia-Irlanda. Inoltre, quattro ottavi di finale, tutti i quarti, le semifinali e la finale. Fabio Varesi

Il Pescara merita il ritorno in serie A SERIE B

Dopo l’amarezza patita di dodici mesi fa contro il Bologna, il Pescara di Massimo Oddo ha centrato la promozione in serie A al termine di una battaglia giocata a Trapani. I siciliani, autori di una splendida stagione, avrebbero meritato di più, ma alla fine è salita nella massima serie la squadra più forte di playoff. Il Lega Pro è finita la Virtus Lanciano, che paga anche la penalizzazione. PLAYOFF Quarti: Cesena-Spezia 1-2, Bari-Novara 3-4. Semifinali: Spezia-Trapani 0-1, Novara-Pescara 0-2. Ritorno: Trapani-Spezia 2-0, Pescara-Novara 4-2. Finale: Pescara-Trapani 2-0, Trapani-Pescara 1-1. Pescara promosso in serie A. Playout Virtus Lanciano-Salernitana 1-4, Salernitana-Virtus Lanciano 1-0. Virtus Lanciano retrocesso in Lega Pro.


Sport

Sabato 11 Giugno 2016

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La Pomì fa incetta di premi della Cev

Dopo le conferme Lloyd, Gibbemeyer e Bacchi, a giorni si attendono anche quelle di Sirressi, Tirozzi e Stevanovic

VOLLEY SERIE A1 A Roma sono stati consegnati riconoscimenti a Kozuch e Piccinini e alla società rosa

A

di Vanni Raineri

pochi giorni dall’ufficializazione di Gianni Caprara quale nuovo tecnico della Pomì, sono arrivate le prime conferme ufficiali. Si tratta di Carli Lloyd, Lauren Gibbemeyer e Lucia Bacchi. Ad annunciare l’accordo il presidente Massimo Boselli Botturi: . «Il primo obiettivo era ripartire con dei punti fermi, senza lasciar disperdere quanto di buono si è costruito quest’anno. Lucia Bacchi rappresenta il legame col territorio. Si tratta tra l’altro di un’atleta esemplare, capace di gestirsi e di dare sempre tanto. Sogno per lei un futuro in società, quando deciderà di appendere le scarpe al chiodo». Felice naturalmente la Bacchi: «Non ho preso in considerazione altre opportunità. A Casalmaggiore sono a casa: non solo perché qui vive la mia famiglia, ma anche perché la Vbc stessa è una grande famiglia. So che si sta costruendo una squadra competitiva». A questo punto, sono attese le conferme di Imma Sirressi, Valentina Tirozzi e Jovana Stevanovic, mentre per i nuovi arrivi sono sempre caldi i nomi di Samanta Fabris, Lucia Bosetti e Marika Bianchini. Nel frattempo la Pomì ha anche definito il roster che parteciperà ai 4 appuntamenti della Lega Volley Summer Tour, che prenderà il via il 9 luglio. Giocatrice-allenatrice sarà Giulia Momoli, che scenderà sempre in campo con Valeria Caracuta e Ariana Pirv, Alice Rossi e Alessandra Monresano, oro nel doppio Junior (foto fapress © Enrico Artegiani)

L’Abo ingaggia Martina Ginelli SERIE B2

Da sinistra: Angiolini, Kozuch, Ghini, Piccinini e Boselli premiati giovedì sera a Roma

mentre si alterneranno i liberi Giada Cecchetto e Beatrice Parrocchiaele e sono attese Valentina Tirozzi e Svetlana Stojanova. Intanto, la Pomì ha fatto incetta di premi all’European Volley Ball Gala della Cev che si è tenuto giovedì sera a Roma. Maggie Kozuch è stata premiata quale giocatrice più spettacolare della Champions League, Francesca Piccinini è stata eletta

Ambasciatrice del volley europeo, mentre il presidente Massimo Boselli Botturi ha ricevuto da Renato Arena, vice presidente Cev, il logo da applicare alle maglie rosa nella prossima stagione, il simbolo del successo continentale ottenuto a Montichiari due mesi fa, che ha fatto seguito, in meno di un anno, al primo scudetto e alla prima Supercoppa Italiana. Il presidente era accompagnato dal direttore generale Gio-

vanni Ghini e dal team manager Mario Angiolini. Nell’occasione sono stati estratti gli accoppiamenti della prossima Champions, che non vedrà in lizza la Pomì. Confermate le avversarie del Mondiale per club nelle Filippine: si tratta di Rexona Ades (Brasile), Bangkok Glass (Thailandia), Hitjamits (Giappone), Eczacibasi (Turchia), VakifBank (Turchia), Volero Zurigo (Svizzera) ed una selezione delle Filippine.

Buon bottino di medaglie nel secondo Meeting nazionale

CANOTTAGGIO

Malgrado il numero non elevato di iscritti, le canottieri cremonesi si sono fatte valere nel secondo Meeting nazionale, andato in scena a Piediluco. Il bottino è stato di ben 4 ori, un argento e un bronzo. Le vittorie sono arrivate nel doppio Senior del Flora di Luca Tenca e Gergo Cziraki (Ravenna), nel doppio Junior femminile sempre del Flora di Alice Rossi e Alessandra Montesano dell’Eidanea di Casalmaggiore, nel quattro di coppia Junior grazie a Marcello Caldonazzo (Baldesio), impegnato con l’equipaggio dell’Arno e nel singolo Ragazzi con Cristian Zaccariello dell’Eridanea. Argento ancora per Caldonazzo nel doppio Junior

della Baldesio insieme a Emanuele Giarri dell’Arno. Bronzo, infine, per il due con Senior del Flora di Jacopo Cavassoni, Giulio Sesenna e Luca Barnabei (timoniere). Soddisfatto Luca Manzoli, tecnico della Baldesio, che guarda già ai prossimi impegni: «Ora ci aspettano gli appuntamenti più importanti, ovvero i Campionati Italiani e la chiamata ai Campionati Europei Junior di Trakai». L’appuntamento remiero di questo fine settimana è a Gavirate, dove verranno assegnati 38 titoli italiani in palio nelle categorie Ragazzi (13), Under 23 (22) e Esordienti (4). Al via anche gli azzurri Rodini e Gentili, oltre agli atlelti delle canottieri provinciali.

L’Abo Offanengo ha posato la prima pietra nel roster che affronterà nuovamente la B2 femminile. La società cremasca ha ufficializzato, infatti, l’arrivo di Martina Ginelli, schiacciatrice classe ’91 proveniente dalla Banca Cremasca Crema, squadra di B2 che nella scorsa stagione ha condiviso l’avventura con l'Abo nel girone C. Per Martina, Offanengo non è una novità: la giocatrice ha sempre vissuto nel paese prima di trasferirsi a Crema. Inoltre, a Offanengo la Ginelli ha giocato fino all’Under 15, esordendo anche in serie D, prima di disputare due stagioni all’Atalantina. Poi è arrivato il passaggio alla Pro Patria Milano, giocando in due anni under 18, serie C e B1 femminile. Infine, un lunghissimo ciclo alla Golden Volley Crema. Ora la nuova avventura con la maglia dell’Abo Offanengo. La società ha, inoltre, salutato Letizia Bassi e rinnovato il contratto alla palleggiatrice Valentina Sghedoni e alla centrale Monica Rettani.


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Sport

Sabato 11 Giugno 2016

Alessio Brugna, mister podio CICLISMO Ancora un’ottima prova del rivoltano, secondo nel 17º Trofeo Menci a Castiglion Fiorentino

C

di Fortunato Chiodo

ontinua la lunga serie di ottimi piazzamenti. Stavolta il protagonista è stato Alessio Brugna, rivoltano figlio d’arte, in forza alla Soligo Palazzago), secondo in Toscana nel 17º Trofeo Menci, riservato ad atleti di Elite e Under 23 a Castiglion Fiorentino (Arezzo), dove si è imposto il pescarese Emanuele Onesti (Aran Cucine). Terzo il pratese Alfonso Piselli (Figros Cycling Team) e settimo il compagno Francesco Castegnaro (Soligo Palazzago). E come se non bastasse, quarantotto ore prima, Brugna aveva deciso di scatenare la bagarre nella internazionale Pistoia-Fiorano Modenese, classica per ricordare e celebrare l’impresa del “Campionissimo” Fausto Coppi nel suo primo Giro d’Italia, quello del 1940. Da qualche anno la corsa ha cam-

Alessio Brugna al traguardo

biato denominazione e Alessio ha acceso la miccia sull’ampio violone. A giocarsela sul traguardo un gruppo forte di venti unità e a spuntarla è stato Damiano Cima, 23enne bresciani della Viris Maserati Sisal Chiaravalli, superlativo e irresistibili (atleta imperioso che a metà maggio ha vinto anche l’internazionale di

Carrara). Cima ha avuto ragione di un avversario quotato e forte come Marco Maronese (Zalf Euromobil Dèsirèee Fior), il bielorusso Nikolai Shumov (General Store Bottoli), mentre Alessio Brugna, estremamente spettacolare, ha ottenuto il sesto posto. Bravo! Il bresciano Luca Volpi, con una stilet-

tata delle sue, tra i tanti litiganti se la ride a crepapelle e regala la sua prima vittoria stagionale al presidente Fabrizio Bontempi (ex professionista) del team Progetto Ciclismo Rodengo Saiano (Brescia). Volpi si è imposto agevolmente in volata per distacco a Salvirola nel 4º “Trofeo Cicli Francesconi” per allievi, organizzato dall’Unione Ciclistica Cre-masca. Alle sue spalle Andrea Gatti, Davide Persico e quarto posto per Anselmo Francesconi, che sulle strade di casa si è laureato campione provinciale. Maglia che gli è stata consegnata da Antonio Pegoiani, presidente del Comitato di Cremona della Fci. Ordine d’arrivo 1) Luca Volpi (Progetto Ciclismo Rodengo Saiano) km 62 in 1h37’14”, media/h 38,258, 2) Andrea Gatti (Polisportiva Camignone), 3) Davide Persico (Valeriana Albino), 4) Anselmo Francesconi (UC Cremasca), 5) Tomas Trainini (GS Ronco Maurigi).

Stefano Baffi 2º nel tris del GB Junior

Il Team GB Junior fa tutti quanti a pezzettini nel “Memorial Papà Bortolami” di Castano Primo (Mi). Vittoria del mantovano Gabriele Moreni, figlio d’arte, al suo secondo successo stagionale davanti ai compagni di squadra Stefano Baffi e Stefano Bertoletti. A completare l’ottima prova, anche l’ottavo posto di Luca Rastelli, giunto a 52” e il decimo di Stefano Oldani. Ordine d’arrivo: 1) Gabriele Moreni (GB Junior Team) km 118 in 3h02’, media/h 39,066, 2) Stefano Baffi (GB Junior Team), 3) Stefano Bertoletti (GB Junior Team). ROCCO PROTAGONISTA Il cremasco Paolo Rocco, allievo del CC Cremonese-Arvedi, è giunto quinto a soli 13” dal vincitore Davide Persico, bergamasco in forzaal Team Valseriana Albino, nella classica Pavia-Sabaghina.

Spunti vincenti di Ferraina e Mosconi a Romanengo Domani la Coppa Signorini

Invasione pacifica di gente e virgulti per il Trofeo Avis-Aido di Romanengo, impreziosito da sei gare intense, con al timone della regia la Società Ciclistica Imbalplast di Soncino di patron Sergio Alzani. Difficili scegliere un protagonista su tutti, ma senza dubbio una citazione di merito va al cremonese Paolo Ferraina, per la qualità espressa nella G2, nella quale ha dimostrato di essere il più forte. Ha fatto il vuoto insieme all’orobico Mattia Arnoldi e poi lo ha rimontato allo sprint. Bravi anche i baby atleti di G4 e G5: Thomas Gamba e Filippo Omati hanno vinto in solitudine distanziando i coetanei. Ride il cremonese Mosconi: pedala che è un piacere vederlobe e scappa a meno tre giri e distanzia tutti. L’orobica

Per la bocciofila Astra il grande sogno è svanito

Game over. Niente da fare per la bocciofila Astra che non riesce a ribaltare la sconfitta dell'andata (1-2) e saluta il campionato italiano per società a pochi metri dal traguardo. Sfuma sul più bello il sogno della fase finale (oltre ad un discreto contributo economico) mentre sarà la “Familiare Tagliuno” a recarsi a Roma per la Final Eight ai primi di luglio. Sulle corsie del comunale confermati i pronostici della vigilia dove il divario tecnico tra le due formazioni hanno fatto la differenza. Superiorità degli orobici già dai primi set con le vittorie di Bergamelli su Celardo (8-2) e il ko di Biazzi-Ferrari-Clementi per 8-1. Gli “astrali” provano a rientrare in partita con il doppio successo (8-6) di “Pippo” e della terna ma è un fuoco di paglia. Non c'è partita nella seconda fase di match con il crollo delle coppie cremonesi: Celardo-Clementi vengono sconfitti (1-8), stessa sorte tocca a Biazzi-Lodigiani (4-8) ed a questo punto il match viene interrotto dal direttore di gara Gabriele Ceriati. Rammarico della bocciofila di Pozzaglio per la sconfitta che tuttavia non compromette minimamente quanto di buono fatto in questo campionato dove la formazione di Giovanni Rossi è andata oltre le aspettative. M.M.

I vicitori a Romanengo

società Romanese si è aggiudicata il torneo a punti, mentre alla soncinese Imbalplast è andato quello per il gruppo più numeroso. ORDINI D’ARRIVO G1: 1) Edoardo Traina (Bikini Noceto), 2) Leonida Triboldi (UC

Cremasca), 3) Umberto Vaselli (CC Cremonese-Arvedi). G2: 1) Paolo Ferraina (CC Cremonese-Arvedi), 2) Mattia Arnoldi (Romanese), 3) Luca Fusar Imperatore (Caravaggio). G3: 1) Federico Saccani (Gioca In Bici Oglio Po), 2) Giacomo Federico Ogliari (Corbellini Ortofrutta), 3) Stefano Ganini (Cremasca). G4: 1) Thomas Gamba (Romanese), 2) Gabriele Durelli (Romanese), 3) Elia Montemezzani (Pedale Castellano). G5: 1) Filippo Omati (Franco Zeppi), 2) Mirko Coloberti (Imbalplast Soncino); 3) Domenico Munno (Scuola Ciclismo Fiorenzuola). G6: 1) Manuel Mosconi (Imbalplast Soncino); 2) Nicholas Botti (Madignanese), 3) Davide Ponzetti (Scuola Ciclismo Fiorenzuola D’Arda).

Le grandi manovre che ci aveva ragguagliato Antonio Pegoiani, presidente del Comitato provinciale Fci, sono finite positivamente. Sissignori, ritorna in auge il ciclismo a Cremona, con il 1° Trofeo Amici del CiclismoCoppa Signorini, prova di campionato provinciale esordienti del primo e secondo anno, due gare distinte, patrocinate dal CC CremoneseGruppo Arvedi. Appuntamento domani sulla distanza di 28,200 km, con inizio della gara dei più giovani alle 9.30 e a seguire quell dei quattordicenni. ANNULLATO IL TROFEO BAFFI Il calendario federale proponeva per

domani il 12º Trofeo Pierino Baffi a Vailate, organizzatore dall’Uc. Cremasca, che lo ha però annullato. CAMPIONATO ITALIANO INDIVIDUALE A CRONO Martedì 14 giugno, alle ore 21 presso la Rocca di Romanengo, verranno presentati gli Italiani riservati alle categorie Allievi, Juniores, donne Elite, Under 23 e Open maschili. Sono una ventina i professionisti che hanno provato il percorso. Già annunciata l’assenza di Adriano Malori, tricolore in carica, fermo a causa di una caduta. I titoli italiani verranno asegnati a Romanengo mercoledì 22 giugno dalle 9 alle 22.

Mattia Visconti gongola a Vaiano. Stasera il Flora BOCCE

di Massimo Malfatto

Tredicesimo successo stagionale (ed un titolo regionale), una stagione che si preannuncia da record: continua a tenere banco Mattia Visconti splendido vincitore del 2° trofeo comune di Vaiano Cremasco, gara individuale ben organizzata dalla bocciofila Andrea Doria. Dopo aver eliminato (che sudata!) Gianni Venturelli per 12-10 il portacolori della “Achille Grandi” si sbarazzava di Walter Cesana con un perentorio 12-1. Approdava in finale anche Osvaldo Todeselli che superava Alessandro Morena (12-1) ed in semifinale aveva la meglio sul bresciano Valerio Agosti per 12-7. Niente da fare in finale per il pur bravo portacolori del “Bar Bocciodromo” sconfitto da Visconti con il punteggio di 12-7. Ha diretto la gara Gianpiero Raimondi, arbitri di finale Ermanno Barbati e Pierangelo Erba.

MEMORIAL MARIO PUGNETTI Parla canottieri Flora la gara regionale a coppie svoltasi al centro sportivo Fadigati di Cicognolo. La loro prima vittoria stagionale quella di Alberto Caccialanza e Massimo Sonzogni contraddistinta da parecchie difficoltà: s'imponevano sui bissolatini PettinariReghenzani (12-9) in semifinale ed in finale avevano la meglio sui sorprendenti Tiziano Feraboli e Claudio Ardoli per 12-11. Quarto posto, con tante recriminazioni, per Vanni Capelli e Graziano Boselli sconfitti dal duo della “San Zeno” per 12-10. 38º TROFEO FLORA Dopo due settimane di batterie questa sera si concluderà la tradizionale gara regionale che vuole anche ricordare il socio e insostituibile consigliere bocciofilo rivierasco Guido Zanotti. Tutta la fase finale, direttore Giuseppe Mosconi, si svolgerà sulle corsie della canottieri Flora con inizio alle ore 18.30, in caso di maltempo al bocciodromo comunale.

La premiazione di Mattia Visconti

Domani memorial “Paolo Grassi” con finali alla Bissolati

(M.M.) Splendido lo spirito di iniziativa di alcuni amici di Paolo Grassi che hanno indetto una manifestazione per non dimenticarlo a sei mesi dal suo decesso. Un vero boom di iscrizioni (176) l'individuale in programma domani a testimoninaza dell'amici-

zia e del radioso ricordo che hanno di Paolo, persona benvoluta ed apprezzata da tutto l'ambiente bocciofilo venuto a mancare a soli 53 anni. Le batterie eliminatorie inizieranno alle ore 9 su tutte le corsie cremonesi (meno la Baldesio), Soresina, Mirabello Ciria e

presso gli impianti di Crema, Carpaneto, Pontenure, Casalpusterlengo e Codogno. Semifinali e finali avranno luogo alla canottieri Bissolati con inizio alle ore 15 sotto la direzione di gara di Gabriele Ceriati; in caso di pioggia al bocciodromo comunale.


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Lettere & Opinioni "

ballottaggi

In gioco non c’è il Governo Renzi, ma il futuro delle nostre città Signor direttore, ci sono molti cittadini di sinistra, assai in gamba, seri, appassionati di Roma, Milano, Torino e che non hanno votato Roberto Giachetti, Beppe Sala e Piero Fassino (e sono molto indecisi su cosa fare) per dare una lezione a Renzi. Ma qua in gioco non c’è Renzi. Non c’è (e con noi non ci sarà mai) Verdini. Non ci sono le correnti (e i loro riti da museo) del Pd, non c’è (e con noi non ci sarà mai) il Partito della Nazione. Qua c’è l’idea di dare un futuro alle nostre città e una grande svolta con il contributo dei Cittadini sì alla riforma costituzionale. Celso Vassalini Brescia ***

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protesta

Assurdo dover pagare un costo elevato per disattivare un servizio Signor direttore, ho disdetto il contratto con Wind-Infostrada, stanco di pagare bollette bimestrali di 30/35 euro per un’utenza poco utilizzata. Mi ha sorpreso l’ultima fattura di euro 88,36 (84,15 + Iva) così composta: 19,15 costo effettivo per canone, 65 costo per attività di cessazione servizio. Ma stiamo scherzando? E l’associazione consumatori tace! Nelle mie condizioni, purtroppo, ci sono tanti utenti, costretti a pagare “il pizzo” per recedere, legalmente, da un contratto. Ci sarà pure il diritto di recedere da un servizio (tra l’altro inviando una raccomandata con ricevuta di ritorno che ha un costo) senza pagare cifre assurde e senza senso. Paghi per la disattivazione, ma paghi pure per l’attivazione. E’ quello che è successo al sottoscritto, aderendo ad una promozione di Mediaset Premium di

FOCUS

Sabato 11 Giugno 2016

Per dire la vostra, scrivete a: lettere@ilpiccologiornale.it • redazione@ilpiccologiornale.it

Che fine hanno fatto i fondi destinati al gattile?

Egregio direttore, il Movimento 5 Stelle di Cremona ha ricevuto comunicazione da privati cittadini, i quali, interessati alle sorti della colonia felina di Cremona, domiciliata in via Bissolati, esprimono per essa una viva preoccupazione. Gli animali, infatti, dipendono totalmente dalla Onlus Apac, che se ne prende cura tramite il lavoro generoso ed instancabile di tutte le volontarie e i volontari che, gratuitamente tutti i giorni, dedicano il loro tempo a loro. Da quanto sappiamo l’Apac, in qualità di Onlus, riceve donazioni spontanee da privati che però, proprio per la loro natura, sono saltuarie e spesso insufficienti a coprire tutte le spese relative alla cura e al sostentamento dei gatti che compongono la colonia. Ci risulta che la precedente gestione Perri avesse deliberato un fondo di 10mila euro forfettario destinato al sostentamento della colonia, ma che a tutt’oggi non sia mai stato erogato. Inoltre i cittadini, posta attenzione in particolare ad alcune poste del

euro 25 mensili anziché 35: solo che mi sono visto addebitare 69 euro una tantum per costo attivazione carta. Ti fanno lo sconto di 10 euro mensili per dodici mesi ma, in pratica, te ne fanno pagare sette in anticipo. E l’associazione consumatori tace! A questo punto mi sorge il dubbio: i delinquenti stanno in carcere oppure sono a piede libero? Non era mia intenzione pagare la fattura di Mediaset Premium, come non è mia intenzione pagare la fattura di Wind, ma dovrò farlo, altrimenti o paghi, oppure ti mandano lettere che minacciano azioni legali. Naturalmente pagherò quanto dovuto però... attenti ai furbetti, mi raccomando. Massimo Pelizzoni Gussola

rebbe bene, innanzitutto, che i responsabili di questa inaccettabile scelta facessero pubblica ammenda e Maroni stesso se ne dissociasse. Se ciò non accadrà, ci sarà chi continuerà a ricordare al presidente di Regione che, tramite la sua carica, sta rappresentando tutti i lombardi e, va da sé, tutti gli italiani, da Lampedusa a Bolzano, che la Padania è un’invenzione e che l’inno nazionale è di tutti, ed è un orgoglio, non un disturbo. Franco Bordo Deputato di Sinistra Italiana ***

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bilancio comunale, ha verificato che fondi cospicui sono stati assegnati al canile municipale, grazie ad una specifica norma di legge, ma che invece la colonia felina di Cremona, che peraltro vive in uno stabile pericoloso e indecoroso, è stata totalmente trascurata. M5S ha pertanto presentato un’interrogazione a risposta scritta, alla segreteria dell’Ufficio di presidenza del Consi-

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presa di posizione

Inaccettabile non suonare l’inno di Mameli al cospetto di Maroni Egregio direttore, sconcertante è la notizia pubblicata dalle principali testate nazionali, in riferimento a quanto accaduto a Sulzano, cittadina sul Lago d’Iseo, il 28 maggio scorso. Il presidente della Regione, Roberto Maroni era arrivato in pompa magna nel paesino per visitare la passerella-evento galleggiante realizzata dall’artista Christo. Ebbene, il sindaco di Sulzano, Paola Pezzetti (Forza Italia), ha pensato bene – a quanto si apprende – di non far suonare alla banda musica-

glio comunale, nella quale si domanda in merito a quanto si intenda fare per sanare questa pietosa situazione. Si aggiunga inoltre, la richiesta di quale destino abbiano fatto i fondi suindicati, per la cura degli animali ancora ospitati in via Bissolati, e se e quando si intende corrisponderli ai destinatari. Maria Lucia Lanfredi Consigliere comunale M5S di Cremona

le locale il previsto inno nazionale “per non indispettire” Maroni. Ma è inconcepibile che la visita ufficiale di una figura come un presidente di Regione possa essere inconciliabile con l’esecuzione dell’inno nazionale. La deriva localista e identitaria, nel senso peggiore del termine, propria del leghismo e di certa parte delle destre, arriva a ritenere un fastidio l’inno di Mameli, qualcosa a cui si possa rinunciare senza problemi. L’inno, assieme al tricolore, è un simbolo italiano. Il partito che inneggia a Roma ladrona e contemporaneamente scalda le poltrone nella Capitale, è lo stesso che fomenta la guerra tra poveri e insiste su assurde e anacronistiche divisioni tra Nord e Sud del Paese. Sa-

agricoltura

L’assessore Fava deve iniziare a mantenere fede ai suoi impegni Egregio direttore, l’assessore Fava dovrebbe iniziare a preoccuparsi innanzitutto di mantenere fede ai suoi impegni. La Regione Lombardia ha bisogno di azioni concrete, non di una politica agricola regionale fatta di attacchi e di annunci disattesi. L’ultimo è apparso sul numero di aprilemaggio 2016 di Lombardia Verde. L’assessore presenta, nella pubblicazione a larga diffusione regionale, il calendario dei prossimi bandi del Psr 2014-2020, comunicando l’apertura di 10 nuovi: 5 entro i mesi di aprile-maggio, 4 entro giugno 2016 e un bando entro il periodo di giugno-luglio 2016. Ma nessuno di questi bandi è stato ancora al momento pubblicato. A che gioco sta giocando l’assessore? Nel frattempo, il gruppo del Pd ha depositato un’interrogazione con risposta in Commissione Agricoltura, in cui si chiede proprio all’assessore Fava quali azioni metterà in atto per recuperare i gravi ritardi accumulati nella fase di attuazione del Psr 2014-2020 e con quali tempi le aziende lombarde riceveranno le risorse relative ai primi sei bandi chiusi. Agostino Alloni Consigliere regionale del Pd

numeri utili Cremona

COMUNE DI CREMONA www.comune.cremona.it Centralino: 0372-4071 Urp: 0372-407291 AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE www.provincia.cremona.it Centralino: 0372-4061 Urp: 0372-406233 -

Via Caprera Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 30 Luglio

PREFETTURA Centralino: 0372-4881 CARABINIERI Pronto intervento: 112 Centralino: 0372-5581 COMANDO FORESTALE DELLO STATO Centralino: 0372-410307

Via Volturno Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 30 Settembre

GUARDIA DI FINANZA Pronto intervento: 117 Centralino: 0372-21576 Nucleo di polizia tributaria: 0372-28968 POLIZIA MUNICIPALE Pronto intervento: 0372-454516 Centrale operativa: 0372-407427 POLIZIA STRADALE Comando provinciale Centralino: 0372-499511

Via Cà del Vescovo Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 30 Giugno

QUESTURA Pronto intervento: 113 Centralino: 0372-4881 VIGILI DEL FUOCO Pronto intervento: 115 Centralino: 0372-4157511 PROCURA Centralino: 0372-548233 OSPEDALE DI CREMONA www.ospedale.cremona.it Centralino: 0372-4051 Centro unificato di prenotazione: 800 638 638 Emergenza sanitaria: 118 AZIENDA SANITARIA LOCALE DI CREMONA www.aslcremona.it Centralino: 0372-4971 Urp: 0372-497215

numeri utili Casalmaggiore

COMUNE DI CASALMAGGIORE www.comune.casalmaggiore.cr.it Centralino: 0375 42668

• Via Volturno (tratto da Via Magenta a Via Garibotti) - Cantiere per la ristrutturazione della condotta dell'acqua potabile e della condotta della fognatura. (Fine lavori: 30/09/2016). • Via Cà del Vescovo (tratto da via Aleni a via Postumia) - Cantiere per la ristrutturazione della condotta del gas metano, della condotta dell'acqua potabile (Fine lavori: 30/06/2016). • Via Caprera - Cantiere per la riqualificazione dei sottoservizi. L’opera è necessaria per la sostituzione della rete elettrica di bassa tensione e inoltre si procederà al rifacimento, se necessario, degli allacci all’acqua potabile. Durante gli interventi sarà ristretta la carreggiata nel tratto di strada interessato dal cantiere e garantito l’accesso pedonale alle proprietà laterali. Le modifiche alla viabilità saranno evidenziate con apposita segnaletica. (Fine lavori: 30/07/2016) AMMiNISTRAZIONE PROVINCIALE Centralino: 0375-42233 Centro per l’Impiego Centralino: 0375-42213 CARABINIERI Pronto intervento: 112

Centralino: 0375-284500 POLIZIA MUNICIPALE Centralino: 0375-40540 POLIZIA STRADALE Centralino: 0375-42288

GIUDICE DI PACE Centralino: 0375-42273

OSPEDALE Centralino: 0375-2811 Centro unico di prenotazioni: 800 638 638 Emergenza sanitaria: 118

MUSEO DIOTTI www.museodiotti.it Centralino: 0375-200416

TEATRO COMUNALE www.teatrocasalmaggiore.it Centralino: 0375-284434

Museo del bijou www.museodelbijou.it Centralino: 0375-284423

DISTRETTO SOCIO-SANITARIO Direzione: 0375-284020 Distretto Veterinario: 0375-284029


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