Settimanale Il Piccolo

Page 1

il

SETTIMANALE

PICCOLO www.ilpiccologiornale.it

Edizione chiusa alle ore 21

Direttore responsabile Daniele Tamburini • Società editrice: Immagina srl via San Bernardo 37 - Cremona • Amministrazione e diffusione: via San Bernardo 37 - Cremona tel. 0372 435474 - fax 0372 597860 Direzione e redazione: via S. Bernardo 37, Cremona - tel. 0372 454931 • redazione@ilpiccologiornale.it • Stampa: I.G.E.P. Srl - Industria Grafica Editoriale Pizzorni - Cremona • pubblicità: Immagina srl tel. 0372 435474 • direzione@immaginapubblicita.it Aut. del Tribunale di Cremona n° 5/2013 • Poste Italiane S.p.a. Sped. in A.P.-45%-art. 2 comma 20/B legge 662/96 – Cremona • Numeri Arretrati: http://www.immaginapubblicita.it

Anno III • n. 10 • SABATO 12 MARZO 2016

Periodico • € 0,02 copia omaggio

Non riceve alcun finanziamento pubblico

Coop Radici a sostegno dei deboli

TRIVELLAZIONI IL REFERENDUM SCONOSCIUTO E IN PROVINCIA NASCE IL NO-TRIV

a pagina 3

STORIA

a pagina 7

LA BORSA PREMIA A2A LA POLITICA SI RIBELLA a pagina 4

SOLIDARIETA’

A CREMONA VOLANO GLI ACQUISTI A RATE In febbraio sono saliti del 34% rispetto allo stesso mese del 2015. In Italia solo tre province superano il dato

a pagina 8

Guareschi il “Candido” e Cremona

a pagina 5

COME CAMBIA IL MONDO DELLA SCUOLA

a pagina 6

Fatemi capire...

di Vanni

Mercoledì di danza a pagina 21 a teatro

BASKET A

a pagina 23

La Vanoli punta ancora su Starks domani a Pistoia

dell’economia italiana farebbe crescere il Pil in pochi anni di parecchi punti. Ma non avverrà: le lobby trasversali sapranno impedirlo. Insomma, c’è chi prende ma non dà mai. Ancora e sempre, siamo alle prese con una politica che ha promesso, che ha generato tante aspettative, la maggior parte delle quali sono ancora nel mondo dei sogni. Forse che una crescita dello 0,7% ci rende soddisfatti, quando il resto di Europa cresce il doppio? Forse che dovremmo far finta di nulla, ascoltando le notizie del marciume come quelle che emergono dal caso Anas? Forse che non dovremmo stupirci più, tutte le volte che si attiva lo strumento “popolare” delle primarie per scegliere chi si proporrà al nostro voto, e ne escono fuori di cotte e di crude? Chi ben comincia, verrebbe da dire, è a metà dell’opera. Delle beghe interne ai partiti o alle coalizioni dovrebbe interessarci poco, ciò che invece dovrebbe starci a cuore è la sorte di questo nostro Paese.

CALCIO LEGA PRO

a pagina 24

VOLLEY A1

a pagina 23

Cremo in Val Gobbia Pomì a difesa per scalare altre del secondo posto posizioni in classifica contro Piacenza

CASALMAGGIORE

a pagina 12

Pioppi secolari, un caso

PIADENA

CULTURA

L

eggo in un articolo del giornalista Gerhard Mumelter: “In Italia, da sempre, lobby trasversali e gruppi di potere hanno contrastato e svuotato tutte le leggi per liberalizzare i mercati e favorire la concorrenza”. E spiega: ultimo in ordine di tempo (ricordate la “lenzuolata” di Bersani del 2007?), la “legge per il mercato e la concorrenza” varata un anno fa dal consiglio dei ministri. Renzi aveva proclamato: “Il provvedimento incontrerà le resistenze delle lobby e noi le sfideremo”. Poi, alla Camera ci sono voluti sei mesi per far passare la legge, tra stralci, rinvii e correzioni, e il decreto ora giace in Senato, arenato da 1.200 emendamenti ispirati da notai, avvocati, tassisti, banche, ordini professionali. Tutti hanno inteso salvaguardare il proprio pezzo. Forse è umano, forse è inevitabile, ma che ci sta a fare, allora, il Parlamento? Soprattutto, a chi risponde? Al bene comune, o ai singoli portatori di interesse? Secondo uno studio del Fondo Monetario Internazionale, una vera liberalizzazione

di Daniele Tamburini

La corsa a sindaco di Roma sembra una gara di ciapanò, nessuno vuol prendersi la patata bollente. A destra il candidato designato Bertolaso difende i rom, scatenando l’ira leghista. La Meloni, contattata, dice “no grazie, devo fare la mamma”. E a sinistra? L’esempio di Napoli sta dilagando. Alle primarie del Pd per scegliere il candidato sindaco della capitale, loschi personaggi si aggiravano fuori dai seggi. Compravano per 1 euro il voto dei passanti. Erano pagati da un candidato, per far votare l’avversario.

C’è chi prende, sempre, ma non dà mai

a pagina 13

CICLISMO

Elezioni Cavazzini ci riprova a pagina 26

Grazie al cremasco Marco Villa la pista è tornata a vincere


STUDIO IMMOBILIARE

Corso Vittorio Emanuele, 20 - Cremona - Tel 0372 24648 - Tel/Fax 0372 23547 email: studioimmobiliare2@fastpiu.it - www.studioimmobiliare2.it

PIAZZA S. ANGELO in contesto signorile, appartamento al piano rialzato, composto da : soggiorno, cucina, camera letto, bagno, cantina. € 68.000. C.E. F 190,45 kwh/mq.a

VIA BONOMELLI in casa indipendente, appartamento posto al 3° ed ultimo piano, posto su due livelli, composto da ampio soggiorno, cucina, letto, bagno, balcone. Collegata internamente mansarda. € 95.000 C.E. F 165,30 kwh/mq.a

MARISTELLA subito disponibile, appartamento composto da soggiorno, cucina abitabile, 2 letto, bagno, ripostiglio, lavanderia , cantina e garage. € 90.000 C.E. F 139.34 kwh/mq.a

FRONTE PIAZZA ROMA 2° piano, appartamento di circa mq.120 con doppi servizi. € 165.000 C.E. G 210,35

VIA ANTICA PORTA TINTORIA 2° piano con ascensore, riscaldamento autonomo, appartamento composto da ingresso, soggiorno, cucina, 3 letto, doppi servizi, ripostiglio, balconi. Cantina e soffitta. € 120.000 C.E. G 201,25 kwh/mq.a

ZONA PO in contesto signorile, appartamento all’ultimo piano con ascensore, di circa mq.140, doppi servizi. Due garage. € 220.000 C.E. F 146,60 kwh/mq.a

VIA TREBBIA al piano rialzato, prospiciente giardino, appartamento con 3 letto, doppi servizi. € 130.000. C.E. G 176,55 kwh/mq.a

VIA BELTRAMI appartamento di circa mq.150 con possibilità di ampliamento fino a mq.230, cantina, ampio garage. € 220.000 C.E. G 217,50 kwh/mq.a

PIAZZA DELLA PACE in fabbricato del 700, appartamento al 1° piano di ampia metratura con finiture originali dell’epoca . Particolarmente tenuti sia i pavimenti che gli affreschi di ogni singolo vano. Info ufficio. C.E. F 114.40kwh/mq.a

PIAZZA S. PAOLO in contesto signorile, appartamento posto al 4° ed ultimo piano, composto da doppio soggiorno, cucina abitabile con dispensa, tre letto, doppi servizi, balconata, cantina e garage. € 200.000 C.E. F 147,55 kwh/mq.a

CREMONA su lotto di mq.700 con possibilità di ulteriore edificazione, villa in ottime condizioni sia strutturali che per finiture degli interni. Locali accessori esterni. Area cortilizia e giardino. C.E. F 150,36 kwh/mq.a

BOSCHETTO villa unifamiliare, indipendente sui tre lati, ampia zona circostante piantumata. Al piano terra zona giorno, al piano primo tre letto matrimoniali, doppi servizi. Taverna, cantina e box per 4 auto. € 250.000 C.E. G 200,78 kwh/ mq.a

SPECIALE AFFITTI

PIAZZA STRADIVARI al piano 1° ufficio di circa 100 mq. composto da 4 vani più servizi. Canone mensile richiesto € 700,00. C.E. E 121,00 kwh/mq.a

VIA ERIDANO fronte strada , 4 occhi di vetrina, negozio di complessivi mq.250, anche completamente arredato (per uso ufficio-commerciale) C.E. G 72,33 kwh/mq.a

FRONTE PIAZZA MARCONI 4 occhi di vetrina, negozio di circa 200 mq. Subito disponibile. C.E. G 71,34

VIA BELTRAMI subito disponibile, ufficio di mq.75 composto da tre vani più servizi. C.E. G 217,5 kwh/mq.a


CREMONA E’ il “Bosco dei Nati”

Un albero per ogni bambino

L’area di proprietà comunale posta in via Bredina, angolo via S. Ambrogio, sarà destinata alla realizzazione del primo lotto del “Bosco dei Nati”. Lo ha deciso la Giunta mercoledì. Si tratta di una zona

verde di 9400 mq che ha come destinazione urbanistica “Sport e tempo libero, verde pubblico”. Per la progettazione e la realizzazione dell’opera il Comune si avvarrà del Consorzio Forestale Padano.

Cremona compra sempre più a rate

Con un +34% rispetto al 2015, solo 3 province su 110 la precedono nell’incremento degli acquisti rateali

I

RICHIESTE DI PRESTITI

di Vanni Raineri

cremonesi acquistano a rate, sempre di più, e non siamo certi si tratti di un record di cui andare orgogliosi. Lo dice una ricerca condotta dal Sole 24 Ore, che ha considerato i dati provincia per provincia valutando le differenze tra il mese di febbraio 2016 rispetto allo stesso periodo del 2015. Delle 110 province italiane, Cremona si piazza addirittura al 4° posto, alle spalle delle sole Latina, Frosinone e Rovigo. Rispetto a loro però Cremona “vanta” un valore medio più elevato, che, a prescindere dalla differenza rispetto allo scorso anno, la colloca in ogni caso nell’élite tra le province che fanno più uso dello strumento creditizio. A livello nazionale si assiste ad un aumento dei consumi per le famiglie (una benefica inversione di tendenza dopo 5 anni di cali), dato di per sé positivo, e che logicamente si accompagna ad una crescita dell’acquisto a rate. L’acquisto di beni durevoli e di servizi lievita, al contrario dei prestiti personali che invece fanno segnare una flessione. A livello nazionale l’aumento di acquisti a rate è stato dell’11%, un aumento significativo, che esplode a Cremona con un +34%. Ad aumentare sono elettrodomestici, mobili e automobili, ma anche spese mediche e viaggi, tutti beni che è possibile acquistare dilazionandone il pagamento. In Italia sembra che la proposta di acquistare a rate faccia presa più sugli abitanti della provincia che su quelli delle metropoli. A primeggiare è Latina col 36,3%, poi la vicina Frosinone è quota 35,8%, Rovigo è sul terzo gradino del podio col 34,9% e appunto Cremona segue a ruota col 34%. Più staccata Forlì-Cesena (32,7%), mentre al 6° posto Venezia è poco oltre il 30%. Tutte e 110 le province fanno segnare il segno positivo, compresa l’ultima, Imperia, con un +0,2%.

PROVINCE

Alla base, l’aumentata fiducia dei consumatori, ma anche la diffusione sempre maggiore delle offerte di acquisto a tasso zero, vale a dire la possibilità per il cliente di dilazionare la spesa in più versamenti senza dover pagare interessi (al massimo solo la spesa bancaria di ciascuna operazione mensile). Il pagamento avviene attraverso l’intermediazione di finanziarie che rilevano il credito dalla società venditrice. Lo fanno ad un prezzo modico, ma con la possibilità di agganciare un possibile cliente da riversare sul settore dei prestiti personali: quante volte ci capita di ricevere richieste di finanziamenti da parte di aziende cui versiamo mensilmente la rata? L’importo medio della richiesta è di 8.430 euro, ma comprende sia i prestiti personali (media di 12.300 euro) sia appunto l’acquisto rateale (media di 5.670 euro).Anche considerando l’importo medio, la provincia di Cremona si segnala tra le più “spendaccione”, con 6.440 euro di spesa per ciascun acquisto, che le vale il

20° posto assoluto. Al vertice 5 province del nord-ovest, tutte confinanti: Verbania, Como, Biella, Vercelli e Varese. Nelle prime 9 posizioni ci sono solo province lombarde e piemontesi, solo al 10° posto si affaccia la veneta Padova. Tra queste e Cremona, altre province del nord, a parte Perugia, Arezzo e Rieti. Quanto ai singoli acquisti, ha inciso il ritorno dell’auto (+27% nel 2015), ma si segnalano anche elettrodomestici, elettronica e mobili. Riguardo all’auto, le case produttrici hanno puntato su politiche che sempre più agevolano il pagamento rateale: spesso si acquista l’auto nuova versando un anticipo e saldando la parte restante a rate, nel qual caso, oltre a non dover corrispondere tassi di interesse, è possibile assicurare la vettura contro furto, atti vandalici e grandine a prezzi più bassi rispetto alle offerte delle compagnie assicurative. Per questo oltre la metà delle auto in Italia si vende a rate. Riguardo l’acquisto dei mobili, ha inciso anche la politica del governo, con la

DIFFERENZA

IMPORTO MEDIO

1

Latina

36,30%

4.661

2

Frosinone

35,80%

4.885

3

Rovigo

34,90%

5.729

4

CREMONA

34,00%

6.440

5

Forlì-Cesena

32,70%

5.646

6

Venezia

30,50%

6.661

15

Bergamo

26,50%

6.208

16

Varese

26,40%

7.197

19

Mantova

26,10%

6.335

26

Brescia

23,90%

6.372

27

Lodi

23,90%

6.282

33

Roma

22,10%

5.137

46

Firenze

19,50%

6.119

50

Vercelli

19,40%

7.413

58

Milano

18,00%

6.038

59

Napoli

17,80%

4.143

62

Torino

17,40%

5.958

65

Biella

16,80%

7.434

74

Como

15,60%

7.663

77

Piacenza

14,80%

6.373

81

Pavia

14,00%

6.944

91

Parma

10,60%

5.674

95

Palermo

10,10%

4.060

99

Genova

8,10%

5.356

105 Verbania

5,10%

7.706

109 Bolzano

2,30%

5.477

110 Imperia

0,20%

6.664

proroga dei bonus fiscali. Infine, un’ulteriore spinta verso l’acquisto rateale l’hanno certamente data i tassi di interesse in costante calo.

Amministrative Il centrodestra corre unito

Centrodestra unito alle prossime amministrative di primavera. Lega Nord e Forza Italia hanno costituito un tavolo di coordinamento per cercare candidati comuni in vista del voto a Pizzighettone, Piadena, Sesto ed Uniti, San Giovanni in Croce, Pieve San Giacomo, Azzanello e San Martino del Lago. Il tavolo è composto da Mino Jotta e Fabio Bertusi, rispettivamente coordinatore e vicecoordinatore provinciali di Forza Italia, Fabio Fabemoli segretario del Cremonese per la Lega Nord e Simone Bossi responsabile provinciale enti locali della stessa Lega Nord. «Sicurezza, lavoro, attenzione alle difficoltà dei nostri cittadini, sostenibilità delle imposte locali, tutela del territorio, saranno per i nostri Amministratori le priorità assolute alle quali dedicare passione civica e competenze col massimo dell’attenzione alla razionalità della spesa pubblica», dichiara Jotta. «Questa importante unità d’intenti nasce da una comune visione delle esigenze di questo territorio.», ribadisce Bertusi. «Con Forza Italia abbiamo iniziato un percorso politico. Siamo a disposizione per incontrare persone che vogliono mettersi in discussione nel proprio Comune e che si riconoscono nelle idee politiche dell’area di centro-destra», è il commento di Fabemoli e Bossi.


4

Cronaca

Sabato 12 Marzo 2016

A2a: la Borsa brinda, la politica litiga

Nella sola seduta di ieri il titolo ha guadagnato olttre il 6%. Ma l’opposizione contesta: cittadini non coinvolti e sconto pagato a Lgh per il forte debito di Aem

L

di Vanni Raineri

a firma tanto attesa è arrivata, ma la proroga delle trattative è costata salata a Cremona. A2a e Linea Group hanno firmato l’intesa che prevede l’acquisizione del 51% della holding cremonese ad A2a. La trattativa ha ridimensionato il prezzo di acquisto, fissato precedentemente in 125 milioni e mezzo di euro, e che è stato ribassato del 10%. A pesare è stata la posizione finanziaria di Lgh risultata peggiore rispetto alle analisi. Non solo, è stata inserita una clausola sospensiva legata alla ristrutturazione del forte debito in capo ad Aem, 29 milioni di euro nei confronti della stessa Lgh, di cui ha il 31%. La parte restante come noto appartiene ad Asm Pavia, Astem Lodi, Cogeme Rovato e Scs Crema. Il prezzo concordato verrà pagato in parte in denaro e parte, poco oltre il 40%, in azioni A2a. La Borsa di Milano ha acconto con favore l'esito dell’operazione. Rispetto a un mese fa il titolo di A2a è salito di oltre il 10%, e solo nella seduta di ieri ha guadagnato il 6,54%, a quota 1,14 euro. Se in Borsa si festeggia, in politica il clima rimane infuocato. Partiamo dalle posizioni istituzionali. Così il sindaco Gianluca Galimberti: «Questo è un risultato importante non per l’amministrazione ma per tutto il territorio. Un risultato difficile a cui abbiamo lavorato tantissimo con serietà e determinazione. Un risultato che è tappa fondamentale di un percorso anche duro a causa della situazione ereditata di Aem, ma con una prospettiva chiara che è sempre il bene della nostra città e il suo sviluppo. Fatta questa firma, anche in silenzio, anche con fatica ma con impegno e caparbietà, ci mettiamo di nuovo al lavoro perché c'è un piano di rientro di Aem da portare avanti, c’è una società nuova, Servizi per Cremona, da far funzionare, c’è un piano industriale da elaborare con i soci di Lgh e

BACK TO SCHOOL! CON DI CIOCCIO E FABER

A2A. Qualcuno ha sperato che fallissimo, ma non c’è tempo per cantare vittoria. Continuiamo a lavorare intensamente, per il bene della città e del territorio». Ecco il pensiero del presidente di Aem Massimo Siboni: «Mesi di lavoro e di sforzo condotti con l’obiettivo del rilancio di Aem ci hanno permesso di firmare e di ottenere questo risultato. Il piano di risanamento di Aem, dovuto ad un debito che questo cda si è trovato ad affrontare fin dal momento del suo insediamento, è una responsabilità assunta in sinergia con l’amministrazione comunale molto prima dell’offerta Lgh e A2A con il lavoro fatto con Padania Acque, su Km, per il Polo tecnologico e per Servizi per Cremona. C’è ancora molto da fare: siamo già concentrati e determinati per affrontare le fasi successive di questa importante operazione insieme agli altri soci di Lgh e ad A2A e sempre a vantaggio dell’azienda e del territorio». Il consigliere di minoranza Marcello Ventura (FdI) era intervenuto ancor prima della firma, affermando: «Ormai l’epilogo è dietro l’angolo. E qualcuno dovrà prendersi la responsabilità di avallarlo o meno con le conseguenze che ne deriveranno: Anac e Corte dei Conti. Partiamo dal debito di Aem: possibile che A2a non sapesse niente quando da mesi ha sguinzagliato i suoi uomini a rovistare in ogni casset-

to in sede da Lgh ed Aem è socia al 33%? E Mazzini, a.d. di Lgh e vice presidente di Aem per un periodo, come faceva a non sapere dell’indebitamento? Non ha detto niente perché non sapeva niente e quindi inadeguato al ruolo o sapeva e non ha detto causando un possibile danno erariale da 30 milioni di euro circa? Questo debito di 29 milioni netti di Aem verso Lgh costituisce un enorme problema per il closing di venerdì. Lo sapevano tutti, le 5 partecipate, la stampa locale, mezza stampa nazionale che ne aveva ampiamente dibattuto da mesi. Ma A2a “fingeva” di non saperlo». Pesante anche la posizione del Movimento 5 Stelle, i cui consiglieri comunali di Cremona (Maria Lucia Manfredi), Lodi, Brescia, Pavia e Casalpusterlengo hanno condiviso un comunicato nel quale hanno attaccato l’operazione: «L’acquisizione del 51% di Lgh da parte di A2a trasforma definitivamente i bisogni fondamentali dei cittadini in merce da profitto: le nostre bollette di gas, elettricità, acqua e rifiuti saranno quotate in borsa. Oltre al danno, vi è anche la beffa di una ulteriore riduzione del prezzo: una svendita in piena regola, con A2a che, contrariamente a quanto affermato in fase di trattativa, sta sempre di più mettendo becco nelle attività di Lgh, limitandone l’operatività. Inoltre, lo spegnimento dell’inceneritore tanto

vaneggiato dal sindaco di Cremona Galimberti non verrà messo in atto, poiché questo porterebbe a una ulteriore riduzione 50 milioni della valutazione di Lgh. La politica locale tutta decide di rinunciare a ciò che rimane del proprio ruolo, abbandonando ogni politica ambientale ed energetica che possa tutelare la salute e il portafogli dei cittadini, svendendo ciò che rimane dei servizi fondamentali, a discapito ovviamente di qualità e tariffe. Il tutto è avvenuto nelle segrete stanze, con pochi sindaci e segretari di partito, che si arrogano il diritto di decidere per tutti. Contro questo folle progetto, il M5S non smetterà di combattere, a maggior ragione perché presenta importanti vizi di forma e legittimità. Come tutte le società pubbliche, Lgh avrebbe dovuto mettere a gara il proprio 51%, ma, invece, si è proceduto alla vendita diretta ad A2a, senza dare la possibilità a nessun altro di fare le proprie offerte. Per questo motivo, il M5S ha presentato un esposto all'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (Agcm) ed inviato una segnalazione all’Autorità Nazionale Anticorruzione (Anac), affinché venga bloccata questa operazione che di trasparente ha ben poco». Proprio ieri il M5S di Brescia ha chiesto ai Comuni coinvolti di attendere l'esito degli esposti prima di mettere a bilancio i soldi promessi da A2a.

Il Settore Politiche Educative - Piano Locale Giovani del Comune di Cremona, nella rosa di progettualità legate al servizio Centro Musica “Il Cascinetto”, promuove la X edizione del progetto Back to School!, destinato agli studenti degli istituti di istruzione superiore cittadini. Il percorso, come da tradizione, propone a tutti gli studenti una serie di laboratori formativi di musica d’insieme basati sull’incontro e confronto con docenti d’eccellenza della scena musicale nazionale. La scelta non poteva che ricadere su uno dei principali cantautori e poeti italiani di tutti i tempi, Fabrizio De André. Dopo l’edizione 2013 dedicata a Giorgio Gaber e il tributo a Enzo Jannacci del 2014, quest’anno, a rendere omaggio al grande Faber, sarà Franz Di Cioccio, fautore dell’evoluzione musicale del cantautore genovese e leader della Pfm - Premiata Forneria Marconi, storica rock band Italiana famosa in tutto il mondo, che nel 1978 fu protagonista di un indimenticabile tour al fianco dello stesso De André. I laboratori saranno, come da tradizione, realizzati in ambito scolastico grazie alla collaborazione con il Liceo delle Scienze Umane “Sofonisba Anguissola” e al team di docenti composto da Mattia Tedesco, Giulia Dagani, Marco Carnesella e Antonio Galli coordinati dal prof. Aldo Pini. Le selezioni per la formazione della classe Back To School! 2016, aperte a tutti gli studenti delle scuole secondarie di II grado di Cremona e si terranno venerdì 18 marzo, dalle ore 14,30, al Liceo S. Anguissola di via Palestro 30 a Cremona. Da Di Cioccio verranno definiti scaletta e tempi dell’esibizione finale, pescando ovviamente dal repertorio di De André. Il progetto prevede infatti un concerto speciale, in programma sabato 11 giugno 2016, alle 21, al Teatro Ponchielli (ingresso gratuito).


Cronaca

Sabato 12 Marzo 2016

5

La fotografia della scuola cremonese

Spiccano le bocciature nel percorso degli istituti professionali: la metà degli iscritti è stata respinta, un quarto è stato bocciato almeno due anni

Marcate le preferenze di sesso: al Liceo Anguissola il rapporto è di un ragazzo ogni 7 femmine, all’Itis Torriani una ragazza ogni 9 maschi

L

di Federico Pani

a fotografia della situazione scolastica provinciale scattata dall’Ufficio statistica dal Comune di Cremona non presenta grandi sorprese rispetto agli scorsi anni. Con ciò, per chi si trova a leggerla per la prima volta, il ritratto che ne esce non è privo di un certo interesse. E poi, per la verità, qualche sorpresa c’è: la presenza, all’interno della statistica, di una sezione inedita, «Regolarità e ritardi nel percorso di studi». Ma andiamo con ordine. La scuola d’infanzia non è scuola dell’obbligo. Eppure, è frequentata dalla quasi totalità dei bambini in età pre-scolare: il 96% dei bambini della Provincia vanno regolarmente all’asilo. Di questi, il 20% è composto da stranieri. Lo stesso dato, vale la pena di anticiparlo, si conferma anche per i gradi di istruzione obbligatoria a seguire. Gli studenti delle scuole elementari (le scuole di istruzione primaria) si riversano nella maggior parte nelle scuole pubbliche: le frequenta il 92% degli iscritti. E l’anno scorso solo l’1% del totale è risultato non idoneo alla promozione. I dati non si discostano molto nel passaggio alle scuole medie (le scuole d’istruzione secondarie di primo grado): il 95% frequenta le scuole pubbliche, anche se in questo caso il numero di ripetenti sale al 4%. Le scuole superiori meritano qualche dato in più. Innanzitutto, le scuole d’istruzione secondarie di secondo grado si concentrano nei “grandi” centri della Provincia: dei 16.333 iscritti nello scorso anno scola-

stico, gli studenti iscritti nella città di Cremona erano 7.778, quelli frequentanti gli istituti di Crema 7.416, di Casalmaggiore 894, di Pandino 103, di Soresina 85 e di Soncino 57. La maggior parte degli studenti cremonesi, il 43% di loro,

opta per un percorso liceale. Gli istituti tecnici non si posizionano troppo lontano, raggiungendo il 37%. Uno studente su cinque (20%) invece si forma all’interno di istituti professionali. Divisi per genere, il numero degli studenti delle superiori è

pressappoco lo stesso; la loro distribuzione nelle scuole (rimasta alla pari fino in terza media), invece, si sbilancia notevolmente. Oltre la metà delle studentesse cremonesi (56%) sono liceali, mentre la maggioranza dei ragazzi (46%) frequenta gli

istituti tecnici. La ripartizione per genere, però, non sorprende più di tanto. È normale imbattersi in classi scolastiche formate quasi esclusivamente da ragazze presso quegli istituti, per esempio, più rivolti all’aspetto comunicativo e sociale: uno su tutti, il rapporto maschi e femmine presso il Liceo Anguissola, che è di 7 a 1 a vantaggio delle ragazze. Mentre si sa che una situazione rovesciata si presenta più facilmente negli istituti tecnici: presso l’Itis Torriani, il rapporto maschi e femmine è di 9 a 1 a vantaggio dei ragazzi. I dati riferiti alla «regolarità e i ritardi nel percorso di studi» sono inediti e li si può considerare, per certi versi, un termometro

dell’efficacia del funzionamento dell’istruzione. Va tenuto presente che anche questi dati si riferiscono alle scuole d’istruzione di secondo grado. Il 91% dei liceali compie il proprio percorso scolastico senza interruzioni. Dei restanti, poi, solo l’1% si trova in ritardo per più di due anni. Negli istituti tecnici, sette ragazzi su dieci arrivano senza ritardi al diploma; e solo uno ogni dieci è in ritardo di oltre due anni. La situazione degli istituti professionali è molto diversa: la metà di questi è in ritardo nel percorso di studi e un quarto dei frequentanti è stato bocciato almeno due volte. Al di là dei dati, c’è comunque una cosa importante da dire. La crisi del mercato del lavoro ha rimesso giustamente in d i s c u s s i o n e g l i s t a n d a rd dell’istruzione. Il nuovo governo questo, lo sa bene. Il potenziamento dell’organico voluto dal presidente del Consiglio Matteo Renzi e le iniziative di Alternanza scuola-lavoro vanno in questa direzione. Eppure, qualcuno ha detto che, al giorno d’oggi, nemmeno una laurea serve poi a molto. Sarà, ma la formazione è, che lo si voglia o no, il biglietto da visita con cui ci si presenta nel mondo del lavoro: vale la pena, allora, quando se ne presenterà occasione, mostrarne uno sgualcito?


6

Cronaca

Sabato 12 Marzo 2016

UOVA DI PASQUA A FAVORE DELL’AIL

Oggi nell’ingresso dell’Ospedale di Cremona è possibile acquistare le uova di Pasqua aiutando così l’Ail, Associazione Italia contro le Leucemie linfomi e mieloma. Nella foto sopra vediamo Ines Bodini (presidente Ail Cremona) e il dottor Francesco Lanza (direttore Ematologia Cremona) insieme a volontari e parte dell’equipe di Ematologia.

MERCATINO IN PIAZZA STRADIVARI Domeniche in città tra mercatini e intrattenimento per tutta la famiglia. Questo l'obiettivo de “Le 4 Stagioni di Cremona”, il ricco programma di eventi che animano il centro cittadino. Antiquariato, prodotti locali, artigianato, alimenti biologici, iniziative culturali, conferenze e giochi per i bambini, che si susseguono per tutto l'anno. Domani, domenica 13 marzo in piazza Stradivari, dalle ore 8 alle ore 19 è in calendario “I giardini di Marzo e le primizie dell’orto”, il mercato di Campagna Amica con le eccellenze made in Italy garantite da Coldiretti. Previste anche le lezioni a cielo aperto a cura degli agricoltori: al mattino si parla di “Orto fiorito: ortaggi perenni e fiori commestibili” ed al pomeriggio, dalle ore 15,30, ci sarà una degustazione di miele guidata, a cura della “Sommelier del miele”. Per lo Spazio bimbi laboratori proposti dalle fattorie didattiche. «L'iniziativa – dichiara l’assessore alla Città vivibile e Rigenerazione urbana Barbara Manfredini – ha lo scopo di proporre una programmazione per l’intero anno, accrescere la qualità dell’offerta, associare ai mercatini alcuni momenti culturali e di animazione e valorizzare le produzioni del territorio». Il calendario completo degli eventi de “Le 4 stagioni di Cremona” edizione 2016 lo si può trovare sul sito del Comune all’indirizzo www.comune.cremona. it/node/458330.

Nessuno ne parla: riguarda la proroga delle concessioni delle trivelle in mare. Intanto in provincia si forma un comitato No-Triv

Un mese al referendum fantasma

Q

di Federico Pani

ossiamo chiamarlo il referendum fantasma. Il 17 aprile, giusto tra un mese, saremo chiamati ad andare alle urne, e quanti di noi sanno per quale motivo? I fautori del referendum, per garantire un'ampia partecipazione e quindi il raggiungimento del quorum, avevano chiesto l'istituzione dell'election day, che unificasse le elezioni amministrative di primavera al referendum, ma senza esito. Il referendum presenta un unico quesito, sul tema delle trivelle. E' la prima volta nella storia repubblicana che un referendum viene proposto dalle Regioni (ben 9 le firmatarie). Si decide se vietare il rinnovo delle concessioni estrattive di gas e petrolio per i giacimenti entro le 12 miglia dalla costa italiana. I promotori vogliono abrogare il diritto a chi ha già ottenuto l concessione per estrarre idrocarburi entro 12 km dalla costa di ottenere il rinnovo della concessione stessa fino ad esaurimento del giacimento. Va detto che già oggi la legge stabilisce che le attività sono proibite entro le 12 miglia marine, ma che gli impianti già esistenti possono proseguire la loro attività sino alla scadenza della concessione. Dunque va sottolineato subito che, anche se fosse bocciato il referendum, la libertà di estrarre potrà essere data solo a chi ha attività in essere. Complessivamente dunque la consultazione riguarda solo 21 concessioni, tre sole nel nord: una in Veneto e due in Romagna. Gran parte delle estrazioni in mare avvengono infatti a distanza superiore dalla costa. Dovesse prevalere il sì (ovviamente col 50% degli aventi diritto al voto che si reca alle urne), questi 21 concessionari dovranno dismettere gli impianti a mano a mano che scadranno le concessioni, il che avverrà in gran parte nell'arco dei prossimi 10 anni. Dunque le future trivellazioni sulla terraferma (così come quelle al largo in mare) non sono interessate direttamen-

te dal referendum. L'eventualità di disastri ambientali in un ambiente chiuso come il Mediterraneo è uno dei motivi che spinge chi è a favore del sì. Ma nessuno nega che i promotori intendono dare un preciso messaggio politico, di opposizione allo sfruttamento dei combustibili fossili e a favore di un maggiore utilizzo di fonti energetiche alternative. Anche chi è per il no si appella all'inquinamento: se liItalia rinunciasse alla già piccola parte di produzione autonoma di gas, dovrebbe importarlo, con conseguente aumento di transito delle petroliere. Ma ciò che si teme di più sono le ripercussioni sull'occupazione: nel settore lavorano decine di migliaia di persone. E' per questo che pochi giorni fa ha fatto discutere la posizione antireferendaria della segreteria nazionali dei chimici della Cgil. Alla base della posizione, la necessità di difendere i posti di lavoro e il timore che un'escalation della crisi libica porti a una maggiore necessità di auto-approvvigionamento.

Il nostro territorio dunque non è direttamente interessato alla questione, ma di trivelle qui si parla eccome. Come noto gran parte del Casalasco è interessato da una nuova richiesta di trivellazione. Per opporsi, mercoledì è stato formato il Comitato Casalasco Piadenese “Vota sì per fermare le trivelle”. E’ avvenuto presso il Centro Primavera di Casalmaggiore, alla presenza di una cinquantina di persone e grazie ad una trentina di firme apposte sull’atto costitutivo: autografi giunti sia a titolo personale, che in rappresentanza di associazioni culturali o politiche presenti nel Casalasco. Nel complesso l’appoggio ufficiale, previa firma, è arrivato da Circolo Rive Gauche Casalmaggiore, Gruppo Persona Ambiente, Acli Casalmaggiore, Arcibassa Gussola, Associazione Amici dell’Ambiente di Sabbioneta, Coordinamento Comitato contro le Autostrade, Circolo Sel Gussola, Isde Cremona – Medici per l’Ambiente, ma non sono mancati sostenitori di varie forze politiche locali come, oltre alla già citata Rive Gauche, Movi-

mento 5 Stelle, Partito Democratico e Listone di Casalmaggiore. I relatori erano Cesare Vacchelli ed Ezio Corradi, che hanno toccato vari temi in un’assemblea durata oltre due ore. Dopo la lettura dell’atto costitutivo, infatti, uno dei punti più interessanti è stata la sottolineatura della valenza politica del referendum: «Non si tratta solo di dire sì o no ai quesiti – è stato specificato – ma di lanciare un messaggio a Roma: il nostro Governo a Parigi, alla Conferenza per il Clima, ha sostenuto l’impegno con 190 altri paesi del mondo di abbandonare le fonti fossili. Poi però una volta rientrati in Italia ha fatto scelte opposte, come lo Sblocca Italia e, appunto, la decisione di trivellare fino a 12 miglia dalla costa». Bloccare le trivellazioni in mare non significa dunque bloccare le richieste di trivellazione nel Casalasco, dove il mare non c’è, ma dire sì al referendum sarebbe un modo per lanciare un messaggio forte anche dal territorio. «Purtroppo la scelta del 17 aprile come data del referendum è infelice – è stato evidenziato – perché sarebbe bastato inserire tutto nell’unico election day di giugno, per facilitare una maggiore affluenza e dunque il raggiungimento del quorum. Non solo: un sondaggio Svg di 15 giorni fa precisa che il 40% della popolazione italiana non sa nulla del referendum e un altro 40% è poco informato della questione. Il dato positivo è che il 78% di chi andrà a votare ha dichiarato che barrerà il “sì”, ma potrebbe non bastare». Da qui l’idea di costituire un comitato che faccia informazione su tutti e venti i comuni Casalaschi. «La riunione del Centro Primavera – spiega Vacchelli – è stata anche organizzativa: abbiamo cioè studiato una prima bozza del lavoro, con le varie iniziative, che vanno dai banchetti al mercato settimanale, al volantinaggi, ai flash-mob, a comizi e serate informative. Due, che riguardano il rischio di trivellazione legato al “progetto Gussola”, sono già state organizzate il 21 marzo a Sabbioneta con Sel e l’amministrazione comunale e il 31 marzo a Rivarolo del Re».


Cronaca

Sabato 12 Marzo 2016

Giorgio Bonoli e Confesercenti, non solo assistenza

Il presidente cremonese è il fautore assieme ad Anva del Mercato Europeo, che torna a Cremona dal 5 all’8 maggio

C

di Giuseppe Martelli

ortese, sempre disponibile e finemente arguta la figura del Direttore della Confesercenti Provinciale di Cremona nella persona di Giorgio Bonoli. Attivissimo personaggio nel panorama delle iniziative cremonesi che spaziano dalle consulenze del lavoro come buste paga e servizi alle imprese, licenze, e chi ne ha più ne metta. E’ in prima persona il fautore, insieme all’Anva (Associazione Nazionale Venditori Ambulanti) del Mercato Europeo che si svolge nel territorio lombardo. I due appuntamenti di grande successo per la Provincia di Cremona sono, in ordine cronologico, dal 5 all’8 maggio in Corso Garibaldi a partire dal Palazzo Cittanova, ove si snoderà fino a Piazza Roma con

tante novità ricreative: banchi alimentari e di somministrazione da tutta Europa. Il secondo si svolgerà a Crema, sempre con la stessa carovana, da Piazza Istria e Dalmazia a Piazza Trento e Trieste e Piazza Duomo dal 30 settembre al 2 ottobre 2016. In termini associativi, l’apporto della Confesercenti si basa sulla comunicazione e sugli aspetti tecnici che vanno dal montaggio ai permessi e innumerevoli aspetti di natura organizzativa che l’altissimo Bonoli riesce a dipanare in maniera coerente ed efficace. Il piano di queste iniziative fondano le loro essenziali prerogative nell’animazione e riscoperta del proprio territorio, e il cremonese errante aspetta con una sorta di avidità tale evento, come l’orso aspetta il salmone per mangiarselo. Grazie anche alle aderenze con la giunta comunale e alle iniziative molto farcite de-

dicate alla gastronomia di strada (street food), gli scopi prioritari, dunque, sono di riportare le persone al centro cittadino e rianimare la sonnolente struttura commerciale che in questi momenti di crisi riscopre il piacere del movimento e della condivisione. Grande attenzione quest’anno ai residenti e alla cura dell’ambiente con accorgimenti innovativi che faranno di questa manifestazione, un successo senza precedenti. In via Dante Ruffini, la sede della Confesercenti, è a disposizione per consigli di natura pratica e amministrativa per chiunque abbia intenzione di aprire una attività. Questa organizzazione vi metterà al sicuro per gli adempimenti legali e fiscali con grande gentilezza e professionalità, cosa che non guasta in un momento così particolare del nostro Bel paese.

Il direttore Confesercenti Cremona Giorgio Bonoli

7

FOOD

Olio Zucchi prodotto dell’anno I Consigliati da Legambiente, la gamma di oli extra vergine di oliva e oli di semi a marchio Zucchi nata dalla collaborazione tra Oleificio Zucchi e Legambiente Onlus, ha ricevuto giovedì a Milano il prestigioso riconoscimento Eletto Prodotto dell’Anno 2016, premio da 29 anni assegnato ai prodotti più innovativi in Italia e in altri 35 Paesi del mondo. La linea è stata premiata grazie al voto dei consumatori, che hanno sottolineato l’innovazione di prodotto che meglio ha soddisfatto il loro bisogno di garanzie su qualità, sicurezza alimentare, provenienza e sostenibilità degli oli acquistati nel largo consumo.

Quando il sociale valorizza persone e ambiente

Il presidente Sabrina Dellavalle parla della Cooperativa “Radici”, nata per aiutare persone svantaggiate e promuovere modelli equi di economia

E’

di Lorenzo Balestreri

possibile coniugare la volontà di aiutare soggetti disabili o svantaggiati con una visione del mondo legata alla tutela ambientale, al mangiar sano e al consumo critico? E’ un percorso impegnativo ma sì, è possibile. La Cooperativa Sociale Radici ne è l’esempio. Del suo impegno, dei suoi progetti e del negozio in viale Trento e Trieste 23, abbiamo parlato con il presidente Sabrina Dellavalle. «Siamo un gruppo di persone che condividono e credono profondamente in queste idee. Abbiamo tutti esperienza nel sociale, alcuni di noi anche ventennale. Abbiamo voluto creare una Cooperativa Sociale e un’Associazione. La Cooperativa, che è di tipo B, è nata nel 2015 con l’idea di aiutare soggetti disabili o svantaggiati e, contemporaneamente, valorizzare l’agricoltura biologica del nostro territorio portata avanti da aziende medio-piccole che fanno enormi sacrifici per garantire una produzione di qualità. Tutti i freschi che abbiamo nel negozio (frutta, verdura e latticini) provengono da queste realtà. L’Associazione “Radici per Volare”, che affianca la Cooperativa nella promozione degli aspetti culturali, è nata per difendere i diritti delle persone fragili, per tutelare l’ambiente e far conoscere il territorio con le sue tante tradizioni. Da questo approccio nasce il nome “Radici”. Stiamo portando avanti numerosi progetti con alcune scuole cremonesi e alcune scuole del casalasco per far conoscere ai ragazzi il nostro operato e uno stile di vita diverso. Gestiamo un progetto di Ortoterapia; anziani del centro diurno integrato di Cremona Solidale e, insieme, disabili del centro diurno numero 3 di via Tofa-

Sopra a sinistra il negozio in viale Trento e Trieste, a destra Sabrina Dellavalle (sulla destra) con due collaboratrici. In basso un momento di Ortoterapia

ne, coltivano prodotti in un orto “rialzato” formato da appositi cassoni posizionati su tavoli. E’ un’attività molto bella e appagante che permette a ragazzi e anziani di socializzare e di rimanere attivi. Sono due i progetti che stiamo portando avanti con il Rotary Club Cremona Po. Il primo è un corso di formazione per assistenti famigliari. Figure di spicco come un medico, un geriatra, un oncologo e un dietologo terranno questo corso di 30 ore. Il secondo progetto prevede tre incontri a SpazioComune intitolati “Mangiando s’impara”. Sono incontri (il primo sarà i 14 maggio) che trattano dell’alimentazione sana per i bambini partendo dalla mamma in gravidanza fino ad arrivare all’adolescenza dei ragazzi. Al tema dell’alimentazione si andranno ad aggiungere quello dei problemi ad essa legati e quello del

movimento. Il nostro negozio “S-Peso Bene” è stato inaugurato a settembre dell’anno scorso, ma in sei mesi siamo già riusciti a fare molte cose e siamo soddisfatti; ora le persone che fanno parte del nostro gruppo, tra Associazione e Cooperativa, sono dieci. Siamo partiti tutti volontari, credendo fermamente nelle nostre idee. Grazie alla convenzione con l’Azienda Sociale Cremonese abbiamo avuto con noi una persona disabile e una svantaggiata; quest’ultima ora è stata assunta. Uno dei punti di forza non è solo il mettere a disposizione delle persone prodotti biologici locali, ma anche avere prodotti sfusi che comportano meno imballaggi e un rispetto maggiore per l’ambiente. Stiamo pensando anche di creare un sito per la vendita online dei nostri prodotti e consegnarli a domicilio.

Convegno MePaie, big a Cremona per parlare di economia Il nuovo codice degli appalti tra migliorie e aspetti controversi, le direttive sulla spending review e l’esigenza di far ripartire l’economia anche attraverso un incremento della spesa, oltre ai grandi interrogativi sulla sostenibilità del sistema sanitario nazionale e sulla necessità di maggiore trasparenza contro la corruzione. Di questi e molti altri temi si è parlato durante il Convegno MePAIE (Mercato della Pubblica Amministrazione in Italia e in Europa) giovedì e ieri alla Camera di Commercio di Cremona. L’evento, giunto alla 7ª edizione, è stato organizzato da Csamed, società di servizi guidata da Gianmaria Casella attiva nella sede distaccata del Politecnico di Milano a Cremona, in collaborazione con Fare, Are, Ate, Ale e Arte, in partnership con l’Università di Pavia. Il tema di quest’anno era incentrato

sul “Controllo della spesa pubblica e bisogno di salute”, con interventi e riflessioni mirate per capire come si inquadrano gli strumenti della spending review con le nuove direttive, qual è stato l'andamento della spesa pubblica negli ultimi dieci anni, il ruolo delle aziende e l’impatto di Internet nell’approvvigionamento, con una forte componente propositiva per una revisione della spesa efficace. Un’attenzione particolare è stata riservata all’ambito sanitario, confrontando l’esperienza italiana con quella di altri Paesi europei, quali Francia e Germania, e degli Stati Uniti, grazie alla presenza di personaggi di importanza internazionale: Richard Brandt (direttore Iacocca Insitute e del Master “The Global Village Program” - USA), Massimo Cermelli (professore associato di Economia presso l'Università di Deusto - Bilbao), Salvator Maira (direttore

dell’Istituto IRIMA della Grenoble Ecole de Management), Norbert Ruch (membro dell’Associazione dei Provveditori Economi tedeschi). Tra i nomi di spicco della prima giornata Carlo Cottarelli (direttore esecutivo del Fondo Monetario Internazionale) in collegamento Skype da Washington, che ha offerto spunti “per una revisione della spesa efficace”, all’interno di un confronto con Gustavo Piga dell'Università di Tor Vergata (già presidente Consip) e Francesco Pinto (presidente del Consorio Asmez), mentre Massimo Mucchetti (giornalista e Presidente della Commissione Industria, Commercio e Turismo del Senato) ha offerto un excursus spaziando tra debito pubblico, globalizzazione finanziaria e sviluppo economico. Le novità di natura giuridica introdotte nel nuovo codice degli appalti sono

state sviscerate dagli avvocati Lucio Lacerenza, Stefano Cassamagnagni e Uliana Garoli; a supporto dell'analisi, Paolo Angiolillo (Centro Studi della Ragioneria di Stato) ha tracciato, numeri alla mano, il trend della spesa sanitaria nazionale. E proprio di sostenibilità del sistema sanitario nel nostro Paese ha parlato nel dettaglio Emilia De Biasi (presidente della Commissione Igiene e

Sanità del Senato), seguita da pareri e proposte degli “addetti ai lavori”, i rappresentanti di Assosistemi e Assogenerici. A fare da collante, le tante sfacettature del mondo degli appalti, con l’analisi di Francesco Bof (direttore Master Università di Pavia) e, considerati i recenti casi di cronaca, una riflessione sull’anticorruzione.


8

Rubrica

Sabato 12 Marzo 2016

Da Cremona a Fontanelle di Roccabianca Fu un’attenzione reciproca, quella tra Giovannino Guareschi e Cremona. Il periodo è quello del 1946-1948. Per partire dal principio di questa storia cremonese, bisogna uscire dalla città del Torrazzo seguendo la Strada Provinciale 87: occorre percorrerla fino a Sospiro, per agganciarsi alla Strada Provinciale 33. Seguendo la quale ci si

deve dirigere fino a Isola Pescaroli, passando il Po ed entrando nella Provincia di Parma. Qui, all’altezza di Ragazzola, bisogna prendere la Strada Provinciale 10 e proseguire per Roccabianca. Giunti a Roccabianca, cercate la frazione di Fontanelle. E’ qui, a Fontanelle di Roccabianca, che, nel 1908, nasce Oliviero Giuseppe Guareschi. E’ il figlio della maestra elementare del paese e di

un negoziante di biciclette, macchine da cucire e macchine agricole. In una biografia di Guareschi (“La storia di Giovannino senza paura”) si legge che “La casa natale è anche sede della ‘Cooperativa Socialista’ che, in occasione della ‘Festa del Lavoro’, ha organizzato un comizio. Le bandiere rosse delle sezioni socialiste della Bassa si ammassano sotto le finestre di casa Guareschi”.

Guareschi il “Candido” e il Cremonese L’atteggiamento ambivalente del grande giornalista e scrittore . 1ª puntata

di Paolo A. Dossena

D

i questa situazione Guareschi ricorderà: “quella mattina... ho il primo contatto diretto con la politica e la lotta di classe... Il capo di quei rossi, Giovanni Faraboli, un omaccio alto e massiccio come una quercia... fattosi alla finestra di cucina, mi mostra agli altri rossi... spiegando loro che, essendo io nato il primo maggio, ciò significa che sarei diventato un campione dei rossi socialisti!... E anni e anni passeranno carichi di travaglio da questo primo maggio, ma intatto mi rimarrà nella carne il tepore delle mani forti di Giovanni Faraboli”. Questo il primo incontro di Guareschi con i “rossi”, che nella sua satira diventeranno poi “i trinariciuti”. Il trinariciuto è il simbolo dell’“Obbedienza cieca, pronta e assoluta”. Quest'ultimo è il titolo di una rubrica anticomunista – provvista sia di testo sia di disegni di Guareschi – del “Candido”. Il trinariciuto è il simbolo della rinuncia alla coscienza e al ragionamento individuali, come spiega lo stesso Guareschi: la terza narice “ha una sua funzione completamente indipendente dalle altre due: serve di scarico in modo da tener sgombro il cervello dalla materia grigia e permette nello stesso tempo l’accesso al cervello delle direttive di partito che, appunto, debbono sostituire il cervello che appartiene oramai a un altro secolo… Naturalmente la terza narice non è una strettissima prerogativa delle sinistre: io credo che ce ne siano molte altre, distribuite un po’ in ogni dove: quanta gente ha la terza narice e non lo sa ancora? Le confesso che anch’io, alle volte, rileggendo quello che ho scritto e che purtroppo ho già stampato mi guardo perplesso nello specchio. Attenti dunque alla terza narice!” In questi brani c’è molto di Guareschi: la satira anche feroce, ma quasi “affettuosa” (quel “rosso” Giovanni Faraboli è dopotutto quasi un padrino) e anche l’autoironia. La signora Carlotta Guareschi (figlia di Giovanni deceduta pochi mesi fa) ha recentemente raccontato che Peppone (l’immaginario sindaco comunista di Brescello) è in realtà Giovanni Faraboli. “Mio padre - ha raccontato Carlotta Guareschi - ha inventato una storia ispirandosi a personaggi veri. Peppone è la trasposizione di un personaggio realmente esistito: si chiamava Giovanni Faraboli, un socialista riformista che, aveva creato le Cooperative socialiste. Io l’ho conosciu-

Il segreto affetto di Guareschi per i “trinariciuti”, l’ossessione di Grosz per i grassi borghesi

A destra, due disegni di Georg Grosz dal suo “Aggiusteremo i conti” (57 disegni pubblicati per la prima volta nel 1922). Sotto “Le trimammellute”, da “Candido” del 26 aprile 1947. Sopra a sinistra Fernandel, Gino Cervi e Guareschi durante le riprese di uno dei film della saga di Don Camillo. Sopra al titolo “I trinariciuti”: un disegno di Guareschi tratta dalla rubrica fissa “Obbedienza cieca, pronta e assoluta” (“Candido” del 25 aprile 1948)

to: era un galantuomo con le idee diverse dalle nostre”. L'atteggiamento segretamente ambivalente di Guareschi forse potrebbe ricordare quello di Grosz. Anche il comunista tedesco Georg Grosz, quando disegnava i “borghesi” della Repubblica di Weimar (poi travolta dall’ascesa al potere di Hitler nel 1933) li ritraeva nei termini più grotteschi. E alcuni critici si erano convinti che a un certo punto, in fondo, Grosz, a furia di disegnarli sempre più grassi e bestiali, si fosse quasi “affezionato” ai suoi nemici. Non so se questo sia vero, e non credo che questo si possa dire per Guareschi. Eppure, per esempio, il comunista Peppone, è ritratto come un “rosso” atipico, come lo descrive il suo inventore (Guareschi), “un comunista pieno di difetti, per quelli del Cominform. O di pregi. A seconda, insomma, se la faccenda la si vede da sinistra o da destra”. Peppone, “uomo buono e conciliante”, è infatti un militante comunista che bada più alla sua coscienza che non alle direttive di partito comunista italiano e del Cominform (la reincarnazione dell’internazionale comunista). Comunque, nel novembre del 1945 Guareschi viene assunto da Rizzoli per il futuro settimanale “Candido”, fondato in dicembre dallo stesso Guareschi insieme a Giovanni Mosca e a Giacinto Mondaini. Qui Guareschi collabora con scritti e disegni, e rimarrà condirettore (con Mosca) fino al 1950, e da allora al 1957 sarà direttore unico. E, sempre qui, Guareschi darà sfogo alla sua fantasia, inventandosi non solo i trinariciuti, ma anche le donne a tre seni. Sono le signore dei “rossi”, descritte, appunto, come provviste di tre seni. (Uno dei primi disegni satirici di Guareschi sulle “compagne” a tre seni appare sul numero di “Candido” del 26 aprile 1947: una donna sovietica mostra orgogliosa le sue tre gigantesche mammelle, e una “compagna” spiega: “Ecco, compagne italiane, che cosa ha saputo fare il governo sovietico per la donna madre!”) A questo punto possiamo cominciare a raccontare la Cremona di Guareschi: la Cremona del dopoguerra, delle infuocate elezioni del 1948 e delle agitazioni ad esse seguite nelle campagne. La settimana prossima. (Fine della prima puntata, la seconda sarà pubblicata sabato 19 marzo)


I Fatti della Settimana IN PRIMO PIANO giovedì 10 marzo

Eroina nascosta nell’auto, arrestati due indiani con precedenti

I Carabinieri della Stazione di Cremona, coordinati dal comandante luogotenente Gianni D’Alfonso, nella tarda serata di giovedì hanno arrestato in flagranza due cittadini indiani, S.S. 25 anni e S.T. di 26, entrambi residenti in città e con precedenti specifici. I due erano stati

lunedì 7 marzo cane appeso al camion, denunciato conducente

Denunciato camionista per maltrattamento di animali, dopo un intervento da parte degli agenti del Commissariato di Crema, che hanno salvato l’animale, in procinto di restare strozzato con una catena, alla quale il padrone lo aveva assicurato. La segnalazione è arrivata da alcuni passanti, che hanno notato un cane appeso per una catena al rimorchio di un camion. Individuato il camion, gli agenti hanno constatato le drammatiche condizioni del cane, ancora appeso al rimorchio e con una vistosa perdita di sangue dalla bocca. Con l’aiuto di un equipaggio di vigili del fuoco la bestiola è stata liberata dalla catena e tratta in salvo. Il padrone, individuato poco dopo, è un camionista che, dopo aver parcheggiato il rimorchio, aveva legato il cane nella cabina superiore con una catena corta, per non farlo scappare dal finestrino, lasciato parzialmente aperto per permettergli di respirare. Il cane ha probabilmente approfittato del finestrino aperto per uscire dal camion, rimanendo però appeso per il collo alla catena corta.

lunedì 7 marzo due sospette in via sesto, carabinieri sventano furto

Furto sventato in città grazie alla segnalazione di alcuni residenti di un condominio in via Sesto, che nel tardo pomeriggio di lunedì hanno notato due donne che si aggiravano con fare sospetto. I carabinieri del Nucleo operativo radiomobile di Cremona, intervenuti sul posto, hanno notato le due donne, proprio mentre gettavano qualcosa dietro ad un vaso di fiori, per poi allontanarsi rapidamente. I militari dell’Arma le hanno prontamente raggiunte e fermate. Dietro ai vasi sono quindi stati recuperati due cacciaviti di grosse dimensioni ed una chiave inglese che sicuramente sarebbe-

notati da una pattuglia in servizio preventivo a bordo dell’auto di S.T., una Fiat Punto e sottoposti ad un accurato controllo. Nel corso della perquisizione i carabinieri hanno trovato tre involucri in carta stagnola contenenti quasi mezzo etto di “eroina”, ancora in sasso, destinata

allo smercio in città. Nel corso degli accertamenti è stato appurato che sui cellulari degli indiani continuavano a giungere telefonate dei probabili clienti, impazienti di ricevere la loro dose. Le perquisizioni domiciliari hanno poi consentito di sequestrare sette bottiglie di metadone

utilizzate per la cessione e materiale per il confezionamento dell’”eroina”. Sulla scorta di tali elementi i due sono stati arrestati per detenzione di sostanza stupefacente ed associati alla Casa Circondariale di Cremona a disposizione del pubblico ministero Francesco Messina.

mercoledì 9 marzo

Denunciato per maltrattamenti in famiglia trentenne con un passato da tossicodipendente

Minaccia la compagna con un coltello e la chiude in casa L’ha minacciata con un coltello, poi l’ha rinchiusa in casa, impedendole di uscire. E' successo a Cremona, ad una coppia poco più che 30enne. Secondo quanto la donna ha raccontato ai servizi sociali, a cui si è rivolta dopo essere riuscita ad allontanarsi da casa, l’uomo, geloso e possessivo in modo patologico, da tempo la maltrattava, verbalmente e psicologicamente. Fino all’epilogo di mercoledì mattina. Proprio mentre la donna si trovava presso il Pois di Cremona, il compagno l'ha raggiunta, cercandola negli uffici del Pois e minacciando le assistenti sociali. Immediata la chiamata alla sezio-

ro serviti a scassinare delle porte o finestre di abitazioni ed appartamenti. Gli oggetti sono stati sequestrati e le due, con diversi precedenti per reati contro il patrimonio, sono state deferite in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Cremona per possesso in concorso di oggetti atti allo scasso.

lunedì 7 marzo entrano in una casa ma non trovano nulla da rubare

Tentato futo lunedì pomeriggio a Brugnolo, frazione di Rivarolo del Re, dove i ladri hanno cercato di svaligiare un’abitazione, che hanno però trovato priva di oggetti di valore. La casa era in quel momento vuota, dato che i proprietari, marito e moglie, erano usciti pochi minuti prima. I due avevano lasciata semi aperta l’imposta di una delle finestre: proprio da qui sono entrati i malviventi, che hanno poi messo sottosopra l’abita-

ne di polizia giudiziaria della municipale di Cremona, coordinata dal commissario Davide Spotti, che è zione. Nulla però è stato trovato che potesse far gola ai ladri, che se ne sono andati senza bottino.

martedì 8 marzo a casalmorano ritrovati numerosi camion rubati

9

Sabato 12 Marzo 2016

I carabinieri del Nucleo operativo di Crema hanno scoperto, all’interno di un capannone nella zona industriale di Casalmorano cinque camion di provenienza illecita, la cui scomparsa era stata denunciata nelle scorse settimane in aziende e cantieri edili di alcune ditte della provincia di Brescia, Piacenza e Parma. La perquisizione è avvenuta alla presenza del titolare del capannone, che ha affermato di avere affittato da alcune settimane lo stabile ad un uomo di origine sarda. Per quest’ultimo è già pronta una denuncia per ricettazione. I mezzi pesanti, il cui valore supera il mezzo milione di euro, sono stati posti

intervenuta riuscendo a tranquillizzare il ragazzo – con un passato da tossicodipendente – che poi di sua spontanea volontà si è allontanato dalla città. La donna, dal canto suo, ha deciso di sporgere denuncia con l’accusa di maltrattamenti familiari. Si tratta, di uno dei primi esempi della collaborazione instaurata tra i servizi sociali e la sezione di polizia giudiziaria della Municipale per accompagnare situazioni che da un lato necessitano di un sostegno psicologico, ma dall’altro anche di qualcuno che si occupi della tutela giuridica. Una collaborazione che riguarda, soprattutto, casi di donne e di minori. sotto sequestro e nei prossimi giorni saranno restituiti ai legittimi proprietari.

mercoledì 9 marzo tampona auto parcheggiate e un corriere: grave 36enne

Sono ancora serie le condizioni dell’autista di un furgone che mercoledì mattina è andato a sbattere contro due auto parcheggiate e che ha poi tamponato un camioncino di un corriere in via Milano. L’uomo, un 36enne, è stato ricoverato in prognosi riservata. Lo schiacciamento ha reso necessario un intervento chirurgico all’addome.

giovedì 10 marzo molestie a ragazze su watsapp, segnalato 13enne La chat su whatsApp di una terza media è diventata “luogo di reato”. E’ accaduto in una scuola cremonese, i cui alunni avevano creato una chat su whatsApp

per comunicare tra loro. Tra i partecipanti si era però inserito un numero sconosciuto che aveva iniziato ad avere un comportamento ambiguo, lanciando messaggi alle ragazze della chat a sfondo esplicitamente sessuale, con contenuti piuttosto pesanti. Al punto che i genitori di qualche ragazza, resisi conto che il soggetto in questione era estraneo alla classe, si sono rivolti alla polizia giudiziaria della polizia locale. Le indagini hanno portato ad identificare il soggetto: il contenuto dei messaggi aveva fatto pensare si trattasse di un adulto e invece, inaspettatamente, si è scoperto che si trattava di un altro ragazzino 13enne residente in un altra provincia. Il giovanissimo è stato quindi segnalato alla procura dei minori di Brescia.

giovedì 10 marzo infortunio alla bragapan per schiacciamento

Paura presso la ditta Bragapan di Casalmaggiore, per un brutto infortunio sul lavoro che ha coinvolto un operaio di 44 anni. L’episodio si è verificato poco dopo le 17.30 di giovedì. L'uomo è stato ricoverato per uno schiacciamento, ma fortunatamente non è in pericolo di vita.

giovedì 10 marzo ruba portafoglio dalla borsa lasciata nel carrello, arrestato

Trentenne romeno arrestato, nel pomeriggio di giovedì, dai carabinieri di Cremona, che lo hanno sorpreso in flagranza di furto con destrezza. L’uomo all’interno del supermercato Esselunga di via Ghisleri ha rubato il portafoglio contenente 300 euro dalla borsa di una donna che aveva lasciato le proprie cose nel carrello. Alla donna, però, non sono sfuggiti i movimenti furtivi del romeno, che, alle contestazioni della derubata, ha negato di essersi impossessato del borsello. A quel punto la 62enne si è rivolta al personale di sicurezza del supermercato che ha subito allertato i carabinieri.


10

Territorio

Sabato 12 Marzo 2016

Nuova legge contro il dissesto idrogeologico Alloni (Pd): «E’ carente e poco coraggiosa»

S

di Simona Raboni

top alla costruzione di case su terreni che si trovano in prossimità di corsi d’acqua, per limitare il rischio idrogeologico. La decisione rientra nel progetto di legge regionale approvato nei giorni scorsi, e che prevede una revisione organica della normativa regionale in materia di difesa del suolo, di prevenzione e mitigazione del rischio idrogeologico e di gestione dei corsi d’acqua. La nuova norma, infatti, prevede che per le nuove costruzioni si dovrà tenere conto anche dell'acqua piovana che potrebbe andare in fiumi e torrenti provocando aumenti considerevoli di volumi d’acqua, quindi introduce un esame preliminare dei rischi idrogeologici. Una legge che tocca da vicino il nostro territorio, dove ben 62 Comuni sono soggetti al rischio idrogeologico. La legge prevede anche uno stanziamento di circa 15 milioni di euro per la manutenzione dei corsi d’acqua nel prossimo triennio e di circa 11 milioni di euro per il sistema dei Navigli e delle idrovie collegate. Si interviene regolando la governance sulla materia, valorizzando le funzioni di difesa del suolo attribuite agli enti del sistema regionale, in particolare quelle relative ai Con-

sorzi di bonifica e al-l’Agenzia Interregionale per il fiume Po, alla quale viene affidata la gestione del sistema idroviario del fiume Po e delle idrovie collegate. La legge prevede il potenziamento della manutenzione dei corsi d'acqua, delle opere esistenti e del territorio in genere, nella consapevolezza che mantenere in efficienza un’opera idraulica esistente ha un costo due volte inferiore rispetto alla sua ricostruzione o ripristino. Prevista anche la realizzazione progressiva di vasche volano, pozzi filtranti, tetti verdi e superfici semipermeabili per impedire il peggioramento del regime idraulico delle acque sotterranee e superficiali. «Si tratta di un provvedimento che si è reso ne-

cessario per le condizioni di forte urbanizzazione cui assistiamo da anni e per i cambiamenti climatici in corso, causa, spesso, di dissesti idrogeologici e danni diffusi – ha detto Carlo Malvezzi, consigliere del Nuovo Centrodestra –. Di fronte a tale situazione, abbiamo migliorato il livello di prevenzione dei rischi di esondazione dei fiumi con l'introduzione negli strumenti urbanistici e nei regolamenti edilizi comunali dei principi dell’invarianza idraulica e idrologica delle trasformazioni territoriali. Ciò significa realizzare una serie di opere affinché la portata d’acqua del deflusso meteorico non sia maggiore di quella preesistente all’urbanizzazione». Si vuole «disciplinare l’attività

della polizia idraulica in contrasto all’abusivismo edilizio lungo i corsi d’acqua e rendere sistematica la manutenzione delle opere in difesa del suolo» continua Malvezzi. Da questo punto di vista, «un ruolo maggiore di quello attuale avranno i Consorzi di bonifica, sulla realizzazione di opere idrauliche e sulla manutenzione dei reticoli idrici principale e minore; un potenziamento è previsto anche per il ruolo di Aipo, che ha compiti di progettazione e realizzazione di opere idrauliche e di monitoraggio e controllo del bacino». Per Agostino Alloni, consigliere regionale del Pd, tuttavia, questa norma, seppure innovativa «è carente e poco coraggiosa». Questo il motivo per cui il Gruppo regionale del Pd ha votato contro la Revisione della normativa. «Tre aspetti negativi ci hanno spinto a non approvare il testo così come presentato» spiega Alloni. «Il primo è la modalità legislativa che si viene a determinare con questo pdl, portando a un indebolimento nei rapporti tra Consiglio e Giunta, tra legislativo ed esecutivo». Più tecnica la seconda ragione. «In provincia di Cremona quasi il 70% dei Comuni ha problemi idrogeologici ma questo provvedimento è insufficiente – spiega Alloni -. Viene finalmente introdotto il principio dell’inva-

rianza idraulica (ossia, in una determinata area la portata al colmo di piena deve essere costante prima e dopo la trasformazione dell’uso del suolo, ndr), ma serviva una strettissima e necessaria correlazione con il tema del consumo di suolo che invece manca. La legge regionale 31, infatti, dimostra che la Regione va nella direzione contraria rispetto alla difesa del suolo. Il provvedimento non potenzia gli uffici Aipo. A Cremona abbiamo solo tre tecnici che si occupano di un’area molto vasta che copre anche altre province: questo comporta non solo che molte opere non riescono ad essere completate da anni ma soprattutto ci sono finanziamenti che non vengono spesi per opere idrauliche per mancanza di addetti. Questo provvedimento inoltre rimanda a diciotto regolamenti di attuazione: se per la legge sul trasporto pubblico si trattava di nove regolamenti e, dopo quattro anni dalla sua approvazione, è ancora ferma al palo, non oso immaginare il futuro di questo provvedimento». Infine, la questione finanziaria: «Le risorse dedicate sono meno di 400mila euro in tre anni e appaiono davvero esigue, rispetto alla grande esigenza del territorio lombardo. Non ce ne sono per i Comuni, né per i contratti di fiume, né per i cosiddetti progetti strategici di sottobacino».

Progetto “Think town”: tirocini per under 30 con agevolazioni della Provincia

Progetti innovativi da far sviluppare a giovani all’interno dell’azienda, aprendo così la strada a nuove possibilità occupazionali. E’ il cuore dell’iniziativa ‘Think town – Idee e occupazione’ della Provincia di Cremona, all’interno del progetto Talenti diffusi avente come capofila il Comune di Cremona, con il cofinanziamento di Regio-

ne Lombardia. L’iniziativa ha l’obiettivo di sostenere l’occupazione giovanile, promuovendo l’occupabilità di giovani under 30 e rafforzando la capacità di innovazione delle imprese ed il loro know-how, con particolare riferimento alle realtà operanti in alcuni settori o ambiti strategici per lo sviluppo del territorio. A questo scopo è aperto il

bando (consultabile sul sito della Provincia: www.provincia.cremona.it) rivolto soprattutto a datori di lavoro con necessità di innovazione (di prodotti o servizi, di processi produttivi, organizzativi, gestionali, ecc.) e intenzionati ad attivare tirocini extracurriculari, rivolti a giovani under 30 in grado di sviluppare, progettare o realizzare l’innovazio-

ne richiesta. La ricerca dei giovani potrà essere sostenuta anche dal Servizio di Incontro Domanda-Offerta attivo presso i Centri per l’Impiego. Interessanti gi incentivi offerti dall’ente pubblico: per ciascun tirocinio infatti la Provincia integrerà l’indennità di partecipazione erogata dal datore di lavoro con un contributo massimo di 2.400 euro.

Giornate Fai nel prossimo week end

In occasione della XXIV edizione delle “Giornate Fai di primavera”, la Delegazione Fai di Cremona e il Gruppo Fai di Crema invitano alla scoperta dei beni che verranno eccezionalmente aperti al pubblico nelle giornate del 19 e 20 marzo prossimi. A Cremona saranno resi visibili al pubblico Palazzo Pallavicino Ariguzzi (nella foto), sede dell’istituto d’istruzione superiore Antonio Stradivari in via Colletta 5 e Palazzo Fraganeschi, sede dell’Istituto professionale industria artigianato “Ala Ponzone Cimino” in via Gerolamo da Cremona 23. Entrambi i luoghi verranno aperti dalle 10 alle 12.30 e dalle 14 alle 17. Nel Comune di Cicognolo, invece, sarà visibile negli stessi orari il meraviglioso giardino di Villa Pallavicino Montaldi in via XXIV Maggio 23. A Crema verrà aperto in piazza Premoli 3 il Palazzo Patrini Premoli - Pozzali: gli orari di apertura previsti per sabato saranno dalle 10 alle 17, mentre domenica la chiusura sarà prevista alle 16.30. Per gli iscritti Fai ci sarà la possibilità di visitare alcune sale dell’area sud al piano terra del palazzo nella mattinata di sabato.

CORSO DI FORMAZIONE PROFESSIONALE

GUARDIA PARTICOLARE GIURATA Requisiti preferenziali: Residenza in zona Cremona - Cittadinanza italiana Età max 29 anni - Auto propria - Esperienza VFP Disponibilità lavoro notturno e festivi Non aver riportato condanne penali Idoneità psicofisica all’uso delle armi

Documenti richiesti al colloquio selettivo: Curriculum Vitae - Fotocopia Patente Certificato disoccupazione del Centro per l’Impiego Coloro che, frequentando il corso di formazione professionale, risulteranno idonei alle verifiche finali e agli accertamenti medici potranno essere selezionati per l’inserimento lavorativo, previo ottenimento del P.d.A. e del Titolo di G.P.G. rilasciati dal Prefetto.

PER FISSARE UN APPUNTAMENTO TEL. 0372 413 727



12

Sabato 12 Marzo 2016

FABBRICADIGITALE SUL TG3

Fabbricadigitale e il suo ad Francesco Meneghetti ancora in luce per l’applicazione digitale predisposta dall’azienda di Casalmaggiore in occasione di “Mantova capitale italiana della Cultura”. Meneghetti è stato intervistato mercoledì sera sul Tg3 regionale della Lombardia per spiegare la piattaforma digitale che, come egli stesso ha annunciato, ha ricevuto richieste da vari enti tra cui il Ministero. “Mantova phigital city” è una tecnologia per smartphone e web, si attiva sul telefonino, ed è riservata ai visitatori. Il 9 e 10 aprile sarà presentata ai mantovani e ai turisti, con una caccia ai tesori della città. Un investimento di 250mila euro.

DALLA TEORIA... ALLA PRATICA “Dalla teoria... alla pratica”. E’ il nome dell’iniziativa che si terrà lunedì 14 marzo alle ore 19 presso il Centro di Medicina e Salute per uno Sport Pulito. Si tratta (ma non solo) di esercizi di preparazione agli allenamenti e alle gare nell’ottica di prevenire le patologie da sovraccarico dell’atleta. L’appuntamento fa seguito al successo ottenuto dal Clinic “Integrazione posturale nella pratica sportiva: approcci diversi per un obiettivo comune”, che si è tenuto alcune settimane fa nella stessa sede con quattro illustri relatori. Uno di questi, Georges Courchinoux, fisioterapista, sofrologo e formatore attraverso il metodo da lui ideato “Corpo e coscienza”, sarà presente anche lunedì per proporre una apposita “seduta-trattamento” di due ore aperta unicamente a tecnici di atletica leggera che presenzino con almeno un loro atleta. Per iscrizioni (10 euro) e informazioni inviare una mail a officinaatletica@libero.it. Al termine della seduta l’Atletica Interflumina ospiterà i partecipanti al ristorante Piccolo Paradiso per condividere l’esperienza vissuta in maniera conviviale.

“SABATO AL MUSEO”, SI PARTE

Inizia oggi il ciclo di conferenze “Sabato al Museo”, organizzato dal Museo Dioti di Casalmaggiore. Tutti gli incontri saranno ad ingresso libero, il sabato alle ore 16,30. Si parte oggi con “Scultura e devozione”. La conferenza sarà tenuta da Giorgio Milanesi sul tema “Crocificci lignei nella Bassa”. Milanesi è uno storico dell’arte dell’Università degli Studi di Parma, direttore di “Vitelliana”, bollettino della Società Storica Viadanese. I sucessivi appuntamenti sono per il 16 e 30 aprile e il 21 maggio.

CASALMAGGIORE

casalmaggiore@ilpiccologiornale.it

Pioppi secolari, un caso

Una perizia consiglia al Comune l’abbattimento al Lido Po. Ferroni si dimette, anzi no. E il famoso censimento?

P

di Vanni Raineri

iante secolari, il tema torna di moda. Ma non tanto per l’obbligo che gran parte dei Comuni hanno disatteso riguardo il censimento di alberi secolari e di interesse storico, bensì per la volontà espressa dal Comune di Casalmaggiore, sulla base di perizie, di abbattere antiche piante presenti nel parco del Lido Po. In realtà i due temi si intrecciano, in quanto, se tali piante fossero state incluse nell’elenco delle censite, oggi la decisione spetterebbe non tanto al Comune bensì ad organismi nazionali. Sul rischio di abbattere i pioppi tremuli del Lido Po, che compongono uno splendido filare che accompagna il corso del fiume, si rischia addirittura una crisi istituzionale, per la volontà manifestata da Orlando Ferroni di rinunciare in segno di polemica alla delega del Parco Golena del Po. Se una tale decisione, ha affermato Ferroni in calce all’ultimo Consiglio Comunale, viene a mia conoscenza solo dopo essere stata presa, è inutile assegnarmi tale delega. Negli ultimi giorni le parti si sono incontrate e sembra che il proposito del consigliere di Forza Italia possa rientra-

re, ma sull’argomento vari cittadini hanno preso posizione. Non solo gli ambientalisti, ma anche i vari fruitori del parco che ovviamente sono affezionati a queste antiche piante, lì da 100 anni. Chi ci porta i bambini per momenti di svago, che ci accompagna gli amici a quattro zampe, chi frequenta gli Amici del Po o solo gode di questo ambiente a ridosso del centro abitato. «Ho parlato col sindaco – annuncia un più pacato Orlando Ferroni – e stiamo mettendo in chiaro alcune posizioni. La delega al Parco mi permette di muovermi agevolmente, ma devo interagire con gli uffici comunali interessati. Il mio compito è anche quello di suggerire, vegliare e collaborare. Intanto un primo risultato c’è stato: si è passati dalle 9 piante interessate a 5 e ora ancora a meno. Questa è stata solo la goccia che ha fatto traboccare il vaso. C’è anche la questione degli olmi: vanno curati o fatti morire? Una perizia afferma che sono destinati a morire, poi è emersa una possibile terapia in grado di salvarli, anche se ha determinati costi. Il punto è che la situazione merita una attenta valutazione» Quindi non è stato avvisato dell’allarme? «Peggio, ho saputo della cosa solo perché alcuni addetti mi han detto che c’era l’intenzione di abbattere».

Alcuni tecnici al Lido Po giovedì pomeriggio per valutare le condizioni di alcune delle piante secolari (foto Condina)

Proprio alcuni addetti si sono recati giovedì pomeriggio sul posto per una verificadelle condizioni di alcune piante. C’è anche la questione del censimento: come abbiamo scritto in dicembre, i Comuni avrebbero dovuto consegnare alla regione l’elenco delle piante meritevoli di tutela, che poi le Regioni entro il 31 dicembre scorso avrebbero dovuto girare al Corpo Forestale dello Stato a Roma. Se le piante fossero state inserite nell’elenco, oggi la situazione sarebbe diversa. «Il censimento è una delle cose che ho proposto ma che sinora non sono state fatte. Non posso ogni volta irrigidirmi ripetendo le stesse

cose. Il mio impegno deriva da una scelta politica, la macchina deve entrare in funzione. Non ha senso che io faccia il John Wayne della situazione seguendo le pratiche fino a che arrivano a destinazione». Sta di fatto che il censimento avrebbe potuto cambiare le cose. Inoltre, lo stesso sindaco potrebbe essere sollevato da responsabilità se la decisione dipendesse da altri. «Credo che anche senza censimento non sia possibile procedere all’abbattimento, perché le piante in questione hanno oltre 40 anni di età. Capisco il sindaco, che in presenza di una perizia che indica che stanno per cadere rischia responsabilità se non agisse. Si dovrebbe verificare su quali basi è stata stesa la perizia, e poi condividerla con altri. Mi conforta che ad oggi le piante che rischiano l’abbattimento sembrano essere non più di due. Ma se si trattasse semplicemente di tagliare rami pericolosi, il discorso cambierebbe. Tra l’altro i vicini olmi sono specie protetta a prescindere dall’età. Non sapevo che furono piantati per sbaglio: avrebbero dovuto essere pioppi». Intanto la nostra richiesta di informazioni sul ritardo del censimento alla mail indicata dalla Regione, inviata in dicembre, attende ancora una risposta.

Contro i reati cittadini armati di whatsapp Lo ha introdotto il Gruppo Idea Giovane di Municipia per i Comuni di Cingia, Motta e Scandolara

Come anticipato due settimane fa, è sorto ufficialmente il gruppo sicurezza WhatsApp dell'Unione Municipia. WhatsApp come noto è un'applicazione basata sulla messaggistica istantanea multi-piattaforma per smartphone, ovvero tramite l’utilizzo di Whatsapp è possibile scambiarsi messaggi testuali o vocali e/o condividere foto, video o localizzazioni tra smartphone che abbiano installata l’applicazione. Il punto di forza di questo sistema di messaggistica, nato nel 2009, è l’instantaneità delle comunicazioni attraverso la quale persone localizzate in qualsiasi parte del mondo possono scambiarsi in tempo reale delle informazioni. «Creando un gruppo attraverso l’applicazione – af-

ferma Giulio Federici, uno di coloro che ha costituito il Gruppo Idea Giovane (ex commissione giovani allargata da Cingia de’ Botti all’unione) - tutti i partecipanti si rendono disponibili a condividere in tempo reale informazioni riguardanti movimenti sospetti, furti subiti e personaggi poco raccomandabili. Lo scopo non è quello di sostituirsi alle forze dell’ordine, ma collaborare con loro cercando di raccogliere più informazioni possibili che possano fungere da deterrente per eventuali furti o tornare utili per future indagini». Possono partecipare a questa iniziativa di “Sicurezza fai da te” tutti i cittadini dell'Unione Municipia (Cingia de' Botti, Scandolara Ravara, Motta Baluffi). Per essere inseriti nel gruppo basterà inviare una richiesta

d'inserimento, mediante messaggio privato, ad uno dei tre comuni o contattando gli amministratori locali. Sarà necessario compilare il modulo relativo all'adesione al Gruppo Sicurezza WhatsApp (disponibile presso i tre comuni dell'Unione). «Inutile sottolineare – conclude Federici - che il gruppo va usato con intelligenza. Deve essere il più efficace possibile senza però infastidire inutilmente i componenti. Sarà necessario evitare di rispondere Grazie! Ok!, faccine sorridenti o pollici in su; gli unici interventi in un simile gruppo saranno segnalazioni degli spostamenti di auto e/o persone sospette o avvisi di cessato allarme. Insomma, basterà usare buon senso».

Rotary Cop, un compleanno con i fondatori SOLAROLO RAINERIO - Il Rotary Club Casalmaggiore Oglio Po ha celebrato mercoledì sera alla Clochette il suo 21° compleanno, e lo ha fatto “in famiglia”, lasciando gli interventi a chi l’8 marzo 1995 fondò il club. Al fianco del presidente Meneghetti sedevano due fondatori e promotori quali Raul Tentolini e Oscar Vaghi, entrambi ex Governatori del Distretto. Bello l’intervento di Tentolini (nella foto), che ha ricordato come la genesi del club risalga alla sua presenza in California nel 1991 in occasione della Convention dei futuri governatori. Il Distretto 2050, gli fu detto, aveva bisogno di creare nuovi club. Da qui la scelta, inizialmente non compresa per-

ciò sofferta, di creare l’attuale secondo club casalasco. Oltre a Tentolini e Vaghi, erano in sala altri 8 fondatori: Luigi Borghesi, Renzo Minelli, Mauro Nicoli, Alfio Poli, Gianfranco Rivieri, Carlo Stassano, Leonardo Stringhini e Giuseppe Torchio, che da anni ricopre ruoli istituzionali nel Distretto. Claudio Rivieri, tesoriere da 15 anni, ha poi elencato i tantissimi service fatti sul territorio dal club in questi 21 anni, dai progetti su giovani e anziani alle adozioni a distanza, dai tanti interventi in tema di disabilità al gemellaggio col club israeliano di Nazareth, dal campo scuola di educazione stradale durato un decennio all’inaugurazione a Casalmaggiore di via Paul Har-

ris, il fondatore del Rotary, dagli interventi in campo sanitario ai restauro di opere d’arte, fino all’organizzazione negli ultimi anni dei Ryla Junior e della bella esperienza di Haccademia Teattrazione. E gli interventi extraprovinciali: si partì con un contributo per i terremotati del Molise, poi la più recente emergenza del terremoto in Emilia. A livello internazionale le operazioni di Gighessa in Etiopia ed Excluidos in Brasile. E’ stato anche creato il Rotaract, con altri due club del Gruppo Po. Meneghetti ha rivendidato con giusto orgoglio come il club sia costantemente tra i primi del Distretto per contributi alla Fondazione Rotary. Maurizio Mantovani, presente co-

me assistente del governatore ma sempre vicino al suo primo club di appartenenza, ha sottolineato la soddisfazione di sedersi tra Vaghi e Tentolini, il primo suo “padrino” l’altro suo primo presidente, e come il club abbia saputo anticipare il piano strategico poi introdotto dal Rotary International. Il tono conviviale amichevole è proseguito con le interviste ai vari fondatori.


Casalmaggiore

Sabato 12 Marzo 2016

Ivana 2, la rivincita

Dichiarata ineleggibile dopo la vittoria del 2014, Cavazzini si ripresenta

A

di Vanni Raineri

distanza di un anno dalla necessità di fare un passo indietro, Ivana Cavazzini ha sciolto le riserve: si ripresenterà candidata sindaco di Piadena a capo della lista che in modo compatto ha deciso di sostenerla. Come noto, l'ex sindaco di Drizzona era stata eletta due anni fa, ma era stata costretta poi a lasciare l'incarico in quanto consigliere provinciale al momento della candidatura. Nell'ulti-

mo anno il suo vice Elisa Castelli ha svolto le funzioni di sindaco, sino alle nuove consultazioni della prossima primavera. Nella conferenza stampa che si è tenuta nel tardo pomeriggio di ieri, Ivana Cavazzini si è presentata con la vecchia squadra quasi al completo. All'elenco mancherà solo Marco Corti: il suo sostituto verrà reso noto al momento della presentazione della lista. Anche Rifondazione Comunista, che due anni fa appoggiò solo la Cavazzini, ha garantito il suo appoggio per bocca del capogruppo in Consiglio

Andrea Volpi, elogiando l'intero gruppo per come ha lavorato. Ivana Cavazzini ha ringraziato i compagni di squadra per come hanno lavorato in sua assenza, ribadendo la grande coesione e il costante rispetto dei ruoli. Si ricomincia dunque dal programma elettorale: alcune cose sono state fatte, altre iniziate e altre partiranno. Elisa Castelli, da poco mamma della piccola Greta (ieri presente), ha parlato di un anno molto importante anche se per lei devastante, ringraziando Ivana per il sostegno ricevuto. In seguito si sono susseguiti i vari in-

CINGIA DE’ BOTTI SOSTIENE L’AISM

Ivana Cavazzini ed Elisa Castelli

terventi dei componenti della lista, che hanno manifestato grande unità di intenti e voglia di lavorare per i cittadini prestando ascolto alle loro istanze.

Andrea D’Amico e il business del grande calcio Il noto procuratore ospite della conviviale del Rotary Piadena Oglio Chiese

DRIZZONA - I segreti e tanti aneddoti del mondo del calcio professionistico svelati da uno dei suoi protagonisti, anche se dietro le quinte. Andrea D’Amico, uno dei procuratori più importanti del calcio italiano, è stato ospite giovedì sera del Rotary Piadena Oglio Chiese presso l’agriturismo L’Airone di Castelfranco d’Oglio. Ha parlato soprattutto del ruolo sempre più importante del procuratore nello sport moderno, partendo dalla esperienza personale. Dopo la breve introduzione del presidente del club Antonio Morini, D’Amico ha ricordato come iniziò la carriera in giovanissima età: «Il giorno della laurea, che conseguii a 23 anni, fu il più felice, ma il giorno dopo è quello più brutto. Non sai cosa aspettarti, noi non possiamo orientare le vele, il vento è imprevedibile. le cose accadono con il contributo di tante forze. A noi spetta mettere preparazione, sesto senso e un po’ di spregiudicatezza. Io ho fatto un lavoro che mi ha reso felice, ho visto tanti posti bellissimi in Italia e nel mondo e ho trovato molte persone che mi hanno dato tanto. La cosa che mi dà maggior gioia resta inseguire lo stupore per il bello». Classe 1964, D’Amico è laureato in Giurisprudenza: «Ho studiato Legge ma sapevo che non avrei fatto l’avvocato, dentro di me avevo presente cosa avrei voluto fare. Il master di marketing sportivo ha segnato la mia sorte: durante una delle ultime lezioni che si tenevano a Milanofiori, nella stessa sede c’era il mercato calcistico, mi hanno presentato Claudio Pasqualin, allora uno dei pochi procuratori sportivi. Lui mi ha insegnato tutto, ha condiviso le sue conoscenze e io sono stato felice di poterle sfruttare». Oggi Pasqualin e D’Amico conducono assieme lo studio che assiste tantissimi calciatori di alto livello non solo italiani. «Nel mondo tutto è marketing – ha proseguito D’Amico -, la scienza che governa il mercato. Tutto è target, strategia. Mi sembrano 100 anni da quando ho iniziato, con campioni del mondo del 1982 quali Vierchowod e Collovati. Poi i campioni del 2006. Ma un conto è seguire Gattuso nel trasferimento alla Salernitana, un altro occuparsi dei suoi spot pubblicitari da campione del mondo. La figura del procuratore è cambiata negli anni. Oggi dobbiamo preparare anche il fine attività dei calciatori, che non sempre è roseo. Se non sai investire nel momento dei forti guadagni rischi difficoltà economiche e relazionali a fine carriera, per questo ogni professionista di alto livello ha bisogno della consulenza di una figura professionale al suo fianco. Oggi i calciatori sono aziende, i più grandi sono grandi aziende. Aggiungo che il nostro nome è sbagliato: il nostro è un mandato senza rappresentanza (la firma è sempre del calciatore), quindi senza procura». Tra i cambiamenti della professione anche l’individuazione dei talenti e i contatti con le società: «Oggi il monitoraggio è globale e istantaneo, conta la capacità negoziale». L’esempio classico, e recente, è quello di Sebastian

Giovinco, la classica operazione perfetta: «Un epilogo che ha reso tutti felici. Lui era vicino alla scadenza di un contratto corposo, ma dopo due anni di scarso utilizzo era di fronte a un sensibile ridimensionamento economico. Scandagliare i mercati italiano e europeo non ha portato ad alcun interesse. Senonché avevo appena curato il trasferimento di Donadel a Montreal e ho visto quali budget avessero raggiunto da quelle parti. A Toronto vivono un milione di persone di origine italiana, non di terza generazione e quindi che hanno un elevato senso patriottico. Ho studiato la lega americana e ho presentato loro un progetto. Ho detto che a Toronto avevano bisogno di un calciatore italiano, magari uno che sapesse fare divertire la gente, un classico numero 10 insomma, e Giovinco era l’ideale. Finalmente in America hanno capito che l’interesse mediatico non passa solo dall’acquisto di vecchi campioni». Come noto ai calciofili, invece di vedere ridotto il suo stipendio, Giovinco lo ha visto lievitare sino a 10 milioni di dollari l’anno per 4 anni di contratto. «Il bello di questo mestiere è che ogni giorno mi invento un lavoro, sono come un pescatore che non sa, quando esce, cosa lo aspetti. Certo la tecnologia ci ha dato una grande mano, tutto è più globale, ma anche più competitivo». Un monito per i giovani: «La formazione scolastica e culturale è importante perché quando studi non sai ancora in quali campi opererai». Il detto “impara l’arte e mettila da parte” è sempre buono: «La tua preparazione un giorno tornerà buona, quando ti servirà e non avrai più il tempo per coltivarla. Anche per questo dico ai miei calciatori di studiare la tecnologia e le lingue». Ovvio, per un mestiere che da un giorno all’altro può portarti a vivere dall’altra parte del pianeta. «Ci sono tanti ragazzi di qualità che per sfortuna o limiti propri non hanno concretizzato le aspettative, e sono purtroppo la maggior parte». Il procuratore dunque non è solo colui che procura contratti, può essere un importante punto di riferimento anche in caso di operazioni chirurgiche importanti. D’Amico ha ricordato il caso del gravissimo infortunio a Del Piero nel 1998, quando sembrava a rischio la carriera. Era seguito proprio da Pasqualin e da lui quando si arrivò a prelevarlo dalla clinica europea in cui si trovava portandolo dal professor Steadman a Vail, in Colorado. Steadman aveva ideato un nuovo metodo per ricostruire la cartilagine, a fine operazione disse che il campione juventino sarebbe tornato quello di prima, e così avvenne. Da allora i più grandi campioni dello sport si sono rivolti all’ortopedico americano. Un ultimo accenno D’Amico lo ha dedicato all’esempio che i campioni rappresentano per chi li guarda, soprattutto i ragazzi. Una responsabilità sociale che va sempre ricordata. Parecchi dei presenti (tra i quali dirigenti sportivi e l’ex assistente arbitrale di serie A Simone Pirondini) hanno rivolto domande a D’Amico. Morini gli ha chiesto come si calcoli il valore di un giocatore. «Lo fa la classi-

13

CINGIA DE’ BOTTI – Domenica scorsa i ragazzi di Idea Giovane Unione Municipia (ex Commissione Giovani) hanno venduto tutte le gardenie messe a disposizione per sostenere l’Aism, ricavando 420 euro, che andranno a sostenere la ricerca sulla sclerosi multipla pediatrica. Cingia si conferma così paese eco-solidale per Aism. Idea Giovane ringrazia tutte le persone che hanno dato il proprio contributo all’operazione, che si è svolta sul sagrato della chiesa di Cingia. Sempre a Cingia, mercoledì 16 marzo alle ore 21 in Comune si riunirà il tavolo eventi/associazioni, aperto a chi lavora ad eventi estivi nei tre comuni dell'Unione Municipia. Il fine della serata è quello di trovare sinergie tra le assiciazioni sulle quali poter lavorare, stilare un calendario degli eventi evitando possibilmente sgradevoli sovrapposizioni.

MERCATINO DI PRIMAVERA, ISCRIZIONI

Andrea D’Amico giovedì a Castelfranco d’Oglio

ca legge di mercato, incontro tra domanda e offerta. Poi dipende da vari fattori: chi è a chiederlo, la presenza di alternative sul mercato, lo stipendio che ha, la durata del contratto in corso e via dicendo» Troppi soldi per gente che calcia un pallone? «E’ un discorso demagogico e poco intelligente. Tutti proviamo a cantare ma se lo fa Pavarotti che vende milioni di dischi nel mondo è diverso. Non siamo tutti Beatles». L’importanza economica del calcio in Italia: «Circhi e musica ricevono dallo Stato tanti soldi a fondo perduto. Il calcio no, anzi viene penalizzato con un trattamento fiscale pesante nonostante la funzione sociale che ricopre. L’imposizione fiscale arriva al 52% sul costo del lavoro. E’ anche colpa della dirigenza sportiva». I diritti tv: «In Inghilterra sono spalmati in modo più uniforme tra i vari club, in Italia andrebbero divisi in parti uguali, per rendere il campionato più competitivo e quindi più appetibile dalle tv mondiali, come lo è la Premier League». Un tempo Vialli, Amoruso e Porrini, oggi Criscito, Giovinco, Bocchetti, Aquilani, Donati, Lupoli e Dalla Bona. Tutti ragazzi seguiti da lei che si sono trasferiti all’estero. Un caso? «Io lavoro molto con l’estero, credo che in tanti casi sia una prospettiva interessante per la crescita di un giocatore». Un critica alla Uefa: «Il fair play finanziario non è giusto. Blatter e Platini lo introdussero per motivi di consenso, ma per costruire un grande fatturato servono anno di storia. Se un ricco imprenditore decide di comprare il Carpi investendo le sue ricchezze, perché non può farlo? Importante è che poi onori i suoi impegni economici». La chiusura non poteva che essere sulla Cremonese. D’Amico ha curato il trasferimento in grigiorosso di tanti calciatori. Il bello del calcio è che spesso il meno ricco vince, ma come è possibile che per 10 anni una società solida economicamente come la Cremonese non abbia centrato l’obiettivo della promozione in serie B? «La competenza conta più della ricchezza, è importante scegliere i giocatori e bisogna saperli gestire. Poi serve l’allenatore giusto. Vincere è sempre difficile. Il calcio è un’azienda imperfetta. Basta ricordare il Verona che nel 2002 scese in B pur avendo futuri campioni del mondo come Oddo, Camoranesi e Gilardino e altri ottimi giocatori come Dossena, Cossu e Mutu».

CANNETO SULL’OGLIO – Sono aperte le iscrizioni per il 7° Mercatino di Primavera-Hobbistica & co. che si svolgerà domenica 10 aprile, quando dalle 10 del mattino e per tutta la giornata, in piazza Matteotti e via Garibaldi vi sarà una rassegna espositori che coltivano la passione dell’hobbistica nei più svariati campi. Si potranno ammirare ed acquistare oggetti fatti e/o decorati a mano, creati con le più svariate tecniche: lavorazione del legno, del ferro, del vetro, del gesso, decoupage, pittura su vetro e ceramica, creazioni con perline, cucito, ricamo e tanto altro ancora. E poi bancarelle della solidarietà, punti di ristoro e degustazione di prodotti tipici, animazione e visita a mostre temporanee. Per info: Comune di Canneto sull'Oglio Ufficio Cultura 0376/717021, 349/2629399, www.comune.canneto.mn.it.

LA BELLA E LA BESTIA AL “PAGANO”

CANNETO SULL’OGLIO – Uno spettacolo per bambini e famiglie quello proposto domani dal Teatro Mauro Pagano di Canneto. Si tratta di “La bella e la bestia”, che andrà in scena alle ore 16,30. La Compagnia Il Nodo Teatro presenta una storia magica, intrigante ed intramontabile che smaschera la bestia annidata nel carattere delle persone, insegnandoci che l’amore e la condivisione possono trasformare l’indole di ognuno di noi, migliorare la disponibilità verso gli altri e far sbocciare ovunque uno splendido fiore chiamato Principe Azzurro. Spettacolo fuori abbonamento, biglietto unico 5 euro.



Speciale Edilizia

L

15

Sabato 12 Marzo 2016

Rimozione amianto: le linee guida

Le fibre volatili di questo materiale possono causare gravi patologie all’apparato respiratorio, ecco perché la bonifica è fondamentale a rimozione dell’amianto è molto importante; non a caso gli incentivi per l’edilizia vedono nell’Ecobonus 65% per la riqualificazione energetica e nel Bonus Ristrutturazioni 50% gli strumenti più interessanti ed efficaci anche per la rimozione di tale materiale dagli edifici (presente in pannelli, pavimenti, rivestimenti di camini, tubazioni, lastre di copertura, canne fumarie, serbatoi idrici, guarnizioni stufe, intonaco). Ma come ci si comporta a livello operativo per effettuare una corretta attività di bonifica dell’amianto? E’ necessario premettere che non sempre è possibile rimuovere il materiale. Ciò accade per molteplici ragioni come, ad esempio, impedimenti strutturali dell’edificio. Un comportamento standard, in ogni caso, è il seguente: una volta accertata la presenza dell’amianto è necessario stilare almeno un programma di controllo e manutenzione per prevenire il rilascio e la dispersione di fibre e, se necessario, intervenire per rimuovere o mettere in sicurezza la parte dell’abitazione interessata. La pericolosità più ingente dell’amianto si ravvisa nella sua configurazione in matrice friabile (con fibre libere o debolmente legate), mentre l’amianto in matrice compatta, ovvero il cementoamianto (fibrocemento o eternit) possiede un grado inferiore di pericolosità: sono infatti le minuscole fibre volatili di amianto che possono causare gravi patologie all’apparato respiratorio. Il proprietario dell’immobile (l’amministratore di condominio per le parti comuni) è sempre tenuto a designare una figura responsabile del rischio amianto, con compiti di controllo e coordinamento dell’attività manutentiva, da cui passa la valutazione dell’eventuale bonifica. Il proprietario deve anche tenere i documenti relativi all’ubicazione dell’amianto, predisporre la segnaletica e le misure di sicurezza, fornire una corretta informazione agli occupanti dell’edificio sui rischi potenziali e i comportamenti da adottare. Il responsabile è tenuto ad individuare la ditta qualificata e abilitata ad eseguire i lavori ovvero un’impresa iscritta all’Albo nazionale gestori ambientali, in categoria 10, con coordinatore e operai specificamente formati. La ditta

deve redigere un “piano di lavoro” da presentare all’ASL competente per territorio (all’infuori di specifici casi di urgenza) almeno 30 giorni prima dell’inizio dei lavori. Trascorsi i 30 giorni scatta il silenzio-assenso. La bonifica può avvenire in 3 diverse modalità: incapsulamento (trattare con vernice che ricostruisce la superficie e impedisce la fuga del materiale), confinamento (cioè la chiusura dietro murature), rimozione del materiale.

centro di stoccaggio o direttamente in discarica. Ad effettuare il trasporto può essere la stessa ditta che ha eseguito i lavori, ma solo se iscritta all’Albo in categoria 5. Tutto è indicato nel piano di lavoro inviato all’ASL, anche il tragitto compiuto per lo smaltimento. Al proprietario deve poi tornare entro 90 giorni una copia del Fir (Formulario di identificazione rifiuti), che attesta il conferimento presso una discarica autorizzata.

Con riferimento alle autorizzazioni edilizie, bisogna tenere presente la tipologia di intervento collegato. Nel caso di rimozione parziale non è necessario nessun documento. Nel caso in cui invece i lavori riguardino la rimozione del cemento-amianto e il posizionamento di un’altra copertura coibentata, diventa necessaria la comunicazione di inizio lavori. Al termine dei lavori il materiale rimosso deve essere trasportato in un

DETRAZIONI FISCALI - Per tutto il 2016 l’importo della detrazione è pari al 50% delle spese sostenute fino a un ammontare massimo di 96mila euro (chi spende 15mila euro per la bonifica dall’amianto ne potrà recuperare 7500 in 10 quote annuali). Inoltre nel Collegato ambientale alla Legge di Stabilità stessa, è stato approvato un emendamento presentato dal Governo che prevede un credito di imposta del 50% delle spese sostenute nel 2016 per in-

terventi di bonifica dell’amianto anche su beni e strutture produttive: i fondi previsti per tale attività ammontano a 5,6 milioni di euro per il triennio 20172019. DATE E OBBLIGHI - Ultimamente si è creata un po’ di confusione attorno all’argomento dell’amianto in Lombardia. Considerando che ancora ad oggi molte coperture, soprattutto su condomini, aziende agricole, capannoni industriali e vecchie attività commerciali, presentano grandi quantità di amianto è meglio far chiarezza sul tema e sulle norme che regolano lo smaltimento dell’amianto in Regione. Tutta questa confusione nasce da un’errata interpretazione del PRAL (Piano Regionale Amianto Lombardia), entrato in vigore nel 2006 con l’obiettivo di smaltire tutti i prodotti e sottoprodotti contenenti tale materiale cancerogeno entro il 16 Gennaio 2016. In realtà, questa data è un “obiettivo stra-

tegico” e non un obbligo giuridico. Detto questo non è che non esistano obblighi, infatti tutti coloro che possiedono questo meteriale in copertura (siano loro persone fisiche o giuridiche) devono effetuarne il censimento. Sia privati che aziende devono effettuare obbligatoriamente l’indice di degrado, in quanto è l’elemento determinante per sapere se la copertura in questione sarà da rimuovere. Questo indice è necessario anche perché le aziende sono tenute ad inserirlo all’interno della “valutazione del rischio”. In caso coperture non censite, sono previste sanzioni fino a 1.500 euro con il conseguente obbligo di redigere il proprio indice di degrado. L’indice di degrado è una valutazione dello stato di conservazione della copertura contenente cemento amianto, che viene effettuata attraverso una serie definita di controlli realizzati obbligatoriamente da un coordinatore dell’amianto.


16

Speciale Edilizia

Sabato 12 Marzo 2016

Isolanti termici: naturali o sintetici

Si tratti di materiali di origine vegetale o derivati da sofisticate lavorazioni in laboratorio, tutti questi prodotti devono rispettare determinate caratteristiche

G

li isolanti termici utilizzati in edilizia vengono identificati anche in base alla loro conformazione e poi suddivisi in fibrosi, cellulari, porosi e riflettenti. All’interno di queste classi, infine, si utilizza un’ulteriore distinzione tra prodotti naturali e sintetici. ISOLANTI TERMICI NATURALI - Gli isolanti termici naturali sono in prevalenza di origine vegetale, ma esistono anche quelli in lana. Per la preparazione del prodotto finale è richiesta un’elaborazione ridotta; anche per questo sono considerati a basso impatto ambientale. Sono riciclabili e, alcuni, persino biodegradabili. Possono avere costi elevati, ma garantiscono ottime prestazioni. I pannelli in fibra e lana di legno sono composti da materiale derivante da scarti di lavorazione oppure da legname proveniente da boschi di riforestazione a cui vengono aggiunti resine o cemento. Se si tratta di scarti, questi vengono ridotti sino ad assumere dimensioni costanti; le fibre vengono poi raffinate e infine immerse in sospensioni con gli additivi. Aspirata l’acqua, i pannelli ottenuti passano alla pressatura e, con la fase di essiccazione, riducono l’umidità sino al 2% circa. In commercio sono disponibili pannelli singoli di fibra di legno o anche accoppiati ad altri materiali (polistirolo o cartongesso). Sono indicati per essere applicati alle pareti dall’interno oppure nelle intercapedini ma anche su solai sottotetto. Vanno bene persino per l’isolamento delle coperture a falde. I pannelli in fibra di abete mineralizzata vengono impiegati per coperture traspiranti e resistenti al fuoco con finitura a vista. Sono isolanti termoacustici costituiti per il 65% di fibre sottili di abete mineralizzate, ovvero rese inerti e maggiormente resistenti al fuoco, e per il 35% da leganti minerali, primo fra tutti il cemento Portland. La perlite espansa, un isolante poroso, è composto da riolite, una roccia vulcanica formata in genere da quarzo, feldspato alcalino e plagioclasio. Si tratta in sostanza di minerali idrovetrosi. Frantumati e sottoposti a sbalzi termici elevati, questi aumentano il loro volume di circa 15/20 volte a seguito dell’evaporazione dell’acqua che ne fa espandere le pareti vetrose. Disponibile in granulometria con diametro variabile da 0,1 a 2 mm circa, la perlite può essere utilizzata

da sola oppure miscelata in composti cementizi. L’impiego indicato è per il riempimento di intercapedini murarie, di pareti esterne e di quelle interne. Può essere applicata anche per coibentare coperture a falde e solai. Infine il sughero si ricava dalle piante grazie al procedimento di scorzatura. Stagionato, bollito e raschiato, viene fatto essiccare e poi viene macinato per essere infine cotto. Durante questa fase il materiale si espande rilasciando della resina che viene riutilizzata nel processo produttivo come legante. Alla fine il risultato sono pannelli cellulari compatti. Il sughero è però commercializzato anche in granuli sciolti che devono poi essere uniti con resine, strisce e fogli sottili. Ampie le possibilità di utilizzo, soprattutto per quanto riguarda l’isolamento di tetti. Si può applicare anche alle pareti e direttamente sul solaio. Trova impiego anche nei cassonetti degli avvolgibili.

Per produrre la lana di roccia si utilizza una “miscela” di rocce di origine vulcanica o sedimentaria, con aggiunta di altri materiali. La lavorazione trasforma il tutto in fibre e poi in pannelli, feltri e rotoli. I prodotti commercializzati possono essere composti da lana di roccia singola o abbinata a barriere al vapore (soprattutto polietilene o alluminio). Il vetro cellulare, infine, è ottenuto a partire da materie prime, quali sabbia quarzifera, vetro riciclato, feldspato di potassio, soda e altri minerali, macinate, polverizzate e aggiunte a carbonio. Il risultato è una massa con struttura alveolare. Raffreddata, questa viene utilizzata per formare blocchi di schiuma rigida. Si producono così pannelli e perle espanse da utilizzare per la coibentazione in intercapedini e anche del solaio controterra.

ISOLANTI TERMICI SINTETICI - Gli isolanti termici sintetici si producono con sistemi e iter di lavorazione sofisticati, a partire da materie prime di origine chimica e, a volte, naturale. Durante i processi produttivi subiscono varie trasformazioni sino ad arrivare al prodotto finale che solitamente è disponibile in più formulazioni. Il polistirene espanso, sinterizzato o estruso, prende origine dallo stirene, un ricavato del petrolio che si trova anche in alcuni alimenti. Questa materia viene polimerizzata per ottenere perle trasparenti. Per produrre il tipo sinterizzato, queste perle, contenenti gas espandente, vengono trattate con vapore e sistemate in stampi dove completano la loro espansione e si saldano tra loro (sintetizzazione). Si trova sotto forma di pannelli o di perle. Quello estruso si ottiene inserendo il granulato di polistirene insieme a polistirene di riciclo in una macchina: qui la massa viene fusa e aggiunta a espandenti e ignifuganti. Ne risulta una schiuma che viene sagomata (estrusa) attraverso un procedimento particolare. Si ottengono pannelli a struttura cellulare chiusa.

IDONEITA’ ALL’USO - Perché un materiale isolante sia idoneo all’uso deve avere anche altre caratteristiche, oltre al basso coefficiente di conduttività termica. La legge infatti afferma che i requisiti fondamentali relativi ai prodotti da costruzione sono sei e due riguardano la resistenza: • resistenza meccanica e stabilità: la costruzione deve essere realizzata in modo che le sollecitazioni cui è sottoposta non provochino crollo, deformazione e danni. • resistenza al fuoco: in caso di incendio, la capacità portante dell’edificio deve essere garantita per un determinato tempo. produzione e propagazione del fumo devono essere ridotte, deve essere garantita la possibilità di abbandonare la costruzione in sicurezza. GLI INTONACI TERMICI - Gli intonaci termici hanno una loro utilità, benché i loro effetti non siano paragonabili a quelli degli isolanti. Gli intonaci termici possono essere applicati fino a uno spessore di 5 cm, purché vengano poi sovrapposte vernici traspiranti. Restano di difficile applicazione per edifici situati in climi rigidi, a meno che non vengano utilizzati su pareti già caratterizzate da ottime prestazioni termiche.


Speciale Edilizia

17

Sabato 12 Marzo 2016

Caldaie: le regole del controllo fumi

La legge dice che il bollino blu deve essere rilasciato ogni quattro anni da un tecnico abilitato, sono molte però le differenze tra una regione e l’altra

C

on il Dpr 74/2013 viene sancito l’obbligo di invio del rapporto di controllo ogni 4 anni per le caldaie a gas fra i 10 e i 100 kW. Continuano però ad esserci grandi differenze tra le Regioni. Fino al 2005, a livello nazionale la periodicità dell’obbligo era prevista ogni 2 anni per gli impianti fino a 35 kW (quelli domestici) e ogni anno per quelli con potenza superiore. Con il D.Lgs. 192/05 la periodicità dell’obbligo è stata poi estesa a 4 anni per impianti domestici con meno di otto anni di età e 2 per gli altri impianti, assegnando però alle Regioni la possibilità di mutare tali criteri secondo le proprie realtà territoriali. Da quella data, si è assistito a un proliferare di leggi e regolamenti locali che hanno reso il servizio di ispezione diverso da zona a zona, con interpretazioni della legge differenti: • la legge dice che il bollino blu deve essere fatto ogni 4 anni, ma poi dipende dalla regione • la frequenza varia anche in base alla potenza della caldaia • la tariffa richiesta per il bollino blu non è uguale dappertutto La regola è stata introdotta la prima volta con la legge 10/91 (decreto attuativo Dpr 412/93): gli impianti termici alimentati non da fonte rinnovabile sono soggetti a un controllo periodico, per verificare che l’efficienza energetica sia ancora quella dichiarata in fase di collaudo. E’ il Dpr 74/2013 a sancire che per le caldaie a gas fra i 10 e i 100 kW l’autocertificazione (il cosiddetto bollino blu) scatta per obbligo solo ogni 4 anni. Le verifiche spettano a un tecnico abilitato che, a pagamento, rilascia un’autocertificazione (rapporto di controllo) e la invia all’ente preposto (Comune o Provincia o ente che gestisce il Catasto degli impianti termici, laddove attivato). L’autocertificazione sostituisce l’ispezione da parte dell’ente preposto. Sono previsti però controlli a campione sugli impianti che risultano privi di autocertificazione o se questa presenta criticità tecniche. In caso di mancato rispetto delle regole scatta un onere di ispezione, il cui importo è variabile a seconda del luogo. Nonostante la norma statale, sussiste grande diversità tra le Regioni (che hanno legiferato in autonomia). La Direttiva europea prescrive controlli obbligatori per le caldaie a gas

nale o provinciale. Il costo dell’autocertificazione va dalla gratuità del Piemonte (unico caso in Italia) ai 25 euro stabiliti in talune aree della Puglia per le caldaie sotto i 35 kW, mentre per impianti di taglia superiore si superano anche i 300 euro (sempre in Puglia). Il costo dell’ispezione onerosa è invece una tariffa che il cittadino è chiamato a corrispondere qualora il suo impianto in sede di verifica da parte dell’ente locale risulti non autocertificato. Anche in questo caso non esiste una cifra fissa: la forbice varia da 42 a 200 euro per gli impianti domestici e da 50 a oltre 1.000 euro per gli impianti più grandi.

(cioè circa il 95% di quelle esistenti) sopra i 20 kW in caso di riscaldamento e oltre i 12 kW in caso di condizionamento. Già il Dpr 74/2013 ha allargato i tipi di impianti soggetti a verifiche, fissando per il riscaldamento l’obbligo sopra i 10 kW. La Lombardia si è spinta oltre: le ispezioni per il riscaldamento scattano sopra i 5 kW. LE DIFFERENZE TRA REGIONI - Le Regioni che hanno recepito di recente norme particolari per l’ispezione delle caldaie sono dieci, cioè Abruzzo, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Sicilia, Toscana, Umbria e Veneto. Di queste, solo Liguria, Lombardia, Marche, Toscana e Umbria hanno regolamentato il servizio di ispezione caldaie nella propria interezza e solo la Lombardia, avendo anche citato in modo esplicito la nuova Direttiva 31/2010/UE, avrebbe facoltà di seguire proprie regole locali. In tutti gli altri casi il Dpr è stato recepito solo in modo parziale. A sposare la periodicità dell’autocertificazione quadriennale per gli impianti fra 10 e 100 kW, fissata dal Dpr 74/2013,

sono solo tre regioni, cioè Umbria, Sicilia e Marche. La Liguria ha introdotto per gli impianti sotto i 35 kW una temporalità di ispezione differente a seconda che il sistema abbia più di 15 anni (controlli biennali) o meno di 15 anni (quadriennali). Per ciò che riguarda la suddivisione in fasce degli impianti, in Lombardia è rimasta in vigore le suddivisione in fasce previste dalla vecchia legge. Nelle Marche e in Umbria le cifre non hanno una reale corrispondenza con i dettami del Dpr 74/13, così come in Lombardia. Questi sono solo alcuni esempi di come la legge sia stata gestita diversamente dalle Regioni A mantenere le vecchie periodicità e i precedenti criteri sono la maggior parte delle Regioni. Dal Sud al Nord, la tempistica per i controlli è rimasta biennale per i piccoli impianti e annuale per quelli più grandi a servizio di condomini. Le soglie sono rimaste quelle della vecchia legge (Dpr 551/99 e D.Lgs 192/2005), che individua tre fasce di impianti: sotto i 35 kW (quelli domestici) sottoposti a controlli in genere biennali; da 35 a 116 kW (piccoli condomini) e sopra i 116 kW

(installati in grandi condomini o edifici non residenziali) soggetti a verifiche annuali. Da sottolineare che il limite dei 116 kW trae origine da un motivo strettamente tecnico: fino al 2011, infatti, sopra questa potenza era previsto che per le caldaie fosse prodotto anche il cosiddetto certificato di prevenzione incendi, rilasciato dal Comando provinciale dei Vigili del Fuoco. Obbligo che poi è stato tolto con lo stesso Dpr 151/2011, perché gli impianti fino a 350 kW sono considerati a basso rischio. IL BOLLINO BLU - Il bollino blu ha costi diversi. Il bollino scatta nel momento in cui l’utente, rispettando la legge, chiama un tecnico per fare verificare i propri impianti e far trasmettere l’autodichiarazione all’ente preposto, al termine del controllo. Lo Stato ha lasciato agli enti locali il compito di stabilire importi e modalità di erogazione di bollini blu e oneri di ispezione. Quindi sul territorio italiano vi è una situazione tariffaria estremamente eterogenea, non solo fra una Regione e l’altra, ma anche all’interno di uno stesso territorio regio-

L’obbligo di produrre l’autocertificazione (cioè il rapporto di controllo) del proprio impianto tocca a chi vive nell’appartamento, sia esso proprietario o inquilino. Per l’impianto centralizzato del condominio il responsabile è l’amministratore che può delegare questo compito a una ditta del settore che assume il ruolo di “terzo responsabile”. In tutti i casi le verifiche devono essere effettuate da ditte abilitate che, terminato il controllo, compilano il cosiddetto rapporto di efficienza energetica e lo trasmettono all’ente preposto. La responsabilità di raccogliere le autocertificazioni e di disporre le verifiche a campione ricade in genere sulle Province e sui Comuni sopra i 40mila abitanti. Da settembre 2015 è stata anche introdotta la nuova etichetta energetica sugli standard minimi di efficienza delle caldaie: da A+ (max) a G per riscaldamento; da A (max) a G per acqua calda. Dal 26/9/2015 non si possono può costruire apparecchi a bassa efficienza. Quelli costruiti prima possono essere venduti e installati sino a esaurimento scorte. Lo stabilisce la direttiva europea “Ecodesign” recepita in Italia con Dl 201/2007. Le caldaie ora devono essere a condensazione. Questa tecnologia è disponibile sia per i modelli “solo riscaldamento” sia per i “combinati” (che producono anche acqua calda sanitaria).


18

Speciale Edilizia

Sabato 12 Marzo 2016

Un’abitazione che rientra in una classe energetica alta acquista maggiore valore e permette di ridurre i consumi nel rispetto dell’ambiente

P

er contenere i costi della climatizzazione è fondamentale consumare meno, in particolare contrastando le dispersioni. Infatti il risparmio diventa concreto nel momento in cui la casa limita al minimo indispensabile il proprio fabbisogno energetico, e cioè quando è “a tenuta termica” sia in estate che in inverno. Al vantaggio economico si aggiunge anche il comfort degli ambienti, condizione indispensabile per il benessere di chi vi abita. E una casa con questi requisiti acquista maggior valore. BISOGNA PROTEGGERE I PUNTI CRITICI - L’involucro edilizio non è un volume continuo e disperde energia termica attraverso i tratti di discontinuità. A questa perdita se ne aggiunge altra, in quantità notevole, che avviene attraverso i “punti critici” dell’edificio: muratura perimetrale, copertura, piano terra e aperture. Una progettazione mirata al contenimento energetico che prevede l’impiego di materiali isolanti idonei è certamente la soluzione migliore. L’EFFICIENZA ENERGETICA - La classe di efficienza energetica di una casa (oggi queste classi sono 10 e vanno dalla più efficienteA4 alla più bassa G) è un parametro fondamentale nella valutazione di un immobile, non solo perché vi sono impliciti i costi di climatizzazione, ma anche perché è significativa del grado di benessere degli ambienti interni. Entro la fine del 2020 ogni nuova costruzione in Europa dovrà essere “a basso impatto energetico” (Near Zero Energy Building o NZEB), ossia dovranno essere creati edifici il cui fabbisogno energetico sarà molto basso e comunque coperto in maniera significativa da energia proveniente da fonti rinnovabili che permetteranno di ridurre sensibilmente l’impatto sull’ambiente. E lo stesso varrà anche per gli edifici preesistenti, che dovranno raggiungere standard di efficienza più elevati. L’APE - La classe energetica di una casa viene attribuita in base al fabbisogno energetico necessario per riscaldare gli interni ed è certificata attraverso l’Attestato di prestazione energetica, il cosiddetto APE. Dal 2005 è necessario che ogni edificio sia dotato di un documento che ne attesti la classe energetica), così da incentivarne l’efficienza.

Casa efficiente, tra comfort e risparmio

Prima che il Dl 63/2013, convertito dalla legge 90/2013, introducesse l’attuale attestato di prestazione energetica (Ape), era in vigore l’attestato di certificazione energetica (Ace). Dal 1 ottobre 2015 sono cambiate le norme che regolano la certificazione energetica degli edifici in Italia, introducendo requisiti standard minimi per il calcolo delle prestazioni energetiche degli immobili, nonché le linee guida per redigere proprio l’APE. Per gli atti di compravendita e di trasferimento oneroso di immobili e per i contratti di nuova locazione di interi edifici, vige l’obbligo di allegare l’Ape al contratto. Sono esclusi i contratti di nuova locazione di singole unità immobiliari e gli atti traslativi a titolo gratuito: in questi casi vige l’obbligo di inserire una clausola nel contratto in cui l’inquilino dichiara di aver ricevuto la documentazione riguardante la prestazione energetica dell’edificio (obbligo di informativa). Anche negli annunci di vendita e locazione da parte delle agenzie immobiliari si prevede l’obbligo di inserire la classe energetica dell’immobile. In caso

di violazione dell’obbligo di dotare di un attestato di prestazione energetica gli edifici e l’unità immobiliare oggetto di compravendita, il proprietario è punito con la sanzione di importo compreso tra 3.000 e 18.000 euro. Nel caso in cui la violazione riguardi un nuovo contratto di locazione di interi edifici, la sanzione per il proprietario è compresa tra 300 e 1.800 euro. Ai nuovi edifici è richiesta come minimo la classe energetica B. Nell’Ape devono essere presenti elementi precisi come: gli indici di prestazione energetica parziali, come quello riferito all’involucro, quello globale e la relativa classe energetica corrispondente, la prestazione energetica globale in termini di energia primaria totale e non rinnovabile, gli interventi che potrebbero essere realizzati sull’edificio (interventi di ristrutturazione edilizia ed interventi di riqualificazione energetica), i consumi energetici sia per il riscaldamento invernale che per le attività di raffrescamento estivo e le emissioni di anidride carbonica e l’energia esportata. Riqualificare la propria casa, un appartamento in condominio o in edificio

singolo, riducendo i consumi energetici è possibile, oltre che auspicabile. In questo modo non solo si risparmierà sulle bollette e si farà del bene all’ambiente, ma si aumenterà il valore economico stesso dell’abitazione, in base a quanto previsto dalle certificazioni energetiche degli edifici. Si tratta in sostanza di: incrementare la tenuta termica delle pareti esterne; migliorare le prestazioni tecniche della copertura; distanziare dal terreno la base dell’edificio, per evitarne il contatto diretto; sostituire i serramenti di vecchio tipo; prevedere porte adatte a trattenere il calore interno. Certamente un intervento ad hoc potrebbe prevedere “ritocchi” anche alle strutture orizzontali e a quelle verticali interne (pavimenti e divisori).

DETRAZIONI FISCALI - Sono alcuni anni che lo Stato prevede incentivi fiscali (detrazione Irpef e Ires) mirati. Per gli interventi di riqualificazione energetica di edifici già esistenti la detrazione è del 65% della spesa sostenuta, con importi massimi variabili secondo la tipologia dei lavori e recuperabili in dieci rate annuali di uguale importo. Solo per fare un

esempio, i lavori vanno dalla coibentazione di pareti, solai, tetti alla sostituzione delle finestre e delle porte d’ingresso e dal 2015 è compreso anche l’acquisto e la posa in opera di schermature solari (nel limite di 60.000 euro) e di impianti di climatizzazione invernale dotati di generatori di calore alimentati da biomasse combustibili (nel limite di 30.000 euro). La Legge di Stabilità 2016 (Legge 28 dicembre 2015, n. 208) ha previsto la proroga delle detrazioni al 65% per le spese sostenute dal 6/6/2013 al 31/12/2016 per gli interventi tesi al risparmio energetico e ha introdotto alcune novità come la possibilità di cedere la detrazione al 65% alla ditta che esegue i lavori su parti comuni di edifici residenziali da parte di coloro (pensionati e lavoratori) che hanno un basso reddito e come tale non fruiscono degli sconti fiscali. L’Ecobonus viene esteso anche all’acquisto e installazione di impianti domotici, ossia quei dispositivi multimediali per il controllo da remoto e la verifica dei consumi degli impianti di riscaldamento, produzione di acqua calda e climatizzazione delle unità abitative, in grado di mostrare il consumo degli impianti.



20

Salute

Sabato 12 Marzo 2016

GLI ORARI

PRESIDIO OSPEDALIERO DI CREMONA CUP Centro Unificato di Prenotazione Dove: padiglione n. 12, a fianco del Centro Prelievi, prospiciente Largo Priori Orari di apertura al pubblico: lunedì - venerdì dalle 7.30 alle18.00 orario continuato, il sabato dalle 8.00 alle 12.00; Prenotazioni telefoniche: è possibile telefonare al numero verde 800.638.638, da lunedì a sabato dalle 08.00 alle 20.00. PRENOTAZIONI CHE NON SI EFFETTUANO AL CUP Attraverso il CUP si prenotano tutte le prestazioni ad eccezione delle seguenti, che devono essere prenotate direttamente presso le singole unità operative o servizi come indicato di seguito: ANATOMIA PATOLOGICA secreti e agoaspirati (non Tac e non Ecoguidati) Dove: Poliambulatori, piano Terra. Orario: giovedì dalle 15 alle 16. Per prenotare contattare la segreteria dell’Anatomia Patologica dal lunedì al venerdì, dalle 10.30 alle 16.00. Telefono: 0372 405477, dalle 9.30 alle 16.00. Consegna campioni istologici e citologici La consegna dei campioni citologici urinari è prevista, presso il padiglione 5, da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 09.30; per gli altri esami da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 16.00 (accesso diretto). RADIOLOGIA Dove: piano 1, corpo H (ala destra). TC, risonanza magnetica, ecografie urgenti e richiesta di prestazioni con bollino verde Le prenotazioni vanno effettuate di persona o via fax. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.00, sabato dalle 08.00 alle 12.00. Tel: 0372 405760. Angiografia Le prenotazioni vanno effettuate di persona. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 15.30. Telefono: 0372 405367. SENOLOGIA: Screening mammografico preventivo biennale Asl Cremona (45-69 anni) Tutti i giorni dalle 8.30 alle 12.30, il mercoledì dalle 14 alle 16. La prenotazione va effettuata al CUP dell'Asl 800 318 999. Prestazioni con carattere di urgenza, risonanze alla mammella, agoaspirati, ecografie Dove: piano 1, corpo M. Ora: da lunedì a venerdì dalle 11.00 alle 13.00. Telefono: 0372 405614. Per ulteriori informazioni è stata inoltre attivata una nuova linea telefonica dotata di risponditore automatico in funzione 24 ore su 24: 0372 405612. RADIOTERAPIA E MEDICINA NUCLEARE Dove: piano Cantina, (utilizzare la scala o ascensore a sinistra vicino l'Ufficio Informazioni nell'atrio di ingresso) corpo M, monoblocco ospedaliero. Orario: da lunedì a venerdì dalle 07.30 alle 17.30. Telefono: 0372 405485. MEDICINA DEL LAVORO: Visite specialistiche di medicina del lavoro Tel: 0372 405777 da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 15.30; oppure, personalmente presso l’Ambulatorio Specialistico di Medicina del Lavoro negli stessi orari. CENTRO DIABETOLOGICO Dove: piano 6, corpo H (lato destro), monoblocco ospedaliero. Orari: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.30 (prima visita per inquadramento diagnostico-terapeutico e visita di controllo per monitoraggio metabolico e screening delle complicanze croniche). Per le prime visite è preferibile che la prenotazione avvenga di persona comunque possibile prenotare telefonicamente da lunedì a venerdì, dalle 11.00 alle 13.30. Telefono: 0372 405715. CENTRO PRELIEVI - LABORATORIO ANALISI accesso diretto da parte dei cittadini, con la richiesta del Medico di famiglia o dello specialista. Dove: Centro Prelievi all'ingresso dell'ospedale. Orario: da lunedì a venerdì dalle ore 07.30 alle 10.30. Telefono: 0372 405663 - 0372 405452 CENTRO EMOSTASI E TROMBOSI Monitoraggio delle terapie anticoagulanti. previsto accesso con prenotazione al numero 0372 405666 - 0372 405663. Dove: Presso la palazzina del Cup Orario: dalle 07.30 alle 12.00 da lunedì a venerdì. CENTRO AZIENDALE DI ALLERGOLOGIA Test di tolleranza al lattosio e patch test Accesso con impegnativa del medico curante. Le prenotazioni si effettuano telefonicamente al numero 0372/408178 da lunedì a venerdì, dalle 10.30 alle 12; oppure di persona presso l’Ambulatorio di Allergologia (Padiglione 10) da lunedì a venerdì dalle 9.00 alle 13.00. IMMUNOEMATOLOGIA E MEDICINA TRASFUSIONALE: Emotrasfusioni, salassi, autotrasfusioni, terapia marziale endovenosa, preparazione di nuovi emocomponenti ad utilizzo non trasfusionale: Gel Piastrinico, Concentrato Leucopiastrinico. Dove: Piano terra, corpo D, monoblocco ospedaliero.Tel: 0372 435887 - 0372 405461 dalle 10.00 alle 17.00 da lunedì a venerdì GENETICA Dove: piano 2 lato destro del monoblocco ospedaliero. Prenotazioni telefoniche: 0372 405783 da lunedì a venerdì dalle 13.00 alle 14.30. MEDICINA LEGALE Prenotazioni presso Direzione Medica di Presidio piano Rialzato monoblocco ospedaliero. Tel: 0372 405200. PSICOLOGIA Dove: settimo piano a sinistra. Prenotazioni da lunedì a venerdì dalle ore 09.00 alle ore 10.00 presso il servizio di Psicologia, oppure anche telefonicamente agli stessi orari al numero 0372 405409. ONCOLOGIA MEDICA Dove: Piano 4 ala Destra Prenotazione in reparto da lunedì a venerdì dalle ore 8.00 alle ore 17.00. Tel: 0372 405248. TERAPIA DEL DOLORE Dove: palazzina n. 9 La prenotazione può essere effettuata telefonicamente al numero 0372 405330 dalle 11.00 alle 15.00, da lunedì a venerdì. Negli altri orari è possibile chiamare lo stesso numero lasciando un messaggio in segreteria telefonica con il nome e numero di telefono: al più presto sarete richiamati.

F

di Giulia Sapelli

ocus sui problemi dei reni e delle nefropatie in occasione della Giornata Mondiale del Rene, celebrata nell'ospedale di Cremona con un open day dedicato ai cittadini che volessero approfondire la salute dei propri reni. Molte le persone che si sono rivolte agli ambulatori. Le malattie renali hanno spesso un decorso insidioso perché asintomatiche fino ad una fase avanzata d’insufficienza renale. Tra i sintomi precoci vi sono le alterazioni dell’esame urine (albuminuria e microematuria) e l’ipertensione arteriosa. Rappresentano dei maggiori problemi di salute nel mondo occidentale. La loro prevalenza è in continuo aumento. In Italia, una persona su 10 soffre di disturbi ai reni. Fra i motivi principali sia allungamento della vita media sia dell’aspettativa di vita (aumento di prevalenza nella popolazione di patologie quali il diabete e l’ipertensione frequenti nei soggetti anziani). Altro motivo di rilievo è rappresentato dal miglioramento della sopravvivenza dei soggetti affetti da malattie metaboliche (diabete) e cardiovascolari. Le nefropatie croniche si associano a numerose complicanze dello stato di salute (soprattutto di tipo cardiovascolare) e a elevati costi sanitari e sociali. Ne parliamo con il dottor Fabio Malberti direttore dell'Unità Operativa di Nefrologia e Dialisi dell'Ospedale di Cremona. Quando una malattia renale può definirsi cronica? «Si definisce malattia renale cronica la presenza di anomalie urinarie (quali la perdita con le urine di proteine e/o sangue) e/o la riduzione della funzione renale (filtrato glomerulare al di sotto di 90 ml/min per un periodo di tempo superiore a 3 mesi). La funzione renale viene misurata con il dosaggio della creatinina nel sangue. Dalla creatininemia si ricava con particolari formule matematiche il filtrato glomerulare. I laboratori analisi dell’Asst

Giornata del rene, successo per l’open day di Nefrologia all’Ospedale di Cremona

Patologie renali, insidia nascosta ma reale Dr. Fabio Malberti: «Fondamentale la prevenzione per evitare malattie cardiovascolari»

di Cremona nei loro referti forniscono automaticamente il dato di funzione renale (filtrato glomerulare) quando viene effettuata la determinazione della creatininemia. Le malattie renali croniche, se non trattate, sono progressive ed evolvono verso lo stadio finale».

37% nei soggetti con più di 80 anni. La prevalenza d’insufficienza renale cronica in trattamento dialitico è di circa 750 pazienti per milione di popolazione: in Lombardia i pazienti in dialisi cronica sono 7.100, nella provincia di Cremona 250».

Qual è l’Incidenza della patologia renale cronica? «La prevalenza della malattia renale cronica nella popolazione generale è circa il 10%, e varia in funzione dell’età. In un recente studio effettuato in Veneto il 9% della popolazione aveva una malattia renale cronica, ma nella fascia di età compresa tra 70 e 80 anni la prevalenza era del 17% e addirittura del

Quali le patologie correlate e perché è importante la diagnosi precoce? «La malattia renale cronica è un fattore di rischio per sviluppo di malattie cardiovascolari (infarto miocardico, angina, scompenso cardiaco, ictus). Il rischio per ciascuna di queste malattie aumenta passando dagli stadi iniziali a quelli più avanzati di malattia renale. La diagnosi precoce di malattia renale

a cura della dottoressa Annalisa Subacchi Nutrizionista albo Sez. A n° 061604 Master Nutrizione Fitness e Sport, Diete personalizzate, test intolleranze alimentari, celiachia, breath test al lattosio

SOVRAPPESO, MEDICINALI E GRAVIDANZA

Ho 35 anni ed un bimbo di 2. Sono alta 1,68 e peso 67-68 kg. Prima della gravidanza pesavo 62 e non riesco a smaltire i kg presi. Ora sto cercando una seconda gravidanza: per lei i chili presi possono contrastare con il concepimento? Mi devo mettere a dieta? Prendo mezza pastiglia di paroxetina al giorno per depressione post-partum. Constato che il suo indice di massa corporea al suo peso attuale, a due anni quindi dalla nascita del suo primo bimbo, è di 24 e cioè un normopeso che tende ad avvicinarsi alla linea del sovrappeso. Questo non è sicuramente un peso che possa contrastare una possibile gravidanza. Più che una vera e propria dieta, comunque, le consiglierei di seguire alcuni consigli di una buona alimentazione, come: cercare di fare gli spuntini e aumentare il consumo di verdura che dovrebbe essere presente ad ogni pasto (attenzione ai condimenti!! 1 cucchiaio da minestra di olio extravergine di oliva a pasto è sufficiente!), bere almeno 1/1,5 litri d’acqua oligominerale al giorno e cercare di fare almeno tutti i giorni 20-30 minuti di passeggiate. Queste indicazioni possono esserle utili anche quando inizierà la prossima gravidanza per mantenere un controllo sul peso. Cerchi di valutare infine, con il suo medico curante, l'assunzione di paroxetina in previsione di programmare la prossima gravidanza, perchè tale farmaco potrebbe interferire con lo sviluppo embrionale. La dottoressa Subacchi risponde alle vostre domande scrivendo a: info@nutrizionistabiologo.it • oppure a: ilpiccolocremona@fastpiu.it www.nutrizionistabiologo.it • Facebook: Lisa Nutrizionista • Cell. 366-4759134 La dottoressa Annalisa Subacchi riceve a: CREMONA: poliambulatorio MEDICENTER Cremona 0372-434988 GADESCO PIEVE DELMONA: Poliambulatorio MED c/o Ipercremona2 0372-803801 CREMA SPAZIO BENESSERE VIA CASTELLO 12. Cel 366-4759134 MANERBIO Poliambulatorio Minervium Via Verdi 64 - Manerbio 366-4759134

è utile sia per prevenire la progressione dell’insufficienza renale alla dialisi sia per prevenire le complicanze cardiovascolari. Le cause più frequenti d’insufficienza renale sono il diabete e l’ipertensione arteriosa. Per prevenire lo sviluppo e la progressione dell’insufficienza renale nei pazienti diabetici e ipertesi, si raccomanda un ottimale controllo della pressione arteriosa e delle glicemia, e il regolare monitoraggio dell’esame urine e della funzione renale. Le altre malattie che più frequentemente portano all’insufficienza renale sono le glomerulonefriti ed la malattia policistica, che è malattia ereditaria che colpisce reni e fegato».

Riconfermate le esenzioni da spesa farmaceutica e prestazioni specialistiche In Lombardia confermato anche per l’anno 2016 il diritto ad usufruire di esenzioni dalla compartecipazione alla spesa farmaceutica e per le prestazioni di specialistica ambulatoriale per i seguenti soggetti iscritti al Sistema Sanitario Regionale Lombardo: • I minori di 14 anni, indipendentemente dal reddito; • I disoccupati iscritti agli elenchi anagrafici dei centri per l’impiego, esclusivamente se il relativo reddito familiare risulti pari o inferiore a 27.000 euro/anno, ed i familiari a loro carico, per il periodo di durata di tale condizione; • I cittadini in cassa integrazione straordinaria o in deroga o in mobilità che percepiscano una retribuzione non superiore ai massimali mensili previsti dalla Circolare n. 14 dell’Inps; • I cittadini cui è stato concesso il contratto di solidarietà cosiddetto difensivo ex art. 1 del D.L. 30 ottobre 1984, n. 726 che percepiscano una retribuzione, comprensiva dell’integrazione salariale, non superiore ai massimali previsti dalla Circolare n. 14 dell’Inps. Si confermano inoltre per l’anno 2016, per i soggetti iscritti al Sistema Sanitario Regionale Lombardo: • Limitatamente alla specialistica ambulatoriale, l’esenzione regionale dalla

compartecipazione alla spesa sanitaria per i soggetti con età superiore ai 65 anni e reddito familiare fiscale inferiore o uguale a 38.500 euro; • Limitatamente alla specialistica ambulatoriale, l’esenzione dal solo ticket sanitario aggiuntivo per i cittadini e i loro familiari a carico con un reddito familiare fiscale annuale non superiore ad Euro 18.000: • Limitatamente all’assistenza farmaceutica, l’esenzione dalla compartecipazione alla spesa sanitaria (fermo restando il pagamento della differenza di prezzo nel caso in cui la scelta prescrittiva si indirizzi sul farmaco di marca al posto dell’equivalente “generico” o su un “generico” con prezzo differente da quello di riferimento) per i soggetti con età uguale o superiore a 66 anni fino ad un reddito familiare fiscale annuale pari a euro 18.000. • Limitatamente all’assistenza farmaceutica, esenzione dalla compartecipazione alla spesa sanitaria per i soggetti affetti da patologie croniche (codice di esenzione: E30) o rare (codice di esenzione: E40) appartenenti ad un nucleo familiare con reddito complessivo non superiore a 46.600 euro, incrementato in funzione della composizione del nucleo familiare secondo i parametri desunti dalla scala di equivalenza della tabella 2 al D.Lgs. n.109/98 e successive modifiche.


Cultura&Spettacoli Oggi torna Arte Cremona con 60 gallerie

Dal 12 al 14 marzo, Cremona Fiere ospiterà “Arte Cremona”, l’appuntamento dedicato all’arte italiana del XX e del XXI secolo, “raccontata” attraverso oltre sessanta gallerie provenienti da tutta Italia e organizzato da Sgp di Carpi (Mo).

Tra gli artisti presenti si segnalano i maggiori nomi dell’arte italiana e internazionale. A corollario della mostra mercato, sei eventi collaterali, organizzati per arricchire il panorama artistico della manifestazione.

La MM Contemporary Dance Company porterà in scena “Bolero” e La metà dell’ombra”

La grande danza mercoledì sera al Ponchielli

M

dalla redazione

mercoledì prossimo, alle ore 20.30, torna la grande danza al Teatro Ponchielli. Sul palco la MM Contemporary Dance Company, che proporrà due balletti. Il primo s’intitola “Bolero”, con coreografia di Michele Merola, musica di Maurice Ravel e Stefano Corrias, con Paolo Lauri, Fabiana Lonardo, Enrico Morelli, Giovanni Napoli, Nicola Stasi, Gloria Tombini, Lorenza Vicidomini. Nella versione di Merola, “Bolero” viene raccontato come una non-storia, fantastica ma possibile, comunque pertinente al mondo reale. Dagli allusivi colpi di tamburo rullante iniziale, sino alla “esplosione” finale dell’intera orchestra, la danza, in stretta simbiosi con la musica, veicola una sorta di astratta “fiaba amara”, allegoria del dolore di vivere e dell’incomprensione fra esseri umani. Così “Bolero” diventa metafora della nostra esistenza, stretta nei doppi binari che ciascuno sperimenta nel corso della propria vita, fra contrasto e dialogo, seduzione e disinganno, sorpresa e sconcerto. E poi, sempre con la coreografia di Michele Merola, sarà proposto “La metà dell’ombra”, con musica di Johann Sebastian Bach, Geert Hendrix e Senking. Sul palco Michele Barile, Paolo Lauri, Enrico Morelli, Giovanni Napoli. “La metà

Concerto dedicato a Mozart

Claudio Milani in “Conto alla rovescia”

In scena la metafora del tempo che scorre

Un momento del “Bolero”

dell’ombra” mette in scena un viaggio ideale e impalpabile nella sacralità. La gestualità e la musica ci rimandano al rito, ad un mondo arcaico, perduto per sempre. I danzatori alternano la fisicità del “corpo danzante” con una interpretazione intimistica della parte più spirituale dell’uomo. La MM Contemporary Dance Company, compagnia di danza contemporanea sostenuta dall’Associazione Progetto Danza di Reggio Emilia, nasce stabil-

mente nel 1999 come centro di produzione di eventi e spettacoli e come promotrice di rassegne e workshop con l’obbiettivo di favorire il nascere di scambi e alleanze fra quella generazione di giovani artisti, testimoni e portavoce della cultura contemporanea. Sotto la direzione artistica di Michele Merola ha portato sulla scena, sia in Italia che all’estero, molte coreografie, fra le quali “Mattanza” (vincitrice del 17° Concorso internazionale

Per l’ormai tradizionale concerto al Teatro Ponchielli, l’Orchestra da Camera di Mantova ha scelto di proporre un programma interamente dedicato al genio mozartiano, esplorando in particolare il repertorio per strumenti a fiato e orchestra, a cui Wolfgang Amadeus Mozart dedicò molte entusiasmanti pagine musicali. Tra di esse, il Concerto n. 4 per corno che avrà come protagonista uno dei più rappresentativi solisti italiani di questo strumen-

Il pranzo in mensa sul palco a Soresina

Domani pomeriggio, alle ore 16, nuovo appuntamento con la rassegna “Sifasera”. In scena al Teatro Sociale di Soresina, “Aahhmm… Per mangiarti meglio” (nella foto), di e con Tiziano e Giulia Manzini, realizzato dalla Compagnia Pandemonium Teatro. Qual è uno dei momenti più “terrificanti” della tipica giornata scolastica? Ammettiamolo: il pranzo in mensa! Si possono osservare in azione specialisti del “non mi piace, no non lo mangio”, dondolatori di sedie, giocatori di posate e stoviglie e batteristi al cucchiaio, leccatori di piatti e ruttatori delle caverne, parlatori masticanti e spruzzatori di briciole, velocisti dell’ingoio (maccheroni divorati in 38 secondi!), maratoneti del piatto (risotto “quasi finito” in 30 minuti), spruzzatori d’acqua e lanciatori di molliche… Pare che per i bambini, come mangiare a tavola, più ancora di cosa mangiare in modo sano, sia diventata una vera missione impossibile! E ovviamente non solo nella mensa, ma anche a casa, al ristorante… Lo spettacolo sarà un viaggio teatrale, divertito e divertente, sugli errori, gli stereotipi, i pregiudizi, i dubbi, le vicissitudini che hanno vissuto e ancora vivono generazioni di genitori (e ovviamente a cascata i figli) alle prese con informazioni alimentari contraddittorie, buone intenzioni che finiscono di fronte ai ritmi della realtà quotidiana. E rivivendo con ironia queste vicissitudini, sicuramente i piccoli spettatori potranno forse capire che non è poi così impossibile comportarsi meglio e gli adulti potranno riconoscere alcuni degli errori che, senza volerlo, a volte compiono. Al termine di ogni spettacolo nel foyer dei teatri verrà offerta una merenda a grandi e piccini.

di coreografia di Hannover 2003), “La Capinera” (premio miglior coreografia, Serbia 2007), “La metà dell'ombra” (vincitrice del premio Anita Bucchi 2010) e “Con le labbra dipinte” (prima rappresentazione presso il Seul International Dance Festival Sidance 2010). Nel 2003, inoltre, ha vinto il Premio Positano Leonide Massine per l'Arte della Danza e nel 2011, il premio “Danza&Danza” quale migliore compagnia emergente italiana.

to, il reatino Alessio Allegrini, a lungo primo corno del Teatro alla Scala, poi dell’Orchestra Mozart con Claudio Abbado ed attualmente di Santa Cecilia. Ad Allegrini si uniranno, in qualità di solisti, alcune delle prime parti della medesima orchestra romana per l’esecuzione della Sinfonia concertante per fiati, nella sua versione originale con flauto e Carlo Fabiano, violino concertatore.

Per la rassegna “Oltreibanchi”, lunedì pomeriggio (ore 14.30) al Ponchielli va in scena “Il racconto alla rovescia” di e con Claudio Milani. Lo spettacolo è un conto alla rovescia, una metafora del tempo che scorre e scandisce la vita in desideri e appuntamenti importanti. Il conto alla rovescia è la fine di un’attesa. L'attesa è tutta la vita che c’è tra un conto alla rovescia e l’altro. Claudio Milani ci svela la vita come un succedersi di attese, ovvero di tanti conti alla rovescia. E per rappresentarla in scena crea una storia che diventa un racconto alla rovescia. La storia è animata da innovativi sistemi tecnici e da musiche originali che miscelano elettronica e sinfonica. Insomma, “Il racconto alla rovescia” è il racconto di una vita, fatto per appuntamenti attesi. Appuntamenti desiderati, dovuti, cercati e immancabili. Non sempre felici. Per lo più allegri. L’attesa verrà indagata, l’attesa necessaria e irrinunciabile come quella che prepara il parto. L’attesa per la realizzazione di un desiderio, l’attesa lenta e quella troppo veloce. Metafora dei conti alla rovescia che si fanno nella vita, lo spettacolo sarà esso stesso un grande conto alla rovescia, fino arrivare alla fine, per iniziare a contare... non più alla rovescia. In scena piccole e sorprendenti macchine teatrali, che si azionano con il conto alla rovescia. Conto alla rovescia a volte sussurrato, a volte urlato, a volte detto di fretta o con la voce del silenzio. Conto alla rovescia che segna l’inizio di ogni racconto e annuncia una sicura sorpresa.

La pittura di Giorgio Di Gifico a Corte de’ Frati Le opere meta-rappresentative sono esposte presso la sala Polifunzionale fino al 29 marzo

«La pittura meta-rappresentativa di Giorgio Di Gifico si avvale di un complesso e affascinate ordito compositivo nel quale il flusso delle immagini s’incardina in una narrazione ove l’emozione si ammanta di una sorta di partecipazione empatica. In questo modo memoria ed evocazione si fondono magmaticamente per tradursi in una sorta di linguaggio plastico che non esonda mai nella mera descrittività oggettuale». Così Simone Fappanni presenta la personale dell’artista allestita fino al 29 marzo, presso la sala Polifunzionale di Corte de’ Frati nell’ambito della rassegna “Arte a Corte”, realizzata in collaborazione con l’associazione Co.Libri, con il patrocinio dell’amministrazione locale e quello dell’associazione Studio B di Polpenazze del Garda. «Il dato squisitamente realista - continua Fappanni - è il punto di partenza e non l’approdo verso cui veleggiano le tinte, dense, pastose e soprattutto squillanti di questo eclettico artista che sa dosare abil-

Giorgio Di Gifico davanti alla tavolozza

mente forma e pigmento e spesso inserisce in seno al supporto dei precisi riferimenti temporali, come ad esempio degli stralci di giornale, che diventano tutt’uno con il corpus dell’opera. Ne esce un apparato concettuale estremante coerente dal quale discende un “racconto” che prende forma in

scenari che anziché descrivere preferiscono suscitare sensazioni, andando dunque ben oltre un dipingere sterilmente corsivo o, peggio ancora, fragilmente affabulatorio. Giorgio Di Gifico accoglie nella sua ampia quadreria temi e soggetti che riguardano essenzialmente la vita, un’esistenza che non

è mera sopravvivenza, ma un esserci nel mondo, per mutuare un pensiero tipicamente heideggeriano, che infonde nella e sulla “pelle” del supporto una incisività materica che ha il dono della soavità e del puro lirismo». Giorgio Di Gifico è nato a Santos, in Brasile, dove frequenta sotto la guida della prof. Djelza Derito l’accademia di pittura infantile. Arriva in Italia e conosce subito il meridione stabilendosi in Lucania a Montemilone. Nel 1970 si trasferisce a Torino e prosegue gli studi frequentando il Liceo Artistico “Cottini”, sotto la guida dei professori Gastini, Tabusso e Carena. Socio alla Promotrice delle Belle Arti di Torino dal 1989, espone in moltissime personali e collettive in tutta Italia. Vincitore di innumerevoli concorsi nazionali di pittura, è Responsabile del laboratorio pittorico cenografico nella scuola di titolarità. Titolare di una Bottega d’Arte e annessa Galleria all‘interno del Podere “San Carlo” della Palazzina di Caccia di Stupinigi, dove effettua corsi di disegno e pittura.

La mostra “Mater mater” a Quinzano d’Oglio

La rappresentazione della maternità ha origini antichissime, basti pensare che anche in epoche remote questo soggetto era presente in tanti manufatti con scopi propiziatori, rituali o persino semplicemente mobiliari. Tuttavia, per secoli la raffigurazione della maternità sembrerebbe essere stata quasi esclusivamente legata a una dimensione prettamente sacra. Infatti, specie in Occidente, con la progressiva diffusione del Cristianesimo e il graduale aumento della costruzione di edifici religiosi, la rappresentazione della Madonna come “Madre del Savatore” ha avuto un numero pressoché inquantificabile di interpretazioni, offrendo ai più grandi maestri delle Beaux-Arts un soggetto sul quale articolare i frutti migliori della loro creatività, creando un vero e proprio linguaggio simbolico immediatamente comprensibile. Un tema, dunque, pressoché infinito, che forse all’occhio dei più ha

messo in secondo piano le altrettanto riuscite, anche se spesso meno note, rappresentazioni di maternità slegate dall’iconografia cristiana. Su queste premesse si sviluppa la mostra “Mater mater”, allestita a Quinzano d’Oglio presso l’ex Teatro Comunale. In mostra dipinti, grafiche e sculture eseguiti da Floriana Melzani, Franca De Ponti, Luigi Dainesi, Lucia Leali, Gianluca Cremonesi, Annunciata Cusumano, Antonella Agnello, Giorgio Carletti, Guido Nolli, Elio Nolli, Valerio Betta, Cristina Patti, Rosida Mandruzzato Vettori, Marisa Bellini, Marisa Foresti, Stefano Cozzaglio, Cristina Alletto, Antonietta Giannetta, Vittorio Politi, Lorella Facchetti, Roberta Galvani, Monica Trioli, Fabio Cordova, Manuela Sidari, Roberto Prina, Angelo Cauzzi, Hilde Genoese, Riccardo Bozuffi, Cornelia Calzavacca Franzini, Letizia Cottarelli. L’esposizione chiude il 20 marzo.

“Mater” di Antonietta Giannetta


22 "

presenze in consiglio

Fa specie che il cattivo esempio arrivi proprio dalla lega nord Egregio direttore, da quando siamo in pensione, io e i miei quattro amici d’infanzia, oltre agli orti seguiamo con più tempo la vita olitica della nostra città. Grazie al gionale da lei diretto, sempre ricco di notizie, ci confrontiamo e discutiamo, a volte anche animatamente, sulle scelte di questa amministrazione e di riflesso anche sulle battaglie che porta avanti la minoranza. Siamo in tre del centrodestra e due del centrosinistra, quindi si può immaginare che discussioni, dall’ospizio Soldi ai sottopassi di via Brescia e via Persico per citarne solo alcuni, ma anche dei compensi di sindaco, assessori e consiglieri. Ci siamo soffermati sui gettoni presi dai consiglieri dopo aver visto il servizio di Canale 5 sul Comune di Messina. Anche se ultra sessantenni, qualcuno di noi se la cava abbastanza bene con internet e guardando le presenze dei consiglieri nelle commissioni e in Consiglio comunale, siamo rimasti sorpresi e spiaciuti che proprio uno della Lega Nord, Alessandro Carpani, risulti assente nell’80% dei casi. Ma un consigliere dopo tante assenze non decade? E gli emolumenti li prende anche se è assente? Secondo noi questa è cattiva politica, in particolare se è un esponente di un partito come la Lega Nord, che è nata per contrastare proprio queste cose. carlo Manzoni cremona ***

"

Lettere & Opinioni

Sabato 12 Marzo 2016

deFibrillazione

il costo di 50 euro non è il modo migliore per iscriversi al corso Egregio direttore, nel numero del 27 febbraio scorso ho letto con grande interesse l’articolo a

Per dire la vostra, scrivete a: lettere@ilpiccologiornale.it • redazione@ilpiccologiornale.it

FOCUS

Gli autovelox servono solo a far cassa

Signor direttore, negli ultimi tre anni le tasse locali sono aumentate del 22%, come ha attestato la Corte dei Conti nella sua ultima relazione sulla finanza locale. A fronte di questi aumenti, i servizi non sono migliorati, ma sono stati tagliati. Adesso le Province, che secondo la narrazione renziana sarebbero state abolite, con la legge hanno escogitato una nuova forma di tassazione indiretta, quella degli autovelox. Un mese fa ne è apparso uno sulla Paullese, ad aprile toccherà alla Quinzanese, con un dispositivo posizionato all’altezza dello svincolo per Belvedere. L’ultima volta, in un eccesso di sincerità, il presidente della Provincia, Vezzini aveva affermato esplicitamente che quando in quel punto sarà realizzata la rotatoria, l’autovelox non servirà più e che i soldi delle multe saranno destinati a quello scopo. Questa

pagina 20 sul corso di formazione che si terrà presso l’ospedale di Cremona il 16 aprile prossimo e che riguarderà l’utilizzo del defibrillatrore semiautomatico ed il supporto delle funzioni vitali. Mi sono detto: questa è la volta buona che vado a imparare qualcosa di utile! Ho cercato nel sito dell’ospedale ed ho scaricato la locandina... Sorpresa: il corso costa 50 euro. Ma come? La Croce Verde e la Croce Rossa di Cremona, strutture private, fanno ogni anno corsi molto più approfonditi, della durata di diverse settimane e sono gratuiti, mentre l’ospedale, pardon, l’Azienda sociosanitaria territoriale di Cremona, azienda pubblica che funziona anche con i miei soldi, mi chiede 50 euro per 5 ore di corso? Non mi sembra il modo migliore di spingere i cittadini ad imparare a fare la defibrillazione... silvio caproni cremona

volta il sindaco Garoli di Casalbuttano invece precisa: questione di sicurezza, non di soldi. Lasciatemi dire che trovo questa affermazione non meno grave. Se è vero che l’area è pericolosa per via degli incidenti che vi sono stati, il traffico andrebbe regolamentato attraverso dissuasori, rotatorie o sistemi analoghi. E’ grave che la politica parli di un problema di sicurezza e decida di risolverlo a colpi di fotografie. Ma la verità è un’altra: gli introiti delle multe saranno ripartiti per il 50% alla Provincia e il restante 50% diviso tra i Comuni di Casalbuttano e Corte de’ Cortesi. E così si realizza il vero piano riformatore di Renzi, che non ha realmente abolito nulla nelle Province eccetto le elezioni: così il controllo da parte dei cittadini è eliminato e le tasse aumentano. danilo toninelli Deputato del Movimento 5 Stelle

"

coMune sotto accusa

dalle belle parole, purtroppo non si passa mai ai fatti

Signor direttore, credo che il nuovo piano d’intervento nel centro storico abbia dato dimostrazione di vaga insolvenza, penalizzando sempre i residenti, tenendo conto più delle lamentele delle attività commerciali, che quelli dei liberi cittadini come me. Hanno fatto una rilevazione sul transito nell’area di piazza Marconi, ma non in quella di via Bel Cavezzo, così secondo me i risultati sono errati. Ora le Botteghe parlano di arredo e marketing, perché non di prezzi e sicurezza e chiusura definitiva del centro storico come negli anni ’90? Sono residente in centro storico da 55 anni, non mi hanno mai dato permessi (via Solferino, via Gramsci, via Ala Ponzone e

ora via Robolotti) penalizzando continuamente la mia libertà, privilegiando sempre gli stessi individui e le attività, mettendo sempre a rischio i pedoni e i ciclisti corretti. Come in via Bel Cavezzo, dove i residenti al numero civico 3, dopo aver chiesto il permesso al Comune (concesso), a loro spese hanno messo dei paletti davanti alla porta d’ingresso (costo 250mila lire). Ma la Giunta Perri, senza avvisare , le ha tolte ed ancora a tutt’oggi non se ne sa nulla, nonostante attraverso il protocollo interinale si è chiesto il ripristino o l’indennizzo delle spese Invece, negli ultimi sei anni, i residenti al n. 3 e i passanti sono stati lasciati in balia delle auto che frecciano a velocità sostenuta e in sosta sul marciapiede. Senza dimenticare che c’è il segnale di 3 rallentatori di velocità, ma il primo è stato tolto almeno 10 anni fa. Siamo ancora in attesa che venga installato, ma nessuna Giunta ci ha messo la faccia, probabilmente si deve accontentare qualcuno. E' un vero peccato che dai fatti positivi, si passi a promesse sconnesse! sergio denti cremona ***

"

difeso l’orgoglio di questa città. Figure come quella dell’ex presidente del Brescia, avvalorano la dimensione umana di uno sport troppo spesso schiacciato dalla morsa dagli interessi economici e avvicinano migliaia di giovani ai veri principi che questo rappresenta, sia in campo che fuori dal terreno di gioco. Presidente Gigi Corioni, per la tua umana dedizione alla Leonessa d’Italia, grazie! celso Vassalini brescia ***

"

distribuito a Firenze

Vigileremo sul foglio che valorizza gli impianti di termovalorizzazione Egregio direttore, una sconcertante e sfrontata notizia da Firenze. Giustificato dall’assessore comunale all’Ambiente, Alessia Bettini, circola nelle scuole primarie e secondarie della città un testo distribuito da Quadrifoglio Spa, l’utility che sta per gestire il locale inceneritore “Case Passerini”. Sul foglio, parlando sul tema dei rifiuti, a proposito degli inceneritori, si legge: «Lo sai che in Italia la presenza dei “termovalorizzatori” non è sempre ben vista dalla popolazione locale, che non vuole l’impianto vicino casa e teme effetti dannosi sulla salute, che però oggi i medici smentiscono?». Viste le inaccettabili scelte sul futuro dell’inceneritore di San Rocco dell’amministrazione di Cremona, peraltro della stessa parte politica del sindaco di Firenze, il Circolo “AmbienteScienze”, si augura che, per emulazione, qualche suo esponente non arrivi alla stessa impudenza. E’ certo che il Circolo porterà la massima vigilanza. La stessa, c’è da giurarlo, che verrà dalla sezione di Cremona di Isde Italia-Medici per l’ambiente, associazione che sulla pericolosità per la salute umana di questi impianti ha prodotto una ricca e mai contestata documentazione scientifica. benito Fiori Circolo culturale “AmbienteScienze”

riconosciMento

grazie a gino corioni per quello che ha fatto per la città di brescia Egregio direttore, Luigi Corioni è un’icona del Calcio Bresciano: a lui il merito di aver contribuito al rilancio dello sport della provincia di Brescia in Italia e in Europa, con la passione, la dedizione e l’amore di un grande tifoso. Un grande dirigente, ma soprattutto un uomo vero, un uomo di calcio, che al Brescia e al mondo del pallone ha dedicato la sua vita con passione. Luigi Corioni è stato non solo per la squadra, ma anche per Brescia, un presidente, un papà. I tifosi gli hanno dimostrato e gli stanno continuando a dimostrare tanto amore, perché lui non si è limitato a investire sulla squadra comprando giocatori, ma ha

numeri utili Cremona

coMune di creMona www.comune.cremona.it centralino: 0372-4071 urp: 0372-407291 Via esilde soldi Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 25 Marzo

aMMinistrazione proVinciale www.provincia.cremona.it centralino: 0372-4061 urp: 0372-406233 preFettura centralino: 0372-4881 carabinieri pronto intervento: 112 centralino: 0372-5581 coMando Forestale dello stato centralino: 0372-410307 guardia di Finanza pronto intervento: 117 centralino: 0372-21576 nucleo di polizia tributaria: 0372-28968

Via del Macello Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 31 Marzo

Via g. Verdi Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 29 Aprile

polizia Municipale pronto intervento: 0372-454516 centrale operativa: 0372-407427 polizia stradale comando provinciale centralino: 0372-499511 Questura pronto intervento: 113 centralino: 0372-4881

Via cà del Vescovo Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 30 Giugno

Vigili del Fuoco pronto intervento: 115 centralino: 0372-4157511 procura centralino: 0372-548233 ospedale di creMona www.ospedale.cremona.it centralino: 0372-4051 centro unificato di prenotazione: 800 638 638 emergenza sanitaria: 118 azienda sanitaria locale di creMona www.aslcremona.it centralino: 0372-4971 urp: 0372-497215

numeri utili Casalmaggiore

coMune di casalMaggiore www.comune.casalmaggiore.cr.it centralino: 0375 42668

• Via esilde soldi (tratto da Via Brescia a Via Persico) - Cantiere per la ristrutturazione della condotta del gas metano, della condotta dell'acqua potabile, della condotta della fognatura e della distribuzione di energia elettrica. (Fine lavori: 25/03/2015). • Via cà del Vescovo (tratto da via Aleni a via Postumia) - Cantiere per la ristrutturazione della condotta del gas metano, della condotta dell'acqua potabile (Fine lavori: 30/06/2016). • Via del Macello (tratto da via Lucchini a via del Chiesotto) - Opere di urbanizzazione cantiere City Hub. (Fine lavori: 31/03/2016). • Via giuseppe Verdi (tratto da via Boldori a C.so V.Emanuele) - Cantiere per la ristrutturazione della rete di distribuzione energia elettrica. (Fine lavori: 29/04/2016). aMMinistrazione proVinciale centralino: 0375-42233 centro per l’iMpiego centralino: 0375-42213 carabinieri pronto intervento: 112

centralino: 0375-284500 polizia Municipale centralino: 0375-40540 polizia stradale centralino: 0375-42288

giudice di pace centralino: 0375-42273

ospedale centralino: 0375-2811 centro unico di prenotazioni: 800 638 638 emergenza sanitaria: 118

Museo diotti www.museodiotti.it centralino: 0375-200416

teatro coMunale www.teatrocasalmaggiore.it centralino: 0375-284434

Museo del bijou www.museodelbijou.it centralino: 0375-284423

distretto socio-sanitario direzione: 0375-284020 distretto Veterinario: 0375-284029


lettere@ilpiccologiornale.it

Bissolati, oggi ultima chance con Milano 2 PALLANUOTO

SPORT

lo

Nello scontro diretto con il Gam Team, la Bissolati ha incassato l’ottava sconfitta consecutive (10-6 il finale). Oggi alle 19.30, i biancazzurri si giocano l’ultima possibilità di restare in corsa per la salvezza, ospitando l’altro fanalino di coda Milano 2.

Responsabile FABIO VARESI

CLASSIFICA (9ª giornata) Varese 23; Locarelli Genova 22; Metanopoli San Donato 19; Canottieri Milano 18; Aquatica Torino, Treviglio 15; Busto Nuoto 14; Vigevano 12; Bocconi Sport 9; Gam Team Brescia, Osio 4; Canottieri Bissolati, Milano 2 1.

La Vanoli si affida ancora a Starks

Nella difficile trasferta in Toscana, coach Pancotto sarà privo di Luca Vitali, ma confida di recuperare Marco Cusin

BASKET SERIE A Decisivo all’esordio contro Capo d’Orlando, il nuovo play sarà titolare anche a Pistoia

D

di Giovanni Zagni

opo aver domato in extremis Capo d’Orlando, soffrendo le pene dell’inferno per tutto il match, la Vanoli viaggia a Pistoia dove troverà pane duro da rodere, poiché i ragazzi di coach Esposito stanno andando a mille e contendono ai biancoblu il ruolo di squadra sorpresa della stagione. Ma ci pare doveroso spendere due parole sul successo contro l’Orlandina, rivelatasi antagonista più solida del previsto, al cospetto di una Vanoli priva di Luca Vitali e con Cusin a mezzo servizio, ma anche con Washington e Turner non perfettamente a loro agio. Così è salito alla ribalta Markel Starks, non solo per la prodezza a due secondi dalla fine, ma perché ha dato consistenza e serenità, oltre che freschezza atletica ad una squadra che faticava oltre modo a domare l’avversario, malgrado sia arrivato da pochi giorni. Insomma, senza voler esagerare, ci pare che anche stavolta la dirigenza nostrana abbia centrato il giocatore giusto per i propri equilibri. Aspettiamo però a cantare vittoria, in attesa di conferme che vorremmo subito domani a Pistoia, dove ci sarà bisogno di tutti per venirne a capo contro i vari Czyz e Kirk, due nomi impronunciabili, ma di grande consistenza fisica e tecnica, ben spalleggiati da Ronald Moore. La conquista matematica della salvezza va onorata con un’altra prova di valore, perché ormai si guarda in alto

SERIE B

L’Erogasmet a canestro

22ª GIORNATA

Avellino-Cantù 81-77 Brindisi-Pesaro 81-76 Caserta-Pistoia 88-94 Cremona-Capo d'Orlando 74-73 Milano-Torino 94-90 Reggio Emilia-Venezia 98-96 Sassari-Bologna 85-91 Varese-Trento 96-82

23ª GIORNATA (13-03 h 18.15) Bologna-Varese Brindisi-Avellino Cantù-Caserta Capo d’Orlando-Torino Pesaro-Sassari Pistoia-Cremona Trento-Reggio Emilia Venezia-Milano

CLASSIFICA

Milano 34 Reggio Emilia 32 Cremona 30 Avellino 28 Pistoia 26 Brindisi 22 Venezia 22 Trento 22 Sassari 22 Varese 18 Cantù 18 Caserta 18 Pesaro 16 Capo d’Orlando 16 Bologna 16 Torino 12

senza dimenticarsi che i punti di vantaggio su Pistoia sono solo 4 (30 contro 26), ma che in chiave playoff sono un gruzzoletto importante da conservare o possibilmente da incrementare.

Azzurre a Broni per ben figurare SERIE A2

Starks decisivo all’esordio contro Capo d’Orlando (foto Mario F. Rossi)

La palla a due tra La Spezia e Crema

Purtroppo mancherà ancora il capitano Vitali, che in seguito al riacutizzarsi del dolore al piede destro, che l’ha costretto ai box per la sfida contro la Betaland Capo d’Orlando, dovrà osservare 7

COSI’ ALL’ANDATA

CREMONA-PISTOIA 82-66 (26-15, 41-27; 60-42) VANOLI CREMONA: Southerland (0/2 da tre), Adegboye 2 (1/3, 0/2), LucaVitali 17 (3/4 da tre), Mian (0/3 da due), Gaspardo 9 (3/3, 1/4), Cusin 12 (5/7 da due), Washington 16 (6/7, 0/1), Biligha 4 (2/4, 0/1), McGee 7 (2/5, 1/3), Turner 15 (6/11, 1/4). Coach: Cesare Pancotto. GIORGIO TESI GROUP PISTOIA: Knowles 3 (0/1, 1/4), Mastellari, Antonutti 8 (1/2, 2/3), Lombardi 5 (2/3, 0/1), Ariel Filloy 5 (1/4, 1/4), Severini, Czyz 4 (2/4 da due), Blackshear 16, Ronald Moore 16 (5/8, 2/5), Kirk 9 (3/9, 1/2). Coach: Vincenzo Esposito.

giorni di riposo dall’attività agonistica, per sottoporsi a terapie specifiche mirate ad alleviare il dolore. Le sue condizioni verranno rivalutate dallo staff medico biancoblu la prossima settimana. Insomma, la speranza è che Luca possa rientrare nel momento decisivo della stagione. A Pistoia sarà quindi ancora Starks ad assumere la regia della squadra, nella speranza che possa mostrare di nuovo quanto di buono si è visto al suo esordio contro Capo d’Orlando. RECUPERI Milano-Caserta 91-86 (2820, 51-41; 68-63, Pearo-Trento 79-72 (21-21, 41-41; 56-57)

Dopo la parentesi della Coppa Italia, il Basket Team Crema si rituffa in campionato, con l’obiettivo di ben figurare contro l’imbattuta capolista Broni. Appuntamento domani alle 18 in terra pavese. Le azzurre si presentano al big match con la soddisfazione di aver sfiorato l’impresa nella semifinale della final four di Coppa Italia, persa 52-47 (10-15, 22-29; 41-36 i parziali) contro La Spezia, capolista del girone B di A2. Una prestazione che conferma il valore della cremasche, vogliose di confermarlo anche contro Broni, che oltre dominare il campionato, ha vinto anche la Coppa Italia. CLASSIFICA (21ª giornata) Broni 42; Crema 36; Vicenza 28; Milano 26; Alpo, Albino, Marghera, Pordenone 20; Costa Masnaga, Selargius, Carugate 16; Castelnuovo Scrivia 12; Bolzano 10; Virtus Cagliari 6.

Erogasmet in trasferta per cullare il sogno dei playoff

Riparte il campionato di Serie B dopo la sosta dovuta allo svolgimento delle finali di Coppa Italia. L’Erogasmet Crema sarà di scena in trasferta contro i “draghi” della Sangiorgese, formazione che occupa la ter’ultima posizione in classifica con dodici punti ed è reduce da tre stop consecutivi, l’ultimo contro l’Urania Milano. La Ltc Sangiorgese, società storica che tra sei anni festeggierà il secolo di attività agonistica, è una formazione molto giovane, guidata da un allenatore come Gandini che vanta un’esperienza importante alle giovanili dell’Olimpia Milano, abituato quindi a gestire gruppi a corto di esperienza. Dopo un inizio esaltante, con quattro successi in sette gare, la formazione di Gandini ha subìto un brusco calo nel rendimento, in buona parte dovuto all’infortunio di

Benzoni, capitano e leader della formazione, che ha messo a segno oltre 19 punti di media nelle prime sei giornate di campionato. La striscia negativa di 10 turni consecutivi a metà stagione, ha portato i “draghi” nelle retrovie del ranking. Come nel vittorioso incontro dell’andata, l'osservato speciale della difesa dei biancorossi sarà il talentuoso playmaker classe 1996, Tassinari, giocatore capace di segnare quasi quaranta punti in un paio di occasioni in questa stagione e stabilmente attestatosi su ottime medie realizzative. Nell’area pitturata l'uomo da temere è il trentenne Priuli, centro esperto con mano educata dalla media distanza, cui dà manforte Scuratti, centro atletico classe ’94. L’esterno Gorreri e l'ottimo difensore De Ruvo, ex Montichiari, sono gli altri uomini di

punta del roster legnanese, che punta ad evitare le insidie dei playout. In campo cremasco, grazie alla vittoria esterna di Pavia cresce l'ottimismo in vista del finale di campionato, dopo un periodo poco felice che ha visto l’Erogasmet perdere un paio di posizioni in classifica. La salvezza matematicamente raggiunta a due terzi di stagione, fa capire quanto sia straordinaria la stagione dei ragazzi di Baldiraghi, che hanno l'insperata meta playoff ormai ad un passo. Palla a due domani alle ore 18. CLASSIFICA (24ª giornata) Udine, Orzinuovi 42; Bergamo 40; Urania Milano, Lecco 32; Crema 30; Vicenza 28; Desio 22; Padova, Robur et Fides Varese 20; Firenze 18; Costa Volpino 16; Pavia 14; Sangiorgese 12; Mortara, Moncalieri 8.

Piadena difende la vetta stasera contro Milano 1958 Il “Dossena” ha annunciato le magnifiche otto

SERIE C GOLD

Grazie al posticipo del match della capolista Iseo a Vigevano, Piadena ha raggiunto la vetta, vincendo il derby con la Sansebasket per 76-66 e stasera alle 21 cerca conferme contro Milano 1958. Dopo il ko di Voghera, il Pizzighettone prova a riscattarsi a Pavia con l’Omnia.

CALCIO GIOVANILE

CLASSIFICA (23ª giornata) Iseo, Piadena 40; Milano 1958, Pizzighettone 30; Vigevano, Voghera 28; Omnia Pavia, Milanotre 26; Manerbio 22; Lumezzane, Opera 20; Robbio, Sarezzo 16; Sansebasket Cremona 10; Ebro Milano 8, Viadana 2.

Il Trofeo “Angelo Dossena” ha scelto le magnifiche otto, che parteciperanno alla 40ª edizione del torneo internazionale di calcio riservato alla categoria Primavera, in programma dal 7 al 12 giugno 2016. La novità è rappre-

sentata dal Valencia, mentre il torneo accoglie i ritorni della Nazionale di Lega Pro e della Juventus. Le altre formazioni protagoniste saranno l’Atalanta, l’Inter, il Milan, il Torino e i campioni in carica della Cremonese.


24

Sport

Sabato 12 Marzo 2016

La Cremo prova a scalare la Val Gobbia

Malgrado la classifica, il Lumezzane appare un avversario temibile, soprattutto sotto la guida di Antonio Filippini

CALCIO LEGA PRO Un colpo in trasferta terrebbe i grigiorossi in corsa per i playoff, comunque ancora lontani

U

di Matteo Volpi

LEGA PRO GIRONE A 25ª GIORNATA

n derby che ha riacceso una fiammella di speranza. La vittoria convincente contro la Reggiana, ha riproposto la Cremonese come una delle potenziali candidate ad un posto nella griglia playoff. La strada rimane lunga e complicata ma si se cree y se trabaja, se puede, come predicherebbe “El Cholo” Simeone. Tradotto: se ci si crede e si lavora, si può. Un motto che non scopre certo l’acqua calda, ma che pronunciato da uno che ha portato una squadra non eccezionale come l’Atletico Madrid ai traguardi degli ultimi tre anni, crea la giusta dose di adrenalina. Mister Rossitto, dal canto suo, dovrà preparare al meglio la sfida di domani Lumezzane (ore 15), puntando al recupero di alcune pedine importanti: Briganti, Guglielmotti e Russo sono tornati a disposizione, mentre Marconi rientra dalla squalifica. Pesce e Sansovini sono ormai completamente ristabiliti, mentre Pacili, dopo la doppietta alla Reggiana, si candida come terzo attaccante del tridente offensivo a sostegno di capitan Brighenti. Lumezzane-Cremonese, tuttavia, sarà anche una sfida nella sfida tra due tecnici che hanno molto in comune. Da un lato Fabio Rossitto, dall’altro Antonio Filippini: due soli anni di differenza (classe ’71 Rossitto, classe ’73 Filippini) e una lunga “vita da mediano” alle spalle, facendo legna al servizio di piedi più illustri. Ora entrambi si ritroveranno l’uno contro l’altro, alla ricerca della definitiva

Cittadella-AlbinoLeffe Cremonese-Reggiana FeralpiSalò-Pro Piacenza Mantova-Padova Pavia-Giana Erminio Pordenone-Lumezzane Pro Patria-Bassano Renate-Alessandria Südtirol-Cuneo

CLASSIFICA

1-0 2-1 1-1 1-3 2-0 1-1 0-1 0-4 1-0

Cittadella 56 Pordenone 47 Bassano 46 Alessandria 43 Pavia 42 FeralpiSalò 42 Padova 38 Cremonese 37 Reggiana 37 26ª GIORNATA (12/14-03) Südtirol 37 AlbinoLeffe-Cuneo Cuneo 28 Alessandria-Cittadella Giana Erminio 27 Bassano-Pordenone Lumezzane 27 Giana Erminio-Mantova Lumezzane-Cremonese (13-03 h 15) Pro Piacenza 26 Renate 25 Padova-Pavia Mantova 22 Pro Piacenza-Pro Patria AlbinoLeffe 15 Reggiana-Südtirol Pro Patria (-3) 6 Renate-FeralpiSalò

consacrazione nella nuova e recente carriera da allenatori. L’approdo di Antonio Filippini, bresciano doc, alla guida del Lumezzane ricorda in qualche modo proprio l’esperienza di Rossitto dello scorso anno a Pordenone: subentro in corsa alla guida di una formazione della propria terra con l’obbiettivo di una salvezza in extremis, il Lumezzane è una delle formazioni che sin qui ha fatto peggio sul ter-

Brighenti al tiro contro la Reggiana (foto L. Dassi)

reno amico, ma nell’ultimo periodo è decisamente migliorata proprio sotto la cura Filippini. Il pareggio del valgobbini in casa del laciatissimo Pordenone della scorsa settimana, deve suonare come importante campanello d’allarme in casa grigiorossa: a dispetto della classifica, infatti, ora servirà la massima concentrazione per tornare con un risultato utile che consenta di rimanere aggrappati al sogno

playoff (lontano 6 punti). PROBABILE FORMAZIONE (4-3-3): Ravaglia; Gambaretti, Briganti, Marconi, Crialese; Suciu, Scarsella, Pesce; Sansovini, Brighenti, Pacilli. La partita di domani pomeriggio a Lumezzane sarà arbitrata da Marco Piccinini della sezione di Forlì con gli assistenti Giuseppe Macaddino di Rimini e Lorenzo Biasini di Cesena.

SERIE D Il rigore subìto a tempo scaduto ha fatto arrabbiare la Pergolettese, costretta a un pareggio che serve a poco di Tiziano Guerini Ci sono delle partite che bisogna raccontare partendo dalla fine: PergoletteseBustese è una di queste. Due minuti oltre il tempo regolamentare dei tre di recupero che ha stabilito l'arbitro Fabio Pirrotta da Pozzo di Gotto (merita la citazione): la Bustese cerca l’ultimo assalto, dal momento che sta perdendo per 2-1. L’azione si sta sviluppando sulla destra dell’attacco vicino alla linea di fondo, mentre in area Donida (uno dei migliori in campo) viene a contatto con Romano e l’arbitro fischia. Si pensa ad un fallo in attacco del numero 9 della Bustese, invece il signor Fabio indica il dischetto in centro all’area: è calcio di rigore. Nessuno se ne capacita, ma tant’è: “rigore è quando arbitro fischia”, diceva un grande allenatore! Ma qui inizia un vero show del direttore di gara che è la dimostrazione di come nella circostanza non sia stato sereno: ammonisce Donida e ci sta, espelle Alessio Tacchinardi per proteste (sfido chiunque a non protestare data la circostanza. Intanto già che c’è, espelle anche Cesca che gli si era semplicemente avvi-

Una pausa salutare per sbollire la rabbia

Il gol di Rossi alla Bustese

cinato per segnalargli qualcosa col braccio teso. Al momento di tirare il calcio di rigore, l’arbitro puntigliosamente controlla centimetro per centimetro da una parte e dall’altra dell’area il rispetto della distanza. Gol. Palla al centro e il direttore di gara fa ripetere la ripresa del gioco sempre per questione di centimetri. Sono intanto pas-

sati 5 minuti e la partita finisce. Mentre le squadre rientrano, con i gialloblu evidentemente contrariati, l’arbitro, fermo, piantato sulle gambe, li squadra ad uno ad uno, quasi una provocazione. Almeno così è parso dalla tribuna. Un pareggio che non serve a nessuno, tanto meno al Pergo che scivola all’ottavo posto in classifica.

La cronaca in sintesi. Un primo tempo giocato in modo un po’ compassato da entrambe le squadre. Eppure già al 17’ i gialloblu andavano in vantaggio con Rossi, servito al centro dell’area da Valente. Alla ripresa del gioco la Bustese appariva più vivace e 13’ Alushaj andava in gol beffando sotto misura Donnarumma. Reazione dei gialloblu, che al 31’ erano di nuovo in vantaggio, stavolta con Valente su cross di Cesca. Il Pergo pareva controllare bene gli avversari, prima dei già descritti 5 minuti finali. Ora arriva una pausa salutare e il campionato riprenderà il 20 marzo, con la sfida contro la Pro Sesto, dalla classifica non certo brillante. CLASSIFICA (31ª giornata) Piacenza 82; Lecco 61; Seregno 56; Ciliverghe 52; Pontisola 47; Inveruno 46; Olginatese 42; Pergolettese, Ciserano 44; Varesina 41; Monza 40; Grumellese 37; Folgore Caratese, Pro Sesto, Bustese 36; Virtus Bergamo 34; Fiorenzuola 30; Caravaggio 28; MapelloBonate 25; Sondrio 18.

Crema, per i playoff la strada è in salita ECCELLENZA

Con un punto i due partite, il Crema è scivolato fuori dalla zona playoff. Eppure contro lo Scanzorosciate, una delle squadre più in forma del girone, i nerobianchi hanno sfoderato una buona prestazione, ribaltando lo svantaggio iniziale e subendo il gol del pareggio al 90’. Poi però i cremaschi hanno fallito l’impegno infrasettimanale, perdendo contro la Cisanese e anche stavolta il gol decisivo è arrivato a tempo scaduto. Domani con il fanalino di coda Brembate è vietata sbagliare. CLASSIFICA (26ª giornata) Cavenago Fanfulla 55; Villa D’Alme 52; Scanzorosciate 50; Nibionno 47; Luciano Manara 45; Crema 43; Casateserogoredo 39; Verdello 38; Caprino, Cisanese 35; Gessate 27; Sandonatese 26; Brugherio 23; Sancolombano 21; Oggiono 19; Real Milano 18; Brembate 10.

SERIE A Dal suo arrivo la Roma è tornata a pensare in grande. Con lui la società giallorossa ha cambiato registro

Spalletti ha già vinto la sua sfida

Dietro Juventus e Napoli, candidate a lottare per lo scudetto fino alla fine, c’è una squadra che vive un momento molto felice, ma con tanti rimpianti. E’ la Roma, che ha colpevolmente cambiato allenatore troppo tardi, visto che con Spalletti in panchina ha inanellato sette vittorie di fila e non ha alcuna intenzione di fermarsi. Del resto, la scorsa estate un po’ tutti avevano indicato nei giallorossi la squadra favorita per lo scudetto, però persasi poi per strada. Era chiaro che Garcia non fosse più in grado di aver in mano il gruppo, ma gli è stata data un’altra chance dopo Natale, puntualmente sprecata. Che Spalletti fosse l’uomo giusto per la Roma, lo abbiamo capito quando ha avuto il coraggio di non convocare Totti per la partita con il Palermo, dopo l’intervista del capitano alla Rai. Malgrado i mal di pancia del tifosi, il tecnico non si è scomposto e la squadra ha risposto sul

SERIE B

Luciano Spalletti, tecnico della Roma

campo rifilando 5 gol ai siciliani. E anche in Champions, senza i clamorosi errori in zona gol, avrebbe messo alla frusta il Real

Dopo il Carpi e il Frosinone, tocca al Crotone stupire il calcio italiano. Alzi la mano chi avrebbe immaginato i calabresi alle soglie della serie A: nessuno, neppure l’apprezzato tecnico Juric, sul quale stanno mettendo gli occhi alcune società della massima serie. E’ vero che il campionato cadetto è lungo ed estenuante, ma con 14 punti di vantaggio sulla terza, si più gestire la situazione, senza correre il rischio di rallentamenti. In

Madrid. Ma invece elogiare la prestazione del Bernabeu, ha bacchettato la squadra, perché gioire per una sconfitta non è il modo migliore per pensare in grande. Bravo Luciano, che a Udine vuole suonare l’ottava, per mettere nel mirino le prime due della classifica. Forse non riuscirà a prenderle, ma il solo pensare allo scudetto, è già un grande risultato per lui e la sua squadra. A proposito del Napoli, è difficile che non arrivino i tre punti a Palermo, contro una squadra che ha cambiato l’ennesimo allenatore (ora tocca a Novellino). Per quanto riguarda la lotta salvezza, si annuncia infuocato e affascinante lo scontro diretto tra Carpi e Frosinone, due matricole che non si danno per vinte. Agli emiliani serve solo la vittoria, mentre ai ciociari un pareggio varrebbe oro, anche se in trasferta la squadra di Stellone va pianissimo. Fabio Varesi

RISULTATI 28ª GIORNATA

Atalanta-Juventus 0-2 Bologna-Carpi 0-0 Frosinone-Udinese 2-0 Genoa-Empoli 1-0 Hellas Verona-Sampdoria 0-3 Inter-Palermo 3-1 Napoli-Chievo 3-1 Roma-Fiorentina 4-1 Sassuolo-Milan 2-0 Torino-Lazio 1-1

29ª GIORNATA (13-03 h 15)

Carpi-Frosinone Chievo-Milan (h 12.30) Empoli-Sampdoria (12-03 h 18) Fiorentina-Hellas Verona Genoa-Torino Inter-Bologna (12-03 h 20.45) Juventus-Sassuolo (ieri sera) Lazio-Atalanta (h 20.45) Palermo-Napoli (h 20.45) Udinese-Roma

Il Crotone è vicino ad emulare Catanzaro e Reggina

Calabria si prepara sin da ora la festa, per l’approdo in serie A del Crotone, che è vicino ad emulare Catanzaro e Reggina. Complimenti. 30ª GIORNATA Avellino-Spezia 0-1, CesenaSalernitana 1-2, Crotone-Ascoli 2-0, LatinaComo 1-1, Modena-Livorno 1-0, Novara-Vicenza

4-0, Perugia-Ternana 1-0, Pro Vercelli-Pescara 5-2, Trapani-Cagliari 2-2, Virtus Entella-Bari 2-0, Virtus Lanciano-Brescia 1-0. 31ª GIORNATA (12-03 h 15) Ascoli-Avellino, Bari-Pro Vercelli, Brescia-Crotone (11-03 h 20.30), Cagliari-Perugia (14-03 h 20.30), Como-Cesena,

CLASSIFICA

Juventus Napoli Roma Fiorentina Inter Milan Sassuolo Lazio Bologna Chievo Empoli Torino Genoa Sampdoria Atalanta Udinese Palermo Frosinone Carpi Hellas Verona

64 61 56 53 51 47 44 38 36 34 34 33 31 31 30 30 27 26 22 18

Livorno-Virtus Entella, Pescara-Novara, Salernitana-Lanciano, Spezia-Modena, Ternana-Latina, Vicenza-Trapani (13-03 h 17.30). CLASSIFICA Crotone 63; Cagliari 62; Novara (-2) 51; Pescara 49; Cesena, Virtus Entella, Spezia 47; Brescia 45; Bari 44; Trapani 41; Perugia, Avellino 40; Ternana 36; Modena, Ascoli 35; Latina 34; Pro Vercelli, Virtus Lanciano (-2) 33; Livorno 32; Vicenza 31; Salernitana 30; Como 23.


Sport

25

Sabato 12 Marzo 2016

A Piacenza in palio il secondo posto Dopo il big match al PalaBanca le ragazze di Barbolini inizieranno a pensare alla Final Four di Coppa Italia di Ravenna

VOLLEY A1 Domani la Pomì difende la piazza d’onore in classifica dall’assalto delle emiliane, ko in Champions

E

di Vanni Raineri

ntra nel vivo la stagione e la Pomì risponde presente. Il match contro Scandicci si sapeva avrebbe presentato difficoltà, come testimoniato anche dalla sconfitta dell’andata, ma le rosa hanno saputo strappare tre punti coi denti. Il punto perso da Conegliano (che ne mantiene 5 di vantaggio, ma deve ancora riposare) avvicina la squadra di Barbolini al primo posto. Intanto, si affaccia lo scontro diretto per consolidare il secondo posto. La Pomì è ospite domani (ore 18) di Piacenza, che insegue a una sola lunghezza, mentre il resto del gruppo si è allontanato a distanza di sicurezza. Un derby, quello tra piacentine e cremonesi, che potrebbe preludere allo scontro tutto italiano di Champions League, dato che in caso di qualificazione le squadre della stessa nazione sono obbligate a sfidarsi in semifinale. Per Piacenza servirà però un’impresa, in quanto nel match di andata le piacentine hanno subito una vera e propria batosta sul campo della Dinamo Kazan, che ha prevalso in 75 minuti. Al ritorno la Nordmeccanica dovrà replicare a suo favore il 3-0, per poi (non conta la differenza punti) giocarsi tutto nel golden set, al meglio dei 15 punti. Più equilibrato l’esito degli altri due scontri che si sono giocati in settimana. La VakifBank

23ª GIORNATA

Bergamo-Montichiari 3-0 Bolzano-Piacenza 0-3 Busto Arsizio-Novara 2-3 Casalmaggiore-Scandicci 3-1 Conegliano-Modena 3-2 Firenze-Club Italia 3-1 Ha riposato: Vicenza

24ª GIORNATA (13-03 h 18) Club Italia-Vicenza Modena-Bolzano Montichiari-Firenze Novara-Bergamo Piacenza-Casalmaggiore Scandicci-Conegliano Riposa: Busto Arsizio

CLASSIFICA

Conegliano 54 Casalmaggiore* 49 Piacenza* 48 Novara* 42 Modena* 40 Scandicci* 36 Bergamo* 35 Busto Arsizio 27 Montichiari 25 Vicenza* 20 Club Italia* 18 Firenze* 10 Bolzano* 10

Istanbul ha sconfitto la Volero Zurigo al tie break, in una gara appassionante, durata la bellezza di 135 minuti: 4 set si sono chiusi di misura, uno solo con 3 punti di vantaggio. A Zurigo se ne vedranno delle belle. Nell’ultimo match, il Fenerbahce Grundig Istanbul ha battuto 3-1 la Dinamo Mosca in 112 minuti, con una netta supremazia. Katarzyna Skorupa prepara una grande sfida da ex nella Final Four di Montichiari, ma dovrà conquistare almeno

La gioia delle rosa (foto Giuseppe Storti)

due set nel ritorno a Mosca per evitare la trappola del golden set. Le gare di ritorno saranno spalmate su tre giorni: martedì 22 marzo Dinamo MoscaFenerbahce, mercoledì 23 Piacenza-Dinamo Kazan e giovedì 24 Volero Zurigo-VakifBank. Intanto, a Ravenna è stata presentata ufficialmente la Final Four di Coppa Italia, che andrà in scena sabato 19 e domenica 20 marzo al Pala De André. Anche qui il pronostico vede in finale Piacenza e Casalmag-

HOCKEY SU PISTA A1 Archiviato l’inatteso pari di Lodi, è indispensabile battere Giovinazzo

Pieve 010, un punto che può valere oro

la grande impresa a Lodi, conquistando comunque un punto preziosissimo in chiave salvezza. Ad aprire le marcature nel turno infrasettimanale, è stato Zucchetti dopo soli 6 minuti, imitato da Balmaceda al 10’, che raddoppiava il vantaggio dei pievesi. Prima del riposo i padroni di casa accorciavano con De Rinaldis, ma dopo l’intervallo i rossoblu allungavano di nuovo grazie alla rete ancora di Zucchetti. Illuzzi firmava il 2-3, ma un incontenibile Balmaceda trovava la sua seconda rete personale, su punizione di prima che portava la Pieve sul 4-2, contro i freschi vincitori della Coppa Italia. Un’autentica impresa. Platero però trovava la ter-

secondi dalla sirena finale, l’ex rossoblu Ambrosio siglava su rigore il gol del definitivo 4-4. Con questo punto la Pieve resta quartultima con 13 punti, seguita a quota 12 da Sarzana e Thiene, mentre il Giovinazzo è ultimo con 10 punti. Proprio contro il fanalino di coda (stasera al PalaPini), i rossoblu cercano tre punti fondamentali per la corsa alla salvezza, quando mancano solo quattro giornate al termine della stagione regolare. CLASSIFICA (22ª giornata) Forte dei Marmi 48; Lodi 46; Breganze, Matera, Viareggio 45; Bassano, Follonica 37; Trissino 31; Monza 30; Valdagno 21; Pieve 010 13; Sarzana, Thiene 12; Giovinazzo 10.

Federico Balmaceda (foto Gordon Morrison)

giore, ma gli esiti dei quarti di finale lasciano aperte tutte le porte. Sabato 19 marzo, Piacenza affronterà in semifinale Montichiari alle 17.30, mentre alle 20.30 ci sarà il match tra la Pomì e la Foppapedretti Bergamo, con diretta su RaiSport. Dunque uno scontro, quello tra Piacenza e Casalmaggiore, che potrebbe segnare il destino delle due squadre, mettendole di fronte per ben tre volte nelle tre competizioni nella fase più cruciale.

Grazie all’exploit con Vicenza i neroverdi tornano in corsa RUGBY SERIE C1

Impresa del Crema Rugby, che ha battuto la capolista Vicenza al termine di una partita bella e combattuta, confermando l’equilibrio che regna in questo difficile girone di playout. L’insolito basso punteggio (10-5) a favore dei ragazzi Cremaschi, non rispecchia il reale numero di occasioni che le due squadre hanno saputo creare e che per meriti della difesa avversaria o per demeriti propri, non sono state tramutate in punti. Il grande lavoro di mister Forte, comincia a dare i suoi frutti e con la rosa al completo, i risultati stanno arrivando, insieme ad una vera identità di gioco. Il segnale che il Crema ha dato al campionato con questa vittoria, è chiaro e forte: i neroverdi lotteranno fino alla fine, a partire dalla sfida di domani a Salvezzano. CLASSIFICA (3ª giornata) Vicenza Cadetta 11; Altovicentino 10; Crema 8; Ospitaletto 5; Cus Brescia, Selvazzano 4.


26

Sport

Sabato 12 marzo 2016

Grazie a Villa la pista è rinata

CICLISMO Sotto la guida del ct cremasco gli azzurri sono tornati a vincere l’oro (con Ganna) dopo 19 anni

L’

di Fortunato Chiodo

Italia è tornata a ruggire in pista e lo ha fatto sull’anello olimpico del London Velopark. Merito anche del ct cremasco Marco Villa (da corridore due ori e un argento mondiali e un bronzo olimpico nell’Americana). Era già un exploit quello del quartetto nell’inseguimento, quarto dopo aver sbriciolato il primato italiano vecchio di 20 anni. Filando a oltre 60 orari, il trenino azzurro formato da Elia Viviani, Simone Consonni, Liam Bertazzo e Francesco Lamon, è sceso per la prima volta sotto i 4 minuti (3’57”800 di assoluto valore, che ha cancellato il tempo con il quale nel 1996 Colinelli, Citton, Trentini e Capelli vinsero il titolo iridato a Manchester). Peccato per la mancata qualificazione ai Giochi di Rio, ma la strada intrapresa è quella giusta. Dopo questa “medaglia di legno”, è stata riscritta la storia italiana del-l’inseguimento individuale, 40 anni dopo Francesco Moser, grazie alla straordinaria vittoria di Filippo Ganna, 19 anni, che ha coperto i quattromila metri con il tempo finale di 4’16”141, due secondi meglio del tedesco Domenic Weinstein. Fantastica impresa quella di Ganna, ragazzone solare (fisico da granatiere, 82 chili distribuiti su 193 centimetri), piemontese di Vignone, nei pressi di Verbania, Under 23 che corre ancora con la maglia della Colpack di patron Beppe Colleoni, uno dei team dilettantistici

Filippo Ganna dopo il trionfo iridato

Il ct Marco Villa

più quotati a livello nazionale e da quest’anno vivaio della Lampre-Merida del team manager Beppe Saronni, formazione nella quale esordirà da professionista il prossimo anno. Ganna è arrivato in finale stabilendo il miglior tempo, volando nelle qualificazioni in 4’15”127, nuovo record italiano (media 56,219 chilometri orari). Ha il nome di chi ha fatto la storia del ciclismo e del Giro in particolare, visto che Luigi Ganna, muratore varesotto, è quello che alla domanda cosa stesse provando dopo aver vinto il primo Giro d’Italia, diede una risposta che fece epoca: «Me brusa tanto el cù». Filippo è un Ganna, ma è piemontese, parente lontano di questo pioniere del pedale, tipo tranquillo e tosto, ma che va veloce in bicicletta come il

suo trisavolo e che sogna di diventare qualcuno anche su strada. E poi ha quel simpatico soprannome: gatto di marmo. «E’ stato il ct Marco Villa a chiamarmi così, dopo avermi visto in una crono: diceva che ero talmente rigido che nelle curve non piegavo manco la bici. Spero che adesso mi chiami gatto di cristallo». Ci ride sopra. E intanto coltiva i suoi sogni: «Però devo stare più attento al peso, senza perdere in potenza. Il sogno? Diventare un cacciatore di classiche alla Fabian Cancellara, sarebbe il massimo. Ne ho tre in mente: la Roubaix, la Sanremo e il Mondiale della crono». E’ stato un momento storico per la pista azzurra, che l’inno nazionale al Mondiale non lo faceva suonare dal 1997: allora a vincere furono il

quartetto e nella corsa a punti Silvio Martinello, oggi opinionista della Rai, che a un’impresa simile è riuscito a dedicare il minimo sindacale. Poco importa, visto che Ganna si è goduto l’abbraccio di compagni e tecnici, dal supervisore Davide Cassani, al ct Marco Villa, che parla poco, ma razzola bene, visto che l’Italia ha davvero rialzato la testa in una disciplina che sembrava estinta. Merito della semina di tecnici spinti più dall’amore per questo sport che da stipendi ricchi, merito anche di chi sta facendo funzionare un velodromo come quello di Montechiari, perché senza impianti non si va da nessuna parte. Tra tanta gioia, c’è stata anche la delusione di Elia Viviani, che ha buttato via l’Omnium all’ultima prova, ovvero la corsa a punti. I sogni di Elia sono svaniti proprio quando sembravano prender forma. L’azzurro, che dopo la quarta prova, il chilometro, era in testa ex equo con il colombiano campione uscente, ha allungato grazie al miglior tempo assoluto nel giro lanciato (13”149), al quale il sudamericano ha risposto solo con l’ottavo posto. Viviani, che aveva la possibilità di gestire questo importante vantaggio (14 punti, 180 a 166) sul colombiano Fernando Gaviria, ha vissuto una serata da dimenticare. Niente titolo mondiale, niente medaglia: quarto dietro Gavaria, il tedesco Kluge e l’australiano O’Shea. L’ultima cartolina dal Mondiale della pista l’ha spedita Francesco Ceci, ascolano di 26 anni, che ha conquistato il pass per Rio, dove correrà il keirin.

CANOTTAGGIO

Trionfo lombardo sul Tamigi con Alice Rossi

Un successo storico per il canottaggio lombardo, quello ottenuto sulle acque del Tamigi a Londra, dove ha vinto la 76ª edizione della Women’s Eights Head of the River Race nelle categorie Junior e Overseas. La regata internazionale, riservata al settore femminile, ha visto al via 2880 atleti suddivisi tra i 320 equipaggi iscritti. Partenza da Mortlake e arrivo a Putney Bridge, 4 miglia e 375 yard (6,8 km) il percorso da coprire per raggiungere il successo. L’equipaggio italiano, formato da Alice Rossi (Flora), Laura Meriano (Garda Salò), Nicoletta Bartalesi (Varese), Giorgia Pelacchi, Aisha Rocek e Caterina Di Fonzo (Lario), Ludovica Braglia, Elisa Mondelli e il timoniere

Giorgio Crippa (Moltrasio) è stato impeccabile per tutto il percorso e sul traguardo ha chiuso con il tempo di 19”52”4. Battute le inglesi della Headington School Boat Club (19’52”9), campionesse in carica nella categoria Juniores. Il primato Junior è stato il primo dei due successi di giornata: il tempo, infatti, ha garantito la vittoria anche nella classifica assoluta riservata agli equipaggi stranieri e denominata Overseas. Nella classifica generale l’ammiraglia lombada è giunta nona, diciannove salti in avanti rispetto al 2015. Vittoria per l’equipaggio misto inglese (Leander, Reading, Tees) con il tempo di 19”17”7. Secondo l’Imperial College e terzo Molesey BC.

Un momento della gara (foto www.canottaggio.org)

Duranti nono nel Piacentino NEWS DI CICLISMO

La banda di Omar Piscina colpisce ancora. ha vinto, infatti, il 1° Trofeo Comune di Carpaneto Piacentino, per dilettanti che la giuria, per salvaguardare la sicurezza degli atleti (200 partenti) e il rischio ipotermia (vento, acqua e freddo) ha accorciato di 22 km. Si è imposto Niccolò Pacinotti del Team Hopplà Petroli Firenze (terzo centro consecutivo per la squadra toscana) davanti al compagno di squadra Daniel Savini e Luca Muffolini (Team Colpack). Settimo Damiano Cima e 9º il cremonese Jalel Duranti ambedue della Viris Maserati Sisal Chiaravalli.

Ok Cancellara, primo a Siena

Infallibile Fabian Cancellara, re di Siena. Lo svizzero, con un colpo di mano negli ultimi 200 metri, si è lasciato alle spalle Zdenek Stybar e Gianluca Brambilla, tandem della Etixx Quick Step e si è aggiudicato la 10ª edizione delle Strade Bianche (con 53 km di sterrato) con arrivo nel salotto di piazza del Campo a Siena. E col gesto che va di moda - la bicicletta alzata in alto verso il cielo, accompagnata da un urlo di gioia - lo svizzero della Trek Segafredo ha affermato: «Questa è stata la vittoria della felicità, per me e per la mia famiglia, per la squadra, i tifosi, per lo sponsor signor Zanetti che mi ha seguito dall’ammiraglia (insieme ai direttori sportivi Adriano Baffi e Luca Guercilena). Le corse sono un rischio, si perde, si vince, stavolta ho vinto, ed è stato bellissimo». Brutta caduta, invece, per Damiano Cunego (Nippo-Vini Fantini Nippo-Vini Fantini): frattura della mano destra.

Lunedì le semifinali del campionato BOCCE

di Massimo Malfatto

Ultima giornata del campionato a squadre: tutto già deciso in un girone essenziale la differenza set (uno) per determinare la seconda semifinalista dell'altro gruppo. La difformità dei gironi si è notata: ormai in quasi tutti gli sport ci sono le teste di serie, si spera che gli organizzatori ne prendano atto e si orientino su questa direzione per le prossime edizioni di questa manifestazione sempre più intrigante. GRUPPO A Era obbligata a vincere la Bissolati per qualificarsi matematicamente: missione compiuta per la formazione rivierasca grazie ai successi della Cantarini e di Ferrari, prima in coppia e poi in terna con Tessadri. Vittoria centrata anche dalla Coop Castelvetro con l'affermazione di Cironi-FrittoliGalelli, ma la delusione (o rabbia?) arriva dal PalaBosco dove il Flora supera Le Querce, raggiunge la formazione vincitrice lo scorso anno in classifica e passa il turno grazie ad un set di differenza. Protagonisti del successo “Flora” sono stati Stringhini e

Formazione dell’Astra

Domaneschi in coppia ed in terna con Bernuzzi. GRUPPO B Altra prova di forza dell'Astra, l'unica delle formazioni partecipanti a concludere il girone eliminatorio a punteggio pieno. La bocciofila di Pozzaglio s'impone sul Fadigati grazie ai successi di Visconti (individuale), della terna ArdoliFerrari-Fornasari e della coppia Ferrari-Visconti poi sostituito da Rossi. Per la società di Cicognolo il piacere che, per il terzo anno consecutivo è in semifinale. Bene il Signorini ad imporsi su una Baldesio irriconoscibile che chiude il campionato con un record poco invidiabile: zero punti per la

blasonata società rivierasca. Per la bocciofila di via Castelleone vittorie di Di Marco e della terna Mereni-Furregoni-Lupi ma recriminazioni per le partite precedenti. Risultati: Flora-Le Querce 2-1; Bissolati-Stradivari 2-1; Casc-Coop Castelvetro 0-1; Astra-Fadigati 3-1; SignoriniBaldesio 2-0. Classifiche - Gruppo A: Bissolati 11, Coop 9, Flora 9, Casc 6, Stradivari e Le Querce 5. Guppo B: Astra 12, Fadigati 8, Signorini 7, Soms 3, Baldesio 0. Semifinali (bocciodromo comunale 14-3): Bissolati-Fadigati, Astra-Flora.

Oggi il Flora, stasera il “Marcheselli”

(M.M.) Assegnati i primi titoli provinciali cremaschi. Nella categoria A, specialità coppia, successo di Roberto e Mattia Visconti che in finale hanno superato Erminio Erba e Gianfranco Zanelli mentre nell'individuale di cat.B titolo a Roberto Cerioli che ha avuto la meglio sull'offanenghese Pasquale Melzi. Infine nella cat.C esultano i cremosanesi Pierangelo Paloschi ed Enrico Raimondi. PARATA ROSA La modenese Carmen Torricelli si è imposta nella gara nazionale superando in finale la

milanese Martina Ceriani. Quinto posto per Caterina Bono e ottava Eva Piazzi. CAMPIONATO SOCIETA' Questo pomeriggio (ore 14) al Bocciodromo comunale match di ritorno Raumini Alta Valle-Flora. Compito non impossibile per la squadra rivierasca che parte dallo 0-1. MEMORIAL MARCHESELLI Stasera epilogo della gara regionale. Spareggi in programma sulle corsie del Bocciodromo comunale, Signorini e PalaBosco dove si conclude la 5ª edizione.




Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.