il
SETTIMANALE
PICCOLO www.ilpiccologiornale.it
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Anno III • n. 13 • SABATO 2 APRILE 2016
Edizione chiusa alle ore 21
Periodico • € 0,02 copia omaggio
Non riceve alcun finanziamento pubblico
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PIZZETTI: NON MI ASTENGO AL REFERENDUM VOTO NO a pagina 6
FISCO
Il grande fratello è in banca
GEOPOLITICA LA DISCUSSIONE SULLE DIVISIONI TERRITORIALI QUALE FUTURO? ▲
a pagina 3
Bordo: fermare la Cr-Mn
POLIZIA LOCALE
di Vanni
Nato nel 1947 nel Nord Europa, è stato un precursore, anzi un rivoluzionario. E’ vero, nessuno o quasi lo considera il più grande di sempre, ma tutti riconoscono che dopo di lui il suo mondo non è più stato lo stesso. E’ stato certamente un eclettico, capace di spaziare tra generi e ruoli prima di lui molto più definiti. Il suo esordio ufficiale fu nel 1964, il primo exploit che lo portò alla celebrità mondiale è del 1969. Ma solo all’inizio degli anni Settanta arrivò la celebrità assoluta, grazie ai grandi successi consecutivi del 1971, 1972 e 1973. Nell’anno 1976 è stato anche protagonista nelle sale cinematografiche. Fu decisamente un’icona del suo periodo, con quei capelli lunghi e l’attenzione al look. E’ morto in questo 2016, per un tumore. Di chi sto parlando? Di Johann Cruijff? Ovviamente sì. Di David Bowie? Ovviamente sì. Il parallelo delle due esistenze ha dell’incredibile, e forse è ancor più incredibile che sia passato inosservato.
OGGI E DOMANI
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a pagina 13
Piadena capitale musicale
L
di Daniele Tamburini
a famiglia, si sa, è importante. Lo è in particolare nel nostro Paese. Sappiamo bene che persino l’ossatura del nostro sistema produttivo si è basata e forse si basa ancora sul modello familiare o familistico che dir si voglia. È la forza del Paese: lo hanno ripetuto per anni autorevoli studi e importanti commentatori. E’ diventato quasi uno stile, quando non uno stigma. Abbiamo anche capito che questa dimensione, radicata e forte, portava con sé lati negativi: una certa provincializzazione, una certa riluttanza ad affrontare le sfide dell’innovazione e della globalizzazione. Fin qui, ci muoviamo su un terreno quantomeno molto dignitoso. Poi, però, si è rischiato e si rischia di scadere nel vieto modello “tengo famiglia”: un ombrello riparatore sotto il quale si celano e si giustificano mezzucci, manfrine, varie mani del gioco delle tre carte. Sinceramente, ancora mi mancava “tengo un fidanzato”. Un fidanzato ancora non è proprio famiglia, o forse sì, nell’epoca della “famiglia liquida”, ma che c’entra, meglio premunirsi per un futuro roseo. E, se si è nel posto giusto, invece che aderire ad una assicurazione sulla vita o accendere un mutuo o pensare alla divisione dei beni, cosa prevedere meglio di un piccolo, piccolissimo emendamento ad una legge
BASKET A
a pagina 23
La Vanoli vuole farsi ammirare in diretta tv
– che poi, dire “ad una legge” è anche riduttivo: si trattava della legge cosiddetta “SbloccaItalia”, che il governo varò con grande fanfara – e oplà, il fidanzato è a posto. Quel che fa più male, oltre al solito rammarico per un’immagine dell’Italia cialtrona, corrotta, venduta, è che la ministra in questione venisse da Confindustria: da quell’organizzazione, cioè, che molto e seriamente si è battuta e si batte per tutelare gli imprenditori in difficoltà per via dei taglieggiamenti e dei ricatti subiti da parte della criminalità organizzata. Allora, che significa questo? E’ davvero il potere che corrode? È l'aria del Palazzo che è mefitica? Adesso le opposizioni chiederanno le dimissioni del governo. Saranno respinte. Io penso che, più di un nuovo governo servirebbe una grande riforma morale, e pure servirebbe che i cittadini potessero scegliere liberamente i parlamentari e non delegare la scelta ad un leader di partito. Servirebbe pretendere onestà nelle istituzioni. Perché a volte la colpa è di chi applaude, non di chi recita. Oggi in tanti continuano ad applaudire, facendo finta di non vedere, magari perché “tengono famiglia”. Non so voi, ma io sono stanco, sono stufo, sono fortemente deluso. Francamente non ho più voglia.
CALCIO LEGA PRO
a pagina 24
VOLLEY A1
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STORIA
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Municipia straccia l’accordo
Sempre più in basso
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Fatemi capire...
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AUTOSTRADE
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OMICIDIO STRADALE, ORA SI VA IN GALERA Si sono verificati i primi due casi dopo l’approvazione della legge. Il contributo delle associazioni cremonesi
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CANOTTAGGIO
Guareschi e il nemico Carbonelli a pagina 25
Test importante Il tecnico Rossitto La Pomì difende per Gentili e Rodini si gioca la conferma il secondo posto nelle ultime sei sfide stasera al PalaRadi nel classico D’Aloja
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CREMONA Oggi dalle 16 alle 19
Fare Nuova la Città Assemblea annuale
Oggi, sabato 2 aprile, l'associazione Fare Nuova la città si riunirà in Sala Zanoni in Via del Vecchio Passeggio 1 dalle ore 16 alle 19 per la propria assemblea annuale dei soci.
Nel corso dell'assemblea, interverranno i consiglieri comunali di Fare nuova la città, gli Assessori Barbara Manfredini e Mauro Platè e il Sindaco di Cremona Gianluca Galimberti.
Il deputato Franco Bordo replica agli ultimi orientamenti politici che sembrano favorire la realizzazione anche della TiBre
«Cremona-Mantova, progetto da fermare» I
di Vanni Raineri
l progetto di Stradivaria, società che intende costruire l’autostrada CremonaMantova, va fermato. È un progetto che parla solo di interessi finanziari a discapito di quelli di un intero territorio»: così Franco Bordo, Deputato di Sinistra Italiana, commenta l’accelerazione che alcune parti politiche vorrebbero imprimere all’iter attuativo dell’autostrada. «Non possiamo continuare a gettare denaro per cosiddette “grandi opere” in realtà inutili, che peraltro, in questo caso, comportano un grande consumo di suolo, devastando un prezioso territorio agricolo», afferma Bordo. «Al contrario, va potenziato il servizio ferroviario, a beneficio di studenti e lavoratori pendolari, che attualmente rappresentano l’80% delle persone che si spostano in treno». Bordo, capogruppo di Sinistra Italiana in Commissione Trasporti alla Camera dei Deputati, annuncia un vero e proprio tour nel Mantovano, nel Casalasco e in t u t t i i C o m u n i i n t e re s s a t i dall’eventuale costruzione: sarà battaglia contro l’autostrada. «Il Ministro Delrio ha parlato di una “cura del ferro” che finora si è vista ben poco: mio e nostro compito quotidiano sarà ricordare al Governo quanto dichiarato e spingere perché alle parole seguano fatti», aggiunge il deputato. «Infine, se risorse pubbliche devono essere destinate al trasporto su gomma, allora è bene
Sull’uscita di Sel dalla maggioranza a Mantova: «Era inaccettabile il ruolo in Stradivaria di Pastacci»
potenziare e migliorare la strada Cremona-Mantova che già esiste, senza aggiungere a essa un’autostrada basata su un progetto ormai obsoleto, risalente a quarant’anni fa. La nostra voce, la voce dei cittadini cremonesi, arriverà forte e chiara a Milano come a Roma», conclude Bordo. All’onorevole Bordo facciamo presente il recente abbandono di Sel dalla maggioranza della Provincia di Mantova, proprio a seguito della presenza del presidente Pastacci (Pd) in Stradivaria. Anche a Cremona la posizione del Pd non è allineata alla vostra, e la vostra presenza soprattutto nel Comune è essenziale per la tenuta della maggioranza. Crede che su un argomento tanto importante si possa prefigurare una possibile crisi? «In merito all'ipotesi di realizzare una nuova autostrada, la Cremona Mantova, non è un mistero che nel Partito Democratico vi
sono opinioni e posizioni diversificate, alcune spinte per la realizzazione, altre assolutamente contrarie, altre ancora impostate alla prudenza e con richiesta di approfondimento. Queste posizioni, che a Cremona vengono palesate in varie occasioni, sono una ricchezza di cui noi teniamo conto. A Mantova invece, la scelta del Presidente Pastacci di farsi eleggere nel CdA di Stradivaria mostra una palese inopportunità (presidente di un ente che, se l'iter dovesse proseguire, è chiamato ad esprimere pareri vincolanti sul progetto presentato dalla società di cui fa parte) e indica la rottura di un patto di lealtà con Sel, che coerentemente non ha potuto fare altro che prendere atto della scelta di rottura del Presidente. Inoltre, vorrei fare presente che, oltre a tutte le associazioni ambientaliste e ai comitati locali, la Coldiretti, la maggiore associazione di rappresentanza dell'agri-
coltura italiana, continua a tenere una posizione di denuncia per il continuo consumo di suolo in Lombardia e di contrarietà rispetto alla costruzione di nuove autostrade, Cr-Mn compresa». La recente risposta del ministro Delrio ha spento molte speranze sulla possibilità di procedere verso la direzione da lei indicata. La TiBre in partico-
lare rappresenta un raccordo al sistema autostradale cui non si vuole rinunciare. Dopo questa presa di posizione del governo, ora intende coinvolgere il Parlamento. In che modo? «La risposta del Governo italiano di non voler prendere in considerazione la proposta di realizzare la TiBre ferroviaria anziché quella autostradale è in contrad-
dizione con quanto lo stesso Ministro Delrio va in giro a raccontare, la necessità di una poderosa “cura del ferro” di cui l’Italia ha bisogno. Non mi accontento di questa miope risposta e ho potuto verificare quanto il Parlamento sia poco a conoscenza delle proposte alternative esistenti, chiuse nei cassetti ministeriali o portate avanti da regioni, amministrazioni comunali, comitati territoriali, per cui per Tibre ferroviaria ho chiesto e ottenuto che da maggio tale argomento venga trattato in Commissione Trasporti. È mia intenzione fare discutere una Risoluzione specifica avvalendomi dell'audizione in commissione di vari soggetti tra cui: RFI, la Società Tibre, le Regioni e gli Enti locali interessati, le Associazioni ambientaliste e di categoria, i comitati locali. Il mio intento è quello di fare uscire dal Parlamento un atto di indirizzo di cui il Governo dovrà tenere conto».
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Cronaca
Sabato 2 Aprile 2016
Omicidi stradali, puntuali i primi reati
Da qualche giorno i responsabili degli incidenti mortali su strada rischiano grosso. Il contributo decisivo delle associazioni cremonesi
Due i casi: a Roma per “fuga del conducente”, a Napoli un uomo viaggiava a 100 all’ora, con due bimbi a bordo e senza patente
L’
di Federico Pani
11 dicembre dello scorso anno, a un anno dalla promessa fatta dal presidente del consiglio Matteo Renzi, il Senato approvava l’introduzione del reato di omicidio stradale. Da allora, sono trascorse cinque letture parlamentari e due voti di fiducia. Il 23 marzo, il reato di omicidio stradale è diventato finalmente legge. Per la precisione, è presente all’articolo 589-bis del nostro codice penale. E purtroppo, con la nuova legge, sono anche arrivati i primi arresti. A Roma, una donna ha travolto con il suo Suv un gruppo di ciclisti, ferendone mortalmente uno. A Napoli, un ragazzo di ventotto anni si è visto invadere la propria corsia da una macchina che procedeva nella direzione opposta; nello schianto, è morto. Entrambi i guidatori sono accusati di omicidio stradale. Ma che cosa rende questi due reati dei veri e propri casi di omicidio stradale? La donna che ha travolto i tre ciclisti sulla via Aurelia, a Roma, è scappata senza prestare soccorso: nella nuova fattispecie di reato, questa evenienza è contemplata e chiamata “fuga del conducente”. A Napoli, l’uomo al volante, che ha invaso la corsia opposta e causato la morte del giovane di ventott’anni, guidava ad oltre cento chilometri orari su una via urbana: un “comportamento colposo” che fa rientrare anche questa uccisione nella categoria dell’omicidio stradale. Come se non bastasse, il colpevole aveva con sé a bordo i nipoti, di dieci e dodici anni, ed era sprovvisto di patente (revocata dalla prefettu-
Nelle foto sopra due interventi simulati per gravi incidenti stradali
ra di Napoli, dopo una condanna per uso di droghe). Se il conducente fugge, anziché prestare soccorso, l’arresto è immediato e le pene sono maggiorate fino a due terzi, con un minimo di cinque anni. La nuova legge prevede invece la reclusione tra i cinque e i dieci anni per chi provoca un incidente stradale mortale, a causa di un comportamento rischioso al volante: si chiama “omicidio stradale colposo” e si applica con pene analoghe anche per chi si mette alla guida in uno stato di ebbrezza superiore agli 0,8 grammi d’alcool per litro e inferiore agli 1,5. Per chi uccide sulla strada con un tasso alcolemico ancora superiore, o è sotto effetto di sostanze psicotrope, le pene si allungano fino a 18 anni di reclusione. In un bel dossier dedicato all’introduzione della nuova fat-
tispecie di reato, il Corriere delle Sera ha pubblicato dei dati che, nella tragedia che rappresentano, lasciano intravedere un segnale positivo. Dalle cifre spaventose del 2001, più di 370mila feriti e quasi settemila morti sulla strada, si è passati alle sempre spaventose, ma indubbiamente in calo, cifre del 2014: 250mila feriti e 3.300 morti. Numeri che sembrano comunque riferirsi più al bilancio di uno scontro bellico, che alla viabilità delle nostre strade. Detto ciò, pochi dubbi restano sul fatto che le misure adottate dal governo vadano nella direzione giusta. Aumentare le pene è senz’altro un deterrente efficace per scoraggiare la guida irresponsabile. E farlo resta sacrosanto. Certo ad alcuni non è sfuggita, in tutto ciò, una nota politico-elettorale: introdurre una nuova fattispecie di reato,
forse, non era necessario; la legge avrebbe tranquillamente consentito un aumento delle pene, senza l’introduzione di un delitto specifico. Poco male, in ogni caso, se ciò serve a confermare la gravità di delitti simili. Detto ciò, l’introduzione di pene draconiane ha senso solo in un caso: se si è in grado di farle rispettare. Franco Maccari, segretario generale del Sindacato di Polizia, ha avvertito che, così com’è stato formulato, il nuovo reato di omicidio stradale rischia di non reggere a ricorsi istituzionali o, peggio ancora, alla prova di incostituzionalità. Colpa della fretta, dicono quelli del sindacato e aggiungono che delle modifiche andrebbero fatte subito, per evitare di vanificare gli effetti del lavoro fatto finora. Negli ultimi quattro anni, a Cremona, il numero delle vittime
su strada si è quasi dimezzato. Merito delle pene sempre più aspre, certo, ma anche dei controlli più diffusi e mirati. E ciò vale anche per il resto d’Italia. Negli ultimi sei mesi, però, i dati tornano a gettare ombra sui progressi fatti: tredici morti in sei mesi. Numeri che non si vedevano almeno dal 2002, quando i morti nello stesso arco di tempo arrivarono a diciotto. La strada che ha condotto all’introduzione del reato di omicidio strada è cominciata nel 2011: nel giugno di quell’anno le associazioni Lorenzo Guarneri, Asaps e Lorenzo Borgogni cominciarono la primissima raccolta firme, che ad oggi supera 81mila adesioni. La svolta arrivò nel 2014, quando un conducente ubriaco e sotto effetto di droga centrò la macchina su cui viaggiava la piccola Stella Manzi, di soli nove anni. Al criminale
furono concessi gli arresti domiciliari. Nel giro di pochi mesi, la madre di Stella Manzi consegnò al Senatore Borioli 152mila firme per l’introduzione del reato di omicidio stradale. Oggi la cifra è salita a 170mila adesioni. In questa battaglia di civiltà, anche Cremona ha contribuito: dai familiari di Giovanni Penna (cremasco, 23 anni, vittima di omicidio stradale nel 2002), responsabili della sezione cremonese dell’associazione “Vittime della strada”, all’appello lanciato da Cesare Chiodelli, padre di uno dei quattro ragazzi morti in uno spaventoso incidente nel 2007, fino a tutti quei numerosissimi parenti delle vittime della strada che contribuiscono a eventi e campagne di sensibilizzazione. Con l’intenzione di rendere giustizia alle vittime e prevenire una tragedia che è ancora lontana dall’essere risolta.
Cronaca
Sabato 2 Aprile 2016
Cremona “in rosa” per la Final Four di Champions
Cremona si tinge di rosa per collegarsi alla Final Four della Champions League femminile di volley, in programma il 9 e 10 aprile al PalaGeorge di Montichiari. In sinergia con la Vbc Pomì Casalmaggiore che organizza l’evento europeo, il Comune di Cremona, insieme a Musei Civici, Museo del Violino, Provincia e associazioni del commercio, ha confezionato una serie di iniziative che consentono di esaltare la città all’interno della manifestazione sportiva e di offrire ai tifosi della Final Four interessanti agevolazioni. Coinvolgendo le categorie dei commercianti presenti nel Duc, in particolare le Botteghe del Centro, le vetrine dei negozi della città nei giorni della Final Four saranno allestiti “in rosa”, un segnale colorato e divertente per sostenere la squadra di coach Barbolini che sarà impegnata nelle finali. Inoltre, nei giorni della
Final Four verrà proposto il binomio sport e cultura. Chi si presenterà ai musei cittadini (Museo Civico, Museo Archeologico e Museo del Violino) con il biglietto dell’evento sportivo, avrà lo sconto sull’ingresso alle esposizioni permanenti e temporanee. Tra queste, alla Pinacoteca è visitabile la mostra interna-
zionale di fotografia “Scarsità e spreco” di Syngenta, al Museo del Violino è allestita la mostra “Concerto per Sofonisba - Gabriella Benedini dialoga con Sofonisba Anguissola”. Sempre al Museo del Violino, sono ad ingresso ridotto per i possessori di un biglietto della Final Four le audizioni nella splendida cornice dell’Auditorium Giovanni Arvedi con il violino di Antonio Stradivari in programma venerdì 8 aprile (alle ore 12 con Lena Yokoyama) e sabato 9 aprile (alle ore 12 con Giuseppe Mondini e alle ore 15.30 con Lena Yokoyama). In sinergia con la Provincia di Cremona, infine, ai tifosi che si presenteranno all’Ufficio Turistico di piazza del Comune con il biglietto del volley europeo verrà consegnata gratuitamente la guida del Touring Club Italiano di Cremona insieme al materiale promozionale sulla città.
Da giovedì l’Agenzia delle Entrate ha a disposizione tutti i movimenti sui nostri conti correnti, carte di credito e bancomat
Il grande fratello entra in banca L di Vanni Raineri
o chiamano il grande fratello del fisco, o semplicemente super anagrafe, fatto sta che da giovedì 31 marzo 2016, l’Agenzia delle Entrate ha a disposizione tutti i movimenti sui nostri conti correnti. Glieli hanno inviati tutte le banche, le poste e i vari operatori finanziari, e serviranno per effettuare controlli incrociati per far emergere comportamenti truffaldini. Una massa di centinaia di milioni di dati sono piovuti dunque negli uffici delle Entrate, il che fa capire quanto sarà ostico districarsi fra di essi e selezionare in questo enorme ammasso digitale quei dati che possono meritare attenzione. L’obietti-
vo è valutare la conformità dei movimenti bancari con quanto dichiarato al fisco, e pure verificare l’Isee dichiarato valutando la giacenza media in banca, che già chi presenta questo indicatore
(che dà diritto a fruire di diverse prestazioni) deve indicare. Sarà più difficile, è questa la speranza di chi nel 2011 con il Salva Italia istituì l'anagrafe dei rapporti finanziari, movimentare grandi
quantità di denaro e dichiararsi nullatenenti. I dati inviati riguardano le movimentazioni effettuate nel corso del 2015. Nel mirino andranno anche gli acquisti effettuati con la carta di credito, l’utilizzo del bancomat, delle carte prepagate, addirittura verranno conteggiati gli accessi alle cassette di sicurezza. Il fisco dunque avrà da oggi a disposizione un’arma in più per scovare i furbetti, nella speranza di poter limitare la piaga dell’evasione fiscale, con conseguente miglioramento dei conti pubblici. Chi teme controlli generalizzati è stato smentito dal Garante della Privacy, e d’altra parte è difficile pensare a controlli generalizzati su un simile massa di dati.
“Io ti vedo così”, mostra organizzata dall’Uici alla Fiera di Grumello L’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti di Cremona organizza, nell’ambito della Fiera Agricola di Grumello, che si svolgerà oggi e domani, una mostra fotografica dal titolo “Io ti vedo così”, espressamente dedicata al mondo dell’ipovisione e non visione. La mostra, particolare nel suo genere, è stata ideata a partire da un lavoro svolto all’interno del gruppo di sostegno mensile del Centro Regionale di Ipovisione dell’U.O. Oculistica di Cesena, insieme alla sezione provinciale dell’Unione italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti di Forlì. Le persone
normo-vedenti hanno una scarsa conoscenza dei problemi che una persona con grave deficit visivo incontra nella propria quotidianità. Questo può a volte determinare diffidenza nei confronti di chi non vede o vede poco. Si è quindi sentita l’esigenza di sensibilizzare e informare i cittadini attraverso un’esperienza che riteniamo possa risultare di forte ed immediato impatto visivo ed emotivo. Una serie di pannelli fotografici di figure umane, elaborate dall’artista Beatrice Pavasini, riproducono la prospettiva di chi è affetto da ipovisione e cecità. Le persone
normo-vedenti hanno quindi l’opportunità di vedere il mondo nello stesso modo di una persona affetta da disabilità visiva grave e comprenderne meglio le difficoltà. Volontari ipovedenti e non vedenti, potranno accompagnarvi nella mostra a Grumello Cremonese, il 2 e il 3 aprile presso la Sala Comunale in Via Garibaldi 14. La Presidente dell’Uici di Cremona Flavia Tozzi e il responsabile del settore Ipovisione Davide Soffiantini, i volontari di Cesena inviati sul posto dal Presidente di Forlì Fabio Strada, saranno lieti di accogliere chiunque.
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ENALCACCIA NUOVA SEDE CREMONESE
La sede provinciale di Enalcaccia, Associazione venatoria riconosciuta dal Ministero dell’Agricoltura e delle Foreste, ha cambiato indirizzo. A partire da ieri (1° aprile), infatti, si è trasferita dalla sua sede storica di via Ala Ponzone 35 alla nuova sede di via Valdipado 4. «Ci siamo spostati - ha precisato il presidente provinciale di Enalcaccia Edoardo Sali (a sinistra nella foto sopra) - per garantire una maggiore comodità ai nostri utenti. La nuova sede (foto sotto), infatti, è più semplice da raggiungere, è vicino ad un’area verde e ha una maggiore disponibilità di parcheggio. La nostra è un’Associazione di cacciatori e pescatori che funziona come un Patronato. Il cambio di sede, naturalmente, non implica nessuna modifica per quel che riguarda i servizi che offriamo ai nostri 300 iscritti. Teniamo corsi per avere l’abilitazione alla caccia e svolgiamo inoltre un servizio di sorveglianza venatoria sul territorio. Anche quest’anno, come tutti gli anni nel periodo di primavera, sono in partenza, con data da destinarsi, corsi per i neocacciatori».
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Cronaca
Sabato 2 Aprile 2016
ventura salta la commissione: «ricevuto il testo il giorno prima» Marcello Ventura (Fratelli d’ItaliaAlleanza Nazionale, nella foto) ieri non ha preso parete alla commissione chiamata a discuere di Cremona Solidale, ed ha motivato la scelta con un comunicato molto critico nei confronti dell’Amministrazione, iniviato giovedì: “E’ arrivato stamattina (giovedì, ndr) il testo delle linee strategiche 2016 dell’Azienda Speciale Cremona Solidale che sono all’ordine del giorno della commissione di domani (venerdì, ndr) ore 17.30! E’ incredibile come non venga lasciato tempo all’opposizione di leggerle e prepararsi per una commissione così importante che viene appositamente convocata al venerdì alle 17.30 con tutto il tempo che esiste in settimana! E come d’incanto vengono discusse nel Consiglio Comunale del 4 aprile con a disposizione il weekend per preparare la discussione! Ma stiamo scherzando vero? Ma ci rendiamo conto che la gente normale lavora tutta la settimana e che il venerdì sera ed il weekend ha diritto a non pensare ai problemi che il Professore in pressione e la sua Giunta creano a Cremona? Loro sono pagati per cercare anche un dialogo costruttivo con la minoranza, non per comportarsi come se fossimo in un regime! Il loro comportamento è dovuto solo ed esclusivamente alla paura del confronto con la minoranza, alla mancanza di rispetto, alla arroganza ed alla supponenza di un Sindaco inadeguato perennemente sotto pressione che ha contagiato una giunta di piccoli signorsì di comodo, ma soprattutto alla non preparazione ed alla non adeguatezza di persone altrettanto supponenti ed arroganti messe nei CDA per gestire le aziende come quella speciale di Cremona Solidale. Per tutti questi motivi, che ribadirò in consiglio lunedì 4 aprile 2016, NON parteciperò alla commissione! Ad una prima lettura, visto il poco tempo a disposizione per approfondire, sono linee generali con conferma di attività già in atto e con progettualità che derivano dal passato! Dove sono le innovazioni promesse dal nuovo D.G.? Non avevo dubbi, non potevamo aspettarci altro!”.
Pizzetti: al referendum vado, e voto no Il sottosegretario cremonese: «Serve informare con spirito di verità. Il via libera a pochi impianti non innalza il rischio ambientale»
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di Daniele Tamburini
l prossimo 17 aprile le elettrici e gli elettori del nostro Paese saranno chiamati ad esprimersi su un quesito referendario circa il mantenimento o meno degli impianti di trivellazione dei nostri mari: trivelle che cercano petrolio o gas. La settimana scorsa abbiamo intervistato il professor Vincenzo Balzani, che ci ha spiegato le ragioni contro le trivelle nei nostri mari, e quindi perché votare Sì al quesito referendario. Tra coloro, invece, che si esprimono in senso opposto e dichiarano di votare NO al referendum c’è Luciano Pizzetti, senatore del Partito Democratico, sottosegretario di Stato per le riforme costituzionali e i rapporti con il Parlamento. Senatore Pizzetti, qual è la sua posizione nei confronti del Referendum del 17 aprile? «Andrò a votare e voterò no. Non è un referendum contro le trivelle ma contro il prolungamento delle concessioni relative ad impianti già operanti e collocati entro le 12 miglia dalla costa. Oltre tale limite e sulle trivelle di terra l’esito referendario non avrà incidenza. Oltretutto, ed è ciò che più conta, entro le 12 miglia la legge introduce il divieto assoluto a nuove trivellazioni. Quando ci si rivolge ai cittadini occorre farlo con spirito di verità e non tentare di turlupinarli. Io penso sia fattibile e ragionevole che gli impianti già in essere possano operare sino all’esaurimento del giacimento. Non mi pare proprio che ciò innalzi i fattori di rischio ambientale e aiuta la nostra ancora debole economia». Eppure il Referendum è stato promosso da nove regioni, molte delle quali sono amministrate dal Partito Democratico. E’ nota è la posizione di Michele Emiliano, presidente della Regione Puglia, a favore del SI e molto critico nei confronti del Governo su questa questione... «Io rispetto le scelte di alcuni presidenti di regione. Rispettarle non significa condividerle. Oltretutto le regioni che hanno maggiori impianti non hanno
Emiliano è per il si? Si occupa del suo posizionamento politico promosso il referendum. Chi lo ha promosso chiede anche a me di decidere e io concorro a decidere votando no. Per quanto riguarda Emiliano, mi pare si occupi più del proprio posizionamento politico che di tutela marina, atteso che nessuna trivella opera nel bel mare di Puglia e dunque il referendum non ha nulla a che vedere con la regione di cui lui è presidente. Altro esempio di turlupinamento popolare. Oltretutto la Corte Costituzionale ha cassato altri cinque quesiti lasciando in vita solo questo, con ciò riducendo di molto le iniziali intenzioni dei promotori». Lei, sin da subito, ha dichiarato che avrebbe votato al referendum, eppure alcuni importanti esponenti del PD invitano gli elettori ad astenersi. Lei pensa che sia un errore? «Si, penso sia un errore. I referendum sono importanti strumenti di democrazia diretta. Ancor più in un tempo di distacco tra istituzioni e cittadini che porta a discutere apertamente di vera e propria crisi della democrazia. Talmente importanti che nel progetto di riforma costituzionale che proponiamo e su cui i cittadini saranno chiamati a pronun-
ciarsi in autunno, noi prevediamo proprio un’estensione e un potenziamento dell’istituto referendario. I partiti, nonostante la loro inadeguatezza attuale, sono cardini del sistema democratico e non dovrebbero invitare alla non partecipazione. Cosa in sé legittima ma sbagliata, pur in presenza di precedenti che per l’appunto non dovrebbero fare testo. Il confronto democratico deve svilupparsi nel convincere sul merito, non nel sollecitare l’astensione». Una delle argomentazioni “forti” di chi sostiene il “si” è la necessità ormai improrogabile di sganciarsi dalle fonti di energia di origine fossile:
qual è la sua opinione? «Una necessità molto condivisibile. L’Italia negli ultimi tempi ha fatto passi da gigante in tale direzione anche grazie alle scelte compiute da questo governo. L’Italia è stata protagonista al recente appuntamento parigino di COP21 sui cambiamenti climatici del pianeta e dunque sull’imperativo di ridurre fortemente le emissioni. EXPO anche in questa direzione ha assai ben operato. È un processo iniziato che richiede determinazione e progressività. Questo referendum non ha nulla a che vedere con tale processo. Affermare il contrario è altro turlupinamento».
Cronaca
Sabato 2 Aprile 2016
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Unioni, fusioni, cantoni... quale futuro?
La Lombardia pensa di sostituire le Province con otto cantoni. Il dibattito tra aree vaste e omogenee, e Comuni che provano a fatica a reinventarsi
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di Vanni Raineri
o Stato Italiano è diviso in 20 Regioni, ognuna delle quali ha al suo interno più Province, che a loro volta contengono i Comuni. Al di là del numero variabile delle Province, in genere al rialzo per le continue pretese autonomiste anche di piccole territori, la tiritera che si impara a scuola è vecchia di decenni. Come noto, qualcosa sta cambiando, e in modo rapido. Posto che lo Stato Italiano, al netto delle competenze assegnate a Bruxelles nell’ottica dell’Unione Europea, resta tale, e anche le Regioni, nonostante alcuni attacchi, e la volontà almeno di assegnare a tutte pari valore eliminando gli statuti speciali, non si sono toccate, il discorso su Province e Comuni è ben diversa. Le Province sono diventate una scatola semivuota. Le chiamiamo Aree Vaste, al momento coincidono con i vecchi confini geografici, hanno in carico ancora parecchi dipendenti ma per svolgere funzioni che dovrebbero passare in carico ad altri enti locali. Per questioni di bilancio il processo non si è ancora completato, intanto si affaccia il referendum costituzionale di ottobre 2016, che col consenso degli italiani abolirà le Province. Non tutti sono rimasti a guardare: solo questa settimana la Sardegna ha già cancellato 4 delle 8 province. Sono rimaste quelle storiche di Cagliari, Sassari, Olbia e Oristano. Le 4 più recenti al momento sono commissariate, nell’attesa anche qui di ridistribuire le funzioni. Ma una volta che i cittadini, se decideranno per il sì, avranno abolito le province, cosa resterà? Compariranno città metropolitane e aree vaste, dai confini ancora indefiniti. Cremona dovrebbe ritrovarsi unita con Mantova, ma rischiando di perdere il Cremasco, attratto
LA POLITICA
La fronda cremasca e le ipotesi fantasiose
verso la città metropolitana di Milano. Meglio periferia meneghina o territorio che mantenga una più precisa identità ma in un’area scomoda? Lo decideranno i cremaschi. Nel puzzle c’è anche una consultazione fantasma, quella che interesserà alcune province nell’ottobre prossimo. Non a caso già si parla di possibile rinvio. Tra aree vaste e aree omogenee, la Regione Lombardia intanto sta pensando a una suddivisione in cantoni, sull’esempio della vicina Svizzera. Il disegno prevede la costituzione di otto cantoni (cui si aggiunge la metropoli milanese), e anche in questo caso Cremona verrebbe affiancata a Mantova. Il vincolo sta nella posizione geografica di Mantova: confina solo con Bre-
scia, che è già vasta e popolata, e con Cremona, con cui condivide il corso del Po, e con cui formerebbe un ente con una popolazione di circa 800mila abitanti. Sullo sfondo anche il disegno che vede la creazione, al posto delle 20 Regioni, di 5 nuove macroregioni oltre alle 5 a statuto speciale la cui cancellazione non è semplice (in qualche caso, vedi l’Alto Adige, andrebbero ritoccati trattati internazionali). In questo caso la Lombardia si unirebbe a Piemonte e Liguria. Se passiamo poi ai Comuni, la situazione si aggroviglia ancor di più. Toccare le municipalità nel nostro paese è difficile, e lo dimostra l’incapacità di operare tagli drastici nel sistema.
Sopra la proposta degli 8 cantoni lombardi sui confini degli Ats della Sanità. In alto le 17 unioni cremonesi
Proteste per la posta a giorni alterni
«Il territorio Cremasco, Cremonese e Casalasco hanno già pagato pesantemente i tagli del servizio postale in questi anni, sia con le riorganizzazioni degli sportelli sia in termini di rimodulazione della distribuzione sul territorio periferico e nelle zone rurali. Non è più possibile sopportare una tale situazione dopo che i Comuni hanno investito in strutture e speso importanti risorse economiche al fine di far di
tutto per mantenere questo servizio fondamentale per la collettività, istituzioni, cittadini ed imprese – ha precisato il presidente della Provincia di Cremona, Carlo Vezzini, all’indomani della notizia della riorganizzazione del servizio di distribuzione della posta a giorni alterni, in via di attivazione anche in Lombardia –. Non sono convinto che i tagli ai servizi, alle risorse economiche ed umane siano gli unici
L’intenzione di creare centri decisionali che abbiano un bacino minimo di 5000 se non 10mila abitanti è comprensibile, ma come arrivarvi? Con decisioni calate dall’alto è improponibile, per motivi di conoscenza del territorio e di condivisione della popolazione. Da qui la scelta di “pagare” l’azione di aggregazione: fondi e agevolazioni a chi si unisce. Le risorse nell’ultimo decennio riconosciute alle unioni dei comuni vengono sempre più dirottate a chi opta per la fusione, al termine del percorso dell’unione. Ma c’è chi non ci sta, e non sono pochi. Si tratta di chi ritiene che la difesa della municipalità sia sacrosanta e che non comporti automaticamente uno spreco di risorse. In pratica, si sostiene, importante è aggregare i servizi ai cittadini come se si gestisse un comune solo, mentre le decisioni si potrebbero lasciare ai consigli comunali, che non comportano una elevata spesa (e si potrebbe addirittura abbassarla) per i cittadini. Di questo parere sono ad esempio i sindaci che hanno partecipato alcuni giorni fa ad un incontro che si è tenuto nella splendida Volterra. Qui, sulle colline toscane, si sono ritrovati i primi cittadini di oltre 100 comuni italiani, che hanno posato davanti a Palazzo Pretorio, una delle sedi municipali più antiche d’Italia. Questa è diventata la “giornata dell’orgoglio comunale”, che ha posto sul piatto una serie di rivendicazioni. Prima fra tutte, cancellare l’obbligo di fondersi per i comuni al di sotto dei 5mila abitanti. D’accordo anche l’Anci, e ovviamente l’Associazione dei Comuni dimenticati. Chi vive nei piccoli comuni, si sottolinea, è già svantaggiato sul fronte dei servizi, e rischia di esserlo ancora di più se il centro decisionale si sposta. La fuga dai piccoli centri è un fenomeno che va arrestato, e non incentivato. Ne va della salvaelementi per far traghettare un Paese dalla crisi al rilancio. Occorre, invece investire, soprattutto nelle zone più lontane dai centri urbani, non solo per rendere sempre più omogenei i territori, ma per continuare a garantire sviluppo e presidi». Conclude Vezzini: «Occorre un fronte unico coi nostri consiglieri regionali e parlamentari affinché si avvii un confronto con Regione, Governo e Poste Italiane per trova-
guardia del territorio, della difesa delle tradizioni, del turismo sostenibile e via dicendo. La cosa vale anche per i piccoli paesi cremonesi ad esempio affacciati sul Po. Cremona ha la bellezza di 115 comuni, e solo 12 di questi hanno una popolazione superiore ai 5mila abitanti. E dunque, creare un’unica municipalità o lasciare più centri decisionali e magari un ufficio decentrato in ogni paese per venire incontro alle esigenze degli anziani, unendo i servizi ma senza fondersi? A Cremona il percorso delle unioni è in stato avanzato, solo il Cremasco appare in ritardo, mentre per le fusioni il discorso cambia. Al momento l’unico processo avviato in tal senso è quello tra Castelleone e Fiesco, ma si tratta di una fusione per incorporazione (Fiesco diverrà di fatto frazione di Castelleone). Il timore in questi casi è di non contare abbastanza. E’ pur vero che l’ultima parola spetterà ai cittadini, chiamati al referendum, ma è altrettanto vero che a decidere sarà la maggioranza del Comune che si va a creare. Nel caso di Castelleone e Fiesco, se anche tutti gli abitanti di quest’ultimo paese fossero contrari, non servirà a nulla a fronte della maggioranza dei castelleonesi. Come si nota nella cartina in pagina, aggiornata al 31 dicembre 2015, le unioni avviate sono soprattutto nel Cremonese e Casalasco, ma il percorso non è stato sempre facile. Una delle prime unioni, Municipia, è nata ad esempio con comuni diversi, poi qualcuno ha cambiato unione, qualcun altro è arrivato, le convenzioni sui servizi non sono sempre state confermate (si legga a pagina 12). Insomma, decidere di sposarsi quando si cambia fidanzata troppo spesso può sembrare un azzardo. Chissà, potrebbe introdurre anche qui il divorzio breve. re soluzioni che non siano solo tagli lineari. A breve invierò anche una nota da diffondere ai colleghi delle altre Province, coinvolgendo la stessa UPL». I consiglieri regionali Agostino Alloni, Federico Lena e Carlo Malvezzi hanno espresso forte preoccupazione e si attiveranno con la Regione per un confronto con la stessa Direzione regionale di Poste Italiane.
In questo periodo in cui si è chiamati a ridisegnare la geografia con l’individuazione di enti locali in grado di razionalizzare i costi ed efficientare i servizi, le proposte politiche si susseguono. Come indicato a fianco, la Regine Lombardia ha nel cassetto la proposta di un nuovo ordinamento delle autonomie che prevede la suddivisione in otto cantoni: la proposta formale, dopo il necessario dibattito sul territorio, sarà inviata al Governo entro giugno. Come noto il Cremasco sottolinea la presenza dell’area omogenea, che non va confusa con l’area vasta. Alle aree omogenee, nel disegno del Governo spetterà il ruolo di coordinamento dei Comuni e delle unioni di comuni. Un livello di coordinamento territoriale (fra i comuni e le aree vaste) ancora da riconoscere e approfondire. Dal canto suo, il sindaco di Crema Stefania Bonaldi guida i sindaci cremaschi nella “fronda” contro Cremona e Mantova, sottolineando come l’analisi vada fatta non per spot elettorali ma attraverso un confronto con amministratori e attività economiche. Per dare una specificità territoriale al Cremasco si è tenuto anche un incontro alla presenza dei sindaci e del consigliere regionale Pd Agostino Alloni, per rilanciare l’idea di puntare su piccole aree omogenee invece che su ampie aree vaste. Il risultato sarebbe però una Lombardia che invece di ridurre da 11 a 8 le province, le aumenterebbe a 20-25. O di più, se consideriamo che il Cremasco ha poco più di un centesimo della popolazione lombarda. Certo è comprensibile che un cittadino di Spino d’Adda si rivolga più a Milano, raggiungibile praticamente in metro, che a Mantova (probabile capoluogo dell’area vasta), che necessiterebbe per un viaggio di andata e ritorno un’intera giornata. Proprio ieri sul terma si è tenuto un convegno organizzato a Milano dalle Cna (Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della piccola e media impresa) di Emilia Romagna, Lombardia e Veneto sul tema “Territori, Aree vaste e Competitività: la nuova configurazione territoriale e strategica di Emilia Romagna, Lombardia e Veneto”. Nell’occasione è stata presentata una ricerca realizzata dal Consorzio Centro Studi Sintesi che propone nelle tre regioni l’istituzione di 12 nuove aree vaste. «Uno studio senz’altro interessante - ha detto il Presidente del Consiglio regionale Raffaele Cattaneo - ma non credo sia utile immaginare le aree vaste come alternative alle regioni: semmai può essere necessario rivedere e riconsiderare gli attuali confini regionali. Già nei mesi scorsi avevo fatto una proposta di nuova suddivisione del territorio nazionale in 9 nuove regioni, tenendo conto delle dimensioni, del numero di abitanti, delle rispettive specificità e tradizioni. Basti pensare che alcune regioni italiane presentano oggi dimensioni che sono più piccole di quelle di una provincia media lombarda. Le nuove aree vaste, di cui una regione come la Lombardia ha assolutamente bisogno, devono essere un livello intermedio tra il governo regionale e i Comuni: all’interno bisogna poi individuare delle aree omogenee sulla base delle rispettive specificità territoriali». Una sorta di Risiko insomma. Ognuno dice la sua e il panorama è quanto mai variegato, sospeso tra voglia di efficienza e campanilismi vari.
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Rubrica
Sabato 2 Aprile 2016
Altre lettere contro Guareschi Su “Candido” numero 22 del 1948 Guareschi pubblica questa lettera del “compagno H”, un comunista ex partigiano: “Egregio Signor Guareschi, molto tempo fa, credo nell’aprile dell’anno scorso, in una non trascurabile riunione del Partito, posi in discussione il problema del suo giornale e quello suo personale. Dissi che consideravo il Candido come un efficacissimo strumento di lotta nelle mani della reazione del nostro Paese e lei personalmente, signor Guareschi, un avversario intelligente, capace e quindi temibile. E la illazione che ne derivai fu l’opportunità, per il vantaggio della nostra lotta politica, di neutralizzare il giornale stesso procedendo fra l’altro anche alla sua eliminazione fisica”.
Si tratta tuttavia della lettera di un paradossale ammiratore: “Ora se le dico questo non mi faccia il torto di credere che pensi di intimidirla: semmai lei trarrà da tutto ciò nuove energie per lottare con maggiore accanimento. Semplicemente intendevo esprimerle nella maniera più efficace a parer mio la stima che io ho per lei in quanto mio avversario. E’ naturalmente estranea a questo mio giudizio ogni valutazione morale. Diciamo, per chiarire con un esempio, che io ho per lei una stima della stessa natura di quella che provavo per le mac-gavern tedesche quando le sentivo urlare verso di noi: armi che ci fermavano spesso e spesso valevano più dei nostri sforzi e del nostro coraggio (scusi se qualche volta mi sfuggirà involontariamente qualche parola lusinghiera nei nostri
confronti). Armi dicevo che pagavamo assai care; ma innegabilmente delle ottime armi. Lei è un’ottima arma signor Guareschi: efficientissima. Per questo io ponevo la questione della sua neutralizzazione… Purtoppo la mia prosta non venne presa in considerazione”. Il compagno H. voleva assassinare Guareschi, e poi gli scrive per incoraggiarlo a “lottare con maggiore accanimento”. Ma, come già raccontato, anche Guareschi mostra per alcuni suoi avversari politici rispetto, se non affetto. E’ il caso di Giovanni Faraboli (vedere la prima puntata di questa serie), “uomo buono e conciliante”, un socialista riformista realmente esistito e che si reincarna in Peppone, il famosissimo personaggio di fantasia di Guareschi, l’immaginario sindaco comunista di Brescello.
In pagina, 5 immagine tratte da “Il Candido”. Sopra “Non collaborazione” (1948), sotto tre immagini da “Messico d’Italia” (la Via Emilia) e in grande “Vittorie sindacali nel Cremonese” (da Candido n. 3, 16 gennaio 1949)
Il caso Carbonelli e il “Messico d’Italia” Giovanni Guareschi il “Candido” e il Cremonese . 4ª puntata
Preside a Cremona, partecipò alle elezioni del ’48 col Fronte Popolare
di Paolo A. Dossena
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opo il caso di Gussola, “Candido” torna ad occuparsi di Cremona. Sul numero 4 del 25 gennaio 1948 si legge: “Il Fronte lavora: leggiamo su Fronte Democratico, il quotidiano ormai comunista di Cremona un potente articolo pro-Fronte Demobolscevico scritto dall’ex Provveditore agli Studi prof. Carbonelli. Tra l’altro l’illustre articolista dice che un sacco di gente si è schierata nel Fronte ‘per farla finita con i pantoegoismi che nessun germe umanitario posseggono nel loro cuore ipobestiale’. Mentre solamente ‘i mostri di natura vedono nel
Fronte un forte nemico da osteggiare, vedono la causa di un loro grave turbamento, di una viva apprensione circa la possibilità di durata del sistema loro di vita aberrante, dannato!’ Questa è prosa fiorita! C’è dentro il pantografo, l’iposolfito e la virgola di sospensione esclamativa. Bravo il Carbonelli!” Il professor Carbonelli, un preside di Cremona ex provveditore agli studi, partecipò alla campagna elettorale del 1948, sempre presente sui palchi del Fronte popolare social-comunista. “Messico d’Italia” è una delle rubriche più famose di “Candido”: è una cronaca degli omicidi del dopoguerra che avvengono principalmente lungo
la Via Emilia. Cremona non è notoriamente sulla Via Emilia, ma lo sono le terre con lei confinanti: Parma e Piacenza, ovvero il “Mondo Piccolo” di Guareschi. Ecco il testo di “Messico d’Italia” del numero 24 di “Candido” (15 giugno 1946): “A Bologna una bomba recatasi alla sede dei ferrovieri comunisti, probabilmente per iscriversi, inciampa sulla soglia e scoppia, mentre a Ferrara, nei paesi dove hanno vinto i democristiani, vengono esposte le bandiere rosse a mezz’asta. Questo però non ha nessun riferimento con la visita che ignoti apolitici hanno compiuto alla chiesa di S. Maria in Vado dove hanno prelevato 50 anelli d’oro ex voto. Un giornale del pomeriggio intitolerebbe probabilmente la notizia: Tempio ex pieno di ex voto. Intanto, sempre per rimanere nel campo religioso, ecco che nel parmense, a Varano Melegari, il parroco don Anelli si affaccia di sera sulla porta di casa e viene freddato con alcuni colpi di rivoltella, mentre a Travazzano di Carpaneto in quel di Piacenza ignoti progressivi chiamano fuori di casa il parroco don Viazzani e gli scaricano addosso alcune pistole.
Due ragazze ex fasciste sfollate a Brescia e tornate a Reggio Emilia per votare (Maria e Lia Ferrari) vengono prelevate da ignoti progressivi che, armata manu, se le portano via e non le hanno ancora restituite. Il giorno prima a Sant’Ilario di Reggio Emilia l’industriale Giuseppe Verderi appartenente all’“Uomo Qualunque” viene freddato per la strada col tradizionale colpo alla nuca da progressivi di passaggio. Mentre a Sant’Egidio di Cesena ignoti progressivi aggrediscono in casa l’operaio Giovanni Campana e la moglie Alda Pavi e li freddano a colpi di mitra alla presenza dei due figlioletti, del nipotino, del cognato e del vecchio padre del cognato. Questo accade in Emilia e anche nel resto d’Italia tutto regolare”. Su “Messico d’Italia” del numero 27 del 6-7-1946 invece si legge: “Mentre a Concordia due progressisti di passaggio in bicicletta scaricano inavvertitamente le pistole sul maniscalco Guendalini che viene ricoverato morente in ospedale, il sindaco di Fiorenzuola viene denunciato per detenzione e commercio di armi da guerra (poca roba, 100 moschetti, 5 mitragliatrici, 5
mitra e 20 casse di munizioni: forse erano soltanto per difesa personale). A Bologna, davanti a una sede socialista, i carabinieri trovano una bomba con annesso ‘samista’ diciannovenne Paolo Zona che si confessa autore del tentato attentato. Da Modena: arresto del colonnello Natali e del muratore Valenzi che pare siano implicati in alcuni dei 43 famosi omicidi di Castelfranco. Letteratura murale: ‘Protesse i falegnami Giuseppe di Nazareth, proteggerà gli italiani Giuseppe Stalin!’. Così si legge in via de’ Chiari a Bologna. E la cosa non fa meraviglia perché, presso la parrocchia dell’Annunziata a Torino, grandi cartelli a stampa avvertivano recentemente: ‘Passa gesù’. L’Italia è la terra dei miracoli”. Con “Messico d’Italia” si potrebbe andare avanti per anni, come ha fatto Giovannino Guareschi. Ma Cremona non si trova lungo la Via Emilia, quindi per ora ci fermiamo qui. Nella prossima puntata torneremo a Cremona, dove Giovannino Guareschi torna ad azzannare Giudo Miglioli. (Fine della quarta puntata, la quinta sarà pubblicata sabato 9 aprile)
I Fatti della Settimana IN PRIMO PIANO venerdì 1 aprile
Sabato 2 Aprile 2016
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Truffa dei centri dialisi, una perquisizione anche all’ospedale Oglio Po di Casalmaggiore
Arresti e denunce a Parma e Reggio Emilia, con coinvolgimenti anche nell'area di Casalmaggiore, per associazione a delinquere finalizzata alla truffa ai danni del servizio sanitario nazionale e al falso materiale. Questo il bilancio dell’operazione ribattezzata ‘Diabolik’ e condotta, dalle prime ore
lunedì 28 marzo Beccato con l’hashish, un ragazzo nei guai
E' stato trovato con un grammo di hascisc dietro alcuni arbusti nell’area verde di via Cavo Coperto. Nei guai è finito un ragazzo fermato domenica pomeriggio, attorno alle 15, da una pattuglia della polizia. Gli agenti, perlustrando l’area, hanno notata una bicicletta ferma e una persona dietro gli arbusti. Hanno eseguito il controllo, hanno trovato e sequestrato la sostanza e hanno fatto partire una segnalazione alla Prefettura.
martedì 29 marzo uBriaco alla guida investe un uomo poi patteggia
Ha patteggiato 9 mesi di reclusione, pena sospesa, E.D., il sessantenne italiano – congolese d’origine, residente a Credera Rubbiano e di professione asfaltatore – che lunedì notte a bordo della sua Bmw a Ripalta Cremasca ha travolto un 45enne di Moscazzano che camminava sul ciglio di via Roma. Il pedone investito è ancora in condizioni gravi. Subito dopo l’incidente, il conducente della Bmw ha allertato il 118 e prestato i primi soccorsi al ferito. Una volta giunti sul posto, gli agenti della stradale hanno proceduto a misurare il tasso alcolemico al sessantenne, risultato pari a 2,5 grammi al litro, ovvero cinque volte il limite oltre il quale scatta il ritiro della patente. La furia dell’uomo si è scatenata quando i poliziotti gli hanno comunicato che gli avrebbero ritirato la patente e soprattutto sequestrato il mezzo.
martedì 29 marzo hacker islamici oscurano tre siti weB cremonesi
Alcuni siti web cremonesi sono stati vittima, nei giorni scorsi, di un attacco hacker, da parte di un gruppo islamico. Lo spazio web di Km è rimasto inaccessibile per quattro giorni, prima
del mattino, dai carabinieri del Nas di Parma insieme agli uomini dell’Arma territoriale. Due le ordinanze di custodia cautelare emesse dal Gip del Tribunale di Parma, oltre a una misura di divieto temporaneo di esercizio della professione medica, ed a sette decreti di
perquisizione domiciliare e a un decreto di sequestro penale preventivo. Si parla di 413 prestazioni sanitarie fittizie in quattro anni, che hanno consentito di ottenere il rimborso di poco meno di 60.000 euro dalla Regione Emilia Romagna. Nei guai del legale responsabile di un Centro dialisi della
provincia di Parma e una infermiera professionale dipendente della stessa struttura. Ad un terzo soggetto, un sanitario residente a Reggio Emilia, è stata applicata la misura del divieto temporaneo di esercizio della professione medica per la durata di 12 mesi. Nell'am-
martedì 29 marzo
La denuncia del sindacato Sappe: «Le nostre segnalazioni restano inascoltate»
Risse e pestaggi in carcere, tre episodi in tre giorni Non si fermano i problemi all'interno del carcere di via Ca' del Ferro. La denuncia arriva, ancora una volta, dal Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria Sappe, dopo tre gravi episodi verificatisi nel giro di poco tempo. «Martedì mattina un detenuto marocchino, definitivo e fine pena a fine 2016, ha aggredito un detenuto di nazionalità italiana cagionandogli lesioni da taglio ad un arto. Nel pomeriggio di Pasqua il personale in servizio ha dovuto gestire due detenuti di nazionalità rumena, definitivi con fine pena 2019, che han dato vita ad una colluttazione. Nel pomeriggio di Pasquetta invece i detenuti coinvolti in una nuova colluttazione sono stati tre, nordafricani e cileni con fine pena tra il 2016 ed il 2017» evidenziano dal sindacato. «I dati relativi al termine dell’esecuzione penale sono ben indicativi» spiega Alfonso Greco, segretario regionale del Sappe. «Da tempo proclamiamo la necessità di far scontare i residui pena brevi negli stati di origine dei soggetti extracomunitari. Oggi la popolazione detenuta presente a Cremona è di 480 unità a fronte di poco più 170 unità di polizia penitenziaria effettivamente in servizio nell’istituto cremonese». Il Segretario Generale del Sappe Donato Capece commenta, da Roma: «Mi preoccupano questi nuovi gravi episodi nel carcere di Cremona. Restano inascoltate le nostre segnalazioni al Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria di Roma sulle disfunzioni e sugli inconvenienti che si riflettono sulla sicurezza e sulla operatività della Casa Circondariale di Cremona e del personale di Polizia Penitenziaria che vi lavora con professionalità, ab-
che i tecnici riuscissero a rimetterlo online (complici anche le vacanze pasquali). Completamente cancellati anche quelli di Cremona Food e della galleria d’arte Immagini-Spazio arte di via Beltrami.
martedì 29 marzo senza Biglietto, aggredisce controllore: nei guai 25enne
Era sprovvisto del biglietto del bus,
bito della stessa indagine risultano indagate altre 4 persone tra medici e infermieri. Dei sette decreti di perquisizione, uno ha roiguardato il Centro dialisi dell'ospedale di Oglio Po di Casalmaggiore, il cui personale lavorava anche nella struttura di Parma.
mercoledì 30 marzo ladri in azione al parcheggio della stazione dei pullman
Nuovo raid di furti sulle auto nella zona della stazione. Molte le vetture prese di mira nell’area di parcheggio di via Dante adiacente al terminal dei bus. Molte le segnalazioni di finestrini rotti e portiere danneggiate. L’ultima segnalazione è giunta alla vicina caserma dei carabinieri mercoledì mattina. Ad effettuarla, una donna che aveva appena parcheggiato la macchina e che, mentre si stava dirigendo in ufficio, ha notato una station wagon con un finestrino spaccato.
mercoledì 30 marzo ruBano la Borsa a una anziana, arrestate e condannate
negazione e umanità nonostante una significativa carenza di organico nonostante una organizzazione del lavoro assolutamente precaria e fatiscente, legata anche al fatto che non vi è un direttore titolare ma uno in missione da altro istituto. Direttore e Comandante di Reparto, a nostro avviso, non sono evidentemente adeguatamente stimoli professionalmente».
e come se non bastasse ha aggredito il controllore che gli chiedeva di mostrarglielo. Per lui, marocchino 25enne residente a Cremona, è scattata così la denuncia per resistenza, lesioni, oltraggio e mancata esibizione dei documenti personali. L'uomo, già processato per direttissima, è stato condannato ad una pena di otto mesi e 2.500 euro di multa. L’episodio si è verificato tra Caorso e
Monticelli sulla tratta Piacenza-Cremona. Dopo essersi rifiutato di mostrare i documenti, l'uomo ha iniziato ad insultare il controllore, che successivamente è stato spinto, preso per il collo e strattonato. Il conducente del bus ha fermato il mezzo per soccorrere il collega, mentre i passeggeri hanno chiamato i soccorsi e le forze dell’ordine. Il marocchino ha tentato la fuga, ma è stato subito bloccato dai carabinieri.
Nel primo pomeriggio di mercoledì due donne di origine bulgare, senza fissa dimora, sono state arrestate dai carabinieri della Compagnia di Cremona in seguito a un colpo di cui è rimasta vittima unA 85enne all’Iper di Gadesco. Alla donna era stata rubata la borsa che si trovava all’interno del carrello della spesa, con un portafoglio contenente 160 euro e documenti. I carabinieri di Robecco, intervenuti sul posto, sulla base della descrizione di due donne sospette resa della vittima, sono riusciti a bloccare una 27enne e una 22enne bulgare, che si erano mischiate ai clienti e si stavano allontanando. La refurtiva è stata recuperata e riconsegnata all’85enne. Le due sono state condannate la prima ad un anno di reclusione e la più giovane a 10 mesi. Entrambe libere con la condizionale.
giovedì 31 marzo ruBa in un negozio, denuncia per una 51enne
Una 51enne di Cremona è stata denunciata a Piacenza per furto aggravato. La donna è stata sorpresa dai responsabili della sicurezza del negozio di abbigliamento Ovs al Galassia mentre staccava da alcuni capi le placche antitaccheggio.
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Territorio
Sabato 2 Aprile 2016
Guerra del latte, arriva il piano della Regione per salvare centinaia di stalle in Lombardia
E’
di Simona Raboni
arrivata in extremis la soluzione al problema del latte, giovedì sera, poco prima che scadesse la convenzione con il Mipaf e l’acquisto del latte tornasse in regime di libero mercato, mettendo a rischio centinaia di stalle sul territorio. E’, infatti, scattato il “Piano salva stalle” per quegli allevamenti lombardi non più coperti da contratti per il ritiro del latte. Il piano, ideato da Regione, Coldiretti Lombardia e cooperativa Virgilio di Mantova, prevede che quest’ultima, nei prossimi tre mesi, assorba circa 90mila quintali di latte in esubero rispetto al collocato e li trasformi in Uht (a lunga conservazione) da destinare al mercato e alla reti di intervento sociale della Regione Lombardia. Si parla di circa 2.800 quintali di prodotto in esubero al giorno (pari allo 0,6% della produzione di latte della Lombardia). «Si tratta di un’esperienza pilota che può essere un buon punto di partenza per un ragionamento più ampio sia dal punto di vista geografico che di quello delle realtà coinvolte – spiega Ettore Prandini, presidente di Coldiretti Lombardia – l’operazione non sarebbe stata
possibile senza il coinvolgimento in prima persona della Regione e della Virgilio, che ha dimostrato ancora una volta di essere schierata dalla parte più virtuosa del mondo cooperativo. Al tempo stesso Regione Lombardia, grazie all’assessore Gianni Fava e al presidente Maroni, si è mossa con grande senso di responsabilità sociale per il bene comune e con la capacità di aderire a soluzioni vantaggiose per tutti. Credo sia una strada da valutare anche in altre realtà italiane».
«Con grande determinazione e concretezza la nostra organizzazione sta lavorando per sostenere tutte le nostre stalle, tutte le nostre aziende. Quello che Coldiretti ha ottenuto oggi è un risultato vitale: con questo accordo si evita la chiusura di centinaia di stalle e si offre uno spiraglio per il futuro alle aziende e a tutte le famiglie coinvolte – evidenzia Paolo Voltini, presidente di Coldiretti Cremona –. Senza dubbio, anche del tema latte parleremo domani sera a Grumello Cremonese, nel
convegno che abbiamo organizzato. L’incontro, dedicato ad un primo bilancio sul Psr, grazie anche alla presenza dell’Assessore regionale Gianni Fava sarà occasione per aggiornare i nostri Soci sull’azione che stiamo mettendo in campo a difesa della nostra zootecnia». Obiettivo dell’intervento “salva stalle” messo in campo – spiega Coldiretti Lombardia – è mettere al sicuro un sistema che produce il 40% del latte italiano, dove lavorano direttamente almeno 15
mila persone, ma che viene messo a rischio dal crollo del prezzo del latte alla stalla sotto i 36 centesimi al litro. Negli allevamenti la situazione è precipitata a un anno esatto dalla fine delle quote, che coincide con la scadenza dei contratti che ha scatenato una nuova guerra del latte. Di fronte ad una crisi senza precedenti, gli allevatori si sono dati appuntamento sabato 2 aprile 2016, dalle 9 di mattina in Via Trento 4, di fronte al Teatro Nuovo Giovanni da Udine, a Udine in Friuli che è la porta di ingresso in Italia di centinaia di milioni di chili di latte stranieri, anche come trasformati e semilavorati industriali, che vengono spacciati con l’inganno come Made in Italy. Ci sarà anche la pronipote della mucca “Onestina”, simbolo della battaglia per il Made in Italy degli allevatori che chiedono di continuare a mungere con un prezzo giusto ed onesto. Nell’occasione sarà presentato il Dossier “Quote latte, un anno dopo” che fotografa la difficile situazione della fattoria Italia ma saranno anche smascherati gli inganni di cagliate e polveri che passano i confini per diventare mozzarelle e formaggi italiani, illustrate le ultime novità in arrivo dall’Unione Europea e offerti consigli per acquisti consapevoli.
Domenica disinnesco di una bomba a Pizzighettone: mille persone da evacuare
Una domenica campale quella del 3 aprile per Pizzighettone, dove gli artificieti dell'Esercito sono pronti a intervenire per la bonifica di un ordigno risalente al 2° conflitto mondiale. L’intervento, voluto dalla prefettura di Cremona, prevede il disinnesco ed il brillamento di una bomba d'aereo del peso di oltre 500 Kg di fabbricazione americana, tipo GP-M33, contenente una carica esplosiva di 285 kg. Il residuato bellico è
stato rinvenuto durante i lavori per la realizzazione di una centrale idroelettrica della società Edison, lo scorso 23 febbraio, lungo l'argine del fiume Adda. La bonifica dell'ordigno sarà condotta dagli artificieri del 10° Reggimento genio guastatori di Cremona. L’attività di disinnesco inizierà con l'evacuazione di circa 1000 abitanti, residenti nel raggio di 500 metri dal luogo di ritrovamento della bomba, compresa una
casa di riposo per anziani (Fondazione Mazza) che ospita 96 persone quasi tutte non autosufficienti. Dalle ore 8, presso la zona di rinvenimento, si procederà con le operazioni di rimozione della spoletta dell'ordigno, che successivamente sarà trasportato presso la cava "Costa di Bassano" di Albarola (Piacenza) dove sarà fatto brillare nel pomeriggio. Durante le operazioni sulla bomba,
nelle aree di rischio, ossia le zone di rinvenimento e di brillamento, verrà interdetto lo spazio aereo, la viabilità stradale della SP 234 e la navigazione fluviale lungo il fiume Adda. Inoltre, saranno soppressi alcuni treni sulla tratta Milano-Mantova, con inevitabili ripercussioni sul traffico ferroviario. In ogni caso, entro le ore 18 di domani, tempo assegnato per la fine dell’operazione, l’ordigno sarà distrutto.
Romanengo, sfratto rinviato dal Comitato
Giovedì mattina, il Comitato AntiSfratto di Cremona ha respinto il primo accesso dell’ufficiale giudiziario per lo sfratto di una giovane donna, Nadia, residente a Romanengo, ottenendo il rinvio del provvedimento al 17 maggio. «La situazione di questa famiglia, per alcuni versi, è la stessa situazione drammatica di un numero crescente di famiglie che fino a pochi anni fa riuscivano a far fronte alle spese di affitto e di gestione domestica, ma che oggi, in seguito alla perdita del lavoro, si trovano in condizioni di morosità incolpevole» evidenzia il Comitato. «Nonostante svariati incontri con gli assistenti sociali e la sesta posizione in graduatoria per l’assegnazione di una casa popolare, ancora nessuna soluzione è stata trovata dalle istituzioni per questo nucleo famigliare, composto da Nadia, dalla sua bimba di pochi mesi e dalla madre anziana». A Cremona come nel resto della provincia, continua a rimanere alto il numero di alloggi popolari sfitti, spesso lasciati in stato di abbandono, «mentre sempre più famiglie rimangono senza un tetto sopra la testa nella totale assenza di soluzioni reali e accettabili» conclude il Comitato.
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Lettere & Opinioni
Sabato 2 Aprile 2016
Per dire la vostra, scrivete a: lettere@ilpiccologiornale.it • redazione@ilpiccologiornale.it
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replica
confermo: solo l’islam può sconfiggere questa degenerazione Egregio direttore, mi riferisco all’editoriale di sabato 26 marzo per comunicarle che condivido la sua affermazione «solo l’Islam può sconfiggere questa degenerazione». Lei non è un visionario, lo è invece chi pensa che la soluzione al terrorismo di matrice islamica sia solo la risposta armata, magari accompagnata dall’incrudimento del trattamento riservato nelle nostre città alle genti di quella fede religiosa, da tempo insediate. Certo, un più stringente controllo dei flussi migratori si impone, ma ritenere che questi fenomeni favoriscano l’arruolamento di attentatori è sbagliato. Si è avuta prova che gli atti criminosi sono stati compiuti da soggetti cresciuti in pancia ai Paesi europei stessi. La domanda da porsi è perché i sobillatori riescono a convincere che eseguire attentati sia giusto? Non è certamente per la diversa fede religiosa; forse fanno leva sullo scarso livello di integrazione ottenuto da coloro che si sono insediati in Europa e, più anticamente, sulle aggressive ed egoistiche politiche coloniali, che hanno prodotto lo sfruttamento di diversi paesi sottosviluppati. Sfruttamento che continua, sotto forme più subdole. Qualche peccato l’Europa ed anche gli Stati Uniti, ce l’hanno da farsi perdonare. E’ su questo che c’è da lavorare, per ottenere - probabilmente - dalla gran parte degli islamici, non solo la asettica deplorazione degli atti di terrorismo di matrice islamica, ma la collaborazione per contrastare il fenomeno. luciano losi cremona ***
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banche
con il cosidetto “bail in” nessuno può più sentirsi al sicuro Signor direttore, con il 2016 entrano in vigore le nuove norme europee sul cosiddetto “bail in” (letteralmente salvataggio interno). Le nuove regole, previste dalla direttiva Brrd (acronimo che sta per Bank Recovery and Resolution Directive), impongono di gestire le crisi degli istituti di credito utilizzando risorse private evitando così che il costo dei salvataggi gravi sui contribuenti e sul deficit. In altre parole lo Stato non potrà più intervenire direttamente nei fallimenti delle banche. Come per tutte le imprese private, in caso di crisi o di fallimento saranno i “proprietari” della banca, ovvero gli azionisti, i primi a pagare. Ecco una sintesi del vademecum messo a punto da Abi e consumatori per spiegare le novità ai risparmiatori, perché nel nuovo scenario delineato dalle norme europee dovranno essere più attenti e informati. Il “bail in” prevede una serie di misure preventive della crisi e, se queste risultassero non efficaci, un meccanismo di gestione della crisi stessa, arrivando alla risoluzione della banca. Tutto il processo avviene sotto il controllo e l’indirizzo delle autorità di risoluzione (Bce e Banca d'Italia). In caso di crisi, la procedura di risoluzione aggredirà per primo il capitale degli azionisti, ovvero dei “proprietari” della banca che vedranno azzerarsi il valore delle loro azioni. Solo se il loro contributo non è sufficiente, sono chiamati a intervenire i titolari di altre categorie di strumenti finanziari emessi dalla banca stessa secondo un ordine che incide sul rischio dell’investimento. La prima categoria di titoli ad essere aggredita sono le “azioni e altri strumenti finanziari di capitale”, attenzione quindi alle azioni di risparmio e alle obbligazioni convertibili in azioni emesse dall’istituto bancario in
FOCUS
E’ pericoloso percorrere in bici il Naviglio Civico
Egregio direttore segnalo una situazione di potenziale pericolo per i ciclisti in transito lungo il percorso ciclopedonale del Naviglio Civico riscontrato lo scorso 29 marzo. Infatti, il percorso in oggetto, nel tratto boscoso denominato “Sentiero dell’olmo”, in almeno tre punti presenta evidenti cedimenti del terreno i quali interessano anche il sentiero sul quale transitano numerosi ciclisti e pedoni ogni giorno. Il rischio di ulteriori frane appare comunque più che probabile, in modo particolare in caso di pioggia. Nei giorni scorsi siamo stati costretti a frenare improvvisamente per evitare di finire nei pericolosi avvallamenti a strapiombo sul corso del Naviglio Civico. E’ bello e si fa bella figura a parlare di piste ciclabili nuove di zecca, ma ritengo che sia ancora più importante - ed in questo caso anche urgente - garantire il transito in sicurezza sulle strutture già esistenti (anche queste realizzate con i soldi di tutti noi). francesco badalotti cremona
crisi. Solo quando si sarà azzerato il loro valore e questo non sarà sufficiente, si passerà ai “titoli subordinati senza garanzia”, attenzione quindi alle cosidette obbligazioni junior (quelle diventate famose con il crac delle quattro banche). Gli ultimi ad essere aggrediti sono i conti correnti superiori ai 100mila euro delle persone fisiche e delle piccole e medie imprese (per la parte eccedente ai 100mila euro). Fino a 100mila euro i depositi sono garantiti dal Fondo di garanzia dei depositi (la cifra sale a 200mila euro se il conto è cointestato, perché la garanzia non riguarda il conto in sé ma è stabilita - spiega la guida Abi - per ogni singolo depositante). Il risparmiatore che volesse dormire sonni tranquilli da lunedì dovrà rivolgersi a un’altra serie di strumenti finanziari che resteranno integri in caso di salvataggio interno, ovvero di “procedura di risoluzione” e che possono essere considerati sicuri. Insieme ai depositi fino a 100mila euro non saranno toccate le obbligazioni emesse dalla banca, ma questa volta coperte da una garanzia, ad esempio i covered bond che rientrano nelle obbligazioni senior. Volendo tirare le conclusioni si deduce: è finito il tempo del deposito o investimento fisso “sicuro”, che cresce con gli interessi e senza rischio! andrea Delindati cremona ***
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presa Di posizione
non spiego più la differenza tra democrazia a dittatura Signor direttore, continuare a replicare ai vari nostalgici, che persistono nelle loro fantasie e convinzioni storiche, credo non serva e non interessi nessuno ed è per questo motivo che sarà l’ultima volta che affronterò l’argomento. Sono talmente convinti della verità che raccontano da crederci pure loro. Quello che hanno fatto gli alleati, diciamo il mondo occidentale, lo sappiamo tutti. Quello che hanno fatto i nazifascisti durante i vent’anni di dittatura (qualcuno in meno per quanto riguarda i nazisti) lo si è saputo alla fine del conflitto. I prigionieri italiani nei campi di concentramento americani ed inglesi, (i cattivi) sono tornati tutti. Non altrettanto si può dire dei prigionieri nei lagher tedeschi (i buoni), comprese migliaia di italia-
ni. Questa è la differenza tra democrazia e dittatura. Se lo mettano bene in testa i sostenitori di certe ideologie! Massimo pelizzoni Gussola ***
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confinDustria
speriamo che con boccia riprenda il confronto con i sindacati Egregio direttore, nel rivolgere a Vincenzo Boccia gli auguri della Cgil per la sua designazione a presidente di Confindustria, auspichiamo che con la sua elezione, che sarà resa ufficiale dall’assemblea generale, possa riprendere il confronto tra sindacati e associazione degli industriali. La necessità di rilanciare i temi dello sviluppo del Paese e dell'innovazione del sistema produttivo, sollecitano il rilancio dell'iniziativa delle parti sociali. La proposta unitaria dei sindacati per un moderno ed innovativo sistema di relazioni industriali va in questa direzione. Per questo riteniamo importante che possa essere avviato quanto prima il confronto anche con Confindustria. franco Martini Segretario confederale Cgil ***
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fonDazione san DoMenico
i consiglieri devono informarsi su come vengono spesi i soldi
Egregio direttore, M5S Cremasco ha forti preoccupazioni circa la “nuova” gestione della Fondazione San Domenico, sia in termini di trasparenza sia di disponibilità verso chi vuole capire come vengono spesi i soldi dei cittadini. Qualche settimana fa M5S ha ricevuto delle segnalazioni da parte di alcuni candidati al ruolo di direttore artistico, dubbiosi sulle procedure con cui era stato condotto il bando. Per avere una visione completa della situazione, abbiamo chiesto al presidente Strada i verbali del cda della Fondazione e di condividerli con tutti i consiglieri comunali, ma ci è stato risposto che non era possibile e che, al massimo, sarebbero stati disponibili solo in consultazione, esattamente com’era avvenuto nel 2013, quando denunciammo identico inaccettabile comportamento del prece-
dente cda, a seguito del “caso Marinoni”. Abbiamo, quindi, convocato il presidente Strada in commissione di Garanzia per condividere pubblicamente ed in sede istituzionale alcune nostre perplessità circa il bando ed, in generale, sull’operato della fondazione: vi era una eccessiva soggettività nei punteggi assegnati? A che titolo membri esterni al cda hanno partecipato alla commissione di selezione? Cosa si pensa di fare per fermare l'emorragia di iscrizioni al Folcioni? Quale è la qualità e l’attrattività della didattica e dell’attività concertistica dell’Istituto? Le risposte risentite del presidente non hanno consentito i dovuti approfondimenti e questi ed altri dubbi non sono stati fugati durante la seduta. M5S non mette in discussione l’autonomia delle decisioni di un cda, ma è bene ricordare che il Comune di Crema investe nel teatro circa 400mila € l’anno di soldi pubblici (quindi dei cremaschi), per un importo pari a metà del bilancio della Fondazione. Pertanto, è dovere di tutti i consiglieri fare domande, anche nel merito, su come vengano spesi questi soldi ed è dovere della Fondazione mostrare la massima disponibilità, di forma e di sostanza, affinché sia possibile dare esaurienti risposte a questi quesiti. Movimento 5 stelle cremasco ***
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colDiretti
bene l’allargamento della moratoria dei debiti con le banche Egregio direttore, «è un risultato importante, frutto del lavoro di Coldiretti. Un intervento certo e concreto, a sostegno delle imprese agricole in un periodo certamente difficile per pressoché tutti i nostri comparti, con i prezzi dei prodotti che non pagano neppure i costi di produzione. E’ una boccata d’ossigeno, che naturalmente deve essere accompagnata da altri urgenti provvedimenti, a partire dall’impegno sul piano comunitario per ottenere subito l’obbligo di indicare la provenienza in etichetta per tutti i prodotti, a partire dai derivati da carne e latte”. E’ quanto afferma il presidente di Coldiretti Cremona, Paolo Voltini nel commentare positivamente l’annuncio di un “allargamento” della moratoria dei debiti con le banche. Dopo l’accordo tra ministero delle Politiche Agricole e
Abi, il gruppo Intesa Sanpaolo ha infatti deciso di estendere i benefici per ulteriori 12 mesi, portando così la misura a 42 mesi per la filiera lattiero casearia e a 24 mesi per l’intero settore agroalimentare. «Si tratta di un altro passo in avanti a favore delle aziende agricole, che nasce dal costante impegno di Coldiretti per creare una rete di sostegno al settore, provato da un drammatico crollo dei prezzi all’origine», ha evidenziato Ettore Prandini, vice presidente nazionale di Coldiretti e presidente di Coldiretti Lombardia, che ha partecipato questa mattina a Milano alla presentazione dell’accordo di collaborazione tra ministero delle Politiche Agricole e Intesa Sanpaolo. Il gruppo bancario ha inoltre deciso di mettere a disposizione delle imprese lombarde un plafond di 1,2 miliardi di euro in 3 anni per promuovere crescita e lavoro, risorse che potenzialmente potrebbero generare in Lombardia 3,5 miliardi di euro di nuovi investimenti. Il presidente di Coldiretti Lombardia, Ettore Prandini ha definito l’ampliamento della moratoria sui debiti “un esempio virtuoso che ci auguriamo venga presto seguito da tutti gli istituti di credito”. «Il potenziamento della moratoria sui debiti – spiega la Coldiretti regionale – diventa ancora più strategico in un territorio, come quello lombardo, che produce il 40% del latte italiano, raccoglie il 42% di tutto il riso coltivato a livello nazionale e rappresenta il 40% dei prodotti suinicoli italiani. L’intero comparto agricolo offre lavoro a più di 79 mila persone e genera oltre il 10% dell’intero Pil regionale». coldiretti cremona ***
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provocazione
simpatici coloro che confessano di non fidarsi di te Egregio direttore, che simpatici sono coloro che spavaldamente ti dicono di non fidarsi di te e non capiscono che è il primo motivo per cui non ti fidi di loro. pietro ferrari cremona ***
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poste
ancora una volta vengono messi in discussione servizi fondamentali Egregio direttore, «in questi giorni diversi sindaci lombardi sono stati destinatari di alcune comunicazioni da parte di Poste Italiane spa in merito alla riduzione del servizio agli utenti negli uffici dei loro Comuni. Tali riduzioni di servizio riguardano la contrazione dell’orario di apertura degli sportelli o la dilazione dei termini di consegna della corrispondenza. Queste decisioni sono purtroppo state prese unilateralmente da Poste Italiane spa, senza una previa interlocuzione con i Comuni, sulle cui comunità si scaricano ora le scelte aziendali. L’iniziativa unilaterale dell’azienda è in evidente contrasto con l’intesa a cui si era giunti rispetto alle attività di concertazione su eventuali nuovi provvedimenti riorganizzativi dell’attività degli uffici postali periferici. Ancora una volta vengono quindi messi in discussione servizi fondamentali per la cittadinanza, che devono essere garantiti quotidianamente a tutti, cittadini e imprese. Come Anci Lombardia chiediamo quindi la tempestiva riconvocazione del tavolo regionale di confronto con Poste Italiane spa al fine di individuare soluzioni concordate alle problematiche lamentate dai Comuni». Questa la dichiarazione di Roberto Scanagatti, presidente di Anci Lombardia, all’indomani della decisione di Poste Italiane spa di rivedere il piano dei servizi nei Comuni.
anci lombardia
previsioni meteo a cura di Dominique citrigno per spazioMeteo.com e Meteowebcam.it
sabato 2 aprile
DoMenica 3 aprile
luneDi’ 4 aprile
MarteDi’ 5 aprile
MercoleDi’ 6 aprile
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Sabato 2 Aprile 2016
Arti marziali - Grande risultato
Shotokan Karate Do in luce a Gerenzano Primo su 33 società
Sopra il gruppo dei giovani atleti, in basso quello dei “grandi”. Nell’altra foto il Maestro Claudio Lena col docente Enzo Failla a Ostia Lido
Grandissimo risultato per lo Shotokan Karate Do del Maestro Claudio Lena alla 1ª tappa del Circuito Csen Lombardia a Gerenzano (Varese). Il Team Giallo-Blu composto da 24 atleti, si è distinto nelle varie categorie di età e cintura, nelle diverse prove di: Percorso, Palloncino, Kata Individuale e Kata a Squadre. Ottime le prestazioni delle Squadre giovanili Esordienti A, Esordienti B e Cadetti che alla prima uscita del 2016 hanno trionfato conquistando un primo posto, due secondi posti e un terzo posto. Fantastici riscontri arrivano anche dagli atleti più piccoli, nelle prove di Percorso e Palloncino, dove hanno dato prova di grande impegno e capacità tecnico-tattiche, guadagnando ben 44 punti utili per rimpinguare la Classifica generale. Al termine dell’avvenimento agonistico, il Team del Maestro Claudio Lena ha trionfato posizionandosi al primo posto assoluto, con 246 punti sulle 33 Associazioni Sportive presenti a Gerenzano; oltre 650 le prove disputate; sicuramente lo Shotokan Karate Do ha dimostrato un altissimo livello soprattutto nella specialità Kata, dove sono giunti ben 10 primi posti, 9 secondi posti e 5 terzi posti. Un particolare ringraziamento va a tutti i genitori e agli accompagnatori, che con un fantastico tifo hanno supportato tutti gli atleti della società casalasca durante la giornata.
CASALMAGGIORE
casalmaggiore@ilpiccologiornale.it
Municipia strappa l’accordo A poche settimane dalla firma, esce dalla convenzione di Polizia Locale: troppe spese. In vista una lite legale?
C
di Vanni Raineri
olpo di scena sul progetto Eridanus, la convenzione tra più unioni e comuni sulla gestione del servizio di Polizia Locale, e non è certo il primo nella storia di Municipia. In pratica l’unione, che comprende i Comuni di Scandolara Ravara, Motta Baluffi e Cingia de’ Botti, ha deciso di recedere dall’accordo firmato con le unioni Palvareta Nova e Foedus e col Comune di Bozzolo. Dopo la decisione di non aderire da parte dei Comuni di Gussola, Martignana Po e Torricella del Pizzo (che si stanno unendo a loro volta), ecco dunque una nuova doccia gelata sul progetto, e in particolare sulla possibilità di accedere ai contributi agognati per iniziative di questo genere. Il che potrebbe comportare una lite tra i Comuni rimasti e quelli che hanno deciso di stracciare l’accordo già sottoscritto. La decisione è stata presa nel corso dell’assemblea di Municipia che si è tenuta mercoledì sera a Cingia de’ Botti, ed è stata ufficializzata nel corso della giunta dell’unione (di cui fanno parte di tre sindaci) che si è svolta ieri mattina. Tecnicamente il recesso è doppio: il lotto A riguarda il progetto “Unioni... insieme per la sicurezza”, il lotto B il progetto “Eridanus”. La convenzione era
stata sottoscritta dai 12 comuni (Bozzolo e le tre unioni, appunto) il 12 gennaio, e riguardava la gestione associata delle funzioni di Polizia Locale. La giunta di Municipia ha richiamato gli accordi sottoscritti, e la partecipazione ai bandi per l’assegnazione di finanziamenti destinati alle unioni, bandi che vedono capofila l’unione Foedus. Il recesso, afferma la delibera subito pubblicata, è stato deciso “in quanto risultano cessate le premesse che hanno portato la condivisione iniziale”. Nel contempo è stato conferito al presidente dell’unione, il sindaco di Scandolara Velleda Rivaroli, il mandato d effettuare tutti gli atti conseguenti anche in merito al recesso dalla partecipazione al bando Regionale. Si richiama la legge che prevede: “nel caso di scioglimento o di recesso dalla forma associativa prima del termine di 5 anni, le Amministrazioni uscenti sono tenute alla restituzione pro quota dei finanziamenti regionali ricevuti. Si prevede altresì la revoca del contributo assegnato nel caso in cui si accerti la non sussistenza delle condizioni per l’accesso al finanziamento”. A pesare è stato il parere del Revisore Contabile, che afferma: “Una convenzione dovrebbe migliorare la qualità dei servizi e contenere la spesa di gestione, nel rispetto dei principi di efficacia ed efficienza e, da una verifica dei dati conta-
Una foto scattata poche settimane fa e già “sbiadita”: Velleda Rivaroli (Scandolara Ravara, seconda da sinistra) e Simone Agazzi (Motta Baluffi, terzo), hanno salutato
bili, sembrerebbe che tali obiettivi non vengano raggiunti. Pertanto posso solo esprimere una valutazione personale negativa, in particolare nel merito del contenimento dei costi e dei riflessi negativi sul bilancio”. Di conseguenza, i tre sindaci hanno deciso di recedere e di trasmettere la variazione di partenariato alla Regione Lombardia. Gli effetti non sono minimi: l’abbassamento da 12 a 9 (meno dei 10 previsti) enti associati comporta l’assegnazione di un punteggio inferiore rispetto al progetto originario. Gli effetti non saranno immediati. Per
alcuni mesi la convenzione verrà rispettata. Poi, entro il 2016, i tre comuni di Municipia usciranno, facendo sì che gli agenti comandati da Guido Stradiotti scenderanno da 7 a 5. Come affermato in delibera, Municipia rinuncerà alla sua parte del contributo, ovviamente, ma se la fuoriuscita mettesse a repentaglio anche il contributo (o una sua parte) spettante agli altri comuni si aprirebbe un problema. E forse, chissà, una lite legale con richiesta di risarcimento del danno. Ipotesi esclusa da Velleda Rivaroli: «L'uscita di Municipia non comporterà danni economici agli altri Comuni».
La polemica del cancello a Gussola: cancellata la scritta contestata GUSSOLA – Si è conclusa nel migliore dei modi, grazie alla comprensione di tutti, la vicenda del cancello con la scritta “Allahu Akbar” che tante polemiche aveva suscitato a Gussola. Già sabato mattina la parte del cancello riportante la scritta, come si nota nella foto, era stata rimossa. Il motivo ufficiale della rimozione sarebbe il mancato rispetto di conformità rispetto al progetto presentato dai pro-
prietari all’Ufficio Tecnico Comunale. Secondo il progetto infatti l’intero cancello doveva essere cieco, chiuso quindi completamente alla visuale dall’esterno. Gli amministratori comunali, in primis il sindaco Stefano Belli Franzini, hanno biasimato alcuni dei messaggi polemici da parte dei concittadini, che hanno assunto toni razzisti. La pronta rimozione è stata favorita dallo spirito di comprensione da parte dei proprietari. E’ chiaro a
Con Aido “Insieme per la vita”
tutti che il messaggio in sé è da considerarsi innocente, ma dato il momento storico poteva suonare come una provocazione dopo i recenti episodi di attentati terroristici. I proprietari hanno dimostrato sensibilità nei confronti della popolazione gussolese, che a questo punto dovrà tenerne conto. Si spera che il buon esito della vicenda favorisca l’apertura di un dialogo costruttivo nella comunità.
Progetto di sensibilizzazione avviato nelle scuole del Casalasco-Viadanese
Nelle scuole superiori del CasalascoViadanese verrà realizzato nell’anno in corso il progetto “Insieme per la vita”. Già nel mese di marzo si sono tenuti alcuni incontri: due all’Istituto professionale Santa Chiara, due all’Istituto Superiore G. Romani, entrambi a Casalmaggiore, e tre all’Istituto Sanfelice di Viadana. Il corso ha già avuto un ottimo gradimento da parte dei docenti e l’interessamento degli studenti su un problema complesso che riguarda la cultura della donazione di organi, tessuti e cellule a scopi terapeutici. I ragazzi in particolare sono rimasti entusiasti del contatto diretto con i trapiantati di organo, donatori di rene e di midollo osseo, che con parole semplici hanno illustrato la loro esperienza di vita. «Abbiamo iniziato dalle scuole supe-
riori – afferma il presidente Aido Casalmaggiore Ferruccio Mazzini -, ma durante il 2016 è nostra intenzione di svilupparlo anche nelle scuole medie ed elementari che si mostreranno interessate. Siamo convinti che questo progetto impostato non in modo istituzionale ,ma come una semplice chiacchierata fra amici, abbia lasciato il segno centrando sicuramente il bersaglio che ci eravamo prefissi di sollecitare la coscienza degli studenti stessi a divulgare da protagonisti la cultura della donazione di organi tessuti e cellule verso i propri compagni di studi, amici e famigliari, perché senza la dovuta informazione non ci possono essere donazione e senza donazioni non ci possono essere trapianti in quanto da una vita che si spegne altre possono risorgere».
«Anche se le donazioni ed i relativi trapianti – prosegue Mazzini - sono in aumento, l’emergenza non è affatto sconfitta in quanto al 31 dicembre 2015 le persone in lista di attesa per un trapianto erano 9070 ed al 31 marzo 2016 sono salite in soli tre mesi a 9285, dati che si possono rilevare ogni giorno sul sito internet Sistema Nazionale Trapianti. Per questo Aido è impegnata costantemente nella divulgazione della cultura della donazione nelle scuole e verso la cittadinanza al motto “Noi per loro” (che è il titolo della nostra rivista semestrale provinciale). Noi che abbiamo la fortuna di essere in salute e loro che sono meno fortunati di noi perché, non curabili, necessitano di un trapianto per alimentare la loro speranza di una vita dignitosa». Quindi un annuncio: «Ricordiamo per
chi può essere interessato, che siamo pronti, con l’apporto del settore Aido Scuola Provinciale grazie a Monica Bonardi, ad organizzare corsi di formazione per informatori per la divulgazione della cultura della donazione nelle scuole. Basta chiamare il numero 349/2955350».
Casalmaggiore
Sabato 2 Aprile 2016
Villa Medici torna scrigno dell’arte con Bargoni SAN GIOVANNI IN CROCE – Villa Medici del Vascello torna ad occupare quel ruolo di scrigno dell’arte che fu del Rinascimento. Dal 30 aprile al 19 giugno ospiterà infatti la mostra di uno dei maggiori esponenti dell’arte informale, vale a dire Giancarlo Bargoni. A suffragare la portata dell’even-
to, basti dire che il testo critico è stato firmato da Vittorio Sgarbi, che parteciperà alla presentazione nel corso dell’opening, che si terrà sabato 30 aprile alle ore 17. “La mostra “Grandi formati” rimarrà aperta ogni venerdì srea, sabato pomeriggio e domenica e festivi sia mat-
tina che pomeriggio. L’evento è stato anticipato da una conferenza stampa, alla presenza dell’artista, che si è tenuta sabato scorso a Villa Medici. A curare la mostra sarà Dndolando Arte, che era presente con Barbara Sereni, oltre ovviamente al sindaco Pierguido Asinari.
Piadena villaggio della musica
Tra oggi e domani si tiene “Note d’Autore”, decine di appuntamenti in diversi punti del paese
E’
di Vanni Raineri
una scommessa importante quella che ha deciso di fare Piadena. Un investimento, non solo economico ma di sforzi congiunti, che si spera abbia il giusto riconoscimento. Sperando che il meteo dia il suo contributo (ma gli eventi si terranno a prescindere dalle condizioni climatiche), tra oggi e domani la musica si impadronirà di Piadena, grazie a “Note d’autore”, Festival di Musica e Letteratura Musicale. L’evento è promosso dal Comune di Piadena in collaborazione con la locale Pro Loco col patrocinio di Regione Lombardia e del Comune di Accettura, oltre al sostegno di diversi sponsor. La presentazione ufficiale è avvenuta il 12 marzo alla presenza dell’assessore alla Cultura di Piadena Marica Dall’Asta, dell’ideatore e direttore artistico del Festival Pierguido Asinari e dal responsabile organizzativo Franco Sgrignoli. Nei giorni scorsi è stato attivato il sito festivalnotedautore.it, grazie al quale è possibile verificare i luoghi, gli ospiti e il programma degli appuntamenti. Diciamo che in due sole giornate Piadena ospiterà ben 44 eventi musicali o legati alla letteratura musicale, con ampia varietà di generi e stili, musica antica e moderna, popolare e colta. Luoghi civili e religiosi ospiteranno incontri, performance, concerti veri e propri, riflessioni. Come annunciano gli organizzatori, si creerà così “un piccolo villaggio globale della musica e della letteratura, un crocevia tra culture ed esperienze, un intreccio di percorsi artistici e umani”. Ci saranno personaggi noti e meno noti, e ognuno avrà la possibilità di farsi una personale scaletta degli eventi da seguire, conscio del fatto che assistere a tutti non sarà possibile. Scommessa tra le scommesse, Piadena spera di coinvolgere soprattutto i giovani. I giovani sono una parte importante dei 143 artisti che saranno impegnati, ma dovranno essere una parte importante anche di chi deciderà di passare il week end, o anche solo una giornata o una sua parte, nel villaggio globale di Piadena. Ovviamente in questa sede non è possibile presentare il programma completo di incontri e concerti. Diamo però uno sguardo ai 10 luoghi prescelti e alla loro “destinazione”. 1 Piazza Garibaldi Qui si terrà “Frammenti” (di prosa, di poesia, di musica, allo scoccare di ogni ora). 2 Chiostro dei Girolamini Ospiterà “Generazione di fenomeni”,
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DIALOGO CON TERSILIA FEDERICI Oggi pomeriggio alle ore 16.30 la Biblioteca civica di Casalmaggiore ospiterà l’incontro con l’autrice Tersilla Federici, che presenterà il libro “L’oro che la nebbia nasconde” (La schiava Turca), poesia dedicata a Giulia Gonzaga. L’autrice Tersilla Federici dialogherà con Sonia Sbolzani. L’evento è promosso e organizzato dall‘Associazione culturale aliMenti, nata nell’ottobre 2011 per promuovere e divulgare le arti e la cultura in tutte le forme. Tersilla Federici, nata a Mantova, finalista al Premio Internazionale di poesia “Memorial Gennaro Sparagna” 2008, finalista alla prima edizione del Premio Internazionale di Poesia “Satura città di Genova 2010”, con l’Editore Sommetti ha pubblicato nel 2003 “Con la metrica de cuore” e, nel 2007, “Il Ramo e la Stella”. Tersilla Federici vive e lavora a Sabbioneta. Appassionata di letteratura e d’arte, molte delle sue poesie sono incluse in antologie e sono state pubblicate su numerose riviste.
SHERLOCK HOLMES PER RAGAZZI
I nove luoghi di Piadena (il decimo è a Drizzona) in cui si svilupperà “Note d’Autore”. Sotto nell’articolo il riferimento numerico
vale a dire esibizioni di talenti under 20 e ragazzi prodigio. 3 Museo Archeologico Platina (Sala Rossa) Una sorta di conversazione tra testo e note, chiamata “Parole, note e parole”. 4 Biblioteca Civica Qui si terranno i dialoghi a due chiamati “Lo scrittore e il musicista”, un confronto di opinioni davanti a un’opera. 5 Giardini pubblici E’ lo spazio per i concerti, con “... &pop&jazz&folk&rock”. Solisti e gruppi musicali proporranno le loro performance fatte di brani editi e inediti, di cover e improvvisazioni in una vasta gamma di generi. 6 Istituto Comprensivo G.M. Sacchi (Sala polivalente) La scuola ospita temi scolastici, e dunque ecco “Scrivo, suono, canto, ballo”, con le esibizioni degli allievi della scuola di musica “Il Ritornello” e di altre scuole musicali. 7 Centro Civico Qui il pubblico avrà la possibilità di incontrare personaggi noti del mondo della musica e della letteratura musicali grazie a “Incontri con...”. 8 Chiesa della Cattedra di San Pietro (Vho) Un luogo sacro che ospiterà la musica di grandi compositori, con “La musica dal cielo”. Si ascolteranno pagine importanti della letteratura e della musica occidentale a conclusione delle due giornate del Festival 9 Villa Magio-Trecchi (Sala Rosa) Ospiterà “Un libro, un corpo, uno strumento”, ovvero letture teatralizzate scandite dalle note di uno strumento mu-
sicale suonato dal vivo e magari della perfomance di un ballerino. 10 Casa delle Arti e del gioco Mario Lodi (Drizzona) Unica sede extra-piadenese, ma a poca distanza, e nell’ambito dell’unione. D’altronde come si poteva escludere la casa del grande Maestro? Che ospiterà, manco a dirlo, “Musicainfiaba”, una fiaba da vivere attraverso la suggestione musicale, ma chi pensa sia riservato solamente ai bambini sbaglia di grosso. Dunque ecco i dieci luoghi. Si parte alle ore 10 di oggi, sabato 2 aprile, proprio da Drizzona. Alle 11 protagonisti i bambini del Laboratorio di Musica della Scuola Primaria di Piadena all’Istituto Sacchi, poi nel pomeriggio pioggia di eventi, a partire dai tre che inizieranno alle ore 14; e poi altri 4 con inizio alle ore 15, con protagonisti Beethoven e De André; altrettanti alle ore 16, con Mozart, Ray Charles e Shorter. Alle 17 spazio a Gershwin, Chopin ma anche a rock e pop fino al tango. A quell’ora da segnalare al Centro Civico l’incontro con Celso Valli, produttore e arrangiatore, un vero numero uno del nostro paese che ha collaborato coi nomi più grandi della nostra musica , da Vasco a Ramazzotti, da Mina a Baglioni, da Celentano a Bocelli. A seguire, altri eventi alle 18 poi la pausa sino ai due appuntamenti serali: alle ore 21 concerto-lezione del Gruppo Padano al Museo Platina e “Musica e parole nella vita di Aldo Finzi” nella chiesa del Vho. Non meno ricca di appuntamenti la giornata di domani, domenica 3 aprile. Si inizia alle 11 nel Chiostro dei Girolamini da poco restaurato, con doppio piano-
forte e repertorio da Mozart fino a Einaudi. A mezzogiorno da segnalare al Museo Platina la presentazione in anteprima assoluta del cd “Cremona” con Marco Bragazzi. E poi musica di Bach, brani pop riarrangiati proposti in versione acustica, il rock Usa dei Brothers e l’incontro con Ricciarda Belgiojoso e la sua opera di valorizzazione dei compositori contemporanei. Alle 15 concerto al Sacchi di 23 violoncelli con colonne sonore di celebri film, e poi la fisarmonica del giovanissimo Andrea Coruzzi e il Recital per strumenti a plettro a Villa MagioTrecchi. Alle 16 la grande opera nel chiostro ma anche la tradizione popolare di Accettura, in Basilicata e un mix di jazz e soul ai giardini pubblici. Alle 17 un esame approfondito dei versi di Massimo Bubola e l’esibizione variegata e straordinaria nelle vie tra piazza Garibaldi e i giardini del gruppo folk “I Maggiaioli” di Accettura. Alle 18 al Centro Civico un altro ospite di rilievo: Walter Savelli, per 35 anni al fianco di Claudio Baglioni, esperienza che ha narrato in due libri e che arricchirà con aneddoti e racconti di 50 anni di musica italiana. La chiusura, alle ore 21, sarà affidata a “Kreisleriana”, l’opera scritta di getto da Robert Schumann ispirata all’amata Clara. Se il grande musicista dovette nascondere il suo amore, nella chiesa del Vho la splendida musica sarà accompagnata dalla lettura di lettere a Clara risalenti a quel periodo. Ce n’è per tutti i gusti dunque. Per approfondimenti visitare il sito ufficiale, per eventuali variazioni anche la pagina facebook. Da aggiungere che nelle due giornate rimarrà aperto alle visite il Museo Archeologico Platina.
Triplo appuntamento con la Stagione Teatro Ragazzi. Il Teatro delle Briciole presenta al Comunale di Casalmaggiore “Sherlock Holmes (alias Hero’s Hells)”, un progetto affidato a CollettivO CineticO, compagnia residente presso il Teatro Comunale di Ferrara “Claudio Abbado”. La prima rappresentazione avverrà mercoledì 6, la seconda giovedì 7 e la terza venerdì 8 aprile, sempre alle ore 10. Lo spettacolo, destinato alla Scuola Primaria, nasce dal concept di Francesca Pennini, che condivide regia e drammaturgia con Angelo Pedroni. In scena Giulio Santolini, Daniele Bonaiuti e Roberto Di Sarno.
SI PARLA DI MIELE, DONO DELLE API TORRICELLA DEL PIZZO - L’Agriturismo Torretta di via Marconi ospita venerdì 8 aprile un incontro dal titolo “I doni delle api”. Come noto, recentemente Torricella è stata premiata per gli ottimi risultati in apicoltura, e proprio dallo spunto di un miele qui prodotto e vincitore del premio 11° Concorso Mieli Cremonesi” arriva l’idea della serata. Alle ore 21 la Torretta ospiterà l’appuntamento organizzato da Apac (Associazione Produttori Apistici Cremonesi). Il titolo come detto è “I doni delle api”, sottotitolo “Ambiente, frutta e verdura, prodotti dell’alveare: sostenibilità”. Dopo i saluti del sindaco Emanuel Sacchini, interverranno la presidentessa Apac Esterina Mariotti e l’esperto apistico Irene Pavesi, “sommellier del miele” che ne illustrerà le caratteristiche.
TOMBOLA A FAVORE DI CARDIOLOGIA GUSSOLA – Tombola benefica questa sera a Gussola, grazie al Circolo AuserInsieme. L’appuntamento è al Centro Culturale alle ore 21. Parte del ricavato sarà devoluto all’Ospedale Oglio Po per l’acquisto di attrezzatura inerente alla prova da sforzo del reparto di Cardiologia. Alla serata, cui sono invitati tutti i cittadini, sarà presente il dottor Luigi Borghesi.
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Fotovoltaico, il futuro è “green”
A Cremona e provincia si è assistito ad un aumento delle richieste, complici gli sgravi fiscali e la sempre maggior efficienza degli impianti l fotovoltaico è una tecnologia che produce energia elettrica sfruttando le radiazioni solari attraverso specifici pannelli posti sui tetti degli edifici, o sul terreno tramite apposite strutture, grazie al silicio di cui sono composti. Questi, detti anche moduli e formati da celle, si differenziano dai pannelli degli impianti solari termici, che producono invece calore per scaldare l’acqua (sanitaria e/o del riscaldamento). LA RICHIESTA SUL NOSTRO TERRITORIO - Sono centinaia le richieste presentate alla Regione nell’ultimo periodo. Il 28 gennaio sono state approvate le “Misure di incentivazione per la diffusione dei sistemi di accumulo di energia elettrica da impianti fotovoltaici e di sistemi di ricarica domestica per i veicoli elettrici”; al loro interno trova spazio anche il “Bando di contributi per sistemi di accumulo di energia elettrica da impianti fotovoltaici” (bando a sportello con una dotazione finanziaria di 2 milioni di euro, che in futuro potrebbero anche aumentare) destinato a soggetti pubblici e privati residenti in Lombardia. Anche a Cremona e provincia il mercato del fotovoltaico sembra aver subito una forte accelerazione e sempre più persone si rivolgono ad aziende operanti sul territorio come, ad esempio, l’Ares Energie di Torricella del Pizzo. Se in centro città a causa dei vincoli dettati dalla Sopraintendenza non è possibile installare questi impianti, in periferia e nei comuni è un procedimento che sta prendendo sempre più piede. Questo vale per i privati, ma anche per gli enti pubblici. I VANTAGGI - Ecco i sette principali vantaggi del fotovoltaico: 1. Il risparmio è garantito - Il fotovoltaico permette di ridurre i costi in bolletta: anziché puro consumatore il proprietario di un impianto fotovoltaico diventa produttore di energia. E il prezzo di vendita dell’energia prodotta è, di fatto, superiore rispetto a quello di acquisto. Si continua a pagare le bollette all’utility con la quale è stato sottoscritto il contratto, beneficiando periodicamente di alcune compensazioni secondo il cosiddetto sistema di “scambio sul posto”, una modalità che permette al proprietario dell’impianto fo-
mentale verso una consistente autosufficienza energetica.
5. La manutenzione è minima Una verifica annuale del funzionamento è consigliabile, anche se a oggi non obbligatoria: oltre che per controllare i componenti e la taratura del contatore, serve anche per pulire l’impianto (intervento questo che può fare incrementare le prestazioni anche del 3-5%). Sugli impianti datati si possono poi prevedere migliorie che, a fronte di una spesa contenuta, fanno alzare il rendimento del 30% senza aumentare la potenza dell’impianto.
tovoltaico di essere collegato alla rete elettrica nazionale, nella quale può immettere l’energia prodotta che non ha immediatamente consumato, ma anche prelevare quella necessaria nei momenti in cui l’impianto non produce. Sarà poi riconosciuto un contributo dal Gse (Gestore servizi energetici) in rapporto alla quantità di energia data alla rete.
2. L’energia è pulita - L’installazione di un impianto fotovoltaico è una scelta che rispetta l’ambiente poiché contribuisce a ridurre lo sfruttamento di risorse naturali esauribili e inquinanti e al contenimento delle emissioni nocive. Chi lo fa contribuisce in prima persona al raggiungimento degli obiettivi di efficienza energetica che l’Unione Europea impone a tutti gli Stati membri, Italia compresa.
3. E’ una tecnologia sempre più evoluta - La sempre crescente attenzione per la tutela dell’ambiente ha permesso in questi anni investimenti notevoli nel settore delle energie rinnovabili. Un processo continuo di ricerca e innovazione che ha portato a prodotti sempre più efficienti, leggeri e poco ingombranti al servizio dell’utente e con costi sempre più bassi. Gli impianti fotovoltaici oggi sono economicamente più accessibili rispetto a qualche anno fa. La spesa si è abbassata anche del 75%. 4. La corrente è da subito disponibile - E’ possibile utilizzare l’energia elettrica prodotta dal proprio impianto nel momento stesso in cui viene prodotta, senza quasi doverne prelevare dalla rete nazionale. Grazie ai sistemi di accumulo, inoltre, si può immagazzinare l’energia prodotta in modo da poterla utilizzare nei momenti in cui l’impianto non ne produce (per esempio nelle ore notturne). Queste tecnologie costituiscono un passo fonda-
6. Si recuperano i costi - L’installazione di un impianto fotovoltaico residenziale rientra nelle opere finalizzate al risparmio energetico, con impiego di fonti rinnovabili. La Legge di Stabilità 2016 ha confermato le detrazioni del 50% per le ristrutturazioni edilizie (e il fotovoltaico residenziale) e quelle del 65% per l'efficienza energetica. Per usufruire della detrazione è necessario che l’impianto sia destinato a far fronte ai bisogni energetici di un’abitazione e sia posto direttamente al servizio di questa. Tali interventi possono essere realizzati anche in assenza di opere edilizie propriamente dette, con un’idonea documentazione attestante il conseguimento di risparmi energetici in applicazione della normativa vigente in materia. 7. L’immobile acquista valore Tra gli interventi di riqualificazione energetica, l’installazione di un impianto fotovoltaico è una delle soluzioni più efficaci per ottenere un notevole risparmio energetico (ed economico). La riduzione dei prelievi dalla rete permette un aumento dell’efficienza energetica della casa, con la diretta conseguenza della scalata alle lettere che identificano la classe energetica dell’immobile e quindi dell’aumento del suo valore commerciale.
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a porta blindata, è uno dei serramenti anti-intrusione più utilizzati per rendere sicura la casa. Ne esistono di diversi tipi, classificati con una numerazione che va da 1 a 6 in base alla resistenza. La blindatura è regolamentata dalla normativa europea Uni Env 1627.
Per quel che riguarda la classificazione, essa avviene dopo il superamento o meno di una “prova di tipo”, o prova del prototipo ingegnerizzato presso un istituto di prove specializzato. La resistenza della porta determina poi il suo impiego. Ecco la classificazione in base alla normativa Uni Env 1627: - CLASSE 1: lo scassinatore tenta di forzare la porta usando la violenza fisica (spinte, urti, spallate, sollevamento, strappo). Esempi di utilizzo: porte caposcala con rischio normale, porte di magazzini di merce di basso valore intrinseco. - CLASSE 2: lo scassinatore cerca di forzare la porta usando attrezzi semplici (cacciaviti, tenaglie, cunei). Esempi di utilizzo: porte caposcala con rischio considerevole, uffici di edifici industriali, ville. - CLASSE 3: lo scassinatore tenta di entrare usando, in aggiunta a quanto sopra, un piede di porco. Esempi di utilizzo: porte caposcala con rischio considerevole, uffici di edifici industriali, villette signorili. - CLASSE 4: lo scassinatore usa, in aggiunta a quanto sopra, seghe, martelli, accette, scalpelli e trapani portatili a batteria. Esempi di utilizzo: uffici di banche, orologerie, ospedali, impianti e laboratori industriali, ville signorili. - CLASSE 5: lo scassinatore usa, in aggiunta a quanto sopra, attrezzi elettrici, trapani, seghe e sciabola, mole ad angolo con un disco massimo di 125 mm di diametro. Esempi di utilizzo: banche, orologerie e gioiellerie, protezione di documenti riservati, ambienti militari in genere ad ambasciate.
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Porte blindate: l’importanza della scelta Ne esistono di vari tipi, tutti classificati in base alla normativa europea Uni Env 1627
stabiliti dalla norma. Particolare attenzione è posta sul cilindro, il meccanismo che permette, tramite l’inserimento della chiave, la mandata o il ritiro degli elementi che chiudono la porta. Siccome solitamente è proprio su questo elemento che si concentrano gli sforzi degli scassinatori per superare la porta blindata (attraverso l’uso di vari attrezzi, trapani, agenti chimici e microesplosivi), anch’esso ha una sua particolare certificazione europea ovvero la Uni En 1303:05 che ne stabilisce i requisiti di durata e resistenza agli attacchi. Se acquistate una porta blindata, chiedete specificatamente le caratteristiche del cilindro e l'eventuale classe di certificazione.
- CLASSE 6: lo scassinatore usa, in aggiunta a quanto sopra, attrezzi elettrici con alta potenza, trapani, seghe a sciabola e mole ad angolo con un disco di 230mm di diametro al massimo. Esempi di utilizzo: banche, orologerie e gioiellerie, impianti nucleari, protezione di documenti riservati, ambienti militari ed ambasciate.
Per le classi dalla 2 alla 6, la certificazione della porta blindata è subordinata alla resistenza di effrazione per prova di attacco reale (simulato), effettuata da persone specificamente preparate. La prova è preceduta da un pre test, volto ad individuare le aree più deboli tra cui gli elementi di chiusura della porta, le
parti mobili, gli accessori e altre aree rilevanti. Sia la prova di attacco sia il pre test vengono filmati dall'istituto certificatore. In funzione della classe sono richiesti tempi netti massimi operativi di attacco dai 3 ai 20 minuti, mentre i tempi totali, che includono i tempi per le preparazioni degli attrezzi, di osservazione e di ri-
poso vanno da 15 a 50 minuti. Gli attrezzi impiegabili sono individuati in 5 gruppi distinti per tipologia, dimensioni e potenza. Siccome la serratura è parte integrante della porta, se una porta blindata ha una classificazione certificata in base alla Uni Env 1627, anche la serratura deve aver superato i test
La resistenza allo scasso o all'effrazione di una porta blindata riguarda anche l'ancoraggio della porta stessa all'edificio. Una porta solida ma ancorata ad un muro non resistente può permettere comunque una agevole intrusione. Se la muratura è fragile è necessario rinforzare la parete sia sul lato su cui viene ancorata la porta, sia sul lato della serratura. Il metodo comune per rinforzare la parete è l'applicazione di una rete metallica elettrosaldata lungo i 3 lati della porta per una lunghezza determinata in base al muro interessato (comunque dell'ordine di decine di centimetri sino al metro). La rete deve essere applicata sotto l’intonaco che, se necessario, va rifatto. Oltre a questo è possibile rinforzare il tutto con prodotti (miscele cementizie) che si applicano ad iniezione. È l’installatore che, dopo un sopralluogo, indica la soluzione migliore per rafforzare la parete.
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Intervenire sulla copertura dell’edificio è fondamentale per preservare l’intera costruzione e garantirne il comfort termico
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Tetto: quando occorre fare manutenzione
LA MANUTENZIONE ORDINARIA - Oltre che effettuarli eccezionalmente, per esempio a causa di eventuali danni o anomalie riscontrate con un’ispezione su porzioni di superficie limitate, interventi di semplice manutenzione devono essere previsti anche periodicamente e programmati in funzione della tipologia e dei materiali del manto di copertura. Le operazioni più comuni di manutenzione ordinaria consistono in: pulizia e rimozione di depositi, detriti, foglie e altro; ricollocazione di elementi di copertura disallinea-
ti o comunque fuori posto; sostituzione di elementi danneggiati; ripristino dei dispositivi di ancoraggio degli elementi di copertura. Che si tratti di una casa singola o di un edificio a più piani, bisogna informarsi presso i competenti uffici comunali per verificare la necessità di pratiche edilizie di autorizzazione per le quali può essere richiesto l’incarico a un progettista abilitato. A seconda dell’entità dei lavori è poi necessario verificare come adempiere alla normativa in materia di sicurezza dei lavori edili (ci si informa sempre presso il Comune dove è situato l’immobile). Normalmente i semplici interventi di manutenzione ordinaria non richiedono la redazione e la consegna di pratiche edilizie; potrebbe però essere necessario seguire l’iter burocratico per l’occupazione di suolo pubblico nel caso si debba montare un ponteggio su strade o marciapiedi. Bisogna anche accertarsi dell’eventuale esistenza di vincoli di natura paesaggistica o architettonica che disciplinano o limitano l’utilizzo di alcuni materiali. Quando la copertura è un “luogo di lavoro” è obbligatorio fare uso di dispositivi di protezione individuale se non ci sono quelle collettive quali parapetti e
on cadenza annuale va sempre prevista un’accurata ispezione visiva dello stato del manto di copertura (compresi colmi, converse e impianti di smaltimento delle acque meteoriche) per verificare l’esistenza di eventuali danni e, nel caso, intervenire tempestivamente. E’ consigliabile effettuare ulteriori controlli anche dopo eventi meteorologici eccezionali, quali abbondanti nevicate, forti grandinate o tempeste di vento. Insieme al controllo visivo dall’esterno, è utile effettuare anche un controllo dall’interno, cioè dal sottotetto accessibile, al fine di individuare l’esistenza di possibili segnali di infiltrazioni d’acqua, come macchie d’umido o formazione di muffe. I possibili e più comuni problemi che si possono riscontrare all’esterno sono: fessurazione, rottura o spostamento localizzato di tegole; formazione di accumuli di detriti e depositi fra gli elementi di copertura, che con il tempo possono provocare infiltrazioni; formazione di depositi che possono ostruire i canali di raccolta e smaltimento delle acque, con conseguenze dannose anche per le murature. La raccolta e lo smaltimento delle acque meteoriche è davvero fondamentale, sia per la durata del tetto sia per quella della struttura sottostante. Per questo motivo diventa indispensabile far sì che gli appositi canali (in ghisa, rame, pvc) siano sempre puliti e liberi da depositi. Si evitano anche interventi di manutenzione più drastici e costosi. Per determinate altezze (indicativamente 11-15 metri) la pulizia può essere effettuata con speciali aspiratori che permettono di ridurre tempi e costi del lavoro, evitando ponteggi e altre strutture ausiliarie. Eventuali danni lievi si possono riparare, purché si operi adeguatamente; altrimenti si procede alla sostituzione.
ponteggi (come da DL 81/2008 Testo Unico sulla sicurezza): la copertura deve essere dotata di idonei dispositivi di ancoraggio permanenti, progettati e installati per consentire l’accesso, il transito, l’esecuzione dei lavori in piena sicurezza. A tal proposito, per esempio, devono essere presenti sul tetto le cosiddette “linee vita”, cioè una serie di cavi di acciaio ancorati alla copertura che permettano ai lavoratori di assicurarsi ad essi tramite imbragature e cordini di sicurezza. LA MANUTENZIONE STRAORDINARIA - In caso di opere estese o invasive che riguardino il rifacimento totale o parziale della copertura, ma anche per interventi di consolidamento, rinnovamento o sostituzione di parti, si è in presenza di lavori di manutenzione straordinaria, che sono soggetti alla presentazione di pratiche edilizie autorizzative agli uffici tecnici comunali. E’ necessario rivolgersi a un tecnico (geometra, architetto o ingegnere) abilitato a sviluppare un progetto da presentare in Comune e anche a svolgere la mansione di Direttore dei lavori durante tutte le fasi di cantiere. Gli interventi di rifacimento della copertura possono coinvolgere tutti gli strati funzionali che la compongono e inte-
ressare quindi, oltre al manto esterno, anche i sottostanti strati di impermeabilizzazione e di isolamento. Più raramente, invece, si rende necessario intervenire sulle parti strutturali, perché difficilmente interessate da fenomeni di degrado; a meno che non si tratti di lavori di recupero o della trasformazione dei sottotetti a fini abitativi con rialzi di quota e modifiche dell’andamento delle falde, che implicano di mettere mano alla struttura. In tutti questi casi è consigliabile rivolgersi ad aziende specializzate che offrono un “sistema tetto” completo e certificato, con adeguate garanzie. Secondo la tipologia di tetto e in base alle esigenze si utilizzano materiali di tipo differente, che comunque devono avere specifiche caratteristiche, prime fra tutte l’essere impermeabili. Oggi questi teli o membrane spesso offrono anche funzioni in più. Per esempio, trattati con additivi speciali in fase di produzione, sono anche in grado di contrastare insetti e volatili. Oppure, con una colorazione bianca e a base di oli e resine vegetali, possono riflettere il calore. Se i lavori interessano anche l’isolamento termico della copertura, alla pra-
tica comunale dovrà essere allegata una relazione specifica che attesti il rispetto delle normative in materia di contenimento dei consumi energetici. Al termine dei lavori inoltre si dovrà presentare una comunicazione finale per specificare la corrispondenza dell’eseguito rispetto a quanto previsto dal progetto. Rimangono sempre presenti poi gli aspetti legati alle pratiche burocratiche per la sicurezza. Intervenendo su parti significative della copertura, e in alcuni casi su tutti gli strati funzionali che la compongono, è necessario predisporre adeguate strutture provvisorie per tutta la durata dei lavori, quali tettoie a protezione dagli eventi atmosferici ed eventuali ponteggi di sostegno. La normativa sulla sicurezza nei lavori edili prevede la nomina di due figure professionali (che possono essere svolte anche da un solo tecnico): il Coordinatore per la sicurezza in fase di progettazione, che tra i vari compiti predispone il Piano per la sicurezza; il Coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione, che controlla durante i lavori che siano rispettate da parte dell’impresa le indicazioni contenute nel Piano per la sicurezza.
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Queste strutture, capaci di veicolare il passaggio naturale dell’aria, migliorano il comfort abitativo e contengono il dispendio energetico
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isolamento in edilizia è uno degli elementi cardine per la realizzazione di edifici performanti. Un tipo particolare di isolamento esterno è rappresentato dalle facciate o pareti ventilate, un rivestimento perimetrale applicato alla facciata degli edifici che non combacia con questa ma crea un’intercapedine (da 2 a 20 cm) capace di veicolare il passaggio naturale dell’aria in ogni stagione. LA STRUTTURA - Le facciate ventilate sono strutturate a strati, composte da: un elemento esterno, con funzioni estetiche e protettive; una camera d’aria di alcuni centimetri, preposta alla circolazione dell’aria; uno strato generalmente in alluminio ancorato all’edificio e uno strato isolante fissato al muro esterno (generalmente in lana di vetro). LA FUNZIONE E I VANTAGGI - Il passaggio naturale dell’aria attraverso lo strato intermedio tra la parete dell’edificio e la facciata ventilata elimina i ponti termici, impedendo la formazione della condensa e migliorando le caratteristiche termoenergetiche dell’edificio. La ventilazione naturale in estate rinfresca in maniera omogenea la struttura, mentre in inverno ne controlla la dispersione
Facciate ventilate, quando la casa “respira”
termica con conseguente diminuzione dei consumi energetici per il riscaldamento. I principali vantaggi di questo sistema sono: • isolamento uniforme dell’edificio; • risparmio energetico; • miglioramento del comfort abitativo; • protezione dagli agenti atmosferici e preservazione dell’intonaco; • miglioramento del comfort acustico. I FORMATI E I MATERIALI - La ceramica (lastre di grès ad alta tecnologia) per le sue caratteristiche è idonea a qualsiasi tipo di facciata, sia tradizionale (incollata) che applicata ai vari sistemi proposti dai facciatisti. I formati più idonei sono quelli a forma rettangolare dal 60×30 cm a crescere. Con l’utilizzo di grandi lastre, 300×150 cm o 300×100 cm aumenta la prestazione estetica: maggiore è il formato, migliore è la percezione di continuità della facciata (meno fughe) e quindi la resa estetica. Il grès resta uno dei materiali più utilizzati nella produzione di pareti ventilate: è un materiale compatto ed omogeneo,
ingerivo, resistente agli sbalzi termici e agli urti meccanici, ha un bassissimo coefficiente di assorbimento dell’acqua, è leggero, disponibile in un’infinita gamma di colori e ha una manutenzione molto essenziale (particolari tipologie di lastre hanno anche la funzione selfcleaning e non necessitano alcuna pulizia). Ma si utilizzano anche altri materiali, come il cotto, i materiali tecnici compositi e materiali lapidei, il calcestruzzo polimerico. Le facciate ventilate in cotto influenzano soprattutto il fattore acustico: isolano dai rumori provenienti dall’esterno e presentano un buon comportamento acustico nei confronti degli agenti atmosferici (pioggia e grandine soprattutto). Quelle in materiali lapidei (marmi e pietre) si distinguono per il loro alto coefficiente estetico e per la scarsa manutenzione che richiedono. Il calcestruzzo polimerico, infine, ha il vantaggio di non essere poroso, quindi di non assorbire l’acqua, e quello di essere molto legge-
ro e facilmente sostituibile. Oltre che per le sue caratteristiche tecniche, tutte molto performanti, architetti e progettisti selezionano questo materiale per la sua versatilità; i pannelli infatti sono disponibili in una vasta gamma di colorazioni. Non ultimo il vantaggio di essere realizzato con un’alta percentuale di materiali riciclabili, elemento che gli ha valso la certificazione LEED. L’ANCORAGGIO - Esistono due tipi di supporto: quello visibile, in cui l’isolamento è fissato alla parete attraverso clip in acciaio che possono essere opportunamente verniciate dello stesso colore della facciata, e l’ancoraggio invisibile, in cui l’elemento di connessione è posto dietro il pannello. Nel residenziale si tende ad utilizzare il sistema a scomparsa e con fughe minime, fattibile con alcuni sistemi di facciata. Nell’ambito del terziario e nei grandi edifici spesso prevale l’aspetto economico e si utilizza il sistema con ganci a vista.
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La realizzazione di una veranda, sul balcone o sul terrazzo, amplia gli spazi della casa. La sua messa in opera richiede una verifica, grazie alla consulenza di un tecnico abilitato, dell’effettiva fattibilità dell’intervento nel rispetto della normativa del settore e dei regolamenti comunali. Inoltre è necessario informare il condominio della sua realizzazione assicurandosi che non diventi ostacolo alla vista, creando disagio a eventuali vicini. Il suo design dovrà integrarsi con l’architettura dello stabile di cui sarà parte. Se si sceglie di realizzare una veranda su un terrazzo antistante un’abitazione, fondamentale diventa la scelta della copertura più adatta al nuovo spazio costruito. Un aspetto
COPERTURE PER VERANDE: SCEGLIERE QUELLA PIU’ ADATTA RISPETTANDO LE NORME tecnico importante riguarderà la problematica dell’isolamento termico e acustico. In commercio esistono coperture con strutture anche piuttosto articolate realizzate con l’utilizzo di materiali diversi che definiscono l’effettiva performance della struttura.Innanzi tutto si può distinguere tra coperture mobili oppure fisse. Le prime possono essere azionate in modo manuale o elettrico, le seconde invece possono riuscire a rispondere in modo eccellente alla ricerca dell’isolamento termico e acustico necessario. Le coperture per verande possono essere realizzate in legno,
lamellare o massello, in ferro battuto, in rame, in alluminio e vetro antisfondamento, plexiglass, policarbonato, PVC o pannelli coibentati, fissati in profili con guarnizione e possono essere già fornite con la dotazione di gronde e scarichi. Le coperture in alluminio e vetro, che rappresentano il tipo di copertura più diffuso, possono essere realizzate con l’utilizzo di vetri isolanti, sia acusticamente che termicamente, vetri basso-emissivi e vetri riflettenti per consentire un maggiore risparmio energetico. E’ possibile istallare anche vetri autopulenti per rendere più semplice anche la pulizia. Le co-
perture trasparenti offrendo protezione totale agli ambienti non compromettono l’illuminazione interna e la possibilità di guardare verso l’esterno, anzi permettono di dare maggiore luminosità agli spazi. E’ possibile anche predisporre coperture con alcune zone dello spazio in ombra utilizzando sezioni opache. La scelta della tipologia strutturale e dei materiali con cui è realizzata la copertura dipende non solo dal gusto del committente e dalla necessità di integrare la veranda con l’architettura dello stabile, ma anche dalla funzione dello spazio che deve coprire.
Facili da posare e ispezionare, sia in ambienti interni che esterni, permettono di ospitare sotto di loro tubature e cavi elettrici
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pavimenti sopraelevati, nati nell’ambito terziario come soluzione tecnica alle esigenze sempre più sentite di integrazione con gli impianti, hanno avuto negli ultimi anni uno sviluppo tecnologico notevole e oggi vengono proposti anche nel campo dell’edilizia residenziale. Offrono una buona flessibilità e possono essere adattati a ogni tipo di ambiente; inoltre la scelta nel campo delle finiture superficiali è ormai particolarmente ampia e garantisce una resa estetica di alto livello. Facili da posare e ispezionare, i pavimenti sopraelevati, chiamati anche galleggianti o flottanti, per interni ed esterni permettono di ospitare tubature e cavi elettrici. Per poter fare qualsiasi intervento è sufficiente sollevare manualmente con un attrezzo a ventosa i singoli pannelli. Questo tipo di posa, più veloce di quella che necessita un pavimento tradizionale, non richiede la demolizione del pavimento preesistente poiché è realizzata a una certa altezza dal pavimento originario (o solaio). Questi pavimenti possono essere posati in qualsiasi ambiente, anche in esterno, per esempio per la realizzazione di terrazzi, poiché assicurano un regolare deflusso delle acque meteoriche evitando fenomeni di ristagno. I pavimenti sopraelevati garantiscono inoltre un buon isolamento termico
Pavimenti sopraelevati, belli e funzionali
grazie alla ventilazione del sottopavimento, con un conseguente risparmio energetico. Sono formati da diversi elementi modulari sovrapposti: dall’alto verso il basso si trovano la finitura superiore (che può essere, per esempio, in materiale ceramico come il gres porcellanato), sotto vi è l’anima (detta pannello), più in basso vi è un rivestimento inferiore e infine il supporto (spesso realizzato con materiali riciclati, in acciaio con piedini regolabili o in plastica con alette distanziatrici) che sostiene tutti gli elementi modulari. I formati e gli spessori dei pannelli variano nelle misure: tra i più comuni il formato 60 x 60 cm con spessore di 20 mm. La gamma dei colori è molto più ampia rispetto a un tempo, con molte più tonalità dei consueti colori bianco, grigio o beige. IN QUALI CASI POSSONO ESSERE USATI - Possono essere utilizzati per: • realizzazione di edifici intelligenti o smart buildings, con elevata presenza di impianti; • recupero edilizio e nella ristrutturazione. Grazie alla loro leggerezza non ap-
• interventi di manutenzione non demolitivi; • peso complessivo contenuto; • resa estetica di alto livello; • ampia disponibilità di materiali di finitura: pietre naturali, marmi, cotto, agglomerati cementizi, ceramica, gres porcellanato, legno, metallo e rivestimenti in lamiera; • ampia scelta nelle dimensioni e forme dei pannelli; • stabilità dimensionale e resistenza ai carichi; • elevate prestazioni di isolamento acustico e termico; • rapidità dei tempi di posa; • transitabilità immediata delle pavimentazioni realizzate.
pesantiscono le strutture preesistenti; • realizzazione di pavimentazioni per terrazzi, giardini o bordi piscina. Ottimo smaltimento delle acque meteoriche e protezione delle impermeabilizzazioni; • in contesti architettonici di pregio storico e artistico, per proteggere e lasciare fruibili alla vista importanti testimo-
nianze del passato, grazie a pannelli di materie plastiche trasparenti. I VANTAGGI - I principali vantaggi che offrono sono: • possibilità di alloggiare tutti gli impianti tecnologici nell’intercapedine sotto il piano di calpestio;
COSA VALUTARE - Nella fase progettuale si deve prestare attenzione alle quote e alle altezze disponibili. Occorre definire nel dettaglio la distribuzione degli impianti, per integrarli al meglio con la maglia degli appoggi sul solaio della pavimentazione. Il prezzo va valutato nell’ottica complessiva del progetto, considerando tutte le componenti in gioco.
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Speciale Edilizia
Sabato 2 Aprile 2016
Ance Cremona, 70 anni al fianco delle imprese
Laura Maria Secchi, direttore dell’Associazione, parla di questo traguardo, dei progetti in atto e delle sfide future
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uest’anno l’Associazione Costruttori ANCE Cremona compie 70 anni…un bel traguardo! Siamo partiti nel lontano 1946, precisamente l’atto notarile del dott. Libero Manfredi di Cremona riporta la data del 2 febbraio 1946 con la denominazione “Collegio Imprese Edili, Capomastri e Affini della provincia di Cremona”. Il primo Presidente fu l’ing. Vincenzo Mazzini dell’Impresa di Costruzioni Angelo e Luigi Capelletti (Cremona), unitamente agli altri soci Fondatori: Adelio Brambilla (Vice Presidente), Modesti Dermille, Carminati Guido, Malaggi Archimede, Seghizzi Renzo (tutti di Cremona) Crivelli Alessandro (Crema), Caramatti Enrico (Soresina), Roncai Aleandro (Casalmaggiore), Denti Vincenzo (Piadena), Belloni Franco (Crema). Già dalla prima composizione dell’allora Collegio, che dal 9 giugno 2006 ha assunto al denominazione “Associazione Costruttori Ance Cremona”, si percepisce la volontà rappresentativa del settore delle costruzioni dell’intero territorio provinciale, che nel corso di questi 70 anni, è diventata il punto di riferimento in ambito provinciale delle Imprese edili ed affini iscritte alla Cassa Edile ed operanti sul territorio, con lo scopo di tutelare e rappresentare gli interessi economici e morali dei costruttori e degli imprenditori dei comparti complementari, promuovendone la solidarietà e la collaborazione; così come ha lo scopo di tutelare sindacalmente tutte le imprese associate e di sostenerle con opportuni servizi mediante orientamento, consulenza ed assistenza, rendendo visibile ed influente la loro presenza nella comunità provinciale e regionale. Aderisce all’Associazione Nazionale Costruttori Edili che
Consiglio Direttivo Ance Cremona 2014-2017, da sin.: Bettoni, Musoni, Ravara, Sando Dondoli, Bonioli, Zanesi, Dendena, Merico, Beltrami, Ciboldi, Villa
ha sede a Roma, denominata ANCE; quest’ultimo organismo associativo gestisce a livello nazionale la rappresentanza della Categoria ed è a sua volta aderente a Confindustria (Confederazione Generale dell’Industria Italiana). A livello regionale, aderisce all’ANCE Lombardia, che assolve a funzioni di coordinamento tra le Associazioni e i Collegi provinciali con l’obiettivo di avviare azioni sinergiche su scala regionale per la promozione del settore ed elaborare una linea comune nei riguardi delle istituzioni con competenza in Lombardia sulle varie tematiche che toccano più o meno direttamente l’area di attività delle imprese rappresentate. ANCE Cremona ha propri rappresentanti nella Giunta e nelle Commissioni nazionali dell’ANCE Nazionale così come nel Consiglio e nelle Commissioni regionali dell’ANCE Lombardia e, a propria volta, struttura la propria attività in ambito territoriale attraverso la rappresentatività dei propri organismi dirigenti, i quali si avvalgono nelle linee d’indirizzo del supporto di specifiche commissioni tecniche formate da costruttori e da consulenti: territorio/urbanistica;
problemi del lavoro; appalti pubblici. Verso la metà degli anni 80 inizia ad essere affrontato il tema della formazione e della professionalità delle nuove leve imprenditoriali, venendo quindi poste le basi per la formazione del “Gruppo Giovani Imprenditori Edili”, che nasce ufficialmente nel 1988 con il preciso obiettivo di contribuire alla preparazione tecnica, economica e culturale dei giovani costruttori (Under 40) coltivando in particolare lo spirito im-
prenditoriale e quello di appartenenza dell’Associazione. Attualmente Presidente del gruppo Giovani Ance Cremona è l’ing. Fabio Bettoni della Impresa Giovanni Bettoni & C. snc di Annicco; Vice Presidente è Paolo Beltrami della ditta Paolo Beltrami spa di Paderno Ponchielli. Il Gruppo Giovani ha nel corso dei suoi ventotto anni di attività organizzato incontri e seminari d’approfondimento tecnico, culturale e politico-economico (da ultimo il Convegno a Casalmaggiore il
25 febbraio 2016 sul tema della fiscalità in edilizia), spesso anche in collaborazione con gli Ordini Professionali del territorio . Dal 1999 Presidente di Ance Cremona è Carlo Paolo Beltrami, titolare della impresa Paolo Beltrami spa di Paderno Ponchielli, il cui impegno attuale è anche quello di portare l’Associazione ed i suoi iscritti fuori dalla crisi economica che sta attanagliando il settore delle costruzioni sin dal 2008. Attualmente Vicepresidente è il geom. Gianfranco Ciboldi della impresa Concesa snc di Soresina, mentre la carica di Tesoriere è ricoperta dal geom. Alvaro Merico della impresa Merico snc di Crema; funzione di Direttore spetta all’ arch. Laura Maria Secchi. Dopo oltre 60 anni trascorsi presso la storica sede in C.so Vittorio Emanuele n°28 a Cremona, nell’aprile 2010 viene inaugurata la Nuova Sede associativa ANCE Cremona in via delle Vigne 182, lungo la Statale Paullese. Edificio costruito in Classe Energetica A e dotato di una sala conferenze da 200 posti , dotato di tutti i comfort per le imprese iscritte, facile da raggiungere
da ogni parte del territorio ed all’avanguardia nel risparmio energetico. Importante impegno dei costruttori che in questo modo sono riusciti a creare il “Polo dell’Edilizia”, in quanto accanto alla nuova sede associativa hanno trovato spazio anche gli Enti gestiti pariteticamente da ANCE Cremona e dalle Organizzazioni sindacali dei lavoratori Feneal UIL, Filca CISL, Fillea CGIL: la Scuola Edile Cremonese, fondata nel 1951 e che dal 2015 ha incorporato il Comitato Paritetico Territoriale di Cremona per la Sicurezza cantieri (C.P.T. ), che fornisce la formazione corsuale, rivolta ai giovani con il Corso Triennale per Operatore Edile accreditato presso la Regione Lombardia ed in chiave di formazione continua a imprenditori e dipendenti delle imprese, integrando la sua storica funzione con quella di studio e promozione dei problemi generali e specifici inerenti la prevenzione degli infortuni nei cantieri, all’igiene del lavoro e in genere al miglioramento dell’ambiente di lavoro. Qui ha sede, in via delle Vigne 184, anche la Cassa Edile di Cremona che nel 2013 ha festeggiato il suo 50° anno di fondazione e che svolge un ruolo di rilievo per assicurare ai lavoratori una parte del trattamento economico derivante dal contratto di lavoro e prestazioni integrative sul piano previdenziale e assistenziale oltre che sanitario. Tanto il lavoro svolto da ANCE Cremona in questi 70 anni e tantissime le imprese edili che sono state assistite e tutelate nella loro attività economica, ma il lavoro da fare è ancora tanto ed il percorso lungo. Nuove sfide future attendono i costruttori, generazioni diverse e nuovi procedimenti costruttivi per i quali ANCE Cremona si trova impegnata al fianco di tutti i suoi associati.
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Salute
Sabato 2 Aprile 2016
GLI ORARI
PRESIDIO OSPEDALIERO DI CREMONA CUP Centro Unificato di Prenotazione Dove: padiglione n. 12, a fianco del Centro Prelievi, prospiciente Largo Priori Orari di apertura al pubblico: lunedì - venerdì dalle 7.30 alle18.00 orario continuato, il sabato dalle 8.00 alle 12.00; Prenotazioni telefoniche: è possibile telefonare al numero verde 800.638.638, da lunedì a sabato dalle 08.00 alle 20.00. PRENOTAZIONI CHE NON SI EFFETTUANO AL CUP Attraverso il CUP si prenotano tutte le prestazioni ad eccezione delle seguenti, che devono essere prenotate direttamente presso le singole unità operative o servizi come indicato di seguito: ANATOMIA PATOLOGICA secreti e agoaspirati (non Tac e non Ecoguidati) Dove: Poliambulatori, piano Terra. Orario: giovedì dalle 15 alle 16. Per prenotare contattare la segreteria dell’Anatomia Patologica dal lunedì al venerdì, dalle 10.30 alle 16.00. Telefono: 0372 405477, dalle 9.30 alle 16.00. Consegna campioni istologici e citologici La consegna dei campioni citologici urinari è prevista, presso il padiglione 5, da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 09.30; per gli altri esami da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 16.00 (accesso diretto). RADIOLOGIA Dove: piano 1, corpo H (ala destra). TC, risonanza magnetica, ecografie urgenti e richiesta di prestazioni con bollino verde Le prenotazioni vanno effettuate di persona o via fax. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.00, sabato dalle 08.00 alle 12.00. Tel: 0372 405760. Angiografia Le prenotazioni vanno effettuate di persona. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 15.30. Telefono: 0372 405367. SENOLOGIA: Screening mammografico preventivo biennale Asl Cremona (45-69 anni) Tutti i giorni dalle 8.30 alle 12.30, il mercoledì dalle 14 alle 16. La prenotazione va effettuata al CUP dell'Asl 800 318 999. Prestazioni con carattere di urgenza, risonanze alla mammella, agoaspirati, ecografie Dove: piano 1, corpo M. Ora: da lunedì a venerdì dalle 11.00 alle 13.00. Telefono: 0372 405614. Per ulteriori informazioni è stata inoltre attivata una nuova linea telefonica dotata di risponditore automatico in funzione 24 ore su 24: 0372 405612. RADIOTERAPIA E MEDICINA NUCLEARE Dove: piano Cantina, (utilizzare la scala o ascensore a sinistra vicino l'Ufficio Informazioni nell'atrio di ingresso) corpo M, monoblocco ospedaliero. Orario: da lunedì a venerdì dalle 07.30 alle 17.30. Telefono: 0372 405485. MEDICINA DEL LAVORO: Visite specialistiche di medicina del lavoro Tel: 0372 405777 da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 15.30; oppure, personalmente presso l’Ambulatorio Specialistico di Medicina del Lavoro negli stessi orari. CENTRO DIABETOLOGICO Dove: piano 6, corpo H (lato destro), monoblocco ospedaliero. Orari: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.30 (prima visita per inquadramento diagnostico-terapeutico e visita di controllo per monitoraggio metabolico e screening delle complicanze croniche). Per le prime visite è preferibile che la prenotazione avvenga di persona comunque possibile prenotare telefonicamente da lunedì a venerdì, dalle 11.00 alle 13.30. Telefono: 0372 405715. CENTRO PRELIEVI - LABORATORIO ANALISI accesso diretto da parte dei cittadini, con la richiesta del Medico di famiglia o dello specialista. Dove: Centro Prelievi all'ingresso dell'ospedale. Orario: da lunedì a venerdì dalle ore 07.30 alle 10.30. Telefono: 0372 405663 - 0372 405452 CENTRO EMOSTASI E TROMBOSI Monitoraggio delle terapie anticoagulanti. previsto accesso con prenotazione al numero 0372 405666 - 0372 405663. Dove: Presso la palazzina del Cup Orario: dalle 07.30 alle 12.00 da lunedì a venerdì. CENTRO AZIENDALE DI ALLERGOLOGIA Test di tolleranza al lattosio e patch test Accesso con impegnativa del medico curante. Le prenotazioni si effettuano telefonicamente al numero 0372/408178 da lunedì a venerdì, dalle 10.30 alle 12; oppure di persona presso l’Ambulatorio di Allergologia (Padiglione 10) da lunedì a venerdì dalle 9.00 alle 13.00. IMMUNOEMATOLOGIA E MEDICINA TRASFUSIONALE: Emotrasfusioni, salassi, autotrasfusioni, terapia marziale endovenosa, preparazione di nuovi emocomponenti ad utilizzo non trasfusionale: Gel Piastrinico, Concentrato Leucopiastrinico. Dove: Piano terra, corpo D, monoblocco ospedaliero.Tel: 0372 435887 - 0372 405461 dalle 10.00 alle 17.00 da lunedì a venerdì GENETICA Dove: piano 2 lato destro del monoblocco ospedaliero. Prenotazioni telefoniche: 0372 405783 da lunedì a venerdì dalle 13.00 alle 14.30. MEDICINA LEGALE Prenotazioni presso Direzione Medica di Presidio piano Rialzato monoblocco ospedaliero. Tel: 0372 405200. PSICOLOGIA Dove: settimo piano a sinistra. Prenotazioni da lunedì a venerdì dalle ore 09.00 alle ore 10.00 presso il servizio di Psicologia, oppure anche telefonicamente agli stessi orari al numero 0372 405409. ONCOLOGIA MEDICA Dove: Piano 4 ala Destra Prenotazione in reparto da lunedì a venerdì dalle ore 8.00 alle ore 17.00. Tel: 0372 405248. TERAPIA DEL DOLORE Dove: palazzina n. 9 La prenotazione può essere effettuata telefonicamente al numero 0372 405330 dalle 11.00 alle 15.00, da lunedì a venerdì. Negli altri orari è possibile chiamare lo stesso numero lasciando un messaggio in segreteria telefonica con il nome e numero di telefono: al più presto sarete richiamati.
Prevenzione oncologica: incontro con esperti della Lilt a Cremona Solidale In concomitanza con l’arrivo della primavera si svolge, da circa 10 anni, uno dei principali appuntamenti della Lilt (Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori): la Settimana Nazionale per la Prevenzione Oncologica, istituita con Decreto del Presidente del Consiglio. Aderendo alla campagna nazionale, è stata organizzata una importante iniziativa a Cremona
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di Annalisa Subacchi
errà presentato il prossimo venerdì 8 aprile (ore 17.30) in Galleria XXV Aprile, nell'ambito della Fiera del Libro di Cremona, il nuovo volume della nutrizionista Annalisa Subacchi, presidente dell'associazione Aliac (Associazione lotta alle intolleranze alimentari e celiachia) Onlus. "Il problema delle intolleranze e delle allergie alimentari, nell'ultimo decennio, ha conosciuto una rapida diffusione, tanto da potersi considerare un vero e proprio fenomeno sociale" spiega la dottoressa Subacchi. "Moltissime persone, indipendentemente dal sesso e dall'età, sono colpite da disturbi generati da cibi non graditi al loro organismo; tuttavia, ignorando l'origine di tali disagi, seguitano ad alimentarsi in maniera non idonea". Questo libro, dunque, "nasce dalla necessità di diffondere una maggiore consapevolezza sul tema, affinché coloro che lamentano eccessiva spossatezza, sovrappeso, cattiva digestione, imbarazzi intestinali, frequenti mal di testa e altri malesseri apparentemente inspiegabili, possano trovare risposte utili, migliorando così la propria quotidianità". "In virtù di quanto esposto, questo volume - spiega ancora la dottoressa Subacchi - è stato stilato attorno al concetto di praticità, rendendolo una sorta di manuale polifunzionale per: • Apprendere i meccanismi fisiologici in capo ad intolleranze e allergie alimentari; • Capacitarsi del potenziale legame tra i disturbi fisici lamentati e il cibo introdotto; • Conoscere i test diagnostici di cui avvalersi per identificare la presunta intolleranza; • Capire le opportunità offerte da una dieta personalizzata che escluda tutte le pietanze “tossiche”; • Disporre di ricette per mangiare con gusto, senza troppe rinunce e senza il rischio di disagi".
Solidale a sostegno della prevenzione a della salute delle donne. L’8 aprile, alle ore 14, nella sala convegni Benaco (Presidio Azzolini di Cremona Solidale – parcheggio di via Zocco n. 1) la dottoressa Fiorentino e il dottor Cistriani della Lilt terranno un incontro aperto alla cittadinanza. Si discuterà di stili di vita, di alimentazio-
ne, pilastri riconosciuti per essere più forti della malattia. L’iniziativa si inserisce nel solco dell’impegno di Cremona Solidale di tutela e promozione della salute dei suoi dipendenti ma rafforza anche il ruolo e la volontà dell’azienda di essere promotrice di cultura sulla e per la salute nella città. L’incontro è aperto alla cittadinanza e la partecipazione è gratuita.
Il nuovo libro della dottoressa Subacchi verrà presentato venerdì 8 aprile alla Fiera del Libro
“La dieta secondo le intolleranze alimentari”: facciamo chiarezza
“La dieta secondo le intolleranze alimentari” è un vademecum contro la disinformazione e volto a colmare un vuoto culturale che, favorendo il radicamento di disturbi sanitari sempre più diffusi, lede la qualità della vita di migliaia di persone.
Scritto da una Biologa Nutrizionista impegnata nella lotta contro le intolleranze alimentari, le pagine di questo libro sono intrise di competenze mediche, ma prestano estrema attenzione alla semplicità del linguaggio, bandendo inutili tecnicismi
e concentrandosi su contenuti chiari e di reale interesse. Attuale, pratico, semplice e utile: ecco in quattro aggettivi quel lavoro inedito e d'interesse collettivo da scoprire tra i capitoli de “La dieta secondo le intolleranze alimentari”.
Da Forever Young in dono 5 tv e un otoscopio alla Pediatria di OglioPo Coloratissima, ma soprattutto solidale. I frutti della River Run 2015, la corsa organizzata dal gruppo informale Forever Young Staff la scorsa estate, dà nuovi buoni frutti. Il ricavato ottenuto dall'organizzazione dell'evento è stato infatti destinato all'acquisto di 5 televisori a led 42” in HD con relative staffe di supporto ed un otoscopio, donati al reparto di Pediatria dell’Ospedale Oglio Po di Casalmaggiore. Il progetto è frutto dello sforzo congiunto di Forever Young Staff, un gruppo informale di studenti dell'istituto Romani, promotori e organizzatori dell’iniziativa, da Bobo Rivieri, dalla Baia di Casalmaggiore che ha offerto supporto logistico, organizzativo e ha fatto da sponsor, e del Cisvol -
CSV di Cremona presieduto da Giorgio Reali, che tramite la sua delegazione casalasca ha offerto accompagnamento del gruppo informale con l'operatrice Sara Ferrari. Al buon esito dell’evento hanno contribuito con la loro presenza in loco anche diversi volontari di associazioni del casalasco e le Gev.
La River Run è un’idea nata infatti da un gruppo di studenti e studentesse dell’istituto Romani: i ragazzi hanno partecipato al progetto promosso e organizzato da Cisvol seguendo, in prima battuta, una serie di incontri aventi come tema principale l’organizzazione di eventi nel rispetto della normativa vigente. Il pro-
gramma prevedeva approfondimenti sulla normativa da rispettare, sulle regole previste dall’HACCP e in materia di sicurezza, ma anche momenti di formazione per una migliore promozione degli eventi. Dalla teoria alla pratica il passo è stato molto breve: i volontari di Forever Young Staff hanno deciso di orga-
nizzare la River Run, venissero spruzzati con colori realizzati con amido di mais. Un grande fiume colorato, unito dalla voglia di fare sport, di stare insieme per un comune intento solidale. Alla River Run ha partecipato anche una rappresentanza del personale della pediatria che fin da subito ha accolto favorevolmente l'iniziativa. Il progetto si concluderà quest’anno con due nuovi incontri, affrontando le tematiche della predisposizione budget e della rendicontazione. Alla consegna della donazione erano presenti anche il dott. Rosario Canino, direttore medico del presidio, e la dr.ssa Angomeh Ndonko, responsabile del reparto di Pediatria.
Cultura&Spettacoli Questa sera “Invenzioni a tre voci”
“Invenzioni a tre voci” è il titolo dello spettacolo nato da un’idea di Nello Calabrò e Roberto Zappalà, in programma stasera alle 21 al Teatro di Casalmaggiore. Le “invenzioni” e le “voci” sono rispettivamente quelle di J. S. Bach eseguite
dal vivo al pianoforte da Luca Ballerini, alla viola da Adriano Murania e dalle tre danzatrici protagoniste della creazione. L’obiettivo di Zappalà è proporre una riflessione non sulla condizione femminile, ma sull’immaginario.
Coltrane, Younger e Douglas si esibiranno nella prima data della rassegna il 16 aprile all‘Auditorium Arvedi
Un trio d’eccezione ospite di Cremona Jazz
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dalla redazione
artirà subito alla grande la rassegna “Cremona Jazz”. Già alla prima data del 16 aprile (alle 21.15 Auditorium Giovanni Arvedi), infatti, si esibirà il trio Coltrane-YoungerDouglas, di cui il figlio del leggendario John è leader non solo musicalmente, ma anche per notorietà ereditata e poi meritata negli anni, ci offre una perla non comune ma ancora nascosta ai più. «Per cavalleria, ma anche per sottolineare il lato femminile del jazz che spesso rimane in seconda fila - affermano gli organizzatori - mettiamo da parte per un attimo la carriera e la maestria dei due signori del trio, Ravi Coltrane e Dezron Douglas e diamo spazio a Brandee Younger. Ha 32 anni, vive a New York e si porta dietro un diploma alla Hartt School dell’Università di Hartford e una laurea alla Steinhardt School dell’Università di New York. Da adolescente, quando è ancora un’aspirante musicista classica, scopre in una rivista dedicata agli arpisti, la figura di Dorothy Ashby: la incuriosisce, perché è l’unico quadratino scuro nella foto-mosaico che ritrae le figure più influenti relative a questo strumento nel ventesimo secolo. In quel momento si è decisa la carriera di Brandee, che sarà poi guida-
Gli italiani di religione ebraica
Brandee Younger e l sua arpa
ta dalle due donne cardine dell’arpa afro-americana: la Ashby e Alice Coltrane, lo swing e il misticismo. Non sarà facile per lei farsi spazio, soprattutto per motivi culturali. Innanzitutto l’arpa. L’arpa è uno strumento molto antico che trova delle varianti a seconda delle provenienze, sia nella costruzione che nella pratica dello strumento. L’arpa da concerto però è tipicamente euro-
pea e a nessuno sarebbe venuto in mente di suonarla nel jazz non come accompagnamento ma come strumento primario, improvvisazioni comprese. La prima a superare questo scoglio è stata Dorothy Ashby, ma non ha trovato grandi successori se non in Brandee. L’altro problema culturale, proprio a detta della Younger, è stato l’accostamento “ragazza nera più arpa”, che ai tem-
L’Istituto per la storia del Risorgimento italiano di Cremona e Lodi e il Centro Incontri Diplomatici, in collaborazione con l’Ufficio scolastico territoriale e il patrocinio dell’Ambasciata d’Israele in Italia e del Comune di Cremona, organizzano per sabato 9 aprile, alle ore 10 in Sala Puerari (Museo Civico di Cremona) una conferenza su “Gli italiani di religione israelita dal Risorgimento alla Grande Guerra”. Relatore il colonnello Antonino Zarcone (storico
Alice domani porta in scena 80 giorni
Domani pomeriggio, alle 16, torna sul palco di “Alice nella città” a Castelleone una produzione che l’associazione ha visto nascere tra le proprie mura: “80 giorni” di Teatroallosso (nella foto), liberamente tratto dal fascinoso romanzo senza tempo di Jules Verne “Il giro del mondo in ottanta giorni”. Lo spettacolo, diretto da Alfio Campana, è stato realizzato con il supporto di artisti vicini ad “Alice” e particolarmente attivi nella produzione di spettacoli di teatro ragazzi. In scena, oltre allo stesso Campana, ci sarà infatti Nicola Cazzalini, mentre Riccardo Bianchi e Sara Passerini hanno curato scene e illustrazioni. La storia, come detto, reinterpreta il classico di Jules Verne mettendo in scena due figure d’altri tempi, due uomini un po’ stralunati ed eleganti. Apparentemente molto diversi tra loro, sono legati da una passione: il viaggio. La sfida di completare l’intero giro intorno al mondo in soli 80 giorni, diventa per Mr. Fogg e il suo domestico Passepartout una spinta concreta a ripensare e ricostruire la propria identità attraverso il viaggio, la curiosità, l’incontro con il diverso. “Alice nella città” ricorda inoltre che sono aperte le iscrizioni a tre laboratori teatrali di grande interesse. A cominciare da sabato 9 e domenica 10 aprile, quando l’attrice Miriam Gotti terrà il suo affascinante laboratorio di “Canto polifonico”, un workshop pratico ed esperienziale che partirà dall’accordatura del corpo e della voce, per piano piano unire gli strumenti e dare vita ad una vera e propria orchestra umana.
pi del conservatorio, dipartimento classico, le creava non pochi problemi. La passione però prevale e inizia ad avvicinarsi al jazz e a frequentare masterclass, superando la naturale timidezza verso l’improvvisazione anche grazie all’incoraggiamento dei suoi maestri. Nel 2007, Ravi Coltrane le chiede di partecipare a una commemorazione dedicata alla madre, Alice, insegnante di Brandee. La sua performance commuove tutti, a partire dallo stesso Ravi e diventa chiaro a tutti che la Younger sia diventata l’erede spirituale di Alice. Ravi le riconosce il merito di saper unire i vari stili della tradizione moderna dell’arpa con una grande forza, grazia e singolare impegno. Brandee Younger continua i suoi numerosi ed eclettici progetti, pubblicando 4 dischi come leader l’ultimo uscito a febbraio 2016, “Wax & Wane”- e lavorando con musicisti del calibro di Jack DeJohnette e Charlie Haden, arrivando fino alla musica pop con artisti come John Legend. Continua anche la sua battaglia contro i pregiudizi: a partire dal colore della pelle “sbagliato” per suonare l’arpa e per arrivare al genere “sbagliato” per suonare l’arpa. Una battaglia che fino ad oggi ha saputo combattere così bene da renderla un’arpista riconosciuta a livello mondiale, di raro talento e spessore, non solo musicale».
militare e saggista, già direttore dell’Ufficio Storico dello Stato Maggiore dell’Esercito). Durante la conferenza verranno resi omaggi alla tradizione musicale ebraica a cura di Michela Venturini e Paolo Bottini, Monica Serafini, Lorenzo Novelli e Luca Guidarini. Saranno eseguite musiche di Leonard Bernstein e tre melodiedanze klezmer. E’ prevista la presenza del professor Sandro Segre (ordinario di Scienze politiche presso l’Università di Genova).
Ensemble barocco domani in concerto
Domani mattina, alle ore 12 nella Sala Manfredini del Museo Civico “Ala Ponzone”, nuovo appuntamento con “Gli animosi del Monteverdi” (nella foto), ensemble barocco del Conservatorio di Cremona. Nell’ambito de “Le domeniche al museo con la musica antica”, ciclo di concerti pensato per arricchire la proposta dell’ingresso gratuito ai musei civici come ogni prima domenica del mese, Lucia Cortese (soprano) e Alessandro Manara (clavicembalo) eseguiranno brani di Claudio Monteverdi, Tarquinio Merula, Girolamo Frescobaldi, Pietro Antonio Giramo, Bernardo Storace, Barbara Strozzi, Domenico Zipoli e Alessandro Scarlatti. Costituitosi di recente all’interno dell’Istituto superiore di studi musicali “Claudio Monteverdi”, l’ensemble (composto da strumenti e voci) si cimenta nel proporre al pubblico un repertorio cameristico legato alla musica antica dal tardo Cinquecento, al barocco e parte del Settecento. Il ciclo dei concerti rientra nel progetto “Monteverdi Action!” legato alla diffusione delle attività musicali dell’Istituto, impegnato con più appuntamenti non solo in città, ma anche fuori dal proprio territorio di riferimento. L'iniziativa, inoltre, si sposa appieno con l’indirizzo intrapreso dall’assessorato alla Cultura del Comune di animazione degli spazi museali. Al termine del concerto il bar del Museo Civico organizzerà un aperitivo con buffet per coloro che vorranno intrattenersi, così da poter visitare le sale e le collezioni della Pinacoteca.
“Jesus” stasera sul palco del San Domenico
Lo spettacolo racconta l’ipocrisia, la violenza, il basso materialismo della società contemporanea Stasera alla 21, sul palco del Teatro San domenico di Crema va in scena “Jesus” di Valeria Raimondi, Enrico Castellani e Vincenzo Todesco e proposto da Babilonia Teatri. Jesus racconta l’ipocrisia, la violenza, il basso materialismo della società contemporanea, utilizzando la parodia e l’invettiva. Jesus esprime un intimo anelito di spiritualità, sia essa religiosa o laica. Jesus è provocazione e tenerezza. E’ sacralità e dissacrazione. E’ critica sociale e riflessione intima. Jesus è un punto di domanda. Spesso sopito. Assente. Respinto o ignorato. Capita che torni a bussare. Ci si pari davanti. Improvviso. E sbarri la strada. La ostacoli e la blocchi. Senza remore né pietà. Un punto di domanda che non ha risposta. Non una. Non data. Non preconfezionata. Jesus è stato un uomo. E’ diventato una religione, due, tre, quattro... E’ diventato un credo, un simbolo, una speranza, una ragione, un esempio, una guida,
“Mi voleva Strehler” stasera a Ragazzola con Maurizio Micheli
Un momento dello spettacolo
un rifugio, un bersaglio. Chi è oggi, cosa rappresenta e chi lo rappresenta, chi ne ha bisogno, chi lo usa? «Abbiamo deciso di andare all'origine della nostra religione per capire da dove nasca il nostro bisogno di
credere per fare i conti con un pensiero che ci è stato tramandato attraverso i secoli e che nel tempo è cambiato, si è trasformato e spesso è arrivato a negare se stesso», ha spiegato Babilonia Teatri.
Gandellini e Gorini in mostra da domani a Soncino
Domenica il Museo della Stampa di Soncino (alle ore 16) inaugura la mostra dal titolo “Tra realismo e gestualità” di Giacomo Gandellini e Lauro Gorini. Presenta il professore Agostino Garda, testi a cura di Cristiano Casarotti. La mostra rimarrà aperta fino a domenica 24 aprile (da Martedì a venerdì dalle 10 alle 12, sabato e festivi dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19, lunedì chiuso). Giacomo Gandellini vive e lavora a Longhena, nella Bassa Bresciana e cerca di fissare sulla carta edifici che fanno parte dei ricordi, come se volesse fermare il lento ed inesauribile passare del tempo. Sono
decadenti, ruderi, muri scrostati, ma sembra gli piaccia toglierli da questo stato esaltandone i particolari, mettendone in evidenza le finestre, i cornicioni, i mattoni, quasi un cercare di restaurare per conservare, se non nella realtà, almeno sulla carta, queste opere degli uomini del passato. Lauro Gorini, invece, vive e lavora a Montichiari: ha al suo attivonumerose mostre personali e collettive e dopo aver frequentato la Scuola Libera del Nudo dell’Accademia di Brera e l’Accademia Cignaroli di Verona, ha virato i suoi interessi verso la fotografia.
Un’opera di Giacomo Gandellini
Maurizio Micheli porta in scena stasera al Teatro di Ragazzola “Mi voleva Strehler”, lo spettacolo cult che con più di mille repliche al suo attivo mantiene immutate dal 1978 la forza comica e satirica. Lo spettacolo gioca su diversi piani mascherando, dietro un’apparente semplicità, una riflessione profonda sull’arte dell’attore. La storia narra, col pretesto di un provino che un attore di cabaret deve sostenere davanti a Giorgio Strehler e che dovrebbe aprirgli le porte del successo, uno spaccato del teatro italiano a cavallo tra gli anni ’60 e ’70. Assistiamo così alla scoperta del teatro alternativo e all’impegno politico di ispirazione brechtiana, al racconto de “la prise de l’Odéon” ai tempi del ’68 e alle imitazioni nostrane dei grandi innovatori di quell’epoca: il Living, Grotowski, il Terzo Teatro, rese ancora più comiche dallo stridore con la condizione reale del giovane attore narrante. Maurizio Micheli dimostra grandi doti nel far vivere questo suo personaggio dal sapore autobiografico e lo spettacolo merita di essere visto anche per la qualità e la vivezza del testo e per l’alto tasso di intelligenza di cui è pervaso, che porta al riso e al sorriso sempre rifuggendo da banali volgarità.
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Taccuino
Sabato 2 Aprile 2016
Taboulè ai due colori con fantasia di verdure
Le Ricette vegetariane INGREDIENTI PER 4 PERSONE • Un rotolo di pasta sfoglia • 150 g di misto per soffritto • 2 zucchine • 200 g di piselli sgranati • 300 g di patate • 40 g di fromaggio grana grattugiato • Un mazzetto di basilico • Olio evo • Sale
NUMERI UTILI
Strudel di verdure con zabaione alle erbe
PREPARAZIONE • Fate bollire una dose abbondante di acqua in una casseruola, unite lo spicchio d'aglio schiacciato, metà del finocchietto, una presa di sale grosso e il riso rosso. • Fate cuocere il riso secondo i tempi indicati sulla confezione, scolatelo, eliminate aglio e finocchietto e fate raffreddare. • A parte, fate lessare il riso patna, scolatelo, raffreddatelo. • Mescolate insieme tra loro i due tipi di riso e condite con 4 cucchiai di olio. • Lavate i pomodorini, asciugateli, tagliateli a tocchetti e uniteli al riso con le foglie di menta e il finocchietto rimasto, tritati fini, il cipollotto a fettine sottili e il cetriolo sbucciato a dadini. • Lavate e asciugate il limone, prelevate la scorza con un rigalimoni e ricavate il succo dalla polpa. • Unite i 2 ingredienti al riso, mescolate, regolate di sale e unite il peperoncino. • Fate insaporire in luogo fresco per un'ora prima di servire.
COMUNE DI CREMONA www.comune.cremona.it Centralino: 0372-4071 Urp: 0372-407291 AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE www.provincia.cremona.it Centralino: 0372-4061 Urp: 0372-406233 PREFETTURA Centralino: 0372-4881 CARABINIERI Pronto intervento: 112 Centralino: 0372-5581
Per la salsa • 4 tuorli • Un mazzetto di erba cipollina e di timo tritati • Mezzo limone • Olio evo • Sale
INGREDIENTI • PER 4 PERSONE • Uno spicchio d'aglio • 100 g di riso rosso • Un limone non trattato della Camargue • Un cipollotto • 100 g di riso patna • Peperoncino • 100 g di pomodorini piccante in polvere ciliegia • Olio extravergine • Un cetriolo d'oliva • Foglie di menta • Sale • Finocchietto selvatico
Cremona
COMANDO FORESTALE DELLO STATO Centralino: 0372-410307
PREPARAZIONE • Mettete il misto per soffritto in una padella con 4 cucchiai di olio e fatelo stufare per 2-3 minuti. • Aggiungete le patate pelate a dadini e i piselli. • Coprite e cuocete per 10 minuti a fiamma bassa. • Unite le zucchine a dadini e 2 cucchiai d'acqua calda e cuocete per altri 5 minuti, quindi salate. • Mettete le verdure in una terrina con il parmigiano e 10 foglie di basilico spezzettate e fate raffreddare. • Srotolate la sfoglia e disponete le verdure al centro, compattandole con le mani • Tagliate via 4 strisce di pasta per dare alla sfoglia una
forma quadrata, spennellatela con poca acqua, chiudetela sulle verdure e cuocete lo strudel in forno a 200° per circa 25 minuti. • Preparate la salsa. Riunite i tuorli e 4 mezzi gusci d'uovo pieni d'acqua in una casseruolina e, sbattendo con una frusta, montate lo zabaione a bagnomaria per 5 minuti. • Togliete dal fuoco e unite, sempre sbattendo, il succo di limone e mezzo dl d'olio a filo, salate e unite l'erba cipollina e il timo. • Servitelo caldo con lo strudel.
Nachos al guacamole e crema di fagioli
INGREDIENTI PER 4 PERSONE • Una scatola di nachos rotondi • Una piccola cipolla • Una dose di guacamole • Un vasetto di peperoncini piccanti conservati sottaceto o al naturale • 400 g di fagioli rossi messicani, o di fagioli borlotti, in scatola • Olio extravergine • Sale
PREPARAZIONE
• Tritate fine la cipolla e fatela appassire in una padella con 2 cucchiai di olio. • Scolate i fagioli dal liquido di conservazione, frullateli e uniteli alla cipolla. • Fateli cuocere, mescolando costantemente, finché avrete ottenuto una crema densa. • Toglietela dal fuoco, regolatela di sale e fatela raffreddare. • Mettete su un vassoio tutti i nachos e distribuite su ognuno un cucchiaino di crema di fagioli e uno di guacamole. • Decorate i bocconcini con un peperoncino piccante e servite.
GUARDIA DI FINANZA Pronto intervento: 117 Centralino: 0372-21576 Nucleo di polizia tributaria: 0372-28968 POLIZIA MUNICIPALE Pronto intervento: 0372-454516 Centrale operativa: 0372-407427 POLIZIA STRADALE Comando provinciale Centralino: 0372-499511 QUESTURA Pronto intervento: 113 Centralino: 0372-4881 VIGILI DEL FUOCO Pronto intervento: 115 Centralino: 0372-4157511 PROCURA Centralino: 0372-548233 OSPEDALE DI CREMONA www.ospedale.cremona.it Centralino: 0372-4051 Centro unificato di prenotazione: 800 638 638 Emergenza sanitaria: 118 AZIENDA SANITARIA LOCALE DI CREMONA www.aslcremona.it Centralino: 0372-4971 Urp: 0372-497215
NUMERI UTILI Casalmaggiore
Via Esilde Soldi Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 13 Maggio
COMUNE DI CASALMAGGIORE www.comune.casalmaggiore.cr.it Centralino: 0375 42668 AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE Centralino: 0375-42233 CENTRO PER L’IMPIEGO Centralino: 0375-42213 CARABINIERI Pronto intervento: 112 Centralino: 0375-284500 POLIZIA MUNICIPALE Centralino: 0375-40540 POLIZIA STRADALE Centralino: 0375-42288
Via Volturno Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 30 Settembre
Via Monteverdi Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 29 Aprile
GIUDICE DI PACE Centralino: 0375-42273 OSPEDALE Centralino: 0375-2811 Centro unico di prenotazioni: 800 638 638 Emergenza sanitaria: 118 MUSEO DIOTTI www.museodiotti.it Centralino: 0375-200416 MUSEO DEL BIJOU Centralino: 0375-284423 TEATRO COMUNALE www.teatrocasalmaggiore.it Centralino: 0375-284434 DISTRETTO SOCIO-SANITARIO Direzione: 0375-284020 Distretto Veterinario: 0375-284029
Via Cà del Vescovo Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 30 Giugno
• Via Esilde Soldi (tratto da Via Brescia a Via Persico) - Cantiere per la ristrutturazione della condotta del gas metano, della condotta dell'acqua potabile, della condotta della fognatura e della distribuzione di energia elettrica. (Fine lavori: 13/05/2015). • Via Claudio Monteverdi - (tratto da via Ala Ponzone a C.so V.Emanuele) - Cantiere per la ristrutturazione della rete di distribuzione energia elettrica. (Fine lavori: 29/04/2016). • Via Volturno (tratto da Via Magenta a Via Garibotti) - Cantiere per la ristrutturazione della condotta dell'acqua potabile e della condotta della fognatura. (Fine lavori: 30/09/2016). • Via Cà del Vescovo (tratto da via Aleni a via Postumia) - Cantiere per la ristrutturazione della condotta del gas metano, della condotta dell'acqua potabile (Fine lavori: 30/06/2016).
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Pieve 010 impegnata a Follonica
SPORT
lo
HOCKEY SU PISTA A1
Stasera riprende il campionato con la Pieve 010 impegnata a Follonica per strappare punti preziosi nella lotta alla salvezza. I rossoblu sono in piena bagarre, con 4 squadra racchiuse in un solo punto.
In pista Vale Rossi e le rosse MOTORI
Responsabile FABIO VARESI
Week end intenso per i motori, con la Formula 1 impegnata nel Baharain (Mercedes subito davanti a tutti), mentre il Motomondiale sbarca in Argentina, dove Rossi festeggia i 20 esatti di carriera.
La Vanoli non vuole accontentarsi
Domani sera al PalaRadi arriva Cantù che malgrado i tanti innesti di qualità rischia di fallire l’accesso alla post season
BASKET SERIE A Anche se i playoff sono già in cassaforte i biancoblu provano a conservare il terzo posto
U
di Giovanni Zagni
na Vanoli non pimpante, come ci aveva abituato bene in trasferta, ma anche al PalaRadi, non ce l’ha fatta sul campo della Virtus Bologna. Peccato, poiché un successo, nel giorno della consacrazione matematica a un posto nei playoff, avrebbe portato ulteriore entusiasmo in un ambiente già carico di suo. In Emilia forse sono mancati proprio i due uomini più determinanti sin qui nei finali in volata, cioè Turner e McGee nonché Cusin, limitato dalla buona difesa virtussina, che l’ha costretto spesso a girare lontano dal ferro. Ma in generale abbiamo avuto sensazioni di un certo appagamento diffuso, mentre Washington ha ritrovato una buona prestazione, al contrario di Starks ,cui forse per la necessità di inserirsi in fretta, stante la perdurante assenza di Vitali, sono mancate un po' le certezze psicologiche di cui avrebbe bisogno. Ma oggi, o meglio domani sera è un altro giorno... e si vedrà. L’avversario non è certo dei più comodi, la Vitasnella Cantù allenata da Bazarevich, con un organico ricco di stranieri di valore come i play Ukic e Hodge, il centro Fesenko, gli esterni Johnson, Lorbek ed Ignerski, nonché l’italiano Abass Abass, a dispetto del cognome, giocatore capace di giocate eccezionali. Una squadra che sinora ha raccolto meno di quanto la tifoseria si aspettasse e forse ha perso il treno dei playoff con l’ultima sconfitta casalinga per
SERIE B
Cissé sotto canestro
25ª GIORNATA
Avellino-Varese Bologna-Cremona Brindisi-Capo d’Orlando Cantù-Venezia Milano-Reggio Emilia Pesaro-Caserta Pistoia-Torino Trento-Sassari
89-71 73-66 69-70 72-76 84-80 71-72 70-80 93-81
26ª GIORNATA (03-04 h 18.15) Bologna-Trentino Capo d’Orlando-Milano Cremona-Cantù (h 20.45) Reggio Emilia-Brindisi Sassari-Caserta Torino-Avellino Varese-Pistoia Venezia-Pesaro
Milano 40 Reggio Emilia 36 Cremona 34 Avellino 34 Pistoia 26 Venezia 26 Trento 24 Sassari 24 Brindisi 22 Capo d’Orlando 20 Varese 20 Caserta 20 Cantù 20 Bologna 20 Pesaro 18 Torino 16
mano di Venezia. Una ragione in più per venire a Cremona in cerca di un’ultima speranza di arrivare alla post season, ma anche di tenere lontano l’ultimo posto, che dista solo quattro punti.
Azzurre impegnate stasera con Albino SERIE A2
Starks in azione a Bologna (foto E. Zanotti)
CLASSIFICA
Penultimo turno di regular season per il Basket Team Crema, impegnato stasera alle 21 contro Albino. Un match ininfluente per le azzurre, che da tempo hanno ipotecato il 2º posto e che si stanno preparando per gli imminenti playoff. In ogni caso le cremasche scenderanno sul parquet per vincere. CLASSIFICA (24ª giornata) Broni 48; Crema 40; Vicenza 34; Milano 32; Marghera, Alpo 24; Costa Masnaga, Albino, Pordenone 22; Selargius 20; Carugate 16; Castelnuovo Scrivia 12; Virtus Cagliari, Bolzano 10.
CURIOSITA’ Domani sera in campo ci sarà solo un ex, ovvero Marco Cusin che ha giocato a Cantù per due stagioni, dal 2012 al 2014. Nelle file brianzole spicca JaJuan Johnson, che è il miglior
stoppatore del campionato, insieme a Riccardo Cervi della Sidigas Avellino e a Jared Berggren della Dolomiti Energia Trento, con 1,4 stoppate di media a gara. Con Cusin sarà un bel duello...
COSI’ ALL’ANDATA Elston Turner
ACQUA VITASNELLA CANTU’-VANOLI CREMONA 74-82 (12-18, 32-43; 52-64) ACQUA VITASNELLA CANTU’: Berggren (0/1, 0/1), Abass Abass 8 (2/5, 1/5), Heslip 30 (3/4, 6/10), Ross 3 (1/2 da tre), Zugno 2 (1/1 da due), Wojciechowski 9 (3/5, 0/5), Cesana ne, JaJuan Johnson 12 (4/6, 0/2), Tessitori, Hodge 10 (0/3, 0/6). Coach: Fabio Corbani. VANOLI CREMONA: Southerland 6 (0/1, 2/6), Luca Vitali 10 (2/4, 1/6), Mian (0/1 da tre), Gaspardo 11 (2/4, 1/2), Cusin 18 (5/6 da due), Cazzolato ne, Washington 18 (4/6, 3/3), Biligha 4 (2/3 da due), McGee 5 (2/4, 0/2), Turner 10 (2/6, 2/4). Coach: Cesare Pancotto.
Serie C: Piadena sfida Pizzighettone
Nel week end riprende il campionato con Piadena impegnata nel derby con Pizzighettone (stasera alle 21) per difendere il primato che condivide con Iseo (che opposto Robbio). La Sansebasket cerca i due punti contro Opera. CLASSIFICA (25ª giornata) Piadena, Iseo 42; Vigevano, Pizzighettone 34; Omnia Pavia, Milano 1958 30; Voghera, Milanotre 26; Lumezzane, Manerbio 26; Opera 22; Robbio 20; Sarezzo 16; Sansebasket Cremona 12; Ebro Milano 8, Viadana 2.
Erogasmet contro Desio per difendere il quarto posto
Dopo la sosta pasquale arriva il secondo incontro casalingo consecutivo per i leoni biancorossi. Ospiti al PalaCremonesi i tradizionali avversari dell’Aurora Desio, società che definire storica è probabilmente riduttivo. Esauriti gli anni delle partecipazioni ai campionati più in vista del panorama nazionale, la formazione brianzola ha trovato la propria collocazione nelle minors, venendo ripescata in serie B due anni orsono dopo alcune stagioni di militanza in serie C. Agli ordini del confermato coach Villa, per la Rimadesio scendono sul parquet il “totem” Filippo Politi, centro da 14,7 punti e quasi 8 rimbalzi a partita, il playmaker Lorenzo Novati, la guardia Daniele Quartieri e le ali Andrea Negri e Alessandro Esposito, quest’ultimo classe 1997, ennesimo prodotto del florido
vivaio brianzolo, già sotto la lente degli osservatori di mezza Italia, Treviso Basket in primis. Dalla panca si alzano il capitano Edoardo Gallazzi, il play Gianmarco Gatto, la guardia Alessandro Corno e il centro Tommaso Colombo, con i giovani Andrea Mazzoleni, Luca Sivieri, Francesco Parma, Riccardo Pellizzoni e Marco Corti a completare il roster. Una formazione ricca di talento, con un centro esperto e produttivo, un playmaker bravo a mettere in ritmo compagni, un ottimo rimbalzista come Esposito e due attaccanti dotati di buona mano come Quartieri e Negri, con la possibilità di ottenere pericolosità da fuori con l’ingresso di Corno e migliorare sottocanestro con la bravura nell’uno contro uno di capitan Gallazzi. Un avversario, nonostante la striscia negativa che
dura da sei incontri, da non sottovalutare per l’Erogasmet Crema, che può da un lato giocare con relativa tranquillità, alla luce della già acquisita qualificazione per i playoff, dovendo però inventarsi qualcosa a livello tattico, avendo tutti e tre i lunghi senior del roster in precarie condizioni fisiche. La concreta possibilità di lottare ancora per la quarta piazza del ranking deve essere di forte stimolo ai cremaschi, opposti ad un avversario molto motivato che cerca ancora il pass per la post season. CLASSIFICA (26ª giornata) Udine 46; Orzinuovi 44; Bergamo 42; Urania Milano, Crema, Lecco 34; Vicenza 30; Padova 24; Desio 22; Robur et Fides Varese 20; Firenze, Costa Volpino 18; Pavia16; Sangiorgese 14; Moncalieri 12; Mortara 8.
Ufficializzate le sedi del 40º Trofeo Angelo Dossena Bissolati, tre punti preziosi per la salvezza
CALCIO GIOVANILE
Il 40º Trofeo Angelo Dossena (in programma dal 7 al 12 giugno) si giocherà a Crema, Offanengo, Sergnano, Vaiano, Cremona, Caravaggio, San Paolo, Fiorenzuola e Quinzano. Il sorteggio è in programma il 2 maggio, alle ore 21, presso il Teatro San Domenico a Crema.
PALLANUOTO
MEMORIAL RENATO FERRI La 12ª edizione (al via il 22 maggio e riservata agli Esordienti) vedrà la partecipazione di Castelnuovo (squadra di casa), Inter, Torino, Juventus, Sampdoria, Sassuolo (campione in carica), Atalanta e RF5 New Jersey Stallions Academy (Usa).
Preziosissima vittoria della Bissolati contro lo Sport Time Osio (8-7), nella lotta per la salvezza. Stasera alle 20 i biancazzurri tornano in vasca contro il temibile Vigevano. CLASSIFICA (12ª giornata) Varese 29;
Locatelli Genova 28; Canottieri Milano, Aquatica Torino 24; Metanopoli San Donato 22; Treviglio 21; Vigevano 15; Busto Nuoto 14; Gam Team Brescia 10; Bocconi Sport 9; Sport Time Osio, Bissolati 7; Milano 2 1.
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Sport
Sabato 2 Aprile 2016
Rossitto si gioca la conferma in sei partite Con i playoff praticamente irraggiungibili i grigiorossi tornano in campo oggi pomeriggio allo Zini contro il Renate
CALCIO LEGA PRO In questo finale di stagione la dirigenza valuterà in particolare l’operato del tecnico
D
di Matteo Volpi
LEGA PRO GIRONE A 28ª GIORNATA
opo le grigliate e le gite pasquali, oggi alle 15 si torna a tifare Cremonese e si torna a tifare per mister Rossitto. I destini di squadra e allenatore, infatti, sono più che mai legati ad un unico grande filo conduttore: terminare al meglio questa stagione per poter meritare la riconferma per il prossimo anno. A noi, come a gran parte degli appassionati grigiorossi, il tecnico friulano non dispiace. Dopo l’annoiante gestione Pea, il giovane Rossitto è riuscito a dare una svolta sotto il profilo dei risultati e dell’atteggiamento. Sul campo, almeno nelle prime gare dopo il suo avvento in panchina, abbiamo visto una squadra propositiva, pronta a fare male ad ogni ripartenza e che non disdegnasse anche qualche azione corale. Nelle ultime gare, purtroppo, abbiamo visto un ritorno ad uno schieramento più guardingo (alla Pea o alla Simoni, per intenderci…) che è coinciso anche con una brusca frenata sotto il profilo del gioco e dei risultati. Proprio nei giorni scorsi, la società, per bocca del diesse Giammarioli (che ha già rinnovato il suo contratto con il club grigiorosso), ha dichiarato che le prossime settimane saranno fondamentali per decidere la riconferma del tecnico. Per essere valutato al meglio, però, Rossitto dovrà essere messo nelle condizioni di lavorare nel migliore dei modi: libertà decisionale e appoggio della società saranno essenziali in tal senso, sebbene la differenza, alla fine, la faranno i risultati.
Alessandria-Pordenone Bassano-Pavia Giana Erminio-AlbinoLeffe Lumezzane-FeralpiSalò Mantova-Cittadella Padova-Cremonese Pro Piacenza-Cuneo Reggiana-Pro Patria Renate-Südtirol
Brighenti in azione all’andata (foto © Ivano Frittoli)
CLASSIFICA
1-0 1-4 0-0 1-1 0-1 2-1 1-1 1-0 0-0
29ª GIORNATA (02/04-04)
AlbinoLeffe-Pro Piacenza Cittadella-Bassano Cremonese-Renate (02-04 h 15) Cuneo-Padova FeralpiSalò-Mantova Pavia-Alessandria Pordenone-Reggiana Pro Patria-Giana Erminio Südtirol-Lumezzane
Cittadella 65 Bassano 52 Pordenone 50 Alessandria 49 FeralpiSalò 46 Pavia 45 Reggiana 44 Padova 44 Cremonese 40 Südtirol 39 Renate 32 Giana Erminio 32 Lumezzane 31 Cuneo 29 Pro Piacenza 28 Mantova 23 AlbinoLeffe 19 Pro Patria (-3) 7
Come già detto, ci auspichiamo che la Cremonese di questa fine stagione voglia giocare per vincere più partite possibili, senza farsi influenzare da logiche di classifica che ormai ci vedono fuori dai giochi che contano. I playoff sono ancora matematicamente raggiungibili, ma logisticamente quasi impossibili. Sulla nostra strada ora ci troveremo tante formazioni che si giocheranno la sal-
vezza, ad iniziare dalla sfida di oggi pomeriggio con il Renate (calcio d’inizio ore 15). Una partita da vincere e basta. Capitan Brighenti sarà il grande ex ed in avanti potrebbe tornare a vedersi assistito da due colleghi di reparto : Sansovini più no tra Maiorino o Pacilli con il primo che pare favorito. PROBABILE FORMAZIONE (4-3-3): Ravaglia; Gambaretti, Briganti, Marconi, Crialese; Pesce,
Scrasella, Suciu; Sansovini, Brighenti, Maiorino. La partita sarà arbitrata da Davide Andreini della sezione di Forlì con gli assistenti Driss Abou Elkhayr di Conegliano e Andrea Moraglia di Verona. VENTURATO Se il Cittadella batterà il Bassano, otterrà la promozione matematica in serie B con cinque turni di anticipo. Un grande risultato per l’ex tecnico di Cremonese e Pizzighettone.
SERIE D Contro il Fiorenzuola i gialloblu inseguono la vittoria al Voltini che manca da troppo tempo di Tiziano Guerini Dopo la sosta per le festività pasquali, preceduta dalla secca sconfitta con la Pro Sesto, in casa della Pergolettese si attende l’incontro con il Fiorenzuola e intanto si fanno i conti dei sopravvissuti. Mister Tacchinardi e Francesco Cesca devono ancora scontare la seconda squalifica rimediata nello sfortunato finale di partita contro la Bustese, Anelli e Conti sono i nuovi sanzionati dal giudice sportivo e devono saltare la partita co i piacentini, il portiere Prisco e Simonato sono sempre infortunati, mentre si spera di recuperare capitan Scietti dopo oltre un mese di inattività. Nel frattempo, venerdì scorso la Pergolettese ha giocato un’amichevole di allenamento contro il Tribiano, con il risultato finale a favore dei gialloblu per 3-1: tutti i gol nel primo tempo con due reti di Rossi (che però si è fatto parare un rigore nel secondo tempo) ed una di Valente, cioè i due attaccanti su cui, con ogni probabilità, si dovrà puntare per vincere la gara di domani, ore 15, al Voltini contro il Fiorenzuola. Senza troppe altre fantasie, la partita contro i piacentini può dare
Pergolettese in campo per l’onore
Un gol realizzato da Rossi
tre punti importanti... per la salvezza. Non dovrebbe essere difficile, anche se gli emiliani hanno più bisogno di punti del Pergo dal momento che il loro quart’ultimo posto in classifica con 30 punti li mette chiara-
mente in affanno, soprattutto dopo il ko interno con il Ciliverghe. Negli ultimi tempi, la Pergolettese ha avuti alti e bassi: le poche e sfortunate partite di marzo hanno costretto i gialloblu ad un ruolo meno
importante nel campionato. Con gli attuali 44 punti i primi posti si sono allontanati pressoché definitivamente, dal momento che Piacenza (primo posto ormai acquisito matematicamente con largo anticipo), Lecco, Seregno e Ciliverghe sono di fatto irraggiungibili e per il quinto posto, che varrebbe alla fine del campionato la partecipazione ai playoff, la concorrenza è numerosa e tutta più accreditata della Pergolettese: Pontisola, Ciserano e Inveruno sopra tutti. Ai gialloblu non dovrebbero comunque mancare la determinazione e l’impegno: i tifosi attendono finalmente una vittoria al “Voltini” dove non arriva la vittoria da tempo immemore. CLASSIFICA (32ª giornata) Piacenza 83; Lecco 64; Seregno 56; Ciliverghe 55; Pontisola 50; Ciserano 47; Inveruno 46; Olginatese 45; Pergolettese 44; Varesina 42; Monza 40; Folgore Caratese, Pro Sesto 39; Grumellese 38; Bustese 37; Virtus Bergamo 35; Fiorenzuola 30; Caravaggio 28; MapelloBonate 26; Sondrio 21.
Il Crema ora vede i playoff ECCELLENZA
Grazie al netto successo di Oggiono (4-1), il Crema ha ipotecato il quinto posto, che vale i playoff. Le rete dei cremaschi sono state messe a segno da Belleri (doppietta), Santinelli e Pagano. Domani pomeriggio (ore 15.30) i nerobianchi sono impegnati sul campo del Real Milano e facendo bottino pieno, potrebbero staccare definitivamente il Casateserogoredo (attualmente sesto) impegnato nella difficile trasferta di Nibionno. CLASSIFICA (28ª giornata) Villa D’Alme Valbrembana 61; Scanzorosciate 59; Cavenago Fanfulla 58; Nibionno 54; Crema 52; Casateserogoredo 48; Luciano Manara 46; Caprino 41; Verdello 40; Cisanese 35; Gessate 34; Sandonatese, Brugherio 27; Sancolombano 26; Oggiono, Real Milano 19; Brembate 13.
SERIE A Juve e Napoli non dovrebbero perdere punti rispettivamente contro Empoli e Udinese. Fari puntati anche sul derby di Roma
Difficile attendersi sorprese in vetta
Dall’altare alla polvere nel giro di cinque giorni. Dopo la buona prestazione con la Spagna, è arrivata la batosta di Monaco (4-1 con la Germania), che ha fomentato le polemiche sulla Nazionale e sul dimissionario ct Antonio Conte, che lascerà la guida degli azzurri dopo gli Europei. Il tecnico avrà le sue responsabilità, mitigate però dallo scarso valore dal materiale a disposizione, le cui lacune emergono al cospetto delle Nazionali più forti. I più ottimisti confidano in una metamorfosi al momento di giocare le partite ufficiali, ma non sempre si riesce a mascherare la pochezza della rosa. In attesa della kermesse francese, c’è una stagione da concludere, che promette emozioni sino alla fine, soprattutto nella lotta al titolo. Dopo tre anni di dominio assoluto della Juventus, finalmente assistiamo a un duello equilibrato: meri-
SERIE B
Max Allegri
Maurizio Sarri
to del Napoli che non molla e che annuncia battaglia fino all’ultimo secondo del campionato, trascinato da un irresistibile Higuain (29 centri in 30 giornate!).
E’ iniziato il conto alla rovescia per la promozione diretta di Cagliari e Crotone. Le due squadre, indubbiamente le migliori del campionato, hanno un vantaggio tale da poter gestire in queste ultime nove giornate. Molto interessante è, invece, la lotta per i sei posti che valgono i playoff, che vedono il prepotente inserimento del Trapani di Cosmi, reduce dal colpo di La Spezia. I siciliani sono in grande forma e oggi lo vogliono
Calendario alla mano, il distacco di tre punti tra le due squadre non dovrebbe mutare. Anche se incerottata, la Juve non rischia contro l’Empoli, mentre l’Udinese non sembra attrezzata per fermare i partenopei di Sarri. Meno incerta la lotta per il terzo posto, con la Roma favoritissima su Inter e Fiorentina. I giallorossi rischiano qualcosa nel derby, anche se affrontano una Lazio dimessa dopo aver fallito tutti gli obiettivi stagionali. Più interessante la bagarre in zona retrocessione, con il Carpi che ha inguaiato non poco il Palermo. Dopo due scontri diretti vinti (Frosinone e Verona), gli emiliani di Castori sono in fiducia e cercano il tris nel derby con il Sassuolo, che non crede più nell’aggancio al sesto posto. Trasferte difficili, invece, per il Palermo con il Chievo e per il Frosinone al Ferraris con il Genoa. Fabio Varesi
RISULTATI 30ª GIORNATA
Atalanta-Bologna Empoli-Palermo Frosinone-Fiorentina Hellas Verona-Carpi Milan-Lazio Napoli-Genoa Roma-Inter Sampdoria-Chievo Sassuolo-Udinese Torino-Juventus
31ª GIORNATA (03-04 h 15)
Atalanta-Milan Bologna-Verona (04-04 h 20.45) Carpi-Sassuolo (02-04 h 18) Chievo-Palermo Genoa-Frosinone Fiorentina-Sampdoria Inter-Torino (h 20.45) Juventus-Empoli (02-04 h 20.45) Lazio-Roma Udinese-Napoli (h 12.30)
Cagliari e Crotone, è iniziato il conto alla rovescia
confermare nello scontro diretto con il Brescia. In coda spiccano due sfide molto delicate: Pro Vercelli-Modena e Vicenza-Livorno. 33ª GIORNATA (26-03 h 15) Ascoli-Vicenza 1-2, Avellino-Crotone 0-0, Brescia-Novara 0-0, Cesena-Latina 3-0, Como-Virtus Entella 1-1,
2-0 0-0 0-0 1-2 1-1 3-1 1-1 0-1 1-1 1-4
Livorno-Pro Vercelli 0-1, Modena-Cagliari 1-2, Salernitana-Bari 3-4, Spezia-Trapani 1-2, Ternana-Pescara 1-0, Virtus Lanciano-Perugia 0-1. 34ª GIORNATA (03-04 h 15) Bari-Cesena (0404 h 20.30), Cagliari-Spezia, Crotone-Virtus Lanciano (01-04 h 20.30), Latina-Avellino, Novara-
CLASSIFICA
Juventus Napoli Roma Fiorentina Inter Milan Sassuolo Lazio Chievo Bologna Empoli Genoa Atalanta Torino Sampdoria Udinese Carpi Palermo Frosinone Hellas Verona
70 67 60 55 55 49 45 42 38 36 36 34 33 33 32 31 28 28 27 19
Salernitana (03-04 h 17.30), Perugia-Ascoli, Pescara-Como, Pro Vercelli-Modena, TrapaniBrescia, Vicenza-Livorno, Virtus Entella-Ternana. CLASSIFICA Cagliari 68; Crotone 67; Cesena, Novara (-2), Bari 53; Spezia 51; Virtus Entella, Brescia, Trapani 50; Pescara 49; Perugia 47; Avellino 44; Ternana 43; Virtus Lanciano (-2) 39; Pro Vercelli 37; Latina, Ascoli 36; Modena 35; Vicenza 34; Livorno 33; Salernitana 31; Como 27.
Sport
Sabato 2 Aprile 2016
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La Pomì difende il secondo posto
Grazie al successo di Firenze e all’inatteso ko di Piacenza la squadra di Barbolini ha compiuto il sorpasso sulla Nordmeccanica
VOLLEY A1 Ultimo sforzo per le rosa stasera contro il Club Italia. Poi la mente sarà rivolta alla Champions
O
di Vanni Raineri
ltre le più rosee speranze. Doveva essere un avvicinamento, è stato il sorpasso al secondo posto. Nella penultima giornata della stagione regolare, sabato scorso, la Pomì ha steso il Bisonte a domicilio in tre set, dei quali solo l’ultimo è stato combattuto. Chi si aspettava che lo stesso risultato, lo 0-3, sarebbe maturato nella sfida di Piacenza, dove arrivava una squadra, il Novara, certamente dallo spessore tecnico indubitabile, ma anche reduce da parecchi sbandamenti? Novara ha strappato i tre punti, agevolando il sorpasso della Pomì, che ora ha un punto di vantaggio sulle piacentine alla vigilia dell’ultima giornata di campionato. Per arrivare seconde dunque alle rosa basterà battere il Club Italia, anche di misura. Infatti, in caso di aggancio da parte della Nordmeccanica (che comunque non avrà vita facile a Busto Arsizio, che per strappare l’ultimo posto playoff dovrà raccogliere almeno 2 punti), le rosa sarebbero privilegiate dal regolamento, che dopo i punti fatti indica come discriminante le gare vinte (ad oggi una in più per Casalmaggiore). La doppia parità si verificherebbe solo in caso di vittoria per 3-2 di Piacenza e sconfitta per 3-2 per la Pomì, che però a questo punto sarebbe avvantaggiata dalla terza condizione, il rapporto tra set vinti e persi. In ogni caso
25ª GIORNATA
Bolzano-Montichiari Club Italia-Busto Arsizio Firenze-Casalmaggiore Modena-Bergamo Piacenza-Novara Vicenza-Scandicci Ha riposato: Conegliano
0-3 1-3 0-3 2-3 0-3 0-3
26ª GIORNATA (02-04 h 20.30) Bergamo-Bolzano Busto Arsizio-Piacenza Casalmaggiore-Club Italia Firenze-Conegliano Novara-Vicenza Scandicci-Modena Riposa: Montichiari
CLASSIFICA
Conegliano Casalmaggiore Piacenza Novara Modena Scandicci Bergamo Montichiari Busto Arsizio Vicenza Club Italia Firenze Bolzano
la Pomì sarà seconda o terza, quindi incrocerà la settima o la sesta: non ci si scappa, o Bergamo o Scandicci. Al momento le toscane hanno un punto in più, ma ospitano Modena (certa comunque del 5° posto), mentre Bergamo riceve il fanalino di coda Bolzano già retrocesso. Chi preferire? Forse meglio evitare Bergamo data la forma mostrata nella Final Four di Coppa Italia, proprio a spese di Casalmaggiore e Piacenza. Tutte le gare si giocano stasera con ini-
57 52 51 47 44 39 38 31 30 21 20 10 10
Le rosa a rapporto da Barbolini (foto Rubin/Lvf)
zio alle ore 20.30. La Lega intanto ha scelto le date dei playoff. La Pomì giocherà gara 1 dei quarti mercoledì 13 aprile in trasferta, poi gara 2 ed eventuale gara 3 venerdì 15 e domenica 17 aprile. In caso di semifinale, nuovo esordio in trasferta mercoledì 20 aprile e doppio appuntamento in casa venerdì 22 e domenica 24 aprile. Finale al meglio di 5 gare, il 26, 29 e 30 aprile, 2 e 3 maggio. Ma il pensiero dei supporter rosa è già proiettato alla Final Four di Cham-
CANOTTAGGIO Importante test in vista delle regate di qualificazione olimpica a Lucerna
Gentili e la Rodini all’esame D’Aloja
d’Aloja, il classico appuntamento che di consuetudine apre la stagione remiera internazionale. Oltretutto la 30ª edizione assume connotazioni fondamentali in quanto è un anno olimpica e con la regata di qualificazione di Lucerna distante meno di due mesi, ormai alle porte. Sono 25 le nazioni in gara, ovvero Algeria, Angola, Canada, Croazia, Danimarca, Egitto, Spagna, Finlandia, Grecia, Ungheria, Israele, Italia, Giappone, Libia, Lituania, Olanda, Portogallo, Qatar, Repubblica Ceca, Slovenia, Togo, Tunisia, Emirati Arabi, Ucraina e Zimbabwe. Per mol-
alcuni club, fatto che permette di aggiungere alle federazioni rappresentate anche la Norvegia, facendo salire il numero di Paesi in gara a 26. Come detto, con la regata di Qualificazione olimpica di Lucerna sempre più vicina, per tante nazioni, Italia in primis naturalmente, il Memorial sarà l’occasione per testare le proprie ambizioni in vista della lotta per gli ultimi pass a cinque cerchi in programma sul Rotsee. In gara, nel gruppo azzurro, anche Giacomo Gentili (Bissolati) e Valentina Rodini (anche lei bissolatina, ma ora in forza alle Fiamme Gialle). Il Memorial,
gare Junior nel singolo, doppio e due senza maschili e femminili, così come il settore tecnico Under 23 azzurro ha dato indicazioni su alcuni equipaggi per capire i migliori movimenti da fare in vista degli impegni internazionali della categoria. Per gli Junior, infatti, l’appuntamento di Piediluco è fondamentale per comprendere come le eventuali new entry riescono ad amalgamarsi con chi ha già fatto esperienza in azzurro. Dopo le prime gare di ieri pomeriggio, l’appuntamento è con le regate di oggi e domani, riprese in diretta dalla Rai.
pions League, in programma fra soli 7 giorni a Montichiari. Per preparare l’evento la Pomì ha ricambiato la visita alla Volero Zurigo, che ha solo sfiorato la Final Four. In Svizzera mercoledì la Pomì ha perso nettamente i primi due set, giocando alla pari gli altri due (il primo vinto). Ultimo test prima della Champions, a Montichiari mercoledì 6 aprile contro le campionesse in carica dell’Eczacibasi Istanbul, che pure hanno fallito la qualificazione alla Final Four.
Giulia Verona cerca conferme nei Criteria giovanili a Riccione NUOTO
Fino a mercoledì 6 aprile, sono in programma i Criteria giovanili di nuoto. Sei giorni di gare (da ieri) riservate alle categorie Ragazzi, Juniores e Cadetti che si svolgono nella piscina comunale di Riccione, in vasca da 25 metri. In totale sono duemila gli atleti iscritti, in rappresentanza di 400 società, tra le quali il Team Nuoto Sport Management, che schiera anche i nuotatori che si allenano a Cremona agli ordini di coach Roberto Verona: la cremonese Giulia Verona, cresciuta al Flora (50, 100 e 200 rana, 100 e 200 stile libero, 100 farfalla) ed la piacentina Emanuela Tortomasi (50, 100, 200 e 400 stile libero, 100 farfalla). «I Criteria rappresentano per Giulia un ottimo test in vista degli Assoluti primaverili - ha affermato coach Verona - e proprio per questo sarà impegnata in tante gare». Iscritto ai 200 farfalla anche il cremasco Jonathan Cattaneo.
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Sport
Sabato 2 Aprile 2016
Baffi protagonista nella Dondeo
CICLISMO L’atleta del Gb Junior Team è giunto ottavo nella classicissima vinta da Matteo Baseggio
I
di Fortunato Chiodo
mplacabile come un esattore di Equitalia, in missione tra i colli piacentini, Matteo Baseggio, 17enne di Romano d’Ezzellino (Vi), si è aggiudicato la 69ª Coppa Dondeo. Neppure la pioggia è riescita a deconcentrarlo. Il finale di corsa è stato una meraviglia, un’altalena di emozioni da batticuore. Lassù sui quattro Colli Piacentini dei gran premi della montagna di Bacedasco Alto e Paolini, c’era tutto esaurito, ma nessuno si è scomposto. In picchiata la scrematura del plotone (153 erano i partenti) e giù a rotta di collo è stato inghiottito il russo Alex Konychev (Ausonia Pescantina), figlio d’arte dell’illustre Dimitri, autore di una galoppata solitaria di una trentina di chilometri, con un vantaggio massimo di 1’05” sul gruppo capeggiato una quarantina di supertesti rimasti in gara, tra i quali i cremonesi Luca Rastelli e Stefano Baffi del Gb Junior Team. Konychev, appena ripreso, è stato messo ko dalla sua ammiraglia, l’Ausonia Pescantina, giunta in assistenza che lo ha sbilanciato facedolo cadere rovinosamente sull’asfalto. Nel finale Baseggio è stato il più lesto di tutti ad anticipare la volata ai 300
GRANDE BOUCLE FEMMINILE A SAN BASSANO Fari puntati sul Trofeo Ernesto Cavalli, che si corre domani a San Bassano. Primo impatto azzurro con la nuova stagione agonistica ed in vista delle Olimpiadi di Rio de Janiero, con una rosa di candidate incredibile. Una parata di stelline al via della Giornata Rosa, tra le quali la più attesa è Marta Cavalli, campionessa europea a inseguimento a squadre su pista ad Atene con record del mondo, portacolori del team orobico Valcar Pbm, una delle punte di diamante del movimento azzurro. La gara molto veloce, dovrebbe essere nelle corde della talentuosa di San Bassano. A infoltire la truppa italiana ci sarà Elena Bissolati, di San Giovanni in Croce (campionessa europea e italiana con un poker su pista nel Keirin, nella velocità, nella velocità a squadre e dell’Omnium Junior), accasata tra le donne Under alla Bepink La Classica di Walter Zini, Miriam Vece di Romanengo, campionessa italiana nei 500 metri da fermo e argento ad Atene riconfermata tra le Under della Valcar Pbm e la Junior cremonese Anna Pedroni (Eutoraget Still Bike). L’appuntamento è patrocinato dalla Valcar Pbm e che vedrà impegnate le categorie Esordienti, Allieve e Open.
L’arrivo della Dondeo
metri e beffando i velocisti, ha messo le mani sulla Dondeo numero 69. Alle sue spalle Filippo Zana, Moreno Marchetti e Luca Mozzato. Protagnista sulle salite, Stefano Baffi ha mollato la presa allo sprint ed è finito ottavo. «Sono felicissimo - ha commentato Matteo Baseggio - questa vittoria inaspettata arriva 24 ore dopo il posto d’onore alla Gussago-Santissima». Ordine d’arrivo 1) Matteo Baseggio (Work Service Liotto) in 2h37’36”, media/h
39,975, 2) Filippo Zana (Contri Autozai Ttnk), 3) Moreno Marchetti (Work Service Liotto), 4) Luca Mozzato (Contri Autozai Ttnk), 5) Pasquale Arenante (Aspi-ratori Otelli), 8) Stefano Baffi (Gb Junior Team). PROFUMO DI CICLISMO GIOVANILE A SALVIROLA Domani a Salvirola si corre il “Trofeo Avis-Aido-Trofeo Sipe”, prime emozioni di stagione per Giovanissimi, con l’organizzazione dall’UC Cremasca. Partenza della prima delle sei gare alle ore 14.
Guarnieri sogna la maglia azzurra ai Mondiali
Alexander Kristoff, norvegese classe ’87, è il punto di forza dello squadrone russo Team Katusha, del quale fa parte anche il velocistaJacopo Guarnieri (anche lui classe ’87, cresciuto nel CC Cremonese), autentico fattore come si dice in gergo tecnico. Il suo mondo è lo stesso del suo capitano: ambizioni per le Classiche e la speranza di essere convocato in maglia azzurra dal ct Cassani per il Mondiale su strada a Doha, in Qatar, nel Golfo Persico (rassegna iridata che comincerà il 9 ottobre con le cronosquadre e si chiuderà con i professionisti il 16 ottobre). Circuito iridato su strada che è tutto un programma sull’isola detta The Pearl, che misura 15,3 chilometri, zero
La famiglia Visconti esulta nel Piacentino
Non poteva trovare una sorpresa migliore Mattia Visconti nell’uovo di Pasqua: due successi in quarantotto ore. Dopo l’en plein a Bagnolo Cremasco arriva, in coppia con papà Roberto, la vittoria nel memorial Franco Michelotti-Silvio Fortunati gara regionale organizzata dalla bocciofila piacentina Old Facsal. Dopo aver eliminato i parmensi Mora-Furlattini la famiglia Visconti s’imponeva su Iannotta-Riva. Vaianesi straripanti in semifinale dove si sbarazzavano di SalvaderiAntonioli (12-4) ed in finale dove avevano la meglio su Lucio Tiengo e Paolo Bassi per 12-6. Bella ma con tante recriminazioni la prestazione di Giuliano Fattebene ed Ambrogio Ghidoni out sul filo di lana contro Tiengo e Bassi dopo essersi trovati avanti 11-8 e l’occasione di chiudere il match. Nella fase finale anche Foroni e Manfredi che s'imponevano su Barbieri-Civardi ma venivano estromessi da Manghi e Sprega. Breve il cammino di Frittoli e Cironi subito out contro i beniamini di casa Gualazzi e Rivi. CAMPIONATO ITALIANO Questo pomeriggio a Tirano (So) match di ritorno tra Raumini Alta Valle e Capergnanica. Complicata la qualificazione al terzo turno della bocciofila cremasca che all'andata si era imposta per 1-0. M.M.
metri sul livello del mare, dislivello totale dodici metri, se il vento alza qualche duna… A proposito di classiche, Guarnieri si è messo in evidenza nella Gand-Wevelgem, vinta da Peter Sagan e funestata dalla morte del povero Antoine Demoitiè, belga di 25 anni, investito da una moto. Guarnieri è giunto ottavo ed è stato il migliore degli italiani: rimasto con i grandi sui muri, nel gruppo dei 34 corridori, è poi partito l’attacco e non ha deragliato nel finale. Team Katusha protagonista anche nella corsa che prepara molti al Giro delle Fiandre: alla Tre Giorni di La Panne, Alexander Kristoff si è imposto a Zottergem nella prima tappa, della corsa poi vinta dall’olandese Westra.
Jacopo Guarnieri (Team Katusha)
Gand-Wevelgem Marta Cavalli in evidenza (6ª)
Grande prestazione dell’azzurrina Elisa Balsamo, talentuosa piemontese del Team Valcar Pbm, seconda in Belgio nella classica GandWevelgem per Junior (seconda prova Nation Cup), alle spalle della belga Nathalie Bex. Superlativa anche la cremonese Marta Cavalli (Valcar Pbm), che ha coperto le spalle alla compagna, concludendo al sesto posto. Al secondo tentativo stagionale è andato a bersaglio Andrea Bagioli, vincendo il Trofeo Cassa Rurale ed Artigiana a Cantù. L’ex campione italiano Allievi ha avuto la meglio sul talentuoso Stefano Oldani del Gb Junior Team. Diego Bosini, cremonese che difende i colori del Club Ciclistico CremoneseArvedi, è giunto al sesto posto nella Varese-Angera, classica di apertura della stagione Allievi, vinta dal piemontese Samuele Rubino del Pedale Ossolano. Pasquetta in bicicletta a Montanaso Lombardo (Lodi), con due distinte prove al mattino riservate alla categoria Esordienti del primo e secondo anno. Nella prova dei quattordicenni, secondo il cremasco Mattia Chiodo (Gs Corbellini), nuovo campione lodigiano. Infine, Alessio Brugna (figlio d’arte di Walter), dilettante della Palazzago Fenice, è giunto quinto nel Trofeo Vicentini, a Bagnolo di Nogarole Rocca (Verona), vinto dal veronese Leonardo Fedrigo.
Il boccismo giovanile è in pieno fermento BOCCE
di Massimo Malfatto
Creare giovani è da sempre stato l’obiettivo primario di ogni sport e, dopo anni di oblio, lo sta realizzando il boccismo cremonese: mettere un mattoncino sull'altro, accellerare un percorso di crescita e dare solidità al movimento iniziatosi un'anno e mezzo fa. Tutti i lunedì e mercoledì dalle 17 alle 19 presso il bocciodromo c'è la “Scuola bocce”, un corso completamente gratuito aperto a tutti i bambini dagli otto anni in avanti. Tanto entusiasmo, allegria tra i numerosi ragazzi e tutti con un sogno in comune: quello di diventare un giorno famosi bocciofili. Sulle corsie sono osservati, incoraggiati e formati da Germana Cantarini,
I ragazzi della Scuola bocce Cremona con gli istruttori
Giuseppe Domaneschi, Franco Ghirardi, Edo Massarini e Paolo Cristofoletti. L’euforia del momento sta sprigionando una serie di gioviali iniziative.
Impegnare il lunedì di Pasqua non è stato certo un sacrificio per questi ragazzi che sulle corsie del comunale hanno potuto dare sfogo alla loro pas-
sione più grande: un'incontro amichevole tra i giovani bocciofili della scuola bocce di Cremona opposti alla società Bonate Sopra di Bergamo. E’ stata l’occasione per vedere all'opera piccoli atleti al loro debutto come Alessandro Minoia (6 anni), Mattia Morlino (9 anni) e Alessandro Piazzi (12 anni) affiancare i “senatori” Luca Domaneschi, Ales-sandro Massarini ed Alessandro Ferri. Hanno vinto (nettamente) i boys cremonesi ma ha primeggiato soprattutto il buonumore, l'allegria di tutti i partecipanati, genitori ed accompagnatori che hanno trascorso una spensierata giornata di festa. Prossimo impegno domenica 10 a Montecchio (Bg) la seconda tappa del Top 10.
Ai milanesi Campolungo e Gaudenzi il trofeo San Zeno (M.M.) Con un successo milanese si è concluso il trofeo San Zeno, gara provinciale organizzata dalla omonima bocciofila e giunta alla ottava edizione. Sul gradino più alto del podio sono saliti Jacopo Gaudenzi e Mauro Campolungo, una vittoria netta ed inequivo-
cabile. I portacolori della bocciofila Caccialanza eliminavano al primo turno Francisco e Betteni, superavano i quarti di finale senza giocare per il forfait di Tosi e Grazioli, impartivano una dura lezione a Di MarcoLupi (12-2) ed in finale avevano la meglio sui bravi
Emiliano Ghisolfi e Federico Monfredini per 12-8. Quarto posto per i trescoresi Massarini e Guglieri sconfitti dai giovani della “Coop Castelvetro” per 12-10. Ha diretto la gara Gabriele Ceriati arbitri di finale G.Carlo Bongiorni e Vanni Capelli.
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Speciale Salute
Sabato 2 Aprile 2016
La patologia, che colpisce soprattutto le donne, può essere causata da molteplici fattori e non va sottovalutata se si vogliono evitare complicanze
L
e vene varicose o varici sono caratterizzate da una dilatazione anomala dei vasi associata ad un alterato flusso del sangue che vi scorre all’interno. Nel nostro Paese la frequenza di tale patologia è di circa il 30% con una prevalenza nel sesso femminile. Il centro di chirurgia laser delle varici del San Camillo di via Mantova è all’avanguardia nella cura di queste problematiche. PERCHE’ SI FORMANO? - La causa principale dell’insorgenza di varici è da identificarsi nell’ereditarietà associata a fattori che possono favorire lo sviluppo della malattia varicosa quali la sedentarietà, rimanere fermi in piedi a lungo (peggio se in condizioni di temperature elevate come può succedere per parrucchiere, stiratrici, ecc.), l’aumento di peso, disturbi della deambulazione (camminare scorrettamente ad esempio per problemi ortopedici), gravidanze, terapie ormonali, ecc. QUALI PROBLEMI DANNO? - I disturbi all’inizio della malattia possono essere molto sfumati come edemi declivi (gonfiore) e senso di pesantezza più evidenti nelle ore pomeridiane associati a sensazioni di caldo, prurito e crampi alle gambe. Con il progredire della malattia, se non trattata adeguatamente, si possono avere disturbi più evidenti quali alterazioni cutanee (arrossamenti) più o meno importanti soprattutto alle gambe con comparsa di eczema (infiammazione della cute) , erisipela (infezione della pelle), flebiti (infiammazione delle vene), tromboflebiti (infiammazione della vena e coagulazione del sangue al suo interno), sanguinamenti da rottura di varici, ulcere cutanee, ecc. Esistono inoltre, seppur non frequenti, complicanze assai gravi quali l’embolia polmonare. Questa situazione si viene a verificare quando un coagulo all’interno della vena della gamba (trombo) si stacca dalla parete e viene portato dal flusso sanguigno fino ai polmoni dove può occludere una o più arterie del polmone pregiudicando anche in modo grave la vita del paziente. COME SI CURANO? - Proprio in virtù della progressione della malattia, delle possibili complicanze e dei disturbi che possono causare, è opportuno trattare
Varici: la chirurgia laser al San Camillo
le varici prima che si rendano manifeste in modo eclatante. Oltre alla tradizionale terapia conservativa e preventiva che comprende l’elastocompressione (l’uso di calze elastiche) ed un corretto stile di vita (peso corporeo, camminate quotidiane, ecc.), quando sussiste un’indicazione alla terapia chirurgica, l’evoluzione scientifica e tecnologica ha consentito ai dottori di poter disporre di metodi mini-invasivi per la cura delle varici che hanno soppiantato le vecchie tecniche chirurgiche.
IL TRATTAMENTO LASER DELLE VARICI - Da alcuni anni ormai quasi tutti gli interventi tradizionali di stripping delle safene (la vena viene sfilata dall’arto praticando tagli all’inguine e lungo la gamba, previa anestesia generale o spinale) sono stati soppiantati (presso centri di riferimento) da un intervento eseguito con metodica mini-invasiva. Il trattamento di “obliterazione retrograda della safena con laser endovascolare” consiste nell’introdurre nella vena una fibra ottica (senza praticare tagli ma attraverso un ago introdotto nella vena come se si eseguisse un prelievo di sangue) che viene fatta scorrere lungo la
safena mentre la punta eroga una luce laser capace di chiuderla (come se si trattasse di un saldatore). Il risultato è quello di avere una vena chiusa all’interno della quale non passa più il sangue; come se l’avessimo strappata dalla gamba (come avviene nella chirurgica tradizionale). Nei mesi seguenti all’intervento la safena chiusa viene poi “riassorbita”.
VANTAGGI E DIFFERENZE RISPETTO ALLA CHIRURGIA TRADIZIONALE - Vediamo i vantaggi di questo tipo di intervento: • il trattamento sopra descritto viene eseguito in sola anestesia locale (si eseguono punture lungo la gamba ) e viene anestetizzata solo la vena da trattare (l’arto rimane con la muscolatura normale e anche la sensibilità della pelle non viene alterata). Quindi non si praticano anestesie generali o spinali (epidurale con puntura nella schiena); • l’intervento viene eseguito praticando solo dei piccoli buchi sulla pelle simili a quelli che si praticano per un prelievo di sangue, senza tagli; • la durata media dell’intervento è di circa 15 minuti rispetto ad una tempisti-
ca decisamente più lunga della chirurgia tradizionale che può richiedere come minimo 30-40 minuti circa; • la ripresa delle attività motorie è immediata (si cammina da subito appena rientrati in reparto); • quando possibile il paziente viene messo in poltrona (non ha bisogno del letto) • la dimissione avviene in media dopo circa 1 ora dall’intervento; • dal giorno stesso dell’intervento è possibile guidare (per brevi periodi), andare in bicicletta, correre, ballare, camminare, praticare tutti gli sport che non prevedano traumi importanti (ad esempio calcio o rugby); • quasi tutte le terapie farmacologiche in atto non devono essere sospese (compreso gli antiaggreganti quali la cardioaspirina o anticoagulanti orali come sintrom o coumadin); • solo raramente è necessaria una terapia profilattica antitrombotica (punture nella pancia di eparina a basso peso molecolare).
RECAPITI UTILI - Sportelli privati: Telefono 0372 567500 (dal lunedì al venerdì dalle ore 08.00-15.00). Mail: pri-
ELENCO REPARTI:
Dipartimento chirurgico ORTOPEDIA E TRAUMATOLOGIA OCULISTICA CHIRURGIA GENERALE UROLOGIA
ELENCO AMBULATORI:
vati.cremona@casadicurasancamillo.it. Sportelli CUP (dal lunedì al venerdì dalle ore 08.00 alle 18.00): telefono 0372 567 511-460 (dal lunedì al venerdì dalle ore 08.00-15.00) Mail:cup@casadicurasancamillo.it. Altri recapiti: centralino 0372 567511 (dal lunedì al venerdì dalle ore 8.30 alle ore 10,30). Mail del medico responsabile: bruno. ongari@casadicurasancamillo.it
Medico responsabile: Dottor Bruno Ongari - Il Dottot Bruno Ongari si è laureato nel 1991 presso l’Università di Milano in Medicina e Chirurgia con voto 110/110 e lode. Ha conseguito presso la medesima Univer-sità nel 1996 il titolo di specializzazione in Chirurgia Generale con voto 70/70 e lode. Da oltre 10 anni l’attività chirurgica è prevalentemente rivolta al trattamento delle varici degli arti inferiori con metodica laser endovascolare (ha al suo attivo oltre 3000 interventi eseguiti con tale tecnica). Esegue da oltre 20 anni esami di diagnostica vascolare non invasiva (ecocolordoppler). Responsabile U.O. Chirurgia Generale: Dottor. Paolo Emiliani
Dipartimento medico
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