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SETTIMANALE
PICCOLO www.ilpiccologiornale.it
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Anno III • n. 18 • SABATO 7 MAGGIO 2016
Edizione chiusa alle ore 21
Periodico • € 0,02 copia omaggio
Non riceve alcun finanziamento pubblico
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AEM, IL PIANO DI RISANAMENTO PER FRONTEGGIARE IL DEBITO a pagina 3
TRASPORTI
Emergenza sicurezza sui treni
BASKET PLAYOFF DOMENICA SERA CONTRO VENEZIA LA VANOLI VUOLE STUPIRE ANCORA
di Vanni
Francesco Caio, amministratore delegato di Poste Italiane, guadagna oltre un milione di euro l’anno. Ma è bravissimo nel suo mestiere: taglia i rami secchi e mantiene attivi i servizi che danno reddito. E così ha deciso che recapitando la posta a giorni alterni si risparmia sulle spese, mentre usando gli sportelli delle poste come filiali di banca si guadagna raccogliendo i risparmi della gente. Non ci sorprenderemmo se gli affidassero anche il rilancio del settore cinema. Potrebbe eliminare le proiezioni in sala (i rami secchi) e mantenere aperto il botteghino, che invece dà reddito. Un genio è giusto pagarlo quanto vale.
SCUOLA
PARAOLIMPICO
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a pagina 6
Morelli, nuovo oro e record
VOLLEY A1
a pagina 23
La Pomì è azzurra Sirressi e Piccinini in campo a Tokyo
Padova, a Bari, a Parma, a Torino. Ma ora, c’è di più: a Termoli, l’università del Molise ha creato un corso di laurea in enogastronomia e turismo. Un ciclo di studi, in comunicazione con le aziende del territorio e le associazioni di categoria, che tiene insieme arte e gastronomia, storia e cibo, turismo e scoperta delle particolarità dei territori. Sono presenti anche insegnamenti collegati al marketing, alla comunicazione, a materie economiche e socio-umanistiche. Mi pare una bellissima idea, anche perché è nata nel Sud, una realtà che troppo spesso passa per essere spenta ed arretrata... Mi pare che sia questo, ciò che necessita al nostro Paese. E, a proposito: la Lombardia non è seconda a nessuno, quanto a paesaggio, arte, gastronomia e vini. Che dite, potrebbe essere un’idea per Cremona? CALCIO LEGA PRO
a pagina 24
Cremo all’epilogo di una stagione poco soddisfacente
TRIATHLON
STORIA
a pagina 8
Biffi, discusso illuminista
CASALMAGGIORE
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a pagina 7
Il ministero premia la Virgilio
A
bbiamo parlato molte volte, su queste pagine, del tesoro d’Italia, del nostro vero petrolio: il paesaggio, i luoghi d’arte, la cultura declinata non solo come letteratura, poesia, architettura, musica, ma anche riguardo ai cibi tipici, alle particolarità gastronomiche, ai cultivar particolari. E, altrettante volte, ci siamo – a giusta ragione – lamentati: per l’incuria, per il degrado, per l’indifferenza con cui vengono trattati, molto, troppo spesso, questi nostri tesori. La nostra storia, le bellezze naturali, la buona cucina: come valorizzarli? Ebbene, qualcuno ci sta provando, attraverso la formazione delle giovani generazioni, che possano anche trovare, in questo ambito, possibilità di occupazione. E così, alcune Università hanno attivato corsi di laurea sull’enogastronomia e, in generale, sulle scienze collegate alla gastronomia e alla ristorazione: ve ne sono a Roma, a
di Daniele Tamburini
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La carne sempre più fuori moda
Il nostro petrolio
pagine 4-5
Fatemi capire...
pagina 13-16
ALIMENTAZIONE
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NUOVI CANTONI, CHI STA CON CHI Sei aree omogenee nella nuova provincia “Val Padana” che unisce Cremona e Mantova. Crema cerca Lodi
a pagina 10
a pagina 25
Team Stradivari in Nazionale grazie a Verena
Per 2 giorni la città è dei bimbi
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CREMONA Professione sanitaria
L’Asst Cremona presenta i corsi
CONFERENZA STAMPA
Oggi, dalle 10 alle 16, presso il Polo universitario (padiglione 4 Asst di Cremona, Viale Concordia 1), porte aperte a chi desidera intraprendere una professione sanitaria. Il personale presenterà agli aspiranti
studenti i Corsi attivi a Cremona dando indicazioni anche sul corso di preparazione al test di ingresso delle Professioni sanitarie e di Medicina. L’iniziativa è organizzata da Asst Cremona e Ats Val Padana.
Aem, il sindaco Galimberti presenta il piano di risanamento
Il sindaco Gianluca Galimberti ha presentato ieri nel corso di una conferenza stampa il piano di risanamento di Aem, come noto afflitto da una situazione debitoria molto pesante. Al suo fianco la vice sindaco Maura Ruggeri, l’assessore alle Risorse Maurizio Manzi, il segretario generale del Comune Pasquale Criscuolo, il presidente di Aem Massimo Siboni e la sua vice Fiorella Lazzari. Il sindaco ha detto di credere nel futuro di Aem, da cui ver-
ranno scorporate le attività più onerose. In capo ad Aem rimarrà solo la gestione dei parcheggi, mentre verrà formata una nuova società, “Servizi per Cremona”, che si occuperà di spazzamento neve, manutenzione strade, semafori, marciapiedi e varchi elettronici, e che potrà ampliare la sua azione nei comuni limitrofi. Come ovviare ai 100 milioni di debito di Aem da ripianare? Circa 40 milioni arrivano dalla cessione a Padania Acque della rete idri-
ca, altri 20 circa dall’aumento di valore della stessa rete idrica secondo le stime che si stanno facendo. Altri 30 sono i milioni che Aem conta di incassare dall’accordo A2a-Lgh. Circa 5,5 milioni sono la somma della quota di Km venduta dal Comune e della cessione del lotto 4A del City Hub per la realizzazione del polo tecnologico. Manca ancora qualche milione, ma il sindaco si è detto fiducioso sull’aumento del valore delle aree limitrofe.
Treni lombardi, la sicurezza è un’emergenza
Si susseguono atti di violenza, furti, minacce e devastazioni. Nel 2015 otto milioni di danni provocati da 2.000 atti vandalici
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di Simona Raboni
l problema della sicurezza sui treni lombardi si fa sempre più pressante. E’ accaduto proprio sul nostro territorio, a Casaletto Vaprio, l’ultimo atto di violenza a danno di chi viaggia sui treni. In particolare, una fitta sassaiola ha preso di mira il treno regionale numero 10484, atteso nella stazione del paese alle 18.30. Durante l’azione una pietra ha sfondato un finestrino andando a colpire un ragazzo di 16 anni che è rimasto ferito. Pochi giorni fa un fatto simile si era verificato a Cassano d’Adda, dove un senegalese ha rotto il finestrino dopo essere stato sorpreso dal controllore senza biglietto. Il giovane, 19 anni, avrebbe anche spintonato il personale ferroviario intervenuto. Per tutta risposta appena sceso dal convoglio il 19enne ha lanciato un sasso contro il finestrino del convoglio infrangendo il vetro e costringendo le ferrovie alla soppressione del treno.
L’assessore Sorte: «Servono presidi permanenti» Neppure un mese prima, sempre a Cassano d’Adda, una ragazza di Bergamo è stata presa a martellate in testa per una rapina. Ma anche il bilancio degli atti vandalici è impressionante: nel 2015 si parla di oltre 2mila atti vandalici, che sono costati 8 milioni di euro, l’equivalente dell’acquisto di due nuovi convogli, le riparazioni ai danni subiti lo scorso anno, che comprendono rotture di finestrini (con una media di trenta vetri infranti a settimana), vandalismi a porte e sedili dei vagoni e graffiti. Un’emergenza sicurezza, quindi, che riguarda diversi ambiti e che preoccupa passeggeri e personale all’opera. Chi ogni giorno utilizza il treno per recarsi al lavoro, a scuola o in università, ma anche chi quotidianamente presta il proprio servizio sulle direttrici ferroviarie regionali, come la Milano-Cremona-Mantova, non si sente più sicuro. Le esplosioni di violenza, infatti, sono fin troppo frequenti.
A questo proposito, Trenord è corsa ai ripari. Prima aveva introdotto la figura dei “vigilantes”, che erano entrati in azione a settembre dello scorso anno, in seguito ai ripetuti episodi di violenza registrati su alcune linee. Grazie a queste presenze l’azienda è riuscita a raccogliere informazioni e individuare gli orari critici e le direttrici più soggette a vandalismi. Ma alla fine del 2015 i vigilantes hanno terminato il proprio lavoro, in quanto non avevano la certificazione della Prefettura per svolgere attività di sicurezza. Nei primi mesi del 2016 i treni sono quindi rimasti sprovvisti di vigilanza, con conseguente incremento delle problematiche: a subire danni sia i passeggeri, sia il personale al lavoro sui treni e nei depositi. Ora è la volta delle guardie giurate, che sono autorizzate a svolgere attività di sicurezza e che saranno presenti sui treni delle direttrici di Trenord, soprattutto quelle più a rischio. Speran-
do che sia una misura davvero efficace e non semplicemente un palliativo. «Le guardie giurate sui treni sono ormai indispensabili» ha detto l’assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità, Ales-
sandro Sorte, commentando l’episodio avvenuto a Cassano d’Adda. Ma questo non basta, secondo l’assessore: «E’ necessario che il Governo si renda conto della situazione e dello stato di disagio che provoca nei cittadini
e nei passeggeri la costante presenza di persone violente, dedite al malaffare. Servono presidi permanenti nelle stazioni e personale a bordo dei treni. E le competenze sono tutte del Governo».
4 Secondo il progetto regionale la Lombardia ne avrà otto. Le possibili 6 aree omogenee della Val Padana e i dubbi del Cremasco
Cronaca
Sabato 7 Maggio 2016
Nella geografia entrano i cantoni
S
aLto mantovano (110.000)
di Vanni Raineri
ta cambiando la geografia del nostro paese: la cancellazione delle province, o almeno per ora lo svuotamento delle loro competenze, lascia spazio a un futuro ancora nebuloso, nel quale le Regioni hanno dato il loro indirizzo. Questo in attesa del referendum confermativo della riforma costituzionale previsto in ottobre, sennò il disegno intero rischia di saltare, come ha affermato lo stesso ministro Delrio autore della legge che ridisegna confini e competenze. A Cremona il dibattito è ancora dormiente, tranne che nel Cremasco, dove ci si interroga se rispettare o meno il dettato del progetto regionale. Cosa preveda questo progetto è ormai noto: la cancellazione delle 12 odierne province e la creazione di 8 cantoni, che abbiano dimensioni e popolazione oltre un certo livello. Diciamocelo: meglio il termine cantone che area vasta. Uno di questi (Val Padana) uscirebbe dall’unificazione delle ex province di Cremona e Mantova, quindi Pavia e Bergamo che rimarrebbero invariate, Brescia che perderebbe la Valcamonica, che andrebbe ad unirsi alla provincia di Sondrio per formare il Cantone della Montagna, in cui entrerebbe anche la parte nord della provincia di Como (l’Alto Lario). La parte restante della provincia di Como e quella di Varese formerebbero il Cantone dell’Insubria, quindi il Cantone della Brianza che unisce Monza e Lecco, e infine l’area metropolitana di Milano, che ingloberebbe la provincia di Lodi. Gli otto cantoni avrebbero una popolazione media superiore al milione di abitanti, col picco
cremonese (170.000)
Grande mantova (150.000)
cremasco (140.000)
Le aree omogenee del Cantone Val Padana ovviamente della città metropolitana e l’eccezione del Cantone della Montagna per la minore densità abitativa. Il Cantone della Val Padana sfiorerebbe gli 800mila abitanti, ma avrebbe l’indubbio problema di una lunghezza davvero eccessiva: circa 200 chilometri che dividono Rivolta d’Adda, ormai periferia di Milano, a Felonica, a pochi chilometri da Ferrara. Questo, unito alle consuete tensioni campanilistiche di antica memoria, ha fatto sì che, giustamente, il Cremasco si interroghi sul suo futuro più di quanto non facciano
oGLIo Po (90.000) altri territori, anche perché la futura “capitale” del cantone dovrebbe essere la distante Mantova. Dibattiti sul tema si stanno ripetendo in questi giorni. Ma quali alternative vere hanno i cremaschi? La prima è entrare assieme a Lodi nella città metropolitana, ma sempre più spesso si sentono dichiarazioni di volontà di creare un nuovo cantone assieme a Lodi, ed eventualmente, se servisse, col Trevigliese staccato da Bergamo. Va però tenuto presente che la provincia di Lodi conta circa 230mila abitanti, e il Cremasco ne aggiungerebbe me-
no di 150mila. Difficile pensare a un cantone così poco popolato, che tra l’altro darebbe il la ad altre richieste di autonomia in ambito regionale. Anche aggiungendo il Trevigliese (ammesso che lo voglia, e questo vale pure per Lodi, che ha già “rifiutato” Pavia per unirsi a Milanoma sull’argomento si legga l’articolo a parte) non si arriverebbe al mezzo milione. Di conseguenza, la vera alternativa è diventare periferia di Milano, con le opportunità e i rischi connessi. Sapendo ciò, alcuni tra i più illuminati politici cremaschi hanno già messo le mani avanti
bass chiedendo, in ambito metropolitano, il mantenimento dell’autonomia decisionale su alcune materie, nel timore di diventare un giorno discarica del capoluogo meneghino, ma è ben difficile pensare a cantoni che funzionino ad autonomie sovrapposte. Nell’attesa che il confronto si sviluppi, vediamo quale futuro ci attende secondo il disegno regionale. Innanzitutto i Cantoni o aree vaste potranno contenere le cosiddette aree omogenee, un livello intermedio tra cantone e comune. La prima area omogenea che ha raccolto adesioni è proprio
quella del Cremasco. Un’altra sarà quella del Cremonese, mentre con ogni probabilità il Casalasco avrà finalmente la possibilità di unirsi anche geograficamente col Viadanese per dar vita all’area omogenea dell’Oglio Po. Il resto dell’ex provincia di Mantova si dividerebbe tra la Grande Mantova, il Basso e l’Alto Mantovano. Partiamo dal Cremasco, che consisterebbe nell’ex Distretto Asl tranne alcuni comuni tra cui Castelleone e Soncino. Nella lista però includiamo Castelleone, così come altri comuni cremonesi che hanno sottoscritto la
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Il Viadanese col Casalasco nell’area omogenea Oglio Po. Cosa ne pensano i vicini giornalisti e politici
A lato la proposta di divisione della Lombardia in otto cantoni. A sinistra le possibili 6 aree omogenee della Val Padana e il numero di abitanti
so mantovano (100.000) proposta di area omogenea del Cremasco (anche se non è detto che tutti questi siano favorevoli al Lodigiano): sono 42, ma vi aggiungiamo pure chi, come Spino d’Adda, non ha firmato ma è chiaramente Cremasco. L’area conterebbe come detto quasi 140mila abitanti. Il Cremonese ne avrebbe circa 170mila, mentre l’Oglio Po arriverebbe a quasi 90mila unendo appunto Casalasco e Viadanese. Anche Mantova, come vediamo nella cartina in pagina, rispecchia più o meno le divisioni degli ex distretti
Asl: detto di Viadana, Mantova coi comuni limitrofi arriva a a poco più di 150mila abitanti, l’Alto Mantovano (distretti di Asola e di Goito) ne avrebbe quasi 110mila, il Basso Mantovano (distretti di Suzzara e Quistello) 100mila. Una distribuzione equa fra sei aree omogenee, ma anche nel Mantovano va registrata la perplessità delle aree a nord, a ridosso del lago di Garda, che già nei primi tempi della discussione sul futuro delle province avevano messo sul piatto la condivisione di parecchie tematiche col Bresciano. E’ certamente una delle zone più ricche d’Italia, e l’ampliamento a Cremona, un po’ come avviene per il Cremasco con Mantova, potrebbe acuire le mire “separatiste”, non essendo il fiume Po l’anello di congiunzione. Questo vale per l’area di Goito, mentre quella di Asola, che comprende anche Canneto sull’Oglio, si unirebbe per una sorta di area del Mincio-Oglio-Chiese.
Mantova si divide in quattro aree Da Lodi e Treviglio dubbi su Crema C
ome scritto a parte, al momento di Area Vasta di parla soprattutto in relazione alla volontà espressa dal Cremasco, sembra dalla maggioranza, di valutare ipotesi alternative al Cantone della Val Padana, quello cremonese-mantovano. I politici di quell’area sembrano adeguati alla linea espressa in modo manifesto da alcuni sindaci, capitanati dal primo cittadino di Crema, Stefania Bonaldi. Ad esempio il parlamentare Franco Bordo (Sinistra Italiana) ha detto di appoggiare i sindaci, e in particolare di ritenere che il processo decisionale debba coinvolgere i soggetti locali, ed ha organizzato incontri pubblici per confrontarsi sul tema. Il consigliere regionale Agostino Alloni addirittura ha proposto che il Cremasco faccia un cantone da sé, senza unirsi né al Cremonese né al Lodigiano, una soluzione che sembra sinceramente improponibile. Il motivo è il timore di seguire Lodi in quella che al momento è una scelta senza discussioni: entrare nell’area metrpolitana di Milano.
Abbiamo pensato: perché non sapere che ne pensano i nostri vicini di tutte queste ipotesi? Siamo partiti da Mantova, dove abbiamo raccolto le impressioni di Roberto Baschè, redattore del quotidiano La Voce di Mantova: «Proprio oggi - affermava giovedì - stanno facendo un incontro i sindaci dell’area della “Grande Mantova” sul tema. Il presidente della Provincia Pastacci ha illustrato il piano della Regione, mostrato la planimetria dei diversi cantoni e valutato le aree omogenee, partendo dalla base dei distretti sanitari. A giorni si terrà un tavolo di confronto con la Regione». Tempo fa erano giunte voci di malumori da parte dell’Alto Mantovano. Come stanno affrontando l’ipotesi Val Padana dalle parti di Castiglione delle Stiviere? «Al momento non ci sono nubi all’orizzonte, credo che fossero uscite estemporanee. C’è stata la
volontà di aggregarsi allo sviluppo del Bresciano, ma non sono divisioni radicate». Il Viadanese unito al Casalasco nell’Oglio Po? Ai tempi della definizione degli ambiti della sanità quei sindaci hanno ribadito l’appartenenza mantovana. «Nell’ambito dello stesso cantone, credo non ci siano problemi ad unificare l’Oglio Po. La levata di scudi c’era stata solo con l’ipotesi di diventare cremonesi». Il Cremasco col Lodigiano? Ne parliamo con Lorenzo Rinaldi, caposervizio del quotidiano Il Cittadino di Lodi. «Nel disegno originario di Maroni Lodi è stata inclusa nella città metropolitana, e al momento l’orientamento generale sembra favorevole a questa ipotesi. Questo orientamento è emerso anche in occasione di un recente tavolo istituzionale in Provincia con le diverse categorie. Detto questo, visto l’interesse manifestato dal Cremasco si è detto di non accantonare ipotesi alternative. Anche uniti, però, non vedo alternative all’ingresso comune nella città metropolitana. Lodi e Crema assieme non hanno la popolazione necessaria per reclamare un cantone autonomo, il cantone dell’Adda come qualcuno l’ha battezzato. Si tratta insomma di capire in che modo si potrebbe sviluppare la collaborazione». Non teme Lodi, entrando a far parte della città metropolitana, di fare da “discarica” ad un territorio popolato e dall’estensione limitata? «Certo, il timore di diventare “periferia dell’impero” è già stato espresso dai sindaci. Qualche amministratore di lungo corso ha ricordato i tempi in cui Lodi era provincia di Milano e decise di staccarsi proprio per quei motivi. C’è da valutare bene l’aspetto determinante della rappresentatività». Ipotesi alternative come Pavia? «Mai conside-
rate seriamente, la struttura economica è diversa. Ancora peggio l’ipotesi CremonaMantova, per la distanza». Non resta che sentire cosa ne pensano nel Trevigliese. In questo caso inutile cercare giornalisti a Bergamo. Meglio dirigersi verso un personaggio noto che ben conosce la realtà del comune della bassa bergamasca. Parliamo di Giorgio Zordan, che di Treviglio è stato sia sindaco che presidente della Pro Loco. Allora signor Zordan, che ne dite di Treviglio staccatea da Bergamo per approdare a Lodi-Crema? «Al momento la situazione è incerta, c’è disorientamento, alle province ci si era abituati, era qualcosa di consolidato. Hanno eliminato queste e non le regioni che sono il centro di spesa principale, con tutti quei consiglieri regionali indagati per sprechi vari. Al momento non saprei dire quale ipotesi sia migliore. L’opinione pubblica trevigliese credo sia propensa a spostarsi più verso il milanese o il bergamasco. L’eventuale aggregazione “di pianura” non è mai stata approfondita, sarebbe tutta da costruire. Certo un’eventuale proposta di aggregazione da parte dell’area che possiamo definire “dei fontanili”, “della Gera d’Adda”, sarebbe valutata anche per elementi storici comuni. Solo nella proposta della giustizia si era avanzata una proposta con Crema e Cassano, ma si trattava di inseguire una salvezza comune più che un’aggregazione. Ripeto, Treviglio ha sempre guardato verso Milano e Bergamo, mentre la gente in merito alla nuova area vasta rimarrebbe perplessa. Non credo la troverebbe allettante, anche se le proposte vanno sempre valutate. Inoltre, credo che in fondo la gente non sia ancora consapevole dei cambiamenti in atto».
Da Lodi timori per il “ritorno” con Milano
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Cronaca
Sabato 7 Maggio 2016
U
di Simona Raboni
n’altra medaglia nel suo già ricco medagliere, con la conquista dell’oro al Campionato Europeo Ipc Swimming “Open” di nuoto paralimpico e di un nuovo record europeo. Per Efrem Morelli, atleta paralimpico cremonese, che in questi giorni ha preso parte agli Open con la nazionale italiana di nuoto paralimpico, a Funchal (Portogallo), conquistare podi non è una novità. Di medaglie ne ha vinte tante, di record ne ha stabiliti diversi (quest’ultimo nei 50 rana SB3 con il tempo di 49”16, lasciandosi alle spalle sia lo spagnolo Luque - 50”21 - che il russo Lyzhikhin – 52”65). Ma la vera sfida lui l’ha vinta con se stesso, anni fa, quando ha saputo riprendere in mano la propria vita dopo un terribile incidente che lo ha portato su una sedia a rotelle. Ne parliamo proprio oggiche prende il via a Cremona la manifestazione “Diversamente uguali” (vedi alla pagina successiva) Morelli è sempre stato un grande sportivo, e la stoffa del campione è innata in lui. Nato e residente a Pugnolo (frazione del comune di Cella Dati), fin dall'età di 14 anni iniziò a praticare il motocross. Uno sport impegnativo ma entusiasmante per un giovane come Efrem, che a 17 anni diventò un vero e proprio agonista, partecipando per 3 anni al campionato europeo e nello stesso periodo conquistando un campionato italiano e 3 titoli regionali. Una vita sulle due ruote, ricca di emozioni e adrenalina. Il sogno del giovane si infranse però a soli 20 anni, quando durante i Campionati Italiani di Motocross del 2000 rimase vittima di un grave incidente, che cambiò completamente la sua vita. Una lesione completa al midollo spinale gli causò la paraplegia, ovvero l’impossibilità di utilizzare le gambe. Un sogno precipitato nell’incubo. Mesi e anni di interventi chirurgici, centri riabilitativi, percorsi che sembravano infiniti. Ma quando uno ha stoffa, nulla lo può fermare. Efrem decise di tornare a riassaporare l’ebbrezza dello sport agonistico. A fargli capire quale fosse la sua strada, fu soprattutto una necessità: i medici gli consigliarono di fare terapia in acqua, per migliorare il proprio tono muscolare. Fu così che nacque la sua passione per il nuoto, uno sport che prima non aveva mai tenuto in considerazione, se non come un sistema per tenersi allenato. All’inizio tutto sembrava difficile perché
Efrem, campione senza barriere Morelli ha aggiunto al suo già ricco palmares una nuova medaglia d’oro nei 50 rana accompagnata dal record europeo paralimpico
Il nuoto mi ha dato modo di continuare a coltivare i sogni
Efrem dovette ricominciare tutto da zero, ma riuscì in breve tempo ad appassionarsi a questo nuovo ambiente. Finché non fu notato dal presidente della Polisportiva Bresciana No Frontiere, che gli propose di allenarsi insieme alla squadra. Di lì il passo è stato breve: il suo spirito agonistico non ha tardato a emergere, così come la stoffa del campione. La sua carriera sportiva ebbe però un’altra battuta d’arresto: nel 2014, infatti, decise di ritirarsi, dopo aver conquistato il bronzo agli Europei di Eindhoven
2014 nei 100 rana SB4. In quella stagione alcuni problemi fisici (un infortunio al collo) lo avevano infatti convinto di avere ormai dato tutto quello che poteva dare alla nazionale. Oltre 30 titoli e 20 record italiani tra vasca corta e vasca lunga lo avevano consacrato come uno degli atleti più rilevanti del palcoscenico nazionale e la ciliegina sulla torta messa in Olanda con quel bronzo nei 100 rana, sembrava essere stato l’apice della sua carriera. Ma non era così, e Morelli lo ha dimostrato. Grazie ad una modifica del
regolamento delle classificazioni Internazionali, Morelli ha potuto richiedere una riclassificazione per il problema cervicale che lo affliggeva e lo limitava nella nuotata. Il suo ricorso è stato accettato dalla Commissione IPC Swimming, è Morelli ha ottenuto una categoria di disabilità più bassa. Per lui si è così aperta la strada per un 50 rana competitivo a livello mondiale. Disciplina in cui proprio pochi giorni fa è riuscito a stabilire un nuovo record, agli europei di Funchal. Ma Efrem non si ferma qui: il suo pros-
simo obiettivo sono i Giochi Paralimpici di Rio, che si disputeranno dal 7 al 18 settembre. Le terze Paralimpiadi per lui, con un obiettivo nuovo: non più solo entrare in finale, ma cercare la medaglia. «Il nuoto mi ha dato modo di poter continuare a coltivare i sogni e le aspettative di atleta che avevo prima del mio incidente» ha raccontato Efrem più volte nelle interviste rilasciate alla stampa. «Inoltre, grazie al nuoto ho avuto modo di girare il mondo e conoscere molte persone e realtà diverse».
Cronaca
Sabato 7 Maggio 2016
Premio nazionale alla Virgilio
Le classi Seconda C e Terza D riceveranno il premio del concorso “Crescere cittadini” al Ministero
L’
di Vanni Raineri
Istituto Comprensivo Cremona 2, in pratica la scuola media Virgilio di Cremona con le sue classi Seconda C e Terza D, ha vinto il Concorso Nazionale “Crescere cittadini” nella categoria fotografica. A comunicarlo al dirigente scolastico è stato il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, che ha bandito il concorso in collaborazione con l’Associazione Claudio Rinaldi. Il Ministero ha comunicato che “l’elaborato candidato dall’Istituto da Lei rappresentato è stato scelto dalla Commissione esaminatrice come vincitore per il primo ambito di riferimento, relativo alla scuola secondaria di I grado. Si tratta del lavoro dal titolo “Cittadini controtempo”, realizzato grazie al coordinamento delle docenti Olivia Barezzi e Alessandra Fiori” e ispirato all’associazione giovanile Controtempo, attiva da anni sul territorio. “La Commissione esaminatrice – prosegue la lettera ministeriale firmata dal Direttore Generale Giovanna Boda -, dopo aver analizzato e valutato con attenzione il lavoro proposto, ha ritenuto di premiarlo per il reportage di ottima qualità. Le didascalie sono esplicative e raccontano le complesse esperienze di un grup-
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Notizie in breve dalla città di Cremona
Consegna di tre mezzi per il trasporto disabili Il Progetto di Mobilità Garantita, promosso da PMG Italia insieme al Comune di Cremona, prosegue positivamente grazie alla sensibilità e alla partecipazione di oltre cinquanta imprese di Cremona e del territorio che hanno aderito all’iniziativa. Oggi alle ore 15, in piazza del Comune, esponenti di PMG Italia consegneranno al Comune di Cremona, rappresentato dal sindaco Gianluca Galimberti, dall’assessore al Welfare di comunità Mauro Platé e dall’assessore alla Trasparenza e Vivibilità Sociale Rosita Viola tre mezzi attrezzati con sollevatore che saranno utilizzati per il trasporto di alunni disabili. In questo modo, grazie anche alla collaborazione delle associazioni di volontariato, sarà garantito alle ragazze ed ai ragazzi disabili il trasporto da casa a scuola, oppure ai centri specializzati per la terapia riabilitativa, a strutture ospedaliere per visite specialistiche, ai grest e ai centri estivi e nei luoghi dove svolgono attività sportive. Sindaco e assessori ringrazieranno i rappresentanti delle imprese che, con il loro prezioso contributo, hanno reso possibile raggiungere questo importante obiettivo a favore dell’intera comunità.
Al via bando europeo per la gestione canile Sopra alcune delle foto premiate
po di ragazzi in campo sociale. In considerazione di tali elementi, si desidera ringraziare vivamente l’Istituto da Lei rappresentato per l’impegno e la cura profusi nella realizzazione dell’elaborato proposto”. La nota chiude comunicando che
la cerimonia di premiazione avrà luogo a Roma presso il Palazzo del Ministero dell’Istruzione il 25 maggio alle ore 11, e una delegazione di 6 componenti tra studenti accompagnatori della Virgilio è stata invitata per ritirare l’importante premio.
Ovviamente la dirigenza scolastica ha espresso il grande orgoglio per essere stata scelta a livello nazionale per il miglior lavoro in assoluto. Da segnalare anche che tra i segnalati per merito figura anche il Liceo Manin.
Torna da oggi “Diversamente uguali” Fino al 15 maggio l’ottava edizione della rassegna che sensibilizza la comunità sui diritti dei disabili
La cooperativa sociale Agropolis ripropone la rassegna “Diversamente uguali”, che sempre più spazio sta guadagnando nella sensibilità della comunità cremonese nei confronti della disabilità in rapporto allo sport e alla cultura. L’obiettivo dell’evento infatti è difendere il diritto delle persone con disabilità di condurre una vita sociale senza barriere di alcun tipo attraverso la pratica sportiva e in generale la partecipazione alla vita civile. Non è un caso naturalmente che la spinta venga da Agropolis, che da anni si occupa a Cremona del recupero umano, sociale e lavorativo dei ragazzi con disabilità medio-lievi a livello intellettivo o fisico. Quest’anno la manifestazione, giunta alla sua 8ª edizione e presentata ad inizio settimana nel Palazzo Comunale, si svilupperà da oggi, sabato 7 maggio, a domenica 15 maggio. Toccherà diversi luoghi in città, a partire dalle società sportive. Lo sport mantiene infatti un ruolo fondamentale, e sono davvero tante le discipline impegnate in questi nove giorni: basket integrato, sitting volley, calcio, basket in carrozzina, canoa e paracanoa, equitazione, golf, nuoto, canottaggio, subacquea, bocce, equitazione, rugby, judo, atletica, tiro con l’arco, ciclismo ed handbike, scherma, tennis e tennis in carrozzina, vela, motonautica. Duplice lo scopo di queste esibizioni: mostrare a tutti che la diversa abilità non può negare il diritto allo sport, e soprattutto evidenziare a chi è portatore di disabilità che è possibile fare sport, e l’ampio raggio di discipline offerte vuole essere un incentivo a scegliere il più adatto alle singole caratteristiche e preferenze. Un luogo fondamentale sarà anche quest’anno l’aeroporto del Migliaro. E’ qui infatti che inizierà la manifestazione. Oggi (dalle 10 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 17) è prevista la giornata denominata “Un cielo senza barriere”, grazie alla collaborazione dell’Aeroclub e del WeFly Team, durante la quale sono previsti lanci di paracadutisti, mentre negli spazi del Migliaro saranno in esposizione le Ferrari della Scuderia Ferrari di Varese. Se l’evento di apertura è una piacevole abitudine, quello di chiusura è una gustosa novità: domenica 15 maggio alle ore 21 al Museo del Violino si terrà una serata di danza di e con Piera Principe, in collaborazione con la Banca Popolare di Cremona. Nel mezzo, eventi speciali di ogni tipo: “Navighiamo insieme - Barca a vela e motonautica” ad esempio consiste in una trasferta al Porto di Marina di Pisa mercoledì 11 maggio, organizzata con l’Associazione “Aria Sole Terra e Mare” affinché persone con disabilità possano provare l’ebbrezza della barca a vela e della motonautica, e grazie alla disponibilità di dirigenti e istruttori delle Federazione Italiana Motonautica. Questo col sostegno dei Distretti 2050 e 2071 del Rotary International e dei Panatholn Club di Cremona e Pisa. Si ricorderà poi il presidente del Coni provinciale di Cremona, Rodolfo Verga, nel corso del 7° Torneo delle Auto-
Pubblicato il Bando di gara europeo per l’appalto del servizio di ricovero, mantenimento e cura dei cani vaganti e randagi rinvenuti sul territorio comunale di Cremona e dei Comuni/Unioni di Comuni convenzionati. «Così come previsto dal nuovo Codice degli appalti pubblicato lo scorso 18 aprile – commenta l’assessore all'Ambiente Alessia Manfredini – la formula della gara europea garantisce la massima trasparenza». La selezione dei partecipanti avverrà mediante procedura aperta, applicando quale criterio per la valutazione quello dell’offerta economicamente più vantaggiosa, garantendo il miglior rapporto tra qualità e prezzo. L’affidamento del servizio è relativo al periodo 1° luglio 2016-30 giugno 2018 per un importo a base d’asta pari a 250.819,60 euro (Iva esclusa). Il termine per la presentazione è fissato per le ore 12.30 del 9 giugno 2016. Gli interessati potranno partecipare alla gara se disporranno di un’apposita struttura, localizzata in ambito provinciale ad una distanza adeguata a garantire il servizio in piena efficienza ed efficacia. Particolare attenzione sarà riservata ad alcune attività aggiuntive: grande rilievo alle modalità di affido e alla possibilità di adozione a quegli animali che si trovano in situazioni di criticità. Nel bando è prevista anche la possibilità di avviare adozioni a distanza.
“Corpo e coscienza”, convegno al Monteverdi L’Asd Delfini, con il patrocinio dell’Amministrazione Comunale di Cremona, organizza un convegno dal titolo “Partiamo da -1”. L’appuntamento è per martedì 10 maggio alle ore 21 presso il Teatro Monteverdi di via Dante 149 a Cremona. Relatori saranno Georges Courchinoux, fisioterapista e sofrologo francese inventore del metodo “Corpo e coscienza” (argomento “Il movimento spontaneo: conoscerlo per capire e correggere azioni non corrette”), e Giuseppe Bresciani, fiduciario provinciale Cip e presidente dell’Asd Delfini Cremona onlus (argomento “Buone prassi per una alimentazione fattibile”). L’ingresso è libero fino ad esaurimento posti. Per prenotazioni e informazioni contattare la segreteria organizzativa al numero 333/5815060 o alla mail info@ delfini.cremona.it.
Inaugurata la nuova sede di Enalcaccia Sopra una vecchia edizione del giro della città in carrozzina. Più in alto la conferenza stampa di presentazione
rità (tennis e tiro con l’arco) venerdì 13 maggio alle 15 alla Canottieri Baldesio, mentre un Rally senza ostacoli è quello programmato per sabato 14 maggio alle ore 15.30 in Piazza Stradivari, una gara con 10 auto storiche e 10 auto da competizione in allestimento corsa storiche, organizzata con la scuderia 3T fra equipaggi misti, con navigatori, persone con disabilità integrate alla perfezione coi piloti. Ma ci saranno anche diversi appuntamenti con la cultura. Ad esempio domenica 8 maggio nel Palazzo Comunale di Cremona si inaugurerà la mostra fotografica “Sportivi diversamente uguali… Vincenti sempre”, con gli scatti dei vincitori dell’edizione 2015 del concorso nazionale organizzato col Gruppo Beltrami-Vacchelli, mentre una seconda esposizione sarà ospitata nella galleria del Centro Commerciale Cremona Po. Oggi, sabato 7 maggio, happy hour con l’autore alle ore 18 presso la Sala Società Filodrammatica Cremonese con Francesca Fedeli, autrice del libro “Una sto-
ria d’amore e di scienza” (Sperling & Kupfer). Martedì 10 maggio sul palco del Teatro Monteverdi andrà in scena “Inevitabilmente differenti”, risultato del laboratorio di integrazione di studenti e docenti del Liceo Scienze Umane Anguissola e Agropolis. In Sala Puerari il 12 maggio, invece, il convegno “A teatro! Diversamente uguali… insieme”, dalle 9,30 alle 12,30, mentre nella stessa giornata, alle 20.30, a Cascina Marasco la Cena al Buio. Il 13 maggio, alle 10.30 da piazza San Michele, per terminare alle 12 circa in Piazza Marconi, ecco “Cremona senza ostacoli”, ormai tradizionale giro in città in carrozzina in collaborazione col Comune di Cremona per verificare i reali disagi che quotidianamente limitano la mobilità delle persone disabili e proporre eventuali soluzioni. Sarebbe già un buon risultato se ogni anno che passa si registrassero miglioramenti. Per essere costantemente aggiornati sugli eventi, visitare la pagina facebook “Diversamente Uguali Agropolis”.
Domenica 1° maggio in via Valdipado 4 è stata inaugurata la nuova sede di Enalcaccia Cremona. In mattinata si è svolto il consiglio dei soci, dopodiché si è svolta la breve cerimonia, seguita da un piccolo rinfresco per soci, amici e simpatizzanti convenuti per l’occasione.
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Rubrica
Sabato 7 Maggio 2016
Illuminismo e occulto “…Né vi sarà azione tua veruna abbenché santa che non sia sinistramente interpretata; di me hanno detto quei baron fotuti che ho dei libri di magia”. Così, il 15 agosto 1781, scrive Giambattista Biffi sul suo Diario. Lo abbiamo visto insieme la settimana scorsa: in questo massone cremonese la cultura illuminista si intreccia con quella magico-occulta. La cosa non
deve sorprendere: l’illuminismo incoraggia il pensiero scientifico, ma questo grande movimento include diverse componenti. E una di queste componenti è la massoneria, nella quale esistono interessi di natura esoterica. Per esempio, un’esponente di primo piano dell’illuminismo francese è il massone Louis Claude de Saint-Martin. Nato ad Amboise nel 1743, questo rappresentante della piccola nobiltà francese è un esoterista che pubblica i suoi lavori mistici sotto lo pseudo-
nimo di “le philosophe inconnu” (il filosofo sconosciuto). Secondo Nicholas Goodrick-Clarke, SaintMartin si interessò al mesmerismo, “unendosi alla sua loggia para-massonica Società dell’Armonia a Parigi nel 1784” (Nicholas Goodrick-Clarke “The Western Esoteric Traditions”, Oxford University Press, 2008, p. 143). Che cosa sia il mesmerismo, lo vedremo tra poco. (continua sotto)
Giambattista Biffi e il mesmerismo La figura di un discusso illuminista cremonese del Settecento . 2ª puntata
I
di Paolo A. Dossena
l mesmerismo incontra uno straordinario successo presso la massoneria. Come racconta Nicholas Goodrick-Clarke, “Circoli massonici di alto grado a Lione e Strasburgo diedero al mesmerismo, in queste città, una colorazione fortemente illuministica” (“The Western Esoteric Traditions”, Oxford University Press, 2008, p. 178). L’illuminismo si appella alla ragione, ma esiste anche un illuminismo esoterico, magico o alchemico. Esso è rappresentato nella massoneria, per esempio nell’“Ordine dei Fratelli della Luce”, con base a Parigi, di cui avrebbero fatto parte Cagliostro e Franz Anton Mesmer (1734-1815), il “mago del lago di Costanza”, come scrive Peter Bahn (Il mito del Vril, Settimo Sigillo, 2007, pp. 28, 53). Infatti, con Mesmer siamo nella “fase preromantica della scienza del XVIII secolo” (Goodrick-Clarke, op. cit., p. 174). Mesmer è un illuminista, “Sebbene il suo nome finì con l’associarsi con correnti occultiste… Mesmer si considerava un newtoniano dedicato alla scoperta delle leggi meccaniche operanti nell’universo” (Clarke, p. 174). Eppure, la teoria di Mesmer, il mesmerismo, è un’energia occulta nota sotto vari nomi dai tempi più antichi (“scienza di om” in oriente, “Vril” presso la massoneria magica occidentale, ecc.); e nelle più diverse tradizioni, come scrive Peter Bahn (op. cit., p. 194). Il mesmerismo ha infatti analogie anche con lo spiritus vitae di Paracelsus (1493-1541); con l’alchimia (le proprietà della pietra filosofale e del Vitriol, probabile origine etimologica del Vril); con la “Luce siderea” dei Rosacroce che appaiono nel XVII secolo, e la cui tradizione è proseguita nel XVIII secolo
Dal legame con gli ufficiali austriaci di Cremona alla persecuzione da parte dei giacobini
Tutte le immagini in pagina si riferiscono a Mesmer e al mesmerismo, la scienza occulta cui era interessato Biffi
dai Rosacroce d’Oro, tra i cui interessi c’è far rivivere l’alchimia nell’era dell’illuminismo (Bahn, p. 19). Infatti, il mesmerismo ha fortuna anche presso iniziati come Wolfgang Amadeus Mozart (membro degli Illuminati di Baviera), amico di Mesmer (come scrive Mannucci, Erica J. Mesmer il signore dei fluidi, in Storia &
Dossier, anno XII n, 115, aprile 1997.) E’ quasi certamente attraverso la massoneria esoterica che il mesmerismo arriva in Lombardia, a Cremona, dove esiste una loggia popolata dagli ufficiali austriaci di guarnigione, gli ussari del colonnello Paolo Bethlen, fondatore di quel cenacolo, al quale aderisce anche il maggiore George Gerhart. Questi ufficiali sono
amici di Giambattista Biffi, che diventerà poi il maestro di cattedra del gruppo. Quindi, anche il capo massone cremonese Giambattista Biffi si fece “prendere dalla moda del mesmerismo” (come scrive Franco Venturi in Riformatori lombardi del Settecento, Volume 1, p. 151; la stessa frase si trova in un altro libro di Venturi: Illuministi italiani, vol. 3, 1958, p. 389).
Biffi è molto legato agli ufficiali austriaci di Cremona. Già membro del gruppo illuminista di Pietro Verri (“Il Caffé”), è un fedele funzionario imperiale, stimatissimo dall’arciduca Ferdinando e dall’imperatore Giuseppe II, grande protettore della massoneria. Biffi si occupa di mesmerismo e di origini templari della massoneria; raccoglie testimonianze su poltergeist; possiede libri di magia e di antimagia; il suo è un illuminismo in cui si legge “un gusto preromantico", come scrive Giampaolo Dossena. Secondo il quale Biffi amava “le cerimonie di tipo antico, le grandi, suggestive processioni cattoliche e cose di questo tipo”. Infatti “sembra compisse ricerche in chiave latomistica sui Templari e sui loro ‘successori’, ma, a quanto si dice, bruciò i risultati”, dove per “successori” si intendono i massoni (Dossena, 1976, op. cit., p. XXI) inclusi quindi i franchi-muratori, ovvero una società massonica che al tempo dell’imperatore Giuseppe II è tollerata. Concludendo, quello di Biffi è un illuminismo scettico, perplesso (Biffi parla di “noi illuministi” con autoironia e con amaro disprezzo), al punto che il mite conte lombardo – sempre in cerca di un equilibrio tra decoro e filantropia senza illusione – sarà perseguitato dai giacobini. Per chi volesse approfondire questo argomento (Biffi e il suo complesso rapporto con l’illuminismo, inclusi i suoi problemi con i giacobini) consiglio queste letture: Dossena, Giampaolo Giambattista Biffi Diario (1777-1781), Bompiani, Milano, 1976, pp. XIX, XX, XXI, XXV, XXVII, XXXII, 35, 97, 98. CFR Venturi, op. cit; Venturi Un amico di Beccaria e di Verri: profilo di Giambattista Biffi, in Giornale storico storico della letteratura italiana, CXXXIV (1957), fasc. I, pp. 37 sgg.; Venturi Il viaggio a Genova di Giambattista Biffi nel 1774, Genova, 1958; Venturi Gli illuministi italiani III – Riformatori Lombardi. Piemontesi e Toscani, Riccardo Riccardi Editore, Milano Napoli sd; Gnocchini, Vittorio L'Italia dei liberi muratori: brevi biografie di massoni famosi, Mimesis Edizioni, 2005, p. 40. (Fine della seconda puntata, la terza sarà pubblicata sabato 14 maggio)
Cronaca
Sabato 7 Maggio 2016
Italiani vegetariani, settore carne in crisi Un anno fa erano il 5,9%, oggi sono saliti al 7,1% L’
Coldiretti lancia l’allarme: nel 2015 carne di maiale giù del 9%, di manzo del 6%. Il Crefis: in un anno prezzi giù dell’8,4%
di Vanni Raineri
Italia è sempre più vegetarina. Almeno il consumo di carne è calato drasticamente nell’ultimo anno, il che si è ripercosso sul settore della suinicoltura e della macellazione. Ad annunciare il vero e proprio crollo nel consumo di carne degli italiani è Coldiretti, e non è un caso che contestualmente Crefis (Centro ricerche economiche sulle filiere suinicole), in collaborazione con l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, parli apertamente di crisi che ormai ha raggiunto il lungo periodo. Partiamo dai dati pubblicati da Coldiretti, che illustrano un panorama cambiato drasticamente in pochi mesi. Che ciò sia frutto delle nuove tendenze alimentari o dell’allarme lanciato recentemente dall’Organizzazione mondiale della Sanità (poi per la verità in parte rinnegato) sul consumo di carne, non è dato sapere, sta di fatto che registriamo il fenomeno in modo chiaro. E’ quasi un italiano su dieci che ha rinunciato completamente alla carne. Gl acquisti delle famiglie italiane sono crollati per il 9% sulla carne fresca di maiale, del 6% per la carne bovina e dell’1% per quella di pollo, che dunque sembra salvarsi. Non si salva il consumo di salumi, che torna ai livelli di inizio secolo, quando la parsimonia nell’acquisto era dettata più da problemi economici che da scelte alimentari. Tutto questo emerge dal dossier #bracioleallariscossa, presentato dalla Coldiretti alla Giornata nazionale della Carne italiana con migliaia di allevatori e consumatori insieme a operatori dell’industria, del com-
mercio, della ristorazione, del turismo e del mondo scientifico ma anche cuochi e gourmet, al Centro Congressi del Lingotto a Torino. Tutti a difesa della carne, mai così sotto attacco per “allarmismi infondati, provocazioni e campagne diffamatorie che colpiscono un alimento determinante per la salute che fa parte a pieno titolo della dieta mediterranea, alla quale apporta l’indispensabile contributo proteico”. A dichiararsi vegetariano è ormai il 7,1% degli italiani, mentre nel 2015 la percentuale
dei vegani ha raggiunto quota 1%. Oltre l’8% degli italiani dunque non si nutre con carne, e il dato che fa maggiormente riflettere è che all’inizio del 2015 la percentuale era solo del 5,9%. Il tutto secondo le elaborazioni Coldiretti su dati Eurispes. «Proprio nel 2015 - precisa la Coldiretti - la carne perde per la prima volta il primato ed è diventata la seconda voce del budget alimentare delle famiglie italiane dopo l’ortofrutta, con una spesa scesa a 97 euro al mese e una incidenza del
22% sul totale, che rappresenta una rivoluzione epocale per le tavole nazionali. Il risultato di un trend negativo in atto da anni è che non si è mai mangiata così poca carne in Italia dall’inizio del secolo con il consumo apparente degli statunitensi che - sottolinea la Coldiretti - è superiore a quello nazionale addirittura del 60%, quello degli australiani del 54%, quello degli spagnoli del 29% e quello dei francesi e dei tedeschi del 12% solo per fare alcuni esempi. Le quantità di carne portate realmente in ta-
vola dagli italiani sono scese precisa la Coldiretti - in media a 85 grammi al giorno, ben al di sotto del limite dei 100 grammi al giorno fissato dai più accreditati Istituti di ricerca». Dalle abitudini cambiate alla crisi di un intero settore produttivo il passo è breve. Come afferma il Crefis, ad aprile l’andamento dei prezzi dei suini da macello è negativo. I capi pesanti da macello hanno quotato a Modena 1,223 euro/kg, in calo dell’1,4% rispetto a marzo, ma soprattutto dell’8,4% rispetto ad aprile 2015. I mercati in discesa hanno deteriorato la redditività dell’allevamento, che l’indice Crefis attesta a -2% su base congiunturale e a -7,1% su base tendenziale. Anche per la fase di macellazione cala ad aprile la redditività rispetto a marzo (-4%), ma rimane positiva nei confronti dell’aprile 2015 (+5,5%). Tra i fattori che hanno compromesso la perfomance economica di aprile c’è stato il forte calo dei prezzi dei tagli freschi. Positivo l’andamento del commercio estero, che continua il lento miglioramento rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, sia per una forte riduzione delle importazioni (-9,5% in valore, gennaio 2016 su gennaio 2015 e -6,3% in quantità), che per l’aumento delle esportazioni (+3,0% in valore e +10,0% in quantità). «Dal lato delle esportazioni, possibile ancora di salvezza per la nostra filiera suinicola – sottolinea il professor Gabriele Canali, direttore del Crefis – si potrebbero conseguire risultati ancor più importanti se si riuscissero a sbloccare, dopo lunghe trattative, le esportazioni verso alcuni paesi importanti come la Cina e il Messico, ad esempio».
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BICINCITTA’ A CREMONA E PROVINCIA Scatterà domenica 8 maggio in contemporanea in 80 città italiane la classica ciclopasseggiata della Uisp denominata Bicincittà, giunta quest’anno alla 31ª edizione su scala nazionale, co-promossa insieme ad Amnesty International per chiedere la verità sulla morte di Giulio Regeni in Egitto. Il tema ambientale è sempre quello della sicurezza stradale per i ciclisti ed i pedoni, che purtroppo non registra una sostanziale inversione di tendenza in fatto di incidenti ed infortuni gravi, nonostante gli impegni di molte città a dotarsi di piste e percorsi ciclabili protetti. In provincia di Cremona Bicincittà toccherà i comuni di Crema, Casalmaggiore e Soncino dove l’Uisp provinciale ha attivato rapporti di collaborazione con le Amministrazioni locali e con associazioni locali benemerite a cui saranno devoluti i ricavi delle iscrizioni. A Crema la raccolta fondi sarà destinata a sostenere il progetto “Diamo voce al silenzio” dell’Associazione Donne contro la violenza, che di fatto sono anche le organizzatrici della pedalata ecologista che partirà alle ore 10 da Piazza Duomo per percorrere 11 km interamente cittadini. A Casalmaggiore (si legga approfondimento a pagina 10) si terrà invece la 24ª edizione che prenderà avvio alle 9.45 da Piazza Garibaldi grazie alla rinnovata collaborazione con la Pro Loco locale, che ha allestito anche BimbinBici, con ritrovo finale presso la sede Avis, dove è previsto il pranzo conviviale di tutti i partecipanti delle due pedalate. A Soncino si svolgerà in contemporanea la 12ª edizione copromossa dalla Uisp provinciale con la Croce Verde locale.
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Sabato 7 Maggio 2016
CASALMAGGIORE
Aveva 97 anni, scrisse “Diario di guerra”
Addio Farcito Filippini memoria storica della Seconda Guerra
Sopra Filippini, ultimo a destra. Sotto un primo piano
TORRICELLA DEL PIZZO – Avrebbe compiuto 97 anni il prossimo 9 maggio, Farcito Filippini, noto torricellese che fu soldato nella Seconda Guerra Mondiale, combattente sfuggito alla cattura tedesca e unitosi ai partigiani albanesi nella lotta balcanica contro i nazisti. Una vita, la sua, che è divenuta ricordo storico nel libro “Diario di guerra”, pubblicato dal comune di Torricella in occasione della Giornata della Memoria del 2009. Si è spento dopo mesi di cure alla Fondazione Germani di Cingia de’ Botti. Il suo fisico ha resistito, sul fronte e nella vita, sino a qualche mese fa, nella “sua” Torricella del Pizzo, dove risiedeva ed ogni giorno andava a fare la spesa e al bar, col solo aiuto di una bicicletta elettrica. Lucido, di animo e ricordi, sino all’autunno scorso quando il peggiorare delle proprie condizioni lo portò al ricovero a Cingia de’ Botti. Martedì, a Torricella, si sono tenuti i funerali. Nato il 9 maggio del 1919, Filippini iniziò a lavorare come garzone a Gussola. Dopo tre anni venne assunto da un’azienda torricellese, dove lavorò sino alla chiamata alle armi: era il 18 marzo del 1940. L’addestramento nella Terza Compagnia Sanità dell’ospedale militare di Milano e poi la partenza per il fronte: Filippini venne aggregato alla 61esima sezione sanità portaferetri con destinazione Val di Susa. Il 10 giugno del 1940 venne inviato sul fronte francese. Vari trasferimenti lo portarono in Val Seriana, a Clusone, poi a Vibo Valentia, quindi in Jugoslavia. Solo il 9 maggio del 1945, giorno del suo 26esimo compleanno, si concluse l’esperienza di partigiano combattente all’estero di Farcito Filippini. Rimpatriato, ottenne il congedo illimitato il 16 ottobre. Divenne traghettatore del fiume Po insieme ad altri undici lavoratori, con cui costituì la Cooperativa Barcaioli. Nel 1947 vinse il concorso comunale come cantoniere, a Torricella del Pizzo: fu il suo impiego sino al 1974, anno del pensionamento. Stimato dalla comunità casalasca, Farcito Filippini scrisse “Diario di Guerra”, libro pubblicato nel 2009 per volere del comune torricellese, del Comitato Provinciale per la Difesa e lo Sviluppo della Democrazia e dell’ente provinciale cremonese. “Gentile lettore, la mia storia dimostra l’inutilità delle guerre. Esse sono tutte uguali, portatrici solo di odio, di morte, di distruzione e di miseria. Non risolvono affatto le controversie per le quali vengono dichiarate e per le quali migliaia di giovani vengono mandati al massacro. E’ incredibile che secoli di storia non ci abbiano insegnato nulla e che ancora oggi molti conflitti imperversino in tante parti del mondo!”: così scriveva Farcito Filippini. Uno dei tanti lasciti del partigiano di Torricella del Pizzo.
casalmaggiore@ilpiccologiornale.it
Una città per i bambini Oggi e domani l’iniziativa di Slow Town ricca di appuntamenti. Un’eredità da conservare per la città
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di Vanni Raineri
er un fine settimana, ma sperando che l’esperienza lasci strascichi sulla gestione futura, Casalmaggiore diventa Città dei Bambini. E’ questo il nome dato all’iniziativa che intende valorizzare una mobilità sostenibile soprattutto con riferimento ai più piccoli, che non si devono sentire in pericolo negli spostamenti avendo sempre a disposizione la possibilità di raggiungere i luoghi fondamentali nella loro vita sociale senza il rischio di incrociare le automobili. Non si tratta solo di un manifesto di buone intenzioni, anzi. Gli organizzatori di Slow Town hanno realizzato opere e percorsi che verranno lasciati in dote alla città, nella speranza che li meriti. La manifestazione è stata presentata in settimana presso la sede casalese dell’Avis, alla presenza di Giancarlo Simoni e Nazzareno Condina per il Comitato Slow Town, Gianfranco Feudatari per la Fiab Oglio Po (sezone locale di Fiab Biciclettando Cremona), Sebastian Bacchiero coordinatore tecnico di Interflumina, Cinzia Soldi presidente della Pro Loco Casalmaggiore, Maurizio Stradiotti in rappresentanza dell’Avis e Luciano Ongari di CasalmaRoller. Ognuno di loro ha spiegato i termini della partecipazione all’evento, ma soprattutto è stato focalizzato il vasto programma. Al di là del programma, iniziato ieri per concludersi domani, come ha precisato Simoni, ci sono infrastrutture che verranno consegnate permanentemente alla comunità: «Si tratta della tangenziale dei bambini, del MetroBottega, del MetroMinuto e dello stradello che collega la scuola Marconi e l’argine maestro. Per questo non si tratta di un semplice evento». Lo stradello di collegamento in particolare, come abbiamo già riferito, ha grande importanza perché consente ai tanti studenti di evitare un tratto di strada particolarmente pericoloso, raggiungendo l’argine maestro (in quel tratto chiuso al traffico) che costituisce la citata tangenziale, e che consente il collegamento a 9 uscite (o percorsi), che consistono in un’area di Casalmaggiore ben delimitata scendendo la rampa arginale. In ognuna delle 9 “fermate” del MetroMinuto sono stati posizionati pannelli illustrativi, sul modello delle fermate della metropolitana. Sono stati posati giovedì, e sono state anche stampate 5000 manifesti in formato A3 in carta patinata
La conferenza stampa
da conservare per utilizzare al meglio i percorsi. Il MetroBottega individua invece con facilità ben 105 attività commerciali che hanno contribuito a sostenere l’iniziativa, e che tra oggi e domani avranno ognuno un omaggio ai bambini che entreranno in negozio. Nella conferenza stampa Simoni ha snocciolato il programma, partendo dalle prime iniziative di ieri: “tutti a scuola a piedi e in bici”, sperimentazione della tangenziale dei bambini e del MetroMinuto da parte delle scuole con pic-nic finale, sperimentazione del MetroBottega nei negozi amici e, novità inserita, l’erbario per i bambini a cura della Pro Loco. Oggi si entra nel vivo. Alle ore 11 presso il Parco di via Italia verrà presentato il Bando “Chiarini”, mentre ci sarà un concorso fotografico a premi a cura del Fotocine Casalasco (che ha da poco festeggiato i 50 anni di vita). Dopo il nuovo via a MetroBottega, alle ore 15 la tangenziale dei bambini verrà inaugurata ufficialmente dal Deputato Paolo Gandolfi. Dalle 15 alle 18 presso il parco e in “tangenziale” ci sarà spazio per una serie di attività ludiche, dal Ludobus a cura de “Il Tarlo” al CargoBiblioteca eccetera. Importante l’appuntamento delle ore 17 sempre nel parco con la tavola rotonda “Casalmaggiore: la città dei bambini”. Parteciperanno, oltre al citato Paolo Gandolfi, membro della IX Commissione Trasporti della Camera, anche Matteo Dondé, architetto specializzato in zone30 e mobilità sostenibile, Enrico Chiarini, ingegnere responsabile tecnico nazionale Fiab, Piercarlo Bertolotti, responsabile lombardo Fiab, e Giancarlo Simoni del Comitato Slow Town. Sempre alle 17 si terrà una “Camminata Slow” per adulti e bambini a cura di Pilates Club e Dance
Academy Aerobic School. Altra novità inserita nel programma, in serata via Baldesio, che verrà chiusa al traffico, ospiterà attività di street food, con biopizza, biogelateria, bottega dell’equo solidale, bancarelle della condotta Slow Food Oglio Po eccetera. E veniamo alla giornata di domani, che inizia con “Tutti in bici e in pattini” in piazza Garibaldi. Alle 9,30 partirà la Bicincittà targata Uisp e Pro Loco, che si snoderà per 30 km nelle frazioni, alle 10 via alla Pattinata Casalasca a cura di CasalmaRoller (partenza da piazza Garibaldi, arrivo a Torricella del Pizzo lungo l’argine maestro e ritorno), anche questa di circa 30 km. Per famiglie e bambini, via alle 10,30 a “Bimbinbici” (circa 7 km il percorso). A mezzogiorno tutti all’Avis per il pranzo, aperto ai partecipanti delle biciclettate, cui verrà consegnato un buono pasto, che costerà 5 euro agli adulti e sarà gratis per i bambini. Ad accoglierli la banda musicale dell’Estudiantina. Nel frattempo inizierà l’attività dei negozi di MetroBottega, mentre nuove attività ludiche si terranno dalle 15 alle 18 al parco e sull’argine. Dalle 16 alle 18 parteciperanno anche Dance Academy Aerobic School, Happy Fit for Kids e Amici della Santa Federici. Alle 17 Flash Mob a sorpresa sul tratto di argine maestro presso il Lido Po con i pattinatori, che nel primo pomeriggio proporranno esibizioni di freestyle e salti. Simoni ha ringraziato l’Avis per il sostegno costante, Bacchiero ha annunciato che Interflumina E’Più Pomì parteciperà con propri atleti e ha garantito la presenza di Fausto Desalu, Soldi ha ribadito l’esperienza pluriennale con Bicincittà, Feudatari (che è anche un commerciante già attivo nell’esperienza della Rete) ha presentato la novità Bimbinbici e la maglietta personalizzata della Fiab Cremona. Ai partecipanti verranno anche regalati un campanello e un set di luci, per sensibilizzare sul tema della sicurezza stradale. Stradiotti ha spiegato il legame con l’iniziativa, grazie alla figura di Andrea Devicenzi (testimonial Avis e fondatore di Slow Town) che fa da trait-d’union, e ha parlato del pranzo, mentre Ongari ha promosso il pattinaggio come mezzo di trasporto alternativo e moderno, auspicando una modifica del codice della strada che vieta ai pattinatori di utilizzare le piste ciclabili. Condina ha sottolineato la seconda Festa delle Rose, mostra mercato di piante di rose, che si svolgerà in contemporanea nel giardino di Sartori Patrizio & C. sas in via Vaghi 13.
Swing a Teatro per sostenere l’Aido L’appuntamento è per giovedì 12 maggio al Comunale di Casalmaggiore. Organizza il Rotaract Cvs
Il Club Rotaract Casalmaggiore Viadana Sabbioneta in collaborazione con il Liceo A. Bertolucci di Parma, con il patrocinio del Comune di Casalmaggiore, ha organizzato per giovedì 12 maggio alle ore 21 al Teatro Comunale di Casalmaggiore uno spettacolo della “The Bertolucci Swing Band in Concert” con musiche di Duke Ellington, Glenn Miller, George Gershwin ed altri importanti nomi del mondo swing, con la direzione del Maestro Alessandro Creola, che è anche arrangiatore. Il ricavato della serata sarà devoluto a sostegno del progetto del Giovani Aido di Casalmaggiore “Insieme per la vita”, finalizzato a divulgare nelle scuole del Casalasco-Viadanese il
valore della donazione degli organi. Il Presidente del Club Rotaract Simone Galli, affiancato da Chiara Maffezzoli, ha sottolineato come non sia una novità sostenere iniziative sulla base di esigenze del territorio, e questa è particolarmente entusiasmante in quanto è un progetto dei giovani per i giovani. Il Gruppo Giovani Aido rappresentato da Jassi Parampreet Manu e da Daniela Loguercio ha espresso un sentito ringraziamento al Rotaract, al Liceo Bertolucci ed al Comune di Casalmaggiore per aver sostenuto l’iniziativa, che si basa su un metodo nuovo di informazione e divulgazione della cultura della donazione, non in modo “istituziona-
le”, ma come confronto diretto fra amici, Oltre alla illustrazione delle finalità e degli scopi dell’Associazione, sno previste testimonianze dirette di persone sottoposte a trapianto di organi, donatori viventi di rene e midollo osseo che con parole semplici illustrano le loro esperienze di vita. Al termine del progetto che si concluderà alla fine del 2016 è prevista la pubblicazione di una brochure con gli elaborati delle classi partecipanti, prevista in 2500/3000 copie destinate agli studenti dell’Oglio Po e per loro tramite alle rispettive famiglie. L’ingresso allo spettacolo è in vendita a 10 euro per palchi e platea, 7 per il loggione. La prevendita
I ragazzi del Rotaract
è attiva presso: Edicola Portobello, via Favagrossa 11 Casalmaggiore, e Tabaccheria Manzoni, Piazza Matteotti 14 Viadana.
Casalmaggiore
Sabato 7 Maggio 2016
Capannoni a Vicoboneghisio per 5 milioni e mezzo: asta deserta C’è un’ampia area industriale a Casalmaggiore che il Tribunale di Cremona ha posto in vendita ad una cifra decisamente elevata, tanto che nesun acquirente si è presentato con un’offerta all’appuntamento. Si tratta dell’area che ospita una serie di capannoni in via degli Artigiani a Vicoboneghisio, “con accesso pedonale a carraio dal civico 23 con accesso pedonale dal 27/A e dalla strada comunale della Ronca tramite accesso carraio”, come recita il bando pubblicato sul sito del Tribunale. Il valore di stima è di 5 milioni e 357mila euro,
considerato prezzo base per la vendita. Nell’asta, andata deserta il 28 aprile scorso, era previsto un rialzo minimo di 110mila euro. Delegato alla vendita è lo studio dell’avvocato Raffaella Restivo di Cremona. A questo punto, ai sensi di legge, la prossima asta si terrà con un fortissimo sconto sull’acquisto dei capannoni: si partirà da un prezzo base decurtato del 25% rispetto al primo, vale a dire che i capannoni potranno essere acquistati con un’offerta di 4 milioni 17mila 750 euro.
Vincere al gioco? Non è possibile
Diego Rizzuto ha spiegato con metodi empirici alla platea del Teatro Comunale come il banco vinca sempre
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ostenere che il banco vince sempre è banale e scontato, tanto da apparire quasi un luogo comune. Spiegare empiricamente perché è davvero così è invece particolarmente affascinante. A patto di saperlo fare. Una conferenza spettacolo partita da lontano, con un percorso a volte straniante, che appare pure tortuoso ma poi porta dritto al punto. Al Teatro Comunale di Casalmaggiore mercoledì sera alle 21 per un’ora e mezza Diego Rizzuto del gruppo Taxi 1729 ha convinto la platea, coinvolgendola e spingendola a ragionamenti complessi in realtà trasmessi con grande semplicità. Divulgazione scientifica, la chiamano: e proprio da qui Diego e i soci Paolo Canova e Sara Zaccone, mercoledì assenti, tutti e tre torinesi, sono partiti per lo spettacolo già diffuso tra Italia, Francia e Svizzera, divenuto ora anche un libro “Fate il nostro gioco”. Se non che, strada facendo, il vettore del ragionamento è cambiato, divenendo molto più interes-
sante. «Siamo partiti per cercare di rendere digeribile la matematica e, dato che l’azzardo purtroppo attira, abbiamo pensato nel 2009 di costruire un Casinò matematico per i giovani studenti per parlare loro di probabilità – ha spiegato Rizzuto – . Poi abbiamo pensato che forse era me-
glio fare il percorso inverso, ossia spiegare i rischi dell’azzardo con la matematica e la statistica». Patrocinata dal comune di Gussola, capofila del progetto S-Legami (al quale è stato devoluto l’incasso), e da quello di Casalmaggiore, e promosso da Consorzio Casalasco dei Servizi Sociali, Pro Lo-
co, Croce Rossa e Rotaract Distretto 2050, la serata è stata aperta dal saluto di Katja Avanzini, responsabile del Concass, del sindaco di Gussola Stefano Belli Franzini e dell’assessore ai Servizi Sociali di Casalmaggiore Gianfranco Salvatore. «La matematica e il calcolo delle probabilità hanno il potere predittivo di dirci come va a finire – ha spiegato Rizzuto – e soprattutto di dire quando e quanto perderemo. Non a caso, da quando sono aumentate le giocate d’azzardo (un giro d’affari di 85 miliardi di euro, ndr), si è impennato anche il numero di persone che hanno chiesto aiuto agli organi competenti per ludopatia (1.200 nel solo Piemonte, ndr). Nel 2005 non aveva ancora preso piede il gioco on line, non vi erano molte videolottery, poi l’offerta è aumentata e con essa il gioco». Interessanti alcuni esperimenti condotti sul palco, atti a dimostrare quanto spesso la vincita sia praticamente impossibile.
A Torre la disumanità della “inutile strage”
Interessante e stimolante incontro sul dramma della Prima Guerra Mondiale. Ignorata la volontà del popolo
TORRE DE’ PICENARDI – Su un tema sempre di attualità come “l’inutile strage”, ossia la Prima Guerra Mondiale, nella serata di martedì scorso, nella sala del consiglio comunale di Torre de’ Picenardi, da un pubblico molto qualificato sono insorte delle domande sorprendenti per la loro qualità: Mario Usberti ed Emanuele Minniti hanno da subito posto la domanda fondamentale relativa all’origine del male; Ernestina Borgini ha suscitato il problema della storiografia in merito alla sua credibilità e possibilità di migliorare la condizione umana. Domande di questo tipo sono state provocate dai tre relatori con la descrizione dell’inferno delle trincee, dei micidiali assalti alla baionetta superando reticolati e ogni impedimento di avanzata, mentre le mitraglie falciavano vite umane; ecco, questo è l’inferno seguito alla “festa della coscrizione” che da ogni città d’Italia è stata organizzata dalle élites agrarie e industriali, dalle loro rappresentanze culturali, che, in verticale, raggiungevano il primo ministro Salandra e, al vertice di tutto, il Re Vittorio Emanuele III. Angela Agarossi ha illustrato le diverse modalità della disumanità organizzata aggiungendo poi le fucilazioni di soldati innocenti per terrorizzare i sopravvissuti e dissuaderli dalla minima voce di protesta: loro erano, questi italiani che tra loro non si conoscevano neppure, né avevano un senso di patriottismo, di interazione dell’Italia con le zone mancanti, con la “filosofia” dello Stato nazionale divinizzato, carne da cannone a disposizione di un vertice militare che, per la sua crudeltà, ha scandalizzato perfino la ferocia dei generali francesi, che dovevano affrontare le armate germaniche. Agarossi ha invitato Jim
Il tavolo dei relatori
Graziano Maglia alla lettura, eseguita da una voce narrante specializzata, di lettere documentali di fallimento dell’umano: nell’ultima di queste letture un sottufficiale si augura in modo reiterato di morire, di morire comunque. L’iniquità dei tribunali militari che portavano alle estreme conseguenze l’autoferimento dei soldati per poter ancora vivere, condannandoli alla fucilazione, sta per essere corretta, dopo 100 anni, con il recupero della memoria di questi innocenti. Agarossi non ha dimenticato di citare la enorme responsabilità del Re, che ha seguito la sua politica estera, programmando e accelerando l’intervento dell’Italia, quasi un anno dopo lo scoppio della guerra, inducendo il governo a violare la volontà quasi totale del popolo italiano di mantenersi neutrale (cattolici e socialisti), mentre con un gioco elettorale, il Parlamento votava a favore dell’intervento. Vincenzo Montuori ha sottolineato ed illustrato con
bella evidenza le analogie fra i “sonnambuli” di ieri e di oggi, con una lettura completa delle zone di tensione: i Balcani, il Mediterraneo. Ha concluso citando Machiavelli e Guicciardini relativamente all’efficacia dello studio della storia. A una domanda circostanziata venuta da Francesco Maruti ha risposto Giovanni Borsella confermando che l’Italia poteva benissimo recuperare le “terre irredenti”, se si fosse mantenuta neutrale, ed ha citato la documentazione relativa come non è mai avvenuto nella rievocazione del Centenario della “strage”. Ha aggiunto poi come causa remota della Prima e Seconda Guerra Mondiale la teorizzazione dello stato con potere di vita e di morte sui cittadini, frutto della filosofia di Hegel, condannato nel “Sillabo” (1864) di Pio IX, perché svincolato da ogni fondamento. Ha inoltre aggiunto l’aberrazione della sovrapposizione di stato e nazione, quando quest’ultima è un fatto culturale specchio dell’anima di un popolo, aperta verso la verità e il bene, mentre lo stato è un’organizzazione materiale. In questo modo Borsella ha voluto rispondere anche a Gianfranco Maffezzoli, assessore alla Cultura del Comune, che giustamente esigeva una risposta al perché del sacrificio dei lunghi elenchi di morte della “strage”. Al termine la sorpresa di Jim Graziano Maglia con una lettura teatrale di un brano della “Amoris laetizia” di Papa Francesco sulla sacralità dell’embrione aggiungendo poi la lettura del “salmo di un bambino mai nato” perché abortito. La prestazione sincronica di Pierpaolo Vigolini con la sua straordinaria fisarmonica a organetto ha accompagnato le letture di Maglia. Giovanni Lautieri
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TRE LIBRI A DONDOLANDOARTE
MARTIGNANA PO – Oggi pomeriggio, sabato 7 maggio alle ore 18, presso l’Associazione Culturale DondolandoArte verranno presentati tre libri, che affrontano, con diversi approcci, il tema della malattia mentale, o meglio, in senso più ampio, il tema dell’emarginazione. Saranno presenti i tre autori. Il primo libro è “Leros. Il mio viaggio” di Antonella Pizzamiglio, la testimonianza di un viaggio iniziato nel 1989 e non ancora concluso da parte della nota fotografa casalese, autrice di una mostra con 60 immagini suddivise in tre sezioni. Ci sarà anche Franco Rotelli, autore di “L’istituzione inventata/Racconto di un’esperienza. Trieste 1971-2010”, già nota opera sull’esperienza della legge Basaglia. Infine, “La prima verità” di Simona Vinci, un nuovo romanzo dedicato alla malattia mentale che trae spunto da un viaggio dell’autrice in Grecia.
TORNA LA FESTA DEL LUARTIS CANNETO SULL’OGLIO – Quest’anno la prima tappa della Festa del Luartis si svolgea a Carzaghetto, piccolo borgo del Comune di Canneto. L’Aemoc propone per domani una biciclettata che parte come di consueto da Piazza Gramsci, davanti al Museo, e il gruppo sarà guidato dalla naturalista Sonia Braghiroli. All’arrivo a Carzaghetto giochi, merenda e spettacolo con Alberto Branca e Massimiliano Grazioli “Crapa Pelada g’ha fat i turtei”. La Festa si svolgerà anche in caso di maltempo, con ritrovo in Piazza Gramsci alle ore 15, con visita al Museo, spettacolo nell’atrio e merenda. Le prossime tappe saranno a Piadena e Drizzona (15 maggio), Acquanegra sul Chiese e Calvatone (21 e 22 maggio), Isola Dovarese (4 e 5 giugno), Volongo e Ostiano (5 giugno) e Commessaggio (11 giugno).
RIFLESSIONE SULL’ENCICLICA
SCANDOLARA RAVARA – Il Comune di Scandolara Ravara e le parrocchie di Scandolara, Motta Baluffi, Castelponzone e Solarolo Monasterolo, con la collaborazione del Circolo Don Silvio Grassi e Persona-Ambiente, promuovono una riflessione sulla recente lettera enciclica di Papa Francesco “Laudato si”. L’appuntamento è per martedì 10 maggio alle ore 21 presso la Sala Polivalente di via Marconi a Scandolara. Introdurrà l’incontro Andrea Fazzi, presidente della Commissione Ambiente del Comune di Scandolara. Interverranno don Bruno Bignami, teologo, assistente Acli e presidente della Fondazione don Primo Mazzolari, e l’architetto Damiano Chiarini, presidente dell’associazione PersonaAmbiente.
TOMBOLA PRO CROCE ROSSA
GUSSOLA – Nuovo appuntamento benefico questa sera alle 21 con la tombolata organizzata presso il Centro Culturale di Gussola. Parte del ricavato sarà devoluta alla Croce Rossa di Casalmaggiore.
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8 maggio
Festeggiamo tutte le mamme, naturamente quelle “belle” Egregio direttore, Domenica 8 maggio, sarà la festa della mamma. Son tutte belle le mamme del mondo e sono tutte dolci nei confronti dei propri cuccioli, anche nel mondo animale, dai più miti ai più feroci. Io ho la fortuna di avere ancora la mia, alla quale voglio augurare ogni bene possibile. Tenetevi care le vostre mamme in particolare ed i vostri genitori in generale. Quando cesseranno di esistere, capirete il vuoto immenso che lasceranno. Eppure esistono “mamme” che non possiamo definire belle. Come Marianna Fabozzi, che ha chiesto alla propria bambina di tacere per coprire gli abusi di Raimondo Caputo, ritenuto l’assassino della bimba Fortuna Loffredo. Come può essere definita mamma questo essere? Secondo il racconto delle figlie della Fabozzi, che ha contribuito a incastrare il 44enne, la donna era a conoscenza degli abusi e rassicurava le bimbe dicendo loro che il dolore (per le violenze) sarebbe passato. Ma quanti sono gli orchi? Quanti commettono violenze nei confronti dei più deboli? Quanti pedofili recidivi, già condannati per lo stesso reato, sono lasciati liberi. Liberi di perpetrare le loro nefandezze. Si è fatto molto nel codice della strada e si è introdotto l’omicidio stradale. Ora mi aspetto che leggi altrettanto severe vengano introdotte per salvaguardare l’incolumità dei più deboli: donne e bambini. Tolleranza zero! L’8 maggio festeggiamo tutte le mamme, quelle “belle”. Tantissimi auguri. massimo Pelizzoni gussola ***
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Lettere & Opinioni
Sabato 7 maggio 2016
Presa di Posizione
Contro la pedofilia servono al più presto interventi drastici Signor direttore, il 5 maggio è stata la Giornata nazionale per la lotta alla pedofilia e alla pedopornografia, che purtroppo stanno dilagando a macchia d’olio. Una data scelta per sensibilizzare e porre l’attenzione su un crimine spregevole che si perpetra quotidianamente ai danni di bambini e bambine che vedranno la loro esistenza compromessa irrimediabilmente, traumatizzati per tutta la vita. Parlare di pedofilia e degli abusi sessuali che trovano terreno fertile in determinate condizioni sociali, familiari e individuali, scardina il silenzio, crepa l’omertà ed aiuta la prevenzione ostacolando il ripetersi di quegli episodi capaci di rovinare una vita sul nascere. Un trend in costante crescita. Il più delle volte il pericolo non viene dagli “sconosciuti”, come per decenni hanno insegnato le nostre mamme: la maggior parte degli abusi sessuali denunciati vengono messi in atto da persone appartenenti al proprio nucleo familiare, con dati medi che oscillano intorno il 6570%. Il target delle vittime è generalmente costituito da bambini sotto gli 11 anni di età, ma generalmente sono tutti sotto i 10 anni ad essere maggiormente interessati dalla perversione della pedofilia con dati che aumentano di anno in anno. Spesso, come detto, si “consuma” tra le pareti domestiche, in questi momenti, guardano e osservano ma scelgono il silenzio (omertà!). L’innocenza e la libertà di un bambino non valgono meno del timore o del rimorso di coscienza di chi lo dovrebbe proteggere. Dietro un mostro, spesso, non si nasconde solo il disagio di una personalità malata, vittima non curata, ma vi è un intero sistema collusivo che sceglie il silenzio, affinché le orecchie non odano e le coscienze si assopiscano in un coma morale che porta alla morte interiore.
Per dire la vostra, scrivete a: lettere@ilpiccologiornale.it • redazione@ilpiccologiornale.it
FOCUS
Risparmio dei vitalizi frutta ai pensionati un solo euro!
Gentile direttore, un euro in più al mese. Abbiamo fatto il calcolo di quanto potrebbero aumentare le pensioni sotto i mille euro dal risparmio ottenuto con la riduzione degli attuali vitalizi parlamentari, proposta dal presidente dell’Inps, Tito Boeri, nel corso dell’audizione presso la Camera dei deputati. Il calcolo eè semplice: sono 6 milioni i pensionati con meno di mille euro al mese e 76 milioni il risparmio ottenuto tagliando del 40% i vitalizi. I pensionati ringraziano Boeri per la grande generosità. Vediamo altre amenità. Il sistema dei vitalizi parlamentari è insostenibile, dichiara Boeri, ma dimentica che i vitalizi non fanno parte del bilancio dell’Inps. L’Inps ha un buco di 11,5 miliardi, previsto nel 2016, che nulla ha a che vedere con i vitalizi. I 193 milioni dei vitalizi dei parlamentari incidono per lo 0,02% sulla spesa pubblica italiana, che ammonta a 838 miliardi di euro,
L’appello di Sos Telefono Azzurro oggi è più forte che mai “per ogni bambino che è vittima di abusi, c’è qualcuno che sa e non parla”. E quando ascoltiamo le parole di “Anna”, la bambina che ha restituito giustizia e dignità alla piccola “Fortuna”, è impossibile non chiederci come ogni giorno ci possano ancora essere bambini vittime di “mostri” e di sistemi mostruosi che soffocano la gioia e voglia di sorridere davanti al sole di questa giornata. Volendo tirare le debite conclusioni personali, sarò “cattivo”, “brutale” che dir si voglia, ma adotterei il sistema, di molti Paesi: castrazione sia per il “bruto” che ha commesso il lurido, vergognoso atto, che per il complice! andrea delindati Cremona ***
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soresina
gli episodi di violenza ripropongono il problema delle scarse risorse Egregio direttore, quando episodi di violenza raggiungono il livello della “guerriglia urbana” anche in un piccolo centro, la questione non è più semplicemente locale. Lo scontro notturno che si è verificato giorni fa a Soresina, è l’indice pericoloso di una situazione che non può più essere tollerata e della quale devono interessarsi le istituzioni ai massimi livelli. In particolare, non si possono non correlare i fatti di Soresina alla intollerabile e drammatica scarsità di risorse nella disponibilità delle forze dell’ordine, denunciata da tempo con vigore senza alcun esito. Esse, infatti, sono evidentemente indispensabili anche solo per la loro funzione di prevenzione, essenziale perché vengano meno i presupposti dai quali scaturiscono episodi di violenza. Per questo ho deciso di rappresentare la situazione direttamente al ministro dell’Interno, attraverso una specifica interrogazione parlamentare, perché si capisca che siamo di fronte a un problema di cui il grave episodio che si denuncia è solo un sintomo, di una malattia su cui occorre un intervento strutturale. danilo Toninelli Deputato del Movimento 5 Stelle ***
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denunCia
i disservizi sul trasporto ferroviario sono diventati insostenibili Egregio direttore, dopo l’ennesimo caso di disagi ferroviari, ho rivolto un’interrogazione al ministero
mentre i 261 miliardi di spesa previdenziale (anno 2015) ne rappresentano il 31%! Ricordiamo che, alcuni giorni fa, il Consiglio di indirizzo e vigilanza dell’Inps ha bocciato la nota di variazione di bilancio del 2016, per mancanza di informazioni, per l’assenza di criteri di investimento e per mancato controllo della posizione debitoria degli enti pubblici verso l’Inps. Si invoca il calcolo contributivo per i vitalizi dimenticando che questo è già attivo fin dal 2012. Se si vuole attuare il principio del calcolo contributivo (tanto versi tanto riceverai) ai passati vitalizi, allora occorre farlo anche per le passate pensioni, che per il 90% sono retributive (calcolate all’80% sugli ultimi stipendi). E’ questo il risultato che Boeri vuole raggiungere? Tagliare le attuali pensioni del 40%? Mah! Primo mastrantoni Segretario Aduc
delle Infrastrutture e dei Trasporti. La linea ferroviaria Milano-Cremona-Mantova, il cui gestore risulta essere Rete Ferroviaria Italiana (Rfi), controllata da Ferrovie dello Stato, le cui azioni sono detenute al 100% dal ministero dell’Economia e della Finanze, presenta gravi problematiche, che contribuiscono ad aumentare gli importanti disagi del trasporto ferroviario utilizzato dai pendolari. Alle 6 circa del 2 maggio, il servizio Twitter di Trenord annunciava il primo ritardo di circa mezz’ora per un problema legato agli impianti di circolazione tra Codogno e Pizzighettone; la situazione è andata peggiorando,con ritardi a cascata e i pendolari hanno per l’ennesima volta subìto disagi importanti. La situazione pare sia stata risolta verso le ore 9, ma nel frattempo i pendolari hanno subìto ritardi gravi sui luoghi di lavoro e studio. La vicenda denunciata è una delle tante che si aggiunge a un lungo elenco di ritardi e disservizi: i pendolari sono esasperati da una situazione sempre più difficile e compromessa, poiché la manutenzione ordinaria delle linee risulta insufficiente per un servizio che risulti decoroso; i ritardi e le soppressioni di convogli dovuti anche alle problematiche infrastrutturali della linea fan sì che le popolazioni e le attività dei territori coinvolti, cremonese e mantovano, risultino pesantemente penalizzate da questi continui disservizi. Quali iniziative intende adottare il ministro dei Trasporti affinché da parte di Rfi venga attuata una manutenzione della suddetta linea ferroviaria consona a un dignitoso ed efficiente trasporto ferroviario locale? A quanto ammontano gli investimenti di manutenzione ordinaria e straordinaria già attivati sulla linea Milano-Cremona-Mantova e quelli previsti? Che tipologia di interventi si intende attuare e con quale cronoprogramma? Finora il Governo ha tenuto conto delle nostre richieste solo a parole, ma a queste non sono seguiti i fatti. Altro che scellerate opere sull’alta velocità: occorrono investimenti necessari relativi al trasporto dei pendolari. Il nostro lavoro andrà avanti: non mancheremo mai di denunciare queste situazioni e portarle all’attenzione del Governo. Franco Bordo Deputato di Sinistra Italiana ***
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lodi
già nel 2015 con un esposto avevamo denunciato l’affaire piscina comunale Egregio direttore, lo scandalo del sindaco Uggetti di Lodi è ormai affare nazionale. Ennesimo caso che dimostra il problema della questione morale interno al Pd. Anche in questo
caso, il primo a puntare il “faro” sulle cattiva gestione della cosa pubblica locale è stato il Movimento 5 Stelle. Il consigliere di Lodi di M5S, infatti, aveva presentato già nel 2015 un esposto alla Procura sull’affaire piscina comunali, che presentava diversi aspetti dubbiosi e sui quali era opportuno fare luce. Questo ha consentito l’apertura di un fascicolo, atto preliminare poi alle indagini e all’arresto del sindaco. Per manifestare contro questo scandalo e per chiedere immediate elezioni nel Comune di Lodi, il Movimento 5 Stelle ha organizzato una manifestazione a Lodi per sabato mattina, a cui parteciperà anche il Movimento 5 Stelle Cremasco con una propria delegazione. Contemporanemente, il Movimento 5 Stelle Cremasco, sarà in via Mazzini angolo Galleria, dalle 9.30 alle 12 per continuare la raccolta firme sul referendum costituzionale. Invitiamo tutti i cittadini a partecipare , insieme a noi, a queste fondamentali battaglie. movimento 5 stelle Cremasco ***
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ProvoCazione
Con le nostre mani si possono esprimere tantissimo significati Egregio direttore, sono innumerevoli i significati che si possono esprimere con le mani. C’è la mano tesa chiusa in pugno che simboleggia il comunismo. C’è la mano tesa aperta che simboleggia il fascismo. Ci sono le mani tese verso il cielo a simboleggiare una fede o una resa o un tifo. Ma la mano che più mi preoccupa è quella che fruga in tutte le tasche in tuo possesso, quando devi pagare e non trova il portafoglio. Pietro Ferrari Cremona ***
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aPPello
nuovo ponte sull’adda: ora il governo faccia la sua parte Signor direttore, entro l’anno sarà conclusa la gara d’appalto per la realizzazione del nuovo ponte di Spino d’Adda e avviati i conseguenti lavori per maggio 2017. Una tempistica chiara e definita, che porterà alla conclusione dell’opera a dicembre 2018 con un suo collaudo entro giugno 2019. In questo modo – e grazie alle risorse reperite da Regione Lombardia (16,5 milioni di euro) – si concluderà l’ultimo lotto della Paullese a carico della Provincia di Cremona. Resta ancora aperta la criticità relativa alle risorse per il tratto milanese mancante dell’opera, quello che
da Zelo Buon Persico porta a Spino d’Adda. Servono 14,9 milioni di euro su un costo complessivo di 23,5 milioni. E’ indispensabile, ora, che il Governo nazionale faccia la sua parte. Per questo ci muoveremo compatti chiedendo un impegno preciso a Renzi, Voglio evidenziare innanzitutto il grande lavoro dei tecnici della Provincia di Cremona nella definizione del progetto del ponte sull’Adda e dei tempi certi per la sua realizzazione. E poi il grande sforzo economico di Regione Lombardia sull’intera opera. Complessivamente parliamo di un costo di 287,5 milioni di euro, di cui 124,7 milioni per il tratto cremonese e 162,8 per quello milanese. Le risorse stanziate da Regione Lombardia sono state pari a 253,7 milioni di euro, suddivise in 117,5 per il tratto cremonese e 136,3 per quello milanese. Abbiamo ampiamente fatto la nostra parte per vedere realizzata un’opera che avrà un impatto sulla viabilità regionale ed extraregionale. E’ chiaro che a questo punto anche il Governo nazionale deve fare la sua. Procederemo con una richiesta formale nelle sedi opportune. Serve un ultimo sforzo per vedere completata un’infrastruttura utile all’intero Paese. Carlo malvezzi Consigliere regionale di Ncd ***
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CriTiCa
la proposta di renzi penalizza ancora una volta i consumi Egregio direttore, la proposta di Matteo Renzi di abolire il bollo auto e di aumentare contestualmente le accise sui carburanti preoccupa Figisc Confcommercio. Graziano Bossi, presidente provinciale, ma anche consigliere regionale e nazionale della Federazione dei gestori delle stazioni di carburante lancia l’allarme sulle conseguenze del provvedimento. In particolare richiama l’attenzione sull’aumento per gli automobilisti e sull’inevitabile crollo dei consumi che porterebbe alla chiusura numerose imprese del settore dei distributori di carburante. Dalle simulazioni, infatti, deriverebbe un aumento dei prezzi alla pompa compresi tra i 16 e i 20 centesimi al litro. Un calcolo semplicissimo, ottenuto mettendo in relazione i poco più dei 6 miliardi di euro provenienti dal pagamento del bollo auto (numero fornito dall’Associazione nazionale filiera industria automobilistica) e i 36-37 miliardi di litri di carburanti venduti nel 2015 in Italia. All’incremento delle accise, poi, deve essere aggiunto il conseguente aumento dell’Iva. Oggi per un litro di benzina paghiamo 0,728 euro di accise e per un litro di gasolio 0,617 euro di tasse. Una situazione paradossale, soprattutto se si considera che, le accise incidono per 0,728 euro su ogni litro di benzina e solo poco meno per il gasolio. Solo pochissimi automobilisti ne avranno dei benefici. Per chi ha un’auto a benzina di piccola cilindrata (sotto i 1300 cc) il risparmio terminerebbe con il raggiungimento dei 15mila chilometri all’anno, per chi ne ha una di grossa cilindrata la soglia potrebbe salire ai 20mila. Per Bossi, insomma, questa proposta vuole semplicemente «abbassare le tasse visibili e favore di quelle invisibili, che paghi senza accorgertene, come Iva e benzina». Senza considerare che l’aumento della benzina finirebbe con l’incidere sui prezzi al consumo di quasi tutti i beni. Dagli studi della Figisc emerge che, nel 2015, il bollo auto ha assicurato alle casse delle Regioni oltre 6 miliardi di euro, e solo in Lombardia ha portato ad entrate per 849 milioni (il 9% del totale del gettito dei tributi propri). Il rischio è che, eliminando il bollo, non si proceda, da parte del governo centrale, ad un uguale trasferimento. Portando, in questo modo, «ad un peggioramento dei servizi o alla necessità di mettere nuovamente le mani nelle tasche dei contribuenti». Confcommercio Cremona
Previsioni meteo a cura di dominique Citrigno per sPaziomeTeo.com e meteowebcam.it
saBaTo 7 maggio
domeniCa 8 maggio
lunedi’ 9 maggio
marTedi’ 10 maggio
merColedi’ 11 maggio
Speciale Playoff di Basket
Vanoli, appuntamento con la storia
SERIE A Domani sera al PalaRadi i biancoblu esordiscono nella post season contro l’Umana Venezia
L
di Giovanni Zagni
a Vanoli ha chiuso il suo primo campionato di serie A con vista sui playoff, battendo nettamente Brindisi dopo 20 minuti di partita intensa, approfittando delle scarse motivazioni degli ospiti, che negli ultimi 10 minuti del match hanno messo a referto la “miseria” di soli 10 punti, ma anche in virtù di una freschezza atletica sorprendente per il momento tecnico-tattico della stagione. Un bravo anche ai preparatori atletici, elogio dovuto. Si chiude, invece, per Brindisi l’avventura di coach Piero Bucchi, cui non mancheranno le opportunità di migliorare il suo curriculum nell’avvenire a breve termine. Questo ci par giusto rimarcare per un tecnico serio e preparato, che verrà sostituito da un altro coach molto preparato. Brindisi, infatti, ha annunciato l’accordo con Meo Sacchetti (pugliese doc), che dopo gli exploit di Sassari, ricomincia in una piazza ambiziosa e innamorata del basket. Tornando al match di mercoledì sera, la Vanoli ci è parsa in salute, con McGee attentissimo in difesa sul folletto Banks e con Starks precisissimo al tiro. Ma senza fare differenze importanti di valutazione, riteniamo che in generale la prima impressione sia stata positiva per tutti. Insomma, la Vanoli delle meraviglie
Vanoli-Venezia impegnate in regular season (foto Mario F. Rossi)
VANOLI CREMONA 1
Nikola Dragovic
1987
Ala
5
Markel Starks
1991
Playmaker
7
Luca Vitali
1986
Playmaker
9
Fabio Mian
1992
Guardia
10 Raphael Gaspardo
1993
Centro
12 Marco Cusin
1985
Centro
15 Nicolò Cazzolato
1989
Play-Guardia
17 Deron Washington 1985
Ala
19 Paul Biligha
Centro
1990
25 Tyrus McGee
1991
Play-Guardia
31 Elston Turner
1990
Guardia
Jeremy Pargo Melvin Ejim Phil Goss Michael Bramos Stefano Tonut Jarrius Jackson Ousman Krubally Mike Green Michele Ruzzier Tomas Ress Benjamin Ortner Jeff Viggiano Boris Savovic
COACH: CESARE PANCOTTO c’è e quindi guardiamo agli spareggi finali con fiducia. Sarà durissima da subito, perché Venezia è avversario ostico ed ambizioso, tanto che sta allargando il roster per rimediare alle assenze di Owens e Peric su tutti, con innesti dell’ultima ora di assoluto spessore tecnico. Ma il carattere degli uomini di Pancotto potrebbe sopperire alla probabile differenza tecnica in loro sfavore. Noi ammalati di basket viviamo un grande momento e siamo consapevoli che la
squadra farà il massimo possibile, accompagnata dal calore di una città intera, che ha vissuto una stagione memorabile ma che, conoscendo le forze in campo, potrebbe non essere ancora finita. Certo, si riuscisse a domare Venezia, poi presumibilmente ci toccherebbe Milano e su quel confronto non vorremmo anticipare nessuna previsione. Ci pare che anche i tifosi, orientati a sperare di arrivare a quel momento, siano consci che i ragazzi hanno fatto miraco-
I biancoblu hanno spento l’Enel con un grande finale L’ultimo turno del campionato non contava nulla, ai fini della classifica, sia per la Vanoli (già sicura dell’accesso ai playoff con il quarto posto), che per l’Enel Brindisi, già salva senza possibilità però di lottare per la post season. Eppure nessuna delle due squadra ci stava a perdere. La Vanoli, dopo tre ko di fila, voleva tornare al successo davanti ai propri tifosi, per preparare al meglio gara 1 dei playoff contro Venezia. Brindisi, invece, ci teneva a salutare coach Bucchi con una vittoria, prima di pensare al futuro targato Sacchetti. A nei primi due quarti i pugliesi hanno dettato legge, grazie alla velocità di Banks e alle
triple di un sorprendente Zerini. Poi però i biancoblu, sospinti dal proprio pubblico e trascinati da Washington, McGee e Starks, sono rientrati nel match, trovando il feeling con il canestro e scavando un solco importante nel punteggio. A quel punto l’Enel si è spenta e la Vanoli è arrivata alla sirena in scioltezza, terminando così una regular season da favola, con 19 vittorie e 11 sconfitte e un eccellente 12-3 al PalaRadi, dove sono passati solo Milano, Trento e Varese, quando però i giochi erano fatti. Il fattore PalaRadi si farà sicuramente sentire nei playoff. F.V.
1986 1991 1983 1987 1993 1985 1988 1985 1993 1980 1983 1984 1987
Guardia Ala Guardia Guardia-Ala Guardia Guardia Centro Playmaker Playmaker Ala-Centro Centro Ala Ala-Centro
COACH: WALTER DE RAFFAELE
li, ma nel contesto favorevole del momento potrebbero farne ancora. Comunque vada... sarà un successo e sempre forza Vanoli. IL PROGRAMMA Domani al PalaRadi, alle 20.30 è in programma gara 1. Si replica, sempre a Cremona martedì (orario ancora da definire), mentre giovedì 12 maggio si gioca gara 3 a Venezia. Eventuali gara 4 (in laguna) e gara 5 (A Cremona) sono in programma rispettivamente il 14 e il 16 maggio.
L’ULTIMA DI REGULAR SEASON
McGee a canestro contro Brindisi
UMANA VENEZIA 2 3 5 6 7 8 9 10 11 14 16 22 23
GLI AVVERSARI L’Umana Venezia si è accoppiata alla Vanoli solo in extremis, visto ha agguantato l’overtime contro Avellino (poi superato 86-77) solo a 3” dalla sirena per merito della guardia Jeremy Pargo, uno dei nuovi insieme all’ala Melvin Ejim e al centro Ousman Krubally, che esordirà proprio nei playoff. Ancora indisponibile Goss, che potrebbe non rientrare in questa stagione, come accade con Peric e Owens. Tre assenze non da poco per coach De Raffaele.
CREMONA-BRINDISI 76-61 (18-24, 35-41; 50-51)
VANOLI CREMONA: Dragovic 5 (1/3, 1/2), Starks 15 (3/5, 3/4), Mian 7 (2/2, 1/3), Gaspardo 6 (3/5, 0/1), Cusin 7 (3/5 da due), Cazzolato, Boccasavia (0/1 da due), Washington 11 (3/8, 1/4), Biligha 3 (1/3 da due), McGee 14 (5/4, 2/2), Turner 8 (1/2, 2/6). Coach: Cesare Pancotto. ENEL BRINDISI: Banks 22 (5/12, 2/8), Fiusco, Scott 8 (1/4, 2/4), Cournooh 2 (1/4, 0/2), Soko 10 (3/3, 0/3), Harris 4 (0/1, 1/1), Cardillo, Milosevic 2 (1/1, 0/2), Trotter ne, Zerini 9 (3/7 da tre), Anosike 1 (0/2 da due), Marzaioli 3. Coach: Piero Bucchi. ARBITRI: Lanzarini, Paglialung, Calbucci.
Speciale Playoff di Basket
14
Vanoli e Pancotto ancora insieme
Prima dell’avventura nei playoff la società ha confermato il coach per la prossima stagione
I
l matrimonio sportivo continua. Poco dopo aver terminato una regular season da favola, la Vanoli ha ufficializzato che Cesare Pancotto sarà il capo allenatore della squadra biancoblu anche per la stagione 2016-2017. In questo modo sono state zittite le voci che davano Pancotto in procinto di trasferirsi a Pesaro. Società e coach hanno così deciso con largo anticipo di confermare l’accordo in essere, «inserendo all'interno dello stesso una opzione di prolungamento fino al 30 giugno 2018 per continuare insieme il percorso comune ricco di soddisfazioni». Cesare Pancotto, 61 anni, è l’allenatore più vincente della storia della Vanoli Basket Cremona, con 40 vittorie in 81 match di serie A e 1 vittoria in 3 partite di Coppa Italia. Con lui la Vanoli, nelle ultime due stagioni, ha raggiunto la Final Eight di Coppa Italia e la prima storica partecipazione ai playoff. Detiene anche i record societari in una singola stagione per vittorie totali (19), casalinghe (12) e in trasferta (7), oltre che la striscia positiva più lunga della storia del club in serie A (8 vittorie consecutive). «Ho scelto la continuità, la sfida e il rispetto per la parola data, convinto ed entusiasta di far parte ancora della #Vanolifamily. Ringrazio Aldo Vanoli, Davide Borsatti e tutta la società per avermi fatto sentire “scelto”», ha rivelato Pancotto, eletto miglior coach dell’anno con 146 voti, davanti a Stefano Sacripanti della Sidigas Avellino (134). Il presidente Aldo Vanoli ha poi aggiunto: «E’ con orgoglio che abbiamo deciso di consolidare il nostro rapporto con Cesare Pancotto, l'allenatore che ha guidato la #Vanolifamily a traguardi mai raggiunti prima d’ora e in cui crediamo fortemente per continuare a crescere in futuro». Davide Borsatti ha ribadito che «continuità e programmazione rappresentano la base della nostra filosofia societaria: Cesare Pancotto oltre ad un grande allenatore è una grande persona e per questo è l’uomo giusto con cui scrivere altre emozionanti pagine di sport». Una scelta non casuale quella di confermare Pancotto
Coach Pancotto durante un match di campionato
prima della storica avventura nei playoff, che permette all’ambiente di non avere distrazioni e di preparare al meglio la serie con Venezia, che si annuncia impegnativa. Sulla miglior stagione della Vanoli nella sua storia, Andrea Conti ha affermato: «Un percorso, il nostro, iniziato due anni e mezzo fa con l’arrivo di Cesare Pancotto. Un percorso di crescita costante e continua che ci ha portato a questo risultato. Di miracoloso c’è poco, ma c’è invece un lavoro graduale e quotidiano di staff, giocatori e collabora-
tori dalle grandi doti umane. Comunque vada nei playoff, sarà un successo». I complimenti alla squadra biancoblu sono arrivati anche dal Gianluca Galimberti: «La Vanoli merita un grazie perché è un dono per la città di Cremona. Il grazie più sentito va ad Aldo Vanoli perché rende grande questa comunità. Il risultato della Vanoli Cremona ci insegna che ogni risultato ha bisogno di sudore e sacrificio. Impariamo da loro l’entusiasmo e la speranza. Questo è un risultato di squadra e del nostro territorio».
LE DUE SFIDE IN REGULAR SEASON
Al PalaRadi un match ricco di emozioni
VENEZIA-VANOLI 73-51 (15-14, 35-21; 47-33) UMANA VENEZIA: Goss 3 (0/3, 1/4), Bramos 6 (2/4 da tre), Tonut 12 (0/3, 4/4), Jackson 6 (0/1, 2/6), Criconia, Green 9 (1/5, 1/1), Ruzzier 2 (0/1 da due), Owens 18 (8/12 da due), Ress 2 (0/2 da tre), Simioni (0/1 da due), Ortner 6 (2/6, 0/1), Viggiano 9 (2/4, 1/3). Coach: Carlo Recalcati. VANOLI CREMONA: Southerland 7 (2/5, 0/4), Adegboye 7 (2/5, 1/3), Mian 3 (0/1, 1/5), Gaspardo, Cusin 8 (4/8 da due), Cazzolato 5 (1/1, 1/2), Washington 2 (0/4, 0/1), Biligha 3 (1/2, 0/1), McGee 10 (1/3, 2/5), Turner 6 (3/7, 0/6). Coach: Cesare Pancotto. ARBITRI: Sabetta, Bettini, Grigioni.
CREMONA-VENEZIA 74-73 (23-12, 39-28; 49-43, 61-61) VANOLI CREMONA: Boccasavia ne, Dragovic 10 (2/3, 2/5), Luca Vitali 7 (2/5, 0/3), Mian 5 (1/2, 1/2), Gaspardo 2 (1/3, 0/1), Cusin 12 (4/9 da due), Cazzolato, Washington 12 (1/5, 2/4), Biligha 1 (0/2 da due), McGee 13 (4/5, 1/3), Turner 12 (2/3, 2/6). Coach: Cesare Pancotto. UMANA VENEZIA: Goss 11 (1/6, 3/7), Bramos 8 (1/1, 2/4), Tonut (0/1, 0/1), Jackson 22 (1/2, 5/9), Ruzzier 2 (1/2, 0/1), Antelli ne, Owens 8 (4/7 da due), Ress 16 (1/1, 4/6), Ortner (0/3, 0/1), Viggiano (0/1, 0/1), Savovic 6 (1/2, 0/1). Coach: Carlo Recalcati. ARBITRI: Sabetta, Di Francesco, Rossi.
Sabato 7 Maggio 2016
ALBO D’ORO dal dopo guerra
1945-1946 Virtus Bologna 1946-1947 Virtus Bologna 1947-1948 Virtus Bologna 1948-1949 Virtus Bologna 1949-1950 Olimpia Milano 1950-1951 Olimpia Milano 1951-1952 Olimpia Milano 1952-1953 Olimpia Milano 1953-1954 Olimpia Milano 1954-1955 Virtus Bologna 1955-1956 Virtus Bologna 1956-1957 Olimpia Milano 1957-1958 Olimpia Milano 1958-1959 Olimpia Milano 1959-1960 Olimpia Milano 1960-1961 Pall. Varese 1961-1962 Olimpia Milano 1962-1963 Olimpia Milano 1963-1964 Pall. Varese 1964-1965 Olimpia Milano 1965-1966 Olimpia Milano 1966-1967 Olimpia Milano 1967-1968 Pall. Cantù 1968-1969 Pall. Varese 1969-1970 Pall. Varese 1970-1971 Pall. Varese 1971-1972 Olimpia Milano 1972-1973 Pall. Varese 1973-1974 Pall. Varese 1974-1975 Pall. Cantù 1975-1976 Virtus Bologna 1976-1977 Pall. Varese 1977-1978 Pall. Varese 1978-1979 Virtus Bologna 1979-1980 Virtus Bologna 1980-1981 Pall. Cantù 1981-1982 Olimpia Milano 1982-1983 Virtus Roma 1983-1984 Virtus Bologna 1984-1985 Olimpia Milano 1985-1986 Olimpia Milano 1986-1987 Olimpia Milano 1987-1988 VL Pesaro 1988-1989 Olimpia Milano 1989-1990 VL Pesaro 1990-1991 Juvecaserta 1991-1992 Pall. Treviso 1992-1993 Virtus Bologna 1993-1994 Virtus Bologna 1994-1995 Virtus Bologna 1995-1996 Olimpia Milano 1996-1997 Pall. Treviso 1997-1998 Virtus Bologna 1998-1999 Pall. Varese 1999-2000 Fortitudo Bologna 2000-2001 Virtus Bologna 2001-2002 Pall. Treviso 2002-2003 Pall. Treviso 2003-2004 Mens Sana Siena 2004-2005 Fortitudo Bologna 2005-2006 Pall. Treviso 2006-2007 Mens Sana Siena 2007-2008 Mens Sana Siena 2008-2009 Mens Sana Siena 2009-2010 Mens Sana Siena 2010-2011 Mens Sana Siena 2011-2012 Mens Sana Siena 2012-2013 Mens Sana Siena 2013-2014 Olimpia Milano 2014-2015 Dinamo Sassari
Speciale Playoff di Basket
Sabato 7 Maggio 2016
15 Reggio Emilia e Sassari si sono già sfidae nella finale del playoff 2015
Milano e Trento si ritrovano dopo i quarti di Eurocup
L’incognita Sassari per Reggio Emilia GLI ALTRI QUARTI DI FINALE Molto attesa la rivincita della finale scudetto del 2015. Milano e Avellino sono favorite
C
ome sempre, saranno sfide molto combattute nei playoff, a partire dai quarti di finale, anche se è logico pensare che vi siano squadra favorite. Sulla carta, la serie che sembra meno equilibrata è quella tra Avellino (tredici vittorie nel girone di ritorno) e Pistoia, ovvero la grande sorpresa della stagione insieme alla Vanoli, che però pare aver preso lo smalto della prima parte del campionato. Ma entriamo nel dettaglio delle sfide che, insieme a Cremona-Venezia, completano il quadro dei quarti di finale. MILANO-TRENTO E’ la rivincita dei quarti di finale di Eurocup, che a sorpresa ha visto prevalere la squadra di Buscaglia. Difficile prevedere che possa accadere anche in campionato, ma i tanti infortuni accusati dall’Olimpia nelle ultime settimane, rendono la serie più equilibrata. Milano resta favorita, ma non può permettersi passi falsi, perché i trentini sono capaci di far male, grazie alla crescita degli italiani Pascolo e Flaccadori, ben spalleggiati da Lockett e Sutton. L’EA7 spera di recuperare gli infortunati Cinciarini e Batista, diventato dominante sotto i tabelloni e confida nella crescita di
fonte: www.legabasket.it
McLean, per tener fede ai pronostici. REGGIO EMILIA-SASSARI E’ una vera disdetta per i reggiani, che malgrado il 2º posto in regular season, hanno pescato un avversario pericoloso come Sassari, che tutti volevano evitare. I
sardi, campioni in carica, non hanno più la verve della scorsa stagione, ma sono in grado di accendersi in qualsiasi momento, grazie alle conclusioni di Logan e alle giocate di Akognon e Alexander. La Grissin Bon è sicuramen-
te favorita, ma non può sbagliare nulla, soprattutto al PalaBigi, come insegna la finale scudetto giocata nel 2015. AVELLINO-PISTOIA Sulla carta non c’è storia tra gli irpini in grandissima forma e Pistoia, il cui approdo ai playoff è
già un successo. Dopo aver raggiunto la finale in Coppa Italia, Avel-lino vuole stupire anche nella post season, grazie agli scatenati Nunnally (Mvp del campionato) e Ragland e alla potenza di Cervi. Fabio Varesi
Speciale Playoff di Basket: il campionato
16 1ª Giornata
77-73 69-65 73-65 85-78 97-90 72-96 80-73 51-58
Avellino-Pesaro Bologna-Venezia Capo d’Orlando-Cantù Pistoia-Brindisi Sassari-Cremona Torino-Reggio Emilia Trento-Milano Varese-Caserta
81-54 75-86 63-65 76-83 90-62 73-74 87-68 77-76
5ª Giornata
Milano-Pistoia Avellino-Trento Bologna-Caserta Cantù-Brindisi Capo d’Orlando-Varese Reggio Emilia-Pesaro Sassari-Venezia Torino-Cremona
85-80 80-68 65-69 68-86 82-81 80-90 74-70 50-66
88-90 89-84 78-66 68-61 87-72 95-89 81-74 92-78
9ª Giornata
Bologna-Avellino Brindisi-Varese Cantù-Milano Capo d’Orlando-Sassari Pesaro-Cremona Pistoia-Reggio Emilia Trento-Torino Venezia-Caserta
74-82 69-80 65-72 63-92 72-77 71-94 69-71 80-73
74-77 73-69 73-63 74-72 73-88 87-88 81-93 95-103
Capo d’Orlando-Brindisi Caserta-Pesaro Cremona-Bologna Reggio Emilia-Milano Sassari-Trento Torino-Pistoia Varese-Avellino Venezia-Cantù
95-94 75-97 58-65 77-86 101-85 74-82 72-79 84-72
92-87 84-82 65-69 75-70 93-84 85-83 89-63 87-83
Cantù-Pesaro Capo d’Orlando-Avellino Caserta-Brindisi Cremona-Milano Reggio Emilia-Varese Sassari-Pistoia Torino-Bologna Venezia-Trento
Bologna-Sassari Cantù-Avellino Capo d’Orlando-Cremona Pesaro-Brindisi Pistoia-Caserta Torino-Milano Trento-Varese Venezia-Reggio Emilia
70-69 72-71 66-73 80-84 81-93 80-70 71-89 76-72
86-79 53-79 74-82 70-86 84-57 82-75 67-65 80-66
Avellino-Torino Brindisi-Reggio Emilia Cantù-Cremona Caserta-Sassari Milano-Capo d’Orlando Pesaro-Venezia Pistoia-Varese Trento-Bologna
8ª Giornata
91-85 77-81 73-74 76-81 94-88 90-94 82-96 96-98
83-81 71-73 82-66 87-65 69-65 106-80 69-71 82-75
Avellino-Venezia Bologna-Reggio Emilia Brindisi-Cremona Milano-Sassari Pesaro-Torino Pistoia-Capo d’Orlando Trento-Caserta Varese-Cantù
89-82 69-92 79-72 85-81 90-84 65-86 73-86 67-76
12ª Giornata
74-78 59-76 85-95 75-87 71-78 100-96 78-91 75-68
15ª Giornata
88-76 67-77 76-81 87-50 69-76 103-75 71-66 79-66
Avellino-Brindisi Caserta-Cantù Cremona-Pistoia Milano-Venezia Reggio Emilia-Trento Sassari-Pesaro Torino-Capo d’Orlando Varese-Bologna
a 20/12/2015 – r 10/04/2016
a 03/01/2016 – r 04/05/2016
90-96 69-85 55-73 77-81 69-77 68-77 54-73 67-62
92-89 72-79 66-75 86-91 75-79 76-84 69-91 73-74
a 22/11/2015 - D 13/03/2016
11ª Giornata
14ª Giornata
90-65 55-73 80-75 76-91 86-69 80-75 75-70 77-66
Brindisi-Trento 71-81 Cantù-Torino 80-70 68-62 Capo d’Orlando-Reggio E. Caserta-Milano 70-80 Pesaro-Bologna 68-63 Pistoia-Avellino 76-70 Varese-Sassari 70-86 Venezia-Cremona 73-51
a 13/12/2015 – r 03/04/2016
a 27/12/2015 – r 24/04/2016
92-87 73-89 75-83 78-82 68-74 102-98 82-81 79-70
81-80 62-89 64-73 74-70 82-88 57-73 69-64 71-76
7ª Giornata
10ª Giornata
13ª Giornata
Avellino-Caserta Bologna-Cantù Brindisi-Torino Pesaro-Milano Pistoia-Venezia Sassari-Reggio Emilia Trento-Capo d’Orlando Varese-Cremona
Avellino-Sassari Brindisi-Venezia Caserta-Capo d’Orlando Cremona-Reggio Emilia Milano-Bologna Pistoia-Cantù Trento-Pesaro Varese-Torino
Avellino-Milano Bologna-Capo d’Orlando Cremona-Caserta Reggio Emilia-Cantù Sassari-Brindisi Torino-Venezia Trento-Pistoia Varese-Pesaro
a 15/11/2015 - r 06/03/2016
a 06/12/2015 – r 26/03/2016
a 23/12/2015 – r 17/04/2016
62-70 85-77 72-69 69-66 70-68 94-70 74-63 87-82
60-83 64-76 69-60 97-92 78-98 62-84 54-74 88-81
a 08/11/2015 - r 28/02/2016
a 29/11/2015 – r 20/03/2016
81-66 80-74 71-78 52-77 74-86 77-80 93-85 65-58
109-115 86-78 87-83 78-71 86-64 75-77 67-75 53-55
6ª Giornata
a 01/11/2015 - r 14/02/2016
89-71 79-66 85-90 100-103 62-66 83-66 70-82 80-93
Brindisi-Bologna Cantù-Sassari Caserta-Torino Cremona-Trento Milano-Varese Pesaro-Pistoia Reggio Emilia-Avellino Venezia-Capo d’Orlando
a 25/10/2015 - r 07/02/2016
a 18/10/2015 - r 31/01/2016
a 11/10/2015 - r 24/01/2016
88-82 69-73 56-84 71-67 72-73 72-77 79-83 77-70
4ª Giornata
3ª Giornata
2ª Giornata
a 04/10/2015 - r 17/01/2016
Sabato 7 maggio 2016
77-86 78-82 61-76 80-83 66-83 65-58 70-73 79-89
76-72 87-77 69-72 64-58 77-72 87-62 86-83 84-58
Bologna-Pistoia Cantù-Trento Capo d’Orlando-Pesaro Cremona-Avellino Milano-Brindisi Reggio Emilia-Caserta Torino-Sassari Venezia-Varese
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ClASSifiCA fiNAlE Milano 44 Varese 28 Reggio Emilia 42 Brindisi 26 Avellino 40 Cantù 24 Cremona 38 Pesaro 24 Venezia 32 Capo d’Orlando 22 Pistoia 32 Caserta 22 Sassari 32 Torino 22 Trento 30 Bologna 22
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Il paese è rinomato in tutto il mondo per la produzione del culatello, prodotto Dop celebrato in molti eventi e manifestazioni
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a vera e propria storia di Zibello, nonostante ci siano testimonianze preromane e romane, iniziò nel Medioevo. Già munitissima fortezza tra il XII e il XVI secolo, nel 1249 Zibello passò, insieme ad altre terre e castelli, tra i quali anche Busseto e Polesine, al marchese Uberto Pallavicino il Grande che ne fu investito da Federico II Imperatore. Da allora, salvo alcuni periodi, i marchesi Pallavicino vi dominarono incontrastati. Nel 1499 tutto l’antico Oltrepo cremonese, di cui anche Zibello faceva parte, passò sotto il controllo politico e amministrativo di Parma, continuando invece a dipendere da Cremona sotto l’aspetto religioso fino al passaggio alla diocesi di Fidenza (XVII sec.). Dal 1530 fu oggetto di un’interminabile contesa tra Pallavicino e Rangoni, che riuscirono a tenerlo per circa un secolo, ma che se ne curarono così poco, da lasciar andare la rocca in rovina. E ancor meno se ne curarono i Pallavicino quando ne ritornarono in possesso. Solo l’ultimo feudatario, il marchese Antonio Francesco (1775-1805), si impegnò a realizzare opere attestanti un certo impegno civile e sociale e a mantenere più strette relazioni coi propri sudditi. In epoca napoleonica, con la soppressione dei feudi, divenne capoluogo di Cantone ma il suo territorio comunale fu ridotto a quello del capoluogo, con l’aggiunta del solo centro di Pieveottoville. MONUMENTI - Al centro del paese sorge la Chiesa dei Santi Gervasio e Protasio. Questa è uno dei più begli esempi di architettura gotico-lombarda della zona. La sua costruzione cominciò nell’ultimo quarto del XV secolo, ma venne consacrata solo nel 1620. Un altro edificio religioso degno di interesse è la Chiesetta della Beata Vergine delle Grazie. Detta “la Cisiòla”, è il monumento più antico del paese. Sorge appena al di fuori del perimetro delle antiche fosse lungo l’attuale strada di circonvallazione. Se ne ignora l’epoca della costruzione ma alcuni elementi come i finestroni gotici a strombo che si trovano ai lati richiamano stilemi del XIV secolo. Di particolare pregio risulta il Palazzo Pallavicino, imponente edificio che si affaccia sulla piazza del paese realizzato in stile gotico tra la seconda metà del XV secolo e l’inizio del XVI. Caratterizzato da un lungo porticato ad archi a
I percorsi storici e gastronomici di Zibello
sesto acuto, al suo interno sorge anche il piccolo Teatro Pallavicino, realizzato all’inizio del XIX secolo. In paese si trova inoltre il Convento dei Domenicani, innalzato fra il 1494 ed il 1510. L’ampio edificio conserva un bel chiostro con affreschi nelle lunette. Oggi il convento è sede di una scuola e del Museo della Civiltà Contadina “Giuseppe Riccardi”. IL CULATELLO - Senza ombra di dubbio Zibello è rinomata in tutto il mondo per il re dei salumi: il culatello. Questo è un prodotto con Denominazione di Origine Protetta (DOP) il cui Discipliare stabilisce la zone di produzione nei comuni di Polesine, Busseto, Zibello, Soragna, Roccabianca, San Secondo, Sissa e Colorno. La fama che questo prodotto ha acquisito in tutto il mondo è relativamente recente, ma la produzione artigianale e la sua storia hanno avuto inizio molti anni prima. Si tramanda che già nel 1332, al banchetto di nozze di Andrea dei Conti Rossi e Giovanna dei Conti Sanvitale, si facessero apprezzare alcuni culatelli recati in dono agli sposi; e che più avanti i Pallavicino, nobile casa-
to del ducato di Parma e Piacenza, avessero offerto come omaggio culatelli a Galeazzo Maria Sforza, duca di Milano. Sfortunatamente di questi episodi non si trova testimonianza attendibile. La prima citazione esplicita ed ufficiale del culatello risale infatti al 1735, all’interno di un documento del Comune di Parma. Le prime citazioni letterarie risalgono invece all’Ottocento prima ad opera del poeta dialettale parmigiano Giuseppe Callegari, poi dello scultore Renato Brozzi, che scambiava opinioni sul culatello con il famoso poeta Gabriele D’Annunzio. Ma l’estimatore più celebre del culatello di Zibello è stato sicuramente il grande compositore italiano Giuseppe Verdi. Il culatello affonda le sue radici nella memoria storica della cultura contadina, che ancora oggi resiste nei casolari della Bassa, dove la tradizione mantiene viva la qualità di un cibo inimitabile. Sicuramente sappiamo che fino ai primi decenni del secolo scorso solo pochissime famiglie potevano concedersi il sapore pregiato del culatello, e comunque tale pratica era circoscritta geograficamente e socialmente. Prima
che questo prodotto venisse conosciuto a livello globale il suo gusto era rinomato ed apprezzato solo a livello locale. Un prodotto così pregiato e delicato connotato dalla rarità non alimentava grandi commerci. Una cosa che non è mai cambiata è però il fatto che preparare il culatello di Zibello DOP per poi servirlo a tavola è un vero e proprio rito. LE MANIFESTAZIONI - Tra le varie manifestazioni che a Zibello e nei territori limitrofi vogliono esaltare un prodotto eccezionale come il culatello è d’obbligo citare la Festa del Culatello e il November Porc. La Festa nasce nel 1985 nella storica piazza Garibaldi per la volontà dell’Amministrazione Comunale e del Comitato organizzatore composto dalle Associazioni locali. Trentuno anni di manifestazione per pubblicizzare e valorizzare quello che da tutti ormai è considerato il salume DOP d’eccellenza al fianco del Consorzio di tutela e di tutti i ristoratori della zona che deliziano i palati più esigenti delle persone che partecipano. La festa inoltre ha sempre cercato di proporre, oltre al suo prodotto, le caratteristiche del territorio e dei
suoi beni culturali con spettacoli folkloristici e musicali, artisti di caratura nazionale, esposizioni artistiche ed articoli locali con mostre e mercati a tema. La festa di quest’anno si terrà dal 1° al 5 giugno. Il November Porc si struttura nelle quattro domeniche di novembre in quattro paesi della Bassa parmense (Sissa, Roccabianca, Zibello e Polesine Parmense). La manifestazione è ideata e organizzata dalla Strada del Culatello di Zibello e dal Consorzio Antichi Produttori di Culatello e Spalla Cruda, con il sostegno dei Comuni e il patrocinio della Provincia di Parma. Tante sono le iniziative tra musica e divertimento che ruotano attorno al November Porc perché ogni località organizza e predispone intrattenimenti per tutti (gruppi musicali e folkloristici, preparazione di specialità, ecc.) spazi e animazione per i più piccoli e divertimento per gli adulti (fra cui il gioco ufficiale del Tiro al Salame), oltre a visite culturali. Per tutto novembre i ristoranti della Strada del Culatello propongono “A Tavola con November Porc”,menù con piatti e specialità locali basate sul maiale, a prezzi dichiarati.
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L’itinerario alla scoperta dei luoghi verdiani è ricco di emozioni e ricordi capaci di portare alla mente periodi che uniscono in un armonico connubio i fasti dei teatri lirici e la semplicità della vita contadina. Il percorso non può che iniziare da Roncole, dove è possibile visitare la casa natale del maestro e la Chiesa di San Michele, dove Verdi fu battezzato; ma soprattutto Busseto la cittadina verdiana per eccellenza, con Piazza Verdi, su cui si affacciano antiche botteghe, edifici storici e la rocca duecentesca sede del Municipio e del Teatro dedicato all’illustre cittadino, inaugurato nel 1868 con la rappresentazione del Rigoletto. Busseto è un piccolo cen-
ALLA SCOPERTA DELLA BASSA PARMENSE SULLE TRACCE DI GIUSEPPE VERDI tro della Bassa Parmense, ricco di storia e di tradizioni. Fu sede della signoria dei Pallavicino che ne fecero la capitale del loro stato dal X al XVI secolo e nel 1533 venne elevata al rango di città dall'imperatore Carlo V d’Asburgo. I Pallavicino furono qui presenti per cinque secoli fino al 1587 quando la sottomissione ai Farnese pose fine al loro dominio. In quel periodo la città visse anni di intensa vita culturale e civile. In questo vivace contesto il talento naturale di Giuseppe Verdi trovò il modo di crescere e fiorire. Ciò che rende originale la città è proprio il fatto di
conservare il ricordo delle tappe fondamentali della vita del maestro. A Casa Barezzi tutto parla del compositore e lì si rivivono la sua formazione e la sua carriera. L’appassionato Antonio Barezzi sostenne l’attitudine del giovane Verdi che in seguito ne sposò la figlia Margherita. Dopo i primi successi il celebre compositore acquistò Palazzo Orlandi, dove visse con la cantante Giuseppina Strepponi dopo la morte della moglie. A Busseto la visita prosegue al Museo Nazionale Giuseppe Verdi, ubicato a Villa Pallavicino, che si snoda in un percorso dedicato alle grandi opere del ma-
estro. Da visitare inoltre Villa Sant’Agata a Villanova sull’Arda (in provincia di Piacenza) residenza della maturità, ricca di cimeli preziosi. Dal 1997, nei luoghi storicamente legati alla figura del grande Giuseppe Verdi, si tiene annualmente un particolare evento sportivo: la Maratona delle Terre Verdiane e del Principe. In questa occasione, diversi amatori e professionisti percorrono vari chilometri facendo tappa in meravigliose cittadine come Salsomaggiore, Busseto, Roncole, Soragna, Fontanellato, Fontevivo e Fidenza, attraverso sentieri naturali di grande fascino.
Tra i due paesi c’è anche Fontanelle, piccolo borgo che ha dato i natali al famoso scrittore Giovanni Guareschi
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dagiata fra le rive del Po e le anse del Taro, Roccabianca corrisponde probabilmente al villaggio medievale di Rezinoldo o Arzenoldo, che Federico Barbarossa diede in feudo ai Pallavicino nel XII secolo. Il paese, caratteristica borgata di origini romane, ha per simbolo la monumentale Rocca quattrocentesca eretta da Pier Maria Rossi per l’amata Bianca Pellegrini. Di fronte si trova l’antica piazza del mercato, oggi Piazza Minozzi, di struttura settecentesca con portici. A fianco su un’altra piazza sorge la Chiesa dei Santi Bartolomeo e Michele, risalente al XVI secolo. La monumentale rocca, come detto, fu costruita tra il 1450 e il 1465 per volontà di Pier Maria Rossi in onore dell’amata Bianca Pellegrini, dalla quale trae il nome. Il maniero si sviluppa in senso orizzontale e presenta l’impianto geometrico regolare tipico dei castelli di pianura: cortile centrale con torrioni sporgenti agli angoli di sinistra in facciata e nel retro e un alto mastio centrale. Nel primo torrione si trovava un ciclo di affreschi raffiguranti le famose Storie di Griselda, ispirate alla centesima novella del Decamerone di Boccaccio, oggi conservato nel Castello Sforzesco di Milano. Dopo la scomparsa di Pier Maria Rossi il feudo passò a Giovanfrancesco Pallavicino e nel 1524 ai Rangoni di Modena. Assegnato al Ducato di Maria Luigia, nel
Una gita a Roccabianca e Fontanellato
1901 fu ceduto alla famiglia Facchi di Brescia e da questa al cavalier Mario Scaltriti che ne ha fatto la sede per l’invecchiamento dei distillati dell’azienda di famiglia e ne ha promosso il restauro e l’apertura al pubblico dopo anni di abbandono. Presso il castello, su prenotazione, è possibile fare degustazione di prodotti tipici della Strada del Culatello e dei liquori di produzione propria. Per i più piccoli si segnala il Villaggio delle Fiabe, aperto su prenotazione. A pochi chilometri da Roccabianca si trova Fontanelle, piccolo borgo che si snoda lungo un ombroso viale di tigli, noto per aver dato i natali a Giovanni Guareschi, scrittore e cantore della Bassa che ha fatto conoscere a tutto il mondo questa terra intrisa di forti passioni e di grandi cuori. Poco dopo si trova Fontanellato che trae il proprio nome dall’abbondanza di acque sotterranee presenti nel paese e nella pianura circostante. La sua fama è inscindibile dalla sua Rocca, uno dei più interessanti fortilizi di tutta la regione. Di particolare rilievo sono anche la Chiesa di Santa Croce (XV sec.), il Santuario della Madonna del Rosario (XVII sec.), l’Ora-
torio dell’Assunta e il Teatro Comunale. La Rocca Sanvitale di Fontanellato si erge al centro del borgo ed è circondata da un ampio fossato colmo d’acqua. Racchiude uno dei capolavori del manierismo italiano: la saletta dipinta dal Par-
migianino nel 1524 con il mito di Diana e Atteone. All’interno della Rocca ancora intatto l’appartamento nobile dei Sanvitale. Nella Rocca è visitabile l’unica camera ottica in funzione in Italia. In una apposita ala del castello da marzo 2015
è visibile lo Stendardo della Beata Vergine di Fontanellato; il grande drappo in damasco rosso lungo 5 metri e alto 4 metri datato tra il 1654 ed il 1656. La sua forma e gli anni della sua esecuzione hanno fatto pensare anche ad un suo utilizzo come bandiera di nave, una galera, capitanata da un nobile Sanvitale, come attestano alcuni documenti, che ha solcato il Mar Mediterraneo durante la guerra di Candia. La storia dell’edificazione della Rocca può essere fatta risalire all’anno 1124 quando venne eretta una prima torre di difesa da parte dei Pallavicino. A tale periodo viene fatta risalire proprio la costruzione del mastio centrale della Rocca, che serve anche come porta di ingresso, oggi attraverso un ponte di pietra, originariamente attraverso un ponte levatoio. Nel 1386 le terre di Fontanellato con la relativa Rocca, vennero cedute ai Sanvitale. Nel 1404 il feudo venne trasformato in contea: fu in tale periodo che la Rocca di Fontanellato divenne una residenza signorile di notevole importanza. La costruzione appartenne alla famiglia Sanvitale fino al 1948 anno in cui Giovanni Sanvitale la vendette all’amministrazione comunale.
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Il paese, sebbene abbia subito diversi cambiamenti nel corso degli anni, ha mantenuto la planimetria ortogonale voluta da Giulio Cesare Gonzaga
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a planimetria ortogonale delle vie di Pomponesco rispecchia l’intervento urbanistico programmato da Giulio Cesare Gonzaga sul finire del XVI secolo: l’impianto prevedeva un’espansione dall’area del castello lungo due direttrici perpendicolari, con quattro borghi simmetrici ancora oggi leggibili avendo mantenuto i loro volumi nonostante manomissioni varie. Le corti chiuse agli angoli di tale perimetro dimostrano la rilevante attività agricola del territorio. La distruzione del castello gonzaghesco ad opera dei Francesi a fine Settecento ha lasciato vuota la piazza, delimitata a nord dalle scuderie, gli unici edifici sopravvissuti dell’antica struttura. La piazza XXIII Aprile è rimasta sostanzialmente inalterata dal Seicento: è interamente circondata da costruzioni con portici, un tempo abitate dai cortigiani e dalle loro famiglie, e si restringe in una piazzetta che indirizza la prospettiva verso la scalinata dell’argine e il fiume. Gli edifici della piazza e della piazzetta sono quasi tutti del periodo 1590-1630, e molti conservano grandi stanze con soffitti in legno; gli affreschi si sono mantenuti soltanto in una casa signorile oggi adibita ad albergo, intatta da allora. Sulla piazza si fronteggiano con le loro torri campanarie il palazzo comunale e la chiesa arcipretale di Santa Felicita e dei Sette Fratelli Martiri. Quest’ultima esiste dal 1339, ma l’assetto odierno si deve ai restauri dell’architetto Giovan Battista Vergani nel 1829 e 1831. E’ del 1921 la facciata posticcia in cemento martellinato e grandi archi: in origine la parte superiore della facciata era arretrata rispetto agli altri edifici e il vestibolo era allineato ai portici della piazza. L’interno della chiesa è a tre navate a tutto sesto con soffitti a cassettoni e transetto. La visita a palazzo Cantoni, appartenuto a una delle più importanti famiglie israelite del paese, si prolunga al piccolo cimitero ebraico dove riposa lo scrittore Alberto Cantoni (1841-1904) la cui originalità fu messa in luce da Benedetto Croce, Luigi Pirandello e Riccardo Bacchelli. Cantoni era legato al paese natale come il suo amico pittore Gerolamo Trenti (1824-98), uno tra i più noti esponenti del paesaggismo lombardo dell’Ottocento. Abbandonato lo studio di Milano, Trenti si ritirò a Pomponesco dove trascorse gli
A Pomponesco tra architettura, cibo e natura
luogo della spalla cotta, e dei formaggi morbidi cui si accompagna. Il territorio, da sempre vocato alla zootecnia e all’agricoltura, offre squisiti meloni e angurie, pere mantovane, vini lambruschi di Viadana, salse e mostarde. Da assaggiare anche i cappelletti in brodo, con il particolare ripieno a base di stracotto di carne bovina, e i tortelli di zucca alla mantovana con mostarda di mele cotogne e amaretti. Tipici anche i maltagliati con fagioli e brodo di verdure.
ultimi vent’anni di vita dipingendo nella villa di campagna ancora esistente. Da vedere, infine, il teatro 1900, un teatrino di paese come ne esistevano molti in pianura un secolo fa, e, nella frazione di Correggioverde, la parrocchiale
di Santa Maria Assunta, costruita nel 1750 dall’architetto Pietro Antonio Maggi. Tutt’intorno, i fienili, le aie, i fabbricati rurali in abbandono, i portoni, i cancelli, ricordano la grande civiltà agricola ormai perduta.
LA GASTRONOMIA - In dialetto si chiama “luadè” la specialità locale. Conosciuto anche come “la schiacciatina dei poveri” questo pane a pasta sfoglia spalmato di strutto sa esaltare al massimo grado i profumi dei salumi, in primo
LA RISERVA NATURALE - Vicino a Pomponesco si trova la riserva, conosciuta anche con il nome di Garzaia, istituita nel 1988 come “Riserva Naturale parziale zoologica” con l'intento di salvaguardare gli ambienti di nidificazione di una colonia di Ardeidi gregari stabile dal 1981 dalle operazioni di disboscamento ad opera di privati pioppicoltori concessionari di terreni demaniali. Si estende su un territorio di 96 ettari, costituiti rispettivamente da una zona di riserva vera e propria di 62 ettari e da una fascia di rispetto di 34 ettari. La riserva si trova in una posizione ottimale dal punto di vista turistico: è collegata al centro abitato di Pomponesco da quattro accessi, due dei quali direttamente dalla strada sull’argine e, grazie all’attracco fluviale realizzato in prossimità della lanca, è visitabile anche da chi viaggia sul fiume.
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L’edificio sacro, colmo di doni votivi, è avvolto da un’aura religiosa e mistica che, a distanza di secoli, attira ancora a sé molti visitatori
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l nucleo storico di Grazie è rappresentato dal santuario della Beata Maria Vergine delle Grazie e dagli edifici posti sul perimetro della piazza antistante: case di pescatori e case sorte dalla chiusura dei portici che contornavano la piazza, come quelle sul lato destro della stessa, che ospitavano botteghe e ricoveri per i pellegrini. All’ingresso della piazza si nota un edificio liberty, palazzo Sarto. Il santuario, in posizione rialzata sui canneti del Mincio, ha il fiume che gli scorre alle spalle e la facciata rivolta verso il borgo. Iniziato nel 1399 e consacrato nel 1406, è in stile gotico lombardo, ingentilito da una loggia composta di tredici archi a tutto sesto sostenuti da quattordici colonne. Le lunette sotto il porticato, affrescate nel Seicento, raccontano la storia del luogo. La pianta è rettangolare a una sola navata senza transetto. L’architetto è stato identificato in Bartolino da Novara, lo stesso che progettò il castello di San Giorgio a Mantova. Varcata la soglia della chiesa, una folla di statue ex-voto sembra protendersi verso lo spettatore dalle nicchie in cui sono collocate. Le sculture fanno da quinta a un teatro dei miracoli cinquecentesco e barocco. Pare che l’impalcato ligneo a doppia loggia sia stato costruito nel 1517 da frate Francesco da Acquanegra per mettere ordine ai molti doni votivi accumulati negli anni: grucce e schioppi dei miracolati, exvoto anatomici in cera e infine figure in legno, stoffa e cartapesta di pellegrini illustri, di devoti imploranti una grazia o di scampati da pericoli mortali. Il tutto fa pensare a una Wunderkammer, uno di quei musei eclettici del Cinque e Seicento, dove gli oggetti erano contenuti in armadi e scansie o appesi alle pareti e al soffitto, come il coccodrillo impagliato d’inizio Quattrocento, segno del demonio che fugge davanti alla Madonna. Questa non è l'unica chiesa in cui si può trovare una simile stranezza ma nemmeno l'unico luogo nella provincia di Mantova. Si possono trovare altri due coccodrilli nel Palazzo degli Studi e nella curia della città. Nell'antichità venivano unite le figure di draghi, coccodrilli o serpi e spesso, in epoca cristiana, venivano associate al male, considerate personificazioni terrene del diavolo, animali che inducono al peccato. La collo-
In pellegrinaggio verso Grazie e il suo santuario
cazione di questi animali nelle chiese ha un forte significato simbolico. Incatenare l’animale in alto, nella volta della chiesa vuol dire renderlo innocuo, bloccare il male che rappresenta e nello stesso tempo esporre un monito concreto per i fedeli contro l’umana predisposizione all’errore. Legate al coccodrillo “delle Grazie” e alla sua derivazione sono nate diverse leggende e teorie, c’è chi riporta la sua fuga da uno zoo esotico privato di casa Gonzaga, chi ha elaborato racconti più vicini alla natura miracolosa dell’evento: due fratelli barcaioli stavano riposando sulla sponda del fiume, a un tratto uno dei due venne assalito dal coccodrillo; l’altro, chiedendo l’inter-
cessione divina, si armò di coltello e riuscì a uccidere il predatore. Sono stati ipotizzati anche altri significati e collegamenti (anche tra altre strutture architettoniche, simbolismi presenti nella chiesa e i versetti dell’Apocalisse) ben più elaborati riconducibili ai Francescani Minori Osservanti (guardiani della chiesa proprio durante il secolo in cui venne esposta la reliquia del coccodrillo) e all’alchimia medievale che attuavano. Le cappelle della chiesa custodiscono straordinari monumenti sepolcrali, come quello a firma di Giulio Romano (1529) in cui riposa, nella cappella di famiglia decorata a grottesche, Baldas-
sarre Castiglione, intellettuale e diplomatico, autore di uno dei libri più letti del tempo, Il Cortegiano. Il bellissimo Martirio di San Sebastiano di Francesco Bonsignori (1495), allievo di Andrea Mantegna, adorna la cappella Zibramonti. Il monumento di Bartolomeo Pancera è un’opera d’inizio Seicento attribuita ad Antonio Maria Viani. La decorazione delle vele delle volte è di gusto gotico internazionale. Nell’altare maggiore (1646) sopra il tabernacolo è inserita l’icona miracolosa della Madonna delle Grazie adorata dai pescatori, una tavola su pioppo di anonimo quattrocentesco che mescola tratti popolari con echi bizantini. Nella sacrestia sono conservate numerose tavolette votive dipinte tra Seicento e Ottocento. Oggi il vanto di Grazie è il fiore di loto che nei mesi di luglio e agosto fa la sua lussureggiante apparizione sul Lago Superiore. Il loto è stato importato dall’Oriente nel 1921 da una naturalista mantovana. Un tempo i prodotti del borgo erano quelli ricavati dalla coltivazione della canna palustre, come le “arel-
le”, usate soprattutto come coperture leggere per i controsoffitti, e il carice, con cui s’impagliavano sedie e fiaschi. Tra i luoghi da visitare non bisogna dimenticare il Museo dei Madonnari nel quale vengono illustrati i soggetti e le tecniche pittoriche usate dai madonnari e vengono conservati fotografie e filmati dei concorsi svoltisi a Grazie dal 1973 nonché le opere pittoriche dei più grandi artisti del gessetto, come il californiano Kurt Wenner. Da vedere anche l’antico Foro Boario. Un tempo sede del mercato del bestiame, poi adibito alla lavorazione della canna palustre, è oggi sede espositiva e punto d’informazione turistica per l’intero Parco del Mincio, compreso tra il lago di Garda e il fiume Po. LA GASTRONOMIA - Nel piccolo borgo ci sono tanti ristoranti dove provare il famoso luccio in salsa, piatto principe di una cultura gastronomica legata ai cibi di terra della tradizione contadina e ai cibi d’acqua dolce dei pescatori.
Cultura&Spettacoli
Jessica Sole si racconta in musica
Stasera alle 21, presso il Teatro San Domenico, la cantante Jessica Sole si esibirà in un concerto-racconto che permetterà all’artista di descrivere la complessità della realizzazione di un disco: dall’ispirazione per un brano, alla sua registrazione. Avrà così
modo di raccontare e raccontarsi attraverso le parole e soprattutto attraverso la sua musica. Jessica sarà accompagnata da Ruggero Frasson al pianoforte, Andrea Zenone al basso, Bruno Comandulli alla chitarra e Helder Stefanini alla batteria.
L’inaugurazione è prevista ad inizio ottobre con “A midsummer night’s dream” di Benjamin Britten
Grandi titoli per la stagione d’opera 2016
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dalla redazione
a stagione d’opera 2016 del Ponchielli propone titoli tratti dal grande repertorio melodrammatico del nostro paese e non solo. A inaugurare la stagione, il 7 ottobre, sarà “A midsummer night’s dream” di Benjamin Britten, mai rappresentato a Cremona e che debutterà con un progetto assai interessante dedicato a William Shakespeare, in occasione dei quattrocento anni dalla morte. L’opera, infatti, si alternerà con il proprio equivalente in prosa, “Sogno di una notte di mezza estate”, realizzato dal Teatro Elfo Puccini di Milano. Insomma, un cartellone ricco e tutto da scoprire. che vuole dare continuità alle linee artistiche sviluppate negli ultimi anni e che seguirà alcuni specifici filoni musicali, proponendo come di consueto cinque titoli sia tratti dal grande repertorio melodrammatico del nostro paese, sia attingendo a quello straniero di più rara esecuzione, così da poter proporre al proprio pubblico un’offerta cultural-musicale di ampia portata. A curare la regia dell’opera di Benjamin Britten sarà l’affiata coppia teatrale formata da Elio De Capitani (regista anche di “Sogno di una notte di mezza estate”) e Ferdinando Bruni, che, sullo stesso impianto scenico, guideranno alla scoperta del capolavoro sha-
Lo spettacolo “Pixel” stasera al Ponchielli
Bozzetti in scena per “A midsummer night’s dream”
kespeariano sia una compagnia di prosa che una d’opera. Per quanto riguarda il direttore d’orchestra di “A midsummer night’s dream”, si è deciso di coinvolgere una delle più interessanti bacchette italiane che molto successo sta riscuotendo anche al di fuori dei confini nazionali: Francesco Cilluffo, che ha approfondito proprio in Inghilterra lo studio della musica di Britten e che si trova particolarmente a proprio agio con il repertorio novecentesco. Ruolo di primaria impor-
tanza nell’opera è quello affidato da Britten al coro di voci bianche, che interpreta il gruppo di elfi alla corte di Oberon e Tytania. Per l’occasione il Teatro Ponchielli ha deciso di dare avvio ad una collaborazione con la Scuola media ad Indirizzo Musicale “M.G. Vida” di Cremona per costituire il gruppo corale richiesto dalla partitura. A guidare la compagine (già al lavoro da alcune settimane per imparare la parte) è il maestro Raul Dominguez, che già in passato ha
Sorprendente, poetico e fantasmagorico incontro fra danza e tecnologia 3D, reale e virtuale come non lo abbiamo mai visto, che si fondono in “Pixel”, proposto dalla Compagnie Kafig al Teatro Ponchielli stasera alle ore 21. L’energia e il virtuosismo della danza hip-hop incontrano la bellezza dell’illusione di un mondo virtuale, fatto di sintesi numeriche e immagini elettroniche, che mettono la per-
Festival Monteverdi al via il 14 maggio
E’ un festival molto speciale quello che Cremona e il suo territorio dedicano ogni anno a Claudio Monteverdi, del quale nel 2017 ricorrerà il 450° anniversario della nascita. Protagonista la musica barocca, che rivoluzionò nel 17º secolo il linguaggio musicale e fece del teatro una cornucopia di emozioni e colpi di scena. Vergini, ninfe, regine, donne dai volti cangianti affollano la prossima edizione del Monteverdi Festival, dal 14 maggio al 4 giugno, che ha il cuore al Teatro Amilcare Ponchielli di Cremona, la città che diede i natali al compositore. Venti giorni nei quali sarà declinato il sentire al femminile, ora passionale, ora materno, spirituale, ardente, celeste, ambizioso, languido con concerti e mise en scène. L’inaugurazione, il 14 maggio, è affidata alla monumentale “Selva morale e spirituale” interpretata da Modo Antiquo di Federico Maria Sardelli. Il sentire al femminile continua con commoventi duetti d’amore e morte di due splendide regine della musica antica, Sonia Prina e Roberta Invernizzi (2 giugno) per poi passare ai madrigali guerrieri e amorosi interpretati dal celebre ensemble Les Talens Lyriques (22 maggio), che torna a Cremona dopo una lunga assenza. Il programma spia le emozioni delle eleganti e misteriose dame francesi, evocate al clavicembalo da Justin Taylor, vincitore del prestigioso Concorso internazionale di Bruges (15 maggio). Ma donna di tutte le donne, madre e sposa per eccellenza è la Vergine Maria, protagonista indiscussa dei preziosi concerti sacri del Festival: dal consueto appuntamento con il Vespro della Beata Vergine, affidato quest’anno a Il Canto di Orfeo di Gianluca Capuano (27 maggio), al culto catalano della Moreneta, la Vergine Nera di Montserrat, celebrata da Jordi Savall e la sua Capella Reial de Catalunya (21 maggio); dal Salve Regina ed altri mottetti dedicati alla Vergine del grande compositore spagnolo Tomás de Victoria, eseguito da La Grande Chapelle (15 maggio), per la prima volta ospiti del Festival, ad un magniloquente programma tutto pergolesiano (con un interessante inedito!) affidato al Ghislieri Choir & Consort (20 maggio). E torneremo in Spagna, in Castiglia, con i Micrologus (29 maggio) per ascoltare le Cantigas de miragres e de loor (di miracoli e di lode).
collaborato in modo assai proficuo con i teatri lombardi e che ha sempre garantito un alto livello di preparazione delle voci bianche grazie alla sua pluriennale esperienza nel campo della formazione. Secondo titolo inserito nella stagione d’opera 2016 del Teatro Ponchielli sarà “Così fan tutte”, con il quale verrà completata la trilogia Mozart-Da Ponte, avviata nella stagione 2014 con “Don Giovanni” e proseguita nel 2015 con “Le nozze di Figaro”. La concertazione musicale del titolo mozartiano è stata affidata a Gianluca Capuano, direttore d’orchestra italiano dalla comprovata esperienza soprattutto nel repertorio classico e barocco. A novembre, poi, verrà seguito un altro filone musicale a cui il Teatro Ponchielli ha prestato particolare attenzione nelle ultime stagioni d’opera, ovvero quello dedicato alla rappresentazione delle maggiori opere di Giacomo Puccini. Per il 2016 si è scelto di proporre proprio l’estrema composizione dell’autore lucchese, “Turandot”, rimasta incompleta a causa della morte di Puccini. Sempre a novembre, spazio a un titolo che manca da più di vent’anni dal palcoscenico del Teatro Ponchielli, ovvero “Il turco in Italia” dramma buffo di Gioachino Rossini assai complesso sia a livello musicale che scenico. L’ultimo titolo è dedicato al repertorio verdiano e la scelta è caduta su “La Traviata”.
sona con le sue storie e le sue emozioni al centro di tutto. Dall’incontro del coreografo Mourad Merzouki e gli artisti Adrien Mondot e Claire Bardainne nasce questo spettacolo in cui le arti si incrociano fra di loro inventando un linguaggio nuovo e unico. Un viaggio accompagnato dalla musica avvolgente e vellutata di Armand Amar. Insomma, la meraviglia è assicurata.
Allestita nel Castello Pallavicino
Mostra interamente dedicata al ritratto
Domenica pomeriggio, alle ore 15,30 presso il Castello Pallavicino - Casali di Monticelli s’inaugura una rassegna interamente dedicata al ritratto. Promossa e organizzata dal Gruppo Mostre Onlus presieduta da Albino Casarola e curata dallo studioso Simone Fappanni, si compone di diverse sezioni tematiche. S’inizia con la mostra di dipinti, grafiche e sculture intitolata “Ritraendo, l’arte del somigliare”. In esposizione vi sono una serie di ritratti eseguiti da noti artisti contemporanei che si dedicano alla ritrattistica in maniera non episodica, utilizzando tecniche alquanto eterogenee. I lavori sono suddivisi nelle sezioni: Ritratti d’artista, Ritratti di bambini, Ritratti maschili, Ritratti femminili. Ne sono autori artisti provenienti da diverse province italiane: Cremona, Piacenza, Parma, Lodi, Milano, Reggio Emilia, Brescia, Palermo, Sassari, Verona. Si tratta di Cristina Patti, Marisa Bellini, Cristina Alletto, Marisa Foresti, Manuela Sidari, Gianfranco Favaro, Luigi Dainesi, Elena Saliani, Giovanni M. Sassu, Andrea Baldi, Alessandro Barbati, Giorgio Carletti, Guido Nolli, Fabio Cordova, Franca De Ponti, Elio Nolli, Cornelia Calzavacca Franzini, Vittorio Politi, Riccardo Bozuffi, Roberta Galvani, Giorgio Armelloni, Annunciata Cusumano, Dania Agosti, Maria Puggioni, Isa Scaccabarozzi, Riccardo Franzoni, Attilio Azimonti, Claudio Pezzini, Remo Lana, Veronica Mengali, Carolina Moretti, Elena Monaco, Maria Grazia Lazzaroni, Fiorella Ferioli, Daniela Piccinelli e Angelo Cauzzi. L’esposizione, aperta nei week end, chiuderà il 29 maggio.
I “Take 6” protagonisti domani sera a Cremona Jazz Sul palco dell’Auditorium Giovanni Arvedi salgono sei talentuosi cantanti di fama mondiale
Sono sei talentuosi cantanti, musicisti e arrangiatori e il loro stile fa scuola tra i gruppi vocali pop e R&B a partire dagli anni ’80. Un ensemble nato “a cappella”, ma che in seguito ci ha abituato a diversi tipi di esperienze musicali, anche strumentali, come dimostra il loro ultimo cd. Hanno ricevuto innumerevoli premi e riconoscimenti umanitari. Soni i “Take 6”, pronti per salire sul palco dell’Auditorium Giovanni Arvedi domani sera alle ore 21.15, per la rassegna Cremona Jazz. Il sestetto, nato ai tempi del college quasi trent’anni fa, debutta nel 1988 e lo stile che diventa poi il manifesto dei Take 6, è nuovo, diverso: per questo si fa subito strada sia con il pubblico che con le case discografiche. Questo suono così personale, rimane una costante del gruppo che, nonostante le continue variazioni di espressione e di immagine, rimane granitico nella sua freschezza di arrangiamenti e nell’approccio alla musica. Tutti i componenti dei Take 6, Mark Kibble e Claude McKnight (primi tenori), Joey Kibble e David Thomas (secondi tenori), Khristian Dentley (baritono) e Alvin Chea (basso), sono d’accordo nell’affermare che il segreto del loro successo è il lavoro instancabile. Provare con serietà e passione permette loro di avere gli strumenti giusti per dare vita musicalmente a quello che realmente sono, singolarmente e come gruppo. Agli inizi della loro carriera, quando ancora andavano a scuola, provano addirittura 30 ore a settimana! Considerando, da studenti, solo il week end come momento disponibile, diventa chiaro quanto richieda questo livello di sintonia e di perfezione. Ora, da artisti di fama mondiale, incoraggiano C’è grande attesa per la compagnia italiana di danzatori e acrobati “Sonics” che sabato 28 maggio incanterà il pubblico del Franco Agostino Teatro Festival portando in scena uno dei suoi titoli di maggior successo, lo spettacolo “Osa”. Leggeri e formidabili acrobati sorvoleranno piazza Garibaldi a Crema, sospesi a 20 metri di altezza, appesi ad una grande piramide d’acciaio che farà da fulcro e collante a strabilianti coreografie e acrobazie aeree mozzafiato, poetiche e visionarie. Felice connubio tra atmosfere fiabesche, design e tec-
I “Take” 6
i giovani allo studio della musica come canale di espressione di sé. In proposito, durante una video intervista per l’associazione statunitense Namm, promotrice dell’educazione musicale, Mark Kibble dice: «Lo studio della musica permette alla tua creatività di fluire e di essere apprezzato per la musica che fai. Chi fa musica deve essere libero di esprimersi, chi fa musica rende il mondo un posto migliore dando quello che ha. E’ facile seguire le mode o fare quello che ti viene detto, ma quando metti il cuore in quello che fai e hai le capacità di esprimerti per quello che sei, di fare vedere le qualità che solo tu hai, allora la vita diventa un po’ più piena». Fortunatamente per loro e per il pubblico che ha potuto godere delle loro performance, questa dedizione ha portato molti frutti: i Take 6 hanno ottenuto qualcosa come 24
nomination ai Grammy, vincendone dieci in tre diverse categorie. Non di meno sono le collaborazioni con i più grandi artisti del nostro tempo: da Ray Charles a Quincy Jones a Queen Latifah, per citarne solo alcuni. Due mesi fa è uscito l’ultimo album firmato Take 6, “Believe”, il quattordicesimo, già acclamato in rete e dal vivo dal pubblico specialistico e non. Un concentrato di armonie jazz a tema gospel che vanta una collaborazione con Steve Wonder nel brano “You know when you’re in love” e un brano scritto da Dianne Warren. E’ con questa ventata di nuova energia che si esibiranno per Cremona Jazz, sorprendendo un pubblico abituato a sentirli “a cappella” con delle novità. L’Auditorium Giovanni Arvedi farà il resto, regalando a queste sei meravigliose voci lo spazio sonoro ideale per risuonare al meglio.
I mitici Sonics incontreranno il pubblico del Fatf
nologia, lo spettacolo “Osa” è una vera e propria sfida alle leggi di gravità e un invito all’uomo ad andare oltre i propri limiti: “Osa, siamo nudi davanti al mondo che ci osserva. Osa, mostra il tuo corpo, ascolta il tuo cuore, la tua voce, la tua essenza, è una luce che ti chiama e un'emozione che ti sorprende. Ascolta il tuo cuore, non aspettare, Osa. Non pensare, osa. Ascolta la tua emozione, incontra la luce”. Pensato
per un pubblico eterogeneo, “Osa” regalerà agli spettatori di tutte le età attimi di pura magia. Il Fatf ringrazia il Comune, Crema Città Europea dello Sport 2016, CR Transport srl, la Fondazione Cariplo e la Fondazione Banca del Monte di Lombardia per il sostegno che ha permesso la realizzazione dello spettacolo. Compagnia italiana stabile composta da ginnasti e acrobati, da anni i
Sonics trasformano passione e sogni in spettacoli aereo-acrobatici, dimostrando che un solido gioco di squadra, un duro allenamento e una creatività condivisa possono portare a risultati inimmaginabili, come i sold out nei teatri (5 tournée teatrali all’attivo) e la partecipazione ad eventi di rilevanza mondiale (come il Fringe Festival di Edimburgo e l’inaugurazione dello stadio di Kiev per Euro 2012).
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taccuino
Sabato 7 Maggio 2016
I
di Giuseppe Martelli
l 13-14-15 Maggio è gran festa a Viadana: la festa fel Lambrusco. Un programma nutritissimo fatto di spettacoli e Street Food con i nuovissimi Truck Food che tanto di buono stanno riscuotendo sul territorio nazionale.
Viadana, Festa del Lambrusco
Ed ecco l'elenco completo dei food truck presenti: Dal Parmigiano Gourmet Street Food,Polpette Parmigiane, Hamburger di culatello, Hamburger di cavallo, Pepita - Street Food, Vari frittini dorati, Frysell Apulian Urban Food, Vari tipi di friselle gourmet, Basulon, Lodigiano con raspadura, Veggie, French kiss con lingua bollita, PorPork con sfilacciato di spalla di maiale, cipolle e pepe rosa, Ubriaco con hamburger brasato nel Lambrusco, BBQ Valdichiana, Hamburger di Chianina, cinta senese e cinghiale, Peposo di chianina al Lambrusco, Bico con salumi di cinta senese, Bastian Contrario osteria emiliana, Gnocco Fritto & tigelle,Salumi e formaggi, Composta di pere al Lambrusco, Composta di cipolle di Tropea al Lambrusco, Ristorante Antica Hostaria Tre Ville, Panino con cotechino e gelatina di Lambrusco, Panino con cavallo macinat, Ravioli di melanzane, Bomba di riso, Spuma di zabaione, Osteria Dei Mascalzoni, Tagliolini alle verdure croccanti, Focaccia al Lambrusco con tonno di culatello, crema al parmigiano e cipolla caramellata, Stracchino della Duchessa, La Cantina Della Birra Risotto con pesto di salsiccia sfumato al Lambrusco, Tagliata di maialino con confettura di cipolle caramellate al Viadanese/Sabbionetano, Zucca "rustida", Torrefazione Lady Cafè, Paste, biscotti e dolci sfiziosi, Gelato artigianale ma soprattutto ci sarà un gusto speciale: al Lambrusco! Cantine Ceci, Lambrusco Otello Nerodilambrusco 1813, Birra Ceci. Sabato 14 Maggio sarà presente Tessa Gelisio dalle ore 11,00 e la sera dalle ore 21,00 "Obiettivo Risata " con Max Pieriboni L' Apetta e il mitico Mago Elias da Colorado Cafè .
numeri utili Cremona
COMUNE DI CREMONA www.comune.cremona.it Centralino: 0372-4071 Urp: 0372-407291 AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE www.provincia.cremona.it Centralino: 0372-4061 Urp: 0372-406233 PREFETTURA Centralino: 0372-4881 CARABINIERI Pronto intervento: 112 Centralino: 0372-5581 COMANDO FORESTALE DELLO STATO Centralino: 0372-410307 GUARDIA DI FINANZA Pronto intervento: 117 Centralino: 0372-21576 Nucleo di polizia tributaria: 0372-28968 POLIZIA MUNICIPALE Pronto intervento: 0372-454516 Centrale operativa: 0372-407427 POLIZIA STRADALE Comando provinciale Centralino: 0372-499511 QUESTURA Pronto intervento: 113 Centralino: 0372-4881 VIGILI DEL FUOCO Pronto intervento: 115 Centralino: 0372-4157511 PROCURA Centralino: 0372-548233 OSPEDALE DI CREMONA www.ospedale.cremona.it Centralino: 0372-4051 Centro unificato di prenotazione: 800 638 638 Emergenza sanitaria: 118 AZIENDA SANITARIA LOCALE DI CREMONA www.aslcremona.it Centralino: 0372-4971 Urp: 0372-497215
numeri utili Casalmaggiore
Via Esilde Soldi Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 13 Maggio
COMUNE DI CASALMAGGIORE www.comune.casalmaggiore.cr.it Centralino: 0375 42668 AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE Centralino: 0375-42233 CENTRO PER L’IMPIEGO Centralino: 0375-42213 CARABINIERI Pronto intervento: 112 Centralino: 0375-284500 POLIZIA MUNICIPALE Centralino: 0375-40540
Via Volturno Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 30 Settembre
POLIZIA STRADALE Centralino: 0375-42288 GIUDICE DI PACE Centralino: 0375-42273 OSPEDALE Centralino: 0375-2811 Centro unico di prenotazioni: 800 638 638 Emergenza sanitaria: 118 MUSEO DIOTTI www.museodiotti.it Centralino: 0375-200416 MUSEO DEL BIjOU Centralino: 0375-284423 TEATRO COMUNALE www.teatrocasalmaggiore.it Centralino: 0375-284434 DISTRETTO SOCIO-SANITARIO Direzione: 0375-284020 Distretto Veterinario: 0375-284029
Via Cà del Vescovo Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 30 Giugno
• Via Esilde Soldi (tratto da Via Brescia a Via Persico) - Cantiere per la ristrutturazione della condotta del gas metano, della condotta dell'acqua potabile, della condotta della fognatura e della distribuzione di energia elettrica. (Fine lavori: 13/05/2015). • Via Volturno (tratto da Via Magenta a Via Garibotti) - Cantiere per la ristrutturazione della condotta dell'acqua potabile e della condotta della fognatura. (Fine lavori: 30/09/2016). • Via Cà del Vescovo (tratto da via Aleni a via Postumia) - Cantiere per la ristrutturazione della condotta del gas metano, della condotta dell'acqua potabile (Fine lavori: 30/06/2016).
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La Bissolati ora vede la salvezza PALLANUOTO
SPORT
lo
Sono tre punti pesantissimi, quelli conquistati dalla Bissolati contro l’Aquatica Torino, battuta 11-8. Un successo che permette ai cremonesi di puntare concretamente alla salvezza. Ma oggi alle 18.30 serve fare punti anche con la Bocconi Sport.
Responsabile FABIO VARESI
CLASSIFICA (17ª giornata) Varese 44; Canottieri Milano, Locatelli Genova 34; Metanopoli San Donato 29; Treviglio 25; Aquatica Torino, Vigevano 24; Busto Nuoto 18; Sport Time Osio 17; Bocconi Sport 15; Bissolati 14; Gam Team Brescia 11; Milano 2 7.
La Pomì si tinge di colore azzurro
Per quanto riguarda il futuro della squadra rosa, Stevanovic e Tirozzi dovrebbero restare, Kozuch e LLoyd forse no
VOLLEY SERIE A1 Imma Sirressi e Francesca Piccinini parteciperanno a Tokyo alla qualificazione Olimpica
E
di Vanni Raineri
così la famiglia Mazzanti ha concesso il bis. Davide, Serena e Gaia, la figlia della coppia, hanno festeggiato il secondo scudetto consecutivo a Conegliano, il primo in assoluto vinto da una società del Veneto. Conegliano ha sconfitto in gara 4 Piacenza, un successo netto anticipato dal dominio nella stagione regolare. Se la vittoria del 2015 con Casalmaggiore fu un traguardo inatteso alla vigilia, quest’anno Conegliano ha confermato i pronostici che la vedevano favorita, e anche la serie finale non ha mai acceso dubbi su quello che sarebbe stato l’esito finale. In casa Pomì intanto si registra la grande soddisfazione di vedere due campionesse d’Europa convocate in vista del torneo di Tokyo, che sceglierà le ultime 4 nazionali qualificate alle Olimpiadi di Rio de Janeiro. Si tratta di Imma Sirressi e Francesca Piccinini, due graditi ritorni. Se Imma è stata giustamente premiata per la nuova grande stagione culminata col titolo europeo per club, Francesca, a detta del tecnico azzurro Bonitta, è una certezza e la sua mancata convocazione agli Europei fu una scelta condivisa. La mancata convocazione di gennaio, invece, fu dovuta alle precarie condizioni fisiche. Peccato per Valentina Tirozzi, la capitana rosa
SERIE B2
Super Abo Offanengo è già sicura dei playoff
Francesca Piccinini (foto Giada Passamonti)
che invece non è riuscita a ritagliarsi uno spazio nelle 15 convocate. Da segnalare la presenza di due ex Pomì come Alessia Gennari e appunto Serena Ortolani, scudettate a Casalmaggiore un anno fa. Solo una delle 15 convocate verrà tagliata, ma solo una volta raggiunta Tokyo, dove il torneo si giocherà dal 14 al 22 maggio. Come già scritto, l’Italia affronterà Olanda, Perù, Repubblica Dominicana e 4 asiatiche: Giappone, Corea del Sud, Thailandia e Kazakistan. A strappare il pass per Rio saranno le prime tre, oltre alla migliore
Imma Sirressi
asiatica. Qualora quest’ultima salga sul podio, si qualificherà la quarta classificata. A Casalmaggiore intanto la dirigenza è al lavoro per costruire la rosa 2016-2017. Come comprensibile, le avances da parte delle grandi società europee per le vincitrici della Champions League non mancano di certo, ma si registra con piacere la volontà di tante di vestire ancora il rosa. In particolare sembra che Jovana Stevanovic, la recordwoman di murate, certamente una delle migliori al mondo nel suo ruolo nonostante la giovane età, possa
rimanere a Casalmaggiore, rinunciando ad ingaggi ben superiori di quelli che gli garantiscono in Baslenga. Il solo tentennamento di “Jole” è l’ennesima dimostrazione di come Casalmaggiore le sia entrata nel cuore. Anche Sirressi e Tirozzi dovrebbero rimanere confermando lo zoccolo duro, mentre l’ultima delle confermate di un anno fa, Lauren Gibbemeyer, starebbe valutando offerte allettanti. Chi è certa dell’addio sembra Francesca Piccinini, mentre anche per Kozuch e Lloyd il futuro sembra lontano dal Cremonese.
Mai così in alto. Con un turno di anticipo, l'Abo Offanengo ha conquistato i playoff di B2 femminile, raggiungendo il punto più alto della sua storia. Il verdetto è arrivato al termine della sfida casalinga contro la capolista San Vitale Montecchio, caduta 3-0 in un PalaCoim infuocato. Con questi tre punti, Fridrihsone e compagne hanno blindato matematicamente il terzo posto che garantisce la partecipazione agli spareggi per la B1. Per la squadra allenata da Giorgio Nibbio, è la ciliegina sulla torta di un campionato in crescendo, iniziato con quattro sconfitte e proseguito con tenacia, carattere, spirito di squadra e tante vittorie, al punto di abbandonare presto la zona retrocessione e battagliare per l'alta classifica. Oggi ultimo turno di regular season a Galliera, poi dalla settimana successiva il via ai playoff.
BASKET SERIE B
L’Erogasmet saluta una stagione da incorniciare
Zanella a canestro control’Urania Milano
Game over. L’Erogasmet Crema ha chiuso la propria stagione con una prova tutto grinta e carattere, ma si è deveuta arrendere alla superiore freschezza atletica dell’Urania Milano, che ha bissato il successo di gara 1 (84-64) ed accede così alle semifinali dei playoff. I leoni biancorossi hanno pesantemente pagato le cattive condizioni fisiche di alcuni uomini chiave, con Tardito e Liberati tormentati da acciacchi fisici e Bozzetto vistosamente limitato dall’infortunio che lo aveva escluso dalle ultime due uscite. Capitolo a parte per le lamentele dovute ad un arbitraggio poco felice per i cremaschi, con i grigi che hanno più volte evitato di sanzionare falli apparsi evidenti ai danni di Zanella e compagni. La sconfitta nulla toglie ad una stagione da incorniciare, con gli uomini di Baldiraghi che hanno duellato per il quarto posto per tutta la stagione contro
Milano e Lecco, piazzandosi poi in una lusinghiera quinta posizione, risultato difficilmente pronosticabile in estate. I “wildcats”, ben condotti da Marcello Ghizzinardi, hanno però meritatamente staccato il biglietto per le semifinali, avendo nella regular season battuto due delle tre grandi del torneo (Udine e Bergamo) e vinto per la prima volta a Crema dopo aver dominato gara uno. C’era il pubblico delle grandi occasioni per la prima interna nei playoff di serie B, con una nutrita rappresentanza di tifosi milanesi. L’inizio della gara ricalcava pericolosamente quello di gara 1: al centro iniziale di Zanella rispondevano Paleari, Torgano e Mariani, che spingevano l’Urania sull’11-2. La reazione dei cremaschi era però veemente e portava al parziale di 11-0 che costringeva Ghizzinardi al primo timeout. Le due squadre si
contendevano poi la leadership lottando punto a punto. Stesso copione nella ripresa: l’Urania provava a mettere pressione sull’Erogasmet allungando la difesa a tutto campo, ma a differenza di sabato scorso non riesciva a rubare palloni. L’equilibrio si spezzava a fil di sirena grazie ad una tripla di Ganguzza che regalava il +4 all’Urania. L’incontro si faceva nervoso, Mariani e Torgano avevano reazioni scomposte che costavano un tecnico a testa (sorte toccata nel primo tempo a coach Baldiraghi), ma l’Urania si teneva in vantaggio, nonostante l’Erogasmet sia arrivata due volte a -6. Quando a tre minuti dalla fine Zanella (24 punti per lui) commetteva il proprio quinto fallo, sull’incontro e sulla stagione biancorossa cala il sipario. L’Urania allargva a dismisura il divario, chiudendo su un 76-59 che non fotografa il sostanziale equilibrio del match.
Le azzurre centrano la finale contro la corazzata Broni Playoff: Piadena e Pizzighettone oggi in campo
SERIE A2 FEMMINILE
Basket Team Crema di slancio in finale dei playoff. Grazie a due ottime prestazioni, le ragazze di Visconti hanno eliminato Vicenza, confermando i valori emersi in regular season. In gara 2, sono state ancora una volta decisive Veinberga (22 punti) e Caccialanza (12), che hanno permesso le azzurre di espugnare Vicenza. Ora servirà una grande impresa per spuntarla con il favoritissimo Broni.
SERIE C GOLD
PLAYOFF (quarti) Gara 1: Broni-Albino 73-43, CremaAlpo 72-50, Milano-Marghera 62-51, Vicenza-Pordenone 49-48. Gara 2: Albino-Broni 50-67, Alpo-Crema 67-75, Marghera-Milano 58-61, Pordenone-Vicenza 42-65. Semifinali Gara 1: Broni-Milano 63-52, Crema-Vicenza 62-50. Gara 2: Milano-Broni 51-67, Vicenza-Crema 56-61. Finale: Broni-Crema (gara 1 il15 maggio alle 18).
Terminata la stagione regolare, è tempo di tuffarsi nei playoff. Piadena, che ha chiuso la regular season al secondo posto dietro Iseo, se la vedrà contro il Lissone, settimo nel girone A. Gara 1 stasera alle 21. Piazzighettone (4º)ha pescato invece la Polisportiva Basket Lierna, quinta nel proprio girone. Prima sfida
della serie oggi alle 17.30 a Soresina. CLASSIFICA (30ª giornata) Iseo 52; Piadena 46; Vigevano, Pizzighettone 40; Milanotre 36; Manerbio, Omnia Pavia 34; Voghera, Lumezzane, Pall. Milano 32; Opera 26; Robbio 24; Sarezzo 22; Sansebasket Cremona 20; Ebro Milano 8, Viadana 2.
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Sport
Sabato 7 Maggio 2016
Cremo, sarà la domenica dei saluti
Contro un Cuneo già certo di disputare i playout, i grigiorossi cercano di conquistare almeno la qualificazione alla Tim Cup
CALCIO LEGA PRO Quasi certo il divorzio da Rossitto, quella di domani potrebbe anche essere l’ultima di Brighenti
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di Matteo Volpi
risti e con mille dubbi. La stagione della Cremonese si avvia mestamente ai saluti, confermando l’ormai solito finale ricco di incognite. Un po’ come quelle serie televisive interminabili, il cui finale di stagione lascia sempre a bocca asciutta, per creare già attesa in vista di quella successiva. La realtà dei fatti è che di programmazione a medio termine questa società non sembra proprio volerne sapere. Nonostante un bottino di 25 punti in 14 partite e la conoscenza del gruppo in questo scorcio di stagione, mister Fabio Rossitto sembra essere vicino all’addio. Si ripartirà dunque da un nuovo allenatore (Toscano e Semplici sembrerebbero essere tra i più papabili al momento… ma non abbandoniamo la suggestiva ipotesi Ricky Maspero) con il conseguente “entra ed esci” sul mercato che tanto bene fa soprattutto ai vari procuratori e a chi tratta con loro. La conferma di Giammarioli come diesse, in realtà, dovrà essere ponderata con l’eventuale avvento in società di nuovi imprenditori, di cui si parla ormai da tempo. A seguire si decideranno
LEGA PRO GIRONE A 33ª GIORNATA
AlbinoLeffe-Lumezzane Alessandria-Reggiana Bassano-Padova Cittadella-Cremonese Cuneo-Renate Giana Erminio-FeralpiSalò Pavia-Pordenone Pro Patria-Mantova Pro Piacenza-Südtirol
1-2 0-1 2-1 3-3 0-0 1-1 0-1 0-3 2-0
34ª GIORNATA (08-05 h 15) Cremonese-Cuneo FeralpiSalò-Pavia Lumezzane-Pro Piacenza Mantova-AlbinoLeffe Padova-Alessandria Pordenone-Giana Renate-Pro Patria Reggiana-Bassano Sudtirol-Cittadella
La partita giocata a Cuneo all’andata (foto © Ivano Frittoli)
il nuovo allenatore e la nuova rosa. Nel frattempo, domani pomeriggio ci sarebbe da onorare l’ultimo atto contro il Cuneo, con l’obiettivo di garantirsi almeno l’accesso alla prossima Tim Cup. Numeri alla mano, il Cuneo in questo girone di ritorno ha conqui-
stato un solo punto in trasferta: ma nell’ultima giornata di campionato tutto può succedere. Specie in Lega Pro. Quella di domenica, tuttavia, potrebbe essere una gara importante per capitan Brighenti, che si giocherà sul campo il titolo di capocannoniere del girone (16
reti all’attivo, lo rincorre a 15 Litteri del Cittadella), ma che soprattutto potrebbe disputare la sua ultima partita in grigiorosso. La lista delle squadre interessate al capitano è lunga e, dopo l’ennesima stagione ricca di illusioni, Brighenti stavolta potrebbe prendere
concretamente in considerazione l’idea di salire su un treno che potrebbe non tornare. Staremo a vedere. Probabile formazione (4-3-3): Ravaglia; Gambaretti, Russo, Marconi, Crialese; Scarsella, Pesce, Suciu; Sansovini, Brighenti, Maiorino.
SERIE D Dopo l’amara sconfitta con la Virtus Bergamo i gialloblu chiudono a Lecco un campionato deludente di Tiziano Guerini Nemmeno l’ultima partita del campionato della Pergolettese al Voltini riesce a ridare il sorriso ai tifosi: i gialloblù escono dal campo sconfitti per 0-1, regalando alla Virtus Bergamo i punti per la salvezza. Eppure i tifosi sono stati benevoli con la squadra, sostenendola per tutta la partita, forse solo con qualche impazienza alla fine. Mister Tacchinardi sorprende fin dall’inizio per qualche azzardo: un solo attaccante (Cesca), in panchina sia Valente che Rossi. La Virtus, che ha fame di punti, inizia con maggior determinazione. Subito al 13’ capita l’episodio che deciderà la partita: calcio di rigore per una incursione di Germani fermato fallosamente in area da Donnarumma che, per chiara occasione da gol, viene espulso. Entra Tazzi, terzo portiere, con Amedeo Tacchinardi che deve lasciare il campo. Il rigore viene calciato con freddezza dall’ ex Amodeo che, al 15’, spiazza il portiere. La partita rimane saldamente in mano alla squadra ospite, con tre occasioni favorevoli: al 30’ Acka arriva in ritardo di un soffio davanti a Tazzi, al 41’ l’altro difensore
Alla Pergolettese si pensa già al futuro
Donida in azione
nerobianco Seck mette al centro dell’area gialloblu un bel pallone, che Redaelli tocca malamente di testa. Al secondo minuto di recupero, bella punizione dalla sinistra di Morosini, con Tazzi che respinge d’istinto. Alla ripresa del gioco mister Tacchinardi rafforza l’attacco, inserendo Valente per
Compaore. La Virtus però continua a controllare la partita giocando di rimessa. Al 56’ Tazzi salva la propria porta con due parate di fila su insistita incursione degli avanti nerobianchi Morosini e Germani. Poi un paio di iniziative di Cesca: prima con un colpo di testa che va fuori non
CLASSIFICA
CITTADELLA 73 Pordenone 62 Bassano 61 Alessandria 57 Reggiana 51 Padova 51 FeralpiSalò 50 Cremonese 50 Pavia 48 Südtirol 44 Giana Erminio 42 Lumezzane 41 Renate 40 Pro Piacenza 38 Cuneo 34 Mantova 33 AlbinoLeffe 19 Pro Patria (-3) 7
di molto e poi al 6’ con una spettacolare rovesciata su centro di Donida. La Virtus ottiene ben tre calci d’angolo consecutivi fra il 68’ e il 70’. Al 86’ il Pergo lamenta, in verità tiepidamente, un ipotetico rigore su Cesca. Poi è finita. La prossima partita è a Lecco senza nulla da chiedere e forse nemmeno da dare. In caso di sconfitta, la Pergolettese rischia di scivolare al quint’ultimo posto, evitando i playout solo per un buon vantaggio in classifica rispetto alla quart’ultima posizione. E’ gia’ tempo per i dirigenti di iniziare a lavorare per la prossima stagione, se non si vogliono ripetere gli alti e bassi micidiali di questo sfortunato campionato! CLASSIFICA (37ª giornata) PIACENZA 93; Lecco 77; Seregno 63; Ciliverghe 60; Pontisola 58; Olginatese 53; Inveruno, Ciserano 52; Folgore Caratese 49; Monza 48; Pro Sesto, Grumellese 47; Pergolettese Varesina 46; Bustese, Virtus Bergamo 45; Caravaggio, Fiorenzuola 33; MapelloBonate 30; Sondrio 24.
Crema eliminato con un pareggio ECCELLENZA
E’ sfumato alla “Dossenina” di Lodi il sogno del Crema di tornare a giocare il derby con la Pergolettese. Al termine di una buona stagione, i nerobianchi si sono giocati tutte le proprie chance di promozione nei playoff, ma la sfida secca con il Cavenago Fanfulla è andata male e non senza rimpianti. Alla fine il 3-3 ha premiato la squadra di casa per il miglior piazzamento in campionato, ma i ragazzi di Montanini hanno dimostrato di valere i lodigiani. Subito in vantaggio con Piccolo, il Crema ha subìto la rimonta del Cavenago Fanfulla, in golo con Baggi e Zenga. Pedrocca ha riacceso le speranze cremasche, vanificate dal vantaggio del solito Zenga. Ancora Pedrocca, a tempo scaduto, ha evitato la sconfitta. Il Crema ci riproverà la prossima stagione.
SERIE A Luca Toni gioca domani contro la Juventus la sua ultima partita della carriera. Fari puntati sul duello Roma-Napoli
Un altro eroe di Berlino dice addio
Un altro eroe di Berlino appende le scarpe al chiodo. A dieci anni dal trionfo mondiale, sono rimasti in pochi ancora protagonisti in serie A e l’ultimo a dire basta con il calcio giocato è Luca Toni, che tra pochi giorni compie 39 anni. L’attaccante modenese ha scelto la partita con la Juventus per l’addio, dopo oltre 300 gol realizzati in tutte le categorie italiane, ma anche all’estero e in Nazionale (16 centri in 47 presenze). Avrebbe preferito chiudere senza una retrocessione, ma in questa stagione Toni non è riuscito a fare la differenza con la maglia del Verona, come gli era riuscito nel 2015, quando ha vinto la classifica dei marcatori insieme a Icardi. Il “Toni day” è uno degli spunti più interessanti di un turno che ha poco da dire. Le uniche emozioni potrebbero arrivare dalla lotta per il secondo posto, con la Roma che può scavalcare il Napoli all’ora di pranzo contro il Chievo, per poi attendere la replica dei partenopei sul dif-
Luca Toni lascia il calcio
ficile campo del Torino. Meno affascinante il duello tra Sassuolo e Milan per il sesto posto, con gli emiliani padroni del proprio destino e al momento più sereni dei rossoneri, che rischiano di giocarsi l’Europa nella finale di Coppa Italia, da vincere contro la Juventus. In coda, l’Udinese può mettersi al sicuro domani a Bergamo contro l’Atalanta già salva e che schiererà molte seconde linee nel giorno dell’addio al calcio dello sto-
SERIE B A tre giornate dalla conclusione, sono pochi i motivi di interesse del campionato. In pratica la lotta è ristretta agli ultimi tre posti accedere ai playoff (in corsa Spezia, Cesena, Virtus Entella e Novara) e alla salvezza, che coinvolge molte squadre, almeno sei, dal Livorno (che rischia di più) alla Pro Vercelli A tal proposito, molto importante è lo scontro diretto Salernitana-Modena, tra due squadre appaiate allo scomodo quartultimo posto in
rico capitano Bellini. Con il Frosinone praticamente spacciato (anche perché nell’ultimo turno giocherà a Napoli), a duellare fino all’ultimo minuto saranno Carpi e Palermo, che domani avranno vita dura rispettivamente contro Lazio (a Modena) e Fiorentina (in trasferta). Difficile azzardare un pronostico, anche se la differenza reti favorevole in caso di arrivo a pari punti, concede un piccolo vantaggio agli emiliani. SPAGNA PADRONA D’EUROPA Spostando l’attenzione sulle coppe europee, è doveroso segnalare il dominio iberico, con la finale tutta di Madrid (Atletico-Real) in Champions e la presenza del Siviglia nell’atto conclusivo dell’Europa League. Unico intruso il Liverpool, che ha evitato la finale tutta spagnola, eliminando il Villareal. Un’egemonia riuscita all’Italia nel 1990 (Milan in Coppa Campioni, Juventus e Fiorentina in Coppa Uefa). Bei tempi... Fabio Varesi
RISULTATI 36ª GIORNATA
Chievo-Fiorentina Genoa-Roma Lazio-Inter Napoli-Atalanta Sassuolo-Hellas Verona Empoli-Bologna Juventus-Carpi Milan-Frosinone Palermo-Sampdoria Udinese-Torino
CLASSIFICA
JUVENTUS Napoli Roma Inter Fiorentina Sassuolo Milan Lazio Chievo Torino 37ª GIORNATA (08-05 h 15) Genoa Atalanta-Udinese Empoli Bologna-Milan (07-05 h 20.45) Atalanta Carpi-Lazio Bologna Fiorentina-Palermo Sampdoria Frosinone-Sassuolo Hellas Verona-Juventus (h 20.45) Udinese Carpi Inter-Empoli (07-05 h 18) Palermo Roma-Chievo (h 12.30) Frosinone Sampdoria-Genoa Torino-Napoli (h 20.45) Hellas Verona
E’ bagarre tra sei squadre in fondo alla classifica
classifica. Rischia molto la Virtus Lanciano nel derby contro il Pescara, che a sua volta è vicinissimo a garantirsi gli spareggi promozione. 39ª GIORNATA Ascoli-Salernitana 2-2, BresciaVicenza 0-1, Cagliari-Livorno 2-2, Cesena-Pro Vercelli 2-1, Como-Ternana 1-2, Latina-Spezia 0-0,
0-0 2-3 2-0 2-1 1-0 0-0 2-0 3-3 2-0 1-5
Modena-Crotone 1-1, Perugia-Bari 0-0, Virtus Entella-Pescara 0-0, Virtus Lanciano-Avellino 1-2, Trapani-Novara 0-0. 40ª GIORNATA (07-05 h 15) Avellino-Como, BariCagliari (06-05 h 20.45), Crotone-Latina, LivornoPerugia, Novara-Ascoli, Pescara-Virtus Lanciano
88 76 74 64 60 55 54 51 49 45 43 43 41 41 40 38 35 35 31 25
(08-05 h 17.30), Pro Vercelli-Trapani, SalernitanaModena, Spezia-Brescia (09-05 h 20.30), TernanaCesena, Vicenza-Virtus Entella CLASSIFICA CROTONE 78; Cagliari 74; Trapani 66; Pescara, Bari65; Spezia 62; Cesena, Virtus Entella 61; Novara (-2) 59; Brescia 54; Perugia 52; Avellino, Ternana 48; Ascoli 46; Vicenza 45; Pro Vercelli 42; Latina, Modena, Salernitana 41; Virtus Lanciano (-7) 39; Livorno 37; Como 29.
Sport
25 Malgrado il tempo inclemente, i giovani atleti si sono dati battaglia lo scorso week end nella Coppa Crono organizzata a Cremona Sabato 7 Maggio 2016
Verena cala il tris e veste l’azzurro
TRiATHLON La Steinhauser del team Stradivari prosegue la sua ascesa trionfando anche nella prova di Andora
N
on si arresta la striscia di successi di Verena Steinhauser, sempre più protagonista in una disciplina dura come il triathlon. L’atleta brissinese ha, infatti, conquistato il successo anche nel Triathlon Sprint di Andora (Savona), terzo trionfo centrato in tre settimane. L’atleta del team Stradivari ha concluso la prova ligure in 1h12’33”, precedendo Alessio Orla (Dds) di 19” e Federica Parodi (Td Rimini) di 41”. Grandi prestazioni che non sono passate inosservate al dt della Nazionale, Mario Miglio, che ha convocato la Steinhauser per la tappa di Coppa del mondo, in programma domani a Cagliari. Lo scorso week end a Cremona si è svolta la Coppa Crono, che ha fornito un quadro di crescita importante del movimento giovanile italiano di triathlon. E ha regalato emozioni, entusiasmo, passione. Sono stati due giorni intensi di gare organizzate dal team Stradivari: sfida individuale il sabato, Campionato italiano a squadre nella seconda, con prova Trikids Lombardia a seguire. Il meteo è stato inclemente nella seconda giornata, con pioggia battente e vento freddo, ma ciò non ha tolto la lucentezza allo spirito con cui sono state affrontate le tre prove. Si è gareggiato nel complesso della piscina Comunale di Cremona e nell’area adiacente con percorsi chiusi al traffico: 534 gli atleti che hanno partecipato alla gara individuale di Coppa Crono per le categorie Youth A e B, Junior e Under 23. Sono stati
Il memorial Ferri è alle 12ª edizione calcio Giovanile
Una fase della Coppa Crono
Verena Steinhauser (al centro) sul podio
108 i team iscritti nella prova a squadre con 387 partenti e 195 per le gare del settore promozionale. L’attenzione è stata rivolta soprattutto al Campionato italiano a squadre. La Minerva Roma è stata grande protagonista, conquistando tre titoli nella categoria Under 23 maschile, nella Junior femminile e nella Youth maschile. Successi veneti nelle restanti prove: il Padova Nuoto Triathlon ha vinto con le sue ragazze Under 23, ilSilca Ultralite ha trionfato con gli Junior e il Triathlon Marostica con le proprie ragazze Youth. Combattute e intense le gare della prova
individuale. Viola Pagotto (Silca) e Alessio Crociani (Pol. Riccione) hanno vinto la gara Youth A, Beatrice Mallozzi (Minerva) e Nicolò Ragazzo (Ppr Team) si sono aggiudicati la prova negli Youth B, Tania Molinari (Piacenza Tri Vivo) e Sergij Polikarpenko (Aquatica Torino) hanno trionfato tra gli Junior. Giulia Sforza (Stradivari Team) e Marco Corrà (Minerva Roma) si sono imposti nella prova Under 23. Molto partecipata è stata la prova promozionale Trikids Lombardia, gara valida anche per la categoria Esordienti come qualifica alla Coppa Coni. Anche per i più piccoli c’è stato da
sfidare freddo e pioggia, ma l’entusiasmo non è mancato. La Coppa Crono giovani non è stata solo sport, ma anche valorizzazione di ambiente e beneficenza. Lo Stradivari Team, in collaborazione con Padania Acque, ha sensibilizzato i partecipanti ad un utilizzo dell’acqua del rubinetto: pertanto niente bottigliette, ma naturizzatori erogatori di acqua e brocche di distribuzione in bicchiere di carta riciclata. Inoltre, lo Stradivari Team ha raccolto fondi per la Lega Italiana Fibrosi Cistica Emilia, donando 1euro per ogni braccialetto presente nel pacco gara degli atleti.
Nella splendida cornice della sala Pietro Da Cemmo, all’interno del Centro Culturale Sant’Agostino a Crema, si è tenuta la presentazione della 12ª edizione del Memorial Renato Ferri, torneo di calcio giovanile, riservato alla categoria Esordienti (a 11 giocatori), organizzato dalla Polisportiva Castelnuovo ed inserito nel programma di Crema città europea dello Sport. Un torneo intitolato diventato internazionale grazie alla partecipazione del team americano RF5 New Jersey Stallions Academy. Le altre squadre iscritte sono Inter, Torino, Sassuolo, Juventus, Sampdoria, Atalanta ed il Castelnuovo padrone di casa. Dopo undici anni la manifestazione cambierà scenario: si resta a Crema, ma non si giocherà presso il campo dell’oratorio di Castelnuovo. Nei prossimi giorni verrà comunicato la sede definitiva del torneo.
I neroverdi si giocano la stagione domani a Ospitaletto: in palio la salvezza
RUGBY
I neroverdi impegnati un una mischia
Il Crema Rugby non molla e resta in corsa per la salvezza. L’ultima gara casalinga della stagione si è chiusa con uno straripante successo sul Selvazzano, rimandando così il discorso all’ultima giornata a Ospitaletto, in un vera e propria finale per conservare la categoria. Sarà un ultimo turno davvero emozionante, visto che sono ben quattro le squadre che si giocheranno la permanenza nel girone elite della serie C nazionale con due spareggi: uno si disputerà sul campo del Selvazzano che, con la sconfitta di Crema
e la concomitante vittoria del Cus Brescia, è stato risucchiato nella mischia ed affronterà proprio i bresciani in una gara da dentro o fuori. L’altro spareggio, come detto, è in programma domani a Ospitaletto (ore 15.30), dove i ragazzi cremaschi andranno a giocarsi la permanenza nella categoria nell’altro match senza ritorno. Con il successo di domenica scorsa, i neroverdi sono padroni del proprio destino e con una vittoria sarebbe salvi senza aspettare l’esito dell’altra partita. Sarà una battaglia contro una squadra ostica
e difficile da affrontare, ma il Crema attuale non deve temere nessuno, vista l’esaltante prestazione fornita dai ragazzi di Forte che, davanti ad un meraviglioso pubblico, ha sciorinato una delle migliori prestazioni stagionali. L’eloquente punteggio di 44-3 basta a descrivere l’andamento della partita, anche se a dire il vero non è stato così semplice come sembrerebbe. CLASSIFICA (9ª giornata) Vicenza 39; Altovicentino 25; Selvazzano 22; Crema Rugby, Cus Brescia 19; Ospitaletto 16.
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Sport
Sabato 7 Maggio 2016
Brugna ha sfiorato il podio
CICLISMO Ottimo piazzamento del rivoltano nel 50º Circuito del Porto vinto da Marco Maronese
M
di Fortunato Chiodo
arco Maronese ha confermato il suo buon momento, aggiudicandosi la 50ª edizione del Circuito internazionale del Porto-Trofeo Arvedi, classica per Elite ed Under 23 che a Cremona ha festeggiato un anniversario importante, con ben 183 atleti partecipanti di 35 società e di dieci nazioni, dal sapore davvero mondiale. Un festone senza precedenti, patrocinato dal Club Ciclistico Cremonese-Arvedi, che festeggia il 125º anno di fondazione della società e che ha visto primeggiare l’alfiere della Zalf Euromobil Desirèe Fior al termine di uno sprint serrato, emozionante e avvincente, che ha premiato la potenza di Maronese, alla quarta affermazione personale della stagione, dopo la bella vittoria del giorno precedente a Camponogara (Venezia). Sul lunghissimo rettifilo di viale Po, il gruppo non ha concesso spazio, con il vincitore nel 2015 Riccardo Minali secondo e il vice iridato su strada Simone Consonni in terza posizione. Ottimo quarto posto, ai mozzi delle grandi firme, il rivoltano Alessio
Brugna, figlio d’arte dell’ex professionista Walter. Accanto a Renato Di Rocco, presidente nazionale della Federciclismo, c’era Davide Cassani, coordinatore delle Nazionali azzurre e commissario tecnico dei professionisti, accompagnato da Marino Amadori, responsabile tecnico per la categoria Under 23 e dal tecnico del settore pista Marco Villa. Soddisfazione anche da parte di Antonio Pegoiani, nella duplice veste di presidente provinciale della Federciclismo e direttore dell’organizzazione della corsa: «Le condizioni meteorologiche non proprio favorevoli non hanno per nulla intaccato il valore di una giornata speciale come questa, che passerà alla storia. Quello di oggi è stato un eccellente lavoro di sinergia tra gli organizzatori sotto l’aspetto tecnico, la Federazione e le istituzioni che hanno patrocinato un grande evento per il ciclismo e per lo sport». Ordine d’arrivo: 1) Marco Maronese (Zalf Euromobil Dèsirèe Fior), km 180 in 3h50’, media/h 46,956, 2) Riccardo Minali (Colpack), 3) Simone Consonni (Colpack), 4) Alessio Brugna (Soligo Amarù Sirio Palazzago), 5) Mattia De Mori (Delio Gallina Colosio).
Lo sprint vincente di Maronese (foto Comunicato Stampa Zalf)
Imerio Cima ha ottenuto il primo sigillo A STAGNO
Imerio Cima, al suo primo anno tra gli Under 21, ha rotto il ghiaccio e ha regalato la prima vittoria di stagione alla Viris Maserati Sisal Chiaravalli di Vigevano, dominando lo sprint a Stagno Lombardo nella 61ª Coppa 1° Maggio-Memorial Sergio Viola, classica patrocinata dal Gs Sergio Viola, team presieduto da Ennio Zanotti. Alle sue spalle il compagno di squadra Matteo Sobrero. Terzo Attilio Viviani, fratello del professionista della Sky Elia del Team Colpack. Ordine d’arrivo: 1) Imerio Cima (Viris Maserati Sisal Chiaravalli) km 101 in 2h56’30”, media/h 41,649, 2) Mattia Sobrero (Viris Maserati Sisal Chiaravalli), 3) Attilio Viviani (Team Colpack).
Baffi tra i protagonisti anche nel Varesotto Giro d’Italia: Dumoulin in rosa
Stefano Baffi (GB Junior Arvedi)
Il bresciano Matteo Furlan (Sc Capriolo) brinda a Casale Litta (Varese) nel 27° Trofeo Remo Trebbia per Juniores e supera allo sprint Alessandro Covi (Team F.lli Giorgi) e il milanese Stefano Oldani (GB Junior Arvedi), coprendo i 102 km in 2h36’, media/h 39,072. Quarto Filippo Zana (Contri Autozai) e quinto il cremasco Stefano Baffi (GB Junior Arvedi). ALLIEVI Spunto vincente di Davide Persico a Osio Sotto (Bergamo). Il giovane allievo del primo anno della Valseriana Albino (al secondo centro stagionale) ha regolato il gruppo compatto anticipando Marco Vergani (Vc Sovico) e il compagno di squadra Fabio Chiodini, nella 25ª Coppa 1° Maggio. Onorevoli piazzamenti per Diego Bosini (CC Cremonese-Arvedi) quinto e per Anselmo Francesconi (Uc Cre-
Oggi al Comunale match di andata Astra-Cecina
Il sogno può continuare almeno fino ad oggi. Passata l’inevitabile euforia per il passaggio del turno la bocciofila Astra si è rimessa al lavoro per preparare l’ennesima “finale” della stagione. Soddisfatto il presidente Palmiro Priori che ora “pretende” la qualificazione alla fase finale, fiducioso il c.t. Giovanni Rossi che non nasconde le insidie del prossimo avversario. Non consigliato ai malati di cuore il match di Codogno dove l’Astra inizia con il piglio giusto grazie all’exploit di Filippo Celardo che s’impone su Pastori e poi su Pedretti. Dolenti note arrivano dalla terna Biazzi,”Butta” Ferrari (poi sostituito da Lodigiani) e Clementi che trova disco rosso. Si spegne la luce ai cremonesi: in apnea la coppia Biazzi-Lodigiani che vengono sconfitti. A questo punto l’Astra resta aggrappata a Celardo e Clementi per evitare la roulette dei “pallini”: i due giovani “astrali” perdono il primo set (3-8) ma buttano alle spalle paure e insicurezze aggiudicandosi il secondo per 8-3. Oggi alle 14.30 Astra-Cecina sulle corsie del comunale, il fatto di giocare in casa porta a Celardo e compagni l’obbligo di vincere per affrontare il match di ritorno (21 maggio) nelle migliori condizioni mentali. M.M.
masca), giunto settimo. GIOVANISSIMI Causa pioggia è stata rinviata a domani pomeriggio alle ore 14.30 a Madignano la manifestazione patrocinata dalla Polisportiva Madignanese. CITTA’ DI CASTELLO Pronostico rispettato nella cronometro di Città di Castello, con Filippo Ganna (Team Colpack) sul gradino più alto del podio. L’iridato su pista nell’inseguimento ha conquistato infatti il Gp Sogepu, prova del Bracciale del Cronoman, per Elite e Under 23, coprendo i 28 km in 29’52”, media/h 52,226 anticipando Paolo Bac-cio (Mastromarco) di 52” e di 1’27” il mantovano Edoardo Affini (Selle Italia Cieffe Ursus). Lisa Morsenti (Eurotarget Still Bike) ha monopolizzato il podio nella gara riservata alle donne Junior.
Dai mulini a vento dell’Olanda è scattata ieri l’edizione numero 99 del Giro d’ Italia con una cronometro individuale di 9,8 chilometri all’interno del velodromo di Apeldoorn (nel 2011 sede dei Mondiali su pista) vinta dall’idolo di casa Tom Dumoulin, che è la prima maglia rosa (16º Nibali a 19”). Dai Paesi Bassi si parte, per arrivare alla Mole di Torino il 29 maggio, dopo 3.383 chilometri e 21 tappe. Tre tappe in terra d’Olanda, poi tutti in Calabria (bentornato Sud) per ripartire martedì 10 maggio da Catanzaro. Sei arrivi in salita, una cronometro (senza pianura) ed una
cronoscalata (Alpe di Siusi). Lo spettacolo è garantito. Adesso tocca a loro, ai campioni più celebrati, che si giocheranno la vittoria finale. Gli Tom Dumoulin avversari più pericolosi in maglia rosa di Vincenzo Nibali, a caccia del bis dopo il trionfo nel 2014, sono Valverde (Movistar), Landa (Sky) e Rigoberto Uran (Team Cannondale-Garmin). Fra i cacciatori di tappa segnaliamo l’elvetico Fabian Cancellara (Trek-Segafredo), Marcel Kittel (Etixx Quick Step), Arnaud Demare (Fdj), Andrè Greipel (Lotto Soudal), Elia Viviani (Sky) e Jakub Mareczko (Southeast).
Agli eterni Cantarini e Dilda il trofeo “Amica” BOCCE
di Massimo Malfatto
Dopo circa trent’anni decidono di ritornare a giocare insieme, insieme per vincere ancora. Disputano la loro seconda gara stagionale e sono subito tra i protagonisti: stiamo parlando di Germana Cantarini e Roberto Dilda che tornano ad alzare un trofeo come ai vecchi tempi. Sulle corsie del bocciodromo di Mirabello Ciria tanta determinazione dei bissolatini (come ai vecchi tempi) ma anche qualche ingenuità degli avversari ha permesso al duo di salire sul gradino più alto del podio del trofeo “Amica”. Dopo aver eliminato i beniamini di casa PietrobelliSignorini (12-5), Cantarini e Dilda si sbarazzavano di Lazzaretti e Milanesi
Germana Cantarini e Roberto Dilda
(12-2) ed in semifinale s’imponevano su Pezzetti-Venturelli per 12-10, dopo che i cremaschi che si erano trovati avanti 8-0! Match di finale equilibrato
dove a cambiare l’inerzia della partita ci ha pensato la determinazione, il talento e la saggezza della Cantarini che quando gioca a questi livelli diven-
ta complicato superarla: trascina l’ex maestro Dilda e vincono 12-10. TROFEO COMUNE DI CASIRATE Non sono mancate le sorprese nell’ultima gara del calendario invernale cremasco dove sul gradino più alto del podio sono saliti Massimo Tensini e Mario Ferrari. Eliminati (nello spareggio) i madignanesi Agosti e Vailati, i pieranichesi (cat.B) superavano gli orobici Conti-Cavaccioli (12-11) e, sempre sul filo di lana, s’imponevano su Guerrini e Zagheno. Approdavano in finale anche Walter Gardani e Mario Cacciani che in semifinale estromettevano Capetti-Fusar Imperatore per 12-3. Finale a senso unico e vittoria di Tensini e Ferrari sul duo di “Caravaggio” per 12-5.
I nostri giovani non fanno festa ai Campionati regionali
(M.M.) Poche gratificazioni per i nostri quattro giovani ai campionati regionali juniores che hanno visto la partecipazione di un centinaio di ragazzi dai 10 ai 18 anni. Nella categoria under 12, assente Luca Domaneschi, unico cremonese Alessandro Massarini:
sconfitto Samuele Borin (19-12, 18-15) nella doppia partita veniva battuto dall’esperto brianzolo Lorenzo Porcellati. Nella categoria Ragazzi Andrea Stoian s’imponeva su Denis Sottura (10-6) ma trovava disco rosso contro Diego Susio (7-10) che superava il turno
vincendo entrambi gli incontri. Niente da fare per Juri Pompini sconfitto da Mattia Salvatori (10-7) e da Nicolas Lorenzoni per 10-4, stessa sorte per Alessandro Ferri ko 10-9 e 10-5. Domani a Monza il trofeo “Condò” valido quale quarta prova della Top 10.
Salute GLI ORARI
PRESIDIO OSPEDALIERO DI CREMONA CUP Centro Unificato di Prenotazione Dove: padiglione n. 12, a fianco del Centro Prelievi, prospiciente Largo Priori Orari di apertura al pubblico: lunedì - venerdì dalle 7.30 alle18.00 orario continuato, il sabato dalle 8.00 alle 12.00; Prenotazioni telefoniche: è possibile telefonare al numero verde 800.638.638, da lunedì a sabato dalle 08.00 alle 20.00. PRENOTAZIONI CHE NON SI EFFETTUANO AL CUP Attraverso il CUP si prenotano tutte le prestazioni ad eccezione delle seguenti, che devono essere prenotate direttamente presso le singole unità operative o servizi come indicato di seguito: ANATOMIA PATOLOGICA secreti e agoaspirati (non Tac e non Ecoguidati) Dove: Poliambulatori, piano Terra. Orario: giovedì dalle 15 alle 16. Per prenotare contattare la segreteria dell’Anatomia Patologica dal lunedì al venerdì, dalle 10.30 alle 16.00. Telefono: 0372 405477, dalle 9.30 alle 16.00. Consegna campioni istologici e citologici La consegna dei campioni citologici urinari è prevista, presso il padiglione 5, da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 09.30; per gli altri esami da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 16.00 (accesso diretto). RADIOLOGIA Dove: piano 1, corpo H (ala destra). TC, risonanza magnetica, ecografie urgenti e richiesta di prestazioni con bollino verde Le prenotazioni vanno effettuate di persona o via fax. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.00, sabato dalle 08.00 alle 12.00. Tel: 0372 405760. Angiografia Le prenotazioni vanno effettuate di persona. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 15.30. Telefono: 0372 405367. SENOLOGIA: Screening mammografico preventivo biennale Asl Cremona (45-69 anni) Tutti i giorni dalle 8.30 alle 12.30, il mercoledì dalle 14 alle 16. La prenotazione va effettuata al CUP dell'Asl 800 318 999. Prestazioni con carattere di urgenza, risonanze alla mammella, agoaspirati, ecografie Dove: piano 1, corpo M. Ora: da lunedì a venerdì dalle 11.00 alle 13.00. Telefono: 0372 405614. Per ulteriori informazioni è stata inoltre attivata una nuova linea telefonica dotata di risponditore automatico in funzione 24 ore su 24: 0372 405612. RADIOTERAPIA E MEDICINA NUCLEARE Dove: piano Cantina, (utilizzare la scala o ascensore a sinistra vicino l'Ufficio Informazioni nell'atrio di ingresso) corpo M, monoblocco ospedaliero. Orario: da lunedì a venerdì dalle 07.30 alle 17.30. Telefono: 0372 405485. MEDICINA DEL LAVORO: Visite specialistiche di medicina del lavoro Tel: 0372 405777 da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 15.30; oppure, personalmente presso l’Ambulatorio Specialistico di Medicina del Lavoro negli stessi orari. CENTRO DIABETOLOGICO Dove: piano 6, corpo H (lato destro), monoblocco ospedaliero. Orari: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.30 (prima visita per inquadramento diagnostico-terapeutico e visita di controllo per monitoraggio metabolico e screening delle complicanze croniche). Per le prime visite è preferibile che la prenotazione avvenga di persona comunque possibile prenotare telefonicamente da lunedì a venerdì, dalle 11.00 alle 13.30. Telefono: 0372 405715. CENTRO PRELIEVI - LABORATORIO ANALISI accesso diretto da parte dei cittadini, con la richiesta del Medico di famiglia o dello specialista. Dove: Centro Prelievi all'ingresso dell'ospedale. Orario: da lunedì a venerdì dalle ore 07.30 alle 10.30. Telefono: 0372 405663 - 0372 405452 CENTRO EMOSTASI E TROMBOSI Monitoraggio delle terapie anticoagulanti. previsto accesso con prenotazione al numero 0372 405666 - 0372 405663. Dove: Presso la palazzina del Cup Orario: dalle 07.30 alle 12.00 da lunedì a venerdì.
S
di Giulia Sapelli
e è vero che al giorno d'oggi siamo tutti a rischio stress, è altrettanto vero che alcuni soggetti sono maggiormente esposti. Condizioni di vita e lavoro gravemente svantaggiate, mancanza di sostegno sociale, età (adolescenti e lavoratori anziani), il sesso femminile associato al sovraccarico lavorativo e la condizione di disabile sono fra i principali fattori di rischio. Migliorare la percezione di sé e imparare a volersi bene sono i rimedi più efficaci. Training, passeggiate e interessi nel tempo libero la cura migliore. Ne parliamo con Giacomo Poli, rponsabile del Servizio di Psicologia clinica aziendale dell'Ospedale di Cremona.
Stress: un problema diffuso che non va mai trascurato
Cos’è esattamente lo stress? «Oggi, il termine stress sta a indicare una complessa risposta fisiologica e psicologica a una serie eterogenea di stimoli fisici, biologici o psico-sociali, interni o esterni all’organismo. Pertanto oltre a ragioni esterne vi sono condizioni individuali della persona sottoposta a stimoli che la stessa valuta come troppo intensi, che creano malessere, tensione e tutta una serie di sintomi fisici e psicologici. In definitiva la risposta allo stress varia da persona a persona: stimoli dotati dello stesso potere stressante non inducono necessariamente la stessa risposta in soggetti diversi, così come stimoli stressanti di differente entità possono provocare reazioni equivalenti in persone differenti».
lo stress assumerà maggiore rilevanza rispetto a una persona dotata di un migliore equilibrio interno e quindi più in grado di affrontare le avversità esterne».
Quali sono le principali fonti di stress? «Molto frequentemente lo stile di vita e il mondo del lavoro, essendo basati sulla competitività e sul consumismo, inducono ansia, tensione, timore di non essere all’altezza delle aspettative e quindi creano stress nell’individuo. Accanto a ciò vi è una componente individuale che rielabora tali stimoli in modo personale. Quindi se ci si trova di fronte ad un soggetto fragile o con problemi di personalità,
Quali gli accorgimenti più efficaci per abbassare il livello di stress? A livello personale è anzitutto importante migliorare la conoscenza di sé per quanto riguarda punti di forza, debolezze, vulnerabilità e implementare le strategie di coping orientate alla soluzione dei problemi e al controllo delle emozioni. Bisogna imparare a volersi bene e avere cura della propria persona, aumentare il senso di iniziativa e di apertura al cambiamento. Infine imparare a chiedere
Nuove caratteristiche per le Breast Unit
IMMUNOEMATOLOGIA E MEDICINA TRASFUSIONALE: Emotrasfusioni, salassi, autotrasfusioni, terapia marziale endovenosa, preparazione di nuovi emocomponenti ad utilizzo non trasfusionale: Gel Piastrinico, Concentrato Leucopiastrinico. Dove: Piano terra, corpo D, monoblocco ospedaliero.Tel: 0372 435887 - 0372 405461 dalle 10.00 alle 17.00 da lunedì a venerdì GENETICA Dove: piano 2 lato destro del monoblocco ospedaliero. Prenotazioni telefoniche: 0372 405783 da lunedì a venerdì dalle 13.00 alle 14.30.
PSICOLOGIA Dove: settimo piano a sinistra. Prenotazioni da lunedì a venerdì dalle ore 09.00 alle ore 10.00 presso il servizio di Psicologia, oppure anche telefonicamente agli stessi orari al numero 0372 405409. ONCOLOGIA MEDICA Dove: Piano 4 ala Destra Prenotazione in reparto da lunedì a venerdì dalle ore 8.00 alle ore 17.00. Tel: 0372 405248. TERAPIA DEL DOLORE Dove: palazzina n. 9 La prenotazione può essere effettuata telefonicamente al numero 0372 405330 dalle 11.00 alle 15.00, da lunedì a venerdì. Negli altri orari è possibile chiamare lo stesso numero lasciando un messaggio in segreteria telefonica con il nome e numero di telefono: al più presto sarete richiamati.
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Il dottor Giacomo Poli: «Bisogna migliorare la conoscenza di sé e imparare a volersi bene»
CENTRO AZIENDALE DI ALLERGOLOGIA Test di tolleranza al lattosio e patch test Accesso con impegnativa del medico curante. Le prenotazioni si effettuano telefonicamente al numero 0372/408178 da lunedì a venerdì, dalle 10.30 alle 12; oppure di persona presso l’Ambulatorio di Allergologia (Padiglione 10) da lunedì a venerdì dalle 9.00 alle 13.00.
MEDICINA LEGALE Prenotazioni presso Direzione Medica di Presidio piano Rialzato monoblocco ospedaliero. Tel: 0372 405200.
Sabato 7 Maggio 2016
La Giunta regionale ha approvato una delibera in cui vengono stabilite le caratteristiche necessarie ai Centri di Senologia (o Breast Unit) per entrare a far parte della Rete regionale. Il provvedimento contiene indicazioni di efficacia e appropriatezza al di sopra dei livelli nazionali. Nello specifico, in base alle indicazioni contenute nella delibera, i Centri di Senologia devono; garantire elevati livelli di qualità di cura e operare per team multidisciplinari; gestire adeguati volumi di attività e, in particolare, operare come unico Centro di Senologia nell'ambito dell'Azienda; assicurare un numero di interventi pari almeno a 50 l'anno per singolo chirurgo senologo, come primo operatore; erogare percorsi di presa in carico delle pazienti secondo i criterdi qualità definiti nel sistema di monitoraggio regionale, con particolare attenzione al rispetto dei tempi che devono intercorrere tra il sospetto diagnostico, la conferma diagnostica e l'inizio del trattamento. Il mantenimento di queste caratteristiche verrà costantemente monitorato e sottoposto a verifica ogni due anni.
aiuto quando si è in difficoltà e ad avere fiducia negli altri. In che misura le tecniche di rilassamento possono essere di aiuto? «Le tecniche di rilassamento come il training autogeno, ma anche passeggiate o attività gratificanti che distolgano l’attenzione dai problemi, possono essre d’aiuto. A livello organizzativo è importante condividere la gestione del carico di lavoro con il gruppo, partecipare attivamente al processo decisionale, creare e alimentare il senso di squadra, migliorare la comunicazione e darsi obiettivi realistici. Da non sottovalutare inoltre l’importanza dei contatti sociali e delle amicizie che vanno coltivate e valorizzate».
Quando è necessario rivolgersi allo specialista? «Quando il malessere tende a compromettere bisogni fondamentali come dormire o le attività quotidiane come il lavoro. In questi casi è necessario rivolgersi al proprio medico di famiglia che valuterà l’opportunità di rivolgersi ad uno psicoterapeuta». Quali sono i sintomi a cui fare attenzione? «I sintomi dello stress riguardano il corpo, la mente, le emozioni ed i comportamenti. Tra questi i problemi di sonno, la stanchezza, il sentirsi sotto pressione, la difficoltà a rilassarso, la troppa fretta, l'irascibilità».
Corso base di primo soccorso utilizzando il defibrillatore semiautomatico
Il 28 maggio si svolgerà il prossimo corso Bls-d organizzato da Areu 118 e Azienda Socio-Sanitaria Territoriale di Cremona. L’evento formativo prevede sia il corso intero sia il corso retraining ed è rivolto agli operatori sanitari e ai cittadini. Il corso di formazione Basic Life Support Defibrillation” ovvero “Supporto delle funzioni vitali di base con Defibrillazione”, si terrà nelle aule del servizio Formazione dell’Azienda Socio-Sanitaria Territoriale di Cremona (Ospedale di Cremona, Padiglione 4), dalle 8.30 alle 13.30 (corso intero), e dalle 8.30 alle 12.30 (corso retraining). Il corso ha lo scopo di trasmettere agli allievi un metodo che consenta di riconoscere e di gestire il soccorso in caso di arresto cardiaco e di supportare le funzioni vitali (respiro e circolo) anche attraverso l’uso del Defibrillatore Semiautomatico fino al momento dell’arrivo del 118 in cui possono essere impiegati mezzi efficaci a correggere la causa che ha determinato l’arresto. I temi e le esercitazioni della mattinata formativa saranno: esercitazione pratica di BLSD, rianimazione cardiopolmonare e utilizzo del DAE nell’adulto, cenni di rianimazione cardiopolmonare con DAE in età pediatrica, disostruzione vie aeree e PLS e valutazione pratica su scenario con DAE. Il corso viene realizzato secondo le at-
tuali linee guida internazionali in tema di Rianimazione Cardiopolmonare e defibrillazione precoce con istruttori certificati. Per partecipare è necessario iscriversi entro martedì 24 Maggio 2016 compilando la scheda di partecipazione dal sito http://www.ospedale.cremona.it/public/htm/ corsi-convegni-istituti-ospitalieri-cremona. php. Il costo per il corso intero è di 70 euro per i sanitari (compreso accreditamento ECM) e 50 per i laici, mentre per il retraining è di 35 euro per i sanitari (compreso accreditamento ECM) e 25 per i laici. Sul sito trovate tutte le info su modalità di partecipazione e di pagamento della quota.