il
Settimanale
Piccolo www.ilpiccologiornale.it
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Anno III • n. 35 • SABATO 24 settembre 2016
Periodico • € 0,02 copia omaggio
Non riceve alcun finanziamento pubblico
Giovani e fumo, triste record
a pagina 8
pagine 14-19
Presentazione di tutti i team della serie A
di Vanni
La coerenza impopolare
E
vviva la coerenza politica. In Italia è merce rara ed è per questo che il no alle Olimpiadi ha scatenato una ingiustificata orda di critiche. Durante la campagna elettorale per la corsa al Campidoglio, il Movimento 5 Stelle ha sempre bocciato la candidatura di Roma 2024 ed anche per questo motivo Virginia Raggi è stata eletta. Quindi, ha solo mantenuto fede alle promesse elettorali, ritenendo che la città avesse altre priorità. Una coerenza che sembra far difetto, invece, al Partito Democratico, pronto ad applaudire il no di Monti alla candidatura di Roma alle Olimpiadi del 2020, scelta archiviata come atto di responsabilità. Ma come: nel marzo del 2012 era giusto rinunciare ai Giochi, mentre ora le Olimpiadi sono diventate un'occasione irrinunciabile? Del resto, lo stesso Renzi non ha difeso la Giunta Marino, che aveva firmato la candidatura di Roma 2024, ma che a detta di tutti non aveva risolto minimamente i problemi della città. Infatti, per lo stesso
basket
a pagina 23
Vanoli, da oggi in Supercoppa si fa sul serio
L’ultimo incontro pubblico a Cremona su “Come cambiare la Costituzione” è stato organizzato dall’Ente Nazionale Sordi e dall’Associazione “Andiamo Oltre”. Ecco. Appunto.
a pagina 7
di Fabio Varesi
premier, che ha fiutato l’aria, il capitolo Olimpiadi è chiuso. Insomma, il solito modo di fare politica, senza quella coerenza che ha invece contraddistinto l'operato della Raggi e questa novità comincia a far paura a molti. C'è addirittura qualcuno che ha accusato il Movimento di essere nemico dello sport, ma è stato puntualmente smentito dalla stessa Raggi, che ha invece sostenuto la candidatura dell'Italia agli Europei di calcio del 2020. In questo caso, l'occasione sarebbe quella di ristrutturare gran parte dei vetusti impianti italiani, interventi necessari indipendentemente dalla rassegna calcistica continentale e a un costo decisamente inferiore rispetto all'organizzazione delle costosissime Olimpiadi moderne. Permettetemi di chiudere con una metafora: organizzare i Giochi a Roma è come scegliere di non ristrutturare una casa che cade a pezzi, per costruire una piscina principesca nel giardino. Chi lo farebbe?
calcio
a pagina 25
Domani allo Zini torna lo storico derby del Po
volley
gussola
a pagina 12
La Coop Solidarietà ha 70 anni
scandolara
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basket
Cremona omaggia Tognazzi
a pagina 5
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ci dissero “sparate ai tedeschi”
a pagina 3
Super violino Terzi: nessun via libera rassegna
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referendum pizzetti: un sì che l’italia attende da decenni
a pagina 4
la polemica
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a pagina 9
scuola, meglio il libro di carta o l’e-book? a pagina 6
primi in europa
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e la crisi colpisce anche le banche
Nella provincia di Cremona negli ultimi 4 anni chiusi 31 sportelli e persi 257 lavoratori. Un ruolo che cambia
a pagina 13
Isaia Lazzari espone in Battistero
a pagina 26
C’è ancora tanta passione per la Pomì
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cronaca Domani
Maroni ai 70 anni di Confartigianato
Confartigianato Imprese Cremona festeggia i 70 anni con un convegno che si terrà domattina. Il programma inizia alle 9.30 con la Santa Messa in Cattedrale, poi dalle 10.45, in Sala Maffei, la tavola rotonda aperta
dal presidente Confartigianato Cremona Rivoltini e a cui parteciperanno il Governatore lombardo Maroni, il presidente della CamCom Cremona Auricchio ed Eugenio Massetti. Modererà Francesco Cancellato.
Super violino, la Paesaggio prende le distanze
Il presidente della Commissione, Massimo Terzi, interviene sulla collocazione della discussa opera di Palù: «Mai dato via libera»
Alla faccia del regalo: proseguono le polemiche sulla scultura di Giorgio Palù che verrà collocata nei giardini della stazione
S
di Federico Centenari
e a caval donato non si guarda in bocca, a violino donato in bocca ci si guarda eccome. E a Cremona è sufficiente donare un’opera raffigurante lo strumento simbolo della città per innescare polemiche, botta e risposta e pure qualche piccolo “giallo”. L’opera in questione è la scultura “L'Anima della città”, realizzata in acciaio inox e raffigurante in astratto un violino alto otto metri. La struttura è a firma dell’architetto Giorgio Palù ed è un dono alla città da parte della SteelColor, azienda locale ai vertici del mercato internazionale per la produzione di lastre d’acciaio inox. Precisazione necessaria: il dono non è cosa recente, poiché l’opera venne proposta in passato alla giunta Perri, che pensò però di collocarla in una zona periferica della città. L’Amministrazione Galimberti, invece, accogliendo il “regalo” e pensando di valorizzarlo, ha deciso di collocare l’opera nel giardino del piazzale della stazione, accanto al monumento di Giuseppe Garibaldi. Non l’avesse mai fatto: da quando il Comune ha espresso la sua volontà, seguita dalla partenza dei lavori per il basamento, lo scorso 26 agosto, è stato un diluvio di polemiche, al punto che si è deciso di chiedere, oltre al necessario passaggio in Sovrintendenza, anche un parere alla Commissione Paesaggio.
Ed ecco la sorpresa, così come la racconta una fonte interna all’Amministrazione: «Si era in attesa del passaggio in Commissione quando si è scoperto che nel frattempo erano partiti i lavori (per il basamento; ndr)». Un’incomprensione tra gli uffici comunali, insomma. Ma il danno ormai era fatto e a incomprensione è seguita incomprensione, visto che la giunta a quel punto ha cercato di correre ai ripari portando comunque l’argomento in Commissione Paesaggio tramite una relazione dell’assessore Barbara Manfredini. A ruota i titoli dei giornali con la notizia del via libera della Commissione all’installazione dell’opera nel piazzale della stazione. Caso chiuso? Tutt’altro, come dimostra una lettera inviata a “Il Piccolo” da Massimo Terzi, che della Paesaggio è presidente. «Egregio Direttore – scrive Terzi – mi conceda il giusto spazio per chiarire e non alimentare ulteriormente false ed antipatiche illazioni che sono circolate sul nostro operato. Intendo precisare che la notizia relativa all’approvazione, o come si suol dire “il via libera”, da parte della Commissione Paesaggio al chiacchierato “super violino” in stazione non corrisponde alla realtà». Voilà, la Commissione mette i puntini sulle “i” e prende, giustamente, le distanze. Prosegue Terzi: «Tale Commissione, infatti, si è impegnata a lungo solo sulla discussione per l’applicazione dell’iter del procedimento ammi-
nistrativo per cui ha chiesto il fermo dei lavori in attesa dell’approfondimento legale. Il suo contributo, a termini di legge, alla fine non è stato ritenuto necessario». Insomma, la Commissione Paesaggio, aggiunge il suo presidente, «non ha discusso, né approvato il luogo di collocazione dell’opera, né la sua qualità». A ulteriore precisazione, Terzi spiega che la Commissione «non ha dato, quindi, il via libera al cosiddetto “super violino” in quanto questa opera è stata esonerata dalla valutazione della pratica che, per soggiacenza ai limiti di un vincolo monumentale (statua Garibaldi colà istallata, dopo accesissimo dibattito, nel 1908), era già stata sottoposta al vaglio dell’Istituto di livello superiore della Soprintendenza di Brescia) e , d o p o l ’ a p p ro v a z i o n e d i quest’ultima (27 gennaio 2016), non è rientrante nella valutazione di nostra competenza». In sintesi: se la discussa opera andrà nel piazzale della stazione, di certo non sarà per decisione e nemmeno su parere della Commissione Paesaggio. Nel frattempo, in attesa dell’arrivo del “super violino”, non si placano le polemiche tra chi apprezza l’opera, chi la contesta, chi apprezza opera e location d’installazione e chi contesta la decisione dell’Amministrazione di collocare “L’Anima della città” nel piazzale della stazione. Alla faccia del regalo: l’anima della città, l’anima vera, è polemica. Sempre e comunque.
La lettera di Terzi: «Né discusso, né approvato» Egregio Direttore, mi conceda il giusto spazio per chiarire e non alimentare ulteriormente false ed antipatiche illazioni che sono circolate sul nostro operato. Intendo precisare che la notizia relativa all’approvazione, o come si suol dire “il via libera”, da parte della Commissione Paesaggio al chiacchierato “super violino” in stazione non corrisponde alla realtà. Tale Commissione, infatti, si è impegnata a lungo solo sulla discussione per l’applicazione dell’iter del procedimento amministrativo per cui ha chiesto fermo dei lavori in attesa dell’approfondimento legale. Il suo contributo, a termini di legge, alla fine non è stato ritenuto necessario.
Quindi non ha discusso, né approvato il luogo di collocazione dell’opera, né la sua qualità. Non ha dato, quindi il via libera al cosiddetto “super violino” in quanto questa opera è stata esonerata dalla valutazione della pratica che, per soggiacenza ai limiti di un vincolo monumentale (statua Garibaldi colà istallata, dopo accesissimo dibattito, nel 1908), era già stata sottoposta al vaglio dell’Istituto di livello superiore della Soprintendenza di Brescia) e, dopo l’approvazione di quest’ultima (27 gennaio 2016), non è rientrante nella valutazione di nostra competenza. Ringraziandola anticipatamente Per la Commissione Paesaggio Il presidente Massimo Terzi
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Cronaca
Sabato 24 Settembre 2016
Le banche si preparano alla rivoluzione
Cambia profondamente il loro ruolo. Intanto a Cremona le filiali e i dipendenti scendono di oltre il 10% in 4 anni. Ne parliamo con Danilo Piccioni (Fabi)
L
di Vanni Raineri
e recenti parole del Presidente del Consiglio Matteo Renzi hanno suscitato grande allarme nel mondo delle banche. Che la situazione non sia ideale è chiaro a tutti, ma sentire il premier dire che in 10 anni serve ridurre il personale nelle banche di 150mila unità (oggi siamo a quota 328mila) non è cosa da poco. Una sforbiciata di circa il 46% della forza lavoro del settore. Come se non bastasse, è di giovedì l’ammonimento di Draghi sulla presenza di troppe banche in Europa. In realtà è evidente a tutti come il numero di filiali e di dipendenti, in costante crescita fino ai primi anni della crisi, sia in picchiata. Nella tabella in pagina si evidenzia come in poco più di 4 anni, dal dicembre 2011 al marzo 2016, nella Provincia di Cremona gli sportelli bancari siano scesi da 292 a 261 (-10,6%) e i dipendenti da 1790 a 1533 (-14,4%). Facile pensare che le cause siano dovute alla concorrenza nel settore del credito e alla presenza di banche online che tagliano i costi fissi potendo offrire migliori condizioni (ma forse meno assistenza) al cliente. Ne parliamo con Danilo Piccioni (nella foto a destra), segretario coordinatore provinciale (la sede è in Corso Campi) di Fabi, Federazione Autonoma Bancari Italiani, che con i suoi quasi 100mila iscritti e le sue 97 sedi territoriali è il sindacato bancario più rappresentativo in Italia. Il numero delle filiali e dei dipendenti è in continuo calo, e Cremona ovviamente non fa eccezione. «Da parte delle banche c’è l’obiettivo di ridurre il numero di sportelli, mentre fino al 2008 accadeva il contrario, mentre in Europa si stava già procedendo a una riduzione. Il fatto è che la clientela sempre meno utilizza fisicamente la banca, e sempre più lo fa online. Ciò ha fatto sì che le banche si vedessero assottigliati i margini di guadagno, da qui la scelta di ridurre le filiali fisiche. E’ una questione di costi. Il che ha comportato
Dati Banca di Italia Provincia di Cremona
anche al forum si guarda al futuro
Dicembre 2011 Sportelli bancari Dipendenti bancari
n. 292 n. 1790
Marzo 2016 Sportelli bancari Dipendenti bancari
n. 261 n. 1533
trasferimenti e disagi per i dipendenti; certo meglio questo che perdere il posto di lavoro». Fatto sta che le frasi di Renzi hanno allarmato ancor più il settore. «Dopo ha detto di essere stato frainteso, però poteva risparmiarsela. Nel giro di 15 anni, a partire dal 2001, già 60mila bancari sono usciti col fondo esuberi, che consente di farlo in modo volontario a coloro cui mancano fino a 60 mesi alla pensione. Anche noi abbiamo avuto una sorta di esodati, ma grazie al fondo è stato possibile creare uno “scivolo”: parte della contribuzione la mette l’azienda, una piccola parte il lavoratore. Importante è il fattore della volontarietà: non esiste l’obbligo. Certo l’incentivo in passato era più allettante, ora si è abbassato. Sappiamo che tanti altri usciranno dal mercato del lavoro. Sono in corso accordi in tante banche, anche nella nostra provincia parecchi colleghi approfitteranno delle finestre in uscita. Credo che da qui al 2022, scadenza degli altri 10 anni del fondo esuberi, ci saranno altri 20mila lavoratori bancari che usciranno dal mercato del lavoro». E per chi ci vuole entrare? Il sogno di un posto in banca per gli studenti diventa una chimera? «Ci sono due problemi. Il primo è la professionalità e l’esperienza che si perdono. Il nostro sindacato ha redatto un rapporto tra l’aumento delle sofferenze (la cui responsabilità è in gran parte dei dirigenti) e la professionalità nel rapporto col cliente. I giovani devo-
no crescere. Le assunzioni sono soprattutto dei contratti a tempo determinato che vengono poi regolarizzati, posizioni lavorative che erano già interne alle banche. Quanto ai giovani che vogliono entrare, l’ottimismo ci vuole sempre. Finché ci saranno uscite volontarie ci sarà la possibilità di attuare il ricambio generazionale. Il numero complessivo si riduce, ma qualche spazio resta». Cambieranno le professionalità richieste. «Esatto. Ora le banche fanno cannibalismo, assumendo personale formatosi in altri istituti, da qui gli accordi di non concorrenza, e contratti privati che prevedono la non concorrenza futura sulla stessa piazza. Ci saranno sempre meno cassieri, e più filiali virtuali, si sta spingendo affinché anche gli anziani usino le procedure informatiche. I colleghi saranno sempre più votati alla consulenza». In futuro dunque ci saranno sempre più consulenti fuori sede, promotori finanziari dipendenti dalla banca? «Sì. Le banche spingono perché oltre al fisso sia prevista una provvigione, ma quello è il ruolo del promotore. Su questa proposta abbiamo dubbi, dovendo rispettare contratti e orari precisi». Quindi siete contrari alla provvigione? Ma così non si premia la qualità del lavoro. «Siamo contrari se questa figura la si vuole inserire nel settore del credito. Il dipendente che va dal cliente e offre i
prodotti della banca ha il patentino, ma la provvigione è estranea al contratto nazionale. Nel caso di un promotore che fatica a fatturare, gli si può cambiare mansione. Il superiore ha la possibilità di valutare i risultati e inserire il soggetto nella posizione più idonea». Questi promotori offrono solo i prodotti della banca, mentre ci sono concorrenti che operano liberamente. L’investitore non si sente più tutelato dagli ultimi? «Ci sono promotori vincolati dai prodotti della società, essendone dipendenti. E’ un ruolo che soddisfa la richiesta: prima il cliente veniva in banca e il colloquio durava pochi minuti, oggi il promotore va al suo domicilio su appuntamento e ha più tempo da dedicargli. Cambia nel contempo il ruolo della banca, ad esempio in merito alle successioni, alle locazioni, alle attività di commercialisti. E’ un nuovo modello di banca che anche il sindacato chiede, proponendo l’estensione dell’attività a nuovi spazi». Sta di fatto che il cittadino è disorientato, tra banche che offrono prodotti assicurativi, poste che non consegnano la posta ma offrono prodotti bancari e via dicendo. «Le polizze sono prodotti che da tempo ormai le banche offrono con professionalità, non è il caso delle poste che riducono il personale e i prodotti offerti. Le consulenze a pagamento sono anche questo, e i prodotti si possono confrontare anche grazie a internet. Sta poi al cittadino fare la scelta».
«Chiediamo un incontro in plenaria con Abi ai primi di ottobre per entrare nel merito della discussione di un codice etico contro le pressioni commerciali e per condividere una posizione comune da presentare al Governo». Questo l’appello lanciato da Lando Maria Sileoni, Segretario Generale della Fabi, intervenuto al Forum nazionale della Fisac Cgil giovedì a Roma, alla presenza del Segretario Generale della Fisac Cgil, Agostino Megale, e del Sottosegretario all’Economia Pierpaolo Baretta. Sileoni, durante il suo applaudito intervento, ha sottolineato che fino ad oggi in Italia le ristrutturazioni bancarie sono state gestite interamente da Abi e dalle Organizzazioni Sindacali, senza alcun aiuto del Governo, e che proprio la concertazione ha evitato i licenziamenti, a differenza di quanto successo nelle altre banche europee. «Bisogna continuare a produrre idee, a promuovere un nuovo modello di banca a sostegno dei lavoratori e del territorio che recuperi attività e professioni in precedenza esternalizzate, rimettendo al centro i dipendenti», ha auspicato il leader della Fabi. Poi Sileoni ha illustrato i quattro punti cardinali che dovranno guidare l’azione del sindacato unitariamente nel prossimo futuro: centralità del lavoratore, intangibilità del contratto nazionale, salvaguardia dei livelli occupazionali, mantenimento e difesa dell’area contrattuale e, dunque, contrasto alle esternalizzazioni. Proprio queste ultime alla lunga favoriscono, infatti, l’erosione dell’area contrattuale del credito. «La priorità di oggi è mantenere i livelli occupazionali ed evitare che i licenziamenti diventino strutturali», ha quindi concluso il Segretario Generale della Fabi. Ma i sindacati, ha poi puntualizzato, non dovranno cedere nemmeno su altri fronti e dovranno contrastare i tentativi di alcune banche di «far pagare i costi delle ristrutturazioni ai dipendenti e di destrutturare il Contratto Nazionale». Una linea del Piave che non dovrà essere oltrepassata nemmeno nel settore del Credito Cooperativo.
Cronaca
Sabato 24 Settembre 2016
Cremona per Ugo, omaggio a Tognazzi L
Giovedì la rassegna 2016 è stata presentata al Museo Civico Ala Ponzone. Col sindaco Galimberti era presente Ricky Tognazzi
a rassegna “Cremona per Ugo 2016” è stata presentata giovedì al Museo Civico Ala Ponzone di Cremona dal Sindaco Gianluca Galimberti, dall’Assessore alla Città vivibile e Rigenerazione urbana Barbara Manfredini e dai componenti del Comitato Tognazzi, alla presenza del figlio Riky Tognazzi. La serata è proseguita con la cena a buffet a cura della Caffetteria del Museo ed Enogastronomia Mazzini in collaborazione con “La Tognazza” e con la proiezione del film “Le grandi abbuffate”, prodotto da Fondazione Cineteca Italiana per la rassegna Cremona per Ugo. «L’anno scorso è stata una scommessa ritornare alla creatività di Ugo Tognazzi per riscoprire una creatività nuova - ha detto il Sindaco Galimberti -. Quest’an-
no è stata una scommessa ancora più grande perché un progetto culturale che genera cambiamento non è un evento a spot, ma un percorso costruito insieme e che continua nel tem-
po. Questo è Cremona per Ugo! Ringraziamo tutti quelli che hanno collaborato e in particolare la famiglia Tognazzi che è vicina a questo progetto che muove la coscienza della città».
La rassegna “Le grandi abbuffate” proseguirà il 15 e 16 ottobre con la Fest della Mostarda in piazza Roma, per continuare con “A cena con Ugo” dal 15 ottobre al 27 novembre, “Come se
fosse Antani” il 27 ottobre al Cinema Filo, l’inaugurazione dell’Archivio Tognazzi il 27 ottobre in collaborazione con l’Università di Pavia e per finire “Ciao Ugo” dal 19 al 27 novembre.
In 500 al Cinquecento cremonese: da tutta Italia alla mostra di Torriani La 500 sempre più diventa occasione di fare cultura e scoprire gli aspetti più peculiari del Paese. Spesso le vetture vengono chiamate per fare da corollario ad eventi di grande rilevanza e gli appassionati cinquecentisti hanno occasione di partecipare a manifestazioni da con un punto di vista speciale: a bordo della mitica 500. Domani, 25 settembre, i soci del Fiat 500 Club Italia parteciperanno al raduno “In 500 al ‘500 Cremonese”, organizzato nell’ambito della mostra internazionale dedicata a Janello Torriani. Già da tempo il Fiat Club della mitica 500 ha attivato collaborazioni con il sistema museale cremonese grazie al quale gli associati possono accedere a mostre e strutture a condizioni agevolate (http:// www.500clubitalia.it/convenzioni/9-convenzioni/2675-sistema-museale-citta-di-cremona). L’incontro delle vetture avverrà a partire dalle ore 8 in piazzale Largo Marinai d’Italia. Dopo il giro turistico alle 10.30 avrà luogo la visita guidata della mostra dedicata al genio del rinascimento Janello Torriani. Torriani è una delle figure più emblematiche dell’Europa rinascimentale, inventore di nomea universale che riuscì a coniugare l’esperienza del saper fare tecnico con una grande conoscenza teorica. Tra le sue invenzioni più importanti ricordiamo il Microcosmo, il primo orologio planetario a molla composto da 1800 pezzi.
Il Fiat 500 Club Italia, fondato a Garlenda nel 1984, dedicato alla 500 storica progettata da Dante Giacosa nel 1957, è il più grande Club di modello al mondo con i suoi 21.000 soci. I soci hanno superato quota 21.000 ed il trend è in continuo aumento. Il Club organizza ogni anno centinaia di raduni con gli appassionati di questo autentico mito italiano del quale circolano ancora oltre 400.000 esemplari. Il Club ha la sua sede principale a Garlenda ed un ufficio a Torino, sede del registro storico di modello. Fiore all’occhiello del Club è il Museo Multimediale
“Dante Giacosa” e Centro di Documentazione per l’Educazione Stradale, inaugurato nel 2007 e visitato da migliaia di persone. Il Club è impegnato tutto l’anno con i suoi fiduciari locali (quello di Cremona e provincia è il gussolese Sante Granelli) nell’organizzazione di incontri nelle più importanti città italiane (Torino, Firenze, Roma, Genova, Napoli, Bari e Palermo). Un particolare impegno viene posto nell’organizzazione del Meeting internazionale di Garlenda, che si svolge il primo weekend di luglio, e che vede la partecipazione di oltre 1000 equipaggi. Nel corso degli anni il Meeting di Garlenda è diventato un riferimento per gli appassionati di tutta Italia e non solo; nel corso del lungo weekend i cinquecentisti hanno modo di partecipare ad escursioni, incontri culturali, visitare le mostre ospitate al Museo, intrattenersi presso le principali attrazioni turistiche della riviera e molto altro ancora. I membri del Fiat 500 Club Italia, grazie alla collaborazione con la mostra Janello Torriani - Genio del Rinascimento, potranno partecipare ad una giornata con visita guidata alla città di Cremona e alla mostra presso il Museo del Violino. Janello Torriani sarà la guida per conoscere il panorama tecnico scientifico della sua epoca e per scoprire la Cremona del ‘500.
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ricollocati i due ercoli nella loggia
Dopo l’intervento di restauro condotto parte in laboratorio e parte sul posto, è stata riposizionata martedì la corona che sormonta lo stemma della città di Cremona e che fa parte del monumento scultoreo i “Due Ercoli”, collocato sotto la Loggia dei Militi. Il 2 maggio 2015, a seguito di un atto vandalico, la corona che sormonta lo stemma, collocato sotto la Loggia dei Militi in piazza del Comune, cadde a terra frantumandosi in vari pezzi. Il costo complessivo di 11.279,00 euro è stato sostenuto al 50% dallo sponsor privato. La corona che sormonta lo stemma della città di Cremona, del peso di ben 150 chili, è stata ricostruita in laboratorio e non in loco per la sicurezza dell’opera e per esigenze tecniche di restauro, in base al progetto e alla ricerca storico-artistica elaborati dal collaboratore del Comune Michele Bernardi. I pezzi più grandi sono stati assemblati con perni in acciaio e sono stati riattaccate le parti più piccole. Si è poi proceduto con l’intervento del fabbro che ha realizzato una struttura in acciaio per ancorare la corona al gruppo scultoreo. Avvenuta la ricollocazione della corona, l’intervento proseguirà nei prossimi giorni con le necessarie rifiniture e puliture, al termine delle quali, con una cerimonia di inaugurazione, la statua statua verrà così restituita alla città.
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Cronaca
Sabato 24 Settembre 2016
domani l’ingresso di don cavagnoli nella parrocchia di san francesco Anche in questo fine settimana è in agenda l’insediamento di uno dei nuovi parroci nominati nelle scorse settimane dal Vescovo. L’appuntamento è ancora a Cremona, questa volta nel quartiere Zaist dove oggi, sabato 24 settembre alle 18, il vescovo Antonio Napolioni presiederà la Messa di ingresso di don Gianni Cavagnoli, nuovo parroco della parrocchia di S. Francesco d’Assisi. La processione con i sacerdoti concelebranti prenderà le mosse dall’oratorio e, prima di fare ingresso in chiesa, sosterà come consueto sul sagrato della chiesa dove il nuovo parroco e il vescovo riceveranno il saluto del sindaco Gianluca Galimberti, che sarà affiancato dal consigliere comunale Sara Arcaini, residente in parrocchia. All’inizio della Messa, dopo il saluto liturgico da parte di mons. Napolioni, il nuovo vicario zonale, don Pierluigi Codazzi, darà lettura del decreto di nomina di don Cavagnoli che, al termine, aspergerà l’assemblea con l’acqua benedetta e incenserà la mensa eucaristica. Don Codazzi sarà presente alle Zaist con una doppia veste: non solo nuovo vicario zonale, ma anche parroco dell’Immacolata Concezione, al Maristella, parrocchia che, insieme a quella di S. Bernardo (presente il parroco don Giuliano Vezzosi), condivide con S. Francesco il percorso della pastorale giovanile, affidata a don Matteo Alberti, vicario di tutte e tre le parrocchie. Dopo l’aspersione da parte del parroco, Mattia Cabrini porgerà il saluto al vescovo e al nuovo parroco a nome dell’intera comunità parrocchiale. In questa occasione a don Cavagnoli sarà offerta in regalo una casula. Al termine dell’omelia, tenuta dal Vescovo, il nuovo parroco reciterà da solo la professione di fede (il Credo), segno che sarà lui il primo responsabile della diffusione e della difesa dei contenuti della fede nella comunità. Seguirà un festoso momento conviviale in oratorio e alle 21 in chiesa un concerto gospel di benvenuto. Don Giovanni (Gianni) Cavagnoli è nato a Trigolo nel 1950 ed è stato ordinato sacerdote il 22 giugno 1974.
Sicuri che l’e-book sia meglio del libro? La scuola prepara il futuro digitale. Matteo Chiari: «La carta resta fondamentale». Giovanna Signori: «Nel futuro gli zaini peseranno meno»
E
di Federico Pani
ra l’anno scorso e, tra fondi strutturali europei, MIUR e il decreto “La Buona Scuola”, si era arrivati a un miliardo di euro e rotti. Numeri non di poco conto per il lancio del “Piano Nazionale Scuola Digitale”, presentato da un’orgogliosa ministra Giannini. Lim (lavagne interattive multimediali), aule cablate, Wi-Fi a banda larga, supporti elettronici: anche se a macchia di leopardo, da un anno a questa parte, sembra che, anche grazie a questi fondi, la scuola italiana abbia dato una svolta alla didattica. Era ora: a detta di molti - governo in primis - il devided digitale nazionale col resto d’Europa era diventato insostenibile. In altre parole: lo scarto tra le competenze informatiche (alfabetizzazione digitale) dei ragazzi italiani e quelle dei loro omologhi stranieri andava colmato. Il piano di finanziamento guarda fino al 2020. C’è ancora tempo per capire se, e in che modo, questa svolta potrà incidere sulle future generazioni italiane. Sia nell’ambito della didattica, che in quello lavorativo. Nel frattempo, è lecito domandarsi: è utile portare software e hardware in dosi massicce nelle scuole italiane? Sarebbe sciocco rispondere di no. È chiaro che l’analfabetismo digitale sta diventando uno degli aspetti di maggiore preclusione nel mondo del lavoro. E non solo. Cionondimeno, dire addio ai libri di carta, perno della didattica tradizionale, potrebbe riservare qualche sorpresa. Matteo Chiari, cremonese, funzionario della casa editrice Zanichelli, è un esperto di libri di testo per le scuole. Il digitale non lo spaventa più di tanto, anzi: «Un cambiamento è sempre un’opportunità e questo vale per tutte le epoche. Non si può trascurare». Ma come ogni strumento, sostiene Chiari, può avere pro e contro. «Il digitale è pratico, questo è indubbio. E poi offre qualcosa che la carta non può dare: se un insegnante deve spiegare come funziona una cellula, faccio per dire, può farlo ricorrendo a un’immagine 3D. È d’impatto. Ed è naturale: l’immagi-
ne visiva è funzionale all’apprendimento». «Con ciò, alcuni studi ne hanno dato la conferma: studiare sul digitale, in certi casi, è più faticoso. La carta, in certi ambiti, è un passaggio obbligato. Pensate alla lettura concentrata: la carta resta fondamentale». Oltre all’aspetto della concentrazione, Chiari solleva un altro punto essenziale: «Ricordiamoci bene, poi, che non tutto ciò che passa su internet è corretto. Serve sviluppare strumenti critici. Solo un libro di testo tradizionale (in formato digitale o cartaceo) può darne». Dunque, digitale sì, ma con parsimonia e grande attenzione alla correttezza dei contenuti. Soprattutto quelli in rete. E con un occhio di riguardo per l’autorevolezza della carta. «Senza contare – prosegue Chiari – che i costi del cartaceo non sono così superiori a quelli del digitale. Un e-book di uno tra i normali libri di testo in catalogo costa un po’ più di 15 euro. La versio-
ne di carta, 20. E comunque, insieme a quella, l’e-book è sempre disponibile». «La novità riguarda perlopiù i docenti giovani. Ma l’opportunità è unica» – spiega il segretario regionale dello SNALS (Sindacato Nazionale Autonomo Lavoratori Scuola), Giovanna Signori. «Attraverso costi irrisori, la rete permette di attingere ad un sapere sconfinato. È inutile negarlo: questo è il futuro. Un futuro dove gli zaini dei ragazzi peseranno sempre meno. Per fortuna». Certo va fatta molta attenzione, e di questo anche Giovanna Signori è consapevole e cita fatti di cronaca molto recenti come il suicidio di Tiziana Cantone, vittima di un video a sfondo sessuale trafugato e diffuso sul web. «L’era digitale è una grossa opportunità anche per invertire il trend del dropout, di quei ragazzi cioè che, scoraggiati, abbandonano sempre più gli studi. Ma bisogna iniziare da subito. Il mondo digitale scatena una vivacità intellettuale che, soprattutto noi adulti, non riuscia-
mo neanche a immaginare». Giocare dunque sull’appeal delle nuove tecnologie, sulla dimestichezza che le nuove generazioni, a contatto con queste, sviluppano molto naturalmente. «Tutto questo a patto di avere e di sfruttare nel modo giusto i finanziamenti destinati alla scuola. Senza di quelli c’è veramente poco da fare» - conclude Signori. Resta il dubbio: abbandonare del tutto la carta è un bene? Intuitivamente, no. Forse, la soluzione più auspicabile è, come sostiene ancora Chiari, che i libri cartacei restino il «filo d’Arianna» del percorso formativo. Che tra i due supporti si instauri un rapporto all’insegna di una convergenza virtuosa (l’autorevolezza della carta, la sconfinata agilità del digitale). «Non sperate di liberarvi dei libri», titolava un pamphlet di Umberto Eco. Potremmo leggerlo, per capirci di più qualcosa. O, almeno, scaricarci l’e-book.
Cronaca
Sabato 24 Settembre 2016
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Un sì che attendiamo da 33 anni
Intervista al senatore cremonese Luciano Pizzetti, Sottosegretario del Ministero delle Riforme Costituzionali, sui contenuti del referendum
«La prima Bicamerale è del 1983. Ogni volta emerge un motivo per far fallire il tentativo, e così il sistema non si autoriforma»
E’
di Vanni Raineri
un periodo decisamente impegnativo questo per Luciano Pizzetti, il senatore cremonese Sottosegretario del Ministero delle Riforme Costituzionali e dei Rapporti col Parlamento. Occupa quel ruolo da oltre due anni e mezzo, ma, a due mesi circa dal referendum, quel “Riforme Costituzionali” fa capire quanto delicato sia oggi il suo ruolo. In questo periodo sta battendo a tappeto il nord Italia per sostenere la bontà del progetto di riforma che passerà al vaglio degli italiani tra fine novembre e inizio dicembre (la data deve ancora essere ufficializzata). Solo a Cremona ha partecipato a diversi dibattiti sul referendum, dall’incontro del 14 luglio con Galimberti a quello del 26 agosto, e poi il 2 settembre col professor Paolo Sabbioni e il più recente del 18 settembre, domenica scorsa, il confronto con l’onorevole del M5S Danilo Toninelli, schierato per il no. Un bel tour de force, senatore. «Sono in giro per l’Italia per l’impegno sul referendum, solo questa settimana ho partecipato a dibattiti a Ravenna, a Milano e a Lodi. Diciamo che è un grosso impegno, che si affianca ovviamente all’attività di governo durante la giornata». Allora, questa settimana c’è stato il nuovo scontro in Parlamento sull’Italicum. La minoranza Pd chiede una correzione della legge elettorale prima del voto referendario. Non è proprio possibile arrivare a un accordo? «Solo alcuni sostengono questa tesi. Questa vicenda del combinato disposto (due norme che si integrano a vicenda, riferito a riforma Costituzionale e legge elettorale, ndr) è un’invenzione, che non trova ragion d’essere nella strutturazione della riforma, che è costruita per salvaguardare il sistema anche in presenza di quel sistema elettorale. Col Porcellum piuttosto c’era squilibrio, in quanto consentiva una maggioranza parlamentare e nel contempo l’elezione del Presidente della Repubblica, alla quarta votazione, con maggioranza assoluta. Questa riforma impedisce che una maggioranza elegga il Capo dello Stato, in quanto serviranno i tre quinti dei voti, quindi è sempre necessario il concorso della minoranza. Nessuna maggioranza potrà da sola stabilire gli alti livelli della garanzia repubblicana, e ciò accade anche per il Csm. In più, si impone che una minoranza possa interessare la Corte Costituzionale per vagliare se la legge elettorale risponda o meno alla Costituzione». Sta di fatto che un accordo sulla legge elettorale potrebbe facilitare l'iter della riforma. «L’attuale Costituzione genera contrappesi sbilanciati, la riforma li rimodella e rigenera. Poi si discuta pure delle legge elettorale, che però è altra cosa. Mettere assieme governabilità e rappresentanza è il punto delicato». Come in ogni legge elettorale. «Quella attuale pone l’accento maggiormente sul fronte della stabilità a danno della rappresentanza. Chi punta su questa, costringe a governi di coalizione, senza che si sviluppino alternanze. Serve essere onesti davanti ai cittadini, nessuna legge elettorale è perfetta, certo alcune lo sono
meno. Sta di fatto che tra Italicum e riforma non c’è alcuna connessione, sono cose diverse. Dal canto nostro abbiamo già dato la nostra disponibilità a rivederla, intanto vediamo cosa deciderà la Corte Costituzionale. Prima del referendum entrare nel merito è praticamente impossibile. Le stesse Forza Italia e Lega Nord dicono di non volersi sedere al tavolo prima del referendum. Non vogliamo rendere permanenti le condizioni odierne, cioè la collaborazione con forze di centro-destra». In una recente intervista al Corriere, lei si è detto disposto a modificare l’Italicum. Per tanti è solo un dietrofront strategico scaturito dalle vittorie ai ballottaggi del M5S. «Non è così. Intanto rifiuto l’impostazione alla Napolitano (l’ex presidente della Repubblica aveva preso posizione contro il ballottaggio proprio in presenza di tre forze di pari peso, ndr): una legge elettorale non può essere fatta per favorire qualcuno o contrastare altri. Non parlo di rischi che vinca questo o quello, saranno i cittadini a deciderlo. D’altra parte le esperienze del M5S al governo delle città sono lì da vedere. Dico un’altra cosa: si può introdurre un modello francese uninominale a doppio turno o intervenire portando al ballottaggio non solo i primi due ma tutti coloro che superino una certa soglia; così si sviluppa un confronto libero e il ballottaggio decide chi ha diritto al premio per la governabilità. Si può intervenire anche sulla dinamica delle pluricandidature. Questo però, ripeto, è un tema non connesso alla riforma. Quando è stato introdotto il Mattarellum, mica si è cambiata la Costituzione». Perché non avete previsto subito lo spacchettamento? «Non era fattibile. Anche nel 2006 (devolution, ndr) si procedette con un quesito unico. Poi la riforma è stata votata in un unico pacchetto dal Parlamento, quindi è giusto che accada lo stesso coi cittadini. Anche molti costituzionalisti ritengono queala strada impraticabile. In teoria si sarebbe potuto isolare le questioni relative al Cnel e alle Province, ma gli altri temi erano legati uno con l’altro, un voto disgiunto avrebbe provocato grossi problemi. Inoltre nella natura costituzionale dell’art. 138 il tema non è mai esistito».
«Questa riforma garantisce che nessuna forza decida tutto»
Ha sottolineato che la riforma parte da lontano, un decennio fa, e con il via libera di Forza Italia. «Se andiamo alla prima Bicamerale, molto più indietro, della seconda parte della Costituzione stiamo discutendo dal 1983. Sono passati 33 anni: Gesù ha fatto in tempo a morire e a risorgere. Ogni volta emerge un motivo per farla fallire e così il sistema non si autoriforma. Oggi finalmente il Parlamento ha approvato senza far saltare tutto l’impianto come accaduto in passato; il popolo sa che la riforma trae origine da tutto il lavoro fatto in passato, certo diverso rispetto alla Bicamerale D’Alema e alla proposta Berlusconi. Con la teoria del “sì ma non così” non si fa nulla. Credo sia una buona riforma». Il problema è la personalizzazione, si rischia di votare pro o contro i politici. E si dovrebbe riuscire a portare il dibattito sul semplice confronto tra il quadro com’è oggi e come diventerebbe in caso di voto favorevole. «Tra l'altro segnalo che questa riforma è stata votata ben oltre i confini della maggioranza di governo. La legge elettorale, con Calderoli relatore, fu votata da Forza Italia, poi si è rotto il clima
di collaborazione ed è saltato tutto, ma il contenuto è largamente condiviso. Il futuro di Renzi dipenderà dalle scelte dei cittadini, non dalla riforma costituzionale». Emergono perplessità sulla composizione del futuro Senato: incertezza sulla nomina, timore che prevalgano i partiti e non i territori, permanenza dell’immunità… «Non è così. Il Senato sarà composto da 100 persone, di cui 74 rappresentanti delle Regioni, 21 dei Comuni e 5 nominati dal Presidente della Repubblica e che scadranno con lui. Nella norma transitoria si prevede che i senatori siano eletti sulla base del meccanismo proporzionale rispetto alle rappresentanze dei diversi consigli regionali. In fase definitiva, a riforma approvata, la legge elettorale dovrà prevedere che i cittadini indichino anche chi farà il senatore. E’ semplicissimo. Ci si chiede poi come possa fare un sindaco a fare anche il senatore, ma in Germania ciò accade nel Bundesrat, in Francia nel Senato francese, perché non dovrebbe accadere da noi? Stessa cosa per i presidenti delle regioni. Noi abbiamo lavorato su cose che già funzionano in altri paesi, razionalizzando e rendendo efficiente il sistema, e allentando la distanza
«Sul Senato è tutto chiaro, gli eletti saranno scelti dai cittadini»
tra istituzioni e popolo, per uscire dalla crisi del sistema democratico». La questione immunità. «Questo è un istituto che esiste in tutti i paesi democratici del mondo, che hanno come presupposti il voto segreto, l’assenza di vincoli di mandato e l’immunità. Questa in Italia è stata profondamente riformata. Se io per strada ammazzo uno, nella flagranza di reato, mica ho l’immunità. E in caso di condanna non ho immunità. L’unico vincolo è che nell’esercizio del mandato non si può essere arrestati nel corso delle indagini senza l’autorizzazione del Parlamento, per evitare che la magistratura possa incidere sulle scelte politiche e non alterare il Parlamento nella sua composizione. Poi c’è stata la Legge Severino che dispone la decadenza, come nel caso di Berlusconi. Insomma, tempo fa il quadro era diverso rispetto a oggi, l’argomento viene usato come strumento propagandistico mentendo agli italiani, uscendo dal merito della questione. Chi vuole mandare a casa Renzi lo faccia col voto politico». Veniamo alle competenze che vengono tolte alle regioni a favore dello Stato. E’ cambiato il clima rispetto alle istanze di autonomia di qualche anno fa. «La mia esperienza dimostra quanto sia sensibile al tema, avendoci lavorato con la Regione Lombardia. Ma bisogna ammettere che il titolo V non ha funzionato. Se le regioni lo usano per confliggere con lo Stato crea problemi, ed è ciò che è accaduto. Nel conflitto di attribuzione ci si è rivolti spesso alla Corte Costituzionale, che in gran parte dei casi ha dato torto alle regioni. In pratica si sono recepiti i provvedimenti della Corte. Ma mentre togliamo competenze alle regioni, nello stesso tempo le introduciamo nel Senato, che legifera sull’ordinamento degli enti territoriali e sul modello costituzionale, e ha il compito di raccordare i comuni con lo Stato e con l’Europa. Si chiariscono le funzioni dirette delle regioni, e inoltre si stabilisce che le regioni che non generino disavanzo possono avviare trattative con lo Stato per l’attribuzione della funzione legislativa per svolgere ulteriori funzioni. Quindi non si tratta di una sottrazione, ma di una riformulazione sulla base dell’esperienza maturata. Inoltre, l’eliminazione del bicameralismo
genera un risparmio non solo per la riduzione del numero dei parlamentari, ma per la fine della “navetta” tra le due camere delle leggi con interventi di lobbies e altro. Ma vorrei aggiungere le novità sui referendum» Quello è un punto a favore del riforma, con lei andavo sui punti più criticati. «Ma con la riforma si interviene sulla democrazia diretta, con leggi di iniziativa popolare con cui il cittadino concorre all’azione legislativa. Questo è un fatto nuovo. E poi si introduce il referendum propositivo e di indirizzo, e viene facilitato il referendum abrogativo con l’abrogazione del quorum del 50% dei voti da raggiungere: sarà più difficile giocare sull'astensione». Anche qui una critica: le firme raccolte saliranno da 500mila a 800mila. «Sì, ma non abbiamo più 46 milioni di abitanti, siamo in 60 milioni. Se il tema è sentito, non deve temere le firme. Il combinato della legge di iniziativa popolare e il referendum col quorum che si abbassa costituisce per il cittadino un salto in avanti notevole». Prendiamo spunto dall’abolizione delle province per parlare della difficoltà di realizzare le aree vaste e soprattutto le unioni dei comuni. Ci sono litigi tra città che si contendono il capoluogo e più in basso comuni che cambiano unione a seconda delle esigenze contingenti e degli equilibri politici. Lei, che proviene proprio da un piccolo comune come Ca’ d’Andrea, cosa risponde agli amministratori che dicono che il cambiamento può essere imposto solo dall’alto? «Se passerà la riforma Delrio si procederà al superamento delle province; le aree vaste diventeranno agenzie dirette governate dai sindaci per gestire alcuni servizi di rete. Lo spostamento dei comuni nelle unioni sarà impedito. Tutti i comuni dovranno entrare in unione con un altro, e mettere assieme almeno tre funzioni fondamentali, tra cui il bilancio. Questo genererà non tanto una riduzione di costi ma l’efficientamento del sistema. I comuni devono essere confinanti, gestire davvero le funzioni, le unioni saranno certificate quindi soggetti strutturali di primo livello, non potranno dipendere da chi governa, Insomma, i sindaci dovranno mettersi d’accordo. L’obiettivo però non è la fusione. Importante è che il mio comune entri in unione. Se i 300 cittadini rimasti di Ca’ d’Andrea, dove ormai hanno chiuso tutti i negozi, vogliono avere il nome del paese sulla carta d’identità, che mi importa? Importante è la gestione dei servizi. La fusione avverrà se le cose funzioneranno bene, ma la priorità è l’unione. Accade come per le province, prima tutti erano d’accordo sula soppressione, fino a quando si toccano gli aspetti identitari. A me interessano quelli funzionali». Ad esempio il leghista Fava invita i mantovani a votare no al referendum per non spostare il capoluogo dell’area vasta a Cremona. «La verità è che dice una grande bugia. E’ un grande millantatore, nessuna norma entra nella dinamica delle aree vaste e dei capoluoghi. Dica piuttosto cosa intende fare lui. Lo Stato attribuisce funzioni, ma perimetrare è compito della Regione, Dica lui, da assessore regionale, cosa vuole fare».
«Alle Regioni togliamo funzioni, ma quelle virtuose saranno premiate»
Luciano Pizzetti, in alto col ministro Maria Elena Boschi
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Rubrica
Sabato 24 Settembre 2016
Quell’intervista di dodici anni fa Intervistai l’ex alpino ed ex internato Pietro Bruzzi più di dodici anni fa (nel 2004) per un giornale che da diversi anni non esiste più. L’intervista fu pubblicata solo parzialmente, ed è quindi in buona parte inedita. Proprio quest’anno Pietro Bruzzi è scomparso. Negli anni precedenti il proprio naturale decesso, l’ex alpino era rimasto lucidissimo, ma aveva perso i suoi preziosissimi ricordi a causa
dell’età avanzata (era nato a Groppallo, a 1.000 metri sull’Appennino di Piacenza, dove ha sempre risieduto, nel 1919). Si rendeva conto della perdita, ma l’aveva presa bene. Di me si ricordava perfettamente, aveva conservato l’articolo che avevo fatto su di lui e mi diceva sempre che ormai ero per lui come un figlio. La vicenda di Pietro Bruzzi, quell’8 settembre 1943, si intrecciò con quella della famiglia Farinacci, in quanto il suo comandante di battaglione era Armando Farinacci, fratello del ras
di Cremona Roberto. L’intervista era cominciata in modo burrascoso. Bruzzi era molto offeso con un quotidiano che, mi disse, nel 2001 aveva intervistato “un ex alpino di Bettola, che ha accusato il mio battaglione di aver collaborato con i nazisti l’8 settembre 1943. Per me è stata uno schiaffo terribile. Non è vero, e vorrei raccontarle la verità. Io, a quell’alpino, ho anche telefonato per lamentarmi. Ho rischiato la pelle, io!”. (continua sotto)
Ci dissero di sparare ai tedeschi. Lì capimmo L’esercito italiano lasciato in balia dei tedeschi dal re e da Badoglio . 4ª puntata
di Paolo A. Dossena
C’
ominciamo proprio d a l l ’ 8 s e t t e m b re 1943: il Re e Badoglio hanno improvvisamente annunciato di aver rotto l’alleanza con Hitler, sono scappati chissà dove e hanno lasciato l’esercito senza ordini. «E’ proprio così. Ma se lo immagini lei, avere 20 anni, essere spedito a combattere nei Balcani, e poi essere abbandonato lì, da soli, senza ordini, senza capire se i tedeschi fossero ancora amici oppure no!». Qual era la sua unità? «Ero nella divisione alpina Taurinense, 3° reggimento, battaglione Exilles. La divisione Taurinense era di stanza in Montenegro, in quel periodo. In particolare, il battaglione Exilles era concentrato nel Montenegro settentrionale, nella zona tra Visegrad (Bosnia orientale), e Priboj (Serbia). La maggior parte della guerra, nei Balcani, l’abbiamo fatta a Visegrad. Guardi sull’atlante, la vede? Visegrad è sulla Drina, a est di Sarajevo, al confine con la Serbia. C’è un bel libro su Visegrad: “Il ponte sulla Drina” di Andric. Quel libro una volta l’ho prestato, ma me l’hanno rovinato versandoci su l’inchiostro. Ma io l’ho ricomprato. E’ bellissimo. Comunque, nel battaglione c’eravamo in una ventina di
La testimonianza di Pietro Bruzzi: «Fummo abbandonati nei Balcani, poteva finire come a Cefalonia»
groppallini, il nostro comandante era il tenente colonnello Armando Farinacci, fratello del gerarca di Cremona Roberto. L’8 settembre non si capiva niente, si aspettava. Il Re è scappato, e ci ha lasciato lì, ah!, ma è una cosa incredibile! Era un disastro! Eppure non ero mica di primo pelo, con la Taurinense avevo fatto la campagna di Francia e un anno di guerra nei Balcani! A 12 anni ero già dovuto emigrare da Groppallo verso la pianura, ero andato a lavorare a Stradella!». Nel 1943 un terzo dell’esercito italiano era concentrato nei Balcani come truppa d’occupazione, dalla Slovenia alla Grecia. Come tutti gli altri, anche gli alpini della Taurinense si spinsero verso il mare Adriatico, sperando di trovare una nave per poter tornare in Italia. Ma in Albania solo la divisione Brennero riuscì a reimbarcarsi. In Montenegro le divisioni Taurinense e Venezia non ci riuscirono. «Proprio così, anche noi ci siamo avviati verso il mare. Siamo partiti a piedi e con i muli l’8 settembre, e abbiamo camminato una settimana senza mai combattere, i tedeschi erano sbandati anche loro». Dei 22.000 alpini concentrati nei Balcani nel 1943, ne sono
tornati a casa solo 3.800, purtroppo. «Un disastro. Ci siamo fermati su una collina e abbiamo visto passare i tedeschi, l’ufficiale ci ha ordinato di puntare i fucili e i pezzi d’artiglieria verso di loro. Ma non ci hanno visto e sono passati. Però quella è stata la svolta: noi della truppa ci siamo accorti che le cose andavano male. Abbiamo cominciato a capire che qualcosa non andava». Marciavate verso sud. «Seguivamo il corso della Drina. Poi abbiamo passato Pljevlja, e siamo scesi verso le Bocche di Cattaro». L’8 settembre aveva colto il grosso della divisione Taurinense proprio alle Bocche di Cattaro (Boka Kotorska), un golfo della Dalmazia sul mare Adriatico, una profonda insenatura appartenente al Montenegro. «Io ero radiotelegrafista, avevamo ricevuto l’ordine di liberare Cattaro, dove i tedeschi non mollavano». Avevamo camminato una settimana senza sparare un colpo, quando all’alba del 15 scendiamo da una collina, in un vigneto tra uva, fichi e frutta. Non ci sembrava vero! Avevamo una fame spaventosa, ci siamo messi a mangiare la frutta. Quel vigneto era nella pianura di Caste-
In alto tombe dei caduti alpini uccisi in un combattimento con i serbi. A sinistra Pietro Bruzzi (il primo a sinistra) con due alpini. Sotto, da sinistra, un ponte bosniaco, collaboratori montenegrini degli alpini davanti ai cadaveri di partigiani serbi e musulmane bosniache (foto tutte tratte dall’album di Pietro Bruzzi, che si riferiscono ai luoghi in cui ha combattuto)
lnuovo, ormai eravamo vicinissimi al mare. A quel punto sono arrivate delle cannonate dal mare: eravamo contenti, credevamo che fossero gli anglo-americani. Invece erano i tedeschi. A mezzogiorno veniamo a sapere che bisognava attaccare un forte tedesco sul golfo, perché la fanteria stava tornando indietro.
Avevano fallito l’attacco. Noi eravamo ancora a Castelnuovo, dove scorrevano olio e vino per le strade. Bisognava prendere le Bocche di Cattaro, perché le truppe italiane concentrate nella zona dovevano scappare in Italia. Da Castelnuovo siamo saliti su una collina, oltre la quale
c’era il fortino dei tedeschi e il golfo. Il fortino era giù in fondo, sul versante opposto della collina, vicino al mare. Quel forte era la porta che controllava le Bocche. Noi dovevamo prendere il fortino che difendeva le bocche. Abbiamo combattuto tutto il giorno, fino a sera. Ormai faceva quasi buio e si vedeva una bandiera bianca sventolata dai tedeschi. I nostri sono entrati nel forte, ma di tedeschi non ce n’era più. “Sono scappati su una barchetta”, almeno così abbiamo pensato, perché il forte era vicino al mare. Abbiamo liberato il porto, ma potevamo fare la fine di quelli di Cefalonia, che li hanno uccisi tutti». I presidi che resistono, come quello della divisione Acqui a Cefalonia, un’isola greca, sono sterminati fino all’ultimo uomo con fucilazioni di massa (5.000 fucilati solo a Cefalonia). Chi resiste è infatti trattato come un ribelle, e se catturato fucilato, come ordinato da Hitler. «Sì! Noi avevamo paura di fare quella fine! E poi ci hanno accusato di collaborare! Ma guardi! Ma guardi! Abbiamo liberato il porto! Abbiamo liberato le Bocche! Ecco invece cosa è successo. Farinacci mandò un telegramma: “le Bocche sono libere”. Il generale ha risposto: “Io vado in Italia”». (Fine della quarta puntata, la quinta sarà pubblicata sabato 1 ottobre)
Cronaca
Sabato 24 Settembre 2016
Controllo di vicinato, incontro sulla sicurezza al quartiere Maristella Giovedì 29 alle ore 21 presso la sede del comitato del quartiere Maristella, via Corazzini, si svolgerà il “controllo di vicinato”, un incontro formativo promosso dal co-
mitato di Quartiere 7 e dal Comando della polizia locale di Cremona. La sicurezza è un bene comune. La solidarietà tra cittadini può contribuire a promuovere la sicu-
rezza del territorio e creare coesione sociale attraverso buoni rapporti di vicinato. Interverranno all’incontro Giovanni Cavallieri, presidente del quartiere Maristella, il vi-
ce-comandante della polizia locale Roberto Ferrari accompagnato da Giorgio Bodini e dagli agenti del quartiere Corrado Gerevini e Diego Borghigiani. Visto il susse-
guirsi di furti in questa zona è sicuramente un appuntamento da non perdere per i cittadini che potranno porre varie domande e fare richieste. Massimo Malfatto
In Italia il record di giovani fumatori Indagine in alcuni istituti superiori cremonesi, il 60,4% ha già provato a fumare I
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“code in festa” con giancadog il 9 ottobre
Una ricerca dimostra un consumo di sigarette fra gli adolescenti del nostro Paese più elevato che in ogni altra nazione europea
di Simona Raboni
n Italia gli adolescenti fumano più che in tutto il resto d’Europa. Lo sconvolgente dato emerge da una ricerca condotta nelle scuole di 35 Paesi, tra gli studenti di età variabile tra i 15 e i 16 anni nel 2015. Nella media i fumatori sono il 21%, ma l’Italia si discosta notevolmente dalla media, spiccando con un 37% di fumatori giovanissimi. L’indagine di Espad mette in luce una situazione alquanto preoccupante, soprattutto dal punto di vista sanitario. Un problema che del resto tocca anche Cremona, dove sempre secondo Espad-Italia in alcuni istituti superiori il 60,4% degli studenti ha provato a fumare sigarette almeno una volta. Sono invece il 24,2% quelli che hanno fumato quotidianamente almeno una sigaretta. L’Italia è seguita da Bulgaria e Croazia (33%), mentre Islanda (6%) e Norvegia (10%) hanno le percentuali più basse. Anche sull’età il nostro Paese si distingue rispetto al resto d’Europa. Se nei 35 Paesi europei la percentuale di coloro che lo fanno prima dei 13 anni è ampiamente scesa, Cipro, Francia, Italia e Romania rappresentano un’eccezione. In Italia il 21% degli studenti ha fumato sigarette nell’ultimo mese prima dell’intervista, quasi il doppio della media dei 35 Paesi (12%). Lo stesso è avvenuto in Bulgaria (25%) e Croazia (23%). Anche il fenomeno della cannabis in Italia è molto diffuso tra gli adolescenti, anche se in questo dato è la Repubblica Ceca a primeggiare, con il 37%. Guardando ad esempio a
quanti hanno consumato cannabis “negli ultimi trenta giorni”, vediamo che la media nei 35 Paesi è del 7%, mentre in Francia è del 17%, in Italia del 15% e nella Repubblica Ceca del 13%. Secondo gli esperti, “l’abitudine al fumo (tabagismo) rappresenta uno dei più grandi problemi di sanità pubblica a livello mondiale ed è uno dei maggiori fattori di rischio nello sviluppo di patologie neoplastiche, cardiovascolari e respiratorie. Secondo i dati dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) il fumo di tabacco rappresenta la seconda causa di morte nel mondo e la principale causa di morte evitabile”. L’Oms calcola che quasi 6 milioni di persone perdono la vita ogni anno per i danni da tabagismo, fra le vittime oltre 600.000 sono non fumatori
esposti al fumo passivo. “Il fumo uccide una persona ogni sei secondi ed è a tutti gli effetti un’epidemia fra le peggiori mai affrontate a livello globale” evidenziano ancora gli esperti, secondo cui “il totale dei decessi entro il 2030 potrebbe raggiungere quota 8 milioni all’anno e si stima che nel XXI secolo il tabagismo avrà causato fino a un miliardo di morti”. Si stima che siano attribuibili al fumo di tabacco in Italia dalle 70.000 alle 83.000 morti l’anno. Oltre il 25% di questi decessi è compreso tra i 35 ed i 65 anni di età e secondo il Rapporto fumo 2015, realizzato in collaborazione con la Doxa dall’Osservatorio Fumo, Alcol e Droga dell’Istituto superiore di sanità, in Italia fumano circa 10,9 milioni di persone, di cui il 25,4%maschi e 18,9% femmine. Il
consumo medio di sigarette al giorno si conferma intorno alle 13 unità. Oltre il 75% di fumatori consuma più di 10 sigarette al giorno. Il fumo non è responsabile solo del tumore del polmone, ma rappresenta anche il principale fattore di rischio per le malattie respiratorie non neoplastiche, fra cui la Broncopneumopatia cronica ostruttiva (Bpco) ed è uno dei più importanti fattori di rischio cardiovascolare: un fumatore ha un rischio di mortalità, a causa di una coronaropatia, superiore da 3 a 5 volte rispetto a un non fumatore. Un individuo che fuma per tutta la vita ha il 50% di probabilità di morire per una patologia direttamente correlata al fumo e la sua vita potrebbe non superare un’età compresa tra i 45 e i 54 anni.
Il Parco Asia aprirà nuovamente i cancelli a “Code in Festa”. Sarà una giornata dedicata alle tutti, alle famiglie e ai bambini , ma in particolare ai nostri amici a 4 zampe. L’evento si svolgerà il 9 ottobre dalle 10 alle 19 e già dal mattino i proprietari di cuccioli, cani adulti e/o cani con problemi comportamentali e non, potranno consultare gratuitamente gli esperti educatori di Asd Giancadog Cremona i quali, unitamente ai veterinari, offriranno il loro servizio gratuito per aiutarare a risolvere i problemi dei nostri amici a quattro zampe. Alle ore 10 si apriranno inoltre le iscrizioni alla Rassegna Cinofila amatoriale che vedrà protagonisti tutti i cani di razza (cuccioli e adulti) e i meticci con una particolare sezione dedicata al Flat Coated Retriever (chiusura iscrizioni ore 14). Alle ore 15.30 circa inizierà la sfilata con i giudizi dei cani di razza: giudici esperti nel settore e non solo daranno un giudizio sul cane. A seguire, la gara di bellezza e simpatia dedicata ai meticci (iscrizioni sempre dalle ore 10 alle ore 14). Spettacolo nello spettacolo sarà lo Speciale Flat Coated Retriever. Per tutta la giornata, musica, intrattenimenti, area bimbi, espositori, creativi ed hobbisti. Per i più golosi sarà allestito un punto ristoro. La giornata si concluderà con il “Best in Show” e premiazioni ricche di sorprese. A tutti i partecipanti verrà rilasciato un attestato di partecipazione e gadgets; ricchi premi invece ai vincitori. L’ingresso all’evento è a offerta libera. Parte del ricavato verrà devoluto a favore di Kiwanis Monteverdi Cremona per il completamento del progetto “un'altalena per tutti”. Per maggiori informazioni, pre-iscrizioni e altro, visitare la pagina dell’evento Facebook “Code in Festa” oppure telefonare al numero 340/1040740, o scrivere a asdgiancadog@gmail.com. Giuseppe Martelli
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Lettere & Opinioni
Sabato 24 Settembre 2016
polemica olimpica
A differenza del sindaco Raggi, Malagò non lo ha eletto il popolo Signor direttore, io non capisco: con tutti i problemi che abbiamo in Italia, la priorità assoluta sembra essere quella delle Olimpiadi. Di cosa si meraviglia e lamenta il numero uno del Coni, Malagò, che parla di populismo e di demagogia (parole spesso tirate in ballo quando non si hanno risposte concrete). In fin dei conti il sindaco di Roma non ha mai nascosto la propria contrarietà alle Olimpiadi in campagna elettorale e, nonostante ciò, è stata comunque eletta dal popolo romano. Ed ora sta dimostrando coerenza al proprio programma. Da chi è stato eletto il numero uno del Coni? Certo non dal popolo ed ecco l’ennesimo atto di arroganza di certi personaggi che si arrogano (da qui arroganza) il diritto di intervenire nella vita democratica di un Paese, cercando di imporre la propria volontà. Messi lì da certi politici compiacenti, che vedono in questa operazione, in questi appalti, l’ennesima occasione per arricchirsi. E’ successo anche in Lombardia, nonostante “l’occhio vigile” della Lega di Maroni, a Milano durante l’Expo, con infiltrazioni mafiose. Ed intanto vogliono farci dimenticare le vere priorità: disoccupazione ed immigrazione clandestina. E’ già successo con le unioni civili, in cui sembrava che tutti i mali dell’Italia dipendessero da questa legge, ed ora ci riprovano con i giochi olimpici. Questo succedeva già duemila anni fa, al tempo degli imperatori romani! Massimo Pelizzoni Gussola *** economia
Il perseverare su strade sbagliate è diabolico e Draghi lo sa bene Egregio direttore, ancora una volta il presidente della Bce, Mario Draghi ha lasciato invariati i tassi di interesse di riferimento, confermando il costo del denaro a zero, al minimo di tutti i tempi in vigore da marzo 2016, mentre il tasso sui depositi marginali resta a -0,4% e quello sui prestiti marginali a 0,25%. Tutti gli indicatori economici Ue ed internazionali, certificano il totale fallimento delle politiche monetarie di Draghi e della Bce - l’indici delle Borse nordamericane lo confermano ormai da mesi - che oltre ad aver provocato la più grave recessione della storia condita da sfiducia, austerità, peggioramento delle condizioni di vita e deflazione ed avanzamento della destra in UE, ha innescato un rifiuto popolare nell’Europa delle oligarchie, burocrazie e cleptocrazie finanziarie e della Troika, come dimostra la vittoria della Brexit con uscita degli inglesi dalla gabbia UE, che loro hanno contribuito a creare e mantenere. Il perseverare su strade sbagliate è diabolico e Draghi e la Bce, mentre crolla la fiducia nell’Europa dei banchieri e nella funzione salvifica della finanza, non può continuare a difendere una politica monetaria sbagliata, quella di acquistare titoli di Stato e dare fondi alle banche, come ha fatto fino a oggi e mantenendo i tassi ai livelli attuali o più bassi per lungo tempo. Draghi dovrebbe prendere atto, che il piano di acquisto di titoli pubblici e privati da 80 miliardi al mese (il Quantitative easing), che continuerà fino al marzo 2017 fino a che il Consiglio direttivo non vede un aggiustamento nel percorso dell’inflazione compatibile con un ritorno verso l’obiettivo, di poco sotto il 2% annuo, non ha raggiunto gli obiettivi sperati, anzi è fallito con la modesta ripresa economica ostacolata dalle prospettive deboli dei mercati emergenti. Una cosa è positiva: la deflazione porta alla diminuzione dei prezzi su tanti prodotti che fanno bene ai portafogli dei più
Per dire la vostra, scrivete a: lettere@ilpiccologiornale.it • redazione@ilpiccologiornale.it indigenti. Le alchimie della Bce, che ha alzato le stime del Pil dell’Eurozona nel 2016 a 1,6% (da 1,4%), mentre per il 2017 conferma la crescita a 1,7%, mentre è stata limata a 1,7% da 1,8% precedente la previsione sul Pil per il 2018, con «la prospettiva dell’inflazione rivista leggermente più in alto per riflettere i leggeri aumenti del prezzo del petrolio a + 0,2% per il 2016 (in precedenza stimata allo 0,1%), 1,3% per il 2017, 1,7% per il 2018, non bastano più. Se Draghi e Bce, che hanno la grande responsabilità di evitare la rottura del modello Europa, vogliono dare un segnale positivo, hanno l’obbligo di annunciare un aumento dei tassi di riferimento Bce, portandoli almeno a + 0.50% entro la fine anno, seguendo la scia della Fed, per combattere la deflazione e restituire fiducia ai mercati Europei, dando una prospettiva ai risparmiatori sprovveduti, in questo caos. Sergio Denti Cremona *** punto di vista
Stefano Parisi può riprendere le fila dell’incompiuta rivoluzione liberale Signor direttore, sono andato ad ascoltare Stefano Parisi, nel contesto della manifestazione “Energie per l’Italia”, mosso unicamente da curiosità. Mi ha piacevolmente sorpreso, ho scoperto una persona misurata, ma dalla comunicazione accattivante, un uomo che padroneggia contenuti, che studia e chiede di studiare, per produrre soluzioni di lungo periodo a beneficio del Paese, la qual cosa dovrebbe essere, per altro, il compito della politica. Ho visto all’opera un “pensatoio”, un convegno di esperti, che può essere essenziale per elaborare un programma innovativo di Governo, di marca liberale, che riprenda e aggiorni il manifesto del ’94. Ho compreso di avere di fronte uno che, a 60 anni, ha maturato una profonda conoscenza della pubblica amministrazione e delle sue distorsioni, ma soprattutto dell’impresa come fattore di sviluppo, occupazione e benessere: uno, quindi, che potrebbe riprendere le fila dell’incompiuta “rivoluzione liberale”. Per la prima volta, dopo tanto tempo, ho riconosciuto il profilo di un possibile sfidante di Renzi e, quel che più conta, di un possibile inquilino di Palazzo Chigi, capace di governare l’Italia e di innovareriformare per davvero questo benedetto Paese. Tra l'altro - particolare non da poco - uno che non crede nei Governi tecnici ma nel ruolo cruciale di una politica autorevole, in mano a persone integre e capaci. Mi è piaciuto. Un’occasione per tutto il centrodestra, se non prevarranno i calcoli di piccolo cabotaggio sulle visioni che racchiudono in sé una prospettiva... Antonio Agazzi Capogruppo di Servire il cittadino *** appello
Servono pene molto più severe per gli autori dei femminicidi Egregio direttore, la violenza di genere contro le donne è un fenomeno trasversale alle classi sociali, specie se attuato da partner o ex. Non riguarda soltanto una popolazione poco istruita o che vive in ambienti degradati. I partner e gli ex sono gli autori delle violenze più gravi. La maggioranza degli stupri è opera loro e così anche delle violenze fisiche, dei tentativi di strangolamento, soffocamento e ustione, o dell’essere forzati ad attività sessuali considerate umilianti. Il momento della separazione rappresenta una particolare criticità, prima, durante e dopo, soprattutto se la decisione viene presa dalla donna. E’ la fine della proprietà del corpo
femminile, che può rappresentare una scintilla incendiaria per l’uomo e scatenare la furia femminicida, che non è affatto un raptus, o una patologia, ma una violenza grave, efferata, frutto della volontà di dominio maschile sulla donna. I femminicidi sono sostanzialmente stabili e inchiodati e così gli stupri. Per molti anni la violenza sulle donne è stata invisibile. Invisibili le donne che l’hanno subita, invisibili le forme che assumeva. Silenzio colpevole, tragico e agghiacciante, solo perché era scomodo. Solo perché il mondo era dominato da uomini superficiali, se non addirittura complici. Le donne dovevano dimostrare di non essere consenzienti ed anche adesso succede. Tante donne riescono a uscire dall’incubo, grazie alla loro forza, all’azione dei centri antiviolenza, delle strutture sanitarie e anche delle forze dell’ordine. I media dovrebbero raccontare di più le storie delle donne che ne sono uscite e promuovere l’aumento della coscienza femminile che ormai è visibile. Servirebbe a tante altre donne che vivono in una situazione analoga per prendere coraggio. Esiste, però, ancora una grande invisibilità non superata, quella dei figli, spesso piccoli o minori, che fanno parte della famiglia in cui viene esercitata la violenza del padre contro la propria madre. Non se ne parla. Da statistica fatta, sono oltre 1.600 i bambini orfani per questa disumana violenza. Il fenomeno è in crescita. Considerando le coppie con figli in cui è avvenuta una violenza contro la donna, la percentuale di quelle in cui i figli hanno assistito alla violenza è passata dal 60,3% al 65,3%. Assistere alla violenza della propria madre, oltre a compromettere il benessere dei bambini, accresce la probabilità per i figli maschi di diventare autori di violenza contro la propria futura compagna e delle figlie femmine di diventare a loro volta vittime. E’ un trauma difficilmente superabile. E’ necessario fare immediatamente una legge, o più leggi con punizioni severe e naturalmente anni di carcere…! Andrea Delindati Cremona *** cremona
Restituiamo a corso Garibaldi la dignità e la sobrietà di un tempo
Signor direttore, che dignità, sobrietà e civiltà dell’abitare ha il tratto di corso Garibaldi, davanti all’ex cartoleria Moschetti, agli inizi del Novecento. Facciate ben mantenute, balconi adornati da fiori, tendoni con tinte omogenee (perlopiù di color rosso mattone) che riparano gli esercizi commerciali e consentono di passeggiare al riparo dal sole, marciapiedi a filo strada con pendenza della strada verso il centro. Le trottatoie centrali permettevano di agevolare il solo traffico dei pochi mezzi in transito di allora. Gli acciottolati garantivano il facile drenaggio delle acque piovane e reflue di vario tipo, consentendo alla strada di respirare. Confrontate l’immagine con quella sciatta, grossolana, disordinata ed anonima che il Corso offre oggi (per non parlare del tratto precedente da San Luca a Sant’Agata). Povero Corso Garibaldi, cuore malato di una Cremona storica che si sta dissolvendo. Che squallore... Qui la città diventa paese. I vecchi abitanti, quelli che si ricordano com’era, quando forse era meno “finta glamour ”, ma occasione di una vivacità più vera ed autentica, ci soffrono e
fatalisticamente attendono la sua riabilitazione. Sul corso dove si fronteggiano ancora alcuni negozi di storica attività, si sono affastellate sull’asfalto righe e tracciati, divieti di transito, segnalazioni di ciclabilità, transenne pesanti ed inadeguate per limitare la ciclabilità, l’icona di uno Stradivari accucciato, crocchi di tavoli e tavolini, luoghi di ritrovo occasionali senza un ordine ed un senso. Nel passato i “bagni di folla”, delle trionfali manifestazioni rese in omaggio a monarchi e personaggi illustri in visita periodica alla città, transitavano da questo corso che rappresentava l’occasione per misurare il loro consenso. Oggi invece cosa si può misurare? Sicuramente il pressapochismo della gestione che, per risultato, ha dato un Corso Garibaldi che è un percorso ad ostacoli. Lo spazio è confuso, non è stato modellato secondo destinazioni d’uso funzionali e complementari capaci di costruire e realizzare una spina ed un centro di aggregazione commerciale. Transitarvi è una vera sofferenza perché, all’inesorabile ed indistinta trasformazione commerciale, caratterizzata da un frenetico e drammatico “turnover”, si sommano vetrine sporche e maltenute e tentativi sperimentali ed improvvisati di “arredo e rigenerazione urbana” inadeguati e veramente di dubbio gusto, privi di una logica sequenziale e consequenziale. I danni che questa “riqualificazione” episodica, superficiale, senza un’unica regia, senza un progetto ed un disegno complessivo, senza la raffinatezza che impone questo intervento delicato che dovrebbe incidere sull’ingresso in città e dovrebbe avere l’obiettivo condivisibile della trasformazione in “salotto”, saranno sotto i nostri occhi a lungo. Da parte delle “masse” sembra che tali iniziative producano audience e consenso; da parte di chi studia direttamente la città ed ha una valutazione più raffinata, c’è viceversa il terrore, che per rendere omaggio al dirompente desiderio di novità e di libertà espressiva a tutti i costi, vengano legittimati gli esperimenti urbanistici più grossolani e confusi, troppo spesso oscillanti tra disarmante ingenuità e disinvolta superficialità. Linee guida e programmazione urbanistica che sono venute a mancare anche in occasione della recente vendita dell’area del parcheggio Villa Glori, polmone di parcheggi indispensabile e fondamentale al sostentamento e a servizio dell’isola pedonale. Occorrerebbe cercare innanzitutto di recuperare ed evidenziare gli elementi specifici del luogo stesso, con possibilità di risvolto commerciale e rigoroso decoro, in modo da valorizzare le caratteristiche storico-paesaggistiche (aggiungendo magari la possibilità di accedere ad alcuni cortili laterali come a Crema). Preoccupano soprattutto (non solo qui) le continue aggiunte, le eliminazioni, le sostituzioni, le integrazioni e l’impiego fuori luogo di materiali contemporanei inadeguati al contesto storico del tracciato nei percorsi urbani principali. Nel tempo i preziosi masselli di granito che ornavano una parte del corso ed i lastricati ottocenteschi sono stati asportati (forse giacciono nei magazzini comunali) e sostituiti con colate di asfalto che, durante la stagione estiva, come “corpi neri” assorbono calore e si trasformano in percorsi su “carboni ardenti”. Ipotizzare la sostituzione dell’asfalto con una lastricatura non solo risolverebbe il problema dei “corpi neri”, ma potrebbe significare anche una sorta di definitiva riappropriazione della città da parte del cittadino, poiché la pavimentazione in pietra naturale può riproporre la differenziazione dei singoli luoghi opponendosi all’omologazione imperante. Rappresenterebbe un’occasione di reinterpretazione della storia urbana attraverso la ridefinizione e la gerarchizzazione degli spazi e delle funzioni. Il dislivello tra marciapiedi e
strada è sensibile pertanto i pedoni inciampano ed, ogni tanto, qualche anziano rotola per terra ed i più faticano a riconoscere l’esistenza di un’isola pedonale. Presunte gallerie laterali risultano poco invitanti, sporche e sicuramente non piacevoli da percorrere. Se poi vogliamo aprire un capitolo che riguarda la tanto decantata Cremona città della musica, che cosa offriamo a chi la visita? L’immagine di uno Stradivari riflessivo e problematico acquattato sulla pavimentazione stradale, facile oggetto di azioni di stupido vandalismo, che non assegna la giusta consacrazione all’illustre artigiano, ma lo imparenta con un mendicante. Per chi entra sul corso per la prima volta questo offre forse una immagine raffinata? Il ritratto di una città che vuol essere consacrata per la musica, che produce gli strumenti più delicati ed eleganti per fare musica classica, dovrebbe attrarre i palati più raffinati e sensibili e noi offriamo loro questo scempio! Forse la collocazione della sua effige sul balcone della abitazione, dove risiedette con la sua prima moglie, gli restituirebbe la giusta dignità che merita. Come sostenevano illustri esponenti della cultura architettonica, i corredi e gli spazi urbani dovrebbero essere la rappresentazione delle nostre speranze e di una società migliore. Corso Garibaldi è forse un’area d’incontro e di accoglienza? Permette la libera circolazione di portatori di handicap o ipovedenti? E’ un bivacco? Per non parlare delle condizioni generali che produce “l’Oktober fest locale”. E’ una area pedonale? E’ una ciclabile? E’ un’autostrada o una strada a forte percorrenza? Vi sembra un luogo accogliente ed adeguato dove sostare o soggiornare? Come possiamo pensare di accogliere turisti per la mostra di Jannello Torriani in queste condizioni? Che dire poi dei modestissimi luoghi di sosta e ricovero che motiverebbero l’operazione perché destinati ai giochi dei bambini? I figli del dopoguerra erano più “ruspanti” e giocavano in strade deserte o nelle corti e, probabilmente, ne hanno ricavato esperienze emotive e sensoriali fantastiche. Oggi sono “fiori di serra” e possono pretendere forse molto di più e gli spazi idonei a sviluppare la fantasia a Cremona non mancano. Gli psicoterapeuti segnalano che i bambini esercitano la fantasia ed apprendono meglio se sono immersi in scenari immaginari. E questo che offre attualmente Cremona, non è sicuramente un paesaggio edificante. Si voleva trovare motivi di attrazione per il commercio facendo leva sui bambini? Forse se a loro si fosse dedicato una ludoteca assistita (come nei centri commerciali), destinata a tutto l’asse commerciale Garibaldi-Campi dove questi avrebbero potuto soggiornare e solidarizzare, mentre i genitori facevano shopping, sarebbe stato più opportuno. Nel lontano ’95 la Giunta Bodini avviò l’inizio di un programma di “qualità urbana” che ha dato e avrebbe potuto , nel tempo, dare buoni risultati, ma immediatamente dopo, con i successivi amministratori, fu interrotto. Occorre ripetere con maggior energia quella esperienza. La questione fondamentale è quella di affrontare con grande modestia, ma anche con grande sapienza ed eleganza questa porzione di città, come episodio di un tutto, cercando di evidenziare la sua specificità, la sua storia, il suo presente ed il suo futuro; ecco che allora questo spazio rivelerebbe un suo significato. E se si volesse un po’ di tutto. perché non si sa che cosa decidere? Per gli esercizi commerciali, per gli edifici che si affacciano sul corso e per la stessa città, rimarrebbe uno spazio grossolanamente improvvisato e disordinato; un danno di immagine per tutti che dovrebbe essere risarcito. Claudia Monteverdi Cremona
Previsioni meteo a cura di Dominique Citrigno per SPAZIOMETEO.com e Meteowebcam.it
SABATO 24 settembre
DOMENICA 25 settembre
LUNEDI’ 26 settembre MARTEDI’ 27 settembre MERCOLEDI’ 28 settembre
casalmaggiore
Regni torna nella Bassa
Sabato 24 Settembre 2016
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L’ex comandante della Compagnia di Casalmaggiore ha preso incarico a Guastalla
E’
di Vanni Raineri
stato un 21 settembre 2016 decisamente speciale per Luigi Regni, apprezzatissimo Comandante della Compagnia dei Carabinieri di Casalmaggiore per ben 9 anni, dal settembre 2003 al settembre 2012. Nello stesso giorno gli è stato ufficializzato il ritorno vicino a casa, al comando della Compagnia di Guastalla, è arrivata la promozione a Maggiore e, ciliegina sulla torta, ha compiuto 54 anni. Proprio nel giorno del suo compleanno dunque una doppia ulteriore sorpresa, anche se il ritorno nella Bassa Padana era nell’aria da tempo. Il Maggiore Regni ha poi preso possesso ufficialmente del Comando della località reggia-
na, a pochi chilometri da Viadana, il giorno successivo, vale a dire giovedì 22 settembre. Luigi Regni, classe 1962, è originario di Alessandria e si è arruolato nell’Arma nel 1983; con il grado di maresciallo ha preso servizio presso il nucleo operativo di Firenze, occupandosi tra le altre cose delle indagini sul mostro di Firenze, quindi la promozione a sottotenente con la frequenza della Scuola Ufficiali; in seguito ha comandato con il grado di Tenente il nucleo operativo e radiomobile di Ventimiglia distinguendosi in parecchie operazioni di rilievo prima di essere trasferito a Casalmaggiore nel 2003 per comandare la Compagnia coi gradi di Capitano. Nel 2012, l’inizio dell’incarico di ufficiale addetto all’Ufficio logistico del comando legione carabinieri di Bologna, un incarico di ri-
lievo regionale, anche se lontano dal ruolo operativo che ne ha fatto emergere ed apprezzare le capacità investigative. Ora il ritorno nel reggiano, dove sostituisce il Capitano Stefano Petroni e dove già operò da maresciallo in forza al Nucleo informativo del Comando Provinciale di Reggio Emilia. Nel corso della sua permanenza a Casalmaggiore, Luigi Regni ha messo radici nel nostro territorio, prima col matrimonio (oggi ha due figli) poi con la residenza a Colorno, che ha mantenuto nonostante il trasferimento a Bologna. Casalmaggiore in realtà non l’ha mai abbandonata, tanto che ha conservato la carica di socio onorario del Rotary Club Casalmaggiore Oglio Po, partecipando quando possibile, ma abbastanza spesso, alle conviviali. Un rapporto di affetto pienamente ricambia-
to da un territorio che ormai è il suo. E che in fondo è lo stesso di Guastalla, estrema periferia della Provincia reggiana così come il Casalasco lo è per quella cremonese. Un territorio (l’area di influenza comprende Brescello, teatro di recenti arresti per attività legate alla criminalità organizzata) che è ben lontano dai tempi agresti di Peppone e don Camillo affrescati da Guareschi. Anche lì la gente ne apprezzerà presto la dedizione e anche la voglia di confrontarsi con la popolazione, la ricerca di collaborazione sia con le altre forze preposte alla sicurezza sia con i cittadini, e la disponibilità nel mettersi a disposizione anche della prevenzione nelle scuole e in diversi ambiti. Al Maggiore Luigi Regni vanno gli auguri di una permanenza a Guastalla ricca di soddisfazioni.
Arte, risate, musica e cultura nella Fiera di San Giovanni Oggi l’inaugurazione di due mostre e il “Cross dei due Castelli”, domani visite a Villa Medici e San Zavedro. E martedì le barzellette di Cantoni
SAN GIOVANNI IN CROCE – Come ogni quarto fine settimana di settembre, torna a San Giovanni la tradizionale Fiera, che in realtà ha avuto inizio con le prime serate di giovedì e ieri. Giovedì sera nella Sala Vidoni è stata inaugurata la mostra fotografica “Il tango che respiro” di Vincenzo Cerati, mentre a Teatro Gallerani Andrea Devicenzi e Pierpaolo Vigolini hanno presentato il libro “Vite da Monsters”. Ieri pomeriggio in Municipio c’è stata la consegna della Costituzione Italiana ai 18enni del paese da parte del sindaco Pierguido Asinari, e di sera sempre il Teatro Gallerani ha ospitato lo spettacolo “Spaccato in due” di e con Federico Benna. La Fiera, organizzata da Comune, Pro Loco, parrocchia di San Giovanni Battista
e società sportiva Psg, entra nel vivo nella giornata odierna. Alle ore 11 i portici di via Giuseppina ospiteranno la mostra pittorica “Liberamente ispirati” di Giuseppe Guarneri, e nella stessa ora verrà
inaugurata nella chiesa parrocchiale l’esposizione “I volti della Misericordia” a cura della Cei in occasione del Giubileo. Alle ore 16 dall’oratorio partirà la sesta edizione del “Cross dei due Castelli”,
manifestazione podistica non competitiva aperta a tutti, con ricavato devoluto alle popolazioni colpite dal terremoto. Domani, domenica 25, dalle 10 alle 20 sarà aperta Villa Medici del Vascello, con possibilità di visite guidate al complesso architettonico. Sarà possibile anche effettuare un percorso guidato all’interno della chiesa più antica del paese, San Zavedro, dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 19. Dalle 14 alle 19 a Villa Medici “Il navigar m’è dolce” sulle acque del laghetto alla scoperta degli angoli più nascosti del parco (prenotazioni al numero 0375/310279). Alle 15.30 al centro sportivo Loris Ceretti incontro di calcio PsgCastelverde, quindi alle 17.30 in piazza del Comune “Stile in passerella”, BlackOut moda A/I 2016-17 a cura di
Stefania Riboli, con ingresso a offerta libera e ricavato pro terremotati. Tutti i giorni naturalmente luna park in piazza Dante, pesca di beneficenza in oratorio, mostre e stands in via Grasselli Barni. Il programma prosegue lunedì 26 con la commedia dialettale “La Dama”, proposta dalla “Compagnia dal fil de fèr” di Cividale e Spineda alle 21 presso il Teatro Gallerani (ingresso libero). Martedì alle 21.30 nuovo appuntamento al “Gallerani” con le barzellette di Gianpaolo Cantoni, spettacolo comico a ingresso libero. Infine sabato 1 ottobre dalle ore 20 “I Bersaglieri a San Giovanni”, concerto in piazza del Comune della Fanfara dei Bersaglieri di Cremona sezione “A. Maroli” di San Giovanni in Croce.
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Casalmaggiore
Sabato 24 Settembre 2016
Oggi l’inaugurazione
De Liguoro al Bijou
Dopo la prima mostra dedicata a Ornella Bijoux, la serie di mostre monografiche dedicate ai Grandi Bigiottieri Italiani curate da Bianca Cappello prosegue con De Liguoro, storico marchio conosciuto e apprezzato nel mondo per la produzione di bijoux per l’alta moda italiana lungo tutto l’ultimo ventennio del Novecento. La mostra sarà ospitata presso il Museo del Bijou di Casalmaggiore, unico museo dedicato al bijoux in Italia, dal 24 settembre (l’inaugurazione della mostra si terrà oggi alle ore 17) al 20 novembre 2016. La mostra è organizzata dal Comune di Casalmaggiore con la partecipazione della associazione Amici del Museo del Bijou. Un sorprendente percorso espositivo che metterà in scena circa 300 creazioni e che narra l’evoluzione della maison De Liguoro dagli anni ’60 ad oggi. Bijoux, accessori e splendidi corpetti gioiello indossati dal corpo di ballo della Rai in occasione di spettacoli televisivi. Gianni De Liguoro è un creativo inesauribile e, con una formazione da sarto, ambito nel quale la sua famiglia lavora da due generazioni, all’inizio degli anni ’60, assieme alla moglie Angela, decide di intraprendere la produzione di gadget per il mercato in espansione. Nascono così i famosissimi pupazzi in materiale plastico di Calimero, distribuiti nei fustini della Miralanza, a cui seguono una serie di simpatiche spille a forma di topolino prodotte per la Perugina e, alla fine degli anni ’60, delle collane “talismano” per la Ramazzotti e disegnate dal pittore e illustratore Mario Moletti. Da questo momento la creazione di bijoux di De Liguoro è inarrestabile e ottiene vasta eco nei principali redazionali degli anni ’70 fino a farsi notare, nel 1980, da Clara Centinaro, la pioniera del made in Italy che creò abiti per principesse e first lady di tutto il mondo, la quale lo introduce nel mondo dell’alta moda e delle sfilate. Da questo momento De Liguoro collaborerà con alcuni tra i marchi più raffinati ed eleganti del Made in Italy tra cui Alberta Ferretti, Fausto Sarli, Rocco Barocco, Renato Balestra, Enzo Russo e Trussardi. Alla seconda metà degli anni ’80 risale la collaborazione con il concorso di Miss Italia per cui realizzerà le più strabilianti corone mai indossate dalle reginette.
Settant’anni di Solidarietà
Lunedì sera a Gussola si presenta il libro sulla storia della Cooperativa Muratori fondata nel 1945 e tuttora attiva
S
di Vanni Raineri
ettant’anni di Solidarietà. Va bene la maiuscola, ad indicare la cooperativa edile nata a Gussola nell’immediato dopoguerra, ma vale anche la minuscola, per lo spirito solidale che vide la nascita di quella straordinaria esperienza. La Coperativa “La Solidarietà” di via Fiume a Gussola celebra i suoi primi 70 anni di vita, che in realtà sono già 71, condensati nel libro “Cooperativa Muratori Gussola La Solidarietà 1945-2015”. L’appuntamento è per lunedì 26 settembre alle ore 21 presso la Sala del Consiglio Comunale gussolese in piazza Comaschi. Nutrito l’elenco degli interventi previsti. Si parte dallo storico Giuseppe Azzoni, e poi il sindaco Stefano Belli Franzini, il presidente Aci (Alleanza Cooperative Italiane) Lombardia Luca Bernareggi, il presidente del Consorzio Cooperative Lavoratori Alessandro Maggioni, l’artista Terez Marosi, il senatore e Sottosegretario di Stato Luciano Pizzetti, e poi i dirigenti della cooperativa gussolese: il presidente Claudio Pinardi, i vice presidenti Roberto Rossi e Orestilla Sogni e il socio fondatore Giuseppe Gerelli. La presentazione del libro si inserisce nella serie di iniziative di Aci Lombardia “L’ora della cooperazione”, una settimana densa di eventi per conoscere la cooperazione nella nostra Regione dal 23 settembre al 2 ottobre. Incontriamo alla vigilia dell’importante
I capannoni della Cooperativa La Solidarietà in via Fiume a Gussola
appuntamento l’odierno presidente della Solidarietà Claudio Pinardi, in carica dal 2012 («ma in Cooperativa dal 1978», precisa con giusto orgoglio), cui chiediamo quante delle cooperative edili che furono fondate negli anni Quaranta sopravvivano. «L’ultimo periodo in particolare è stato disastroso nel campo dell’edilizia. Oltre a noi in Lombardia come cooperativa di produzione lavoro è rimasta solo una realtà di Abbiategrasso. La crisi recente ha rovinato il settore, azzerando i gruppi più importanti che erano nel Milanese e nel Mantovano». Tanti lavoratori del Casalasco sono passati per via Fiume. Oggi quanti siete rimasti?
«Tra impiegati e operai siamo in 33. Il massimo fu raggiunto a metà degli anni Ottanta, con circa 150 lavoratori. Allora i soci svolgevano tutto il lavoro, poi si è passati ai subappalti a squadre esterne con l’utilizzo di cottimisti». E poi la grande crisi, quella che ha cancellato i cantieri, che ha spinto le aziende rimaste a contendersi lavori di manutenzione e i pochi appalti pubblici. Solidarietà, un nome non casuale. «E’ stato scelto proprio perché in quei tempi di solidarietà vera c’era bisogno. Si usciva dal periodo di guerra, c’era bisogno di lavoro e aiuto di ogni tipo. Per far fronte a
quelle necessità nacque la cooperativa di Gussola, e per cercare di riprendere un livello di vita dignitoso che consentisse di superare quei disastrosi momenti passati». Ovviamente il mondo cooperativo riporta alle divisioni politiche. Il legame storico è naturalmente con la sinistra, ma ai lavoratori interessati a lavorare a Gussola non sono state chieste tessere di partiti. «Evidentemente la Solidarietà viene da ideologie di sinistra, anche se nei primi tempi non erano così schierati. Queste della Bassa sono zone tradizionalmente rosse, e nascere in quegli anni con queste radici era naturale. Poi noi abbiamo sempre lavorato con associazioni di sinistra ma non solo, posso dire che questo legame non ci ha mai portato particolari vantaggi. Importante è fare bene il lavoro, e per fortuna qui si è sempre lavorato». Oggi come siete impegnati? «Soprattutto nella residenza abitativa. L’edilizia sta vivendo un periodo molto difficile, a Cremona il mercato è sempre stato povero, oggi in modo particolare. Stiamo lavorando su Milano, grazie a Confcooperative. Oggi si fa soprattutto manutenzione, speriamo che il mercato torni a dare risposte diverse». Quanto al libro, Pinardi vuole ringraziare qualcuno. «Soprattutto Giuseppe Azzoni che lo ha curato e Terez Marosi che ha collaborato con lui per testi e altro. Poi tutto coloro che hanno collaborato nella sua realizzazione». Tra i contributi presenti nel volume, anche quello del compianto Franco Dolci.
Tennis in carrozzina, un successo targato Rotary
Illustrata alla presenza dei tre club dell’Oglio Po la splendida esperienza del Torneo Internazionale di Cremona
SOLAROLO RAINERIO - E’ stato un evento che ha visto il Rotary in prima fila, e proprio il Rotary lo ha celebrato. Parliamo del torneo internazionale di tennis in carrozzina che Cremona ha ospitato recentemente, alla cui realizzazione si sono dedicati ben 19 club rotariani, in prima fila il Gruppo Po (che corrisponde più o meno alla nostra provincia). Gli organizzatori dell’evento hanno illustrato i contenuti davanti ai soci dei tre club dell’Oglio Po: il Casalmaggiore Viadana Sabbioneta, il Casalmaggiore Oglio Po e il Piadena Oglio Chiese. I rispettivi presidenti, Elena Anghinelli, Daniel Damia e Maurizio Turrini, hanno introdotto i tre ospiti: Alceste Bartoletti, promotore del torneo, Roberto Bodini, allenatore della squadra di tennis in carrozzina della Baldesio (società Canottieri che ha ospitato il torneo), e il capitano della squadra stessa Giovanni Zeni. Tra il pubblico, anche l’altro atleta Nazareno Petesi e il presidente della Pro Loco di Casalmaggiore Cinzia Soldi. Altre autorità rotariane presenti l’assistente del Governatore Maurizio Mantovani, i dirigenti Distrettuali Giuseppe Torchio, Francesco Ferron, Paolo Nolli, e poi Marco Soldi, presidente del Rotary Club Cremona e Alessio Pedrazzini, del club Brescello Tre Ducati e neo ortopedico all’ospedale Oglio Po. Dopo l’introduzione dei quattro presidenti, Alceste Bartoletti ha illustrato il successo del torneo, per la prima volta di carattere internazionale: «E’ stata raggiunta la cifra di 32 iscritti. Abbiamo bussato a tante porte e tutti ci hanno aperto. Grazie ai 19 club. E’ importante far uscire di casa i diversamente abili, che spesso tendono a chiudersi. Grazie al Rotary la squadra ha i fondi per proseguire la stagione. Ringrazio anche Cinzia Soldi e la Pro Loco per l’utilizzo della piazza di Casalmaggiore». Bartoletti si riferiva alla dimostrazione che si è tenuta sul Listone prima del torneo di
Il gruppo di relatori e dirigenti rotariani presenti a Solarolo Rainerio
Cremona, così come se ne sono avute a Madonna di Campiglio, a Crema e all’Iper di Gadesco Pieve Delmona. Altre se ne faranno presto a Codogno e a Piacenza, tutte finalizzate a promuovere la conoscenza di questo sport così bello da fare e da vedere. L’organizzatore ha chiuso citando anche i 50 studenti volontari impegnati nel torneo, e ha anticipato che il prossimo anno si terrà dal 7 al 10 settembre. L’allenatore Roberto Bodini ha sottolineato la provenienza estera di molti atleti, e il livello tecnico raggiunto dal torneo, riconosciuto da tutti i protagonisti.
Dal canto suo, Giovanni Zeni ha raccolto l’entusiasmo di colleghi venuti anche da diversi paesi europei, e ha annunciato che proprio domani diventerà socio rotariano. Gli organizzatori hanno consegnato gagliardetti di riconoscenza a Maurizio Mantovani, a Ezio Paroli per il Consorzio Casalasco del Pomodoro e a Francesco Ferron per l’azienda Ballarini. Un altro importante sponsor del torneo presente, Renato Cantini, era già stato premiato a Cremona, come Paolo Nolli. Infine, una maglietta in dono ai presidenti.
Casalmaggiore
Sabato 24 Settembre 2016
Isaia espone nel Battistero Le opere dello scultore di Scandolara Lazzari saranno ospitate dal 1° al 20 ottobre nell’edificio sacro di Cremona
H
di Vanni Raineri
a ormai al suo attivo diverse esposizioni, ma una mostra personale all’interno del Battistero di Cremona non è cosa da tutti i giorni. Innanzitutto non si tratta di un luogo tradizionalmente deputato a ospitare mostre, inoltre è certamente tra i principali monumenti della nostra provincia. Parliamo di Isaia Lazzari, marmista per passione prima ancora che per professione, nonostante la sua azienda lo abbia fatto conoscere in un vasto territorio. Scultore Lazzari lo è da quasi 60 anni, e oggi, avendo delegato ai figli la conduzione dell’azienda, può dedicarsi all’arte scultorea a pieno regime. La mostra, curata dall’architetto Ugo Bergamaschi, verrà inaugurata sabato 1 ottobre alle ore 16, e rimarrà aperta fino al 20 ottobre ogni giorno dalle ore 10 alle 12.30 e dalle 16 alle 17. Sabato prossimo a presentare il vernissage sarà Monsignor Achille Bonazzi. «E’ un amico da anni – afferma Isaia Lazzari – e devo ringraziarlo per l’opportunità. Si era parlato di una mostra di arte sacra e così l’idea si è trasformata in realtà». Lazzari esporrà lavori realizzati recentemente, di diverso materiale e contenuto. Tra i soggetti rappresentati, il Battesimo, l’Annunciazione, la
Natività, ma anche l’albero della vita e poi via fino a contenuti più moderni come gli aspetti drammatici dell’immigrazione. I pannelli che verranno esposti saranno dell’amato marmo, nelle diverse sfumature e provenienze, compreso il rosso di Verona già presente nel Battistero, ma anche in gesso patinato e terracotta. Mentre si prepara a selezionare le opere da spostare a Cremona, Isaia Lazzari osserva la vasta esposizione del suo laboratorio: «Guardo questa roba e mi sembra che provenga dalle mani di Dante Ruffini». Ruffini fu il suo maestro, ne frequentò lo studio già alla fine degli anni Cinquanta. «Ma quella Cremona aveva tanti grandi scultori, come Ferraroni e Priori».
Isaia Lazzari nel suo laboratorio e alcune delle opere che saranno esposte
Premiati i vincitori del concorso nazionale di Gussola. Commozione per Claudio Chiesa
Il gruppo degli autori premiati a Gussola
e di fare amicizie in attesa del concerto del coro “Voz Latina”, dell'associazione LatinoAmericana di Cremona, che ha incantato chi ha potuto fermarsi fino al termine della serata con canti tradizionali del Sud America. E vediamo l’elenco dei premiati e dei segnalati, ricordando che la giuria era composta, oltre che da Prandini e Frigerio, anche da Mara Viola, Alberto Cavatorti e Giampietro Tenca. Sezione A, poesia in lingua italiana: 1° Stefano
commedia dialettale pro aido Una commedia dialettale presentata dall’Associazione Culturale Sportiva “I Nostar Ragàss” e Rete 7 tv con il patrocinio del Comune di Casalmaggiore e la collaborazione del Rotaract Club Casalmaggiore Viadana Sabbioneta. L’appuntamento è per domenica 25 settembre alle ore 20.45, quando il Teatro Comunale di Casalmaggiore ospiterà la commedia dialettale brillante di Carmela e Giacinto Boldrini “Andar a moulëgn, a s’infarina”. Gli interpreti dei Nostar Ragàss che si esibiranno sono: Giacinto Boldrini, Carmela Boldrini, Matteo Bresciani, Alberto Boldrini, Dina Sarzi Sartori, Emilio Azzini, Fabio Dodi, Fabio Rosi e Valentina D’Alosio. Costumi di Laura Boldrini, suggeritrice Barbara Sarzi Sartori, luci di Bruno Viccari, cameramen Evelina Bovati, scene di Adriano De Pietri, per la regia di Arnaldo Storti. Da segnalare che il ricavato sarà devoluto all’Aido di Casalmaggiore, a sostegno del progetto “Aido Scuola - Insieme per la Vita”. Per informazioni e prevendita biglietti telefonare allo 0375/59186 (ore pasti) o al 338/5279314.
adorni mattatore della fiera
Eridanos, le tante facce della poesia GUSSOLA - Si è conclusa sabato scorso la decima edizione del Concorso Letterario Nazionale “Eridanos”, organizzato dal circolo “Arcibassa”, che anche grazie a questo bellissimo traguardo della cifra tonda ha avuto grande successo. Alla presenza del Sindaco di Gussola Stefano Belli Franzini, del Vicepresidente della Provincia di Cremona Davide Viola e della Presidente del Comitato Territoriale Arci di Cremona Emanuela Ghinaglia, gli autori premiati hanno partecipato leggendo le loro opere e ritirando personalmente i premi. La presentazione di Letizia Frigerio e di Stefano Prandini ha scandito i momenti salienti, quelli ufficiali e quelli di intrattenimento come il breve ma esilarante intervento della Compagnia Avis Teatro di Casalmaggiore che ha alleggerito il pomeriggio letterario. Un grandissimo spuntinocena cucinato ed allestito da amici di diverse associazioni ha permesso a tutti di parlare
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Baldini di San Pietro in Casale (BO) con “Davanti a una tazza di the”, 2° Mario Meola di Poppi (AR); segnalati Nunzio Buono di Casorate Primo (PV) e Gianluca Regondi di Bovisio Masciago (MI). Sezione B, poesia dialettale: 1° Fabrizio Bregoli di Cornate d’Adda (MB) con “Na cà vècia”, 2ª Ornella Fiorini di Ostiglia (MN), segnalati Annalisa Bertolotti di Reggio Emilia e Andreina Solari di Leivi (GE). Sezione C, racconti brevi: 1° Gabriele Andreani di Pesaro
con “Un’equazione al cuore”, 2° Gino Dondi di Collecchio (PR), segnalati Analisa Bertolotti di Reggio Emilia e Tatiana Neri di Gazzuolo (MN). Infine la sezione Green, giovani fino ai 20 anni: 1ª Gloria Capoani di Castelleone con “Il poeta segnalato”, 2ª Chiara Silla di Rivarolo del Re, segnalata Susanna Anghileri di Milano. Una menzione speciale è andata a Claudio Chiesa di Casalmaggiore, vincitore del premio "Giancarla Assandri" con la poesia "La bügada".
Proprio quest’ultimo premio ha una storia particolare alle spalle: Chiesa, che già lo scorso anno venne segnalato sempre al Concorso Eridanos con un’altra poesia dialettale, era infatti indeciso sul componimento da presentare, tra due opere. A scegliere per lui fu la moglie, l’ex assessore del comune di Casalmaggiore Linda Casali, in quel momento già segnata dalla malattia che nell’estate successiva l’avrebbe portata alla morte. Un momento fortemente commovente, dunque, quello del premio per Claudio Chiesa, capace di offrire, come si legge nella motivazione ufficiale “un quadro nitido ed essenziale di uno dei momenti che maggiormente rispecchiano la società passata, ossia il momento del bucato, riassumendo la fatica ma anche la coralità”. Il Direttivo Arcibassa ringrazia tutti gli autori, amministratori e amici che credono nel concorso e che si rendono disponibili in ogni modo alla sua realizzazione.
TORRICELLA DEL PIZZO – Dopo l’inaugurazione della Biblioteca e la presentazione del libro di Adrian Huntley di ieri sera, la Fiera prosegue questa sera con un spettacolo cabarettistico alle ore 21: Andom a redar, I Ciccioli e Lab Show Cabaret porteranno sul palco Alex De Santis, Maurizio Bronzini, Elena Diemmi, Ruber Spezzati, Marco Brioschi, Fabio Boccoli e Mauro Adorni; presenterà Pierluigi Oddi. Domani alle 14.30 17° Gran Premio di Torricella, gara ciclistica per Giovanissimi in collaborazione con il Pedale Cremonese. Alle 21 la Compagnia Dialettale Sissese presenterà la nuova commedia del torricellese Mauro Adorni “Quota 90”. Serata di chiusura lunedì 26 con la Tombolissima Auser, anche questa nel Palatenda di piazza Boldori. Da segnalare che parte del ricavato della tombola verrà devoluto alle spese per l’automezzo per il trasporto degli anziani che sarà presentato sabato prossimo da Auser e sindaco Sacchini. Fino al 28 ottobre sarà possibile visitare presso la Biblioteca la mostra fotografica “Torricella ricorda”, immagini dal 1900 al 1960.
corsi di body tonic nel casalasco
Prendono il via lunedì 3 ottobre presso diverse palestre del Casalasco i corsi di body tonic organizzati dal Cpia di Cremona e tenuti da Federica Passera secondo il seguente calendario. A Casalmaggiore presso la palestra della scuola media Diotti il martedì e giovedì dalle ore 20 alle 21 (nel corso della prima lezione si valuterà la possibilità di anticipare un gruppo dalle 19 alle 20); a Gussola presso la palestra della scuola primaria il luned e mercoledì dalle 18.45 alle 19.45 (primo turno) e dalle 19.45 alle 20.45 (secondo turno); a Torricella del Pizzo presso la palestra comunale il martedì e giovedì dalle ore 18.45 alle 19.45. Per informazioni rivolgersi presso l’ufficio Cpia (segreteria scuola media Diotti).
spettacolo sul tema dell’autismo SCANDOLARA RAVARA – “Papà accendi il buio, Giulio è stanco”. Il tema è quello dell’autismo. E’ il titolo dello spettacolo che si tiene stasera alle ore 20.45 presso la Chiesa Vecchia di Scandolara Ravara. Per “Posa in Opera Ballet” si esibiranno Marta Cataldi, Giuditta Gerevini, Martina Mancini, Francesca Sartori e Camilla Sartori. Musicisti Valentina Mariani (clarinetto), Fabiola Miglietti (chitarra classica), Davide Moneta (chitarra classica), Marco Mauro Moruzzi (violoncello), Martino Moruzzi (clarinetto), Lorenzo Marvin Piovani (pianoforte) e Pierattilio Bazzana (violino). “Accendi il buio” è il nome della onlus di Cremona che si occupa di affrontare l’autismo nella nostra provincia.
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Sabato 24 Settembre 2016
a cura di Fabio Varesi Elston Turner in azione
TaShawn Thomas a canestro (fotoservizio Mario F. Rossi)
La Vanoli vuole stupire ancora
A poco più di una settimana dall’inizio del campionato i biancoblu di Pancotto hanno dato confortanti segnali di crescita
SERIE A Con sei nuovi giocatori (uno solo over 30) punta ancora a una stagione ricca di soddisfazioni
L
di Fabio Varesi
a grande attesa è finita. Dopo una lunga estate, da oggi si fa sul serio e la Vanoli è pronta per stupire ancora. Le buone prestazioni fornite nel Trofeo Lombardia hanno confermato la crescita dei ragazzi di Pancotto, il quale ha avuto il non facile compito di inserire sei nuovi giocatori (quasi tutti under 30), che si sono aggiunti ai confermati Fabio Mian (nuovo capitano), Raphael Gaspardo, Paul Biligha e Elston Turner. Dopo la finale giocata alla pari nel Trofeo Lombardia, la Vanoli ritrova in Supercoppa la corazzata Milano, già affrontata nella semifinale di Coppa Italia della scorsa stagione. Dopo due qualificazioni consecutive alla final eight di Coppa Italia e lo storico accesso ai playoff, i biancoblu approdano alla final four che assegna il primo trofeo stagionale, grazie al quarto posto raggiunto al termine della regular season dell’ultimo campionato. Un risultato straordinario, che conferma la crescita della squadra, brava ogni volta a ripartire con un roster tutto nuovo o quasi.
Contro Milano oggi alle ore 18 supercoppa
Vanoli CREMONA 3 Petar Jovanovic 2000 Ala 1994 Playmaker 6 Andrea Amato 1992 Guardia 7 Fabio Mian 10 Raphael Gaspardo 1993 Centro 1998 Ala 16 Dario Boccasavia 18 Jakub Wojciechowski 1990 Centro 1990 Centro 19 Paul Biligha 1990 Guardia 31 Elston Turner 32 Gabe York 1993 Guardia 1982 Ala 33 Omar Thomas 1993 Centro 35 TaShawn Thomas 52 Terrel “Tu” Holloway 1989 Playmaker
Omar Thomas contro Venezia in amichevole
Coach: cesare pancotto Anche stavolta, l’obiettivo primario è l’ennesima permanenza nella massima serie, ma nulla vieta ai biancoblu di puntare più in alto, come è accaduto nelle ultime stagioni, soprattutto se gli americani (in parti-
colare “Tu” Holloway) si confermeranno efficaci come hanno dimostrato nel Trofeo Lombardia. Ricordiamo che i nuovi, oltre a Holloway, sono il play Andrea Amato, i centri Jakub Wojciechowski e TaShawn
Thomas, la guardia Gabe York e l’ala Omar Thomas. Giocatori interessanti, che possono regalare un’altra stagione indimenticabile. L’ottava consecutiva in serie A! altro servizio a pagina 25
La Supercoppa Italiana è relativamente giovane, visto che è stata assegnata per la prima volta nel 1995 e dal 2014 partecipano le prime quattro della regular season del campionato precedente. Lo scorso anno ad aggiudicarsela fu Reggio Emilia, che si impose in finale su Milano per 80-68). Palcoscenico dell’edizione 2016 è il Forum di Assago. Ecco il programma di oggi: EA7 Emporio Armani MilanoVanoli Cremona alle ore 18 e Sidigas Avellino-Grissin Bon Reggio Emilia alle 20.45. Finale domani alle ore 18.15 (tutti i match in diretta su SkySport2).
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Speciale Basket
Avellino
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nsieme alla Vanoli, la Scandone Avellino è stata la rivelazione della scorsa stagione. Gli irpini hanno iniziato in sordina, ma dopo l’arrivo di Marques Green e Joe Ragland, hanno inanellato una lunga serie di successi, impreziositi dalla finale di Coppa Italia raggiunta (persa contro Milano). Terminata la regular season al terzo posto, la squadra di Pino Sacripanti è stata protagonista anche nei playoff,
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Sabato 24 Settembre 2016
perdendo solo in gara 7 la semifinale con Reggio Emilia (tra l’altro di misura). Ora l’obiettivo di Avellino è restare al vertice del basket italiano. Perso Riccardo Cervi (tornato a Reggio Emilia), coach Sacripanti può sostituirlo con l’altro azzurro Marco Cusin, reduce dalle ottime stagioni di Cremona. Confermati Green, Ragland e Maarten Leunen, il roster è stato rinforzato dagli arrivi di Levi Randolph (guardia-ala), dell’ala Adonis Thomas, della guardia
belga Retin Obasohan, del centro ucraino Kyrylo Fesenko (216 centimetri, ex Cantù) e di Andrea Zerini, arrivato da Brindisi. Allungano la panchina la guardia Giovanni Severini e il play Salvatore Parlato. Insomma, una squadra completa che può ancora rendere la vita dura a tutte le grandi del campionato, sia sotto i tabelloni, che nelle conclusioni dal perimetro. Obiettivo minimi i playoff, arrivandoci possibilmente tra le prime quattro in regular season.
Marques Green (n. 4) e Joe Ragland (n. 1) a termine di un match
Brescia
entornata Leonessa. Dopo tanti anni (addirittura 28), il basket bresciano riassapora la massima serie, grazie alla vittoria dei playoff di serie A2, che sono sempre un terno al lotto. Il confermato coach Andrea Diana ritrova cinque protagonisti della scorsa stagione (David Moss, Marco Passera, Franko Bushati, Davide Bruttini e Alessandro Cittadini), ai quali si aggiungono i rinforzi che devono garantire la salvezza di Brescia: l’ex capitano della Vanoli, Luca Vitali, suo fratello Michele (reduce dalla dolorosa retrocessione con la Virtus Bologna), la guardia americana Lee Moore, l’ala Marcus Landry e il centro Jared Berggren (ex Trento). Come sempre, la neopromossa ha come obiettivo primario la permanenza nella massima serie e per centrarlo, la dirigenza ha deciso di puntare sull’esperienza di Moss (33 anni), Luca Vitali (30) e Cittadini (37) che dovranno prendere per mano la squadra nei momenti difficili della stagione.
Brindisi
Coach Meo Sacchetti
Cantù
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uova rivoluzione in una delle nobili del nostro basket. Dopo la deludente stagione, terminata all’11° posto, a due sole lunghezze dalla retrocessione, la società canturina è stata affidata alla presidentessa Irina Geresimenko, che con lo staff dirigenziale ha completamente rivluzionato il roster, coach compreso. In pratica, solo l’ala-centro JaJuan Johson e il play Marco Laganà sono stati confermati, agli ordini di coach Rimas Kurtinaitis (da giocatore, ex stella dello Zalgiris Kaunas). I rinforzi sono il play Zabien Dowdell, la guardia croata Fran Pilepic, l’ala Tremmell Darden (ex Besiktas), il centro Gani Lawal (ex Roma e Milano), il play lituano Vaidas Kariniauskas, l’ala Craig Callahan (arrivato dalla Virtus Roma), l’ala Romeo Travis, il centro Francesco Quaglia e il play-guardia Salvatore Parrillo (ex Reggio Emilia). Con tante novità, non sarà facile ingranare subito, ma una società come Cantù non può restare a lungo nelle retrovie, quindi l’obiettivo minimo è qualificarsi per i playoff, comunque non facile da centrare. Luca Vitali, ex capitano della Vanoli
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n’altra società che ha voltato completamente pagina è quella pugliese, affidata a Meo Sacchetti, il coach dello storico scudetto di Sassari, che può disporre di un quintetto titolare completamente nuovo, formato dall’ala Nic Moore, dalla guardia AJ English, dall’ala Kris Joseph, dall’ala francese Amath M’Baye e dall’ala-centro Lawrence Robert Carter. Ma nuovi sono anche il play-guardia Marco Spanghero (ex Verona), la guardia Giorgio Sgobba, la guardia cre-
monese Daniel Donzelli (reduce dalla stagione in A2 a Casalpusterlengo) e il centro nigeriano Danny Agbelese. In pratica i soli confermati sono l’ala Marco Cardillo e la guardia-ala Durad Scott, che la scorsa stagione hanno fallito l’accesso ai playoff, dopo aver concluso la regular season al 10° posto. Ora sotto la guida di Sacchetti, pugliese doc, la post season è l’obiettivo minimo dell’Enel Brindisi, che non nasconde le proprie ambizioni, pur nella consapevolezza delle difficoltà che incontra chi ha cambiato molto.
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Speciale Basket
Sabato 24 Settembre 2016
Capo d’Orlando
tenere alto l’onore della Sicilia cestitica è ancora una volta l’Orlandina, che ha confermato il coach Gennaro Di Carlo, dopo aver conquistato una soffertissima salvezza, arrivata solo grazie agli scontri diretti (ha concluso la regular season con 22 punti come Caserta, Torino e Bologna, con quest’ultima retrocessa in A2). Per centrare la permanenza con
meno patemi, la dirigenza siciliana ha rinnovato il quintetto titolare con gli arrivi del play Bruno Fitipaldo, del veterano Drake Diener, della guardia-ala lettone Janis Berzins e dell’ala americana Dominique Archie, che si aggiungono al centro Sandro Nicevic. Il resto del roster, a parte la guardiaala serba Stefan Nikolic, è formato da giocatori confermati: il play Tommaso Laquintana, la guardia ungherese Zol-
Milano
C
tan Perl, la guardia serba Vojislav Stojanovic e l’ala Antonio Iannuzzi. A una settimana dall’inizio della stagione, non è facile dare giudizi definitivi sulle squadre, ma sulla carta Capo d’Orlando non sembra attrezzata per restare lontano dalle parti basse della classifica e a meno di exploit difficile da prevedere, dovrà lottare duramente per strappare un’altra salvezza nella massima serie.
ome la Juventus nel calcio, l’Olimpia Milano è sulla carta la potenziale dominatrice del campionato. Ma oltre a primeggiare in Italia, la squadra del confermato Jasmin Repesa vuole essere protagonista in Europa, dopo le amarezze della scorsa stagione. I successi in Coppa Italia e in campionato hanno comunque soddisfatto il patron Armani, che ha rinforzato qualitativamente la panchina, soprattutto in ottica europea. Confermati tutti i grossi calibri della squadra: il play Mantas Kalnietis, il capitano Alessandro Gentile, l’ala Krunoslav Simon, la guardia-ala Rakim Sanders, l’ala-centro Jamel McLean e l’ala-centro Milan Macvan. Sono rimasti a Milano anche il play Andrea Cinciarini e la guardia Bruno Cerella, ai quali sono aggiunti elementi di valore come il centro serbo Mirolslav Raduljica (prelevato dal Panathi-
Miroslav Raduljica è il nuovo centro di Milano
Drake Diener torna nel nostro campionato
Caserta naikos), il play Richard Hickman (ex Fenerbahce), la guardia-ala slovena Zoran Dragic (reduce dall’esperienza al Khimki Mosca), l’ala Awudu Abass Abass, ex capitano di Cantù, il giovane talentuoso Simone Fontecchio, cresciuto nella Virtus Bologna, l’azzurro Davide Pascolo, ala in grande crescita dopo le ottime stagioni a Trento e la guardia-ala di 19 anni Andrea La Torre, prelevato da Biella. Insomma, una corazzata di 15 giocatori, tre dei quali ad ogni partita non potranno andare a referto, ma che possono garantire un efficace turn-over, per primeggiare in tutte le competizioni. Sulla carta Milano non sembra avere punti deboli, ma quando si dispongono di tanti giocatori di talento, molti dei quali protagonisti alle recenti Olimpiadi, l’unico rischio è che vi siano troppi “galli nel pollaio”. Pericolo che con un coach come Repesa, dovrebbe comunque essere scongiurato.
Coach Jasmon Repesa
C
on un quintetto titolare tutto nuovo, la Pasta Regia Caserta vuole riscattare una stagione sottotono, conclusa con un sofferta salvezza. Aver comunque conservato la massima serie, malfrado le indubbie difficoltà, ha permesso a coach Sandro Dell’Agnello di essere confermato alla guida della squadra, che da giocatore ha portato allo storico scudetto del 1991. In pratica solo quattro sono i giocatori rimasti in Campania: il play-guardia Daniele Cinciarini, la guardiaala svedese Viktor Gaddefors, il play-guardia Marco
Edgar Sosa, ex Sassari
Giuri e l’ala Kika Metreveli. I rinforzi sono invece il play dominicano Edgar Sosa (ex Sassari), la guardia-ala americana Joshua Bostic (ex Vef Riga), l’ala Raphael Putney, l’ala polacca Aleksander Czyz (ex Pistoia), l’ala-centro Mitchell Watt, il centro Tyrel Bergantino (arrivato dall’Università del Massachusets), l’ala Dario Cefarelli e l’ultimo arrivato Darryl Joshua Jackson (guardia). Caserta sembra attrezzata per centrare la salvezza, non per arrivare tra le prime otto. Ma quello che interessa alla Juve e al suo appassionato pubblico è quello di continuare a calcare i parquet della massima serie.
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Speciale Basket
Pesaro
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Il play Ronald Moore (foto www.pistoiabasket2000.com)
S
quadra che convince, non si cambia. Del resto, dopo due finali playoff consecutive, è difficile non dare più fiducia un gruppo che fa parte stabilmente dell’elite del nostro basket. A Reggio Emilia, però, hanno dovuto incassare l’addio di due grandi veterani di passaporto lituano come Darjus Lavrinovic e Rimantas Kaukenas, che malgrado la carta d’identità, hanno deliziato il pubblico del PalaBigi. Tutti gli altri protagonisti della scorsa stagione, compreso il coach Max Menetti, sono invece rimasti in Emilia: i play Andrea De Nicolao, Stefano Gentile e Derek Needham, la guardia Amedeo Della Valle, l’ala Achille
I Darius Johnson-Odom
Pistoia
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Il lituano Simas Jasaitis
nche nelle Marche si è deciso di rivoluzionare la squadra, dopo alcune salvezze molto sofferte. Per cominciare, è stato scelto come nuovo coach Piero Bucchi, reduce dalla lunga parentesi a Brindisi e desideroso di trovare nuovi stimoli in una piazza importante come quella pesarese. Nuovo anche il roster, con solo due conferme: l’ala Giulio Gazzotti (ex Vanoli) e la guardia Marco Ceron. Ciò significa che Bucchi può disporre di uno starting five tutto nuovo, formato dal play Marcus Thornton, dalla guardia Brandon Fields, dall’ala lituana Simas Jasaitis (ex Capo d’Orlando), dal centro Jarrod Jones e dal centro camerunense Landry Nnoko. La Consultinvest può inoltre contare sul play Ryan Harrow, sull’ala lituana Donatas Zavackas (36 anni, con una breve parentesi alla Vanoli) e sulla giovane ala Michele Serpilli, 17 anni, nativo di Ancona. Una squadra tutta da scoprire, che però non sembra poter puntare ad ambiziosi traguardi. L’obiettivo primario resta quindi la salvezza, ben lontana dai fasti degli anni ’80, quando la VL (griffata Scavolini) vinceva i campionati. Anche l’appassionato pubblico di Pesaro ha capito che i tempi sono cambiati ed è conscio dell’importanza di conservare la massima serie, quindi non manca mai di sostenere la squadra, anche nei momenti difficili.
Sabato 24 Settembre 2016
n una serie A che ha cambiato volto, Pistoia (in questa stagione griffata The Flexx) ha deciso di confermate buona parte del roster, che tanto bene ha fatto la scorsa stagione, conclusa con un ottimo sesto posto, che ha permesso ai toscano di giocare un’altra volta i playoff. Oltre al coach Vincenzo Esposito, sono rimasti a Pistoia il play Ronald Moore, l’ala Michele Antonutti, il centro Marcus Thornton (omonimo del giocatore di Pesaro, reduce però da un lungo infortunio, che lo ha tenuto lontano dal parquet dallo scorso novembre), l’ala Eric Lombardi e il giovane Marco Di Pizzo (ala-centro di
18 anni). Inoltre, per rilanciare la corsa alla zona playoff, la dirigenza toscana ha ingaggiato la guardia Corey Hawkins, l’ala Terran Petteway, il giovane centro Nathan Boothe, il play-guardia David Reginal Cournooh (arrivato da Brindisi) e il centro Daniele Magro, reduce dall’esperienza di Milano, dove ha vinto lo scudetto, giocando però poco. Nello sport è sempre difficile ripetersi, ma Pistoia ha la possibilità di essere ancora protagonista, come la Vanoli che affronta lunedì prossimo nel posticipo televisivo della prima giornata. Un match tra due belle realtà del nostro basket, che è sempre meno metropolitano.
Reggio Emilia Polonara, la guardia Pietro Aradori e la giovane guardia-ala lettone Arturs Strautins. Tre sono, invece, i nuovi innesti, che sostituiscono, come detto, i due veterani lituani e il talentuoso lettone Ojars Silins, che ha deciso di lasciare Reggio dopo sei anni per trovare nuovi stimoli: si tratta del centro azzurro Riccardo Cervi, cresciuto nella Reggiana, lasciata un anno fa per andare ad Avellino, dopo il mancato accorso con Milano, dell’ala Delroy James e dell’ala-centro serba Sava Lesic. Sulla carta Reggio è ancora la vera antagonista di Milano, che si è ulteriormente rinforzata, ma che dovrà fare i conti con la squadra di Menetti sia in campionato, che in Coppa Italia.
l dopo scudetto (conquistato insieme a Supercoppa e Coppa Italia per uno storico triplete), è stato più difficile del previsto, anche perché nell’estate del 2015 hanno lasciato l’isola alcuni dei protagonisti della trionfale stagione. A farne le spese è stato il coach Sacchetti, esonerato malgrado abbia portato la Dinamo sul tetto d’Italia. Ma i sostituti (Calvani e Pasquini, quest’ultimo confermato per la nuova stagione) non hanno fatto meglio e la squa-
Il centro Riccardo Cervi
Sassari dra (solo settima in regular season) è uscita subito sia in Coppa Italia (per mano della Vanoli), che nei playoff con Reggio Emilia. Logico attendersi una rivoluzione, con solo quattro conferme: le due bandiere Brian Sacchetti (ala) e Giacomo Devecchi (guardia), il play-guardia Lorenzo D’Ercole (ex Vanoli) e il play Rok Stipcevic. Tutti gli altri otto del roster sono nuovi e avranno l’arduo compito di riportare Sassari ai vertici: si tratta della guardia Darius Johnson-Odom, del
centro lituano Tautvydas Lydeka (ex Pesaro), della guardia-ala Josh Carter, dell’ala Dusko Savanovic (ex Bayern Monaco), del centro inglese Gabriel Olesani, reduce dall’esperienza al Brose Bamberg di Trinchieri, dell’ala-centro Ryan Martin, della guardia Diego Monaldi e della giovanissima ala Michele Ebeling, figlio di John, che a fine carriera ha militato anche nell’allora Triboldi Soresina (nel 2005 alla veneranda età di 45 anni). Basterà per tornare protagonista?
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Speciale Basket
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Torino
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opo la rocambolesca salvezza conquistata all’ultima giornata e solo grazie agli scontri diretti, la Manital Torino ha deciso di ribaltare il roster, confermando solo l’ala-centro Dj White, ritenendo che la squadra che ha affrontato da matricola la serie A non fosse competitiva per puntare a un’altra salvezza. Il confermato coach Francesco Vitucci, arrivato a metà campionato al posto dell’esonerato Bechi, potrà contare sul play Chris Wright (ex Varese), sulla guardia Tyler Jordan Harvey, sull’ala Deron Wa-
S
shington (grande protagonista con la Vanoli), sull’ala Jamil Wilson, sul play Giuseppe Poeta (arrivato da Trento), sulla guardia Mirza Alibegovic (ex Brescia), sull’ala David Albright Okeke, sull’ala-centro Valerio Mazzola (ex Virtus Bologna), sul centro Abdel Fall (prelevato da Casale Monferrato) e sul giovane play Donato Vitale. Quando si cambia tanto, non è facile diventare subito una squadra dall’elevato rendimento, ma a Torino sono convinti di aver a disposizione il talento necessario per conquistare un’altra permanenza nella massima serie.
L’ala-centro Dewayne “DJ” White
Trento
i parla soprattutto italiano nella squadra del confermato coach Maurizio Buscaglia. Sono solo cinque, infatti, i giocatori di passaporto straniero nella Dolomiti Ernergia, che ha confermato solo quattro giocatori, che la scorsa stagione sono giunti ottavi in regular season, staccando così il pass per i playoff: si tratta dei giovani emergenti Filippo Baldi Rossi (ala-centro) e Diego Flaccadori (guardia), del play italoargentino Toto Forray e del centro Luca Lechthaler. I nuovi sono invece il play Aaron Craft, l’ala David Lighty (tornato in Italia dopo le esperienze
Varese
La guardia Diego Flaccadori
Venezia
Hrvoje Peric, ex Vanoli (foto www.reyer.it)
a Cantù e Cremona), i lunghi Johndre Jefferson e Dustin Hogue, l’ala Joao Gomes, nativo di Capo Verde ma di passaporto portoghese, la guardia Riccardo Moraschini (ex Virtus Bologna e Roma, in cerca di rilancio), il play Andrea Bernardi (ex Verona) e l’ala-centro Isacco Lovisotto, prodotto del vivaio della Virtus Bologna. Anche se da Trento non arrivano proclami, l’obiettivo della squadra è aprire un nuovo ciclo per puntare ancora alla post season, come è accaduto nelle ultime stagioni. A coach Buscaglia il non facile compito di centrare questo ambizioso traguardo.
N
on sono tante le squadre che hanno cambiato poco e tra queste c’è l’Umana Reyer Venezia, che ha archiviato positivamente la scorsa stagione, con il quinto posto in regular season e la semifinale playoff raggiunta, tra l’altro persa a tasta alta con Milano. Il roster è stato ancora affidato a Walter De Raaffaele, che a stagione in corso è subentrato al suo head coach Carlo Recalcati e che ha dimostrato di saperci fare. Visti i risultati positivi, sono addirittura otto i giocatori confermati: l’ala Melvin Ejim, la guardia Stefano Tonut, l’ala Hroje Peric (ex Vanoli), la guardia-ala Michael Bramos, il veterano Tomas Ress (ala-centro), il centro Benjamin Ortner, l’ala Jeff Viggiano e la giovane guardia Riccardo Visconti. A loro si sono aggiunti il play MarQuez Haynes (ex Sassari), il centro Jamelle Hagins (arrivato dall’Aris Salonicco), il play-guardia Ariel Filloy (a Cremona nella stagione della storica promozione in serie A) e soprattutto Tyrus Mcgee, miglior sesto uomo dello scorso campionato con la maglia della Vanoli. Una squadra quindi attrezzata per contendere a Reggio Emilia il ruolo di antagonista della favorita Milano.
U
Coach Paolo Moretti
na delle nobili decadute del nostro basket, cerca il rilancio puntando soprattutto sull’esperienza e sulla fisicità sotto canestro. Dopo aver sfiorato la post season nella scorsa stagione (con il nono posto a solo due lunghezze dalla zona playoff), la dirigenza della Openjobmetis ha rinnovato la fiducia a coach Paolo Moretti, che si affida ancora ai veterani Kristjan Kangur (ala) e Daniele Cavaliero (play-guardia), ai quali si è aggiunto Massimo Bulleri, play di 39 anni con un ricco palmares, nel quale spicca l’argento olimpico ad
Atene nel 2004. Sono rimasti a Varese anche l’ala-centro Luca Campani (ex Vanoli) e la guardia-ala Giancarlo Ferrero, mentre i nuovi innesti sono il play Eric Maynor, la guardia Melvin Johnson, l’ala Christian Eyenga, il potente centro O.D. Anosike (reduce da una stagione poco esaltante a Brindisi), il play serbo Aleska Avramovic, il centro di 211 centimetri Norvel Pelle e il centro Matteo Canavesi (ex Trieste). Varese fa parte di quel gruppo di squadre che spera di poter lottare per un posto nei playoff, ma soprattutto di restare a debita distanza dalla zona retrocessione.
Serie A 2016-2017: il Calendario 1ª Giornata
A 02/10/2016 - R 22/01/2017
Avellino-Torino Brindisi-Trento Cantù-Venezia Capo d’Orlando-Milano Caserta-Reggio Emilia Cremona-Pistoia Pesaro-Brescia Sassari-Varese
4ª Giornata
A 23/10/2016 - R 12/02/2017
Brescia-Milano Cantù-Sassari Caserta-Pistoia Pesaro-Avellino Reggio Emilia-Venezia Trento-Capo d’Orlando Torino-Cremona Varese-Brindisi 8ª Giornata
5ª Giornata
A 30/10/2016 - R 26/02/2017
Avellino-Brescia Brindisi-Torino Capo d’Orlando-Cantù Milano-Caserta Pistoia-Varese Sassari-Pesaro Trento-Reggio Emilia Venezia-Cremona 9ª Giornata
2ª Giornata
A 09/10/2016 - R 29/01/2017
Brescia-Cantù Milano-Avellino Pistoia-Brindisi Reggio Emilia-Sassari Torino-Pesaro Trento-Cremona Varese-Caserta Venezia-Capo d’Orlando 6ª Giornata
A 06/11/2016 - R 05/03/2017
Brescia-Capo d’Orlando Caserta-Trento Cremona-Brindisi Pesaro-Venezia Pistoia-Sassari Torino-Milano Reggio Emilia-Cantù Varese-Avellino 10ª Giornata
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3ª Giornata
A 16/10/2016 - R 05/02/2017
Avellino-Pistoia Brindisi-Reggio Emilia Cantù-Pesaro Capo d’Orlando-Torino Cremona-Caserta Milano-Varese Sassari-Brescia Venezia-Trento 7ª Giornata
A 13/11/2016 - R 12-03-2017
Avellino-Reggio Emilia Brindisi-Brescia Cantù-Caserta Capo d’Orlando-Cremona Milano-Sassari Pesaro-Varese Trento-Torino Venezia-Pistoia 11ª Giornata
A 20/11/2016 - R 19/03/2017
A 27/11/2016 - R 26/03/2017
A 04/12/2016 - R 02/04/2017
A 11/12/2016 - R 09/04/2017
Brindisi-Cantù Caserta-Capo d’Orlando Cremona-Milano Pistoia-Trento Reggio Emilia-Pesaro Sassari-Avellino Torino-Venezia Varese-Brescia
Avellino-Brindisi Brescia-Reggio Emilia Cantù-Torino Capo d’Orlando-Varese Milano-Pistoia Pesaro-Trento Sassari-Cremona Venezia-Caserta
Avellino-Venezia Brindisi-Sassari Caserta-Brescia Cremona-Pesaro Pistoia-Torino Reggio E.-Capo d’Orlando Trento-Milano Varese-Cantù
Venezia-Milano Brescia-Cremona Cantù-Avellino Capo d’Orlando-Pistoia Pesaro-Brindisi Sassari-Trento Torino-Caserta Varese-Reggio Emilia
12ª Giornata
13ª Giornata
A 18/12/2016 - R 15/04/2017
A 27/12/2016 - R 23/04/2017
Caserta-Pesaro Capo d’Orlando-Sassari Cremona-Avellino Milano-Brindisi Pistoia-Cantù Torino-Reggio Emilia Trento-Varese Venezia-Brescia
Avellino-Capo d’Orlando Brescia-Trento Brindisi-Caserta Cantù-Cremona Pesaro-Pistoia Reggio Emilia-Milano Sassari-Torino Varese-Venezia
14ª Giornata
A 02/01/2016 - R 30/04/2017
Capo d’Orlando-Brindisi Caserta-Avellino Cremona-Varese Milano-Pesaro Pistoia-Reggio Emilia Torino-Brescia Trento-Cantù Venezia-Sassari
15ª Giornata
A 08/01/2017 - R 07/05/2017
Avellino-Trento Brescia-Pistoia Brindisi-Venezia Cantù-Milano Pesaro-Capo d’Orlando Reggio Emilia-Cremona Sassari-Caserta Varese-Torino
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Salute
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GLI ORARI
PRESIDIO OSPEDALIERO DI CREMONA CUP Centro Unificato di Prenotazione Dove: padiglione n. 12, a fianco del Centro Prelievi, prospiciente Largo Priori Orari di apertura al pubblico: lunedì - venerdì dalle 7.30 alle18.00 orario continuato, il sabato dalle 8.00 alle 12.00; Prenotazioni telefoniche: è possibile telefonare al numero verde 800.638.638, da lunedì a sabato dalle 08.00 alle 20.00. PRENOTAZIONI CHE NON SI EFFETTUANO AL CUP Attraverso il CUP si prenotano tutte le prestazioni ad eccezione delle seguenti, che devono essere prenotate direttamente presso le singole unità operative o servizi come indicato di seguito: ANATOMIA PATOLOGICA secreti e agoaspirati (non Tac e non Ecoguidati) Dove: Poliambulatori, piano Terra. Orario: giovedì dalle 15 alle 16. Per prenotare contattare la segreteria dell’Anatomia Patologica dal lunedì al venerdì, dalle 10.30 alle 16.00. Telefono: 0372 405477, dalle 9.30 alle 16.00. Consegna campioni istologici e citologici La consegna dei campioni citologici urinari è prevista, presso il padiglione 5, da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 09.30; per gli altri esami da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 16.00 (accesso diretto). RADIOLOGIA Dove: piano 1, corpo H (ala destra). TC, risonanza magnetica, ecografie urgenti e richiesta di prestazioni con bollino verde Le prenotazioni vanno effettuate di persona o via fax. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.00, sabato dalle 08.00 alle 12.00. Tel: 0372 405760. Angiografia Le prenotazioni vanno effettuate di persona. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 15.30. Telefono: 0372 405367. SENOLOGIA: Screening mammografico preventivo biennale Asl Cremona (45-69 anni) Tutti i giorni dalle 8.30 alle 12.30, il mercoledì dalle 14 alle 16. La prenotazione va effettuata al CUP dell'Asl 800 318 999. Prestazioni con carattere di urgenza, risonanze alla mammella, agoaspirati, ecografie Dove: piano 1, corpo M. Ora: da lunedì a venerdì dalle 11.00 alle 13.00. Telefono: 0372 405614. Per ulteriori informazioni è stata inoltre attivata una nuova linea telefonica dotata di risponditore automatico in funzione 24 ore su 24: 0372 405612. RADIOTERAPIA E MEDICINA NUCLEARE Dove: piano Cantina, (utilizzare la scala o ascensore a sinistra vicino l'Ufficio Informazioni nell'atrio di ingresso) corpo M, monoblocco ospedaliero. Orario: da lunedì a venerdì dalle 07.30 alle 17.30. Telefono: 0372 405485. MEDICINA DEL LAVORO: Visite specialistiche di medicina del lavoro Tel: 0372 405777 da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 15.30; oppure, personalmente presso l’Ambulatorio Specialistico di Medicina del Lavoro negli stessi orari. CENTRO DIABETOLOGICO Dove: piano 6, corpo H (lato destro), monoblocco ospedaliero. Orari: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.30 (prima visita per inquadramento diagnostico-terapeutico e visita di controllo per monitoraggio metabolico e screening delle complicanze croniche). Per le prime visite è preferibile che la prenotazione avvenga di persona comunque possibile prenotare telefonicamente da lunedì a venerdì, dalle 11.00 alle 13.30. Telefono: 0372 405715. centro prelievi - LABORATORIO ANALISI accesso diretto da parte dei cittadini, con la richiesta del Medico di famiglia o dello specialista. Dove: Centro Prelievi all'ingresso dell'ospedale. Orario: da lunedì a venerdì dalle ore 07.30 alle 10.30. Telefono: 0372 405663 - 0372 405452 CENTRO EMOSTASI E TROMBOSI Monitoraggio delle terapie anticoagulanti. previsto accesso con prenotazione al numero 0372 405666 - 0372 405663. Dove: Presso la palazzina del Cup Orario: dalle 07.30 alle 12.00 da lunedì a venerdì. CENTRO AZIENDALE DI ALLERGOLOGIA Test di tolleranza al lattosio e patch test Accesso con impegnativa del medico curante. Le prenotazioni si effettuano telefonicamente al numero 0372/408178 da lunedì a venerdì, dalle 10.30 alle 12; oppure di persona presso l’Ambulatorio di Allergologia (Padiglione 10) da lunedì a venerdì dalle 9.00 alle 13.00. IMMUNOEMATOLOGIA E MEDICINA TRASFUSIONALE: Emotrasfusioni, salassi, autotrasfusioni, terapia marziale endovenosa, preparazione di nuovi emocomponenti ad utilizzo non trasfusionale: Gel Piastrinico, Concentrato Leucopiastrinico. Dove: Piano terra, corpo D, monoblocco ospedaliero.Tel: 0372 435887 - 0372 405461 dalle 10.00 alle 17.00 da lunedì a venerdì GENETICA Dove: piano 2 lato destro del monoblocco ospedaliero. Prenotazioni telefoniche: 0372 405783 da lunedì a venerdì dalle 13.00 alle 14.30. MEDICINA LEGALE Prenotazioni presso Direzione Medica di Presidio piano Rialzato monoblocco ospedaliero. Tel: 0372 405200. PSICOLOGIA Dove: settimo piano a sinistra. Prenotazioni da lunedì a venerdì dalle ore 09.00 alle ore 10.00 presso il servizio di Psicologia, oppure anche telefonicamente agli stessi orari al numero 0372 405409. ONCOLOGIA MEDICA Dove: Piano 4 ala Destra Prenotazione in reparto da lunedì a venerdì dalle ore 8.00 alle ore 17.00. Tel: 0372 405248. TERAPIA DEL DOLORE Dove: palazzina n. 9 La prenotazione può essere effettuata telefonicamente al numero 0372 405330 dalle 11.00 alle 15.00, da lunedì a venerdì. Negli altri orari è possibile chiamare lo stesso numero lasciando un messaggio in segreteria telefonica con il nome e numero di telefono: al più presto sarete richiamati.
D
di Giulia Sapelli
opo una giornata davanti al computer, magari in una postura non propriamente corretta, oppure dopo un colpo di aria fredda quando non si era adeguatamente coperti, e il collo inizia a dolere. Il torcicollo può avere numerose cause scatenanti. Si tratta di una sindrome dolorosa che arreca fastidio e limita la mobilità del collo. Sono sempre più numerose le persone che soffrono di questo disturbo in apparenza banale ma che può diventare davvero fastidioso. Allora per evitarlo e tenerlo lontano come fare? Bastano piccoli accorgimenti quotidiani e qualche semplice esercizio per sciogliere la muscolatura. Ne parliamo con il dottor Paolo Buselli, direttore della Riabilitazione Specialistica Aziendale presso l’Ospedale di Cremona. «Il torcicollo comune è una sindrome dolorosa provocata da un’infiammazione dei muscoli del collo, i sintomi sono rappresentati da una contrazione dolorosa della muscolatura monolaterale del collo (lo sternocleidomastoideo in particolare) associata ad una rotazione del capo con difficoltà al posizionamento in asse del capo stesso» spiega il medico. «Esistono poi altre forme di torcicollo più importanti legate a patologie miogene o neurogene, ma che rappresentano problematiche neuromuscolari specifiche». Quali differenze ci sono tra cervicale e torcicollo? «Il torcicollo coinvolge primariamente la muscolatura superficiale del collo di un solo lato, la sofferenza cervicale coinvolge la muscolatura profonda del rachide cervicale, le piccole articolazioni intervertebrali e le radici nervose dei nervi dei segmenti coinvolti». Le principali cause del torcicollo? «Le cause consuete sono o un colpo d’aria, di solito fredda, o un eccesso di sollecitazione dei muscoli per movimenti ripetitivi in torsione del collo».
Postura scorretta davanti al computer o colpi d’aria tra le principali cause
Torcicollo, come prevenire
Come si cura? «Il trattamento del torcicollo comune si basa sulla risoluzione della contrattura: in primo luogo è utile il riposo, vanno evitati sforzi e movimenti bruschi durante la fase critica e può essere utile un cauto allungamento del muscolo contratto. Come adiuvante si possono applicare localmente dei miorilassanti; talvolta può essere indicata l’applicazione di microcorrenti elettriche a scopo decontratturante». Possono insorgere conseguenze significative se non viene trattato? «La conseguenza maggiore è il persistere del fastidio e l’assunzione forzata di una postura scorretta; se nono-
stante il fastidio viene mantenuta un’attività ripetitiva di rotazione del collo, può sovrapporsi una sofferenza cervicale che complica ulteriormente il quadro clinico». Quali gli esercizi più indicati per la cura del torcicollo? «Gli esercizi migliori sono dei cauti esercizi in allungamento passivo e di mobilizzazione del capo in senso opposto alla trazione, con l’obiettivo di sciogliere la muscolatura senza provocarne irritazione: ruotare lentamente il capo in direzione opposta al torcicollo, tenere il muscolo in tensione per 10 secondi e rilasciare lentamente. Ripetere l’esercizio».
E’ possibile mettere in atto qualche forma di prevenzione? «Più che prevenire si tratta di evitare le cause che lo possono scatenare come le correnti d’aria e, in estate, i getti dell’aria condizionata. Da evitare – compatibilmente con la propria professione - anche i lavori in posizioni forzate con rotazioni costanti e ripetitive del capo verso la medesima direzione, come ad esempio accade per i video terminalisti. Per chi lavora molte ore al computer o a uno sportello, il consiglio è quello di tenere posizionato il monitor di fronte e non di fianco, anche mantenere il corpo in asse e una postura corretta è importante».
Influenza aviaria, approvato il Piano regionale per il controllo Approvato il Piano regionale di controllo e sorveglianza dell'influenza aviaria che adegua, al Piano nazionale, le vigenti disposizioni regionali in materia. Lo dispone una delibera approvata dalla Giunta regionale della Lombardia, su proposta dell'assessore al Welfare di Regione Lombardia Giulio Gallera. «L'intervento - ha spiegato l'assessore - si è reso necessario considerata l'importanza che la nostra regione riveste nel settore avicolo. Insieme a Veneto, Emilia Romagna e Piemonte, infatti, la Lombardia rappresenta il 70% delle produzioni avicole nazionali. Ne discende che assicurare sul territorio regionale un'omogenea gestione dei controlli ufficiali per prevenire e sorvegliare fenomeni quali l'influenza aviaria siano per noi una priorità. Con questa delibera andiamo, inoltre, a semplificare le disposizioni regionali che regolano il settore». Gli interventi di adeguamento al Piano nazionale perseguiranno i seguenti obiettivi: identificare le aree ad alto rischio di introduzione del virus, in base all'analisi territoriale e alla presenza di allevamenti intensivi di specie considerate a rischio; adottare le misure di prevenzione per la diffusione del virus, sulla base del rischio di introduzione del virus influenzale in aree densamente popolate di avicoli; individuare l'eventuale presenza di virus dell'influenza aviaria negli allevamenti intensivi e nelle
La dottoressa Annalisa Subacchi risponde alle vostre domande scrivendo a: info@nutrizionistabiologo.it • oppure a: ilpiccolocremona@fastpiu.it www.nutrizionistabiologo.it • Facebook: Lisa Nutrizionista
Gentilissima Dottoressa Subacchi, mi spiega perché solitamente escludendo gli alimenti che il corpo non tollera si perde peso corporeo? Luca
popolazioni di uccelli selvatici; attivare un sistema rapido per la diagnosi precoce in caso di trasmissione di virus dalle popolazioni selvatiche ai volatili domestici. I destinatari degli interventi di adeguamento saranno le Ats (Agenzia Tutela della Salute), le imprese operanti nel settore della filiera agroalimentare e l'Izsler (Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell'Emilia Romagna).
Gentile Luca, gli alimenti non tollerati da un individuo sono come l’utilizzo di carburante sbagliato all’interno del serbatoio di un’automobile. L’effetto è quello di intasare il filtro e non permettere di funzionare correttamente a tutto il sistema meccanico. Così come l’automobile il nostro corpo è dotato di un filtro, il fegato, che assimilando sostanze non conosce si intossica e si intasa. Di conseguenza tutto il processo della digestione e dell’assimilazione degli alimenti si altera. Inoltre sostanze non tollerate dal nostro organismo producono una risposta infiammatoria crescente , di qui gonfiore, ritenzione, nausea, vomito e dissenteria. Togliendo gli alimenti non tollerati, ci sgonfiamo, perdiamo i liquidi in eccesso e riattiviamo il nostro metabolismo e di conseguenza perdiamo peso.
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Diete personalizzate per: • Intolleranze & Allergie Alimentari; Celiachia – Lattosio – Nickel • Diete per Sportivi, Bambini, Gravidanza • Master in Nutrizione&Sport, Dieta Vegetariana, Immunologia
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La Dottoressa Subacchi riceve a: • CREMONA: Poliambulatorio Medicenter, Via Giuseppina 21 • CREMA: Via Castello 12 • MANERBIO: Poliambulatorio Minervium, Via Verdi 64
cultura&spettacoli
La chiesa di San Michele Vetere, da sempre conAlla scoperta siderata tra le chiese più antiche di Cremona, ha una che si lega con l’evoluzione della cristianità in della chiesa storia città. In un percorso approfondito, che ha come pundi San Michele to di partenza la spiegazione della figura del patro-
no l’Arcangelo Michele, oggi alle 15.30 in piazza San Michele (per gli appuntamenti del Crart), verranno analizzate le caratteristiche della chiesa: dai presunti legami con la cultura longobarda fino ai più recenti restauri di alcune delle sue opere d’arte meno note.
Stasera viene inaugurata la quarta edizione da Fabio Biondi e dalla sua Ensemble Europa Galante
Concerto d’autore per lo Stradivari Festival
E’
dalla redazione
arrivato il momento dello Stradivari Festival 2016. La quarta dizione (in programma sal 24 settembre al 9 ottobre), iniziata questa sera alle ore 21 all’Auditorium Giovanni Arvedi, con il concerto inaugurale. Protagonisti l’Ensemble Europa Galante e Fabio Biondi (con il violino Andrea Guarneri 1686), che suoneranno musiche di Andrea Zan (Sinfonia a tre), Antonio Vivald (Sinfonia per archi “Il Coro delle Muse” RV 149 e Concerto RV357 in la minore da “La Stravaganza”), Gaetano Pugnani (Sinfonia in si bemolle maggiore), Pietro Antonio Locatelli (Concerto op. 1 n. 5 in re maggiore), Pietro Nardini, (Concerto per violino op. 1 n. 1 in la maggiore), Francesco Geminiani (Concerto Grosso n. 12 “La Follia” per orchestra archi e basso continuo). Alle ore 18 è stata programmata un avisita al Museo del Violino, sempre con il maestro Fabio Biondi. Ricordiano che il violino nasce a Cremona a metà del Cinquecento. Da subito la tecnica strumentale segue appresso le modificazioni liutarie. Nel XVII e XVIII secolo molti musicisti italiani, richiesti in Europa, diffondono un linguaggio musicale nato e sviluppato nei tanti centri artistici della penisola. Tra loro, il casalasco Andrea
In mostra le opere di Buono
L’Ensemble Europa Galante
Zani, solista e compositore dallo stile “pieno di vaghezza e profondità”. Partendo proprio da Zani, Fabio Biondi e l’Ensemble Europa Galante inaugurano il festival con una vasta ricognizione del repertorio violinistico italiano della prima metà del XVIII secolo, quando si affermano il violino e i generi musicali - sonata e concerto - che più lo valorizzavano. Alternando forme e stili, generi e scuole locali, Biondi traccia un
interessante confronto fra gli autori più rappresentativi del barocco italiano, da Antonio Vivaldi a Gaetano Pugnani e Francesco Geminiani, da Pietro Antonio Locatelli a Pietro Nardini. L’Ensemble Europa Galante è nata nel 1990 dal desiderio del suo direttore artistico, il palermitano Fabio Biondi, di fondare un gruppo strumentale italiano per le interpretazioni su strumenti d’epoca del gran-
Domani pomeriggio, alle ore 17.30 negli spazi di Immagini – Italart in via Beltrami 9/b a Cremona, viene inaugurata la mostra personale di Angelo Buono, presenta dal prof. Gianluigi Guarneri. Angelo Buono, pittore e scultore, è nato a Torre del Greco, ma risiede e opera a Genova. Dopo gli studi artistici con maestri quali Bresciani, Barisaani, Spinosa, Capogrossi, Greco, Alfano, Ferrigno e Ciavolino, ha insegnato arte nella scuola secondaria.
Alunni alla scoperta dell’opera di Britten
Anche quest’anno alcuni alunni delle scuole superiori della città potranno vedere e scoprire i segreti di realizzazione di un opera. Una cinquantina di studenti del Liceo Musicale di Cremona seguiranno le fasi di produzione dell’opera Midsummer Nigth’s Dream di B. Britten, che vede il Teatro Ponchielli impegnato come teatro capofila per OperaLombardia. Tre sono gli appuntamenti riservati agli alunni del liceo Musicale Antonio Stadivari: mercoledì 28 settembre dalle ore 12 alle 13 presso il Teatro Ponchielli si terrà il primo incontro tecnico con il regista e personale tecnico. Nello stesso giorno, alle ore 14, ci sarà l’incontro con il direttore d’orchestra Francesco Cilluffo prima della prova d’assieme e balle 14.30 prova di regia (durante un intervalloincontro in sala con il cast). Martedi 4 ottobre alle 15, sempre al Teatro Ponchielli, gli alunni incontreranno invece il direttore del Coro Voci Bianche, Raul Dominguez per poi assistere alle ore 15.30 alla prova d’assieme.
Sifasera annuncia alcune modifiche
Per cause indipendenti dalla volontà degli organizzatori, è stato modificato il programma della stagione teatrale Sifasera 20162017, con l’intento di premiare sempre qualità e divertimento. Lo spettacolo “Il conto è servito” con Gigi e Andrea è stato sostituito dallo spettacolo “Ieri è un altro giorno!” con Antonio Cornacchione (nella foto) il 22 gennaio 2017 a Soresina, mentre lo spettacolo “Perché non parli” con Paolo Cevoli è stato anticipato al 14 gennaio 2017 a Castelleone.
de repertorio barocco e classico. L’ensemble ha ottenuto un grande successo fin dalla pubblicazione del primo disco, dedicato alla produzione concertistica vivaldiana (Premio Cini di Venezia, Choc de la Musique in Francia). Nella stagione 20162017 è prevista l’uscita dell’opera “Silla” di Haendel registrata dal vivo alla Konzerthaus di Vienna cosí come i concerti per violino di JeanMarie Leclair.
Si tratta di uno dei massimi rappresentanti della pittura figurativa moderna, con presenze di prestigio nel panorama artistico. Innumerevoli le presenze in mostre e dopo anni di ricerca estetica, la sua pittura perviene a una specifica istanza pittorica. Le sue scene sembrano più sognate che viste. La Mostra resterà aperta fino a sabato 8 ottobre, dal martedì al sabato dalle 10.30 alle 19 (domenica 16.30-19.30).
A Cremona i violini in fibra di carbonio
Nella citta del Torrazzo arrivano i violini tedeschi costruiti con tecnologie aerospaziali. Cremona Musica, come è noto, è famosa nel mondo per essere il punto di riferimento della grande liuteria artigianale. Ma chi ha detto che ci si riferisce solo a strumenti di legno? La fibra di carbonio, sempre naturalmente lavorata a mano in laboratori di liuteria, sta avendo oggi una crescente diffusione tra i musicisti di tutti i livelli, grazie alle caratteristiche uniche di questo materiale, che lo rendono resistente, duraturo e con un eccellente bilanciamento acustico. A Cremona Musica International Exhibitions, a dimostrazione della completezza dell’offerta fieristica, che riunisce i migliori costruttori e distributori di strumenti di alta gamma provenienti da tutto il mondo, si potranno trovare anche violini, viole e violoncelli in fibra di carbonio, proposti dall’azienda tedesca Mezzo-forte. Gli strumenti, costruiti seguendo il processo di infusione sottovuoto, una tecnica derivata dall’aviazione e dall’industria aerospaziale, stanno avendo successo in tutto il mondo, tanto che nel 2015 il violino in fibra di carbonio prodotto da Mezzo-forte ha vinto il prestigioso German Musical Instrument Award. Insensibile alle condizioni climatiche, la fibra di carbonio presenta numerosi vantaggi per i musicisti che viaggiano molto spesso o che suonano all’aperto. Al momento, Mezzo-forte produce violini, viole e violoncelli, ma in cantiere sta sviluppando un contrabbasso con il manico staccabile, l’ultimo passo per completare la gamma degli archi proposta dall’azienda tedesca. «Partecipiamo a Cremona Musica ormai da molto tempo – sottolinea Joerg Kleinalstede, fondatore dell’azienda tedesca – perché qui incontriamo molti musicisti professionisti e amatoriali, oltre che i maggiori dealer internazionali: è il posto giusto per ottenere contatti qualificati. Cremona è la casa della liuteria, per cui siamo felici di avere l’opportunità di presentare proprio qui le nostre innovazioni, che vanno sempre a braccetto con la tradizione e i valori della liuteria artigianale».
Un sabato interamente dedicato alle bande
Doppio appuntamento cittadino: alle 17 nei giardini di piazza Roma e alle 21 in largo Boccaccino “Che bande!” è una delle novità di quest’anno di “Rigenerazione urbana”. Le bande, infatti, tornano ad animare il centro cittadino. Dopo l’esibizione, lo scorso giugno, della banda della Società Musicale Estudiantina di Casalmaggiore, oggi alle 17 nei giardini pubblici di piazza Roma protagonista sarà il Corpo bandistico “Giuseppe Verdi” di Ombriano con un repertorio variegato in grado di soddisfare gusti musicali diversi. Sempre oggi, in largo Boccaccino alle ore 21, si esibirà l’Orchestra MagicaMusica diretta dal maestro Piero Lombardi, gruppo musicale composto da 26 ragazzi disabili: Adriano Beccalli, Deborah Borgo, Sara Bianchessi, Simone Carelli, Alessandro Cieri, Angelo Cimaschi, Mirko Costanzo, Vittorio Deste, Gaetano Parini, Gloria Galli, Marco Gipponi, Fabrizio Gobbi, Alessio Guerini Rocco, Antonio Lo Porto, Alessia Lupo Stanghellini, Paolo Maggi, Andrea Mariani, Serena Pini, Marco Rigamonti, Matteo Riva, Stefania Roveda, Sara Soccini, Sonia Taragnoli, Gabriele Zanenga, Luca Milazzo, Riccardo Alpini, Sergio Storti, Umberto Saiani, Chiara Vanni, Vincenzo Mazza. L’Orchestra ha un repertorio di 40 brani da Rossini a Zucchero passando dai Beatles e La Scuola di musica promossa dal Corpo bandistico “Giuseppe Anelli” di Trigolo riprende l’attività ed ha aperto l’iscrizione ai corsi per l’anno scolastico 2016-2017. Indirizzati a bambini, giovani ed adulti di ogni età i corsi, che anche in quest’anno scolastico vengono proposti da insegnanti specializzati sotto la supervisione del maestro Vittorio Zanibelli, comprendono lezioni di propedeutica,
L’Orchestra MagicaMusica
si è già esibita in 50 concerti in prestigiosi teatri riscuotendo sempre un grande successo. Per l’esibizione di stasera hanno preparato un programma davvero interessante con brani di autori italiani e stranieri (si veda allegato). L’attività di questo affiatato ensemble si svolge a Castelleone e prevede incontri settimanali condotti da un’equipe di dieci docenti e due psi-
cologi a supporto per l’osservazione sistematica del comportamento musicale, delle modalità relazionali individuali e di gruppo, dell’autonomia. L’obiettivo è offrire a queste persone un momento di divertimento e, nel contempo, stimolarle ad una migliore crescita psicofisica individuale e collettiva utilizzando e mettendo a frutto le grandi potenzialità della musica. «La
musica si sa fa miracoli - dichiara il maestro Piero Lombardi - è in grado di creare atmosfere magiche dove è piacevole esprimersi individualmente e collettivamente, dove si vivono momenti gioiosi e gratificanti, dove non ti senti mai solo. Il gruppo si diverte, i ragazzi si impegnano e sono pieni di entusiasmo, i risultati arrivano con grande gratificazione per tutti».
Ripartono in corsi della banda di Trigolo
avviamento musicale, teoria e solfeggio, musica d’insieme. Sono invece nove i corsi ad indirizzo bandistico, tenuti da otto insegnanti diplomati presso il Conservatorio nello strumento che insegnano e che riguardano una vasta gamma di strumenti: flauto traverso, clarinetto, sassofono, oboe, fagotto, trom-
ba, corno, ottoni (bassotuba, euphonium e trombone), percussioni (batteria, grancassa, piatti, timpani, xilofono, vibrafono e glockenspiel). Lo scopo di questi corsi è quello di favorire, dopo il raggiungimento di un’adeguata tecnica esecutiva, il graduale ingresso degli allievi nell’organico della banda, offrendo loro la pos-
sibilità di continuare a perfezionare il livello di preparazione. Anche quest’anno, inoltre, vengono proposti i corsi musicali specialistici, riservati ad allievi che intendono acquisire ed approfondire la conoscenza di strumenti diversi da quelli tradizionali che caratterizzano l’attività della banda, ad esempio: pia-
noforte e violino. Gli strumenti musicali, fino ad esaurimento, sono dati in prestito gratuito dalla banda. Le lezioni sono settimanali e gli orari saranno concordati con gli allievi e con le rispettive famiglie in una riunione preliminare, mentre le iscrizioni e maggiori informazioni sui corsi e sulle quote di frequenza si raccolgono sino a fine settembre presso il presidente Antonio Pini ed il direttore Vittorio Zanibelli.
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Taccuino
Sabato 24 Settembre 2016
Fesa di manzo alla pizzaiola
In forma dopo l’estate - Secondi Ingredienti per 4 persone
• Una melanzana • 4 pomodori ramati • 200 g di ricotta light • 100 g di fiocchi di latte magro • Parmigiano • 1/2 spicchio aglio • Basilico • Origano • Sale e pepe
numeri utili
Parmigiana light di melanzane
Ingredienti • per 4 persone • Origano • Prezzemolo • Pepe • Sale
• 600 g fesa di manzo • 400 g pomodori pelati • Zucchero • 2 spicchio aglio
Preparazione
• Sciacquate i capperini sotto acqua fredda corrente e disponeteli in una ciotola con acqua tiepida per 10 minuti, cambiando l'acqua almeno 2-3 volte. • Schiacciate, spellate e tritate l'aglio con una manciata di foglie di prezzemolo. • Mettete il trito aromatico in una ciotolina con 2-3 cucchiai di olio extravergine e un pizzico di origano. • Appiattite le fettine di carne con il batticarne, mettendole fra 2 fogli di carta da forno. • Praticate dei piccoli tagli verticali sui bordi per evitare che si arriccino in cottura. • Scaldate la padella antiaderente e spolverizzatela con sale fino. • Scottate le fettine di manzo, poche alla volta, a fiamma vivace 1-2 minuti per lato e tenetele in caldo fra 2 piatti. • Abbassate la fiamma al minimo, lasciate intiepidire la padella e versate i pelati tritati. • Unite un cucchiaino di zucchero e mescolata. • Proseguite la cottura a fuoco medio per circa 10 minuti. • Unite al pomodoro le fettine di manzo tenute in caldo e i capperini sgocciolati. • Mescolate e proseguite la cottura per 1-2 minuti. • Spegnete, salate, pepate, irrorate con l'olio extravergine aromatizzato con aglio, prezzemolo e origano e servite.
PREFETTURA Centralino: 0372-4881 CARABINIERI Pronto intervento: 112 Centralino: 0372-5581 COMANDO FORESTALE DELLO STATO Centralino: 0372-410307
• Trasferite la ricotta setacciata e i fiocchi di latte in una ciotola. • Aggiungete un filo d'olio, 1-2 cucchiai di parmigiano reggiano grattugiato l'aglio tritato e un pizzico di sale e pepe. • Montate i formaggi con una forchetta. • Disponete il tagliatapasta al centro di un piatto. • Inserite all'interno una fetta di melanzana, qualche rondella di
pomodoro, un velo di composto di formaggio e qualche foglia di basilico spezzettata. • Premete leggermente e fate altri 3 strati, terminando con una fetta di melanzana, qualche pezzetto di pomodoro e poco formaggio. • Irrorate con un filo d'olio e spolverizza con poco origano. • Sfilate il tagliapasta e componete altre 3 mini parmigiane con lo stesso procedimento.
Seitan speziato con verze Ingredienti per 2 persone • 200 g di verza • 300 g di seitan • 2 cipolla rossa • 60 ml di salsa di soia • 2 carciofi • 200 g di cavolfiore • Un limone • 2 cucchiaini di semi di sesamo • 5 cucchiai di olio di sesamo • Un cucchiaino di semi di cumino
Preparazione • Lessate in acqua salata prima il cavolfiore per 6 minuti, poi la verza a striscioline per 3 minuti. • In un'altra casseruola di acqua bollente salata, acidulata col succo del limone, lessate i carciofi, mondati e tagliati a spicchietti, per 4 minuti, poi le cipolle a spicchi per 2 minuti. • In una padella scaldate 3 cucchiai di olio di sesamo con il cumino, unite le verdure scolate e fatele saltare su fiamma vivace per 2 minuti; aggiungete i semi di sesamo e mescolando cuocete ancora per 1minuto. • Tagliate a dadi il seitan e rosolatelo nell'olio rimasto con l'aglio sbucciato intero. Bagnate con la salsa di soia e cuocete finché si assorbe e incomincia a caramellare. Servite con le verdure.
numeri utili Casalmaggiore
COMUNE DI CASALMAGGIORE www.comune.casalmaggiore.cr.it Centralino: 0375 42668 AMMiNISTRAZIONE PROVINCIALE Centralino: 0375-42233 Centro per l’Impiego Centralino: 0375-42213
Via Volturno Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 30 Settembre
CARABINIERI Pronto intervento: 112 Centralino: 0375-284500 POLIZIA MUNICIPALE Centralino: 0375-40540 POLIZIA STRADALE Centralino: 0375-42288 GIUDICE DI PACE Centralino: 0375-42273 OSPEDALE Centralino: 0375-2811 Centro unico di prenotazioni: 800 638 638 Emergenza sanitaria: 118 MUSEO DIOTTI www.museodiotti.it Centralino: 0375-200416 Museo del bijou Centralino: 0375-284423 TEATRO COMUNALE www.teatrocasalmaggiore.it Centralino: 0375-284434 DISTRETTO SOCIO-SANITARIO Direzione: 0375-284020 Distretto Veterinario: 0375-284029
COMUNE DI CREMONA www.comune.cremona.it Centralino: 0372-4071 Urp: 0372-407291 AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE www.provincia.cremona.it Centralino: 0372-4061 Urp: 0372-406233 -
preparazione • Lavate i pomodori e tagliateli a rondelle di 1/2 cm di spessore. • Eliminate i semi, disponeteli man mano in un solo strato su più strati di carta da cucina e spolverizzateli con poco sale, in modo che perdano parte dell'acqua di vegetazione. • Lavate e asciugate la melanzana e tagliatela a rondelle di 6-7 mm di spessore. • Grigliate la melanzana. • Scaldate una piastra o una bistecchiera a fuoco medio. • Per evitare che le fette di melanzane di attacchino, spolverizzate la piastra con sale fino. • Grigliate le fette almeno 2 minuti per parte.
Cremona
• Via Volturno (tratto da Via Magenta a Via Garibotti) Cantiere per la ristrutturazione della condotta dell'acqua potabile e della condotta della fognatura. (Fine lavori: 30/09/2016).
Per informazioni suicantieri e lavori in corso visita il sito: www.aemcremona.it
GUARDIA DI FINANZA Pronto intervento: 117 Centralino: 0372-21576 Nucleo di polizia tributaria: 0372-28968 POLIZIA MUNICIPALE Pronto intervento: 0372-454516 Centrale operativa: 0372-407427 POLIZIA STRADALE Comando provinciale Centralino: 0372-499511 QUESTURA Pronto intervento: 113 Centralino: 0372-4881 VIGILI DEL FUOCO Pronto intervento: 115 Centralino: 0372-4157511 PROCURA Centralino: 0372-548233 OSPEDALE DI CREMONA www.ospedale.cremona.it Centralino: 0372-4051 Centro unificato di prenotazione: 800 638 638 Emergenza sanitaria: 118 AZIENDA SANITARIA LOCALE DI CREMONA www.aslcremona.it Centralino: 0372-4971 Urp: 0372-497215
lettere@ilpiccologiornale.it
Su e giù per 82 volte dal Torrazzo sfida
Efrem Morelli, bronzo a Rio ospite venerdì a Madignano
La Festa dei 18enni; di Madognano, quest’anno si impreziosisce della presenza del paratleta Efrem Morelli (nella foto), medaglia olimpica a Rio 2016 (bronzo nei 50 metri rana, categoria SB3). L’appuntamento, che prevede anche la consegna della costituzione ai ragazzi, si terrà venerdì 30 settembre nella sala delle Capriate, a partire dalle ore 18.30. Sono invitati a partecipare i ragazzi della classe 1998 con le loro famiglie, ma l’invito è esteso a tutta la cittadinanza. Al termine della cerimonia, organizzata dall’assessorato alle Politiche Giovanili e dalla Commissione Cultura, è prevista una presentazione delle varie associazioni operanti in paese e un aperitivo offerto a tutti i partecipanti.
sport
lo
Su e giù per i 502 gradini del Torrazzo di Cremona, per ben 82 volte. E’ questa la sfida di Luca Zava, che stamattina dalle 7.30, fino alle 21.30 circa, percorrerà 42 km, pari a una maratona. Un’impersa che affrontareà insieme compagno di avventure Federico Gradaschi.
Responsabile Fabio Varesi
Pieve 010, test oggi col Monza
hockey su pista
Ultimo test amichevole oggi per la Pieve 010 contro il Monza, prima dell’esordio in campionato previsto per sabato 1 ottobre con il Follonica.
CANOTTAGGIO Le due canottieri sono iscritte al Meeting Nazionale Allievi, Cadetti e Master
Bissolati e Eridanea impegnate a Candia
E’ iniziata ieri a Candia la tre giorni di gare con le regate dedicate al Meeting nazionale Cadetti e Allievi C, che vede impegnate Bissolati ed Eridanea, entrambe con 9 atleti. Le gare riservate ai giovanissimi canottieri, iniziate ieri pomeriggio, si concluderanno domani intorno alle 19.10. Per quanto riguarda le altre competizioni della fine settimana - come riferisce canottaggio.org - stamattina scatteranno le batterie dei tricolori di società e pararowing e le serie del Meeting Nazionale Allievi B e Master. Oggi pomeriggio sarà invece dedicato alle batterie del Gran Premio dei Giovani-Trofeo delle Regioni, alle ultime finali del Meeting nazionale Allievi B e Master e in conclusione le semifinali del Campionato italiano para-rowing e di società. Domani, invece, la terza ed ultima gior-
Il lago di Candia
nata di gare, con le finali del Gran Premio dei Giovani-Trofeo delle Regioni, del Campionatoitaliano para
rowing, del Campionato italiano di rocietà e le regate delle rappresentative regionali Master. Al Campionato italia-
BASKET SERIE A Proibitiva semifinale di Supercoppa contro Milano, prima dell’esordio in campionato
La Vanoli oggi pomeriggio fa le prove generali T di Giovanni Zagni
ra presentazione ufficiale, viaggi a Soncino causa indisponibilità del PalaRadi e doppie sedute, la Vanoli continua la ricerca della forma migliore, che avrà il suo culmine stasera contro l’EA7 Milano nella semifinale di Super-coppa. Una scalata di sesto grado per gli uomini di Pancotto, che si troveranno a competere con lo squadrone milanese, costruito per far bene in Europa, passando però anche per la riconferma in campionato: imprese entrambe alla portata dell’Olimpia, visti gli investimenti a 4 mani di patron Armani. Ma la Vanoli ne approfitterà per affinare la condizione, che del resto è già parsa discreta nello scorso week end a Desio, quando i biancoblu hanno ceduto alla fine di soli 8 punti (82-74) nella finale del Trofeo Lombardia (raggiunta dopo aver superato Cantù), con non poche recriminazioni sull’arbitraggio. Ma non facciamoci illusioni, stavolta potrebbe arrivare una mazzata, poiché se l’Armani ritrovasse anch’essa una serata all’altezza del suo potenzia-
Terrell “Tu” Holloway al tiro (foto Mario F. Rossi)
le, non vi sarebbe storia. Comunque sarà sempre, ancora per una settimana, basket d’estate, in attesa del 3 ottobre quando (in posticipo televisivo con diretta su Sky) ci troveremo al PalaRadi per il match contro Pistoia, prima partita di campionato. Allora si
farà sul serio e guai a sbagliare! Certo che l’attesa per quel momento è tanta e la dirigenza l’ha sapientemente alimentata grazie anche alla presenza di numerose collaborazioni di tanti sponsor, che sono vicini alla squadra ed indirettamente alla tifoseria. Non stupi-
sce questa grande aspettativa, perché l'ottimo campionato scorso ha avvicinato o riavvicinato tanti appoassionati a questa piacevole realtà cittadina. In bocca al lupo a tutti e che si raggiungano presto i traguardi prefissati. altro servizio a pagina 14
serie b
L’ala Alessandro Petronio sostituisce Cissé in biancorosso
Peserà sulle spalle di Alessandro Petronio, atletica ala classe ’94 lo scorso anno a Verona in A2, la responsabilità di sostituire Ibra Cissé nelle file della Pallacanestro Crema. La settimana di allenamenti a Crema, con la buona prestazione nel test amichevole contro l’Urania Milano, ha convinto la dirigenza dei leoni biancorossi ad avvalersi delle prestazioni del prodotto del vivaio di Casale Monferrato, poi passato a Venezia. Figlio d'arte (il padre Gianluca è stato direttore sportivo a Casale Monferrato, Jesi e Verona, oltre che vice allenatore a Jesi), è prossimo alla laurea in scienze motorie. Appassionato
di basket 3 contro 3, vanta due convocazioni nella nazionale sperimentale. La soddisfazione di Alessandro emerge dalle sue prime parole dopo l’arrivo a Crema: «E’ da quando sono bambino che sogno di vivere giocando a basket, sto vivendo il mio sogno e non potrei desiderare una vita diversa! In questa stagione mi voglio mettere a disposizione di coach e compagni per aiutare la squadra a raggiungere l’obbiettivo prefissato. Personalmente sono felice di essere a Crema, perché penso sia un’ottima occasione di crescita, sia dal punto di vista cestistico, che da quello umano. Non conoscevo nes-
suno dei miei compagni, però il gruppo è davvero super, lo spogliatoio mi ha accolto alla grandissima, sono stati molto aperti e disponibili nei miei confronti. Stessa cosa vale per lo staff tecnico, che mi ha permesso fin dal primo giorno di allenarmi in modo professionale e farmi sentire a mio agio fuori dal campo. L’ambiente mi è sembrato molto positivo, in campo c’è il giusto mix di simpatia e serietà, allenarsi è davvero piacevole e questa è una cosa che secondo me è fondamentale per crescere tutti insieme». Marco Cattaneo
no di società si registrano 490 atleti iscritti, ripartiti su 181 equipaggi. Spiccano in termini di partecipazione gli atleti del Cus Torino (26), seguiti da Esperia Torino (25) e Gavirate (24). Per quello che riguarda il settore pararowing, sono complessivamente 64 gli atleti iscritti, per un totale di 22 equipaggi in gara. Numeri rilevanti anche per quello che riguarda il Meeting Allievi, Cadetti e Master con 759 atleti gara, impegnati su 444 equipaggi. Al via anche gli equipaggi regionali: in palio per loro il Trofeo delle Regioni. Saranno 286 atleti e 96 equipaggi in rappresentanza di 10 Comitati Regionali, ossia, Piemonte, Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Liguria, Toscana, Lazio, Campania, Sicilia e Umbria a darsi battaglia sulle acque del lago piemontese.
Le azzurre oggi sfidano il Sanga news
E’ un Basket Team in crescita quello visto a Pessano nella prima gara di Coppa Lombardia. Alla fine ha prevalo il Costa Masnaga per 6656, ma coach Visconti ha dovuto fare ancora a meno di Zagni e Parmesani, che si spera siano pronte per l’esordio in campionato. Le azzurre hanno alternato sprazzi di buon gioco a una mancanza di lucidità e di precisione. In ogni caso le azzurre sono ancora in rodaggio e la Coppa Lombardia rappresenta un ottimo test sotto ogni punto di vista. Oggi alle 19 nuovo impegno sul parquet del PalaIseo contro il Sanga Milano, mentre domani alla Cremonesi andranno in scena tutte le finali.
Collaborazione con il Valdarda
Da un paio di settimane sono ricominciati gli allenamenti al Palabosco e a Castelvetro, in vista della nuova stagione del Valdarda di Fiorenzuola, società di basket femminile che milita nel campionato di serie B e che nel proprio settore giovanile annovera una vera e propria succursale cremonese. La squadra che disputerà il campionato Under 18, infatti, avrà nelle proprie fila ben 11 ragazze di Cremona, così come cremonese è lo staff tecnico (coach Mario Antoniazzi, il vice Giulia Cigoli e l’assistente Roberta Pagetti). Una collaborazione, quella del gruppo cremonese con il sodalizio di Fiorenzuola, nata all'inizio della scorsa stagione, con l’obiettivo di dare continuità al basket femminile a Cremona, priva da anni di una propria rappresentativa.
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Sport
Sabato 24 Settembre 2016
SERIE A
Carlos Bacca ha rilanciato il Milan
La 4ª giornata di serie A, iniziata con l’anticipo Sampdoria-Milan (0-1 con gol di Bacca), è proseguita con i successi della Lazio sul Pescara (reti di Milinkovic-Savic, Radu e Immobile) e del Napoli sul Bologna per 3-1 (Callejon e doppietta di Milik). La domenica c’è stato il colpo del Chievo a Udine per 2-1, seguito dai successi di Sassuolo e Cagliari, rispettivamente contro Genoa e Atalanta e dei pareggi tra Crotone e Palermo e Torino ed Empoli. Inatteso, poi, il ko dei campioni d’Italia a Milano contro l’Inter di Icardi e Perisic. Nel match, la Fiorentina che piegato la Roma con il gol nel finale di Badelj. CHI SALE Bacca, Milik, Icardi e Borriello.
CHI SCENDE Skriniar, Krafth, Asamoah e Paloschi (rigore sprecato). Il 5º turno, giocato a metà settimana, si è aperto ancora con una vittoria del Milan (2-0 sulla Lazio con reti del solito Bacca e di Niang). Poi successi facili di Inter (2-0 ad Empoli), Juventus e Roma (4-0 contro Cagliari e Crotone), Crisi nera per l’Atalanta e festa grande per il Chievo in casa contro il Sassuolo. Le altre partite sono terminate con un pareggio. CHI SALE Bacca, Icardi, Pjanic e Dzeko. CHI SCENDE Radu, Bellusci, Ceppitelli e Palladino (errore dal dischetto). Matteo Frittoli
Il clou è Napoli-Chievo Atalanta, sfida delicata
5ª GIORNATA (25-09 h 15) Cagliari-Sampdoria (26-9 h 21), Crotone-Atalanta (26-9 h 19), FiorentinaMilan (h 20.45), Genoa-Pescara, InterBologna, Lazio-Empoli, Napoli-Chievo (24-9 h 20.45), Palermo-Juventus (24-9 h 18), Sassuolo-Udinese, TorinoRoma (h 12.30). CLASSIFICA Juventus 12; Napoli 11; Roma, Chievo, Inter 10; Milan, Bologna 9; Genoa*, Lazio, Fioren-tina*, Udinese 7; Sampdoria, Sassuolo 6; Torino, Pescara, Palermo 5; Cagliari, Empoli 4; Atalanta 3; Crotone 1.
SERIE B
Venturato è in fuga
5ª GIORNATA Ascoli-Vicenza 2-0, Avellino-Cittadella 0-1, Benevento-Pro Vercelli 1-1, Brescia-Carpi 2-2, Cesena-Salernitana 0-0, Frosinone-Pisa 0-0, Novara-Latina 2-2, Spal-Hellas Verona 1-3, Ternana-Bari 0-0, Trapani-Spezia 0-0, Virtus Entella-Perugia 2-1. 6ª GIORNATA (24-09 h 15) Bari-Benevento, Carpi-Virtus Entella, Cittadella-Brescia, Hellas Verona-Frosinone (25-09 h 17.30), Latina-Ternana, Perugia-Spal (26-09 h 20.30), PisaAscoli, Pro Vercelli-Cesena, Salernitana-Trapani, Spezia-Novara, Vicenza-Avellino. Recupero: Ascoli-Cesena (27-09 h 18.30). CLASSIFICA Cittadella 15; Hellas Verona 10; Benevento, Virtus Entella, Bari, Frosinone, Pisa 8; Spezia 7; Ascoli*, Brescia, Carpi, Ternana 6; Trapani, Cesena*, Spal, Novara 5; Vicenza 4; Perugia, Salernitana, Pro Vercelli, Latina 3; Avellino 2.
Domani torna il vero derby del Po
Prosegue la scalata della Cremonese, che grazie al successo di Carrara resta in scia della lanciatissima Alessandria
S
di Matteo Volpi
ne a vecchi volponi come l’ex Pergo Cazzamalli o l’esperto Matteassi. Ma soprattutto Brighenti e compagni non dovranno perdere di vista l’obiettivo (la vittoria), senza avere né timori né pietà alcuna. Un po’ come piace fare a Riccardo Bocalon, autentico incubo per il pubblico del “Garilli”, visto che dopo quel gol con la maglia grigiorossa, ha nuovamente punito i biancorossi nell’ultima sfida vinta proprio dalla capolista Alessandria proprio sul terreno piacentino. Quella è stata l’unica sconfitta maturata sin qui dagli uomini di Franzini in questa stagione, nonostante i pochi punti in classifica. Tra i grigiorossi, nella probabile formazione, resta da vedere se con Polak disponibile, mister Tesser deciderà di confermare o meno Lucchini al centro della difesa. Il centrale lodigiano è senza dubbio uno dei giocatori che sente maggiormente la gara avendo conosciuto nelle giovanili grigiorosse la rivalità storica tra le piazze e non vorrà far mancare il suo apporto, specie dopo il gol-vittoria di domenica scorsa a Carrara. In avanti probabile staffetta a gara in corso tra Stanco e Scappini a fianco dell’intoccabile capitan Brighenti. Il bomber “battezzerà” anche gli odiati
tavolta è quello vero. Il “derby del Po” Cremonese-Piacenza, in programma domani allo “Zini” alle ore 14.30), per molti tifosi non è una partita come la altre. Un faccia a faccia che manca all’appello da cinque anni e che ci auguriamo si limiti soprattutto all’atmosfera sugli spalti e sul terreno di gioco, senza rievocare certe scene di guerriglia urbana accadute proprio in passato. Il clima però, in ogni caso, sarà caldissimo e la Questura si sta preparando a dovere isolando le zone limitrofe allo stadio. Dal punto di vista sportivo ci auguriamo che la carica della tifoseria grigiorossa contribuisca a scatenare adrenalina vincente ad una Cremonese che, sulla carta, si presenta all’appuntamento ancora imbattuta, forte del filottino di vittorie e infarcita di uomini d’esperienza che questa partite sanno come gestirle. Il Piacenza allenato da mister Arnaldo Franzini, per contro, scenderà in campo con la consapevolezza di dover gettare il cuore oltre l’ostacolo e far sì che il clima da derby sfalsi i reali valori sul campo. In questo senso, servirà prestare attenzio-
LEGA PRO 5ª giornata Arezzo-Tuttocuoio
2-1
Carrarese-Cremonese
0--1
Como-Robur Siena
1-1
Giana Erminio-Pistoiese
0-0
Livorno-Lucchese
1-1
Lupa Roma-Olbia
1-0
Piacenza-Alessandria
1-2
Pontedera-Racing Roma
3-2
Renate-Pro Piacenza
1-0
Viterbese-Prato
2-0
classifica Girone A
CALCIO LEGA PRO Allo “Zini” va in scena l’attesa sfida contro il Piacenza dopo 5 anni di assenza Alessandria Cremonese Arezzo Renate Livorno Viterbese C. Tuttocuoio Giana Erminio Pontedera* Piacenza Lupa Roma Como* Olbia Pistoiese Carrarese Robur Siena Lucchese Pro Piacenza Racing Roma Prato
15 13 10 10 10 9 8 7 6 6 5 5 5 4 3 3 3 3 3 2
6ª GIORNATA (25-09)
Alessandria-Como, Cremonese-Piacenza (h 14.30), Lucchese-Arezzo, Olbia-Livorno, Pistoiese-Carrarese, Prato-Robur Siena, Pro Piacenza-Pontedera, Racing Roma-Lupa Roma, Tuttocuoio-Giana Erminio, Viterbese Castrense-Renate.
La Cremonese può gioire per l’ottimo inizio di stagione (foto L. Dassi)
cugini? Ce lo auguriamo… PROBABILE FORMAZIONE (4-3-12): Ravaglia; Salviato, Polak, Marconi, Procopio; Moro, Porcari, Pesce;
Perrulli; Stanco, Brighenti. POSTICIPO La Lega Pro ha disposto che la gara Alessandria-Cremonese, valevole per la 7ª giornata del girone A
(probabilmente uno scontro al vertice), verrà disputata lunedì 3 ottobre con inizio alle ore 20.45. La gara sarà trasmessa in diretta da RaiSport.
La Pergolettese difende la vetta solitaria domani a Grumello Il Crema sfida la capolista ECCELLENZA
SERIE D
Gialloblu in festa
Pergolettese prima posto in classifica. Siamo solo alla terza giornata, certamente, ma un inizio così di campionato in pochi se lo aspettavano. Unica pecca della sfida con il Cavenago Fanfulla, averla chiusa con un solo gol all’attivo (Rossi su punizione). Ora sono in programma due trasferte consecutive, a Grumello (domani alle ore 15) e Scanzorosciate, che i gialloblu potranno affron-
Crema, Coppa Italia amara Ora l’esame per Cremona
(M.M.) Parecchio rammarico per il comitato di Crema che esce perdente contro l’Alto Milanese 3-1 nell’andata di Coppa Italia Seniores. Una sconfitta sulle corsie del bocciodromo di Barlassina dura da deglutire quella subita dalla formazione di Luigi Comolli. Nella specialità individuale Mattia Visconti opposto a D’Altoè perdeva entrambi i set per 4-8 e 5-8 mentre sull’ altra corsia la terna Guerrini-R.Visconti-Zagheno gettava alle ortiche il primo set sul filo di lana (erano avanti 7-0!) e subiva cappotto nel secondo. La coppia formata da Guerrini-M.Visconti vinceva entrambi i set con un doppio 8-1; incredibile la doppia sconfitta (6-8) di Guglieri-Zagheno con la coppia cremasca in vantaggio 6-0 in entrambi i set. Venerdì 7 ottobre incontro di ritorno al bocciodromo di via Indipendenza dove servirà una grinta diversa alla formazione cremasca per capovolgere il risultato e conquistare un posto in finale. CREMONA ALE’ La settimana prossima sarà la volta della formazione grigiorossa cercare la qualificazione alla prossima fase finale della Coppa Italia Seniores. Impegno non facile attende Cremona opposto al comitato di Brescia Garda mercoledì 28 al bocciodromo di Padenghe. Ci sarà l’ esordio del nuovo responsabile tecnico Giancarlo Soldi che ha convocato: Betteni, Caccialanza, Cantarini, Domaneschi, Massarini e Sonzogni. Giovedì 29 sulle corsie del bocciodromo comunale di Cremona in programma il match di ritorno.
tare con l’atteggiamento di chi vuol continuare nel suo piccolo grande sogno. CLASSIFICA (3ª giornata) Pergolettese 9; Monza, Ciliverghe Mazzano, Seregno 7; Dro 6; Caravaggio, Pro Patria, Ciserano, Virtus Bergamo 5; Pontisola, Darfo Boario, Grumellese, Lecco 3; Olginatese, Scanzorosciate, Cavenago Fanfulla, Levico Terme, Virtus Bolzano 1.
Prima gioia stagionale per il Crema, che grazie all’ingresso in campo di Sorti e Pagano, ha piegato la resistenza della Cisanese, battuta 3-2 in rete Zenga, lo stesso Sorti e Marrazzo su rigore. Ora serve continuità, a partire dalla sfida casalinga di domani contro il Brianza Cernusco Merate (unica squadra a punteggio pieno dopo tre giornate). Domenica amara, invece, per la Rivoltana, che al termine di una prestazione sfortunata, è stata piegata 2-0 dal Sondrio. Domani sul campo della Rhodense è necessario l’immediato riscatto.
Germana Cantarini e Mattia Visconti, titolo sfiorato BOCCE
di Massimo Malfatto
E’ stata un’ edizione degli Italiani femminili e Under 23 densa di emozioni e di episodi per il nostro boccismo, un sogno rimasto a metà: quello di Germana Cantarini e Mattia Visconti, un incrocio di delusioni entrambi sconfitti all’ ultima boccia e ad un passo dal titolo. Sembrava una sceneggiatura scritta da un mago: la cremonese e il vaianese a giocarsi il titolo affiancati sulle corsie ed entrambi sconfitti nella tornata decisiva. Riflettori su Germana Cantarini. Vinta la batteria la bissolatina superava Sara Monzio (12-1) nei quarti ed eliminava Valentina Chicconi sul filo di lana. Si metteva in evidenza anche Chiara Morano che s’imponeva sulla milanese Giorgia Cremonesi per 12-11. Inizio di finale tutto di marca della cremonese che si portava avanti 10-1, decisa a chiudere l’incontro. Non aveva però fatto i conti con la controffensiva
dell’emiliana: cinque punti in due tornate della Morano che riprendeva animo ed aveva la meglio sulla Cantarini con il punteggio di 12-11. Buona anche la prestazione di Eva Piazzi che, vinta la batteria, veniva eliminata dalla laziale Pamela Agostini (10-12) negli ottavi di finale. Note positive anche per la trescorese Rosa Benzoni che superava Alessia Gallerani (12-6) negli ottavi ma veniva sconfitta dalla reggiana Nicole Brugnera (neo campionessa) per 12-4. Disco rosso invece al primo turno per Daniela Bodini e Maddalena Azzini, al secondo per Caterina Bono. Nella categoria Under 23 Mattia Visconti si sbarazzava di Luca Miconi (12-2), di Luca Capeti (12-11) ma veniva sconfitto in finale dall’ orobico Luca Mercanti (10-12) dopo essersi trovato in vantaggio per 9-3! Hanno vinto il loro girone anche Filippo Celardo ed Andrea Zagheno, entrambi eliminati rispettivamente da Mirko Mastrantonio (6-12) e Luca Mercanti (7-12) negli ottavi di finale.
La premiazione di Mattia Visconti
Oggi Italiani Seniores a Brescia e finale alla Baldesio
(M.M.) Su il sipario sugli Italiani seniores in programma oggi e domani a Brescia. Iscritti 992 giocatori (608 formazioni) a questa manifestazione che si disputa nella città della Leonessa per il quarto anno consecutivo. Saranno dodici (due in meno della scorsa edizione) le nostre formazioni in cerca di gloria: otto di Crema (una in più del 2015) e quattro di Cremona, tre in meno dello scorso anno. Nella categoria A gli individualisti
saranno Guglieri, R.Visconti e Domaneschi, le coppie Guerrini-M.Visconti e Sonzogni-Caccialanza. Nella categoria B solo bocciofili cremaschi, Erata nell’ individuale e Tensini-Ferrari nella specialità coppia. Infine nella categoria C individualisti Geroldi e Dolara, le coppie Spinelli-Degli Agosti e Di Marco-Lupi mentre la terna tutta cremasca è formata da Fusetti-RossiTodeselli. Le eliminatorie inizieranno alle ore 9, semifi-
nali alle 20 e finali domenica mattina alle 9 presso il bocciodromo Mompiano di Brescia. TROFEO BALDESIO Dopo due settimane di batterie stasera si conclude la gara regionale organizzata dalla bocciofila rivierasca che vuole così ricordare Laura Ghizzoni ed Ambrogio Minoia. Tutta la fase finale si svolgerà sulle corsie della società di via Al Porto con inizio alle ore 17.
Sport GIOVANISSIMI
Sabato 24 Settembre 2016
Exploit di Stefano Ganini (Cremasca) a Offanengo
E’ ricco di motivazioni il Trofeo Avis-Aido di Offanengo, organizzato dall’omonimo gruppo sportivo locale. Partiamo dallo show di Stefano Ganini di Izano: il furetto della Uc Cremasca sfianca il gruppo, vola via come una scheggia e centra la cinquina sulla ruota di Offanengo. Alle sue spalle Daniel Zanoni, che regola in volata il gruppo. Bella affermazione anche per Andrea Bono della “corazzata” Progetto Ciclismo Rodengo Saiano, presieduta dall’ex professionista Fabrizio Bontempi, che in solitudine precede tutti sul traguardo. Alle sue spalle Alessandro Ronchini della Polisportiva Madignanese. Trofeo a punti al Progetto Cicli-smo
I Giovanissimi dell’Imbalplast
Rodengo Saiano, mentre l’Imbalplast di Soncino, si è garantita la coppa per il gruppo più numeroso. ORDINI D’ARRIVO Classe 2009: 1) Angelo Berberi (Vallecamonica), 2) Umberto Vaselli (CC Cremonese-Arvedi), 3) Alessio Trevilli (Rodengo- Saiano). Donne: 1) Viola Invernizzi. Classe 2008: 1) Simone Colombo (Caluschese), 2) Paolo Ferraina (CC Cremonese-Arvedi), 3) Christian Gamba (Romanese). Donne: 1) Emma Bonissi (Romanese). Classe 2007: 1) Stefano Ganini (UC Cremasca), 2) Daniel Zanoni (Imbalplast Soncino), 3) Daniel Turani (Caluschese). Donne: 1) Claudia Margariti
(Madignanese). Classe 2006: 1) Gabriel Cominel (Vallecamonica), 2) Davide Quirini (Rodengo Saiano), 3) Domenico Mandarino (Feralpi Monteclarense). Donne: 1) Tecla Garioni (Pedale Oceano Energy). Classe 2005: 1) Angelo Monister (Feralpi Monteclarense), 2) Mirko Coloberti (Imbalplast Soncino), 3) Michele Daffini (Rodengo Saiano). Donne: 1) Federica Venturelli (Madignanese). Classe 2004: 1) Andrea Bono (Progetto Ciclismo Rodengo Saiano), 2) Alessandro Ronchino (Polisportiva Madignanese), 3) Michele Festa (Rodengo Saiano). Donne: 1) Elisa Roccato (Polisportiva Madignanese).
Elena Bissolati sfiora il podio
CICLISMO La forte Under 23 di San Giovanni in Croce è giunta quarta a Racconigi (Cuneo)
E
di Fortunato Chiodo
lena Bissolati, casalasca di San Giovanni in Croce, Under 23 della formazione BePink diretta dal team manager Tamburini, è stata protagonista della Tre Giorni in Rosa nelle Terre della Granda Open svoltasi a Racconigi (Cuneo) chiudendo al quarto posto. Martina Fidanza è la regina: la bergamasca del team Eurotarget Still Bike si è aggiudicata la cronometro individuale, la corsa in linea e la classifica generale, davanti all’orobica Silvia Persico (valcar Pbm) e alla compagna di squadra Debora Silvestri. Al nono posto la cremonese Anna Pedroni, compagna di squadra della Fidanza. STEFANO MORO QUINTO A SANNAZZARO Stefano Moro, Under 23 del Gavardo BiEsse Carrera Arvedi del team manager Massimo Rabbaglio, ha lottato sino all’ultimo respiro, ma non ha trovato un varco nella volata a ranghi compatti, occupando la quinta piazza nel 63º Gp Sannazzaro di Burgondi (Pv) per Elite e Under 23. Ha trionfato il bielurosso Uladzimir Harakhavik (Overall): il corridore dell’Est ha superato il romeno Andrei Voicu (Team Palazzago Soligo Sirio), il
Il podio (Elena Bissolati è la prima da destra)
connazionale Shumov, Giovanni Lonardi (General Store Bottoli), Stefano Moro e Marco Maionese (Zalf Euromobil Dèsirèee Fior), percorrendo 128 km in 2h50’, media/h 45,176. CAMPIONATO LODIGIANO GIOVA-
NISSIMI Ad Ossago (Lodi), lo scorso weed end sono stati assegnati i titoli di campione lodigiano Giovanissimi. Ecco i vincitori. Classe 2009: 1) Samuel Minardi (Sangiulianese), campione Luca Lameri (Gs Corbellini). Classe 2008: 1) Luca
Mazza (Sangiulianese), campione Edoardo Tamiazzo (Muzza). Classe 2007: 1) Francesco Ogliari (Gs Corbellini), campione. Classe 2006: 1) Francesco Guerino (Biringhello), campione Andrea Crespiatico (Gs Corbellini). Classe 2005: 1) Juan David Sierra (Biringhello), campione Fabio Faletti (Gs Corbellini). Classe 2004: 1) Edoardo Ogliari (Gs Corbellini). BABY CICLISTI AL GP COMITATO FIERA DI TORRICELLA DEL PIZZO Il ciclismo giovanile provinciale giovanile è in dirittura d’arrivo. Infatti, si corre domani il 17º Gran Premio Comitato Fiera di Torricella Del Pizzo, con la regia del Pedale Cremonese, presieduto da Mario Vicini, riservato alla categoria Giovanissimi (partenza alle 14.30). Gran finale il 2 ottobre a Persico Dosimo, con il 6º Trofeo S. Colomba, sempre per Giovanissimi, patrocinato dal CC Cremonese 1892 Arvedi. Partenza alle 9.30. ARIOLI SUPER A CONCESIO Successo di Federico Arioli (Orinese) nel 22º Memorial Pasolini, classica per Allievi svoltasi a Concesio, nel Bresciano, su Gianluca Cordioli (Aspiatori Otelli) e Lorenzo Ottolini (Mazzano). Nono posto per il cremonese Diego Bosini (CC Cremonese-Arvedi).
Juniores: Michele Gazzoli non ha rivali nel Memorial Mola
Volata principesca di gruppo e vittoria (la sesta stagionale) per l’azzurro Michele Gazzoli (Aspiratori Otelli). Il 17enne bresciano di Ospitaletto, una delle grandi speranze del ciclismo italiano, ci mette del suo nel finale sotto la pioggia del 2º Memorial Lorenzo Mola, riservato alla categoria Juniores che si è svolto a Bertonico (Lo). E’ successo di tutto e di più in una corsa divertente, con tanti episodi degni di nota (tra cui l’ultimo del cremonese Luca Rastelli del Gb Junior Team) inghiottito ad un chilometri dal traguardo.Quindi allo sprint Gazzoli (sedici successi in due anni da allievo e alla sua prima stagione da Junior, vestirà la maglia azzurra ai Mondiali a Azzurri del ct Davide Cassani in gran spolvero nel Trittico Lombardo. Sventola il tricolore di Giacomo Nizzolo (Trek-Segafredo) nella 98ª Coppa Bernocchi a Legnano (Mi), prima prova, con il campione italiano che lascia alle spalle il bresciano Nicola Buffoni e Paolo Simion, entrambi della Bardiani Cs. Quattordicesimo l’azzurro apripista Jacopo Guarnieri . L’unione fa la forza? «Eccezionale il lavoro di tutti i miei compagni della Na-
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Doha in Qatar il 14 ottobre) non si fa intimorire e vince alla grande. Alle sue spalle Leonardo Marchiori (Borgo Molino) e Simon Giacomello (Pressiz P3 Mito Sport). Buona la prova di Davide Ferrari (GB Junior Team), tutta grinta e volontà, che produce qualcosa ma non moltissimo. La gara era valida anche per il titolo di campione provinciale lodigiano della categoria, che è andato a Marco Bordin (Mola Pedale Casalese). Ordine d’arrivo: 1) Michele Gazzoli (Aspiratori Otelli) km 130 in 2h5’, media/h 45,614, 2) Leonardo Marchiori (Borgo Molino), 3) Simon Giacomello (Pressiz P3 Mito Sport), 4) Davide Ferrari (Gb Junior Team), 5) Stefano
Corti (Us Biassono), 6) Moreno Marchetti (Woork Service Liotto, 7) Edoardo Sali (Team Franco Ballerini), 8) Stefano Rossetto (Ciclistica Rostese), 9) Davide Adamo (Campana Imballaggi Sud Tirol), 10) Elia Denegale (Libertas Scorzè). VIVIANI SALTA L’ENECO TOUR Elia Viviani avrebbe voluto essere lì anche lui, era nei suoi programmi. Ma l’olimpionico è stato costretto a rinunciare a l’Eneco Tour, la corsa sulle strade del Nord, perché messo ko da un improvviso attacco febbrile. Ha saltato così un’importante tappa di avvicinamento al Mondiale del 16 ottobre in Qatar. Vittoria dell’olandese Dylan Groenewegen.
Martedì si chiude il trittico con la Tre Valli Varesine
zionale, anche l’olimpionco dell’Omnium Elia Viviani si è messo a disposizione racconta Nizzolo, 27 anni - e Jacopo Guarnieri è stato a dir poco perfetto all’ultimo chilometro e questa sua azione mi ha permesso di avere la meglio sugli avversari». La Coppa Agostoni di Lissone (Mi), invece parla bresciano: l’azzurro
Sonny Colbrelli, 26 anni della Bardiani Csf, ha riscattato, la delusione del giorno prima alla Bernocchi, conquistando la quinta vittoria stagionale, mettendo in fila il livornese Diego Ulissi, 27 anni e Francesco Gavazzi (Androni Sidermec). Terza e ultima prova del Trittico Lombardo con la Tre Valli Varesine, martedì 27
settembre, sulla distanza di 200 km. GP CITTA’ DI BERGAMO NEL SEGNO DEL GRANDE CICLISMO Sarà una edizione nel segno del grande ciclismo quello che sabato 1º ottobre vedrà sfidarsi i migliori allievi nel prestigioso “Trofeo Città di Bergamo”, 66º Gran Premio L’Eco Di Bergamo, organizzato dal
Sette podi per gli azzurri agli Europei
Moreno Moser
La signora del ciclismo femminile mondiale, Ellen Van Dijk, si conferma regina del tempo (31’4”) e conquista l’oro europeo a crono donne Elite, sulle strade bretoni di Plumelec (Francia). Ha battuto la connazionale Anna Van Der Breggen (36’59”) e la russa Olga Zabeli-skaya (37’04”). L’azzurra Elisa Lon-go Borghini, campionessa italiana della specialità (38’36”), ha chiuso in settima posizione. «Volevo onorare la maglia tricolore vinta a Romanengo, ma non era una crono adatta a me«, ha detto la piemontese. Archiviate le cronometro, nella corsa in linea dei professionisti ha comandato lo slovacco Peter Sagan (perfetto come un anno fa al Mondiale). L’Italia ha provato in tutte le salse a far saltare il banco, ma contro Sagan in volata era come giocare a perdere. Ottimo bronzo per Moreno Moser, cognome che resta sulla pelle, ci ha provato con una rasoiata in contropiede e ci ha creduto eccome a cinque km all’arrivo, ma la Polonia alle sue spalle ha tirato e chiuso il gap e Peter Pan ha dominato lo sprint, con Moser terzo. Bronzo anche per Elisa Longo Borghini tra le Elite e per Andrea Vendrame, 21enne trevigiano, tra gli Under 23. L’Italia ha chiuso la rassegna continentale con sette medaglie. Team 2003, società di bike race management dall’esperienza internazionale. La gara si concluderà nel centro storico di Bergamo nel primo pomeriggio (ore 14.40 circa) in piazza Matteotti, poche ore prima dell’arrivo (17 circa) del Giro di Lombardia, classica delle foglie morte World Tour professionisti. Al via tutti i migliori allievi del pianeta (120 sono già gli iscritti). Occhi puntati su Samuele Rubino (Pedale Ossolano) vincitore nel 2015.
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Sport
Sabato 24 Settembre 2016
La Pomì suscita ancora entusiasmo
In attesa dell’esordio in campionato, le ragazze di Caprara misureranno il proprio stato di forma nel torneo di Ostiano
VOLLEY A1 Bagno di folla in piazza Garibaldi a Casalmaggiore per la presentazione della squadra rosa
C’
è sempre tanto calore attorno alla Pomì. Un’ulteriore conferma è arrivata nel tardo pomeriggio di domenica scorsa, in piazza Garibaldi a Casalmaggiore, in occasione della presentazione ufficiale del team per la stagione sportiva 2016-2017. Atlete e staff, accolti da un fragoroso applauso, sono giunti in piazza a bordo delle nuove e fiammanti biciclette rosa messe a disposizione dallo sponsor Canellini. Le ragazze provenivano dalla vicina Viadana, dove nel corso del pomeriggio avevano presenziato alla presentazione ufficiale del Viadana Volley, società gemellata. Una ad una le atlete sono state presentate al pubblico presente: Imma Sirressi, Giulia Gibertini, Carli Lloyd, Klara Peric, Jovana Stevanovic, Lauren Gibbemeyer, Carmen Turlea, Lucia Bacchi e Lucia Bosetti. Mancavano le giocatrici attualmente impegnate con le rispettive Nazionali: Valentina Tirozzi, Anastasia Guerra (Italia), Samanta Fabris e Tamara Susic (Croazia). La Tirozzi ha tuttavia mandato un saluto registrato. Particolarmente emozionante il momento in cui Stevanovic e Lloyd hanno mostrato le medaglie olimpiche (rispettivamente d’argento e di bronzo) conquistate alle recenti Olimpiadi Rio 2016. Insomma, cresce l’attesa per la nuova stagione, che inizierà il 16 ottobre con la trasferta a Busto Arsizio contro il Club Italia. Prima di allora, la squadra di Caprara proseguirà la preparazione, condita da test amichevoli di grande interesse, come quelli in programma ad Ostiano nel week end di sabato 1 e domenica 2 ottobre, quando andrà in scena il terza edizione del Trofeo Icf. In quell’occasione scenderanno sul parquet del palazzetto di via Silvio Vacchelli quattro tra le possibili protagoniste del prossimo campionato di A1: appunto Pomì Casalmaggiore, Foppapedretti
RUGBY Un altro grande fine settimana di rugby attende i tifosi e gli appassionati di questo sport, dopo quello passato con la terza edizione del torneo solidale Samya Youssuf che ha visto i ragazzi del Crema Rugby portarsi a casa il trofeo, dopo avere battuto rispettivamente il Parabiago e la Stella Rossa Milano (al termine secondi e terzi), davanti ad un pubblico entusiasta che ha affollato fin dalla mattina il centro di via Toffetti. Prima è andato in scena l’avvincente test match tra il Crema Rugby Under 18 ed il Monferrato Under 18 vinto da quest’ultimo al termine di un combattutissimo incontro e poi, dopo un lauto pranzo offerto dalla pro-
A Offanengo il “Duemme”
E’ tutto pronto a Offanengo per il primo trofeo Duemme, in programma oggi al PalaCoim. Il triangolare vedrà scendere in campo le padrone di casa dell’Abo, militanti nel girone B di B2, le pari categoria del Bstz-Omsi Vobarno e il Vivigas Arena di B1. Il programma si aprirà alle 16 con la partita tra Abo Offanengo e Vobarno dell’ex Sara Grassi. La perdente affronterà alle 18 il Vivigas Arena, mentre alle 20 le venete sfideranno la vincente del primo incontro. Ogni partita si disputerà con la formula due set su tre.
Steinhauser più forte della sfortuna TRIATHLON
Verena Steinhauser
Le rosa in bicicletta per le vie di Casalmaggiore
Bergamo, Liu Jo Nordmeccanica Modena e Metalleghe Montichiari. Le semifinali si giocheranno sabato 1 ottobre a partire dalle 17: nel primo incontro Modena (nuova entità sportiva nata dalla fusione tra la vecchia società gialloblu e Piacenza e vincitrice delle prime due edizioni del quadrangolare) affronterà Bergamo, ovvero la formazione
più titolata della storia del volley italiano e vincitrice un po’ a sorpresa dell’ultima Coppa Italia. A seguire, l’attesissima sfida tra la Pomì e la rinnovata Montichiari di coach Leo Barbieri, che potrà dare indicazioni interessanti sullo stato di forma raggiunto dalle rosa. La domenica, appuntamento che le finali.
Test match internazionale a Crema
verbiale ospitalità dei genitori cremaschi, il pubblico ha goduto dello spettacolo del torneo svoltosi su tre incontri, intervallati dalle splendide coreografie interpretate da danzatrici di balli africani cremasche. E oggi alle ore 17, la formazione Senior sarà impegnata in un incontrio Iinternazionele contro il Tondbridge Juddans Rfc. La forte formazione inglese, proveniente dal Kent, sarà ospite del Crema Rugby Club 1977 per celbrare Crema Città europea dello sport 2016. Numerevoli sono le occasioni per saluta-
re gli ospiti inglesi, che già da ieri sono arrivati a Crema. Il primo appuntamento ufficiale si è svolto persso il Cafe 51, dove i due club si sono incontrati in una cena pregara, come di consuetudine fra franchigie. Oggi poi visiteranno la città e saranno salutati dalle autorità cremasche, in Comune nella mattinata. Nel pomeriggio, dopo avere pranzato in piazza Duomo, si sposteranno presso il centro sportivo di via Toffetti dove assisteranno all’Open day del Rugby Crema, con gli atleti del mini rugby cremasco
(insieme a tutti i bambini che stanno e che vorranno provare questo sport), che daranno una dimostrazione delle loro capacità e faranno da antipasto al test match. Alle ore 17 si svolgerà l’incontro internazionale preceduto dagli inni e dal consueto cerimoniale che si concluderà, dopo le premiazioni, coln il consueto terzo tempo. Terzo tempo che in forma di gala si svolgerà presso la Club House del club cremasco in collaborazione con Bufalo Boutique dove, oltre alle due formazioni, saranno presenti anche tutti gli atleti del settore giovanile e gli ex giocatori del Crema Rugby in una vera e proria festa di inizio anno del club.
Più forte della sfortuna. Nonostante una caduta, Verena Steinhauser è riuscita infatti ad arrivare al traguardo della gara di Cozumel in Messico. Verena, come detto, è rimasta coinvolta in una sfortunata caduta che le ha compromesso la gara, ma si è comunque rialzata, ha stretto i denti e ha proseguito, portando a termine al 19º posto il Mondiale Under 23 a Cozumel in Messico. L’appuntamento iridato della forte atleta del team Stradivari è stato segnato dalla cattiva sorte, ma un plauso va comunque fatto alla sua forza d’animo. «Purtroppo la caduta in bicicletta mi ha fatto perdere il gruppo in cui ero inserita e che poi ha ripreso la testa della gara», ha rivelato Verena. Gara durissima, condizionata dal fondo scivoloso nella prova in bici - con diverse cadute oltre a quella che ha coinvolto l'azzurra – e dal grande caldo.
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