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PICCOLO Giornale
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Anno XI • n° 42 • VENERDÌ 5 NOVEMBRE 2010
Settimanale • € 0,02 copia omaggio
COME FAR QUADRARE I CONTI
I CREMONESI S’INGEGNANO CONTRO LA CRISI
Mille accorgimenti per risparmiare. Cambia il modo di fare la spesa, ma in molti casi cambia anche lo stile di vita. Obiettivo arrivare alla fine del mese, o nella migliore delle ipotesi, risparmiare qualcosa per poter andare in vacanza L’EDITORIALE
Di questi tempi meglio non chinarsi
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Collezionare i poster di tutti i giocatori della Vanoli Braga. E’ possibile con il Piccolo, che prosegue l’iniziativa riservata ai tanti tifosi del Gruppo Triboldi Basket che gremiscono il PalaRadi per assistere alle gesta casalinghe dei biancazzurri. Il secondo poster è del playmaker Earl Jarrod Rowland (che verrà distribuito in 2500 copie un’ora prima del match di domenica alle 18.15 con Montegranaro), sul quale i tifosi potranno farsi fare l’autografo dal giocatore. SICUREZZA
Questura, mancano 60 agenti ▲
Disagi in città per gli allagamenti Calcio - Per risalire la classifica
L’intervista - Oreste Perri
Cremo obbligata a vincere domenica sul lago di Como
«Sono concentrato sul mio incarico, ma mi manca lo sport»
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on voglio parlare del bunga-bunga. Anche se, cliccando su Internet, c’è la possibilità di vedere quasi 18.000.000 di risultati. Ma non usa certo questa espressione il governatore di Bankitalia Draghi quando parla di economia italiana, tasso di disoccupazione ecc., e non basta che il ministro Sacconi tratti da ignorante una giornalista che gli ha chiesto conto di quell’11% di disoccupazione denunciato dallo stesso Draghi, per cancellare il dato. L’Italia ha accumulato troppo ritardo dice il professor Mario Monti. Emma Marcegaglia fa sapere che il Paese è in preda alla paralisi e che non c’è alcuna iniziativa del Governo, in un momento difficilissimo dell’economia, invitando la politica a “riprendere il senso delle istituzioni”. Il presidente di Confindustria non vuole le elezioni anticipate, ma chiede serietà e che si facciano le cose per il Paese. Ci vogliono riforme, per la crescita e l’occupazione. Si sa, in un momento così difficile per un Paese, le elezioni anticipate non sono certo una medicina. Ma la nostra sensazione è che Berlusconi, ormai, si sia davvero incartato, prima con il Lodo Alfano poi in una sequenza di dichiarazioni che, piuttosto che calmare acque agitate da molti marosi, sembrano soffiarvi sopra. L’uomo sembra messo in un angolo: qualcuno dei suoi si distingue, Fini si defila, e Bossi? C’è da fidarsi di Bossi? Se il Senatur soltanto accennasse all’ipotesi di governi diversi, a quel punto, immagino che assisteremmo ad un fuggi fuggi e “tutti a casa”. Intanto la nave Italia, per ora, lotta contro le onde. Lo hanno riconosciuto anche in Europa, la vocazione al risparmio e un certo sano rifiuto del gigantismo hanno evitato al vascello, se non altro, di andare a fondo. Ma non basta più. Lo abbiamo scritto altre volte: servirebbero coesione e unità di intenti, non per essere tutti d’accordo, che non è possibile, ma per trovare soluzioni condivise, per fare, appunto, cose per il Paese. Non ho parlato di bunga-bunga, lo avevo promesso. P.S. Ragazzi, leggete i giornali e fatevi una opinione tutta vostra. Daniele Tamburini
PO, SCONGIURATA LA PIENA
Poster di Rowland in regalo domenica al PalaRadi
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CREMONA
Venerdì 5 Novembre 2010
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Genitori separati: un dramma anche economico FAMIGLIE IN CRISI La legge del 2006 sull’affido condiviso spesso non viene applicata Ci sono padri che devono recarsi al dormitorio della Caritas perché la casa è stata affidata alla moglie e non hanno i soldi per l’affitto
Ecco cosa dovrebbe prevedere la norma L'affidamento condiviso regola l'affidamento dei figli e quindi l'esercizio della potestà genitoriale in caso di cessazione di convivenza dei genitori in modo che ciascun genitore sia responsabile in toto quando i figli sono con lui. Al contrario dell'affidamento congiunto, che richiede completa cooperazione fra i genitori, l'affidamento condiviso, in caso di conflitto, suddivide in modo equilibrato le responsabilità specifiche e la permanenza presso ciascun genitore, mantenendo inalterata la genitorialità di entrambi e tutelando quindi la relazione genitoriale con i figli. Il provvedimento, sulla carta, costituisce un cambiamento epocale in quanto stabilisce il così detto "principio di bigenitorialità": alla separazione personale dei genitori non consegue, quindi, necessariamente – come nella precedente disciplina – l'affidamento esclusivo ad uno dei due genitori dai figli. La L. 54/2006 prevede, infatti, come regola standard e di partenza per tutte le separazioni l'affidamento dei figli ad entrambi i genitori. Attualmente, tuttavia, la legge non è applicata da tutti i tribunali o è applicata solo pro forma, mantenendo molte delle caratteristiche della giurisprudenza precedente. Esiste quindi un'ampia varietà di interpretazioni sul territorio nazionale.
L
di Laura Bosio
a crisi economica si fa sentire, spesso in maniera pesante, anche sulle famiglie separate e che quindi già vivono una situazione di difficoltà ulteriore. Ci sono storie oggettivamente tristi e complicate. Ce le racconta il presidente dell'associazione «La voce dei genitori per sempre», Davide Arca-
Sono molti i casi complicati nella nostra città
ri. Storie di famiglie distrutte da separazioni che lasciano segni indelebili. E spesso anche veri problemi economici. Perché se anche si stabilisce, come prevede la legge, l'affido condiviso, in realtà si costringe ancora il padre a pagare un assegno per il mantenimento dei figli, nonostante il periodo di affido sia lo stesso per entrambi i genitori. «Purtroppo storie di questo tipo ce ne sono fin troppe» spiega Arcari. «E il rischio è di finire addirittura sul lastrico. Emblematica la storia di un padre cremonese. Si sono separati, e visto che stavano pagando un mutuo per l'acquisto di una villa, il giudice ha stabilito che entrambi vivessero lì. Solo che il mutuo è stato messo completamente a carico
del padre, per 530 euro al mese. Oltre a questo egli deve pagare altri 500 per il mantenimento dei figli. E' un uomo rispettabile, dipendente pubblico, ma con uno stipendio di 1.100 euro al mese, si ritrova a dover vivere con 70 euro mensili. Non può neppure chiedere di rivedere le condizioni della separazione, in quanto non ha soldi per pagarsi l'avvocato, e visto lo stipendio che percepisce non ha neppure diritto al gratuito patrocinio. Dorme nel salotto della casa, su un divano. E' un disagio forte, ma non può fare nulla per uscirne». Dunque se teoricamente la legge è stata modificata per contemplare situazioni particolari, non sempre viene applicata. Ancora troppo spesso accade che uno dei due coniugi non permette all'altro di
vedere il figlio, o dall'altro lato accade che non vengano pagati gli assegni di sostegno. «I casi di questo tipo sono molti nella nostra città» continua Arcari. «Le storie sono
«Dorme su un divano e non riesce a cambiare la sua condizione» tantissime. Un padre cremonese è costretto a dover dormire al dormitorio della Caritas, in quando la casa è stata assegnata alla moglie, e lui non ha i soldi per l'affitto. Altri devono trovare ospitalità presso amici, o se sono fortunati
tornano dai genitori. Un altro padre dorme in un garage». Il problema, secondo l'associazione, è il comportamento di molti avvocati. «Invece di puntare sull'affido condiviso, che metterebbe tutti d'accordo in poco tempo, esortano i genitori a farsi la guerra. Se il cliente è un uomo sono più propensi a suggerire l'affido condiviso, mentre alla donna ancora troppo spesso viene suggerito l'affido monogenitoriale, con la richiesta di assegni di mantenimento, che poi non si chiamano neppure più così, visto che ora vengono chiamati assegni di perequazione. Anche i magistrati tendono solitamente a sostenere la causa della donna, senza tenere in considerazione la possibilità dell'affido condiviso».
l’inchiesta
Cremona
bilancio domestico Sempre più famiglie faticano a far quadrare i conti. «Bisogna saper rinun
La crisi aguzza l’ingegno
I cremonesi diventano parsimoniosi
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Gli accorgimenti e i cambiamenti dello stile di vita per arrivare alla fine del mese
di Laura Bosio
rrivare a fine mese è ormai una sfida all'ultimo euro per un numero sempre maggiore di famiglie italiane, che devono fare i conti con una crisi economica che si protrae da alcuni anni. D'altro canto, se è vero che proprio nei casi di necessità l'uomo impara ad ingegnarsi, così pure i cremonesi non sono da meno e mettono in atto mille accorgimenti per risparmiare un euro sull'altro. Abbiamo intervistato alcune persone incontrate lungo le strade e nelle piazze cittadine. «Con uno stipendio scarso come quello che percepisce mio marito, e una bambina a carico di 6 anni, c'è poco da sperperare» ci racconta Elisa, 43enne. «Abbiamo imparato ad arrangiarci, cercando di consumare prodotti poco costosi come pasta o riso, e limitando la carne per quanto possibile». Nonostante gli italiani siano sempre delle buone forchette, risparmiare sul mangiare è una scelta che fanno in molti. «Per arrivare a fine mese bisogna stare attenti alla spesa quotidiana: imperativo è cercare le offerte per spendere meno, ma anche mangiando quantità inferiori di cibo» racconta Pietro. «Se prima in casa nostra si consumavano sempre sia primo che secondo ad ogni pasto, ora ci limitiamo ad un'unica portata, e questo va anche a vantaggio della salute, ci dice sorridendo. Allo stesso modo cerchiamo di comprare frutta e verdura a buon mercato, approfittando delle offerte». Le rinunce sono ancora più marcate quando si hanno bambini piccoli. «Abbiamo due figli, di 3 e 5 anni, e un introito mensile di 1.500 euro al mese» racconta Enrica. «E' palese che in queste condizioni le rinunce siano tante. Per abbattere le spese abbiamo già rinunciato alla linea telefonica fissa, abbiamo una sola automobile - a metano - e uno scooter. Al ristorante ci andiamo si e no 2 volte l'anno, e il massimo della spesa per i divertimenti dei bimbi sono i 2 euro per il gelato. Tra l'altro ho deciso di non lavorare e tenere in casa i bambini, perché sono più i soldi che risparmio non mandando i bimbi all'asilo di quelli che gua-
dagnerei con un lavoro part time». Un abitudine che molti stanno cercando di rispettare è quella di conservare al meglio i cibi, per evitare di buttar via prodotti perchè ormai scaduti. «Quello che avanza da un pasto viene rigorosamente conservato anche se poi cerco sempre di preparare un quantitativo corretto, per evitare appunto gli avanzi» racconta Stefania. «Io riciclo anche i vestiti: tutto quello che indossa la mia seconda figlia, è appartenuto alla primogenita. Inoltre i capi tenuti meglio li sto regalando a mia cognata in previsione del parto». Fondamentale poi l'attenzione alla spesa. «Tutto sommato mi sento fortunata» racconta Giovanna, 37enne. «Facciamo molti sacrifici ma io e mio marito abbiamo due buoni lavori. Viviamo in campagna perché lì una casa costa molto meno che in città, e la mia spesa settimanale supera di rado i 70 euro. Tuttavia non cerco di risparmiare a tutti i costi andando ai discount: negli ipermercati ci sono
spesso delle buone offerte, pur trovando prodotti di qualità. D'altronde compro per lo più materie prime (pasta, farina, uova, verdura e poca carne) e non compro cose già pronte, che sono molto più costose. Non buttiamo via mai cibo: gli avanzi diventano sempre parte di un pasto successivo». La spesa è fondamentale nel bilancio di una famiglia: è lì che si può mettere in atto il vero risparmio, come conferma Ornella, 32 anni. «I miei genitori e mi hanno sempre insegnato a vivere sobriamente» spiega. «La frutta e la verdura la si compra al mercato, dove costa meno. La carne rossa andrebbe consumata con parsimo-
nia anche per una questione di salute, e quindi l'ho ridotta ad una volta a settimana, privilegiando invece carni bianche, come pollo e tacchino, che costano meno. Per il resto sto molto attenta alla spesa, vado al supermercato e cerco le offerte. Quando arrivano i volantini degli ipermercati li consulto attentamente, e a volte acquisto anche quello che non mi serve nell'immediato, in modo da garantirmi il prezzo scontato. Tanto se si tratta di prodotti a lunga scadenza si possono conservare tranquillamente. Credo che avere una dispensa sia importante, a questo proposito». Sempre nell'ambito della spesa, c'è chi fa un ragionamento ancora più complesso. «Ho imparato che è meglio fare la spesa poco e spesso» racconta Daniele. «Inoltre è importante tenere sotto con-
pranzo ogni giorno, e per cena mi accontento di una minestra, ma odio dover chiedere aiuto a loro, che hanno già tanti problemi». «Potrei vivere dignitosamente, con il mio assegno pensionistico maturato dopo 40 anni di lavoro all'interno di un ufficio pubblico, ma, oggi, mi ritrovo in difficoltà, avendo due figli non occupati stabilmente» racconta Ernesto, 69 anni. «Non faccio più vacanze, non acquisto più riviste e libri». L'arte di ingegnarsi è ormai appannaggio di tutti. «Ho 52 anni, non sono sposata, e avendo una figlia a carico sono molte le rinunce che devo fare» ci dice Simona. «Spesso addirittura le spese mediche, come dentista e oculista. Faccio alcuni lavoretti in casa seguendo dei manuali di “fai da te” e di piccola edilizia, così risparmio anche sulla manutenzione». Anche i laureati o gente che occupa posizioni di rilievo oggi sono costretti a risparmiare. «Sono una dei tanti laureati disoccupati» racconta Cristina, 30 anni. «Il mio compagno per fortuna ha un contratto a tempo indeterminato, ma uno stipendio solo è poco. Così dobbiamo rinunciare alle vacanze, al cinema, al teatro. Ogni tanto si va al ristorante o in pizzeria, ma nulla di più. Mangiamo pochissima carne, il minimo indispensabile per non diventare carenti di vitamina B12 e ferro. Invece non possiamo assolutamente rinunciare ai libri e a qualche cd della nostra rock-band preferita. La soluzione? Lasciare l'Italia, non appena possibile». «Sono studente universitario e vivo con 700 euro al mese, guadagnati lavorando la sera in un ristorante« racconta Raimondo. «380 euro se ne vanno tra affitto e bollette. Per mangiare mi bastano 70-80 euro al mese: mi accontento di riso, patate, uova, verza e legumi, mentre limito carne e pesce. Non ho mai comprato una bottiglia d'acqua: bevo quella di rubinetto. Tutto sommato sto bene così, e non vivo queste limitazioni come rinunce. Amo la vita sobria, e riesco anche a fare sport gratis: tutte le mattine vado a correre per
«La spesa: si tende a non fare più grandi scorte»
trollo costante il frigorifero, per consumare prima le cose a breve scadenza. E' anche per questo che ritengo sia conveniente acquistare sempre poche cose per volta». Un problema non da poco è quello dei pensionati: le pensioni sempre più misere spesso non permettono di arrivare neppure al 15 del mese, e grande è l'umiliazione per chi deve chiedere aiuto ai figli. «Ho 78 anni, e una pensione di 600 euro al mese» racconta Ginetta. «Vivo nelle case popolari, ma anche questo non basta. I costi di bollette, medicine e altro spesso mi prosciugano tutta la pensione. I miei figli mi portano il
un'oretta. E' salutare e non mi costa nulla». Un buon metodo per risparmiare è anche la cosiddetta “caccia alla tariffa più conveniente”. Uno stratagemma utile, secondo Patrizia, 46enne. «Una ricerca continua delle tariffe elettricità/gas/telefono più adeguate e della pompa di benzina più economica, può essere davvero una buona occasione di risparmio». Lo stile di vita sobrio è qualcosa che molti stanno imparando ad adottare, accorgendosi che non è poi così male. «Sono una impiegata con due figli e marito che, per scelta, non lavora per potere seguire i bambini» racconta Nicoletta. «In quattro viviamo con 1.500 euro al mese. E' da diversi anni che siamo abituati a vivere con un solo stipendio. Sinceramente le nostre non mi sembrano rinunce, ma solo uno stile di vita. Ci muoviamo in bici o in autobus, facciamo il pane e la pizza in casa, evitiamo il ristorante. Però, ripeto, non sono rinunce, è solo un modo diverso di impostare la propria vita». «Compro prodotti direttamente dal produttore» aggiunte Carlo. «Compro cassette di pomodori dal produttore e faccio la conserva per tutto l'anno. Faccio la pasta in casa. Non mi faccio mancare nulla con una spesa irrisoria. Costa un pò di fatica ma si mangia molto più sano. In due abbiamo un
unico stipendio di 1000 euro e paghiamo un affitto di 300 Euro. Quindi se ci si guasta qualche cosa, prima di farla riparare prendo tutte le informazioni via internet per ripararmela da solo. Così ho rifatto un bagno, riparato il ferro da stiro, frigorifero, condizionatore, tapparelle e via di seguito».
Venerdì 5 Novembre 2010
ciare al superfluo»
Spesso parenti ed amici sono un valido sostegno economico
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In che modo cambiano i consumi: la scelta delle rinunce dipende dall’età Cambia il modo L di fare la spesa Il sociologo - Elisabetta Ruspini
e dinamiche di una famiglia possono cambiare molto a causa della crisi. La perdita di un posto di lavoro, stipendi troppo bassi, la difficoltà di arrivare a fine mese, possono generare diverse reazioni. «Le dinamiche cambiano molto in base alla collocazione geografica: al sud ci sono più famiglie con un solo percettore di reddito e la natalità è più consistente, quindi è più facile cadere nella povertà, tutavia le famiglie del meridione sono più tradizionaliste, e reggono meglio i colpi, rispetto a quelle del nord» spiega Elisabetta Ruspini, docente al dipartimento di sociologia dell'Università Bicocca di Milano. «Spesso la reazione alla crisi, da parte di una famiglia, dipende da quanto essa sia unita e sappia sostenersi. Un problema maggiore emerge invece quando chi perde il lavoro ha la famiglia lontana, e non ha nessuno a cui appoggiarsi, come accade per i migranti. In quei casi sì che si finisce in situazioni di vera povertà». Quali sono le risorse di una famiglia, per affrontare la crisi? «La rete solidaristica prima di tutto. Molte famiglie
sono cercondate da una rete di aiuti, formata da parenti e amici, che le possono sostenere. Del resto le strategie per stare in piedi possono essere le più diverse. Ad esempio se il capofamiglia perde il lavoro i famigliari si stringono attorno a lui, aiutandolo anche a trovare un nuovo lavoro. Le reti di conoscenze aiutano molto a mitigare un periodo di disoccupazione». Molti decidono di tagliare le spese: quali sono le prime cose che vengono tagliate? «Intanto diciamo che non tutti con la crisi sono diventati parsimoniosi. C'è chi fa un mutuo per andare
in vacanza, o per sposarsi. Poi anche la scelta dei settori in cui tagliare è soggettiva, e spesso dipende dall'età. Per un giovane sarà più difficile tagliare sui beni tecnologici, che per lui sono diventati indispensabili. Così quasi nessuno rinuncerà al telefono cellulare, perché esso è simbolo di comunicazione e di socializzazione, e diventa una necessità per stare insieme agli altri. Per chi invece è più avanti con l'età, diventa più difficile rinunciare a iniziative di gruppo, come le gite organizzate. Si tagliano meno invece i consumi alimentari, anche se magari ci si orienta su cose meno costose, oppu-
re su ipermercati economici. Sempre per quanto riguarda l'alimentazione, spesso ci si fa aiutare anche dalla famiglia: nonne e mamme che preparano manicaretti per i figli sono abitudine abbastanza comune». E l'abbigliamento? I consumi di prodotti firmati sono stati ridimensionati? «Più che altro credo che ci si orienti di più su esercizi commerciali che fanno sconti, come outlet e centri commerciali. In quest'ultimi poi si può trovare di tutto: dal negozio che vende tutto a basso prezzo a quello un po' più d'elite. La scelta è ampia».
Ad avere un'idea chiara di come sono cambiati i consumi sono coloro che si trovano a gestire negozi e supermercati. «Sono cambiate diverse cose, da circa un anno a questa parte» sottolineano Andrea Graziani e Alessandro Buzzi, titolari del supermercato Sisa di Cremona. «La gente oggi arriva a far la spesa con una lista ben definita, come accadeva una volta, e con la decisione di non sforare. Per questo motivo il consumo sta tornando a spostarsi presso i piccoli supermercati, dove si è lontani dalle tentazioni di un centro commerciale. La gente entra e compra solo quello di cui ha bisogno. C'è una grande attenzione al valore della spesa». Insomma, la gente ora compra con grande cognizione di causa. «Si privilegiano i beni di prima necessità, quelli dai costi medio/bassi e le offerte» continuano Graziani e Buzzi. «E' anche per questo che diventa sempre più difficile fidelizzare il cliente: ora non si guarda più al nome del supermercato, perché la gente si è abituata a girare molto, per andare a caccia di offerte e promozioni. Noi per mantenere la fidelizzazione puntiamo molto sul servizio, che spesso permette di risparmiare». I consumi del fresco invece non hanno subito grandi scossoni: quando si comprano prodotti freschi la cosa più importante è il rapporto qualità/prezzo. «Però qualcosa è cambiato anche qui: le persone fanno una scelta quotidiana. Se si compra il pesce, ad esempio, non si compra la carne, e viceversa. Inoltre si fa la spesa in modo più frequente, comprando meno. Si tende a non fare più grosse scorte, ma ad acquistare l'indispensabile».
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Cremona
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Piazza Roma: degrado e rischio di cadere
LA DENUNCIA - Luci Cremona riporta l’attenzione sul problema dei giardini pubblici, ancora irrisolto Il calcestre quando piove forma buche che possono essere pericolose. Nelle aiuole i tubi di irrigazione sono in bella mostra
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di Sara Pizzorni
algono le proteste dei cittadini per la situazione, ritenuta poco decorosa, dei giardini pubblici di piazza Roma. Quando piove, a causa del calcestre si forma un pantano dove è facile scivolare o inciampare in una buca. Il rifacimento della piazza, fin dall'inizio ha incontrato la protesta dei cittadini. Negli ultimi tempi la situazione è addirittura peggiorata: a denunciarla il Luci di Cremona, che fa notare come ora la parte a giardino si presenti ricoperta di tubi. «Qualsiasi persona di buon senso, vedendo come è ridotto il parco, direbbe che c'è qualcosa che non va, soprattutto sapendo che per "riqualificarlo" dal 2000 al 2003 gli amministratori comunali hanno speso più di un miliardo e mezzo di vecchie lire» dichiarano i membri del Luci. «Dopo
«Ci chiediamo come il Comune voglia riqualificare»
Le aiuole dei giardini pubblici
7 anni Cremona si ritrova un groviglio di tubi di plastica a vista che decorano i giardini pubblici. Secondo noi l'archi-
tetto Andreas Kipar, che studiò e progettò la "riqualificazione" dei giardini e del verde, ha la responsabilità della situazio-
ne». La proposta dell'associazione di cittadini è di chiedere allo stesso di sistemare decorosamente e gratuitamente la situazione o, in alternativa, di riconoscere l'errore e versare nelle casse del Comune parte dei denari guadagnati con un lavoro mal fatto. D'altro canto nel programma dell'attuale amministrazione comunale si parlava anche di riqualificare i giardini di piazza Roma, ma già in molti si sono chiesti quando verrà preso questo provvedimento. «Speriamo che l'amministrazione Perri non intenda "riqualificare" la "riqualificazione" buttando altro denaro pubblico» chiarisce il Luci. Nel docu-
Trasporto dei disabili, mancano le risorse Si torna a parlare di trasporto dei disabili, con un'interrogazione che Giuseppe Torchio ha presentato in consiglio provinciale. Al centro della questione sta una diatriba che si trascina da tempo sulla competenza degli oneri per tale tipo di trasporto. «In passato gli oneri del tra-
sporto scolastico di studenti portatori di handicap è sempre stato a carico dei Comuni, ma a seguito di azioni legali svolte da alcuni Comuni anche del nostro territorio è passata in capo alle Province» sottolinea Torchio, rimarcando che il contenzioso si trascina da diverso tempo, in quanto la Regione
aveva trasferito la competenza ma non le risorse necessarie ad affrontarla, nonostante la promessa di trovare tali risorse. «Visto che a tuttoggi e nonostante la presa in carico non risulta trasferita alcuna risorsa al riguardo mentre aumenta lo scontro causidico-legale tra gli enti locali per il pagamento del
servizio» continua Torchio «esorto il consiglio a richiamare la Regione Lombardia perché verifichi e provveda alla copertura degli oneri, confermando l'impegno a suo tempo assunto. Bisogna definire con equilibrio un percorso che superi l'attuale forte conflittualità tra i diversi livelli di governo»
mento «Proposta Programma Triennale delle Opere Pubbliche 2011/2013» compare infatti una voce sibillina «Manutenzione straordinaria: sostituzione pavimentazione Piazza R o m a » . S p e s a p re v i s t a : 500.000,00 euro per il 2012 e 500.000 euro per il 2013. «A cosa si riferisce?» si chiede ancora il Luci. «Fu proprio il sindaco Bodin che decise il “Rinascimento” dei giardini pubblici. Chi faceva notare che sarebbe bastata una semplice cura ordinaria del giardino (leggi potatura, pulizia ed abbattimento degli alberi malati) fu messo a tacere come retrogrado ed incapace di comprendere la genialità della trovata. Venne progettata un'esplosione di verde che avrebbe dovuto nascondere le "tubazioni forate d'irrigazione"». Purtroppo però nel settembre del 2009 erano arrivate in Comune le prime lamentele, perché i tubi risultavano scoperti.
NECROLOGIE La nostra cara mamma
Anna Poli
ved. Stagni è salita alla Casa del Padre. Lo annunciano con dolore le figlie Paola, Franca e Renata, i generi, i nipoti e pronipoti. Il funerale avrà luogo venerdì 5 novembre alle 8,45 partendo dalla Casa di Cura Ancelle per la Chiesa del civico Cimitero. Cremona, 5 novembre 2010. Partecipano al lutto: - Annamaria, Luciano, Alessia e Andrea Zecchini - Giovanna ed Elio Zecchini - Stefania Betti - Luca, Viviana, Eleonora e Vittorio Betti - Mariangela, Valeriano e Serena Corini - Marco, Deborah, Marina e Manila Betti - Paola e Pietro Renzi con Gaia e Marina - Federica e Mina Pietra
Cremona
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Perri, il primo amore non si scorda mai
Cosa farà il sindaco di Cremona al termine del suo mandato? «Vorrei dedicarmi alla crescita dei giovani canoisti»
«Sì, mi manca lo sport, ma adesso sono concentrato a svolgere il compito che i cittadini mi hanno affidato»
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intervista di FABIO VARESI
na vita per lo sport, spesa tra gioie (tante) e qualche delusione. Difficile dimenticare il fascino della gara e le emozioni che si vivono nei grandi appuntamenti. Ancor più difficile cimentarsi in un’avventura amministrativa di grande responsabilità come la carica di sindaco, affrontata però con grande coraggio. Normale per un atleta che negli anni ’70 da solo sfidava i colossi della canoa, nati nell’Europa orientale. Oreste Perri, ti manca lo sport? «Abbastanza, anche se sono molto impegnato e non ho tempo di pensarci. In ogni caso ho mantenuto tanti contatti con il mondo dello sport e appena posso faccio un po' di attività per tenermi in forma» A Cremona ci sono due società importanti e solide: la Cremonese e il Gruppo Triboldi. Come mai una fatica ad emergere e l’altra è in serie A? «La Cremonese è ripartita da poco con il Cavalier Arvedi e per ben due volte ha sfiorato la promozione in serie B. E’ mancata un po’ di fortuna, ma nella società regna la fiducia anche se la stagione è partita male. C’è tutto il tempo per rifarsi. Per quanto riguarda il basket, il Gruppo Triboldi sta consolidando quanto di buono fatto in passato e questo è possibile perché non si sono mai montati la testa e non hanno mai creduto di essere arrivati». A Cremona sono sufficienti gli impianti sportivi? «A parte le nostre meravigliose canottieri, non è che le strutture comunali abbondino, ma in un periodo di “vacche magre” il nostro obiettivo è di tenere bene quelle
che ci sono. Poi, grazie al Cavalier Arvedi, sta prendendo forma la Cittadella dello sport, che non sarà riservata solo al calcio, ma anche al basket e soprattutto avrà un utilissimo centro medico, indispensabile per tutte le discipline. Senza dimenticare la ristrutturazione del Campo scuola, importante per rilanciare l’atletica leggera, disciplina di base per chi vuole praticare lo sport». Come è cambiata la pratica sportiva dai tuoi tempi ad oggi? «Rispetto al passato si inizia molto presto, ma in molti casi i giovani vengono indirizzati verso una sola disciplina e in questo mondo si rischia di bruciarli. Oltre all’attività motoria, si deve però proporre anche l’aspetto ludico, altrimenti i giovani abbandoneranno presto l’attività».
Come mai nelle nostre canottieri non emergono più campioni di canoa e canottaggio? «Ci sono cicli favorevoli e altri un po’ meno. Forse nella nostra provincia eravamo abituati troppo bene. In ogni caso ci sono ottimi atleti, alcuni diventati punti di forza della nazionale, quindi non possiamo lamentarci. L’importante è però non trascurare i vivai, spesso sacrificati perché ci si concentra solo sui campioni». Ti sei pentito di aver lasciato il timone della canoa azzurra per lanciarti in politica? «No, anche se la scelta di scendere in politica è stata molto impegnativa, perché mi costringe a impegnarmi in tanti aspetti diversi, mentre prima dovevo cimentarmi solo in una cosa. Quindi serve molto impegno e grande capacità di ascolto». Un bilancio del tuo mandato di sindaco. «Qualche battaglia è stata vista, altre sono state perse. In ogni caso io voglio realizzare quello che ho in testa prima di terminare il mio mandato, perché credo sia giusto utilizzare la politica solo per aiutare gli altri». Come vedi la nazionale di canoa? «Sta lavorando bene, anche se vedo più di una divisione all’interno del gruppo. Non è facile tenere tutto sotto controllo e se ciò non avviene, alla lunga si corre qualche rischio. Io avevo uniformato il lavoro all’interno della nazionale, ma le divisioni attuali non lo permettono. Vedremo».
Da sindaco, alcune battaglie le ho vinte, altre perse
Uno dei tuoi campioni più celebrati, Josefa Idem, a quasi 50 anni gareggerà alle Olimpiadi: un esempio per i giovani, non credi? «Per Josefa dovremo riscrivere i libri di fisiologia. E’ vero che negli sport di resistenza è forse più facile gestirsi, ma quello che sta facendo la Idem è strabiliante. Lei è molto attenta a centellinare le energie e a ricercare le innovazioni per migliorare le sue prestazioni. Questo è il messaggio che deve essere raccolto dai più giovani: non si deve aver
La scheda
paura della varietà metodologica negli allenamenti». Cosa farai dopo aver lasciato la carica di sindaco? «Per la verità non ci ho ancora pensato. Di sicuro voglio frequentare i miei amici, tornare a praticare lo sport e magari allenare qualche giovane canoista ed aiutarlo a crescere. Certo non avrei mai immaginato di fare il sindaco, ma neppure di partecipare alle Olimpiadi, invece ne ho fatte nove…». In bocca al lupo Oreste.
Oreste Perri è nato a Castelverde (Cremona) il 27 luglio 1951. Da atleta ha portato la canoa italiana ai vertici mondiali, conquistando quattro medaglie d’oro e una di bronzo ai mondiali di Città del Messico (1974), di Belgrado nel 1975 e di Sofia nel 1977. Per ben due volte ha sfiorato il podio olimpido a Monaco 1972 e Montreal 1976. Medaglie olimpiche conquistate in abbondanza da commissario tecnico: addirittura quattro d’oro (due ad Atlanta nel 1996) e due a Sydney nel 2000 oltre a cinque argenti e quattro bronzi tra Barcellona 1992 e Pechino 2008. Diplomato all’Isef nel 1977, Perri è stato docente di Educazione Fisica dal 1973 al 1984 nelle Scuole medie inferiori di Cremona e provincia, dal 2004 ad oggi è professore a progetto presso l’Università degli Studi di Ferrara (Facoltà di Medicina e Chirurgia - Corso di laurea in Scienze motorie). E’ stato eletto sindaco di Cremona al secondo turno delle elezioni amministrative del 21 e 22 giugno 2009, ottenendo 18.454 voti pari al 51.51%.
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PAURA PER IL PO
Ancora l’incubo della piena
Anche se la pioggia ha concesso una breve tregua a Cremona, la situazione del Po è tornata a preoccupare i cittadini. Il livello del fiume si è molto alzato in questi giorni di intense precipitazioni, arrivando a lambire la strada che passa davanti alle società Canottieri raggiungendo il culmine nella notte tra martedì e mercoledì. Una paura che si ripete per la gente di Cremona, che periodicamente si trova a fare i
conti con allagamenti. Un incubo per i soci, che vedono messe a rischio le strutture. Un incubo per i possessori di barche ormeggiate lungo le rive. E il problema non riguarda solo Cremona: lungo tutta l'asta del fiume, fino a Casalmaggiore, il rischio di esondazioni è alto, e preoccupa soprattutto chi vive nelle aree golenali, le prime ad allagarsi, o a chi possede terreni e aziende in quelle zone.
Con il maltempo strade di nuovo allagate
La protesta di chi vive e lavora a San Savino. Ma il Comune corre ai ripari: «Costruiremo un nuovo canale scolmatore»
M
di Elisa Milani
entre ci si prepara ad un'altra ondata di maltempo, che dovrebbe colpire il Nord nel fine settimana, Cremona si lecca le ferite seppur non gravi. Una storia che ormai si ripete troppo spesso: piogge torrenziali che si abbattono su un territorio che non è più in grado di farvi fronte come una volta:la colpa? Il cemento. Ne è un esempio la storia che ci racconta Lorenza Merlini, che gestisce una panetteria a San Savino, e che per l'ennesima volta si è trovata con l'incubo dell'acqua che invade le strade. «Era già accaduto con le forti piogge del 16 giugno, e ora è di nuovo la stessa storia: ci troviamo con le strade chiuse a causa dell'allagamento, e non si può passare da nessuna parte» racconta la donna. «Il 16 giugno addirittura ci siamo trovati con il negozio allagato, con tutti i danni che ne conseguono». L'incubo ri-
guarda molte persone, residenti e commercianti. «Ho sentito di gente che si è trovata con la macchina in panne perché era finita nell'acqua» continua la commerciante. «Così San Savino rimane sempre isolato. Basta che piova un po', ed è un disastro. Sono stufa di dover star sveglia nelle notti di pioggia per andare a mettere i sacchi davanti al negozio, o perché con l'ansia che possa accadere qualcosa di più grave». Le lamentele arrivano anche da altri cittadini di San Savino: di fatto ogni volta che piove il paese è isolato, senza contare che il fossato Gambara esonda regolarmente, specialmente in estate, allagando le case. «Siamo un quartiere dimenticato da Dio» si lamentano alcuni residenti. Ma cosa sta succedendo? Perché quando piove molto la città, le sue frazioni e anche molti paesi si allagano? Da un lato il problema sembra essere la frequenza delle precipitazioni, come spiega il direttore ai lavori pubblici del Comune,
Marco Pagliarini: «Se un tempo precipitazioni così intense si presentavano una volta ogni quattro anni, ora accadono numerose volte l'anno, e questo senza dubbio complica le cose». Ma il vero problema sembrano essere i canali di irrigazione. «Sono corsi d'acqua non gestiti da noi, ma dai consorzi di bonifica e irrigazione. Canali che oggi non sono più sufficienti per gestire l'acqua che proviene dal nord della città. Essi si allagano
Marco Pagliarini
regolarmente, e non riescono a gestire queste portate d'acqua, che da alcuni anni a questa parte sono notevolmente aumentate rispetto al passato, come dicevo». Una soluzione che possa almeno tamponare la situazione la sta portando avanti il Comune stesso, grazie a dei fondi regionali: si tratta di un progetto per la realizzazione di un canale scolmatore a nord di Cremona. «Sarà una infrastruttura che avrà lo scopo di raccogliere le acque e portarle fino all'Oglio». spiega Pagliarini. «Certo, non risolverà il problema completamente, ma contribuirà a migliorare la situazione, ed a limitare gli allagamenti. Il progetto è stato approvato in giunta nei giorni scorsi, successivamente si partirà con la realizzazione. Ci vorranno circa un paio di anni, però, perché l'opera veda la luce e diventi utilizzabile. Nel frattempo il Comune può solo cercare di tamponare le situazioni critiche, chiudendo le strade o facendo intervenire i vigili del fuoco: altro non possiamo fare. Dal canto loro chie-
Claudio De Micheli
diamo sempre l'impegno dei consorzi». Del resto i canali attualmente presenti sul territorio sono di natura cistercense, e hanno ormai mille anni: hanno tenuto a lungo, ma ora che le cose sono cambiate, dovrebbe cambiare anche la rete dei canali stessi. A questo proposito ci vuole un forte impegno anche da parte degli stessi consorzi, che già comunque operano per tenere puliti e funzionanti questi corsi d'ac-
qua. Ora forse servirebbe anche aumentarne la portata. Il Comune, è fortemente impegnato sulla questione, ci dice l'assessore alle periferie Claudio De Micheli. «Il mese scorso abbiamo messo in piedi un tavolo di lavoro, e incontrato diversi addetti» spiega. «Il problema maggiore è dei canali Dugali e Vacchelli, e stiamo studiando insieme come abbassare i livelli di questi corsi d'acqua. I problemi non sono solo a San Savino: anche la ziona di via Fabio Filzi è spesso soggetta ad allagamenti, come anche Basgnara, Mazzabue e Bonemerse. I fossi devono essere puliti costantemente. D'altro canto il problema degli allagamenti non è solo di Cremona: un po' in tutto il nord Italia si è impreparati ad affrontare piogge torrenziali, che prima non si vedevano se non molto di rado. E ora bisogna correre ai ripari. Riconvocheremo a breve il tavolo di lavoro, e vogliamo cercare di risolvere il problema il più rapidamente possibile».
Cremona
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La polizia cremonese è ai “playout” Carmine Scotti e Roberto Filippini (Siulp): «Siamo partiti con un organico non completo e ora ci ritroviamo con l’acqua alla gola»
La carenza di organico sfiora le 60 unità. I servizi di sicurezza potrebbero risentirne. Il parco macchine è vetusto
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di Giulia Sapelli
ono ben 60 gli agenti che mancano alla questura di Cremona per essere a pieno regime. Una carenza di organico pesante, e che potrebbe peggiorare se, con la scadenza del contratto di alcuni amministrativi, gli agenti di polizia, attualmente impiegati in strada, dovessero andare ad occupare i loro posti in ufficio, togliendo così forze al presidio costante del territorio che la Questura da sempre opera per garantire la sicurezza. A lanciare l’allarme sono i sindacati prima di tutto. «Nel caso ci dovessimo trovare a corto di personale per le pratiche amministrative e burocratiche, il rischio sarebbe che a sopperire tali incarichi possano venir mandati gli agenti» racconta Roberto Filippini, segretario del Siulp di Cremona. «Ma questa è solo la parte finale di un problema che esiste da sempre. Già da quando stabilirono gli organici delle varie province, nel 1989: a Cremona ne concessero 198, non considerando però che si sarebbe dovuto coprire anche il commissariato di Crema, così che realtà come la nostra hanno lo stesso numero di agenti che abbiamo noi, pur non avendo da gestire un commissariato distaccato. Inoltre da quegli anni le esigenze sono cambiate, i servizi sono aumentati e le dinamiche sono differenti, e la carenza di personale si fa sempre più stringente». Insomma, la polizia cremonese è ai «Play out”, come recita uno slogan realizzato dallo stesso sindacato, che recentemente ha scritto al ministero, al prefetto e al questore, chiedendo di intervenire. «A Cremona non si pretende di avere benefici superiori rispetto ad altri, ma almeno di essere trattati come gli altri, Invece in Italia permangono forti differenze di trattamento, e la nostra città rispetto ad altre questure di pari portata, è decisamente in deficienza. Peggio ancora: per Cremona (senza, quindi, contare Crema) l’organico è di 145 agenti, ed è molto inferiore anche di cittadine con minor numero di abitanti». Per non parlare del fatto che la questura di Cremona ha un numero non indifferente di situazioni da gestire, a partire dalla presenza di due squadre di calcio in C1 e di una squadra di basket in A1, che comportano un massiccio impiego di forze ad ogni incontro. «Poi c’è il dato degli stranieri: nella nostra provincia sono 34.596, ossia più che
«C’è il rischio di non poter garantire tutti i servizi»
Carmine Scotti, membro del consiglio nazionale Siulp e Roberto Filippini, segretario del Siulp Cremona
gli abitanti di cittadine come Isernia o Sondrio, che hanno un numero di agenti ben maggiore del nostro» spiega Filippini. «In una situazione così precaria, i colleghi della questura e del commissariato hanno sempre dato il massimo, lavorando con
le poche forze presenti. E lavorando bene, aggiungo. Voglio ricordare che tra il 1998 e il 2002 abbiamo sgominato una cellula terroristica islamica, che ha portato alla prima condanna per terrorismo internazionale in Italia». Ci sono poi altri fattori che si
riflettono sulla carenza di personale: lo scarso ricambio generazionale fa si che sulle volanti viaggino agenti anche di mezza età, che magari con gli inseguimenti potrebbero avere qualche difficoltà, rispetto ad agenti più giovani. E manca anche la prospettiva di una carriera: molti servizi vengono infatti gestiti da un solo agente, che si trova costretto a restare nella stessa posizione per anni, senza la prospettiva di qualcuno che lo sostituisca, permettendogli di sperimentarsi in altri settori. «Noi, che già siamo partiti con un organico non completo, ora ci troviamo con l’acqua alla gola. Se non si inverte la rotta si rischia di non poter garantire l’effettuazione di tutti i servizi». All’annosa questione della
mancanza di personale, si aggiunge anche una forte carenza di mezzi e strumenti. Le auto della polizia iniziano ad essere piuttosto datate, e con lunga percorrenza chilometrica: questo fa si che spesso debbano essere riparate, e quindi
Dal 31 dicembre 5 dipendenti precari resteranno a casa
Gli sportelli immigrazione rischiano di restare senza personale Cinque dipendenti della Prefettura e della Questura di Cremona rischiano di rimanere senza posto di lavoro a fine anno in seguito alle disposizioni della legge Finanziaria 2010 (taglio delle risorse e degli organici e riduzione del 50% dei precari presso le Questure). Sono impiegati allo Sportello unico per l’immigrazione in prefettura e in questura, e si fanno carico di una serie di incarichi davvero diversificati, che vanno dalle pratiche di assunzione dei lavoratori stranieri, al ricongiungimento familiare, al rinnovo del permesso di soggiorno. Per effetto di queste disposizioni sarà difficile continuare a garantire i livelli di efficacia ed efficienza per quanto riguarda la funzionalità di questi uffici. In difesa dei lavoratori sono intervenuti i sindacati Cgil, Cisl e Uil e già sul territorio si stanno attivando a riguardo movimenti di pubblicizzazione. Monica Vangi (Funzione pubblica Cgil), manifesta la sua preoccupazione rispetto alla
ricaduta, causata dai tagli ai posti di lavoro, sui servizi che questi lavoratori garantiscono ai cittadini e invita a sollecitare il ministero degli interni poiché la scelta non dipende dal singolo prefetto o questore. «La scorsa primavera ci avevano rassicurato rispetto ad un impegno da parte di prefetto e questore di Cremona, che si è tradotto in una comunicazione fatta al ministero» dice la sindacalista. «Questa però sembra servita a poco». «Gli sportelli unici si occupano soprattutto di sicurezza sul territorio e di immigrazione” sottolinea Carlo Catapane (funzione pubblica Cgil), «è fondamentale che queste persone continuino a svolgere il loro lavoro che è importante per tutta la provincia». Questi cinque dipendenti fanno parte di una fetta più grande: ben 650 sono i lavoratori a livello nazionale che rischiano di trovarsi senza lavoro a fine anno. Il rischio è che i posti lasciati
vuoti vengano coperti dal personale di polizia, quindi agenti tolti al mantenimento della sicurezza sul territorio e che non hanno una professionalità adeguata a ricoprire queste cariche. Il venir a meno di figure dotate di un’alta professionalità, aquisita in anni di lavoro sul campo, andrà a discapito della funzionalità di quegli uffici con allungamenti di tempo nell’esecuzione delle pratiche. Il problema dei cittadini stranieri in Italia non è solo di natura pubblica ma anche economica. Donata Bertoletti (Cgil),, sottolinea alcuni aspetti fondamentali di questa situazione. «Vengono eseguiti tagli ciechi sulla pubblica amministrazione, senza tener conto degli effetti che essi hanno sull'interesse comune. Ancora una volta a pagare sono gli anelli più deboli della società, ossia l'esercito dei
precari. E que4sti tagli non sono solo un problema sociale è anche di carattere economico: infatti il servizio che viene offerto riguarda immigrati ma anche italiani, e se venisse meno il problema sarebbe di tutti». Attualmente si contano 12000 cittadini stranieri lavoratori solo a Cremona, che vengono seguiti da cinque persone (i precari), le quali eseguono una mole di lavoro enorme. Anche per questo le conseguenze di un loro allontanamento sarebbero devastanti. «Abbiamo tempo fino al 31 dicembre e continueremo con questa pressione», sottolineano i sindacalisti, che chiedono al ministro dell’interno l’apertura di un tavolo di confronto che permetta di affrontare le questioni poste e ricercare le possibili soluzioni. Elisa Valarani
restano ferme per lunghi periodi. Questo ovviamente crea problemi al lavoro delle pattuglie e al regolare svolgimento dei servizi. «Ci lascia amareggiati anche il fatto che dalle amministrazioni centrali si ricevano risposte non chiare» continua Filippini. «Infatti prima ci hanno detto che abbiamo una carenza di organico di 60 unità, poi, poco dopo, ci hanno invece fatto sapere che secondo loro abbiamo 9 agenti in più del previsto, cosa peraltro non vera. Non riusciamo a capacitarci di dati così contradditori, e a breve incontreremo il questore per chiedere spiegazioni. Non escludiamo che di fronte a risposte non esaurienti potremmo mettere in campo tutti gli strumenti sindacali possibili, per la tutela non solo dei poliziotti, ma anche dedgli stessi cittadini».
«E’ sempre più difficile lavorare al meglio» Nel dibattito interviene anche Carmine Scotti, membro del consiglio nazionale del Siulp. «Non vogliamo trovarci ad abbassare la guardia a causa della scarsità del personale. Ci teniamo che i servizi vengano garantiti in modo continuativo, ma sappiamo che se non si inverte la tendenza sarà sempre più difficile lavorare al meglio».
Totem pubblicitari in centro storico: la protesta del Partito Democratico
Crociata del Pd di Cremona contro i totem pubblicitari eretti in questi giorni in alcune zone del centro cittadino. «Non più tardi di qualche settimana fa, il sindaco Oreste Perri dichiarò che si sarebbe lavorato per fare del centro il “Salotto di Cremona”» dichiarano Maura Ruggeri e Alessia Manfredini, consigliere comunali del Pd. «Tutti noi quando indichiamo il salotto, intendiamo un luogo confortevole dove passa-
re in tranquillità il proprio tempo. Il comfort è un insieme di decoro e comodità. Le comodità sono le informazioni che devono raggiungere il cittadino ed il decoro sono la forma ed il posizionamento delle stesse. Per informazione non intendiamo sicuramente pubblicità rivolta a favorire attività commerciali ma comunicazioni riguardanti eventi spesso ben organizzati e magari sconosciuti a molti cittadini». Ed è questo a lasciare perplessi: i totem
pubblicizzano infatti attività commerciali, anche un ipermercato,che è in concorrenza con i negozi del centro. «La giunta non doveva avere come uno dei suoi cavalli di battaglia la valorizzazione del centro storico? Invece vediamo negozi che chiudono (corso Garibaldi), negozi che fanno fatica con i cantieri in corso (corso Matteotti) messi in difficoltà dalle discutibili soluzioni adottate per la viabilità e dall'assenza di scelte in ordine alla pedo-
nalizzazione di vasti tratti del centro storico. Per giunta ora si autorizza il posizionamento di totem pubblicitari in tutto il centro storico dimenticando ogni minimo rispetto per il decoro urbano». Per questa ragione, le consigliere Manfredini e Ruggeri hanno depositato un’interrogazione in merito a questi totem trifacciali (dimensioni120x255 cm) disseminati in punti strategici del centro storico.
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Cremona
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CRONACA GIUDIZIARIA
A processo: rifiutato il patteggiamento dal Gip Salvini
Rapina al kebab, un anno di reclusione
Giudizio abbreviato per i tre rapinatori del Credito cooperativo cremonese Niente patteggiamento per i tre rapinatori che alle 13,30 del 4 giugno scorso avevano fatto irruzione al Credito Cooperativo del Cremonese in via del Giordano con l’intenzione, poi fallita, di mettere a segno un colpo. Lo ha deciso il gip Guido Salvini, che non ha ritenuto congrue le richieste avanzate dai difensori rispetto alla gravità dei fatti, ai precedenti penali e alla pericolosità dei tre imputati. Le richieste di patteggiamento erano di un
anno, 11 mesi, 20 giorni e mille euro di multa per i torinesi R.V., 62 anni, e C.P., 47 anni, e di un anno e 7 mesi per F.P., 49enne della provincia di Pescara, dipendente di Trenitalia. «Le nuove proposte» scrive il giudice Salvini, «presentano in più solo il dato nuovo costituito dal versamento all’istituto bancario quale risarcimento della somma di 1.500 euro per ciascun imputato». Per il gip, pene inadeguate. Quel giorno i tre banditi, armati di
armi giocattolo («circostanza che» spiega Salvini, «non poteva essere percepita dalle vittime»), erano entrati muniti di guanti in lattice, cappellini, occhiali, barbe, parrucche finte e sostanze per il trucco del viso per non farsi riconoscere. Dipendenti e clienti, compresa una famiglia con un bambino e una donna incinta erano stati tenuti in ostaggio, mentre uno dei dipendenti era stato colto da malore. Fortunatamente l’immediato
intervento della polizia, avvertita da un cliente della banca che al momento della rapina era al telefono con la direttrice, aveva permesso di arrestare i rapinatori in flagranza di reato. Il giudice Salvini ha anche sottolineato la pericolosità dei tre imputati. Ora gli atti saranno trasmessi ad un altro giudice che, in ragione dell’incompatibilità sorta, dovrà procedere al giudizio abbreviato chiesto in subordine da tutti e tre gli imputati.
Disperata la donna: «La situazione era insostenibile, non ce la facevo più»
Per oltre 22 anni ha molestato una commerciante, condannato
Dodici mesi di reclusione con la sospensione condizionale della pena è la condanna decisa dal giudice Guido Salvini per C.L., 24enne romeno accusato di tentata rapina pluriaggravata e lesioni personali. Il giovane, incensurato, è stato giudicato con il rito abbreviato. A difenderlo, l’avvocato Paolo Brambilla. Per il suo complice, assistito dall’avvocato Luca Curatti, è stato deciso il giudizio immediato. Al fatto, che risale allo scorso 5 aprile, aveva partecipato un altro romeno, l’unico riuscito a dileguarsi. Teatro del tentativo di rapina, il kebab di via Manzoni, dove i tre erano entrati verso le 22 già vistosamente alterati dall’alcool.
Pena di un anno e tre mesi e risarcimento di 10mila euro per uno stalker cremonese
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di Sara Pizzorni
rima condanna per stalking a Cremona. Ad emetterla è stato il giudice Grazia Lapalorcia, che ha condannato P.V.G., 47 anni, commerciante cremonese, ad una pena di un anno e tre mesi di reclusione (il pm onorario Barbara Tagliafierro aveva chiesto un anno e sei mesi) e al pagamento del danno immediatamente esecutivo di 10.000 euro in favore della vittima, parte civile attraverso l’avvocato Michela Soldi.
E’ la prima condanna di questo tipo Nella sentenza, il giudice ha considerato il reato di molestie per il periodo antecedente il 25 febbraio 2009, quando ancora la legge sullo stalking non era entrata in vigore. Le motivazioni della sentenza saranno depositate entro il 15 dicembre. Il difensore dell’imputato, l’avvo-
cato Mario Tacchinardi, ha già fatto sapere che ricorrerà in Appello. Per ventidue anni, l'uomo aveva preso di mira una commerciante cremonese di 43 anni con telefonate anonime erotiche, biglietti dal contenuto volgare e fotografie oscene lasciate davanti al suo negozio. «Le telefonate sono cominciate quando ancora vivevo con i miei genitori, e sono andate avanti anche quando mi sono sposata» aveva raccontato in aula la vittima, che il 23 aprile del 2009 aveva sporto denuncia, lo stesso giorno dell’entrata in vigore della legge sullo stalking. «Poi sono cessate, visto che facevo sempre rispondere mio marito, ma sono riprese nel mio negozio, dove ricevevo giornalmente dalle 20 alle 40 telefonate al giorno. Ho sempre lasciato correre, ma nell'ultimo periodo ha davvero esagerato. Avevo paura, così mi sono rivolta ad un amico poliziotto che mi ha consigliato di sporgere denuncia. Tutte le telefonate erano a sfondo sessuale. L'uomo al telefono ansimava, mi chiedeva di ascoltarlo e intanto si masturbava. Io riattaccavo, e così scattava subito un'altra telefonata nella quale, a volte, proprio perché riattaccavo, mi offendeva pesantemente. Lavorare così era diventato impossibile. E' arrivato persino a
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lasciarmi due foto oscene sotto la porta del negozio che lo ritraevano nei suoi genitali e due biglietti manoscritti con frasi oscene. I miei continui stati d'ansia mi hanno provocato gravi problemi di salute di cui risento ancora oggi». Ad occuparsi del caso era stato l'ispettore Luca Mori, della Questura di Cremona, riuscito a risalire all'identità dello stalker, nonostante chiamasse da un cellulare con il numero criptato. «Quel nominativo era già conosciuto, visto che nel 2005 era stato accusato di un reato analogo, anche se questa volta le tele-
LA PSICOLOGA RISPONDE…
Dott.ssa Elena Ferrari Psicologa - Psicosomatista RIZA Disturbi Psicosomatici - Ansia, Stress, Attacchi di Panico, Crisi di Coppia - S.O.S. Genitori Bambini e Adolescenti Gentilissima dott.ssa , da quando è iniziata la scuola mio figlio di 12 anni sembra essere regredito sia dal punto di vista del comportamento che dal punto di vista del rendimento. Non so più cosa fare. Mi metto anche in discussione come mamma dove ho sbagliato? Alessandra Cara Alessandra, nel mio lavoro di terapeuta e di consulente psicologa nelle scuole arriva forte la preoccupazione di molte insegnanti per la diminuita capacità di concentrazione dei bambini, per i tempi di attenzione ristretti,l per la scarsa autonomia e la difficoltà a seguire le regole.Infatti sempre più nasce l'esigenza di partecipare da parte dei genitori a incontri di formazione propri sul "come fare con i figli".Mi capita spesso di sentire delle mamme dire"le ho provate tutte,ma non riesco a motivarlo in niente".."non so più cosa fare è sempre agitato, risponde male"..e così si sta creando un vero e proprio SOSgenitori.Per spiegare le ragioni di tale processo bisogna analizzare il clima educativo in cui i nostri ragazzi sono inseriti,clima di totale incetezza che è la conseguenza di un passaggio a pratiche educative contradditorie (prima
Quando la barista si era rifiutata di servire loro altra birra, erano iniziati i problemi. Uno dei romeni si era preso da bere da solo dal frigorifero del locale, mentre un altro aveva impugnato un coltello puntandolo contro la ragazza e dirigendosi verso la cassa. In soccorso alla cameriera erano intervenuti il titolare del kebab e un altro dipendente che avevano cercato di allontanare i malviventi, ma i tre romeni avevano rotto alcune bottiglie di vetro ed avevano utilizzato i cocci per minacciare chiunque si avvicinava. Due di loro erano stati arrestati subito dopo dalla polizia in una via del centro, mentre il terzo era riuscito a fuggire.
fino agli anni '60 troppo rigide ora troppo permissive) e fragili che segnano la nostra società. Un ingrediente importante nella pratica dell'educazione è la fermezza, ossia la capacità di prendere decisioni emotivamente difficili a favore del bene dei figli,resistendo alle pressioni psicologiche interne o esterne che tendono ad indebolire,delegittimare o modificare gli atteggiamenti educativi ritenuti come opportuni. Questo attiva nei genitori sensi di colpa perchè "vede il figlio non contento" . L'uso delle regole da parte dei genitori e il rispettarle da parte dei figli è fondamentale per costruire persone in grado di saper vivere e affrontare le situazioni che in una modalità educativa carente di regole non permetterebbe al bambino di sperimentare una giusta dose di frustrazione,la capacità di perseverare di fronte alle sfide e di concentrare la propria attenzione ma lo esporrebbe all'irrequietezza e all'impulsività. le regole sono semplici,chiare,concrete e richiedono coerenza da chi le propone. Credo,cara Alessandra che l'Educazione è "la vera questione sociale del nostro tempo",perchè "il bambino è il padre dell'uomo" e noi adulti siamo chiamati a realizzare questo compito.
La dottoressa Elena Ferrari risponde alle vostre domande scrivendo a
elenaferrari@equilibriomentecorpo.it • ilpiccolocremona@fastpiu.it Per informazioni o appuntamenti 339.2161823. Via Pallavicino 6 - Cremona
In merito all'articolo pubblicato la scorsa settimana, relativamente a un caso di stalking che vede indagato un dipendente pubblico cremonese, ci preme fare alcune precisazioni: innanzitutto non è il Tar di Brescia ad essersi occupato del caso, bensì il tribunale del Riesame. Inoltre erroneamente nel pezzo si identificava l'uomo come “imputato”, mentre invece è semplicemente “indagato”. «E' stato il tribunale del riesame ad accogliere un mio ricorso, in op-
fonate erano state effettuate da una cabina telefonica». Addosso all'imputato la polizia aveva trovato un coltello, mentre nel bagagliaio della sua Opel Astra, un vibratore in lattice, un reggiseno, un paio di calze autoreggenti in pizzo, un perizoma rosso, una mazza da baseball nera e una scheda telefonica. Per il suo difensore, che aveva chiesto la derubricazione del reato di stalking in quello meno grave di molestie, «non c’era la prova che nella persona offesa si fosse creato uno stato d’ansia tale da farle cambiare le proprie abitudini».
posizione all'ordinanza di Salvini, annullandola» racconta l'interessato, che era stato costretto a non avvicinarsi più ai colleghi che l'avevano accusato. «In linea teorica può accadere che al termine delle indagini preliminari vi sia un proscioglimento, con archiviazione» scrive ancora l'interessato. «Oppure vi può essere un rinvio a giudizio, con la formulazione di un preciso capo di imputazione. Ma per ora a mio carico non sussiste ancora una imputazione specifica di reato».
LA NATUROPATA RISPONDE di Ermanna Allevi
Diplomata presso la scuola di Naturopatia dell'istituto RIZA
Iscritta alla FINR (federazione italiana naturopati RIZA) Buongiorno sigra Allevi, sono a chiederLe alcune informazioni in merito all'insonnia infantile ; ho due gemelle di 10 mesi, una delle due tende , da due mesi , a svegliarsi la notte sempre alla solita ora, interrompendo così il sonno ogni due ore circa . Il pediatra , visto il problema , dopo tanto ha consigliato la melatonina ; la bimba l'ha presa per una settimana, ma dopo essermi documentata in merito, ho creduto opportuno interrompere .Ci possono essere delle conseguenze dietro l'assunzione del suddetto ? Secondo Lei posso risolvere il problema o comunque alleviarlo dandole delle tisane ? Quali dosi sono consigliate per i bimbi ? In generale le tisane per le bimbe sono consigliate ? Ci sono tisane da fare nell'arco dell'anno giornalmente che possono dargli giovamento ( raffreddore, insonnia, maldigola, maldipancia etc.. ) . Grazie per l'attenzione. Cordiali saluti Lella
Gentile sig.ra Antonella complimenti per le gemelle, anche se penso sia un impegno notevole. Per quanto riguarda la prima problematica che mi sottopone: potrebbe provare con un cristallo nella federa del cuscino, ma per poterle dire che tipo di cristallo utilizzare avrei bisogno di alcune informazioni sul carattere della bimba. Si possono fare anche dei bagni di luce colorata, ma per scegliere il giusto colore servono le informazioni sopra-citate. Per quanto riguarda la possibilità di di dare delle tisane, è possibile solo con il consenso del pediatra. Anche quando si tratta di aumentare le difese immunitarie ( che in genere si inizia verso i 2 3 anni ) io chiedo sempre la collaborazione del pediatra. Non ci sono tisane preventive, lo stato di salute generale del bambino è quello che serve per l'autodifesa e si può intervenire solo quando il malessere si manifesta. Io ho avuto la fortuna di avere un medico di base omeopata, per cui ho potuto curare le mie figlie con prodotti naturali, ma decidendo sempre con il medico il da farsi. Solo nel tempo, quando la fiducia del medico nei miei confronti è stata piena, ho scelto senza la sua consultazione, ma erano le mie figlie e il tutto naturalmente cambia. Se ha un pediatra che accetta, sarà un piacere per me collaborare.
Ermanna Allevi risponde alle vostre domande scrivendo a
info@naturopatia-cremona.com • Oppure a: ilpiccolocremona@fastpiu.it Riceve a Cremona in via Pallavicino 6 - tel. 0372-412372.
Cremona
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Inaugurato lo spaccio dell’azienda agricola Cerati, a Castelponzone La tendenza dell'agricoltura cremonese è di puntare sempre più verso il collegamento diretto con il consumatore. Ne è consapevole l'azienda Cerati, che ha inaugurato nei giorni scorsi uno bellissimo e fornitissimo spaccio a Castelponzone, che vi consigliamo di visitare. «In negozio vendiamo i nostri prodotti, come carni e salumi, ma anche quelli di altri produttori con cui abbiamo preso accordi: latte, pane, pasta, formaggi e via di seguito» spiega il titolare, Vincenzo Cerati. «La produzione è comunque sempre di
altissima qualità. Il negozio ha un suo laboratorio per la lavorazione delle carni suine, che poi trasformiamo in salumi». Ma Cerati pensa in grande, e guarda al futuro: «Vorremmo arrivare a trasformare da soli tutti i prodotti della nostra azienda, riuscendo a coprire l'intera filiera, dal produttore al consumatore». Un'ambizione notevole, per un'azienda che negli anni è cresciuta in maniera esponenziale. E lo ricorda con orgoglio il titolare. «Quando abbiamo iniziato, nel 1953, eravamo una piccola realtà, con una ses-
santina di bovini, parte da latte e parte da allevamento, e possiedevamo una superficie di terreni di circa 20 ettari. Oggi siamo decisamente cresciuti: i capi di bestiame ora sono circa 900, di cui 470 da latte. Lo scorso anno abbiamo prodotto 45 quintali di latte, e abbiamo un Centro scrofe che produce circa 40mila grassi ogni anno, che mandiamo al macello. Anche la superficie dei terreni è decisamente aumentata: ora sono ben 560 ettari, e vi sono oltre 30 dipendenti che lavorano in azienda».
ferrovie - I viaggiatori organizzano una petizione contro il rincaro dei biglietti
La protesta dei pendolari va su Facebook
La protesta del comitato «Viaggiare con dignità»: «Chiediamo che almeno ci avvisino dei ritardi»
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di Elisa Milani
ontinua il “viaggio” del Partito Democratico tra le stazioni ferroviarie cremonesi, tra cui Piadena, visitata proprio in questi giorni. E' il consigliere regionale Agostino Alloni a portare avanti questo emblematico viaggio alla scoperta delle problematiche del trasporto ferroviario lombardo. D'altro canto la situazione della tratta Milano-CremonaMantova è tristemente nota a tutti. Ma non è la sola linea ad avere problemi: anche sulla Cremona-Treviglio-Milano la situazione è tutt'altro che rosea, tanto che i pendolari hanno deciso di raccogliersi in un comitato, «Viaggiare con Dignità - pendolari della Cremona-Treviglio-Milano». «Mai come in questi ultimi anni c’è stato un peggioramento continuo della situazione, con disagi e ritardi in crescendo, per poi ricevere in cambio solo aumenti sugli abbonamenti per un
E il Pd continua il suo viaggio nelle stazioni servizio davvero pessimo» dichiarano i promotori del comitato. «Chi, nella nostra provincia di Cremona, è costretto a spostarsi nella metropoli milanese per lavorare prova seri disagi per il disservizio che Trenitalia “offre” a caro prezzo». A tale scopo è stato fondato anche un gruppo su Facebook che si chiama «Pendolari della Cremona-Treviglio-Milano», dove i pendolari possono confrontarsi. «Ci stiamo organizzando, in unione con altri comitati della Lombardia, per una petizione contro gli aumenti e contro la diminuzione dei servizi annunciati dalla Regione Lombardia per il prossimo anno a causa dei tagli
previsti dal governo che, per quanto riguarda i nostri trasporti regionali, dovrebbero attestarsi intorno ai 217 milioni di euro» comunica Luca Secchi, un membro del comitato. «Aumenti che non avremmo problemi a sostenere se controbilanciati da qualità, pulizia e puntualità. Invece essi non hanno senso se come contropartita viene offerto un taglio del servizio del 10%».
«Chiediamo di avere dei treni puliti, con temperature adeguate alla stagione, e non carrozze dalle temperature glaciali o infernali» dichiara Monica Maggiore, membro del comitato e pendolare dal 1996. «Chiediamo di avere un numero di carrozze sufficienti per il carico di passeggeri che trasporta la linea onde evitare, come accade quotidianamente, che vi sia gente in
piedi già alla stazione di Crema». Chiediamo che i passeggeri vengano tempestivamente avvisati dei reali ritardi, i quali spesso aumentano sempre più fino a giungere alla cancellazione del treno, in modo che il pendolare possa scegliere soluzioni alternative per recarsi più in fretta possibile al lavoro. Chiediamo a Trenitalia un po’ di rispetto per coloro che sono costretti a spostarsi per lavoro e di svolgere, compatibilmente con le loro possibilità I nostri sembrano diventare, certe volte, dei veri e propri “viaggi della speranza” e questo non è ammissibile!». «La ferrovia deve essere asse portante nel sistema regionale della mobilità» conclude Massimiliano Donelli. «Purtroppo i tanti “Tavoli Tecnici” istituiti dalla Regione Lombardia non sono ancora riusciti a risolvere i problemi più gravi. Ciò è dovuto in gran parte alla insufficienza di risorse e di investimenti impegnati per il nostro territorio e nello specifico per le linee ferroviarie del sud Lombardia».
l’incontro a san vitale
Si parla di educazione al pluralismo religioso a scuola Venerdì 5 novembre, alle 15, al Centro culturale dell'ex chiesa di San Vitale, incontro con il teologo Brunetto Salvarani, direttore della rivista Cem-mondialità e autore di numerosi testi sul tema del dialogo tra le religioni, dal titolo «Educare al pluralismo religioso nella scuola, in Italia». L'incontro è aperto a tutti i docenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado di Cremona e a gruppi di studenti delle scuole superiori. L'inizia-
tiva fa parte di un percorso rivolto alle scuole sul tema del dialogo tra le religioni, che si propone di sollecitare le classi ad intraprendere un viaggio, fisico e simbolico, alla scoperta delle religioni presenti sul nostro territorio e nella nostra comunità, dei significati di cui esse sono portatrici e delle tradizioni che le caratterizzano. Al percorso hanno già aderito quattro scuole secondarie di secondo grado e due secondarie di primo grado.
convegno: sicurezza e legalità
La Cna a sostegno degli autotrasportatori Si svolge sabato 6 novembre alle ore 15, presso la Sala Monteverdi - Fiera di Cremona - il Convegno gratuito dal titolo «Autotrasporto: la Legge 120/2010 e le modifiche al Codice della Strada» organizzato dalla Cna Fita di Cremona. Relatrice d’eccezione sarà Federica Deledda, comandante della Polizia Stradale di Cremona. Tutti sanno che senza veicoli non si può fare l’autotrasportatore ed allora sorge la domanda: che attività svolgono le ben 115 le aziende che sono iscritte anche alla
Camera di Commercio senza possedere veicoli? Il dato pone un interrogativo a cui la categoria degli autotrasportatori vorrebbe una risposta, ma non è il solo. Sicurezza e legalità sono le due parole che la Cna Fita usa in questo percorso di formazione ed educazione alle nuove norme che porterà le imprese ed i dipendenti a cimentarsi con le nuove regole del codice della strada, ma anche con le nuove norme sui contratti e sulla responsabilità condivisa.
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In Breve
incontro filosofico
L'associazione culturale Eridano, in collaborazione con il gruppo culturale Avis, ha programmato, a conclusione del corso di Storia dell’arte svoltosi nei mesi scorsi a cura di Roberta Raimondi, un incontro a carattere filosofico tenuto da Anita Assandri dal titolo «Il sogno nell'arte e l'arte nel sogno» un viaggio attraverso la psicoanalisi nella più cupa profondità dell'inconscio diventato arte. L'incontro avrà luogo martedì 9 novembre alle ore 17.30 presso l’Auditorium «O. Goldani» (sede Avis) in via Massarotti. L'iniziativa aperta a tutta la cittadinanza è ad ingresso gratuito. Per eventuali informazione rivolgersi alla segreteria dell’associazione culturale Eridano (corso Vittorio Emanuele II, 48 ) al numero 0372-458922.
raccolta firme al soldi Il partito dei Pensionati si attiva a Cremona con una raccolta firme, il prossimo sabato 6 novembre, davanti alla Casa di Cura Cremona Solidale (ex Soldi). Oggetto della raccolta è la Petizione in base ai Decreti Legislativi 109/98 e 130/2000: si chiede alle istituzioni locali, nella fattispecie, di adottare l'ultima normativa, che prevede siano i comuni stessi a coprire le spese di degenza nella casa di riposo per l'importo che eccede la pensione del paziente.
rinnovabile: iniziativa di crea futuro In contemporanea con l’iniziativa «100 piazze per il clima» e in occasione dell’anniversario dei 3 Referendum del 1987 che hanno deciso l’uscita dell’Italia dal nucleare il coordinamento cremonese di CreaFuturo e il comitato «Sì alle energie rinnovabili, No al nucleare» organizzano sabato pomeriggio 6 novembre un Gazebo a Cremona in Piazza Roma (angolo Galleria XXV Aprile), dalle ore 16 alle ore 19, per raccogliere firme dei cittadini a sostegno della proposta di legge di iniziativa popolare «Sviluppo dell’efficienza energetica e delle fonti rinnovabili per la salvaguardia del clima».
vescovo a cicognolo
Protagonista della visita pastorale del vescovo, in questo primo fine settimana di novembre sarà la parrocchia «S. Donnino» in Cicognolo, retta da don Francesco Pigola. La visita è prevista la sera di venerdì 5 novembre, alle 20.30 nella chiesa parrocchiale, con la consueta celebrazione penitenziale di apertura. L’incontro del Vescovo con la comunità proseguirà quindi nel pomeriggio di sabato 6 novembre con i momenti riservati alle diverse realtà parrocchiali. Il primo appuntamento (ore 15 in chiesa) sarà per gli anziani e gli ammalati. Alle 16 mons. Lafranconi incontrerà i fanciulli e i ragazzi dell’Iniziazione cristiana, poi (alle 16.30) i loro genitori e le famiglie della parrocchia. Alle 18.30 si svolgerà quindi il momento dedicato agli adolescenti con cui il Vescovo poi si intratterrà a cena. Alle 21 il Presule concluderà la giornata con la consueta riunione con gli operatori pastorali. La mattina di domenica 7 novembre, alle ore 11 nella chiesa di San Donnino, mons. Lafranconi presiederà l’Eucaristia a conclusione visita pastorale.
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Cremona
Venerdì 5 Novembre 2010
Alunni stranieri sempre più numerosi La maggior parte degli studenti non italiani che frequentano i nostri istituti arriva da Marocco, Albania e Romania
Cremona è al terzo posto in Lombardia per incidenza sul totale della popolazione scolastica. 43 bambini su 100 sono nati in Italia
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di Elisa Milani
ono sempre più numerosi gli alunni stranieri nelle scuole cremonesi. Lo dice una ricerca condotta dalla Fondazione Cariplo, che vede Cremona al terzo posto, dopo Mantova e Brescia, per incidenza di popolazione minorenne straniera (il 16% dell'intera popolazione scolastica). Dall'indagine emerge come al crescere della fascia di età diminuisca il peso degli stranieri sulla corrispondente popolazione minorile complessiva. Ciò è abbastanza logico, infatti i neonati e i bambini in età prescolare rappresentano più del 15% del totale. Nella classe di età successiva (6-10 anni) la loro incidenza si riduce a poco meno del 13%, per raggiungere la quota del 10% nell’ultima delle classi considerate (14-17 anni). Tra le città lombarde, Mantova risulta essere quella con il maggior numero, in percentuale, di alunni stranieri; seguita da Brescia e da Cremona. Per quanto riguarda gli ordini di scuola, gli alunni stranieri della scuola primaria sono poco più di 58mila in Lombardia, di cui oltre 3mila in ritardo rispetto al percorso scolastico regolare: ogni 100 minori stranieri di età compresa tra 11 e 13 anni residenti in Lombardia, mediamente undici sono ancora nella scuola primaria e risultano in ritardo di almeno un anno. La più elevata partecipazione scolastica si osserva tra i bambini di nove anni per i quali si raggiunge una copertura pressoché totale. Nel complesso, se ci si limita a coloro che sono regolari nell’ambito delle età 6-10 anni il tasso di copertura è del 94,2%. Gli stranieri iscritti alle scuole secondarie di primo grado della regione sono quasi 33mila di cui circa 7 mila in ritardo di almeno un anno (pari al 27% dei residenti stranieri di età compresa tra 14 e
Spesso il successo scolastico dipende dalla cittadinanza 16 anni). Considerando il sottoinsieme dei regolari il tasso di scolarizzazione risulta del 91,8%. Per quanto riguarda la scuola secondaria di secondo grado, si registra una presenza di 28mila studenti di cui circa 23 mila nella fascia di età 14-18 anni, in corrispondenza della quale il tasso di scolarizzazione è del 50,6%. Gli studenti in ritardo rispetto all’età assommano oltre 5mila unità con un’incidenza media del 16% sulla corrispondente popolazione straniera residente (19-21 anni). Nelle scuole secondarie di secondo grado si osserva una netta differenza tra alunni italiani e stranieri in relazione alla scelta dell’indirizzo formativo:
nell’anno scolastico 2008/09 mentre 40 alunni italiani su 100 frequentavano un percorso liceale, solo 14 studenti con cittadinanza non italiana su 100 hanno scelto un qualsiasi liceo. I giovani con cittadinanza non italiana si iscrivono ancora oggi soprattutto in istituti professionali (43%) e istituti tecnici (41%) che insieme costituiscono più dell’80% delle iscrizioni nelle superiori. Gli indirizzi professionali e tecnici vengono scelti invece rispettivamente solo dal 18% e dal 37% dagli
alunni italiani. Il dato lombardo peraltro risulta ancora più a sfavore dei percorsi liceali rispetto al dato nazionale che vede una percentuale di alunni stranieri nei licei più elevata (19%). La graduatoria dei paesi di provenienza degli alunni stranieri vede al primo posto il Marocco (13% del totale), seguito da Albania (12,5%) e Romania (10,3%). Questi tre paesi costituiscono insieme più di un terzo delle presenze complessive (36,3%). Complessivamente in termini percen-
Molti di loro scelgono gli istituti professionali
tuali gli alunni del continente europeo costituiscono il 35% delle presenze (+3,7 punti percentuali dal 2001/2002), mentre negli anni è soprattutto il continente africano a perdere peso (-3,1 punti). I dati inoltre mostrano che le “seconde generazioni” a scuola (ovvero gli alunni nati in Italia) sono ancora molto giovani: le scuole dell’infanzia sono infatti quelle che registrano la percentuale di seconde generazioni più alta (78%). Il dato decresce sensibilmente col progredire dell’ordine di scuola: nelle scuole secondarie di secondo grado la quota di alunni stranieri nati in Italia è solo del 9,9%. Complessivamente nelle nostre scuole 43 alunni con cittadinanza non italiana su 100 sono nati in Italia, un dato che è superiore alla media italiana di 5,8 punti percentuali. I dati relativi ai tassi di promozione di alunni italiani e stranieri in Italia mostrano un andamento differente nei vari ordini di scuola: nella primaria i tassi di promozione degli stranieri (98,5%) sono, seppur inferiori, più simili a quelli degli italiani (99,7%) e il divario negli anni si è attenuato. Nel caso delle scuole secondarie di primo grado i tassi di promozione degli stranieri hanno andamenti più oscillanti e presentano divari nell’ordine dei 7-9 punti: il tasso di promozione degli alunni stranieri è dell’87,2% a fronte di un tasso del 96% degli alunni italiani. Nelle scuole secondarie di secondo grado si evidenzia in modo netto come il successo scolastico sia significativamente diseguale in relazione alla cittadinanza degli alunni: se l’83,7% degli italiani scrutinati a fine anno ha concluso con successo l’anno scolastico passando alla classe successiva, ciò avviene solo per il 67,8% degli alunni con cittadinanza non italiana; quindi quasi un terzo di questi ultimi non viene ammesso alla classe successiva.
News & Rubriche
Venerdì 5 Novembre 2010
La segnalazione
Riduciamo la velocità in via Trebbia
Per chi percorre la via Trebbia (proveniente da via Eridano direzione via Massarotti) esiste il limite dei 30 km/h. Ricordo che si entra (lasciando la tangenziale) in un quartiere residenziale, con rotatoria, incroci e non ultima una scuola. Purtroppo, il limite di velocità non viene quasi mai rispettato, creando un potenziale pericolo all' ingresso della rotatoria, ma soprattutto per i pedoni che si trovano ad attraversare. Per cui propongo: l'installazione di un cartello “rilevamento elettronico della velocità”, all'altezza di via Ciria (a lato cartello: 30 km/h). Chiedo nel limite del possibile: nelle ore di punta, (è stato fatto con buoni risultati, sollecitato dal comitato Po) il rilevamento della velocità, con il posizionamento di opportune apparecchiature. Potrebbe essere un modo per abituare gli automobilisti più indisciplinati, a sollevare il piede dall'acceleratore, a vantaggio della sicurezza di tutti. Matteo Tomasoni Unione Nazionale Consumatori
PRECARIARE STANCA
Elezioni Usa Il presidente USA Barack Obama e il partito democratico hanno perso la maggioranza alla Camera durante le elezioni midterm, cioè quelle di medio termine che si tengono a metà mandato di un presidente americano. Un appuntamento importante, una sorta di termometro in cui si misura il grado di soddisfazione del Paese rispetto all’operato dei primi due anni del mandato presidenziale. C’è da dire che i presidenti democratici, perlomeno negli ultimi decenni, hanno dovuto affrontare tutti questa situazione: governare, nel secondo biennio, con una Camera di segno politico opposto. Obama non si è smentito, e, mantenendo il profilo alto che sempre lo ha contraddistinto, si è assunto tutta la responsabilità della sconfitta. Nonostante quella che lui stesso ha definito “una legnata”, il partito democratico ha mantenuto la maggioranza al Senato. “Il risultato elettorale mostra la pro-
gato, e loro, una volta finito di lavorare, invece d'esserti grati si rivolgono al sindacato! Dovrebbero ringraziare invece di lamentarsi che, invece della mansione inserita in contratto, tu gli faccia lavare i pavimenti, pulire i vetri e caricare la merce! E poi, potrebbe non sembrare, ma era assai stressante vivere pensando che uno qualsiasi di quei morti di fame, che magari aveva lavorato per te solo sei o sette giorni, avrebbe potuto rivolgersi in qualsiasi momento a un sindacato e farti causa, e magari segnalarti pure all'ispettorato del lavoro! No, davvero: ora si sta tutti molto meglio. Diciamo grazie al “governo del fare”, per tutto questo, e per ciò di squisito che ha ancora da venire». Noialtri, invece, ricordiamoci anche di questo: essere consapevoli dei propri diritti è l'arma più potente per difenderci.
La Nidl Cgil si trova in via Mantova 25 Cremona tel - 0372/448608 • e-mail - nidilcremona@cgil.lombardia.it
DALLA PARTE DEI CITTADINI
di Damiano Talamazzini
Responsabile Provinciale Patronato Epaca
Questa rubrica rappresenta un luogo d'incontro a disposizione dei nostri lettori, nato per rispondere a dubbi e quesiti in materia di diritti previdenziali e assistenziali. Le lettere rivolte al Patronato Epaca possono essere indirizzate alla nostra redazione, per posta o via e-mail, oppure direttamente al Patronato Epaca (epaca.cr@coldiretti.it). Egregio responsabile del Patronato Epaca, quale è l’età pensionabile per i lavoratori dello spettacolo, che appartengono alla categoria dei ballerini? E chi intende rimanere in servizio, come si deve comportare? La legge 29 giugno 2010, recante “Disposizioni urgenti in materia di spettacolo e attività culturali”, ha apportato una serie di modifiche in materia previdenziale, per le categorie dei ballerini e dei tersicorei, modificando le norme introdotte dal Decreto legislativo dell’aprile 1997. L’ENPALS ha fornito le indicazioni operative per l’applicazione delle nuove disposizioni. A decorrere dal 1 maggio 2010, l’età pensionabile per i lavoratori dello spettacolo, che appartengono alla
categoria dei ballerini e dei tersicorei, è fissata per uomini e donne a quarantacinque anni (in precedenza, l’età pensionabile era fissata a quarantasette anni per le donne e cinquantadue anni per gli uomini). Ai lavoratori appartenenti alle categorie sopra indicate, ai quali si applica interamente il sistema contributivo o misto, ai fini della liquidazione della pensione viene attribuito il coefficiente di trasformazione dell’età superiore (65 anni). A partire dal 1 gennaio 2011, ai ballerini e ai tersicorei che compiranno l’età pensionabile secondo le nuove disposizioni, il trattamento pensionistico sarà liquidato trascorsi dodici mesi dalla data di maturazione del requisito. Per coloro che matureranno il requisito di età e contribuzione entro il 31 dicembre 2010, si continueranno invece ad applicare le norme relative alle finestre secondo la previgente disciplina contenuta nella legge 247/2007, (quattro finestre di accesso in relazione al trimestre di maturazione dei requisiti). Ai ballerini e tersicorei, assunti a tempo indeterminato e che hanno raggiunto o superato l’età pensionabile, così come stabilito dalla legge del 2010, è data facoltà di opzione a
Una manifestazione Tea Party
messi sulla Green Economy. Ma la crisi picchia forte, e la campagna elettorale dei repubblicani, da quelli più moderati alle punte, sinceramente reazionarie e razzistiche, dei Tea Party, ha puntato su questo. Una campagna elettorale che ha visto, tra le altre cose, un inusitato protagonismo femminile di parte repubblicana, con Sarah Palin in testa, tutto basato sulla rincorsa a modelli viriloidi (alcune delle candidate non temevano di “aggredire” gli avversari in modo pesante, sostenendo di
LA PAROLA AI LETTORI - Cari lettori del Piccolo, abbiamo deciso di regalarvi un posto da protagonisti: inviateci un articolo - della lunghezza massima di 1.500 battute, su un tema a vostra scelta. Tra quelli pervenutici provvederemo a selezionarne uno ogni settimana da pubblicare sul giornale.
A cura di Nidl - Cgil La Cgil ha lanciato un appello affinchè si parli della cosiddetta norma anti precari, contenuta nel cosiddetto collegato lavoro, che fa si che i lavoratori con un contratto a termine avranno solo 60 giorni di tempo dopo la scadenza del rapporto di lavoro per fare ricorso contro l’azienda che ne abbia fatto un utilizzo illegittimo. La norma ha valore retroattivo, cioè ha validità anche per i contratti stipulati antecedentemente l'approvazione della norma in questione: così facendo avremo molti lavoratori non avranno nemmeno il tempo di venire a conoscenza della novità che il loro diritto d'agire sarà già venuto meno. «Che dire, se non che si sentiva proprio il bisogno di una norma del genere... In fondo i precari sono una razza bastarda, veri e propri mangiapane a tradimento. Dai loro un posto di lavoro, magari sottopa-
fonda frustrazione della gente. Mi assumo la responsabilità per gli insuccessi”, ha detto, individuando nello stato dell’economia il motivo della grande frustrazione. La ripresa stenta, e i posti di lavoro non ci sono. “Ho ascoltato la gente che è profondamente frustrata per l’economia e per le opportunità mancate dei loro figli. Vogliono che Washington lavori per loro e non contro di loro e che i soldi vengono spesi saggiamente”. C’è da dire che il partito repubblicano si è avvalso, in questa campagna elettorale, di forti apporti di quelle realtà lobbystiche ed economiche, messe in discussione dalle riforme di Obama: in primo luogo, le compagnie di assicurazione, che certamente hanno ricevuto un danno dalla grande riforma sanitaria del Presidente, che non ha mancato occasione di rivendicarne la realizzazione. Una riforma che, comunque, ha permesso a milioni di americani di curarsi. Poi le compagnie petrolifere che temono gli investimenti pro-
www.aclicremona.it
La finanza etica cresce
Quando la finanza fa rima con l’etica e la sostenibilità diventa la base del finanziamento, investire in modo "virtuoso" e non solo speculativo diventa possibile e anche vantaggioso. Siamo davanti ad un fondo etico che ha la funzione di sostenere le aziende che operano nei diversi mercati di riferimento con il massimo rispetto per i valori sociali, la promozione dell'ambiente e dei diritti umani. Nonostante la crisi economica e dei mercati, la finanza etica continua a crescere, arrivando a segnare negli ultimi due anni un +87% degli investimenti. E' quanto emerge dalla ricerca appena pubblicata dall'Associazione dei forum europei per la finanza sostenibile che rileva come le risorse investite in modo “soste-
nibile” in Europa sono passate dai 2,7 mila miliardi di euro alla fine del 2007 ai 5 mila miliardi di euro alla fine del 2009, con un notevole incremento degli investitori istituzionali. Per Ugo Biggeri, presidente di Banca Popolare etica, la prospettiva della finanza etica oggi è anche garanzia di stabilità, oltre che di lungimiranza economica. Non mancano, inoltre, in Italia numerose esperienze positive e di lungo corso capaci di investire con criteri simili sulle persone, ancor prima che sulle aziende. Il Fondo Etico e sociale delle Piagge guidato a Firenze da don Alessandro Santoro è una di queste realtà. «La nostra esperienza di microcredito è partita in punta di piedi
Quando possono andare in pensione i ballerini? rimanere in servizio. La domanda di opzione deve essere inoltrata all’Enpals entro due mesi dalla data di entrata in vigore della legge 100/2010, oppure almeno tre mesi prima della maturazione del requisito alla pensione di vecchiaia. Tale facoltà potrà essere esercitata da tutti coloro che maturino il nuovo requisito nei due anni successivi alla data di entrata in vigore della citata legge e deve essere rinnovata annualmente, fermo restando il limite massimo di età secondo la previgente disciplina (quarantasette anni per le donne e cinquantadue anni per gli uomini). Pertanto, chi ha compiuto o superato il quarantacinquesimo anno di età, e chi compirà il quarantacinquesimo anno di età entro il 1° dicembre 2010, sussistendo i requisiti per il conseguimento della pensione, avrebbe dovuto presentare istanza di permanenza in servizio entro il 31 agosto 2010. Coloro che compiranno l’età per il conseguimento del diritto a pensione successivamente al 1° dicembre 2010 e fino al 30 giugno 2012, ed intendono rimanere in servizio, dovranno presentare domanda di opzione almeno tre mesi prima del compimento del quarantacinquesi-
mo anno. Chi intende presentare domanda di opzione dovrà presentare formale istanza direttamente all’ufficio utenza pensioni di Roma, oppure presso gli uffici interregionali e sedi territoriali dell’Ente. Il Patronato Epaca, con i suoi Uffici siti in Cremona e provincia, è sempre a completa e gratuita disposizione di tutti i cittadini interessati, per informazioni e chiarimenti, per avere risposte pronte e sicure, nonché per riuscire a districarsi nella complessità legislativa e burocratica.
Sempre disponibili per tutti i Cittadini interessati, per fornire un'adeguata informazione, consulenza e chiarimenti, i nostri uffici Epaca in Cremona e Provincia, si trovano: • CREMONA Via D. Ruffini, 28 (adiacente Hotel IBIS) Tel. 0372.732926 • CREMONA Via Ala Ponzone, 8 Tel. 0372/499811 • CREMA Via Macello, 34 Tel. 0373/732911 Fax. 0372/732925 • CASALMAGGIORE Via Cairoli, 3 Tel. 0372/732965 • SORESINA Via Matteotti, 12 Tel. 0374/342329
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ma con obiettivi ambiziosi. A dieci anni di distanza dalle prime riunioni, possiamo dire con soddisfazione di avere fatto molta strada» ci spiega don Santoro. «Qui il Fondo Etico funziona perché esistono delle relazioni tra persone, relazioni di conoscenza e fiducia che sostituiscono le garanzie tradizionali». Questa modalità, è l'unica che rende possibile l'accesso al credito anche ai “non bancabili”, il cui numero è in costante aumento: disoccupati, precari, cassaintegrati... tutte persone che non potrebbero fornire ad una banca nemmeno le garanzie minime per un prestito. E anche in questo caso la scommessa del fondo, giocata sulle relazioni e non sul patrimonio, funziona. Lo dimostra il tasso d'insolvenza, per un bancario una percentuale inconcepibile: zero!
avere maggiori “attributi”). Il compito per Obama non sarà affatto facile: dovrà recuperare spinta, slancio, il sogno che l’ha condotto, lui primo presidente afroamericano, al comando. Ha detto che lavorerà sulla riforma fiscale, estendendo i tagli delle tasse anche al ceto medio e alle imprese, e, cosa assai importante, ha invitato i repubblicani a collaborare per migliorare le cose. Un senso di condivisione, la responsabilità di sentirsi presidente di tutti. Uno stile politico notevole. dt
Incontro
Continua la «Carovana Rossa» dell’Avis
Continua senza sosta tra le istituzioni cremonesi preposte alla sicurezza dei cittadini il percorso della «Carovana Rossa» dell’Avis comunale di Cremona, nell’ambito del Progetto «Si può dare di più» , elaborato dai consiglieri Giacomo Di Matteo e Mauro Santonastaso. Questa volta è toccato ai Vigili del Fuoco di Cremona, i quali nella serata di mercoledì scorso, hanno aperto le porte della propria caserma al Presidente Ferruccio Giovetti e il past President Riccardo Merli e agli autori del progetto. I membri della carovana hanno illustrato le precipue finalità del progetto, con particolare sottolineatura al dono del sangue, che riveste una importanza fondamentale nell’ambito di una società moderna e civile, in quanto concretizza un punto di raccordo verso chi soffre.
Unione Nazionale Consumatori Comitato di Cremona Piazza San Michele, 2 • Tel. Fax: 0372/28370
Quando si acquista una casa che poi non viene costruita Diceva un vecchio proverbio: «dagli amici mi guardi Iddio!..Dai nemici mi guardo io”. Il grosso problema però è quello di sapere "prima" se abbiamo che fare con amici o nemici oppure più semplicemente "avversari", "concorrenti" e via dicendo. Noi (ascoltando quanto vengono a dirci - con un diavolo per capello - molti consumatori in questi giorni) siamo allibiti allorchè leggiamo che, nel 2005 (con la legge 122/2005) è stata data "licenza d'uccidere" i sofferenti di cuore: vale a dire quelli che hanno una certa età e non sono riusciti ad accumulare denaro; per cui hanno dovuto fare un mutuo (ed ovviamente garantirsi con una fideiussione) per comperarsi la casa. In poche parole sta succedendo che Tizio, acquistando
una casa in costruzione, ha sottoscritto un mutuo e la banca - per garantirsi - ha chiesta la sottoscrizione di una fideiussione bancaria o assicurativa; ed il il legislatore ha pensato bene di “chiudere l'ombrello proprio quando ha cominciato a piovere”. E con tutta la pioggia dei giorni scorsi.... Beh, in sostanza cè pieno di consumatori che hanno pagato sottoscrivendo una polizza fidiussoria od una fidejussione bancaria; ma in questo frattempo il costruttore sta "saltando per aria" (non avendo più soldi per proseguire nella costruzione); la casa è quindi soltanto disegnata e la legge 122/2005 vieta che venga escussa la garanzia a suo tempo avuta a sua volta per legge. Il consiglio è di passare subito in banca e verificare come sta evolvendosi la situazione.
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Salute
Venerdì 5 Novembre 2010
GLI ORARI CUP Centro Unificato di Prenotazione Dove: padiglione n. 12, a fianco del Centro Prelievi, prospiciente Largo Priori Orari di apertura al pubblico: lunedì - venerdì dalle 7.30 alle18.00 orario continuato, il sabato dalle 8.00 alle 12.00; Prenotazioni telefoniche: è possibile telefonare al numero verde 800.638.638, da lunedì a sabato dalle 08.00 alle 20.00. PRENOTAZIONI CHE NON SI EFFETTUANO AL CUP Attraverso il CUP si prenotano tutte le prestazioni ad eccezione delle seguenti, che devono essere prenotate direttamente presso le singole unità operative o servizi come indicato di seguito: ANATOMIA PATOLOGICA secreti e agoaspirati (non Tac e non Ecoguidati) Dove: Poliambulatori, piano Terra. Orario: giovedì dalle 15 alle 16. Per prenotare contattare la segreteria dell’Anatomia Patologica dal lunedì al venerdì, dalle 10.30 alle 16.00. Telefono: 0372 405477, dalle 9.30 alle 16.00. Consegna campioni istologici e citologici La consegna dei campioni citologici urinari è prevista, presso il padiglione 5, da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 09.30; per gli altri esami da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 16.00 (accesso diretto). RADIOLOGIA Dove: piano 1, corpo H (ala destra). TC, risonanza magnetica, ecografie urgenti e richiesta di prestazioni con bollino verde Le prenotazioni vanno effettuate di persona o via fax. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.00, sabato dalle 08.00 alle 12.00. Tel: 0372 405760. Angiografia Le prenotazioni vanno effettuate di persona. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 15.30. Telefono: 0372 405367. SENOLOGIA: Screening mammografico preventivo biennale Asl Cremona (45-69 anni) Tutti i giorni dalle 8.30 alle 12.30, il mercoledì dalle 14 alle 16. La prenotazione va effettuata al CUP dell'Asl 800 318 999. Prestazioni con carattere di urgenza, risonanze alla mammella, agoaspirati, ecografie Dove: piano 1, corpo M. Ora: da lunedì a venerdì dalle 11.00 alle 13.00. Telefono: 0372 405614. Per ulteriori informazioni è stata inoltre attivata una nuova linea telefonica dotata di risponditore automatico in funzione 24 ore su 24: 0372 405612. FISIOTERAPIA Esclusa la visita specialistica che si prenota presso il CUP-Cassa, le prenotazioni vanno effettuate di persona. Dove: piano 1, corpo C (ala sinistra), monoblocco ospedaliero. Orario: lunedì dalle 08.00 alle 14.00; da martedì a venerdì dalle 10.00 alle 13.00. Tel: 0372 405346 per informazioni. RADIOTERAPIA E MEDICINA NUCLEARE Dove: piano Cantina, (utilizzare la scala o ascensore a sinistra vicino l'Ufficio Informazioni nell'atrio di ingresso) corpo M, monoblocco ospedaliero. Orario:da lunedì a venerdì dalle 07.30 alle 17.30. Telefono: 0372 405485. MEDICINA DEL LAVORO: Dove: Medicina del Lavoro, padiglione 10 Impegnativa del medico curante. Allergologia per sospetti professionali Tel. 0372 408178 da lunedì a venerdì, dalle 10.30 alle 13.00; oppure, personalmente presso l’Ambulatorio di Allergologia dalle 09.00 alle 13.00 da lunedì a venerdì. Visite specialistiche di medicina del lavoro Tel: 0372 405777 da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 15.30; oppure, personalmente presso l’Ambulatorio Specialistico di Medicina del Lavoro negli stessi orari.
PRESIDIO OSPEDALIERO DI CREMONA CENTRO DIABETOLOGICO Dove: piano 6, corpo H (lato destro), monoblocco ospedaliero. Ora: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.30 (prima visita per inquadramento diagnostico-terapeutico e visita di controllo per monitoraggio metabolico e screening delle complicanze croniche). Per le prime visite è preferibile che la prenotazione avvenga di persona comunque possibile prenotare telefonicamente da lunedì a venerdì, dalle 11.00 alle 13.30. Telefono: 0372 405715. SERVIZIO DIETETICO valutazioni e controlli nutrizionali La prima visita si prenota al CUP. Dove: piano 4, ala sinistra. Orario: da lunedì a venerdì dalle 09.30 alle 12.30 e dalle 14.00 alle 16.00. Telefono: la prenotazione per il controllo nutrizionale può essere effettuata telefonicamente da lunedì a venerdì dalle 09.30 alle 15.30 ai numeri 0372 405732, 0372 405634, 0372 405631. centro prelievi - LABORATORIO ANALISI accesso diretto da parte dei cittadini, con la richiesta del Medico di famiglia o dello specialista. Dove: Centro Prelievi all'ingresso dell'ospedale. Orario: da lunedì a venerdì dalle ore 07.30 alle 10.30. Telefono: 0372 405663 - 0372 405452 CENTRO EMOSTASI E TROMBOSI Monitoraggio delle terapie anticoagulanti. previsto accesso con prenotazione al numero 0372 405666 - 0372 405663. Dove: Presso la palazzina del Cup Orario: dalle 07.30 alle 12.00 da lunedì a venerdì. CENTRO AZIENDALE DI ALLERGOLOGIA Dove: presso la Medicina del Lavoro, Padiglione 10 Accesso avviene mediante impegnativa del medico curante. Le prenotazioni vengono effettuate telefonando al 0372 408178 da lunedì a venerdì dalle 10.30 alle 13.00; oppure personalmente presso l’Ambulatorio di Allergologia da lunedì a venerdì dalle 09.00 alle 13.00. IMMUNOEMATOLOGIA E MEDICINA TRASFUSIONALE: Emotrasfusioni, salassi, autotrasfusioni, terapia marziale endovenosa, preparazione di nuovi emocomponenti ad utilizzo non trasfusionale: Gel Piastrinico, Concentrato Leucopiastrinico. Dove: Piano terra, corpo D, monoblocco ospedaliero. Tel: 0372 435887 - 0372 405461 dalle 10.00 alle 17.00 da lunedì a venerdì GENETICA Dove: piano 2 lato destro del monoblocco ospedaliero. Prenotazioni telefoniche: 0372 405783 da lunedì a venerdì dalle 13.00 alle 14.30. MEDICINA LEGALE Prenotazioni presso Direzione Medica di Presidio piano Rialzato monoblocco ospedaliero. Tel: 0372 405200.
Un progetto del Centro diabetologico di Cremona, denominato «Alleniamoci insieme», per aiutare i giovani pazienti a superare l’incubo della malattia cronica
Corsa, sport e allenamento per contrastare il diabete
P
di Laura Bosio
uò lo sport essere davvero mantenerci in buona salute? In parecchi casi sì, e sotto molti punti di vista. Ne è esempio il progetto «Alleniamoci insieme», portato avanti dal Centro diabetologico di Cremona, e rivolto a giovani diabetici di tipo uno. Una forma di malattia cronica, che richiede terapie costanti e intensive. «Una situazione non semplice per i ragazzi, che richiede un automonitoraggio continuo, e che quindi interferisce nella vita sociale dei giovani» spiega la dottoressa Patrizia Ruggeri, primario del Centro diabetologico. «La malattia colpisce soprattutto giovani e ragazzi, che sono costretti a fare costantemente la terapia insulinica». In cosa consisteva l'iniziativa? «I giovani e i ragazzi che hanno partecipato si sono impegnati a lungo, trovandosi insieme per fare allenamenti di corsa, con costanza e perseveranza, grazie anche alla collaborazione di un team, che ha visto la partecipazione, oltre mia, del dottor di Lembo, della psicologa Emanuela Spotti, della dietista Elisa Corsari, dell'infermiere Romano Persico e del personal trainer Davide Alberichi».
Qual è lo scopo del progetto? «La volontà di migliorare la qualità di vita dei malati. L'attività fisica in sè migliora anche la capacità di gestire la malattia, e la propria autostima. Senza contare che praticare attività fisica garantisce un costante monitoraggio della glicemia. Ma la nostra volontà è anche quella di dare la possibilità ai giovani che soffrono di questa patologia di aggregarsi, e soprattutto di sentirsi liberi, e non vincolati dalla malattia. Hanno imparato a gestirla meglio e a conviverci, senza più viverla come un limite. L'esperienza dello sport gli permette di riacquistare più potere sulla loro vita, infrangendo le barriere mentali che spesso ergono a causa della malattia». Come si è svolto il progetto? «Vi sono stati degli incontri di gruppo periodici presso il entro diabetologico, per valutare le difficoltà che emergono durante l'attività fisica nella gestione dlle terapie e delle ipoglicemie. Successivamente si è iniziato a fare allenamenti di gruppo, con misurazione della glicemia, monitoraggio dei carboidrati assunti e controllo dell'attività svolta. L'allenamento è strutturato su 45 minuti, con la volontà di passare dai 3 ai 5 chilometri di corsa. Si è utilizzato un sistema di comunicazione co-
Lo sport aiuta a migliorare la qualità di vita
PSICOLOGIA Dove: settimo piano a sinistra. Prenotazioni da lunedì a venerdì dalle ore 09.00 alle ore 10.00 presso il servizio di Psicologia, oppure anche telefonicamente agli stessi orari al numero 0372 405409. ONCOLOGIA MEDICA Dove: piano 4 ala Destra Prenotazione in reparto da lunedì a venerdìì dalle ore 8.00 alle ore 17.00. Tel: 0372 405248. TERAPIA DEL DOLORE Dove: palazzina n. 9 La prenotazione pu essere effettuata telefonicamente al numero 0372 405330 dalle 11.00 alle 15.00, da lunedì a venerdì. Negli altri orari è possibile chiamare lo stesso numero lasciando un messaggio in segreteria telefonica con il nome e numero di telefono: al più presto sarete richiamati.
Patrizia Ruggeri, direttore del Centro diabetologico di Cremona
stante tra il team dei medici e i partecipanti. A volte, poi, ci sono state delle uscite in occasione di alcuni eventi sportivi. Quello che abbiamo davvero sentito come una gara nostra è stata la maratona delle cinque porte, lo scorso 3 settembre». Cosa è rimasto di questa esperienza? «I ragazzi sono diventati amici, si sono uniti, e hanno anche creato un logo per simboleggiare il loro gruppo, che hanno voluto chiamare «Diabete in corsa». Hanno legato, e ora andranno avanti insieme. Speriamo che come loro altri giovani, con le loro famiglie, prendano parte al progetto». Sono molti a soffrire di questa malattia? «Non è una patologia diffusa come il diabete di tipo 2, ma anche a Cremona il gruppo di pazienti è abbastanza sostanzioso. Colpisce un'ampia gamma di età, dai bambini piccoli fino ai giovani adulti. Per molti è difficile accettare la cronicità della malattia e gestire la terapia, tanto che alcuni si chiudono in se stessi. Per questo un'esperienza di gruppo aiuta a vivere meglio la patologia, e a trovare una nuova chiadve di lettura, rendendosi conto che anche con il diabete 1 si può fare qualsiasi cosa, e che non ci sono limiti. Correndo insieme questi ragazzi hanno cambiato anche il modo di vivere le visite di controllo fatte al Centro: ora per loro è qualcosa di meno pesante, con la consapevolezza che tutto si può fare».
il convegno a pizzighettone
«Cibo e tumori: una corretta prevenzione inizia a tavola»
Martedì 9 novembre alle 21, presso la sala consiliare di Pizzighettone, si terrà un incontro informativo sul tema «Cibo e tumori: una corretta prevenzione comincia a tavola». Ogni anno milioni di persone vengono colpite da forme tumorali che, secondo i medici, sono assolutamente prevedibili. Relatore dell’incontro sarà il dottor Francesco Puerari, specialista in scienze dell’alimentazione, dietologo e nutrizionista. Circa il 95% dei tumori al seno è causato da fattori ambientali, quali alimentazione e abitu-
dini di vita. E' importante prendere coscienza di questo e capire che anche noi nel nostro piccolo possiamo fare molto per ridurre il rischio di ammalarci. Scopo del convegno è dare alcuni consigli di prevenzione, come modificare in modo corretto e condurre uno stile di vita sano e come avvicinarsi ad una corretta alimentazione. Mangiare bene, secondo i ricercatori, è fondamentale: tutto ciò che ingeriamo si riflette sul nostro stato di salute è può rivelarsi un efficace strumento di prevenzione. L’evento si svolge nell’ambito del progetto Acli
«Vivi sostenibile!», che incoraggia alla realizzazione di un mondo migliore attraverso piccoli gesti quotidiani e apparentemente banali. «Vivi Sostenibile» propone una riflessione sul tema della compatibilità ambientale e offre al contempo l’occasione di sperimentare, nella pratica, azioni e comportamenti sostenibili e di conoscere le possibilità di cambiamento che il nostro territorio ci offre. Non solo, è un’opportunità di scoperta delle modalità concrete e convenienti, oltre che etiche ed ecologiche, di vivere la quoti-
dianità pensando al futuro e al benessere delle persone, delle comunità e dei territori. A seguire questo primo appuntamento, ce ne sarà un secondo giovedì 16 dicembre alle 20.45 presso il Centro culturale di Pizzighettone con la proiezione del film «Il suolo minacciato». Ambientato nella pianura parmense, il film è un ritratto senza veli di ciò che sta accadendo al territorio ed al paesaggio, costruito attraverso interviste ad esperti ed agricoltori locali. Un’analisi di costi e cause con la proposta di modelli alternativi di sviluppo urbano.
Agricoltura
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Venerdì 5 Novembre 2010
Manifestazione internazionale da record. Visitatori saliti a quota 73.560, di cui oltre il 14% proveniente da paesi esteri
Grande successo per la Fiera del Bovino
D
opo quattro giorni intensi si è chiusa la 65esima edizione della Fiera Internazionale del Bovino da Latte con il record di visitatori a quota 73.560 (oltre il 14% proveniente dall’estero). All’immagine di un settore vitale ed in ripresa nonostante la consapevolezza che la crisi non è ancora del tutto superata, si aggiunge dunque la conferma di CremonaFiere come principale marketplace internazionale per il settore agrozootecnico. «Il numero di operatori esteri giunti quest’anno a Cremona» precisa il presidente di CremonaFiere, Antonio Piva «è infatti di gran lunga superiore a quello registrato da qualsiasi altra manifestazione italiana agricola, zootecnica ed agroalimentare. E parlo sia degli operatori professionali (i visitatori esteri sono stati più di 10.000), sia dei giornalisti: provenienti da Canada, Gran Bretagna, Francia, Germania, Svizzera, Croazia e Bulgaria, solo per fare
qualche esempio». A sottolineare la ripresa della fiducia e degli investimenti nel settore sono stati gli stessi espositori, che in alcuni casi hanno dichiarato un incremento del fatturato in fiera del 20%. Un vero traino per molti settori sui quali agricoltura e zootecnia riversano un indotto particolarmente significativo: industriale, metalmeccanico, dei sistemi di controllo, chimico, alimentare e dei servizi. Non a caso, alla Fiera Internazionale
Appuntamento con il meglio della genetica globale Holstein presso la Castelverde Farm di Giuseppe Quaini, che ha ospitato per la prima volta la prestigiosa European Classic Sale. La manifestazione non solo ha permesso di presentare 41 capi provenienti dai migliori allevamenti d’Europa, ma anche di stabilire importanti contatti con potenziali investitori degli stessi Paesi, e anche d’oltre oceano. «Per incontrare statunitensi e canadesi, di solito siamo noi a varcare l’Atlantico», ha spiegato Quaini,
del Bovino da Latte erano rappresentati più di 600 marchi industriali di 14 diversi Paesi. Ovviamente, non tutte le questioni politico-economiche del comparto sono risolte, come è emerso chiaramente dai 25 appuntamenti del programma convegnistico e seminariale. Tra i numerosi convegni è spiccata la VII edizione degli Stati Generali del Latte con l’intervento di Antonio Piva, Paolo De Castro
Presidente della Commissione all’Agricoltura e Federico Vecchioni. «Per l’oro bianco, i fronti sempre aperti sono quelli del prezzo e delle quote» ha sottolineato Piva. «Il primo segnato da «vicende drammatiche, e dall’atteggiamento degli industriali, pronti a seguire il mercato quando spinge ad abbassare i prezzi e a disattenderlo quando suggerirebbe di alzarli. La quotazione di oggi è accettabile per il fresco, ma certo non per
Appuntamento a Castelverde
Il meglio della genetica globale Holstein vice presidente dell’Apa provinciale nella quale guida la sezione frisona. «Questa volta, invece, si sono mossi loro». Parte del richiamo è certamente venuto dalla straordinaria occasione del confronto europeo delle razze Holstein e Red Holstein, che ha impreziosito il cartellone della Fiera internazionale del bovino da latte. Quaini ha sottolineato che si è de-
ciso di organizzare la European Classic Sale per sfruttare questa fortunata coincidenza ma soprattutto per provare a scuotere un po’ il nostro settore zootecnico, da troppo tempo vittima di una fase di stagnazione. L’asta ‘stellare’ di Castelverde, conclusa solo in tarda serata davanti ad un pubblico di addetti ai lavori numerosissimo oltre che attento e competente è ri-
MERCATI - SETTIMANA DAL 29/10/2010 AL 4/11/2010 PRODOTTO
le dop e il grana. Serve un nuovo sistema per arrivare alla fissazione del prezzo, basato su un’indicizzazione ben calibrata. Agli industriali chiediamo una linea propositiva e non più da controparte. Le quote? Ci sono ancora 600 allevatori con pendenze da sistemare: noi guardiamo al futuro, ma ribadiamo la richiesta di legalità ed equità di trattamento». «Occorre un impegno corale perché i due testi contengano le misure che vogliamo» ammonisce De Castro «e per raggiungere questo obbiettivo è necessario che i 72 europarlamentari italiani facciano squadra e lavorino in accordo con il ministro dell’Agricoltura Galan che peraltro frequenta molto Bruxelles. E’ una partita delicata dove la posta in palio è altissima». Gli strumenti previsti nel pacchetto latte non concedono risorse, ma rafforzano la base contrattuale. Nel pacchetto qualità è contenuta ad esempio la base giuridica per intervenire sull’etichettatura».
UNITA’ DI MISURA
CREMONA
MILANO
FRUMENTO tenero buono mercantile
Tonn.
194,0 - 197,0
207,0-209,0
GRANOTURCO ibrido naz.14% um.
Tonn.
195,0 - 196,5
206,0-207,5
SEMI di SOIA Nazionale
Tonn.
n.q.
362,0-364,0
MANTOVA n.q.
201,0-203,0
359,0-364,0
uscita nel suo intento. Prima della “passeralla”, la Castelverde Farm aveva messo in programma open day, pre-visita e visita ai soggetti in asta; e infine il raffinato European Classic Dinner Party, cena firmata dallo staff di Villa Calciati con 420 ospiti dei Paesi a vario titolo interessati all’evento (e dunque Inghilterra, Irlanda, Olanda, Germania, Francia, Italia, Usa e Canada).
PRODOTTO
te dell’Anga Provinciale, ha invece illustrato il progetto della Libera. Nell’ambito di un piano-pilota per il riequilibrio dei carichi di azoto zootecnico, si punta da un lato a valorizzare ulteriormente gli effluenti dal punto di vista economico; dall’altro ad organizzare un servizio di gestione interaziendale dei liquami. Dunque, progetto strutturato in due fasi, la prima di durata annuale e la seconda biennale. L’obiettivo è ovviamente quello di avviare vie diverse di concimazione, tramite l’impiego dei liquami. In capo alla Libera Agricoltori verrà costituito un servizio, dotato di un ufficio come sede e di un operatore agrotecnico impegnato a tempo pieno. Una figura professionale che agirà per conto delle aziende zootecniche e cerealicole coinvolte. «Il nuovo servizio» ha precisato Pasquali «sarà in grado di sollevare le imprese da ogni onere burocratico in materia, accreditandosi come interlocutore unico nel rapporto con le autorità. Si darà così il via ad una gestione centralizzata ed unificata dei piani di utilizzo agronomico e degli effluenti in un determinato comprensorio; vantaggiosa anche per le autorità amministrative, con particolare riferimento agli aspetti economici ed all’efficacia dei controlli». Il progetto prevede infine la divulgazione dei risultati.
MILANO
MANTOVA
MODENA
MODENA
vacche Frisone 1ª qualità peso vivo
kg.
1,85-2,25
MONTICHIARI 0,85-1,00
Da macello 0,94-1,04
(fino) 221,0-225
vacche Frisone 2ª qualità peso vivo
kg.
1,55-1,80
MONTICHIARI 0,55-0,65
0,63-0,73
--
209,0-210
Manze scottone 24 mesi
kg.
1,85-2,30
MONTICHIARI 1,10-1,20
0,93-1,10
--
1,35-1,50
MONTICHIARI 1,35-1,50
1,50-1,80
--
kg.
3,00-4,30
MONTICHIARI 3,50-4,00
4,00-4,40
--
3,00-3,05
3,50
2,60
4,80-5,00
4,80-4,95
n.q.
5,00-5,30
5,00-5,25
n.q.
7,05-7,35
7,05-7,30
7,13-7,38
PARMIGIANO REGGIANO 30 mesi e oltre 11,35-11,65
7,50-7,70
7,70-8,10
7,63-7,88
PARMIGIANO REGGIANO 30 mesi e oltre 12,45-12,85
--
Vitelli Baliotti p.vivo (50-60 kg ) frisona
kg.
193,0-197,0 200,0-205,0
n.q. 190,0-195,0
197,0-202,0 206,0-211,0
Vitelli Baliotti p.vivo (50-60 kg) pie blue belga
CRUSCA Alla rinfusa
Tonn.
163,0 - 165,0
155,0-156,0
157,0-159
138,0-139,0
BURRO pastorizzato
kg.
FIENO Maggengo Agostano
Tonn.
120,0-140
103,0-117,0 105,0-115,0
Magg. 1° taglio in cascina 125,0 -130
Medica fienata 1° t. 105.0-120,0
PROVOLONE VALPADANA fino a 3 mesi
kg.
PAGLIA press. (rotoballe)
Tonn.
90,0-100,0
86,0-103,0
Paglia di frumento press. 65.0-70,0
PROVOLONE VALPADANA oltre 3 mesi
kg.
GRANA scelto stag. 9 mesi
SUINI Lattonzoli locali
Il progetto sperimentale per la provincia di Cremona presentato nell’ambito della Fiera del Bovino da Latte e messo a punto dalla Libera associazione agricoltori in partnership con Università di Milano, Crpa di Reggio Emilia, Apima ed Amministrazione Provinciale di Cremona, attende il disco verde e il relativo finanziamento da parte di Regione Lombardia, che potrebbe arrivare nella primavera 2011; si articola su un programma triennale e vuole offrire un contributo dal taglio molto operativo e concreto per affrontare il tema sempre più stringente e “vessatorio” della direttiva nitrati. Poche cifre bastano a testimoniare l’urgenza di affrontare il problema in modo costruttivo, gestendolo al meglio anche in assenza della necessaria chiarezza sul piano normativo (l’Unione Europea tarda nell’esprimersi sulla deroga che l’Italia ha richiesto da tempo): nella sola provincia di Cremona, ci sono più di 5 milioni e 200.000 chili di azoto in eccedenza, dei quali bisogna dunque farsi carico. In che modo? Sulle nuove soluzioni tecnologiche disponibili si è soffermato Pierluigi Navarotto, docente alla Statale di Milano, indicando nella separazione tra frazione solida ed umida la strada più convincente da seguire al momento. Stefano Pasquali, allevatore ed ex presiden-
CREMONA
177,0-180 184,0-189
n.q.
Direttiva sui nitrati, progetto della Libera
UNITA’ DI MISURA
Tonn.
ORZO naz. Peso spec. 55-60 peso spec. 66-68
programma triennale
15 kg
3,10
3,100
3,080
3,110
SUINI Lattonzoli locali
25 kg
2,00
2,020
1,960
2,060
SUINI Lattonzoli locali
30 kg
1,77
1,800
1,720
1,830
SUINI Lattonzoli locali
40 kg
1,51
1,530
1,460
1,550
Suini da macello
156 kg
1,170
1,230
n.q.
1,181
Suini da macello
176 kg
1,230
1,230
n.q.
1,235
Suini da macello
Oltre 176 kg
1,200
1,220
n.q.
1,205
GRANA scelto stag. 12-15 mesi
kg.
kg.
--
---
PARMIGIANO REGGIANO fino a 24 m 10,10-10,30
N.B. Le quotazioni del bestiame bovino e del foraggio sul mercato di Cremona avvengono il primo e terzo mercoledì del mese. Questo dato, conseguentemente, va letto ed interpretato con la dovuta attenzione rispetto agli altri dati pubblicati. Non è escluso che in futuro venga ripristinato il mercato settimanale. Le quotazioni del mercato di Milano avvengono in due giorni separati: il martedì per il comparto dei cereali e derivati, il lunedì per quello zootecnico che fa riferimento a Montichiari. Anche questo aspetto va tenuto in considerazione nel confronto dei dati suindicati. Il mercato di Mantova avviene in un solo giorno e cioè il giovedì. Modena il lunedì.
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IL DEGRADO ITALIANO
Berlusconi è diventato un invincibile Ninja Egregio direttore, come ampiamente previsto, Berlusconi è molto recalcitrante a fare un passo indietro, come sempre non ha nessuna intenzione di lasciare la guida del governo, perché è stato votato dal popolo e quindi per il bene dell’Italia si sacrificherà sino alla fine, qualcun’altro dovrà obbligarlo a farlo. Nel frattempo il circo mediatico è sempre più frequentato dalle Escort, prostitute minorenni di alto bordo, e da monsoniche bugie istituzionali, vedi le recenti dichiarazioni di Maroni che pur di non mettere il difficoltà il prezioso alleato, non riconosce le dichiarazioni del magistrato di turno. Un giorno non molto lontano si saprà il perché tra le altre cose la Lega continua a difendere così tenacemente Berlusconi (il caso Marazzo esplose solamente perché c’erano dei filmati che lo riprendevano in atteggiamenti inequivocabili, per altri leader politici molto vicini al Berlusconi non essendoci prove di questo tenore, tutti coprono le vicenda dai risvolti Boccacceschi). In questa situazione anche se è risaputo che al peggio non c’è limite, la fiducia nel paese Italia già fortemente minata dall’avvento di Berlusconi con le sue scenette cabarettistiche, ha raggiunto il limite storico più basso di credibilità della storia Repubblicana. Benché poco credibile, visto la vicenda di Montecarlo, finita a tarallucci e vino, si sta facendo strada l’ipotesi del ritiro della delegazione di Fli dal governo, se dovessero emergere chiare responsabilità del premier, in merito alla nota vicenda del “Bunga Bunga” che ha fatto il giro del mondo ridicolizzando ulteriormente l’Italia e il popolo italiano, relegandoci ad un Paese godereccio senza morale che invece di indignarsi per il comportamento del capo governo, in gran parte dichiara apertamente che lo invidia e che se ne avesse le possibilità e l’opportunità non esiterebbe un istante ad andare anch’egli con delle splendide minorenni. A riprova, la recente battutaccia di Berlusconi: «Meglio essere appassionati di belle ragazze che essere gay». Una battuta che ha raccolto risate a crepapelle e centinaia di applausi, da parte del pubblico presente. Concludendo, nel Bel Paese dove la corruzione secondo la Corte dei Conti è dilagante e non più controllabile, dove il degrado morale è inarrestabile, dove il divario tra ricchi privilegiati e poveri è sempre più accentuato, sembrerebbe che nessuno sia in grado di riprendersi dal lungo sonno ipnotico indotto in modo talvolta sublimale dal “Berlusca” che ha inondato le sue reti e non solo da avvenenti donnine, che hanno trasformato pericolosamente le aspettative dei giovani italiani. Vedi il fenomeno che vede reclutare un numero spropositato di giovani donne e uomini nelle varie selezioni di aspiranti veline, il grande fratello ecc., spesso incoraggiati dagli stessi genitori, convinti che nell’attuale società di degrado morale e antimeritocratica sia più vantaggioso ottenere con pochi sforzi intellettuali, l’agognata celebrità e benessere economico, mettendo a disposizione il proprio corpo plasmato da una cura maniacale per raggiungere perfomance sempre più appetibili dai mass media e quindi da esibire nell’arena di un utenza che sta diventando sempre più esigente e guardona. PS Nella vicenda Ruby, Berlusconi se fosse un cittadino come gli altri secondo l’articolo 496 del Codice Penale, che recita “chiunque, interrogato sulle identità, sullo stato o su altre qualità della propria o dell’altrui persona, fa mendaci dichiarazioni ad un pubblico ufficiale o a persona incaricata di pubblico servizio, nell’esercizio delle funzioni o del servizio», sarebbe punito con la reclusione da uno a cinque anni. Ma è risaputo che per Silvio non succederà nulla di tutto ciò, poiché lui è come gli invincibili Ninja Elia Sciacca Cremona
***
ESPORTAZIONE
La ripresa economica parte da Lumezzane Caro direttore, finalmente una notizia positiva. Le produzioni made in Brescia ripartono grazie all’export. A partire da rubinetteria, posateria e articoli per la casa di Lumezzane, che hanno ripreso la crescita sull’onda delle nuove commesse provenienti so-
Per dire la vostra, scrivete a: prattutto dai mercati emergenti, dal Sud America, dalla Russia e dall’Asia. Se i consumi interni stentano a ripartire, è il flusso delle esportazioni (+3,4% nei primi nove mesi dell’anno) a sostenere i livelli produttivi, in leggero recupero nell’ultimo mese rispetto al rallentamento di luglio e settembre. «L’export sta ripartendo - lo spiega Sandro Bonomi, presidente Anima e ad di Enolgas - e nel mercato postcrisi si stanno disegnando nuove rotte per l’export. Nel giro di pochi mesi è cambiato il peso specifico di certe destinazioni, con i mercati extraeuropei che stanno diventando più importanti». In due anni le esportazioni verso la Ue hanno perso nove punti passando dal 60% nel 2007 al 51% nel 2009. Si è assistito a un’espansione verso i paesi emergenti africani (dal 7% nel 2007 all'11% nel 2009) e asiatici (dal 20% del 2007 al 24% del 2009). «Dunque la ripresa globale parte da Est. Stiamo risalendo la china grazie all’export. Possiamo agganciare prima di altri la crescita in atto nel commercio mondiale». Una cosa è certa. La reazione spontanea degli imprenditori lumezzanesi c’è stata e ha permesso al distretto di contenere le perdite di quota di mercato. Ora serve però maggior coordinamento istituzionale, per la costruzione di reti di sistema. Il settore manifatturiero, e la meccanica in particolare, stanno guadagnando spazi di manovra verso i paesi emergenti, soprattutto Est Europa, Africa settentrionale e Asia. In questo scenario, per rimanere competitivi, è però necessario mettere in atto nuove strategie di cooperazione con l’intera filiera produttiva, sia a livello nazionale sia europeo. Andrea Delindati Cremona ***
PUNTO DI VISTA
Questione Morbasco Sud Ascoltiamo i residenti Egregio direttore, più volte cittadini di via Trebbia, della parrocchia di Cristo Re e delle zone interessate dall’intervento urbanistico che va sotto il nome di Morbasco Sud mi hanno interpellato per un intervento in favore della mobilitazione, ormai di un migliaio di cremonesi, molti dei quali residenti in zona. Ho sottoscritto la loro presa di posizione osservando che le compensazioni conseguenti all’intervento urbanistico, invece di finire nel mare magnum delle entrate comunali, avrebbe dovuto essere orientato ad una serie di azioni per il miglioramento ambientale e per lo sviluppo delle aree compensative di verde pubblico a favore dei residenti nella zona. Non che questo potesse essere “benedetto” dai firmatari delle petizioni che non vogliono l’insediamento, ma almeno avrebbe potuto contribuire a ridurre il fortissimo impatto sociale unito ad una vera e propria reazione popolare che si è via via ingigantita in un’area della città che, da diversi decenni, convive con la raffineria e con problematiche recentemente rese più acute dai fenomeni di inquinamento e di forte allarme sociale (canottieri, quartiere, opinione pubblica). Non è quindi una questione che possa essere tirata a destra o a manca da questo o quel partito, ma una questione reale. Oltretutto in una situazione di per sé già molto reattiva, quindi in forte preallarme e al riguardo durante l’inaugurazione del significativo intervento della Fondazione Moreni più di un intervenuto ha rilevato, in privato, la forte vicinanza alla raffineria. Altre attività sono cresciute in zona senza una vera e propriaprogrammazione ed altre ancora si affacceranno presto sul mercato come l’area ex Umberto Piacenza Rimorchi di via Milano. Quale politica urbanistica si sta pensando per questa area della città? Anche alla luce del mancato finanziamento del progetto con fondi europei di disinquinamento e di reindustrailizzazione dell’area Golena Aperta Tamoil, a monte ed a valle della raffineria, a breve si potrà porre una nuova visione di tutto il comparto di Porta Po con un ridisegno delle scelte e delle politiche di destinazione urbanistica della città. Da oltre 10 anni (1998) si doveva dar vita alla nuova centrale elettrica della Tamoil, non più ad olio pesante. La scelta è stata sostenuta dalle amministrtazioni di Comune e Provincia e Aem ha offerto la sua partnership per realizzare il teleriscaldamento in tutta l’area Nord Ovest della città, ma Tamoil non ha a tuttoggi risolto l’enigma insieme a quello dell’introduzione di una linea di
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Lettere
Focus ANCHE L’ONORE E LA DIGNITÀ
devono essere commemorati il 2 novembre pesca nello squallido privato per non vedere i guai macroscopici del pubblico. Si accede a molto, ma talvolta si monta per far sensazione, talvolta si archivia. Perché? Tutto pare subordinato all’interesse piccolo o grande, tutto è strumentalizzato per garantire longevità al potere di questo o di quello. Mi chiedo, esiste ancora la politica della responsabilità? Il concetto di onore e di patria? Di dignità? O anche questi sono da commemorare il 2 novembre 2010? Sperando ci sia abbastanza libertà da poter leggere sulle pagine del Piccolo questi pensieri, come una dichiarazione d’amore all’Italia, magari anche un suo commento, la saluto. La Primula Rossa Cremona *** Il Piccolo è felice di pubblicare lettere come la sua che, al di là del merito delle considerazioni, esprimono grande senso civico e rispetto per la comunità in cui viviamo. Certo, il momento non è dei più felici. La nostra città non può sottrarsi alla grande difficoltà provocata dalla crisi, che ha dimensioni macroeconomiche e internazionali. Ma, appunto, qualcosa di più e di meglio si può sempre fare. Il nostro giornale si pone questo compito, di dar voce a chi ha a cuore la nostra città, il territorio, l’economia, i servizi e, come dice benissimo lei, ha delle proposte da fare, piuttosto che delle polemiche sterili. Lei rammenta il senso dell’onore e della Patria. Noi continuiamo a credere che l’apporto di tutto il nostro Paese, dalle vicissitudini e dalle caratteristiche così apparentemente diverse, sia prezioso per la crescita di tutti noi. A volte pare che le dita di una mano possano lavorare indipendentemente l’una dall’altra, ma non raggiungeranno mai le potenzialità che esprime la mano intera. Grazie della sua lettera. dt
Gentile direttore, non so cosa ne pensi lei, ma questa pioggia che cade m’induce a tante riflessioni. Il 2 di novembre ricorda i defunti, i Lari nella tradizione antica dei fondatori della Res Publica. Oggi oltre al maltempo, dobbiamo fronteggiare tempi amari che forse chi ci ha preceduto non avrebbe immaginato, dopo tanta storia e due guerre. In queste settimane sono sempre di più le notizie che infiammano o feriscono la gente nella loro umanità e anche nella dimensione civica di italiani, ammesso che se ne ricordino o sappiano cosa significa. Anche Cremona come il resto del Paese mostra la preoccupante tendenza a criticare, polemizzare, borbottare senza risultati. Prendo le mosse dal vostro ultimo numero, a proposito del trasporto pubblico cittadino che raramente è puntuale, anche a causa dell’assurda viabilità su cui troppo si è detto, e poco si fa; spesso saltano le corse, lo sapeva la portavoce della società? La Km ha un numero verde dove una voce registrata mette a dura prova la pazienza di chi chiama, gli autisti son rassegnati e si adeguano al livello basico del servizio. Si parla di educazione ambientale, di raccolta differenziata, ma la Tamoil incombe come una maledizione. Ci si barcamena... Si parla di Expo, ma Cremona è isolata. Il Pendolino non si ferma più, ma i prezzi di Trenitalia aumentano; avete raccontato di persone oneste con biglietti e abbonamenti in mano che vengono infamate e multate, anche a Forum si denunciava lo stesso stamattina; si tutelano minoranze non esattamente produttive o integrate per non venir tacciati di razzismo. Si parla di piani anti-terrorismo e poi si tutelano noti delinquenti, come fossero delle vittime. Chi affitta una casa non sa se chi entra onorerà un contratto o lo costringerà a battaglie legali costose e lunghe. Dura lex sed lex, ma non per tutti. La cronaca riporta episodi aberranti o patetici, ma è inevitabile notare il dualismo nell’informazione. Si
produzioni più ecologiche, nonostante l’ok pervenuto, con grave ritardo, dal ministero dell’Ambiente. Ora la vicenda rischia di degenerare verso la dismissione della raffineria che potrebbe essere confinata al ruolo di semplice deposito. Allora è evidente la necessità di fare il punto su quest’area della città, limitrofa anche ad importanti contenitori come l’area delle ex caserme ed ex conventi per le quali le nuove amministrazioni di Comune e Provincia hanno buttato venti anni di programmazione, interventi e finanziamenti di recupero, compreso S. Monica per cui viene azzerata la destinazione per la Facoltà di Musicologia per farne, invece, la sede della nuova Provincia o il Magazzino Carri per il quale Arcus ha assegnato un contributo di un milione di euro. Ecco perché l’approccio alla problematica Morbasco Sud è destinata ad inserirsi in un contesto più ampio, in una “Cremona che fare?”, che ha bisogno di ragionamento più che di prove muscolari, di calma, di riflessioni e di decisioni condivise, più che di decisionismo vuoto da parte di questa o di altre Giunte locali. Ora è opportuno uno stop ed un ricorso anche al confronto con i cittadini del quartiere che non possono essere bollati di appartenere alla sinistra solo perché pongono problemi reali. E la politica deve sedersi ad ascoltare, riflettere e poi fare delle proposte all’altezza delle forti trasformazioni in atto, delineando un quadro di riferimento tra dieci-venti anni per la nostra città. Giuseppe Torchio Consigliere provinciale
CONSIGLIO
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Ok ai social network, ma fate attenzione Egregio direttore, oggi è una moda, forse una mania, il fatto di iscriversi ai “social network” per scambiare amicizie. Anch’io sono iscritta ad uno di questi ed ho una limitata schiera di persone che frequento. Purtroppo, però, secondo me sono invece mezzi di comunicazione futili per scrivere opinioni poco importanti ed astratte. Inizialmente, presi dalla curiosità, si fruga a caso tra i vari nomi di conoscenti e appaiono fotografie, profili, caratteristiche generiche o dettagliate più o meno veritiere. Insomma, ci si mette in bella vista per farsi notare, si commenta, si chatta e così via. Nascono amicizie fittizie anche con persone delle quali non si sa nulla, sparse per il mondo. Per esempio, come può una donna fidarsi di uno sconosciuto scambiando con lui idee e confidenze fino a diventare amica e talvolta partner? E’ un approccio rischioso e superfluo. La privacy non è garantita e nemmeno la tutela dell’età. Lasciamo questo ruolo ai giovani maggio-
renni e ai buontemponi. Meglio una riservata casella di posta elettronica. Mariagrazia Dossena Cremona
*** UN GIOVANE SOSTENITORE
Grazie a Gianfranco Fini cresce una nuova politica Egregio direttore, sono un ragazzo di ventisette anni che vuole esprimere con queste brevi righe l’energia e l’entusiasmo che si sono accese dentro di me vedendo Gianfranco Fini prendere con coraggio e responsabilità una posizione nuova, accendendo il motore del cambiamento. Sorgono in tutto il Paese circoli di “Generazione Italia”: luoghi di scambio e dibattito per la crescita dell’Italia di domani, di quel Paese moderno, civile e competitivo come lo vorrei. Finalmente si prospetta una politica nuova, attenta a noi giovani, che intende promuoverci secondo le nostre capacità. Una politica che parla di legalità, di diritti civili, di sicurezza e di integrazione. Una politica trasparente, che non sia solo campagna elettorale, ma che vuole essere vicina alle famiglie ed alle imprese. Per questo in me si accende con passione la voglia di partecipare alla crescita del movimento di Fini in cui vedo finalmente un’opportunità nuova per l’avvenire di noi giovani e del Paese tutto. D.C. Crema ***
DA RIVOLTA D’ADDA
Più donne in politica Le cose migliorerebbero Gentile direttore, negli ultimi anni, il territorio di Rivolta è stato distrutto da una moltitudine di nuove case, perlopiù tuttora sfitte e di capannoni, dei quali molti ancora inutilizzati. Ultima grande idea: la costruzione di un mega centro commerciale sulla provinciale Rivoltana. Come se ce ne fosse bisogno! In paese, esistono già vari supermercati; a distanza di pochi chilometri, si possono trovare una infinità di super, iper, mega centri commerciali, di ogni tipo e qualità. Mi viene in mente, a questo proposito, un recente manifesto della Lega, che governa Rivolta con il Pdl, che diceva più o meno: «Basta col cemento! Difendiamo il nostro territorio». Meno male! D’altra parte, il centrosinistra non può certo essere preso come esempio: in parecchi paesi del Cremasco è stato in prima fila nella cementificazione. C’è però un dato, che salta all’occhio: salvo rarissime eccezioni, il potere politico, sia locale che nazionale, è in mano ai maschi. Forse più potere alle donne potrebbe migliorare la situazione? Secondo
me, sì! Teniamone conto in vista dei prossimi appuntamenti elettorali, evitando di rivedere nelle liste le solite facce maschili che spesso e volentieri più che danni non fanno! Massimo Mariani Rivolta d’Adda
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ATTACCO AL GOVERNO
Non sono più sicura di vivere in democrazia Signor direttore, qualcuno mi spieghi, per favore, cos’è la Democrazia. L’ho scritta con la D maiuscola per rispetto e secondo la definizione che il dizionario ne dà: sovranità del popolo nel governo di un Paese. Ho l’impressione invece che stiamo vivendo un’epoca storica in cui la Democrazia, in Italia, sconfini o confini con la dittatura. Personalmente sono stufa e arcistufa nonché nauseata di sentirmi rappresentata da chi non mi rappresenta, perché i miei valori di vita non coincidono con i suoi. Sono stufa di sentire quotidianamente menzogne e deliri, immoralità, mancanza di dignità, disonestà, volgarità, ipocrisia, improntitudine e soprattutto indifferenza o rassegnazione, da parte degli italiani. Democrazia, a livello di individuo, sta anche per capacità di autocritica e forza di opporsi a linee di comportamento contrarie al bene comune e all’etica. Non accetto un Maroni che spudoratamente mente dicendo che per la Questura di Milano, nel caso Ruby, non ci sono state irregolarità, quando ben sa che si è contravvenuto alla legge. E’ un insulto all’intelligenza di chi ascolta. Sono stufa di essere trascinata e travolta nel fango da personaggi loschi e disonesti, in primis il nostro beneamato premier, senza che si possa fare qualcosa per ridare dignità al Paese. Berlusconi oggi è tallonato da più parti, dal Vaticano, dalla Marcegaglia, da parte della maggioranza, dai Finiani e dall’opposizione. Sa che in caso di dimissioni verrebbe travolto da tutta una serie di processi che aspettano solo l’occasione per condannarlo, in primis il caso Mills. Ma sappiamo anche che Berlusconi in galera non ci andrà mai... Ma è mai possibile che la Democrazia non possa avere mezzi e sistemi per mandarlo via? Siamo sicuri di essere ancora in democrazia o non già in una dittatura che protegge un anomalo al governo? Siamo sicuri di poter ancora contare su un guizzo di orgoglio per riprenderci la nostra dignità davanti agli altri Paesi? E’ mai possibile che quest’uomo abbia avuto tanta abilità di mandare al macero milioni di cervelli? Suoniamo trombe e campane, ma per favore, svegliamocI e agiamo! Lucia Zanotti Cremona
CREMA
Venerdì 5 Novembre 2010
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Barbati e la Lega chiusi in un angolo
Intransigenti su “calciotto” e legalità, in attesa che si faccia almeno il sottopasso di via Indipendenza. Per il resto... pazienza
A
di Tiziano Guerini
ncora una volta si addensano nel cielo della politica di Crema, nubi minacciose. E’ vero che non è la prima volta. Le questioni amministrative in sofferenza sono molte. Per fare un rapido elenco: dall’affaire “calciotto” con la richiesta di rispetto della legalità, alle due caserme che si vogliono costruire e per le quali l’assessore al Bilancio, Walter Longhino, parla di “pressappochismo” e di “clima da ultimi giorni di Pompei”; alla Cittadella dell’anziano dove il gioco fra Comune e Fondazione pare essere quello del «parti prima tu, no prima tu»; alla ipotesi della bocciatura della pista di atletica su cui gli assessori si scambiano reciprocamente le responsabilità; compresa, se vogliamo, la questione del «che ne facciamo dell’area ex
Angelo Barbati, segretario della Lega di Crema
Stalloni?» che pare diventata di nuovo di attualità. All’interno della maggioranza di centrodestra, la Lega è un alleato decisivo. Su tutti questi problemi, sentiamo il segretario Angelo Barbati. «Proprio questa sera, venerdi 5 novembre» ci dice, «avremo una riunione del direttivo provinciale durante il quale, oltre a perfezionare alcuni incarichi interni di partito e a fare le prime valutazioni rispetto ai comuni che nella prossima primavera andranno al voto, parleremo certamente anche della situazione amministrativa Crema». Cosa succede in comune a Crema, fino a quando durerà la vostra pazienza? «Siamo abituati a lottare per portare avanti le nostre idee, e fino a quando ci sarà spazio di discussione e di condivisione noi non molliamo. Certo nemmeno possiamo fare marcia indietro su temi per i quali abbiamo posto sul tavo-
La manifestazione dedicata alle scuole punta sulle nuove tecnologie Il contributo di alcune scuole superiori locali. Chi sono, cosa fanno
Al via la 13ª edizione di Media Expo di Gionata Agisti
E' partita ieri e si concluderà domani 6 novembre, negli spazi messi a disposizione dal polo universitario di Crema, la tredicesima edizione di MediaExpo 2010, l’ormai decennale rassegna dedicata alle novità del mondo della didattica, in grado di coinvolgere centinaia di scuole e relativi insegnanti. Ogni anno vi è un lavoro di sollecitazione, da parte del gruppo organizzatore, che fa capo all’istituto comprensorio di Trescore Cremasco, diretto dalla professoressa Tullia Guerrini Rocco, per fare emergere le esperienze che si compiono nelle scuole e che spesso rimangono circoscritte al luogo dove sono nate. La richiesta, rivolta agli insegnanti o ad altri soggetti che operano in ambito educativo, è quella di farsi avanti, segnalando esperienze e prodotti realizzati in proprio, con gli alunni o con collaboratori esterni alla scuola. MediaExpo propone, infatti, modelli, le cui strategie per l’apprendimento promuovono il protagonismo dello studente e dell’insegnante, attraverso un clima di interazione. Altro denominatore comune è la dimensione ludica per gli adulti e per i ragazzi: docenti universitari si divertono con i piccoli della scuola dell’infanzia; esperti tecnologici di fama nazionale danno input ai bambini della scuola pri-
L'iniziativa aperta ieri, si concluderà domani 6 novembre maria, ricavandone a loro volta spunti e idee per nuove svolte. L’edizione 2010 di MediaExpo intende dare particolare rilievo a esperienze di costruzione di libri: cartonati, tridimensionali, librigames, elettronici e a esperienze di utilizzo delle nuove tecnologie nelle scuole dell’infanzia. «Quest’anno», come ci riferisce Tullia Guerrini Rocco, «saranno anche presentate in anteprima le novità che troveranno spazio nell’importante rassegna internazionale HANDImatica, per l’avvia-
mento e lo sviluppo di progetti che hanno l’obiettivo di ridurre l’handicap motorio, sensoriale o cognitivo, mediante l’informatica. Inoltre, per il secondo anno consecutivo, siamo riusciti a garantirci l’appoggio dell’editoria di alto livello, con la partecipazione di scrittrici affermate a livello internazionale, come Giusi Quarenghi, con un suo laboratorio e un intervento rivolto a educatori e insegnanti, ed Elena Spelta, autrice di libri dedicati al tema ecologico, che ha appena vinto il premio “Scelto da noi”, assegnato dai bambini delle classi quarte e quinte delle scuole primarie appartenenti all'istituto comprensivo di Massa Marittima. Ai bambini racconta come nasce un libro e presenta alcuni capitoli della sua recente pubblicazione, invitando gli alunni a riflettere sulle temati-
che proposte: rispetto della natura e valore dell’amicizia. È importante ricordare che tutto ciò che viene presentato in questi tre giorni è costituito per lo più di programmi a libero accesso, senza alcun bisogno di licenze per il loro utilizzo, il cui costo sarebbe altrimenti inaccessibile per le scuole». Non manca poi il contributo di alcune scuole superiori locali: è il caso dell’Itis, abituato a interagire con gli istituti di ordine inferiore, offrendo esperienze con propri docenti e studenti nei suoi laboratori. Immancabile, perciò, la sua esperienza a Mediaexpo e sempre gettonati sono i laboratori che di anno in anno propone alla manifestazione; questa volta: storia locale, fisica, matematica e scienze. Anche l’azione dell’Istituto Stanga è costante nella realtà locale. A Mediaexpo l’istituto ha colto l’importanza di impegnare i propri studenti in un’azione informativa e didattico-educativa nei confronti dei ragazzi più piccoli. Così, da alcuni anni, gli studenti di “agraria”, guidati dai loro insegnanti, accolgono alla manifestazione classi di scuola primaria e media, proponendo attività veramente qualificate. Per l’edizione 2010: il «Laboratorio sensoriale olfattivo», condotto dagli studenti di classe 4.a, dove verrà mostrato il percorso di distillazione dalle erbe officinali agli olii essenziali.
Furto di rame al cimitero di Crema Malviventi ripresi dalle telecamere Proseguono serrate le indagini sul furto al cimitero di Crema. Ma i malviventi si sono appropriati anche di numerose scossaline che si trovavano stoccate nel deposito comunale in attesa di essere montate. Secondo gli inquirenti cremaschi, guidati dall'ispettore Michele Bulloni, il totale di rame asportato salirebbe a oltre 100 metri quadri. In commissariato sono arrivate numerose segnalazioni di gente che nei giorni scorsi ha
notato il furgone bianco usato dai banditi e risultato appartenere a un milanese, attualmente irreperibile, al quale sarebbero riconducibili almeno un centinaio di vetture. Non è da escludere si tratti di un vero e proprio «parco macchine» da usare per furti e rapine. Il sistema di videosorveglianza ha registrato l’ingresso dei malviventi all'interno del cimitero. Si cercano nel frattempo possibile tracce lasciate dai ladri sui 'piedi di porco' e
sui cacciaviti trovati abbandonati nei pressi delle cappelle funebri. Ciò che è certo è che i malviventi hanno impiegato alcune ore, circa tre, per portare a termine il furto.
Sull’amministrazione di Crema, riunito il consiglio provinciale
lo la nostra opinione, ricevendo fra l’altro un riscontro positivo dalla nostra base». Quali? «Sulle questioni che attengono alla legalità siamo intransigenti, per questo sulla questione del “calciotto” abbiamo chiesto chiarezza e vogliamo andare fino in fondo nella individuazione di eventuali responsabilità. Le difficoltà di bilancio sono note e questo impone la massima cautela nell’affrontare spese consistenti che finirebbero fatalmente con il bloccare ogni altra opera. Ha fatto bene,
allora, il nostro assessore Longhino a pretendere chiarezza e sono sicuro che ci sarà». Non avete la tentazione di giocar d’anticipo e di voler andare al voto amministrativo prima della scadenza naturale, a Crema, la prossima primavera? «Non nascondo la nostra convinzione che in caso di voto anticipato in questo momento saremmo forse l’unico partito ad averne dei vantaggi, a livello nazionale come a livello locale; però a Crema c’è un programma da completare penso soprattutto al sottopasso ferroviario di via Indipendenza - e dobbiamo essere determinati a realizzarlo. Ho in questo la massima fiducia nel gruppo della Lega che saprà farsi valere esercitando anche la pazienza necessaria. Almeno fino a che ci sarà possibile essere incisivi e determinanti, e soprattutto senza venir meno al nostro patto con gli elettori».
E’ andata in scena la protesta
Presepe degli accattoni in piazza del Duomo
E’ andata in scena domenica pomeriggio, tra la curiosità dei passanti, la manifestazione protesta contro l’ordinanza anti-accattonaggio. Si chiamava «Presepe degli accattoni» di «Crema città aperta. Dalle 16 alle 18 si sono ripetuti a cadenza di 15 minuti alcuni quadri fatti con una tecnica a meta tra il flash-mob e il fumetto. Una striscia vivente, ma immobile che parlava per mezzo di balloon, la classica nuvoletta sopra la testa da fumetto. Ad un certo punto alla manifestazione, coordinata dal regista Fausto Lazzari, è intervenuto anche un vero accattone, il signor Giantullio, settantenne che suona il mandolino e che se ne stava sotto il portico di via Marazzi e che è stato ben felice di prestare la sua musica al gruppo.
Comune di Offanengo
La «Sagra del Maiale» Parte la prima edizione
Si terrà domenica 14 novembre 2010 ad Offanengo la prima edizione della Sagra del maiale. La manifestazione, organizzata dall’assessorato al Commercio del Comune, in collaborazione con Pro Loco, Comitato Commercianti e Gruppo Fiore di Offanengo permetterà di gustare nelle vie del centro tutto ciò che si può fare con il maiale: salamelle, costine, porchetta presso l’oratorio S. Giovanni Bosco; risotto col pieno, stinco e salsiccia presso il Bar New Poppinjay; cotechino, in gara al Caffè Centrale. Molte altre le iniziative previste nel corso della giornata: dopo il successo della gara delle bertoline della scorsa
manifestazione “Sapori d’autunno”, si replicherà con la gara del salame di cioccolato (dalle 16 di fronte alla Gelateria Peter Pan), aperta a tutti gli offanenghesi che vorranno proporre la loro versione del conosciutissimo dolce. Verranno, inoltre distribuite, da Pro Loco e Gruppo Fiore di Offanengo, a tutti i passanti, le verze, che ben si sposano nella nostra tradizione culinaria con il maiale. Non mancheranno dimostrazioni sulla lavorazione del salame e le immancabili bancarelle di commercianti locali ed hobbisti. In caso di pioggia, la manifestazione sarà rimandata alla domenica successiva.
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Crema
Venerdì 5 Novembre 2010
Lopopolo dice la sua, e si toglie un macigno Elezioni comunali a Crema: il Pd ha proposto tante liste civiche contro il centrodestra. E’ la strada giusta?
I
di Tiziano Guerini
l Partito Democratico a Crema ha ormai avviato il proprio percorso verso le elezioni amministrative del 2012. Un percorso che non prevede certo tempi brevi. Dopo le due assemblee - quella degli iscritti e quella aperta alla cittadinanza della scorsa settimana - torniamo ora sull’argomento sentendo l’opinione di un iscritto al Pd che non ha responsabilità dirette nella conduzione del partito, ma che ha invece, nel proprio passato, una diretta esperienza di impegno sindacale: ci riferiamo a Felice Lopopolo, consigliere comunale, che rappresenta un poco l’anima militante del Pd e nello stesso tempo l’anima critica. Qual è, gli chiediamo, la cosa più importante che occorre fare? «Ridare a Crema il ruolo di traino di tutto il Cremasco, ricostruendo una comunità di cittadini uniti, solidali, aperti alla innovazione e al mondo. Questa è la prospettiva che dobbiamo dare ai cittadini in vista della primavera 2012, quando si tornerà a votare per il rinnovo del Consiglio comunale».
Ultimi 10/15 anni: il partito è stato retto da un piccolo gruppo Come si può raggiungere quest’obiettivo? “Il centrosinistra sarà in grado di tornare a governare se, da oggi, si allena a coinvolgere intelligenze e culture disponibili. Un itinerario, come è stato scritto e detto, che sia pubblico e che non escluda nessuno. Questo, a onor del vero, è già iniziato su due questioni come la Cittadella dell’anziano ed il PGT (Piano di governo del territo-
Felice Lopopolo, consigliere comunale del Pd
rio). Si è trattato, come gruppo e circolo cittadino del Pd, di consultare associazioni di volontariato e di categoria, oltre che singoli professionisti, traendo da ciò la capacità di assumere posizioni chiare e concrete. La scommessa è continuare su questa strada, facendo diventare il metodo della partecipazione sostanza e coerenza per un Partito che è nato autodefinendosi democratico», Ma la cosidetta società civile è pronta a raccogliere questo invito? «In questa fase della nostra storia, dentro una crisi con caratteri nuovi, dentro una crisi delle stesse pratiche democratiche tradizionali, per reazione può emergere, se sollecitata, la disponibilità di molti ad essere coinvolti offrendo il contributo della propria esperienza, delle proprie competenze». Tutto questo presuppone un partito che voglia veramente aprirsi e non esercitarsi nella pratica delle scelte fra pochi addetti ai lavori. Il Pd è all’altezza e pronto a questo? «Coinvolgere comporta certo fatica, pazienza, capacità di ascoltare e, al termine di ogni itinerario, anche la responsabilità di sceglie-
Primo: definire le priorità. Poi le liste, infine le primarie re tra bisogni ed istanze anche diverse tra loro; lo dico per esperienza maturata in particolare dentro “la scuola del sindacato”. Non mi pare - lo dico con chiarezza - che in questo giovane partito, anche a Crema, ci sia piena condivisione di questo metodo-sostanza. Un partito che negli ultimi 10/15 anni, a partire da quando si chiamava DS (Democratici di Sinistra) è stato prevalentemente e sostanzialmente diretto da un piccolo gruppo. Un piccolo gruppo che ha messo in campo competenze e capacità di coordinamento del territorio, con risultati alterni di successi ed insuccessi». Insomma, bisogna fare un salto fuori dalla propria storia recente? «Sì, perché negli ultimi anni le cose sono cambiate, sprofondati tutti dai nuovi fenomeni dell’anti-
politica che genera diffidenza verso la politica e i politici in particolare, da una partecipazione al voto sempre più bassa, da un clima tra la gente di paura, di ansia, di nuove tensioni sociali, che provoca soprattutto smarrimento. Il Partito democratico, dentro questo clima, vive obiettivamente difficoltà di crescita: la strada maestra è, a mio parere, far diventare la partecipazione prassi e sostanza». Che ne è allora, del “gruppo dirigente” una volta chiamato a responsabilità di guida? «La partecipazione non toglie ruolo al gruppo dirigente, anzi lo esalta perché diventa occasione per rinnovare sé stessi e creare le condizioni per rinnovare il gruppo stesso. La traduzione pratica in loco è semplice: praticare una campagna elettorale realmente aperta a tutti i cittadini, all’associazionismo, agli altri partiti, capace di definire entro alcuni mesi linee di programma con poche e credibili priorità». Nell’incontro pubblico voluto dal Pd, si è anticipata la volontà di guardare con interesse alla nascita di liste civiche, cioè di non diretta derivazione partitica. Che ne pensi? «Dopo aver elaborato in modo partecipato un serio programma di priorità, a quel punto avrà senso definire la tattica, cioè quante liste, se coi simboli di partito o meno, e le personalità anche esterne ai partiti a capi-lista. Farlo oggi mi parrebbe di “giocare a battaglia navale” in una logica prevalente di convenienze a pescare nelle contraddizioni, che ci sono, in casa d’altri». E come fare per la scelta del candidato sindaco? «Sulla base delle linee programmatiche e delle liste aperte, occorrerà fare le primarie per il candidato sindaco, scegliendo tra i concorrenti chi possa meglio farsi garante della realizzazione del programma e così meglio interpretare i bisogni reali della città»
Le ricerche sono rivolte a candidati dell’uno e dell’altro sesso (L:903/77 e L. 125/91). Trattamento dati personali secondo D.Lgs. 196/2003 visionabile sul sito www.ddlspa.it. Aut. Min. Prot. N° 1239 - SG del 22/12/2004
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Agostino Alloni già a Capralba
Stazioni passate ai raggi X per dare il voto alla qualità
Un tour delle stazioni, una campagna di un mese per visitare ognuna delle 415 stazioni ferroviarie della Lombardia e per fare il punto sui disagi a cui sono costretti i pendolari. Non solo, anche per dire no ai tagli della Regione al trasporto pubblico locale e ad aumenti che si annunciano pesantissimi delle tariffe e che non serviranno a portare maggiore qualità. Ed è la qualità delle stazioni a cui il PD rivolgerà l’attenzione, passandole ai raggi x e raccogliendo tutti i dati in un questionario valutativo, per arrivare entro dicembre a dare ad ognuna un voto. Le risultanze, con testimonianze raccolte sul campo, in stazione e sui treni, saranno pubblicate sulla pagina facebook del gruppo (www.
L’intento è quello di far emergere tutte le criticità facebook.com/pdregionelombardia) e sul sito (www. pdregionelombardia.it), dove saranno raccolti anche i materiali inviati da cittadini. Il primo appuntamento in provincia di Cremona è
Agostino Alloni, consigliere regionale
stato a Capralba mercoledì 3 novembre, alla presenza del consigliere regionale Agostino Alloni, insieme al sindaco Pierluigi Lanzeni e altri amministratori locali. «L’intento è quello di far emergere le criticità, le situazioni di disagio e di abbandono con cui si trovano a fare i conti i circa 750mila utenti che quotidianamente transitano nelle stazioni ferroviarie. Dai dati ufficiali» continua Alloni, «sappiamo che solo una ventina sono considerate adeguate e dignitose. Per tutte le altre il PD propone che la Regione attraverso un bando, anziché finanziare una manutenzione a cui l’azienda ferroviaria non riesce a star dietro, favorisca la messa a disposizione parti delle sale d’aspetto o altri locali alle associazioni del territorio e ai comuni perché le possano utilizzare, riqualificare e far rivivere».
Crema
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«Restiamo in Cna». Polemiche e proposte
Conferenza stampa del gruppo che ha sostenuto Bonetta, in gran parte cremaschi. «Il 40% dell’associazione»
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di Tiziano Guerini
on ci sentiamo sconfitti: rappresentiamo il 40% degli iscritti con 14 consiglieri su 36 nel Consiglio direttivo, eppure nessun nostro rappresentante siede nella direzione»: così esordiscono Daniele Tarenzi, Opimio Chironi, Rodolfo Galli, Domenico Cicchetti e Salvatore Vetere in rappresentanza del gruppo che ha sostenuto Noemi Bonetta alla presidenza della associazione, battuta ai voti dalla maggioranza che ha eletto Massimiliano Montani a presidente di Cna Cremona. In una conferenza stampa, convocata mercoledì 3 novembre, i cinque imprenditori hanno espresso tutto il proprio rammarico per un’associazione che a loro dire «non riesce a pesare sulle scelte strategiche del territorio, ha perso credibilità di fronte alla business community e, a differenza di altre associazioni sul territorio, continua a mantenere una forte connotazione politico-partitica nonostante da
più fronti si chieda che la Cna sia soltanto un’associazione che difenda gli interessi degli artigiani associati». Ma non è tutto. «Dietro il 40% che rappresentiamo» dice Daniele Tarenzi «ci sono i maggiori imprenditori del Cremasco, territorio definito la locomotiva economica del Cremonese. Ben otto componenti il consiglio direttivo che si riconoscono nelle nostre posizioni, sono cremaschi, e questo territorio esprime un numero di imprenditori associati che per fatturato e dipendenti costituiscono la maggioranza di tutta l’associazione». Il documento consegnato alla stampa è molto duro nei confronti della vecchia e della nuova dirigenza. Sull’ex presidente Giuseppe Ghisani, si è voluto precisare per iscritto che «non è stato lui a fare “un passo indietro”», ma è stato forzato a farlo «da un’opposizione che gli ha chiesto e lo ha costretto ad andarsene. E abbandonato anche dai suoi sostenitori, Ghisani è stato obbligato alle dimissioni». Mentre «il gruppo che a maggioranza ha eletto il nuovo presidente ha
CRONACA NERA
Durante i controlli, la Finanza ha scoperto un vero e proprio negozio abusivo di fiori L'incontro con i giornalisti nella sala della Provincia a Crema. Da sinistra: Salvatore Vetere, Domenico Cicchetti, Daniele Tarenzi, Rodolfo Galli e Opimio Chironi
dimostrato un’arroganza che è figlia dello storico modo di gestire del passato». Nessun nome. Ma, secondo il gruppo di opposizione, «il vero motore di questa situazione è qualcun altro, che da tempo presidia e ricopre tutte le cariche più significative e strategiche all’interno della associazione». Dalla polemica alle proposte. Sette i punti per rilanciare l’autorevolezza di Cna Cremona sia all’interno che all’esterno dell’organizzazione. Tra i
quali: più servizi utili alle imprese, più coinvolgimento dei funzionari, più dialogo con gli associati, più legami e collaborazione con il territorio, più presenza ai tavoli che contano, più forza nell’esprimere il pensiero di Cna su temi strategici. In conclusione un’affermazione impegnativa: «Non abbandoneremo l’associazione CNA, perché è giusto partecipare alle scelte anche in minoranza: speriamo che ce ne venga data l’opportunità».
Apprendistato a 15 anni? «Sì, purché sia vera formazione»
In azienda l'ultimo anno della scuola dell’obbligo di Gionata Agisti È stato approvato il 19 ottobre scorso, dopo un lunghissimo iter parlamentare, il disegno di legge sul lavoro, che introduce importanti cambiamenti nel settore, anche per quanto riguarda lo strumento dell’apprendistato. La Regione, il 27 settembre di quest’anno, aveva già sottoscritto un’intesa con il ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e il Ministero dell’Istruzione, per permettere agli studenti di 16 anni di ottenere un titolo di studio attraverso un contratto di apprendistato di primo livello. L’accordo, rivolto ai giovani tra i 16 e i 18 anni, individua gli standard di erogazione, il monte ore di formazione e la regolamentazione dei profili formativi previsti per questa tipologia di apprendistato. «Basta critiche ideologiche», aveva replicato l’assessore regionale all'Istruzione, Formazione e Lavoro Gianni Rossoni alle critiche di alcuni esponenti politici di opposizione. Non più un semplice contratto di lavoro, quindi, ma un percorso formativo che riconosce una qualifica professionale ai fini contrattuali e permette il conseguimento di un titolo di studio a tutti quei ragazzi che sono impossibilitati, per vari motivi, a proseguire gli studi.
Gianni Rossoni, assessore regionale a Formazione e Lavoro
Ora, in aggiunta, c’è questo ddl del governo che estende l’apprendistato anche ai 15enni, permettendo loro di assolvere l’ultimo anno di obbligo scolastico attraverso un contratto di apprendistato in un’azienda, purché al giovane sia garantito un congruo numero di ore di formazione con un tutor. Ma che ne pensa il mondo delle piccole e medie aziende, direttamente interessato a questo provvedimento? «Se il senso della legge è quello di favorire l’ingresso nel mondo del lavoro, la cosa non può che farci piacere»,
Bruno Cavagnoli, direttore di Cna Cremona
commenta Bruno Cavagnoli, direttore di Cna Cremona. «Nel mondo artigiano, lo strumento dell’apprendistato è stato sempre molto utilizzato. Ho qualche perplessità sulla figura del tutor, che non so fino a quanto potrà essere concretamente applicabile all’interno delle piccole aziende del nostro territorio; penso, per esempio, a una carrozzeria o a una falegnameria. Bisogna vedere quali sono i meccanismi di supporto previsti dal provvedimento, perché, in un recente passato, abbiamo visto aziende multate per non aver adem-
Giuseppe Zucchetti, segretario della Libera Artigiani di Crema
piuto concretamente a degli obblighi burocratici nei confronti degli stagisti e, se la strada fosse ancora questa, è bene metterci subito una pietra sopra». «Occorrerebbero al contrario» continua Cavagnoli, «agevolazioni e riconoscimenti economici per l’imprenditore, che allora, si sentirebbe incentivato. L’apprendistato vero e proprio, quello professionalizzante, stenta da tempo a essere inserito in un disegno legislativo e per questo, per trovare possibili soluzioni, stiamo ragionando con le parti sociali».
Per il segretario della Libera associazione Artigiani di Crema, Giuseppe Zucchetti, l’importante è che il percorso sia veramente formativo, con la costruzione di percorsi che prevedano la formazione tanto in aula quanto in azienda. «Personalmente, non sono assolutamente sfavorevole a questo nuovo provvedimento, ma la normativa non dovrà essere costituita solo di formalità da adempiere ma anche di contenuti concreti, su questo si deve lavorare. Serve anche un cambio di mentalità all’interno della società. Quanti sono, oggi, i ragazzi che a quell’età scelgono liberamente quale scuola frequentare? Non sono piuttosto i loro genitori a farlo, quasi considerando la scelta della formazione professionale come un’opzione di serie B? E sì che, nel contesto di questa grave crisi economica, è proprio il mondo artigiano a offrire le maggiori possibilità di impiego, come è sempre stato per il nostro Paese».
L’intensificazione degli accertamenti nei confronti dei negozi e dei pubblici esercizi, che maggiormente lavorano nel weekend che cade in coincidenza con la festività dei Morti e di Halloween, ha portato i militari della Guardia di finanza di Crema a individuare, nella mattinata di sabato, nei pressi del mercato di via Verdi, tre garage di un condominio allestiti come punto vendita dal titolare di una licenza di commercio ambulante. Sabato mattina, intorno alle ore 10, infatti, l’attenzione dei militari è stata attirata da un via vai di persone che si allontanavano da un cortile condominiale con in mano composizioni floreali. Altre erano ferme in attesa di fronte a tre box-auto al cui interno erano state allestite altrettante banca-
relle. I clienti fermati sono stati trovati in possesso solo di bigliettini non fiscali e l’immediato controllo nei confronti del commerciante, 39 anni, residente nel Cremasco, ha permesso di contestare la mancata emissione di ben 62 scontrini fiscali, per un totale di quasi 3.000 euro di corrispettivi evasi. L’inconsueta vendita è stata segnalata anche alla Polizia locale. Immediato l’intervento di una pattuglia che è intervenuta per la verifica delle autorizzazioni dell’ambulante e la contestazione della mancata «dichiarazione di variazione attività» conseguente all’allestimento delle tre bancarelle. L'uomo è stato multato e sanzionato per evasione fiscale, vendita non autorizzata di fiori recisi e deposito abusivo.
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Crema
Venerdì 5 Novembre 2010
Stalloni, la Regione li vuole vendere Le tre alternative per acquistarli
Ma non è prevista alcuna cessione dell'area a titolo gratuito al nostro comune
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di Tiziano Guerini
opraluogo agli edifici del complesso Ersaf di via Verdi da parte della regione Lombardia, proprietaria di area e immobili, per rilanciare la messa a reddito della loro proprietà, dopo il ritiro dell’accordo di programma predisposto dalla giunta nell’aprile 2009. L’assessore regionale Gianni Rossoni, delegato dal presidente regionale Formigoni, accompagnato dall’assessore comunale Simone Beretta, ha fatto il punto della situazione . Fermo restando la volontà della re-
(g.a.) Episodio grave quello successo domenica sera ai danni di Giovanni Calderara, ex sindaco di Agnadello e attuale consigliere comunale di minoranza. La sua auto, parcheggiata davanti a casa, è stata presa di mira da ignoti, che con un sasso ne hanno distrutto il lunotto. Stando a quanto riferisce lo stesso Calderara, questo non è il primo atto intimidatorio ricevuto. «Presso il giudice di pace, è in corso un processo per minacce verbali e più recentemente ho sporto denuncia per insulti ricevuti, senza contare che di recente la carrozzeria della mia auto è stata anche rigata. L'episodio di domenica, però, è sicuramente il più grave, perché chi ha lanciato quella pietra non si è ne-
gione Lombardia di non continuare a farsi carico di un bene che considera improduttivo, tre sembrano le stra-
de possibili da percorrere. Il comune di Crema fa scattare una sorta di diritto di prelazione con trattativa di-
retta con la Regione e diventa proprietario dell’area e dei relativi edifici; si procede alla riqualificazione urbanistica dell’intero complesso tenendo presente la necessaria redditività, condizione indispensabile per procedere poi utilmente alla vendita; il comune di Crema riscrive un nuovo accordo di programma - con l’individuazione di servizi pubblici e nuove funzioni in grado di generare redditività. L’assessore Simone Beretta si è riservato di approfondire tutte le ipotesi per dare una risposta utile alla regione Lombardia. Fra le diverse opzioni manca quella
Simone Beretta, assessore ai Lavori Pubblici
su cui diverse forze politiche e sociali cremasche si erano esercitate: la cessione dell’area a titolo gratuito da parte della Regione al comune di Crema.
Al “Vero Amore” cena con i vini Villa di Franciacorta
Iniziativa con le bollicine dei vini di Franciacorta voluta dal giovane barman figlio d’arte Filippo Pappalettera, sempre alla ricerca di intelligenti novità da proporre agli affezionati clienti e non solo. Mercoledi 10 novembre alle ore 20,30 al «Vero Amore» di via Racchetti 10 a Crema, cena speciale con le bottiglie di «Villa» in Franciacorta: dai bianchi e rossi Curtefranca al Saten Millesimato al Rosè. Naturalmente Filippo saprà accompagnare i vini con stuzzichini, tortelli cremaschi, cotechino e l’immancabile torta sbrisolona.. «Praticamente» dice di sé Filippo Pappalettera, «sono nato dietro il banco di un bar, e da quando avevo 14 anni ho incominciato a praticare l’attività di barman. Sono quindi ormai 18 anni che sono quotidianamente a contatto con i clienti, dai caffè agli aperitivi, fino ai piatti più raffinati soprattutto per quanti vogliono uno spuntino sfizioso e leggero». Entro lunedi 8 novembre le prenotazioni: «Per molti ma non per tutti…».
Insulti, minacce, lunotto dell'auto rotto. Cosa ne pensa il sindaco Belli
Ma chi ce l'ha con il consigliere Calderara?
anche preoccupato di controllare se dentro la macchina ci fosse qualcuno. È stato un atto criminale ma se qualcuno pensa di intimidirmi avrà l'effetto opposto». Calderara precisa di non voler puntare il dito contro nessuno e, anzi, invita a stemperare un clima politico che ritiene già abbastanza surriscaldato per il piccolo comune cremasco. «Ci sono state» avverte, «reazioni inopportune da parte della maggioranza guidata dal sindaco Belli, in seguito alla nostra recente presa di posizione contro l'assegnazione dei lavori
per la realizzazione dell'impianto di ventilazione nelle scuole primarie. Riteniamo che la procedura seguita in questo caso non abbia rispettato la legge, perché chi si è aggiudicato i lavori è anche progettista. Tra l'altro, in questi giorni, il segretario comunale ci ha dato ragione». Il sindaco, Marco Belli, però, non si scompone e ritiene di essere nel giusto. Quanto al gesto contro il suo concittadino, il sindaco, da noi contattato martedì mattina, confessava di non saperne nulla ma esprimeva il suo di-
Giovanni Calderara, consigliere comunale di minoranza
spiacere. «Gli eventuali dissapori di natura politica non devono mai sconfinare sul piano personale. Di minacce contro persone che lavorano per il territorio ce ne sono state comunque altre in questi ultimi tempi, non solo contro il consigliere Calderara; perfino minacce di morte. Le forze dell'ordine stanno cercando di identificare altri ignoti che, sempre domenica, sono scappati dalla palestra comunale dopo aver lasciato sulle pareti scritte di questa natura». Ritornando alla questione dell'appalto, il primo cittadino rin-
faccia alla minoranza un'ignoranza in termini giuridici, che trasparirebbe anche dai volantini che ha pubblicato di recente e azzarda: «Può darsi che a qualche testa calda siano girate le scatole». Un'accusa che Calderara respinge al mittente:«Sui volantini c'è stato semplicemente un errore di stampa, non ci si può aggrappare a un refuso quando perfino il segretario comunale ci ha dato ragione. A questo punto come può il sindaco continuare a sostenere che diciamo falsità? Lo sfido a dimostrarlo pubblicamente. E poi deve decidersi: non può esprimermi la sua solidarietà e poi dire che le minacce le subisce anche tanta altra gente; cos'è: una giustificazione?».
Crema
Venerdì 5 Novembre 2010
La minoranza comunale chiede al sindaco un’assemblea pubblica
Tangenziale di Madignano: non si farà, mancano i soldi
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utto da rifare per quanto riguarda la tangenziale a Madignano. Nord o sud, poco cambia: di soldi da parte della Regione non ce ne sono. Lo ha spiegato l’assessore provinciale ai Lavori pubblici Giovanni Leoni, in una lettera indirizzata nei giorni scorsi al sindaco di Madignano, Virginio Venturelli. L’amministrazione comunale aveva già accantonato l’ipotesi più costosa, quella di sud-ovest, a quattro corsie e transitante nel bel mezzo del Parco del Serio - che comunque era stata approvata da un referendum consultivo locale - , per puntare invece su una strada a sole due corsie, a nord-est, oltre i binari della ferrovia. Lo studio di fattibilità ora è pronto, ma dovrà rimanere chiuso in un cassetto chissà per quanti anni ancora. «Avevamo già avuto sentore che le cose purtroppo sarebbero finite in questo modo e siamo impegnati da tempo a cercare soluzioni meno faraoniche e quindi più sostenibili, sia dal punto di vista ambientale che economico», spiega il sindaco. «Adesso non ci resta che armarci di pazienza e determinazione, per tentare di ritessere con la Provincia e il Comune di Crema nuove intese e possibili alternative, anche se siamo consapevoli che i problemi per Madignano rimarranno irrisolti per qualche anno ancora».
È lo stesso assessore Leoni ad assicurare che comunque la Provincia non rimarrà ferma e continuerà a pungolare la Regione, attendendo che i cordoni della borsa tornino a riaprirsi. «Il problema è che in questa fase anche l’amministrazione regionale è in grosse difficoltà, in previsione dei tagli nazionali su tutti gli ambiti di investimento. Era quindi serio, da parte nostra, presentare chiaramente la situazione ai madignanesi. Certo, il problema rimane e ora non ci resta che vedere cosa ci riservano gli scenari futuri ma mi sembra di poter dire che Madignano ha perso parecchi treni da vent’anni a questa parte». «Se oggi siamo arrivati a questo punto» continua Leoni, «sinceramente non credo che questa amministrazione provinciale si debba sentire responsabile. È piuttosto tutta un’area del nostro territorio, quella compresa tra Madignano e Castelleone, a non aver mai avuto il coraggio di fare scelte chiare nel corso degli anni. Casalmorano e Pandino, per citare invece due paesi in cui la situazione è diversa, stanno raccogliendo i frutti di un lavoro cominciato per tempo» Oggi come oggi, per l’assessore Leoni è impensabile perfino una qualsiasi soluzione tampone: la Provincia non ha un euro a disposizione; quelli che è riuscita a salvare dalla mannaia dei tagli centrali, 5 milioni, erano già destinati alla messa in sicu-
Virginio Venturelli, sindaco di Madignano
rezza del tratto di Paullese che interessa Castelleone e, anche in questo caso, si tratta di una soluzione di ripiego. Il gruppo di minoranza «Costruiamo il futuro», presieduto da Marco Mizzotti, promette battaglia. «Martedì mattina abbiamo presentato in Comune un’interrogazione, perché la vicenda venga inserita all’ordine del giorno del prossimo Consiglio comunale e quindi discussa. È da luglio che il sindaco parla di questo studio di fattibilità per la tangenziale oltre i binari ferroviari ma non lo ha mai fatto conoscere, salvo poi saltar fuori con la questione che non ci sono soldi. Certo che, se l’amministrazione Venturelli fa di tutto per svilire l’importanza strategica di questa infrastruttura, difficilmente la Regione sarà invogliata a spendere soldi pubblici,
a maggior ragione in questa fase economicamente difficile». «Voglio dire che fin da subito» continua Mizzotti, «questa amministrazione ha avuto come sua priorità la messa in discussione del progetto che prevedeva la tangenziale all’interno del Parco del Serio, che era già stato votato da un referendum e per cui vi era un protocollo d’intesa con la Provincia. Nella nostra interrogazione, chiediamo anche che l’amministrazione si faccia promotrice di un convegno pubblico, per informare la cittadinanza dei nuovi sviluppi della vicenda e che vi partecipino esponenti della Provincia e della Regione, per chiarire il perché questa tangenziale non sia considerata una priorità; altrimenti lo organizzeremo noi». Nel frattempo, l’altro consigliere comunale di «Costruiamo il futuro», Ivano Calgaro, è impegnato a fare pressioni a livello regionale. Ha chiesto, infatti, di essere ascoltato dalla commissione regionale Territorio, perché quest’ultima abbia tutti gli elementi a disposizione per valutare la situazione di Madignano, il cui abitato è l’unico, tra Crema e Cremona, a essere tagliato in due dalla Paullese, con circa un terzo dei cittadini che vive entro 300 metri dalla strada, respirando tutti i giorni i metalli pesanti provenienti dai gas di scarico delle auto e dei Camion. Gionata Agisti
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Convegno in Sala Alessandrini
«Il dolore, la sofferenza… e le risposte possibili» L’ospedale di Crema, Rete di Cure Palliative (Responsabile dottor Luciano Orsi) e l’Associazione Cremasca Cure Palliative “Alfio Privitera” onlus (presidente dottor Guido Torriani) hanno indetto il convegno su «Il dolore, la sofferenza… e le risposte possibili» per sabato 6 novembre, dalle ore 8.30 alle ore 14.45, in Sala Alessandrini, Via Matilde di Canossa, Crema. Il convegno è accreditato ECM per medici, infermieri, farmacisti, fisioterapisti.
Presentato il 4 dicembre al S. Domenico
Un volume sul Folcioni tra storia e cronaca
Alla vigilia del centenario della morte di Luigi Folcioni, la Fondazione San Domenico ha ritenuto opportuno proporre la realizzazione di un volume sulla storia dell’Istituto musicale cremasco a lui intestato, affidando il lavoro di ricerca al Centro Ricerca «Alfredo Galmozzi» e al Gruppo Antropologico Cremasco. Siamo in presenza di un Istituto musicale che fin dall’inizio ha aperto le porte a tutti, anche ai giovani provenienti da famiglie di modeste condizioni sociali. Una scuola che ha sempre avuto un corpo docenti di elevata qualità. Non a caso ha diplomato nel tempo uno stuolo di musicisti, alcuni dei quali si sono affermati a livello nazionale e internazionale come compositori, direttori d’orchestra, interpreti, cantanti lirici, autori di testi musicali. Ma il Folcioni non è stato solo questo: ha svolto una grande funzione di sensibilizzazione musicale per l’intera comunità mediante l’offerta - direttamente o per il tramite di associazioni - di concerti di livello elevato. Quello che è risultato dalla ricerca - una ricerca di un’équipe di redattori - è un libro straordinariamente ricco, scrupolosamente costruito sulla base di fonti di archivio, di stampa e di testimonianze orali. Il testo, poi, è corredato da una notevole quantità di documenti e di materiale fotografico. Allegato al libro, poi, vi è un “caldo” dvd che presenta alcuni dei musicisti più rappresentativi, formati dal Folcioni. Il volume, realizzato dalla Grafin di Crema, verrà presentato il 4 dicembre al Teatro san Domenico.
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Crema
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Delegazione Asvicom a Shanghai per la chiusura dell’Expo in Cina I
L'obiettivo è quello di acquisire esperienze in vista dell'evento a Milano nel 2015
n questi giorni una delegazione di imprenditori cremaschi e cremonesi si trova a Shanghai per la chiusura dell’Expo. L’iniziativa organizzata da Asvicom, è evidentemente quella di acquisire esperienze in vista dell’Expo 2015 di Milano. Inoltre è anche l’ opportunità per mettere in evidenza il lavoro e le potenzialità delle imprese italiane e in particolare di quelle lombarde. Ad accompagnare la delegazione con il vice presidente della regione Lombardia, Andrea Gibelli, è il presidente della associazione, Berlino Tazza, che ha rilasciato la seguente dichiarazione. «L’Expo, da sempre, rappresenta un’opportunità di sviluppo e crescita per il paese, per la città che lo ospita e per le
Berlino Tazza, presidente Asvicom
aziende che vi partecipano. Una vetrina internazionale che riflette attorno ad un tema generale di portata universale e che si ripensa, si mette in discussione, si interroga, si migliora e progetta il suo futuro» .
Il cimitero? Abbandonato. Le strade? Un disastro, piene di buche e che non vengono pulite. Queste le critiche che circolano a Pianengo. Critiche pesanti per un’amministrazione che si appresta ad affrontare le elezioni amministrative. Mara Baronchelli, sindaco di Pianengo da quasi dieci anni, sa parlare chiaro, e «non mandarle a dire». Qual è la situazione, sindaco? «Intanto non dico che le nostre strade siano lisce come biliardi, ma la definizione di disastro mi sembra fuori misura». Sta dicendo che il problema esiste. «Come esiste, credo, in tutti i Comuni, grandi e piccoli. Non ripeterò ancora la storia dei tagli del governo. L’abbiamo denunciato tante volte, io e tutti i miei colleghi sindaci di ogni colore politico. A questo aggiungiamo anche il blocco che riguarda il personale. Il comune di Pia-
Il presidente Tazza ha esposto le opportunità che rappresenta la visita per gli imprenditori del territorio in vista ed in continuità con l’Expo milanese del 2015: «"Better City, Better Life", tema dell’Esposizione di Shanghai, ha rappresentato una speranza comune a tutto il genere umano: una vita migliore nel futuro sviluppo delle città. L’expo milanese 2015 avrà come tema "Nutrire il pianeta", quindi un argomento in continuità con Shangai e con i grandi problemi dello sviluppo sostenibile nel mondo. L’expo di Milano avrà particolare attenzione rivolta al diritto ad una alimentazione sana, sicura e sufficiente per tutto il pianeta. Essere presenti a Shangai significa analizzare il presente, fare tesoro della
lezione cinese e programmare il futuro. La possibilità, da parte dei nostri associati di partecipare all’esposizione milanese sarà un’occasione irripetibile. Per questo Asvicom ha ritenuto fondamentale la visita da inserire nella generale finalità di internazionalizzazione delle aziende». La visita all’Expo di Shanghai rientra, infatti, nel quadro delle iniziative che Asvicom ha messo in campo per accompagnare le imprese ad affacciarsi ai mercati esteri, conoscerli e procedere in un’ottica di internazionalizzazione. Le precedenti missioni in Vietnam, a Mosca per Buybrand 2010 e le prossime in programma a Las Vegas, Hannover e Amsterdam hanno avuto ed avranno le stesse finalità.
YOGA E TAOISMO
Conferenza da non perdere La conferenza «Lo Yoga e il Taoismo» si terrà lunedì 8 novembre alle ore 20.45 presso la sala dell'Associazione Culturale Tartaloto, via Mazzini 103/b a Crema, tenuta dal maestro Yogiraj Aruna Nath Giri, allievo diretto di Yogarishi Dr. Swami Gitananda. L'ingresso è libero. «Yoga e Taoismo», due scienze affascinanti, millenarie, da sempre vie di ricerca e comprensione, a volte difficili da percorrere nella loro integrità ma mai in 5.000 anni di tradizioni disertate dall'uomo; due pratiche profondamente diverse e misteriosamente affini come le grandi culture, cinese e indo-europea, che le hanno germinate; due sistemi filosofici che vivono oggi un momento di fioritura ed espansione, forse perchè è proprio in una saggezza antica, che sa porre i propri precetti al di là del bene e del male, nel vuoto della mente, che l'uomo moderno come
Pianengo Il sindaco risponde alle critiche sulla manutenzione di strade e cimitero
«Spendiamo con attenzione i soldi pubblici»
nengo dovrebbe avere 20 dipendenti. Ne ha invece 10 e di questi ben 5 sono assenti, alcuni anche per ragioni belle, come il congedo per maternità. Il fatto è che non possiamo sostituirli, anche se sappiamo che l'assenza sarà lunga”. E allora non si può fare nulla? «Se pensassimo che non si può far nulla non saremmo qui. Abbiamo fatto, e vorrei spiegare come, in questa situazione, sia molto, quasi un miracolo”. Prego. «Ebbene ogni anno, in aprile, viene fatta una ricognizione della segnaletica e dello stato delle strade. Quindi l’ufficio
tecnico e la polizia locale, ciascuno per le proprie competenze, redigono il piano della segnaletica e quello delle manutenzioni stradali. Poi si verificano i soldi a disposizione, quindi si fanno i programmi e gli appalti, così da realizzare i lavori in estate, che è il periodo migliore». E questo è stato fatto? «Come ogni anno. Ed è emerso che sarebbero stati necessari 90mila euro». Avevate a disposizione quella somma? «Naturalmente no, a causa dei tagli di cui ho detto e della riduzione drastica degli introiti derivanti dagli oneri di co-
struzione e urbanizzazione, fermi a causa della crisi. Abbiamo potuto destinare a questi lavori 35mila euro, il massimo che potevamo spendere». Così, in estate… «Non è ancora finita. L’assenza di cinque dipendenti su dieci ha comportato le difficoltà che tutti possono immaginare nella definizione delle pratiche e nel rispetto delle procedure». E quindi? «Quindi ti fai su le maniche, come si dice: un comportamento che nel comune di Pianengo si è abituati a praticare. Non ci si perde in lamentele, si decidono le
l'antico trova risposte ai bisogni più profondi, linfa vitale e creatività. Yogiraj Aruna Nath Giri nasce in Argentina ma è in India che incontra Yogarishi Dr. Swami Gitananda, il suo maestro. Con lui conosce ed approfondisce la Cultura dello Yoga dei Rishi. Negli anni sviluppa la pratica dello Yoga e allo stesso tempo amplia la propria ricerca scientifica seguendo le linee più avanzate nel campo della neurologia e della nutrizione cellulare. Nella sua vita riceve il titolo di YOGACHARYA, YOGASHREE ed in seguito di YOGIRAJ. I suoi viaggi per il mondo e lo studio profondo con grandi maestri gli hanno fornito una vasta conoscenza di differenti culture e pensatori del secolo scorso. Il maestro Aruna Nath Giri continua a lavorare per l'integrazione delle diverse tradizioni d'Oriente ed Occidente. E per il nostro piccolo centro un onore ospitarlo.
cose più importanti, in questo caso i lavori più urgenti, quelli che garantiscono la sicurezza, e si cerca di mandare avanti quelli. Poi se accade che, come in questa stagione bizzarra, le temperature calano troppo e troppo in fretta e non garantiscono il risultato, allora devi ulteriormente scegliere e fare solo quei lavori che non creano spreco perché i soldi sono pochi, e sono della collettività». E qual è stata la vostra scelta? «Sono stati fatti subito il parcheggio del cimitero, i tratti più pericolosi di via Vittorio Veneto e via Costituzione e la segnaletica indispensabile per la sicurezza, come gli attraversamenti. Sono stati rimandati a marzo, quando la stagione diventerà ancora favorevole, gli altri tratti previsti, per evitare di buttare soldi dalla finestra realizzando lavori che sarebbero da rifare in tempi brevissimi».
Sposi
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Ecco alcuni consigli per chi sceglie di sposarsi nella stagione fredda: dall’abito, ai fiori, alla location più adatta
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ino a pochi anni fa non erano molte le coppie che decidevano di celebrare il proprio matrimonio nella stagione fredda ma negli ultimi anni il numero è andato sempre crescendo. Ma chi l’ha detto che un matrimonio in inverno è meno suggestivo di un matrimonio in esate? Certo fiabe e film non sono di incoraggiamento, dove le nozze sembrano svolgersi esclusivamente in primavera o estate, con un clima mite, tanti fiori e profumi leggeri ma non sottovalutiamo l’ atmosfera magica e suggestiva di un matrimonio invernale. Gli splendidi colori di questa stagione, l’incantevole atmosfera creata dalla neve, il calore delle Feste sono una cornice perfetta per organizzare delle nozze, se si vuole un po’ insolite e contro tendenza, ma sicuramente originali e di grande effetto. Non solo, si può approfittare di alcuni vantaggi che la “bassa stagione” offre come scegliere la data e la chiesa desiderate senza correre il rischio di trovare la chiesa già prenotata; le tariffe per il • Garda Sposi Expo POLPENAZZE DEL GARDA (BS) Polo Fieristico (6-7 e 13-14 novembre 2010). • Gli Sposi di Villa di Bagno PORTO MANTOVANO Loc. Bancole (MN) - Villa di Bagno (6 e 7 novembre 2010). • E' casa Expo CREMONA (27-28 novembre; 4-5 dicembre). • Viva gli Sposi ERBA (CO) - Lariofiere (Dal 13 al 16 gennaio 2011). • Sposi&Progetti MONTICHIARI (BS) Centro Fiera del Garda (dal 21 al 23 gennaio 2011). • Bergamo Sposi BERGAMO - Fiera (Dal 4 al 6 febbraio 2011).
Matrimonio nel gelo invernale, un fascino tutto particolare
ristorante e per il luogo del ricevimento sono meno care e la disponibilità è quasi assicurata. Per di più, il fotografo potrebbe fare uno sconto perché nei mesi invernali il suo carico di lavoro è
minore e non ultima è la possibilità di passare la luna di miele in un paese esotico dove è estate. La paura del freddo non deve costringere a rinunciare all’abito bianco con lo strascico, come
Le Fiere in Lombardia
quello delle principesse: si può scegliere fra numerose proposte invernali tutte molto versatili. L’abito da sposa per l’inverno è molto diverso da quello estivo, principalmente nel tessuto e negli accessori; deve essere più pesante per proteggere dal freddo ed è spesso fatto in microfibra, di raso o di broccato, con inserti in pelo. Un intero campionario di accessori come stole, bolerini, coprispalle, è disponibile a tutte quelle spose che vogliono impreziosire e dare un tocco unico al loro abito. Di grande aiuto contro il gelo sono i guanti: da scegliere di colore e tessuto identici all’abito, lo impreziosiscono e proteggono le mani dal clima rigido. Si può optare per un modello corto, che arriva al polso, per un modello medio, che copre il braccio fino al gomito, o per un modello lungo, che arriva sopra il gomito. In alternativa ai guanti, si può scegliere un manicotto di pelo bianco da indossare all’uscita dalla chiesa. Secondo la tradizione l’ultimo gradito omaggio che lo sposo offre alla futura sposa la mattina stessa delle nozze è il bouquet, la cui scelta non deve essere sottovalutata. Un bouquet di roselline bianche impreziosito da perle e cristalli si intona bene a decorazioni total white, che hanno come tema il ghiaccio e la neve. Se il colore rosso è presente negli addobbi della chiesa e del luogo del ricevimento, un bel bouquet di rose rosse può essere un’idea audace e raffinata. Infine, quello di rose
bianche e bacche di pungitopo fa una bellissima figura. Un bouquet classico, piccolo e rotondo, è in perfetto accordo con ogni tipo di abito, quello a grappolo sta bene con un abito con lo strascico e slancia la figura mentre l’abito che si accorda ad un bouquet voluminoso e aperto è lungo. Il bouquet a fascio si appoggia al braccio ed è il più indicato per i tailleur e gli abiti sobri con la gonna
colarità della stagione fredda scegliendo una location caratteristica e suggestiva per il ricevimento. Dopo la cerimonia e il rito delle foto gli ospiti non vedranno l’ora di rifugiarsi al calduccio: per questo la scelta deve cadere su una location dall’atmosfera calda e accogliente, con un ambiente luminoso ben riscaldato, magari da un fuoco scoppiettante nel caminetto. I luoghi più belli per il ricevimento delle
a tubo.Non solo le spose, anche i futuri mariti devono essere al meglio. l’imperativo è un abito di classe che allo stesso tempo protegga dal freddo clima dell’inverno. Come tessuto per l’abito dello sposo è particolarmente indicata la lana, di qualsiasi qualità: è chic e tiene caldo. Per quanto riguarda il colore, si consigliano tinte scure come il grigio scuro, il nero e il blu notte. La camicia, invece, va preferita di taglio classico nei colori chiari come avorio o crema. E' importante esaltare la parti-
nozze d’inverno sono i castelli e le cascine di campagna dagli interni rustici, ma anche ambienti più intimi - come una baita - possono essere una buona alternativa, soprattutto se gli invitati non sono molti. L’uso di candele, rami di pino, biancospino, pigne e pungitopo rende l’ambiente da sogno e deliziosamente invernale. A questo punto se la vostra fatidica data non è ancora stata fissata un pensiero al periodo invernale io lo farei. Elisa Valarani
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A volte può essere utile chiedere il consiglio e il sostegno di qualche amico
Organizzare il grande giorno con un calendario specifico
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posarsi non è certo qualcosa che si fa dall'oggi al domani: i preparativi necessitano tempi piuttosto lunghi, specialmente se si vuole una giornata organizzata a puntino. A volte è consigliabile chiedere aiuto agli amici, che possono essere un valido sostegno quando ci si sente oppressi dalle troppe cose da fare. Ma il metodo migliore è pianificare attentamente quello che è necessario fare, seguendo un calendario ben preciso, per organizzare il matrimonio, giorno dopo giorno. Meno 18 mesi. Cominciare a scegliere la casa o l’appartamento da acquistare. Meno 12 mesi. Scegliere il luogo dove sposarsi (chiesa o municipio) e verificarne la disponibilità contattando il Parroco o gli Uffici comunali. Scegliere il ristorante o il locale per il ricevimento e verificarne la disponibilità per la data fissata. Se il locale scelto non è un ristorante, contattare una società di Catering. Stipulare il compromesso per l’acquisto della casa. Verificare la disponibilità dell’appartamento da prendere in affitto. Meno 6 mesi. Confermare la chiesa o la sala comunale e prenotare il locale per il ricevimento versando la caparra o un ulteriore acconto. Cominciare a scegliere la meta per il viaggio di nozze. Stipulare il contratto di affitto della casa. Scegliere il tipo di abito per la cerimonia. Preparare un primo elenco degli oggetti da far rientrare nella lista di nozze.
Il luogo dove sposarsi va scelto con molto anticipo Meno 4 mesi. Prenotare il viaggio di nozze. Fare una prima lista di persone invitate al ricevimento dopo la cerimonia e di persone alle quali si desidera inviare solo le partecipazioni. Contattare un tipografo e definire lo stile per le partecipazioni, gli inviti ed i biglietti di ringraziamento. Meno 3 mesi. Ove necessario, cominciare a seguire diete e cicli di massaggi. Prendere contatto con il fiorista per il bouquet,
gli addobbi in Chiesa e nel locale del ricevimento. Fornirgli una mappa delle aree da addobbare. Contattare un’orchestra, un complesso, o un’Associazione musicale per scegliere il sottofondo durante il ricevimento. Scegliere e prenotare il fotografo con cui definire gli scatti e le riprese del giorno della cerimonia ed eventualmente dei giorni precedenti. Prenotare l’auto che accompagnerà la sposa in chiesa
ed entrambi gli sposi a locale del ricevimento. Chiedere al tipografo scelto di preparare le partecipazioni, gli inviti e i biglietti di ringraziamento entro venti giorni. Stendere l’elenco definitivo degli oggetti rientranti nella lista nozze. Scegliere l'abito da sposa. Scegliere le bomboniere. Meno 2 mesi. Decidere i testimoni e informarli della Vostra scelta. Depositare la lista nozze. Cominciare ad imbustare le partecipazioni da spedire. Scegliere il menu del ricevimento ed i vini. Contattare il pasticciere se il ristorante (o la società di catering) non è in grado di fornire la torta nuziale. Ordinare le bomboniere. Se il viaggio di nozze sarà fuori dai Paesi appartenenti alla Comunità Europea, informarsi sui documenti necessari presso la Questura o l’Ambasciata in Italia del Paese che vi ospiterà. Inoltre, informarsi presso l'Ufficio di Igiene sulla profilassi da seguire. Provare l’abito per definire anche gli accessori, il visage e l'acconciatura. Definire i tempi e le modalità di consegna dell’abito. Meno 45 giorni. Ordinare le scarpe, i guanti, la borsa. Cominciare a spedire le partecipazioni. Meno 20 giorni. Scegliere le fedi nuziali e il cuscinetto portafedi (in disuso). Confermare il programma musicale Definire la scelta degli addobbi floreali. Confermare l'auto. Meno 15 giorni. Definire con il fotografo esattamente gli scatti e le riprese in chiesa o in municipio e al luogo del ricevimento. Verificare le adesioni al ricevimento e
La scelta del mese
Sono molte le variabili da prendere in considerazione per fare le scelte giuste Tra le tante scelte da fare per sposarsi, una fondamentale è quella del giorno e del mese in cui convolare a nozze. Ovviamente, il primo fattore ad influire nella scelta sarà quello dettato dal cuore: se siete persone che amano la bella stagione, che hanno bisogno del sole e del caldo per risvegliare i propri sensi e dare il meglio di sè, sceglierete sicuramente la vostra data tra i mesi di aprile e settembre. Se invece amate le romantiche atmosfere dell’autunno e dell’inverno, se il freddo non vi fa paura contattare gli invitati che non hanno dato risposta. Termine ultimo per la prova definitiva dell'abito con tutti gli accessori coordinati, trucco e acconciatura scelta. Effettuare una prima pulizia del viso e décolleté e prenotare un appuntamento nei giorni a ridosso della cerimonia. Meno 7 giorni. Comunicare il numero degli invitati al ristoratore e verificare che non ci siano ostacoli nel programma. Prendere in agenzia i documenti per il viaggio di nozze ed iniziare a preparare la valigia. Feste di addio al nubilato ed al celibato. Se si ha tempo, dedicare uno-due giorni alla cura del proprio corpo in un centro specializzato. Meno 3 giorni. Ritirare l’abito e controllarlo nei minimi dettagli. Depilazione, pedicure, manicure, sopracciglia e pulizia del viso. Consegnare le fedi ad un testimone.
e la neve vi affascina, sceglierete il vostro giorno tra i mesi di ottobre e marzo. Non sempre si potrà però ascoltare il solo istinto: altre variabili entreranno in gioco nella vostra scelta, prima tra queste la disponibilità del luogo dove celebrare la cerimonia e di quello dove si svolgerà il ricevimento. Altra variabile fondamentale è il clima del luogo dove si vorrà trascorrere il viaggio di nozze: è sicuramente auspicabile non trascorrere la tanto agognata Luna di Miele durante le stagioni monsoniche. Il giorno prima. Controllare l’architettura del locale per il ricevimento, dalla disposizione dei tavoli al posizionamento dei segnaposti. Saldare i conti con i fornitori. Confermare gli appuntamenti del giorno seguente con parrucchiere, truccatore, fotografo, autista. Dare alla mamma o a un'amica un paio di calze di riserva e tutto l'occorrente per ritoccare il make-up al ricevimento. Il giorno della cerimonia. Acconciatura e trucco. Far arrivare il fotografo a casa della sposa almeno tre ore prima della Cerimonia. In chiesa : lo sposo aiuterà la sposa a scendere dall’auto, le bacerà la mano e le donerà il bouquet. Dopo il viaggio di nozze. Scrivere rigorosamente a mano e spedire tutti i ringraziamenti. Consegnare la bomboniera a chi non è stato invitato, ma ha inviato un regalo o dei fiori.
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Quella in Comune è una celebrazione molto informale, ma che ha una sua ritualità
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La cerimonia civile per lo Stato il rito religioso per la Chiesa
l significato del matrimonio non è lo stesso per tutti: c'è chi lo vive come un vincolo sacro, nato sotto l'ala protettrice di Dio, chi invece lo sente come un legame ufficiale, ugualmente importante ma senza influenze divine. Per questo chi non è credente difficilmente si sposerà in chiesa. Questa opzione è invece scelta, costi permettendo, a tutti coloro che al matrimonio danno un valore simbolico e religioso. Matrimonio in Chiesa Le nozze vengono celebrate in chiesa
ed hanno valore anche per lo Stato, poiché il parroco si occupa delle formalità burocratiche, compreso l'atto di matrimonio finale. A questo scopo la coppia deve consegnargli i documenti necessari. E' consuetudine rivolgersi alla parrocchia della sposa per ottenere la «richiesta di pubblicazione religiosa», da presentare in Comune per le “pubblicazioni civili”. Terminato il periodo di affissione, il Comune consegnerà il "nulla osta" da portare al parroco che, nel frattempo, ha fatto le “pubblicazioni canoniche” nelle parrocchie dei due fidanzati. E' necessario, inoltre, frequentare i corsi
Ci si può sposare nel comune in cui uno dei due sposi risiede
prematrimoniali. Bisogna poi presentare il Certificato di battesimo, di cresima e di Stato libero ecclesiastico (questi tre certificati vanno richiesti alla parrocchia di origine dei fidanzati), il Certificato di richiesta delle pubblicazioni rilasciato dal parroco e il Nulla osta del Comune da consegnare al parroco. In Comune Il matrimonio in Comune è assai più semplice e informale del matrimonio religioso. Richiede meno preparazione, ma non una minore consapevolezza dell'importanza del contratto di nozze. La cerimonia si svolge in una sala comunale, che può essere d'epoca ed elegante. In alcuni casi si hanno a disposizione chiese sconsacrate adibite ai matrimoni civili. E' il sindaco o un ufficiale di Stato civile a celebrare pubblicamente il matrimonio alla presenza di due testimoni. Quando non viene espressa nessuna preferenza, il consigliere è scelto a caso, in base alla sua disponibilità. Dovranno essere presenti i genitori di entrambi per dimostrare che non esistono vincoli di parentela né altri impedimenti al matrimonio (non è obbligatorio per chi si sposa nello stesso Comune di nascita) o, in alternativa, la copia integrale dell'atto di nascita. Vengono poi affisse le pubblicazioni, con nome, cognome, residenza degli sposi e luogo dove intendono celebrare il matrimonio, che rimangono esposte nel Comune di residenza (e in tutti gli altri dove eventualmen-
te hanno abitato nell' ultimo anno) per almeno otto giorni, comprendenti due domeniche successive. Il matrimonio va celebrato entro 180 giorni altrimenti la documentazione non vale più e bisogna ricominciare tutto da capo. Il matrimonio può essere celebrato nel Comune, in cui uno dei due fidanzati risiede. Se si sceglie un altro luogo, in tutti i casi, è necessario effettuare il consenso nel Comune di residenza. A questo bisogna inviare una lettera, spiegando le motivazioni della scelta di celebrare le nozze in un altro posto. L'ufficio preparerà una lettera di delega, che i futuri sposi devono presentare nel Comune, dove vogliono sposarsi. Nella maggior parte dei Comuni il matrimonio non si celebra di domenica: si può scegliere un giorno tra il lunedì e il
Quali documenti è necessario preparare? venerdì, oppure il sabato mattina. È necessario presentare il Documento di identità (Ufficio Anagrafe), l'estratto per riassunto dell'atto di nascita in carta libera (da richiedere nel Comune di nascita da parte dell' interessato), il Certificato contestuale (residenza, cittadinanza, stato civile) in bollo (rilasciato dal Comune di ultima residenza, se dura da 1 anno).
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Abito da sposa, la scelta può dipendere anche dal tipo di rito Bisogna decidere per tempo anche quale intimo indossare nel gran giorno
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a scelta dell'abito è un passaggio molto importante nella preparazione di un matrimonio. Si tratta però di una scelta non facile, e che dovrà essere fatta tenendo conto di diverse cose, prima delle quali sarà il rito scelto per la cerimonia: civile o religiosa? Nel primo caso la scelta sarà molto più semplice poiché eleganza è la parola che dovete tenere bene a mente, nulla di più. Nessun colore o modello obbligato: certo se amate comunque l’idea dell’abito tradizionale andrà benissimo l’abito bianco! In alternativa, invece, potrete indossare un tailleur (magari un po’ particolare come quello in foto!), oppure un abito da sera. Se invece la cerimonia si svolgerà col rito religioso la questione diventa più delicata. In generale l’abito della sposa è bianco e deve arrivare a coprire i piedi. Se sfogliando le riviste vi siete soffermate principalmente sui modelli vistosi con gonne e sottogonne ampie (stile meringa!) provatene uno prima di dire “è quello giusto”. Molte donne pensano che l’abito ampio nasconda le imperfezioni, nulla di più sbagliato: se avete un fisico non proprio asciutto l’eccesso di pizzo e voile soprattutto nella parte bassa della gonna potrebbe farvi sembrare una nuvola di panna montata e non una sposa elegante. Perciò non partite con un’idea predefinita. Fissate appuntamenti in almeno quattro o cinque atelier, e in ognuno fatevi guidare dalla
corgimenti per modernizzarlo e personalizzarlo. Se siete spose invernali, nessun problema. Scegliete comunque l’abito che più vi piace, pur leggero che sia, potrete poi abbinare una calda mantella di lana, oppure una stola in cachemire, o perché no se l’abito lo consente (nel caso della cerimonia civile con tailleur) un bel soprabitino o un cappottino bianco. Se siete una sposa un po’ avanti con l’età preferite un modello sobrio, che scivola sul corpo evitando i modelli troppo lavorati sul decolté o troppo scollati, così come le gonne troppo ampie o con troppa coda. In caso di seconde nozze osate con qualche colore. Importante è scegliere per tem-
Fatevi consigliare da una sarta esperta di un atelier perizia delle sarte e delle esperte. Mettete subito in chiaro quali sono le vostre idee in merito al vestito, come vi vedete vestite, il colore e il modello che vi hanno colpito e poi portate con voi un’incredibile pazienza! Dovete provare ogni vestito che vi piace, perché purtroppo con l’abito bianco non c’è scampo: un modello che sembra bellissimo sul manichino addosso a voi potrebbe sembrare stonato!
Amate la semplicità e la sobrietà? Perfetto. Ditelo alle commesse del negozio e vedrete che dopo avervi fatto provare qualche abito liscio vi troverete a provare anche qualche abito più lavorato. Se scegliete di riutilizzare un abito di famiglia, quello di vostra madre, zia o sorella, pensate per tempo alle modifiche. Portatelo ad una sarta esperta che ve lo farà provare e vi consiglierà degli ac-
po anche l’intimo che indosserete quel giorno, poichè almeno le prove finali vanno fatte indossando il reggiseno giusto: anche il minimo dettaglio va curato e la forma del reggiseno deve calzare a pennello sotto l’abito dei vostri sogni! Infine quando avrete individuato il vostro vestito provatelo con tutto il necessaire: guanti e velo se sono previsti, un bouquet e le scarpe.
Alcuni consigli
L’abito dovrà esaltare la figura della sposa: per cui, mentre una donna minuta potrà scegliere liberamente un abito dalle maniche “importanti”, qualche volant nonché un bel velo in tono (purché non eccessivamente lungo!), una sposa che viceversa ha bisogno di “slanciare” una figura “non troppo” snella, dovrà preferire un abito dalle linee morbide e cadenti che scivolino dolcemente. Per la donna dai fianchi un po'”invadenti”, si consiglia di optare per abiti senza tagli in vita in moda tale da nasconderne l'evidenza mentre, se la futura sposa è di statura alta, potrà tranquillamente permettersi di scegliere una gonna ampia, di tessuto morbido che esalti un punto vita ben disegnato. Per le magrissime, consigliamo invece linee fluide e maniche lunghe, anche velate d'estate, per non evidenziare braccia troppo esili. Chi ha le spalle piccole e cadenti deve invece dare proprio a queste ultime, la massima importanza “sbizzarrendosi” con giochi di volumi rigidi. Per i fianchi larghi e l'addome pronunciato, ottimo soluzione si presta ad essere “lo stile impero”, il modello tagliato sotto il seno che si allarga leggermente scendendo verso il
basso. Le figure robuste ma alte, è preferibile che scelgano invece una linea cadente e un drappeggio morbido in tal modo distogliendo l'attenzione della “vita forte”, loro, punto critico. Alla sposa molto alta, infine, si addice perfettamente un abito dal corpino aderentissimo completato da una gonna vaporosa: il punto vita cosi sottolineato, “spezza” efficacemente la figura riproporzionandola. Chi ha le spalle strette o cadenti, potrà proporzionare i volumi con corpini rigidi realizzati su misura, mentre, se le spalle sono ampie e si può contare su un generoso decolleté, si può scegliere un modello aderente e scollato. La linea aderente, esalta una figura esile, perché sottolinea le curve del corpo, è una scelta sexy di grande effetto adottato a tutte le lunghezze. La linea a palloncino, aderente sul busto e ricca nella parte inferiore, si adatta a figure minute, alla qual regala volume mentre è sconsigliata a chi ha un seno abbondante. Altro consiglio importante è di curare nell'abito la parte della schiena perché è proprio la schiena che, durante la cerimonia sarà più a lungo a vista di parenti e amici.
La Maialata
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Il maiale fa parte della nostra tradizione
Una carne saporita per tutti i gusti M
olto diffusa sul nostro territorio, la carne di maiale è spesso sottovalutata rispetto alle sue reali proprietà. In realtà il suino, che da sempre ha fatto parte della dieta dei cremonesi, contiene proprietà nascoste notevoli. Negli ultimi anni il maiale è stato accusato d’essere un alimento troppo ricco di colesterolo, ma questa convinzione così diffusa è lontana dalla realtà.
La coscia è la parte più pregiata della bestia
Il maiale ha anche interessanti proprietà nutritive e anche se va limitato il consumo delle viscere, come il fegato, il rognone o il cervello per il loro elevato contenuto di colesterolo (300-400 milligrammi per ogni cento grammi), se parliamo di carne porcina dobbiamo distinguere due tipi: la carne bianca e quella del maiale di montagna. La carne di maiale è molto proteica e apporta 18 a 20 grammi di proteine ogni cento grammi, anche
Da tempo immemore il suino fa parte della dieta dei cremonesi se il contenuto varia in funzione della specie, l’età e la parte. Il maialino ha una quantità d’acqua maggiore e la carne e più tenera e
succosa, ma è meno nutriente di quella del maiale adulto. La coscia del maiale è la parte più pregiata, ricca in proteine muscolari facilmente assimilabili. Apporta valori nutritivi con tutti gli aminoacidi essenziali che il corpo umano necessita per la formazione delle proteine. E' ideale per la griglia dato il basso contenuto di grasso ed è anche molto digeribile. Le parti anteriori sono di seconda e terza categoria e vanno cucinate più lungo per renderle tenere. Le
Molti tagli per un’ampia gamma di utilizzi TESTA Generalmente suddivisa in tre parti (magro, ossa e grasso) viene utilizzata in parte per la consumazione umana ed in parte per la produzione di farine proteiche per uso zootecnico. Neppure le orecchie e lingua vengono buttate. GOLA e GUANCIALE Sono la parte di grasso che va dalla testa alla spalla. Si usa per il salame crudo, ma poiché tiene bene la cottura viene utilizzato anche per fare cotechino e zampone. SPALLA Dalla spalla si ottiene il "prosciutto cotto di spalla". Oppure si suddividono le due parti che la compongono: la fesa e il muscolo. La prima, essendo più pregiata e tenera, viene usata per la produzione del salame crudo; il secondo, più duro, viene utilizzato per la preparazione di prodotti che richiedono cottura (cotechino, salame cotto, mortadella e würstel). PANCETTA E' la parte anteriore del costato. Si distingue in parte parte magra e parte grassa. La parte grassa, fino a percentuali del 20-25%, si utilizza per la prepara-
zione del salame. Acconciata, speziata ed arrotolata dà origine al prodotto omonimo in tutte le sue varietà. COSCIA E' il taglio più pregiato: viene utilizzato per la produzione del salame crudo e dei prosciutti (crudi o cotti). COPPA Rifilando, snervando e sgrassando il capocollo si ricava questo taglio utile alla produzione del salame crudo. LOMBO (o LONZA) Si suddivide in tre parti: carré, lonza e capocollo. Dal carré si ricavano le braciole (la parte attaccata al prosciutto si chiama culatello o fondello e viene usato per alcuni tipi di salame crudo); la lonza si può consumare arrosto o a fettine; dal capocollo si ricava, dopo la rifilatura e la sgrassatura, la coppa. ZAMPE Vengono svuotate e utilizzate come contenitori per gli zamponi. GRASSO Possono distinguersi vari tipi di grasso: il lardo, il lardello, il grasso perirenale (o sugna), il grasso duro di schiena, il grasso di gola. Tutti questi vengono
parti anteriori apportano molte proteine, quelle che formano il collagene e che aumentano con l’età dell’animale. Il collagene, che fa parte della pelle, delle ossa, dei tendini e dei legamenti, è una proteina di scarso valore biologico per il suo apporto povero in aminoacidi essenziali, come la lisina o il triptofano e inoltre durante la cottura il collagene diventa gelatina che, nelle salse e nel bordo di carne rende più difficile la digestione. La carne di maiale si distingue
utilizzati nella preparazione degli insaccati cotti e crudi. Dalla sugna, invece, dopo un trattamento a caldo, filtrazione e colatura, si ottiene lo strutto. COTENNA E' la pelle del maiale, ripulita e raschiata dalle setole. Macinata, è uno degli ingredienti del cotechino o dello zampone; l'eccedenza viene trasformata in gelatina animale. Generalmente, gli involucri per gli zamponi si ricavano anche dalla cotenna che ricopre la spalla. FRATTAGLIE La lingua va nella testa in cassetta; la cervella è utilizzata da sola, in certe zone nei sanguinacci; il fegato nelle "frisse". Ciò che non è utilizzato per l'alimentazione umana viene trasformato in farine per nutrire gli animali. OSSI, CODA, UNGHIELLI, SANGUE Aziende specializzate li trasformano in farine per uso zootecnico. SETOLE Un tempo venivano vendute a industrie che producevano pennelli e spazzole. Oggi vengono trasformate in farine per uso zootecnico. Le setole non bruciano, non si possono tritare, non si decompongono: la trasformazione avviene attraverso un processo di idrolisi, che ne smembra le fibre proteiche con forti scariche elettriche in acqua e sali.
per il suo alto contenuto in grassi, una componente che varia secondo la razza, la specie e il sesso, l’età, il taglio e l’alimentazione ricevuta dall’animale. Come la carne di bue, quella di maiale contiene acidi grassi saturi poco sani perchè implicano l’aumento del colesterolo nel sangue, ma include anche acidi grassi monosaturi, quelli positivi e lo fa in proporzione superiore al resto delle carni. Inoltre apporta acidi grassi esenziali: il linoleico e il linolenico per l’alimentazione umana. I grassi buoni o nocivi apportano sempre calorie e per questo dobbiamo avere cautela nella scelta del pezzo di carne da consumare, scegliendo il meno grasso e meno calorico. La carne di maiale contiene tette le sostanze minerali necessarie per l’organismo, meno il calcio. L’apporto di ferro, che si assorbe facilmente, è una motivazione per non eliminare la carne di maiale dalla nostra dieta. Le viscere ne contengono più della carne magra, ma contengono anche più colesterolo. La carne di maiale non apporta vitamine liposolubili ma il fegato sì, perchè è ricco di vitamine A e D. La carne contiene vitamine del complesso B, eccettuando l’acido folico. La carne di maiale come quella bovina, apporta una scarsa quantità di basi puriche che elevano l’acido urico, pericoloso per chi soffre di gotta.
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Degustazioni di salumi, menù a tema, mercatini e serate in musica
Nella Bassa Parmense torna il November Pork
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egustazioni di salumi, menù a tema nei ristoranti, mercatini e serate dedicate ai giovani sono alcune dell’iniziative che dal 6 novembre si susseguiranno per i quattro week end del November Porc 2010. Organizzato dalla Strada del Culatello di Zibello, è una manifestazione che, da ormai nove anni, valorizza la Bassa Parmense assumendo il ruolo di autentico prodotto turistico con offerte di soggiorni, pacchetti turistici, enogastronomia ed emergenze artistico-culturali. Quattro differenti appuntamenti nella Bassa Parmense, uno per ogni fine settimana, alla riscoperta dei salumi meno conosciuti: il mariolone più grosso dal 6 al 7 a Sissa, il Prete più Pesante dal 13 al 14 a Polesine Parmene, lo Strolghino da Guinness dal 20 al 21 a Zibello e la cic-
ciolata più grande dal 27 al 28 a Roccabianca. Ogni domenica di «November Porc» sarà possibile raggiungere il paese in cui si svolge la manifestazione con un bus, messo a disposizione dall'organizzazione, che partirà dalla stazione ferroviaria di Parma alle 9.30 e ripartirà dalle località per Parma alle ore 17.30. La manifestazione si apre a Sissa e già sabato 6 si entra nel vivo della rassegna gastronomica con l’apertura del mercato dei prodotti tipici «Antichi Sapori e Tradizioni». A seguire, il «Palio della spalla cruda di Palasone-Sissa» che premierà le migliori Spalle Crude iscritte nelle due categorie: professionisti ed amatori. Dalle ore 19 sarà in funzione l'ormai famoso takeaway “McPorc” dell’Associazione Giovani, con i suoi panini american style, preparati rigorosamente con pro-
dotti locali e si potranno assaporare le buonissime specialità tipiche della Bassa Parmense, il tutto accompagnato da birra. Il November Porc si preoccupa anche del divertimento dei giovani ed ha organizzato un sabato sera tutto dedicato a loro con protagonisti i deejay di radio Malvisi in diretta live, accompagnati dall’esibizione di musica dal vivo dei “Caporchia inflame”. Un programma intenso che prosegue anche la domenica, tra le attività più significative: nel Parco della Montagnola, alle ore 9:30, si terrà una dimostrazione pratica, grazie alla collaborazione di Agriform, della lavorazione delle carni di suino e di confezionamento dei salumi, alle ore 10 ci sarà la lavorazione del latte per far vedere come si trasforma in Parmigiano Reggiano. Al pomeriggio altra dimostrazione della lavorazione delle carni di un secondo
suino, sempre organizzata dai maestri norcini di Agriform, fino ad arrivare al momento solenne dell'estrazione del gigantesco Mariolone che, dopo lenta e prolungata cottura in un grande contenitore, sarà distribuito ai presenti. Tante iniziative che caratterizzano tutti e quattro i week end, dove ogni Comune ospitante metterà in tavola i sapori tipici del territorio proponendo un programma denso di opportunità, con proposte per tutti i gusti ed età: mercati, gruppi musicali folkloristici, preparazioni di specialità, escursioni in bicicletta, mostre, bancarelle di hobbisti, animazione per i più piccoli. Ognuna delle 4 tappe avrà protagonisti
i suoi sapori: dopo Sissa, Polesine si orienterà più sul pesce e sui prodotti del grande fiume, a Zibello la migliore salumeria italiana, mentre Roccabianca punta a infusi, spezie e distillati. Non mancheranno ovviamente le produzioni tipiche della bassa, tra cui Strolghino, Spalla cruda e cotta, Parmigiano Reggiano, Prete, vino Fortana Igp, oltre a tipicità di altre parti d’Italia. La manifestazione continua oltre il fine settimana. Sarà infatti possibile, per tutto il mese di Novembre, assaporare nei 16 ristoranti aderenti alla Strada del Culatello di Zibello, il menù di specialità a base di maiale “A Tavola con November Porc”. Elisa Valarani
La storia di una manifestazione nata quasi per caso nel 2002 Tutto cominciò nel settembre 2002, quanto dal ritorno da un viaggio in terra tedesca sorse l'idea di scommettere su una manifestazione decisamente fuori dagli schemi rispetto a quelle presenti sul territorio. La prima edizione prese il via da Sissa, che storicamente organizzava già un'interessantissima manifestazione intitolata «I sapori del maiale» (tra le tante attrazioni la giornata prevedeva oltre ad un bel mercato di prodotti tipici la realizzazione del Mariolone più grosso del mondo) e si concluse la settimana successiva a Zibello con la dome-
nica di «Ti vendiamo un maiale» che pur essendo ai primordi registrò subito affluenze record. Sull'onda dell'entusiamo della prima edizione, si decise di fare un altro passo in avanti, nel 2003 fu infatti il turno di Polesine Paemense con «Ti cuociamo Preti e Vescovi» che entrò nel circuito della kermesse con i suoi festeggiamenti sul grande fiume, nonostante l'esordio “bagnato” il piccolo comune rivierasco registrò il record di presenze turistiche di tutti i tempi; pur di venire ad assaggiare il Grande Prete cotto sulle rive del Po mamma e papa impermeabilizzavano i pas-
seggini dei propri bimbi che assistevano divertiti agli spettacoli proposti, mentre un serpentone di ombrelli e cappucci affollava le bancarelle di prodotti tipici, dirigendosi nel confortevole stand gastronomico per assaporare le pietanze proposte. Il 2003 regalò anche una grande soddisfazione alla Strada del Culatello ed al Comune di Zibello, grazie allo Strolghino prodotto dalla squadra di norcini capitanata da Rino Parenti che entrò nel Guiness dei Primati. Il 2004 fu l'anno della consacrazione infatti non si poteva far altro che dedicare l'intero mese al No-
vember e così protagonista del quarto appuntamento fu il paese di Roccabianca con «Armonie di Spezie e Infusi» che con la sua Cicciolata gigante ebbe il compito di chiudere in bellezza. Ma si fece di più la manifestazione crebbe non solo dal punto di vista geografico ma anche da quello temporale fu aggiunta infatti la giornata di sabato caratterizzata dalle inaugurazione dei quattro mercati di prodotti tipici e dalle feste dedicate ai giovani con le dirette di Radio Malvisi, i concerti live ed i panini e la birra del fast food “nostrano” Mc Porc.
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L’
energia fotovoltaica è il futuro, in un mondo in cui le energie tradizionali stanno venendo meno con estrema rapidità. E' proprio guardando al futuro che a Cremona si è scelto di investire sulle fonti rinnovabili. Ne è testimonianza il parco fotovoltaico aperto da pochi anni, proprio presso il Centro servizi di Aem. E' uno dei parchi fotovoltaici più importanti d’Italia ed il secondo, per dimensioni, in Lombardia: per la sua estensione - 3 mila pannelli fotovoltaici su un’area di 10 mila metri quadri e 520 chilowatt di potenza di picco installata - è uno dei più grandi ad oggi ideati nel nostro Paese. L’impianto è realizzato con la migliore tecnologia disponibile e con pannelli con altissima capacità di captazione dei raggi solari, ed è in grado di soddisfare i bisogni di circa 200 famiglie. Progettazione, direzioni lavori, avviamenti e collaudi sono stati seguiti direttamente da Linea Energia, presieduta da Romano Angelo
Ecologia
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Le energie che fanno la differenza: Cremona ha scelto il fotovoltaico Funziona a pieno regime il maxi impianto voluto da Aem e Linea Group in via Postumia
Gandossi. Un progetto dunque, di grande rilievo sia per l’azienda, unico azionista dell’impianto, che per le comunità locali. La produzione annuale di energia attesa sarà superiore a mezzo milione di chilowattora elettrici, pari al fabbisogno di circa 200 famiglie. L’impianto prevede una riduzione di emissione in atmosfera di Co2 di circa 400 tonnellate ed un risparmio energetico di circa 125
Può soddisfare i bisogni energetici di 200 famiglie mila tep (tonnellate equivalenti di petrolio), con precisione si evitano le emissioni dirette di inquinanti quali NOx (ossidi di azoto) e CO (monossido di carbonio) pari rispettivamente a 990 Kg/anno ed a 82,5 kg/anno. FUNZIONAMENTO La capacità dell’impianto varia di mese in mese, dipende infatti dalle condizioni ambientali come l’irraggiamento, la temperatura esterna, il rapporto tra luce diffusa e luce globale. Il sistema di monitoraggio salva ogni 15 minuti i dati rilevati dai sensori posti lungo tutto l’impianto, creando un archivio dei dati storici. Attraverso l’analisi dei dati storici Linea Energia valuta le prestazioni dell’impianto sia in termini globali che delle singole parti al fine di valutarne: l’efficienza di conversione dell’energia solare in energia elettrica; le perdite lungo le varie sezioni dell’impianto; la producibilità attesa per il futuro. VANTAGGI DELL'ENERGIA FOTOVOLTAICA La procedura di conversione dell’energia solare tramite la tec-
nologia fotovoltaica sta avendo oggi una significativa diffusione sia, per una più ampia coscienza eco compatibile sia, per il sistema di incentivazione (conto energia) introdotto dal Legislatore. Per l’Italia la percentuale complessiva di produzione da fonti rinnovabili si attesta attorno al 16% e il resto del fabbisogno energetico italiano è praticamente saturato da energia acquistata all’estero. L’utilizzo del fotovoltaico dovrebbe consentire, a breve termine, uno sviluppo più accelerato della domanda e conseguentemente anche dell’offerta inducendo così un abbassamento dei prezzi dei pannelli.
Il parco fotovoltaico di Cremona
Caratteristiche La potenza nominale di un impianto fotovoltaico si misura con la somma dei valori di potenza nominale di ciascun modulo fotovoltaico di cui è composto il suo campo, e l'unità di misura più usata è il chilowatt picco (simbolo: kWp). La superficie occupata da un impianto fotovoltaico è in genere poco maggiore rispetto a quella occupata dai soli moduli fotovoltaici. Da osservare che ogni tipologia di cella ha un tipico "consumo" in termini di superficie, con le tecnologie
a silicio amorfo oltre i 20 m² / kWp. Negli impianti su terreno o tetto piano, è prassi comune distribuire geometricamente il campo su più file, opportunamente sollevate singolarmente verso il sole, in modo da massimizzare l'irraggiamento captato dai moduli. Queste file vengono stabilite per esigenze geometriche del sito di installazione e possono o meno corrispondere alle stringhe, ovvero serie, elettriche stabilite invece per esigenze elettriche del sistema.
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E’
Ecologia
Venerdì 5 Novembre 2010
una tendenza che a Cremona sta crescendo sempre più: la forte vocazione agricola della nostra campagna, porta spesso chi lavora la terra a fare scelte di questo tipo: puntare sulla produzione di energie pulite attraverso l'utilizzo dei prodotti agricoli. Per questo il biogas sta prendendo molto piede, diventando per molti agricoltori una fonte di reddito aggiuntiva.
Cos'è il biogas Con il termine biogas si intende una miscela di vari tipi di gas (per la maggior parte metano, dal 50 al 80%) prodotto dalla fermentazione batterica in anaerobiosi (assenza di ossigeno) dei residui organici provenienti da rifiuti, vegetali in decomposizione, carcasse in putrescenza, liquami zootecnici o fanghi di depurazione, scarti dell'agro-industria. L'intero processo vede la decomposizione del materiale organico da parte di alcuni tipi di batteri, producendo anidride carbonica, idrogeno molecolare e metano (metanizzazione dei composti organici). Come si produce
Il biogas si forma spontaneamente. Le discariche di rifiuti
Gli agricoltori cremonesi lo utilizzano spesso come seconda fonte di reddito
Sempre più numerosi gli impianti di biogas nel nostro territorio
urbani ne sono quindi grandi produttori, visto che normalmente il 30-40% del rifiuto è appunto materiale organico; tale gas deve essere captato per evitarne la diffusione nell'ambiente e può essere utilizzato per la produzione di energia elettrica. Sono state sviluppate tecnologie ed impianti specifici che, tramite l'utilizzo di batteri in appositi "fermentatori" chiusi (da non confondere con gassificatori) e sono in grado di estrarre grandi
quantità di biogas dai rifiuti organici urbani (preferibilmente da raccolte differenziate) e dal letame prodotto dagli allevamenti intensivi, o anche dai fanghi di depurazione e dai residui dell'agro-industria. Gli impianti di biogas idonei al trattamento di matrici prevalentemente solide sono chiamati "a secco" e cioè non hanno bisogno di liquami per il loro funzionamento. In questo caso l'acqua necessaria al processo è legata all'umidità del materiale utilizzato per alimentare l'im-
Numerosissimi i vantaggi ambientali
pianto. Il gas prodotto in questo processo (biogas) può essere quindi utilizzato per la combustione in caldaie da riscaldamento o per produrre energia elettrica e/o calore; il biogas è formato prevalentemente da metano, pertanto con un necessario processo di depurazione e separazione di altri componenti (per esempio, anidride carbonica e zolfo), può essere usato come biometano per autotrazione (auto e veicoli a metano). Quest'ultima applicazione ha trovato buon successo in Paesi del centro Europa quali Svizzera, Germania, Svezia ecc., e in via sperimentale anche in Italia, costituendo una delle più concrete promesse nel campo della mobilità eco-sostenibile. Esistono varie tipologie di impianti di produzione di biogas indirizzati a trattare matrici organiche differenti, liquide o solide. Caratteristiche principali di un impianto sono il sistema di miscelazione matrici all'interno del fermentatore/digestore, il caricatore di matrici solide così come il sistema di filtrazione del biogas prodotto. I vantaggi La CO2 prodotta dalla combustione del metano così ricavato permette quasi di pareggiare il bilancio dell'anidride carbonica emessa in atmosfera: infatti la CO2 emessa dalla combustione del biogas è la stessa CO2 fissa-
ta dalle piante (o assunta dagli animali in maniera indiretta tramite le piante), al contrario di quanto avviene per la CO2 emessa ex-novo dalla combustione dei carburanti fossili. Ulteriore vantaggio ecologico nell'utilizzo del biogas, è quello di impedire la diffusione nella troposfera del metano emesso naturalmente durante la decomposizione di carcasse e vegetali: il metano è infatti uno dei gas-serra più potenti ed è quindi auspicabile la sua degradazione in CO2 e acqua per combustione. L'emissione di 1 kg di CH4, in un oriz-
zonte temporale di 100 anni, equivale ad emettere 21 kg di CO2. Le biomasse Per produrre biogas si utilizzano le cosidette biomasse. Il termine biomassa è stato introdotto per indicare tutti quei materiali di origine organica (vegetale o animale) che non hanno subito alcun processo di fossilizzazione e sono utilizzati per la produzione di energia. Le biomasse rientrano fra le fonti rinnovabili in quanto la CO2 emessa per la produzione di energia non rappresenta un incremento dell’anidride carbonica presente nell’ambiente, ma è la medesima che le piante hanno prima assorbito per svilupparsi e che alla morte di esse tornerebbe nell’atmosfera attraverso i normali processi degradativi della sostanza organica. L’utilizzo delle biomasse quindi accelera il ritorno della CO2 in atmosfera rendendola nuovamente disponibile alle piante.
Cultura&Spettacoli “La Sonnambula” di Bellini Sugli animali e il loro habitat Foto in mostra venerdì in scena al Ponchielli per “De natura” Venerdì 5 Novembre 2010
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Il celebre melodramma torna sul palcoscenico cremonese dopo 9 anni
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di Federica Ermete
enerdì 5 novembre alle 20.30, la stagione lirica del Teatro Ponchielli prosegue mettendo in scena “La Sonnambula”, il melodramma in due atti di Vincenzo Bellini, su libretto di Felice Romani. L’opera, composta nel 1831, manca dal palcoscenico cremonese dal 2001. Caposaldo del repertorio melodrammatico classico, “La Sonnambula” delinea un momento di transizione nella parabola artistica del compositore catanese il quale, prima di approdare all’intensità drammatica di “Norma”, evidenziò una netta tendenza al canto puro. D’altra parte, essendo il soggetto de “La Sonnambula” quasi puerile, a farla da padrona è l’elemento lirico, che emerge nella sua accezione più vigorosa. Direttore dell’opera è Massimo Lambertini, già maestro preparatore e assistente dell’Orchestra Cherubini di Riccardo Muti. Dopo svariate esperienze europee, Lambertini ha avviato una solida carriera in Italia, dove si è già esibito al Regio di Parma, al Ravenna Festival, al Bologna Festival e in numerosi teatri di tradizione, sia nel repertorio sinfonico che in quello operistico. Per l’allestimento registico la scelta è ricaduta sulla personalità di Stefano Vizioli, che aveva già messo in scena l'opera belliniana al Teatro Sperimentale di Spoleto nel 1989, a Treviso e a Padova nel 1993 e a Varsavia nel 1996. Della romantica vicenda de “La Sonnambula” l’artista propone in quest’occasione, una
Una scena del melodramma
nuova lettura. Nel cast vocale figura una vincitrice del concorso Aslico: Marina Bucciarelli, che si è aggiudicata sia il ruolo di Amina che quello di Lisa ma, tenuto conto della giovane età e della necessità di un’ulteriore maturazione vocale, affronta quest’ultimo. I ruoli principali del melodramma sono impersonati da Jessica Pratt (Amina) e
da Enea Scala (Elvino). Oltre a Nadiya Petrenko nei panni di Teresa e all’autentica “rivelazione” Alexej Yakimov, che interpreta il Conte Rodolfo, si può applaudire un altro artista idoneo al concorso Aslico: il giovanissimo Mihail Dogotari nel ruolo di Alessio. “La Sonnambula” viene proposta in replica domenica 7 novembre alle 15.30
A Casalmaggiore l’esposizione di oggetti in vetro
“In vitro” in mostra al Diotti Fino al 7 novembre, presso il Museo Diotti di Casalmaggiore, è visitabile la mostra “In vitro - I maestri vetrai di Altare a Casalmaggiore”. Curata da Letizia Frigerio, con la collaborazione di Mario Buglia, Emanuela Colombi, Elisabetta Ghidini e Valter Rosa, l’esposizione testimonia il legame fra il capoluogo casalasco e la cittadina in provincia di Savona da cui sono partiti i maestri vetrai che hanno impiantato qui alcune fabbriche nel corso dei secoli. Di pregevole testimonianza storica, la mostra illustra le origini e le produzioni delle vetrerie locali attraverso oggetti in vetro artistici e di uso comune, ma anche documenti d’archivio e materiale iconografico. La prima traccia del legame con Altare risale al 1973, con la pubblicazione degli “Statuti et decreti della terra dell’Altare”, seguiti dagli “Statuti ed decreti della terra dell’Altare circa l’arte de’ Vedri”, per i tipi di Antonio Canacci, stampatore di Casalmaggiore. Orario: venerdì ore 9-12.30, sabato e domenica ore 15-19 (ingresso libero).
Nell’ultima “civetta” ho accennato alle posizioni sulla forza e la violenza di Simone Weil, una grande filosofa francese. Una donna fisicamente fragile, che chiedeva molto alla propria ferrea volontà ed al proprio corpo, e che pagò questo farsi fiamma, morendo a soli trentaquattro anni. Fece scelte di vita coraggiose e autentiche: volontaria – anche se non combattente, anzi rivendicando compiti di cura - nelle Brigate internazionali antifranchiste in Spagna nel 1936, ad un certo punto abbandonò l'insegnamento della filosofia, per andare a lavorare come fresatrice nelle Officine Renault. Nonostante la brevità della sua vita, Simone Weil ha scritto molto, e l'edizione integrale delle sue opere, pubblicata da Gallimard, è composta da sedici volumi. Oggi desidero parlarvi di due brevi testi sulla cultura dei Catari, scritti nel 1942: “L'agonia di una civiltà nelle immagini di un poema epico” (la Chanson de la Croisade contre les Albigeois o Cançon de la crosada) e “L'ispirazione occitanica”. Perché i Catari?
Weil, nel 1941, poco prima di fuggire, lei ebrea, da Parigi invasa dalle truppe di Hitler, aveva scritto un importante saggio su “L’Iliade, poema della forza”, in cui sosteneva che il culto della forza non fosse solo la radice oscura e la pratica dell´hitlerismo, ma serpeggiasse nel fondo ideale e ideologico delle politiche e delle società d´Occidente. Non mi dilungherò sull’eresia catara: basti dire, insediatasi nello splendido contesto della cultura occitanica e trobadorica, fu oggetto delle persecuzione cattolica, fino a giungere alla crociata, bandita da papa Innocenzo III, che vide atroci violenze. L’eresia fu schiacciata nel sangue: per tutte, la strage di Béziers, nel 1209, in cui si stima che fossero uccise circa 20.000 persone (le antiche cronache narrano che fosse chiesto all’abate di Citeaux, comandante delle forze papali, chi dovesse essere risparmiato, nella città assedia-
In occasione dell’Anno internazionale della Biodiversità 2010, il Sistema museale della città di Cremona, attraverso il Museo di Storia Naturale, ha allestito, presso il museo civico Ala Ponzone, la mostra fotografica dal titolo “De natura”, che ha come tema gli animali e i loro habitat. Allestita fino al 14 novembre, la mostra è costituita dagli scatti di Diego Ferri e Giulio Formenton, due guardie del Parco Adda Sud (nella foto), che raccontano angoli e squarci del parco situato fra il Lodigiano e il Cremonese. «Le nostre guardieb - ha spiegato il direttore del parco, Riccardo Groppali - grazie al loro servizio nelle aree più affascinanti del bacino dell’Adda meridionale hanno raccontato nel dettaglio, con l’occhio del cronista, il corso del fiume a Spino d’Adda e il piccolo porto di Formigara e l’area di Montodine dove l’Adda si ricongiunge a un altro parco naturale che è quello del Serio, in una sintesi degli angoli più belli della bassa Lombardia». I due fotoreporter hanno poi esplorato e raccontato il gioiello botanico della Cantacucca di Rivolta d’Adda con le sue querce figlie del fiume, nate e cresciute su ciottoli abbandonati dalle piene, insieme ai boschi di Casaletto Ceredano e alle piccole vallate scavate dal fiume (i “wadi” della pianura padana) a Credera e Rubbiano. La mostra è divisa in temi: habitat, nutrizione, cuccioli e animali notturni, che rendono più accattivante il percorso. Si snodano poi una serie di percorsi locali e, in questo caso, le immagini valorizzano gli aspetti naturalistici del nostro territorio. Alla costruzione delle sezioni locali hanno contribuito i due fotografi cremonesi Antonio Barisani e Giacomo Piccolo, che da anni mettono a disposizione delle attività scientifiche delle diverse Istituzioni, il loro prezioso patrimonio di documentazione del nostro territorio.
Skate video degli anni ’90 fino al 9 novembre al Crac
Fino al 9 novembre, al Crac - Centro ricerca arte contemporanea - è visitabile “Catch me when i fall – Parade” curata da Ettore Favini. “Catch me when i fall” era una rubrica dedicata alle cadute presente su XXX Skate, magazine italiano sullo skateboarding dal 1988 al 1994. Il progetto è uno dei primi lavori video di Invernomuto, un dialogo in diretta tra i due autori. “Catch me when i fall – Parade” seziona vecchi skate videos degli anni ’90 e li archivia. Le fonti sono: fram-
menti marginali di skate video storici, session complete di skaters cruciali per la nostra generazione, sino ad uno sguardo meno insider, attingendo ad un film che ha funzionato da sottotesto grottesco per un’intera scena: Trashin’ - Corsa al massacro. La dimensione sonora è un’evocazione melodiosa, con una selezione live di repertori di musica sperimentale contemporanea, intersecata a brevi loop costruiti con i suoni delle fonti originali e voci fuori campo disturbate.
A Soresina protagonista Oliviero Falconi
Domenica 7 novembre la Sala del Podestà di Soresina ospita “Frames”, la mostra di Oliviero Falconi. L’esposizione, curata dallo studioso Simone Fappanni e supervisionata da Roberto Dellanoce, è alquanto insolita: si contraddistingue, infatti, per installazioni, foto digitali, collage e libri d’arte. La rassegna riper-
corre l’ultimo lustro della produzione dell’artista bergamasco ed è strutturata in varie sezioni nelle quali i lavori sono suddivisi per tipologia e filone. Sono proposti esempi sia delle varie tecniche utilizzate che dei vari temi d'intervento, resta ferma la linea alla base di queste opere di ricerca: l’indagine del vivere moder-
L’imperio della forza
ta in cui c’erano anche donne, anziani, bambini, e che egli avesse risposto: “Uccideteli tutti! Dio riconoscerà i suoi!”), e il massacro di Marmande nel 1219, descritto così nella Chanson: “Corsero nella città [le armate dei Cattolici], agitando spade affilate, e fu allora che cominciarono il massacro e lo spaventoso macello […] Il sangue scorreva dappertutto per le strade, nei campi, sulla riva del fiume”. Simone Weil prende le mosse da qui, da questo terribile imperio della forza, per narrare l’agonia della civiltà della lingua d’oc, “uccisa dalle armi”. Trova, nella Chanson, una “mescolanza di passione ed imparzialità che crea il tono delle grandi opere”. "Se vinse l'intolleranza, fu solo perché le spade di quelli che avevano scelto l'intolleranza furono vittoriose... L'Europa non ha mai più ritrovato allo stesso livello la libertà spirituale perduta per effet-
to di questa guerra....Il paese d'oc, nel XII secolo, era lontano da ogni lotta di idee. Le idee non vi si scontravano, esse vi circolavano in un ambiente in certo qual modo continuo. E' questa l'atmosfera propizia all'intelligenza: le idee non sono fatte per lottare". La violenza tende all’annientamento della presenza umana: la forza è irreale, per quanto reali e devastanti siano i suoi effetti, perché produce un cumulo di menzogne. La forza “de-realizza”, “la violenza stritola quelli che tocca”, “uccidere è sempre uccidersi”: “la forza è ciò che rende chiunque le sia sottomesso una cosa”. La cosificazione dovuta alla forza può essere guarita solo dall’Amore, che fa guerra alla guerra. Volendo semplificare un pensiero lucido, complesso, tagliente, possiamo dire che, per Weil, “due forze regnano sull'universo: luce e pesantezza”. Ogni bassezza prodotta dall’es-
no nelle varie sfaccettature fino ad arrivare alla recente rappresentazione di nuove dimensioni parallele al vivere quotidiano. La mostra (a ingresso libero) ospita, infine, un multiplo nella tiratura di 30 esemplari, costituito da due foto di luci nella notte raccolte in una particolare cornice da scrivania in plastica bianca.
sere umano, è pesantezza. La luce è la “grazia”, moto ascendente e discendente, presente nell'induismo, nel buddhismo, nel taoismo, nella filosofia greca (Platone), nei Vangeli e nel primo cristianesimo: la legge dell’amore. La grazia era rimasta viva nel cristianesimo dei Catari e nei valori della civiltà occitana, prima che la Croisade li distruggesse. La “pesantezza” è di Roma, dominatrice di popoli, e della Chiesa, che si è fatta meccanismo di dominio. Una forza negativa che tornerà nei regimi totalitari del XX secolo, in particolare nel nazismo. Torneremo su questa pensatrice. Voglio chiudere con un suo folgorante pensiero, quasi un monito: “Ogni civiltà, come ogni uomo, ha a sua disposizione la totalità delle nozioni morali, e sceglie”. Agopoli* *Agopoli (pseudonimo) si occupa di economia e finanza, ma coltiva una grande passione: la filosofia.
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Cultura & Spettacoli
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“Cloud Painting”, la personale di De Tommaso
Dalla scorsa domenica è allestita, presso la Galleria “Immagini, Spazio Arte” di via Beltrami a Cremona, “Cloud Painting”, mostra personale di pittura di Achille De Tommaso. L’affermato imprenditore europeo ed apprezzato artista italiano, che espone fino al prossimo 13 novembre i suoi originali dipinti, è riuscito a conquistare la scena artistica italiana mediante un impiego strategico del colore ed una particolare flessuosità della materia. Al centro degli studi artistici di De Tommaso ci sono l’enigma della materia e il suo diveni-
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di Federica Ermete
ino a domenica 14 novembre l’Adafa ospita, presso la propria sede di Casa Sperlari in via Palestro 32, la mostra dello scultore Silvio Checchi. L’esposizione è una retrospettiva dedicata all'artista cremonese che è stato tra i protagonisti del fermento artistico che ha caratterizzato il clima di sperimentazione e dibattito culturale cittadino dagli anni ’30 agli anni ’60 del Novecento. Scopo della mostra è riscoprire e valorizzare le opere di Checchi che, attraverso il confronto con gli artisti cremonesi e non solo, è giunto alla maturazione di uno stile personale che assume nelle forme l’impronta della materia che plasma, esaltando la scarna sintesi della pietra o la fluida morbidezza della creta. Incline all’arte figurativa, Silvio Checchi coadiuvò il padre Giovanni, scultore ornatista. Silvio, seguì per un certo periodo le lezioni all’Accademia di Brera e, nella sua città natale, frequentò lo studio dello scultore Riccardo Monti. Dopo la morte del padre, mantenne lo studio di scultura dapprima col fratello Enrico, poi proseguì da solo, vivendo esclusivamente del lavoro d’artista. Si specializzò nello scolpire Madonne, che sono veramente delicate e soffuse di tanto misticismo e che figurano sulle facciate di molte case cremonesi. Senza avere all’attivo molte mostre, l'artista non rifiutò la propria presenza a quelle organizzate dalla “Famiglia artistica cremonese”. Di notevole importanza si ricorda la sua personale del 1931, allestita nella sala del “Gabinetto di Lettura di Cremona”. In quell’occasione, Bruno Rossi commentò positivamente le opere di Checchi: «...sobrio nelle linee, energico nella modellazione…opere da rilevarsi. una vigorosa testa di vecchio, un autoritratto e “Perla”, una testina di donna dalla fisionomia affinata, in cui vi è molta grazia e molta sensibilità. Tutto ciò nell’età giovanile…». Nel
re “arte”. La critica e storica dell’arte Sabrina Falzone ha avuto modo di dire: «Le sue opere pittoriche traducono in suggestioni cromatiche e in ancestrali itinerari materici l’antico dialogo tra scienza e arte, a lungo dibattuto a livello internazionale, che ora diviene fulcro tematico del percorso espositivo. Nell’ambito della ricerca artistica Achille De Tommaso predilige conciliare la natura con il progresso dell'uomo, dunque sviluppa una propria visione dell'evoluzione umana sulla base di una fiera fusione tra materia e colore. In questo scenario teorico e creativo,
In via Palestro la retrospettiva dedicata all’artista cremonese
Le sculture di Checchi in esposizione all’Adafa
La sede dell’Adafa
1933 Checchi forgiò il S. Giovanni Battista, posto sulla tomba del padre nel cimitero di Cremona. La maggior parte delle opere esposte sono di proprietà della stessa famiglia Checchi; altri lavori di
pregio sono invece custoditi presso la Fondazione Città di Cremona, Archivio Vescovile; non sono pochi, infine, i collezionisti cremonesi proprietari di sculture dell’artista.
la ratio è condotta ad un confronto diretto con la sfera emozionale dell'arte, un aspetto che il fruitore coglie pienamente osservando le opere dell'artista milanese». Nel medesimo periodo della mostra cremonese, due opere di De Tommaso sono esposte anche a Torino per la quarta rassegna collettiva “Sentimental Eros”. La mostra si può visitare fino al 13 novembre. Orario di apertura (ingresso libero): sabato ore 10.30-19.30; martedì-venerdì e domenica ore 16.30-19.30. Lunedì chiuso
Il libro della settimana «I passi di Andrea» Autore: Patrizia Gerbino
I passi di Andrea è una storia di autismo, è la storia di un bimbo che con l’aiuto costante e professionale della sua insegnante di sostegno riesce a raggiungere obiettivi di miglioramento nelle proprie modalità di comportamento e nella capacità di relazionarsi con gli altri. Una delle caratteristiche comuni ai diversi tipi di autismo, scrive la psicologa Isabella Ricci, è proprio la difficoltà nel campo della comunicazione e della relazione, una gamma di interessi limitata e comportamenti ripetitivi e stereotipati, con una spiccata indifferenza verso le interazioni con gli altri. Anche lo sviluppo del linguaggio e il quoziente intellettivo sono generalmente compromessi. Questi ragazzi, e quindi anche Andrea, vengono trattati farmacologicamente ma è fondamentale un approccio integrato, che affianchi il sostegno psicologico alla farmacoterapia. Patrizia Gerbino è riuscita con successo in questo intento portando Andrea a disegnare, a comunicare le proprie necessità, a scandire le diverse fasi della giornata associandole agli insegnanti.
In scena“Quando fai qualcosa in giro dimmelo”
Maurizio Lastrico sul palco del Bellini
Domenica 7 novembre alle 21, al Teatro Bellini di Casalbuttano, le risate sono assicurate con “Quando fai qualcosa in giro dimmelo”, spettacolo con Maurizio Lastrico. Il protagonista, una delle più interessanti new entry di Zelig, può esser definito la rivelazione comica dell’anno. Partecipando alla scorsa edizione in prima serata, condotta da Claudio Bisio e Vanessa Incontrada, con il titolo di “centesimo comico” della storia di Zelig in tv, ha subito catturato il pubblico raccontando la vita quotidiana in terzine dantesche scritte da lui, in collaborazione con Matteo Monforte, Paolo Serra e Carlo Turati. “Quando fai qualcosa in giro dimmelo” è uno spettacolo cocktail : 1/3 di sommo poeta, 1/3 di tempi che corrono, 1/3 di Maurizio Lastrico, e per il 10% la Genova delle periferie, il calcetto dei perdenti, le eterne secchioni e le lamentazioni dell’uomo della strada. Mischiando il tutto, quello che si ottiene è una rivisitazione in terzine dantesche del disagio del parcheggiare pallido e assorto, dell’insonnia e dello smettere di fumare. Maurizio Lastrico, attraverso l’arte dell’insulto del libero rimare e soprattutto della lamentazione senza secondi fini variazioni
Maurizio Lastrico
comiche sulla divina commedia, usa endecasillabi per descrivere, con ironia e umorismo, l’inferno moderno, con un’ impostazione teatrale capace di arrivare direttamente anche a un pubblico televisivo. Sulla scena il protagonista è accompagnato alla chitarra da Matteo Monforte, autore comico e componente del gruppo “Quellilì”, che ha scritto insieme a lui i testi dello spettacolo. Da segnalare il fatto che Maurizio Lastrico pos-
siede una formazione teatrale classica; si è infatti diplomato alla Scuola di Recitazione del Teatro Stabile di Genova ed ha lavorato in diversi allestimenti firmati da Massimo Mesciulam, Marco Sciaccaluga, Anna Laura Messeri, Antonio Zavatteri, Alberto Giusta e Carlo Sciaccaluga. Versatile e poliedrico, lastrico è stato in grado, ben presto, di affiancare all’attore di prosa la figura di comico e cabarettista.
& CREMA
Cultura Spettacoli
Fatf: al via l’ottava edizione dedicata alla speranza Ritorna con la propria articolata e interessante programmazione anche quest’anno il Franco Agostino Teatro Festival (il Fatf), giunto alla VIII edizione. Una edizione dedicata alla speranza come dice la presidente Gloria Angelotti: «Una speranza che si nutre di ideali e aspettazioni e, nonostante le difficoltà, non rinuncia mai al sogno, a un futuro migliore, al raggiungimento di traguardi sempre più alti. Proprio come il nostro festival». Seminari,
B
di Tiziano Guerini
runo Santori, direttore artistico dell’orchestra sinfonica di San Remo e membro del Comitato artistico di Area San Remo, è a Crema al teatro San Domenico per presiedere un Master class finalizzato alla scoperta e alla preparazione di giovani talenti musicali e vuole dare l’opportunità a tutti gli artisti di potersi proporre, farsi ascoltare e guidare. Stanno partecipando al Master class, con brani editi o inediti, gruppi o solisti senza preclusioni in ordine al genere musicale. Al termine delle audizioni il maestro Santori indicherà i 10 corsisti reputati idonei ad esibirsi, sabato 6 novembre alle ore 21 presso il teatro San Domenico, in un importante concerto aperto al pubblico. I dieci partecipanti selezionati avranno quindi un ulteriore spazio per poter lavorare con il maestro Santori, in modo approfondito, sul brano musicale che eseguiranno per l’occasione. Sempre al teatro San Domenico di Crema, domenica 7 novembre alle ore 18, si terrà il Concorso musica leggera giunto alla sua VI edizione. Riservato ai giovani dai 12 ai 35 anni, vuole da anni essere una importante occasione di confronto e di stimolo per giovani interpreti, cantautori, gruppi musicali alla ricerca di una loro affermazione artistica. Vincitori, alla fine, proclamati a insindacabile giudizio della giuria.
laboratori teatrali, per le scuole e i gruppi; la rassegna concorso (25 e 26 maggio), il concerto d’Europa (27 maggio) e la festa di piazza (28 maggio): questi gli appuntamenti più importanti. Naturalmente anche la programmazione di quest’anno avrà un respiro internazionale come nelle ultime edizioni: “les amis du Fatf France” saranno raggiunti ai primi giorni di dicembre da una delegazione italiana per inaugurare a Melun in diretta televisiva la marato-
na Telethon; il 5 maggio, poi, sempre a Melun la terza edizione del Fatf France. A metà aprile, invece, si terrà la seconda edizione del Fatf città di Novara. Intanto al teatro San Domenico di Crema va in scena il tradizionale evento che inaugura ogni nuova edizione: domenica 7 novembre alle 15 “Concerto in Si be-bolle” di Michele Cafaggi, uno spettacolo teatrale senza parole, un racconto che trae ispirazione dalle atmosfere magiche del circo e del varietà.
Al San Domenico un Master class presieduto da Bruno Sartori
A Crema audizione per giovani talenti
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Lunedì sera alle 21 in via Mazzini a Crema
Il tema della guerra al Caffè Filosofico Lunedì 8 novembre, alle ore 21, al Caffè Gallery di via Mazzini a Crema, nuovo appuntamento col Caffè Filosofico. Secondo un preciso progetto voluto dagli organizzatori, anche in questa occasione ci sarà la presentazione della tesi di laurea da parte di un giovane laureato cremasco. Un argomento interessante in sé, come la guerra, perché purtroppo sempre di attualità, avrà un approfondimento storico “classico” che propone un riferimento a due grandi interpreti della filosofia e della teologia cristiana come S. Agostino d’Ippona e S. Tommaso d’Aquino. “Il concetto di guerra giusta in S. Agostino e S. Tommaso”: questo infatti il titolo della tesi di laurea che l’autore Marco Pezzotti illustrerà a tutti quanti vorranno partecipare all’incontro. Per suggerire riflessioni e considerazioni che vorranno essere oggetto del successivo dibattito.
La scomoda verità di Gore per Amenic Amenic Cinema prosegue lunedì 8 novembre alle ore 21 la rassegna dal titolo “La camera verde” con la proiezione, in sala Alessandrini in via Matilde di Canossa 18 a Crema, del film “Una scomoda verità” di Davis Guggenheim (Usa 2006). La scomoda verità che Al Gore (premio Nobel per la pace nel 2007) si è impegnato a diffondere, è la condizione del pianeta e i rischi che corre a causa dei gas serra. Conscio di scontrarsi con lo scetticismo mondiale ma forte delle sue ricerche nel campo e di vent'anni di esperienza (già nel 1992 aveva pubblicato un libro sul tema), Gore espone una serie di dati scientifici inattaccabili e risposte alla domanda su come affrontare il riscaldamento globale. Il ritratto che Al Gore dipinge è sconfortante e per questo "scomodo"; scomodo per i governi, che fanno finta di non sentire, vedere, sapere e scomodo per le persone che pensano non ci siano limiti allo sviluppo. Oscar come miglior documentario.
Bruno Sartori
Sabato sera all’oratorio di S. Carlo torna ad esibirsi il cantautore Gio Bressanelli
Canzoni d’autore sul palco Sabato 6 novembre ore 21, presso la sala dell’oratorio S. Carlo in piazza Mons. Manziana a Crema, organizzato dagli amici dell’oratorio e in collaborazione con l’associazione Il canto del cucù, è in programma una serata con Gio Bressanelli fra le canzoni de Il pane del giorno prima, alcune del prossimo progetto discografico e con qualche citazione di Fabrizio De Andrè. Per una volta il cantautore cremasco sarà da solo sul palco con la sua chitarra, l’armonica, il bouzouki e le canzoni, senza nessun tipo di altra mediazione musicale. Gio Bressanelli (nella foto) torna al S. Carlo a distanza di un anno da un seguitissimo concerto in piazza, convinto di
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trovare la gente e l’ambiente giusto per una serata di musica e parole. Saranno eseguite le canzoni contenute nel cd “Il pane del giorno prima”, alternate a un paio di brani inediti che verranno eseguiti per la prima volta e a qualche pezzo del magnifico repertorio che ci ha lasciato in eredità Fabrizio De Andrè. • MOSTRA Prosegue nella sala Giovanni Paolo II della parrocchia della Cattedrale a Crema la mostra delle icone dei coniugi Maia e Ilia Sabev. Le loro opere compaiono presso importanti musei e pinacoteche sia private che pubbliche, in monasteri in Italia e in Europa. L’esposizione rimane aperta al pubblico fino a domenica 7 novembre.
La rassegna sui viaggi parte martedì dall’Asia Riprende, curata da Andreina Castellazzi e Silvia Zangrandi per l’undicesima edizione, “Il viaggio attraverso le immagini”, ciclo di videoproiezioni dedicato alla memoria di Elena Sangiovanni, grande amante dei viaggi. L’appuntamento per gli appassionati è per martedì 9 novembre ore 21 nella sala Alessandrini di via Matilde di Canossa 8 a Crema. Quest’anno si inizia dall’Asia, con un viaggio a cura di Carlo Noci dal titolo “L’altra Mongolia”. A cavallo con gli Tsatan, trek sugli Altai, alla ricerca dei cacciatori con le aquile, un viaggio alla scoperta della Mongolia meno conosciuta, quella che sta al di fuori degli itinerari classici. Noci ha percorso il Nord Ovest della Mongolia a bordo dei mitici pulmini Uaz sulle piste in terra battuta che, dalla capitale Ulaanbaatar, lo hanno portato gradualmente sempre più ad Ovest fino al confine con la Cina. Carlo Noci è un viaggiatore alla ricerca delle popolazioni che ancora mantengono le loro tradizioni, ma ama anche i viaggi naturalistici alla ricerca di paesaggi ricchi di colori e di contrasti, come i deserti e le saline. Gli appuntamenti di “Il viaggio attraverso le immagini” sono promossi dall’associazione culturale Angolo dell’Avventura in collaborazione con la biblioteca comunale di Crema
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Appuntamenti
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Arte & Cultura La critica non ha una posizione unanime, nei confronti di Brooke: pesa sul giudizio la indubbia cifra retorica delle poesie di guerra. Ma il poeta fu capace di forti accenti anticonformisti, come testimoniano questi versi:
[...Prosegue dal numero precedente] La scorsa settimana abbiamo iniziato a parlare del poeta inglese Rupert Brooke, noto, soprattutto, per le sue poesie di guerra. Ma noi preferiamo il poeta vicino ai georgiani, che scrive d’amore e di morte, e delle sue inquietudini: Scorre inquieto il mio sangue nelle vene Come l’acqua tumultuosa del fiume Che sempre al crepuscolo mi incute Un’angoscia che mai si può sopire
Un dovere lo chiama e allora:
Alle mie spalle lasciai quelli che amavo: Ombrose case sotto il sole addormentate; Dell’acqua che scorreva udii il sussurro; Vidi mani invitanti farmi segno, tra il verde e l’oro balenare, e passai oltre
Musica & Spettacoli
Venerdì 5 e domenica 7 novembre CREMONA LIRICA LA SONNAMBULA Alle ore 20.30 al Teatro A. Ponchielli, melodramma in due atti di Felice Romani. Musica di Vincenzo Bellini. La Sonnambula segna una sorta di momento di transizione nella parabola artistica
Rappresento il buonsenso, Invincibile, inviolabile, eterno; Amo la sicurezza, le regole i lampioni, Le strade lastricate, la polizia, le case di lusso; Credo nella sanità di mente, negli agi, nell’alcol, Nell’allegria, nella prosperità, nei cappelli a cilindro, Nei colletti inamidati e nella carne di manzo …
Leggiamo infine questo brano: una stupenda elegia d’amore: Lontano, in qualche città di frontiera, Sul limitare del deserto e delle nostre vite, Forse ti troverò ad aspettarmi, E ancora una volta andremo insieme, Mano per mano nella notte In quelle terre remote e sconosciute.
Rupert Brooke
Fino a sabato 31 dicembre 2011 CREMONA MOSTRA MAZZOLINO, RESTAURO APERTO L’iniziativa presso il Museo Civico Ala Ponzone in via Ugolani Dati 4 (con ingresso libero), è possibile assistere agli interventi in corso sull’opera, avvalendosi della guida esperta dei restauratori dell’Azienda Speciale CR Forma di Cremona, coordinati da Paolo Mariani, sotto la direzione degli esperti dell’Opificio delle Pietre Dure di Firenze. Da venerdì 11 giugno è infatti possibile seguire in diretta le fasi di restauro della pala Madonna in trono e i Santi Pietro e Andrea di Ludovico Mazzolino. Si può accedere a piccoli gruppi di 7- 8 persone con inizio alle ore 9,45 (1° gruppo) e alle ore 11,15 (2° gruppo). La visita è possibile sino ad esaurimento della disponibilità previa prenotazione al nunero telefonico 0372-407754 o 407269. Dopo il periodo estivo, a partire dal mese di settembre, le visite riprenderanno il secondo venerdì di ogni mese con le stesse modalità. Il punto di riferimento dei gruppi sarà all’ingresso del Museo Civico (bookshop) in via U. Dati 4. *** Fino a venerdì 5 novembre CREMONA MOSTRA SOLIDO AZZURRO SILENZIO Francesco Panceri mette a nudo
di Vincenzo Bellini, il “Verdi con l”animo di Mozart” (Beniamino dal Fabbro): prima di approdare agli accenti intensamente drammatici di Norma, più “giovane” di nove mesi, il compositore di Catania piega alle ragioni del Romanticismo il melodioso stile italiano del passato, evidenziando una netta tendenza al canto puro. In un melodramma caratterizzato da un soggetto che sfiora la puerilità, è dunque l'elemento lirico a dominare, e nella sua accezione più vigorosamente popolare. Per informazioni: 0372-022001. *** Venerdì 19 novembre CREMA PROSA MANCA SOLO LA DOMENICA Alle ore 21 al Teatro San Domenico, con Licia Maglietta e Vladimir Denissenkov. Borina, all’anagrafe Liboria Serrafalco sposata Liuzzo, trasforma tutto fino all’estremo, fino in fondo. Fantasticare una vita di sentimenti amorosi e luttuosi. Desiderare passioni, amori e soprattutto uno status, riconosciuto da tutti, da poter portare dipinto sulla faccia come una voglia di fra-
l'animo umano agendo sulla materia e sulle forme. Tutti i giorni dalle 11 alle 22 presso la Galleria Dellearti Project Room in via Bonomelli 8. Ingresso libero. Per informazioni: 030-9038463. *** Fino a sabato 25 dicembre CREMONA MOSTRA AUTUNNO 2010 - TEMPO DI VENDEMMIA La mostra è il primo dei quattro tempi in cui era scandita la vita della cascina (le quattro stagioni). In questa mostra sono presenti gli aspetti del lavoro contadino, dalla vendemmia alla produzione del vino, con particolare attenzione alle attività che si svolgevano in cascina. Appuntamento presso il Museo della civiltà contadina Cascina “Cambonino vecchio” dalle 9 alle 13 (chiuso il lunedì). Ingresso gratuito. Per informazioni: 0372-560025. *** Fino a mercoledì 8 dicembre CREMONA MOSTRA DAGLI SCAVI ALLA TELA Sabato 9 ottobre alle 17.30 si inaugurerà - nell’insolita sede del Museo archeologico in S. Lorenzo a Cremona - la mostra di pittura contemporanea a cura di Diana J. Afman, personale di Henk Helmantel. L’opera di Helmantel, artista olandese vincitore del “Premio miglior artista dell’anno 2008”, è costituita soprattutto da interni di chiese romaniche e nature morte con frutta e oggetti antichi. Orario: martedì-venerdì ore 9-13; sabato, domenica e festivi ore 14-18 Ingresso intero 5 €, ridotto 4 €. Per informazioni: 0372-407775. *** Fino a giovedì 23 dicembre
gola. E se la realtà le impedisce di continuare a vivere tutto questo, Borina non se ne preoccupa: pianifica. Per informazioni: 0373-85418. *** Giovedì 25 e sabato 27 novembre CREMONA LIRICA LA CENERENTOLA Alle ore 20,30 al Teatro A. Ponchielli il dramma giocoso in due atti di Jacopo Ferretti, musicato da Gioacchino Rossini. Nel cast tutto giovane, accanto ad artisti ormai in carriera figurano alcuni dei vincitori dell’edizione 2010 del concorso Aslico: nel ruolo del titolo (AngelinaCenerentola) si esibiscono Chiara Amarù, mezzosoprano siciliana che al concerto finale del concorso ha suscitato l'entusiasmo del pubblico presente e Carmen Topciu, di origine rumena. Anche il ruolo di Dandini è coperto da un vincitore del concorso, il venticinquenne rumeno Serban Gheorghe Vasile, baritono dalla voce potente e matura, mentre al moldavo Mihail Dogotari, 24 anni, è stato assegnato quello di Alidoro. Per informazioni: 0372-022001.
CREMONA MOSTRA I BASTIONI, IL PORTICO E LA FATTORIA La mostra, curata da Alberto Faliva sul tema dell’effimero in architettura, rievoca le atmosfere ludiche e fiabesche del Rinascimento, nell’area compresa tra Cremona, Mantova e Ferrara ed accompagna innanzi ad edifici provvisti di caratteri ibridi. Appuntamento a Palazzo RoncadelliManna. Orrario: martedì-mercoledìgiovedì ore 9-13 e 14.30-18.30, sabato ore 15-19. *** Fino a domenica 28 novembre CREMA RASSEGNA A TAVOLA CON LA TRADIZIONE CREMASCA Rassegna gastronomica per ritrovare gli antichi profumi e sapori della nostra tradizione. Per informazioni: Enoteca Nonsolovino 0373-31122. *** Fino a domenica 14 novembre CREMONA MOSTRA DE NATURA In occasione dell’anno internazionale della Biodiversità 2010, il sistema museale di Cremona propone una serie di iniziative di carattere espositivo. La seconda è in svolgimento fino al 14 novembre (nelle sale mostre temporanee del museo civico Ala Ponzone) e ha come tema gli animali ed i loro habitat. La mostra presenta le immagini più suggestive scattate dai fotografi che fanno parte della nazionale italiana che partecipa ai campionati mondiali di fotografia naturalistica. Orario: da martedì a sabato ore 9-18, domenica e festivi ore 10-18 (ingresso gratuito). Info: 0372-407768 - 23766.
L’Oroscopo della settimana
a cura di: www.oroscopo-2009.com
Alcune divergenze di opinioni saranno la causa principale delle tensioni che si verificheranno con alcuni colleghi. Cercate di essere diplomatici, ma anche incisivi se il caso lo dovesse richiedere. Le insicurezze che vi turbano non hanno fondamento, anzi, i sentimenti verso di voi sono solidi ma il fatto per cui vi appariranno confusi dovete ricercarlo nel vostro comportamento nei confronti del partner. Nei prossimi giorni sarete piacevolmente ricoperti di attenzioni da parte del partner, che non perderà occasione per dimostrare l’intensità del sentimento che prova verso di voi. Il cammino verso l’obiettivo che vi siete prefissati di raggiungere procede lentamente, ma con continuità. Alcuni nubi all’orizzonte che ne mettono in discussione la validità, non vi spaventano. Continuate così. State vivendo un rapporto di coppia consolidato: è arrivato quindi il momento di fugare i dubbi ed essere sinceri con se stessi per essere pronti a concretizzare quei progetti a lungo discussi col partner. La mole di lavoro sarà facilmente gestibile e necessiterà di uno sforzo assai più contenuto rispetto ai mesi precedenti, senza tuttavia evidenziare per questo motivo una flessione degli introiti. Il lavoro prosegue al meglio, ricco di soddisfazioni professionali ed economiche. Dal punto di vista finanziario intravedete la possibilità di rifarvi di alcune perdite subite a metà anno.
Per chi volesse scrivere a Maria: promedia@fastpiu.it Cara Maria, sono sposata e ho una figlia. L’ereditarietà si è fatta sentire, in famiglia, per fortuna in senso buono, e, come una delle mie nonne, mia figlia sta aspettando due gemelli. Lei e il marito sono chiaramente felici, ma anche un po’ spaventati. Lei mi chiede spesso notizie della sua bisnonna: come aveva fatto, se si fosse trovata bene, con due figli – maschi – arrivati insieme. Le racconto quel che mi ricordo, ma le dico anche che i tempi sono tanto cambiati, che oggi ci sono più mezzi, più possibilità, più aiuti (a cominciare dai pannolini usa e getta!). Ma sento in lei una lieve inquietudine. E anch’io mi faccio tante domande, sul modo migliore di educarli, per non far sorgere gelosie, rivalità, eccetera. Lei conosce famiglie con gemelli? Cosa ne pensa? (Nonna futura) Sì, ho conosciuto famiglie con figli gemelli, tra cui, una di carissimi amici. E, sicuramente in almeno due casi, c’è stata questa esperienza: dopo un primo figlio, la ricerca del secondo, ed ecco due gemelli! Diceva una di queste madri, un po’ sospirando: “Tutto doppio, tutto doppio!”. Poppate, pianti, malattie infantili … ma dop-
pia, anche, la gioia, doppio l’amore. Cara nonna futura, io adoro i gemelli. Mi affascina, soprattutto, l’idea di due vite che non sono mai state sole: ci pensa? L’embrione, il feto, il bambino, nella vita intrauterina, sono quasi in fusione con la madre, percepiscono il mondo esterno tramite il suo corpo, si nutrono con lei e di lei. Ma i gemelli non sono mai stati soli, fin dal loro concepimento! Hanno diviso, fin dal primissimo germoglio di vita, lo spazio, il tempo, insomma l’esistenza, con un altro essere. Mi pare una cosa bellissima. Una continua interazione, la crescita insieme, i movimenti insieme. Gli studi parlano di una comunicazione stretta, totale, che si sollecita reciprocamente, con domande e risposte che proseguiranno per tutta la vita. Certamente, una educazione oculata – ma, per esempio, pare che la funzione indispensabile del padre nella genitorialità venga ulteriormente valorizzata, nel caso di gemelli – sarà necessaria per favorire il processo di individuazione: in questo caso, ciascun bambino dovrà “riconoscersi” e uscire dalla fusionalità con la madre, come tutte e tutti noi, ma anche da quella con il gemello. Ci sono varie scuole di pensiero: vestitini uguali sì, oppure no; stessa scuola sì, oppure no. Io credo che, come in tutte le faccende umane, serviranno ascolto, comprensione, condivisione, e tanto, tanto amore. Stia tranquilla, e goda la prossima “nonnità”.
II mese di novembre risulterà particolarmente favorevole nell’offrirvi alcune occasioni di incontro con persone che sin da subito mostreranno di avere con voi un certo feeling. Approfondite. La vostra indole assai riflessiva in certi casi andrebbe controllata e tenuta a freno poiché come è brava a farvi sognare, certe volte tende ad allargarsi troppo confondendovi le idee. Un ritrovato equilibrio caratterizzerà l’ambito lavorativo, che sarà in grado di garantire per i prossimi mesi una certa continuità e con essa anche la necessaria stabilità economica. L’intensa complicità con il compagno vi regalerà momenti di grande passione e trasporto dai quali potranno scaturire anche dei progetti tutt’altro che effimeri da realizzare congiuntamente. Il lavoro procede facendosi sentire talvolta leggermente più pesante del solito, irritandovi e rendendovi poco disponibili al confronto con i colleghi. Cercate di contenere tale fastidio.
Taccuino
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NUMERI UTILI Cremona
COMUNE DI CREMONA www.comune.cremona.it Centralino: 0372-4071 Urp: 0372-407291 Viale Cambonino Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 30 Novembre 2010
Via Rosario Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 30 Novembre 2010
AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE www.provincia.cremona.it Centralino: 0372-4061 Urp: 0372-406233 PREFETTURA Centralino: 0372-4881
Corso Matteotti Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 12 Novembre 2010
Via Mocchino, via Milano, via Galletti Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 30 Novembre 2010
CARABINIERI Pronto intervento: 112 Centralino: 0372-5581 COMANDO FORESTALE DELLO STATO Centralino: 0372-410307 GUARDIA DI FINANZA Pronto intervento: 117 Centralino: 0372-21576 Nucleo di polizia tributaria: 0372-28968 POLIZIA MUNICIPALE Pronto intervento: 0372-454516 Centrale operativa: 0372-407427 POLIZIA STRADALE Comando provinciale Centralino: 0372-499511
Via Madonnina Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 30 Novembre 2010
• Via Bonomelli (tratto dal civ. 45 a V.Platina): cantiere per il rifacimento dei sottoservizi (acqua potabile, teleriscaldamento, energia elettrica, gas metano e fognature) e della sede stradale; (Fine lavori: 30 novembre). • Via Madonnina: ristrutturazione della rete di distribuzione energia elettrica; (Fine lavori: 30 novembre). • Viale Cambonino (fronte scuole): cantiere per la ristrutturazione della condotta fognaria; (Fine lavori: 19 novembre).
NUMERI UTILI Crema
METEO WEEK-END
QUESTURA Pronto intervento: 113 Centralino: 0372-4881 VIGILI DEL FUOCO Pronto intervento: 115 Centralino: 0372-4157511
Via Bonomelli Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 30 Novembre 2010
PROCURA Centralino: 0372-548233 OSPEDALE DI CREMONA www.ospedale.cremona.it Centralino: 0372-4051 Centro unificato di prenotazione: 800 638 638 Emergenza sanitaria: 118
• Via Rosario: cantiere per la realizzazione dell'allaccio alla rete di distribuzione del teleriscaldamento; (Fine lavori: 30 novembre). • Corso Matteotti (tratto V.S.Barbara-V.Zaccaria del Maino) cantiere per il rifacimento dei sottoservizi e della sede stradale; (Fine lavori: 12 novembre). • Via Mocchino, via Milano, via Galletti: cantiere per la ristrutturazione della rete di distribuzione energia elettrica; (Fine lavori: 30 novembre).
AZIENDA SANITARIA LOCALE DI CREMONA www.aslcremona.it Centralino: 0372-4971 Urp: 0372-497215
Previsioni meteo a cura di Dominique Citrigno per SPAZIOMETEO.com e Meteowebcam.it
Redazione di Crema Piazza Premoli, 7 - 26100 Crema Tel. 0373 83.041 Fax 0373 83.041
GIORNALE DI CREMONA
COMUNE DI CREMA www.comunecrema.it Centralino: 0373-8941 Urp: 0373-894241
E supplemento: IL PICCOLO GIORNALE DEL CREMASCO direttore responsabile: Sergio Cuti ilpiccolocremona@fastpiu.it direttore editoriale: Daniele Tamburini
AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE Urp Crema: 0373-899822
Società editrice: Promedia Società Cooperativa Via del Sale, 19 - Cremona Amministrazione e diffusione Via S. Bernardo 37/A - 26100 Cremona Tel. 0372 43.54.74 • Fax 0372 59.78.60
CARABINIERI Pronto intervento: 112 Centralino: 0373-893700
Direzione, redazione e prestampa Via S. Bernardo 37/A - 26100 Cremona Tel. 0372 45.49.31 - 45.13.14 Fax 0372 59.78.60
COMANDO FORESTALE DELLO STATO Centralino: 0373-82714
POLIZIA STRADALE Centralino: 0373-897311 POLIZIA DI STATO Centralino: 0373-897311 VIGILI DEL FUOCO Pronto intervento: 115 Centralino: 0373-256222 PROCURA DELLA REPUBBLICA Centralino: 0373-878116 OSPEDALE DI CREMA www.hcrema.it Centralino: 0373-2801 Centro unico di prenotazioni: 800 638 638 Emergenza sanitaria: 118 SERVIZI SOCIO-SANITARI DISTRETTO DI CREMA Centralino: 0373-899320
Stampa: SEL - Società Editrice Lombarda 26100 Cremona Autorizz. del Tribunale di Cremona n° 357 del 16/05/2000
Pubblicazione associata all’Uspi (Unione Stampa Periodica Italiana) Progetto Grafico: Gianluca Galli Numero chiuso in tipografia: Giovedì 4 Novembre alle ore 22
FARMACIE DI TURNO Dal 5 al 12 Novembre 2010
GUARDIA DI FINANZA Pronto intervento: 117 Centralino: 0373-256474 POLIZIA MUNICIPALE Pronto intervento: 0373-250867 Centralino: 0373-894212
Pubblicità Tel. 0372 43.54.74 Fax 0372 59.78.60 www.immaginapubblicita.it
Distretto di Crema
Distretto di Cremona CREMONA - FARMACIA 12 A.F.M. DI CREMONA S.P.A. VIA GIORDANO, 125 26100 Cremona Tel. 0372 29724
FORMIGARA CACCIAPUOTI FABIO VIA ROMA, 28 26020 Formigara Tel. 0374 78028
SORESINA LOMBARDINI GHEZZI VIA GENALA, 16 26015 Soresina Tel. 0374 342483
CREMA BRUTTOMESSO BRUNO VIA VERDI, 6 26013 Crema Tel. 0373-256286
PANDINO ASM - COMUNALE VIA GRADELLA, 2 26025 Pandino Tel. 0373-920984
Orari di apertura Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:30 - 19:30
Orari di apertura Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:30 - 19:30
Orari di apertura Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:30 - 19:30
ORARI DI APERTURA Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:00 - 19:00
ORARI DI APERTURA Mattino: 8:30 - 12:45 Sabato: 08:30- 12:30 Pomeriggio: 15:30 - 19:30
Giorno di chiusura settimanale LUNEDÌ
Giorno di chiusura settimanale SABATO
Giorno di chiusura settimanale SABATO
Giorno di chiusura settimanale: SABATO POMERIGGIO
CREMONA-FARMACIA 7 A.F.M. DI CREMONA S.P.A. VIA DANTE, 104 26100 Cremona Tel. 0372 460135
PIEVE SAN GIACOMO CAUZZI EMANUELE VIA MAZZINI, 2 26035 Pieve San Giacomo Tel. 0372 64323
OFFANENGO TONANI ALESSANDRO VIA DE GASPERI, 66 26010 Offanengo Tel. 0373-780108
CREDERA RUBBIANO INVERNIZZI GIUSEPPE VIA ROMA, 33/A 26010 Credera Rubbiano Tel. 0373-61184
Orari di apertura Mattino: 08:30 - 13:00 Pomeriggio: 15:00 - 19:30
Orari di apertura Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:00 - 19:00
ORARI DI APERTURA Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:30 - 19:30
ORARI DI APERTURA Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:30 - 19:30
Giorno di chiusura settimanale NO
Giorno di chiusura settimanale GIOVEDÌ POMERIGGIO
Giorno di chiusura settimanale: SABATO POMERIGGIO
Giorno di chiusura settimanale: LUNEDÌ
Giorno di chiusura settimanale: SABATO POMERIGGIO
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Televisione&Cinema
Venerdì 5 Novembre 2010
Programmi Televisivi da Sabato 6 a Venerdì 12 Novembre 2010
L’almanacco rivisto da Gene Il comico torna in video con una nuova versione della storica trasmissione
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opo le apparizioni alla Domenica sportiva, Gene Gnocchi consolida la sua presenza in Rai con un programma tutto nuovo, in onda da domenica 7 novembre alle 23.35: L’almanacco del Gene Gnocco. Si tratta di una rilettura dell’attualità attraverso la lente di un almanacco riveduto e corretto. Il programma, che porta la regia di Riccardo Recchia, prendendo spunto dalla storica trasmissione L’almanacco del giorno dopo – in onda su Raiuno tutti i giorni dal 1976 al 1992 - e propone una personalissima lettura dell’attualità all’insegna dell’ironia: tornano così spazi già rivisti come Domani avvenne, Il Santo del giorno o l’animale del
giorno, le ricette del giorno, il sole sorge. Insieme a questi, nuovi appuntamenti suggeriti dal nostro tempo: Lo sciopero della settimana, Purtroppo non e’ mai accaduto, Il paparazzo della settimana, I consigli della nonna, Il miracolo della settimana, La moda pericolosissima della settimana, La laurea honoris causa della settimana. Tra i personaggi ai quali Gene Gnocchi dedica le rubriche della prima puntata, ci sono Pupi Avati, Roberto Cavalli, Lapo Elkann, Maurizio Gasparri, Lele Mora, Francesco Rutelli, Ludwig Van Beethoven, Bruno Vespa, Zucchero, mentre per la presenza femminile ingiustificata della settimana sarà ospite Maddalena Corvaglia. L’almanacco, però, è anche luogo di incontri con altri ospiti più o meno noti. Non mancheranno, inoltre, collegamenti esterni per leggere in chiave ironica fatti e tendenze del nostro tempo. A inaugurarli sarà Brenda Lodigiani. In chiusura di ogni puntata, infine, L’agenda della settimana. Gli ingredienti per uno show divertente e originale ci sono tutti. Anche perché nel salotto buono del sport di Raiuno, Gene Gnocchi ha confermato di essere in grande forma. Ne vedremo delle belle. Raitre, domenica ore 23.35
L’appuntamento è su Raitre la domenica in seconda serata
Sopra Gene Gnocchi e a lato un’immagine della sigla dell’Almanacco del giorno dopo, rubrica andata in onda sulla Rai fino al 1993
SABATO 6
LA 7
DOMENICA 7
LUNEDI’ 8
MARTEDI’ 9
ITALIA 1
Ecco “Trasformat”, il nuovo game show
“Trasformat” è il nuovo game show di Italia 1 condotto da Enrico Papi, in onda da lunedi 8 novembre dalle 20.30 alle 21.10. Il game è una sfida a riconoscere personaggi famosi “trasformati” dal computer in modo da renderli irriconoscibili o quasi. La prima fase del gioco prevede tre concorrenti ai quali verranno mostrati, su un grande schermo, i volti elaborati di personaggi famosi dello spettacolo, della politica e dello sport. Si tratta di un invecchiamento operato utilizzando sofisticati computer: tutto verrà trasformato a partire dalla pelle, dal colore degli occhi, ai capelli. In alcuni casi il personaggio verrà ingrassato o dimagrito a seconda dei casi. I concorrenti dovranno cercare di indovinare quanti più personaggi possibili e accumulare punteggi.
MERCOLEDI’ 10
Al termine della prima fase di gioco il concorrente che avrà indovinato un numero minore di personaggi e quindi a punteggio più basso, sarà eliminato. I due concorrenti in gara invece affronteranno una nuova prova in cui i personaggi saranno resi ancora più irriconoscibili: questa ulteriore prova servirà ad eliminare uno dei due concorrenti e far accedere l’altro alla terza parte del gioco. A quel punto il game consente di assegnare il premio finale consistente in un automobile, vedrà in studio un grande cubo: su ognuno delle sei facciate verrà proiettato l’immagine di un personaggio reso ancor più irriconoscibile. Se il concorrente indovinerà tutti e sei i personaggi vincerà l’auto. Italia 1, da lunedì a venerdì ore 20.30
GIOVEDI’ 11
VENERDI’ 12
11.10 12.00 13.30 14.00 14.30 16.15 17.15 17.45 18.50 20.00 20.35 21.25 23.35 01.45 03.05
A COME ANIMALI LA PROVA DEL CUOCO.Varietà TG1 TELEGIORNALE EASY DRIVER. Attualità LINEA BLU. Attualità DREAM ROAD 2010. Doc A SUA IMMAGINE - TG 1 PASSAGGIO A NORD OVEST.Doc L'EREDITÀ. Quiz TELEGIORNALE/RAI SPORT SOLITI IGNOTI DON MATTEO 7. Fiction MEMORIE DAL BIANCO AL NERO MEZZOGIORNO DI FUOCO. Film L'ALTRA DONNA. Film
09.55 12.25 13.30 14.00 15.50 16.15 16.55 19.30 20.00 20.40 21.30 23.35 00.50 01.00 03.10
S. MESSA/RECITA ANGELUS LINEA VERDE. Attualità TG 1 TELEGIORNALE DOMENICA IN - L'ARENA. Var DOMENICA IN - AMORI. Var POLE POSITION. Sport AUTOMOBILISMO. Formula 1 BIAGIO ANTONACCI.Concerto TG1 - RAI TG SPORT SOLITI IGNOTI TERRA RIBELLE.Fiction SPECIALE TG1. Attualità TG1 Notte/che tempo fa APPLAUSI. Attualità GATEWAY. Film
10.00 11.00 12.00 13.30 14.10 14.40 16.10 17.00 18.50 20.00 20.40 21.10
VERDETTO FINALE TG1- OCCHIO ALLA SPESA.Att LA PROVA DEL CUOCO.Varietà TG 1 / TG1 Focus/Economia BONTÀ LORO. Fiction SE...A CASA DI PAOLA.Varietà LA VITA IN DIRETTA. Varietà TG1 Parlamento/Che tempo fa L'EREDITÀ. Quiz TG1 TELEGIORNALE SOLITI IGNOTI L'UOMO CHE CAVALCAVA NEL BUIO. Film 23.35 PORTA A PORTA. Attualità 01.10 TG1 NOTTE/ FOCUS
06.45 10.00 11.00 12.00 13.30 14.10 14.40 16.15 17.00 18.50 20.00 20.30 21.10 23.20 01.30
UNOMATTINA . Attualità VERDETTO FINALE TG1- OCCHIO ALLA SPESA.Att LA PROVA DEL CUOCO.Varietà TG 1 / TG1 Focus/Economia BONTÀ LORO. Fiction SE...A CASA DI PAOLA.Varietà LA VITA IN DIRETTA. Varietà TG1 Parlamento/Che tempo fa L'EREDITÀ. Quiz TG1 TELEGIORNALE SOLITI IGNOTI TERRA RIBELLE. Fiction PORTA A PORTA SOTTOVOCE
06.45 09.35 10.00 11.00 12.00 13.30 14.10 14.40 16.10 17.00 18.50 20.00 20.30 21.10 23.55
UNOMATTINA . Attualità LINEA VERDE METEO VERDE VERDETTO FINALE TG1- OCCHIO ALLA SPESA.Att LA PROVA DEL CUOCO.Varietà TG 1 / TG1 Focus/Economia BONTÀ LORO. Fiction SE...A CASA DI PAOLA.Varietà LA VITA IN DIRETTA. Varietà TG1 Parlamento/Che tempo fa L'EREDITÀ. Quiz TG1 TELEGIORNALE SOLITI IGNOTI TI LASCIO UNA CANZONE.Mus PORTA A PORTA
06.45 10.00 11.00 12.00 13.30 14.10 14.40 16.10 17.00 18.50 20.00 20.30 21.20 23.25 01.40
UNOMATTINA . Attualità VERDETTO FINALE TG1- OCCHIO ALLA SPESA.Att LA PROVA DEL CUOCO.Varietà TG 1 / TG1 Focus/Economia BONTÀ LORO. Fiction SE...A CASA DI PAOLA.Varietà LA VITA IN DIRETTA. Varietà TG1 Parlamento/Che tempo fa L'EREDITÀ. Quiz TG1 TELEGIORNALE SOLITI IGNOTI HO SPOSATO UNO SBIRRO2.Fic PORTA A PORTA SOTTOVOCE
06.45 10.00 11.00 12.00 13.30 14.10 14.40 16.15 17.00 18.50 20.00 20.30 21.10 00.05 01.05
UNOMATTINA . Attualità VERDETTO FINALE TG1- OCCHIO ALLA SPESA.Att LA PROVA DEL CUOCO.Varietà TG 1 / TG1 Focus/Economia BONTÀ LORO. Fiction SE...A CASA DI PAOLA.Varietà LA VITA IN DIRETTA. Varietà TG1 Parlamento/Che tempo fa L'EREDITÀ. Quiz TG1 TELEGIORNALE SOLITI IGNOTI I MIGLIORI ANNI. Varietà TV 7. Attualità L'APPUNTAMENTO
10.50 11.30 11.35 13.00 14.00 15.30 16.55 18.00 18.05 19.30 20.25 21.05 21.50 23.25 01.00
QUELLO CHE. Attualità APRIRAI. Attualità MEZZOGIORNO IN FAMIGLIA TG 2 GIORNO/DRIBLING.Sport TOP OF THE POPS. Mus LIFE UNEXPÉCTED. Telefilm AUTOMOBILISMO. Formula 1 TG2 L.I.S. EXTRA FACTOR. Talent Show SQUADRA SPECIALE COBRA 11 ESTRAZIONI DEL LOTTO/TG2 X FACTOR. Talent Show SABATO SPRINT. Sport TG2 Notizie/Dossier/Storie TG2 MIZAR. Attualità
10.20 11.30 13.00 13.45 15.40 17.05 18.00 18.05 19.30 20.30 21.00 21.45 22.35 01.00 02.35
A COME AVVENTURA. Att MEZZOGIORNI IN FAMIGLIA TG2 GIORNO/MOTORI/METEO QUELLI CHE..ASPETTANO. Var QUELLI CHE IL CALCIO E.. Var STADIO SPRINT. Sport TG2 L.I.S. 90 MINUTO/NUMERO 1.Sport SQUADRA SPECIALE COBRA 11 TG2 Notizie NCIS. Telefilm CASTLE. Telefilm LA DOMENICA SPORTIVA TG2 NOTIZIE NINE LIVES. Film
11.00 13.30 13.50 14.00 16.10 17.00 17.45 18.45 19.35 20.30 21.05 23.35 23.40 01.00 01.20
I FATTI VOSTRI. Varietà TG2 COSTUME E SOCIETÀ MEDICINA 33. Rubrica POMERIGGIO SUL 2.Attualità LA SIGNORA IN GIALLO.Tel NUMB3RS. Telefilm TG2 Flash L.I.S./Sport/Notizie EXTRA FACTOR. Talent Show SQUADRA SPECIALE COBRA 11 TG2 NOTIZIE SENZA TRACCIA. Telefilm TG2 NOTIZIE' TG2 DOSSIER TG PARLAMENTO SORGENTE DI VITA
11.00 13.00 13.30 13.50 14.00 16.10 17.00 17.45 18.45 19.30 20.25 20.30 21.05 00.15 00.30
I FATTI VOSTRI. Varietà TG2 GIORNO TG2 COSTUME E SOCIETÀ MEDICINA 33. Rubrica POMERIGGIO SUL 2.Attualità LA SIGNORA IN GIALLO.Tel NUMB3RS. Telefilm TG2 Flash L.I.S./Sport/Notizie EXTRA FACTOR. Talent Show SQUADRA SPECIALE COBRA 11 ESTRAZIONI DEL LOTTO TG2 NOTIZIE X FACTOR.Talent show TG2 NOTIZIE SQUADRA SPECIALE LIPSIA
09.45 10.00 11.00 13.30 13.50 14.00 16.10 17.00 17.45 18.45 19.30 20.30 21.05 23.30 00.30
CRASH - FILES. Attualità TG2PUNTO.IT I FATTI VOSTRI. Varietà TG2 COSTUME E SOCIETÀ MEDICINA 33. Rubrica POMERIGGIO SUL 2.Attualità LA SIGNORA IN GIALLO.Tel NUMB3RS. Telefilm TG2 Flash L.I.S./Sport/Notizie EXTRA FACTOR. Talent Show SQUADRA SPECIALE COBRA 11 TG2 NOTIZIE/SPORT SENZA TRACCIA. Telefilm 90° MINUTO CHAMPION.Sport TG2 NOTIZIE
10.00 11.00 13.00 13.30 13.50 14.00 16.10 17.00 17.45 18.45 19.30 20.25 20.30 21.05 23.35
TG2PUNTO.IT I FATTI VOSTRI. Varietà TG2 GIORNO TG2 COSTUME E SOCIETÀ MEDICINA 33. Rubrica POMERIGGIO SUL 2.Attualità LA SIGNORA IN GIALLO.Tel NUMB3RS. Telefilm TG2 Flash L.I.S./Sport/Notizie EXTRA FACTOR. Talent Show SQUADRA SPECIALE COBRA 11 ESTRAZIONI DEL LOTTO TG2 NOTIZIE SPAZIO SANTORO/ANNOZERO RAI 150 ANNI. Documenti
10.00 11.00 13.00 13.30 14.00 16.10 17.00 17.45 17.45 18.45 19.30 20.30 21.05 21.50 22.40
TG2PUNTO.IT I FATTI VOSTRI. Varietà TG2 GIORNO TG2 COSTUME E SOCIETÀ POMERIGGIO SUL 2.Attualità LA SIGNORA IN GIALLO.Tel NUMB3RS. Telefilm TG2 Flash L.I.S. TG2 Sport/Notizie EXTRA FACTOR. Talent Show SQUADRA SPECIALE COBRA 11 TG2 NOTIZIE NCIS LOS ANGELES. Telefilm CRIMINAL MINDS. Telefilm PERSONE SCONOSCIUTE.Tf
11.00 12.00 12.30 12.55 14.00 14.50 16.00 16.35 18.10 19.00 20.00 21.30 23.40 02.00 03.30
TGR BELLITALIA. Attualità TG3 Sport - Meteo / TGR TRG IL SETTIMANALE. Att. TGR AMBIENTE ITALIA. Att. TGR REGIONE meteo -tg3 TV TALK. Attualità RAI EDUCATIONAL-Art news TG3 FLASH L.I.S./RAI SPORT SPECIALE 90° MINUTO TG3 - TG REG - TG3 METEO BLOB/CHE TEMPO FA? Var E SE DOMANI. Attualità LA VALIGIA SUL LETTO. Prosa VACANZE COL GANGSTER. F ALBERGO LUNA - CAMERA. Film
11.00 12.00 12.25 12.55 13.25 14.00 14.30 15.05 18.00 19.00 20.00 20.10 21.30 23.35
TGR ESTOVEST. Att TG3 sport/TG3 persone/meteo TELECAMERE SALUTE. Att RACCONTI DI VITA. Attualità PASSEPARTOUT. Attualita' TG REGIONE - METEO - TG3 IN 1/2 H ALLE FALDE DEL KILIMANGIARO PER UN PUGNO DI LIBRI. Var TG REGIONE - TG3 - METEO BLOB. Varieta' CHE TEMPO CHE FA.Varieta' ELISIR. Attualita' L'ALMANACCO DEL GENE GNOCCO.Varietà
11.00 12.00 12.45 13.10 14.00 14.50 15.05 15.50 16.00 17.40 19.00 20.00 20.35 21.05 23.15
APPRESCINDERE. Attualità TG3 sport - TG3 fuori TG LE STORIE. Attualità JULIA. Soap TG REGIONE - METEO -TG 3 TG LEONARDO. Attualità LA STRADA PER AVONLEA.T TG3 GT RAGAZZI. Varieta' COSE DELL'ALTRO GEO.Doc GEO & GEO. Documenti TG3 - TG REGIONE - METEO BLOB/SECONDA CHANCE UN POSTO AL SOLE. Soap VIENI VIA CON ME.Varieta' CORREVA L'ANNO.Doc
11.00 12.00 12.45 13.10 14.00 14.50 15.05 15.50 16.00 17.40 19.00 20.00 20.35 21.10 23.15
APPRESCINDERE. Attualità TG3 sport - TG3 fuori TG LE STORIE. Attualità JULIA. Soap TG REGIONE - METEO -TG 3 TG LEONARDO. Attualità LA STRADA PER AVONLEA.T TG3 GT RAGAZZI. Varieta' COSE DELL'ALTRO GEO.Doc GEO & GEO. Documenti TG3 - TG REGIONE - METEO BLOB/SECONDA CHANCE UN POSTO AL SOLE. Soap BALLARÒ. Attualità SPEC. 90° MINUTO
11.00 12.00 12.45 13.10 14.00 14.50 15.05 15.50 16.00 17.40 19.00 20.00 20.35 21.05 23.15
APPRESCINDERE. Attualità TG3 sport - TG3 fuori TG LE STORIE. Documenti JULIA. Soap TG REGIONE - METEO -TG 3 TG LEONARDO. Attualità LA STRADA PER AVONLEA TG3 GT RAGAZZI. Varieta' COSE DELL'ALTRO GEO.Doc GEO & GEO. Documenti TG3 - TG REGIONE - METEO BLOB/SECONDA CHANCE UN POSTO AL SOLE. Soap CHI L'HA VISTO? Attualità PARLA CON ME. Varieta'
11.00 12.00 12.45 13.10 14.00 14.50 15.05 15.50 16.00 17.40 19.00 20.00 20.35 21.10 23.10
APPRESCINDERE. Attualità TG3 sport - TG3 fuori TG LE STORIE. Att / JULIA. Soap JULIA. Soap TG REGIONE - METEO -TG 3 TG LEONARDO. Attualità LA STRADA PER AVONLEA TG3 GT RAGAZZI. Varieta' COSE DELL'ALTRO GEO.Doc GEO & GEO. Documenti TG3 - TG REGIONE - METEO BLOB/SECONDA CHANCE UN POSTO AL SOLE. Soap 88 MINUTI. Film PARLA CON ME. Varieta'
11.00 12.00 12.45 13.10 14.00 14.50 15.05 16.10 16.20 17.40 19.00 20.00 20.35 21.05 23.15
APPRESCINDERE. Attualità TG3 sport - TG3 fuori TG LE STORIE. Documenti JULIA. Soap TG REGIONE - METEO -TG 3 TG LEONARDO. Attualità LA STRADA PER AVONLEA.Tf TG3 GT RAGAZZI. Varieta' COSE DELL'ALTRO GEO.Doc GEO & GEO. Documenti TG3 - TG REGIONE - METEO BLOB/SECONDA CHANCE UN POSTO AL SOLE. Soap ARTICOLOTRE. Attualità PARLA CON ME. Varieta'
07.00 07.30 10.00 10.50 11.30 12.30 13.30 13.55 15.55 17.05 19.00 20.00 20.30 21.30 23.25
OMNIBUS. Attualità TG LA7 BOOKSTORE. Attualità CHIAMATA D'EMERGENZA.TF CUOCHI E FIAMME LIFE. Attualità TG LA7 - SPORT 7 IL BATTAGLIONE PERDUTO. F I MAGNIFICI SETTE. Tel NIENTE IN COMUNE. Film CHEF PER UN GIORNO TG LA7 IN ONDA. Attualità L'ISPETTORE BARNABY. Tel TG LA7/ VICTOR VICTORIA
07.30 10.00 10.40 11.30 12.30 13.30 13.55 17.10
TG LA7 M.O.D.A. Attualita' INNOVATION. Attualità CUOCHI E FIAMME LIFE. Attualità TG LA7 LA LUNGA LINEA GRIGIA.F DIANE,UNO SBIRRO IN FAMIGLIA. Telefilm CHEF PER UN GIORNO TG LA7 IN ONDA. Attualità NIENTE DI PERSONALE. Att TG LA7 L'UDIENZA. Film
07.30 09.55 10.50 11.20 12.30 13.30 13.55 16.00 18.00 19.00 20.00 20.30 21.10 23.40 23.50
TG LA 7 AH IPIROSO. Attualita' OTTO E MEZZO. Attualità DR. OZ SHOW. Varieta' LIFE. Attualità TG LA7 ACCADDE AL PENITENZIARIO.F ATLANTIDE. Documentario ADVENTURE INC. Telefilm THE DISTRICT. Telefilm TG LA 7 OTTO E MEZZO. Attualità INPICCALO PIU' IN ALTO. Film TG LA 7 EFFETTO DOMINO. Attualità
07.30 09.55 10.55 11.20 12.30 13.30 13.55 16.00 18.00 19.00 20.00 20.30 21.10 23.00 23.45
TG LA 7 (AH)IPIROSO. Attualita' OTTO E MEZZO. Attualità DR. OZ SHOW. Varieta' LIFE. Attualità TG LA7 IL VISONE SULLA PELLE. F ATLANTIDE. Documentario ADVENTURE INC. Telefilm THE DISTRICT. Telefilm TG LA 7 OTTO E MEZZO. Attualità CROSSING JORDAN. Telefilm LEVERAGE. Telefilm TG LA7/VICTOR VICTORIA
07.30 09.55 10.55 11.20 12.30 13.30 13.55 16.00 18.00 19.00 20.00 20.30 21.10 23.45 23.55
TG LA 7 AH IPIROSO. Attualita' OTTO E MEZZO. Attualità DR. OZ SHOW. Varieta' LIFE. Attualità TG LA7 IL PROSSIMO UOMO.Film ATLANTIDE. Documentario ADVENTURE INC. Telefilm THE DISTRICT. Telefilm TG LA 7 OTTO E MEZZO. Attualità L'INFEDELE. Attualità TG LA7 VICTOR VICTORIA. Varieta'
07.30 09.55 10.55 11.20 12.30 13.30 13.55 16.00 18.00 19.00 20.00 20.30 21.10 23.45 23.40
TG LA 7 (AH)IPIROSO. Attualita' OTTO E MEZZO. Attualità DR. OZ SHOW. Varieta' LIFE. Attualità TG LA7 I 3 DELLA CROCE DEL SUD. F ATLANTIDE. Documentario ADVENTURE INC. Telefilm THE DISTRICT. Telefilm TG LA 7 OTTO E MEZZO. Attualità IMPERO. Documenti TG LA7 VICTOR VICTORIA. Varieta'
07.30 09.55 10.55 11.20 12.30 13.30 13.55 16.00 18.00 19.00 20.00 20.30 21.10 00.15 00.45
TG LA 7 (AH)IPIROSO. Attualita' OTTO E MEZZO. Attualità DR. OZ SHOW. Varieta' LIFE. Attualità TG LA7 A PROVA DI ERRORE.F ATLANTIDE. Documentario ADVENTURE INC. Telefilm THE DISTRICT. Telefilm TG LA 7 OTTO E MEZZO. Attualità LE INVASIONI BARBARICHE TG LA7 LA 25a ORA. Attualità
19.00 20.00 20.30 21.30 00.15 00.30
Harry Potter e i doni della morte
CINEMA programmazione settimanale CREMONA Spaziocinema Cremonapo (0372 803674) www.spaziocinema.info • Paranormal Activity 2 • Step Up • Benvenuti al sud • Cattivissimo me 3D • Wall Street • Maschi contro femmine • Fair Game - Caccia alla spia • Il Regno Di Ga'Hoole • Winx Club • Salt
Cine Chaplin (0372-453005) • Animal Kingdom Filo (0372 411252) • Uomini di Dio • Mar: Marpiccolo Tognazzi (0372 458892) • Una Vita Tranquilla • Maschi Contro Femmine
CREMA Porta Nova (0373 218411) www.multisalaportanova.it • Il Regno Di Ga'Hoole • Due cuori e una provetta • Cattivissimo Me 3D • Benvenuti al Sud • Salt • Maschi contro Femmine • Last Night • Winx Club Rassegna Over 60 Mercoledì • Last night
PIEVE FISSIRAGA Cinelandia (0371 237012) www.cinelandia.it • Potiche: La Bella Statuina • La Scomparsa Di Alice Creed • Bhutto • A Cena Con Un Cretino • Due Cuori E Una Provetta • Last Night • L'Immortale • Una Vita Tranquilla
“Harry Potter e i doni della morte: parte I” è il settimo e penultimo film della saga. Arriverà in Italia il 19 novembre. LA TRAMA Dopo l’omicidio di Silente da parte di Piton, Harry, Hermione e Ron decidono di abbandonare Hogwarts per cercare i restanti horcrux, oggetti in cui il Signore Oscuro ha imprigionato una parte della sua anima e distruggerli, così da uccidere Voldemort una volta tornato mortale. Il film comincia con Rufus Scrimgeour, il Ministro della Magia, che rilascia un’intervista ai telegiornali. Successivamente la scena passa a Hermione Granger, che lancia l’Incantesimo Oblivion sui suoi genitori e, magicamente, scompare il suo profilo da alcune foto appese alla parete. In seguito si succedono con molta fedeltà quasi tutte le scene descritte nel libro, con alcune differenze e lievi accorciamenti o aggiunte di scene non presenti nel romanzo.
Cineforum Mar: Animal Kingdom Gio: Ricky
Regia: David Yates • Genere: fantasy
CINEMA - Ambientato a Philadelphia, il film è prodotto da M. Night Shyamalan
Orrore sugli schermi incontrando il Diavolo
Regia: Drew e John Dowdle Durata: 80 minuti. Produzione: Media Rights Capital Night Chronicles - Usa 2010. Cast: Geoffrey Arend, Chris Messina, Jacob Vargas, Caroline Dhavernas, Bojana Novakovic, Logan Marshall-Green, Matt Craven, Bokeem Woodbine, Joshua Peace Genere: horror
“Devil” è il titolo del primo film della trilogia di “The night chronicles”, realizzato da un soggetto e con la produzione di M. Night Shyamalan. LA TRAMA Nella città di Philadelphia, cinque sconosciuti iniziano la loro giornata con la più banale delle routine. Entrano in una torre di uffici e salgono su un ascensore. Mentre si trovano nell’edificio, sono costretti a condividere uno spazio ristretto con degli sconosciuti. Nessuno fa caso alle altre persone. Dovranno solamente stare insieme per qualche istante. Ma quello che sembra essere un evento casuale, non è una coincidenza quando l’ascensore si blocca. E’ giunta la chiamata del destino. Oggi verranno svelati i segreti di questi sconosciuti che dovranno affrontare una resa dei conti per le loro trasgressioni. Lentamente, metodicamente, la loro situazione si trasforma da un mero fastidio di impotenza in puro terrore. A ciascuno di loro cominciano ad accadere cose terribili, e i sospetti si spostano alternativamente su uno dei cinque, tra i quali si nasconde il responsabile di questi eventi... fino a quando non scopriranno l’indicibile verità: uno di loro è il Diavolo. Mentre le per-
SABATO 6
CANALE 5
ITALIA 1
RETE 4
DOMENICA 7
di Giovanni Biondi
sone all’esterno tentano invano di liberarli, i passeggeri rimanenti si rendono conto che l’unico modo per sopravvivere è quello di affrontare le malvagità che li ha seguiti fino
LUNEDI’ 8
MARTEDI’ 9
a questo giorno. Sospettando l’uno dell’altro, ognuno di essi cercherà di uscire indenne da quel luogo ristretto che è diventato una trappola mortale.
MERCOLEDI’ 10
La trasmissione, denominata «La Rassegna Stampa di Giovanni Biondi», va in onda ogni settimana sulle emittenti Tele Sol Regina Po, Lodi Crema Tv e Lombardia Tv. Nel corso della trasmissione vengono trattate svariate tematiche. Si tratta di una puntata speciale, che tratterà: • La situazione politica nazionale; • Gli scandali di Berlusconi; • La crisi di Pdl e Pd; • I sondaggi favorevoli al terzo polo. La trasmissione andrà in onda il venerdì alle ore 23.30, con replica sabato alle ore 13.20 e domenica alle ore 18.30.
GIOVEDI’ 11
VENERDI’ 12
07.55 TRAFFICO / METEO 5 08.00 TG5 MATTINA 09.45 VERISSIMO - TUTTI I COLORI DELLA CRONACA. Attualità 12.30 GRANDE FRATELLO. Reality 13.00 TG5 telegiornale - METEO 5 13.40 DOMENICA CINQUE. Attualità 18.50 CHI VUOL ESSERE MILIONARIO.Q 20.00 TG 5 telegiornale - METEO 5 20.40 STRISCIA LA DOMENICA.Var 21.30 DISTRETTO DI POLIZIA 10. Fic 23.40 TERRA. Attualità 01.00 TG 5 NOTTE / METEO 5 01.30 STRISCIA LA DOMENICA.Var 02.15 L'ANIMA GEMELLA.Film
10.00 11.00 13.00 13.40 14.05 14.10 14.45 16.15 16.55 18.00 18.50 20.00 20.30 21.10 00.00
LA CORSA DEI SANTI.Att FORUM. Attualità TG5 Telegiornale - METEO 5 BEAUTIFUL. Soap GRANDE FRATELLO PILLOLE CENTOVETRINE. Soap UOMINI E DONNE.Reality Show AMICI. Talent Show POMERIGGIO CINQUE. Att TG5 - 5 MINUTI METEO 5 CHI VUOL ESSERE MILIONARIO.Q TG 5 - METEO 5 STRISCIA LA NOTIZIA. Varietà GRANDE FRATELLO. Reality MAI DIRE GRANDE FRATELLO
08.40 11.00 13.00 13.40 14.05 14.10 14.45 16.15 16.55 18.00 18.50 20.00 20.30 21.10 23.00
MATTINO CINQUE. Attualità FORUM. Attualità TG5 Telegiornale - METEO 5 BEAUTIFUL. Soap GRANDE FRATELLO PILLOLE CENTOVETRINE. Soap UOMINI E DONNE.Reality Show AMICI. Talent Show POMERIGGIO CINQUE. Att TG5 - 5 MINUTI METEO 5 CHI VUOL ESSERE MILIONARIO.Q TG 5 - METEO 5 STRISCIA LA NOTIZIA. Varietà I CESARONI. Fiction MATRIX. Attualità
08.40 11.00 13.00 13.40 14.05 14.10 14.45 16.15 16.55 18.00 18.50 20.00 20.30 21.20 23.40
MATTINO CINQUE. Attualità FORUM. Attualità TG5 Telegiornale - METEO 5 BEAUTIFUL. Soap GRANDE FRATELLO PILLOLE CENTOVETRINE. Soap UOMINI E DONNE.Reality Show AMICI. Talent Show POMERIGGIO CINQUE. Att TG5 - 5 MINUTI METEO 5 CHI VUOL ESSERE MILIONARIO.Q TG 5 - METEO 5 STRISCIA LA NOTIZIA. Varietà UNA SETTIMANA DA DIO.Film MATRIX. Attualità
08.40 13.00 13.40 14.05 14.10 14.45 16.15 16.55 18.00 18.50 20.00 20.30 21.10
MATTINO 5/FORUM. Attualità TG5 Telegiornale - METEO 5 BEAUTIFUL. Soap GRANDE FRATELLO PILLOLE CENTOVETRINE. Soap UOMINI E DONNE.Reality Show AMICI. Talent Show POMERIGGIO CINQUE. Att TG5 - 5 MINUTI METEO 5 CHI VUOL ESSERE MILIONARIO.Q TG 5 - METEO 5 STRISCIA LA NOTIZIA. Varietà CHI HA INCASTRATO PETER PAN?. Varietà 23.30 CHIAMBRETTI NIGHT.Var
08.40 11.00 13.00 13.40 14.05 14.10 14.45 16.15 16.55 18.00 18.50 20.00 20.30 21.10 24.00
MATTINO CINQUE. Attualità FORUM. Attualità TG5 Telegiornale - METEO 5 BEAUTIFUL. Soap GRANDE FRATELLO PILLOLE CENTOVETRINE. Soap UOMINI E DONNE.Reality Show AMICI. Talent Show POMERIGGIO CINQUE. Att TG5 - 5 MINUTI METEO 5 CHI VUOL ESSERE MILIONARIO.Q TG 5 - METEO 5 STRISCIA LA NOTIZIA. Varietà IO CANTO. Talent Show CHIAMBRETTI NIGHT.Varietà
CARTONI COTTO E MANGIATO. Attualita' TV MODA. Attualita' SAMANTHA CHI? Telefilm STUDIO APERTO/SPORT/METEO MOTOCICLISMO.MotoGP Prove MOTOCICLISMO.125 cc Prove MOTOCICLISMO.Moto 2 Prove I GOONIES. Film STUDIO APERTO/METEO/CARTONI IL DOTTOR DOLITTLE. Film STRISCIA UNA ZEBRA ALLA RISCOSSA. Film 23.05 Z LA FORMICA. Film 00.50 STUDIO SPORT XXL
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PERCHÈ A ME?. Telefilm CARTONI MOTOCICLISMO. 125 cc STUDIO APERTO - METEO MOTOCICLISMO. Moto 2 GUIDA AL CAMPIONATO.Sport MOTOCICLISMO.MotoGP Prove GRAND PRIX. Sport CAPOGIRO JUNIOR. Attualità STUDIO APERTO - METEO TOM & JERRY. Cartoni DOTTOR DOLITTLE 2. Film COLORADO. Varietà LE IENE. Varietà THE ANNYVERSARY PARTY.F
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06.10 RASSEGNA STAMPA.Le prime pagine dei quotidiani naz. e loc. 07.00 IL METEO L'ALMANACCO DI OGGI L'OROSCOPO di Antonio Capitani 07.15 LASSIE. Telefilm 13.30 IL TELEGIORNALE 13.55 IL METEO 14.00 ZACK FILES.Telefilm 19.25 L'ALMANACCO 19.30 IL TELEGIORNALE 21.00 SILVER CITY. Film Regia di John Sayles con Chris Cooper, Tim Roth, Richard Dreyfuss 23.20 RASSEGNA STAMPA
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Appuntamento con la Storia
Venerdì 5 Novembre 2010
Salvemini: “il ministro della malavita”
Giolitti, l’età giolittiana e la crisi dello Stato liberale
Protagonista della politica italiana d’inizio Novecento: pragmatismo e trasformismo di Fabio Tumminello
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Italia post risorgimentale: le basi della modernità on l’espressione “età giolittiana”, si fa riferimento agli anni che vanno dalla fine del XIX secolo alla prima guerra mondiale. In questo periodo si verificarono importanti mutamenti politici, sociali ed economici che condizionarono la storia del nostro Paese. Un decisivo progresso economico diede il via alla rivoluzione industriale, la quale, a sua volta, diede impulso alla nascita di nuove classi sociali – proletariato e borghesia – e all’affermarsi dei primi movimenti politici e delle prime organizzazioni sociali di massa. In quegli anni l’Italia acquistò le caratteristiche di una Nazione moderna, giungendo al compimento dell’epopea risorgimentale e al completamento territoriale e spirituale dell’Unità (non a caso la Grande Guerra viene anche definita “Quarta guerra di Indipendenza”). Anzitutto, la classe dirigente italiana di fine secolo si trovò ad affrontare un doppio problema: far fronte al ritardo economico e allo stesso tempo avviare un processo di modernizzazione di uno Stato privo di tradizioni unitarie e soffocato da un apparato istituzionale solo parzialmente legittimato. Doveva “allenarsi e gareggiare contemporaneamente”, per dirla con lo storico Emilio Gentile (“Le origini dell’Italia contemporanea. L’età giolittiana”, p. VIII, Laterza, RomaBari 2003). Per poter meglio analizzare l’età giolittiana prendiamo in prestito dallo stesso Gentile la suddivisione cronologica di questo periodo in tre tappe, tenendo ben presente che questo si aprì e si chiuse con due pesanti crisi politiche e sociali: fu preceduto dai sanguinosi tumulti del 1898 e si concluse con la “settimana rossa”, la più tragica agitazione popolare sino ad allora accaduta nel Regno d’Italia. Questi tumulti popolari, dovuti all’estenuante crisi economica che investì il Paese dal 1888 al 1895, evidenziavano l’esistenza di un profondo solco tra la politica governativa e l’effettiva realtà del Paese; infatti, gli anni che vanno dalla caduta di Crispi al ritorno al governo di Giolitti, furono caratterizzati da una tremenda miopia politica della classe dirigente conservatrice convinta, nei vari dicasteri che si susseguirono, di poter risolvere in senso repressivo e reazionario l’incipiente crisi in cui verteva il nostro Paese. Focalizziamo ora l’attenzione sull’età giolittiana, nella sua parabola storica novecentesca: 1) Nuova politica liberale (19011903). Questa prima fase si aprì in seguito al regicidio di Umberto I (luglio 1900) e con la caduta del governo Saracco (7 febbraio 1901). Il Governo Zanardelli entrò in carica il 14 febbraio, con Giolitti Ministro degli Interni. Finita (per il momento!) l’epoca dei tentativi reazionari e autoritari, ora la questione dominante era la questione sociale ed economica. La monarchia aveva pagato col sangue il sodalizio con l’anima reazionaria del Paese, mentre la crisi dello Stato evidenziava la necessità di un allargamento della base socia-
le, di una ristrutturazione delle istituzioni e di un traghettamento delle nuove classi popolari nei canali della struttura liberale. Proprio quest’ultima fu la grande intuizione storico-politica di Giolitti (che al contrario non ebbe Sonnino): frenare l’avanzata dei partiti estremi erodendone il consenso tra le masse. Globalmente Giolitti, però, non riuscì nel suo intento, nonostante alcuni successi: come Ministro degli Interni, infatti, da un lato rimase strenuo garante dell’ordine pubblico, mentre dall’altro non tardò a dichiarare legittimo il diritto allo sciopero e la libertà di associazione. Nel breve periodo, dunque, sembrava che la politica giolittiana fosse riuscita a incanalare nel sistema liberale la mobilitazione sociale delle classi lavoratrici. In realtà non era così. Non bisogna infatti dimenticare che il Governo Zanardelli si reggeva anche grazie al voto di fiducia del Partito socialista. Così, quando la crisi economica mondiale investì l’Italia nel 1903, il ‘compromesso’ tra politica governativa e mobilitazione sociale venne meno, come del resto venne meno l’appoggio dei socialisti in Parlamento. I contrasti che si manifestarono convinsero Giolitti a dissociarsi da Zanardelli, il quale a sua volta rassegnò le dimissioni il 26 ottobre 1903. Vittorio Emanuele III, però, richiamò lo stesso Giolitti per formare il nuovo governo. Non era la prima volta che accadeva: il parlamentare piemontese, infatti, era già stato Presidente del Consiglio dal maggio 1892 al novembre 1893, allorquando fu costretto a presentare le proprie dimissioni in seguito al famoso scandalo della Banca Romana che lo vide coinvolto. Ora, invece, all’alba di un nuovo Dicastero, l’idea iniziale di Giolitti era quella di far confluire all’interno del nuovo Governo rappresentanti dell’Estrema sinistra radicale e socialista; nonostante l’apertura “ministerialista” di Turati, secco fu il niet dei rappresentanti radicali e socialisti. Giolitti fu così costretto a un drastico cambio di rotta scegliendo ministri ove fossero disponibili, indistintamente a destra, a sinistra e al centro; scelse uomini nuovi all’attività di governo conferendo un carattere conservatore al nuovo ministero. In altre parole, “si creò, così, quella maggioranza “giolittiana” che era politicamente indefinibile, senza tradizioni e vincoli comuni, ma era soltanto e unicamente la “maggioranza” […] un’organizzazione fondata sul fatto aritmetico del suo numero, ma che, salvo una breve eccezione, durò salda negli anni intorno all’onor. Giolitti “ (ibidem, p. 47). Era l’inizio della “dittatura parlamentare” giolittiana. 2) Stabilizzazione moderata (1904-1911). Terminata la “crisi di fine secolo”, iniziò una ripresa dell’economia italiana. Questo periodo fu molto importante per il nostro Paese, poiché segnò l’avvio del cammino verso l’industrializzazione. Veniamo ai fatti significativi del 1904: la vittoria dell’ala massimalista del PSI al VIII Congresso di Bologna, la (prudente) comparsa dei cattolici nella vita politica e le elezioni che segnarono l’inizio dell’intesa tra questi e i liberalconservatori, sono gli avve-
nimenti chiave di questa seconda tappa. Ma andiamo con ordine. La vittoria dell’ala massimalista del PSI portò a una manifesta ostilità del Partito nei confronti del governo, espressione dello Stato borghese e capitalista; così, Giolitti fu costretto a cercare una nuovo alleato per reggere un Dicastero privo di identità politica. Ecco dunque il ‘cauto’ ingresso nella vita politica di due parlamentari cattolici, Carlo Ottavio Cornaggia e Agostino Cameroni, ‘apripista’ di quello che sarà il successivo sodalizio suggellato dal “patto Gentiloni” nel 1913. All’interno del mondo cattolico, l’esigenza di rinnovamento politico e di organizzazione sociale, nonché la consapevolezza di non poter rimanere apatici rispetto ai cambiamenti in corso nella società italiana, era evidente; così, il sorgere e il diffondersi della “questione sociale” spinse molti cattolici a uscire gradualmente dall’astensionismo e dall’isolazionismo imposti loro dal reazionario e illiberale non expedit di Pio IX. ‘Rossi’ e ‘neri’ furono i veri protagonisti del panorama politico-sociale italiano di inizio secolo.
vita politica e parlamentare in ordine alle esigenze del Paese, ma soltanto il mezzo per una politica personalistica che coinvolgeva sì parte della classe dirigente ma lasciava in buona sostanza estraneo il Paese. E l’opposizione tutta, costituzionale e antisistema, non solo non era in grado di fronteggiare il blocco giolittiano in Parlamento, ma altresì non riusciva a fornire una vera alternativa di governo. Privo di quegli ideali risorgimentali che avevano animato le coscienze dei suoi predecessori, Giovanni Giolitti non fu un politico ‘vecchio stampo’: cresciuto nell’Amministrazione statale, potremmo più che altro definirlo un ‘burocrate’ della politica, abilissimo tessitori di interessi tra loro configgenti, il quale governò l’Italia non con il consenso dei più ma grazie a un’amorfa maggioranza parlamentare. Nel frattempo, al Congresso di Firenze del 1908 l’ala riformista riconquistò la testa del PSI, il mondo cattolico era sempre più in fermento ed era iniziata la campagna militare di Libia (conclusasi nel 1912). 3) Crisi del sistema giolittiano (1912-1914). Veniamo ora alla terza e ultima tappa.
Due quotidiani dell'epoca annunciano l'ingresso dell'Italia nel conflitto
Il primo problema che dovette affrontare Giolitti una volta salito al governo fu la questione delle ferrovie; ma nel pieno delle agitazione che il disegno di legge provocò, lo statista piemontese venne colto da una malattia nervosa e fu costretto a presentare le proprie dimissioni. Iniziò così un breve periodo di ‘transizione’, che vide alla guida dell’Esecutivo prima Alessandro Fortis (ex garibaldino repubblicano convertitosi alla monarchia) poi Sidney Sonnino con il suo famoso “Governo dei cento giorni”, che durò sino al maggio 1906 allorquando Vittorio Emauele III affidò – per la seconda volta – il compito di formare un nuovo governo allo stesso Giolitti. Il suo terzo ministero, chiamato “lungo ministero”, durò sino al dicembre 1909 anche se, eccezion fatta per un secondo Governo Sonnino e un Governo Luzzatti, possiamo dire che lo statista piemontese fu in realtà il vero protagonista della vita parlamentare italiana siano al 1914. La “dittatura” giolittiana suscitò vivaci proteste nell’opinione pubblica: questa “stabilizzazione moderata”, infatti, non fu mai garanzia per un corretto svolgimento della
Nel corso del primo decennio del secolo scorso si andò formando un nutrito blocco antigiolittiano che percorreva trasversalmente destra, sinistra e centro. Era un blocco che condannava, per dirla con Salvemini, “il Giolitti protettore e complice delle camorre meridionali, il Giolitti specialista in operazioni elettorali” (ibidem, p. 195). Le accuse a questo potere politicamente privo di identità, però, non potevano cancellare con un colpo di spugna un periodo di progresso economico e sociale al quale aveva contribuito in certa misura proprio Giolitti. Inoltre, le critiche del blocco antigiolittiano, più che rivolte alla persona fisica Giovanni Giolitti, venivano scagliate contro il sistema giolittiano, cioè contro il giolittismo come struttura di potere. Dopo il 1912, questo fronte andava sempre più ingrossando le fila e, mentre il sistema perdeva visibilmente consensi tra partiti, sindacati e stampa, il governo si reggeva grazie alla solida maggioranza parlamentare di cui lo stesso Primo ministro ne era abile burattinaio: “il successo che l’antigilittismo ottiene in tutti i settori
Giovanni Giolitti (Mondovì, 27 ottobre 1842 – Cavour, 17 luglio 1928) Più volte presidente del Consiglio dei ministri.
della vita sociale, economica, culturale, politica rivela uno dei limiti di fondo, forse il più importante, del sistema giolittiano, proprio per quel che riguarda l’obiettivo principale di Giolitti, cioè la politica del consenso e l’integrazione delle masse nello Stato liberale” (ibidem, p.219). In particolare, la politica giolittiana del consenso fallì irrimediabilmente verso i socialisti dopo la guerra di Libia, provocando una forte ripresa dell’ala massimalista del PSI e un forte inasprimento della lotta di classe. Il distacco di questi, per giunta, apparve evidente dopo le elezioni del 1913: dopo anni di trasformismo e maggioranze parlamentari prive di un chiaro colore politico, socialisti, democratici e liberali antigiolittiani, invocavano un ritorno al corretto funzionamento del sistema parlamentare, con una precisa distinzione fra governo e opposizione. Le condizioni che avevano permesso l’affermarsi e il perdurare del sistema giolittiano si stavano esaurendo. Dopo la guerra di Libia le acque cominciarono ad agitarsi, una nuova crisi economica nel 1913 gravò sulle classi popolari, mentre disoccupazione e migrazione alimentavano la fiamma della lotta di classe: “Giolitti aveva galleggiato, con vento favorevole, su un mare relativamente tranquillo. Egli era il rappresentante della borghesia speculatrice […] che riduceva la politica ad amministrazione e concepiva il divenire storico come graduale e inevitabile processo verso la prosperità economica e la pacificazione umanitaria” (ibidem, p. 225). Era giunto il momento di una nuova politica nazionale. La situazione in Italia dopo il 1912 era molto cambiata. Nuove forze politiche e sociali miranti a distruggere l’egemonia parlamentare di Giolitti si erano rafforzate, la guerra in Libia aveva galvanizzato il movimento nazionalista, mentre l’ala riformista del PSI era entrata in crisi a buon gioco di quella rivoluzionaria. Infine, le conseguenze stesse della guerra (aumento della pressione fiscale, costo della vita, disoccupazione), causarono un inasprimento senza precedenti della lotta di classe. Così, “la concessione del suffragio universale maschile, invece di conciliare le nuove masse elettorali con le istituzioni, contribuì alla crisi definitiva del giolittismo” (ibidem, 228). Gli elementi più significativi del quarto ministero Giolitti furono, da un lato la svolta a sinistra con il suffragio maschile e le posizioni interventiste dello Stato in materia economica, dall’altro l’emergere di una nuova linea politica conservatrice rappresentata da Salandra, liberale e profondamente liberista in economia.
Dopo la guerra di Libia il PSI passò definitivamente all’opposizione, mentre alle elezioni del 1913 venne definitivamente sottoscritto il “patto Gentiloni”, il quale, per dirla con De Rosa, “fu un patto sostanzialmente trasformista perché, sotto la paura del socialismo, dette al liberalismo moderato una forza che esso non aveva in realtà” (ibidem, p. 246). I risultati elettorali sancirono la vittoria della maggioranza moderata, mentre l’anno seguente toccò ai radicali uscire dal Governo Giolitti, offrendo a questi sia l’occasione per presentare le proprie dimissioni al re sia la possibilità di designare come candidato successore Salandra (rappresentante dei gruppi di quella Destra che per tanti anni aveva fatto capo all’onorevole Sonnino). In questo modo Giolitti avrebbe avuto tutto il tempo di organizzare una nuovo rientro sulla scena politica; ma l’alternativa di Salandra, come ha scritto Renzo De Felice, “rappresenta un momento fondamentale nella storia italiana e segna la fine dell’età giolittiana” (ibidem, p. 252). Il Governo Salandra entrò in carica il 21 marzo 1914 e la maggioranza che lo sosteneva, formata da giolittiani, cattolici e nazionalisti, fu subito messa alla prova dalla “settimana rossa”: manifestazioni e scontri di piazza evocarono il fantasma della violenza di fine secolo, anche se questa “rivoluzione senza programma” – come la definì Salvemini sulle pagine de l’Unità – segnò la fine del sistema giolittiano all’interno di una più generale inadeguatezza dello Stato liberale di fronte all’ascesa delle masse popolari, palesando di fatto la frattura tra “paese reale” e “paese legale”. All’alba della Prima guerra mondiale e dissoltosi il sistema giolittiano, bisognava dunque costruire una nuova Italia, poggiante su istituzioni solide, liberali e democratiche. Ma l’inizio della fine era alle porte: era alle porte: il primo conflitto mondiale, l'avvento del fascismo, il secondo conflitto mondiale e la guerra fredda avrebbero rappresentato per anni la pietra tombale su un Paese, il nostro Paese, che ancora oggi, 150 anni dopo il raggiungimento dell’Unità, non può certamente considerarsi una solida democrazia. L’ultima apparizione di Giolitti nella vita politica nazionale avvenne nel 1920: il ritorno al governo dello statista piemontese avvenne in una situazione politica e sociale completamente mutata dagli esiti del conflitto bellico, in cui non vi era più spazio per l’arte del compromesso e la pratica del trasformismo. Trasformismo che, allora come oggi, appare sempre più drammaticamente un’italica ‘patologia’!
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SPORT
Venerdì 5 Novembre 2010
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L’imperativo della Cremo: vincere
Il pari con la Salernitana non è stato sicuramente un exploit. Campani e la Spal penalizzati in classifica
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Calcio Prima Divisione - La vetta si allontana, i grigiorossi devono per forza tornare a correre
di Matteo Volpi
PROBABILE FORMAZIONE
roprio strano questo calcio. C’è chi è alla guida della squadra campione d’Europa e non riesce in due settimane a trovare il modo di fermare un giovanotto gallese che corre forte e gioca solo con un piede. C’è anche chi intravede una squadra di colpo rigenerata dopo un pareggio sotto l’acqua contro l’avversario ridotto in otto contro undici. Ma non finisce qui. C’è anche chi sostiene che la tessera del tifoso sia una trovata utile. Ma a chi? Partiamo da dati di fatto. La gara della Cremonese di domenica scorsa, che sanciva l’esordio di Leo Acori in panchina, di positivo ha avuto ben poco. D’accordo, c’era quel tempo infame, ma non si è riusciti a vincere in undici contro otto e si è pure fatta un’ulteriore figuraccia, facendo entrare i tifosi della Salernitana come ospiti d’onore nella tribuna laterale.
NIZZETTO
FAVALLI
CREMONESI
SAMBUGARO
GERVASONI
FIETTA
G. BIANCHI
MUSETTI
COLACONE
VITOFRANCESCO
STEFANI
4-4-2
Allenatore: LEO ACORI Ma per fortuna la gens meridionale (latino maccheronico...) ci insegna che l’ospite è sacro. Così, nonostante l’essersi ritrovati a pochi metri dalla curva
Lariani penultimi e senza soldi
Senza stipendi, al penultimo posto in classifica, rosa falcidiata dagli infortuni. Decisamente poco piacevole la situazione del Como, in silenzio stampa e senza sviluppi positivi relativi alle trattative per vendere il club o una parte di esso. I due ex di turno Villar e Cozzolino non vivono sicuramente una situazione facile. La coppia di mister Brevi-Garavaglia (anche se il vero allenatore è il primo, giocatore fino a pochi anni fa ed ora mister di fatto anche, se privo di apposito patentino) deve far fronte alle tante assenze, alcune delle quali dovute anche a infortuni ‘diplomatici’ visti i ritardi nei pagamenti. Questo soprattutto tra difesa e centrocampo. In avanti ci sarà Cozzolino, pericolo numero uno, a nostro avviso, accanto al quale dovrebbe giocare Fausto Rossini, possente centravanti eterna promessa di tante squadre di A e B. Ma attenzione anche al colored Maah ed a partita in corso anche allo scricciolo Villar. Sul fronte societario, nel frattempo, si tratta la cessione con una cordata piemontese ed alcuni potenziali acquirenti bresciani. M.V.
Una fase di gioco della sfida tra Cremonese e Salernitana
rivale, i tifosi della Salernitana (quelli che avevano dei biglietti un po’ così...) hanno tifato i loro uomini senza creare scompigli all’ordine pubblico. Se non ai timpani degli sfortunati che avevano pagato ben 25 euro pensando di assistere tranquillamente dalla tribuna laterale e invece si sono ritrovati in un improvvisato settore ospite, privo di ogni misura di sicurezza. Altro che tessera del tifoso..., basta avere buon senso (come i tifosi di Salernitana e Cremonese, che si sono capiti con un cenno d’intesa) e sufficiente capacità di dialogo (come gli agenti in borghese che hanno mediato la cosa) e il gioco è fatto. Non a Varese forse. Ma là, d’altronde, c’è uno stadio d’altri tempi. Veniamo alla Cremo. Acori ci poteva fare ben poco. Questa squadra non ne voleva sapere di vincere ed è riuscita a pareggiare anche contro un avversario ridotto in otto. Ora serve guardare alla gara di Como, una partita di fronte alla quale c’è solo un imperativo. Vincere.
Il nuovo tecnico lo sa bene, essendo un uomo di polso e carattere. I giocatori anche, ma questo gruppo (che riteniamo abia tutte le credenziali per fare meglio di così) ha forse bisogno di essere strigliato a dovere per andare in campo con le giuste motivazioni e non così come quello visto nelle ultime gare. Pochi fronzoli e tanta concretezza, anche perché la vetta è già ad otto punti, più distente di quanto sia l’ultimo posto. Occupato dal Como. Squadra che non può vantare nemmeno la metà dei privilegi dei grigiorossi. Sul Lario gli stipendi (molto meno lauti di quelli di via Persico) non arrivano da mesi. Forza ragazzi, non scherziamo e torniamo a ruggire. • PENALIZZAZIONI Sono giunti i provvedimenti per inadempienze di carattere amministrativo relative allo scorso campionato. La Salernitana è stata penalizzata, dalla Commissione Disciplinare Nazionale, di due punti, la Spal di uno.
CLASSIFICA Sorrento 22 Spal (-1) 19 Reggiana 19 Salernitana (-2) 18 Alessandria 18 Gubbio 16 Lumezzane 16 Pergocrema 15 Cremonese 14 Verona 13 Pavia 13 SudTirol 13 Bassano 12 Monza 12 Spezia* 11 Paganese 10 Como 9 Ravenna* 8
(foto www.uscremonese.it)
11ª Giornata Alessandria-Reggiana 0-1 Cremonese-Salernitana 1-1 Gubbio-Pergocrema 0-2 Lumezzane-Sorrento 1-2 Paganese-Monza 1-2 Pavia-Como 1-1 Spezia-Ravenna rinviata SudTirol-Spal 0-2 Verona-Bassano 1-1 Prossimo Turno Bassano-Gubbio Como-Cremonese Lumezzane-Paganese Monza-SudTirol Pergocrema-Alessandria Ravenna-Reggiana Salernitana-Verona Sorrento-Pavia Spal-Spezia
Pugilato - L’atleta dell’Abc impegnato a Vengono Superiore
Di Marzo sul ring regionale
Squadre
Quote
Squadre
Quote
MONTEPASCHI SIENA
1,60
BENETTON TREVISO
25
ARMANI MILANO
3,00
SCAVOLINI PESARO
75
LOTTOMATICA ROMA
12
BANCA TERCAS TE
300
CANADIAN SOLAR BO
15
ALTRO
18
DATA
ORA
SQUADRA 1
SQUADRA 2
6/11
18.00
BOLOGNA
6/11
20.45
INTER
7/11
12.30
FIORENTINA
Un solo pugile dell’Accademia Boxe Cremona è presente ai campionati regionali dilettanti che si stanno disputando in questi giorni a Vengono Superiore. Si tratta del peso mediomassimo Ciro Di Marzo (nella foto) che tenterà di sfruttare l’ultima occasione che l’età gli concede per conquistare il titolo regionale e magari fare anche un passo avanti verso l’italiano in programma a fine novembre a Catania. Di Marzo è già in finale e affronterà il bresciano Francesco Alberti (Pugilistica Monteclarense), un elemento piuttosto pericoloso e dotato di grande aggressività.
1
X
2
LECCE
1,90
3,10
4,50
BRESCIA
1,22
5,50
14
CHIEVO
1,80
3,40
4,50
7/11
15.00
BARI
MILAN
4,25
3,40
1,85
31/10
15.00
JUVENTUS
CESENA
1,25
5,00
13
7/11
15.00
LAZIO
ROMA
2,40
3,20
2,90
7/11
15.00
NAPOLI
PARMA
1,65
3,50
5,50
7/11
15.00
SAMPDORIA
CATANIA
1,75
3,30
5,00
7/11
15.00
UDINESE
CAGLIARI
1,85
3,25
4,50
7/11
20.45
PALERMO
GENOA
2,00
3,25
3,75
40
Sport
Venerdì 5 Novembre 2010
E’ una Vanoli Braga da battaglia
Domenica al PalaRadi arriva l’ostico Montegranaro: match equilibrato che si annuncia molto interessante
D
Basket serie A - Piace la determinazione della squadra che sfida con coraggio tutti gli avversari
di Giovanni Zagni
omenica la Vanoli Braga torna al PalaRadi, nel consueto orario delle 18.15, per incontrare la Fabi Shoes di Montegranaro. Dopo due trasferte consecutive, una negativa ed un po’ beffarda a Cantù e l’altra più “dolce” a Brindisi (grande battaglia e grandi su tutti Milic e Drozdov) finalmente gli appassionati cremonesi potranno tornare a godersi dal vivo una gara che garantisce spettacolo ed è anche incerta nel pronostico. I marchigiani, infatti, vantano 4 punti in classifica, accumulati vincendo la prima giornata con Sassari (88-76) e domenica scorsa con la Benetton in rimonta, per 79-72. Tra le due vittorie c’è stata la sconfitta a Siena 93-82, pur disputando una buona partita. Montegranaro è compagine dalla panchina lunga e con diversi atleti di ottimo livello come Sharrod Ford, centro fisicamente devastante, ammirato a Bologna e Ferrara o come Bobby Jones, ala di colore dal rendimento altalenante ma con punte di assoluto livello tecnico. In questo inizio stagione sta facendo molto bene la guardia Cavaliero e altro punto di forza è l’ala forte Ivanov, gran lottatore, mentre sul perimetro Maestranzi e Cinciarini sostengono i frombolieri, non disdegnando di mettersi in proprio. Il coach è Pillastrini, che salvò Varese la scorsa stagione con qualche affanno, ma che nelle Marche gode di molti estimatori. La Vanoli Braga è dunque chiamata a proporre la sua pallacanestro, generalmente diversa dalle altre partecipanti al campionato, che sa costruire difese molto attente, combattività su tutto il campo e perché no, anche giocate ad effetto in attacco. Non diciamo giocate spettacolari, anche se andrebbe definito meglio il significato di “spettacolo”, perché se è vero che una schiacciata esalta le tribune, è anche vero che un recupero difensivo con rapida soluzione in contropiede è altrettanto spettacolare. Ma non cacciamoci in un
Diemme Trade ancora imbattuta
3ª Giornata Biella-Milano 72-81 Brindisi-Cremona 64-71 Caserta-Pesaro dts 89-91 Montegranaro-Treviso 79-72 Roma-Cantù 66-78 Teramo-Sassari 77-79 Varese-Siena 87-86 Bologna-Avellino 73-66
CLASSIFICA Milano 6 Varese 4 Virtus Bologna 4 Siena 4 Montegranaro 4 Biella 4 Cantù 4 Pesaro 4 Prossimo Turno Sassari 4 Avellino-Roma Roma 2 Cantù-Teramo (6-11 h 20) Treviso 2 Cremona-Montegranaro Cremona 2 Milano-Brindisi Avellino 2 Pesaro-Bologna Brindisi 2 Sassari-Biella Caserta 0 Siena-Caserta (h 11.45) Teramo 0 Treviso-Varese (6-11 h 20.30) ginepraio ricco di insidie... Con Montegranaro bisogna provare a vincere con le armi che si hanno, magari tenendo gli ospiti sotto i 70 punti per segnarne 71. Questo basket da combattimento voluto da Mahoric e su cui l’allenatore lavora ogni giorno, pare abbia già dimostrato di essere efficace anche quando la squadra ha perso, con qualche demerito nei finali, ma dando sempre il massimo per fisicità e concentrazione. E questo vuole la gente, che gli atleti si buttino in ogni circostanza anche al cospetto di avversari tosti e tecnicamente di valore. Il marchio della Vanoli Braga per la stagione in corso ci pare già ben forgiato e pensiamo che diventerà l’abito di tutte le battaglie a venire, con grande soddisfazione di tutti, società, atleti e spettatori.
La Diemme Trade Cremona è già in fuga. Alla Spettacolo ha sconfitto il Cmb Rho con il punteggio finale di 80-57 (19-11, 31-25; 59-39), risultato che gli permette di guidare ancora la classifica del girone di serie C Dilettanti a quota 12 punti dopo 6 partite. Dopo due quarti equilibrati, i cecchini cremonesi hanno aggiustato la mira, piazzando un 7/16 dai 6,75 mortifero che ha guidato la Diemme al +20 del 26’ (59-39). I volenterosi ragazzi di coach Dante Gurioli ce l’hanno messa tutta, ma il divario tecnico è stato troppo evidente e la Diemme Trade ha potuto così festeggiare agevolmente la sesta vittoria consecutiva. Da segnalare l’ottima prova di Marco Galbarini (12 punti, 7 rimbalzi, 4 assist e 5 falli subiti per un 26 di valutazione) e il primo canestro in stagione per il giovane Andrea Maccagni. PROSSIMO TURNO La Diemme Trade gioca domenica alle 18 all’ItalCementi di Bergamo in casa della Clf Italia Bergamo, mentre domenica 14 novembre (ore 18) al PalaRadi è in programma il derby contro Piadena. Una schiacciata di Milic nel match di Cantù
(foto Manini)
Simone Raineri conquista la finale Canottaggio - Bella prova nei recuperi. E’ andata male a Gabriele Cagna e Daniele Signore
Soltanto Simone Raineri, dei tre canottieri cremonesi impegnati nei mondiali di Karapiro in Nuova Zelanda, è riuscito ad approdare in finale. Dopo un inizio assai deludente che li aveva visti quinti e ultimi nella prima apparizione sulle acque del lago di Karapiro, Simone Raineri e gli altri finanzieri (nella foto) si sono scatenati letteralmente vincendo la gara di recupero ed approdando così in finale. Lago praticamente piatto, sole (temperatura attorno ai 22 gradi) e vento leggermente contro: si completa così il miglioramento delle condizioni del campo di regata in vista delle finali. E’ l’ora della verità per Luca Agamennoni, Simone Venier, Matteo Stefanini e il capovoga Simone Raineri. Esce subito fuori la barca azzurra dopo la partenza e il primo riscontro cronometrico, ai 500 metri,
foto: www.canottaggio.org
la dà al comando: 1”07 sulla Nuova Zelanda, 1”87 sugli Stati Uniti. La musica non cambia, ma soprattutto sono sempre Raineri & C. a menare le danze, conquistando il massimo vantaggio nel terzo parziale: 3”61 sulla Nuova Zelanda! Stati Uniti e Gran Bretagna provano a inserirsi: affonda la barca a stelle e strisce, affondano anche i padroni di casa che subiscono il ritorno britannico. Provvidenziale per la qualificazione
ma non per spodestare Luca, i due Simone e Matteo che vanno a vincere e a riscattare così pienamente l’opaca batteria. Italia in finale. Ordine di arrivo: 1) Italia (Luca Agamennoni, Simone Venier, Matteo Stefanini, Simone Raineri) 6’01”54, 2) Gran Bretagna 3) Nuova Zelanda, 4) Stati Uniti, 5) Cina, 6) Ukraina. «Finalmente abbiamo ritrovato il giusto passo di gara, quello che non avevamo in batteria e quello per cui
abbiamo proficuamente lavorato in batteria – dichiara un soddisfatto Simone Raineri –. Partenza decisa, non abbiamo voluto strafare ma siamo andati sempre in progressione esprimendo, a mio avviso, la miglior prestazione del quattro di coppia in questa stagione. La finale? Sarà durissima, per noi sarà importante dimostrare tutto il nostro lavoro e finire il mondiale senza avere rimpianti». Niente da fare, invece, per il doppio di Gabriele Cagna e Federico Ustolin. Andavano in finale i primi tre, ma gli azzurri non sono riusciti ad andare oltre il quarto posto, preceduti da Australia, Svizzera e Argentina. Anche il campione di Pechino 2008 Daniele Signore, sul quattro adaptive e con un equipaggio rinnovato, ha dovuto accontentarsi della finale B. Cesare Castellani
Basket B Eccellenza - Con Carugate
Autoingros, punti che danno morale
Ha dovuto lottare più del previsto, soprattutto nel primo tempo, l’Assi Autoingros contro Carugate, ancora a zero in classifica dopo quattro turni di campionato. mentre con questo risultato la formazione cremonese è riuscita ad allontanarsi delle ultime posizioni di classifica. Buon inizio per le ragazze in maglia bianca nel primo tempo, ma Carugate è riescita a rintuzzare l’attacco e a chiudere la prima frazione in svantaggio d’un sol punto. Secondo quarto da ricordare come la sagra degli errori (delle due squadre) e degli orrori (degli arbitri che però continueranno sullo stesso binario sino alla fine). L’Autoingros, pur sbagliando moltissimo, è riescita in qualche modo a racimolare una decina di punti, mentre il primo canestro su azione di Carugate è arrivato dopo 9’37”. Senza storia il secondo tempo con la fomazione di casa ormai lanciatissima e Carugate abbastanza rinunciatario. Il prossimo impegno per l’Assi è a Valdarno contro una formazione che ha pure quattro punti in classifica e che ha perso a Usmate domenica scorsa con lo stesso punteggio acquisito dall’Autoingros contro Carugate: 61-43.
Piloti
Quote
BARRICHELLO
100
VETTEL
3,25
SCHUMACHER
100
WEBBER
3,75
HULKENBERG
150
125
ALONSO
4,00
PETROV
150
HAMILTON
6,00
HEIDFELD
200
BAUTISTA ALVARO
150
MASSA
15
KOBAYASHI
200
25
EXPARGARO ALEIX
200
BUTTON
20
LIUZZI
300
33
ALTRO
25
KUBICA
25
SUTIL
300
ROSBERG
75
ALTRO
300
Piloti
Quote
SIMONCELLI MARCO
50
LORENZO JORGE
2,50
DE PUNIET RANDY
75
ROSSI VALENTINO
3,00
EDWARD COLIN
100
STONER CASEY
4,00
MELANDRI MARCO
PEDROSA DANI
12
DOVIZIOSO ANDREA HAYDEN NICKY
Sport
Venerdì 5 Novembre 2010
41
Pergo, un rendimento inaspettato
Dopo la vittoria di Gubbio la squadra di Maurizi vuole assaporare la vittoria anche sul proprio campo
V
Calcio Prima Divisione - La formazione gialloblu fino ad ora è andata ben oltre le più rosee aspettative. Complimenti al tecnico allo sport Maurizio Borghetti (suo garante), entrambi invitano alla calma e alla fiducia, ergo… ridiamo tempo al tempo. Il vivaio merita la seguente sottolineatura: considerato il grave ritardo con cui il Pergo post Bergamelli è partito, l’ex responsabile Luca Pagliarini (già individuato il sostituto), col senno di poi avrebbe fatto meglio a suggerire l’alleggerimento del parco rappresentative, anteponendo alla quantità, la qualità: è questa la strada da percorrere, magari coinvolgendo, nel percorso, altre realtà giovanili autoctone. E’ dai tempi dei fratelli Erasmo e Roberto Andreini, eccezion fatta per il breve positivo interregno Bergami (parentesi dell’era Gianfranco Verdelli), che alla Berretti “canarina” non arrivano (con continuità) calciatori forgiati in casa. E per una realtà sportiva provinciale, per un club che saggiamente punta all’autofinanziamento sposando la politica di tesserare
di Stefano Mauri
iaggia sue due binari il Pergocrema targato Manolo Bucci (10 al presidente che venerdì si concede per un’intervista sulle tv locali) . Il primo riguarda il campo, dove la squadra allenata da Agenore Maurizi (8 in pagella) raccoglie punti preziosi (la classifica attuale è rosea aldilà di qualsiasi aspettativa) e consensi; l’altro binario è relativo alla ricostruzione societaria e abbraccia la riqualificazione del settore giovanile (capitolo quest’ultimo caratterizzato da novità e cambi di rotta). Nulla di irrecuperabile per carità: da altre parti e in piazze calcistiche più blasonate, i problemi sono addirittura maggiori e decisamente più gravi: ci sono infatti sodalizi che ancora devono pagare gli stipendi, notevoli arretrati compresi. Bucci si sente spesso (e si vede), con l’assessore
Probabile formazione
ricci
rizza simeoni
panariello
basile maccan
russo galli
mammetti
romeo lolaico
3-4-3
allenatore: Agenore maurizi
Weekend boccistico
Finali a Trescore e Cremona
Dopo una settimana senza finali, intenso si preannuncia il prossimo week-end boccistico che ha in programma la conclusione di due manifestazioni, entrambe iniziatesi lunedì 18 ottobre. Si comincerà venerdì 5 (semifinali giovedì 4) con l’epilogo del trofeo “Amici Scomparsi”, una gara individuale (con due finali separate AB-CD!) organizzata dalla bocciofila Vis Trescore. Nelle batterie, tra gli altri, in evidenza nella categoria “A” Severgnini, gli offanenghesi Maccalli e Moretti, ed il bergamasco Salini, mentre nelle altre categorie ci sono note positive per Ritorti, per lo scannabuese Sangiovanni, il cremosanese Benzi ed il sergnanese Ingiardi. La finale inizierà alle ore 20.45 sotto la direzione di Franco Stabilini. Sabato 6 novembre riflettori puntati sulle corsie del bocciodromo comunale di Piazzale Azzurri d’Italia dove è in programma l’epilogo del 3° trofeo
“Franco Moroni”, gara regionale individuale (con due finali) organizzata dalla PuntoRaffaVolo. A questo manifestazione hanno aderito 292 giocatori che per due settimane si sono dati battaglia nelle batterie dove non sono mancate le conferme, ma anche le sorprese. Nelle batterie della categoria A/B si sono registrati alcuni successi di giocatori che, guarda caso, erano già finalisti lo scorso anno come Ciappei, Ventura (nuova coppia delle Querce!) e Minerva; tra gli altri note positive anche per l’inossidabile Frattini, Ghidetti, Daguati, Luccini e Bellini. Nella categoria C/D hanno vinto la loro batteria Celardo (anche il buon “Pippo” era un finalista della scorsa edizione!) e il “ferroviere” Fabrizio Zanoni. Le semifinali, sotto la direzione di gara di Ennio Clementi, inizieranno alle ore 18 sui bocciodromi di S.Zeno, Signorini, Stradivari, Ferroviario e comunale dove si concluderà la manifestazione. MM
Calcio Eccellenza
Crema 1908 a Caravaggio
Il Pergo impegnato in questa stagione al Voltini
(per gentil concessione dell’Us Pergocrema)
atleti giovani (pratica idonea ad accedere ai contributi federali), la cura del proprio orticello è bene sia buona consuetudine. Bucci e il suo consulente tecnico Giuseppe Gerìa, queste e altre cose le sanno, stanno lavorando e lavoreranno per garantire un futuro al progetto calcistico gialloblu. Ha intanto rassegnato le dimissioni (pure) il responsabile tecnico del settore giovanile, vale a dire quel Paolo Sperolini (splendido appassionato di football) che sino a sei giorni fa per la causa canarina si era fatto un mazzo tanto. Sotto ora con la stretta attualità agonistica. Reduce dalla bella vittoria di Gubbio, il giovine e garibaldino Pergo (equipe che, giocando di rimessa si trova meglio in trasferta, laddove non deve imporre gioco), domenica, tra le mura amiche affronterà l’Allessandria blasonata e “pesante”. Privi dello squalificato Daniele Ghidotti (10 e lode al capitano cuor di leone che, salvo cambi di rotta, verrà sostituito dal guerriero Lolaico), Salvatore Basile (7,5 al cen-
trocampista bomber, unico in rosa dotato di visione tattica), Francesco Russo (10 e lode al portierone da serie B) e soci ce la metteranno tutta per mettere sotto la ciurma piemontese. Prima di chiudere è doveroso applaudire per l’ennesima volta (almeno su queste pagine), l’operato prezioso svolto dallo staff tecnico coordinato dal coach Maurizi, che con l’ex general manager Bresciani, sfruttando i buoni canali con procuratori, addetti ai lavori, mediatori e dirigenti, è riuscito a mettere insieme un gruppo degno della Prima Divisione. Complimenti anche al tattico vice allenatore Maurizio Raggi (in città si intrattiene sovente con il procuratore ed ex illustre Luca Coti), al preparatore atletico Mario Renzetelli e al tecnico dei portieri Carmelo Roselli. E’ infine rientrato il caso Rodriguez; l’attaccante sudamericano, che per motivi personali aveva saltato la trasferta di Gubbio, è tornato regolarmente ad allenarsi coi compagni.
bocce - Guglieri rientra a Crema e Gaudenzi passa alla Bissolati
Una quarantina i trasferimenti a Cremona, un po’ meno a Crema S di Massimo Malfatto
ono circa una quarantina i nulla-osta dei bocciofili cremonesi pervenuti al comitato provinciale: una decina meno dello scorso anno e pochi movimenti eclatanti. La prima impressione è che ci sembra piuttosto indebolita la canottieri Flora che ha perso Guglieri (che è ritornato a giocare a Crema con Pezzetti), Ventura che è approdato alle Querce dove farà coppia con Ciappei, e Campanini che ha deciso di appendere le bocce al chiodo per un anno. Al contrario del Flora si è
Gare di Crema
Da lunedì si inizia alle 20.30 Importante novità per quanto riguarda le gare del calendario cremasco: da lunedì 8 novembre (gara a coppie organizzata dalla bocciofila S.Giorgio) verrà anticipato l’orario d’inizio girone alle ore 20.30, mentre rimarrà inalterato l’orario di inizio delle gare notturne, prefestive e festive. Questo anticipo di quindici minuti si rende necessario per fare in modo che le batterie non si concludano a tarda notte, soprattutto dopo le nuove disposizioni tecniche “Manifestazioni sport per tutti” che prevede una fase di riscaldamento (facoltativa) per gli atleti di quattro tornate, due di andata e due di ritorno.
Superato, pur soffrendo un po’, l’esame Giana Erminio per 2 reti a una, l’Ac Crema (che nel frattempo ha ritrovato casa allo stadio Giuseppe Voltini), domenica farà visita al quotato Caravaggio. Sulla carta il match si annuncia tosto: patron Mombrini e il deus ex machina (sindaco in quota Lega Nord tra l’altro) orobico Prevedini, calcisticamente parlando, senza nascondersi, puntano a ritornare subito in serie D. Partita bene, la truppa bergamasca allenata da Pozzi (la sua panchina traballerebbe, in preallarme ci sarebbe mister Roberto Crotti, ndr), quasi totalmente dipendente dalle giocate dell’immenso bomber Tagliente, si è un poco persa per strada. Insomma, belva ferita, nel week end il Caravaggio farà il diavolo a quattro per riprendere il feeling con la vittoria, Crema (incerottato a causa di infortuni pesanti e ripetuti) permettendo ovviamente: coach Marco Lucchi Tuelli sa il fatto suo. Grazie, infine, ad una collaborazione instaurata tra il presidente cremino Francesco Barbaglio e il collega gialloblù Manolo Bucci (altre sorprese in arrivo?) il sodalizio nerobianco, impegni agonistici “cannibali” consentendo, proseguirà l’avventura in Eccellenza giocando al Voltini. S.M.
Paolo Guglieri torna a Crema
rinforzata la canottieri Bissolati con gli arrivi di Cornacchia, Gaudenzi (che farà coppia con Pedrignani), del lodigiano Ben-
Andrea Ventura, passato all Querce
zoni (accoppiato ad Ellani) e del piacentino Carini, mentre hanno lasciato la bocciofila di via Riglio i cremaschi Guerrini e Zoli (quest’ultimo è andato alla S.Lorenzo!) oltre a Ghisolfi. Rimanendo sulle bocciofile rivierasche da segnalare l’addio dalla Baldesio di “Gibe” De Stefani passato alla “Delma” dove farà coppia con Comizzoli, Casalini e “Butta” Ferrari, quest’ultimo trasferitosi alla San Zeno dove giocherà con Brustolin, mentre è arrivato il cremasco Moretti che sarà accoppiato a Sonzogni. C’è stato parecchio “traffico” al Ferroviario, soprattutto in zona partenze dove hanno salutato la bocciofila di via Bergamo i categoria “A” Zorza- Pozzali (destinazione San Zeno!), Bianchessi, Ghidoni, Sacchini, Schiavi, Barozzi
e Poli, mentre sono arrivati i bissolatini De Stefani e Vitali. Alla bocciofila “Fadigati”,oltre al trasferimento di Cornacchia, c’è da registrare anche quelle di Vagnotti, Guzzoni e Barbini a cui ha fatto riscontro l’arrivo di Cremonesi, mentre allo “Stradivari” sono giunti Bianchessi, Ghirardi ed Alfredo Pagliari. Tra le bocciofile di seconda fascia un vero disgregamento è avvenuto nella PuntoRaffaVolo per la partenza di Bidoni, Buttarelli, Cavagnoli, Feraboli, Grandi, Pagliari e nessun arrivo alla corte di Giarrusso. Chiudiamo questa carrellata con le bocciofile Astra dove alla partenza di Luigi Visconti (destinazione Madignanese!) c’è stato l’arrivo di Bedani mentre alla “Tranquillo” sono arrivati Bani, Filini e Vicardi. Sono circa venticinque i nulla-osta dei bocciofili cremaschi
Jacopo Gaudenzi alla Bissolati
Gilberto De Stefani ora in forza alla Delma
pervenuti al comitato tecnico guidato da Franco Stabilini. Già detto dei ritorni a Crema di Guglieri e Zoli, in categoria A Giovanni Gusmini si è trasferito al comitato di Milano, Antonio Vannucchi a Lodi, Gianbattista Defendenti alla Scannabuese, Giovanni Piga alla S.Lorenzo mentre Agostino Tessadori è passato alla “Delma” dove dovrebbe giocare con Severgnini. Parecchio movimento alla bocciofila “Bar Bocciodromo” dove alla partenza di Luca Maccalli hanno fatto riscontro gli arrivi di Capetti, Freri e Sovardi, Tra gli altri movimenti da segnalare gli offanenghesi Matteo e Valerio Branchi che sono passati rispettivamente all’Arci Ombriano ed a Capergnanica e Ritorti e Lorenzetti entrambi all’Arci Crema Nuova.
42
Sport
Venerdì 5 Novembre 2010
Volley B2 - Nulla da fare per i blues contro la capolista. Sotto accusa la direzione arbitrale. Sabato dura sfida a Remedello
Reima brava solo per un set con Biella Niente da fare per la Reima Crema contro la capolista Biella, che ha fatto valere la sua esperienza e ha battuto i blues in 4 set (25-21, 20-25, 19-25, 21-25), confermando la leadership nel campionato di B2. La squadra di Verderio (nella foto www. legavolley.it), dopo un avvio sprint, non ha saputo partire con altrettanta autorità nel secondo e terzo parziale, nei quali si vedeva subito sotto di 4-5 punti. Mazzonelli, causa la ricezione poco precisa, si vedeva costretto a macinare molta, troppa strada per servire i suoi attaccanti e doveva limitare molto il gioco al centro, così permettendo ai biellesi di rigiocare tanti palloni. Troppi anche gli errori dei cremaschi, che però hanno tem-
po per migliorare l’intesa e trovare la giusta quadratura tra i reparti. «Peccato per la pessima prova della coppia arbitrale - fa sapere la società - che ha mostrato evidenti limiti, incappando non solo in errori di valutazione, ma anche in errori di applicazione del regolamento. Purtroppo, come avviene, a pagare non sono loro, ma il bel gioco e la società, multata di 130 € perché alcuni tifosi hanno proferito frasi offensive verso i direttori di gara. E’ sempre la stessa storia, a pagare spetta sempre a chi ha meno colpe, ma tant'è... questo è il sistema italiano». I blues però devono pensare al volley giocato e alla prossima trasferta di sabato
Icos, un avvio con i fiocchi
Il Crema Volley domenica misura le sue ambizioni contro il forte Pontecagnano Serie A2 - Sei punti in tre gare di campionato sono un ottimo bottino per una neopromossa
RISULTATI 3ª giornata Parma-San Vito 3-0 Santa Croce-Chieri 1-3 Soverato-Busnago 0-3 Crema-Loreto 3-1 Giaveno-Forlì 3-2 Matera-Verona 3-0 Roma-Pontecagnano 1-3 CLASSIFICA Parma 9 Chieri 9 Busnago 8 Pontecagnano 7 Matera 6 Icos Crema Volley 6 Giaveno 4 Loreto 3 Forlì 3 Soverato 3 Verona 3 Van Vito 2 Santa Croce 0 Roma 0 PROSSIMO TURNO GiavenoMatera; Busnago-Chieri; San Vito-Santa Croce; Verona-Parma; Loreto-Soverato; Pontecagnano-Icos Crema Volley; Forlì.Roma.
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rima vittoria da tre punti per la Icos Crema Volley, che dopo tre giornate si trova in una buona posizione di classifica, soprattutto se si considera che le violarosa sono neopromosse in A2. La sfida casalinga (la prima al PalaBeroni) contro Loreto è terminata 3-1 (25-20, 25-18, 14-25, 25-21) e ha confermato il valore delle cremasche. La Icos è scesa in campo con Drozina, Togut, Luciani, Filipovics, Fratoni, Marc e Molinengo (L) ed è partita bene, rendendo difficile la ricezione alle avversarie. Dopo due set tutto sommato dominati, le violarosa sono leggermente calate e hanno rimesso in partita Loreto, che si è aggiudicato il parziale. Ma nel quarto set, dopo un inizio equilibrato, i colpi della Fratoni hanno messo in difficoltà le ragazze di Pistola e nonostante la prova positiva della coppia Cibele-Voronina, hanno chiuso con merito il match sul 3-1. Con il morale sicuramente alto, le violarosa domenica fanno visita al Pontecagnano, che vanta sette punti in classifica ed è reduce dalla netta vittoria di Roma. Un
La formazione della Icos Crema Volley al gran completo
bel banco di prova per misurare le ambizione del Crema Volley. • GIOVANILI Grande successo, lo scorso week end nella 28ª edizione del Torneo Città di Crema, tradizionale kermesse dedicata al volley giovanile (Un-
Basket C Dilettanti - Dopo 3 ko di fila serve una reazione
der 14 e 16) organizzata dal Crema Volley. Venti le squadre partecipanti arrivate da tutto il Nord Italia, più di 200 atlete si sono distinte sul campo contro formazioni di pari età offrendo un bello spettacolo e un alto livello tecnico.
a Remedello, sulla carta difficile, ma di fatto una possibilità per dimostrare di esserci. La stagione è ancora lunga e c’è tempo per recuperare in classifica. Molto soddsfatto, ovviamente, il coach di Biella Di Lonardo, che con il successo di Crema si trova in vetta alla classifica. «Siamo stati molto bravi e ci meritiamo questa bella vittoria, ma dobbiamo migliorare. Anche il Brasile campione del mondo ha delle cose da migliorare». Complimenti per il coraggio... CLASSIFICA Biella 9; Campiglia, Chiari, Remedello 6; Costa Volpino, Besanese 5; Milano, Reima Crema 4; Gorgonzola 3; Legnago; Excelsior Bergamo, Castelnuovo 0.
Basket A2 - Match in Veneto
Tec-Mar vincente anche in trasferta Sabato si replica
Tec-Mar vittoriosa anche in trasferta. Due punti quelli conquistati a Milano contro il Sanga che fanno morale e soprattutto classifica: 58-60 (16-11, 31-31, 45-43 )il finale a favore delle cremasche. Match palpitante ed emozionante, giocato con grande determinazione da due squadre che hanno dato tutto per superarsi e si sono rese protagoniste di una partita giocata sul filo di un grande equilibrio. Durante la quale in un “tira molla” continuo nessuna riusciva a scrollarsi definitivamente di dosso l’avversaria. Ad una migliore partenza delle padrone di casa, apparse più concentrate ed a loro agio nella fase iniziale, ha fatto riscontro una seconda parte, durante la quale sono state le cremasche a trovare le giuste contromisure per riequilibrare la situazione. Passato il momento di euforia, per il Basket Team è già tempo per pensare ai prossimi appuntamenti: un trittico di gare con San Martino di Lupari (sabato alle 20.30 in trasferta), Udine e Bologna che rappresentano un significativo banco di prova per il prosieguo di un campionato che fino ad ora non è stato certamente avaro di soddisfazioni. La dirigenza e lo staff tecnico non si possono lamentare della classifica, anche se la strada da fare è ancora lunga. CLASSIFICA Virtus Cagliari 10; Bologna, Udine 8; Vigarano, Tec-Mar Crema, Cus Cagliari, San Martino di Lupari, Bolzano 6; Marghera, Milano, Borgotaro 4; Alghero 2; Biassono, Cervia 0.
Ciclismo - Successo a Biassono. Il Giro d’Italia 2011 sarà per uomini “veri”
Erogasmet, momento difficile Guizzo di Nosotti per l’epilogo della stagione
Dopo un avvio di stagione eccellente, l’Erogasmet Crema è incappata a Brescia nel terzo stop consecutivo. A questo punto serve un’immediata inversione di rotta per non cadere in depressione e per scacciare i fantasmi della scorsa stagione. Il match non ha avuto storia: all’intervallo la squadra di casa aveva infatti quasi doppiato i cremaschi (43-22). A nulla è valso il tentativo di recupero nel terzo parziale, perché i bresciani hanno controllato il match fino al 65-51 alla sirena. Il match di sabato sera (ore 21) alla
Cremonesi si annuncia quindi molto delicato: avversario dei cremaschi è il Costa Volpino, che nell’ultimo turno ha osservato il turno di riposo. Per l’Erogasmet è indispensabile tornare a muovere la classifica. Nello stesso girone, dominato dalla Diemme Trade Cremona, anche Piadena è stata sconfitta (62-50 con Reggio Emilia). CLASSIFICA Diemme Trade Cremona 12; Reggio Emilia, Brescia, Pisogne 8; Desio, Costa Volpino, Lissone, Erogasmet Crema, Cantù 6; Piadena, San Bonifacio, Bergamo, Lecco 4; Rho 2; Correggio 0.
Mirko Nosotti (Casati Ngc Perrel) ha vinto a Biassono (Monza Brianza) la “89ª Coppa d’Inverno, ultima corsa per Elite e Under 23. Sotto la pioggia battente il ventenne milanese ha ottenuto la sua prima vittoria regolando allo sprint cinque compagni di fuga. Nosotti ha superato al fotofinish Eugenio Alafaci (Lucchini Maniva Sky) e l’ucraino Maksym Averin. • CURIOSITA’ Il Giro d’Italia fra un anno celebrerà il secolo e mezzo dell’Unità d’Italia. Vincenzo Nibali ha già memorizzato tutto, strade ed insidie, montagne e trabocchetti. Anche se magari non lo ammetterà mai. E probabilmente ha ben chiaro nella mente dove potrebbe vincerlo. Il via con una crono a squadre dalla reggia di Venaria Reale di Torino il 7 maggio e arrivo in piazza Duomo a Milano il 29 con la crono
individuale. Quante montagne! Sette arrivi in salita: i primi due a Montevergine e sull’Etna. Poi le Dolomiti, lo Zoncolan, Passo Giau (cima Coppi a 2. 236 metri), Passo Fedaia, la Marmolada (dal versante più “tosto” della Malga Ciapela), Nevegal (cronoscalata). Ma saranno finiti i giochi al Nevegal? Speriamo di no, perché vogliamo che il risultato finale resti incerto sino alle battute finali. L’arrivo in salita a Macugnaga alle pendici del Monte Rosa non s’annuncia troppo insidioso, ma al sabato che precede la crono finale a Milano, come se non bastasse, ci sarà da salire gli otto chilometri di sterrato del Colle delle Finestre, con traguardo a Sestriere: una vera “sbornia” di salite. Fortunato Chiodo
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Serie A
Venerdì 5 Novembre 2010
Il campionato si aggrappa alla Roma Molti sperano che i giallorossi fermino l’imbattibile Lazio, ma non sarà facile. Trappola barese per il Milan
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opo un mercoledì da campioni (si fa per dire), le grandi si rituffano nel campionato con tanti dubbi e poche certezze. Partiamo dall’Inter, tornata piccola piccola in Europa, come se dallo scorso giugno la carrozza si fosse trasformata in una zucca. La pesante sconfitta di Londra con il Tottenham ha palesato i limiti di una squadra che ha la coperta un po’ corta. Se manca qualche senatore, i nerazzurri diventano vulnerabili, anche perché Milito e Sneijder sono la brutta copia dei campioni ammirati la scorsa stagione. Ecco perché il campionato è più che mai aperto, anche se il Milan continua a patire le incertezze del proprio allenatore, che non ha il coraggio di accantonare Ronaldinho e un Pato francamente irriconoscibile. Il match con il Real Madrid li ha bocciati per l’ennesima volta e non è un caso che il Milan abbia ribaltato il risultato quando sono stati sostituiti. Domenica i rossoneri, dopo la bruciante sconfitta con la Juve, fanno visita a un Bari sull’orlo di una crisi di nervi e imporsi al S. Nicola non sarà facile. Ma per chi vuole vincere lo scudetto, non è ammesso un altro passo falso. Più agevole, sulla carta, il compito dell’Inter sabato sera con il Brescia, che comunque vale molto di più dell’attuale classifica. L’unica italiana ad aver vinto in Champions League è stata la Roma, che però aveva di fronte l’avversario più abbordabile (il Basilea). Se il passaggio agli ottavi è più vicino, il recupero in campionato appare più arduo, soprattutto se domenica non dovesse far suo il derby con la Lazio. La capolista potrà scendere in campo con i nervi distesi e la consapevolezza di poter conservare la vetta anche con un pareggio. E’ vero che spesso vince il derby chi è sfavorito, ma non è una regola fissa e al momento battere la Lazio non è impresa da poco. Se la squadra
9ª Giornata Bari-Udinese Brescia-Napoli Cagliari-Bologna Catania-Fiorentina Cesena-Sampdoria Genoa-Inter Milan-Juventus Palermo-Lazio Parma-Chievo Roma-Lecce
0-2 0-1 2-0 0-0 0-1 0-1 1-2 0-1 0-0 2-0
Prossimo turno Bari-Milan Bologna-Lecce (6-11 h 18) Fiorentina-Chievo (h 12.30) Inter-Brescia (6-11 h 20.45) Juventus-Cesena Lazio-Roma Napoli-Parma Sampdoria-Catania Udinese-Cagliari Palermo-Genoa (h 20.45)
CLASSIFICA Lazio 22 Inter 15 Milan 17 Juventus 15 Napoli 15 Sampdoria 14 Chievo 14 Udinese 13 Roma 12 Palermo 11 Genoa 11 Lecce 11 Cagliari 10 Catania 10 Fiorentina 9 Brescia 9 Parma 8 Cesena 8 Bologna 8 Bari 8
Pippo Inzaghi, un esempio
Cassano, l’addio alla Samp è vicino
I tifosi della Lazio sognano
di Reja dovesse superare anche la trappola della stracittadina, allora potremmo cominciare ad inserirla tra le pretendenti al titolo. Il resto della giornata propone tanti testa-cosa, primo fra tutti quello di Torino tra Juventus e Cesena. Il pronostico appare chiuso a favore della squadra di Del Neri, che però ha l’infermeria talmente affollata che potrebbe essere un problema battere anche un Cesena il calo. Inte-
ressante è il match del S. Paolo tra Napoli e Parma. Mazzarri fa il pompiere, anche se la piazza invoca la qualificazione alla Champions. Ma per centrare l’obiettivo, i partenopei dovranno giocare meglio di quanto ho visto personalmente a Brescia, dove la fortuna è stata più incisiva della tecnica. E la Samp? Scossa dal caso Cassano, la squadra di Di Carlo è riuscita comunque a vincere a Cesena,
ma alla lunga potrebbe pagare l’assenza del suo giocatore più celebrato. La rottura con Garrone ha del clamoroso, ma è probabile che i rapporti sia siano logorati prima del violento diverbio che ha di fatto sancito il divorzio tra il giocatore e la società. Pur non volendo prendere posizione (lo hanno già fatto in troppi), credo che sia sbagliato chiedere la sua cacciata dalla Nazionale. Se in maglia azzurra si comporta da atleta serio, non vedo il motivo per cui Prandelli debba privarsi del talento di Cassano, visto che di qualità in squadra ne ha così poca. Il fantasista barese è fatto così: prendere o lasciare. Magari, la prossima volta farà meglio a non ruffianarsi i giornalisti con conferenze stampa da libro cuore. Cassano va valutato in campo. Il resto è noia... 11ª GIORNATA (10-11) Brescia-Juventus, Cagliari-Napoli, Catania-Udinese, Cesena-Lazio, Chievo-Bari, GenoaBologna, Lecce-Inter, Milan-Palemo, Parma-Sampdoria, Roma-Fiorentina. a cura di FABIO VARESI
Età anagrafica: 37 anni. Età biologica almeno 27 anni. Di chi stiamo parlando? Di super Pippo Inzaghi (nella foto), l’eterno bomber che non tradisce mai. Contro il Real Madrid ha centrato due traguardi storici: ha superato Gerd Müller e Raul nella classifica di tutti i tempi nelle coppe europee e ha scavalcato un certo Marco Van Basten nel numero dei gol siglati in maglia rossonera. Il giusto premio a un atleta serio e mai domo, che entra in campo con l'entusiasmo di un ragazzino e l’esperienza di un veterano. Il giovane Pato, sicuramente più dotato tecnicamente di Pippo, dovrebbe prendere esempio dal bomber piacentino, che rischia di rubargli il posto.
Ronaldinho, un ex fuoriclasse
Berlusconi è rimasto solo a sostenere Ronaldinho (nella foto). Le prestazioni del brasiliano sono indifendibili, perché non può bastare una giocata di classe in 90 minuti a garantirgli una maglia da titolare. Da quattro anni Dinho non è più un fuoriclasse, almeno non lo è in Europa, ecco perché il suo futuro è il campionato americano, dove le sue magie da giocoliere hanno un senso e fruttano ancora applausi e dollari. Ma al Milan tutto questo è diventato un peso insopportabile. L’avventura di Ronaldinho al Milan è molto simile a quella di Rivaldo di sette anni fa, che per fortuna dei tifosi durò una sola stagione. Dinho è rimasto a Milano anche troppo, ma il suo addio pare vicino. In molti lo sperano.
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Formula 1
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Alonso, primo match point Ma la Red Bull non è doma
er la prima volta nel mondiale 2010 la Ferrari è diventata la lepre. Un primato arrivato al momento giusto, cioè a due gare dalla conclusione, con Alonso che a Interlagos si gioca il primo match point. Per carità, nulla è deciso, ma gareggiare in Brasile con un buon margine di vantaggio consente allo spagnolo di correre con minor pressioni rispetto ai due alfieri della Red Bull, obbligati a rischiare per vincere il Gp. Senza dimenticare Massa, che davanti ai propri tifosi potrebbe regalarsi una delle poche soddisfazioni di una stagione sfortunata e in questo modo favorirebbe il suo compagno di scuderia. E poi c’è da cancellare la beffa del 2008, quando Hamilton vinse il mondiale proprio in Brasile in una gara rocambolesca ai danni di Massa. «Andiamo in Brasile con lo stesso spirito con cui siamo andati a
Venerdì 5 Novembre 2010
Ferrari favorita dal primato, ma Vettel e Webber promettono battaglia
giocarci le nostre carte nelle ultime gare, ovvero concentrati sul nostro lavoro, determinati ad ottenere il massimo da ogni opportunità, consapevoli che i conti si faranno ad Abu Dhabi. La pista è molto interessante e di solito offre corse molto spettacolari. Le condizioni meteorologiche, che possono essere molto variabili, potrebbero giocare un ruolo importante e dovremo es-
sere pronti ad ogni eventualità. Con un tracciato così veloce e corto, i distacchi saranno ridotti e ci potranno essere tanti piloti racchiusi in pochi decimi», ha affermato un tranquillo Alonso. A mettere pepe sulla corsa carioca ci ha pensato il magistrato brasiliano Paulo Castilho, che ha minacciato l’arresto a Massa nel caso dovesse far passare Alonso.
Il pubblico ministero afferma, infatti, che lo statuto dello sport in vigore in Brasile contempla una pena da due a sei anni di detenzione per la frode sportiva o per chi contribuisce a frodare il pubblico. Uno slogan più che una minaccia vera. Battagliero si annuncia Sebastian Vettel: «Continuerò a lottare, sono ottimista e non vedo tutto nero - ha detto all’agenzia Dpa -. La
delusione in Corea? Mettiamola così. Se fossi finito fuori per un mio errore, la delusione sarebbe stata decisamente maggiore. La vita va così, bisogna guardare avanti e prepararsi per le gare che restano. Certo, le cose andrebbero molto meglio ora, se in Corea avessi conquistato 25 punti. Adesso la situazione è più difficile, ma non tutto è compromesso. Sono ancora in liz-
Il Gp del Brasile 2009
za, non avrebbe senso arrendersi in questo momento». Ottimista è anche l’altro pilota della Red Bull, Mark Webber, leader del mondiale fino al Gp coreano: «Il Brasile è uno dei contesti migliori in termini di atmosfere. In questo Paese i tifosi sono molto legati alla nostra disciplina, per i campioni messi in griglia nel corso degli anni. Ho bei ricordi della pista dove ci confronteremo domenica. Cercherò di bissare la vittoria dello scorso anno. Siamo giunti a una fase cruciale del campionato, dobbiamo sfruttare al massimo ogni occasione». IN TV Venerdì 5 novembre: ore 13 (in Italia) prove libere 1ª sessione (diretta su Raisport 2); ore 17 prove libere 2ª sessione (diretta su Raisport 2). Sabato: ore 14 prove libere 3ª sessione (diretta su Raisport 2); ore 17 qualifiche (diretta su Raidue dalle 16.45). Domenica: ore 17 la gara (diretta su Raiuno dalle ore 16.30 circa).
Formula 1
Venerdì 5 Novembre 2010
Ecclestone tifa Red Bull pensando a nuovi ricavi
Il patron della F1 si sbilancia in questo finale di campionato mondiale 2010
L’
appuntamento di Interlagos (Gp del Brasile) è ormai un classico del mondiale di F1. Visto che si corre sul finire della stagione, è stato spesso decisivo per la lotta al titolo mondiale piloti. IL TRACCIATO Originariamente lungo quasi 8 km, sul finire degli anni ottanta, visto che le maggiori gare avevano già da tempo abbandonato l'impianto, gli organizzatori deciseri di rinnovarlo nelle strutture e nel disegno della pista. Furono studiate diverse proposte alla fine il nuovo impianto fu pronto per il Gran premio del Brasile del 1990. La velocissima parte iniziale fu tagliata fuori (ora funge da viabilità di servizio) e la prima curva fu sostituita da una chicane in ripida discesa, la “S do Senna”, che immette sulla veloce Curva do sol. A partire da tale punto, infatti, il nuovo tracciato percorre in senso opposto all’originale il tratto della Curva do Sol. Altra modifica viene apportata nella zona tra le curve Mergulho e Junção, dove il rettilineo che le collega viene spostato legger-
mente più a monte, per ampliare la via di fuga e di conseguenza le due curve vengono ridisegnate allo stesso scopo. Dopo tali modifiche la pista misura circa 4,3 km. In occasione della gara del motomondiale 1992 venne, inoltre, inserita una chicane tra le curve Junção e Subida dos boxes, ancora visibile dalle foto satellitari. Il circuito di Interlagos è uno dei pochi nel calendario della F1 a girare in senso antiorario (gli altri sono il circuito di Istanbul, il Singapore Street Circuit e il circuito internazionale di Corea), e all'interno del tracciato è situato un circuito per kart intitolato all’altro amato pilota paulista, Ayrton Senna. Il record della pista di Interlagos, in Formula 1, appartiene a Juan Pablo Montoya (1’11”473), stabilito nel 2004 a bordo della Williams-Bmw. CLASSIFICA PILOTI 1) Fernando Alonso (Ferrari) 231, 2) Mark Webber (Red Bull) 220, 3) Lewis Hamilton (McLaren) 210, 4) Sebastian Vettel 206, 5) Jenson Button (McLaren) 189, 6) Felipe Massa (Ferrari) 143, 7) Robert
Kubica (Renault) 124, 8) Nico Rosberg (Mercedes) 122, 9) Michael Schumacher (Mercedes) 66, 10) Rubens Barrichello (Williams) 47, 11) Adrian Sutil (Force India) 47, 12) Kamui Kobayashi (Sauber) 31, 13) Vitantonio Liuzzi (Force
Alonso vanta 11 punti in più di Webber
Veduta aerea del circuito di Interlagos
India) 21, 14)Vitaly Petrov (Renault) 19, 15) Nico Hülkenberg (Williams) 18. CLASSIFICA COSTRUTTORI 1) Red Bull 426, 2) McLaren 399, 3) 374, 4) Mercedes 188, 5) Renault 143, 6) Force India 68, 7)
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Bernie Ecclestone
Williams 65, 8) Sauber 43, 9) Toro Rosso 11. Ecclestone Contravvenendo alla necessaria imparzialità, il patron della F1 si sbilancia sul finale di stagione: «Vorrei vedere uno dei piloti della Red Bull, Mark
Webber o Sebastian Vettel, vincere il mondiale. Questo significherebbe avere cinque campioni del mondo in pista nella prossima stagione. Un simile risultato potrebbe aumentare i ricavi per la Formula 1».
Venerdì 5 Novembre2010
Fusilli al pesto di spinaci
Tagliatelle con scampi e funghi Ingredienti
scampi tagliata a dadini, date qualche rimescolata perché i sapori leghino. • Condite con questo sugo e con il resto del burro la pasta cotta al dente, spargete sopra una manciata di prezzemolo tritato: servite.
Ingredienti
Preparazione
• Lessate, sgusciate gli scampi, ricavatene la polpa. • Nettate, affettate, fate rosolare i funghi con metà del burro; unite un pizzico di sale e uno più generoso di pepe, magari appena macinato; unite anche la polpa di
PER 6 PERSONE • 500 g di pasta tipo maccheroncini • 200 g di polpa di scampi • 80 g di funghi freschi • 100 g di burro • Prezzemolo • Sale
Bucatini alla salsa di funghi
Gnocchi di patate con salsa di broccoli
Ingredienti
PER 4 PERSONE • 1200 g di patate farinose • 350 g di farina • Un uovo • Sale • 300 g di cime di broccoli
• 1/2 bicchiere di olio d'oliva extra-vergine • 3 cucchiai di pinoli • Formaggio pecorino romano grattugiato
Ingredienti
(ma non disfatte) scolatele, sbucciatele rapidamente e passatele allo schiacciapatate. • Formate un mucchio al centro del piano di lavoro, unite l'uovo, un cucchiaio di farina ed iniziate ad impastare.
PER 4 PERSONE • 400 g di pasta tipo fusilli • 200 g di spinaci freschi • 1 manciata di gherigli di noci • Un cucchiaio di pinoli
• 2 spicchi grandi di aglio • Olio d'oliva • 40 g di formaggio pecorino grattugiato • Sale
Preparazione • Pulite gli spinaci, versateli in un contenitore capiente, ricopriteli d'acqua e lasciateli a bagno per circa 30 minuti. • Subito dopo, sciacquateli più volte con molta cura sotto l'acqua corrente e disponeteli in uno scolapasta per eliminare l'acqua in eccesso. • Nel frattempo, servendovi di un mixer tritate finemente l'aglio, precedentemente sbucciato e sciacquato, i gherigli delle noci e i pinoli. • Mettete tutto in una terrina e aggiungete il pecorino; asciugate con della carta assorbente da cucina gli spinaci, passateli al mixer e uniteli al trito versando poco per volta l'olio. • Amalgamate bene il tutto fino ad ottenere un composto cremoso che terrete al caldo a bagnomaria. • Successivamente, cuocete in acqua salata i fusilli e qualche istante prima di scolarli al dente, prelevate un po' d'acqua di cottura ed aggiungetela al pesto ottenuto. • Scolate quindi la pasta e amalgamatela velocemente al sugo. • Servitela subito calda.
Bavette alla lattuga
Preparazione • Lessate le patate intere in acqua salata. • Nel frattempo, cuocete a parte i broccoli fino a che sono teneri. • Passateli al mixer coi pinoli ed il pecorino unendo l'olio a filo. • Quando le patate sono cotte
Primi
Le ricette di Nonna Felicita
PER 4 PERSONE • 350 g di pasta tipo bucatini • 200 g di funghi porcini freschi • 25 g di funghi secchi • 50 g di ricotta
• Un cucchiaino di concentrato di pomodoro • 1/2 spicchio di aglio • 4 cucchiai di olio d'oliva • Sale e pepe
Preparazione
• Mettete a bagno i funghi secchi in acqua tiepida. • Pulite i funghi porcini, tritatene metà, tagliate a fettine gli altri. • In un tegame scaldate tre cucchiai d'olio con uno spicchio d'aglio intero. • Aggiungete i funghi tritati e quelli a bagno strizzati. • Fate asciugare, eliminate l'aglio, bagnate con un mestolo d'acqua e cuocete per 20 minuti. • Frullate e amalgamate il frullato con la ricotta. • In un tegame cuocete i funghi porcini con un cucchiaio d'olio, mezzo spicchio d'aglio e un cucchiaino di concentrato di pomodoro, mescolate. • Aggiungete due cucchiai d'acqua e cuocete per 15 minuti, salate e pepate. • Lessate i bucatini e conditeli con il frullato alla ricotta e i funghi trifolati.
Ingredienti
I
PER 4 PERSONE • 350 g di pasta tipo bavette • Un cespo di insalata lattuga • 1 fetta di prosciutto cotto da 100 g • 200 g di piselli
• Una cipolla • Burro • Formaggio parmigiano grattugiato • Sale
Preparazione
• Lavate la lattuga, asciugatela e tagliatela a listarelle. • Fatela appassire in un tegame con 40 g per 20 minuti. • Affettate la cipolla e tagliate il prosciutto a dadini e metteteli in un altro tegame con burro. • Unite i piselli quando la cipol-
la sarà rosolata e cuocete per circa 20 minuti. • Unite la lattuga ai piselli, salate, mescolate e fate insaporire. • Lessate le bavette in abbondante acqua salata, scolatele e conditele con le verdure e il parmigiano grattugiato.
Primi di pesce
Venerdì 5 Novembre 2010
• 60 g di burro • Acciughe sotto sale • Prezzemolo tritato • Sale • Lavate la melanzana, tagliatela a dadini, salatela e lasciate scolare l'amaro. • Preparate in un tegame l'aglio soffritto, il peperoncino e poi la salsa di pomodoro, cuocete a fuoco basso. • Lavate il pesce spada, togliete la pelle e tagliatelo a dadini. • Aggiungetelo al sugo
Preparazione
Ingredienti
Gnocchi con seppioline e pesto
• Sbollentate i pomodori, sbucciateli, privateli dei semi e tagliateli a dadini. • Riducete le seppie a striscioline. • Fate appassire uno scalogno, tritato, in due cucchiaiate di olio. • Unitevi le seppioline e i dadini di pomodoro e cuocete per circa 3 minuti.
PER 4 PERSONE • 1000 g di gnocchi di patate • 500 g di seppioline (senza tentacoli) • 200 g di pomodori freschi • 10 g di pinoli • 4 gherigli di noci • 30 foglie di basilico • 200 g di olio d'oliva extravergine • Uno scalogno • Uno spicchio di aglio • Uno cucchiaio di prezzemolo • Sale
e coprite. • Scolate le melanzane, friggetele in olio caldo e aggiungetele al sugo. • Quando il pesce è cotto, aggiungete il vino e lasciate sfumare per pochi minuti, spegnete il fuoco. • Aggiungete il prezzemolo. • Cuocere la pasta corta e condirla con il sugo ottenuto.
• Olio d'oliva • Una melanzana grande • Sale • Un bicchiere di vino bianco secco • Pasta tipo pasta corta
Preparazione
• Mettetene nell'acqua pochi alla volta e quando vengono a galla toglieteli con una schiumarola. • In una piccola casseruola fate sciogliere il burro con l'aglio schiacciato a fuoco bassissimo. • Stemperate le acciughe e unitele al burro. • Condite gli gnocchi con questa salsa e servite cospargendo la superficie di prezzemolo tritato.
Preparazione
• Lavate e lessate le patate, sbucciatele, passatele allo schiacciapatate, unite la farina, l'uovo e impastate. • Fate dei salamini e tagliateli a tocchetti di 2 cm. • Passateli sui rebbi di una forchetta con una leggera pressione e avrete così un buco all'interno e delle righe all'esterno. • Gli gnocchi devono essere lessati subito in abbondante acqua salata.
PER 4 PERSONE • Una fetta di pesce spada • Salsa di pomodoro • Uno spicchio di aglio • Prezzemolo • Uno peperoncino fresco
Preparazione
PER 6 PERSONE • 1000 g di patate • 350 g di farina • Un uovo • Un spicchio di aglio
Ingredienti
Ingredienti
Minestra di baccalà Ingredienti
Gnocchi al profumo di alici Pasta con sugo di pesce spada
PER 4 PERSONE • 400 g di baccalà • 50 cl di latte • 50 cl di acqua • Un pizzico di sale • 2 cipolle 2 patate • Sale
Pasta alle sogliole Ingredienti PER 6 PERSONE • 400 g di pasta • 2 sogliole • 2 zucchine • Uno scalogno • Una cipolla • Una carota • Un gambo di sedano
• Completate con una cucchiaiata di prezzemolo tritato; salate. • Passate al mixer il basilico con le noci, i pinoli, uno spicchio d'aglio, l'olio e il sale. • Cuocete gli gnocchi, scolateli quando vengono a galla e conditeli con il pesto così preparato e con le seppioline.
• 40 g di burro • Un bicchiere di vino bianco • 3 cucchiai di olio d'oliva • 2 cucchiai di senape • Una manciata di foglie di basilico • Sale e pepe
Preparazione • Togliete la pelle alle sogliole, ricavate i filetti e teneteli da parte. • Mettete la lische e le teste in una pentola con 1 l di acqua, la cipolla, la carota e il sedano e fate cuocere per 20 minuti. • Filtrate il brodo, salate e pepate. • Lavate e spuntate le zucchine, tagliatele a baston-
cini e friggeteli a fuoco molto alto nell'olio di oliva, scolate su carta da cucina, salate e tenete al caldo. • Tritate finemente lo scalogno e fatelo imbiondire con il burro per qualche minuto, versate 1 mestolo di brodo di pesce e fate cuocere fino a ridurre il liquido della metà. • Sciogliete la senape nel-
Cittadella e Antico Borgo tra tradizione e ospitalità
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trattorie cremonesi: un lungo bancone in muratura e piastrelle in ceramica variopinte fa bella mostra di se nella sala d'ingresso, che accoglie con calore e con il fascino "di una volta" gli avventori. Subito dopo si entra nella sala, in cui una quindicina di tavoli elegantemente apparec-
• Pepe • 1/2 cucchiaino di aceto di mele • 1/2 bicchiere di panna liquida • Un cucchiaino di cerfoglio tritato
• Tritate 400 g di baccala ammollato in acqua e spinato; lessatelo in 1/2 litro di latte e 1/2 litro di acqua con un pizzico di sale, 2 cipolle affettate finemente e 2 patate a spicchi. • Quando il baccalà è ben cotto passate tutto al setaccio, rimettete al fuoco e fate riprendere il bollore dolcemente. • Aggiustate di sale, pepate, aggiungete mezzo cucchiaino di aceto di mele, 1/2 bicchiere di panna liquida e 1 cucchiaino di cerfoglio tritato. • Servite con crostini.
Continua il nostro viaggio nel mondo dei locali cremonesi
ontinua il nostro viaggio all'interno di locali cremonesi. Questa volta abbiamo scelto il Cittadella, storico locale del Centro, e l'Antico Borgo, situato a Borgo Loreto. Al Cittadella ci accoglie l'atmosfera, quella bella delle antiche
II
chiati sono pronti a fare da sfondo ad un'ottima cena. Diamo uno sguardo al menù, e con grande piacere troviamo proposte prese dalla più tradizionale cucina cremonese. Tra i primi si può trovare la gustosa trippa, gli intramontabili marubini in brodo, e un'ampia selezione di risotti, tra cui spicca-
Tra i primi spiccano una selezione di risotti e i celebri marubini no quello con l'ossobuco, quello con il guanciale e quello con lo stinco. Tra i secondi invece si può trovare la famosa cotolettona, quella come dice Galeazzi "grande come una portiera", oltre al guanciale con la polenta. Ampia selezione anche tra i vini, che vanno da quelli tipici del territorio, ad altri selezionati, come il Malvasia piacentino, il Lugana, il Franciacorta, il Prosecco, il Muller
Thurgau, il Gewurztraminer, mentre tra i rossi la scelta è tra Chianti, Lagrein, Morellino, e tanti altri. Per l'estate il locale è anche dotato di un bellissimo giardino, nel cuore del centro storico della città, in cui è possibile mangiare,
all'ombra di un porticato. Passiamo poi all'osteria Antico Borgo: si tratta di una vecchia cooperativa che non è solo un luogo in cui mangiare, ma anche un vero e proprio centro di ritrovo sociale, che trasmette subito una sensazione di accoglienza e calo-
la salsa, aggiungete i filetti di sogliola tagliati a pezzetti e metà basilico, bagnate con il vino e fate cuocere per 5 minuti, alla fine salate. • Lessate al dente le mezze reginette, conditele con il sugo alle sogliole e guarnite con i bastoncini di zucchine e il rimanente basilico tritato.
re: un posto dove si è certi di non essere mai fuori luogo. In queste sale si incontrano gli anziani per fare entusiasmanti partite a carte, o per giocare a bocce, per le quali sono presenti un paio di campi all'esterno del locale, dove in estate si svolgono anche gare nazionali. Ma è anche un luogo per i giovani, che possono divertirsi con partite a calcio balilla. Momento di aggregazione è, naturalmente, anche il pasto: a mezzogiorno è possibile consumare il pranzo di lavoro, mentre la sera un forno a legna prepara ottime pizze. Ma non è tutto: il locale offre un'ottima tradizione di serate gastronomiche a tema: lepre, funghi, cinghiale, torta fritta, ecc. Insomma, molte specialità che vengono offerte a chi decide di trascorrere una serata in questo accogliente locale. Solitamente queste serate si propongono il venerdì, il sabato o la domenica. Quando ci siamo stati noi, era la serata dedicata alle castagne, mentre la prossima riguarderà la gustosa maialata. A volte, al mercoledì e al venerdì, il locale propone il giro pizza: si paga un prezzo fisso e si ordina quanta pizza si desidera. Ma per chi non volesse la pizza, durante le serate è aperta anche la cucina, che prepara piatti semplici, tradizionali e gustosi, come il famoso merluzzo del venerdì, veramente otimo. L'Antico Borgo è anche sede di un gruppo di tifosi della Cremonese, i Joker, che si ritrovano nel locale per organizzare le trasferte e per discutere di calcio.