Il Piccolo Giornale di Cremona

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Anno X • n° 51 • GIOVEDI’ 31 DICEMBRE 2009

Settimanale • € 0,02 copia omaggio

LO ABBIAMO CHIESTO AL MONDO POLITICO, ECONOMICO, SINDACALE

«IL PRIMO PROBLEMA DA RISOLVERE NEL 2010»

Le priorità più gettonate: interventi mirati all'occupazione, contare di più in Expo 2015, coprire il “buco” di piazza Marconi, mantenere alto lo standard dei servizi sociali, collegamenti ferroviari veloci fra Cremona e Milano, infondere ai cremonesi fiducia nella ripresa L’OSPITE

Nuovo Anno

Gli auguri del Presidente della Provincia

Gli auguri alla città da... ▲

P

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Shopping

Commercio in ginocchio per la nevicata: l’ultima speranza sono i saldi ▲

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I dati dei carabinieri

Rapine e droga in aumento ▲

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Prezzo del latte

TRATTATIVA SALTATA

Al Ponchielli

Nostra intervista all’assessore Silvia Schiavi

L’operetta per brindare al nuovo anno ▲

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Basket - Serie A

Calcio - mercato

Vanoli, match molto delicato contro Bologna

La Cremonese è alla ricerca di una punta a pagina 30

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Siamo ormai ai ferri corti: Condiretti contro Assolatte che, secondo l'associazione degli agricoltori, non riconosce «una remunerazione adeguata agli allevatori lombardi». La denuncia: «Si specula sulla pelle delle imprese agricole e dei consumatori».

Raggiri

Finto elettricista, truffava le anziane di Cremona ▲

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La Coldiretti minaccia nuove iniziative contro Assolatte ▲

Il personaggio

er la politica cremonese l’anno che si chiude verrà ricordato a lungo. I due “ribaltoni”, sia in Provincia che in Comune, saranno per molto tempo la marca distintiva, dal punto di vista politico e amministrativo, di questo 2009. Naturale che tutti si aspettino ora che a questo cambiamento di colore corrisponda anche un effettivo cambiamento, in meglio, della situazione del nostro territorio; e che tale miglioramento possa diventare l’elemento caratterizzante del 2010. Per quanto riguarda l’Amministrazione provinciale, il lavoro svolto in questi mesi ha posto le basi che permetteranno, già dal prossimo anno, di cogliere i primi frutti. L’azione prioritaria che qui vorrei citare riguarda la riorganizzazione della nostra struttura amministrativa, che in questi mesi è stata completamente ripensata e articolata in quattro macroaree, al posto dei precedenti 17 settori che lavoravano in modo isolato l’uno dall’altro. Lavorare in modo coordinato e unitario permette la valorizzazione del tesoro più grande che la nostra amministrazione ha: il capitale umano. Questo è il fondamento solido e duraturo su cui possiamo costruire la nostra azione futura. Molti altri sono gli interventi di questo primo periodo di governo della Provincia che vorrei ricordare, ma mi limito a citarne uno su tutti: il nostro impegno a favore dell’occupazione. Questo è stato l’anno in cui si sono visti maggiormente gli effetti della crisi economica, e di conseguenza la tutela dell’occupazione è stata la nostra priorità. E su questo abbiamo agito in modo a mio avviso molto positivo di concerto con le organizzazioni sindacali. Naturalmente l’augurio per il prossimo anno è che la situazione su questo versante migliori, e che non si debba essere ancora costretti ad affrontare le innumerevoli crisi aziendali con cui abbiamo fatto i conti in questi mesi. Massimiliano Salini Presidente della Provincia di Cremona

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ALL’INTERNO - Seconda puntata dello speciale «Un anno di sport»: basket, moto, volley e tennis



CREMONA

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I commercianti adesso sperano nei saldi invernali che prendono il via sabato 2 gennaio

Acquisti natalizi sottotono per la neve Sotto accusa la Ztl aperta. Pugnoli (Ascom): «Così com’è non va: fino alle 19 non è sufficiente»

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di Laura Bosio

cquisti natalizi stroncati dalla nevicata. Questo l'amaro bilancio dei commercianti cremonesi, che i conti hanno dovuto farli con il maltempo, che ha imperversato nei giorni prima di Natale, rendendo difficili gli acquisti. Ma sotto accusa è anche la Ztl aperta, che così com'è non va bene, almeno secondo Claudio Pugnoli, presidente dell'Ascom di Cremona. «Avrebbe bisogno di una taratura differente e di qualche miglioramento per essere davvero efficace» spiega. «Intanto il fatto che la fascia oraria di attraversamento termini alle 19 crea non pochi problemi a tutti, specialmente agli esercenti. Altra questione da sistemare è la chiusura al sabato e alla domenica. Insomma, bisognerebbe fermarsi un attimo a riflettere su questa sperimentazione, iniziata ormai da un mese». Iniziata, forse, anche a detta dei commercianti, in un periodo non molto propizio. «Proprio ora, con le feste di mezzo, forse sarebbe stato

Claudio pugnoli, Ascom

il caso di aspettare un po'» sottolinea Pugnoli. «A fare poi la loro parte ha contribuito una campagna pubblicitaria massiccia sequita da un terrorismo mediatico eccessivo, che ha creato controinformazione. Anche gli stessi cartelli posti agli ingressi della Ztl non sono molto chiari, e spesso causano confusione nell'automobilista». Tuttavia Pugnoli non nasconde un certo ottimismo: «Con alcune modifiche la cosa può fun-

Giorgio Bonoli, Confesercenti

zionare, finché non sarà completato il parcheggio di piazza Marconi, Dopo di quello ben vengano chiusure, zone pedonali, trasporto pubblico più efficiente e via di seguito». Ma a creare problemi in questo periodo di feste è stato, dicevamo, soprattutto la neve. «Con la neve si è fermata la corsa agli acquisti degli ultimi giorni precedenti il Natale» ha raccontato Pugnoli. «Sono molti, infatti, i cremonesi dello shopping “last minute”: oltre uno su 20, circa il 6%, ha rimandato la maggior parte delle spese proprio negli ultimi giorni prima delle feste. Quando i fiocchi hanno congelato la corsa ai regali. In cassa l’ammanco è ingente, con una differenza tra fatturato previsto ed incasso reale stimabile oltre il 10 percento. Anzitutto perché sono mancati i clienti della provincia, che hanno preferito rinunciare ad affrontare strade ghiacciate per far shopping a Cremona. Ma anche in città molti hanno rinviato gli acquisti, nella speranza che la pioggia, giunta solo nel pomeriggio di giovedì, rendesse più agevole raggiungere il centro ed i parcheggi dimez-

zati dalla neve». Il disagio ha penalizzato meno i negozi di alimentari: la tradizione del Natale, almeno in tavola, è salva. Bilancio insoddisfacente, invece, per quasi tutti gli altri comparti. Se per circa il 40% degli italiani la crisi non ha lasciato traccia, la maggior parte ha cercato di risparmiare almeno un po’, soprattutto riducendo il budget destinato ai regali. «Chi si è avvantaggiato sono, invece, centri commerciali ed outlet, spesso vicini alle strade di maggior traffico ed in molti casi dotati di comodi parcheggi coperti» attacca Pugnoli. «Il danno subito dai commercianti è grave e probabilmente irrecuperabile. Questa nevicata, insomma, si è abbattuta sui negozianti nel momento meno opportuno, quando c’è maggior propensione alla spesa: un’occasione ormai unica nel corso dell’anno, soprattutto in periodi di accentuata debolezza della domanda interna ed in un contesto economico nazionale ed internazionale ancora critico». Dello stesso parere anche la Confesercenti. «Lo shopping natalizio è stato offuscato da una nevicata pesante, che ha influito sulla presenza della gente in città» spiega Giorgio Bonoli, direttore dell'associazione. «Questo ha sminuito pesantemente il volume di affari preventivato. Inizialmente, infatti, il trend aveva fatto sperare in bene, e il commercio si era smosso, seppur lievemente». L'ultima speranza, dunque, sono i saldi, «che inizieranno sabato 2 gennaio e che, almeno per il comparto moda, si spera possano far recuperare parte del lavoro perso nei giorni di maltempo» sottolinea Pugnoli. «Per gli altri, invece, il danno resterà irrecuperabile».

LA NORMATIVA

La Regione ha fissato le regole per la tutela del consumatore In Lombardia i saldi invernali avranno inizio il primo sabato di gennaio e proseguiranno per i 60 giorni successivi; il periodo in cui sarà possibile usufruire di questa opportunità sarà compreso, quindi, tra il 2 gennaio e il 2 marzo 2010. «Questa modalità di vendita» osserva l'assessore al Commercio, Fiere e Mercati, Franco Nicoli Cristiani «rappresenta una occasione importante per i commercianti di concludere con soddisfazione il periodo di vendite di fine stagione ma soprattutto rappresenta una opportunità per i consumatori lombardi per acquistare prodotti di qualità a prezzi scontati». I saldi hanno dimostrato in questi anni di incidere favorevolmente sulla presenza dei turisti stranieri, tanto che l'appuntamento è diventato, a Milano e in Lombardia, un'occasione importante anche per gli operatori turistici. La vendita a prezzi scontati riguarderà prodotti non alimentari di carattere stagionale o articoli, in genere di moda, che, se non venduti entro un certo periodo, sono maggiormente soggetti a deprezzamento. «Per garantire il corretto svolgimento delle modalità di vendita e per tutelare il consumatore» ha aggiunto Nicoli Cristiani «Regione Lombardia ha fissato alcune norme fondamentali, demandando ai Comuni il compito di vigilare sul rispetto delle regole. L'applicazione di queste regole è garanzia di trasparenza e di rapporto corretto tra clienti e commercianti». LE REGOLE PRINCIPALI I commercianti hanno l'obbligo di esporre accanto al prodotto il prezzo iniziale e la percentuale dello sconto o del ribasso (è invece facoltativa l'indicazione del prezzo di vendita conseguente allo sconto o ribasso). L'operatore commerciale ha l'obbligo di fornire informazioni veritiere in merito agli sconti praticati sia nelle comunicazioni pubblicitarie (che anche graficamente non devono essere presentate in modo ingannevole per il consumatore) sia nelle indicazioni dei prezzi nei locali di vendita; non può, inoltre, indicare prezzi ulteriori e diversi e deve essere in grado di dimostrare la veridicità delle informazioni relative al prodotto agli organi di controllo. I prodotti in saldo devono essere separati da quelli eventualmente posti in vendita a prezzo normale (se ciò non è possibile, cartelli o altri mezzi devono fornire al consumatore informazioni inequivocabili e non ingannevoli). Se il prodotto risulta difettoso, il consumatore può richiedere la sostituzione dell'articolo stesso o il rimborso del prezzo pagato dietro presentazione dello scontrino, che occorre, quindi, conservare.


l’inchiesta

Cremona

«Qual è il primo problema da risolvere nel nuovo anno?» Le risposte di politici, rappresentanti del mondo economico, istituzionale e sindacale cremonese

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di Laura Bosio

l 2009 ha portato con se molte questioni irrisolte. E’ proprio su queste che vorremmo soffermarci: quali sono i problemi principali che ci siamo lasciati alle spalle? Ma soprattutto, quali sono i primi che necessariamente dovranno essere risolti quest'anno? Tutti si pongono questa domanda: sindacati, associazioni di categoria, politici. Ne emerge che la difficoltà maggiori sono quelle legate alla crisi e alla disoccupazione: il mondo del lavoro è in ginocchio, il potere d’acquisto è sempre più basso, e le famiglie non sanno più come arrivare a fine mese. Sentiamo cosa ne pensa il mondo cremonese. Massimiliano Dolci (Cgil). «La qualità dell’occupazione e del lavoro è la prima cosa su cui si dovrà lavorare nel nuovo anno. Mi riferisco, nello specifico, a quanto sia necessaria una reale lotta alla precarietà. Il lavoro va inteso come contributo professionale delle persone ai vari progetti industriali. Questo è realizzabile, però, solo restituendo valore al lavoro stesso, superando l’ideologia della precarietà, restituendo dignità ai redditi e recuperando i diritti del mondo del lavoro, che oggi sono disgregati in relazione al territorio, alla tipologia di occupazione e anche al colore della pelle». Giuseppe De Maria (Cisl). «Il sostegno all’occupazione sarà la prima cosa su cui concentrarsi nel nuovo anno, così come i diritti alle famiglie. Si tratta di una questione che va assolutamente affrontata, e che necessita di una

risposta. Servirebbe un programma generale legato a degli investimenti mirati, che permettessero di risollevare l’occupazione. Inoltre, nonostante tutte le promesse fatte di ridurre imposte e tasse, la Finanziaria 2010 non ha detto nulla di nuovo, e parallelamente sono aumentati i tempi dello scudo fiscale, dando così un aiuto a chi ha sempre evaso le tasse. Ciò quando l’80% delle entrate fiscali oggi è sostenuto dai lavoratori dipendenti. Sarebbe necessario riequilibrare le tasse anche sulla base del reddito e del quoziente familiare: è assurdo che in una famiglia di 5 persone in cui vi è un solo reddito si paghi come in una famiglia di cinque persone in cui vi sono quattro redditi. Per quanto riguarda l’occupazione nello specifico, sarà importante fare qualcosa al più presto: la cassa integrazione inizia a finire, le aziende non ci stanno dentro, e il problema occupazionale è destinato a crescere, se non si fa qualcosa». Mino Grossi (Uil). «E’ necessario fare un’inversione di tendenza rispetto agli aiuti nei confronti dei paesi in difficoltà. Mi spiego: le recenti indagini dicono che andremo da 200mila a

Giuseppe De Maria

Massimiliano Dolci

Occupazione e risoluzione della crisi 400mila bambini che muoiono di fame nel mondo, e in quest’ottica il sostegno che viene dato ai paese del terzo mondo non è sufficiente. E’ quindi necessario un grande segnale da parte di chi governa, delle scelte di politica economica, soprattutto nei confronti dei paesi in via di sviluppo. Si è allargata a forbice tra chi sta bene e chi no. Servono impegni precisi, da parte di tutti, per cambiare le cose».

Mino Grossi

Antonio Piva (Libera Agricoltori). «Se parliamo di territorio, credo che sia fondamentale rimediare a tutti gli errori fatti relativamente all’Expo 2015. Bisogna prendere la situazione per la coda, anche se ormai siamo fuori dai giochi. Sarà quindi importante, nel 2010, riuscire a sedersi attorno al tavolo di concertazione. Tanto più che Cremona, con le sue molteplici peculiarità, a partire dall’agroalimentare, l’agroenergia e la cultura, potrebbe tranquillamente svolgere un ruolo primario, diventando la capitale dell’Expo. I numeri non ci mancano, e possiamo portare tutto quello che è parte integrante delle tematiche Expo. Guardando invece le problematiche di settore, l’agricoltura soffre della situazione di instabilità legata al mercato, che

Antonio Piva

dovrebbe rispondere a delle leggi, mentre arriviamo a fine 2009 con la parossistica situazione di un prezzo del latte non equo, e la non volontà da parte del mondo industriale a trovare un accordo. Un comportamento decisamente scorretto, e che non mi aspettavo». Assuero Zampini (Coldiretti). «Nel comparto agricolo è necessaria la ricostruzione di una filiera agricola che sia favorevole agli agricoltori che oggi, per un euro speso dal consumatore, percepi-


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dei consorzi agrari, che permettano l’abbattimento dei costi agricoli, il lancio della vendita diretta organizzata presso le sedi dei consorzi stessi e la valorizzazione della filiera dei cereali. Purtroppo finora il consorzio agrario di Cremona non ha ancora espresso il suo parere in merito, mentre il 90% dei consorzi italiani hanno già aderito. Puntiamo poi a un consorzio per il prezzo del latte, in merito al quale la discussione va avanti, e nei prossimi giorni organizzeremo una movimentazione massiccia».

sta diventerebbe un’alternativa importante per chi vive a Milano, con tutti i problemi che ha una metropoli. E in questo modo Cremona potrebbe davvero crescere e svilupparsi. Le due amministrazioni attuali hanno fatto poco o niente, a questo proposito. Vorrei quindi che la Provincia si facesse valere su Formigoni, facendo in modo che la Regione porti avanti la causa cremonese». Andrea Pasquali Titta Magnoli

certezza che chi non rispetta le leggi deve pagare». Titta Magnoli (Pd). «La crisi è la principale emergenza a cui far fronte. Un problema che nel 2010 rischia di peggiorare. L'unica cosa che si può e si deve fare è tamponare la situazione, cercando di dare grande respiro agli ammortizzatori sociali. La prima cosa da fare è mantenere alti gli standard qualitativi dei servizi sociali, anche sacrificando altre cose: su una partita come questa non saremo mai in opposizione».

Emiliano Ferrari

Assuero Zampini

scono solo pochi centesimi. Bisogna allora ridare il giusto reddito alle imprese agricole, e a questo proposito noi abbiamo già attivato un programma, che riguarda tutti i settori: dal latte, alla carne, ai cereali, e via di seguito. La filiera va riordinata in modo che l’agricoltore non veda disperdere il suo lavoro. Da un lato, a questo proposito, è fondamentale la realizzazione dei mercati degli agricoltori, che sfruttano la logica “dal produttore al consumatore». Un altro punto da curare sarà la nascita delle holding

Emiliano Ferrari (Lega). «Da un lato credo sia di fondamentale importanza risolvere il problema di piazza Marconi, quel buco nella città che toglie lustro al nostro bellissimo centro storico. Se tutto andrà come previsto, entro fine anno la città riavrà la sua piazza, dopo tantissimi anni, e questo, se fosse vero, sarebbe una grandissima soddisfazione. Ma voglio fare anche un’altra riflessione, di carattere più teorico: il 2010 dovrebbe portare ad un cambiamento radicale di determinati meccanismi, in cui si elimini il concetto di cittadini di serie A e di serie B: chi rispetta le regole deve poter contare maggiormente sulle proprie tutele, mentre chi fa il furbo dovrebbe essere trattato con un maggior rigore. Non è giusto, ad esempio, che accanto all’onesto cittadino che va sull’autobus e paga il biglietto, ve ne siano 100 che invece non lo pagano. Insomma, ci vuole una maggior

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Ferdinando Quinzani

Ferdinando Quinzani (Cremona per la Libertà). «E’ ora di risolvere un problema annoso: quello del collegamento tra Cremona e Milano. Una difficoltà che ogni anno si acutizza, e che l’eliminazione del Pendolino ha peggiorato. E’ assurdo che per andare nel capoluogo lombardo ci vogliano quasi due ore. Serve un legame ferroviario veloce, che permetta di raggiungere Milano in massimo 40 minuti. Que-

oggi ha messo al riparo da rischi di emarginazione molte persone in difficoltà, soprattutto anziani. Come presidente di Lgh sto lavorando perché nell’anno che sta per arrivare Cremona possa contare non solo su servizi pubblici locali di qualità ma anche su occasioni di sviluppo e di crescita per il mondo imprenditoriale cremonese». Mino Iotta

Mino Iotta (Pdl). «Secondo me la difficoltà maggiore da affrontare, il prima possibile, è quella della crisi economica latente. Ma soprattutto la cosa importante è togliersi di dosso lo spauracchio della recessione. Che sia evidente o meno, che riguardi tante o poche persone, è importante che la gente si lasci alle spalle la paura, perché è stata quella che maggiormente ha influenzato la crisi dell’economia reale: il pessimismo diffuso ha influito sui consumi, e ciò ha alimentato la crisi, come il fatidico gatto che si morde la coda. Le condizioni per uscire da questo vortice esistono, e lo dicono i principali periodici economici. L’importante è far sì che si manifestino». Andrea Pasquali, (Lgh). «Il mio augurio per Cremona, che sarà ed anche il mio massimo impegno per il 2010, riguarda il tema dello sviluppo economico. Da esso dipende non solo il benessere e la qualità della vita dei cremonesi ma anche la capacità della nostra comunità di mantenere quella fitta rete di solidarietà e di servizi sociali che fino ad

Gerardo Paloschi

Gerardo Paloschi (Aemcom). «La Comunità cremonese è capace di reagire in modo straordinario di fronte ai momenti di difficoltà, come è l’attuale. Il mio augurio è che il 2010 rappresenti per tutti noi l’anno nel quale il sentimento prevalente sia quello della “fiducia” e della ripresa. Cremona può giocare molte carte di valore nella competizione, che ormai è globale, e lo deve fare unendo tutte le forze e le energie di cui dispone intorno a progetti e obiettivi forti. In questo modo il 2010 potrà essere per Cremona non solo un anno di grande impegno ma anche ricco di soddisfazioni».

Noi segnaliamo...

Linea ferroviaria Cremona-Mantova

Il dramma dei pendolari della linea Mantova-Cremona-Milano, che sempre più spesso ha occupato le prime pagine della cronaca locale, si trascinerà anche nel nuovo anno. Appare quindi urgente risolvere almeno i problemi più immediati: i ritardi, la sporcizia e la vecchiaia del materiale rotabile. Inoltre le recenti nevicate hanno messo in luce con forza ancora maggiore le difficoltà.

Parcheggi e viabilità

Caso Tamoil e polveri sottili La questione ambientale è il terzo grande problema della città di Cremona. Le pm10 restano sopra la soglia di attenzione sempre più frequentemente, nonostante il limite massimo sarebbe di 35 giorni in un anno. Inoltre la questione irrisolta dell'inquinamento del suolo della raffineria Tamoil e delle società canottieri aggiunge un altro problema ad una situazione sempre più difficile.

Parcheggi e viabilità sono i grandi problemi che Cremona dovrà affrontare nel nuovo anno: la mobilità, in particolare, dovrà essere rivista completamente, con una riorganizzazione della circolazione delle autovetture in città, insieme a Ztl e parcheggi corona. Per non parlare dell'annosa questione di piazza Marconi, che finché non sarà terminata bloccherà qualsiasi passo avanti.

Dario Balotta, responsabile dei trasporti di Legambiente


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Cremona

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I dati dell’attività dei carabinieri Impennata di denunce e arresti nella lotta contro le sostanze stupefacenti

Aumentano le rapine a danno del commercio I furti diminuiscono leggermente, ma il bilancio resta consistente. Calano anche le estorsioni e il totale dei reati

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di Sara Pizzorni

radizionale incontro di fine anno con il comandante provinciale dei carabinieri di Cremona, tenente colonnello Michele Arcangelo Cozzolino, che in chiusura di 2009, insieme al capitano Rocco Truda, ha tracciato un bilancio dell'attività operativa dei carabinieri di Cremona e provincia che fino al 30 novembre di quest'anno si sono occupati dell'85,7 per cento dei reati commessi nella giurisdizione. «Risultati soddisfacenti» ha detto il comandante, «sia per quel che riguarda l'attività di prevenzione che per la repressione dei reati. Il totale dei delitti è in diminuzione, e contemporaneamente il numero degli arresti è aumentato». Per il resto, è aumentato il numero delle rapine ai danni

degli esercizi commerciali, e sono diminuiti i furti, che però fanno sempre paura. Confrontando i dati dell'anno scorso con quelli di quest'anno nel periodo compreso tra gennaio e dicembre, si nota che complessivamente il numero dei reati de-

nunciati è sceso dello 0,6 per cento, con 8.899 denunce nel 2009 contro le 8.953 dell'anno precedente. I reati scoperti sono stati 3.683 a fronte dei 3.896 del 2008. «Il dato dolente» ha detto Cozzolino, «sono i furti, che, anche se diminuiti, sono

ancora in numero consistente": 3.695 i furti denunciati nel 2009, 3.927 quelli segnalati nel 2008 (259 sono stati quelli scoperti quest'anno, 306 quelli scoperti l'anno scorso). In aumento, invece, il numero complessivo delle rapine, quest'anno 71 contro 54 dell'anno precedente (nel 2009 ne sono state scoperte 36 contro le 40 dell'anno scorso). Il dato è aumentato soprattutto per quel che riguarda le rapine commesse ai danni degli esercizi commerciali (10 nel 2009, 3 nel 2008) e negli uffici postali (6 nel 2009, 5 nel 2008), mentre è diminuito per le rapine in abitazione (4 nel 2009, 10 nel 2008) e negli istituti di credito (11 nel 2009, 13 nel 2008). Un calo è stato registrato anche per le estorsioni (4 sono state quelle denunciate nel 2009 contro le 9 del 2008); in aumento, invece, i reati relativi all'uso

di armi (69 nel 2009, 67 l'anno scorso). Un capitolo a parte lo merita la lotta alle sostanze stupefacenti, con 169 casi denunciati nel 2009 (tutti scoperti) contro i 102 (scoperti 97) del 2008. Gli arresti per droga sono stati 105 contro i 91 dell'anno scorso, mentre le denunce sono state 125 contro le 46 dell'anno precedente. Le persone segnalate nel 2009 sono state 242 e i grammi di stupefacenti sequestrati 222.268 contro i 132.690 del 2008. Numerosi gli arresti e i sequestri di droga effettuati dai carabinieri nelle tante operazioni portate a termine quest'anno. L'ultima, risalente al novembre scorso, ha visto l'arresto di due persone in flagranza di reato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e il sequestro di 180 chilogrammi di haschish e di 17.000,00 euro

quale provento dell'attività illecita. Complessivamente le persone arrestate dai carabinieri sono state 457, un 6,8 per cento in più dell'anno precedente, mentre le denunce sono state 3.083. Aumentati anche i servizi sulle strade e i controlli del territorio: le attività dei militari hanno visto impegnate 29.648 pattuglie con 53.441 carabinieri per un totale di 175.274 ore di servizio. Importante anche l'apporto del carabinieri di quartiere, con 2.372 servizi, il 33,3 per cento in più dell'anno scorso. Infine i servizi su strada: i militari hanno controllato 111.298 persone, 84.023 mezzi ed elevato 4608 contravvenzioni per un ammont a re d i 5 8 5 . 8 6 5 , 0 0 e u ro . Quest'anno sono stati rilevati 10 incidenti mortali (l'anno scorso erano stati 2 in più) e 345 con feriti contro i 363 del 2008.

In manette

Arrestato truffatore finto elettricista: era l’incubo delle anziane cremonesi

Prima manometteva il contatore, poi si presentava alla vittima designata spacciandosi come elettricista, e con questa scusa si introduceva negli appartamenti delle sue vittime, portando via denaro e oggetti di valore. Gennaro Esposito, 40 anni, di origini napoletane ma cremonese d'adozione, pluripregiudicato per reati contro il patrimonio, è finito in manette con l'accusa di furto. Ad arrestarlo sono stati gli uomini della terza sezione della squadra Mobile. I particolari dell'arresto sono stati illustrati dal sostituto commissario Gianluca Epicoco. Le indagini hanno permesso di accertare che l'uomo, dopo aver stac-

cato il contatore esterno della luce dell'ignara vittima, obbligandola ad uscire dall'abitazione, si faceva trovare nei pressi dell'appartamento o sul pianerottolo, fingendosi amico di uno o più condomini e chiedendo cosa fosse accaduto. Poi si presentava come un elettricista o comunque esperto d'impianti elettrici, offrendosi di riparare il guasto e introducendosi quindi all'interno dell'abitazione. Una volta entrato, facendo credere di dover ispezionare gli impianti dell'appartamento, si recava in tutte le stanze. Poi, fingendo di aver bisogno di acqua o chiedendo di poter avere una tazza di

caffé, distraeva la vittima e si impossessava del denaro, dei gioielli o di altri valori custoditi in armadi, comodini o altri mobili. In seguito ad alcuni furti messi a segno con lo stesso “modus operandi” in due abitazioni di Cremona lo scorso mese di novembre, gli inquirenti hanno attivato un gruppo di lavoro all'interno della terza sezione della Mobile con il compito di monitorare ed analizzare il fenomeno e cercare di individuare l'autore di questi odiosi reati che colpiscono anziani soli ed indifesi. In tutti i casi la descrizione dell'autore dei furti era la stessa, così come la Clio di colore blu usata da Esposito per

TERRORISMO

Rafick assolto dall’accusa di essere il maggior finanziatore della strage di Casablanca Mohamed Rafik, ex imam della moschea di Firenze e uno dei componenti della cellula terroristica cremonese costituitasi nella ex moschea di via Massarotti, è stato assolto dai giudici dalla Camera criminale di primo grado della Corte d'appello di Sala, cittadina del Marocco, dall'accusa di essere uno dei maggiori finanziatori della strage di Casablanca, nella quale erano morte 24 persone. Rafik, 44 anni, marocchino, fino ad oggi in libertà provvisoria, era stato estradato dall'Italia su richiesta delle autorità marocchine perché ritenuto coinvolto negli attentati del 16 maggio 2003 compiuti a Casablanca. L' accusa nei suoi confronti, ora caduta, era di «costituzione di banda criminale per preparare e commettere atti di terrorismo nel quadro di un progetto collettivo mirante a portare grave danno all'ordine pubblico». Il 13 luglio del 2005, Mohamed Rafik, sposato, con un figlio, era stato uno dei primi ad essere stato condannato in Italia per terrorismo internazionale di matrice islamica. Il giudice per l'udienza preliminare di Brescia Silvia Milesi lo aveva ritenuto uno dei componenti della cellula terroristica gravitante intorno alla ex moschea di Cremona. L’ex imam, in

Italia con regolare permesso di soggiorno, era arrivato a Firenze nel 1998 e per tre anni era rimasto alla guida della moschea di Sorgane come imam itinerante inserito all'interno di un movimento islamico che contemplava la predicazione e il proselitismo. Nel 2003 Rafik era stato arrestato a Cremona dopo essere già stato inquisito dalla procura di Milano per associazione terroristica. Era accusato di essere un vero e proprio collettore di soldi per gli attentati in Cecenia, per il rifornimento di denaro ai mujihadeen combattenti nei Balcani e per la gestione operativa delle moschee più radicali. Gli inquirenti erano certi fossero suoi i numerosi manuali jihadaistici sequestrati dalle abitazioni e dai computer di semplici soldati della causa di Osama Bin Laden in Euro-

pa e si credeva fosse stato proprio lui ad avviare contatti particolarmente intensi con la Germania dove i "fratelli" spedivano aiuti sostanziosi in Iraq al gruppo di Ansar Al Islam. La procura distrettuale di Firenze lo aveva anche intercettato mentre sobillava un tunisino a votarsi al martirio in Iraq. Nel luglio del 2005, insieme a Rafik, al quale era stata inflitta una pena di 4 anni e 8 mesi, era stato condannato per terrorismo anche Kamel Hamroui (3 anni e 4 mesi). Le due condanne erano state poi confermate dalla Corte d'Appello di Brescia e successivamente dai giudici della Cassazione. Tra gli elementi raccolti dall'accusa, rappresentata dall'allora pubblico ministero Roberto Di Martino, oggi procuratore della Repubblica di Cremona, la testimonianza di un pentito, Chokri Zouaoui, secondo il quale la cellula islamica aveva progettato per la metà del dicembre 2002 attentati al Duomo di Cremona e alla metropolitana di Milano. Dalle perquisizioni effettuate, erano emersi inoltre testi di discorsi e volantini inneggianti alla Guerra Santa e un documento firmato da Osama Bin Laden, oltre a versamenti di denaro destinati ad un campo di addestramento nel Kurdistan iracheno.

mettere a segno i colpi. La polizia ha quindi cominciato a monitorare i pregiudicati cittadini responsabili di reati contro il patrimonio, sicuri che si trattasse di una persona che conosceva bene la città e i luoghi dove si erano consumati i furti. Incrociando i dati investigativi e confrontandoli con altri episodi avvenuti in passato, gli inquirenti hanno ristretto la cerchia dei sospettati ad alcuni soggetti il cui "modus operandi" poteva avvicinarsi anche in parte a quello indicato, e

che corrispondevano alle caratteristiche somatiche della persona segnalata. Al termine degli accertamenti, che si sono protratti per diverse settimane, un uomo è stato individuato come il possibile sospettato dei due distinti episodi avvenuti ai danni di due donne anziane residenti in città. Entrambe le vittime, alle quali sono stati rubati denaro, gioielli, e alcuni orologi d'oro, hanno riconosciuto in fotografia senza ombra di dubbio la persona individuata dalla squadra Mobile come l'autore dei furti.


Conosciamoli meglio

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silvia schiavi

L’assessore Silvia Schiavi, con delega alle politiche sociali e associazionistiche, laureata alla Bocconi e ex giocatrice di tennis

20 agosto 1977. DATA DI NASCITA: ema). dogno (ma vive a Cr CITTà NATALE: Co gata. STATO CIVILE: Coniu FIGLI: Nessuno. : Laurea in Economia. TITOLO DI STUDIO tà Bocconi di Milano. ISTITUTO: Universi . «Opzioni a barriera» ARGOMENTO TESI: Matematica. TICA PREFERITA: MATERIA SCOLAS timento. in una banca di inves ATTIVITà: Tesoriere PergoCrema. SQUADRA tifaTA: arsi su tutto. tura dei giornali, inform let , ca liti po I: SS RE INTE bicicletta. HOBBIES: Tennis e : Film storici. RAFICO PREFERITO GENERE CINEMATOG ggistica. IO PREFERITO: Sa autore LETTERAR r Pop. E PREFERITO: Powe GENERE MUSICAL fatto» (su Sky). EFERITA: «Come è PR TV NE IO SS MI TRAS EFERITO: TG2. TELEGIORNALE PR ffi». O PREFERITO: «I Pu CARTONE ANIMAT : Anatra con polenta. PIATTO PREFERITO ITE: Al mare. VACANZE PREFER cino le dita». che a volte i figli si bru re cia las ne be ' «E : oro UNA CITAZIONE : «Fare bene il mio lav da raggiungere di assessore». ancora un obiettivo

«Stiamo discutendo sul futuro degli ex ospizi»

A

di Laura Bosio

ppassionata di politica e sport, l'assessore Silvia Schiavi è legata alla Lega da quando ha iniziato ad interessarsi di politica. «Il mio percorso politico è stato monocolore: mi sono sentita attratta da subito dal movimento della Lega, di cui condividevo le visioni e le finalità. Ho iniziato una decina di anni fa, dapprima come sostenitore, poi come militante. Ho partecipato a manifestazioni, banchetti e varie campagne, e il movimento ha creduto molto in me. Mi hanno candidata alle scorse elezioni politiche, e la seconda chance che mi è stata offerta è stato proprio questo ultimo incarico. Del resto è sempre stata nelle corde della Lega la volontà di puntare molto sui giovani». E come ha conosciuto questo movimento? «Frequentando alcune persone che ne fanno parte. Ho conosciuto gente appassionata, con una visione delle cose lucida ma non estremista. Tant'è che mi ha sempre molto colpito, partecipando a incontri nazionali, il vedere sempre gente ben diversa da quella che dipingono i giornali e l'opinione pubblica. Tutte persone molto legate al territorio e alla tradizione, e che portano avanti con entusiasmo queste loro passioni». Parliamo di lavoro: di cosa si occupava? «Ho preso una laurea in economia alla Bocconi, a cui è seguito uno stage, che poi è diventato un vero lavoro. Il mio ruolo è quello del tesoriere: mi occupo di emissioni obbligazionarie e via di seguito. Per un certo periodo ho collaborato anche con la Borsa Italiana, con un paio di docenze. Da dicembre sono in aspettativa: non potevo fare il mio lavoro e contemporaneamente l'assessore». Ci racconti qualcosa dei suoi interessi. «Quello principale è lo sport, e in particolar modo il tennis. Ho giocato a livello agonistico dall'età di dieci anni, prima nel Tennis Crema e successivamente nel Tennis Dovera, vincendo qualche campionato provinciale. Dopo un incidente in moto, però. ho dovuto smerrere». Qual è stato il primo impatto con questo suo nuovo incarico?

L’assessore provinciale Silvia Schiavi

«Stanziati 250mila euro per i minori in condizioni di fragilità. Sorveglieremo sull'utilizzo che i comuni faranno di questi fondi» «Da un lato posso dire di aver trovato una macchina ben organizzata e funzionante, sia in termini di collaboratori che di funzionalità dei meccanismi. Anche il passaggio delle consegne è stato organizzato bene. Dall'altro lato, però, ho sentito un forte senso di responsabilità, non senza una dose di agitazione. Ho sentito un forte scombussolamento, ed ero arrivata al punto di non dormire di notte. Fortunatamente ora ho superato quella fase. Ma il senso di responsabilità rimane: nel momento in cui ci si occupa di politiche sociali, ci si va a confrontare con la fascia più svantaggiata della popolazione, e bisogna essere consapevoli che le proprie decisioni influiranno su persone che già hanno problemi». E l'impatto con due deleghe che non rientrano nel suo campo professionale come è stato? «La mia formazione è più che altro economica, e questo mi è stato utile per la lettura del bilanzio. Ma senza dubbio non si può utilizzare una logica economica per un discorso legato al sociale. Quindi per me prendere in mano queste deleghe è stato un po' un

ricominciare da capo, per percorrere una strada nuova. Bisogna darsi tempo di riflettere bene su ogni cosa, per prendere le decisioni giuste». Parliamo delle politiche sociali. «Innanzitutto voglio ricordare che le politiche sociali non sono i servizi sociali. Il nostro ruolo è quello di coordinamento territoriale, oltre che alla gestione di un osservatorio sull'immigrazione e al sostegno ai disabili sensoriali. Per quanto riguarda quello che ho trovato, non ho nulla da eccepire rispetto al lavoro di chi mi ha preceduto. Era stato concepito un assessorato con determinati progetti, che sono stati portati a termine. Il fatto, però, che durante il passaggio vi sia stata una crisi mondiale, ha portato a una diversificazione dei bisogni. Le stesse risorse del bilancio sono cambiate, in quanto alcune entrate sono venute meno. Ci siamo quindi trovati nella necessità di dover fare una scaletta di priorità differenti, e ci siamo concentrati in particolar modo sul disagio legato alla perdita del lavoro e alla precarietà. La Provincia è un ente intermedio che lavora in primis

sul territorio, e quindi abbiamo capito che in questo momento non possiamo impegnarci in attività a distanza, come il sostegno a paesi esteri. Per questo abbiamo fortemente ridotto i progetti di cooperazione internazionale. Abbiamo quindi individuato le fasce del nostro intervento, che sono famiglie, disabilità, minori in condizioni di fragilità e anziani. Per quanto riguarda i minori in condizioni di fragilità, ossia che fanno parte di famiglie monogenitoriali o a reddito disastrato, abbiamo stanziato 250mila euro. La nostra intenzione è di dare i fondi ai distretti, che tramite comuni e assistenti sociali provvederanno a destinarli. Però noi, come provincia, abbiamo intenzione di dare indicazioni ben precise in merito alla destinazione dei fondi. A questo proposito abbiamo anche istituito una commissione provinciale che permetta di dare una seconda validazione al progetto. Inoltre ai comuni abbiamo chiesto di compartecipare allo stanziamento con una quota del 10%. Si tratta di un impegno importante, proprio perché riguarda i minori, che sono il nostro futuro».

Quali attività invece per i disabili sensoriali? «C'è un impegno economico di oltre 300mila euro. Vengono portati avanti progetti di sostegno extrascolastico, e ad oggi nessuna richiesta è stata rifiutata». Grande impegno, si diceva, sulle famiglie che sono in difficoltà. «C'è un dialogo costante e preciso, e stiamo lavorando per mettere in piedi una consulta che sia un luogo di confronto, in cui le famiglie possono dialogare con le istituzioni, e avere informazioni su progetti, bandi e contributi». E l'associazionismo? «Si tratta di una realtà molto viva e attiva sul territorio. C'è vitalità e capacità di donarsi. ;a anche una forte qualità e professionalità. E' finita l'epoca in cui il volontariato si inventava. Oggi i volontari sono formati sulle competenze specifiche. Abbiamo una convenzione con il Cisvol: loro ci forniscono dati, e noi forniamo loro sostegno. Ci occupiamo poi del mantenimento del registro del volontariato, associazionismo e cooperazione. Quest'anno cade il bando regionale che va a sostegno di queste realtà (e che ha una periodicità di due anni), e che stanzia 220mila euro. Per quanto ci riguarda diffonderemo

«L'obiettivo del mio mandato? Dare risposte ai cittadini» il bando, spiegando quali sono i beneficiari, e accompagneremo le associazioni nella stesura dei progetti. Successivamente un'apposita commissione, formata da membri interni ed esterni, stilerà la classifica in base ai requisiti richiesti dal bando». Una realtà a sè è quella delle Rsa (Residenze socio-assistenziali). «Vanno guardate da due angolazioni differenti: quella sociale e quella economica. E' importante che si mantenga la qualità del servizio, ma queste strutture devono anche avere la capacità di mantenersi. La competenza è della Regione, e quindi viene gestita dall'Asl, ma noi stiamo di-

«Le Rsa non possono continuare a intaccare il proprio patrimonio» scutendo sul futuro di queste strutture, che spesso hanno difficoltà economiche. Bisogna quindi cercare una soluzione, perché è chiaro che se le Rsa vanno ogni anno ad intaccare il proprio patrimonio, esso prima o poi finisce. Non è però possibile neppure aumentare le rette, facendone ricadere il peso sugli utenti. Dunque cercheremo una possibile soluzione». Progetti per il futuro? «Ce ne sono tanti. Bisogna dare corpo innanzitutto ad una riorganizzazione di alcune cose, come ad esempio l'assistenza ai disabili sensoriali. Dovrà essere costituita effettivamente la consulta per le famiglie. Vi saranno poi un paio di bandi regionali da seguiri, dedicati alla conciliazione del tempo tra famiglia e lavoro. C'è poi un bando per l'assistenza alla disabilità sensoriale, con la realizzazione di un database specifico. Dovremo portare alla realizzazione pratica un progetto legato al carcere, che prevede delle attività culturali per il sollievo dei detenuti. E' già stata realizzata una scaletta, a questo proposito. Insieme ad altre province stiamo anche studiando un progetto dedicato a minori che abbiano compiuto atti criminali, e alle loro vittime». Quali obiettivi vorrebbe raggiungere entro fine mandato? «Spero che i cittadini, dopo questi cinque anni, possano dire che abbiamo risposto ai loro bisogni. Dopo lo sgretolamento del mondo finanziario, infatti, essi si sono appoggiati alle istituzioni pubbliche. E noi dobbiamo dare risposte efficaci, come abbiamo fatto questa estate con la crisi». Qualcosa da eliminare? «Ci sono alcuni piccoli aggiustamenti da fare. Ad esempio, la provincia di Cremona ha in uso un edificio a Cuba, che avrebbe dovuto diventare un museo del violino, ma che ora giace lì abbandonato. Dunque dovremmo verificarne lo stato e capire cosa ne è stato del progetto originario».


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Cronaca

Giovedì 31 Dicembre 2009

Oreste Perri

Antonio Bufano

Sindaco di Cremona

Questore di Cremona

Un anno ricco di soddisfazioni. Lo augura il questore di Cremona Antonio Bufano, che, insieme ai suoi uomini, ha da poco assicurato alla giustizia l'autore di una serie di furti ai danni di anziane sole. Un reato odioso contrastato con forza dal quotidiano lavoro della Polizia di Stato che in questi giorni ha dato alla cittadinanza una risposta più che soddisfacente al bisogno di sicurezza. "Con l'anno nuovo ci saranno altre novità positive", ha promesso il questore, riferendosi ad alcu-

ne vicende che hanno colpito molto i cremonesi, come ad esempio la rapina messa a segno l'ottobre scorso alla gioielleria Brugnelli di via Verdi. Nell'occasione, la proprietaria era stata aggredita e derubata di decine di orologi per un valore di 190 mila euro. "Di qui a pochi giorni", ha aggiunto Bufano, "sarà possibile commentare i dati relativi all'andamento della criminalità a Cremona. Si tratta di dati positivi che fanno ben sperare per il nuovo anno. L'obiettivo è quello di potenziare al massimo la prevenzione e di utilizzare al meglio le risorse disponibili".

Il mio augurio di buon 2010 va a tutta la città di Cremona e a tutti i cremonesi: perché tutti mantengano il proprio posto di lavoro e

perché riescano a sistemare i propri figli. Spero di riuscire a concludere, in questo anno, tutte le cose che ho in testa nell’interesse del bene comune. Le cose da realizzare sono moltissime, e il nostro impegno è tutto finalizzato a questo. La differenza tra me e i politici di pro-

fessione è che io non ho ambizioni politiche, e il mio lavoro è orientato solo alla città, una città che amo e per la quale voglio il meglio. La mia massima soddisfazione sarebbe riuscire a lasciare dietro di me delle cose belle. Infine voglio fare un appello: che chi ha la possibilità di aiutare il prossimo e offrirgli delle opportunità lo faccia senza pensarci troppo, con tanto altruismo.

Deputato

Il mio augurio per la città di Cremona è che si svegli il più presto possibile dall’illusione rappresentata dall’idea che il centrodestra potesse risolvere i problemi. Voglio poi fare un appello a tutti: che ci si impegni maggiormente nella condivisione delle responsabilità. Un appello rivolto non solo ai politici, ma anche alle persone comuni, perché siano sempre più partecipi rispetto alle decisioni che li riguardano.

Gian Domenico Auricchio

Presidente della Camera di Commercio In questi ultimi cinque mesi la caduta verticale che fino a giugno aveva messo in ginocchio le imprese si è arrestata. Lo confermano anche i dati da noi presentati, recentemente. Dunque auguro alle imprese cremonesi e agli imprenditori che davvero il 2010 sia l’anno della ripresa, e che essa possa far tornare le aziende a quei livelli di competitività che ci hanno sempre contraddistinto. I prodotti cremonesi sono infatti eccellenze di qualità elevatissima, caratterizzati da innovazione di prodotto e di processo, e vorrei che tornassero al lo-

Don Antonio Pezzetti Direttore della Caritas

L’augurio che voglio fare alla città è che essa continui a dimostrarsi sempre solidale verso tutti coloro che sono in difficoltà, e che non vengano mai meno tutte le esperienze territoriali legate al volontariato, che è una bella risorsa e un bello stimolo per tutti. Riuscire, nonostante i problemi che tutti abbiamo, a dedicare un po’ di

Luciano Pizzetti

Secondo Triboldi

tempo agli altri può essere importante, e far crescere interiormente.

Presidente della Vanoli Basket Il Presidente Secondo Triboldi, la dirigenza, lo staff tecnico e gli atleti della Vanoli Gruppo Triboldi Basket augurano a tutti i loro tifosi, agli appassionati di sport e di pallacanestro e ai lettori de Il Piccolo Giornale un 2010 ricco di soddisfazioni personali e gioie sportive.

Cesare Galli Scienziato

Con il mio augurio a Cremona e ai cremonesi, accompagno l’auspicio che chi ci governa lo faccia per il bene della città e della provincia. Di questo 2009, nel corso del quale siamo stati preda di numerose vicissitudini, posso portare a casa qualcosa di buono: un anno fa eravano incerti sulla continuazione o meno della nostra attività scientifica, e dopo un anno possiamo constatare che essa ha proseguito, anche se questo è solo merito delle nostre forze, perché nonostante le promesse dall’esterno non abbiamo ricevuto alcun aiuto.

Il teatro Ponchielli

...e lo staff

Roberto Venturato

Allenatore della Cremonese

Michele Arcangelo Cozzolino

Auguri a tutti i lettori, auspico a tutti un 2010 all’insegna della salute e ricco di serenità. Per la Cremonese? Stiamo già lavorando perché possa essere un anno importante, ce lo auguriamo tutti.

Anche il 2009 è arrivato al termine, ed è ora di salutare quest'anno, per lasciare il posto ad uno tutto nuovo e, speriamo, ricco di soddisfazioni. Oltre al nostro augurio, abbiamo raccolto anche quello di alcuni personaggi cremonesi, rivolgendolo poi alla città stessa. Eccoli.

ro vecchio smalto. Le nostre imprese hanno il loro merito, ed è giusto che possano ottenere la soddisfazione di vedersi di nuovo sulla cresta dell’onda. La Camera di Commercio, dal canto suo, sarà al loro fianco per agganciare la ripresa, puntando su internazionalizzazione e sostegno ai Confidi.

Comandante Provinciale Carabinieri

Un augurio di un felice anno nuovo arriva anche dal comandante provinciale dei carabinieri di Cremona, tenente colonnello Michele Arcangelo Cozzolino. A margine della conferenza

stampa di fine anno dei carabinieri, durante la quale è stato illustrato l'andamento della criminalità a Cremona, il comandante si è detto soddisfatto dell'attività svolta dai suoi uomini nell'anno che sta per finire. "Il bilancio è sicuramente positivo", ha detto Cozzolino. "Anche nel 2010 faremo di tutto per svolgere il nostro lavoro a

tutela dei cittadini, e lo faremo in modo ancor più pressante ed incisivo, cercando soprattutto di porre un freno a quei reati che sono considerati i più odiosi e di assicurarne alla giustizia gli autori. Un augurio sincero a tutti i cittadini cremonesi che nei carabinieri troveranno sempre un punto di riferimento importante".

«Il Teatro è un modo di amare le cose, il mondo, il nostro prossimo» (Paolo Grassi). Il presidente, il consiglio di amministrazione, il sovrintendente e tutto il personale della fondazione augurano ai cremonesi di rinnovare anche per il 2010 il legame d’amore con il “loro” teatro A. Ponchielli.

Gigi Cappellini Presidente Cisvol

Anche per il 2010 il volontariato cremonese continuerà ad impegnarsi al massimo per sostenere i diritti dei più deboli, per realizzare più coesione sociale e per rafforzare pratiche e modelli di cittadinanza in cui affermare sempre più i valori della solidarietà e della tolleranza. Il mio augurio va a tutte le associazioni e ai volontari che operano sul territorio con passione e abnegazione.

Piergiorgio Spaggiari Mi auguro che in questo mondo di sopraffazione e di paura, il dolce ritorno delle festività natalizie e del nuovo anno rinnovino la nostra spreanza, che è ferma certezza che l'armonia fiorisca nonostante il buio che ci circonda. Il mio è un messaggio di speranza, perché il nuovo anno porti una speranza

Angela Cauzzi, Sovrintendente

Direttore Ospedale Maggiore nuova. Il buio che abbiamo avuto quest'anno è davvero forte: molte persone hanno perso il lavoro, molte famiglie sono in crisi, la povertà è aumentata. Bisogna dare prospettive, speranza, e chiedere certezze al mondo della politica, specialmente sulle scelte di economia e sviluppo.

Daniele Tamburini Editore de Il Piccolo

Una buona qualità della vita dipende anche dalla qualità dei nostri rapporti, dalle nostre relazioni. Dalla capacità di offrire e ricevere amicizia. E' ricco colui che ha molti amici. Auguro a tutti un nuovo anno da vivere intensamente attorniati da tanti amici sinceri e da tanto affetto. Buon anno.


Cremona

Giovedì 24 Dicembre 2009

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Via libera alla città dello sport Via libera alla «Città dello Sport» da parte dei componenti della commissione edilizia: un progetto che riveste una speciale rilevanza per l’assetto urbano della città. Il Programma integrato di intervento «Città dello Sport» - come ha spiegato ai commissari il vice sindaco - intende promuovere la trasformazione dell’area localizzata tra le vie Postumia, Mantova e viale Concordia. Per attuare questo programma si è lavorato attraverso partership pubblico-private, per giungere alla realizzazione di un secondo polo sportivo ricreativo sul territorio comunale. Le funzionalità della città dello sport saranno: strutture ed impianti per le attività e pratiche sportive; spazi a verde nelle varie declinazioni: boschi, parchi, verde urbano; insediamenti complementari adatti ad ospitare

locali pubblici, attività quali centri benessere e palestre, studi di medicina sportiva, fisioterapia, ecc; insediamenti d’attività commerciali legate alla filiera dello sport e del tempo libero; insediamenti d’uffici, laboratori e sedi di rappresentanza e ricerca legate alla pratica sportiva,

con riferimento sia alle varie federazioni ed associazioni, sia con riferimento alle realtà sportive professionistiche presenti nel territorio; insediamenti residenziali con tipologia “foresteria”, per rispondere alle utenze sportive e professionali del mondo sportivo locale; in-

Guastatori cremonesi in Toscana A seguito delle eccezionali precipitazioni atmosferiche che hanno colpito la Toscana ed in particolare le provincia di Lucca e di Pisa, sono partiti da Cremona i guastatori cremonesi della Brigata Ariete. Una vera e propria corsa contro il tempo, per riparare nel più breve tempo possibile l’argine del fiume Serchio. Si tratta di una vera corsa contro il tempo per cercare di riparare i 180 metri di argine distrutti dalla prima ondata di piena che ha causato la chiusura dell’autostrada A12 e l’inondazione di alcuni abitati tra cui la frazione di Nodica del comune di Vecchiano. Solo riuscendo a riparare l’argine è infatti possibile arrestare l’imponente flusso d’acqua del fiume (circa 700 metri cubi al secondo) che continua ad alimentare le acque del Lago di Massacciucoli ed evitare così l’inondazione degli abitati di Torre del Lago, Massarola e quindi Viareggio che potrebbe causare l’evacuazione di oltre 15000 persone. Gli specialisti dell’Arma del Genio dell’Esercito, coordinati dal Ten. Col. Massimo Bendazzoli, Comandante di Bat-

taglione del 10° Reggimento Genio Guastatori di Cremona, hanno continuato a lavorare per tutta la notte riuscendo ad ultimare i lavori di rafforzamento dell’argine esistente ed a realizzare la strada di servizio lungo la quale, proprio in queste ore, è iniziato il transito dei pesanti autocarri adibiti al trasporto del terreno per riparare la voragine creatasi nell’argine. Nel frattempo le altre macchine del Genio dell’Esercito continuano a posizionare il materiale lungo la falla e lo continueranno a fare anche la prossima notte. Dall’esito di questa difficilissima operazione dipende infatti il destino di migliaia di persone. In base al risultato da loro raggiunto, nel corso della prossima notte saranno fatte tutte le valutazioni sull’eventuale evacuazione degli abitati e degli oltre 15000 abitanti.

DALLA PARTE DEI CITTADINI

di Damiano Talamazzini

Responsabile Provinciale Patronato Epaca

Questa rubrica rappresenta un luogo d'incontro a disposizione dei nostri lettori, nato per rispondere a dubbi e quesiti in materia di diritti previdenziali e assistenziali. Le lettere rivolte al Patronato Epaca possono essere indirizzate alla nostra redazione, per posta o via e-mail, oppure direttamente al Patronato Epaca (epaca.cr@ coldiretti.it). Prosegue il nostro viaggio attraverso l’Italia, alla scoperta dei pensionati che si sono affidati ad Epaca e che continuano a riscuotere cifre ragguardevoli per arretrati di pensione. In questi giorni una pioggia di arretrati per i pensionati assistiti da Epaca in Puglia: a Brindisi due pensionati hanno incassato rispettivamente 51.600 e 11.000 euro netti di arretrati, mentre a Foggia l’intervento del Patronato Epaca ha consentito a due assistiti di recuperare una cifra che sfiora, per ciascuno, i 26.000 euro. E non solo. Ammontano a 20.700 euro, 9.000 e 7.500 euro i conguagli di pensione ricevuti da tre assistiti foggiani, senza contare una cascata di “poche” migliaia (4.500, 3.500, 3.200, ecc…) di euro ciascuno che sicuramente staranno facendo trascorrere delle festività più serene ai pensionati brindisini, leccesi e baresi che si sono rivolti con fiducia agli uffici Epaca. E buone notizie giungono anche da altre parti d’Italia, ad esempio da Imperia, dove i 48.000 euro (complimenti!) appena percepiti faranno felici anche la ottantaquattrenne signora Maria;

frastrutture per la mobilità, in particolare gli spazi a favore del mezzo ciclabile, nonché a favore degli “utenti deboli”, pedoni. L'area interessata dall’intervento è collocata nella periferia est di Cremona, ai margini del tessuto edificato, pur restando all'interno della tangenziale urbana. «Il programma acquista rilevanza territoriale, non sulla base della sua estensione, ma soprattutto per la significatività degli interventi inclusi» sottolineano i tecnici comunali. «Questi, infatti, sono tali da incidere sulla riqualificazione dell’intero contesto urbano di Cremona (secondo polo attrezzato per attività sportive e ricreativa all’aria aperta della città dopo gl’impianti al Po), riflettendosi ben oltre i limiti territoriali degli interventi individuati, nonché per il carattere strategico e d’attrazione che l’ambito di tra-

sformazione assumerà nel territorio cremonese». «Il tutto produrrà azioni sul territorio che, integrandosi ed implementandosi vicendevolmente, comporteranno una ridefinizione dell’attuale contesto urbano di margine, considerato che la città dello sport, oltre a porsi quale polo attrattore di attività e pratiche legale alle attività sportive ricreative, svolgerà la propria azione di crescita delle dotazioni per i quartieri» spiega Malvezzi. «Gran parte delle aree resteranno sempre di proprietà del Comune di Cremona e verranno assegnate in diritto di superficie, per la realizzazione di impianti, attrezzature e strutture insediative. L'attuazione delle iniziative saranno conformi alle esigenze determinate dal Programma e quindi allo specifico raggiungimento dell’interesse generale.

www.aclicremona.it

E per loro, non c’era posto all’albergo Tutti conosciamo la storia di Giuseppe e Maria che non hanno trovato alloggio nella città perchè poveracci, senza garanzie e per di più con un bambino in arrivo. La storia si ripete. Oggi, tanti poveracci si buttano sulle carrette del mare per fuggire da situazioni terribili e vengono respinti dalle nostre coste e dalle nostre città senza remissione né umana né di rispetto del diritto internazionale. Respinti senza se e senza ma, in un coro di slogan che risuona ovunque, dalle piazze, ai bar, alle scuole..; ”stiano a casa loro!”, punto e basta. La scorsa settimana, al Centro Pastorale di Cremona, in due diversi incontri, erano presenti il dott. Munzoul (docente dell’università di Khartoum in

Sudan) e il dott. Giovanni Sartor, (responsabile del settore Africa della Caritas italiana) per fare una lettura corretta del fenomeno migratorio africano. Hanno sottolineato che la soluzione al problema non sta nel blindare le frontiere, nel fare leggi cattive (come ha detto Maroni), nel bollare come delinquenti i clandestini, nel lasciarli in balia delle onde o, peggio ancora, nell’affidare alla Libia l’affare sporco di liquidarli con mezzi violenti, tra cui anche la deportazione di massa nel deserto. Pratiche queste, documentate e denunciate dagli organismi umanitari internazionali che, purtroppo, non destano indignazione nella gente, abbindolata ormai da una cultura che discrimina

il diverso e ne fa il capro espiatorio della crisi sociale che il nostro paese sta vivendo. Ma chi dice “stiano a casa loro” non sa certamente o non vuole sapere perché e da cosa scappano; vuole liberarsi di una presenza solo fastidiosa, una zavorra da scaricare. Il grave è quando anche la politica parla in questo modo e dimostra di non avere alcuna intenzione di impegnarsi affinchè possano restare nei loro paesi. Se lo volesse davvero, allora, invece di finanziare (coi nostri soldi) i centri di detenzione in Libia dove si schiavizzano e ammazzano i sopravvissuti dei barconi, finanzierebbe progetti che creano opportunità di lavoro nei loro paesi di origine.

Tutti i risultati del patronato Epaca in giro per l’Italia

o da Ciriè (TO), dove la Sig.ra Emilia si è vista accreditare dall’INPS la bella cifra di 40.400 euro. Ma non si tratta, ovviamente, di fortuna o di lotterie, bensì della professionalità e scrupolosità con cui gli uffici del Patronato Epaca sono riusciti ad analizzare le posizioni previdenziali dei pensionati che hanno loro affidato il mandato, riuscendo, con grande capacità, a verificare l’errata liquidazione delle prestazioni in pagamento. Tutte queste persone, oltre a queste somme arretrate, avranno anche un congruo aumento della pensione in pagamento ogni mese come le decine di altri pensionati, che stanno ricevendo importi appena un po’ più modesti, che si sono rivolti al patronato Epaca ed hanno visto l’Inps accogliere le loro richieste. Si tratta dei risultati del lavoro certosino di analisi delle posizioni assicurative e delle situazioni pensionistiche degli assistiti che il patronato Epaca sta effettuando e che ha già portato, tra l’altro, al recupero di importi di 100mila e 60mila euro del tutto insperati a favore di anziani residenti rispettivamente a Padova e ad Ancona, oltre a molti altri casi di arretrati di importo compreso tra i 30.000 ed i 10.000 euro. Nella quasi totalità di queste situazioni le persone interessate avrebbero continuato a percepire l’importo della propria pensione ignorando che la stessa, in qualche caso da anni, era pagata con importi non corretti. Un vero e proprio regalo di Natale che assume un valore rilevante

all’interno dell’attuale momento congiunturale, che va a privilegiare in moltissimi casi una categoria, quella dei pensionati coltivatori diretti, che spesso gode di trattamenti pensionistici modesti. Il lavoro della struttura Epaca è ancora in pieno svolgimento e gli uffici segnalano alcuni casi di prossima definizione con importi ancora più eclatanti di quelli fin qui ottenuti. L’invito, quindi, per i pensionati continua ad essere quello di rivolgersi agli sportelli del patronato per un controllo della propria posizione pensionistica e previdenziale. Colgo l’occasione, anche attraverso questa rubrica, per formulare i più sinceri auguri di buon 2010 a tutti i lettori e a tutte le famiglie cremonesi. Sempre disponibili per tutti i Cittadini interessati, per fornire un'adeguata informazione, consulenza e chiarimenti, i nostri uffici Epaca in Cremona e Provincia, si trovano: • CREMONA Via D. Ruffini, 28 (adiacente Hotel IBIS) Tel. 0372/435620 • CREMA Via Macello, 34 Tel. 0373/732900 - Fax. 0373/732925 • CASALMAGGIORE Via Cairoli, 3 Tel. 0375/42132 • SORESINA Via Matteotti, 12 Tel. 0374/342329 • CREMONA Via Ala Ponzone, 8 Tel. 0372/499811

Cna dona attrezzature a Cremona Solidale

Si è svolta il 22 dicembre, presso l’atrio dell’edificio storico dell’azienda speciale Cremona Solidale, la piccola cerimonia di consegna delle attrezzature che la Cna di Cremona ha donato alla struttura in occasione del suo 60° anno di fondazione. Un importante traguardo che la Cna di Cremona ha deciso di festeggiare in un modo del tutto particolare: nessuna festa o celebrazione ma donazioni elargite a favore della comunità. «Il Sistema Cna rappresenta una molteplicità di valori» afferma il presidente Giuseppe Ghisani «di servizi e di proposte concrete. Un sistema che si fonda sulle attività economiche e sugli uomini che le animano e che ha come obiettivo la crescita, l'innovazione, il miglioramento continuo, la collaborazione. Un'organizzazione imperniata su imprese, persone, idee e passioni che si misura quotidianamente con una realtà in continua trasformazione, alla quale cerca di offrire sempre nuove risposte. Ma la CNA è anche un’associazione da sempre impegnata nel sociale che cerca di non negare il suo appoggio ad iniziative che guardano al bene comune. Lo ha fatto in passato, lo fa ancor più in questi momenti difficili di congiuntura economica per le famiglie e

le persone». Ed è in quest’ottica che la Cna ha deciso di fare una cospicua donazione in favore dell’azienda speciale Cremona Solidale a cui il presidente Ghisani ha consegnato 3 carrozzine rigide basculanti modello Optimo Comfort Dupont Mediacal e 2 materassi antidecubito per 3°/4° stadio completi di compressore. A ricevere la donazione il Presidente di Cremona Solidale, Fabrizio Ruggeri e il Vice Presidente Giuseppe Foderaro oltre alla Responsabile Uvap Monica Marchesi che ha avuto la sensibilità di segnalare le attrezzature di primaria necessità che poi sono state effettivamente donate. Hanno partecipato alla piccola e privata cerimonia di consegna anche alcuni responsabili di reparto di Cremona Solidale. Da tutti è arrivato il sentito ringraziamento per il gesto dell’associazione che va incontro alle necessità reali della struttura. «Il “grazie” sincero tributatoci» conclude Ghisani «vale molto, perché sappiamo che con questo gesto siamo e saremo stati davvero utili. E’ con questo scopo che abbiamo pensato le iniziative per celebrare il 60° di fondazione della Cna di Cremona e oggi possiamo davvero dire di avere raggiunto il nostro obiettivo».

LA NATUROPATA RISPONDE di Ermanna Allevi

Diplomata presso la scuola di Naturopatia dell'istituto RIZA Iscritta alla FINR (federazione italiana naturopati RIZA) Gentile Ermanna, potrebbe spiegarmi meglio (spazio permettendo) perchè a suo parere il digiuno va fatto anche sotto controllo medico? Grazie e Le auguro un nuovo anno di felicità. Carlo Il beneficio principale recato dal digiuno sta nel fatto di dare al corpo il tempo di riposare, o meglio, si concede una tregua agli organi dell'apparato digerente, considerando che la digestione implica un enorme dispendio di energie. Il digiuno evita anche che si introducano sostanze tossiche e contemporaneamente consente lo smaltimento delle tossine. Questo vale in particolare per il fegato che deve demolire e metabolizzare tutte le sostanze tossiche che penetrano nell'organi-

smo. Il corpo sottoposto al digiuno, innesca alcuni meccanismi necessari alla conservazione dello stesso e mentre brucia i grassi per produrre energia (solitamente dal terzo giorno) , le tossine accumulate vengono rilasciate per essere poi metabolizzate da fegato e reni. Non è raro ,a questo punto, avere sintomi da disintossicazione (la gravità di questi è legata alla tossicità dell'organismo che si vuole depurare) quali: stanchezza, cefalea, alitosi, nausea, eruzioni cutanee, sensazioni simili al malessere influenzale e altro. Ecco perchè è importante che un medico segua il percorso del digiuno, perchè è l'unico in grado di riconoscere la gravità dei sintomi da disintossicazione. Grazie degli auguri che ricambio a lei e a tutti i lettori de: IL PICCOLO.

Ermanna Allevi risponde alle vostre domande scrivendo a

info@naturopatia-cremona.com

Oppure a: ilpiccolocremona@fastpiu.it Riceve a Cremona in via Pallavicino 6 - tel. 0372-412372.


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Agricoltura

Giovedì 31 Dicembre 2009

Prezzo del latte, la trattativa salta ancora

Coldiretti minaccia nuove iniziative di mobilitazione, dopo che Assolatte non ha avviato un confronto definitivo

L

o scorso 19 dicembre, grazie al ruolo svolto in prima persona dal Prefetto di Brescia Narcisa Brassesco Pace, era stato concordato - tra Coldiretti, le altre Organizzazioni agricole e Assolatte - un incontro a Brescia presso gli Uffici della Prefettura nella giornata di martedì 29 dicembre alle ore 17, con ampie e qualificate delegazioni per riprendere la trattativa e giungere ad un accordo sul prezzo del latte alla stalla. Assolatte, venendo meno all’impegno assunto con il Prefetto, si è invece rappresentata solo con un portavoce, privo di qualsiasi potere o delega a trattare, solo per comunicare una “disponibilità” a futuri ma non precisati momenti di confronto formale. Coldiretti, così come concordato con il Prefetto, era invece presente all’incontro con una propria qualificata delegazione composta dai presidenti provinciali e

guidata dal presidente regionale Nino Andena. Di qui le proteste di Coldiretti Lombardia, che stigmatizza «l’atteggiamento arrogante dei dirigenti di Assolatte che si sono permessi di non presentarsi e mantenere un impegno assunto con il Prefetto di Brescia pur di non riconoscere la realtà del mercato e quindi una dovuta ed adeguata remunerazione agli allevatori lombardi» ha sottolineato l'associazione agricola. Questa la dichiarazione di Nino Andena «E’ l’ennesima prova delle reali intenzioni di questi industriali privi di qualsiasi forma di riguardo per le Istituzioni ed i loro rappresentanti ed intenti solo a speculare sulla pelle delle imprese agricole e dei cittadini consumatori». Andena ha anche aggiunto che «la difficoltà di giungere ad un nuovo accordo sul prezzo del latte alla stalla testimonia il grande lavoro svolto da Coldiretti per ot-

tenere un prezzo di riferimento con l’industria e salvaguardare il reddito degli allevamenti italiani». Infine Andena ha concluso che «ora Coldiretti si sta preparando a rimettere in campo tutte le iniziative di mobilitazione (che nei giorni scorsi erano state sospese avendo ottenuto l’avvio della trattativa) necessarie, anche con azioni senza precedenti, per riportare al buon senso questi industriali miopi e non in grado di capire l’importanza di valorizzare il latte italiano». “Chiediamo anche» ha infine dichiarato Andena «che i massimi rappresentanti istituzionali nazionali e regionali, vista la drammaticità della situazione, si facciano carico di mettere in campo forti e determinate azioni in grado di incidere sulle scelte scellerate di Assolatte e quindi di supportare e valorizzare l’agricoltura e la zootecnia lombarda ed italiana ed i loro insostituibili prodotti Made in Italy».

Calendario di Campagna Amica, per promuovere il territorio e i prodotti che esso offre Coldiretti ha un dono speciale per tutti i cittadini-consumatori che intendono vivere un 2010 nel segno della tipicità, della sicurezza, del gusto Made in Italy: il Calendario 2010 di Campagna Amica, che nei prossimi giorni verrà gratuitamente distribuito presso i numerosi Mercati di Campagna Amica presenti sul territorio. «Per augurare un anno all’insegna della genuinità e delle tradizioni, nonché far riscoprire i sapori delle realtà locali, Coldiretti Lombardia ha realizzato uno strumento che accompagnerà per tutto il prossimo anno i cittadiniconsumatori e li renderà attivamente partecipi del progetto “Una filiera agricola, tutta italiana, firmata dagli agricoltori”» chiarisce Francesco Cazzamali, responsabile vendite dirette di Coldiretti Cremona. «Ad ogni mese del

calendario corrisponde una Provincia del territorio e il prodotto rappresentativo di quella determinata zona che,

ovviamente, può essere acquistato presso la rete Campagna Amica. Inoltre, vengono proposti piccoli ed utili

«Più attenzione ai pensionati»

Un incontro per scambiarsi gli auguri di buone feste e condividere il bilancio dell’attività fin qui svolta ha siglato l’anno di lavoro del Cupla Cremona, il Comitato Unitario dei Pensionati del lavoro autonomo. Presso il ristorante Bersagliere di Ripalta Arpina, alla presenza dell’intero consiglio direttivo, il presidente Antonio Borghesi ha aperto l’appuntamento, salutando la partecipazione, quale gradito ospite, del presidente della Provincia Massimiliano Salini. Il convivio ha preso avvio con una riflessione dedicata «al momento attuale, così difficile per la situazione dei pensionati, in modo particolare degli ex lavoratori del settore autonomo». «L’Italia» ha esordito Borghesi «fino ad oggi si è salvata dal collasso che ha colpito i sistemi finanziari di altri Paesi, in quanto vi è stato un tempestivo intervento del Governo in favore del sistema finanziario. Quello che invece lamentiamo è il tardivo e carente intervento dello stesso Governo in favore dei cittadini e dei pensionati; ciò che ancora manca è una visione completa della congiuntura economica che rischia di assumere le caratteristiche di crisi sociale. L’economia, limitata al solo mercato e al solo rilancio della produzione, non si riprenderà, se 17 milioni di pensionati non avranno risorse da spendere. Lasciare fuori dal piano di interventi una parte della collettività così consistente è un grave errore che potrebbe avere pesanti ripercussioni sociali. I pensionati non devono essere considerati solo un peso, ma una risorsa sia come consu-

matori, sia come forza attiva. Ogni anno aumenta l’aspettativa di vita media ed ogni anno aumentano gli anziani. Noi riteniamo che siano priorità assolute tutelare il potere d’acquisto delle pensioni e riorganizzare il sistema socio-sanitario in funzione della domanda ed avviare politiche di partecipazione degli anziani alla vita attiva». Rivolgendosi, quindi, al presidente Salini, Borghesi ha rimarcato la forte volontà, e la necessità, «di costruire un rapporto di confronto e di visione insieme alla Provincia di Cremona». «“Il Cupla può essere un momento di sintesi e di valutazione di politiche rivolte ai Pensionati di straordinario interesse in quanto raggruppa tutto il lavoro autonomo» ha detto Borghesi. «Alla Provincia chiediamo un’azione di coordinamento delle politiche sociali svolte dalla stessa, ma sostenute dai Comuni. Molto spesso rileviamo sensibilità difformi a seconda dei territori, e questo provoca ulteriori

differenze. Necessita una politica di indirizzo provinciale nei confronti dei pensionati rappresentati dalle diverse categorie che formano il Cupla; una politica omogenea sul territorio per quanto riguarda i servizi di assistenza sociale, di aggregazione e i servizi in genere, che possa colmare le differenze che molto spesso dividono i pensionati autonomi da quelli del lavoro dipendente. Le chiediamo di aprire un confronto su questi temi sia a livello dell’Ente Provincia sia sul territorio con il coordinamento provinciale”. Dal presidente dell’amministrazione provinciale sono giunte parole di grande attenzione al progetto e alle istanze del Cupla Cremona. Salini si è detto pronto a sostenere il cammino intrapreso dal Comitato unitario dei pensionati del lavoro autonomo, dando ampie rassicurazioni in merito al proprio impegno personale rispetto alle proposte cui il presidente Borghesi ha dato voce.

consigli per orientare al meglio i cittadini verso un consumo di beni primari consapevole e viene promosso uno stile virtuoso di vita». «Il lavoro dell’anno 2009 attraverso la Fondazione Campagna Amica» spiega Nino Andena Presidente Coldiretti Lombardia «ha visto il primo passo concreto nella realizzazione del progetto Coldiretti che vedrà l’apertura nei prossimi anni di 20mila punti vendita di Campagna Amica in tutta Italia. I nostri Mercati hanno riscontrato un enorme successo rappresentando un punto di riferimento per i consumatori che riconoscono un significativo valore aggiunto al prodotto agricolo». «Attualmente» ha aggiunto Andena «abbiamo oltre 60 mercati attivi in Lombardia e nel 2010 ci attiveremo per migliorarli ancora di più nella qualità offerta e nel-

la varietà dei prodotti». CSi ricorda che, con il nuovo anno, sono confermati gli appuntamenti con il Mercato di Campagna Amica di scena, sempre dalle ore 8 alle 13, tutti i venerdì a Cremona al Foro Boario, il sabato a Casalmaggiore in piazza Turati, il lunedì mattina a Soresina nella piazza davanti al Palazzo Comunale. A Pandino l’appuntamento con le vendite dirette degli agricoltori di Coldiretti è il primo e il terzo giovedì del mese in Corso Umberto I. Si sta definendo, intanto, il calendario per il 2010 relativo alle presenze a Crema. L’elenco aggiornato dei Mercati di Campagna Amica è consultabile sul sito www. lombardia.coldiretti.it. Diecimila copie di calendari saranno distribuite in tutta la Lombardia fino ad esaurimento.


Lettere

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Focus

 ACQUISTI NATALIZI

Poche compere a Natale perché siamo più parsimoniosi Egregio direttore, le feste non sono ancora finite, ma i negozianti del centro già lamentano un disastro, a frenare gli acquisti questa volta è stata la neve. Anni fa si lamentavano per la scarsità dei parcheggi. Come ha più volte scritto il signor Sciacca, mai smentito, l’associazione che li rappresenta sponsorizzò l’autosilo di Piazza Marconi, il sindaco di allora li ascoltò e come è andata a finire è sotto gli occhi di tutti. Siccome sembra che i cremonesi non comperino nulla se non possono recarsi nei negozi con le loro auto, si è pensato bene di insistere affinché le macchine potessero tornare a transitare e parcheggiare nel centro della città. L’attuale sindaco, avendolo fatto uno dei cavalli di battaglia della sua campagna elettorale, li ha assecondati ma gli acquirenti latitano, le casse sono vuote e i negozianti piangono. Intanto, i dati sulla qualità dell’aria che respiriamo sono impietosi: siamo infatti una delle città più inquinate. Non potendo però ammettere che la parziale riapertura della vecchia Ztl non ha prodotto il miracolo sperato, si è addossata la colpa dei mancati introiti alla neve che ha osato cadere copiosa in dicembre, proprio a cavallo del Natale. Al prossimo sindaco si chiederà di saper influenzare il tempo in modo che i Natali futuri siano garantiti all’insegna del cielo terso, con temperature miti che invoglino ad uscire di casa per fare acquisti. La verità è che anche i cremonesi sono ormai entrati a far parte del “popolo degli outlet e degli ipermercati” presi d’assalto un po’ perché di moda e un po’ perché, rispetto alle botteghe del centro, è più facile risparmiare. Pare proprio che la crisi ci abbia “obbligati” a seguire quello che è il vero spirito del Natale, rendendoci parsimoniosi e poco inclini a spendere per il superfluo. Rosa Maria Marchesi Cremona ***

CONTRADDIZIONI DEL CARROCCIO

Sul deposito di Romanengo la Lega operi con chiarezza Gentile direttore, invidio i 18 anni di V.S. Ignora che la Lega Nord è al governo nazionale da quando ne aveva due e non parliamo della partecipazione alla giunta della Lombardia. Ignora anche che il presidente del Consiglio ha aumentato la pluralità di rifornimento di gas del nostro paese bypassando il blocco delle repubbliche ex sovietiche e ucraine, aprendo prospettive sia con il Magreb che con la russa Gazprom, con il nuovo gasdotto che passa attraverso la Turchia del fondamentalista Erdogan che, in tal modo, acquista ed incrementa i titoli per partecipare direttamente all’Unione Europea. E se ne infischia dei manifesti “mamma, li turchi!” della Lega, argomento che non emerge nei comunicati dei vertici con Bossi e Tremonti a Villa S. Martino di Arcore. C’è una politica energetica che da Mattei in avanti, caratterizza l’autonomia italiana, aperta alle esigenze di Eni ed Enel a prescindere dalle coalizioni. La Lega ignora l’inaugurazione del rigassificatore di Chioggia con il Sultano del Qatar ospite d’onore al Teatro “La Fenice” e relativo scambio di visite nel Paese arabo, ignora le scelte dei governi di riempire con lo stoccaggio strategico di gas importato i vecchi pozzi metaniferi dismessi della Lombardia, anche per evitare di dipendere, come avvenuto solo qualche inverno fa in cui l’Europa era a corto di energia, dalle “bizze” dei vecchi alleati della Russia. Ora la Lega ci deve spiegare come faccia a sostenere queste politiche a livello nazionale e regionale, a partecipare alla lottizzazione Eni ed Enel e ad attivare poi i livelli di protesta locali come per il deposito di Romanengo. Si sta forse riferendo ad una “verginità profonda” che i fatti contraddicono ogni giorno? A meno che pensi di ricorrere alla vecchia politica “di lotta e di governo” e che noi dei livelli locali siamo nati nella “camera dei salami”. Abbiamo evitato la mummificazione ambientalista del Pianalto di Romanengo, accogliendo le giuste istanze dei Comuni interessati e bloccando piani cervellotici che avrebbero compromesso le attività umane e partecipiamo ad una linea di rigore e di salvaguardia alle prescrizioni del deposito energetico di Romanen-

ilpiccolocremona@fastpiu.it • cremasco@cuticomunicazione.it

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Crema: alziamo i voti dei politici

Caro direttore, ho letto con interesse, sul numero natalizio, le pagine dedicate alla valutazione, in termini di voti scolastici, dell’operato dei nostri amministratori. In tempi passati ho ceduto anch’io alla tentazione (mutuata dai colleghi che si occupano di calcio) di redigere pagelle per gli uomini pubblici e l’ho fatto tenendo ben presente, però, due limiti oggettivi che condizionano tale operazione. Il primo: la vicinanza politica, ma ancor più gli amichevoli rapporti e le abituali frequentazioni che legano il destinatario del giudizio e chi questo giudizio traduce in un voto numerico, influenzano senza dubbio l’espressione del giudizio stesso e ne inficiano l’obiettività. Il secondo: non sempre, per difficoltà di comunicazione, per il carattere riservato del personaggio, per il tipo di delega che è chiamato a gestire, si riesce a capire che cosa e come il giudicando sta operando o ha operato. Tenendo presente questi limiti oggettivi, se passiamo all’esame delle pagelle cui faccio riferimento, possiamo fare alcune annotazioni che non credo siano prive di valenza. Prima valutazione: la Giunta comunale è bocciata in pieno, a partire dal sindaco. Infatti su 9 membri (sindaco compreso), ben 5 sono bocciati: il sindaco, gli assessori Piazzi, Borghetti, Miglioli e Capetti con un tonfo per quest’ultimo a quota 4, tre sono promossi (Beretta, Giovinetti e Zanibelli), mentre

go, con suggerimenti chiari e pertinenti alla Giunta Salini. Ma, per carità, la Lega si ricordi che è lei a decidere. Giuseppe Torchio Consigliere provinciale ***

 COMITATO QUARTIERE PO

Elezioni del presidente Chiediamo spiegazioni Caro direttore, rispondiamo indirettamente alla lettera del sig. Gaiardi, autolelettosi presidente del Comitato di Quartiere Po, comparsa qualche giorno e ad una notizia riquadrata sul medesimo giornale pubblicata a pag. 12 del giorno 28 dicembre. Noi non abbiamo niente contro il sig. Gaiardi che non conosciamo. Uno di noi dice che ha lavorato anni addietro alla Apt e poi in pensione. Sembra che sia stato nominato presidente del Comitato di Quartiere Po in una riunione ristretta tra una ventina di persone in una saletta dell’Oratorio di Cristo Re. Gli chiediamo di spiegare anche attraverso il suo giornale i motivi che hanno indotto la signora Monteverdi nata Gagliardi, vera e unica fondatrice del Comitato di Quartiere Po dal lontano 2007 ad abbandonare il Comitato stesso. Con lei altre persone l’hanno lasciato... Pare che questo sia un altro Comitato per interessarsi del medesimo quartiere, che è e resta soprattutto nostro. Non è che questi signori pensano di gestire il quartiere secondo regole personali, in contrapposizione a quanto era stato fatta dalla passata amministrazione comunale? E ciò solo perché non sono di centrosinistra? Il suo giornale può informarsi per darci una risposta spiegabile e accettabile? Accettiamo anche informazioni da qualche altro lettore del suo giornale, purché non sia carico di dubbi politici che è meglio lasciare lontano daicomitati di questo tipo dove è impossibile che qualche migliaio di cittadini siano tutti d’accordo, ma vogliono risolvere almeno i più importanti problemi della loro vita di lavoro. Franco Agosti Cremona

Giovedì 31 Dicembre 2009

*** DECLINO DELL’ITALIA

L’istinto di sopravvivenza prevale sulla solidarietà Egregio direttore il nostro Paese è arrivato al punto che l’istinto di sopravvivenza prevale sul senso di comunità, dove la diffidenza finisce per uccidere la fiducia e la solidarietà, dove l’avversario diventa nemico, dove il confronto diventa scontro e aggressione. Come si posiziona l’Italia rispetto a queste dimensioni? I dati e le statistiche ci mostrano due dati preoccupanti. Il primo è

per Mariani il giudizio è sospeso. Una situazione, quella che emerge dalle vostre pagelle, davvero drammatica, da fallimento, ma, questo è il mio pensiero, non siamo in questa situazione, fortunatamente. Probabilmente ha funzionato in negativo uno di quei condizionamenti cui accennavo prima. Altrettanto negativa risulta la vostra valutazione sui

che l’Italia ha un livello di sviluppo di valori «postmaterialisti» molto basso (tra i Paesi della vecchia Europa fanno peggio di noi solo Spagna e Portogallo). Il secondo è che dopo un continuo miglioramento che ha consentito alla nostra società di crescere molto nel corso degli Anni Ottanta e Novanta, nell’ultimo sondaggio il nostro Paese registra due passi indietro, una regressione che ci riporta quasi ai livelli di venti anni fa. Questi dati richiamano inevitabilmente le difficoltà economiche e sociali esplose negli ultimi anni e l’incapacità di governarle: l’aumento della precarietà lavorativa, un’immigrazione crescente e mal gestita, il calo di competitività e della produttività. E’ in questo tipo di contesto che la società ha iniziato a ripiegarsi su se stessa e a sviluppare diffidenza, rancori, paure ed è da qui che occorre partire per costruire un Paese meno incattivito. Perché in una comunità non si può instillare amore per decreto, né con un gesto benevolo né con parole concilianti, ma si costruisce collettivamente e democraticamente lavorando su molti fronti: economico, sociale, culturale. E questa è una cosa che molti nostri politici, di governo e opposizione, dovrebbero tenere ben conto! Auguri di un migliore anno a tutti. Andrea Delineati Cremona

*** SOSPETTI SULL’EFFICACIA

Gli psicofarmaci forse non fanno bene Egregio direttore, non sono un esperto di salute mentale, ma ho una certa dimestichezza con i numeri e le statistiche. Le recenti aggressioni a Berlusconi e al Papa mi hanno indotto a riflettere su alcuni fatti, circa gli effetti degli psicofarmaci, che vorrei sottoporre alla sua attenzione. I protagonisti di entrambi gli episodi (e di numerosissimi altri, occorsi però a gente non famosa) erano da tempo in cura per disturbi mentali, e questo induce molti a ritenere la loro malattia come responsabile di questi comportamenti violenti: un’analisi più attenta svela però un’altra verità. Non passa giorno senza che un luminare ci metta in guardia contro i disturbi mentali che, si dice, affliggerebbero una fetta di popolazione molto maggiore di quanto non si creda, arrivando addirittura a colpire oltre il 15%. Di questa vastissima moltitudine di svitati (depressi, schizofrenici, maniaci e quant’altro), solo una piccola parte - meno di un terzo - verrebbe correttamente diagnosticata e curata. Come mai solo questi ultimi sono responsabili per la maggior parte degli atti di violenza? Nella migliore delle ipotesi (se cioé le cure psicofarmacologiche non facessero niente - come fossero dei placebo), dovremmo aspettarci il doppio di atti

membri del consiglio comunale: fra bocciati, non valutati perché inattivi o perché appena insediati, abbiamo circa due terzi di consiglieri che non brillano per il loro impegno. Anche in questo caso credo che la situazione di fatto non sia così grave. Del resto anche in passato abbiamo sempre avuto o cosiddetti «alzamano» che pure sono stati vo-

irrazionali e violenti da parte di persone ‘sane’ rispetto a quelle in cura. Se invece le cure fossero efficaci, questo rapporto dovrebbe addirittura salire, in seguito al fatto che i ‘malati’ sono ora curati e riescono a controllarsi meglio. Invece si assiste all’esatto opposto: la stragrande maggioranza di atti irrazionali e violenti viene commessa da persone in cura, dimostrando che questi farmaci non solo sono dannosi per il fisico, ma peggiorativi della salute mentale! Incuriosito, ho cercato un po’ di dati sul web. Quello che ho trovato mi sconcerta: i foglietti illustrativi inseriti nelle confezioni di molti degli psicofarmaci più venduti, riferiscono tra gli effetti collaterali la possibilità di comportamenti violenti, distruttivi e autodistruttivi. Non solo: le agenzie di farmacovigilanza di molti Paesi hanno da tempo obbligato le case produttrici a mettere in risalto queste informazioni su dei riquadri neri ben visibili anche sulla confezione (come si fa da noi per le sigarette). Molti di questi farmaci danno dipendenza e/o assuefazione e la vendita degli stessi aumenta vertiginosamente ogni anno. La lettura dei bugiardini mi ha anche insinuato il dubbio che questi farmaci possano avere un ruolo persino negli incidenti stradali o sul lavoro: le autorità di solito verificano il tasso alcolemico, ma nessuno di preoccupa di verificare se nel sangue siano presenti altre sostanze dagli effetti ben più forti. Mi domando se questi farmaci (in inglese ‘drug’) non possano essere considerati come delle droghe vere e proprie che, modificando l’umore di una persona, artificialmente alleviano il ‘mal di vivere’, causando però danni ben peggiori. Alberto Brugnettini Milano

*** ALL’AISM CREMONA

Ringraziamento per la donazione Signor direttore, l’Aism Cremona desidera ringraziare il sig. Cristian Miglioli della ditta Solvay Padanaplast di Roccabianca (Parma) per la generosa donazione effettuata all’associazione a favore dei servizi erogati per i portatori di sclerosi multipla della provincia di Cremona. Aism Cremona ***

 NEL 20° ANNIVERSARIO

Grazie a chi ha sostenuto l’iniziativa di Telethon Signor direttore, oggi vorrei ringraziare quanti hanno voluto manifestare nell’occasione del 20° anniversario di Telethon la loro vicinanza, il loro sostegno, la loro solidarietà ad un proget-

tati dagli elettori (ricordo un precedente di parecchi anni orsono: un consigliere, durante l’intera legislatura rimasto silente, si iscrisse a parlare e l’attesa, ovviamente, era molta, data l’eccezionalità del fatto. Il consigliere aprì il microfono e pronunciò queste tre parole: «Voto a favore». Poi tornò a sedersi. Eppure venne eletto per tre tornate!»). Una considerazione di carattere generale: sarà un caso, ma le migliori quotazioni, in genere, sono state raggiunte da personaggi reduci dall’esperienza dei partiti della cosiddetta Prima Repubblica: 5 ex Dc (Beretta, Capelli, Boschiroli, Risari, Agazzi), 2 ex Psi (Pini, Guerrini), 1 ex Pds-Ds (Ceravolo). Da ultimo consentitemi una annotazione di merito. Io ritengo che alcuni vostri voti espressi vadano rivalutati in quanto ingenerosi: per esempio il sindaco merita almeno la sufficienza, così come il suo vice Piazzi: il primo per il difficile, oscuro e non sempre fruttifero lavoro di tessitura dei rapporti fra gli assessori, il secondo per l’impegno sul nuovo strumento urbanistico , impegno spesso ostacolato anche all’interno della coalizione. Altrettanta rivalutazione, a mio avviso, meritano l’assessore Mia Miglioli, il coordinatore del Pd Matteo Piloni e l’ex sindacalista Felice Lopopolo. E la richiesta non è influenzata, ti assicuro, da amicizia o vicinanza ideologica. Grazie dell’ospitalità. Sergio Lini Crema

to ambizioso che raccoglie ormai da 20 anni fondi per finanziare la ricerca scientifica verso le malattie genetiche rare e verso la distrofia muscolare. Un progetto che si è radicato nel tessuto sociale del Paese, che vede il sostegno di grandi partner, che ha l’onore dell’alto patronato del presidente della Repubblica, che ha istituito con propri fondi istituti di ricerca quali il Tigem, il Tiget e Tecnothon, e che finanzia vari centri di ricerca pubblici e privati in tutta Italia, ricordo qui vicino il Centro Nemo all’Ospedale Niguarda, il Cnr di Pavia, gli Ospedali Civili di Brescia, ma la lista sarebbe davvero infinita... Luca Acito Coordinatore provinciale Comitato Telethon ***

 CRITICA ALLA PROVINCIA

Viaggio ad Auschwitz Assurdo essere contro Egregio direttore, mentre l’Europa restava sconvolta davanti all’ignobile violazione della memoria compiuta con il furto dell’insegna ad Auschwitz, mentre tutto il mondo e gli eredi dei 6 milioni di morti chiedevano a gran voce di non abbassare la guardia, di educare i giovani a “ciò che è stato” perché non sia mai più, cosa faceva la Provincia di Cremona? Decideva di affossare un progetto che da anni prevede che un treno carico di giovani lombardi parta, alla presenza delle più alte autorità civili e religiose e delle associazioni di deportati, dallo stesso binario della stazione di Milano da cui si partiva per non tornare mai più. Scopo del viaggio era di raggiungere i campi di concentramento per imparare come un diritto inalienabile, come il lavoro possa trasformarsi in schiavitù e morte e non sia frutto della fantasia di “qualcuno che si è svegliato una mattina” e non merita per questo né un contributo né il patrocinio. Negare il patrocinio significa “non condividere”: questo deve essere chiaro, questi amministratori non condividono un progetto che richiama i giovani al fondamento etico e civile dell’Europa e della sua Costituzione, i nostri 18 ragazzi andranno senza avere con loro il sostegno civile e morale del loro territorio simboleggiato dal patrocinio della Provincia. Allora va detto con forza: chi crede nei valori di antifascismo, antirazzismo, uguaglianza, diritti di cittadinanza che sono fondamento della Repubblica nata dalla resistenza, non può oggi sentirsi rappresentato da questi amministratori, anche se le istituzioni sono e dovrebbero essere patrimonio comune. Tutta la nostra solidarietà ai ragazzi, alle famiglie, agli insegnanti, a Cgil, Cisl e Uil: al ritorno, chiedete un incontro alla Giunta provinciale e raccontate che almeno si vergognino. Comunisti Italiani-Federazione della Sinistra di Cremona


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CREMA

Giovedì 31 Dicembre 2009

«Una cosa che ti aspetti dal nuovo anno?»

La crisi ha segnato pesantemente tutto il 2009 e ha tolto speranza, fiducia, ottimismo. Ora c’è bisogno di una svolta...

Politici, commercianti, imprenditori: ecco la lista delle priorità per il 2010. Tutti in attesa della ripresa economica

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di Barbara Milanesi

he anno sarà il 2010? Quali saranno le priorità da mettere subito in agenda? Se lo chiedono tutti. L'anno che lasciamo è stato duro, difficile, ingiusto. Il 2009 è stato l'anno della grande crisi: fabbriche chiuse o costrette a fare i conti con una situazione drammatica del mercato, aumento della disoccupazione, piccoli e medi imprenditori alle prese con un mondo del credito che ha alzato all'improvviso ha chiuso i rubinetti dei finanziamenti, contrazione dei consumi. Un bilancio negativo sotto gli occhi di tutti. Ma è proprio questo il motivo che spinge tanti a vedere nel 2010 la possibilità di una riscossa. La possibilità di tornare a guardare al presente e al futuro con speranza, ottimismo, fiducia. Ma tutto questo è sogno o realtà? Ecco che cosa ne pensano alcuni cremaschi. Come hanno risposto. Che cosa vogliono realizzare e che cosa si aspettano dal nuovo anno. Nella vita. Nella professione. Nella vita amministrativa e politica della città. Una sola domanda che ha ottenuto molte risposte, le più varie, ma tutte attraversate dalla medesima consapevolezza: dopo il 2009 bisogna tornare ad agire, superare i problemi e la paura della crisi, credere in sè stessi e pensare che tutto nasce dall'interno della persona e si trasferisce nel mondo. Silvio Diana, commerciante del centro, titolare di uno dei negozi di abbigliamento più esclusivi. Un uomo, Diana, impegnato anche nel mondo della

Diana: «Servono posti auto per il centro storico»

Silvio Diana

Gianni Risari

cultura con la fondazione che promuove il restauro di villa Obizza. «Il commercio sta soffrendo» dice Diana, «è inutile negarlo. La politica dovrebbe smetterla di ascoltare solo se stessa per recepire, invece, le richieste della gente che lavora e delle persone che vogliono godere del centro della nostra città al meglio. Resto nell'ambito della mia professione. Il commercio è un settore decisivo perché l'intera città possa stare meglio. Che cosa deve fare la politica ora? Al più presto? I parcheggi. E' questo che serve per il cuore della nostra città. Più parcheggi per il centro storico». Renato Ancorotti, imprenditore, presidente del Polo tecnologico della cosmesi, ex assessore alla Cultura del comune di Crema. Le sue aspettative: «Il 2010 deve essere l'anno in cui la politica deve schierarsi a fianco delle imprese e del lavoro per rilanciare l'economia. Che cosa serve a Crema? Sicuramente uno sportello unico per le imprese che possa aiutare chi ha un'azienda a non perdere tempo e soldi nella giungla della burocrazia. E' il momento, questo, nel quale la Pubblica aministrazione deve mettersi al fianco degli imprenditori». E per quanto riguarda la cultura, Renato Ancorotti ha un'altra aspettativa: «Che non vada dispersa l'esperienza positiva di CremArena che è stata molto apprezzata da cremaschi e da non cremaschi». Gianni Risari, consigliere co-

Gian Emilio Ardigò

munale, ex parlamentare e uomo politico di provata esperienza, ritiene che il problema che va affrontato subito con il nuovo anno sia quello della viabilità. «Certamente un intervento che non si può eludere, ma che va realizzato in prospettiva, guardando anche al futuro della circolazione, è la Gronda Nord. C'è poi il tema della barriera ferroviaria di Santa Maria. Ma qui siamo indietro anni luce. In fondo, su questo punto, la classe politica non ha mai voluto affrontare una discussione trasparente. La mia proposta? Due tavoli: uno tecnico, l'altro amministrativo. Analizziamo tutte le soluzioni. Scartiamo quelle che non vanno. Troviamo la cosa giusta da fare e facciamola. Ma con onestà, alla luce del sole, davanti ai cittadini». Umberto Cabini, imprenditore e presidente della Fondazione San Domenico. Riconfermato alla guida della più importante istituzionale culturale cittadina, è proprio del rapporto fra buona amministrazione e cultura che vuole parlare. Un rapporto che non deve inter-

Renato Ancorotti

Pierpaolo Soffientini

Enrico Zucchi

indotto positivo. Con la cultura si può aiutare economicamente la città. Si può produrre un'attrazione, un motivo per visitare Crema, per spendere a Crema. Tutto questo non va sottovalutato. Anzi, bisogna pensare che è possibile e che la cultura può realizzare potenzialità sul versante economico e turistico». Francesco Martelli, capogruppo del Popolo della Libertà in consiglio comunale, attualmente portavoce dell'assessore al Bilancio del Comune di Milano, preferisce affrontare un problema amministrativo di rilievo. «La mia idea di politica è

sul piatto il tema etico. «Vanno bene i singoli problemi, vanno bene le ciclabili e i discorsi sul sottopasso e sovrappasso. Ma credo che alla base di questo confronto sui singoli problemi, ci debba essere la consapevolezza di una idealità della politica. Mi piacerebbe che il 2010 sia caratterizzato a ogni livello da questa consapevolezza». Gian Emilio Ardigò, rappresenta i Verdi in consiglio comunale. Molto amato nel suo quartiere, Crema Nuova, ha sempre portato avanti idee e proposte coerenti con il suo impegno da ambientalista. Cosa che rinun-

sto proposito diventerà fondamentale la comprensione delle istituzioni. Le aziende hanno la necessità di far slittare i pagamenti in scadenza per recuperare ossigeno e provare la risalita. Credo che sarà già molto difficile la ripartenza, sarebbe auspicabile almeno riuscire a posticipare i pagamenti e sperare che si smuova la committenza» Pierpaolo Soffientini, presidente dell’Associazione Autonoma Artigiani cremaschi: «Solo nuove commesse consentirebbero all’economia locale di ripartire. Di fronte a quest’evidente esigenza, una delle priori-

Umberto Cabini

Giuseppe Capellini

Matteo Piloni

Cabini: «Investire nella cultura per il turismo» rompersi o vacillare per la crisi economica. Ma deve rafforzarsi per affrontare nuove sfide facendo della cultura una risorsa per tutta la città. «L'augurio è che non prevalga la tentazione di valutare esclusivamente la cultura come un costo. Purtroppo quando i comuni non sono in buone acque con le risorse, hanno la cattiva abitudine di pensare alla cultura come un peso. Come qualcosa che va ridotta. Sono convinto che si tratti invece di un'opportunità, di uno strumento che può generare anche un

Francesco Martelli

un'idea che s'ispira a una forte responsabilità verso i cittadini. La prima cosa che deve fare questa maggioranza nel 2010 sarà approvare il Piano di governo del territorio. E' qui che si misura il nostro livello di concretezza e di rispetto per il mandato che ci è stato dato dai cremaschi. Se non riusciremo a farlo, è anche giusto che ci rimandino a casa tutti. Ma attenzione. Non basta approvare il Pgt. Noi dobbiamo guardare anche a come siamo in grado di condurre a termine questo percorso. Non è possibile che ogni volta che si affaccia una questione importante, nella maggioranza si creano difficoltà. Per questa amministrazione di centrodestra, il Pgt è fondamentale. Vale come banco di prova per saggiare la compattezza e la coerenza di tutta la maggioranza». Matteo Piloni è il giovane coordinatore del Partito Democratico. Non rinuncia a mettere

Centrale turbo gas a Bertonico

La senatrice Cinzia Fontana del Partito Democratico ha preso carta e penna per scrivere al presidente della amministrazione provinciale Massimiliano Salini ed ai sindaci dei comuni cremaschi della fascia dell’Adda. Motivo la recente firma di una convenzione fra l’amministrazione provinciale di Lodi e la ditta Sorgenia di Milano che sta realizzando nel comune di Bertonico – ex area Gulf – una centrale di turbo gas di 800 megawatt. In questa convenzione, in riferimento alla legge “Marzano” (238/04), vengono stanziati 7.300.000 euro per compensazioni economiche dirette alla Provincia e ad otto comuni lodigiani interessati. Oltre a questo stanziamento destinato direttamente alla Provincia e ai Comuni, si stabilisce un minore costo energetico per le aziende della zona interessata, la realizzazione di piste ciclabili, 50 ettari di bosco, la costruzione di due biodigestori per lo smaltimento dei reflui zootecnici, ed altro ancora. «Mi metto a disposizione» propone la senatrice Fontana, «per portare avanti

Capellini: «Dare più liquidità alle nostre imprese» cerà a fare nel 2010. Anzi. «Sarà un intervento fuori dalle righe. Che cosa mi piacerebbe veder realizzato? Lo dico subito. Un impianto fotovoltaico comunale. Grazie al quale il Comune di Crema, un domani non troppo lontano, possa fornire direttamente energia pulita ai cittadini. Si può fare. In tanti altri comuni è stato fatto. Perchè da noi no?». Giuseppe Capellini, presidente della Libera Associazione Artigiani di Crema: «Il primo problema da risolvere nel nuovo anno sarà sopperire alla mancanza di liquidità nelle aziende. A que-

Alloni: «I comuni cremaschi hanno diritto a compensazioni»

Agostino Alloni

analoga convenzione a favore della Provincia di Cremona e di alcuni comuni ugualmente interessati ancorchè al di qua dell’Adda (Montodine, Gombito, Moscazzano, Credera, Casaletto Ceredano, Ripalta Arpina, ed altri), dal momento che la legge di riferimento all’articolo 5, parla di enti locali territorialmente interessati senza fare distinzioni fra astratti confini provinciali». Anche il consigliere provinciale Agostino Alloni rivolge una specifica interrogazione al Presidente della Provincia sollevando il problema. «Già la giunta Torchio» dice Alloni, «si era interessata a questa questione, ma ora la nuova maggioranza si è completamente scordata di mantenere i rapporti con la provincia di Lodi. E’ stato

un errore, mi auguro recuperabile. Però come mai non è stato fatto nulla per definire una convenzione analoga a quella della provincia di Lodi visto e considerato che alcuni comuni cremaschi distano pochi chilometri dall’area ex Gulf? Si tratta di dimenticanza o colpevole sottovalutazione del problema e delle opportunità che anche il nostro

tà del 2010 dovrà assolutamente essere quella di riuscire ad aprire a nuovi mercati per ricominciare a mettersi in moto. L’economia del nostro territorio dipende molto dalle grandi aziende. E’ chiaro che se riprendono loro allora lentamente potremo ricominciare anche noi». Enrico Zucchi, segretario dell'Asvicom, l'associazione di categoria dei commercianti, punta il dito contro la situazione economica. «Le principali priorità ancora aperte per le imprese: smobilizzo dei crediti per ripristinare la liquidità necessaria al rilancio economico anche attraverso il sostegno dei confidi. Corretta applicazione dell’accordo sulla moratoria tra associazione e banche a favore delle imprese. Qualificazione e riqualificazione degli addetti delle imprese anche attraverso l’utilizzo dei Fondi interprofessionali. Sostegno agli ammortizzatori sociali».

territorio potrebbe avere in termini di potenzialità economiche, occupazionali e ambientali». A questo punto riavviare i contatti con la provincia di Lodi e i dirigenti della ditta Sorgenia spa potrebbe essere difficile ma forse non impossibile. Magari anche interessando direttamente del problema la Regione Lombardia che non si è mai interessata alla questione “compensazioni” nonostante la centrale a turbo gas sia stata ovviamente seguita dagli uffici della stessa regione e si tratti di un problema interprovinciale dal momento che il sito si trova di fatto a cavallo fra due diverse province. T.G.

LUTTO

Si è spenta martedì Claudina Crotti, 94 anni, madre di sette figli, fra i quali Simone Beretta, assessore ai Lavori pubblici del comune di Crema. I funerali si svolgeranno giovedì 31 alle 15,30 nella chiesa di S. Bernardino. A Simone Beretta e a tutti i famigliari le condoglianze dell’editore, del direttore e della redazione del nostro giornale.


Crema

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Braccio di ferro fra Adda Trasporti e Provincia Cava, Fontana: E’ «Il ministero dica no» A rischio gli stipendi degli operai. Per la società è stata l'amministrazione guidata da Salini a non pagare i contributi

di Emanuele Mattei

di questi giorni la notizia che AutoguidovieAdda Trasporti, la società che gestisce il servizio di autotrasporto nel Cremasco, ha lamentato difficoltà economiche del proprio bilancio. Difficoltà dovute, a quanto sostiene la stessa società, ai ritardi nei pagamenti da parte della pubblica amministrazione, sia dalla Regione sia dalla Provincia di Cremona. Il grido d’allarme è stato lanciato anche dai sindacati preoccupati per il pagamento degli stipendi degli autisti. La questione è stata valutata dalla giunta provinciale che si è espressa dichiarando di provvedere alla liquidazione del saldo contrattuale, circa 22.000 euro. Ma la Provincia non andrebbe oltre e non sarebbe intenzionata a dare nulla di quanto dovuto in base alla sottoscrizione degli accordi del tavolo regionale per il trasporto pubblico. Risultato? Se non arrivano i soldi, l’azienda ha precisato che recupererà la relativa quota trattenendo i compensi dei lavoratori. Il problema è proprio questo: alla fine di tutto ci rimetterebbero gli autisti di Autoguidovie-Adda Trasporti, che rischiano di essere privati della tredicesima e addirittura dello stipendio. Saremmo in presenza di un vero braccio di ferro. Da un lato la società di trasporti accusa la Provincia di non aver pagato quanto dovuto. Dall'altro la Provincia ribatte sostenendo che

Adda Trasporti dovrebbe rinunciare a una serie di contenziosi che invece continua a portare avanti. Dice l’assessore ai Trasporti della Provincia Giovanni Leoni: «E’ vero che l’azienda di trasporti ha precisato che, in riferimento ai contenziosi in atto, qualora perdesse, restituirà quanto percepito, ma

L’opinione di Cinzia Fontana

Nella vicenda interviene anche il consigliere regionale del Pd Fortunato Pedrazzi, in merito ai mancati rimborsi maturati nel corso delle annate 2007/2008 e 2008/2009. «Gli obiettivi del Patto di Trasporto» afferma, «erano il miglioramento del trasporto in Lombardia, che oggi appare ancora lonta-

Fortunato Pedrazzi, consigliere regionale del Pd

Pedrazzi: «E’ da rivedere il patto siglato con la regione Lombardia. Così non funziona. Il servizio non è garantito»

Massimiliano Salini, presidente della Provincia di Cremona

Il presidente: «E’ tutto falso, abbiamo dato quanto dovuto Se non abbiamo versato l’una tantum è perchè manca la liberatoria di Autoguidovie» questo non basta dichiararlo, bisognerebbe sottoscriverlo. E comunque l’impegno era quello della rinuncia ai contenziosi, non di aspettare di vedere come andranno a finire».

no. Infatti sono troppe le situazioni di ambiguità nei rapporti tra le aziende, gli enti locali e regione Lombardia. Il patto sta mostrando tutti i suoi limiti che si scaricano sul territorio, sul-

Consiglio comunale: il dramma dei pendolari Consiglio comunale a Crema nell’antivigilia di Natale, fra unanimità e voglia di vacanza. «Seduta improduttiva» l’ha definita il presidente Antonio Agazzi. In effetti sostanzialmente due i problemi trattati: uno, unanime, per impegnare sindaco e giunta; l’altro con la conclusione dopo ampia discussione di passare il tutto alla commissione consigliare competente. L’ordine del giorno presentato dalla copia inedita Matteo Piloni (Partito Democratico) e Agostino Dossena (Popolo della Libertà), chiedeva un forte impegno dell’amministrazione comunale nei confronti della società Autoguidovie Italiane per predisporre un collegamento diretto CremaMilano Rogoredo, stazione di partenza dei treni ad alta velocità. In effetti un collegamento diretto di questo genere, oggi inesistente, consentirebbe ai cremaschi di poter raggiungere rapidamente, con un interscambio gomma-ferro, tramite la Freccia Rossa, centri importanti del Paese. Durante la discussione di questo ordine del giorno diversi consiglieri, fra cui Gianni Risari, Gian Emilio Ardigò e Emilio Pini, hanno trovato il modo opportuno per segnalare i continui problemi che assillano i pendolari cremaschi, specie quelli della tratta Crema-Bergamo, via Treviglio, nonché la necessità di chiedere interventi importanti di snellimento del traffico sul percorso Crema-Lodi sempre più importante per un collegamento con Milano alternativo rispetto alla Paullese diventata, coi lavori in atto, un percorso di guerra. L’ordine del giorno che concludeva con un perentorio «impegna il sindaco e la giunta», è stato approvato alla unanimità. Fumata nera, invece, per l’altro problema affrontato: con la presentazione

le imprese, sui lavoratori, e sugli utenti costretti a subire le inefficienze e il peggioramento del servizio». Per Pedrazzi è necesario rivedere le cose: «Non sono funzionati i condizionamenti che regione Lombardia ha messo in atto promettendo di concedere alle aziende le risorse arretrate in cambio del ritiro da parte delle stesse dei ricorsi presso i tribunali; è quindi necessario rivedere alcuni aspetti di quel Patto che pur sottoscritto non riesce a sbloccare le situazioni e a garantire un adeguato servizio». «Per questa ragione» conclude il consigliere regionale del Pd, «ho intenzione di portare la questione dei mancati rimborsi all’attenzione dell’assessorato ai Trasporti. In particolare è necessario che si sblocchi la situazione legata al mancato rimborso dei contributi previsti dal Patto ad Adda Trasporti, sia in Provincia di Cremona che a Milano». Una situazione ingarbugliata, che il presidente della Provincia Massimiliano Salini commenta in questo modo. «Sul tema del rapporto tra la Provincia di Cremona e la società Adda Trasporti si stanno moltiplicando voci incontrollate, che in alcuni casi arrivano a trasformarsi in vere e proprie falsità». Continua Salini: «Non è assolutamente vero che Provincia di Cremona non

abbia versato “contributi previsti per la copertura del contratto nazionale 2009”. La realtà è un’altra, e merita di essere chiarita una volta per tutte, affinché non si propinino falsità ai cittadini, ignari di come i fatti si stanno svolgendo. La Provincia di Cremona ha deliberato che verserà regolarmente ad Adda Trasporti quanto dovuto in base al contratto di servizio; non ha invece deciso di versare l’“una tantum”, vale a dire il 50% delle risorse derivanti dall’art. 1, comma 296 della Finanziaria 2008, risorse destinate a interventi sui livelli del servizio erogato, e non destinate agli stipendi dei dipendenti». Per Salini, ai fini della felice conclusione della vicenda, è indispensabile il comportamento di Autoguidovie. «Perché la Provincia non ha versato l’"una tantum"? Perché Autoguidovie non ha sottoscritto la liberatoria prevista dal Patto per il Trasporto Pubblico Locale di Regione Lombardia. Se Autoguidovie non firma la liberatoria, la Provincia non può versare l’"una tantum". Autoguidovie detiene il 99% di Adda Trasporti; ne consegue che senza la liberatoria di Autoguidovie, quella di Adda Trasporti ha un valore vicino a zero. Aggiungo una cosa: anche su questa partita continuiamo ad intrattenere un rapporto costruttivo con le rappresentanze sindacali».

Leggo di una relazione che gli uffici del settore Ambiente della Provincia di Cremona hanno predisposto in merito all’ipotizzata realizzazione della cava di Caravaggio. Una relazione che servirà all’amministrazione per fornire la risposta al ministero che ha chiesto informazioni sulla vicenda per potere a sua volta rispondere alla mia interrogazione. La relazione è stata vista e approvata dalla giunta provinciale in data 23 dicembre. Bene. E’ un nuovo passo avanti verso l’obiettivo di fare chiarezza sull’impatto che la realizzazione di quell’enorme “buco” avrebbe sull’intero territorio dell’Alto Cremasco, sul suo sistema idrologico e quindi sulla sua fiorentissima agricoltura. Dalla relazione si evince che i tecnici provinciali confermano tutte le perplessità già evidenziate e quindi la necessità che quanto meno vengano svolti ulteriori studi e approfondimenti. Anche questo è positivo, ma a questo proposito vorrei sottolineare con forza l’auspicio che tali studi siano svolti in maniera accurata e imparziale. Il documento ricorda come sia stato dato incarico all’Arpa di approfondire le tematiche. Io chiedo che vengano messi a disposizione dell’Arpa tutti gli studi pregressi, compreso quello del Comune di Mozzanica, e non solo quelli fatti eseguire dall’impresa che chiede di cavare. Del resto, già nell’audizione davanti alla Sesta Commissione del consiglio regionale, il direttore generale dell’Arpa aveva ribadito i rischi di abbassamento della falda e le gravi conseguenze che ciò comporterebbe. Rischi che, sostengono ora anche i tecnici provinciali, devono essere attentamente valutati. La loro relazione sostiene che anche il Sacro Fonte del Santuario di Caravaggio, nonostante sia posto a monte dell’eventuale lago di cava, potrebbe essere a rischio di impoverimento, insieme al sistema dei fontanili che garantiscono acqua di qualità a un vasto territorio agricolo. Problematiche che potrebbero addirittura essere aggravate dalla realizzazione dell’autostrada Bre.Be. Mi., che fra Treviglio e Caravaggio correrà in trincea, cioè al di sotto del piano campagna. Davvero è necessario valutare molto bene il rischio collettivo, sociale, quindi politico, connesso alla realizzazione della cava di Caravaggio, nei confronti di benefici dubbi e comunque molto meno sociali, se non addirittura quasi del tutto privati. E spero che, nella risposta alla mia interrogazione, il governo prenda davvero in considerazione la mia richiesta di mettere in salvaguardia il sistema dei fontanili dell’Alto Cremasco, misura consentita in base alla legge “Codice dei beni culturali e del paesaggio”.

Agostino Dossena, Pdl

Insieme Piloni del Pd e Dossena del Pdl: «Collegamento diretto Crema-Rogoredo» dell’assessore Cesare Giovinetti, la questione dell’affidamento della gestione del Centro sportivo di via Indipendenza e via Picco alla SCS servizi locali. Stefania Bonaldi e Vincenzo Cappelli hanno insistito inutilmente su di un emendamento che impegnasse la SCS, in caso di scelta di un partner per tale gestione, a richiedere un parere preventivo alla stessa amministrazione comunale. Emendamento bocciato, ma invio della bozza della convenzione di affidamento alla commissione consigliare competente prima di approdare di nuovo in consiglio comunale.

Carabinieri: cani antidroga in bar e locali cremaschi

Sen. Cinzia Fontana


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Crema

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di Tiziano Guerini

l consigliere del Partito Democratico Agostino Guerci si è dimostrato uno dei più attenti nell’affrontare i problemi urbanistici e infrastrutturali più strategici per la città. Da assessore all’Urbanistica della passata amministrazione aveva portato in consiglio comunale un progetto serio ed articolato per collegare in modo integrato il centro storico con le aree di prossima urbanizzazione a nord della stazione ferroviaria. Il progetto, come è noto, è stato lasciato in fondo al cassetto da parte della nuova amministrazione di centrodestra che ha preferito percorrere altre vie. Il problema del passaggio oltre al ferrovia rimane però sempre in cima alle scelte strategiche di cui la città avrebbe urgente bisogno. Quello del superamento della barriera ferroviaria a nord della città rimane il problema più importante per Crema che la maggioranza di centrodestra pare non riuscire ad affrontare. «In città esiste una principale e grande priorità» spiega Guerci, «il superamento della barriera di S. Maria. In consiglio comunale giace da circa 6 mesi una mozione presentata da un esponente della maggioranza (Fulvio Lorenzetti) che, al di là della soluzione non condivisibile, (un sottopasso diretto sul viale) ha però il merito di riportare l’attenzione sul superamento della barriera ferroviaria a S. Maria». Sull’argomento è già intervenuto con efficacia il presidente del consiglio comunale che lo ha riproposto all’attenzione di tutti. «Registro con interesse l’onestà intellettuale di Agazzi rispetto all’argomento» commenta Guerci. «E' apparso ormai palese a tutti l’impasse dell’amministrazione tanto da spingere la stessa a mettere in campo un’altra ipotesi: il sottopasso in via Indipendenza. Una proposta che cerca di spostare l’attenzione sul problema vero della città, ma che porta con sé una enormità di problematiche tali da fare pensare ad una soluzione con fini prettamente elettorali. Al di là della forte opposizione emersa

Intervista all’ex assessore all’Urbanistica Agostino Guerci

Via Indipendenza: «Il sottopasso è un bluff»

«Porterà rumore, più traffico e inquinamento»

Agostino Guerci, consigliere comunale del Pd

con garbo ma con determinazione da parte di un comitato di cittadini residenti, anche gli stessi ordini professionali (ingegneri, architetti, geometri) si sono espressi in modo negativo». Quali sono, ad avviso della minoranza, le difficoltà principali sollevate dalla ipotesi sottopasso di via Indipendenza? «E’ una soluzione che porta con sé enormi problematiche legate all’aumento di traffico, di rumorosità, di inquinamento, di inopportunità territoriale e di non sufficienti approfondimenti su una miriade di problemi connessi (parcheggi, via Picco, rotonde, ecc.). Una soluzione che la giunta ha fatto credere di poter cogliere in pochi mesi ma che si è già dilatata di almeno un anno. E siamo solo agli inizi. Si tratta, di conseguenza, di una ipotesi sbagliata che toglie risorse alla vera

soluzione che è quella del prolungamento della gronda nord. Dissento quindi, con Agazzi quando afferma che questa proposta è figlia del pragmatismo. No, questa è una visione corta su un problema strategico». C’è anche fra gli stessi esponenti della maggioranza qualcuno che storce il naso rispetto alla proposta sottopasso di via Indipendenza... «In effetti era parso nel corso degli ultimi mesi di cogliere segni di corposi dissensi a questa soluzione anche nell’ambito della stessa maggioranza. Ad oggi però non hanno ancora trovato una adeguata consistenza». Le minoranze non potranno limitarsi a protestare e ad attendere passivamente gli sviluppi degli eventi. Che cosa intendete fare? «Come minoranze stiamo predisponendo una richiesta di convocazione di uno specifico consiglio comunale per discutere in maniera approfondita l’argomento ed evidenziare in tutta la loro gravità le superficialità commesse dalla giunta , nonché le gravi ripercussioni che avremo in futuro ma soprattutto l’inadeguatezza strategica di tale proposta». L’assessore all’urbanistica Massimo Piazzi ha più volte dichiarato che il prolungamento della Gronda Nord sarà comunque incluso nel prossimo Piano di governo del territorio. «L’ho letto anch’io sui giornali, e sottolineo “sui giornali” perché nessuna proposta ufficiale ci è mai pervenuta, come nulla è pervenuto ad associazioni ed ordini professionali che pur dovrebbe-

ro essere coinvolti in un argomento tanto importante per il futuro della città. Comunque io leggo proprio in questo la ragione politica del dissenso fra gli assessori Piazzi e Beretta di cui tanto si è parlato. L’assessore Beretta vede traballare la sua incrollabile certezza nei confronti della validità della soluzione viabilistica del sottopasso di via Indipendenza. Sono due posizioni che si sforzano di stare assieme per ragioni di potere ma che sarebbero di per sé inconciliabili».

Barriera ferroviaria: subito l’automazione dei passaggi a livello per ridurre al minimo i tempi di attesa E la concretezza di cui parla il presidente Agazzi? «In attesa che qualcosa di ufficiale succeda è fondamentale percorrere la strada dell’automazione dei passaggi a livello che nonostante l’espressione favorevole unanime con un ordine del giorno del consiglio comunale, registra una inadeguata azione da parte dei vertici dell'amministrazione comunale. L’obiettivo di ridurre considerevolmente i tempi di attesa ai passaggi a livello non può essere considerato un argomento di secondo ordine per i cittadini che aspettano ormai esasperati fermi davanti alle sbarre abbassate».

Romanengo, Pgt approvato: «Riqualificare l’area Inar» Il consiglio comunale di Romanengo nella seduta di martedì 22 dicembre ha approvato all’unanimità il Piano di governo del territorio (P.G.T.). Al voto favorevole della maggioranza si è unito anche quello dei quattro rappresentanti della minoranza. Il sindaco Marco Cavalli, nel corso del suo intervento, ha posto in evidenza come nella stesura del nuovo strumento urbanistico particolare cura sia stata rivolta al rispetto dell’ambiente. Si è ritenuto di non sacrificare importanti aree verdi oggi vergini, ma di recuperare, per uso abitativo, aree residenziali e produttive oggi dismesse o non più utilizzate. Si è prevista un’unica nuova area di espansione produttiva, contenuta in circa 30mila metri quadrati, individuati a lato della provinciale RomanengoCastelleone a confine con il Comune di Salvirola. Per quanto riguarda il settore residenziale saranno utilizzate aree nel centro del paese un tempo sede di attività produttive. Tra le aree da riqualificare più significative si ricordano: l’area ex INAR, l’area ex Stradiotti, l’area ex confezioni Nanetto, le aree Imut, le ex officine Poli. Altre aree, appartenenti agli ambiti di trasformazione urbanistica programmata, saranno interessate da processi di completamento e riqualificazione: è il caso dell’area Grimaldelli ed altri, il comparto della Cascinazza, le lottizzazioni di completamento di via Carrobbio, via Maffezzoni e via don Milani. Le zone residenziali individuate contribuiranno alla riqualificazione del nucleo dell’antico centro urbano. E’ importante rilevare come gli estensori del PGT abbiano tenuto in particolare considerazione il Pianalto della Melotta, zona tutelata per il suo partico-

Marco Cavalli

lare interesse ambientale. Il PGT è stato redatto dall’architetto Michele De Crecchio, che si è avvalso della collaborazione del geologo Giovanni Bassi e da Davide Gerevini per quanto riguarda la valutazione ambientale strategica. Il consiglio comunale ha preso in esame le osservazioni presentate da enti e privati e le controdeduzioni della Commissione di Piano. Dopo la valutazione puntuale di tutte le osservazioni le relative controdeduzioni, si è arrivati all’ultimo voto, quello che ha sancito l’entrata in vigore del Pgt. Il consiglio comunale, compreso il gruppo di minoranza, ha espresso il proprio voto unanime sul Piano. Grande soddisfazione è stata espressa dal Sindaco che ha rimarcato la valenza politica di una condivisione da parte di maggioranza e minoranza, che ha riconosciuto il positivo lavoro svolto in quasi tre anni di elaborazione del nuovo strumento. Al termine delle operazioni di voto il Sindaco ha ringraziato i tecnici e la commissione di piano per lo straordinario lavoro svolto. Da qui inizia la seconda fase di lavoro che consisterà nella traduzione in azioni concrete della programmazione urbanistica prevista dal Piano e che permetterà di cambiare il paese.


Crema

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Con la crisi è diventata quasi una scelta obbligata. Ma sono “finte” perchè il committente è uno solo

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di Barbara Milanesi

prire la partita Iva o essere licenziati. Tutti scelgono la prima opzione e nasce il popolo degli «imprenditori di se stessi». Sono tanti coloro che, oggi, per continuare a lavorare sono “costretti” ad aprire una partita Iva. Lavoratori in transizione la cui parola d’ordine deve essere flessibilità. La crisi economica ha reso instabile l’occupazione. Un 2009 all’insegna della cassa integrazione, della mobilità, della riqualificazione professionale. Ed in ultimo: dell’apertura “forzata” della partita Iva. Diverse le aziende che non hanno potuto permettersi di mantenere tutti i dipendenti, a cui non sono bastati gli ammortizzatori sociali e che hanno dovuto applicare altri tagli per provare a sopravvivere. Il consiglio di alcuni dirigenti ai dipendenti allora è stato quello di aprire la partita Iva. Difficile stimare quanti siano oggi i lavoratori in transizione verso l'imprenditoria forzata. Dati nazionali del 2007 parlano di circa 250 mila “partite Iva” di professionisti non iscritti ad albi o associazioni, 30 mila in più rispetto all’anno precedente. Ma alle aziende conviene eccome. Si calcola che con le partite Iva le aziende risparmino circa il 25% rispetto a un contratto di collaborazione e oltre il 33% rispetto a un contratto di dipendenza. Il fenomeno non è nuovo, va detto, ma con la crisi è riaffiorato ovunque, nel terziario come nel para-pubblico. Questa “nuova” formula di collaborazione prevede un reddito medio intorno ai 15 mila euro l’anno, poco più di mille euro al mese. Quasi tutti a mono-committenza, cioè fornitori di una sola azienda. Insomma, false "partite iva", falsi imprenditori. Ancora una volta protagonista quella generazione che va dai 30 ai 40 anni. Si tratti di grafici pubblicitari, disegnatori di pagine web, segretarie, redattori, artigiani, costruttori. Insomma, il fenomeno tocca ogni cate-

Boom delle partite Iva: «Ma è solo un modo per non perdere il lavoro»

Bruno Cavagnoli, direttore della Cna di Cremona

Bruno Cavagnoli, Cna: «Oggi si fa molta fatica, ma in futuro con la ripresa ci potrebbero essere opportunità» goria. L'Italia diventa la patria del lavoro autonomo: il 27% dell'occupazione complessiva, il triplo rispetto alla Danimarca, il doppio rispetto alla Germania, la Gran Bretagna, la Francia e l'Olanda. Ci supera solo la Grecia. Il nostro territorio non è da meno. A confermarlo Emanuele Serina, commercialista cremasco che nell’ultimo anno ha visto aumentare le pratiche di giovani, soprattutto, interessati all’apertura della partita Iva. «Il fenomeno deve essere probabilmente distinto in due filoni» dice Serina, «entrambi comunque in crescita. Il primo filone è quello di giovani che, in assenza di occupazioni sul mercato, tentano la strada del lavoro autono-

mo. Il secondo gruppo, invece, comprende tutti quei lavoratori che nel momento di crisi si sono visti costretti ad aprire la partita Iva dietro richiesta dell’azienda. Azienda che, in caso contrario, non avrebbe potuto continuare il rapporto di collaborazione con il dipendente per via dei costi di contratto». Serina ci ha spiegato quali sono i vantaggi e gli svantaggi del lavoratore autonomo con partita Iva: «I vantaggi riguardano prevalentemente la flessibilità che la prestazione occasionale di professionalità offre. Mi spiego. Un bravo imprenditore di se stesso riesce a procurarsi più collaborazioni. Più “vende” professionalità, più guadagna. Ov-

viamente: maggiori sono le committenze, maggiori sono le retribuzioni. Gli svantaggi riguardano invece le spese da sostenere e i rischi che corre chi si affida solo ed esclusivamente a se stesso. Un giovane che apre la partita Iva deve pensare a pagare i contributi Inps, le varie imposte e il commercialista che deve tenergli una contabilità e far combaciare i bilanci. Non solo. Deve anche tener presente che in un momento di crisi come questo se manca la committenza, non lavora. Insomma: nessun diritto, nessuna tutela e nessuna protezione». Come Serina altri commercialisti della città confermano il dato di partite Iva in aumento. Anche dalla Camera del lavoro le notizie sono le stesse. Enrico Guaragna, segretario generale Cisl addetto ai cantieri, conferma l’aumento nell’ambito dell’edilizia: «E’ un fenomeno che esiste già da qualche anno e che nell’ultimo periodo ha subito un vertiginoso aumento. La maggior parte di questi “imprenditori” a cui è richiesta la partita Iva dalla ditta appaltatrice o sub appaltatrice non sono registrati alla cassa edile e quindi non possiamo conoscerne effettivamente la quantità. Ma se si effettuasse una verifica e un confronto tra la cassa edile e i dati in possesso dall’Inps, si troverebbe un enorme disparità». Bruno Cavagnoli, presidente della CNA di Cremona parla di aumento del numero delle partite Iva, fenomeno che vede rinvigorito da qualche anno ma che risale agli anni Ottanta «All’epoca si stava vivendo un momento di riorganizzazione economica» spiega Cavagnoli «e diverse persone stimolate e con-

Emanuele Serina, commercialista: «Contratti troppo onerosi per le aziende I vantaggi? Più uno è bravo e più guadagna. Svantaggi? Nessun diritto e nessuna protezione»

Enzo Guaragna, sindacalista della Cisl: «Nel settore edile un aumento vertiginoso» vinte della loro professionalità si sono messe in proprio ed hanno messo a servizio la loro professionalità. Un atto di coraggio fatto di convinzioni e di rischi che ha pagato. Questo succedeva negli anni 80. Oggi le cose stanno in un altro modo. Anche attualmente qualcuno crede ed investe nella proprie abilità aprendo la partita Iva e facendo appunto l’imprenditore di se stesso. Ma è anche vero che la maggior parte dei lavoratori si è trovata costretta a farlo. La partita Iva oggi sembra essere soprattutto condizione imposta. D’altra parte le aziende pur di non chiudere si sono viste co-

strette ad applicare dei tagli radicali. I lavoratori per continuare a lavorare, seppur in modo occasionali, hanno accettato la condizione con la speranza, magari, di poter prestare servizio anche presso qualcun’altro». Conclude Cavagnoli: «Chiaro che se la committenza dovesse restare una sola allora sarebbe difficoltoso pensare che la partita Iva possa essere una soluzione agevole per il dipendente. Ma, giocate in modo adeguato le carte, e magari tra qualche tempo in cui le condizioni potranno essere favorevoli, allora questo modo di lavorare potrebbe offrire altri tipi di prospettive».


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di Roberto Bettinelli

na scheda telefonica con numeri sconosciuti e nuove persone, una donna misteriosa e un investigatore privato che Angelo Ogliari avrebbe pagato per pedinare l'ex moglie Jolanta Lewandoska. Sono queste le ultime novità del caso Ogliari. Novità che possono rappresentare una svolta nell'inchiesta a una decina di giorni dal termine della scadenza delle indagini. Angelo Ogliari è stato massacrato fra il 30 e il 31 ottobre del 2007 nella sua villetta di Cremosano. Ora sarebbero intervenute novità così importanti da fornire altro tempo le indagini alla Procura. Ecco quali sono. I carabinieri dei Ris di Parma hanno decodificato la sim del telefono celulare andato distrutto durante la colluttazione che ha portato alla morte di Angelo. Prima domanda: il telefono si è danneggiato per caso oppure chi ha ucciso Angelo l'ha voluto distruggere? Attraverso la sim i carabinieri sono risaliti a una serie di persone con cui Angelo si è sentito il giorno stesso in cui è avvenuto il delitto. Alcuni nomi sono noti, come il bulgaro che vendeva auto insieme a Ogliari. Ma ci sarebbero altre persone. Finora sconosciute. Una donna, in partico-

L’omicidio di Angelo Ogliari resta senza colpevoli? Si procede all’archiviazione

La villetta di Cremosano dove è stato ucciso Angelo Ogliari

lare, avrebbe attirato l'attenzione degli inquirenti. Chi è? Che ruolo aveva nella vita di Ogliari? L'altra novità: il 45enne di Cremosano avrebbe pagato un investigatore privato per pedinare l'ex moglie. Si sarebbe rivolto a un'agenzia privata per tenere sotto controllo la Lewandoska. Per sapere se l'ex moglie era in compagnia della figlia Diana. Nella sim c'era anche il numero di Davide Arcari, grande amico di Ogliari. Gli investigatori, dopo aver avuto l'esito della decodifica degli esperti del Ris, l'hanno sentito il 23 dicembre scorso. La sim ha consentito di dimostrare che l’ultimo messaggio inviato col telefonino da Angelo risale alle 22.52 del 31 ottobre del 2008. Era stato Arcari a contattare l’amico tre minuti prima per dirgli che la mattina dopo l’avrebbe aspettato al solito bar per fare colazione. «Scrisse ok e nient'altro» racconta Arcari che è il presidente dell’associazione «Genitori per Sempre». Arcari conferma che prima di Natale è stato convocato nella caserma di via Macallè: «E’ vero, i carabinieri hanno voluto riascoltarmi. Hanno sentito in tutto cinque, sei persone. Alcune già conosciute, altre no». I tempi stringono. I carabinieri hanno inviato i verbali degli ultimi interrogatori alla Procura cremasca. Potrebbe essere l’ultimo passaggio utile per costruire una castello di accuse credibile. Oppure iun tentativo per rilanciare tutta l'indagine. Un tentativo estremo per strappare un'ultima proroga.

Anno di cronaca nera: ecco i casi più importanti di tutto il 2009

Delitto Ogliari: tutte le novità In una notte brucia «Le Cinema». Il processo: avvocati e accusa analizzano in aula i filmati del rogo

Arcari, a nome della sua associazione, ha già annunciato che nel caso l’inchiesta venisse archiviata, darà vita a una manifestazione di protesta contro il palazzo di giustizia cittadino. «Siamo già in contatto con una decina di associazioni» dice Arcari, «e tutte vogliono dare il loro contributo per dare un volto agli assassini di Angelo. Andremo fino in fondo, siamo già in 200 pronti a manifestare». INCENDIO DOLOSO A «LE CINEMA» In questo scorcio finale del 2009 c'è stata anche l'udienza decisiva del processo per l'incendio che a cavallo fra il 30 e il 31 dicembre del 2008 ha distrutto il locale «Le Cinema» di via Palmieri. L'inchiesta. I carabinieri arrestano alcuni giorni dopo il rogo Rocco D’amico, un pierre milanese di 37 anni con origine siciliana. Noto nel mondo della notte. Partecipava alla gestione de «Le Cinema» insieme al croato Anic Isic Goran. Il 37enne finisce in carcere insieme all’amico cremasco di 22 anni Alessandro Bonizzoni. Per i carabinieri sono stati loro a dare alle fiamme il locale. Il gip li rinvia a giudizio. Il 3 dicembre scorso presso il tribunale cittadino si è tenuta l'udienza nella quale sono stati analizati i filmati delle video camere del Comune e del distributore Tamoil di via VI Novembre. Per la difesa due avvocati importanti: Massimo Martelli e Martino Boschiroli. Nel corso dell'udienza hanno ribattuto colpo su colpo. In una delle registrazioni che sono state visionate in aula si vede chiaramente la station

wagon con a bordo i due imputati che arriva al distributore. Sembrano riempire una tanica di benzina. Poi se ne vanno. In un altro filmato, questa volta siamo davanti al locale di via Palmieri, si vede un uomo che si avvicina con la tanica in mano. E’ evidente che si tratta della persona che ha dato fuoco al locale. Si dirige verso l’ingresso de «Le Cinema». Subito dopo scoppia l’incendio. Ma non è riconoscibile. E’ solo una sagoma che cammina nel

Indiano perseguita fidanzata cremasca: è la prima condanna per stalking

buio. Inoltre, fa notare l’avvocato Martelli, non è vestito come il suo cliente quando è stato filmato poco prima al distributore. I due imputati non hanno mai nascosto di essere andati a fare benzina al distribu-

tore Tamoil quella notte. Ma hanno sempre negato di aver incendiato il locale. Quella notte hanno detto di essere stati anche in un locale a Offanengo e uno a Casalmorano. In ogni caso il processo è entrato nella fase finale. Nella prossima udienza fissata per il 27 gennaio ci saranno le requisitorie dell’accusa e le arringhe dei difensori. Poi il collegio presieduto dal giudice Salvatore Cappelleri dovrà decidere. STALKING: PRIMA CONDANNA Lo stalking diventa reato. Il Tribunale di Crema ha emesso la prima sentenza di stalking della sua storia il 19 dicenbre scorso. A picchiare e perseguitare una donna cremasca di 35 anni è stato Kiranjit Singh, l’indiano di 23 anni arrestato dai carabinieri, condannato a un anno e due mesi. Condannati anche i connazionali Randeep Singh, 22 anni, e Jitenger Singh, rispettivamente a 5 mesi e 10 giorni. Sono tornati in libertà. Assolto Amrik Singh, 32 anni. Singh e gli altri indiani erano difesi dall’avvocato Ilaria Dioli del foro di Crema. Dioli ha chiesto che il suo assistito venga trasferito agli arresti domiciliari non appena si riesca a trovare un parente che lo accolga. «Ho ancora paura» ha detto la donna perseguitata, al termine della prima udienza. I carabinieri hanno ricostruito i fatti. L’indiano non ha accettato la fine della relazione e ha iniziato a perseguitare la donna. Ci sono stati anche episodi di violenza. L’ultimo nella ditta dove lavora la donna il 26 novembre. Anche il vicino di

Traffico di camion rubati e smontati Blitz dei carabinieri di Montodine in una cascina a Moscazzano alla caccia di camion rubati. I militari hanno recuperato tre mezzi pesanti, tutti Mercedes. Due erano ancora integri, mentre uno, un Mercedes 2638, era già stato fatto a pezzi. L’egiziano di 30 anni che lo stava smontando è stato arrestato. Un complice è riuscito a fuggire quando ha visto arrivare nel cortile della cascina l’auto dei carabinieri. I camion venivano fatti a pezzi per rivendere la parti singolarmente. Si tratta di mezzi nuovi, il più vecchio è stato prodoto nel 2003. L’operazione è iniziata alle 14.30 di ieri pomeriggio. I carabinieri avevano raccolto delle testimonianze che denunciavano uno strano via vai di mezzi pesanti intorno alla cascina. Cosa che non è passata inosservata. Il covo era in una parte della cascina Dama a Moscazzano. «E’ stata affittata e non era abitata, ma usata solo come luogo dove ospitare macchine e attrezzature. In realtà era un covo dove abbiamo trovato i camion rubati. Tutta mezzi rubati di recente» ha spiegato il maresciallo Paolo Serra.

I camion rubati, oltre ad essere della stessa casa automobilistica, la Mercedes, hanno in comune il fatto di provenire dalla provincia di Torino e dal Piemonte. E’ qui che sono stati rubati, tra il 21 e il 28 dicembre scorsi. «E’ un dettaglio che non ci è sfuggito, è evidente che c’è un legame particolare. E' un giro di camion rubati che parte dal Piemonte mentre qui a Moscazzano venivano smontati» ha continuato Serra. L’egiziano che è stato arrestato aveva la residenza a San Giuliano Milanese. Ha precedenti ma è in regola con il permesso di soggiorno. Ora i carabinieri stanno cercando di capire che è il complice che è riuscito a scappare. Ma soprattutto vogliono riscortuire tutta la rete: chi rubava i camion, chi li portava nella cascina di Moscazzano, chi vendeva i pezzi. E dove. Se infatti le parti venivano rivendute, dovrebbero esserci delle officine nelle quali era possibile farlo. I carabinieri hanno recuperato anche un Fiat Doblò che risultava da rottamare a causa di un incidente. «Invece era in ottime condizioni, probabilmente è stata cambiata la targa» ha commentato il maresciallo dei carabinieri.

casa della donna, scambiato per il nuovo fidanzato, è stato picchiato. E ha accusato l’indiano: «Non si rassegnava alla fine della storia e si è messo in testa che c’era qualcosa fra noi. Mi è saltato addosso. Ho creduto che mi volesse ammazzare». IMMIGRATI TRUFFANO INPS Sempre legata al mondo dell'immigrazione è la maxi inchiesta della Guardia di finanza che agli inizi di novembre si conclude con la denuncia di 45 stranieri che truffavano l'Inps. Albanesi, indiani, algerini, cinesi che percepivano l’assegno sociale di 500 euro al mese ma che non avevano la residenza in Italia. Tutti gli stranieri avevano fatto ritorno al loro Paese d’origine e avevano incaricato parenti o conoscenti di incassare gli assegni. Alcuni di loro, quando i parenti sono stati contattati dalle Fiamme gialle, si sono precipitati a tornare. «Abbiamo controllato i loro biglietti d’imbarco» ha detto il comandante del nucleo Piergiorgio Samaya, «ed era evidente che erano tornati apposta per sostenere l’interrogatorio». I finanzieri hanno controllato la posizione di più di 3 mila persone fra italiani e stranieri. In realtà gli stranieri erano 78 e fra questi c’erano i 45 irregolari.

Incredibile truffa all'Inps: 45 stranieri denunciati per un danno di 300mila euro

Samaya e i suoi uomini hanno lavorato a stretto contatto con i funzionari dell’Inps. Per accedere all’assegno della pensione minima, infatti, prima dell’1 gennaio del 2009 bastava dimostrare l’età, i 65 anni, il permesso di soggiorno, avere dei figli e un reddito basso. L’altro aspetto decisivo era la residenza in Italia. Gli immigrati denunciati hanno vissuto in provincia di Cremona qualche anno o anche per pochi mesi. Dopo, hanno finto di restare in Italia ma in realtà era tornati a casa. Ha spiegato Samaya: «Adesso per usufruire dell’assegno minimo è indispensabile oltre alla residenza, vivere in Italia per almeno dieci anni. Il nostro è stato un vero lavoro d’intelligence. Abbiamo eliminato dagli elenchi dell'Inps quelli che andavano di persona a ritirare la pensione e ci siamo concentrati sugli altri». I finanzieri hanno dimostrato che i 45 stranieri non risiedevano in provincia di Cremona come volevano far credere. Sono stati ascoltati tutti i parenti. I finanzieri hanno seguito i percorsi dei soldi e dei conti correnti da una banca all’altra. Poi sono partite le denunce: 37 per indebita percezione di denaro proveniente dallo stato, 8 per truffa, uno anche per documenti falsi. Contestato anche il danno erariale. La crifra complessiva della truffa ammonterebbe a 300mila euro.


Crema

Giovedì 31 Dicembre 2009

L'OMICIDIO DI VIA MARTINI Giovedì 17 dicembre la Corte d'assise di Cremona non ha creduto alla tesi della difesa e ha condannato a 30 anni di carcere Vito D’Onghia, il 55enne barese accusato dell’omicidio di Antonia Sangiovanni. La donna era stata uccisa a coltellate in un cortile di via Enrico Martini la mattina del 21 giugno del 2008. Il legale che ha assistito l’imputato durante

a far scattare la furia omicida del 55enne, che lavorava come tassista a Milano nella zona della Stazione Centrale, potrebbe essere stata proprio la gelosia. Oppure un debito di gioco. Una passione, quella del gioco d’azzardo, che sembra unisse i due. D’Onghia nel periodo precedente il delitto era vissuto in un campo nomadi a Vigevano e aveva dei precedenti penali per tentato omicidio, risalenti al 1988.

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Fiumi di cocaina nella notte cremasca: la polizia chiude il bar Vienna

A lato il bar Vienna con i sigilli. Sopra il vicequestore Daniel Segre

Vito D’Onghia, il tassista che ha ucciso Mariuccia ed è stato condannato a 30 anni dalla Corte di Assise il processo, l'avvocato Giuseppe Giardina del foro di Lodi, ha sempre sostenuto che D'Onghia al momento di compiere il delitto non era capace d’intendere né di volere e avrebbe agito in preda a un raptus di follia. Questa ricostruzione dell'accaduto non è stata accolta dalla corte, che ha ritenuto invece più attendibile la tesi opposta, quella della premeditazione, presentata dal pubblico ministero Raffaele Pesiri. Non a caso nella stessa direzione dell’accusa si è pronunciato anche il tecnico incaricato dai giudici di eseguire una perizia psichiatrica sull'imputato. Il 55enne barese era stato arrestato l'estate scorsa dai carabinieri di Chiari, che l’avevano scovato in un cascinale gestito dal gruppo alpini di Rovato sulle pendici del Montorfano, in provincia di Brescia. D’Onghia aveva portato la sua Saab sporca di sangue in un’officina dei dintorni e il meccanico, insospettito, aveva chiamato i carabinieri. Con la Saab, infatti, poche ore prima l'imputato aveva investito Antonia Sangiovanni in via Enrico Martini, a Crema. La donna era appena uscita di casa in bicicletta per andare alla stazione a prendere il treno, ma lungo la strada aveva incrociato il barese che, al volante della Saab, l’aveva investita. Antonia, ferita e dolorante, aveva cercato di tornare indietro per rifugiarsi in casa, ma l'uomo l’aveva inseguita e l'aveva finita a coltellate all'interno del cortile di un condominio. Qui l’aveva lasciata in una pozza di sangue ed era fuggito. L’allarme era scattato subito dopo. Antonia Sangiovanni, vedova e con due figli di 26 e 19 anni, abitava in un condominio molto vicino al cortile dove è stata uccisa. La donna era molto nota nel suo quartiere, San Bernardino. Conosceva il suo carnefice. Pare ci fosse stata anche una relazione fra loro in passato. E

DROGA AL BAR VIENNA Il 2009 ha rappresentato un anno record anche per la lotta allo spaccio e al consumo di droga. La principale operazione su questo fronte, l'hanno portata a termine i poliziotti del commissariato di via Macallè. All'alba di martedì 4 agosto gli uomini del vice questore Daniel Segre prelevano nelle loro case Matteo L., 36 anni, cremasco, titolare del bar Caffè Vienna di via Mazzini a Crema, Marco D., 35 anni di Castelleone, Gaetano P., 44 anni, di Spino d'Adda, Antonello V., 38 anni, di Casaletto Vaprio, Mourad A., marocchino di 26 anni, residente a Palazzo Pignano, mentre Mohamed S., 22 anni, e Labib E., 35 anni, erano già in carcere. Il giorno dopo finiscono in manette un albanese e un altro nordafricano. Tutti gli arrestati vengono portati a Cà del Ferro con l'accusa di spaccio di droga. E' l'operazione della polizia denominata

«Valzer della neve», durata quasi un anno, coordinata dal vice questore Segre. Al blitz, oltre agli uomini del commissariato di Crema, hanno partecipato gli investigatori della Digos, gli agenti della Squadra mobile di Cremona e della Squadra prevenzione crimine della Lombardia. Un anno di lavoro per gli investigatori della polizia che ha portato a un sequestro di 100 grammi di cocaina, 100 grammi di hashish, 10 grammi di eroina e 5 fiale di metadone, 3mila euro recuperati, cinque abitazioni perquisite, due auto sequestrate, sospese quattro patenti di guida. Il giro di affari ipotizzato grazie alla vendita della cocaina era di 100mila euro al mese. Ma in città, la notizia che colpisce di più, è la chiusura del bar Vienna. E' stato il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Crema a ordinare di mettere i sigilli. «Abbiamo provato che la cocaina veniva consumata nei locali del bar, nella stanza sul retro o in cucina, durante le ore di apertura e oltre» ha spiegato Segre durante la conferenza stampa che si è tenuta negli uffici di via Macallè. I poliziotti ascoltano più di 200 cremaschi, tutti consumatori di cocaina. Per alcuni di loro il vizio della cocaina ha significato la fine della loro vita professio-

Tribunale di Crema

Esec. Imm.re n. 86/2008 – Reg. Incarichi 40/09 – G.E. dott. Cristian Vettoruzzo ESTRATTO DI AVVISO DI VENDITA Professionista delegato: Avv. Laura Moruzzi, con studio in Crema – via Benzoni n. 5 (tel. 0373 85732, fax 0373 252682, e-mail laura.moruzzi@studiomoruzzivailati.it). Vendita senza incanto: 18 febbraio 2010, ore 16.00, presso lo studio del delegato. Lotto unico: in Comune di Casaletto di Sopra (CR),Via Don Albino dall’Olmo n. 24, villa di tipo bifamiliare composta da soggiorno, cucina, servizio igienico, disimpegno e vano ad uso autorimessa privata al piano terra e da tre camere, servizio igienico, disimpegno e balcone al piano primo, con annessa area pertinenziale esclusiva sui lati est, sud ed ovest. PREZZO BASE euro 118.500,00 con offerte in aumento di euro 2.000,00. Offerte da depositare in bollo e in busta chiusa presso lo studio del delegato, dal 15 febbraio al 17 febbraio 2010 dalle ore 9,30 alle ore 12,00 esclusi il sabato e i festivi, con unito assegno circolare per cauzione pari al 10% del prezzo offerto, intestato alla Procedura Esecutiva Immobiliare n.86/2008. Vendita all’incanto: 4 marzo 2010, alle ore 16,00 sempre nello studio dell’avv. Laura Moruzzi al prezzo base di euro 118.500,00 con offerte in aumento di euro 2.000,00. La domanda di partecipazione all’incanto, in bollo e non in busta chiusa, dovrà essere depositata nella competente Cancelleria del Tribunale di Crema non oltre le ore 12,00 del giorno non festivo precedente la vendita, con allegato assegno circolare per cauzione di euro 11.850,00, intestato come sopra. In ogni caso sul sito www.astagiudiziaria. com è pubblicata la relazione di stima dell’immobile per cui è la presente procedura di vendita. La presentazione dell’offerta implica la conoscenza integrale e l’accettazione incondizionata di quanto contenuto nella relazione peritale e nei suoi allegati, negli atti del fascicolo processuale, nonché nell’avviso affisso, in forma integrale, all’Albo del Tribunale di Crema. Crema, 22 dicembre 2009. (avv. Laura Moruzzi)

nale. «Persone normali, con attività in proprio ereditate dai genitori, si sono rovinate a causa di questo vizio» ha commentato Segre davanti ai giornalisti, «la dipendenza li ha portati a mettere a rischio la loro famiglia, il benessere raggiunto grazie ai genitori, e la cosa assurda è che in tutta questa vicenda nessuno si è arricchito». Gli arrestati ottengono in poco tempo di uscire dal carcere. Il 18 settembre Matteo L., il cremasco di 36 anni titolare del bar Vienna, ottiene la libertà di circolare con l'obbligo di rientrare la sera. Matteo L. ha già ceduto il bar. E' questo il motivo che ha spinto il giudice per le indagini preliminari a revocare il sequestro del locale. «Siamo molto soddisfatti, la decisione del Tribunale del Riesame ha permesso al mio cliente di tornare ad essere libero» dichiara l'avvocato Armando Simbari, «è trascorso un mese da quando il mio assistito è stato arrestato e ha subito la misura cautelare del carcere. Prima siamo riusciti a far ripartire l'attività del bar grazie alla decisione del magistrato di non ritenere più necessario il sequestro. Adesso anche il mio cliente ottiene l'obbligo di dimora». L'inchiesta aspetta ora di entrare nella

Le armi della mafia recuperate sulle rive del Serio: la scorta di un capo clan?

Le armi scoperte sulle rive del Serio. Sopra il capitano Antonio Savino

fase processuale. La polizia ha nelle proprie mani intercettazioni telefoniche e risultati di pedinamenti. Non solo. Hanno parlato in molti. Fra gli stranieri e i cremaschi arrestati non c'è alcun rapporto. Ma lo scenario che emerge è quello di una città dove la cocaina circola a fiumi. La vicenda ha fatto molto clamore. Se ne sono occupate anche le reti nazionali. ARMI PER IL CRIMINE ORGANIZZATO Ma ad ottobre c'è un altro fatto che scuote i cremaschi. Un fatto in odore di mafia. I carabinieri recuperano sulle rive del Serio uno zaino e due pacchi di polistirolo piene di armi. Una colt americana, proiettili, una bomba a mano ananas, il caricatore di un Kalashnikov, un fucile da caccia molto potente e uno zaino pieno di proiettili. Un passante verso le 11 vede i due pacchi e lo zaino nel bosco di via Visconti. Chiama i carabinieri. Dopo il primo sopralluogo, il capitano Antonio Savino chiede l’intervento degli artificieri. Una squadra di esperti parte subito da Milano. Nel frattempo anche i militari del decimo reggimento guastatori di Cremona raggiungono le rive del Serio. Alle indagini partecipano i Ros di Milano. La posta dei carabinieri porta verso il crimine organizzato. Mafia, camorra, ndrangheta. Si parla di un interesse dell'Fbi alle armi di via Visconti. La pistola era di un marine americano. la bomba ananas è di fabbricazione slava mentre il fucile da caccia potenziato con manico a pistola è stato prodotto da una ditta bresciana fallita. le indagini vanno avanti nella più totale segretezza. L'ipotesi principale è quella di un commando addetto alla scorta di un capo clan che per poco tempo si è fermato in città. Ma qualcosa è andato storto e i “picciotti” avrebbero abbandonato in fretta e furia le armi in via Visconti. L'intenzione era di tornare in un secondo momento a riprenderle. Ma i carabinieri le hanno trovate prima. Ora sulle armi stanno indagando i carabinieri del Ris di Parma. Ma sono armi che hanno già sparato. E avrebbero potuto farlo ancora. Anche a Crema, forse. Città di provincia che ha imparato a conoscere il volto oscuro del crimine.


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Crema

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Spino-Pandino: ora c’è una sola polizia locale

Rancati e Dolini decisi a firmare la convenzione. Ma è solo il primo passo. Anche il Comune di Rivolta pronto ad aderire

U

n unico corpo di Polizia locale per Pandino e Spino d’Adda. Dopo il rinvio della settimana precedente causato dalla neve, lunedì scorso anche il consiglio comunale di Spino d’Adda ha approvato la convenzione con Pandino. La cerimonia della firma congiunta da parte dei due sindaci, che darà il via ufficiale alla nuova esperienza, si svolgerà a Pandino venerdì 8 gennaio alle 11 del mattino. Già martedì, però, i due sindaci, Donato Dolini e Costantino Rancati, si sono incontrati con il neo comandante Papagni per definire le attività necessarie ad avviare il nuovo organismo. Gli adempimenti necessari prenderanno circa un mese, durante il quale ciascun ufficio continuerà a garantire i servizi. La convenzione istituisce dunque il «Corpo intercomunale di polizia locale Alto Cremasco», composto dagli agenti di Spino d’Adda e di Pandino, sotto la direzione del comandante della polizia locale di Spino d’Adda. Sarà così possibile una gestione migliore delle risorse umane e di mezzi. Il comandante avrà a disposizione in ogni momento della giornata 5 o 6 agenti e avrà quindi la possibilità di rispondere meglio alle esigenze del servizio ed anche alle eventuali emergenze. Maggiore presenza sul territorio, dunque, maggior controllo e quindi maggiore sicurezza per i cittadini. «La gestione associata» dice la

Costantino Rancati

Donato Dolini

convenzione, «è finalizzata, tra l'altro, a garantire il presidio dei bisogni emergenti nel territorio ed una presenza più articolata per la prevenzione ed il controllo di fenomeni

importanti per la sicurezza della circolazione stradale, per la protezione ambientale, tutela del consumatore e per il controllo dell'attività edilizia».

Soddisfatti naturalmente i due sindaci per il traguardo raggiunto: la gestione associata, garantirà un'efficacia maggiore. Dicono quasi in coro: «E’ la risposta migliore che Comuni di piccole dimensioni come i nostri possono dare oggi alla crescente domanda di sicurezza che proviene dalla cittadinanza». Il controllo del territorio è molto più difficile se si hanno a disposizione solo uno o due uomini. «Aumentare la massa critica di uomini dedicati a questo è la soluzione cha abbiamo individuato» commentano Dolini e Rancati. Per la verità il discorso era iniziato a tre: oltre a Pandino e Spino c’era anche Rivolta d’Adda, che poi ha però deciso di mantenere la propria autonomia. La convenzione resta però aperta, dicono i due primi cittadini, e nuovi Comuni che volessero associarsi sarebbero i benvenuti. E manifestazioni di interesse pare ci siano. Insieme alla convenzione per la polizia locale, Pandino e Spino d’Adda hanno firmato anche una convenzione per l’istituzione dello Sportello associato delle Attività economiche, un servizio importante per le imprese, a cui hanno già chiesto di aderire altri Comuni del territorio. Una conferma che la strada della collaborazione e della gestione associata di servizi importanti è una prospettiva ormai matura, che offre servizi migliori ottimizzando risorse e costi.

Trigolo, concerto di Buon Anno dell’Orchestra di Fiati

L’Orchestra di Fiati di Trigolo e San Bassano – unione artistico-musicale temporanea finalizzata all’attività concertistica tra il Corpo Bandistico «Giuseppe Anelli» di Trigolo ed il Corpo Bandistico di San Bassano diretta dal maestro Vittorio Zanibelli, si esibisce ad ingresso libero Martedì 5 gennaio 2010 alle 21 presso il Teatro Sociale di Soresina, con il consueto «Concerto di Buon Anno», evento che si ripete ininterrottamente dal 1997 e che tradizionalmente da il via alla stagione concertistica del nuovo anno della formazione. Al tradizionale concerto parteciperà in qualità di voce solista il soprano Barbara Di Rosa che ha recentemente inciso con i “fiati” il Compact Disc «Note sotto l’albero», il quinto realizzato dalla formazione, con la quale presenterà alcuni brani natalizi tradizionali appositamente arrangiati per voce solista e banda: Silent Night, Adeste Fideles, O Holy Night, oltre all’Ave Maria dall’Otello ed alla Vergine degli Angeli dalla Forza del Destino, ambedue di Verdi, mentre la sola Banda proporrà A Merry Brassy Christmas, Suite di Purcell, Irish tune from County Derry, The little drummer boy e due brani tratti dalle famose colonne sonore del «Gobbo di Notre Dame» e di «Pirati dei Caraibi 3». Non mancheranno, a conclusione, i tradizionali auguri in musica che, da sempre, caratterizzano i concerti di Natale dell’Orchestra di Fiati e che tanto entusiasmo suscitano nel pubblico che assiste numeroso a questo appuntamento.

Vaiano, Excelsior Calcio. Il trofeo don Angelo Barboni Riflettori accesi sull’evento in programma sabato 2 gennaio 2010, presso la palestra comunale di Vaiano Cremasco in Via Giovanni Verga. La società Excelsior Calcio darà inizio al noto torneo invernale di calcetto in memoria di don Angelo Barboni, rivolto alle formazioni delle categorie giovanili degli anni 1998-1999-2000-2001-2002-2003/2004 del calcio dilettantistico e professionista. Un evento tradizionale che da molti anni si svolge con una grandissima partecipazione, come spiega in nome degli organizzatori, il presidente

Danilo Maggi: «Sono previste oltre 40 squadre di bambini del territorio Cremasco, Milanese, Lodigiano e Bergamasco. Il pubblico che tutti gli anni partecipa rimane sempre più soddisfatto dello spettacolo che specialmente i piccolissimi riescono a dare, cimentandosi per le prime volte sul campo Vaianese. Bisogna lasciare i giovani liberi di esprimere quello che hanno dentro e l’Excelsior Calcio si muove in questa direzione, il calcio va vissuto con passione e consapevolezza, fin da giovani è possi-

bile educare ad un calcio di sani principi». Il responsabile del progetto qualità Massimo Nelli ha organizzato degli incontri con allenatori e dirigenti, seguendo dei corsi d’aggiornamento tenuti da Silvio Zilioli, per crescere e far crescere i bambini e i ragazzi che giocano nella nostra società. La manifestazione è patrocinata dal Comune di Vaiano Cremasco, con la collaborazione della Polisportiva Vaianese, e grazie al contributo degli innumerevoli sponsor è sempre un grande successo.


Crema

Giovedì 31 Dicembre 2009

«Questa viabilità così non va» A Ombriano e Sabbioni nasce il comitato che vuole cambiare la situazione del traffico

Giovanni Righini, uno dei cittadini che ha firmato il documento con le nuove proposte

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di Tiziano Guerini

iabilità a Ombriano sotto la lente di ingrandimento. Nello scorso mese di ottobre l'assessore Simone Beretta aveva convocato gli abitanti dei quartieri di Ombriano e dei Sabbioni per illustrare le possibili novità per quanto riguarda la viabilità così complessa di quella zona della città. L'occasione è stata offerta da uno studio dell'ingegnere Percudani responsabile del Centro Studi Traffico specificatamente incaricato dal comune di Crema. A distanza di qualche tempo un gruppo di cittadini di quei quartieri ha affrontato di petto il problema elaborando un documento di risposta alle valutazioni tecniche. Giovanni Righini, docente all'Università di via Bramante, è stato uno dei più attivi partecipanti alla stesura del documento. «Abbiamo corrisposto ad una sollecitazione venuta dall'amministrazione comunale» dice Righini, «e abbiamo deciso di svolgere le nostre argomentazioni a proposito della viabilità dei due quartieri ad ovest della città sul base della nostra esperienza di vita quotidia-

Giovanni Righini

na vissuta con le attuali difficoltà del traffico». Continua Righini: «Sia il Centro Studi Traffico (CST) che il Piano Particoleggiato del Traffico (PPT) riferiti alla viabilità delle frazioni di Ombriano e dei Sabbioni hanno suscitato una particolare attenzione e interesse da parte degli abitanti dei due quartieri e non potevamo non interloquire». Ne è uscito un documento di quindici pagine che deve costituire momento di attenzione da parte dei tecnici e degli amministratori di Crema. Se non altro come risposta positiva a chi dimostra di preoccuparsi dei problemi della

città. Cosa non usuale, purtroppo, di questi tempi. Giovanni Righini si è occupato direttamente dell'aspetto riferito ai flussi del traffico. «L’analisi del traffico dei Sabbioni e di Ombriano deve anzitutto tener conto dei nuovi fattori generatori di traffico che in quelle zone della città, un tempo periferiche, oggi di fatto unite alla prima periferia cittadina, si stanno creando o sono in via di essere creati. I nuovi insediamenti abitativi a sud di via Camporelle, un nuovo plesso scolastico in viale Europa, per citarne due molto significativi. Preoccupa molto anche il traffico veramente notevole che gravita sul supermercato Ipercoop; tanto più in prospettiva se messo in relazione al nuovo insediamento abitativo ormai praticamente terminato in via Camporelle. Potrebbe con ogni probabilità generare un notevole flusso di traffico fra i due punti che graverebbe interamente sull’abitato dei Sabbioni». Da qui il documento fa discendere una prima proposta: rendere fluidi i collegamenti fra le frazioni e la viabilità a ovest della città, ed evitare di creare scorciatoie attraverso le frazioni per il traffico non “specifico”, cioè quello da attra-

versamento, disincentivando quelle già esistenti. Per facilitare il collegamento con Crema sarebbe necessario prevedere la realizzazione di un’altra strada di collegamento con via Capergnanica e via Libero Comune parallelamente a via Toffetti e via Camporelle. «Per togliere dal percorso lungo le frazioni il traffico non specifico» suggerisce Righini, «proponiamo un collegamento diretto tra la strada verso Lodi e via Milano, per esempio partendo dal rondò presso il supermercato della Girandola per arrivare alla strada per Lodi tramite un raccordo a sud di Bagnolo». Lo studio del comitato di cittadini residenti insiste poi sulla opportunità di realizzare alcune piste ciclabili: prolungamento verso la chiesa parrocchiale, verso i Morti delle tre bocche, verso il parco del Moso. Oltre ad essere un contributo partecipativo importante per il Piano del Traffico, il documento è anche interessante in riferimento al nuovo Piano di Governo del Territorio laddove individua delle previsioni di nuove infrastrutture di viabilità. Ci si augura che gli amministratori, col vaglio opportuno dei tecnici, ne tengano conto per quanto possibile e utile.

Sabato, il via libera ai saldi Critiche da Ascom e Zaninelli

Sabato 2 gennaio in tutta la Lombardia inizano i saldi. Prezzi ribassati per due mesi, fino al 3 marzo. Le previsioni non sono ottimali. La crisi economica si fa sentire. Ma ci sono anche forti polemiche all'interno della categoria dei commercianti. Un malessere che il presidente dell'Ascom Antonio Zaninelli ha già espresso: «Nel momento in cui i negozianti sono già stati penalizzati dal maltempo dei giorni scorsi, ora devono svendere la merce. Non dimentichiamo poi che abbiamo avuto un

autunno lungo». Per Zaninelli la situazione attuale va modificata al più presto. «O si ritorna al passato quando i saldi partivano con la seconda settimana di febbraio oppure bisogna mettere i commercianti di agire nella più completa libertà permettendo di far decidere a loro quando iniziare i saldi». Soddisfatto invece il presidemte dell'Ascom per l'accoglienza riservata alle luminarie sulle porte della città. «Non è solo un sentore, ma abbiamo avuto la certezza che questa forma di

Antonio Zaninelli, presidente dell'Ascom

attrazione ha spinto molti visitatori a visitare la città e a spendere nei negozi. L'iniziativa ha funzionato».

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Orti sociali per i disabili

Comunità sociale cremasca cerca volontari e sponsor Il progetto della Comunità sociale cremasca parte dal bisogno di integrazione sociale delle persone con disabilità e con disagio psichico. Tale integrazione è resa difficile dal contesto sociale, lavorativo e comunicativo in cui viviamo. Il progetto si propone di sperimentare opportunità d’integrazione sociale attraverso la nascita di esperienze locali di “orti sociali”. S’intende quindi creare un micro-sistema sostenibile di economia solidale che, a partire dall’esperienza dei gruppi di acquisto solidali cremaschi e delle fattorie sociali a livello nazionale, permetta l’integrazione di persone con disagio. A partire da questo obiettivo generale, il progetto si muove su livelli di realizzazione diversi: interventi socio-educativi di inserimento in attività socio-occupazionale in contesto rurale rivolte a persone con disagio; interventi socio-educativi di inserimento in attività laboratoriali per persone che frequentano centri diurni per disabili; creazione di una rete di micro-progetti similari sul territorio. Al progetto hanno aderito: Coop. sociale L'Alternativa, ANFFAS Crema, AUSER Crema, Cascina Arcobaleno - Capergnanica, Comune di Pianengo, Consorzio Arcobaleno, Associazione Diversabilità, Coop. Sociale Ergoterapeutica artigianale cremasca, Coop. sociale La Siembra. Il costo complessivo del progetto è di 41mila euro. Il progetto si inserisce pienamente all'interno della programmazione locale del Piano di Zona del distretto di Crema, di accordo con l'Ufficio di Piano e i Comuni

del distretto. Fa parte della progammazione relativa all'ambnito della disabilità e beneficierà d interventi afferenti a questo settore (convenzioni attive con cooperative social, attivazione di voucher sociali per attività accreditate, iniziative formative correlate al tema della disabilità...). Obiettivo principale del presente progetto è poi la costruzione e lo sviluppo di una rete di attori impegnati per promuovere e condividere una cultura di agricoltura sociale sul territorio cremasco, è perciò da considerarsi come progetto pilota al fine di sviluppare un modello di intervento che coinvolga soggetti disabili e svantaggiati utenti dei Centri diurni del territorio, soggetti disabili giovani in formazione e persone disabili e svantaggiate in cerca di un'occupazione lavorativa, Cooperative Sociali, Gruppi di Acquisto Solidale, realtà del volontariato locale. E' prevista un'iniziativa formativa presso la Cascina Arcobaleno rivolta ad operatori sociali, al fine di disseminare l'idea progettuale nel territorio cremasco. E' previsto un momento pubblico di diffusione dei risultati raggiunti, con il coinvolgimento delle famiglie e dei volontari coinvolti, un incontro conviviale che possa comunicare attraverso i prodotti del lavoro sociale e del lavoro agricolo. Si prevede la realizzazione di un'area web specifica per la diffusione del materiale documentale e video-fotografico. Gli organizzatori cercano 50 famiglie o volontari disponibili a parecipare oltre a sponsor che possano aiutare al finanziamento dell'inziativa.


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Giovedì 31 Dicembre 2009

Un Anno di Sport

Seconda puntata

Storica promozione nella massima serie al termine di un playoff molto emozionante A sinistra il capitano Quadre Lollis, accanto al presidente Triboldi, mentre riceve la coppa per la vittoria dei playoff da Marco Bonamico, presidente di Legadue (foto www.dinamobasket.com) A destra l’appassionato pubblico che segue numeroso i match casalinghi della Vanoli. Sotto il play Rowland, uno dei nuovi arrivati la scorsa estate (foto Castellani)

La Vanoli è approdata nell’olimpo del basket

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n anno storico. Nel 2009 il basket cremonese ha fatto il suo ingresso nella massima serie del basket italiano, traguardo mai raggiunto nella sua storia. Merito del Gruppo Triboldi, griffato Vanoli, che al termine di un playoff per cuori forti, ha raggiunto il traguardo sognato dai tanti appassionati che man mano si sono innamorati della squadra del presidente Triboldi. Partito da Soresina, in dodici anni il team biancoceleste è passato dalla C1 al prestigioso palcoscenico dell’A1, senza mai bruciare le tappe e facendo quadrare sempre i bilanci. Un ulteriore merito, che ingigantisce ancor di più l’impresa della società. Una stagione 2008-2009 di serie A2 molto strana, con la Vanoli fortissima al PalaSomenzi (ora PalaRadi) e debole in trasferta, tanto da perdere nettamente anche con le formazioni poi retrocesse. Nonostante questo, il team di Stefano Cioppi è rimasto sempre in zona promozione, centrando anche l’accesso alle finali di Coppa Italia, grazie ad una prodezza di Reyshawn Terry nel match con Casale. La final four, giocata proprio a Cremona, ha visto la Vanoli cedere in finale con Veroli allenata dal grande ex Andrea Trinchieri (il coach della promozione in A2), ma la squadra ha comunque ricevuto gli applausi dei tifosi. Il 2009 è iniziato con la sconfitta di Varese e curiosamente la stagione regolare

si è conclusa proprio con i varesini (successo che ha garantito il terzo posto) e con Casale, il vero grande avversario negli spareggi promozione. Poi a maggio sono scattati i playoff, giocati per la terza volta dalla Vanoli. Nei due anni precedenti i cremonesi si sono fermati ai quarti di finale, ma stavolta le cose sono andate in modo diverso. Il primo ostacolo si chiamava Pavia, fatale alla Vanoli nel 2007. Il successo

nella serie per 3-1 ha riscattato quell’eliminazione e proiettato il team di Cioppi in semifinale. Avversario Casale, considerato dagli esperti il favorito per l’approdo in A2. Le cose si sono messe subito bene all’esordio al PalaSomenzi, ma in gara 2 la forza dei piemontesi ha piegato la baldanza di Bell e soci e sull’1-1 l’inerzia della semifinale è passata nelle mani di Casale. Per invertire la rotta serviva un “col-

po” esterno, in pratica un’impresa. E così è stato, anche con un po’ di fortuna. In un match combattuto, la Vanoli ha avuto il merito di restare attaccata agli avversari, ma sul –4 a pochi secondi dalla fine la sfida sembrava decisa. Non per il giovane Ariel Filloy, arrivato a stagione in corso, che ha riaperto il match con una “bomba” e sul -1 ha sfruttato una clamorosa ingenuità di Andrea Ghiacci: recuperato il rimbalzo difensivo della vittoria, il giocatore di Casale ha inspiegabilmente “servito” sotto canestro Filloy, che ha segnato il canestro del sorpasso. Con i piemontesi furenti, gara 4 non ha avuto storia: la rabbia di Casale si è abbattuta sulla Vanoli, partita benissimo, ma poi travolta dalla squadra di casa. Tutto rimandato quindi a gara 5 a Cremona. Un altro match incredibile, con la Vanoli tornata in parità all’ultimo secondo (grazie ad un tiro da tre ancora di Filloy) e poi capace di spuntarla all’overtime tra il tripudio dei tifosi. In finale con Sassari si poteva pensare ad una serie più facile, ma così non è stato. Almeno nelle prime tre sfide. Esordio a favore dei cremonesi e gara 2 per i sardi dopo un match interminabile. Ancora una volta la terza gara è risultata decisiva, grazie a una magia di Troy Bell: sulla parità, Sassari aveva in mano la palla della vittoria, ma l’americano di Cioppi è diventato Arsenio Lupin e con destrezza ha rubato la sfera e siglato il successo. Svuotata e avvilita, Sassari ha ceduto in

gara 4, consegnando alla Vanoli la promozione nell’ex A1 (ora Lega A). Dopo i doverosi festeggiamenti, la società si è buttata sul mercato per allestire un roster degno della massima serie. Confermati Bell, Cusin, Valenti e Aguiar, sono arrivati sotto il Torrazzo gli americani Rowland, Forbes e Brown, il greco Sklavos, Formenti da Casale e il giovane play Piazza. Un buon gruppo che ha saputo conquistare fino ad ora otto punti (quattro lunghezze sopra la quota salvezza) e soprattutto ha richiamato nell’ampliato PalaRadi tanti tifosi, sempre pronti ad incitare la squadra. Per il primo anno l’obiettivo è la salvezza, ma con un pubblico così si può puntare anche più in alto, grazie soprattutto all’impegno del presidente Triboldi. A dominare la stagione 2008-2009 in Lega A è stata ancora una volta Siena, che ha portato a casa sia lo scudetto (3-1 a Milano, faticando però più del previsto), che la Coppa Italia (70-69 sulla Vitus Bologna). Dominio che non sembra interrompersi nemmeno nel 2010. Ultime righe, infine, dedicate alla Nazionale, clamorosamente eliminata nelle qualificazioni per gli Europei. Tonfo che è costato la panchina a Carlo Recalcati, rimpiazzato (part-time) dal coach di Siena, Simone Pianigiani. La Vanoli ha avuto la soddisfazione di vedere Marco Cusin vestire la maglia azzurra. Speriamo lo continui a fare, ma con esiti differenti… fa


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Giovedì 24 Dicembre 2009

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Reima Crema alla ricerca del salto di qualità I Blues cremaschi hanno alternato buone prove ad altre meno convincenti In serie A1, scudetto a Piacenza

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n anno iniziato bene, ma finito male. Nel mezzo tante buone prestazioni alternate a prove deludenti. In sintesi ecco il 2009 della Reima Samgas Crema, realtà consolidata della serie A2 di volley, alla quale manca sempre lo scatto per compiere il salto di qualità. Il giorno della Befana del 2009 i Blues hanno vinto, infatti, per 3-1 sul parquet di Cavriago, mentre domenica 27 dicembre sono stati travolti a Roma. E’ vero che i capitolini formano una delle squadre più forti del campionato, ma dalla Reima era lecito attendersi una maggiore resistenza. Purtroppo ancora una volta è stato accusato il mal di trasferta. Tornando alla stagione scorsa, i cremaschi ad inizio anno si sono trovati al settimo posto con 24 punti, a 12 lunghezze dalla vetta e dalla quella posizione non si sono più mossi. La regular season si è chiusa il 14 aprile con un successo di valore contro Latina per 3-2 e proprio la formazione laziale è stata l’avversario della Reima nei quarti di finale dei playoff. Un ostacolo davvero duro ed infatti l’Andreoli si è imposta per 3-1 in entrambi i match, mandando subito in vacanza i cremaschi. Obiettivo della nuova stagione per la formazione di Luca Monti era e rimane quello di scalare qualche posizione in classifica ma, complice qualche infortunio di troppo, la squadra ha alternato ottime prove a inciampi imprevisti. Dopo un avvio confortante, infatti, la Reima ha mostrato di accusare i match in trasferta, tanto da sperperare quanto di buono fatto alla PalaBertoni. Un esem-

Sopra e sotto i giocatori della Reima impegnati in questa stagione (per gentile concessione della Reima-fotografo Umberto Dossena) A sinistra la Copra Piacenza in festa dopo la conquista dello scudetto di volley in finale contro Trento, campione nel 2008

pio: il ko di Mantova contro una delle formazioni meno attrezzate del campionato di A2. A Crema, invece, ci hanno lasciato le penne molte squadre, come le blasonate Bologna e Padova. Morale, i cremaschi si sono attestati al sesto posto in una posizione tranquilla, ma distante dal vertice e il ko di Roma ha confermato il gap con il gruppo che lotterà per la promozione diretta in A1. Viste le forze in campo, l’accesso ai playoff resta comunque alla portata dei ragazzi di Monti, ma per non correre rischi la squadra deve assolutamente guarire dal mal di trasferta. In serie A1, invece, il 2009 è stato l’anno della grande vittoria di Piacenza, che ha conquistato lo scudetto a spese dei campioni in carica di Trento. Una finale mozzafiato, risolta solo 15-13 al

tie-break della quinta sfida a favore degli emiliani. Trento si è comunque consolata con la con-

quista della Champions League. A livello di nazionale, Europeo dai due volti per gli azzurri. Esal-

tante per le ragazze di Massimo Barbolini, deludente per i maschi di Andrea Anastasi. Le donne

hanno avuto la meglio sulla Germania in semifinale e sull’Olanda nella finalissima, che ha assegnato alle azzurre un meritatissimo titolo, che le consola della delusione olimpica. Fuori dalle semifinali gli azzurri, che sono addirittura giunti decimi. Un flop che preoccupa in vista del Mondiali del 2010 che si giocano proprio in Italia. Tornando al volley di casa nostra, infine, ricordiamo le brillanti prestazioni del Crema Volley, impegnato nella B1 femminile. Le violarosa hanno terminato l’anno al secondo posto e si candidano come grandi protagoniste nel 2010. A Cremona, invece, gli appassionati non possono più ammirare le imprese del-l’Esperia, che ha ceduto i diritti di A2 a Verona. Una perdita dolorosa, ma inevitabile per il volley provinciale.


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Un Anno di Sport

I numeri da record di Valentino Rossi

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Giovedì 31 Dicembre 2009

n nome che evoca immediatamente un cognome. Parlando di Valentino si pensa subito a Rossi, ancor più che al famoso stilista, soprattutto tra gli appassionati di sport. Il pesarese, 30 anni, nel 2009 ha messo le mani sul suo nono titolo mondiale rintuzzando gli attacchi degli spagnoli Lorenzo e Pedrosa, che per la verità non hanno mai dato l’impressione di poter spodestare il re della MotoGp. La 61ª edizione del motomondiale è scattata il 12 aprile in Qatar e si è conclusa il Spagna con il Gp

della Comunità Valenciana e ha introdotto alcune novità. Per prima cosa tutte le moto hanno montato le stesse gomme (Bridgestone) e poi sono state ridotte le prove libere del venerdì. In più è stato vietato l’impiego delle sospensioni elettriche, dei sistemi di controllo dell’avvio e dei freni in carbonio. Tutto ciò non ha impedito a Valentino Rossi di dominare il mondiale, staccando di ben 86 punti l’australiano della Ducati, Casey Stoner, che lo aveva battuto nel 2007. L’alfiere della Yamaha ha avuto un rendimento impressionante per tutto il campionato, vincendo in sei

occasioni (due volte in Spagna, in Germani, Olanda, Repubblica Ceca e imponendosi anche nel Gp di San Marino) e collezionando nel complesso 13 podi. Solo un ritiro in sella ad una moto diventata sempre più affidabile grazie anche alla freddezza nella guida da parte del pesarese. Con il successo nel 2009, il palmares di Valentino Rossi è diventato davvero impressionante: 9 titoli mondiali, 103 Gp vinti su 227 disputati, 164 podi, 56 pole position, 4026 punti ottenuti e 83 giri più veloci effettuati. Sulla scena da tanti anni, può essere considerato un veterano, ma a soli 30 anni può ancora scrivere tante pagine vincenti e soprattutto è in grado di insidiare Giacomo Agostini. Da alcune stagioni la Formula 1 gli fa la corte, ma un personaggio di questo calibro è troppo importante per il motomondiale, che senza di lui perderebbe il suo fascino. Agli avversari sono rimaste, quindi, le briciole e la possibilità di lottare solo per il secondo posto. A spuntarla è stato Jorge Loenzo, compagno di squadra di Rossi, che ha vinto quattro volte. Primo degli italiani Andrea Dovizioso (sesto), che in sella alla Honda ha anche centrato una vittoria. Nono il veterano Loris Capirossi e decimo Marco Melandri. Meno gloria per il grande amico di Rossi, ovvero Marco Simoncelli, che si è dovuto accontentare del terzo posto finale nelle 250. La lotta per il titolo è stata apertissima e ha visto in lizza lo stesso Simoncelli su Gilera, il giapponese Hiroshi Aoyama (Honda)

Sopra Valentino Rossi in festa dopo la conquista del mondiale MotoGp, il nono della sua carriera e in basso a sinistra in sella alla sua Yamaha. Sotto Marco Simoncelli, terzo nelle 250

e lo spagnolo Hector Barbera (Aprilia). Simoncelli è stato penalizzato da un negativo avvio di stagione e non gli sono bastati sei successi per battere la regolarità del giapponese Aoyama, che lo ha preceduto di 30 punti. Buon quinto posto per Mattia Pasini (Aprilia) e una vittoria all’attivo. Nelle 125 il titolo è andato allo spagnolo Julian Simon (Aprilia), che ha preceduto il britannico Bradley Smith e l’iberico Nicolas Terol. Solo settimo l’italiano Andrea Iannone, che dopo un ottimo avvio (tre successi), ha collezionato troppi ritiri in sella alla sua Aprilia.

Il pesarese ancora dominatore della MotoGp Per Simoncelli terzo posto in 250


Un Anno di Sport

Giovedì 31 Dicembre 2009

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Mondiali di sci: quatto podi azzurri (e un oro) nel fondo a Liberec

Federer di nuovo re del tennis

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n attesa delle Olimpiadi invernali, lo sci ha messo in palio nel 2009 i titoli mondiali. Appuntamento per lo sci alpino in Val d’Isère (Francia) dal 2 al 15 febbraio, con gli azzurri al via carichi di speranze. Ma le medaglie conquistate sono state solo due: Peter Fill ha colto l’argento nel super G (vinto dallo svizzero Didier Cuche), mentre Nadia Fanchini è giunta terza nella discesa libera dominata dalla statunitense Lindsay Vonn, vincitrice anche della Coppa del Mondo. Tra gli uomini finale emozionante per il successo della coppa di cristallo, con il norvegese Aksel Lund Svindal che ha preceduto di soli due punti l’austriaco Benjamin Raich. E’ andata meglio nello sci di fondo, con quattro podi azzurri e soprattutto un successo. Merito di Arianna Follis, che ha primeggiato a Liberec (Repubblica Ceca)

Roger Federer con la coppa vinta al Roland Garros di Parigi

nella sprint e poi è giunta terza con Marianna Longa nella prova a squadre. Ottimo argento per la stessa Longa nella 10 km tecnica

classica dietro la finlandese AinoKaisa Saarinen e di valore il bronzo di Giorgio Di Centa (due ori olimpici a Torino 2006) nell’in-

seguimento vinto dal grande norvegese Petter Northug. Nel tennis Roger Federer si è ripreso il trono mondiale. Dopo la parentesi di Rafael Nadal, lo svizzero è tornato a vincere grazie al suo tennis di gran classe. Eppure la stagione si era aperta sotto il segno di Nadal, vincitore dell’Australian Open in finale proprio contro Federer. Ma la riscossa dell’elvetico è arrivata proprio al Roland Garros, dove Federer non aveva mai vinto. Sulla terra rossa parigina si è sbarazzato in soli tre set della sorpresa svedese Robin Soderling. Poi nell’amata Wimbledon, ha dovuto sudare sette camicie per piegare Andy Roddick (16-14 al quinto set). Successo che gli ha permesso di diventare il giocatore con più titoli vinti nello Slam (15 contro i 14 di Pete Sampras). Forse un po’ stanco, ha cedu-

Arianna Follis trionfante sul traguardo ai mondiali di sci di fondo

Le ragazze del tennis italiano, allenate da Corrado Barazzutti, in festa dopo la conquista della Fed Cup 2009 in finale sugli Stati Uniti

to all’emergente argentino Juan Martin Del Potro in finale degli Us Open. Infine, con grande umiltà, ha giocato lo spareggio contro l’Italia in Coppa Davis, salvando così la Svizzera dalla retrocessione. In campo femminile grande stagione di Serena Williams, trionfatrice in Australia e a Wimbledon. Da segnalare, infine, il ritorno vincente di Kim Clijsters negli Us Open. Per l’Italia, annata storica con l’ingresso di Flavia Pennetta tra le prime dieci del mondo e la vittoria nella Fed Cup in finale sulla Russia per 4-0. Pochi acuti azzurri invece nel ciclismo, che ha salutato il ritorno in bici dell’americano Lance Armstrong, pluri vincitore del Tour de France e subito protagonista sulle strade francesi (terzo

nella classifica finale). Il successo è andato allo spagnolo Alberto Contador davanti all’emergente lussemburghese Andy Scleck. Affermazione russa, invece, nel 92° Giro d’Italia. A trionfare è stato Denis Menchov, che ha preceduto gli italiani Danilo Di Luca e Franco Pellizotti. Sempre in Italia, il britannico Mark Cavendish si è aggiudicato la Milano-Sanremo, mentre l’australiano Cadel Evans è diventato campione del mondo sulle strade di Mendrisio. Primo degli italiani Damiano Cunego (ottavo). Uno sport quello delle due ruote che continua ad entusiasmare i tifosi, ma che si trova sempre a fare i conti con il doping, malgrado la maggiore severità nei controlli della Federazione internazionale.


Cultura&Spettacoli L’operetta “My Fair Lady” Il musical domenica al Ponchielli a San Silvestro al Ponchielli

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Giovedì 31 Dicembre 2009

La Compagnia di Corrado Abbati propone un classico dalle ore 21

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di Federica Ermete

ome di consueto, il Teatro Ponchielli propone una propria alternativa per festeggiare l’arrivo del nuovo anno all’insegna del divertimento e di tanta musica. Nell’ambito della stagione di prosa 2009-2010, giovedì 31 dicembre alle ore 21, va in scena la nuova edizione, adattata e curata da Corrado Abbati (vincitore del primo premio alla I edizione del concorso nazonale per interpreti d’operetta “Ercole d'oro”, ndr), di “My Fair Lady”. Considerata uno dei più famosi e popolari “classici” del teatro musicale, questa operetta viene presentata dai componenti della Compagnia dello stesso Abbati, presenza ormai consueta e sempre apprezzata sul palcoscenico cremonese. Il testo di questo spettacolo, rappresentato per la prima volta a New York nel 1956, è tratto dalla prefazione a “Pigmalione” di George Bernard Shaw, sede nella quale l’opera viene presentata come una commedia didattica sull’esistenza e sull’importanza della fonetica. Il regista ha tuttavia voluto precisare: «Pigmalione però è

Manuel Frattini è Robin Hood

Una scena dell’operetta “My Fair Lady” in programma al Ponchielli la sera di S. Silvestro

parola, “My Fair Lady” è musica (o quantomeno aggiunge la musica) ed allora l’attenzione, il baricentro di questo adattamento si sposta e si interessa non tanto ai conflitti dialettici bensì a quelli dei personaggi. Certo, si prende atto dell’esistenza della fonetica e della possibilità di far parlare una fioraia come una gran dama, ma per dimenticarsene ben presto e potersi così abbandonare alla “favola possibile” di Eliza, tifare per

Ecco in sintesi la trama dell’operetta “My Fair Lady”, in scena al Ponchielli. Il professor Higgins, studioso di fonetica, scommette con l’amico Pikering di riuscire a trasformare in sei mesi, la cenciosa fioraia Eliza in una donna raffinata. Le lezioni, per far perdere alla

lei ed attendere il lieto fine. Il ritmo allora si fa più serrato; il dialogo brillante, ricco di aforismi e battute spiritose; i costumi “favolosi”, ricchi, eleganti e raffinati; i movimenti coreografici, messi a punto da Giada Bardelli, sono energici e corali, capaci di amplificare ora i momenti burleschi ora i momenti romantici e su tutto: la musica!». Alla musica di Frederick Loewe, a tratti sentimentale e romantica, ma anche brio-

La trama

ragazza le inflessioni dialettali, han buon esito; Eliza si sente però oltraggiata ed incompresa. Abbandona la ca-sa del professore e accetta la tenera comprensione del giovane aristocratico Freddy Eynsford-Hill, di lei sinceramente innamorato. Eliza vorrebbe tornare ad essere quella di pri-

sa e trascinante, e comunque sempre vitale, spetta infatti il merito di quello che è “My Fair Lady”, un ‘miracolo’ che ha la fortuna di esser sempre giovane… Per festeggiare la notte di San Silvestro all’insegna dei sogni, dell’amore, del canto e della danza, è dunque sufficiente lasciarsi travolgere dalla tempesta dei sentimenti che emergono da questo spettacolo! L’operetta viene proposta in replica venerdì 1° gennaio alle ore 16.

ma, ma ormai ha una nuova personalità ed inoltre è ormai profondamente innamorata del suo maestro. Higgins intanto rimasto solo, si accorge dell’importanza di Eliza e confessa che non può vivere senza di lei. Eliza è ora giudice-arbitro del proprio destino: sceglierà il burbero Higgins o il tenero Freddy?

Il Don Carlo di Virginio Lini in mostra La rivisitazione il-lustrata completa del-l’opera lirica “Don Car-lo” di Giuseppe Verdi in 28 grandi tele ad olio è protagonista della mostra di Virginio Lini. L’esposizione, in programma dal 5 gennaio al 14 febbraio 2010 presso il Centro Culturale Santa Maria della Pietà a Cremona in Piazza Giovanni XXIII, si compone di 166 ritratti e 16 cavalli in scena, che hanno richiesto anni di studio e di preparazione. L’ambientazione e i

costumi sono quelli del tardo ’500, fedeli all’originale stesura del libretto e ispirati principalmente agli artisti del Rinascimento e del primo Barocco. La serata inaugurale della mostra è in programma martedì 5 gennaio alle 21 al Ponchielli alla presenza del sindaco Oreste Perri e dell’assessore provinciale alla Cultura, Chiara Cappelletti. Orario della mostra: 9-12.30 e 15.30-18. Lunedì chiuso.

“La danza delle libellule” apre il 2010 del Sociale di Soresina

Venerdì 1° gennaio 2010, alle ore 21, il Teatro Sociale di Soresina inaugura l’anno nuovo con l’operetta. La “Compagnia Teatro Musica Novecento – Fantasia in re”, presenta “La danza delle libellule”, operetta in due atti di Franz Lehar e Carlo Lombardo. Lo spettacolo, la cui realizzazione risale al 1922, resta ancora oggi uno dei titoli più amati e più applauditi, sia dagli spettatori che dalla critica. Nei Paesi dell’Europa del Nord, “La danza delle libellule” mantiene saldo il primato di «più rappresentata» fra le operette italiane ed è meglio conosciuta con il titolo “Le Tre Grazie”. LA VICENDA Il ricco Piper, che si è appropriato del castello di Nancy e del titolo di Duca, vuole mettere in scena nel salone del castello una commedia scritta da lui anche per corteggiare la bella Elena, vedova Cliquot; in questa recita coinvolge i suoi amici Pommery e Gratin e le loro

Il Teatro Sociale di Soresina

mogli Carlotta e Tutù. Al gruppo si aggiunge Bouquet Blum un simpatico attore disoccupato in cerca di un ingaggio. In questo contesto compare Carlo, un cacciatore dal cuore di ghiaccio, attorno al quale iniziano ad leggiare, come libellule appunto, Elena, Tutù e Carlotta che, in competizione tra loro, sfoderano tutte le armi della seduzione per conquistarlo.

Piper e i rispettivi mariti, avvertito il pericolo, minacciano Carlo di farlo arrestare come cacciatore di frodo e questi si vede quindi costretto a svelarsi come unico e vero Duca di Nancy. La rivalità fra le donne si fa più agguerrita fino a quando Carlo, grazie all'aiuto di Bouquet, sposerà colei che aveva da subito rapito il suo cuore: Elena.

Domenica 3 gennaio, il palcoscenico del Ponchielli, alle 15 e alle 20.30, viene pervaso dalla magia del musical “Robin Hood” (nella foto). Firmato da Beppe Dati, per la regia e l’adattamento di Christian Ginepro, e portato in scena dalla Nausica s.r.l., lo spettacolo vede protagonista il bravo Manuel Frattini nei panni dell’eroe, le cui avventure, da 800 anni, si tramandano di foglia in foglia, di cantore in cantore, lasciando ai secoli il compito di affinare questa storia antica. Ambizione, coraggio, amore, tradimento e avventura, questi i temi di uno spettacolo di grande effetto che narra una leggenda eterna di eroi e malvagi, dove un ladro gentiluomo diventa il principe della foresta incantata di Sherwood. Il musical celebra la vicenda di Robin Hood attraverso la rivisitazione della storia tradizionale all’interno di un contesto creativo. Il carattere dei personaggi è tratto dalla simbologia delle favole, in un connubio di magia e intreccio, tipicamente disneyano e bartoniano. In una grande scena che incanta e stupisce,

si muovono le maschere di Fra Tuck, Little John, Tata, dell’improbabile Re Giovanni, del crudele Sceriffo e degli eroi positivi Marianna e Robin, senza dimenticare Nuvola, una sorta di nodo tra il passato di Robin e l’eroe che conosciamo. Il regista Ginepro definisce la vicenda «La storia di un uomo che diventa un eroe, di un ragazzo che impara a “riconoscere ed apprezzare i doni e le benedizioni della propria vita” […], ma è anche la storia di un ragazzo di fronte all’inevitabile momento in cui la vita ti fa abbandonare la tua personale foresta di Sherwood, per affrontare le alte mura della realtà e del solidissimo palazzo di Nottingham [...] Ma Robin Hood è soprattutto “avventura”. Robin vive la sua parabola, attraversando l’inferno del proprio egoismo e rivedendo la luce grazie alle proprie ferite interiori ma soprattutto grazie agli interventi esterni di chi resta al suo fianco, nel momento più buio della sua vita. Quando arriva il suo lieto fine, è lì che finisce la sua avventura». F.E.


& CREMA

Cultura Spettacoli

Giovedì 31 Dicembre 2009

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Wlady Sacchi presenta 46 opere a Porta Ripalta Nel rispetto della tradizione, ecco la mostra di fine anno del notissimo pittore cremasco Wlady Sacchi, inaugurata il 23 dicembre e aperta fino al 17 gennaio 2010 allo spazio espositivo della chiesa di Porta Ripalta in via Matteotti. Sacchi presenta ben 46 opere, di cui una trentina datate 2009 e

Il pittore Wlady Sacchi tra i suoi quadri

quindi esposte per la prima volta. L’ultima ispirazione del pittore con studio in piazza Premoli a Crema, è per il cielo pieno di nuvole a significare spazi onirici in cui navigare. Oltre l’immediata e realistica rappresentazione della realtà, c’è uno spazio leggero dove trova espressione l’astrazione, dove le

nature morte sono “parlanti” (leggere le didascalie presenti in ogni quadro!), dove ogni quadro diventa racconto, e anche i ritratti parlano dei personaggi per quanto forse nemmeno loro stessi saprebbero dire di sé. A riprova che “le sterili chiacchiere dei tromboni”( il quadro è da vedere…) lasciano il

Alessandro Preziosi diventa l’Amleto al San Domenico Un classico del teatro in scena in versione innovativa giovedì 7 gennaio alle ore 21

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di Tiziano Guerini

iprende la stagione della prosa al San Domenico di Crema - giovedi 7 gennaio alle ore 21 - con un classico che più classico non si può: l’Amleto di William Schakespeare con Alessandro Preziosi. Gli altri interpreti principali sono Mino Manni (Orazio), Giovanni Carta (Laerte), Carla Cassola (Gertrude), Silvia Siravo (Ofelia), con la regia di Armando Pugliese. Rappresentazione che gira per l’Italia dal luglio del 2008, peraltro con notevole successo. All’interprete principale Alessandro Preziosi si affianca Armando Pugliese per la regia e una compagnia di giovani attori di talento. Amleto è un classico del teatro che, come detto, più classico non si può. Questa è però una edizione innovativa che ricerca una specifica attualizzazione del racconto e soprattutto delle passioni e sensibilità. «Mettere in scena Amleto - afferma la regia - è un tentativo di raccontare con parole potenti come sono quelle di Shakespeare, qualcosa che ci riguarda e che riguarda il tempo che stiamo vivendo, il nostro tempo. Il principe di Danimarca, Amleto, ci mostra il suo lato più debole, aggirare la realtà, rifugiarsi nella propria fragilità,

tempo che trovano, non così l’arte vera che nella pittura di Sacchi raggiunge le vette della provocazione assoluta, essenziale, metafisica. Non è il primo anno che di Sacchi si dice che abbia raggiunto il massimo della sua capacità tecnica ed interpretativa, eppure sa meravigliarci ogni volta.

Martedì 5 gennaio alle ore 21

“In Dulci Jubilo” è il concerto a S. Bernardino

Alessandro Preziosi è Amleto

ma in questo modo consegna allo spettatore una chiave interpretativa che apre porte rispetto alle quali lo stesso Amleto rimane nascosto. Forza e debolezza, impulsività e calcolo, sensibilità e riflessione, tutto è estremo in Amleto, che con il suo idealismo si pone sulla scena a

testimoniare, assieme a un dramma personale, i conflitti e le aspirazioni di ogni giovane contemporaneo che abbia una concezione dell’esistenza e intanto debba sperimentarne la corruttibilità. La tragedia classica riscopre la sua forza e la sua attualità, sottolineando il tema dell’ata-

vico conflitto tra “padri” usurpatori e figli: i primi che non accettano il cambiamento e impongono ai giovani una società ormai superata, e le nuove generazioni, che tentano di non farsi sopraffare da aspettative esagerate e ambizioni irraggiungibili».

Quest’anno è “In Dulci Jubilo” il titolo del tradizionale concerto programmato dal centro culturale diocesano G. Lucchi alla vigilia dell’Epifania, e più esattamente per martedì 5 gennaio, alle 21, nella chiesa di S. Bernardino (nella foto), auditorium Manenti. Su diretto invito, sarà ospite a Crema una formazione vocale olandese di rilevanza internazionale, l’“Ensemble Lyrique”, diretta da Simon Schouten, con la collaborazione dei cremaschi Michele Zenari (violoncello) e Pietro Pasquini (organo). L’appuntamento è inserito nell’ambito di “ConcertArte”, la rassegna inaugurata lo scorso settembre con la finalità di arricchire la proposta musicale cittadina e sensibilizzare i cremaschi ai restauri di cui ancora necessita la chiesa di S. Bernardino, auditorium Manenti. Molto interessante il repertorio proposto, che spazierà geograficamente tra Olanda, Germania e Italia. Caratteri distintivi di tutti i brani, l’attinenza con il Natale e il periodo di composizione, compreso tra il XVI e il XVII secolo. L’Ensemble Lyrique interpreterà così composizioni di Jan Pietersz Sweelink, Jan Baptist Verrijt, Bonifacio Graziani, Alessandro Grandi, Hans Leo Hassler, e infine Isaac Posch. Radio Antenna 5 Crema e Radio Lodi si collegheranno in diretta con la chiesa di S. Bernardino, per la trasmissione del concerto.

Da qualche settimana è uscito il nuovo libro di Roberto Provana

Il film di Aki Kaurismaki L’apprendimento diventa corsaro per Cinema Teatro Nuovo Una scena del film

Per la serie “Cinema Teatro Nuovo” – film a ingresso libero - lunedì 4 gennaio alle ore 21 sul grande schermo del teatro San Domenico di Crema verrà presentata la pellicola – mai proiettato sul grande schermo - “Amleto si mette in affari” di Aki Kaurismaki, (Finlandia 1987). Principali interpreti P.P. Patelius, Kati Outinen, Elina Salo, Esko Salminen, Kari Vananen. La lotta per il potere è una delle possibili letture della celebre tragedia shakespeariana, e proprio questa viene esplorata nel film finlandese, che ne vuole essere la trasposizione in

chiave moderna. Non il potere politico, ma quello economico, rappresentato dalla conduzione dell’azienda di famiglia. I personaggi sono gli stessi: lo zio che sposa la vedova del fratello, e il figlio che nutre sospetti e cerca il controllo della situazione e la vendetta. In effetti “c’è del marcio” non solo in Danimarca e non solo nelle monarchie. Sarà anche questa di oggi una tragedia? Questa proiezione precede di tre giorni la rappresentazione della tragedia di Shakespeare sempre al San Domenico nella versione della regia di Armando Pugliese.

E’ uscito nello scorso mese di novembre per la “Lindau Editore” di Torino, nella collana Anteprima, un nuovo libro del cremasco Roberto Provana. Il sottotitolo è esplicito: “Come ottenere il massimo risultato da corsi, scuole, seminari, esperienze, letture, internet”. Un po’ più criptico il titolo: “Apprendimento corsaro”. E’ chiaro infatti cosa sia l’apprendimento, come possa essere “corsaro” lo è un po’ meno. Ma l’autore lo spiega chiaramente: «E’ l’apprendimento rapido, fatto di corsa, che si rivolge contemporaneamente a molteplici aspetti, come i leggendari corsari che avevano la capacità di navigare e nello stesso tempo di ingaggiare battaglie e sfide continue solcando i marti e gli oceani, in una situazione “mossa” fluida come la realtà contemporanea». Insomma, un apprendimento conquistato velocemente. Roberto Povana, psicologo e docente universitario, ricercatore e consulente aziendale, sa illustrare non solo con conoscenza di causa ma anche in modo semplice e convincente i vari metodi didattici da lui sperimentati con successo durante il suo impegno professionale di formatore. Si tratta di un libro tecnico, o di tecniche, ma si legge facilmente e appassiona immediatamente. E poi permette una serie di valutazioni sulle proprie capacità di apprendimento, e sul modo di affinarle, che appare di immediata utilità pratica. Il

Roberto Provana

volume si articola in due parti: le tecniche e i metodi e le strategie. Nella prima parte si insegnano il proprio personale profilo di memoria, la pratica della concentrazione, la mnemotecnica, la lettura rapida e l’apprendimento spaziale visuale. Nella seconda, l’arte di fare domande, le varie forme di informazioni, come apprendere in ogni momento e in ogni occasione, come autovalutare il proprio potenziale di apprendimento. Veramente un testo che fa imparare molte cose! T.G.

Lo spettacolo di Laura Kibel a Soncino

“Va dove ti porta il piede”: questo il titolo dello spettacolo di burattini “con carne e ossa” proposto da Laura Kibel nella rassegna “E domenica teatro...” del Piccolo Parallelo alla Filanda di Soncino domenica 3 gennaio alle ore 15.30. Questo teatro è l’unico al mondo in cui i “burattini” sono vivi, in carne ed ossa; infatti i protagonisti dei racconti senza parole che compongono lo spettacolo, sono proprio le parti del corpo di Laura Kibel, che veste e trasforma in personaggi vivi ed espressivi: piedi, gambe, mani, ginocchia ed altro diventano fantastiche creature che stupiscono e incantano. Con il sostegno di musiche di grande suggestione che sottolineano il racconto gestuale non c’è bisogno di parole. Per questo Laura Kibel porta i suoi spettacoli in tutta Europa . In scena decine di valige dipinte a mano. Ognuna di queste valigie contiene una storia, una sorpresa, un’emozione nuova e inconfondibile.


Televisione&Cinema Programmi Televisivi da Sabato 2 a Venerdì 8 Gennaio 2010

L’ex poliziotto Adrian Monk continua ad appassionare i telespettatori

Detective genio e sregolatezze

S

u Rete 4, alle ore 21.30, vanno in onda i nuovi episodi del “Detective Monk”, la serie tv investigativa arrivata negli Stati Uniti alla sua ottava stagione. Anche in queste nuove puntate, il detective Monk (Tony Shalhoub), affetto da disturbi ossessivo compulsivi, ci tiene compagnia cercando di risolvere i casi di omicidio, ma anche di gestire la sua vita privata e affrontare le sue paure e fobie, grazie anche all’assistente Natalie (Traylor Howard). Con l’aiuto del capitano Stottlemeyer (Ted Levine) e dal tenente Disher (Jason Gray-Stanford), Monk come sempre deve fare i conti con il passato e la relativa morte delle moglie avvenuta anni prima a causa di una bomba indirizzata a lui. Inoltre, in queste nuove punta-

Negli Stati Uniti la serie televisiva ha raggiunto ascolti da record

A lato il detective Monk durante un episodio dei telefilm. Sopra alcuni protagonisti della serie tv in onda su Rete 4

TV

RAIUNO

RAIDUE

RAITRE

LA 7

SABATO 2

DOMENICA 3

LUNEDI’ 4

te, è anche costretto a difendere se stesso da una situazione poco simpatica. In questa nuova serie ci sono guest star come Sarah Silverman, Snoop Dogg, Alfred Molina, Scott Glenn, Dan Castellaneta, Sean Astin, Andy Richter, Steven Weber e Ricardo Chavira. Tra l’altro, si è conclusa nel migliore dei modi la lunga avventura di Monk sulla rete via cavo Usa. L’ultimo episodio è stato seguito, infatti, da una media di 9.4 milioni di telespettatori, di cui 3.4 milioni di età compresa tra i 18 e i 49 anni. Si tratta dell’ascolto più alto registrato da una serie drammatica nella storia non solo degli Usa, ma di tutte le reti via cavo americane. Prima di Monk il record era stato battuto dalla serie di “Tnt The Closer”, la quale si era fermata a 9.2 milioni di telespettatori. IL PROTAGONISTA Adrian Monk è ex poliziotto sospeso dal servizio a causa di una serie di disturbi ossessivi-compulsivi, con tratti autistici, aggravati dalla morte della moglie Trudy. Nonostante i comprensibili problemi relazionali che lo affliggono, la polizia lo impiega nei casi più difficili come consulente esterno per il suo grande spirito di osservazione e la sua intelligenza. Un mix di genio e stranezze in un anti-eroe che piace al pubblico di tutte le latitudini. Rete 4, domenica ore 21.30

MARTEDI’ 5

TUTTOBENESSERE OCCHIO ALLA SPESA. Att. LA PROVA DEL CUOCO TELEGIORNALE EASY DRIVER LE AMICHE DEL SABATO.V TG 1. CHE TEMPO FA A SUA IMMAGINE-TG 1 L.I.S. PASSAGGIO A NORD-OVEST L'EREDITA'. Quiz TELEGIORNALE/RAI SPORT AFFARI TUOI METTIAMOCI ALL'OPERA.Talent GUIDA GALATTICA PER AUTOSTOPPISTI. Film

09.30 10.00 10.30 10.55 12.20 13.30 14.00 15.30 18.50 20.00 20.40 21.30 00.30 00.55 03.30

MAGICA ITALIA LINEA VERDE ORIZZONTI A SUA IMMAGINE. Attualita' SS MESSA-RECITA DELL'ANGELUS LINEA VERDE TG1 Telegiornale/Focus DOMENICA IN. L'ARENA. Var DOMENICA IN. 7 GIORNI. Var L'EREDITA'.Quiz TG1 - RAI TG SPORT AFFARI TUOI. Varieta' UN CASO DI COSCIENZA 4.Fic TG1 Notte / CHE TEMPO FA APPLAUSI CARA SPOSA. Film

06.30 06.45 10.10 11.00 12.00 13.30 14.10 16.15 18.50 20.00 20.30 21.30 23.00 23.05 02.55

TG1 Telegiornale/Cciss UNOMATINA. Attualita' VERDETTO FINALE. Attualita' OCCHIO ALLA SPESA. Att. LA PROVA DEL CUOCO TG 1 / TG1 Focus/Economia FESTA ITALIANA. Attualita' LA VITA IN DIRETTA.Attualita' L'EREDITA'. Quiz TG1 - TELEGIORNALE AFFARI TUOI. Varieta' UN CASO DI COSCIENZA 4.Fic TG1 TELEGIORNALE ASSO DI CUORI. Film IL GIOCATTOLO. Film

06.30 06.45 10.10 11.00 12.20 13.30 14.10 16.15 18.50 20.00 20.30 21.10 23.20 23.25 03.25

TG1 Telegiornale/Cciss UNOMATINA. Attualita' VERDETTO FINALE. Attualita' OCCHIO ALLA SPESA. Att. LA PROVA DEL CUOCO TG 1 / TG1 Focus/Economia FESTA ITALIANA. Attualita' LA VITA IN DIRETTA.Attualita' L'EREDITA'. Quiz TG1 - TELEGIORNALE AFFARI TUOI. Varieta' SPECIALE SUPERQUARK TG1 - TELEGIORNALE CHECK IN. Varieta' GATEWAY

09.40 10.30 10.55 12.00 13.30 14.10 16.15 18.50 20.00 21.10

11.00 13.00 13.30 15.00

MEZZOGIORNO IN FAMIGLIA TG 2 GIORNO UN TROFEO PER KYLIE. F LE RAGAZZE DEL COYOTE UGLY. Film INNAMORARSI A MANHATTAN.F DIAMOCI UNA MOSSA. Film TG2 SPY KIDS 2. Film RED E TOBY NEMICIAMICI CLASSICI DISNEY. Cartoni ESTRAZIONI DEL LOTTO/TG2 CLOSE TO HOME. Telefilm JUSTICE. Telefilm TG 2 NOTIZIE

06.45 10.05 10.45 11.00 13.00 13.45 17.05 18.00 18.05 19.30

MATTINA IN FAMIGLIA RAGAZZI C'E' VOYAGER.Varieta' SERENO VARIABILE.Attualita' MEZZOGIORNO IN FAMIGLIA TG2 GIORNO/MOTORI/METEO QUELLI CHE IL CALCIO E..story IL COMMISSARIO HERZOG.Tel TG2 - Notizie/Meteo MISSIONE 3-D: GAME OVER TOPOLINO - PAPERINO - PIPPO: I TRE MOSCHETTIERI.Film TG2 Notizie NCIS. Telefilm JUSTICE. Telefilm UN ANNO DI CALCIO. Sport

10.00 11.00 13.00 13.50 14.00 14.45 16.10 17.40 18.05 19.00 19.35 20.30 21.05 21.50 22.40

TG 2 NOTIZIE I FATTI VOSTRI. Attualita' TG2 - COSTUME E SOCIETA' MEDICINA 33. Rubrica IL FATTO DEL GIORNO. Att ITALIA SUL 2. Varieta' LA SIGNORA DEL WEST.Telef ART ATTACK. Varieta' TG 2 - FLASH L.I.S./SPORT SECONDO CANALE SQUADRA SPECIALE COBRA 11 TG2 NOTIZIE COLD CASE. Telefilm SENZA TRACCIA. Telefilm CRIMINAL MINDS. Telefilm

10.00 11.00 13.00 13.50 14.00 14.45 16.10 17.40 18.05 19.00 19.35 20.25 21.20 22.45 00.45

TIMBUCTU. Doc TGR BUONGIORNO EUROPA TGR REGIONEUROPA TG3 sport - TG3 persone TELECAMERE-PASSEPARTOUT RACCONTI DI VITA TG 3 - TGR - METEO -IN 1/2 H TG3 REGIONE FLASH L.I.S. ALLE FALDE DEL KILIMANGIARO. Attualita' PER UN PUGNO DI LIBRI.Quiz TG REGIONE - TG3 - METEO BLOB/CHE TEMPO FA. Var ELISIR. Attualita' TATAMI. Attualita'

12.45 12.50 13.10 14.00 14.50 15.15 17.00 17.50 19.00 20.00 20.15 20.35 21.05 21.10 23.05

LE STORIE - DIARIO ITALIANO GEO & GEO. Doc LA SCELTA DI FRANCISCA.Soap TG REGIONE - METEO -TG 3 TGR LEONARDO/NAOPOLIS. Att TRESIBONDA - MELEVISIONE COSE DELL'ALTRO GEO. Att GEO & GEO. Doc TG3 - TG REGIONE BLOB LE STORIE DI AGRODOLCE UN POSTO AL SOLE. Soap TG3 IL DISTINTO GENTILUOMO.F LA GRANDE STORIA. Doc

LA SETTIMANA. Attualita' NATA LIBERA. Film TG LA7 - SPORT 7 JAG - AVVOCATI IN DIVISA.Tel CUORE E BATTICUORE IL RITORNO. Film IL GOBBO DI NOTRE DAME. F STARGATE SG 1. Telefilm ROBIN E MARIAN. Film TG LA7 S.O.S TATA. Reality show F.B.I. PROTEZIONE TESTIMONI.F INTRIGHI E PIACERI A BATON ROUGE. Film TG LA 7

10.25 L'ISPETTORE TIBBS. Telefilm 11.30 L'INCHIESTE DI PADRE DOWLING. Telefilm 12.30 TG LA7 - SPORT 7 13.00 JAG - AVVOCATI IN DIVISA.Tel 14.00 IL CASO LINDBERGH. Film 17.05 LA 7 DOC 18.00 STARGATE SG 1. Telefilm 19.00 THE DISTRICT. Telefilm 20.00 TG LA7 20.30 LA GAIA SCIENZA. Attualita 21.10 GANDHI. Film 23.40 REALITY - REPORTAGE DI NEWS & SPORT. Attualita' 20.00 TG LA7

11.45 12.00 12.15 12.20 13.30 14.00 14.45 15.50 15.45 19.00 20.00 20.35

20.30 21.00 21.50 23.30

TGR AGRICOLTURA. Att TG3 Sport - Meteo / TGR KILIMANGIARO ALBUM TGR SETTIMANALE. Attualita' TGR MEDITERRANEO. Att TGR REGIONE meteo -tg3 TGR PIXEL - SPEC. AMBIENTE TG3 FLASH L.I.S. Sport SABATO SPORT. Sport TG3 METEO - TG REG - TG3 BLOB / CHE TEMPO FA MARADONA-LA MANO DE DIOS. Film 23.00 INDAGINE SU UN CITTADINO AL DI SOPRA DI OGNI SOSPETTO.F

09.00 11.15 11.45 12.00 12.25 12.55 14.00 15.00 15.05

10.05 10.40 12.00 12.30 13.00 14.00

10.10 10.25 12.30 13.00 14.00

16.00 18.00 20.00 20.30 21.35 23.30 00.45 01.10

L'INTERVISTA. Attualita' I NORMANNI. Film INNOVATION. Attualita' TG LA7 - SPORT 7 - JAG JAG - AVVOCATI IN DIVISA.Tel MIA MOGLIE E' UNA PAZZA ASSASSINA? Film IN TRE SUL LUCKY LADY. Tel STARGATE SG 1. Telefilm TG LA7 CHEF PER UN GIORNO L'ISPETTORE BARNABY.Tel CUORCK. Varieta' TG LA7 L'AVVENTURA. Film

18.00 19.00 20.00 21.30 23.45

16.00 17.50 18.00 20.00 20.30 21.35 23.30 01.20

Tutti gli appassionati di Zelig, Colorado e dei varietà comici più in generale (tanto in voga nelle ultime stagioni) non resteranno a bocca asciutta ancora a lungo. La Rai, per arginare la ledership di Mediaset nel filone comico, lancia infatti uno show dal titolo “Check In”. Al momento sono previste due puntate, in onda il 5 e il 12 gennaio su Raiuno per la regia di Gian Carlo Nicotra. Secondo alcuni critici televisivi, si traterebbe di una versione aggiornata del “Drive In”, trasmissione di successo in onda tanti anni fa su Italia 1. Tanti e molto diversi tra loro sono i nomi che compongono il cast: l’ex hostess Daniela Martani (concorrente del Grande Fratello, de La Fattoria e collezionista di ospitate in tv), insieme a Francesca Ferro,

MERCOLEDI’ 6

10.40 11.30 12.00 13.30 14.00 14.30 17.00 17.10 17.45 18.50 20.00 20.35 21.30 01.35

15.50 16.40 18.00 18.10 18.20 20.00 20.25 21.05 21.50 23.30

La comicità è protagonista su Raiuno con “Check In”

Carmen Russo, Pier Maria Cecchini, Andrea Santonastaso, Savino Zaba, Pippo Santonastaso e soprattutto Beppe Braida (nella foto), tornato al timone di una trasmissione comica dopo il siluramento alla conduzione di Colorado, per far posto a Nicola Savino. Ci saranno poi tantissimi altri giovani talenti e le sexy hostess Delisa Varik, Federica Albasini, Janina Martig, Jeanene Fox e Lydie Pages. Secondo alcune indiscrezioni, lo show sarà composto da numeri di cabaret, sketch divertenti, gag e parodie di film celebri. Sembra tutto molto intrigante sulla carta, ma riuscirà a conquistare il pubblico italiano come sono riusciti a fare Zelig o Colorado? Lo scopriremo entro breve. Raiuno, martedì ore 23.25

GIOVEDI’ 7

VENERDI’ 8

23.20 23.35 01.50 03.30

CONCERTO DELL'EPIFANIA A SUA IMMAGINE. Rubrica SS MESSA-RECITA DELL'ANGELUS LA PROVA DEL CUOCO TG 1 / TG1 Focus/Economia FESTA ITALIANA. Attualita' LA VITA IN DIRETTA L'EREDITA'. Quiz TG1 - TELEGIORNALE AFFARI TUOI SPECIALE PER DUE: LA LOTTERIA TG1 NOTTE/FOCUS UNA HOSTESS TRA LE NUVOLE SOTTOVOCE. Attualita' PER SESSO O PER AMORE?F

10.05 11.00 12.00 13.30 14.10 16.15 18.50 20.00 20.30 21.10 23.20 23.25 23.20 02.45 03.15

VERDETTO FINALE. Attualita' OCCHIO ALLA SPESA. Att. LA PROVA DEL CUOCO TG 1 / TG1 Focus/Economia FESTA ITALIANA. Attualita' LA VITA IN DIRETTA L'EREDITA'. Quiz TG1 - TELEGIORNALE AFFARI TUOI SPECIALE DON MATTEO 6. Fiction TG1 - TELEGIORNALE PORTA A PORTA. Attualita' TG1 NOTTE/FOCUS SUPERSTAR. Varieta' INCONTRI A BEVERY HILLS.F

06.30 06.45 10.00 11.00 12.00 13.30 14.10 16.15 18.50 20.00 20.30 21.10 23.15 23.30 00.20

TG1 TELEGIORNALE UNOMATTINA. Attualita' VERDETTO FINALE. Att OCCHIO ALLA SPESA. Att LA PROVA DEL CUOCO TG 1 / TG1 Focus/Economia FESTA ITALIANA. Varieta' LA VITA IN DIRETTA. Att L'EREDITA'. Quiz TG1 - TELEGIORNALE AFFARI TUOI. Varieta' I RACCOMANDATI. Varieta' TG1 - TELEGIORNALE TV7 Attualita' L'APPUNTAMENTO. Att

TG 2 I FATTI VOSTRI. Attualita' TG2 - COSTUME E SOCIETA' MEDICINA 33. Rubrica IL FATTO DEL GIORNO. Att ITALIA SUL 2. Varieta' LA SIGNORA DEL WEST.Telef ART ATTACK. Varieta' TG 2 - FLASH L.I.S./SPORT SECONDO CANALE SQUADRA SPECIALE COBRA 11 ESTRAZIONI DEL LOTTO I TUOI, I MIEI E I NOSTRI.F ROB-B-HOOD. Film LA SCALA A CHIOCCIOLA.F

10.00 11.00 13.00 13.40 13.45 15.30 17.05 17.55 18.05 19.00 20.30 21.05 22.35 00.50 20.30

TG 2 I FATTI VOSTRI. Attualita' TG2 - COSTUME E SOCIETA' MEDICINA 33. Rubrica QUELLI CHE..ASPETTANO.Var QUELLI CHE IL CALCIO E..story STADIO SPRINT. Sport TG 2 - FLASH L.I.S/SPORT 90° MINUTO. Sport LA SPADA NELLA ROCCIA.F TG2 NOTIZIE RUSH HOUR 3.Film LA DOMENICA SPORTIVA.Sport RIDERS.Film TG2 NOTIZIE

11.00 13.00 13.50 14.00 14.45 16.10 17.40 18.05 19.00 19.35 20.25 21.05 21.50 00.20 00.30

I FATTI VOSTRI. Attualita' TG2 - COSTUME - MEDICINA 33 MEDICINA 33. Rubrica IL FATTO DEL GIORNO. Att ITALIA SUL 2. Varieta' LA SIGNORA DEL WEST.Telef ART ATTACK. Varieta' TG 2 - FLASH/SPORT SECONDO CANALE SQUADRA SPECIALE COBRA 11 LOTTO - TG2 NOTIZIE ANNOZERO. Attualita' JUSTICE. Telefilm TG PARLAMENTO. Attualita' CHI E' VICTORIA PAIGE. F

09.45 10.00 11.00 13.00 13.50 14.00 14.45 16.10 17.40 18.05 19.00 19.35 20.30 21.05 22.40

TRACY & POLPETTA TG 2 I FATTI VOSTRI. Attualita' TG2 - COSTUME E SOCIETA' TG2 EAT PARADE. Attualita' IL FATTO DEL GIORNO. Att ITALIA SUL2. varieta' LA SIGNORA DEL WEST. Film ART ATTACK. Varieta' TG2 FLASH SECONDO CANALE SQUADRA SPECIALE COBRA 11 TG2 NOTIZIE DESPERATE. Telefilm BROTHER & SISTER. Tf

12.50 13.10 14.00 14.50 15.15 17.00 17.50 19.00 20.00 20.35 21.05 21.10

GEO & GEO. Doc LA SCELTA DI FRANCISCA.Soap TG REGIONE - METEO -TG 3 TGR LEONARDO/NAOPOLIS. Att TRESIBONDA - MELEVISIONE COSE DELL'ALTRO GEO. Att GEO & GEO. Doc TG3 - TG REGIONE - METEO BLOB - LE STORIE DI AGRODOLCE UN POSTO AL SOLE. Soap TG3 ARTUR E IL POPOLO DEI MINIMEI. Film 22.55 SPECIALE 90° minuto serie B 23.20 TG3 REGIONE

12.15 12.40 14.00 14.50 15.15 16.15 17.00 17.50 19.00 20.00 20.15 20.35 21.10 23.00 01.10

TG3 AGRITRE. Attualita' SCI DI FONDO. Sport TG REGIONE - METEO -TG 3 TGR LEONARDO/NAOPOLIS. Att GNAM - SCI DI FONDO TRESIBONDA - MELEVISIONE COSE DELL'ALTRO GEO. Att GEO & GEO. Doc TG3 - TG REGIONE - METEO BLOB LE STORIE DI AGRODOLCE UN POSTO AL SOLE. Soap MEDICINA GENERALE 2. Fic CORREVA L'ANNO. Doc LA STORIA SIAMO NOI

12.40 14.00 14.50 15.15 15.25 16.15 16.35 17.00 17.50 19.00 20.00 20.15 20.35 21.05 21.10

SCI DI FONDO Coppa del mondo TG REGIONE - TG 3 -METEO TGR LEONARDO/NAOPOLIS. Att GNAM Documentario SCI DI FONDO Coppa del mondo TRESIBONDA. Varieta' MELEVISIONE. Varieta' COSE DELL'ALTRO GEO.Att GEO & GEO. Doc TG3 - TG REGIONE BLOB LE STORIE DI AGRODOLCE UN POSTO AL SOLE. Soap TG3 LA GIURIA. Film

13.15 14.00 14.30 15.10 15.15 16.35 17.00 17.50 19.00 20.00 20.15 20.35 21.05 21.10 23.10

LA SCELTA DI FRANCISCA. Soap TG REGIONE - TG 3 -METEO TGR LEONARDO/NAOPOLIS. Att TG3 FLASH TRESIBONDA MELEVISIONE. Varieta' COSE DELL'ALTRO GEO. Att GEO & GEO. Doc TG3 - TG REGIONE-BLOB BLOB LE STORIE DI AGRODOLCE UN POSTO AL SOLE. Soap TG3 MI MANDA RAITRE. Att CORREVA L'ANNO. Doc

10.15 DUE MINUTI UN LIBRO. Att 10.25 L'ISPETTORE TIBBS. Telefilm 11.30 L'INCHIESTE DI PADRE DOWLING. Telefilm 12.30 TG LA7 - SPORT 7 13.00 JAG - AVVOCATI IN DIVISA.Tel 14.00 LE LUNGHE NAVI.Film 16.25 LA7 DOC 18.00 STARGATE SG 1. Telefilm 19.00 THE DISTRICT. Telefilm 20.00 TG LA7 20.30 LA GAIA SCIENZA. Attualita 21.10 JACK HUNTER. Film 23.10 CUORCK. Varieta' 00.25 TG LA7

10.25 L'ISPETTORE TIBBS. Telefilm 11.30 L'INCHIESTE DI PADRE DOWLING. Telefilm 12.30 TG LA7 - SPORT 7 13.00 JAG - AVVOCATI IN DIVISA.Tel 14.00 KRULL. Film 16.25 LA 7 DOC 18.00 STARGATE SG 1. Telefilm 19.00 THE DISTRICT. Telefilm 20.00 TG LA7 20.30 LA GAIA SCIENZA. Attualita 21.10 S.O.S TATA. Reality Show 22.05 S.O.S ADOLESCENTI.Reality 24.00 THE L WORLD. Varieta' 00.55 TG LA7

10.10 10.15 10.25 11.30

PUNTO TG DUE MINUTI UN LIBRO. Att L'ISPETTORE TIBBS. Telefilm L'INCHIESTE DI PADRE DOWLING. Telefilm TG LA7 - SPORT 7 JAG - AVVOCATI IN DIVISA.Tel MOULIN ROUGE.Film LA 7 DOC Att STARGATE SG 1. Telefilm THE DISTRICT. Telefilm TG LA7 LA GAIA SCIENZA Doc. IMPERO. Documenti THE WORLD. Tf

11.30 L'INCHIESTE DI PADRE DOWLING. Telefilm 12.30 TG LA7 - SPORT 7 13.00 JAG - AVVOCATI IN DIVISA.Tel 14.00 LO SCERIFFO E IL BANDITO. Film 16.25 LA 7 DOC Att 17.05 LA7 DOC IN THE WILD 18.05 STARGATE SG 1. Telefilm 19.00 THE DISTRICT . Telefilm 20.00 TG LA7 20.30 LA GAIA SCIENZA. Attualita 21.10 OPERAZIONE OFF-SIDE 23.00 SPECIALE NIENTE DI PER SONALE-OPERAZIONE OFF-SIDE. Att

12.30 13.00 14.00 17.05 18.05 19.00 20.00 20.30 21.10 23.30


Giovedì 31 Dicembre 2009

L’UOMO NERO

CINEMA programmazione settimanale CREMONA Spaziocinema Cremonapo (0372 803674) www.spaziocinema.info • A Christmas Carol (3D) • Natale a Beverly Hills • La principessa e il ranocchio • Hachiko • Io e Marilyn • Amelia • Brothers • Piovono polpette • Sherlock Holmes • Arthur e la vendetta di Maltazard

Cine Chaplin (0372-453005) • A Serious Man Filo (0372 411252) • Welcome Tognazzi (0372 458892) • La principessa e il ranocchio • Sherlock Holmes • Natale a Beverly Hills SPINO D'ADDA Cinema Vittoria (0373 980106) • La principessa e il ranocchio (fino al 2/01) • Io e Marilyn

CREMA Porta Nova (0373 218411) www.multisalaportanova.it • Natale A Beverly Hills • Io Loro E Lara • Brothers • Io & Marilyn • Sherlock Holmes • Piovono Polpette 3d • La Principessa E Il Ranocchio • Hachiko • Christmas Carol 3d

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PIEVE FISSIRAGA Cinelandia (0371 237012) www.cinelandia.it • A Christmas Carol • Piovono Polpette • Sherlock Holmes • Io & Marilyn • La Principessa E Il Ranocchio • Natale A Beverly Hills • Arthur E La Vendetta Di Maltazard • Hachiko • Il Tuo Migliore Amico • Amelia • Brothers

Gabriele Rossetti torna al suo paese e al padre ricoverato in un ospedale di provincia. Al capezzale dell’uomo, Gabriele ripensa alla sua infanzia e alla sua relazione col genitore, capostazione ossessionato dall’arte e da Cézanne. Figlio unico di Ernesto e Franca Rossetti, insegnante e casalinga amorevole, Gabriele cresce osservando le manie degli adulti: le infatuazioni corrisposte di zio Pinuccio, le tele rifatte del padre, le conversazioni coi cari defunti della madre. Impressionato da un misterioso uomo nero e affascinato dal fascino impenitente dello zio, Gabriele vive la sua fanciullezza e subisce la frustrazione artistica del padre, ispirata dal pittore impressionista e umiliata da un critico d’arte locale e trombone. In viaggio lungo i binari della vita e del tempo riconoscerà padre e uomo nero per quello che sono e non per quello che fino ad allora aveva creduto che fossero.

Regia: Sergio Rubini • Genere: Commedia

CINEMA - Il film è la “traduzione” della pellicola danese di Susanne Bier

Il dramma di due fratelli e della guerra

“Brothers” è film di genere drammatico, diretto da Jim Sheridan e racconta la storia dei due fratelli Cahill. LA TRAMA Sam Cahill è un ufficiale in partenza per la sua quarta missione in Afghanistan. Posato e responsabile, è sposato con Grace, ex cheerleader del liceo,

ed è padre di due adorabili bambine. Campione nella vita ed eroe in guerra, Sam è il figlio prediletto di Hank, padre suscettibile e veterano del Vietnam, legato in seconde nozze con Elsie. I rancori e le frustrazioni del padre, come spesso accade, ricadono immancabilmente su Tommy, figlio minore e trascurato, che ha dissipato il suo potenziale nei boccali di birra e nelle celle delle prigioni. La presunta morte di Sam al fronte costringe Tommy a rivedere e organizzare la sua vita. Deciso a prendersi cura di Grace e delle nipotine, finirà per innamorarsi di lei e per desiderare di appartenere finalmente a qualcuno. Il ritorno improvviso di Sam, sopravvissuto a un incidente e alla prigionia, sconvolgerà gli equilibri familiari costringendo i due fratelli a un confronto diretto. “Traduzione” americana del film danese di Susanne Bier (“Non desiderare la donna d’altri”), il fim “Brothers” ricalca il dramma scandinavo e lo rilancia, concentrandosi sulla lacerazione degli affetti e delle emozioni determinate dalla guerra nel tessuto sociale e comunitario americano.

SABATO 2

CANALE 5

ITALIA 1

RETE 4

DOMENICA 3

06.00 TG 5 PRIMA PAGINA 08.00 TG5 MATTINA - TRAFFICO 09.00 CHE FINE HA FATTO IL CAVALLO DI WINKY? 10:50 PUO' SUCCEDERE ANCHE A TE 13.00 TG5 - METEO 5 13.40 RIASSUNTO GRANDE FRATELLO 14.10 IL TEMPO DELLE MELE. Film 16.15 IL TEMPO DELLE MELE2 18.50 LA STANGATA. Quiz 20.00 TG 5 - METEO 5 20.30 STRISCIA LA NOTIZIA.Varieta' 21.10 GHOST. Film 23.30 TUTTI INSIEME A NATALE. Film 01.10 RIASSUNTO GRANDE FRATELLO

08.00 08.50 09.45 10.15 12.30 13.00 14.00 16.25

07.00 10.45 11.25 12.25 12.45 13.40 14.05 16.00 18.05 18.30 19.00 19.10 19.35 21.10 23.00

CARTONI E ALLA FINE ARRIVA MAMMA TV MODA. Varieta' STUDIO APERTO - METEO STUDIO SPORT - TG COM TIL DEATH. Telefilm LA TENERA CANAGLIA. Film POLIZZIOTTO A 4 ZAMPE QUELLI DELL'INTERVALLO STUDIO APERTO/METEO TOM & JERRY. Film LA VITA SECONDO JIM. Film UNA PALLOTTOLA SPUNTATA 33 FICO+FICO CHRISTMAS SHOW MR. OLYMPIA 2009

07.40 09.05 10.55 11.20 12.25 13.00

09.30 11.00 12.30 13.30 14.05 15.05 17.00 17.55 18.55 19.35 20.30 21.15 23.15 23.50 00.55

VIVERE MEGLIO. Varieta' CUOCHI SENZA FRONTIERE UN DETECTIVE IN CORSIA TG 4 - METEO 4 FORUM. Attualita' POIROT. Telefilm PSYCH. Telefilm CORRENDO PER IL MONDO TG 4 - METEO 4 TEMPESTA D’AMORE. Soap WALTER TEXAS RENGER BONES. Telefilm THE UNIT. Telefilm STORIE DI CONFINE DURO A MORIRE. Film

Genere: Drammatico

di Jim Sheridan

Cast: Natalie Portman, Tobey Maguire, Jake Gyllenhaal, Bailee Madison, Taylor Geare, Patrick Flueger, Sam Shepard, Mare Winningham, Clifton Collins Jr., Josh Berry. Durata: 108 minuti. • Produzione: 01 Distribution - Usa 2009.

di Giovanni Biondi La trasmissione, denominata «La Rassegna Stampa di Giovanni Biondi», va in onda ogni settimana sulle emittenti Tele Sol Regina Po e Lodi Crema Tv. In questa puntata tratterà: • commento politico alla proposta di dedicare una via a Craxi, a Milano; • i tagli del comune di Cremona al Ponchielli; • il mancato sostegno al treno della memoria da parte della giunta Salini; • la nomina dell’avvocato Sciumè nel Cda di Centro Padane. La trasmissione andrà in onda il venerdì alle ore 23.30, con replica sabato alle ore 12 e domenica alle ore 18.30.

LUNEDI’ 4

MARTEDI’ 5

MERCOLEDI’ 6

GIOVEDI’ 7

VENERDI’ 8

TG5 MATTINA LE FRONTIERE DELLO SPIRITO FINALMENTE SOLI.Tf SUA MAESTA' ARRIVA DA LAS VEGAS GRANDE FRATELLO. Reality Show TG5 telegiornale - METEO 5 DOMENICA 5. Varieta' IL MIO AMICO BABBO NATALE 2. Film GRANDE FRATELLO. Reality Show LA STANGATA. Quiz TG 5 telegiornale - METEO 5 STRISCIA LA DOMENICA.Var MISS POTTER. Film ZELIG OFF. Varieta'

09.10 11.00 13.40 14.05 14.10 14.45 16.15 17.00 17.05 17.35 18.50 20.00 20.30 21.10 00.20

UN CANE PER NATALE.Film FORUM- TG5 - METEO BEAUTIFUL. Soap GRANDE FRATELLO. Reality Show CENTO VETRINE. Telefilm UOMINI E DONNE. Reality Show AMICI. Talent Show TG5 - 5 MINUTI/METEO IL MAMMO. Sit-com GRANDE FRATELLO. Reality Show LA STANGATA. Quiz TG 5 - METEO 5 STRISCIA LA NOTIZIA.Varieta' GRANDE FRATELLO. Reality Show MAI DIRE GRANDE FRATELLO

09.10 11.00 13.00 13.40 14.10 14.45 16.15 17.00 17.05 17.35 18.50 20.00 20.30 21.10 23.30

CUCCIOLI NATALIZI. Film FORUM. Attualita' TG5 - METEO BEAUTIFUL. Soap CENTO VETRINE. Telefilm UOMINI E DONNE. Reality Show AMICI. Talent Show TG5 - 5 MINUTI/METEO IL MAMMO. Sit-com GRANDE FRATELLO. Reality Show LA STANGATA. Quiz TG 5 - METEO 5 STRISCIA LA NOTIZIA.Varieta' NEL BIANCO. Film THE BODY. Film

08.00 08.40 09.10 11.00 13.00 13.40 13.45 16.30 17.35 18.50 20.00 20.30 21.15 23.30 03.35

TG5 MATTINA FINALMENTE SOLI. Telefilm IL QUARTO RE. Film FORUM. Attualita' TG5 - METEO GRANDE FRATELLO PILLOLE C'E' POST@ PER TE.Film IL MAMMO. Sit-com GRANDE FRATELLO. Reality Show LA STANGATA. Quiz TG 5 - METEO 5 STRISCIA LA NOTIZIA.Varieta' UN AMORE A 5 STELLE.Var IL PRINCIPE DELLE DONNE. CINQUE IN FAMIGLIA. Telefilm

08.00 11.00 13.00 13.45 14.10 14.45 16.15 17.00 18.50 20.00 21.15 21.00 23.30 01.55 03.10

TG5 MATTINA - MATTINO 5 FORUM. Attualita' TG5 - METEO BEAUTIFUL. Soap CENTO VETRINE. Telefilm UOMINI E DONNE. Reality Show AMICI. Talent Show POMERIGGIO 5. Attualita' LA STANGATA. Quiz TG 5 - METEO 5 NEL BIANCO. Film STRISCIA LA NOTIZIA.Varieta' ZELIG OFF. Varieta' RIASSUNTO GRANDE FRATELLO CINQUE IN FAMIGLIA. Telefilm

08.00 08.40 11.00 13.00 13.45 14.05 14.10 14.45 16.15 17.00 18.50 20.00 20.30 21.10 23.30

TG5 MATTINA MATTINO CINQUE. Film FORUM. Attualita' TG5 - METEO 5 BEAUTIFUL. Soap GRANDE FRATELLO. Reality Show CENTO VETRINE. Telefilm UOMINI E DONNE. Reality Show AMICI. Talent Show POMERIGGIO 5. Attualita' LA STANGATA. Quiz TG 5 - METEO 5 STRISCIA LA NOTIZIA.Varieta' TUTTI PER BRUNO. Fiction MATRIX. Attualita'

14.40 16.35 18.30 19.00 19.35 21.35 00.20 02.40

CARTONI BATMAN. Cartoni animati MALCOM.Telefilm CHUCK. Varieta' STUDIO APERTO - METEO DAFFY DUCK ACCHIAPPAFANTASMI. Film DUMA. Film IL PICCOLO PANDA. Film STUDIO APERTO - METEO I PINGUINI DI MADAGASCAR RANDALL. Film WILD - OLTRENATURA. Doc SWARM 2. Film LA RIVINCITA DI NATALE. Film

10.20 12.25 13.00 13.40 15.20 16.20 17.10 17.45 18.30 19.00 19.30 20.05 20.30 21.10 23.30

JACK SIMPATICO GENIO.F STUDIO APERTO - METEO STUDIO SPORT CARTONI ANIMATI WILDFIRE. Telefilm IL MONDO DI PATTY. Tf CORY ALLA CASA BIANCA.Tf CARTONI ANIMATI STUDIO APERTO - METEO SPORT MEDIASET WEB LA VITA SECONDO JIM. Tel I SIMPSON. Cartoni LA RUOTA DELLA FORTUNA THE BOURNE IDENTITY.Film THE NET 2.0.Film

09.20 10.20 12.25 13.00 13.40 15.20 16.20 17.10 17.45 18.30 19.30 20.30 21.10 23.35 02.40

UN GENIO SUL DIVANO.Tel THE DERBY STALLION.Film STUDIO APERTO - METEO STUDIO SPORT CARTONI ANIMATI WILDFIRE. Telefilm IL MONDO DI PATTY. Tf CORY ALLA CASA BIANCA.Tf CARTONI ANIMATI STUDIO APERTO - METEO LA FAMIGLIA ADAMS 2.Film TG COM/METEO IL 6° GIORNO. Film 7 SECONDS. Film DUST. Film

09.20 UN GENIO SUL DIVANO.Tel 10.20 BEETLEJUICE - SPIRITELLO PORCELLO. Film 12.25 STUDIO APERTO - METEO 13.00 GUIDA AL CAMPIONATO 13.50 I MAGHI DI WAVERLY 15.50 TWITCHES TOO. Film 17.40 IL MONDO DI PATTY. Tf 18.30 STUDIO APERTO/METEO/SPORT 19.00 LA FAMIGLIA ADDAMS.Film 21.10 CSI: MIAMI. Telefilm 22.10 THE MENTALIST. Telefilm 23.10 HELEVENTH HOUR. Telefilm 02.10 LE MIE NOTTI SONO PIU' BELLE DEI VOSTRI GIORNI. Film

09.30 10.20 12.25 13.00 13.05 15.20 16.20 17.10 17.45 18.30 19.30 20.05 20.30 21.10 23.10

A-TEAM. Telefilm SUPERCAR.Telefilm STUDIO APERTO - METEO STUDIO SPORT CARTONI WILDFIRE. Telefilm IL MONDO DI PATTY. Tf CORY ALLA CASA BIANCA.Tf CARTONI ANIMATI STUDIO APERTO - METEO LA VITA SECONDO JIM. Tel I SIMPSON. Cartoni LA RUOTA DELLA FORTUNA LEMONY SNICKET. Film INCUBO FINALE. Film

08.55 09.30 10.20 12.25 13.40 15.20 16.20 17.10 17.45 18.30 19.00 20.05 20.30 21.10 22.45

UN GENIO DUL DIVANO. Tf A-TEAM. Telefilm SUPERCAR.Telefilm STUDIO APERTO - METEO CARTONI WILDFIRE. Telefilm IL MONDO DI PATTY. Tf CORY ALLA CASA BIANCA.Tf CARTONI ANIMATI STUDIO APERTO/METEO/SPORT LA VITA SECONDO JIM. Tf I SIMPSON. Cartoni LA RUOTA DELLA FORTUNA MISTERO. Attualita' MOONLIGHT. Telefilm

08.30 09.05 09.10 10.00 11.00 13.30 12.10 13.30 14.05 15.15 18.55 19.35 21.30 23.30 02.00

NONNO FELICE. Sit-com ARTEZIP. Doc STORIE DI CONFINE SANTA MESSA PIANETA MARE TG 4 MELAVERDE. Attualita' TG4 TELEGIORNALE GUERRE D'ITALIA. Doc WYATT EARP. Film TG4 - METEO 4 COLOMBO. Telefilm DETECTIVE MONK.Film AMICI MIEI ATTO II. Film TG4. Film

09.45 10.30 11.40 12.30 13.30 14.05 15.10 16.15 16.50 18.55 19.35 20.30 21.10 23.30 01.20

BIANCA. Soap Opera ULTIME DAL CIELO.Telefilm WOLFF. Telefilm UN DETECTIVE IN CORSIA.TF TG 4 FORUM. Attualita' HAMBURGER DISTRETTO 21 SENTIERI Soap opera ZANNA BIANCA. Film TG4 - METEO 4 TEMPESTA D’AMORE. Soap WALTER TEXAS RENGER IL COMANDANTE FLORENT.Tel IL COMMISARIO MOULIN.Tel TG4

09.45 10.30 12.30 13.30 14.05 15.10 16.10 17.00 18.55 19.35 20.30 21.10 23.45 02.40 04.35

BIANCA. Soap Opera ULTIME DAL CIELO.Telefilm UN DETECTIVE IN CORSIA. TF TG 4 IL TRIBUNALE DI FORUM HAMBURGER DISTRETTO 21 SENTIERI Soap opera L'ULTIMA RIVA. Film TG4 Telegiornale - METEO 4 TEMPESTA D’AMORE. Soap WALTER TEXAS RENGER LADYHAWKE. Film THE BLUES BROTHER. Film PROFESSIONE BIGAMO.Film IERI E OGGI IN TV. Varieta'

08.20 09.45 10.30 11.40 12.30 13.30 14.05 15.15 18.55 19.50 20.30 21.10 23.25 01.40 04.40

09.45 10.30 11.40 12.30 13.30 14.05 15.10 16.15 16.45 18.55 19.35 20.30 21.10 23.35 02.10

BIANCA. Soap Opera ULTIME DAL CIELO.Telefilm WOLFF. Telefilm UN DETECTIVE IN CORSIA. TF TG 4 IL TRIBUNALE DI FORUM HAMBURGER DISTRETTO 21 SENTIERI. Soap LA TIGRE. Film TG4 - METEO 4 TEMPESTA D’AMORE. Soap WALTER TEXAS RENGER DRIVEN. Film OGNI COSA E' ILLUMINATA.F BOLIDI SULL'ASFALTO. Film

06.50 10.30 11.40 12.30 13.30 14.05 16.10 17.00 18.55 19.35 20.30 21.10 23.35 02.00 02.10

VITA DA STREGA. Tf ULTIME DAL CIELO.Telefilm WOLFF. Telefilm UN DETECTIVE IN CORSIA. TF TG 4 - METEO 4 IL TRIBUNALE DI FORUM SENTIERI Soap opera SACRO E PROFANO. Film TG4 - METEO 4 TEMPESTA D’AMORE. Soap WALTER TEXAS RENGER CODICE MERCURY. Film NIKITA. Film TG RASSEGNA STAMPA IL WEST TI VA STRETTO..F

18.15 18.50 20.00 20.40 21.30 23.40

FBI PROTEZIONE TESTIMONI

HUNTER. Telefilm BIANCA. Soap Opera ULTIME DAL CIELO.Telefilm WOLFF. Telefilm UN DETECTIVE IN CORSIA. TF TG 4 IL TRIBUNALE DI FORUM IL BARBIERE DI SIENA.F TG4 - METEO 4 TEMPESTA D’AMORE. Soap WALTER TEXAS RENGER INFELICI E CONTENTI.Film CONTROCAMPO. Sport L'ACCHIAPPASOGNI. Film IERI E OGGI IN TV. Varieta'

THE BOURNE IDENTITY

Domenica 3 • La7 ore 21.35

Lunedì 4 • Italia1 ore 21.10

Un killer protetto dall'FBI all'interno del piano pentiti, va a vivere nelle vicinanze di una giovane coppia che immediatamente si divide: il marito vuole denunciarlo alla mafia per incassare la taglia che la stessa ha messo sulla sua testa; la moglie, che comincia a subire il fascino dell'ex killer, vuole salvarlo a tutti i costi...

Un giovane viene tratto in salvo da un peschereccio. Non ricorda il suo nome, il suo passato, perchè ha due pallottole nella schiena e un numero di un conto corrente svizzero racchiuso in una capsula sottocutanea. Scoprirà di essere Jason Bourne, pedina braccata dalla CIA e che può fare affidamento solo sul suo istinto...

Con: Bruce Willis, Matthew Perry, Rosanna Arquette.

i FILM in TV

Con: Matt Damon, Franka Potente, Chris Cooper.


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Appuntamenti

Giovedì 31 Dicembre 2009

ARTE & cultura

Fuori Provincia

A Milano tornano gli Arctic Monkeys

Fino a giovedì 31 dicembre cremona Mostra Collezione d'archi Sau-Wing Lam Esposizione nella Sala delle Colonne del Museo Civico Ala Ponzone in via U. Dati 4. Orario: feriali dalle 9 alle 18, festivi dalle 10 alle 18. Lunedì chiuso. Per informazioni: 0372-407269. *** Fino a lunedì 25 gennaio Casalmaggiore Mostra I luoghi del tempo Nel Museo Diotti, in mostra le opere di scultura dell’artista Brunivo Buttarelli. Orario: sabato, domenica e festivi dalle 15 alle 19; mercoledì e venerdì dalle 9 alle 12.30; martedì e giovedì dalle 9 alle 12.30 e dalle 14 alle 16. Per informazioni: 0375-200416. *** Fino a sabato 9 gennaio Casalmorano Mostra dei Presepi Tradizionale appuntamento natalizio con esposizione di numerosi presepi d'autore, presso il Centro Pastorale di via Preje. Orario: domenica e festivi dalle 10 alle 12 e dalle 14.30 alle 19. Ingresso libero e gratuito.

MUSICA & SPETTACOLO Da sabato 16 gennaio Casalbuttano Teatro Stagione del Teatro “Vincenzo Bellini” 2009-2010 Sabato 16 gennaio “Un sogno di mare”. Omaggio a Fabrizio de Andrè. Domenica 31 gennaio “L'anatra all'arancia” con Corrado Tedeschi e Debora Caprioglio. Sabato 13 febbraio “Pene d'amor perdute” con Marina Suma. Sabato 6 marzo “Il Drago” di Beppe Arena. Sabato 27 marzo “Recital” con Gianfranco Iannuzzo. Sabato 17 aprile “A Baz live” con Marco Bazzoni. Per informazioni: 0374-362180. *** Da sabato 11 gennaio Romanengo Teatri di Pianura Rassegna teatrale 2009-2010 al Teatro G. Galilei. Ecco il programma. Sabato 11 gennaio Il poema dei monti naviganti. Sabato 30 gennaio Atir Cleòpatras. Sabato 13 febbraio A come... Amianto. Sabato 27 febbraio Gerundia Felix. Sabato 13 marzo Dux in scatola. Sabato 27 marzo Big Bang. Per informazioni: 0373-729263.

METEO WEEK-END

A distanza di due anni dall’uscita di “Favourite worst nightmare”, numero uno nelle chart inglesi e nella top ten americana di Billboard, gli Arctic Monkeys (band di Sheffield) parte in tour per presentare al proprio pubblico “Humbug”, il loro nuovo disco, dopo essere stati headliner nei principali festival europei nel mese di agosto, tra cui Reading e Leeds. “Humbug” è il terzo disco di una band ormai matura, che ha scelto di aggiornare la propria formula senza tradirla. Gli Arctic Monkeys han-

no introdotto nel loro rock irrequieto e urbano dosi massicce di allucinazione desertica. Prodotto per metà da Josh Homme (Queens Of The Stone Age) per l’altra da James Ford (Arcade Fire), il nuovo lavoro “Humbug” apre una nuova era per la band inglese. Per tutti i fan degli Arctic Monkeys l’appuntamento è martedì 26 gennaio 2010 al Palasharp di Milano. Inizio del concerto alle ore 21 (prezzo del biglietto 30 euro, più diritti di prevendita). Info: www.

indipendente.com - info@indipendente.com

Per informazioni: 0374-340.930 *** Fino a lunedì 5 aprile Cremona Mostra Cremona com'era nelle foto di Fazioli Mostra fotografica di Ernesto Fazioli che interessa le vie e le piazze di Cremona. L'opera di Fazioli, molto conosciuta a Cremona, ha documentato la vita della città dagli anni '20 al dopoguerra. Il carattere innovativo dell'iniziaviva è rappresentato dal fatto che l'esposizione fotografica viene realizzata (lunedì 5 aprile 2010) costruendo un per-

corso all'interno delle vie e delle piazze del centro storico che consente ai visitatori di vedere immagini nei luoghi dove sono state scattate e poter constatare i grandi cambiamenti urbanistici e gli eventi storici in un periodo così intenso della storia cremonese. *** Fino a mercoledì 6 gennaio Pizzighettone Mostra del Gruppo Pittori Pizzighettonesi La Pro Loco organizza il tradizionale appuntamento con la mostra del Gruppo Pittori Pizzighettonesi, giunta quest’anno al traguardo della 25ª

Martedì 5 gennaio Soresina Concerti di Natale dell’Orchestra di Fiati di Trigolo e San Bassano Concerto natalizio eseguito dall’Orchestra Fiati di Trigolo e San Bassano, unione artistico-musicale temporanea formata dal Corpo bandistico “G. Anelli” di Trigolo e dal Corpo Bandistico di San Bassano, diretta dal maestro Vittorio Zanibelli, che si tiene con la partecipazione del soprano Barbara Di Rosa. Appuntamento alle ore 21 presso il Teatro Sociale in via Verdi 23. Ingresso libero e gratuito. Per informazioni: 335-8215824. *** Domenica 3 gennaio Soncino Teatro E DOMENICA... TEATRO - VA DOVE TI PORTA IL PIEDE Questo teatro è l’unico al mondo in cui i “burattini” sono vivi, in carne ed ossa. I protagonisti dei racconti senza parole che compongono lo spettacolo, sono infatti proprio le parti del corpo di Laura Kibel, che veste e trasforma in personaggi vivi ed espressivi: piedi, gambe, mani, ginocchia ed altro diventano fantastiche creature che stupiscono e incantano. Lo spettacolo inizia alle ore 15.30 Sala Ciminiera nell’ex Filanda. Si consiglia la prenotazione entro il sabato precedente lo spettacolo. Fino ai 3 anni l’ingresso è gratuito, dai 4 in poi costa 5 euro. Per informazioni: 0373-729263.

edizione. Appuntamemto presso il Centro culturale comunale in via Garibaldi 18. L'esposizione rimarrà aperta tutte le domeniche e i giorni festivi, dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 19. Ingresso libero e gratuito. Per informazioni: 0372-743347. *** Da martedì 5 gennaio a domenica 14 febbraio Cremona Mostra "IL DI’ DELL’OPERA" Don Carlo di Giuseppe Verdi - personale di Virginio Lini L'intera mostra, che si compone di 166 ritratti e 16 cavalli in scena, ha

Domenica 10 gennaio Romanengo Teatro E DOMENICA...TEATRO - RICORDI DI VIAGGIO “Ricordi di viaggio” è il racconto del viaggio di una ragazzina attraverso mari e oceani. Accadde tutto all'improvviso... era sulla sua isola e come ogni mattina veniva svegliata dalle urla del suo pesciolino. Ma quella mattina si sentiva diversa, l’isola l’annoiava e non aveva più voglia di giocare. Così con la sua piccola barca, se ne andò alla scoperta di nuovi orizzonti e desiderosa di trovare l’isola più bella. L’inizio dello spettacolo presso il Teatro G. Galilei in Piazza Roma è alle ore 15.30. Si consiglia la prenotazione entro il sabato precedente lo spettacolo. Fino ai 3 anni l’ingresso è gratuito, dai 4 in poi costa 5 euro. Per informazioni: 0373-729263. *** Domenica 17 gennaio Soresina Concerto Aperitivi in Musica 2009-2010 - EOS Ensemble Davide Zilli (pianoforte), Federico Lugarini (violoncello), Alberto Venturini (clarinetto-sax) e Alberto Branca (voce narrante) si esibiranno in “La leggenda del pianista sull’oceano” con musiche di Ennio Morricone. Appuntamento al Teatro Sociale in via Verdi 23 alle ore 18. Ingresso 5 euro. Per informazioni: 0374-340454 -349414.

Previsioni meteo a cura di Dominique Citrigno per SPAZIOMETEO.com

TEMPERATURE MASSIME PREVISTE IN LOMBARDIA

richiesto anni di studio e di preparazione ed è organizzata presso il Centro culturale Santa Maria della Pietà in Piazza Giovanni XXIII. Inaugurazione martedì 5 gennaio alle 21 presso il Teatro Ponchielli. Orario: tutti i giorni ore 9-12.30 e 15.30-18; chiuso il lunedì. Ingresso libero. Info: 0372-65009. *** Fino a domenica 10 gennaio Cremona Mostra Opere sulla Natività di Gesù come augurio di un buon Natale Le opere sono esposte alla Pinacoteca del Museo Civico A. Ponzone, nella Sala delle Colonne Orario da martedì a sabato ore 918; estivi ore 10-18. Chiuso il lunedì. *** Domenica 3 gennaio Cremona Evento Un dicembre di fiabe 2009 - Risate in compagnia Torna il Teatro Itinerante con storie e giochi per ridere e divertirsi insieme e iniziare l'anno nuovo in allegria. Appuntamento alle ore 10.30 presso il Museo Civico di Storia Naturale nel Parco del Vecchio Passeggio in viale Trento e Trieste. Ingresso libero e gratuito. Per informazioni: 0372-23766. *** Venerdì 15 gennaio Cremona Convegno Spazio a più voci - Fra tempo e spazio... sospesi Appuntamento alle ore 17 presso il Museo Civico Ala Ponzone - Sala Puerari - in via Ugolani Dati 4 con il professor Emilio Luzi, docente di filosofia. Ingresso libero e gratuito. Per informazioni: 0372-22051.

L’Oroscopo della settimana

a cura di: www.oroscopo-2009.com

Soddisfazione ed interesse contraccambiato sono le costanti che contraddistinguono la sfera sentimentale in gennaio. Attenti ad alcune spese che si concentreranno nella seconda metà del mese. E’ giunto il momento di prendere delle decisioni anche coraggiose, rimandare oltre non servirebbe assolutamente a nulla. Forza e coraggio, sicuramente farete la cosa giusta. Attenzione a gennaio, perché sta arrivando per voi la resa dei conti che vi potrebbe imporre di fare delle scelte in tempi alquanto ristretti e con scarsa lucidità sia in amore che sul lavoro. I dubbi a gennaio riguarderanno soprattutto cosa realmente vi aspettate dal rapporto. Fate bene a riflettere, ma non esagerate perché chi vi sta intorno alla lunga si potrebbe anche stufare. Fate molta attenzione e non perdete la concentrazione in questo momento piuttosto delicato. Ad inizio anno l’aspetto finanziario si manterrà costante in quanto ad entrate e ad uscite. Gli impegni lavorativi nel nuovo anno necessiteranno di energie fresche ed impegno costante da parte vostra: non trascurate i dettagli, saranno loro a fare la differenza, anche per quello che attiene ai guadagni. Assecondate il desiderio di libertà che nel 2010 si farà più intenso, cercando il più possibile di coinvolgere nei vostri programmi il partner o la persona che vi interessa, che sarà ben lieta di affiancarvi. L’amore in generale beneficerà per tutto il mese di gennaio di un grande entusiasmo ed intenso trasporto verso la persona amata, infondenvi la serenità per affrontare i problemi a cui la quotidianità vi sottopone. Prendetevi il tempo necessario per valutare la proposta più concreta tra quelle che state vagliando. Azzeccare la via giusta vi garantirebbe importanti ed insperati sbocchi professionali. Meditate A breve inizierete una nuova esperienza lavorativa, coronamento degli sforzi profusi e delle speranze risposte nei cassetti nei mesi scorsi. Applicatevi e gustatevi il successo con la famiglia. Dopo le feste, il lavoro riprende dal punto in cui lo avevate lasciato, con l’unica eccezione di qualche piccolo screzio tra colleghi destinato comunque a risolversi in breve tempo e senza conseguenze. Il mese di gennaio risulterà determinante e propizio nel dare finalmente una svolta ai flirt ed alle frequentazioni iniziate in autunno, ma che ancora non sono state definite. Successo nel lavoro.


Appuntamento con la Storia

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Il primato dei doveri sui diritti: cittadinanza come principio di responsabilità

Mazzini e l’attualità del suo pensiero politico La via repubblicana e il patriottismo costituzionale

di Fabio Tumminello

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Giuseppe Mazzini e l’amor di Patria iversamente dagli altri grandi Stati d’Europa, la Storia del nostro Paese ci consegna un sentimento nazionale incerto. Gli inglesi si riconoscono nella Gloriosa Rivoluzione del 1688 (la prima a tagliare la testa a un re), gli americani nell’Indipendenza del 1776, i francesi nella Rivoluzione del 1789 e nella “Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino”, i tedeschi, dopo il Volksgeist origine del totalitarismo novecentesco, hanno imparato a riconoscersi nel patriottismo costituzionale. E gli italiani? Nel nostro Paese non si è ancora neppure raggiunta la consapevolezza piena del Risorgimento democratico e liberale quale eredità storicopolitica e sola vera tradizione di popolo. La costruzione della Repubblica, infatti, e in particolar modo di una coscienza repubblicana in senso patriottico-costituzionale, è un processo ancora in corso. La nostra è una Repubblica nata fortemente condizionata dalla

seppe Mazzini, il primo a fondare la coscienza nazionale italiana. Mazzini nacque a Genova nel 1805 e, dopo aver intrapreso gli studi di medicina, si trasferì alla facoltà di legge all’Università di Genova. Nel 1830 Mazzini fu costretto all’esilio prima a Ginevra e poi a Marsiglia dove, un paio d’anni più tardi, fonderà la società segreta la “Giovine Italia”, con lo scopo di costituire la nazione “una, indipendente, libera, repubblicana”. Il 26 ottobre del 1833, il tribunale militare di Alessandria lo condanna a morte in contumacia mentre stava progettando l’invasione armata della Savoia; invasione miseramente fallita il 2 febbraio dello stesso anno. Riparato in Svizzera, Mazzini prende accordi con altri esuli patrioti europei, favorendo la costituzione di altre società segrete come la Giovine Polonia e la Giovine Germania, le quali, assieme alla Giovine Italia, davano vita alla Giovine Europa. Mazzini, inoltre, promosse la costituzione della Giovine Svizzera e per questo venne espulso dal territorio elvetico. Così, dopo esser stato espulso dalla

Giuseppe Mazzini

Guerra Fredda, essendo l’Italia un Paese di confine tra i due grandi blocchi Est-Ovest, e quando il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano richiama al sentimento d’Unità nel Paese, non può non richiamarsi, appunto, alla tradizione democratica e liberale del nostro Risorgimento. Una tra le figure più importanti del nostro Risorgimento, e proprio per questo tra le più attuali, è senza dubbio Giu-

Francia e dalla stessa Svizzera, fu costretto a riparare a Londra, dove sopravviverà in povertà collaborando con giornali e riviste inglesi. L’8 settembre del 1847, da Londra, Mazzini sottoscrive una lettera a Pio IX “indicandogli ciò che avrebbe potuto e dovuto fare” e quando scoppia la rivoluzione in tutta Europa nel fatidico biennio ’4849, Mazzini rientra in Italia per dar anch’egli man forte alla

Roma, 1849. Assalto delle truppe francesi.

causa italiana. Il 1848 rappresenta l’anno della grande rivoluzione europea e quindi il culmine della strategia insurrezionalista mazziniana. Il capolavoro sarà la Repubblica romana con il suo eroismo e la sua innovazione politica e civile: abolizione della pena di morte in vigore nello Stato pontificio, liberazione degli ebrei dalla discriminazione del ghetto e promulgazione della Costituzione romana (l’unica in Italia a prevedere il suffragio universale). Infatti: “il triumvirato romano fu il solo governo italiano che avesse cercato, durante l’anno della rivoluzione, di venire incontro ai bisogni delle masse popolari delle campagne, con l’emanazione di un decreto che stabiliva la concessione ai contadini poveri delle terre espropriate agli enti ecclesiastici. Quest’ultimo provvedimento, adottato nel febbraio del ’49, avrebbe dato – se le circostanze ne avessero permessa la realizzazione – una scossa profonda alla struttura agraria arretrata e latifondistica della campagna romana” (Rosario Villari). L’azione politica di Mazzini rivelò, in quell’occasione, le sue doti di grande statista e non solo di patriota e cospiratore. Come ben sappiamo la sconfitta della “Primavera dei popoli” decretò anche il declino della strategia mazziniana a favore del compromesso con la monarchia, divenuta strumento indispensabile sul piano diplomatico-militare. Sarà la figura di Giuseppe Garibaldi ad incarnare la nuova strategia cui si piegò una parte de-

Così nacque l’amor di Patria

«Oggi in Spagna, domani in Italia» “Una domenica dell’aprile 1821, io passeggiavo, giovanetto, con mia madre e un vecchio amico della famiglia, Andrea Gambini, in Genova, nella Strada Nuova. L’insurrezione piemontese era in quei giorni stata soffocata dal tradimento, dalla fiacchezza dei Capi e dall’Austria. Gli insorti s’affollavano, cercando salute al mare, in Genova, poveri di mezzi, erranti in cerca d’aiuto per recarsi nella Spagna dove la Rivoluzione era tutt’ora trionfante. I più erano confinati in Sanpierdarena aspettandovi la possibilità dell’imbarco; ma molti s’erano introdotti ad uno ad uno nella città, ed io li spiava fra i nostri, indovinandoli ai lineamenti, alle foggie degli abiti, al piglio guerresco e più al dolore muto, cupo che avevano sul volto. [...] Un uomo di sembianze severe ed energiche, bruno, barbuto e con

un guardo scintillante che non ho mai dimenticato, s’accostò a un tratto fermandoci; aveva tra le mani un fazzoletto bianco spiegato, e proferì solamente le parole: “pei proscritti d’Italia”. Mia madre e l’amico versarono nel fazzoletto alcune monete; ed egli si allontanò per cominciare con gli altri. Seppi più tardi il suo nome. Era un Rini, capitano della Guardia Nazionale che s’era, sul cominciar di quel moto, istituita. Partì anch’egli cogli uomini pei quali sera fatto collettore a quel modo; e credo morisse combattendo, come tanti altri dei nostri, per la libertà della Spagna. Quel giorno fu il primo in cui s’affacciasse confusamente all’anima mia, non dirò un pensiero di Patria e di Libertà, ma un pensiero che si poteva e quindi si doveva lottare per la libertà della Patria”. ft

gli stessi patrioti cresciuti nel Verbo mazziniano. Tuttavia, se Mazzini può apparire, rispetto al nuovo ciclo storico, lo sconfitto, in realtà la sua intransigenza sui principi, e in particolare sul principio di autodeterminazione dei popoli, rappresenta anche il suo grande merito. Perché la sua intransigenza consentì di salvare un patrimonio di pensiero e di azione, politico e morale, per l’Italia futura: secondo il principio che la libertà, ogni popolo, come ogni persona, se la deve guadagnare per poterne diventare realmente degno e capace di esercitarla. Mazzini morirà il 10 marzo del 1872 a Pisa, dove era giunto in incognito, ospite dei Nathan Rosselli, avvolto nel medesimo scialle che aveva coperto, morente, Carlo Cattaneo. Diritti e doveri al tempo delle pretese Abbozzare in pochi tratti il pensiero politico di un grande personaggio storico come fu Mazzini, esige necessariamente una scelta di alcuni nuclei centrali del suo pensiero, proprio per poterlo restituire dal vivo della storia “passata” all’attualità “presente” del nostro Paese. A partire dal suo insegnamento fondamentale, per cui la via maestra della politica è quella repubblicana e costituzionale, personalmente ritengo che l’intuizione più importante del suo pensiero politico, che vale sia per l’Italia di allora che per l’Italia di oggi, sia la priorità dei doveri sui diritti e il valore del patriottismo come grande “Internazionale dei popoli”. La priorità mazziniana dei doveri sui diritti non può che suonare scandalo per una mentalità demagogica così come si è venuta negativamente configurando nel corso degli ultimi trent’anni (almeno!) nel nostro Paese. I diritti sono stati interpretati e adoperati sulla base di una mentalità consumistica: un vero e proprio paradosso storico divenuto normalità quotidiana se si pensa che la Repubblica e la Costituzione del 1948 sono state conquistate proprio perché si è anteposto il senso del dovere a quello dei diritti. Per Mazzini, infatti, l’indipendenza di un popolo non può essere il frutto di una concessione paternalistica (come lo Statuto Albertino del Regno d’Italia che qualunque prefetto poteva sospendere

per motivi di ordine pubblico), ma deve essere l’esito finale di una lotta nel corso della quale un popolo conquista la propria indipendenza, quale frutto indiscutibile della propria dignità. Esattamente come la Resistenza fu sì una guerra nazionale contro l’invasore nazista, ma anche una lotta di liberazione contro la tirannide interna del fascismo, e quindi una guerra civile. Ecco perché la Repubblica e la Costituzione del 1948 rappresentano l’esito di una lotta mediante la quale si è pervenuti alla conquista dei diritti attraverso i doveri. Il procedimento inverso, infatti, risulta assai più difficile: se la libertà intesa come indipendenza e autonomia non viene meritata, essa si trasforma, prima o poi, in licenza, cioè in un potere irresponsabile che

Lo Statuto della Giovine Italia

finisce per negare le stesse radici moderne della libertà. Perché la libertà non meritata – passaggio molto importante – si trasforma inevitabilmente in privilegio. Ecco perché il primato mazziniano del dovere sui diritti rappresenta la prima fondamentale garanzia affinché la libertà non degeneri in licenza e la democrazia in demagogia e populismo! Su questo punto il pensiero di Mazzini differisce da altri grandi del passato come per esempio Alexis de Tocqueville, autore de “La democrazia in America”, o come da altri grandi del nostro tempo come John Ralws, autore di “Una teoria della giustizia”. Mentre il primo sostiene che l’idea dei diritti non è altro che la concezione della virtù applicata alla politica, Mazzini cerca appassionatamente di aprirci gli occhi proprio su questo punto: “E voi, dopo aver insegnato per cinquant’anni all’individuo

che la società è costituita per assicurargli l’esercizio dei suoi diritti, vorreste dimandargli di sacrificarli tutti alla società, di sottomettersi, occorrendo, a continue fatiche, alla prigione, all’esilio, per migliorarla? Dopo avergli predicato per tutte le vie che lo scopo della vita è il ben essere, vorrete a un tratto ordinargli di perdere il ben essere e la vita stessa per liberare il proprio paese dallo straniero, o per procacciare condizioni migliori a una classe che non è la sua?” [“Dei doveri dell’uomo”, Scritti politici, pp. 857-58]. Sono parole che sembrano scritte e scandite per noi italiani di oggi e che devono riecheggiare come un monito secolare nelle coscienze di quegli italiani, giovani e meno giovani, che amano il proprio Paese. Ma come si è potuto arrivare all’attuale stravolgimento consumistico e deresponsabilizzante della libertà? Come si è potuto abusare del sacrificio di coloro che hanno dato la vita per “donare” alle nostre generazioni la libertà? Personalmente credo che, in primo luogo, non sia stato trasmesso il principio di responsabilità nello scambio generazionale tra padri e figli. Una colpa propria di certe generazioni che, da figli, hanno rivendicato i loro diritti pre-potentemente e, successivamente, da padri e da cittadini, sono venuti meno ai loro doveri civici e politici quali appartenenti a una comunità politica democratica. Il risultato di tutto ciò è sotto gli occhi di tutti: la perdita della dimensione pubblica della cittadinanza, interpretata dai più come sola “pretesa” di diritti sciolti dai doveri. Chi continua ostinatamente a negare ciò, è afflitto da una tremenda miopia politica! Quanto al secondo nucleo del pensiero di Mazzini - l’Idea di Patria - essa non coincide con l’astratta identità culturale da difendere contro chiunque sia inevitabilmente diverso, ma si fonda sul contratto sociale quale patto di cittadinanza politica in senso costituzionale e quindi universale. Questo perché l’eredità della Patria mazziniana, è una Patria democratica e liberale, cioè l’esatto opposto di quella prevaricatrice, pseudo identitaria e imperialistica dei nazionalisti di ieri e dei secessionisti di oggi. Invece, per usare una bellissima metafora di Mazzini, la Patria è “il sole della Repubblica [che] splende per tutti”. Ecco perché Patria per Mazzini non significa soltanto uguaglianza politica, nel senso dei cosiddetti diritti “formali”, ma significa una Patria che assicuri pari dignità ai suoi figli proprio perché li vuole tutti Cittadini degni di questo nome! In questo senso, come ha scritto acutamente Maurizio Viroli, “una vera patria non può avere stranieri entro i propri confini. Deve garantire a tutti e a ciascuno la dignità che viene dai diritti di cittadinanza e il rispetto e l’autorispetto che solo il lavoro e l’educazione assicurano” [“Prefazione a Mazzini”, Mondadori, p.25]. Proprio perché, come sostiene lo stesso Mazzini, “la patria non è il territorio; il territorio non è che la base. La patria è l’idea [...]”. [“Scritti politici”, p. 895). E l’Idea, o è universale o non è!


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SPORT

Un bel brindisi e un attaccante

La dirigenza sta vagliando alcune proposte di mercato, come quella del cremasco Marazzina, in forza al Bologna

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Prima Divisione - La Cremonese chiude l’anno con il sorriso e cerca sul mercato una prima punta

l 2009 grigiorosso saluta tutti con un brindisi ricco di speranze. E pensare che dodici mesi fa, quando fu scelto di congedarsi da Iaconi per richiamare Mondonico, non si riuscivano a vivere le stesse emozioni di oggi. Molte le cose che sono cambiate (in meglio…) in quest’ultimo anno solare. Su tutti, la decisione di mettersi saggiamente in discussione, fare tesoro di alcuni errori di valutazione fatti precedentemente e avere l’accortezza di saper impostare una piccola rifondazione prima ancora della fine della scorsa stagione. Venturato, testato nelle ultime gare come primo allenatore, meritava una chance importante, come buona parte della squadra, quella che si impegnava agli allenamenti e quella che in campo ce la metteva tutta. Fuori le “mele marce”. Operazioni importanti che hanno contribuito a creare più sintonia e soprattutto una forte sinergia tra società e squadra per un unico, grande obiettivo. La classifica parla da sola, i risultati anche, l’unico rammarico è quello di non aver tenuto il passo da marziani di un Novara da record. La squadra piemontese, infatti, può vantare il primato di essere l’unica formazione del calcio professionistico ad essere ancora imbattuta dopo più di metà campionato. Oggi come oggi, essere comunque in scia ad una formazione del genere

CLASSIFICA Novara 42 Cremonese 37 Varese 33 Arezzo 31 Benevento 30 Perugia (-1) 28 Alessandria 26 Lumezzane 25 Monza 20 Foligno 20 Lecco 19 Figline (-1) 18 Sorrento 18 Como 18 Pro Patria 17 Viareggio 17 Pergocrema 16 Paganese 14

Eugenio Grignani

Il campionato di Prima Divisione è fermo per la pausa invernale. Riprenderà il 10 gennaio 2010

Prossimo Turno Cremonese-Paganese Figline-Perugia Foligno-Pergocrema Lecco-Benevento Lumezzane-Viareggio Monza-Arezzo Pro Patria-Alessandria Sorrento-Novara Varese-Como

non è impresa da poco. E ci si è riusciti anche grazie ai 33 gol messi a segno dalle bocche da fuoco. Meglio dell’attacco grigiorosso, nel panorama professionistico italiano hanno fatto solo l’Inter di Mourinho (36 reti messe a segno fino ad ora) e il Catanzaro nel girone B di Seconda Divisione (37 centri). Nell’ex C1, nessuno ha segnato tanto quanto la Cremo. E, rivedendo uno per uno i gol sul video del sito internet della società, viene da dire “che gol”. Tutti davvero di

Massimo Marazzina è diventato uno degli obiettivi di mercato della Cremonese

pregevole fattura. Segno che questo gruppo ha saputo anche divertire e giocare con il sorriso. D’altronde, con certe società indebitate fino al collo, anche di prima fascia, poter lavorare e giocare a calcio in una società come la Cremo targata Arvedi, con i suoi progetti e la sua solidità, è una garanzia non da poco. E i primi a saperlo sono i procuratori che da settimane tempestano di telefonate i vertici grigiorossi per proporre i loro assistiti. MERCATO Nonostante i nu-

meri da urlo del pacchetto avanzato, i primi nomi di mercato sembrano tutti convergere verso la figura di una prima punta. Evidentemente le prestazioni in calando di Musetti, che invece era partito alla grande ad inizio stagione, non sembrano più dare sufficienti garanzie e l’arrivo di un eventuale ulteriore attaccante potrebbe servire per dare anche nuove alternative a Venturato. In linea di massima, il nome più percorribile potrebbe essere quello di Massimo Marazzina,

attaccante di esperienza, originario di Pandino, che non trova più spazio nel Bologna in serie A. Il cremasco, punta ancora duttile in fase offensiva nonostante l’età, ritroverebbe Zanchetta (suo compagno ai tempi del Chievo) e la possibilità di vestire il grigiorossi, dopo che in età giovanile fu scartato dai dirigenti dell’epoca. Un altro nome possibile è Pablo Granoche del Chievo, che tuttavia a Verona non cederebbero a cuor leggero. Ma.Vo.

Ciclismo - Per i due cremonesi il 2010 sarà decisivo per la loro carriera. Nel 2009 azzuri un po’ sbiaditi

Nel 2009 Marco Villa ha chiuso la carriera

Guarnieri e Costanzi E’ l’anno della svolta Si chiude il 2009 per il ciclismo cremonese senza acuti particolari, dopo le belle premesse degli scorsi anni e si apre un’annata densa di incognite. Dopo un paio di esaltanti stagioni con la squadra dilettantistica del Ccc Arvedi, si riparte oggi da zero. Forse mai nel dopo guerra, quindi in oltre mezzo secolo, il ciclismo ha vissuto un momento così difficile. C’è un solo corridore tra i professionisti, tra quelli ciclisticamente nati dalle nostre parti, Jacopo Guarnieri (nella foto) che, oltretutto, molti considerano piacentino. Jacopo è alla sua seconda stagione tra i pro. Stagione decisiva perché, dopo le buone esperienze dello scorso anno, culminate con il successo in una tappa del Giro

di Polonia, quest’anno deve meritarsi i galloni di miglior velocista della Liquigas, dimostrarsi migliore dei compagni Bennati e Chicchi e meritarsi l’appoggio della squadra nelle volate. Potenzialmente, è l’erede di Cipollini e Petacchi e per lui saranno decisive le prime gare dell’anno. Lo sappiamo già in forma, reduce dalle prime sedute di allenamento in Spagna e con un obiettivo ben preciso: il Tour. Su di lui si incentreranno tutte le attenzione dei tifosi cremonesi. Anche tra i dilettanti un solo nome: Edo Costanzi. Per lui è l’anno decisivo. Sarà il velocista della Zalf, la squadra italiana più forte negli ultimi vent’anni. Stagione decisiva per il passaggio al professionismo con un

obiettivo: il Circuito del Porto e tante volate da vincere per dimostrare di poter andare tra i pro con pieno merito e con tante possibilità proprio sulle orme di Jacopo. Ma dietro? Un vuoto pauroso! Nelle categorie Junior e Allievi non c’è un nome su cui si possa far conto. Tra gli Esordienti il solo Pedretti ha vinto un paio di corse, ma ha forse dato qualcosa in meno di quanto ci si attendesse. Ci vorranno un paio di lustri almeno e tanta fortuna per tornare ai livelli del recente passato. Cesare Castellani

Non tutte le stagioni sono felici. Non si può dire che il 2009 sia stato lieto per il ciclismo italiano. Siamo andati in alcune occasioni vicini al bersaglio grosso, però non l’abbiamo mai colpito. Casomai abbiamo lasciato lungo la strada qualche ferito dalla grande piaga del doping. Hanno fatto scendere dalla bici Davide Rebellin e gli hanno tolto pure la medaglia olimpica (compreso l’assegno di 75mila euro), ma anche Danilo Di Luca. Ci sono pure i corridori che meritano grande rispetto, come gli spagnoli Alberto Contador (maglia gialla al Tour), Alejandro Belmonte Valverde alla Vuelta, Samuel Sanchez, Oliver Joaquin Rodriguez e Gil Luis Leon Sanchez che hanno fatto la differenza. L’Italia

si salva grazie a Nibali, Pellizotti, Scarponi e Ballan nelle corse a tappe internazionali. L’astuto russo Denis Menchov ha vinto il Giro d’Italia, è stato innegabilmente più forte del Vinavil (come Indurain non si stacca): ha indossato la maglia rosa nella crono delle Cinque Terre e la difesa per pochi secondi sino alla crono finale dei Fori Imperiali di Roma. E’ stato grande anche l’australiano Cadel Evans al mondiale di Mendrisio, dove ha conquistato la maglia iridata. A livello provinciale, il 2009 sarà ricordato da tutti gli appassionati per l’addio all’agonismo di Marco Villa, campione del mondo dell’Americana, festeggiato alla “1ª Sei Giorni di Cremona”. Fortunato Chiodo

Frequento ogni tanto il bar Luna. La riunione annuale del “Club Attilio e Domenico Luzzara”, aperta a invitati e pubblico nella mattinata di S. Stefano in via Massarotti, ha avuto ragione della naturale pigrizia del dopo mezzanotte di Natale. Presenti uomini immagine dello sport cremonese, dirigenti ed esponenti di Comune e Provincia, il Club ha offerto targhe ricordo e un videoregistratore di livello per la fondazione “Dopo di noi, insieme”, Istituto Infanzia Abbandonata: ha ritirato il prezioso meccanismo elettronico l’ex sindaco Zaffanella. La storia di questo Club ha superato i 33 anni. Nato dopo la scomparsa del figlio, da qualche anno al suo nome si è aggiunto quello del mitico presidente di via Persico. Raina, aiutato dalla fedele Graziella Giuliani, organizza altre operazioni per i suoi soci , piccole o grandi che siano. Il Piccolo è un settimanale, la cronaca di oggi esce dopo alcuni giorni e racconta di una regia un po’ fai da te, come si conviene a chi non vuol strafare. Il primo a ricevere il quadretto è Federico Cantoni del Pice e la foto ricordo gli tocca con Cotrufo, reggente del Coni e consigliere della Federcalcio. Le parole d’obbligo si stemperano nel brusio di chi non è seduto in saletta. Marco Bona, dal suo 1,90 di giocatore Vanoli Basket, raccoglie il testimone da Carlo Malvezzi: la statura è diversa, ma identico il sorriso sereno. Il v. sindaco illustra i 300.000 mq. del prossimo villaggio dello sport che sorgerà alle porte di Cremona: la realtà, dice, fra 2 anni. Da una piscina salta fuori Giulia Fiorani e Torchio non perde l’occasione di un casto bacetto. Poi è la volta di M. Chiara Rizzi, lancio del martello: anche se la trovate sola verso sera, penso sia meglio lasciarla in pace, e la targa viene consegnata da “Spaseta”, al secolo Luigi Gagliardi. Il clou grigiorosso viene raggiunto con il dott. Bozzetti, 22 anni a curare i mali dello spogliatoio, mentore il presidente della Figc provinciale Emilio Concari. Precedono Bigio Rossi , gli anni a indottrinare e massaggiare cento e cento atleti sono 38, e riceve la targa dal tm Bettoli, figlio d’arte e con il papà una vita in grigiorosso. Ricordo per Floriano Soldi, Rodolfo Verga ed Erminio Favalli. Per le foto di rito osservo che non è stata invitata la bella Ludi che con Claudio (Brizio) maestro di tennis gestiva il rinfresco come gestisce il bar. Chiedo perdono ma con qualche arguzia dico che non si può chiedere troppo ad una regia “fai da te”.


Sport

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Vanoli, fatti bella per la tele

Il team di Cioppi, dopo tre ko di fila, vuole tornare a sorridere al PalaRadi. Ma non sarà facile

Basket serie A - Domenica pomeriggio sfida con la Virtus Bologna ripresa dalle telecamere di Sky

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Sotto Canestro

di Giovanni Zagni

opo qualche giorno di meritato riposo le truppe di coach Cioppi hanno ripreso ad allenarsi per preparare adeguatamente l’importantissimo scontro casalingo con la Virtus Bologna, previsto per domenica alle 16 al PalaRadi, con diretta televisiva su Sky. Dopo ogni sosta che il calendario propone si registrano risultati talvolta imprevedibili. Poiché prevedere un risultato negativo sarebbe andare con criterio a valutare le forze in campo, auspichiamo che la sosta ci regali la lieta sorpresa. Ma non affidiamoci alla cabala. Speriamo che la squadra abbia recuperato energie fisiche e mentali sufficienti a lasciare margini all’incertezza sull’esito della contesa. Per quel che riguarda le motivazioni e la voglia di vincere, non faranno certo difetto a Valenti e compagni. Del resto il blasone dell’avversario aiuta in certe circostanze. Bologna, infatti, vanta un curriculum di altissimo profilo in campo nazionale e continentale ed una storia cestistica eccellente. L’estate scorsa è stata un po’ tribolata, con patron Sabatini sull’orlo della cessione della società,

Il campionato di serie A ha osservato un turno di sosta per le feste di Natale. Riprende domenica 3 gennaio 2010 Prossimo Turno Cantù-Avellino Caserta-Varese Montegranaro-Ferrara Napoli-Biella Pesaro-Teramo Roma-Milano Treviso-Siena Vanoli Cremona-Virtus Bo per poi ripensarci precipitosamente e ingaggiare un bravo tecnico come Lino Lardo, tagliare qualche contratto forse troppo oneroso ed allestire un complesso probabilmente non da primissima fascia, comunque meritevole di considerazione. Dal canto suo Secondo Triboldi ha fatto bene a proporre questa Vanoli agli appassionati cremonesi, che dimostrano con le loro costanti presenze di aver apprezzato gli sforzi e si stanno “gasando”

Un match duro, non impossibile

CLASSIFICA Siena 22 Caserta 16 Milano 16 Cantù 14 Avellino 14 Biella 12 Teramo 12 Treviso 12 Virtus Bologna 12 Montegranaro 10 Roma 8 Vanoli Cremona 8 Varese (-2) 8 Pesaro 6 Ferrara 4 Napoli (-8) -8

Sopra Bell e sotto Valenti in azione in questa stagione (foto Castellani)

di turno in turno. Purtroppo il calendario ha confezionato un dicembre in salita. Ma ora, per fortuna, siamo a gennaio... A nostro parere, per quel che riguarda il roster, forse sarebbe necessario un ritocchino sotto i tabelloni, perché Cusin e Brown non hanno molto aiuto dai compagni della panchina. Ricordiamoci tutti però che la matricola Vanoli non deve vincere il suo primo campionato di serie A, ma già così com’è ora puo’ prendersi grandi soddisfazioni.

Ancora una tappa del ciclo di ferro per la Vanoli. Dopo Pesaro, Siena e Milano, il calendario riserva al team di Cioppi la sfida ad un’altra società che ha fatto la storia del basket italiano. Ma stavolta i cremonesi non vogliono fare la parte della vittima sacrificale. Sì, perché la Virtus Bologna attuale, pur rimanendo una squadra di tutto rispetto, non è paragonabile alle “V nere” che più volte (15 per la precisione) hanno vinto lo scudetto e alzato coppe nazionali e continentali. Il match si annuncia duro, ma alla portata di una Vanoli formato PalaRadi, che ha saputo rifilare più di venti punti a un’altra nobile del basket italiano, la Benetton Treviso. Dopo tre sconfitte di fila, la classifica deve essere alimentata per affrontare il 2010 con pochi patemi in ottica salvezza. Una sfida interessante si giocherà sotto le plance, dove si sfideranno due dei migliori “lunghi” italiani: Michele Maggioli e Marco Cusin. Un duello già ammirato la scorsa stagione in A2 e che potrebbe valere una maglia azzurra nell’era Pianigiani. In questa prima parte di stagione Cusin ha mostrato di patire di meno il salto di categoria, ma dovrà confermarlo anche domenica, soprattutto per il bene della sua squadra. Con due punti, infatti, la salvezza sarebbe perlomeno prenotata… fa

BOCCE - Nella categoria C/D del Trofeo Valentino Sozzini trionfa Bruno Bassi, portacolori della ‘Tranquillo’

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di Massimo Malfatto

nche il terzo sforzo organizzativo della bocciofila “Bar Bocciodromo”, il 1°trofeo Sozzini Valentino, ha riscosso notevole successo: buono il livello del gioco, pubblico sempre numeroso e discreta partecipazione di giocatori (240 iscritti) che hanno ampiamente ripagato i notevoli sforzi finanziari ed organizzativi. Nella categoria A/B ancora grande protagonista Alberto Pedrignani. Il leone è tornato a ruggire per l'ultima volta con la maglia della Delma (dal 1º Gennaio giocherà alla Bissolati)superando nei quarti Stefano Guerrini (12-11) ed in semifinale Roberto Visconti per 12-9. In finale approdava anche l’offanenghese Giovanni Moretti che eliminava rispettivamente Giuseppe Cremonesi sul filo di lana ed in semifinale il lodigiano Luca Ippedico per 12-8. Fina-

Alberto Pedrignani, vittoria per l’addio alla Delma

Alberto Pedrignani, vincitore nella cat. A/B

le a senso unico e netto successo di Pedrignani su Moretti per 12-4. Nella categoria C/D sul gradino più alto del podio è salito, con pieno merito, Bruno Bassi portacolori

Bruno Bassi, 1º classificato nella cat C/D

della “Tranquillo”; la bocciofila soresinese è spesso in evidenza sulle corsie cremasche, con buoni risultati, ma merita una stilettata per i “problemi” di comunicazione (vero Franco Motti e

C.?). Dopo aver superato il pianenghese Roberto Bosio (12-5), Bassi s’imponeva in semifinale su Pasquale Maggi per 12-7. In finale approdava anche l’offanenghese Angelo Macchi che,

dopo aver superato nei quarti la soresinese Caterina Bono di stretta misura (12-11), aveva la meglio in semifinale sul bagnolese Ermanno Barbati per 12-10. Finale ben giocata da entrambi i giocatori dove la spuntava Bassi su Macchi per 12-7. Ha diretto la gara Roberto Martinetti coadiuvato dagli arbitri di finale Capetti e Casazza. Le bocce non si fermano a Crema neanche nei giorni di festa. Come da tradizione, il comitato guidato dall’inossidabile Franco Stabilini ha organizzato la tradizionale gara benefica il cui ricavato sarà interamente devoluto a varie associazioni cremasche. La manifestazione, senza vin-

CLASSIFICA GENERALE

1° Trofeo Sozzini Valentino

Categoria A/B 1° Pedrignani Alberto (Delma) 2° Moretti Giovanni (Offanenghese) 3° Visconti Roberto (Wasken Boys) 4° Ippedico Luca (Wasken Boys) 5° Guerrini Stefano (Can. Bissolati) 6° Cremonesi Giuseppe (Can. Bissolati) 7° Volpi Primo (Zeni-Lodi) 8° Sangiovanni Giuseppe (Scannabuese) Categoria C/D 1° Bassi Bruno (Tranquillo) 2° Macchi Angelo (Offanenghese) 3° Maggi Pasquale (Pianenghese) 4° Barbati Ermanno (Bagnolese) 5° Bosio Roberto (Pianenghese) 6° Bono Caterina (Tranquillo) 7° Dognini Giuseppe (Pianenghese) 8° Soldati Angelo (Bagnolese) colo di società, è curata nei minimi particolari da Franco Bosi, ha visto la partecipazione di oltre 200 giocatori:è iniziata il giorno

di S.Stefano e si concluderà nel pomeriggio dell’Epifania sulle corsie del bocciodromo di via Indipendenza.


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Sport

Le Noci 10 e lode, male gli altri attaccanti

Giovedì 31 Dicembre 2009

Calcio Prima Divisione - Diamo i voti al Pergo: promossa anche la dirigenza, che promette rinforzi al mercato di gennaio

Il Pergocrema ha chiuso l’anno solare 2009 allenandosi in Veneto, mentre il presidente Stefano Bergamelli è proiettato al calciomercato. Aspettando la ripresa delle ostilità, diamo i voti al girone d’andata dei gialloblù, numeri che riguarderanno solo qualche protagonista di questo primo scorcio stagionale. Stefano Bergamelli: al deus ex machina del team bergacremasco va un 10 pieno, se la Prima Divisione, per il secondo anno consecutivo è a

C

Crema, il merito, in parte è suo. Gianlauro Bellani: 10 e lode al vicepresidente canarino bravo, oltre a trovare sponsor, a portare il Torrone Cremasco (chissà che ne pensano a Cremona...) a Perugia, in occasione della trasferta cannibale ottobrina. Roberto Bonazzi: al condottiero tattico va un bel 6,5 d’incoraggiamento, ma deve cambiare l’assetto tattico. Simone Colombi: 8 nonostante qualche papera fisiologica, il giovanotto c’è e studia per approdare presto

I gialloblù impegnati a Sorrento durante l’ultima partita giocata nel 2009 (per gentile concessione Us Pergocrema)

in serie A. Fabrizio Di Bella: 7 a un centrale difensivo, ma potrebbe pure (a detta di chi se ne intende) disimpegnarsi in altri ruoli difensivi. Ahimè, causa incomprensioni con il management di viale De Gasperi vorrebbe, condizionale d’obbligo, cambiare aria. Zaninelli, Andrea Federici, Daniele Ghidotti, Francesco Rossi: sufficienza piena, meritata per questi baldi difensori. Arnaldo Bonfanti: 5,5, ma da uno con la sua esperienza è lecito pretendere di più. Francesco Uliano:

Monti:«Voglio più cattiveria» Volley A2 - Il tecnico sprona la Reima, che sfiderà Sora in Coppa Italia

on la netta sconfitta rimediata nella trasferta romana, si è chiuso un girone di andata tra i più equilibrati degli ultimi anni. I cremaschi al giro di boa hanno totalizzato 22 punti, 18 dei quali tra le mura amiche. Dei 4 conquistati in trasferta, 2 arrivano da Bassano, 1 da Ravenna e 1 da Mantova. Questi punti valgono la qualificazione alla Coppa Italia come sesta squadra classificata e nel primo turno, in programma per il 13 gennaio, i cremaschi si recheranno a Frosinone per una delle trasferte più difficili della stagione. «Poteva andare sicuramente meglio - osserva mister Monti - i punti fatti certo danno soddisfazione, ma per strada ne abbiamo lasciati davvero tanti, soprattutto in trasferta. A mio avviso quello che manca a questa squadra per poter effettuare il salto di qualità, è la personalità. In casa siamo in grado di fare grandi prestazioni, ma fuori dalla PalaBertoni ci sciogliamo davanti alle prime difficoltà. Il nostro obbiettivo per il girone di ritorno sarà conquistare quella cattiveria in più che ci permetterà di collezionare più punti rispetto a questa prima parte di stagione e io in primis dovrò trovare il modo di trasmetterla». Gli obbiettivi per la Coppa Italia? «Noi

Risultati 15ª Giornata Castellana-Mantova 3-0 Cavriago-Bologna 1-3 Isernia-Gioia del Colle 3-0 Padova-Sora 2-3 Ravenna-Città di C. 3-1 Roma-Reima Crema 3-0 Santa Croce-Massa 3-2 Ha riposa: Bassano Prossimo Turno (03-01) Bassano-Massa Bologna-Gioia del Colle Castellana-Santa Croce Cavriago-Città di Castello Isernia-Reima Crema Mantova-Roma Padova-Ravenna Riposa: Sora

CLASSIFICA Castellana G. 36 Roma 34 Sora 33 Ravenna 26 Bologna 26 Reima Crema 22 Santa Croce 21 Padova 18 Isernia 18 Bassano 16 Città di Castello 15 Cavriago 13 Massa 13 Gioia del Colle 13 Mantova 11

affronteremo la coppa con lo spirito di chi vuole rompere le scatole. Chi si troverà sul nostro cammino dovrà sudare sette camice. Certo non ci arrenderemo alle prime difficoltà e non renderemo la vita facile ai nostri avversari».

I giocatori della Reima voglio riscattare il pesante ko di Roma, domenica a Isernia (per gentile concessione della Reima-fotografo Umberto Dossena)

Prima però c’è la trasferta di Isernia il 3 gennaio e il giorno della Befana i blues incontreranno al Pala Bertoni la formazione di Bassano. Due occasioni per tornare a far punti. Nel frattempo, lo staff della Reima Crema coglie l’occasione per augura-

re a tutti un fantastico 2010 di vittorie. 17ª GIORNATA (06-01) Città di Castello-Mantova; Gioia del Colle-Cavriago; Massa-Padova; Reima Crema-Bassano; Roma-Isernia; Santa Croce-Bologna; Sora-Castellana Grotte. Riposa: Ravenna.

6 scarso per l’impegno. Riccardo Cazzola: 6,5 ma è troppo nervoso. Massimo Brambilla: 5 di stima. Giuseppe Le Noci: 10 e lode. Se non parte prima, diventerà l’uomo mercato dell’estate 2010. Lorenzo Crocetti: 2... la statua di Garibaldi, al confronto è dinamica. Daniele Degano: 4, perché arrivato al Pergo con grandi credenziali, non si è mai calato nella nuova realtà agonistica. Pergo-Pro Patria, infine, si giocherà il 13 gennaio Stefano Mauri

Serie B1 - Exploit

Crema Volley ha centrato la final four

Giornata impegnativa e festosa per le violarosa del Crema Volley che, dopo due vittorie, si sono guadagnate una storica qualificazione alla final four della Coppa Italia di serie B. In mattinata alla Pala Bertoni le cremasche hanno faticato contro, Trento conquistando l’accesso ai quarti di finale solo al quinto set. Vittoria netta invece quella del pomeriggio contro un Fontanellato privo dei propri punti di forza, ma non per questo meno ostico. «Siamo estremamente soddisfatti per questo storico traguardo - afferma mister Barbieri - è il risultato di un lavoro serio ed appassionato che questa società porta avanti da anni. Abbiamo visto due gare diverse oggi la prima giocata solo per un’ora, la seconda dominata sotto ogni aspetto grazie ad una grande concentrazione. Stiamo crescendo, stiamo trovando la nostra ragion d’essere e qualcosa sta nascendo tra i meccanismi automatizzati, non abbiamo mai lasciato il campo e questo è segno di maturità e grande carattere». Tra qualche giorno diramato il calendario della final four.



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Cucina

Venerdì 31 Dicembre 2009

Gastronomia italiana

Cristoforo Munari Natura morta particolare, sec. XVII - XVIII

Le ricette gustose alla portata di tutti

Il menù della settimana

Antipasto: CAPESANTE Primo piatto: SPAGHETTI ALLE GRATINATE VONGOLE, ZUCCHINE E POMODORI Difficoltà media Tempo 60 minuti Per 6 persone

Ingredienti:

• 1 kg di capesante • Limone • Sale • Pepe • Olio

• burro • pane grattugiato • formaggio grattugiato • prezzemolo • aglio • cipolla

Difficoltà media • Tempo 60 minuti • Per 4 persone Ingredienti: • 320 gr di spaghetti • 1 kg di vongole veraci • 150 gr di zucchine

• 150 gr di pomodorini datterini • scalogno • timo • olio extavergine d'oliva.

preparazione • Lavate le vongole, mettetele in una pentola capiente, coprite e fatele aprire a fiamma vivace. • Eliminate i gusci e tenete da parte i molluschi e il loro liquido (filtratelo per eliminare eventuale sabbiolina). • In un capiente tegame mettete 4 o 5 cucchiai d'olio, fatevi appassire lo scalogno e unite le vongole, parte del loro liquido e il timo. L • asciate asciugare qualche minuto,

poi spostate dal fuoco, intanto cuocete la pasta. • Quando mancheranno circa due minuti alla cottura degli spaghetti, scolateli e uniteli alle vongole con i pomodorini tagliati a cubettini e le zucchine tagliate a julienne. • Continuate la cottura qualche minuto, aggiungendo se necessario il liquido delle vongole rimasto o un po' di acqua di cottura della pasta (che avrete tenuto da parte precedentemente).

preparazione • • Mettete le capesante in una teglia sul fuoco finchè saranno aperte. • Riempite ogni guscio con il composto. fatto con basilico, cipolla e aglio tritati, insieme a prezzemolo, sale, pepe, pane e formaggio grattugiati. • Disponetele in una teglia, cospargetele di fiocchetti di burro, pangrattato, formaggio. • Mettete in forno a gratinare.

Dessert: semifreddo agli amaretti Difficoltà media • Tempo 35 minuti Per 6 persone Ingredienti: • 3 uova • 150 gr di amaretti • 2 cucchiai di liquore all'amaretto

Secondo piatto: BACCALA’ CON PATATE Difficoltà media - Tempo 45 minuti Per 6 persone Ingredienti: • 600 gr. di patate • 600 gr. di baccalà già ammollato • sedano • carota • cipolla • 80 gr. di pangrattato

• 3 spicchi d'aglio • 1 limone • prezzemolo • origano • peperoncino in polvere • olio • sale e pepe

preparazione • Lessate il baccalà in acqua bollente con tutte le verdure, toglietegli le lische e tagliatelo a pezzetti. • Lessate le patate, pelatele, lasciatele raffreddare e tagliatele a fette rotonde. • Ungete d'olio una tortiera, cospargetela di pangrattato, mettetevi uno strato di patate e uno strato di baccalà.

• Condite con sale e pepe, cospargete con un trito di prezzemolo e aglio, con l'origano, con il peperoncino e con un velo di pangrattato. • Irrorate d'olio e coprite con un altro strato uguale al primo. • Al termine irrorate con olio e succo di limone, cospargete con molto pangrattato. • Cuocete nel forno caldo per 20 minuti.

La Bottiglia TREBBIANO

• 3 cucchiai di zucchero a velo • 2 dl di panna da montare

preparazione: • Versate i tuorli in una ciotola con lo zucchero a velo e montateli fino a quando saranno ben gonfi. • Sbriciolate gli amaretti con il tritacarne e aggiungeteli al composto di uova. • Montate gli albumi a neve ben ferma ed incorporateli al composto delicatamente. • Infine, montate anche la panna e amalgamatela alla crema. • Versate il preparato in uno stampo da plum cake e fatelo rassodare 2 ore in frigorifero. • Sformate il semifreddo agli amaretti e servitelo accompagnato, se volete, con una salsa al cioccolato.

Il Trebbiano d'Abruzzo Doc viene prodotto in tutte e quattro le province abruzzesi (L'Aquila, Chieti, Pescara e Teramo) in terreni collinari o di altopiano. I vsuoi vitigni sono Trebbiano d'Abruzzo (Bombino bianco) e/o Trebbiano toscano con l'eventuale aggiunta di altre uve della zona (massimo 15%). E’ un vino bianco di colore giallo paglierino, e con un odore vinoso e gradevole, delicatamente profumato. Il suo sapore è asciutto, sapido, vellutato e armonico. Il tenore alcolico minimo è pari a 11 gradi. Si tratta di un vino che può richiedere un medio invecchiamento in alcuni casi, anche se generalmente non va invecchiato. Le bottiglie vanno conservate in posizione orizzontale su scaffalature di legno lontano da fonti di luce, a una temperatura che si aggira intorno ai 10-12°C. Esso si abbina perfettamente ad antipasti e secondi piatti di pesce.


Guida ai Regali



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