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SETTIMANALE
PICCOLO www.ilpiccologiornale.it
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Anno I • n. 5 • SABATO 1 FEBBRAIO 2014
Periodico • € 0,02 copia omaggio
Non riceve alcun finanziamento pubblico
Secondo i dati delle Forze dell’ordine i furti sono in aumento, specialmente nelle abitazioni. Curatti: «Colpiti soprattutto gli anziani»
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IL LADRO SUONA SEMPRE DUE VOLTE
Il dibattito approda in Consiglio comunale. Poli: «Occorrono più vigili di quartiere». Bordi: «Ottimizziamo le poche risorse disponibili»
Questa nuova legge elettorale non mi piace
SEMPRE PIU’ “VITA DA SINGLE”
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L’OSPITE
CRONACA
pagine 2-3
di Daniele Tamburini
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INTERVISTA A PAOLO CARLETTI
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«La collaborazione pubblico-privato può essere utile»
LA REGIONE DISATTENDE LE PROMESSE
Il 37% dei cremonesi vive da solo. In 10 anni il numero delle famiglie composte da una sola persona è aumentato del 26% CALCIO LEGA PRO
La Vanoli sogna Cremo obbligata un pokerissimo a vincere allo Zini che sarebbe storico per puntare in alto
pagina 26 paginea 13-16
Il binario 21 e la storia di Vera Vigevani Jarach
GUSSOLA
La pista ciclabile verso Martignana non si fa più
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a pagina 23
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SPECIALE
Quattro pagine sulle olimpiadi invernali di Sochi
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GIORNATA DELLA MEMORIA
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BASKET SERIE A
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Mn-Cr-Mi: nessun nuovo treno arriverà sulla tratta
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LO SPORT
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M5S, sabato confronto aperto con i cittadini
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Domani all’ingresso del PalaRadi torna il Magazine della Vanoli in regalo ai tifosi
SPACCATURA TRA I GRILLINI
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PRIMA DEL MATCH CONTRO SIENA
TROPPI RIFIUTI SULLE SPONDE DEL FIUME PO
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on ho mai preteso di essere un esperto di politica, un addetto ai lavori. Sinceramente, però, sono sconcertato e perplesso riguardo la proposta di nuova legge elettorale, frutto dell'accordo Renzi-Berlusconi. Mi pare un topolino - o un brutto ratto, secondo molti - partorito da una montagna. Se la ride sicuramente il Cavaliere (lo è ancora?), rientrato in gioco, lui che è nella posizione di decaduto da senatore perché condannato in via definitiva, e accreditato come un “padre nobile” delle riforme che tanto servono al Paese. Mi domando: ma la Consulta non ha bocciato il Porcellum? E questa proposta di nuova legge elettorale, non è su quella falsariga? Non avevano detto in molti che, tanto per dirne una, le liste di "nominati" dai partiti non andavano bene? Dice: ma ci sono le primarie. Quanto a questo, mi pare che le primarie ognuno le faccia o no come gli pare. E poi le primarie non sono legge, mentre le liste bloccate sì. Sono perplesso e deluso. Ora, la riforma elettorale è sicuramente un tema importante, ma tutto il resto? Il lavoro, l’occupazione, gli aiuti alle imprese, la fiscalità… e inoltre (ne parliamo anche su questo numero del giornale): buona parte d'Italia è a rischio allagamenti, frane, smottamenti. Rischi per cose e persone, il patrimonio artistico che è il nostro vero petrolio che si sgretola: ieri Pompei, oggi le mura di Volterra. Finirà che dovremo trasformarci in anfibi, però, certamente, con una “nuova” legge elettorale.
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Sabato 2 Febbraio 2014
Le preoccupazioni di Giuseppe Torchio per la sicurezza del Po
«Piene “anomale”, a rischio la sicurezza degli argini» T
di Michele Scolari
anta pioggia e fiumi di nuovo gonfi: la nostra pianura è colpita da continue depressioni atmosferiche e copiose precipitazioni. Da poco si è conclusa, con esiti disastrosi, l’alluvione nel modenese, in cui sono rimasti coinvolti quattro comuni in seguito alla rottura degli argini ed all’esondazione del Secchia, dilagato nei territori di Bomporto, Staggia, Villavara e Bastiglia. Ancora si è impegnati nella conta dei danni e negli interventi di ripristino delle aree alluvionate e i siti meteo già paventano nuovi rischi di dissesto idrogeologico per i prossimi giorni. Forti precipitazioni, in alcuni casi anche in veste di nubifragio, sono previste almeno sino a domenica su molte zone del settore orientale della pianura. E l’osservato speciale è sempre il Grande Fiume padano, dove si riversano le acque di numerosi affluenti, il cui livello, nelle ultime ore, è ricominciato a salire. Una circostanza che, per quanto riguarda Cremona, desta preoccupazione anche a fronte dell’alto rischio idrogeologico della zona cremonese: nell’indagine dell’Associazione Nazionale Bonifiche e del Consiglio Nazionale dei Geologi, il territorio di Cremona è classificato al punto 4, che rappresenta il massimo rischio di dissesto idrogeologico (come già segnalato nel servizio su “Il Piccolo” nell’edizione del 4 gennaio). A questa situazione, già di per sé critica per il rischio di allagamenti, si aggiunge l’eccezionalità delle ultime piene: fenomeni tipicamente autunnali o primaverili, in ogni caso “anomali”, se rapportati al periodo invernale. E proprio sull’eccezionalità di queste piene,
IL TERRITORIO CREMONESE PRESENTA IL MASSIMO RISCHIO DI DISSESTO IDROGEOLOGICO La depressione presente sul nostro paese richiede molta attenzione. La perturbazione sopraggiunta ieri sull’Italia imperversa sull’intera penisola. E, come già ricordato su queste colonne Cremona è situata nel punto massimo di rischio di dissesto idrogeologico. Il dato proviene da un'indagine della Associazione Nazionale Bonifiche e del Consiglio Nazionale dei Geologi; sono 4 le classi di rischio, dalla più bassa (0) alla più alta (4). La nostra Provincia, in quasi tutti i Comuni, è classificata con rischio 4, così come anche i territori di Varese, Sondrio, Como, Milano, Pavia e Mantova. Una situazione che si palesa in periodi di frequenti precipitazioni, come avviene in questi giorni. La velocità con cui il fiume Po tende a crescere di livello e la facilità con cui ci si avvicina al rischio di allagamenti, anche per colpa di rogge, canali e fossi, sono tutti segnali indicativi. Del resto, si sa che la Pianura Padana presenti un clima e una collocazione geografica di certo non ottimali sotto questo punto di vista, e soprattutto che il fiume Po faccia da collettore per le acque provenienti dal nord della Lombardia. Ma il problema maggiore è quello del consumo di suolo, che purtroppo in Lombardia e nel nostro territorio ha assunto dimensioni sempre più ampie nel corso degli anni, come spiega Paride Antolini, geologo e consigliere nazionale del Consiglio nazionale geologi. La situazione descritta dalle sintesi previsionali per il Nord Ovest nei prossimi giorni non sembra così critica. La pioggia dovrebbe insistere sino a domenica 3 e lunedì 4 febbraio, anche se, stando agli attuali modelli, per martedì sera sarebbe previsto l’inserimento di un nuovo fronte perturbato, per la conferma del quale però si attendono le evoluzioni sullo scacchiere barico europeo. e sui rischi ad esse connessi, ha insistito recentemente il consigliere provinciale Giuseppe Torchio, fortemente preoccupato per gli effetti causati dal recente straripamento che ha colpito la provincia di Modena. «Le recenti piene dei nostri fiumi, “anomale” se rapportate al periodo invernale e, in particolare, al mese di gennaio, hanno messo in evidenza, insieme ai forti cambiamenti climatici, la necessità di una decisa azione di verifica della tenuta delle strutture di difesa arginale e di sicurezza del Po e dei suoi affluenti».
In una mozione urgente depositata recentemente, il consigliere intende impegnare la Giunta a rispondere su temi urgenti e relativi proprio alla sicurezza del Po: dai cambiamenti climatici agli interventi di manutenzione, dall’utilizzo di potenzialità idroelettriche, all’intermodalità e nuova programmazione delle risorse Ue. Cinque le richieste di delucidazioni rivolte alla Giunta, a cominciare dallo «stato dell’arte degli interventi previsti dal piano “Valle del Po”». Il progetto era rivolto alle 13 provincie rivierasche del Grande
Fiume, firmatarie nel gennaio 2007 del “Protocollo di intesa per la tutela e la valorizzazione del territorio e la promozione della sicurezza delle popolazioni della valle del Po” e finalizzato all’individuazione dei progetti prioritari per il territorio del Grande Fiume. Durante il governo di Romano Prodi, per finanziare il piano erano stati stanziati 180 milioni con i fondi Fas ad opera dell’allora ministro Pierluigi Bersani: fondi successivamente «appostati alla Presidenza del Consiglio» e, quindi, «definitivamente cancellati». A proposito del progetto “Valle del Po”, Torchio chiede inoltre «se sia stato ricandidato sulle nuove risorse comunitarie che dovrebbero rendere disponibili 1,7 miliardi di euro per la sola Lombardia nel prossimo quinquennio». Il Piano infatti era già finanziato
ma «neutralizzato a livello nazionale insieme al progetto di utilizzo delle cospicue potenzialità idroelettriche anche in relazione alla asserita disponibilità da parte di primari soggetti energetici in project financing ed a costo zero per lo Stato, ignorata per oltre un lustro da tutti i livelli decisionali». Nel mirino del consigliere vi è anche «l’esecuzione di canali a fini estetici per Expo 2015», per giunta «con apprensione e qualche difficoltà di governo delle infiltrazioni mafiose», svelate per la prima volta e in maniera diretta lo scorso 14 dicembre in Commissione parlamentare Antimafia dal prefetto milanese Francesco Paolo Tronca (a partire dal quadro presentatogli da Dia, Questura e Carabinieri). A quei lavori “estetici”, sono stati destinate
«A che punto sono gli interventi del piano “La valle del Po»?
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Non solo detriti e legname: anche tanta plastica, elettrodomestici e addirittura bombole del gas
«Servono interventi decisi o cammineremo sui rifiuti»
C’è bisogno dell’aiuto di tutti per mantenere pulite le sponde del Grande Fiume
«cifre consistenti». Per questo si chiede di «verificare quali risorse siano rimaste disponibili dopo il taglio di altri 100 milioni destinati, in particolare, alla sicurezza idraulica da parte di Regione Lombardia, ed alla successiva parziale appostazione, peraltro del tutto insufficiente». Contestualmente, in consigliere chiede anche di riferire a «che punto sia la realizzazione degli interventi indicati a livello progettuale ed in quali tempi si prevede vengano ultimati e su quali fondi europei, comprese le dotazioni ambientali, si intendano candidare», con un occhio anche alle «proposte, nuove o reiterate rispetto alle pregresse progettualità sviluppate, candidate ai vari livelli regionali, nazionali ed europei, in ordine all’intermodalità ferro-gomma-acqua presso il porto di Cremona, il terminal di Tencara e la manutenzione dei tratti realizzati del Canale Navigabile Mi-Cr-Po».
Piogge e piene fuori stagione non rappresentano certo l’unico problema per il Po. A complicare un quadro già di per sé critico, è l’annoso problema dei rifiuti. Un problema che riguarda un po’ a tutte le stagioni, sia di piena che di magra, con immondizia e rottami abbandonati che vanno ad inquinare e rovinare le bellezze naturali del Grande Fiume. Quando l’acqua si ritira dopo le ondate di piena, tonnellate di legname ed altri detriti vanno ad ammucchiarsi non soltanto tra le griglie della diga di Isola Serafini o sotto i piloni dei ponti di via Eridano o dell’autostrada, ma anche su chilometri di sponde e spiaggioni, dove, o adagiati al suolo o appesi ai rami, restano altrettante tonnellate di rifiuti, principalmente plastica e vetro. Ma l'immondizia compare anche in altri periodi oltre a quelli di piena. «I rifiuti ci sono per colpa dell’inciviltà di alcune persone», commenta l'associazione di protezione faunistico-ambientale Pro Natura Onlus “Il Nibbio” di Spinadesco, spesso impegnata nella pulizia delle zone rivierasche e degli spiaggioni. «In estate e in inverno la presenza delle forze dell’ordine è meno fitta di alcuni anni fa, per ovvi problemi. Ma ciò che stupisce è che non dovrebbe neppure esserci bisogno della loro presenza, perché è soprattutto una questione di civiltà e di rispetto di un patrimonio che è di tutti. Il Po è lungo 625 km. Se ciascuno per ogni località rivierasca gettasse via i rifiuti senza smaltirli correttamente usando gli appositi cestini o portandoseli a casa, in che stato sarebbe l'Adriatico?».
L'immondizia è ovunque: dagli spiaggioni alle sponde, senza escludere la strada alzaia. Sono quasi sempre resti di pic-nic, bivacchi o comunque di ritrovi, al termine dei quali alcuni incivili abbandonano i resti sparsi sull'erba o sulla spiaggia. «Tanto che
- proseguono dall'associazione - non poche volte ci capita di riempire sacchi interi con l'immondizia abbandonata dai passanti. E anche la tipologia dei rifiuti sta cambiando. «Si trovano sempre bottiglie, sacchetti ed altri oggetti di pla-
stica in grande quantità, assieme a bottiglie di vetro. Ma si trovano anche molte più lattine di birra, assieme a rifiuti di altro genere: da un po’ di tempo rinveniamo anche beni durevoli come parti di frigoriferi o pezzi di televisori e di lavatrici. E non è mancato qualche caso in cui abbiamo raccolto bombole di gpl. Purtroppo recentemente abbiamo dovuto rallentare un po’ le attività di raccolta e pulizia, in modo da poter spalmare le risorse su tante urgenze che aumentano giorno per giorno». In seguito all’ultima onda di piena, quella di venerdì 27 dicembre 2013, i volontari sono stati di nuovo attivi nel recupero di numerosi detriti abbandonati sulle sponde e sulle spiagge al ritiro del fiume. Ed anche in quel caso sono spuntati, assieme a legno e plastica, numerosi resti di elettrodomestici. Questa situazione è piuttosto deleterio per chi vuole fare due passi sulle sponde del fiume: un pessimo spettacolo, sia dal punto di vista estetico che igienico. E, come ormai da copione, quando si rendono necessarie le azioni di rimozione dello sporco, spesso le amministrazioni giocano al rimpallo delle competenze. «Ma sono le amministrazioni gli angeli custodi del nostro futuro» evidenziano i volontati. «Lo Stato siamo noi. E allora va fatto il possibile per coinvolgere quante più persone possono nell'opera di pulizia, ad esempio i pensionati che hanno tempo libero a disposizione, valorizzando il volontariato. O si interviene con decisione, o di questo passo ci troveremo a dover camminare sui rifiuti».
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Cronaca
Sabato 1 Febbraio 2014
Statuto Padania Acque, Pd: «Che sia davvero bene comune»
M5S, confronto davanti ai cittadini
Il Movimento risulta spaccato in due fazioni contrapposte, dopo l’allontanamento di un membro storico, Alessandro Tegagni
Lucia Lanfredi (candidata sindaco del gruppo): «Credo che vi sia stata una reazione esasperata»
Il Partito Democratico ritorna sulla questione del nuovo statuto di Padania Acque, in questi giorni in fase di approvazione da parte dei Consigli comunali. «Per promuovere l'acqua come bene comune, inalienabile e primo presidio di democrazia, sostenuto da un referendum inequivocabile spiegano Francesca Pontiggia e Vittore Soldo, della segreteria Pd – la segreteria ha formulato una proposta nella quale si chiede ai consigli comunali di deliberare una premessa integrativa allo statuto. In tale premessa, oltre a sancire che l’acqua è un bene comune ed in quanto tale è un diritto universale dell'uomo averne accesso, si invita la società Padania Acque Gestioni a prevedere forme di partecipazione pubblica che siano garanti della trasparenza nella gestione del sistema idrico cremonese, oltre che strumento di consultazione circa la qualità del servizio. Auspichiamo che tale proposta, che si esprime chiaramente in termini politici rispetto alla "risorsa acqua" e che non ha alcuna implicazione tecnica sullo Statuto, possa trovare ampia condivisione. Starà poi all'Assemblea dei Sindaci di Padania Acque decidere di inserire la premessa nello Statuto». Ecco l’emendamento proposto dal Partito Democratico per lo Statuto di Padania Acque: «Rilevato che è opportuno incidere ulteriormente sulla natura e sulla gestione del servizio si propone con il seguente emendamento di inserire nello Statuto la seguente premessa “oggetto del servizio è l'acqua che è bene comune in quanto indispensabile ed insostituibile per la vita ed il vivere insieme, pertanto: se ne riconosce il diritto umano, ossia l'accesso all'acqua come diritto umano, universale, indivisibile, inalienabile e lo status dell'acqua come bene comune pubblico; tutte le acque, superficiali e sotterranee, anche se non estratte dal sottosuolo, sono pubbliche e costituiscono una risorsa da utilizzare secondo criteri di solidarietà; la gestione risponde alle necessità del presente senza compromettere la capacità delle generazioni future di soddisfare le proprie esigenze. Per garantire il rispetto dei principi sopra enunciati la società s'impegna a garantire forme di consultazione e partecipazione pubblica da definirsi con specifica regolamentazione da emanarsi entro 6 mesi dalla data di approvazione dello statuto».
S
di Giulia Sapelli
i respira un'aria pesante nel Movimento 5 Stelle cremonese, che si trovano letteralmente diviso in due fazioni in seguito alla decisione del portavoce regionale Alessandro Tegagni di non partecipare alle primarie e di abbandonare il Movimento. Ma ora sembra arrivato il momento della resa dei conti: sabato pomeriggio, dalle 14.30 alle 17.30, presso SpazioComune, è indetta una assemblea "plenaria" aperta a tutti i cittadini, convocata da Lucia Lanfredi, candidata sindaco del Movimento (dopo aver vinto con il 70% le primarie). Un incontro a cui sono invitati tutti i membri delle due fazioni per un confronto pubblico. La decisione di Tegagni era arrivata in seguito ad alcune incomprensioni che lo hanno contrapposto ad una parte del movimento. «Ho visto crearsi, all’interno del gruppo, una situazione che non mi piace» ha motivato uno degli storici del gruppo cremonese. «Da mesi c’è un gruppo di persone che sta facendo di tutto per spaccare il clima che si era instaurato in anni di attività comune. Si sta alimentando un clima di odio e di sospetto che è decisamen-
te deleterio per il movimento: per questo mi sono chiamato fuori». L'abbandono di Tegagni ha lasciato dietro di sè due fazioni che ora si fanno la guerra. «Io me ne sono chiamato fuori, non ho contatti con nessuno dei due gruppi. Ora, politicamente parlando, voglio prendere le distanze da tutto. Ho anche già fatto domanda al gruppo regionale per capire come mi devo muovere prima di lasciare il mio incarico di portavoce. Dopo aver visto la po-
litica dall'interno, ora preferisco starne lontano. Ora che l'ho vissuta sulla mia pelle riesco a vedere molto di più tutto il marcio che c'è dentro». Il mistero è come si sia arrivati a questo punto. Sia Tegagni che la Lanfredi hanno ipotizzato la possibilità che vi sia qualcuno che lavora dall'interno per "seminare zizzania". Intanto c'è una netta spaccatura tra il gruppo di attivisti rimasti nel Movimento, che non ha però alcun riconoscimento giuridico, e l'Asso-
ciazione Amici del M5S di Cremona, nata in origine come ente giuridico del movimento e ora composta dalla cosiddetta "vecchia guardia", ossia i dissidenti. «Tutto è nato dall'allontanamento di Tegagni» fa sapere Lucia Lanfredi. «Ma ribadisco che nessuno gli ha chiesto di andarsene. Nè io nè Alex Conti (l'altro candidato alle primarie) siamo coinvolti nel suo allontanamento. Anzi, personalmente avrei preferito che restasse per confrontarsi alle primarie. Credo vi sia stata una reazione esasperata di chi prima si è sentito perdente e dopo si è auto-escluso. Non si può sparare a zero dicendo che non c'è democrazia quando poi non ci si vuole confrontare. Ora corre voce che dall'altra parte si voglia creare un'altra lista chiedendo che venga ufficialmente riconosciuta, ma non funziona così. Per questo abbiamo ritenuto necessario un confronto». Sono tante le questioni aperte: la presenza di un solo attivista come referente di almeno cinque gruppi di lavoro; il voto palese (deciso prima delle primarie, ma per ora rimasto lettera morta), il rinnovo della carica di moderatore dell’assemblea scaduto il 31 dicembre (e ricoperto dalla Lanfredi), la situazione che si è venuta a creare delle due fazioni contrapposte.
Lotta alla corruzione nella pubblica amministrazione: varato il Piano triennale Non cessioni voglio che di vario tipo, agli affidamenti di lavori, forniture e servizi, all’indiziola mianecittà ritorni di concorsi e prove selettive per l’assunzione del personale e progresal ventennio sioni di carriera; e ancora la progettada Germania che di opere pubblizione edEst esecuzione che, gli interventi ha vissuto prima di manutenzione ordinaria e straordinaria degli edifici dell’attuale comunali, la pianificazione urbanistica, il condono edilizio. Anche le attiviamministrazione
E' stato varato dalla Giunta comunale il ‘Piano triennale di prevenzione della corruzione 2014-2016. Il Comune di Cremona ha individuato quali sono i settori e le attività particolarmente esposti al rischio corruttivo: dalle autorizzazioni per impieghi ed incarichi che possono dare origine a incompatibilità, alle attività oggetto di autorizzazione o con-
tà di polizia locale rientrano tra le attività che possono essere a rischio curruzione. I dirigenti hanno individuato i dipendenti che, sulla base delle attività loro assegnate, risultano maggiormente esposti al rischio corruttivo: sono in tutto 226, che e sono stati destinatari di adeguata formazione in materia di anticorruzione e trasparenza.
Cronaca
Sabato 1 Febbraio 2014
La sinistra che non ti aspetti
Intervista a Paolo Carletti candidato alle primarie per il Psi. «Sì alla collaborazione con il privato»
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Malvezzi responsabile provinciale di Ncd Cremona
«La mia candidatura non punta alla vittoria mia, ma a quella del centrosinistra»
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di Laura Bosio
na grande attenzione alla città, in specie temi come la cultura, le municipalizzate e il rilancio del commercio: è il programma di Paolo Carletti (Psi), che apre le porte alla collaborazione con i privati e racconta di una sinistra diversa, "la sinistra che non ti aspetti", come recita lo slogan con cui il candidato si propone alle primarie del centrosinistra.
Per quale motivo ha deciso di candidarsi? «La mia candidatura non punta alla vittoria mia, ma a quella del centrosinistra. Senza la nostra partecipazione, peraltro, ci sarebbe stata una visione riduttiva della coalizione. Il nostro desiderio è intercettare il voto dell'elettorato laico e moderato. Ciò detto, è stato il partito ad individuare me come potenziale candidato, pensando che fossi la persona capace di rappresentare l'elettorato, non solo del nostro partito; così mi sono prestato volentieri a questa candidatura». Ma quali sono le sue motivazioni personali? «Sono iscritto al partito da quando avevo 19 anni e credo che i partiti possano ancora essere un ottimo strumento sociale. La politica vera e sana esiste ancora, e mi da molta soddisfazione». Quali sono i punti centrali del suo programma? «Abbiamo presentato un programma molto concreto, i cui punti centrali sono: recupero del centro storico e del suo commercio, rafforzamento dei collegamenti tra Cremona e Milano, il rilancio del fiume Po, la rivisitazione della gestione di Aem e dei rapporti con le aziende partecipate». Quest'ultimo è un tema molto dibattuto in questo periodo ... «La nostra idea è che non mi sembra
Paolo Carletti
possibile che ciò che è nato come un braccio del Comune abbia ora una gestione così aziendalistica. Allora a cosa servono i CdA, se non per evitare che accadano cose come i tagli alle utenze? E questo non vuol dire che siamo contrari alle privatizzazioni, anzi: laddove riteniamo che non si possa evitare una azione di tipo aziendalistico, ben venga la cessione di alcuni comparti del pubblico». Un altro tema importante è quello della cultura ... «E' anacronistico e impraticabile pensare a un ruolo da protagonista unico del Comune in ambito di tutela e promozione delle attività culturali, se si vuole mantenere accettabile il livello dell'offerta culturale in città. Il Comune deve recuperare il suo ruolo di promotore e coordinatore di iniziative, ma ben vengano i privati che vogliono metterci del loro. Non solo è un bene, ma a questo punto l'azione del privato diventa necessaria e va stimolata. Peraltro il sostegno dei privati in questo campo non è esattamente cosa solo cremonese, visto che da oltre vent'anni le direttive europee vanno nella direzione di incentivare l'ingresso dei privati, così come la legislazione interna di tutti gli Stati U.E. e di quella italiana, dal de-
creto Ronchey al Codice dei beni culturali, individuando nell'impegno privato non solo un aiuto, ma una valorizzazione dell'offerta. Quei privati infatti, il cui intervento in ambito culturale non si è limitato ad una semplice sponsorizzazione, hanno goduto di una forte legittimazione dell'immagine positiva e di un accrescimento della loro funzione sociale che li incoraggia a reinvestire in nuovi progetti culturali. Noi rilanciamo, proponendo addirittura di adottare quanto fatto dall'attuale Sindaco di Firenze: piattaforme di "crowdfunding" che promuovano le iniziative culturali decise dal Comune, proponendosi come ricettori di sostegni economici da parte dei privati, in modo da avvicinare domanda di fondi e offerta di aiuti. Forse, con questa visione della promozione culturale, tra le altre cose, non avremmo visto la città della musica rischiare di perdere il suo istituto musicale, il Monteverdi». Un altro tema controverso è quello delle rette degli asili nidi. «Quella di introdurre le rette non è stata una decisione inevitabile, ma una scelta politica. La scelta di ritenere che le madri che non possono permettersi di mandare i bambini al nido debbano stare a casa per tenerli. Questo è assoluta-
mente anacronistico, se pensiamo che oggi, in tempo di crisi, per mandare avanti una famiglia serve lo stipendio di entrambi i genitori. Oggi l'asilo nido non è più un privilegio, ma una necessità». Lei parlava anche del rilancio del commercio ... «Il centro storico vive oggi una moria di negozi impressionante che il Comune non può in nessun modo ignorare; ad esempio, le tasse sulle proprietà immobiliari di esercizi commerciali dovrebbero favorire l’apertura delle vetrine e non il mantenimento delle vetrine chiuse. Oggi i proprietari pagano l’aliquota Imu minore se il negozio è vuoto e quella maggiore se il negozio è aperto; ovviamente la scelta politica dovrebbe essere quella opposta, che favorendo l’apertura dei locali commerciali indurrebbe i proprietari ad abbassare pretese di affitto, spesse volte anacronistiche. Sarebbe importante, come fatto con successo in alte realtà, mettere al tavolo delle trattative, con l’aiuto delle associazioni di categoria, affittuari e proprietari di locali commerciali, proponendo loro il rifacimento dei contratti in scadenza nei due anni successivi ad un canone minore, ma assicurando sei anni di occupazione del locale, unendo così interessi dei proprietari e degli affittuari».
Il consigliere regionale Carlo Malvezzi è stato ufficialmente nominato responsabile del Comitato provinciale di Cremona del Nuovo Centrodestra. Lo ha annunciato il numero uno del partito in Lombardia, Alessandro Colucci, in una lettera inviata allo stesso Malvezzi, nella quale è precisato che tale ruolo sarà «temporaneo» e servirà a «guidare la fase organizzativa del partito» nel territorio cremonese «fino all’insediamento dei nuovi organismi designati con metodo democratico». Malvezzi esprime il proprio ringraziamento e si dice «pronto ad un lavoro di costruzione del movimento che, sul nostro territorio, è già cominciato dal mese di Dicembre». «Come è chiaro sin nel nome – riferisce il Consigliere regionale eletto a Cremona – il nostro partito trova la sua collocazione nell’area del Centrodestra, all’interno della quale giocherà un ruolo da protagonista. Mettiamo la crescita del lavoro al primo posto, sia a livello nazionale, promuovendo riforme efficaci e liberali, sia a livello locale, attuando politiche che favoriscono le imprese. Siamo un partito democratico e inclusivo – precisa Malvezzi – che non significa annullamento di identità, ma che a partire da un’identità precisa si confronta con tutti». Le prime uscite pubbliche hanno fatto registrare grande interesse e attenzione. «Stiamo raccogliendo adesioni in tutti i comuni e a breve organizzeremo un’assemblea dei referenti territoriali».
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Cronaca
Sabato 1 Febbraio 2014
Il sud della Lombardia ancora escluso. Bordo: «Ci spetta solo una manutenzione straordinaria». Rosita Viola: «Comune grande assente» Cremona di nuovo la grande esclusa del trasporto ferroviario: come è emerso nel corso di un Tavolo svoltosi nei giorni scorsi in prefettura, dei 63 nuovi treni promessi dall’assessore regionale Maurizio Del Tenno nessuno sarà destinato alla tratta Mantova-Cremona-Milano. A lanciare l'allarme è stato Franco Bordo, parlamentare di Sel: «Trenord ha dichiarato che spetta alla Regio-
Nessuno dei 63 nuovi treni promessi dalla Regione arriverà a Cremona
ne decidere dove verranno collocati i nuovi treni e che essa in merito a questo ha già fornito l’elenco delle tratte interessate dagli interventi. Naturalmente la Mantova-Cremona-Milano non è tra queste, tanto che l’azienda ha dichiarato che per tale tratt provvederà ad intervenire con lavori
straordinari per lo svecchiamento del materiale rotabile. In sostanza si sono impegnati nei lavori di eliminazione dei passaggi a livello oltre al miglioramento della qualità delle condizioni ambientali delle carrozze: dal riscaldamento ai sedili, dalla pulizia alla integrità delle strutture”.
Sulla questione è intervenuta anche Rosita Viola, candidata alle primarie di centrosinistra: «Al tavolo è emersa tutta l’inadeguatezza e il disinteresse di Regione Lombardia rispetto ai problemi che i pendolari vivono quotidianamente – ha dichiarato la candidata -. Sembra chiaro
che nessuno dei 63 nuovi treni che entreranno in servizio sarà messo sulle nostre linee ferroviarie, confermando lo stato di abbandono in cui versano le linee di comunicazione su ferro della nostra Città. I rappresentanti delle Istituzioni sono sempre più rassegnati e accondi-
scendenti davanti all’operato di Regione Lombardia. Il Comune di Cremona resta fra i grandi assenti in questa discussione che interessa migliaia di cittadini cremonesi, per non parlare del resto del territorio. Chi verrà a studiare, investire, lavorare, ad acquistare, a vedere una mostra o altro, se per arrivare nella nostra Città? Certo ci arriveranno in macchina».
«A Cremona c’è un problema sicurezza?»
I dati forniti dalla questura:+8,4%. Il Pd: «Incrementare i controlli e ripristinare il servizio dei vigili di quartiere»
Occorre PREVENZIONE
I consigli utili di Assoutenti Come prevenire allora episodi di truffa? Lo spiega Luca Curatti, presidente di Assoutenti Cremona.
PREVENIRE LE TRUFFE
• «Innanzitutto fondamentale è l'attenzione a quanto ci accade attorno: se capita di scorgere, in strada, una persona anziana alle prese con soggetti dal fare sospetto, non esitare a chiamare il 113, o comunque a intervenire nella discussione. Girarsi dall'altra parte significa permettere che accadano queste cose. • Mai firmare nulla e diffidare da chi propone investimenti o guadagni facili. • Ricordare che l'apparenza inganna: chi si presenta per proposte truffaldine spesso è vestito in maniera curata e ha modi gentili. • Per quanto riguarda le truffe telefoniche, attenzione a non fornire informazioni personali nè a pronunciare risposte che contengano la parola sì. • Non bisogna mai aprire a qualcuno che non si conosce, senza che prima si sia qualificato. • Può essere opportuno mettere una catenella alla porta di casa che permetta di identificare chi suona il campanello senza aprire completamente la porta. • Stare attenti a coloro che si presentano come addetti di aziende dell'Enel, Aem, ecc. • Non fidarsi neppure di chi mostra tesserini di riconoscimento: piuttosto telefonare all'ente per verificare se è vero che sta inviando in giro i propri addetti. • In presenza di sconosciuti in casa chiamare un vicino di casa.
PREVENIRE I FURTI IN CASA
• Attenzione a chi si presenta alla porta di casa: spesso uno entra distraendo la vittima e un complice nel frattempo commette il furto. • Evitare di lasciare le chiavi sotto lo zerbino o nella fioriera, come si usava un tempo. • Lasciare le luci accese quando si è fuori casa. • Installare un impianto di allarme. • Tenere in casa un cane propenso ad abbaiare quando avverte delle presenze estranee.
PREVENIRE I BORSEGGI
• Attenzione quando si effettuano prelievi in posta o in banca: spesso ci sono persone che si appostano in prossimità dei bancomat e dei postamat per poi seguire il malcapitato e derubarlo o borseggiarlo. • Attenzione a chi per strada vi urta o vi sporca con qualcosa (caffè, gelato, ecc): spesso è un espediente per distrarre la vittima e poi derubarla. • Attenzione a non lasciare la borsetta abbandonata neppure per pochi istanti: spesso sono sufficienti. • Quando si cammina in una strada meglio procedere contromano rispetto al senso di marcia, onde evitare attacchi da dietro. • Atenzione a tenere sempre la borsetta dal lato del muro. • Attenzione quando si viaggia sui mezzi pubblici: mai lasciare il portafogli nella tasca posteriore o la borsetta dietro di sè. • Mai fermarsi a parlare per troppo tempo con degli sconosciuti lungo la strada. • Se si ha l'impressione di essere seguiti meglio entrare in un negozio, in un bar o comunque fermare un passante. • Mai tirare fuori il portafogli in strada. • Se si hanno tanti soldi, meglio non lasciarli tutti nello stesso posto. • Evitare di girare in luoghi isolati, specialmente la sera.
I
Luca Curatti: «Più colpite le persone anziane e sole»
di Laura Bosio
dati dicono che a Cremona si stia verificando un incremento della criminalità. Si parla infatti di un aumento dei furti denunciati nelle abitazioni del 8.4% (nel 2012 sono stati 1295, nel 2013 sono saliti a 1404). Anche i furti d'auto, i furti con destrezza e i furti presso gli esercizi commerciali sono in aumento rispettivamente del 1,4, del 3,8 e dell'1,2%. Furti, borseggi, rapine, raggiri e truffe si verificano ormai spesso. Solo nelle ultime settimane sono numerosi gli episodi di questo tipo: dal furto in ospedale di farmaci e di un televisore, alla rapina al centro sociale anziani, nonché ai numerosi tentativi di truffa "porta a porta" e ai furti in abitazione. Occorre quindi focalizzare l'attenzione sulle misure per contrastare questa situazione. La crisi senza dubbio incide molto su questa escalation e ora non si può più negare che la città abbia un "problema sicurezza": ne è convinto il Pd, che nel corso dell'ultimo consiglio comunale ha chiesto - con un ordine del giorno a firma del consigliere Roberto Poli - di incrementare i controlli e di ripristinare i vigili di quartiere, ove ve ne fosse carenza. Il documento rileva che “nelle ultime settimane si è verificata in città una escalation di furti in abitazioni e negozi, aumentando il senso di insicurezza dei cittadini”. Ciò a fronte, negli ultimi mesi, di “una netta
Roberto Poli (Pd): «L’insicurezza dei cittadini va affrontata». Francesco Bordi: «Un grosso problema è la carenza di personale» riduzione della presenza dei vigili di quartiere, come riferito in sede istituzionale nella ultima commissione periferie del 8/11/13 da alcuni presidenti di quartiere”. La richiesta, come evidenziato nel documento, era di “rafforzare la presenze in termini orari e di continuità dei vigili nei quartieri della città, con priorità alle aree più a rischio di marginalità e devianza; rafforzare la collaborazione tra la Polizia municipale e le forze dell'ordine per monitorare e gestire le situazioni più a rischio; ripor-
Il senso di disagio dei cittadini si manifesta anche con le molte segnalazioni che pervengono alle associazioni dei consumatori. «Sono moltissimi i nostri associati che negli ultimi tempi ci hanno segnalato di aver subito furti, borseggi, truffe...» racconta Luca Curatti, presidente di Assoutenti. «Solo un mese e mezzo fa un signore 80enne ha prelevato 1.500 euro dal suo conto corrente, poi si è recato al supermercato a fare la spesa. Mentre era in coda alla cassa un uomo lo ha distratto chiedengoli delle informazioni, probabilmente mentre un complice agiva alle sue spalle. Di fatto, una volta giunto alla cassa non aveva più il portafogli. E' una vera e propria escalation di reati, quella a cui stiamo assistendo. Soprattutto a danno di persone anziane e sole, spesso con redditi medio-bassi. Ciò rende questi reati ancora più odiosi, in quanto vanno a colpire la fragilità».
tare la questione in commissione periferie per un approfondimento politico del problema sicurezza nei quartieri e per valutare le conseguenti azioni tecnico-operative”. Per il Comune, come ha evidenziato l'assessore Francesco Bordi, la questione parte dalla carenza di personale, che "c'era con chi ci ha preceduto come c’è anche ora, ma non per questo l’attenzione alla sicurezza è diminuito, anzi si è cercato di ottimizzare le poche risorse disponibili per incrementare il senso di sicurezza nei quartieri anche in collaborazione con le altre forze di polizia, aumentando i controlli, anche sulla velocità, come richiesto dai quartieri, cercando di fare prevenzione, più che una presenza fissa, che non è attuabile". L’assessore ha dichiarato i numeri dell’attività della Polizia municipale nel 2013: 2136 pattuglie appiedate, 1241 servizi alle scuole, 837 pratiche anagrafiche, 274 accertamenti amministrativi, 250 controlli negli oratori, 34 convocazioni di cittadini, 203 attività di viabilità, 68 casi di diatribe tra vicini, 83 azioni per disturbo da animali, 111 azioni di polizia giudiziaria, 215 controlli per veicoli abbandonati, 368 controlli nei parchi e giardini, 117 controlli di polizia stradale, 42 presenze alle manifestazioni, 115 presidi fissi
nei quartieri. «E' vero, c'è carenza di personale, ma basterebbe mettere meno vigili sulle strade a fare multe e più vigili a presidiare i quartieri» ribatte Poli. «Sicuramente una misura del genere non è sufficiente per contrastare il fenomeno, ma una presenza costante scoraggia almeno in parte gli eventi di microcriminalità. Riteniamo grave e preoccupante il voto contrario espresso in Consiglio Comunale dalla maggioranza di centrodestra all’ordine del giorno del Pd che chiedeva di rafforzare la presenza dei vigili di quartiere quale una delle possibili immediate risposte al problema della sicurezza in città». «Recentemente - continua Poli - vi è stato un episodio di rapina con aggressione in un centro sociale anziani, che ha anche simbolicamente violato il senso di sicurezza tradizionalmente avvertito nei luoghi di aggregazione. E l’insicurezza dei cittadini nella propria città, nelle proprie abitazioni e perfino nei luoghi di aggregazione va affrontata con interventi articolati e trasversali secondo una logica di sicurezza urbana nell’ambito di un rafforzamento delle reti di coesione sociale , ma non può prescindere da azioni che vanno messe in campo subito».
Cronaca
Piano di formazione dei dipendenti La Giunta comunale ha approvato il Piano di formazione del Comune di Cremona per l’anno 2014. «Nel 2014 - dichiara l'assessore Maria Vittoria Ceraso - si intende erogare formazione attingendo il più possibile alle risorse interne al Comune ovvero alle professionalità di alcuni dipendenti su materie di interesse attuale e indifferibile, naturalmente in orario lavorativo nell'ambito della costante e attenta riduzione dei costi. Particolare impulso verrà dato ai corsi di informatica necessari per elevare i livelli di professionalità atti ad un rilancio generale dell’ente. A tal proposito verrà costituito un nuovo gruppo di referenti informatici di settore i quali, debitamente preparati, saranno incaricati della formazione informatica necessaria a colmare le eventuali carenze rilevate». Obiettivo del Comune di Cremona è gestire la formazione non più come un semplice adempimento dei disposti contrattuali ma anche come dimensione costante e fondamentale del lavoro e come strumento nella gestione delle risorse umane.
Sabato 1 Febbraio 2014
Approvato il Codice di comportamento per i dipendenti comunali La Giunta comunale ha approvato il Codice di comportamento dei dipendenti del Comune di Cremona, che diventa immediatamente esecutivo e sarà pubblicato sul sito del Comune di Cremona. «Con l'approvazione del Codice di comportamento – dichiara al riguardo l'assessore Maria Vittoria Ceraso – si chiude un percorso impegnativo che ha coinvolto molte persone». Lo scopo del Codice di comportamento dei dipendenti è «di assicurare la qualità dei servizi, la prevenzione dei fenomeni di corruzione, il rispetto dei doveri costituzionali di diligenza, lealtà, imparzialità e servizio esclusivo alla cura dell'interesse pubblico. Inoltre gli obblighi di condotta previsti nel Codice di comportamento
del Comune di Cremona verranno estesi, per quanto compatibili, a tutti i collaboratori o consulenti, con qualsiasi tipologia di contratto o incarico e a qualsiasi titolo, ai titolari di organi e di incarichi negli uffici di diretta collaborazione delle autorità politiche, nonché nei confronti dei
collaboratori a qualsiasi titolo di imprese fornitrici di beni o servizi e che realizzano opere in favore dell’amministrazione». L’attività di vigilanza sul rispetto del Codice viene effettuata dai rispettivi dirigenti/responsabili di ciascuna struttura, tenendo conto delle violazioni accertate e sanzionate ai fini della tempestiva attivazione del procedimento disciplinare e della valutazione individuale di ogni singolo dipendente. L’attività di controllo sul rispetto dei codici di comportamento da parte dei dirigenti/responsabili, nonché la mancata vigilanza da parte di questi ultimi sull’attuazione e sul rispetto dei codici presso le strutture di cui sono titolati, è svolta dal direttore generale e dal segretario generale.
Si sceglie sempre più la vita da single Secondo i dati di Coldiretti Lombardia il 37% dei cremonesi vive da solo. Sono il 26% in più di 10 anni fa
A
di Laura Bosio
nche sul nostro territorio, sono sempre più numerose le famiglie mononucleari, composte cioè da una persona sola: il dato emerge da un'analisi di Coldiretti Lombardia su dati Istat. In dieci anni (2001-2011), nella provincia di Cremona le famiglie costituite da una sola persona sono aumentate del 26%, passando da 35.666 a 45.059, e oggi rappresentano il 37% della popolazione. In Regione l’aumento è ancora più marcato: si tratta del 37%, passando da 969.504 a 1.330.332 unità. Si parla, ormai, di quasi un terzo del totale delle famiglie. Ma quali sono le motivazioni di questo fenomeno? Lo abbiamo chiesto ad alcuni cremonesi che hanno fatto questa scelta. «Vivo solo da ormai 6 anni e sto decisamente bene: più libertà, nessuno a cui dover rendere conto...» racconta Livio, 35 anni. «Ci sono molti miei coetanei che ancora vivono con la propria famiglia d'origine. Io ho voluto fare una scelta diversa perché credo sia giusto staccarsi dai genitori, ad un certo punto, anche se non si ha accanto una persona con cui intraprendere un nuovo percorso di vita». La scelta di stare da soli può avere tantissime motivazioni. «Ho un fidanzato, ma per ora preferisco vivere per conto mio, anche se non è sempre facile arrivare a fine mese» racconta Daria, 27 anni. «Ho preso casa da poco, devo sempre stare attenta alle spese, ma nulla vale quanto la libertà di poter stare
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soli. Il mio fidanzato a volte dorme a casa mia, ma so che se voglio i miei spazi me li posso prendere». «Non sono single, ma ho diversi amici che hanno fatto questa scelta - racconta Monica -. Chi perché i ritmi di lavoro sono talmente intensi da non avere tempo per instaurare una relazione, chi ha semplicemente voluto allontanarsi dalla famiglia di origine». «Un tempo a nessuno veniva in mente di vivere solo: l'uomo usciva di casa quando trovava moglie, la donna usciva di casa quando trovava marito>>, spie-
ga Teresa, 42 anni. «Oggi le cose sono molto cambiate, l'emancipazione femminile ci mette del suo, ma anche l'uomo ha spesso voglia di indipendenza, anche se resta più legato ai genitori». Tuttavia, non sempre la solitudine è una scelta: sempre più spesso oggi c'è chi si ritrova solo perché la società non gli dà la possibilità di socializzare come vorrebbe. E' il caso di Antonio, 52 anni: «Mi sono ritrovato solo all'improvviso. Avevo una moglie, poi se ne è andata, e da 5 anni non ho più nessuno. Un tempo era più facile socializzare, ma oggi la
tecnologia allontana le persone. Non ci si conosce al bar ma sui social network, le distanze si amplificano, i rapporti diventano sempre più complessi». E’ profondamente cambiata la concezione stessa di famiglia: vi sono ormai molti modelli oltre a quello tradizionale (madre, padre e figli). «Posso dire di rientrare nella categoria dei single, anche se di fatto è come se fossi sempre con qualcuno: nel nostro condominio siamo tutti giovani e amici. Ognuno ha il proprio appartamento, ma è come fossimo una grande famiglia. La sera spesso ci ritroviamo nell'appartamento dell'uno o dell'altro a guardare la tv o a mangiare la pizza. Spesso facciamo insieme anche la spesa». «A livello economico – spiega la Coldiretti Lombardia – il costo della vita mensile incide di più sul bilancio di un single rispetto alla media pro capite dei componenti di una famiglia di tre persone: 1.961 euro contro 1.064 euro. In particolare: 335 euro per cibi e bevande contro 185 euro della famiglia. E anche per l’abitazione il single paga il 40% in più: 698 euro al mese contro 281 di media pro capite familiare». Eppure, evidenzia ancora Coldiretti: «Nonostante la crisi e i costi più alti, i single sono cresciuti: nella provincia di Monza Brianza – spiega la Coldiretti Lombardia – sono passati da 66.098 a 98.987 (+50%) facendo registrare l’incremento maggiore. Aumenti superiori alla media regionale del 37% anche nelle province di Bergamo (+44%), Lodi (+42%), Varese (+41%), Brescia (+40%), Como (+39%) e Mantova (+38%)».
Sanzioni sui bus
Multe cento volte il costo del biglietto
Nuovo regime sanzionatorio in arrivo per i bus cremonesi: dal primo febbraio la multa sarà infatti pari a 100 volte il costo del biglietto ordinario di corsa semplice. Lo ha annunciato nei giorni scorsi la giunta comunale. Il nuovo regime è stato approvato lo scorso 3 dicembre 2013 dal Consiglio regionale (art. 46 della LR 18/2013 — Modifiche alla LR 6/12). Sarà inoltre introdotta la nuova riduzione del 30% per sanzioni pagate entro 5 giorni dalla contestazione o dalla notifica. Ma c'è di più: «Contemporaneamente, l’azienda di trasporto provvederà, unitamente agli agenti di Polizia Locale, a frequenti campagne di controllo a bordo dei mezzi di trasporto pubblico urbani» fa sapere ancora il Comune.
IN BREVE
Una ricerca su nidi e materne della città Si terrà sabato 1 febbraio, alle 10.30, nella Sala dei Quadri di palazzo comunale, la presentazione ufficiale della ricerca condotta dall'antropologa Angela Biscaldi (Università Statale di Milano) nei nidi e nelle scuole dell'infanzia della città, nell'anno scolastico 20102011, dal titolo "Etnografia della responsabilità educativa". Contestualmente sarà inaugurata la mostra dei disegni dei bambini dal titolo “Quello che gli adulti non dicono... La responsabilità educativa raccontata dai bambini” , realizzata grazie al contributo di AemCom. Nelle prossime settimane l'esposizione sarà ospitata nelle scuole e in altre sedi cittadine. La ricerca, sostenuta dall'assessore alle Politiche educative Jane Alquati e approvata dalla giunta comunale, ha coinvolto centinaia di famiglie di bimbi, di età compresa tra zero e sei anni, e una cinquantina di testimoni privilegiati. I disegni esposti sono stati realizzati da quasi 500 bambini di tutte le scuole cremonesi (comunali, statali e paritarie).
36ª Giornata per la vita Nel pomeriggio di sabato 1° febbraio, alla vigilia della 36esima Giornata per la vita, alla Libreria Paoline di Cremona (in via Decia) sarà presentato il libro “Lui e l’aborto. Viaggio nel cuore maschile” (Edizione San Paolo). L’appuntamento è per le 17 alla presenza dell’autore, Antonello Vanni, esperto di bioetica e del ruolo educativo paterno. Il volume guarda ai padri degli oltre 5 milioni di bambini abortiti in Italia dal 1978 ad oggi.
Morbasco Sud, ok alla variante La Giunta comunal ha approvato, in via definitiva, la variante al Programma Integrato di Intervento relativo all’Ambito di trasformazione A.S.-13.1 “Morbasco sud” posto a nord di via I Maggio. Il termine per la presentazione delle osservazioni era fissato per il 27 dicembre. A seguito della pubblicazione degli atti riguardanti la Variante, non è pervenuta alcuna osservazione. «Prosegue la trasformazione urbana che ha portato alla realizzazione del parco urbano del Morbasco, 100 mila metri quadrati di aree verdi già realizzate e fruibili» evidenzia l'assessore Fasani.
Collaborazione con Giona Su proposta dell'assessore alle Politiche Educative Jane Alquati, la Giunta ha deciso di aderire all’Associazione Nazionale Città in Gioco “GioNa” per lo sviluppo di iniziative nel campo del gioco. L’Associazione collaborerà con l’Amministrazione comunale nel coordinamento delle manifestazioni promozionali ludico-educative, nella diffusione della cultura della tutela della qualità del gioco e delle risorse ludico-culturali, nella promozione e diffusione dei giochi creativi in ambito educativo e formativo nonché in altri interventi mirati a tutelare e valorizzare il gioco nelle sue più ampie espressioni e forme.
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Cronaca
Sabato 1 Febbraio 2014
La memoria può salvare il mondo
La storia di Vera Vigevani Jarach: il nonno morto ad Auschwitz, la figlia desaparecida in Argentina
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di Agostino Francesco Poli
l Giorno della memoria si celebra fin dal 2001, il 27 gennaio di ogni anno. La data è simbolica, perché commemora il giorno della liberazione del campo di concentramento e di sterminio di Auschwitz, nel 1945, da parte dell’esercito sovietico. Il “giorno della memoria” è dedicato alle vittime della Shoah e delle deportazioni dei militari e dei politici che non si sono piegati. Ci richiama a ricordare una tragedia che non è di un solo Paese, e infatti, quasi tutti i Paesi d’Europa hanno una data per il “giorno della memoria”. Sapere, riflettere, pensare, ricordare è dovere di tutti. La necessità di un “giorno della memoria” è di imprimere nella nostra coscienza collettiva l’immagine della responsabilità, il senso di ciò che è accaduto, a partire dal modo in cui la tragica catena di eventi che ha portato alla deportazione ed allo sterminio degli ebrei, ma anche dei prigionieri politici, dei Sinti, dei Rom, dei pentecostali, dei Testimoni di Geova, degli omosessuali, dei disabili (“rifiuti dell’umanità”, secondo la logica aberrante dei nazifascisti) è stata proposta, decisa, messa in opera, confidando su complicità e silenzio di molti. Va contrastata la tendenza all’oblio, che spesso si manifesta. La memoria è necessaria per onorare degnamente chi ha sofferto per costruire un mondo migliore e ha subito la persecuzione per le proprie idee, per la propria scelta di vita, per la propria appartenenza religiosa, ma anche per indagare e capire come si siano potuti formare gli avvenimenti del passato, per meglio comprendere il presente. Ecco allora che la cura della memoria si esprime attraverso la valorizzazione delle ricerca storica, la riflessione, la custodia attenta delle testimonianze, delle parole, orali e scritte (in specie ora che, per forza di cose, i protagonisti di quegli anni terribili stanno scomparendo), dei disegni, delle immagini. È bene ripetere qualcosa che spesso si perde nella buona intenzione di non dimenticare: la Shoah è anche un delitto italiano. La parte italiana di quel delitto – nel progetto, nelle leggi, nei propositi organizzativi del regime fascista, mandante di quel delitto – è una parte molto grande. È il contributo politico, burocratico, istituzionale, morale di un grande Paese allo sterminio di un popolo. A cominciare dai cittadini italiani ebrei, consegnati alla macchina tedesca dello sterminio dopo essere stati privati di ogni diritto. Ha scritto lo storico Michele Sarfatti che, dal punto di vista della precisione meticolosa e ossessiva e della capacità di bloccare ogni strada di salvezza ai cittadini ebrei, le leggi razziali italiane del 1938 hanno un impianto più drastico, più costrittivo persino se confrontate con la legislazione tedesca dell’epoca. La deportazione degli ebrei italiani verso i campi di concentramento e di sterminio avveniva attraverso i treni. Molti di questi convogli partivano dalla Stazione centrale di Milano, dal binario 21. Un binario destinato al trasporto
«I militari volevano un nuovo ordine, che poi è vecchio quanto il mondo, quello della sopraffazione dell’uomo sull’uomo»
merci, interrato, perché la deportazione non doveva provocare troppo chiasso. L’area era originariamente adibita al carico e scarico dei vagoni postali. I deportati erano caricati su vagoni merci, che venivano sollevati tramite un elevatore e trasportati al sovrastante piano dei binari. Una volta posizionati alla banchina di partenza, venivano agganciati ai convogli diretti ai campi di concentramento e sterminio (AuschwitzBirkenau, Bergen Belsen) o ai campi italiani di raccolta come quelli di Fossoli e Bolzano. Tanto per fornire alcuni numeri, dei due convogli che trasportarono 774 ebrei milanesi, tornarono solo 27 persone. La signora Vera Vigevani Jarach non
partì da quel binario. Il suo nonno paterno era ebreo. Quando furono emanate le leggi razziali, il padre di Vera decise che quello era il momento di andar via, di lasciare un Paese che li aveva rifiutati. Il nonno era più ottimista e decise di rimanere in Italia. Bisogna pensare a come dovessero sentirsi quei cittadini italiani di religione ebraica, magari italiani da sempre (a Roma, alcune famiglie ebree abitavano lì fin dai tempi dei Cesari), magari decorati sui campi della I guerra mondiale, perfettamente inseriti nella vita economica, sociale, culturale, lavorativa italiana che, da un giorno all’latro, persero ogni diritto di cittadinanza. Il nonno di Vera fu tra quelli che non vollero lasciare una terra
IN BREVE
Consegna a domicilio gratuita della spesa Consegna a domicilio gratuita della spesa per le persone in stato di fragilità: questo il contenuto della convenzione siglata giovedì mattina tra Comune di Cremona, Auser comprensoriale di Cremona e Coop Lombardia. Il progetto prevede la consegna al domicilio della spesa effettuata presso la Coop, preventivamente ordinata dalla persona interessata (il costo degli acquisti è a carico della persona, mentre la prenotazione e la consegna della spesa è gratuita). Sono destinatari dell’attività i residenti sul territorio del Comune di Cremona conosciuti e in carico al Servizio di assistenza sociale che abbiano i seguenti requisiti: persone anziane e disabili adulti con difficoltà motorie; chi è in situazioni di non autosufficienza, disagio economico e sociale; anziani
soli o con rete parentale non in grado di provvedere a tale incombenza in modo autonomo; persone che per motivi di salute non sono in grado, temporaneamente, di provvedervi in modo autonomo. Tutti i lunedì e mercoledì dalle ore 9 alle ore 12 le persone interessate al servizio che, di massima, sono segnalate dai Servizi sociali del Comune di Cremona, possono telefonare al numero verde gratuito 800995988. I volontari dell’Auser provvedono alla prenotazione della spesa e all’inoltro al supermercato Coop di via del Sale, dove i dipendenti coadiuvati dai volontari del Comitato soci di Cremona provvederanno a preparare le borse della spesa che saranno consegnate a domicilio dai volontari dell’Auser nelle giornate di martedì e giovedì.
Nasce lo spazio d’ascolto Nell'ambito del progetto “Laboratorio famiglia” il Centro per le Famiglie promuove e sostiene l'iniziativa denominata “Spazio Ascolto” rivolta ai genitori che vogliano sottoporre ad un consulente educativo piccole e grandi questioni di vita familiare. Lo “Spazio Ascolto” sarà attivo dalle 10 alle 12 alla Piccola Biblioteca in via Ugolani Dati, 4 ogni primo sabato del mese a partire da febbraio e fino al mese di giugno secondo il seguente calendario: sabato 1° febbraio, 1° marzo, 5 aprile, 3 maggio e 7 giugno. I consulenti sono messi a disposizione dal Settore Politiche Sociali, dal Consultorio Ucipem Cremona, dalla Cooperativa Iride e dal Centro della Relazione. L'iniziativa è in sintonia con le finalità di sostegno e cura della famiglia proprie del Centro nella cui sede di Largo Madre Carelli, 5 (fronte Chiesa S. Bernardo) sono presenti sportelli di consulenza legale, educativa, psicologica, lo sportello bonus gas ed energia oltre che a gruppi di mutuo auto aiuto, spazi di riflessione culturale sulla famiglia in collaborazione sia con il privato sociale sia con il profit in una prospettiva di wellfare sociale integrato.
a cui sentivano di appartenere, persino dopo l’offesa indecente delle leggi razziali. Ma il nonno di Vera, nel 1943, fu deportato nel campo di sterminio di Auschwitz, dove morì. Vera e la sua famiglia si ricostruirono una vita in Argentina: ma, nel 1976, i generali Videla, Massera e Agosti presero il potere ed istaurarono una dittatura militare di stampo fascista, che durò fino al 1983. Iniziò il ‘ Processo di Riorganizzazione Nazionale’: “Bisognava riorganizzare tutto l’ordinamento sociale, politico e culturale dello Stato per legittimare nuove regole e un nuovo ordine, che poi è vecchio quanto il mondo, quello della sopraffazione dell’uomo sull’uomo, eliminando tutti coloro che
credevano nella libertà e nella dignità umana”, dice la signora Vigevani Jarach. La dittatura argentina decise di eliminare tutti coloro che avrebbero potuto ostacolare anche solo con la loro presenza questo piano, il “Piano Condor”. Dapprima l’eliminazione dei militanti, poi dei collaboratori, poi dei simpatizzanti ed infine dei “timidi”. Il resto del mondo sostanzialmente tacque: forse seppe poco, forse non voleva sapere. I generali argentini possedevano amicizie e relazioni in molti Paesi, anche in Italia, dove trovarono sostegno in Licio Gelli, fino all’affiliazione alla loggia P2. I militanti, dice la signora Vera, erano tutti coloro che promuovevano i diritti umani e sociali, fossero di sinistra o cattolici aveva poca importanza – ciò che era importante era che essi esprimevano la loro opinione o il proprio sostegno a favore della dignità umana che “prima ancora di essere un concetto etico-morale è un concetto religioso”. Fu così che scomparvero silenziosamente 30.000 persone, un’intera generazione: studenti, insegnanti, psicologi e psicoterapeuti, avvocati, assistenti sociali e operai impegnati nel sindacato. Sono i “desaparecidos”: sparivano, improvvisamente, perché rapiti e condotti in luoghi segreti di detenzione, dove venivano terribilmente torturati e poi, nella quasi totalità dei casi, uccisi, spesso con i “voli della morte”, gettati nell’oceano. La figlia Franca, di diciotto anni, subì questa sorte. “Mia figlia era una bellissima ragazza che sorrideva sempre perché amava la vita, militava nel movimento studentesco per una scuola più giusta, come tanti allora, e voleva diventare un’insegnante perché aveva capito che è dall’educazione che si forma la civiltà”. Franca scompare, e per la signora Jarach inizia l’incubo. Riceve risposte sempre vaghe o arroganti. “Cosa vuole, signora, sarà andata via con il fidanzatino per qualche tempo …”. Vera non si arrende e, con altre madri, inizia un lavoro di ricerca comune, teso a chiedere di sapere, a reclamare giustizia, a far prendere coscienza al mondo di questa tragedia. Escono allo scoperto; cominciano a girare in fila indiana lungo il perimetro della plaza de Mayo a Buenos Aires, con le foto dei loro figli al collo e un foulard bianco che copre il ca po. “In quei tempi cosi terribili era fondamentale avere qualcuno vicino, stare tra di noi unite, quando sentivamo il terrore di conoscere cosa era successo ai nostri piccoli. Ci siamo fatte forza a vicenda, per provare a ottenere informazioni sulla loro detenzione”. Vengono malmenate, arrestate, in alcuni casi torturate e uccise: ma le madres resistono, indomite, per i loro figli e, con le abuelas, le nonne, per i loro nipoti, sequestrati alle madri prigioniere e dati in adozione. La dittatura argentina finalmente finisce, ma non la sofferenza di queste donne, che trovano un possibile riscatto solo nel tener viva la memoria dei loro figli e dei loro nipoti. Torna questa parola, la memoria. Nella storia di Vera Vigevani Jarach si intrecciano due tragedie del Novecento. Sta a tutti noi coltivarne la memoria, come monito per il presente ed il futuro. La memoria può salvare il mondo.
“Le Mille bolle magiche” al Bellini di Casalbuttano Il prossimo week end arriva anche a Cremona “Le Mille Bolle Magiche” il Grande Spettacolo di Bolle di Sapone presentato da Teatro e Spettacolo con l'Artista Silvia Gaffurini. L'appuntamento è al Teatro Bellini di Casalbuttano per sabato primo febbraio e domenica 2 febbraio con 4 repliche: sabato alle 16 e 20.30 e domenica alle ore 15 e 17.30. Versione italiana del “Gazillion Bubble Show” di New York “Le Mille Bolle Magiche” propone un viaggio fantastico nel meraviglioso mondo delle bolle di sapone nel quale Silvia (La Fata Delle Bolle) presenterà il meglio delle sue creazioni. Momenti di vero intrattenimento ma anche di poesia. Un finale altamente spettacolare con il Laser Show” “Ocean of Bubbles” e migliaia di bolle in tutto il teatro. «Io e tutto il team siamo appena rientrati da Parigi -, racconta la Fata delle Bolle -, dove con un
calendario intenso abbiamo presentato il nostro spettacolo al pubblico francese. Ora siamo felici di ritornare a dedicarci al pubblico italiano». Prenotazioni al: 3357119281.
CREMA
Sabato 1 Febbraio 2014
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Ha partecipato a un pranzo per la raccolta fondi di quattro «No Tav» accusati di attentato con finalità terroristiche
Il «caso Vailati», il sindaco l’ha difesa
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di Redazione
ome non avesse già i suoi grattacapi, tra i quali quello del prossimo bilancio nel quale, oltre ad un ulteriore inasprimento delle tasse, è in previsione, secondo le fondate indiscrezioni del quotidiano «La Provincia» che con l’amministrazione comunale ha un privilegiato filo diretto, anche tagli consistenti alla materna Franceschini, al museo, al teatro e al Folcioni (risparmi chiesti da un anno anche da questo giornale), il sindaco si è visto deflagrare nel Palazzo il «caso Vailati». E’ successo questo. Il sito on line «L’inviato quotidiano» ha scoperto che, domenica scorsa, tra i commensali al pranzo che si è svolto all’Arci di Ombriano, riuniti nella raccolta per sostenere le spese legali delle quattro persone arrestate con l’accusa di terrorismo lo scorso 9 dicembre dalla Digos di Torino, nell'ambito di un'operazione contro i No Tav - tra questi un ragazzo di origini cremasche, Mattia Zanotti, ora rinchiuso nel carcere delle Vallette di Torino - c’era anche l’assessore alla Cultura del comune di Crema, Paola Vailati. Questa notizia è stata poi diramata, lunedì, durante il consiglio comunale da Laura Zanibelli, esponente del Nuovo Centrodestra. Ed è diventato,
L'assessore alla Cultura, Paola Vailati
appunto, un «caso». Anche perché l’accusa a carico dei quattro, formulata dai pm Antonio Rinaudo e Andrea Padalino, è quella di attentato con finalità terroristiche, atto di terrorismo con ordigni micidiali ed esplosivi, detenzione di armi da guerra, danneggiamento. Alla Zanibelli, si sono uniti i due esponenti comunali di Forza Italia, Simone Beretta e Renato Ancorotti, poi anche altri due consiglieri: Antonio Agazzi e Tino Arpini. Insieme hanno diramato un comunicato (al quale non si è associata la Lega, ma che ha avuto parole altrettanto pesanti nell’aula degli Ostaggi).
Il comunicato durissimo da centrodestra
Non si era ancora spento l’eco del «caso Vailati» sui «No Tav», e mentre ogni settimana continua la polemica - soprattutto sulle pagine de «Il Nuovo Torrazzo» - riguardo al registro delle coppie di fatto, che ecco nascere un ulteriore caso il cui protagonista è il nuovo consigliere di Rifondazione comunista, Camillo Sartori, entrato lunedì in consiglio comunale in sostituzione di Beppe Bettenzoli, il quale nel suo intervento di insediamento nella sala degli Ostaggi non è stato certo solidale con le vittime delle foibe, cioè con le migliaia di italiani (non tutti fascisti, ma tanti privati cittadini e partigiani “bianchi” uccisi dai partigiani comunisti di Tito); discorso applaudito dall’assessore alla Cultura, Paola Vailati Che cosa ha detto Camillo Satori che dell’assessore è compagno di partito? «E’ doveroso parlare brevemente della giornata che ci sarà tra un paio di settimane (in ricordo delle vittime delle foibe, ndr), voluta forse come riconoscimento amorale da parte della destra, da quelli che indossano la kippan ebraica il giorno della memoria e quando la tolgono l’indomani si inventano una Bossi-Fini e creano con altre forze politiche nuovi lager. Ebbene, tale giornata (il 10 febbraio, ndr) è il frutto del revisionismo storico dove c’è l’oltraggio del paragone tra le vittime partigiane e quelle repubblichine. Un’onta rispetto alla vita, alle opere e alla
«La dott.ssa Paola Vailati» hanno scritto nel comunicato firmato «privatamente può fare quello che vuole ma non può certo continuare a fare l’assessore». Da qui, l’invito a Stefania Bonaldi: «Il sindaco di Crema non può che sollevarla immediatamente dall’incarico che ricopre nel governo della città», anche perché «rispetto alle dimissioni di Alex Corlazzoli, pretese dal primo cittadino, l’atto pubblico della Vailati è notevolmente più grave. E il comune non può essere l’approdo per continue sperimentazioni scolastiche per insegnare a qualcuno a fare l’assessore». Dopo il primo attimo di sconcerto, l’assessore preso di mira
ha chiarito il suo punto di vista con un’intervista a un altro sito, «Cremaoggi»: «Ho partecipato a quel pranzo. Non è stato un atto dettato da ingenuità. Come credo nelle manifestazioni pacifiche, e non nelle molotov che non ho in alcun modo finanziato, credo nei processi giusti e nel diritto alla difesa di tutti». E ancora: «La mia storia politica, e quello che propongo fa parte di quello che penso, però so anche che ci sono aspetti e questioni che se non condivise dalla giunta o dalla maggioranza non è né il caso, né opportuno, che vengano portate avanti. Infatti riba-
disco che sul discorso Tav ci sono diverse opinioni e non c’è una linea precisa. L’accusa di terrorismo, personalmente, può essere considerata eccessiva. Però questo, non è, forse, il pensiero più diffuso. Quindi la persona e la figura assessore si possono scindere, perché io non vivo la politica come un lavoro ma come una passione, però so anche che ci sono dei limiti che vadano sempre rispettati, e così ho fatto anche nel pranzo di domenica 19 gennaio». La questione ha creato imbarazzo nel sindaco e nella sua maggioranza? Assolutamente
Stefania Bonaldi: «Un mero atto di solidarietà»
no. Basta leggere che cosa scrive il sindaco in difesa del proprio assessore, ma soprattutto di quello che secondo Stefania Bonaldi sta succedendo in Val di Susa dove si sta costruendo la Tav Torino-Lione: «Esprimo la mia solidarietà alle popolazioni della Valle Susa che difendono l’integrità del loro territorio, così come difenderei i diritto dei cremaschi a dire di no al passaggio di un’autostrada nel nostro centro cittadino. La vicenda della Tav in Val di Susa è controversa; esistono autorevoli pareri tecnici, sia italiani che francesi, che esprimono molti dubbi sull’utilità dell’opera e parte degli studiosi ritiene che un potenziamento delle linee ferroviarie esistenti sarebbe più che sufficiente per fronteggiare le previsioni di traffico. Forse bisognerebbe recarsi in Valle Susa per comprendere le devastazioni che il territorio, bene non rinnovabile, subirebbe con le nuove infrastrutture». Detto questo, ecco che cosa pensa il sindaco della partecipazione dell’assessore Vailati al pranzo di solidarietà e raccolta fondi per l’assistenza legale ai quattro accusati di attentato con finalità terroristiche. «Dal mio confronto con l’assessore Paola Vailati è emerso che la posizione personale della stessa in quel luogo, dove né ha preso la parola né ha partecipato in rappresentanza dell’amministrazione, si configura come mero atto di solidarietà verso i cittadini per garantire il loro diritto alla difesa».
E sempre Paola Vailati applaude il discorso di Camillo Sartori, consigliere di Rifondazione
Contro le vittime delle foibe Camillo Sartori, consigliere Rifondazione
morte delle migliaia di partigiani che hanno combattuto per liberare l’Italia dall’invasione nazista tedesca e soprattutto dai veri traditori della patria, veri fascisti italiani».
Immediata è stata la reazione di Forza Italia i cui consiglieri comunali, Simone Beretta e Renato Ancorotti, hanno indetto una conferenza stampa: «Noi vogliamo sapere come la pensa l’assessore
alla Cultura rispetto a quanto dichiarato dal consigliere» ha rimarcato Ancorotti. E vogliamo sapere se l’assessore parteciperà alla giornata del 10 febbraio insieme al sindaco. E ancora, vogliamo sapere
Società attiva nel mondo dei media
cosa intende fare il sindaco di questo assessore. In merito all’intervento di Sartori, gli consiglio di andare a studiarsi la storia. Capirà come i titini hanno infoibato e depredato 350mila italiani, non 350mila fascisti o repubblichini. Forse i comunisti, queste cose, in un paese comunista, non avrebbero potuto dirle. E per concludere, una battuta: ridateci Bettenzoli!». Duro anche il commento di Beretta: «La Vailati e Sartori hanno le idee chiarissime e lo stanno dimostrando in ogni occasione. Quella che è in stato confusionale è il sindaco Stefania Bonaldi. Chiediamo al sindaco di uscire dall’alleanza con Rifondazione comunista, dei cui numeri non ha bisogno, per scrollarsi di dosso opinioni imbarazzanti. In caso contrario, se lei persevererà a tollerare questi atteggiamenti, dovremo considerare di togliere la nostra collaborazione. E assicuriamo che il nostro disimpegno non riguarderà solo la città di Crema».
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Crema
Sabato 1 Febbraio 2014
«Perché sì alla coppie di fatto»
I
Gionata Agisti
l tema del Registro delle Unioni civili, approvato la settimana scorsa dal Consiglio comunale, continua a far parlare di sé e a suscitare polemiche, come era logico aspettarsi. A far riflettere è soprattutto la fretta con cui l'amministrazione comunale sembra aver varato il provvedimento, che peraltro ha un valore poco più che simbolico, visto che spetta solo al Governo aprire concretamente la strada a nuove forme di unione tra coppie etero od omosessuali. Per di più, tre esponenti della maggioranza - il presidente del Consiglio comunale, Vincenzo Cappelli, con Emilio e Sebastiano Guerini hanno votato contro. Dopo la presa di posizione, in difesa della concezione tradizionale del matrimonio, da parte del parroco della cattedrale, don Emilio Lingiardi, direttamente dal pulpito del Duomo, è stato il capogruppo di Forza Italia in Consiglio comunale, Simone Beretta, a rincarare la dose: «La scelta da cattolica 'adulta', da parte del sindaco, Stefania Bonaldi, è tanto incomprensibile quanto irricevibile. Certamente più luterana che cattolica. Per quanto sia convinto che basti il semplice buon senso per comprendere che ciò non è cosa buona, non pretendo che il mio pensiero sia condiviso da chi sposa tuttora una fede comunista o un laicismo edonista senz'anima». «Per carità, la libertà è sacra come l'aria che respiro» ha continuato Beretta, «ma la “sacralità laica” tout court no e per questo nulla concedo alla cattolica Bonaldi. Surreale ascoltarla mentre ci richiama alla presa d'atto della realtà che ci circonda. Dovremmo forse suggerire ai nostri figli di adattarsi pedissequamente a seconda degli ambienti che frequentano? Si dovrebbe inse-
Nostra intervista al sindaco Stefania Bonaldi: «Sono cattolica, ma rispetto ogni cittadino»
gnare questo nelle scuole? Sarebbe per me inammissibile». A chiarire le motivazioni della sua decisione, ci ha pensato il sindaco stesso, da noi intervistato al riguardo. Perché non avete ritenuto di rimandare il provvedimento, a maggior ragione visti i pareri contrari all'interno della maggioranza? «La delibera licenziata dal Consiglio comunale apre un percorso, consegnando all'amministrazione una bozza di Registro delle Unioni civili. Il passaggio successivo sarà quello delle competenti commissioni consiliari, per l'occasione supportate della struttura amministrativa comunale. Infine, una volta modificata e integrata, la delibera sarà riproposta all'approvazione del Consiglio, dopo l'approfondimento e l'adattamento alla nostra realtà. Non siamo di fronte a particolari urgenze, la mozione infatti aveva atteso di essere esaminata all'ordine del giorno del Consiglio comunale dopo una giacenza di sei mesi. Le cose si fanno per bene». La riflessione sul fatto che bisogna prendere atto della realtà delle cose indica che ogni cambiamento nella società comporta un dovere di adattamento da parte di chi è chiamato a prendere decisioni? «Semplicemente, ci dice che l'amministrazione deve stare vicino ai cittadini, altrimenti la politica rischia di essere sorpassata e mortificata da una società più evoluta. Aggiungo che l’interlocutore dell’amministrazione è prima di tutto il singolo cittadino, con le attese e le speranze di cui è portatore. Nel caso specifico, la parola d’ordine è “rispetto” per ogni tipo di legame fondato su sentimenti positivi, nella consapevolezza che le relazioni affettive non legano solo gli in-
«Il rischio? Superati da una società molto più evoluta»
Gianemilio Ardigò (Verdi): «Tutti con gli stessi diritti» Sul registro delle unioni civili è intervenuto anche Gianemilio Ardigò, dei Verdi Europei. «Anche nel programma per l’elezione a sindaco dei Verdi era presente l’istituzione di un registro di fatto per le coppie e singoli che nelle loro realtà affettive possano avere uguali diritti e doveri». E aggiunge: «Noi Verdi crediamo che tutti gli esseri umani - indipendentemente da sesso, età,
dividui, ma l’intera collettività». Personalmente, lei è favorevole al matrimonio omosessuale e alla relativa possibilità di adozione? «Credo che ognuno debba sentirsi libero di amare nelle forme che la propria natura gli suggerisce. Se lo fa senza ledere i diritti del prossimo e, se intende assumere un impegno davanti alla collettività, è giusto che la collettività accolga questo desiderio. Abbiamo chiarito che il tema dei diritti dev’essere affrontato in sede nazionale, ma la realtà corre più veloce del pachiderma legislativo. L'ente locale, da parte sua, deve garantire ciò che è possibile garantire, evi-
orientamento o identità sessuale, origine etnica o disabilità - hanno diritto a compiere le loro scelte personali, a esprimersi liberamente e a plasmare la loro vita come desiderano». Libertà che, non di meno, significa tutela della diversità. Proprio quest’ultima, secondo Ardigò, «costituisce una salvaguardia contro l’intolleranza, l’estremismo e il totalitarismo».
tando ogni forma di discriminazione. Parliamo di ambito amministrativo, non certo di matrimoni o di adozioni, competenze che, appunto, non ci toccano. Chi ci attribuisce intenzioni del genere è in malafede e forse dovrebbe ricordare che la famiglia si tutela soprattutto creando condizioni di giustizia valide per tutti e non per gli amici o per i compagni di movimento e di partito. Può essere facile sciacquarsi la bocca con concetti evocativi di valori e poi magari piazzare professionalmente il figlio, a scapito di quello dei vicini». Nel tempo, il suo rapporto con la fede è mutato? Se sì, è
Ceduti al Comune i locali della struttura: destinati ai carabinieri in pensione?
Telecamere alla stazione, nel piazzale e nella zona dei binari A seguito della dismissione degli uffici di ferrovie, la stazione è stata dotata di occhi elettronici che terranno monitorati il piazzale antistante l’edificio, la zona interna e i binari. Il progetto è stato sviluppato dall’assessore Giorgio Schiavini con il Consorzio.IT e Rete Ferroviaria Italiana e mira, in collegamento operativo con la polizia municipale e la sede di Rfi, a potenziare il meccanismo di prevenzione generale e di controllo di una delle zone nevralgiche della città. Il sistema, già in funzione, unisce al valore della deterrenza quello di strumento di effettivo controllo, concretizzando quel concetto di sicurezza integrata
che costituisce una risorsa fondamentale nell’azione di tutela sul territorio. «La sicurezza e la percezione della stessa» ha spiegato l’assessore Schiavini, «sono aspetti
di primaria importanza per la collettività. Appare necessario potenziare soprattutto in una zona così strategica come la nostra stazione ferroviaria la videosorveglianza e i dispositivi
di sicurezza. Siamo così certi di ottenere importanti risultati». «Abbiamo raggiunto con Rfi un accordo di comodato d’uso al Comune dei locali soprastanti la stazione» afferma il sindaco Bonaldi, «che ora sono in fase di adeguamento strutturale e che destineremo a sede di attività di diverse Associazioni; valuteremo anche la disponibilità della Associazione dei carabinieri in pensione, con i quali è in corso di ultimazione la stipula di una convenzione. Le finalità sono anche di presidio della struttura della stazione e degli spazi antistanti, nell’ambito della riqualificazione della zona dei giardini pubblici».
possibile saperlo? Oppure ritiene che una professione di fede sia una questione privata e, come tale, non debba interessare al pubblico o influire sulla società? «La fede e la staticità non vanno d'accordo, proprio il Vangelo ci insegna a guardare i segni dei tempi. Ciò detto, mi considero un amministratore laico. Le religioni sono un sottoinsieme in una comunità e a nessuna di esse è permesso di diventare l'intero. Se accadesse, ci sarebbe qualcosa di sbagliato. A Crema, ci sono tante etnie e confessioni ma soprattutto ci sono 35 mila individui diversi l'uno dall'altro. Di fronte a me
possiedono tutti la medesima dignità». C'è chi sostiene che questa scelta dimostra una sudditanza nei confronti di Sel e Rifondazione. La loro posizione politica ha contribuito a determinare la sua scelta? «Qualche volta sono autoritaria, qualche volta suddita. Bisogna che l'opposizione faccia la pace con se stessa, altrimenti la sua già visibile confusione potrebbe travolgerla. Il nostro programma amministrativo, sul tema dei diritti, è chiarissimo. Conviene rileggerlo e farlo rileggere anche ai detrattori. Naturalmente, un diritto non deve ledere un altro ma si aggiunge ad altri diritti creando progresso e incrementando il benessere di una platea più vasta di cittadini. Questa la radice del mio convincimento, frutto di una posizione maturata attraverso il confronto e l'approfondimento personale, non certo a fronte di pressioni o sudditanze verso chicchessia. Il resto sono chiacchiere da bar, che lascio agli assidui frequentatori dei medesimi».
Finalmente! Approvato lo Sportello per le imprese E’ stata approvata all’unanimità, la mozione unitaria sullo Sportello Unico per le Attività Produttive (Suap). Pochi gli interventi in merito, tutti d’accordo nel sottolinearne l’utilità per l’economia del territorio. Renato Ancorotti ha commentato: «Credo possa essere l’inizio di una collaborazione su un tema importante».
Alloni porta in Regione la scuola Cielle di Crema
Altre razzie a Ombriano: la Lega reclama più sicurezza «Gli ultimi accadimenti, la raffica di furti nel quartiere di Ombriano unitamente al grido di allarme dei commercianti, pongono per l’ennesima volta in primo piano il problema sullo stato della sicurezza in città». La Lega non demorde. E aggiunge: «Una situazione la cui gravità è resa evidente dalla diffusione dei dati sulla criminalità, da parte della Polizia di Stato, che fotografano aumenti delle denuncie fino a percentuali del 50% rispetto all’anno precedente. Di fronte a tale situazione la Lega Nord ritiene intollerabile ed incomprensibile il persistente ritardo da parte
dell’amministrazione comunale e delle forze consiliari, di maggioranza ed opposizione, nel rendere operativo un luogo di discussione ed elaborazione di possibili interventi nell’ambito della sicurezza, nonché del miglioramento della qualità di vita a Crema». E ancora: «A fronte della richiesta di istituzione di una “commissione consiliare sulla sicurezza” da parte della Lega e non solo, la maggioranza aveva proposto nell’ottobre scorso l’istituzione di un “tavolo sulla qualità della vita” nel quale affrontare anche tali tematiche. Una proposta cui avevamo risposto con favore
purché si attivasse il tutto in tempi brevi, ma purtroppo, a distanza di mesi, siamo a registrare come nulla sia ancora partito a causa di inutili diatribe tra chi sostiene il “tavolo” (maggioranza) e chi vorrebbe invece una “commissione” (parte della minoranza)». Concludono quelli della Lega: «Il tempo dei bizantinismi della politica è finito. Che si chiami tavolo, commissione, consulta o altro ai cittadini, come alla Lega, non interessa. Il tema della sicurezza deve essere messo ai primi posti dell’agenda amministrativa senza ulteriori ingiustificati ritardi».
Il consigliere regionale del Pd, Agostino Alloni, ha accompagnato la delegazione del comitato promotore per il riutilizzo pubblico dell’ex scuola di Cielle dall’assessore regionale all’Istruzione, Formazione e Lavoro, Valentina Aprea, per chiedere di poter riutilizzare l’edificio invece di lasciarlo andare all’abbandono e al degrado. All’assessore sono state consegnate le 4mila firme raccoltea Crema e nel Cremasco. «Non riconvertirla rappresenterebbe un inutile spreco di denaro pubblico» ha detto Alloni. Regione Lombardia si faccia carico del problema e valuti attentamente se l’edificio può ospitare un nuovo polo scolastico in luogo di quello che si vorrebbe realizzare nel quartiere di S. Bartolomeo, sempre a Crema».
Crema
I servizi offerti dal nostro ospedale. «Comunque, siamo sempre sotto i 30 giorni di attesa»
Quanto devo aspettare per una Tac?
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Sabato 1 Febbraio 2014
«Made in Crema»: ha vinto il logo di Noemi Cesena
Azienda Ospedaliera di CreLa dicitura della tabella che leggete qui sotto con «RL MTA», di difficile comprensione, è un acronimo che sta per ma è considerata una realtà Regione Lombardia - Monitoraggio tempi di attesa di ottimo livello nel suo genere, potendo vantare anche alcune eccellenze, come nel % di pazienti che hanno avuto tempo medio caso di cardiologia e gastroenterologia. RL MTA note standard la prestazione entro lo di attesa nel (22.gen.2014) Ma quali sono in concreto i tempi di po = 0gg 2013 standard regionale nel 2013 Prestazioni Ambulatoriali attesa per ogni tipo di intervento, da Sopra, il logo vincitore. Sotto gli altri due Prima Visita Urologica 30 11gg 63% 26gg oltre il 40% delle prenotazioni entro 15gg una semplice Tac alle operazioni più Prima Visita Oncologica 30 8gg ----- prenotazione direttamente presso il CO - tem complesse? Lo abbiamo domandato Prima Visita Gastroenterologica 30 26gg 73% 25gg Prima Visita Cardiologica 30 14gg 81% 20gg alla direttrice sanitaria dell'azienda, la Prima Visita Pneumologica 30 17gg 62% 19gg circa la metà delle prenotazioni entro 15gg dottoressassa Frida Fagandini – i dati Prima Visita Dermatologica 30 14gg 96% 13gg in dettaglio sono riportati nella tabella TAC con e senza Contrasto 40 7gg 97% 22gg – a cui abbiamo anche chiesto un comTest Cardiovascolare da Sforzo 40 16gg 88% 18gg oltre il 54% delle prenotazioni entro 15gg mento, alla luce dei parametri di preEcodoppler Cardiaco 40 23gg 75% 32gg stazione imposti dalla Regione. Esame Audiometrico 40 12gg 78% 26gg «Recentemente, su un articolo di un attesa media per classe di priorità Interventi in regime ambulatoriale o ricovero quotidiano locale, si faceva un confron7 vedi classe Cataratta to improprio tra il distretto sanitario Tonsille vedi classe 12 9A =33gg - B=50gg - C=206gg cremasco e quello di Cremona, in cui Emorroidi 28 A=28gg - B=153gg - C=323gg vedi classe ne uscivamo sminuiti. Per l'occasione, Protesi Anca vedi classe 20 A=26gg - B=43gg - C=79gg venivano riportati i dati dell'Asl provinCONSIDERAZIONI GENERALI E METODOLOGICHE ciale, aggiornati al 16 novembre scor• Per le prestazioni ambulatoriali i tempi di attesa rilevati riguardano unicamente i PRIMI ACCESSI sia per le visite che per qualsiasi altra prestazione so, senza precisare, però, che a essere • Per gli interventi è necessario considerare la priorità dal punto di vista clinico con la quale l'intervento viene inserito nella lista d'attesa (A<30gg - B<60gg - C<180gg e la classe comparati, non erano solo la nostra D per la quale non è definito un limite); la rilevazione ASL non effettua una distinzione per classe e il tempo di attesa rilevato è da considerare indipendentemente dalla classe azienda ospedaliera e quella del capo• La rilevazione comprende tutti i punti di erogazione dell'AzOsp sul territorio nei quali, però, singolarmente è possibile riscontrare di volta in volta tempi anche molto diversi luogo ma anche aziende private accre• Le rilevazioni mensili (di cui viene fatta una rielaborazione e pubblicati i risultati sul sito dell'ASL) si basano su rilevazioni puntuali in uno specifico giorno; ne consegue che ditate, che forniscono ugualmente preil risultato può essere condizionato da casualità sia in positivo (posti che si liberano per disdette di precedenti prenotazioni) sia in negativo (agende non ancora calendarizzate) • La rilevazione restrospettiva su un arco temporale molto ampio (anno 2013) e su tutte le prestazioni prenotate ed effettivamente erogate, consente una lettura reale e significativa stazioni ambulatoriali e di ricovero. (al di là di singoli episodi) dell'efficienza dei servizi offerti e della capacità di risposta alla richiesta di prestazioni Dopo i saluti del preside Eugenio Clerici Nella stessa sede, si diceva anche che del Liceo artistico, i professori che hanno il numero di abitanti del distretto di Crecoordinato le classi terza, quarta e quinta di ma è- pari a quello del distretto cremovisite ambulatoriali sia per le prestazioDetto questo, veniamo ai tempi graficaeelamultimedia, nese. Per Non gli è così». ni, almeno in una delle sedi che ci d’attesa. «Quanto a questi, non bisointerventi è necessario considerare la priorità dal punto di vista clinico con la quale l'intervento viene inserito nella lista d'attesa (A<30gg - B<60gg - C<180gg classe D Federico Pagliarini ed Elisa Tagliati, hanno presentato i tre loE come è la realtà? «La popolaziocompetono - Crema, Soresina, Castelgna dimenticare la complessità della ghi per caratterizzare «Made in Crema». Le ne più numerosa è la nostra. Soresina, leone e Rivolta d'Adda - riusciamo problematica, per cui questi stessi tre studentesse finaliste hanno spiegato il ad esempio, che, nell'articolo in quesempre a essere perfino al di sotto del tempi possono dipendere da numeroconcetto comunicativo alla base della loro stione, veniva conteggiata nel distretto tempo massimo, che è pari a 30 giorni. se e diverse motivazioni, ad esempio: realizzazione grafica. l logo vincitore è quelcremonese, è in realtà un nostro presiSicuramente, ci possono essere preun'offerta inadeguata, una domanda lo di Noemi Cesena. dio. Detto questo, a fronte di una quanstazioni più sofferenti di altre: a Crema, inappropriata – dovuta al cittadino o E’ seguita la premiazione da parte di tità maggiore di utenti, la nostra azienad esempio, abbiamo avuto storicaai medici prescriventi – oppure le posGiuseppe Capellini, presidente di Reinduda ha un riconoscimento di risorse infemente problemi con la Tac, tanto che, sibili eccellenze dell’ente. Per quanto stria, Aldo Pedrini, vicepresidente Ascom riore a quello di Cremona, in termini sia ultimamente, abbiamo acquistato un ci riguarda, riteniamo che l’azienda Crema, Morena Saltini, assessore del Coeconomici che di personale. Storicasecondo apparecchio. È invece ottima ospedaliera di Crema offra tutto quanmune di Crema, Anna Pace, esperta in mente, infatti, se il nostro ospedale asla gastroenterologia, su cui, al massito le sia possibile, compatibilmente Design della Comunicazione, Ruggero sicura una produzione coerente con Entrando nel concreto… «All'intermo, si possono avere problemi per la alle risorse concesse, e che sia dotata Massari, titolare di Bufalo Boutique, Enrica l’assegnazione di attività ambulatoriale, no dell'azienda è attivo un monitoragprima visita, ma non per quanto riguardi eccellenze per più di una disciplina. Orsini, titolare di Leccornie Doc. La prima è addirittura in “sovrapproduzione” per gio costante, con una reportistica dati da prestazioni e ricovero. Questo reSi deve anche riconoscere che il diiniziativa alla quale le aziende del Made in quanto riguarda l’attività di ricovero. sistematica e ogni unità operativa parto, insieme a quello di cardiologia, stretto cremasco si caratterizza per Crema parteciperanno con il nuovo logo Quest'ultima è caratterizzata da volumi dell'ospedale viene allertata nel caso si rappresenta indubbiamente il nostro un basso livello di consumi sanitari, sarà «Casa Sanremo» in occasione del superiori rispetto a quanto finanziato, stia avvicinando al limite previsto, perfiore all'occhiello. Entrambi vantano statisticamente inferiore al dato proprossimo Festival della canzone italiana, volumi appropriati e coerenti rispetto ché la nostra efficienza è sotto controlprestazioni di alto livello in ambito revinciale, il che fa ragionevolmente dove sarà organizzato un pranzo dal Made alla richiesta della popolazione ma, allo mensile da parte della Regione. Nel gionale, tanto per qualità che per tempensare a un buon grado di approin Crema per artisti, giornalisti e sponsors. meno in parte, senza ristoro dei costi». complesso, sia per quanto riguarda le pistica». priatezza della domanda».
Tempi di Attesa - consuntivo anno 2013
Stalloni: come saranno trasformati Finalpia: dopo il fallimento Icos, Comune prende l’avvocato Giovedì pomeriggio, al palazzo della Regione a Milano, è stata convocata la segreteria tecnica per la promozione dell'accordo di programma sugli Stalloni. Alla riunione erano presenti Regione Lombardia, Comune di Crema ed Infrastrutture Lombarde per la definizione di una serie di questioni preliminari funzionali alla stesura del nuovo accordo. Obiettivo: la riqualificazione degli Stalloni, mediante l’insediamento di nuovi servizi pubblici e di interesse generale, quali la sede dell’Asl, di alcune funzioni pubbliche comunali, del Cre, parcheggi, piazze, aree verdi, oltre ai previsti di uffici, negozi e botteghe artigianali. Quest’ultima parte potrà essere alienata mediante asta pubblica di vendita; l’altra parte, non oggetto di alienazione (edifici storici a chiostro), sarà interessata dai lavori di realizzazione dell’Asl di Crema; infine la parte degli immobili destinata a funzioni
pubbliche comunali, il Cre, nonché la parte delle aree aperte al pubblico, sarà trasferita al Comune di Crema. «Siamo soddisfatti di questo primo incontro e delle premesse per il nuovo accordo» ha evidenziato il sindaco Bonaldi, «i cui contenuti si pongono in discontinuità rispetto al precedente, in considerazione delle rimarcate esigenze di interesse pubblico più volte evidenziate dalla nostra Amministrazione».
Mercoledì scorso si è riunito il Consiglio di amministrazione della Fondazione Finalpia, alla presenza del sindaco di Crema e del legale avvocato Mondonico, del Foro di Milano. Oggetto della convocazione una disamina puntuale della situazione della Fondazione Opera Pia, a fronte dell’avvenuto fallimento della Icos soc. coop, controparte contrattuale nel contratto di locazione stipulato in data 2 novembre del 2005 per la conduzione dello storico immobile di Finalpia.
In tale sede il Consiglio di amministrazione ha deciso di conferire mandato all’avvocato Mondonico allo scopo di valutare le più appropriate azioni ed i più opportuni provvedimenti a tutela della Fondazione, del relativo patrimonio e dei rapporti convenzionali in essere, con la finalità di una piena salvaguardia dei diritti dell’Opera Pia. Contestualmente si è aperto un canale di comunicazione con il gruppo cui la società debitrice afferisce, onde verificare se esistano effettive, concrete ed immediate possibilità
Altro furto al campo sportivo Dossena: due in una settimana
Furto negli spogliatoi del campo sportivo Dossena, ai Sabbioni, martedì sera, durante la partita di allenamento della squadra Juniores dei Sabbioni. I ladri hanno forzato una delle finestre degli spogliatoi e hanno saccheggiato gli armadietti dei giocatori. Poi sono scappati
a piedi verso il parco Bonaldi portando via telefonini, portafogli, documenti e giubbotti. Un bottino di circa 3 mila euro. su cui sta indagando la polizia. E’ il secondo furto che avviene al Dossena in una settimana. Furto con scasso anche alla rivendita
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di reperimento delle risorse necessarie atte a superare la situazione di crisi. Anche in questa delicata situazione obiettivo primario della Fondazione Finalpia e del suo Consiglio di amministrazione è quello di perseguire gli scopi istituzionali dell’ente, ovvero, nello specifico, garantire la repentina ripresa della attività di assistenza sociale e socio sanitaria da realizzarsi attraverso l’utilizzo della struttura da parte dei cittadini cremaschi, con particolare riferimento ad anziani, disabili e famiglie.
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CREMA Porta Nova (0373-218411) www.multisalaportanova.it • The Wolf of Wall Street • La gente che sta bene • I segreti di Osage County • Tutta colpa di Freud • Belle & Sebastien • Il segnato
• Il segnato • La gente che sta bene • Tutta colpa di Freud
Wurth di via Milano, alle tre di notte. Entrati all’interno del market, è scattato subito l’allarme, ma nel giro di pochi minuti, i ladri hanno preso capi di abbigliamento e utensili, poi sono fuggiti. I danni si aggirano, forse, sui per 10mila euro, ma la merce rubata era assicurata.
Marocchino cerca di pugnalare agente
Nove mesi agli arresti domiciliari per A.B., marocchino di 44 anni di Crema, che, forse ubriaco, ha cominciato a disturbare i clienti di un bar di viale Repubblica. Poi si era rifiutato di pagare le consumazioni. Il barista ha chiamato la polizia, ma quando è arrivata la volante, l’uomo era appena uscito dal bar. E’ stato subito individuato e fermato da due poliziotti. Improvvisamente l'uomo ha estratto un lungo cacciavite e ha tentato di pugnalare alle spalle un agente. Il capopattuglia è riuscito, però, a disarmarlo e immobilizzarlo, pur rimanendo contuso nella colluttazione. Arrestato con l’accusa di violenza e minaccia a pubblico ufficiale, di resistenza e lesioni personali, e processato, è stato condannato agli arresti domiciliari per 9 mesi.
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Crema
Sabato 1 Febbraio 2014
Finanziamento di 10mila euro da regione Lombardia. Le denunce: 90
Violenza contro le donne: contributo Katiuscia Scotti
«Le botteghe di Crema» Il nuovo presidente
«Le Botteghe di Crema», gruppo territoriale della Confcommercio, hanno un nuovo presidente: Katiuscia Scotti. La affiancano, nel direttivo, Daniela Martone (titolare de «La Maison») e Gabrio Bossi (del negozio «Emmegi»), entrambi con la carica di vicepresidenti. Non sono stati eletti gli altri membri del consiglio, testimonianza concreta di un gruppo aperto a tutti gli imprenditori della città. Non più solo al “centro”, ma a tutto il tessuto urbano. «Katiuscia unisce l’esperienza nel lavoro in Crema all’entusiasmo della giovane età» ha spiegato soddisfatto il vicepresidente provinciale Graziano Bossi. «Da qualche mese, sin dalla costituzione del gruppo, ha lavorato con impegno per la crescita delle imprese e per la valorizzazione della città. La sua elezione è arrivata con il voto unanime dei colleghi. Una scelta che, sono certo, saprà rendere ancora più forte la presenza della nostra associazione». Entrata giovanissima in negozio, da ormai una ventina d’anni gestisce il punto vendita di abbigliamento in via Manzoni. Negli ultimi mesi, poi, si è lanciata in una nuova sfida imprenditoriale aprendo una attività in via XX Settembre. «Crema è una città attrattiva» spiega, «con una buona qualità della vita. Occorre valorizzare questi punti di forza. Lo possiamo fare mettendoci in gioco, impegnandoci direttamente per azioni di marketing territoriale. La vicinanza con Milano, in occasione di Expo, è una occasione che
Katiuscia Scotti
dobbiamo cogliere appieno. Come distretto del Commercia abbiamo ottenuto un cofinanziamento importante. Ora occorre mettere in campo le azioni che abbiamo proposto alla Regione». Quindi lancia un appello ai colleghi. «La crisi impone di superare le differenze, di annullare le distanze, di lavorare insieme mettendo al centro il “bene comune” della città. Abbiamo un centro commerciale naturale davvero unico. Dobbiamo impegnarci per valorizzarlo attraverso una sinergia sempre più forte tra tutti i soggetti interessati: istituzioni, associazioni e, naturalmente le imprese». Non manca qualche criticità, in particolare legata alla sicurezza. «Non è certo un problema solo di Crema» spiega la presidente delle Botteghe, «ma deve essere una priorità per l’amministrazione. Come Confcommercio abbiamo sottoscritto un protocollo con la Prefettura per collegare i nostri impianti di videosorveglianza alle centrali operative delle forze dell’ordine. Un monitoraggio utile non solo per i negozi ma per tutta la comunità. Ma occorre intensificare gli sforzi per evitare una deriva della situazione».
Sabato 1
I
l Comune di Crema è capofila di un progetto disensibilizzazione al fenomeno della violenza contro le donne e ottiene dalla Regione Lombardia un contributo di 10mila euro per il proprio programma di iniziative che ha partecipato al bando «Progettare le Parità in Lombardia». L’annuncio è stato dato in un gremito incontro tra l’Assessorato alle Pari Opportunità e le Associazioni coinvolte nel progetto, oltre alla presenza di enti ed istituzioni. «Sono particolarmente lieta che la
domenica 2
10.20 linea verde orizzonti. Att 11.10 da oggi la rai. doc 12.00 la prova del cuoco. var 13.30 Tg1 telegiornale 14.00 easy driver. Attualità 14.30 Lineablu. Att 15.25 Le amiche del sabato. Att 17.00 Tg1 telegiornale 17.15 a sua immagine. Attualità 17.45 passaggio a nord ovest 18.50 l'eredità. game show 20.00 tg1 telegiornale/tg sport 20.35 affari tuoi. Game show 21.10 ti lascio una canzone. Talent 00.30 tg1 notte
10.00 10.30 10.55 12.00 12.20 13.30 14.00 16.30 16.35 18.50 20.00 20.40 21.30 23.40 00.40
qB. oslo a sua immagina. Att santa messa recita dell'angelus Linea verde. Att tg1 telegiornale l'arena. Talk tg1 telegiornale domenica in. Varietà l'eredità. game show tg1 telegiornale/tg sport affari tuoi. Game show braccialetti rossi. fiction speciale tg1. Att tg1 notte
09.30 10.00 10.35 11.30 13.00 13.25 14.00 14.50 17.00 18.05 18.50 19.35 20.30 21.05 21.50
rai parlamento. Att SULLA VIA DI DAMASCO. Att cronache di animali. doc mezzogiorno in famiglia tg2 giorno/ rai sport rai sport dribbling sea patrol. telefilm voyager factory. Doc sereno variabile. Att 90° minuto serie b Squadra speciale Cobra 11 razza umana. Doc tg2 20.30 castle. film body of prof. Telefilm
08.40 Voyager Factory 09.05 il nostro amico charly.Tf 10.30 cronache di animali. doc 11.30 mezzogiorno in famiglia 13.00 tG2 giorno/tg motori 13.45 quelli che aspettano.Var 15.40 quelli che il calcio. Var 17.10 stadio sprint 18.05 90° minuto 19.30 squadra spec. cobra11.tf 20.30 tg2 20.30 21.00 ncis unita' anticrimine.tf 21.45 hawaii five-0. tf 22.40 la domenica sportiva. Sport 01.00 tg2 notizie
09.15 colpo di mano a creta. F 11.30 tgr bellitalia. attualità 12.00 tg3/sport notizie/meteo3 12.25 tgr il settimanale. att 13.00 tgr ambiente italia 14.00 tg regione/tg3 15.00 rai educational-tv talk 16.55 per un pugno di libri. Quiz 17.55 un caso per due. Tf 19.00 tg3/tg regione/meteo 20.00 blob. varietà 20.10 che tempo che fa. Talk 21.30 indiana jones. Film 23.35 tg3/tg regione 00.05 stelle nere. att
08.10 il monaco di monza. film 09.55 new york new york. Tf 10.45 telecamere. att 11.10 tgr estovest 12.00 TG3/meteo3 12.25 tgr mediterraneo. att 12.55 E' uno di quei giorni che... 13.45 Timbuctu. Doc 14.00 tg regione/tg3 14.30 in 1/2 ora. Attualità 15.00 tg3 lis 15.05 kilimangiaro. Att 19.00 tg3/tg regione/meteo/blob 20.10 che tempo che fa. Talk 22.40 Report. Attualità
Regione abbia premiato con un apporto economico» il progetto del Comune di Crema» ha spiegato l’assessore Morena Saltini, «nato dalle intenzioni raccolte nel Piano d’Azione per le Parità, approvato in Consiglio comunale lo scorso luglio e finalizzato a mettere in campo azioni concrete volte al contrasto della violenza di genere». Numerose sono le associazioni e le istituzioni che hanno dato il loro appoggio al progetto: Associazione Donne Contro la Violen-
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rete 4
09.00 carabinieri 6. Fiction 10.05 donnavventura. Att 10.50 ricette all'italiana. att 11.30 tg4 Telegiornale/meteo 12.00 un detective in corsia. Tf 13.00 la signora in giallo. tf 14.00 tg4 Telegiornale/meteo 14.45 lo sportello di forum. att 15.30 ieri e oggi in tv. att 16.00 Le indagini di Padre Castell 17.00 poirot. Film 18.55 tg4 Telegiornale/meteo 19.35 Il segreto.Tf 20.30 tempesta d'amore. soap 21.30 the closer. Film
07.55 traffico/meteo.it 08.00 tg5 mattina 09.10 supercinema. Attualità 10.00 melaverde. Attualità 11.00 forum. Attualità 13.00 Tg5 Telegiornale/meteo 13.40 beautiful. Soap 14.10 amici. Talent 16.00 verissimo. Attualità canale 5 18.50 avanti un altro! Quiz 20.00 Tg5 Telegiornale/meteo 20.40 striscia la notizia. Var 21.10 C'e' posta per te. Var 00.30 speciale tg5 01.30 tg5 rassegna stampa 06.10 06.55 07.45 08.40 10.30 12.25 13.40 16.25 17.50 18.30 italia 1 19.00 19.15 21.10 00.10 02.15
i maghi di waverly. Sit Cyber Girls. Tf True Jackson, VP. Tf glee. telefilm The secret circle. telefilm studio aperto/sport batman. Film zathura. Film alla fine arriva mamma. Sit studio aperto/meteo tom & jerry. cartoni the mask. film harry potter. film aiuto vampiro. film sport mediaset
za, U.S. Pergolettese 1932 s.r.l., Liceo Artistico Munari, Istituto ‘Sraffa’, Centro Sportivo Italiano Crema, ma anche la rete territoriale formata dal Centro Risorse Donna, la Comunità Sociale Cremasca a.s.c., la Comunità di prima accoglienza per donne Giulia Colbert, la Rete ConTatto, la Polizia di Stato, la Compagnia Carabinieri di Crema, l’Azienda Sanitaria Locale della Provincia di Cremona, l’Ospedale Maggiore di Crema e il Coni. «Il fenomeno dei maltrattamenti e della violenza contro le donne» ha spiegato ancora la Saltini - è rilevante: nel 2012 le donne che si sono rivolte allo sportello d’ascolto dell’associazione “Donne Contro la Violenza” sono state 90. L’età media è di 28/47 anni. Molte donne hanno dichiarato di subire contemporaneamente più di un tipo di maltrattamento, i più diffusi sono: quello psicologico, quello fisico, quello economico e anche lo stalking». Uno dei bisogni più significativi, rilevato dall’osservatorio dell’Associazione «Donne contro la Violenza», presente sul territorio da più di 20 anni (con 1.400 persone incontrate) è quello di supportare le donne che vivono momenti di forte conflittualità offrendo spazi di empowerment e di sviluppo a livello relazionale, psichico, economi-
co e legale. Il fenomeno della violenza alle donne è infatti un tema complesso che richiede, per essere affrontato adeguatamente. Per questi motivi l’Associazione ha avviato da anni una intensa e proficua collaborazione con diversi enti pubblici ed associazioni private: forze dell’ordine, strutture d’accoglienza, operatori psico-sociali, strutture sanitarie e istituzioni che si occupano di prevenzione del territorio, promuovendo, sostenendo e partecipando attivamente alla costituzione di una rete (denominata «Rete Con-Tatto») con cui condivide protocolli e procedure per azioni coordinate e sinergiche. «Intendiamo» ha concluso l’assessore Morena Saltini, «grazie anche al contributo regionale che abbiamo ottenuto, sensibilizzare la cittadinanza sul tema della violenza in genere, coinvolgere attivamente, in particolar modo le giovani generazioni e le figure educative, in una riflessione sulla relazione tra uomini e donne, quale base culturale indispensabile per una prevenzione della violenza. Vogliamo porre le basi culturali per arrivare a breve ad attivare anche servizi innovativi quali un punto di ascolto per soli uomini finalizzato ad azioni di sensibilizzazione al maschile e di “gestione” dei soggetti maltrattanti».
Le azioni concrete per contrastare l’odioso fenomeno
domenica 2 08.20 mondo sommerso. tf 09.20 le storie di viaggio. Doc 10.00 santa messa 10.50 pianeta mare. Attualità 11.30 tg4/meteo 12.00 pianeta mare. Attualità 12.55 magnifica italia. doc 13.55 donnavventua. Doc 14.45 i dannatinon piangono. f 17.00 un boss sotto stress. f 18.55 tg4 telegiornale/meteo 19.35 Il segreto.Tf 20.30 tempesta d'amore. soap 21.15 non c'è 2 senza 4. film 23.35 spy game. Film 07.55 08.00 08.50 10.00 11.30 12.00 13.00 13.40 14.00 18.50 20.00 20.40 21.10 23.30 01.20
traffico-meteo. Attualità tg5 mattina le frontiere dello spirito il grande nilo. doc le storie di melaverde. Att melaverde. Att tg5 telegiornale/meteo l'arca di noè. attualità Domenica Live. attualità avanti un altro! Quiz tg5 telegiornale/meteo paperissima sprint. Varietà il segreto. Soap matrix. attualità tg5 notte
06.55 i maghi di waverly. Sit 07.00 my dad says. Sit 08.10 padre in affitto. Sit 08.55 r.i. stine's i racconti del brivido. f 10.30 gli esploratori del tempo. F 12.25 studio aperto/sport 14.00 le nebbie di avalon. film 17.30 e alla fine arriva mamma! Sit 18.30 studio aperto/meteo 19.00 ritorno al futuro 3. Film 21.30 Lucignolo. Attualità 01.00 nfl - superbowl 04.30 studio aperto
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la 7
domenica 2
07.30 Tg La 7 07.55 omnibus. Attualità 09.45 coffee break. Att 11.00 otto e mezzo. Att 11.40 ladri per la pelle. Film 13.30 tg la7 14.00 tg la7 cronache. attualità 14.40 le strade di san francisco.tf 16.30 non uccidevano mai la domenica. film 18.10 l'ispettore barnaby. f 20.00 tg la7 20.30 otto e mezzo. Att 21.10 il nemico alle porte. film
07.30 Tg La 7 07.55 omnibus. Attualità 10.00 l'aria che tira. Attualità 11.00 otto e mezzo sabato. Att 11.50 sissi l favorita dello zar. Film 13.30 tg la7 14.00 tg la7 cronache. attualità 14.40 giovanni falcone. film 16.40 un re per quattro regine 18.10 l'ispettore barnaby. f 20.00 tg la7 20.30 domenica nel paese delle meraviglie. Var 21.10 mondo senza fine. film
11.00 Il giorno del Signore 11.30 Studio 1 Dipiù. Rubrica 12.00 Cosa bolle in pentola 12.30 L’uomo questo sconosciuto 13.30 Tg cremona 14.00 “La piazza”. Talk 16.00 Telegiornale 16.30 Gioielli sotto casa 17.00 Dentro l’impresa. Rubrica 17.30 Borghi d’Italia. Rubrica 18.00 Ciak! Motore! 19.00 tg cremona/nazionale 20.30 Il giorno del Signore 21.00 il concerto
10.30 Le città della musica 11.00 Santa Messa. dA Cremona 12.00 Angelus 12.15 Il giorno del Signore 13.00 Anteprima la Grande Domenica 13.30 tg della domenica 14.00 Cremonese-Reggiana.diretta 14.30 Cuneo-Pergolettese 16.25 Cremonese-Reggiana.diretta 17.00 Gioielli sotto casa 17.30 Le storie 18.00 Borghi d’Italia. Rubrica 19.00 Ciak! Motore!/tg 19.30 la piazza. Attualità 21.00 Cremonese-Reggiana.diretta
Speciale Sochi 2014
L’Italia confida nel suo portabandiera Armin Zoeggeler (40 anni) è ancora tra i favoriti nello slittino. Anche Carolina Kostner è molto attesa
L’
a cura di FABIO VARESI
obiettivo (e soprattutto) la speranza del Coni è di fare meglio del magro bottino di medaglie racimolato quattro anni fa a Vancouver (1 oro, 1 argento e 3 bronzi). In caso contrario, la spedizione di Sochi 2014 (7-23 febbraio) sarà archiviata come fallimentare. Ma le prospettive non sono certo rosee, visto che le speranze di podio non sono molte e aggrapparsi alla speranza dell’exploit di qualche sorpresa, potrebbe rivelarsi solo una chimera. Sicuramente ci manca il campione su cui puntare ad occhi chiusi, in grado di trascinare tutta la spedizione (un Tomba o una Compagnoni, per intenderci), ma qualche asso nella manica lo possiede anche l’Italia. Su tutti il portabandiera azzurro Armin Zoeggeler, due ori olimpici e sei mondiali nello slittino, fresco vincitore del titolo europeo in Lettonia, a conferma del valore assoluto dell’altoatesino, malgrado un’età avanzata (40 anni). Zoeggeler gareggia per salire almeno sul podio, ma in cuor suo sogna la vittoria a coronamento di una carriera ineguagliabile. Per quanto riguarda la disciplina regina (lo sci alpino), abbiamo qualche possibilità nelle gare veloci, in particolare discesa libera e supergigante, con Innerhofer, Paris, Heel e Fill, anche se solo il primo (dopo le tre medaglie mondiali dello scorso anno) sembra avere chance di salire sul podio. Nelle prove tecniche e in campo femminile si può sperare solo in buoni piazzamenti, anche se Manfred Moelgg e Patrick Thaler hanno qualche possibilità nello speciale. In gara ci sarà anche Razzoli, oro a Vancouver e salvatore della spedizione azzurra in Canada, che solo grazie allo slalomista emiliano è riuscita a salire almeno una volta sul gradino più alto del podio. Da quel trionfo Razzoli non è più stato protagonista, ma era giusto che difendesse il titolo, nella speranza (a dire il vero vana) che si ritrovi proprio alle Olimpiadi. Nello sci alpino ci sono almeno cinque campioni
Armin Zoeggeler a Torino 2006
Carolina Kostner
molto attesi: in campo maschile, nella velocità il grande favorito è il norvegese Svindal (campione in carica nel supergigante), mentre nelle prove tecniche i dominatori sono l’americano Ligety (in gigante e supercombinata) e l’austriaco Hirscher, che sogna la doppietta (gigante-speciale), anche se dovrà stare attento allo stesso Ligety, ma anche al francese Pinturault e al tedesco Neureuther. Tra le donne, assente l’americana Vonn, proverà a fare incetta di medaglie la tedesca Maria Riesch (leader di Coppa del Mondo), mentre in speciale la favoritissima è la giovane americana Shiffrin. Attenzione, però, anche alla slovena Maze, alla giovane Weirather del Liechtenstein e alla svizzera Gut. C’è molta attesa anche per le gare di sci nordico (o di fondo). L’Italia è reduce dalla delusione di Fiemme 2013 (senza medaglie come nel 2003) e non sarà facile tornare sul podio olimpico, anche per una sola volta. Quattro anni fa gli azzurri vennero “salvati” da Pietro Piller Cottrer (argento nella 15 km) e a Sochi si aggrappano ancora al veterano Giorgio Di Centa (due
ori a Torino 2006) e a Federico Pellegrino nelle prove sprint, sperando che la staffetta faccia un altro miracolo sportivo. La nazionale più forte è al momento quella norvegese, con Petter Northug tra gli uomini e soprattutto Marit Bjorgen tra le donne, pronti a fare incetta di medaglie. Tante speranze azzurre sono riposte in Carolina Kostner, che ha vinto tutto tranne che una medaglia olimpica (come è fino ad ora accaduto a Tania Cagnotto nei tuffi) e la rassegna russa sembra l’ultima grande chance per salire sul podio a cinque cerchi nel pattinaggio artistico. Nel pattinaggio di velocità, invece, dopo gli inattesi trionfi di Torino 2006 (due ori e un bronzo con un incredibile Enrico Fabris), sarà difficile raggiungere una medaglia. Qualche chance in più nutrono gli atleti dello short track, bronzo quattro anni fa con Arianna Fontana. Insomma, non resta che sperare in un exploit degli azzurri, che sconfessi il pessimismo che regna attorno alla spedizione italiana, spesso però brava a sovvertire (in positivo) i pronostici nei grandi appuntamenti.
GLI AZZURRI IN GARA Sono 113 atleti gli atleti azzurri che partecipano a Sochi (69 uomini e 44 donne). Ecco l’elenco completo, diviso per discipline. Sci alpino: Luca De Aliprandini, Peter Fill, Stefano Gross, Werner Heel, Christof Innerhofer, Manfred Moelgg, Roberto Nani, Dominik Paris, Giuliano Razzoli, Davide Simoncelli, Patrick Thaler, Federica Brignone, Chiara Costazza, Elena Fanchini, Nadia Fanchini, Denise Karbon, Francesca Marsaglia, Daniela Merighetti, Verena Stuffer. Freestyle: Markus Eder, Giacomo Matiz, Silvia Bertagna, Deborah Scanzio. Snowboard: Mainhard Erlacher, Roland Fischnaller, Tommaso Leoni, Aaron March, Luca Matteotti, Christoph Mick, Emanuel Perathoner, Omar Visintin, Corinna Boccacini, Raffaella Brutto, Michela Moioli, Nadya Ochner. Sci di fondo: Roland Clara, Francesca De Fabiani, Giorgio Di Centa, David Hofer, Enrico Nizzi, Dietmar Noeckeler, Fabio Pasini, Mattia Pellegrin, Federico Pellegrino, Debora Agreiter, Elisa Brocard, Virginia De Martin Topranin, Ilaria Debertolis, Greta Laurent, Marina Piller, Gaia Vuerich. Biathlon: Christian De Lorenzi, Lukas Hofer, Daniel Taschler, Dominik Windisch, Markus Windisch, Nicole Gontier, Karin Oberhofer, Michela Ponza, Alexia Runggaldier, Dorothea Wierer. Salto: Davide Bresadola, Sebastian Colloredo, Roberto Dellasega, Evelyn Insam, Elena Runggaldier. Combinata nordica: Armin Bauer, Samuel Costa, Giuseppe Michielli, Alessandro Pittin, Lukas Runggaldier. Bob: Simone Bertazzo, Francesco Costa, Simone Fontana, William Frullani. Slittino: Dominik Fischnaller, Patrick Gruber, Christian Oberstolz, Patrick Rastner, Emanuel Rieder, Ludwig Rieder, Armin Zoeggeler, Sandra Gasparini, Sandra Robatscher, Andrea Voetter. Skeleton: Maurizio Oioli.
GIOVEDÌ 6 FEBBRAIO
07.00 SNOWBOARD - Slopestyle (qual., masch.) 11.00 SNOWBOARD - Slopestyle (qual., femm.) 15.00 FREESTYLE - Moguls (qual. 1, femm.) 16.30 PATTINAGGIO DI FIGURA - Uomini (programma corto a squadre) 18.10 PATTINAGGIO DI FIGURA - Coppie (programma corto a squadre)
VENERDÌ 7 FEBBRAIO
17.00 Cerimonia di apertura
SABATO 8 FEBBRAIO
06.30 SNOWBOARD - Slopestyle (semifinali, masch.) 09.00 HOCKEY GHIACCIO - Usa-Finlandia (femm.: Gruppo A, 1ª giornata) 09.45 SNOWBOARD - Slopestyle (finali, masch.) 11.00 SCI DI FONDO - Skiathlon (femm.) 14.00 HOCKEY GHIACCIO - Canada-Svizzera (femm.: Gruppo A, 1ª giornata) 12.30 SPEED SKATING - 5000 metri (masch.) 15.00 FREESTYLE - Moguls (qual. 2, femm.) 15.30 SLITTINO - Singolo masch. (1ª manche) 15.30 BIATHLON - Sprint (masch.) 15.30 PATTINAGGIO DI FIGURA - Prova a squadre (Danza programma corto) 17.10 PATTINAGGIO DI FIGURA - Prova a squadre (Donne programma corto) 17.30 SALTO CON GLI SCI - Trampolino Normale (qual., masch.) 17.40 SLITTINO - Singolo masch. (2ª manche) 19.00 FREESTYLE - Moguls (finale 1, femm.) 19.05 PATTINAGGIO DI FIGURA - Prova a squadre (Coppie programma libero) 19.35 FREESTYLE - Moguls (finale 2, femm.)
DOMENICA 9 FEBBRAIO
08.00 SCI ALPINO - Discesa libera (masch.) 09.00 HOCKEY GHIACCIO - Svezia-Giappone (femm.: Gruppo B, 1ª giornata) 10.30 SNOWBOARD - Slopestyle (semifinali, femm.) 10.45 SNOWBOARD - Slopestyle (finali, femm.) 11.00 SCI DI FONDO - Skiathlon (masch.) 12.30 SPEED SKATING - 3000 metri (femm.) 14.00 HOCKEY GHIACCIO - Russia-Germania (femm.: Gruppo B, 1ª giornata) 15.30 BIATHLON - Sprint (femm.) 15.30 SLITTINO - Singolo masch. (3ª manche) 16.00 PATTINAGGIO DI FIGURA - Prova a squadre (Uomini programma libero) 17.05 PATTINAGGIO DI FIGURA - Prova a squadre (Donne programma libero) 17.40 SLITTINO - Singolo masch. (4ª e ultima manche) 18.10 PATTINAGGIO DI FIGURA - Prova a squadre (Danza programma libero) 18.30 SALTO CON GLI SCI - Trampolino Normale (primo round, masch.) 19.30 SALTO CON GLI SCI - Trampolino Normale (final round, masch.)
LUNEDÌ 9 FEBBRAIO
06.00 CURLING - Danimarca-Cina (masch.: Round Robin, 1ª sessione) 06.00 CURLING - Germania-Canada (masch.: Round Robin, 1ª sessione) 06.00 CURLING - Svizzera-Svezia (masch.: Round Robin, 1ª sessione) 06.00 CURLING - Russia-Gran Bretagna (masch.: Round Robin, 1ª sessione) 08.00 SCI ALPINO - Supercombinata, discesa libera (femm.) 10.45 SHORT TRACK - 1500 m (batterie, masch.) 11.00 HOCKEY GHIACCIO - Usa-Svizzera (femm.: Gruppo A, 2ª giornata) 11.00 CURLING - Russia-Danimarca (femm.: Round Robin, 1ª sessione)
11.00 CURLING - Svezia-Gran Bretagna (femm.: Round Robin, 1ª sessione) 11.00 CURLING - Cina-Canada (femm.: Round Robin, 1ª sessione) 11.00 CURLING - Svizzera-(femm.: Round Robin, 1ª sessione) 11.30 SHORT TRACK - 500 metri (batterie, femminili) 12.00 SCI ALPINO - Supercombinata, slalom speciale (femm.) 12.09 SHORT TRACK - 1500 metri (semifinali, masch.) 12.39 SHORT TRACK - Staffetta 3000 metri (semifinali, femm.) 13.08 SHORT TRACK - 1500 metri (finale, masch.) 14.00 SPEED SKATING - 500 metri (gara 1, masch.) 15.00 FREESTYLE - Moguls (qual. 1, masch.) 15.45 SLITTINO - Singolo femm. (1ª manche) 15.50 FREESTYLE - Moguls (qual. 2, masch.) 15.55 SPEED SKATING - 500 metri (gara 2, masch.) 16.00 HOCKEY GHIACCIO - Finlandia-Canada (femm.: Gruppo A, 2ª giornata) 16.00 BIATHLON - Inseguimento (masch.) 16.00 CURLING - Usa-Norvegia (masch.: Round Robin, 2ª sessione) 16.00 CURLING - Svezia-Gran Bretagna (masch.: Round Robin, 2ª sessione) 16.00 CURLING - Danimarca-Russia (masch.: Round Robin, 2ª sessione) 16.00 CURLING - Canada-Svizzera (masch.: Round Robin, 2ª sessione) 17.35 SLITTINO - Singolo femm. (2ª manche) 19.00 FREESTYLE - Moguls (finale 1, masch.) 19.35 FREESTYLE - Moguls (finale 2, masch.)
MARTEDÌ 11 FEBBRAIO
06.00 CURLING - Russia-Usa (femminile: Round Robin, 2ª sessione) 06.00 CURLING - Svezia-Canada (femm.: Round Robin, 2ª Sessione) 06.00 CURLING - Svizzera-Danimarca (femm.: Round Robin, 2ª Sessione) 06.00 CURLING - Corea del Sud-Giappone (femm.: Round Robin, 2ª Sessione) 07.00 FREESTYLE - Slopestyle (qual., femm.) 10.00 FREESTYLE - Slopestyle (finale, femm.) 11.00 SNOWBOARD - Halfpipe (qual., masch.) 11.00 HOCKEY GHIACCIO - Germania-Svezia (femm.: Gruppo B, 2ª giornata) 11.00 CURLING - Norvegia-Russia (masch.: Round Robin, 3ª sessione) 11.00 CURLING - Cina-Russia (masch.: Round Robin, 3ª sessione) 11.00 CURLING - Canada-Svezia (masch.: Round Robin, 3ª sessione) 11.00 CURLING - Gran Bretagna-Germania (masch.: Round Robin, 3ª sessione) 11.00 SCI DI FONDO - Sprint a tecnica libera (qual. femm.) 11.25 SCI DI FONDO - Sprint a tecnica libera (qual. masch.) 13.00 SCI DI FONDO - Sprint a tecnica libera (quarti di finale, femm.) 13.25 SCI DI FONDO - Sprint a tecnica libera (quarti di finale, masch.) 13.45 SPEED SKATING - 500 metri (gara 1, femm.) 13.56 SCI DI FONDO - Sprint a tecnica libera (semifinali, femm.) 14.06 SCI DI FONDO - Sprint a tecnica libera (semifinale, masch.) 14.22 SCI DI FONDO - Sprint a tecnica libera (finale, femm.) 14.30 SCI DI FONDO - Sprint a tecnica libera (finale, masch.) 15.30 SLITTINO - Singolo femm. (3ª manche) 15.34 SPEED SKATING - 500 metri (gara 2, femm.) 16.00 SNOWBOARD - Halfpipe (semifinali, masch.) 16.00 HOCKEY GHIACCIO - Russia-Giappone (femm.: Gruppo B, 2ª giornata) 16.00 BIATHLON - Inseguimento (femm.) 16.00 CURLING - Danimarca-Giappone (femm.: Round Robin, 3ª sessione) 16.00 CURLING - Cina-Russia (femm.: Round Robin, 3ª sessione) 16.00 CURLING - Gran Bretagna-USA (femm.: Round Robin, 3ª sessione)
IL CALENDARIO
16.00 CURLING - Corea del Sud-Svizzera (femm.: Round Robin, 3ª sessione) 16.00 PATTINAGGIO DI FIGURA - Coppie (programma corto) 17.20 SLITTINO - Singolo femm. (4ª e ultima manche) 18.30 SALTO CON GLI SCI - Trampolino normale (primo round, femm.) 18.30 SNOWBOARD - Halfpipe (finali, masch.) 19.20 SALTO CON GLI SCI - Trampolino normale (final round, femm.)
MERCOLEDÌ 12 FEBBRAIO
06.00 CURLING - Cina-Svizzera (masch.: Round Robin, 4ª sessione) 06.00 CURLING - Danimarca-Usa (masch.: Round Robin, 4ª sessione) 06.00 CURLING - Norvegia-Germania (masch.: Round Robin, 4ª sessione) 08.00 SCI ALPINO - Discesa libera (femm.) 09.00 HOCKEY GHIACCIO - Svizzera-Finlandia (femm.: Gruppo A, 3ª giornata) 10.30 COMBINATA NORDICA - Individuale (salto - trampolino normale) 11.00 CURLING - Corea del Sud-Svezia (femm.: Round Robin, 4ª sessione) 11.00 CURLING - Giappone-Russia (femm.: Round Robin, 4ª sessione) 11.00 CURLING - Canada-Gran Bretagna (femm.: Round Robin, 4ª sessione) 11.00 CURLING - Cina-Usa (femm.: Round Robin, 4ª sessione) 11.00 SNOWBOARD - Halfipe (qual., femm.) 13.30 HOCKEY GHIACCIO - Canada-Usa (femm.: Gruppo A, 3ª giornata) 13.30 COMBINATA NORDICA - Individuale (sci di fondo) 15.00 SPEED SKATING - 1000 metri (masch.) 15.15 SLITTINO - Doppio (1ª manche) 16.00 SNOWBOARD - Halfpipe (semifinali, femm.) 16.00 CURLING - Germania-Cina (masch.: Round Robin, 5ª sessione) 16.00 CURLING - Svizzera-Gran Bretagna (masch.: Round Robin, 5ª sessione) 17.00 CURLING - Danimarca-Svizzera (masch.: Round Robin, 5ª sessione) 16.00 CURLING - Russia-Canada (masch.: Round Robin, 5ª sessione) 16.45 PATTINAGGIO DI FIGURA - Coppie (programma libero) 16.45 SLITTINO - Doppio (2ª e ultima manche) 18.00 HOCKEY GHIACCIO - Repubblica Ceca-Svizzera (masch.; Gruppo C, 1ª giornata) 18.00 HOCKEY GHIACCIO - Lettonia-Svizzera (masch.: Gruppo C, 1ª giornata) 18.30 SNOWBOARD - Halfpipe (finale, femm.)
GIOVEDÌ 13 FEBBRAIO
06.00 CURLING - Cina-Gran Bretagna (femm.: Round Robin, 5ª sessione) 06.00 CURLING - Svizzera-Svezia (femm.: Round Robin, 5ª sessione) 06.00 CURLING - Canada -. Danimarca (femm.: Round Robin, 5ª sessione) 07.15 FREESTYLE - Slopestyle (qual., masch.) 08.30 SKELETON - Singolo femm. (1ª manche) 09.00 HOCKEY GHIACCIO - Finlandia-Austria (masch.: Gruppo B, 1ª giornata) 09.00 HOCKEY GHIACCIO - Giappone-Germania (femm.: Gruppo B, 3ª giornata) 09.40 SKELETON - Singolo femm. (2ª manche) 10.30 FREESTYLE - Slopestyle (finale, masch.) 11.00 SCI DI FONDO - 10 km tecnica classica (femm.) 11.00 CURLING - Norvegia-Svezia (masch.: Round Robin, 6ª sessione)
11.00 CURLING - Svizzera-Russia (masch.: Round Robin, 6ª sessione) 11.00 CURLING - Canada-Danimarca (masch.: Round Robin, 6ª sessione) 11.00 CURLING - Gran Bretagna-Usa (masch.: Round Robin, 6ª sessione) 11.00 SHORT TRACK - 500 metri (quarti di finale, femm.) 11.27 SHORT TRACK - 1000 metri (batterie, masch.) 12.14 SHORT TRACK - 500 metri (semifinali, femm.) 12.35 SHORT TRACK - Staffetta 5000 metri (semifinali, masch.) 13.07 SHORT TRACK - 500 metri (finale, femm.) 13.30 HOCKEY GHIACCIO - Russia-Slovenia (masch.: Gruppo A, 1ª giornata) 13.30 HOCKEY GHIACCIO - Slovacchia-Usa (masch.: Gruppo A, 1ª giornata) 15.00 SPEED SKATING - 1000 metri (femm.) 15.00 BIATHLON - Individuale (masch.) 16.00 CURLING - Svizzera-Canada (femm.: Round Robin, 6ª sessione) 16.00 CURLING - Russia-Corea del Sud (femm.: Round Robin, 6ª sessione) 16.00 CURLING - Giappone-Usa (femm.: Round Robin, 6ª sessione) 16.00 CURLING - Svezia-Danimarca (femm.: Round Robin, 6ª sessione) 16.00 PATTINAGGIO DI FIGURA - Uomini (programma corto) 17.15 SLITTINO - Team Event 18.00 HOCKEY GHIACCIO - Svezia-Russia (femm.: Gruppo B, 3ª giornata) 18.00 HOCKEY GHIACCIO - Canada-Norvegia (masch.: Gruppo B, 1ª giornata)
VENERDÌ 14 FEBBRAIO
06.00 CURLING - Svezia-Cina (masch.: Round Robin, 7ª sessione) 06.00 CURLING - Germania-Usa (masch.: Round Robin, 7ª sessione) 06.00 CURLING - Canada-Norvegia (masch.: Round Robin, 7ª sessione) 08.00 SCI ALPINO - Supercombinata, discesa libera (femm.) 09.00 HOCKEY GHIACCIO - Repubblica Ceca-Lettonia (masch.: Gruppo C, 2ª giornata) 11.00 CURLING - Danimarca-Usa (femm.: Round Robin, 7ª giornata) 11.00 CURLING - Gran Bretagna-Giappone (femm.: Round Robib, 7ª giornata) 11.00 CURLING - Corea del Sud-Cina (femm.: Round Robin, 7ª giornata) 11.00 CURLING - Russia-Svizzera (femm.: Round Robin, 7ª giornata) 11.00 SCI DI FONDO - 15 km tecnica classica (masch.) 12.30 SCI ALPINO - Supercombinata, slalom speciale (masch.) 13.30 HOCKEY GHIACCIO - Svezia-Svizzera (masch.: Gruppo C, 2ª giornata) 13.30 SKELETON - Singolo masch. (1ª manche) 14.45 FREESTYLE - Aerials (qualificazione 1, femm.) 15.00 BIATHLON - Individuale (femm.) 15.00 SKELETON - Singolo masch. (2ª manche) 15.30 FREESTYLE - Aerials (qualificazione 2, femm.) 16.00 CURLING - Svizzera-Germania (masch.: Round Robin, 8ª sessione) 16.00 CURLING - Gran Bretagna-Danimarca (masch.: Round Robin, 8ª sessione) 16.00 CURLING - Cina-Norvegia (masch.: Round Robin, 8ª sessione) 16.00 CURLING - Russia-Usa (masch.: Round Robin, 8ª sessione) 16.00 PATTINAGGIO DI FIGURA - Uomini (programma libero) 16.40 SKELETON - Singolo femm. (3ª manche) 17.50 SKELETON - Singolo femm. (4ª e ultima manche)
IO OLIMPICO 18.00 HOCKEY GHIACCIO - Norvegia-Finlandia (masch.: Gruppo B, 2ª giornata) 18.00 HOCKEY GHIACCIO - Canada-Austria (masch.: Gruppo B, 2ª giornata) 18.30 FREESTYLE - Aerials (finale 1, femm.) 18.30 SALTO CON GLI SCI - Trampolino lungo (qualification round, masch.) 18.55 FREESTYLE - Aerials (finale 2, femm.) 19.12 FREESTYLE - Aerials (finale 3, femm.)
SABATO 15 FEBBRAIO
06.00 CURLING - Canada-Giappone (femm.: Round Robin, 8ª sessione) 06.00 CURLING - Gran Bretagna-Corea del Sud (femm.: Round Robin, 8ª sessione) 06.00 CURLING - Cina-Svezia (femm.: Round Robin, 8ª sessione) 08.00 SCI ALPINO - SuperG (femm.) 09.00 HOCKEY GHIACCIO - Slovacchia-Slovenia (masch.: Gruppo A, 2ª giornata) 09.00 HOCKEY GHIACCIO - (quarti di finale, femm.) 11.00 SCI DI FONDO - Staffetta 4x5 km (femm.) 11.00 CURLING - Svezia-Germania (masch.: Round Robin, 9ª sessione) 11.00 CURLING - Russia-Cina (masch.: Round Robin, 9ª sessione) 11.00 CURLING - Canada-Gran Bretagna (masch.: Round Robin, 9ª sessione) 11.00 CURLING - Danimarca-Svizzera (masch.: Round Robin, 9ª sessione) 11.00 SHORT TRACK - 1500 metri (batterie, femm.) 11.45 SHORT TRACK - 1000 metri (quarti di finale, masch.) 12.16 SHORT TRACK - 1500 metri (semifinali, femm.) 12.46 SHORT TRACK - 1000 metri (semifinali, masch.) 13.09 SHORT TRACK - 1500 metri (finali, femm.) 13.23 SHORT TRACK - 1000 metri (finali, masch.) 13.30 HOCKEY GHIACCIO - (quarti di finale, femm.) 13.30 HOCKEY GHIACCIO - Russia-Usa (masch.: Gruppo A, 2ª giornata) 14.30 SPEED SKATING - 1500 metri (masch.) 15.45 SKELETON - Singolo masch. (3ª manche) 16.00 CURLING - Canada-Russia (femm.: Round Robin, 9ª sessione) 16.00 CURLING - Svezia-Usa (femm.: Round Robin, 9ª sessione) 16.00 CURLING - Danimarca-Cina (femm.: Round Robin, 9ª sessione) 16.00 CURLING - Gran Bretagna-Svizzera (femm.: Round Robin, 9ª sessione) 17.15 SKELETON - Singolo masch. (4ª e ultima manche) 18.00 HOCKEY GHIACCIO - Svezia-Lettonia (masch.; Gruppo C, 3ª giornata) 18.00 HOCKEY GHIACCIO - Svizzera-Repubblica Ceca (masch.: Gruppo C, 3ª giornata) 18.30 SALTO CON GLI SCI - Trampolino lungo (primo turno, masch.) 19.30 SALTO CON GLI SCI - Trampolino lungo (final round, masch.)
DOMENICA 16 FEBBRAIO
06.00 CURLING - Svezia-Russia (masch.: Round Robin, 10ª sessione) 06.00 CURLING - Gran Bretagna-Norvegia (masch.: Round Robin, 10ª sessione) 06.00 CURLING - Canada-Usa (masch.: Round Robin, 10ª sessione) 08.00 SCI ALPINO - SuperG (masch.) 08.00 SNOWBOARD - Cross (qual., femm.) 09.00 HOCKEY GHIACCIO - Austria-Norvegia (masch.: Gruppo B, 3ª giornata) 10.15 SNOWBOARD - Cross (quarti di finale, femm.) 10.31 SNOWBOARD - Cross (semifinali, femm.)
10.45 SNOWBOARD - Cross (finali, femm.) 11.00 SCI DI FONDO - Staffetta 4x10 km (masch.) 11.00 CURLING - Danimarca-Corea del Sud (femm.: Round Robin, 10ª sessione) 11.00 CURLING - Giappone-Svizzera (femm.: Round Robin, 10ª sessione) 11.00 CURLING - Svezia-Russia (femm.: Round Robin, 10ª sessione) 11.00 CURLING - Canada-Usa (femm.: Round Robin, 10ª sessione) 13.30 HOCKEY GHIACCIO - Slovenia-USA (masch.: Gruppo A, 3ª giornata) 13.30 HOCKEY GHIACCIO - Russia-Slovacchia (masch.: Gruppo A, 3ª giornata) 15.00 SPEED SKATING - 1500 metri (femm.) 16.00 BIATHLON - Mass Start (masch.) 16.00 CURLING - Cina-Canada (masch.: Round Robin, 11ª sessione) 16.00 CURLING - Norvegia-Svizzera (masch.: Round Robin, 11ª sessione) 16.00 CURLING - Germania-Danimarca (masch.: Round Robin, 11ª sessione) 16.00 CURLING - Svezia-Usa (masch.: Round Robin, 11ª sessione) 16.00 PATTINAGGIO DI FIGURA - Danza (programma corto) 17.15 BOB - Doppio masch. (1ª manche) 18.00 HOCKEY GHIACCIO - Finlandia-Canada (masch.: Gruppo B, 3ª giornata) 18.50 BOB - Doppio masch. (2ª manche)
LUNEDÌ 17 FEBBRAIO
06.00 CURLING - Corea del Sud-USA (femm.: Round Robin, 11ª sessione) 06.00 CURLING - Russia-Gran Bretagna (femm.: Round Robin, 11ª sessione) 06.00 CURLING - Giappone-Cina (femm.: Round Robin, 11ª sessione) 08.00 SNOWBOARD - Cross (qual., masch.) 10.30 SNOWBOARD - Cross (ottavi di finale, masch.) 11.00 CURLING - Norvegia-Danimarca (masch.: Round Robin, 12ª sessione) 11.00 CURLING - Germania-Russia (masch.: Round Robin, 12ª sessione) 11.00 CURLING - Cina-Gran Bretagna (masch.: Round Robin, 12ª sessione) 11.00 CURLING - Svizzera-Usa (masch.: Round Robin, 12ª sessione) 11.01 SNOWBOARD - Cross (quarti di finale, masch.) 11.13 SNOWBOARD - Cross (semifinali, masch.) 11.17 SNOWBOARD - Cross (finale, masch.) 13.30 HOCKEY GHIACCIO - (semifinali, femm.) 14.45 FREESTYLE - Aerials (qualificazione 1, masch.) 15.30 FREESTYLE - Aerials (qualificazione 2, masch.) 15.30 BOB - Doppio masch. (3ª manche) 16.00 BIATHLON - Mass Start (femm.) 16.00 CURLING - Svezia-Giappone (femm.: Round Robin, 12ª sessione) 16.00 CURLING - Cina-Svizzera (femm.: Round Robin, 12ª sessione) 16.00 CURLING - Canada-Corea del Sud (femm.: Round Robin, 12ª sessione) 16.00 CURLING - Danimarca-Gran Bretagna (femm.: Round Robin, 12ª sessione) 16.00 PATTINAGGIO DI FIGURA - Danza (programma libero) 17.05 BOB - Doppio masch. (4ª e ultima manche) 18.00 HOCKEY GHIACCIO - (semifinali, femm.) 18.15 SALTO CON GLI SCI - Prova a squadre (primo turno, masch.)
18.30 FREESTYLE - Aerials (finale 1, masch.) 18.55 FREESTYLE - Aerials (finale 2, masch.) 19.12 FREESTYLE - Aerials (finale 3, masch.) 10.15 SALTO CON GLI SCI - Prova a squadre (final round, masch.)
MARTEDÌ 18 FEBBRAIO
08.00 SCI ALPINO - Slalom Gigante (1ª manche, femm.) 09.00 HOCKEY GHIACCIO - (playoff, masch.) 10.30 COMBINATA NORDICA - Individuale (salto - trampolino lungo) 10.30 SHORT TRACK - 1000 metri (batterie, femm.) 11.17 SHORT TRACK - 500 metri (batterie, masch.) 11.30 SCI ALPINO - Slalom Gigante (2ª manche, femm.) 11.56 SHORT TRACK - Staffetta 3000 m (finale, femm.) 13.00 COMBINATA NORDICA - Individuale (sci di fondo) 13.30 HOCKEY GHIACCIO - (playoff, masch.) 14.00 SPEED SKATING - 10000 m (masch.) 14.45 FREESTYLE - Halfpipe (qual., masch.) 16.15 BOB - Doppio femm. (1ª manche) 17.23 BOB - Doppio femm. (2ª manche) 18.00 HOCKEY GHIACCIO - (playoff, masch.) 18.00 HOCKEY GHIACCIO - (playoff, masch.) 18.30 FREESTYLE - Halfpipe (finale, masch.)
MERCOLEDÌ 19 FEBBRAIO
06.15 SNOWBOARD - Parallelo Slalom Gigante (qual., masch.) 07.15 SNOWBOARD - Parallelo Slalom Gigante (qual., femm.) 08.00 SCI ALPINO - Slalom Gigante (1ª manche, masch.) 09.00 HOCKEY GHIACCIO - (quarti di finale, masch.) 10.00 SNOWBOARD - Parallelo Slalom Gigante (ottavi di finale, masch.) 10.15 SCI DI FONDO - Sprint tecnica classica (semifinali, femm.) 10.24 SNOWBOARD - Parallelo Slalom Gigante (quarti di finale, masch.) 10.37 SNOWBOARD - Parallelo Slalom Gigante (semifinali, masch.) 10.44 SNOWBOARD - Parallelo Slalom Gigante (finale, masch.) 10.55 SNOWBOARD - Parallelo Slalom Gigante (ottavi di finale, femm.) 11.00 CURLING - (semifinali, femm.) 11.00 CURLING - (semifinali, femm.) 11.06 SCI DI FONDO - Sprint tecnica classica (semifinali, masch.) 11.19 SNOWBOARD - Parallelo Slalom Gigante (quarti di finale, masch.) 11.30 SCI ALPINO - Slalom Gigante (2ª manche, masch.) 11.35 SNOWBOARD - Parallelo Slalom Gigante (semifinali, femm.) 11.43 SNOWBOARD - Parallelo Slalom Gigante (finale, femm.) 12.45 SCI DI FONDO - Sprint tecnica classica (finale, femm.) 13.15 SCI DI FONDO - Sprint tecnica classica a coppie (finale, masch.) 13.30 HOCKEY GHIACCIO - (quarti di finale, masch.) 14.30 SPEED SKATING - 5000 metri (femm.) 15.30 BIATHLON - Staffetta Mista 16.00 CURLING - (semifinali, masch.) 16.00 CURLING - (semifinali, masch.) 16.00 PATTINAGGIO DI FIGURA - Donne (programma corto) 17.15 BOB - Doppio femm. (3ª manche) 18.00 HOCKEY GHIACCIO - (quarti di finale, masch.) 18.00 HOCKEY GHIACCIO - (quarti di finale, masch.) 18.23 BOB - Doppio femm. (4ª e ultima manche)
GIOVEDÌ 20 FEBBRAIO
08.45 FREESTYLE - Cross (qual., masch.) 09.00 COMBINATA NORDICA - Prova a squadre (salto) 09.30 CURLING - (finale per il bronzo, femm.) 10.30 FREESTYLE - Cross (ottavi di finale, masch.) 11.05 FREESTYLE - Cross (quarti di finale, masch.) 11.25 FREESTYLE - Cross (semifinali, masch.) 11.39 FREESTYLE - Cross (finale, masch.) 12.00 COMBINATA NORDICA - Prova a squadre (sci di fondo)
13.00 HOCKEY GHIACCIO - (finale per il bronzo, femm.) 14.30 CURLING - (finale per l’oro, femm.) 15.30 FREESTYLE - Halfpipe (qual., femm.) 16.00 PATTINAGGIO DI FIGURA - Donne (programma libero) 18.00 HOCKEY GHIACCIO - (finale per l’oro, femm.) 18.30 FREESTYLE - Halfpipe (finale, femm.)
VENERDÌ 21 FEBBRAIO
08.45 FREESTYLE - Cross (qual., femm.) 09.30 CURLING - (finale per il bronzo, masch.) 10.30 FREESTYLE - Cross (ottavi di finale, femm.) 11.05 FREESTYLE - Cross (quarti di finale, femm.) 11.25 FREESTYLE - Cross (semifinali, femm.) 11.39 FREESTYLE - Cross (finale, femm.) 13.00 HOCKEY GHIACCIO - (semifinali, masch.) 13.45 SCI ALPINO - Slalom Speciale (1ª manche, femm.) 14.30 CURLING - (finale per l’oro, masch.) 14.30 SPEED SKATING - Inseguimento a squadre (quarti di finale, masch.) 15.23 SPEED SKATING - Inseguimento a squadre (quarti di finale, femm.) 15.30 BIATHLON - Staffetta (femm.) 16.12 SPEED SKATING - Inseguimento a squadre (semifinali, masch.) 17.15 SCI ALPINO - Slalom Speciale (2ª manche, femm.) 17.30 SHORT TRACK - 500 metri (quarti di finale, masch.) 17.44 SHORT TRACK - 1000 metri (quarti di finale, femm.) 18.00 HOCKEY GHIACCIO - (semifinali, masch.) 18.15 SHORT TRACK - 500 metri (semifinali, masch.) 18.23 SHORT TRACK - 1000 metri (semifinali, femm.) 18.46 SHORT TRACK - 500 metri (finale, masch.) 18.56 SHORT TRACK - 1000 metri (finale, femm.) 19.21 SHORT TRACK - Staffetta 5000 metri (finale, masch.)
SABATO 22 FEBBRAIO
06.15 SNOWBOARD - Parallelo Slalom (qual., femm.) 07.15 SNOWBOARD - Parallelo Slalom (qual., masch.) 10.15 SNOWBOARD - Parallelo Slalom (ottavi di finale, masch.) 10.30 SCI DI FONDO - 30 km Mass Start (femm.) 10.39 SNOWBOARD - Parallelo Slalom (quarti di finale, masch.) 10.47 SNOWBOARD - Parallelo Slalom (semifinali, masch.) 10.59 SNOWBOARD - Parallelo Slalom (finale, masch.) 11.10 SNOWBOARD - Parallelo Slalom (ottavi di finale, femm.) 11.41 SNOWBOARD - Parallelo Slalom (quarti di finali, femm.) 11.50 SNOWBOARD - Parallelo Slalom (semifinali, femm.) 11.58 SNOWBOARD - Parallelo Slalom (finale, femm.) 13.45 SCI ALPINO - Slalom Speciale (1ª manche, masch.) 14.30 SPEED SKATING - Inseguimento a squadre (semifinali, femm.) 14.51 SPEED SKATING - Inseguimento a squadre (finali, maschile) 15.14 SPEED SKATING - Inseguimento a squadre (finali, femm.) 15.30 BIATHLON - Staffetta (maschile) 16.00 HOCKEY GHIACCIO - (finale per il bronzo, maschile) 17.15 SCI ALPINO - Slalom Speciale (2ª manche, maschile) 17.30 BOB - Quattro maschile (1ª manche) 19.00 BOB - Quattro maschile (2ª manche)
DOMENICA 23 FEBBRAIO
08.00 SCI DI FONDO - 50 km Mass Start (maschile) 10.30 BOB - Quattro maschile (3ª manche) 12.00 BOB - Quattro maschile (4ª e ultima manche) 13.00 HOCKEY GHIACCIO - (finale per l’oro, maschile) 17.00 Cerimonia di chiusura Tutti gli orari fanno riferimento al fuso orario italiano Tutte le gare saranno trasmesse da Sky, che propone 560 ore di diretta. Per chi non è abbonato, può seguirle su Cielo, unico canale in chiaro di Sky, che assicurerà 100 ore di diretta visibili a tutti (relative a 15 discipline e a tutte le gare della spedizione azzurra). La Rai, invece, che si è assicurata l’esclusiva di Rio 2016, proporrà gli highlights dei principali eventi della giornata olimpica.
Speciale Sochi 2014
I miti azzurri sono Alberto e Deborah
LA STORIA Tomba e la Compagnoni sono gli unici italiani ad aver conquistato 3 medaglie d’oro ai Giochi Olimpici
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uella che sta per iniziare è la 22ª edizione dei Giochi Olimpici invernali, che non hanno certamente la cassa di risonanza di quelli estivi, ma che hanno accresciuto la loro popolarità da quando (nel 1994) non vanno più in scena nello stesso anno con le Olimpiadi estive. Per la prima volta la rassegna sulla neve approda in Russia, dopo che Mosca aveva organizzato i Giochi nell’estate del 1980 (quelli del primo boicottaggio). E’ lungo l’elenco dei grandi campioni che hanno illuminato la scena negli ultimi decenni. Senza far torto a nessuno, cerchiamo di ricordare le imprese (soprattutto quelle azzurre), entrate nelle memoria dello sport della neve. L’Italia vanta un medagliere complessivo di 106 medaglie (37 ori, 32 argenti e 37 bronzi) e si colloca all’11° posto (9° se non si considerano Unione Sovietica e Germania Est che non esistono più). Al comando c’è la Norvegia con 303 medaglie (di cui 107 d’oro), davanti agli Stati Uniti (87 ori), ma in vetta ci sarebbe la Germania sommando le medaglie conquistate dai tedeschi, prima e dopo il Muro di Berlino. Il maggior numero di ori per l’Italia sono arrivati dallo sci alpino (13) grazie a campioni indimenticabili come Zeno Colò (a Oslo in discesa nel 1952), Gustav Thoeni (a Sapporo nel 1972 in gigante), Piero Gros (a Innsbruck ’76 in speciale davanti a Thoeni), Alberto Tomba (due successi a Calgary ’88 e uno a Albertville ’92) e Giuliano Razzoli quattro anni fa (senza dimenticare il
Alberto Tomba a Calgary nel 1988
meno noto successo di Josef Polig in combinata nel ’92). Tra le donne, il primo oro è arrivato nel 1984 a Sarajevo con Paoletta Magoni (in slalom speciale), al quale ha fatto seguito il fantastico tris di Deborah Compagnoni (nel 1992 in supergigante, nel 1994 a Lillehammer e a Nagano nel 1998 in slalom gigante). Per finire, nel 2002 a Salt Lake City, arrivò l’inatteso oro di Daniela Ceccarelli in supergigante (unico successo in carriera per l’atleta romana). In campo straniero, mitici sono Toni Sailer (tre ori a Cortina ’56) e Jean-Claude Killy (tris d’oro a Grenoble ’68). Meritano citazione anche Ingemar Stenmark (forse il più grande sciatore di tutti i tempi, due ori a Lake Placid 1980), il norvegese Kjetil André Aamodt (4 ori in tre diverse Olimpiadi), la tedesca Rosi Mittermaier (due ori e un argento a Innsbruck ’76) e
la croata Janica Kostelic (4 ori e due argenti tra Salt Lake City e Torino). Passando allo sci di fondo (o nordico, come lo chiamano in Scandinavia), sono 9 i trionfi azzurri, il primo con Franco Nones nella 30 km a Grenoble 1968. Un successo clamoroso, perché a quei tempi era difficile strappare un oro agli scandinavi e ai sovietici. Vent’anni dopo Maurilio De Zolt è tornato sul podio (nella 50 km a Calgary). Il “grillo del Cadore” ho poi vinto l’oro in staffetta (insieme a Vanzetta, Albarello e Fauner) nello storico sprint a Lillehammer davanti alla favoritissima Norvegia. Gli altri due ori in campo maschile sono arrivati a Torino 2006 con Giorgio Di Centa nella 50 km e ancora in staffetta (lo stesso Di Centa insieme a Valbusa, Piller Cottrer e Zorzi). La famiglia Di Centa ha regalato altri due ori all’Italia,
con le imprese di Manuela a Lillehammer nel 1994, mentre Stefania Belmondo i due ori li ha vinto ad Albertville ’92 e a Salt Lake City dieci anni dopo, dove trionfò anche Gabriella Paruzzi. Nel fondo il mito è sicuramente Bjorn Daehlie, otto ori e quattro argenti tra Albertville ’92 e Nagano ’98. Ci sono poi i 7 ori nello slittino (due di Zoeggeler e altrettanti di Paul Hildgartner), disciplina che a sempre regalato grandi soddisfazioni ai colori azzurri, mentre dal bob sono arrivati quattro successi, due grazie al mitico Eugenio Monti (soprannominato il “rosso volante”), trionfatore sia nel bob a due (con Luciano De Paolis) che nel bob a quattro (con lo stesso De Paolis, Armano e Zandonella) a Grenoble nel ’68. L’ultimo oro è datato 1998 (a Nagano), dove Gunther Huber e Antonio Tartaglia vinsero nel bob a due a pari merito con il Canada.
IL MEDAGLIERE
oro argento bronzo Norvegia 107 106 90 Usa 87 95 71 Urss 78 57 59 Germania 68 72 48 Austria 55 70 76 Canada 52 45 48 Svezia 48 33 48 Svizzera 44 37 46 Finlandia 41 59 56 Ddr 39 36 35 Italia 37 32 37 Russia 36 29 26 Olanda 29 31 26 Francia 27 27 40 Sud Corea 23 14 8
Deborah Compagnoni a Nagano nel 1998
CASALMAGGIORE
Sabato 1 Febbraio 2014
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Bidoni col microchip, avvio positivo
Il prezzo dei singoli svuotamenti lo decideranno i Comuni, ma non inciderà oltre il 20% del totale. In arrivo sconti per i pannoloni
Giampiero Todeschini, presidente di Casalasca Servizi, illustra le novità e fa un primo bilancio della nuova raccolta del secco
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di Vanni Raineri
a nuova raccolta di rifiuti del comparto secco, non riciclabile, introdotta a Casalmaggiore e Piadena è uno degli argomenti che stanno facendo maggiormente discutere, ma come accade spesso è più facile che emergano alla luce i comportamenti più deplorevoli rispetto ai tanti virtuosi che passano sottotraccia. Casalasca Servizi non è impegnata solo su questo fronte: basti pensare che da lunedì prossimo nuovi Comuni soci avranno il porta a porta: ad accodarsi saranno le cremonesi Bordolano e Olmeneta. Dagli anni Novanta, quando fu fondata Casalasca spa, di rifiuti ne sono passati dalla sede di San Giovanni in Croce, e se il Casalasco è uno dei territori più virtuosi d’Italia (i rapporti di Legambiente sono chiari sui dati della raccolta differenziata), grande merito va a questa società, che iniziò il suo cammino grazie alla spinta dei venti comuni fondatori. Oggi i comuni sono raddoppiati, estendendosi al territorio cremonese. Il presidente (da ormai 10 anni) Giampietro Todeschini riassume le fasi principali di questa trasformazione, e con lui c’è il responsabile tecnico Emanuele Bernardelli, in Casalasca sin dal primo giorno. Oggi i Comuni soci sono saliti a 44. Nel 2000 l’importante ingresso di due privati, l’Aem di Cremona e la Tea di Mantova, nel 2008 l’azienda diventa mista con l’ingresso di un partner privato a seguito di una gara di rilevanza europea, e contemporaneamente il raddoppio dei Comuni soci. Nel 2006 Casalmaggiore e Piadena fanno da apripista per il porta a porta (la raccolta differenziata di ogni prodotto davanti alle singole abitazioni ), che rappresenta il volano per un sensibile miglioramento ambientale. Oggi Casalasca Servizi dà lavoro a 97 persone,
più 10 lavoratori interinali. Nell’indotto si aggiungono una trentina di occupati nelle due coop sociali, la Gardenia di Casalmaggiore e Pulisoft di Cremona. Casalasca Servizi, chiediamo a Todeschini, è un’azienda che va valutata su un doppio binario anche per la sua natura mista pubblico/privato: il risultato economico e il contributo ambientale. «Nel casalasco la raccolta differenziata è salita al 70%, mentre a livello di costi siamo allineati al mercato, anche se il servizio domiciliare dà la sensazione di costi superiori. Siamo una provincia virtuosa». Un virtuosismo che dovrebbe dare frutti. «Il recupero dei materiali fa tornare parecchio denaro ai Comuni. La plastica, che comunque dobbiamo “pulire” (è tollerato solo il 4-5% di prodotto non conforme, mentre per la carta è il 3%), rende bene, un po’ meno la carta, ma in ogni caso non parliamo di costi di smaltimento ma di ricavi. Dai tempi dei cassonetti di plastica in cui si trovava di tutto si è passati al secco trasparente, ed oggi i cittadini si sono educati. Da parte nostra riteniamo importante lavorare sulle giovani generazioni: facciamo ogni anno corsi nelle scuole per sensibilizzare i ragazzi sulla raccolta differenziata». Nel 2013 un nuovo passo avanti. «La maggior parte dei comuni ha chiesto di passare dalla Tarsu alla Tares, una svolta importante. La prima era calcolata sui soli metri quadrati dell’abitazione, la seconda aggiunge una quota variabile riferita alla grandezza del nucleo familiare. Oltre alla Tares tributo si è poi aggiunta la Tares corrispettivo». Ed eccoci dunque alla nuova raccolta anche in questo caso iniziata a Casalmaggiore e Piadena. «Si tratta della Tares puntuale, che misura il secco raccolto nelle singole abitazioni con identificativo dell’utenza».
La differenziata nel Casalasco è al 70% e crescerà ancora
Il presidente di Casalasca Servizi Giampietro Todeschini nel suo ufficio. Sotto, rifiuti lavorati nella sede di San Giovanni in Croce
L’ormai noto contenitore con microchip. «Già. Con questo metodo possiamo conteggiare gli svuotamenti. Tra novembre e dicembre – aggiunge Todeschini il servizio è stato introdotto come prova nei due Comuni citati, dal primo gennaio è entrato a regime. Consegniamo bidoncini da 40 litri, al momento dello svuotamento si rileva l’utente col microchip e l’operazione entra nella sua banca dati. Per questo consigliamo di esporlo solo una volta riempito, per minimizzare il numero di operazioni». Era immaginabile che ci sarebbero stati problemi. «Il servizio è stato testato – afferma Bernardelli – e gli agenti di polizia municipale e le Gev ci hanno dato una grossa mano per sistemare le anomalie riscontrate. Sacchi e contenitori non conformi non vengono ritirati. Invitiamo anzi i cittadini che non hanno il contenitore, o che ne necessitano di ulteriori, di venire
a ritirarli. Non costano nulla». Quel che costa è il singolo svuotamento. Qual è il primo bilancio? «Entro fine anno il 95% degli utenti ha ritirato il contenitori, ormai siamo a quota 99%. I risultati sono positivi, all’inizio i sacchi non ritirati erano il 5%, ora già molti di meno. Al momento non sono partite sanzioni, certo dopo alcuni giorni i sacchi li ritiriamo comunque, ma solo dopo aver avvisato la polizia municipale che ha il potere anche di controllare il contenuto dei sacchi e risalire al proprietario. Non è un sistema punitivo, gran parte della gente ha capito che l’intento è quello di creare un comportamento virtuoso per aumentare ulteriormente la raccolta differenziata, e far pagare di più a chi crea un costo per la comunità. Parecchia gente sostiene: “Io la differenziata la faccio, quindi devo pagare di meno rispetto a chi non la fa”. E’ giusto che sia così». Una delle prime critiche è che la gente non conosce quale sia il prezzo per ciascun svuotamento. «Una volta che avranno dati sufficienti, saranno i singoli Comuni a stabilirlo. Possiamo però dire che il meccanismo del “puntuale” sul secco inciderà per il 15-20% della tariffa complessiva. Non è tanto, ma sarà comunque un vantaggio per chi differenzia». I primi vantaggi non si sono fatti attendere. «Casalmaggiore ad esempio è stata suddivisa in 5 zone, e ogni giorno viene fatto il servizio su ciascuna di esse. A breve però si potrà suddividerla in 3 zone, con passaggi sempre settimanali ma un servizio fatto in 3 giorni invece che 5». Le reazioni sinora sono venute dal centro principale, a Piadena come va? «E’ un centro più piccolo e si è adattato meglio, tanto che non abbiamo re-
gistrato situazioni anomale». Si è già valutato quando il servizio potrà essere esteso agli altri Comuni? «Dipenderà da loro, noi teniamo informate le varie Amministrazioni ma sta a loro decidere». E’ vero che sarà presto possibile per l’utente controllare on line i propri svuotamenti? «Sì, potranno controllarli con il codice utenza da metà anno sul nostro sito (www.casalascaservizi.com) dove gli utenti possono trovare anche i calendari dei vari comuni e varie informazioni». Ma chi volesse chiedere chiarimenti a chi deve rivolgersi? «Al proprio Comune o a noi (attraverso il numero verde) per le questioni operative». Sembra che ci siano persone che pur di non pagare sono disposte a portare i rifiuti nei Comuni che hanno ancora i cassonetti, quando non versano in contenitori altrui. «Sono ormai pochissimi i cassonetti, non credo sia conveniente cercarli. Quanto ai contenitori con microchip, sono dotati di lucchetto. Noi ritiriamo solo quelli col lucchetto aperto». C’è anche gente che i rifiuti li abbandona in giro. «Un fenomeno che c’è sempre stato, e che aumenta con l’inverno. Forse qualcuno in più c’è stato con la novità introdotta, ma non in misura rilevante». Chiudiamo col caso pannoloni, sollevato da alcuni cittadini. «Chi ha necessità di aumentare il numero di contenitori può chiederli, alle agevolazioni sociali pensano le Amministrazioni attraverso sconti o svuotamenti gratuiti. Su questo tema, avvisiamo che dal 1° febbraio si potrà venire qui in sede per autocertificare la presenza in famiglia di anziani o disabili».
Estendere la raccolta col microchip? Lo decidono i Comuni
Lezione agli alunni sulle insidie del web Nelle scuole primarie in collaborazione col Rotary, che ha anche distribuito un libro-fiaba
Alcuni soci del Rotary Club Oglio Po hanno sviluppato due service, uno distrettuale ed uno interno al club, nelle scuole del casalasco. Sabato scorso hanno distribuito alle classi seconde elementari dell’Istituto Marconi i libretti
“Chicco alla ricerca della nota perduta”, un libro-fiaba da leggere per “viaggiare” affrontando temi importanti quali “la multietnicità”, “l’importanza dell’ascolto”, “la ricerca della felicità”. A consegnare i volumetti erano presenti il presi-
dente Leonardo Stringhini, l’assistente del governatore (essendo il service distrettuale) Giuseppe Torchio ed i soci Claudio e Gianfranco Rivieri. A loro è andato il grazie della direttrice scolastica Bruna Braga. L’esperienza si è ripetuta nella giornata di martedì 28 gennaio, quando i libretti sono stati distribuiti anche agli alunni delle seconde classi delle scuole di Vicobellignano, Rivarolo del Re e (nel pomeriggio) Vicomoscano. Nell’identica giornata, nelle stesse tre scuole, è proseguito il service del club legato alle insidie del web, che già aveva fatto tappa nelle scuole del capoluogo. Questo è rivolto agli alunni delle classi quarte e quinte, ed è svolto in collaborazione con Aemcom. Proprio l’ingegner Corrado Ignoti di Aemcom ha tenuto la relazione ai giovani studenti. Da segnalare che, data la bontà dell’iniziativa, la stessa Aemcom l’ha riproposta a Cremona in collaborazione col Comune.
Sopra Ignoti e il libro distribuito a Rivarolo del Re. A sinistra alla Marconi
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Casalmaggiore
Sabato 1 Febbraio 2014
CHIUDE ANCHE IL “KIWI”
Il Bar Italia va ai cinesi (v.r.) Dal Bar Italia al Bar Cina? La prospettiva sembra proprio essere questa. Un altro duro colpo al commercio del centro di Casalmaggiore. Forse il colpo più duro. Chiariamolo subito: quella che annunciamo non è una chiusura, ma l’avviso di subentro è già arrivato sul tavolo dell’Ufficio Licenze del palazzo comunale: il Bar Italia a giorni, anzi a ore, cambierà padrone. Se è vero che la notizia della chiusura della vecchia gestione, che ancora ruotava attorno alla figura del compianto Vito Scandiariato, scomparso dopo una malattia durata oltre un anno Il Bar Italia di piazza Garibaldi lo scorso 19 ottobre, era nell’aria da tempo, al centro dell’attenzione c’è ora l’identità della successione alla guida dello storico esercizio di Galleria Gorni, in piena piazza Garibaldi. Pare infatti che sia ormai stato trovato un accordo tra i soci proprietari e nuovi investitori cinesi, che sono in effetti stati visti nelle scorse settimane ai tavolini dello stesso bar. Il 3 febbraio, stando a quanto viene riferito (e nessuno nega), il bar abbasserà le saracinesche: di fatto la gestione uscente sta vivendo le sue ultime ore. Il giorno dopo potrebbe già arrivare la firma dal notaio per l’acquisizione da parte degli imprenditori con gli occhi a mandorla del locale, o meglio della licenza dato che l’immobile resterebbe in affitto. Come noto gli acquirenti da Oriente stanno arrivando a frotte in Italia negli ultimi anni, per investire a fronte della disponibilità di capitale fresco: ma l’acquisto del Bar Italia, anche solo per il nome che porta oltre che per il gran numero di avventori che sono passati in quel locale in questi anni, può essere considerato un evento epocale. Resta da capire se dietro il bancone ci sarà personale italiano (tattica spesso utilizzata, considerata la diffidenza serpeggiante verso la provenienza straniera dei proprietari) oppure cameriere con gli occhi a mandorla. Considerato che in Galleria Gorni, proprio di fronte al Bar Italia, ha appena aperto una gastronomia rumena, ecco che la zona commerciale clou del centro casalese comincia a impratichirsi con linguaggi internazionali. A Casalmaggiore un locale nella zona attuale del Bar Italia esisteva già dagli anni ’50: si trattava del Caffè Sport da Armando. Poi arrivò il Bar Pergola (con annessa balera). Negli anni ’60 comparve il primo Bar Italia, che però era in via Cavour e faceva concorrenza all’oratorio. Con la successiva costruzione della Galleria Gorni, infine, il trasferimento nell’attuale posizione. La gestione di Vito Scandariato, benvoluto da tutti e vero e proprio centro catalizzatore del locale, è stata l’ultima in ordine di tempo ed è durata oltre quindici anni: tutti la ricordano con affetto. Ma adesso il cambio della guardia è maturo e non mancherà di fare parlare. A margine un’altra novità, sempre in piazza: il negozio di abbigliamento Kiwi chiuderà i battenti e in questi ultimi mesi liquiderà tutto. Qui la data è già stata presentata: 17 maggio. Il negozio, peraltro, era passato alla ribalta della cronaca nel luglio 2013 per l’esposizione di un cartello polemico, che invitava i cittadini a comperare e ad approfittare dei saldi, perché solo così l’economia poteva girare, non certo, come si leggeva nel cartello, per i “bla bla” dei politici di Roma e Bruxelles. Al momento non ci sono invece conferme sulla chiusura della Gastronomia Bodini, in via Cairoli, altro negozio storico, sempre a pochi metri dal centro: da mesi campeggia il cartello “Vendesi” in verità, ma all’Ufficio Licenze di Casalmaggiore non è giunta alcuna comunicazione ufficiale. Resta inteso che la fisionomia di piazza Garibaldi sta cambiando: e qualche “crepa” in più rischia seriamente di aprirsi.
In un bar di Cingia ragazzo ruba una borsetta, ma non fa i conti con gli apparecchi a infrarossi
Inchiodato dalle telecamere
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di Giovanni Gardani
on sa se essere amareggiato o soddisfatto Sanni Bertoletti, proprietario del locale “La Rosa Blu” che sorge sulla via Giuseppina a Cingia de' Botti. Già visitato in passato dai ladri, che con una spaccata rubarono l’incasso delle macchinette del videopoker e poi lasciarono un beffardo messaggio (“ci dispiace ma abbiamo fame”), lo scorso sabato ha dovuto registrare un nuovo episodio di furto, molto inferiore dal punto di vista della dimensione ma comunque fastidioso. «Stavamo organizzando una festa nel locale racconta Bertoletti - quando ad un certo punto, mezzora dopo la mezzanotte, una nostra cliente affezionata si è accorta che mancava la sua borsetta, peraltro di marca: all’interno aveva un portafoglio, sempre di marca, con soldi e documenti e due cellulari. L’aveva lasciata su un tavolo del
locale e non l’ha più trovata». La buona notizia, per la ragazza e per Bertoletti, è che ha funzionato il sistema di videosorveglianza interno. «Il locale era buio perché stavamo dando una festa simil discoteca, con le luci basse. Per fortuna abbiamo telecamere a infrarossi e così siamo riusciti a individuare perfettamente il ladro. Il tutto in dieci minuti appena. Ci spiace molto perché è un ragazzo che viene di frequente nel nostro bar. Pare avesse bisogno di contanti: ma bastava davvero che chiedesse aiuto e 20 euro glieli avrei allungati io. E’ incensurato, e sicuramente non avrà una pena pesante, ma mi domando perché farsi un cattivo nome per una stupidata del genere». Sul furto indaga la compagnia di Scandolara Ravara, che però ha già acquisito le immagini. Già si conosce, comunque, l’autore del reato. Non così invece sull’episodio che martedì sera ha scosso la tranquillità della frazione casalese di Quattrocase: tre albanesi a bor-
Il Bar La Rosa Blu di Cingia de' Botti, dove è accaduto l'episodio
do di una Audi nera targata Modena sono stati colti in flagranza di reato. Sul posto una pattuglia dei carabinieri di Casalmaggiore che coraggiosamente ha speronato l’auto, tagliando loro la via di fuga. I due albanesi seduti sui sedili anteriori sono riusciti a scappare a piedi nei campi, prima di eludere i posti di blocco a bordo di una Citroen C3 rubata mezzora dopo il fatto a Vicomoscano, in un casci-
nale. Il terzo albanese, K. E. di 22 anni, non è invece riuscito a fuggire: ora è in carcere a Cremona, si sa che risiede nell’hinterland milanese, dove le indagini si sono ora spostate, ma rifiuta di collaborare. La serata di Quattrocase è stata particolarmente movimentata anche dall’esplosione di colpi di arma da fuoco, che sarebbero stati sparati dai militari in aria per spaventare i fuggitivi.
Santa Chiara risponde Smobilita il magazzino Sul caso disabili dopo la lettera di alcuni docenti
I dirigenti di Santa Chiara nella conferenza stampa di martedì
Non era difficile immaginare che il caso disabili, lanciato su queste colonne sabato scorso, avrebbe provocato il clamore che poi ha effettivamente suscitato. La lettera critica di alcuni insegnanti di sostegno nei confronti delle annunciate classi per soli disabili in Santa Chiara conteneva argomenti che, si sia d’accordo o no, meritano di essere approfondite, e i vertici di Santa Chiara responsabilmente ne hanno preso atto. Lo hanno fatto (in realtà Paola Cirani si è dissociata e non era presente) martedì mattina, preferendo evitare risposte immediate ma lasciando ad una conferenza stampa la possibilità di chiarire. L’iniziativa, è stato spiegato in conferenza stampa, persegue il bene dei ragazzi con disabilità. Si basa su una norma regionale che ha anche ottenuto l’approvazione di diversi or-
ganismi competenti in materia. Una classe speciale, in pratica, è necessaria per rispondere a bisogni educativi speciali. Il componente del cda Cinzia Dall’Asta ha stigmatizzato il titolo da noi proposto sulle “classi ghetto”. In realtà era il titolo della lettera, non ci saremmo mai sognati di utilizzare quell’espressione se non fosse stata nel documento. Cosa che ha riconosciuto l’altro membro del cda Carlo Stassano. La presenza di Stassano nel direttivo di Santa Chiara è in fondo la migliore garanzia che da parte dell’Istituto non esisteva la benché minima volontà di ghettizzare i diversamente abili. La sua storia personale dedicata in gran parte all’inserimento dei disabili nella società anche attraverso lo sport non ammette discussioni.
Aipo di Casalmaggiore
Il magazzino dell’Aipo, l’Agenzia Interregionale per il Fiume Po, sarebbe in procinto di smantellare a Casalmaggiore. Per la verità già privo di custode da un paio d’anni, il locale, che si trova vicino alla chiesa diroccata di San Rocco, fronte argine, sarebbe considerato pericolante, anche per il peso dei grandi sacchi di sabbia che deve sostenere (strumenti utilizzati, come noto, in caso di piena). Proprio dal trasferimento di questi sacchi nasce il sospetto che Casalmaggiore stia per perdere, in tal senso, un presidio importante sul territorio, considerando che parliamo di una cittadina rivierasca baciata dal Po con il quale, dunque, da sempre convive. Ad essere trasferiti sono stati ovviamente i sacchi in buone condizioni, dunque ancora utilizzabili in caso di emergenza e di piena o alluvione, per contrastare la forza del fiume e alzare gli argini. Altri “balloni” di sacchi risalenti a parecchie decine di anni fa erano infatti rovinati e, non essendo più utilizzabili in modo efficiente, sono stati mandati al macero. Resta il fatto che l’edificio, in questo modo, ha alleggerito il carico che era costretto a sopportare, riducendo così il pericolo di crolli legato alla struttura non solidissima dello stesso. Un aspetto, quest’ultimo, che renderebbe assolutamente plausibile lo smantellamento del presidio. Quasi 5mila i sacchi di terra e sabbia trasportati, dato che di per sé non include necessariamente la dismissione dell’edificio, ma comunque lascia intravedere orizzonti non certo di gloria: i 5mila sacchi, per inciso, sono stati consegnati alla Protezione Civile di Piadena, che però avrebbe già stretto un accordo, in caso di utilizzo, con la Protezione Civile di Casalmaggiore. Il materiale restante dovrebbe essere trasportato, in un futuro abbastanza prossimo, verso altri magazzini del territorio Casalasco.
IN BREVE
Casalmaggiore nel circuito CittàSlow Per iniziativa degli “Amici di Casalmaggiore”, associazione assai attiva negli ultimi anni e che ha organizzato la Festa della Zucca e la Festa dell’Europa, Casalmaggiore potrà entrare nel circuito internazionale CittàSlow. Il consenso del direttore del circuito è già arrivato, e la parola finale spetta ora alla giunta comunale. CittàSlow nasce da Slow Food, fondata da Carlo Petrini, e abbraccia la sua filosofia: la lentezza come modo per apprezzare bellezze, ricchezze e tradizioni.
Commedia dialettale SCANDOLARA RAVARA – Prosegue presso la Sala Polivalente la rassegna/concorso per compagnie dialettali “Da sganasas dal rider”. Domenica 2 febbraio alle ore 16,30 ad esibirsi sarà il “Gruppo Teatro Aperto” di Moglia, che presenterà “Persach, fich e mlùn”.
Il Ten. Col. Concari al Bifi Il Tenente Colonnello dell’Aeronautica Militare Italiana Alessandro Concari sarà l’ospite di una conviviale Interclub tra i Rotary Club Casalmaggiore Viadana Sabbioneta e Casalmaggiore Oglio Po. Sarà intitolata “Un occhio vigile dal cielo” e si terrà lunedì 3 febbraio alle ore 20 presso il RistoBifi. Il dottor ingegner Concari vive a Roma, ma è nato ed ha studiato al Liceo a Casalmaggiore.
Tombolata GUSSOLA – Nuovo appuntamento con la tombola presso il Centro Culturale, dove il Coordinamento Popolare organizza una serata in compagnia oggi, sabato 1 febbraio, a partire dalle ore 21.
Casalmaggiore
19 L'annuncio avverrà stamattina in Consiglio Comunale. Il sindaco Chiesa: «Apro alla sinistra ma il candidato sono io» Sabato 1 Febbraio 2014
Gussola, la pista ciclabile non si fa più
L’
di Vanni Raineri
intervista a Marino Chiesa sulle prossime elezioni comunali si apre con un colpo di scena. La pista ciclabile della discordia non si farà. Lo comunicherà questa mattina la maggioranza nel Consiglio comunale che si terrà alle ore 10. Il sindaco non lo comunica ufficialmente, ma si limita a dire: «Domani (oggi per chi legge, ndr) annunceremo una novità. A Gussola una pista ciclabile non c’è, e vista la compensazione da parte di un’azienda, avevamo deciso di realizzarla in collegamento con l’esistente da Martignana. Il problema di costi emerso ci aveva fatto propendere per il lato sud, opposto alla ciclabile già presente. Ma, ripeto, ci saranno novità». Di più non si sbilancia, ma la novità consiste nel fatto che la pista non verrà fatta, e resta nella lista dei desideri che potrà valutare solo la prossima Amministrazione. La somma a disposizione verrà utilizzata per la sistemazione delle strade comunali. L’emergenza in questo senso è sotto gli occhi di tutti, e la decisione, condivisa, è stata presa dopo una serie di incontri in settimana fra i componenti della giunta. Torniamo alle elezioni a riallacciamoci alle recenti uscite di Chiesa nel convegno di domenica a Torricella nel corso della Festa dal Pipén e nella presentazione del Nuovo Centro Destra di giovedì sera a Casalmaggiore: la politica locale non deve essere influenzata dai partiti. Strano dirlo alla presentazione di un partito, no? «Innanzitutto ero stato invitato da Leoni (assessore provinciale e vice sindaco gussolese) che è il referente casalasco del NCD. Non aderisco ad alcun partito, e confer-
Marino Chiesa nel suo ufficio di sindaco in piazza Comaschi
mo che, pur tenendo presente l’identità di ognuno, la mia esperienza mi porta a dire che non trovo una decisione da me presa che fosse condizionata da un’influenza partitica, anzi il futuro è nell'unione tra comuni a prescindere dalle posizioni politiche». Le avranno fatto piacere i complimenti del sindaco di Motta Vacchelli, che a Torricella le ha riconosciuto di aver lavorato con sindaci di sinistra senza preclusioni e col massimo della collaborazione. «Certo, si è sempre parlato dei problemi senza fare riferimenti ai partiti». Il sindaco di Scandolara Magni nell’occasione ha lanciato un appello: inutile un’unione oggi tra Gussola e Torricella, facciamola subito allargando Municipia ai due Comuni. Che ne pensa? «Sono d’accordo con l’ipotesi di fare subito un’unione a cinque. Sabato prossimo (8 febbraio, ndr) ci sarà un incontro alle 10 fra i consiglieri comunali di Gussola e Torricella nel Municipio di Torricella proprio per discutere dell’unione, e nell’occasione valuteremo insieme se procedere in questa direzione».
Recentemente ha ribadito alle minoranze di Gussola la volontà di creare una lista unica che si ponga come obiettivo il bene del paese senza steccati politici. Hanno ancora risposto picche? «Non ci sono state reazioni. L’ultima volta l’ho ribadito in questa sede a Franchi e Fortunati, ma non ho avuto riscontri. Di conseguenza ora mi troverò con i consiglieri della mia lista. E devo dire che non tutti mi seguono su questo fronte. Se propongo un accordo globale le resistenze non le ho solo dalla minoranza, ma anche dai miei». Lei ha cercato di aprire a sinistra, ma sarebbe disposto a sostenere un candidato sindaco proposto dall’attuale minoranza? «No, lo farei solo se fossi io il candidato, perché ci credo ed ho lanciato io la proposta. In prospettiva futura la cosa essenziale per chi governa è preparare le unioni, anzi già in ottica delle fusioni, e questo deve essere il primo punto della campagna elettorale». Al di là delle strette di mani e dei sorrisi di facciata, quel che ostacola le unioni non si può negare che siano gli aspetti magari
non “alti” ma sentiti, come ad esempio le tasse. Ad esempio perché io di Torricella, dove le tassazioni sono al minimo, dovrei unirmi a Gussola e pagare la mini-Imu? «E’ vero, dobbiamo andare anche nel concreto. E lì i motivi di divisione ci sono, ma posto che alle unioni ci si deve arrivare, meglio farlo al termine di un percorso condiviso dopo aver analizzato i vari aspetti». Giovanni Leoni dovrebbe seguirla nella nuova avventura elettorale, e potrebbe avere un ruolo nella futura definizione di quel che saranno le ex Province. Il resto della squadra? «Ci incontreremo la prossima settimana, al momento non abbiamo ancora discusso del team». Una polemica delle ultime settimane riguarda il depuratore di via Valdemaggi, lo smaltimento dei fanghi e la possibile connessione con i casi degli allagamenti verificatisi in alcune parti del paese (segnatamente via Fiume), provocati dall’interramento del canale di sfogo. «Per analizzare la vicenda bisogna risalire alle scelte politiche di alcuni decenni fa. La recente decisione di smaltire i fanghi con incarico a Padania Acque deriva dai lavori al depuratore. Devo dire che da tempo comunque non si verificano casi di allagamento, e che comunque dobbiamo compiere alcune verifiche». Chiudiamo con un incontro che si terrà lunedì sera nella sala del sindaco in Municipio. Riunirà il mondo del volontariato gussolese, ed avrà il doppio scopo di realizzare il corso per volontari per l’uso del fibrillatore posizionato all’ingresso della Farmacia e l’adesione al bando del microcredito, coinvolgendo varie realtà del paese.
TORRICELLA DEL PIZZO
Unione subito a 5 Comuni
La stretta di mani tra i sorridenti sindaci Magni e Chiesa
La seconda domenica della “Festa dal Pipén” è stata baciata dal sole, il che ha contribuito alla buona affluenza di persone. Complessivamente è molto positivo il bilancio degli organizzatori, che in tutte e tre le serate hanno esaurito i cibi a disposizione. Da segnalare una curiosità: nel pomeriggio sono arrivate due donne dalla Svizzera, dove gestiscono un bar, appositamente per assaggiare il piedino lessato. Una curiosità che dovranno soddisfare il prossimo anno: quando sono arrivate infatti i piedini erano esauriti. Buona l’affluenza anche al convegno sul futuro degli enti locali che si è tenuto sotto il Palatenda principale. Sono intervenuti i sindaci di Gussola Chiesa, di Scandolara Magni, di Motta Vacchelli, di Torricella Sacchini e il vice di Cingia Maccagnola. Con loro sul palco il vice presidente della Provincia (con delega alle gestioni associate dei comuni) Bongiovanni, l’assessore provinciale Leoni e Ivana Cavazzini, sindaco di Drizzona e presidente del dipartimento piccoli comuni e gestioni associate di Anci Lombardia. E’ intervenuto poi anche il consigliere regionale Malvezzi. Si è partiti dalla situazione normativa, le ultime novità e gli sviluppi attuali, con Cingia entrata a far parte di Municipia con Scandolara e Motta e l’intenzione, sembra di tutti, di allargare in fretta a 5 l’unione inserendo Torricella e Gussola, che stanno lavorando per un’unione a due, e possibilmente arrivare a 6 con Martignana. Magni ha addirittura proposto di saltare l’unione a due ed entrare subito nel merito di quella complessiva. La stretta di mani con Chiesa immortalata nella foto sopra è indicativa della volontà generale.
Il centro destra si compatta in vista delle Comunali
Si è appellato ai valori di famiglia cristianamente intesa, di cultura d’impresa, di prevalenza di società sullo Stato, il Nuovo Centro Destra, presentatosi con tre pezzi da novanta lo scorso giovedì a Santa Chiara, a Casalmaggiore. Il consigliere regionale Carlo Malvezzi, il presidente della Provincia di Cremona Massimiliano Salini e l’assessore provinciale Giovanni Leoni, che sarà referente per il Casalasco di Ncd, hanno parlato con toni accorati, lanciando frecciate pesanti a Silla (“un funzionario di partito non può fare il sindaco”) e l’idea di unire il centro-destra per assaltare il castello del comune, da sempre, ossia da quando si parla di bipolarismo, in mano al centro-sinistra. Abbiamo sentito, nel day-after, il parere di personaggi politici locali che potrebbero rientrare nel progetto, per capire se la co-
Il punto di Ferroni, Bongiovanni, Gardani e Micolo dopo la presentazione del NCD A sinistra: Leoni, Malvezzi e Salini.
A destra la sala di Santa Chiara che ha ospitato la presentazione.
munione d’intenti può essere raggiunta. Detto che Orlando Ferroni, che nel 2009 spaccò il centro-destra fondando Casalmaggiore per la Libertà, ha già dato il suo assenso giovedì durante la conferenza (forse farà un passo indietro per questioni di lavoro, anche se s’è chi crede che la scelta sia legata alla volontà di favorire una “riunificazione” a destra), Filippo Bongiovanni per la Lega Nord evidenzia
come il Carroccio vada già d’amore e d’accordo in Provincia con Salini (Bongiovanni è proprio il vice-presidente). «Si lavora nella direzione dell’unità del centrodestra e questo è buono, ma occorre fare attenzione a non commettere gli errori del passato. La strada a livello comunale è lunga, ma è importante avere proposto paletti chiari: sono valori, credo, condivisibili. Io candidato sindaco? E’ troppo presto
per dirlo. Quello che invece va evidenziato è che da un lato Silla propone lo stesso pacchetto che non ha fatto nulla per cinque anni; il centro-destra invece lavora per una vera alternativa. Attenzione però: a livello comunale non sarà un progetto politicamente marcato, dunque credo si vorranno accogliere proposte anche da correnti non di centrodestra». Il riferimento sembra essere al
Listone, che da sempre si considera civico, neutrale e trasversale. La presenza, come sostenitori del Ncd, di Stefano Busi e Giovanni Gardinazzi, in lista nel 2009 col Listone, potrebbe essere il gancio giusto… «Eravamo presenti alla conferenza - spiega Carlo Gardani - perché vogliamo ascoltare le proposte di tutti. E’ questa la nostra filosofia, senza preclusioni: ascoltiamo e intanto stendiamo un nostro programma fattibile, senza voli pindarici, pronti al confronto. Dal di fuori osservo e dico che il centrodestra unisce le forze come è logico, dopo gli errori del passato. Noi, da civici, potremmo accettare di collaborare ma non vogliamo simboli di partito o perderemmo la nostra natura. Siamo anche disposti a rinunciare al simbolo “Il Listone”, ma solo se il nostro motto diventa qualcosa di simile a “Casalmaggiore per il
Casalasco”. E’ essenziale che l’unione vada a qualificare e quantificare qualcosa di buono per la città. Su queste basi possiamo ragionare». Interessante e “piccante” il pensiero di Marco Micolo, ultimo coordinatore del Pdl locale ora dichiaratosi lontano dai partiti. “Sono state spese frasi importanti, ma a parole sono tutti bravi. Resta da capire se questa proposta durerà nel tempo, ora è ancora troppo fresca: non vorrei diventasse un Forza Italia “B”. Certo, noi continueremo a creare una lista civica, probabilmente senza candidato sindaco, poi andremo in appoggio. A chi? A chi se lo meriterà, magari anche a Silla. E’ importante, per il centro-desta, che Ferroni faccia un passo indietro: solo e soltanto così l’area liberale potrà unirsi». Che sia questo, a livello locale, il vero paletto?
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Taccuino
Sabato 1 Febbraio 2014
numeri utili Cremona
Via Livrasco, Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 28 febbraio
COMUNE DI CREMONA www.comune.cremona.it Centralino: 0372-4071 Urp: 0372-407291
Via volontari del Sangue, Via del Maris Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 28 febbraio
Via Boschetto Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 31 Gennaio
AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE www.provincia.cremona.it Centralino: 0372-4061 Urp: 0372-406233 PREFETTURA Centralino: 0372-4881 CARABINIERI Pronto intervento: 112 Centralino: 0372-5581
Via Milano (Cavatigozzi) Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 28 febbraio
COMANDO FORESTALE DELLO STATO Centralino: 0372-410307 Via Pecorari Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 7 febbraio
GUARDIA DI FINANZA Pronto intervento: 117 Centralino: 0372-21576 Nucleo di polizia tributaria: 0372-28968 POLIZIA MUNICIPALE Pronto intervento: 0372-454516 Centrale operativa: 0372-407427 POLIZIA STRADALE Comando provinciale Centralino: 0372-499511 QUESTURA Pronto intervento: 113 Centralino: 0372-4881
Via Bella Chioppella Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 28 Febbraio
VIGILI DEL FUOCO Pronto intervento: 115 Centralino: 0372-4157511 PROCURA Centralino: 0372-548233
• Via Livrasco - cantiere per la ristrutturazione della rete di distribuzione energia elettrica. (Fine prevista: 28 febbraio). • Via Volontari del Sangue, Via Paracaccia, via del Maris - cantiere per la ristrutturazione della rete di distribuzione energia elettrica (Fine prevista: 28 febbraio).
numeri utili Crema
COMUNE DI CREMA www.comunecrema.it Centralino: 0373-8941 Urp: 0373-894241
numeri utili Casalmaggiore
• Via Milano località Cavatigozzi cantiere per la ristrutturazione della linea dell'illuminazione pubblica. (Fine prevista: 28 febbraio).
•Via Pecorari - cantiere per la realizzazione dell'allaccio alla condotta del teleriscaldamento (fine prevista 7 febbraio).
OSPEDALE DI CREMONA www.ospedale.cremona.it Centralino: 0372-4051 Centro unificato di prenotazione: 800 638 638 Emergenza sanitaria: 118
•Via del Maris - cantiere per la ristrutturazione della fognatura e della condotta dell'acqua potabile (fine prevista 28 febbraio).
•Via Bella Chioppella - cantiere per la realizzazione dell'allaccio alla condotta del teleriscaldamento (fine prevista 28 febbraio).
AZIENDA SANITARIA LOCALE DI CREMONA www.aslcremona.it Centralino: 0372-4971 Urp: 0372-497215
GUARDIA DI FINANZA Pronto intervento: 117 Centralino: 0373-256474
AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE Urp Crema: 0373-899822 CARABINIERI Pronto intervento: 112 Centralino: 0373-893700 COMANDO FORESTALE DELLO STATO Centralino: 0373-82714
POLIZIA STRADALE Centralino: 0373-897311 POLIZIA DI STATO Centralino: 0373-897311
POLIZIA MUNICIPALE Pronto intervento: 0373-250867 Centralino: 0373-894212
VIGILI DEL FUOCO: 115 Centralino: 0373-256222
Sabato
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Domenica
Presentazione del Signore S. Sabatino vescovo, Maurizio
AMMiNISTRAZIONE PROVINCIALE Centralino: 0375-42233
3
lunedì
S. Biagio, S. Oscar, S. Cinzia, Ofelia
4
martedì
S. Gilberto, Biagio
Centro per l’Impiego Centralino: 0375-42213
5
mercoledì
S. Agata
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giovedì
S. Paolo Miki, Amando, Dorotea Gastone, Guarino, Guerrino
7
venerdì
S. Teodoro martire, Eugenia
CARABINIERI Pronto intervento: 112 Centralino: 0375-284500
S. Verdiana, Veridiana, Viridiana, Brigida
POLIZIA MUNICIPALE Centralino: 0375-40540 POLIZIA STRADALE Centralino: 0375-42288 GIUDICE DI PACE Centralino: 0375-42273 OSPEDALE Centralino: 0375-2811 Centro unico di prenotazioni: 800 638 638 Emergenza sanitaria: 118 MUSEO DIOTTI www.museodiotti.it Centralino: 0375-200416 Museo del bijou Centralino: 0375-284423 TEATRO COMUNALE www.teatrocasalmaggiore.it Centralino: 0375-284434 DISTRETTO SOCIO-SANITARIO Direzione: 0375-284020 Distretto Veterinario: 0375-284029
SERVIZI SOCIO-SANITARI DISTRETTO DI CREMA Centralino: 0373-899320
Santi della settimana
1
COMUNE DI CASALMAGGIORE www.comune.casalmaggiore.cr.it Centralino: 0375 42668
PROCURA DELLA REPUBBLICA Centralino: 0373-878116
OSPEDALE DI CREMA www.hcrema.it Centralino: 0373-2801 Centro unico di prenotazioni: 800 638 638 Emergenza sanitaria: 118
San Maurizio
STORIA: Centinaia di soldati martiri capitanati da Maurizio. Questi soldati, appartenenti alla legione "tebea" di Massimiano Erculeo, furono sterminati perché si rifiutarono di andare in Gallia a perseguitare cristiani. Dalle ricerche storiche fatte fino ad oggi, risulta che, prima della grande persecuzione di Diocleziano, probabilmente attorno al 286, Massimiano Erculeo intraprese una spedizione in Gallia contro Bagaudi. Alcuni soldati della legione, probabilmente una coorte capitata da Maurizio, si rifiutarono di celebrare in onore degli dei e furono martirizzati presso Agaunum, nel Vallese. In questa regione, dove loro culto è molto antico, nel 1893 è stata trovata una basilica risalente a quell'epoca. etimologia: Maurizio = figlio di Mauro, dal latino Martirologio Romano: Nell’antica Agauno nella regione del Vallese, nel territorio dell’odierna Svizzera, santi martiri Maurizio, Esuperio, Candido, soldati, che, come riferisce sant’Eucherio di Lione, furono uccisi sotto l’imperatore Massimiano, adornando la Chiesa, insieme ai compagni della Legione Tebea e al veterano Vittore, con la loro gloriosa passione.
Farmacie di turno Dal 1 al 7 Febbraio
Distretto di Cremona
Distretto di Casalmaggiore
MALAGNINO GAMBA CARLO Via S. Ambrogio, 20 26030 Malagnino Tel. 0372 58348
Cremona - FARMACIA 2 A.F.M. DI CREMONA s.p.a. Via Guarneri del Gesù, 2 26100 Cremona Tel. 0372 27581
cingia de’ botti ROLLI MARINO Via XXIV Aprile, 17 26042 Cingia de' Botti Tel. 0375 96579
Casalmaggiore A.F.M. s.r.l. Via Silvio Pellico, 36 26041 Casalmaggiore Tel. 0375 59114
Orari di apertura Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:30 - 19:30 Giorno di chiusura settimanale Lunedì mattina
Orari di apertura Mattino: 08.30 - 13:00 Pomeriggio: 15:00 - 19:30 Sabato: 15:30 - 20:00 Giorno di chiusura settimanale NO
Orari di apertura Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:30 - 19:30 Giorno di chiusura settimanale SABATO POMERIGGIO
Orari di apertura Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:00 - 19:00 Giorno di chiusura settimanale
SORESINA SEGALINI CAMILLO Piazza Garibaldi, 1 26015 Soresina Tel. 0374-342624 Orari di apertura Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:30 - 19:30 Giorno di chiusura settimanale: SABATO
Farmacie di turno e orari dei distretti sono consultabili sul sito: www.aslcremona.it
TRESCORE CREMASCO ZAMBIASI PAOLO Via De Gasperi, 7 26017 Trescore Cremasco Tel. 0373 273028 Orari di apertura Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:30 - 19:30 Giorno di chiusura settimanale NO
Distretto di Crema
SABATO
Crema CONTE PAOLO Via Kennedy, 6 26013 Crema Tel. 0373 256059
Madignano CHIODA DI RIATTI Via Libertà, 12 26020 Madignano Tel. 0373 65650
Orari di apertura Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:00 - 19:00 Giorno di chiusura settimanale SABATO POMERIGGIO
Orari di apertura Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:00 - 19:00 Giorno di chiusura settimanale SABATO POMERIGGIO
Salute Piano regionale 2014-2018 per la tutela della sicurezza sul lavoro Approvato dalla Giunta regionale in una delle ultime sedute del 2013, il nuovo “Piano Regionale 2014 - 2018 per la tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro”, a valenza quinquennale, anche muovendo dall’evidenza scientifica che la mancanza di lavoro genera mancanza di salute, rilancia l’impegno istituzionale, confermando la volontà di consolidare un metodo di lavoro fondato sui principi della condivisione delle responsabilità nell’individuazione di strategie e nell’applicazione di indirizzi tra i diversi attori (istituzioni, imprese, organizzazioni sindacali, ecc.), stimolando partecipazione e consenso. In tal senso il nuovo strumento di programmazione: sviluppa i contenuti a partire dai risultati ottenuti dagli interventi promossi dal Piano 2011-2013; è orientato alla riduzione del tasso infortunistico e delle malattie professionali, favorendo al contempo l’emersione delle denunce delle stesse; intende consolidare il modello organizzativo praticato nel triennio passato, fondato sui principi della responsabilità condivisa e che ha reso Regione Lombardia centro di eccel-
lenza per la promozione di una cultura di prevenzione in grado di raggiungere gli obiettivi in materia di sicurezza e salute sul lavoro. Elementi cardine della programmazione 2014-2018 sono il sostegno alle imprese del territorio per mantenere competitivo il tessuto produttivo e attrarre nuovi finanziamenti, attraverso la diffusione di una cultura della legalità e della trasparenza. Da qui la scelta di una strategia regionale che punta su un approccio olistico in grado di integrare i di-
versi aspetti che gravitano attorno al tema, così da assicurare che i rischi vengano efficacemente identificati, valutati per priorità e affrontati. Vi sono alcune linee strategiche di azione fondamentali nell'ambito del nuovo Piano. A partire dalla semplificazione, intesa quale superamento degli aggravi amministrativi e burocratici a vantaggio: dell’applicazione efficace delle norme esistenti; dell’uniformità degli interventi di controllo effettuati dagli organi di vigilanza; dell’offerta di servizi telematici al cittadino/impresa; del confronto costante tra Istituzioni e Parti Sociali per il superamento delle criticità. In secondo luogo fondamentale è la sostenibilità, mediante l’adozione volontaria da parte delle imprese di politiche di Responsabilità Sociale d’Impresa, la promozione nelle aziende delle buone prassi esistenti nonché la valorizzazione di percorsi virtuosi di autocontrollo. Infine l’intersettorialità, intesa come collaborazione e coordinamento fra tutti i soggetti coinvolti nonché come ricerca da parte della Direzione Generale Salute di un approccio trasversale alla materia.
Al via un progetto per la realizzazione di una struttura destinata alla riabilitazione oncologica
Nella ex Limonaia nasce Casa Medea L Laura Bosio
a cura per un paziente malato di tumore non si limita al mero trattamento medico-farmacologico: in questi anni ha infatti preso sempre più piede il concetto di umanizzazione della cura, con conseguente richiamo alla vita. E' sotto quest'ottica che nei giorni scorsi il Comune ha concesso in uso all'associazione Medea l’immobile di proprietà comunale denominato “Ex Limonaia” di via Ca’del Ferro n. 50, costituito da un piano fuori terra su un lotto di terreno di circa 495 metri quadrati. La concessione avrà decorrenza dal 28 gennaio 2014 e scadenza il 31 dicembre 2038. «Medea da tempo lavora nell'ottica di offrire al paziente un supporto anche dopo che il decorso della malattia è terminato» evidenzia Rodolfo Passalacqua, presidente di Medea. «La struttura CasaMedea vuole essere soprattutto questo: un luogo in cui i pazienti possono effettuare un percorso di riabilitazione e di reinserimento nel tessuto sociale. La malattia, infatti, tende a isolare i pazienti, che hanno bisogno di un'assistenza nel loro percorso di guarigione». L'opera di Medea è da sempre quella di assistere i malati oncologici, i loro familiari e amici. La mission di Medea è di lavorare per una società libera dalla paura del cancro, in cui una diagnosi di tumore sia per ogni persona solo un momento transitorio nella storia della sua vita. L’attuale progetto “Casa MedeA” rientra nell’ambito delle iniziative che incentivino il diffondersi di reti territoriali nel campo del sostegno fisico e psico-sociale del malato oncologico e dei suoi famigliari e ha per scopo la costruzione della nuova Sede di Medea intesa come centro per la promozione di iniziative nel campo della riabilitazione fisica e psicosociale dei malati. "E' un posto di tranquillità, do-
ve sorgerà anche un giardino terapeutico - continua Passalacqua -: Un luogo in cui i pazienti potranno trascorrere del tempo in modo sereno e tranquillo». Se quindi, fino a pochi anni fa il trattamento del cancro era limitato agli aspetti biomedici, l'esperienza di pazienti oncologici e sopravviventi indica che coesistono problemi psicologici e sociali in circa la metà dei malati e questi problemi generano ulteriore sofferenza. «Ansia, depressione, difficoltà ad accettare la malattia e le cure, si manifestano sin dalla diagnosi e pertanto malati e familiari hanno bisogno di essere aiutati anche dal punto di vista psicologico per favorire il loro rientro nella vita di tutti i giorni. E' cambiata dunque la prospettiva: il malato oncologico non è più una persona che deve pensare solo a sopravvivere alla malattia, ma un individuo che deve avere la possibilità di continuare a vivere una vita di qualità sotto tutti i punti di vista, da quello clinico a quello psicologico e sociale. «Questo aspetto è ancora più rilevante se si tiene conto del fatto che, grazie alle nuove terapie mediche e ai progressi nel campo della chirurgia e della diagnosi
precoce, sempre più persone sopravvivono al cancro - continua Passalacqua -. Le società scientifiche che si occupano di malattie oncologiche italiane e internazionali hanno da tempo puntato il dito sull’importanza della riabilitazione oncologica e cosi anche le associazioni di pazienti e le associazioni a sostegno della ricerca. Molti di questi programmi assistenziali sono stati inseriti nei Lea (Livelli essenziali di assistenza) e le Regioni si stanno organizzando in vari modi per poterle garantire». La grande maggioranza delle cure riabilitative per i malati oncologici possono essere erogate ambulatorialmente da equipe formati da più specialisti, in maniera multidisciplinare e integrata con i servizi esistenti sul territorio: medico di famiglia, assistenza domiciliare, servizi sociali dei comuni e altre forme socio-assistenziali presenti. "Va tenuto presente che le prestazioni riabilitative non devono essere considerate singolarmente ma devono rientrare in un programma assistenziale che ha per scopo il recupero e reinserimento dell’ammalato nel suo contesto familiare e sociale. La struttura riabilitativa assume così una im-
portante funzione di raccordo fra l’ospedale (e le terapie che in esso vengono erogate) e il territorio» evidenzia il presidente di Medea. «Il nostro progetto rappresenta una novità nel panorama regionale e nazionale in quanto può diventare il motore di avvio di uno dei primi esempi di “communitybased delivery system” ossia sistema di erogazione di prestazioni sanitarie basato sulla comunità a cui appartengono i malati stessi, con una filosofia realmente noprofit e nuove forme di collaborazione in cui l’associazione di volontariato (costituita da malati, familiari, sanitari e altre persone sensibili a questi temi) assume una funzione di promotore dell’iniziativa e al tempo stesso finanziatore e garante della sua riuscita». Nella struttura esistente “Limonaia” si vuole inserire l’area educativa con la realizzazione di corsi per i malati e per i loro familiari connessi alla formazione ed educazione non solo sanitaria ma anche psicologica allo scopo di ottenere stili di vita sani e migliori (cucino terapia, pittura, arte), oltre che a manifestazioni culturali/artistiche necessarie all’integrazione tra città ed Ospedale (oncologico).
Tbc, una patologia che colpisce soprattutto il Nord Italia La Tbc è una patologia che colpisce soprattutto al Nord. Così attestano i dati diffusi dal Ministero della Salute attraverso il Rapporto 2008 sulla tubercolosi in Italia. Nel quadro delineato dal Rapporto emerge come nelle Regioni settentrionali si riscontri un maggior numero di casi di Tbc rispetto alla media nazionale: Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna e Piemonte, più il Lazio, ospitano nel loro territorio il 73% dei casi totali registrati in Italia. Se si scende ancor più nel dettaglio, il 25% dei casi notificati a livello nazionale viene totalizzato nelle province di Milano e Roma.
Al di là dei computi totali, si nota come un forte fattore d’incidenza siano gli stranieri: negli ultimi dieci anni in Italia il numero di casi di Tbc in soggetti stranieri è più che raddoppiato, fino a rappresentare quasi la metà dei casi totali. Davanti a un tale quadro risulta significativa l’iniziativa del Niguarda di realizzare un database di tutti i ceppi di Tbc: una sorta di “ceppoteca regionale” che fornirà un nuovo strumento per potenziare la lotta contro la tubercolosi in Lombardia. Tra le misure già adottate rientrano gli screening in collaborazione con le associazioni no profit, le strutture di prima accoglienza e i dormitori.
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Sabato 1 Febbraio 2014
GLI ORARI CUP Centro Unificato di Prenotazione Dove: padiglione n. 12, a fianco del Centro Prelievi, prospiciente Largo Priori Orari di apertura al pubblico: lunedì - venerdì dalle 7.30 alle18.00 orario continuato, il sabato dalle 8.00 alle 12.00; Prenotazioni telefoniche: è possibile telefonare al numero verde 800.638.638, da lunedì a sabato dalle 08.00 alle 20.00. PRENOTAZIONI CHE NON SI EFFETTUANO AL CUP Attraverso il CUP si prenotano tutte le prestazioni ad eccezione delle seguenti, che devono essere prenotate direttamente presso le singole unità operative o servizi come indicato di seguito: ANATOMIA PATOLOGICA secreti e agoaspirati (non Tac e non Ecoguidati) Dove: Poliambulatori, piano Terra. Orario: giovedì dalle 15 alle 16. Per prenotare contattare la segreteria dell’Anatomia Patologica dal lunedì al venerdì, dalle 10.30 alle 16.00. Telefono: 0372 405477, dalle 9.30 alle 16.00. Consegna campioni istologici e citologici La consegna dei campioni citologici urinari è prevista, presso il padiglione 5, da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 09.30; per gli altri esami da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 16.00 (accesso diretto). RADIOLOGIA d Dove: piano 1, corpo H (ala destra). TC, risonanza magnetica, ecografie urgenti e richiesta di prestazioni con bollino verde Le prenotazioni vanno effettuate di persona o via fax. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.00, sabato dalle 08.00 alle 12.00. Tel: 0372 405760. Angiografia Le prenotazioni vanno effettuate di persona. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 15.30. Telefono: 0372 405367. SENOLOGIA: Screening mammografico preventivo biennale Asl Cremona (45-69 anni) Tutti i giorni dalle 8.30 alle 12.30, il mercoledì dalle 14 alle 16. La prenotazione va effettuata al CUP dell'Asl 800 318 999. Prestazioni con carattere di urgenza, risonanze alla mammella, agoaspirati, ecografie Dove: piano 1, corpo M. Ora: da lunedì a venerdì dalle 11.00 alle 13.00. Telefono: 0372 405614. Per ulteriori informazioni è stata inoltre attivata una nuova linea telefonica dotata di risponditore automatico in funzione 24 ore su 24: 0372 405612. RADIOTERAPIA E MEDICINA NUCLEARE Dove: piano Cantina, (utilizzare la scala o ascensore a sinistra vicino l'Ufficio Informazioni nell'atrio di ingresso) corpo M, monoblocco ospedaliero. Orario: da lunedì a venerdì dalle 07.30 alle 17.30. Telefono: 0372 405485. MEDICINA DEL LAVORO: Visite specialistiche di medicina del lavoro Tel: 0372 405777 da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 15.30; oppure, personalmente presso l’Ambulatorio Specialistico di Medicina del Lavoro negli stessi orari.
PRESIDIO OSPEDALIERO DI CREMONA CENTRO DIABETOLOGICO Dove: piano 6, corpo H (lato destro), monoblocco ospedaliero. Orari: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.30 (prima visita per inquadramento diagnostico-terapeutico e visita di controllo per monitoraggio metabolico e screening delle complicanze croniche). Per le prime visite è preferibile che la prenotazione avvenga di persona comunque possibile prenotare telefonicamente da lunedì a venerdì, dalle 11.00 alle 13.30. Telefono: 0372 405715. CENTRO PRELIEVI - LABORATORIO ANALISI accesso diretto da parte dei cittadini, con la richiesta del Medico di famiglia o dello specialista. Dove: Centro Prelievi all'ingresso dell'ospedale. Orario: da lunedì a venerdì dalle ore 07.30 alle 10.30. Telefono: 0372 405663 - 0372 405452 CENTRO EMOSTASI E TROMBOSI Monitoraggio delle terapie anticoagulanti. previsto accesso con prenotazione al numero 0372 405666 - 0372 405663. Dove: Presso la palazzina del Cup Orario: dalle 07.30 alle 12.00 da lunedì a venerdì. CENTRO AZIENDALE DI ALLERGOLOGIA Test di tolleranza al lattosio e patch test Accesso con impegnativa del medico curante Le prenotazioni si effettuano telefonicamente al numero 0372/408178 da lunedì a venerdì, dalle 10.30 alle 12; oppure di persona presso l’Ambulatorio di Allergologia (Padiglione 10) da lunedì a venerdì dalle 9.00 alle 13.00. IMMUNOEMATOLOGIA E MEDICINA TRASFUSIONALE: Emotrasfusioni, salassi, autotrasfusioni, terapia marziale endovenosa, preparazione di nuovi emocomponenti ad utilizzo non trasfusionale: Gel Piastrinico, Concentrato Leucopiastrinico. Dove: Piano terra, corpo D, monoblocco ospedaliero. Tel: 0372 435887 - 0372 405461 dalle 10.00 alle 17.00 da lunedì a venerdì GENETICA Dove: piano 2 lato destro del monoblocco ospedaliero. Prenotazioni telefoniche: 0372 405783 da lunedì a venerdì dalle 13.00 alle 14.30. MEDICINA LEGALE Prenotazioni presso Direzione Medica di Presidio piano Rialzato monoblocco ospedaliero. Tel: 0372 405200. PSICOLOGIA Dove: settimo piano a sinistra. Prenotazioni da lunedì a venerdì dalle ore 09.00 alle ore 10.00 presso il servizio di Psicologia, oppure anche telefonicamente agli stessi orari al numero 0372 405409. ONCOLOGIA MEDICA Dove: Piano 4 ala Destra Prenotazione i n reparto da lunedì a venerdì dalle ore 8.00 alle ore 17.00. Tel: 0372 405248. TERAPIA DEL DOLORE Dove: palazzina n. 9 La prenotazione può essere effettuata telefonicamente al numero 0372 405330 dalle 11.00 alle 15.00, da lunedì a venerdì. Negli altri orari è possibile chiamare lo stesso numero lasciando un messaggio in segreteria telefonica con il nome e numero di telefono: al più presto sarete richiamati.
di Ermanna Allevi
Diplomata presso la scuola di Naturopatia dell'istituto RIZA
Iscritta alla FINR (federazione italiana naturopati RIZA) Gentilissima Naturopata buongiorno, volevo sapere se i chili di troppo sono imputabili solo al troppo mangiare, oppure se c'è altro che induce a mangiare di più e portare al sovrappeso. Mi accorgo che se sono di malumore mangio di più e sento meno i sapori, mi piacerebbe perdere un po' di chili, (ho già provato tante diete ma senza risultati) ma volevo il suo parere perché mi piace quello che scrive e come lo scrive. Grazie per l'attenzione. Ileana Ci sono domande che è necessario porsi se vogliamo fare del percorso di dimagrimento qualcosa di più autentico e profondo che ci aiuti a ritrovare il nostro "centro". Perché mangiamo più del necessario? Come mai sempre più spesso ci avven-
tiamo sul cibo spinti da impulsi diversi da un'autentica fame, come la rabbia, la tristezza, l'ansia, il rancore, l'insoddisfazione? Perché le diete non sempre funzionano? Non esistono protocolli di dimagrimento applicabili a tutti, ogni percorso di dimagrimento è diverso perché ciascuno di noi è unico. Applicare le leggi dell'anima al campo del sovrappeso e a quello dei percorsi di dimagrimento significa iniziare a considerarli da un altro punto di vista, secondo il quale il sovrappeso non ha a che fare solo con l'esterno, ma anche con la nostra interiorità. In quest'ottica dimagrire significa iniziare a scoprire e maturare quegli aspetti di sé che si tendeva a nascondere o compensare con il cibo. In questo modo dimagrire diventa un'opportunità di cambiamento.
Ermanna Allevi risponde alle vostre domande scrivendo a: info@naturopatia-cremona.com Oppure a: ilpiccolocremona@fastpiu.it • Riceve a Cremona in via Pallavicino 6 tel. 0372-412372. • Riceve a Crema telefonando al 388 9037275.
Cultura&Spettacoli Al Ponchielli “La cantatrice calva” di Ionesco
“La cantatrice calva” di Ionesco, in scena al teatro Ponchielli il 4 e 5 febbraio (alle ore 20.30), è l’ultimo spettacolo di Massimo Castri (scomparso a gennaio del 2013). Questo “dramma comico” porta in scena i nodi esistenziali dell’uo-
mo moderno: incomunicabilità, falsità di rapporti, routine, difficoltà a dare un senso all’esistenza. Eugene Ionesco, è con Samuel Beckett, il rappresentante più famoso di quella corrente teatrale contemporanea definita “teatro dell’assurdo”.
Si chiama “L’Opificio del suono” e ha come finalità lo sviluppo della liuteria cremonese
Un progetto per valorizzare il patriminio culturale
“Lamine d’acqua” da oggi in mostra
Oggi alle ore 16, presso Tuttolibri a San Zeno Naviglio, viene inaugurata la rassegna “Lamine d’acqua”, dedicata all’acquerello di piccolo formato. «L’idea di fondo - spiega il curatore Simone Fappanni - è nata dal voler esporre quelle cartoline che ricevo da vari amici artisti che, quando sono in vacanza, me le mandano con i saluti e una loro composizione realizzata con i colori ad acqua, anziché la tradizionale illustrazione fotografica. A questi pezzi se ne sono aggiunti tanti altri grazie a contatti avuti con artisti italiani e stranieri che hanno creduto in questo ambizioso progetto che penso possa valorizzare questa antica tecnica esecutiva che ha il dono della poesia, raggiungendo gli oltre cento pezzi». Una vera e propria mostra internazionale che consente di ammirare lavori provenienti non solo da numerose regioni del nostro Paese, ma anche da altre nazioni: Stati Uniti, Francia, Spagna, Portogallo, Argentina, Serbia, Sri Lanka, Turchia, Germania e Finlandia. I lavori sono firmati da Claudio Casajus, Simo Nygren, MarieClaire Fediakine, Annik Goudeau, Danièle Courdeau, Viviane Finesci, Odile Francois, Martine Paulin, Natalya Kudinova, Cristina Troufa, Tatjana Petrovic, Maria Dolores Arconada, Rifat Koray Gökan, Gonca Karakoç, Simon Thomas Wright. Fra gli italiani vi sono i cremonesi Ida Tentolini, Riccardo Bozuffi, Marco Abondio, Giovanni Conti, Valeria Grossi, Rosalia Corbani, Antonella Agnello, Giorgio Armelloni e Sergio Bozuffi. L’esposizione, allestita negli spazi di viale Pertini 1 fino al 27 febbraio, si può visitare il lunedì dalle 15.30 alle 19.15, da martedì a sabato dalle 9.30 alle 12.15 e dalle 15.30 alle 19.15. L’ingresso è libero.
A
dalla redazione
pochi mesi dall’inaugurazione del nuovo Museo del Violino di Cremona, che ha già registrato oltre 25mila visitatori, prende il via il progetto “L’Opificio del suono”, un piano di sviluppo e valorizzazione del patrimonio culturale di Cremona, capitale mondiale della liuteria, recentemente iscritta dall’Unesco nella “Lista rappresentativa del patrimonio culturale immateriale del-l’umanità” per il “Saper fare liutario cremonese”. Con un contributo di 850mila euro, la Fondazione Cariplo ha scelto di sostenere le iniziative del Museo del Violino, il suo programma culturale e le azioni pensate per promuovere la conoscenza, la tutela e la conservazione del patrimonio liutario del Museo. Parte integrante e fiore all’occhiello di questo sistema culturale integrato sono i laboratori di ricerca che hanno sede nel Museo del Violino: il Laboratorio Arvedi dell’Univer-
L’interno del Museo del Violino
sità di Pavia è al lavoro sui materiali con cui sono stati costruiti gli strumenti storici e con cui lavorano i liutai oggi, mentre il Laboratorio di Fisica Acustica del Politecnico di Milano svolge indagini vibroacustiche e tim-
briche sugli strumenti. «Il Museo del Violino, nato grazie al sostegno della Fondazione Arvedi Buschini - spiega Virginia Villa, direttrice del Museo - è uno straordinario esempio di collaborazione tra pubblico e privato. Il
Il pianista Giovanni Bellucci in concerto al Teatro Ponchielli della vecchia Europa. A lui è dedicato il primo brano, una trascrizione di Liszt di due momenti (Confutati maledictis e Lacrimosa) dal Requiem di Wolfgang Amadeus Mozart, eseguito nel 1827 in occasione della morte del compositore di Bonn. Si proseguirà con Beethoven-Liszt e la trascrizione per pianoforte della Quinta Sinfonia, con il celebre tema del “destino che bussa alla porta”, che qui si vuole intendere la porta dell’umanità sconvolta dal tumulto della guerra mondiale. Del compositore tedesco, Bellucci eseguirà anche la Sonata n.17 op. 31 “La tempesta”, in omag-
Venerdì prossimo (ore 20.30), per la prima volta sul palcoscenico del Teatro Ponchielli si esibisce a Cremona uno degli artisti della tastiera più interessanti degli ultimi decenni: Giovanni Bellucci, che da anni ormai affronta l’impresa di eseguire l’integrale delle opere di Ludwig van Beethoven, comprese le nove sinfonie, trascritte per pianoforte da Franz Liszt. Il programma di questo concerto è ricco di temi e di spunti d’ispirazione, pur ruotando quasi tutti attorno alla figura di Beethoven, grande riformatore e “scardinatore” dello status quo musicale
La grande commedia torna al San Domenico
In scena mercoledì prossimo “Vengo a prenderti stasera” per la regia di Abatantuono di Tiziano Guerini Torna particolarmente attesa e gradita la grande commedia al Teatro San Domenico di Crema con “Vengo a prenderti stasera” di Diego Abatantuono, in programma per mercoledì 5 febbraio alle ore 21. Emozioni e risate per una trama che vede protagonista un comico a fine carriera, che non ha avuto successo e ormai a contatto con la Morte (dei comici), cerca di prender tempo manifestando così le sue paure. Anzi si ribella con ostinazione al destino dell’inferno che lo attende. Allora la Morte, quasi a consolarlo, gli racconta gli ultimi istanti di vita dei grandi comici del passato con cui ha avuto a che fare nel momento del loro trapasso: da Totò a Troisi, da Walter Chiari a Chaplin, a Stanlio e Ollio. Equivoci e contrasti si alter-
anche la sua prima regia teatrale, gli altri interpreti sono i bravissimi Nini Salerno (la Morte), Mauro Di Francesco (comico fallito). Scene di Gianandrea Gazzola, musiche a cura di Diego Abatantuono, Nini Salerno e Gianandrea Gazzola.
Gli attori al termine della commedia
nano fra il comico e la Morte, fino al clamoroso colpo di scena finale... Una importante occasione per il
pubblico cremasco di divertimento e riflessione. Oltre a Diego Abatantuono, che firma con questo lavoro
MUSICA La Scuola di musica Claudio Monteverdi di Crema organizza la “settimana aperta” dal 17 al 21 febbraio. Gli interessati di tutte le età potranno assistere liberamente a lezioni individuali di strumento e a laboratori di musica d’insieme (corsi musicali di base, insieme arpe, insieme archi, insieme chitarre, ensemble fiati, laboratorio corale, coro di voci bianche, coro giovanile, orchestra, quartetto d'archi e varie band della sezione di musica moderna). Per informazioni: 0373257329 - 366-3222697.
La rassegna “Sinfonie & sapori” inizia venerdì prossimo
Una nuova collaborazione fra l’Istituto musicale cittadino “Folcioni” e il ristorante Il Ridottino, dal titolo “Sinfonie & sapori” da febbraio a maggio, tutti i primi venerdì di ogni mese, alle ore 22, promette promozione ed esperienza agli allievi della scuola musicale cittadina diretta dal maestro Alessandro Lupo Pasini. L’iniziativa è stata presentata, oltre che dal direttore dell’Istituto, anche dal gestore del ristorante cittadino Carlo Alberto Vailati e dai promotori Jes-
sica Sole Negri e Carlo Ghisoni. Alla soddisfazione del direttore Lupo Pasini «la situazione di crisi del Paese chiama cultura”, che con questa iniziativa amplia la collaborazione con la città aumentando così il prestigio del “Folcioni”, si aggiunge quella di Carlo Alberto Vailati per la promozione della musica colta anche al di fuori degli ambiti canonici che di solito la accoglie. L’insegnante di canto moderno, Jessica Sole Negri da parte sua ha sottolineato come questa
iniziativa costituisca uno stage molto utile agli allievi che sperimentano il contatto con il pubblico, e come tutto questo si svolga in una cornice di particolare accoglienza e stile. L’avvio della collaborazione fra musica e sapori avrà inizio venerdì 7 febbraio al ristorante Il Ridottino di via Alemannio Fino a Crema, a partire dalle ore 22. Il programma: “Variazioni” con la classe di chitarra classica, e “In-canto” con le classi di canto moderno e di pianoforte moderno.
Cinema a teatro propone “Harry a pezzi”
In preparazione dell’incontro a teatro con “Vengo a prenderti stasera” e le confessioni di vita dei comici, ecco che la rassegna “Cinema a teatro” proietta domenica 2 febbraio alle ore 17 - con ingresso libero - il film americano con la regia di Woody Allen dal titolo “Harry a pezzi”. E’ una pellicola del 1997 in cui il famoso regista newyorchese si diverte a scendere
nuovo progetto “L’Opificio del suono” alimenta questo sistema virtuoso: un percorso nel quale le istituzioni impegnate nel campo della liuteria cremonese e realtà private attente ai bisogni della città hanno scelto di investire con forme virtuose di mecenatismo civico». «Il Museo del Violino - ha dichiarato Renzo Rebecchi, membro della Commissione Centrale di Beneficenza Fondazione Cariplo - rappresenta la punta di diamante di un sistema musicale che manifesta sempre più la sua vocazione internazionale. Il laboratorio integrato di ingegneria acustica e chimica dei materiali che risiede all’interno del Museo è un esempio di collaborazione tra gruppi di ricerca e università in grado di accrescere le capacità cognitive di una filiera artigianale e culturale che ha fatto la storia della città. Oggi Cremona è una città ambita da liutai, collezionisti, ma sempre di più sarà una meta per musicisti, musicologi, studenti ed appassionati di musica e suono da tutto il mondo».
all’inferno per fare due chiacchiere con il diavolo. Si sa – trattandosi di Allen – come va a finire: inseguito dagli errori, dai fantasmi di una vita, dai sensi di colpa e dallo smarrimento di fronte alla mancanza di senso della vita e della morte. Altri interpreti: Judy Davis, Marine Hemingway, Billy Crystal, Kristie Alley, Stanley Tucci, Robin Williams.
gio a William Shakespeare di cui nel 2014 ricorrono i 450 anni dalla nascita. Una breve incursione nel ’900, in evidente legame con il tema conduttore della presente stagione, avverrà attraverso l’Elegia n. 4 “Turandots Frauengemach” di Ferruccio Busoni e tratta dalla sua opera Turandot, scritta dal compositore toscano proprio durante la prima guerra mondiale. La chiusura del concerto verrà affidata nuovamente ad una trascrizione lisztiana, in questo caso della Suite da “Sogno di una notte di mezza estate” di Mendelssohn, altro esplicito omaggio al Bardo di Avon.
Un’orazione civile in scena stasera
In occasione della “Giornata della memoria”, nella sala del Consiglio del Castello Barbò di Pumenengo (Bg) questa sera alle ore 21.15 Marco Zappalaglio del Piccolo Parallelo presenta “…Non è stato il freddo la cosa peggiore…”, orazione civile per la regia di Enzo G. Cecchi. Si tratta di una lettura-concerto basato sulle testimonianze dirette dei sopravvissuti e degli ex internati accompagnato da audiovisivi sui filmati dai campi e nei ghetti. Letture di testi tratti dalle opere di Simon Wiesenthal, Anna Franck, Primo Levi, Settimia Spizzichino (sue le parole del titolo tratto da “Gli anni rubati: le memorie di Settimia Spizzichino, reduce dai Lager di Auschwitz e Bergen - Belsen”), Pierre Siel, deportato perché omosessuale e altri testi che porteranno il pubblico dentro il cuore del problema e del dramma che sempre nasce dalla paura del diverso e che sta tornando ad attanagliarci con esiti imprevedibili anche in questi ultimi tempi segnati da una crisi simile a quella che colpì l’Europa tra le due Guerre Mondiali. Sottolineature musicali da composizioni originali di Marco Ravasio, con accompagnamento di Raffaella Matta al violoncello e percussioni.
Concerto per la pace stasera a S. Agostino
La parrocchia della Cattedrale di Crema e il Centro di aiuto alla vita, organizzano per questa sera alle ore 21 presso il Centro culturale S. Agostino, in sala Pietro da Cemmo, in piazzetta W. De Gregory a Crema, il “Concerto per la pace e la vita” tenuto da Ramzi Shomali. Ventitreenne originario di Betlemme, Ramzi Somali si è diplomato con lode presso il Conservatorio di Vicenza con il Maestro Antonio Rigobello. Il programma del concerto prevede musiche di L. Van Beethoven (sonata in do minore op. 111), di F. Chopin (trio valses op. 34), G. Verdi (duetto finale dall’Aida), C. Saint-Saens (souvenir d’ Ismailia op. 100).
SPORT
lo lettere@ilpiccologiornale.it ECCELLENZA
Il pareggio nel derby serve a poco
E’ finita con un pareggio per 1-1 (in gol Buonaiuto e Angellotti) che serve poco sia al Crema che alla Rivoltana, sempre più invischiate nella zona playout. Domani il Crema ospita il forte Verdello, mentre la Rivoltana è impegnata a Lodi con il Fanfulla.
Responsabile Fabio Varesi
CLASSIFICA (16ª giornata) Sondrio 36; Ciserano 35; Galbiatese Oggiono 29; Verdello 26; Real Milano, Trevigliese 25; Cavenago 23; Mariano, Fanfulla 22; Desio 20; Ardor Lazzate 19; Cisanese, Crema 16; Villa d’Almè 15; Rivoltana 12; Base 96 10.
Cremo, domani serve solo la vittoria
Anche a Savona la squadra di Torrente ha dimostrato di essere in crescita e di saper lottare come serve nella categoria
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di Matteo Volpi
opo la battaglia di Savona, gara a brutte maniere in pineo stile Lega Pro, la Cremonese è ormai pronta alla sfida con la Reggiana. Un sorta di “derby buono” quello contro i granata, con cui da anni ci sono rapporti di gemellaggio tra le tifoserie e buoni a livello anche di mercato. La situazione della Reggiana attuale è piuttosto critica, la società gigliata vive ormai sempre più nell’ombra della scalata del Sassuolo di Squinzi, patron della Mapei, che si è impossessato anche dello stadio “Giglio” (oggi ribattezza per l’appunto “Mapei Stadium”), ormai abbandonata ad un precario stadio di ristrettezze economiche che ha fatto diventare la Reggiana come l’autentica “Cenerentola calcistica” dell’Emilia. In casa Cremonese, invece, c’è la forte volontà di continuare a fare punti, prolungando così la striscia di risultati utili attraverso quella vittoria interna allo “Zini” che si conferma “voce ad handicap” della stagione in corso. Per l’occasione mister Torrente potrà contare sui rientri in difesa di Caracciolo e Moi, entrambi reduci da un turno di squalifica, ma sarà costretto a dare fiducia tra i pali a Paolo Quaini, terzo portiere in ordine gerarchico, per il quale è finalmente arrivata la grande occasione di tornare titolare con la maglia grigiorossa,
PRIMA DIV. 19ª GIORNATA AlbinoLeffe-Pro Patria
2-1
Feralpi Salò-Pro Vercelli
1-0
Reggiana-Carrarese
1-0
San Marino-Pavia
0-0
Savona-Cremonese
1-1
SudTirol-Como
4-3
Vicenza-Unione Venezia
2-1
Virtus Entella-Lumezzane
4-5
CLASSIFICA GIRONE A
LEGA PRO Battendo la Reggiana i grigiorossi si rilancerebbero nella lotta al primo posto (lontano 10 punti) PROMOZIONE
La Casalese è bersagliata dalla sfortuna
Virtus Entella 40 Pro Vercelli 36 Vicenza (-4) 31 Savona 30 Cremonese 30 SudTirol 29 U. Venezia 29 Como 28 Feralpi Salò 26 AlbinoLeffe (-1) 26 Lumezzane 22 Reggiana 22 Pro Patria (-1) 16 Carrarese 15 San Marino 14 Pavia 13
IL PROSSIMO TURNO (02-02 h 14.30) Carrarese-Feralpi Salò, Como-Savona, Cremonese-Reggiana, Lumezzane-SudTirol, Pro Patria-San Marino, Pro Vercelli-AlbinoLeffe (31-01 h 20.45), Unione VeneziaPavia, Virtus Entella-Vicenza. vista la squalifica di Galli (espulso domenica scorsa a Savona e quindi fermato per un turno dal giudice sportivo) e la contemporanea indisponibilità di Bremec, ancora infortunato. In avanti, ancora fiducia alla coppia Brighenti-Della Rocca, con Campo e Palermo pronti a suggerire in una di quelle gare che si presenteranno come autentiche battaglie, alla luce anche della piog-
Campo in azione a Savona (foto © Ivano Frittoli)
gia gelida e battente che ha condizionato le ultime giornate e senza dubbio renderà assai pesante il campo dello “Zini”, anche nella giornata di domani. GIOVANE IN PROVA Nei giorni scorsi si è aggregato alla rosa grigiorossa l’attaccante classe ’86 Hugo Bargas per svolgere un periodo di prova. Si tratta del figlio di Angel Bargas, che ha militato nella Nazio-
nale argentina al Mondiale del 1974. PROBABILE FORMAZIONE (4-4-2): Quaini; Caracciolo, Moi, Abbate, Bergamelli; Campo, Armellino, Bruccini, Palermo; Della Rocca, Brighenti. All.: Torrente. Arbitrerà l’incontro di domani Rosario Abisso della sezione di Palermo (assistenti Nicola Fraschetti di Perugia e Matteo Bottegoni di Terni).
Domani pomeriggio va in scena uno scontro diretto importante per puntare a conservare la Lega Pro
La Pergolettese è obbligata a far punti a Cuneo di Tiziano Guerini
Tre rigori dubbi (subito al secondo minuto, poi nella ripresa al 25’ e al 40’) non fanno un rigore vero! Così sentenziò Melidoni da Frattamaggiore e la partita è finita in pareggio. Un punto alla volta non porta molto lontano. E non si vede nei giocatori – per la verità nemmeno nell’allenatore Giunta – la rabbia agonistica che a questo punto della stagione sarebbe necessaria. L’impressione è che i giocatori di “quantità” (Scietti, Zanola e Bardelloni sopra tutti) facciano la loro parte; quello che invece stenta è la “qualità” di giocatori che pur dovrebbero averla, da Sambugaro a Tiboni, passando per Jeda, per lo spezzone di gara che gli è toccato. Il Pergo inizia la gara con la difesa rimaneggiata per la partenza in settimana di Sembroni per Salerno: Ferri libero, Scietti a destra, Davini a sinistra. Sulla fascia destra giostra bene, come ormai sa fare da
Il gol di Rizzi
qualche partita, Jovine (non chiediamoli però anche di far gol… ). La Virus parte aggressiva e dopo una occasione al 16’ per il Pergo – due tiri consecutivi di Bardelloni e di Tiboni ribattuti dal portiere – i veneti passano in vantaggio, come al solito su calcio d’angolo con tiro da fuori area di Conti che insacca sulla destra di Grandi. La Pergolettese ha però la forza di pareggiare il conto prima della fine del primo tempo con Rizzi che si inserisce profondo dalla sinistra e batte, nonostan-
te un angolo di visuale strettissimo, il portiere Paleari (una leggera deviazione di Peroni?). Nella ripresa la buona volontà dei gialloblu non manca; manca invece, si diceva, la qualità del gioco. Tiboni non è incisivo come potrebbe, Jeda, entrato al 65’ al posto di Sambugaro, non aumenta il peso dell’attacco come si vorrebbe. Detto del mancato rigore a favore del Pergo per una respinta netta di braccio dentro l’area, su bel tiro bene indirizzato di Jeda, la partita si chiude con un pareggio accet-
tabile sul piano del gioco, insoddisfacente per la classifica. Domani si va a Cuneo, una squadra che, con 24 punti, è diretta concorrente per rimanere fra i professionisti. All’andata quella contro il Cuneo fu la prima partita dopo il fulmine a ciel sereno dell’abbandono dell’allenatore Alessio Tacchinardi: i gialloblu – confusi - beccarono tre gol a zero. Ora c’è l’occasione di dimostrare che allora non fu solo la superiorità del Cuneo a decidere il risultato. Come allora la squadra seppe subito reagire andando la domenica successiva a vincere contro il Porto Tolle, così ora la Pergolettese deve scendere in campo con determinazione e grinta. Questo è il momento, perché fra tre o quattro partite alla necessaria “rabbia agonistica” di oggi, potrebbe succedere la disperazione che porta più danni che benefici. Intanto, prosegue l’impegno della società per rafforzare la squadra: Giovanni
Madiotto va al Venezia e a Crema arriva Gianluca Giovannini, difensore classe 1983.
2ª DIVISIONE
21ª GIORNATA BassanoCuneo 1-0, Bra-Bellaria 4-1, Castiglione-Alessandria 0-1, Mantova-Forlì 2-2, Monza-Real Vicenza 3-1, Pergolettese-Vecomp Verona 1-1, Renate-Rimini 1-1, Santarcangelo-Delta Porto Tolle 0-0, Torres-Spal 2-2. 22ª GIORNATA (02-02 h 14.30) Alessandria-Real Vicenza, Cuneo-Pergolettese, Delta Porto Tolle-Torres, Forlì-Bassano, Mantova-Bra, Rimini-Monza, SpalCastiglione, Santarcangelo-Renate, Vecomp-Bellaria. CLASSIFICA Bassano 42; Santarcangelo 40; Real Vicenza 35; Renate 34; Alessandria, Spal 33; Vecomp 31; Rimini 30; Monza, Mantova 29; Pergolettese 27; Forlì, Delta Porto Tolle 26; Torres 25; Cuneo 24; Castiglione 17; Bellaria 12; Bra 5.
La Casalese di questo inizio 2014 è sempre più convincente e dopo il pareggio interno ottenuto in inferiorità numerica, è giunto un altro pari sul campo della Castellana, terza forza del girone. Una nuova iniezione di fiducia per la squadra di Agazzi, che continua ad essere però bersagliata dalla malasorte. Parliamo ancora una volta di infortuni, che pure stavolta hanno colpito la difesa. A metà primo tempo, infatti, si è infortunato seriamente alla spalla Andrea Favalli, trasportato al Pronto Soccorso dell’ospedale di Castel San Giovanni. In attesa della risonanza, rischia una nuova operazione alla stessa spalla, già operata anni fa, il che lo terrebbe lontano dai campi per un periodo non breve. L’alternativa è giocare con un tutore, ma non si sa con quali garanzie. Dopo Franchi, un altro titolare che rischia di aver finito la stagione. I loro sostituti, Fortunati e Cavalletti, si sono ben disimpegnati nell’ultima uscita e Bazzani al centro è sempre più a suo agio, ma è indubbio che la doppia assenza alla lunga possa farsi pesante. Intanto, domani rientrano Azzi e Dall’Asta dopo la squalifica. Azzi ormai è da considerare un difensore, arretrato da Agazzi proprio per far fronte all’emergenza del reparto, mentre la verve di Dall’Asta farà comodo al reparto offensivo. In Baslenga arriva il Brescello, nobile decaduta sul cui campo arrivò il primo punto in campionato. I reggiani domenica hanno vinto mettendo fine ad una serie di tre sconfitte. Sono sulla soglia della salvezza diretta ed avvicinarli sarebbe importantissimo per la Casalese. CLASSIFICA (20ª giornata) Bibbiano* 49; Carignano 41; Castellana 37; Castelnovese 31; Cadelbosco*, Medesanese*, Terme Monticelli* 30; Montecchio* 29; Ciano*, Fontana Audax, Brescello 27; Traversetolo* 25; Biancazzurra, Casalese 21; Soragna* 20; Basilica 2000 18; Valtarese* 11; Povigliese* 5.
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Sport
Sabato 1 Febbraio 2014
Serie A Roma con il Parma, la Juve ospita l’Inter
Serie B: a Empoli si sfidano Tennis: Seppi delude le prime due della classifica e perde in Coppa Davis
DALL’ITALIA & DAL MONDO
In vetta chi rischia di più?
(F.V.) La Roma non molla e la lotta scudetto resta viva. Naturalmente i giallorossi devono sperare in un rallentamento della Juve, altrimenti sarà difficile sperare nell’aggancio in vetta. La 22ª giornata sulla carta dovrebbe essere favorevole alla Roma, che ospita il Parma, mentre la Juventus affronta l’Inter (che ha preso Hernanes): ma visto il rendimento di emiliani e nerazzurri, non è detta che il compito più agevole sia quello della squadra di Garcia. Non sarà facile neppure per il Napoli sul campo di un’Atalanta che vuole reagire ai presunti torti arbitrali subìti nelle ultime settimane. Infine il Milan, che dopo essersi salvato a Cagliari, spera di iniziare la rimonta. Ma battere il Torino è difficile per tutti. 21ª GIORNATA Cagliari-Milan 1-2, Fiorentina-Genoa 3-3, Inter-Catania 0-0, Lazio-Juventus 1-1, Napoli-Chievo 1-1, Livorno-Sassuolo 3-1, Parma-Udinese 1-0, Sampdoria-Bologna 1-1, Torino-Atalanta 1-0, Verona-Roma 1-3. 22ª GIORNATA (02-02 h 15) Atalanta-Napoli, Bologna-Udinese (01-02 h 18), Cagliari-Fiorentina (01-02 h 18), Catania-Livorno, Chievo-Lazio, Genoa-Sampdoria (03-02 h 20.45), Juve-Inter (h 20.45), Milan-Torino (01-02 h 20.45), RomaPar-ma, Sassuolo-Verona. CLASSIFICA Juventus 56; Roma 50; Napoli 44; Fiorentina 41; Inter 33; Torino, Parma, Verona 30; Lazio 27; Genoa 26; Milan 25; Atalanta 24; Sampdoria, Cagliari 21; Udinese 20; Chievo, Bologna, Sassuolo 17; Livorno, Catania 13.
Il match clou della 23ª giornata si gioca lunedì a Empoli tra le prime due della classifica, che hanno ricominciato il campionato in sordina dopo la sosta: i toscani perdendo a Latina e il Palermo pareggiando al “Barbera” con il Modena. L’unica squadra di vertice ad aver vinto sabato scorso è stata la Virtus Lanciano, che vuole continuare a sognare i playoff e cerca i tre punti a Reggio Calabria. 22ª GIORNATA Bari-Reggina 0-1, Carpi-Ternana 1-2, CittadellaSpezia 1-2, Crotone-Siena 0-0, Juve Stabia-Pescara 2-1, Latina-Empoli 2-1, Novara-Avellino 2-1, Palermo-Modena 0-0, Trapani-Padova 2-1, Varese-Cesena 1-3, Virtus Lanciano-Brescia 1-0. 23ª GIORNATA (01-01 h 15) Avellino-Latina (31-01 h 20.30), Brescia-Bari, Cesena-Crotone, Empoli-Palermo (03-02 h 20.30), Modena-Varese, Padova-Carpi, Pescara-Trapani, Siena-Novara, SpeziaJuve Stabia, Reggina-Virtus Lanciano, Ternana-Cittadella. CLASSIFICA Palermo 41; Empoli 39; Avellino 37; Virtus Lanciano 36; Pescara, Cesena 34; Trapani, Latina, Crotone, Spezia 33; Carpi*, Brescia 30; Siena (-7), Varese 28; Ternana 25; Novara 24; Modena, Bari (-3) 23; Cittadella 21; Padova* 18; Reggina 17; Juve Stabia 9. *Una partita in meno.
E’ inziata nel peggiore dei modi la sfida tra Argentina e Italia, primo turno di Coppa Davis. Andreas Seppi, malgrado un buon inizio, è stato sconfitto da Carlos Berlocq per 4-6 6-0 6-2 6-1 in 2h36’ di gioco, crollando letteralmente dopo aver vinto il primo set. Gli azzurri si aggrappano a Fognini e soprattutto al doppio di oggi. Negli altri incontri, spicca il successo di Roger Federer, tornato a giocare con la Svizzera proprio nell’edizione che vede gli elvetici favoriti per il successo, dopo l’exploit di Wawrinka agli Australian Open. Federer si è sbarazzato di Bozoljac per 6-4 7-5 6-2 nella sfida con la Serbia priva di Djokovic. La Spagna (che non schiera Nadal), è andata subito sotto in Germania. In scioltezza la Francia con l’Australia e il Kazakistan con il Belgio. BASKET Terzo successo per l’Armani Milano nella Top 16 di Eurolega. La squadra di Banchi ha superato 90-85 il Fenerbahçe, restando in corsa per la qualificazione ai quarti di finale.
La Vanoli vuole accendersi ancora
Anche a Bologna i biancoblu hanno confermato di essere in crescita, malgrado l’assenza pesante di Jason Rich
L’
di Giovanni Zagni
impresa di Bologna, campo della Granarolo, ha ridato nuovo entusiasmo a squadra, tifosi e... Aldo Vanoli che ha festeggiato i suoi 10 anni di collaborazione dapprima come semplice sponsor, poi in prima persona dopo l’abbandono di Secondo Triboldi. Mai momento fu più azzeccato di questo per dare una soddisfazione importante al presidente che è stato uno dei primi artefici di questo “miracolo” che dà lustro a Cremona ed alla provincia tutta. Noi e con noi tutti quelli che amano la pallacanestro, non possiamo che goderne e sperare che la squadra continui a rispondere come si deve agli “imput” di coach Pancotto. Si sapeva che quella di Bologna sarebbe stata una gara in equilibrio, una battaglia che era importante combattere al meglio e che si poteva vincere, ma consci delle motivazioni dei padroni di casa, pari almeno alle nostre, se non superiori. Ebbene la Vanoli ha vinto con grande merito, di squadra, con
LEGA A 18ª GIORNATA Avellino-Pistoia
75-70
Bologna-Cremona
85-90
Brindisi-Roma
72-62
Cantù-Sassari
99-95
Caserta-Pesaro
100-88
Montegranaro-Venezia
73-72
Siena-Reggio Emilia
65-55
Varese-Milano
CLASSIFICA
SERIE A Domani contro l’Enel Brindisi la formazione di Pancotto cerca il quinto successo di fila
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Crema esordisce domani nella poule retrocessione BASKET A2
Brindisi 24 Cantù 24 Milano 22 Siena 22 Roma 22 Sassari 20 Venezia 18 Reggio Emilia 16 Avellino 16 Caserta 16 Varese 14 Pistoia 14 Bologna 14 Cremona 12 Montegranaro 10 Pesaro 6
IL PROSSIMO TURNO (02-02 h 18.15)
Bologna-Siena, Cremona-Brindisi, Milano-Caserta, Pesaro-Cantù, Pistoia-Sassari, Reggio Emilia-Montegranaro (h 20.30 diretta Rai Sport 1), Roma-Avellino, VeneziaVarese (h 16.30). tutti a dare quanto potevano davanti ad un grandissimo Walsh ed alla delusione dei tifosi felsinei, esternando anche spunti di ottimo basket, per mano di grandi interpreti, anche un
Ben Woodside (foto Mario F. Rossi)
po’ inaspettati (da Marchetti a Spralja). Ma proprio in questo “esserci” di tutti si nasconde forse il segreto della rigenerata Vanoli. Adesso aspettiamo Brindisi che
COSI’ ALL’ANDATA
Brindisi straripante non dà scampo ai biancoblu
Nulla da fare per la Vanoli in terra pugliese. Ancora una volta è stata la difesa a non brillare, concedendo 96 punti ai padroni di casa. A poco sono servite le buone prove di Woodside (16 punti), Rich (17) e dell’ex Ndoja (10), mentre Chase è rimasto ancora fermo in panchina. Per i pugliesi, cinque uomini in doppia cifra con un ottimo Dyson, autore di 31 punti. Bene anche Campbell (21) e l’ex Formenti (10). ENEL BRINDISI-VANOLI 96-74 (27-18, 48-36; 78-54) ENEL BASKET BRINDISI: Aminu 11 (5/8 da due), James
Piadena deve battere San Lazzaro di Savena
Disco rosso per Piadena contro Bergamo, che sul parquet si è dimostrata più forte della squadra di Adami e si è imposta 69-54 (22-16, 35-31; 52-45 i parziali). Eppure l’Mg.K Vis ci ha provato a rimanere in partita, ricucendo l’iniziale strappo degli orobici, fino a quando hanno preso il largo nell’ultimo quarto. Tra i piadenesi, ancora privi di Castagnaro, seduto in panchina per onor di firma, hanno brillato Vacchelli (10 punti) e Moscatelli (15). Uno stop che ha interrotto la rincorsa alla zona playoff, che deve riprendere stasera contro il San Lazzaro di Savena, solo due punti avanti a Piadena e reduce dal ko di Bernareggio. Il successo è quindi d’obbligo per il team di Adami. 16ª GIORNATA (01-02 h 21) Lissone-Calolziocorte, Milanotre-Bernareggio, NervianoMurri Bologna (02-02 h 18), Piadena-San Lazzaro di Savena, Pisogne-Bergamo (02-02 h 18), Saronno-Crema, Virtus Imola-Reggio Emilia (02-02 h 18). CLASSIFICA Virtus Imola, Bergamo 24; Saronno, Milanotre 22; Lissone 20; Crema, Ner-viano, Murri Bologna 18; Piadena, San Lazzaro di Savena 12; Pisogne 10; Reggio Emilia, Ber-nareggio, Calolziocorte 8.
11 (4/4, 1/3), Todic 2 (1/1 da due), Bulleri ne, Morciano ne, Formenti 10 (0/1, 2/2), Dyson 31 (7/8, 5/9), Lewis (0/7, 0/2), Zerini 10 (2/2, 2/2), Snaer (0/2, 0/3), Leggio, Campbell 21 (3/5, 3/5). All.: Bucchi. VANOLI CREMONA: Chase ne, Conti ne, Marchetti, Woodside 16 (3/7, 0/5), Jackson 9 (2/7, 1/5), Spralja 6 (2/2 da tre), Ariazzi ne, Kalve 9 (3/4, 1/4), Fiorentini ne, Kelly 7 (3/4 da due), Rich 17 (8/15, 0/2), Ndoja 10 (3/4, 1/3). All.: Gresta. ARBITRI: Aronne, Caiazza e Sahin.
abbiamo visto ringhiante e fisicamente debordante in tv al cospetto di Roma. Brindisi capolista che salirà al Nord per continuare ad alimentare i suoi sogni di primato, in attesa di buttarsi nelle finali di Coppa Italia. Ma per cercare di fermare gli uomini di Bucchi, sarà indispensabile che Ndoja e compagni si presentino al completo, recuperando Jason Rich, che nemmeno a Bologna è sceso in campo, nonché Kelly e Woodside che sono usciti acciaccati dall’ultima trasferta (tutti comunque dovrebbero scendere regolarmente sul parquet). Ad accompagnare l’impresa ostica, ma non impossibile sarà il tifo biancoblu, quanto mai rinvigorito dai recenti progressi della squadra.
Dopo tante delusioni, la Tec-Mar Crema è tornata al successo nell’ultimo turno della prima fase (contro Civitanova Marche). Due punti più utili per il morale che per la classifica, visto che le azzurre sapevano già di dover giocare la poule retrocessione, che inizia domani alle ore 16.30 sul parquet della Cremonesi contro la Sarpedil Salerno. La formazione ospite parte con 4 punti in graduatoria, in virtù della dote portata con sé grazie al doppio successo ottenuto contro Viterbo, l’altra squadra del girone Sud che insieme a Brindisi completa il lotto delle partecipanti, oltre a Ferrara e Civitanova Marche già affrontate nella regular season. Si parte subito con un match dal valore doppio e quindi con l’obiettivo per le azzurre è quello di ripartire con il piede giusto dopo il convincente, seppur sofferto, successo domenica scorsa. 14ª GIORNATA Ancona-Ferrara 79-60, Bologna-Vigarano 49-64, Crema-Civitanova Marche 79-73. Ha riposato: Broni. CLASSIFICA FINALE Vigarano 20; Broni 16; Ancona, Ferrara, Bologna 12; Crema, Civitanova Marche 6. Ecco la composizione del girone di A2 poule retrocessione Sud e classifica iniziale: Ferrara, Brindisi 8; Salerno 4; Civitanova Marche, Crema 2; Viterbo 0. 1ª GIORNATA (02-02 h 18) Civitanova Marche-Ferrara, Crema-Salerno, Viterbo-Brindisi (01-02 h 18.30).
Erogasmet, trasferta complicata a Saronno BASKET DNC
Brutta prestazione e brutta sconfitta interna per l’Erogasmet Crema, che cede contro Milanotre Basiglio e perde l’occasione di superare i milanesi e di accorciare nei confronti della capolista Imola, sorprendentemente sconfitta a Calolziocorte contro l’ultima in classifica. Nonostante i 29 punti di Bosio ed i 25 di Galiazzo, i cremaschi, dopo aver chiuso un buon primo quarto avanti di cinque punti ed essersi trovati nel secondo sul +9, hanno via via smarrito la strada per il canestro, intestardendosi nel cercare improbabili penetrazioni, che non trovavano poi uomini pronti a concludere sullo scarico. Denti e compagni dovranno ora necessariamente recuperare in trasferta quanto hanno perso in casa, a partire dal difficilissimo confronto di stasera contro il lanciatissimo Saronno, che vanta una striscia aperta di otto vittorie consecutive. L’allenatore di Saronno, Renato Biffi, presenta un quintetto piuttosto giovane con l’unica eccezione dell’ex Carlo Bianchi, ala dalle spiccate doti atletiche, buon rimbalzista e ottimo difensore che si accoppia ottimamente con l’altro esterno, la guardia Alessandro Villa, prima opzione offensiva della squadra varesina. Da rispettare il tiro dell’esperta ala De Piccoli, qua-
rantenne ancora sulla breccia, mentre completano il novero degli uomini più schierati il playmaker Mercante, il centro Riccardo Collini, giocatore fisico e buon realizzatore all’interno dell’area e l’ala Davide Bossola, altro giocatore dalle spiccate doti offensive e buon tiratore anche da oltre l’arco dei 6,75. Dalla panchina si alza una vecchia conoscenza del campionato, quell’Angelo Albani già in forza a Bergamo, Pisogne e Lissone, provato anche dall’Erogasmett durante l’estate. Durante l’infortunio del play titolare Mercante si è fatto notare il giovanissimo classe ’94 Minoli, che ha evidenziato una buona gestione dell’attacco e una forte predisposizione a rimbalzo, vista la media di quasi 7 palloni recuperati sotto i tabelloni nonostante sia alto 1,85. E' probabilmente l’avversario peggiore che potesse capitare e ripetere il successo dell’andata ottenuto dopo due emozionantissimi tempi supplementari rappresenterà un'autentica impresa. Servirà soprattutto un’attenta gestione dei ritmi di gara, contro una formazione giovane ed abituata a correre, e sarà basilare recuperare la piena forma fisica da parte dei due acciaccati Bosio ed Anzivino. Una trasferta proibitiva, ma stimolante. Marco Cattaneo
Bosio ha realizzato 29 punti
Sport
25 Domani pomeriggio a Viadana arriva la Yamamay Busto Arsizio. Geraldina Quiligotti: «Ce la possiamo giocare» Sabato 1 Febbraio 2014
La Pomì prova ad invertire la rotta VOLLEY A1 Dopo le due sconfitte in Coppa Italia, le casalasche sono obbligate a muovere la classifica Scherma, domani torna il memorial “Rossini” che l’ha vista esibirsi in alcuni recuperi spettacolari. Il secondo libero della Pomì sintetizza così la sua gara: «I sentimenti predominanti ad inizio della sfida, sono stati l’ansia e tanta emozione, poi dopo i primi scambi mi sono sciolta ed ho badato a concentrarmi sulle avversarie. Per me è stata la prima vera e propria apparizione da libero titolare in A1 e penso che sentire il peso dell’esordio fosse anche legittimo». Poi riferendosi all’andamento della partita spiega: «Abbiamo disputato un bel primo set, restando agganciate a Modena nella parte centrale prima di essere distanziate nel finale. Il riscatto nel secondo parziale, quindi due set tra alti e bassi e nei quali avremmo sicuramente potuto fare di più». Siete uscite dal campo sconfitte dopo quattro set di buona pallavolo, vi siete fatte preferire nel primo set con Modena al gran completo, poi dal secondo, con le emiliane rivoluzionate, avete abbassato i ritmi. «Il nostro limite è stato proprio questo, quando chi ci è stato di fronte si è dimostrato superiore abbiamo cercato di giocare al suo stesso livello, appena il ritmo delle nostre avversarie è calato, non siamo riuscite ad essere incisive. Sapevamo comunque che per ribalta-
Paolo Guglieri e Rossoni vincono a Capergnanica Gioca bene, devastante che sembra una belva scatenata che morde ogni avversario: stiamo parlando di Paolo Guglieri vincitore del 4° trofeo Mcl Caperganica, gara con due finali separate organizzata dalla omonima bocciofila cremasca. Irrefrenabile il portacolori della Vis Trescore, al suo secondo successo stagionale su altrettante gare, che esordiva nel girone finale infliggendo un “cappotto” a Mauro Geroldi e quindi superava Stefano Guerrini per 12-9. Approdava in finale anche Mario Pellegrini che eliminava Francesco Balsari (12-8) nei quarti e quindi s’imponeva sul suo compagno di società G. Battista Defendenti con un perentorio 12-2. Giocava bene il match di finale il “bagnolese” ma nulla poteva contro l’incontenibile Guglieri vittorioso con il punteggio finale di 12-10. Parla offanenghese la categoria C/D grazie al successo di Gabriele Rossoni. Dopo essersi sbarazzato di Adelio Tarozzi (12-0), Rossoni superava agevolmente Angelo Degli Agosti per 12-3. Nella parte bassa del tabellone si metteva in evidenza il bresciano Giovanni Oneda (cat.D) che eliminava rispettivamente Edoardo Padovani (12-7) e il pianenghese Angelo Fusarpoli per 12-8. Finale a senso unico e netto il successo di Rossoni su Oneda con il punteggio finale di 12-5. Ha diretto la gara Arturo Casazza, arbitri di finale Eugenio Barbieri e Antonio Polenghi. GP CITTA’ DI CARPANETO Ottimo terzo posto di Luigi Cantarini ed Andrea Carini nella Regionale piacentina. Dopo aver eliminato Asti-Rivi, i portacolori dello Stradivari superavano i beniamini di casa Dalla Valle e Signaroldi (che avevano eliminato Bassetti e Antonioli) ma venivano sconfitti, al termine di una semifinale ricca di emozioni, da Cigarini e Guglielmi per 12-9, dopo essersi trovati avanti 9-2! M.M.
Il libero Geraldina Quiligotti
re il risultato dell’andata sarebbe servita un’impresa, Modena ha meritato la qualificazione». L’aver tenuto testa alla Liu-Jo vi incoraggia in vista della ripresa del campionato, domani contro la Yamamay? «Per la terza volta, tra coppa e campionato, ci troveremo di fronte Busto, non sarà una gara facile, abbiamo già dimostrato di saperla mettere in difficoltà, questo significa che si tratta di avversario con il quale ce la possiamo giocare. In questa settimana abbiamo lavorato sodo per arrivare alla gara al massimo della condizione».
(M.R.) Alla palestra di Cavatigozzi si disputa domani la 13ª edizione del memorial “Rossini" organizzato dall'Accademia d’Armi “A. e A. Di Dio Emma” di Cremona. Il prestigioso torneo open vede la partecipazione dei migliori spadisti del Nord Italia a conferma della continua crescita qualitativa negli anni. I campioni nel 2013 sono stati Carlo Rota tra i maschi e Cecilia Felli tra le femmine. Il sodalizio presieduto da Domenico Fabiano conta di ricevere oltre un centinaio di iscrizioni. Hanno già dato la loro adesione 11 ragazzi del nuovo team Club Scherma Cremona presieduto da Paola Taino. Inizio delle eliminatorie alle 8.30 per i maschi e 10.30 per le femmine.
10ª GIORNATA SERIE A1 Bergamo-Ornavasso
3-0
Conegliano-Busto Arsizio
3-0
Novara-Casalmaggiore
3-0
Piacenza-Modena
1-3
Urbino-Frosinone
3-0
CLASSIFICA
A
anche in Coppa Italia, si è allungata la striscia di sconfitte per la Pomì Casalmaggiore, che sicuramente sta attraversando un momento non facile. Dopo il ko per 3-0 in gara 1, il pronostico è stato rispetto anche nell ritorno dei quarti di finale di coppa con la Liu-Jo Modena. Le emiliane si sono imposte in quattro set al Pala Panini (25-18, 21-25, 25-21, 25-23 i parziali), ottenendo il lasciapassare per la final four di fine febbraio al Pala Verde di Villorba. La pratica è stata archiviata da subito con la vittoria del primo set, messo in cassaforte nonostante la strenua resistenza di Lipicer e compagne, che poi hanno avuto la soddisfazione di aggiudicarsi il secondo con una Liu-Jo che mister Chiappa ha ridisegnato per cinque sesti. Nelle fila rosa si è particolarmente distinta la Geraldina Quiligotti, scesa in campo nel ruolo di libero al posto di Imma Sirressi (in non perfette condizioni fisiche dopo gli acciacchi accusati ad inizio della settimana). Per la giovane giocatrice toscana la soddisfazione di griffare la prima volta da titolare in A1 con una prova convincente, buona la resa in ricezione, convincente la sua applicazione difensiva
Piacenza 24 Modena 22 Bergamo 22 Conegliano 21 Busto Arsizio 15 Novara 15 Urbino 14 Casalmaggiore 12 Ornavasso 10 Frosinone 6 Forlì 4
IL PROSSIMO TURNO (02-02 h 18)
Casalmaggiore-Busto Arsizio, Forlì-Piacenza, FrosinoneConegliano (01-02 h 20.30), Modena-Ornavasso, NovaraBergamo. Riposa: Urbino.
Calcio, in primavera il 10° trofeo “Ferri”
La prossima primavera, Castelnuovo rinnoverà l’appuntamento con il calcio giovanile, categoria Esordienti, grazie al 10° trofeo “Ferri”. Presso il centro sportivo intitolata a don Franco Mandonico si svolgerà la manifestazione dedicata a Renato Ferri, padre di Giacomo e Riccardo, ex giocatori di Torino ed Inter. Hanno già confermate la loro presenza Inter, Torino, Juventus e Castelnuovo.
Caccialanza, Botta e Pagliari campioni provinciali BOCCE
di Massimo Malfatto
Il campionato provinciale individuale ha visto protagonista la canottieri Flora: in sostanza un titolo e ben tre secondi posti per suggellare l’ottima prestazione dei bocciofili rivieraschi. Nella categoria A concentrazione e determinazione le parole chiave del neocampione Alberto Caccialanza che superava nel recupero Paolo Reghenzani, lo stesso che lo aveva battuto lo scorso anno ed in finale aveva la meglio sul suo compagno di società Edoardo Massarini per 12-11, ma recriminazioni per Edo che si era trovato avanti 11-7! Al quarto posto Vanni Capelli e quinto Edoardo Ghisleri costretto a dare forfait all’ultimo momento per un problema familiare. Nella categoria B una serata da incorniciare per Francesco Botta. Il
I campioni provinciali Caccialianza, Botta e Pagliari
portacolori dell’Astra eliminava al primo turno il compagno Massimo Sonzogni, quindi batteva il “ferrovie-
re” Luciano Bergamaschi ed in finale aveva la meglio su Giuseppe Domaneschi, che sta tornando ai suoi
migliori livelli dopo un lungo stop, con il punteggio finale di 12-10. Non sono mancate le sorprese nella categoria C che ha visto Giulio Pagliari aggiudicarsi il titolo con l’autorità e l’autorevolezza delle grandi occasioni. Il “sanitario” superava nei quarti Gianfranco Bonetti (12-6) ed in semifinale Franco Motti per 12-7. Approdava in finale anche Mario Gerevini che eliminava nell’ordine Luciano Milanesi (125), Walter Pietrobelli sul filo di lana e in semifinale infliggeva un “cappotto” a Vanni Bellardi. Match di finale a senso unico ed agevole il successo di Pagliari su Gerevini con il punteggio finale di 12-2. Ha diretto la gara Giuseppe Mosconi, arbitri di finale Massimo Barbisotti e Giancarlo Tosi, finali svoltesi al bocciodromo di Soresina sotto la perfetta organizzazione del comitato provinciale.
Società cremasche domani mattina in assemblea
Domani alle ore 9.30 presso il bocciodromo di Crema (in via Indipendenza) si svolgerà l’annuale assemblea ordinaria delle diciotto società bocciofile affiliate al comitato tecnico cremasco. Dopo la nomina del presidente dell’assemblea, l’ordine del giorno prevede la relazione dell’inossidabile presidente Franco Stabilini (nella foto) e le varie eventuali discussioni e problematiche. Verrà varato il calendario 2014, ormai quasi definitivo. Data l’importanza dei vari argomenti si spera nella presenza massiccia dei presidenti delle società o loro rappresentanti. TOP 10 Dolenti note per i nostri baby nella prima tappa della manifestazione regionale giovanile orga-
HOCKEY PISTA SERIE A2
nizzata dal comitato di Crema. Nella categoria Allievi (successo di Daniel Scavoni) occhi puntati su Mattia Visconti: sceso in campo insolitamente svagato eliminava Camilla Tiraboschi, ma veniva sconfitto da Davide Meloni per 12-8. Nella categoria Ragazzi successo di Alessandro Bertocchi e disco rosso per Nicolas Testa che, dopo aver vinto la prima partita perdeva la seconda e veniva eliminato ai pallini. Il baby trescorese si “vendicava” nella prova alternativa, staffetta raffa (corsa e tiro) a tre componenti dove precedeva di un punto il brianzolo Lorenzo Porcellati e Annalisa Bosisio. M.M.
PALLANUOTO SERIE C
Pieve 010 contro il fanalino Scontro diretto oggi per la Bissolati
Il Pieve 010 ha aperto il girone di ritorno con una vittoria casalinga contro il Thiene per 7-3. A San Daniele Po i rossoblu hanno subito mostrato le loro intenzioni, portandosi sul 2-0, ma un rilassamento ha favorito il pareggio degli ospiti. E’ stato poi Baffelli, bomber della serata a fare la differenza, andando a segno con una rapida doppietta che ha portato i suoi sul 4-2. Poco dopo Marchini ha siglato il quinto gol. Infine, gol di Bresciani, che ha trasformato un rigore e ancora di Baffelli (5 reti per lui) tra l’apoteosi del pubblico. I rossoblu hanno confermato il secondo posto in classifica e stasera saranno in trasferta a Modena contro l’Amatori fanalino di coda. M.R.
12ª GIORNATA Eboli-Castiglione 2-5, Pieve 010-Thiene 7-3, Sandrigo-Modena 8-1, Valdagno Pordenone-Bassano 7-3, Vercelli-Montecchio Precalcino 4-3. Ha riposato: Scandiano. CLASSIFICA Valdagno Pordenone 25; Pieve 010, Scandiano 19; Sandrigo 18; Bassano 16; Montecchio Precalcino 15; Castiglione 12; Thiene, Eboli 11; Vercelli 9; Modena 0. 13ª GIORNATA (01-02) Bassano-Vercelli, Castiglione Valdagno Pordenone, Modena-Pieve 010, Scandiano-Eboli, Thiene-Sandrigo. Riposa: Montecchio Precalcino.
Come previsto, la Bissolati è capitolata sabato scorso a Busto Arsizio contro la forte compagine locale per 11-5. I biancoblu hanno condotto nel primo periodo per 2-1, ma sono stati agguantati dai bustocchi. Questi nel-la terza frazione hanno fatto valere la forza del collettivo e la netta superiorità tecnica sull'inesperienza dei bissolatini che hanno accusato un parziale di 4-1. E’ stata la svolta del match. Per la compagine di Manfredi Uberti hanno realizzato 2 gol Zoppi ed una a testa Branca, Coggi e Felis-sari.
Oggi è in programma l’esordio casalingo alla Comunale (ore 18) contro Treviglio squadra alla portata della Bissolati e diretta concorrente nella lotta per la salvezza. 1ª GIORNATA Busto-Bissolati 11-5, Canottieri Milano-Monza 11-4, Torino-Milano 2C 12-10, TreviglioAragno Rivarolesi 4-9, Varese-Vigevano 10-9. CLASSIFICA Canottieri Milano, Busto Arsizio, Aragno Rivarolesi, Torino, Varese 3; Vigevano, Milano 2C, Treviglio, Bissolati, Monza 0. 2ª GIORNATA (01-01) Aragno
Rivarolesi-Busto (h 20.30), BissolatiTreviglio (h 18), Milano 2C-Canottieri Milano (h 20.15), Monza-Varese (h 20), Vigevano-Torino (h 20).
NUOTO Il mese di febbraio inizia con la quarta manifestazione provinciale Esordienti A e B che si tiene alla piscina Samuele, ma il clou delle manifestazioni sarà il 15 e 16 ed il 22 e 23 con i campionati regionali di categoria che si disputeranno a Monza ed a Desenzano. Sabato 8 e domenica 9 campionati regionali Master. Marco Ravara
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Sport
Sabato 1 Febbraio 2014
Rodini e Fava brave anche nel fondo
CANOTTAGGIO Dopo il titolo italiano, le due ragazze della Bissolati hanno vinto anche la Navicelli Rowing Marathon
A
di Carlotta Tamburini
ancora soddisfazioni per la Bissolati, grazie al sempre più convincente doppio formato da Valentina Rodini e Francesca Fava, che dopo il titolo italiano Junior, si sono ripetute nello scorso fine settimana a Pisa nella quarta Navicelli Rowing Marathon, alla prima esperienza nella categoria Senior. In una giornata caratterizzata da un sole primaverile, si è disputata la prova valevole per la Coppa Italia di gran fondo, che ha fatto registrare un successo di partecipazione e di pubblico. Si è trattato della prima regata outdoor del 2014, che ha visto appunto il bel successo delle bissolatine Fava e Rodini, che si sono imposte nel doppio Senior femminile con il tempo di 23’41”22. Alle loro spalle si è piazzato l’equipaggio dell’SC Padova (formato da
Da sinistra: Valentina Rodini e Francesca Fava
Asja Maregotto e Angelica Favaro) staccato di oltre 16”. Al terzo posto Gavirate (Denise Cavazzin e Francesca Contini) in 24’19”11. Le due ragazze della bissolati
hanno contribuito all’affermazione della pattuglia lombarda, a segno venticinque volte, grazie a sette ori, nove argenti e nove bronzi. Sul gradino più alto del
podio dieci società: Bissolati, Corgeno, De Bastiani, Gavirate, Lario, Menaggio, Moltrasio, Moto Guzzi, Tritium e Varese. Dopo il bel successo di Pisa, Valentina Rodini ha raggiunto il raduno nazionale di Sabaudia, dove sono presenti anche Simone Raineri, Gabriele Cagna (Senior delle Fiamme Gialle), Edorado Margheri (Baldesio). «Quest’anno la rosa degli atleti convocati è piena di giovani che stanno lavorando bene - ha dichiarato il capo settore della punta Senior maschile, Andrea Coppola - certamente manca ancora l’esperienza dell’alto livello, ma la strada che stanno percorrendo è quella giusta. Vedremo in seguito chi sarà stato capace di assorbire le metodologie di allenamento e metabolizzare meglio lo stress della preparazione». Insomma, il canottaggio provinciale continua ad essere ben rappresentato anche a livello nazionale.
Domani torna il campionato RUGBY
Dopo la lunga pausa invernale riprende l’attività agonistica del rugby, in concomitanza con l’inizio del prestigioso torneo delle Sei Nazioni. Mentre l’Italia è impegnata in Galles (oggi alle 15.30), domani torna in campo anche la serie C, con il Crema impegnato sul campo amico del “Vantadori” (ore 14.30) contro il Lecco per proseguire il cammino di vittorie intrapreso. Il Cremona Rugby, invece, sfida il Junior Bassa Bresciana a Leno, mentre Casalmaggiore fa visita al Codogno
CICLISMO
Nibali e l’Astana hanno come obiettivo il Tour
Vincenzo Nibali
Vincenzo Nibali è la stella cometa del ciclismo italiano, nato con la valigia in mano. Giovanissimo, appena adolescente, ha lasciato la sua adorata la Sicilia per la Toscana, perché lì è diventato il vincitore dell’ultimo Giro e quinto del ranking mondiale. Sarà un anno speciale per lo “Squalo” che ora vive a Lugano con sua moglie Rachele, che tra qualche settimana (metà febbraio), darà alla luce Emma, la sua bimba. Un anno che si preannuncia rosa per via di Emma, ma che dovrà avere soprattutto tinte di gialle... Correrebbe il Giro, ma il general manager dell’Astana, Vinokourov, lo ha stoppato: «Non se ne parla, ha vinto Giro e Vuelta, gli manca poco per toccare il cielo col dito», al Tour. Nibali ha cominciato il 2014 correndo al Tour de San Luis, in Argentina, dove è stato vittima di una caduta che gli
ha procurato un’inclinazione di una costola. Tuttavia, senza troppi problemi, con un taping protettivo ha potuto disputare anche l’ultima tappa. Le corse di marzo potrebbero comprendere una sorpresa: spunta l’ipotesi della TirrenoAdriatico, al posto della Parigi- Nizza, ventilata da Vinokourov. Nibali correrà il Fiandre, domenica 6 aprile, la Grande Boucle, al quinto giorno arriverà alle porte dell’inferno della Roubaix, traguardo ad Arenberg, davanti alla Foresta, quindici chilometri di pietre distribuiti in nove settori di pavè vero a cinque stelle. E lì il sogno giallo può già svanire. Nibali non lo conosce, ma di tutti i big del Tour è quello che, per il suo modo di correre, può avvantaggiarsi quel giorno, può guadagnare. Se la cava meglio di Froome e di Contador, guida la bici meglio di tutti e allora deve
provarlo in gara, sentire cosa significa lottare per prenderlo in testa, curve a gomito in cui tutti vogliono passare, pietre, buche, attenzione, colpo d’occhio. Prendere il pavè in gruppo, con 100 corridori tutti appallottolati e poi in fila indiana a 50 all’ora. Questo gli serve e il Fiandre è perfetto. C’è anche la Sanremo, con l’inserimento della nuova salita (la Pompeiana), che potrebbe rendere molto più dura la corsa e di conseguenza agevolarlo. Quindi di Giro non se ne parla, Nibali ne ha parlato con Beppe Martinelli, tecnico dell’Astana, che vuole che si concentri solo sul Tour. La squadra è già fatta? Forse: Nibali, Scarponi, Vanotti, Fulglsang, Kessiakoff, Kangert, Braikovic, Westra e un kazako, Grivko o Gruzdev. Fortunato Chiodo
L’australiano Gerrans profeta in patria E’ iniziata l’era azzurra di Cassani
E’ ricominciata la stagione del grande ciclismo. In Australia il corridore di casa Simon Gerrans (Orica GreenEdge), si è aggiudicato il Tour Down Under, la prima del World Tour 2014, precedendo di 1” il connazionale Cadel Evans (Bmx ), terzo a 5” Diego Ulissi (Lampre-Merida), che ha vinto anche un tappa. Ultimo sprint al tedesco André Greipel (Lotto Belisol), che ha preceduto il compagno Roelandts e il nostro Elia Viviani (Cannondale). Nel Tour de San Luis (Argentina), il colombiano Nairo Quintana (Movistar) senza spremersi più di tanto in salita è riuscito a tenersi dietro tutti. Sarà lui l’ uomo da battere sulle stra-
de del Giro d’Italia. Adriano Malori (Movistar) ha trionfato nella crono superando il più quotato Taylor Phinney. Sacha Modolo della Lampre-Merida, sul traguardo di San Luis ha battuto un altro superbig, Peter Sagan della Cannondale) “BICI AL CHIODO” A GARZELLI Stefano Garzelli ha ricevuto a Campagnola Emilia (Re) il prestigioso riconoscimento “Bici al chiodo”. Professionista dal 1992 al 2013, il varesino in carriera ha vinto il Giro d’Italia nel 2000, il Giro di Svizzera nel ’98, la Tirreno Adriatico nel 2010 e due edizioni della Tre Valli Varesine (2005 e 2006).
Collegiale azzurro di ciclismo a Castagneto Carducci ( Livorno), con i giovani che insieme ai professionisti disputeranno il 2 febbraio il “Gran Premio Costa degli Etruschi” a Donoratico. Tra i convocati: Francesco Castegnaro (Palazzago), Francesco Lamon, Francesco Rosa e Davide Martinelli (Team Colpack) e Jakub Mareczko (Viris MaseratiSisal-Machtpoint). UFFICIALIZZATO CASSANI CT Curioso, ma vero: dopo un anno complicato, durante il quale i bisticci hanno prevalso sulle soddisfazioni, ognuno avrà il suo lieto fine: i separati in casa Italia hanno
tutti una destinazione sicura. Sale Cassani, scende Bettini, che chiude una esperienza di quattro anni da ct della Nazionale con “zero tituli”. A fargli cambiare strada è stata una proposta intrigante del ferrarista Fernando Alonso: lo aspetta, infatti, una squadra di ciclismo fuori dai canoni, dove la managerialità si ispira al modello della Formula 1. Renato Di Rocco, presidente della Federciclismo, ha voluto la voce della Rai, che da azzurro è stato regista dei Mondiali vinti da Martini. Il Consiglio federale della Fci ha ufficializzato l’incarico di Davide Cassani come ct della Nazionale. In bocca al lupo...
NEWS
Record dell’ora: trent’anni anni fa l’exploit di Moser
Conferenza stampa di presentazione della squadra bresciana Under 23 della “Delio Galliana Colosio”, diretta dal team manager Cesare Turchetti. Quindici atleti in organico fra cui il colombiano Penagos Alvarez, 19
anni e il valtellinese Nicola Bagioli. MOSER 30 ANNI DOPO Una rimpatriata alla buona nel suo maso sopra Trento, con quelli che allora lo spingevano verso l’impossibile: così Francesco Moser, capelli
brizzolati e rughe di saggezza, ha radunato tutti per festeggiare i 30 anni di quel fenomenale e storico 51,151, il record dell’ora, superando al primo tentativo il muro dei 50 km (50,508) il 19 gennaio e ritoccando il 23
gennaio del 1984 51,151), dentro l’anello di Città del Messico (primato che era del “cannibale” belga, Eddy Merckx, stabilito il 25 ottobre del 1972 in 49,432). F.C.
il Magazine Vanoli Basket della
Inai regalo tifosi in occasione di tutte le partite casalinghe dei biancoblu
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Cos’è il diritto d’autore
Questione dei marò: il nostro governo è poco credibile Egregio direttore, nello scriverle ho preso spunto da una lettera apparsa sulla stampa. Già il fatto che il signor Domenico Alex De Lorenzo si dichiari di indole anarchica non me lo rende particolarmente simpatico, non me ne voglia. La parola stessa (anarchico) vuol dire essere contro ogni forma di governo, qualunque esso sia. Vuol dire tutti contro tutti. Vuol dire ingovernabilità. Chiunque non si riconosca nel loro movimento o è un fascista... o un comunista. Non riconoscono l’autorità costituita. Ma la democrazia è anche questo: permettere la formazione di circoli anarchici! Ma arriviamo al punto in questione. Mi vuole spiegare il signor De Lorenzo, ex sottufficiale di marina e quindi “grande conoscitore” di questioni di questo genere, che ci facevano in acque internazionali quei poveri pescatori? Che poi arrivi a sputare sentenze nei confronti di militari chiamati a compiere il loro dovere contro azioni piratesche, perché di questo si tratta, non è tollerabile. Sono tutti pescatori fino a prova contraria. Non voglio esprimermi ulteriormente sulla vicenda dei marò. L’ho già fatto ampiamente mesi fa, condannando l’atteggiamento di certi italiani che si vergognavano di essere tali. Ora ce ne troviamo un altro che difende il governo indiano contro ogni logica. Sono due anni che ci prendono per i fondelli! Dopo due anni non hanno ancora deciso dove e come processarli. Gli si sta negando la possibilità di affrontare un regolare processo. Questo è il problema, della cui gravità questo signore non vuole rendersene conto! Fosse capitato ad altri Stati una cosa del genere, a quest’ora sarebbero già a casa. Questa la dice lunga sulla credibilità all’estero del nostro governo. In merito ai numerosi indiani, ma anche ad altri stranieri, che lavorano nel nostro Paese, voglio ricordare a questo signore che sono stipendiati e non solo. E questi soldi spesso vengono spesi nei Paesi d’origine contribuendo certamente ad arricchire la loro economia, non certo la nostra. Massimo Pelizzoni Gussola ***
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Sabato 1 Febbraio 2014
presentata da bordo
Interrogazione sulla questione legata al mais contaminato Signor direttore, a seguito della grave siccità del 2012, circa il 30% della produzione nazionale di mais è stata dichiarata inutilizzabile per la filiera agroalimentare a causa dell’eccessiva concentrazione di aflatossine, micotossina che può causare gravi danni alla salute umana. Al fine di permettere il recupero di questo mais in altro modo e aiutare le aziende agricole colpite, le regioni Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna hanno deciso di avviarne l’utilizzo negli impianti di biogas. Il problema è che il ministero della Salute ha richiesto che prima di dare l’avvio a questa pratica si verificasse approfonditamente, da parte dei servizi sanitari regionali, l’effettiva sicurezza di un simile uso, dato che dopo l’utilizzo di questo mais contaminato negli impianti, il digestato residuo viene sparso sui campi, rientrando nel circuito agroalimentare. Ad oggi esiste un solo studio fatto dall’Università degli Studi di Milano in merito a questo problema, nel quale però, gli stessi ricercatori che lo hanno fatto, ne evidenziano i limiti e la non completezza al fine di escludere la pericolosità per questa pratica. Per questo motivo, considerato l’elevato numero di impianti di biogas nel nostro territorio e preoccupato per i possibili rischi per la
Buongiorno avvocato, sono un insegnante e dopo diversi anni di impegno ho finalmente realizzato il mio desiderio di scrivere un libro. Ora l’istituto presso cui lavoro è molto interessato al mio manoscritto tanto che mi ha proposto la pubblicazione gratuita del libro a patto di cedere loro il diritto d’autore. Vorrei sapere cosa è il diritto d’autore. Francesco *** Il diritto d’autore nasce automaticamente al momento della creazione dell’opera ed è costituito da un complesso di diritti morali e diritti patrimoniali. In particolare, i diritti morali sono il diritto alla paternità dell’opera (ossia il diritto di rivendicare la propria qualità di autore dell’opera), il diritto all’integrità dell’opera (ossia il diritto di opporsi a qualsiasi deformazione o modifica dell’opera che possa dan-
A cura di Emilia Rosemarie Codignola*
neggiare la reputazione dell’autore); il diritto di pubblicazione (ossia il diritto di decidere se pubblicare o meno l’opera). Detti diritti sono assicurati dalla legge a difesa della personalità dell’autore e dunque sono imprescrittibili (ossia non hanno una scadenza), irrinunciabili e non possono essere ceduti a terzi. I diritti patrimoniali, invece, possono essere ceduti dall’autore a terzi, in quanto si tratta di diritti di utilizzazione econo-
*** occupazione
Le scelte della Fiat costano tanti posti di lavoro Egregio direttore, non è vero che la Fiat non ha chiuso stabilimenti e ridotto l’occupazione, come dimostrano la Cnh di Imola, la Irisbus di Grotta Minarda e Termini Imerese. A ciò si aggiunge l’enorme riduzione dell’occupazione nel settore della componentistica e nell’indotto Fiat, legata al ritardo negli investimenti e ai milioni di ore di Cassa integrazione registrato nel settore auto. In tutto, non meno di ventimila lavoratori sono stati costretti alla disoccupazione. La replica, di fronte alle evidenti assurdità della Fiat, era necessaria. E non è certo la prima volta. Il governo Berlusconi prima e il governo Monti poi - hanno fatto quello che Marchionne chiedeva e, a differenza di Francia, Germania e Stati Uniti paghiamo la lunga assenza di un esecutivo e di una politica industriale che impegni l’azienda a fare investimenti e qualificare la produzione nel nostro Paese. Inoltre, registriamo che, mentre l’ad della Fiat si è aumentato lo stipendio e pur in presenza di utili, i salari dei dipendenti diminuiscono, come nel caso dell’Eletrolux, con l’azienda fa pagare il conto della crisi e dei ritardi sull’innovazione e sulla ricerca ai suoi lavoratori. Sergio Denti Cremona ***
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appello dell’aduc
Le etichette per frutta e vedura sono obbligatorie
salute dei cittadini e per i danni alla filiera agroalimentare, ho deciso di presentare un’interrogazione al ministro della Salute, affinché si attivi su questa vicenda e verifichi l’effettiva sicurezza di questo utilizzo del mais contaminato, supplendo a questa grave mancanza da parte delle regioni interessate. Franco Bordo Deputato di Sel
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iniziativa
Una danza collettiva contro la violenza sulle donne Egregio direttore, il 14 febbraio 2013, in occasione del 15° anniversario del V-day, un miliardo
mica dell’opera. Tali diritti sono: il diritto di riproduzione (ossia di effettuare la moltiplicazione in copie dell’opera con qualsiasi mezzo; il diritto di esecuzione, rappresentazione, diffusione, distribuzione, elaborazione (ossia diritto di apportare modifiche all’opera originale). I diritti di utilizzazione economica durano per tutta la vita dell’autore e fino a 70 anno dopo la sua morte. Trascorso tale periodo, l’opera cade in pubblico dominio. Nel ca-
di uomini e donne di 189 Paesi del mondo hanno ballato insieme, contro la violenza sulle donne. In Italia il coordinamento della campagna di quest’anno, è affidato al comitato V-Day Modena, con il sostegno della Accademia Nazionale di Danza e del movimento Se Non Ora Quando? Più di 70 città hanno aderito alla campagna attraverso l’azione di decine di associazioni e organizzazioni non profit. A Cremona, il flash mob è promosso da Rete Donne - Se non ora quando? e dal Coordinamento Danza. Il punto di ritrovo per il flash mob sarà la Galleria XXV aprile il giorno 14 febbraio alle ore 18.30. L’evento prevede una danza collettiva della durata di qualche minuto (3-5 minuti) in segno di protesta contro la violenza sulle donne e di impegno a contrastarla. Un messaggio di pace, gioia e forza. Info e adesioni: donnepunto@ gmail.com - info@coordinamentodanzacremona.it Rete Donne Se Non Ora Quando? di Cremona ***
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in regione
La Giunta non può assolversi sul metodo Stamina Egregio direttore, l’assessore regionale ha un atteggiamento bipolare: da una parte chiede in Consiglio regionale che il metodo sia applicato e di completare le presunte cure avviate e dall’altra fa parte del gruppo che avrebbe condotto, in questi giorni, i risultati di una indagine ispettiva sul tema. Senza essere profeti, possiamo immaginare che gli esiti dell’indagine allontaneranno dalla Regione ogni responsabilità sull’enorme pasticcio che ne è emerso in un rimpallo di responsabilità. E’ un atteggiamento inaccettabile. Su Stamina non ci basta una indagine ispettiva : occorre l’avvio di una commissione di inchiesta anche per fare luce sulle responsabilità regionali. Vogliamo sapere con chiarezza chi ha dato il via libera al metodo, se c’erano interessi personali da appoggiare, come avveniva l’accesso alla presunta sperimentazione, quanto è costato alle casse regionali e che controlli clinici extraospedalieri sono stati fatti in mancanza di un protocollo. Lo chiede il rispetto per i diritti dei malati, per la scienza e per la buona politica che non può permettersi e autoassolversi come fa la
so di opere in collaborazione, il termine si calcola con riferimento al coautore che muore per ultimo. La cessione di alcuni dei diritti patrimoniali non comporta mai automaticamente la cessione di tutti i diritti di utilizzazione dell’opera. In conclusione, la cessione dei diritti patrimoniali, comporterà la possibilità per l’istituto scolastico di sfruttare economicamente il suo manoscritto, con l’esclusione dei diritti morali (paternità dell’opera), che si conservano anche dopo la cessione dei diritti patrimoniali. *Avvocato Stabilito del Foro di Milano emiliacodignola@libero.it
Giunta Maroni sul “metodo Stamina”. Paola Macchi Capogruppo del Movimento 5 Stelle in regionale Lombardia
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a tutela delle imprese
Confesercenti aderisce alla mobilitazione di Roma Egregio direttore, diamo notizia dell’importante mobilitazione indetta da Rete Imprese Italia il 18 febbraio 2014 a Roma. Il titolo “Senza impresa non c’è Italia” evidenzia l’importanza della manifestazione. Lo annuncia il portavoce di turno di Rete Imprese Italia, Marco Venturi, presidente Nazionale Confesercenti. Anche Confesercenti della Lombardia Orientale sede territoriale di Cremona, aderisce all’evento, con una folta delegazione. Giuseppe Bini Presidente Confesercenti della Lombardia Orientale ***
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il parere di galimberti
Cremona si dimentica di essere in un territorio di unicità Signor direttore, crediamo che la politica sia un valore. Riconoscere perché facciamo queste cose è importante. Un mio amico del quartiere Po, mi ha detto che il quartiere è cambiato e che è più dificile viverci rispetto a dieci anni fa. L’evoluzione di questo quartiere è immagine dell’evoluzione di una città, immagine della situazione demografca cremonese. Invecchiamento della popolazione, crescita di stranieri, fenomeno delle cosiddette bande giovanili. Non basta più dire che non ci sono soldi, perché la conseguenza non può essere la rassegnazione che determinerà comunque tra qualche anno una richiesta maggiore di fondi. Cremona si dimentica spesso di essere in mezzo ad un territorio che, dal punto di vista ambientale e economico, racconta di unicità. Per risolvere la concretezza quotidiana bisogna avere una visione di insieme e di prospettiva. Questa visione non si recupera con una persona sola, ma attraverso l’incontro tra partecipazione civica e partecipazione strutturata in partiti. Gianluca Galimberti Candidato alle primarie del centrosinistra
Egregio direttore, le etichette per frutta e verdura sono obbligatorie. Nel cartellino esposto vanno indicati: prezzo, varietà (esempio mele golden), categoria (sono tre, extra, 1° e 2°), provenienza, obbligatoria l’indicazione dello Stato (esempio Italia), facoltativa quella di una regione o zona (esempio Sicilia o Cilento). Chi non adempie a tale obbligo è soggetto alla sanzione amministrativa che va da 350 a 15.500 euro. All’obbligo di etichettatura non sono tenuti i coltivatori che vendono direttamente al consumatore. Da una nostra indagine a Roma abbiamo riscontrato il rispetto della norma nella grande distribuzione organizzata, mentre lascia a desiderare quella nella piccola distribuzione, cioè nei cosiddetti mercati rionali. Non comprendiamo, inoltre, il motivo della esenzione dell’obbligo delle etichette per i coltivatori diretti, cioè di coloro che un tempo si chiamavano contadini e oggi imprenditori agricoli. Sarebbe opportuno che chi deve effettuare controlli, si impegnasse a far rispettare la legge in vigore e tutelasse consumatori e agricoltori, imponendo l'obbligo delle etichette anche ai contadini, ovvero agli imprenditori agricoli.
Primo Mastrantoni Segretario dell’Aduc ***
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approvazione
Si sviluppano misure concrete per il sistema agricolo Egregio direttore, con l’approvazione di ieri del Collegato alla Legge di Stabilità da parte del Governo, su proposta del presidente Enrico Letta, si apre un’occasione rilevante per il sistema agricolo e agroalimentare italiano verso Expo 2015 e dopo l’approvazione della nuova Pac. Lungo dieci direttrici fondamentali si sviluppano misure concrete all’insegna della semplificazione, della sburocratizzazione, dell’internazionalizzazione e del sostegno alla competitività di un comparto che oggi vale oltre 250 miliardi di euro e il 17% del Pil. I provvedimenti approvati, nel dettaglio, riguardano la semplificazione e il coordinamento dei controlli verso le imprese, l’abbattimento da 180 a 60 giorni dei tempi per avviare una attività agricola, il riordino degli enti vigilati dal Ministero arrivando a soli 3 enti, il credito d’imposta (fino al 40% per un massimo di 500mila euro) per sostenere investimenti in reti logistiche e distributive per l’export agroalimentare, la delega per misure di gestione del rischio a sostegno di strumenti assicurativi e fondi di mutualizzazione (in linea con gli obiettivi della nuova Pac), l’accesso al credito più facile per gli under 40 con mutui agevolati a tasso zero per 10 anni per investimenti fino a 1,5 milioni di euro, il sostegno alle Reti d’impresa che potranno finanziare ricerca e innovazione anche con il Fondo rotativo, le semplificazioni burocratiche per l’agricoltura biologica e il sostegno all’agricoltura sociale e ai prodotti di filiera corta. Infine, si apre concretamente il lavoro per la definizione di un unico marchio del Made in Italy agroalimentare, privato e facoltativo, con l’obiettivo di rendere sempre più chiaro ed inequivocabile il prodotto italiano. Il pacchetto di provvedimenti ora verrà discusso, e ulteriormente migliorato, durante i lavori parlamentari. L’occasione di questo intervento complessivo a sostegno del mondo agricolo e agroalimentare va colta fino in fondo in un anno cruciale per tutto il settore. Maurizio Martina Sottosegretario al Mipaaf
Previsioni meteo a cura di Dominique Citrigno per SPAZIOMETEO.com e Meteowebcam.it
Sabato 1 FEBBRAIO
Domenica 2 FEBBRAIO
Lunedì 3 FEBBRAIO
MArtedì 4 FEBBRAIO
Mercoledì 5 FEBBRAIO