settimanale Il Piccolo

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SETTIMANALE

PICCOLO www.ilpiccologiornale.it

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Anno I • n. 9 • SABATO 1 MARZO 2014

Edizione chiusa alle ore 21

Periodico • € 0,02 copia omaggio

Non riceve alcun finanziamento pubblico

Ricerca della Coldiretti: nel nostro Paese il 79% degli under 34 ricorrono all’aiuto di genitori e parenti

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«QUALSIASI COSA PUR DI LAVORARE»

Molti cercano lavoro da anni, invano. «Con una laurea in economia in tasca all’estero si trova sempre un impiego. Qui in Italia è uno schifo» PUNTO & VIRGOLA

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di Fabio Varesi

Tre ore e mezza di audizione fiume per l’ex direttore dell’Arpa di Cremona Giampaolo Beati, sentito nel pomeriggio di venerdì dalla difesa nell'ambito del processo celebrato davanti al gup di Cremona Guido Salvini. Nelle precedenti udienze, ex dirigenti ed ex dipendenti di Tamoil assieme a dipendenti delle ditte esterne, Idroambiente e Soncini, avevano parlato di rete fognaria “gruviera” all’origine dell’inquinamento. L’audizione di Beati, convocato come testimone assieme al funzionario e assessore comunale all’Ambiente Francesco Bordi (la cui audizione è stata rinviata al 2 aprile), è stata utile a chiarire alcuni passaggi di natura tecnica. Beati avrebbe riferito di essere al corrente del fatto che una delle potenziali fonti d’inquinamento fosse la rete fognaria. «Già nel 2003 – avrebbe spiegato – dopo i primi sopralluoghi si era cominciato a parlare delle possibili fonti di contaminazione, nelle quali era incluso anche il sistema fognario, e già in quel periodo avevamo chiesto alla raffineria di videoispezionarlo. Ma l’Arpa non ha alcuna competenza sul sistema fognario. L’importante era che la raffineria intervenisse. Avendo i piezometri di controllo, vedevamo che la contaminazione c’era ma non aumentava». mi.sco

INTERVISTA A PAOLO MANASSE

Il programma di Renzi? Alcuni sì e alcuni no

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LUDMILA KUSHNIR

Chahida, intervista esclusiva: la storia di una ragazza islamica che ha deciso di sfidare il pregiudizio CALCIO LEGA PRO

Una Vanoli rinfrancata cerca l’impresa contro la corazzata Cantù

Cremo all’assalto La Pomì è pronta del SudTirol per la scontro per sognare ancora diretto con Urbino

GOVERNO

Luciano Pizzetti sottosegretario alle riforme

Fausto Desalu è già uno degli sprinter italiani più accreditati a pagina 26 a pagina 26

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CASALMAGGIORE

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ATLETICA LEGGERA

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VOLLEY A1

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La tragedia di Kiev nelle parole di un’ucraina

BASKET SERIE A

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PAOLO BEATI: «L’ARPA NON HA COMPETENZA SULLE FOGNE»

desso basta. Siamo l’unico Paese civile (si fa per dire) che ha gli stadi italiani e le tifoserie fuori controllo. Quanto è accaduto nei giorni scorsi in Germania, da noi fa scalpore, mentre nel resto dell’Europa rappresenta la normalità. Un tifoso del Borussia Dortmund ha fatto il saluto nazista durante un minuto di raccoglimento. Subito individuato, è stato allontanato dallo stadio, che non potrà frequentare per i prossimi sei anni. Lo stesso trattamento è riservato ai tifosi inglesi che non rispettano le regole ed anche i famosi hooligans sanno che le forze dell’ordine non scherzano. E in Italia? Siamo alle prese con il discusso provvedimento contro la discriminazione territoriale, che punisce le tifoserie che mancano di rispetto ai sostenitori avversari. Punizione soprattutto per le società, che vedono parte dello stadio chiuso per una domenica o ricevono una multa, mentre i colpevoli non pagano dazio. Al contrario, il provvedimento deve punire chi sceglie di realizzare striscioni inneggianti a tragedie come quella di Superga o dell’Heysel, che rappresentano ancora ferite profonde per il nostro Paese. Forse chi si macchia di questo infame gesto, non si rende nemmeno conto di quanto male possa fare ai famigliari delle vittime, ma la stupidità non può rappresentare un alibi. Qui non ci troviamo di fronte a una discriminazione territoriale, bensì a un atto vile, che deve essere punito con l’espulsione dei responsabili dagli stadi italiani. Chiudere le curve, invece, serve solo a penalizzare chi rispetta le regole e questo non è affatto equo. Ancora una volta dobbiamo imparare dagli altri, che in questi anni hanno reso il calcio uno spettacolo simile al teatro, mentre da noi resta una corrida. Non dobbiamo sorprenderci se i nostri stadi sono deserti e diventano sempre più off limits per i bambini. E poi qualcuno si è infastidito dalla mancata assegnazione all’Italia degli Europei…

LO SPORT

L’ARBITRO DONNA COL VELO ▲

La stupidità negli stadi non deve essere un alibi

ULTIM’ORA - PROCESSO TAMOIL

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L’opzione casalasca del TiBre ferroviario Convegno in comune


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Sabato 1 Marzo 2014

CREMONA

Donna arbitro in campo con il velo islamico

Intervista esclusiva a Chahida Sekkafi,15enne italiana figlia di genitori marocchini. La storia di una ragazza che ha deciso di sfidare il pregiudizio

«Il mio sogno? Vorrei arbitrare gli incontri delle grandi squadre. Ma dopo le superiori mi iscriverò a scienze diplomatiche»

L’allenatore: «Ha sostenuto brillantemente l’esame» A bordocampo, in qualità di tutor (come previsto dal regolamento a ogni esordio di un arbitro) c'è Gian Mario Marinoni, presidente della sezione Aia (Associazione italiana arbitri) di Cremona, che ha voluto personalmente seguire questa ragazza sin da quando, nello scorso ottobre, si è presentata con la madre per chiedere l'ammissione al corso. «La abbiamo accolta molto volentieri - racconta l'allenatore. Insieme ad altri otto compagni ha frequentato il corso di due mesi, fatto di lezioni in aula e su campo, e ha quindi sostenuto brillantemente l'esame, come tutti gli altri, il 15 dicembre». In quel periodo i campionati erano fermi per la pausa natalizia, quindi è dovuto passare un po' di tempo prima che Chahida potesse scendere in campo. Ha quindi esordito il 13 febbraio sul campo di Pizzighettone. «Ho scelto di assegnarle una gara speciale, con due club esempi di disciplina e integrazione» ha sottolineato l'allenatore, che per permetterle di scendere in campo con il velo ha dovuto chiedere a Roma l'autorizzazione, ottenuta per le categorie Giovanissimi e Allievi: un precedente di cui d'ora in poi anche altre ragazze come Chahida potranno usufruire. Per 90 minuti, quindi, Marinoni è stato a portata di voce della sua giovane allieva, per seguirla durante la partita e consigliarla al meglio. «Il suo esordio è stato morbido, perché è una ragazza di 15 anni e ho voluto partire gradualmente. Ma è andata bene, e mi aspetto da lei costanti miglioramenti». La sezione cremonese dell’Aia raccoglie circa 90 ragazzi e 7 ragazze (»molto toste», come sottolinea lo stesso presidente), di cui 4 arbitrano nella categoria massima della provincia, la II° Divisione. Il fatto di essere donne non è affatto un problema, anzi. «Mi è rimasto impresso l'episodio di un arbitraggio da parte una ragazza di origini rumene, una di quelle che lavorano nella massima categoria provinciale. Ricordo quando, durante una partita, ammonì un giocatore per un brutto fallo su un avversario - racconta. Questo, arrabbiato per il cartellino giallo, si diresse verso di lei, probabilmente per protestare. Poi lo vidi allontanarsi senza aprire bocca. A fine partita le chiesi cosa gli aveva detto per farlo andare via così, e lei mi rispose: “L'ho guardato negli occhi”». Perché le donne arbitro, secondo Marinoni, garantiscono più rispetto, credibilità, meno contestazioni: a volte basta un’occhiataccia.

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LA MADRE «Ho sempre incoraggiato i miei figli a seguire le proprie aspirazioni»

di Laura Bosio

rmai è nota come "l'arbitro col velo", da quando domenica 13 febbraio è apparsa sul campo dell’oratorio San Luigi di Pizzighettone per arbitrare una partita di calcio, vestita in tenuta “classica” e con il velo islamico. Il suo nome è Chahida Sekkafi, abita a Sesto Cremonese, ha 15 anni, è italiana figlia di marocchini ed è di religione islamica. Una bellissima storia di sport e integrazione, quella di Chahida, grande appassionata di sport, che ha “dato un calcio” al pregiudizio e alla discriminazione, portando con orgoglio il suo velo sul campo. Non è stato un percorso facile, perché è stato necessario richiedere speciali permessi per poter arbitrare indossando il capo tradizionale, a integrazione della divisa ufficiale dell'Aia (Associazione italiana arbitri). Ma, alla fine, la giovane è riuscita a coronare il proprio sogno. Ha frequentato il corso di due mesi per diventare arbitro, ha sostenuto l'esame insieme ai suoi compagni - sette ragazzi e una ragazza – e, dopo le vacanze natalizie, il 13 febbraio è finalmente scesa in campo per arbitrare l'incontro di campionato della categoria “Giovanissimi” categoria in cui possono arbitrare i neo-arbitri - tra San Luigi e Stradivari. La sua passione per il calcio nasce da lontano: «In famiglia siamo tutti appassionati di pallone, e io sono una grande tifosa juventina>>, racconta la ragazza, che abbiamo raggiunto presso il campo sportivo, dove stava facendo il suo allenamento settimanale. «Inizialmente avrei voluto giocare a calcio, ma mia madre

«Ho sempre seguito i miei figli e li ho sempre sostenuti nelle loro scelte, incoraggiandoli a praticare sport» racconta Souad, mamma di Chahida, a sua volta appassionata di calcio. «Mia figlia voleva fare la calciatrice, ma conoscendo il suo carattere e sapendo che lei ci tiene molto al suo aspetto fisico e alla sua femminilità, le ho sconsigliato quello sport. Poi è uscita questa opportunità, di frequentare la scuola di arbitro, e ho pensato che fosse un'ottima scelta per lei. Credo infatti che rispecchi perfettamente il suo modo di essere: si richiedono infatti lealtà e senso di responsabilità, nel fare il giudice dei comportamenti altrui. Tutte qualità che mia figlia possiede». Souad inizialmente temeva vi fossero problemi per via del velo: il pregiudizio è spesso un nemico difficile da abbattere. Invece all'Aia ha trovato solo porte aperte. E quello di Chahida potrebbe essere un esempio per altre ragazze come lei, che magari spesso rinunciano alle proprie aspirazioni per paura dei pregiudizi.

Gian Mario Marinoni con Chaida Sekkafi

me lo ha sconsigliato, essendo uno sport troppo duro. Poi un giorno sono venuti alla mia scuola (Chahida studia al liceo linguistico “Manin”) quelli della sezione Aia di Cremona, perché reclutavano aspiranti nuove reclute. Quel giorno ero assente ma i miei amici, conoscendo la mia passione, mi hanno avvertito di questa opportunità. Così insieme a mia madre siamo andate a parlare con il presidente Marinoni, e ho iniziato il mio percorso». Il corso di preparazione è stato duro, ma Chahida l'ha superato brillantemente, così come ha sostenuto senza problemi l'esame. Così è arrivato finalmente il

momento di scendere in campo, accompagnata da una grande paura. «Prima di entrare in campo l'agitazione era forte, incrementata dal fatto di vedere così tante telecamere e giornalisti: non mi aspettavo proprio una cosa del genere. Temevo di commettere molti errori, invece è andata meglio di quanto pensassi». Nessuna paura, invece, nello sfidare il pregiudizio: «Da parte dei miei amici e compagni di scuola ho ricevuto tantissime parole di incoraggiamento. Purtroppo, ho anche letto in giro parecchi commenti negativi per il mio arbitrare indossando il velo, ma ho fatto finta di non vederli e ho prosegui-

«Ho letto commenti negativi, ma li ho ignorati»

to per la mia strada». E la sua sfida al pregiudizio non poteva avere un epilogo migliore. Domenica 2 marzo Chahida arbitrerà la sua terza partita, a Bonemerse. «La difficoltà maggiore nel fare l'arbitro è nel saper essere giusti, nel saper vedere i falli ma soprattutto nel saperli motivare. E' un lavoro di fisico, ma anche di testa». Chahida ha le idee chiare e grandi aspirazioni: la carriera arbitrale le sembra un'opportunità concreta. «Vorrei diventare un arbitro internazionale, e arbitrare le grandi squadre». Ma è una ragazza con i piedi per terra, e non trascura di lasciare aperte altre strade. «Dopo il diploma? Vorrei studiare scienze diplomatiche».


Cronaca

Sabato 1 Marzo 2014

I giovani e il lavoro che non c’è: qualsiasi cosa pur di lavorare

Una ricerca della Coldiretti/Ixè sfata molti luoghi comuni. Il 50% dei 30enni vive con la paghetta dei genitori

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Poste e lamentele, se ne discute in Comune

«Con una laurea in economia in tasca all’estero si trova sempre impiego. Qui in Italia è uno schifo»

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di Laura Bosio

ggi più della metà dei trentenni italiani vive con la paghetta dei genitori (51 per cento) o dei nonni e altri parenti (3 per cento). E’ quanto emerge dalla prima analisi Coldiretti/Ixè su “Crisi: i giovani italiani e il lavoro nel 2014”, condotta su persone di età compresa tra i 30 ed i 34 anni, dalla quale si evidenzia che il sostegno di genitori e parenti sale al 79 per cento se si considerano tutti gli under 34. Il problema è che le aspettative dei nostri giovani sono ormai decisamente più modeste di un tempo: la crisi ha infatti portato tutti a ridimensionare le proprie ambizioni. Pare che quasi un giovane su quattro (23 per cento) accetterebbe un posto da netturbino, il 27 entrerebbe in un call center e il 36 per cento, pur di lavorare, farebbe volentieri il pony express. Flessibilità esasperata, forse anche eccessiva, se è vero che, sottolinea la Col diretti, un giovane su tre pur di lavorare è disposto ad accettare un orario più pesante con lo stesso stipendio (33 per cento), ma anche, in alternativa, uno stipendio inferiore a 500 euro a parità di orario (32 per cento). «Sono due anni che cerco inutilmente un posto di lavoro – racconta Cecilia, 20 anni, diplomata. Ho mandato il mio curriculum ovunque, ma inutilmente. Se accetterei una occupa-

zione umile? Assolutamente sì, basta lavorare». Sono in molti i giovani a pensarla così: qualsiasi cosa pur di lavorare, anche se il lavoro non corrispondesse con gli studi svolti, con le proprie aspirazioni e con le proprie competenze. C’è capacità di reinventarsi: «Sono diplomata al liceo classico e lavoro come donna delle pulizie – racconta Elisa, 21 anni -. Vorrei iscrivermi all’università, ma con mio padre disoccupato ora serve uno stipendio in più in casa ed è giusto che io faccia la mia parte. Appena ci riuscirò riprenderò i miei studi: voglio laurearmi in storia». Nessuna vergogna: il bisogno viene prima. «Mi reputo fortunato, anche se faccio un lavoro umile: solo il fatto di avere un lavoro oggi è una fortuna incredibile – racconta Sergio, 25 anni -. Sono tantissimi i miei amici e coetanei che non trovano nulla». Grande versatilità anche da parte di chi possiede un titolo di studio accademico: poco importa quanto si abbia studiato, se poi nel proprio settore non vi sono sbocchi. «Sono laureata in lettere e lavoro in un call center da tre anni – dice Letizia, 29 anni. Purtroppo, con la mia laurea posso fare poco. Ho provato ad entrare nelle graduatorie dell’insegnamento, ma per ora trovare un lavoro nel settore è un miraggio. Per ora sono contenta così, anche se lo stipendio non è granché: sempre meglio di niente». Per qualcuno è difficile tro-

vare lavoro anche con lauree più “spendibili”. Marco, ingegnere gestionale 34enne, vive con i genitori e va avanti con lavori saltuari e collaborazioni: «Ho fatto il barista, ho lavorato nel data entry, in un Caf… Tutti impieghi di pochi mesi perché di fisso non si trova nulla. Mi adatto, non ho scelta». Il posto fisso rimane, appunto, un miraggio: la ricerca Coldiretti evidenzia che per il 46 per cento dei giovani la stabilità rimane ancora la più grande ambizione (anche se questo dato è in calo del 7 per cento rispetto allo scorso anno). «Faccio la precaria da circa 10 anni – racconta Stefania, 34 anni -. Passo da un posto di lavoro all’altro, e mi ritengo già fortunata perché finora sono sempre riuscita a trovare, anche se non sono mancati i periodi in cui ero a casa. Vorrei un po’ di stabilità, per potermi

sposare, per accendere un mutuo… ma per ora restano solo sogni». La soddisfazione economica quasi passa in secondo piano, come testimonia l’alta percentuale di chi si accontenta. «Con uno stipendio di 800 euro al mese non puoi fare molto, ma è ben difficile trovare di meglio, oggi – spiega Elena, 24 anni, cameriera. Purtroppo o ti accontenti o lasci il posto a qualcuno che si accontenta più di te… Le file di disoccupati sono lunghissime, e questo ci rende tutti facilmente ricattabili dai datori di lavoro». Altro dato drammatico è quello di chi ha perso le speranze: la ricerca evidenzia che i giovani che si sono dati alla ricerca attiva del lavoro nell’ultimo anno hanno presentato in media 20 curricula, ma una percentuale del 44 per cento non ha inviato alcuna domanda

di assunzione o lavoro. Non va però sottovalutata - sottolinea la Coldiretti - la presenza di una minoranza, il 14 per cento, che durante l’anno ha ricevuto oltre 50 rifiuti o mancate risposte, di fronte alla richiesta di lavoro. «Sono a casa da tre anni, ormai ci ho rinunciato – racconta Valentina, 26 anni, che vive con i genitori. Ho mandato decine di domande, ma la risposta è sempre la stessa. Ora non cerco più: perderei solo tempo ed energie». «Mando curricula quasi ogni giorno, ma la risposta è sempre la stessa: no. Sono demoralizzato» si lamenta Paolo, 28 anni, laureato in chimica. Quali alternative? Per molti la risposta è andarsene: la maggioranza dei giovani (51 per cento), secondo la ricerca, è pronta ad espatriare per motivi di lavoro, mentre il 64 per cento è disponibile a cambiare città. Il motivo principale che spinge i giovani ad emigrare è - sottolinea la Coldiretti - il fatto che il 19 per cento consideri l’Italia un Paese fermo in cui non si prendono mai decisioni, il 18 per cento parli di peso eccessivo delle tasse e il 17 per cento chiami in causa la mancanza di lavoro, così come la mancanza di meritocrazia. «Mi sono laureato da un anno e faccio lavoretti saltuari, ma non mi è ancora capitata alcuna opportunità – racconta Enzo. Credo che alla fine me ne dovrò andare: con una laurea economica in tasca all’estero si trova sempre lavoro. Qui in Italia è uno schifo».

Dopo che, nelle scorse settimane, i cittadini avevano portato avanti lamentele in merito ad alcune criticità dei servizi postali verificatesi in diversi quartieri, ora il Comune ha deciso di prendere in mano la situazione e intervenire. Sull’argomento, il 27 gennaio scorso, il Consiglio Comunale ha approvato l’ordine del giorno con il quale si impegna il sindaco e la Giunta a convocare l’Ufficio di presidenza per trattare questa problematica. Si svolgerà il prossimo 5 marzo, alle 17.30, nella sala dei gruppi consigliari posta al primo piano di palazzo Comunale. La convocazione è stata decisa dal presidente del consiglio comunale Alessio Zanardi; sono stati invitati a partecipare i responsabili di Poste Italiane S.p.A. dell’area territoriale ed i presidenti dei Comitati di Quartiere, così che vi sia un confronto diretto sulle criticità emerse. «Auspico che in quella sede – afferma Zanardi – dove saranno presenti tutte le parti interessate, oltre a fare il punto della situazione, possano essere fornite ai capigruppo e naturalmente alla cittadinanza attraverso i referenti dei Comitati di Quartiere, tutte le informazioni utili per comprendere quali siano le motivazioni dei problemi e le iniziative che si intendono prendere per evitare ulteriori disguidi nel servizio che Poste Italiane fornisce». Tra le problematiche che erano emerse, numerosi episodi di forte ritardo o addirittura di mancata consegna della corrispondenza.


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Cronaca

Sabato 1 Marzo 2014

Quaresima di Carità: “Perché nessuno resti indietro”

Don Antonio Pezzetti (Caritas): «Occasione preziosa per uscire dalla schiavitù del proprio egoismo e per aprirsi alla libertà dell’amore e del dono di sé»

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di Giulia Sapelli

Il problema delle crescenti situazioni di povertà sul territorio è particolarmente sentito nel periodo della Quaresima: come ogni anno, la proposta della Caritas diocesana e del vescovo Dante Lafranconi, in preparazione alla Pasqua, è operare una solidarietà concreta. “Perché nessuno resti indietro” è lo slogan della tradizionale iniziativa solidale a favore di particolari situazioni di disagio presenti sul territorio diocesano. La proposta di quest’anno si divide su tre fronti: sono differenziati, infatti, gli ambiti verso i quali poter indirizzare la propria generosità. Illustrando le motivazioni alla base di questa consueta iniziativa di carità, il vescovo di Cremona, monsignor Dante Lafranconi, ha richiamato il messaggio che Papa Francesco ha scritto proprio per la Quaresima e che guarda a Gesù Cristo che “si è fatto povero – ricorda il titolo del messaggio del Santo Padre – per arricchirci con la sua povertà” (2 Cor 8,9). «Che cos’è allora questa povertà con cui Gesù ci libera e ci rende ricchi? – si è domandato il Vescovo parafrasando il messaggio di papa Francesco – È proprio il suo modo di amarci, il suo farsi prossimo a noi come il Buon Samaritano che si avvicina a quell’uomo lasciato mezzo morto sul ciglio della strada (cfr Lc 10,25ss)». Da qui l’invito alla Chiesa cremonese perché in occasione della Quaresima sappia farsi prossima a chi è nella povertà, evitando che le situazioni possano ulteriormente peggiorare. Al riguardo, monsignor Lafranconi ha anche sottolineato la differenza tra la “povertà” e la “miseria”: «La miseria – ha spiegato rileggendo ancora il messaggio del Papa – non coincide con la povertà; la miseria è la povertà senza fiducia, senza solidarietà, senza speranza». Proprio in questo senso allora trova senso lo slogan della “Quaresima di carità 2014”: “Perché nessuno resti indietro”. «Vogliamo cercare di vivere con solidarietà – ha concluso il Vescovo – facendoci prossimi a quanti vivono le di-

In partenza un progetto per ospitare le donne in difficoltà presso la “Casa di Nostra Signora”. Sostegno anche al micro-credito e al Fondo famiglie

Il vescovo Dante Lafranconi

verse forme di miseria, proprio “Perché nessuno resti indietro”». Il direttore di Caritas Cremonese, don Antonio Pezzetti, ha ricordato ancora una volta come proprio la Quaresima, tempo per eccellenza di conversione, sia «occasione preziosa per uscire dalla schiavitù del proprio egoismo, per aprirsi alla libertà dell’amore e del dono di sé, superando la chiusura dell’individualismo per una fraternità sempre più ampia e solidale». Da qui l’appello a un ulteriore sforzo, da parte di tutti, perché, «attraverso uno stile di vita sobrio e con rinunce volontarie, sia possibile sostenere azioni concrete di aiuto nei confronti delle tante situazioni di fragilità presenti sul territorio, con una prossimità che può aiutare a ritrovare fiducia e speranza anche nella difficile situazione che si sta vivendo». Tra le situazioni a cui guarda la “Quaresima di carità 2014” c’è quello della condizione femminile più fragile, attraverso il progetto che sta nascendo a Cremona all’interno di “Casa di Nostra Signora”, il palazzo di via Ettore Sacchi donato alla Diocesi dall’Istituto secolare delle Oblate di Nostra Signora del Sacro Cuore. La struttura, di 3mila metri quadrati su tre piani e con giardino interno,

da sempre impiegata come luogo di accoglienza e di servizi destinati al mondo femminile, continuerà a essere punto di riferimento per le donne grazie a uno specifico progetto di carattere diocesano. «Per una donna, sopratutto sola, magari con uno o due bambini, – ha sottolineato don Antonio Pezzetti – il lavoro è condizione preliminare per acquisire una certa autonomia: senza lavoro non c’è reddito e, dunque, nemmeno la possibilità di pagarsi l’affitto. Nell’abitare, poi, c’è l’idea di una comunità di persone che rompa la solitudine, offra solidarietà e, quando occorre, dia anche una mano concreta. Educare è un verbo che riguarda tutti, uomini e donne, per acquisire gli atteggiamenti rispettosi, solidali e partecipi di cui ha bisogno una cultura e un contesto civile capaci di farsi carico dei più fragili». Il progetto, ancora in fase di stesura, dovrebbe prevedere 7 mini-alloggi per semiautonomia e per ospiti di passaggio; 8 stanze a un letto con bagno; 15 stanze a due letti per un’accoglienza integrata di donne in condizione di disagio e donne che necessitano di una residenza temporanea. La nuova struttura, inoltre, vorrebbe offrire un’opportunità di lavoro per 8 donne con scarse com-

petenze professionali, da avviare, nel limite del possibile, a un’occupazione esterna. Previste, inoltre, iniziative formative e culturali rivolte alla città e al territorio su temi riguardanti la condizione femminile e la responsabilità educativa. La “Quaresima di Carità 2014” guarda poi al microcredito “per dare speranza a chi non ha lavoro” attraverso il progetto “Un’ora di lavoro per chi lavoro non ha”. La proposta è una sorta di grande “contratto di solidarietà” – ha spiegato il responsabile dell’Ufficio diocesano per la Pastorale sociale e del lavoro, Sante Mussetola –: «Come nelle fabbriche in difficoltà molti posti di lavoro sono stati salvati attraverso tali contratti, così tutti siamo invitati a devolvere un’ora del nostro lavoro, stabilita convenzionalmente in 10 euro, a favore di chi è senza impiego». Le donazioni confluiranno nel fondo dedicato al microcredito, a favore di famiglie in difficoltà a causa della perdita di lavoro o della cassa integrazione, o comunque a nuclei che incontrano difficoltà relativamente alle spese di mantenimento dei figli. La proposta è rivolta non solo ai lavoratori dipendenti, ma anche ai pensionati, i professionisti, le imprese e le istitu-

zioni, oltre che tutti coloro che sono sensibili al problema della disoccupazione. Il contatto con le aziende del territorio sarà a cura delle parrocchie che, attraverso gli operatori pastorali, sono invitate a recapitate alle ditte il materiale informativo. In distribuzione, soprattutto al termine delle celebrazioni festive e tipicamente quaresimali, tagliandi del valore nominale di 10 euro: ogni coupon acquistato permetterà di finanziare ulteriormente il fondo del microcredito. «Più si dona – ha rilevato Sante Mussetola – e sempre più persone potranno superare quegli ostacoli che non permettono di vivere autonomamente e serenamente». In questi cinque anni sono stati erogati 345mila euro; sino ad ora sono stati restituiti 175mila euro. Il terzo obiettivo sul quale si focalizza la “Quaresima di carità 2014” mira a “dare speranza a chi è vittima della crisi”, facendo convergere nuove risorse al Fondo di solidarietà per le famiglie colpite dalla crisi, istituito dal vescovo Dante Laranconi in occasione della “Quaresima di Carità 2009” e che finora ha distribuito quasi 540mila euro. “Ogni anno – ha precisato l’operatore del Centro d’ascolto di Caritas Cremonese, Alessio Antonioli – le richieste sono sempre più pressanti, segno che la crisi non si arresta: basti pensare che, se nel 2012 sono stati erogati 119mila euro a favore di 488 interventi, nel 2013 la cifra spesa è salita a 185.550 euro, a fronte di oltre 800 richieste, metà delle quali provenienti da cittadini italiani”. A differenza del microcredito, questo canale di solidarietà, gestito dalla Caritas Cremonese, è a fondo perduto. Prima di accordare l’aiuto, gli operatori Caritas compiono una breve indagine per vagliare le reali necessità delle persone. Oltre alla richiesta di documenti che comprovino la situazione della famiglia, vengono attivati contatti con le parrocchie, le conferenze della S. Vincenzo e i servizi sociali del comune di residenza. Ricevono aiuti solo le persone che realmente hanno bisogno di una mano per uscire da una situazione di disagio.


Cronaca

Primarie, passa Galimberti: «Ora insieme per cambiare l’amministrazione» Gianluca Galimberti, vincitore delle primarie del centrosinistra.

E' partita ormai in grande Le operazioni di scrutinio dei 17 seggi cittadini si sono concluse attorno alle 21,30 a palazzo Cittanova, per le primarie per il sindaco del centrosinistra. Sono stati 2327 i cremonesi che si sono recati alle urne: Gianluca Galimberti vince con il 71%, seconda Rosita Viola con il 21,67%, terzo Paolo Carletti, con il 7,24%. «Ringrazio chi ha votato e gli scrutatori – ha detto il candidato Galimberti – Ringrazio Rosita Viola e Paolo Carletti per aver partecipato con passione e civismo a questa competizione. Ringrazio il Pd, Sel e il Psi. Ringrazio tutti quelli di Fare nuova la città. E la mia famiglia. Questo è solo l’inizio. Nonostante qualche attacco ricevuto e qualche sottovalutazione, abbiamo fatto oggi qualcosa di grande e di importante per la città. Ora, insieme, cambiamo l’amministrazione. Con questo stile. Di condivisione di idee, di incontro con le persone per fare delle scelte». Soddisfazione anche dal segretario provinciale Pd Matteo Piloni: «Un ottimo risultato quello dell’affluenza, con tanti votanti. A Pavia sono andati a votare in 845, a Bergamo, 2764 persone. Per Cremona è un ottimo risultato in termini di afflienza, la dimostrazione che le primarie andavano fatte. Sono ovviamente soddisfatto per il risultato di Gianluca Galimberti, ma ringrazio gli altri due candidati che le hanno rese possibili. Oltre ai volontari che hanno messo in piedi un’ottima organizzazione. Ora comincia il cammino vero».

Servizio idrico: Rinnovato il Cda di Padania Acque Spa

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Pizzetti sottosegretario alle riforme

Notizia inaspettata per il politico cremonese, che affiancherà il ministro Maria Elena Boschi «Punto a mettere insieme le riforme di Senato e Titolo V, lavorando su un’idea di Senato Federale»

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di Laura Bosio

l senatore cremonese Luciano Pizzetti è stato nominato sottosegretario alle riforme nel Governo Renzi. Affiancherà quindi Maria Elena Boschi, ministro per le riforme costituzionali e i rapporti col Parlamento. Il deputato cremonese svolgeva già l’incarico di relatore del disegno di legge Delrio nel precedente governo Letta, presso la commissione riforme del Senato. «La prima indiscrezione mi è arrivata durante la mattinata, quando la voce di una mia nomina ha iniziato a circolare - racconta l'interessato -. Sinceramente era qualcosa che non mi aspettavo assolutamente, tanto che ero tornato a Cremona proprio in questi giorni. Intorno alle 13 di oggi (venerdì 20 febbraio, Ndr) mi è giunta la conferma ufficiosa, ma solo intorno alle 16.30 mi è arrivata la comunicazione ufficiale da Palazzo Chigi, in cui mi si chiedeva di essere presente a Roma alle 20.30 per il giuramento. Ora sto correndo a prendere l'aereo». Una nomina quindi inaspettata, anche se nei giorni scorsi il premier Renzi aveva già avuto modo di apprezzare l'operato del senatore cremonese. Egli era stato infatti pochi giorni fa tra i relatori per il voto di fiducia al Senato per Renzi, ed era intervenuto proprio sul tema della riforma del Senato e del Titolo V. «Probabilmente il mio intervento ha colpito particolarmente il premier, nonostan-

Nominato il nuovo cda di Padania Acque Spa, società partecipata dei 112 comuni della provincia, per un valore di una quarantina di milioni. I sindaci-azionisti hanno votato giovedì sera all’unanimità, con sole due astensioni (i comuni di Sospiro e Bordolano) i cinque nomi proposti da Massimiliano Salini e Claudio Silla, presidente di Provincia e comune di Casalmaggiore, i due maggiori azionisti. Presidente è Alessandro Lanfranchi, già consigliere delegato di Padanie

te le mie posizioni non siano perfettamente allineate alle sue». Il primo impegno di Pizzetti quindi, in coerenza con le sue dichiarazioni, sarà quello di «mettere insieme le riforme di Senato e Titolo V, lavorando sull'idea di un Senato federale. Su questo mi confronterò con il ministro per raggiungere una decisione». Quindi sì alla riduzione dei costi della politica, tenendo come faro l’efficientamento del sistema. La riforma di Camera e Senato, secondo il politico cremonese, deve mettere fine al bicameralismo italico. Il Senato dovrà quindi essere «La struttura portante della Repubblica federale, con funzioni co-legislative su norme costituzionali, diritti civili e rapporti con

Acque gestioni, di area Pd; vicepresidente Stefano Busi, libero professionista di Casalmaggiore, indicato da Ncd. Consiglieri; Monia Cherubelli, responsabile servizio economico finanziario del comune di Gadesco; Egidio Manifesti dipendente dell’Unione lombarda Soresinese; Antonio Moretti, dipendente del comune di Monte Cremasco. «L'accordo raggiunto rappresenta un passo in avanti importante nell'ottica di una gestione nuova e moderna dei servizi pubbli-

Roberto Poli: «Il mental coach è diventato un supporto riconosciuto»

Il sostegno psicologico nello sport

L’allenatore della nazionale inglese di calcio, Roy Hodgson, in vista dei Mondiali in Brasile in programma nel prossimo giugno, ha dichiarato che serve uno psicologo alla squadra, come supporto e in particolare per vincere lo stress dei rigoristi. Visto che per l’Inghilterra i calci di rigore sono una bestia nera, una maledizione. L'ultimo di una serie di ko è arrivato contro l'Italia ai quarti di finale di Euro 2012 e proprio gli azzurri saranno i primi rivali degli inglesi il prossimo 15 giugno, a Manaus. E allora dice Hodgson “l'aspetto tecnico pare destinato a passare in secondo piano. Uno psicologo sportivo aiuterebbe i calciatori ad affrontare i momenti di massima tensione” Negli ultimi anni gli sportivi professionisti si affidano sempre di più alla psicologia dello sport. Ne parliamo con lo psichiatra cremonese Roberto Poli. Qual è il rapporto tra psiche e sport, cervello e performance sportiva? «Il rapporto tra cervello e attività sportiva è noto da tempo, come testimonia il motto “mens sana in corpore sano”. Studi recenti di neuroscienze hanno dimostrato che l’attività fisica ha una capacità neuroplastica, in altri termini favorisce la crescita dei neuroni e ha quindi effetti positivi sul piano cognitivo e sul piano dell’umore. Per quanto attiene allo sport nello specifico è opinione largamente condivisa che un grande campione deve possedere anche e soprattutto un forte equilibrio psico-emotivo. La differen-

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za, a parità di condizioni atletiche e tecniche, la fa la testa». E quali sono i compiti e gli obiettivi degli psicologi, se inseriti a fianco di una squadra o di un atleta? «In Italia non è ancora patrimonio comune, ma negli ultimi anni si è posta molta attenzione alla parte psicologica nell’allenamento sportivo. Insieme all’allenatore si affiancano (da sempre) un preparatore atletico e (da poco e non sempre) un “allenatore mentale”. Così il mental coach è diventato un supporto ampiamente riconosciuto sia negli sport di squadra che negli sport individuali. Nei primi oltre agli interventi individuali serve anche una capacità di gestione delle dinamiche di gruppo. Nello specifico gli interventi di mental coaching sono mirati alla gestione dello stress da competizione e delle difficoltà, alla trasformazione della paura in coraggio e, in generale, allo sviluppo di un atteggiamen-

to mentale vincente, che permetta di esprimere al massimo le proprie potenzialità sia durante gli allenamenti che durante le gare. Con quali tecniche e quali strumenti il mental coach può far crescere sul piano della sicurezza un atleta? «Si parte dalla voglia di vincere, e dalla paura di perdere, e dalla Nike-fobia, la paura di vincere. Sono aspetti che si sovrappongono in un caleidoscopio di emozioni, dove a volte rischia di prevalere la paura, l’ansia da prestazione. Che rischia di determinare dei pessimi risultati, soprattutto quando le pressioni e le aspettative esterne sono alte. Dietro quest’ansia da prestazione si celano spesso timori inconsci legati all’autostima e a paure ancestrali. Sui quali lo psicologo lavora con l’atleta. Ma per esempio come fare a preparare il rigorista, come farà lo psicologo della nazionale inglese? «Si usano tecniche di immaginazione: per allenare l’atleta lo si deve istruire a visualizzare il gesto atletico che deve compiere, con un processo di immaginazione ripetuto tante volte con lo stesso schema. Per un gesto atletico come il calcio di rigore che dura pochi secondi ma che ha una fortissima componente emotiva, questo allenamento mentale serve a rappresentare il gesto che poi con la massima concentrazione sarà messo in atto. Se il rigore sarà perfetto nella mente, il corpo lo eseguirà perfettamente anche nella realtà».

regioni ed enti locali; con funzioni di controllo e verifica sulle nomine di alti dirigenti dell’amministrazione statale». Durante il suo intervento di alcuni giorni fa, Pizzetti aveva suggerito a Renzi di «riconsiderare la riforma del Senato nel contesto della riforma del titolo quinto, quest’ultimo non da azzerare ma da migliorare nella prospettiva di una repubblica federale. Non farlo “sarebbe un grave errore”, guai a un “riaccentramento statalista”». Dal 1991 - quando Maurizio Noci, nel VII governo Andreotti, aveva ottenuto l'incarico di sottosegretario al Ministero dell’Agricoltura - Cremona non aveva più avuto una carica istitu-

ci locali - evidenziano Massimiliano Salini e Carlo Malvezzi in un comunicato congiunto targato Ncd. «Si è cercato di arrivare ad un accordo che non fosse incentrato su problemi di spartizione, bensì sul tentativo di costruire e migliorare il servizio idrico nel nostro territorio». Il partito resta tuttavia convinto «che il futuro della gestione di tutti i servizi pubblici locali, compreso il servizio idrico, debba passare attraverso l'apertura a forme nuove e più efficienti. Non è più possibile

zionale così importante. Subito sono arrivate le congratulazioni del segretario provinciale Pd, Matteo Piloni: «Dopo l’apprezzamento per la nomina di Maurizio Martina ministro dell’agricoltura, per Cremona un’altra notizia, ancor più importante: Luciano Pizzetti nominato sottosegretario alle riforme. Una notizia inaspettata che ci riempie di orgoglio e che conferma l’impegno e il lavoro di Luciano, soprattutto in questi mesi, sull’importante e fondamentale questione delle Riforme, ormai una priorità non più rimandabile per il Paese. A Luciano vanno i miei complimenti a nome di tutte le democratiche e di tutti i democratici della Federazione di Cremona».

pensare che gli enti pubblici da soli possano assumersi l'intero onere della gestione dei servizi; è necessario avviarsi con convinzione e senza resistenze ideologiche a quel giusto rapporto tra pubblico e privato, che permetta al pubblico di mantenere e rafforzare il proprio ruolo di controllore e garante della finalità di pubblica utilità del servizio, e che permetta al tempo stesso al privato di fare la propria parte e mettere a disposizione la propria professionalità ed efficienza».


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Cronaca

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in breve

Torna “Lo Sbaracco” week end di shopping Botteghe del Centro e Distretto del Commercio organizzano, sabato 1 e domenica 2 marzo, “Lo Sbaracco”, weekend dedicato al commercio e allo shopping. All’iniziativa – che chiude i saldi invernali – partecipano tutte le associazioni di categoria del commercio: Confcommercio, Confesercenti ed Asvicom I negozi che aderiscono, riconoscibili dalla locandina appositamente ideata, esporranno all’esterno della propria vetrina, negli spazi messi gratuitamente a disposizione dal Comune, tante merci a prezzi vantaggiosi, praticando ulteriori sconti rispetto ai prezzi, già ribassati, dei saldi. Un’occasione veramente imperdibile per fare tanti affari, acquistando prodotti di qualità, a prezzi molto convenienti.

Interventi alla piscina per danni da pioggia Diversi sono i danni provocati alle strutture sportive cittadine dalle forti piogge delle scorse settimane. Una situazione che rende necessario un intervento urgente di ripristino. Il Comune ha quindi stanziato, in via straordinaria, 10.370 euro, che andranno a ripristinare la situazione della Piscina comunale, della palestra di Sanfelice e della palestra Spettacolo. Per quanto riguarda la piscina, c’è una grossa infiltrazione nella copertura dell’androne di ingresso. “L’intervento previsto riguarda la sistemazione dellaguaina della copertura e il rifacimento di due pozzetti e di un tratto di fognatura, in quanto se piove molto si formano grosse pozzanghere che non consentono l’ingresso alla piscina – si legge nella determina dirigenziale. Alla palestra di Sanfelice le infiltrazioni di pioggia hanno messo fuori uso l’impianto elettrico, e un problema simile si è verificato alla palestra Spettacolo, dove l’acqua ha provocato un corto circuito, mettendo fuori uso l’interruttore generale della palestra.

Quartiere Po, tagliati altri sei alberi Il quartiere Po dice addio ad altri sei alberi. Sono infatti iniziati i lavori di rimozione di cinque platani in viale Po ed uno in via Vecchia, in quanto affetti da cancro rosa. «Dopo aver ottenuto tutte le necessarie autorizzazioni regionali, gli addetti delle serre comunali hanno potuto iniziare i lavori, che prevedono tutta una serie di messe in sicurezza per evitare la diffusione della malattia» fanno sapere dagli uffici di Piazza del Comune. Un provvedimento che senza dubbio non piacerà ai residenti, che già da tempo protestano per i tagli delle piante. Tuttavia il Comune rassicura: «Terminati i lavori di sradicamento, saranno messe a dimora un egual numero di sofore, proseguendo nell’operazione di ripristini dell’alberatura del viale».

Intervista al professor Paolo Manasse, docente di Economia politica: attenzione a provocare una nuova crescita del debito pubblico

Il programma di Renzi: alcuni sì, alcuni no

«In Italia non esiste una vera relazione tra andamento dei salari e andamento della produttività»

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di Daniele Tamburini

discorsi programmatici, davanti ai due rami del Parlamento, di Matteo Renzi, nuovo Presidente del Consiglio, sono ricchi di impegni importanti: dal taglio consistente del cuneo fiscale, a nuove politiche del lavoro, a un nuovo atteggiamento verso l’Europa, all’intervento nei confronti della burocrazia pubblica, all’impegno a che la Pubblica amministrazione paghi i suoi debiti. Impegni importanti, a cui in molti guardano con grande interesse, ma non manca chi esprima un cauto scetticismo. Ne parliamo con Paolo Manasse, docente di Professore di macroeconomia e di politica economica all'Università di Bologna. Professor Manasse, che ne pensa degli obiettivi fissati dal nuovo premier Matteo Renzi rispetto alla sua azione di governo? «Ci sono due aspetti che mi sento di sottolineare, uno positivo e uno negativo. Rispetto al suo predecessore, che nel suo discorso di insediamento era stato molto generico sulle priorità, Renzi ha individuato quelli che dovranno essere gli interventi prioritari: l'edilizia scolastica e la riduzione del cuneo fiscale. L'aspetto negativo è che sia rimasto sul vago rispetto alle forme di copertura finanziaria: un argomento su cui si sta ancora navigando a vista e non è chiaro dove si troveranno le risorse necessarie. Soprattutto se valutiamo che l'idea di andare in Europa a strappare chissà quale allentamento dei vincoli di bilancio è storia già vista, senza contare che non so quanto possa essere sensato incrementare il debito di un paese già fortemente indebitato come il nostro. Non ultimo il fatto che gli impegni messi in campo dal premier richiederebbero un dispendio di risorse economiche pari a 100 miliardi di euro, che è ben difficile riuscire a reperire. Bisogna allora restringere il piano delle priorità, tenendo presente che anche solo la riduzione del cuneo fiscale dal 48% al 38% verrebbe a costare 2 miliardi ogni punto percentuale, per un totale di 20 miliardi».

Il professor Paolo Manasse

l’Europa dei vincoli di spesa? «Come già detto, è storia vecchia; tutti ci hanno provato, compreso Monti, che comunque godeva di una certa credibilità in Europa. Eppure nemmeno lui ci è riuscito. La mia impressione è che non vi siano grandi speranze, in questo senso. Ma soprattutto credo che per il nostro Paese non sia conveniente, in quanto il debito italiano va ridotto, non incrementato ulteriormente. Altrimenti finiremmo per pagare un tasso di interesse non più sostenibile, in quanto il debito andrebbe fuori controllo. A conti fatti, diventerebbe una perdita invece che un guadagno. E' vero che il lavoro viene tassato maggiormente rispetto al capitale, ma questo accade perché il capitale è più mobile e quindi più difficilmente tassabile. Diventerebbe quindi rischioso toccare la tassazione dei tutoli pubblici». L’andamento dei pagamenti della P.A. alle imprese dipende, per larga parte, dai vincoli posti dal Patto di stabilità. È possibile agire su questo versante? «Si tratta di una questione che va analizzata con attenzione. Utilizzare la Cassa Depositi e prestiti per garantire i crediti delle imprese verso la pubblica amministrazione, in modo da farsi anticipare tali crediti dalle banche sarebbe anche fattibile, ma rischierebbe di diventare una sorta di conflitto di interessi, in quanto è comunque un'organismo pubblico, quindi sarebbe lo Stato stesso a garantire i propri debiti. Senza

«Bene intervenire su edilizia scolastica e cuneo fiscale»

È percorribile, secondo lei, la strada di una rinegoziazione con

la protesta

contare che chi ha dei depositi postali potrebbe avere qualche perplessità per il fatto che i propri soldi finanzierebbero il debito pubblico». Qual è la sua opinione sul complesso di proposte in merito alle politiche del lavoro ed alla riduzione “a due cifre” del cuneo fiscale? «Faccio una piccola premessa. Come ho scritto in un articolo che sto per pubblicare, le riforme del mercato del lavoro, dagli anni '90 a oggi, hanno tutte guardato alla flessibilità, che è sicuramente un problema importante, ma non il principale. Il vero problema del lavoro è che in Italia non esiste una vera relazione tra andamento dei salari e andamento della produttività. In Italia accade, purtroppo, il contrario: i salari crescono maggiormente dove la produttività è inferiore, in settori "protetti". Questo sistema ha però l'effetto di ridurre la produttività del Paese. E qui entra in gioco la contrattazione collettiva: in Italia la percentuale di lavoratori i cui contratti sono coperti da qualche forma di contratto collettivo rimane tra quelle più elevate tra i paesi occidentali, e questo nonostante la quota di lavoratori sindacalizzati sia decisamente inferiore. Questo avviene perché i contratti collettivi vengono spesso applicati anche ai lavoratori non iscritti ai sindacati. Inoltre, la durata media dei contratti collettivi è nominalmente di tre anni ma la durata effettiva è di fatto estesa da sistematici ritardi nei rinnovi contrattuali. Tale aspetto contribuisce probabilmente a frenare ulteriormente la trasmissione della produttività ai salari. Diversa-

mente, in Germania la contrattazione collettiva settoriale avviene a livello di Lander, e ciò contribuisce a rendere il salario più corrispondente alla produttività specifica d’impresa. Il progetto di riforma di Renzi, invece, come da tradizione guarda alla flessibilità, cercando di tutelare il lavoratore; ma se non si fa crescere la produttività, non cresceranno neppure i posti di lavoro». Il premier Renzi ha impostato l’azione del suo governo quasi che si trattasse di un’”ultima spiaggia”, con una parola d’ordine: fare in fretta. Secondo lei, si tratta di un utile stimolo, o potrebbe diventare un boomerang? «Sicuramente sarebbe stato meglio se avesse espresso il proprio governo attraverso il voto, piuttosto che in questo modo. Se avesse vinto le elezioni avrebbe avuto una maggioranza solida, invece ora si trova costretto a dover negoziare con tutti i piccoli partiti. La fretta, dunque, non giocherebbe certo a suo favore. Se però, sull'onda dell'entusiasmo, lui riuscisse a ricondurre a più miti consigli questi piccoli partiti della sua maggioranza, magari minacciando un accordo con Berlusconi sulla riforma elettorale, particolarmente sfavorevole a questi piccoli gruppi, forse riuscirebbe ad uscire dall'abbraccio soffocante di una coalizione che già ha affossato Letta. Se invece non riuscisse ad uscirne, si ritroverà presto nella stessa situazione del suo predecessore, e l'azione del governo ne verrebbe rallentata.

La polizia postale verrà accorpata alla Questura. Silp: «Non ci stiamo»

Protesta dei sindacati di polizia contro un piano di riorganizzazione che prevede la chiusura di numerosi uffici in tutta Italia (a Cremona l’accorpamento della polizia postale all’interno della Questura). «Noi non ci stiamo dice Guido Ettari, segretario del Silp Cgil di Cremona -. E’ un ulteriore impoverimento dopo la chiusura del tribunale di Crema. Scelta miope e azzardata». Il sindacato se la prende con la “razionalizzazione dei presidi sul territorio”. «Per quanto riguarda Cremona – entra nello specifico Ettari – l’ascia della riduzione delle risorse è caduta sulla sezione di polizia postale (ora situata presso la Posta Centrale), che verrà accorpata all’interno della

Questura, determinando un ulteriore impoverimento sul territorio della presenza di un valido e necessario servizio a favore della cittadinanza, in un settore peculiare quale quello del contrasto alla piaga sociale della pedofilia, delle truffe on line, dei reati informatici, un settore quello della polizia postale, che andrebbe invece ampliato e incrementato in vista del futuro sempre più digitale e meno analogico. Anche il Silp-Cgil di Cremona la considera una scelta miope ed azzardata a discapito dei cittadini, della loro sicurezza informatica e degli operatori che vedono svilita la loro professionalità e motivazione lavorativa. Con la chiusura del tribunale di Crema e della

polizia oostale di Cremona, la provincia cremonese vede un’emorragia istituzionale grave, alla quale occorre dare una risposta forte anche dalle aggregazioni politiche che pure esistono e che insieme, anche al Silp-Cgil, possono fare la differenza come baluardo alle disgregazioni dei servizi. Siamo contrari allo stillicidio continuo di tagli lineari e chiusure di peculiari uffici di polizia, ritenendo invece opportuna l’unificazione delle forze di polizia, con la immediata conseguenza di una positiva riduzione delle spese. I tagli lineari operati ai corpi di polizia ammontano, solo negli ultimi 5 anni, a più di 4 miliardi di euro, circa il 50% in termini reali».


Cronaca

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«E’ straziante assistere impotenti al massacro tra i propri connazionali. Non immaginavamo si potesse arrivare a tanto»

La tragedia di Kiev nelle parole di un’ucraina

Ludmila Kushnir: «Vi sono ancora alcun euroscettici, ma per molti Europa significa progresso, futuro e libertà»

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to parte. L’Europa per noi significa un’Ucraina migliore, progressista e rivolta verso il futuro».

di Michele Scolari

opo i fatti degli ultimi giorni, l’Ucraina, con l’elezione del nuovo premier, sembra sul punto di una svolta. Mentre alcuni blindati russi hanno raggiunto Sebastopoli, in Crimea, e sull’ex presidente Victor Janukovych pende il mandato d’arresto emesso dalla procura generale ucraina con l’accusa di «uccisioni di massa», nei giorni scorsi, a Kiev, la Rada ha votato come nuovo presidente del consiglio Arseni Iazeniuk, braccio destro di Yulia Tymoshenko, leader dell’opposizione scarcerata a febbraio. Dopo i sanguinosi scontri dell’ultimo periodo (secondo molti una vera e propria guerra civile), il bilancio ufficiale stilato dalle autorità ammonta a oltre 90 morti e 45 feriti. E’ il tragico epilogo di una situazione assai complessa, della quale la contestata sospensione dell’accordo tra Ucraina e Ue da parte del governo di Janukovych rappresenta solamente l’ultimo tassello. Di questa situazione abbiamo parlato con Ludmila Kushnir, ucraina, originaria di Ivano-Frankovs’k (città di 220mila abitanti, capoluogo dell’omonimo “oblast’”, cioè distretto) ma da 13 anni residente in Italia, a Verolanuova, dove lavora come operatrice familiare, nonostante la laurea in Economia e Commercio conseguita all’Università di Cernovcy (succursale della sede di Kiev). Le immagini tragiche giunteci in quest’ultimo periodo parlano di una situazione estremamente tesa. Come si è arrivati a tutto questo? «E’ un problema assai difficile da capire per chi non è ucraino, perché è connesso alla storia del nostro paese. Io provengo dalla città di IvanoFrankovs’k, nell’Ucraina occidentale, la parte del paese che per più tempo ha risentito dell’influenza occidentale: sino alla Prima Guerra Mondiale era parte dell’Impero austroungarico, poi arrivarono i tedeschi ed infine i russi, quando venne inserita nell’Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche».

Zona di etnia ucraina Maggioranza di parlanti ucraini Predominanza di parlanti ucraini Maggioranza di parlanti russi Predominanza di parlanti russi Rusyn, dialetto carpato-ucraino Zona di etnia russa Predominanza dell’etnia russa Maggioranza di etnia russa Altre minoranze etniche Rumeni/Moldavi Ungheresi Bulgari

«E’ vero che l’est e il sud del Paese sono più legati alla Russia, ma lì i media sono parziali e non informano correttamente la gente» chiese sono tutt’ora in attività e la vita religiosa è assai attiva, mentre nell’est il passaggio dei sovietici ha fatto terra bruciata». Rispetto a voi dell’ovest, la parte orientale è quindi più legata alla Russia per motivi culturali ed economici? «In un certo senso sì, ma occorre avere ben presente una circostanza: è vero che c’è più immobilismo e votano in maggioranza per il candidato più vicino a Mosca. Ma va detto che lì le persone non sono messe in condizioni di capire e di poter scegliere. L’informazione è poca e guidata dalla propaganda dei media russi, non c’è affatto il pluralismo che c’è nei Paesi occidentali. Ricordo un grosso imprenditore che aveva in progetto di installare nei luoghi pubblici o nei supermercati dei teleschermi che avrebbero dovuto veicolare un’informazione più realistica e plurale: si trovò costretto a dover fuggire. L’informazione influenzata dai mezzi di comunicazione russi non spiega come stanno le cose: ancor oggi non si sa che fine abbiano fatto trecento persone che sono sparite e non hanno più fatto ritorno a casa. Tuttavia, con i disordini, i primi morti e, successivamente, le immagini della vita che conduceva Janukovych, anche in loro qualche cosa si sta svegliando; stanno cominciando a prendere coscienza della situazione».

«C’è una evoluzione in atto che è difficile da capire»

Ci sono parecchie differenze tra la parte orientale e occidentale del paese? «C’è una notevole differenza, ma non è un paese semplicisticamente divisibile a metà: non si tratta di una spaccatura netta, ma graduale e indefinita. Nell’ovest e nel nord siamo di lingua ucraina e più indipendenti come mentalità, rispetto al settore orientale e meridionale; noi, ad esempio, siamo d’accordo per l’ingresso del paese nell’Unione Europea. Ma questo è un cambiamento non è ben visto nella parte orientale, di lingua russa e di mentalità più disponibile all’influenza della Russia nella vita del Paese. Una differenza che si sente anche sul piano culturale e religioso. Nell’ovest, da dove provengo io, le

Da voi la cultura e l’istruzione universitaria sono tenute in grande considerazione … «Da noi la maggior parte dei genitori tiene molto alla preparazione scolastica e culturale dei propri figli e c’è un’alta percentuale di laureati in molte discipline: medicina, legge, economia, lingue, ingegneria, ecc. Il problema è che i nostri titoli non sono riconosciuti all’estero, un problema al quale l’ingresso in Europa potrebbe offrire una soluzione. Tuttavia recentemente c’è stato un calo di qualità a causa della mancanza di soldi pubblici per l’istruzione e della corruzione dilagante che impone l’obbligo di “mazzette”, anche se il candidato è perfettamente preparato. Questo ha determinato l’inizio di un abbassamento nella qualità degli studi e nel numero di iscritti alle Università. La crisi poi si è fatta sentire anche da noi, ed oggi anche con una laurea, magari conseguita con sacrifici economici, è ugualmente difficilissimo trovare lavoro. Una situazione che, seppure in modo meno grave, vedo anche qui in Italia».

Una situazione che è sfociata nella guerra civile. Come la vivete

voi da qui? «Quando tre anni fa ho visto le immagini cruente dei moti di piazza nelle “primavere” arabe ho provato un immenso dispiacere per quelle tragedie. Ma la vista dei miei connazionali uccidersi tra loro per le strade mi ha toccato profondamente il cuore, e non nascondo di aver pianto più volte davanti a quelle immagini: un pianto che nasceva, e nasce tutt’ora, dal dolore derivato anche dalla coscienza di non poter far nulla per fermare quanto sta accadendo, e dalla lontananza dal mio Paese in un momento in cui avrebbe bisogno della vicinanza di tutti i suoi cittadini. E’ una situazione che qualche anno fa non ci aspettavamo, anche se c’erano già tensioni gravi e pericolose. Ma il dolore è addolcito dalla vista di quanto sia i miei connazionali qui, sia l’Occidente, Italia compresa, stanno facendo per portare il proprio aiuto, sia dal punto di vista politico e diplomatico, che da quello più strettamente umanitario. Molti ucraini in Italia stanno inviando a casa moltissimi soldi e prodotti, ed ho apprezzato molto la solidarietà della vostra Chiesa e delle vostre Associazioni. E’ un aiuto di cui i miei connazionali hanno un grandissimo bisogno, anche per le necessità della vita quotidiana». Com’è adesso la vita quotidiana nel suo Paese? «C’è un’evoluzione in atto che è difficile da capire. Nei piccoli paesi, la situazione è ancora tranquilla, la vita delle persone non ha avuto grandi scossoni e cambiamenti. Nei centri più grandi, invece, le condizioni sono di tutt’altra natura (soprattutto a Kiev,

IN BREVE Progetto “Il Poliziotto, un amico in più”, per promuovere la cultura della legalità Il progetto è realizzato in collaborazione tra Ministero dell’Interno-Dipartimento della Pubblica Sicurezza, Ministero dell'Istruzione dell'Università e della Ricerca e l'Unicef. Si tratta di un’iniziativa che si inserisce nell'ambito di una serie di interventi volti a favorire il concetto di "Polizia di prossimità" cioè di una polizia più' vicina al cittadino e su cui poter contare. Lo scopo del progetto, per l’anno in corso, è favorire lo sviluppo di una cultura della legalità e di altri valori fondamentali (uguaglianza, tolleranza, giustizia, diritti fondamentali in genere), intesi quali elementi imprescindibili su cui si basa e soprattutto deve basarsi una società civile. La finalità è far capire ai ragazzi l'im-

portanza del rispetto delle regole considerate come essenziali per poter vivere in sicurezza e pacificamente con gli altri. Il progetto si prefigge, tra gli altri, l'obiettivo di coinvolgere e far partecipare attivamente i ragazzi in modo tale da renderli consapevolmente responsabili come “piccoli” cittadini, far capire l'importanza di crescere, sia individualmente sia insieme agli altri, nel rispetto dei diritti altrui, di vedere le istituzioni (famiglia, scuola), ed in particolar modo la Polizia, come un punto di riferimento, qualcosa su cui poter contare sempre e a cui poter affidare la propria sicurezza. Il concorso è rivolto ai bambini dell'infanzia, della scuola primaria, della scuola secondaria di pri-

mo e secondo grado (biennio). Si struttura in 3 categorie: l) Categoria opere letterarie 2 ) Categoria arti figurative e tecniche varie 3) Categoria tecniche multimediali e cinetelevisive. I lavori possono essere sviluppati sia individualmente sia in gruppo. Il concorso, che ha carattere nazionale, è rivolto a tutte le scuole di Cremona e della sua Provincia. Con le singole scuole sono stati fissati degli incontri, tuttora in fase di svolgimento, durante i quali viene illustrato il progetto ed i temi che dovranno essere affrontati, dando la possibilità ai ragazzi di fare apposite domande soddisfando la loro curiosità sul lavoro delle donne e degli uomini e della Polizia di Stato.

come avete potuto vedere), e, oltretutto, il quadro è aggravato dall’aggirarsi di banditi per i centri urbani. Un nostro deputato ha recentemente trovato i documenti di un programma che conteneva innumerevoli nomi di persone, risultate pagate come “provocatori di piazza”: il loro compito era di scatenare disordini, creare disservizi, danneggiare pubblici esercizi ed altre cose del genere. Da parte di molti cittadini c’è invece una grande attenzione alla storia ed alle imprese di Stepan Bandera: il suo volto si vede spuntare spesso sulle bandiere issate tra la folla. Per molti sta diventando un icona della protesta, ed alle sue imprese vogliono ispirarsi coloro che chiedono libertà, indipendenza, fine della corruzione, possibilità di viaggiare liberamente e niente più ingerenze russe nel Paese».

Pensa che con il nuovo presidente vi sia la possibilità di una svolta radicale? «I nostri governanti non vogliono andare via: anche Janukovych ha dichiarato che è ancora lui il presidente. Ma le persone stanno cominciando a prendere coscienza di sé, non credono più ai parlamentari, hanno voluto un nuovo governo senza più la presenza o anche soltanto legami con i collaboratori del vecchio presidente. C’è un grande desiderio di cambiare tutto il paese, anche se non sarà facile per una realtà che conta 45 milioni di abitanti ed ha un’estensione territoriale doppia rispetto all’Italia. Dopo 150 anni di dominio o influenza straniera, dovremo imparare ad andare con le nostre gambe. Ma bisogna tentare. L’importante è che la Russia faccia un passo indietro, e sarà senz’altro un obiettivo problematico, perché attraverso l’Ucraina passa l’unica strada per far giungere il gas russo in Europa».

«Spero tanto di poter tornare un giorno nel mio Paese»

Dinanzi ad una simile situazione, come vede l’inserimento dell’Ucraina in Europa? E’ d’accordo? «Assolutamente sì, anche se l’ingresso in Ue imporrà molti cambiamenti nel modo di vedere le cose della gente comune. E’ bene comunque che l’Europa sappia che questo passo non è mosso dal desiderio di incamerare fondi, bensì dalla volontà di essere finalmente un paese moderno, al passo con i tempi, inserito nel flusso della politica e nella società europea, mantenendo al contempo la propria specificità culturale. Non sappiamo ancora se l’ingresso avverrà, ma sarebbe già un buon inizio avvicinarci all’Europa anche senza farne subi-

Un cambiamento che, se avrà successo, potrà permetterle forse di rientrare in Ucraina... «Spero tanto di poter tornare nel mio paese, anche non subito. Spero che il nuovo governo di Iazeniuk possa cambiare le cose, e la stessa cosa la spero per Matteo Renzi. Certo, in Italia la situazione è visibilmente meno critica, in Ucraina ci sono circostanze (ad esempio la povertà) che si sono accumulate per decenni. Ma comunque, anche in Italia mi sembra di vedere la stessa necessità di un ricambio generazionale che c’è in nel mio Paese. Sono qui da tredici anni e, tra i politici, vedo sempre gli stessi volti. Spero che Renzi possa davvero imprimere una svolta».

Cremonafiere, Mondomusica approda in Europa Internazionalizzazione è la parola chiave dell'attività di CremonaFiere; presentare le proprie Manifestazioni di settore nei bacini d'utenza considerati favorevoli e non ancora coperti al 100% è uno degli obiettivi del roadshow che CremonaFiere sta per intraprendere. Dopo le presentazioni che si sono svolte recentemente negli Stati Uniti (il 2 febbraio a Chicago e il 6 a Los Angeles), sarà la volta dell'Europa. Olanda e Danimarca sono stati ritenuti, dopo un attento studio dell'ufficio commerciale di Cremo-

naFiere, fecondi bacini d'utenza in relazione alle tre importanti Manifestazioni sugli strumenti musicali organizzate da CremonaFiere: Mondomusica, Cremona Pianoforte e Mondomusica New York. A seguito di ciò lo staff di CremonaFiere sarà impegnato il 26 e il 27 febbraio ad Amsterdam e a Copenhaghen con presentazioni che hanno più scopi. Rafforzare l'immagine internazionale delle fiere della musica di Cremonafiere (Mondomusica, Cremona Pianoforte, Mondomusica New York).



CREMA

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Sicurezza? Più incontri nei quartieri

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Progetto Donna Sicura tecniche di autodifesa

Sono queste le somme tirate dal sindaco di Crema dopo la riunione in prefettura a Cremona

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ontrordine compagni? Ma neppure per sogno. Dopo due anni nei quali l’allora Pdl e Lega hanno messaggi pressanti al sindaco di Crema, Stefania Bonaldi, sostenendo che i cremaschi non si sentivano al sicuro, e lei rispondeva che non era assolutamente vero (appoggiata in questo da Sel, Rifondazione comunista e dai compagni bersaniani di via Bacchetta), ecco la conferma: forse, Crema è una città sicura. Giovedì scorso, infatti, si è riunito il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica alla Prefettura di Cremona. Presenti il vice prefetto, Roberta Verrusio Grippa Scafati, i vertici provinciali di polizia, carabinieri, guardia di finanza, e il Comune di Crema. I documenti ufficiali dicono che l’incontro è stato richiesto proprio da Stefania Bonaldi, «in relazione alla volontà di acquisire informazioni e aggiornamenti circa la situazione della sicurezza sul territorio cremasco. Il risultato? Questo: «Abbiamo chiesto e ottenuto, come segno di attenzione alla nostra realtà territoriale, che si possano organizzare periodicamente dei Comitati per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica decentrati a Crema, con il coinvolgimento di tutti i sindaci del Cremasco affinché il nostro territorio possa essere

nel loro complesso». In concreto, contro i malfattori, come avremo? Informazion, incontri, forse qualche dibattito. «Come Comune» dice la Bonaldi, «ci faremo parte attiva per organizzare 3 o 4 incontri in più quartieri della città, dandone ampia pubblicità, al fine di raggiungere il

ascoltato dalle competenti autorità di pubblica sicurezza e i sindaci abbiano in presa diretta e per primi le corrette informazioni in ordine ai fenomeni criminosi, con la possibilità di vedersi illustrati dalle Forze dell’Ordine, che li sanno correttamente interpretare, i dati sulla Sicurezza

maggior numero di abitanti». Incredibile, ma vero. Non si è parlato di uomini, pattuglie e mezzi in più. Nonostante il continuo incremento di furti: i primi, nelle abitazioni, sono aumentati da 198 nel 2012 a 216 nel 2013 (+ 9%)., mentre c’è stato un picco negli ultimi due mesi dell’anno.

E la Lega aveva applaudito la Bonaldi... Con soddisfazione abbiamo appreso della richiesta, formulata dal sindaco Bonaldi al prefetto, di convocare il Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza per esaminare nello specifico la situazione della nostra città e del circondario, soprattutto alla luce dei recenti dati sulla criminalità forniti dalla Polizia di Stato. Ringraziamo il sindaco per aver risposto nei fatti, ancor prima della calendarizzazione in consiglio comunale, alle prime due domande con-

tenute nell’interrogazione sulla sicurezza, che riprendiamo testualmente: Ritiene i dati forniti dalla Polizia di Stato meritevoli di attenzione e tali da non essere sottovalutati? Ritiene, sempre il sindaco, di richiedere, sulla base dei dati citati, la convocazione del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza, da svolgersi eccezionalmente a Crema, nel quale esaminare la situazione? Ancora una volta sulla questione della sicurezza le

preoccupazioni e le proposte della Lega, prima sminuite e sbeffeggiate in nome del politicamente corretto (la vicenda delle “ronde” ne è un valido esempio), sono poi prese in considerazione le prime e messe in atto le seconde. A questo punto attendiamo, a conclusione della riunione del Comitato, che il sindaco relazioni quanto prima in consiglio, dove avrà modo di rispondere alle altre domande dell’interrogazione, vale a dire: ritiene di sollecitare il Consiglio Comunale ad

addivenire a una decisione sul “luogo” in cui affrontare e discutere di sicurezza (“commissione” o “tavolo”)? Quali interventi ritiene di mettere in campo come amministrazione comunale in tempi brevi sul tema della sicurezza? In ultimo ci permettiamo di invitare il consigliere regionale Alloni, che in un recente post su Facebook aveva sminuito la portata dei dati sulla criminalità sbeffeggiando chi come la Lega ne sottolineava l’importanza, a prestare maggiore attenzione prima di

Dino Losa, segretario Lega

mettersi alla tastiera magari consultandosi prima con la sua collega di partito di nome Stefania Bonaldi.

Una scuola antiaggressione per donne e ragazze. Questo è il progetto ‘Donna sicura’ , messo in campo dalla Polisportiva San Luigi in collaborazione con il Kick Boxing Fighter Crema. Un ciclo di sette lezioni in cui istruttori qualificati di autodifesa ed esperti maestri di arti marziali, nonché psicologi ed esperti legali, insegneranno alle donne tecniche di difesa personale. Si è chiusa imartedì scorso la prima edizione del Livello Base. Iscrizioni ora aperte per la Seconda edizione: dal prossimo 11 marzo 2014, per tutti i martedì, dalle ore 20.00 alle ore 22.00, presso le palestre del Centro “San Luigi”, in via Bottesini, 4, a Crema (CR). La parte teorica prevede una parte teorica sulla psicologia dell’aggressore e dell’aggredito, i segnali del linguaggio del corpo; nozioni legali sulla legittima difesa. La parte pratica, invece, sarà contraddistinta dalla difesa da strangolamenti, prese per i capelli, utilizzo dello spray al peperoncino. La collaborazione tra Polisportiva San Luigi Crema e Kick Boxing Fighter Crema ha reso possibile una proposta innovativa ed efficace: una vera e propria scuola di antiaggressione, aperta a tutte le donne, anche e soprattutto coloro che non hanno mai praticato sport. Questo il calendario delle lezioni: martedì 14, 21 e 28 gennaio, martedì 4, 11, 18 e 25 febbraio. Per informazioni: 3388169181. Il costo al ‘Progetto Donna Sicura’ è di 50 euro e al termine del ciclo di lezioni verrà rilasciato un attestato di partecipazione. In allegato la locandina ed opuscoli del corso.

Per info e iscrizioni: Daniele 338 8169181 Dalmazio 339 1385545 Fabio 328 0516968 donnasicuracrema@gmail.com

Forza Italia su Ervin: «Ha portato a termine un compitino» Conferenza stampa di Forza Italia, presenti i due consiglieri comunali Simone Beretta e Renato Ancorotti, sulla questione di «Scs servizi locali» e questione rifiuti. Nella prima parte della conferenza stampa, i due consiglieri di Forza Italia hanno riportato dati e cifre che il nostro giornale aveva già trattato la settimana scorsa circa. In particolare su Gianfranco Ervin, amministratore unico della «Scs servizi locali», dimessosi alcuni giorni fa dalla società. «Ervin ha fatto quello che doveva per risanare i debiti di SCS Servizi Locali, come da mandato di Scrp a guida centrodestra» è scritto nel documento di Forza Italia. «Debiti generati dalla scissione tra il core business dall’alto valore aggiunto e il side business dal basso

Giorgio Ervin

Simone Beretta

valore aggiunto, dell’allora SCS Gestioni, guidata dagli uomini del PD, per poter entrare in LGH alla quale venne conferito il solo core business. Una storia che il sindaco di Crema finge di non conoscere».

E su questo tema, ecco la critica: «La Bonaldi con le sue stereotipate semplificazioni sulle partecipate insiste ad ignorare la realtà dei fatti. Non possiamo accettare che il sindaco dichiari che “Ervin ha preso in mano una società di-

Comune: ancora consulenti Ma quando sarà finita? Dopo avere assunto un fundraiser, lo scorso anno, con lo scopo di scovare possibili finanziamenti dai bandi, questa amministrazione ora ha aperto una gara, tra due ditte specializzate sempre in fundraiser, per occuparsi della «ricerca di fondi aggiuntivi» e per un costo annuale a carico del comune di 1.200 euro. Altri soldi nel capitolo della spesa. Mza non ba-

stava il fundraiser assunto a tempo pieno per verificare i bandi emessi da Ue, foberno, ministeri, regioni, province, comuni, fondazioni bancarie e private? Difficile districarsi in queste scelte, comunque sempre costose. Facile l’ironia di Simone Beretta: « Prima, poveri in canna, prendono l’esperto che deve scovare tutti i bandi possibili sulla faccia della

Renato Ancorotti

terra per tentare di realizzare qualche “operetta”. Adesso invece hanno preso una società che supporta questo esperto. A breve, molto probabilmente, ci sarà un’altra società che aiuterà la società che sta già aiutando l’esperto. Ecco che cosa ha imparato la Bonaldi da Strada. Così si creano anche in comune le scatole cinesi di “partecipate” memoria».

sastrata e ha perseguito il suo mandato con determinazione» quando Ervin ha semplicemente portato a buon fine un compitino dettato dal precedente Consiglio di amministrazione di Scrp guidato dal centrodestra e già avviato dal precedente presidente di SCS Servizi Locali, l'architetto Ercole Barbati». Ma non si è trattato solo di questo: «Qualcosa di nuovo sotto il sole c’è. Ci riferiamo alla denuncia del sindaco circa “le preoccupazioni in merito ad un ipotetico conflitto d’interessi fra il ruolo centrale di committenza-stazione appaltante di SCRP e la circostanza che il suo direttore. Il vero nodo non è il direttore di SCRP, semmai è un’aggra-

vante. Il nodo è se i comuni potevano chiedere a SCRP di fare da stazione appaltante. Come può SCRP fungere da stazione appaltante per una gara alla quale parteciperà certamente una società detenuta al 100% da LGH, a sua volta posseduta dal Comune di Crema e da SCRP?». La questione finale: «A questo punto chiederemo ufficialmente l’immediata convocazione della Commissione di Garanzia. Non basta più una maggioranza solidale o pareri legali di parte per coprire scelte inopportune e sbagliate. Sulle partecipate ha solo venduto fumo così che per ritrovare il bandolo della matassa si è dovuta affidare ad avvocati e consulenti».

Scrp-Lgh: quel conflitto d’interessi da chiarire bene

Le ricerche sono rivolte a candidati dell’uno e dell’altro sesso (L:903/77 e L. 125/91) Trattamento dati personali secondo D.Lgs. 196/2003 visionabile sul sito www.maxwork.it • Aut. Min. Prot. N° 1239 - SG del 22/12/2004 Maxwork S.p.A. - Agenzia per il lavoro Sede Legale – via Dell’Esquilino, 38 – 00185 Roma Sede Amministrativa e Direzione Generale - Largo Porta Nuova, 14 - 24122 Bergamo

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Crema

Sabato 1 Marzo 2014

«I Mondi di Carta» presenta il volume «Eccellenti Pittori» Nell’ambito dell’iniziativa «I Mondi di Carta», Domenica 2 marzo, alle ore 17.30, in sala Cremonesi al Museo Civico di Crema, Camillo Langone, giornalista, presenta il suo ultimo libro «Eccellenti Pittori», edito da Marsilio. La presentazione del volume avverrà attraverso un dialogo con Isabella Tupone, gallerista milanese attiva nella promozione della giovane arte italiana. L’autore, che collabora da anni con i quotidiani «Il Foglio» ed «Il Giornale», scrivendo di letteratura, enogastronomia, architettura e natu-

ralmente arte contemporanea, si propone attraverso questo testo di stilare un vero e proprio diario della pittura italiana vivente, come dichiara il sottotitolo al volume «Eccellenti pittori». Affermando sin dall’incipit il proprio interesse per la pittura in senso stretto, fatta eccezione per qualche scultura, Langone esplora il panorama della pittura italiana attiva, vitale, corredando la sua panoramica di immagini degli artisti ritratti nei loro studi e nelle loro case, associando

così un volto concreto e vivo alle opere di cui tratta. Come fece il Vasari nel suo trattato «Le vite de' più eccellenti pittori, scultori e architettori», più comunemente detto «Le Vite», Langone parte dalle biografie degli artisti per arrivare a comprenderne e illustrarne il lavoro, in una lettura che risulta chiara, comprensibile e completa. L’autore sottolinea quindi la vitalità della pittura italiana, in continuo fermento, indicando una lista di artisti da seguire, ammirare e su cui investire.

Isabella Tupone

Sportello per le imprese?

Intervista all’assessore Morena Saltini: ecco come si sta sviluppando il progetto

E’

Gionata Agisti

da tempo, ormai, che gli imprenditori cremaschi chiedono l’attivazione di uno Sportello unico per le imprese che funzioni in piena regola. L’attuale amministrazione Bonaldi si è impegnata nella sua realizzazione ma a che punto siamo con il crono programma? Abbiamo chiesto chiarimenti all’assessore allo Sviluppo economico, Morena Saltini. Assessore, quanto è stato già attuato? «Dal 1 agosto 2011, il Comune di Crema ha ufficialmente iniziato a espletare le funzioni di Sportello Unico per le attività produttive ma, fino al settembre dell’anno scorso, i compiti previsti in carico al Suap erano limitati alla trattazione delle pratiche Scia - Segnalazione Certificata di Inizio Attività -: la dichiarazione che consente alle imprese di iniziare, modificare o cessare un’attività produttiva, senza dover più attendere i tempi e l’esecuzione di verifiche e controlli preliminari da parte degli enti competenti. L'aspetto qualificante dello Sportello Unico per le Imprese consiste, però, nella semplificazione del rapporto tra pubblica amministrazione e impresa, in modo che lo sportello venga a

Morena Saltini

configurarsi come unico interlocutore di quest’ultima, per tutto quel complesso di atti amministrativi che la riguardano. Pertanto, l’evoluzione della prima fase sperimentale deve ora dar corso a un servizio di Sportello, per così dire, evoluto». Che cosa manca ancora ed entro quanto tempo contate di portare a termine il servizio? «Con l’adozione della nuova piattaforma digitale, nei mesi di giugno e luglio 2013, si sono tenuti i corsi di formazione per i dipendenti del Comune e degli altri Comuni, che utilizze-

ranno il software in questione e, dal settembre 2013, il nostro Sportello è stato accreditato presso il ministero della Sviluppo Economico ed è quindi divenuto autonomo e operativo. In questa fase di rodaggio, è in atto l’iter per la formalizzazione, all’interno della struttura del Comune, dell’elaborazione del Regolamento interno per la gestione dello Sportello, nonché l’organizzazione dei conseguenti interventi di carattere organizzativo, compreso l’inserimento nel sito web delle necessarie informazioni per i fruitori interessati al nuovo servizio. Allo stesso tempo, sono in corso proprio in questi giorni contatti tra i Comuni che hanno aderito al progetto e Consorzio.it - la società incaricata di individuare il software migliore -, per definire i diritti di segreteria. Il Suap del Comune di Crema si è costituito infatti in forma singola, ovvero opera solo ed esclusivamente per pratiche di interesse proprio, sia verso l’interno sia l’esterno. È comunque interesse di questa amministrazione comunale - e il mio assessorato ne sarà esecutore - valutare la possibilità di dare risposta alle richieste, presentate da alcuni Comuni di prima fascia, di aderire allo sportello di Crema, per creare appunto le condizioni di un Suap associa-

«Rinnova Bagnolo»: troppe tasse Nel fine settimana il gruppo consigliare «Rinnova Bagnolo» presenterà due mozioni per aumentare la trasparenza amministrativa «Chiederemo che il consiglio comunale aderisca all’iniziativa di un folto numero di giornalisti, docenti universitari e politici per il diritto di accesso alle informazioni della pubblica amministrazione» ci riferiscono i consiglieri Carlo Peretti, Alessandro Bombelli e Luca Zuccotti. «La legislazione italiana è ancora carente. Dobbiamo partire anche dalle esperienze di piccole amministrazioni per cambiare le regole». Il gruppo di minoranza si riferisce all’iniziativa pubblicata sul sito web www.foia.it, dove da tempo si sta lavorando per consentire un libero e completo accesso agli atti della pubblica amministrazione, così come avviene nei paese anglosassoni. «Oltre all’adesione a questa iniziativa legislativa, proporremo anche un miglioramento della trasparenza del Comune. Tanto si può fare partendo semplicemente dal sito web». Proseguono i consiglieri «Chiederemo di dedicare una sezione alle delibere consigliari, di giunta ed alle determine, che permetta di accedere almeno agli ulti-

Carlo Peretti, Luca Zuccotti e Alessandro Bombelli

mi anni di amministrazione e, soprattutto, consenta la pubblicazione degli ultimi bilanci preventivi e consuntivi dell’amministrazione in modo analitico». Il gruppo di minoranza «Rinnova Bagnolo» tiene molto alla trasparenza. «Negli ultimi anni abbiamo chiesto più volte al sindaco Aiolfi di aumentare partecipazione e trasparenza» sottolinea Bombelli, «soprattutto richiedendo che le assemblee pubbliche avessero l’obiettivo di illustrare anche i programmi dell’amministrazione, coinvolgendo i cittadini; invece l’attuale amministrazione si è solo concentrata sulla presentazione di quanto fatto». Il gruppo rileva come le assemblee pubbliche siano state veramente poche rispetto a quanto scritto nel programma elettora-

le di «Progetto Bagnolo», la lista che portò all’elezione dell’avvocato Aiolfi. Infine Carlo Peretti chiude con una sottolineatura: «Addirittura nell’ultima assemblea pubblica del 10 gennaio, il sindaco ha pubblicizzato quanto fatto in occasione della scadenza della Mini IMU, che non è stata richiesta ai cittadini bagnolesi. Peccato che l’amministrazione negli ultimi due anni abbia aumentato le imposte per un valore pari ad almeno 10 volte quello della mini IMU». In vista delle prossime elezioni di primavera, il gruppo sta lavorando al nuovo programma e riferisce di aver coinvolto un elevato numero di cittadini, giovani e meno giovani, che si presenteranno alla cittadinanza nelle prossime settimane.

Ordine dei Dottori Commercialisti:100 professionisti per il seminario: «L’Iva nelle operazioni con l’estero» Si è tenuto nella Sala dei Ricevimenti del Comune di Crema, il primo appuntamento del calendario 2014 per la formazione continua obbligatoria riservata ai commercialisti e ai loro collaboratori. Tema dell’incontro, che ha visto la presenza di 100 professionisti, l’Iva nelle operazioni con l’estero. In programma numerosi punti: il presupposto territoriale nell’applicazione dell’Iva, acquisti e cessioni

intracomunitarie, esportazioni ed importazioni e procedure e tempistiche per la fatturazione. L’evento ha incontrato l’interesse dei professionisti cremaschi chiamati ad assistere sempre più aziende che decidono di affrontare la crisi affacciandosi al mercato estero. Il corso, gratuito, rientra nella attività di formazione continua obbligatoria che l’Ordine dei Commercialisti di Crema promuove per gli associati.

to. Se, da un lato, la nuova piattaforma tecnologica consente questo percorso, dall’altro, la definizione di un ambito a cui far riferimento per il Suap associato richiede alcune riflessioni, non solo da parte della Giunta ma anche del Consiglio comunale, trattandosi di scelte che passano obbligatoriamente attraverso atti di convenzionamento fra enti locali diversi». Dove si trova l'ufficio? «Per ora presso l’Ufficio Commercio, per poi dividersi in due uffici: il Suap, presso le attività produttive e lo Sportello unico per l’edilizia presso l’Edilizia Privata». L'imprenditore che si approccia allo Sportello dovrà portare con sé qualche tipo di documentazione? «La vera novità è che il cittadino, grazie alla piattaforma digitale, non dovrà recarsi prima in Comune e poi all’Asl, ad esempio, per chiedere in entrambe le sedi cosa occorre ma basterà che si rivolga al Suap per avere tutte le informazioni in merito. Il servizio svolgerà, infatti, una preistruttoria: una simulazione della pratica. Questo agevolerà il cittadino, che capirà nello specifico cosa occorre, cosa succederà dopo la sua richiesta e in che tempi. Tutte le informazioni sono reperibili sul sito: www.portaletelematico.it».

PalazzoPignano

Tentato furto, scappano con l’auto rubata A Palazzo Pignano, in via Enrico De Nicola, un operaio è stato svegliato dall’allarme e ha segnalato al “112” il tentato furto alla villa del fratello all'estero. I ladri, che sono subito scappati, avevano tentato di forzare una finestra. I carabinieri di Bagnolo hanno intercettato sulla Paullese un’autovettura Audi A6 con quattro sconosciuti a bordo che, alla vista dei militari, dopo un breve inseguimento conclusosi a Barbuzzera, abbandonavano il mezzo scappando campi. L’ autovettura recuperata, è risultata il provento del furto in villa denunciato il 19 febbraio 2014 ai carabinieri di Casalmalocco da un funzionario di una multinazionale. Al quale, i ladri avevano rubato, oltre la macchina, anche il televisore, telefoni cellulari, chiavi della villa con il telecomando per il cancello carraio e la serranda del box, chiave dell'autovettura della moglie, chiavi dell'abitazione di parenti, portafogli con documenti e carte di credito.


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Crema

Sabato 1 Marzo 2014

E’ venuta improvvisamente meno un’importante commessa. Ma l’azienda è sana, assicurano

I sindacati smentiscono Chromavis

L

di Gionata Agisti

a settimana scorsa, presi alla sprovvista dalla notizia diffusa dal quotidiano «La Provincia», e spifferata dai sindacati, in merito ai 118 interinali lasciati a casa, a partire dal 3 marzo, i dirigenti della Chromavis, importante azienda di cosmesi del territorio, hanno convocato una conferenza stampa, per precisare che gli interinali erano stati richiesti esclusivamente per far fronte picchi produttivi di un committente, che si sarebbe conclusi proprio agli inizi di questo mese. In poche parole: tutti sapevano tutto, sindacati e lavoratori. Se non fosse, però, che, quanto dichiarato dai vertici aziendali, solleva qualche dubbio: secondo Diego Volpi, della Cisl, il picco produttivo previsto non avrebbe dovuto esaurirsi a marzo ma durare un anno: dalla metà del 2013 alla metà del 2014. Per di più, seppur non danneggiati come gli interinali, anche i circa 200 dipendenti dello stabilimento di Chieve – gli altri due si trovano a Vaiano e a Crema - hanno visto ridursi i turni di lavoro: da un ciclo continuo di 21 turni – 7 giorni su 7 e 24 ore su 24 -, la Chromavis ha deciso di tornare a 15 turni, dopo solo due mesi, il che significa solo 5 giorni di lavoro alla settimana. «L’azienda ci ha comunicato una sua difficoltà, rispetto a quanto programmato in precedenza» spiega Vol-

Diego Volpi (Cisl)

Maeco Arcari (Cgil)

pi. «Siamo un po’ preoccupati, perché, improvvisamente, siamo passati da una prospettiva ottimistica a questo arretramento. Difficile giustificare questa decisione dell’azienda se non con una commessa venuta a mancare». A questo proposito, si era parlato di un grosso ordinativo, da parte di una nota e importante azienda, pari a 5 milioni di euro. Notizia smentita in conferenza stampa dalla stessa Chromavis e sulla quale anche Volpi preferisce non esporsi troppo. «Tutti ci auguriamo che la Chromavis possa riprendere i ritmi precedenti» continua il sindacalista. «Del resto, abbiamo rivolto una domanda precisa alla proprietà e quest’ultima ci ha rassicurato, sottolineando che si tratta di una situazione contingente. Saremmo

stati più preoccupati se ci fosse stata nell’aria l’ipotesi di cassa integrazione per i dipendenti, perché, per quanto riguarda gli interinali, è frequente il loro impiego in periodi di tempo limitati. Certo che lasciarne a casa un centinaio, diventa un fatto singolare». Un altro interrogativo è rappresentato dal fatto che la Chromavis ha annunciato l’obiettivo di aumentare il proprio fatturato, per l’anno corrente, del 10%; ma come è possibile con 118 lavoratori in meno? «Beh, questo traguardo non è compromesso dai 118 interinali in meno, proprio perché l’azienda possiede tre stabilimenti, in cui lavora ad altrettanti tipi diversi di produzione. Oltre a questo, la Chromavis si avvale anche della collaborazione di altre aziende che lavorano

per lei, il cosiddetto indotto». Riguardo alle motivazioni che hanno indotto la Chromavis a fare marcia indietro, Marco Arcari, della Cgil, è più esplicito del collega Volpi e non teme di smentire i vertici dell’azienda, dichiarando che, nella riunione con i sindacati, sono stati proprio loro a giustificare il taglio degli interinali con il venir meno di una grossa commessa. «Anche perché, diversamente» commenta lo stesso Arcari, «sarebbe paradossale essere partiti il 7 gennaio con il ciclo continuo, per poi, dopo soli due mesi, fare marcia indietro. Il fatto che ai lavoratori interinali possa non essere rinnovato il contratto è, ahimè, la prassi prevista dalla normativa vigente» «La domanda da porsi è: perché non viene rinnovato a nessuno dei 118?» si chiede Arcari. Che risponde: «La causa non può che essere il venir meno di un certo livello di produzione che, in un primo momento, aveva spinto l’azienda ad adottare il ciclo continuo. Inviterei, però, a non generare equivoci: l’azienda non è affatto in crisi, è in salute e non siamo preoccupati per i 500 dipendenti dei tre stabilimenti. La commessa che è venuta meno comportava un lavoro di un mese e mezzo, due al massimo. Nel frattempo, la Chromavis ha altre commesse da soddisfare. Purtroppo, chi, come questa azienda, lavora per conto terzi è soggetta a imprevisti di questo genere».

Succede nelle scuole medie di Soncino (paese dove vivono 800 extracomunitari)

Stranieri, 30 hanno imparato l’italiano

Sono una trentina gli iscritti alla scuola per stranieri proposta dall’amministrazione Comunale di Soncino. E’ da oltre trent’anni che, prima con la sola presenza di insegnanti volontari e poi anche con l’intervento di insegnanti messi a disposizione sia dal Comune che dall’EDA di Crema, si svolgono questi corsi di lingua italiana per gli stranieri presenti sul nostro territorio. Anni fa le lezioni iniziavano ad ottobre e con la collaborazione dell’Istituto scolastico per l’età adulta di Crema, sono stati numerosi gli stranieri che hanno potuto prepararsi anche a sostenere l’esame di terza media. Erano stati organizzati anche corsi mattutini per le donne, risultati particolarmente graditi alle utenti.

gazza del servizio civile e da alcuni volontari che si alternano per garantire un supporto per lo svolgimento proficuo delle lezioni che si rivolgono ad una scolaresca che presenta preparazione e livelli culturali molto diversi. L’assidua presenza alle lezioni da parte degli stranieri dimostra che la scuola è molto apprezzata. Gli indubbi benefici che l’apprendimento della lingua italiana ha per un miglior inserimento nella comunità di questo folto gruppo di stranieri (a Soncino sono oltre 800) dovrebbero forse spingere il volontariato soncinese, tanto attivo e presente in progetti di carattere sia locale che nazionale e internazionale, a prendersi a cuore anche questo problema. Franco Occhio

L’aula delle Medie con gli studenti stranieri.

Purtroppo le difficoltà economiche dell’amministrazione hanno dovuto nel tempo ridurre il numero e la durata dei corsi anche se la richiesta da parte degli stranieri di poter apprendere a parlare ed a scrivere nella nostra lingua non è affatto diminuita.

Le lezioni sono iniziate solo nel mese di gennaio e si svolgono di sera, dalle 19 alle 21, presso un’aula delle scuole medie, nei giorni di martedì e giovedì, e registrano una eccellente partecipazione. L’insegnante messa a disposizione del Comune è affiancata da una ra-

«Lo sportello dei diritti»: hai la consulenza gratis degli avvocati Dopo la pausa del mese di gennaio, dovuta a situazioni organizzative da parte dell’Ordine avvocati di Crema, giovedì 13 febbraio 2014 è ripartito lo Sportello dei Diritti. Questo sportello attivo dal gennaio 2008 è un servizio di orientamento legale voluto della Consulta per le Pari Opportunità del Comune di Crema in collaborazione con l’assessorato alle Pari Opportunità e dall’Ordine degli avvocati di Crema. Lo sportello è attivo il mercoledì pomeriggio dalle 15alle 17.30 all’Orientagio-

vani, in Via Civerchi 9 a Crema presso palazzo Benzoni (biblioteca comunale) al piano terra e riceve in questa fascia d’orario 4/5 utenti, su appuntamento (orientagiovani@comune.crema.cr.it 0373/893324 – 893325). «Nell’anno 2013, ormai il sesto di attività» afferma l’assessore alle Pari Opportunità, Morena Saltini «si sono rivolti allo sportello 72 donne e 48 uomini per un totale di 120 utenti, di cui 87 italiani e 33 stranieri. Gli argomenti trattati sono per la maggior parte problemati-

che legate al diritto di famiglia, al lavoro, all’immigrazione, risarcimento economico, e in questo ultimo anno si evidenzia un aumento di informazioni riguardo i contratti di locazione, sfratti, e mancati pagamenti fiscali. Gli utenti trovano questo servizio molto soddisfacente ed esaustivo dal momento che permette loro di valutare situazioni particolari e capire se le stesse necessitano di un ulteriore approfondimento legale, ovvero se è indispensabile procedere giudizialmente».

CINEMA Programmazione settimanale CREMONA

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7-8 MARZO

40 Years of Endoscopy in Gastroenterology in Crema Nelle giornate di 7 e 8 marzo si celebreranno i 40 anni di attività di endoscopia digestiva nell’ospedale di Crema. Per festeggiare questa ricorrenza è stato organizzato l’evento scientifico basato sull’incontro-dibattito tra specialisti dell’Unità operativa di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva dell’azienda ospedaliera di Crema, alcuni tra i maggiori esperti italiani in Endoscopia Digestiva e gli specialisti che hanno effettuato lo stage di perfezionamento presso la stessa Unità Operativa, provenienti da Argentina, India, Inghilterra, Italia, Libia, Lituania, Romania, Russia, Sudan, Turchia, Ucraina, Uganda.

GRANDI BENEFATTORI

L’hospice del Kennedy passato da 8 a 14 posti letto L’Hospice della fondazione Benefattori Cremaschi si è ampliato. E’ passato da 8 a 14 posti letto totali, grazie a importanti finanziamenti di privati. A presentare la nuova ala dell’hospice (realizzata al piano terra della struttura di via Kennedy, proprio vicino all’ingresso, che sarà inglobato una volta terminati i lavori, il presidente della Fondazione, Walter Donzelli, con il vicepresidente Franco Conz, il direttore generale Foina e il direttore sanitario Diego Dolci. «Grazie a questi lavori» ha esordito Donzelli, «costati 500mila euro, possiamo offrire un nuovo servizio migliorato ai pazienti». Un’operazione, ha specificato il presidente della benefattori Cremaschi, resa possibile anche grazie ai benefattori che hanno finanziato l’arredo delle singole camere, che si aggira intorno alle 5mila euro a camera. Ad offrire l’arredo Giovanna e Giulia Duse, il Lions Club Crema Host, Alberto Doldi in ricordo di Amalia e Gabriele Cattaneo, gli amici di Davide Cecoro, Orsola Fornaroli in ricordo della sorella Maria Teresa e i collaboratori della Ancorotti Cosmetics in ricordo di Enrica Tarenzi Ancorotti. Per l’occasione sono stata scoperte anche tre lapidi dedicate ai benefattori della Fondazione, che in questi anni hanno fornito un consistente aiuto economico al bilancio del Kennedy. Si tratta della Banca Cremasca con i suoi prestiti agevolati, di Ernesto Patrini che ha donato alla Fondazione 900mila euro e di Olga Mauri e Antonio Schiavi che hanno lasciato in eredità la loro villa e un milione di euro. «Siamo felici per questi risveglio delle sensibilità dei cremaschi verso la Fondazione. Noi abbiamo un bilancio da 18milioni di euro, che però ha dei problemi anche a causa dei continui tagli da parte della Regione. E in questo periodi di vacche magre la situazione è sempre più difficile da gestire» ha concluso il presidente Donzelli.

LE DATE: 6-7 MARZO

Vuoi fare l’infermiere? Informati all’università Nelle mattine del 6 e 7 marzo dalle ore 9.30 alle ore 12.30, al Polo Didattico di Ricerca dell’Università di Informatica di Crema Via Bramante 63 – Aula 5 SUD (67), i professionisti dell’azienda ospedaliera di Crema illustreranno agli studenti delle classi 4ª e 5ª degli istituti superiori del Cremasco i percorsi formativi, i campi di attività e gli sbocchi lavorativi delle diverse professioni sanitarie.


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Crema

Sabato 1 Marzo 2014

8 marzo: in ospedale visite contro i tumori

In occasione della Festa delle donne, sabato 8 marzo, dalle 9 alle 12.30, nelle strutture dell’oncologia (ospedale, Palazzina, secondo piano) medici, infermieri e volontari saranno a disposizione delle donne per attività di informazione e di prevenzione attraverso 20 prime visite gratuite per ogni ambulatorio - effettuabili con prenotazione al numero 0373280414, dal lunedì al venerdì dalle ore 9alle ore 12di: • Senologia, effettuate dal dottor Filiberto Fayer, responsabile della senologia e dal dottor Stefano Beltrami, medico senologo; • Ginecologia – pap test, ed ecografia endovaginale effettuati dalla dottoressa Giorgia Gatti e dall’ostetrica Silvia Morandi; • Dermatologia - per la prevenzione del melanoma - effettuate dalla dottoressa Michela Antoninetti, referente per l’Associazione Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori, e la dottoressa Patrizia Ghidini. Il servizio di Psiconcologia sarà attivo per illustrare alle donne i percorsi ed i progetti di prevenzione e di cura a loro dedicati. Saranno presenti i professionisti delle Unità Operative di Oncologia, Riabilitazione Neuromotoria, Chirurgia plastica, Cure Palliative, per dare informazioni e rispondere alle domande delle donne. Inoltre operatori dei patronati INCA e SIAS e volontari delle associazioni Lega Italiana per la lotta contro i tumori, Donna sempre e della Fondazione Rubino per dare informazioni sulle proprie attività, svolte in collaborazione con l’azienda ospedaliera e rivolte alle donne.

Pranzo alla cremasca al Festival di Sanremo

Una domenica senza auto: chi può circolare, e chi no Il Carnevale si farà. Le proteste dei cittadini e dei commercianti

N

ell’ambito delle attività programmate per la tutela ambientale, il Comune di Crema ha indetto per domenica 2 marzo 2014 dalle 8 alle 19, un «Giornata Ecologica Senza Auto». La chiusura al traffico delle vetture interesserà essenzialmente il centro città all’interno delle Mura Venete. Sarà a disposizione dei visitatori della città il servizio navetta gratuito del Miobus che circolerà dalle ore 10 alle 12 e dalle 13.30 alle 18.30. Le fermate saranno vicine ai grandi parcheggi. Quindi, in via Mercato (autostazione ex Agello), via Caponetto (multisala), via Stazione (liceo), via IV Novembre, (zona Park hotel) , piazzale Croce Rossa/via Libero Comune (Itis), viale De Gasperi (Longoni). Purtroppo, questo «esperimento», come è stato chiamato, è concomitante con il Carnevale Cremasco (che si svolgerà regolarmente nel circuito di Porta Ombriano), con il raduno dei camperisti in via Bramante, con i mercatini in piazza Duomo e il Mercato di Campagna Amica in via Bartolino da Terni. Ma la giunta avverte che non si poteva più aspettare. «Visto il numero di persone che la scorsa settimana hanno raggiunto la città» ha spiegato l’assessore, «in accordo anche con il Comitato del carnevale, abbiamo deciso di chiudere la città al traffico, nella

zona interna alle mura, dalle 8 alle 19. Questa è la prima domenica e fa parte del piano di sostenibilità messo a punto dal comune ed è stata ideata per salvaguardare la salute dei bambini e delle persone che arriveranno in città». L’assessore ha invitato anche i residenti del centro storico a non uscire in macchina: nessun divieto, solo un consiglio. Undici i punti di chiusura della città, dove verranno poste le transenne: viale Repubblica intersezione con via

Il ristorane di «Casa Sanremo» ha messo in tavola le squisitezze che parlano cremasco e ha accolto lo staff al completo di Radio Italia, giornalisti dei media nazionali, critici musicali e non, artisti e sponsor. Alla giornata hanno partecipato anche gli assessori del Comune di Crema, Morena Saltini e Giorgio Schiavini, che hanno presentato la città e il progetto, oltre al presidente di Reindustria. Giuseppe Capellini, che ha dato operatività all'intenzione del Comune di mettere a valore le aziende del territorio, in vista dell'ormai imminente Expo 2015. Ore 11,30 dunque luci accese sulla presentazione di «Made in Crema» e dei suoi prodotti, con la voce diretta dei produttori che raccontano della loro azienda familiare, dell’attenzione verso il consumatore e verso il mercato, della voglia di dare forza alla promozione commerciale uscendo dalle proprie mura per far conoscere ad un sempre più vasto pubblico quello che sanno fare. Ore 12,30 inizia il pranzo con i quasi 300 ospiti, invitati selezionati, che siedono ai tavoli della Lounge di Casa Sanremo per assaggiare le proposte del menù.

Sabato 1

domenica 2

Sabato 1 09.30 10.05 10.50 11.30 12.00 13.00 14.00 15.30 16.00 17.00 18.55 19.35 20.30 21.15 24.00

10.20 11.15 12.00 13.30 14.00 14.30 17.00 17.15 17.45 18.50 20.00 20.35 21.10 00.30 01.15

linea verde orizzonti. Att i love you. Att la prova del cuoco. var Tg1 telegiornale easy driver. Attualità Le amiche del sabato. Att Tg1 telegiornale a sua immagine. Attualità passaggio a nord ovest l'eredità. game show tg1 telegiornale/tg sport affari tuoi. Game show ti lascio una canzone s'è fatta notte. Att tg1 notte

06.00 06.30 10.00 10.30 10.55 12.00 12.20 13.30 14.00 16.30 18.30 20.00 20.40 21.10 23.30

rai parlamento. Att unomattina in famiglia buongiorno benessere. att a sua immagine. att santa messa recita dell'angelus Linea verde. Att tg1 telegiornale l'arena. Talk domenica in. Varietà l'eredità. game show tg1 telegiornale/tg sport affari tuoi. Game show braccialetti rossi. fiction speciale tg1. Att

09.30 10.00 10.35 11.30 13.00 13.25 14.00 14.50 17.00 18.05 18.50 19.35 20.30 21.05 21.50

rai parlamento. Att SULLA VIA DI DAMASCO. Att cronache di animali. doc mezzogiorno in famiglia tg2 giorno/ rai sport rai sport dribbling sea patrol. telefilm voyager factory. Doc sereno variabile. Att 90° minuto serie b razza umana. Doc Squadra speciale Cobra 11 tg2 20.30 castle. film body of prof. Telefilm

08.20 09.05 10.30 11.30 13.00 13.45 15.40 17.10 18.10 19.30 20.30 21.00 21.45 22.40 01.00

Voyager Factory il nostro amico charly.Tf cronache di animali. doc mezzogiorno in famiglia tG2 giorno/tg motori quelli che aspettano.Var quelli che il calcio. Var stadio sprint 90° minuto squadra spec. cobra11.tf tg2 20.30 ncis unita' anticrimine.tf hawaii five-0. tf la domenica sportiva. Sport tg2 notizie

07.55 08.00 09.10 10.00 11.00 13.00 13.40 14.10 16.00 canale 5 18.50 20.00 20.40 21.10 00.30 01.30

09.30 11.00 12.00 12.25 13.00 14.00 15.00 16.55 17.55 19.00 20.00 21.30 23.05 23.45 00.50

l'elisir del sabato. Att tgr bellitalia. attualità tg3/sport notizie/meteo3 tgr il settimanale. att tgr ambiente italia tg regione/tg3 rai educational-tv talk per un pugno di libri. Quiz un caso per due. Tf tg3/tg regione/meteo blob. varietà il sesto senso. Film tg3/tg regione stelle nere. Att tg3

07.45 08.00 09.45 10.45 11.10 12.00 12.25 12.55 13.25 14.00 14.30 15.05 19.00 20.10 22.45

amici siciliani. corto donne e briganti. f correva l'anno. Att telecamere. att tgr estovest TG3/meteo3 tgr mediterraneo. att 12 idee per la crescita. Att fuori quadro. att tg regione/tg3 in 1/2 ora. Attualità kilimangiaro. Att tg3/tg regione/meteo/blob che tempo che fa. Att masterpiece. Talent

06.55 07.55 08.50 10.30 12.25 13.40 15.40 17.50 18.30 italia 1 19.00 19.10 21.10 24.00 01.55

rete 4

Adua, via Fratelli Bandiera intersezione con via Mercato, via Gramsci intersezione con via Mercato, via Monte di Pietà intersezione con via Mercato, via Santa Chiara intersezione con via Stazione, piazzale Rimembranze intersezione con via Cadorna, divieto d’accesso in piazza Garibaldi, via Pesadori intersezione con via Diaz, via Kennedy dalla rotatoria e via Crispi dalla rotatoria. Per andare incontro ai visitatori sarà istituito il servizio Mio Bus gratuito continuo intorno alla città con fermate in prossimità dei parcheggi dalle 10 alle 12 e della 13,30 alle 18,30. Non sono mancati i dissapori. Da parte degli organizzatori del Carnevale che hanno bocciato i manifesti del Comune, già stampati, nei quali si annunciava la «Giornata senza auto» e sui quali spiccava un grande Gagèt, la maschera tipica cremasca. Locandine bocciate, dicono quelli del Carnevale, « perché la gente poteva pensare che si trattasse di un’iniziativa del Carnevale, e perché poteva convincere le persone

a restare a casa. Quante locandine siano state mandate al macero, non è dato sapersi. Si aspetta, quindi, un’interrogazione da parte di qualche consigliere comunale di minoranza. Dissapori e polemiche anche da parte dei commercianti di Crema e dei cittadini cremaschi in genere. «Chi deve assistere un parente al Kennedy o alla Casa Albergo, come farà» si è chiesto Luciano Capetti, ex assessore della giunta Bruttomesso. Ma dall’opposizione arrivano battute e bocciature. «Vorrei sapere se per i trattori che trainano i carri del carnevale e scaricano gas tossici sui bambini il divieto di una giornata senza auto vale o no». Alberto Torazzi della Lega avverte che una giornata di fermo delle auto non serve ad abbattere la percentuale delle polveri sottili. Di certo, questa iniziativa, dicono in città, porterà meno gente a Crema per il Carnevale. Che ha fatto boom domenica scorsa, nella sua seconda puntata, aiutato da una splendida giornata di sole.

Chiusura al traffico nel centro storico Dove passerà il bus

domenica 2

magazine champions league donnavventura. Att ricette all'italiana. att tg4 Telegiornale/meteo un detective in corsia. Tf la signora in giallo. tf lo sportello di forum. att come si cambia celebrity Le indagini di Padre Castell poirot. Film tg4 Telegiornale/meteo Il segreto.Tf tempesta d'amore. soap quel treno per yuma. F windfall. film

08.30 09.20 10.00 10.50 11.30 13.00 13.55 14.45 15.55 18.55 19.35 20.30 21.15 23.35

mondo sommerso. tf le storie di viaggio a... santa messa pianeta mare. Attualità tg4/meteo ricette all'italiana. Att donnavventua. Doc zorro. Tf l'impero del sole. F tg4 telegiornale/meteo Il segreto.Tf tempesta d'amore. soap io sto con gli ippopotami.f la leggenda del pianista sull'oceano. Film

traffico/meteo.it tg5 mattina supercinema. Attualità melaverde. Attualità forum. Attualità Tg5 Telegiornale/meteo beautiful. Soap amici. Talent verissimo. Attualità avanti un altro! Quiz Tg5 Telegiornale/meteo striscia la notizia. Var c'è posta per te. Var speciale tg5 tg5 rassegna stampa

06.00 07.55 08.50 10.10 11.30 12.00 13.00 13.40 14.00 18.50 20.00 20.40 21.10 23.00 23.30

traffico-meteo. Attualità tg5 mattina le frontiere dello spirito documentario le storie di melaverde. Att melaverde. Att tg5 telegiornale/meteo l'arca di noè. attualità Domenica Live. attualità avanti un altro! Quiz tg5 telegiornale/meteo paperissima sprint. Varietà il segreto. Soap spec. grande fratello matrix. Att

Cyber Girls. Tf True Jackson, VP. Tf glee. telefilm The secret circle. telefilm studio aperto/sport i pompieri. Film jimmy grimble. Film nikita. tf studio aperto/meteo tom & jerry. cartoni alla ricerca dell'isola di nim. film harry potter. film triassic attack. f sport mediaset

07.10 07.50 08.55 10.30 12.25 14.00 16.20 18.00 18.30 19.00 19.10 21.30 00.30 02.25 02.50

my dad says. Sit padre in affitto. Sit scooby doo. film animaz. poliziotto a 4 zampe 3. F studio aperto/sport dragon. film jackie chan's first strike. f the big beng theory. Sit studio aperto/meteo così fan tutte 2. Sitcom step uo 3d. Film Lucignolo 2.0. Attualità bruno. Film studio mediaset studio aperto

Sabato 1

la 7

domenica 2

07.30 07.55 09.45 11.00 11.40 13.30 14.00 14.40 15.40 18.10 20.00 20.30 21.10 23.00

Tg La 7 omnibus. Attualità coffee break. Att otto e mezzo. Att la parete di fango. Film tg la7 tg la7 cronache. attualità le strade di san francisco.tf i due volti della vendetta. f l'ispettore barnaby. f tg la7 otto e mezzo. Att il commissario maigret. f the unsaid. Film

06.00 07.00 07.55 09.45 10.55 11.50 13.30 14.00 14.40 17.15 18.10 20.00 20.30 21.30 24.00

tg la7/meteo rassegna stampa omnibus. Attualità l'aria che tira. Attualità otto e mezzo. Att caccia al re. F tg la7 tg la7 cronache. attualità nè onore nè gloria. film the district. Tf l'ispettore barnaby. f tg la7 fuori gabbia. att la gabbia. Att the assassination. F

11.00 11.30 12.00 12.30 13.00 13.30 14.00 16.00 16.30 17.00 18.00 19.00 20.30 21.00

Il giorno del Signore Borghi d’Italia. Rubrica Cosa bolle in pentola Gioielli sotto casa Le nostre regioni. Rubr Tg cremona “La piazza”. Talk Telegiornale Gioielli sotto casa Le città della musica Ciak! Motore! tg cremona/nazionale Il giorno del Signore il concerto

09.00 10.00 11.00 12.00 12.15 13.00 13.30 14.00 14.30 16.25 17.00 18.10 20.00 21.00 23.30

Il Concerto Ti racconto Cremona Santa Messa. dA Cremona Angelus Il giorno del Signore Anteprima la Grande Domenica tg della domenica Cremonese – Sudtirol Bra – Pergolettese Cremonese – Sudtirol Pronto Dottore Vitasnella Cantù - Vanoli tg della domenica Cremonese – Sudtirol Vitasnella Cantù - Vanoli


Festa della donna

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Sabato 1 Marzo 2014

La parità di genere nella legislazione

Nel festeggiare la ricorrenza dell’8 marzo è opportuno riflettere su tematiche importanti che riguardano la donna

L’

8 marzo si celebra la Festa della Donna: per molte un momento di svago, un'occasione per uscire con le amiche o per una particolare cena al ristorante. Ma la Festa della donna è soprattutto l'occasione per riflettere su importante tematiche, prima tra tutte quella della parità di genere. Un tema che, dal punto di vista legislativo, si sviluppa in tre filoni: parità nella vita politica, parità di accesso agli organi delle società quotate, parità in materia di occupazione ed impiego. PARITÀ NELLA VITA POLITICA La legge 23 novembre 2012, n. 215, ha introdotto disposizioni volte a promuovere il riequilibrio delle rappresentanze di genere nelle amministrazioni locali. Viene in primo luogo modificata la normativa per l’elezione dei consigli comunali. Per i comuni con popolazione superiore a 5.000 abitanti, la legge, riprendendo un modello già sperimentato dalla legge elettorale regionale della Campania, prevede una duplice misura: • La quota di lista: nelle liste dei candidati nessuno dei due sessi può essere rappresentato in misura superiore a due terzi; peraltro, solo nei comuni con popolazione superiore a 15.000 abitanti il mancato rispetto della quota può determinare la decadenza della lista; • L’introduzione della doppia preferenza di genere, che consente all’elettore di esprimere due preferenze (anziché una, come previsto dalla normativa previgente) purché riguardanti candidati di sesso diverso, pena l’annullamento della seconda preferenza. Per tutti i comuni con popolazione fino a 15.000 abitanti è comunque previsto che nelle liste dei candidati è assicurata la rappresentanza di entrambi i sessi. In secondo luogo, il sindaco ed il presidente della provincia sono tenuti a nominare la giunta nel rispetto del principio di pari opportunità tra donne e uomini, garantendo la presenza di entrambi i sessi e gli statuti comunali e provinciali devo stabilire norme per “garantire”, e non più semplicemente “promuovere”, la presenza di entrambi i sessi nelle giunte e negli organi collegiali non elettivi del comune e della provincia, nonché degli enti, aziende ed istituzioni da essi dipendenti.

Per quanto riguarda la disciplina dei partiti, l’Assemblea della Camera ha introdotto un emendamento (em. 1.212, Amici ed altri), in base al quale i contributi pubblici spettanti a ciascun partito o movimento politico sono diminuiti del 5 per cento qualora il partito o il movimento politico abbia presentato nel complesso dei candidati ad esso riconducibili per l'elezione dell'assemblea di riferimento un numero di candidati del medesimo genere superiore ai due terzi del totale, con arrotondamento all'unità superiore. PARITÀ DI ACCESSO AGLI ORGANI DELLE SOCIETÀ QUOTATE Il Parlamento ha approvato la legge n. 120/2011, che reca disposizioni in materia di parità di accesso agli organi di amministrazione e di controllo delle società quotate in mercati regolamentati. La nuova legge è volta a superare il problema della scarsa presenza di donne negli organi di vertice delle società commerciali e, in particolare, nei consigli di amministrazione delle so-

cietà quotate in borsa. A tal fine è previsto un “doppio binario” normativo: per le società non controllate da pubbliche amministrazioni, la disciplina in materia di equilibrio di genere è recata puntualmente dalle disposizioni di rango primario. Tali disposizioni si intendono applicabili anche alle società a controllo pubblico. In particolare, si dispone che lo statuto societario deve prevedere che il riparto degli amministratori da eleggere sia effettuato in base a un criterio che assicuri l'equilibrio tra i generi, dovendo il genere meno rappresentato ottenere almeno un terzo degli amministratori eletti. Per un approfondimento, si rinvia al temaParità di accesso agli organi delle società quotate. PARITÀ IN MATERIA DI OCCUPAZIONE ED IMPIEGO L’attuazione del principio delle pari opportunità e delle parità di trattamento fra uomini e donne in materia di occupazione ed impiego è il tema del D.Lgs. 25 gennaio 2010, n. 5.

Il provvedimento interviene innanzitutto con alcuni correttivi al codice delle pari opportunità tra uomo e donna, di cui al D.Lgs. 198/2006, precisando che esso è finalizzato all’adozione delle misure volte ad eliminare ogni discriminazione basata sul sesso che comprometta o impedisca il riconoscimento, il godimento o l'esercizio dei diritti umani e delle libertà fondamentali in campo politico, economico, sociale, culturale e civile o in ogni altro campo. Inoltre, la parità di trattamento e di opportunità tra donne e uomini deve essere assicurata in tutti i campi, compresi quelli dell'occupazione, del lavoro e della retribuzione, come anche in quello della formulazione e attuazione di leggi, regolamenti, atti amministrativi, politiche e attività. In secondo luogo, viene ampliata la definizione di discriminazione, che riguarda anche ogni trattamento meno favorevole subito in ragione dello stato di gravidanza, di maternità o di paternità, nonché in conseguenza del rifiuto di atti di molestie o di molestie sessuali, mentre il divieto di ogni forma di discri-

minazione viene esteso alle promozioni professionali. Ulteriori novità riguardano il divieto di discriminazione nelle forme pensionistiche complementari collettive, il concetto di vittimizzazione, la possibilità per i contratti collettivi di lavoro prevedere misure specifiche - ivi compresi codici di condotta, linee guida e buone prassi - per la prevenzione delle forme di discriminazione come le molestie e le molestie sessuali. Il D.Lgs. 5/2010 interviene inoltre (articolo 2) sulle disposizioni legislative in materia di tutela e sostegno della maternità e della paternità, di cui al D.Lgs. 151/2001, nel senso di vietare qualsiasi discriminazione per ragioni connesse al sesso con particolare riguardo ad ogni trattamento meno favorevole per lo stato di gravidanza, nonché di maternità o paternità, anche adottive, ovvero in ragione della titolarità e dell’esercizio dei relativi diritti. Inoltre, le norme sul divieto di licenziamento delle lavoratrici nel periodo di gravidanza si applicano anche in caso di adozione e di affidamento. Da ultimo, viene modificata la disciplina dei vari organi impegnati sul fronte delle pari opportunità. In particolare, è aumentato il numero dei componenti designati da alcune parti sociali e sono ampliati i compiti del Comitato nazionale per l'attuazione dei principi di parità di trattamento ed uguaglianza di opportunità tra lavoratori e lavoratrici, istituito presso il Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali, mentre si mantiene il mandato quadriennale con un rinnovo limitato a due volte delle consigliere e dei consiglieri di parità. Infine, viene modificata la composizione della Commissione per le pari opportunità di cui al D.P.R. 115/2007 e quella del Comitato per l'imprenditoria femminile. Le funzioni di questi due organi, alla scadenza dei medesimi saranno peraltro defintivamente trasferite al Dipartimento Pari opportunità della Presidenza del Consiglio a seguito del riordino degli organi collegiali disposto dal decreto-legge sulla 'spending review' (articolo 12, comma 20, del D.L. 95/2012).


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Festa della donna

Sabato 1 Marzo 2014

Una nuova legge ha introdotto importanti novità sulla prevenzione del femminicidio e sulla protezione delle vittime progetto del comune di crema Il Comune di Crema è capofila di un progetto di sensibilizzazione al fenomeno della violenza contro le donne e ottiene dalla Regione Lombardia un contributo di diecimila euro per il proprio programma di iniziative che ha partecipato al bando ‘Progettare le Parità in Lombardia’. “Sono particolarmente lieta che la Regione abbia premiato con un apporto economico – spiega l’assessore alle pari opportunità, Morena Saltini - il progetto del Comune di Crema, nato dalle intenzioni raccolte nel Piano d’Azione per le Parità, approvato in Consiglio Comunale lo scorso luglio e finalizzato a mettere in campo azioni concrete volte al contrasto della violenza di genere”. Numerose sono le associazioni e le istituzioni che hanno dato il loro appoggio al progetto. “Il fenomeno dei maltrattamenti e della violenza contro le donne – spiega Saltini -è rilevante: nel 2012 le donne che si sono rivolte allo sportello d’ascolto dell’associazione “Donne Contro la Violenza” sono state 90. L’età media è di 28/47 anni. Molte donne hanno dichiarato di subire contemporaneamente più di un tipo di maltrattamento, i più diffusi sono: quello psicologico, quello fisico, quello economico e anche lo stalking”. Uno dei bisogni più significativi, rilevato dall’osservatorio dell’Associazione “Donne contro la Violenza”, presente sul territorio da più di 20 anni (con 1.400 persone incontrate) è quello di supportare le donne che vivono momenti di forte conflittualità offrendo spazi di empowerment e di sviluppo a livello relazionale, psichico, economico e legale. Il fenomeno della violenza alle donne è infatti un tema complesso che richiede, per essere affrontato adeguatamente, il superamento di stereotipi e pregiudizi oltre ad un accurato lavoro di rete. Per questi motivi l’Associazione ha avviato da anni una intensa e proficua collaborazione con diversi enti pubblici ed associazioni private: Forze dell’Ordine, Strutture d’Accoglienza, Operatori psico-sociali, Strutture sanitarie e Istituzioni che si occupano di prevenzione del territorio, promuovendo, sostenendo e partecipando attivamente alla costituzione di una rete (denominata “Rete Con-Tatto”) con cui condivide protocolli e procedure per azioni coordinate e sinergiche. “Intendiamo – conclude l’Assessore –, grazie anche al contributo regionale che abbiamo ottenuto, sensibilizzare la cittadinanza sul tema della violenza in genere, coinvolgere attivamente, in particolar modo le giovani generazioni e le figure educative, in una riflessione sulla relazione tra uomini e donne, quale base culturale indispensabile per una prevenzione della violenza. Vogliamo porre le basi culturali per arrivare a breve ad attivare anche servizi innovativi quali un punto di ascolto per soli uomini finalizzato ad azioni di sensibilizzazione al maschile e di ‘gestione’ dei soggetti maltrattanti”.

Lotta contro la violenza di genere L

a nuova legge sul contrasto delle violenza di genere, approvata nello scorso agosto, ha introdotto importanti novità sulla prevenzione del femminicidio e sulla protezione delle vittime. Sulla base delle indicazioni provenienti dalla Convenzione del Consiglio d’Europa, fatta ad Istanbul l’11 maggio 2011, concernente la lotta contro la violenza contro le donne e in ambito domestico di Istanbul, recentemente ratificata dal Parlamento, il decreto mira a rendere più incisivi gli strumenti della repressione penale dei fenomeni di maltrattamenti in famiglia, violenza sessuale e di atti persecutori (come il sempre più diffuso reato di stalking). Il decreto prevede quindi l'inasprimento delle pene in alcuni particolari casi: il delitto di maltrattamenti in famiglia è perpetrato in presenza di minore degli anni diciotto; il delitto di violenza sessuale è consumato ai danni di donne in stato di gravidanza; il fatto è consumato ai danni del coniuge, anche divorziato o separato, o dal partner. Un secondo gruppo di interventi riguarda il delitto di stalking: viene ampliato il raggio d’azione delle situazioni aggravanti che vengono estese anche ai fatti commessi dal coniuge pure in costanza del vincolo matrimoniale, nonché a quelli perpetrati da chiunque con strumenti informatici o telematici; viene prevista l’irrevocabilità della querela per il delitto di atti persecutori nei casi di gravi minacce ripetute (ad esempio con armi). Sono previste poi una serie di norme riguardanti i maltrattamenti in famiglia: viene assicurata una costante informazione alle parti offese in ordine allo svolgimento dei relativi procedimenti penali; viene estesa la possibilità di acquisire testimonianze con modalità protette allorquando la vittima sia una persona minorenne o maggiorenne che versa in uno stato di particolare vulnerabilità; viene esteso ai delitti di maltrattamenti contro famigliari e conviventi il ventaglio delle ipotesi di arresto in flagranza; si prevede che in presenza di gravi indizi di colpevolezza di violenza sulle persone o minaccia grave e di serio pericolo di reiterazione di tali condotte con gravi rischi per le persone, il Pubblico Ministero – su informazione della polizia giudiziaria - può richiedere al Giudice di irrogare un provvedimento inibitorio urgente, vietando all’indiziato la presenza nella casa familiare e di avvicinar-

si ai luoghi abitualmente frequentati dalla persona offesa. Infine, è stabilito che i reati di maltrattamenti ai danni di familiari o conviventi e di stalking sono inseriti tra i delitti per i quali la vittima è ammessa al gratuito patrocinio anche in deroga ai limiti di reddito (il gratuito patrocinio a prescindere dal reddito è previsto anche per le vittime di mutilazioni genitali femminili). Ciò al fine di dare, su questo punto, compiuta attuazione alla Convenzione di Istanbul, recentemente ratificata, che impegna gli Stati firmatari a garantire alle vittime della violenza domestica il diritto all’assistenza legale gratuita.

Sempre in attuazione della Convenzione di Istanbul, si prevede il rilascio di un permesso di soggiorno per motivi di protezione (Tutela vittime straniere di violenza domestica, concessione del permesso di soggiorno per motivi umanitari come già previsto dall’articolo 18 del TU per le vittime di tratta). Infine, a completare il pacchetto, si è provveduto a varare un nuovo piano straordinario di protezione delle vittime di violenza sessuale e di genere che prevede azioni di intervento multidisciplinari, a carattere trasversale, per prevenire il fenomeno, potenziare i centri antiviolenza e i servizi di assistenza, formare gli operatori.


Festa della Donna

Sabato 1 Marzo 2014

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Dati sconvolgenti nel rapporto dell’associazione Intervita “Quanto costa il silenzio”: almeno 2,7 miliardi ogni anno

Una donna su tre in Italia ha subito violenza U na donna su tre, in Italia, ha subito violenza almeno una volta nella propria vita. Lo sconvolgente dato è stato reso pubblico nei giorni scorsi attraverso una ricerca denominata "Quanto costa il silenzio", promossa dall'associazione Intervita. "Nel nostro Paese, questo fenomeno ha assunto dimensioni allarmanti: oltre il 30% delle donne tra i 16 e i 70 anni ha subito violenza almeno una volta nella propria vita, ma solo il 18% ha considerato questo atto di violenza un reato. 124 sono le vittime di femminicidio in Italia nel 2012" evidenzia la ricerca. Il totale dei costi diretti economici e sociali della violenza contro le donne è stato stimato in almeno 2,37 miliardi di euro. Tale importo include i costi diretti (1,8 miliardi di euro) e gli eff etti moltiplicatori economici per mancata produttività (604 milioni di euro). Invece il costo derivante dai danni umani emotivi ed esistenziali della violenza contro le donne è stato stimato in 14,3 miliardi di euro. La stima delle contromisure prodotte dalla società a titolo di contrasto e prevenzione, sotto forma di investimenti in capitale umano è di 6,3 milioni di euro. "L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha condotto nel 2013 una ricerca che attesta come il 13% degli omicidi di donne nel mondo (pari a 1 su 7) è commesso tra le mura di casa, da parte del partner della vittima - evidenzia il documento -. Anche l'International violence against women survey, che si è svolto in 5 Paesi Europei, compreso l'Italia, sottolinea la grande incidenza delle violenze compiute da partner, stabilendo che le donne che hanno subito violenza fisica o sessuale da un partner (presente o passato nell'arco della loro vita) variano da un decimo a più di un terzo di quelle che hanno avuto un partner". Significa che in alcune di queste realtà quasi una fidanzata o una moglie su 4 subisce o ha subito violenza dal proprio compagno e che

nella sola Italia sono quasi tre milioni le donne che hanno subito violenza fi sica o sessuale dal partner attuale o precedenti. "Sempre l'Istat dice che le donne colpite dalla violenza che non denunciano toccano picchi del 96% si legge ancora nel documento -. Il silenzio è la risposta maggioritaria: il 53% delle donne ha dichiarato di non aver parlato con nessuno dell'accaduto. In Italia una donna su tre - tra i 16 e i 70 anni - è stata vittima nella sua vita dell'aggressività di un uomo per un totale di 6 milioni 743 mila, secondo i dati Istat. Ogni anno vengono uccise in media 100 donne dal marito, dal fidanzato o da un ex. Quasi 700 mila donne, sempre secondo i dati Istat, inoltre hanno subito violenze ripetute dal partner e avevano fi gli al momento della violenza, e nel 62,4% dei casi i figli hanno assistito a uno o più episodi di violenza. Sono invece 7 milioni 134 mila le donne che subiscono violenza psicologica: le forme più diffuse sono l'isolamento o il tentativo di isolamento, il controllo, la violenza economica e la svalorizzazione, seguono le intimidazioni.

L’analisi dei costi Seguendo le classifi cazioni di analoghi studi a livello internazionale, i costi analizzati nel presente studio, su base annua, sono stati i costi economici e sociali. I costi diretti si confi gurano come costi fi nanziari e immediati per il sistema. Si tratta dei costi dei vari servizi, pubblici e privati, che lo Stato, le stesse vittime e le aziende devono sostenere a seguito degli episodi di violenza contro le donne: • costi relativi alla salute delle donne (costi sanitari, per cure psicologiche, per il consumo di farmaci) • costi relativi alla sicurezza delle donne e della collettività (costi per l’ordine pubblico, giudiziari, per le spese legali) • costi relativi all’assistenza delle vittime e dei loro familiari (costi dei servizi sociali dei comuni e dei Centri Antiviolenza) • costi collegati alla perdita economica delle imprese e del sistema a seguito della mancata produttività delle vittime, e agli eff etti moltiplicatori conseguenti. ll totale dei costi diretti della violenza contro le donne è stato stimato in 2,37 miliardi di euro.

Il costo sanitario della violenza di genere: stimati 460 milioni di euro Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS, 1997), “la violenza contro le donne rappresenta un problema di salute enorme”. A livello mondiale, si stima che la violenza sia una causa di morte o disabilità per le donne in età riproduttiva altrettanto grave del cancro e una causa di malattia più importante degli eff etti degli incidenti stradali e della malaria combinati insieme. La violenza causa diversi tipi di disturbi. Quelli fisici possono essere: di tipo ginecologico (infiammazioni dell’utero o delle ovaie, uretriti, infezioni vaginali, dismenorrea, dolore pelvico, irregolarità del ciclo mestruale); infezioni sessualmente trasmesse, incluso Aids; cefalea e rachialgia; disturbi gastrointestinali (sindrome

dell'intestino irritabile); disturbi cardiovascolari. I disturbi psicologici possono invece essere: scarsa stima di sé, ansia, attacchi di panico, depressione, suicidio e tentato suicidio, disturbi del comportamento alimentare, disturbi ossessivi, disturbo post-traumatico da stress, comportamenti auto-lesivi (auto-mutilazioni, abuso d’alcool, fumo, sesso non protetto), abuso di farmaci. La stima dei costi sanitari include il costo complessivo dei ricoveri al Pronto Soccorso delle donne vittime di violenza e delle cure successive: costi per prestazione dei Pronto Soccorso, costi per ricovero in Ospedale, costi per visite specialistiche presso Ospedali, Asl territoriali, strutture e medici privati, costi per visite

mediche generiche, costi per consumo farmaci, costi per esami medici. I costi sanitari sono stati stimati in 460,4 milioni di euro. Dalla ricerca emerge che nell’arco di un anno gli episodi in cui donne vittime di violenza hanno fatto ricorso a cure ospedaliere rappresentano il 3,3% con un 96,7% di episodi di violenza che non hanno dato luogo ad un ricovero in Pronto Soccorso ma che certamente hanno determinato delle conseguenze sulla salute delle donne e prodotto dei costi conseguenti. I costi per l’assistenza psicologica sono 158,7 milioni di euro, mentre Il consumo di farmaci delle donne che hanno subito violenza può essere rappresentato con una spesa media complessiva di 44,5 milioni di euro.


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Festa della Donna

Sabato 1 Marzo 2014

Le ragioni di una festa internazionale In Italia fu l'Udi a prendere l’iniziativa di celebrare, l’8 marzo 1945, la prima giornata della donna nelle zone dell’Italia libera

La giornata internazionale della donna (comunemente definita in modo improprio festa della donna) ricorre l'8 marzo di ogni anno per ricordare sia le conquiste sociali, politiche ed economiche delle donne, sia le discriminazioni e le violenze cui esse sono ancora fatte oggetto in molte parti del mondo. Questa celebrazione si è tenuta per la prima volta negli Stati Uniti nel 1909, in alcuni paesi europei nel 1911 e in Italia nel 1922. Nel VII Congresso della II Internazionale socialista, tenuto a Stoccarda dal 18 al 24 agosto 1907, nel quale erano presenti 884 delegati di 25 nazioni - tra i quali i maggiori dirigenti marxisti del tempo, come i tedeschi Rosa Luxemburg, Clara Zetkin, August Bebel, i russi Lenin e Martov, il francese Jean Jaurès - vennero discusse tesi sull'atteggiamento da tenere in caso di una guerra europea, sul colonialismo, sulla questione femminile e sulla rivendicazione del voto alle donne. Su quest'ultimo argomento il Congresso votò una risoluzione nella quale si impegnavano i partiti socialisti a «lottare energicamente per l'introduzione del suffragio universale delle donne», senza «allearsi con le femministe borghesi che reclamavano il diritto di suffragio, ma con i partiti socialisti che lottano per il suffragio delle donne». Due giorni dopo, dal 26 al 27 agosto, fu tenuta una Conferenza internazionale delle donne socialiste, alla presenza di 58 delegate di 13 paesi, nella quale si decise la creazione di un Ufficio di informazione delle donne socialiste: Clara Zetkin fu eletta segretaria e la rivista da lei redatta, Die Gleichheit (L'uguaglianza), divenne l'organo dell'Internazionale delle donne socialiste.

Sciopero delle camiciaie di New York Non tutti condivisero la decisione di escludere ogni alleanza con le "femministe borghesi": negli Stati Uniti, la socialista Corinne Brown scrisse, nel febbraio del 1908 sulla rivista The Socialist Woman, che il Congresso non avrebbe avuto "alcun diritto di dettare alle donne socialiste come e con chi lavorare per la propria liberazione". Fu la stessa Corinne Brown a presiedere,

zionale comunista, fissò all'8 marzo la « Giornata internazionale dell'operaia ». In Italia la Giornata internazionale della donna fu tenuta per la prima volta soltanto nel 1922, per iniziativa del Partito comunista d'Italia, che la celebrò il 12 marzo, prima domenica successiva all'ormai fatidico 8 marzo. In quei giorni fu fondato il periodico quindicinale Compagna, che il 1º marzo 1925 riportò un articolo di Lenin, scomparso l'anno precedente, che ricordava l'8 marzo come Giornata internazionale della donna, la quale aveva avuto una parte attiva nelle lotte sociali e nel rovesciamento dello zarismo.

il 3 maggio 1908, causa l'assenza dell'oratore ufficiale designato, la conferenza tenuta ogni domenica dal Partito socialista di Chicago nel Garrick Theater: quella conferenza, a cui tutte le donne erano invitate, fu chiamata "Woman’s Day", il giorno della donna. Si discusse infatti dello sfruttamento operato dai datori di lavoro ai danni delle operaie in termini di basso salario e di orario di lavoro, delle discriminazioni sessuali e del diritto di voto alle donne. Aleksandra Kollontaj Il Woman's Day tenuto a New York il successivo 28 febbraio venne impostato come manifestazione che unisse le rivendicazioni sindacali a quelle politiche relative al riconoscimento del diritto di voto femminile. Le delegate socialiste americane, forti dell'ormai consolidata manifestazione della giornata della donna, proposero alla seconda Conferenza internazionale delle donne socialiste, tenutasi nella Folkets Hus (Casa del popolo) di Copenaghen dal 26 al 27 agosto 1910 - due giorni prima dell'apertura dell'VIII Congresso dell'Internazionale socialista - di istituire una comune giornata dedicata alla rivendicazione dei diritti delle donne. Negli ordini del giorno dei lavori e nelle risoluzioni approvate in quella Conferenza non risulta che le 100 donne presenti in rappresentanza di 17 paesi abbiano istituito una giornata dedi-

cata ai diritti delle donne: risulta però nel Die Gleichheit, redatto da Clara Zetkin, che una mozione per l'istituzione della Giornata internazionale della donna fosse «stata assunta come risoluzione». Mentre negli Stati Uniti continuò a tenersi l'ultima domenica di febbraio, in alcuni paesi europei - Germania, Austria, Svizzera e Danimarca - la giornata della donna si tenne per la prima volta il 19 marzo 1911[3] su scelta del Segretariato internazionale delle donne socialiste. Secondo la testimonianza di Aleksandra Kollontaj, quella data fu scelta perché, in Germania, «il 19 marzo 1848, durante la rivoluzione, il re di Prussia dovette per la prima volta riconoscere la potenza di un popolo armato e cedere davanti alla minaccia di una rivolta proletaria. Tra le molte promesse che fece allora e che in seguito dimenticò, figurava il riconoscimento del diritto di voto alle donne». In Francia la manifestazione si tenne il 18 marzo 1911, data in cui cadeva il quarantennale della Comune di Parigi, così come a Vienna, dove alcune manifestanti portarono con sé delle bandiere rosse (simbolo della Comune) per commemorare i caduti di quell'insurrezione. La manifestazione non fu però ripetuta tutti gli anni, né celebrata in tutti i paesi: in Russia si tenne per la prima volta a San Pietroburgo solo nel 1913, il 3 marzo, su iniziativa del Partito bolscevico, con una

manifestazione nella Borsa Kalašaikovskij, e fu interrotta dalla polizia zarista che operò numerosi arresti. In Germania, dopo la celebrazione del 1911, fu ripetuta per la prima volta l'8 marzo 1914, giorno d'inizio di una «settimana rossa» di agitazioni proclamata dai socialisti tedeschi, mentre in Francia si tenne con una manifestazione organizzata dal Partito socialista a Parigi il 9 marzo 1914. L'8 marzo 1917 Le celebrazioni furono interrotte dalla prima guerra mondiale in tutti i paesi belligeranti, finché a San Pietroburgo, l'8 marzo 1917 (il 23 febbraio secondo il calendario giuliano allora in vigore in Russia) le donne della capitale guidarono una grande manifestazione che rivendicava la fine della guerra: la fiacca reazione dei cosacchi inviati a reprimere la protesta incoraggiò successive manifestazioni di protesta che portarono al crollo dello zarismo, ormai completamente screditato e privo anche dell'appoggio delle forze armate, così che l'8 marzo 1917 è rimasto nella storia a indicare l'inizio della Rivoluzione russa di febbraio. Per questo motivo, e in modo da fissare un giorno comune a tutti i Paesi, il 14 giugno 1921 la Seconda conferenza internazionale delle donne comuniste, tenuta a Mosca una settimana prima dell'apertura del III congresso dell’Interna-

La mimosa Nel settembre del 1944, si creò a Roma l'UDI, Unione Donne in Italia, per iniziativa di donne appartenenti al PCI, al PSI, al Partito d'Azione, alla Sinistra Cristiana e alla Democrazia del Lavoro e fu l'UDI a prendere l’iniziativa di celebrare, l’8 marzo 1945, la prima giornata della donna nelle zone dell’Italia libera, mentre a Londra veniva approvata e inviata all'ONU una Carta della donna contenente richieste di parità di diritti e di lavoro. Con la fine della guerra, l'8 marzo 1946 fu celebrato in tutta l'Italia e vide la prima comparsa del suo simbolo, la mimosa, che fiorisce proprio nei primi giorni di marzo, secondo un'idea di Teresa Noce,[12] di Rita Montagnana e di Teresa Mattei.[13] Nei primi anni cinquanta, anni di guerra fredda e del ministero Scelba, distribuire in quel giorno la mimosa o diffondere Noi donne, il mensile dell'Unione Donne Italiane (UDI), divenne un gesto «atto a turbare l'ordine pubblico», mentre tenere un banchetto per strada diveniva « occupazione abusiva di suolo pubblico ».[14] Nel 1959 le senatrici Luisa Balboni, comunista, Giuseppina Palumbo e Giuliana Nenni, socialiste, presentarono una proposta di legge per rendere la giornata della donna una festa nazionale, ma l'iniziativa cadde nel vuoto. Il clima politico migliorò nel decennio successivo, ma la ricorrenza continuò a non ottenere udienza nell'opinione pubblica finché, con gli anni settanta, in Italia apparve un fenomeno nuovo: il movimento femminista.


Salute

Sabato 1 Marzo 2014

Corretto stile di vita, le indicazioni della Regione

GLI ORARI

porzioni di verdura ogni giorno; • Consuma quotidianamente i cereali (pane, pasta, riso etc.); • Mangia pesce almeno 2 volte alla settimana (fresco o surgelato); • Ricordati che i legumi forniscono proteine di buona qualità e fibre;

PRENOTAZIONI CHE NON SI EFFETTUANO AL CUP Attraverso il CUP si prenotano tutte le prestazioni ad eccezione delle seguenti, che devono essere prenotate direttamente presso le singole unità operative o servizi come indicato di seguito:

Regione Lombardia sta portando avanri in queste settimane una campagna di comunicazione sulla promozione di stili di vita e ambienti favorevoli alla salute. I messaggi sulla opportunità di adottare, attraverso semplici comportamenti, uno stile di vita favorevole alla salute, sono veicolati da immagini riferite a soggetti "storico-culturale -geografici" del contesto territoriale regionale. Si sta quindi distribuendo in questi giorni un volantino che riporta alcuni consigli utili per mantenere un buono stile di vita: • Bevi ogni giorno acqua in abbondanza • Fai sempre una sana prima colazione; evita di saltare i pasti e a tavola varia le tue scelte • Consuma almeno 2 porzioni di frutta e 2

• Limita il consumo di grassi, soprattutto quelli di origine animale, privilegiando l’olio extravergine di oliva; • Non eccedere nel consumo di sale; • Limita il consumo di dolci e di bevande caloriche • Evita la sedentarietà e sfrutta ogni occasione per essere attivo (se possibile vai a scuola/lavoro a piedi, evita l’ascensore e utilizza le scale, fai giardinaggio, porta a spasso il cane etc); • Cammina almeno 30 minuti al giorno, tutti i giorni, a passo svelto; • Pratica un’attività sportiva almeno 2 volte alla settimana; • Ricorda che smettere di fumare è possibile.

Appuntamento dalle 9 alle 16 con una giornata dedicata alla prevenzione delle patologie femminili

La salute è donna: open day il 7 marzo P Laura Bosio

revenzione in prima linea nella lotta contro il cancro "al femminile". E' proprio sulla prevenzione che vuole puntare l'open day promosso dall'Azienda ospedaliera di Cremona per il prossimo 7 marzo, per celebrare la Festa della donna con un momento di riflessione. "La salute in evidenza" è lo slogan che bene rappresenta lo spirito dell'iniziativa. Le novità di quest’anno riguardano il coinvolgimento dell’unità operativa di Medicina con consulenze per la valutazione del rischio di osteoporosi, Centro antifumo con colloqui motivazionali per smettere di fumare, del Servizio di dietetica e nutrizione clinica con lo sportello di ascolto sui disturbi dell’alimentazione e dell’Ambulatorio di fisiopatologia della riproduzione con consulenze per l’infertilità di coppia. Per conciliare il tempo delle donne, impegnate a destreggiarsi fra lavoro e famiglia, l’open day del 7 marzo si svolgerà in orario continuato dalle 9 alle 16 senza prenotazioni. Lo scopo è di diffondere la cultura della informazione e prevenzione sulla base del noto principio “prevenire è meglio che curare”. Se è vero che la diagnosi precoce favorisce e facilita la cura e in molti casi garantisce la guarigione, è altrettanto vero che il timore della malattia porta, spesso, a rimuovere il rischio. PREVENZIONE PER IL SENO I fattori di rischio per il tumore alla mammella aumentano con l’età e i fattori che li determinano possono essere di diversa natura: familiarità, stimolazioni ormonali prolungate (terapia sostitutiva, contraccettivi orali) precoce menarca e tardiva menopausa, nessuna gravidanza e non allattamento al seno. Una dieta ricca di grassi e alcol, fumo, obesità. Per questo è importante adottare stili di vita corretti. La visita senologica permette di individuare alcuni istotipi di tumori (lobulari) del seno che sono poco valutabili alla mammografia; inoltre, secondo i report recenti il

65%-70% delle diagnosi emergono con autopalpazione mensile e visita senologica. Quando non ci sono fattori personali di rischio (famigliarità, precedenti patologie al seno, assunzione di terapia ormonale sostitutiva, sono sufficienti una visita annuale e una mammografia ogni due anni. Indicativamente le linee guida suggeriscono di iniziare all’età di 40 anni. CONTROLLI GINECOLOGICI E PAP-TEST Per i tumori dell’apparato genitale femminile il principale fattore di rischio è rappresentato dai rapporti sessuali non protetti, intesi come veicoli di infezioni che possono causare tumori specie se con partner diversi. Le visite visita ginecologiche, se eseguite regolarmente, consentono di pianificare accertamenti periodici quali pap-test ed ecografia. Il pap test va eseguito ogni due anni. TROMBOEMBOLISMO VENOSO Il Tromboembolismo Venoso è una patologia multifattoriale, alla cui genesi concorrono più elementi. Ogni individuo ha un proprio “potenziale trombotico” che dipende da fattori sia ereditari (es: familiarità, difetto di proteine anticoagulanti) sia acquisiti (es: chirurgia, terapie estro progestiniche, gravidanza). E’ plausibile pensare che l’evento clinico “trombosi” si manifesti solo quando l’insieme di questi fattori supera una determinata soglia. Riconoscere l’aumento del ri-

schio per lo sviluppo di trombosi può consentire l’applicazione di regimi di prevenzione, farmacologica e non, secondo protocolli ben definiti utili a ridurre la probabilità dell’evento. L’indicazione alla visita specialistica è utile in particolare nei soggetti che abbiano una storia familiare e/o personale positiva per tromboembolismo venoso. OSTEOPOROSI E RISCHIO L’osteoporosi è una malattia sistemica dello scheletro caratterizzata da riduzione della massa ossea con aumento del rischio di frattura. La conseguenza più rilevante della patologia è rappresentata dalla frattura da fragilità, che insorge a seguito di traumi anche lievi, per lo più in seguito a cadute, ma si può manifestare anche spontaneamente. L’osteoporosi primitiva (post menopausale e senile) ha come maggiori determinanti la variazione dello stato ormonale, l’età, il peso corporeo, la familiarità, il picco di massa ossea raggiunto in età adulta. Il picco di massa ossea raggiunto ai 30 anni è strettamente correlato allo stile di vita (attività fisica, fumo di sigaretta o abuso di alcolici, dieta povera di calcio, carenza di vitamina D, denutrizione o basso peso corporeo) oltre che a fattori genetici. IL FUMO Il fumo di tabacco fa molto male alla salute perché tramite questo atto si introducono nel nostro organismo circa 4000 sostanze diverse. Tra queste ve ne sono

molte ca, tra cui molte ncerogene, tante tossiche e velenose; una in particolare, la nicotina, è una droga che dà dipendenza. Strettamente correlati al fumo di tabacco sono i Tumori polmonari, della cavità orale, del laringe e dell’esofago. In chi fuma sono aumentati anche i tumori gastrici, epatici, renali e delle vie urinarie. La bronchite cronica e l’enfisema sono gravi malattie anch’esse collegate a questa abitudine, così come molte patologie cardiache e vascolari. Smettere di fumare ha senso in qualsiasi momento, anche in età avanzata specie se si sono già manifestati segni di insufficienza d’organo. In chi riesce a smettere migliorano rapidamente la funzione respiratoria e la prognosi di molte malattie cardiache, in modo importante e rapido. ANORESSIA E BULIMIA Anoressia e bulimia parlano di un disagio interiore. La cura inizia con il concedere al soggetto anoressico o bulimico "uno spazio adeguato per comunicare". L'approccio è comunque multidisciplinare, la terapia richiede l'intervento di diverse figure professionali: psichiatra, psicologo, endocrinologo, nutrizionista e dietologo. Il percorso di cura dovrà essere caratterizzato da alcuni passaggi quali la valutazione medica del paziente, un corretto regime alimentare, il supporto psicologico, la terapia farmacologica, la partecipazione a gruppi di aiuto e a programmi residenziali di riabilitazione psicologica e alimentare.

Corso di training autogeno per allontanare lo stress Lo stress quotidiano è uno dei peggiori nemici per la salute. Per questo spesso dedicarsi al rilassamento è una delle armi migliori contro questo problema, che affligge un po' tutti. A questo punta il corso di Training autogeno promosso presso l'istituto di Analisi Immaginativa (via Dante) e condotto dalla dottoressa Marisa Tuccillo. Il training autogeno nasce nel 1932 per opera di Johannes H.Schultz, Medico Psichiatra che si interessò di Psicosomatica. Il metodo è una Psicoterapia di rilassamento a mediazione corporea che ha come obiettivo un rilassamento olistico (globale) della persona. Il training autogeno è oggi conosciuto e utilizzato in tutto il mondo ed applicato con numerosi benefici in vari ambiti, come ad es. sportivo, lavorativo, medico, artistico, individuale. Esso può essere utilizzato per: recupe-

ro energetico, profondo benessere, migliore gestione di sé e mantenimento della calma di fronte a situazioni emotive negative (stressanti) e che provocano ansia; miglioramento delle prestazioni (sportive, lavorative, artistiche,

scolastiche); aumento della capacità di concentrazione e di memoria, diminuire e controllare il dolore (cefalee, emicranie, ecc.); maggiore autodeterminazione e autocontrollo; diminuire e/o eliminare le abitudini negative (fumo, alcolismo, ecc.); disturbi del sonno e parasonnie (bruxismo nel sonno); diminuire l'ansia e le paure/fobie; disturbi psicosessuali disturbi psicosomatici, ecc. Il T.A. influisce sulle diverse funzioni che dipendono dal Snv (Sistema nervoso vegetativo) come la respirazione, la circolazione sanguigna e il metabolismo. Permette la modificazione del tono dell’umore e di alleviare stati emotivi e stati ansiosi. Il corso, che inizierà a Marzo, avrà una durata di 7 incontri da circa un'ora, una volta a settimana. Il colloquio informativo è gratuito. Per informazioni contattare il 3206256402.

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PRESIDIO OSPEDALIERO DI CREMONA CENTRO DIABETOLOGICO Dove: piano 6, corpo H (lato destro), monoblocco ospedaliero. Orari: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.30 (prima visita per inquadramento diagnostico-terapeutico e visita di controllo per monitoraggio metabolico e screening delle complicanze croniche). Per le prime visite è preferibile che la prenotazione avvenga di persona comunque possibile prenotare telefonicamente da lunedì a venerdì, dalle 11.00 alle 13.30. Telefono: 0372 405715.

CUP Centro Unificato di Prenotazione Dove: padiglione n. 12, a fianco del Centro Prelievi, prospiciente Largo Priori Orari di apertura al pubblico: lunedì - venerdì dalle 7.30 alle18.00 orario continuato, il sabato dalle 8.00 alle 12.00; Prenotazioni telefoniche: è possibile telefonare al numero verde 800.638.638, da lunedì a sabato dalle 08.00 alle 20.00.

ANATOMIA PATOLOGICA secreti e agoaspirati (non Tac e non Ecoguidati) Dove: Poliambulatori, piano Terra. Orario: giovedì dalle 15 alle 16. Per prenotare contattare la segreteria dell’Anatomia Patologica dal lunedì al venerdì, dalle 10.30 alle 16.00. Telefono: 0372 405477, dalle 9.30 alle 16.00. Consegna campioni istologici e citologici La consegna dei campioni citologici urinari è prevista, presso il padiglione 5, da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 09.30; per gli altri esami da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 16.00 (accesso diretto). RADIOLOGIA d Dove: piano 1, corpo H (ala destra). TC, risonanza magnetica, ecografie urgenti e richiesta di prestazioni con bollino verde Le prenotazioni vanno effettuate di persona o via fax. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.00, sabato dalle 08.00 alle 12.00. Tel: 0372 405760. Angiografia Le prenotazioni vanno effettuate di persona. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 15.30. Telefono: 0372 405367. SENOLOGIA: Screening mammografico preventivo biennale Asl Cremona (45-69 anni) Tutti i giorni dalle 8.30 alle 12.30, il mercoledì dalle 14 alle 16. La prenotazione va effettuata al CUP dell'Asl 800 318 999. Prestazioni con carattere di urgenza, risonanze alla mammella, agoaspirati, ecografie Dove: piano 1, corpo M. Ora: da lunedì a venerdì dalle 11.00 alle 13.00. Telefono: 0372 405614. Per ulteriori informazioni è stata inoltre attivata una nuova linea telefonica dotata di risponditore automatico in funzione 24 ore su 24: 0372 405612. RADIOTERAPIA E MEDICINA NUCLEARE Dove: piano Cantina, (utilizzare la scala o ascensore a sinistra vicino l'Ufficio Informazioni nell'atrio di ingresso) corpo M, monoblocco ospedaliero. Orario: da lunedì a venerdì dalle 07.30 alle 17.30. Telefono: 0372 405485. MEDICINA DEL LAVORO: Visite specialistiche di medicina del lavoro Tel: 0372 405777 da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 15.30; oppure, personalmente presso l’Ambulatorio Specialistico di Medicina del Lavoro negli stessi orari.

CENTRO PRELIEVI - LABORATORIO ANALISI accesso diretto da parte dei cittadini, con la richiesta del Medico di famiglia o dello specialista. Dove: Centro Prelievi all'ingresso dell'ospedale. Orario: da lunedì a venerdì dalle ore 07.30 alle 10.30. Telefono: 0372 405663 - 0372 405452 CENTRO EMOSTASI E TROMBOSI Monitoraggio delle terapie anticoagulanti. previsto accesso con prenotazione al numero 0372 405666 - 0372 405663. Dove: Presso la palazzina del Cup Orario: dalle 07.30 alle 12.00 da lunedì a venerdì. CENTRO AZIENDALE DI ALLERGOLOGIA Test di tolleranza al lattosio e patch test Accesso con impegnativa del medico curante Le prenotazioni si effettuano telefonicamente al numero 0372/408178 da lunedì a venerdì, dalle 10.30 alle 12; oppure di persona presso l’Ambulatorio di Allergologia (Padiglione 10) da lunedì a venerdì dalle 9.00 alle 13.00. IMMUNOEMATOLOGIA E MEDICINA TRASFUSIONALE: Emotrasfusioni, salassi, autotrasfusioni, terapia marziale endovenosa, preparazione di nuovi emocomponenti ad utilizzo non trasfusionale: Gel Piastrinico, Concentrato Leucopiastrinico. Dove: Piano terra, corpo D, monoblocco ospedaliero. Tel: 0372 435887 - 0372 405461 dalle 10.00 alle 17.00 da lunedì a venerdì GENETICA Dove: piano 2 lato destro del monoblocco ospedaliero. Prenotazioni telefoniche: 0372 405783 da lunedì a venerdì dalle 13.00 alle 14.30. MEDICINA LEGALE Prenotazioni presso Direzione Medica di Presidio piano Rialzato monoblocco ospedaliero. Tel: 0372 405200. PSICOLOGIA Dove: settimo piano a sinistra. Prenotazioni da lunedì a venerdì dalle ore 09.00 alle ore 10.00 presso il servizio di Psicologia, oppure anche telefonicamente agli stessi orari al numero 0372 405409. ONCOLOGIA MEDICA Dove: Piano 4 ala Destra Prenotazione i n reparto da lunedì a venerdì dalle ore 8.00 alle ore 17.00. Tel: 0372 405248. TERAPIA DEL DOLORE Dove: palazzina n. 9 La prenotazione può essere effettuata telefonicamente al numero 0372 405330 dalle 11.00 alle 15.00, da lunedì a venerdì. Negli altri orari è possibile chiamare lo stesso numero lasciando un messaggio in segreteria telefonica con il nome e numero di telefono: al più presto sarete richiamati.

di Ermanna Allevi

Diplomata presso la scuola di Naturopatia dell'istituto RIZA

Iscritta alla FINR (federazione italiana naturopati RIZA) Ho sentito parlare di riflessologia plantare, volevo sapere cosa ne pensa lei e se la utilizza nel suo studio. grazie Franco Il principio fondamentale su cui si basa tale tecnica è quello dei punti riflessi situati sul piede. Quando le varie zone del piede vengono correttamente stimolate inviano impulsi che arrivano al cervello, che a sua volta stimola le corrispondenti funzioni dell'organismo. Il tocco non solo produce un immediato stato di benessere e di rilassamento, ma stimola anche i processi di autoregolazione. La R.P. è una tecnica del benessere, riduce lo stress, la tensione, facilita lo sbloccarsi degli impulsi nervosi, ricrea e mantiene equilibrio ed armonia tra i vari sistemi del corpo. La

R.P. è un trattamento adatto ad ogni età: dal bambino all'anziano, poichè aiuta l'organasmo ad invecchiare bene tenendo sotto controllo anche le problematiche che nascono con l'avanzare degli anni.Ho una collaboratrice molto brava che pratica la R.P. anche presso il mio studio. * * * Leggo la sua rubrica da tempo e mi piace, vorrei chiederle una cosa un pò particolare: come si fa a sapere se una persona che fa il suo lavoro è brava? E' una risposta che non le può dare nessuno. L'unica possibilità è conoscere più persone che fanno questo lavoro e lasciare che il suo istinto faccia la scelta.

Ermanna Allevi risponde alle vostre domande scrivendo a: info@naturopatia-cremona.com Oppure a: ilpiccolocremona@fastpiu.it • Riceve a Cremona in via Pallavicino 6 tel. 0372-412372. • Riceve a Crema telefonando al 388 9037275.


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Sabato 1 Marzo 2014

CASALMAGGIORE

SALUTE

Morte improvvisa del bebé, come prevenirla

Un momento della conferenza stampa di ieri

La Sids, Sudden Infant Death Syndrome, comunemente conosciuta come “morte in culla”, è la morte improvvisa ed inaspettata di un lattante apparentemente sano, che rimane inspiegata anche dopo l'esecuzione di un'indagine postmortem completa. L'incidenza media della SIDS nei paesi industrializzati è di circa un caso ogni 2000 bambini nati vivi e ciò equivale, in Italia, a circa 300 bambini l'anno. L’Associazione Semi per la Sids che promuove la campagna per la riduzione dei rischi di questa sindrome, nella persona di Francesca Giulivo, ha deciso di donare all’Uo di Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale Oglio Po 300 body per neonati con il logo nanna sicura sul petto (una delle 5 raccomandazioni Oms). L’iniziativa è stata presentata in una conferenza stampa che si è tenuta ieri mattina presso il presidio ospedaliero di Vicomoscano. Il direttore sanitario di Oglio Po Rosario Canino è intervenuto con al fianco Francesca Giulivo, il Primario di ginecologia Mauro Melpignano, la dirigente medico di pediatria Angomeh Ndongko e le caposala di pediatria e ostetricia Aurora Silocchi e Antonia Botrugno. Importante per combattere questa piaga è far conoscere i rimedi più semplici e utili per scongiurare il rischio: evitare il fumo attivo e passivo e assumere alcolici durante la gravidanza, ma anche non fare dormire il neonato a pancia in giù e non insistere nel mettergli il succhiotto in bocca una volta che lo ha rifiutato. Un errore anche quello di coprirlo troppo.

Test diabete: il 20% oltre la soglia a rischio Neonata ma già attiva sul territorio. E’ l'Associazione Diabetici territorio Oglio Po, che con la collaborazione della Croce Rossa Italiana, sezione di Casalmaggiore, ha organizzato uno screening con prova gliceVisioli si sottopone al test mica in piazza Garibaldi domenica scorsa. Alcune decine di persone si sono prestate allo screening eseguito sull'unità mobile della Croce Rossa. Un esame veloce, e il risultato, praticamente immediato. E sono stati i risultati a dare da riflettere. Perché di 32 esami sei sono risultati al di là delle soglie che separano la persona sana da quella a rischio diabetico. Un dato preoccupante ma che dimostra ancora una volta come la malattia sia in netta espansione. «Naturalmente - spiega il presidente dell'Associazione Giuseppe Visioli - nessun allarmismo. Alle sei persone è stato solamente consigliato di fare ulteriori accertamenti per approfondire la questione e per fugare ogni dubbio. Porteremo avanti grazie alla collaborazione della Croce Rossa gli screening in altri paesi. Il prossimo appuntamento è il 23 marzo a Sabbioneta. E' importante fare una diagnosi il più precoce possibile della malattia, per iniziarne subito eventualmente la cura». L’associazione era stata presentata il giorno prima in una conferenza stampa organizzata nella sala riunioni dell'Ospedale Oglio Po con l'ausilio del Cisvol. Gremita la sala: una quarantina i partecipanti. Diabetici, familiari, ma anche infermieri e rappresentanti di altre associazioni. Tra tutte la Croce Rossa Italiana, le Associazioni Diabetici di Mantova e Cremona, gli amici dell'Ospedale Oglio Po (col dottor Claudio Toscani), il Centro Anziani (con Giancarla Zuelli). A condurre l'incontro Sara Ferrari (Cisvol).

casalmaggiore@ilpiccologiornale.it

TiBre, rotaie incandescenti Stamattina parlamentari, assessori regionali e sindaci sulla scelta del percorso

I

di Vanni Raineri

l tracciato ferroviario della Tirreno-Brennero è l’argomento del giorno, tanto che la sala consiliare del comune di Casalmaggiore ospiterà questa mattina alle ore 10 un convegno sulla scelta del tracciato da potenziare per collegare Parma a Verona. Le polemiche dall’asfalto si spostano dunque sulla rotaia. Un ruolo di primo piano lo ricopre il coordinamento dei comitati ambientalisti, che da sempre si oppongono alla Ti-Bre autostradale ma che spingono affinché quella ferroviaria possa transitare per Casalmaggiore e Piadena. Il convegno ha avuto un preambolo la scorsa settimana con una conferenza intitolata “In Europa con il Ti-Bre ferroviario”, nel corso della quale la società Eidos ha mostrato lo studio effettuato, commissionato da TiBre srl, sull’opportunità di potenziare la tratta che transita per il casalasco. Va spiegato che il percorso attualmente previsto vede il passaggio da Parma attraverso Suzzara e Poggio Rusco per raggiungere Verona. In alternativa alla bassa mantovana, il percorso che tocca il casalasco e Mantova offre parecchi vantaggi. L’esponente dei comitati ambientalisti Cesare Vacchelli ha spiegato che si accorcerebbe la distanza di 25 km, e che la spesa addirittura scenderebbe da 700 a soli 70 milioni. Chiaro che Casalmaggiore trarrebbe parecchi vantaggi, fra cui l’aver finalmente una linea elettrificata. Le resistenze da superare però non sono poche. In Emilia si privilegia la via per Suzzara perché più vantaggiosa per quei territori, e anche il Pd di Mantova, che governa Comune e Provincia virgiliane, ha visto passare la propria mozione a favore del tracciato originale e contro la modifica. Una strada tortuosa dunque, ma non per questo gli ambientalisti, che hanno raccolto molti consensi anche tra gli amministratori locali, si arrendono. Anche questa mattina verrà presentato lo studio di Eidos sulla bontà dell’ipotesi di potenziare la tratta casalasca. Tanti e qualificati gli interventi. Saranno presenti infatti il sindaco di Casalmaggiore Claudio Silla, il citato Cesare Vacchelli, il presidente della TiBre srl Pier Gino Scardigli, gli onorevoli Alessia Rotta e Martina Nardi della Commissione Trasporti della Camera, il Direttore Infrastrutture Regione Veneto Stefano Angelini, l’assessore Mobilità e Trasporti della

Regione Emilia Romagna Alfredo Peri, il responsabile Servizio Studi e Progetti Speciali Autorità Portuale di La Spezia Angelo Matellini, il consigliere del Consorzio Zai Verona Giancarlo Montagnoli, il responsabile Trasporti Legambiente Lombardia Dario Balotta, il presidente di Ce.P.I.M. spa Interporto di Parma Johann Marzani e il dirigente Ster Cremona-Regione Lombardia Enrica Gennari. Un parterre de roi, che coinvolge buona parte dei soggetti interessati e delle varie province. E’ l’occasione buona per verificare la fattibilità, soprattutto politica, del progetto. Sul tema si è espresso anche il presidente del Gal Oglio Po Giuseppe Torchio, inquandrando innanzitutto la portata del progetto: «La questione della ferrovia Tirreno-Brennero non è affatto nuova. E' uno degli ingredienti, forse il più importante, per la realizzazione dell'Asse Tirrenico, in grado di collegare la portualità ligure-tirrenica (La Spezia, Carrara, Livorno) con l'interporto di Fontevivo (PR), il Quadrante Europa (Zai) di Verona, il Brennero e la Mittel Europa allargata alle new entry dell'UE. Si tratta di un obbiettivo strategico di valenza nazionale ed europea: nazionale perché completa il disegno realizzato sulla dorsale Milano-Roma-Napoli e sull'Asse Adriatico; europeo perché, attraverso il Brennero, migliora le relazioni Oltralpe con l'Unione Europea allargata». «A livello attuativo – prosegue Torchio - l'Asse Tirrenico, pur in forte ritardo sugli altri due, recentemente si è sviluppato in due direzioni: da un lato in direzione di Roma, dall'altro, attraverso il Tibre (tratta Fontevivo-Nogarole Rocca) con autorizzazione dell'UE e finanziamento del primo tratto tra Parma ed il casello di Sissa-Terre Verdiane. Più in ritardo i lavori per la parte ferroviaria». E su questo la politica si è divisa. «Un contrasto non nuovo se si pensa che anche sul tracciato del Tibre autostradale per decenni si è consumato un conflitto simile. La questione dei costi, a mio avviso, sarà dirimente per la realizzazione dell'opera. Dalla nostra parte, come hanno dimostrato recenti studi tecnici di alta competenza, i costi inferiori di due terzi per il percorso PR-Piadena-MN-VR, con la elettrificazione di una linea, la PR-BS, considerata strategica a livello militare ma, di fatto, in disarmo con “littorine” del venten-

Il collegamento ferroviario tra Tirreno e Brennero: in rosso l'ipotesi casalasca, in verde l'altra

nio e stazioni impresidiate. Una proposta salutare, la nostra, anche a livello di “spending review” e ben collegata al programma annunciato dal premier Renzi in termini di ripresa degli investimenti e delle infrastrutture». «A Mantova il Consiglio Provinciale – conclude Giuseppe Torchio - si è letteralmente dimenticato della Mantova-Piadena, maglia nera dei ritardi a livello regionale, ed é in forte ritardo Cremona che guarda a Milano con la Paullese ma è molto distratta sulle questioni del nostro territorio. L’iniziativa di Casalmaggiore tenta di metterci una pezza, anche in considerazione di un possibile raccordo ferroviario con Viadana. Anche la quasi totale cessione delle quote della Provincia in Autocisa, prima della realizzazione del Tibre autostradale e del completamento della circonvallazione di Casalmaggiore e della realizzazione di quelle di San Giovanni in Croce e di Calvatone, é una decisione di dubbio effetto. L'inizio dell'operatività del raccordo ferroviario Storti e la prossima attivazione di Car Terminal presso la stazione di Piadena indicano potenzialità significative, che sono da completare con il polo agroalimentare logistico di Bozzolo, riprendendo, dopo un quinquennio di silenzio tombale, le proposte di Bruno Tosatto e nostre, di un piano integrato d'area che riannodi la Padana inferiore da Piadena a Castellucchio».

In arrivo sull’Asolana le multe con gli speed check Ne verranno posizionati 7 sulla Statale, altri 2 verso Motta San Fermo. Toccati i 150 km/h presso Vicobellignano

L’amministrazione comunale di Casalmaggiore ha presentato ufficialmente la decisione di adottare i cosiddetti ‘speed check’ e di sposare il progetto ’Noi Sicuri’. La scelta si fonda su alcuni dati, snocciolati dal sindaco Claudio Silla e dal comandante della Polizia Municipale Silvio Biffi. Circa 17mila veicoli al giorno transitano in media sul tratto cittadino casalese della strada Asolana. Tra questi, secondo le ultime rilevazioni condotte dalla Polizia locale nell’ottobre scorso, vi sono veicoli che hanno sfrecciato a velocità elevatissime: in alcuni casi il limite dei 50 km/h più che superato è stato polverizzato. Venerdì 25 ottobre 2013, ad esempio, un autista ha toccato i 150 km/h tra via Molossi e via Repubblica. I dati analiz-

La conferenza stampa di presentazione dell'iniziativa in Municipio

zato vedono un’incidenza del 1315% del traffico pesante su un totale di 17276 veicoli conteggiati lunedì 28 ottobre 2013. «Si sono finalmente create le condizioni per far partire questo progetto - ha spiegato il sindaco - e tra una decina di giorni avremo installato lungo l’Asolana, dalla ro-

tonda Sereni di Vicobellignano a quella Conad in centro città, sette ‘velo ok’. Altri due verranno posizionati sulla strada comunale tra Casalmaggiore e l’abitato di Motta San Fermo». Nove speed check, un solo obiettivo: «Adottare un sistema efficace di moderazione del traffico su di un tratto stradale che

divide in due Casalmaggiore ed è interessato quotidianamente da utenze deboli, pedoni e ciclisti sia grandi che piccini. Per noi è importante tutelare la sicurezza di questi cittadini». A spiegare come funzionerà il nuovo sistema ‘velo ok’, il comandante Biffi: «All’interno di queste colonnine arancioni non vi sono dispositivi elettronici. Sarà una pattuglia di vigili a posizionarvi un autovelox bidirezionale, segnalandolo e presidiando la zona». Deterrenti sì, ma anche controllori: gli speed check forniranno agli agenti i dati relativi al traffico in transito per Casalmaggiore. Il tutto, ad un costo di circa 5000 euro, comprensivo di installazione, noleggio velo bidirezionale e iniziative di sensibilizzazione nelle scuole e non solo.


Casalmaggiore

Sabato 1 Marzo 2014

Casalmaggiore, la città è un bijou Sabato prossimo verrà posata la grande scultura di Brunivo Buttarelli alla rotonda Diotti

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asalmaggiore è stata da poco proclamata “Città del bijou” per la grande tradizione che la lega a questo tipo di realizzazione artistica, come testimonia la lunga e massiccia produzione al “Fabbricone”, sfociata nella presenza oggi del Museo del Bijou. Da sabato prossimo il legame sarà ancora più evidente, grazie alla posa presso la rotatoria tra la Statale Asolana e via Roma (dove sorgeva il “Fabbricone”, oggi azienda Nidec-Fir) del Monumento al Bijou realizzato dall’artista casalese ma di fama mondiale Brunivo Buttarelli, favorita dall’intervento del Lions Club locale. Non è un caso che l’evento si celebri l’8 marzo, Festa della Donna. Non solo perché sono soprattutto le donne ad indossare i bijoux, ma soprattutto perché sono state le donne ad aver lavorato per decenni in via Roma.

La locandina dell'evento

Il progetto “La Città del Bijou” prevede tre distinti momenti, tutti volti ad esaltare la produzione bigiottiera di Casalmaggiore e appunto le maestranze femminili che vi hanno preso parte, come omaggio a operaie ed impiegate

tro, rappresenta una delle spille esposte al museo e identificherà Casalmaggiore come Città del Bijou, anche in vista di Expo 2015. Alle 17.30 l’apertura della mostra, curata da Annamaria Piccinelli, Paolo Zani (presidente dell’associazione Amici del Museo del Bijou) e Luigi Briselli: sarà incentrata sulla figura della donna-lavoratrice e ne metterà in luce i diversi ruoli e compiti ricoperti nel corso degli ultimi decenni. La posa del monumento, data anche la sua grandezza, verrà effettuata qualche giorno prima, e sarà visibile anche per la difficoltà di ricoprirla con un telo. Nei pressi della rotatoria che la ospiterà il “grande spillo” di Buttarelli solo 4 mesi fa, in Largo Marinai d’Italia, fu inaugurato il monumento al canottaggio, che pure ha legato a suon di medaglie olimpiche il suo nome alla città di Casalmaggiore.

che hanno lavorato nella o per la FIR: una conferenza all’interno della fabbrica, l’inaugurazione della scultura di Brunivo Buttarelli ed infine una mostra fotografica e documentale presso la Sala Zaffanella del Museo del Bijou. Il programma nel dettaglio prende il via alle ore 10 presso una sala della Nidec-Fir (via Roma 19), dove sarà proiettato il video-documentario realizzato da Annamaria Piccinelli e Paolo Zani con le testimonianze di numerose lavoratrici (tratto da filmati inediti girati da Miro Lanzoni); seguiranno i saluti delle autorità e una relazione sulla figura della donna nel Fabbricone a cura di Mario Daina. Alle 11.30 l’inaugurazione del Monumento al Bijou di Brunivo Buttarelli, donato alla città dal Lions Casalmaggiore (presieduto da Roberto Asinari) in occasione del 40° anniversario di vita del club. L’opera, in acciaio e ve-

Museo Platina, ampliamento che guarda al futuro Piadena: tour interattivi, touch screen e wi fi nel Museo Archeologico

PIADENA – Sabato scorso a Piadena, alla presenza di un gran numero di persone, si è tenuta l’inaugurazione dell’estensione del Museo Archeologico Platina nell’ex convento dei Gerolimini, il palazzo seicentesco che accoglie anche il municipio. Il vice sindaco Gianfranco Cavenaghi ha innanzitutto ringraziato la Fondazione Vacchelli, quindi ha ripercorso le tappe che hanno portato all’ambito risultato. Ha ricordato il contributo dei sindaci Gabriella Malanca e in particolare Bruno Tosatto, recentemente scomparso. «Ha fatto di questo museo un dogma – ha affermato Cavenaghi - e ha dato la vita per il bene della comunità». A seguire gli interventi dell’assessore alla Cultura del comune di Piadena Annunciata Camisani, dell’assessore alla Cultura della Provincia di Cremona Chiara Capelletti, del consigliere regionale Carlo Malvezzi, del presidente del Gal Oglio Po Giuseppe Torchio, che pure ha ricordato commosso la figura di Tosatto, della rappresentante della Soprintendenza Archeologica della

Lombardia Cristina Longhi, del conservatore del museo Marco Baioni e dell’architetto Andrea Perin. «Investire in cultura non è una scelta di retroguardia»: è il plauso di Malvezzi che ha poi ribadito l’importanza dell’unione tra iniziativa pubblica e privati. «Investire in cultura, oggi, ha del miracoloso»: così Capelletti ha fatto da eco alle parole del consigliere regionale. Di sinergie tra museo e patrimoni dell'intero comprensorio Oglio Po ha parlato Torchio: «Solo quando collegheremo i musei del territorio, creando itinerari e proposte che sappiano valorizzare l’intero comprensorio, allora sì che potremmo considerarci maggiorenni». Impedire la dispersione del ricco patrimonio archeologico del piadenese, promuovere l’interesse e lo studio delle antiche civiltà che si svilupparono ed estesero in questi luoghi: su queste basi si fonda la storia ultracinquantennale del museo Platina, che con l’estensione fa un ulteriore passo nel futuro. Un passo riassunto nelle parole del conservatore Baioni: «Non

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FESTA AL BUSI

I 101 di Esterina

Esterina Comotti, ospite della Fondazione Conte Carlo Busi di Casalmaggiore, ha festeggiato ieri mattina la veneranda età di 101 anni. Nata a Milano il 28 febbraio del 1913, l’ultracentenaria ha fatto per tanti anni la ricamatrice e da 25 anni si è trasferita a Casalmaggiore. A 101 anni sente settimanalmente la nipote che vive a Bologna: non via telefono, bensì con Skype, programma che permette le videochiamate tramite il web. La festa di compleanno di Esterina Comotti si è svolta alle ore 10, con la Santa Messa celebrata da Don Bruno e il trasferimento in reparto per il taglio della torta ed il rinfresco, alla presenza dei famigliari e con circa 60 ospiti della casa di riposo che hanno cantato vecchie canzoni e intonati gli auguri. Gran finale con la consegna del regalo fatto dalla Fondazione e consegnato da Giancarlo Romanetti alla ultracentenaria.

Il taglio del nastro del nuovo museo Platina

serve solo preservare ciò che deriva dalla storia, dal nostro terreno. Bisogna anche comunicarne l’importanza». In questo senso il nuovo museo Platina vuole essere «uno spazio espositivo che parla ad un pubblico trasversale, nativi digitali compresi». Da qui i tour interattivi attraverso una sorta di videogame con tanto di proiettore e schermo touch screen. Da qui, i percorsi per non vedenti, le attività didattiche, il wi fi. Il tutto, senza mettere in secondo piano le migliaia di reperti in mostra e la storia antica del nostro territorio.

La nuova scommessa di Vioni e Ludi: Carnevale baciato dal sole dal Tor des Geants alla via Francigena Tanta gente in piazza a Gussola. Domani si replica SOLAROLO RAINERIO – Un’esperienza massacrante che ha lasciato soprattutto la voglia di cimentarsi con nuovi obiettivi. E’ la celebre e temuta “Tor des Giants”, una specie di giro della Val d’Aosta a piedi, raccontata ai soci del Rotary Club Casalmaggiore Oglio Po dai viadanesi Mario Vioni e Giuseppe Ludi. Al ristorante La Clochette i due relatori hanno proiettato un video che testimonia l’impresa compiuta nel settembre 2013, hanno raccontato cosa li abbia spinti a confrontarsi con una competizione così selettiva, cosa hanno provato nel corso della prova e quali siano i progetti che hanno in cantiere. Questo prima di sottoporsi alle domande dei presenti. Vioni e Ludi erano tra i 700 iscritti a quella che per tanti è la gara podistica più terribile, che consiste nel percorrere 332 chilometri non certo pianeggianti, bensì tra le vette più alte d’Italia. Basti dire che il dislivello complessivo è di 24.000 metri. Il tempo massimo per farlo è di 150 ore (poco più di 6 giorni), e solo poco più della metà dei partecipanti ha tagliato il traguardo (uno addirittura, un cinese, ha perso la vita). Tra questi anche i due esponenti del Gruppo Sportivo Atletica Viadana, rispettivamente 53 e 61 anni. Il video ha raccontato le emozioni e le sofferenze di sei

Da sinistra Rivieri, Ludi, Stringhini, Vioni e Rosa

giorni, ma anche le bellezze paesaggistiche, che come hanno affermato i due protagonisti sono un aspetto determinante, assieme alla solidarietà con gli altri, per completare l’impresa. Mentre rispondevano alle domande dei soci, Mario e Giuseppe hanno anticipato l’obiettivo del 2014: percorrere la via Francigena dal Passo della Cisa sino a Roma, in piazza San Pietro. Un percorso di circa 500 chilometri che pure si presta a scenari paesaggistici straordinari, per affrontare il quale alcuni compagni di avventura casalaschi e viadanesi pare abbiano già dato la loro adesione.

GUSSOLA – Grande folla domenica pomeriggio in piazza Comaschi a Gussola per il primo appuntamento con “Carnevalissimo”, un giorno di festa dedicato soprattutto ai più piccoli che si è giovato di una giornata di sole davvero invitante. L’iniziativa è stata organizzata dalla locale Pro Loco, e si ripeterà domani, 2 marzo. Belli i carri allegorici, alcuni dei quali ispirati alla stretta attualità (non poteva mancare un sorridente neopremier Renzi), tantissimi i bambini in maschera provenienti anche dai paesi limitrofi. La speranza è che anche fra poche ore il meteo rimanga alleato.


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Lettere & Opinioni

Sabato 1 Marzo 2014

Per dire la vostra, scrivete a: lettere@ilpiccologiornale.it • incomsc@gmail.com

segnalazione

Anche i circhi rispettino il regolamento sul volantinaggio Egregio direttore, siamo stati informati che qualche agente di polizia locale non è evidentemente al corrente che, secondo il Regolamento del Comune di Cremona n. 102 del 2011, il volantinaggio del circo è vietato come ogni “pubblicità commerciale” effettuata con volantini sul suolo pubblico della città… Ricordiamo anche che le locandine non possono in nessun caso essere affisse agli alberi e che, quando vengono esposte nei negozi, devono avere il timbro dell’ufficio affissioni comunale. Chi notasse irregolarità, segnali alla polizia municipale: visto che i circhi con animali percepiscono (purtroppo!) soldi pubblici, anche dei cittadini che ritengono ingiusto tenere in gabbia e addestrare ad eseguire esercizi innaturali animali che dovrebbero essere liberi, crediamo sia fondamentale che si faccia attenzione affinché leggi e norme siano rispettate, da tutti. Associazione Una Cremona ***

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verso le elezioni

Il risultato alle Primarie conferma il ruolo di Sel nella coalizione Signor direttore, le Primarie per il modo in cui sono state condotte e per il risultato di partecipazione che hanno avuto, segnano la prima vittoria del centrosinistra a Cremona. Ora starà a Gianluca Galimberti, al quale facciamo i nostri complimenti per il vasto consenso ottenuto, porsi alla guida della coalizione trovando la necessaria sintesi con tutte le forze politiche che ne fanno parte, per affrontare assieme la sfida del cambiamento per la città di Cremona. Il buon risultato ottenuto da Rosita Viola è un’ottima base di partenza che dà a Sinistra Ecologia Libertà la certezza di rappresentare una parte significativa della coalizione e ci conferisce l’onere e l’onore di costruire una lista di Sel per il Consiglio comunale il più aperta possibile a tutte le persone e le realtà di valore che abbiamo incrociato assieme a Rosita Viola in questa breve, ma intensa campagna elettorale delle primarie. Sel sa di avere il compito di farsi portatore delle istanze care alla sinistra nella mediazione con le altre liste e forze politiche per la costruzione del programma elettorale di Gianluca Galimberti. Gabriele Piazzoni Coordinatore provinciale di Sel ***

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considerazione

In pochi oggi conoscono la storia di chi si è sacrificato per l’Italia Signor direttore, a Cremona esiste un quartiere (Le Sabbie), dove un’amministrazione comunale illuminata degli anni Cinquanta (dopo la guerra, con una ricchezza diffusa infinitamente minore di oggi, altro che crisi!) applicò una toponomastica emblematica: via F.lli Bandiera, via F.lli Cairoli, via F.lli Rosselli, via F.lli di Dio Emma. I fratelli Bandiera: veneziani, ufficiali di Marina, figli di ufficiale della Marina austroungarica ma di sentimenti italiani e repubblicani, fucilati dai Borboni mentre cercavano di sollevare le popolazioni meridionali per unirle all’Italia. I fratelli Cairoli: cinque fratelli dell’alta borghesia pavese, di sentimenti italiani, tutti morti (meno uno ferito, poi senatore) combattendo per unificare l’Italia al seguito di Garibaldi. I fratelli Rosselli: Carlo e Nello, socialisti e repubblicani, uccisi in Francia dai fascisti perché simboli di giustizia e libertà nel-l’Italia monarchica e fascista. I fratelli Di Dio Emma: cremonesi

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Come cambia la famiglia Buongiorno avvocato, siamo una coppia sposata e vorremmo dare a nostra figlia che nascerà a breve il cognome materno. E’ possibile, alla luce della recente decisione della Corte europea dei diritti umani? Lucia e Federico *** La sentenza della Corte di Strasburgo, che lo scorso 7 gennaio ha condannato il nostro Paese perché discrimina tra uomo e donna quando si tratta del cognome dei figli, non ha un'implicazione diretta, in quanto occorre aspettare che l'Italia legiferi in tal senso. Pertanto, con la legislazione attuale dare il cognome materno al proprio figlio non è ancora possibile. Si può tuttavia, ottenere l'aggiunta del cognome materno seguendo la procedura di cambio del cognome facendo richiesta al prefetto della provincia di residenza. A seguito della sentenza della Corte europea c'è stata, tuttavia, un prima risposta da parte del

La Regione ha riconosciuto che la linea ferroviaria è scadente A cura di Emilia Rosemarie Codignola*

Consiglio dei Ministri che è intervenuto con un disegno di legge. Le modifiche del Ddl, ancora da mettere a punto, riguardano la possibilità per i genitori di decidere di dare al figlio il cognome della mamma o del papà o di entrambi. Ma si dovrà attendere ancora. Da segnalare la Riforma del diritto di famiglia (Dlgs 219/2012) che è entrata in vigore lo scorso 7 febbraio apportando notevoli modifiche al diritto di famiglia. Innanzitutto, viene san-

di adozione, ufficiali dell’Esercito Regio, monarchici, morti combattendo per la difesa della Repubblica partigiana dell’Ossola. Qui è condensata la storia dell’Italia degli ultimi due secoli : un esempio di felice accostamento delle apparenti clamorose contraddizioni (ai nostri occhi moderni) sulle quali nacque l’Italia. Ma tutto ciò aveva una sua logica: tutti si sacrificavano per lo stesso obiettivo. L’Italia e gli italiani. Gli italioti di oggi queste cose non riescono nemmeno a immaginarle e se le conoscono, pensano che siano come le fiabe infantili. Piccoli e meschini. Anselmo Gusperti Cremona ***

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Milano-Cremona-Mantova

acqua pubblica

Proposta di Statuto, l’approvazione è un passo avanti verso la società unica Egregio direttore, lunedì sera, in contemporanea, i Consigli comunali di Cremona e Crema, dopo quello provinciale, hanno approvato la proposta di Statuto di Padania Acque. Un altro passo in avanti verso la costituzione dell’unica società provinciale che gestirà il servizio idrico. Un passaggio importante anche perché lo Statuto, che riguarda la gestionale, sta passando in tutti i 115 Comuni della provincia. Come PD abbiamo proposto agli amministratori di accompagnare l’approvazione dello Statuto con un documento di indirizzo nel quale si sottolineavano il concetto di acqua come bene pubblico, con l’unico scopo di incidere ulteriormente sulla natura e sulla gestione del servizio. Una richiesta, che non ha alcuna incidenza tecnica sullo Statuto, che è stata avvalorata anche da una lettera indirizzata a tutti gli amministratori da parte dei presidenti provinciali di Arci e Acli. La proposta, nello specifico, recita: oggetto del servizio è l’acqua che è bene comune in quanto indispensabile ed insostituibile per la vita ed il vivere insieme, pertanto se ne riconosce il diritto umano, ossia l’accesso all’acqua come diritto umano, universale, indivisibile, inalienabile e lo status dell’acqua come bene comune pubblico; tutte le acque, superficiali e sotterranee, anche se non estratte dal sottosuolo, sono pubbliche e co-

cita l'uguaglianza tra i figli legittimi (nati da un comune matrimonio) e figli naturali (nati al di fuori del matrimonio). Da ora in poi i figli sono semplicemente figli e godono dei medesimi diritti giuridici. Scompare il concetto tradizionale di “padre” e “madre” rimpiazzato dal più generico ed unisex “genitore”. Viene abbandonata l’anacronistica figura della patria potestà e debutta il concetto di responsabilità genitoriale, che è esercitata

stituiscono una risorsa da utilizzare secondo criteri di solidarietà; la gestione risponde alle necessità del presente senza compromettere la capacità delle generazioni future di soddisfare le proprie esigenze. Per garantire il rispetto dei principi sopra enunciati la società s’impegna a garantire forme di consultazione e partecipazione pubblica da definirsi con specifica regolamentazione da emanarsi entro 6 mesi dalla data di approvazione dello statuto. Tale proposta è già stata approvata da alcuni Consigli comunali della provincia, tra cui appunto Crema attraverso un documento di indirizzo al sindaco, sottoscritto da tutti i consiglieri di maggioranza. A Cremona, invece, ha stupito l’astensione della Lega Nord, fino a ieri a favore dell’acqua pubblica e di tutto il centrodestra. Non è infatti passato inosservato il voto contrario del sindaco Perri a questa proposta che, ricordiamo, contiene esclusivamente dei principi di fondo che non hanno alcune incidenza tecnica sullo Statuto, ma che sono rafforzativi del concetto pubblico dell’acqua proprio come bene comune. Una proposta assolutamente trasversale, di buon senso, per certi versi anche naturale dopo le tante dichiarazioni dei mesi scorsi anche del sindaco Perri che, invece, nell’atto pratico non ha trovato riscontro favorevole. Che Perri abbia cambiato idea? Forse preso dalla presenza della Gelmini, ha perso di vista l’obiettivo. Matteo Piloni Segretario provinciale del Pd ***

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acqua pubblica/2

A M5S non è consentito presentare emendamenti nei Consigli comunali Egregio direttore, oco più di 8 minuti sarebbe stato il contributo al dibatto che la maggioranza avrebbe riservato al Consiglio comunale per discutere dello Statuto di Padania Acque. Evidentemente il presidente della Camera dei Deputati ha fatto scuola anche a Crema. Poco più di 8 minuti da parte di Piloni (segretario provinciale del Pd) per archiviare l’approvazione dello Statuto di Padania Acque Gestione e liquidare i 15 emendamenti

di comune accordo, tenendo conto della capacità, inclinazioni naturali e aspirazioni del figlio. La riforma ha introdotto anche un nuovo ruolo dei nonni più fattivo e partecipe con conseguenze sotto il profilo tanto dei diritti quanto dei doveri. In particolare, i nonni avranno diritto di mantenere rapporti significativi con i nipoti minorenni e potranno agire in giudizio per vedere tutelati i propri diritti. Ma avranno anche l'obbligo, qualora i genitori non avessero i mezzi sufficienti, di fornire a mamma e papà i mezzi necessari per adempiere ai doveri nei confronti dei figli. *Avvocato Stabilito del Foro di Milano emiliacodignola@libero.it

proposti dal Movimento 5 Stelle in “particolarismi”. Emendamenti inviati preventivamente e senza alcuna pregiudiziale tecnica o legale. “Particolarismi” che, tra le altre cose, chiedevano: che la nuova società non distribuisse utili, ma facesse investimenti nella rete, al fine di ridurre le tariffe. In caso contrario, abbiamo già da ora la certezza che la società sarà utilizzata dai Comuni per fare cassa, con scarsi investimenti e conseguenti tariffe elevate che, ancora una volta, andranno a vessare il povero cittadino e che il controllo e l’indirizzo di questa società fossero dati dai sindaci e non dalla Provincia. Perché il vero e unico azionista di questa società deve essere il cittadino, nessun altro; che le assemblee della nuova società fossero aperte al pubblico: qui non c’è mercato, né concorrenza, dunque cosa c’è da nascondere? Emendamenti irricevibili, secondo la maggioranza, anche perché avrebbero comportato un nuovo passaggio in quei Comuni del territorio che già avevano approvato lo statuto. Peccato che tra i Comuni che hanno già approvato lo Statuto, ce ne siano alcuni che abbiano anche già approvato degli emendamenti. Indovinate chi ha proposto gli emendamenti in questi casi? Il Pd stesso! A livello provinciale, il Pd sta portando nei Consigli un emendamento, lo stesso che Piloni ha presentato a Crema, ma che ha deciso di trasformare, con un doppio salto mortale atto a impedire che il Movimento 5 Stelle presentasse i suoi, in “lettera al sindaco”. In sostanza, il Pd può presentare emendamenti nei Consigli comunali e il Movimento 5 Stelle no? In un imbarazzante silenzio, senza alcun vero dibattito di merito con alcun consigliere di maggioranza, abbiamo presentato tutti e 15 i nostri emendamenti, vedendoceli bocciare uno per uno. Stupisce che una classe politica che dice di essere al fianco del cittadino, tradisca in maniera così arrogante le linee guida indicate dai cittadini in modo così chiaro e netto tramite un referendum: evidentemente la trasparenza è cosa assai sgradita a questa classe politica, che continua a preferire una gestione opaca, che le permette di spremere le tasche della cittadinanza. Movimento 5 Stelle Cremasco

Egregio direttore, la Regione ha finalmente riconosciuto il fatto che la Milano-Cremona-Mantova è la linea ferroviaria più scadente in Lombardia che ha guadagnato in questi anni gli indici di affidabilità tra i peggiori a livello lombardo. Non possiamo che essere soddisfatti per una decisone che è frutto delle pressioni che come Pd assieme ai pendolari abbiamo fatto alla Giunta con tutti gli strumenti in possesso dal tour delle stazioni, alla protesta presso la stazione di Treviglio, alla serie infinita di interrogazioni e mozioni in Commissione Infrastrutture e in Consiglio regionale ed in ultimo la lettera del 20 febbraio con la quale chiedevamo un intervento prioritario su questa tratta. Questo è solo il primo passo che deve andare nella direzione di sostituire progressivamente il parco treni, che dati alla mano è qualitativamente sotto la soglia della sufficienza. Il nostro obiettivo sarà quello di lavorare per far sì che Regione e Trenord pensino ad un collegamento diretto MantovaCremona-Milano nell’orario di punta della mattina e della sera. Agostino Alloni e Marco Carra Consiglieri regionali del Pd ***

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gussola

Ancora una volta i cittadini sono stati presi in giro Caro direttore, innanzitutto la ringrazio per lo spazio che mi concede nella rubrica delle lettere al giornale, spazio che dà la possibilità di far conoscere sia le positività che le negatività del vivere quotidiano. In questo spazio ho avuto l’opportunità di esporre il problema relativo al depuratore di Gussola, il tema l’ho affrontato in varie fasi con domande mie e risposte dell’amministrazione comunale, queste posso dire sempre evasive e non reali. Oggi di fronte alla risposta che mi è pervenuta ritengo che la pentola si sia scoperchiata e sia uscito un pezzo di verità. In essa mi si fa presente che i fanghi estratti dall’impianto ammontano a 101,84 tonnellate, di fronte a questa quantità enorme emerge un’amara verità: in un primo momento mi è stato comunicato che in 15 anni non sono stati rimossi i fanghi, perché pochi o inesistenti, apprendo poi attraverso una determina comunale che è stata effettuata una stima per rimuovere 50 tonnellate di fanghi e 10 tonnellate di acqua, oggi a lavori eseguiti scopriamo che i fanghi rimossi sono stati 101,84 tonnellate. Di fronte a questi numeri e a queste affermazioni ci sarà mai qualcuno che è responsabile, qualcuno che ammetta che in tutto l’iter non vi è stata serietà, ma vi è stata la volontà di prendere in giro i cittadini? Tanto loro pagano sempre, sia le multe, che la mancata depurazione. Se una famiglia gestisse il suo bilancio familiare come l’amministrazione comunale di Gussola ha gestito questa operazione, avrebbe dei grossi problemi sia economici che di credibilità. In ultima analisi sarebbe opportuno sapere chi ha redatto risposte in contraddizione una dall’altra, chi doveva controllare il funzionamento del depuratore e non si è accorto neppure che era stato rimosso un canale di scolo delle acque, canale facente parte del progetto, realizzato a suo tempo su un terreno comunale regolarmente acquistato e pagato. Troppo spesso si definisce il palazzo municipale una casa di vetro dove tutti i cittadini possano vedere il suo funzionamento, purtroppo questa rimane una pia illusione e col dito ti segnano la luna dicendoti che è una formaggia con cui saziarci. Gerelli Sante Sinistra Ecologia e Libertà

Previsioni meteo a cura di Dominique Citrigno per SPAZIOMETEO.com e Meteowebcam.it

Sabato 1 marzo

Domenica 2 marzo

Lunedì 3 marzo

MArtedì 4 marzo

Mercoledì 5 marzo


Taccuino

Sabato 1 Marzo 2014

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NUMERI UTILI Cremona

Via Livrasco, Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 30 aprile

Via Rosario, Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 31 marzo

Via volontari del Sangue, Via del Maris Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 30 aprile

COMUNE DI CREMONA www.comune.cremona.it Centralino: 0372-4071 Urp: 0372-407291 AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE www.provincia.cremona.it Centralino: 0372-4061 Urp: 0372-406233 PREFETTURA Centralino: 0372-4881 CARABINIERI Pronto intervento: 112 Centralino: 0372-5581

Via Milano (Cavatigozzi) Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 28 marzo

COMANDO FORESTALE DELLO STATO Centralino: 0372-410307 GUARDIA DI FINANZA Pronto intervento: 117 Centralino: 0372-21576 Nucleo di polizia tributaria: 0372-28968 POLIZIA MUNICIPALE Pronto intervento: 0372-454516 Centrale operativa: 0372-407427 POLIZIA STRADALE Comando provinciale Centralino: 0372-499511 QUESTURA Pronto intervento: 113 Centralino: 0372-4881

Via Zani Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 4 Aprile

• Via Livrasco - cantiere per la ristrutturazione della rete di distribuzione energia elettrica. (Fine prevista: 30 aprile). • Via Volontari del Sangue, Via Paracaccia - cantiere per la ristrutturazione della rete di distribuzione energia elettrica (Fine prevista: 30 giugno). • Via Milano località Cavatigozzi - cantiere per la ristrutturazione della linea

Crema

COMUNE DI CREMA www.comunecrema.it Centralino: 0373-8941 Urp: 0373-894241

NUMERI UTILI Casalmaggiore

COMUNE DI CASALMAGGIORE www.comune.casalmaggiore.cr.it Centralino: 0375 42668 AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE Centralino: 0375-42233 CENTRO PER L’IMPIEGO Centralino: 0375-42213 CARABINIERI Pronto intervento: 112 Centralino: 0375-284500 POLIZIA MUNICIPALE Centralino: 0375-40540 POLIZIA STRADALE Centralino: 0375-42288 GIUDICE DI PACE Centralino: 0375-42273 OSPEDALE Centralino: 0375-2811 Centro unico di prenotazioni: 800 638 638 Emergenza sanitaria: 118 MUSEO DIOTTI www.museodiotti.it Centralino: 0375-200416 MUSEO DEL BIJOU Centralino: 0375-284423 TEATRO COMUNALE www.teatrocasalmaggiore.it Centralino: 0375-284434 DISTRETTO SOCIO-SANITARIO Direzione: 0375-284020 Distretto Veterinario: 0375-284029

AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE Urp Crema: 0373-899822 CARABINIERI Pronto intervento: 112 Centralino: 0373-893700 COMANDO FORESTALE DELLO STATO Centralino: 0373-82714

GUARDIA DI FINANZA Pronto intervento: 117 Centralino: 0373-256474 POLIZIA MUNICIPALE Pronto intervento: 0373-250867 Centralino: 0373-894212

POLIZIA DI STATO Centralino: 0373-897311

INGREDIENTI PER 4 PERSONE • 500 g di gnocchi di zucca • Olio extravergine di oliva • 130 g di parmigiano grattugiato • 250 ml di panna fresca • 50 ml di latte • 100 g di speck • Pepe nero in grani

AZIENDA SANITARIA LOCALE DI CREMONA www.aslcremona.it Centralino: 0372-4971 Urp: 0372-497215

SERVIZI SOCIO-SANITARI DISTRETTO DI CREMA Centralino: 0373-899320

VIGILI DEL FUOCO: 115 Centralino: 0373-256222

Gnocchi di zucca con speck e fonduta

OSPEDALE DI CREMA www.hcrema.it Centralino: 0373-2801 Centro unico di prenotazioni: 800 638 638 Emergenza sanitaria: 118

Speciale Carnevale INGREDIENTI • 250 g di farina "00" • 100 g di zucchero • 2 cucchiai di olio di oliva • La scorza di un'arancia • 100 ml di liquore tipo mandarinetto • 2 uova • Un pizzico di sale • Olio di semi • Zucchero a velo

PREPARAZIONE

Ravioli con salsa di noci e brandy

OSPEDALE DI CREMONA www.ospedale.cremona.it Centralino: 0372-4051 Centro unificato di prenotazione: 800 638 638 Emergenza sanitaria: 118

PROCURA DELLA REPUBBLICA Centralino: 0373-878116

POLIZIA STRADALE Centralino: 0373-897311

Ricette

• Tagliate lo speck a striscioline e fatelo rosolare in una padella antiaderente con poco olio extravergine di oliva. • Una volta pronto, traferite in un piatto e conservate da parte. Nella stessa padella, versate il parmigiano grattugiato, la panna e il latte. • Fate cuocere su fuoco dolce mescolando costantemente fino a far fondere il parmigiano e far ritirare leggermente la salsa.

PROCURA Centralino: 0372-548233

• Via Rosario - cantiere per la ristrutturazione della rete di distribuzione energia elettrica (fine prevista: 31 marzo). • Via Giuseppina (tratto V.Buoso da Dovara-V.Gelsomino) - cantiere per la ristrutturazione della linea dell'illuminazione pubblica (fine prevista: 13 giugno).

Chiacchiere

PREPARAZIONE • Nel frattempo cuocete gli gnocchi in abbondante acqua salata e scolateli non appena vengono a galla. Conditeli con la fonduta di parmigiano e lo speck croccante, quindi spolverate con pepe nero macinato al momento.

INGREDIENTI PER 4 PERSONE • 500 g di ravioli ripieni di ricotta e spinaci • 250 ml di panna • 70 g di noci sgusciate • Brandy • 1/2 Cipolla

PREPARAZIONE • Tritate finemente una cipolla e lasciatela appassire in padella con l’olio. • Tritate le noci e aggiungetele alla cipolla, facendole tostare. • Sfumate con il brandy, mescolando spesso. • Infine aggiungete la panna e fate restringere il sugo. • Nel frattempo fate cuocere i ravioli in abbondante acqua bollente e salata. • Scolate i ravioli e spadellateli insieme al condimento.

• Disponete la farina a fontana, su una spianatoia. • Al centro mettete lo zucchero, un pizzico di sale, l'olio di oliva, la scorza d'arancia, il liquore e le uova. • Lavorate il tutto con le mani fino a ottenere una pasta morbida ma compatta. • Copritela con un canovaccio e lasciatela riposare per 30 minuti. • Trascorso il tempo necessario, stendetela in una sfoglia con uno spessore di mezzo cm. • Ritagliate dei rombi con due tagli al centro, quindi incrociate le due estremità al suo interno, ricavando la tradizionale forma delle chiacchiere. • Fate friggere in abbondante olio caldo e scolatele su carta assorbente. • Quando saranno fredde cospargetele di zucchero a velo.

Frittelle • 500 g di farina • 4 uova • 150 g di zucchero • 2 bicchieri di latte • Una bustina di lievito

PREPARAZIONE

NUMERI UTILI

dell'illuminazione pubblica. (Fine prevista: 28 marzo). •Via del Maris - cantiere per la ristrutturazione della fognatura e della condotta dell'acqua potabile (fine prevista 30 aprile). • Via Zani - cantiere per la ristrutturazione della condotta del gas metano (fine prevista 4 aprile).

VIGILI DEL FUOCO Pronto intervento: 115 Centralino: 0372-4157511

• Zucchero a velo • Una scorza di limone grattuggiata • Olio per friggere • Sale

• Lavorate le uova con lo zucchero fino ad ottenere una crema • Aggiungete la scorza di limone grattugiata, un pizzico di sale, la farina e il latte. Mescolate bene e, quando il composto è omogeneo, aggiungete il lievito. • Formate delle palline del diametro di circa 2 centimetri con un cucchiaio e gettatele nell'olio bollente. • Quando sono cotte mettetele ad asciugare su di un piatto con carta assorbente e servitele spolverizzandole con lo zucchero a velo.


Cultura&Spettacoli Collettiva con tredici artisti

Giovedì 13 marzo (alle ore 18), Interno18 presenta la collettiva “Nuova pittura italiana”, ultima tappa di un importante progetto espositivo ideato da Enzo Cannaviello. Opere realizzate da tredici giovani artisti emergenti che trovano espressione comune nel mezzo

pittorico: Giuseppe Abate, Elena Ascari, Irene Balia, Anna Caruso, Cosimo Casoni, Enej Gala, Riccardo Giacomini, Matteo Giagnacovo, Bruno Marrapodi, Silvia Mei, Isabella Nazzarri, Chiara Sorgato, Elena Vavaro. La mostra si concluderà il 30 aprile.

Appuntamento stasera alle 20.30 con lo spettacolo del Balletto Teatro di Torino

La danza al Ponchielli diventa Musica divina

“Lolita” in scena a Casalmaggiore

Sabato prossimo, alle ore 21 sul palco del Teatro Comunale di Casalmaggiore, va in scena “Lolita”, di Valeria Raimondi ed Enrico Castellani con la collaborazione artistica di Vincenzo Todesco. Protagonista di questo spettacolo, tratto dal romanzo di Nabokov, è la bravissima undicenne Olga Bercini, un metro e 36 d’altezza (nella foto). Una sirenetta che legge sul computer un’immaginaria lettera di congedo di un orco che parla di amore, annuncia il proprio ruolo in un gioco di società, testimonia la sua età saltando su una corda, cantando e parodiando il karaoke, sfoggiando esercizi di arti marziali, avendo per sé piccole cure narcisistiche infantili ma con incubi da donna. E’ cresciuta tra i condizionamenti dei genitori e dei coetanei, su quelli dell’educazione, della società e dei suoi modelli. Ha sognato principi azzurri, si è imbattuta in lupi. Si è bloccata a un’età di mezzo, tra adolescenza e giovinezza, ferita da occhi che l’hanno adorata e sguardi che l’hanno spogliata raccontando così il corpo femminile e la sua influenza sulla percezione del ruolo della donna nella società di oggi. Babilonia Teatri esplora, con il suo personalissimo linguaggio, un tema di attualità: il corpo della donna e il suo utilizzo mediatico. Senza ipocrisia e, al tempo stesso, senza la presunzione di fornire risposte univoche e definitive. Lolita appassiona e invita a riflettere mettendo lo spettatore di fronte alle contraddizioni che viviamo.

G

dalla redazione

rande appuntamento con la danza, stasera alle 20.30 al Teatro Ponchielli. Il Balletto Teatro di Torino propone “Musica divina”, In programma “InMozart”, coreografia di Matteo Levaggi e musica di Michael Nyman e “Ciaikovskij Suites”, coreografia di Matteo Levaggi e musiche di Pëtr Il'ic Ciajkovskij. Matteo Levaggi è tra i coreografi italiani più seguiti nel panorama internazionale. Con “Musica divina” prosegue la sua ricerca sulla possibile unione tra danza classica e moderna. La musica di Nyman ispirata a Mozart diventa un pezzo musicale esplosivo in cui la danza è ben ancorata al vocabolario classico, come del resto è qui la musica, ma attraversata da un grande sentire contemporaneo E nella seconda parte Levaggi affronta il più celebre dei compositori del mondo della danza e non solo, Pëtr Il'ic Ciajkovskij. Partendo dal-

Un momento dello spettacolo (foto Luca di Bartolo)

la profondità del vocabolario classico la serata si muoverà con spirito contemporaneo, focalizzando l’attenzione sul legame tra le tre grandi composizioni di Ciaikovskij, quindi la musica, e il movimento. Il Balletto Teatro Di Torino viene fondato negli anni ’70 dall’étoile del Teatro Regio Loredana Furno. Da subito creano per il Btt coreografi come

Milorad Miskovitch, Vittorio Biagi, Loris Gai e Roberto Fascilla. Successivamente verranno invitati autori contemporanei come Bertrant D’At, Job Sanders e Karole Armitage. Dal 2001 Loredana Furno ridefinisce il profilo artistico del BTT scegliendo come coreografo stabile Matteo Levaggi, che plasma sulla sua particolare qualità di movimento i nuo-

Esplorare il disegno attraverso l’uso di uno strumento al Crac

«Rigore formale ed economia espressiva. Scrivere è come lavorare su “un mucchio di cenere”: questo è il complesso Beckett degli anni ’70, quello di Lessness e Company, che reca a vessillo un motto non più esistenzialista né tragicomico. A mettere in moto la recente produzione di Michele Lombardelli è proprio questa versione stanca del drammaturgo irlandese, che in un momento di impasse creativa produce il miglior elogio della forma residuale e della “pochezza” espressiva: lavorare su “ciò che resta”, secondo una precisa grammatica dei materiali, dei loro processi di manipolazione e della loro posizione nello spazio. E con una logica

estranea all’iperproduzione». Così scrive il curatore Simone Frangi, nel recensire una mostra del 2010 ed è ciò che caratterizza ancora la ricerca e il mondo delle forme che interessano l’artista. Nel progetto proposto al Crac (fino al 15 marzo in via XI Febbraio 80) vengono attivati due laboratori da tenersi con gli studenti, con lo scopo di esplorare il disegno attraverso l’uso di uno strumento: la camera chiara o lucida, in disuso con la nascita della fotografia; e di una tecnica: la fotoincisione, per trasferire qualsiasi segno o lavoro fotografico su una matrice da cui trarre stampe. La camera chiara o lucida, entrò in scena nel 1807 per mano dello scienziato inglese

Una Crema suggestiva nei quadri di Macchi

Viene inaugurata oggi pomeriggio l’esposizione di una quarantina di opere dell’artista la sua amata città di Crema; e proprio a “La mia Crema” è dedicata la mostra che rimarrà aperta ai visitatori fino al 16 marzo (orario: dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19, escluso il lunedì). Crema e soprattutto i tetti di Crema, sono infatti il motivo ricorrente di tanti suoi quadri: acquarello, olio, acrilico,incisione, molte tecniche come modi di esprimere una sola grande passione con sensibilità e intelligenza. “Finestre aperte sulla città - commenta Silvia Merico, presentando questa mostra - sguardi rubati a un rapido paesaggio, prospettive sbirciate da una fessura: così la Crema sognata prende il posto di quella reale come in una appassionata e infinita storia d’amore».

di Tiziano Guerini Nuova mostra di pittura nei chiostri del San Domenico a Crema: il pittore cremasco Gil Macchi espone una quarantina di quadri che intendono essere il racconto del suo viaggio - che ormai dura da oltre un trentennio - attraverso l’arte del colore. L’inaugurazione della mostra è prevista per oggi pomeriggio, alle ore 17 al Teatro San Domenico. Dalla primissima formazione artistica alla Scuola del Castello di Soncino e all’Accademia Carrara di Bergamo, attraverso una lunga esperienza pittorica che l’ha portato a visitare ed a dipingere Venezia (l’isola di Burano), la Bretagna, la Provenza: questi i suoi luoghi ideali. Ma certamente anche

Il pittore Gil Macchi

Premiati al San Domenico i vincitori del concorso di scrittura

Si è tenuta lo scorso lunedì in un affollatissimo Teatro San Domenico, la premiazione della IV edizione del Concorso di scrittura indetto dal Franco Agostino Teatro Festival in collaborazione con il Comitato Soci Coop di Crema e l’Associazione Culturale Caffè Letterario cittadino. Sul palco i finalisti del Concorso che quest’anno si ispirava al tema del

vi danzatori della compagnia. Il Balletto Teatro di Torino, oltre ad aver portato i suoi spettacoli nei maggiori teatri italiani, ha realizzato numerose tournée all’estero: in Usa, Sudamerica, Russia ed Asia. Dal 2009 la compagnia è residente della “Lavanderia a Vapore”, Centro di eccellenza per la danza voluto dalla regione Piemonte e dal Comune di Collegno.

sogno, collegato alla XVI edizione della manifestazione dal titolo “Noi, Sognat(t)ori”. Aperto a tutti i giovani dagli 11 ai 20 anni, la prova è stata suddivisa in due categorie in base all’età: gli Scrittori in erba e gli Under 14. A giudicare i lavori pervenuti, una giuria composta dai rappresentanti delle associazioni organizzatrici (Franco Ago-

stino Teatro Festival, Comitato Soci Coop di Crema, Caffè Letterario) e un presidente d’eccezione, lo scrittore Cristiano Cavina che nel corso della serata ha presentato il suo ultimo libro - “Inutile tentare imprigionare sogni” - dispensando consigli utili per chi intende intraprendere l’affascinante mestiere dello scrittore. E’ arrivato poi il momento di proclamare i

vincitori, anzi le vincitrici: per la sezione “Scrittori in erba” Giulia Ghidotti del Liceo Linguistico Racchetti di Crema, classe IIID, con “Una zattera verso il blu”; per gli Under 14, la bergamasca Gloria Invernizzi della Scuola Media Ferruccio Dell’Orto di Brembate di Sopra con “I sogni usciti dal cassetto”. T.G.

Cinque appuntamenti di “Sacre scene”

E’ stata presentata la terza edizione della rassegna “Sacre scene” voluta e curata dal Centro culturale diocesano di Crema “Gabrile Lucchi”. Si articolerà in 5 appuntamenti fra marzo e giugno. Il primo appuntamento è per domani sera alle ore 20.45 in sala Pietro da Cemmo al centro culturale S. Agostino di Crema. In programma una interessante Lectio Dantis con brani della Divina Commedia scelti e pre-

sentati da monsignor Carlo Ghidelli (nella foto), cui è dedicato tutto il festival) vescovo emerito; lettura da parte degli allievi della scuola di recitazione del teatro San Domenico. Accompagnamento musicale di Riccardo Filippini. La serata è dedicata in particolare a tutte le donne e a tutte le associazioni che si occupano delle donne, in occasione della ricorrenza della festa della donna (l’ingresso è libero).

William Hyde Wollaston, essa consisteva in un prisma di vetro legato ad un'asticella sormontante una tavoletta su cui era posto un foglio di carta. La camera lucida era uno strumento agile e poco ingombrante ma richiedeva comunque una buona dose di abilità manuale per poter essere davvero utilizzata. Il prisma permetteva al disegnatore di vedere contemporaneamente il soggetto da ritrarre e il foglio sul quale doveva disegnarlo. Per l’occasione lo spazio espositivo del Crac assumerà le parvenze di una bottega artigiana, sarà istallata una natura morta e dei calchi di gesso, soggetti da ricopiare che faranno parte dell’allestimento.

Pomeriggio musicale a favore dei profughi

L’Istituto Comprensivo “Crema Tre” e la Scuola Media Galmozzi, entrambi con indirizzo musicale, organizzano con il patrocinio del Comune di Crema, un pomeriggio musicale a favore dei profughi della Siria dal titolo “SuoniAmo per la pace”, questo pomeriggio alle ore 17 presso la sala Pietro da Cemmo del Centro culturale S. Agostino in piazzetta W. De Gregory a Crema. Ospiti dell’evento musicale Mario Piacentini Trio (Mario Piacentini pianoforte, Fabio Crespiatico contrabbasso, Marco Tonin batteria) e inoltre Roberto Quintarelli al flauto, con Pier Angelo Mulazzani al pianoforte e con il quartetto di flauti Gruppo Zefiro. Partecipazione straordinaria ed eccezionale della Junior Band di Ombriano-Crema.

Proiezione del film “Il discorso del re”

Per la rassegna dedicata al cinema del Teatro San Domenico, domenica 9 marzo alle ore: ore 17 verrà proiettato il film del 2011 “Il discorso del re”, diretto da Tom Hooper, con Colin Firth, Geoffrey Rush, Helena Bonham Carter, Guy Pearce. Dopo la morte di suo padre Giorgio V e l’abdicazione del fratello Eduardo, il Duca di York Bertie viene incoronato Re Giorgio VI d’Inghilterra, ma soffre da sempre di una grave forma di balbuzie che lo imbarazza. Con il suo paese sull’orlo della guerra e disperatamente bisognoso di un leader, sua moglie Elisabetta organizza al marito un incontro con un eccentrico logopedista nella speranza di farlo guarire…


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Il Crema è obbligato a vincere

Turno da dimenticare per le cremasche. Il Crema, in vantaggio di un gol, è stato sconfitto dal Villa d’Almè. Domani contro il Real Milano la vittoria è d’obbligo. Malgrado l’innesto di Kewullay Conteh, la Rivoltana ha ceduto anche a Mariano e ora è ultima.

Responsabile Fabio Varesi

CLASSIFICA (20ª giornata) Sondrio 46; Ciserano 44; Galbiatese Oggiono 39; Cavenago 31 Mariano 30; Fanfulla 29; Verdello 28; Desio 27; Trevigliese 26; Ardor Lazzate 25; Real Milano 22; Crema, Villa d’Almè 21; Cisanese 18; Base 96 17; Rivoltana 15.

La Cremonese deve credere nella vetta

Smaltita la delusione per l’eliminazione in Coppa Italia, la squadra di Torrente punta ancora al primo posto

D

di Matteo Volpi

opo aver detto mestamente addio alla Coppa Italia, la Cremonese è pronta a fare cinquina nella sfida interna contro il SudTirol. In caso di vittoria, infatti, i ragazzi di mister Torrente conquisterebbero la quinta vittoria stagionale tra le mura amiche dello “Zini”. Un bottino sin qui piuttosto magro che potrebbe essere una delle chiavi vincenti per questo finale di stagione. Domani, in realtà, la società si attende sul campo una pronta risposta dopo l’uscita di scena in Coppa, con la doppia sconfitta contro il Monza dei baby. La cabala, peraltro, sembrerebbe essere favorevole. Il SudTirol, infatti, non ha mai vinto all’ombra del Torrazzo (dove, tra l’altro, ha perso la finale dei playoff di C2 nel 2004) ed è peraltro reduce da due sconfitte consecutive che hanno interrotto un bel filotto di otto risultati utili consecutivi a cavallo della pausa natalizia. Il tecnico Claudio Rastelli, oltretutto, dovrà far fronte ad una situazione di emergenza viste le assenze per squalifica di Tagliani e Bassoli (fermati per un turno dal giudice sportivo) e di Vassallo, che sta ancora scontando la terza delle quattro giornate di squalifica rimediate ad inizio mese. Indisponibile sarà anche Dell’Agnello, rimasto vittima di una grave infortunio in

PRIMA DIV. 22ª GIORNATA AlbinoLeffe-Reggiana

1-0

Feralpi Salò-Pavia

4-2

Lumezzane-Cremonese

0-1

Pro Patria-Vicenza

1-1

Pro Vercelli-Como

1-1

Savona-San Marino

0-0

Unione Venezia-Carrarese

1-2

Virtus Entella-SudTirol

2-0

CLASSIFICA GIRONE A

LEGA PRO Domani i grigiorossi inseguono la quinta vittoria allo “Zini” contro il temibile SudTirol La Casalese deve provare a scuotersi PROMOZIONE

Virtus Entella 44 Pro Vercelli 39 Cremonese 37 Vicenza (-4) 36 Como 33 U. Venezia 33 AlbinoLeffe (-1) 33 Savona 32 SudTirol 30 Feralpi Salò 29 Lumezzane 26 Pro Patria (-1) 23 Reggiana 22 Carrarese 22 San Marino 15 Pavia 15

IL PROSSIMO TURNO (02-03 h 14.30) Carrarese-Lumezzane, Como-Feralpi Salò, CremoneseSudTirol, Pavia-Virtus Entella, Reggiana-Savona (03-03 h 20), San Marino-Pro Vercelli, Unione Venezia-Pro Patria, Vicenza-AlbinoLeffe. allenamento che lo terrà lontano dai campi fino a fine stagione. In casa Cremonese, al contrario, si sono rivisti segnali di ripresa anche da parte di infortunati di lungo corso come ad esempio Visconti, in gol proprio nella sfida infrasettimanale del Brianteo. Per la sfida di domani, tuttavia, Torrente dovrebbe confermare il blocco dei titolari scelti nelle

Casoli contro il Lumezzane (foto © Ivano Frittoli)

ultime uscite con difesa arcigna (nella quale tornerà a disposizione Abbate dopo il turno di squalifica) e centrocampo bloccato a sostegno della coppia offensiva formata da Della Rocca e Brighenti, coadiuvata sulle corsie esterne da Palermo e da Campo che sarà il grande ex della sfida, essendosi trasferito in grigiorosso proprio nel recente mercato di gennaio. Sino alla

gara d’andata era lui lo spauracchio principale: ora non dovrebbe farci più gol. CREMONESE (4-4-2): Galli; Caracciolo, Moi, Abbate, Bergamelli; Campo, Bruccini, Armellino, Palermo; Della Rocca, Brighenti. All.: Torrente. COPPA ITALIA Dopo aver eliminato la Cremonese, il Monza sfiderà la Salernitana nella finale della coppa.

Con il nuovo tecnico è arrivata la preziosa vittoria contro il Rimini e domani è atteso il bis sul campo del Bra

La Pergolettese si è rialzata e spera ancora di Tiziano Guerini

Buona la prima per il neo allenatore dei gialloblu, Aldo Firicano: la Pergolettese muove e in due mosse dà scacco al Rimini per una rete a zero. Prima mossa: un uomo dietro le punte a far da collegamento con il centrocampo per tutto il primo tempo, Jeda, fino a che è stato costretto ad uscire per infortunio, sostituito nel ruolo da Cerniglia. Seconda mossa: Tacchinardi appena sopra la difesa a garantire più copertura e nello stesso tempo una maggiore spinta. All’inizio anche qualche novità che non ti aspetti, come Jovine e Scietti in panchina, ma che comunque hanno saputo dare il loro prezioso apporto quando sono stati chiamati a sostituire rispettivamente Jeda appena prima della fine del primo tempo e Puccio alla mezz’ora del secondo tempo. La partita è stata vivace ed intensa

Jeda contro il Rimini

nel primo tempo, confusa e tesa nella seconda parte, con l’ultimo quarto d’ora – con in più ben cinque minuti di recupero - con la difesa del Pergo in affanno. Ma tant’è: bisognava vincere e s’è vinto. Il motore si è riacceso, come ci si attendeva; si vedrà nelle prossime partite se saprà anche correre. Nel primo tempo, dopo un bel colpo di testa

di Cesca (numero 9 del Rimini), tocca a Giovannini rispondere con un altrettanto bel colpo di testa su calcio d’angolo. Poi al 29’ l’azione più bella di tutta la partita che procura il vantaggio del Pergo: Bardelloni avvia l’azione mettendo in movimento Cerniglia sulla destra dell’area avversaria, palla messa al centro a ridosso del portiere dove

lo stesso Bardelloni la sospinge in porta con una scivolata. Purtroppo sul finire del tempo Jeda è costretto a lasciare il campo per infortunio: speriamo non sia l’inizio di un nuovo lungo forfait per il giocatore di maggior spessore ed esperienza del Pergo! Il secondo tempo segue il copione classico: il Rimini a premere, sia pure senza mettere in eccessivo affanno la difesa di casa e il Pergo ad affidarsi a qualche sporadico contropiede solo raramente pericoloso. La nota di maggior pregio arriva al 13’, con una parata miracolosa di Scotti su tiro forte e preciso di Cerniglia. La vittoria, preziosa per il morale e l’autostima di giocatori e che dà qualche tempo in più al neo allenatore per conoscere meglio la squadra, per la classifica è poco più che un brodino. Domani però si va a Bra dove, da un po’ di tempo, le squadre ospiti passeggiano: non vogliamo sia per forza

una passeggiata, ma certo i tre punti sono d’obbligo per rialzare la testa. ***

SECONDA DIVISIONE

25ª GIORNATA AlessandriaRenate 0-3, Bellaria-Bassano 0-3, Castiglione-Mantova 1-3, CuneoForlì 2-0, Pergolettese-Rimini 1-0, Real Vicenza-Delta Porto Tolle 1-0, Spal-Santarcangelo 1-0, Torres-Bra 1-0, Vecomp VeronaMonza 0-1. 24ª GIORNATA (02-03 h 14.30) Bassano-Real Vicenza, Bra-Pergolettese, Delta Porto Tolle-Spal, Forlì-Alessandria, Monza-Cuneo, Renate-Bellaria, Rimini-Mantova, SantarcangeloVecomp, Torres-Castiglione. CLASSIFICA Bassano 51; Santarcangelo, Spal 42; Renate, Real Vicenza, Monza 41; Mantova 38; Alessandria 37; Forlì 35; Rimini, Vecomp 34; Torres 33; Pergolettese 31; Delta Porto Tolle, Cuneo 29; Castiglione 23; Bellaria 12; Bra 8.

Di male in peggio. La Casalese non riesce a superare i propri limiti e si arrende anche al Montecchio, con lo stesso punteggio di 1-0 col quale vinse all’andata in terra reggiana. I problemi in fase offensiva sono quelli che al momento preoccupano di più: la squadra non riesce a finalizzare le proprie azioni, alcune delle quali di buona fattura. Gli attaccanti, schierati a rotazione (causa infortuni), non riescono ad andare alla conclusione. D’accordo che il tipo di gioco imposto da mister Agazzi prevede la partecipazione delle punte alla manovra e il loro utilizzo in pressing senza possesso di palla, ma in fondo il mestiere di un attaccante è quello di far gol e se ciò non accade in genere sono guai grossi. Se poi ci si mette l’errore di qualche difensore, la frittata è fatta. Alberto Bazzani è un classe 1995 molto promettente, probabilmente farà strada, ma per riuscirci deve far tesoro degli errori che commette per troppo irruenza sull’avversario nella propria area. Domenica ha provocato il secondo rigore di fila, anche questo costato carissimo. Domani lunga trasferta sulle colline di Ciano d’Enza, frazione di Canossa, match che all’andata inaugurò la serie di 4 vittorie filate. Si va a Canossa, speriamo non per fare atto di sottomissione. Ottime notizie invece dal fronte cremonesecremasco, dove si è registrato un nuovo en plein: Soresinese e Luisiana hanno sbancato rispettivamente Codogno e Tribiano, il Casalbuttano ha piegato la Zanconti seconda forza del girone, e tutte senza subire gol. Ormai i playoff sono un obiettivo comune. CLASSIFICA (24ª giornata) Termolan Bibbiano 56; Carignano 48; Castellana 43; Terme Monticelli 37; Castelnovese, Montecchio 35; Ciano, Fontana Audax Medesanese, Traversetolo 33; Cadelbosco, Brescello 31; Biancazzurra 28; Soragna 26; Casalese 22; Basilica 2000 18; Valtarese 12; Povigliese 6.


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Sport

Sabato 1 Marzo 2014

Serie A La Roma chiede strada all’Inter all’Olimpico

Serie B: Siena-Empoli Basket: EA7 Milano è il piatto forte di oggi grande in Eurolega

DALL’ITALIA & DAL MONDO

La Juve rischia a S. Siro

(F.V.) Sfida con le milanesi per le due contendenti allo scudetto. Sulla carta il compito più duro attende la capolista Juventus (travolgente in Europa League), impegnata sul campo di un Milan in ripresa. La Roma, invece, ospita l’Inter che cerca il risultato di prestigio, anche se non sembra attrezzata per puntare a fare bottino pieno all’Olimpico. Il Napoli, dopo il passaggio in coppa, deve vincere a Livorno per restare in lizza per il secondo posto, ma soprattutto per tenere a distanza la Fiorentina, che attende la visita di una Lazio ferita dall’eliminazione in Europa. In zona salvezza spicca la sfida di Bergamo tra Atalanta e Chievo. 25ª GIORNATA Bologna-Roma 0-1, Chievo-Catania 2-0, Inter-Cagliari 1-1, Juventus-Torino 1-0, Lazio-Sassuolo 3-2, Livorno-Verona 2-3, Napoli-Genoa 1-1, Parma-Fiorentina 2-2, Sampdoria-Milan 0-2, Udinese-Atalanta 1-1. 26ª GIORNATA (02-03 h 15) Atalanta-Chievo, Cagliari-Udinese (h 12.30), Genoa-Catania, Fiorentina-Lazio (h 20.45), Livorno-Napoli (h 18.30), Milan-Juventus (h 20.45), Roma-Inter (01-03 h 20.45), Sassuolo-Parma, Torino-Sampdoria, Verona-Bologna. CLASSIFICA Juventus 66; Roma* 57; Napoli 51; Fiorentina 45; Inter 40; Verona 39; Parma* 37; Torino 36; Milan, Lazio 35; Genoa 32; Udinese, Sampdoria, Atalanta 28; Cagliari 25; Chievo, Bologna 21; Livorno 20; Catania 19; Sassuolo 17.

Il piatto forte della 27ª giornata è il derby toscano tra Siena ed Empoli. I bianconeri, senza la penalizzazione, sarebbero terzi, mentre i biancazzurri occupano il secondo posto dietro il Palermo. Un match che si annuncia quindi equilibrato e molto interessante. La capolista di Iachini, infine, cerca di aumentare il vantaggio sulla terza, battendo un Bari in lotta per salvarsi. 26ª GIORNATA Bari-Pescara 1-0, Carpi-Cesena 1-2, Crotone-Brescia 1-0, Juve Stabia-Cittadella 1-1, Novara-Reggina 1-0, PadovaEmpoli 0-1, Palermo-Spezia 1-1, Ternana-Siena 2-2, Trapani-Modena 2-0, Varese-Avellino 1-1, Virtus Lanciano-Latina 0-0. 27ª GIORNATA (01-03 h 15) Avellino-Pescara (h 18), Brescia-Carpi, Cesena-Trapani, Cittadella-Novara, Latina-Padova (28-03 h 20.30), Modena-Crotone, Palermo-Bari, Reggina-Varese, Siena-Empoli, Spezia-Ternana, Virtus Lanciano-Juve Stabia. CLASSIFICA Palermo 47; Empoli 45; Cesena 42; Trapani, Virtus Lanciano 41; Avellino 40; Latina, Crotone, Spezia 38; Brescia 37; Carpi*, Siena 35; Pescara (-7) 34; Varese 33; Modena 32; Ternana 31; Bari (-3) 29; Novara 27; Cittadella, Reggina 22; Padova* 21; Juve Stabia 15. *Una partita in meno.

Prima in campionato e in lizza per agguantare i quarti di finale di Eurolega. Risultati che confermano la crescita dell’Olimpia Milano, che sembra aver cancellato lo scivolone in Coppa Italia. Giovedì sera l’Armani, grazie a un primo tempo devastante, ha piegato una grande squadra come il Panathinaikos. I greci, mai domi, nel finale hanno spaventato i milanesi, che alla fine sono riusciti a vincere per 77-75 (19-16, 41-26, 59-49 i parziali). Si tratta della quinta affermazione nella Top 16, nona su dieci in casa in Eurolega, che frutta il secondo posto in classifica. Insomma, Milano vuole proseguire la marcia in Europa, perché la final four si gioca proprio nel capoluogo lombardo e la squadra di Banchi sogna di esserci. Il tabellino di Milano: Gentile 8 (2/5, 1/2), Cerella 8 (1/2, 2/2), Melli 3 (0/1, 1/1), Hackett 5 (1/2, 0/3), Kangur (0/1 da tre), Langford 18 (1/7, 3/6), Samuels 16 (6/10), Toure ne, Wallace ne, Lawal 2 (1/2 dac due), Moss 7 (2/3 da tre), Jerrells 10 (1/2, 2/4). All.: Banchi.

Mission impossible per la Vanoli

Il successo con Pistoia ha regalato due punti preziosi alla squadra di Pancotto, ma la strada che porta alla salvezza è ancora lunga

C

di Giovanni Zagni

i voleva proprio il successo su Pistoia (81-76), per far punti sul fondo classifica che diventa sempre più rovente, poiché nessuno molla e sia i biancoblu che Montegranaro e Pesaro cercano in ogni modo di evitare l’ultima scomodissima piazza. Con Pistoia si è vista una gara non bella sotto l’aspetto puramente tecnico, ma godibilissima dai punti di vista dell’intensità e dell’ardore agonistico. Fisicamente una gran battaglia, con i cinque americani di Pistoia ad esaltare le loro virtù fisiche, ma di contro la Vanoli a cercare di resistere, a rimbalzo soprattutto, sino al successo finale, per poi uscire all’ultimo con grande autorevolezza. A questo recupero negli ultimi minuti, partendo dai vantaggi di Pistoia, ha provveduto tatticamente coach Pancotto che ha messo Ndoja nel ruolo di ala piccola e Rich a portar palla, scombussolando un po’ i piani di Paolo Moretti che da par suo ci pare abbia fatto bene il suo lavoro. Ma strategicamente pensiamo che determinante sia stata la mossa di Pancotto che ha

LEGA A 20ª GIORNATA Avellino-Cantù

59-77

Cremona-Pistoia

81-76

Milano-Bologna

89-66

Pesaro-Montegranaro

88-75

Reggio Emilia-Brindisi

76-68

Roma-Caserta

82-79

Varese-Sassari

91-112

Venezia-Siena

66-71

CLASSIFICA

SERIE A Biancoblu impegnati domani a Cantù contro una delle squadre più in forma del campionato Milano 30 Brindisi 28 Cantù 28 Siena 26 Roma 24 Sassari 24 Reggio Emilia 20 Avellino 20 Caserta 18 Venezia 18 Pistoia 16 Varese 16 Bologna 16 Cremona 14 Montegranaro 12 Pesaro 10

BASKET A2

La Tec-Mar inizia a vedere la salvezza

Ben Woodside contro Pistoia (foto Mario F. Rossi)

IL PROSSIMO TURNO (02--03 h 18.15)

Bologna-Roma (h 16.30), Brindisi-Varese, Cantù-Cremona, Caserta-Avellino (h 20.30 Rai Sport 1), MilanoVenezia, Montegranaro-Siena, Pistoia-Reggio Emilia, Sassari-Pesaro. portato al sorpasso negli ultimi 3 minuti. Rich ha preso per mano i suoi, dopo aver parecchio “spadellato” in precedenza. Insomma, gran battaglia e successo meritato con tutti i biancoblu

(stavolta in sgargiante divisa gialla) a meritarsi sufficienza piena ed elogi per la combattività e l’impegno. Ora il calendario propone due trasferte difficilissime, la prima a Cantù, la seconda a

COSI’ ALL’ANDATA

Canturini piegati da una Vanoli in gran forma Un’altra grande del campionato ha dovuto alzare bandiera bianca al PalaRadi. Dopo Sassari, infatti, anche Cantù è stata piagata da una Vanoli molto ispirata, che per ben due volte ha risposto alla rimonta della squadra di Sacripanti. In pratica i biancoblu sono sempre stati avanti nel punteggio, anche di oltre 20 punti e sono stati bravi a vincere il match, quando nel finale Cantù è arrivata anche a -2. VANOLI CREMONA-CANTU’ 98-91 (33-24, 64-45; 82-71) VANOLI CREMONA: Andrea Conti ne, Marchetti ne,

La prova di Imola deve dare coraggio a Piadena

Anche se sconfitta, l’MgKVis Piadena è uscita a testa alta dal match contro la capolista Virtus Imola, che si è imposta (non senza patemi) grazie alla freddezza di Francesconi dalla lunetta negli ultimi secondi di partita. Una buona prestazione che deve dare coraggio ai piadenesi, impegnati stasera in un match assolutamente da vincere contro il Nerviano. 20ª GIORNATA Calolziocorte-Saronno 82-69, Crema-Bernareggio 73-59, LissoneMilanotre 84-55, Nerviano-Bergamo 59-71, Pisogne-San Lazzaro di Savena 103-102, Reggio Emilia-Murri Bologna 78-68, Virtus Imola-Piadena 68-63. 21ª GIORNATA (01-03 h 21) BergamoReggio Emilia (02-03 h 18.30), BernareggioLissone (02-03 h 18), Milanotre-Calolziocorte, Murri Bologna-Crema, Piadena-Nerviano, Saronno-Pisogne, San Lazzaro di Savena-Virtus Imola (02-03 h 18). CLASSIFICA Virtus Imola, Bergamo 30; Lissone, Milanotre 26; Saronno 24; Crema 22; Nerviano, Murri Bologna 20; Pisogne 18; San Lazzaro di Savena, Piadena, Reggio Emilia 14; Calolziocorte 12; Bernareggio 10.

Woodside 7 (0/2, 2/2), Tripkovic 11 (0/1, 3/5), Jarrius Jackson 25 (6/8, 3/10), Spralija 15 (4/5, 1/2), Ariazzi ne, Kalve 7 (2/2, 1/3), Basili ne, Kelly 8 (4/8 da due), Rich 19 (5/10, 1/3), Ndoja 6 (1/1 da tre). All.: Gresta. PALLACANESTRO CANTU’: Abass 2 (1/1 da due), Jones 2 (1/2 da due), Uter 15 (7/9, 0/1), Rullo 3 (1/2 da tre), Leunen 5 (1/2, 1/4), Jenkins 26 (4/4, 5/13), Ragland 8 (0/4, 2/5), Aradori 14 (3/4, 2/3), Cusin 6 (3/7 da due), S. Gentile 10. All.: Sacripanti.

Roma. Non c’è da stare molto sereni anche se mai darsi per battuti prima di combattere, poiché con Cantù si è vinto all’andata e... non hai visto mai? Roma è certamente meno competitiva dei lombardi di Marco Cusin, ma in casa sua fa veramente paura. Per preparare al meglio la sfida con Cantù, la Vanoli ha affrontato mercoledì in amichevole la Tezenis Verona (protagonista nel campionato di Lnp), vincendo 88-77. Da segnalare il rientro di Chase e l’infortunio alla caviglia occorso a Woodside, che lo mette in forse per domani Infine, è saltata un’altra panchina in serie A: dopo la netta sconfitta casalinga contro Sassari, Varese ha esonerato coach Fabrizio Frates e ha affidato la squadra a Stefano Bizzozi.

La Tec-Mar Crema non ha fallito la prova del nove e ha colto un meritatissimo successo sul campo di Viterbo, contro una squadra galvanizzata dal successo ottenuto la settimana prima con il Civitanova. Alla fine è stata più che giustificata l’euforia e la gioia in campo delle azzurre per un successo ampiamente meritato e che può dare una svolta definitiva all’esito della stagione. Naturalmente a questo punto della stagione è vietato sedersi, perché Norma Rizzi domani è in programma il match contro un Civitanova Marche assetato di punti. Con le marchigiane, circa un mese fa, è iniziata la riscossa delle cremasche e domani Caccialanza & C. vogliono continuare la loro rincorsa verso un obiettivo (la salvezza) che al momento sembra ampiamente a portata di mano. 4ª GIORNATA Brindisi-Ferrara 58-64, Civitanova Marche-Salerno 63-62, Viterbo-Crema 48-62. 5ª GIORNATA (02-03 h 18) CremaCivitanova Marche, Ferrara-Viterbo (0103 h 14.30), Salerno-Brindisi (h 18). CLASSIFICA Brindisi 14; Ferrara 10; Crema, Salerno 8; Civitanova Marche 6; Viterbo 2.

Erogasmet a caccia di conferme nel Bolognese BASKET DNC

Una Tessilform Bernareggio attenta e con grande cuore, dimostra di non meritare l’ultimo posto in classifica ed impegna fin quasi a fine partita l’Erogasmet Crema, ancora una volta condotta alla vittoria da un grande Cardellini. Privi per la seconda partita consecutiva del proprio miglior marcatore, Galiazzo, gli uomini di Galli hanno fatto di necessità virtù, cercandosi e giocando di squadra per sopperire all’assenza del giocatore più talentuoso. Inizio equilibratissimo, con Taborelli a creare grattacapi nel pitturato cremasco e l’Erogasmet che replica soprattutto con Denti ed Anzivino. Tra sorpassi e controsorpassi si arriva a fine quarto sul 20-19 per i padroni di casa. Nel secondo quarto i leoni biancorossi sembrano poter prendere il largo arrivando anche sul 31- 23, ma un fallo antisportivo molto dubbio fischiato a Colnago consentiva a Bernareggio di riportarsi sotto dalla lunetta, trovando poi il meno tre con il canestro di Quartieri a pochi

Colnago contro Bernareggio

istanti dalla sirena. Dopo l’intervallo i grigi dimostrano di avere l’antisportivo facile, sanzionando anche Tagliaferri, Spinelli e Denti. Gli uomini di Sacchi compiono nel terzo quarto lo sforzo

maggiore. Approfittando di un calo di tensione dei padroni di casa, piazzano un parziale di 10-0 e si portano in avanti chiudendo il quarto sul 52-48. Nell’ultimo quarto i milanesi pagano lo

sforzo e la limitatezza nelle rotazioni. Delle Donne, splendido protagonista per tre quarti, deve arrendersi alla mancanza di allenamento a causa dell’infortunio che lo ha tenuto lontano dai campi per due mesi e dall’altra parte salgono in cattedra Colnago e soprattutto Cardellini. I due rubano un pallone dopo l’altro ai portatori di palla avversari e volano in contropiede piazzando l’allungo decisivo. Finisce con gli Under in campo e l’Erogasmet chiude il match sul 73-59, conquistando il secondo successo consecutivo ed issandosi al sesto posto della classifica. Il match di stasera vede i cremaschi impegnati in trasferta a Castiglione Murri, contro un’avversaria che insegue a soli due punti di distanza. Punti di forza della formazione bolognese, sono l’ala Lollini ed il centro Albertini, migliori marcatori della formazione di coach Carretto, che all’andata a Crema fece vedere ottime cose. Marco Cattaneo


Sport

25 Dopo il turno di riposo la squadra di Beltrami sarà impegnata mercoledì in uno scontro diretto per l’accesso ai playoff Sabato 1 Marzo 2014

Pomì proiettata al match con Urbino VOLLEY A1 Nel test amichevole contro Bolzano le casalasche hanno confermato di essere in forma Giulia Verona sugli scudi nei campionati regionali NUOTO

Gennari 18, Stevanovic 13, Aguirre Perdomo 9, Sirressi, Camera, Olivotto 6, Bacchi 9, Quiligotti, Grazietti 3, Aguero ne. All.: Beltrami.. VOLKSBANK BOLZANO: Giora, Porzio 9, Papa 9, Ceron 2, Menghi 6, Gentili 3, Medaglioni (L), Cumino 3, Bertolini 3, Fogagnolo 5, Waldthaler 1, Korobkova 15, Zancanaro ne, Favretto ne. All.: Bonafede. 16ª GIORNATA (05-03 h 20.30) Casalmaggiore-Urbino, Forlì-Bergamo, Frosinone-Novara, Modena-Conegliano, Ornavasso-Piacenza (diretta su Rai Sport 1). Riposa: Busto Arsizio. POMI’ CUP Il trofeo è riservato alle formazioni Under 16 delle province di Mantova, Cremona, Reggio Emilia e Parma, il territorio che gravita attorno all’importante realtà pallavolistica di Casalmaggiore e che rappresenta il naturale bacino di sponsor e spettatori della Vbc Pomì. Ognuna delle quattro province sarà rappresentata dal quadrangolare in programma l’8 e 9 marzo prossimi al Pala Pomì G. Farina di Viadana, con la presenza di Joy Volley Time Casal-maggiore, Viadana Volley, Sport Club Parma e Volleyball San Martino in Rio, società nella quale ha iniziato a giocare una delle atlete della

Per Grandi e Pieranica arriva l’ora della verità

Due pareggi per le formazioni cremasche impegnate negli incontri di andata del primo turno del campionato italiano per società. Questo pomeriggio il match di ritorno. ACHILLE GRANDI C’era curiosità per l’esordio e il risultato finale (0-0) non è forse quello che aspirava la bocciofila del presidente Rodolfo Guerrini. Sulle corsie del comunale Visconti & C. non hanno giocato al meglio delle loro possibilità ma bisogna dire che alcuni episodi hanno giocato al rovescio per la formazione di Elia Avaldi. Nella specialità individuale Roberto Visconti, vinto nettamente il primo set (8-1) perdeva il secondo contro Massimo Crippa per 6-8. Molto equilibrato l’incontro di terna dove Guerrini-Visconti-Zagheno esordivano con una sconfitta (7-8!), poi riequilibravano il match vincendo 8-6. Difficoltà per i cremaschi anche nei due incontri di coppia: Roberto e Mattia Visconti trovavano disco rosso nel primo set (6-8), ma s’imponevano nel secondo per 8-5 e stessa sorte per GuerriniZagheno, bene nel primo game (8-5), ma qualche difficoltà nel secondo perso 3-8. Oggi sulle corsie del bocciodromo di Appiano Gentile servirà in campo una “Grandi” determinata e con personalità per vincere e qualificarsi. PIERANICA Soddisfazione per la formazione di Francesco Cremona che torna da Ternate con un pareggio (1-1) che lascia buone prospettive in vista del match di ritorno di questo pomeriggio al comunale. L’individualista Egidio Tresoldi vinceva il primo set (8-1), ma subiva un cappotto dai varesini nel successivo. Stessa sorte per la terna Benzoni-Giana-Lotti: bene nel primo (8-5) ko nel secondo 0-8! Note stonate per Benzoni-Giana disco rosso con un doppio 8-1 ma ci pensavano Lotti e Carelli a rimettere in carreggiata la loro squadra vincendo 8-5 ed 8-6. M.M.

(M.R.) Incetta di medaglie ai campionati re-gionali di categoria. Giulia Verona è stata la grande protagonista con ben 5, di cui gli ori nei 100 farfalla e nella staffetta 4x100 mista con il Team Lombardia. Argento nei 200 rana nei 100 stile e nell’altra staffetta 4x100 stile. Due ori per la Baldesio nei 200 rana con Federico Scotti e Camilla Villa. Argento per Marco Zanetti e bronzo per lo stesso nei 400 misti. Nei 200 rana sul podio anche gli atleti del Cs Stradivari Emma Fanfoni (argento) e Vanessa Cavagnoli (bronzo).

La Pomì in azione

Pomì, Alessia Gennari. Le semifinali, che si svolgeranno sulla distanza dei tre set, si disputeranno sabato 8 marzo a partire dalle 15.15. La prima gara vedrà affrontarsi Joy Volley Casalmaggiore e Viadana Volley, a seguire alle 17 la sfida tutta emiliana tra Sport Club Parma e Volleyball San Martino in Rio. La finalissima, al meglio dei cinque set, si svolgerà domenica 9 marzo alle 15 sul campo rosa con led a bordo campo già allestito per la gara che andrà in scena a seguire tra Pomì e Frosinone.

SERIE A1 14ª GIORNATA Busto Arsizio- Ornavasso

2-3

Casalmaggiore-Piacenza

3-0

Frosinone-Bergamo

3-0

Modena-Forlì

3-0

Novara-Urbino

3-0

CLASSIFICA

P

omì e Volksbank si sono affrontate giovedì per il terzo test amichevole della stagione e hanno risolto la contesa al termine di quattro set ben giocati e che permettono ai tecnici Beltrami e Bonafede di trarre interessanti indicazioni in vista del fase finale di stagione. In particolare, le casalasche sono apparse in palla e alla fine si sono imposte per 3-1. Un buon test per tenere alta la concentrazione, in un periodo molto lungo senza partite ufficiali, visto che domenica scorsa il campionato si è fermato per lasciare spazio alla Coppa Italia (vinta da Piacenza in finale su Bergamo) e che domani la Pomì osserverà il turno di riposo. Il ritorno in campo è però vicino: mercoledì 5 marzo, infatti, è in programma un turno infrasettimanale, con le casalasche impegnate a Viadana contro Urbino. Un match molto importante per accedere ai playoff, che la squadra di Beltrami deve assolutamente vincere, per sperare di arrivare alla post season, un risultati di grande valore per una neopromossa. POMI’-VOLKSBANK 3-1 (25-18, 28-26, 22-25, 25-19) POMI’ CASALMAGGIORE: Agrifoglio, Lipicer 6, Zago 10,

Piacenza 33 Modena 28 Conegliano 27 Bergamo 26 Busto Arsizio 23 Novara 21 Casalmaggiore 15 Urbino 14 Ornavasso 13 Frosinone 6 Forlì 4

IL PROSSIMO TURNO (02-03 h 18)

Bergamo-Busto Arsizio, Forlì-Ornavasso, Novara-Modena, Piacenza-Frosinone, Urbino-Conegliano (01-03 h 20.30 Rai Sport 1). Riposa: Pomì Casalmaggiore.

Pattinaggio a rotelle, Orsi va in Nazionale

Alessandro Orsi del Pattinaggio Primavera di San Daniele Po ha ricevuto la convocazione in Nazionale. Si tratta di una conferma che premia la tenacia e la determinazione del giovane pattinatore, reduce purtroppo da un annata tribolata a causa degli infortuni. Tuttavia lo staff azzurro ha notato le doti tecniche di Orsi e giustamente le vuole valorizzare. RUGBY Torna domani il campionato di serie C. Il Rugby Crema ospita il Dalmine, il Cremona Rugby affronta il Rugby Valle Camonica a S. Sigismondo, mentre Casalmaggiore è impegnato a Cernusco.

Nel Campionato di società in tre sono a punteggio pieno BOCCE

GRUPPO A - 3° Turno

Risultato

STRADIVARI

vs BALDESIO

1-1 (4-5)

FADIGATI

vs BISSOLATI

0-2

SIGNORINI

vs FLORA

1-2

GRUPPO B - 3° Turno

Risultato

SOMS

vs ASTRA

CASC

vs TRANQUILLO

DLF

vs LE QUERCE

CLASSIFICA GRUPPO A BISSOLATI FLORA FADIGATI BALDESIO SIGNORINI STRADIVARI

9 9 6 2 1 0

1-3

di Massimo Malfatto

1-1 (4-1) 2-1

CLASSIFICA GRUPPO B ASTRA CASC DLF LE QUERCE TRANQUILLO SOMS

9 7 6 3 2 0

PROSSIMO TURNO

Gruppo A (3 marzo) Signorini-Baldesio Bissolati-Stradivari Flora-Fadigati

Gruppo B (3 marzo) Dlf-Astra Tranquillo-Soms Le Querce-Casc

Terza giornata del campionato provinciale a squadre con incontri equilibrati, due dei quali conclusisi ai “pallini”. GRUPPO A Rimangono a punteggio pieno Flora e Bissolati, accende il motore la Baldesio Successo del Flora che supera di stretta misura il Signorini. Per i rivieraschi vittorie di GereviniLuccini, della terna Zinetti-LucciniAntonioli e sconfitta di Francisco (contro Lupi) che poi compenserà aggiudicandosi il set con Zinetti. Al termine di una prestazione di orgoglio e di sofferenza arriva il primo successo della Baldesio sul-

lo Stradivari. La bocciofila guidata da Giancarlo Soldi si aggiudica il punto grazie a Petrini-Biazzi-Bianchessi mentre gli “stradivariani” riequilibrano il risultato con il successo di Minini. Senza vincitori né vinti gli altri incontri: si deve ricorrere ai pallini (ad oltranza!) dove è spietato Bianchessi: finale 5-4! Infine, successo autoritario della canottieri Bissolati che ha superato il Fadigati. Note positive per Michele Miglioli, protagonista con Reghenzani e in terna con aggregato Perini. Bene anche Fanfoni con Pompini. GRUPPO B L’Astra ribadisce di essere la squadra da battere, bene il Ferroviario, vittoria sofferta ma

importante del Casc. Vince ma non convince la bocciofila di Pozzaglio contro una Soms che conferma quanto di buono (ma anche di dissennato!) aveva fatto nei precedenti incontri. Per l’Astra vittorie delle coppie Trombini-Sonzogni, FerrariCabrini e della terna Ferrari-Trombini-Cabrini mentre nella Soms ancora un sussulto di Blasco. Vince anche il Dlf grazie ai successi di Ghisolfi-Mereni-Monfredini e di Bonetti-Mammoliti mentre per Le Querce bravi Franzini e Ferrari. Si conclude in parità il match tra Casc e Tranquillo: esultano BennaDaguati per i “sanitari” e FontanaMametti-Motti tra i soresinesi. Ai “pallini” vince il Casc.

Guerrini e Zagheno vincono il Trofeo Vis Trescore Ci sono giocatori che hanno un feeling speciale con certe gare, in questo caso con la “Vis Trescore” ed uno di questi è Stefano Guerrini che nell’ottobre del 2012 vinse in coppia con Zagheno, ha replicato (individuale) nel maggio 2013 ed ora ha fatto tris sempre con Andrea. I neoarrivati della “Achille Grandi” hanno dettato legge superando nei quarti gli offanenghesi Carniti-Lupi Timini, in semifinale i beniamini di casa Venturelli-Pezzetti ed in finale i cremonesi Massimo Sonzogni e Piercarlo Trombini per 12-9. Quarto posto per i bagnolesi Premoli e Defendenti sconfitti in semifinale dai portacolori dell’Astra. Successo soresinese nella categoria C/D grazie a

HOCKEY PISTA SERIE A2

Giuseppe Palandi e Franco Motti. I portacolori della “Tranquillo” s’imponevano nei quarti su Benzi-Paloschi (12-5) ed in semifinale eliminavano i compagni di squadra Brocchieri-Panighetti per 12-4. Approdavano in finale anche Danilo ed Italo Lanzi che avevano la meglio su Gusmini-Moioli (12-8) e in semifinale si sbarazzavano dei bresciani Foschetti ed Oneda con un perentorio 12-3. Niente da fare in finale per gli offanenghesi sconfitti da Palandi e Motti con il punteggio finale di 12-7. Ha diretto la gara Gianpietro Raimondi, arbitri di finale G. Franco Capetti ed Erminio Erba. M.M.

I vincitori Guerrini e Zagheno

PALLANUOTO SERIE C

Pieve 010 a 4 punti dalla vetta Momento difficile per la Bissolati

(M.R.) La Pieve 010, grazie ad una positiva prestazione corale, è tornato vincitrice dalla delicata trasferta di Sandrigo. Si è affermata per 4-1 soprattutto grazie ad una positiva prova nella ripresa. Nel primo tempo, infatti, al gol iniziale di Mattia Civa ha fatto seguito il pareggio di Pozzato grazie a un penalty. Sandrigo nella ripresa cerca di ovviare al calo fisico spezzettando il gioco con alcuni falli. Nonostante l’espulsione temporanea di Baffelli, la Pieve 010 non cade nella trappola ed impone la sua forza sull’avversario colpendolo con altri due gol di Mattia Civa e Marchini, che decretano la resa dei padroni di casa. Il sodalizio pievese ha sfruttato al meglio il turno di riposo della capolista Valdagno, ora distante solo 4 punti.

Oggi turno di riposo del campionato ed alla ripresa del 8 marzo sulla pista di San Daniele Po sarà di scena proprio il Valdagno Pordenone. 16ª GIORNATA Bassano-Modena 6-4, Castiglione-Montecchio Precalcino 3-2, Eboli-Vercelli 2-15, Sandrigo-Pieve 010 1-4, Scandiano-Thiene 10-1. Ha riposato: Valdagno Pordenone. 17ª GIORNATA (08-03) Bassano-Sandrigo, Modena-Scandiano, Montecchio PrecalcinoThiene, Pieve 010-Valdagno Pordenone, VercelliCastiglione. Riposa: Eboli. CLASSIFICA Valdagno Pordenone 35; Pieve 010 31; Scandiano, Bassano 25; Sandrigo, Castiglione 24; Vercelli 21; Montecchio Precalcino 19; Thiene 14; Eboli 11; Modena 0.

La Bissolati sabato scorso a Legnano ha ceduto 8-6 contro lo Sporting Club Milano 2, avversario alla portata essendo una neopromossa. Il punteggio non evidenzia il modo con cui i biancoazzurri hanno perso il match. Infatti, una volta passati in svantaggio, non sono riusciti a rientrare in clima partita come avrebbero voluto. Sono andati sotto, soprattutto mentalmente. Hanno subìto un passivo di 3-1 nel primo periodo, per poi avvicinarsi nel secondo, chiuso sul 5-4 per i locali. La Bissolati non è però riuscita a completare la rimonta nella terza frazione, chiusa sul 7-5. Nell’ultimo tempo il match non è cambiato, con Milano 2 che conquistava l’importante successo ai fini della salvezza. La Bissolati deve cambiare atteggiamento in vasca, se vuole continuare a lottare per rimanere in serie C, restando a

contatto con le concorrenti dirette. Nel tardo pomeriggio di oggi, alle 19.30 alla Comunale, arriva l’Aragno Rivarolesi squadra ligure che punta al salto di categoria e che è ancora a punteggio pieno. 5ª GIORNATA Aragno Rivarolesi-Vigevano 11-6, Canottieri Milano-Busto Nuoto 6-6, Milano 2C-Bissolati 8-6, Treviglio-Monza 6-3, Torino-Varese 10-15. 6ª GIORNATA (01-03) Bissolati-Aragno Rivarolesi (h 19.30), Busto Nuoto-Vigevano (h 20.30), Canottieri Milano-Varese (h 19), Monza-Milano 2C (h 20), Torino-Treviglio (h 18). CLASSIFICA Aragno Rivarolesi 15; Canottieri Milano 10; Vigevano, Varese, Monza 9; Busto Arsizio 7; Milano 2C, Treviglio 6; Bissolati 3; Torino 0. Marco Ravara


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Sport

Sabato 1 Marzo 2014

Desalu è tra i migliori sprinter azzurri

ATLETICA LEGGERA Agli Italiani indoor di Ancona ha conquistato l’argento nei 60 piani e l’oro in staffetta

P

dalla redazione

ronto riscatto del velocista casalese Fausto Eseosa Desalu, che agli Assoluti di Ancona strappa un argento individuale e un oro a squadre. Dopo l’errata partenza che gli era costata la qualificazione in finale agli Juniores, sempre sulla distanza dei 60 metri piani, Fausto ha dato il meglio di sé ai Tricolori indoor. Trattandosi di Assoluti, l’impresa è ancor più degna di attenzione, ormai Desalu è da annoverare tra i velocisti migliori d’Italia senza limite di età. E pensare che l’atleta cresciuto nell’Interflumina E’ Più Pomì solo da pochi giorni ha compiuto 20 anni. Nelle prove di qualificazione Fausto ha corso nel tempo di 6”81, eguagliando il proprio primato personale sulla distanza. Si trattava del quarto tempo complessivo. In finale poi Desalu si è migliorato di un centesimo: il

suo 6”80 è valso l’argento alle spalle di Fabio Cerutti, il grande favorito (va anche detto che ha una decina d’anni in più), che ha chiuso in 6”68. Terzo Ferraro in 6”86, frenato da una contrattura. Nella stessa giornata di domenica, poche ore più tardi, è arrivato anche l’oro nella 4x200 con le Fiamme Gialle. Desalu è scattato in prima batteria, lasciando poi il testimone rispettivamente a Michele Tric-ca, Diego Marani e Matteo Galvan. I 4 finanzieri hanno chiuso in 1’25”79, con circa un secondo e mezzo sulla Atletica Riccardi Milano. Una vittoria da convididere con i compagni, ma non per questo meno bella. Anche perché l’ambizione di Fausto è proprio di partecipare con la Nazionale azzurra alla staffetta 4x200 metri ai prossimi Mondiali in programma alle Bahamas. Assurdamente, nello stesso week end sarà in programma la Coppa dei Campioni a Lisbona: speriamo che Fausto centri almeno uno dei due

Fausto Desalu

(foto Colombo/Fidal)

obiettivi. Ricordiamo che sempre ad Ancona due settimane prima Desalu aveva visto sfumare il sogno sui 60 nella categoria Promesse. Come detto la brutta partenza gli ha precluso la partecipazione alla

finale (il tempo di 7”16 per lui è irrisorio) e già in passato problemi all’uscita dai blocchi lo avevano penalizzato, spesso per partenze in ritardo. Il fatto che nella staffetta agli Assoluti con le Fiamme Gialle gli abbiano affidato la prima batteria (cronometrata in meno di 20 secondi) la dice lunga sulla fiducia che i tecnici della Federazione nutrono nella freccia di Casalmaggiore. Alla prova importante e di fronte ai migliori d’Italia e non più ai ragazzini della sua età, Fausto ha mostrato di che pasta è fatto. Lui si mantiene umile, ma pur soddisfatto del risultato è convinto di valere tempi migliori, anche al di sotto dei 6”70 sui 60 piani. Il suo allenatore Giangiacomo Contini, tecnico azzurro, intanto il 14 e 15 marzo sarà a Formia dove si gettano le basi della velocità azzurra sino a Rio 2016. Desalu a Formia si allenerà una settimana al mese per preparare i prossimi appuntamenti.

Presentata la 17ª “Sei Giorni delle Rose” CICLISMO

di Fortunato Chiodo

Al Teatro Verdi di Fiorenzuola d’Arda (Pc) è stata presentata la 17ª “Sei Giorni delle Rose”, fiore all’occhiello del ciclismo internazionale su pista, programmata dal 14 al 19 luglio. Sport e spettacolo, curati nei minimi particolari da patron Claudio Santi, per una serata dedicata al re delle Sei Giorni in Italia, Nando Terruzzi, per i suoi 90 anni. Milanese di Sesto San Giovanni, ragazzo con la valigia che ebbe l’idea di lasciare la sua città per andare al Madison Square Garden di New York e romanzò subito la storia, diventando il più anziano olimpionico italiano, oro nel tandem con a Perona all’Olimpiade di Londra nel 1948: su 149 caroselli ne ha vinti 25. Accanto ai mostri della Sei Giorni delle Rose, è stata inserita una prova della Talents Cup, necessaria ad arricchire il bagaglio e fa veramente ridere chi sostiene che fa male agli

La Sei Giorni delle Rose

stradisti. Non c’è esercizio migliore di quello che si fa su pista, ti consente di migliorare lo scatto e le progressioni. COPPA SAN GEO Alberto Tocchella, 20 anni, studente all’Università di Brescia, bresciano di Sale Marasino sul lago d’Iseo, scrive il suo nome nel pre-

stigioso albo d’oro della classica Coppa San Geo-Trofeo Caduti di Soprazocco, corsa nazionale di apertura della stagione dilettanti di Elite e Under 23, con arrivo a Prevalle (Bs), battendo allo sprint l’ucraino Marlen Zmorka. «Stento ancora a crederci -

E’ cominciata la sfida dei campioni che correranno il Tour de France (partirà il 5 luglio da Leeds). Chris Froome, 28 anni della corazzata Sky, keniano bianco naturalizzato britannico, dopo l’impresa in salita nella tappa regina con arrivo al Green Moutain, paragonata all’Alpe d’Huez, la maglia gialla in carica ha fatto il vuoto ai meno 3 km all’arrivo. Froome stravince per il secondo anno consecutivo il Tour of Oman con 26” sullo statunitense Van Garderen, 31” sul colombiano Uran e 51” su Pozzovivo. Vincenzo Nibali, 29enne siciliano dell’Astana, ha pagato dazio in salita: «Froome è stato il migliore - ha detto Nibali - la condizione non si inventa, è stata una giornata

di sofferenza». Lo Squalo ha concluso 16° a 1’51”, con un terzo posto, mentre la vittoria se l’è presa Peter Sagan, 23 enne sloveno della Cannondale. L’ ultima tappa del Tour of Oman è andata al tedesco Andrè Greipel (Lotto Belisol), che con sei centri stagionali è il plurivincitore. Debutto col botto anche di Alberto Contador (Tinkoff Saxo). Lo spagnolo non vinceva da più di un anno e si è imposto nella penultima tappa della Vuelta Algarve, in Portogallo, tagliando a braccia alzate con 3” sull’iridato portoghese Rui Costa (Lampre Merida). L’ultima tappa allo sprint è stata dominata da Marck Cavendish, 28 anni dlla Omega Pharma Quick Step, mentre il suo

Grande prova di Roberta Molardi (Atletica Arvedi), che ai Campionati italiani di lanci invernali disputati a Lucca ha conquistato due argenti nel lancio del giavellotto. L’atleta allenata da Pietro Frittoli, si è piazzata seconda sia nella categoria Assoluta che tra le Promesse (sempre alle spalle di Sara Jemai dell’Esercito) lanciando a 47,79 metri. Argento nella categoria Promesse anche per Maria Chiara Rizzi (Cus Pavia) nel martello con 53,42 metri.

Piero Baffi confermato dal team Leopard Trek

spiega il corridore della Gavardo Tecmor, diretto dall’ex professionista spinese Giancarlo Raimondi - questo trionfo mi dà la convinzione di credere di più in me stesso, corro da soli quattro anni, prima vincevo sugli sci». Ma ancora una volta la storia reale è molto diversa dalle chiacchiere: dopo la solita, interminabile litania delle squadre dei velocisti a tener alta l’andatura, sull’ultimo tratto (10 km all’arrivo) vola via come una scheggia l’ucraino Zmorka, 20enne della PalazzagoFenice e solo Tocchella riesce a resistere, malgrado il gruppo compatto soffiasse il fiato sul collo. Si difende il bresciano Nicolas Marini (Zalf Euromobil Fior), terzo a 3”. ORDINE D’ARRIVO 1) Alberto Tocchella (Gavardo Tecmor) in 3h 54’11”, 2) Marlen Zmorka (Palazzago Fenice), 3) Nicolas Marini (Zalf Fior) a 3”, 4) Andrei Voicu (Palazzago), 5) Jakub Mareczko (Viris Maserati).

I favoriti per il prossimo Tour iniziano ad ingranare

Doppio argento per la Molardi LANCI

compagno di squadra, il polacco Michael Kwiatkowski, è andata la classifica generale. Alla Ruta del Sol, trionfo di Alejandro Valverde (Movistar), leader nella generale con 31” su Porte: lo spagnolo ha fatto sue tre tappe, lasciando il resto al tedesco Gerald Ciolek (Mtn Qhubeka), re della Sanremo 2013, che ha vinto in volata a Siviglia, mentre l’ultima frazione è andata a Moreno Hofland (Belkin). Il colombiano Jose Serpa (Lampre-Merida), 33 anni, ha trionfato a Laigueglia (Savona) e regalato alla squadra il sesto successo 2014, precedendo Sinkewitz. Quinto il suo compagno Diego Ulissi F.C.

Questa sì che è una buona notizia per Piero Baffi, 23 anni di Vailate, figlio di Adriano e nipote di nonno Pierino, due ex professionisti che hanno fatto la storia del ciclismo mondiale. E’ stato, infatti, confermato dal team Leopard Trek, formazione lussemburghese del circuito Conti-nental per la stagione 2014. La Trek è nel ritiro spagnolo di Benidorm e comincia a fare importanti passi avanti con “Spartacus” Calcellara, orchestrato dal team manager Luca Guericilena. Al termine del ritiro farà dei test nel velodromo Luis Puig di Valencia, di verifiche dei materiali, sia per fare test aerodinamici, sull’operazione “record dell’ora”. A poche chilometri dalla Trek, a Calpe, è in ritiro la squadra kazaka dell’Astana di capitan Vincenzo Nibali, ma anche con il nostro Jacopo Guarnieri. VINCE IGNAZIO MOSER Continua la dinastia Moser nel ciclismo. Stavolta a vincere non è stato Moreno, ma Ignazio, figlio di Francesco, cugino di Moreno e Leonardo, nipote di Aldo, Diego ed Enzo. Mitiche sono la vetta e anche la folla che scalda e papà Francesco che si diverte, nel clima ideale di sole, una delle grandi giornate di ciclismo, a Prevalle (Bs) nel “3° Memorial Lorenzo Mola”, gara di Elitè e Under 23. Più forte delle maree, quando la corsa si fa dura è come fosse su una (H)onda, intesa come moto. Ignazio Moser è nato il 14 luglio 1992, trentino di Palù di Giovo, stacca tutti e va a vincere la prima corsa in Italia con la maglia della Bmc Contineltal, vivaio del colosso americano di Evans, Gilbert e Phinney. Moser tramortisce tutti sull’ultima salita, nel corso dell’ultimo giro: vanno via Consonni (Team Colpach), Chianese (Palazzago Fenice) e Moser e a meno 7 km all’arrivo, come in una prova contro il tempo li stacca. Arriva sul traguardo da solo, punta le braccia sul petto il “granatiere”, poi alza le braccia al cielo. Ignazio, tutto ok? «Sono felice di vincere davanti a papà, perché so quanto ci tiene. Adesso? Vado in Belgio a correre quelle corse, fatte di pavè e vento».

Cancellara vuole il record dell’ora Sacha Modolo ha già calato il poker

Avevamo già accennato al possibile tentativo di record dell’ora di Fabian Cancellara, 32 anni, svizzero di origini lucane e corridore della Trek del team manager Luca Guercilena, record detenuto dal ceco Andrej Sosenka, stabilito a Mosca il 19 luglio 2005 (49,700 km/h). Ora c’è l’ufficialità: tentativo di record dell’ora di Cancellara in programma il 3 agosto, sulla pista di Aguascalientes in Messico, a quasi 2000 metri di quota. A Città del Messico sono legati due record dell’ora storici: di Eddy Merckx nel 1972 (49,432) e di Francesco Moser nell’84 (50,808 e 51,151), quest’ultimo poi fuorilegge dall’Uci per utilizzo di

bici speciale. Cancellara (una Sanremo, 2 Fiandre, 3 Roubaix, 4 Mondiali crono), ha la ferma intenzione di arrivare fino alla Roubaix del 13 aprile, cercando di arricchire il suo bottino di classiche, per poi cominciare a pianificare la sfida dell’ora più in dettaglio, allenandosi nel velodromo messicano. Correrà il Tour de France per farsi trovare a puntino la prima domenica dopo la corsa francese. SALTA IL GIRO DELLE TRE PROVINCE Una brutta notizia per il movimento del ciclismo dilettantistico: per insormontabili problemi di lavori di allestimento della BreBeMi, salta il 48° Giro delle Tre Province, programmato per oggi.

Alla luce del sole, si comincia a respirare aria buona… Più veloce del “freccia rossa” Sacha Modolo, 26enne velocista trevigiano della Lampre Merida ha centrato il poker stagionale (come lui con quattro vittorie c’è solo il tedesco Andrè Greipel della Lotto Belisol) al Tour di San Luis in Argentina, due nella Challange di Maiorca (Spagna) e alla Volta Algarve, in Portogallo, davanti a Rui Costa, iridato in carica e suo compagno alla Lampre Merida. Novità tra i quadri tecnici: torna il sudafricano Brent Copeland, già direttore sportivo della squadra di Beppe Saronni. Lampre, una delle due squadre italiane del World Tour, che si presenta ai nastri di partenza con l’iridato portoghese Alberto Rui

Costa, e con lui ha firmato anche l’americano Chris Horner, re della Vuelta 2013. La squadra brianzola ha riconfermato Diego Ulissi, ragazzo già vittorioso e due pedine importanti capaci di vestire i panni di leader come Filippo Pozzato e Damiano Cunego. Mette già paura Niccolò Bonifazio, 20 anni, ligure di Imperia, atleta polivalente (strada e pista) che ha fatto due belle stagioni con la Viris Maserati di Vigevano, è arrivata l’offerta di un team di prestigio come la Lampre Merida e l’ha presa subito. Ha aperto la prima stagione tra i grandi, al Dubai Tour e ha fatto capire che non ha paura a buttarsi nella mischia e l’ultimo giorno ha chiuso settimo in volata.

World Tour, da rivedere l’assegnazione dei punti Joaquin Rodriguez

Quanti mugugni sulle classifiche del 2013 del World Tour Uci, soprattutto per i criteri di attribuzione dei punti. I due possibili re Vincenzo Nibali e Chris Froome, quando danno gas in salita non li vedi più. Invece non è così, grazie al salto triplo di Intxausti, la Spagna domina tutte e tre le classifiche. Quella individuale con Joaquin Rodriguez (che ha vinto il Lombardia ed è stato 2° al Mondiale). Quella a squadre con la Movistar (di Intxausti, Quintana, Valverde, Visconti e dell’iridato Rui Costa). Infine, quella

per nazioni, con quasi il doppio dei punti di Italia e Columbia. Sapete quante sono le prove del World Tour? Ventotto (senza il Mondiale) in quattro continenti, manca solo l’Africa. Ma quelle che “valgono”? Nove, cioè Giro, Tour, Vuelta, il Campionato del mondo e i cinque Monumenti. Ecco perché l’aberrazione di un calendario così dilatato, che confonde i punti di riferimento degli appassionati, è la prima urgenza del nuovo presidente inglese dell’Uci, Brian Coolson. La mondializzazione va bene, ma con saggezza e una

nuova griglia di valore delle gare. Per non vedere più che l’olandese Slagter conquisti 111 punti per aver vinto il Tour Down Under in Australia e Froome solo 276 per il Tour de France. CLASSIFICA 2013 Individuale: 1) Joaquin Rodriguez (Spa, Katusha) 607 punti, 2) Christopher Froome (Gb, Sky) 587, 3) Alejandro Valverde (Spa, Movistar) 540, 4) Peter Sagan (Slk, Can-nondale) 491, 5) Vincenzo Nibali (Ita, Astana) 474. F.C.




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