Il Piccolo Giornale del Cremasco

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CREMASCO Il

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VENERDI’ 20 GENNAIO 2012 • Supplemento settimanale al n° 3 de “Il Piccolo Giornale”

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IL MEMORIALE DIFENSIVO E I RILIEVI DELLA FAMIGLIA ORNESI

IORI: TUTTE LE PROVE AL PRIMO CONFRONTO

La difesa: il medico non aveva le chiavi di casa, aveva rivelato alla donna di essersi risposato la sera della tragedia ed era un padre affettivo. I familiari: aveva le chiavi, Claudia sapeva da tempo del nuovo matrimonio, e quei due tranquillanti nel sangue. IL PUNTO DI VISTA/1

Le banche nuovi untori?

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di Roberto Poli erre.poli@yahoo.it

on siamo vicini alla fine del tunnel. I cittadini avvertono la crisi “sul vivo”, per le perdite occupazionali, per il crollo del credito alle imprese e al consumo, con conseguente circolo che si autoalimenta di contrazione dei consumi. Siamo in una nuova fase recessiva che gli economisti definiscono “double dip”, doppia caduta. Graficamente una W, ossia una recessione seguita da una debole e illusoria ripresa e poi una nuova caduta, quella attuale. Dalla quale non è chiaro come e quando ci si rialzerà, e soprattutto a quale prezzo. Le previsioni variano da scenari di deflazione seguiti da stagflazione, passando per scenari catastrofici di rischio default del nostro Paese di uscita o fallimento dell’euro. E scatta nei cittadini una comprensibile ricerca dei colpevoli verso i quali poter indirizzare la rabbia per quanto sta accadendo. Il responsabile individuato, con una lettura semplificata ma non lontana dal vero, è il mondo finanziariobancario. In rete infatti impazzano quali simboli di una troika scientemente responsabile del disastro: la Banca Centrale Europea, il Fondo Monetario Internazionale e l’ Unione Europea con i suoi diversi leader. La sensazione diffusa è che un gruppo oligarchico appartenente all’alta finanza possa come un grande burattinaio determinare le sorti degli Stati, dei loro governi e delle loro politiche economiche. Grandi manovre speculative orchestrate da poche persone che si muovono in un contesto privo di qualsiasi regola e che determinano pesanti perdite nelle Borse con effetto panico e domino in tutto il Mondo. Per non parlare delle azioni messe in campo dalle agenzie di rating, profeti ex-post, che valutavano la Lehman Brothers con tripla A poco prima del suo fallimento. E’ in corso un attacco sferrato sui debiti degli Stati europei con conseguente innalzamento degli interessi sui debiti e relativa necessità per gli Stati di mettere in atto manovre di tagli sociali e di innalzamento della pressione fiscale. Con una rincorsa che sembra non bastare mai.

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di Rol Stone

aurizio Iori, 49 anni, primario ospedaliero di oculistica, accusato di omicidio volontario per la morte della ex compagna Claudio Ornesi, 42 anni, e della piccola Livia, 2 anni, nata dalla loro relazione, dovrà restare in carcere. Lo ha stabilito il giudice delle indagini preliminari, Maria Stella Leone, che ha rigettato mercoledì scorso, l’istanza di scarcerazione presentata dai difensori del medico, Marco Giusto e Cesare Gualazzini. Così si allungano i tempi di carcerazione di Iori che è stato arrestato il 14 ottobre del 2011 e trasferito nel penitenziario di Cremona. La relazione della difesa è lunga 30 pagine. Questa relazione e la conferenza stampa dei legali che assistono la famiglia Ornesi, gli avvocati Eleonora Pagliari e Marco Severgnini, ci raccontano quanto potrebbero avere tra le mani, oggi, accusa e difesa. Vediamo, quindi. Innanzitutto i fatti: il 21 luglio 2010, vengono scoperti nell’appartamento di via Dogali, messo disposizione da Iori, i corpi senza vita di Claudia Ornesi e della figlia Livia. A uccidere madre e figlia sarebbe stato il gas butano uscito da 4 bombole da campeggio sistemate nella camera da letto. La prima ipotesi è quella di suicidio. Ma la polizia di Crema non è convinta. E scopre che le bombole di gas sono state comprate dal primario che, secondo l'accusa, ha anche somministrato a Claudia Ornesi, a sua insaputa, lo Xanas, un tranquillante acquistabile solo in farmacia, e che l’alibi di Iori (era stato alla multisala Porta Nova, ma nessuna telecamera l’avrebbe ripreso) non reggeva.

IL PUNTO DI VISTA/2

Non è rating indipendente Enrico Tupone tuponee@alice.it

Maurizio Iori Come si difende l’uomo accusato di omicidio volontario? Ha ammesso che la sera del 20 luglio era nell’appartamento di via Dogali, insieme all’ex compagna e alla figlia. Perché non l’ha raccontato subito? «Ha commesso una sciocchezza temendo d’essere indagato» ha spiegato l’avvocato Giusto. Che cosa è successo quella sera? La bambina aveva già cenato, mentre l’ex compagna avrebbe solo assaggiato il sushi che Iori aveva comprato al supermercato; intorno alle 21, l’oculista avrebbe confessato alla donna che si era risposato in gran segreto, una rivelazione che avrebbe mandato su tutte le furie Claudia Ornesi; ne sarebbe nato un litigio e Iori, dopo essere uscito da quella casa, avrebbe vagato per la città fino a oltre mezzanotte. Altri particolari: l’oculista non aveva le chiavi di casa e la mattina nella quale il padre di Claudia ha scoperto i cadaveri di figlia e nipote ha dovuto aprire con le sue chiavi la porta dell’appartamento chiusa a chiave. Iori un padre in anaffettivo? No, risultano in un anno 96 sue telefonate all’ex compagna e alla figlia, e lui stesso ha riconosciuto la bambina spontaneamente garantendo un assegno senza che

Claudia Ornesi e la piccola Livia alcuno lo abbia obbligato a farlo. Infine: ha sì comprato quelle bombole da capeggio ma solo perché la figlia, inappetente, una volta in vacanza sulla Riviera adriatica, potesse bere qualcosa di caldo anche di notte quando la cucina dell’albergo era chiusa. Del tutto opposta la versione fornita dagli avvocati della famiglia Ornesi. Se la morte di madre e figlia è stata causata dal gas butano, nel corpo di Claudia è stata riscontrata una rilevante presenza di Xanas e di un altro tranquillante; non solo la donna non assumeva farmaci, ma aveva appena assaggiato il cibo portato da Iori. Ancora: il riconoscimento di Livia da parte di Iori avvenuto solo a seguito dell'intervento di un legale e dei familiari di Claudia. E non voleva che si sapesse dell’esistenza della piccola. Infine: il medico aveva le chiavi dell’appartamento. E la donna era a conoscenza del matrimonio tra Iori e la sua nuova compagna fin dal giugno 2010. La conclusione dei familiari di Claudia: «Era una ragazza mite, benvoluta e leale, al centro della sua vita c’era solo Livia. Forse era solo innamorata dell’uomo sbagliato».

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e agenzie di rating sono state create per valutare le emissioni di obbligazioni e le società a seconda della loro rischiosità. Sulla base di queste valutazioni gli investitori determinano acquisti o vendite dei titoli di debito pubblico degli stati e di obbligazioni delle società. Le valutazioni hanno anche un impatto su quanto costa il denaro che le banche si scambiano ed sui tassi applicati alla clientela. L’importanza delle società di rating è stata sancita fra il 2006 e il 2011 da una serie di normative europee che hanno imposto ai fondi comuni, agli hedge funds ed alle banche di tener conto di tali valutazioni, norme rafforzate dalle indicazioni dei vari organismi di vigilanza europei. Dunque le agenzie di rating hanno un ruolo di arbitro nel mondo finanziario stabilendo la qualità del credito su cui si basano poi le decisioni di investimento o disinvestimento. Viene da chiedersi quanto questo ruolo di arbitro sia indipendente visto che le agenzie sono partecipate dai più grossi investitori internazionali quali Warren Buffet, Black-rock, Vanguard e Capital World, che con i loro annunci muovono mercati e flussi ingenti di capitali determinando i guadagni non solo degli investitori ma anche e soprattutto delle società di rating stesse. Clamorosi gli utili conseguiti: Moody’s nel 2007 ha avuto un margine operativo al 50% dei ricavi e nel 2006 ha generato il 62% di utili operativi sul fatturato, vale a dire 1,26 miliardi di margine su 2 miliardi di fatturato. Se poi si guarda l’utile netto si nota come dal 2005 al 2009 Moody's ha generato profitti per 2,8 miliardi. Tutto ciò a fronte di valutazioni errate come quelle di Enron, Parmalat, Lehman Brothers. Dunque serve una riforma delle Agenzie di rating e, come invita Draghi, bisogna iniziare a fare meno affidamento sui loro giudizi. Vale come esempio il fatto che nella valutazione del debito pubblico italiano non si tenga conto che il 50% di tale debito è coperto dal risparmio privato, cosa che non avviene in tale misura nel resto del mondo.



CREMONA

Venerdì 20 Gennaio 2012

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«Serve una nuova casa per i gatti»

APPELLO DELL’APAC «Chiediamo l’aiuto dei Comuni». “Mici” a rischio sfratto dal gattile di via Bissolati

Il vice presidente Paolo Italia chiede aiuto a tutti i privati. «Sono circa 900 i gatti che seguiamo su tutto il territorio»

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di Laura Bosio

ervono fondi per costruire un nuovo gattile. E servono con urgenza, poiché, non appena partiranno i lavori per il recupero del Parco dei monasteri, tutti i felini ospitati nell'attuale struttura di via Bissolati - che fa parte, appunto, dell'area da riqualificare - dovranno trovare un'altra casa. Per questo l'associazione Apac, che gestisce la struttura cremonese - oltre ad altre numerose colonie feline su tutto il territorio - sta lanciando una campagna di raccolta fondi per la realizzazione del nuovo gattile, soprattutto dopo il venir meno dell'ipotesi di un trasferimento di tutti i gatti in una struttura in via Milano (risultata non idonea in quanto rientrava in una zona adibita a parco). Non vi sono dunque, allo stato dell'arte , delle alternative possibili. «Nel corso dell'anno appena trascorso mi sono incontrata diverse volte con gli assessori competenti, ma purtroppo neppure il Comune di Cremona ha abbondanza di fondi» spiega Paolo Italia, vice presidente Apac. «Per questo abbiamo lanciato questa campagna: speriamo di riuscire a raccogliere almeno una parte della somma, in modo da andare incontro alle istituzioni, o addirittura di arrivare a raccogliere la cifra completa. Ci sono già alcune persone che si sono dette disponibili a finanziarci, ma la strada è lunga». Serve quindi l'aiuto di tutti per dare una nuova casa ai gatti senza padrone. «Questa situazione si trascina ormai da troppi anni, ma sinora non è mai stato fatto ancora niente di concreto» continua Italia. «Tuttavia abbiamo sempre cercato di evitare le polemiche, proprio perché rischiamo di essere mandati via da un giorno all'altro. Le istituzioni stanno iniziando a prendere coscienza solo

ultimamente di quanto ampio sia il problema dei gatti randagi, molto più diffuso di quello dei cani. Basti pensare che la nostra associazione si occupa di circa 900 felini su tutta la provincia, di cui oltre 300 ospiti nel gattile cremonese. Ogni anno sterilizziamo circa 300 animali, e fortunatamente sotto questo fronte l'Asl ci aiuta molto, perché ci passa gratuitamente l'intervento. Tuttavia anche loro si sono resi conto della mole di lavoro sempre più pesante. Quotidianamente riceviamo segnalazioni di gatti da recuperare o da salvare, ed è difficile far fronte a tutto, soprattutto con il calo di volontari a cui stiamo assistendo». Purtroppo una pesante riduzione si è verificata anche nelle offerte da parte di privati, che nell'ultimo anno sono calate del 30%, rendendo il lavoro dei volontari ancora più difficile.

«Fortunatamente il Comune di Cremona, dal punto di vista economico, ci ha aiutato molto. Basti pensare che ci hanno aumentato il contributo, da 5mila a 14mila euro. Vorremmo che anche gli altri Comuni del territorio si impegnassero a offrirci qualche contributo, visto che ci occupiamo dei felini in numerosi paesi, e spesso sono gli stessi sindaci a contattarci per risolvere il problema di colonie feline abbandonate a se stesse». Il costo maggiore è quello delle spese veterinarie: curare 900 gatti non è cosa da poco. C'è poi un altro fenomeno che preoccupa notevolmente i vertici dell'associazione, così come i volontari: molte persone, specialmente anziani, si trovano costretti a portare al gattile il proprio amico a quattro zampe, perché non hanno più le possibilità economiche per mantenerlo. «Fa male vedere anziani che ci portano il loro

«Una situazione che si trascina da diversi anni»

gatto e scoppiano a piangere perché non vorrebbero abbandonarlo, e sono costretti dalle circostanze» spiega Italia. «A queste persone lasciamo la possibilità di tenere il proprio animale, e ci offriamo di contribuire al mantenimento. Questo è un grande sollievo per quegli anziani che senza il proprio gatto resterebbero completamente soli». Altro problema è il continuo afflusso, presso il gattile, di mici appena nati, che vengono poi abbandonati. «Purtroppo manca una cultura della sterilizzazione. Così molti lasciano che la gatta partorisca e poi ci portano i gattini, lasciandoli dentro agli scatoloni. Basti pensare che ogni anno arrivano centinaia di nuovi gatti. A questo proposito stiamo cercando di ottenere dei fondi dalla Regione per promuovere un “Mese della sterilizzazione a prezzi calmierati", in modo da indurre i proprietari a vaccinare i loro animali, ed evitare così nuovi "orfanelli"». Tornando alla tematica più calda, ossia

quella del trasferimento, esistono anche delle problematiche di tipo legale. «Per legge una colonia di gatti non potrebbe essere spostata se non per due motivi: o un pericolo sanitario o un pericolo di cedimento delle strutture» sottolinea Italia. «Dunque gli eventuali sviluppi futuri sono avvolti dall'incertezza. Secondo noi l'unica soluzione possibile è la costruzione di un gattile nuovo, che abbia le dovute recinzioni per evitare la fuga dei gatti, ma sufficiente spazio per lasciarli circolare liberamente. Il gatto tende a ritornare nel luogo in cui viveva, e spostarli senza le dovute precauzioni comporterebbe vederli ritornare in via Bissolati nel giro di breve tempo. O peggio, rischierebbero di morire, investiti mentre cercano di tornare a casa loro, come già era successo quando si era dovuta spostare la colonia felina dell'ex Feltrinelli, quando i gatti erano morti quasi tutti cercando di tornare indietro. E noi non lo permetteremo».


Cremona

Le misure contro il continuo sforamento dei limiti di polveri sottili nell’aria

Inquinamento, si va incontro a blocchi e targhe alterne In attesa che venga siglato dai Comuni, ecco cosa prevede il Protocollo di intesa

Il Comune di Cremona, insieme ad altri Comuni limitrofi, ha stilato un Protocollo d'intesa con norme relative alla limitazione del traffico, ma anche all'utilizzo corretto di caldaie e impianti di condizionamento. Dopo il dodicesimo

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di Martina Pugno

l 2012 si è aperto all'insegna dell'inquinamento per Cremona, con dodici sforamenti della soglia consentita di polveri sottili nell'aria dall'inizio del mese, dei quali sei consecutivi. Valori allarmanti, che lasciano prevedere la prossima adozione di provvedimenti da parte dell'Amministrazione comunale: secondo l'accordo raggiunto dai Sindaci del territorio, le prime

giorno consecutivo scatterà il blocco del traffico nei giorni festivi, mentre dopo il diciottesimo si passerà alla circolazione a targhe alterne anche durante i giorni feriali. Il documento, ancora da approvare in via ufficiale, prevede

misure scatteranno al dodicesimo giorno consecutivo di superamento della soglia limite, per poi passare a soluzioni più drastiche in caso si arrivi al diciottesimo sforamento consecutivo. Si tratta di soluzioni appena rese note, ma che già fanno discutere, nonostante si sia ancora in attesa di un secondo tavolo di lavoro e di confronto sul testo da parte della Prefettura e dei Comuni coinvolti, ovvero Cremona, Bonemerse, Castelverde, Castelvetro Piacentino,

misure severe ritenute efficaci a breve termine, ma per molti la preoccupazione resta: cosa fare per trovare soluzioni durature che salvaguardino la salute e i polmoni dei cittadini migliorando la qualità dell'aria.

Gadesco Pieve Delmona, Gerre de' Caprioli, Malagnino, Persico Dosimo, Sesto ed Uniti e Spinadesco. In particolare, i provvedimenti finora approvati prevedono, per il superamento della soglia limite di 50 microgrammi per metro cubo di PM10 oltre i dodici giorni, il divieto di circolazione, dalle ore 8 alle ore 20, di ogni domenica o giorno festivo, per tutti gli autoveicoli, motoveicoli e ciclomotori. Va però ricordato che dal divieto sono esclusi i veicoli con motore elettrico o ibrido-elettrico e i veicoli con motore ad accensione comandata alimentati a metano o GPL. In caso di attuazione del blocco, esso verrà comunicato almeno due giorni prima dell'entrata in vigore. Nel caso in cui, invece, il superamento della soglia avvenga per oltre 18 giorni continuativi, verrà istituita, sulla rete stradale dei Comuni aderenti al presente Protocollo, dalle ore 9 alle ore 18

di tutti i giorni della settimana, la circolazione veicolare a targhe alterne per tutti gli autoveicoli, motoveicoli e ciclomotori, ad esclusione degli autoveicoli in categoria Euro 3, Euro 4 e Euro 5 e dei veicoli ad emissione nulla, ovvero con motore elettrico o ibrido-elettrico. I provvedimenti si applicano su tutti i tratti stradali ricadenti all'interno della Zona A1, come il Comune di Cremona , comprese le strade provinciali e statali. Inoltre il fermo veicoli si applica anche ai territori dei Comuni non appartenenti alla Zona A1 che abbiano aderito alle misure regionali secondo il Protocollo di collaborazione delle province lombarde. Sono invece esenti dall'applicazione del fermo i tratti autostradali, le strade di interesse regionale R1, i tratti di collegamento tra le autostrade e le strade R1 e gli svincoli delle stesse, i tratti di collegamento ai parcheggi posti in corrispondenza delle stazioni pe-

Dal blocco sono escluse le vetture a metano e Gpl

La polizia municipale di cremona impegnata in un controllo dei gas di scarico

riferiche dei mezzi pubblici o delle stazioni ferroviarie e le strade di penetrazione alla città. Accanto ai provvedimenti relativi alla circolazione automobilistica, i Comuni coinvolti stabiliscono limitazioni all'utilizzo di apparecchi obsoleti per la combustione di biomasse per il riscaldamento domestico, alla combustione delle biomasse all'aperto, nonché limitazioni dell'utilizzo di olio combustibile per gli impianti di riscaldamento civile ed il divieto di climatizzazione nel periodo estivo, al fine di contenere le emissioni non soltanto in previsione dei probabili sforamenti, ma anche per una politica anti inquinamento più efficace e dai risultati duraturi. Queste, dunque, le indicazioni attualmente in attesa di conferma; ancora una volta, però, i tempi per l'approvazione e l'ufficializzazione

fanno discutere. In particolare, il PD punta il dito contro la lentezza e la mancanza di una ferma posizione nei confronti di un'emergenza di primaria rilevanza per la città, da affrontare necessariamente in tempi rapidi e con soluzioni che possano rivelarsi decisive. "Ancora non ci è dato di conoscere recita la nota diffusa dal partito - il famoso protocollo di cui si parla da giorni e di cui non dovrebbe essere particolarmente laboriosa la sottoscrizione, considerato che pare che sia la fotocopia di quello di Brescia, già collaudato dunque, e giustamente sottoscritto ad ottobre, prima dell'inverno e non in piena emergenza smog come da noi. A Milano il Sindaco Pisapia inaugura una nuova stagione dedicata alla mobilità sostenibile con l'area C, invece a Cremona si ten-


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ebbene non ancora ufficializzato, il Protocollo in via di definizione da parte dei Comuni coinvolti non manca di suscitare qualche perplessità da parte delle forze politiche e delle associazioni ambientaliste, ma anche dei cittadini che da esso si troveranno direttamente coinvolti. Al centro delle polemiche, in particolare, le misure relative alla circolazione automobilistica e al traffico cittadino: a preoccupare maggiormente gli automobilisti sono le norme relative all'eventuale superamento della soglia limite per oltre 18 giorni consecutivi, che prevedrebbero, secondo le norme in esame, la circolazione dei veicoli a targhe alterne anche nei giorni feriali. C'è chi ci scherza su, come Andrea, che afferma "Vorrà dire che andrò a lavorare un giorno si e un giorno no", e chi invece mostra maggiore fastidio per un provvedimento volto ad arginare l'emergenza, ma con scarsa efficacia dal punto di vista del contenimento dei valori di inquinamento a lungo termine. "Con il blocco del traffico si creano solo disagi - è l'opinione di Marta - senza arrivare davvero a soluzioni. Così si finisce per far rientrare l'emergenza, con i relativi disagi di chi della macchina non può fare a meno, per poi interrompere le misure intraprese e tornare, di fatto, al-

LE FORME DI INTERVENTO

tenna e si ritarda". Se da questa parte le misure vengono dunque valutate come segnali deboli del tentativo di arginare il problema, più ampie sono le accuse di Legambiente, che vede le mosse del Comune troppo incentrate sulla risoluzione di una eventuale emergenza futura, mentre nulla, o comunque non abbastanza, viene fatto per risolvere la situazione attuale ed evitare che si ripetano gli oltre cento giorni di sforamento avvenuti nel corso del 2011. “Apprezziamo lo sforzo che farà la polizia locale nell’intensificare i controlli sulle auto più inquinanti – incalza l’associazione – e che si chiederà di diminuire le temperature degli edifici pubblici e privati, che si aumenteranno i controlli sulle caldaie, ma tutto questo resterà come un azione legata sempre e solo all’emergenza, o si pensa a un piano davvero funzionale?”.

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«Ok le limitazioni al traffico, ma cos’altro?» GLI AUTOMOBILISTI CHIEDONO INTERVENTI PIU' MIRATI

Un problema da affrontare a lungo termine, contenere l'emergenza non basta vera necessità. Dopotutto, si è sopravvissuti per secoli senza! Senza contare che il fascino di una città finalmente liberata dal traffico e restituita alle persone è impagabile". Ma c'è anche chi, pur essendo a favore dell'introduzione delle norme volte ad arginare un fenomeno che costituisce emergenza, ricorda che lo sguardo andrebbe ampliato per studiare una soluzione efficace e permanente, che possa davvero mettere un freno al continuo superamento della soglia limite di polveri sottili nell'aria, come Simone: "Il blocco del traffico va bene, è necessario, ma sarebbe meglio trovare altri sistemi, più duraturi e magari che creino meno disagi ai lavoratori, per mantenere i livelli di inquinamento bassi ed evitare di arrivare di nuovo a situazioni spiacevoli di questo tipo. L'attenzione alla qualità dell'aria deve esserci sempre,

non solo nei momenti di emergenza, soprattutto per un'area che, per natura e conformazione, non facilita la dispersione delle particelle inquinanti". Dello stesso parere anche Angela: "Le forme di intervento previste dai Comuni hanno efficacia relativa: possono servire ad abbassare i livelli di inquinamento a breve termine, ma poi? Gli interventi devono essere più mirati: si potrebbero istituire delle navette ed ampliare le zone a traffico limitato, riducendo però i permessi speciali, altrimenti anche questo servirebbe a poco". Il blocco del traffico e la circolazione a targhe alterne, insomma, sono un primo passo, ma non una soluzione definitiva, come sottolinea Alberto: "Se città come Milano sono riuscite a trovare una soluzione, perché nel suo piccolo non dovrebbe riuscirci anche Cremona? Bisogna volerlo, però".

«Se ci è riuscita Milano, perchè non Cremona?»

le condizioni precedenti che già hanno portato a questa situazione. Servono soluzioni che siano davvero tali ". Anche secondo Diletta i disagi creati dalla circolazione limitata o a targhe alterne superano gli effettivi vantaggi, in particolare perché non supportati da efficienti alternative per chi necessita di spostarsi con la macchina: "La circolazione a targhe alterne andrebbe anche bene, se i trasporti pubblici

fossero efficienti, ma purtroppo non è così, e ci si può ritrovare in seria difficoltà a spostarsi da una parte all'altra della città". Di diverso avviso è invece Filippo: "Sono a favore del blocco della circolazione nei giorni festivi e anche della circolazione limitata. Oggi si fa troppo affidamento sull'auto, anche per abitudine e pigrizia. Cremona non è certo una metropoli, spostarsi in auto non è sempre una

Accanto ai tanto discussi interventi relativi al blocco del traffico, il Protocollo d'intesa prevede l'introduzione di alcune norme volte a contenere al quantità di polveri sottili immesse nell'aria in modo stabile. Tra queste, limitare l'uso del riscaldamento negli edifici privati sancendo il divieto di superamento della temperatura di 20 °C; ridurre, negli edifici pubblici, l'uso del riscaldamento imponendo il limite massimo di temperatura in 20 °C; ridurre la fascia oraria giornaliera di riscaldamento degli edifici di almeno un'ora, salvo casi particolari. Al fine di un progressivo miglioramento generale della qualità dell’aria, gli enti sottoscrittori del presente Protocollo si impegnano, inoltre, a valutare l’opportunità di adottare, sui rispettivi territori, in via preventiva o in aggiunta a quelle sopra citate, le seguenti, ulteriori misure quali:

a) l’implementazione delle campagne di controllo delle caldaie; b) l’applicazione di sistemi per migliorare l’efficienza energetica degli edifici pubblici e privati; c) l’adozione di programmi di mobilità sostenibile (potenziamento del sistema di ike sharing, implementazione di azioni di car pooling e car sharing); d) l’attuazione di azioni mirate all’efficienza ed alla sostenibilità ambientale del trasporto pubblico locale (urbano ed extraurbano); e) l’attuazione di idonee politiche in materia di parcheggio dei veicoli, volte a promuovere l’uso del mezzo pubblico (tariffazione integrata, parcheggi e trasporti);f) l’implementazione dei controlli per verificare l’attuazione della vigente normativa in materia di emissioni g) la promozione di campagne di sensibilizzazione per pubblicizzare i provvedimenti sopra indicati.


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Cremona

Venerdì 20 Gennaio 2012

Alle elezioni voteremo con il “porcellum”? Andrea Morrone, costituzionalista e presidente del Comitato referendario, commenta la bocciatura dei referendum per la modifica della legge elettorale

Siamo di fronte ad una situazione, a dir poco, paradossale. Abbiamo, in Italia, una legge elettorale definita un po’ da tutti “porcellum”, a partire da coloro che l’hanno voluta. Approvata nel 2006, poco prima delle elezioni politiche, ha sostituito il vecchio «Mattarellum» e ha introdotto un sistema proporzionale, con soglie di sbarramento e liste bloccate. In pratica, si vota esclusivamente per il partito. Il risultato elettorale determina il numero di seggi conquistati da ogni forza politica; deputati e senatori vengono abbinati ai seggi conquistati in base alla posizione del loro nome nella lista bloccata (l'elettore non può cioè esprimere una preferenza: questo è forse il punto di maggior “sofferenza”). Per la sola elezione della Camera è previsto anche un premio di maggioranza. Il nome «porcellum» deriva da una dichiarazione dell'allora ministro delle Riforme, il leghista Roberto Calderoli, che in un periodo successivo all'approvazione della legge da lui stesso promossa ebbe a definirla una «porcata». La Corte costituzionale, giorni fa, ha dichiarato l’inammissibilità di due quesiti presentati dal comitato promotore del referendum sulla legge elettorale, su cui erano state raccolte più di un milione di firme: sia quello che chiedeva l'abrogazione totale della legge Calderoli sia quello che ne chiedeva l'abrogazione per parti. Il paradosso è questo: una legge aspramente criticata, in virtù della quale, comunque la si pensi, è innegabile che vi sia una sottrazione di potere decisionale rispetto al corpo elettorale. Votando un partito ed esercitando un mio diritto costituzionale, non posso, nei fatti, scegliere le donne o gli uomini che, in Parlamento, rappresenteranno quel partito e quindi il mio voto. L’art. 48 della nostra Costituzione dice: “Il voto è personale ed eguale, libero e segreto”. Quanto alla libertà, ci pare che questa legge elettorale ne costituisca una seria ipoteca. (d.t.)

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di Laura Bosio

a notizia del pronunciamento della Corte Costituzionale ha sollevato molte perplessità e delusione. Ne abbiamo parlato con il professor Andrea Morrone, presidente del Comitato referendario, nonché professore ordinario di Diritto costituzionale nella Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Bologna. Professor Morrone, la Consulta ha bocciato i due referendum da voi proposti sull’abrogazione della legge elettorale vigente, il cosiddetto “porcellum”. Ce ne può spiegare le motivazioni? «Difficile dirlo. Bisognerà aspettare di leggere le motivazioni della Consulta. Noi avevamo sottoposto alla Corte Costituzionale una proposta per eliminare il vuoto che consegue a ogni referendum abrogativo. Un vuoto che non può essere mantenuto. La nostra ipotesi era quindi di abrogare la legge Calderoli in modo totale o parziale, ripristinando la normativa previgente, ossia la legge detta “Mattarellum”. Evidentemente la Corte Costituzionale ha deciso che questa non fosse una strada percorribile». Può spiegarmi la questione del vuoto legislativo? «Nel 1987 la Corte Costituzionale stabilì delle leggi speciali per abrogare le leggi elettorali: possono essere abrogate solo per sostituzione, ossia deve restare in piedi una legislazione sostitutiva. La novità del nostro referendum era che la nuova

normativa non sarebbe stata ricavata dalla legge che si andava abrogando, ma si sarebbe individuata recuperando le vecchie disposizioni. Del resto la legge di Calderoli non disciplina completamente le elezioni di Camera e Senato, ma semplicemente sostituisce la formula elettorale della legge "Mattarellum"». Quali sono, a suo parere, le criticità maggiori presenti nella cosiddetta legge “porcellum”? «Nell'indire il referendum siamo partiti con lo slogan: "bisogna restituire lo scettro ai cittadini". Questo già dice tutto. La legge Calderoli ha determinato un'involuzione rispetto al passato: prima il cittadino poteva scegliere coloro che avrebbero composto la maggioranza di Governo, votando i singoli candidati. La legge Calderoli, nel 2005, ha introdotto la proporzionale con preferenza bloccata e premio di maggioranza. Questo sistema complica le cose, perché c'è il rischio che un candidato vinca alla Camera e non al Senato. Ma la cosa più grave è la lista bloccata: gli elettori possono scegliere il partito ma non possono votare i propri rappresentanti; devono invece accettare passivamente tutti i candidati della lista. Così in questi anni abbiamo votato In questo modo si ottiene un Parlamento di nominati ma non di eletti. Molte realtà provinciali non hanno avuto neppure un rappresentante». Ci può spiegare, in maniera ovviamente schematica, quale sarebbe, a suo parere, un sistema elettorale adeguato al nostro Paese?

Con l’attuale sistema elettorale abbiamo un Parlamento di nominati, non di eletti «Non esiste un modello ideale. Dobbiamo partire dall'obiettivo che vogliamo perseguire, e da lì costruire le regole che lo rappresentino meglio. Dietro il referendum infatti vi erano degli scopi ben precisi: vogliamo che l'Italia abbia un sistema bipolare in cui i due poli, composti da più partiti, possano alternativamente contendersi il Governo del Paese. Una democrazia nella quale i cittadini possano scegliere i propri rappresentanti e la maggioranza di Governo. Per realizzare questi obiettivi si possono utilizzare i più svariati sistemi elettorali. Questo è il problema, in Italia: ci siamo sempre concentrati più sulla regola che sugli obiettivi. E ognuno vorrebbe che venissero scelte le regole che più gli fanno comodo. Così il terzo polo, ad esempio, vorrebbe il ritorno di un sistema con la presenza di più poli, dove però l'ago della bilancia è spostato sempre verso il centro». Dunque il punto di maggior criticità della legge in vigore viene identificato spesso nella impossibilità di esprimere pre-

ferenze: l’elettore si trova rappresentato da un deputato in virtù del posto ricoperto da quest’ultimo nella lista, posto deciso a tavolino. Quali sono stati i motivi di questa scelta del legislatore? «E' stata fatta una scelta politica a favore dei gruppi dirigenti ora presenti in questo Paese. Calderoli doveva tenere insieme le anime del centrodestra. Da un lato Casini, che voleva un sistema proporzionale, dall'altro Fini, che pretendeva le liste bloccate - che in realtà interessavano anche alla Lega, che così poteva utilizzare i candidati delle aree in cui era più forte, senza dover obbligatoriamente esprimere candidati del territorio - e infine Berlusconi, che chiedeva il premio di maggioranza. Ma questa legge fu fatta anche per impedire a Prodi di vincere con il doppio premio elettorale, e quindi impedendo a coalizioni disgiunte come la sua di poter vincere. Al di là di questo, il problema vero della legge Calderoli è che la lista bloccata piace a tutti i dirigenti di partito, di qualsiasi colore

politico: in questo modo infatti, possono nominare le proprie persone di fiducia senza farle passare dal giudizio degli elettori. Questa legge elettorale, proprio per questo, ha determinato grandi fratture interne nei partiti, perché accontentando la dirigenza si è estromessa la base dei partiti, impedendo loro di esprimere candidati validi e preparati». Pensa che questo Parlamento sia in grado di fare una riforma elettorale che dia conto del disagio espresso ormai da moltissimi cittadini? «Assolutamente no. Non è stato in grado di portare avanti la riforma in tutti questi anni, ho seri dubbi che possa riuscirci ora, tanto più che il premier Mario Monti ha problemi più urgenti a cui dedicarsi. Del resto, se i mercati internazionali non hanno fiducia nel nostro Paese è perché non ritengono la classe dirigente adeguata a far fronte alle difficoltà italiane in Europa. Ma la fiducia manca anche a livello interno: la gente che ha firmato per il referendum ritiene inaffidabile l'intera classe politica, tanto a destra quanto a sinistra. Neppure lo stesso Napolitano si fida dei politici italiani, tanto che ha preferito nominare un docente come Presidente del Consiglio. Gli stessi partiti non sono così convinti di cambiare questa legge: Bossi ha detto che non c'è il tempo per farlo, Berlusconi sostiene che va bene così. Casini e D’Alema asseriscono che prima si devono fare le riforme costituzionali. L'Italia dei Valori rifiuta qualsiasi riforma. Sono convinto che alla fine andremo a votare con la legge Calderoli».


Cremona

Venerdì 20 Gennaio 2012

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Le agenzie di rating, ma chi sono costoro? L’economista Giacomo Vaciago: «Non si sono fatte regole che conciliassero la proprietà privata con l’interesse pubblico»

I

«Il declassamento dell’Italia è lo specchio di un paese che soffre». Chi da il rating alle agenzie di rating?

di Daniele Tamburini

l declassamento dell'Italia da parte dell'agenzia di rating Standard & Poor's, insieme a buona parte dei Paesi dell’eurozona, ha portato scompiglio e preoccupazione nel mondo della finanza europea, tanto più che circola la notizia di un prossimo declassamento anche da parte dell’agenzia Fitch. Lo stesso governatore della Banca centrale europea, Mario Draghi, nei giorni scorsi ha definito «gravissima» la situazione, spingendosi a dichiarare che «bisognerebbe imparare a vivere senza le agenzie di rating o quanto meno imparare a fare meno affidamento sui loro giudizi» Anche il commissario dell'Unione europea, Olli Rehn, ha accusato le agenzie di rating di essere uno strumento del potere economico statunitense. Abbiamo chiesto un commento a Giacomo Vaciago, professore ordinario di politica economica e direttore dell'Istituto di Economia e Finanza nell'Università Cattolica di Milano.

più alti per poter vendere i propri titoli (un titolo con livello più elevato paga interessi inferiori rispetto a chi è collocato più in basso). Dunque il declassamento ha portato a un'impennata degli interessi, e quindi del costo del credito. Questo è un problema serio per un paese come il nostro che, come confermano gli ultimi dati, è già in piena fase di recessione». Quanto sono attendibili i giudizi di queste agenzie? «Sicuramente non sono infallibili, tanto che nel corso degli anni hanno già fatto parecchi errori: non si sono accorte, ad esempio, che la Grecia imbrogliava da anni, né che Lehman Brothers stava per fallire. Sarebbe necessario un organismo che valuti la loro attendibilità. Il problema è che anche quando sbagliano, provocano conseguenze devastanti. Si verifica un effetto denominato snow-ball: si inizia con una palla di neve, poi diventa una valanga. Nel momento in cui un paese subisce il giudizio negativo è più probabile che succeda ciò che le agenzie hanno previsto e cioè che la situazione peggiori, visto che l’outlook negativo danneggia il paese che lo riceve. Infatti, sulle semplici indiscrezioni di un declassamento dell’Italia da parte di S&Poor’s, il nostro spread Btp-Bund è aumentato. Se salgono i tassi di interesse, non solo il Tesoro paga di più, ma

«Il declassamento comporta un aumento degli interessi da pagare»

Nei giorni scorsi, l’agenzia di rating Standard & Poor’s ha declassato ulteriormente l’Italia, a livello BBB+. Può spiegarcene la portata concreta e che cosa significa questo per il nostro Paese? «Facciamo una premessa. Le agenzie di rating hanno il compito di valutare la qualità di un titolo sulla base di alcune variabili: il bilancio dell'emittente, le sue aspettative economiche, la situazione del Paese, ecc. Queste società, che operano da circa un secolo, valutano centinaia di migliaia di titoli, di Stati, imprese e banche. Le principali sono Standard & Poor's, Moody (che in due detengono circa l'80% del totale dei titoli da valutare) e Fitch (che detiene circa il 5%). Il declassamento dell'Italia è dunque lo specchio di un paese che soffre, questo è palese. I giudizi delle agenzie di rating vanno rispettati e molti fondi di investimento - ad esempio alcuni fondi pensione - per statuto possono investire solo in titoli tripla A e questo fa si che quando esce un downgrading come quello nei confronti dell’Italia o della Francia, le conseguenze sono che questi paesi dovranno pagare tassi sempre

Per essere super partes le agenzie di rating dovrebbero essere pubbliche e non private anche le aziende italiane pagheranno il debito più caro». Spieghiamo qualcosa di queste agenzie di rating: cosa rappresentano? Da chi sono governate? per quale motivo hanno tanto potere? «Le abbiamo fatte diventare importanti nel momento in cui si è voluto promulgare una serie di leggi che hanno dato un forte peso al loro giudizio, ufficializzando le pagelle che esse danno ai titoli che possono essere oggetto di acquisto. Questo potere però è venuto senza un'adeguata riflessione sulle conseguenze, quando c'era la necessità di semplificare il sistema e di valutare la bontà dei titoli. Inizialmente erano un po' come le graduatorie fatte dai nume-

rosi enti di ricerca, come l'ultima che è uscita sul gradimento dei sindaci. Quest'ultime però non hanno un grande peso. Le valutazioni delle agenzie di rating invece hanno un peso enorme, perché portano a conseguenze dirette davvero forti». In queste vicende, si adombrano conflitti di interesse molto consistenti all'interno del potere finanziario ed economico: lei cosa ne pensa? «Da più parti sono state mosse critiche in questo senso, anche perché le agenzie di rating sono enti di matrice americana a controllo anglosassone. A questo proposito si era auspicato che l’Ue promovesse le sue di società di rating in modo che fossero più controllabili. Poi però non se ne fece nulla. A Bruxelles è ancora aperto un dibattito per sottoporre a una vigilanza le stesse agenzie. Quello che ci si chiede è: chi dà il rating alle agenzie di rating? Per quanto riguarda i conflitti di interesse, in ogni caso, si possono solo sospettare, ma non ci sono chiare evidenze di ciò. Ad esempio la notizia del downgrading dell'Italia era trapelata prima che venisse fatto l'annuncio ufficiale, ed è probabile che qualcuno ci possa aver guadagnato...».

partes", dovrebbero essere pubbliche. Invece, nonostante il peso che hanno le loro valutazioni, sono comunque soggetti privati. Moody, S&P e le altre sono figlie delle liberalizzazioni degli anni ottanta, quando era in voga lo slogan: “privato è meglio”. A quell'epoca si è privatizzato tutto in modo indiscriminato, senza prima fare delle regole che conciliassero la proprietà privata con l'interesse pubblico. E ora se ne pagano le conseguenze». S&P ha declassato non solo l’Italia, ma anche altre realtà europee: è un attacco all'Eurozona? Quali potranno essere le conseguenze? «Questo declassamento di diverse aree dell'Europa rappresenta un modo di lavorare abbastanza diffuso, basato sull'assunto che essendo gli stati europei realtà interdipendenti, per fare una valutazione corretta bisogna guardare all'intero. In sostanza, se in certi paesi vi sono problemi, essi si riflettono anche nelle realtà che hanno legami economici con tali paesi. Ad esempio l’Austria ha perso il rating tripla A di Standard & Poor a causa dei suoi legami con la vicina Italia, suo secondo più grande partner commerciale, e per l’Ungheria, dove le banche del paese alpino, sono i più grandi istituti di credito. Nessun attacco all'Europa, quindi, ma solo una valutazione il più possibile complessiva. Tutto ciò, in ogni caso, complica notevolmente la vita ai governi europei: non siamo ancora in vista di uno spaccamento, ma sicuramente la situazione non è delle migliori».

«Il downgrading di alcuni Paesi europei ha favorito la Germania»

Si può quindi sostenere che queste agenzie abbiano un ruolo al di sopra delle parti ed una visione oggettiva delle cose? «Per essere una realtà davvero "super

Da tutto questo, chi uscirà più forte e chi, invece, ne sarà indebolito? «La maggiore evidenza è che i paesi periferici soffrono la situazione, mentre la Germania ne gode. Paradossalmente, infatti, la Germania è favorita dagli altri downgrading. L’out look negativo di Grecia, Spagna, Portogallo, Italia, il 19 settembre, ha giovato alla Germania che si è indebitata senza tassi d’interesse. Il costo del debito tedesco si è ridotto in questi mesi e questo fa bene alla sua economia. Dunque S&P per ora ha fatto un favore alla Merkel, con la conseguenza di qualche disoccupato in meno in Germania e qualche disoccupato in più in Italia o Francia».

Mobilitazione di Camera di Commercio e comuni a difesa del “made in Italy”

Il 2012 si è aperto all'insegna della difesa del made in Italy, anche nel territorio cremonese. Aumenta di giorno in giorno il numero dei Comuni che, rispondendo all’appello rivolto da Coldiretti, hanno scelto di approvare un ordine del giorno che chiede al Governo di porre fine all’utilizzo di risorse pubbliche per finanziare “il falso made in Italy di Stato” (così definito da Coldiretti). «Assistiamo, purtroppo, all’intensificarsi dei rischi di contraffazione e concorrenza sleale verso i prodotti nazionali» hanno evidenziato il delegato confederale Eugenio Torchio e il direttore di Coldiretti Cremona Simone Solfanelli, in una lettera inviata a tutti i sindaci del territorio. «Siamo di fronte ad una nuova vicenda di utilizzo improprio di risorse pubbliche da parte della Società italiana per le imprese all’estero, Simest Spa, società finanziaria controllata dal ministero dello Sviluppo Economico. Non può essere taciuto che il sostegno di Simest si indirizza ad investimenti in attività di delocalizzazione che oltre a costituire occasioni di con-

Appello di Coldiretti contro il sostegno alle aziende che producono all’estero

correnza sleale ai prodotti italiani sottraggono colpevolmente opportunità di lavoro ed occupazione al sistema Italia. Si tratta di imprese italiane che producono all'estero, con materia prima e manodopera estere, prodotti dal nome italiano». I comuni cremonesi non si sono fatti attendere, e hanno deliberato in favore dell'ordine del giorno proposto da Coldiretti. In particolare a schierarsi sono stati: Cappella de’ Picenardi, Gadesco Pieve Delmona, Persico Dosimo, Genivolta, Crotta d’Adda, Bonemerse, Moscazzano, Derovere, Gerre de’ Caprioli, San Daniele Po, Voltido, Sospiro, Cella Dati, Chieve, Volongo. Intanto numerosi altri Comuni hanno già annunciato il loro impegno per l’approvazione delle “delibere salva

Made in Italy”. In esse, Consigli e Giunte comunali dichiarano di condividere la mobilitazione di Coldiretti impegnandosi «con particolare riferimento all’operato di Simest, ad intraprendere iniziative per impedire l’uso improprio di risorse pubbliche per la commercializzazione sui mercati esteri di prodotti di imitazione Italian sounding, a favore, invece, della promozione dell’autentico Made in Italy». Nei giorni scorsi si è aggiunta una ulteriore, significativa deliberazione: quella della Giunta della Camera di Commercio di Cremona che ha espresso «condivisione e sostegno all’azione di Coldiretti a tutela del vero made in Italy agroalimentare nonché all’assunzione di tutte le altre iniziative che si riterranno utili a contrastare il fenomeno

Solfanelli «Una situazione che danneggia i nostri agricoltori»

dell’Italian sounding». La Giunta Camerale ha così «dato mandato al suo presidente ad invitare Unioncamere Lombardia a farsi interprete presso i competenti ministeri della problematica in questione». «La diffusione di prodotti che traggono in inganno circa la vera origine geografica realizza un evidente danno all’immagine della produzione agroalimentare nazionale, raggirando i consumatori che non vengono messi in condizione di scegliere in modo consapevole» ha detto Solfanelli. «Ed è inaccettabile che proprio dallo Stato vengano destinati finanziamenti a produzioni che nascono all’estero, con materia prima, ingredienti e manodopera estera, confezionati sul posto con etichette e marchi che evocano prodotti tipici della gastronomia italiana e delle specialità regionali. Quella che contrastiamo è una situazione che danneggia i nostri agricoltori, che con il loro lavoro

Simone Solfanelli, direttore Coldiretti

hanno saputo costruire un patrimonio unico al mondo. Tale situazione è anche un grave inganno verso i cittadini, ed un autentico affronto all’intero Paese, che in questo momento di difficoltà deve puntare sulle sue eccellenze e non svilirle. L’appello è che tanti altri Comuni si facciano avanti, così da dare forza e incisività alla battaglia che abbiamo intrapreso per sostenere la nostra economia e il nostro territorio».


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Cremona

Venerdì 20 Gennaio 2012

IL GRUPPO MISTO ALZA LA VOCE

«Vogliamo essere tenuti in considerazione» Il Gruppo misto alza la voce con il sindaco Perri. Vogliono essere ascoltati, tenuti in considerazione. «Siamo diventati il secondo gruppo di maggioranza per consiGiacomo Zaffanella stenza numerica» spiega Giacomo Zaffanella, capogruppo. Ci siamo incontrati con il sindaco proprio per questo, nei giorni scorsi: gli abbiamo dimostrato la nostra lealtà, chiedendo però anche una maggiore considerazione». L'intento era, da un lato, quello di rasserenare un po' il clima all'interno della maggioranza. «Tuttavia bisogna prendere atto che le cose stanno cambiando» spiega ancora Zaffanella. «Ora la Lega ha due soli consiglieri, mentre noi siamo in cinque. Senza di noi la maggioranza non sta in piedi. Ciò detto, non vogliamo chiedere incarichi, nè ricattare il sindaco, ma credo che certe cose dovrebbero venire da sè. In particolare vorremmo essere tenuti maggiormente in considerazioni e ci aspettiamo di essere consultati per condividere tutte le decisioni che verranno prese da qui in poi, prima che passino nelle commissioni». Il colloquio tra il gruppo e l'amministrazione comunale ha visto la partecipazione dei cinque consiglieri (Giacomo Zaffanella, Roberto Gandolfi, Emiliano Ferrari, Andrea Vacchelli, Michele Ceresa), del sindaco Oreste Perri, del vice Carlo Malvezzi e del capo di Gabinetto Walter Montini. «Non siamo solo il gruppo che alza la mano e che garantisce la tenuta della maggioranza» continua Zaffanella. «Ora vogliamo che le promesse vengano mantenute. Ognuno di noi, appartenenti a culture politiche differenti, ha fatto le proprie richieste. Il nostro appoggio alla maggioranza resta forte e agiamo in modo compatto, ma vogliamo essere ascoltati».

Maggioranza “maroniana” nella federazione provinciale cremonese della Lega

La Lega Nord tra Bossi e Maroni

Alessandro Carpani: «Il problema è la cerchia di persone intorno a Bossi, che lo consigliano male» L’assessore Claudio De Micheli: «Molti militanti sono contrari a Bossi solo per opportunismo»

F

di Laura Bosio

orti tensioni interne stanno interessando la Lega in questi giorni, a livello nazionale come anche nella federazione locale. Anche se, tra Umberto Bossi e Roberto Maroni, dopo le polemiche dei giorni scorsi, sembra essersi stabilita una tregua, le divisioni presenti all'interno del partito non sono più un mistero per nessuno. La segreteria della Lega cremonese si conferma, nella maggior parte, "maroniana", ma non manca uno zoccolo duro di fedelissimi al senatur, in particolare l'assessore Claudio De Micheli ed i suoi seguaci, che sono però in minoranza. «Siamo palesemente schierati con la linea di Maroni, tanto che porteremo in assemblea la richiesta di fare un congresso federale e uno nazionale, come abbiamo deciso lunedì sera durante il direttivo» dichiara Alessandro Carpani, vicesegretario provinciale del movimento. «Il vero problema nella Lega non è Bossi, ma il famoso "cerchio ma-

gico", ossia le persone che gli stanno intorno e che lo consigliano male. La scelta di censurare Maroni è arrivata indubbiamente da loro». La federazione cremonese è tra quelle che hanno richiesto la convocazione dei congressi il prima possibile, tanto più che «è dal 2002 che questo non avviene» dicono i vertici del partito. «Per noi Maroni agisce in modo positivo, in quanto porta avanti le istanze del territorio e dei militanti» continua Carpani. «Le difficoltà nel movimento si portano avanti da tempo, e censurare Maroni è stata una pessima mossa. I congressi sono appunto il miglior sistema per risolvere i problemi, e soprattutto per vedere chi ha i numeri per governare la Lega». Per Carpani è tutta una questione di numeri. «Chiediamo semplicemente la democrazia all'interno del movimento, in modo che i numeri permettano a Bossi di capire di chi deve circondarsi. L'intera Lombardia appoggia Maroni, ad esempio». Pro Maroni è anche Jane Alquati, assessore comunale di Cremona, temporaneamente estromessa dalla federazione provinciale (lei e De Micheli sono in attesa, per il 23 di questo mese, della decisione del direttivo nazionale e del direttivo federale in merito ai procedimenti disciplinari a loro carico). «Condivido in pieno le parole di Claudio Tosi: non si toglie la parola a uno come Maroni, che ha contribuito a creare la Lega e che è tra gli esponenti più apprezzati, non solo dai leghisti. Auspico che la polemica rientri del tutto, anche se comunque sono convinta che certe questioni vadano risolte in sede di congresso».

Alessandro Carpani

«Diffido di coloro che sono entrati nel movimento recentemente, salendo sul carro dei vincitori» Dall'altra parte, tra i "bossiani" più fedeli, troviamo invece Claudio De Micheli: un leghista della prima ora, che è nato e cresciuto, politicamente parlando, a fianco del senateur. «Ci sono tensioni dannose all'interno del movimento» dice. «Personalmente non posso che condividere le posizioni di Bossi, pur non avendo nulla contro Maroni. Sono convinto che se il "boss" prende una posizione chiara, è grazie alla sua lungimiranza: è una persona che sa guardare avanti, un precursore dei tempi. Lo stesso Indro Montanelli lo definì un "animale da politica", e aveva ragione. Bossi ha sempre fatto delle scelte programmatiche molto chiare». De Micheli attacca i propri "colleghi" di partito. «Diffido da chi il giorno

«Chi governerà la Lega? lo deciderà il congresso»

Claudio De Micheli

Cremona Solidale, il Pd si oppone alla privatizzazione “calata dall’alto”

Maura Ruggeri

Quale sarà la sorte di Cremona Solidale? Si va nella direzione di una privatizzazione o resterà un bene di tutti? Se lo chiede il Partito democratico, secondo cui «E' ora che l'Amministrazione Perri scopra le carte: Cremona Solidale è una realtà troppo importante per tutto il territorio cremonese perchè il suo destino possa essere deciso in silenzio dalla Giunta e dai vertici comunali e comunicato a cose fatte». Lo ha detto Maura Ruggeri, capogruppo del Pd in consiglio comunale. «L'intervento e su una materia così delicata presuppone, da parte del Comune, un percorso di ascolto e di partecipazione di tutte le componenti

interessate che non può essere rimandato a decisioni già prese». L'appello è forte e chiaro: decidere tutti insieme, e soprattutto con i diretti interessati. «Hanno ragione i rappresentanti del comitato spontaneo del Soldi quando affermano che anche i familiari degli ospiti devono essere ascoltati; ai familiari va garantita una rappresentanza stabile e riconosciuta come prevedono gli stessi regolamenti dell'ente. Le scelte del recente passato hanno consentito di investire ingenti risorse in Cremona Solidale e di garantire alle fasce più fragili della popolazione strutture di grande qualità». Secondo il Pd, quindi, «l'amministrazione co-

Jane Alquati

munale deve fare chiarezza sui propri intenti e non farsi scudo di una una consulenza affidata ad uno studio legale facendo discendere da presunti obblighi normativi la scelta politica di privatizzare Cremona Solidale e di rivedere, di conseguenza, l'intero assetto del sistema cittadino. Le soluzioni ad oggi ipotizzate dal Centro destra ci preoccupano fortemente non solo perchè non risolvono di per sé i problemi degli equilibri di bilancio, ma rischiano di far venir meno la responsabilità e la garanzia del pubblico su servizi fondamentali per tutti i cittadini e, in particolare, per quelli più fragili».

prima osanna Bossi definendolo "il capo" e il giorno dopo si schiera dalla parte di Maroni. Chi, come me, ha già sulle spalle più di dieci anni di militanza, non avrà problemi a schierarsi con Bossi. Quelli che lo criticano sono militanti da soli 4 o 5 anni, persone che non conoscono la storia del movimento e le sue origini. Persone che ora vengono a dire che Bossi è diventato rimbambito e non va più bene per governare il partito. Diffido anche di quelle persone che sono iscritte alla Lega da qualche anno e che fino a poco prima militavano in altri partiti, persone che semplicemente sono salite sul carro dei vincitori quando è stato il momento giusto. Io resto fedele alla linea originale, che non ho mai tradito. Quella che faceva opposizione, che scendeva in piazza tra la gente. Riconosco che Maroni sia un ottimo politico, e che avrà un futuro, ma il capo resta Bossi».

Sabato 21 gennaio 2012 dalle 19 alle 21

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Cremona

Venerdì 20 Gennaio 2012

Sabato mattina il funerale di Giuseppe Telli

Si tiene sabato mattina alle 10, presso la chiesa di Sant’Ambrogio, il funerale di Giuseppe Telli (nella foto), storico tifoso cremonese, stroncato da un malore martedì scorso. L’uomo, 64 anni, era uno storico frequentatore della curva,

da ormai 40 anni. Al cordoglio dei famigliari si uniscono il presidente Arvedi, il consiglio d’amministrazione, la dirigenza, i tecnici, i calciatori della prima squadra e del settore giovanile e tutti i dipendenti. «Di Beppe ricordiamo il grande

FORZE DELL’ORDINE

Polizia Locale, in aumento l’attività di Polizia giudiziaria e le denunce

attaccamento e la passione verso i colori grigiorossi- si legge in un comunicato stampa - sempre presente in tutti i ritiri precampionato e in tutti gli stadi dove la Cremo ha giocato. Come dimenticare il suo striscione “Telli el ghè”».

Calcioscommesse, nell’inchiesta spunta un’altra partita di serie A

Sono 120 le persone iscritte al registro degli indagati. Carobbio conferma le combine

S

di Sara Pizzorni

ono 41 i nomi degli indagati della procura di Cremona nell’inchiesta sul calcio scommesse (nella seconda tranche). Si tratta dei giocatori di cui aveva parlato lo scorso 28 dicembre l’ex di Cremonese e Piacenza, Carlo Gervasoni e la cui iscrizione è stata ultimata in questi giorni. Complessivamente, nell’ambito dell’inchiesta cremonese, gli indagati sono 120. Giovedì, intanto, il procuratore della Repubblica Roberto di Martino ha interrogato Filippo Carobbio, centrocampista dello Spezia, ex di Siena, Grosseto e AlbinoLeffe. Sono cinque le partite che avrebbe manipolato o cercato di manipolare per gli “zingari”: quattro con la maglia del Grosseto fra marzo e maggio del 2010 (GrossetoMantova, Ancona-Grosseto, Grosseto-Reggina, GrossetoEmpoli) e una con quella del Siena (Siena-Piacenza del 19 febbraio 2011). Nel suo interrogatorio, il giocatore ha raccontato di altre partite “truccate”. Si tratta in particolare di alcuni incontri del periodo in cui giocava nell’AlbinoLeffe, ma ha anche parlato di un incontro di serie A, la cui combine è però rimasta a livello di tentativo. Gli inquirenti che lo hanno sentito si sono dichiarati “abbastanza soddisfatti” e lo hanno definito “collaborativo”. Carobbio ha detto più cose rispetto a quanto dichiarato in precedenza ed ha confermato il

Rade Trajkovski respinge le accuse

Ha respinto l’accusa di essere uno degli scommettitori, Rade Trajkovski, 28 anni, il macedone coinvolto nell’inchiesta sul calcioscommesse, arrestato ad Atene il 19 dicembre scorso e poi estradato in Italia. Per gli inquirenti, Trajkovski sarebbe uno dei membri, insieme ai ricercati Hristyan Ilievski e Almir Gegic, del gruppo che avrebbe cercato di combinare alcune partite secondo le direttive impartite dall'organizzazione di Singapore. Interrogato dal gip Guido Salvini nel Tribunale di Cremona, l’uomo ha respinto le accuse di fare parte della banda degli scommettitori degli zingari, puntando però di fatto il dito contro l’altro macedone coinvolto, Hristyian Ilievski, ritenuto personaggio di spicco della banda. Assistito dall'avvocato Mario Gesualdo Murgo, Trajkovski ha riconosciuto di essere amico di Ilievski, ma al contempo ha affermato di non essere a conoscenza delle sue attività di scommettitore. L’uomo ha anche ammesso di essersi trovato il 18 e 19 del 2011 presso l'Hotel Excelsior di Siena, dove era in ritiro la squadra del Piacenza, in occasione di un incontro che si sospetta essere stato manipolato ma, ha fatto mettere a verbale Trajkovski: «Io in albergo non ho parlato con giocatori. Per quanto concerne Hristyian (Ilievski, ndr) non lo so. Del resto non siamo stati insieme tutto il tempo. Questa è l'ultima volta che sono venuto con lui in Italia. Abbiamo litigato perché c’erano delle cose che non mi piacevano in lui». Nel suo racconto davanti al magistrato, il macedone ha anche spiegato: «Quando abbiano passato il confine con la Svizzera a bordo della vettura dell'amico di Hristyian quest'ultimo, controllato dai doganieri, è stato trovato in possesso di 240mila euro. Una somma che non sapevo che avesse e ho visto anche che aveva un documento bulgaro che, ovviamente, era falso». racconto di Carlo Gervasoni. Agli investigatori ha ammesso di aver manipolato le quattro partite con la maglia del Grosseto, mentre ha detto di essere venuto a conoscenza della partita del Siena e di Atalanta-Piacenza. Per Siena-Novara, invece, c’era una proposta degli zingari. Nell’interrogatorio del 20 dicembre scorso davanti al gip Guido Salvini, l’in-

dagato ha spiegato che «in occasione di Grosseto-Empoli, l’Empoli era già d’intesa con noi per un 2-2. Gli slavi concordavano sul risultato e dicevano che volevano combinare la partita, ma poi non si era fatto nulla perché le quote erano diventate troppo basse. Era finita in pareggio. Preciso che non sono stato io a prendere gli accordi con i

giocatori dell’Empoli - ha spiegato il calciatore - ma mi sono limitato a passare le informazioni agli slavi. Non so chi si è attivato per prendere contatti con i giocatori delle due squadre». La settimana di interrogatori si chiude venerdì pomeriggio con Andrea Masiello, ex giocatore del Bari e attualmente in forza all’Atalanta, che ha chiesto di poter essere sentito dal procuratore. Masiello è stato tirato in ballo da Gervasoni in relazione ad una presunta combine di Palermo-Bari del campionato 20102011. Queste le parole di Gervasoni a verbale: «In occasione dello scorso interrogatorio mi sono dimenticato di riferire di un'altra partita di serie A combinata del campionato 2010-2011. Sto parlando di Palermo-Bari, terminata 2-1 per il Palermo, laddove il risultato concordato era di un over con la sconfitta del Bari con almeno due gol di scarto. Si tratta di notizie che mi ha riferito Gegic nell’immediatezza della partita in quanto ho scommesso sulla medesima. Ricordo che, sempre secondo quanto mi riferì Gegic, era stato Carobbio a mettersi in contatto con i giocatori del Bari o con qualcuno che gli stesse vicino. Gegic mi riferì che era stati corrotti i seguenti giocatori del Bari: Padelli, Bentivoglio, Andrea Masiello, Parisi e Rossi. Il risultato concordato non venne raggiunto in quanto Miccoli sbagliò il rigore che era stato volutamente provocato. Miccoli non sapeva nulla della combine».

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Via Cipressi 3/B Cremona Via Dante 102 Cremona Via Dante 149 Cremona Via Dante 185 Cremona Via Dante 2 Cremona Via Dante 31 Cremona Via Dante 87 Cremona Via Del Giordano 131 Cremona Via Del Giordano 65 Cremona Piazza Risorgimento 30 Cremona Via Filzi 19 Cremona Via F. Filzi Via Ghinaglia 104 Cremona Via Ghinaglia 49 Cremona Via Ghisleri 46 Cremona Via Ghisleri 53/A Cremona Via Giuseppina 11/B Cremona Via Giuseppina 11/B Cremona Via Giuseppina 27 Cremona Via Grado 20 Cremona Via Grado 40 Cremona Via Lazzari Cremona Via Litta 50 Cremona Via Mantova 133 Cremona Via Mantova 141/B Cremona Via Mantova 101 Cremona Via Mantova 1 Cremona Via Mantova 141/B Cremona Via Mantova 81 Cremona Via Manzoni 2 Cremona Via Massarotti 15 Cremona Via Massarotti 19/A Cremona Via Massarotti 42 Cremona Via Mazzini 7 Cremona Via Mincio 2 Cremona Via Mincio 34 Cremona Via Nino Bixio 20 Cremona Via Nino Bixio 8 Cremona Via Persico 2 Cremona

In occasione di San Sebastiano, venerdì 20 gennaio alle ore 10.30 nella chiesa di San Francesco (via Fatebefratelli, quartiere Zaist) verrà presentato il compendio della polizia municipale. Nella sua introduzione il sindaco ha sottolineato l’importanza del ruolo svolto dagli agenti Polizia Locale, «le cui competenze, in questi ultimi anni, sono significativamente aumentate. Rispettare le regole non significa dovere sottostare a imposizioni, bensì esercitare i propri diritti senza ledere quegli degli altri». Entrando nello specifico dell’attività della Polizia Locale, il sindaco ha quindi evidenziato le importanti progettualità svolte in materia di sicurezza urbana e nel campo quanto mai importante dell'educazione stradale svolto in collaborazione con le scuole. «Lo sportello unico e la nuovissima centrale operativa sono il vero fiore all’occhiello del corpo di Polizia Locale sia dal punto di vista tecnologico che da quello organizzativo - ha detto Perri - un’attività intensa quella svolta dagli agenti per quanto riguarda il controllo della città, la presenza davanti alle scuole, il servizio svolto in occasione di incidenti stradali, il tutto sempre dimostrando professionalità e dedizione». Fabio Sebastiano Germanà Ballarino, comandante della Polizia Municipale, ha invece illustrato i dati più significativi dell’attività svolta e ha approfondito particolari aspetti. In particolare l’attività di Polizia Giudiziaria risulta in notevole crescita, passando da 785 (2010) a 877 (2011). Si mantiene abbastanza stabile il numero delle notizie di reato (263), calano le persone indagate (da 106 a 86). Incrementano invece le denunce ricevute.

Carabinieri, attenzione massima sui furti nelle abitazioni Prevenzione e controllo: queste le parole d’ordine dei Carabinieri di Cremona, che nei giorni scorsi hanno presentato il bilancio delle attività del 2011. L’aumento dei furti è il primo dato che balza all’occhio rispetto all’anno scorso: sono 3.972 quelli denunciati. «E’ una problematica su cui ci stiamo concentrando in modo particolare, cercando di prevenire il fenomeno, specialmente in abitazione spiega Cozzolino, comandante dell’Arma di Cremona - il dato evidenzia anche un aumento del numero dei reati denunciati che però è un dato parziale, in quanto non comprende il dato complessivo rilevato da tutte le forze dell’ordine. Nella fattispecie i reati sono stati complessivamente 8.297. Ad aumentare sono anche gli arresti per droga, che sono stati 91. «Molte, infine, sono le violazioni al codice della strada, un problema abbastanza costante, che cerchiamo di prevenire con numerosi controlli sul territorio».

NECROLOGIE è mancato all'affetto dei suoi cari

Giuseppe Gagliardi di anni 65

Ne danno il doloroso annuncio la moglie Giuseppina, i figli Simone e Silvia, la sorella Marisa con Luciano ed i parenti tutti. Non fiori ma devolvere eventuali

offerte all'A.C.C.D. Si ringraziano anticipatamente quanti ne vorranno onorare la memoria. Cremona 20 gennaio 2012.

la trovate qui:

Panetteria Quarantani Bar Gallo Smeg Centro Sportivo Sanzeno Coffee Time Q.In Forneria Pan&Piu Bar Dragone Distributore Agip Non Solo Piada Bar Zanzibar A.E.M. Fattorie del gusto Camera Del Lavoro Tabacchi Universita' Cattolica Politecnico Di Milano Il Beccofino Cremona Po Bar Greco Les Clandestines Intimo Seven Caffè Latteria Plac Politiche Educative Farmacia Zamboni Noemi Pasticceria Tosi Bar Smile Macalli Medic Center Pane E Amore Bar Tabacchi Edicola Ortenilla Edicola Compiani Panetteria Merlini Panetteria Merlini Farmacia Leggeri Immobiliare B&G La Bottega del Gelato

Via Platina 34 Cremona Via Rosario 49 Cremona Via Ruffini 6 Cremona Via San Zeno 53 Cremona Via Solferino 9 Cremona Via XI Febbraio 64 Cremona Via XX Settembre 32/A Cremona Via Vittori 2 Cremona Viale Po 139 Cremona Viale Po 68 Cremona Viale Trento Trieste 36 Cremona Viale Trento Trieste 38 Cremona Via Massarotti 46/D Cremona Via Mantova 25 Cremona Piazza Migliavacca 6 Cremona Via Milano 24 Cremona Via Sesto 39 Cremona Via F.Soldi 2 Cremona Piano 2° Musetti Caffe' Cremona Corso Campi 5 Cremona Via Mercatello 11 Cremona Piazza S. Anna Cremona Corso Vittorio Emanuele Cremona Via Vecchio Passeggio 1 Cremona Via Oglio 5 Cremona Via Aporti 43 Cremona Via Aselli 29 Cremona Via Cadore Corso Vittorio Emanuele 43 Cremona Via Giuseppina 21 Cremona Via Tonani 24 Cremona Battaglione Bonemerse Cremona Due Gadesco Via Cesare Battisti 47/B Gadesco Via San Savino 17 -San Savino Persichello Piazza Roma 8 Vescovato Via Cavallotti 25 Piadena


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Cremona

Venerdì 20 Gennaio 2012

Messa in ricordo di Madre Agata Carelli Nel diciannovesimo anniversario della sua scomparsa, si vuole ricordare madre Agata Carelli, la canossiana - che fu insegnate e preside - che tutti ricordano per la sua incredibile propensione alla carità. A questo proposito il Gruppo Incontro, la città e il volontariato di Cremona la ricorderanno con una messa martedi 24 gennaio alle ore 18 nella parrocchiale di S. Bernardo in Cremona. A lei, il 9 ottobre 2010, fu intitolato lo slargo antistante Palazzo Duemiglia (via Brescia), proprio di fronte alla chiesa di San Bernardo.

Era il 5 agosto 2010 quando la Commissione toponomastica approvò la titolazione dello slargo alla religiosa cremonese. La proposta di ricordare la suora era stata a suo tempo avanzata dall'associazione Gruppo Incontro: Madre Agata Carelli è stata infatti fondatrice di questa associazione impegnata nel campo dell'emarginazione e del disagio sociale nel quale ha profuso ogni sua forza nell'assistenza e nel recupero dei più diseredati ed emarginati. Madre Agata Carelli, morta il 24 gennaio 1993 a Cremona, è stata per molti anni preside

ed insegnante dell'Istituto Canossiano, che aveva la sua sede nell'ex palazzo Visconti di via Ruggero Manna. Questa religiosa, oltre all'insegnamento, ha profuso ogni sua forza nell'assistenza e nel recupero dei più diseredati ed emarginati, tanto da guadagnarsi il soprannome di "Vagabonda della Carità", con il quale era a nota dovunque. Con questa intitolazione l'Amministrazione Comunale aveva reso omaggio alla religiosa canossiana, a memoria e testimonianza perenni del suo amore per la città e per i più deboli ed indifesi.

GIACOMO PAGLIARI

Continua il nostro viaggio alla scoperta dei personaggi cremonesi ai quali sono intitolate le strade cittadine

L’eroe della Breccia di Porta Pia

Il bersagliere cremonese morì durante lo storico attacco a Roma, nel 1870

Largo Pagliari è la strada che, partendo da via Giordano, finisce in via Manini, incrociando via Cadore. Caratterizzata dalla presenza di case di edilizia residenziale pubblica,

I

è una delle vie di ingresso al centro storico di Cremona. Un tempo si chiamava vicolo Bovaro, quando via Manini era nota come Mercato delle bestie.

di Laura Bosio

l nome di Giacomo Pagliari è molto noto a Cremona, che lo ricorda come “l’eroe di Porta Pia”. Egli fu, infatti, il bersagliere cremonese che perse la vita sulla breccia di Porta Pia quando, il 20 settembre 1870, le truppe del generale Raffaele Cadorna entrarono a Roma attraverso una breccia di trenta metri. Pochi dopo, un plebiscito popolare sancì l'annessione allo Stato italiano della Città Eterna, a febbraio dell'anno successivo, fu proclamata capitale d'Italia. Pagliari nacque a Persico Dosimo il 15 gennaio 1822 da una modesta famiglia di contadini (Ignazio e Maria Rosa Paraffini) che diede ben quattro figli alla causa dell’indipendenza e dell’unità d’Italia. Tutti e quattro furono ufficiali e tutti e quattro caddero sul campo: Alessandro, nei granatieri; Innocente, nei carabinieri; Carlo in cavalleria e Giacomo nei bersaglieri. Giacomo Pagliari era

Particolare dell'affresco raffigurante il maggiore Giacomo Pagliari, colpito a morte dall'esercito papalino, il 20 settembre 1870, mentre guidava il 34º Battaglione Bersaglieri all'assalto per la breccia di Porta Pia.

suddito austriaco e come tale dovette, all’età di 20 anni, arruolarsi nell’esercito austriaco; in quegli anni venne educato nella rigidissima accademia di Wiener Neustadt. Tuttavia, ai primi moti insurrezionali in Lombardia del marzo 1848, egli disertò e passò nella “Legione Volontari Lombardi”. Con il grado di sottotenente militò nel Primo reggimento di linea lombardo e nel Battaglione bersaglieri tridentini con i quali prese parte, negli anni 1848 e 1849, alla prima Guerra di Indipendenza. Nominato ufficiale in servizio permanente nell’esercito piemontese, nel maggio 1849, passò nel corpo dei bersaglieri. In quegli anni ebbe il comando del 4° battaglione provvisorio durante la Campagna d’Oriente (dal maggio 1855 al maggio 1856), meritando diversi riconoscimenti; ad esempio, una men-

zione onorevole alla Cernia, il 16 agosto 1855. Fu poi promosso luogotenente - nel 1858 - e nella seconda Guerra d’Indipendenza, l’anno successivo, combatté valorosamente. Promosso capitano nel dicembre 1859, si distinse nelle operazioni contro il brigantaggio nell’Italia meridionale, per le quali ottenne anche una citazione sul bollettino militare. Con il Quinto reggimento bersaglieri partecipò alla campagna del 1866: il 28 giugno dello stesso anno, col grado di maggiore, assunse il comando di un battaglione. Nel 1870, col 34° battaglione, fu assegnato all’avanguardia dell’undicesima Divisione Cosenza del IV corpo del generale Cadorna. Varcato il confine pontificio il 10 settembre, raggiunse la cinta delle mura di Roma il 19 dello

La strada, nota per la presenza di strutture di edilizia residenziale pubblica, collega le vie Manini e Giordano stesso mese. L’attacco al fronte difensivo della città, nel tratto di mura compreso tra Porta Pia e Porta Salaria, ebbe luogo la mattina del 20 settembre e fu condotto da tre colonne a ciascuna delle quali venne assegnato un battaglione bersaglieri. Alla colonna di destra, che si era portata a Villa Albani, fu destinato appunto il battaglione di Pagliari. Col fuoco delle artiglierie ben presto fu aperto un varco nelle mura di Porta Pia ed egli, alla testa dei suoi bersaglieri, si lanciò all’assalto, mentre dai bastioni crepitava la fucileria dei difensori. Una pallottola lo colpì a morte, sotto le mura, mentre si accingeva a scavalcare la breccia.

Alla sua memoria fu concessa la medaglia d’oro al valore con Regio decreto del dicembre 1870. Motivazione: «Per avere con intelligenza e ammirabile slancio condotto il proprio battaglione all’attacco della breccia di Porta Pia, rimanendo a pochi passi da essa mortalmente ferito. - Roma, 20 settembre 1870». Nonostante questo, si fecero alcune illazioni sulla sua morte: ci fu chi sospettò che fosse caduto in seguito ad una fucilata sparatagli da uno dei suoi uomini, alle spalle. Egli, infatti, non era ben visto dai suoi soldati, in quanto manteneva tra loro una disciplina ferrea. Di certo, rimane la memoria di un soldato coraggioso e sprezzante del pericolo.

Un protagonista delle battaglie risorgimentali


Lettere " liberalizzazioni

In cima alla lista ci sono la persona e la salute Caro direttore, in questi giorni il governo sta lavorando al decreto sulle liberalizzazioni, un provvedimento, ma ancor prima, un approccio indispensabile per dare fiato all’economia e ai mercati e togliere quel tappo che pone l’Italia tra gli ultimi Paesi in Europa e nel mondo in tema di libertà di impresa e di mercato. E’ un tema questo che ha sempre trovato le più forti opposizioni trasversali delle lobbies che difendono diritti e privilegi e che ha visto anche i più timidi tentativi, a partire dalle lenzuolate di Bersani, ridursi ad interventi su singoli settori e categorie, che non hanno mai inciso sui veri monopoli e su quello che, a mio avviso, è uno dei principali vincoli allo sviluppo dell’impresa: la burocratizzazione ed il forte ruolo dello Stato. Anche oggi gli interventi annunciati, pur utili ed indispensabili in certi settori, pare ancora non vadano al cuore del problema, il sistema bancario, il sistema assicurativo, il mondo dell’energia e dei trasporti, i servizi pubblici, insomma i grandi monopoli, col rischio di apparire come interventi punitivi per alcune categorie. Il rischio è di creare anziché delle liberalizzazioni dei nuovi monopoli e dei nuovi centri di potere. Penso ad esempio alla gestione del sistema idrico, che nell’ipotesi prospettata dal piano d’ambito della Provincia di Cremona, viene presentata come una liberalizzazione, quando invece è a tutti gli effetti la concessione di un monopolio ventennale ad un privato che parteciperà al sistema misto di gestione, in cui non vi sarà concorrenza sul mercato, sui prezzi, sull’offerta. In un quadro di questo tipo il vero rischio è che un principio giusto ed equo di liberalizzazione, sia ridotto ad un principio ideologico, che necessariamente si è obbligati a perseguire. Un rischio perché quando si riduce il tutto a pura ideologia e non si valuta la ricaduta di certi interventi, o peggio ancora la politica rinuncia a svolgere il suo ruolo di indirizzo e governo, le conseguenze sono disastrose. Oggi noi paghiamo l’aver inseguito l’ideologia della sovranità dei mercati, per cui le sorti del mondo e delle nazioni sono guidate dalla finanza (che tra l’altro spesso è più vicina alle esigenze degli speculatori che del mercato) anziché essere guidato dalla politica, le agenzie di rating dalla sera alla mattina sputano sentenze sulla bontà dei conti pubblici: siamo al punto in cui non sono più le politiche economiche e sociali di un Paese ad essere giudicate, ma lo spread diventa il parametro di giudizio. Arriviamo addiritura a prevedere che il pareggio di bilancio debba essere il principio costituzionale dello Stato. Va bene una corretta gestione della spesa pubblica, il dovere di un amministratore di utilizzare correttamente le risorse, evitare gli sprechi, ma deve essere anche legittimo per uno Stato, in funzione delle proprie priorità, delle proprie politiche sociali decidere come allocare le risorse e se necessario generare un debito non strutturale per far fronte ad emergenze. Non vorrei apparire come il difensore del debito pubblico, ma ritengo che sia giunto il momento di dare un segnale forte da parte della politica, di voler riprendere il controllo, la guida, l’indirizzo sull’economia e sulla finanza, mettendo in atto tutto quanto serve a favorire lo sviluppo e la crescita economica, liberalizzazioni incluse, ma governando i processi a partire dai bisogni della collettività, da una corretta graduatoria dei valori, che al primo posto devono vedere la persona, il lavoro, la salute. Angelo Zanibelli Capogruppo dell’Udc Comune di Cremona ***

" aduc

Liberalizzare il servizio taxi contro il corporativismo Egregio direttore, la vicenda delle liberalizzazioni del “servizio taxi” sta avendo l’effetto contrario allo spirito della legge che disciplina quell’attività. Secondo la legge n. 21/92, infatti, “il servizio di taxi ha lo scopo di soddisfare le esigenze del trasporto individuale o di piccoli gruppi di persone; si rivolge ad una utenza indifferenziata”. Ripartiamo da qui per capi-

Per dire la vostra, scrivete a:

lettere@ilpiccologiornale.it • cremasco@cuticomunicazione.it

re che cosa dev’essere fatto. Se la funzione del servizio è soddisfare le esigenze dell’utenza, si può davvero credere che limitare il numero delle licenze sia il modo migliore per farlo? La realtà dei fatti, visto che quella stessa legge lo consente, ci dice che si è creato un perverso meccanismo secondo il quale il trasferimento della licenza è divenuto il fulcro della vicenda. I tassinari fanno sentire la loro voce non per garantire all’utenza il miglior servizio, come vorrebbe la legge, ma per difendere quel privilegio che gli consente di lucrare, ahinoi legittimamente, su un interesse pubblico. In perfetto stile corporativo. Se poi si pensa che perfino gli eredi del tassista possono guadagnare sulla sua licenza, si comprenderà la paradossalità della situazione. Bisogna avere il coraggio di fare scelte che rimettano al centro dell’attenzione chi, secondo quella legge, dovrebbe essere favorito: il consumatore. Ed allora il Governo Monti, come per altre ben più ricche corporazioni (farmacie, notai, banche, settore autostrade, ecc.), abbia il coraggio di effettuare una rivoluzione copernicana. Basterebbe dire che le licenze possono essere accordate, in qualsiasi momento e senza limitazioni numeriche e territoriali, a tutti coloro che posseggono i requisiti atti a garantire la sicurezza dei trasportati. Sarà poi il mercato a stabilire quanti tassisti devono esserci in Italia. E’ troppo difficile? Certo, qualcuno resterà deluso ma non può essere altrimenti. Alessandro Gallucci Legale dell’Aduc ***

" avvertimento

Il progetto Crit senza una sede rischia di fallire Egregio direttore, la realizzazione di un polo per le tecnologie innovative capace di esaltare le potenzialità delle aziende locali e la presenza del Politecnico a Cremona costituisce un’opportunità di sviluppo importante per l’economia cittadina. Un grande apprezzamento, quindi, per il progetto Crit che aggrega nove aziende impegnate nel campo dell’information tecnology, coordinate dal Politecnico di Milano. Una condizione determinante per il decollo del progetto è la destinazione di un’area per la sede del Polo tecnologico, ma purtroppo l’amministrazione attualmente al governo, pur coinvolta e interpellata dai promotori del progetto, non ha ancora dato risposte in merito. Pensiamo che se non supportato concretamente dall’amministrazione comunale, il progetto Crit sia destinato a fallire. Sarebbe un’occasione persa per il futuro di Cremona, a maggior ragione se si considera il contesto generale di difficoltà nel quale ci troviamo soprattutto per quel che riguarda le prospettive di lavoro. Per generare opportunità, è necessario passare attraverso scelte coraggiose, come investire sull’innovazione e la ricerca. Per questo presentiamo un’interrogazione per conoscere quali sono le valutazioni dell’amministrazione comunale circa l’area da destinare a sede del polo tecnologico, per sapere se non ritiene che l’area dell’ex macello costituisca una collocazione ideale per un insediamento ad alto contenuto innovativo e se intenda definire questo indirizzo come criterio prioritario nella valutazione dei progetti in concorso. Annamaria Abbate Daniele Soregaroli Membri delle Commissione Territorio ***

" il sole-24ore

L’indagine ha premiato finalmente il sindaco Perri Egregio direttore, desidero esprimere la gioia e la soddisfazione nei confronti del risultato emerso dall’indagine della Governance Poll 2011, il tradizionale appuntamento annuale de “Il Sole-24Ore”, reso pubblico lunedì 16 gennaio: mi complimento quindi con il sindaco Perri e con tutta la sua squadra perché questo risultato dimostra come si stia lavorando nella giusta direzione. La città di Cremona inizia ad apprezzare ed a toccare con mano ciò che questa amministrazione sta facendo; i frutti del lavoro iniziato

due anni e mezzo fa non sono casuali e dimostrano l’attenzione nei riguardi del cittadino cremonese che è stato e sarà sempre messo in primo piano qualsiasi decisione debba essere adottata. Se l’obiettivo è ben chiaro ed è condiviso da tutti gli attori in gioco, se il principio, secondo il quale ogni scelta è fatta in funzione del bene comune, viene regolarmente rispettato, i risultati non potranno che essere positivi: oggi la città inizia ad accorgersi di tutto questo! Abbiamo ancora molto da fare, tanti sono i progetti pronti a partire ed alla fine l’impegno e gli sforzi verranno sicuramente riconosciuti e premiati. Complimenti, sindaco, vai avanti così! Alessio Zanardi Presidente del Conciglio comunale ***

" sel lombardia

Dopo gli scandali, la Giunta Formigoni deve andarsene Egregio direttore, il presidente Formigoni, di fronte all’ennesimo scandalo, all’ennesima inchiesta, alla sfilza di arresti di uomini politici a lui legati, cerca ancora di far finta di niente e mostra sempre più affinità con l’ex presidente del Consiglio Berlusconi. «Non esiste né una questione politica, né una questione morale in Regione Lombardia», ha dichiarato Formigoni. Vergogna, presidente. Dopo aver scelto lei quegli uomini ora pensa di rifugiarsi dietro l’esclusiva responsabilità personale? Corruzione, concussione, bancarotta fraudolenta, appropriazione indebita, finanziamento illecito a campagne elettorali, sfruttamento della prostituzione, falsificazione di firme per la presentazione della lista elettorale, due consiglieri riconosciuti come ineleggibili, un Ufficio di presidenza decimato dai mandati di cattura: questa è la realtà, una sfilza di casi non isolati, che dopo vent’anni fa tornare la Lombardia nella stessa situazione del pre-Mani pulite. Sanità, rifiuti, ambiente, appalti di opere pubbliche, urbanistica, settori toccati da interessi che modellano l’azione della Regione, mese dopo mese vengono coinvolti dalle indagini e dagli arresti dalla Magistratura. L’aria mefitica che si respira ai piani alti del Pirellone non può, non deve soffocare la nostra regione, la nostra gente, la nostra storia. La classe politica da anni abbarbicata al potere della Regione, una sorta di regno finora sopportato, ora volge al tramonto. Pensiamo che eticità e moralità, rispetto delle regole e volontà di trasparenza siano i sentimenti che accomunano la maggioranza dei lombardi. Per questo chiediamo le dimissioni del presidente Formigoni, della sua Giunta e del Consiglio: perché i cittadini, con il proprio voto, possano decidere quale aria respirare. Franco Bordo Esecutivo regionale di Sel Lombardia ***

" economia

Il futuro delle banche condiziona tutti gli Stati Egregio direttore, nessuno sa cosa succederà nel mondo del denaro dopo un 2011 di pathos, passione e paura. Chi dice di saperlo, gli analisti delle banche e pubblicazioni di mezzo mondo, hanno creato una piccola industria delle previsioni che sforna verdetti a fiumi. In questo momento di estrema fragilità del tessuto connettivo dell’economia mondiale, non si può far altro che analizzare i temi che domineranno i prossimi dodici mesi. Iniziamo dalla Grecia: rimane instabile, soprattutto perché molte banche e fondi non vogliono sottomettersi alla perdita “volontaria” di metà dei loro investimenti nel debito greco, come proposto dai governi europei. Un “default” totale, che potrebbe costringere la Grecia ad uscire dall’euro, non si può escludere. Come mi ha detto un investitore americano: «In questo momento, i mercati hanno bisogno di un default come di un buco nella testa». Ma i veri problemi potrebbero essere altrove nel Mediterraneo. L’Italia e la Spagna dovranno fare sforzi colossali per rimettere in sesto i conti pubblici. Le loro economie, per non parlare di pensionati, impiegati statali e ceti bassi, ne soffriranno molto. Ormai questo è scontato! Come sem-

pre, in questi casi, occhio alle banche. Con un’economia più o meno in recessione, debiti pubblici altissimi ed investitori svogliati, l’Europa rimane sull’orlo di una crisi bancaria. La reazione negativa dei mercati all’aumento di capitale di Uni Credit non è certo di buon auspicio per altre banche. La crescita economica è fondamentale per mantenere lo status politico. La “dittatura capitalista” del Paese funziona solo se la disoccupazione rimane bassa e lo standard di vita di milioni di persone aumenta inesorabilmente anno dopo anno. E’ altrettanto vero che i signori (e le poche signore) nei gessati blu possono senz’altro vivere con mezzo milione di dollari l’anno invece di tre milioni. La casa a St. Tropez magari dovrà essere venduta ma per il resto… L’effetto strutturale di questi cambiamenti, però, va analizzato con cura. Con le banche americane ed europee alle corde, più di 300.000 persone perderanno il posto di lavoro. Ma prima di festeggiare il funerale delle banche, vale la pena valutare che la loro funzione primaria, prendere soldi dai risparmiatori e prestarli ad aziende e consumatori è fondamentale per la crescita economia. Un’industra finanziaria più piccola è forse auspicabile, ma non senza costi. Predire quello che faranno i mercati è un mestiere ingrato, soprattutto in questo frangente in cui l’impossibile, la distruzione dell’euro, il crollo della Cina, il fallimento di una banca europea, potrebbe diventare realtà in qualsiasi momento. Stiamo alla finestra... Meglio sapere cosa non si sa. Andrea Delindati Cremona ***

" punto di vista

Contro la crisi dobbiamo fare solo il nostro dovere Egregio direttore, dei talk show televisivi non se ne può più. Alla tv si chiacchiera del nulla quando il tema del dibattito è quello della crisi che stiamo soffrendo: gli scontri sono solo sul colore del salvagente, mentre si sta affogando. Una crisi che il governatore della Bce, l’italiano Mario Draghi, ha così definito: «Ci troviamo in una situazione molto grave e non dobbiamo nasconderlo». Una crisi dovuta al debito della zona euro a cui la Banca mondiale addebita il freno della crescita globale, colpendo così anche quella dei Paesi in via di sviluppo. Un debito che vede l’Italia quarta nel mondo e che costituisce il 25% di quello dell’Eurozona. Ma gli scenari sono più foschi. La globalizzazione dei mercati rende ormai “globali” anche le crisi economiche e le strategie per uscirne. Solo che non vale tanto la vittoria “globale”, ma tra mille ipocrisie degli Stati, la cinica legge del “si salvi chi può”. Per il dollaro, ad esempio, è quella di mettere sotto attacco un annaspante euro e la stessa sopravvivenza dell’Unione europea. Qualcuno ha definito questa crisi addirittura “la terza guerra mondiale”. D’altronde, non c’è il rombo dei cannoni, ma le prime vittime della povertà e della miseria già si contano numerose. Per uscire da questa pericolosissima situazione, le risposte non possono essere, ma solo come prima cosa, che straordinariamente “ferme e dolorose”. Oggi l’Italia, per la miopia politica del suo passato anche recente (solo dal 2008 al 2011 il debito è passato dal 105 al 120% del Pil), deve sottoporsi ad una terapia d’urto che non è solo l’amara medicina di una “cura dimagrante”, ma essendo ritenuta la neoplasia dell’Europa, una robusta chemioterapia. Se quel 10% di italiani che detengono il 50% della ricchezza del Paese, ovvero 6 mila miliardi di euro pari a 4 volte il Pil, facessero il generoso sforzo di farsi tassare con una “patrimoniale” (uno 0,5% sarebbero già 30 miliardi) e non attivasse lobbie per opporsi ad una indispensabile lotta all’evasione fiscale, il futuro del Paese e quindi dell’Europa sarebbe meno buio. Forse sembrerà strano, ma quel restante 90% non può sopportare “da solo” lo sforzo richiesto a tutta l’Italia: ha “già dato” e non può dare di più. Mettendola in metafora, smettiamola di essere comandanti Schettino, diventiamo tutti come Gregorio De Falco, il capo della Capitaneria di porto di Livorno: non eroi, facciamo soltanto con coraggio il nostro dovere. Benito Fiori Per il Gruppo di riflessione politica “il frantoio”

Venerdì 20 Gennaio 2012

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" denuncia

Basta con le spese folli della politica italiana Egregio direttore, ad alcuni sembrerà inverosimile, ma la verità è che pur avendo emeriti professionisti quali revisori di conti che verificano i bilanci di Camera e Senato, se avrete mai l’opportunità di chiedere loro «ma scusate, è possibile verificare in dettaglio e la veridicità delle voci di spesa messe nei bilanci?», vi risponderanno semplicemente e candidamente “no”! Ragazzi, è come rubare in tasca ad un povero cieco: solita musica per i rimborsi spese dati a go-go ai parlamentari, nessuna possibilità di controllo e di verifica, Scusate, ma non sono sempre gli stessi che tanto discutono e disquisiscono sul fatto che il falso in bilancio debba essere configurato come reato. E’ veramente ora di finirla di foraggiare quella pletora di parlamentari che hanno persino votato il finanziamento ai partiti. Basta e poi ancora basta. Io, come me molti altri, non voglio dare nemmeno un centesimo ad una massa di cialtroni e sanguisughe. Le elezioni politiche del 2008, secondo l’ultimo referto della Corte dei Conti, a fronte di una spesa complessiva di 110.127.757,19 euro, ci sono costate ben 503.094.380,90 euro, ovvero 200 milioni di euro in più rispetto al taglio di risorse per la scuola e l’università programmato dall’ultima finanziaria. Non solo, il valore totale dei rimborsi statali versati ai partiti, che nel 1994 ammontava a circa 47 milioni di euro, negli ultimi 14 anni si è più che decuplicato, facendo esborsare agl italiani, tra il 1994 e il 2008, un totale complessivo di 2.253.612.233,79 euro! E’ una vergogna. E’ una ignominia. Davò Ivan Loris Spinadesco ***

" aidaa

Combattiamo per dire no alla legge sulla vivisezione Egregio direttore, nei prossimi giorni il parlamento italiano completerà con un voto l’ultimo passaggio finale per l’approvazione della direttiva europea 2010/63/UE, meglio nota come normativa europea sulla vivisezione. Si tratta di un passaggio che tra l’altro non prevede nessuna discussione parlamentare in quanto si tratta di un decreto legislativo. Questa direttiva che al tempo della sua approvazione al parlamento europeo fece molto discutere a livello nazionale per il contenuto dei suoi 79 articoli, che di fatto ampliano la possibilità di sperimentare sugli animali domestici, sui primati e sulle specie in vie di estinzione, con pratiche che definire aberranti è poco, contiene anche un emendamento del governo italiano (articolo 3 bis) che introduce a sua volta ulteriori criteri a nostro avviso criminali nei confronti degli animali. In particolare vi sarà la possibilità di catturare cani e gatti randagi per avviarli ai laboratori di ricerca (pratica al momento vietata in Italia), si potranno fare esperimenti su animali nelle università per gli studi dei futuri medici e veterinari, si potranno fare esperimenti per scopi bellici, si potrà tranquillamente continuare a sperimentare su animali per tutto ciò che è previsto dalla legge e per le forme di ricerche sulla salute umana. Si vivisezioneranno gli animali senza problemi se sedati o anestetizzati ed infine nonostante si preveda la non possibilità di allevare in Italia animali destinati alla sperimentazione, si dà il via libera all’acquisto di animali (o alla cattura dei randagi) per la sperimentazione cosi detta scientifica [...] Aidaa si rivolge a ciascun parlamentare che dovrà votare questa legge che ci riporta indietro di secoli, chiedendogli di dire no a questa legge e di rimandarla con un forte atto politico in Europa per dimostrare che l’Italia è un Paese civile e progredito anche nella ricerca scientifica e per la tutela degli animali di affezione ma non solo. «Un no italiano alla legge sulla vivisezione sarebbe dirompente - ci dice Lorenzo Croce, presidente Aidaa - anche a livello europeo. Questa legge è un abominio contro natura e ci riporta indietro di decenni nella lotta per la tutela degli animali e nei nuovi campi della ricerca scientifica. Aidaa - Associazione italiana difesa animali ed ambiente


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CREMA

Venerdì 20 Gennaio 2012

SOCI DI BANCA DELL’ADDA E DEL CREMASCO

Visita a Bolzano alla fiera di Klimahouse

Si rinnova l'appuntamento del Credito Cooperativo dell'Adda e del Cremasco-Cassa Rurale con la fiera internazionale Klimahouse di Bolzano. L'appuntamento è per sabato 28 gennaio. La visita alla fiera leader nel settore per l'efficienza e il risparmio energetico rientra nelle iniziative messe in campo dalla Cassa Rurale a favore dei soci e della clientela e rappresenta oramai da alcuni anni un appuntamento che riscuote numerose adesioni. Klimahouse nasce infatti dall’esigenza sempre crescente di costruire bene, utilizzando le più moderne tecnologie coerenti con un modello di sviluppo sostenibile che coniughi risparmio ed efficienza energetica con il rispetto dell’ambiente e con un sempre maggior impegno a costruire o ristrutturare i nostri paesi a misura d’uomo. La Cassa Rurale, da sempre attenta a favorire uno sviluppo sostenibile del territorio, non poteva quindi mancare neppure quest’anno all'appuntamento. L’invito è rivolto a tutti e particolarmente agli artigiani, ai professionisti e agli imprenditori che operano nel settore delle costruzioni e della relativa impiantistica. La fiera offre infatti soluzioni tecnologiche ed economiche alternative, sia nel settore dell’edilizia

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di Tiziano Guerini

Giorgio Merigo, presidente della Banca dell'Adda e del Cremasco

residenziale che degli edifici industriali e pubblici, tanto per le nuove costruzioni che per le ristrutturazioni. Non mancherà, come sempre, un momento di degustazione di prodotti tipici della nostra terra, offerto dalla Cassa Rurale nel viaggio di andata, che prevede la partenza in prima mattinata (sulla base della provenienza delle adesioni verranno definite e comunicate le località di partenza del bus e i relativi orari). Dopo la visita alla fiera, sulla via del ritorno, la tradizionale cena conviviale in un rinomato e ben sperimentato agriturismo. Le iscrizioni, aperte fino all'esaurimento dei posti, vengono raccolte nelle sedi e nelle filiali della Cassa Rurale entro martedì 24 gennaio (o rivolgersi a paolo.gatti@addaecremasco. bcc.it.; cell: 335 7055747).

DIFFIDARE DELLE DICHIARAZIONI FALSE

Nuovo comunicato Scs contro ladri e disonesti

Sono stati nuovamente segnalati episodi di operatori che si presentano a domicilio qualificandosi come incaricati per la sostituzione dei contatori dell’acqua nelle abitazioni dei cittadini di Crema. SCS Gestioni, società che per conto del Comune di Crema gestisce il servizio idrico cittadino, afferma la propria estraneità a queste persone e ribadisce di non aver in corso alcuna attività finalizzata alla sostituzione dei contatori dell’acqua. SCS Gestioni invita pertanto tutti i cittadini e gli utenti a diffidare delle dichiarazioni fal-

Hanno meno di 26 anni La loro lista per Bonaldi

Nostro viaggio tra i cremaschi che si muovono verso le elezioni comunali di primavera

se e infondate di operatori che si presentano a domicilio per la sostituzione dei contatori dell’acqua; diffidare di coloro che si presentano a domicilio e che richiedono il pagamento diretto di denaro. Nessun operatore è stato incaricato da SCS ad incassare a domicilio soldi, rimborsare spese, proporre sconti, vendere apparecchi. Chiedere sempre all'operatore che si presenta a domicilio il tesserino di riconoscimento e segnalare i casi sospetti a SCS (tel. 0373.897950) e alle autorità competenti (Polizia Locale e Forze dell’Ordine).

Le ricerche sono rivolte a candidati dell’uno e dell’altro sesso (L:903/77 e L. 125/91). Trattamento dati personali secondo D.Lgs. 196/2003 visionabile sul sito www.ddlspa.it. • Aut. Min. Prot. N° 1239 - SG del 22/12/2004

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rema Crea»: questo il nome di una prima lista civica fra quelle che si stanno proponendo in appoggio alla candidatura a sindaco per conto del centrosinistra di Stefania Bonaldi. L’iniziativa del Pd dello scorso anno che esplicitamente proponeva una serie di liste non di espressione partitica a sostegno del centrosinistra si sta poco a poco concretizzando. Dopo l’alleanza con Sel e Rifondazione sancita con lo svolgimento delle «primarie», ora è il momento della adesione della società civile all’esigenza di cambiamento che si fa avanti nella nostra città dopo l’esperienza della giunta Bruttomesso. «Crema Crea» raggruppa giovani tutti di età inferiore a 26 anni che hanno preso le mosse del loro impegno proprio a partire dallo svolgimento delle «primarie». Stefano Zaninelli, Valentina Di Gennaro, Nicolò Bassi, Fabio Bertolotti, Jacopo Bassi… questi alcuni nomi delle circa 20 persone che già si sono dichiarate disponibili all’impegno elettorale. «Tutto è partito dalla adesione al progetto delle “primarie”» conferma Jacopo Bassi. «Ci è sembrato un momento forte di partecipazione che meritava la nostra adesione; di conseguenza ne è derivato l’impegno a sostenere la candidatura della vincitrice di questa interessante esperienza, cioè Stefania Bonaldi». Fra di voi c’è qualcuno che ha già avuto esperienze ammini-

Jacopo Bassi

Valentina Di Gennaro

Stefania Bonaldi, candidata a sindaco per il centrosinistra

strative? «No, siamo tutti alla prima esperienza di impegno diretto in campo amministrativo e lo facciamo per l’esigenza che avvertiamo di mettere a disposizione dei cittadini di Crema i sentimenti e le esigenze dei giovani. Sinceramente non so quanti si sarebbero dichiarati disposti all’impegno sotto il simbolo di un partito; invece senza tessera e senza vincoli politici ci pare di poter essere meglio noi stessi e di esprimere meglio l’amore per la nostra città. E’ in fondo quello che alcuni di noi hanno sperimentato con altri giovani organizzando il “Caffè Politico”: di-

scutere e proporre iniziative senza schemi e soprattutto senza steccati ideologici». Jacopo Bassi è infatti uno dei principali organizzatori del «Caffè politico» in cui rappresenta, con altri, l’anima politica di sinistra. Valentina Di Gennaro si sente particolarmente impegnata a favore del candidato sindaco che la lista dei “giovani” sosterrà, cioè Stefania Bonaldi. «Non solo perché si tratta di una donna» dice, «ma anche perché ho avuto modo di conoscere la sua passione e la sua competenza in campo amministrativo. Ci siamo impegnati per le “pri-

marie”, e nonostante non tutti noi l’avessimo votata, abbiamo preso atto con soddisfazione del grande consenso da lei ottenuto e siamo sicuri che darà un contributo importante a migliorare la qualità della vita della nostra città. E non solo a favore dei giovani». Si avvia così, con questa lista di giovani già praticamente pronta, a concretizzarsi il disegno originario che il Pd aveva auspicato: la società civile mobilitata con i partiti della tradizione di centrosinistra per avviare un cambiamento radicale nella politica cittadina.

Nonostante i numerosi dissidenti nel direttivo. Su elezioni, newco, gestione acqua...

Lega, Barbati non demorde dalla sua linea «Tutto quello che volevamo ottenere era un confronto vero all’interno della Lega. L’abbiamo ottenuto»: così ci diceva Cristian Chizzoli, uno dei dissidenti firmatari della lettera di dimissioni dal direttivo della Lega cremasca, a proposito del contrasto che si era aperto nel movimento. «Non mi sono mai sottratto ad alcun confronto» ribatte il segretario Angelo Barbati. «La prova» continua, «è che in settimana si riunirà il direttivo, e che le due questioni di merito sulle quali pare esserci una diversità di opinione - gestione dell’acqua e NewCo rifiuti - sono sul tavolo della discussione in Provincia e in comune a Crema, e non certo per sola responsabilità della Lega». Come va la discussione su questi due temi? «Per la gestione pubblica dell’acqua la posizione favorevole all’esito del referendum è chiara anche a livello nazionale, quindi non c’è contrasto fra la Lega di Crema e quella di Cremona. Ora poi che anche il presidente della Provincia, Massimiliano Salini, pare essersi convinto di perseguire l’unificazione fra i sette enti che si occupano dell’acqua a livello provinciale, credo che un ampio accordo sia possibile». «Quanto alla NewCo per i rifiuti» dice ancora Chizzoli, «continuiamo a sostenere due cose, e non siamo i soli: cambiare il Cda di Scrp perché sia rappresentativo e non a senso unico come ora (tutti i consiglieri sono del Pdl o scelti dal Pdl); in secondo luogo, che si stenda un progetto di gara d’appalto che dia più spazio decisionale ai sindaci, diversamente da quello predisposto da Scrp che pare essere troppo piegato agli interessi del futuro privato».

Con il Pdl di Crema siamo divisi ormai quasi su tutto Angelo Barbati

Veramente c’era un’altra questione aperta, più direttamente politica: se cioè debba continuare l’alleanza con il Pdl o alle prossime elezioni amministrative la Lega correrà con una propria lista e un proprio candidato sindaco. «La decisione definitiva verrà presa a tempo debito» conferma Barbati. «Non nascondo che la situazione attuale ci vede divisi dal Pdl di Crema quasi su tutto. Del resto che la Lega debba privilegiare la propria autonomia a livello locale lo afferma anche l’onorevole Maroni». Pare di cogliere dell’ironia nell’affermazione di Angelo Barbati: due delle sezioni leghiste che gli fanno la fronda (Capergnanica e Dovera, ma pare poi anche Ripalta Cremasca e Romanengo), hanno in settimana chiesto alla segreteria provinciale cremasca di invitare a Crema l’onorevole Maroni in segno di solidarietà dopo il contrasto avuto con il vertice politico di via Bellerio. «Non solo Maroni; ho già provveduto ad

Cristian Chizzoli

invitare per la nostra campagna elettorale a Crema anche altri dirigenti nazionali» avverte Barbati. «Per noi è importante, specialmente ora che siamo all’opposizione, mostrare che tutto il partito è unito a sostegno della nostra politica e delle nostre idee». Cristian Chizzoli conferma l’incontro in settimana della Direzione provinciale della Lega. «I firmatari delle dimissioni saranno comunque presenti per giustificare il loro gesto e motivarlo. Non posso dire come andrà a finire; so solo che non potranno essere sostituiti tutti e cinque i dimissionari dal momento che fra i non eletti, da cui pescare le sostituzioni, figura un solo nome, quello di Matteo Soccini. All’ordine del giorno anche la questione nazionale con la volontà da parte nostra di esprimere solidarietà nei confronti dell’onorevole Roberto Maroni vittima di una vicenda non certo esemplare, che per fortuna pare essere rientrata per la forte reazione della base leghista»..


Crema

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Maggi: a Crema non ci sono politici “nostri”

C’erano 400 persone al convegno organizzato da Comunione e Liberazione a Crema su crisi e sfide per il cambiamento

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di Gionata Agisti

a settimana scorsa, il movimento cattolico di Comunione e Liberazione ha organizzato un convegno dedicato alla crisi economica e alle sfide per il cambiamento. L'iniziativa è stata promossa dal responsabile cittadino di Cl, Anacleto Maggi e all'incontro hanno preso parte Paolo Landi, direttore generale della Popolare di Crema e , membro del Broadcasting Network Europe di Bruxelles. Il successo dell'iniziativa - 400 persone in sala Alessandrini - ci ha spinto ad approfondire l'argomento del convegno direttamente con lo stesso Maggi. «In Italia ci sono sempre stati momenti di crisi e anche gravi» esordisce il responsabile di Cl. «Il problema è che oggi non abbiamo più la forza di reagire, perché ci siamo dimenticati di quanto accaduto in passato e mi riferisco alla forza positiva che ha sempre permesso

Anacleto Maggi

all'uomo di rialzarsi in piedi. Questa capacità indomabile è di ogni uomo, ma è soprattutto dell'uomo cristiano, abituato al sacrificio e alle fatiche, perché consapevole del fatto che questa è la condizione che si deve affrontare per vivere. Da parte della politica, per far fronte alla crisi c’è stato un intervento

necessario, ma non sufficiente». «Il vero grande problema che dobbiamo affrontare» continua Maggi, «è la crescita e la crescita non nasce da meccanismi economici, ma precisamente dal tipo di uomo descritto sopra. Nella sua ultima enciclica, dedicata alla dottrina sociale, il Papa insiste su un concetto: che l’uomo, per sua natura, non è individualista, ma un essere relazionale, che costruisce il bene perché ne ha il desiderio dentro di sé. Questa crisi, allora, può diventare una grande domanda di cambiamento positivo, perché ci fa riflettere sull’opportunità di mettere al centro dell’economia un uomo che costruisce valore, che costruisce ricchezza». «È questa positività che, se lasciata libera, permette di rilanciare la crescita» spiega ancora il responsabile di Cl di Crema. «Ecco perché la soluzione non può essere quella di chiudersi in se stessi", ma significa fare impresa, ripensare alle reti di famiglie, rimettersi a studiare, cambiare. Vuol dire non tanto contestare

i governi, ma sapere che ognuno deve tornare a fare la sua parte». A questo proposito, in una recente intervista al «Corriere della Sera», il leader di Cl, don Julian Carron, ha invitato gli esponenti del movimento a mantenere una giusta distanza critica nei confronti della politica, per evitare di farsi usare. Perché la necessità di questo invito? «Perché il movimento, così come la Chiesa stessa, fornisce un’educazione alla libertà e alla responsabilità e questo comporta che ognuno debba essere giudicato per le sue azioni, senza dare adito a grossolani accostamenti tra una persona e il gruppo di cui fa parte». Prendiamo il caso di Crema. «Infatti. Ci sono due esponenti dell'attuale giunta comunale vicini al nostro movimento. Si tratta di persone che, dall’esperienza di vita e dall’educazione nella fede ricevute in Cl, hanno maturato il desiderio di impegnarsi in politica. Benissimo, si tratta però di una scelta individuale, che li impegna alla responsabilità in ogni loro

azione. Non esiste alcun tipo di coordinamento da parte del movimento». Come si spiega il fatto che molte persone tendano invece a vedere il movimento come qualcosa di monolitico, dove addirittura vengono date indicazioni di voto ai propri esponenti? «Davvero non lo so e sono contento che don Carron abbia sentito l'esigenza di correggere questa impressione. In quest'atteggiamento ci vedo molto pregiudizio. Equivale a dire che, dall'azione di un cristiano, si può automaticamente determinare la linea di condotta della Chiesa. Questo è assurdo, perché non tiene conto della responsabilità e degli eventuali errori del singolo. In effetti, ritengo che molti facciano questo accostamento per via del fatto che diversi esponenti del movimento, impegnati in politica, hanno scelto di aderire al Pdl ma questo dipende solo dal fatto che nel partito in questione vedono maggiormente difesi i propri valori. Questa, però, non è una regola».

E’ proprio vero che non esistono candidati e uomini di Cielle fra i politici al governo in città? In una recente intervista rilasciata al Corriere della Sera, il leader di Comunione e Liberazione, don Julian Carron, ha invitato gli esponenti del movimento cattolico a mantenere una distanza critica nell'ambito della politica, per evitare di essere strumentalizzati: «Siamo una comunità cristiana e non un partito o una corrente» ha affermato, per poi aggiungere: «Guardiamo con simpatia a chi proviene dal nostro movimento e si impegna in politica per l'educazione ricevuta, ma poi ognuno è responsabile di ciò che fa. Non esistono candidati e politici di Cl». Sollecitato dal suo intervistatore, don Carron ha quindi lasciato intendere la possibilità di dialogo con tutte le realtà politiche, purché non prevalgano posizioni ideologiche o discipline di partito. Visto il senso di apertura emerso da queste parole, abbiamo interpellato i dirigenti locali di alcuni partiti politici, per coglierne le reazioni, ma diciamo subito che le dichiarazioni di don Carron sono state accolte con freddezza da parte di chi, in questi anni, ha sempre rimproverato al movimento di essere troppo vicino il potere, soprattutto nella nostra regione. Ma cominciamo dal partito che, almeno per il momento, continua a essere il principale riferimento politico di Cl, il Popolo della Libertà, che esprime nella giunta Bruttomesso due assessori vicini al movimento. «Il rapporto con gli assessori Piazzi e Zanibelli continua a essere solido e non ho motivo di ritenere che subirà variazioni» commenta il coordinatore del Pdl, Enzo Bettinelli. «Certo, in merito alle posizioni di forza all'interno del partito, occorreranno i congressi per stabilire le diverse proporzioni tra le componenti ma, ad ogni modo,

Forte scetticismo di Pd e Sel Boschiroli: «Cl venga da noi»

Enzo Bettinelli

Matteo Piloni

non mi risulta che ci siano malumori, da parte degli esponenti del movimento, su come si è lavorato insieme negli ultimi anni, perlomeno non qui a Crema». «Tanto è vero» continua Bettinelli, «che ci siamo incontrati con gli assessori anche la settimana scorsa, per discutere dell'impostazione del bilancio, e il confronto ha riguardato questioni strettamente tecniche, non la strategia politica da seguire. A livello nazionale, stiamo assistendo a una messa in discussione di molte idee, con possibili riallineamenti delle varie forze politiche ma, per ora, non vedo realtà in grado di riaggregare l'intero mondo cattolico e quindi di impensierire il Pdl su questo versante». Diffidente, come si accennava, la po-

Franco Bordo

sizione del Partito Democratico: «Da parte nostra, non c'è alcuna presa di posizione ideologica» precisa il coordinatore dei circoli Pd del Cremasco, Matteo Piloni, «e, se vinceremo le prossime elezioni comunali, siamo disposti a sederci attorno a un tavolo con tutti quanti vorranno discutere di argomenti di interesse pubblico. Intravediamo, però, in Comunione e Liberazione una realtà ben radicata nella politica, specialmente lombarda, al contrario di quanto dichiarato da don Carron». «L'impressione è che il leader di Cl faccia un po' melina» sottolinea ancora Piloni, «perché è indubbio che, negli ultimi anni, questa distanza critica da parte di Cl non si è vista, anzi: i suoi interessi imprenditoriali a livello regionale

Martino Boschiroli

sono molto importanti. Ed è proprio questo utilizzo della politica a fini strumentali che non ci piace. Si veda quanto è successo a Crema, con il finanziamento regionale alla scuola privata promossa dalla stessa Cl, che per questo ha avuto una corsia preferenziale». Anche Franco Bordo, di Sel, non è interessato al confronto: «Innanzitutto, vedo questa apertura da parte di Cl come una conseguenza del momento di grande difficoltà che stanno vivendo i suoi principali referenti politici. Al di là di quanto sostenuto da don Carron, negli ultimi 20 anni il suo movimento ha intrattenuto solidi rapporti con il potere pubblico, in particolare nei settori della sanità, dell'istruzione e della formazione professionale. Adesso, la Regione sta

vivendo un momento difficile, per via degli scandali che vedono coinvolti diversi esponenti del Pdl ed evidentemente il movimento intende cercare nuovi interlocutori». «Noi comunque» spiega Bordo, «non siamo disponibili a un confronto con chi ha una concezione affaristica della politica. Non abbiamo pregiudizi nei confronti di nessuno, ma chiediamo che i soggetti attivi nella politica o nel sociale, che intendano rapportarsi con noi, abbiano un atteggiamento disinteressato nei confronti del bene comune, cosa che Cl, in questi ultimi anni, ha dimostrato di non avere. Detto questo, non esiste alcun problema di incompatibilità tra il nostro partito e i principi della dottrina sociale della Chiesa. Tutt'altro; siamo disponibilissimi a dialogare con tutte le associazioni e le realtà che vi fanno riferimento e ritengo che è proprio in questa direzione che dovremmo muoverci». Molto più interessato ad attrarre Cl sono l’Udc e i partiti che con questa formazione sta ponendo le basi per costruire un’alternativa di centro. «Il nostro obiettivo è proprio questo» interviene il segretario dell’Udc, Martino Boschiroli, «vista l’esperienza fallimentare cui ha dato vita il bipolarismo. Occorre ricostruire un centro e una classe dirigente capace, in grado di rilanciare il Paese e la nostra città, non solo a livello economico ma anche etico-morale. Le parole di don Carron ci sono da stimolo e ci sollecitano in questa direzione, per riprendere un dialogo con tutte le forze che fanno riferimento al mondo cattolico e che intendono ripartire da valori quali il bene comune e la solidarietà. Io credo che ci possano essere le condizioni per attuare questa convergenza». Gionata Agisti


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Crema

Venerdì 20 Gennaio 2012

Inaugurazione dello Showroom Quartieri

Università a rischio chiusura? Zanibelli: «Non è vero niente» l’Università Statale di Milano da «E’ a rischio la presenza del cui dipende il Polo di Crema, polo universitario di Crema?». E’ potrebbe disimpegnarsi da Crequanto temono i consiglieri coma nel 2014». munali Antonio Agazzi del Pdl e Stefania Bonaldi del Pd con Di conseguenza Agazzi e Bouna interrogazione firmata connaldi chiedono «quale sia lo stagiuntamente in veste, to dell’arte sul futuro rispettivamente, di dell’università a Crepresidente e viceprema; quali le conclusidente del consiglio sioni e le risultanze comunale. «L’Univerdei workshop orgasità Statale di Milanizzati nel corso no» scrivono, «sta dell’anno 2011 presprocedendo a ritmi so la sede cremasca serrati alla realizzae quale il grado di zione di una nuova coinvolgimento del sede per gli informaterritorio e del tesLaura Zanibelli tici in via Celoria a suto produttivo-imMilano, il cui compleprenditoriale locale tamento è previsto nonché il progetto per il 2014, cioè proda sostenere per il prio in coincidenza rilancio del polo unicon la scadenza della versitario di Crema». convenzione in esseAl riguardo c’è re per la sede di Creuna prima presa di ma». Da qui il timore posizione di Laura per la fine dell’espeZanibelli, assessore rienza universitaria a di Crema per la PubAntonio Agazzi Crema. blica istruzione e «C'è un'ooportunità» contil’Università. «Non è prevista nuano i due consiglieri, «che nessuna smobilitazione della Statale da Crema» esordisce sarebbe sbagliato perdere: «Il 29 l’assessore, mostrandosi piccadicembre scorso» spiegano ta dal fatto che fra gli interrogansempre Bonaldi e Agazzi, «è stati figuri Agazzi esponente del ta adottata una delibera della suo stesso partito. «Avrebbe poregione Lombardia (n. 2893 tuto informarsi meglio». /2011) volta a selezionare aggregazioni di centri di ricerca pubL’assessore Zanibelli proseblici e privati, che potranno esgue affermando l'impegno del sere destinatari di fondi per le Comune per il potenziamento azioni previste dal programma del Polo universitario. «Stiamo nazionale della ricerca per gli considerando, con i responsaanni 2011-13. Questa opportubili dell’università, l’opportunità nità può verosimilmente essere di avviare in città anche un corl’ultima possibilità per rendere so di infermieristica che ne concretizzabile un piano di salrafforzerebbe le ragioni e le ocvezza e di rilancio della sede casioni e le iscrizioni». Anche universitaria di Crema: è estrePaola Orini, assessore provinmamente probabile che, in asciale istruzione, formazione e senza di un progetto di rilancio lavoro di Cremona, dice: «Nulla condiviso, sostenibile e di scala fa pensare ad un pericolo di adeguata sul polo di Crema, chiusura dell’università a Cre-

Sabato 21 Gennaio 2012 dalle ore 16.30 in Piazza Garibaldi, 31 a Crema, c'è l'inaugurazione dello Showroom Quartieri. In occasione dell'apertura dei nuovi locali verra' presentata la nuova porta firmata Quartieri: BLINDO. Lo Showroom nasce dall'esi-

genza di voler far conoscere i prodotti ad un pubblico più vasto. Oltre ad essere a disposizione di tutti i cremaschi, offre ai progettisti la possibilità di approfondire la conoscenza dell'intera gamma di prodotti Quartieri, in un ambiente accogliente e moderno.

Apertura dalle 15 alle 18: presenti 140 persone. Finanziamenti dalla Cariplo

Biblioteca di domenica, è successo

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di Gionata Agisti

a tre anni, ormai, la biblioteca comunale propone l’apertura alla domenica dei suoi spazi. Una scommessa vinta da subito, vista l’accoglienza da parte degli utenti fin dalla prima occasione. L’inaugurazione per il 2012 la si è avuta domenica, dalle 15 alle 18, con risultati sempre lusinghieri. L’iniziativa proseguirà fino al mese di marzo. «Abbiamo registrato una presenza di almeno 140 utenti» commenta una più che soddisfatta Francesca Moruzzi, direttrice dell’istituto di Crema e coordinatrice del Sistema bibliotecario Cremasco-Soresinese. «Le salette per la lettura erano piene e ci sono stati diversi accessi anche solo per leggere il giornale o connettersi a internet. Insomma, è andata molto bene e non mi aspettavo un numero così elevato di persone. Se è stato questo il risultato alla prima apertura, penso che la situazione possa migliorare ulteriormente». Tre anni fa, il progetto della biblioteca («Nato con l’ambizione di offrire una domenica alternativa allo shopping nei centri commerciali» precisa Moruzzi) è stato finanziato dalla Fondazione Cariplo; questa volta, invece, è riuscito a beneficiare di 3mila euro direttamente dalla Regione. Non è molto, ma è sufficiente a coprire le spese per il personale esterno, attivo proprio la domenica e, in tempi come questi, sono soldi che fanno comodo all’amministrazione comunale, impegnata, proprio in questi giorni, a limare il bilancio di previsione per il nuovo anno. «Nei momenti di difficoltà bisogna aguzzare l’ingegno» aveva detto l’asses-

Francesca Moruzzi

sore alla Cultura, Paolo Mariani, in occasione della conferenza stampa di presentazione, perché, nonostante il grande sforzo e l’ottimizzazione del personale a disposizione - misure che hanno consentito di garantire il servizio non si può andare avanti senza risorse. A proposito di personale, ad aiutare i bibliotecari nei normali giorni della settimana, è sempre attiva l’associazione di volontari «Amici della biblioteca», una decina dei quali si dà il cambio per supportare le esigenze della struttura. Struttura che, nonostante non manchino nuove idee e iniziative, è stata definita “un po’ vintage” dalla stessa direttrice. «Nel senso che» precisa Francesca Moruzzi, «come tutte le cose definite in questo modo, si presenta ancora molto bene e fa sempre la sua bella figura ma, a più di 10 anni dall’inaugurazione della nuova sede, avrebbe bisogno di innovazione, soprattutto riguardo all’aspetto tecnologico. È una riflessione che abbiamo già avuto modo di affrontare con l’assessore

Mariani. Vedremo quello che si potrà fare». Il bilancio, si sa, sembra non promettere nulla di buono sul versante della cultura, in tutti i sensi, non solo relativamente alle urgenze della biblioteca. Eppure, se mai ci fossero stati dubbi sull’importanza di quest’ultima, proprio l’afflusso domenicale degli utenti e la presenza dei volontari è lì a dimostrare che la biblioteca è non solo una realtà viva, ma anche di fondamentale supporto per molti suoi frequentatori, a cominciare dagli studenti. Segnali incoraggianti per la direttrice: «Sono fiduciosa nel futuro, perché mi rendo conto che la biblioteca è riuscita a farsi spazio nella quotidianità dei cittadini e questo è un risultato molto importante, un obiettivo raggiunto. Non voglio fare previsioni sul bilancio, a cui so che l’amministrazione comunale sta lavorando con grande cura. Mi rendo perfettamente conto che il momento è particolarmente duro e difficile, posso solo augurarmi che i tagli non siano troppo consistenti».

Scuola di musica alla Galmozzi INCREDIBILE: GIÀ 85 LE ADESIONI DI MASSIMA

Già da tre anni, per gli alunni delle quattro scuole primarie che fanno capo al Circolo Didattico Crema 2, è stata attivata la possibilità di studiare uno strumento musicale a scelta, al di fuori del normale orario scolastico. «L'idea» spiega il professor Pietro Bacecchi, direttore del secondo Circolo Didattico della città, «nasce dal desiderio di proporre ai bambini un’esperienza arricchente, diversa da quelle già offerte dal programma didattico di base. Normalmente, all'interno delle scuole primarie, si impartisce qualche nozione di musica, ma in misura molto limitata». Nei primi due anni, gli alunni interessati potevano scegliere solo fra strumenti a fiato di orientamento bandistico, oltre alle percussioni. A partire da quest'anno scolastico, invece, l'offerta è stata ampliata, con l'introduzione di un corso di propedeutica generale, di chitarra classica, elettrica, di pianoforte, violino e canto. Il tutto in collaborazione con l'associazione musicale «Il Trillo», presieduta da Enrico Patrini e diretta da Denise Bressanelli e con la scuola-consorzio «Concorde» con sede ai Sabbioni. L'ampliamento dei corsi ha fruttato un immediato successo di iscrizioni, oltre un centinaio. «Un numero inaspettato, più che soddisfacente» commenta Bacecchi. «Purtroppo, se in passato siamo sempre riusciti ad autofinanziarci, quest'anno non è stato possibile mantenere l'iscrizione gratuita al corso. I co-

Pietro Bacecchi

sti, però, sono sempre molto più contenuti rispetto a qualsiasi altra scuola di musica». Sulla scia di questa bella esperienza, l’amministrazione comunale, sollecitata dall’istituto «Galmozzi», ha pensato di proporre la stessa cosa nella scuola secondaria di primo grado con sede a Ombriano, che fa capo all’istituto stesso. In questo caso, però, si tratterebbe di una vera e propria sezione, con tanto di materie musicali inserite all'interno del programma didattico». «Si tratta di un’iniziativa che mi ha subito convinta» spiega l’assessore comunale all’Istruzione, Laura Zanibelli, nel corso della conferenza stampa, «in modo particolare, per via della cultura musicale che può vantare la nostra città e che verrebbe ulteriormente impreziosita da una realtà di questo tipo. Nel nostro territorio, quello di Ombriano sarebbe il secondo caso di una scuola secondaria di primo grado con una sezione a indirizzo musicale, dopo quello

dell’istituto comprensivo di Romanengo e Offanengo. Il che è tanto più interessante, se consideriamo che l’autorizzazione da parte degli organi competenti potrebbe anche aprire la strada alla possibilità di un liceo musicale a Crema». «La nostra provincia vanta finora la percentuale più bassa, rispetto al resto del territorio nazionale, in termini di scuole secondarie di primo grado a indirizzo musicale» sottolinea Giuseppe Strada, preside reggente dell’istituto «Galmozzi». «Le dichiarazioni di interesse da parte degli alunni delle primarie, ben 85 su un minimo richiesto di 24, per poter avviare la procedura, ci dimostrano che la domanda è forte e, con queste premesse, speriamo che l’Ufficio Scolastico non ci neghi l’autorizzazione». Gli strumenti scelti, soprattutto sulla base di quanto emerso dalla consultazione degli alunni interessati, sono il pianoforte, il violino, il flauto e la chitarra. Se ci fosse il nulla osta, per ora non si potrebbe aprire più di una sezione, per cui, se quelle 85 adesioni di massima si trasformassero in altrettante richieste di iscrizione, occorrerebbe una qualche forma di selezione. Visto che le iscrizioni sarebbero aperte non solo ai residenti di Ombriano ma a tutta la città, è importante segnalare già da ora che si provvederebbe a una riorganizzazione del trasporto pubblico, così da garantire il miglior servizio possibile. Gionata Agisti


Crema

Venerdì 20 Gennaio 2012

Carabinieri, sempre più arresti Micro-crimini con in testa i furti. Il capitano Savino: «Nessuna forma di criminalità organizzata»

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di Gionata Agisti

na recente conferenza stampa, convocata dal capitano dei carabinieri, Antonio Savino, ha fornito nel dettaglio i risultati del contrasto al crimine, nel corso dell’ultimo anno, da parte dei suoi 136 uomini. Le persone arrestate sono 232, su un totale di 1.638 indagati, l’11% in più rispetto all’anno precedente. E sempre rispetto agli ultimi anni, i reati sono aumentati del 7%, ma resta evidente il distacco nei confronti del 2000 quando si raggiunse un picco di 4mila 200 denunce. Molto efficace è stato il risultato contro le rapine che infatti sono diminuite del 22%: 23 quelle commesse, 18 quelle risolte con l’individuazione degli autori. A dare maggior preoccupazione sono invece i furti, in forte aumento, che interessano soprattutto i Comuni lungo la Paullese. Sono 1.719 quelli denunciati e quasi il 10% quelli risolti, con l’identificazione di 214 ladri e l’arresto in flagranza di un’ottantina di loro. Per approfondire la questione e verificare se e come è cambiata la criminalità nel territorio negli ultimi anni, abbiamo parlato con lo stesso capitano. «Precisiamo subito una cosa» ci tiene a sottolineare il capitano Savino, per sgombrare il campo da preoccupazioni, dovute alle notizie di una cri-

Antonio Savino, comandante dei carabinieri di Crema

minalità ormai diffusa anche al Nord. «Da quando ho assunto il comando della Compagnia di Crema, nel 2005, non si sono mai verificati fenomeni di macro-criminalità ovvero posso escludere che nel nostro territorio sia presente una qualsiasi forma di criminalità organizzata. Abbiamo invece a che fare con poche migliaia di reati all’anno, attribuibili alla cosiddetta microcriminalità, quella di tipo più comune». «Il che non significa» continua il capitano, «che la si debba sottovalutare, cosa che non facciamo mai, anche perché il reato che più la contraddistingue, mi riferisco al furto, è quanto di più sgradevole per la vita della persona che lo subisce e lascia molto spesso un ricordo indelebile nella memoria

delle vittima. Il furto è un reato difficile da contrastare, perché il ladro usa ogni accorgimento possibile per non farsi notare nella zona prescelta, ma l’utilizzo della videosorveglianza urbana ci aiuta indubbiamente, soprattutto se questa è concepita come una rete integrata di punti di osservazione, con cui tener monitorati nodi viari che sono a percorrenza quasi obbligata». È possibile individuare una provenienza geografica, più ricorrente di altre, tra i protagonisti di questo tipo di criminalità? «Abbiamo a che fare con persone di diversa provenienza. Gli stranieri rivestono una parte significativa ma molti altri provengono dalle province limitrofe. Il territorio cremonese, invece, non riveste una grande minaccia. Non vorrei, però,

generare allarme tra i lettori, perché il livello di pericolosità di questi criminali è complessivamente basso, anche se da parte nostra non abbassiamo mai la guardia». A parte l’introduzione di una rete di videosorveglianza, come sono cambiati i sistemi di investigazione? «Sono migliorati moltissimo, a cominciare dalle tecniche di sopralluogo e dalla standardizzazione delle procedure. Di grande supporto è anche la sinergia con le altre forze dell’ordine, con un’integrazione della base informativa, che ha portato a una riduzione dei tempi di reazione. A questo ha contribuito anche un miglior rapporto con la cittadinanza, con cui si è instaurata una collaborazione quotidiana e che invitiamo a segnalarci subito qualsiasi sospetto, proprio perché, prima veniamo a conoscenza di un eventuale reato e maggiori sono le possibilità di catturare chi l’avesse commesso». Ci sono cause precise all’aumento dei furti, che ha contraddistinto quest’ultimo anno? «Si tratta di un andamento pressoché ciclico, a volte può esserci una ragione evidente, altre volte no. Per fare un esempio, in seguito a un provvedimento di amnistia o di indulto, può capitare che si verifichi un picco oppure a causa di una situazione internazionale ma è raro che si abbia a che fare con cause locali. Normalmente, il nostro territorio risente di cause esterne».

Polizia, eccellenti risultati investigativi

L’anno 2011 mostra un leggero incremento nella commissione di reati denunciati a questo Commissariato di pubblica sicurezza nel territorio cremasco, tuttavia compensato da una diminuzione del numero complessivo di reati denunciati nell’intera giurisdizione presso tutte le forze di polizia. L’attività di prevenzione svolta dalle forze di polizia ha continuato a preservare il territorio da quelle infiltrazioni di criminalità, specialmente straniera, che stanno caratterizzando gli ultimi anni nel territorio italiano. In lieve aumento il numero dei reati denunciati rispetto al 2010, che passano da 988 a 1.094, aumento che riguarda sopratutto i reati di furto (da 501 a 587), di lesioni dolose (da 19 a 29) e di danneggiamento (da 115 a 172). Rimane stabile la rilevazione dei reati di rapina (da 18 a 19), mentre calano notevolmente le truffe (da 29 a 20). La tipologia dei reati in aumento fa presumere un incremento nella tensione economica, verosimilmente influenzata dal particolare momento di difficoltà finanziaria. E’ stato impartito un nuovo, ulteriore incremento dell’attività di controllo, che ha consentito di identificare oltre 8.000 persone in oltre 4.000 controlli, sovente effettuati anche con il supporto di personale del reparto prevenzione crimine o nel corso di controlli coordinati con le altre forze di polizia e diretti dal dirigente del Commissariato, sulla base di direttive impartite dal questore di Cremona. Lo sforzo investigativo e operativo in genere, ha

anno 2011

Persone arrestate Persone denunciate in stato di libertà

8083

Veicoli controllati

4030

Notizie di reato all’A.G. Persone sottoposte a rilievi fotosegnaletici Sopralluoghi di P.G.

portato ad una continua evoluzione del numero di “casi risolti” portando nel 2011 ad un totale di 220 soggetti denunciati e 33 arrestati. ATTIVITA’ DI PREVENZIONE Nel 2011 sono stati gestiti 2.676 interventi su chiamata al numero di emergenza “113”. La squadra volante ha effettuato circa 4.000 controlli, identificando 8.083 persone e controllando 4.031 veicoli.

220

Persone identificate

Persone segnalate alla Prefettura ex art. 75 DPR 309/90

Il vice questore Daniel Segre

33

5 1089 895 39

Licenze di porto di fucile rilasciate

330

Certificati di espatrio per minori

286

ATTIVITA’ AMMINISTRATIVA Di grande impegno è stata l’attività della sezione PAS e Immigrazione che ha saputo gestire come di consueto una enorme mole di lavoro, portando al rilascio di Licenze di porto di fucile uso caccia-tiro a volo: 330, Istanze di permessi di soggiorno elettronico e cartaceo: 3727, Passaporti e certificati per minori rilasciati: 1206. In questo quadro di notevole impegno, il medesimo personale ha effettuato oltre 150 sopralluoghi e quasi 8.000 accertamenti ad altro titolo.

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Una Golf è la pista tra Pavia e Crema

Due episodi, distanti fra loro nei tempi e nei chilometri, ma che sono collegati. In Santa Cristina e Bissone (PV), il 21 dicembre 2011, due individui mascherati e armati di pistola e coltello, dopo aver minacciato il titolare del bar «On the road» si facevano consegnare l’incasso serale e le chiavi della Golf del socio, dileguandosi. Il 12 gennaio, alle ore 2.50 in via Lodi a Bagnolo, i carabinieri del nucleo operativo e radiomobile di Crema sono intervenuti nel bar del Centro sportivo dove sorprendevano due sconosciuti che abbandonavano la stessa Golf rubata in provincia di Pavia ancora in moto, per darsi alla fuga nei campi. A bordo venivano trovati e recuperati il registratore di cassa e un cambia monete, ancora integri, risultati rubati nel bar di Bagnolo unitamente a 600 euro. (Berenice Bettinelli)

Nella stessa notte, incendi in 2 cascine

Il 14 gennaio scorso, alle 2 di notte, a Trescore Cremasco, in via Milano, i carabinieri di Bagnolo e i vigili del fuoco sono intervenuti nell’azienda agricola «Fratelli Oliari» per spegnere l’incendio che si era sviluppato nel fienile e nella stalla causando danni alla struttura, la distruzione di 800 quintali di fieno e la morte di 20 bovini da latte. La causa non è stata accertata. Sempre la stessa notte, alle 3,30, a Casaletto Vario, in via dei Livelli, carabinieri e pompieri sono dovuti intervenire nella cascina San Paolo per spegnere un altro incendio sviluppato nel fienile dove erano ammassati 600 rotoli di fieno. Anche in questo caso, secondo i carabinieri, la causa non è stata accertata. Il danno: 45mila ero coperti da assicurazione. (Berenice Bettinelli)

Giovane fermato: droga in macchina Il 12 gennaio scorso i carabinieri del nucleo operativo e radiomobile hanno tratto in arresto S. D. operaio 19enne residente a Castelleone responsabile di detenzione ai fini spaccio di sostanze stupefacenti. Lungo il viale, a bordo della Peugeot di famiglia, il giovane veniva trovato in possesso di quattro dosi sigillate di sostanza stupefacente del tipo «cocaina», cinque confezioni di carta contenenti stupefacente del tipo «chetamina», una busta in cellophane contente sei grammi circa stupefacente del tipo «marijuana» e due francobolli intrisi di stupefacente del tipo «lsd». All’interno dell’abitacolo veniva trovato anche un bilancino elettronico di precisione, un contenitore per triturare la «marijuana», un coltello a serramanico con estremità annerita. La successiva perquisizione dell’abitazione permetteva rinvenire anche una pipa ed altro arnese per triturare marijuana. Sostanze ed attrezzi sono stati sottoposti a sequestro. Il giovane è agli arresti domiciliari. (Berenice Bettinelli)


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Venerdì 20 Gennaio 2012

Il Pacioli ad Auschwitz con il ministro Profumo

I fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo sono purtroppo in aumento, in Europa ed anche in Italia, e sembrano far dimenticare la memoria storica di quanto certi atteggiamenti possano diventare pericolosi. E’ anche per questo motivo che il Ministero dell’Istruzione ha scelto, tra le sue prime iniziative, un atto simbolico come l’organizzazione di una visita ufficiale della scuola italiana al campo nazista di Auschwitz-Birkenau, in Polonia.Sono state invitate a partecipare alcune delle scuole italiane maggiormente impegnate sui temi dell’antisemitismo, della Shoah, dell’educazione alla pace e alla tolleranza.Il Pacioli è stato scelto per rappresentare lo sforzo della scuola italiana nel combattere atteggiamenti e modi di pensare spesso presenti anche tra i giovani Una delegazione di 5 studenti (Alessio Maganuco, Amanda Lasperini, Sara De Bernardis, Riccardo Omaccini e Andrea Pizzamiglio) accompagnati dal preside Giuseppe Strada si è recata, insieme al ministro dell’Istruzione, Francesco Profumo, e a delegazioni di altre scuole italiane, ad AuschwitzBirkenau. Sono stati ad Auschwitz il 17 e 18 gennaio. Il viaggio prevedeva anche una visita all’ex ghetto nazista di Cracovia, e incontri con alcuni sopravvissuti. La delegazione è guidata dal nostro conterraneo Marcello Pezzetti, massimo esperto di Auschwitz in Italia.

Pandino, coltivatori spagnoli alla Casearia

La Scuola Casearia di Pandino, è stata visitata in questi giorni da rappresentanti di un’associazione di coltivatori spagnoli, desiderosi di seguire una particolare lavorazione presso il caseificio didattico: la produzione di formaggi erborinati, tra i quali rientra il Gorgonzola. A rappresentare i soci di quest’associazione di agricoltori (Ruravitalia, inserita all’interno di Slow Food Via Campesina), che opera nella zona della Catalogna è stata la giovane Eulalia Mazarico: «Volevamo apprendere la tecnologia di produzione dei formaggi erborinati e così ci siamo rivolti alle autorità spagnole per venire a conoscenza di una scuola dove si potesse ricevere delle informazioni, ma i contatti che abbiamo avuto in Spagna non ci hanno portato ad avere le informazioni che cercavamo. Poi, casualmente attraverso conoscenti e amici abbiamo saputo di questa scuola in Italia. Ci siamo messi in contatto e grazie alla disponibilità del direttore abbiamo potuto fare questa bella esperienza, che spero si possa ripetere». Eulalia ha assistito alle varie fasi di lavorazione: pastorizzazione, aggiunta di fermenti, lieviti e muffe, caglio e rottura della prima e della seconda cagliata, estrazione della cagliata, insacco e rivoltamento. Inoltre, sono stati descritti i processi di gestione delle celle di maturazione, la salatura e la foratura. Dopo il saluto del dirigente scolastico Paola Manara e il direttore del caseificio Giovanni Folini, la parola al direttore della scuola Andrea Alquati: «Non è la prima volta che ospitiamo stranieri che visitano il caseificio per vedere le fasi di trasformazione e produzione di formaggi. Siamo più conosciuti all’estero che non in Italia». Berenice Bettinelli

Crema

Dare lavoro soprattutto ai cremaschi

Il Comune sordo a questa esigenza: le accuse di Boschiroli e Lorenzetti. E quanto costa davvero il sottopasso?

I

nvettiva del consigliere Martino Boschiroli contro il disimpegno a suo parere lampante del comune di Crema rispetto alla possibilità di sostenere l’economia locale, in particolare il settore edilizio. «Non si fa nulla per permettere, legittimamente, alle imprese cremasche di ottenere incarichi di lavoro o professionali che sarebbero importanti per affrontare il pesante momento di crisi. Nessun accordo locale con le banche per sostenere il territorio e le imprese in difficoltà; società partecipate che danno lavoro senza gare di appalto senza tener minimamente conto del riferimento locale; incarichi professionali che viaggiano verso Milano… Bisogna far qualcosa in questa direzione, così come chiede la mozione che ho presentato con il consigliere Fulvio Lorenzetti e che chiede al Comune di introdurre un sistema di priorità, nel rispetto delle procedure di legge, per la scelta di ditte e imprese locali per gli incarichi professionali e per l’ assegnazione di opere edili». A seguire interventi di sostegno alla richiesta da parte del consigliere Pd, Agostino Guerci: «Questa giunta e questa maggioranza non hanno fatto nulla per sostenere l’economia locale; ora è troppo tardi!». Federico Pesadori, indipendente: «E' importante coinvolgere gli istituti di credito da parte del Comune per sostegno alle imprese locali». Gianni Risari di «Crema Amica e Solidale»: «Importante rafforzare il sistema formativo che è preliminare ad ogni sviluppo».

Anche il consigliere Antonio Patrini si dichiara favorevole alla mozione, pur «sottolineando come le minoranze abbiano più volte boicottato proposte di opere pubbliche - vedi nuove caserme e sovrappasso - che avrebbero favorito le imprese locali». Gli ha risposto il consigliere Pd, Matteo Piloni, «rimandando ogni responsabilità per ritardi ed omissioni alla incapacità della maggioranza di centrodestra». Alla fine il voto è stato unanime. Il consiglio comunale ha anche approvato una mozione presentata dal consigliere Sel Franco Bordo contro l’omofobia e la transfobia impegnando il Comune a contrastare il

fenomeno favorendo iniziative formative adeguate. Al voto: 24 favorevoli e un astenuto (Fulvio Lorenzetti). Sottopasso alla ferrovia in via Indipendenza. Interpellante è stato Matteo Piloni. «Quali novità sono intervenute dall’inizio dei lavori ad oggi in via Indipendenza?» si è chiesto Matteo Piloni. «Sono previsti costi aggiuntivi? Quali disagi si stanno verificando per i cittadini?». Nella risposta, l’assessore Simone Beretta si è detto un poco infastidito da domande più tecniche che politiche. «Tutte le difficoltà che si sono via via presentate sono state brillantemente risolte; del resto ogni opera importante che coinvolge più

«Ca dal Temp», divertimento delle famiglie cremasche Dopo il successo del primo appuntamento tenutosi nel mese di dicembre, torna l’iniziativa «Ca dal Temp», promossa dall’assessorato Pari Opportunità e Politiche Temporali, guidato da Mia Miglioli ed inserito all’interno del progetto del Piano Territoriale degli orari, finanziato con il contributo di Regione Lombardia (legge regionale 28-2004) che ha come obiettivo principale la realizzazione di iniziative volte a migliorare la vita dei cittadini.

Durante il pomeriggio di domenica 22 gennaio, famiglie e bambini in età scolare, potranno passare del tempo insieme giocando e imparando cose nuove, in compagnia degli animatori della cooperativa sociale «Pepita Onlus» che hanno organizzato il laboratoriogiocoso, «Sogni in ballo». L’obiettivo della serie di incontri «Ca dal temp» è fornire, durante l’arco dell’inverno e della prossima primavera, una serie di occasioni di divertimento gratuito alle famiglie cremasche.

«Call center»: oltre 30 lavoratori in nero e irregolari Nei giorni scorsi la Guardia di Finanza ha concluso un controllo nei confronti di un cosidetto «callcenter» cremasco che è risultato aver impiegato, in quattro anni di attività, 25 lavoratori completamente “in nero” e altri 6 assunti in maniera irregolare, con contratti a progetto il cui scopo era quello di eludere la normativa in materia contributiva, assicurativa e fiscale. Il responsabile del “centro chiamate”, un cittadino milanese residente nel Cremasco che aveva avviato l’attività nel gennaio 2008,

oltre a corrispondere parte dei compensi in nero, in 118 casi ha omesso di compilare e consegnare le buste paga, in altre 72 occasioni non ha effettuato le prescritte registrazioni sul libro unico del lavoro o lo ha fatto in maniera irregolare. Il controllo dei finanzieri della Tenenza di Crema si è concluso con la contestazione di 25 delle cosiddette «maxi sanzioni» ex d. lgs. 124/2004 per aver impiegato lavoratori in nero senza la preventiva comunicazione al «Centro per l’Impiego» e con la ricostruzione

dell’effettivo numero di giornate di lavoro in nero e irregolare, pari a 1.747 giornate complessive, per le quali verrà irrogata una sanzione di 145.000 euro. Oltre a salvaguardare la posizione assistenziale e contributiva dei dipendenti, l’intervento delle Fiamme gialle ha permesso anche di contestare violazioni amministrative, per complessivi 240.000 euro, alle quali si aggiungeranno ulteriori sanzioni di competenza della Direzione Provinciale del Lavoro, dell’Inps e dell’Inail. (b.b.)

soggetti presenta delle difficoltà. L’importo dei lavori è immutato 3.700.000 euro – e questo è ciò che conta. I lavori in via di esecuzione sono monitorati continuamente in modo circostanziato con una attenzione straordinaria da parte del nostro ufficio tecnico. Non siamo preoccupati del rispetto puntuale della fine dei lavori perché non ne facciamo un problema di inaugurazione dell’opera» Allora l’intervento di Piloni, è entrato più nel merito. «La decisione di giunta del 14 ottobre stabiliva in 3.700.000 euro il costo complessivo dell’opera, con 140.000 euro riferiti ad imprevisti, prove speciali, ecc… La gara d’appalto ha portato ad un ribasso del 2,091% quindi con una minore spesa di 70.249,89 euro. Ora, dovendo far fronte a maggiori spese come da richiesta dell’impresa – qualsiasi cosa dica l’assessore - si unisce il valore del ribasso (€ 70.249) alla cifra stabilita per gli imprevisti (€ 140.000) per un totale di € 210.000. Questi soldi vengono ora utilizzati per coprire le spese riguardanti solo “una parte” del conto per opere aggiuntive, che però in totale ammontano a 382 mila euro. Dato che tutte le opere aggiuntive chieste dalla ditta che esegue i lavori vengono definite “opere comunque dovute”, la domanda è: chi paga i rimanenti 177mila euro? La ditta che esegue i lavori? E se accadessero degli imprevisti come si finanzierebbero?” Domande che per il momento rimangono sospese. Tiziano Guerini

Si perde nella nebbia Trovato dai carabinieri

Mercoledì sera, una signora preoccupata del mancato rientro del marito ha chiesto aiuto al “112”. L’uomo di 73 anni, sofferente, era uscito per recarsi dai parenti in un vicino quartiere, ma non vi era mai arrivato. Tutti erano usciti inutilmente a cercare l’utilitaria del pensionato. Erano trascorse diverse ore dal mancato appuntamento, le patologie dichiarate dai familiari facevano temere che avessero inciso sulle sue facoltà ostacolandone la guida e le facoltà. Sono state diramate le ricerche alle province limitrofe fornendo la targa e la descrizione dell’auto inutilmente. Soltanto nella mattinata di giovedì è stato rintracciato molto distante da Crema, dai carabinieri del luogo, mentre era fermo, a bordo della sua utilitaria, in una piazzola di sosta. Ha dichiarato che si era perso per la nebbia, non riusciva a contattare i familiari poiché il cellulare non agganciava. Nel suo inutile girovagare era rimasto senza benzina. Ai carabinieri nel corso della notte era stata segnalata un’auto sospetta in zona, qualche ora più tardi veniva rinvenuta l’auto ferma, dall’altra parte del Po. Rassicurati immediatamente i familiari è stato accompagnato in ospedale e dopo le visite è rientrato a Crema questa mattina. (b.b.)


Speciale Sposi

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Come organizzare il matrimonio perfetto

Il giorno più atteso segna l’inizio di sogni e aspettative della vita di coppia

I

Venerdì 20 Gennaio 2012

LISTA NOZZE A MISURA DI SPOSI

Pagine a cura di Martina Pugno

Come definire un elenco ad hoc

l momento delle nozze costituisce per eccellenza il giorno più bello nella vita degli sposi. Atteso e sognato, il matrimonio è un avvenimento che segna l'inizio di una nuova vita a due, carica di sogni e aspettative. Allo stesso modo, anche i momenti della cerimonia e del ricevimento costituiscono un momento unico e indimenticabile, che deve rivelarsi all'altezza dei sogni e dei desideri della coppia, segnando un inizio perfetto, romantico e indimenticabile. Ma perchè tutto si svolga al meglio, senza intoppi e senza imprevisti, il segreto è solo uno: l'organizzazione. Moltissimi sono i dettagli dei quali occuparsi in vista della cerimonia: dagli inviti al ricevimento, ogni particolare richiede cura e attenzione. Per questo è fondamentale iniziare ad organizzare il matrimonio con

Ogni matrimonio costituisce un evento unico e cucito su misura per gli sposi: nessuna cerimonia pertanto sarà identica ad un'altra, e infiniti sono i modi per organizzarne lo svolgimento. Allo stesso modo, anche la lista nozze è un elemento imprescindibile ma che varia a seconda delle esigenze della coppia. Mentre per coloro che si accingono ad abbandonare la casa dei genitori in favore di un nuovo nido si rivela utile la stesura di una lista tradizionale contenente i principali elettrodomestici ed oggetti d'uso quotidiano, per gli sposi che già vivono insieme o hanno vissuto da soli possono risultare utili liste studiate ad hoc. Tra le soluzioni più diffuse e che stanno prendendo maggiormente piede negli ultimi anni vi è la scelta di stilare la lista nozze presso agenzie di viaggi, per poter avere un contributo alla quota della luna di miele e permettere agli sposi di raggiungere mete più particolari o prolungare il soggiorno rispetto a quanto potrebbero altrimenti permettersi. Anche per coloro che decidono di realizzare una lista nozze tradizionale, ad ogni modo, le possibilità di personalizzazione sono pressochè infinite ed è importante identificare le principali esigenze della coppia: gli appassionati di tecnologia potrebbero puntare proprio su questa, gli amanti delle serate conviviali potrebbero invece preferire strumenti di cucina e servizi da tavola, o ancora i più attenti all'impatto globale della propria scelta potrebbero preferire le liste nozze equo e solidali. Qualunque sia la soluzione adottata, gli sposi devono ricordare di lasciare a disposizione degli invitati dei regali variegati in quanto a fasce di prezzo, per non mettere in imbarazzo nessuno degli amici o dei parenti.

sufficiente anticipo, in modo tale da poter gestire ogni aspetto del matrimonio con la giusta calma e la possibilità di valutare accuratamente ogni opzione.

Quali sono, dunque, i tempi giusti per iniziare ad organizzare il giorno più bello senza intoppi e senza ritrovarsi a compiere fastidiose corse dell'ultimo minuto? Difficile stabilire un periodo esatto, dal momento che in larga parte occorre tenere in considerazione il tempo a disposizione degli sposi anche nel corso della giornata o della settimana, nonchè il tipo di cerimonia e di ricevimento desiderato, dai più semplici a più sfarzosi. In linea generale, viene solitamente consigliato di iniziare a muovere i primi passi nell'organizzazione circa un anno prima della data del fatidico 'sì', iniziando dalle location e dalla definizione degli elementi più generali. In questo modo è possibile verificare la disponibilità della Chiesa o del Municipio e del ristorante per il giorno prescelto. A sei mesi dalla cerimonia, la sposa dovrebbe iniziare a cer-

care l'abito, in modo tale da avere tutto il tempo per effettuare la scelta più indicata ed eventualmente per provvedere a tutte le modifiche necessarie. A quattro mesi dal matrimonio, è tempo di stilare la lista nozze con tutto ciò che potrebbe servire nella nuova casa oppure tramite la scelta di un viaggio al quale gli invitati parteciperanno versando una quota. A questo proposito, si può iniziare a scegliere le partecipazioni e definire la lista di invitati, per avere tutto il tempo di ricevere le conferme e definire con esattezza il numero dei presenti. I tre mesi precedenti al matrimonio, infine, sono quelli da destinarsi ai dettagli: dai fiori alle bomboniere, dal fotografo al trucco fino all'acconciatura, per non lasciare proprio niente al caso e dare vita ad una giornata da sogno, davvero indimenticabile.


Speciale Sposi

Venerdì 20 Gennaio 2012

CREATIVITA' NEL BOUQUET

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Un abito da sposa indimenticabile non può che essere accompagnato da un altrettanto romantico bouquet: anche in questo caso, la tradizione può lasciare spazio a tocchi di creatività, senza rinunciare per questo all'eleganza e al buon gusto. Accanto ai più classici bouquet da tenere in mano, composti da fiori che riprendono i colori predominanti dell'abito e delle decorazioni, le soluzioni a disposizione della sposa sono le più varie e possono rispondere ad esigenze non solo estetiche, ma anche di praticità. E' il caso dei bouquet a borsetta, che presentano pratici e romantici manici a reggere un piccolo cestino intercciato o di tessuto colmo di fiori, che la sposa può reggere tra le mani oppure appoggiare elegantemente al polso. In alternativa, è possible optare per i bouquet da polso, fermati al braccio della sposa con raffinati nastri in tinta con l'abito. Si tratta, solitamente, di rametti o composizioni dalle piccole dimensioni, che ben si adattano alla sposa che desidera il massimo della comodità nei movimenti e sceglie di indossare un abito particolarmente romantico ed elaborato, che non necessita di particolari dettagli ulteriori, oppure semplice ed essenziale, da vivacizzare con un piccolo tocco di colore più acceso. Le amanti dell'originalità non mancheranno di apprezzare invece i bouquet a sfera: sorretti da eleganti corde o nastri raffinati, i fiori sono tagliati con gambo corto e fissati stretti tra loro a formare una gioiosa sfera che colora l'intero abito. Accanto alla scelta della forma, fondamentale è la scelta della tipologia di fiori: da preferire le composizioni con fiori di stagione, più semplici da reperire e con la garanzia della loro freschezza. tra le soluzioni più creative vi sono poi i bouquet senza fiori, realizzati in stoffa o con elementi alternativi, per una composizione colorata e vivace adatto ad una sposa fresca e giovane. I fiori del boquet possono essere valorizzati con rametti e tocchi di verde, per un aspetto ancor più naturale, oppure con bacche e piccoli frutti che conferiscano un tocco di colore ad una composizione dai toni più tenui. I colori del bouquet possono essere abbinati alle decorazioni già presenti nel luogo del ricevimento e della cerimonia, oppure creare un elemento di originale stacco e riprendere solamente gli elementi principali di definzione dell'abito della sposa, magari in linea con dettagli presenti anche nella mise dello sposo, come il colore della cravatta, per un matrimonio che non lascia assolutamente nulla al caso e per un effetto armonico assicurato.

Il vestito della sposa deve riflettere appieno la personalità e la femminilità

C

osa c'è di più rappresentativo dell'abito da sposa, quando si parla di matrimonio? Il vestito costituisce uno degli elementi più importanti e in grado di focalizzare l'attenzione: un dettaglio, certo, ma di grande significato e impatto. Non a caso, la scelta del vestito nuziale costituisce un momento cruciale per la sposa, che vede in esso rappresentato tutte le speranze e la fiducia riposta nell'inizio di una nuova vita accanto all'uomo amato. Non un vestito qualunque, l'abito da sposa deve poter riflettere appieno la personalità della donna che lo indossa ed esaltarne al meglio la figura: non esiste un abito perfetto in assoluto, ma esiste l'abito che si adatta alla perfezione alla sposa che lo sceglie. Individuare tale modello, però, nella giungla di negozi e stilisti, non è sempre facile: a fare da discriminante interviene certamente il costo, ma molti altri fattori devono essere presi in considerazione, dal tessuto alla linea fino ai dettagli decorativi. Mentre una donna minuta potrà scegliere liberamente un abito dalle maniche importanti, una sposa che viceversa necessita di slanciare una figura non troppo snella, dovrà preferire un abito dalle linee morbide e cadenti che scivolino dolcemente. Per le magrissime, sono particolarmente indicate linee fluide e maniche lunghe, anche velate d'estate, per non evidenziare braccia troppo esili. Chi ha le spalle piccole può invece dare proprio a queste ultime la massima importanza sbizzarrendosi con giochi di volumi rigidi. Per i fianchi larghi e l'addome pronunciato, lo stile impero può cotituire un'ottima soluzione, con il taglio sotto il seno che si allarga leggermente scendendo verso il basso. Le figure robuste ma alte, è preferibile che scelgano invece una linea cadente e un drappeggio morbido, distogliendo in tal modo l'attenzione dalla vita e valorizzando piuttosto le curve. Alla sposa molto alta, infine, si addice perfettamente un abito dal bustino aderentissimo completato da una gonna vaporosa: il punto vita, cosi sottolineato, “spezza” efficacemente la figura riproporzionandola. Fondamentale, inoltre, l'attenzione per i dettagli, che completano e valorizzano l'intera figura. A questo proposito è bene

Il giorno più bello in un abito da sogno

non sottovalutare l'aspetto dell'abito per quanto riguarda la schiena: apparentemente secondaria, è in realtà la parte della sposa più in mostra per tutta la durata della cerimonia, e che pertanto merita di

essere trattata con la stessa cura ed attenzione di qualsiasi altro dettaglio, per un vestito che davvero possa essere indimenticabile, proprio come il giorno del matrimonio.


Speciale Sposi

Venerdì 20 Gennaio 2012

Ricevimento, i dettagli oltre il menù

L’

organizzazione del matrimonio è un momento estremamente delicato per la coppia, che si trova di fronte ad innumerevoli scelte che devono, sì, soddisfare i due sposi, ma anche poter rendere la giornata unica e speciale per tutti gli invitati. Tra gli elementi da valutare con maggiore attenzione, dunque, vi è la scelta della location, non solo per la cerimonia, ma anche per il ricevimento. Non solo il menu deve poter soddisfare tutti i palati dei presenti, ma anche la location non deve creare particolari problemi per quanto riguarda il raggiungimento. Ad influire sulla scelta vi è certamente l'ora della cerimonia vera e propria, che potrà essere seguita da un pranzo o una cena, nonchè la qualità del menu e il costo che gli sposi dovranno sostenere. Accanto a questi elementi, vi sono alcune valutazioni pratiche da effettuare per garantire la massima riuscita di questo splendido giorno ed evitare qualsiasi tipo di intoppo. La scelta di una location di particolare suggestione e in linea con le atmosfere desiderate dagli sposi dovrebbe essere calibrata con la distanza del luogo del ricevimento da quello presso il quale si svolge la cerimonia: in particolare per quanto riguarda matrimoni pomeridiani con ricevimento serale, una lunga strada da percorrere potrebbe costituire un vero e proprio disagio per gli invitati. Se nel corso della bella stagione si sceglie di organizzare il rinfresco o il ricevimento all'aperto, è bene comunque assicurarsi che in caso di pioggia i gestori della location siano attrezzati per

L’abito dello sposo

Consigli pratici per la scelta di una location a misura di ogni invitato

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Gli errori da evitare

installare tende e gazebo oppure per spostare il tutto presso le sale interne, scongiurando in questo modo il rischio che l'intera giornata venga rovinata. Prima di confermare la propria scelta, è utile informarsi riguardo alle abitudini del locale: se vi si svolgono più ricevimenti in contemporanea, è bene informarsi riguardo alle condizioni di riservatezza e ai servizi di accoglienza offerti per ciascun evento. Un

punto a favore della location sarà sicuramente l'eventuale presenza di servizio di baby sitting, che permetterà agli ospiti più grandi di godere appieno dell'evento, mentre i più piccoli potranno divertirsi in totale sicurezza. Mai sottovalutare, inoltre, l'aspetto economico: informatevi accuratamente non solo riguardo alle condizioni in caso di cancellazione, ma anche relativamente ad eventuali assicurazioni che

possano coprire più o meno danni che potrebbero avere luogo nel corso dell'evento, come la rottura di qualche bicchiere o qualche piatto. Meglio chiarire, infine, il comportamento da tenere nel caso di assenza di qualche invitato all'ultimo minuto, per essere certi di non lasciare nulla al caso e non incappare in problemi in grado di rovinare la festa agli sposi nel corso di una giornata tanto speciale.

Nell'organizzazione del matrimonio la sposa pone grande attenzione alla scelta dell'abito; non è da sottovalutare, però, neppure la mise dello sposo, che deve potersi intonare con l'abito della sposa oltre che con i colori di addobbi e decori. Per tradizione, l’abito della sposa deve rimanere segreto allo sposo fino al giorno stesso delle nozze; ma in questo caso, onde evitare pericolose cadute di stile, lo stesso potrà farsi consigliare da una damigella o anche dalla mamma della sposa per carpire qualche piccolo ma importante dettaglio, comunque utile per orientare le sue scelte. Se il vestito della sposa è il classico abito lungo con velo a strascico e la cerimonia è ad alto livello, lo sposo avrà due possibilità di scelta: potrà decidere di indossare tight o il mezzotight. Una soluzione ancor meno impegnativa è quella in cui la scelta cade sul classico completo tre pezzi, ideale per tutti i tipi di cerimonia, sia per quelle tradizionalmente celebrate al mattino, sia per quelle, ormai sempre più comuni, officiate nel primo pomeriggio. Nella scelta di un completo a tre pezzi, sia per quanto riguarda i tessuti sia per quanto riguarda i colori, non c’e’ che l’imbarazzo della scelta: d’inverno vanno bene tutte le qualità della lana, mentre d’estate si potrà spaziare dal misto lino al fresco lana con l’unica accortezza di scegliere tessuti leggeri e possibilmente non facili alle pieghe. Assolutamente vietate, invece, sono le stoffe troppo sportive e gli spigati. Un dettaglio importante che non si può trascurare è che l’abito sia completamente foderato, per assicurare una maggiore aderenza e una perfetta vestibilità. Per cerimonie più originali e meno formali, lo sposo può optare inoltre per l'aggiunta di un tocco di colore all'abito, dalla cravatta ai dettagli della camicia o del gilet, che vivacizzi l'effetto finale. In questo caso è consigliabile optare per abiti dal taglio moderno, che possono essere acquistati anche in tonalità particolari e colori che, pur esulando dalla tradizione, sono in grado di conferire allo sposo la massima eleganza.


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Speciale Sposi

Venerdì 20 Gennaio 2012

la tradizione lascia spazio al gusto

Largo all’originalità, anche per i confetti

Torta nuziale tra eleganza e gusto

Semplice o complicata, tradizionale o innovativa. Ma il dolce è sempre fondamentale Nulla è più rappresentativo dei confetti, quando si parla di matrimonio: regalati nelle bomboniere e offerti al ricevimento, sono una tradizione immancabile legata al giorno del 'sì'. Tradizione, però, non fa però necessariamente rima con monotonia: incredibile la varietà che è possibile riscontrare nelle pasticcerie. Accanto alle tradizionali mandorle ricoperte di zucchero o ai confetti con il cuore di ciococolato, esiste un intero mondo fatto di piccole creazioni colorate e dai sapori più variegati. Si va dai confetti alla Nutella, fino ai più disparati sapori fruttati, per un dolcissimo mix ideale nei mesi più caldi, dove la parola leggerezza è all'ordine del giorno, anche in cucina. Da distribuire a fine pasto i confetti al limone oppure al caffè, per accompagnare le fasi finali del banchetto. Come i gusti, anche i colori possono variare: sempre più di frequente

il bianco candido lascia spazio ai colori pastello, fino alle tinte più accese, per composizioni allegre e colorate. In questo caso i confetti possono riprendere i colori base del matrimonio, oppure quelli delle decorazioni della torta, per creare un effetto elegante e decorativo che coinvolga tutti i sensi, dalla vista al palato. Per cerimonie più formali, invece, è possibile optare per eleganti confetti dorati o argentati. Un ulteriore elemento di variazione si può riscontrare nelle forme: accanto alla tradizionale goccia si affiancano riproduzioni delle fedi intrecciate, cuori, piccole sfere e perfino le iniziali degli sposi. In questo modo sarà possibile realizzare anche delle composizioni con più varietà di confetti, magari da disporre tra i tavoli in eleganti contenitori, per un ulteriore effetto decorativo, con la certezza di incontrare, attraverso la varietà. i gusti di qualsiasi ospite.

P

er la giornata più dolce nella vita degli sposi, non può mancare un dolce del tutto speciale: la scelta della torta del matrimonio è un particolare che non deve passare in secondo piano, segnando il momento ultimo di una giornata volta a coronare un sogno. L'importanza dell'estetica non può mettere in secondo piano il sapore: la torta deve poter soddisfare tutti i presenti, come un dolce saluto prima del termine di una magica giornata. Se dal punto di vista del sapore è davvero possibile sbizzarrirsi ed affidarsi alla creatività del pasticciere prescelto, per quanto riguarda l'estetica ci si potrebbe sentire più condizionati e limitati dalla tradizionalità del momento del taglio della prima fetta ad opera degli sposi. Eppure, anche in questo caso le opzioni a disposizione della coppia stanno andando moltiplicandosi negli ultimi anni, lasciando spazio anche in questo ambito il giusto mix tra originalità e tradizione. I modelli più classici sono naturalmente quelli delle torte a più piani o a cilindri, composte da più piccole torte di dimensione decrescente finemente decorate. Una

variante tipicamente italiana è la torta a cappelliera, che si distingue da quella cilindrica per il diametro più ampio e un'altezza solitamente inferiore. A prendere sempre più piede, però, è la torta all'americana, rivestita con pasta di mandorle, in grado di offrire maggiori possibilità decorative. Questo particolare tipo di realizzazione permette di dare vita a torte che costituiscono vere e proprie sculture, dalle forme più variegate e di grande impatto scenico, spesso studiate anche su misura delle esigenze degli sposi. Meno d'impatto, ma sicuramente raffinata, è la torta monopiano, ideale per soddisfare un numero considerevole di ospiti e per dare vita, nelle stagioni più calde, a un dolce fruttato, rinfrescante e non troppo pesante. Un'idea originale e curiosa, che risulterà sicuramente gradita agli invitati, è quella di realizzare accanto alla tradizionale torta anche delle piccole torte monoporzione, in tutto e per tutto simili al dolce principale, da consegnare agli ospiti in ricordo della romantica giornata. Per una creazione di maggiore impatto, è possibile scegliere di far realizzare sulla torta delle decorazioni che riprendano gli

stessi colori dei principali addoppi della location oppure dei dettagli degli abiti della coppia, dando vita ad un effetto ancor più armonico, dove niente è lasciato al caso. Una volta scelta la torta, la coppia può sbizzarrirsi con un ulteriore dettaglio davvero immancabile: il cosiddetto cake topper, da posizionare in cima alla torta a rappresentazione dei due sposi. 'Rappresentazione' è in effetti il termine più esatto, se si considera che la tendenza di maggior diffusione è quella di far realizzare il simpatico accessorio proprio a somiglianza della coppia, per una creazione personalizzata che non mancherà di colpire l'attenzione. Si va dunque dai modelli più tradizionali e romantici, sino a quelli che riprendono i colori e le fattezze degli abiti dei due novelli sposi, fino alla realizzazione di cake topper ad hoc per coppie multirazziali. Simpatici e divertenti, per torte meno più spiritose, i cake topper con la coppia ritratta in pose non convenzionali: diffusissima la sposa che trascina lo sposo verso l'altare, oppure lo sposo nell'atto di chiedere la mano della propria dolce metà, fino a sposini in fuga su riproduzioni di vespe e auto d'epoca.


Cultura&Spettacoli

Spettacolo di Filippo Timi che intrepreta una delle protagoniste Un momento dello spettacolo

Venerdì 20 Gennaio 2012

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Concerto del cantautore sabato al Ponchielli

Ivano Fossati canta la decadenza dell’Italia Ivano Fossati

Una Favola molto particolare in scena martedì al Ponchielli M di Federica Ermete

artedì 24 gennaio alle ore 20.30, il Teatro Ponchielli inaugura, nell’ambito della già avviata stagione di prosa, il cartellone “DiversaMente”, che quest’anno propone tre spettacoli aventi come tema i conflitti e le problematiche famigliari. Teatro Franco Parenti porta in scena “Favola - C’era una volta una bambina, e dico c’era perché ora non c’è più”, di e con Filippo Timi. Le vicende e le atmosfere di questo spettacolo sembrano voler raccontare le infelici felicità di due amiche casalinghe che, quotidianamente, s’incontrano in una deliziosa e rassicurante casetta americana anni ’50. Mrs Fairytale e Mrs Emerald sono due giovani donne americane del secolo scorso,

quando proprio dagli Stati Uniti ci arrivavano le impressioni di una borghesia democratica, felice e benestante. Ognuna delle due crede di essere la migliore delle mogli ma, al momento di restare in dolce attesa, spunta l’imprevisto. Una serie di scabrosi segreti sconvolgeranno la storia, arrivando dove mai ci si potrebbe aspettare… Filippo Timi interpreta il ruolo della signora Fairytale (che in inglese significa “racconto fiabesco”) e accanto a lei-lui c’è la signora Emerald, interpretata da Lucia Mascino. Timi non solo ha scritto la drammaturgia, tratta da un libro omonimo di Stefano Massaron, non solo recita, ma anche dirige con cinematografica accuratezza la commedia horror, che si dipana tra innocenza violata, mostri, orchi e sangue. Con disinvoltura Timi regala una commedia “en travesti” surreale, con al-

cune trovate esilaranti. Il regista-interprete ha scelto una sfida molto dura col pubblico, presentandosi nei panni di una donna seducente, con tanto di tacchi alti, corsetto che gli cinge la vita, make up, smalto e parrucca cotonata. Ma non solo: si presenta come un angelo, dall’aspetto incantevole, disposto a occuparsi dei bisogni dei più diseredati, in un quartiere periferico e si rivela come un mostro e urla che non bisogna mai fidarsi nè delle apparenze nè delle favole. Artista dirompente tra i più apprezzati del cinema e del teatro italiano, Timi presenta così la sua opera: «Nessuna favola è mai perfetta come sembra, per quanto imbalsamata tu possa resistere dietro la bugia di un sorriso, la vita, carnosa, brutale, spietata, una notte magica di Natale busserà alla tua porta e nulla sarà mai più come prima…».

La mostra è allestita presso la Fondazione Città di Cremona

Sabato 21 gennaio alle ore 21, Ivano Fossati è in concerto al Teatro Ponchielli. «In questo clima da tardo impero se la lingua che parliamo è in decadenza, se politica e morale sono già decadute, il lavoro manca e la cultura - la musica in particolare - ricopia se stessa fino allo sfinimento, i ragazzi guardano oltre le frontiere con speranza e io non farei niente per trattenerli». Con queste parole Ivano Fossati introduce lo spirito del suo primo singolo “La decadenza”, estratto dal nuovo album “Decadancing” uscito il 4 ottobre. L’album, che contiene 10 inediti, con testi e musiche di Ivano Fossati, è stato registrato tra Francia e Inghilterra. “La decadenza” è un rhythm & blues graffiante su uno dei temi più attuali: la fuga dei giovani verso altri Paesi in cerca di opportunità migliori, alla ricerca di una prima o, almeno, di una seconda possibilità. Fossati tratta l’argomento con dura chiarezza, ma anche con un tocco di giocosa ironia, che si riflette

anche nella musica, e invita a guardare l’Europa come una possibile e legittima soluzione per il proprio futuro. Il cantautore spiega: «Decadancing non è autobiografico e non è un reportage. Ma quello che ho visto e continuo a vedere intorno a me, una volta fuori dall’Italia, mi fa riflettere... Il disco è abitato da personaggi che se ne vanno, che cambiano, ma soprattutto sono disposti ad accettare la possibilità di uno strappo. Perché nessuno ti aiuta a risolvere diversamente la tua vita, così il futuro te lo devi costruire. Ci sono posti in cui si può ancora scegliere riguardo al proprio futuro. A volte ho l’impressione che i vecchi si trovino solo qui, in Italia, e che i giovani siano tutti da un’altra parte. Naturalmente non è così. E anche chi non emigrerà mai non deve sentirsi meno di chi lo farà. Ma pensare a una seconda chance è importante, non è qualcosa che si possa rimandare, sottovalutare o snobbare. Né si deve averne paura».

Appuntamento domenica pomeriggio con la rassegna riservata ai più piccoli

Signori, l’artista metropolitano In sogno nel castello a Castelleone

Fino al 30 gennaio, presso la sala Consiliare Fondazione Città di Cremona (in piazza Giovanni XXIII), è allestita la mostra “Alfredo Signori - Un artista metropolitano”, curata da Tiziana Cordani. Si tratta della prima manifestazione che ricorda il lungo percorso artistico del pittore cremonese, scomparso nel 2009, che iniziò la carriera frequentando l’Accademia di Brera a Milano, partecipando al secondo Premio Bergamo nel 1940 e dando poi vita ad una lunga attività espositiva accanto ai pittori cremonesi e nell’Associazione Artisti Cremonesi. Uomo colto e sensibile, Alfredo Signori fu sempre attento alle dinamiche sociali e ai maggiori problemi esistenziali del suo tempo. Non è quindi un caso che tematiche quali la violenza, la solitudine, l’incomunicabilità e

l’isolamento, lo ispirarono nella creazione di importanti cicli di opere, nonché di una nutrita serie di ritratti ed opere grafiche. Orario: feriali 9-12:30 e 15-16:30.

Il Teatro del Viale di Castelleone propone, anche quest’anno, un cartellone ricco e diversificato, che si rivolge ad un pubblico vario. Tra le tante iniziative riprende anche “Merenda a teatro”, rassegna curata dalla Compagnia Teatrodaccapo e dedicata ai più piccoli. Domenica 22 gennaio alle 16, nelle sale del Cineteatro Giovanni Paolo II a Castelleone, va in scena “Un sogno nel castello”, scritto e interpretato da Max Fenaroli e Marcello Vicoli. Attraverso un turbinio di strani personaggi, è raccontata la vita di oltre 500 anni fa, di Sorrisolo, paese in cui la vita scorreva serena e felice finché arrivò Stressone, lo Stregone Mangiatempo, che rubò tutto il tempo dedicato allo svago e al divertimento per trasformarlo in tempo di lavoro! La gente di Sorrisolo divenne così molto triste, ma un giorno giunse nella piazza del paese una compagnia di artisti girovaghi e… Al termine, merenda per tutti.


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Cultura & Spettacoli

Venerdì 20 Gennaio 2012

Il dramma delle foibe sabato sera al Bellini

Sabato 21 gennaio, alle ore 21 al Teatro Bellini di Casalbuttano, viene messo in scena lo spettacolo “Voci dal buio” di Federico Benna (nella foto), per la regia di Danio Belloni ed Enrico Tomasoni. Protagonisti sono due medici inviati dalla Polizia, che si aggirano, al buio, muniti di una torcia elettrica: si stanno muovendo all’interno di una foiba. Improvvisamente, davanti a loro, si presenta un inquietante susseguirsi di cadaveri in decomposizione ammassati, irriconoscibili, legati fra di loro con il fil di ferro: si tratta dei cosid-

D

di Federica Ermete

a sabato 21 gennaio, al Teatro Ponchielli, è possibile acquistare i biglietti per gli spettacoli della rassegna “La Danza 2012”. La XXIV edizione è inaugurata da una prima italiana: “Suivront mille ans de calme”, presentata da una delle compagnie più conosciute a livello mondiale, la francese Ballet Preljocaj. Accanto al coreografo Angelin Preljocaj, per le musiche, uno dei migliori dj a livello internazionale, Laurent Garnier e, per le scene, l’indiano Subodh Gupta. Si prosegue con la prima italiana di Miguel Ángel Berna, spagnolo virtuoso di jota, la più celebre espressione del folklore aragonese, protagonista in “Mudéjar… bailando mi tierra!”. La compagnia italiana Emio Greco|PC presenta “La Commedia”, nuova coreografia in cui emerge il lato comico dei creatori, a conclusione del ciclo dedicato a Dante. La rassegna prosegue col Balletto dell’Esperia, compagnia italiana per la prima volta al Ponchielli, con uno spettacolo vincitore del premio “Danza & Danza 2010” come miglior coreografia dell’anno: “Trittico ’900”, tre capolavori del balletto del ’900 per tre coreografi contemporanei: “La morte del cigno”, rivisitato dal francese Thierry Malandain; “L’aprésmidi d’un faune”, originale creazione di Eugenio Scagliano e “I quattro temperamenti”, omaggio di Paolo

detti “infoibati”. Ognuno di quei corpi è una persona, una storia, una vittima innocente di una carneficina che ha coinvolto, al termine della Seconda Guerra Mondiale, migliaia di istriani e triestini, italiani ma anche slavi, colpevoli di opporsi all’espansionismo comunista slavo propugnato da Josip Broz, meglio noto come “Maresciallo Tito”. Dal buio delle foibe i due medici recuperano dalla tasche di alcuni di quei corpi una lettera, uno scritto, un diario, tutti testi dove vengono raccontate le atrocità delle foibe, come se quelle vittime

avessero potuto scrivere qualcosa da lasciare agli altri durante la caduta verso il buio delle profondità del Carso. Lo spettatore viene così condotto in una sorta di “Antologia di Spoon River”, dove ogni epitaffio è, però, in questo caso, un atroce ricordo di dolore, sofferenza ed ingiustizia; un grido postumo che dal profondo della terra chiede giustizia e chiede di non dimenticare. Ad esibirsi sul palcoscenico, oltre allo stesso Federico Benna, anche Enrico Tomasoni e Paola di Gesù. Lo spettacolo è ad ingresso libero.

Da sabato è possibile acquistare i biglietti per gli spettacoli della rassegna

Stagione della danza propone all’esordio la Ballet Preljocaj L’ Aterballetto sul palco

I giocolieri della scienza domenica a Soncino

Mohovich a uno dei maggiori capolavori di Balanchine. Felice ritorno quello dell’Aterballetto. La prestigiosa compagnia propone una nuova coreografia di Francesco Nappa ispirata al viaggio di “Alice nel Paese delle Meraviglie”. Ospiti per la prima volta a Cremona gli inglesi Balletboyz, formazione ma-

schile fondata da Michael Nunn e William Trevitt; le tre coreografie che presentano in “The Talent” sono esempi di gare con la gravità e giochi d’equilibrio al limite delle capacità fisiche. Segue un’altra prima italiana con “Giselle” di David Dawson con la compagnia Opera in Ballet

Ljubljana. Il 4 maggio la rassegna si chiude con “La Danza con Poppea//Poppea” della Gauthier Dance Company con la coreografia di Christian Spuck. Presentato al Festival di Bolzano Danza con enorme successo, “Poppea// Poppea” è danza, ma anche teatro e arte multimediale.

Domenica 22 gennaio alle ore 15.30, presso l’ex Filanda di Soncino, ha luogo un nuovo appuntamento della XIV edizione di “E domenica… Teatro”, spettacoli adatti per bambini ed adulti, organizzata da Teatri di Pianura. Federico Benuzzi e Francesco Vignudelli presentano “I giocolieri della scienza”. La giocoleria è uno sport: richiede allenamento e fantasia; la fisica è una scienza: descrive il mondo e i suoi limiti. Lo spettacolo è tutto questo ed è costituito da due parti. Nella prima parte il pubblico, diviso in gruppi opportunamente addestrati, si cimenta con strumenti quali motociclo, globo, diablo, clave… La seconda parte, invece, è uno show frutto di ben 13 anni di lavoro che unisce la giocoleria tecnica a quella comica, il cabaret alla clowneria, gli sport estremi alle arti circensi e la danza al fuoco. In un crescendo di comicità, il pubblico assiste e prende parte a due ore abbondanti di uno spettacolo fuori dagli schemi, unico e coinvolgente.

CINEMA

IL FILM Il sequel della pellicola del 2010 ha per protagonisti Bisio e Siani

Stavolta è “Benevenuti al nord”

Gli annunci di Elisabetta 40enne, celibe, impiegato in banca, sensibile, amante delle cose belle cerca una compagna semplice, di gradevole aspetto 40enne possibilmente nubile, seriamente intenzionata scopo matrimonio. 0372 24596, 334 9009608 Di bell’aspetto, slanciata, bionda con occhi neri, estetista, libera professionista da anni. Mi chiamo Valentina , ho 59anni separata, non mi manca la voglia di vivere, adoro lo sport, la natura e gli animali. Cerco un compagno per la vita, maturo, sensibile e serio nel costruire un rapporto duraturo nel tempo. 0372 24596, 334 9009608. 54enne, affascinante, biondo con occhi azzurri, separato. Il lavoro lo gratifica ma le manca la cosa più importante: l’amore. Adora l’antiquariato, mostre, mare e montagna, cerca una compagna di aspetto gradevole per sincera e matura amiciza scopo convivenza 0372 24596, 334 9009608 Sono Davide, celibe 34enne, commesso, caratterialmente sensibile e romantico, amo la lettura, il cinema e la fotografia, vorrei tanto incontrare una ragazza speciale di età adeguata, dolce e sensibile. Rapporto di copia duraturo nel tempo, scopo convivenza 0372 24596, 334 9009608

Mi chiamo Loris ho 30anni, dentista e lavoro in proprio da anni. Sono separato con un bimbo di 4 anni; vorrei ricostruire una nuova vita insieme ad una compagna seria che sappia accettare come prima cosa il mio bambino, che sia seria e matura max 45enne. Scopo convivenza. 0372 24596, 334 9009608 Sono Raffaella, 43enne, laureata, nubile, bionda con occhi neri, amo lo sport, gli animali e le passeggiate. Caratterialmente fragile, dolce, affettuosa ti cerco di adeguata cultura, fine, curato e di gradevole aspetto. Seriamente intenzionato nel costruire un rapporto di coppia duraturo nel tempo scopo matrimonio. 0372 24596, 334 9009608 Salve ho 20anni, studio liceo artistico, nubile, mi chiamo Federica, mora con occhi azzurri. Carattere molto socievole, espansiva, dolce e ferma sulle proprie idee. Cerco un compagno max 23enne celibe, scopo amicizia. 0372 24596 , 334 9009608. Ciao a tutte, mi chiamo Alberto, ho 25 anni, celibe,perito, adoro mare e montagna, sensibile, solare e romantico, ti cerco fine, curata, matura (max 30anni), per seria amicizia ed eventuale convivenza. 0372 24596, 334 9009608

Dolcissimo, sensibile, semplice mi ritrovo qui dopo il secondo matrimonio fallito, mi chiamo Marco e ho 49anni ed un figlio di 9, la vita con me non è stata molto generosa, ho lottato per ricominciare tutto da capo; cerco una compagna! 0372 24596, 334 9009608 Ho 65anni, vedovo con qualche capello grigio ma penso che la vita possa ricominciare anche a questa età. Sono attivo, sportivo, amo viaggiare e mi piacerebbe incontrare una compagna max55enne possibilmente vedova intenzionata seriamente scopo amicizia. 0372 24596, 334 9009608 Mi chiamo Enrica, ho 38anni, nubile, sono commessa, il lavoro mi gratifica ma poi ?? Amo la musica, il cinema, i viaggi, sono solare, vivace, allegra e cerco compagno con la testa sulle spalle, sincero, onesto, intenzionato seriamente scopo convivenza max 49enne. 0372 24596, 334 9009608 Mi chiamo Lorena, ho 60anni, nubile, mora con occhi neri, vedova da tre anni. La solitudine mi distrugge, ho bisogno di avere accanto un compagno, dolce e sensibile, che mi voglia bene, educato di età adeguata scopo amicizia...poi si vedrà... 0372 24596, 334 9009608

Arriva il sequel del film “Benvenuti al sud”, successo di pubblico nel 2010. Stavolta si capovolgono le situazioni, in un’altra divertentissima commedia, inno ad un’Italia finalmente unita, almeno sullo schermo... LA TRAMA Sono passati circa due anni. I nostri amici, Alberto e Mattia, sono in crisi con le rispettive mogli. Silvia (Angela Finocchiaro) detesta Milano a causa delle polveri sottili e dell’ozono troposferico e accusa Alberto (Claudio Bisio) di pensare solo al lavoro e poco a lei. Così, per risvegliare l’amore, prende una seconda casa in montagna dove trascorrere romantici week

end. Peccato che Alberto abbia accettato di guidare un progetto pilota delle Poste che lo impegnerà per un anno, sabati compresi. Intanto Mattia (Alessandro Siani), il solito irresponsabile, vive con la moglie Maria (Valentina Lodovini) e il figlio Edinson a casa della madre, lavora poco e proprio non riesce a pronunciare la parola “mutuo”. Per questo Maria lo lascia, costringendolo a mille sceneggiate per riconquistarla. Fallito ogni tentativo, Mattia suo malgrado finirà a lavorare a Milano, incastrato dall’ingenuità dei suoi amici che lo affidano alle cure di Alberto. L'impatto del napoletano con la città sarà ter-

ribile: partito con un giubbotto fendinebbia il povero Mattia finirà col rovinare la sua vita e quella dell’amico Alberto. Ma, piano piano, i pregiudizi inizieranno a sciogliersi...

Regia: Luca Miniero Durata: 110 minuti. Produzione: Medusa Film, Cattleya - Italia 2012. Cast: Claudio Bisio, Alessandro Siani, Giacomo Rizzo Angela Finocchiaro, Paolo Rossi, Valentina Lodovini, Nando Paone, Nunzia Schiano, Fulvio Falzarano. Genere: commedia.

CINEMA - Programmazione settimanale CREMONA Spaziocinema Cremonapo (0372 803674) www.spaziocinema.info • Benvenuti al Nord • La talpa • L'incredibile storia di Winter il delfino • Succhiami • La talpa • Alvin Superstar 3 • Shame • Immaturi: Il viaggio • Non avere paura del buio • Underworld: il risveglio 3D Filo (0372 411252) • La chiave di Sara

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CREMA Porta Nova (0373 218411) www.multisalaportanova.it • L'incredibile storia di Winter il delfino • La talpa • Underworld: il risveglio 3D • Benvenuti al nord • Immaturi:Il viaggio • Alvin 3 Cineforum • L'industriale • Missione di pace Over 60 • L'industriale


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Cultura CREMA Spettacoli La luce sarà sempre di più vettore di intelligenza diffusa. È questo l’assunto che sta alla base dei progetti di città moderna. Una città interconnessa e integrata, con ogni genere di informazioni – il vero cibo dell’anima contemporanea – che viaggiano con la luce. Sono le cosiddette “smart cities”, fatte di agorà digitali, connessioni hi-tech, alimentate da pannelli solari, votate al risparmio energetico ed alla riduzione, quanto più possibile, dell’impronta ecologica. La “città intelligente” associa le tematiche dell’efficienza energetica e della sostenibilità, anche sociale. Centoventi milioni di punti luce pubblici, in tutta Europa; undici milioni in Italia. Possiamo vedere,

E LUCE FU dalle foto fatte dallo spazio, quanto la luce, come creazione umana, abbia ormai trasformato la percezione stessa del mondo. Teia era il nome che, nella mitologia greca preclassica, veniva dato ad una dea, anzi “la” dea per eccellenza, una Titanide che era madre di Helios, il dio del sole, Selene, la dea della luna, ed Eos, dea dell’aurora. Scrive il poeta Pindaro: “Madre del sole, Teia dai molteplici nomi, con la tua benedizione gli uomini onorano l'oro come elemento più prezioso di qualsiasi altro; ed attraverso il suo valore tu li accordi, o regina,

le navi combattenti sul mare e le squadre di cavalli ammaestrati nelle gare di volteggio diventano meraviglie” . La luce quindi ha matrice femminile. Abbiamo già visto che, nel percorso verso la grande cultura della Grecia classica, la matrice femminile sia stata messa in ombra, così come la matrilinearità, a favore del principio maschile, culminante nella dea Athena, nata per partenogenesi dalla testa del padre Zeus. Dio della luce sarà allora Febo Apollo: Febo, Phoibos, colui che rifulge. Leggiamo un brano di Euripide:

“Sfolgora il carro del Sole, fiammeggia sul mondo: dall'incendio del cielo gli astri cercano scampo nella sacra notte”. La luce dà vita, la luce acceca: Zeus sfolgora e uccide Semèle, colei che portava in grembo il futuro dio Dioniso, che diviene immortale grazie al fuoco della luce divina. La luce ci dà vita. Si dice: il lume dell’intelletto. “Fiat lux”: è la Bibbia, nel libro della “Genesi”. “Dio disse sia fatta la luce e la luce fu". Dopo cielo e terra (“La terra era informe e deserta e le tenebre ricoprivano l'abisso”), Dio crea la luce. E inizia la vita. Agopoli*

Lotta a bullismo, alcool e droga al centro di un convegno

Giovedì 19 gennaio alle ore 21, presso la sala Alessandrini in via Matilde di Canossa a Crema, all’interno del progetto “Cittadinanza umanitaria attiva”, si terrà il convegno dal titolo “Legalità: lotta al bullismo, alcool e droga”. Il convegno, che vede il patrocinio del-

l’amministrazione comunale di Crema Comando di Polizia Locale, del Panathlon Club di Crema e dei Lions Club del Distretto 108IB3, è rivolto particolarmente ai genitori, ai docenti e ai dirigenti delle scuole secondarie, ai dirigenti e agli allenatori delle società sportive ed a tutti gli educatori.

Venerdì 20 Gennaio 20112

L’incontro ha come obiettivo principale l’informazione circa gli effetti che gli usi e gli abusi di alcune sostanze stupefacenti possono avere sui nostri giovani, oltre a tenere viva l’attenzione su alcuni particolari atteggiamenti tenuti da preadolescenti e dagli adolescenti.

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*Agopoli (pseudonimo) si occupa di economia e finanza, ma coltiva una grande passione: la filosofia.

“La musica e l’aria” mercoledì per le scuole

Sul palco del San Domenico lo spettacolo “Santos” scritto da Roberto Saviano

Il riscatto sociale giovedì sera a teatro

G

iovedì 26 gennaio alle ore 21 al San Domenico di Crema prosegue la rassegna di prosa. Una presenza teatrale d’eccezione, soprattutto legata all’autore del testo, che non è solo uno scrittore, ma rappresenta anche l’impulso al riscatto sociale. Un bel racconto di Roberto Saviano diventa spettacolo teatrale: “Santos” ovvero lo sport - e in particolare il calcio - come ancora di salvezza, come occasione di riscatto, come metafora di una vita che riesce a salvarsi dalla mediocrità se non addirittura dalla miseria. «Ho scritto Santos - dice Saviano” pensando ai ragazzini della mia città che giocano a calcio in strada. I ragazzi che giocano nei quartieri più disagiati, nelle peri-

Un momento dello spettacolo

ferie che tante volte ho descritto, spesso non guardano al futuro con ottimismo; a volte non pensa-

no nemmeno di averlo un futuro, intrappolati come sono in una terra che ha così poco da offrire. Ma

in Santos c’è qualcosa di diverso: la speranza diventa una possibilità concreta di salvezza e inseguire la propria passione, segnare quel goal, ti può salvare la vita». Ci sono delle aree difficili, come il sud dell’Italia o l’Argentina, dove lo sport è il solo sogno possibile per una vita migliore. «Ho sempre pensato - commenta ancora Roberto Saviano - che ovunque e in ogni vita, potesse esistere una possibilità di salvezza». Con la voce di Raffaele Auriemma, in scena Ivan Castiglione, Francesco Di Leva, Giuseppe Gaudino, Giuseppe Miale Di Mauro, Adriano Pantaleo. Regia di Mario Gelardi. Appuntamento di grande spessore che merita una grande presenza. Tiziano Guerini

Acerbi ospite lunedì del Caffè Letterario

Il milanese Ferdinando Acerbi (nella foto), olimpionico di equitazione e autore di “Ancoramare” è l’ospite del Caffè Letterario lunedì 23 gennaio alle ore 20.45 al San Domenico in Crema. Lo intervista Stefano Astori, letture di Franco Maestri. Un incidente subacqueo diventa l’occasione per raccontare come il mare possa, nell’arco di una vita, diventare da amico a nemico, ma continuare sempre ad essere un mezzo per raggiungere i propri obiettivi e vincere le avversità che a volte sbarrano il cammino. Questa opera letteraria è la testimonianza di come una persona che pur trovandosi in condizioni di grave disabilità, non intende per questo rinunciare alla propria vita e alle proprie passio-

ni. Nel suo libro Stefano Acerbi ripercorre gli anni che precedono e seguono l’incidente subacqueo di cui è stato vittima nel 2004 e che lo ha paralizzato, regalandoci così una testimonianza autentica di cosa significhi lottare per tenersi di nuovo sulle proprie gambe e per tornare a vivere la passione per il mare. Nel 2008 Acerbi è così salito di nuovo sulla sua barca pronto a solcare il mare, dopo aver fondato “Ancoramare”, l’associazione che dà il titolo al libro, creata con lo scopo di essere di aiuto e di stimolo a chiunque si trovi in condizioni di grave disabilità a causa di un incidente; persone quindi che non intendono rinunciare alla propria vita e alle proprie passioni, nonostante tutto!

Il Teatro San Domenico di Crema, mercoledì 25 gennaio alle ore 10, spazio al teatro per le scuole con “La musica e l’aria”, favola di Maurizio Dell’Olio, musica eseguita dal vivo da Alessandro Lupo Pasini, regia di Nuvola De Capua. Parabola contro l’inquinamento che intende sensibilizzare le nuove generazioni verso le problematiche dell’ambiente e per l’utilizzo di fonti energetiche alternative. Interpreti principali: Davide Grioni (voce narrante), Francesca Mosca (Eleonora), Monica Gentile, (Musica), Maruska Ronchi (Aria), Nicola Cazzalini (Mostro inquinamento). Spettacolo a cura dell’Associazione Energie di Crema, in collaborazione con l’associazione culturale Adamo Iotti.

Musica d’autore in sala Bottesini

Domenica 22 gennaio alle ore 17 in sala Bottesini del teatro San Domenico, per la rassegna musicale spazio a “Romantic Doublebass” con Fabio Crespiatico al contrabbasso, Alessandro Manara al pianoforte, che eseguiranno musiche di Bottesini, Bloch, Koussevitzky e Ravel, gli autori del periodo romantico che più hanno composto per lo strumento amato e reso grande dal cremasco Bottesini, il contrabbasso. A seguire “In – Canto” con la voce di Jessica Sole Negri e il pianoforte di Ruggero Frasson. Ancora una volta è protagonista la splendida voce e la sensibilità artistica di una cantante dal timbro classico e dalla interpretazione moderna. La musica come ricerca del proprio saper far musica, come ricerca di noi stessi. Un’arte senza confini, distinzioni e classificazioni: solo un’intensa inestinguibile voglia di lasciarsi andare… ed ascoltarsi.

Torna il cinema in una stanza

Terzo film della serie “Il cinema in una stanza” in programma al teatro San Domenico per mercoledì 25 gennaio alle ore 21. “Gruppo di famiglia in un interno” questo il titolo del film di Luchino Visconti del 1974. Nuovi vicini di casa, dapprima fastidiosi e dal comportamento irritante per il tranquillo professore in pensione che abita da sempre il piano inferiore. Poi un profondo turbamento derivato dall’improvviso accorgersi che si può vivere in modo diverso. Importantissimi interpreti, da Burt Lancaster a Silvana Mangano, da Helmut Berger a Romolo Valli.


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Appuntamenti

Venerdì 20 Gennaio 2012

Arte & Cultura Margherita Guidacci, fiorentina, poeta originale, traduttrice di John Donne e Emily Dickinson, pur scrivendo in una temperie culturale segnata in profondità dall’ermetismo, elabora una lingua poetica volta all’introspezione ma dotata di grande creatività. Lo scorrere piano dei suoi versi mette in forte risalto la sua felice vena, contraddistinta da parole debitrici della natura e del paesaggio, a cui era molto legata: il nido, le foglie, il vento. “Mi sono abituata a considerare l’atto poetico come una cosa naturalissima o impossibile, senza vie di mezzo”.

ALL'IPOTETICO LETTORE Ho messo la mia anima fra le tue mani. Curvale a nido. Essa non vuole altro che riposare in te. Ma schiudile se un giorno la sentirai fuggire. Fa' che siano allora come foglie e come vento, assecondando il suo volo. E sappi che l'affetto nell'addio non è minore che nell'incontro. Rimane uguale e sarà eterno. Ma diverse sono talvolta le vie da percorrere in obbedienza al destino. La parola poetica si confronta con il silenzio. Anche il silenzio dell’immagine, poiché; nell’incontro d’amore, basta solo un raggio di luce. Il vento, due specchi, la luce. È un’immagine folgorante, un quadro potente e colmo di dolcezza.

LASCIA SIA IL VENTO Lascia sia il vento a completar le parole che la tua voce non sa articolare. Non ci occorrono più le parole. Siamo entrambi il medesimo silenzio. Come due specchi, svuotati d' ogni immagine, che l'uno all'altro rendono un semplice raggio. E ci basta.

Fino a domenica 29 gennaio CREMONA MOSTRA PRIVACY - MOSTRA COLLETTIVA DI ILLUSTRATORI CONTEMPORANEI Anche quest’anno approda a Cremona la mostra di un grande nome dell’illustrazione: Roberto Innocenti. Le sue tavole dalla precisione lenticolare hanno dato vita ad alcune tra le più belle pagine della letteratura di tutti i tempi come “Le avventure di Pinocchio”, “Cenerentola” o “Un canto di Natale”. Orario: da martedì a venerdì ore 10-13 e 16-19, sabato e domenica 10-18, lunedì chiuso (ingresso libero). Per informazioni: 347-6881328 - 3288518849. *** Fino a domenica 29 gennaio CREMA MOSTRA GRANDE PRESEPE DELLA CIVILTA’ CONTADINA Presepe realizzato con statue lignee a grandezza naturale, inserito nella ricostruzione di un tipico villaggio rurale del-

Musica & Spettacoli Sabato 21 gennaio CASALBUTTANO TEATRO VOCI DAL BUIO Al Teatro Bellini (ore 21) in scena lo spettacolo di Federico Benna, con Federico Benna, Enrico Tomasoni, Paola di Gesù, regia di Danio Belloni e Enrico Tomasoni. Per informazioni: 0374-364480. *** Domenica 22 gennaio CREMA CONCERTO ROMANTIC DOUBLEBASS Concerto con Fabio Crespiatico, Alessandro Manara. In programma musi-

la pianura padana del primo Novecento, nel centro della città. Per informazioni: 0373-81020. *** Da sabato 21 a domenica 22 gennaio TORRICELLA DEL PIZZO FESTA DAL PIPEN Nel centro del paese, festa gastronomica del piedino di maiale lessato, mercato del prodotto tipico, mostre, degustazioni, e cicciolata per tutti. Inoltre, viene allestita una mostra di strumenti musicali meccanici e una mostra di fossili e conchiglie da tutto il mondo. Per informazioni: 0375-99821. *** Domenica 29 gennaio SAN BASSANO MERCATO LO SVUOTASOFFITTE Mercatino di rigatteria dalle 8 alle 18 in piazza Europa e nelle vie adiacenti. Per informazioni: 0374-373163. *** Fino a lunedì 30 gennaio CREMONA MOSTRA DIPINTI DI MARIO ROTA ISPIRATI AL LIBRO DI DON PRIMO MAZZOLARI Inaugurazione sabato 14 gennaio alle

ore 17 nella sala Alabardieri di Palazzo comunale. Orario feriali ore 9-18, festivi ore 10-18 (chiuso il lunedì). I dipinti di Mario Rota sono ispirati al libro di Don Primo Mazzolari “Diario di una primavera” (del 1945). Per informazioni: 0376-920726. *** Da giovedì 19 gennaio a giovedì 9 febbraio CREMONA MOSTRA LE MURA NEL TEMPO Mostra documentaria sull’evoluzione nel tempo della cinta muraria presso l’Archivio di Stato di Cremona. Orario: dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 15.30, sabato e altri orari su prenotazione (ingresso libero). Per informazioni: 0372-25463. *** Sabato 28 gennaio PIZZIGHETTONE FESTA I CANTI DELLA MERLA Tradizionali canti popolari di buon auspicio alle ore 21 a Gera di Pizzighettone in piazza Mercato. Per informazioni: 0372-743900.

che di Bottesini, Bloch, Koussevitzky, Ravel. Appuntamento alle 17 nella sala Bottesini del Teatro San Domenico. Per informazioni: 0373-85418. *** Martedì 24 gennaio CREMONA TEATRO FAVOLA C’era una volta una bambina e dico c’era perché ora non c’è più, è il sunto dello spettacolo di e con Filippo Timi, sul palco insieme a Lucia Mascino e Luca Pignagnoli alle 20.30 al Teatro Ponchielli. Per informazioni: 0372-022010. *** Giovedì 26 gennaio CREMA TEATRO SANTOS Da un racconto di Roberto Saviano, con Ivan Castiglione, Francesco Di Leva,

Giuseppe Gaudino, Giuseppe Miale Di Mauro, Adriano Pantaleo. Voce Raffaele Auriemma, regia Mario Gelardi. Alle ore 21 al Teatro San Domenico. Per informazioni: 0373-85418. *** Venerdì 27 gennaio CASALMAGGIORE TEATRO UNO, NESSUNO E CENTOMILA Spettacolo di Luigi Pirandello con la Compagnia Krypton alle ore 21.00 al Teatro Comunale. Per informazioni: 0375-284434. *** Sabato 28 gennaio TEATRO SORESINA PUZZLE Anteprima nazionale con Kataklò Athletic Dance Theatre, alle ore 21 Teatro Sociale. Per informazioni: 0374-350944.

L’Oroscopo della settimana

a cura di: MICHELA

Per scrivere a Maria: promedia@fastpiu.it Care lettrici, cari lettori, oggi non rispondo ad una delle lettere arrivate, ma ad un messaggio pubblicato, alcuni giorni fa, dal “Corriere della Sera” on line, su uno dei forum tematici. Una ragazza di venti anni parla di una amica della madre, e scrive: è una donna di 40 anni, o forse più, con le rughe sul viso, sulle mani, ma ancora con l'illusione di potersi innamorare. “Lei si potrà pure innamorare, ma guardandola mi chiedevo se un uomo può innamorarsi ancora di una donna a quell'età”. La ragazza insiste: non parlo di Uma Thurman o Cameron Diaz, ma di donne comuni. “Io le avrei detto di non pensarci più all'amore, di non angosciarsi perché ogni cosa ha la sua età”. Ma poi, le viene in mente una possibile obiezione: e allora, gli uomini? Ci sono molti uomini che vivono una storia con donne molto più giovani. E allora, sentite: “Ah, gli scapoloni amici di mio padre… per loro è tutta un'altra storia. Sono dei vitelloni con macchine e soldi e pieni di femmine”. E poi, quest’altra nota: “Io, quando avrò 40 anni, smetterò di indossare la minigonna”. Mi sono venuti i brividi. Questa ragazza, in poche righe, ci fornisce un catalogo etico ed estetico dell’oggi, o di un certo oggi, meglio di un trattato di sociologia. L’amore è collegato alla bellezza, anzi, alla bellezza falsa e affatturata da copertina: non a caso, si citano le attrici. Ad una certa età, vengono i capelli bianchi, la rete di rughette aumenta, cedono gli zigomi, e scom-

pare l’amore: come se fosse acne giovanile. Il sentimento che muove il mondo, il motore di tutte le cose ridotto alla stregua di un segno sul volto o sul corpo. Il desiderio d’amore si esaurisce nella pelle fresca e nelle carni sode. Che concetto plastificato e triste; che pochezza di amore, in quelle parole. Ma c’è di più. Qualcuno ha detto che la ragazza ha avuto coraggio, a scrivere queste cose. Non vedo che coraggio ci sia ad affermare contenuti assolutamente diffusi e imperanti nella nostra società: la passione ed il sentimento ridotti a cosa, la bellezza (e la bellezza rispondente ai canoni da copertina) come unica misura della possibilità di felicità. Eppure, è nell’esperienza comune che un uomo normale possa essere bellissimo per la propria donna, una donna normale possa essere fatale ed intrigante per il proprio uomo. Nella comunione di anime e di corpi non c’è giudizio e non c’è misura che appartengano a canoni prefissati. La bellezza d’amore è assolutamente fuori canone. Ma c’è di più. Per gli uomini, dice la ragazza, è tutt’altra storia. Un macchinone e i soldi nel portafoglio rendono “pieni di femmine”. Le donne sono “out” a quaranta anni, gli uomini possono desiderare senza scadenza. Mi chiedo ancora: cosa intende per amore, quella ragazza? L’acquisto? L’esibizione? La predazione? È terribile. Mi consolo con la speranza che si tratti di una provocazione, protetta dall’anonimato della rete.

Venere domina questa settimana: bene chi è in coppia. Chi è single conoscerà persone nuove, diverse, che viaggiano, che hanno una vita particolarmente movimentata, eccitante che esce dalla consueta routine. Non ascoltate chi vi dice di essere prudenti. E’ il momento di farvi avanti e di rischiare. Ci sarà chi vi offre un ricco affare. Gli ex tornano alla carica, ma siete di umore strano: attenzione a non farvi sfuggire interessanti chance amorose. Siete in una botte di ferro, tutto va secondo i vostri piani. Mercurio vi aiuta a prendere la giusta direzione. Partirete con ottimi progetti: fuori le idee, la grinta e l’ambizione. Otterrete così molto denaro per soddisfare i vostri desideri. Business e lavoro risorgono. Sbocco lavorativo all’altezza delle vostre aspettative in vista. Preparatevi nel corpo e nello spirito per importanti nuove sfide con il destino. Slancio e passione nell’amore. I soldi quest anno non saranno un problema perché Saturno continuerà a proteggervi. Sponsor, business ed entrate abbondano. Magnifica partenza nel lavoro. Mettete in atto i progetti che avevate lasciato chiusi nel cassetto. I vostri sogni più ambiziosi prendono forma oltre che nel lavoro anche in amore. Sarete così abili da incastrare l’anima gemella o vi farete sposare da chi sapete voi. Tutto il 2012 sarà movimentato. Per un paio di settimane dovete pazientare, tirare fuori dal cappello magico tutta la disponibilità verso i vostri familiari. Piovono soldi: sarete estremamente oculati nelle spese. Prospettive amorose in vista per chi è single. Settimana di colpi di scena non solo in amore ma anche in ambito professionale e finanziario. Le vostre gentilezze non sono ricambiate: non importa, continuate su questa strada. Avanti tutta. Scoccano improvvisi colpi di fulmine. Non vi basta la tranquillità e le certezze: volete sensazioni forti, emozioni sublimi. Le fatiche lavorative non sono finite, ma ci sono ancora tante battaglie da vincere. Non avete paura di pretendere ciò che vi spetta; siete astuti perché lo fate con gentilezza e grazia così da rendere tutti pronti ad accontentarvi. Astuti come sempre. E’ tempo di soluzioni positive per il lavoro. L’intesa a due è perfetta ed il rapporto è destinato a consolidarsi. Siete sempre presenti con la testa, attivi e dinamici. Business e lavoro riescono alla perfezione. Guadagnate molto e spendete altrettanto… ma va bene così. Tra un mese Nettuno entrerà nel vostro segno. Ci saranno dunque trasformazioni importanti nella vostra vita. Finalmente siete più tranquilli. Migliorate il vostro umore: datevi una calmata e siate più gentili con chi vi è vicino.


Programmi Tv sabato 21

rete 4

canale 5

italia 1

la 7

Venerdì 20 Gennaio 2012

domenica 22

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unomattina. Att settegiorni/aprirai.Att UNOMATTINA storie vere la prova del cuoco Tg 1 Telegiornale le amiche del sabato.Att tg1 Telegiornale a sua immagine passaggio a nord ovest.Doc l'eredità. Game Tg1/rai tg sport soliti ignoti ballando co le stelle. Var di che talento sei? Varietà cinematografo

06.30 09.30 10.00 10.55 12.20 13.30 14.00 16.35 18.50 20.00 20.40 21.30 23.30 00.35 01.00

UNOMATTINA in famiglia.A tg1 lis /easy driver linea verde orizzonti.Att santa messa/recita angelus linea verde. attualità tg1 telegiornale domenica in l'arena domenica in cosi' è la vita l'eredità. Game tg1 / tg sport soliti ignoti il restauratore. fiction speciale tg1. attualità tg1 notte applausi

06.45 11.00 11.05 12.00 13.30 14.10 15.15 18.50 20.00 21.10 23.05 01.00 01.25 01.30 02.20

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06.45 11.00 11.05 12.00 13.30 14.10 15.15 18.50 20.00 20.30 23.20 00.45 01.20 01.50

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06.45 11.00 11.05 12.00 13.30 14.10 15.15 18.50 20.00 20.40 21.10 23.20 01.35 02.40

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06.45 11.00 11.05 12.00 13.30 14.10 15.15 17.00 18.50 20.00 20.40 21.10 23.25 00.25

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10.15 10.50 11.15 13.00 14.00 15.30 17.10 17.45 18.05 18.35 20.25 21.05 21.50

sulla via di damasco.Att aprirai. Attualità mezzogiorno in famiglia.Att tg2 giorno/Dribbling. Att lacey smithsonian: il mistero dei capelli scomparsi. Film lacey smithsonian: sfilata con delitto. Film sereno variabile. attualità tg2 Flash L.I.S. crazy parade. Varietà sea patrol /lasko. Telefilm estrazio del lotto/tg2 castle. Telefilm the good wife. Telefilm

09.25 10.15 10.50 11.30 13.00 13.45 15.40 17.05 17.10 18.00 19.35 20.30 21.05 21.45 22.35

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07.30 10.15 12.00 12.25 12.55 14.00 14.45 16.55 18.00 19.00 20.00 21.30 23.15 23.55 01.50

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26 GLI ORARI CUP Centro Unificato di Prenotazione Dove: padiglione n. 12, a fianco del Centro Prelievi, prospiciente Largo Priori Orari di apertura al pubblico: lunedì - venerdì dalle 7.30 alle18.00 orario continuato, il sabato dalle 8.00 alle 12.00; Prenotazioni telefoniche: è possibile telefonare al numero verde 800.638.638, da lunedì a sabato dalle 08.00 alle 20.00. PRENOTAZIONI CHE NON SI EFFETTUANO AL CUP Attraverso il CUP si prenotano tutte le prestazioni ad eccezione delle seguenti, che devono essere prenotate direttamente presso le singole unità operative o servizi c ome indicato di seguito: ANATOMIA PATOLOGICA secreti e agoaspirati (non Tac e non Ecoguidati) Dove: Poliambulatori, piano Terra. Orario: giovedì dalle 15 alle 16. Per prenotare contattare la segreteria dell’Anatomia Patologica dal lunedì al venerdì, dalle 10.30 alle 16.00. Telefono: 0372 405477, dalle 9.30 alle 16.00. Consegna campioni istologici e citologici La consegna dei campioni citologici urinari è prevista, presso il padiglione 5, da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 09.30; per gli altri esami da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 16.00 (accesso diretto). RADIOLOGIA Dove: piano 1, corpo H (ala destra). TC, risonanza magnetica, ecografie urgenti e richiesta di prestazioni con bollino verde Le prenotazioni vanno effettuate di persona o via fax. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.00, sabato dalle 08.00 alle 12.00. Tel: 0372 405760. Angiografia Le prenotazioni vanno effettuate di persona. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 15.30. Telefono: 0372 405367. SENOLOGIA: Screening mammografico preventivo biennale Asl Cremona (45-69 anni) Tutti i giorni dalle 8.30 alle 12.30, il mercoledì dalle 14 alle 16. La prenotazione va effettuata al CUP dell'Asl 800 318 999. Prestazioni con carattere di urgenza, risonanze alla mammella, agoaspirati, ecografie Dove: piano 1, corpo M. Ora: da lunedì a venerdì dalle 11.00 alle 13.00. Telefono: 0372 405614. Per ulteriori informazioni è stata inoltre attivata una nuova linea telefonica dotata di risponditore automatico in funzione 24 ore su 24: 0372 405612. RADIOTERAPIA E MEDICINA NUCLEARE Dove: piano Cantina, (utilizzare la scala o ascensore a sinistra vicino l'Ufficio Informazioni nell'atrio di ingresso) corpo M, monoblocco ospedaliero. Orario:da lunedì a venerdì dalle 07.30 alle 17.30. Telefono: 0372 405485. MEDICINA DEL LAVORO: Dove: Medicina del Lavoro, padiglione 10 Impegnativa del medico curante. Allergologia per sospetti professionali Tel. 0372 408178 da lunedì a venerdì, dalle 10.30 alle 13.00; oppure, personalmente presso l’Ambulatorio di Allergologia dalle 09.00 alle 13.00 da lunedì a venerdì. Visite specialistiche di medicina del lavoro Tel: 0372 405777 da lunedì a venerdì, d alle 08.00 alle 15.30; oppure, personalmente presso l’Ambulatorio Specialistico di Medicina del Lavoro negli stessi orari.

Salute Obesità infantile e malnutrizione, convegno a SpazioComune

PRESIDIO OSPEDALIERO DI CREMONA CENTRO DIABETOLOGICO Dove: piano 6, corpo H (lato destro), monoblocco ospedaliero. Orari: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.30 (prima visita per inquadramento diagnostico-terapeutico e visita di controllo per monitoraggio metabolico e screening delle complicanze croniche). Per le prime visite è preferibile che la prenotazione avvenga di persona comunque possibile prenotare telefonicamente da lunedì a venerdì, dalle 11.00 alle 13.30. Telefono: 0372 405715. CENTRO PRELIEVI - LABORATORIO ANALISI accesso diretto da parte dei cittadini, con la richiesta del Medico di famiglia o dello specialista. Dove: Centro Prelievi all'ingresso dell'ospedale. Orario: da lunedì a venerdì dalle ore 07.30 alle 10.30. Telefono: 0372 405663 - 0372 405452 CENTRO EMOSTASI E TROMBOSI Monitoraggio delle terapie anticoagulanti. previsto accesso con prenotazione al numero 0372 405666 - 0372 405663. Dove: Presso la palazzina del Cup Orario: dalle 07.30 alle 12.00 da lunedì a venerdì. CENTRO AZIENDALE DI ALLERGOLOGIA Dove: presso la Medicina del Lavoro, Padiglione 10 Accesso avviene mediante impegnativa del medico curante. Le prenotazioni vengono effettuate telefonando allo 0372 408178 da lunedì a venerdì dalle 10.30 alle 13.00; oppure personalmente presso l’Ambulatorio di Allergologia da lunedì a venerdì dalle 09.00 alle 13.00. IMMUNOEMATOLOGIA E MEDICINA TRASFUSIONALE: Emotrasfusioni, salassi, autotrasfusioni, terapia marziale endovenosa, preparazione di nuovi emocomponenti ad utilizzo non trasfusionale: Gel Piastrinico, Concentrato Leucopiastrinico. Dove: Piano terra, corpo D, monoblocco ospedaliero. Tel: 0372 435887 - 0372 405461 dalle 10.00 alle 17.00 da lunedì a venerdì GENETICA Dove: piano 2 lato destro del monoblocco ospedaliero. Prenotazioni telefoniche: 0372 405783 da lunedì a venerdì dalle 13.00 alle 14.30. MEDICINA LEGALE Prenotazioni presso Direzione Medica di Presidio piano Rialzato monoblocco ospedaliero. Tel: 0372 405200. PSICOLOGIA Dove: settimo piano a sinistra. Prenotazioni da lunedì a venerdì dalle ore 09.00 alle ore 10.00 presso il servizio di Psicologia, oppure anche telefonicamente agli stessi orari al numero 0372 405409. ONCOLOGIA MEDICA Dove: Piano 4 ala Destra Prenotazione in reparto da lunedì a venerdì dalle ore 8.00 alle ore 17.00. Tel: 0372 405248. TERAPIA DEL DOLORE Dove: palazzina n. 9 La prenotazione può essere effettuata telefonicamente al numero 0372 405330 dalle 11.00 alle 15.00, da lunedì a venerdì. Negli altri orari è possibile chiamare lo stesso numero lasciando un messaggio in segreteria telefonica con il nome e numero di telefono: al più presto sarete richiamati.

Appuntamento in Comune per parlare di obesità infantile: mercoledì 25 gennaio alle 17.30, presso Spazio Comune, l'Aliac (Associazione per la lotta alle intolleranze alimentari e celiachia) sarà presente per parlare di questo problema, sempre più diffuso anche in Italia. All'incontro saranno presenti Annalisa Subacchi e Paola Conti, esponenti dell'Aliac cremonese, rispettivamente nutrizionista e psicologa. Si parlerà dell'alimentazione errata dei giovanissimi, degli errori più comuni, della malnuitrizione. Sarà presente anche Luigi Amore, assessore alle politiche sociali del Comune di Cremona, he intodurrà i lavori.

Negli Usa, circa il 15% dei bambini (tra i 6 e gli 11 anni) e il 15,5% degli adolescenti (tra i 12 e i 19 anni) sono obesi. L'aumento dell'obesità tra i giovani americani negli ultimi 20 anni è molto elevato. In Italia i risultati di un'indagine promossa dal Ministero della Salute indicano che all'età di 9 anni in città campione di Lombardia, Toscana, Emilia Romagna, Campania, Puglia e Calabria il 23,9% dei bambini è in sovrappeso ed il 13,6% è obeso. Anche questa indagine conferma la più elevata prevalenza di obesità nelle regioni del sud (16% a Napoli) rispetto al nord (6.9% a Lodi).

Causa di dolori invalidanti e deformazioni articolari, la patologia colpisce circa l’1% della popolazione

Artrite, importante la diagnosi precoce D di Laura Bosio

olori articolari forti e invalidanti, mani deformate, dita piegate in modo innaturale: un problema che può diventare causa di inabilità. Stiamo parlando dell'artrite reumatoide, una patologia che colpisce circa l'1% della popolazione. Spesso si tende a fare confusione tra artrosi e artrite: apparentemente simili, hanno in realtà caratteristiche ben diverse. Ne parliamo con il dottor Fabio De Gennaro, responsabile dell'ambulatorio di traumatologia dell'Azienda ospedaliera di Cremona. «L'artrosi interessa fino al 70% della popolazione, ed è legata a diversi fattori, quali la predisposizione individuale, l'ambiente in cui si vive, i fattori di rischio (peso corporeo, stile di vita, ecc)» spiega il medico; «tutto ciò comporta una progressiva usura delle articolazioni che nel tempo si può trasformare in vera e propria inabilità. L'artrite reumatoide, invece, è una vera e propria malattia sistemica, legata a un'alterazione profonda del sistema immunitario. Questa patologia porta a deformazioni e alterazioni del sistema articolare, specialmente nell'età evolutiva, fino a causare vere e proprie deficienze di mobilità». Da cosa può dipendere l'insorgenza dell'artrite? «E' difficile stabilirlo con esattezza, e la causa principale non è ancora stata identificata. Senza dubbio ha un peso non indifferente la positività del fattore reumatoide e conta molto anche la predisposizione genetica. Le ipotesi, in ogni caso, sono molteplici, dall'infezione alla patologia virale». Come si manifesta questa patologia? «Può accadere che il sistema

Il dottor Fabio De Gennaro, responsabile dell'ambulatorio di traumatologia dell'Azienda ospedaliera di Cremona

immunitario si attivi in modo non fisiologico. Questo porta all'alterazione di alcune cellule, che provocano un danno alle articolazioni, oppure alla produzione di auto-anticorpi. Le conseguenze sono infiammazioni a livello articolare con un danno a cartilagini e ossa. Lo stato infiammatorio può protrarsi fino a portare alla degenerazione delle articolazioni, facendone perdere l'integrità.» Esistono dei campanelli di allarme a cui fare attenzione? «A differenza dell'artrosi, in cui il dolore è continuo, l'artrite reumatoide si caratterizza per un dolore di tipo infiammatorio, forte e debilitante, che è più evidente a riposo. Ad esempio deve preoccupare un dolore che si presenta la mattina, dopo una notte di riposo, accompagnato da un blocco delle mani, che fatica a sciogliersi. Se poi oltre a questo si forma un gonfiore e il dolore interessa anche altre articolazioni, il sospetto di artrite si fa più alto. Un'altra caratteristica dei dolori da artrite è che generalmente sono simmetrici, ossia

Un dolore fortemente debilitante

si presentano a entrambi gli arti in modo speculare». Come si arriva alla diagnosi? «Si fanno esami specifici nel sangue. Importante è anche esaminare il fattore reumatoide». Qual è il percorso da intraprendere una volta diagnosticata la patologia? «L'approccio all'artrite reumatoide è cambiato molto negli ultimi 15 anni, perché ci siamo resi conto che si possono individuare anche forme molto precoci della patologia. Inoltre oggi esistono farmaci molto più potenti, che permettono di limitare l'evoluzione della malattia, nella maggior parte dei casi». Quali sono? «Il cortisone resta un farmaco fondamentale. Accanto ad esso ci sono altri medicinali che portano a stabilizzare le condizioni del paziente, spegnendo il processo infiammatorio. Si tratta dei farmaci di prima linea. Se questi non sono efficaci, esistono gli ultimi ritrovati della medicina: si tratta di farmaci biologici che agiscono in modo ancora più incisivo. Il paziente necessita poi di un monitoraggio costante, per controllare che la situazione resti stabile».

CONVEGNO IN OSPEDALE

Si parla di disturbi del sonno I disturbi del sonno sono il tema del convegno dal titolo «Osas e sindromi correlate», che si svolgerà sabato 21 gennaio (ore 9) presso l’Aula Magna dell’Ospedale di Cremona. Organizzata dal Dipartimento di medicina interna e specialistica (Diretto da Giancarlo Bosio), in collaborazione con il Dipartimento di riabilitazione dell’Azienda Ospedaliera di Crema (Diretto da Stefano Aiolfi), l’Asl della provincia di Cremona e Aipo (Associazione italiana pneumologi ospedalieri), l’iniziativa rappresenta un bell’esempio di interazione sinergica territoriale a tutela della salute dei cittadini. Durante i lavori, suddivisi in tre sessioni, si parlerà di epidemiologia, possibilità diagnostiche e indagini strumentali, rischi correlati e soprattutto di percorsi terapeutici sia farmacologici che chirurgici. Il convegno si rivolge, infatti, ai medici di medicina generale, ai medici specialisti, ai nutrizionisti e a tutte le figure professionali coinvolte nell’iter diagnostico (infermieri, fisioterapisti, tecnici di fisiopatologia respiratoria, dietisti). Per informazioni: segreteria organizzativa Aipo, tel. 02 36590350.

GIORNALE DI CREMONA E supplemento: IL PICCOLO GIORNALE DEL CREMASCO direttore responsabile: Sergio Cuti ilpiccolocremona@fastpiu.it direttore editoriale: Daniele Tamburini Società editrice: Promedia Società Cooperativa Via del Sale, 19 - Cremona Amministrazione e diffusione Via S. Bernardo 37/A - 26100 Cremona Tel. 0372 43.54.74 • Fax 0372 59.78.60 Direzione, redazione e prestampa Via S. Bernardo 37/A - 26100 Cremona Tel. 0372 45.49.31 - 45.13.14 Fax 0372 59.78.60

Si può utilizzare un approccio chirurgico? «Quando le terapie non bastano e vi è la presenza di deformazioni, l'intervento ortopedico può essere fondamentale per migliorare la qualità di vita e lavorativa». Qual è l'incidenza della patologia? «Essa interessa in maggioranza le donne rispetto agli uomini e può presentarsi a tutte le età, anche se in maniera differente. Nell'anziano, infatti, la malattia può avere un andamento più tumultuoso e può interessare anche i muscoli. Ricordiamo che l'artrite delle mani colpisce circa l'1% della popolazione, e quindi in Italia circa 400mila persone ne soffrono. Sembrano piccoli numeri, ma in realtà per il sistema sanitario nazionale rappresentano un costo non indifferente. Per questo è particolarmente importante fare una diagnosi precoce: prima si agisce, inferiori saranno i costi, e soprattutto migliorerà la qualità di vita del paziente. In questo giocano un ruolo importante i medici di famiglia, che devono essere un filtro e decidere quando bisogna contattare lo specialista».

Redazione di Crema Piazza Premoli, 7 - 26100 Crema Tel. 0373 83.041 Fax 0373 83.041 Pubblicità Tel. 0372 43.54.74 Fax 0372 59.78.60 www.immaginapubblicita.it Stampa: SEL - Società Editrice Lombarda 26100 Cremona Autorizz. del Tribunale di Cremona n° 357 del 16/05/2000

Pubblicazione associata all’Uspi (Unione Stampa Periodica Italiana) Progetto Grafico: Gianluca Galli Numero chiuso in tipografia: Giovedì 20 Gennaio alle ore 22


Venerdì 20 Gennaio 2012

Dottor Luigi Mitoli, medico-chirurgo ozonoterapia

Ozono ed mal di schiena. Le cause Continuiamo la descrizione delle cause di mal di schiena iniziata la scorsa settimana, ricordando che tutte queste patologie possono trarre ampio beneficio da un trattamento con l’Ozono, e rammentiamo inoltre che chi non gradisce continuare a sottoporsi a lunghe terapie a base di farmaci anti infiammatori, può curarsi con l’O3 che non è un farmaco, scongiurando così il rischio di accumuli o effetti collaterali. Proseguendo la descrizione delle cause di mal di schiena, dopo l’ernia del disco e l’artrosi vediamo la Stenosi del canale osseo. Si tratta di un restringimento del canale spinale in cui decorrono i nervi, sensitivi e motori, che portano informazioni dalla periferia del nostro corpo al cervello e comandi o risposte del cervello in senso inverso. Anche questa, come le altre cause, provoca compressione dei nervi, con dolore locale, sciatalgia, disturbi della sensibilità, limitazione funzionale, zoppicamen-

to. Ancora, annotiamo la Spondilolistesi, che è uno spostamento in avanti di un corpo vertebrale, e ancora provoca un restringimento del canale spinale e lo stesso complesso di sintomi già elencati. L’Osteoporosi, malattia dell’età avanzata specie nelle donne, è anche essa responsabile di mal di schiena. In essa, per modificazioni ormonali della menopausa, l’osso si demineralizza e diventa più fragile, con conseguenti possibili crolli vertebrali. Questi provocano strozzamento del nervo e una conseguente sintomatologia già descritta per gli altri casi. Infine si può avere mal di schiena per altre cause. Ad esempio come conseguenza di traumi, tumori e metastasi ossee, o problemi posturali, le posizioni scorrette assunte nella vita quotidiana diventate abitudini,o ancora per scoliosi o per un aumento patologico dell’ampiezza delle naturali curvature della colonna (le cifosi e le lordosi). Riceve a Cremona in via Giuseppina 21 Tel. 0372 434988 • 331 5825327

Vaccino in età pediatrica, presentazione in otto lingue

Uun gruppo di lavoro regionale - costituito da risk manager e rappresentanti del Dipartimento di prevenzione medica delle Asl - ha individuato un testo di presentazione del percorso vaccinale in età pediatrica finalizzato alla protezione del bambino e della comunità. Nel rispetto della multietnia, che caratterizza la popolazione oggi afferente alle aziende sanitarie lombarde, il materiale è stato tradotto in 8 lingue straniere: inglese, francese, spagnolo, romeno, arabo, urdu, cinese e singalese. La traduzione è stata sottoposta ad una validazione culturale e linguistica al fine di garantire un’informazione efficace finalizzata ad una consapevole adesione allla proposta di prevenzione.

Tumori allo stomaco, al via il registro

A Cremona rimane alta la mortalità, in controtendenza rispetto al resto d’Italia e d’Europa

A

di Giulia Sapelli

l via in provincia di Cremona, per la prima volta a livello nazionale, il registro provinciale sul tumore allo stomaco Un'iniziativa resa possibile grazie all’impegno del Comune di Cremona, di Medea, della Provincia di Cremona, della Camera di Commercio di Cremona, dell’Asl della provincia di Cremona, dell’Azienda Istituti Ospitalieri di Cremona, dell’Azienda Ospedaliera di Crema, della Casa di Cura Figlie di San Camillo di Cremona, della Casa di Cura San Camillo di Cremona, della Fondazione Città di Cremona, della Banca Cremonese di Credito Cooperativo, e di Aem Cremona. La ricerca sarà coordinata presso l’Arce (Area ricerca vlinica epidemiologica dell’Unità operativa di oncologia dell'ospedale di Cremona). Nonostante l’incidenza e la mortalità per neoplasia dello stomaco siano in calo in molte parti del mondo e anche in Italia, purtroppo a Cremona permane un'alta mortalità che sembra essere in controtendenza con quanto avviene in altre aree geografiche. Il progetto nasce proprio dalla necessità di conoscere non solo la reale incidenza di questa patologia (cosa che già fa il Registro Tumori Provinciale dell’Asl) ma altri elementi importanti della malattia: lo stadio alla diagnosi, i fattori socio-demografici, quali sono i tumori ereditari, i relativi fattori di rischio nella popolazione cre-

monese. Ma soprattutto cercare di individuare le motivazioni che portano il nostro territorio a essere in controtendenza. L’unicità e la rilevanza del progetto sono rappresentati dal carattere “predittivo” del registro: con questo studio sarà infatti possibile monitorare in tempo reale l’andamento temporale della malattia, anche in relazione ad eventuali interventi di tipo preventivo. Questo monitoraggio in tempo reale consentirà anche di valutare subito l’impatto dell’introduzione di nuove terapie e nuovi farmaci sperimentali. La creazione del registro specializzato avrà anche la funzione di fare notevo-

La malattia colpisce le persone di età supreriore ai 45 anni

li approfondimenti sulla malattia, raccogliendo molti più dati su ogni caso. Inoltre verranno censiti abitudini di vita, attività lavorativa, terapie e/o procedure effettuate per la patologia in esame. Consentirà inoltre di valutare adeguatamente le ragioni dell’eccesso di morti, pianificare e seguire nel tempo gli interventi sia di prevenzione che di cura. Il progetto, che renderà possibile la creazione del primo registro italiano specializzato di patologia per il tumore dello stomaco, è stato approvato dai Comitati etici degli Ospedali di Cremona e Crema. Al progetto aderiscono attivamente tutti i reparti di Oncologia, Gastroenterologia, Chirurgia, Anatomia Patologica, Laboratori di Analisi, Citogenetica e le associazioni dei Medici di Famiglia della Provincia di Cremona.

di Ermanna Allevi

Diplomata presso la scuola di Naturopatia dell'istituto RIZA

Iscritta alla FINR (federazione italiana naturopati RIZA) Gentilissima Naturopata buongiorno e complimenti per la sua rubrica, la leggo sempre e le faccio davvero tanti complimenti, lei è proprio brava. ho sentito in televisione, ma era già quasi finito, che parlavano dell'intestino come se fosse il cervello, e che il tutto era collegato con lo stomaco...non ho capito nulla, ma visto che lei è così ben preparata e spiega in modo semplice volevo chiederle di spiegarmi questi collegamenti. Grazie e tantissimi saluti. Rita Michael D.Gershon, esperto di anatomia e biologia cellulare della Columbia University ha presentato la "teoria dei cervelli", secondo la quale, l'intestino, pur avendo solo un decimo dei neuroni del cervello, lavora in modo autonomo, aiuta a fissare i ricordi legati alle emozioni e ha un ruolo fondemen-

tale nel segnalare la gioia e il dolore. Secondo questa teoria (e anche altre) la pancia è paragonabile ad un secondo cervello che assimila e digerisce non solo il cibo, ma anche le emozioni e le informazioni che arrivano dall'esterno. Da un punto di vista simbolico il cibo può rappresentare lo specchio delle relazioni che abbiamo con il mondo esterno; se in campo affettivo e sul lavoro siamo appagati, tenderemo a mangiare meno perchè più sazi. Se i nostri rapporti non sono soddisfacenti cercheremo di compensare mangiando di più. Essendo il cibo che ingeriamo simbolo di ciò che abbiamo intorno, se qualcosa non va potremmo avere problematiche riguardanti la digestione. Non a caso si usano termini come:" Ho dovuto ingoiare un boccone amaro, mi è andato giù di traverso, non mi va proprio giù, ecc".

Ermanna Allevi risponde alle vostre domande scrivendo a: info@naturopatia-cremona.com Oppure a: ilpiccolocremona@fastpiu.it Riceve a Cremona in via Pallavicino 6 tel. 0372-412372. • Riceve a Crema telefonando al 388 9037275.

DIFFUSIONE Il cancro dello stomaco colpisce le persone a partire mediamente dai 45 anni di età. Negli ultimi anni il numero di casi diagnosticati nei Paesi occidentali è in diminuzione - tranne che a Cremona. U fenomeno che sembra dovuto, almeno in parte, al miglioramento dell'alimentazione e alla diminuzione del consumo di cibi conservati sotto sale o affumicati. In Europa si verificano circa 190.000 nuovi casi ogni anno che rappresentano circa il 23 per cento di tutte le neoplasie. Il rapporto fra maschi e femmine è 1,6:1. L'incidenza è maggiore tra le classi sociali più basse, anche se è in rapida diminuzione (circa 5 per cento ogni cinque anni). Il declino è stato più rapido nelle donne rispetto agli uomini. In Italia si è verificata una importante diminuzione sia dell'incidenza sia della mortalità in entrambi i sessi. Il tasso d'incidenza annuale è più elevato nei paesi dell'Europa orientale (34 per 100.000 nell'uomo) e meridionale (19 per 100.000 nell'uomo) rispetto a quello dell'Europa settentrionale (6 per 100.000 nella donna) e occidentale (7 per 100.000 nella donna). In sei casi su dieci il paziente ha più di 65 anni. Il tumore dello stomaco provoca comunque più di 10.000 morti l'anno, attestandosi, come diffusione, appena sotto il cancro al seno e il cancro al polmone.

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PEDIATRI, INCARICO PROVVISORIO La dottoressa Enrica Sampellegrini ha cesssato la propria attività di pediatra di libera scelta presso lo studio sito nel Comune di Crema dalla fine del 2012. L’Asl ha provveduto a nominare, per un incaricato provvisorio, la dottoressa Debora Pastori (specialista in pediatria) con decorrenza dal 01/01/2012 sino all’inserimento definitivo del nuovo medico pediatra. I cittadini che intendono avvalersi dell’assistenza dell’incaricato provvisorio non dovranno effettuare alcuna scelta, ma saranno direttamente posti in carico alla dottoressa Pastori. Per eventuali informazioni telefoniche rivolgersi al numero telefonico 0373 899330-347.

SPORTELLO PER LA SALUTE MENTALE Ripartono nei prossimi giorni le iniziative dello sportello di accoglienza dell'associazione cremasca Tartavela. «Siamo una associazione di volontari rappresentata da famigliari e utenti che si occupano di salute mentale», spiega la presidente Stefania Silva, «accompagniamo le persone nei percorsi adeguati sia medici che psicologici». Lo sportello ha uno slogan: par non essere solo parla con me ed è aperto ogni martedì dalle 10 alle 12 presso la sede dell'associazione, che si trova in via Terni 9 a Crema. Per informazioni contattare il 3496983993.

ECCO PERCHÉ IL SALE FA MALE

E' credenza comune che il sale abbia influenza sulla pressione sanguigna. Su questo tema la Boston University School of Medicine ha pubblicato sul Journal of Hypertension uno studio in cui si è evidenziato che il sale non ha il solo effetto di aumentare la pressione nel sangue. Lo studio era mirato a comprendere quale fosse il reale rapporto esistente tra ipertensione e utilizzo del sale. E' emerso che quest’ultimo, consumato in quantità eccessive, stimola il sistema nervoso simpatico a produrre maggiore adrenalina, il che porta ad una maggiore costrizione delle arterie e quindi all’ipertensione. Con la definizione “volume ampliato di ipertensione”, di cui i professori Irene Gravas e Haralambos Gavras hanno parlato nella loro ricerca, si è voluto intendere che la ritenzione provocata dall’eccesso di sale causa un aumento del volume del sangue e di pressione sulle pareti arteriose. «Lo scopo di questo lavoro» hanno dichiarato gli autori della ricerca «è quello di correggere un concetto erroneo prevalso per molti anni, nonostante evidenze scientifiche abbiano da tempo mostrato il contrario». Il consiglio dei medici resta sempre lo stesso; meglio evitare l'uso eccessivo di sale anche perché molti cibi di per sé già ne contengono una discreta quantità.


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Agricoltura

Venerdì 20 Gennaio 2012

«C’è stata un’inversione di tendenza per l’agricoltura, ma ancora non possiamo ritenerci soddisfatti»

L’annata agraria 2011 nell’analisi di Piva

L’

• A cura di Libera Agricoltori •

inverno è notoriamente una stagione di rallentamento delle attività agricole e il periodo giusto per fare un bilancio dell’annata agraria appena trascorsa, in attesa della ripresa primaverile. «I problemi» ha dichiarato Antonio Piva, presidente della Libera Associazione Agricoltori Cremonesi e vice di Confagricoltura «non sono mancati, soprattutto quelli legati all’andamento economico generale dell’Italia e dell’Unione Europea. Concentrando l’analisi sull’economia agricola tipica del Cremonese, possiamo dire che abbiamo registrato una certa inversione di tendenza. Tuttavia non possiamo dire di ritenerci soddisfatti, anche se confrontando i bilanci delle nostre aziende con quelli di imprese di altri settori produttivi non ne usciamo penalizzati». Analizzando i differenti comparti, il settore che nel corso del 2011 ha fatto registrare un andamento nel suo complesso positivo è sta-

ta la cerealicoltura. Le quotazioni si sono riprese e, in particolare per il mais, si sono mantenute stabili anche se l’incremento dei costi di produzione, legati all’aumento del costo delle materie prime, ha sensibilmente colpito la redditività delle imprese. Il comparto latte si è rivelato quello più in tensione. Benché si sia registrata un’inversione di tendenza, con le quotazioni in leggera risalita, queste non sono ancora sufficienti a rendere remunerative le imprese zootecniche da latte che producono per l’industria. La differenza di prezzo che esiste tra latte destinato a grana e latte alimentare è troppo grande, e non è accettabile. Infine la suinicoltura che, circa a metà annata, ha avuto un picco molto significativo nelle quotazioni, che tuttavia a fine anno non hanno tenuto. Inoltre sono troppo spesso all’ordine del giorno problemi relativi all’andamento del mercato unico. Questo ha senso di esistere se tutela tutta la filiera e stabilisce prezzi equi. L’elemento più condizionante della scorsa annata è certamente la grave stretta creditizia che il sistema bancario ha im-

Il comparto latte si è rivelato quello più in tensione

Antonio Piva

posto alle imprese e gli agricoltori sono stati colpiti in modo particolare: «Dopo anni di recessione erano pronti al rilancio degli investimenti, per rinnovare le tecnologie ed i mezzi di produzione. Ma in molti casi si sono trovati condizionati dalla grave stretta creditizia imposta dal sistema bancario. Questo fenomeno è durato tutto l’anno, e corre il rischio di prorogarsi anche nel 2012». Piva ha poi espresso le proprie considerazioni in merito all’operato del Governo Monti: «Il nuovo gover-

«Dal Governo misure inaccettabili per il nostro settore»

PARCO OGLIO NORD

Giuseppe Colombi riconfermato alla presidenza

Giovedì 12 gennaio, presso la sede delle Gev al Molino di Basso di Torre Pallavicina, l’ingegnere Giuseppe Colombi di Soncino è stato rieletto alla presidenza del Parco Oglio Nord. La riconferma è avvenuta per acclamazione dell’assemblea dei sindaci e dei rappresentanti delle tre province consorziate di Bergamo, Brescia e Cremona. Non è stato invece possibile individuare i membri che entreranno a far parte del nuovo consiglio di gestione che surroga il cda. Infatti, i candidati proposti dalla provincia di Brescia non hanno trovato il consenso dei Comuni della Bassa bresciana, con Orzinuovi capofila, forti della ‘solidarietà’ della maggioranza dei Comuni cremonesi. Per queste elezioni il consiglio di gestione prevede, oltre al presidente, l’elezione di quat-

tro rappresentanti, di cui uno, Dino Cattaneo di Palazzolo sull’Oglio è fisso perché di pertinenza della Regione. Per una questione di equilibri territoriali—data la presidenza alla provincia di Cremona — a Bergamo spettano due rappresentanti (Gabriele Colombi e Ivan Pedroni); così per Brescia che, oltre al rappresentante imposto dalla Regione, ha nominato Luigi Ferrari, vice presidente uscente. Bergamo non ha confermato Sergio Franza ed Ernesto Vitali. Questa doppia bocciatura pare abbia determinato l’assenza del Comune della bergamasca all’assemblea, spostando di fatto i numeri percentuali a favore dei bassaioli e rendendo ancora più incerta la situazione. Si tornerà quindi a votare alla fine del mese o all’inizio di febbraio.

TRESCORE CREMASCO

Si affronta il problema nutrie

Sul tavolo della giunta comunale di Trescore Cremasco è arrivata un’interrogazione della minoranza consiliare in cui si chiede se il Comune abbia già aderito alle nuove strategie che la Provincia di Cremona intende mettere in atto nel prossimo futuro per fronteggiare l’emergenza-nutrie e, in caso di risposta affermativa, se ne abbia dato comunicazione ufficiale agli organi preposti provinciali. Nel documento si ricorda come lo sforzo del piano provinciale di controllo della nutria non abbia dato i risultati sperati e che per questo motivo la Provincia di Cremona ha pensato di rivolgersi alla figura professionale del “Trapper”, operatore specializzato già visto all'opera con buoni risultati a Spineda. Da qui la richiesta al Comune se abbia o meno pensato di aderire a questa soluzione.

TABELLA AGGIORNATA AL 19 GENNAIO 2012 PRODOTTO

no si è trovato a gestire una situazione difficilissima ma ha adottato misure volte solo a fare cassa. Misure inaccettabili per il settore agricolo. Alcune di esse sono poi palesemente inique; basti pensare che si pretende di tassare fabbricati dismessi o inutilizzabili, e che vengono previsti prelievi fiscali su beni strumentali, cioè indispensabili al lavoro agricolo ed alla sua produzione, come la terra ed i fabbricati rurali». «Come Confagricoltura abbiamo già fatto molte proposte migliorative; ed alcune sono state accolte, come la proroga degli accatastamenti. Ma la manovra deve essere migliorata ancora di molto per poter essere giudicata accettabile. Stiamo seguendo da vicino le azioni del governo proprio per questo scopo». L’auspicio per il 2012 è «Che l’economia nel suo complesso si possa riprendere. E che l’agricoltura italiana possa crescere come ha fatto quella del resto dell’Unione europea nel corso del 2011; facendo registrare un + 10% del reddito, mentre quello italiano è cresciuto solo del + 3%».

PRODOTTO

Centrale biogas di Gussola, la posizione del Comune Il sindaco di Gussola, Marino Chiesa, e il consigliere Giovanni Leoni, ex assessore all’edilizia e all’urbanistica hanno preso posizione a proposito delle polemiche sollevate in questi giorni in merito alla richiesta di impianto a biogas da costruire a Gussola. L’impianto proposto a Gussola si distingue in modo determinante dagli altri per il fatto che nella centrale a biogas non avviene nessuna combustione né di biomasse né di vari e strani olii, ma l’energia elettrica verrà ottenuta per fermentazione all’interno dell’impianto del refluo zootecnico (pollina). Quindi si tratterà di energia elettrica pulita, e nell’aria non verranno emessi fumi e tanto meno miasmi-puzza, proprio perché come detto la fermentazione non sarà a cielo libero ma all’interno dell’impianto chiuso e sigillato. La richiesta è stata inoltrata dall’azienda agricola San Giovanni ai sensi del Decreto legislativo 387/03 per la promozione dell’energia elettrica prodotta da fonti energetiche rinnovabili. In modo corretto, nel rispetto delle normative e dei regola-

menti, presso l’ufficio tecnico del Comune, è stata presentata la richiesta di nuova centrale di biogas funzionante con i reflui di allevamenti avicoli . «Abbiamo sempre lavorato con senso di responsabilità - affermano Chiesa e Leoni - nei confronti di tutti cercando di dare le risposte corrette e con la massima trasparenza. Abbiamo sempre tenuto incontri pubblici quando si è reso necessario farlo. In questo caso, visto che ci dovranno essere i requisiti di igienicità e salubrità pubblica e che l’autorizzazione sarà oggetto di conferenza dei servizi provinciale, siamo convinti che l’impianto potrà essere realizzato nel rispetto delle normative e dei regolamenti». Chiesa e Leoni hanno precisato infine che l’azienda agricola San Giovanni, impresa agricola a titolo principale richiedente, «in termini di oneri concessori, nulla dovrebbe all’amministrazione comunale di Gussola, ricadendo l’intervento proposto in zona agricola. Nonostante ciò, l’azienda, anche se non tenuta, si è resa disponibile a valutare investimenti per opere pubbliche al servizio dei cittadini.

UNITA’ DI MISURA

CREMONA

MILANO

MANTOVA

MODENA

VACCHE Frisone 1ª qualità peso vivo

kg.

2,30-2,65

MONTICHIARI 1,10-1,20

da macello 1,160-1,260

--

UNITA’ DI MISURA

CREMONA

MILANO

MANTOVA

MODENA

Tonn.

202-204

n.q.

212-217

(fino) 214-219

VACCHE Frisone 2ª qualità peso vivo

Kg.

2,00-2,25

MONTICHIARI 0,80-0,92

0,89-0,99

GRANOTURCO ibrido naz.14% um.

Tonn.

185-186

197-198

191-193

201-202

kg.

2,30-2,85

Vitelloni da macello 24/30 mesi 1,30-1,45

1,14-1,31

SEMI di SOIA Nazionale

MANZE SCOTTONE 24 mesi

Vitelloni femm. da macello pezz. nere (kg. 450-500) p.v. 1,18–1,33

Tonn.

n.q.

375-377

362-367

Sorgo nazionale 195-198

1,00-1,20

MONTICHIARI 1,00-1,10

(da 46 a 55 kg) 1,25-1,40

(45-55 kg) 0,95-1,40

ORZO naz. Peso spec. 55-60 peso spec. 66-68

VITELLI BALIOTTI p.vivo (50-60 kg ) frisona

Tonn.

n.q. n.q.

n.q. 226–228

n.q. 212-219

(p.spec. 63-65) 222-225

VITELLI BALIOTTI p.vivo (50-60 kg) pie blue belga

kg.

2,50-3,70

MONTICHIARI 3,80-4,00

3,90-4,40

(pregiate 70 kg) 3,61-4,65

CRUSCA Alla rinfusa

Tonn.

188 – 190

168–169

174-177

169-170

BURRO pastorizzato

kg.

2,95-3,00

past. 2,25 centr. 2,85

2,25

FIENO Maggengo Agostano

Tonn.

130 – 150 di erba med. 130-150

119-143 134-147

Mag. 1° t. 122-127

Medica fienata 1° t. 120,0-130,0

Zangolato di creme X burrificaz. 2,00

kg.

(dolce) 4,95-5,15

5,05-5,20

n.q.

PAGLIA press. (rotoballe)

Tonn.

105 – 115

108-120

Erba med f. 1° t. 122-127

Paglia di frumento press. ball. 77-82

PROVOLONE VALPADANA fino a 3 mesi

(piccante) 5,18-5,50

5,25-5,50

n.q.

8,00-8,25

7,95-8,20

8,07-8,32

PARMIGIANO REGGIANO fino a 24 m 12,00-12,30

8,65-8,85

8,75-9,15

8,85-9,10

PARMIG. REGG. 30 mesi e oltre 13,25-13,65

FRUMENTO tenero buono mercantile

SUINI Lattonzoli locali

15 kg

3,890

n.q.

3,800

3, 900

SUINI Lattonzoli locali

25 kg

2,920

n.q.

2,900

2, 930

SUINI Lattonzoli locali

30 kg

2,680

n.q.

2,640

2, 690

SUINI Lattonzoli locali

40 kg

2,190

n.q.

2,170

2,190

SUINI da macello

156 kg

1,255

n.q.

n.q.

(da 144 a 156 kg) 1,286

SUINI da macello

176 kg

1,315

n.q.

n.q.

(da 156 a 176 kg) 1,340

SUINI da macello

Oltre 176 kg

1,285

n.q.

n.q.

(da 176 a 180 kg) 1,324

PROVOLONE VALPADANA oltre 3 mesi

kg.

kg.

GRANA scelto stag. 9 mesi

kg.

GRANA scelto stag. 12-15 mesi

kg.

--

PARMIGIANO REGGIANO 12 mesi 10,25-10,50

N.B. Le quotazioni del bestiame bovino e del foraggio sul mercato di Cremona avvengono il primo e terzo mercoledì del mese. Questo dato, conseguentemente, va letto ed interpretato con la dovuta attenzione rispetto agli altri dati pubblicati. Le quotazioni del mercato di Milano avvengono in due giorni separati: il martedì per il comparto dei cereali e derivati, il lunedì per quello zootecnico che fa riferimento a Montichiari. Anche questo aspetto va tenuto in considerazione nel confronto dei dati suindicati. Il mercato di Mantova avviene in un solo giorno e cioè il giovedì. Modena il lunedì. Tutti gli aggiornamenti della tabella mercati, insieme ai collegamenti alle principali borse, sono sul sito: www.cremona.coldiretti.it.


SERIE D

Il Pizzighettone sfida domenica la capolista

Dopo aver dilagato a Fiorenzuola (in gol Marchesetti, Felline e Mancuso), il Pizzighettone (terzo) ospita domenica la capolista Castiglione. SERIE D (18ª giornata) Castiglione 44; Mapello 40; Pizzighettone 37; Caronno 34; Olginatese 32;

lo

Voghera 31; Castellana, Ponte San Pietro-Isola 29; Rudianese 28; AlzanoCene, Pro Piacenza 27; Darfo Boario 26; Gozzano, Seriate 24; Seregno 23; Carpenedolo 22; Fiorenzuola 21; Gallarate 19; Cologno, Fidenza 18.

SPORT

Sales, difensore al servizio della causa Il giovane leccese: «Non importa chi gioca, quello che conta è vincere»

N

di Micheal Guerini

LA SCHEDA

uovo appuntamento con l’intervista settimanale ai giocatori della Cremonese. In questo numero conosciamo il difensore pugliese Simone Sales. Nato a Lecce il 31-1-1988, Sales è arrivato alla Cremonese tre stagioni fa dopo aver avuto un trascorso nel Cuoiopelli in 2ª divisione. Si può dire che sei quasi un veterano della Cremo. Come sono stati questi anni? «Il primo anno è andato bene, ho giocato molte partite a buon livello e da perfetto sconosciuto ho indossato la maglia di una squadra importante. Peccato che abbiamo fallito l’obiettivo della promozione. L’anno scorso, invece, è stato un disastro, soprattutto per la vicenda del calcioscommesse. Ora fortunatamente sta andando meglio, nonostante la partenza da -6». Come mai sei approdato proprio alla Cremonese? «Ho accettato la proposta della Cremo, perché mi permetteva di salire di categoria. Inoltre, qua a Cremona ci sono grandi ambizioni e progetti importanti. Sono venuto molto volentieri e sono felice di aver fatto questa scelta. Quali sono state le tue prime impressioni al tuo arrivo? «L’impatto è stato positivo, proprio perché questa è la migliore squadra della Lega Pro. La Cremonese è un’ottima società, ha un organico di valore ed è veramente ben organizzata, quindi è

Simone Sales (foto Ivano Frittoli)

STAGIONE

SQUADRA

SERIE

PRESENZE

RETI

2007-2008 2008-2009 2009-2010 2010-2011 2011-2012

Cuoiopelli Cuoiopelli Cremonese Cremonese Cremonese

C2 2ª Div. 1ª Div. 1ª Div. 1ª Div.

14 20 16 8 11

-

inevitabile stare bene. Credo che la Prima Divisione ai grigiorossi stia molto stretta e penso sia addirittura superiore persino di alcune società di serie B». Ultimamente sei stato spesso

schierato nell’undici di partenza: pensi di restare titolare a lungo? «Un giocatore spera di giocare sempre, ma la decisione spetta unicamente al mister. Io farò di tutto conservare una maglia da

titolare, ma è una lotta dura, visto che siamo in tanti in squadra. Questo aspetto non è però di primaria importanza, perché il nostro obiettivo è vincere». Sei soddisfatto dei risultati ottenuti in questo campionato? «Sì, stiamo facendo benissimo e del resto senza penalizzazione saremmo ad un solo punto dalla prima in classifica. Abbiamo un po’ steccato le ultime due partite in trasferta, ora dobbiamo solo lavorare e stare calmi e sicuramente i risultati arriveranno da soli». Che rapporto hai con i tifosi? «Si tratta di un rapporto normale, come quello che hanno tutti i miei colleghi con la tifoseria. Purtroppo, all’inizio di quest’anno gli ultras non mi vedevano di buon occhio. Infatti, sono stato insultato e fischiato, ma questo nel calcio ci sta. Del resto, noi calciatori dobbiamo solo vincere e in questo modo faremo felici anche i tifosi». Cosa ti aspetti da questa stagione? «Personalmente spero di continuare così, vale a dire di giocare bene. Penso che meritiamo di approdare in serie B, ma per fare ciò ognuno di noi deve dare il massimo in ogni partita». Cosa ti auguri per il futuro? «Desidero giocare a calcio e andare sempre più in alto con la Cremonese». La tua squadra preferita? «Il Milan, però seguo anche il Lecce che è la squadra della mia città. Mi auguro che riescano a salvarsi, anche se non sarà facile».

I NUMERI

CREMONESE-ANDRIA 1-0 CREMONESE: Alfonso, Semenzato, Sales, Minelli, Cesar, Pestrin, Riva, Fietta, Musetti (45’ st Rabito), Dettori, Le Noci (23’ st Bocalon). A disposizione: Bianchi, Rigione, Arcari, Tacchinardi, Degeri. All.: Brevi. ANDRIA BAT: Menegon, Meccariello (32’ st Pierotti), Di Simone, Evangelisti, Cossentino, Mucciante, Comini (dal 23’ st Gambino), Arini, Del Core, Paolucci (23’ st Minesso, Russo.Adisposizione: Ragni, Larosa, Contessa, Loiodice. All.: Di Meo. ARBITRO: Rocca di Vibo Valentia. RETE: 3’ st Fietta. NOTE: Ammoniti Minelli, Semenzato, Di Simone, Del Core. Angolo 8-3. Spettatori 2600 circa.

CLASSIFICA Siracusa (-3) 35 Trapani 34 Portogruaro 30 Spezia 30 Barletta 30 Lanciano (-1) 30 Cremonese (-6) 28 SudTirol 28 Carrarese (-1) 28 Pergocrema (-1) 28 Triestina 25 Frosinone 23 Latina 20 Piacenza (-4) 18 Prato 17 Andria 17 FeralpiSalò 16 Bassano 15

19ª Giornata Barletta-Prato Bassano-Pergocrema Cremonese-Andria Latina-Carrarese Portogruaro-Siracusa Spezia-Frosinone SudTirol-FeralpiSalò Trapani-Piacenza Triestina-Lanciano

3-1 0-1 1-0 1-0 0-1 2-1 2-0 3-0 3-0

Prossimo Turno (22-1 h 14.30) Andria-Barletta Bassano-Cremonese Carrarese-Portogruaro FeralpiSalò-Trapani Frosinone-SudTirol Lanciano-Prato Pergocrema-Latina Piacenza-Spezia Siracusa-Triestina

Prima Divisione - Per il mercato di riparazione la società pensa in grande

La Cremo punta Pinardi del Novara di Matteo Volpi

SERIE A DATA

ORA

SQUADRA 1

SQUADRA 2

1

X

2

21/1

18.00

ROMA

CESENA

1,38

4,25

8,50

21/1

20.45

ATALANTA

JUVENTUS

4,50

3,20

1,85

22/1

12,30

BOLOGNA

PARMA

2,45

3,00

3,00

22/1

15.00

CAGLIARI

FIORENTINA

2,35

3,10

3,10

22/1

15.00

LECCE

CHIEVO

2,45

3,25

2,60

22/1

15.00

NOVARA

MILAN

8,00

4,25

1,40

22/1

15.00

PALERMO

GENOA

2,10

3,30

3,40

22/1

15.00

SIENA

NAPOLI

3,75

3,25

2,00

22/1

15.00

UDINESE

CATANIA

1,63

3,50

5,75

22/1

20.45

INTER

LAZIO

1,65

3,50

5,50

SERIE B DATA

ORA

SQUADRA 1

SQUADRA 2

15.00

ASCOLI

GUBBIO

20/1

20.45

21/1

15.00

21/1

21/1

21/1

21/1

21/1

21/1

21/1

22/1

23/1

15.00

15.00

15.00

15.00

15.00

15.00

19.00

20.45

SAMPDORIA BARI

CITTADELLA CROTONE EMPOLI

GROSSETO VERONA

SASSUOLO BRESCIA

REGGINA

1

X

2

LIVORNO

1,80

3,20

4,75

MODENA

1,90

3,00

4,75

TORINO

VARESE

PESCARA

ALBINOLEFFE JUVE STABIA VICENZA

NOCERINA PADOVA

2,00

3,40

2,50

3,00

1,95

2,00

1,75

1,75

2,35

2,95

2,90

2,85

3,75

2,95

2,95

3,15

3,20

2,85

Punto Snai Cremona: Via Dante Ruffini, 28 www.snaicremona.it - info@snaicremona.it Punto Snai Codogno: Via Pandolfi, 13 www.snaicodogno.it - info@snaicodogno.it

4,25

2,30

3,10

2,10

4,50

4,25

5,50

5,25

3,35

E pensare che quest’anno l’ho pure comprato al Fantacalcio. “Con i piedi che si ritrova può dire ancora la sua anche in serie A”, avevo pensato. Alex Pinardi da Chiari, classe 1980, potrebbe essere il grande colpo di gennaio della Cremonese. Arrivato a Novara per dare esperienza per giocarsi ancora le chance di una stagione in serie A dopo tanta B, Pinardi in realtà è stato ben presto accantonato da mister Tesser, in quanto probabilmente non del tutto adatto al gioco di difesa e contropiede che è costretta ad attuare la formazione piemontese per esigenze di classifica. Sta di fatto che insieme a Possanzini, questi possono essere i colpi in grado di far fare un altro salto di qualità alla truppa di mister Brevi sebbene, in modo particolare per Pinardi, ci sia da battere una agguerrita concorrenza di molte squadre di B. Senza dimenticare il coriaceo Cesar, difensore tutta grinta ed esperienza in grado di dare ulteriori solidità ad un reparto difensivo che ha scricchiolato solo nell’ultima parte del 2011. La vittoria di misura contro l’Andria, nonostante il valore modesto della compagine pugliese, rappresenta comunque un toccasana per il morale della squadra e per le molte palle gol create ma purtroppo non concretizzate. In chiave offensiva

serve qualcosa di diverso, più cattiveria e più malizia, attitudini che non mancano ad un centrocampo che si conferma tra i migliori della categoria. All’orizzonte c’è ora la trasferta di Bassano, la momentanea Cenerentola del girone, che attende sempre l’esito del ricorso della gara persa domenica scorsa contro il Pergo, macchiata da presunta irregolarità dovuta alla mancata espulsione di Pià. La formazione veneta ha il peggiore attacco del girone ed è la squadra che ha fatto peggio tra le mura amiche: solo 8 punti sul campo del “Mercante”. Non saranno della gara Gasparello e Correa, entrambi squalificati. In casa grigiorossa, invece, sarà a disposizione Nizzetto, il cui ritorno in campo potrebbe convincere mister Brevi a tornare ad un più azzardato 4-3-3, con l’esterno veneto pronto a dare il suo contributo anche in fase difensiva e di pressing, considerata la gran corsa di cui è dotato. Dopo quattro sconfitte consecutive in trasferta, l’occasione sembra propizia per tornare a sorridere lontano dallo “Zini”. L’ultimo colpo esterno è datato 6 novembre dello scorso anno (1-0 a Frosinone). Troppo lontano per una squadra che meriterebbe i vertici del girone. PROBABILE FORMAZIONE (4-3-3): Alfonso; Semenzato, Cesar, Minelli, Sales; Fietta, Pestrin, Dettori; Nizzetto, Musetti, Le Noci.

Domenica sfida importante a Bassano

ECCELLENZA

Un Crema 1908 rinforzato ospita il Codogno

E’ un Crema 1908 rinforzato dal calciomercato di riparazione, quello che torna in campo domenica. L’allenatore Claudio Nichetti ha avuto i rinforzi che voleva, adesso tocca a lui metterci quel qualcosa che dovrà servire per conquistare la salvezza. Il campionato riprende con la sfida abbordabile con il Codogno.

CLASSIFICA (17ª giornata) Sant’Angelo 38; Pro Desenzano 32; Aurora Travagliato 31; Orsa Corte Franca 27; Sarnico, Sancolombano 26; Palazzolo 24; Chiari, Oltrepo 23; Ciliverghe Mazzano, Rigamonti Nuvolera 22; Vallecamonica, Dellese 20; Villanterio 19; Crema 1908 18; Nuova Verolese, Castellucchio 16; Codogno 10.


30

Sport

Venerdì 20 Gennaio 2012

VOLLEY B2

Il faticoso successo sul Costa Volpino conferma il grande equilibrio che regna nel girone dei blues

Reima campione d’inverno con il brivido

Grazie al faticoso successo interno contro il mai domo Costa Volpino per 3-2, la Reima Crema con una giornata di anticipo è campione d’inverno. Infatti, i blues di Verderio mantengono tre punti di vantaggio sul Sassuolo, ma a parità di punti possono contare su un numero maggiore di successi. «Sabato dopo un momento di difficoltà - afferma l’alzatore Nicola Mazzonelli - siamo stati in grado di reagire e portare a casa la vittoria, ribaltando il punteggio nella somma dei set. Questa è l’ennesi-

La Reima a muro

ma dimostrazione che non bisogna dare mai nulla per scontato e più andrà avanti il campionato e più ogni avversario vorrà dare il massimo contro di noi». Ad inizio settimana, la squadra ha ripreso a lavorare assiduamente e con costanza per preparare la delicata trasferta bresciana di sabato sera contro il B&B Bedizzole. Buone notizie arrivano dall’infermeria: Pietro Faccioli ha ripreso a lavorare in palestra, se pur svolgendo esercizi differenziati e i tempi del pieno recupero sono previsti fra i 30 e i 40 giorni.

CLASSIFICA (11ª giornata) Reima Crema 29; Sassuolo 26; Montecchio 25; Bedizzole, Modena Est 21; Viadana, Cisano 21; Parma 19; Verona 18; Castelnuovo, Gorgonzola 15; Costa Volpino 11; Vignola 6; Piacenza 1. • SERIE B2 FEMMINILE Dopo il netto successo su Reggio Emilia, la Golden Volley ha ceduto 3-1 a Lecco e sabato sera ospita il Carpi. E’ indispensabiloe un altro successo interno per alimentare le speranze di salvezza.

Pergo, il futuro resta un’incognita

Il successo (ancora sub judice) di Bassano ha ridato fiducia a un gruppo che domenica vuole confermarsi con il Latina

Prima Divisione - Lo conferma l’assessore allo Sport, Maurizio Borghetti, che però assicura: «Briganti onorerà gli impegni presi»

A

di Stefano Mauri

lla vigilia del delicato match interno tra Pergocrema e Latina (stadio Voltini, domenica ore 14.30) per provare ad interpretare l’intenso momento in casa gialloblu, abbiamo scambiato due chiacchiere con l’assessore allo Sport Maurizio Borghetti. Intorno al Pergo tirerebbe un’aria strana: parrebbe esserci il rischio, per ora eventuale, di rivivere tra qualche mese un’estate di passione, l’ennesima con il patema del rischio non iscrizione, qualora l’attuale management decidesse di lasciare, oppure non trovasse acquirenti o altre soluzioni. Che ne pensa in merito? «A quanto mi risulta, il presidente Briganti ha intenzione di onorare gli impegni fino a stagione conclusa. Oggi fare calcio in Lega Pro (a serio rischio ridimensionamento nel lungo periodo, ndr) è molto difficile dal punto di vista economico-finanziario. Bisogna avere passione e motivazioni per impegnarsi.

Abbiamo già sperimentato l'estate scorsa le difficoltà nel trovare soluzioni che potessero rispettare la categoria conquistata sul campo e in questi mesi le condizioni generali sono ulteriormente peggiorate». Lo scorso mese di luglio si è fatto un mazzo tanto per favorire l’uscita di scena serena dell’ex Inacio Pià patron Manolo Bucci: ebbene, l’opzione Briganti, nata frettolosamente era davvero l’unica strada percorribile? «Più che con troppa fretta, l’opzione è stata trovata in extremis, dopo tanti no, visto che Bucci voleva mollare. Se il signor Sergio Briganti ha deciso di entrare in gioco immagino abbia avuto motivazioni e basi per farlo, senza rischiare pericolosi salti nel vuoto che nessuno capirebbe e ha mai chiesto. Oggi la squadra è in una tranquilla posizione di classifica e non ha pregiudicato nulla. Altre situazioni, se esistono, vanno affrontate sapendo che rotonde e sovrappassi non ce

ne sono, né possiamo costruirli». Conosce i soci di Briganti (mai presentati ufficialmente, ndr)? «Ho sempre fatto riferimento, per rispetto delle regole e del ruolo al presidente». A che punto è il progetto relativo al nuovo stadio? «Può sembrare strano, ma è forse più fattibile una realizzazione così complessa rispetto a tante altre. Gli enti locali non hanno più un euro da spendere. Il settore giovanile? Mi risulta sia strutturato decisamente meglio rispetto all’anno scorso e mai si è alzato un lamento sul vivaio». Reduce da un punto di penalizzazione (e fanno due) inflittogli e dalla vittoria di Bassano, incoraggiante ma tuttora da ufficializzare (causa il giallo della doppia ammonizione o meno a Pià), il Pergocrema di Fabio Brini è pronto a sfidare il Latina. Questa la probabile formazione: Cicioni, Celjac, Rizza, Coletti, Fabbro, Cuomo, Adeleke, Cazzamalli, Babu, Angiulli, Tortolano.

IL TABELLINO

BASSANO-PERGOCREMA 0-1 BASSANO: Grillo, Toninelli, Bonetto, Drudi, Basso, Correa, Lorenzini, Morosini (17’ st Proietti), Gasparello, De Gasperi, Guariniello (28’ st Galabinov). A disposizione: Poli, Baido, Lazzarotto, Lucca, Martina. All.: Jaconi. PERGOCREMA: Cicioni, Celjak, Rizza, Cuomo, Fabbro, Coletti (38’ st Cazzamalli), Tortolano (47’ st Mattia), Romondini, Pià, Guidetti, Babù (38’ st Adeleke). A disposizione: Pennesi, Doudou, Angiulli, Joelson. All.: Brini. ARBITRO: Peretti di Verona. RETI: 45’ st Pià su rigore. NOTE: spettatori 800 circa. Ammoniti Tortolano, Guariniello, Pià, Gasparello, Lorenzini, De Gasperi, Drudi e Guidetti.

CICLISMO

Il team di Eugenio Mazzani si affida al direttore sportivo Ruslan Pidgorny, ex grande professionista

La Fenice-Zema punta a una grande stagione

Si riparte. L’inverno è ancora nel pieno, ma le ruote girano da un pezzo e le squadre hanno fissato le date dei raduni e iniziato a inquadrare gli obiettivi della stagione. Il debutto è fissato il 25 febbraio con la classicissima Coppa San Geo. Sta arrivando un’infornata di talenti eccezionali. Evviva! Basta scorrere i risultati per accorgersi della regolarità di alcuni ragazzi ancora molto giovani, protagonisti nelle categorie Elite e Under 23. Talenti da tenere d’occhio in una stagione destinata a diventare, come tutte le altre, una favola bella del grande ciclismo. Può darsi che mi stia facendo prendere la mano, forse domani dovremo raccontare tutta un’altra storia, ma non importa: guai a mettere il silenziatore. Troppo facile riconoscerle, difficile confonderle: c’è Redi nell’aria qualcosa di particolare. Diamo Halilai un nome a tutte queste cose. Il team Fenice-Zema, squadra dilettanti provinciale, presieduta da Eugenio Mazzani, con quartier generale a Soncino, comincia il 2012 col “botto” ingaggiando Ruslan Pidgorny, nato a Vinnotza (Ucraina) il 25 luglio 1977, professionista dal 2002 al 2011 nelle file di

TENNIS TAVOLO

Un successo e un ko per il Ggs in serie B1

Una vittoria ed una sconfitta per le due formazioni del Ggs Ripalta Cremasca impegnate in serie B1. La squadra impegnata contro la capolista Cortemaggiore ha perso in terra emiliana per 5-2 con Rossini Tarocco e Frigiolin e sabato ospita il Verzuolo. Fantastico risultato in casa per la squadra B, che si mantiene in vetta alla classifica con il Parma, dopo essersi sbarazzata per 5-1 del Saint Rauffeisen. Nel prossimo turno il Ggs sarà impegnato in trasferta a Verona contro il Borgo San Pancrazio. Ottimi risultati anche in C1 (successo per 5-1 sulla Sandonatese) e in D1 (contro Nosari e la Libertas Sesto San Giovanni.

De Nardi, Tenax, Team Lpr, Isd Cycling, Isd Neri e Vacansoleil. Talentuoso protagonista dell’ultima Vuelta di Spagna, appende la bici al chiodo per salire sull’ammiraglia, con la nuova veste di direttore sportivo. Ci sono le premesse per tante giornate epiche, con la squadra radunata in Liguria a pedalare in sinergia, una quindicina di dilettanti pronti a far girare bene il motore del team, un mix di tranquillità e spirito che fa andare tutto bene. Dei talenti più in vista del 2011, Redi Halilai (italo-albanese, vincitore e autore di innumerevoli piazzamenti), Davide Locatelli, Alessio Bramati, Leonardo Pastorino, Nicolò Basciù e l’uzbeco Adbulo Akparov. Giovani promettenti che ruotano intorno al grande Pidgorny, per una stagione di sfide a livello internazionale e nazionale. • LA BRONZINI CAMBIA SQUADRA Giorgia Bronzini, campionessa del mondo su strada, lascia la Forno d’Asolo-Colavita e torna alla “Diadora- Pasta Zara”, pur essendo anche atleta del Corpo Forestale di Stato. Tanti sono gli impegni della piacentina, fantastica trionfatrice al “Gran Premio

Liberazione di Santa Maria della Croce di Crema. • A GREIPEL LA DOWN UNDER CLASSIC Il tedesco Andrè Greipel (Lotto Belisol) ha vinto il prologo del Down Under Classic, di Adelaide in Australia. Al termine dei 51 km di corsa, che ha aperto il calendario mondiale con tanti velocisti di primo piano: Petacchi, Goss, Bennati, Freire, Guarnieri e Valverde (che torna nella mischia dopo la squalifica per doping). Ha preceduto il norvegese Edvald Boasson Hagen (Sky) e l’australiano Heinrich Haussler (Garmin-Barracuda). Alessandro Petacchi (Lampre-Isd) ha chiuso al decimo posto, mentre Jacopo Guarnieri, velocista della Astana, al debutto con la nuova maglia turchese è stato costretto al ritiro a quindici chilometri all’arrivo causa una perdita di sangue dal naso. • CALENDARIO OLIMPICO E’ stato stilato il calendario delle gare di ciclismo dei Giochi Olimpici di Londra, in programma dal 27 luglio al 12 agosto, giorno di chiusura. IL PROGRAMMA: 28-7 gara su strada uomini; 29-7 gara su strada donne; 1-8 cronometro su strada donne e uomini; 5-8 Omnium uomini su pista; 11-8 Mountain bike donne. La Gran Bretagna non è un Paese che vive di ciclismo, ma i britannici puntano su Marck Cavendisch, campione iridato, asso della Manica per scuotere l’ambiente della 30ª Olimpiade estiva. Fortunato Chiodo

Pioggia di medaglie nei Regionali di Monate

ROWING

Campionati lombardi di canottaggio in palestra, vale a dire il rowing, specialità del remo che si sta diffondendo da qualche anno e si pratica in palestra, con i remoergometri di ultima generazione. Molti gli appassionati intervenuti nella palestra di Travedona Monate, dove hanno gareggiato ben 631 vogatori, suddivisi in 409 equipaggi provenienti da tutte le società lombarde. Presenti, naturalmente, Flora, Baldesio e Bissolati. La Baldesio si è aggiudicata tre titoli con Edoardo Margheri nel singolo Pesi Leggeri, nel doppio Senior con Michele Manzoli e Marco Chiodelli e con Federica Cortesi nel singolo allieve B. Argento per Miriam Vacchelli (Allieve C) e per Marcello Caldonazzo e Jonas Vacchelli nel doppio Cadetti, mentre hanno conquistato il bronzo Carlotta Tamburini nel singolo Ragazze, Francesco Coppola e Matteo Ferrari nel doppio Allievi B

e Cora Passamonti tra i Cadetti. La Bissolati ha portato a casa il titolo con il quattro di coppia Senior (Simone Rodini, Luca Cattaneo, Raffaele Beduschi e Giacomo Gentili), mentre alla medaglia d’argento sono arrivati Eleonora Carotti e Valentina Rodini nel doppio Pesi Leggeri, Francesca Fava nel singolo Ragazze. Bronzo, infine, per Massimo Varesi nel singolo Master. La Canottieri Flora ha ottenuto una scontata medaglia d’oro nel singolo adaptive con Daniele Signore e il bronzo con Gaspare Pagano, arricchendo il suo bottino con tre argenti nel singolo Senior con Tamara Bernio, nel doppio Ragazzi con Renato Avino e Lorenzo Lazzarinetti e nel quattro di coppia Senior con Riccardo Ariberti, Alessandro Corni, Daniele Lattari e Paolo Pinardi, ai quali vanno sommati i successi di Letizia Bertelli in singolo Allieve B e di Clarice Cloutier nel singolo Allieve C.

Un società Poderosa La stagione 2001-2001

Ruiprendiamo il viaggio alla scoperta delle società affiliate all’Uisp. L’associazione Poderosa nasce nel 2000 grazie ad un idea di Marco Cattivelli e Gino Agretti. Il primo sponsor è l’impresa edile Rondinelli che dava anche il nome alla squadra. Dal 2001 al 2003 lo sponsor primario diventa Cre-monesi Gomme, che dal 2004 lascia il posto ad Electricline fino al 2006. Dal 2006 al 2010 c’è stata una pausa di riflessione, ma nel 2010 la Poderosa è risorta ed il nuovo sponsor è diventato Mito Assicurazioni. Il presidente è Marco Lazzari, l’allenatore della squadra di calcio (che gioca a S. Sigismondo) è Gaetano Nava, i dirigenti Marco Cattivelli e Luigi Agretti. L’entusoamo non manca, anche se la squadra fino ad ora ha faticato e in campionato ha racimolato solo due punti. Ma c’è tempo per rifarsi, a partire da domenica 29 gennaio quando la Poderosa sarà impegnata sul campo del Ladri Club per la Coppa di Lega. Il campionato, invece, riprenderà domenica 19 febbraio con la sfida di Alfianello. CLASSIFICA: Flora 30; Caprioli 14; Mai Fiack 28; Ladri Club 23; Az. Cartaria 18; P. Dosimo, Alfianello 16; Capriolo 14; Fiesse 12; Atl. Manfro 11; Poderosa, Real Piazzi 2.


Sport

Venerdì 20 Gennaio 2012

31

Manca sempre qualcosa in trasferta

La classifica si è fatta complicata: servirebbe l’impresa a Cantù in attesa della sfida-salvezza contro Casale

Serie A - Anche a Treviso il finale di match ha vanificato una buona prestazione, soprattutto in difesa

N

di Giovanni Zagni

on è riuscito alla Vanoli Braga il colpaccio a Treviso. La Benetton, infatti, ha vinto 68-62 togliendosi dall’impaccio negli ultimi 2 minuti quando era anche in ritardo di 3 lunghezze... Purtroppo un grandissimo Becirovic, vecchio, logoro, ma non ancora da “museo”, ha chiuso la porta in faccia ad una squadra, quella cremonese, che avrebbe potuto meritare di più se nei frangenti decisivi non si fosse fatta intimidire da tanta classe e sostanza. Nel complesso la partita degli uomini di Caja è stata in linea con le aspettative, che volevano ritmi bassi e veloci contropiede, nonché la solita difesa super attenta a frenare la verve dei padroni di casa. E’ mancato l’ormai tradizionale “centesimo per fare una lira"” e se da un lato la prova della Vanoli Braga è stata convincente, dall’altro ci spaventa l’ennesima flessione finale. Si sa che la qualità tecnica del gruppo non è da classifica alta, ma noi siamo dell’avviso che se ci fosse stata un po’ di faccia tosta in più negli ultimi possessi, si potevano prendere 2 punti di grande peso. Sì signori, grande peso, poiché le dirette concorrenti vanno a mille, soprattutto Teramo che ha battuto Varese, dopo aver ottenuto risultati eclatanti negli ultimi turni,

17ª Giornata Avellino-Venezia 84-63 Biella-Milano 84-76 Cantù-Bologna 78-72 Pesaro-Casale M. 79-72 Sassari-Caserta 74-56 Siena-Montegranaro 96-84 Teramo-Varese 81-75 Treviso-Cremona 68-62 Ha riposato: Roma

CLASSIFICA Siena 24 Pesaro 20 Cantù 20 Milano 20 Bologna 20 Avellino 18 Venezia 18 Sassari 16 16 Prossimo Turno (22-1 h 18.15) Varese Biella 16 Pesaro-Biella (21-1 h 16.10) Roma-Bologna (21-1 h 20.30) Caserta 14 Treviso-Caserta (21-1 h 20.30) Treviso 14 Varese-Milano Roma 14 Cantù-Cremona Teramo 12 Avellino-Montegranaro Montegranaro 12 Siena-Teramo Cremona 10 Casale M.-Sassari Casale M. 8 Riposa: Venezia

mentre anche Montegranaro è risalita. Ad occupare l’ultimo posto della graduatoria resta solitaria Casale Monferrato, attesa a Cremona domenica 29 gennaio per un match di vitale importanza. E' finita la fase ascendente di questo bellissimo campionato e poco ci importa che qualcuno dica che

(17-19, 29-27; 49-50) BENETTON TREViSO: Ortner 8 (3/5 da due), Masocco ne, Becirovic 12 (0/1, 3/6), Goree 9 (4/8, 0/2), Bulleri ne, De Nicolao 14 (1/2, 4/8), Thomas 2 (1/2, 0/4), ivanov ne, Cuccarolo ne, Moldoveanu 9 (0/1, 3/7), Wojciechovski ne, Viggiano 14 (4/6, 2/4). All.: Djordjevic. VANOLi BRAGA CREMONA: Lighty 17 (5/12, 1/2), Cinciarini 3 (1/3, 0/3), Mazic ne, Lottici ne, Antonelli ne, Tabu 8 (1/5 da tre), D’Ercole, Perkovic 7 (1/3, 1/4), Milic 10 (5/8 da due), Tusek 6 (1/3, 1/3), Belloni ne, Roderick 11 (5/9, 0/1). All.: Caja. ARBiTRi: Lamonica, Sardella e Vicino.

c’è stato un livellamento verso il basso. A chi ama il basket, piace aspettarsi sempre esiti sorprendenti quando tutti possono battere tutti, come sta avvenendo in questa stagione, per il bello dell’incertezza che rende ogni giornata ricca di sorprese. Non fa più notizia che Siena (bene all’esordio

Crema vince anche soffrendo, l’Assi comincia male l’anno SERIE B

Vittoria sofferta per il Basket Team Crema per 60-58 sull’Usmate, che ha così incamerato due punti preziosi con una tripla di Caccialanza a 13” dalla fine. La squadra cremasca ha giocato un match snon esaltamte, faticando a trovare la via del canestro e perdendo troppi palloni. Sugli scudi la Picotti (15 punti, 5 palle recuperate, 3 rimbalzi e un 18 di valutazione) e Capoferri (12 punti, 5 rimbalzi e 4 assist)hanno guidato le azzurre alle vittoria. Bene sotto canestro la Cerri,

SERIE C

TREVISO-CREMONA 68-62

che ha messo a segno 8 punti. Domenica alle 18 è in programma la trasferta non impossibile sul campo del Vittuone. Dopo l’imprevedibile sconfitta casalinga patita contro Lussana (57-59), che l’ha spedita a metà classifica, ormai fuori dalla lotta per il primato, l’Assi torna in campo in trasferta per affrontare il Villasanta, squadra sicuramente alla portata delle ragazze di Anilonti, vista la sua bassa classifica. L’inserimento di Coraducci e Scarpa, che hanno debuttato nella sfortu-

nata partita casalinga dello scorso week end, promette comunque bene. L’affiatamento con le nuove compagne sta crescendo e la gara non troppo impegnativa di questo turno servirà certamente ad amalgamare ancor di più il gruppo. CLASSIFICA (14ª giornata) Broni 26; Valmadrera, Crema 24; Costamasnaga 20; Lussana Bergamo 18; Carugate 16; Cremona 14; Albino 12; Vittuone 10; Usmate, Cantù 8; Pontevico, Villasanta 6; Lodi 4.

Erogasmet si conferma

David Lighty

nella Top 16 di Eurolega), ad esempio abbia subìto la quarta sconfitta stagionale, mentre tre mesi fa, una previsione del genere avrebbe fatto gridare allo scandalo o avrebbe portato l’autore del pronostico, direttamente a disposizione degli operatori di psichiatria. Proprio in virtù delle suddette considerazioni, la Vanoli Braga va a Cantù dove non si potrà pensare ad una passeggiata, ma nemmeno che non esistano spiragli di luce sul tabellone finale. Abbiamo visto Cantù sovvertire una situazione che pareva compromessa, quando incontrando Bologna era in ritardo di 15 punti e poi ha vinto soffrendo, grazie ad un’ottima difesa, ma anche al vistoso calo dell’asse PoetaGigli, all’anizio spumeggianti interpreti, quanto silenti nell’ultimo quarto. Ebbene, Cantù ci ha fatto la solita grande impressione per intensità difensiva e qualità di movimento palla in attacco, ma l’avrà vista anche Caja e ne avrà tratto i dovuti insegnamenti. Che la mano di Milic e compagni non tremi al Pianella, poi si potrà ancora sperare di vedere le stelle...

Sabato sera la Bissolati Pieve010 super Panizza del Kodokan centra esordisce contro l’Osio suona l’ottava la qualificazione agli Italiani PALLANUOTO

Parte sabato 21 gennaio il campionato di pallanuoto di serie C. Dopo la salvezza conquistata lo scorso anno proprio all’ultimo minuto dell’ultima partita del campionato, la Bissolati è riuscita ad allestire una squadra in grado di dare sicuramente maggiori soddisfazioni ai suoi tifosi. Novità importante è soprattutto il ritorno in Bissolati di Andrea Pasqualato, portiere della squadra ai tempi della serie A ed anche in B, poi andato a Brescia e Piacenza. Pasqualato si occuperà della preparazione dei portieri di tutte le squadre, ma anche di alcuni atleti di esperienza che già hanno fatto parte della squadra negli anni precedenti, come le vecchie guardie Giorgio Costantino e Riccardo Bartiloro. Saranno proprio loro, insieme ad Omar Felissari, il perno della squadra attorno al quale giostreranno i più giovani che, con un anno di esperienza in più sulle spalle, saranno sicuramente in grado di offrire un contributo consistente. Buona finora la preparazione che ha mostrato una squadra sicuramente superiore a quella scesa in acqua lo scorso anno. il debutto è previsto in casa contro l’Osio alle ore 20. Cesare Castellani

hOCkEy PISTA

Ottava vittoria consecutiva per la Pieve010, che ormai non sorprende più nessuno. La ripresa del campionato di serie B è stata sullo stesso livello dell’ultima partita giocata prima della sospensione. il Correggio (battuto 13-3) ha fatto solo da comprimario contro una squadra che ha mandato in gol tutti i suoi giocatori e il cui portiere si è permesso il lusso di parare anche un rigore che, nel primo tempo, ha impedito agli emiliani di rientrare in partita. Pieve 010: Dal Bello, Civa 3, Berto 3, Baffelli 5, Pasini 1, Ferri 1, Guazzi, Fornasari, Cadamagnani, Zurlini. All.: Civa.

JUDO

Continua con grande impegno l’attività del Kodokan Cremona. Dopo il campus di Lignano Sabbiadoro, tre giorni di assidui allenamenti, ai quali hanno partecipato dodici judoka della società di via Corte, è stata la volta delle prime gare stagionali. Claudio Panizza (Kodokan Cremona) non ha tradito le attese e ha centrato la qualificazione ai Campionati italiani Under 17 di judo, grazie all’argento conquistato ai Regionali, al limite dei 60 kg. Battuti prima del limite Ferrari (judo Rozzano) e Vesco (Bu-sen Luino), trovava qualche resistenza in semifinale in Hadir (Ken Kyu Kai), che superava comunque nettamente. in finale, opposto a Fascinato (Mon Club Appiano Gentile), era costretto a ritirarsi, in via precauzionale, per un forte risentimento muscolare, che si procurava in modo fortuito proprio nell’azione che lo portava in vantaggio. Un argento bugiardo, dunque, visto che l’atleta del Kodokan, in Lombardia, è parso secondo solo a Francesco Zanasi, titolare della nazionale e qualificato di diritto alla fase finale, in programma al Palafijlkam di Ostia a metà febbraio. Nella stessa giornata, in un torneo interregionale Under 23, bronzi per Alessandro Conti (-55 kg) e Shannon Ruggeri (-48 kg).

L’Erogasmet Crema è riuscita a superare a pieni voti il lo scontro diretto di alta classifica per 82-76 contro l’eccellente Pressbolt Saronno. Ora la formazione di coach Galli rimane saldamente in seconda posizione in classifica, a pari punti con Desio che però ha perso per infortunio il proprio uomo migliore, ovvero il play Marinò. Nei cremaschi molto bene Denti, da qualche tempo tornato a livelli stratosferici dopo qualche gara leggermente sottotono e Crescentini, soprattutto nel primo quarto ed in quello conclusivo. Ottimo ancora una volta Manuel Roberti, che ha portato scompiglio nella difesa avversaria grazie alle sue accelerazioni mortali. Benis-simo anche Rossetti e Rambaldi, letali dalla lunga distanza e decisivi nei momenti caldi del match. Ora l’Erogasmet è attesa, domenica alle 18, sul campo del Sette Laghi Gazzada Schianno, formazione invischiata nella zona playout, ma che ha già dimostrato di poter dare fastidio a team più blasonati e che quindi no va presa sottogamba. Nulla da fare, invece, per Piadena battuta nel finale di partita a Orzinuovi per 60-57. Una sconfitta che brucia e che l’ MG.K.Vis vuole riscattare proprio contro il forte Desio sabato sera a Piedena, CLASSIFICA (17ª giornata) Monticelli Brusati 34; Desio, Crema 28; Saronno 26; Urania Milano 24; Lecco 20; Piadena, Orzinuovi 18; Pisogne 16; Lissone 14; Bernareggio, Meda, Gazzada Schianno 10; Campus Varese 8; Brescia, Bergamo 4.


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Sport

Venerdì 20 Gennaio 2012

gara benefica

Vince la solidarietà Raccolti 6650 euro

Frattini e Comizzoli vincono al Palabosco BOCCE Nella regionale organizzata da Claudio e Sabrina battuti in finale Pedrignani-Minerva

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2° TROFEO PALABOSCO

di Massimo Malfatto

Franco Stabilini presidente del comitato cremasco

Ancora una volta il binomio bocce-solidarietà ha funzionato. Ben 192 coppie hanno partecipato alla gara benefica organizzata da Franco Bosi con il supporto del comitato tecnico. L’intero ricavato della manifestazione e della lotteria, 6650 euro, è stato devoluto in beneficenza: al progetto Bosnia per il mantenimento agli studi di tre ragazzi bosniaci, alla Fondazione Benefattori Cremaschi, alla cooperativa Ergoterapeutica, all’Anffas cremasca e alla parrocchia Sacro Cuore Crema Nuova. Venendo al lato agonistico successo di Ermanno Carniti e Mario Ferrari che in finale hanno superato Gabriele Nichetti e Pietro Cattaneo. Terzo posto per Pietrobelli e Scorsetti e quarto per la famiglia Visconti. In contemporanea la finale con coppie formate da un atleta normodotato e uno diversamente abile ha visto la vittoria di Francesco Lanzi ed Omar Sangiovanni, secondo posto per Alessandro Chiappa e Flavio Porchera e terzi Maris Fasoli e Rosaria Pietta. Alle finali presente l’assessore Gianni Rossoni; il presidente Franco Stabilini ha ringraziato Bosi ed ha sottolineato la grande generosità ed attaccamento dei cremaschi sempre pronti a rispondere presente in queste occasioni.

nanimi consensi ed apprezzamenti ha riscosso la gara regionale ben organizzata dai dinamici ed efficienti Sabrina e Claudio, gestori del barpizzeria Palabosco, in collaborazione con la bocciofila Cral Aziende Sanitarie Cremonesi. Ben 160 le coppie partecipanti, numero tale e quale allo scorso anno (e questo è già un successo!), buona la presenza degli spettatori sia durante le due settimane dei gironi ed anche nella serata della finale, nonostante la temperatura gelida. Dai risultati delle batterie c’era da attendersi un netto predominio della canottieri Bissolati (ben tre formazioni di big in finale!), ma è arrivata la “Delma” a guastare la festa alla bocciofila rivierasca. Infatti sul gradino più alto del podio è salita l’inedita (e casuale!) formazione formata da Gianpietro Frattini (al suo secondo successo stagionale dopo quello di Crema) e Pierantonio Comizzoli; un cammino iniziale molto sofferto con due partite concluse al fotofinish, ma alla fine una vittoria meritata. Dopo aver superato sul filo di lana Vitaloni-Daguati, i portacolori della bocciofila di Genivolta s’imponevano nei quarti di finale, sempre per 12-11, sui cremaschi BettinelliPietrobelli mentre in semifinale eliminavano i beniamini di casa Cassetta-Gilberti con il punteggio di 12-7. Approdavano in finale anche Alberto Pedrignani ed Antonio Minerva che negli ottavi di finale si sbarazzavano di PollastriDalmiani e successivamente avevano la meglio su Barbieri-Dusi (12-5) e su Folzini-Bergamaschi per 12-9. I “soresinesi” erano stati protagonisti nei quarti di finale dove avevano eliminato i blasonati Pettinari e Visconti per 12-5. Finale a senso unico e senza storia: giocano bene e con grande continuità Frattini e Comizzoli al contrario dei bissolatini che sembrano storditi, si scompongono, sbagliano molto e subisco-

CLASSIFICA GENERALE

Le coppie finaliste con il direttore di gara e gli arbitri

(fotoservizio Ivano Frittoli)

1) Frattini-Comizzoli 2) Pedrignani-Minerva 3) Cassetta-Gilberti 4) Folzini-Bergamaschi 5) Bettinelli-Pietrobelli 6) Barbieri-Dusi 7) Ghirardi-Molardi 8) Pettinari-Visconti 9) Vitaloni-Daguati 10) Pollastri-Dalmiani 11) Monteverdi-Vignaroli 12) Stringhini-Tessadri 13) Ziglioli-Desenzani 14) Pasini-Miini 15) Busseti-Luccini 16) Corbari-Pedretti

(Delma) (Can. Bissolati) (Casc) (Tranquillo) (Arci Ombriano) (Can. Baldesio) (Can. Bissolati) (Can. Bissolati) (Borgo Loreto) (Can. Flora) (Verola Bocce) (Ferroviario) (Signorini) (Astra) (Can. Flora) (Astra)

Frattini e Comizzoli premiari dalla signora Sabrina, organizzatrice insieme a Claudio della manifestazione

no una lezione davvero imbarazzante. Eloquente il punteggio finale di 12-2! Ha diretto la gara Franco Bassetti, arbitri di finale Giancarlo Bongiorni e Carlo

Spadafora. Gli onori di casa sono stati fatti dal responsabile settore-bocce del “Casc” Enzo Ferrari, raggiante per aver conquistato la sera precedente (con

Danilo Pagliari!) un prestigioso secondo posto (ma poteva essere un primo!) nella gara regionale di S. Nicolò battuti in finale per 12-11.

Italiani per società: eliminate Tranquillo e Flora

Le Querce passano, sabato a Carlazze Campionato italiano di società 2012 RISULTATI INCONTRI DI RITORNO 3ª CATEGORIA

Le Querce – Renese (VA) 2-1 (qualificata Le Querce) Carlazzese (CO) – Flora 1-0 (qualificata Carlazzese) Beigiurnà (VA)– Tranquillo 1-2 (qualificata Beigiurnà)

La formazione delle Querce, vincitrice a Laveno Mombello

Gli incontri di ritorno del campionato italiano per società hanno fatto vittime. Tre le formazioni cremonesi impegnate: sorride “Le Querce” mentre si conclude il cammino della “Tranquillo” e della canottieri Flora. LE QUERCE – Sulle corsie del bocciodromo di Laveno Mombello suona una dolce sinfonia la bocciofila griffata “pasticceria Betti” che compie un’impresa boccistica. Inizia male il match per i cremonesi: nell’individuale ko Penotti, viene sostituito da Bellardi, ma i risultati non migliorano. Ci pensa la terna Modica-Cinquetti-Bastoni a riportare in equilibrio l’incontro. Emozioni nella seconda fase dove un Modica mai domo, in svantaggio 0-7, riesce a vincere e la stessa situazione si verifica sull’altra corsia con la coppia Cinquetti-Bastoni che s’aggiudicano il set sul filo di lana dopo essersi trovato in svantaggio 5-7! Orgogliosa e con la voglia di crederci la coppia domina anche il secondo set (8-2) e si può festeggiare la qualificazione.

Sabato 21-01-2012 Carlazzese – Le Querce (bocciodromo di Carlazze) Non c’è tempo di esultare perché sabato la formazione di Franzini sarà impegnata contro la “Carlazzese” che ha strapazzato il Flora. Trasferta ostica, ma ci sono parecchi dubbi sulla veridicità della categoria dei giocatori comaschi che militano in questa bocciofila: da anni giocano insieme, hanno vinto il titolo lo scorso anno, disputano e vincono gare in Svizzera (vedasi Selva!) e rimangono sempre in categoria C? Perché non contano i punti che si fanno in terra elvetica? Forse qualche “illuminato” della Federazione o della Fib Lombardia farebbe meglio a fare chiarezza su questa strana situazione che altera la manifestazione. TRANQUILLO – Essere eliminati in casa ai “pallini” è una di quelle beffe atroci che questa volta è toccato alla bocciofila soresinese. Bene gli individualisti Bigoni e Mametti, male la terna formata da Folzini-Fontana-Bigoni e poi la maledetta roulette dei “pallini” a decretare l’amara eliminazione. MM


Sport Week

Venerdì 20 Gennaio 2012

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L’Inter ora minaccia Juve e Milan serie a - Grande impresa di ranieri, che ha rivitalizzato un gruppo sfiduciato e stanco, mentre in vetta si rallenta

C

omplimenti, mister Ranieri. Due anni fa il tecnico del Testaccio ha preso in mano una Roma nel caos e l’ha portata a sfiorare un clamoroso scudetto. Ora l’impresa con l’Inter, che si annunciava ancor più complicata. Da Gasperini ha ereditato una squadra stanca, sfiduciata e a detta di tutti arrivata al capolinea di un ciclo straordinario. Sentenze premature, perché con un allenatore di buon senso (come lo ha definito Moratti), i nerazzurri sono tornati a correre e soprattutto a vincere, con quel cinismo che l’Inter ha sfoderato sia con Mancini che con Mourinho. Al primo errore degli avversari, Milito ha colpito e regalato un derby di vitale importanza per la classifica. La vetta è ancora distante, ma per uno dei primi tre posti c’è anche l’Inter e per Udinese e Lazio la notizia non è certo positiva. E il Milan? Già a Bergamo la squadra ha mostrato di essere poco brillante, ma senza lo svarione di Abate non avrebbe perso il derby e in ogni caso i rossoneri (avanti a fatica in Coppa Italia) restano i grandi favoriti per lo scudetto. L’obiettivo di Allegri è quello di restare aggrappato alla vetta malgrado i tanti infortuni (alcuni eccellenti come

Parma ok con Donadoni grazie anche alla fortuna zoom

La grinta di Ranieri

18ª Giornata Catania-Roma sosp. Cesena-Novara 3-1 Chievo-Palermo 1-0 Fiorentina-Lecce 0-1 Genoa-Udinese 3-2 Juventus-Cagliari 1-1 Lazio-Atalanta 2-0 Milan-Inter 0-1 Napoli-Bologna 1-1 Parma-Siena 3-1 Prossimo Turno (22-1 h 15) Atalanta-Juventus (21-1 h 20.45) Bologna-Parma (h 12.30) Cagliari-Fiorentina (21-1 h 18) Inter-Lazio (h 20.45) Lecce-Chievo Novara-Milan Palermo-Genoa Roma-Cesena (21-1 h 18) Siena-Napoli Udinese Catania

CLASSIFICA Juventus 38 Milan 37 Udinese 35 Lazio 33 Inter 32 Napoli 28 Roma* 27 Genoa 24 Chievo 23 Catania* 22 Cagliari 22 Parma 22 Fiorentina 21 Palermo 21 Atalanta (-6) 20 Siena 18 Bologna 18 Cesena 15 Lecce 12 Novara 12

quello di Boateng), per poi provare l’allungo decisivo in primavera. Per fortuna dei rossoneri, anche la Juve sta palesando un netto calo fisico, evidenziato nella gara pareggiata con il Cagliari. La poca incisività delle punte rende i bianconeri meno pericolosi, soprattutto quando giocano sotto ritmo. Come sta la Juve lo capiremo sabato sera a Bergamo, contro un’Atalanta affa-

dal nostro inviato

mata di punti e difficile da battere sul suo campo. Per quanto riguarda la zona Champions, si è fatta difficile la posizione del Napoli, fermato in casa dal Bologna. La sfida di Siena può essere già definita come l’ultima spiaggia per i partenopei, che in caso di insuccesso, rischiano di essere eliminata dalla lotta per i primi tre posti. Lo stesso discorso vale per la Roma, che de-

PARMA – Nel calcio non esiste la riconoscenza, soprattutto nei confronti degli allenatori. Vittima di questo malcostume è stato Franco Colomba, che la scorsa stagione ha salvato il Parma malgrado una situazione molto difficile e nell’attuale campionato ha pilotato i ducali sette punti sopra la zona retrocessione. La sua colpa? Giocare in modo spregiudicato con un organico non eccelso. Tradotto, la difesa ha incassato 11 reti nelle ultime tre partite, cinque delle quali nella deludente trasferta sul campo dell’Inter. Il rapporto non certo idilliaco con la tifoseria ha fatto il resto e il presidente Ghirardi ha così deciso per l’esonero. Al suo posto è stato ingaggiato Donadoni, un tecnico a caccia di rivincite. Ma visto all’opera, il Parma dell’ex ct della Nazionale non è cambiato molto: tanto gioco a centrocampo e qualche fiammata, sempre per marito di Giovinco e Biabiany, quest’ultimo in gol sotto misura al 23’ del primo tempo. Il Siena, un po’ timido in trasferta, ha però avuto qualche buona Lo striscione polemico opportunità per paregdei tifosi del Parma giare, in particolare al 35’ (clamorosa mischia in area ducale) e al 12’ della ripresa (Destro ha spedito alto da ottima posizione). Ma chi sbaglia paga e il Parma ha chiuso la gara proprio quando Donadoni ha tolto la punta Biabiany per inserire il difensore Santacroce. Scelta discutibile, ma la fortuna ha premiato l’esordiente tecnico, perché subito dopo (20’ della ripresa) Valiani, uno che segna pochissimo, ha spedito in rete di testa un preciso cross del solito Giovinco. Un eurogol di Grossi ha riaperto la gara e negli ultimi minuti il Parma ha tremato sul forcing finale del Siena, che non avrebbe demeritato il pareggio, ma è stato punito a tempo scaduto da Giovinco, servito con precisione da Palladino. Una vittoria preziosa per i ducali, non solo per la classifica, ma anche per stoppare sul nascere la contestazione della tifoseria, che prima della gara ha esposto uno striscione polemico. Per ora può bastare... Fabio Varesi fabiovaresi16@libero.it

ve piegare il Cesena e vincere a Catania il match sospeso nella ripresa sull’1-1. Non può sbagliare neppure l’Udinese, ridimensionata a Genova, ma che al Friuli difficilmente perde punti (il Catania è avvertito). La Lazio, infine, proverà a limitare i danni sul campo dell’Inter, ma per riuscirci deve sperare che l’Inter sia sottotono, altrimenti... F.V.

E’ tornato il Pescara spettacolo di Zeman. Il Sassuolo non molla SERIE B

E’ tornato il Pescara spettacolo di Zeman. Con una grande prestazione gli abruzzesi hanno stoppato l’incredibile striscia vincente del Verona (nove vittorie e un pareggio), a conferma del valore della squadra. Clamorosa la vittoria (impronosticabile alla vigilia) della Samp a Padova, mantre continua la favola del Sassuolo, che ha espugnato Nocera. Bene la capolista Torino e il rinato Brescia, al terzo successo di fila con Calori in panchina. Nel prossimo turno il match clou si gioca a Verona

tra gli scaligeri e la Juve Stabia, che senza penalizzazione sarebbe al settimo posto. 22ª GIORNATA AlbinoLeffe-Cittadella 0-0, Gubbio-Grosseto 4-0, Juve Stabia-Empoli 3-1, Livorno-Crotone 2-1, Modena-Reggina 3-3, Nocerina-Sassuolo 0-1, Padova-Sampdoria 1-2, Pescara-Verona 3-1, Varese-Bari 0-2, Vicenza-Brescia 0-1, Torino-Ascoli 2-1. CLASSIFICA Torino 45; Sassuolo 43; Pescara 42; Verona 41; Padova 38; Reggina 32; Juve Stabia (-4), Varese 31; Sampdoria, Bari

(-2), Cittadella, Grosseto 29; Brescia 28; Vicenza 26; Livorno, Crotone (-1) 24; AlbinoLeffe 23; Empoli, Gubbio 22; Modena 21; Nocerina 16; Ascoli (-7) 15. PROSSIMO TURNO (21-1 h 15) AscoliGubbio, Bari-Modena, Brescia-Nocerina (221 h 19), Cittadella-Torino, Crotone-Varese , Empoli-Pescara, Grosseto-AlbinoLeffe , Reggina-Padova (23-1 h 20.45), Sampdoria-Livorno (20-1 h 20.45), Sassuolo-Vicenza, Verona-Juve Stabia.

Crema ko con onore a Loreto

VoLLEY

Casalmaggiore, ora appaiata all’Icos, sfida la capolista Giaveno Non poteva che essere una gara lunga ed intensa. Il big match della 15ª giornata di andata si è concluso al tie break a favore dell'Esse-Ti La Nef Loreto, che ha avuto la meglio sull’Icos Crema per 3-2 (25-22, 15-25, 25-21, 17-25, 15-12) dopo 1 ora e 47 minuti di gara. Nei momenti salienti alle cremasche è mancata un po’ di lucidità e freddezza, ma il bilancio della trasferta è stato comunque positivo. Un punto importante guadagnato sul campo di avversario concreto e in grado di fare davvero male a tutti. Obiettivo delle violarosa è tornare subito alla vittoria domenica con il Forlì, avversario di bassa classifica, ma da non sottovalutare. ICOS CREMA VOLLEY: Paolini 17, Baggi ne, Togut 15, Nicolini ne, Fanzini 7, Carrara (L), Devetag 16, Secolo 18, Cagninelli ne, Portalupi (L) ne, Rondon 7. All.: Barbieri.

Undicesima perla stagionale per la Pomì Casalmaggiore, che da matricola è salita al terzo posto (assieme al Crema) al termine di un girone d’andata da incorniciare. Nell’ultimo turno le casalasche hanno travolto per 3-0 (25-15, 25-21, 25-20) in poco più di un’ora il Time Volley Matera, che nulla ha potuto di fronte a una squadra vogliosa di iniziare al meglio il 2012. Ma la Pomì non ha alcuna intenzione di fermarsi e domenica vuole ben figurare e soprattutto raccogliere punti sul campo del Giaveno, una delle due squadre in vetta alla classifica. Servirà una grande prestazione, che è nelle corde della squadra di Milano. POMì CASALMAGGIORE: Petrucci 1, Zago 12, Nardini 4, Olivotto 15, Lugli 9, Kucerova 14, Paris (L), Bertone 5, Masotti, Giorgi, Trabucchi, Tomasevic ne. All.: Milano-Bolzoni.

Serie A2 15ª Giornata Busnago-Santa Croce Casalmaggiore-Matera Fontanellato-San Vito Frosinone-Pontecagnano Loreto-Crema Montichiari-Soverato Sala Consilina-Giaveno San Severino-Forlì

3-0 3-0 3-2 3-0 3-2 1-3 0-3 3-0

Prossimo Turno (22-1 h 18) Busnago-Fontanellato Crema-Forlì Giaveno-Casalmaggiore Matera-San Severino Pontecagnano-Sala Consilina Santa Croce-Frosinone San Vito-Montichiari Soverato-Loreto

CLASSIFICA Loreto 38 Giaveno 38 Crema 34 Casalmaggiore 34 Santa Croce 29 Busnago 29 Soverato 24 Frosinone 22 Montichiari 21 Fontanellato 19 Sala Consilina 18 San Severino 15 San Vito 15 Pontecagnano 9 Forlì (-3) 7 Matera 5

CoPPa ItaLIa Finali a Giaveno

E’ Giaveno la sede della Final Four di Coppa Italia di serie A2 femminile, alla quale accede di diritto Giaveno e le tre vincitrici dei quarti di finale in programma mercoledì 25 gennaio alle ore 21: Loreto-Soverato, Icos Crema-Busnago, Pomì Casalmaggiore-Santa Croce. Final Four sono in programma sabato 3 marzo (le semifinali) e domenica 4 marzo (le due finali). • SERIE A1 MASCHILE Nella terza giornata di ritorno, sfide non impossibili per le due capoclassifica Macerta e Trento, che sfidano rispettivamente Padova e Piacenza (in trasferta). Più impegnativo il compito di Cuneo sul campo di Roma e di Modena a Monza. In fonda alla classifica, infine, sfida molto delicata tra Ravenna e San Giustino.


Le ricette di Nonna Felicita Torta di nocciole con zabaione al barbaresco INGREDIENTI PER 4 PERSONE • Un cucchiaio di lievito • 150 g di burro • 250 g di farina bianca • 3 uova • 200 g di zucchero • 100 g di nocciole tostate Per lo zabaione: • 6 tuorli d'uovo • 6 cucchiai di zucchero • 15 cl di vino barbaresco

PREPARAZIONE • Sbattete bene un cucchiaio di lievito con 3 tuorli uova e aggiungete gli albumi montati a neve • Aggiungete 150 g di burro, 250 g di farina, 200 g di zucchero e 100 g di nocciole tostate e tritate. • Versate il composto in una

teglia imburrata e infornate a 180 gradi per 40 minuti circa. • Sbattete bene 6 tuorli d'uovo con 6 cucchiai di zucchero. • Aggiungete 6 cucchiai di Barbaresco e mettete sul fuoco a bagnomaria. • Servite la torta accompagnata dallo zabaione.

Castagnaccio ricoperto di nutella

Calici di fiocchi di latte uva caramellata e lamponi INGREDIENTI PER 4 PERSONE

• 100g di fiocchi di latte • Panna • Un cucchiaio di zucchero a velo • Un grappolo di uva • 25 lamponi • Zucchero

• Montate la panna e lavoratela con i fiocchi di latte e lo zucchero a velo. • Glassate in padella metà degli acini d'uva tagliati a metà con lo zucchero, che avrete fatto caramellare. • Decorate il calice con la crema ai fiocchi di latte con il restanti acini d'uva e i lamponi.

• Fate bollire per 15 minuti le castagne e levate loro la buccia quando sono ancora calde. • Mettetele in una casseruola e bagnatele con il latte, unite la vaniglia e cuocete per almeno 90 minuti. • Levate le castagne dal fuoco e frullatele. • Mettete il composto in una terrina, unitevi lo zucchero e il bur-

ro, poi lavorate energicamente. • Formate con l'impasto una mattonella e ponetela in frigorifero per circa 2 ore; quando si sarà indurita toglietela dal frigorifero e ricopritene la superficie con la Nutella. • Mettete la mattonella in frigorifero per un'altra ora almeno. • Servitela guarnita di marrons glacés e panna montata.

INGREDIENTI PER 6 PERSONE • 170 g di biscotti secchi • 85 g di burro fuso • 285 g di mascarpone ben freddo • 220 g di uva spina pulita • 110 g di zucchero vanigliato • 30 g di burro • 2 tuorli d'uovo

INGREDIENTI PER 8 PERSONE • 150 g di biscotti savoiardi • 150 g di zucchero • 3 arance • 2 cucchiaini di fecola • 2 tuorli d'uovo • 12 g di colla di pesce • Un bicchierino di Grand Marnier • 50 cl di panna da montare • 120 g di zucchero a velo • Scorze d'arancia candite

PREPARAZIONE

PREPARAZIONE

PREPARAZIONE

Cheese cake di mascarpone e uva spina

Charlotte all’arancia

INGREDIENTI PER 8 PERSONE • Un kg di castagne • Nutella • 100 g di burro • 10 cl di latte • Una stecca di vaniglia • 2 cucchiai di zucchero Per guarnire: • Marrons glacés • Panna montata

Dolci

• Mettete a bagno in acqua fredda la colla di pesce. • Spremete le arance e filtrate il succo. • In una casseruolina mescolate 120 g di zucchero, la fecola, i tuorli e infine il succo d'arancia. • Cuocete a fiamma molto bassa per pochi minuti, sempre mescolando, finché la crema si addensa. • Scolate e strizzate con cura la gelatina e amalgamatela alla crema calda. • Fate raffreddare mescolando ogni tanto. • Fate bollire adagio 30 g di zucchero e mezzo bicchiere di acqua per una decina di minuti. • Lasciate raffreddare e amalgamatevi il Grand Marnier. • Tagliate i biscotti a metà per il lungo nello spessore.

• Foderate con la pellicola o il foglio di alluminio uno stampo da charlotte. • Rivestite fondo e pareti con i biscotti inumiditi con lo sciroppo al liquore. • Montate la panna con lo zucchero a velo e amalgamatela alla crema fredda. • Versate un po' del composto sullo strato di biscotti, quindi ricoprite il tutto con altri savoiardi, e continuate ad alternare gli ingredienti fino ad averli terminati. • Coprite la superficie della charlotte con un disco di carta oleata, appoggiatevi sopra un disco di cartone e quindi un peso leggero, poi ,mettete in frigorifero per almeno per 6 ore. • Sformate quindi la charlotte eliminando carta e cartone e decoratela con striscioline di arancia candita.

• Tritate i biscotti secchi. • Coprite il fondo della tortiera (diametro 18-20 cm) con carta da forno. • Mescolate accuratamente le briciole di biscotto con il burro, quindi disponete il tutto nella tortiera, formando uno strato uniforme. • Tenete in frigo per almeno mezz'ora. Nel frattempo, cuocete l'uva spina con il burro e metà dello zucchero fino a quando sarà molto tenera. • Schiacciatela accuratamente, mettendo da parte i chicchi più belli, e lasciate raffreddare completamente. • Montate i tuorli con lo zucchero rimasto, fino a che diventino chiari, quindi aggiungete delicatamente al mascarpone e mescolate accuratamente. • Unite la purea di uva spina e mescolate. • Versate l’impasto sulla base dei biscotti, livellatelo e tenete al freddo almeno 4 ore, fino al rassodamento. • I chicchi rimasti possono essere incorporati o diventare una guarnizione.




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