Il Piccolo Giornale di Cremona

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VENERDI’ 14 OTTOBRE 2011 • Supplemento settimanale al n° 39 de “Il Piccolo Giornale”

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L’ASSESSORE E’ FAVOREVOLE ALLE PRIMARIE NEL CENTRODESTRA

BORGHETTI: «VOGLIO FARE IL SINDACO»

Ribatte alle critiche, pur in tono dimesso. Litigi nella maggioranza? «Questioni caratteriali». La giunta? «Coesa». Bruttomesso? «Poco scaltro». Opere non fatte? «Non è del tutto vero». Lo strappo con la Lega? «Barbati sbaglia, ma chi decide le alleanze non sta a Crema» LA POLEMICA

Se ascoltavano subito la gente

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di Renato Ancorotti rancorotti@gmail.com

tutto uno sbattere di porte. Gente che se ne va dalla maggioranza o che si disimpegna. C’è da meravigliarsi? Io no di certo, anche perché sono stato il primo, da assessore alla Cultura, ad avere detto «basta». Quali sono i motivi di questo fuggi-fuggi? Le ragioni sono tante. Alcune le ho ritrovate in un’intervista che avevo rilasciato all’«Opinione», quando erano trascorsi pochi mesi, sette in tutto, dalla vittoria del centrodestra a Crema. Mi ricordo che, per colpa di quell’intervista, fui chiamato traditore della causa. Anche da alcuni di coloro che oggi stanno manifestando il loro malessere. Meglio tardi che mai. Rileggendo quelle mie riflessioni di allora, assolutamente buoniste rispetto a quelle di oggi, molto più velenose, mi sono accorto che se nel gennaio 2008 - sembra passata una vita - ci fossimo fermati a fare una seria riflessione su dove stavamo già precipitando, ne avrebbe beneficiato sicuramente il centrodestra,ma soprattutto la città. Ormai i cremaschi guardano con fastidio alle lotte intestine dentro la maggioranza e alle promesse non mantenute. Dicevo, a quei tempi, che se fossimo andati alle elezioni, la gente ci avrebbe mandato a casa. Forse perché era così tanta l’attesa di un governo di centrodestra che, dopo sette mesi, i cremaschi erano già delusi per i risultati che non arrivavano. Al cronista che mi chiedeva quale potesse essere «il male oscuro» che sembrava attanagliare la maggioranza, rispondevo: «Nessun male oscuro. La colpa è, secondo me, della troppa superficialità». La politica dell’annuncio, ma non dei fatti. Così è stato per tutti questi anni. E, comunque, questa amministrazione le somme non le ha mai volute tirare davvero. Quasi da subito la gente si è chiesta: «Perché li abbiamo votati?». Questi amministratori non hanno mai voluto ascoltare i cittadini, altrimenti avrebbero capito da subito che li stavano già mandando a casa.

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di Tiziano Guerini

nch’io voglio fare il sindaco di Crema». Alla domanda sulle possibili primarie per il centrodestra, Maurizio Borghetti, uno degli assessori “forti” della giunta Bruttomesso, risponde senza esitazione: «Sono favorevole alle primarie di coalizione e, se si faranno, fra i candidati ci sarà anche il mio nome». E’ chiaro, a questo punto, che Borghetti crede possibile che il centrodestra possa rivincere le elezioni il prossimo anno. Ma con i litigi nella maggioranza che hanno caratterizzato questi anni, con le grandi opere promesse e non attuate, come potranno i cittadini votare ancora per voi? «Le difficoltà sono innegabili, ma sono in gran parte dovute a questioni direi caratteriali. Questo può aver causato una cattiva impressione nell’opinione pubblica, ma non ha impedito alla giunta di proseguire nel governo della città con buona coesione al proprio interno». Il sindaco Bruttomesso si è spesso trovato in difficoltà sia con i propri consiglieri sia con alcuni esponenti della giunta. «In giunta abbiamo sempre cercato di non esasperare le posizioni diverse che a volte emergevano. Il sindaco qualche imprudenza, specialmente nei rapporti con la stampa, l’ha avuta: con una maggiore scaltrezza politica avrebbe potuto evitare qualche tensione di troppo. Soprattutto deve accettare il ruolo dei partiti, e quindi dei responsabili politici». I rapporti fra giunta e consiglieri di maggioranza sono al minimo storico. «Il gruppo del Pdl ha voluto prendere troppo di petto alcune situazioni critiche, in particolare con alcuni consiglieri; forse sarebbe bastato prendere qualche informazione

Maurizio Borghetti, assessore

in più per evitare malintesi o contrasti. Con il senno di poi penso che sarebbe stato meglio che qualche esponente di partito invece di entrare in giunta avrebbe fatto meglio ad occuparsi del gruppo consiliare: avremmo evitato tanti problemi». Se si fanno alcuni nomi di consiglieri critici - Federico Pesadori, Fulvio Lorenzetti e per taluni aspetti lo stesso Alberto Caizzi - si nota che si tratta di persone che vengono dalla sua stessa esperienza politica in Alleanza Nazionale. Nessuna responsabilità politica al riguardo? «Rispetto a Pesadori senz’altro: ho insistito molto per la sua candidatura nonostante avesse assunto un ruolo critico nei miei confronti e fosse, allora, in minoranza nel partito. Qualcuno non ha capito che entrando nel Pdl bisognava accettare il nuovo gioco ed essere collaborativi e non continuare a fare i battitori liberi». Tornando all’impegno di giunta, come ha vissuto Borghetti il cambio di delega a metà tornata amministrativa con quella del collega Capetti? «Posso dire di averci guadagnato in capacità operativa: i Servizi sociali sono molto condizionati da leggi e

regolamenti che a volte impediscono decisioni locali che pur si vorrebbero prendere; al contrario le deleghe al turismo, al commercio, allo sport, ai trasporti permettono una azione amministrativa più incisiva e personale». Come immaginate di presentarvi all’opinione pubblica avendo disatteso alcune promesse? Sottopasso e sovrappasso alla ferrovia, area ex Stalloni, le nuove caserme… l’elenco sarebbe lungo. «Non sono state disattese del tutto. Il sottopasso è in corso di realizzazione e, a parte qualche inconveniente, dovrebbe essere terminato per la prossima primavera. Sull’area ex Stalloni c’è stata qualche incomprensione anche all’interno della maggioranza che ha ritardato le possibili scelte, ma ora si può dire che il colloquio con la Regione, proprietaria dell’area, è ripreso. Per le nuove caserme abbiamo aperto un colloquio con il ministero dell’Interno e qualche speranza rimane… Per il sovrappasso, sapevamo di avviare un processo lungo, ma contiamo di portare progetto e copertura finanziaria presto in consiglio comunale». Rimane il tema dell’alleanza fra Pdl e Lega. Senza un’alleanza elettorale, tutto per il centrodestra diventa più difficile; i segnali al riguardo non sono incoraggianti. «Le posizioni assunte a Crema dalla Lega, e dal suo segretario Angelo Barbati, non le condivido e non le capisco perché non portano vantaggi a nessuno, non alla maggioranza ma nemmeno alla Lega. Per esempio: il segretario della Lega ha voluto un Convegno sulle aziende partecipate e in quella sede invece di esporre idee e programmi specifici, si è limitato a fare il presentatore. E poi dico la futura alleanza elettorale tra Pdl e Lega non sarà decisa a Crema, ma a livello politico superiore».

L’OSPITE

Le trame di Tremonti di Enrico Tupone tuponee@alice.it

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l fatto che il Governo sia stato battuto alla Camera sul disegno di legge per l’assestamento di Bilancio è un fatto grave ed evidenzia una crisi sostanziale dell’esecutivo, ampliata dall’assenza durante la votazione del Ministro Tremonti. In effetti sembra che Tremonti brilli ormai più per le sue assenze che non per le sue presenze. Una notazione personale: lunedì ero a Roma per un importante convegno internazionale organizzato dall’ABI rappresentata dal Vice Presidente Rosa, dall’Associazione fra le Banche Estere in Italia rappresentata dal sottoscritto, dall’Agenzia delle Entrate rappresentata dal direttore Befera e dall’OCSE, l’organismo che definisce le norme fiscali europee a cui fanno riferimento gli organismi dei vari paesi, convegno che prevedeva una introduzione di Tremonti; ebbene il Ministro non si è visto neppure in questa occasione. Risulta particolarmente difficile credere che le recenti assenze siano casuali mentre cresce la sensazione che siano volutamente cercate per prendere le distanze dal governo Berlusconi e per crearsi una piattaforma che gli consenta di accreditarsi come possibile futuro primo ministro. Le capacità di Tremonti sono note in materia fiscale mentre sono in dubbio le sue attitudini ad essere non solo ministro delle Finanze ma anche dell’economia stante la quasi totale assenza di interventi a sostegno della struttura produttiva del paese. Questa concentrazione di poteri sicuramente non giova all’Italia e le prospettive di vedere anche il suo delfino Grilli a capo della Banca d’Italia, nonostante la contrarietà del mondo della finanza e dell’economia, lasciano immaginare scenari pericolosi. Penso che al nostro Paese siano ormai chiari i pericoli che un’eccessiva concentrazione di poteri in poche mani può creare e non vorremmo che all’eccesso di potere berlusconiano si sostituisca alla fine quello tremontiano.



CREMONA

Venerdì 14 Ottobre 2011

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Parchi per i cani, viaggio nell’incuria

L’assessore Zanibelli rassicura: «Cercheremo di intervenire, ma i soldi sono pochi e non potremo operare con investimenti incisivi

Molti cittadini si lamentano per le condizioni delle aree verdi dedicate ai quadrupedi: «Dobbiamo provvedere noi a tenerle pulite»

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di Michael Guerini

archi per i cani consegnati all'incuria. La denuncia arriva da alcuni cittadini cremonesi, che spesso frequentano le aree dedicate agli amici a quattro zampe, e che troppo spesso devono provvedere da soli alla manutenzione di queste aree verdi, che altrimenti resterebbero abbandonate a se stesse. Da sempre si dice che il ca-

ne sia il miglior amico dell’uomo, ma c’è di più: le statistiche dicono che in Italia ci sia un cane ogni 3 abitanti, un dato sempre in aumento negli ultimi anni. Per questo motivo sono state create diverse strutture dedicate ai nostri amici: ormai esistono spiagge riservate ai cani, strutture adibite al dog sitting, parchi attrezzati, bidoni per la raccolta dei loro rifiuti e chi più ne ha più ne metta. Anche a Cremona i cani sono

Il piccolo Rocco nel parco di Porta Mosa

migliaia e, per garantire la sicurezza degli animali stessi e la pulizia della città, il Comune ha pensato di realizzare 6 piccoli parchi sparsi nei vari quartieri, con l’obiettivo di lasciarvi scorrazzare le bestiole in tutta tranquillità. Questi spazi verdi si trovano in piazza Caccia, largo Ragazzi del ’99, via Argine Panizza, via Santa Maria in Betlem (largo Porta Mosa), parco Asia e parco Po. L’idea è senza dubbio apprezzabile e si pensa che in futuro vengano istituite altre aree di questo tipo. Però, questi spazi pubblici sono in uno stato di evidente degrado, oppure non hanno i servizi base per i loro fruitori. Prendiamo come esempio il parco di Porta Mosa: lo stato di deterioramento è abbastanza avanzato e la manutenzione in questo ultimo periodo è stata nettamente insufficiente. I problemi si verificano già all’ingresso del giardino recintato: il cancello è guasto. «E’ da tempo che questo cancello è messo così» sostiene una signora mentre cerca di spingere con forza per chiudere la cancellata. «Oltre alla fatica è anche un potenziale pericolo: non essendoci più la maniglia funzionante, il cancello non potrà mai essere chiuso perfettamente e il rischio che un cane scappi non è poi così remoto». Superato l’ingresso, il parco non presenta certo un elevato standard di qualità: in molti punti l’erba è alta e poco curata, altre zone presentano delle buche abbastanza profonde e diverse cartacce sono

sparse a terra. Ma non è solo quello a suscitare malcontento: «In teoria, ogni parco per cani dovrebbe essere dotato di una fontana per permettere ai nostri animali di dissetarsi» afferma Morgana, padrona di Rocco «invece, qui a Porta Mosa c’è solamente un tubo metallico che esce da terra e che spesso e volentieri è rotto». Ancora più grave è il rinvenimento, da parte dei frequentatori, di siringhe e fiale vuote: «abbiamo dovuto raccoglierle noi» denuncia ancora Morgana «proprio a causa della pericolosità per noi e per i nostri cani». «Oltre a ciò» continua Morgana «c’è stata anche la beffa: dopo aver raccolto il tutto in un sacco, nessun addetto del co-

mune è venuto a raccoglierlo. Abbiamo dovuto provvedere ancora noi». Questo fatto viene confermato anche dalla proprietaria di Oliver, la signora Luciana,, la quale dice che il parco sarebbe messo nettamente peggio se non fosse per gli utilizzatori che lo gestiscono. Gli stessi cittadini che utilizzano il parco fanno una proposta: «oltre alla manutenzione, chiediamo che vengano messi alcuni lampioni». Il motivo di questa richiesta ha un duplice scopo: cercare di sfruttare anche nelle serate d’inverno il parco e fungere da deterrente per eventuali attività illecite. Il fatto che i parchi per cani non siano proprio al top è cosa risaputa anche all’inter no

Nei parchi riservati manca del tutto l’illuminazione

dell’Amministrazione comunale, tanto è vero che l’assessore Francesco Zanibelli, responsabile del verde pubblico, sostiene che «molte aree devono essere migliorate», anche se giustifica questa situazione con la mancanza di fondi. «L’amministrazione attuale ha aperto nuovi parchi e abbiamo il merito di averli creati noi» fa notare l’assessore ai lavori pubblici «purtroppo riceviamo moltissime segnalazioni ma abbiamo pochissimi soldi, il che rende difficile gestire tutte le situazioni». Per quanto riguarda il parco di Porta Mosa, Zanibelli garantisce che parlerà anche con l’assessore all'ambiente Francesco Bordi e assicura: «per il problema del cancello, cercheremo di intervenire al più presto segnalando il tutto agli uffici competenti». A proposito della proposta di mettere lampioni, l’assessore commenta che «di certo è un’ottima idea: è risaputo che l’illuminazione aiuta a risolvere i problemi di ordine pubblico». Ma ciò non significa che verrà realizzata. «Sarebbe bello avere i parchi illuminati, ma non si ha ancora la percezione che siamo in una recessione economica fortissima. Tutti dobbiamo renderci conto che non abbiamo soldi: i cittadini hanno pienamente ragione ma per ora non possiamo realizzare l’impianto. Quando ci saranno i finanziamenti lo faremo». Dunque, per il momento, non ci saranno sostanziali cambiamenti se non, forse, qualche piccolo ritocco, per quanto possibile.


Cremona Ne parlano molte analisi sociologiche ed economiche, e poi politici, studiosi, industriali, sindacalisti: i giovani nel nostro Paese sono al centro di un dibattito ampio e sfaccettato, ma non sono affatto protagonisti della vita economica e del mondo del lavoro. Anzi. Sembra, quindi, che il futuro dei nostri giovani sia poco incoraggiante. E sempre più spesso la parola d'ordine è: andarsene, fuggire da un Paese che non li valorizza e non lascia loro spazio. Allora la domanda diventa: seguire le proprie inclinazioni, negli studi che dovrebbero preparare ad inserirsi nel mondo del lavoro, senza guardare troppo le statistiche sulle percentuali di impiego al conseguimento delle varie lauree, o sacrificarsi a seguire strade magari non proprio gradite, ma più "utili"? Il fatto è che nessuno ha ricette facili o anche solo la certezza di una previsione a breve termine su cosa accadrà. Tra i molti aspetti che emergono anche dalla nostra inchiesta, uno fa davvero male: la sfiducia, non solo di chi è già laureato e non trova un lavoro dignitoso o attinente ai propri studi, ma anche e soprattutto dei giovanissimi, di quelli che dicono: non credo che farò l'Università, non ne vale la pena. Cari ragazzi, vorrei dirvi che ne vale sempre la pena, di impegnarsi, formarsi, studiare, anche se un grosso sacrificio, per voi e per le famiglie. E' terribile aver creato una situazione in cui un adolescente è già sfiduciato e dice, nell'età in cui si dovrebbe sognare di avere il mondo in mano, "non ne vale la pena". Una cosa è certa: oggi questo non è un Paese per giovani. Deve tornare ad esserlo. «L'Italia deve oggi saper ritrovare quella condivisione di valori comuni - che, messi in sordina gli interessi di fazione, è essenziale per mobilitare energie capaci di realizzare, in anni non lontani, una rigogliosa crescita economica, e di offrire credibili speranze alle nuove generazioni». Sono le parole pronunciate da Mario Draghi, designato governatore della Banca centrale europea, nell'ultimo richiamo al Governo. (d.t.)

Lavorare nel campo per cui si è studiato pare un miraggio

laureati e disoccupati

Una vita da precario

Il rischio per i giovani: frustrazione e sfiducia verso il futuro

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di Laura Bosio

bbiamo ascoltato diverse voci della realtà giovanile. «Ho una laurea in lettere antiche, e non sono mai riuscita a sfruttarla, se non per qualche collaborazione occasionale, come partecipazione a convegni e seminari» racconta Patrizia. «Per il resto all'età di 30 anni faccio l'impiegata a tempo determinato in un'azienda che mi rinnova il contratto di tre mesi in tre mesi, con un'escamotage

che permette loro di non dovermi assumere a tempo indeterminato. Mi consola solo il fatto che non sono l'unica: dei miei ex colleghi di università sono pochissimi quelli che hanno trovato un lavoro fisso, ed è molto difficile lavorare nel settore per cui abbiamo studiato. Tornassi indietro forse sceglierei diversamente». E' un problema comune a chi ha conseguito una laurea di tipo umanistico: la difficoltà a trovare lavoro, specialmente nel proprio settore. «Sto studiando filosofia, ma

inizio ad essere pentito: negli annunci di lavoro cercano solo venditori, ingegneri o responsabili della qualità» racconta Roberto. «La mia laurea è spendibile solo in settori molto specifici, ma purtroppo con questa crisi è difficile trovare qualcosa. Il mio sogno sarebbe quello di fare l'insegnante, ma temo sia un'impresa impossibile, visto il degrado del mondo della scuola. Tutto ciò mi fa rabbia, perché le discipline umanistiche sono la base della nostra cultura, ma troppo spesso vengono dimenticate o relegate in posizioni di serie B». Più soddisfatti sono coloro che hanno scelto studi a carattere scientifico. «Laureato in ingegneria ambientale, ora lavoro in un'azienda che si occupa di costruzioni» racconta Luca. «Il mio contratto è a tempo determinato, ma almeno faccio il mestiere per cui ho studiato. Purtroppo molti miei amici sono stati meno fortunati». «Ho una laurea in economia, lavoro in banca e posso dirmi soddisfatta, anche se devo an-

cora fare i conti con il precariato» dice Alessandra. «In ogni caso la situazione per noi giovani è tutt'altro che facile, e le nostre prospettive per il futuro non sono certo rosee». Anche per questo motivo per molti c'è la necessità di "reinventarsi". «Ho studiato storia, e ora lavoro come segretaria» dice Claudia. «E' frustrante, ma pur di avere un lavoro si scende a patti con la propria dignità. Ora sto cercando il modo di sfruttare comunque la mia laurea: organizzo corsi privati per studenti delle scuole superiori, e collaboro con una sito internet di tema storico per il quale realizzo articoli. Oggi se non cerchiamo di inventarci un lavoro non andiamo da nessuna parte». Dello stesso parere è Emanuela, che ha studiato storia dell'arte e che ha dovuto mettere la propria laurea nel cassetto. «Dopo una serie di collaborazioni che non mi hanno portato a nulla di concreto, ho deciso di cambiare rotta» spiega Emanuela. «Ho rispolverato una mia vecchia passione, quella della creazione di bijoux, e ho deciso

«Ho dovuto mettere la mia laurea nel cassetto»

di aprire un negozio. In un certo senso così sfrutto anche la mia laurea, perché le mie conoscenze mi aiutano a realizzare gioielli ispirati a epoche diverse, con un buon successo. Lavoro per vari negozi e sto iniziando a farmi un nome. Sono soddisfatta soprattutto perché sono stata capace di mettere a frutto le mie capacità». «Una vita da precario: potrebbe essere il titolo di un film sulla mia vita» dice Renato. «Da che sono laureato, in scienze politiche, ho fatto solo lavori saltuari, e i più disparati. Difficile trovare qualcosa che sia inerente ai miei studi, ma per ora mi accontento, nella speranza che il futuro mi


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«Futuro negato per i ragazzi» Intervista a Carmen Leccardi, docente in sociologia presso l’Università Milano Bicocca

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Occorre garantire condizioni che permettano ad un giovane laureato di trovare lavoro in tempi ragionevoli

riservi qualcosa di meglio». E i giovanissimi? Quali speranze hanno? Quali sogni e aspirazioni? Molti di loro sono già scoraggiati in partenza. «Dopo le superiori? Non so ancora se iscrivermi all'università. Mio fratello è disoccupato da un anno, nonostante la laurea. Mi chiedo se ne valga davvero la pena...». Secondo Cristina, studentessa allo scientifico, studiare è sempre importante, anche se la paura per il futuro è presente. «Da grande vorrei fare l'ingegnere informatico, e credo che sceglierò tale facoltà. Tuttavia ho sempre molti dubbi, e temo di non trovare lavoro».

«Ho paura di non trovare lavoro» Così qualcuno pensa già a "mettersi in proprio". «Non sappiamo se fare o meno l'università» dicono Marco e Giovanni, studenti all'Itis. «La cosa certa è che vogliamo metterci a lavorare in proprio, dopo il diploma. Cercare lavoro è una perdita di tempo al giorno d'oggi, e si può aspirare al massimo a qualche contratto a progetto. Non ne vale più la pena».

i giovani, oggi, manca il diritto a progettare il proprio futuro». E’ la diagnosi, dura e impietosa, di Carmen Leccardi, docente in sociologia all'università Bicocca di Milano, che parla di "futuro negato" per i nostri ragazzi, i quali non sono più in grado di costruire un progetto esistenziale. «Non si riesce più a mettere in campo un progetto di vita che abbia capacità di raccordare tra loro scopi sociali e ordini temporali. Cose concrete e realistiche che vengono fortemente messe in discussione da un clima di incertezza sociale a tutti i livelli». Qual è la reazione dei giovani a questo stato di cose? «Oggi molti di loro tendono a trovare nuovi modi di fronteggiare questa crisi. L'impossibilità di fare un piano realistico si compensa con forte dose di creatività flessibilità e innovazione. Con ciò però non pensiamo che questa situazione garantisca la capacità di esprimere le proprie potenzialità. Al contrario. Ci troviamo in una situazione gravissima, specialmente per i giovani, perché di fronte a un gruppo che riesce a mettersi in gioco, la maggioranza finisce con il trovarsi intrappolata in questo presente, in una realtà con poche possibilità di lavoro a tempo indeterminato,e che comunque spesso non sono congruenti al titolo di studio conseguito». Dalla nostra inchiesta risulta anche la necessità per i giovani di "reinventarsi". È una strategia possibile? «Questo coinvolge quella com-

ponente del mondo giovanile minoritaria, ma culturalmente trainante, che ha la capacità di usare l'incertezza socio-culturale per portare a compimento certe proprie strategie, che vengono denominate "strategie dell'indeterminazione": di fronte a un paesaggio incerto, essi si preparano a cogliere l'attimo, a non farsi sfuggire le occasioni, a costruire un proprio progetto sulla base delle possibilità che via via si aprono. Questi sono però giovani privilegiati dal punto di vista economico e culturale, ossia

no su progetti a breve termine, che sono infatti i più diffusi tra i giovani. Essi si laureano e iniziano a pensare in piccolo, con prospettive di vita a breve scadenza e comunque di breve durata. Così nessuno fa progetti a lungo termine, ma soltanto a breve, in quanto il lavoro non consente programmazioni di più lunga durata. Questo provoca impatti sociali notevoli, specialmente su coloro che vorrebbero metter su famiglia; per queste coppie le possibilità sono di rinviare a un incerto futuro l'eventuale nascita di

hanno una famiglia alle spalle che permette loro di attendere l'occasione giusta. Ciò ovviamente crea nuove diseguaglianze sociali. Tuttavia questi giovani possono sfruttare la propria creatività in modo positivo». E gli altri giovani? «Quelli che non hanno le spalle coperte si trovano ad affrontare un clima sfavorevole alla realizzazione di un progetto di vita. Così punta-

un figlio, oppure di intraprendere ugualmente questa strada, con tutti i rischi che ne conseguono, dalla povertà all'emarginazione». Ci sono, comunque, persone giovani che riescono a trovare un lavoro in linea con il proprio titolo di studio? «Dipende dal tipo di laurea. Chi possiede una laurea di tipo economico o scientifico ha maggiori prospettive di trovare un lavoro legato

Carmen Leccardi

al proprio corso di studi rispetto a chi ha una laurea di tipo umanistico. Secondo l'Istat solitamente ci vogliono un paio di anni per trovare lavoro. Del resto, in questo momento storico, decisamente negativo, risulta molto difficile trovare un lavoro a tempo indeterminato». Ma allora i giovani devono diventare imprenditori di se stessi? «Anche quello è eccessivo. C'è una visione del mondo più aperta all'imprevisto, ma non è realistico pensare che tutti i giovani siano in grado di esser imprenditori di se stessi. Bisognerebbe invece garantire quelle condizioni di visibilità che permettano a un giovane laureato di trovare lavoro in tempi ragionevoli. Nei paesi europei vi sono diversi modi per accompagnare i giovani verso il mercato del lavoro, perché si rispetta il diritto al futuro. Cosa che in Italia invece non accade assolutamente». Così molti neolaureati scappano all'estero... «Purtroppo è un fenomeno in continua crescita. Non trovano prospettive in Italia, così costruiscono il proprio progetto lavorativo in altri paesi. Il problema è che poi non tornano più indietro, e questo rappresenta una forte perdita di risorse per il nostro paese».


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Cremona

Venerdì 14 Ottobre 2011

Treni in ritardo? Ecco come chiedere il rimborso

Crescono le proteste dei pendolari sulle pessime condizioni, di pulizia e confort, nelle quali sono costretti a viaggiare ogni giorno E’ possibile quando la mancata puntualità supera i 60 minuti, anche per il trasporto regionale

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di Laura Bosio

ncora un ritardo, non se ne può più». La storia è sempre la stessa: alla stazione ferroviaria le proteste si ripetono. I ritardi sono all'ordine del giorno, anche quelli di una certa rilevanza. Gente che perde le coincidenze, gente che arriva in ritardo al lavoro e in università. Gente che rischia di perdere l'aereo. Una situazione che stanno constatando giorno dopo giorno i consiglieri regionali del Pd, che in queste settimane stanno girando tutte le stazioni lombarde per verificare la situazione. Una situazione che non è certo delle migliori. «I gravosi aumenti applicati negli scorsi mesi sui biglietti» ha detto Agostino Alloni «non hanno garantito migliorie nella puntualità e nell'affidabilità dei treni, anzi la situazione è divenuta ancor più insostenibile» Treni improvvisamente cancellati, ritardi infiniti, pessime condizioni di viaggio. «E' un susseguirsi di disservizi inaccettabili, soprattutto alla luce dei considerevoli aumenti delle tariffe». Non tutti sanno, però, che i ritardi, se superiori ai 60 minuti, possono essere rimborsati. «Dovrebbero rimborsare anche quelli di durata inferiore» obietta qualcuno. Vero, ma purtroppo Trenitalia ha deciso in altro senso. Come fare allora per essere rimborsati, almeno in parte, di un così grande disagio? Federconsumatori ricorda che la procedura cambia, a seconda

che si parli di trasporto nazionale e internazionale o che si tratti di trasporto regionale. Nel primo caso, Trenitalia informa i viaggiatori dei ritardi e della soppressione dei treni non appena tale informazione è disponibile. Se è prevedibile un ritardo all'arrivo superiore a 60 minuti, il viaggiatore può chiedere il rimborso del prezzo del biglietto, senza alcuna trattenuta: o per la parte di viaggio non ancora effettuata; o per l'intero viaggio qualora il viaggiatore non intenda iniziare il viaggio utilizzando mezzi alternativi; o ancora per l'interno viaggio (compresa la parte già effettuata) se la prosecuzione del viaggio non è più utile in relazione al programma iniziale ed il viaggiatore chiede di tornare al punto di partenza non appena possibile.

«In alternativa, il viaggiatore può scegliere di proseguire il viaggio verso la destinazione finale, non appena possibile, con gli autoservizi sostitutivi messi eventualmente a disposizione o con il primo treno utile, anche di categoria superiore, oppure seguendo un itinerario alternativo senza pagamento dell'eventuale differenza di prezzo» spiega la Federconsumatori. «Si può anche decidere di intraprendere il proprio viaggio in data successiva, previa annotazione sul biglietto dell'Ufficio di assistenza se si decide di viaggiare il giorno seguente o al più tardi entro le 48 ore successive. Se si intende viaggiare oltre tale termine, Trenitalia procede al rimborso, senza trattenute, del biglietto in possesso del viaggiatore». Quando il ritardo è invece

«Gli aumenti non hanno portato miglioramenti»

all'arrivo, il viaggiatore che non abbia già chiesto gli altri tipi di rimborso ha diritto a un'indennità, che può essere: 25% del prezzo del biglietto per il ritardo all'arrivo compreso tra 60 e 119 minuti; 50% del prezzo del biglietto per un ritardo all'arrivo di almeno 120 minuti. L'indennità non è prevista nel caso in cui il ritardo sia causato da circostanze non correlate all'esercizio ferroviario (maltempo, allagamenti, ecc), da comportamenti di terzi (perturbazione della circolazione determinata da manifestanti sui binari, suicidio, incidente ad un passaggio a livello, ecc), o da scioperi di cui sia stata fornita preventiva informazione. L'indennità viene riconosciuta per il trasporto con treni nazionale ed internazionali limitati alla tratta nazionale, mediante il rilascio di un “bonus valido” per l'acquisto di un nuovo biglietto entro 12 mesi dalla data di effettuazione del viaggio, oppure, a scelta del viaggiatore, in denaro. Il riconoscimento dell'indennità da ritardo è previsto anche per abbonati sia sotto forma di bonus, utilizzando entro 12 mesi dalla data di rilascio per l'acquisto di altro biglietto, sia in denaro. Detta indennità viene riconosciuta in misura proporzionale alla percentuale di treni che hanno registrato, nel periodo di validità dell'abbonamento sulla relazione e per la categoria di treno indicata sull'abbonamento stesso, ritardi superiore alle soglie. Veniamo però ai trasporti regionali, che sicuramente sono di maggior interesse per i cremone-

si, che spesso fanno la "vita da pendolare". «Le tutele per i passeggeri del trasporto regionale vengono applicate tenendo conto delle modalità previste dai contratti di servizio che variano da regione a regione ed in relazione alle specificità proprie dei biglietti e degli abbonamenti regionali» spiega Federconsumatori. In linea generale è prevista la corresponsione, per determinare tipologie di biglietti di corsa semplice in cui è indicata l'origine e la destinazione (esclusi i biglietti acquistati on line), di un'indennità da ritardo pari al 25% dell'impor-

to del biglietto per i ritardi tra 60 ed i 119 minuti ed al 50% dell'importo del biglietto per ritardi superiore a 120 minuti. Anche in questo caso, tale diritto non può essere esercitato se il ritardo è causato da circostanze non correlate all'esercizio ferroviario. Su richiesta del cliente, è possibile ottenere il pagamento dell'indennità da ritardo in denaro o con biglietti a fasce chilometrica. L'indennità viene corrisposta entro un mese dalla richiesta di risarcimento, ma non viene riconosciuta per i biglietti gratuiti e non è dovuta ove il suo importo sia pari o inferiore a 4 euro.

Risarcimenti, ma non per biglietti acquistati online


Cremona

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«Sono interessati solo alle poltrone e al potere» Angelo Zanibelli, capogruppo dell’Udc in consiglio comunale, spiega perché il partito ha preso le distanze dalla maggioranza»

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di Laura Bosio

a spaccatura tra le forze di maggioranza in Comune si è ampliata ulteriormente, con la presa di distanza da parte dell'Udc. Inascoltato nelle proprie istanze politiche, il partito ha deciso di prendere le distanze da Pdl, Lega e dallo stesso sindaco Perri. I motivi ce li spiega Angelo Zanibelli, capogruppo del partito in Consiglio comunale. «La nostra presa di distanza dalla maggioranza è nata da una molteplicità di motivazioni. Intanto c’è il fatto che la maggioranza abbia respinto un nostro ordine del giorno in Consiglio comunale, in cui chiedevamo una maggior trasparenza nelle società partecipate, specialmente per quanto riguarda i guadagni. Nel documento sottolineavo anche che la presenza in diversi consigli di amministrazione non deve consentire un accumulo di compensi, per evitare vicende come il caso Pasquali. Ma questa maggioranza evidentemente non condivide il desiderio di trasparenza. Poi c'è stata la bocciatura di un altro ordine del giorno, quello in cui chiedevamo di considerare il progetto della Strada Sud non prioritario, e di ridiscutere gli investimenti pubblici. Anche su questi temi ci siamo trovati in disaccordo con la maggioranza. Questo ci ha portato a decidere di prendere le distanze».

Parlano di nomine e immobili da acquistare, non di politica sociale

pronta diversa nella gestione della città. Mancano delle politiche serie di sostegno alla famiglia, una politica chiara sulle opere pubbliche, per cui si prediligono le scelte urbanistiche piuttosto che le risposte ai bisogni dei cittadini. Anche dal punto di vista della promozione della città ci sono lacune: se vogliamo che Cremona sia città della musica deve esserci una serie di interventi di contorno, che non abbiamo visto, legati in un unico disegno organico, che invece non c'è. Mancano investimenti seri per creare opportunità di lavoro, che oggi sono la vera emergenza sociale. Infine è mancato anche un vero segnale di cambiamento nella gestione della cosa pubblica, e qui mi riferisco al caso delle partecipate, che invece di essere razionalizzate continuano ad aumentare». Tra i partiti della maggioranza si sono verificati contrasti anche molto aspri: qual è secondo lei la situazione attuale? «Si respira un clima inaccettabile. Del resto trovo inammissibile che problemi interni ai partiti, sia nel Pdl che nella Lega, si ripercuotano sulla vita amministrativa della città. In questo modo vengono a crearsi problemi di ingovernabilità, e di mancata garanzia di una continuità amministrativa. Siamo di fronte a una giunta tenuta insieme solo dal fatto che l'alternativa sarebbe di andarsene tutti a casa».

«Il collante che li tiene uniti è che nessuno vuole andare a casa»

Poi c'è stato il vertice di maggioranza... «La verifica di maggioranza era stata preannunciata e quindi rinviata in data da destinarsi. Poi abbiamo saputo che c'è stato un incontro tra il sindaco Perri, il Commissario cittadino della Lega Volpi e il Segretario provinciale della Lega Bossi. E anche se questo è comprensibile, in quanto un chiarimento era indispensabile a causa dei capricci della Lega, non accettiamo che a questo incontro di chiarificazione tra Lega e sindaco fosse presente anche il coordinatore provinciale del Pdl Mino Jotta. Perché se Pdl, Lega e sindaco pensano che, una volta chiariti i rapporti politici tra loro, gli altri partiti siano solo dei contorni residuali, noi non ci stiamo. Se questo è il nuovo metodo con cui si vogliono fare le verifiche politiche di maggioranza noi auguriamo loro buon viaggio, e proseguiamo per la nostra strada. Il nostro cammino in Comune proseguirà in tutta tranquillità e coerenza, per cui voteremo a favore delle delibere, mozioni e ordini del giorno che rispettano il nostro programma elettorale, mentre voteremo contro a tutto il resto». Quali sono le critiche che rivolgete all’Amministrazione? «Che non è stata in grado di dare un'im-

Quali sono le reali cause della crisi della maggioranza? «Non spetta certo a me giudicare i partiti. Certo è che i problemi che davvero interessano a chi amministra sono le poltrone e il controllo del potere. Tutto ruota attorno a questo, anche gli argomenti su cui si discute. Sentiamo parlare di nomine e di immobili da acquistare, ma nessuno litiga per le scelte di politica sociale. Nel suo piccolo, Cremona sta vivendo quanto accade a livello nazionale, con un Governo che non si sfalda solo perché chi comanda ha paura di dover mollare la poltrona. Paghiamo il pegno di un sistema bipolare fortemente condizionato dagli estremismi - la Lega a destra e l'estrema sinistra dall'altra parte. Questo vale anche per Cremona, dove i problemi sono tra An e Fi, tra Iotta e Rossoni, tra la Lega ortodossa e quella non ortodossa, che butta fuori la gente che non si allinea al pensiero del partito. Così ci troviamo con una giunta in cui ci sono assessori che non appartengono più alla Lega e che non si sa a chi rispondono».

Si è spesso parlato di "poteri forti" in città: secondo lei ci sono ? ed è vero quel che si dice, e cioè che stanno condizionando l'Amministrazione? «I poteri forti nascono dalle debolezze dei partiti: quando si lasciano dei vuoti perché questi non svolgono più il loro ruolo, ossia di studio e approfondimento dei problemi e di espressione di una volontà politica. Si tratta poteri non ben identificabili, che si traducono nell'illusione di un sindaco indipendente dai partiti, ma che in realtà deve rispondere a poteri molto più pericolosi».

to agire nel modo migliore, e si è sempre trascinato nel suo dire che non era informato dei fatti, invece che esprimere una posizione chiara e netta».

Come vede lo scenario futuro per questa Amministrazione? Arriverà a fine mandato? «Può darsi che a fine mandato ci si arrivi, salvo qualche scivolone. Come ho detto prima, il collante è che l'alternativa è andarsene tutti a casa, e questo non lo vuole nessuno. Perciò alla fine si troverà una quadra fittizia, salvo che Perri non si stanchi una volta per tutte e decida di mollare il timone. Altrimenti si andrà avanti come sta succedendo al Governo. Sicuramente non ci sarà una linea d'azione che ci potrà far dire che questo cambio di amministrazione ne valeva la pena».

«Auspichiamo un ritorno delle forze moderate di centro»

Come giudica l'operato del sindaco? Le suggerisco alcune questioni sulle quali si è discusso molto: Lonardi e il Fodri, Pasquali, Albertoni... «Perri è un'ottima persona, ma in buona parte è male consigliato, da diverse parti. Come ho detto poco fa, la sua presunta autonomia dalle scelte di partito è in realtà legata al condizionamento rispetto a chi lo consiglia male. Lui non è un esperto di politica, e quelli che lo sono fanno di tutto per metterlo in difficoltà. Guardiamo il caso Lgh: qui Perri ha avuto una buona intuizione, ma non la determinazione per portare avanti le cose nel modo giusto. Pasquali non era da "buttare via", ma andava messo nelle condizioni, da subito, di scegliere se rinunciare alle consulenze e ai relativi introiti, o se lasciare il suo incarico. Anche la scelta di Albertoni avrebbe anche potuto essere corretta, ma bisogna ricordare che una nuova classe dirigente ha il dovere di esprimere le proprie preferenze rispetto alle posizioni dirigenziali. Perri, purtroppo, in tutte queste occasioni non ha sapu-

Quale sarà il ruolo dell'Udc d'ora in poi in Comune? «Come ho detto prima, noi porteremo avanti le nostre istanze e i nostri programmi. Appoggeremo le scelte che coincidono con la nostra visione mentre bocceremo tutte le altre. La nostra posizione no sarà più quella di stampella a una maggioranza "appiccicaticcia"». Rispetto ad alleanze future, quale potrà essere lo scenario? Che mi dice sull'ipotetico "Listone Perri" di cui tanto si vocifera? «Credo che qui, come altrove, si stia vivendo una crisi globale, dove se da un lato c'è una destra che delude, dall'altro c'è una sinistra che non ha ancora deciso da che parte andare. A livello locale è difficile fare una panoramica. La maggioranza è allo sbando e si è creata una situazione dove domina il personalismo e lo stringersi attorno a una sola persona. Potrebbe nascere qualche spiraglio positivo, prima o poi; ma oggi come oggi lo vedo difficile». Auspicate un “ritorno del centro”? «Certo, e da tempo. Questo però non vuole dire fare una terza forza politica, ma creare un coinvolgimento ponderato delle forze politiche moderate. Certe scelte importanti andrebbero fatte insieme, al di là delle ideologie. Il ruolo del centro dovrebbe essere proprio quello di lavorare alla coagulazione di queste forze responsabili nell'affrontare i problemi veri del paese».

L’editoriale

Caro sindaco Perri non mollare

Ricordo bene quando fu eletto il sindaco Oreste Perri. Fecero la differenza una manciata di voti ma, soprattutto, il modo con cui si era presentato il candidato, ex campione sportivo, uomo dai modi aperti e leali, che aveva deciso di lanciarsi in politica per spirito di servizio verso la sua città da uomo libero, dicendosi lontano dalle beghe di partito e da logiche di schieramento capziose ed incomprensibili ai più. Proprio quei partiti da cui non ha potuto e non può prescindere, ovviamente, nella quotidianità del mandato amministrativo, e che tendono a metterlo sotto scacco e a renderlo ostaggio. Così, il campione sorridente della gente comune è sempre più amareggiato, e in modo più o meno amichevole, gli viene suggerito di andarsene, di mollare, lui che, oltretutto, di politica non campa. Io non sono d'accordo, e vorrei dirgli: no Sindaco, non molli. Non sarebbe dignitoso, né per lei né nei confronti di coloro che l’hanno scelta per governare la città, né riguardo all’istituzione che presiede. Sarebbe una amara sconfitta, quando invece uno sportivo deve lottare fino in fondo. Prosegua nella sua strada, sindaco Perri, cercando di riconquistare la sua autonomia a dispetto delle liti dei partiti di maggioranza. Tutto è cominciato con la grana scoppiata in seguito alla conferma di Albertoni in Aem? Ma non si è trattato di una scelta nata appunto dal suo esplicito proposito di sentirsi svincolato dalle gabbie imposte dai partiti, scegliendo sulla base delle capacità? E quindi continui a lavorare, Sindaco, individuando e perseguendo le priorità che ritiene importanti per la città; si misuri con la realtà delle cose e non con gli impicci di questa politica fatta di chiacchiere e distintivo. Come dice Angelo Zanibelli, in questa pagina, siccome nessuno vuole abbandonare la poltrona, una sua minaccia in questo senso farebbe preoccupare molti. E allora si diverta, Sindaco. Poi arriverà, anche, il giorno in cui potrà dire: “Ma andate tutti…”.


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Cremona

Venerdì 14 Ottobre 2011

Come prepararsi alla stagione fredda

Infezioni virali, batteriche, inquinamento, sbalzi di temperatura: arriva l’autunno. Attenzione alle vie respiratorie

La prima prevenzione: il vaccino antinfluenzale

Il vaccino antinfluenzale è uno dei principali strumenti di prevenzione. Tanto che proprio in questi giorni stanno partendo un po' in tutta la Lombardia le campagne vaccinali. Come sempre vi sono alcune categorie di soggetti, quelli particolarmente a rischio, come gli anziani, che vengono "raccomandate" per la somministrazione della vaccinazione. Parliamo ad esempio di chi ha più di 65 anni o chi è affetto da patologie croniche (malattie dell’apparato respiratorio o cardio-circolatorio, diabete mellito, neoplasie, malattie renali, etc.), bambini e adolescenti in trattamento a lungo termine con acido acetilsalicilico, donne che saranno al secondo o terzo mese di gravidanza durante la stagione epidemica, persone residenti in strutture socio-sanitarie per anziani e disabili. E inoltre i medici e il personale sanitario, il personale di assistenza per gli anziani, a domicilio e presso le case di riposo, e i volontari dei servizi sanitari di emergenza. Le prime indicazioni riguardanti le azioni prioritarie che ciascuna Asl dovrà attuare per garantire l'uniformità dell'offerta sul territorio regionale. Ognuno deve impegnarsi ad assicurare la più ampia offerta sul territorio: il raggiungimento di alti tassi di copertura vaccinale rappresenta infatti un obiettivo importante non solo per la protezione individuale di chi si sottopone a vaccinazione, ma anche per il contenimento della diffusione dell’infezione. L’obiettivo primario della vaccinazione antinfluenzale è il raggiungimento dei soggetti che, in caso di infezione, potrebbero riportare più gravi complicanze e ai quali la vaccinazione deve essere prioritariamente garantita. Anche per questa stagione influenzale viene prevista l’attività dei medici sentinella partecipanti alla rete di sorveglianza epidemiologica e virologia dell’influenza.

Intervista al dottor Magnani (otorinolaringoiatra) e al dottor Puerari (dietologo)

Dopo un'estate che sembrava infinita, è arrivato il primo calo della temperatura, proprio dell'autunno, sie è passati così dalle maniche corte ai giubbini nel giro di pochi giorni. Questo può avere come conseguenze immediate: raffreddore, tosse e mal di gola. Per correre ai ripari la prima cosa a cui pensare è la prevenzione. Non basta però stare attenti a non farsi contagiare: le prescrizioni da osservare sono tante, e passano anche da una corretta alimentazione.

L

di Laura Bosio

a prima cosa a cui stare attenti con il cambio di stagione è la salute delle vie respiratorie, le prime ad essere colpite dai primi freddi. «La stagione fredda è, per definizione, particolarmente critica dal punto di vista della salute, in particolar modo per le persone più deboli, ossia anziani, bambini e coloro che hanno basse sisteme immunitarie» spiega il dottor Maurizio Magnani, direttore dell'unità operativa di otorinolaringoiatria di Cremona. «Questo accade perché l'organismo non riesce ad adattarsi rapidamente a cambiamenti climatici». Così puntualmente si presentano raffreddore, mal di gola, tosse, e altri sintomi parainfluenzali. «Per i bambini le cause principali di infiammazione sono i virus influenzali e parainfluenzali, come anche l'adenovirus e il rinovirus. Per gli adulti invece sono più frequenti le cause di tipo batterico, come la Klebsiella pneumoniae, l'haemophi-

Il dottor Maurizio Magnani

lus influenzae e lo streptococco betaemolitico, che comportano infiammazioni del naso (sinusiti), gola (faringiti), tonsille (tonsilliti), oltre a laringiti, tracheiti, fino a vere e proprie bronchiti». Purtroppo il clima in cui viviamo non aiuta, anzi. L'inquinamento che si respira in Pianura Padana è una delle principali cause che predispongono queste patologie. «Accanto all'inquinamento bisogna porre attenzione

all'eccessivo caldo/secco degli ambienti domestici riscaldati, nonché agli ambienti particolarmente affollati, dove la diffusione dei germi è maggiore» spiega l'otorino. Per evitare tutto questo la strada giusta da percorrere è la prevenzione: arrivare alla stagione fredda preparati ad affrontare le intemperie è la soluzione migliore per stare bene. Il vaccino antinfluenzale è il primo grande strumento a disposizione dei cittadini per prevenire le patologie del freddo. «Esso va fatto una volta l'anno, circa a metà del periodo autunnale» spiega Magnani. «Esso agisce contro i virus dell'influenza, stimolando gli anticorpi. Da qualche anno esiste anche una vaccinazione per bocca, che contiene frammenti di batteri (lisati batterici), che serve per stimolare gli anticorpi contro microbi e virus». Al di là del vaccino è però importante seguire alcune regole generali igieniche di prevenzione. Lavarsi spesso le mani è la prima di queste, così come evitare gli ambienti troppo affollati. «Importante è umidificare con frequenza gli ambienti in cui si vive maggiormente, oltre ad evitare i bruschi cambiamenti di temperatura (ad

esempio esporsi all'aria fredda dopo aver sudato). Si consiglia anche di idratarsi in maniera corretta, magari anche con tisane calde da bere la sera». Una prescrizione poco nota ma molto importante è quella di curare bene l'intestino: come spiega Magnani, «se esso funziona bene significa che l'organismo possiede un buon assetto difensivo. Infatti lì sono localizzate molte strutture difensive. A questo proposito non bisogna trascurare la componente alimentare». L'alimentazione, secondo il medico, deve essere ricca di frutta, verdura e alimenti probiotici, che sono precursori delle vitamine. «In commercio esistono preparati liofilizzati o in pastiglie da assumere con cadenza quotidiana durante il periodo autunnale, proprio a base di probiotici» spiega Magnani. Ma quando è il momento di preoccuparsi o di consultare il medico? «Senza dubbio quando subentrano sintomi particolari e duraturi nel tempo, come febbre, difficoltà respiratorie e di deglutizione. Nel caso di manifestazioni acute è sempre bene rivolgersi al medico di famiglia o allo specialista».

«Vaccino antinfluenzale: si potrà prendere anche per via orale»

Francesco Puerari, dietologo: «La frutta stagionale è importantisima: zucca, cachi e uva contengono vitamina A e sono antiossidanti» Con il cambio di stagione varia pure il modo di alimentarsi, anche se vi sono alcune regole generali che valgono per tutto l'anno, riassumibili nella figura della piramide alimentare, che vede alla base i cereali, seguiti da frutta e verdura, nel gradino sopra le fonti proteiche e nella punta gli alimenti a cui bisogna fare più attenzione: alcolici, grassi e zuccheri. Per spiegare come alimentarsi correttamente in questa stagione abbiamo intervistato il dottor Francesco Puerari, dietologo cremonese. C’è differenza tra alimentazione estiva ed invernale? «Durante l'estate bisogna prestare maggior attenzione nei confronti degli alimenti che provocano calore, come ad esempio vino ed alcolici, e stare attenti a introdurne in quantitativi inferiori. In inverno invece si dovrà aver una maggiore cura a introdurre cibi ricchi di vitamine ed oligoelementi, che prevengono forme influenzali e malattie da raffreddamento. Stiamo parlando della vitamina C, presente in particolar modo negli agrumi, nei frutti rossi e più in generale nella frutta fresca. Altra fonte di difesa dell'organismo sono gli alimenti che

Dieta corretta e attività fisica per affrontare bene l’autunno contengono zinco, come uova, carne, pesce e formaggi stagionati». Quanta importanza hanno gli alimenti stagionali? «Tantissima. Ogni stagione ha i suoi prodotti tipici, che sono molto importanti. In questo periodo, ad esempio, abbiamo zucche e cachi, ricchi di vitamina A ed antiossidanti che prevengono l'invecchiamento. La stessa cosa vale per l'uva, specialmente quella nera. Non dimentichiamoci delle castagne, con tutti i prodotti che da esse derivano (castagnaccio, budino di castagne, ecc), che sono fonte di nutrimento. Esse possono essere utili sia come fonte di calorie che di fibre giornaliere».

Che dire degli alimenti ipercalorici che nel nostro territorio sono, in inverno, molto consumati? «Una buona dieta va accompagnata dall'attività fisica, specialmente nella stagione fredda, quando l’offerta di cibi ipercalorici è più abbondante a fronte di una tendenza a rimanere rintanati in casa ed a consumare quindi meno calorie. Ma non per questo si devono demonizzare le fonti caloriche più abbondanti: l'importante è che a fine giornata il bilancio tra calorie introdotte e consumate sia corretto. I cibi ipercalorici del nostro territorio vanno bene, purché si ricordi che molti piatti sono già completi da soli. Ad esem-

Ogni stagione ha i suoi prodotti tipici importanti per la deta

Il dottor Francesco Puerari

pio, gli agnolotti sono un piatto unico, che contiene proteine, carboidrati, uova e formaggio. Essi possono quindi essere accompagnati da frutta e verdura o da un dessert, ma non da un secondo. Stessa cosa vale per altri piatti invernali dello stesso filone (tortelli, marubini, malfatti...). Anche per piatti come cotechino o salame da pentola il discorso è

simile: essi vanno interpretati come piatti unici, sempre tenendo conto che ogni alimento ha pregi e difetti. Ad esempio, il cotechino è molto calorico, ma è anche un nutrimento importante, in quanto il suo grasso contiene vitamine liposolubili». In sostanza, gli alimenti e le preparazioni stagionali sono consentiti, a patto però di fare attenzione al bilancio calorico. «Si. Il pericolo della stagione autunno-inverno è l’aumento di peso. Siamo predisposti geneticamente a risparmiare risorse durante la stagione fredda. Si tratta di una difesa atavica legata alla diminuzione della disponibilità di cibo durante l’inverno nelle epoche più antiche. Con la civiltà del benessere e dell’abbondanza, se ci si chiude in casa e non si fa movimento, con la scusa che fuori fa freddo, si rischia l’ecces-

so calorico, che può portare a svariati problemi di salute: dall'arteriosclerosi all'ipertensione, dal diabete alle malattie metaboliche». E gli alcolici? «La quantità consigliata non varia molto rispetto all'estate. Più che altro bisogna ricordare che in estate è meglio evitarli in pieno giorno quando fa troppo caldo, problema che in inverno non c'è. In ogni caso attenzione alle quantità. Porzioni controllate: all’incirca mezzo litro al giorno per l'uomo e un quarto di litro per la donna». Rosso o bianco? «Nel rosso viene aggiunta meno anidride solforosa conservante, che negli ultimi tempi viene aggiunto in troppi alimenti e crea problemi». E il formaggio? «Alimento salutare, ma che viene troppo enfatizzato. Il consumatore è indotto ad abusarne, come vediamo nelle varie pubblicità dei latticini: yogurt, yogurt bevibili, yogurt per le cardiopatie, l’osteoporosi, la stitichezza, derivati da spuntino dolce, crescenze, grana, piatti pronti tipo sofficini, pizza, primi piatti, ravioli, agnolotti ...”.


Cremona

Venerdì 14 Ottobre 2011

Crac della Gandalf Airlines, non luogo a procedere per i cremonesi C’è il reato di bancarotta nel processo sul crac della Gandalf Airlines, la compagnia aerea nata nel 1999 e poi quotata in Borsa, dichiarata fallita il primo marzo del 2004. In pochi anni di attività, anche a causa delle distrazioni da parte di alcuni vertici della società, si creò nella Gandalf un buco milionario: furono "bruciati" 55 milioni di euro. Bancarotta, per il pm di Parma Francesco Gigliotti, che però ha riformato il capo di imputazione, riconoscendo agli ex componenti del cda e del collegio dei sindaci la colpa e non il dolo. Non banca-

rotta fraudolenta, l’iniziale accusa, ma bancarotta semplice, reato che nel frattempo è caduto in prescrizione, così come l’altro reato di falso in prospetto. Il pm ha quindi chiesto il non doversi procedere nei confronti degli ex componenti del cda, tra i quali i cremonesi F.D.D., M.G.T., C.M.M. ed E.B., difesi dall’avvocato Marco Gamba, e dell’ex membro del collegio sindacale, il commercialista M.P., assistito dall’avvocato Cesare Gualazzini. Per il 31 ottobre è attesa la sentenza. Il pm ha invece chiesto il rinvio a giudizio per G.I., l’ex pre-

sidente del cda che per l’accusa avrebbe distratto dalle casse sociali 429.49 euro con l’aggravante di aver cagionato un danno patrimoniale di rilevante gravità. Intrieri, che per un periodo guidò il Cosenza calcio, venne poi arrestato dalla Guardia di Finanza e successivamente rimesso in libertà. Era accusato in concorso con G.L., dal 14 marzo del 2003 amministratore delegato della Gandalf, che ha invece patteggiato. Il pm, infine, ha chiesto il rinvio a giudizio per V.P., ex responsabile amministrativo e finanziario della società.

Amicizia nata sui banchi di scuola finisce sui banchi del tribunale

Il pubblico ministero Manfredi ha chiesto una pena di un anno e otto mesi di reclusione

La giovane imputata è accusata di calunnia. Vicenda iniziata in quinta superiore, da un furto di bancomat

S

di Sara Pizzorni

i avvia alle conclusioni il processo che vede imputata Maria, ex studentessa dell'istituto Einaudi di Cremona, accusata da Sonia (i nomi sono di fantasia), sua ex compagna di scuola, del reato di calunnia. Il pm onorario Silvia Manfredi ha chiesto una pena di un anno e otto mesi di reclusione, mentre l’avvocato di parte civile Guido Priori ha chiesto per la sua assistita un risarcimento danni di 10mila euro. La difesa, rappresentata dall’avvocato Mario Tacchinardi, ha invece puntato sull’assoluzione. Il giudice Francesco Sora deciderà nell’udienza del prossimo 7 dicembre. Ad inchiodare Maria c’è una registrazione di Sonia fatta sentire in aula nella quale l’imputata, in una telefonata, ammette di aver rubato il bancomat dell’amica. Una circostanza che la stessa imputata ha dichiarato anche a processo, affermando però di averlo fatto per fare un piacere alla compagna, che glielo aveva chiesto per non far sapere ai suoi genitori che era stata lei a spendere il denaro. «Ci siamo sempre coperte», aveva detto Maria

LA RETTIFICA

FARMACIE DI TURNO Dal 14 al 21 Ottobre 2011

In relazione allo "Speciale edilizia" uscito lo scorso 30 settembre, nell'articolo sulle caldaie, il Comune di Cremona precisa che il dispositivo regionale è differente dalla normativa nazionale. Questo punto è particolarmente importante in quanto su tale materia sono state demandate le singole regioni a normare la materia e solo in assenza di legislazione specifica regionale valgono le indicazioni del D.Lgs. 192. In Regione Lombardia sono vigenti le disposizioni deliberate dalla Giunta Lombarda il 7 agosto 2007. In particolare per quanto riguarda le manutenzioni le Disposizioni lombarde prevedono quanto segue:

al giudice, «poi lei mi ha ricattata». La storia che ha rovinato per sempre un'amicizia nata sui banchi di scuola risale al 2007, quando entrambe le ragazze erano all'ultimo anno di scuola. Secondo la versione di Sonia, la vicenda nasce al cinema, quando Maria le chiede il permesso di prendere dal suo zaino delle schiacciatine, approfittando del buio della sala per rubarle il bancomat. Succede anche in un'altra occasione, quando mette nuovamente le mani nello zaino dell'amica con la scusa di prendere le sigaret-

te. «Era senz'altro a conoscenza del codice del mio bancomat», aveva detto Sonia in aula. «Quando andavo a prelevare, lei era sempre con me. Mi ha visto tante volte digitare i numeri della carta». Maria preleva una prima volta 210 euro, la seconda 250. Dopo qualche tempo, però, Sonia scopre gli ammanchi e, ricordandosi dei quei due episodi, chiede spiegazioni all'amica. Lei ammette le sue colpe sia al telefono che per lettera, dove si scusa, scrivendo di avere gravi problemi personali.

Tutto sembra terminare nel migliore dei modi grazie all'intervento di una professoressa dell'istituto che viene messa al corrente dell'accaduto. La donna cerca di mediare tra le due e ottiene che Maria restituisca i soldi a Sonia, riuscendo a chiudere la vicenda senza ricorrere a vie legali. Un giorno, però, l'imputata accusa Sonia di aver rivelato la storia dei furti alla classe e di averle dato della ladra mentre lei era assente. E partono le querele. In aula Maria aveva ammesso di avere preso il denaro, ma solo per conto dell'amica. «Ad un certo punto», aveva spiegato, «ho deciso di non andare più a scuola perché tutti pensavano che fossi una ladra. Nella mia famiglia c'era un caos totale, poi mi è stata chiesta la restituzione dei soldi, e io, per non avere altri problemi, li ho restituiti». Tempo fa la vicenda era approdata davanti al giudice per l'udienza preliminare Marco Cucchetto, che aveva ravvisato responsabilità solo nel comportamento di Maria. Il giudice aveva quindi deciso di archiviare l'accusa di diffamazione contro Sonia e di procedere per calunnia nei confronti dell’attuale imputata.

di Roberto Poli • erre.poli@yahoo.it

La tassa sul grasso E’ giusto che lo Stato metta una tassa sul grasso? La fat tax è stata introdotta da pochi giorni in Danimarca, e Governi di altri Paesi sono pronti a imitare il provvedimento, a partire dal primo Ministro inglese David Cameron. La tassa sul grasso grava sugli alimenti considerati più nocivi alla salute, perché molto calorici e soprattutto perché ricchi di grassi saturi, responsabili di obesità e di innalzamento del colesterolo con quanto consegue in termini di aumentato rischio di malattie cardio e cerebrovascolari. In Danimarca aumenteranno per esempio di circa 2 euro il prezzo di burro, margarina, latte e salumi. Le motivazioni del provvedimento sono legate da un lato alla salvaguardia della salute dei cittadini e dall’altro al contenimento della spesa sanitaria. Si stima infatti che una persona obesa comporti costi sanitari superiori del 25% rispetto a una persona di peso normale e che curare l’obesità abbia un costo tra l’uno e il tre per cento dell’intera spesa sanitaria nazionale. Infatti l’obesità rappresenta una grave e diffusa emergenza mondiale. Lo studio italiano SPESA, condotto all’inizio degli anni 2000 dal Centro di Farmacoeconomia dell’Università degli Studi di Milano, evidenzia che il sovrappeso, l’obesità e le malattie che queste condizioni causano – diabete e malattie cardiovascolari in particolare – costano ogni anno al Paese ben 22,8 miliardi di Euro di soli costi diretti, per ospedalizzazione e cure mediche. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha efficacemente coniato il termine di globesità intendendo significare la gravità mondiale e ubiquitaria dell’emergenza obesità, in crescita in tutti i Paesi sviluppati, ma che comincia ad interessare anche alcune aree di Paesi poveri. E ancora più preoccupanti sono i dati sull’obesità infantile, ovunque in continua e drammatica crescita, Italia compresa. Servirà e basterà una tassa ad arginare il problema? Chiaramente no, perché l’obesità è una malattia cronica legata a fattori neurobiologici, genetici, ambientali e psicologici. L’assunzione di maggior cibo si trasforma in una sorta di dipendenza dal cibo. Per contrastare il problema serve un intervento di prevenzione su larga scala, con la promozione a tutti i livelli di stili di vita sani, che identifichino come modelli positivi la corretta alimentazione, l’attività fisica e l’astensione da sostanze legali (alcol e nicotina) e illegali. Dunque formazione e prevenzione, non inutile tassazione di alimenti che poi non vanno criminalizzati, perché ovviamente anche i grassi in dosi adeguate sono necessari al nostro corpo. Peraltro in Italia una fat tax sarebbe impensabile. Lo immaginate uno Stato che vende e guadagna sulla sigarette e tassa il burro?

Caldaie: a Cremona la manutenzione va fatta almeno ogni due anni

«I controlli, comprensivi delle analisi di combustione e, ove richiesto, della misurazione del tiraggio, devono essere eseguiti in contemporanea alle operazioni di controllo e manutenzione di cui ai commi precedenti, e devono essere effettuati, in caso non siano state espresse le tempistiche di manutenzione previste dalla legge, almeno con le cadenze di cui a seguito: ogni due

CREMONA SANT’AMBROGIO S.N.C. VIA FILZI, 40/E 26100 Cremona Tel. 0372-22327 ORARI DI APERTURA Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:15 - 19:30 Giorno di chiusura settimanale: SABATO POMERIGGIO CREMONA - FARMACIA 4 A.F.M. DI CREMONA S.P.A. VIA MONTEVERDI, 12 26100 Cremona Tel. 0372-21450 ORARI DI APERTURA Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:30 - 19:30 Giorno di chiusura settimanale: SABATO POMERIGGIO

anni per gli impianti termici alimentati a combustibile gassoso se di potenza nominale al focolare complessiva inferiore a 35 kW; annualmente per tutti gli altri impianti termici. Per impianti termici con generatori di calore alimentati a combustibile liquido di potenza termica nominale al focolare complessiva uguale o maggiore a 116 kW

Distretto di Cremona

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ovvero per impianti termici con generatori di calore di potenza termica al focolare complessiva uguale o maggiore a 350 kW è inoltre prescritta una seconda determinazione del solo rendimento di combustione da effettuare normalmente alla metà del periodo di riscaldamento. Al termine delle operazioni di controllo e manutenzione, l'operatore è tenuto a redigere e sottoscri-

vere il rapporto di controllo e manutenzione. Nel caso lo ritengano necessario o utile alla loro attività, gli operatori demandati alla loro compilazione possono inserire informazioni e dati ulteriori. Dunque per le normali caldaiette domestiche (impianti inferiori ai 35 KW) la manutenzione deve essere effettuata almeno ogni 2 anni (fatte salve indicazioni più restrittive). Si assicura la disponibilità dello Sportello Caldaie del Comune di Cremona (via Aselli, 13/A, tel. 0372 407577) per ogni altra eventuale informazione. Sul sito del comune di Cremona è spiegata nel dettaglio la campagna di controllo degli impianti termici ed è disponibile l'intera normativa».

Distretto di Crema

SAN BASSANO VENTURELLI PIERANGELO VIA ROMA, 45 26020 San Bassano Tel. 0374-373212 ORARI DI APERTURA Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:00 - 19:00 Giorno di chiusura settimanale: SABATO POMERIGGIO

CORTE DE’ FRATI BODANA ALESSANDRO PIAZZA ROMA, 17 26010 Corte de´ Frati Tel. 0372-93123 ORARI DI APERTURA Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:30 - 19:30 Giorno di chiusura settimanale: SABATO POMERIGGIO

CREMA BERTOLINI GIORGIO PIAZZA GARIBALDI, 49 26013 Crema Tel. 0373 256279 ORARI DI APERTURA Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:00 - 19:00 Giorno di chiusura settimanale SABATO POMERIGGIO

CASTELLEONE PESADORI DI PIANTELLI VIA SOLFERINO, 5 26012 Castelleone Tel. 0374-58182 ORARI DI APERTURA Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:30 - 19:30 Giorno di chiusura settimanale: LUNEDÌ

ISOLA DOVARESE PASQUALI GIUSEPPINA VIA GARIBALDI, 83/84 26031 Isola Dovarese Tel. 0375-946126 ORARI DI APERTURA Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:30 - 19:00 Giorno di chiusura settimanale: SABATO POMERIGGIO

CASALBUTTANO TAIETTI MARCO VIA JACINI, 21 26011 Casalbuttano Tel. 0374-362183 ORARI DI APERTURA Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:00 - 19:00 Giorno di chiusura settimanale: GIOVEDÌ

CAPRALBA STRADA GIUSEPPE PIAZZA EUROPA, 4 26010 Capralba Tel. 0373 450384 Orari di apertura Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:30 - 19:30 Giorno di chiusura settimanale SABATO

DOVERA - FONTANA DI FONTANA GIOVANNI A. VIA LODI, 29 26010 Dovera Tel. 0373 94020 Orari di apertura Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:30 - 19:30 Giorno di chiusura settimanale GIOVEDÌ MATTINO


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Cremona

Venerdì 14 Ottobre 2011

Con l'arrivo dell'autunno, torna la voglia dei viaggi invernali. A questo proposito il Cta di Cremona propone una serie interessante di proposte. • 23 ottobre Giornata dedicata alla visita di Genova con l’aggiunta di una panoramica Escursione in Battello. • 6 novembre Una giornata all’insegna dello shopping all’Outlet di Serravalle Scrivia dove sono presenti oltre 180 negozi delle migliori marche. • Dal 12 al 13 novembre Weekend dedicato alla visita di Venezia, città unica al mondo, e delle Isole lagunari: Torcello, Burano e Murano. • 3 e 4 dicembre Weekend dedicato alla visita dei caratteristici Mercatini di Natale di Merano e di Livigno con la possibilità di dedicarsi allo shopping in convenientissimi negozi. • Dal 08 all’11 dicembre Un tour dedicato alla visita delle città della Germania: Augusta, Ulm e Rothenburg con l’aggiunta dei caratteristici Mercatini Natalizi. Fatevi avvolgere dalle atmosfere fiabesche e accattivanti nelle quali sono immersi questi luoghi. • Dal 09 al 11 dicembre Un viaggio dedicato alla scoperta della suggestiva ‘Festa delle Luci’ a Lione. • 10 dicembre Una giornata presso la Fiera dell’Artigianato di Milano; una grande vetrina per le imprese artigiane e un’occasione irrinunciabile per quanti condividono ed apprezzano la bellezza e l’originalità del prodotto artigianale italiano, europeo ed extraeuropeo. x• 11 dicembre Visita guidata al “Cenacolo” di Leonardo da Vinci sito nel refettorio di Santa Maria delle Grazie a Milano. x17 e 18 dicembre Un weekend dedicato alla visita dei caratteristici Mercatini di Natale di Cortina d’Ampezzo e Brunico con la possibilità di dedicarsi allo shopping in un’incantevole atmosfera. x• Dal 3 febbraio al 2 marzo 2012 Soggiorni con turni quindicinali ad Alassio presso l’Hotel Spiaggia 4**** , e dal 03 febbraio al 17 febbraio 2012 a Diano Marina presso l’Hotel Torino 4****. Le iscrizioni e tutte le informazioni relative agli eventi saranno fornite presso la sede di via Sant’Antonio del Fuoco, 9/A o contattando i numeri di telefono 0372.800423, 800429. Sito: www.ctacremona.it

Ha suscitato grande interesse e apprezzamento il magazine realizzato dalla redazione sportiva de il Piccolo e regalato ai tifosi della Vanoli Braga in prossimità dalla biglietteria del PalaRadi. Nel magazine, intitolato “I campioni della Vanoli Basket” e distribuito da alcune gentili ragazze, gli appassionati della palla a spicchi trovano tante informazioni relative alle partite della Vanoli. In più c'è il poster di uno dei campioni del team di Mahoric, oltre ai tabellini e alle interviste... sopra canestro. Il prossimo appuntamento è quindi per domenica 23 ottobre in occasione del match contro Sassari. Buona lettura...

Distribuito ai tifosi domenica scorsa prima della partita

Un successo il magazine sulla Vanoli Braga

Tornare a masticare con gli impianti dentali I

L’impiantologia ha fatto passi da gigante. Lo spiega il dottor Edoardo Manfredi, dentista cremonese

Di Elisa Milani

l problema della sostituzione di denti mancanti nel cavo orale è stato affrontato sin dall’antichità, ma solo le recenti scoperte nel campo dell’odontoiatria hanno portato a soluzioni affidabili e certe. Del resto i problemi e le patologie dentali sono sempre più frequenti al giorno d'oggi, anche a causa dell'alimentazione sbagliata. Nel settore odontoiatrico, l’implantologia sta soppiantando sempre più le cure tradizionali con vantaggi di indubbia valenza. Un milione di impianti dentali trovano posto ogni anno nelle bocche degli italiani, ciò significa che il nostro paese è il primo mercato al mondo in rapporto alla popolazione (il terzo in termini assoluti dopo Usa e Germania). Questo anche perchè le tecniche operatorie sono diventate nel tempo più semplici, sicure e veloci. D’altra parte il paziente, che si sottopone ad una cura odontoiatrica implantologica desidera tornare a masticare opportunamente, come con i sui denti, ma ancor più desidera ritrovare in un sorriso smagliante sicurezza e serenità. Nella sfera di popolazione appartenente a quasi tutte le classi sociali, l’implantologia dentale continua ad essere oggetto di pareri a volte contrastanti con asserzioni che spesso derivano da una scarsa informazione al riguardo. Per far miglior luce sulle effettive possibilità dell’implantologia e offrire uno scenario che ci possa mettere in condizioni di essere maggiormente informati su un argomento tanto importante, ne parleremo con Edoardo Manfredi, dentista cremonese esperto in paradontologia.

«Le percentuali di sopravvivenza degli impianti a dieci anni di distanza dall’intervento sono oltre il 90%»

Gli impianti dentali vanno bene anche per tutti? «La maggior parte degli adulti può beneficiare del trattamento con impianti dentali. La principale limitazione è la quantità di osso disponibile». Gli impianti dentali osteointegrati hanno sempre successo? «Le percentuali di sopravvivenza degli impianti dopo 10 anni dal loro inserimento sono oltre il 90%. Il primo paziente, trattato più di 30 anni or sono, con impianti osteointegrati, mastica ancora oggi con denti ricostruiti su impianti». Il trattamento è doloroso? «L’inserimento di uno o più impianti avviene ambulatorialmente ed è una pratica assolutamente indolore: l’anestesia locale è la stessa che si utilizza per una estrazione dentale. Anche l’eventuale fastidio successivo è solitamente minimo e di breve durata, facilmente controllabile con i normali farmaci anti-infiammatori e analgesici». Che dimensioni ha e di che materiale è costituito un impianto? «Il diametro può variare da 3.3 a 6 mm e la lunghezza da 7 a 20 mm a seconda della situazione anatomica. Il materiale di cui è costituito l’impianto è il titanio, un elemento naturale, assai diffuso in natura ed estremamente tollerato dall’organismo (biocompatibile) nonché largamente impiegato

in molte branche della medicina (es. protesi ortopediche). In odontoiatria che cosa significa “implantologia a carico immediato”? «L’ Implantologia a carico immediato è una tecnica che permette di inserire gli impianti dentali in titanio e di “caricarli” ovvero di fissarvi sopra una corona, un piccolo ponte o tutta l’arcata dentale nel giro di 24 ore».

Cosa si intende per tecnica computer guidata? «Si tratta di un intervento di implantologia simulato. Dopo l’acquisizione di tutte le informazioni necessarie tramite esame radiologico digitale (Tac dentale) che ci permette una visione tridimensionale, posizioniamo gli impianti nel mascellare “virtuale” ricostruito dal nostro programma “Cad-

Cam” a computer. Solo quando l’operatore è sicuro della corretta posizione ed ha valutato tutti i parametri, viene costruita una mascherina che guiderà la mano del chirurgo nel posizionare gli impianti durante l’intervento reale». Quali sono i vantaggi di questa tecnica? «Quasi sempre questi interventi vengono eseguiti con tecnica “flapless”, cioè senza incisioni, né punti di sutura riducendo il tempo operatorio e l’eventuale gonfiore o dolore post-operatorio. Con questa tecnica si riesce a riabilitare un'intera arcata in un'ora o al massimo 2. Il giorno seguente o la sera stessa dell'intervento il paziente torna in studio per ricevere una protesi fissa». Ci sono dei casi in cui non si può utilizzare? «Per poter effettuare questo tipo di chirurgia è indispensabile che ci sia sufficiente osso e gengiva cheratinizzata. Solitamente nell'arcata inferiore queste condizioni sono entrambe presenti, per quanto riguarda l'arcata superiore l'anatomia è molto più variabile. Non esistono limiti di età per mettere gli impianti purchè sia avvenuta la crescita scheletrica; gli impianti possono essere inseriti fino all'età più avanzata se le condizioni generali di salute sono buone».


Cremona

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PIETRO VACCHELLI Ministro e combattente

Continua il nostro viaggio alla scoperta dei personaggi cremonesi ai quali sono intitolate le strade cittadine

Fondò la Banca Popolare e il Consorzio per l’irrigazione, realizzando il canale che prese il suo nome Una strada che esisteva già nel XV secolo, anche se con nome diverso: stiamo parlando di corso Pietro Vacchelli, che da corso XX Settembre si allunga fino a Porta Romana. Essa fu via delle Case Nuove (Strata domorum novarum) nel 1405, e cambiò nome in Corso di Porta Margherita nel 1751. Nel 1861 divenne Contrada di Porta Romana, e infine assunse il suo attuale nome, corso Pietro Vacchelli, il 20 ottobre 1917.

P

di Laura Bosio

ietro Vacchelli fu un personaggio importante della storia cremonese, tanto che un suo busto si trova collocato proprio sotto il porticato di Palazzo comunale. Possiamo leggere nella epigrafe: «Al senatore Pietro Vacchelli, già eternato nelle sue maggiori creazioni Banca Popolare e Canale Marzano i concittadini memori e riconoscenti – 4 novembre 1923». LE OPERE Le sue grandi realizzazioni sono il canale Marzano (oggi canale Vacchelli), nato dall’esigenza di incrementare la quantità di acque irrigue nella nostra provincia, e l’istituto di credito Banca Popolare, che si rese necessario per favorire lo sviluppo dell’agricoltura cremonese. Nato il 21 aprile 1837 nella via che oggi porta il suo nome, studiò al liceo classico uscendone classificato nella prima classe, con eminenza. Frequentò quindi legge a Pavia, dove riuscì brillantemente a laurearsi, ma fu poi coinvolto nella guerra per l’Unità d’Italia. In particolare nel 1859 combatté in Piemonte con il II reggimento dei Cacciatori delle Alpi, comandate da Giovanni Medici. L’anno dopo, seguì Giovanni Cadolini in Sicilia al seguito di Garibaldi, e fu nominato ufficiale.

ATTIVITÀ POLITICA E AMMINISTRATIVA Rientrato nella città natale, prese parte all’attività amministrativa della città, e fu eletto consigliere comunale nel 1963. L’anno dopo divenne invece consigliere provinciale. Per parecchie tornate amministrative viene nominato assessore comunale e facente funzione del sindaco di Cremona. Il nome di Vacchelli venne più volte proposto per le elezioni svoltesi tra il 1870 e il 1874, ma egli decise di non partecipare alle competizioni elettorali, incitando gli elettori a concentrare i propri voti su altri candidati. La nomina di Mauro Macchi (deputato nel collegio di Cremona) a senatore provocò delle elezioni suppletive al collegio di Cremona, e il nome di Vacchelli venne riproposto. Su di lui puntava anche la neocostutuita Società costituzionale, fatto che provocò in Vacchelli il desiderio di chiarire che «vedendo che intende appoggiare la mia candidatura anche una associazione che trae il suo nome dalla destra parlamentare, devo a tutti dichiarare che mi considero candidato della sinistra costituzionale».

Seguì Cadolini in Sicilia, con Garibaldi

IL PENSIERO Il pensiero politico di Vacchelli viene ben sintetizzato in una lettera indirizzata al Corriere Cremonese il 22 gennaio 1873, in cui egli indica «i difficili temi che la rappre-

Il busto dedicato a Pietro Vacchelli

sentanza nazionale deve risolvere: per correggere i difetti della varia nostra legislazione unificatrice; per organizzarci militarmente così forti da essere parati da ogni evento; per sistemare la questione religiosa in modo da rispettare la libertà di ogni culto ma anche da impedire l’opera dissolvitrice di una casta nemica della nostra unità e delle nostre libere istituzioni; per prevenire la questione sociale col pacifico beneficio influsso del graduale soddisfacimento dei tanti bisogni che premono gli operai dei campi e delle officine». I suoi programmi politici si rivelarono molto concreti nella campagna elettorale

Al Governo ricoprì diversi incarichi; si occupò di commercio e agricoltura, di Tesoro e di finanze del 1880, quando espose la sua teoria sulla necessità di una riforma tributaria che ripartisse con equità gli oneri fra i cittadini, alleviando i meno abbienti. Vacchelli fu quindi eletto deputato alla Camera, e in questa veste ricoprì molteplici e importanti ruoli. Nel 1883 e 1884 fu segretario generale al ministero Industria, Commercio e Agricoltura (sotto il ministro Berti, governo Depetris). Successivamente fu ministro del Tesoro, dal 1898 al 1899, e ministro delle Finanze dal 1905 al 1906, sotto il Governo Fortis, che però restò in carica solo per pochi mesi. Come già detto, una delle cose per cui Cremona lo ricorda è la costituzione della

Società Popolare di Mutuo Credito (oggi Banca Popolare), nel 1865, di cui divenne il primo presidente. Tale carica fu mantenuta fino al 1883, anno in cui costituì il Consorzio per l’incremento dell’irrigazione nel territorio cremonese. Il Consorzio univa 59 Comuni della nostra provincia e fece costruire un canale che garantisse all’agricoltura locale le condizioni per una produttività adeguata al suo sviluppo zootecnico. Nacque così quello che oggi è noto come Canale Vacchelli. Di quest’ultimo Consorzio Vacchelli fu presidente fino al 1905. Vacchelli morì a Roma, dove si era da poco trasferito, nel 1913.


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News & Rubriche

Venerdì 14 Ottobre 2011

Unione Nazionale Consumatori Comitato di Cremona

Assoutenti delegazione di Cremona (tel.328.1547751) viaTrecchi 25 • e-mail: assoutenticremona@libero.it

Disservizi Smartphone: ottenere il risarcimento

Piazza San Michele, 2 • Tel. Fax: 0372/28370

Come si può costituirsi associazione di consumatori Alla nostra sede nazionale arrivano comunicati continui di gratitudine da parte dei consumatori nei confronti di Vincenzo Dona e delle associazioni di consumatori per l'impegno profuso: dai pesi netti sulle confezioni anche più modeste di prodotti alimentari, all'obbligo della stampa degli ingredienti di ogni prodotto alimentare, dolciario, enologico, farmaceutico e via dicendo. Non a caso ogni anno - a roma viene assegnato il premio Vincenzo Dona, cui crediamo sia giusto dare la maggior importanza e rilevanza, anche molto semplicemente partecipando il 23 novemnbre alla concomitante assemblea generale degli iscritti ai diversi comi-

tati locali. E' infatti opportuno tener presente che ogni realtà locale può costituirsi in comitato, previa costituzione di una delegazione: ed è con soddisfazione che proprio in questi giorni siamo stati avvicinati per aiutare un gruppo di consumatori a costituirsi in delegazione e da quella tappa crescere e contribuire a rafforzare il peso appunto dei consumatori sulle scelte politiche ed amministrative ai diversi livelli... Chi poi volesse conoscere meglio le nostre realtà ai diversi livelli potrà molto semplicemente cliccare su www.consumatori. it e qui troverà una risposta alla stragrande maggioranza delle proprie curiosita.

Da giorni alcuni servizi di Smartphone risultano essere "offline", ovvero fuori uso. Gli operatori comunicano che il servizio verrà ripristinato a il prima possibile, ma sono ormai trascorsi diversi giorni, e gli utenti iniziano a spazientirsi, uno perchè stanno pagando un servizio del quale non possono usufruire, e due perchè stanno patendo un danno a causa di tale inadempienza. L'operazione da seguire per il risarcimento dei suddetti danni è la seguente. Innanzitutto è necessario rivolgersi all'Autorità Garante delle Comunicazioni e alle sue articolazioni regionali: i Co.Re.Com., e porre in essere un tentativo obbligatorio di conciliazione. La concialiazione è un servizio gratuito e facilmente accessibile attraverso il quale è possibile dirimere le controversie tra utenti e operatori delle comunicazioni.

Per accedere alla conciliazione l'utente deve rivolgere un'apposita istanza al Co.Re. Com. Competente: per Cremona è il Co.Re.Com Lombardia con sede in Milano, via Lazzaroni n. 3. Il Co.Re.Com, dopo aver valutato l'ammissibilità dell'istanza, convoca l'utente ed il rappresentante dell'operatore telefonico, dinnanzi ad un conciliatore, il quale svolge la funzione di mediatore tra le parti in conflitto, agevolando la soluzione della lite mediante un accordo tra le stesse. Il verbale di conciliazione ha valore di titolo esecutivo. Solo dopo aver esperito il tentativo di conciliazione, qualora questa non abbia portato ad esiti positivi, l'utente potrà adire le competenti Autorità Giudiziarie e far valere le proprie ragioni risarcitorie. Luca Curatti Alessandro De Nittis

www.welfarecremona.it Gian Carlo Storti storti@welfareitalia.it Il lavoro autonomo Il lavoro autonomo è definito dall'art. 2222 del Codice Civile, che indica quale lavoratore autonomo colui che si obbliga a compiere verso un corrispettivo un'opera o un servizio, con lavoro prevalentamente proprio e senza vincolo di subordinazione nei confronti del committente. Differenza con il lavoro subordinato A differenza del lavoratore subordinato, il lavoratore autonomo assume un'obbligazione di risultato e non di mezzi: egli, cioè, non si obbliga a mettere a disposizione la propria forza lavoro per un determinato tempo, ma garantisce il raggiungimento di determinati risultati, Conseguenza di tale diversa natura è che il lavoratore autonomo svolge la propria attività con mezzi prevalentemente propri e non del committente, e con piena discrezionalità circa il tempo, il luogo e le modalità della prestazione. Non ha, dunque, vincoli di subordinazione nei confronti del committente, il quale non ha i poteri direttivi, di controllo e disciplinare tipici del datore di lavoro subordinato. In ogni caso il prestatore di lavoro autonomo può essere obbligato al rispetto dei limiti e delle condizioni contenute nel contratto. Distinzioni all'interno del lavoro autonomo Nel lavoro autonomo si distinguono le ampie categorie delle prestazioni d'opera manuale ed intellettuale: in quest'ultima categoria rientrano essenzialmente le libere professioni intellettuali protette da iscrizione in un albo professionale. Ma ci sono altri professionisti senza iscrizione in un albo oltre commercianti che svolgono attività professionali aprendo una partita Iva. Anche per i lavoratori autonomi è obbligatorio versare il contributo pevidenziale nella misura di legge.

PRECARIARE STANCA A cura di Nidl - Cgil

Chiediamo solo un lavoro dignitoso Nelle piazze di tutto il mondo, dalla Spagna alla Grecia, dagli Stati Uniti al Cile, a Israele, milioni di persone di tutte le età si sono riunite per urlare il loro no, per dire che non si rassegnano, che si indignano, che lottano per un mondo migliore. La potremmo chiamare globalizzazione della protesta e della presa di coscienza. Gli studenti, ma non solo, anche i disoccupati, i lavoratori pubblici e privati, i pensionati protestano contro il sistema, la finanza spregiudicata che gioca con il destino dei paesi e quindi delle persone, il capitalismo, questa gestione economica dove tutto è merce, tutto è consumo e tutto è da buttare il giorno dopo. In Italia le manifestazioni di piazza forse non sono state così intense, o forse la stampa e la Tv non ne hanno

dato il giusto risalto, ma credo che anche nel nostro paese qualcosa si stia muovendo. Una generazione si sta rendendo conto di essere stata defraudata, di aver poche speranze per il futuro e chiede giustizia sociale. Chi lavora oggi con contratti “atipici” e versa fior di quattrini alla gestione separata dell’Inps non ha la garanzia di una pensione dignitosa al raggiungimento dei requisiti, perché i contributi versati saranno pochi e perché la rivalutazione sarà veramente misera. Un lavoro dignitoso oggi, da ogni punto di vista, è quello che chiediamo per evitare che tra 30 anni vi siano milioni di persone indigenti. Ma la lungimiranza non è certo una delle caratteristiche di chi governa l’Italia e non solo. Chiara Rizzi

La Nidl Cgil si trova in via Mantova 25 Cremona tel - 0372/448608 • e-mail - nidilcremona@cgil.lombardia.it

DALLA PARTE DEI CITTADINI

di Damiano Talamazzini

Responsabile Provinciale Patronato Epaca

Questa rubrica rappresenta un luogo d'incontro a disposizione dei nostri lettori, nato per rispondere a dubbi e quesiti in materia di diritti previdenziali e assistenziali. Le lettere rivolte al Patronato Epaca possono essere indirizzate alla nostra redazione, per posta o via e-mail, oppure direttamente al Patronato Epaca (epaca. cr@coldiretti.it). Egregio Responsabile Patronato Epaca, vi sono nuove disposizioni in materia di aspettativa, permessi o congedi per le lavoratrici madri? Con un recente Dlgs. viene attuata la normativa in materia di congedi, aspettative e permessi. In caso di interruzione spontanea o terapeutica della gravidanza verificatasi dopo il 180° giorno dall’inizio della gestazione, nonché in caso di decesso del bambino alla nascita o durante il congedo di maternità, le lavoratrici hanno facoltà di riprendere in qualunque momento l’attività lavorativa. Tale opzione era stata in passato esclusa in virtù dell’equiparazione di tali eventi a tutti gli effetti di Legge al parto e, dunque, anche al conseguente divieto, sanzionato pe-

a cura di Annamaria Abbate Dal kykeion degli eroi omerici all’ happy hour L’origine del rito dell'aperitivo affonda nella notte dei tempi. Tra gli oggetti dei corredi funerari etruschi compare spesso una piccola grattugia di bronzo che serviva per preparare una bevanda fatta con vino forte, orzo, miele e formaggio grattugiato, simile al kykeion degli eroi omerici, da degustare come aperitivo e gli antichi Romani solevano inaugurare i pasti con vini aromatizzati con carciofo e genziana. Un rito che ultimamente è diventato, non solo per i più giovani, un fenomeno di costume socializzante e al tempo stesso omologante, una vera e propria moda insomma, e anche piuttosto costosa. Dalla seconda metà degli anni Novanta, anche in Italia si sono moltiplicati i locali dedicati al rito dell’aperitivo, i famosi Lounge bar immancabilmente arredati con divanetti su cui "indugiare" (dal verbo inglese to lounge) e abbandonarsi all’ ozio e alle pubbliche relazioni. Tutti offrono un ricco buffet che può comprendere rustiche focacce e salamini nostrani, come improbabili “finger food” esotici a base di sushi e avocado, i cocktail all’ultimo grido come buoni vini italiani al ca-

lice. L’aperitivo dunque, quantunque sia diventato pilastro liturgico delle tribù metropolitane, non tradisce la sua arcaica origine vinicola. Fu Ippocrate, il grande medico greco, a lasciar macerare nel vino i fiori del dittamo e dell’artemisia, ottenendo una bevanda digestiva, stimolante e tonificante. L’“ippocrasso” fu intelligentemente copiata dai Romani che la perfezionarono arricchendola delle foglie aromatiche di timo, rosmarino e mirto. Durante il Medioevo arrivarono nella penisola i profumi e i sapori delle nuove spezie portate dai Veneziani. All’assenzio si unirono allora cardamomo, cannella, chiodi di garofano, mirra o rabarbaro. Torino, Firenze e Venezia si contendevano la palma della preparazione dei vini ippocratici, ma fu Torino che si affermò, con l’invenzione nel 1786 del vermut da parte di Antonio Benedetto Carpano, che gli diede questo nome riadattando il termine Wermut, con il quale viene chiamata l'artemisia maggiore in lingua tedesca. Il perché di tanta fortuna di questo vino aromatizzato va naturalmente ricercato nelle pieghe della Storia. In epoca di dazi ed embarghi tra le vari potenze europee, la produzione del vermut fu un felicissimo esperi-

Lavoratrici madri, le novità su aspettative, congedi e permessi

nalmente, per il datore di lavoro di trattenere le donne al lavoro durante il congedo obbligatorio di maternità. La nuova norma, invece, consente ora alla lavoratrice (in alternativa alla possibilità tutt’ora prevista di beneficiare del congedo di maternità o continuare ad usufruirne) di poter rientrare al lavoro, alle condizioni: • che informi il datore di lavoro della propria volontà di riprendere il lavoro con un preavviso di 10 giorni; • che il medico specialista del Ssn o con esso convenzionato ed il medico competente ai fini della prevenzione e tutela della salute nei luoghi di lavoro attestino che l’opzione non arreca pregiudizio alla salute della lavoratrice. Il fine è di superare alcune incertezze interpretative emerse in passato sulla disciplina del prolungamento del congedo parentale spettante ai genitori di minori con handicap in situazione di gravità accertata. Pertanto, per ogni minore con handicap in situazione di gravità accertata, la lavoratrice madre o, in alternativa, il lavoratore padre, hanno diritto ad usufruire del congedo parentale, per un periodo massimo non superiore a tre anni, alle seguenti condizioni:

• il congedo prolungato può essere fruito oltre che in modo continuativo, anche frazionato, così come già previsto per il congedo parentale ordinario; • i periodi di prolungamento devono essere goduti esclusivamente entro il compimento dell’ottavo anno di vita del bambino; • il diritto non spetta quando il bambino sia ricoverato a tempo pieno presso istituti specializzati, salvo che, in questo caso, sia richiesta dai sanitari la presenza del genitore; • nel periodo massimo di 3 anni devono essere computati anche i periodi di congedo parentale ordinario (10 mesi complessivi, elevabili a 11, se il padre si astiene dal lavoro per un periodo non inferiore a 3 mesi). Di conseguenza, i 3 anni attualmente comprendono i periodi di congedo ordinario e non si aggiungono ad essi. Il diritto a fruire dei 3 giorni di permesso mensile retribuito spetta ad entrambi i genitori, anche adottivi, del bambino disabile grave che possono fruirne alternativamente. I 3 giorni di permesso sono fruibili continuativamente o frazionabili a ore. Inoltre il diritto a fruire dei suddetti permessi è riconosciuto in alternativa

e non può essere cumulato nell’arco del mese alle altre misure aventi la stessa finalità di assistenza al figlio disabile grave (prolungamento del periodo di congedo parentale indennizzato e le 2 ore di riposo giornaliero retribuito riconosciute fino al 3° anno di vita del bambino). Pertanto, nel mese in cui uno o entrambi i genitori abbiano beneficiato di uno o più giorni di permesso ai sensi della Legge sull’handicap, non potranno usufruire per lo stesso figlio delle 2 ore di riposo giornaliero o del prolungamento del congedo parentale. Sempre disponibili per tutti i Cittadini interessati, per fornire un'adeguata informazione, consulenza e chiarimenti, i nostri uffici Epaca in Cremona e Provincia, si trovano:

• CREMONA Via D. Ruffini, 28 (adiacente Hotel IBIS) Tel. 0372.732930 • CREMONA Via Ala Ponzone, 8 Tel. 0372/499811 • CREMA Via Macello, 34 Tel. 0373/732900 • CASALMAGGIORE Via Cairoli, 3 Tel. 0372.732960 • SORESINA Via Matteotti, 12 Tel. 0372.732990 Mail: epaca.cr@coldiretti.it

mento commerciale che non rimase certo isolato. Mentre il Marsala replicava in Sicilia i metodi di vinificazione e invecchiamento portoghesi, il vermut a Torino utilizzava vini giovani ad alta gradazione, surrogando le nobili sapidità tipiche dell'invecchiamento grazie all'aggiunta d'una particolare spezie ed erbe aromatizzanti. La bevanda ebbe subito una grande diffusione, sia per la gradevolezza del gusto, sia per il basso costo di produzione, venne immediatamente adottata in gran parte dell'Europa e fu copiata particolarmente dai vinificatori di Francia, ove nacquero diversi produttori di vermut. Tra questi il farmacista parigino, proprietario di un’azienda vinicola, che nel tentativo di trovare il modo di far assumere gradevolmente le necessarie dosi di chinino contro la malaria alle truppe francesi di stanza in Africa, inventò il vermut chinato che divenne un enorme successo commerciale, oltre a divenire un apprezzato "genere di conforto" per le truppe. Naturalmente, anche sul fronte “china”, l’Italia seppe meritare il podio del vincitore con l’invenzione del Barolo Chinato, ma questa storia ve la racconterò un’altra volta...

www.aclicremona.it

Giovani europei, una generazione “sacrificata” «Io non riuscirei a fare un lavoro che non mi faccia sentire utile... non riesco a lavorare solo per i soldi». «Il lavoro è importante, ma non può mai prevaricare la vita, che spesso è messa da parte». Sono alcune delle testimonianze dei giovani e delle donne intervistate dalle Acli internazionali (Fai) in 9 Paesi europei (Belgio, Francia, Gran Bretagna, Germania, Italia, Olanda, Svizzera, Albania e Kosovo) per un’indagine qualitativa presentata nei giorni scorsi a Londra dal titolo «L’umano lavoro. Biografie lavorative di donne e giovani in Europa» (oltre 150 interviste semi-strutturate) che mira ad indagare vissuti, bisogni e aspettative rispetto ai temi del lavoro e della rappresentanza. «Da sempre ho sentito dire che il lavoro nobilita l’uomo» dice una donna francese. «Ora sono consapevole di quello che significa, ho preso coscienza di questa nobiltà che interessa qualsiasi lavoro dignitoso. La nobiltà consiste nel fatto che lavori per apportare qualcosa alla società». Malgrado la crisi e le difficoltà che giovani e don-

ne incontrano, in Italia come in Europa - scrivono i ricercatori delle Acli emerge dalle risposte «un grande investimento ideale nel lavoro, in termini di valori e significati» I significati immateriali del lavoro prevalgono su quelli materiali nelle biografie dei giovani e delle donne. «il lavoro è un modo per avere un’identità, il lavoro è anche una sfida». Per quanto riguarda le donne, pur riconoscendo che ci sono leggi, strumenti e misure, gli intervistati riferiscono di una realtà quotidiana assai diversa, di difficoltà e ineguale trattamento, legato soprattutto alla maternità, alle retribuzioni, al peso dei carichi familiari. Per quanto riguarda i giovani, spiegano i ricercatori, il quadro è ancora più fosco: quelli occupati, hanno di solito condizioni lavorative precarie; quelli non occupati si dibattono nella ricerca di un lavoro. Dalle numerose interviste realizzate si delinea il profilo di «una generazione sacrificata e condizionata dalle scarse tutele anche per l’avvenire. Una sorta di “buco nero” nella catena generazionale».


Lettere  LA TESTIMONIANZA

Nella Lega c’è passione e tanta partecipazione Egregio direttore, volevo esprimere la mia esperienza nel movimento della Lega Nord, essendo partecipe dell’elezione del segretario provinciale. Confesso che erano anni che non avvertivo l’entusiasmo di molti militanti, uomini, donne e soprattutto di molti giovani in una assise politica. La mia esperienza in campo politico parte dal Socialismo italiano e drammaticamente l’esperienza si è interrotta dallo scioglimento del “mio” partito nel 1994. Ho poi girovagato onestamente e correttamente, dando una mano ad alcuni amici e amiche. Ma non riuscendo a trovare più quell’entusiasmo e voglia di fare che ho trovato nel movimento Lega Nord. Tornando alla mia testimonianza del congresso di domenica 2 ottobre, vi confido che ho notato una partecipazione democratica, rispettosa, cordiale e sincera di molti interventi che mi sono molto piaciuti per la loro spontaneità e immediatezza, ma soprattutto per la loro passione, legati all’amore del proprio territorio e ai suoi problemi. La cosa che mi ha colpito di più è che dichiaravano la loro preferenza per il candidato prescelto senza tanti giri di parole. E concludevano, con spirito democratico, che chiunque fosse stato più votato, sarebbe stato il segretario di tutti. Questa per me era musica: un vero movimento attento ai problemi e rispettoso della battaglia che un congresso deve avere. Così alla fine è avvenuto. I due candidati avversari alla fine si sono ripromessi di lavorare insieme per il bene di tutti i rappresentanti del movimento e soprattutto nelle istituzioni in cui molte donne e molti uomini ci rappresentano onorevolmente in molti organismi nelle nostre città. Posso testimoniare che ho assistito ad un democratico congresso, in cui ho percepito una battaglia di grande rispetto all’Assise congressuale. Mi ha fatto piacere poi che il minustro Roberto Maroni, sia venuto personalmente a congratulari per il buon lavoro svolto da parte del nuovo segretario Fabio Rolfi, che sarà, e ne sono convinto, il segretario del fare e di tutti. Celso Vassalini S. Polino Brescia ***

 APPELLO

Dobbiamo regolarizzare il contributo ai partiti Caro direttore, stiamo vivendo un periodo nel quale la politica e i politici sia a livello nazionale che locale stanno dando il meglio della loro inutilità. Siamo spettatori nostro malgrado di un potere politico-affaristico arrogante che si avvale di una onnipotenza, fondamento e frutto dei vecchi oligarchi politici. La gente giustamente non ne può più di questi “animali politici” (animali nel vero senso della parola), giocolieri a tutto campo senza etica, senza morale millantatori e faccendieri usando soldi pubblici. Credo che sia venuto il momento che bisogna andare oltre alle parole e che bisogna, insieme a tutti coloro i quali vogliono migliorare questo Paese (non per partito preso), fare i fatti. I fatti possono concretizzarsi solo se democraticamente e sinergicamente si promuoveranno azioni collettive volte a cambiare l’attuale status quo partitocratico. Il gruppo traversale che ho fondato su Facebook che consta attualmente più di mille e cento adesioni ha il compito di proporre a tutto campo al di sopra delle parti politiche, azioni volte a correggere con nuove regole lo status dei partititi dove si annida il potere illiberale e non democratico fonte dei nostri malanni istituzionali. Recentemente il deputato Pizzetti aveva paventato una interrogazione parlamentare per quanto riguarda il caso delle nozze finte, poi rientrate in quanto il fatto non ha rilevanza penale. Ma io prendo la palla al balzo e chiedo pubblicamente e cortesemente al deputato Pizzetti se non è il caso di fare una interrogazione parlamentare per quanto riguarda l’enorme spreco di denaro pubblico (si parla di 500 milioni di euro) che i partiti si sono presi come contributo elettorale alle ultime elezioni politiche. Tra l’altro a fronte di una spesa minima di pochi milioni di euro. Io non sono contro il con-

Per dire la vostra, scrivete a:

lettere@ilpiccologiornale.it • cremasco@cuticomunicazione.it

tributo in sé, ma bisogna che il contributo sia quantificato per le spese effettive, quindi ci vogliono nuove regole con seri controlli, ma non certamente controlli di parte. Per rinnovare veramente la politica che deve essere al servizio dei cittadini e non per gli interessi dei dirigenti politici, credo che sia dovere del deputato Pizzetti (che almeno a parole si è impegnato a combattere i privilegi della casta politica) dimostrare effettivamente che le sue non sono state battute occasionali, ma che c’è da parte del deputato una vera volontà per arrivare ad un codice etico, rinnovando gli statuti dei partiti come è auspicato dal suo collega di partito Luigi Berlinguer, europarlamentare tra l’altro aderente al nostro gruppo in qualità di amministratore. Iniziamo quindi a regolarizzare il contributo pubblico, poi strada facendo si dovrà rivedere il sistema dei bilanci dei partiti che sono fonte di mala gestione, delle cariche elettive, dei doppi incarichi, ecc. Gabriele Cervi Castelverde ***

 CRISI ECONOMICA

Servono interventi a favore delle famiglie Egregio direttore, il Forum delle famiglie (più bisognose di aiuto), in un comunicato, che dà conto degli esiti dell'ultimo consiglio direttivo, chiede al governo, alla vigilia del suo piano per il rilancio dell’economia, di considerare la famiglia come elemento strategico in questa particolare congiuntura. Dopo aver ricordato che la crisi sta mettendo in ginocchio le famiglie e facendo precipitare molte di esse sotto il livello di povertà e che la manovra finora approvata è fortemente insoddisfacente, il Forum intende far sentire la sua voce per invocare ancora equità fiscale. «Ad una manovra fatta di tagli indiscriminati si sostituisca una riforma del fisco nazionale, con l'introduzione del FattoreFamiglia e del sistema tariffario locale, con la modifica dell’Isee», chiede con forza l’organizzazione, che comprende circa 50 associazioni familiari. In caso contrario non resta chepensare ad una mobilitazione di tutte le famiglie e delle associazioni che le rappresentano. Ricordando come già nei giorni scorsi alcuni membri dell'Associazione famiglie numerose si erano incatenati in piazza Montecitorio a Roma per invocare maggiore considerazione per chi, mettendo al mondo figli, dà ancora una speranza al nostro Paese. Il Forum rivolge inoltre anche un appello al presidente della Repubblica, Napolitano, al quale sono state consegnate l’anno scorso un milione e mezzo di firme di italiani a sostegno di un fisco a misura di famiglia. Andrea Delindati Cremona ***

 PESCAROLO

Invece delle aiuole serviva la manutenzione stradale Caro direttore, le scrivo per segnalarle una situazione che ha del paradossale. Pescarolo, paesino di mille anime, da tempo versa nella trascuratezza per quanto riguarda la manutenzione delle strade. Questo concerne in particolar modo via Mazzini, la principale strada del paese, che lo attraversa nella sua interezza. Essa nel primo tratto - arrivando da Vescovato - da tempo immemore è un vero colabrodo: un susseguirsi di buche e dissesti la attraversa, rendendo il transito delle auto molto rischioso. Ora, posso capire che nei tempi di crisi possano non esserci soldi per sistemare la strada. Quello che mi lascia perplessa e soprattutto indignata è che la suddetta strada è ora interessata da alcuni lavori, ma solo al fine di realizzare delle graziose aiuole a bordo strada. Mi chiedo, e chiedo al sindaco: che senso ha spendere soldi per fare delle aiuole che hanno soltanto un significato estetico, quando invece si dovrebbe affrontare un’emergenza viabilistica? Perché invece non si sono spesi i soldi per riasfaltare la strada, o almeno per chiudene i buchi? L’amministrazione comunale si rende conto di quanto sia insensata una simile condotta? S.C. Pecascrolo

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Focus E’ difficile cambiare la politica Caro direttore, leggo con ritardo, perché assente da Crema, la lettera del signor Gabriele Cervi apparsa sul suo giornale del 23 settembre scorso e ho avuto modo di visionare su Facebook il sito che lo stesso Cervi, unitamente ad altri, ha fondato sempre sullo stesso argomento dello svecchiamento della classe politica e sulla esigenza di fissare regole di comportamento della stessa sul piano etico, pensando egli che in tal modo si possa ridurre il distacco fra i cittadini e le istituzioni politiche. Argomentazioni che indubbiamente possono essere condivise. Ove il mio dissenso si sostanzia è sulla proposta duplice di far approvare dal Parlamento una sorta di codice di comportamento in materia, e di costituire una Commissione parlamentare incaricata di controllare l’applicazione dello stesso codice da parte dei partiti e – penso – dei singoli parlamentari. Non va dimenticato che i partiti sono associazioni privatistiche (seppur un poco anomale) e quindi fuori da qualsiasi controllo esterno. Ed è giusto che così sia per evitare possibili condizionamenti o, peggio ancora, qualsiasi censura da parte di organismi diversi, fatto salvo l’intervento della magistratura su se-

 I PENDOLARI

Le code lungo la Paullese sono davvero insostenibili Egregio direttore, vogliamo segnalare con questa lettera la situazione a dir poco disastrosa venutasi a creare dall’inizio di questa settimana lungo la ex SS 415 Paullese nella tratta tra Peschiera Borromeo e Pantigliate. A seguito delle ultime modifiche viabilistiche, infatti, i tempi di percorrenza tra San Donato e Crema sono arrivati a sfiorare anche le due ore, cosa che riteniamo davvero assurda per una distanza totale di 40 km scarsi. I rallentamenti sembrerebbero causati dall’apertura dell’ennesimo rondò nei pressi di Mediglia (loc. Vigliano) con obbligo di precedenza per chi percorre la ex SS Paullese: nonostante le auto che arrivano perpendicolarmente siano pochissime, si generano code lentissime e lunghissime che arrivano in alcuni casi fino al semaforo di San Donato. Pur essendo preparati a subire ancora molti anni di code, rallentamenti e disservizi vari, non vogliamo farlo in maniera assolutamente passiva. Chiediamo quindi che in attesa del completamento dei lavori su quella tratta (a proposito... esiste una data stimata di termine lavori? Sul cartello di assegnazione lavori compare un aprile 2011 che ormai è passato da molti mesi...) venga rivista la viabilità locale in modo da limitare il disagio per le migliaia di pendolari che vi transitano quotidianamente. Comitato pendolari di Crema ***

 DURA CRITICA

Sul lavoro nero inaccettabili le affermazioni di Luigi Amore Egregio direttore, «Il lavoro nero ci ha dato una mano». Lo dice Luigi Amore, assessore ai Servizi Sociali del Comune di Cremona. In un convegno organizzato dalla Cgil di Cremona lo scorso 28 settembre, si sono confrontati uomini e donne del sindacato e studiosi delle problematiche sociali fornendo una lettura nuova e molto interessante dell’attuale fase sociale e politica. Il tema “La nuova sfida del sindacato: contrattazione sociale territoriale delle condizioni di vita e di lavoro delle persone e delle famiglie” ha presentato quindi diversi spaccati e punti di vista. Mi ha colpito l’intervento di Luigi Amore, assessore ai Servizi sociali del Comune di Cremona che in un ragionamento sulle difficoltà che incontra in questo periodo di crisi ha fra l’altro affermato: «Salvaguardare i diritti dei lavoratori va bene. Ma se non ci fosse il lavoro irregolare? In questa fare l’irregolarità ci ha dato una mano». Ora l’assessore Amore, del Pdl, ha un atteggiamento in genere di buon senso, da padre di famiglia, come si dice in gergo e quindi nelle sue parole non vi era, mi pare di aver capito, un ragionamento teorico ma una riflessione ad alta voce che si può fare fra cittadini co-

gnalazione o denuncia. Condizionamenti o controlli esterni finirebbero per ledere il diritto di ogni cittadino di associarsi liberamente ad organismi e società che operino nei limiti della legalità. Inviare proposte al Parlamento o, ancor meno, alla Commissione Europea (?!?) non risolve alcuno dei problemi sollevati da Cervi e soci, ancor meno è auspicabile la costituzione di una ennesima commissione parlamentare, visti i precedenti fallimenti delle stesse. Nel contesto della prevista riforma della legge elettorale con il recupero della preferenza o l’istituzione di collegi uninominali, occorre stabilire l’obbligo, per i candidati a qualsiasi livello, di presentare il certificato penale storico, ossia compilato con l’indicazione di eventuali precedenti condanne anche se, su richiesta dell’interessato e dopo un congruo periodo, sono stati legalmente cancellati nonché del certificato dei carichi penali pendenti. Ed ancora: occorre una modifica costituzionale per abolire il comma che stabilisce che il parlamentare non è vincolato al partito o al raggruppamento che lo ha eletto, ma risponde solo all’elettorato. E’ questa una norma che consente e favorisce lo scandaloso mercato delle vacche,

muni al bar. Ma il punto è proprio questo. Può un assessore ai Servizi Sociali del Comune di Cremona permettersi di esprime opinioni così “comuni” ed improprie? Da un assessore ci si aspetta un programma “robusto” di iniziative contro il lavoro nero e non di accondiscendenza allo stesso. Sono sbalordito anche del fatto che a queste affermazioni non siano seguiti atti politici di critica, ma atteggiamenti così lassisti rispetto ad un problema enorme che in cifre significa il 36% di evasione fiscale dove appunto il lavoro nero rappresenta la causa principale. Una sola domanda all’assessore Luigi Amore: ma quale è il piano che il suo assessorato ha per combattere il lavoro nero? O è compito solo di altri? I cittadini che vivono in miseria si aspettano non solo la carità, o un lavoretto per sbarcare il lunario ma impegni precisi. Nella crisi si può anche uscire tentando di costruire da un sistema di Welfare assistenziale verso un Welfare produttivo. Queste persone hanno solo da vendere il loro lavoro. Aiutiamole con gli strumenti adeguati e legali. E ce ne sono! Resto disponibile per un incontro anche pubblico che permetta di confrontarsi su questi temi. Gian Carlo Storti Direttore di Welfere Cremona ***

 ANALISI

Riusciremo mai a diminuire il nostro debito pubblico? Egregio direttore, il quadro politico è in fibrillazione e forse si aprono speranze perché questo Paese abbia la possibilità di affrontare con un minimo di serietà e affidabilità il rischio di un naufragio economico dagli esiti sociali devastanti. Ciò significa affrontare con fermezza il nodo dei nodi che sta trascinando questo povero Paese verso il baratro: il suo cronico Debito Pubblico (in maiuscolo per la sua importanza, non certo per deferenza). Come ormai tutti sanno, questo debito supera di oltre il 20% la ricchezza che gli italiani sono in grado di produrre. Al 30 settembre, aveva raggiunto i 1925 miliardi, mentre il Pil non arrivava a 1600: 935 miliardi oltre quel 60% del Pil di indebitamento che il Trattato di Maastricht concede. Riusciremo mai rientrare in questo parametro, senza passare solo sotto il cilicio dei sacrifici? Forse no? Qualche mese fa il magazine dell’Associazione contribuenti Italiani, Contribuenti.it, ha pubblicato una inchiesta redatta da Krls Network of Business Ethics a proposito dell’evasione fiscale in Europa. E l’Italia è la prima nazione europea per l’economia sommersa: circa 300 miliardi, il 16/17% del Pil. Questo vuole dire che ogni anno in Italia, tra imposte dirette, Iva e Irap, vengono evasi dai 125 ai 163 miliardi di euro. E quando tutto viene fatturato, nelle opere pubbliche succede che si costruiscano scuole come a San Giuliano di Puglia (27 bambini morti), come alla Casa dello studente di L’Aquila (8 giovani morti), o che, notizia di questi giorni, si facciano interventi di sistemazione degli

ossia il passaggio da un gruppo politico all’altro magari dietro compensazione con incentivi non necessariamente appena economici. Il parlamentare che non si ritrova più nei comportamenti, nell’impostazione programmatica del partito che lo ha eletto, deve dimettersi dal Parlamento per non truffare gli elettori che lo hanno eletto in virtù del simbolo o del programma indicato al momento delle elezioni. Capisco che si tratta di un discorso ostico, tanto che è scomparso dalle tematiche parlamentai. Nei lontani anni ’50 e ’60 questo emendamento venne annunciato da Togliatti a seguito dell’abbandono del Pci da parte i due deputati (Cucchi e Magnani) passati al Psdi, ma successivamente il Pci abbandonò questo discorso perché nel frattempo due deputati della Dc (uno, Mario Melloni era addirittura il direttore del quotidiano ufficiale della Dc) erano passati come indipendenti al Pci. Un discorso che andrebbe ripreso completandolo con la norma (facilitata dalla istituzione dei collegi uninominali) che preveda elezioni supplettive per sostituire il parlamentare (i parlamentari) decaduto. Sergio Lini Crema

impianti (tubi del gas e dell’aria compressa) per una spesa di 18 milioni di euro negli ultimi due anni con il risultato che basta un cortocircuito per farlo “esplodere”. Capita al Policlinico Umberto I° di Roma, il più grande ospedale d’Europa. Voci maligne, con amarezza, osservano che le “cricche” devono pure mangiare. Fenomeno, invece, che non fa parte dell'economia sommersa è il “fatturato” della criminalità organizzata che, cosa nota, in Italia è più sviluppata che in altri Paesi europei. Il giro d’affari di questa altra economia sotterranea è stato stimato pari a oltre 100 miliardi, il 7% del Pil, dall’usura, dall’estorsione, dal narcotraffico, dal traffico di armi e dalla prostituzione. Da notare che il Pil dell’agricoltura è circa il 2,6%! Se si riducesse solo del 50% la palude dell’economia sommersa, il Pil crescerebbe di un 10%, portando l’attuale debito ad un calo dal 120% al 92%. Circa invece le entrate del Fisco, esse salirebbero, come già detto, di 125/163 miliardi, spendibili, salvaguardando lo stato sociale, in crescita economica, scuola, cultura, e per un rapido abbattimento del Debito pubblico. Insomma, si aprirebbe un altro futuro per questo povero Paese. Ci si chiedeva se riusciremo mai a rimetterci in carreggiata senza tanti sacrifici di chi sta già male: è solo una questione di volontà politica e quanto stanno facendo con civiltà i giovani in questi mesi fa ben sperare per un cambiamento delle cose. Benito Fiori Gruppo di riflessione “il frantoio” ***

 LETTORE DELUSO

L’euro tra poco copie 10 anni Ma che brutto compleanno! Egregio direttore, il prossimo gennaio la moneta unica compirà dieci anni, dieci anni di sofferenze volute fortemente con l’adozione immediata dell’euro per merito del buon presidente del Consiglio “Mortadella”, con un impoverimento accertato procapite del 14% contro una crescita dei prezzi sino al 21%: pertanto, il potere di acquisto si è ridotto ben del 7%! Il problema ben più grave è che le voci di spesa per i beni di primo consumo sono aumentati: oli non alimentari +50%, farina +50%, pane +36%, pasta +36%, frutta fresca +35%. Siamo tutti indaffarati su problematiche del “Bunga Bunga” o se faranno il partito dell “Gnocca” e non siamo nemmeno capaci di difendere i nostri interessi primari. La crisi economica non è finita e le incertezze sul piano finanziario, rischiano di provocare pesesantissime ripercussioni sulla econmomia reale e sul potere decisionale di consumo dei cittadini. Siamo dei poveretti che corrono dietro alle falene e i nostri politici nulla fanno per agevolare le famiglie povere e men che meno sotto l’aspetto socio-assistenziale. Dove finiremo, caro direttore... Vedremo quando saranno finite anche le brioches e se il popolo bue, farà come quando presero la Bastiglia! Ivan Loris Davò Spinadesco


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CREMA

Venerdì 14 Ottobre 2011

Pini, dopo lo strappo è pronto a rientrare Aveva manifestato l’intenzione di auto-escludersi dal Pdl. Ci spiega il motivo

E’

di Tiziano Guerini

stata una riunione di capigruppo allucinante da parte del Pdl. Non so dire se la mia esclusione dai lavori della commissione per l’area degli Stalloni sia stata una scivolata, come dice Simone Beretta, o se invece sia scattata una trappola contro di me». Il consigliere del Pdl Emilio Pini a sei giorni di distanza dall’incidente in consiglio comunale di Crema che l’ha escluso, nonostante la sua esplicita richiesta, dalle commissioni incaricate di approfondire il tema del recupero dell’area degli Stalloni, non sa ancora come valutare tutta la questione. «Voglio pensare che si sia trattato di una disattenzione, ma se anche fosse così certamente sarebbe il risultato di un malessere e di una difficoltà grave che il gruppo del Pdl sta vivendo. Sono d’accordo con quello che spesso ha detto Francesco Martelli e considero gravi e per tanti aspetti irrimediabili le sue dimissioni da capogruppo». Bisogna anche valutare che le considerazioni che altre volte Emilio Pini ha svolto sul recupero dell’area degli Stalloni, so-

Emilio Pini, consigliere Pdl

Simone Beretta, assessore

no sempre state critiche. «Certo l’idea che ho su come intervenire su quell’area non collima con le idee espresse della convenzione firmata a sua tempo dall’assessore regionale Gianni Rossoni e dal sindaco di Crema: anzi proprio contro quella scelta, poi bocciata dal consiglio comunale, manifestarono i consiglieri di maggioranza che vennero definiti “le sentinelle”: Martino Boschiroli (Udc), Luigi Doldi (Obiettivo Crema), Fulvio Lorenzetti, Federico Pesadori (Pdl). Fra di loro c’ero anch’io e c’erano i consiglieri della Lega». Non pensa, allora, che la sua ri-

chiesta di partecipare alla commissione per gli Stalloni, possa aver dato fastidio a qualcuno? «E’ una ipotesi che non scarto e che mi propongo di verificare quanto prima. Anzi l’annuncio che ho sùbito fatto, seduta stante, di auto-escludermi dal gruppo del Pdl aveva e ha proprio l’intento di capire come stanno veramente le cose nei miei confronti». E’ un fatto, però, che il gruppo del Pdl non può permettersi un altro strappo nei confronti della maggioranza di centrodestra, dopo quello dei consiglieri della Lega, di Federico Pesadori, con Fulvio Lorenzetti ed Elia Avaldi battitori liberi, pena

mettere in serio pericolo la stessa maggioranza in consiglio comunale. «Capisco, tanto più che la mia è una presenza politica non qualsiasi all’interno del Pdl, quella di estrazione socialista. Così se l’intento era quello di tagliarmi fuori - e non voglio crederlo - ora per rimediare devono fare i salti mortali per recuperare la mia partecipazione a definire l’uso dell’area degli Stalloni e questo, in fondo, significa per me una doppia vittoria». In che senso? «Il maggior impegno che il gruppo del Pdl deve ora esprimere per consentire la mia partecipazione alla commissione, finisce con l’essere un riconoscimento delle mie idee a proposito degli Stalloni: apertura dell’area alla città, spazi per servizi pubblici comunali e sovra-comunali, con nessuna speculazione». Andrà così? «Non lo so, certo voglio che della cosa si occupi direttamente il gruppo consiliare del Pdl: deve trattarsi di una decisione collegiale precisa, altrimenti non se ne fa nulla. Mi sono già informato dal presidente del consiglio Antonio Agazzi su come costituire un nuovo gruppo consiliare: basta una lettera».

Operaio teneva la marijuana in casa

I carabinieri del nucleo operativo di Crema si sono recati in una frazione del territorio eseguendo un servizio di appostamento nei pressi dell’abitazione di un incensurato, un operaio coniugato di 28 anni, indicato come coltivatore e venditore di stupefacenti del tipo marijuana. Nel cortile veniva individuata una piantina di questa specie e nel giardino retrostante un’altra pianta dell’altezza di circa 90 cm di analoga sostanza, con tipiche cime ed infiorescenze.

«Concerto dei Pooh estate 2011 a Crema: esborso del comune di Crema di 30.000 euro - di cui 10.000 coperti da sponsor - e incasso della vendita dei biglietti da parte degli organizzatori pari a 53.830 euro». Questa la comunicazione dell’assessore alla Cultura, Paolo Mariani, nell’ultimo consiglio comunale di Crema, in risposta ad una interpellanza del Pd, in riferimento alle spese sostenute dal Comune e a quanto ricavato dal concerto dei Pooh a CremArena di questa estate. Secondo gli accordi intervenuti con l’organizzazione, al comune di Crema sarebbe toccata

Appena il sospetto è uscito con la sua auto è stato seguito, quindi è stato bloccato in via Mazzini, alle porte di Vaiano Cremasco. I carabinieri hanno subito chiarito il motivo del controllo ed insieme all’indagato sono ritornati presso la sua abitazione dove hanno sequestrato 250 grammi di marijuana essiccata, in contenitori per alimenti in plastica, un bilancino elettronico precisione e le piante coltivate. Accertata la flagrante coltivazione abusiva, l’uomo è stato dichiarato in arresto.

OSPEDALE MAGGIORE Il ruolo della cardiologia riabilitativa nella gestione del cardiopatico cronico

Un’esperienza lunga 10 anni

Nel gennaio 2001, l’azienda ospedaliera inaugurò l’Unità operativa di riabilitazione cardiologica, presso il presidio di Rivolta D’Adda. L’intento era quello di dare l’opportunità ai cittadini del territorio cremasco di essere curati, anche per quest’ambito, vicino a casa evitando i disagi derivanti dagli spostamenti dei parenti verso Centri di riabilitazione ubicati fuori dalla provincia di Cremona. Da allora circa 4.000 pazienti sono stati assistiti presso la struttura di Rivolta d’Adda, con provenienza prevalente dal Cremasco, ma anche da altre parti della Lombardia e da altre regioni d’Italia. «L’intervento della Cardiologia Riabilitativa» come spiega il dottor Tommaso Diaco, responsabile dell’Unità operativa di riabilitazione cardiologia» è rivolto ai pazienti cardiopatici che sono stati sottoposti ad intervento di cardiochirurgia per sostituzione di valvole; oppure a by-pass aortocoronarico (BPAC); ai pazienti infartuati, con o senza angioplastica coronarica (PTCA); ai pazienti con cardiopatia ischemica cronica in fase di riacutizzazione che necessitano di una messa appunto della terapia e di una stratificazione prognostica sul rischio di nuovi eventi di intervento; ai pazienti con scompenso cardiaco cronico per le stesse motivazioni precedentemente descritte, e infine ai pazienti con vasculopatia agli arti inferiori». «L’assistenza» continua il dottor Diaco, «viene garantita dal lavoro qualificato del team composto da: 4 medici cardiologi, 12 infermieri, 2 fisioterapiste, 1 psicologo e 1 dietista. Oltre alle cure in senso classico (ad esempio, la somministrazione dei farmaci, le medicazioni delle ferire chirurgiche, eccetera), si svolge attività di educazione ai pazienti circa la corretta assunzione della terapia e all’aderenza alle prescrizioni anche a molta distanza dalla dimissione; attività volta ad istruire e incoraggiare i pazienti a praticare attività fisica attraverso il training fisico personalizzato; volta a conoscere e parlare della propria malattia, di come affrontare lo stress, come alimentarsi nel modo più sano: in buona sostanza come aderire ad un sano stile di vita». L’U.O. di Cardiologia Riabilitativa di Rivolta è dotata di strumentazione di prim’ordine. Come ad esempio l’ecocardiografia (per lo studio della cinetica cardiaca) e la strumentazione per la diagnostica provocativa (con l’acquisizione di strumentazioni in grado di svolgere adeguatamente il test cardiopolmonare, test ormai indispensabile per un preciso inquadramento del paziente con scompenso cardiaco). Un ringraziamento va anche alle istituzioni e ai privati che hanno elargito donazioni per l’acquisto delle attrezzature.

Diecimila euro sarebbero stati coperti da sponsor, ma chi siano non è dato sapere. Il Pd contesta la cifra

Pooh costati 30mila euro. Presi al San Domenico

parte dell’incasso solo se fosse stata superiore a 65.000 euro, cosa che non è avvenuta. Insoddisfacente, secondo l’interpellante Stefania Bonaldi, capogruppo del Pd, la risposta dell’assessore. «Contesto le cifre» ha replicato la Bonaldi, «perché non corrispondono alla spesa effettivamente sostenuta da parte del Comune che assomma com-

plessivamente a 43.000 euro. Ma soprattutto contesto ciò che l’assessore non ha detto, e che cioè i fondi necessari per finanziare il concerto dei Pooh sono stati prelevati dal capitolo di bilancio relativo ai trasferimenti per la Fondazione teatro S. Domenico. Ora tali fondi dovranno - mi auguro - essere ripristinati attraverso una variazione di bilancio. Da dove verranno prele-

vati? E soprattutto a fronte di una spesa sicuramente significativa, come giustifica la giunta i tanti “no” detti ad altri operatori culturali della città che avrebbero meritano adeguata attenzione?». Non si contesta l’organizzazione di un importante spettacolo quale quello dei Pooh - sicuramente prestigioso se riferito ad un pubblico bendeterminato -; certo potevano essere studiati meglio finanziamenti ed accordi, per evitare che il Comune prosciugasse di fatto in un unico appuntamento le proprie disponibilità per la promozione della cultura.


Crema

Venerdì 14 Ottobre 2011

Vetere: «Circolano voci allarmanti sulla cosmesi»

L’articolo 8 inserito nella manovra ha creato discussioni. Polemica basata sul nulla?

L

di Gionata Agisti

e aziende non hanno bisogno di agevolazioni per la flessibilità ma della riduzione del costo del lavoro». Così commenta Salvatore Vetere, titolare di un’agenzia di lavoro interinale. La preoccupazione è che le aziende di cosmetica, motore del territorio, possano delocalizzare la produzione. All’articolo 8 dell’ennesima manovra finanziaria, il governo ha introdotto importanti novità nella disciplina del lavoro, portando in primo piano la contrattazione di secondo livello. In pratica, la nuova normativa stabilisce che i contratti collettivi nazionali possano essere derogati da contratti collettivi di lavoro sottoscritti a livello aziendale o territoriale dalle associazioni dei lavoratori in azienda. Il provvedimento non ha mancato di suscitare polemiche, ma quello che cambia non sono le regole del recesso: per licenziare, in un’azienda con più di 15 dipendenti, servirà sempre la giusta causa. Gli ultimi emendamenti hanno precisato proprio l'impossibilità di derogare alle norme sul licenziamento discriminatorio e a quelle sui congedi matrimoniali e di maternità. Abbiamo sentito in merito Salvatore Vetere, titolare di un’importante agenzia di lavoro interinale (Dimensione del Lavoro Spa) e, come tale, in grado di valutare gli effetti concreti del provvedimento sulla tenuta delle aziende locali. «Non credo che l’articolo 8 possa introdurre chissà quali cambiamenti, tanto

Salvatore Vetere

più che arriva in ritardo» commenta Vetere. «La flessibilità nelle aziende esiste già e lo dimostrano le scelte della Fiat in merito ai suoi stabilimenti. Per fare in modo che le aziende rimangano sul territorio occorre ben altro». La preoccupazione di Vetere e dei suoi colleghi riguarda in particolare le scelte per il prossimo futuro da parte delle aziende di cosmetica, l’unica vera forza trainante rimasta sul territorio. «Circolano voci allarmanti che con la fine dell’anno queste aziende possano decidere di dislocare la loro produzione all’estero. Per evitare queste soluzioni drastiche, le proposte del governo dovrebbero andare in un’altra

direzione, quella di abbassare il costo del lavoro. In Italia, la manodopera ha costi troppo elevati e finché la situazione resta così, è inutile parlare di agevolazioni sul personale, perché se un piccolo imprenditore deve chiudere un’azienda per mancanza di soldi, a che gli serve la flessibilità? In questo caso, neppure l’abolizione dell’articolo 18 e quindi la possibilità di licenziare più facilmente potrebbe servire; è come avere un’auto senza il motore. Dirò di più: a volte il lavoro ci sarebbe ma le aziende non cercano nuovi dipendenti per via dei costi; hanno paura di non riuscire a sostenerli». Insomma, da questo punto di vista, la manovra del Governo non darebbe effetti: né negativi per i dipendenti né positivi per le aziende. «L’assunzione deve essere conveniente per le imprese, altrimenti ne risentirà il prodotto, che non sarà competitivo sul mercato. Sempre nel campo della cosmetica, il prodotto incomincia ad avere un certo costo, tanto è vero che seppure la nostra zona sia piena di terzisti si incomincia ad avvertire qualche problema e questo mi preoccupa abbastanza, perché è proprio la cosmetica a tenere ancora in piedi l’economia del nostro territorio». «Non vedo vere azioni per incentivare lo sviluppo» continua Vetere. «Si pensi a quanto accade, invece, in Svizzera, che sta attirando le imprese straniere, dando loro la possibilità di insediarsi sul territorio, senza pagare tasse per dieci anni, con l’unico vincolo di assumere almeno il 70% di forza lavoro locale. Quando si è mai sentito un provvedimento del genere qui da noi?».

Monte dei Paschi, sportello manomesso I carabinieri di Crema sono intervenuti in via Diaz, su richiesta del funzionario della banca Monte dei Paschi di Siena per la segnalata manomissione, ad opera d’ignoti, dello sportello automatizzato. Risulta che negli ultimi giorni di settembre in modo fortuito un funzionario si era reso conto dell’assenza del dispositivo di protezione, da tempo allestito per evitare l’apposizione posticcia di apparecchiature idonee a carpire, in modo fraudolento, i codici telematici in uso agli utenti, sulle carte di pagamento. Dai primi accertamenti appare che i malfattori abbiano applica-

Valentina Gritti

to in data non precisata, forse nell’ultima settimana di settembre, uno “stimmer” poi asportato, lasciando i segni riscontrati dal funzionario. I danni non sono stati ancora riferiti. Non si ha notizia delle transazioni effettuate all’insaputa degli ignari clienti che hanno utilizzato lo sportello con la “trappola” elettronica capace di carpire i dati utili a creare i cloni. Il flusso dati realizzato può infatti essere trasmesso all’estero dove viene trasferito su un numero imprecisato di “badge” predisposte per operazioni telematiche non riconducili alle vere identità dei responsabili. Espe-

dienti adottati dai malfattori che tendono a ritardare la scoperta della frode. Si attendono le notizie necessarie per attivare l’Interpol della nazione dove i codici sono stati utilizzati, qualora l’operazione sia stata attivata. Intanto non è stato possibile intervenire tempestivamente per l’ottenimento del video relativo al periodo della manomissione, in quanto scaduto il termine per la conservazione. I danni, non quantificabili, potrebbero essere coperti da polizza d’assicurazione. Al termine degli accertamenti sarà informata la Procura della Repubblica di Crema. I cittadini che hanno usato lo

sportello sono invitati a controllare l’estratto conto e denunciare tempestivamente i pagamenti non riconosciuti.

Romanengo: grande successo per il cinema in piazza Lusinghiero successo della rassegna estiva «Cinema in Piazza» L’iniziativa, proposta dalla Commissione Culturale del Comune, pur essendo dedicata ai piccoli ha visto una grande presenza di giovani spettatori e non. I film, proiettati nelle serate dei quattro giovedì del mese di agosto, sono stati ospitati nell’ampio spazio retrostante al Palazzo Comunale , recentemente intitolato «Piazza Unità d’Italia», per ricordare il 150esimo anniversario dell’Unità Naziona-

le. Il cartellone prevedeva la proiezione dei seguenti film: Thor, Megamind, Rio e Gnomeo e Giulietta. «Siamo veramente molto soddisfatti - precisa la presidente della Commissione Cultura, Valentina Micol Gritti - per la risposta che questa iniziativa ha trovato. Dedicata prevalentemente ai più piccoli ha trovato anche il favore degli adulti. Ringrazio coloro che, in qualsiasi modo, si sono impegnati per la buona riuscita della rassegna».

Le ricerche sono rivolte a candidati dell’uno e dell’altro sesso (L:903/77 e L. 125/91). Trattamento dati personali secondo D.Lgs. 196/2003 visionabile sul sito www.ddlspa.it. • Aut. Min. Prot. N° 1239 - SG del 22/12/2004

Ricerchiamo urgentemente operaie per settore cosmetico con esperienza e disponibili ad eventuali turnazioni. Sede di lavoro: vicinanze Crema. Ricerchiamo, per azienda settore cosmetico, magazziniere, con esperienza nella mansione di riferimento. E’ richiesta la conoscenza uso pc e bar-code. Sede di lavoro: vicinanze Crema

Perito chimico/alimentrare con specializzazione settore cosmetico. E’ richiesta la disponibilita’ d un contratto d’apprendistato. Sede di lavoro: vicinanze Crema. Ddl spa ricerca, per azienda operante nel settore cosmetico, assistente di produzione. Sono richieste competenze in manutenzione maccanica. Sede di lavoro: vicinanze Crema.

Ricerchiamo urgentemente, per azienda operante nel settore gomma-plastica, responsabile finanziario. E’ richiesta la conoscenza della lingua inglese. Sede di lavoro: vicinanze Lodi Impiegata amministrativa/contabile con esperienza nella mansione di riferimento. Richiesta buona conoscenza della lingua inglese e francese. Sede di lavoro: vicinanze Crema

FILIALE di CREMA Via Lago Gerundo, 18/3 • 26013 CREMA (CR)

Tel. 0373/200471 - 200228-204439 • Fax 0373/203449 • e-mail: crema@ddlspa.it • www.ddlspa.it

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A rischio l’occupazione presso i terzisti

Chromavis: attività di confezionamento trasferita in Polonia

Da gennaio, l'azienda cremasca di cosmesi trasferisce l'attività di confezionamento nel suo stabilimento polacco. Nessun problema per il personale, come scritto nello scorso numero, ma a risentirne potrebbero essere i terzisti. Pare proprio che, all'inizio del prossimo anno, la Chromavis di Vaiano Cremasco, azienda produttrice di cosmetici, con oltre 400 dipendenti, trasferirà in Polonia parte dell'attività di confezionamento. Sono già un paio di anni che l'azienda ha uno stabilimento in Polonia, come del resto anche in Brasile. «Il cosmetico è un prodotto molto delicato per il cliente, che vuole assicurarsi di avere tutta la filiera sotto controllo» spiega Marco Arcari, sindacalista della Cgil. «Per questo motivo» continua, «il trasferimento del confezionamento è stato in qualche modo obbligato. Ma va precisato che si tratta di un'esigenza interna al mercato polacco; questo significa che al territorio cremasco non verrà tolto niente, in termini di macchinari o, peggio ancora, di personale. In altre parole, non si delocalizza nulla. Nei tre stabilimenti di Crema, Vaiano e Chieve, ci si concentrerà esclusivamente sulla produzione, perché l'obiettivo aziendale è quello di farne dei centri di eccellenza proprio per la produzione di polveri, emulsori e cotti». Il motivo per cui il personale interno non avrà ripercussioni dalla soluzione polacca

è dovuto al fatto che il lavoro di confezionamento viene eseguito finora da piccole aziende che lavorano per conto terzi; saranno queste a subire la contrazione, per quanto Arcari inviti a non creare allarmismi: «Può benissimo darsi» ipotizza, «che la Chromavis riesca ad ampliare la propria clientela e, in questo caso, i terzisti compenserebbero la perdita subìta». Stimare l'entità dell'impatto sui dipendenti di queste piccole imprese, però, è arduo, perché lì il sindacato molto spesso non arriva; si tratta sempre e comunque di aziende che potrebbero avere problemi occupazionali e, di conseguenza, di ulteriori famiglie cremasche in difficoltà. «Proprio perché hanno a che fare con un prodotto molto particolare e delicato» sottolinea Arcari, “i clienti internazionali tendono a fidarsi poco dei terzisti; da qui la loro richiesta di controllare ogni aspetto della produzione, dall'inizio alla fine». A essere sempre all'erta sono anche gli interinali occupati presso la Chromavis, che li richiede volta per volta alle agenzie, a seconda delle esigenze della produzione che, nel caso della cosmetica, si può definire sinusoidale, in quanto conosce picchi alti e bassi alternativamente. «Da giugno scorso, tuttavia» precisa sempre Arcari, «l'azienda ne ha assunti una cinquantina, anche se a tempo determinato, dando l'impressione di cercare stabilità e di voler investire sul territorio». Gionata Agisti


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Crema

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Meno tre... Sale l'attesa per l'esordio in Campionato dei blues di Verderio, che sabato alle ore 18 sfideranno nella prima giornata di andata la Argentia Gorgonzola, squadra di grande tradizione in Serie B, lo scorso anno superata dai blues proprio nello sprint finale

Esordio dei blues. Ma la squadra non può allenarsi: palestra indisponibile. Lo dice il Comune

Tifosi della Reima, serve moltissimo il calore della Bertoni

per l'accesso ai playoff. La Reima, purtroppo, oggi non potrà svolgere la consueta seduta di allenamento, stante

l'indisponibilità della Bertoni, comunicata ieri pomeriggio dal Comune di Crema e l'impossibilità di trovare in sostituzione

altra palestra idonea a Crema. Ciò però non farà perdere la concentrazione e la voglia dei ragazzi di esordire davanti al

pubblico della Bertoni. La squadra, ben costruita, può puntare in alto, ma serve anche il sostegno del pubblico

blues che è sempre stato decisivo per le sorti della squadra, tanto in Serie A quanto nei numerosi campionati di Serie B disputati in passato. Vogliamo rinascere: serve l'aiuto di tutti e serve il calore della Bertoni. L'ingresso è gratuito. Vi aspettiamo!!

Centrosinistra: chi dei tre sarà candidato-sindaco?

Stefania Bonaldi, Emanuele Coti Zelati e Mario Lottaroli: i contenuti della loro strategia. Come convincere i simpatizzanti

T

di Tiziano Guerini

re candidati per una poltrona: centrodestra permettendo. E’ scaduto il termine per la presentazione della candidature alle «primarie» volute dal centrosinistra e che si svolgeranno il 20 novembre a Crema per far scegliere ai cittadini il candidato a sindaco delle elezioni amministrative della prossima primavera. Stefania Bonaldi, Emanuele Coti Zelati e Mario Lottaroli si sono presentanti con i loro 200 sostenitori per affrontare la competizione. Tre storie molto diverse, per età, vita vissuta e riferimento politico. Stefania Bonaldi si è avvicinata alla politica cittadina cinque anni fa in occasione del confronto elettorale cittadino poi vinto dal centrodestra. E’ stata eletta ed è stata scelta come proprio capogruppo dal Pd. I cinque anni passati con questa diretta responsabilità in sala degli Ostaggi le hanno dato l’opportunità di un’esperienza di amministrazione comunale intensa, anche se vissuta nel ruolo critico della minoranza. Emanuele Coti Zelati ha formato la propria sensibilità ai problemi sociali vivendo l’esperienza dell’associazionismo, di padre e di educatore. Mario Lottaroli si è formato all’impegno pubblico nel sindacato, vivendo tutte le difficoltà dei lavoratori, acuite ora dalla pesante crisi socio-economico-occupazionale. Abbiamo voluto sapere direttamente da loro quale punto di programma mettono al primo posto del loro impegno pubblico e come intendono mettersi in contatto con i cittadini. Per Emanuele Coti Zelati al primo posto c’è il tema della partecipazione. «Considero prioritaria» dice, «l’individuazione degli strumenti più efficaci per rendere i cittadini veramente partecipi delle scelte amministrative. In questi anni abbiamo assistito con l’attuale amministrazione di centrodestra esattamente al contrario: dall’area del mercato e degli Stalloni, alla via-

bilità interna ed esterna alla città, dalla gestione delle scuole materne alle decisioni delle società pubbliche. Con la partecipazione si realizza anche la trasparenza dell’attività amministrativa e si mette il cittadino e il luogo dove vive e lavora, veramente al centro degli interessi della politica». Per Mario Lottaroli al primo posto devono esserci i diritti delle persone da tutelare e valorizzare. «Viviamo un periodo in cui i diritti, anche quelli acquisiti con le lotte sindacali negli anni scorsi, vengono ora messi in discussione se non addirittura cancellati. Non è giusto. E’ certamente un problema di livello statale, ma credo che anche gli enti locali possano fare molto per dare un’assistenza decente a chi ne ha bisogno, per potenziare i ser-

Da sinistra: Lottaroli, Bonaldi, Coti Zelati

vizi sociali, per mettere in atto una politica tariffaria sostenibile, per offrire una casa ai meno fortunati, per sostenere gli anziani e aiutare i giovani. In questi anni a

Crema si è costruito troppa edilizia privata, consumando terreno pregiato, e poco quella pubblica confinata quasi in un ghetto». Stefania Bonaldi: «Per la pri-

ma volta nella nostra città la scelta di un candidato sindaco viene affidata agli elettori, ai cittadini, con una investitura “dal basso” che non potrà che raffor-

zare il candidato scelto, conferendogli maggiore autorevolezza verso i partiti che lo sostengono». Stefania Bonaldi ha deciso di dedicare questa fase della campagna per le primarie a un giro per i quartieri della città, dove si reca ogni venerdì, fissando incontri con i cittadini, le realtà sociali, aggregative, sportive, parrocchiali. «E’ così» dice. «Quelli nei quartieri e nelle case dei cremaschi sono momenti di conoscenza, di approfondimento, di relazione, di partecipazione; credo sia estremamente importante conoscere e farsi carico della realtà concreata delle persone e dei quartieri. Devi stare nel cuore della quotidianità se ne vuoi cogliere i lineamenti essenziali e fare dei progetti per la collettività».

Agazzi: «Primarie Movimento 5 stelle: la loro lista alle future comunali nel centrodestra? «Riunioni di giunta riprese in video» Se sì, io ci sarò» «Non so se il centrodestra a Crema organizzerà le primarie in vista del rinnovo amministrativo del prossimo anno. Forse non dipende nemmeno da una decisione locale. So che ove mai si organizzassero è mia ferma intenzione parteciparvi». Antonio Agazzi, presidente del consiglio comunale di Crema, non ha dubbi e la sua convinzione al riguardo è assoluta. Come mai tanta determinazione? «Per due motivi» dice. «Il primo riguarda proprio il Pdl, perché le primarie sarebbero per il partito un’iniezione di democrazia e non sono il solo a pensare che ce ne sarebbe bisogno; il secondo motivo è dato dal fatto che le primarie costituirebbero un’importante verifica di gradimento o comunque di valutazione del mio impegno politico da parte dei cittadini». Se si tenessero le primarie per il centrodestra, come le vorreste? «Con un’ampia partecipazione, magari con la presenza anche di persone non legate ai partiti. Primarie aperte, insomma, che portino persone nuove e aria nuova all’impegno politico-amministrativo. Ce n’è molto bisogno».

«Siamo convinti che il sistema politico attuale e la democrazia rappresentativa svuotata com'è oggi delle sue basi, abbiano fallito» Così Alessandro Boldi, portavoce del «Movimento 5 stelle» quello che ha preso avvio dalla contestazione globale di Beppe Grillo. Le cinque stelle rappresentano: acqua pubblica, energia pulita, trasporti sostenibili, connettività e rifiuti zero. «E' necessario» continua, «che il cittadino riprenda il proprio pezzo di futuro e se ne faccia carico, partecipando attivamente alla vita pubblica della società in cui vive. Questo vale a livello nazionale, ma anche e soprattutto a livello locale». La parola chiave pare essere «partecipazione». «Sia chiaro: non riteniamo sufficiente il voto amministrativo espresso ogni cinque anni dai cittadini; perciò abbiamo lavorato in questi mesi per elaborare e presentare al comune di Crema una serie di proposte di revisione dello statuto, per dare degli strumenti ai cittadini affinchè siano loro, diret-

tamente, ad esprimersi su questioni di carattere locale». Quali le proposte concrete? «Prima e dopo l'estate abbiamo raccolto firme per dare forza alla nostra proposta di istituire il referendum cittadino a Crema; attualmente è infatti previsto solo in termini consultivi, noi chiediamo invece che sia possibile abrogare o proporre norme di competenza comunale. Oltre a questa proposta ne abbiamo depositate tante altre, ora all’ esame della commissione per lo statuto del comune, che comprendono innovativi strumenti di partecipazione, come il referen-

dum finanziario, il richiamo dell'eletto, il Pgt e il bilancio partecipativo, i consigli comunali aperti e le riunioni della giunta riprese in video». Pensate di poter presentare una vostra lista per le prossime elezioni comunali a Crema? «Siamo un gruppo attivo di una quindicina di persone circa, quasi completamente under 40, ingegneri, liberi professionisti e impiegati, e in effetti stiamo lavorando per essere pronti per le elezioni comunali della prossima primavera. Non abbiamo ancora il nome del candidato sindaco, ma ci sarà presto».

Carabinieri, sono stati intensificati i controlli sul territorio C’è chi è subito caduto nella rete: chi è e per quali reati I carabinieri della compagnia di Crema nel corso delle ultime 24 ore hanno intensificato i controlli per contrastare e ridurre il numero dei reati. Impiegati 30 carabinieri su quindi pattuglie nelle zone particolarmente sensibili come i ponti verso Zelo, Truccazzano, Orzinuovi, le strade come la Melotta, la Rivoltana, la Paullese e la Serenissima. Sono state denunciate alla Procura della Repubblica otto persone sorprese in flagranza: • Un edile di 40 anni di Somaglia (Lo) era nei pressi della discoteca «Magica» in stato alterato per abuso di sostanze alcoliche, armato di un grosso coltello sequestrato dai carabinieri di Pandino. • Un rumeno di 24 anni sorpreso dai carabinieri Rivolta d’Adda in via Galilei, sprovvisto

di patente poiché mai conseguita, alla guida dell’Alfa Romeo 156 del connazionale abitante a Genova, autovettura che andava sequestrata come da provvedimento dell’autorità ligure ancora pendente.

• Un operaio di 48 anni di Bagnolo Cremasco a seguito di accertamenti dei carabinieri della Radiomobile di Crema era alla guida della propria autovettura sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. Così come un operaio di 20 anni di Somma lodigiana (Lo).

• Un indiano di 35 anni residente Soncino è stato sorpreso dai carabinieri della radiomobile in Ticengo alla guida del proprio quadriciclo, positivo all’esame alcoltest con tasso alcolemico rilevato in g/l 1,56 nella prima prova e g/l 1,61 nella seconda. Il veicolo è stato sottoposto a sequestro ai fini della confisca.

• Un egiziano di 23 anni abitante ad Annicco sorpreso dai carabinieri aliquota radiomobile, in Crema alla guida dell’autovettura Renault sprovvisto di patente di guida perché mai conseguita. Autovettura affidata autosoccorso a disposizione proprietario.

• Un operaio di 26 anni è stato sorpreso dai carabinieri di Romanengo in via Castello alla guida in stato di ebbrezza alcolica, patente di guida ritirata ed autovettura sottoposta a fermo amministrativo.

• I carabinieri di Bagnolo Cremasco hanno deferito un 30enne residente a Bagnolo Cremasco perché ritenuto responsabile di avere speso una banconota falsa da 50 euro presso una tabaccheria.


Crema

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Paullese, un calvario: Milano a un’ora e mezza La lettera di Agostino Alloni all’assessore regionale Cattaneo: una situazione insostenibile. Riccaboni, intanto, non è rintracciabile

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aullese: lettera di Alloni all'assessore regionale Cattaneo: “Situazione insostenibile, si intervenga subito”. Il silenzio del sindaco di Spino, che non convoca il tavolo tecnico da mesi.

Nei giorni scorsi, dopo i continui disagi lungo la Paullese, nella tratta tra Peschiera Borromeo e Pantigliate, il consigliere regionale del Pd, Agostino Alloni, ha inviato una lettera all’assessore lombardo alla Mobilità e Trasporti, Raffaele Cattaneo. Dall’inizio della scorsa settimana, infatti, i tempi di percorrenza lungo la tratta San Donato-Crema si sono drasticamente allungati, in seguito all’apertura del nuovo rondò nei pressi di Mediglia, in località Vigliano, che prevede l’obbligo di precedenza per chi percorre la Paullese. Con questa modifica al progetto, si sono venute a creare code lunghissime, che hanno bloccato inevitabilmente il traffico, con conseguenti disagi per tutti i pendolari che quotidianamente percorrono la tratta per giungere

nel Milanese. «Quaranta chilometri in un’ora e mezza. Questo è mediamente il tempo che i pendolari perdono sulla tratta San Dona-

to-Crema, in entrambe le direzioni. Una situazione che non è più sostenibile» dichiara Agostino Alloni, che spiega così le ragioni della sua iniziativa: «Ho chiesto

all’assessore Cattaneo un’azione immediata della Regione, perché vengano messi in campo interventi straordinari, necessari per ridurre al minimo i disagi persistenti, non solo per i tanti pendolari bloccati nell’ingorgo stradale ma anche per l’azienda che gestisce il servizio pubblico di trasporto». Nella lettera, che è stata inviata anche all’assessore regionale Gianni Rossoni, ai presidenti della Provincia di Cremona, Massimiliano Salini, di Lodi, Pietro Foroni, e di Milano, Guido Podestà, nonché al sindaco di Spino d’Adda e coordinatore della Paullese, Paolo Daniele Riccaboni. Alloni chiede che venga ripristinato quel tavolo tecnico e di concertazione, con i rappresentanti dei territori interessati dalla Paullese che, periodicamente, all’incirca ogni tre mesi, si riuniva a Spino fino alla scorsa primavera. Che ne è stato di quel tavolo? Perché da quando il sindaco Riccaboni ha vinto le elezioni non è stato più convocato? «Il problema è grave e deve essere risolto al più presto» conclude l’esponente del Pd.

«Azioni dello stesso tipo sono state intraprese anche a livello locale, con l’interrogazione del consigliere provinciale del Pd, Eugenio Vailati, in Consiglio provinciale a Cremona. Il tema è caldo e mi auguro, pertanto, che vengano presi subito i provvedimenti necessari per risolvere questa situazione a dir poco disastrosa». Anche il sindaco di Pandino, Donato Dolini, ha scritto nei giorni scorsi al collega di Spino, per avere delucidazioni: «Ci eravamo lasciati tutti alla fine di agosto con la notizia che la Regione avrebbe concesso i soldi per la realizzazione del tratto Dovera-Spino. Così aveva riferito Riccaboni, in seguito all'incontro con Cattaneo. L'accordo era quello di riunirci entro settembre, per fare il punto della situazione ma, da allora, non abbiamo più saputo nulla e non mi pare davvero un buon segnale». Quanto al sindaco di Spino, nonostante i nostri numerosi tentativi, non è stato possibile parlargli, per avere risposte in merito a questo ritardo. Gionata Agisti

Workshop: «Informatica per i processi di impresa» Università degli Studi di Milano - Polo Didattico e di Ricerca di Crema

Venerdì 7 ottobre, presso l’Università degli Studi di Milano si è tenuto il secondo workshop dei quattro previsti dalla road map «Università-Impresa» del Comune di Crema e voluta da Acsu, Cremaricerche e dall’università stessa, intitolato «Informatica per i processi di impresa». L’incontro è stato coordinato dal professor Ernesto Damiani il quale ha illustrato come uno dei più importanti fattori di competitività per le piccole e medie imprese italiane riguardi la capacità di progettare, monitorare e gestire i processi aziendali, utilizzando tecnologie avanzate e integrando servizi e sotto-processi forniti da terze parti. Il laboratorio SESAR del Dipartimento di Tecnologie dell’Informazione, che opera presso il Polo di Crema dell’Uni-

versità degli Studi di Milano (http://sesar.dti.unimi.it), è un centro di ricerche attivo a livello europeo e nazionale sul tema dell’ingegneria dei processi di business, dei servizi, della gestione della conoscenza e delle risorse umane. Le finalità del laboratorio comprendono il trasferimento tecnologico verso il mondo delle imprese.

La giornata su «INFORMATICA PER I PROCESSI DI IMPRESA» ha presentato progetti, linee di sviluppo e competenze concrete sui temi dell’ingegneria dei processi aziendali e della conoscenza d’impresa. L’obiettivo era rilevare opportunità di collaborazione tra Università e comunità delle imprese, con particolare attenzione al ruolo che può giocare l’approccio open-source all’interno

Tribunale di Crema Esec. Civ. n. 116/2009 – Reg. Incarichi 91/10- G.E. dott. Cappelleri ESTRATTO DI AVVISO DI VENDITA – III ESPERIMENTO Professionista delegato: avv. Alberto Borsieri, con studio in Crema – Via Frecavalli n. 21 Vendita senza incanto: 16 dicembre 2011, alle ore 16,30, presso lo studio del delegato. Lotto unico: In Comune di Crema- Viale Repubblica n. 57. Appartamento posto al quinto piano di una palazzina de-nominata “Europa II”, costituito da ingresso, soggiorno, cucina, disimpegno, bagno, due camere, un balcone. Una cantina posta al piano interrato. E” compresa la quota proporzionale di comproprietà degli enti e parti comuni dell’edificio. Custode giudiziario: Istituto Vendite Giudiziarie e dell’Asta S.r.l. , Ripalta Cremasca (telefono 0373.80250 telefax 0373.82039 e.mail ivgcrema@astagiudiziaria.com). PREZZO BASE euro 63.562,50, con offerte in aumento pari ad euro 5.000,00. Offerte da depositare in bollo e in busta chiusa nella competente cancelleria del Tribunale di Crema entro le ore 12,00 del giorno non festivo precedente la vendita, con unito assegno circolare per cauzione pari al 10% del prezzo offerto, intestato alla procedura esecutiva n. 116/2009. Vendita all’incanto: 5 gennaio 2012 alle ore 16,30, sempre nello studio dell’avv. Alberto Borsieri, al prezzo base di euro 63.562,50 con offerte in aumento pari ad euro 5.000,00. La domanda di partecipazione all’incanto, in bollo e non in busta chiusa, dovrà essere depositata nella competente Cancelleria del Tribunale di Crema entro le ore 12,00 del giorno non festivo precedente la vendita, con allegato assegno circolare per cauzione di euro 6.356,25, intestato come sopra. In ogni caso sui siti www.astagiudiziaria.com e www. astegiudiziarie.it è pubblicata la relazione di stima dell’immobile per cui è la presente procedura di vendita. La presentazione dell’offerta implica la conoscenza integrale e l’accettazione incondizionata di quanto contenuto nella relazione peritale e nei suoi allegati, negli atti del fascicolo processuale, nonchè nell’avviso affisso, in forma integrale, all’Albo del Tribunale di Crema. Crema, 12 ottobre 2011. (avv. Alberto Borsieri)

di reti di collaborazione. L’incontro è iniziato con il saluto dell’assessore del Comune di Crema, Laura Zanibelli, che ha voluto porre l’accento sull’importanza di questo ciclo di incontri volti a far incontrare mondo imprenditoriale e mondo universitario, stavolta focalizzandosi sulla capacità dell’informatica nel migliorare i processi d’impresa, garantendo alle aziende una migliore gestione delle risorse e un abbattimento deciso dei costi. Il workshop è stato diviso in due parti. La prima parte ha avuto l’obiettivo di affrontare la tematica da un punto di vista più generale, intitolata “Ingegneria dei processi aziendali”, che ha visto l’intervento di tre aziende. Stefano Scamuzzo di Bi Initiative, Enginering Group

si è focalizzato sul concetto di Open Source. Francesco Vanini di Opera 21 ha dimostrato come l’informatica può aiutare i migliorare i processi logistici, portando ad esempio l’ottimazione della gestione del magazzino di un’azienda cliente. Massimiliano Bellino di Max-

well Industries ha illustrato il progetto MyGECO, volto al monitoraggio dei consumi energia industriali, aprendo al contempo scenari futuri di energia condivisa tra industrie e città. La seconda parte, moderata da Paolo Ceravolo, si è occupata della gestione dell’or-

ganizzazione e delle risorse umane. Gregorio Piccoletti ha mostrato l’operato dell’azienda Zucchetti, produttrice di software, che ha trasformato negli anni 2000 la gestione tradizionale dell’human resources, facendo affidamento al web 2.0 che garantisce una maggiore efficienza nel lavoro dell’ufficio del personale. Ferronato di Soluta.net ha spiegato i rapporti tra CEO e IT e al miglioramento dei rapporti di lavoro tra questi due corpi aziendali grazie all’implementazione del BPM. Via teleconferenza hanno partecipato anche i professori Giorleo e Miranda dell’Università di Salerno i quali hanno presentato la piattaforma IWT, un’attività didattica online volta a creare un percorso formativo basato sulla conoscenza dell’utente.


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CUOCHI FOR ETIOPIA

Menù degustazione a 30 euro (5 donati)

Per una volta le Tavole Cremasche, si troveranno a cucinare, non solo, per la delizia dei palati di gourmet ed appassionati ma per aiutare chi, ancora oggi, muore di fame .Etiopia e Oltre è un ONLUS creata da un gruppo di famiglie, adottive e non, che insieme alla Comunità Parrocchiale di San Bartolomeo in Crema realizzano progetti a sostegno delle popolazioni più povere e dei missionari in Etiopia e in altri paesi del mondo; in particolare i progetti “ mamme sicure”in Niger ed “emergenza carestia” in Etiopia. Domenica 23 ottobre in tutti i ristoranti delle TAVOLE CREMASCHE viene proposto un menù degustazione con aperitivo e stuzzichino, un primo piatto, un secondo piatto, un dolce, caffè, vino e acqua minerale. Il costo dei menù è di 30 euro di cui 5 euro da donare all’associazione Etiopia e Oltre. E’ previsto, naturalmente, un piccolo menù per i bambini, al costo di 15 euro con la donazione di 3 euro.

MOTO CLUB CREMA

Dalle Alpi alla festa del cioccolato a Perugia

Si è svolta domenica 9 ottobre la tradizionale gita di fine anno che, come vuole la tradizione, simboleggia la fine della stagione sportiva. Quest’anno soci ed amici hanno raggiunto la località di Onore nei pressi Clusone (BG). Nonostante il freddo che i giorni precedenti ha fatto scendere a picco le temperature ben 35 motociclisti si sono riuniti alla sede del club (bar MCL a Crema in via Bergamo) e, dopo aver fatto una calda colazione, hanno sfidato il vento gelido del passo della Presolana. Tra le moto moderne sempre presenti e gradite anche le moto d’epoca come Gilera, Piaggio e Moto Guzzi. Grazie alla giornata particolarmente soleggiata i partecipanti han potuto assaporare un meraviglioso panorama montano. Il 16 ottobre sarà la prima data e la metà fissata è una località dolce e appetitosa: “Festa del cioccolato” a Perugia. Mentre a dicembre sarà organizzata la visita ai mercatini di Natale in Trentino.

Crema

Pergo, adesso Crema si infiamma Primo in classifica. Massimiliano Aschedamini: «La squadra costruita in due settimane»

I

l Pergocrema al primo posto in classifica. Dopo il record di vittorie, anche la città riscopre il tifo per i “Cannibali” e il presidente onorario Aschedamini invita le imprese a investire nella società: «Il ritorno di immagine è ormai a livello nazionale» I «Cannibali» stanno vivendo giornate esaltanti: il Pergocrema è primo in classifica con 15 punti nel girone B della Prima Divisione della Lega Pro, dopo sei partite e una sola sconfitta, in casa del Prato. Un record, tanto più inaspettato se si pensa alla situazione di completa incertezza che ha pesato per tutta l'estate sul futuro della società, rilevata quest'anno dall'imprenditore laziale Sergio Briganti. «Quando, ad agosto, tutte le altre squadre erano in ritiro noi non ne avevamo nemmeno una definitiva» commenta l’ex presidente, ora onorario, Massimiliano Aschedamini, rientrato nell’organigramma dopo essersene andato per contrasti con la precedente proprietà. «La squadra del Pergo è stata fatta nel giro di due settimane, grazie alla bravura del nuovo presidente Briganti e, nonostante queste difficoltà

I giocatori del Pergo festeggiano sotto la curva

iniziali, abbiamo superato ogni più rosea previsione, ottenendo cinque vittorie su sei. Non ho difficoltà a dire che stiamo vivendo una delle stagioni più esaltanti da quando il Pergo è stato fondato, nel 1932». Ma qual è stata la risposta del pubblico, il cui tifo negli ultimi anni si era andato un po' raffreddando? «Dapprima, c'è stata cautela da parte dei tifosi,

(per gentile concessione dell’Us Pergocrema)

poi però, con i risultati, l'aria è cambiata e la risposta non si è fatta attendere: domenica scorsa, al Voltini, si sono presentati 1.600 spettatori; un numero così consistente non lo si vedeva dal 2008, quando il Pergo era in C1. L'anno scorso, quando andava bene, potevamo contare su 700 tifosi, ma era comprensibile, dopo tre anni di modestia agonistica. Oggi, il tifo si vede, si sente,

è palpabile e questo lascia ben sperare per il futuro, perché il rapporto con la città va riconsolidato sempre di più». Insieme al tifo, però, Aschedamini mette l'accento anche sugli sponsor, fondamentali per una piccola città come Crema: «La nostra città è la più piccola di tutte quelle che hanno una squadra in Prima Divisione. Riuscire a restare in questa categoria e addirittura al primo posto è veramente un sogno. Abbiamo troupe televisive che seguono le nostre partite e mezzi di comunicazioni all'altezza della situazione. Ormai, la pubblicità che siamo in grado di fare non è più funzionale al bacino cremasco ma ha assunto un respiro perfino nazionale. Abbiamo già avuto molte risposte positive in termini di sponsor, soprattutto da imprenditori giovani, che più di altri hanno capito il ritorno di immagine che possono avere, sostenendo la nostra società. È chiaro, però, che ci aspettiamo un sostegno sempre maggiore da parte delle aziende locali, ce n'è bisogno. Ho sempre sostenuto che non importa che ci sia uno solo a dare molto; è preferibile piuttosto avere tanti piccoli investitori che credano nel progetto e investano nel Pergo». Gionata Agisti

Scuola Monteverdi e i corsi di musica a Sergnano

Corsi di strumento presso la Scuola Media PRIMO LEVI di Sergnano (CR). Le iscrizioni si riceveranno sabato 15 Ottobre p.v., presso la sede del Comune, piano terra, dalle 9.30 alle 11.30. Le lezioni individuali, in coppia o in gruppo, sono rivolte a bambini, ragazzi, giovani ed adulti e partiranno nella seconda metà di Ottobre. L'iniziativa vede il patrocinio del Comune di Sergnano, Assessorato alla Cultura, l'organizzazione è a cura dell'Associazione Culturale «MUSICA

SEMPRE» in collaborazione con la SCUOLA DI MUSICA CLAUDIO MONTEVERDI di CREMA. Grazie alla sensibilità del Comune, dell'Assessore alla Cultura Dario Attilio Fortini ed alla costante disponibilità e collaborazione del Dirigente Scolastico dell'Istituto Comprensivo di Sergnano GIUSEPPE NOCI, per il quinto anno consecutivo gli abitanti di Sergnano e dei paesi limitrofi potranno avvicinarsi per la prima volta allo studio di uno strumento musicale o rinforzare le abilità acquisite negli anni

precedenti. Gli interessati, per l’anno scolastico 2011-2012 potranno frequentare corsi di: Canto moderno, arpa, organo, pianoforte, tastiere, violino, viola, violoncello, flauto dolce e traverso, tromba, saxofono, clarinetto, zampogna e cornamusa, chitarra classica, acustica ed elettrica, batteria e percussioni, basso elettrico,mandolino e fisarmonica. Per informazioni telefonare al numero 0373 257329 info@musicasempre. org, info@scuolamusicamonteverdi.it


Speciale Pandino

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A Pandino per celebrare l’arrivo dell’autunno Venerdì 14 Ottobre 2011

La fiera per riscoprire sapori del passato. Feste, sagre e tradizioni secolari

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FARE “MARKETING” NEL MEDIOEVO Diffuse sin dall'antichità, è proprio nel Medioevo che le sagre e le fiere contadine vedono il momento di massima diffusione e sviluppo. Molte di esse, nel corso di questi cruciali secoli, subiscono profonde trasformazioni, venendo inglobate all'interno di un sistema culturale in mutamento e sempre più di matrice religiosa. Non di rado, infatti, le sagre si svolgono in concomitanza con la giornata dedicata al santo patrono, protettore del centro, e i riti puramente pagani si mischiano a quelli propri della religione. Ma le sagre non erano soltanto momenti di festa: secoli fa come oggi, le sagre erano anche occasione per attirare in città visitatori e turisti dalle zone vicine. Nel corso delle sagre si presentavano così i propri prodotti, in particolare quelli legati alla vita della comunità e considerati eccellenze della produzione locale: agli stessi prodotti le sagre e le fiere erano spesso dedicate. In tal modo, in occasione della ricorrenza non solo i locali si lasciavano andare a qualche

spesa in più, favorendo gli artigiani e i piccoli commercianti, ma anche chi veniva appositamente da fuori in occasione della festa non mancava di acquistare un po' di quel prodotto tipico del luogo, sia esso culinario o artigianale. Ecco dunque che anche la produzione godeva di 'pubblicità', e i commercianti stessi, nonchè i produttori, spesso una figura unica, potevano guadagnarsi spazi anche nei mercati limitrofi, dove la propria fama li precedeva. Una strategia di marketing che si svolge, ancora oggi, solo in piccola parte mutata: la promozione non ha più come concorrenti molti altri piccoli esercenti, ma il mercato all'ingrosso, il più evidente ostacolo alle piccole e medie realtà. La fiera porta dunque con sè la riscoperta di tradizioni antichi, pratiche di lavoro artigianali che permettono la creazione di prodotti di qualità e un sistema commerciale che vanta origini antichissime; tutto questo insieme a musica, spettacoli e tanto divertimento per partecipanti di tutte le età.

rriva l'autunno, e con lui arriva il tempo delle fiere e delle sagre, per celebrare la fine della stagione di raccolta e di un periodo prospero e l'inizio di un nuovo ciclo vitale per il terreno, che si prepara al riposo per poi offrire nuovamente i suoi frutti. La tradizione delle feste popolari nei piccoli centri è di origini antichissime, ma ancora oggi fortemente radicata, in particolar modo nei centri ancora legati ad una realtà prevalentemente contadina e che proprio dalla lavorazione della terra trae sostentamento e guadagno. Per questo, nei centri di campagna sono particolarmente radicate le fiere e le feste che, pur mutando nel tempo, si mantengono sempre fedeli allo spirito originario e vengono scandite dai ritmi naturali. Nella maggior parte dei casi, le origini delle sagre tradizionali si perdono nel tempo, indietro fino a quando

ancora erano parte di riti pagani, poi inglobati anche nella vita quotidiana delle comunità cristiane e giunte fino a noi come feste nelle

quali celebrare il momento di passaggio che segna la fine di un ciclo e l'inizio di un altro. Le fiere autunnali, come quella in pro-

gramma a Pandino, sono anche occasione, forse una delle ultime, di potersi radunare all'aperto a consumare un pasto gustoso o a trascorrere serate di festa, musica e spettacoli all'aria aperta, prima dell'arrivo dei periodi più grigi, che limitano le occasioni di raduno all'esterno o comunque tra grandi gruppi, come quelli costituiti da un intero paese (e visitatori, che sempre più di frequente si radunano alla fiera di Pandino rendendolo un evento di sempre maggiore portata). Le fiere sono, oggi, anche occasione di riscoprire tradizioni e stili di vita legati al passato: bancarelle e piccoli spettacoli lungo le vie e le piazze permettono di rivivere un clima di festa che costituiva, nei secoli passati, uno dei rari momenti di divertimento e condivisione in totale leggerezza, lontani dalle fatiche del duro lavoro quotidiano. Pandino, luogo storico di straordinario interesse, offre con la sua fiera una duplice opportunità: quella di godere di un clima di festa, rivivendo una delle più antiche tradizioni della nostra cultura, e quella di scoprire, o riscoprire, le bellezze storiche ed architettoniche di un borgo che conserva ancora intatto il sapore dei secoli trascorsi, riproponendo, di ognuno di essi, piccoli tesori conservati fino ad oggi, tutti da assaporare in un clima di allegra festa. La fiera sarà inoltre occasione di riscoprire un gusto tutto artigianale nel fare le cose, dalla preparazione di cibo e dall'assaggio di prelibatezze culinarie fino alla riscoperta del piccolo artigianato, risorsa ancora oggi preziosa ma spesso dimenticata e sottovalutata, eppure in grado di offrire bellezze inaspettate. Martina Pugno


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Speciale Pandino

Venerdì 14 Ottobre 2011

La sagra e il Club Majorettes Pandino Una ricetta elaborata per una bevanda semplice e dai mille diversi aromi: dal più amaro, al fruttato, al floreale

Il Borgo di Gradella

Tra architettura e specialità gastronomiche

Gradella, frazione di Pandino (CR), è ancora oggi considerato tra i Borghi antichi più affascinanti della nostra penisola. Il nome originale del paese era Gardella, nato dall’unione dei termini germanici gard (luogo fortificato) e ell (da alod, possesso). Il piano regolatore di Pandino ha previsto, presso la frazione, la costruzione di case gialle, con mattoni rossi e caratteristiche corti comunicanti. Villa Maggi sorge vicino al borgo e risale al XVII secolo: attualmente appare differente per alcune modifiche che sono state apportate tra il XIX e il XX secolo. Altri due edifici caratteristici di Gradella sono la Chiesa Parrocchiale costruita nel 1895, e la Chiesa di Santa Marta, risalente alla seconda metà del XV secolo. Infine meritano di essere visitati il sito di Palazzo Pignano e i resti di una villa romana che sono situati nella zona dietro la chiesa. Gradella è anche nota per i prodotti caseari speciali che produce: dai formaggi al burro, in questa zona della Lombardia vengono realizzate raffinatezze degne di essere assaggiate. Il “Panarone” ad esempio è il formaggio dal sapore amarognolo che nasce proprio a Pandino; un’altra specialità è il salame nostrano. Molti ristoranti sorgono infatti in antichi cascinali, e offrono prelibatezze come lo stesso panarone, unito ad esempio ai rinomati tortelli cremaschi.

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a manifestazione “Autunno in Fiera” a Pandino torna anche quest’anno: il piccolo borgo cremasco sarà la location di questo evento ottobrino da sabato 15 fino a lunedì 17 ottobre. Le sagre di paese dedicate a ricorrenze storiche, religiose, ma soprattutto ai prodotti tipici dell’enogastronomia di un certo luogo sono spesso il centro dei festeggiamenti in questo periodo autunnale. Le tradizioni popolari sono un’importante risorsa culturale, ed economica per i cittadini dei piccoli paesi che si impegnano a valorizzare il territorio locale, ma anche a comprendere il presente partendo dal passato per conoscere meglio le proprie radici. Per questi motivi il Comune di Pandino organizza numerose manifestazioni durante l’anno: l’appuntamento con la prossima è per questo fine settimana, in cui le tradizioni culturali si intrecceranno con quelle culinarie, con il castello visconteo a fare

da sfondo a questo momento di convivialità. Per conoscere le usanze di chi vive in questi luoghi, il modo migliore è senza dubbio partecipare direttamente agli eventi che si svolgono sul territorio, riuscendo a vedere da vicino i ritmi di vita e le radici culturali di chi ha sempre abitato in queste zone. La sagra autunnale sarà quindi un’importante occasione per focalizzare l’attenzione sull’economia del territorio cremasco, crocevia delle province lombarde di Milano e Bergamo, e sulle sue iniziative commerciali, agricole e soprattutto artigianali. Le iniziative di questa edizione 2011 avranno inizio sabato 15 ottobre alle ore 16.00 presso la Palestra Comunale di via Bovis, all’insegna dello sport. A dimostrazione della trasversalità di questo tipo di eventi, in grado di coinvolgere una vastissima fetta di pubblico che comprende sia i più giovani che coloro che vivono in questi luoghi da molto più tem-

po, si svolgerà il “2° trofeo alla memoria di Nando Formis e Franco Nosotti”. Alle 16.30 ci sarà la prima sfida tra ABC Basket e Vanoli Cremona (categoria Under 14), seguita alle 18.30 da ABC Basket contro Pallacanestro Settimo Milanese (categoria Under 17) e dalle relative premiazioni. Il primo giorno si concluderà con un evento che unisce le tradizioni religiose a quelle musicali: alle ore 21.15 presso la Chiesa Parrocchiale di Pandino si terrà infatti il “Concerto d’Organo” per il restauro dell’organo Serassi 1755-1789, con il Prof. Giancarlo Parodi all’organo. La giornata più importante della Sagra autunnale sarà sicuramente domenica 16 ottobre. Moltissimi saranno infatti gli eventi in programma sin dal mattino: alle ore 10.45 si inaugurano i festeggiamenti con la “Sfilata per le vie cittadine” del Corpo Bandistico di Pandino e del Club Majorettes. Le strade del paese saranno la cornice del percorso folkloristico che poi giungerà presso l’area inter-

na del Castello Visconteo per un’esibizione, alle ore 11.15. Il CMP, ovvero “Claub Majorettes Pandino”, è una realtà ormai affermata che è nata nel 1977, in stretto legame con il Corpo Bandistico di Pandino. Le due associazioni partecipano fin dagli anni 80 a sfilate folkloristiche che si svolgono in giro per tutta la penisola. Le Majorettes di Pandino, grazie alla disciplina del “Twirling” – movimenti coreografici di alto contenuto atletico, realizzati con un bastone metallico – ogni anno partecipano a Campionati sia nazionali, che Europei e addirittura Mondiali. Le atlete hanno un’età compresa tra i 5 e i 20 anni, e sono allenate dall’insegnante Pinuccia Donati. Nel periodo estivo le ragazze, smessi i panni agonistici, indossano nuovamente le proprie divise per occasioni puramente folkloristiche, portando avanti questa attività di carattere socio-culturale purtroppo non sempre è diffusa nelle realtà comunali. Mara Guzzon


Sagra di Pandino

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Eventi per tutti i gusti tra domenica e lunedì Venerdì 14 Ottobre 2011

Il 16 e 17 si alterneranno momenti culturali, divertimenti e tanta gastronomia

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li eventi della domenica proseguono: a partire dalle 11.30 infatti, presso la Biblioteca Comunale, avverrà la presentazione della “Biblioteca on-line” e dei nuovi servizi realizzati presso di essa. Le postazioni multimediali realizzate recentemente insieme a servizi informatici totalmente rinnovati saranno illustrati in collaborazione con i Lions della sezione di Pandino. Si continua alle 11.45, ancora presso la Biblioteca, con l’iniziativa “Un caldo inverno di cultura”, durante la quale saranno elencate tutte le manifestazioni culturali previste per la stagione 20112012, in collaborazione con Linee Infinite Edizioni e Informamusica. I numerosi incontri di carattere culturale organizzati dalla Biblioteca si chiudono con quello delle ore 16: la presentazione del libro “Al civico 6” del collettivo di autori chiamato “Regina”, coadiuvato da Todaro Editore. Tra castello e vie principali, per tutte la giornate di domenica e lunedì si svolgeranno attività che continueranno da mattina a sera: il tradizionale Luna Park sarà una presenza fissa presso l’Arena esterna del castello, per intrattenere i più piccoli e le loro famiglie. Nell’Arena interna invece, si terrà “Il Club dei Borghi più belli d’Italia”, al quale appartengono Comuni italiani situati soprattutto nel territorio Lombardo, come ad esempio Gradella (Fraz. Di Pandino). Il Club presenterà le proprie peculiarità turistiche, artigianali, ed enogastronomiche attraverso la degustazione di prodotti tipici lombardi. Le specialità gastronomiche saranno protagoniste anche grazie ad altre due iniziative: La rassegna

“Pandino nel Piatto”, che continuerà tutti i giorni fino al 18 ottobre; e dalle 11.15 la tavola gastronomica “Profumi e sapori alla Corte di Regina e Bernabò” che avverrà in occasione dell’apertura di cinque nuove sale del Castello. “In occasione della Fiera d’Autunno infatti, tradizionalmente legata al tema dei sapori, il Comune allestirà alcune tavole imbandite presso le nuove sale aperte al pubblico, con gli ingredienti tipicamente utilizzati nel medioevo, in qualche caso anche come medicine. Lo scopo dell’iniziativa è tornare nel passato cercando di comprendere quali profumi stuzzicassero il palato e l’olfatto dei signori del castello”, annuncia l’assessorato organizzatore della manifestazione. Gli assaggi dei prodotti di questi luoghi continuano anche presso stand gastronomici con vino, formaggi e pane – anche la scuola Casearia di Pandino sarà presente con un banco di formaggi di produzione propria – e con la presenza della ProLoco che gestirà il Punto ristoro con prodotti tipici del territorio, presso il quale sarà possibile rifocillarsi tra un evento e l’altro. Per gli amanti delle novità e dei cibi totalmente naturali, ci sarà anche uno stand dedicato ai prodotti Biologici, situato vicino al castello. Oltre a tutto questo, anche le attività produttive saranno messe in evidenza: infatti in via circonvallazione B si terrà un’esposizione delle aziende del territorio denominata “Creativia” (piccoli oggetti creativi). Oppure, come di consueto, il mercatino tradizionale sarà situato tra la Circonvallazione e l’ingresso al castello. Mara Guzzon

Il Castello di Pandino:

Storia, arte e visite guidate

L’antico castello di Pandino ha origini molto antiche. Esso risale infatti al 1355 ed è stato fatto costruire dal Signore di Milano Bernabò Visconti e dalla moglie, come residenza di campagna. Costruzione dalla pianta quadrata, con cortile interno e quattro torri angolari, presenta la forma tipica dei castelli di campagna dell’epoca. Dopo vari disordini avvenuti presso il Ducato di Milano, la proprietà è passata dai Visconti alla famiglia cremasca dei Benzoni, ed infine a Francesco Sforza. Nel 500 la famiglia d’Adda si è impossessata della proprietà e l’ha mantenuta fino al 1947, anno in cui è stata acquisita dal Comune di Pandino. Con il passaggio di gestione all’amministrazione comunale è stato infine messo in atto un vero e proprio recupero della struttura: nel castello adesso sono situati il municipio, la biblioteca ed il convitto della scuola casearia. La parte interna del castello è interessante da visitare perché l’edificio nel ‘300 è stato completamente decorato: varie forme geometriche contengono gli stemmi della famiglia dei Visconti, oltre che le figure umane di S.Antonio e S.Cristoforo. Infine al piano superiore è stata riprodotto un porticato visto in profondità, con effetto suggestivo di “sfondamento della parete”. Per tutti gli interessati vengono organizzate durante tutto l’anno visite guidate a tariffe che variano tra gli 1 e i 3€, sia per singoli che per scuole oppure comitive. Da febbraio a novembre troverete una guida ogni domenica, per gli altri mesi e per i giorni feriali la guida è disponibile su prentazione.


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Sagra di Pandino

Venerdì 14 Ottobre 2011

Tra arte e cultura: la Tana dei Goblin e l’esposizione di auto e moto

Una giornata di ricreazione a 360 gradi per grandi e piccini. Si promuove la cultura del “gioco intelligente”

Rassegna gastronomica “Pandino nel piatto”

Proprio dall’amore per le tradizioni e per la convivialità, oltre che per le bevande ed i cibi di qualità, nascono le iniziative migliori. Ci sono persone spinte da una forte passione per il proprio lavoro, il cui intento è far provare piccoli momenti di felicità a chi sceglie di assaggiare le prelibatezze che creano. Secondo quest’ottica è infatti iniziata la rassegna culinaria denominata “Pandino nel piatto”, che si terrà dal 7 al 18 ottobre. Giunta ormai alla sua ottava edizione, la minirassegna gastronomica si pone come obbiettivo quello di far conoscere ai propri visitatori i piatti speciali del territorio cremasco, coinvolgendo cinque ristoranti che propongono vari menù al prezzo fisso e “anti-crisi” di 25 euro. I ristoranti sono tutti situati a Pandino e nelle sue frazioni e sono nello specifico: - Osteria Vecchia Pandino (Via Milano 35, Pandino) - Trattoria Volpi (Nosadello di Pandino, Via Indipendenza 34) - Trattoria Contea (Gradella di Pandino, Via Maggiore 17) - Osteria degli Amici (Gradella di Pandino, Via Maggiore 18) - Ad convivium Ristorante (Via De Gasperi 3, Pandino) A chi volesse partecipare alla rassegna si consiglia di prenotare e di consultare tutti i menù disponibili presso l’elenco sul sito del Comune. I piatti più comunemente diffusi sono: gnocco fritto con salumi tipici, tortelli, carne, pasta fatta in casa, accompagnati da ottimi dolci e vini tipici che variano a seconda del pasto che accompagnano e della provenienza.

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opo i momenti dedicati a musica, gastronomia e sport, continuano le attività ricreative di domenica 16: gli appassionati di motori potranno ammirare l’esposizione di auto nuove in Piazza Vittorio Emanuele, oltre che la presentazione dell’attività associativa “Motoclub di Pandino” in via XX Settembre. Infine, per tutta la giornata, si svolgerà un’interessante iniziativa presso la Sala degli Affreschi del Castello Visconteo: la “Tana dei Golbin” presenta l’Area dimostrativa di giochi da tavolo nella caratteristica location medioevale. “La Tana dei Gobelin, oltre a essere una comunità virtuale che si riunisce e si incontra via internet attraverso il suo sito, è anche un insieme di Associazioni Ludiche sparse in tutta Italia

che condividono lo stesso obbiettivo di promuovere senza fini di lucro la cultura del “Gioco intelligente”. Dunque, questa associazione dalla pluriennale esperienza nel campo dell’intrattenimento ludico e d educativo, allestirà un caratteristico luogo di divertimento di cui il pubblico potrà usufruire da domenica fino a lunedì. In un territorio come quello cremasco, risulta molto forte la necessità di coniugare tra loro la valorizzazione del territorio, la crescita economica, le tradizioni culturali ed infine la ricerca tecnologica. Le piccole realtà produttive si affiancano a quelle manifatturiere ed artigianali, i cittadini si uniscono a chi li amministra e a chi vuole diffondere l’operato del proprio lavoro: ecco perché queste tipologie di

eventi vanno sostenute e portate avanti nelle realtà di provincia dando visibilità a Gruppi storici, associazioni, artisti, artigiani e commercianti. Rievocando il passato si sensibilizza il pubblico verso il tema del ritrovamento delle radici storico-culturali, patrimoniali, architettoniche, ed anche enogastronomiche. Il Comune di Pandino accoglie questa esigenza, rispondendo perfettamente a tutte queste peculiarità sociali non sempre messe in evidenza o trattate in maniera adeguata. Le passate edizioni di questa Sagra e delle altre Fiere organizzate nel corso dell’anno dal Comune, hanno infatti sempre attirato moltissime persone anche provenienti dai territori e dalla province limitrofe, desiderose di immergersi nella rievocazione della tradizione dei luoghi in cui vivono, magari senza conoscere a fondo come sono nati questi insediamenti rurali e in che modo sono diventati quelli che vediamo oggi. Insomma, durante queste belle giornate di ottobre, le iniziative organizzate in occasione della “Sagra d’autunno”, cercano di accontentare veramente le esigenze di tutti attraverso eventi artistici, sportivi, bancarelle, stand gastronomici ed esposizioni di vario genere. Inoltre, durante tutta la durata della manifestazione e proseguendo fino a martedì 18 ottobre, si protrarrà l’importante rassegna gastronomica “Pandino nel Piatto”, appuntamento volto a far conoscere al maggior numero di persone possibili le specialità culinarie che il territorio in questa stagione è in grado di regalare ai propri abitanti. Mara Guzzon


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Servizi alle Imprese

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«La Camera di Commercio al fianco delle imprese» In un momento difficile per l’economia, l’obiettivo è aiutare le aziende. 700mila euro per il sostegno all’innovazione

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e realtà economiche e produttive del Paese, il mondo delle imprese e dei servizi, il mondo del lavoro è alle prese con la crisi peggiore – dicono alcuni economisti – degli ultimi cento anni. Chi si occupa di sostegno al commercio e alle imprese si trova, quindi, impegnato su tutti i fronti. E’ il caso della Camera di Commercio di Cremona, che si trova a fare i conti con situazioni sempre più difficili e disperate. «Essere al fianco delle imprese e sostenerle nelle esigenze di crescita competitiva è la vocazione della Camera di Commercio» spiega il presidente Giandomenico Auricchio. «E questo vale ancora di più in un momento molto difficile per l’economia come l’attuale. Anche oggi l’accesso al credito resta la priorità assoluta. Nell’ultimo triennio sono stati circa 1.300.000 gli euro stanziati dalla Camera a tale scopo: risorse decisive che hanno permesso di garantire prestiti per oltre 360 milioni di euro. Per lo stesso fine altri 500.000 euro sono previsti sul bilancio camerale 2011». C’è ancora chi punta sull’export? Quali sono i progetti a questo proposito? «E’ proprio l’export a trascinare la produzione e oggi possiamo affermare che la nostra provincia ha recuperato completamente il calo causato dalla crisi che nel 2009 aveva fatto diminuire le nostre esportazioni del 20,5%. Nel 2010 la crescita è stata per Cremona del +27,6%, percentuale fra le più significative in

Giandomenico Auricchio: «L’accesso al credito resta ancora la priorità assoluta»

Italia, contro un dato regionale del +14,2% e italiano del +15,8%. Anche nel primo trimestre 2011 i dati Istat confermano l’incremento con un dato tendenziale rispetto allo stesso periodo del 2010 del +15,5%, in linea con la media lombarda e nazionale. Positivo anche il dato congiunturale con una variazione per Cremona di un +0,6% contro un -1,7% della Lombardia e –0,6% dell’Italia. Sono risultati significativi che, mi piace rilevare, trovano riscontro in un impegno costante che, come Camera di Commercio, abbiamo messo in campo per sostenere i processi di internazionalizzazione. Proprio in questi giorni è stato varato un ricco programma di partecipazione a fiere per il 2012 con tappe a Gulfood 2012 – Dubai (febbraio), Alimentaria – Barcellona (marzo) – Plma – Amsterdam (maggio), Cosmoprof Bologna – Bologna (marzo), Cibus – Parma (maggio), Summer Fancy Food – Washington (giugno), Hba Global Expo – New York (giugno), Food & Hotel Asia – Singapore (aprile),

oltre a missioni in Polonia (gennaio) e in Australia (febbraio) che potrà permettere alle imprese cremonese di consolidare la propria presenza sui mercati globali. Ricerca e innovazione sono ancora i punti salienti per lo sviluppo dell’impresa? Qual è il lavoro della Camera di Commercio in questo senso? Per il sostegno all’innovazione sono previsti sul bilancio camerale circa 700.000 euro. La Camera di Commercio sostiene in particolare la costituzione di reti fra imprese per lo sviluppo di progetti di ricerca e formazione attraverso una più stretta relazione con le università e i centri di ricerca: per questo abbiamo confermato anche nel 2011 gli stanziamenti a favore dell’Università. Attualmente è aperto un bando per usufruire di incentivi per l’introduzione di innovazioni di processo e di prodotto, avvalendosi di temporary manager per essere supportate nei percorsi di innovazione e di internazionalizzazione: sono già una decina le imprese che

hanno inoltrato domanda. Nel 2010 un analogo bando finanziato per 120.000 euro dalla Camera e dalla Regione aveva permesso ad altre dieci imprese cremonesi di ottenere contributi finalizzati all’introduzione in azienda di temporary manager. Il 17 ottobre prenderà poi il via il progetto Ergon, finanziato sull’AdP fra Regione e sistema camerale lombardo, volto a sostenere l’aggregazione come fattore di competitività del sistema economico. In particolare si tratta di interventi finalizzati alla concessione di contributi a fondo perduto ad aggregazioni di imprese per la realizzazione di nuovi prodotti, servizi e nuovi business in nuovi mercati. In che modo la Camera è

vicina alle aziende nel sostegno all’occupazione? E’ importante, in questo momento, che le istituzioni non solo siano al fianco delle imprese, ma testimonino la propria vicinanza anche alle famiglie e ai lavoratori con un sostegno all’occupazione che,

«240mila euro a favore di aziende che intendono assumere» nonostante timidi segnali di ripresa, non cresce ancora. Per facilitare l’assunzione di disoccupati e la stabilizzazione di precari è stato approvato un bando che dal 18 luglio, fino ad

esaurimento fondi o al 31 dicembre 2011, mette a disposizione 240.000 euro stanziati da Camera di Commercio, Provincia e Fondazione Cariplo, finalizzati alla concessione di contributi per le imprese cremonesi che intendono assumere o stabilizzare. Sono una settantina le domande finora pervenute. Si tratta di un’iniziativa che dà continuità a quella, attuata sempre in collaborazione con la Provincia di Cremona, la Fondazione Cariplo e le Organizzazioni Sindacali nel 2010, che ha già permesso la stabilizzazione di 105 precari, grazie alla concessione di contributi per un totale di 257.000 euro. Laura Bosio


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Servizi alle Imprese

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Cabrini (Industriali): «Giustificate le proteste sulla nuova “commissione sul fidato”, che reintegra il massimo scoperto»

«Le nostre imprese devono fare rete» Convegno su «Pressione e oppressione fiscale» Il Comitato Piccola Industria dell’Associazione Industriali di Cremona ha organizzato per il prossimo mercoledì 26 ottobre, un convegno dal titolo: «Pressione od oppressione fiscale? Liberare le aziende, sollevare l’economia». L’Italia è un Paese con un esorbitante carico fiscale, con una pressione che supera abbondantemente la media dell’area euro. Il più volte citato tax rate sulle imprese italiane è del 68,6% contro il 48,2% della Germania e il 37% dell’Inghilterra. L’elevato prelievo fiscale sulle imprese frena la competitività e la crescita e non assicura giustizia distributiva. A ciò va aggiunta la complessità dell’ordinamento fiscale e l’incertezza del diritto tributario che scoraggiano gli investimenti e riducono l’attrattività dell’Italia nelle scelte di localizzazione delle imprese multinazionali. Una riforma fiscale credibile ed efficace, volta ad ottenere una riduzione del tax rate attraverso un taglio della spesa pubblica, risulta oggi imprescindibile per un rilancio dell’economia del nostro Paese. Di questi temi si parlerà nel corso dell’incontro, che prenderà il via alle 16.30 e che vedrà numerosi interventi PROGRAMMA • Ore 16.30 - Registrazione dei partecipanti • Ore 17 - Saluto di Mario Caldonazzo - Presidente Associazione Industriali Cremona - Saluto di Mario Tagliaferri - Presidente Dottori commercialisti ed esperti contabili di Crema - Intervento di Umberto Cabini - Presidente Piccola Industria Cremona • Tavola rotonda con: Attilio Befera – Direttore Agenzia delle Entrate Mario Mazzoleni - Università degli Studi Brescia Andrea Minzitti – Responsabile progetto fisco di Confindustria Claudio Siciliotti – Presidente Consiglio nazionale dei dottori commercialisti ed esperti contabili Modera Sebastiano Barisoni – Caporedattore Radio24

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l rapporto con il sistema creditizio e l’accesso al credito è una delle più grosse difficoltà delle imprese cremonesi. La problematicità ad ottenere credito mette spesso in ginocchio il mondo dell’impresa, che, senza la possibilità di operare investimenti, fatica ad andare avanti. Lo spiega Ernesto Cabrini, direttore dell’Associazione industriali di Cremona. «Per noi ora l’imperativo è cercare soluzioni atte a garantire una liquidità alle aziende, che troppo spesso si trovano a fare i conti con una carenza di denaro liquido. In questo senso siamo impegnati a 360 gradi. Incontriamo perio-

dicamente i capi area delle banche territoriali per esporre loro i problemi delle nostre imprese e cercare delle soluzioni condivise che vadano a sostegno delle aziende, a volte anche con progetti mirati». Ma le notizie dal mondo del credito preoccupano le associazioni di categoria. Come la recente decisione di eliminare la commissione sul massimo scoperto. Una scelta interessante, se non fosse che è stata sostituita dalle banche stesse con una commissione sul fidato. «Questo è fortemente penalizzante per le imprese» sottolinea Cabrini. «E’ una sorta di tassa sulla fiducia, ed è una cosa che

«Importante mantenere la forza lavoro»

infastidisce in modo particolare il mondo delle imprese: se la banca concede un fido dovrebbe significare che si fida dell'imprenditore a cui lo eroga. Allora perché far pagare una commissione, tra l'altro su importi solo virtuali e non su uno scoperto reale? Ritengo che le lamentele in questo senso siano ampiamente giustificate e condivisibili». Un altro settore dell’Associazione sotto pressione è quello sindacale: oggi la necessità delle imprese è di avere assistenza sulla gestione del personale, specialmente quando ci si trova davanti a situazioni piuttosto delicate, come casse integrazioni o mobilità. «Il nostro obiettivo è aiutare le imprese a uscire da determinate situazioni nel modo migliore e con il minore impatto sociale possibile» spiega ancora Cabrini. «Del resto, le aziende fanno tutto il possibile per mantenere la forza lavoro. Si tratta infatti di un patrimonio che, una volta disperso, difficilmente si riesce a recuperare. Il nostro compito è assisterle in tutti i modi, facendo in modo che possano usufruire di tutti gli ammortizzatori sociali disponibili. Ci interessiamo ai vari livelli, da quello regionale a quello ministeriale, al fine di accelerare le pratiche delle casse integrazioni o di altre misure di sostegno al reddito dei lavoratori». Fortunatamente, vengono anche richiesti servizi basati su dati positivi: «Ci sono aziende che vengono a chiederci consulenze sul tema delle esportazioni, in quanto è la prima volta che se ne occupano, e questo significa che tali aziende stanno crescendo, e che la loro capacità di stare sul mercato è in crescita». Per combattere la crisi, l’innovazione resta uno degli strumenti più importanti per crescere. «E’ però difficile far passare questo messaggio

Ernesto Cabrini (Associazione Industriali)

nelle aziende. Così come è difficile spingerle a creare reti d’impresa, nonostante l’economia vada sempre più in questa direzione: è questo infatti il futuro del fare impresa: quello di lavorare insieme. C’è molto da fare in questo senso, soprattutto nel cercar di convincere gli imprenditori ad allearsi tra loro, invece di farsi concorrenza; come associazione siamo fortemente impegnati su questo versante». Infine non si può dimenticare l’importanza strategica della formazione, e oggi anche più di prima. «Abbiamo messo in formazione oltre 1.500 persone, quest’anno» afferma Cabrini. «Questo perché, nonostante si sia sull’orlo del baratro, cercare di essere ottimisti è sempre la cosa migliore. Puntare sulla formazione è necessario per creare nuove professionalità che siano spendibili sul mercato. Settembre è iniziato piuttosto male per le aziende, ma cerchiamo di vedere sempre il bicchiere mezzo pieno, per quanto è possibile». Laura Bosio


Servizi alle Imprese

Venerdì 14 Ottobre 2011

«Confapi cerca di ottenere le migliori condizioni di accesso al credito»

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Marco Davò (Confapi): «Se il governo non prende provvedimenti sarà un periodo duro»

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ella realtà economica attuale, le piccole e medie imprese sono molto colpite dalla crisi, che impone sforzi straordinari per continuare a stare sul mercato. Le aziende, quindi, hanno ancora più bisogno della consulenza sindacale delle associazioni di categoria. «Lavoriamo molto sulle politiche di cassa integrazione e su altri ammortizzatori sociali ad esse correlate» spiega Marco Davò, segretario generale di Confapi Cremona. «La cassa ordinaria si è ridotta in realtà, in questo periodo, ma ci preoccupa notevolmente per il prossimo anno: sarà allora, infatti, che si vedranno gli effetti dello sconquasso finanziario dell’estate appena trascorsa. E se il Governo non metterà in campo misure finalizzate all’aumento della crescita, sarà un periodo molto duro». La consulenza nei settori bancario e finanziario è un altro importante aspetto del sostegno alle aziende che Confapi porta avanti da tempo. «Non solo l’attività dei Confidi, ma anche un controllo delle condizioni di erogazione del credito alle imprese. Troppo spesso, infatti, si registra una situazione di restrizione creditizia, che mette in difficoltà le aziende. Il denaro che circola è poco, e il suo costo aumenta in maniera esponenziale, con interessi sempre più pesanti. Proprio per questo ci sono delle convenzioni che Confapi fa con gli istituti di credito, al fine di ottenere, per

Marco Davò, segretario generale Confapi Cremona

Cambio della guardia per l’associazione: Alberto Griffini nuovo presidente

Cambio nella guardia per Confapindustria Cremona. E’ stato difatti nominato presidente per il triennio 20112013 l’ingegner Alberto Griffini, il quale succede a Sante Maria Baldrighi dopo 6 anni di mandato. Si è tenuta dunque nella nuovissima sede dell’associazione in via Gaspare Pedone la presentazione della nuova giunta, composta, oltre che dal presidente, da Sonia Cantarelli, Carlo Santini, Sante Maria Baldrighi, Alberto Lanzoni, Luciano Malaggi, Luciano Rossini e Giacomo Spedini. Nel corso della conferenza, il neo presidente ha spiegato quali sono gli obiettivi e ha fatto una rapida analisi sulla situazione attuale delle piccole e medie imprese. «Lo scopo dell’associazione è quello di creare un sistema tra i vari imprenditori di piccole e medie industrie per fare in modo di tutelarci e di affrontare tutti assieme i momenti difficili» esordisce Griffini. Il presidente, per fare capire meglio il

azienda con requisiti di forte affidabilità, condizioni di mercato particolarmente favorevoli. Nostro compito è anche quello di controllare che tali condizioni siano rispettare». Il lavoro di gruppo, intanto, risulta vincente: si spinge molto sui gruppi di acquisto energetici, per comprare a condizioni particolarmente vantaggiose gas ed energia elettrica. «Come Confapi riu-

perché esiste la crisi, si è avvalso di un esempio pratico paragonando i costi per realizzare un prodotto europeo ed uno creato in un paese in via di sviluppo. «Stiamo assistendo ad uno sfaldamento dell’industria» tuona Griffini «l’Europa ha sottovalutato il problema. Non ci sono i dovuti controlli per

sciamo ad ottenere condizioni più basse, e soprattutto con un effetto continuativo per tutto l’anno, cosa che invece la singola azienda non riesce ad avere» sottolinea Davò. «Si tratta di un sostegno importante, specialmente per le aziende fortemente energivore». Anche per la piccola e media impresa la formazione è una componente essenziale. «Assi-

quanto riguarda l’importazione di merce extra Ue. E’ inutile che noi facciamo delle regole ferree e poi ciò che proviene dalla Cina non viene manco controllato. Oltre a danneggiare le aziende locali, vengono anche usati dei meccanismi subdoli da parte di certe industrie estere per eludere il nostro sistema fiscale».

«Lavoriamo molto sulle politiche di cassa integrazione stiamo le aziende nell’organizzazione di corsi a vario livello, soprattutto quelli finanziati dalla Regione o quelli legati ai fondi

L’ingegnere 55enne azzarda due soluzioni per fare in modo che le imprese europee possano competere con quelle straniere «O si introducono forti dazi e rigidi controlli, oppure si paga 2 euro all’ora i lavoratori. E’ ovvio che la seconda soluzione è improponibile». In sintesi, per Griffini in questi anni si è verificata una globalizzazione non gestita correttamente, e l’unico modo per riemergere è l’unione tra le varie nazione europee. Anche Giacomo Spedini, membro della giunta, lancia una provocazione abbastanza pesante: «Se c’è crisi non vedo perché i lavoratori debbano andare in cassa integrazione mentre gli statali sono sempre al loro posto. Mi chiedo dove siano i sindacati…». In conclusione, anche la vicepresidente Sonia Cantarelli ha preso la parola, sottolineando il ruolo importantissimo dell’associazione: «Il singolo allo stato attuale non ce la può fare. E’ per questo che noi come associazione aiutiamo i nostri iscritti a non collassare».

paritetici. La formazione dei dipendenti è fondamentale per un’azienda, anche perché essa aiuta a cavalcare i cambiamenti e l’innovazione, che sono oggi gli unici strumenti per affrontare al meglio il mercato. Per una piccola/media impresa il capitale umano è essenziale. Bisogna formare la manodopera interna alle aziende, ma allo stesso modo è necessario offrire una formazione alle

nuove leve, appena uscite dalle scuole». Intanto è ripresa l’attività dei Confidi, dopo che la necessità di ricapitalizzazione l’aveva momentaneamente bloccata. «Ora l’attività di garanzia ha ripreso a funzionare, anche se c’è ancora molto da fare, e anche se non tutte le aziende possono accedervi» conclude Davò. Laura Bosio


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Servizi alle Imprese

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Ascom entra a far parte di Ascomfidi Ascom si presenta come il riferimento capace di risolvere ogni problema dei commercianti: l’associazione, infatti, è nata per conciliare il protagonismo individuale e la dimensione complessiva di un settore tanto importante quanto eterogeneo. A tutti gli associati Ascom mette a disposizione la professionalità dei suoi funzionari e la gamma completa dei servizi capaci di accompagnare ogni momento dell’attività lavorativa. Sul territorio è presente capillarmente, con uffici a Crema e a Cremona, ma anche a Soresina, Castelleone, Pandino, Pizzighettone e Casalmaggiore. Si confermano pilastri storici di Ascom la consulenza e l’assistenza fiscale ed amministrativa, garantite da Ascom Caf Imprese srl attraverso un’ampia proposta di servizi: dalla contabilità ordinaria e semplificata all’elaborazione paghe e contributi, dalla gestione del personale alla compilazione dei libri obbligatori fino all’analisi dei costi aziendali. Un servizio di qualità che ha ottenuto il riconoscimento del Tuv. Strategica poi è la presenza della cooperativa AscomFidi, da oltre trent’anni impegnata a sostenere l’accesso al credito per le imprese. Fino ad oggi Ascomfidi ha operato unicamente con aziende aventi sede nel nostro territorio, permettendo loro di ottenere credito agevolato, di crescere e di creare ricchezza e prosperità in tutta la provincia. L’associazione sta entrando a far parte di Ascomfidi Lombardia: strumento efficace per essere ancora più vicini alle imprese, per dare loro una nuova risposta ai mutati scenari del credito e rilasciare garanzie per il sistema bancario molto più forti rispetto a quanto accaduto fino ad oggi, nel rispetto dei nuovi requisiti di Basilea 2 ed in futuro, di Basilea 3. Ascomfidi Lombardia nasce dal gioco di squadra tra tutte le realtà Ascomfidi, proprio per essere ancora più efficaci e cogliere i vantaggi di un modello su scala regionale senza perdere le peculiarità di una struttura locale, che continuerà ad essere il punto di riferimento per ogni imprenditore.

Confesercenti, passo dopo passo sempre a fianco delle imprese

«Le aziende vogliono un aiuto per la corretta gestione fiscale» T ra le associazioni che costituiscono un vero e proprio punto di riferimento per le aziende cremonesi spicca Confesercenti, che si rivolge a tutte le piccole e medie imprese del territorio. L’associazione assicura a costi nettamente competitivi la corretta tenuta della contabilità aziendale, l’elaborazione e la

stesura delle dichiarazioni annuali Iva e dei redditi, delle Dichiarazioni Fiscali e di ogni altro adempimento contabile, avvalendosi del supporto di una avanzata rete informatica e del contributo di esperti qualificati. Confesercenti offre inoltre ai suoi associati assistenza sindacale e servizi per la gestione e la tutela del patronato. «In questo periodo di crisi, i nostri

associati richiedono, in particolar modo, un supporto concreto per quanto riguarda prestiti e l’accesso al credito, grazie ai nostri servizi Confidi, che offrono affiancamento costante e facilitano l’accesso al credito. Gli associati si rivolgono a noi anche per avere la certezza di un valido aiuto nella corretta gestione fiscale e commerciale delle proprie imprese e nel rap-

porto con i dipendenti», spiega il direttore Giorgio Bonoli. «Il nostro punto di forza è quello di saper cogliere le particolari esigenze dell’imprenditore e trasformarle in azioni personalizzate di consulenza. Ogni impresa, infatti, presenta caratteristiche proprie che richiedono un’assistenza personalizzata e specialistica. I nostri servizi si rivolgono a

Giorgio Bonoli, direttore di Confeserdenti Cremona

tutte le piccole e medie imprese, per un’assistenza completa e a tutto tondo, dall’aspetto fiscale alle paghe dei dipendenti: è sufficiente eseguire l’iscrizione per poter usufruire di ogni tipo di assistenza da noi offerta». Martina Pugno

Berlino Tazza (Asvicom): «Il problema maggiore è la mancanza di liquidità»

«I risultati si ottengono facendo sistema»

Proprio in un momento difficile come quello che stiamo vivendo, l’operato di un’associazione di categoria diventa ancora più importante. «Il primo problema con cui le Pmi oggi si devono confrontare è la mancanza di liquidità, problema riconducibile a due fattori principali: i ritardi nei pagamenti e la difficoltà di accesso al credito» spiega Berlino Tazza, presidente di Asvicom Cremona. «Va da sé che il servizio maggiormente richiesto dagli utenti dell’associazione è senz’altro il rilascio di garanzie alle banche per tramite del Confidi che gravita attorno al sistema associativo. La priorità contingente non limita però la richiesta di altri servizi che vengono normalmente offerti dall’associazione. Continuano le iscrizioni ai corsi relativi alla formazione obbligatoria e finanziata così come le istanze di tenuta della contabilità e di consulenza e la quotidiana attività sindacale - che prevede

Berlino Tazza, Asvicom

assistenza e informazioni circa normative, bandi comunitari, legislazione del lavoro e norme contrattuali». Quali sono le risposte possibili a questo periodo di crisi anche nel settore del commercio?

«Un così grave momento di crisi va combattuto con metodo. Occorre un eccezionale sforzo da parte di tutte le organizzazioni il cui compito sia quello di sostenere lo sviluppo dell’economia e il sostegno alle imprese. Per metodo si intende avere come prassi quella di fare sistema tra tutti gli enti preposti (faccio riferimento a Provincia, Camera di Commercio, Agenzie per lo sviluppo, Comuni e Associazioni) per concertare una serie di misure straordinarie destinate alle imprese. Solo facendo sistema si possono ottenere risultati certi senza sovrapposizioni evitando sprechi di risorse». Guardando al futuro, c’è bisogno che i commercianti si “reinventino” per stare sul mercato? I commercianti non si devono reinventare: molto più semplicemente si devono adeguare ai continui cambiamenti del mercato e alle mutevoli esi-

genze d’acquisto dei consumatori. Riteniamo da tempo inutili, ad esempio, le battaglie contro i centri commerciali, spesso tacciati di essere causa dell’indebolimento della categoria. E’ vero che da un lato la grande distribuzione sfibra pesantemente il potenziale del centro storico, ma è anche vero che ormai costituisce una realtà consolidata in tutto il territorio. A nostro parere diventa indispensabile creare valore aggiunto ai negozi, fornendo servizi aggiuntivi puntando sulla qualità come marchio di garanzia. Fidelizzare il cliente e “coccolarlo”. Al fianco dei commercianti, la nostra associazione si spenderà sempre affinché istituzioni ed autorità del territorio consentano al sistema del commercio di vicinato di avere pari opportunità e dignità rispetto alla Gdo, così come si spenderà per andare incontro alle rinnovate esigenze del comparto».


Servizi alle Imprese

Venerdì 14 Ottobre 2011

La Cna di Cremona investe sul confidi e crea un ufficio dedicato alle imprese

«La priorità oggi è il credito» I

l nuovo colosso del credito per il mondo dell'artigianato e delle piccole e medie imprese si chiama Sviluppo Artigiano e Cna Cremona ne è parte integrante. L'operazione di fusione con Fidimpresa Lombardia, realizzata nel corso del 2010, ha portato alla creazione del Confidi interregionale 107 (primo nel Nord Italia), che ha come obiettivo quello di arginare il più possibile la stretta creditizia che investe il settore dell'artigianato e delle Pmi, promuovendo contestualmente anche azioni di rilancio degli investimenti e della ripresa economica. Corrado Boni, vice presidente della Cna di Cremona e consigliere nel consiglio di amministrazione di Sviluppo Artigiano, afferma: «Come Cna abbiamo deciso di iniziare questo percorso che ci ha portato alla fusione con Sviluppo Artigiano per dare una risposta politica ma anche pratica ai problemi delle nostre imprese. Questa scelta testimonia la nostra volontà di essere pre-

Corrado Boni: «Anche le istituzioni dovranno fare la loro parte per rilanciare lo sviluppo» senti nella quotidianità delle nostre imprese, dei nostri associati, per dimostrargli nel modo più tangibile che la Cna, la loro associazione, gli è vicina». Quali sono i nuovi servizi per le imprese del territorio? «Grazie alla fusione, la nostra struttura cresce e disporrà di nuove risorse tra cui l'ufficio fidi, il risk management e un ufficio legale. Nell'ultimo periodo il nostro Ufficio Credito provinciale ha incontrato e sta ancora in-

Nevio Mainardi: «L’ufficio credito assiste le imprese nella gestione dei rapporti con le banche»

contrando i principali istituti di credito per presentare Sviluppo Artigiano e le opportunità operative che può offrire. Incontri che mettono al centro le imprese e le opportunità di finanziare l'attività sia dal punto di vista economico che dal punto di vista della liquidità. Una riflessione però dobbiamo farla sulle Istituzioni...» In che senso? «Noi siamo sempre e comunque degli attori, importanti, ma pur sempre attori, che in qualche modo sono influenzati nel loro agire dalle scelte politiche regionali e di governo che man mano vengono prese e che condizionano il nostro operato, le nostre attività e anche le nostre volontà. Questo vuol dire che come associazioni dovremo sempre essere presenti a sollecitare le iIstituzioni. In più, dovremo con forza rilanciare l'esigenza di avere delle politiche di sviluppo più chiare e più precise. Noi come Cna faremo la nostra parte, sono sicuro che gli istituti di credito faranno altrettanto, ma le Istituzioni do-

vranno necessariamente metterci del loro. A parlare dell’importante aspetto del credito è Nevio Mainardi, coordinatore dell'ufficio credito e segretario dei Confidi della Cna di Cremona. «L'ufficio» afferma Mainardi «si occupa delle tematiche legate all'assistenza delle imprese che hanno esigenze creditizie, ai rapporti con le banche del territorio, alle leggi regionali/nazionali e ai bandi che vengono messi a disposizione per le imprese. Fornisce le informazioni necessarie perché l'impresa utilizzi lo strumento idoneo, nel momento giusto, con il massimo della resa. Si avvale della professionalità di colleghi di Cna Lombardia che lavorando a stretto contatto con la Regione, sono in grado di anticipare l'uscita dei bandi e seguire poi eventuali pratiche portate avanti dal territorio. Organizza incontri con le banche locali per defi-

«Assistenza alle imprese con esigenze creditizie» nire un modo di operare condiviso che dia ai colleghi di Sviluppo Artigiano i mezzi e i contatti per risolvere e portare a buon fine le pratiche di richiesta di garanzia presentate dalle imprese associate. Insomma, una struttura a 360° per non lasciare mai sola l’impresa ,soprattutto in questo periodo che si presenta ancora molto difficile per l’economia delle imprese e del territorio».

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OCCUPAZIONE GIOVANILE

Il fondo Formazienda finanzia l’apprendistato

Rossella Spada, direttore del Fondo Formazienda

L’occupabilità dei giovani attraverso l’integrazione tra apprendimento e lavoro è sicuramente uno degli obiettivi che il Fondo Formazienda vuole perseguire attuando un piano d’azione coerente con le linee guida espresse dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. I giovani rappresentano l’Italia del futuro, il capitale umano sul quale è necessario investire se si vuole che l’intero Paese proceda verso una crescita intelligente ed inclusiva. La volontà del Fondo è quella di contribuire a diffondere tra i giovani la consapevolezza della loro crescita professionale attraverso la formazione continua e concorrere a creare per loro reali opportunità di cambiamento partendo proprio dai loro talenti. Sia il Testo onico dell’apprendistato che la Manovra di Ferragosto prevedono la possibilità per i Fondi interprofessionali per la formazione continua di utilizzare parte delle risorse ad essi destinati per misure di formazione a favore degli apprendisti. Pertanto Formazienda avrà un ruolo attivo e propositivo nel finanziare spe-

Verranno finanziati nuovi percorsi formativi agli under 25 cifici percorsi formativi per tutte le tipologie di apprendistato previste dal Testo Unico. Particolare attenzione verrà posta all’apprendistato professionalizzante che, oggi, rappresenta la tipologia contrattuale di maggiore diffusione e interessa i giovani tra i 18 e i 29 anni. Il Fondo, in collaborazione con Ebiten, l’Ente Bilaterale Nazionale del Terziario cui si appoggia, potrà accompagnare il dipendente, grazie a specifici percorsi formativi, ad “apprendere” un mestiere o una professione anche in ambiente di lavoro, ad acquisire professionalità e ad occupare coerentemente quel ruolo all’interno dell’azienda per cui è chiamato ad operare. Il Fondo Formazienda avrà inoltre la possibilità di finanziare: percorsi formativi degli apprendisti under 25 che hanno la possibilità di acquisire un titolo di studio in ambiente di lavoro; l’apprendistato di alta formazione e ricerca atto a conseguire titoli di studio specialistici, universitari e post-universitari e per la formazione di giovani ricercatori di settore privato; l’apprendistato per la riqualificazione di lavoratori in mobilità espulsi da processi produttivi.


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Servizi alle Imprese

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Libera Artigiani punta su una politica volta alla formazione e innovazione La Libera Associazione Artigiani, prima sul territorio nel comparto di categoria, nasce a Crema il 23 maggio 1953. Conta circa 2000 associati ed è presente nel comprensorio con uffici distaccati anche a Pandino, Rivolta d'Adda e Spino d'Adda. Negli ultimi anni ha impostato una politica volta soprattutto alla formazione, all'innovazione, alla qualità e all'aggiornamento dell'impresa e degli imprenditori. Con la propria organizzazione è in grado di offrire alle piccole e medie imprese una serie di servizi che vanno dalla tenuta della contabilità, alle paghe, al sindacale, alla contrattualistica, al fiscale e tributario, al credito, alla finanza, alla internazionalizzazione e alla formazione. In questo contesto l'Associazione ha attivato an-

che uno specifico sito Internet aperto agli associati, sito nel quale si possono trovare facilmente le risposte alle problematiche del settore. Per garantire questi servizi l'Associazione si è dotata di specifici strumenti operativi: l'Artigianato Servizi Srl, quale società di diretta emanazione dell'Associazione che svolge le funzioni di assistenza tecnica alle imprese nelle aree della contabilità, paghe, internazionalizzazione ecc. ArtFidi Lombardia nella sua sede locale di Crema, svolge la funzione di assistenza tecnica alle imprese nell’area del credito e della finanza nel pieno rispetto delle novità in materia creditizia. Il Patronato che assiste gli associati sui temi previdenziali, il gruppo giovani e il gruppo anziani che svolgono attività di sostegno

nelle aree della formazione e del tempo libero. Grazie ad una specifica convenzione con il Polo Universitario di Crema l'Associazione è in grado inoltre di offrire ai propri associati un servizio particolare sui temi della formazione in impresa e dell'informatica applicata. Si tratta di una serie di strumenti che l'Associazione si è data con l'obiettivo di rispondere in termini adeguati alle diverse istanze del mondo artigiano e nella consapevolezza che l'impresa e l'imprenditore vogliono trovare risposte sempre più puntuali e competenti. Il gruppo Giovani della Libera si occupa del sostegno alle iniziative di formazione e sviluppo di nuove imprese. In particolare il gruppo Giovani interviene nella attività di crescita delle nuove imprese associate.

Un sostegno deciso alle imprese locali

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a provincia di Cremona in questi ultimi anni ha vissuto lo stesso destino di declino economico e occupazionale che ha vissuto l’intero stivale italiano. Interi settori del mondo imprenditoriale sono ormai invischiati in una poltiglia di ristrettezze e difficoltà da cui più passa il tempo e più è difficile uscirne mentre il mondo politico nazionale sembra non essere in grado di dare risposte concrete. Una domanda interna ristretta all’osso, chiusure di stabilimenti, folte schiere di cassintegrati e una disoccupazione giovanile e femminile mai così alta. E’ in situazioni come queste che gli enti istituzionali e tutti coloro che hanno le forze economiche sufficienti e le competenze appropriate devono con mano sicura e sapiente guidare le redini di un destriero disorientato. Reindustria è un’agenzia di sviluppo economico che opera nella provincia di Cremona, che ha la sua sede nell’ex-area Olivetti e che proprio allo smantellamento di questo colosso dell’imprenditoria italiana ha legato il suo destino iniziale. Terminato il compito di re-industrializzazione dell’area, Reindustria ha continuato a vivere proponendosi come uno dei polpastrelli di quella mano sicura e sapiente di cui l’economia cremonese ha bisogno.

Il Polo della cosmesi è il grande successo dell’agenzia Reindustria

Reindustria oggi si pone l’obiettivo di sostenere il mondo imprenditoriale locale, cercando da una parte di incoraggiare l’imprenditorialità e la spinta verso una continua innovazione e dall’altro ponendosi come raccordo tra imprese e istituzioni, supportando le imprese stesse nel difficile percorso che porta all’accesso ai finanziamenti pubblici. Uno dei più grandi successi di Reindustria è stato sicuramente la creazione, nel (quanto sembra!)

lontano 2005, del Polo della Cosmesi, un’aggregazione di imprese del terzismo cosmetico locale che negli anni è cresciuta senza freno, diventando ad oggi uno dei punti fermi del panorama cosmetico mondiale. Queste aziende, durante la crisi economica globale, non solo hanno tenuto ma hanno persino registrato aumenti di fatturato, di occupazione e profitto, un’ascesa senza precedenti che sembra non voler cessare nemmeno negli

anni a venire. Oggi il Polo riunisce più di 130 aziende sparse per il territorio lombardo, rappresentando tutti i settori della filiera: aziende produttori di cosmetici, confezionamento, packaging, macchinari e servizi. Uno dei credo del Polo è l’internazionalizzazione delle piccole e medie imprese, in quanto condizione necessaria per resistere e combattere in un mercato sempre più globalizzato e competitivo. Reindustria, in quanto ente gestore dell’aggregazione, supporta le PMI nei loro tentativi di apertura verso i mercati esteri, predisponendo per le imprese spazi fieristici a prezzi contenuti nei più importanti saloni mondiali (Bologna, New York, Hong Kong, Parigi), fornendo loro competenze di marketing e una serie di servizi che le piccole aziende, da sole, non sarebbero in grado di avere. Un’altra tematica molto sentita dalle aziende del settore cosmetico è l’adeguamento agli standard di qualità richiesti dalla nuova normativa che entrerà a regime nel 2013. In tale direzione, il Polo, già dal 2008, ha avviato un servizio di Direzione Tecnica condivisa, in collaborazione con Unipro, che permette alle piccole e medie imprese di alzare il loro livello qua-

Giuseppe Capellini, presidente Libera Artigiani

litativo in tutti i settori aziendali, permettendo inoltre alle aziende aderenti un maggior trasferimento tecnologico e un forte abbattimento dei costi. Il servizio, cui aderiscono una quindicina di imprese, sta diventando un punto nodale per il passaggio alla qualità anche delle attività considerate di servizio quali il confezionamento, attività comunque strategiche perché parte fondamentale del servizio “full service” che le grandi capofila offrono ai loro clienti internazionali. Anche sulla Meccanica, con il progetto Mec (Meccanica eccellenza cremonese), Reindustria sta cercando di muovere i primi passi verso l’animazione delle imprese locali. Il settore, in forte crisi congiunturale, sa esprimere comunque eccellenze che vanno coadiuvate nel percorso di rete per affrontare mercati esteri e costruire eventuali servizi innovativi di supporto al settore. Prima iniziativa di questo progetto sarà, nel mese di Gennaio 2012, una missione imprenditoriale in Polonia che, coordinata da Camera di Commercio di Cremona, consentirà a 7 imprese artigiane più alcune Pmi cremonesi di presentarsi al mercato polacco con incontri mirati business to business. Perché comunque e sempre il made in italy, in tutti i settori, è apprezzato e ricercato. Si tratta di andare a proporlo fuori patria.


Servizi alle Imprese

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Cassa Padana si impegna in un servizio di consulenza aziendale

«Supporto alle aziende per la ristrutturazione del credito»

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e banche sono il più importante interlocutore delle aziende sul territorio. E a questo proposito particolarmente importanti risultano gli istituti di credito territoriali, che prestano particolare attenzione al sostegno alle imprese locali. «Abbiamo aderito in pieno alle norme introdotte con decreto legge per imprese singole e famiglie, relati-

vo alla ristrutturazione del debito, ossia la sospensione dei pagamenti in linea capitale per consentire alle aziende di attendere tempi migliori» spiega Nicola Ferrari, responsabile dell'area Cremonese e Casalasca per la banca Cassa Padana. «Abbiamo voluto prestare particolare attenzione alle richieste delle aziende, andando incontro alle loro esigenze di cassa. Valutiamo caso

per caso, cercando di aiutare anche coloro che hanno interessi di mora o arretrati, e che quindi non avrebbero diritto di usufruire della misura governativa». Qual è la situazione delle aziende? «In questi ultimi tre anni hanno lavorato bene dal punto di vista della razionalizzazione dei costi: un comportamento virtuoso da cui anche lo Stato dovrebbe

prendere esempio. Hanno fatto un taglio dei costi in modo assennato, agendo con grande responsabilità. Dal canto nostro le abbiamo sostenute con un servizio di consulenza aziendale e per la ristrutturazione del credito». Sono tornate ad investire? «Molte purtroppo avevano pianificato gli investimenti nel periodo in cui è iniziata la crisi, e infatti in questi anni diversi mac-

chinari sono rimasti inutilizzati». Quanto è importante l'esportazione? «Ci sono state aziende che sono riuscite a investire nell'esportazione, grazie a stretti contatti e partecipazioni in aziende che operano in economie che non hanno subito la crisi, come

Brasile, Russia e Cina. Per il resto si cerca di entrare in mercati ancora sani, offrendo soluzioni di niccha, che non possono essere copiate. E' il caso, per il territorio Cremonese, del comparto agroalimentare, mentre per il Bresciano c'è grande lavoro nelle automotive».

La scelta di Banca Cremasca è stata di non gravare la propria clientela, supportando imprenditori e famiglie

Niente aumenti di spread, di commissioni e spese Da due anni ormai, Banca Cremasca è riuscita a non gravare la propria clientela di aumenti di spread, commissioni e spese. E nonostante il protrarsi sfavorevole della congiuntura, l’istituto di piazza Garibaldi, a Crema, ha messo ancora una volta il massimo dell’impegno per supportare gli imprenditori piccoli e medi, e le famiglie. Lo si evidenzia analizzando l’incremento dell’ammontare complessivo degli impieghi nel 2010: 381,7 milioni, 22,8 milioni in più rispetto al conto economico 2009. Data la crisi, e quindi la difficoltà di famiglie e imprese a ritornare i prestiti all’istituto con gli interessi, Banca Cremasca ha cercato di contene-

re l’aumento della percentuale degli impieghi anomali. Rispetto, infatti, al totale dei crediti in bonis, l’incidenza del credito deteriorato si è attestato al 4,4%, all’incirca come nel 2009. Se andiamo a vedere anche le sofferenze lorde sul totale dei crediti lordi (un dato importante) sono diminuite a 6,7 milioni (1,7%) rispetto ai 6,8 milioni del 2009 (1,9%). Sempre di rilievo è l’attività sociale di questo istituto che ha investito 210.506 euro in beneficenza e liberalità, 106.704 in immagine e sponsorizzazioni, 162.697 euro a favore di clienti e soci, 339.395 in contributi a comuni. Da alcuni anni, infatti, Banca Cremasca sta portando

avanti, insieme ad altre Bcc e con la collaborazione della Diocesi di Crema, il progetto di microcredito a favore delle famiglie del territorio. Non bisogna, inoltre, dimenticare che questo istituto ha un impegno economico diretto verso l’Hospice di via Kennedy a Crema. E numerose onlus operanti sul territorio in diversi ambiti hanno beneficiato anche nel 2010 del fattivo contributo di Banca Cremasca. Un’azienda di credito che ha avuto sempre un occhio di riguardo ai progetti d’interesse culturale, in particolare al recupero di significativi monu-

menti nel territorio con elargizioni a parrocchie e santuari. Banca Cremasca ha continuato ad appoggiare la Fondazione del San Domenico e ha sostenuto diversi eventi promossi dai comuni. Per quanto riguarda lo sport, ha sponsorizzato il Trofeo Dossena, il Gran premio Liberazione e tornei minori. Infine ha contribuito al successo di «Talernt scout» organizzato dalla Camera di Commercio e dall’associazione Giovani industriali, anche in collaborazione con Bcc Cremonese. Ha sponsorizzato il concorso «Intraprendere», or-

Beneficienza e attività sociale di grande rilievo

ganizzato dalla Libera artigiani di Crema. Ha intensificato la collaborazione con i Confidi. Ha sospeso i debiti a medio e lungo termine delle piccole e medie imprese mettendo a disposizione anche finanziamenti per sostenere la ricapitalizzazione delle aziende. Infine, insieme agli Industriali cremonesi, ha collaborato a realizzare un importante progetto di finanza innovativa denominato «Insieme per il territorio» che, attraverso l’impiego alle aziende dei fondi raccolti con i bond territoriali, dovrà contribuire al rilancio dell’economia locale E’ continuata anche la fattiva collaborazione con Reindustria, della quale Banca Cremasca è socio fondatore.


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Venerdì 14 Ottobre 2011

Consulenze specializzate nel settore edile

L’Associazione costruttori di Cremona offre numerosi servizi alle imprese del territorio, tra cui lo sportello del lavoro

Compravendite immobiliari, segnali positivi nel segmento degli acquisti per la prima casa e negli investimenti Il mercato immobiliare della rovincia di Cremona ha confermato i trend già emersi nella prima parte dell’anno, come la stabilità dei prezzi ed una ripresa della volontà di acquisto e di investimento nel mattone. L’analisi delle compravendite, realizzate attraverso le agenzie associate Anama (Associazione nazionale agenti e mediatori d’affari, che fa capo alla Confesercenti) ha rilevato un leggero incremento nel segmento dell’acquisto immobiliare, sia per la prima casa sia per l’investimento, soprattutto dopo l’attuazione della cedolare secca sulle rendite immobiliari. «Si confermano comunque le difficoltà di spesa per coloro che devono ricorrere ad interventi importanti di mutuo per finanziare l’acquisto dell’immobile ed in generale per quanti non hanno sufficiente capacità di indebitamento, soprattutto a causa di problemi legati alla stabilità e alla certezza del posto di lavoro» spiega Remo Castelli, presidente Anama di Cremona. «Tutto ciò crea un aumento dei tempi di vendita degli immobili, che variano dai 200 giorni per la città ai 500/600 giorni per i Comuni della provincia. In Cremona, come nei centri provinciali più abitati, la zona centro attrae molta più richiesta mentre per la periferia la domanda risulta più scarsa; molto importante è la qualità tecnico/costruttiva dell’immobile, che viene oggi più che mai premiata insieme al contesto condominiale e alla posizione geografica. La disponibilità economica di acquisto dei potenziali acquirenti si concentra nella fascia tra i 150.000 euro e 300.000 euro per la città e i 120.000 e 180.000 euro per la provincia. Le nostre agenzie associate Anama di Cremona e provincia hanno pensato di adottare il metodo della Stima certificata, con redazione gratuita, che prevede la presenza alla visione dell’immobile di almeno tre esperti agenti immobiliari, assicurando così di valutare il più verosimile valore di mercato.

L’

Associazione Costruttori Ance Cremona è il punto di riferimento in ambito provinciale delle iImprese edili ed affini iscritte alla Cassa Edile ed operanti sul territorio. Essa ha lo scopo di tutelare e rappresentare gli interessi economici e morali dei costruttori e degli imprenditori dei comparti affini e complementari, promuovendone la solidarietà e la collaborazione; così come ha lo scopo di tutelare sindacalmente tutte le imprese associate e di sostenerle con opportuni servizi mediante orientamento, consulenza ed assistenza e rendendo visibile ed influente la loro presenza nella comunità provinciale. L’associazione aderisce all’Associazione Nazionale Costruttori Edili che ha sede a Roma, denominata Ance. L’Associazione di Cremona, a livello regionale, aderisce all’Ance Lombardia - l’Associazione dei costruttori edili lombardi - che assolve a funzioni di coordinamento tra le associazioni e i collegi provinciali con l’obiettivo di avviare azioni sinergiche su scala regionale per la promozione del settore ed elaborare una linea comune nei riguardi delle istituzioni con competenza in Lombardia sulle varie tematiche che toccano più o meno direttamente l’area di attività delle imprese rappresentate. L’associazione si avvale sul piano operativo dell’Ance Cremona Servizi srl, creata proprio per rispondere a tutte le esigenze avanzate dai costruttori, anche di natura seminariale e convegnistica. Attraverso i propri sportelli, l’associazione assiste le imprese del settore e fornisce un valido supporto in merito alle norme sulla sicurezza sul lavoro, alla legislazioni tecnica, urbanistica, commerciale, tributaria, fiscale, ambientale, sindacale nonché d’istruttoria nei percorsi di pre-qualificazione Soa e di pre-certificazione di qualità. Tra i servizi più richiesti, quelli legati allo sportello del lavoro: l’Ance Cremona fornisce una consulenza specializzata nel settore edile sugli aspetti inerenti i rapporti di lavoro subordinato: dalle relazioni sindacali all’amministrazione del personale, ai problemi relativi alla cassa Integrazione, attraverso l’impegno di propri funzionari presenti in modo continuativo presso la sede associativa di Via delle Vigne 182, oppure con il supporto di funzionari presso la sede di Ance Lombardia ed Ance

Nazionale. Altro servizio che, soprattutto in questo periodo di crisi, risulta particolarmente richiesto dagli associati è quello dei Confidi: Ance Cremona è presente nel comitato d’area per la Provincia di Cremona del Confidi Lombardia S.C. con un rappresentante. Il Confidi Lombardia è costituito in forma di società cooperativa per azioni, promosso dai Confidi Confindustriali Lombardi. Il Confidi Lombardia ha scopo mutualistico e ha per oggetto lo svolgimento dell’attività di garanzia collettiva dei fidi e dei servizi ad essa connessi o strumentali. Sede territoriale di Confidi: Aic. Particolare attenzione viene rivolta anche ai giovani imprenditori: Ance Cremona, attraverso la Scuola Edile Cremonese, ente formato pariteticamente dai rappresentanti sindacali delle Organizzazioni territoriali dei lavoratori e dall’Associazione Costruttori Ance Cremona, con compiti d’interesse pubblico che ha sede a Cremona in Via delle Vigne n. 184, fornisce la formazione corsuale, la quale attraverso il sistema di Fondimpresa può

Particolare attenzione ai giovani imprenditori

risultare gratuita per le imprese, l’informazione di settore a livello divulgativo, il supporto di servizio e di sussidiarietà nell’approccio tra domanda e offerta di lavoro in edilizia.


Cultura&Spettacoli

Venerdì al Ponchielli primo appuntamento della stagione lirica

Jessica Pratt ne “I Puritani”

L’opera “I Puritani” di Bellini torna a Cremona dopo 20 anni V di Federica Ermete

enerdì 14 ottobre alle ore 20.30, il Teatro Ponchielli alza il sipario sulla stagione lirica 2011, che si apre con “I Puritani” di Vincenzo Bellini. L’opera seria in tre parti di Carlo Pepoli, tratta dal dramma “Têtes ronde et cavaliers” di J. A. F. Ancelot e P. S. Xavier, manca dal palcoscenico cremonese da venti anni esatti. Dopo averci fatto amare l’ingenua e ignara fanciulla che sembrava uscire dal libro delle fiabe (La Sonnambula) e dopo averci consegnato il simbolo materno per eccellenza, protagonista senza rivali della vicenda e della musica (Norma), con “I Puritani” Bellini pone al centro del palcoscenico Elvira, immersa in una drammatica ebbrezza che la fa apparire folle

ancor prima dello scoppio della follia. Dopo la breve e folgorante parabola, coronata nel 1831 dai due capolavori ‘milanesi’, Bellini, trasferitosi a Parigi in cerca di fama europea, si congedava dall’arte e dal mondo con “I Puritani”. L’opera, rappresentata per la prima volta al Théâtre-Italien nel 1835, è, per certi versi, nuova per accondiscendere ad un pubblico culturalmente più evoluto. Si tratta, infatti, di un’opera che rivela una complessità orchestrale, una ricerca del colore ed una mutevolezza ritmica assenti nei precedenti lavori. In questo melodramma all’orchestra è affidata maggiore funzione espressiva, sia attraverso i preludi, sia mediante uno svolgimento armonico e strumentale più ricco e accurato che nei lavori precedenti. Nonostante lo sfondo romanzesco e guerriero, il tono incon-

fondibile dell'opera è dato dal colore elegiaco del dramma che ha il suo centro nella follia di Elvira e nella passione di Arturo. Forte del successo ottenuto lo scorso anno con “Medea”, unanimemente elogiata dalla critica nazionale, per la messa in scena de “I Puritani”, il Ponchielli ha confermato il binomio Antonio Pirolli per la direzione e Carmelo Rifici per la regia, mettendo loro disposizione, tra l’altro, un cast di alto livello. Nei ruoli principali spiccano i nomi di Jessica Pratt, Gianluca Terranova e Luca Tittoto. Una segnalazione particolare merita Alessio Arduini (Sir Riccardo Forth), un giovanissimo ingegnere dalle grandi doti vocali, che debutta il ruolo. L’opera, proposta in un nuovo allestimento, viene replicata (turno B) anche domenica 16 ottobre alle ore 21.

Venerdì 14 Ottobre 2011

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Evento organizzato da Comune e Il Cascinetto

Concerto dei Subsonica a fine novembre a teatro Il prossimo 30 novembre, alle ore 21, i Subsonica faranno tappa al Teatro Ponchielli. Dopo il tour estivo che ha toccato tutta l’Italia, la band torinese ha deciso di stupire nuovamente con un progetto inedito proponendo, per la prima volta nella propria carriera, un tour interamente acustico. La band, sulla breccia ormai da tanti anni, universalmente nota per i live fisici e adrenalinici, ha deciso di mostrarsi in una nuova veste e di svelare la sua anima più intimista e suggestiva. In questa inedita chiave verranno reinterpretati molti tra i brani più noti del repertorio ‘storico’, insieme alle canzoni del recente album: “Eden”. L’evento, unico e senza precedenti nella nostra città, è stato messo a punto dall’assessorato alle Politiche Giovanili del Comune di Cremona e dal Centro musica “Il Cascinetto”, con l’obiettivo di variegare l’offerta culturale della

città. Come ha sottolineato l’assessore Jane Alquati, «obiettivo di questo primo grande evento è dare alla città l’occasione di assistere all’esibizione di una delle band più importanti del panorama musicale italiano in una cornice così illustre e speciale come solo può essere il Teatro Ponchielli». L’attenzione dell’evento è quindi posta sull’importanza e i significati che i giovani danno alla musica, come la vivono e come la praticano ed i legami con le culture giovanili e il confronto di esse con realtà di notorietà e caratura nazionale. La musica diviene quindi forma di dialogo, scambio culturale ed interdisciplinare a sostegno, valorizzazione dei giovani musicisti. I biglietti sono in vendita su circuito Vivaticket (www. vivaticket.it) e presso la biglietteria del Teatro Ponchielli. Per informazioni: 0372-435701 0372-407753.

Un pomeriggio dedicato alla cultura

Sabato 15 ottobre, il circolo Acli G.P. Conca di Cremona, organizza un pomeriggio interamente dedicato alla cultura. Si inizia alle ore 16 presso la sede dell’Acli di via San Francesco d’Assisi con l’intervento della professoressa del liceo Manin, Chiara Ghezzi. L’argomento cardine di questo evento è il 150° anniversario dell’unità d’Italia: la relatrice farà un excursus su tutto il periodo storico, soffermandosi sui momenti più salienti che hanno caratterizzato l’epoca. Successivamente, vi sarà la consegna della borsa di studio intitolata agli ex soci Cesare e Maria Ferrari. Questo premio sarà assegnato ad uno studente della classe quinta della scuola elementare Sant’Ambrogio. Alle ore 17, presso la sala polivalente della parrocchia, si terrà l’inaugurazione della mostra riservata agli artisti cremonesi della seconda metà del novecento. Alla cerimonia sarà presente anche il sindaco Oreste Perri. L’obiettivo è quello di ricordare coloro che, a partire dagli anni ’40, hanno dato lustro alla città attraverso l’arte. La mostra è aperta al pubblico dal 15 al 23 ottobre , dalle 17 alle 19 nei giorni feriali, mentre nei festivi si potranno ammirare le varie opere sia alla mattina, dalle 10 alle 12.30, sia al pomeriggio dalle 16 alle 19. M.G.

Inganno in gonna Torna Trovantico sabato a Sospiro a Pizzighettone

Venerdì tornano ad esibirsi sul palco i Pop’n Rock Electroacustic Trio

Sabato 15 ottobre, alle ore 21, presso l’Auditorium di Sospiro, la rassegna “Sospiro a Teatro” presenta il secondo appuntamento con la divertentissima commedia di Ken Ludwig, “Inganno in gonna”, portato in scena da Estravagario Teatro. Cosa non si fa per i soldi? La sete di denaro è il cardine su cui l’autore fa ruotare la trama di questa commedia brillante in una girandola di azioni e reazioni che rendono i personaggi ridicoli e miserevoli, goffi e geniali, spietati e romantici. Due attori squattrinati, dai nomi alquanto altisonanti, Leo Klark e Jack Gable, una ricca signora e la sua eredità da capogiro, una nipote con tanti sogni nel cassetto, un viscido e maldestro reverendo, un medico arruffone, una mal assortita coppietta di giovani sono i protagonisti di un intreccio comico, nel quale il personaggio principale risulta, comunque… l’amore, quello con la “A” maiuscola.

Dopo il successo del 2 settembre, tornano al Seven Cafè i Pop’n Rock Electroacustic Trio (nella foto). Il gruppo, composto da Pietro Perrotta alla voce e alla chitarra acustica, Dario Guardino alla chitarra elettrica e Mauro Colafato alle tastiere, si esibirà nuovamente nella serata di venerdì 14 ottobre a partire dalle ore 21.30. La band è celebre nella provincia cremonese per le numerose serate basate su musiche che vanno dai suoni della West coast americana, ai grandi cantautori a stelle e strisce, passando dal pop degli anni ’90, per arrivare poi al jazz e all’indie. Per questo venerdì musicale, i Pop’n Rock Electroacustic Trio proporranno un vasto repertorio di artisti e gruppi storici del pop e del rock degli anni ’70 e ’80. Appuntamento, come sempre, al Seven Cafè in via Bellarocca,

Domenica 16 ottobre, nella Cerchia muraria di Pizzighettone, ha luogo il consueto appuntamento con “Trovantico fra le mura - Antichità, modernariato e collezionismo)”. Il mercatino di antiquariato, modernariato, collezionismo, vintage ed etnico, allestito all’interno ed all’esterno delle antiche mura, vede la partecipazione di espositori provenienti dalla Lombardia e dalle regioni limitrofe. Un appuntamento da non mancare in cui è possibile trovare quello che si sta cercando o, ancor più spesso, ciò che non si sarebbe mai immaginato di ritrovare. Ogni volta oggetti diversi, ma solo chi conosce la storia delle cose può riconoscerli e stimarne il valore. Decine di espositori, allestiti dalle 8 alle 18, propongono al pubblico di appassionati i loro “tesori”, riconfermando i punti di forza dell’ormai consolidato appuntamento con l’arte e la storia.

Al Seven Café musiche pop e rock

divenuto il punto di riferimento per tutti gli appassionati di musica o per coloro che vogliono trascorrere qualche ora in compagnia ascoltando suoni di vario genere. Essendo uno dei pochi cafè che nel fine settimana ospita spettacoli dal vivo, il

Seven viene sempre più apprezzato dai numerosi clienti che lo affollano, grazie anche all’accogliente locale e alla graziosa veranda esterna, ideale nelle sere d’estate e per coloro che amano stare all’aria aperta. Michael Guerini


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Cultura & Spettacoli

Venerdì 14 Ottobre 2011

“Unplugged sonoro” torna per la 9ª edizione

Martedì 18 ottobre inizia la IV edizione di “Unplugged sonoro 2011”, la rassegna dedicata alla musica cantautorale ed unplugged e realizzata dal Centro musica “Il Cascinetto”. Obiettivo di questo percorso musicale, che dà spazio a liveset acustici differenti dalla tradizionale formaconcerto “amplificata”, rimane quello di fornire maggiori possibilità, stimoli creativi e di confronto ai giovani artisti del territorio. Il primo appuntamento è al “Wish Pub”, alle ore 21.30, con il Low Life Foundation, giovanissimo duo indierock con pezzi originali, composto da chitarre e

D

di Federica Ermete

omenica 16 ottobre alle ore 16, al Teatro Comunale di Casalmaggiore, Teatridithalia porta in scena “The history boys” di Alan Bennett, nella traduzione di Salvatore Cabras e Maggie Rose. Lo spettacolo, che porta la firma di Elio De Capitani e Ferdinando Bruni, al debutto dello scorso dicembre, è stato definito da molti critici come “uno degli spettacoli più importanti ed emozionanti” degli autori. “The history boys” è divenuto un vero e proprio caso per la risposta entusiasta riscontrata da parte degli spettatori più giovani, che l’hanno visto più volte, per nulla scoraggiati o delusi dall’ambientazione “scolastica”, dagli innumerevoli riferimenti letterari, filosofici e storici, così come dall’inconsueto mescolarsi di cultura alta e pop, tra citazioni di film e brani musicali live. Tuttavia, si tratta di un successo non del tutto inaspettato, se si pensa che già la versione originale aveva ottenuto ben sei Tony Awards nel 2004 ed era stata trasformata in film nel 2006, con la sceneggiatura dello stesso Alan Bennett. Ambientato in una scuola inglese, lo spettacolo racconta di un gruppo di adolescenti alle prese con gli esami di ammissione all’Oxbridge, ovvero gli esclusivi college di Oxford e Cambridge. Sono ragazzi molto diversi tra loro, ma affiatati: dal leader della classe, il donnaiolo Dakin, al fragilissimo Posner, innamorato per nulla

voce, assolutamente ricercato nella propria proposta musicale. Il gruppo cremonese, formatosi di recente, si ispira a gruppi come Death Cab For Cutie e al meglio dell’inde-rock d’oltre oceano. Unplugged sonoro ha mostrato, nelle scorse edizioni, un ottimo successo sia da parte degli artisti locali coinvolti, ai quali è stata offerta una nuova ed importante opportunità di visibilità, sia da parte del pubblico che ha seguito e affollato i momenti performativi proposti, sia da parte degli esercenti che, come sempre, richiedono di poter ri-

entrare nelle nuove edizioni della rassegna. Prossimi appuntamenti. Domenica 23 ottobre alle ore 18 presso la Caffetteria del Palazzo Trecchi, Linfante, il leader della band Sydrojé, presenta il suo progetto cantautore da solista. Martedì 8 novembre alle ore 21.30 al Café Soirée, ci saranno i Your Garbage, gruppo grunge all’italiana dall’espressione musicale eccentrica. Martedì 15 novembre alle ore 21.30, serata con i Juliette 96: Giovanni Guerretti (pianoforte) e Barbara Zanoni (voce) con le poesie di Alessio Zanelli.

Lo spettacolo va in scena domenica pomeriggio a Casalmaggiore

“The history boys” di Bennett piace soprattutto ai giovani I protagonisti di “The history boys”

Domenica la storia di Palazzo Pignano

segretamente di lui, fino al poco convenzionale Scripps. L’insegnante di inglese Hector, interpretato da un irresistibile Elio De Capitani e la professoressa di storia Mrs Lintott, cui dà corpo Ida Marinelli, cercano di stimolare la loro curiosità oltre per-

corsi consueti e preconfezionati, infischiandosene del prestigio della scuola, delle tradizioni e delle convenzioni. Ma il preside (Gabriele Calindri) è di tutt’altro avviso ed infatti, per la fama del suo istituto, li vorrebbe tutti ammessi alle università più

prestigiose. Si apre così uno scontro che vede scendere in campo anche un giovane e ambizioso professore (Marco Cacciola), incaricato di dare una “ripulita” al loro stile, renderlo raffinato, “giornalistico” e spendibile al supermercato del sapere.

Domenica 16 ottobre alle 10.45, è possibile prender parte a “La lunga storia di Palazzo Pignano”, percorso guidato a cura dell’Associazione guide turistiche “Il Ghirlo”. Palazzo Pignano vanta la presenza di un importante sito archeologico costituito dai resti di una sontuosa e monumentale villa romana (secc. IV-V) e dell’annessa chiesa (secc. IV-V). La villa era organizzata in 2 nuclei: uno di rappresentanza, articolato intorno ad un ampio porticato ottagonale; ed uno di servizio, con sale per la vita quotidiana e magazzini. La chiesa, detta “la Rotonda”, costituì il primo centro di diffusione del cristianesimo e della pratica battesimale nel territorio cremasco. E’ inoltre allestito il piccolo museo “Antiquarium”, in cui sono conservati alcuni reperti del sito archeologico, un plastico e numerosi pannelli didattici, validi strumenti di preparazione alla visita vera e propria. Per informazioni: 333-7376750.


& CREMA

Cultura Spettacoli

La parola e la violenza

L‘umanità ha fatto un percorso lunghissimo per passare dalla violenza del gesto alla discussione con la parola. Questo atteggiamento conquistato a caro prezzo dalla specie umana ha un presupposto forte: il rispetto, il senso rispettoso della comune appartenenza all’umanità come dato che ci lega all’altro/l’altra da noi. Quando questo presupposto viene a cadere, l’altro diventa essere, quando va bene, da ignorare, oppure da seviziare, da colpire, da distruggere. Eppure, nel mondo animale non umano è forte il senso di appartenenza alla specie. Ci sono certamente degli esempi di violenza endogena, ma, normalmente e tendenzialmente, il simile non

attacca il simile, se non in circostanze eccezionali dal punto di vista climatico, spaziale etc. Nella specie umana, invece, la violenza tra simili è un dato, direi, anormale in quanto è sanzionato da leggi penali e norme morali, ma la repressione non cancella certo il fenomeno. Achille che strazia il corpo del vinto Ettore risponde ad un codice certamente primitivo, ma che vede nel ludibrio violento rivolto verso l’altro una modalità di agire non certo isolata. Nei campi di sterminio, i prigionieri erano chiamati attraverso un numero loro attribuito: un

modo per depersonalizzare, per togliere umanità. Gli aguzzini ed i carnefici agiscono in quanto non riconoscono alle vittime lo status di essere umano. Lo stesso fanno i ragazzi che, in fatti di cronaca ahimè non così rari, si accaniscono contro i senza tetto o le persone in difficoltà o i portatori di handicap psicofisici. Paiono perdersi, in questi casi, i fondamentali dell’essere umano: non ci dovrebbe essere, forse, un naturale ribrezzo ad accanirsi nei confronti di chi è più debole? L’animale vittorioso in un duello non morde il collo che l’avversario vinto gli porge. L’animale

Venerdì cala il sipario sul Festival della città di Crema

Terzo appuntamento con il “Festival della città di Crema” (1° edizione), venerdì sera alle ore 21 presso l’Auditorium Manenti, chiesa di S. Bernardino a Crema, con “Susanna” Actio Sacra, musica di Giuseppe Gazzaniga maestro di cappella della Cattedrale di Crema per ventisette anni nel corso del XVIII secolo. L’opera è eseguita in prima mondiale assoluta con organico solistico e corso composti da sole donne anche nei ruoli maschili come d’uso nel ’700. Interpreti Marina Bartoli, Alessandra Vavasori, Emi Aikawa, Arianna Lanci, Martina Zambelli. Ensemble femminile “Pregarcantando” (Crema) e “Ferrante Gonzaga” (Gua-

stalla). Orchestra giovanile del Festival Lodoviciano con direttore Gian Battista Columbro. Regia di Diada Dervisci. Con la rappresentazione di questa sera si chiude la prima edizione del Festival che ha fatto ascoltare pagine di musica di Francesco Cavalli, Giuseppe e Giacomo Carcani, Silvio Zurla, Stefano Pavesi, e, appunto, Giuseppe Gazzaniga. L’intento del Festival è quello di portare all’attenzione del pubblico autori di musica colta cremaschi, meritevoli di recuperare quella fama che spesso li ha accompagnati in vita e di riscoprire, anno dopo anno, l’intero notevole passato musicale cremasco.

L'auditorium Bruno Manenti

Appuntamento giovedì 20 ottobre a partire dalle 8.45 presso il Polo universitario

Dalla macchina da scrivere all’informatica in un convegno

Un manifesto pubblicitario della Everest

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iovedì 20 ottobre presso il Polo universitario cremasco di via Bramante, il Centro ricerca “Galmozzi” presenta un interessante convegno dal titolo: “Dalla macchina per scrivere alle nuove tecnologie della comunicazione”. La presenza dell’Olivetti a Crema (e prima ancora quella dello storico stabilimento dell’Everest) dagli anni sessanta alla fine degli anni ottanta e poi quella del Polo universitario di informatica,

testimoniano che questo nostro territorio è stato terra di modernità e di creatività e come tale vorrebbe recuperare almeno in parte la propria storia in un’epoca in cui la comunicazione è una delle tecnologie più avanzate e innovative e nello stesso tempo la base e lo strumento per ogni altra conoscenza scientifica. Il convegno che inizierà dalle 8.45, dopo i saluti di rito e dopo la proiezione del filmato “Una storia” realizzato da Stefano Erinaldi, con la

regia di Gilberto Polloni che ripercorre le vicende aziendali e sindacali dalla Serio Everest all’Olivetti, entrerà nel vivo della problematica più attuale con le relazioni dei professori Gianfranco Prini e Paolo Ceravolo, che avvieranno un dibattito che continuerà anche nel pomeriggio. Ci si augura una buona presenza soprattutto di giovani per i quali la rivoluzione informatica è la cifra del loro tempo. Tiziano Guerini

Turisti svizzeri in visita a Villa Toscanini a Ripalta Guerina

Si moltiplicano, fortunatamente, le occasioni di diffusione delle nostre peculiarità territoriali più significative, che si trasformano in occasioni di turismo intelligente a vantaggio di tutti. Lo scorso lunedì, ad esempio, quasi casualmente sono giunti a Villa Toscanini di Ripalta Guerina – dove il grande direttore musicale milanese soggiornò a partire dal 1946 di ritorno dall’esilio americano e dove preparò il famoso concerto di inaugurazione della Scala di Milano dopo la sua ricostruzione – due pulmann di appassionati melomani svizzeri di ritorno da una visita al teatro Farnese di Parma.

GIORNALE DI CREMONA E supplemento: IL PICCOLO GIORNALE DEL CREMASCO direttore responsabile: Sergio Cuti ilpiccolocremona@fastpiu.it direttore editoriale: Daniele Tamburini Società editrice: Promedia Società Cooperativa Via del Sale, 19 - Cremona Amministrazione e diffusione Via S. Bernardo 37/A - 26100 Cremona Tel. 0372 43.54.74 • Fax 0372 59.78.60 Direzione, redazione e prestampa Via S. Bernardo 37/A - 26100 Cremona Tel. 0372 45.49.31 - 45.13.14 Fax 0372 59.78.60

Venerdì 14 Ottobre 2011

Il tour operator di Ginevra che li ha accompagnati ha potuto visitare non solo i cimeli che l’appassionato maestro di cucina Edgardo Volpi ha raccolto nella villa, ma ha avuto anche preziose informazioni circa la realtà musicale che caratterizza Crema, dalla grande tradizione organaria ancora attiva, ai grandi autori di musica dei secoli scorsi la cui fama ha illustrato Crema nel mondo. Ne è scaturito l’impegno per l’organizzazione a breve di un nuovo percorso turistico-musicale che porterà gli appassionati svizzeri a visitare e a soggiornare nella città di Crema.

Redazione di Crema Piazza Premoli, 7 - 26100 Crema Tel. 0373 83.041 Fax 0373 83.041 Pubblicità Tel. 0372 43.54.74 Fax 0372 59.78.60 www.immaginapubblicita.it Stampa: SEL - Società Editrice Lombarda 26100 Cremona Autorizz. del Tribunale di Cremona n° 357 del 16/05/2000

Pubblicazione associata all’Uspi (Unione Stampa Periodica Italiana) Progetto Grafico: Gianluca Galli Numero chiuso in tipografia: Giovedì 13 Ottobre alle ore 22

Villa Toscanini a Ripalta Guerina

METEO WEEK-END

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uomo, invece, prende la mira e spara nella schiena di una madre che fugge con il figlioletto in braccio:una delle foto più tragiche della Shoah. Chi dobbiamo interpellare, quando ci troviamo di fronte quell’aggressività malsana, quella violenza inusitata che fraintende la crudeltà con la forza e l’affermazione della propria identità con l’accanimento fisico sul più debole ed il più indifeso? La filosofia non ha risposte definitive, ma può comunque continuare a porre le domande. Agopoli* *Agopoli (pseudonimo) si occupa di economia e finanza, ma coltiva una grande passione: la filosofia.

Stagione teatrale per tutti i gusti

Presentata ufficialmente la stagione teatrale 2011-2012 del Teatro San Domenico di Crema. A fare gli onori di casa il presidente della Fondazione, Umberto Cabini, che si presenta come «al suo ultimo anno da presidente» ( in realtà la riconferma sembra essere solo legata alla disponibilità dell’interessato). Qualche cifra per illustrare i progressi dell’istituzione culturale più importante della città durante i cinque anni della presidenza Cabini: «Le aperture del teatro sono passate da 43 a 109, le presenze da 10mila circa a oltre 20mila; molte anche le novità introdotto fra le quali Arteteatro, spazio arte nei chiostri, l’ingresso della scuola musicale Folcioni nella Fondazione, la nomina del consulente artistico e l’ospitalità a tante nuove iniziative di carattere culturale». E’ toccato al consulente artistico Enrico Coffetti entrare poi nei dettagli della programmazione. «Tema generale della stagione di prosa sarà la rassegna di grandi interpreti al maschile, tra i quali Alessandro Haber, Ennio Fantastichini, Stefano Benni, Giuseppa Battiston, Francesco Paolantoni, Giovanni Esposito, Sandro Lombardi. Non mancheranno tuttavia le prime donne e tra queste Isabella Ferrari, Irene Pivetti, Marion d’Amburgo, Iaia Forte, Isa Danieli. Temi sottotraccia sono la scelta di autori viventi o contemporanei: Giovanni Testori, Yasmine Reza, Jean Claude Carriére, Andrea Bajani, Roberto Saviano e la celebrazione dei 150 anni dell’unità d’Italia. Prima della stagione sarà lo spettacolo teatrale-musicale “Elio il barbiere” interpretato dal celebre cantanteautore, e dedicato al “Barbiere di Siviglia” di Rossini. Per la rassegna “Wide Shut” tre spettacoli tra danza e teatro. Importanti gli appuntamenti per Capodanno in cui presentiamo una novità con la modern orchestra capeggiata dal pianista Matthew Lee. Per la Festa delle donne, omaggio a Gianna Nannini e infine, consueto appuntamento con il cabaret con Gioele Dix per il “Sogno di una notte di mezza estate». Presenti anche quest’anno le rassegne “Domenica per le famiglie e junior” – teatro ragazzi e scuola a cura di Pietro Arrigoni. Ancora le rassegne “Crema in scena teatro” e “Crema in scena danza”. Continueranno le “Ospitalità” a conosciuti artisti della scena musicale pop, una formula azzeccata. Senza dimenticare l’iniziativa “San Domenico Urban Show” e il nuovo progetto dal titolo ”Una poltrona all’opera” dedicato al grande spettacolo lirico e del balletto “dal vero” con la proiezione in diretta di prime di prestigio dai più grandi teatri.

Invito alla musica: concerti al Manenti

La Fondazione Marco Fodella di Milano, specializzata in promozione della musica antica, in collaborazione con il Comune di Crema e il Centro culturale diocesano Gabriele Lucchi, organizza per domenica 16 ottobre, alle ore 21, il primo di due concerti previsti con il tema “Invito alla musica antica” all’Auditorium Manenti chiesa di S. Bernardino in città. Ai presenti (ingresso libero) verrà donato un cd di musica antica da parte del mensile Amadeus.

Previsioni meteo a cura di Dominique Citrigno per SPAZIOMETEO.com e Meteowebcam.it


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Appuntamenti

Venerdì 14 Ottobre 2010

Arte & Cultura Quando un componimento diventa di poesia? Quando, con parole dense di significato, con immagini essenziali eppure vive, palpitanti, riesce a suggerire un mondo di emozioni, che riguardino la ricerca esistenziale, oppure semplicemente un moto passeggero dell’animo, un battito di vita: uno squarcio di esistenza,insomma. Tale è la poesia di Bertolt Brecht che proponiamo. Il poeta, in poche righe, riesce ad esprimere compiutamente il senso di fugacità, di inutilità della vita, dell’insoddisfazione che rode, costante. Tutto, in questa poesia, si accentra attorno ad un’immagine: una ruota da cambiare, che viene ad assumere quasi un valore metafisico. Il poeta osserva questa ruota, simile, con il suo muoversi e girare continuo, alla propria vita, e l’insoddisfazione dilaga: “non sono contento di dove vengo,/non sono contento di dove vado". Par quasi di vedere il poeta stanco, deluso, seduto a meditare sulla propria vita,vista e riassunta nella ruota attorno a cui si affaccenda il guidatore. Come una grande ruota mossa indipendentemente dalla sua volontà, così la vita del poeta negli anni: prima nella sua

terra natale, in Germania dove ha lottato contro il nazismo, poi in esilio, in Francia, Inghilterra, America. "Non sono contento”, dice. È qualcosa di ancora diverso dal disperato senso della vita che hanno i suoi avventurieri, i suoi straccioni, la sua "corte dei miracoli". Forse, è il senso di insoddisfazione che viene quando si è creduto fermamente in qualcosa - nel suo caso, nel socialismo – e, con l'andar degli anni, ci si pone domande sul senso della lotta e della militanza. Ma ecco che, proprio all'ultimo verso, una luce, uno sprazzo di vita illumina tutto, memoria retrospettiva e realtà presente,e lo riscatta: il poeta si accorge di guardare con impazienza il cambio della ruota. Di nuovo la ruota, di nuovo questo motivo centrale, ma ora non si tratta più di un pigro e inutile movimento: il poeta è impaziente che riprenda a girare, questa ruota simbolo, che racchiude in sé sia la ruota dell'auto, sia la ruota della propria vita; è impaziente di riprendere il viaggio,è curioso di sapere dove la ruota lo porterà. Scontento e insoddisfazione sono ancora lì, ma il poeta non lascia che lo condizionino, che lo fermino: ora vuole andare.

LA RUOTA “Mi siedo al margine della strada. Il guidatore cambia la ruota. Non sono contento di dove vengo, non sono contento di dove vado. Perché guardo il cambio della ruota con impazienza?”

Fino a domenica 23 ottobre CASTELLEONE MOSTRA RASSEGNA PITTORI CASTELLEONESI Nove pittori si alternano sul palcoscenico di questa rassegna, tutti legati a Castelleone per varie ragioni. Appuntamento presso il Teatro Leone. Orario: sabato ore 16-19.30, domenica 10-12.30 e 16-19.30, feriali secondo la disponibilità degli artisti. Ingresso libero. *** Fino a domenica 30 ottobre ISOLA DOVARESE MOSTRA PISTOJA E IL SUO TEMPO Mostra storico-documentaria presso l’oratorio di San Giuseppe. Orario: sabato e domenica dalle 16 alle 20. Feriali su prenotazione. Per informazioni: 393-4672148 - 0375946373. *** Fino a sabato 31 dicembre SONCINO MOSTRA

Musica & Spettacoli Sabato 15 ottobre SOSPIRO TEATRO INGANNO IN GONNA Alle ore 21 nell’Auditorium comunale (ingresso 7 €), appuntamento con la commedia brillante di Ken Ludwig, dal titolo “Inganno in gonna”. Per informazioni: 329-2333470 - 0372621245. *** Venerdì 14 e domenica 16 ottobre CREMONA LIRICA I PURITANI Alle 20.30 al Teatro Ponchielli, l’ope-

ANTICHI STRUMENTI DI TORTURA Mostra documentaria a cura dell’Associazione Ricercatori Storici di Desenzano del Garda presso la Rocca Sforzesca. Orario: feriali dalle 10 alle 12.30, sabato e festivi dalle 10 alle 12.30 e dalle 15 alle 19. Per informazioni: 0374-83811. *** Domenica 16 ottobre SORESINA FESTA DELLA CASTAGNA Festa d’autunno pre le vie del centro. Per informazioni: 0374-340307. *** Sabato 15 e domenica16 ottobre CREMA MOSTRA FILATELICO - NUMISMATICA Appuntamento nel centro cittadino a cura del Circolo filatelico-numismatico cremasco. Per informazioni: 033-893340. *** Domenica 16 ottobre PIZZIGHETTONE MERCATO TROVANTICO TRA LE MURA Mercatino di antiquariato, all’interno ed all’esterno dell’antica cerchia muraria, che vede la partecipazione di espositori provenienti dalla Lombardia e dalle regioni limitrofe. Vendita di pezzi di antiquaria-

to, modernariato e collezionismo. Appuntamebnto a Pizzighettone Fiere dell’Adda in via Municipio 10. Per informazioni: 0372-7382224 - 3208135883. *** Domenica 23 ottobre SONCINO SAGRA DELLE RADICI Degustazione di radici, salamelle e buon vino nelle vie del centro. Per informazioni: 0374-84883. *** Domenica 23 ottobre GENIVOLTA SAGRA D’AUTUNNO Animazione, eventi ricreativi, concorso di pittura e fotografia, mostra micologica sui funghi di pianura in Palazzo comunale e nelle vie del centro. Per informazioni: 0374: 68522. *** Sabato 22 e domenica 23 ottobre CASALETTO CEREDANO SAGRA DI SANT’ORSOLA Tortellata, degustazione di prodotti locali, mostra “Arti & Mestieri”, mercatino di hobbistica e giochi per bambini “Il paese dei balocchi” per le vie del centro. Per informazioni: 0373-262305.

ra seria in tre parti di Carlo Pepoli, dal dramma “Têtes ronde et cavaliers” di J. A. F. Ancelot e P. S. Xavier. Musica di Vincenzo Bellini Interpreti principali: Luciano Leoni, Luca Tittoto, Gianluca Terranova, Alessio Arduini, Marco Voleri, Angela Nicoli, Jessica Pratt. Direttore Antonio Pirolli, regia di Carmelo Rifici. Per informazioni: 0372-022010. *** Domenica 16 ottobre CASALMAGGIORE TEATRO THE HISTORY BOYS Alle ore 16 al Teatro Comunale di Casalmaggiore, uno spettacolo di Elio De Capitani e Ferdinando Bruni, dall’opera di Alan Bennett. Per informazioni: 0375-284434. *** Venerdì 21 ottobre CREMONA

LITICA RIGOLETTO Alle ore 20.30 al Teatro A. Ponchielli, opera in tre atti di Francesco Maria Piave, dal dramma “Le roi s’amuse” di Victor Hugo e musica di Giuseppe Verdi. Direttore Marco Guidarini. Regia, scene e costumi di Massimo Gasparon. Per informazioni: 0372-022010. *** Sabato 22 ottobre CASALBUTTANO CONCERTO KREATIVE ENSEMBLE Alle ore 21 Teatro Bellini, concerto del quartetto d’archi con chitarra. L’ensemble conta su una decina di giovanissimi strumentisti provenienti da scenari musicali eterogenei che si organizzano in formazioni differenti distinguendosi per versatilità e varietà di esperienze. L’ingresso è gratuito. Per informazioni: 0374-362180.

L’Oroscopo della settimana

a cura di: www.oroscopo-2009.com

Per scrivere a Maria: promedia@fastpiu.it Cara Maria, ho una angoscia che mi perseguita. Non ho avuto il coraggio di parlarne con nessuno, ma lei mi ispira fiducia. Ho 40 anni e una figlia di dieci anni, carina, simpatica, intelligente, sarebbe un sogno per qualunque madre, ma io la trovo insopportabile. A volte non tollero la sua presenza. Mi detesto e mi sento una madre degenere. È come se la volessi allontanare. A volte penso: sarà perché sono stata una figlia tenuta sotto stretto controllo dai miei genitori, criticata, sorvegliata, e allora io tendo ad allontanare lei, per non farle sentire la mia presenza. Ma non mi comporto come una madre normale, lo so, me ne rendo conto, ma è più forte di me. Infatti, mia figlia è legatissima al padre, e penso che si renda conto del mio atteggiamento. Pensa che debba andare da uno psichiatra? Carolina

Ho letto raramente una lettera più angosciante. Mi immedesimo in tua figlia e percepisco il suo dolore, un dolore che deriva dalle ferite del disamore, acuite dal fatto che un bambino o una bambina non sono in grado di rappresentarsi neppure le cause del loro soffrire e preferiscono, magari, aumentare la domanda d'amore, piuttosto che riconoscere nemica la propria madre. Quanto a te, capisco anche la tua sofferenza che lucidamente individui. La psicoanalisi, ed il mito prima, ci insegnano che odio e amore stanno in un binomio inscindibile. In questa tensione, l'importante è che alla lunga prevalga l'affettività, che il tono di fondo sia favorevole al bambino, che la salvaguardia della relazione abbia la meglio sugli impulsi ostili e distruttivi. Pensiamo

alle fiabe, e al duplice aspetto della maternità che rappresentano: la fata benefica e la strega malvagia. L'infanzia si conclude quando le due figure opposte, che dominano l'immaginario, si unificano nella madre reale, ambivalente ma prevalentemente buona. A fronte di queste forze potenti, che dominano il nostro inconscio, siamo però esseri ragionevoli e possiamo cercare di capire che cosa ci sta accadendo. Una strada, per te, può essere quella di recuperare ed analizzare il passato, per assolvere le pesanti critiche che hai ricevuto e accettare il legame madre-figlia nella sua complessità, nelle sue contraddizioni, nella sua ricchezza. Forse dovresti iniziare un percorso analitico, cara Carolina. Ti faccio i miei migliori auguri.

Per avere successo in amore dovrete controllare il vostro impeto, perché solo con il fascino e l’intraprendenza non si va molto lontano. Dosate quindi le energie e scegliete i vostri obiettivi. Rischiate ed osate, che le condizioni non sono mai state così favorevoli. La vera forza sarà la vostra stessa persona, sarete più incisivi ed efficaci e questo vi aiuterà tantissimo ad ottenere dagli altri ciò che vi occorre. Cambiamento in arrivo per quanto riguarda il vostro lavoro: non tanto da un progetto che si realizza, quanto da un cambio di traguardi da raggiungere o da un accadimento che in qualche modo vi favorirà. E’ il momento di provare a trasformare in lavoro una propria passione: le energie che avrete a disposizione e l’entusiasmo vi aiuteranno a realizzare il vostro sogno. Non abbiate paura ad osare. In amore, chi aspetta da tempo la storia giusta, vedrà realizzare finalmente il proprio sogno: l’incontro giusto sarà favorito anche dal grande carisma che avrete soprattutto in questo periodo. Coloro che sono più dinamici, sentiranno il bisogno di cambiare lavoro: se capita l’occasione che sembra giusta, potrebbe quindi essere una buona idea lanciarsi, perché probabilmente arriverà un miglioramento. In amore il rischio non è tanto quello di essere traditi, bensì quello di non accorgersi di alcuni problemi della coppia che potrebbero, alla lunga, stancare e allontanare il vostro partner. State attenti. In questo periodo dovete dosare le forze, ottimizzare i processi, ottenere di più dai vostri collaboratori: un tassello alla volta, giorno dopo giorno, vedrete che le cose gireranno a favore. In questo inizio di primavera saprete come piacere agli altri e questo vi aiuterà nell’instaurare nuove relazioni: sono previsti flirt interessanti, soprattutto per chi è single, ma non solo... Sentirete il bisogno di dare un taglio netto a quello che avete fatto negli ultimi tempi, ma solo i più coraggiosi riusciranno a dare questa impronta diversa alla propria attività lavorativa. Nel lavoro rischierete di farsi sopraffare dalle persone vicine (collaboratori e colleghi), per cui occorrerà determinazione, anche a costo di compromettere qualche amicizia, che poi tanto amicizia non si rivelerà. Grazie alla vostra ampia capacità organizzativa, saprete certamente come ridurre le spese, senza intaccare troppo il tenore di vita. Poi vedrete che fra qualche settimana le cose miglioreranno.


Agricoltura

Agricoltura

Venerdì 14 Ottobre 2010

C’è però preoccupazione per il taglio delle risorse. Crotti: «Bisogna riorganizzare il sistema»

Nuovi finanziamenti per il miglioramento genetico

I

• A cura di Libera Agricoltori •

l Ministero delle Politiche Agricole ha pubblicato il programma dell’attività di selezione e controlli funzionali per l’esercizio 2011, che su delega del ministero e delle regioni viene gestita dalle associazioni allevatori con le loro varie diramazioni a livello territoriale e di funzioni. Tale attività rientra in quella più ampia della riproduzione animale prevista dalla legge 30/1991, e riceve per questo specifici finanziamenti finalizzati al miglioramento genetico. Ormai da tempo il sistema di selezione basato sull’autogoverno degli allevatori è posto al centro dell’attenzione da parte dell’amministrazione pubblica per il taglio della spesa. Nel documento citato, il ministero sviluppa due argomenti: uno di tipo tecnico ed organizzativo, per una revisione del sistema in essere, al fine di contenere i costi; ed uno di carattere economico, nel quale vengono indicate le somme messe a disposizione per l’esercizio 2011. Per quest’anno le cifre ufficializzate dal ministero sono le seguenti: spesa ammessa 68,8 milioni di euro, contributo pubblico 55,2 milioni e stanziamento del Mipaaf 25

milioni. Dunque circa 30 milioni di euro dovranno essere reperiti dalle regioni, ed il resto dovrà essere coperto da altre fonti o sostenuto dagli allevatori. In Lombardia la spesa ammessa è di 16,9 milioni di euro, il contributo pubblico pari a 13,3 milioni e la quota coperta dal ministero è prevista in 6,2 milioni. Pertanto, gli allevatori non nascondono le loro preoccupazioni di fronte a questi tagli. «Stavamo aspettando questo provvedimento da tempo», ha commentato il presidente dell’Apa di Cremona, Riccardo Crotti. «Infatti a livello nazionale, più di una situazione è entrata in

sofferenza, al punto di non riuscire a pagare gli stipendi ai dipendenti già da alcuni mesi». Secondo Crotti si tratta comunque di un taglio consistente, che mette il sistema di governo delle associazioni allevatori nelle condizioni di rivedere lo schema di lavoro per il futuro. Devo comunque dire che Regione Lombardia aveva già riconosciuto il finanziamento per il 2011 allo stesso livello dell’anno prima. Il provvedimento del Mipaaf è un’iniezione di fiducia. Poichè il taglio alle attività selettive era nell’aria da tempo, l’Associazione

Il rapporto 2011 sul «Sistema agroalimentare della Lombardia» presentato nei giorni scorsi dall’assessore regionale all’Agricoltura Giulio De Capitani, conferma il ruolo primario dell’agricoltura lombarda. Il sistema agricolo regionale si dimostra il più importante d’Italia e uno dei principali a livello europeo. Il 70% del valore dell’intero comparto è attribuibile al settore zootecnico di alcune province, tra cui quella di Cremona. In un contesto di crisi profonda, il valore della produzione agricola lombarda nel 2010 registra una ripresa che sembra compensare le perdite del 2009. Il valore della produzione è pari a 6,42 miliardi euro evidenzia infatti una crescita in termini correnti del 2,1 per cento attribuibile all’aumento dei prezzi. Per quanto riguarda l’allevamento zootecnico, motore trainante della crescita lombarda, l’aumento delle quotazioni dei principali commodities agricole ha comportato un rincaro dei costi di produzione. La prin-

cipale voce in controtendenza risulta essere quella del latte bovino, dove il valore è aumentato rispetto al 2009 dell’1,6 per cento; anche il settore avicolo mostra una crescita. Relativamente alle carni bovine il 2010 è stato in generale di crescita. Primo semestre positivo anche per i suini. Il settore florovivaistico si è mantenuto costante il valore della produzione a prezzi correnti. Le esportazioni crescono meno delle importazioni. La crescita del valore delle importazioni è dovuta a un aumento in termini sia di quantità (+4,6%) che di prezzo (+4,7%), mentre quello delle esportazioni è il risultato di un consistente aumento delle quantità esportate (+16,2%). Il fatturato nel 2010 è cresciuto del 3,3% a livello nazionale, arrivando a 124 miliardi di euro. A livello lombardo il valore aggiunto ai prezzi del settore è risultato pari a 4,7 miliardi di euro, corrispondente al 19,1 per cento del totale nazionale.

Piva: «La politica spesso si dimentica dell’agricoltura» Lo scorso venerdì si è riunito in assemblea, a Passarera di Capergnanica, il sindacato provinciale dei pensionati della Confagricoltura di Cremona, per il rinnovo del consiglio direttivo per il triennio 2011-2014 e l’approvazione del bilancio consuntivo e di previsione per il prossimo anno. Oltre a Cesare Pasquali, presidente provinciale del sindacato pensionati, della Confagricoltura di Cremona, erano presenti anche Antonio Piva, presidente della Libera agricoltori e il presidente Anga (l’associazione dei giovani agricoltori) Giorgio Guarneri. Nel corso dell’assemblea si è proceduto all’elezione del consiglio direttivo,

tempi difficili come gli attuali dovremmo assumere tutti questo atteggiamento, politica compresa. Ha ragione il presidente di Confcommercio Sangalli quando dice che bisogna dare una spinta per far ripartire il Paese; sottoscrivo e aggiungo di più: le crisi vanno affrontate, non subìte». Maurizio Gardini, presidente di Fedagri Confcooperative ha evidenziato: «E’ il momento di una riflessione comune per aumentare la concentrazione dell’offerta: il 30% della produzione organizzata non è più sufficiente, non è più il tempo dei regimi assistenziali. Adesso occorre un impegno comune, al di là delle tensioni e delle speculazioni».

MERCATI - DA VENERDI’ 7 A GIOVEDI’ 13 OTTOBRE PRODOTTO

La zootecnia, il motore trascinante della crescita

Assemblea del sindacato dei pensionati

L’Italia è leader nella produzione di ortofrutta Deve diventarlo anche nella commercializzazione Intervenendo nei giorni scorsi al Macfrut di Cesena, la mostra internazionale della filiera ortofrutticola, il presidente nazionale di Confagricoltura Mario Guidi ha sottolineato: «L’Italia è Paese leader nella produzione dell’ortofrutta, deve diventarlo anche nella commercializzazione». Alla rassegna era presente anche la Libera Agricoltori, con il presidente della sezione orticole Federico Dizioli. Sempre secondo Guidi, servono strumenti per essere competitivi, così come deve diventare competitivo l’intero sistema Paese ed ha aggiunto: «Al Macfrut ho visto il mondo cooperativo unito ‘per’ e non ‘contro’; in

Italiana Allevatori ha predisposto un piano di riassetto del sistema a livello nazionale, basato essenzialmente sull’accorpamento a livello regionale delle strutture territoriali. Piano funzionale soprattutto nelle aree dove si è avuta una forte contrazione della zootecnia, e non è più giustificata una presenza territoriale capillare. Riccardo Crotti ha poi affermato: «Ma questo progetto di riorganizzazione non può essere applicato ovunque. Dove vi è un’intensa attività zootecnica, come a Cremona ed in Lombardia, non è possibile operare accorpamenti di questo genere senza che ne risenta l’attività. I nostri allevatori non possono essere abbandonati in momenti difficili come questi. Inoltre vi è un fatto di principio contro l’accorpamento: si andrebbe a colpire chi ha operato bene ed in modo economico fino a questo momento. L’accorpamento significherebbe condividere anche gli aspetti economico-gestionali; e questo vorrebbe dire da un lato farsi carico di situazioni difficili, e dall’altro condividere risorse faticosamente accantonate. Insomma non si andrebbe a premiare i comportamenti virtuosi. A Cremona abbiamo il costo dei controlli per capo grosso più basso d’Italia».

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PRODOTTO

che si riunirà successivamente per nominare il presidente. Cesare Pasquali ha voluto sottolineare l’importanza del sindacato dei pensionati, senza tuttavia nascondere alcuni problemi. Di qui l’appello ad una maggior collaborazione con il sindacato stesso ed a creare contatti continui: infatti, il sindacato dei pensionati in questi ultimi anni si è distinto per l’impegno a garantire alcune forme assistenziali dirette e non, ma ha anche trovato qualche ostacolo a livello governativo. Il presidente Piva non ha mancato di ringraziare l’assemblea. La politica spesso si dimentica dell’agricoltura.

Gli stessi ministri dell’agricoltura non parlano di agricoltura. Eppure il settore primario è il secondo asse portante dell’economia nazionale. Invece viene valorizzata la parte finale della trasformazione, ma quasi mai quello che c’è prima, che è il nostro lavoro, fondamentale». Antonio Piva ha invitato inoltre a tenere in considerazione “Mutua Fima”, la società di muto soccorso di Confagricoltura, sottolineando che si tratta di «una garanzia unica nel suo genere perché non ti abbandona mai». Il prossimo appuntamento con il sindacato dei pensionati sarà il pranzo di Natale già fissato per il 12 dicembre a San Giovanni in Croce.

UNITA’ DI MISURA

CREMONA

MILANO

MANTOVA

MODENA

VACCHE Frisone 1ª qualità peso vivo

kg.

2,25-2,60

MONTICHIARI 1,10-1,25

da macello 1,140-1,240

--

UNITA’ DI MISURA

CREMONA

MILANO

MANTOVA

MODENA

Tonn.

199-201

N.q.

197-202

(fino) 213-218

VACCHE Frisone 2ª qualità peso vivo

Kg.

1,95-2,20

MONTICHIARI 0,80-0,97

0,87-0,97

GRANOTURCO ibrido naz.14% um.

Tonn.

176,5-177,5

186-187

180-182

189-190

kg.

2,30-2,80

Vitelloni da macello 24/30 mesi 1,40-1,50

1,14-1,31

SEMI di SOIA Nazionale

MANZE SCOTTONE 24 mesi

Tonn.

n.q.

n.q.

343-348

Sorgo nazionale 178-181

1,20-1,40

MONTICHIARI 1,50-1,60

(da 46 a 55 kg) 1,40-1,80

(50 kg) 1,05-1,70

ORZO naz. Peso spec. 55-60 peso spec. 66-68

VITELLI BALIOTTI p.vivo (50-60 kg ) frisona

Tonn.

198 – 203 204 – 211

N.q. 228-230

206-213 214-221

(p.spec. 63-65) 219-222

VITELLI BALIOTTI p.vivo (50-60 kg) pie blue belga

kg.

2,50-3,70

MONTICHIARI 3,60-3,80

3,65-4,05

(pregiate 70 kg) 2,86-3,90

CRUSCA Alla rinfusa

Tonn.

142 – 144

132-133

143-146

132-134

BURRO pastorizzato

kg.

3,20-3,25

Past. 2,65 centr. 3,60

2,65

FIENO Maggengo Agostano

Tonn.

130 – 150 di erba med.

116-130 N.q.

Mag. 1° t. 125-130

Medica fienata 1° t. 115,0-125,0

kg.

(dolce) 4,95-5,15

5,05-5,20

n.q.

PAGLIA press. (rotoballe)

Tonn.

105 – 115

108-120

Erba med f. 2° t. 125-130

Paglia di frumento press. ball. 70-75

PROVOLONE VALPADANA fino a 3 mesi

(piccante) 5,10-5,50

5,25-5,50

n.q.

8,02-8,27

8,05-8,30

8,12-8,37

PARMIGIANO REGGIANO fino a 24 m 12,05-12,40

8,65-8,85

8,70-9,10

8,90-9,15

PARMIG. REGG. 30 mesi e oltre 13,30-13,70

FRUMENTO tenero buono mercantile

SUINI Lattonzoli locali

15 kg

3,210

n.q.

3,120

3,140

SUINI Lattonzoli locali

25 kg

2,290

n.q.

2,170

2,260

SUINI Lattonzoli locali

30 kg

2,100

n.q.

2,000

2,060

SUINI Lattonzoli locali

40 kg

1,860

n.q.

1,790

1,840

SUINI da macello

156 kg

1,493

n.q.

n.q.

(da 144 a 156 kg) 1,501

SUINI da macello

176 kg

1,553

n.q.

n.q.

(da 156 a 176 kg) 1,555

SUINI da macello

Oltre 176 kg

1,523

n.q.

n.q.

(da 176 a 180 kg) 1,525

PROVOLONE VALPADANA oltre 3 mesi

kg.

kg.

GRANA scelto stag. 9 mesi

kg.

GRANA scelto stag. 12-15 mesi

kg.

Vitelloni femm. da macello pezz. nere (kg. 450-500) p.m. 2,42–2,72 p.v. 1,25–1,40

Zangolato di creme X burrificaz. 2,30 --

PARMIGIANO REGGIANO 12 mesi 10,55-10,85

N.B. Le quotazioni del bestiame bovino e del foraggio sul mercato di Cremona avvengono il primo e terzo mercoledì del mese. Questo dato, conseguentemente, va letto ed interpretato con la dovuta attenzione rispetto agli altri dati pubblicati. Le quotazioni del mercato di Milano avvengono in due giorni separati: il martedì per il comparto dei cereali e derivati, il lunedì per quello zootecnico che fa riferimento a Montichiari. Anche questo aspetto va tenuto in considerazione nel confronto dei dati suindicati. Il mercato di Mantova avviene in un solo giorno e cioè il giovedì. Modena il lunedì. Tutti gli aggiornamenti della tabella mercati, insieme ai collegamenti alle principali borse, sono sul sito: www.cremona.coldiretti.it.


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Venerdì 14 Ottobre 2011

Cosa guardare in televisione

Tv&Cinema

La Lisi è una donna che ritorna

Martedì sera su Raiuno va in onda la prima puntata della miniserie

A

partire da martedì 18 ottobre va in onda su Raiuno la nuova fiction dal titolo “La donna che ritorna”, miniserie televisiva in quattro puntate, prodotta dalla Endemol per la regia di Gianni Lepre. La storia ruoto intorno ad una donna, interpretata da Virna Lisi, che del suo passato non ricorda più nulla: non sa più chi è, cosa ha fatto, non riconosce più nessuno. A cercarla sono due uomini che, però, non si conoscono tra loro: il primo, Bruno (Fabio Testi) è un umile contadino che dice di essere suo marito, l’altro invece, Fulvio (Alessandro Bertolucci) è un ricco imprenditore che sostiene di essere suo figlio. E’ questo il giallo che farà da sfondo alla fiction, a cui si intrecceranno anche gli omicidi di un

Una donna di Roma perde la memoria e finisce al centro di un’intricata vicenda

A lato una scena della miniserie dal titolo “La donna che ritorna”, in onda su Raiuno. Sopra la protagonista della fiction Virna Lisi

CINEMA - Programmazione settimanale CREMONA Spaziocinema Cremonapo (0372 803674) www.spaziocinema.info • Ex: Amici come prima! • Abduction: Riprenditi la tua vita • Final Destination 5 • This Must Be the Place • Cowboys & Aliens • I tre moschettieri • Drive • Carnage • Baciato dalla fortuna Filo (0372 411252) • Il villaggio di cartone

PIEVE FISSIRAGA Cinelandia (0371 237012) www.cinelandia.it • Abduction: Riprenditi la tua vita • Baciato dalla fortuna • Blood Story • Drive • Ex: Amici come prima! • Final Destination 5 • I puffi 3D • Baciato dalla fortuna • L'alba del pianeta delle scimmie • La pelle che abito • Niente da dichiarare

CREMA Porta Nova (0373 218411) www.multisalaportanova.it • Cowboys & Aliens • I tre moschettieri • Ex: Amici come prima • A dangerous method • Final Destination 5 • This Must Be the Place Cineforum • Dencing dream • Petrucciani • Non lasciarmi

serial killer, omicidi che sembrano avere a che fare proprio con lei. Ad occuparsi del caso sarà un inesperto ed anche un po’ imbranato poliziotto, che avrà anche un compito ben più grande: aiutare la donna a recuperare la memoria. E, col tempo, tra i due nascerà un legame sempre più stretto, forse proprio perché insieme riusciranno a trovare quell’accoglienza familiare che non hanno mai ricevuto: il poliziotto perché estremamente solo, la donna perché priva della sua memoria e quindi della sua identità. Ecco cosa dice il regista Gianni Lepre in merito a questa nuova fiction: «Si tratta di legal thriller che scava a fondo nella psicologia dei protagonisti. L’attacco è un pugno allo stomaco: la Lisi non parla per almeno tre quarti della puntata, si comporta come se avesse l’Alzheimer…». La storia inizia con una donna che vaga per l’Eur con indosso solo un abito da sera e un paio di scarpe da ginnastica in evidente stato confusionale e senza memoria, viene portata al commissariato per accertamenti. Lì si presenta un imprenditore, che sostiene di essere suo figlio. L’ispettore Leoni gliela affida. Qualche giorno dopo però, in commissariato arriva Bruno, un contadino, che reclama sua moglie. Chi sta mentendo? Raiuno, martedì e mercoledì ore 21.10

IL GIOVEDÌ SERA

Mi manda Raitre con tante novità

Ha preso il via la nuova stagione di “Mi manda Raitre”. Parecchie le novità in campo, a cominciare dal giorno della diretta. Infatti, quest’annoil programma condotto da Edoardo Camurri (nella foto) va in onda in prima serata il giovedì sera. La missione è quella di sempre: dare voce ai cittadini per raccontare l’Italia delle persone comuni, con l’ausilio di inchieste e servizi che arricchiranno il racconto, scandendo la punteggiatura del dibattito in studio dove, come sempre, parte e controparte di confronteranno. Truffe, inganni, raggiri e prepotenze, ingiustizie, burocrazia; eccoli alcuni dei temi trattai nello storico studio 2 di via Teulada da dove Camurri si collegherà con in-

viati speciali per entrare nel cuore dei problemi raccontati direttamente dalla gente. Anche la piazza entra in diretta in questa nuova edizione del programma. E’ attivo, poi, da quest’anno il blog del programma, con il quale potete commentare gli argomenti trattati, inviare segnalazioni e suggerimenti. Ogni lunedì, infine, c’è la videochat con Edoardo Camurri per approfondire i temi della puntata precedente ed avere anticipazioni sulle inchieste a cui sta lavorando la redazione. Per le segnalazioni è attivo il numero della segreteria della redazione 063728802 (il fax è 06-37353279). Per telefonare in diretta il numero verde è 800550213. Raitre, giovedì ore 21.05

COWBOYS & ALIENS Anno 1873, territorio dell’Arizona. Uno straniero senza alcuna memoria del proprio passato s’imbatte nella deserta città di Absolution. Ben presto l’uomo scopre che gli abitanti di Absolution non accolgono bene gli stranieri e nessuno di loro fa una mossa finché non glielo ordina con il pugno di ferro il colonnello Dolarhyde. E’ una città che vive nella paura. Ma Absolution sta per scoprire di dover temere qualcosa che a malapena comprenderà: la città desolata viene attaccata dagli alieni. I predoni piovono dalle stelle a una velocità inaudita rapendo le persone, una a una, per mezzo di luci accecanti. Toccherà proprio allo straniero, dapprima osteggiato, salvare la città. Nell’operazione l’uomo comincerà a riacquistare la memoria e realizzerà di custodire un segreto che potrebbe dare alla città una chance di lotta contro gli alieni...

Regia: Jon Favreau • Genere: fantascienza

Paul Anderson ripropone il romanzo di Dumas. Tra i protagonisti Milla Jovovich

I tre moschettieri tornano sul grande schermo

Regia: Paul W.S. Anderson Durata: 102 minuti. Produzione: Davis Films, Future Films, Scott Rudin Productions, Constantin Film, Impact Pictures. Cast: Logan Lerman, Matthew MacFadyen, Ray Stevenson, Luke Evans, Milla Jovovich, Orlando Bloom. Genere: avventura.

Diretto dal “padre” di Resident Evil, la storia de “I tre moschettieri” riporta in sala il romanzo di Alexandre Dumas, con Milla Jovovich nei panni di Milady de Winter, affiancata da Orlando Bloom, Duca di Buckingham, Ray Stevenson, Luke Evans e Matthew Macfadyen, rispettivamente nei panni di Porthos, Athos ed Aramis, Mads Mikkelsen-Rochefort e Logan Lerman-D’Artagnan, Juno Temple-Regina Anna, Gabrielle Wilde e il “bastardo” Christoph Waltz, nei panni del Cardinale Richelieu. LA TRAMA La storia è nota. Francia, 17° secolo. D’Artagnan si reca a Parigi per entrare nel corpo dei moschettieri ma, arrivato sul posto, si accorge che la milizia reale è stata sciolta e che solo tre uomini sono rimasti fedeli al sovrano: Athos, Porthos e Aramis. Dopo essersi unito a loro, affronta una serie di avventure per difendere il Re dalle trame del perfido Cardinale Richelieu e dei suoi alleati...

IN TV - Alle ore 21.10

‘Next’ di Tamahori martedì su Italia 1

Martedì sera alle 21.10 su Italia 1 va in onda il film “Next” di Lee Tamahori del 2007, con Nicolas Cage, Julianne Moore e Jessica Biel. LA TRAMA Un uomo, Cris Johnson, che fa il mago negli spettacoli a Las Vegas, porta con sé un grande segreto, riesce, per pochi minuti, a vedere cosa accadrà nel futuro. Sottoposto ad esami da parte del governo, Cris cercherà di sfuggire al suo controllo, nascondendosi sotto falso nome per non essere rintracciato. Quando però un gruppo di terroristi minaccia di far esplodere un ordigno nucleare a Los Angeles, l'agente del governo Callie Ferris farà di tutto per rintracciare Cris e convincerlo a collaborare per bloccare il terribile piano.


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canale 5

domenica 16

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rete 4

Venerdì 14 Ottobre 2011

tgr bellitalia.Attualità TG3 Sport - Meteo / TGR il settimanale. Attualità ambiente italia tgr regione meteo -tg3 tg3 pixel/tg3 l.i.s. giro di lombardia.Ciclismo campionati mondiali 2011 magazine champions league 90° minuto: serie b. Sport tg3/regione/meteo 3/blob blob/che tempo fa.Att speciale superquark.Doc tg3 - Tg Regione un giorno in pretura. att

documenti magnifica italia. doc Santa Messa pianeta mare. attualità tg 4 telegiornale Melaverde. Attualità Pianeta mare. Attualità donnavventura.Attualità l'ultim cacciatore. Film l'isola del tesoro. Film tg4 Telegiornale - meteo 4 colombo. Telefilm tempesta d'amore. Soap extreme measures. film la lunga ombra del lupo.f

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38 GLI ORARI CUP Centro Unificato di Prenotazione Dove: padiglione n. 12, a fianco del Centro Prelievi, prospiciente Largo Priori Orari di apertura al pubblico: lunedì - venerdì dalle 7.30 alle18.00 orario continuato, il sabato dalle 8.00 alle 12.00; Prenotazioni telefoniche: è possibile telefonare al numero verde 800.638.638, da lunedì a sabato dalle 08.00 alle 20.00. PRENOTAZIONI CHE NON SI EFFETTUANO AL CUP Attraverso il CUP si prenotano tutte le prestazioni ad eccezione delle seguenti, che devono essere prenotate direttamente presso le singole unità operative o servizi c ome indicato di seguito: ANATOMIA PATOLOGICA secreti e agoaspirati (non Tac e non Ecoguidati) Dove: Poliambulatori, piano Terra. Orario: giovedì dalle 15 alle 16. Per prenotare contattare la segreteria dell’Anatomia Patologica dal lunedì al venerdì, dalle 10.30 alle 16.00. Telefono: 0372 405477, dalle 9.30 alle 16.00. Consegna campioni istologici e citologici La consegna dei campioni citologici urinari è prevista, presso il padiglione 5, da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 09.30; per gli altri esami da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 16.00 (accesso diretto). RADIOLOGIA Dove: piano 1, corpo H (ala destra). TC, risonanza magnetica, ecografie urgenti e richiesta di prestazioni con bollino verde Le prenotazioni vanno effettuate di persona o via fax. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.00, sabato dalle 08.00 alle 12.00. Tel: 0372 405760. Angiografia Le prenotazioni vanno effettuate di persona. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 15.30. Telefono: 0372 405367. SENOLOGIA: Screening mammografico preventivo biennale Asl Cremona (45-69 anni) Tutti i giorni dalle 8.30 alle 12.30, il mercoledì dalle 14 alle 16. La prenotazione va effettuata al CUP dell'Asl 800 318 999. Prestazioni con carattere di urgenza, risonanze alla mammella, agoaspirati, ecografie Dove: piano 1, corpo M. Ora: da lunedì a venerdì dalle 11.00 alle 13.00. Telefono: 0372 405614. Per ulteriori informazioni è stata inoltre attivata una nuova linea telefonica dotata di risponditore automatico in funzione 24 ore su 24: 0372 405612. RADIOTERAPIA E MEDICINA NUCLEARE Dove: piano Cantina, (utilizzare la scala o ascensore a sinistra vicino l'Ufficio Informazioni nell'atrio di ingresso) corpo M, monoblocco ospedaliero. Orario:da lunedì a venerdì dalle 07.30 alle 17.30. Telefono: 0372 405485. MEDICINA DEL LAVORO: Dove: Medicina del Lavoro, padiglione 10 Impegnativa del medico curante. Allergologia per sospetti professionali Tel. 0372 408178 da lunedì a venerdì, dalle 10.30 alle 13.00; oppure, personalmente presso l’Ambulatorio di Allergologia dalle 09.00 alle 13.00 da lunedì a venerdì. Visite specialistiche di medicina del lavoro Tel: 0372 405777 da lunedì a venerdì, d alle 08.00 alle 15.30; oppure, personalmente presso l’Ambulatorio Specialistico di Medicina del Lavoro negli stessi orari.

Salute PRESIDIO OSPEDALIERO DI CREMONA CENTRO DIABETOLOGICO Dove: piano 6, corpo H (lato destro), monoblocco ospedaliero. Orari: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.30 (prima visita per inquadramento diagnostico-terapeutico e visita di controllo per monitoraggio metabolico e screening delle complicanze croniche). Per le prime visite è preferibile che la prenotazione avvenga di persona comunque possibile prenotare telefonicamente da lunedì a venerdì, dalle 11.00 alle 13.30. Telefono: 0372 405715. CENTRO PRELIEVI - LABORATORIO ANALISI accesso diretto da parte dei cittadini, con la richiesta del Medico di famiglia o dello specialista. Dove: Centro Prelievi all'ingresso dell'ospedale. Orario: da lunedì a venerdì dalle ore 07.30 alle 10.30. Telefono: 0372 405663 - 0372 405452 CENTRO EMOSTASI E TROMBOSI Monitoraggio delle terapie anticoagulanti. previsto accesso con prenotazione al numero 0372 405666 - 0372 405663. Dove: Presso la palazzina del Cup Orario: dalle 07.30 alle 12.00 da lunedì a venerdì. CENTRO AZIENDALE DI ALLERGOLOGIA Dove: presso la Medicina del Lavoro, Padiglione 10 Accesso avviene mediante impegnativa del medico curante. Le prenotazioni vengono effettuate telefonando allo 0372 408178 da lunedì a venerdì dalle 10.30 alle 13.00; oppure personalmente presso l’Ambulatorio di Allergologia da lunedì a venerdì dalle 09.00 alle 13.00. IMMUNOEMATOLOGIA E MEDICINA TRASFUSIONALE: Emotrasfusioni, salassi, autotrasfusioni, terapia marziale endovenosa, preparazione di nuovi emocomponenti ad utilizzo non trasfusionale: Gel Piastrinico, Concentrato Leucopiastrinico. Dove: Piano terra, corpo D, monoblocco ospedaliero. Tel: 0372 435887 - 0372 405461 dalle 10.00 alle 17.00 da lunedì a venerdì GENETICA Dove: piano 2 lato destro del monoblocco ospedaliero. Prenotazioni telefoniche: 0372 405783 da lunedì a venerdì dalle 13.00 alle 14.30. MEDICINA LEGALE Prenotazioni presso Direzione Medica di Presidio piano Rialzato monoblocco ospedaliero. Tel: 0372 405200. PSICOLOGIA Dove: settimo piano a sinistra. Prenotazioni da lunedì a venerdì dalle ore 09.00 alle ore 10.00 presso il servizio di Psicologia, oppure anche telefonicamente agli stessi orari al numero 0372 405409. ONCOLOGIA MEDICA Dove: Piano 4 ala Destra Prenotazione in reparto da lunedì a venerdì dalle ore 8.00 alle ore 17.00. Tel: 0372 405248. TERAPIA DEL DOLORE Dove: palazzina n. 9 La prenotazione può essere effettuata telefonicamente al numero 0372 405330 dalle 11.00 alle 15.00, da lunedì a venerdì. Negli altri orari è possibile chiamare lo stesso numero lasciando un messaggio in segreteria telefonica con il nome e numero di telefono: al più presto sarete richiamati.

Appuntamento il 20 ottobre per la Giornata mondiale. Due iniziative di informazione e divulgazione

Osteoporosi, un male da prevenire

L’

di Laura Bosio

osteoporosi è una malattia in netto aumento, tanto che dall'Oms viene definita "epidemia silenziosa". Per riflettere su questa problematica, in occasione della «Giornata mondiale per l’osteoporosi» – che si svolgerà il prossimo 20 ottobre - l'Azienda ospedaliera di Cremona dà appuntamento alla cittadinanza per parlare dei fattori di rischio, attraverso due iniziative che si terranno nei presidi di Cremona e Oglio Po. In particolare a Cremona i medici dell'ambulatorio dell'Osteoporosi saranno disponibili a fornire consulenze informative. Gli operatori saranno a disposizione per fornire informazioni e somministrare alle persone che interverranno un questionario utile ad acquisire la giusta consapevolezza rispetto al problema. Questo strumento fornirà al medico di famiglia uno strumento per poter eventualmente richiedere un esame densitometrico appropriato e valutare gli approfondimenti necessari o le opzioni terapeutiche. All'Oglio Po si terrà invece un incontro divulgativo su «Prevenzione e diagnosi dell'osteoporosi» e su «Il ruolo dell'ortopedico nel trattamento dell'osteoporosi e delle sue complicanze», «Osteoporosi e terapia ormonale sostitutiva». L’iniziativa è rivolta a donne e uomini di qualsiasi età, in quanto i fattori di rischio agiscono an-

La dottoressa Letizia Maninetti, responsabile dell'Ambulatorio per l'Osteoporosi dell'Ospedale Maggiore di Cremona

chesui giovani, impedendo il raggiungimento del picco di massa ossea. e possono portare all’insorgenza della malattia anche prima dell’età adulta. «L’osteoporosi è una malattia sistemica dello scheletro caratterizzata da riduzione della massa ossea ed alterazioni qualitative del tessuto osseo che si accompagnano ad aumento del rischio di frattura» spiega Letizia Maninetti, responsabile dell’Ambulatorio per l’osteoporosi dell’Ospedale di Cremona. «Si tratta di una patologia a prevalenza elevata, e in progressivo aumento, per via dell’allungamento dell’età media della vita». Qualche dato? «In Italia 3.5 milioni di donne e 1.9 milioni di uomini ne sono affetti, una donna su 3 e un uomo su 5, dopo i 50 anni. La prevalenza dipende dalle fasce d’età: tra i 70-79 anni è del 41% per le donne e 18% per gli uomini. Tra l'altro si tratta di una patologia difficile da individuare in quanto la progressiva perdita ossea non

è accompagnata da sintomi specifici fino a che non insorgono delle fratture. Inoltre circa il 50% delle fratture vertebrali sono asintomatiche». A cosa porta questa malattia? «La conseguenza più rilevante è rappresentata appunto dalla frattura da fragilità , che si manifesta a seguito di traumi anche lievi, come cadute. A volte può manifestarsi anche in assenza di traumi. Le fratture incrementano per gravità e numero col progredire della malattia e le più comuni interessano il collo, la colonna vertebrale ed il polso. Tali fratture portano a un incremento della disabilità nel paziente, e anche a un più alto rischio di mortalità». Essendo una patologia priva di sintomi, come è possibile individuarla, e magari prevenirla? «Il fattore chiave è la comple-

ta conoscenza dei fattori di rischio per osteoporosi e per frattura. La prevenzione si basa proprio su questo. Tra l'altro conoscendo i fattori di rischio del paziente, lo si può sottoporre a esame densitometrico. I vari fattori di rischio presentano un effetto cumulativo nella determinazione del rischio fratturativo su cui si sovrappone la propensione a cadere del singolo soggetto, derivante da patologie specifiche o terapie farmacologiche ma anche dalle particolari caratteristiche dell’ambiente in cui il soggetto vive». Come si cura? «Quando nel paziente si è ormai palesate una consistente perdita ossea, con un alto rischio di frattura, esistono farmaci specifici che servono a ridurre questo rischio. Essi agiscono con meccanismi diversi: alcuni impediscono il riassorbimento del tessuto osseo bloccando le cellule osteoclastiche (bifosfonati, raloxifene), altri stimolano la formazione di nuovo tessuto osseo (teriparatide, ormone paratiroideo) ed altri ancora possono agire con meccanismo misto (ranelato di stronzio). Risulta fondamentale, qualunque terapia farmacologica venga assunta, l’aderenza alla terapia per lunghi periodi, pena l’inefficacia della stessa a fronte di dispendio economico e rischi di effetti collaterali».

«Il problema maggiore sono le fratture»


Venerdì 14 Ottobre 2011

Scuola Iai, un corso sull’arte terapia

CONOSCIAMO L’OZONOTERAPIA

Ozono e cellulite... Si può guarire! Molto importanti sono i risultati che si ottengono con l'ozonoterapia nel trattamento della cellulite. Ricordiamo prima di tutto che l'ozono non è un farmaco ma una forma molecolare diversa dell'ossigeno, gas che è necessario per vivere. L'ozono è un prodotto naturale quindi nessun pericolo di allergie, di accumulo, di sovradosaggi ed effetti collaterali, tipici e abituali delle medicine. La "pannicolopatia edemato-fibrosclerotica" o più semplicemente cellulite, che tanti problemi estetici e psicologici arreca alle pazienti, non è solo un inestetismo della pelle, ma in realtà si tratta di una malattia vera e

Il dottor Luigi Mitoli

La scuola Iai propone, per questo anno scolastico, un corso propedeutico all’arte terapia. L’ esperienza diretta e l’uso dei materiali artistici saranno la base del corso da cui nasceranno le riflessioni riguardo i contenuti e il pensiero teorico. Le immagini e i prodotti creativi che i partecipanti saranno invitati a produrre nel corso di questa esperienza non avranno finalità tecniche ed estetiche, ma saranno il principale strumento di relazione con se stessi e con il gruppo. Il corso tratterà i seguenti temi: processo creativo, espressione di sé e sviluppo della persona; potenzialità del lavoro di gruppo; psicologia dei materiali artistici; favorire il processo creativo: metodi; conduzione di laboratori espressivi in contesti socioeducativi. Il corso si svolgerà in 5 incontri a cadenza mensile ed è aperto a tutti coloro che siano interessati all’arte terapia, non è richiesta preparazione tecnica o artistica.

propria. Fondamentalmente un'alterazione del tessuto connettivale sottocutaneo con interessamento della piccola circolazione, il microcircolo venoso e conseguente cattivo scarico o deflusso del sangue. Tutto ciò causa un ristagno tessutale. Esistono 3 tipi di cellulite: la prima si chiama edematosa, quando la pelle è a buccia d'arancia. Poi c'è la cellulite fibrosa che presenta protuberanze cutanee più evidenti alla pressione ed infine l'ultimo stadio della cellulite è la sclerotica, molto visibile ma anche dolorosa. Nel prossimo numero di venerdì 21 parleremo dell'efficacia dell'ozono.

Ticket sanitari, ecco cosa è cambiato

Quanto si paga in Lombardia, per quali prestazioni e chi sono i soggetti con diritto all’esenzione

I

di Giulia Sapelli

l tema dei ticket sanitari è ancora piuttosto fumoso, specialmente in Lombardia, regione che ha deciso di procedere diversamente da quanto deciso a livello nazionale. Se la manovra aveva infatti previsto un prezzo fisso di 10 euro per ogni prestazione sanitaria, regione lombardia ha cambiato le carte in tavola, cercando di tenere conto degli obiettivi economici da raggiungere ma anche delle esigenze della gente. Non si pagherà quindi una cifra fissa: essa varierà in modo proporzionale al valore della prestazione e andrà dagli 0 ai 30 euro. La manovra ha infatti lasciato libertà alle regioni di trovare altre forme di compartecipazione equivalenti che confermino il saldo complessivo richiesto (per la Lombardia si tratta di 135 milioni di euro) e che siano concordate con il Governo. In Lombardia si è stimato che l’applicazione indifferenziata del ticket di 10 euro andrebbe ad aumentare anche del 300% la compartecipazione dei cittadini alla spesa per gran parte delle prestazioni specialistiche, cui più frequentemente ricorrono (va però ricordato come ormai il 70% dei cittadini lombardi siano esenti dal ticket per la specialistica ambulatoriale). La soluzione adottata dalla Giunta Regionale è stata quella di un ticket proporzio-

nale al valore delle prestazioni contenute nelle ricette che ammonti al 30% del limite inferiore delle classi di valore in cui le ricette sono state suddivise, con la non applicazione dei ticket per le ricette di valore inferiore ai 5 euro. Il risultato è che nel 63% dei casi i cittadini lombardi si troveranno a pagare un ticket inferiore a quello stabilito a livello nazionale. C'è però il rischio che negli altri casi si finisca con il pagare ticket decisamente maggiori. Ma vediamo con qualche esempio cosa succederà. Prendiamo una ricetta di importo compreso tra i 10,01 e i 15

Prezzo proporzionale al valore delle prestazioni

euro: essa verrà sottoposta a un ticket di 3 euro: invece per una prestazione come la misurazione del colesterolo (valore inferiore a cinque euro) in Lombardia non si pagherà il ticket aggiuntivo. Per bilanciare la manovra dal punto di vista economico, per gli esami più rari e impegnativi come ad esempio la risonanza magnetica nucleare del cervello e del tronco encefalico sarà applicato un ticket fino ad un massimo di 30 euro, quindi più oneroso: una risonanza di questo tipo in Lombardia verrà a costare 66 euro invece che 46. Resta invariato il ticket sulle prestazioni di Pronto Soccorso, con l’applicazione del ticket da 25 euro sui codici bianchi e la conferma dell’esenzione per gli altri codici.

GLI ESENTI Ad essere esenti dal pagamento del ticket sono: tutti i cittadini di età inferiore a 14 anni indipendentemente dal reddito; i cittadini di età superiore a 65 purché appartenenti a nucleo familiare fiscale con reddito lordo complessivo non superiore a 38.500 euro (riferito all'anno precedente/ultima dichiarazione dei redditi presentata); i titolari di pensioni sociali e i familiari a carico; i titolari di pensioni al minimo ultrasessantenni e i familiari a carico (questa condizione è subordinata all'appartenenza a nucleo familiare fiscale con reddito complessivo lordo, riferito all'anno precedente, inferiore a 8.263,31 euro, 11.362,05 euro se con coniuge a carico, incrementato di 516,45 euro per ogni figlio a carico). Tra gli esenti si contano anche: i disoccupati iscritti agli elenchi anagrafici dei Centri per l’impiego e i familiari a carico; i lavoratori in mobilità e i familiari a carico; i lavoratori in cassa integrazione straordinaria e i familiari a carico; i lavoratori in cassa integrazione "in deroga"; gli invalidi civili con percentuale superiore ai 2/3, o con assegno di accompagnamento, o con indennità di frequenza; i ciechi e i sordomuti; gli infortunati sul lavoro e gli affetti da malattie professionali per le prestazioni correlate; invalidi di guerra e per servizio e gli invalidi per lavoro. Infine sono escluse da ticket alcune prestazioni finalizzate alla alla diagnosi precoce dei tumori (mammografia ogni 2 anni per le donne tra 45 e 69 anni, pap test ogni 3 anni per le donne tra 25 e 65 anni, colonscopia ogni 5 anni oltre i 45 anni di età e per i gruppi a rischio).

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ANFFAS, INCONTRI SULLA DISABILITÀ Continuano gli incontri programmati a Cremona dall'Anffas Paolo Morbi per riflettere su serenità e conoscenza, un percorso di confronto e informazione sulla presa in carico delle persone con disabilità in compagnia di Mauro Ferrari, sociologo Università Padova e Venezia Cà Foscari. Prossimo appuntamento sarà sabato 15 ottobre - ore 9.30-12.30. Interverranno: Silvana Galimberti (servizio fragilità dell'Asl di Cremona) sul tema «Percorsi e pratiche per la certificazione L. 104 e l’invalidità»; Paola Romagnoli e Anna Santini (docenti di sostegno) su «L’integrazione a scuola: eccezionalità o quotidianità?»; Benedetta Anselmi (Azienda Sociale Cremonese), Antonella Maderi (Comune di Cremona) su «Servizio di assistenza per l’autonomia della persona (SAAP)». Appuntamenti successivi saranno sabato 12 novembre (ore 9.30-12.30) e sabato 3 dicembre (ore 9.30-12.30).

FINE ATTIVITÀ PER IL DOTTOR LOMBARDI Il dottor Mirko Lombardi, pediatra di libera scelta di Casalmaggiore e San Giovanni in Croce, terminerà la sua attività dal 10 ottobre. L’Asl di Cremona ha già provveduto a nominare un incaricato provvisorio, la dottoressa Maddalena Marchesi,che inizierà il giorno stesso, e che resterà in carica sino all’inserimento definitivo del nuovo pediatra. I cittadini che intendono avvalersi dell’assistenza dell’incaricato provvisorio non dovranno effettuare alcuna scelta. Per eventuali informazioni telefoniche è possibile rivolgersi allo 0375.284120-21.

«L’ASL NON CHIEDE DONAZIONI» A fronte di segnalazioni che denunciano richieste telefoniche da parte di presunti operatori Asl per la raccolta di donazioni al Centro Tumori di Cremona, l’Azienda sanitaria locale della provincia di Cremona informa la cittadinanza di non aver attivato campagne per la richiesta di donazioni al Centro Tumori, né tantomeno autorizzato propri operatori a contattare i cittadini a tale scopo. L'Azienda precisa che le donazioni al Centro Tumori vengono effettuate in forma spontanea da parte dei singoli cittadini, tramite bonifico bancario presso gli sportelli della Banca Popolare di Cremona (il bonifico deve riportare la seguente specifica “per il Centro Tumori dell’Azienda Sanitaria Locale”). L’Urp dell'Asl della provincia di Cremona rimane a disposizione per eventuali chiarimenti (Tel. 0372 497215 – urp@aslcremona.it).

EX ALCOLISTI IN FESTA In occasione del 25esimo anniversario dei Club degli Alcolisti in Trattamento, il 16 ottobre alle ore 9, presso il Seminario vescovile (via Milano, Cremona), si svolgerà la Festa regionale delle famiglie della comunità sul tema «Per continuare insieme e nella comunità». La giornata partirà alle 9 con il saluto delle autorità, seguite dagli interventi del presidente dell'Apcat Cremona, dell'Arcat e dell'Aicat. seguiranno, dalle 10 alle 13, una serie di interventi liberi e consegna degli attestati. Al termine si consumerà un pranzo tutti insieme. Per informazioni e prenotazioni è possibile rivolgersi ai numeri: 335.7558967 o 338.5661874.

a cura della dottoressa Annalisa Subacchi Nutrizionista, specialista in test intolleranze alimentari e diete personalizzate. Master in Nutrizione Fitness e Sport• Pesidente ALIAC Onlus di Cremona.

di Ermanna Allevi

Diplomata presso la scuola di Naturopatia dell'istituto RIZA

Iscritta alla FINR (federazione italiana naturopati RIZA) Gentile dottoressa Subacchi, dato che Lei segue spesso sportivi, Le chiedo perché praticando attività sportiva 6 giorni su 7, circa 1 ora al giorno attività aerobica ed 1 ora tonificazione e sollevamento pesi, il mio peso non varia, anzi mi sento molto gonfia e la muscolatura non aumenta. Quale potrebbe essere un’alimentazione tipo? Grazie Sara. Gentilissima Sara, soggetti che praticano attività sportiva consumano più calorie per kg corporeo rispetto a soggetti sedentari. Il maggior apporto calorico deve sopperire alla spesa di energia durante l’allenamento. Gli uomini e le donne più attivi consumano di più e pesano di meno in termini di massa grassa rispetto ai sedentari. A volte accade che persone che intensificano l’attività sportiva ma che non bilanciano correttamente la propria dieta, si sentano gonfie e non diminuiscano di peso. Il Test impedenziometrico permette la misurazione di massa grassa e massa magra e calcola se l’alimentazione è bilanciata per la persona. Se lo sportivo non bilancia correttamente il piano alimentare nella giornata, aumenta la massa grassa e diminuisce la massa magra. Infatti non introducendo kcal ottimali il fisico va in deficit, in carestia, deposita massa grassa, e ci sentiamo gonfi, e “mangia”

la massa magra e la muscolatura, e noi ci sentiamo meno tonici e più stanchi. Ogni attività sportiva necessita di determinate kcal e di una corretta alimentazione. Per esempio per chi pratica ciclismo una dieta ottimale può arrivare anche a 3000 - 4000 kcal al giorno, ben bilanciate tra proteine, carboidrati e grassi. Per chi pratica corsa e palestra anche 2000, 2500 kcal. Una buona alimentazione potrebbe consistere in una colazione a base di toast salato o di cereali con latte, seguita da spuntini a base di frutta, pranzo e cena composti sia da proteine della carne o del pesce e da carboidrati come pane e pasta. Ti aspetto sabato pomeriggio 15 ottobre ai giardini pubblici per parlare di sport e corretta alimentazione prima dell’evento sportivo organizzato proprio dalla mia associazione ALIAC Onlus.

La dottoressa Subacchi risponde alle vostre domande scrivendo a: info@nutrizionistabiologo.it oppure a ilpiccolocremona@fastpiu.it Riceve a CREMONA: presso ambulatorio Medicenter, via Giuseppina 21 (0372-434988) CREMONA: Ambulatorio Med di adesco Pieve Delmona (0372-803801) • CREMA presso ambulatorio S.Claudia (366-4759134)

Gentilissima Naturopata, vorrei avere alcune informazioni riguardanti l'insonnia: cos'è, quali sono le cause, se può nel tempo diventare cronica, perchè se si cambia letto si trascorre una notte insonne, ecc. Ci sono dei rimedi che possono aiutare? Grazie e complimenti per la Sua rubrica che aspetto ogni venerdì, anche se non ho capito il suo articolo della settimana scorsa. Spero mi risponderà presto. Grazie Lucy Essendo io una super esperta del computer... ho sbagliato ed ho inviato (non so come) un articolo vecchio al giornale, prima o poi imparò ad avere più dimestichezza con la tecnologia! L'insonnia è una patologia caratterizzata dall'impossibilità di addormentarsi e di dormire per un tempo ragionevole durante la notte. Chi ne soffre non riesce a riposarsi, perchè dorme troppo poco e male. L'organismo umano è estremamente adattabile, purchè il nu-

mero di ore di sonno non scenda oltre i limiti fisiologici,in questo caso l'organismo si riadatta sui nuovi ritmi. Quando invece il numero di ore di sonno non è sufficiente ed è protratto nel tempo, il disagio si ripercuote sulla qualità della vita in generale: durante il giorno ci si sente stanchi ed irritabili e svolgere le attività quotidiane diventa sempre più difficile. Le cause dell'insonnia possono essere molteplici, fra cui patologie organiche come il reflusso gastrico o l'angina pectoris. Escluse (con il proprio medico) le patologie, si può prendere in considerazione: un'alimentazione scorretta, svolgere intensa attività fisica prima di coricarsi, dormire durante il pomeriggio e varie abitudini scorrette nemiche di un sonno appagante. Ci sono persone che sono disturbate dal cambiamento di abitudini e rituali che conciliano il sonno, ecco perchè se cambiano luogo non riescono a dormire. Se il medico esclude le patologie organiche, per il resto possiamo parlarne, ma prima di indicarLe un rimedio è neccessario capire di cosa necessita.

Ermanna Allevi risponde alle vostre domande scrivendo a: info@naturopatia-cremona.com Oppure a: ilpiccolocremona@fastpiu.it Riceve a Cremona in via Pallavicino 6 tel. 0372-412372. • Riceve a Crema telefonando al 388 9037275.


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lo

Venerdì 14 Ottobre 2011

SPORT

Cremo, dalla Sicilia con furore

Domenica allo “Zini” è indispensabile tornare alla vittoria, ma battere il Portogruaro non sarà facile

Prima Divisione - I due pareggi in trasferta hanno caricato la squadra

U

di Matteo Volpi

na Cremonese dura a morire, è tornata dalla Sicilia con due punti importanti, mantenendo l’imbattibilità in una settimana che ha visto la compagine di Brevi essere messa a dura prova dalle due insidiosissime trasferte nella terra del passito. Una settimana tanto pesante quanto importante, se non altro, dal punto di vista del morale per un gruppo che si è confermato solido pur non brillando come nelle precedenti occasioni, ma che comunque è riuscito a tornare con due preziosi punticini nonostante sia stato costretto a finire entrambe le gare in inferiorità numerica. Segno che questa squadra sa anche soffrire, barcolla ma non molla. A Trapani in modo particolare, non era una gara facile a livello di condizioni ambientali. A questo bisogna aggiungere che la formazione siciliana si è dimostrato squadra di qualità e organizzata tatticamente, forse anche meglio del Siracusa di Sottil. L’ambiente grigiorosso, anche per questo, rimane comunque caldo, anzi caldissimo. Alcuni tifosi hanno seguito l’avventura dei grigiorossi a Siracusa, altrettanti avrebbero voluto andare e altrettanti erano persino pronti a prendersi un giorno di ferie per seguire le gesta grigiorosse anche a Trapani. Alcuni lo hanno fatto. A loro andrebbe una medaglia. Così come, tutto sommato, andrebbe a Brevi e al suo staff che con la sua grinta e la sua semplicità ha forgiato (o ha

Il tecnico Brevi (foto L. Dassi)

do.Il Portogruaro, reduce dal suo primo storico anno in serie B, sebbene sia reduce da due punticini nelle ultime tre gare, rappresenta comunque un avversario tosto. Lo sa bene Bocalon, che proprio con la maglia dei veneti siglò la storica rete che valse il primo salto della storia in cadetteria. In panchina, peraltro, ci sarà l’odiatissimo Massimo Rastelli (ex Piacenza) a cui siamo

lasciato che si forgiasse…) un gruppo tosto che sarà difficile da superare per chiunque. Domenica, contro il Portogruaro allo “Zini”, viste anche le temperature ancora miti, saranno ancora in tanti a sostenere questa Cremo, che è tornata finalmente ad essere anche sulla bocca degli appassionati. E questo, visto l’andazzo della scorsa stagione, è un primo, lieto, traguar-

Domenica si gioca l’8ª giornata

Domenica la Prima Divisione torna in campo per completare il tour de force (tre gare in una settimana). Alle 15 si giocano le partite dell’8ª giornata: fari puntati su Spezia-Pergocrema e sulla sfida dello Zini tra la Cremonese e il Portogruaro, retrocesso dalla serie B. IL TURNO Andria-Frosinone, Bassano-Carrarese, CremonesePortogruaro, Latina-FeralpiSalò, Piacenza-Prato, Siracusa-Trapani, Spezia-Pergocrema, SudTirol-Lanciano, Triestina-Barletta.

certi la tifoseria grigiorossa riserverà un adeguato “benvenuto”. In difesa i granata possono contare sull’esperienza di Cristante (anch’egli ex Piacenza, classe ’77), mentre sulla trequarti da tenere d’occhio il ceco Herzan (classe ’81). Per l’occasione, invece, mister Brevi recupererà Rigione e forse Cremonesi, ma perderà Semenzato per squalifica. Torna a disposizione anche Rabito dopo le stizze di Siracusa. Centrocampo confermato, in difesa Polenghi potrebbe scalare sulla destra con il rientro al centro di uno tra Rigione o Cremonesi. In avanti bomber Le Noci rientrerà dall’inizio in coppia con Musetti. LA PROBABILE FORMAZIONE Alfonso; Polenghi, Minelli, Cremonesi, Favalli; Fietta, Pestrin, Dettori; Nizzetto, Musetti, Le Noci.

I NUMERI

SIRACUSA-CREMONESE 0-0 SIRACUSA: P. Baiocco, Giordano, Moi, Ignoffo, Lucenti, D. Baiocco, Mancosu, Spinelli (85’ Bongiovanni), Pippa, Longoni (74’ Pepe), Fofana (66’ Montalto). A disposizione: Fornoni, Strigari, Fernandez, F. Calabrese. All.: Sottil. CREMONESE: Alfonso, Semenzato, Minelli, Polenghi, Favalli Fietta, Pestrin, Dettori, Nizzetto (87’ Tacchinardi), Musetti (67’ Bocalon), Le Noci (76’ Rabito). A disposizione: Bianchi, Rigione, Riva, Samb. All.: Brevi. ARBITRO: Verdenelli di Foligno. *** TRAPANI-CREMONESE 0-0 TRAPANI: Castelli, Priola, Daì (74’ Madonia), Pagliarulo, Filippi, Pirrone (46’ Tedesco), Barraco, Caccetta, Abate, Gambino, Ficarotta (78’ Mastrolilli). A disposizione: Dolenti, Lo Bue, Cianni, Provenzano. All.: Boscaglia. CREMONESE: Alfonso, Semenzato, Favalli, Minelli, Polenghi, Pestrin, Nizzetto (62’ Le Noci), Fietta, Bocalon, Riva (76’ Tacchinardi), Samb (66’ st Sales). A disposizione: Bianchi, Rigione, Dettori, Musetti. All.: Brevi. ARBITRO: Ripa di Nocera Inferiore. NOTE: espulso Semenzato.

CLASSIFICA Pergocrema 18 Frosinone 15 Carrarese 12 Barletta 12 Lanciano (-1) 12 Trapani 11 Cremonese (-6) 11 Triestina 9 SudTirol 9 Andria 9 Siracusa (-2) 9 Spezia 8 Portogruaro 8 Piacenza (-4) 6 Prato 6 Latina 5 Bassano 2 FeralpiSalò 1

6ª Giornata Andria-Prato 1-0 Bassano-Barletta 0-1 Carrarese-Frosinone 0-1 Latina-Triestina 0-2 Pergocrema-FeralpiSalò 1-0 Piacenza-Lanciano 3-1 Siracusa-Cremonese 0-0 Spezia-Trapani 2-0 SudTirol-Portogruaro 2-0 7ª Giornata Barletta-SudTirol 1-1 Carrarese-Andria 3-1 FeralpiSalò-Piacenza 0-1 Frosinone-Triestina 2-1 Lanciano-Spezia 0-0 Pergocrema-Siracusa 2-0 Portogruaro-Bassano 1-1 Prato-Latina 2-1 Trapani-Cremonese 0-0

Alcuni supporter grigiorossi si sono sobbarcati due trasferte così lunghe

Tifosi presenti anche nell’isola

SERIE A DATA

ORA

SQUADRA 1

SQUADRA 2

1

X

2

15/10

20.45

MILAN

PALERMO

1,50

4,00

6,00

16/10

12.30

CESENA

FIORENTINA

2,85

3,20

2,40

15/10

16/10

16/10

16/10

16/10

16/10

16/10

20.45

15.00

15.00

15.00

15.00

15.00

20.45

NAPOLI

ATALANTA CAGLIARI CHIEVO GENOA

NOVARA LAZIO

PARMA

UDINESE SIENA

JUVENTUS LECCE

BOLOGNA ROMA

1,45

2,60

1,85

3,70

1,55

2,05

2,50

4,00

3,20

3,25

3,20

3,75

3,25

3,20

7,00

2,60

4,25

2,00

5,75

3,50

2,70

SERIE B DATA

ORA

SQUADRA 1

SQUADRA 2

1

X

2

14/10

20.45

VARESE

PADOVA

3,00

2,85

2,50

15/10

15.00

ASCOLI

SAMPDORIA

3,50

2,90

2,20

15/10

15.00

BARI

EMPOLI

1,90

3,00

4,50

15/10

15.00

CITTADELLA

GROSSETO

2,50

2,85

3,00

15/10

15.00

CROTONE

GUBBIO

2,00

2,90

4,25

15/10

15.00

LIVERONO

REGGINA

2,10

2,85

3,85

15/10

15.00

NOCERINA

MODENA

1,90

3,00

4,50

15/10

15.00

SASSUOLO

ALBINOLEFFE

1,70

3,25

5,25

15/10

15.00

TORINO

JUVE STABLA

1,47

3,75

7,50

15/10

15.00

VICENZA

VERONA

2,40

2,90

3,10

17/10

20.45

BRESCIA

PESCARA

1,80

3,75

3,75

Punto Snai Cremona: Via Dante Ruffini, 28 www.snaicremona.it - info@snaicremona.it Punto Snai Codogno: Via Pandolfi, 13 www.snaicodogno.it - info@snaicodogno.it

I tifosi grigiorossi a Siracusa

La Cremonese è mai sola, neppure nelle trasferte più lontane. Un gruppo di 12 ultras è andato ad assistere alla partita giocata a Siracusa domenica scorsa, nonostante non avessero la tessera del tifoso che contestano aspramente. «Non abbiamo creato problemi, anche senza tessera - sostiene Gian, uno dei 12 affezionati presenti in Sicilia - Sia la polizia, che le istituzioni sono stati gentili con noi, ci hanno capiti e ci hanno fatto entrare, a differenza di molti altri stadi». Gian e i suoi “colleghi” sostengono la loro contrarietà alla tessera, perché dà delle limitazioni e soprattutto fa desistere la gente ad andare allo stadio. «C’è anche da dire che chi ha la tessera non assiste mai alle trasferte, mentre noi appoggiamo in qualunque circostanza la nostra squadra». In merito alla partita di

Siracusa, il tifoso sottolinea che si sono accomodati nel settore distinti e non hanno avuto alcun tipo di scontro con la tifoseria locale, eccezion fatta per alcuni fischi in contrasto ad alcuni cori cantati dagli ultras cremonesi. «Noi saremo sempre attaccati ai colori della maglia e continueremo ad assistere alle trasferte a spese nostre, nonostante l’avversità delle istituzioni». E l’attacca-

mento alla squadra lo dimostrano in particolare 8 tifosi che, oltre ad essere stati a Siracusa, si sono sobbarcati anche il viaggio a Trapani per la gara di mercoledì. Gian vuole ringraziare i tifosi del Siracusa e annuncia che gli ultras cremonesi cercheranno di fare lo stesso con le altre tifoserie quando assisteranno da ospiti alle partite allo Zini di Cremona. Michael Guerini

Pizzighettone fermato dai pali

Pizzighettone bello e sfortunato, si è dovuto accontentare di un solo punto al termine del match casalingo con il Mapello (0-0) Partita bella, vibrante e ricca d’occasioni da rete, con i rivieraschi che recriminano per il palo colto da Mancuso, ma soprattutto per la traversa colpita da Chiurato a portiere battuto. Il Pizzighettone, che ha 8 punti in classifica, è impegnato domenica sul campo del Gozzano.


Sport

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Venerdì 14 Ottobre 2011

(S.M.) Per la serie la fortuna aiuta gli audaci, la trasferta cremina (novità in vista sul fronte societario?) della scorsa domenica sul campo di Sant’Angelo Lodigiano (grazie a un pareggio che fa morale e classifica) è andata bene. Ma quanta sofferenza, quanto (troppo) nervosismo. Le note liete dell’ultima tra-

Eccellenza - Il Crema 1908 è vivo e crede nella salvezza sferta nerobianca rispondono ai nomi di Pagano (in gol su rigore) e Spinelli: centrocampista offensivo il primo, jolly generoso tuttocampo il secondo, i due calciatori rappresentano la traccia propositiva da cui partire per provare

ad acciuffare una storica seconda salvezza consecutiva. Dal canto suo, invece, il forte Sant’Angelo, squadrone nel quale militano, tra gli altri, atleti illustri del calibro di Federico “Pinturicchio” Cantoni e Michele

Patrini, con un po’ di fortuna non dovrebbe avere problemi, salvo colpi di scena, a vincere il campionato. Questo è quanto, in attesa che domenica il Crema (new entry Claudio Salvi, calciatore col pedigree) caro al presi-

dente Fornaroli riceverà la visita dell’ostica Nuova Verolese. Inta to, Domenico Scorsetti, ex patron del Sergnano il cui approdo nel cda cremino sarebbe tornato utile, è diventato dirigente con portafoglio del Pro Piacenza.

CLASSIFICA (6ª giornata) Sant’Angelo 14; Travagliato 13; Pro Desenzano 12; Palazzolo, Oltrepo, Rigamonti Nuvolera 11; Vallecamonica, Chiari, Nuova Verolese 9; Sarnico, Dellese 8; Ciliverghe Mazzano, Orsa Corte Franca 6; Sancolombano, Crema 1908, Castellucchio 5; Villanterio 4; Codogno 0.

Pergo show e la favola continua

Gialloblu sempre più al comando del girone. E mentre i tifosi si esaltano, domenica c’è l’esame di laurea a La Spezia

Prima Divisione - Sei punti in quattro giorni conquistati in un Voltini diventato una rocca inespugnabile

R

di Stefano Mauri

educe dalla vittoria in casa sul FeralpiSalò per 1-0 e dal successo rock infrasettimanale (2-0), sempre tra le mura amiche con il quotatissimo Siracusa, il Pergo edizione 2011-2012 è l’indiscusso protagonista, in positivo, del gruppo B di Prima Divisione. E domenica in cartello c’è la trasferta a La Spezia, dove i padroni di casa spezzini, da poco passati sotto la guida tecnica di mister Michele Serena, senza dubbio rappresentano un test importante per le ambizioni di promozione cremasche. Ebbene, se il Pergocrema è tornato a far parlare, ad attirare attenzioni (non di tutti) e pubblico, il merito è del presidente Sergio Briganti, dei giocatori che lui ha scelto e del condottiero tattico Fabio Brini. La giunta comunale invece (è da agosto che snobba la causa “canarina”) momentaneamente ha bocciato la prima bozza d’accordo per la concessione del Voltini al team professionistico lazial-cremasco. Sin qui, Briganti ha avuto un rendimento da premio Oscar. In poco tempo, l’addetto ai lavori laziale (col calcio moderno ci vive e sa il fatto suo) è riuscito a

Il gol di Adekele decisivo contro il FeralpiSalò

(per gentil concessione dell’Us Pergocrema)

mettere insieme “tanta roba”: una rosa competitiva e qualitativamente da serie B, un ambiente compatto ed entusiasta, una società pronta ad agire. I tempi chiaroscuri della gestione Manolo Bucci, lontani anni luce, rappresentano un grigio ricordo. Sul campo intanto il Pergocrema, forte di individualità tecnicamente toste (non è una compagine prettamente operaia quella “canarina”) quali Inacio Pià,

Guidetti (sul rettangolo verde balla meglio dei migliori ballerini di “Amici”), Romondini (il suo senso del giuoco per la categoria è un lusso che fa tendenza), Angiulli, Testardi, Ricci, Rizzo, Concetti e Rizza, astuto a sfruttare le ripartenze, per ora incanta e… non stanca. Applausi dunque per Briganti (e per i suoi importanti compagni d’avventura) e per il trainer Brini, addetto

ai lavori, quest’ultimo, intelligente, di poche parole, preparato e abilitato per guidare la corazzata “cannibale”. Indipendentemente da come finirà la stagione, la realtà cremasca, piazza per la quale la Lega Pro continua ad essere un lusso, fa bene a godersi l’attimo. Il meraviglioso e romantico popolo gialloblù, vale a dire la parte migliore dell’affascinante favola “canarina” nata nel lontano 1932, tornato a sognare ad occhi aperti, dopo aver vissuto un’estate assurda, meritatamente guarda avanti con ottimismo. Riempiono le gradinate del Voltini, parlano per le strade cittadine e sui social forum in internet, si riuniscono nei covi abituali del tifo, tappezzano bar e ristoranti di volantini, pulsano di sana passione, immaginano orizzonti ambiziosi: insomma, tra i supporter è tornato il coinvolgente entusiasmo che, di fatto, dagli anni Settanta ad oggi ha cancellato l’Ac Crema 1908 dalla storia calcistica cittadina che conta. A proposito: tifosi, avete comprato le nuove sciarpe, in vendita in Curva Sud Nichetti e al “Bar Fiori” della “Torcida Cannibale”? LA PROBABILE FORMAZIONE Concetti, Lolaico, Cuomo, Angiulli, Doudou, Rizza, Ricci, Adeleke, Pià, Romondini, Giudetti.

I tabellini

PERGOCREMA-FERALPISALO’ 1-0

PERGOCREMA: Concetti, Lolaico, Cuomo, Sembroni, Rizza (89’ Gritti), Ricci (84’ Rizzo), Romondini, Angiulli, Adeleke (69’ Mattia); Testardi, Guidetti. A disposizione: Menegon, Capua, Guerci, Di Mario. All.: Brini. FERALPISALO’: Branduani, Basta (67’ Bianchetti), Leonarduzzi, Blanchard, Savoia, Fusari (77’ Maccabiani), Sella, Muwana, Tarana, Tarallo, Sala (55’ Defendi). A disposizione: Zomer, Turato, Allievi, Castagnetti. All.: Remondina. ARBITRO: Bietolini di Firenze. RETI: 47’ Adeleke. ***

PERGOCREMA-SIRACUSA 2-0

PERGOCREMA: Concetti, Cuomo, Doudou, Sembroni, Rizza, Ricci, Romondini, Angiulli (81’ Capua), Adeleke (75’ Celjak), Inacio Pià, Guidetti (20’ st Delgado). A disposizione: Menegon, Gritti, Mattia, Rizzo. All.: Brini. SIRACUSA: Baiocco P., Giordano, Moi, Fernandez, Strigari, Baiocco D. (18’ Ignoffo), Spinelli, Mancosu (63’ F. Calabrese), Pippa, Montalto (70’ Bongiovanni), Longoni. A disposizione: Fornoni, Petta, Capocchiano, Pepe. All.: Sottil. ARBITRO: Aureliano di Bologna. RETI: 34’ Guidetti, 96’ Romondini

Ben 18 le gare: 2 nazionali ed una benefica

bocce Varato il calendario invernale del Comitato di Cremona. Si parte lunedì 17 con la gara della Bissolati

A

di Massimo Malfatto

nnullamento, titubanze, richiesta di variazione della data assegnata da parte di qualche bocciofila: insomma anche quest’anno non sono mancati i problemi per il comitato provinciale, ma alla fine Roberto Miglioli, Ennio Clementi e C. hanno stilato il calendario invernale. Quindici le gare in programma (una in meno dello scorso anno!), ma ben otto a carattere regionale a cui si devono aggiungere due gare nazionali, una giovanile ed una promozionale. Solamente tre le manifestazioni

con doppia finale tutte organizzate dalla “Tranquillo”, unica la bocciofila soresinese ad aver sposato il sistema del comitato tecnico cremasco e la sola ad avere una gara che dura ben tre DATA

SOCIETÀ

settimane! Tra le società organizzatrici in pole position la PuntoRaffaVolo con addirittura quattro manifestazioni, di cui due nazionali mentre il “Ferroviario” ha smentito gli scettici promuovendo le TIPO

DENOMINAZIONE

CARATTERE

Can.Bissolati

Trofeo bar trattoria "Paola"

Regionale

Coppie

13-18

PuntoRaffaVolo

1° Prova TOP 10

Juniores Reg.

Squadre

20-3/03

Ferroviario

Memorial Pietralunga-Ghiraldi

Regionale

Coppie

27-10/03

OTTOBRE 17-29 23 31-12/11

SOCIETÀ

DENOMINAZIONE

CARATTERE

TIPO

San Zeno

Trofeo S.Zeno

Provinciale

Coppie

C.a.s.c.

Trofeo "Acquarone"

Regionale

Coppie

Can. Baldesio

Trofeo "A.Minoia"

Regionale

Individuale

MARZO

Tranquillo

Trofeo "Berlonghi"

Regionale (2 finali)

Individuale

dicembre

PuntoRaffaVolo

Parata Rosa di Primavera

Nazionale

Individuale

12-24

Tranquillo

Trofeo "Papà Angelo"

Provinciale (2 finali)

Individuale

Ferroviario

Memorial "Domi-Bonvini"

Regionale

Terne

4

5-10

Comitato

Campionato cremonese

Provinciale

Coppie

19-31

12-17

Comitato/Prv

Promozionale pro Telethon

Provinciale

Coppie

APRILE 2-14

Tranquillo

G.P. "Città di Soresina"

Individuale (2 finali)

Regionale

2-14

C.a.s.c.

Trofeo bar "Palabosco"

Regionale

Coppie

16-28

A.mi.ca

Trofeo "Santininox"

Provinciale

Coppie

16-28

Signorini

Trofeo "Signorini"

Provinciale

Coppie

25

PuntoRaffaVolo

Trofeo "Martiri della Libertà"

Nazionale

Individuale

30-11/02

Comitato

Campionato cremonese

Provinciale

Individuale

GENNAIO

Giancarlo Soldi con Ennio Clementi

DATA

“Pietralunga-Ghiraldi”. Frattanto ha cessato l’attività la bocciofila “Trattoria Mulino” di Casalbuttano e quindi rimangono diciannove le bocciofile cremonesi affiliate.

FEBBRAIO

novembre 14-02/12

tradizionali due gare regionali (di cui una a terne!)in ricordo dei soci scomparsi. Si partirà lunedì 17 con la gara della canottieri Bissolati a cui farà seguito il memorial regionale a coppie

Calendario invernale Cremona • Anno agonistico 2011-2012

Trofeo Amici Scomparsi

Venerdì finali della gara individuale organizzata dalla Bagnolese Tempo di bilanci, premiazioni, valutazioni e programmazione della nuova annata per le società bocciofile. E’ quanto accaduto presso il ristorante Kamelot di Corte Madama dove si è svolta la tradizionale cena sociale della bocciofila Bagnolese. Tanta allegria, spensieratezza in una serata dove sono stati offerti riconoscimenti a giocatori distintisi nella annata da poco conclusasi. Al termine il colpo di scena: Bruno Premoli ed Adriano Moroni,

rispettivamente presidente e segretario della bocciofila hanno rassegnato le proprie dimissioni, ma entrambi resteranno in carica fino al 31 dicembre. “Mi dispiace cessare –afferma Premoli- ma la Federazione da qualche anno ha attribuito troppe responsabilità ed obblighi ai presidenti di società e questo ora non mi sta più bene. Ci sono parecchie cose da rivedere, anche perché sarà sempre più difficile trovare dirigenti boc-

ciofili disponibili. Comunque non abbandono la barca, rimango nella società e continuerò a sponsorizzare le due gare che sono in programma”. Proprio in questi giorni è in pieno svolgimento il trofeo “Amici Scomparsi”, una individuale con due finali organizzata dalla “Bagnolese”. Nei gironi eliminatori, tra gli altri, in evidenza Colombo, Comizzoli, Frattini, Manclossi, Pezzetti ed il beniamino di casa De Carli, finalista lo scorso anno. Giovedì 13

I finalisti della scorsa edizione

si sono svolte le semifinali, mentre venerdì 14 (inizio ore 20.45) sono in programma le finali sotto la direzione di gara di Gianpiero Raimondi. MM


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Sport

Venerdì 14 Ottobre 2011

Vanoli Braga, rialzati e cammina

Domenica pomeriggio a Casale Monferrato, contro un avversario abbordabile, i punti valgono già il doppio

Serie A - La squadra di Mahoric deve subito riscattare la prova deludente fornita contro Cantù

E’

di Giovanni Zagni

partita col piede sbagliato la terza stagione in serie A per la Vanoli Braga. Lo si sapeva anche alla vigilia che battere la Bennet Cantù sarebbe stato problematico se non impossibile, ma son state le modalità a stupire, in quanto Milic e soci hanno concesso agli ospiti di chiudere la pratica addirittura nei primi 7-8 minuti di gioco. Il resto, sino al 60-72 finale, è stato un vivacchiare dei canturini, con qualche sussulto della Vanoli Braga che ha reso meno amara la pillola. Una partenza imbarazzante per i cremonesi e trovarne le cause non è facile e non lo sarà stato nemmeno per lo staff tecnico nella sua interezza. Purtroppo però va evidenziato, senza voler dare colpe ai singoli atleti, che la Vanoli Braga è stata insufficiente in attacco, merito indubbio dell’ottima organizzazione difensiva di Trinchieri, ma anche in difesa mai la squadra di Mahoric ha trovato contromisure efficaci. E qui ci pare di poter dire che la Vanoli Braga ha mostrato preoccupanti ritardi nella preparazione su entrambi i lati del campo. Le attenuanti per coach Mahoric non mancano di certo, poiché molti

CLASSIFICA Sassari Milano Cantù Biella Montegranaro Siena Bologna Caserta Prossimo Turno (16-10 h 18.15) Treviso Roma Avellino-Bologna (h 20.30) Teramo Cantù-Sassari Avellino Casale Monf.-Cremona Pesaro-Milano (15/10 h 18) Pesaro Roma-Biella Cremona Siena-Venezia (15/10 h 20.30) Varese Treviso-Teramo Casale Monf. Varese-Montegranaro Venezia Riposa: Caserta 1ª Giornata Biella-Pesaro 89-75 Bologna-Roma 93-91 Caserta-Treviso 85-84 Cremona-Cantù 60-72 Milano-Varese 76-65 Montegran.-Avellino 85-76 Sassari-Casale M. 78-58 Teramo-Siena 67-75 Ha riposato: Venezia

atleti sono arrivati in ritardo, altri acciaccati, altri che fan fatica ad assimilare le diverse situazioni di gioco. Non ci sentiamo di sentenziare negativamente, ma nemmeno possiamo gioire di questo stato di cose, perché nulla va lasciato al caso, sin dalle prime battute di un campionato che si preannuncia tecnicamente di buon livello medio, con tre o quattro squadroni (Siena, Cantù e Milano), tante altre compagini un gradino sotto,

Pedretti, exploit toscano

BMX - Bene il team Action

La Bmx Action Cremona porta i colori della città e dei propri sponsor oltreoceano. Manuel De Vecchi, nella gara californiana di Chula Vista, va fortissimo e guadagna preziosi punti per Londra 2012. Manca di un soffio una finale più che mondiale, ma i presupposti per far bene ci sono e bisognerà non lasciare niente al caso per consolidare e migliorare l’attuale posizione nel ranking internazionale. In campo nazionale, brillano Bonaglia (Allievi), Pintus (G4) e Sciortino Martti (Esordienti): nell’ultima tappa del “Giro Bmx” conquistano un posto in finalissima e bronzo di giornata. Pintus ottiene il terzo gradino del podio, Sciortino Martti è quinto in categoria esordienti, Alby Bonaglia e David Caffo (Master 2) tagliano entrambi il traguardo al settimo posto.

Wafer a canestro contro Cantù (foto Castellani)

ma soprattutto non si evidenziano candidati certi per la lotta alla retrocessione. Si dice che uno dei complessi meno dotati sia proprio il prossimo avversario, quel Casale Monferrato che aspetta la Vanoli Braga sul proprio campo domenica alle 18.15. I piemontesi hanno avuto un esordio traumatico, perdendo di 20 a Sassari, ma con qualche assenza nell’organico (Pierich ad esempio), ma soprattutto per merito dei sardi

Ciclismo - L’allievo si è imposto a Viareggio Chiusura col botto per il Club Ciclistico Cremonese 1891-Arvedi. Giovanni Perdetti, capofila della squadra Allievi del club ha infatti colto, nell’ultima occasione di stagione, un prestigioso successo in terra di Toscana. A Viareggio il corridore biancorosso si è imposto con grande autorità su un lotto di un centinaio di concorrenti che si sono ritrovati a disputare la 7ª Coppa Città di Viareggio. Perdetti protagonista della corsa sin dall’inizio, quando ha dato vita alla fuga che sarebbe poi diventata decisiva con altri quattro corridori. Fuga ben condotta sino ad una ventina di chilometri dal traguardo quando, approfittando di una salita abbastanza impegnativa, Perdetti ha operato lo scatto decisivo ed ha staccato i compagni di fuga. L’assolo del biancorosso è stato veramente esaltante, tanto da permettergli di arrivare al traguardo in perfetta

2 2 2 2 2 2 2 2 0 0 0 0 0 0 0 0 0

Il podio di Viareggio

solitudine e con quasi tre miunuti di vantaggio sui primi inseguitori. ORDINE DI ARRIVO 1) Giovanni Pedretti (CCC-Arvedi) km 73, media 40,500 km/h, 2) Chesi (Romagnano) a 2’50”, 3) Gefferson (Monte Pisa), 4) Pini (Iper Finish Firenze), 5) Rossi (Carrara), 6) Novetti (Romagnano) a 3’40”, 7) Ballarini (Cicli Maggi), 8) Garbelli (Romagnano). Cesare Castellani

che hanno rimpolpato l’organico e vogliono riconfermarsi alla grande in serie A, sospinti dalla passione dei propri tifosi sempre legatissimi ai beniamini ed a coach Meo Sacchetti, nonostante la perdita di White (passato alla Scavolini Pesaro). Speriamo che un’altra settimana da vivere insieme abbia portato qualche beneficio tecnico e tattico alla squadra cremonese poiché quello di Casale, teoricamente, è un campo accessi-

CREMONA-CANTÙ 60-72 (8-22, 29-40; 47-62) VANOLI BRAGA: D. Cinciarini 13, Antonelli, Tabu 6, D’Ercole 5, Perkovic 8, Milic 11, Wafer 12, Thomas 5, Bavcic. Lottici, Mazic, Belloni ne. All.: Mahoric. BENNET CANTÙ: Lighty, Micov 12, Scekic 5, Ortner, Markoishvili 10, Leunen 15, Marconato 2, Mazzarino 14, Diviach ne, A. Cinciarini 12, Bolzonella ne, Basile 2. All.: Trinchieri.

TRIATHLON BASKET C - Sabato Vince la Riccò è già tempo di derby

Non si ferma più il Triathlon Stradivari, i cui atleti continuano a mietere successi. Ultimi in ordine di tempo il quinto posto di Mateja Simic in Coppa del Mondo, naturalmente con la maglia della squadra nazionale slovena. Mateja ha gareggiato a Huatulco in Messico ove ha compiuto un altro passo importante verso le Olimpiadi di Londra che sono il suo principale obiettivo per il prossimo anno. A Mateja ha risposto nella stessa giornata Silvia Riccò, che ha letteralmente dominato l’ultima tappa dell’XTerra Italian Tour, che si è svolta a Capoliveri. E’ stata una gara impegnativa in cui la Riccò, dopo una buona frazione a nuoto, ha preso la testa della corsa quando ha inforcato la mountain bike, aumentando il vantaggio nei punti più impegnativi del percorso.

L’Erogasmet Crema è tornata alla vittoria sul parquet amico del PalaCremonesi ed ha riguadagna morale dopo il brutto scivolone di Saronno. Avversari di turno erano i varesini del 7 Laghi Gazzada Schianno, ancora fermi a quota zero dopo tre turni di campionato. Il risultato finale è stato di 83-70 (22-14, 46-37; 63-54) per i cremaschi, ma la gara è stata più tirata di quanto non dica il gap di tredici punti, merito anche e soprattutto della formazione ospite che, anche nei momenti di maggiore difficoltà, non ha mai mollato e si è sempre tenuta ad una distanza che avrebbe potuto impensierire i cremaschi. Ora la Pallacanestro Crema è a quota 4 punti in classifica e sabato prossimo è attesa dal difficilissimo derby cremonese sul campo di Piadena, contro l’Mg.KVis uscita sconfitta sul difficile parquet di Desio dopo essere stata avanti per 37 minuti (67-62 il finale) e che quindi avrà la necessaria determinazione per puntare l’immediato riscatto. CLASSIFICA (3ª giornata) Monticelli Brusati, Desio 6; Milano, Saronno, Lecco, Pisogne, Varese, Lissone 4; Orzinuovi, Erogasmet Crema 4; Mg.K Vis Piadena, Meda 2; Bergamo, Gazzada Schianno, Bernareggio, Brescia 0.

Pugilato - Sul ring di Borgo San Lorenzo nulla da fare per Bertonelli e Grisanti

Poca fortuna agli Interregionali

Poca fortuna per i due giovani pugili cremonesi impegnati nei campionati interregionali Juniores a Borgo San Lorenzo. Il cremasco Bertonelli, schierato nella categoria sino a 69 kg ha dovuto cedere alla maggiore esperienza del triestino Antonio Liso. Il pugile giuliano aveva già 17 vittorie all’attivo, il cremasco due soltanto maturate in cinque incontri. Il punteggio di 18-5 a favore di Liso evidenzia la differenza tra i due, ma per il cremasco si è trattato comunque di una eccellente esperienza , che potrà essergli utile il prossimo anno. Sconfitta pesante per il casalasco Grisanti che boxa per l’AB Viadana ed è allenato da Luca Avosani. Grisanti ha dovuto arrendersi alla superiore tecnica del pavese Coccorullo al quale non ha saputo opporre la

bile e già da subito i punti in palio potrebbero valere doppio nel momento dei conteggi di fine campionato. Ultima annotazione che riguarda Milic e compagni è quella che è rimasta un po’ sulla bocca e nel pensiero di tutti quanti erano al PalaRadi domenica scorsa: questa Vanoli Braga non può essere quella vera, ma aspettiamoci una salvezza tribolata. Due considerazioni meritano anche società e tifosi. Dopo l’addio di Secondo Triboli, abbiamo apprezzato gli sforzi societari per chiudere la falla e la disponibilità dei molti che si sono avvicinati alla società ed alla squadra, tifosi compresi, ancora tiepidi questi ultimi però nel sostenere a gran voce la causa comune. Anche a loro un “forza ragazzi!”.

propria potenza. Il match si è concluso nel corso del terzo round per Rsch quando l’arbitro ha fermato il combattimento. In casa Abc, invece, si stanno preparando i nuovi tornei, soprattutto i Campionati lombardi di 3 Serie che inizieranno la prossima settimana a Bollate. Il sodalizio di via Postumia si presenta con il peso welter Kevin Colombi, coi superwelter Ennio Ferretti e Gianluigi Giandebiaggi

e col medio Davide Allegri. Escluso proprio al momento dell’iscrizione Massi-miliano Rota che la Federazione ha promosso alla serie superiore e che sicuramente aveva buone probabilità di imporsi. Al torneo sono già iscritti più di cento pugili. Infine, na iniziato la preparazione per i campionati assoluti anche Fulvio Dernini cui manca solo un punto per ottenere la qualifica di Prima Serie.

Calcio a 5 - Videoton, primo hurrà

Il Videoton ha conquistato i primi tre punti nel campionato di C2 di calcio a 5, al termine di una prestazione di un buon livello per molte fasi della gara, segno che il lavoro costante e diligente della società possono dare la scossa al campionato dei rossoblu. Malgrado il netto 4-1 sull’ Half Sempione, c’è però ancora molto da lavorare per evitare pericolosi cali di tensione.

JUDO - Bertoni 3° a Spilinbergo

Un terzo posto nel Torneo internazionale di Spilimbergo è il bottino del Kodokan Cremona nella prima trasferta agonistica della stagione. A centrare l’obiettivo è Alberto Bertoni, tra gli Under 17 nella categoria -81 kg. Sconfitto a causa di un errore da un atleta ungherese nel primo incontro, l’atleta del Kodokan superava prima del limite il croato Usic e il cremonese Soana (Saigo Judo), guadagnando il bronzo. Nei seniores era in gara Shannon Ruggeri, nazionale Junior nei -44 kg, che provava senza troppe velleità a dire la sua nei -48 kg. Come detto, a Spilimbergo era presente anche il Saigo Judo, ma gli allievi del maestro Manara hanno accusato una preparazione ancora non completata dopo la pause estiva.

BASKET B FEMM.

Crema ok in trasferta

Le azzurre del Basket Team superano anche l’insidiosa trasferta di Bergamo contro il Lussana, battuto 57-66 (11-12, 21-30; 37-44), conservando così la propria imbattibilità in questo inizio stagione. Che ci sarebbe stato da soffrire era stato messo in preventivo e la realtà ha confermato le previsioni della vigilia, contro una squadra tosta e ben organizzata, abituata a lottare, soprattutto sul proprio campo. Dopo un primo quarto equilibrato, le azzurre hanno via via preso il soppravvento dando l’impressione di poter condurre in porto la gara, ma poi tra alti e bassi hanno faticato a dare quel colpo di grazia che avrebbe potuto chiudere prima ogni velleità delle avversarie. Prossimo impegno domenica alle 18 alla Cremonesi contro il Fanfulla Lodi, dopo che le cremasche hanno superato Carugate in Coppa Italia (74-41). Un successo che vale l’accesso al triangolare (29 ottobre-1 novembre) con Moncalieri e Alpo Verona. In palio l’accesso alla fase successiva. CLASSIFICA (3ª giornata) Basket Team Crema, Assi Cremona, Broni, Valmadrera, Costamasnaga 6; Pontevico, Villasanta, Usmate, Lussana, Albino2; Carugate, Vittuone, Lodi, Cantù 0.

Assi, successo con il brivido

Vittoria col brivido per l’Assi nella terza giornata di campionato sul campo del Fanfulla, dove si poteva prevedere un successo abbastanza agevole, alla luce dei risultati delle rispettive formazioni nelle prime due giornate di campionato. La formazione di Anilonti ha però trovato più difficoltà del previsto. Con Marcolini in panchina e Colico al rientro, la formazione cremonese ha avuto qualche battuta a vuoto di troppo ed ha trovato in Pulvirenti e Biasimi una coppia formidabile e capace di mettere in pericolo l’imbattibilità dell’Assi, costretta a giocare a lungo con quattro Under in campo. La gara è stata sempre in equilibrio sino al 52-52, che ha sancito la fine del quarto tempo. Al supplementare un canestro di Nesca, la migliore delle cremonesi, ha rotto definitivamente l’equilibrio e a cui ha fatto seguito un tiro dalla lunetta dell’ex Asche-damini, che ha fissato il punteggio sul 63-60. Domenica pomeriggio il calendario propone per l’Assi ancora una trasferta, stavolta ad Usmate contro una formazione reduce dalla sconfitta subita a Carugate.


Sport

Venerdì 14 Ottobre 2011

TENNIS TAVOLO - Il Ggs ha travolto anche il Verona

Seconda giornata di serie B1 e seconda vittoria per Manukin Vladislav, Davide Gusmini e Danilo Oldoni che in casa hanno avuto la meglio sul Verona. Vittoria per 5-1 con due successi a testa per Manukian e Gusmini ed una vittoria ed una sconfitta per Oldoni, che continua a crescere sempre più. Con questa bella vittoria il Ggs consolida il primato insieme a Brescia e Parma. Prossimo incontro il 5 novembre a Prato contro una squadra ancora a zero punti. L’altra squadra di B1 era impegnata a Verzuolo, dove Davide Rossini, Andrea Tarocco, Chokry Abderrahmane e Nicholas Frigiolini si sono arresi per 5-1. L’obiettivo, dopo la pausa, è cercare il riscatto in casa contro la capoclassifica Olimpia.

Rugby Inattesa sconfitta dei neroverdi, che torneranno in campo dopo la pausa

Crema crolla nella ripresa a Dalmine Dopo lo stop forzato nella prima giornata, domenica scorsa ha preso il via ufficialmente la stagione del Crema Rugby, con una sconfitta per 29-17 (7-17) sul campo non impossibile del Dalmine. Il risultato è stato il prevedibile coronamento di una partita mai veramente giocata dai neroverdi, apparsi sottotono dal primo all’ultimo minuto. Una sconfitta oltretutto meritata, data la scarsa mole di gioco espressa nella seconda frazione. Un po’ poco per una squadra che ha il potenziale per esprimere ben altra qualità

di gioco. Il Dalmine non ha rubato nulla. E’ la ripresa che deve far riflettere: i cremaschi, infatti, hanno concesso ben 22 punti agli avversari senza segnarne alcuno, disattendendo le direttive del mister e dimostrandosi troppo nervosi con la conseguenza di commettere un gran numero di falli. Preoccupante anche l’improvvisa incapacità di creare azioni degne di nota, cosa che fin ora non era mai successa. Anche la difesa, uno dei punti di forza della squadra, si è dimostrata troppo passiva e molle: forse

i neroverdi pensavano già di avere archiviato la partita nel primo tempo: ma le partite durano 80 minuti. Domenica c’è la pausa, che servirà ai ragazzi per ripensare alla partita ed allo staff tecnico per lavorare alla eliminazione dei tanti errori commessi: sicuramente non saranno allenamenti leggeri a detta dello stesso mister. In ogni caso, il Crema ha il potenziale per riscattarsi fin dalla prossima partita, in programma domenica 23 ottobre, con il debutto casalingo contro la forte capolista Botticino.

Pomì, un esordio che dà coraggio E’ invece rimasta a riposo “forzato” l’Icos Crema, impegnata domenica con il San Severino

Serie A2 Ottima prestazione della matricola e sconfitta solo al tie break contro il quotato Giaveno

U

n esordio davvero confortante per la matricola Pomì Casalmaggiore, che ha costretto al tie break il quotato Giaveno e ha così incamerato il primo punto della stagione. «Abbiamo tenuto testa per quasi tutta la gara ad una delle squadre più forti del campionato - ha spiegato il tecncio Milano- e questo nonostante alcuni alti e bassi che fanno ancora parte del nostro attuale repertorio. Ciò significa che possiamo migliorare e lo faremo sicuramente. In particolare occorrerà ridurre al minimo la predisposizione all’errore, pecca che ci ha impedito di gestire i tanti vantaggi acquisiti in tutti i set. Un punto comunque ci può soddisfare, del resto alla vigilia della gara lo avremmo anche sottoscritto».

Milano, tecnico di Casalmaggiore

Domenica è in programma la lunga trasferta di Soverato in Calabria, contro una squadra battuta 3-1 all’esordio. Un match nel complesso abbordabile per la Pomì. POMI’ CASALMAGGIORE-BAN-

CA REALE YOYOGURT GIAVENO 2-3 (24-26, 25-21, 23-25, 27-25, 10-15) - POMI’ CASALMAGGIORE: Lugli, Paris (L), Olivotto 13, Nardini 14, Giorgi (L), Tomasevic 10, Trabucchi, Petrucci 5, Bertone 1, Zago 18, Kucerova 14, Masotti. All.: Milano. E’ invece rimasta a riposo l’Icos Crema, a causa della querelle di Forlì con la Lega per il mancato ripescaggio in A1. Tra corsi e ricorsi, a perdere è sicuramente il volley. In attesa di sviluppi, le violarosa stanno preparando accuratamente la sfida casalinga di domenica contro il San Severino, reduce dal netto successo con Matera. Intanto, il Crema Volley ha organizzato per sabato una serie di iniziative finalizzate a rafforzare il legame con Crema e i cremaschi.

Serie A2 1ª Giornata Casalmaggiore-Giaveno 2-3 Loreto-Soverato 3-1 Fontanellato-Busnago 1-3 Forlì-Crema rinv. Frosinone-Santa Croce 0-3 Consilina-Pontecagnano 3-1 San Severino-Matera 3-0 Verona-San Vito 3-1 Prossimo Turno (16-10 h 18) Busnago-Frosinone Crema-San Severino Giaveno-Fontanellato Matera-Forlì Pontecagnano-Verona Santa Croce-San Severino San Vito-Loreto Soverato-Casalmaggiore

CLASSIFICA San Severino Santa Croce Verona Loreto Busnago Sala Consilina Giaveno Casalmaggiore Pontecagnano Fontanellato Soverato San Vito Frosinone Matera Crema* Forlì*

3 3 3 3 3 3 2 1 0 0 0 0 0 0 0 0

Ciclismo Tante emozioni nel Rally delle Madonnine di mtb. Sabato si corre il Giro di Lombardia

Diego Di Stasio grande protagonista a Madignano

Il Team Superbici Crema sbanca i provinciali di mountain bike sui sentieri del Parco del Serio di Madignano per il Rally delle Madonnine, patrocinato dalla Superbici Crema, con la regia della Polisportiva Madignanese. Vola sui pedali il bresciano Fabio Pasquali (Pata Arka) che ha vinto sul comasco Simone Colombo (Trek Torrevilla) e sul trigolese Diego Di Stasio (Superbici Crema), che si fregia del titolo di campione provinciale. I primi tre della classifica hanno dato saggio della propria classe, andando a giocarsi con facilità dei grandi la prova in assoluto. Uno show senza precedenti, ad altissima intensità emotiva, con l’assegnazione dei titoli provinciali: Master 1 a Diego Di Stasio (Team Superbici Crema), Master 2 a Gabriele Tacchinardi (Team Superbici Crema), Master 3 a Mauro Di Stasio (Team Superbici Crema ), Master 4 a Patrizio Di Stasio (Team Superbici Crema), Master 5 a Mauro Facchi (Cicli Francesco-

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ni Salvirola ), Elite Sport ad Alessandro Rolfini (Team Superbici Crema), Master 6-7-8 a Emilio Bosi (Cignone), Donne ad Anna Scandelli (CC Cremonese-Arvedi). CLASSIFICA ASSOLUTA 1) Fabio Pasquali (Pata Arka) 1h25’17”, 2) Simone Colombo (Trek Torrevilla) a 2”, 3) Diego Di Stasio (Team Superbici Crema) a 7”, 4) Giampaolo Fappani (Pennelli Cinghiale) a 39”, 5) Mauro Di Stasio (Team Superbici Crema) a 1’11”. • MASNADA VOLA SUL GHISALLO Il bergamasco Fausto Masnada (Uc Bergamasca) stacca tutti nella classica in linea per Junior da Cabiate alla Maodonna del Ghisallo (Como). Nicolas Marin (Aspiratori Otelli Caseifici Zani) più forte del vento. Il 18 enne Junior e azzurro di Provaglio d’Iseo (Brescia) suona la nona a Sirmione, mettendo a dura prova la resistenza dei velocisti, superando allo sprint Simone Oselin (Asd Fdb Veneto) e Lorenzo Olivetto (Contri Autozai Tagliaro).

• VIVIANI SPRINTER DI RAZZA Elia Viviani, uomo d’oro della Liquigas Cannondale, 22 anni, giovane e talentuoso del ciclismo che avanza e fa sognare, con otto successi su strada tra i quali la tappa della Grande Muraglia al Giro di Pechino (ai quali può aggiungere la maglia azzurra ai Mondiali danesi e tre titoli italiani su

Diego Di Stasio

pista nelle specialità della corsa a punti, inseguimento e americana, ora guarda con interesse agli Europei di Apeldoorn (21-23 ottobre) e alla 1ª prova di Coppa del Mondo (4-6 novembre), che potrebbero dare i punti decisici per l’Olimpiade di Londra 2012 nell’Omnium. • GIRO DI LOMBARDIA Sabato 15 ottobre si corre il 105° Giro di Lombardia, classica delle foglie morte, vinta negli ultimi due anni dal belga Phillipe Gilbert, il dominatore delle classiche di un giorno. La classica di chiusura del calendario cambia ancora veste e sposta l’arrivo a Lecco (è sarà così anche nel 2012). Cinque salite, alcune anche toste: Valcava, Colle Brianza, Colma di Sormano, Ghisallo e l’inedita Villa Vergano: sette chilometri di salita con punte al 12%, uno strappo più “cattivo” sul San Fermo, che potrebbe decidere la corsa, che si concluderà dopo 241 km di gara. Fortunato Chiodo

Volley B2 Sabato alle 18

La Reima è pronta per l’esordio

A poche ore dall’inizio del campionato, nel quale i ragazzi di Vittorio Verderio (nella foto) affronteranno sabato alle 18 al PalaBertoni l’Argentia Gorgonzola, la Reima rinnova l’accordo con Informatica Operativa, azienda cremasca di software, con sede in via del Commercio, già partner dei blues la scorsa stagione. L’azienda cremasca, guidata dall’amministratore Luciano Del Miglio, ottimo runner, sarà dunque ancora a fianco della Reima. «Ringraziamo Luciano Del Miglio e la sua azienda di essere ancora a fianco della Reima: in un momento di crisi come quello che le aziende stanno vivendo da ormai un paio di anni, questo è un segnale di grande attaccamento al territorio ed allo sport cremasco», ha commentato il presidente Percivaldi. Tornando al campionato, la bella prova nel Trofeo Taverna ha confermato la crescita dei blues, che vogliono partire con il piede giusto e puntano ad essere protagonisti del proprio girone di B2. IL TURNO Viadana-Bedizzole, Vignola-Piacenza, MontecchioParma, Modena-Costa Volpino, Cisano-Verona, CastelnuovoSassuolo, Reima Crema-Gorgonzola.


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Inchiesta

Venerdì 7 Ottobre 2011

Viaggio nello Sport Partenza domenica alle 9.30 A sinistra i vincitori nel 2010: Kipkemei Busienei Wilson ed Emma Quaglia. A destra Gianni Morandi, al via anche in questa edizione della Maratonina

La carica dei tremila per la Maratonina

La decima edizione della corsa mette in palio i titoli italiani di tutte le categorie. Al via anche Gianni Morandi

T

di Cesare Castellani

orna domenica prossima la Maratonina Città di Cremona che festeggia il suo decimo anno di vita assegnando i titoli italiani di specialità di tutte le categorie. Un riconoscimento da parte della Federazione italiana di Atletica Leggera per gli organizzatori che, in questo decennio, hanno saputo lavorare in modo egregio sino a raggiungere la grande soddisfazione di vedere riconosciuta la validità del proprio lavoro nella maniera più consona. A Cremona, sin dalla prima dedizione ideata e allestita da Michel Solzi e dal suo gruppo nel 2002, sono sempre arrivati concorrenti di grande spessore atletico e tecnico. Allora vinse l’unico italiano che sin qui sia riuscito ad aggiudicarsi la gara, Giacomo Leone che la corse nel tempo di 1h03’34”, che tuttora non sfigura al confronto di quelli ottenuti da kenioti ed etiopi nelle successive edizioni (il record appartiene a Elijah Meli Tarus che lo stabilì nel 2008 con 1h02’33”) a dimostrazione che, sin dai primordi atleti migliori compresero l’importanza della gara e decisero di parteciparvi. Anno dopo anno la Maratonina di Cremona è cresciuta: è migliorata l’organizzazione grazie all’esperienza accumulata dagli organizzatori che non hanno mancato di partecipare ad altre maratone imparando in breve il “mestiere”, è

Elijah Meli Tarus, primatista della corsa

migliorato il percorso, sono aumentati gli sponsor ed è quindi aumentato il budget a disposizione (non dimentichiamo che gli utili vanno in beneficenza e queest’anno ne benefica l’Associazione italiana malattia Alzhaimer) ed il numero dei partecipanti che quest’anno tocca la ragguardevole cifra di circa 3000 partenti, tra l’altro con le iscrizioni chiuse ormai da parecchi giorni. A dar risalto alla manifestazione, oltre ai grandi nomi di atleti che l’hanno onorata con la loro partecipazione, sono arrivati i vip, a partire da Gianni Morandi (gareggerà a fianco di Laura Fogli, una tra le più

Tra gli iscritti anche Raineri, Linus e Rossoni

grandi maratonete di sempre, oggi commentatrice della Rai) che vi partecipa quest’anno per la terza volta, per arrivare a Susanna Messaggio e Linus, a esponenti della politica come Gianni Rosoni, ad atleti famosi di altre discipline come Simone Raineri, come lo stesso sindaco Oreste Perri che in sede di presentazione ha raccontato della sua partecipazione di tre anni fa limitata, visto qualche problemino al cuore che già lo affliggeva, ad una lunga passeggiata con gli amici, finita comunque ai limite del tempo massimo. «Non posso più correre a piedi o in barca come una volta, ma qualche camminata spedita, quando gli impegni me lo consentono, la posso sempre fare – ha rassicurato Perri – e

quindi non mi tiro mai indietro». Perri, in veste di sindaco, ha tenuto a battesimo la decima edizione insieme a Michel Solzi, il presidente sempre entusiasta del Cremona Runner. Ha ricordato i valori che una manifestazione del genere porta con sé, il movimento che si crea attorno ad essa, il fatto che almeno 5000 persone arriveranno a Cremona e che molte di esse vedranno per la prima volta la nostra città. Solzi ha badato più che altro al lato tecnico. Non ha svelato i nomi degli iscritti più importanti, ma il fatto che la Federazione abbia deciso di affidare a Cremona la

disputa dei titoli italiani di tutte le categorie, sta a dimostrare che a Cremona domenica ci sarà il meglio del fondo italiano e che non mancherà quasi nessuno dei numerosi atleti stranieri (soprattutto keniani e etiopi) che vivono e si allenano attualmente in Italia e che renderanno estremamente interessante la manifestazione, andando a caccia non solo dei premi previsti per i primi classificati, ma soprattutto del tempo record della gara (congruo assegno, infatti, per chi migliorerà il tempo di Meli Tarus). Tra le note particolari, la massiccia partecipazione femminile, mai così numerosa come in quest’occasione (600 donne sui 3000 iscritti non è sicuramente un numero da trascurare) anche qui col meglio che si possa scovare oggi in Italia. Un pensiero particolare gli organizzatori hanno riservato a coloro che hanno partecipato a tutte le precedenti edizioni, facendo loro omaggio dell’iscrizione gratuita. I loro nomi di solito non figurano nell’ordine di arrivo, sono veri e propri amatori che hanno comunque sempre onorato la gara. Sono Mariarosa Ardigò, Ermanno Bignami, Marco Borsella, Maria Boselli, Giancarlo Lupi, Sergio Ceruti, Luigi Chiari, Antonio Defendi, Roberto Diaz, Mario Ferrari, Nicola Ferrari, Franco Fornaciari, Marco Mandelli, Giorgio Milanesi, Giovanna Mondini, Alberto Monferroni, Raffaele Papillo, Sergio Priori, Jan Scaglia, Fabiano Scaratti, Riccar-

E’ caccia al record di Tarus

do Soldi, Andrea Taino, Andrea Verzellesi, Nicola Zeni e Paolo Brambilla. Ora non rimane che attendere domenica mattina, quando alle 9.30, con un protocollo cerimoniale del tutto e nuovo e spettacolare – ha ricordato Michel Solzi – verrà dato il via. Intanto, si sta tutti col naso all’insù sperando che il tempo bizzarro di questo mese di ottobre non decida di cambiare in peggio proprio domenica.

ALBO D’ORO 2010 Uomini: 1) Kipkemei Busienei Wilson (1h02’47’). Donne: 1) Emma Quaglia (1h13’06”). 2009 1) Wilson Kipkemei Busienei (1h02’54”). 1) Vincenza Sicari (1h13’04”). 2008 1) Elijah Meli Tarus (1h02’33”)*. 1) Anna Carmela Incerti (1h11’26”). 2007 1) Joseph Lomala (1h 03’3”). 1) Marcella Mancini (1h15’59”). 2006 1) Tarbei Kirwa Philemon (1h02’45”). 1) Morstofolini Monica (1h18’57”). 2005 1) Joseph Lomala (1h04’09”). 1) Bruna Genovese (1h11’22”)**. 2004 1) Philemon Metto Kipkering (1h04’34”). 1) Bruna Genovese (1h11’58”). 2003 1) Mohamed Hagy (1h03’30”). 1) Galina Zuleyeva (1h15’06”). 2002 1) Giacomo Leone (1h03’34”). 1) Stefania Benedetti (1h17’29’). *Record maschile della corsa. **Record femminile della corsa.


Sport Week

Venerdì 14 Ottobre 2011

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MOTOGP Stoner vede il titolo iridato

FORMULA 1 In Corea è caccia al secondo posto

Mancano ancora quattro prove di uno dei mondiali di Formula 1 più noiosi degli ultimi anni. Colpa di Sebastian Vettel, vincitore in ben 9 occasioni e già matematicamente campione iridato per la seconda volta consecutiva. Domenica si corre in Sud Corea sul circuito di Yeongam, dove sarà battaglia a tre tra Button, Alonso e Webber: in palio il secondo posto dietro il cannibale tedesco, che forse lascerà strada ai suoi colleghi. IN TV Le qualifiche vanno in onda su Raidue sabato mattina alle ore 7, mentre la partenza della gara è fissata per le ore 8 di domenica (diretta su Raiuno). CLASSIFICA PILOTI 1) SEBASTIAN VETTEL (Red Bull) 324 punti; 2) Jenson Button (McLaren) 210; 3) Fernando Alonso (Ferrari) 202; 4) Mark Webber (Red Bull) 194; 5) Lewis Hamilton (McLaren) 178; 6) Felipe Massa (Ferrari) 90; 7) Nico Rosberg (Mercedes) 63; 8) Michael Schumacher (Mercedes) 60.

A tre gare dalla fine, Casey Stoner vede il titolo mondiale della MotoGp. Con 40 punti di vantaggio sul campione in carica, Jorge Lorenzo, i giochi sembrano fatti, anche se lo spagnolo non si vuole arrendere. Domenica 16 ottobre il motomondiale si sposta a Phillip Island e Stoner ha la possibilità di festeggiare il titolo nella sua Australia, il secondo dopo quello conquistato con la Ducati. IN TV Sabato: ore 7.10 le qualifiche. Domenica: ore 7 la gara (diretta su Italia 1). CLASSIFICA MOTOGP 1) Casey Stoner (Honda) 300; 2) Jorge Lorenzo (Yamaha) 260; 3) Andrea Dovizioso (Honda) 196; 4) Dani Pedrosa (Honda) 195; 5) Ben Spies (Yamaha) 156; 6) Valentino Rossi (Ducati) 139; 7) Nicky Hayden (Ducati) 123; 8) Marco Simoncelli (Honda) 119.

Jenson Button

Il circuito di Phillip Island

Per la Juve è arrivato il mese della verità SERIE A - Bianconeri attesi da un ciclo terribile, al termine del quale misureremo le ambizioni di Conte

E’

il mese della verità per la Juventus. La capolista, dopo aver fornito molti giocatori alla Nazionale, si rituffa nel campionato con la consapevolezza di dover affrontare un ciclo terribile, al termine del quale potremo misurare le ambizioni dei bianconeri. Il primo ostacolo non è dei più semplici, perché sul campo del Chievo sono già caduti Napoli e Genoa, ma anche perché dopo una sosta non è mai facile ripartire. In ogni caso una grande squadra, se vuole lottare per lo scudetto, non può accampare scuse e deve tentare di vincere su ogni campo. Un anno fa proprio a Verona (dopo l’1-1 del Bentegodi) iniziò la parabola discendente dei bianconeri di Delneri; stavolta Conte spera di poter spiccare il volo. Il turno si annuncia interessante già dal sabato, con tre anticipi molto importante: nel tardo pomeriggio l’Inter di Ranieri, che deve fare a meno dell’infortunato Forlan, è obbligata a vincere a Catania per allontanarsi (udite, udite) dal fondo classifica

6ª Giornata Cesena-Chievo Fiorentina-Lazio Lecce-Cagliari Inter-Napoli Juventus-Milan Novara-Catania Palermo-Siena Parma-Genoa Roma-Atalanta Udinese-Bologna

0-0 1-2 0-2 0-3 2-0 3-3 2-0 3-1 3-1 2-0

Prossimo Turno (16-10 h 15) Atalanta-Udinese Cagliari-Siena Catania-Inter (15-10 h 18) Cesena-Fiorentina (h 12.30) Chievo-Juventus Genoa-Lecce Lazio-Roma (h 20.45) Milan-Palermo (15-10 h 20.45) Napoli-Parma (15-10 h 20.45) Novara-Bologna

CLASSIFICA Juventus 11 Udinese 11 Napoli 10 Palermo 10 Cagliari 10 Roma 8 Lazio 8 Chievo 8 Fiorentina 7 Genoa 7 Catania 6 Parma 6 Novara 5 Siena 5 Milan 5 Atalanta (-6) 4 Inter 4 Lecce 3 Cesena 1 Bologna 1

e per ritrovare la fiducia perduta, anche se la gara del Massimino si annuncia complicata. Lo stesso discorso vale per il Milan, che vanta solo un punto in più dei nerazzurri ed ha bisogno come il pane

SERIE B Toro scatenato Samp ancora in affanno

Antonio Conte, tecnico della Juve

dei tre punti contro una delle squadre del momento, il Palermo. Basterà il rientro a tempo pieno di Ibra? Più agevole, almeno sulla carta, il compito del lanciatissimo Napoli, che sfida il Parma. Atten-

zione però ai contropiedi di Giovinco. Domenica sera, infine, fari puntati sul derby di Roma: il palio tre punti per sognare. Fabio Varesi fabiovaresi16@libero.it

Europeo 2012, tra le grandi manca (per ora) il Portogallo

All’Europeo 2012 non manca quasi nessuno. All’appello, tra le nazionali più accreditate, per ora non ha risposto presente solo il Portogallo di Cristiano Ronaldo, relegato al secondo posto nel proprio girone dalla Danimarca e costretto a giocarsi la qualificazione nello spareggio con la Bosnia. Le altre sfide sono Turchia-Croazia, Eire-Estonia e Repubblica CecaMontenegro. Le gare d’andata sono in programma l’11 o il 12 novembre, quelle di ritorno il 15 dello stesso mese. Le vincenti accedono alla manifestazione continentale insieme a Germania, Russia, Italia, Francia, Olanda, Grecia, Inghilterra, Danimarca, Spagna, Svezia, Ucraina, Polonia.

L’Italia ha dominato il proprio girone e questa è una cosa positiva, anche perché non era facile ripartire dopo il disastro mondiale. Ma non va dimenticato che le avversarie degli azzurri sono da scarso valore internazionale e che per battere le favorite Spagna, Olanda e Germania (in pratica il podio di Sudafrica 2010) serviranno ben altre prestazioni. Tornando agli spareggi, è andata bene all‘Eire di Trapattoni, che affronta l’avversario più abbordabile del lotto, la sorprendente Estonia che ha eliminato Serbia e Slovenia. L’Eire merita la qualificazione dopo la beffa patita due anni fa per mano (è proprio il caso di dirlo) della Francia.

Cristiano Ronaldo

Ora è ufficiale: il Torino è in fuga. Anche a Verona, la formazione di Ventura ha dimostrato la propria forza e il merito dell’ex tecnico del Bari è stato quello di ricreare entusiasmo nell’ambiente, depresso da alcune stagioni deludenti. Alle spalle del Toro, prosegue la marcia sicura del Padova, che ha immediatamente riscattato il ko di Bergamo. Samp permettendo, le prime due in classifica sono le favorite per conquistare la promozione diretta in serie A, visto che tutte le Rolando avversarie a turno mostrano Bianchi il fianco. A proposito di Samp, il distacco di 9 punti dalla vetta è francamente imbarazzante per un organico costruito per ammazzare il campionato. Per ora la società ha confermato la fiducia al tecnico Atzori, ma non sono più ammessi passi falsi e per questo motivo diventa determinante la trasferta di sabato pomeriggio ad Ascoli, contro un avversario assetato di punti, che ha dovuto recuperare 7 punti di penalizzazione. In coda, come sempre, è bagarre tra molte squadre è sarà così per tutta la stagione. RISULTATI (9ª giornata) AlbinoLeffe-Livorno 0-4, EmpoliVarese 1-2, Grosseto-Vicenza 1-1, Gubbio-Nocerina 2-1, Juve Stabia-Ascoli 2-1, Modena-Crotone 1-1, Padova-Brescia 2-1, Pescara-Cittadella 1-0, Reggina-Bari 3-1, Sampdoria-Sassuolo 1-1, Verona-Torino 1-3. CLASSIFICA Torino 23; Padova 20; Sassuolo 17; Brescia, Pescara 16; Livorno 15; Sampdoria; Reggina; Grosseto, Bari 14; Verona, Varesen 12; Cittadella , AlbinoLeffe 10; Nocerina 8; JuVe Stabia, Empoli, Gubbio 7; Crotone, Modena 6; Vicenza 4; Ascoli 2. Prossimo turno (15-10 h 15) Ascoli-Sampdoria, Bari-Empoli, Brescia-Pescara (17-10 h 20.45), Cittadella-Grosseto, Crotone-Gubbio, Livorno-Reggina, Nocerina-Modena, Sassuolo-AlbinoLeffe, Torino-Juve Stabia, Varese-Padova (14-10 h 20.45), Vicenza-Verona.


Le ricette di Nonna Felicita Budino alle castagne INGREDIENTI PER 6 PERSONE • Un kg di castagne • Sale • 200 g di cioccolato fondente grattugiato • 150 g di biscotti amaretti • 200 g di zucchero a velo • 170 g di burro • Un bicchiere di alchermes • Un bicchiere di panna • Cacao in polvere

PREPARAZIONE • Praticate un taglio in ogni castagna, quindi mettetele tutte in una casseruola, copritele completamente di acqua, salate un po' e fatele lessare. • Sbucciatele ancora calde e passatele subito al setaccio. • Incorporate il cioccolato, gli amaretti ridotti prima in poltiglia, lo zucchero a velo (meno due cucchiai), 150 g di burro. • Amalgamate bene gli ingredienti, quindi montate la panna ed incorporatene delicatamente 1/3 al composto. • Imburrate uno stampo da budino con il foro centrale e le pareti liscie e versatevi il com-

posto pareggiando la superficie con il dorso di un cucchiaio. • Lasciate in frigorifero per 3 ore quindi, al momento opportuno, estraete lo stampo e immergetelo per qualche istante in acqua bollente per far scivolare fuori più facilmente il budino. • Capovolgete il dolce su un piatto da portata e copritelo internamente di panna (che avrete addolcito con lo zucchero rimasto) aiutandovi con una spatola. • Spolverizzate con cacao in polvere usando il colino del tè e servite.

Crostata alle noci PER IL RIPIENO: • 300 g di zucchero • 300 g di gherigli di noci tritati • Un bicchiere di panna • 2 cucchiai di miele • 4 cucchiai di rum Per la copertura: • Un tuorlo d'uovo • Zucchero a velo

• Montate a crema il burro e aggiungete lo zucchero, l'uovo intero, il tuorlo, il sale, le mandorle tritate, l'acqua, il succo e la buccia grattugiata del limone, quindi mescolate accuratamente. • Mettete la farina sulla spianatoia, fatevi un incavo nel mezzo e incorporatevi il composto preparato. • Impastate velocemente lavorando con le mani, poi lasciate riposare coperta in frigorifero per 2 ore. • Fate sciogliere in una padella lo zucchero e quando diventa "biondo" buttatevi dentro le noci e lasciatele caramel-

Charlotte calda alle pere INGREDIENTI PER 6 PERSONE • Un kg e mezzo di pere • 250 g di burro • Un limone • 200 g di zucchero • 10 fette di pane di miglio • 100 g di scorza d'arancia candita • 4 cucchiai di acquavite di pere • 150 g di cioccolato da copertura • 2 cucchiai di panna

INGREDIENTI PER 6 PERSONE • 600 g di ricotta romana • 5 uova • 20 biscotti savoiardi • 5 cucchiai di cacao • 2 bicchieri di caffè PREPARAZIONE • Bagnate velocemente i savoiardi nel caffè perché non si ammorbidiscano troppo e allineateli in cinque file. • Spolverizzate la superficie con il cacao e versatevi sopra la crema di ricotta ricoprendo tutto bene. • Tenete in frigorifero almeno due ore prima di servire il dolce.

• Sbucciate le pere, tagliatele a quarti e lavate il torsolo centrale. • Fate sciogliere in una casseruola 100 g di burro, unitevi le pere, irroratele con il succo di limone e mescolate. • Cospargete di zucchero, abbassate il fuoco al minimo e lasciate cuocere circa 15-20 minuti. • Imburrate lo stampo da charlotte; levate la crosta alle fette di pane che imburrerete e dalle quali ricaverete alcuni triangoli, sufficienti a tappezzare il fondo dello stampo, e alcune strisce con cui invece fodererete le pareti (la parte imburrata del pane va rivolta verso l'interno dello stampo). • Tritate grossolanamente la scorza di arancia candita.

lare per 3 minuti. • Aggiungete la panna, il miele, il rum, mescolate e lasciate raffreddare. • Stendete metà della pasta con il mattarello e sistematela in una tortiera unta di burro del diametro di 24 cm, formando tutt'intorno un cordone di pasta. • Disponetevi sopra il ripieno. • Stendete la rimanente pasta in un disco di 24 cm e appoggiatela sopra il ripieno, sigillate tutt'intorno. • Bucherellate la pasta con una forchetta, spennellatela con l'uovo e fatela cuocete in forno per 40 minuti a 200 gradi. • A cottura terminata, togliete la torta dal forno e spolverizzatela di zucchero a velo.

Bavarese ai marroni

INGREDIENTI PER 4 PERSONE • 4 tuorli d'uovo • 4 cucchiai di zucchero • Un cucchiaino di fecola di patate • 4 fogli di colla di pesce

• 200 g di marroni sbriciolati • 6 marroni interi • Olio di mandorle • 30 cl di latte • 500 g di panna

PREPARAZIONE

PREPARAZIONE

Dolce di ricotta

• Preparate il caffè, zuccheratelo senza esagerare. • In una ciotola lavorate la ricotta fino a ridurla morbida come una crema e poi aggiungetevi gli albumi montati a neve ben soda, avendo cura di amalgamarli al composto mescolando dall'alto verso il basso.

INGREDIENTI PER 4 PERSONE PER LA PASTA FROLLA: • 450 g di farina 00 • 250 g di burro • 150 g di zucchero • Un uovo • Un tuorlo d'uovo • Un cucchiaio di mandorle spellate • Un cucchiaio di acqua • Un pizzico di sale • Un limone (succo e scorza grattugiata)

Dolci

• Non appena le pere saranno cotte incorporatevi tre quarti dell'acquavite e la scorza tritata; rovesciate il tutto nello stampo sopra il pane, livellando poi la superficie. • Coprite le pere con il restante pane imburrato (con la parte unta verso la frutta) che avrete tagliato a triangoli per formare una raggiera. • Passate la charlotte in forno per 30 minuti, quindi rovescia tela su un piatto da dolci lasciandovi sopra ancora per un po' lo stampo. • Spezzate il cioccolato e mettetelo in una casseruolina con la panna e la restante acquavite: fatelo sciogliere a fuoco debolissimo, sempre mescolando, poi versatelo subito sulla charlotte e servite.

• Mettete in una casseruola i tuorli, unite lo zucchero e lavorate con una frusta fino a quando sono gonfi e bianchi. • Unite la fecola e il latte caldo, poco alla volta. • Cuocete la crema a bagnomaria (non deve bollire), mescolando in continuazione con un cucchiaio di legno. • Ammollate la colla di pesce in acqua fredda, strizzatela e aggiungetela, fuori dal fuoco, alla crema sbattendo con una frusta. • Lasciate raffreddare la crema mescolando di tanto in tanto. • Unite i marroni sbriciolati e incorporatevi metà della panna che avrete montato. • Ungete con l'olio di mandorle uno stampo da bavarese, versatevi il composto e ponete in frigorifero a rassodare per almeno 3 ore. • Sformate la bavarese e decoratela con la rimanente panna montata fatta scendere a ciuffetti e i marroni interi.



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