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SABATO 25 FEBBRAIO 2012 • Supplemento settimanale al n° 9 de “Il Piccolo Giornale”
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LA PROPOSTA È ARRIVATA DAL VERTICE DEL PDL, ROSSONI E BERETTA
ANCOROTTI, CANDIDATO SINDACO? L’imprenditore di successo non ha smentito la notizia. Ma non ha ancora deciso se accettare o no. La famiglia e l’azienda sono i due principali scogli. Lo rivela in un'intervista al giornale. E disegna gli obiettivi che deve avere chi vuol guidare la città. IL PUNTO DI VISTA/1
Il futuro al centro
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di Renato Ancorotti rancorotti@gmail.it
e elezioni amministrative si avvicinano e le macchine elettorali dei partiti si stanno preparando allo scontro. Intanto a livello nazionale la situazione è molto mutata: antichi nemici sostengono insieme il governo e gli ex alleati sono all’opposizione, il bipolarismo segna il passo, le differenze all’interno delle coalizioni si sono acuite e le differenze tra il centrosinistra e il centrodestra sembrano meno incolmabili. Personalmente sono convinto che il futuro sia un grande centro con tutte le sue anime diverse, ma sempre più vicine; penso, infatti, che ci sia ormai un abisso tra il credo politico di un appartenente a Rifondazione comunista e quello di un moderato di centrosinistra. Così come l’antiberlusconismo, il collante della coalizione della sinistra, è superato. La riforma del lavoro - necessaria sarà il banco di prova degli assetti politici del futuro. Il governo Monti non sembra disponibile a trattare molto sulle modifiche dell’articolo 18 che vuole inserire, e Pdl e Pd dovranno trovare un accordo se non vogliono far cadere il governo. Questa situazione allontanerà di più questi partiti dai vecchi alleati. I moderati hanno il compito di tracciare insieme il futuro politico del nostro Paese. L’Italia ha la necessità di essere coesa per affrontare i grandi temi che ha di fronte: crescita e benessere del nostro popolo. E per risolverli non servono contrapposizioni, ma buonsenso.
S
di Rol Stone
i tratta per lui, comunque, di un forte riconoscimento: assessore alla Cultura, era uscito dalla giunta Bruttomesso sbattendo la porta. Non solo: considerato a lungo come un reprobo, attaccato dai vertici del Pdl cremasco per i suoi corsivi al vetriolo, ma neppure tenero nei confronti di Stefania Bonaldi per le iniziali scelte da candidato sindaco, oggi è l'uomo più ricercato dai politici di casa nostra. Sia di centrosinistra - che lo potrebbero arruolare come assessore alle Attività produttive - ma negli ultimi giorni soprattutto di centrodestra. Corrono voci in città, per esempio, che Gianni Rossoni e Simone Beretta, gli uomini forti del Pdl cremasco e cremonese, abbiano chiesto a Renato Ancorotti, imprenditore di successo, la candidatura a sindaco della città per il centrodestra. Tutti lo vogliono e tutti lo cercano. E adesso si è in attesa di una sua risposta. Partiamo, quindi, dalla prima domanda: Ancorotti, è vero che Rossoni e Beretta le abbiano chiesto di candidarsi a sindaco per il centrodestra? «Ho incontrato Rossoni e Beretta. Abbiamo parlato, a lungo, di tante questioni.
Fra le quali, anche della possibilità di un candidato indipendente della società civile. Forse serve qualcuno in grado di ricucire gli strappi che ci sono stati nel centrodestra al governo della città. Ci vuole unità pur nelle differenze». Per lei si tratta di una rivincita. «Nessuna rivincita e nessun rancore. Sono categorie che non mi appargono. Del resto, il mio pensiero nei confronti di questa amministrazione è noto a tutti, visto che l'ho scritto più volte. Ma bisogna guardare al futuro, da liberali quali siamo. In questo momento, è opportuno lasciar perdere diatribe, personalismi, diverbi. Bisogna pensare al bene della città». Il che significa? «Al centro di ogni pensiero deve eserci lavoro, occupazione, sviluppo. Qualsiasi candidato sindaco a Crema deve avere ben presenti queste tre priorità. E la gestione del Comune deve essere all'insegna della sobrietà, del rigore e della trasparenza». Lei ha già deciso che cosa fare? «Io ragiono per obiettivi. Il primo di questi è: scendere in campo o no? Non ho ancora deciso». Per quale motivo? «Motivi familiari, innanzitutto: fare il
sindaco e l'imprenditore significa riservare un tempo residuale alla famiglia. Motivi aziendali: l'Ancorotti cosmetics sta andando a gonfie vele, e ha bisogno di tutti coloro che vi lavorano per fare un ulteriore e decisivo salto di qualità. Sottrarre tempo a un'azienda di successo potrebbe rivelarsi un handicap». Si ha notizia di una lista che avrà proprio nel suo programma lo slogan riferito a crescita e lavoro, formata da imprenditori, professionisti e partite Iva. «Se questa lista scenderà in campo, sarà sicuramente la benvenuta». Ma se Ancorotti deciderà di lasciar perdere, chi saranno i candidati sindaco del centrodestra? Sicuramente Antonio Agazzi che delle primarie nel centrodestra è stato fin dagli inizi il fautore. E' deciso a presentare la propria candidatura anche Maurizio Borghetti, assessore comunale. Infine, Paola Orini, assessore provinciale: se, infatti, Ancorotti deciderà di continuare a svolgere il suo mestiere di imprenditore, dovrebbe essere proprio la Orini il candidato sindaco di Rossoni e Beretta, anche se non ha mai brillato come catalizzatrice di voti. A meno che Beretta non sia costretto lui a sfidare Stefania Bonaldi.
Corso universitario per infermieri a Crema Col nuovo anno scolastico prenderà avvio un Corso di laurea in Scienze infermieristiche all’Ospedale Maggiore di Crema. Comune, Ospedale, Provincia, regione Lombardia e università di Milano hanno trovato un accordo per realizzare a Crema un corso universitario che potrà accogliere una ventina di studenti ogni anno, previo esame di ammissione, e che avrà durata triennale (laurea breve) e quinquennale. Alla fine del corso si avranno degli infermieri laureati. La sede delle lezioni verrà ricavata all’interno dell’area dell’ospedale. Soddisfazione per quanto è stato possibile
definire con questo accordo è stata espressa da Luigi Ablondi, direttore generale dell’azienda ospedaliera di Crema: «Dalla istituzione del corso avremo il vantaggio di poter contare su personale ospedaliero locale altamente specializzato, oltre naturalmente al maggior prestigio che deriverà al nostro ospedale in quanto sede di corsi universitari». «Con l’avvio di questa nuova presenza universitaria» aggiunge Laura Zanibelli, assessore alla Istruzione del comune di Crema, «si completa un’ampia gamma di iniziative scolastiche di assoluto prestigio presenti nella nostra città».
IL PUNTO DI VISTA/2
Art. 18: dove sta la verità di Enrico Tupone tuponee@alice.it
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ronunciando la frase «il sindacato non protegga ladri e fannulloni», la Marcegaglia ha dato voce alla propria pancia senza pesare delle parole che in questa fase di trattative delicate fra governo e parti sociali dovrebbero essere evitate. I ladri ed i fannulloni non devono essere mai protetti da qualsiasi parte si trovino e qualsivoglia sia il gruppo di potere a cui appartengano, e questo vale per i sindacati delle aziende private e pubbliche e per le associazioni di categoria. Allora prendiamo le parole del presidente di Confindustria come uno sprone al Paese e ai suoi cittadini per essere più onesti e per lavorare di più, ma prendiamole anche per un invito a fare pulizia negli angoli, a scostare tappeti sotto cui si è nascosta sporcizia. Le statistiche dicono che l’assenteismo in Italia si è ridotto nel tempo, ormai nel settore privato siamo più bravi della Germania mentre dobbiamo fare progressi nel settore pubblico; da rivedere poi tutto il mondo dei permessi sindacali, dei congedi e delle assenze per malattie brevi. Naturalmente ciò che pesa in queste considerazioni è il tema dell’articolo 18, visto dai sindacati come ultima spiaggia per difendere un loro ruolo e dalla Confindustria come una conquista. Ma entrambe le posizioni sono errate. Il sindacato può ritrovare il suo ruolo se adegua la sua azione alla mutata realtà economica di un Paese in cui grandi industrie e masse di operai sono state sostituite da piccole imprese, società di servizi e lavoratori autonomi, mentre Confindustria paradossalmente deve fare la stessa cosa per difendere le piccole realtà industriali che ormai sono la struttura portante dell’economia e concordare con il sindacato flessibilità e tutele per chi lavora.
CREMONA
«Il blocco del traffico? Disagi e poca efficacia»
Per ridurre l’inquinamento da polveri sottili sono indispensabili interventi a livello nazionale
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di Martina Pugno
onostante il blocco domenicale del traffico, il livello di polveri sottili nell'aria ha continuato a mantenersi ben oltre la soglia consentita; si è dovuto passare dunque al sistema delle targhe alterne, secondo il quale nei giorni pari possono circolare i veicoli con numero pari e viceversa, ed è subito polemica. Evidenti, infatti, sono i disagi che questo tipo di provvedimento comporta, con la circolazione a targhe alterne dalle 9 alle 18 fino a cessazione dell'allarme. Ad alimentare le polemiche, accanto ai disagi, anche il timore che il provvedimento non si riveli neppure efficiente, o che comunque costituisca una soluzione con efficacia a breve termine, mentre mancano linee guida e piani più ad ampio raggio, che possano davvero risolvere il problema. Insomma, i disagi equivalgono i vantaggi? Pare di no, stando alle parole del Professor Michele Giugliano, del Dipartimento di Ingegneria Idraulica, ambientale, strutture viarie e rilevamento - Sezione Ambientale del Politecnico di Milano. "Le misure attuate possono avere efficacia parziale, ma solo nell'immediato. Blocchi del traffico e targhe alterne possono avere solo potenzialità modesta, perchè possono contribuire alla riduzione
dell'emissione di particelle inquinanti sul territorio, ma comunque non possono nulla contro l'inquinamento proveniente dalle aree circostanti. Le iniziative regionali o comunali non possono essere sufficienti: occorrono interventi ad ampio raggio, che coinvolgano l'intera Pianura Padana". Proprio la conformazione territoriale e le condizioni metereologiche dell'area padana, infatti, fanno sì che l'emergenza si estenda all'intero territorio: "Negli anni passati, complici le condizioni metereologiche più favorevoli, ci si è illusi che gli interventi locali possano essere sufficienti, ma evidentemente non è così. Questo perchè la Pianura Padana è caratterizzata d fenomeni di pesante stabilità, con venti sporadici e inversioni termiche che favoriscono la stratificazione dell'atmosfera. In questo
«Bisogna rilanciare il trasporto pubblico»
modo le polveri sottili restano bloccate negli strati inferiori. E' come se avessimo a disposizione una porzione limitata di atmosfera e non potessimo usufruire delle quote più elevate". Per queste ragioni, a parità di emissioni i livelli di polveri sottili risultano più elevati nel territorio della Pianura Padana rispetto ad altre aree che presentano condizioni meterologiche più favorevoli. A tutto ciò, si aggiungono altre caratteristiche proprie del territorio: "Non bisogna dimenticare che si tratta di un'area particolarmente produttiva e ricca di allevamenti. Le città di piccole e medie dimensioni, che poi sono la maggioranza sul territorio, possono quindi ottenere solo modesti risultati da misure intraprese a livello locale". Un problema, dunque, destinato a non avere soluzione? Non se si intraprende un piano d'azione a livello nazionale, come del resto richiesto dall'Unione Euro-
pea: "L'unico modo per risolvere il problema è quello di affrontarlo a livello nazionale. Occorrono misure ed interventi ad ampio raggio, che coinvolgano in modo uniforme l'intero territorio. Bisogna rilanciare i trasporti pubblici, implementare la realizzazione di metropolitane, potenziare il teleriscaldamento.Tutto ciò deve essere gestito da un'autorità competente; richiede un notevole investimento che i singoli Comuni non possono sostenere". Misure locali quali il blocco del traffico, tuttavia, non sono interventi intuili e senza effetti positivi: "Si tratta soluzioni che possono avere un effetto immediato di contenimento delle emissioni, ma soprattutto possono servire ad educare i cittadini a lasciare a casa l'automobile, affidandosi ai trasporti pubblici o ai mezzi ecologici. Sono misure che contribuiscono comunque a sensibilizzare la popolazione nei confronti di un serio problema". I rischi legati ad eccessivi sforamenti e ai continui superamenti delle soglie limite sono effettivi per quanto riguardo la salute della popolazione del territorio: "E' provato che livelli troppo elevati di polveri sottili nell'aria comportano un aumento della mortalità e dello sviluppo di malattie legate all'apparato respiratorio. A questo punto, è lo Stato che dovrà valutare se affrontare i costi che gravano sul sistema sanitario oppure se effettuare gli interventi necessari a risolvere o arginare il problema".
Sabato 25 Febbraio 2012
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INQUINAMENTO DELL’ARIA
PM10: cosa le produce e i danni che provocano
Percepite come una minaccia e sempre più di frequente all'attenzione della cronaca a causa dei continui sforamenti dei limiti massimi consentiti: ma cosa sono, esattamente, le polveri sottili e quali pericoli comportano per l'organismo? Polveri sottili, o particolato, o PM10 è il nome generico che indica tutte le sostanze sospese nell'aria. Sono polveri sottili, ad esempio, il polline, le spore, il sale marino, la terra alzata dal vento. Ora, a questo insieme eterogeneo di sostanze di provenienza naturale si è aggiunta tutta una serie di elementi inquinanti, detti antropici, frutto generalmente di combustioni chimiche quali metalli, solfati, nitrati, ceneri, fibre di amianto, polveri di cemento e carbone. Mentre la prima categoria non comporta particolari problemi per l'uomo, se si escludono le singole allergie, le polveri sottili Qui sta il problema: mentre le polveri antropiche sono responsabili di patologie acute e croniche all'apparato respiratorio (asma, enfisemi, tumori) e dell'apparato cardio-circolatorio, che nel tempo possono provocare anche il decesso. Tanto più tali polveri sono sottili, quanto più, inalate, penetrano in profondità nell'organismo. Ad esempio delle particelle dal diametro di 10 micron – misura a partire dalla quale si inizia a parlare di polveri sottili – non giungono oltre il setto nasale e la faringe,
creando al massimo qualche infiammazione, ma già delle particelle di 2,5 micron (le cosiddette PM2,5) sono in grado di penetrare profondamente nei polmoni creando danni ben più gravi. Le nano polveri infine, con diametro dell'ordine di grandezza dei nanometri, arrivano addirittura a penetrare nelle cellule. A produrre le maggiori quantità di polveri sottili antropiche sono le automobili, gli stabilimenti industriali e agricoli, gli inceneritori. Nelle città avvengono anche migliaia di combustioni al giorno, dalle più grandi alle più banali, come quelle delle comuni caldaie domestiche. Tali combustioni, filtrando l'aria, assottigliando sempre di più le polveri in essa presenti; risultato, le polveri diventano sempre più sottili. Si rivela dunque particolarmente importante il poter tenere sotto controllo la quantità di queste polveri sottili nell'atmosfera, in particolare in aree come la Pianura Padana, che per conformazione e condizioni metereologiche favoriscono l'accumulo delle polveri all'interno degli strati più bassi dell'atmosfera. Non a caso, i livelli massimi consentiti sono stabiliti a livello europeo e gli interventi per favorire il rispetto di tali limiti devono essere necessariamente coordinati su larga scala, uniti agli interventi dei singoli Comuni, che da soli non possono rivelarsi sufficienti.
Cause primarie: auto, industrie e caldaie
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Sabato 25 Febbraio 2012
La direttrice Ornella Bellezza: «A Ca’ del Ferro tutti i detenuti lavorano»
Suicidi in carcere: servono lavoro e socialità per i carcerati
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di Michele Scolari
al 58enne suicidatosi lo scorso giovedì 16 nella casa circondariale di Milano Opera al 21enne impiccatosi lunedì a San Vittore; dal suicidio del 'basco blu' di Formia ed assistente di polizia penitenziaria nel carcere di Rebibbia, all'agente di polizia penitenziaria, in servizio a che si è impiccato nela sua casa di Sessa Aurunca, l'emergenza nelle carceri italiane prosegue sulla scia di una serie di tragedie che ha toccato anche Cremona, con il detenuto 45enne di origine straniera, trovato impiccato nella sua cella a Ca' del Ferro lo scorso venerdì 17, tristemente destinato ad aumentare la lista dei numeri di quella che viene definita una vergogna. Numeri che raccontano la storia di migliaia di persone che vivono quotidianamente dentro i nostri istituti penitenziari. Stando alle prime ricostruzioni il 45enne detenuto a Cremona soffriva di profonde patologie psichiche già da prima dell’ingresso nella struttura carceraria (gli restava solo un anno dall’aver scontato la pena. Ma sta di fatto che sempre da più parti a proposito di Ca’ del Ferro arrivano
segnalazioni di una progressiva diminuzione delle attività lavorative che, secondo gli esperti, influiscono in modo positivo sulla salute, fisica e psichica, dei detenuti: quelle attività notoriamente utili a “tenere la mente impegnata”, e consentirgli di vivere, magari insegnargli un mestiere trasmettendo la cultura del lavoro nel suo valore più squisitamente sociale. Nella sua visita dello scorso ottobre all’Istituto cremonese, a Rita Bernardini, deputato Radicale, aveva segnalato: «una falegnameria ferma, un’interruzione dei rapporti con il volontariato e la necessità di aggiornamenti alla scuola ed alla biblioteca, sia nelle strutture che nei programmi». Certo i momenti di socialità non mancano, ma ultimamente pare sia in aumento il tempo che i detenuti passano sdraiati sulla branda a guardare la televisione, spesso non impegnando la mente e, peggio, passando la giornata facendo mulinare liberamente i propri pensieri.
«Il cliente soffriva di problemi psichici»
RISCHI DELL’OZIO FORZATO -Proprio questo “ozio forzato”, anziché mantenere la mente impegnata ed in relazione intercomunicante con le menti degli altri detenuti attraverso il tessuto
“Svuotacarceri”: quali effetti sull’istituto cremonese? Il nuovo decreto “svuotacarceri”, prevede l'innalzamento da dodici a diciotto mesi della pena detentiva che può essere scontata presso il domicilio del condannato anziché in carcere, permettendo quindi di applicare la detenzione presso il domicilio introdotta dalla legge "sfolla carceri" del novembre 2010 ad un maggior numero di detenuti. Ma a fronte di una carenza pari a 22mila posti il decreto prevede il passaggio alla detenzione domiciliare soltanto per 3.300 detenuti. Focalizzando sulla situazione locale, a Ca’ del Ferro gli effetti del decreto porteranno alla fuoriuscita di 40 detenuti che finiranno di scontare la loro pena ai domiciliari.
connettivo delle attività lavorative, consente al contrario ai detenuti afflitti da sofferenze psicologiche di “rimuginare” su di esse, innescando un ciclo autoreferenziale nel quale il soggetto può enfatizzare con retroazioni col rischio che queste travalichino la soglia di sopportazione sino ai tristemente noti “ultimi atti” in vertiginoso aumento nelle nostre carceri, anche se nel caso del 45enne di Cremona, secondo la direttrice dell’Istituto Ornella Bellezza, non era questa la causa ma «entravano in gioco tutta una serie di problemi psichici che il detenuto si portava con sé ancor prima di entrare qui».
Il problema è che nell'istituto cremonese il numero effettivo si assestava in ottobre a 377 e negli ultimi tempi dovrebbe aver superato le 400 unità: contando che la quota soglia dovrebbe essere a 192 dovrebbe rimanere un esubero di circa 180 unità. Ma, avverte la direttrice Ornella Bellezza, «la quota soglia a 192 è un dato vecchio che si riferisce ancora a quando il carcere era stato fondato ed ora si è notevolmente alzata a 354. Conseguentemente, avremmo attualmente un esubero di circa 25 unità, precisando che non è corretto parlare di esubero vero e proprio poiché è un dato che viene ciclicamente con i trasferimenti da altri istituti».
LAVORO E SOCIALITA’ PER I DETENUTI - Eppure soluzioni non mancherebbero. Senza allontanarsi troppo citando il “carcere modello” di Comayagua in Honduras, è nota la cultura "Made in Jail" delle strutture carcerarie francesi, dove i detenuti hanno la possibilità di coltivare la terra, allevare bestiame, produrre manufatti artigianali: tutti prodotti che poi possono essere commercializzati ed i cui proventi vanno a colmare un fondo istituito per rimborsare eventuali persone precedentemente danneggiate. Ma esempi cominciano a spuntare anche al di qua delle Alpi, a cominciare dalla
Casa circondariale di Pontedecimo (GE) dove è partito, sia pur faticosamente, il progetto “Orti al Fresco”, frutto di un accordo tra l'Istituto ed una cooperativa per contribuire al reinserimento sociale e lavorativo dei detenuti. Con il medesimo obiettivo venerdì scorso è stato presentato dal Comune di Pescara lo Sportello Orientamento al Lavoro, per i detenuti in via di dimissione ed a quelli con pena residua a sei mesi, oltre che per i detenuti in semilibertà.
CAUSE DELLA RECIDIVA Proprio l’incapacità di muoversi nel mondo del lavoro, di sostenere colloqui e la conseguente mancanza di impieghi sono le cause principalmente all’origine della recidiva per molti di coloro che escono da una pena detentiva. Se il 68% dei detenuti dopo un po' ritorna negli Istituti lo si deve anche alla mancanza di lavoro o alla mancanza di qualcuno che gliene abbia insegnato uno. Per questo urge una riforma radicale
Sono molte le attività che tengono impegnati i detenuti
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Suicidio in cella: ancora un anno e sarebbe uscito Profondamente scossa l’opinione pubblica cremonese. L’ultimo caso 5 anni fa
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Ravelli (Radicali): «E’ spia di un disagio già annunciato dalle visite di Turco e Bernardini»
del sistema carcerario che favorisca agevolazioni per le aziende, con l’aumento del credito d’imposta concesso alle imprese per ogni detenuto assunto e l’allungamento del periodo di concessione di sgravi contributivi per le realtà che danno lavoro ad ex detenuti assieme ad un maggiore coinvolgimento delle cooperative sociali in attività di assistenza, tutoraggio e formazione del detenuto durante il suo reinserimento lavorativo. Da questo punto di vista, ci dice la direttrice dell'Istituto cremonese, «al detenuto che si è suicidato era stato comunicato che il giorno successivo
sarebbe iniziata la sua attività lavorativa», soggiungendo che «abbiamo parecchie attività che tengono impegnati i detenuti: dalla digitalizzazione dei documenti per i Tribunali al laboratorio artistico, dall'ortoflorivivaismo al laboratorio di restauro. Anche i rapporti col volontariato sono attivi, in prticolare con la Caritas cremonese. L'unica ad essersi fermata è la falegnameria, ma è un blocco che si spiega con la scarsa domanda di prodotti al momento sul mercato, in concomitanza con la congiuntura economica sfavorevole che stiamo vivendo»
l suicidio del detenuto che nelle prime ore dello scorso venerdì 17 febbraio ha deciso di recidere il filo della propria vita impiccandosi in una delle celle di Ca’ del Ferro rappresenta «una sconfitta per noi e per il nostro personale - è il commento della direttrice della Casa circondariale cremonese Ornella Bellezza. «Fortunatamente - prosegue la direttrice - non sono episodi che qui succedono con frequenza. L'ultimo caso risale ad un lustro fa quando un giovane aveva tentato di togliersi la vita. Trasportato d'urgenza in ospedale vi era deceduto poco tempo dopo». Rabbia, dolore, angoscia. Scossa l'opinione pubblica cremonese: «dopo molti anni di tranquillità ed è la spia di un disagio e di una sofferenza derivanti da una situazione che che le visite ispettive dei deputati radicali (Maurizio Turco nell’aprile 2011 e Rita Bernardini nell’ottobre 2011) avevano puntualmente segnalato», sortisce Sergio Ravelli, segretario dell’Associazione radicale Piero Welby. «Un disagio e una sofferenza derivanti da un degrado crescente della struttura penitenziaridi Cà del Ferro, che da esempio positivo per tutte le altre realtà italiane si è trasformato negli ultimi anni in un semplice parcheggio di persone, quasi una discarica umana -rincara Ravelli. «Ai problemi cronici legati al sovraffollamento (che hanno causato l’inserimento di un terzo letto in molte celle, originariamente previste come celle singole), alla grave carenza di agenti e ai sempre maggiori
problemi di convivenza (il 55% dei detenuti sono stranieri), si è aggiunta la progressiva diminuzione delle attività lavorative all’interno della struttura carceraria. Gli eventi drammatici di questi ultimi giorni dimostrano che l’emergenza carceri è un fatto ineludibile e improcrastinabile, perché ne va del senso di civiltà del Paese. Purtroppo proseguono dall'Associazione - anche il decreto del ministro Severino non affronta il problema con la “prepotente urgenza” richiamata dal Presidente Napolitano, che a luglio aveva parlato di giustizia e carceri come di una situazione “che ci umilia in Europa”». Difatti «il cosiddetto decreto “svuotacarceri” prevede che, nell’arco di un anno, andranno alla detenzione domiciliare 3.300 detenuti, quando i posti che mancano nelle carceri sono più di 22.000. E non è solo una questione di spazi che sono insufficienti persino a custodire
il carcere cremonese di Ca’ del Ferro
animali, di cure negate, mancato rispetto della territorialità della pena, costrizione del detenuto all’ozio forzato, sporcizia e totale mancanza di igiene. Pochi giorni fa l’Italia è stata condannata per l’ennesima volta dalla Corte europea dei diritti umani per aver sottoposto un detenuto a trattamento inumano e degradante. Il detenuto nel carcere di Parma non solo non riceveva cure adeguate ma, costretto in carroz-
zina, non riusciva letteralmente a muoversi per la presenza di barriere architettoniche. – conclude il documento radicale – La Corte di Strasburgo, ha dunque ribadito il principio secondo cui gli Stati hanno l’obbligo di assicurare che tutti i carcerati siano detenuti in condizioni compatibili con il rispetto della dignità umana e garantendo in modo adeguato il diritto alla salute. Noi radicali, con Marco Pannella e la sua lotta nonviolenta condotta assieme a tutta la comunità penitenziaria, sosteniamo che le carceri siano l’anello terminale di una Giustizia fuorilegge, che ha sulle spalle un carico di oltre dieci milioni di procedimenti penali e civili pendenti; una giustizia che, sul fronte penale, lascia cadere in prescrizione i processi al ritmo di 180.000 all’anno. E l’amnistia la chiediamo non come “clemenza” ma come un provvedimento costituzionale volto e atto a far rientrare nella legalità lo Stato italiano imbarbarito tanto dall’irragionevole durata dei processi, quanto da un sistema penitenziario incivile e criminale».
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Cremona
Sabato 25 Febbraio 2012
calcioscommesse
Gegic pronto a tornare e difendersi: «E’ l’Italia il paese delle combine»
«Sono pronto a costituirmi anche domani e sono disposto ad andare agli arresti domiciliari». E’ la dichiarazione rilasciata ieri ad un quotidiano pavese proprio da lui, Almir Gegic Almir Gegic, il latitante più ricercato del calcioscommesse. Forse pentimento, più verosimilmente paura: «chiedo solo ai magistrati di Cremona di togliere il mandato internazionale. Basta un accordo con il mio avvocato, Vitali. Non voglio e non posso più aspettare» perché «questa non è vita, ho una figlia di 4 anni». Il “capo degli Zingari” ora vuole darci un taglio, vuole «tornare per raccontare la sua verità», anticipando pure qualche precisazione che cambierebbe un po’ il quadro fin ora costruito dalle Procure: «non sono il capo di nulla. Non esiste la banda degli zingari. Non sono uno zingaro. Facevo da interprete a Ilievski, perché parlo bene l’italiano». Anche se di molti misteri l’ex calciatore del Chiasso vuole parlare direttamente con il pm di Cremona, Roberto Di Martino. A cominciare dal fatto che «dietro l’invenzione degli zingari si nascondono tanti altri gruppi che avvicinano i giocatori, pagandoli». «E sono italiani» sottolinea quasi in blu. Ma anche dei 250mila euro offerti per alterare Palermo-Bari citati da Masiello e Iacovelli l’ex Chiasso preferisce parlarne con i magistrati. Su una cosa il calciatore non fa misteri «E’ l’Italia il paese delle combine. Ho giocato in 5 nazioni diverse ma quello che è accade qui è unico. Per non parlare della vera criminalità: ho letto di camorra e mafia, e scaricano tutte le colpe su di me e Ilievski. Assurdo». Intanto la settimana prossima partiranno le udienze della Giustizia Federale. Mercoledì 20 sarà il turno dell’exDecimo Meridio orobico Cristiano Doni e di Filippo Carrobbio, mentre Vittorio Micolucci è atteso per il 5 marzo, Nicola Santoni e Luigi Sartor per l’8 marzo e per il 9 marzo Alessandro Zamperini. Michele Scolari
Sempre meno fondi per il turismo
A Cremona manca una cultura da leader, fondamentale per affermarsi come città turistica
L’assessore Nicoletta de Bona:«Puntiamo sulla liuteria, che rimane il nostro biglietto da visita»
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di Laura Bosio
Come puntare al rilancio del turismo in città a fronte di un bilancio sempre più limitato, e i notevoli tagli che ha dovuto subire il settore? La giunta comunale ha sempre puntato sul turismo, visto come uno dei caposaldi della propria attività amministrativa, ma ora deve fare i conti con la scarsità di risorse. Una situazione che però non sembra spaventare l'assessore Nicoletta De Bona, che assicura il proprio impegno costante. «Il lavoro che stiamo facendo è notevole. Ad esempio abbiamo recentemente partecipato alla Bit di Milano, congiuntamente con tutti gli altri attori del territorio, con buoni risultati». In concreto cosa viene fatto per incrementare il turismo? «Abbiamo puntato molto su questa partita, pur nella consapevolezza che ancora molto c'è da fare, e che la legge sul decentramento ha messo il turismo tra gli atti non fondamentali per il Comune. Questo giustifica la scarsa disponibilità di risorse. Proprio per questo si è deciso di unire le forze, lavorando in modo congiunto per portare a casa risultati positivi. Lo dimostrano i dati del 2010 (quelli del 2011 non sono ancora disponibili, ndr), evidenziano un incremento del turismo pari al 14%». Abbiamo realizzato la nuova segnaletica all'interno del distretto urbano del commercio, oltre al nuovo marchio "Città di Cremona". Abbiamo inoltre attivato collaborazioni con altre città, come ad esempio Busseto, con cui è in atto una collaborazione, con la realizzazione di brochure condivise. Abbiamo pubblicizzato Cremona sulla rivista Avion (diffusa presso l'aeroporto Orio al Serio) e altre riviste dello stesso tipo».
“Museo del Violino” a settembre ci sarà la grande inaugurazione Nicoletta de Bona
Cosa viene fatto per presentare Cremona all'estero? «Proprio a questo scopo abbiamo recentemente realizzato un sito internet in 4 lingue (oltre all'Italiano) che presenta tutte le eccellenze della città e che si presenta come un ottimo biglietto da visita della nostra città. Un portale che racconta i principali volti di Cremona: città del violino, città dell'arte, città del Po, città del gusto, ecc. Da aprile a settembre 2011 ha avuto ben 110mila visite da ben 75 diversi paesi, di cui soprattutto Italia, Germania, Svizzera, Spagna, Stati Uniti, Austria, Belgio, Brasile». Molti lamentano il fatto che il nostro fiume non viene valorizzato a sufficienza. «In realtà abbiamo dato grande impulso al turismo fluviale, organizzando crociere sul fiume e collaborando con le società Canottieri, che si sono rese disponibili a ospitare gruppi di turisti in visita». Cosa manca ancora alla nostra città? «A questo proposito avevamo commissionato uno studio al professor
Giacomo Dall'Ara, docente in marketing del turismo all'università degli studi di Perugia. E' emerso che alla nostra città manca una cultura da leader, che è fondamentale per potersi affermare davvero in campo turistico. Certo, non possiamo aspettarci un turismo di massa. In una città come la nostra bisogna puntare principalmente su un turismo di tipo musicale, e quindi valo-
rizzare il più possibile questo elemento della nostra cultura. Certo, di eccellenze ne abbiamo numerose e vanno valorizzate, ma la liuteria deve restare il nostro primo biglietto da visita, perché è il settore che ci differenzia dagli altri. Quest'anno ci sarà l'inaugurazione, a settembre, del museo del violino, una eccellenza e la città dovrà rispondere in maniera adeguata: albergatori, ristoratori, guide turistiche, commercianti, dovranno essere pronti a raccogliere la sfida. Sarà importante avere un lavoro sinergico con Fondazione Ponchielli e con la Triennale». La giunta viene accusata di non fare molto per i giovani... «In realtà negli ultimi tempi abbiamo messo in campo numerose iniziative per i giovani. A partire dagli happy hour al museo, e gli "Art drink", che si stanno svolgendo in queste settimane. Piuttosto l'interesse da parte dei giovani verso la cultura è aumentato, così come la frequentazione del Museo Civico».
la mostra
Federica Galli, l’eleganza del segno
«Federica Galli - L'eleganza del segno»: così si intitolala mostra che, dal 18 febbraio al primo aprile prossimi, occuperà gli spazi del centro culturale Santa Maria della Pietà riportando di stretta attualità lo stile, straordinariamente raffinato e assai personale, dell'autrice originaria di Soresina scomparsa nel 2009. Il percorso espositivo - del cui allestimento si sono fatte carico l'amministrazione comunale e l'omonima Fondazione milanese dedicata all'artista - vuole rappresentare un ideale e sentito "omag-
gio" nei confronti di una figura storica dell'Arte cremonese che ha raffigurato con viva emozione e con perfetta verosimiglianza il territorio nativo, riservando a esso un'attenzione amorevole e pressoché incessante. Tramite la Fondazione l'autrice, è stata artefice di un'importante donazione al Museo Civico «Ala Ponzone», comprendente ben quattrocentosettantanove suoi elaborati. Di questi centotrentadue sono esposti attraverso un ampio e suggestivo percorso articolato in ben quattro sezioni.
Cremona
Sabato 25 Febbraio 2012
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Evasione fiscale, un danno per la collettività Il Corpo è sempre più impegnato nel contrasto ai reati fiscali. Nostra intervista al comandante della Guardia di Finanza, Alfonso Ghiraldini
«I cittadini devono capire che la sicurezza economica e finanziaria è fondamentale per il Paese, soprattutto in questo periodo di crisi»
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di Laura Bosio
a lotta all’evasione fiscale ha avuto, negli ultimi mesi, un forte impulso. Sono state numerose, in tutta Italia, le operazioni condotte dalla Guardia di Finanza, impegnata al contrasto di un fenomeno che nel nostro paese risulta particolarmente grave. Anche a Cremona si sta lavorando molto su questo fronte. «I dati sull’evasione, nella nostra città, non si discostano dai dati comuni in tutto il resto del paese» dichiara Alfonso Ghiraldini, comandante della Guardia di Finanza di Cremona. «I nostri interventi, peraltro, non si limitano ad analizzare il fenomeno fiscale. Certo, il nostro obiettivo prioritario resta sempre il contrasto dell’evasione fiscale, un fenomeno che sottrae allo Stato e agli Enti locali risorse da destinare ai servizi pubblici essenziali a beneficio di tutta la collettività e che danneggia quelle imprese che, rispettando le regole, subiscono la concorrenza sleale di chi, ponendosi al di fuori della legalità, sovverte l’etica di mercato. Tuttavia, essendo una forza di polizia, lavoriamo con un approccio trasversale, cercando di cogliere tutti gli illeciti economico-finanziari connessi ai fenomeni evasivi e non limitandosi a scoprire le sole basi imponibili sottratte a tassazione. Viene così valorizzato ogni elemento indicativo di violazioni tributarie e finanziarie acquisito nel corso delle indagini di polizia giudiziaria, degli approfondimenti delle segnalazioni per operazioni sospette ai fini antiriciclaggio, dei controlli sulla circolazione di capitali all'estero, delle segnalazioni provenienti da altri soggetti».
Come si svolge la ricerca di situazioni di reato? «Lavoriamo sostanzialmente su due fronti. Da un lato, essendo forza di polizia presente sul territorio, sono i nostri stessi uomini a scoprire l’esistenza di situazioni illecite, grazie al continuo contatto con la gente. Dall’altro lato ci sono naturalmente le segnalazioni da parte di terzi, che provvediamo a verificare prontamente. Nell’anno 2011 le segnalazioni da parte di cittadini sono aumentate di circa del 30% rispetto all’anno precedente, con una previsione al rialzo anche per il 2012. la particolarità rispetto al passato è che la stragrande maggioranza delle segnalazioni non sono anonime. Detto fenomeno va ricondotto al recente passato creatosi dopo gli ultimi blitz nelle note località turistiche che ha modificato la percezione degli italiani di fronte al problema dell’evasione fiscale». Può farmi un confronto tra i dati del recupero fiscale del 2010 e quelli del 2011? «Nel 2011 abbiamo effettuato complessivamente 520 tra verifiche e controlli fiscali, recuperando a tassazione oltre 260 milioni di imponibile per le imposte dirette e 50 milioni di Iva, in linea con l’anno precedente. Sono invece raddoppiate le fatture per operazioni inesistenti individuate e che quest’anno sono pari a 344 milioni di euro. Rilevanti sono stati anche i sequestri patrimoniali operati, nella forma per equivalente introdotta con la Legge finanziaria del 2007, a garanzia dei debiti nei confronti dell’Erario. Nel 2011 sono stati sequestrati ai responsabili dei più gravi reati fiscali beni immobili e mobili e disponibilità finanziarie per oltre 30 milioni di euro (un
Abbiamo recuperato Iva evasa per 50 milioni e sequestrati beni per oltre 30 milioni di euro dato che nel 2010 era pari a mezzo milione, ndr). Entrando nel dettaglio, i contribuenti denunciati all’autorità giudiziaria per reati fiscali sono 64, dei quali 48 sono risultati evasori totali o paratotali (circa come nel 2010, ndr). A questi ultimi è stata contestata complessivamente un’evasione fiscale per 188 milioni di euro di base imponibile per le imposte dirette e di 30,4 milioni di Iva. I reati tributari sono particolarmente odiosi dal momento in cui si danneggia non solo lo Stato, ma anche il mercato. Chi evade l’Iva, infatti, spesso pratica prezzi inferiori agli altri operatori, creando così problemi nella determinazione dei prezzi di mercato». Con la crisi economica, l’evasione fiscale risulta in aumento? «Non credo che la crisi comporti una maggior numero di evasori. Invece sembra che essa condizioni il dato delle uscite, ossia delle richieste di un sostegno pubblico da parte di persone in difficoltà. Per questo motivo risulta particolarmente importante controllare che le risorse vadano a chi ha davvero bisogno, e non a chi finge invalidità o altri problemi per ricevere sostentamenti che non merita. I cittadini devono capire che la sicurezza economica e finanziaria è fondamentale per il paese, specialmente in questo periodo di crisi». Un fenomeno che in questi anni risulta in crescita è quello dell’evasione internazionale. Qual è il dato a Cremona? «Si tratta di un fenomeno a cui stiamo riservando particolare attenzione. Si sono fatti controlli nei confronti dei soggetti che hanno trasferito capitali all’estero, individuati grazie anche alle collaborazioni con gli le amministrazioni fiscali dei principali partners comunitari. Le 34 verifiche effettuate nel settore hanno comportato il recupero a tassazione di 18 milioni di euro di base imponibile per imposte dirette e la denuncia all’Autorità giudiziaria di 5 responsabili di reati tributari».
Qualche anticipazione sulle indagini che state conducendo attualmente? «Posso solo dire che stiamo concludendo una corposa indagine sulle associazioni sportive dilettantistiche. Abbiamo così scoperto numerose palestre che si spacciavano per questo tipo di associazioni, usufruendo così delle agevolazioni di cui esse hanno diritto, ossia il mancato obbligo delle emissioni fiscali. Ne abbiamo trovate parecchie su tutto il territorio, e abbiamo recuperato sinora 800mila euro di ricavi non dichiarati». Le operazioni più rilevanti del 2011? Nell’ambito delle frodi in materia di Iva, di assoluto rilievo è stata l’indagine “Odisseo”, che ha consentito di smantellare un’organizzazione che da anni operava nel settore dell’affitto di manodopera e, attraverso una filiera di cooperative di lavoro, ha emesso fatture per operazioni inesistenti per centinaia di milioni di euro al fine di appropriarsi dell'Iva relativa. Le indagini sono ancora in corso e ai primi sequestri patrimoniali dell’estate scorsa (autovetture Ferrari e Porsche, un natante di lusso di 27 metri, 26 cavalli di razza, tre prestigiosi bar nel centro di Lodi, diverse proprietà immobiliari e terreni, disponibilità finanziarie per circa 24,5 milioni) se ne sono aggiunti successivamente altri per ulteriori 2,16 milioni di euro, tra i quali tre posti barca e tre box auto nel porto di Genova e disponibilità finanziarie. Un altro importante sequestro di beni è avvenuto nell’ambito dell’indagine “Mosaico d’oro”, condotta nei confronti del titolare di una nota azienda edile coinvolta in un giro di fatture false per quasi 200 milioni di euro. Nel corso del luglio scorso sono stati sequestrati nei confronti dei diversi responsabili un complesso azien-
dale, 11 abitazioni, 17 terreni, varie autovetture e rapporti bancari per oltre 4 milioni di euro. Sono stati sequestrati beni anche a un giovane imprenditore cremasco che aveva avviato nello stesso giorno alcune attività edili, con l’intento preciso di nascondersi al fisco e sottrarre alla collettività, nel giro di due anni, ben 4 milioni di euro di contributi previdenziali e assicurativi. Nei suoi confronti sono stati sottoposti a vincolo un immobile e depositi bancari e finanziari per quasi 400 milioni di euro. Più in generale, ben trenta verifiche hanno comportato recuperi fiscali di base imponibile superiori al milione di euro ciascuna, alcune delle quali coinvolte in indagini per frodi fiscali all’Iva secondo il modello delle “frodi carosello”. A una sola di queste, un’impresa milanese specializzata nel commercio all’ingrosso di metalli non ferrosi, è stata contestata un’evasione alle imposte dirette di 32 milioni di euro e di 5 milioni di Iva». C’è qualche tipologia di reato che emerge in modo particolare nel nostro territorio? «In realtà, Cremona non conta particolari fenomenologie criminali, a parte un problema legato al sistema delle cooperative. Un fenomeno che si verifica in particolar modo nel Cremasco: si rilevano spesso episodi di frode all’Iva, ma anche di mancato rispetto dei diritti dei lavoratori. Un’altra cosa particolare è stata il picco del 29% di scontrini controllati risultati irregolari, lo scorso mese di dicembre. Ricordiamo che l’evasione fiscale non necessita sempre di articolati sistemi di frode e può celarsi anche in normali attività professionali o commerciali, come nel caso di uno studio veterinario cremasco che, dissimulando l’attività professionale esercitata dietro la parvenza di un’associazione di volontariato per la cura di animali domestici, nei due anni di attività ha nascosto al fisco ricavi per un milione di euro».
Nel 2011 sono cresciute del 30% le segnalazioni dei cittadini
E il problema del lavoro nero? «Innanzitutto è bene tener presente che il lavoro sommerso genera un duplice effetto negativo: in primo luogo per i lavoratori che non hanno certezze sulla stabilità del rapporto d’impiego, sulla tutela dei propri diritti alla salute ed alla sicurezza nei luoghi di lavoro; in seconda battuta, per il Paese, perché lo sfruttamento della manodopera frena la crescita dell’economia legale e favorisce la proliferazione di forme criminali pericolose».
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Cremona
Sabato 25 Febbraio 2012
Alcuni dei punti ad alto rischio delle ciclopiste cittadine
Nelle foto da sinistra: via Bergamo, via Eridano, piazza IV Novembre (porta Romana) e via Riglio
Salvaciclisti: «L’Europa si mobilita. E Cremona?»
E’ morta giovedì Angelica Crista, un’altra vittima della strada a 36 ore dalla consegna in Comune del dossier della Fiab sullo stato delle ciclopiste
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di Michele Scolari
a oltre dieci giorni sul web, la ‘Campagna salvaiciclisti’, nata in Inghilterra dalle pagine del Times (dopo che una giornalista della testata è rimasta coinvolta in un grave incidente ed attualmente si trova in coma) e rilanciata in Italia da un gruppo di blogger ciclisti, ha raccolto finora migliaia di adesioni sui social network ed è arrivata fino al Senato, dove un ddl a firma Ferrante (Pd), sottoscritto da altri 62 senatori di ogni parte politica, è in attesa di essere calendarizzato. Da giorni e' in corso un "tweet bombing" per chiedere ai sindaci delle città italiane l'adesione alla campagna, che chiede varie misure, tra cui l'adozione dei 30 km/h di velocità nelle città. A Milano, Giuliano Pisapia è il primo sindaco di una grande città ad aver sottoscritto nei giorni scorsi l’adesione alla campagna. La Puglia pensa alla mobilità con il progetto di realizzare un itinerario cicloturistico di 39 chilometri (25 nel Comune di Carovigno e 14 in quello di Brindisi), denominato Ciclovia degli Ulivi. A due passi da Cremona, il comune di Castelverde vanta una rete di ciclopiste che non hanno nulla da invidiare alle ‘cugine’ emiliane. «E mentre mezza Italia parla, si confronta e prende decisioni ed il resto dell'Europa agisce in tempi brevi, a Cremona che si fa?» si chiedono alla Fiab. E per sostenere la domanda con qualcosa di consistente, il vicepresidente
dell’associazione cremonese ha preparato un apposito nutrito dossier, teso a segnalare le criticità delle ciclopiste cittadine. «Non una critica sterile ma una proposta per la sicurezza dei ciclisti e per una mobilità alternativa - tiene a sottolineare il presidente di Fiab Piercarlo Bertolotti che peraltro era già stata depositata negli uffici comunali alla fine di maggio 2011. A dicembre, dopo aver avuto udienza in Comune, ci siamo lasciati dandoci appuntamento a metà gennaio 2012. A metà febbraio, ci duole constatare come non sia cambiato assolutamente nulla». In questo senso, la manifestazione su due ruote organizzata lo scorso sabato pomeriggio ha avuto una doppia funzione: di protesta ma anche di confronto fra i vari utenti delle ciclopiste. «Molte sono state le persone che, durante il percorso di sabato mi hanno espresso i loro timori, per non dire paura, per gli spostamenti in bicicletta in città da soli o con i propri figli a causa del traffico e del pessimo fondo stradale - prosegue Bertolotti - e per questo abbiamo deciso di rendere pubblico il dossier che abbiamo preparato». Ventidue pagine di immagini molto preoccupanti, in cui appare come il ciclista cremonese debba vedersela con fondi stradali dissestati, mancanza di segnaletica verticale, assenza di barriere protettive, piste che finiscono a ridosso del guardrail (dove il ciclista è costretto letteralmente a scavalcare la barriera) oppure nel nulla, nel migliore dei
Fondi dissestati, mancanza di barriere e caos nella segnaletica
Si è presentata mercoledì mattina alla caserma dei carabinieri di Viale Trento e Trieste, visibilmente sconvolta e in stato confusionale. Si tratta di una 43enne di origine rumena, che ai militari ha raccontato di essere stata aggredita ai giardini del Parco Caduti di Nassiriya, all’angolo tra via Massarotti e via Trebbia, nella notte tra martedì e
casi in un campo, nel peggiore su una strada ad alta densità di traffico dove «se il ciclista supera i 100 metri come premio potrà raggiungere casa sua sano e salvo», come recita ironicamente la legenda apposta da Fiab sull'immagine di una ciclabile in via Bergamo, che si immette sulla sede stradale senza alcuna barriera di protezione (lo stesso accade in via Flaminia . Sono molti, secondo Fiab, i punti critici che necessitano di interventi tempestivi di manutenzione, per scongiurare tragedie stradali come quella consumatasi pochi minuti prima delle venti dello scorso martedì 21 febbraio, in cui è rimasta coinvolta una 32enne rumena, Angelica Crista, che si stava recando al lavoro in via
Massarotti quando è stata urtata dalla Fiat Punto guidata da un 38enne cremonese. Ricoverata d'urgenza all'Ospedale ed operata due volte, nella notte tra martedì e mercoledì, per le gravissime lesioni riportate alla testa nel volo di venti metri in seguito all'impatto, Angelica Crista, madre di tre figli, è purtroppo deceduta verso le 19 di giovedì. La signora si stava immettendo in via Sesto a bordo della sua bicicletta, quando è stata urtata dall'auto del cremonese, che, secondo i rilievi, procedeva a velocità moderata, avendo appena superato il passaggio a livello. La tragedia è accaduta in uno degli incroci sui quali Fiab aveva posto maggiore attenzione. «Aspettiamo il morto?» si legge ironicamente sull'immagine del tratto ci-
clabile che attraversa l'incrocio tra via Sesto e via Milano. Una tragedia, quella di martedì, che va tristemente ad aumentare i numeri impressionanti recentemente messi in luce dalla campagna "Salvaiciclisti": in Europa, negli ultimi dieci anni, hanno perso la vita 2.556 ciclisti. «Per questo – sostengono alla Fiab occorrono interventi radicali ed immediati». La lista nera dei punti critici prosegue con Piazza Cadorna, dove la pista che arriva da Viale Po «svanisce» in un angusta strettoia completamente esposta alle auto in transito, passando per la segnaletica carente di via Eridano, Porta Venezia e al piazzale della stazione delle Ferrovie di via Dante, dove l'utente ha serie difficoltà a capire come procedere, tanto che la scritta sull'immagine recita: «ho provato a capire questa segnaletica ma ho dovuto presentare un ciclo di sedute dallo psicologo». «Nella prima ed unica riunione effettuata lo scorso mese di dicembre 2011 venne consegnato al dirigente del settore che si occupa delle piste ciclabili un elenco di numerosi altri percorsi, le cui problematiche sarebbero facilmente risolvibili per mezzo di semplici interventi di segnaletica verticale o orizzontale. Ma da quel giorno, tutto è precipitato in un assordante silenzio». Eppure «basterebbe così poco concludono alla Fiab - per cambiare le cose». Perché anche nel mondo delle ciclabili, per imprimere una svolta non serve partire dai grandi sistemi, «dai grandi progetti su carta», ma dalle piccole cose, «tanti piccoli lavori che risolvano una volta per tutte i problemi pratici di chi usa la bicicletta».
49enne connazionale senza fissa dimora Arrestato dai carabinieri
Donna rumena 46enne violentata ai giardinetti di Via Trebbia mercoledì. Secondo il racconto, la donna transitava nel parco quando è stata avvicinata da un individuo che l’ha immediatamente aggredita e trattenuta nel luogo contro la sua volontà sino circa alle 5 del mattino, pic-
chiandola ed abusando di lei. Dalla descrizione fattane dalla donna, l’uomo è risultato essere un 49enne, anch’egli rumeno, incensurato e senza fissa dimora, che la donna conosceva. Riuscita a liberarsi dall’aggressore,
la 43enne si è immediatamente recata alla Caserma Santa Lucia donde, dopo aver denunciato l'accaduto ai Carabinieri, è stata trasportata al Pronto Soccorso dove i medici, oltre ad accertare la frattura ad una costola per una
prognosi di circa 30 giorni, hanno anche riscontrato i segni di un rapporto consumato. Nel frattempo gli uomini dell’Arma riuscivano a rintracciare l’aggressore, in base alla descrizione fattane dalla donna, condu-
cendolo in caserma. Dal confronto tra le dichiarazioni dell’uomo e i dati in possesso, completi dei riscontri sanitari sopraggiunti in serata, i carabinieri hanno sottoposto il 49enne rumeno a fermo, indiziato di violenza sessuale. L’uomo si trova ora in carcere in attesa dell’interrogatorio di garanzia.. mi.sco.
Cremona
Sabato 25 Febbraio 2012
La denuncia di Luci: «Nel 2000 la città era al 64esimo posto. Questo è il risultato di 10 anni di incapacità» Cremona non fa abbastanza per la gestione del comparto rifiuti. La denuncia arriva dal Luci di Cremona, che punta il dito contro il piazzamento di Cremona per l'anno 2010 rispetto al resto della Provincia. Secondo i dati dell'Osservatorio Provinciale, infatti, mentre nel 2009 il comune di Cremona si era piazzato, nella classifica relativa alla raccolta differenziata, al 111° posto (su 115 comuni), nel 2010 è riuscita a far peggio, posizionandosi all'ultimo posto. «Nel 2000 Cremona città era al 64° posto, ma dopo un decennio di chiacchiere, improvvisazione e incapacità, questo è il risultato» denuncia il Luci. «A cosa dobbiamo tutto ciò? Al disinteresse di Aem
Gestione rifiuti, Cremona ultima in provincia
Gestioni Srl nel promuovere la raccolta differenziata». Dal canto suo il Comune ha evidenziato, nei giorni scorsi, che rispetto agli anni precedenti il 2011 ha visto un miglioramento in questa direzione: la raccolta è stata infatti pari al 49,13%. «Vorremmo far notare all'assessore Bordi che già nel 2010 ben 107 comuni del cremonese avevano superato il 50%» continua il Luci. «L'obiettivo fissato del raggiungimento del 65% di raccolta differenziata entro il 2012 è ben lontano a Cremona». Aem intanto si trova anche nel mirino
del Pd, che commenta le recenti dichiarazioni del direttore di Aem Spa Enrico Ferrari sulle emissioni del termovalorizzatore, che lui definisce "a norma". «Nessun dubbio che le emissioni dell'impianto siano a norma, ma la situazione di emergenza relativa alla qualità dell'aria ci deve portare a riconsiderare con grande attenzione l'intero sistema delle fonti emissive e della filiera dello smaltimento dei rifiuti» sottolineano Alessia Manfredini e Maura Ruggeri, consigliere comunali. «Chiediamo all'azienda di rendere disponibili su inter-
net i dati sul monitoraggio delle emissioni dell'impianto; potrebbero inoltre essere resi noti i dati relativi agli episodi di interruzione parziale o totale della normale attività dell'impianto dovuta a malfunzionamenti e/o guasti. Chiediamo pertanto un approfondimento in commissione comunale su queste tematiche con particolare riguardo all’ammodernamento complessivo del termovalorizzatore; chiediamo inoltre di portare all'attenzione della Commissione il parere del Comune sul rinnovo dell’Autorizzazione ambientale integrata».
Una Quaresima di solidarietà L’appello del Vescovo, monsignor Dante Lafranconi: «Avere attenzione e cura gli uni per gli altri»
L’importanza del Fondo famiglie e gli interventi svolti. La Curia lancia l’iniziativa “Spread”
U
di Laura Bosio
n aiuto concreto alle famiglie in difficoltà». È l'appello che il vescovo di Cremona, Dante Lafranconi, rivolge a tutti i cittadini, all’inizio della Quaresima. Una Quaresima che sarà caratterizzata da numerose iniziative caritatevoli, a partire dal rilancio del Fondo di aiuto famiglie, che necessita di essere rafforzato. Uno slogan efficace, quello scelto per rilanciare la solidarietà quaresimale: «S.p.r.e.a.d.: solidarietà per ridare e alimentare dignità». Dallo “spread” di natura economica, spauracchio dei mercati, ad un’occasione di solidarietà. L’attenzione della Chiesa cremonese sarà quindi rivolta a quanti stanno vivendo una situazione di difficoltà a causa della crisi economica, che continua a far sentire i propri effetti, a partire dalla disoccupazione. Dunque parrocchie e comunità religiose saranno invitate a promuovere raccolte di denaro finalizzate al sostegno del “Fondo aiuto famiglie” di Caritas Cremonese e all’eventuale creazione di fondi di solidarietà parrocchiali. «Questi giorni di preparazione alla Pasqua devono essere l'occasione per aiutarci a rispolverare la nostra identità cristiana» dice il Vescovo. «Il Papa chiede di avere
Da sinistra Alessio Antonioli, Don Antonio Pezzetti, Monsignor Dante Lafranconi, don Claudio Rasioli
attenzione e cura gli uni per gli altri». Il presule esorta i cremonesi a «uscire dalla schiavitù del proprio egoismo per aprirsi alla libertà dell’amore e del dono di sé, a superare la chiusura dell’individualismo per sviluppare una fraternità sempre più ampia e solidale nella carità. C’è bisogno di uno sforzo ulteriore da parte di tutti perché attraverso uno stile di vita sobrio e rinunce volontarie, sia possibile sostenere i fondi di solidarietà già messi in atto, o crearne di nuovi, così da poter attivare azioni solidali che sappiano unire risposte concrete e relazioni autentiche». Monsignor Lafranconi lancia infine un appello: «Invito tutte le comunità cristiane, i gruppi, le famiglie, le persone tutte a operare perché durante questo “tempo favorevole per la nostra salvezza” si aderisca alle molteplici iniziative
proposte dalla Caritas diocesana per la “Quaresima di Carità”, creando una solidarietà forte, con l’intento di ridare dignità ai poveri che abbiamo accanto, perché, come aveva avuto modo di dire il beato Giovanni Paolo II, “nessuno nella comunità cristiana manchi del necessario mentre altri vivono nel superfluo”». Don Antonio Pezzetti, direttore della Caritas, chiede soprattutto concretezza: «Il problema più urgente oggi è la perdita del lavoro, che mette in difficoltà sempre più famiglie. Tutti siamo chiamati a metterci in gioco. Una proposta concreta può essere la cosiddetta “adozione di vicinanza” che si realizza nel risparmiare ogni mese una determinata cifra di denaro da consegnare poi al proprio sacerdote, alla San Vincenzo o alla Caritas parrocchiale per sostenere una determinata famiglia colpi-
Le Langhe piemontesi approdano a Cremona Le Langhe piemontesi approdano a Cremona, in un percorso che i vini dei soci Albeisa faranno per presentare il meglio dell'enologia piemontese ai cittadini lombardi, in occasione dell’evento «Langa a Cremona». L’appuntamento, che si terrà domenica 26 febbraio dalle 12 alle 19 nel Palazzo della Camera di Commercio di Cremona, offrirà agli amanti del vino e agli operatori del settore un ricco banco d’assaggio che, grazie al sostegno di Slow
Food, sarà accompagnato da alcune eccellenze gastronomiche cremonesi e piemontesi. Ma “Langa a Cremona” proporrà alcune iniziative speciali riservate agli appassionati gourmet: sempre nella giornata del 26 febbraio, in alcuni ristoranti di Cremona e provincia, si svolgeranno infatti le Cene a menù lombardopiemontese. In ogni locale i piatti saranno accompagnati da almeno 4 vini di 4 produttori diversi.
ta dalla crisi. Si tratta dello stesso meccanismo delle adozioni a distanza, solo che in questo caso le persone aiutate vivono accanto a noi e non in terra di missione». Per questo la “Quaresima di Carità”, prima che servire per il “Fondo aiuto famiglie” attivo dal 2009, intende aiutare i fondi parrocchiali. «Non possiamo solo delegare» continua don Pezzetti «ma dobbiamo rispondere in prima persona, partendo dalle situazioni che abbiamo accanto e conosciamo». Il Fondo famiglie - «Si tratta di un fondo, attivo dal 2009, che ha aiutato in questi due anni oltre 600 famiglie, erogando circa 342mila euro, di cui 70mila euro attraverso le Caritas parrocchiali» spiega Alessio Antonioli, operatore del Centro di Ascolto della Caritas.»
La situazione nel 2011 - Nel corso del 2011 sono state affrontate 256 nuove situazioni: di queste, 152 hanno ricevuto un aiuto concreto attraverso il “Fondo aiuto famiglie”. Buona parte degli aiuti sono stati destinati a famiglie di lavoratori in cassa integrazione per pagare bollette, spese scolastiche dei figli e affitti. Un esempio concreto e paradigmatico ha come protagonista una signora, sola con due figli, che non percepisce gli alimenti dall’ex marito. Lavora come addetta alle pulizie, ma le è stato diminuito il monte ore a causa della crisi. La prima volta ha chiesto aiuto per il pagamento di una bolletta scaduta e di nuovo nel settembre scorso è stata sostenuta per il pagamento delle tasse scolastiche della figlia minore. Nel 2011 gli accessi al centro d’ascolto hanno complessivamente riguardato per il 75% dei casi cittadini stranieri, per il restate 25% italiani: per lo più uomini tra i 36 e i 40 anni e donne tra i 41 e i 45. Oltre la metà sono disoccupati. Nel 2011 gli accessi al centro d’ascolto hanno complessivamente riguardato per il 75% dei casi cittadini stranieri, per il restate 25% italiani: per lo più uomini tra i 36 e i 40 anni e donne tra i 41 e i 45. Oltre la metà risultano disoccupati.
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Le proposte del Cta Acli per viaggiare insieme. • Dal 3 al 4 marzo. Weekend danzante presso la Ca’ del Liscio, la più grande e famosa “balera” d’Italia. Si effettuerà anche la visita guidata di Ravenna. • Dal 3 al 4 marzo. Weekend dedicato alla visita della Repubblica di San Marino e Gradara. • Dal 10 all’11 marzo. Weekend dedicato alla visita di Firenze, Prato e della Villa Medicea di Poggio a Caiano. • 18 marzo. Giornata dedicata a Lecco e ai luoghi manzoniani per ripercorrere le tappe che hanno portato alla creazione del romanzo storico de «I Promessi Sposi». • Dal 24 al 25 marzo Weekend dedicato alla visita del Principato di Monaco e della suggestiva sfilata dei carri di Sanremo in Fiore. • Dal 27 al 31 marzo Tour della Costa Brava. Si visiteranno inoltre: Tossa de Mar, Barcellona, Girona e Figueras. • 1 aprile. Una giornata all’insegna dello shopping all’Outlet di Serravalle Scrivia dove sono presenti oltre 180 negozi delle migliori marche. • Dal 05 all’11 aprile. Tour della Polonia per Pasqua. Si visiteranno: Wadowice, Auschwitz, Cracovia, Breslavia e Czestochowa. • Dal 5 all’11 aprile. Soggiorno per Pasqua a Garda presso l’Hotel Bisesti 3***. • Dal 06 al 09 aprile. Tour della Tuscia per Pasqua alla scoperta degli Etruschi. Si visiteranno: Bagnoregio, Caprarola, Tuscanica, Tarquinia e Viterbo. • Dal 7 al 9 aprile. Una Pasqua alle Isole Tremiti, tra natura, arte e storia. • Dall'8 all’11 maggio. Pellegrinaggio a Lourdes. • Dal 30 aprile al 01 maggio. Weekend dedicato alla visita di Venezia, città unica al mondo, e delle Isole lagunari: Torcello, Burano e Murano. • Dal 12 al 13 maggio. Weekend in Svizzera dedicato alla visita di Ginevra, Losanna e Montreaux. Le iscrizioni e tutte le informazioni relative agli eventi saranno fornite presso la sede di via Sant’Antonio del Fuoco, 9/A o contattando i numeri di telefono 0372.800423, 800429. Sito: www.ctacremona.it
Protesta contro il divieto di manifestazioni nelle piazze Una delegazione di Sinistra Ecologia Libertà e Federazione della Sinistra, si è incontrata con il Capo Gabinetto del Comune di Cremona, Dott. Montini, per avere chiarimenti in merito alla decisione assunta tempo fa dalla Giunta Comunale in base alla quale l’amministrazione ha stabilito di non concedere aree pubbliche del centro storico a determinati movimen-
ti politici. Il caso trae origine dalla concessione negata la scorsa settimana al Partito di Alternativa Comunista (P.d.A.C.) a fronte di una richiesta per tenere un presidio con volantinaggio in Piazza Roma. La decisione della Giunta configura una inaccettabile disparità di trattamento e una limitazione della libertà di manifestazione del pensiero nei confronti di alcune forze politiche.
In attesa di una risposta da parte dell’amministrazione comunale i rappresentanti di SEL e Federazione della Sinistra hanno previsto di avviare una forte campagna di sensibilizzazione in difesa della libertà di manifestazione del pensiero e non hanno escluso l’eventualità di ricorrere alla tutela giudiziaria per garantire il rispetto delle libertà costituzionali e della legge.
sicurezza degli impianti elettrici
laboratorio di drammaterapia
corso di fotografia
Mercoledì 29 febbraio alle 18, presso la saletta Mercanti della Camera di Commercio (via Baldesio 10) si terrà un incontro su «Angela Tarabotti: “inferno monacale”». L’iniziativa si inquadra nel progetto di proposizione alle giovani generazioni di nuovi modelli femminili, focalizzando l’attenzione su una donna del ‘600 che, chiusa in convento, scrive per la libertà di tutte le donne. A trattare il tema sarà la professoressa Chiara Persico, docente di lettere del Liceo Linguistico Daniele Manin.
E' stato sottoscritto nei giorni scorsi il protocollo d'intesa tra il Collegio dei Periti Industriali e dei Periti Industriali Laureati della Provincia di Cremona, il Comune di Cremona e le categorie degli installatori elettrici di Cna e Confartigianato, per dar vita ad iniziative volte a sensibilizzare la cittadinanza sul problema della sicurezza degli impianti elettrici negli ambienti di vita e di lavoro. L'importante progetto, si inserisce nella più ampia strategia gestionale adottata da alcuni anni dal Consiglio Direttivo ed indirizzata a favorire ed implementare i rapporti esterni del Collegio con la pubblica amministrazione, le istituzioni, le associazioni di categoria e a promuovere l'immagine del Perito Industriale inteso come un professionista preparato, competente. La campagna verrà presentata in occasione di un convegno che si terrà a Cremona il 16 marzo prossimo.
Appuntamento sabato 25 febbraio con un laboratorio di drammaterapia, presso Pikidi Arte (via D.Chiesa, dietro palazzo Cittanova). La partecipazione è libera, previa prenotazione, nelle due fasce orarie: 14.30-16.30 e 17.30-19.30. Scopo dell'incontro è scoprire cos'è la drammaterapia e come funziona. Il comitato “facciamone un dramma” propone un modo nuovo e divertente, ma soprattutto attivo per conoscere la disciplina. Si tratterà di una sorta di mostra-laboratorio drammatizzata. I partecipanti saranno invitati a percorrere un viaggio meta–teatrale con il “Lampadiere Dark Shine” alla ricerca della sua luce perduta attraverso caos , emozioni, ruoli, creatività e fantasia, accompagnati dall’occhio indagatore di Sherlock Teoria Holmes.
Il Corso propedeutico di fotografia, promosso dal gruppo fotografico Beltrami-Vacchelli, prende il via sabato 25 febbraio. Il ritrovo è alle ore 15 in via Palestro, angolo viale Trento Trieste. Le lezioni proposte toccheranno tutti gli argomenti base della tecnica fotografica, dalla conoscenza della macchina fotografica digitale, alle regole di composizione, alle tecniche di fotoritocco, alle tipologie di fotografia. Durante e alla fine delle lezioni teoriche saranno organizzate delle uscite guidate per effettuare fotografie sul campo. L’ordine delle lezioni è puramente indicativo e potrà subire modifiche. Il corso è gratuito. Le lezioni proseguiranno il sabato pomeriggio, con cadenza settimanale. L’iscrizione va effettuata con comunicazione dei dati personali via e-mail all’indirizzo gbv.cremona@libero.it e completata con la consegna del seguente modulo (compilato in tutte le sue parti e firmato) alla prima lezione.
In Breve
incontro in camera di commercio
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Rubriche
Sabato 25 Febbraio 2012
PRECARIARE STANCA
www.aclicremona.it
Cambino le politiche di difesa «Non è solo una questione di risparmi e di efficienza. Quello che auspichiamo, e che purtroppo non vediamo, è un generale ripensamento della nostra politica di Difesa, non una semplice riorganizzazione del comparto militare». Così il presidente delle Acli Andrea Olivero commenta il ridimensionamento delle spese militari annunciato dal ministro della Difesa Giampaolo Di Paola, e in particolare la decisione di rinunciare all’acquisto di 40 cacciabombardieri sugli oltre 130 inizialmente previsti. «Meglio di niente, si potrebbe dire. Ma resta assolutamente discutibile la scelta di investire una cifra che resta considerevole in veicoli militari per missioni d’attacco». Con la Rete Disarmo, la Tavola della Pace e Sbilanciamoci, le Acli sostengono la campagna “Taglia le ali alle armi”, che chiede
al Governo italiano la cancellazione del programma d’acquisto dei caccia F35. «L’attenzione alla spesa e agli equilibri economici è un segnale certo apprezzabile e comprensibile da parte di un governo “tecnico”» afferma Olivero. «Ma resta l’impressione, in assenza di altri segnali, che l’unica politica industriale del nostro Paese sia quella militare. Mentre è tempo di riconvertire i nostri impianti industriali alla luce di un nuovo modello di sviluppo». «Le Acli» continua Andrea Olivero «propongono un modello di difesa diverso, che investa meno sulle armi e più sulla difesa del territorio, sulla protezione civile, sulla cooperazione internazionale, sul servizio civile. Perché la difesa della Patria deve diventare sempre di più la difesa delle fasce sociali più deboli e la messa in sicurezza del nostro territorio».
DALLA PARTE DEI CITTADINI
di Damiano Talamazzini
Responsabile Provinciale Patronato Epaca
Questa rubrica rappresenta un luogo d'incontro a disposizione dei nostri lettori, nato per rispondere a dubbi e quesiti in materia di diritti previdenziali e assistenziali. Le lettere rivolte al Patronato Epaca possono essere indirizzate alla nostra redazione, per posta o via e-mail, oppure direttamente al Patronato Epaca (epaca.cr@coldiretti.it). Egregio Responsabile del Patronato Epaca, è vero che con la Manovra Monti, l’Inps e l’Inpdap adotteranno nuove modalità di pagamento per le pensioni superiori a 1.000 euro? La recente legge 214/2011 ha introdotto dei limiti alla possibilità per le Pubbliche amministrazioni di corrispondere i trattamenti economici in denaro contante, stabilendo che, per l’erogazione di somme superiori a 1.000 euro, si debbano utilizzare strumenti di pagamento elettronici bancari o postali, comprese le carte di pagamento prepagate. L’Inps ha informato riguardo le novità normative relative all’utilizzo di mezzi di pagamento alternativi al denaro contante per la corresponsione di stipendi, pensioni e compensi comunque dovuti in via continuativa ed ogni altro tipo di emolumento, a chiunque destinato, di importo superiore a 1.000 euro. L’adeguamento delle suddette modalità di pagamento deve avvenire entro tre mesi dalla data di
Sostegno al reddito, presentazione delle domande Ci sembra importante segnalare che, grazie all’accordo dello scorso 16 dicembre fortemente voluto da Cgil, sono stati riaperti i termini, precedentemente interrotti per difficoltà burocratiche, per la presentazione delle domande di sostegno al reddito per i lavoratori in somministrazione per gli anni 2010 e 2011. Le domande potranno essere presentate presso le filiali delle agenzie per il lavoro su tutto il territorio nazionale dalle ore 10 del 1/2/2012 alle ore 13 del 30/3/2012 da parte dei lavoratori con i seguenti requisiti per gli anni 2010 e 2011: abbiano almeno 78 giornate in somministrazione a partire dal 1° gennaio 2008, siano stati, successivamente, disoccupati almeno per 45 giorni continuativi precedenti la data dichiarata nella domanda, non abbiano già beneficiato del contributo di 1300 euro, non
abbiano percepito nei sei mesi precedenti la data di maturazione del requisito prestazioni pubbliche di sostegno di importo pari o superiore a 1300 euro. Potrà essere presentata una sola domanda. L’Inps redigerà una graduatoria sulla base della data di maturazione dei requisiti (e non in base alla data di presentazione della domanda). Entro il 31 maggio 2012 provvederà al pagamento delle richieste che risultano accettate e fino all’esaurimento dei fondi. Per l’anno 2009 sono state finanziate 17.189 richieste e vi è quindi una capacità residua di circa 12.000 domande. Le sedi territoriali Nidil Cgil sono a disposizione dei lavoratori per fornire maggiori informazioni e l’assistenza per la verifica dei requisiti e la presentazione delle domande. Chiara Rizzi
La Nidl Cgil si trova in via Mantova 25 Cremona tel - 0372/448608 • e-mail - nidilcremona@cgil.lombardia.it
CASSA INTEGRAZIONE GUADAGNI ORDINARIA E STRAORDINARIA Cassa integrazione guadagni ordinaria (Cigo) La Cig ordinaria è attivabile a fronte di eventi transitori non imputabili all'imprenditore o agli operai, come una crisi temporanea di mercato. La durata massima della Cigo è di 52 settimane nel biennio mobile e di 13 settimane consecutive prorogabili ad ulteriori 13. A carico dell'Inps, è corrisposto entro i limiti di un massimale mensile stabilito di anno in anno (per il 2011 è di ? 906,80 ed è elevato a ? 1.089,89 in caso di retribuzione mensile superiore a ? 1.961,80), ed in ogni caso non superiore all'80% della retribuzione globale di fatto. Cassa integrazione guadagni straordinaria (Cigs).Quella straordinaria invece può essere disposta nei casi di ristrutturazione, riorganizzazione o riconversione aziendale, casi di crisi aziendale di particolare rilevanza settoriale o territoriale, impresa assoggettata a procedura concorsuale di fallimento, liquidazione coatta, etc. Possono avere accesso alla Cig straordinaria soltanto le imprese che abbiano occupato più di 15 lavoratori nel semestre precedente la richiesta. Quando l'impresa ricorre a questa procedura deve farne preventiva comunicazione alle rappresentanze sindacali, cui può fare seguito un esame congiunto e la creazione di un programma per fronteggiare le conseguenze sul piano sindacale. Beneficiari .Data la sua funzione di ammortizzatore sociale volto a coprire le eccedenze di personale che si pensa possano rioccupare alla fine della Cigs il loro posto di lavoro, è stata effettuata una notevole estensione normativa riguardo alle imprese che possono avvalersi di tale trattamento. Sul lato dei lavoratori invece possono beneficiarne operai, impiegati (anche con contratto a tempo determinato) e quadri intermedi. Restano esclusi apprendisti e collaboratori occasionali o saltuari.
Manovra Monti: nuove modalità per il pagamento delle pensioni entrata in vigore del provvedimento legislativo, pertanto entro il 6 marzo 2012. Gli Istituti previdenziali non potranno più effettuare pagamenti in contanti di importi superiori a 1.000 euro dal 7 marzo 2012. Sono state inviate apposite comunicazioni ai soggetti che risultano essere titolari di pensioni con rata corrente pagata in contanti di importo superiore a 1.000 euro. Nella lettera sono indicati gli strumenti di pagamento alternativi che possono essere scelti dal pensionato: accredito su conto corrente bancario oppure, rivolgendosi a Poste Italiane, accredito su c.c. BancoPosta, libretto di risparmio postale nominativo ordinario, INPS Card, o utilizzo di carte di pagamento ricaricabili. Sono indicate inoltre le modalità con le quali è possibile comunicare all’INPS la forma di accredito scelta: operando online, con il codice Pin rilasciato dall’Inps al pensionato; presso gli uffici di Poste Italiane, che poi comunicheranno all’Inps la scelta, o presso gli Istituti di credito; recandosi direttamente presso gli Uffici Inps, oppure al nostro Patronato. In ogni caso la forma di accredito della pensione scelta deve essere comunicata all’Inpd entro il 29 febbraio 2012. L’Inpdap ha seguito una linea un po’ diversa: con un comunicato sul sito istituzionale ha informato circa la novità normativa, per cui dal 7 marzo 2012 le pensioni di importo superiore a 1.000 euro non potranno più essere pagate in con-
tanti, ma potranno soltanto essere accreditate su conto corrente postale o bancario, su libretto postale o su carta prepagata abilitata. La comunicazione all’Inpdap con la modalità di pagamento scelta doveva pervenire entro il 15 febbraio 2012: coloro che non lo hanno fatto a partire dal mese di marzo non potranno riscuotere la pensione. L’Inpdap svolge una ulteriore considerazione: poiché il trattamento pensionistico, anche se è di importo mensile inferiore a 1000 euro, può poi superare tale importo in sede di pagamento di tredicesima, somme aggiuntive o arretrati, tutti i pensionati devono scegliere e comunicare un metodo di pagamento alternativo ai contanti. Sempre disponibili per tutti i Cittadini interessati, per fornire un'adeguata informazione, consulenza e chiarimenti, i nostri uffici Epaca in Cremona e Provincia, si trovano: • CREMONA Via D. Ruffini, 28 (adiacente Hotel Ibis) Tel. 0372.732930 • CREMONA Via Ala Ponzone, 8 Tel. 0372.499811 • CREMA Via Macello, 34 Tel. 0373.732900 • CASALMAGGIORE Via Cairoli, 3 Tel. 0372.732960 • SORESINA Via Lombardia, 3 Tel. 0372.732990 Mail: epaca.cr@coldiretti.it
La Vostra copia GRATUITA de Spazio comune Acli La Cafetera Caffe Del Corso CR Forma Bar Supermoka Bar Aurora Bar Cittanova Bar Garibaldi Osteria Garibaldi Caffe’ Dimeglio Dall'Ara Sara Ospedale Portineria Unione Consumatori Caffe’ Porta Romana Banca Del Monte INPS Comune Di Cremona Macelleria Ruggeri Rio Bar Bar Fiume Dimeglio Banca Di Roma Parrucchiere Bertoletti Bar Stradivari Il Planetario Viaggi Banca Popolare Bar Oasi Distributore Esso Dimeglio Bar Da Walter Distributore Agip Caserma Col Di Lana Bar Stella Sapore Di Mare Da Pietro Snack Bar Agip Panetteria Galbignani Italmark Teatro Monteverdi
www.welfarecremona.it Gian Carlo Storti storti@welfareitalia.it
A cura di Nidl - Cgil
Piazza Stradivari Cremona Via S. Antonio del Fuoco 9/A Cremona C.So V. Emanuele 14 Cremona C.So V. Emanuele 84 Cremona Via Cesari 7 Cremona Corso Campi 39 Cremona C.so Garibaldi 228 Cremona Corso Garibaldi 114 Cremona Corso Garibaldi 219 Cremona Corso Garibaldi 38 Cremona Corso Garibaldi 85 Cremona Via S. Barbara 19 Cremona Ospedale Cremona Piazza San Michele 2 Cremona Piazza IV Novembre 17 Cremona Piazza Cadorna 1 Cremona Piazza Cadorna 17 Cremona Piazza Del Comune Cremona Piazza Della Liberta’ 7 Cremona Piazza Della Pace 2 Cremona Piazza Fiume 6 Cremona Piazza Marconi 15/A Cremona Piazza Roma 20 Cremona Piazza Roma 29 Cremona Piazza Roma 7/B Cremona Piazza Stradivari 17 Cremona Viale Po 83 Cremona Via Bergamo 221 Cremona Via Bergamo 91 Cremona Via Boschetto 93 Cremona Via Brescia 128 Cremona Via Brescia 219 Cremona Via Brescia 189 Cremona Via Brescia 27 Cremona Via Cappuccini 8 Cremona Via Castelleone 29/A Cremona Via Castelleone 49 Cremona Via Castelleone Cremona Via Dante 102 Cremona Via Dante 149 Cremona
Bar Lancia Bar San Giorgio Fotoline Re Mida Pane, dolci e caffè Sister Caffe’ Angolo Del Gusto Farmacia Leggeri Bar le torri Oggi Pizza Torrione Cafe’ Dico Caffe’ghisleri Esselunga Tango Bar Pasticceria Caffe’ Betti Crai Bonseri Fornaio Bar I 3 Gradini Dimeglio Bar - Figlie Di San Camillo Bibi Bar Bar Pasticceria S. Remo Camera Del Lavoro Bet Fish Bottega Del Gusto Gelateria Matisse Panificio Usberti Agip Cafe’ Gio’ Bar Associazione Commercianti Montecarlo - Slot Machine Caffe’ Parking Bar Roma Bar Mincio Bar Il Cantuccio Edicola Caffe’ Boldori Bar Primavera Panetteria Quarantani Bar Gallo
Via Dante 185 Cremona Via Dante 2 Cremona Via Dante 31 Cremona Via Dante 87 Cremona Via Del Giordano 133 Cremona Via Del Giordano 65 Cremona Piazza Risorgimento 30 Cremona Via F. Filzi 40/E Cremona Via F. Filzi Cremona Via Ghinaglia 94 Cremona Via Ghinaglia 104 Cremona Via Ghinaglia 49 Cremona Via Ghisleri 46 Cremona Via Ghisleri 53/A Cremona Via Giuseppina 11/B Cremona Via Giuseppina 11/B Cremona Via Giuseppina 27 Cremona Via Grado 20 Cremona Via Grado 40 Cremona Via Lazzari Cremona Via Litta 50 Cremona Piazza Libertà Cremona Via Mantova 25 Cremona Via Mantova 39 Cremona Via Mantova 133 Cremona Via Mantova 141/B Cremona Via Mantova 101 Cremona Via Mantova 141/B Cremona Via Mantova 81 Cremona Via Manzoni 2 Cremona Via Massarotti 15 Cremona Via Massarotti 19/A Cremona Via Mazzini 7 Cremona Via Mincio 2 Cremona Via Mincio 34 Cremona Via Nino Bixio 20 Cremona Via Nino Bixio 8 Cremona Via Persico 2 Cremona Via Platina 34 Cremona Via Rosario 49 Cremona
Assoutenti delegazione di Cremona (tel.328.1547751) viaTrecchi 25 • e-mail: assoutenticremona@libero.it
Esenzione del canone Rai per gli over 75
L'Agenzia delle entrate ha emanato disposizioni pratiche su come ottenere l'esenzione dal pagamento del Canone Rai da parte dei contribuenti ultra 75enni introdotta dalla Finanziaria 2008. Ma in concreto, chi può ottenere l'esenzione? Per aver diritto all'esenzione è necessario: 1) aver compiuto 75 anni di età entro il termine di pagamento del canone; 2) non convivere con altri soggetti diversi dal coniuge, titolari di reddito proprio; 3) possedere un reddito che, unitamente a quello del proprio coniuge convivente, non sia superiore a 6.713, 98 euro annui. Devono essere presi in considerazione tutti i redditi, anche quelli non soggetti a tassazione Irpef relativi all'anno precedente a quello per il quale si intende fruire dell'agevolazione. Sono compresi quindi i redditi imponibili desumibili dal Cud o dalla dichiarazione dei redditi (al netto degli oneri deducibili), nonchè i redditi soggetti ad imposta sostitutiva o ritenuta, per esempio gli interessi maturati su conti bancari, postali, Bot, Cct e altri titoli di Stato, tutti i proventi di quote di investimenti e i redditi percepiti all'estero. Non si considerano invece i redditi esenti da Irpef, i redditi derivanti dall'abitazione principale, i trattamenti di fine rapporto e gli altri redditi assoggettati a tassazione separata. L'esenzione riguarda esclusivamente l'apparecchio televisivo detenuto presso l'abitazione di residenza. Per ottenere l'esenzione è necessario compilare un modulo predisposto dall'Agenzia delle Entrate. Esso va poi consegnato o spedito per raccomandata a/r entro il 30/4 dell'anno a partire dal quale si intende usufruire dell'esenzione. Se si paga in canone semestralmente e si intende iniziare a godere del beneficio dal secondo semestre dell'anno l'invio deve avvenire entro il 31/7. Luca Curatti e Alessandro De Nittis
la trovate QUI
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Via Ruffini 6 Cremona Via San Zeno 53 Cremona Via Solferino 9 Cremona Via XI Febbraio 64 Cremona Via XX Settembre 32/A Cremona Via Vittori 2 Cremona Viale Po 139 Cremona Viale Po 68 Cremona Viale Trento Trieste 27/B Cremona Viale Trento Trieste 36 Cremona Viale Trento Trieste 38 Cremona Viale Trento Trieste 54 Cremona Via Massarotti 46/D Cremona Piazza Migliavacca 6 Cremona Via Milano 24 Cremona Via Sesto 39 Cremona Via F.Soldi 2 Cremona Piano 2° Musetti Caffe’ Cremona Corso Campi 5 Cremona Via Mercatello 4 Cremona Piazza S. Anna Cremona Corso Vittorio Emanuele Cremona Via Vecchio Passeggio 1 Cremona Via Oglio 5 Cremona Via Aporti 43 Cremona Via Aselli 29 Cremona Via Cadore Corso Vittorio Emanuele 43 Cremona Via Giuseppina 21 Cremona Via Tonani 24 Cremona Battaglione Bonemerse Cremona Due Gadesco Via Cesare Battisti 47/B Gadesco Via San Savino 17 -San Savino Persichello Piazza Roma 8 Vescovato Via Cavallotti 25 Piadena Bosco Ex Parmigiano Bosco Ex Parmigiano
CREMA
Sabato 25 Febbraio 2012
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Stefania Longo: «Come dovrà cambiare il Pdl» E’ stata la più votata tra i cremaschi al congresso provinciale del partito a Cremona. Intanto si è messa in moto la macchina per le primarie
L
di Tiziano Guerini
a decisione di fare le primarie a Crema da parte del Pdl è il primo segnale di un rinnovamento nel modo di fare di cui si sentiva molto bisogno»: Stefania Longo è stata la più votata fra i candidati cremaschi nella lista del congresso provinciale del Pdl e non nasconde la speranza, sulla spinta appunto del congresso, che giudica positivo, di vedere anche a Crema un Pdl più aperto al dialogo e più disposto a mettersi in gioco nella società. Qual è il motivo per un giudizio positivo sul congresso provinciale? «E’ stato molto positivo soprattutto per chi si è sempre trovato in questi anni all’opposizione nel partito: il cambiamento fa be-
Stefania Longo
ne. Abbiamo a capo del partito provinciale due persone (Luca Rossi coordinatore; Fabio Bertusi vice) molto giovani e molto in gamba; persone mode-
rate e disposte al confronto; così si potrà seguire meglio il volere dei cittadini ed essere meglio collegati con i problemi reali delle persone che in questo periodo di crisi sono tanti». E sulle primarie che dire? «Mi auguro tanti concorrenti, e fra di loro spero anche ci sia qualche donna. E’ l’unico modo, dopo cinque anni di governo a Crema del centrodestra, per rinnovare e aggiornare un impegno amministrativo di cui si avverte il bisogno». Anche Opimio Chironi si augura primarie “aperte”, cioè che non vi partecipino solamente i soliti noti, ma che diano spazio anche a forze nuove ed emergenti. E il suo parere è particolarmente importante ora che è entrato a far parte del coordinamento provinciale attraverso il «listino bloccato», quello in cui non si
esprimevano le preferenze. In proposito chiarisce il corsivo a lui attribuito apparso su questo giornale la scorsa settimana, in cui sembrava criticare quanti appunto erano ricorsi al “listino” per essere eletti: «Non era mia volontà criticare nessuno per questo. L’importante è essere riconosciuti dal partito e dagli iscritti, e di questo si è trattato per tutti gli eletti». Le “primarie” devono essere occasione di discontinuità rispetto alla linea politica di questi anni del Pdl a Crema: «Anche la società civile deve esprimersi sia nel voto che nei candidati. Specialmente il mondo delle imprese deve dare il proprio contributo di esperienza professionale e di concreto interesse civico a favore delle istituzioni amministrative della città».
Nel frattempo il Coordinamento provinciale del Pdl a firma del coordinatore Luca Rossi, del vice Fabio Bertusi e di Enzo Bettinelli, coordinatore di Crema, ha diffuso un comunicato di indirizzo per lo svolgimento delle primarie a Crema. fissato per domenica 11 marzo; la partecipazione come candidati è possibile agli “amici del centrodestra cremasco” che vengano presentati da almeno 90 firme di elettori del comune di Crema. La presentazione delle candidature deve avvenire entro le 18 di mercoledì 29 febbraio nella sede Pdl di piazza Marconi 25 a Crema. E’ prevista una manifestazione pubblica di presentazione dei candidati e dei loro programmi. Con ogni probabilità per venerdì 2 febbraio ore 21 nella “galleria” del comune di Crema.”.
Luigi Doldi: «Quella di Stefania è una candidatura autorevole e autonoma dai partiti»
Il candidato sindaco? Obiettivo Crema si schiererà per la Bonaldi La Lega in pieno caos PRIMA SCELTO LONGHINO, POI BARBATI
Angelo Barbati
Tutto è accaduto in due giorni: prima l’assemblea degli iscritti della Lega di Crema con scelta di Walter Longhino, coordinatore cittadino, a candidato sindaco; subito scatta la convocazione d’urgenza dei direttivi cittadino e provinciale e contrordine: il candidato sindaco è Angelo Barbati coordinatore provinciale. Come andrà a finire? Sia Longhino che Barbati si affidano alla decisione del direttivo nazionale. «Per statuto per i comuni superiori a 15.000 abitanti la decisione ultima spetta al nazionale». Va bene, ma quale nome verrà segnalato per essere ratificato o no? Qui le posizioni divergono. Per Angelo Barbati è la decisone del direttivo provinciale quella vera: «anche perché la serata degli iscritti era già stata dichiarata chiusa, quando - in assenza di 11 iscritti aventi diritto al voto - i presenti rimasti hanno deciso impropriamente di passare ai voti». Per Walter Longhino naturalmente l’assemblea degli iscritti era del tutto legittimata ad esprimersi, dal momento che «secondo accordi pre-definiti, avevano diritto al voto 22 iscritti (20 soci militanti e 2 soci sostenitori); dei 22 aventi diritto, ne erano presenti 21 (direttamente o che avevano fatto per-
Walter Longhino
venire indicazione sul voto); dopo l’abbandono di alcuni, i 15 presenti hanno deciso di procedere alla votazione con il risultato di 11 voti per il coordinatore cittadino, 1 voto per il coordinatore provinciale e 3 schede bianche» (dal comunicato stampa diffuso a firma del segretario cittadino). Sta di fatto che il giorno dopo gli esclusi dal voto hanno messo per iscritto un giudizio di invalidità rispetto alla decisione, e subito è scattata la convocazione congiunta dei due direttivi con l’indicazione unanime (assenti Walter Longhino e Matteo Soccini assessore provinciale) a favore di Angelo Barbati. Il quale ora, pur stigmatizzando il comunicato stampa emesso dal segretario cittadino («E’ un errore: mostra le Lega più divisa di quanto in realtà non sia») mostra disponibilità: «Trasmetterò tutti gli atti dei verbali al direttivo nazionale perché possa decidere con cognizione di causa, conto su una decisione rapida perché poi si possa procedere, al di là delle persone, a stilare un programma elettorale chiaro nei fatti e nelle idee, perché questo è quello che veramente conta e che potrà dimostrare la compattezza della Lega sui problemi da affrontare e da risolvere per i cittadini».
La lista Obiettivo Crema si farà e si schiererà per la candidatura a sindaco di Stefania Bonaldi. La notizia non è ancora ufficiale, ma certo i colloqui in questo senso sono avviati e hanno già dato risposte importanti e incoraggianti. Lo fa capire Luigi Doldi, che di Obiettivo Crema è capogruppo in consiglio comunale e il riferimento più autorevole: «La nostra è una scelta puramente amministrativa e non partitica; nulla di ideologico, insomma; con in più la manifestazione di fiducia nei confronti di una candidatura, quella di Stefania Bonaldi, che riteniamo autorevole e sufficientemente autonoma dai partiti per non cadere nella condizione in cui ci siamo trovati troppo spesso in questi anni, suo malgrado, con il sindaco Bruttomesso». Altre persone hanno definito in questi anni il percorso amministrativo di Obiettivo Crema: si tratta di Mia Miglioli che ha ricoperto l’incarico di assessore alle Politiche Giovanili, di Gian Mario Donida apprezzato vice presi-
Luigi Doldi, «Obiettivo Crema»
dente della fondazione S. Domenico e di Emilio Chiodo nel ruolo di coordinatore politico. Cosa pensano – chiediamo a Luigi Doldi – dell’accordo che si sta definendo con la candidata di centrosinistra, dopo che siete stati per cinque anni leali sostenitori del sindaco Bruttomesso? «Incominciamo con il dire che abbiamo vissuto cinque anni dovendo sostenere il sindaco dai mille condizionamenti che gli sono venuti dal partito di maggioranza, cioè il Pdl . Bruttomesso non è stato posto nella condizio-
ne di svolgere al meglio il suo compito, né di poter condurre le decisioni in accordo con le volontà dei cittadini espresse dai consiglieri della sua maggioranza. Questo non deve più accadere. Emilio Chiodo ha vissuto con me queste difficoltà ed è d’accordo nel cercare riferimenti politici più attenti al confronto e alla partecipazione, cioè impegnati solo a rispondere al bene comune e non ad interessi di parte; per questo nella nostra lista con ogni probabilità sarà presente suo figlio Simone. Gian Mario Donida non ha ancora maturato una decisione precisa; certo per me sarebbe importante averlo al mio fianco in questa nuova avventura. Quanto a Mia Miglioli ritengo che il suo impegno nei confronti di Obiettivo Crema sia finito con questa tornata amministrativa». Un accordo è fatto anche di
questioni concrete. Quali soprattutto per voi? «Definiti i rapporti in termini di pari dignità, abbiamo a cuore soprattutto la definizione finalmente della destinazione dell’area ex Stalloni, la realizzazione delle nuove caserme, specie quella dei vigili del fuoco, solo in accordo con i comuni del territorio, rilanciare l’area della Pierina lasciata in questi anni totalmente abbandonata; ma la cosa più importante è attuare una profonda riforma delle società partecipate, che sono state per tanti aspetti veramente la spina nel fianco dell’amministrazione Bruttomesso: rispetto e presenza per tutti nei Consigli di amministrazione senza chiusure partitiche per consentire una vera rappresentanza dei sindaci, semplificazione del loro numero e chiarezza di obiettivi». Più cittadini e meno partiti: questo lo slogan di Luigi Doldi.
«Mia Miglioli sarà sicuramente fuori dalla lista»
Il parere del presidente del Pd alla camera dei deputati, sul candidato sindaco del Centrosinistra
Franceschini: «Una donna davvero stimata»
Invitato a Crema da una associazione locale per la presentazione di un suo romanzo, Dario Franceschini presidente dei deputati del Pd, non poteva esimersi dall’anticipare l’arrivo in città per una visita alla sede del Pd cremasco. Oltretutto la sede del Pd è stata oggetto recentemente di notevoli lavori di ristrutturazione, e così si è trattato di una specie di pre-inaugurazione. Dario Franceschini ha sottolineato: «Una rinnovata sede di partito sta ad indicare la volontà di investire a lungo termine. E’ quello che il Pd sta facendo sostenendo il governo Monti, con comprensibili difficoltà dato che lo sostiene un’ampia maggioranza fra partiti che erano avversari e che sanno che torneranno ad esserlo». Abbiamo rivolto a Franceschini tre domande sulla realtà cremasca. Cosa pensa delle prima-
Dario Franceschini
rie effettuate con tanto tempo d’anticipo dal Pd di Crema? «Si è trattato di una scelta importante e lungimirante che sta ora dando il tempo di
una verifica di uomini e di idee con i cittadini. Oltretutto ha permesso di definire in modo preciso la coalizione». Ha potuto conoscere Stefania Bonaldi candidata del centrosinistra: che ne pensa? «So che si tratta di una donna stimata per l’impegno sociale oltre che per quello politico: è, quindi, la persona più adatta per unire politica e società. E’ importante che oltre a una coalizione ben definita stia ora lavorando per acquisire consenso da diverse liste civiche: i partiti sono importanti ma non sufficienti, specialmente a livello locale». Cosa si aspetta il Pd dalle prossime elezioni amministrative? «Che arrivi, specialmente in Lombardia, un segnale forte di cambiamento sia per chiudere definitivamente l’era Berlusconi-Bossi, sia per confermare un consenso ampio verso il Pd e il centrosinistra».
Lions Castelleone: meeting e beneficenza alla Croce Verde
Il 17 febbraio, il Lions Club Castelleone si è ritrovato per l’ottavo meeting annuale tenutasi presso il ristorante «Il Fondaco dei Mercanti» dal tema «I 5 sensi… fra Bacco e Dionisio» . L’iniziativa ha visto la gradita presenza in qualità di relatore di Luca Bandirali, presidente del Rotary Club san Marco, nonché grande esperto di vini e Presidente
dell’Associazione Italiana Sommelier per dieci anni. Il relatore ha coinvolto i partecipanti attraverso un viaggio ideale, introducendo tutte le reminiscenze storico-culturali per illustrare il vino non solo come bevanda. Nella stessa serata sono stati raccolti fondi utili a incrementare il Service a favore della Croce Verde
di Castelleone, importante realtà di Castelleone e del territorio. Particolarmente sentito l’intervento del governatore Adriana Cortinovis, che ha rimarcato come il sostegno del Club e dei soci sia stato di ausilio agli impegni dell’importante annata lionistica.Il presidente del sodalizio Paolo Doldi ha premiato Luca Bandirali,
con un’antichissima riproduzione a stampa di un articolo ottocentesco, memoria delle origini del vino europeo, con riferimenti all’attacco alle viti europee di pericolosi parassiti che ne avevano quasi totalmente distrutto i vitigni, poi rinati e rinvigoriti grazie a sapienti innesti. (Bernardo Vanelli)
Adriana Cortinovis, Paolo Doldi e Luca Bandirali
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Crema
Sabato 25 Febbraio 2012
Perde il partito della spesa. Scontro Pdl-sindaco Bilancio: ciclabile di San Bernardino e mensa alla scuola di Ombriano cancellate. Ma aumenta l'Imu su seconda casa, negozi e capannoni
P
di Tiziano Guerini
rendo atto che il Sindaco, senza consultare il PdL, ha operato una scelta diametralmente opposta a quanto da noi indicato , rinunciando ad aumentare l’addizionale Irpef sui redditi oltre i 50.000 euro, imponendo un aumento generalizzato dell’IMU sulla seconda casa in un momento in cui l’edilizia sconta già l’incremento degli estimi catastali e cancellando le nuove opere pubbliche (ciclabile di S. Bernardino e nuovo spazio per la mensa alla scuola di Ombriano)». E’ duro il comunicato a firma Enzo Bettinelli coordinatore a Crema del Pdl contro il sindaco Bruttomesso rispetto alla proposta di bilancio preventivo decisa dalla giunta. Ed altrettanto dura la conclusione dal momento che il Pdl aveva ripetutamente escluso tali indicazioni: «E’ evidente che il PdL non può che essere estremamente critico di fronte a tale proposta e che quindi toccherà al Sindaco trovare gli equilibri necessari per la sua approvazione». Intanto, nonostante i tempi stretti, il tema del bilancio di previsione non figura nemmeno all’ordine del giorno del consiglio comunale di martedì 28 febbraio Per ora però la posizione ufficiale della
Bruno Bruttomesso
Enzo Bettinelli
giunta è questa: niente aumento Irpef a Crema ma conferma dell’aumento su Imu seconda casa. E seconda casa significa «altri fabbricati», cioè anche tutto ciò che non è abitazione: uffici, negozi, capannoni industriali e artigianali. L’ Imu passa da 0,76 % (quota fissata e destinata allo Stato) allo 0,9 % per tutti i fabbricati considerati seconda proprietà oltre alla residenza. Da notare che ogni millesimo di punto di imposta Imu vale 150.000 euro; essendo l’aumento deciso dalla giunta di 1,4 punti si raggiunge la somma di 2.500.000 euro circa. Dal duro confronto in giunta sono quindi usciti vincitori Bruno Bruttomesso, sindaco, e Maurizio Borghetti, assessore, i quali sempre avevano sostenuto che, data la congiuntura negativa,
Maurizio Borghetti
non era il caso di aumentare troppo le tasse nei confronti dei cittadini. Al contrario l’assessore Simone Beretta, in linea con il Pdl, riteneva ind,ispensabile decidere per qualche aumento di tassazione per i cittadini, pena non riuscire ad assolvere impegni di spesa ineliminabili. Dice ora Borghetti: «Sono soddisfatto della decisione presa in giunta, e sono contento che il sindaco abbia insistito in questa direzione; il contenimento della tassazione era doveroso e l’abbiamo fatto. Adesso tocca alla maggioranza e al consiglio comunale esprimersi, ma credo che non ci siano molte alternative». La cancellazione dell’ipotesi di aumento dell’Irpef ha comportato certamente la necessità di fare altri tagli sulle ipotesi di spesa. Quali? «Tagli delle opere pubbli-
che» dice Borghetti, «quelle di cui si è parlato in questi giorni: la ciclabile di S. Bernardino verso Offanengo e il nuovo spazio per la mensa alla scuola di Ombriano sono per il momento cancellate. Si faranno solo in presenza di nuove entrate e in particolare quelle per la eventuale alienazione di alcuni immobili di proprietà comunale». Ma quando si giungerà alla discussione della proposta di giunta in consiglio comunale a Crema? Per martedì 28 febbraio è di nuovo convocato, ma all’ordine del giorno, si diceva, non figura ancora la presentazione del bilancio preventivo 2012. «Eppure» fa notare un poco sconcertato Emilio Guerini del Pd, «l’approvazione deve avvenire necessariamente entro il mese di marzo. Il fatto è che le dichiarazioni di questo o quell’altro esponente di maggioranza hanno creato una situazione di scontro in giunta e nella maggioranza più per ragioni di potere piuttosto che per la preoccupazione di scrivere un buon bilancio di previsione». «Come Pd non abbiamo mai voluto forzare la discussione o entrare nelle loro continue risse e rinvii, anche perchè responsabilmente, da partito di governo quale siamo, capiamo le reali difficoltà procurate agli enti locali dalle ripetute manovre economiche della scorsa estate
«O trova lavori per 2 milioni in un mese, oppure...» SCS SERVIZI LOCALI IN GRAVI DIFFICOLTÀ
L’annunciato deficit del bilancio 2011 della «Scs servizi locali» (ipotesi di -850.000 euro), ha fatto esplodere un ampio dibattito fra i partiti e i sindaci che rischia di mettere in crisi tutta la gestione dei servizi consortili nel Cremasco. Scs servizi locali è la società pubblica che si occupa di fornire servizi e lavori a tutti i comuni del territorio cremasco. E’ stato lo stesso Ercole Barbati Ercole Barbati presidente di Scs servizi locali a presentare le difficoltà alla assemblea dei sindaci. «Abbiamo un mese di tempo per correre ai ripari: o arrivano assegnazioni di incarichi dai comuni per almeno 2 milioni di euro o la situazione societaria non regge».
A fronte delle difficoltà finanziarie annunciate, è necessario definire urgentemente una proposta complessiva sul futuro assetto societario di Scrp e, quindi, del destino di «Scs servizi locali». I lavori e i servizi strumentali che i Comuni potrebbero ancora affidare a questa società in tempi brevi, sono ben poca cosa per compensare le attività di costruzione - come le due nuove caserme della polizia e dei vigili del fuoco a Crema - ormai, almeno per quest’anno, venute meno. La gestione dei servizi minimi ai Comuni come la gestione dei punti luce, dei cimiteri, del verde ecc. non offrono grandi margini economici. E quanto ai
Mostra fotografica «Blu oltremare» La mostra fotografica «Blu oltremare» si terrà a Crema dal 2 al 12 marzo presso la sala «Agello» della cittadella della cultura, piazza W. De’ Gregory Terni. L’inaugurazione è stata organizzata per le ore 18. Le foto sono del fotografo naturalista subacqueo Sergio Sarta, per maggiori informazioni Vi invitiamo a visitare il sito web www.sergiosarta.com. L'ingresso alla mostra è gratuito ed il fine ultimo è quello di sensibilizzare la popolazione nel rispetto dell'ambiente acquatico che ci circonda, attraverso delle immagini sensazionali che sono in grado di meravigliare ed emozionare chi le osserva. Ci teniamo a precisare che la nostra associazione (A.s.d. Crema sub) non è a scopo di lucro e dal 1986 si preoccupa di divulgare l'attività subacquea nel territorio cremasco secondo la didattica Fipsas (www.fipsas.it).
lavori significativi come strade, impianti, opere pubbliche in genere, sono in tanti i sindaci che considerano le proposte di «Scs servizi locali» più onerose delle ditte private. Virgilio Venturelli, sindaco di Madignano, avverte: «Il peso di Scrp in Linea group holding tenderà inesorabilmente a diminuire, per cui sarebbe bene che Scrp si limiti a essere una efficace patrimoniale per i comuni del Cremasco. Per soddisfare le esigenze del nostro territorio, non possiamo continuamente spremere i bilanci dei Comuni. Occorre, invece, riappropriarci prima di tutto di quelle risorse oggi riposte in Lgh, senza particolari vantaggi per il Cremasco. Le caserme, il canile ed altre strutture occorrenti al territorio, si possono finanziare solo se si decide di cedere la quota azionaria di Scrp (9%) in Lgh»
Offanengo, spaccata al distributore Esso Il 17 febbraio scorso, alle 2 di notte, a Offanengo, in via circonvallazione sud, i carabinieri di Romanengo sono intervenuti alla stazione di servizio «Esso» dove, ignoti, poco prima, utilizzando una Fiat Tempra, abbandonata sul posto, risultata rubata a Pogliano Milanese, sfondavano la saracinesca e la vetrina del bar, ed utilizzando un flessibile, asportavano il cambiamonete. Il danno è stato quantificato in 15mila euro, coperto da assicurazione.
Le ricerche sono rivolte a candidati dell’uno e dell’altro sesso (L:903/77 e L. 125/91). Trattamento dati personali secondo D.Lgs. 196/2003 visionabile sul sito www.ddlspa.it. Aut. Min. Prot. N° 1239 - SG del 22/12/2004
e poi l’ultima del governo Monti. Ma ora è giunto il momento che giunta e maggioranza si prendano le loro responsabilità, facciano le scelte che ritengono più opportune, le motivino e le presentino alla discussione in consiglio comunale». In effetti il tempo stringe. Il regolamento del consiglio comunale per la discussione del bilancio prevede: la presentazione in consiglio da parte del sindaco; il passaggio in commissione consiliare; la presentazione di eventuali emendamenti; dibattito in consiglio comunale; presentazione conclusiva del documento di bilancio con eventuali modifiche o emendamenti accolti; discussione e approvazione. Un percorso accidentato e sopratutto non breve. Quali le conseguenze se non si arrivasse per tempo all’approvazione? Il danno sarebbe doppio: anzitutto dal punto di vista politico, sarebbe per la maggioranza di centrodestra come ammettere il proprio fallimento; in secondo luogo dal punto di vista tecnico si creerebbe la necessità, per le voci di spesa, di operare mese per mese (1/12 della somma prevista nel vecchio bilancio per ogni mese) con il risultato che servizi importanti come quelli a domanda individuale – asili, assistenza, eccetera - ben presto non troverebbero sufficiente copertura economica.
Via Riboli, pensionato muore per i veleni di una stufa a gas
Alle 18 di sabato scorso, a Crema in via Riboli, carabinieri, sanitari e vigili del fuoco sono intervenuti nell’abitazione di G.V., pensionato, vedovo, 61anni, trovato cadavere. I primi accertamenti consentono di ricondurre il decesso alla presenza di monossido di carbonio sprigionato dalla stufa a gas trovata in funzione.
Violenza sessuale ai danni di una prostituta: denunciato
I carabinieri di Pandino hanno deferito alla procura della Repubblica un uomo di 44 ani, abitante a Dovera, perché ritenuto responsabile di violenza sessuale, minaccia e ingiuria. Il 17 febbraio scorso, alle ore 16,15 circa, in Dovera, lungo la Paullese, una pattuglia dei carabinieri è stata avvicinata da una donna di 24 anni, residente in provincia di lodi, alla guida della sua autovettura. La ragazza ha dichiarato che poco prima, in attesa di clienti, era stata avvicinata da un ciclista, già conosciuto. L’uomo le aveva chiesto un rapporto sessuale non protetto, offrendo una cifra inferiore - 30 euro invece di 50, e al suo rifiuto le aveva palpeggiato il seno e parti intime. Lei aveva reagito con una spinta tanto da farlo cadere; il cliente, rialzatosi, secondo versione della donna, poi smentita dall’uomo, avrebbe tentato di strapparle la borsetta, costringendola a scappare in auto; l’avrebbe inoltre offesa e minacciata dicendole che sarebbe ritornato il giorno dopo. La donna preoccupata si è rivolta ai carabinieri fornendo una precisa descrizione che è servita per rintracciare il ciclista vicino a Barbuzzera. L’uomo aveva ancora i segni della caduta, sanguinante ad un gomito, ma negava di aver tentato di prendere la borsetta mentre ammetteva l’incontro. Non ha voluto sporgere denuncia per l’ingiusta accusa rivoltagli e per la spinta ricevuta. La donna invece ha chiesto che si proceda per l’epiteto subito, la minaccia dell’incontro successivo e i toccamenti.
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Direzione, redazione e prestampa Via S. Bernardo 37/A - 26100 Cremona Tel. 0372 45.49.31 - 45.13.14 Fax 0372 59.78.60
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Pubblicazione associata all’Uspi (Unione Stampa Periodica Italiana) Progetto Grafico: Gianluca Galli Numero chiuso in tipografia: Venerdì 24 Febbraio alle ore 20
Crema
Sabato 25 Febbraio 2012
5.078 cremaschi influenzati Il picco raggiunto tra gennaio e febbraio. «Sono numeri che non preoccupano». Ecco perché
A
di Gionata Agisti
nche a Crema e nel nostro territorio l'influenza sembra aver raggiunto il suo apice. Complice probabilmente il freddo dell'ultimo periodo, tra gennaio e febbraio sono tanti i cremaschi che ne hanno accusato i sintomi, molti si sono rivolti al pronto soccorso dell'ospedale Maggiore. Si tratta comunque di numeri in linea con quelli dell'anno scorso, grosso modo sovrapponibili. Niente allarmismi, dunque. «Nel mese di gennaio» come ci ha riferito la dottoressa Ines Galic, della Direzione sanitaria di presidio, «abbiamo registrato 5.078 casi, meno rispetto a quanto accaduto nello stesso mese nel 2011, quando ad essere assistiti sono stati invece in 5.084. Un numero comunque superiore di circa 500 persone, se confrontato con quelli di ottobre e novembre, quando di casi se ne sono rilevati invece 4.500. Come anticipa-
to, però, si tratta di numeri che non preoccupano troppo, non creano allarmismo». «Diversa è stata la situazione degli anni immediatamente precedenti, quando avevamo a che fare con il virus H1-N1, la cosiddetta Suina. Questo tipo di virus risale a
CNA, CONFARTIGIANATO, CASARTIGIANI
un paio di anni fa e prima ancora eravamo stati allertati per far fronte a pandemie analoghe. Ma negli ultimi due anni, la situazione pare essersi ristabilita e quelle con cui abbiamo a che fare oggi sono normali influenze stagionali, niente di paragonabile a un'epidemia. I numeri
Si può scegliere il carrozziere di fiducia alla stessa tariffa
I carrozzieri di Cna, Confartigianato e Casartigiani esprimono soddisfazione per il voto della Commissione Industria del Senato che ha cancellato il comma 2 dell'articolo 29 del decreto liberalizzazioni in base al quale sono ridotti del 30% i risarcimenti ai cittadini che scelgono di far riparare il veicolo incidentato dal carrozziere di fiducia. «Apprezziamo l'impegno dei parlamentari che si sono battuti per eliminare una norma che limitava la libertà dei cittadini e alterava la concorrenza nel mercato delle riparazioni di auto, penalizzando l'attività di 14.000 carrozzerie non convenzionate con le assicurazioni. La Commissione Industria del Senato ha recepito le nostre sollecitazioni e ha ristabilito il principio, sancito da una sentenza della Corte Costituzionale, della libera scelta dei cittadini rispetto alle modalità di risarcimento in caso di incidente automobilistico». Ricordiamo che il comma abolito avrebbe penalizzato con un maggiore costo, pari al 30%, i consumatori che decidevano di far riparare dal proprio carrozziere di fiducia il veicolo danneggiato in un incidente stradale. In pratica i consumatori solo in teoria sarebbero liberi di scegliere tra il risarcimento «in forma specifica» cioè la riparazione gratuita dell'auto attraver-
so officine convenzionate con la compagnia di assicurazione, oppure il risarcimento «per equivalente» che consiste nel rimborso del danno dalla propria compagnia di assicurazione. Ma chi sceglieva il risarcimento "per equivalente" si vedeva decurtato del 30% l'assegno che gli spettava dall'assicurazione. «Ecco perché» a giudizio dei carrozzieri di CNA, Confartigianato e Casartigiani, «il comma 2 dell'articolo 30 alterava in maniera evidente la libera concorrenza nel mercato dell'autoriparazione: l'automobilista/assicurato non poteva più scegliere di farsi riparare l'auto da chi voleva, tranne se non decide rimetterci di tasca propria il 30% di quanto gli è dovuto. Questa è una vittoria delle nostre posizioni in difesa del diritto dei consumatori di fare le proprie scelte in un libero mercato».
sono lì a dimostrarlo». Per lo più, si ha a che fare con casi che colpiscono prevalentemente le persone anziane, per loro costituzione più sensibili ai cambi di stagione e alle temperature più rigide. Sono loro, insieme ai più piccoli, a risentire principalmente del fenomeno e a richiedere le cure più urgenti. «I sintomi sono quelli più comuni: respiratori (tosse e starnuti) e gastroenterici (mal di pancia, diarrea e vomito). Il consiglio principale, per evitare di contrarre il virus rimane principalmente il rispetto delle misure igieniche. È molto importante lavarsi frequentemente le mani, dal momento che il virus si trasmette molto facilmente per via aerea. Toccare un oggetto o entrare in contatto con una persona influenzata e poi portarsi la mano alla bocca, senza essersi prima lavati, per esempio, è uno dei modi più banali per contrarre l'influenza. Siamo comunque sempre in contatto con il ministero della Salute, da cui riceviamo costantemente degli aggiornamenti in merito”.
Fresenius: le cifre del successo dell’azienda di Palazzo Pignano Fresenius Medical Care, quotata alla borsa di New York e Francoforte, il più grande fornitore di tecnologie e servizi per la dialisi, ha chiuso il 2011 registrando ricavi per 12.795 milioni di dollari, in crescita del 6% rispetto al 2010. L’azienda opera in 2.898 cliniche e ha in trattamento dialitico 233.156 pazienti nel mondo, con una crescita del 9% rispetto all’anno precedente. Occupa 79.159 addetti rispetto ai 73.452 di fine 2010. In Italia, Fresenius Medical Care ha chiuso il 2011 registrando ricavi complessivi per le sue attività di vendita prodotti e gestione ambulatori di dialisi per oltre 148 milioni di euro. La società è presente con uno stabilimento a Palazzo Pignano che occupa complessivamente circa 540 addetti, uno stabilimento a Canosa Sannita (CH) con circa 130 addetti per la produzione di sacche per la dialisi peritoneale e una sede a Napoli per il coordinamento delle attività di cura gestite da NephroCare S.p.A. Il fatturato nel 2011 è stato pari a 148 milioni di euro.
Banca Cremasca dà il benvenuto al nuovo consigliere Marta Bolzani Il Cda di Banca Cremasca ha nominato all’unanimità Marta Bolzani, nuovo consigliere di amministrazione. La cooptazione si è resa necessaria a seguito delle dimissioni, per motivi personali del dottor Aldo Cagnana, al quale il Cda ha espresso il proprio ringraziamento per il servizio reso. Marta Bolzani, nata a Crema nel 1978 e socia di Banca Cremasca dal 2007, vanta un brillante curriculum di studi professionale. Laureata all’Università Cattolica di Milano, dopo aver conseguito la maturità classica al Li-
ceo Dante Alighieri, si è iscritta all’Albo degli avvocati di Crema nel 2007 e collabora con importante studio legale in città, dove si occupa di diritto civile, commerciale e del lavoro. «Abbiamo voluto premiare un giovane per proseguire nell’opera di rinnovamento della nostra base sociale» ha dichiarato il presidente Francesco Giroletti, «con un’attenzione a valorizzare il ruolo delle donne, in linea anche con l’adesione da parte della nostra banca alla carta per le pari opportunità e l’uguaglianza sul lavoro».
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DOPO I 114 LAVORATORI FAIP
173 dipendenti Koch temono per il futuro
Martedì, i sindacati e i dirigenti della Koch Heat Transfer di Bagnolo Cremasco si sono dati appuntamento per tentare di trovare la quadra a una situazione che ha avuto inizio nel 2011, quando l’azienda chiese la cassa integrazione per tutti gli allora 190 dipendenti. Nel corso dei mesi, di quei lavoratori ne sono rimasti solo 173, tra operai e impiegati, tutti assunti a tempo indeterminato; gli altri hanno preferito cercare un nuovo posto di lavoro. D’altra parte, che le cose non sarebbero migliorate nemmeno per il 2012 lo si era già capito l’anno scorso e, a dicembre, si è quindi convenuto per il rinnovo della cassa. Insieme alla cassa straordinaria, l’accordo tra la dirigenza della Koch e i sindacati prevedeva però anche una rotazione di tutti i lavoratori a parità di condizione, in modo che non fossero gli stessi a doversene stare a casa con le mani in mano. «Su questo punto, purtroppo, l’azienda non ha rispettato quanto siglato con le rappresentanze dei lavoratori» interviene Massimiliano Bosio, che cura le trattative per conto della Fiom-Cgil e che definisce l’incontro di martedì come interlocutorio. «La Koch ritiene qualcuno più indispensabile di altri, per via della sua professionalità. Noi abbiamo proposto allora che i lavoratori meno qualificati possano venire affiancati a quelli più esperti e su questo l’azienda ha dato la sua disponibilità. La nostra paura è che il non accettare la rotazione sia un modo da parte dell’azienda per far capire quali sono i lavoratori che potrebbero essere lasciati a casa». La questione che più divide le parti, infatti, è l’ipotesi ventilata qualche mese fa dalla multinazionale americana di licenziare almeno 80 dipendenti, un’ipotesi che, tuttavia, sembrerebbe scongiurata, anche se il condizionale è d’obbligo. Quantomeno non si parla più di 80 persone, ma di un numero molto più gestibile da parte dei sindacati. Nel frattempo, infatti, sono pervenute diverse nuove commesse e se è vero che ci vorrà del tempo per capire se saranno in grado di riassorbire l’intera forza lavoro, la sensazione che si stia finalmente uscendo dal guado è concreta. A meno di trovarsi di fronte a fatti particolarmente gravi e questo è negato dalle prospettive attuali; quest’anno dovrebbe trascorrere con maggiore tranquillità. «Come sindacato, abbiamo dato anche la nostra disponibilità alla mobilità incentivata, anche nel caso di effettiva ripresa, purché questa misura sia vincolata esclusivamente alla volontà del dipendente e, soprattutto, preveda una quota consistente. Quanto proposto oggi dall’azienda ci pare francamente insufficiente, in termini di quantità e di modalità. Preferirei non entrare nello specifico dell’entità in questione, perché siamo ancora in fase di trattativa. Ci sono margini per trovare un accordo, la distanza tra le nostre proposte non è così eccessiva». «La mobilità potrebbe anche essere la soluzione idonea per consentire un accompagnamento alla pensione per quanti si trovano nelle condizioni. Va anche detto che la recente riforma del governo Monti ha ridotto il numero di quanti potrebbero beneficiare di questa strategia. Ad ogni modo, ci ritroveremo il prossimo 16 marzo, in attesa delle decisioni del Governo in materia di ammortizzatori sociali, così da avere le idee più chiare in merito alle alternative a disposizione».
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Crema
Villa Obizza, ultimi sviluppi Sabato 25 Febbraio 2012
Progetti, risorse, autorizzazioni. Far conoscere agli alunni il patrimonio artistico del territorio
V
di Gionata Agisti
illa Obizza di Bottaiano, nel Comune di Ricengo, è uno dei pochi esempi di grande dimora storica lombarda, realizzata secondo i canoni e gli stili architettonici delle famose ville venete palladiane. Ma, se non si interviene con un restauro di consolidamento strutturale, l’edificio rischia il crollo, per un persistente stato di degrado e di abbandono che dura ormai da 15 anni. Per evitarlo, da alcuni anni e precisamente dal maggio del 2007, un gruppo di cittadini si è posto l’obiettivo di salvarla, coinvolgendo enti pubblici e privati. Ne è nata la Fondazione Villa Obizza, esempio di sinergia tra soggetti pubblici e privati uniti da un unico obiettivo, di interesse esclusivamente storico-culturale. A luglio dello stesso anno, la Fondazione ha acquistato la Villa e ha dato il via al proprio lavoro di recupero della struttura. Un lavoro travagliato, soprattutto per mancanza di risorse a disposizione, ma ora c’è una novità, come ci aggiorna il presidente, Angelo Brambilla,
in carica da un anno. «Abbiamo terminato il progetto che ci permette di mettere in sicurezza la villa, a partire dal rifacimento del tetto, perché la struttura non si degradi ulteriormente. Il progetto è già definitivo e, al termine di questa prima fase, ne è prevista una seconda, che riguarda invece l’interno dell’edificio. Lo abbiamo presentato alla Soprintendenza, ricevendo un sostanziale apprezzamento. Ora, però, dobbiamo aspettare di sapere cosa ne pensa il ministero per i Beni culturali, a cui spetta
l’ultima parola in merito. Siamo fiduciosi ma non possiamo sbilanciarci in previsioni avventate. Di sicuro, non sappiamo quando arriverà la risposta da Roma; potrebbero volerci mesi». Il progetto è stato redatto da una squadra di professionisti, composta dal professor Christian Campanella, del Politecnico di Milano; dal professor Giovanni Pellizzari, dell’università di Brescia; dall’architetto Carlo Dusi, docente all’università di Mendrisio, in Svizzera, e dall’ingegner Giulio Terzini. Il costo dell’opera-
zione si aggira attorno ai 300mila euro, che dovrebbero essere a carico della Soprintendenza, mentre, per quanto riguarda le spese tecniche - direzione dei lavori, spese di progettazione queste spettano alla Fondazione, che si sta muovendo per cercare la necessaria copertura di sponsor privati. «Speriamo bene» continua Brambilla. «Le cose si complicherebbero parecchio se il progetto non venisse approvato. Nel frattempo, permane sempre la situazione di pericolo per la struttura, che rimane esposta alle intemperie. Avremmo voluto poter intervenire già quest’inverno, ma i tempi di stesura del progetto e di approvazione dello stesso non ce l’hanno consentito. In passato, si era proceduto con iniziative tampone ma sia il nuovo Consiglio di amministrazione della Fondazione che la Soprintendenza sono d’accordo nel mantenere d’ora in poi le risorse economiche per l’intervento strutturale». Accanto, alla Fondazione, di cui è socia, opera l’associazione «Daniele Verga - Amici di Villa Obizza», che la affianca nella promozione e sensibilizzazione
Da sinistra: Elisa Foglia, Pietro Pasquini, docente organo al Conservatorio di Udine e Giuliano Paolella (segretario Fondazione Villa Obizza)
dell’opinione pubblica riguardo al progetto di recupero. Nel corso del 2011, l’associazione ha dato il via a un progetto didattico, che ha coinvolto l’istituto comprensivo «Falcone e Borsellino» di Offanengo. «Il progetto è durato un anno» precisa la presidente Elisa Foglia. «Gli studenti hanno fatto sopralluoghi alla villa, scritto favole, analizzato documenti dell'epoca, visionato spartiti del ‘700, musicato una canzone dedicata all'edificio e molto altro ancora. L’obiettivo è stato non solo quello di sensibilizzare i ragazzi verso la salvaguardia e il recupero di un patrimonio culturale e architettonico che li appartiene, in quanto generazioni future, ma anche quello di far scoprire loro le realtà del territorio in cui vivono. Siamo felici di aver trovato approvazione e terreno fertile da parte di tutti coloro che hanno aderito al progetto». Il progetto è stato coronato
Tangenziale milanese, sfida contro il tempo
dalla pubblicazione del libro «Villa Obizza - Scienza e Diletto». Il libro, patrocinato dalla provincia di Cremona e realizzato grazie al contributo del Rotary Club San Marco e della Popolare per il Territorio, è stato presentato al pubblico alla fine di gennaio, presso la sala musicale Giardino di via Macallé. Ora è in vendita presso l’edicola di piazza Duomo, a Crema. «La nostra associazione continuerà la sua attività di sensibilizzazione. Siamo stati i promotori di questo progetto e continueremo a essere fiduciosi dell'opera, non solo delle istituzioni, ma soprattutto dei privati. Sarà solo grazie a un'ottica imprenditoriale che il progetto potrà essere portato avanti. I contenuti del libro ci hanno felicemente stupito: i ragazzi hanno colto perfettamente quale sarebbe il gravissimo danno dovuto all’eventuale perdita di questo straordinario edificio».
ALLONI: «FARE OGNI SFORZO PERCHÉ SIA PRONTA ENTRO IL 2015»
Con i tempi indicati dall'assessore regionale Raffaele Cattaneo in commissione territorio del Pirellone, dove ha risposto a un'interrogazione dei consiglieri del Pd Fabrizio Santantonio, Agostino Alloni e Franco Mirabelli, è quasi certo che la Tem non sarà pronta in tempo per l'inizio di Expo 2015. Secondo quanto previsto da Cattaneo i lavori dovrebbero cominciare, se si concluderà positivamente e in tempi brevi un problema sorto tra Cipe e Corte dei Conti, a fine marzo. Il crono programma prevede che i cantieri chiudano dopo 1.295 giorni, e all'ini-
zio delle manifestazioni di Expo ne mancano oggi solo 1168. L'inaugurazione della Tem, se tutto andasse per il meglio, avverrà dunque quasi sei mesi dopo il taglio del nastro delle manifestazioni. Una seconda novità, appresa dalle parole dell'assessore, è che ancora oggi non esiste un impegno economico per la realizzazione di opere fondamentali per
completare il quadro della mobilità legata alla realizzazione della Tem, ovvero il prolungamento delle linee M2 e M3 della metropolitana milanese. «È molto importante» dichiara Agostino Alloni, «che si faccia ogni sforzo per essere pronti con la Tangenziale esterna in tempo per Expo 2015, e non solo con il tracciato autostradale. La Tem si potrà
Arbitri e Avis: un connubio solidale
Nel week-end del 25-26 febbraio 2012 gli arbitri cremaschi scenderanno in campo indossando una maglietta (foto) che celebra i 75 anni dalla fondazione della sezione Avis di Crema ed il centenario dell’AIA (Associazione Italiana Arbitri). Un progetto fortemente voluto da tutto il consiglio direttivo della locale sezione AVIS e dal direttivo della sezione degli arbitri di Crema «Cristian Bertolotti». Un evento che intende promuovere i valori di solidarietà e altruismo. Lo scopo è quello di sensibilizzare anche il mondo sportivo locale al tema della donazione di sangue; gesto fondamentale ed indispensabile alla sopravvivenza di migliaia di persone che quotidianamente necessitano di sangue. Un’iniziativa che vedrà coinvolti arbitri, pubblico e calciatori che parteciperanno a tutte le gare, dalla seconda categoria ai giovanissimi, della delegazione provinciale di Cremona. I responsabili delle diverse società contribu-
iranno alla buona riuscita del progetto distribuendo al pubblico e ai calciatori il materiale divulgativo dell’Avis.
FUOCO DI DOMANDE NEI CONFRONTI DEL PRESIDENTE TOMASELLI
«Perché i debiti del teleriscaldamento?»
Lo scorso mercoledì 22 marzo si è tenuta la commissione consiliare di Garanzia sul tema del “teleriscaldamento”; ospite Giuseppe Tomaselli presidente della Società cremasca calore (Scca) che gestisce l’impianto. I consiglieri comunali hanno voluto conoscere a situazione societaria, in riferimento alle difficoltà economiche-finanziarie in cui Scca pare versare. Quello che aveva fatto sorgere qualche dubbio era stata la richiesta della società di poter ra-
teizzare un debito verso il comune di Crema di 250.000 euro. Rateizzazione concessa, ma la domanda è stata: come mai Scca è in difficoltà a pagare un debito verso il Comune? Sono state presentante dal presidente Tomaselli alcune cifre: 22 milioni di investimenti a fronte di 105 contratti. Nel 2010 l'esercizio della Scca si è chiuso con 402mila euro di perdita e nel 2011 sembra possa esserci una chiusura negativa tra i 50 e i 100 mila euro. Il socio privato (Cofe-
ly) che partecipa al 48 % nella società, a fronte di una spesa di lavori di 10 milioni di euro, è rientrato già del 90% e con lui la ditta che ha fatto i lavori di posizionamento delle reti (Fimet) con affidamento diretto dei lavori. Pare, inoltre, che la potenzialità dell’impianto sia vicino alla saturazione, e con due o tre nuovi allacci significativi (le nuove scuole in costruzione in zona S.Bartolomeo, ad esempio) non sarà più possibile sottoscrivere altri contratti.
considerare completa quando sarà ultimato l'intero quadro della mobilità, come chiesto dai comuni che hanno dato a questa condizione via libera al progetto. Si tratta delle opere ferroviarie, del completamento della riqualificazione della Paullese e del prolungamento delle due linee della metropolitana». In merito a queste ultime, Alloni sotto-
linea che «Atm ha già definito il progetto definitivo. Le opere accessorie della Tem possono concorrere ad utilizzare parte di quei 9 miliardi di euro che Monti ha ottenuto dall'Europa anche per opere di mobilità sostenibile, ma perché ciò accada occorre che i soggetti interessati si candidino ad ottenere quei fondi sottoponendo al Governo progetti già cantierabili. Per questo è necessaria una convocazione urgente di un tavolo tecnico istituzionale perché tutti i soggetti coinvolti definiscano il piano finanziario e quanto serve per passare dal progetto alla realizzazione».
Crema
Il carnevale è andato ancora in rosso
Minori entrate rispetto allo scorso anno. Ha vinto il gruppo «Amici». Fuochi d'artificio forse in estate
L’
di Gionata Agisti
edizione numero 26 del Gran Carnevale Cremasco si è conclusa con la vittoria del gruppo «Amici», autori del carro «Ma quali tempi moderni». Ora è tempo di bilanci. Dai primi dati emersi, i conti dell’organizzazione ne risentiranno anche quest’anno. Paradossalmente, nonostante le tre domeniche di sfilata, i risultati, in termini di entrate, sono stati inferiori a quelli dell’anno scorso, quando solo una domenica su quattro – una era di recupero – andò a segno ma, in quel caso, il bel tempo giocò a favore. «E, tuttavia, se consideriamo solo l’ultima domenica, non possiamo che dirci soddisfatti» commenta il presidente del comitato organizzatore, Eugenio Pisati. «Abbiamo registrato all’incirca 4mila presenti. Il problema è che solo 400 di loro erano paganti. Da come si era messa la giornata, non ci aspettavamo niente di buono. Al mattino, avevamo anche pensato di sospendere la sfilata, perché si era messo a piovere un po’, per fortuna la situazione è poi migliorata». Gli unici a rimetterci sono stati i fuochi d’artificio, previsti a conclusione della manifestazione. Ma gli organizzatori stanno pensando di
riproporli in un’altra occasione, probabilmente in estate. «È qualcosa più di un’idea» continua Pisati, «ma non sappiamo ancora dove potremmo organizzarla e come sarà strutturata, se riproporremo qualche carro o se ci limiteremo allo spettacolo pirotecnico. Ne dovremo discutere con la nuova amministrazione comunale, dopo le elezioni di maggio. Certo, vedendo i risultati che otteniamo, quando le condizioni meteo ce
lo permettono, siamo spronati in questa direzione. Esperienze di questo genere ce ne sono già, si veda Viareggio o Putignano ma anche Alba Adriatica, dove ogni anno, ad agosto, siamo invitati a rappresentare Crema con la nostra maschera». Tornando al discorso economico, non è che la politica dei “buoni” da voi adottata rischi di essere controproducente? «L’idea dei “buoni” nasce per incentivare la parte-
cipazione al Carnevale dei cremaschi, che stranamente sono sempre meno numerosi del pubblico proveniente dalle altre città. Nel caso di domenica scorsa, addirittura lo speaker non riusciva a trovare un solo cremasco presente tra il pubblico. Ovviamente, il “buono” ha senso solo se riusciamo a sfruttare a pieno tutte e tre le giornate, portando in cassa un buon ricavo, altrimenti può essere una politica da rivedere». Il Carnevale sopravvive, letteralmente, grazie agli sponsor privati, numerosi, e ai biglietti venduti. Ogni tanto, anche i volontari contribuiscono di tasca loro. Ma, considerato che gli ultimi tre anni si sono chiusi in rosso, il rischio concreto è che per l’edizione del 2013 si debba tagliare qualcosa. «Noi ce la metteremo davvero tutta per continuare a garantire una manifestazione di qualità ma oltre a regalare la nostra passione e il nostro lavoro alla città di più non possiamo fare. Dobbiamo ricorrere alla generosità di quanti ci aiutano economicamente. Qualcuno si dovrà mettere la mano sul cuore. C’è chi lo ha già fatto, dobbiamo, infatti, ringraziare l’Asvicom per il suo contributo ma auspichiamo che anche altre associazioni di categoria si avvicinino alla nostra realtà. Il Carnevale ha dimostrato di essere una manifestazione che alimenta l’indotto della città».
«Sì, e presto, al piano cave, ma non tocchiamo la Melotta» Agostino ALLONI (PD) interviene sull’argomento
Si è parlato della revisione del Piano cave provinciale di Cremona mercoledì 22 febbraio in VI Commissione mmbiente del Consiglio regionale. Una prima illustrazione del testo da parte del presidente e un intervento importante per il cremonese, quello di Agostino Alloni, consigliere regionale del Pd. Alloni ha, infatti, ricordato che non si tratta di un nuovo piano, ma di una revisione, appunto, in quanto lo strumento è già stato approvato nel 2003 e quindi scade nel 2013: «E’ atteso dal territorio a 360 gradi» ha aggiunto, «sia da parte delle istituzioni, che dalla politica, che dalle associazioni ambientaliste, perché non va a modificare il volume del materiale da cavare». Alloni ha spiegato che due differenti situazioni sotten-
dono l’attesa dell’approvazione del piano: «Da una parte c’è l’urgenza che venga votato perché ci sono casi, come la cava Alberti di Crema, che aspettano da troppo tempo la ripresa della possibilità di cavare, quindi di lavorare. In questo contesto, anzi, ci troviamo in una situazione dove l’azienda, che sta soffrendo la crisi del settore edilizio, ha messo in cassaintegrazione i propri dipendenti e ne minaccia il licenziamento perché non arriva l’autorizzazione. Non si capisce dunque come mai si tergiversa». Dall’altro lato, però, coesiste la richiesta di inserimento nel piano di un nuovo giacimento di argilla, collocato nell’area della riserva naturale del Pianalto della Melotta, dove insiste un importante geosito. «Si tratta di un’area
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con tantissime tutele (Sic, Natura 2000, zona sismica, Piano territoriale di coordinamento provinciale, e persino Piano territoriale regionale) e ciò nonostante si vuole inserire un giacimento di quasi 3 milioni di metri cubi, giustificato solamente dal fatto che a chiederlo, attraverso un protocollo con la Provincia, sono i Comuni di Ticengo, Soncino e Casaletto di Sopra, in cambio di strade, rondò e soldi». Alloni ricorda poi che «gli imprenditori interessati a questo giacimento hanno un’enorme riserva a disposizione per almeno 10 anni. Non si capisce pertanto la fretta di inserire questo scempio ambientale quando l’anno prossimo alla scadenza del piano cave si potranno trovare soluzioni alternative ai siti tutelati».
madignano/1
Prevenzione e fisioterapia per anziani
L’Assessorato alle politiche sociali del Comune di Madignano organizza un corso fisioterapico di prevenzione per i cittadini over 60, fino al 12 giugno 2012. Il corso si tiene il martedì dalle ore 14,45 alle ore 15,45 nella palestra della Polisportiva. Il corso è gratuito: a carico dei partecipanti vi sarà unicamente il costo dell’assicurazione (€ 12,00). È necessario presentare il certificato del medico di base.
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L’italiano per stranieri, terzo anno
Torna per il terzo anno consecutivo il corso di italiano per stranieri, un'iniziativa che negli scorsi ha avuto un successo veramente inaspettato. Così, l'amministrazione comunale di Madignano - Assessorato per i servizi sociali - ripropone l'edizione 2012 del corso di alfabetizzazione alla lingua italiana rivolto a tutti i cittadini stranieri residenti a Madignano che, iniziato il 17 febbraio, terminerà il 25 maggio 2012. Il corso si tiene ogni venerdì presso il Centro sociale di via Lago Gerundo (sede Auser) dalle 18,30 alle 20. Il costo di iscrizione è di 5 euro. Per le iscrizioni rivolgersi all’assistente sociale del Comune nei giorni di martedì, giovedì e sabato, dalle ore 10 alle 12.
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CASALMAGGIORE
Casalmaggiore come Roma 2020 L’esigenza di un palazzetto all’altezza della serie A cozza contro i rigidi vincoli della crisi economica
L’ex sindaco Toscani spinge per un progetto di ampliamento. Per il successore è troppo caro
I
di Giovanni Gardani
l destino, anzi la Federazione, ha concesso un anno in più per pensare, ipotizzare, fare. Da non sprecare. Parliamo del problema Baslenga: un “problema”, se così possiamo chiamarlo, emerso con la scalata vertiginosa della Vbc Pomì Casalmaggiore fino ai vertici del volley nazionale. In principio fu la migrazione, tanto che a luglio sembrava scontato che la squadra passata da Tartari a Milano (l’allenatore) dovesse giocare le gare interne a Viadana. Poi, da un lato i buoni propositi squadernati a Milano (la città), dall’altro i tanti problemi mostrati dalla pallavolo italiana, al confronto dei quali una deroga al palazzetto pareva davvero poca cosa (mal comune mezzo gaudio), hanno fatto sì che nel girone d’andata le rosa potessero giocarsela in Baslenga. In deroga appunto. Una deroga Il progetto firmato prorogata di altri sei mesi, da gennaio a dal geometra Busi giugno, perché la pausa invernale inferiore al mese non avrebbe consentito la messa a punto del progetto iniziale, un rattoppo, ma messo ad una serie A. ben pensato. Il piano B (o A, anche qui fate vobis) imE siamo all’oggi: la Pomì ha dimostrato pone invece uno sforzo economico notevodi essere una neopromossa da playoff; il lissimo: rifare, di fatto, la palestra, o meglio problema palazzetto resta. uno dei quattro lati, inveSe non che da una sola ipostendo su una nuova tribuna tesi si è passati a due opzioa fronte di quella esistente, ni: come nella marcetta Alli e dando quindi una dimenGalli meglio essere in tanti, sione perimetrale anche al no? Ebbene, il piano A (o B, tifo. Più che un restyling, a seconda delle sensazioni) una rivoluzione. Che costa è lo stesso ipotizzato per l’in500mila euro. E su questo le verno: coprire la tribuna della parole si stanno arenando: il Baslenga con una struttura progetto del geometra cadi acciaio anodizzato, che salese Stefano Busi è infatti contenga fino a 500 posti: apprezzabile e caldeggiato stesse dimensioni in toto, ma dall’ex sindaco di Casaluna tribunetta più ripida, che maggiore Luciano Toscani. possa contenere il minimo D’altro canto, l’attuale primo L'ex sindaco Luciano Toscani sindacale di spettatori amcittadino Claudio Silla ha
frenato, parlando di costi eccessivi. Per fare un paragone, qualcosa di simile all’altolà di Monti per Roma 2020… Una piccola precisazione, sfuggita ai più: nel progetto c’è un piccolo passaggio che non va: i canestri del campo da basket, infatti, sono a muro, ma da regolamento, da ormai 4-5 anni per disputare un campionato occorre munirsi di canestri a soffitto, oppure meccanizzati (molto costosi: anche 10mila euro l’uno). Certo, il disegno dei canestri potrebbe essere stato semplicemente stilizzato: però se la spesa fosse davvero quella sopra indicata, anche una modifica ai “cesti” porterebbe ad un incremento sostanziale del budget. I tempi di realizzazione sarebbero umani: tre mesi (un mese solo per l’altra ipotesi). Ma prima di ogni altra cosa servono sponsor. Senza quelli non si parte nemmeno…
Così l’ex primo cittadino
Toscani: «I margini ci sono»
“Da due anni e mezzo non sono più in comune, dunque devo fidarmi del ragioniere che ha in mano il bilancio. Tuttavia credo vi siano margini di compatibilità e operatività”. Così, con un invito e senza polemica, Toscani suggerisce a Silla di non accantonare l'idea di ristrutturazione della Baslenga nonostante la crisi. “Se ci sono 150mila euro per la tribuna retrattile, si potrebbe far lievitare quella cifra, non solo con i soldi del pubblico, ma anche delle società – e non parlo solo della Pomì – che utilizzano la Baslenga. Ci sono possibilità: un piano di alienazioni, ad esempio, un contratto decennale di gestione, operazioni di urbanistica con la possibilità di intervenire sulla quota delle partecipate. E anche il fatto che la Provincia, come ente, dovrà sciogliersi: possibile che qualche fondo non arrivi a Casalmaggiore, dove pure ci sono immobili dell’ente provinciale? Vogliamo solo smuovere le acque: nel caso specifico della Pomì per non chiedere altre deroghe. In generale perché la crisi non immobilizzi Casalmaggiore. La spesa non è eccessiva: è una via di mezzo tra quella minima per la tribuna retrattile e la massima per un palazzetto nuovo, oggi impensabile”. Con questi chiari di luna, la vera domanda è: e se il volley a Casalmaggiore non durasse a lungo a questi livelli? “Lo stesso inghippo emerse con la Casalese scesa dalla serie D, col campo nuovo già costruito: mi pare che alla fine sia rimasto molto utile. E ancora, se Desalu prende una storta, malediciamo la nuova palestra chiusa? Io dico di no. Si investe sul futuro, non sulla società o sull’atleta. Un palazzetto da 700-1000 posti in città ci vuole: per un’assemblea scolastica, per un concerto indoor, per altri sport. La pallavolo in A2 può intanto fare da traino: meglio cogliere l’attimo, consci che non sarebbero soldi buttati”.
Qui trovate la vostra copia GRATUITA de Bar Giulia Bar Barracuda Portici del Municipio Bar Italia Farmacia Comunale Bar Tavola Calda Rist. Pizz. Piccolo Paradiso Bar La Nuova Luna Portici del Comune Bar Pizzeria Il Vesuvio Caffè Roma Bar Sport Bar Time Out Fermata KM Bottega del Gelato
angolo Conad Casalmaggiore via Martelli 2 Casalmaggiore piazza Garibaldi Casalmaggiore piazza Garibaldi Casalmaggiore piazza Garibaldi Casalmaggiore Centro Commerciale Padano Casalmaggiore via Molossi 47 Vicobellignano via Roma 7 Torricella del Pizzo piazza Italia Scandolara Ravara via Buschini 16 Castelponzone via Giuseppina 97 Solarolo Rainerio via Grasselli Barni San Giovanni in Croce via della libertà 46/b Martignana di Po piazza Comaschi Gussola via Cavallotti Piadena
Casalmaggiore
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Il progetto decennale dei fratelli Canevarolo verso l’ultimazione. Corsa contro il tempo per i lavori di rifinitura
Il Circuito di Cremona accende i motori L'edificio dei box
Il centro commerciale
L'edificio didattico
On line il sito dell’autodromo di San Martino del Lago. In pista dal 15 aprile
A
di Simone Arrighi
ll'alba del nuovo millennio era solo un sogno, coltivato da due fratelli con la passione per le due ruote. Nel 2003, per Marzio ed Alessandro Canevarolo, quel sogno inizia a diventare realtà: in nove anni, fra contatti e contratti, esplorazioni e progetti, l'idea embrionale di un autodromo nella bassa padana prende lentamente forma. E con la forma, arriva pure il colore: quello grigio scuro dell'asfalto appena steso,
bordato del biancorosso dei cordoli e del verde di un contesto rurale che gli stessi ideatori del circuito provano a non intaccare oltre il dovuto. Manca solo il rombo dei motori, che si sentirà presto in quello che a livello nazionale viene già riconosciuto come il circuito di Cremona: il 15 aprile (è una corsa contro il tempo per gli ultimi lavori: possibile un rinvio) sarà il giorno dell'inaugurazione. Prima di quella data, sarà possibile visitare l'autodromo in maniera virtuale, grazie ai vari video del circuito presenti in rete. In concreto ci si potrà però prenotare alle pro-
I fratelli Canevarolo
ve libere e prendere visione delle progettualità dell'iniziativa visitando il sito internet appena dato in pasto ad una web community smaniosa di appassionati delle due e quattro ruote (www.circuitosanmartinodellago.com). Il tam tam mediatico, iniziato da mesi seppur in sordina, giungerà al diapason fra qualche settimana, quando i 3400 metri d'asfalto del circuito principale (il secondo perlunghezza in Lombardia dopo Monza, il quinto in Italia) accoglieranno ufficialmente le prime derapate. Servirà un mix di tecnica e aggressività per affrontare l'impegnativa serie di curve che attorcigliano un percorso velocizzato da un rettilineo di ben 950 metri parallelo alla via Giuseppina. Intorno alla pista, sorta in una superficie di docimila metri quadrati bonificata nell'inverno 2010, gli appassionati troveranno un'area paddock della medesima estensione, un parcheggio ancor più grande, un centro di primo soccorso, un gommista, negozi di ricambi e abbigliamento tecnico, bar e ristorante. Ecco perché il giorno dell'inaugurazione, secondo i fratelli Canevarolo, sarà una grande festa per tutta la Bassa oltre che un orgoglio per San Martino del Lago: la speranza, di proprietari, amministrazione e paesi limitrofi, è che un'opera di tale
L'edificio fiera
Sotto il progetto del circuito automobilistico. Sul fondo la pista per kart
portata possa creare un notevole indotto per l'economia locale, creando - perché no - nuove possibilità d'impiego per la forza lavoro dell'intero circondario. In attesa del 15 aprile, sul web, sarà possibile prenotare le prime prove libere già organizzate sul nascituro circuito per i mesi di aprile, maggio, giugno, luglio e settembre. Tre i team organizzatori coinvolti: 76 Racing Team, che offre corsi di guida in pista e prove libere a turni per motociclisti, Non Solo Dritto, un'associazione sportiva nata dalla passione di un gruppo di amici per le due ruote, e
Gully Racing, team di Guglielmo Tarizzo, campione d'Europa nel 2007 nella categoria Supersport. Sui siti di riferimento dei singoli team sono disponibili prezzi e date. Oltre alle moto, l'autodromo accoglierà da maggio anche i kart, su di un circuito minore di 1040 metri. Fra corsi di guida sicura, campus estivi per i piloti più giovani, prove libere per moto e gare di kart, c'è da dar ragione ai fratelli Canevarolo quando dicono che al circuito di San Martino del Lago «ce ne sarà per tutti i gusti».
carri allegorici a casalmaggiore
Torricella, sacchini si ricandida
cogeme e siderimpex, niente cassa
GUSSOLA - Come già accaduto nelle confinanti Martignana Po e Solarolo Rainerio, la progettata realizzazione di una centrale fa discutere e divide il paese. Se negli altri casi si tratta rispettivamente di impianto per la produzione di energia elettrica attraverso l'utilizzo di oli vegetali e di centrale a biomasse, a Gussola in cantiere c'è la costruzione di una centrale a biogas. Alle ore 17 di oggi presso il Centro Culturale si terra un'assemblea organizzata dal locale comitato che si oppone alla costruzione dell'impianto nel casalasco. Cremona si conferma la provincia pilota in Lombardia negli impianti di biogas, ma non mancano perplessità dal mondo di agricoltori e consumatori (ettari tolti a una produzione di elevato livello) e da quello ambientalista. Insomma, le tanto agognate energie rinnovabili suscitano ancora parecchie perplessità.
CASALMAGGIORE - Dopo la prima uscita di domenica scorsa tra le vie delle frazioni casalesi di Roncadello e Cicognara, replicata martedì pomeriggio in piazza Manzoni a Viadana, la sfilata dei carri allegorici organizzata dall'associazione 'Amici di Roncadello e Cicognara' sbarcherà domani (domenica 26 febbraio) a Casalmaggiore. L'anello di piazza Garibaldi sarà il nostrano Sambodromo, dove alle ore 14,30 sfileranno cinque carri: 'Legoland', 'Roncadello Express', 'Benvenuti al polo', 'La natura incantata' e 'SpongeBob'. L'evento è organizzato in collaborazione con la Pro Loco. Il pomeriggio verrà deliziato da bevande corroboranti, gnocco e polenta fritti. Verrà inoltre allestita una mostra fotografica sulle maschere carnascialesche.
TORRICELLA DEL PIZZO - La notizia è ufficiale da ieri sera. Il primo cittadino di Torricella Emanuel Sacchini si ricandiderà a sindaco. Quello di Torricella del Pizzo è l'unico Consiglio Comunale del casalasco per il cui rinnovo si andrà alle urne nell'imminente primavera. Tra l'altro si tratta dell'unico Consiglio che sarà composto di soli 6 consiglieri (4 di maggioranza e 2 di minoranza), in ottemperanza alla nuova normativa per i Comuni al di sotto dei mille abitanti. La decisione di Sacchini è stata comunicata ai colleghi del gruppo di maggioranza nel corso di una riunione che si è tenuta nella serata di ieri. Il comune casalasco va alle urne in tempi sfasati a seguito dell'incidente che costò la vista nel gennaio '98 all'allora sindaco Guerrino Barbieri.
CASALMAGGIORE - Era nell'aria, e alla fine non è stato possibile prorogare la cassa integrazione per gli oltre 100 metalmeccanici della Cogeme e Siderimpex di Casalmaggiore. Giovedì si è tenuto un incontro voluto dai sindacati, che chiedevano un prolungamento della cassa di sei mesi. Il commissario giudiziale ha respinto la richiesta, tanto che la prossima settimana partiranno i licenziamenti: 28 i dipendenti della Cogeme interessati e 74 della Siderimpex. I lavoratori avranno diritto ad un periodo di mobilità che varia da uno a tre anni, a seconda dell'età, con uno stipendio mensile di circa 800 euro. Oltre al commissario Margotti e ai sindacalisti, erano presenti il sindaco casalese Silla e l'assessore provinciale al Lavoro Orini. La speranza è che possano andare in porto alcune trattative con aziende che hanno manifestato interesse a rilevare l'attività produttiva.
In Breve
centrale di gussola, oggi assemblea
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" QUESITO
Perché i vigili non indossano le mascherine antiparticolato? Egregio direttore, le polveri sottili a Cremona sono diventate un problema estremamente serio. Gli enti preposti, soprattutto le autorità sanitarie, sono inadeguate a risolvere l’annoso problema della salute pubblica e grazie alla loro endemica inerzia stanno mettendo a serio rischio la salute dei cremonesi. Il giorno del blocco del traffico - con valori d’inquinamento altissimi oltre 218 μg/m3 di PM 10 e quindi valori altissimi anche di pm 2,5, polveri molto più dannose delle Pm 10 - ho visto che nessun agente dei vigili urbani indossava la mascherina antiparticolato. Possibile che in Comune o al comando dei vigili non ci sia nessuna persona qualificata, tipo il responsabile del servizio di protezione e prevenzione, il medico competente o il rappresentante per la sicurezza dei lavoratori, figure espressamente richieste dagli obblighi della legge 81/08 e smi, che si sia sentito in dovere di prescrivere per quelle categorie di persone che svolgono attività lavorativa e continuativa in mezzo al traffico cittadino (vedi soprattutto vigili urbani) la tutela della loro salute vista l’altissima esposizione da polveri a cui sono stati esposti, ad utilizzare una maschera facciale protettiva del tipo FFP3, la cui efficienza filtrante minima garantita e del 98%? Siamo alle solite, le leggi ci sono ma come sempre le competenze di coloro che devono farle osservare sono inadeguate. Tra le varie misure, si obbliga a limitare le temperature nelle abitazioni e negli uffici a 20° C, che sono ancor oggi sprovvisti di moderne tecnologie sia per la produzione del calore, sia per il controllo delle temperature. Queste richieste non permettono dei controlli seri e quindi non produrranno nulla sul fronte dell’inquinamento Elia Sciacca Cremona ***
" oltre lo specchio
E’ ora di preoccuparsi della questione ambientale Egregio direttore, siamo il gruppo femminile “Oltre lo Specchio” di Cremona, aderente al movimento nazionale “Se non ora quando”. Come donne e come cittadine responsabili, vogliamo esprimere la nostra forte preoccupazione, la nostra inquietitudine ed anche la paura che ci provocano l’inquinamento dell’aria, ma anche del suolo, di tutto l’ambiente in cui viviamo con le nostre famiglie. Il nostro appello è questo: i sindaci diano pubblica e concreta udienza alle istanze dei cittadini espresse attraverso i movimenti di opinione, le rappresentanze politiche, le rimostranze dei singoli e si facciano carico di prendere provvedimenti forti, anche apparentemente impopolari, per dare finalmente concrete speranze di soluzione, a breve, medio e lungo termine alle aspettative di buona vita che tutti ci auguriamo. Non abbiamo, infatti, finora visto nessuno dei nostri rappresentanti, da noi delegati alla gestione della cosa pubblica, che si sia esposto in primo piano allo scopo di informare sul tipo di rischi sanitari che noi tutti corriamo, dare direttive di comportamento, emanare provvedimenti significativi, progettare alternative ecologiche coerenti, fare cioè tutto quanto ci si aspetterebbe da chi responsabilmente si è assunto il dovere di tutelare diritti, ma anche richiamare ai doveri la cittadinanza tutta. Non crediamo ci sia più tempo, nè che sia più il tempo di tergiversare o di nascondersi dietro chissà quali scuse. A Cremona ed in provincia l’invivibilità dell’ambiente e la mancanza di tutela dei beni comuni sono cosa di gravità inaudita in senso assoluto: sono nostri i primati di malattie fortemente invalidanti, ma anche le difficoltà dei collegamenti con le altre città attraverso i trasporti pubblici, l’inesistenza di piste ciclabili degne di questo nome e di alternative efficaci al trasporto privato in città. E poi la presenza di moltissimi siti altamente inquinanti, a partire dalla famigerata Amoco, che ormai da anni distruggono il suolo, l’incredibile tentativo del Presidente della Provincia Salini di invalidare l’esito del
Fate molta attenzione alla truffa informatica denominata phishing Buongiorno, dato che navigo molto in rete, mi capita spesso che molti siti mi invitano a cliccare in quanto vincitore di un’auto. Vorrei sapere nel caso dovessi cliccare, che cosa può succedere ? Lorenzo *** Caro Lorenzo, le consiglio di non cliccare mai su siti che le comunicano di aver vinto beni di qualsiasi genere: si rischia, infatti, di aprire una pagina infetta che può arrecare danni al suo computer. Ma non solo, altro rischio è quello di cadere nella trappola denominata phishing, ossia quell’attività illecita in base alla quale, attraverso fasulli messaggi di posta elettronica un soggetto riesce ad
A cura della dott.ssa Emilia Codignola* impossessarsi fraudolentemente dei codici elettronici (user, password) di un utente, che poi utilizza per frodi informatiche consistenti nell’accedere a conti correnti che vengono rapidamente svuotati. La finalità del phischer è dunque quella di sottrarre agli utenti dati personali come codici d’accesso, pin, password, per poi sottrarre loro denaro depositato in conti correnti accessibili online. Non esiste una definizione del fenomeno phisching nel nostro ordinamento, così come non esiste una definizione della parola phisching in alcun dizionario della lingua inglese, trattandosi di una storpiatura del verbo “to
referendum sull’acqua pubblica, i problemi di compatibilità ambientale sollevati dal progetto del terzo ponte, la famigerata Strada Sud, la Cremona-Mantova... Ma l’elenco sarebbe lunghissimo. L’esistenza di tanti gruppi di attenzione in campo ecologico, da Luci a Legambiente, all’Arci (come contenitore di numerose iniziative di informazione e sostegno alla responsabilità dei consumatori), al comitato per l’Acqua Bene Comune, alle organizzazioni sindacali di varie aree, ad alcuni partiti politici che stanno riflettendo sullo scollamento delle loro rappresentanze dalla base, farebbero sperare in un movimento virtuoso che sposti l’attenzione dal consumismo sfrenato alla cura come valore fondante della società, tuttavia il potere e il prestigio dei sindaci restano l’unica forza, in democrazia rappresentativa, che possa concretamente attivarsi. Gruppo “Oltre lo Specchio” Cremona ***
" appello
PM10, è arrivato il momento di fare qualcosa di concreto Egregio direttore, come tutti sanno, le PM10 nei giorni scorsi hanno toccato uno storico picco di 200 µg/m3, il 400% dei livelli massimi previsti dalla legge ed i giorni di persistenza fuori dalla tolleranza hanno già superato i 35 previsti dalla norma. Non va dimenticato che la minaccia ancora più alta per la salute viene dalle particelle più piccole del PM10 (PM2,5 e minori), di cui sono la componente maggiore. Il nostro sindaco domenica ha fermato simbolicamente il traffico e vara inutilmente la strategia delle targhe alterne, mettendo però a nudo l’impotenza delle istituzioni locali che è confermata dalla chiusura della Tamoil: i suoi fumi contribuivano sicuramente alle emissioni delle PM10 eppure la loro assenza non si è sentita. Si badi, non tanto per l’ininfluenza di questa o quella emissione, ma per il fatto che l’aria di Cremona, per la nota meteorologia padana, è la stessa che incombe da Torino a Venezia e quindi è irrilevante il singolo intervento locale. Quindi, pur essendo meritoria dal punto di vista educativo la battaglia unitaria contro le PM10 dei dieci Comuni limitrofi, va detto che, purtroppo, è irrilevante. Il Circolo culturale “AmbienteScienze”, mentre ricorda ancora una volta quanto affermato all’art. 32 della nostra Carta «la Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività...», chiede alla stampa locale, che sulle PM10 in questo periodo si è fatta adeguatamente sentire, di tenere sempre alta l’attenzione sul tema e di dare il più ampio spazio possibile alla voce dei movimenti ambientalisti cremonesi che da sempre denunciano la insostenibilità della situazione. Ad esempio. “AmbienteScienze” ha una sua proposta. Se è vero che Cremona è un po’ il baricentro della Pianura pPadana e che è ai vertici nazionali della mortalità da tumore, il nostro sindaco chieda subito con forza un incontro tra gli as-
Lettere
lettere@ilpiccologiornale.it • cremasco@cuticomunicazione.it
fish” pescare con l’amo. Una pesca alla quale abboccano purtroppo gli utenti più sprovveduti. Ebbene, tale fenomeno integra il reato di truffa ai sensi dell’art. 640 c.p., secondo cui commette truffa “chiunque con artifizi o raggiri, inducendo taluno in errore, procura a sé o ad altri un ingiusto profitto con altrui danno. Oltre alla truffa sono ravvisabili gli estremi di altri reati informatici e contro la privacy come la frode informatica (art. 640 ter c.p.), l’accesso abusivo ad un sistema informatico (art. 615 ter c.p.) o l’illecito trattamento di dati personali (art. 167 D.lgs n.196/2003). Anche l’Istituto di credito, custode delle informazioni
sessori regionali per l’ambiente ed i colleghi dei capoluoghi di provincia delle quattro regioni padane per promuovere iniziative comuni volte a ridurre il problema. Alcune idee: spostare il trasporto delle merci dalla gomma alla rotaia; aprire uno specifico “albo fornitori” della P.A., premiante nei punteggi, alle imprese certificate Iso 1400014001; chiudere al traffico i centri urbani; sostituire con tecnologie più avanzate l’incenerimento dei rifiuti; ridurre la cementificazione dei territori; potenziare le istituzioni preposte alla difesa ambientale per un più stretto controllo, ecc., ecc. A chi obiettasse che questo vuole anche dire chiedere risorse che in questo periodo non ci sono, si ricorda che solo tre mesi fa, Janez Potocnik, commissario europeo dell’ambiente, sulla inosservanza dei 35 giorni per le emissioni delle PM10 da parte di alcuni membri dell’Ue come Italia, Cipro, Portogallo e Spagna, ammoniva: «Questi Paesi non hanno ancora affrontato in modo efficace il problema delle emissioni eccessive per l’inquinante atmosferico particolato fine, o PM10». La scadenza per provvedere era il 2011, pena una multa di ben 1,7 miliardi di €! Benito Fiori Per il Circolo culturale “AmbienteScienze” ***
" il ricordo
Un saluto affettuoso all’amico Camillo Fervari Egregio direttore, vorrei ricordare l’amico Camillo Fervari. Camillo l’avevo conosciuto, credo nel 1968 . Avevo 17 anni . Io ed altri giovani avevamo chiesto la tessera del Pci. Allora era in uso, come regola interna, che un funzionario della Federazione incontrasse gli aspiranti iscritti. E così avvenne. Fui convocato nella sede del Pci di via Volturno 38 a Cremona e fui accompagnato dalla mitica Ginetta, nell’ufficio di Camillo. Si presentò come responsabile dell’orgazizzazione del Pci. Il suo aspetto era mite, era ben vestito con giacca e cravatta e il suo dente anteriore sporgente lo rendeva simpatico. Quando parlava trascinava la “s” e faceva un certo effetto sentire da lui le parole “fascismo” e “atifascismo”. Insomma quella sua “s” trascinata contribuiva a renderlo simpatico. Quel pomeriggio mi fece molte domande. Lo scopo del colloquio era quello di capire perché intendevo iscrivermi al Pci. Non mi trovai in imbarazzo, anzi. Il colloquio fu piacevole, parlammo della mia famiglia di provenenza socialista, delle lotte studentesche, dell’invasione sovietica in Cecoslovacchia. Quando gli dissi che una delle motivazioni per la quale mi iscrivevo al Pci era per l’appunto la decisione dello stesso Pci di prendere le distanze dall’invasione, non capii che invece lui era perplesso su quella condanna. Ci lasciammo con un arrivederci. Qualche giorno dopo mi fu recapitata la tessera a casa, dal segretraio della sezione della villetta la tessera. E li inziai la mia militanza politica. Con
sensibili, è responsabile, ai sensi degli artt. 15 e 31 del codice privacy ed è tenuto al risarcimento ex art. 2050 c.c., per mancato ottemperamento a tali obblighi di custodia e controllo. Quanto all’utente raggirato, viene da dire “oltre al danno la beffa” di essere stato parte attiva nel fornire i dati che verranno usati contro di sé. *Legale e conciliatore professionista emiliacodignola@libero.it
Camillo, nonostante la defferenza di età, diventammo amici. Conobbi sua moglie Carla, che morì antitempo, il figlio Massimo e molti suoi parenti (il mitico Miglio, ecc.). Ogni tanto brontolava e ci rimproverava. Non so se era a conoscenza che lo chiamavamo “il brontolo”. Chissà lui che soprannome mi aveva affibiato. In quel periodo conobbi anche Deo e spesso noi tre ci trovavamo, assieme ad Italo Ruggeri, al bar del Cittanova per bere “il bianchino”. Camillo era un uomo limpidissimo. Non è mai stato un dirigente di primo piano del Pci ma ha sempre svolto i suoi incarichi con grande impegno e professionalità e passione. Toccò a me, in qualità di dirigente della Cgil di Cremona, proporgli di diventare segretario dello Spi-Cgil. Entrò in Cremona Solidale quando ero vice presidente. Lo vedevo quindi spesso ed ogni volta mi abbracciava con tenerezza e con il suo sorriso ormai da anni privato dal dente sporgente. Insomma, Camillo fu per me e molti altri un uomo che ci ascoltava e con il quale ci si scambiavano opinioni anche contrapposte. Fu per molti anni sindaco di Gerre de Caprioli, assessore ai Servizi Sociali in Provincia ed in Comune ed amministratore dell’Ospedale di Cremona. Un uomo che non si dimentica facilmente, di grande umanità. Un abbraccio al figlio Massimiliano. Ciao Camillo e scusaci se spesso ti abbiamo chiamo “brontolo” ma lo si diceva con affetto. Ti abbiamo voluto bene. Gian Carlo Storti Cremona ***
" strutture a crema
Per la lista della Bonaldi lo sport è importante Egregio direttore, quando si parla di strutture sportive non si può fare a meno che confrontarsi con le esigenze della città e del territorio. Come avevo già proposto in Consiglio comunale, l’impiantistica sportiva va vista in un disegno più ampio riguardante tutto il territorio. In ogni caso il palazzetto, così come lo stadio di calcio, è un bisogno che Crema manifesta da tempo e che necessita di un approfondimento dal punto di vista amministrativo, finanziario e urbanistico importante. Sono convinto che un vero palazzetto polifunzionale, quindi aperto non solo alle nostre squadre di vertice, ma anche per altri utilizzi (penso per esempio a congressi e concerti) potrebbe essere una risorsa per la città e potrebbe dare risposte anche agli sport minori che spesso si trovano in sofferenza in merito agli spazi. In questi anni l’assenza di una politica comprensoriale non ha permesso una gestione attenta delle risorse del territorio cremasco. Non dimentico anche che durante la scorsa campagna elettorale i tre candidati sindaco avevano preso l’impegno ufficiale di costruire il nuovo palazzetto. Sempre allora avevamo individuato l’area della ex Voltana come la zona migliore per una infrastruttura di questo tipo. Inoltre, non ho mai de-
monizzato l’intervento dei privati, senza i quali il Comune non avrebbe la possibilità economica di costruire alcunché, ma anzi sono da favorire ricercando ovviamente il giusto equilibrio fra l’interesse privato e l’interesse della città e la necessaria trasparenza che deve essere sempre presente in queste operazioni dove si devono salvaguardare gli interessi di tutti e non solo quelli di pochi. Una nuova struttura, palazzetto o stadio che sia, non può che diventare un’occasione d’investimento se studiata in maniera polifunzionale, capace di attrarre, in grado di offrire un’opportunità economica. Credo che a tre mesi dalle elezioni non si possano prendere decisioni avventate, ma che da parte nostra però non ci debbano essere preclusioni di nessun genere ed anzi la massima disponibilità al dialogo, pronti a sederci attorno a un tavolo con chiunque abbia progetti nel caso venisse eletta Stefania Bonaldi come sindaco. Ciò che è certo è che lo sport per me e la mia Lista Civica, per il candidato sindaco di Crema del centrosinistra, Stefania Bonaldi e per tutta la nostra coalizione è tra le priorità perché resta un’agenzia educativa importante ed è uno dei fiori all’occhiello che la nostra città può esibire. Walter Della Frera Consigliere comunale “W Crema… viva” ***
" a crema
Chiediamo alla politica maggiore partecipazione Egregio direttore, «nel nuovo testo, approvato all’unanimità nella riunione consiliare del 14 febbraio, poco o nulla cambia rispetto a prima. Non siamo soddisfatti» - dichiara Alessandro Boldi, candidato sindaco del Movimento 5 Stelle Cremasco, alle prossime amministrative -. A parole è stato riconosciuto da tutti il valore di stimolo che ha avuto il Movimento 5 Stelle durante i lavori della commissione, ma nei fatti, non una delle sedici proposte che abbiamo presentato è stata approvata: né i Referendum cittadini, né la revoca dell’eletto, né il diario di lavoro degli assessori, né le riprese della giunta, nulla di nulla, se non due paroline (“bilancio partecipato”) che messe come sono messe e senza un regolamento attuativo, non significano nulla». Il referendum è rimasto di tipo consultivo, ovvero uno strumento privo di efficacia, senza vincoli per il Consiglio comunale e con delle barriere insormontabili (si parla di raccogliere 1500 firme in 3 mesi per accedere alla consultazione). «Sono stati fatti solo pochi passi in avanti verso il nostro obiettivo, la democrazia diretta e partecipata, che rimane anni luce distante. Questa politica infatti ha ancora paura della partecipazione, non capendo che essa è l’unica opportunità di cambiamento nel nostro sistema amministrativo. La conseguenza, però, è che per altri dieci anni, periodo di validità del nuovo Statuto, i cremaschi non conteranno nulla. Noi del Movimento locale siamo qui per adempiere alla nostra principale missione: diffondere notizie come questa per far uscire Crema dal torpore indotto da anni di cattiva politica, e far sì che la gente possa andare a votare con consapevolezza e non più alla cieca. La battaglia per la partecipazione è appena cominciata.” Danilo Toninelli Portavoce Movimento 5 Stelle del Cremasco ***
" cremona pedala
Un sentito ringraziamento per la manifestazione Egregio direttore, il Circolo “AmbienteScienze” ringrazia Filippo Bonali organizzatore di “Cremona pedala” per il successo di partecipazione riscosso con la biciclettata cittadina, con cui si voluto richiedere ancora una volta l’espulsione delle auto dal centro cittadino. Non solo e non tanto per ragioni estetiche, ma per migliorare la qualità dell’aria che i cremonesi respirano. Un altro grazie va a Luci per l’ottimo video che la documenta.
Speciale Sposi
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Matrimonio e galateo, passi falsi da evitare Pagine a cura di Martina Pugno
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e c'è un'occasione nella quale la tradizione non passa mai di moda, essa è la cerimonia di nozze, un giorno che si desidera rendere perfetto in ogni dettaglio da ricordare per sempre. Organizzare una cerimonia che possa soddisfare tutti gli ospiti ed incontrare nel contempo il gusto degli sposi non è sempre facile; per semplificare l'organizzazione vi sono alcuni accorgimenti da tenere presenti. Non si tratta certo di obblighi e doveri, ma di convenzioni legate al galateo e ancora oggi attuali, che si può scegliere di seguire per una cerimonia dal sapore classico ed elegante. La tradizione impone norme rigide riguardanti gli abiti della coppia, anche se sempre più frequente oggi si decide di affidarsi al gusto e concedersi qualche libertà: la sposa dovrebbe indossare un vestito con ampio strascico solo se sposo, parenti, fratelli e testimoni decidono di indossare il tight. Fino a qualche
Sabato 25 Febbraio 2012
DOPO LA CERIMONIA, IL RICEVIMENTO
I compiti di sposi e genitori
tempo fa lo sposo non poteva permettersi molti strappi alla regola. A un matrimonio solenne non si ammettevano eccezioni:
tight di giorno e marsina alla sera. Per quanto riguarda le fedi, la tradizione le vuole lisce e sottili in oro giallo, ma se il portafoglio lo consente nulla vieta una fede in platino o con brillanti, purché all'interno vi siano incisi i nomi degli sposi e la data delle nozze. Unico vincolo: l'anello va assolutamente portato all'anulare sinistro perché fin dall'antichità si pensava che questo dito fosse collegato direttamente al cuore. Nei paesi del Nord Europa, però, la fede nuziale si porta sulla mano destra. Il bouquet della sposa dovrebbe essere ordinato dallo sposo: la tradizione prevede i fiori d'arancio, ma ci si può tranquillamente sbizzarrire nella scelta. La sposa entrerà in chiesa al braccio del padre o, in mancanza di lui, del parente più stretto. Al suo ingresso tutti saranno già ai loro posti: nella parte sinistra della chiesa la fami-
glia della sposa, nella parte destra quella di lui. Lo sposo sarà già all'altare, insieme ai testimoni, che dovranno sistemarsi a lato degli sposi, a sinistra quelli di lei e a destra quelli di lui. Alla fine della cerimonia lo sposo darà la destra alla sposa e dietro di loro si formerà il cosiddetto corteo: la madre dello sposo alla destra del padre della sposa, la madre della sposa al braccio del padre dello sposo, seguiti dall'allegro corteo di amici e parenti. Attenzione, infine, alla scelta dei testimoni: figure fondamentali, di solito sono due per parte, anche se per legge ne basterebbe uno, e vengono scelti tra i parenti più stretti e gli amici più cari. Dato il ruolo, a loro spetterebbe la scelta di un regalo particolarmente sostanzioso; meglio essere certi dunque che la proposta non li metta in difficoltà o imbarazzo.
Come ogni rituale che affonda le proprie radici nel lontano passato, le nozze costituiscono un momento strutturato nel quale i diversi partecipanti hanno compiti e ruoli ben definiti. Agli sposi spetta l'onore di ricevere e intrattenere i propri ospiti, meglio se con un discorso a inizio o fine pasto da parte del neo marito e, a seguire, della sposa. Essa si curerà anche della consegna delle bomboniere e dei confetti, mentre sarà la coppia nuziale a dare il via alle danze, ballando un primo lento da soli. Se gli sposi a fine ricevimento vanno via in auto, è tradizione attaccare al paraurti posteriore lattine, palloncini ed altri oggetti rumorosi. Questa usanza deriva dalla tradizione di attaccare le scarpe della sposa alla macchina, per simboleggiare il passaggio di proprietà della donna dal padre al marito. Anche i genitori della coppia nuziale rivestono ruoli ben precisi: il padre della sposa è solitamente il primo a fare il discorso e proporre il brindisi agli sposi; a lui spetta un ballo con la figlia al terzo giro di danza. Nel caso in cui gli sposi ritardino al ricevimento a causa del servizio fotografico, sarà invece la madre della sposa a ricevere gli ospiti; essa può fare, con il genero, il secondo ballo. Il padre dello sposo può invece ballare con la sposa al secondo giro di danza. Lo sposo concederà invece un ballo alla madre al terzo giro di danza. Nel corso del ricevimento, in seguito alla cerimonia, il testimone principale può tenere un discorso per rispondere allo sposo da parte di tutti gli altri invitati e testimoni. Si tratta, naturalmente, di convenzioni che la coppia è libera di non seguire, ma che è sempre bene conoscere e tenere presente, magari per avvertire in anticipo i genitori della coppia del desiderio di variare, evitando di creare così spiacevoli equivoci nel momento del ricevimento.
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Speciale Sposi
Sabato 25 Febbraio 2012
Il matrimonio vintage
Un intero weekend per festeggiare le nozze
Sempre dagli Stati Uniti, è in arrivo un nuovo modo di guardare al passato in occasione delle nozze: stanno riscuotendo crescente successo anche in Italia i matrimoni vintage, che riprendono le atmosfere e lo stile delle cerimonie degli anni passati. Dagli anni Venti agli annni Cinquanta, molte coppie decidono di far rivivere le atmosfere suggestive del passato nel giorno del matrimonio, coinvolgendo anche ospiti e invitati. Naturalmente, agli invitati non può essere imposto di partecipare con abiti in stile d'epoca, ma si può effettuare l'invito, provvedendo poi a curare i diversi aspetti del matrimonio in linea con il tema prescelto. Dall'abito degli sposi sino all'allestimento delle location, è possibile far rivivere le atmosfere jazz degli anni Venti e Trenta, guardare al mondo della Hollywood anni Cinquanta, o rispolverare perfino le atmosfere rock anni Sessanta. Fondamentale, da questo punto di vista, la musica, rigorosamente in linea con lo stile del periodo che si decide di far rivivere. Per un effetto ancora più realistico, ci si può sbizzarrire con la cura di ogni dettaglio: dagli abiti fino al trucco, passando per l'acconciatura e gli accessori. Al bando invece la mescolanza di richiami a più periodi, che creerebbero un effetto poco omogeneo e confusionario. Una volta scelta l’epoca è tempo di documentarsi. La cosa più divertente a questo punto è trovare quello che più si addice alla propria personalità, da riproporre come allestimento del matrimonio, come bomboniera o come fil rouge della festa di matrimonio. Ci sono elementi che richiamano subito nell’immaginario un epoca storica, ma il bello di un ispirazione vintage sta nella ricerca di dettagli e particolari unici che renderanno il matrimonio un evento indimenticabile. Attenzione dunque ai particolari, a quei tocchi di stile sui quali è facile cadere come accessori o arredamento. Se decidete, ad esempio, di fare un matrimonio in stile anni 20, sarà bene evitare di fare il ricevimento in una villa di architettura anni ‘60! Un dettaglio, è vero, ma la scelta della location è particolarmente influente sull'intera atmosfera che si andrà a creare. Se il fil rouge sono gli anni 20, sarà bene scegliere una location che rimandi o ad un epoca storica precedente o agli stessi anni 20. Sono i dettagli che fanno la differenza. Lo stesso vale per gli elemento di design all’interno, dalle sedie alle posate, fino all’illuminazione. Organizzare un matrimonio vintage è bello e molto divertente… ma non è altrettanto facile! Per questo, si può optare anche in questo per l'assistenza di un wedding planner, che possa curare ogni dettaglio.
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e il matrimonio è il giorno più importante nella vita degli sposi, perchè non trasformare il giorno più bello in un intero fine settimana e moltiplicare così la gioia legata all'evento? Tra le nuove tendenze in arrivo direttamente dagli Stati Uniti vi è appunto il wedding weekend, ovvero 'il fine settimana delle nozze', che va a sostituire il tradizionale svolgersi della cerimonia e del ricevimento nel corso di un'unica giornata. Anche senza allontanarsi dalla città di provenienza degli sposi, si può scegliere di aggiungere al pranzo di nozze due giornate di festeggiamenti, cosa che potrebbe essere particolarmente gradita agli ospiti che vengono da lontano e che potranno godersi più giorni di festa in suggestive location tutte da scoprire. L'idea più diffusa per questo tipo di ricevimento è quella di iniziare i festeggiamenti il venerdì sera con una cena per gli amici più stretti e i parenti più prossimi, solitamente dal carattere informale, per poi concedersi un classico pranzo di nozze il sabato, prima o dopo la cerimonia nuziale, concludendo poi la domenica con un brunch o un pranzo leggero per pochi, o ancora una colazione informale. Qualora si decida di optare per l'organiz-
zazione di un wedding week end, però, occorre tenere presente che esso richiede più impegno organizzativo della semplice giornata: occorre prestare attenzione a tempistiche e menù, per evitare di stancare troppo gli ospiti la sera prima delle nozze oppure di appesantirli eccessivamente
nel corso del ricevimento principale. Per i diversi momenti del fine settimana, inoltre, è bene scegliere location non troppo distanti tra loro, in modo tale da non costringere i propri invitati a spostarsi di continuo con la macchina e compiere lunghi tragitti. Ai propri ospiti è meglio offrire, inoltre, diverse tipologie di ricevimento, alternando i momenti formali a quelli più informali, mantenendo comunque un ritmo che non risulti troppo incalzante: il fine settimana deve svolgersi nel più completo relax e in allegria, senza trasformarsi in un tour de force estenuante per gli invitati e per la coppia. L'organizzazione di un intero week end dedicato al matrimonio comporta naturalmente maggiori energie e richiede più tempo rispetto a una singola giornata, in particolar modo se si scelgono più location, per le quali occorre progettare addobbi e decori. Per un risultato perfetto e un'organizzazione che non lasci spazio ad imprevisti, è possibile scegliere di affidarsi a un wedding planner, delegando così gli aspetti più pratici ed affidandosi ad un professionista in grado di trasformare il giorno o il fine settimana del matrimonio in un momento indimenticabile.
Speciale Sposi
Sabato 25 Febbraio 2012
Consigli pratici per un matrimonio ecocompatibile e solidale
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Nozze green nel rispetto dell’ambiente L’
attenzione per l'ambiente che ci circonda è un tema di crescente diffusione, per il quale si può fare molto in ogni ambito della vita pratica. Alle piccole attenzioni nel quotidiano si possono aggiungere quelle legate ad eventi straordinari, come il matrimonio: sempre più di frequente gli sposi si impegnano ad organizzare il giorno delle nozze tenendo conto dell'impatto ambientale delle proprie scelte, per una cerimonia e un ricevimento ad impatto zero. Tra gli accorgimenti più frequentemente attuati vi è la scelta di inviti e menù stampati su carta riciclata. I centrotavola, al posto di essere fiori recisi, possono essere costituiti da piantine da conservare e far crescere dopo le nozze: un particolare ricordo duraturo per gli ospiti che lo riceveranno sicuramente con piacere. Il ricevimento può essere organizzato da un catering che usa prodotti biologici, del commercio equo e solidale oppure prodotti a chilometro zero. Organizzare un matrimonio ecologico non significa necessariamente aumentare i costi. Ad esempio fare attenzione a ridurre gli sprechi è un primo passo verso una coscienza critica. Spesso i banchetti sono davvero troppo ricchi e gli avanzi potrebbero sfamare un esercito: meglio prestare attenzione alle quantità, richiedendo conferma della partecipazione ai propri ospiti poco tempo prima delle celebrazioni. Per abbassare i livelli di emissione di inquinanti si possono organizzare meglio gli spostamenti degli invitati con poche macchine o radunare tutti su pullmini elettrici. Gli sposi, poi, possono arrivare in bicicletta o tandem per i più sportivi, oppure in carrozza per un arrivo
ancor più romantico. Scegliere fiori di stagione per il bouquet può costituire una soluzione ottimale; in alternativa, la sposa può optare per un originale bouquet di bulbi, da conservare e
far crescere anche dopo il giorno delle nozze. Allo stesso modo, anche le decorazioni potranno essere realizzate con fiori di stagione. Per le bomboniere, perchè non ricorrere a prodotti locali, come
vasetti di marmellate, bottiglie di vino o manufatti artigianali, in modo da favorirne anche la produzione? Oppure si può pensare a bomboniere solidali, il cui ricavato andrà a favore di onlus e associazioni. Per le fedi, i più nostalgici potranno chiedere di usare quelle dei propri nonni che magari non ci sono più oppure ci si può rivolgere a cooperative gestite da persone diversamente abili che lavorano materiali non trattati chimicamente. Su diversi siti internet invece è possibile acquistare anelli in oro riciclato. La lista nozze può essere effettuata presso una bottega equosolidale o finanziare progetti di salvaguardia ambientale. Anche la luna di miele può essere ecofriendly, con l'organizzazione di un viaggio responsabile.
Menù a kilometro zero Dagli addobbi della location fino al menù, ogni aspetto del proprio matrimonio può essere definito in base alla compatibilità con l'ambiente naturale. Compilare una lista di portate che possa soddisfare tutti i palati certamente non è facile: garantire la varietà del menù è possibile anche qualora si scelga di optare per un elenco di piatti realizzati con prodotti di provenienza locale. Il tipo di pietanze proposte varierà a seconda che si tratti di un pranzo, di una cena o di un buffet pomeridiano; in particolare, in questo caso è bene evitare di appesantire eccessivamente i propri ospiti. In ogni caso ed in particolare per quanto riguarda pranzi e cene con servizio al tavolo si è soliti seguire, per il menù, uno schema fisso. Di norma il menù di un matrimonio che si rispetti inizia con un aperitivo: in passato si era soliti attendere l’arrivo degli sposi prima di far uscire le portate, attualmente quest’usanza è caduta in disuso, e il rinfresco è diventato un piacevole modo per ingannare l’attesa degli sposi intenti a posare per il servizio fotografico, pregustando il banchetto
che seguirà. Terminate le foto, con l’arrivo della coppia ha inizio il banchetto vero e proprio con uno o più primi piatti a base di verdure, carne o pesce anche se, di recente, si è diffusa l’abitudine di proporre più “assaggi” di diversi tipi di pasta ( in questo modo avrete anche maggiori possibilità di andare incontro ai molteplici gusti degli ospiti). Dopodiché sarà la volta dei secondi di carne e di pesce, intervallati da un sorbetto al limone o alla frutta e per chiudere in bellezza la torta nuziale e il caffè. Spesso alcuni ristoratori propongono un buffet di dolci a chiusura del banchetto, prima della torta nuziale, o l’open bar a seguire. Un piccolo consiglio, nella scelta del menù per il vostro matrimonio è consigliabile tenere conto della presenza di invitati con problemi di intolleranze alimentari o simili, perciò se avete dei dubbi in proposito è meglio informarsi in tempo utile in modo tale da poter accogliere al meglio ogni ospite. Per un ricevimento davvero green, i centrotavola possono essere sostituiti da piantine che gli ospiti potranno portare a casa.
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Speciale Sposi
Sabato 25 Febbraio 2012
progettare l’album delle nozze
La scelta del fotografo
La scelta del fotografo che eseguirà gli scatti per il matrimonio è estremamente delicata: ogni professionista ha il proprio stile, ed è importante che sappia incontrare i gusti dei clienti. Per decidere a chi affidarsi, dunque, è importante conoscere il lavoro del professionista: è possibile chiedere consiglio a parenti e amici, per avere la certezza di individuare un abile e versatile fotografo, oppure visionare i lavori di più professionisti per poter valutare i risultati in prima persona. Una volta individuato il fotografo che potrà realizzare il proprio servizio di matrimonio, è bene non trascurare nessun dettaglio e prendere accordi chiari per evitare spiacevoli sorprese finali. Fondamentale, innanzitutto, stabilire gli scatti principali che si desidera vengano effettuati, per non rischiare di ritrovarsi senza la foto dei momenti ai quali si tiene di più. Il numero delle foto e il formato
dell'album è bene vengano concordati con anticipo, per poter ottenere un preventivo che si avvicini il più possibile al prezzo finale effettivo. Un aspetto particolare di cui bisogna tenere conto è quello del riscatto degli originali: la previsione della possibilità (e delle relative modalità) di riavere le matrici originali delle foto è indice di serietà professionale ed è sicuramente un elemento che conta nella valutazione del preventivo. E’ interessante informarsi sulla presenza e sul numero di assistenti che collaborano con il professionista e che possono garantire l’esecuzione di foto da prospettive diverse. Un bravo professionista, inoltre, dovrà non essere invadente durante il giorno del matrimonio, dovrà saper ascoltare le vostre direttive ed, allo stesso tempo, sapervi dare i giusti consigli su cosa si possa o meno realizzare.
Immortalare il giorno più bello
C
ome non immortalare il giorno più bello? Per il matrimonio si desidera poter conservare più ricordi possibili, anche dal punto di vista pratico, con la possibilità di ripercorrere i momenti più significativi da sfogliare all'interno dell'album di nozze. La scelta del fotografo, dunque, è particolarmente importante e delicata: occorre affidarsi a un professionista in grado di soddisfare le esigenze della coppia. Non ci sono limiti alla fantasia e alla scelta personale riguardo al tipo di scatti da effettuare e alle location, tuttavia vi sono alcuni punti fermi che solitamente vengono seguiti per effettuare il servizio fotografico. Il fotografo dovrebbe arrivare a casa della sposa circa tre ore prima del matrimonio per riprendere i preparativi e la simbolica uscita dalla casa dei genitori. E' questo il momento giusto per realizzare i primi piani della sposa, dato che il make-up e l'acconciatura sono in questo momento ancora perfetti. Quando la sposa raggiunge il luogo della cerimonia, il fotografo deve essere lì da almeno un'ora o comunque deve aver avuto precedentemente il tempo di predisporre al meglio tutte le attrezzature per la ripresa dell'arrivo degli spo-
si e della cerimonia. E' necessario che una persona di fiducia per gli sposi lo affianchi, aiutandolo a riconoscere i parenti da immortalare. Tra gli scatti che solitamente non possono mancare all'interno dell'album del matrimonio, i più diffusi sono l'uscita della sposa dalla casa paterna, l'arrivo sul sagrato della chiesa, l'ingresso al braccio del padre, la consegna della sposa al futuro marito, il momento dello scambio degli anelli, l'apposizione delle firme sul registro, l'uscita degli sposi con il lancio del riso da parte degli invitati. Dopo la cerimonia ci saranno le fotografie di rito sul sagrato. Il servizio fotografico può continuare poi in un luogo vicino al ricevimento, avendo cura di individuare le aree più suggestive. Il fotografo dovrà restare fino al momento del taglio della torta. Il discorso fatto per il servizio fotografico del matrimonio è valido anche qualora si decida di conservare in formato video i momenti più rappresentativi di questa giornata memorabile. Ci sono due possibilità: la semplice registrazione video che prevede una camera fissa che riprende l'intera cerimonia oppure un vero e proprio filmato che prevede poi un
montaggio video e foto matrimonio delle immagini migliori dalla fase dei preparativi fino alla fine del ricevimento. Agli scatti più tradizionali, però, è possibile abbinare altri concordati con il fotografo che riflettano il gusto personale e lo spirito della cerimonia: dai dettagli ai momenti di festeggiamento, ogni attimo della giornata può venire immortalato e andare a comporre l'album del giorno più bello. Con il fotografo è bene concordare inoltre formato e numero di scatti che si desidera stampare e conservare, per poter avere un preventivo prima della cerimonia ed effettuare la propria scelta. Importante anche la scelta dell'album, scrigno che custodirà i preziosi ricordi: i più tradizionali sono realizzati con copertina in pelle, in cuoio, in tessuto, o anche impreziosita con intarsi di legno, argento o ceramica, ma anche in questo caso non vi è limite alla fantasia: sempre più vari sono i modelli disponibili sul mercato, per un album originale quanto la cerimonia, che rifletta al meglio la personalità della coppia. Di crescente diffusione gli album in pelle ecologica, in linea con quanti desiderano realizzare un matrimonio ecologico.
Cultura&Spettacoli Angela Hewitt sostituisce Louis Lortie
Per problemi di salute dell’artista, il concerto di giovedì 22 marzo del pianista Louis Lortie è stato annullato. Viene sostituito dell’esibizione della pianista Angela Hewitt, in programma martedì 3 aprile (alle ore 21) che eseguirà il seguente program-
ma: Suite Francese n. 1 in re minore di J. S. Bach, Sonatina di M. Ravel, Suite Francese n. 5 in sol maggioredi J. S. Bach, Pieces de Clavecin dal Sixième Ordre di François Couperin e Le Tombeau de Couperin di M. Ravel.
Martedì va in scena lo spettacolo dal titolo “Blackbird” di David Harrower
Il tema forte della pedofilia al Ponchielli
M
di Federica Ermete
artedì 28 febbraio alle ore 21, nuovo appuntamento con la stagione di prosa del Teatro Ponchielli. La Compagnia Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa, porta in scena “Blackbird” di David Harrower, nella traduzione di Alessandra Serra. “Blackbird” è un testo dalla forza straordinaria: l’inguaribile ferita di un amore sbagliato. Il rapporto tra un uomo adulto ed una bambina, un tema scomodo che viene affrontato attraverso il linguaggio teatrale con un estremo rigore morale. Scritto da David Harrower, rivelazione della nuova drammaturgia scozzese, è messo in scena dal regista spagnolo Lluís Pasqual; mentre sul palcoscenico agiscono i grandissimi attori Massimo Popolizio e Anna Della Rosa. Un uomo di quasi 60 anni ed una ragazza di neanche 30, sono chiusi insieme in una stanza. Lei lo aggredisce, sia verbalmente che fisicamente, rinfacciandogli di averla abbandonata anni prima. Ma quanti anni prima? Quanti anni aveva, Una, quando è stata con Ray? «Mettere in scena “Blackbird - ha spiegato Pasqual - significa portare in evidenza un tema che tutti conosciamo ed unanimemente condanniamo. Qui è calato nella quotidianità di due persone; lo guardiamo in modo più profondo, al di fuori di ogni significato scandalistico. Studiamo le conseguenze che una frattura del sentimento ha avuto su due vite». Attraverso le molte stratifica-
Un momento dello spettacolo
Terzo appuntamento riservato ai più piccoli
zioni del testo ed i numerosi livelli di lettura, l’ordinaria storia di una violenza si trasforma in una grande storia d’amore, che lega indissolubilmente i protagonisti. Si tratta di un testo, al tempo stesso intelligente e coraggioso, che non pretende di dare facili risposte a un problema complesso, ma dosa con spiazzante talento disagio, amore, comprensione, sconcerto, solidarietà e condanna. “Blackbird” lascia esterrefatti, fa soffrire, fa qua-
si sentire allo spettatore la sensazione di essere sporchi di sangue mentre si prova del dolore atroce. “Blackbird” trascina con sé anche amore ed erotismo, desiderio e delusioni affettive. Tutto assieme, nello stesso limbo dove giace quel male orribile rappresentato. Lo spettacolo è sconsigliato ai minori, non tanto per la scelta dell’argomento, la pedofilia, quanto piuttosto per il punto di vista insolito con cui il tema stesso viene trattato.
Domenica 26 febbraio alle 16, il Teatro Ponchielli propone il terzo appuntamento della rassegna “Il Ponchielli per i piccoli”. Toc Teatri di Origine Controllata - I Fratellicaproni portano in scena “L’omino del pane e l’omino della mela” (nella foto), ideato, scritto, diretto e interpretato da Alessandro Larocca e Andrea Ruberti. Due buffi personaggi, mezzi cuochi e mezzi clown, creatori di storie fantasiose e di ricette, han deciso di preparare un lauto pranzetto a tutti i bambini e di spiegare loro i segreti dei cibi più buoni e della loro realizzazione. Ma uno dei due, molto sbadato, ha comprato solo una pagnotta e una mela… come faranno i nostri cuochi a preparare un pasto per tutti? I due iniziano così un viaggio fantasioso all’interno dei cibi. Tra gag, pantomime e musiche divertenti, i due cuochi-clown accompagnano i bambini nel mondo del cibo alla scoperta dei mille segreti contenuti in tutti gli alimenti.
Presentato il nuovo libro sul Fascismo e la Resistenza
E’ stato presentato venerdì sera presso Palazzo Forti di Sabbioneta, il nuovo libro dal titolo ‘‘Il Fascismo e la Resistenza a Sabbioneta - Pagine della storia d’Italia”, scritto da Roberto Marchini e Corrado Sam-
pietri. «Con questo nuovo libro spiegano i due autori - non abbiamo voluto né celebrare né condannare il Fascismo e la Resistenza. Né amore né odio: solo il racconto di alcune pagine della storia di Sab-
bioneta e d’Italia. E’ stata è sarà la storia a giudicare il Ventennio. Non tocca a noi questo compito, anche se è unanime la condanna per la feroce persecuzione degli ebrei e dei più deboli. Novant’anni dopo la
marcia su Roma, avvenuta il 28 ottobre 1922, con quest’opera libraria, abbiamo solo voluto immortalare, attraverso fotografie e documenti del periodo, alcuni momenti del nostro recente passato».
Appuntamento con l’ensemble sabato sera al Teatro Ponchielli
L’Orchestra della Rai in concerto
Sabato 25 febbraio alle 20.30 il Teatro Ponchielli, nell’ambito della stagione concertistica, ospita l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai. Tenuta a battesimo nel 1994 da Georges Prêtre e Giuseppe Sinopoli, la formazione annovera, nel suo vasto organico, molti fra i migliori strumentisti delle ultime generazioni. L’ensemble, oltre a tenere regolari stagioni a Torino, vanta anche assidue presenze a MiTo, alla Biennale di Venezia e alle Settimane Musicali di Stresa. Numerose sono le tournée all’estero e gli impegni per eventi straordinari. In quest’occasione la formazione, è condotta dal suo direttore stabile, lo slovacco Jurai Valcuha, che ha sviluppato una carriera tra Francia e Germania. In particolar modo, nel primo Paese, dove ha debuttato con l’Orchestre National de France, lavora sia in campo sinfonico che nell’opera lirica. I suoi debutti più recenti includono, altresì, diverse compagini italiane, quali la Toscanini e la Verdi. Solista del concerto è il
violinista armeno Sergey Khachatryan. Il musicista 26enne potrebbe rientrare nel gruppo dei “nuovi talenti”, se non fosse per il primo premio al “Queen Elizabeth” di Bruxelles vinto ormai sei anni fa e per una straordinaria carriera che lo ha già portato ad esibirsi con tutte le più importanti orchestre europee e americane e in estremo Oriente. Il programma della serata presenta due grandi pagine del repertorio russo. Introdotto da un introverso Notturno, il Concerto per violino e orchestra n. 1 di Dmitrij Šostakovic è retto da una straordinaria unità di intenti espressivi tra solista e orchestra, rinunciando ad ogni tensione competitiva d’impronta romantica. Ultima delle tre sofferte incursioni di Sergej Rachmaninov in ambito sinfonico, la Sinfonia n. 3 op. 44 fa convivere materiali contradditori: struttura ciclica, grandi melodie tardo romantiche, spunti jazzistici, tradizione folclorica russa ed anche una citazione del “Dies irae”.
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Cultura CREMA Spettacoli
Sabato 25 Febbraio 2012
La musica rock e pop è stata una componente importante della cultura del Novecento. Non solo a livello artistico: vi sono transitate questioni e dilemmi del secolo. Alcuni di questi temi rimangono ancora oggi, con tutta la loro pregnanza. Pensiamo al tema dei muri e dei confini. La cruda realtà della globalizzazione (attenzione! Non è un giudizio di merito: è una constatazione) ci mette di fronte ad un mondo virtualmente senza confini, e lo spaesamento è grande, il timore si amplia, fino al punto di moltiplicare quei muri concreti che, seppur limitati, ci fanno illudere di poter porre un limite alle “invasioni barbariche” di
Muri e mura cui forse ognuno ha paura. Ma attenzione: ognuno ha il suo barbaro, che può essere lo straniero malvisto, come colui che ci “rapina” un posto macchina in un parcheggio, o chi riceve una promozione sul lavoro a cui aspiravamo. La lista sarebbe lunga. Meglio tornare ai muri. I Pink Floyd, una grande band degli anni ’70 dello scorso secolo, compose – era il 1979 – un album da titolo “The Wall”, il muro. Solitudine, massificazione: possiamo sfuggire a questo destino iscritto nella modernità, diceva quest’opera, abbattendo i muri. Il muro eretto den-
Nuovo volume della collana dal titolo Fabbriche - Paese
Cultura è lavoro - lavoro è cultura. Conferenza stampa di presentazione di un nuovo volume della collana “Fabbriche - Paese” del Centro Ricerca “Alfredo Galmozzi” dal titolo “Un gioiello di tornio - Il mondo Canavese” dedicato ai 60 anni della presenza della ditta Canavese a Crema. Il libro e il film verranno poi presentati ai cittadini sabato 3 marzo ore 17 presso la sala Alessandrini via Matilde di Canossa a Crema. Autori del bel volume Anna Maria Zambelli per il testo, Walter Bianchessi per la ricerca e l’elaborazione delle fotografie e dei documenti, Antonio Vailati tutor della pubblicazione. Bianchessi e Vailati sono stati per molti anni dipendenti della Canavese. La regia e la realizzazione del film sono di Stefano Erinaldi. Dire cosa sia stata la ditta Canaese e i suoi “torni-gioiello” è facile e difficile nello stesso tempo. Fin da quando nel secondo dopo guerra la ditta si trasferisce da Milano a Crema e poi dal 1947 sotto la guida di Luciano Canavese, è stata il simbolo dello stretto rapporto scuola – fabbrica e espressione del primo avvio della mondializzazione del proprio prodotto che veniva esportato veramente in tutto il mondo. L’altra caratteristica della “Canavese” è stata quella di aver fatto crescere veramente nel cremasco decine di piccole realtà industriali e artigianali nel settore della meccanica, parecchie delle quali attive ancora oggi. Ne fa una sintesi lo stesso Luciano Canavese: «Aver saputo trasmettere competenze e conoscenze, aver messo in moto un gruppo geniale generoso, teso a dare il massimo, aver costruito solidarietà e amicizia sulla combattiva esperienza di un lavoro ben fatto».
TREVIGLIO - CENTRO CIVICO CULTURALE
Incontro sulla psicologia
“Incontri di filosofia” dedicati alla “Felicità” a Treviglio al Centro civico culturale di largo Marinai d’Italia. Il primo appuntamento alle 21 di giovedì 1° marzo con “La psicologia positiva ovvero la scienza della felicità”. Relatrice Giuliana Proietti, psicoterapeuta e sessuologia, che esercita la libera professione ad Ancona ed è inoltre consulente per parecchie riviste specializzate.
PIANENGO - CENTRO DIURNO
Il libro “La bambina libica”
Sabato 25 febbraio, alle ore 21 presso il Centro diurno in via Roma 63 di Pianengo, l’autore Nino Antonaccio con l’antropologo Gilberto Polloni, presentano il libro “La bambina libica”. Il libro narra le vicende durante la seconda guerra mondiale con l’accoglienza di bimbi provenienti dalla Libia ospitati originariamente presso la colonia cremasca di Finale. Uno spaccato di storia vera che ha lambito il nostro territorio.
tro ognuno di noi. Diversi anni più tardi, David Bowie canterà, sotto il muro di Berlino, “Heroes”: «We can be heroes, just for one day». Eroi, per abbattere i muri, non per edificarli. Narra il mito greco che le antiche mura di Tebe si spostassero al suono della lira di Anfione, e che le mura di Troia fossero addirittura opera del dio Poseidone. Ma tutte, tutte sono crollate, o sono state violate, o, semplicemente, non sono più servite allo scopo. Così come il Vallo di Adriano o la Grande Muraglia Cinese, piuttosto che la linea Maginot o la linea
Gotica. Passano i secoli, la storia dimostra che muri e mura crollano o vengono abbandonati; eppure, si continuano a costruire recinzioni, gabbie, barriere. Addirittura un quartiere di Parigi, Villa Montmorency, è protetto da barriere e sistemi di sicurezza video sorvegliati. Chissà che, un giorno, anche queste nuove mura – analoghe a quelle che sorgono dentro molte coscienze - non si muovano al suono della lira di un novello Anfione. Agopoli* *Agopoli (pseudonimo) si occupa di economia e finanza, ma coltiva una grande passione: la filosofia.
Una metafora della vita al San Domenico Giuseppe Battiston
Sabato sera va in scena lo spettacolo “18mila giorni - Il pitone”
L
a rassegna di prosa del teatro San Domenico di Crema, con lo spettacolo di sabato 25 febbraio alle ore 21, “18mila giorni – Il pitone” tocca uno dei punti più alti della riflessione sulla contemporaneità. 18mila giorni corrispondono a 50 anni. Riflessioni personali ed epocali si intrecciano a sottolineare come in soli 18mila giorni siano radicalmente mutate le prospettive e le aspettative sociali in Italia. Dalla dignità del lavoro, da un’epoca in cui il lavoro era un diritto e elemento fondante dell’umana dignità, al trionfo dell’odierno precariato, con la perdita di identità e l’umiliazione nei confronti della famiglia e del mondo che ti circonda. E il pitone? Il pitone è la metafora di chi “prima se ne sta buono, ti prende le misure e poi… ti fa fuori”. Protagonista un uomo di 50
anni che perde il lavoro. Un giorno è arrivato uno più giovane, prima una scrivania piccola nell’ufficio, poi… ti frega il posto. E col lavoro, il protagonista, perde anche tutta la sua vita. Perde il senso delle cose. Se ne sta asserragliato in un appartamento che è diventato una sorta di discarica di cose, ricordi e sentimenti, solo, senza la moglie e il figlio che lo hanno abbandonato. Protagonista Giuseppe Battiston, premiato attore del nostro cinema e del nostro teatro. Accanto a lui, a fare da contrappunto musicale, il cantautore Gianmaria Testa che ha composto canzoni nuove e inedite apposta per questo spettacolo. Il testo originale è dello scrittore torinese Andrea Bajani. La regia è di Alfonso Santagata, le luci di Andrea Violato. Tiziano Guerini
Teatri di Pianura presenta “Cucina cannibale” al Galilei Sabato 25 febbraio al teatro Galilei di Romanengo, alle ore 21.15 per “Teatri di Pianura” va in scena “Cucina cannibale”, testi di Lello Voce. Interpreti Giacomo Verde e lo stesso Lello Voce. Musiche originali di Paolo Fresu, Frank Nemola, Michael Gross e Antonello Salis. Una performance di circa 60 minuti di poesia con musica e video live basata sui testi tratti dall’antologia “L’esercizio della lingua” (ed. Le Lettere, Firenze 2008). Le tematiche trattano la crisi di questo inizio di millennio, in cui le tragedie poli-
tiche e sociali si mescolano allo spaesamento individuale, all’inquinamento dell’immaginario, integrate in un ricco discorso sulla poesia, sulla sua natura orale e corporea, sul suo rapporto con la musica e le immagini. Le immagini rielaborando materiali e iconografie del mondo contemporaneo, fanno da sfondo e sostegno alla presenza di Lello Voce con il valore estetico dato dall’intreccio tra parola e musica. Sul lato destro del palco Giacomo Verde con un tavolino per la videocamera. Al centro il poeta con un leggio illuminato
CORPOASSENTE
per i testi e un leggio per notebook. Sul fondo del palco e della massima grandezza possibile, una video proiezione. A seguire, alle ore 22.15, presentazione del video “Solo limoni” – documentazione video-poetica sull’anti-G8 di Genova. Tredici episodi che raccontano alcuni momenti delle convulse giornate di Genova. Dal clima della “zona rossa” alle cariche della polizia sul corteo, alla situazione attorno al corpo di Carlo Giuliani in piazza Alimonda. Le riprese sono una selezione di immagini girate da Giacomo Verde e da altri.
COLLABORAZIONE
Una mostra in ricordo di Ferrari Intesa Uni-San Domenico
E’ aperta fino a domenica 26 febbraio presso la Cittadella della Cultura del Museo civico, l’interessante mostra di 19 artisti, fra cui parecchi cremaschi, dal titolo “Corpoassente” dedicata al ricordo vivo e attivo di Gianpaolo Ferrari, scomparso prematuramente nell’ottobre del 2009. E’ un “atto d’amore” verso un amico indimenticabile, verso uno studioso attento della vita e dell’arte, verso un critico stimo-
lante ed amico. “E’ una festa pensata per lui dai suoi amici artisti, in cui di Gianpaolo si parla al presente: anzi è lui stesso che si fa presente attraverso i suoi scritti sull’arte” (Silvia Merico). E infatti ad ogni opera presentata nel catalogo si accompagna il commento per l’autore scritto, in occasioni analoghe e passate, dallo stesso Gianpaolo Ferrari. Impossibile non visitarla, approfittando di questi ultimi giorni di apertura.
Conferenza stampa per presentare il “protocollo d’intesa fra la Fondazione San Domenico e l’Associazione Università di Crema (Uni-Crema) per una reciproca collaborazione per lo svolgimento di attività, corsi e manifestazioni attinenti la prosa, la danza, la musica, la letteratura e le arti in generale, promuovendo attività comuni. In occasione della programmazione di iniziative comuni verranno attuate agevolazioni per gli iscritti all’università e per i soci della Fondazione. Soddisfazione per l’intesa raggiunta e per la sinergia fra le due istituzioni culturali cittadine hanno espresso sia Umberto Cabini, presidente della Fondazione San Domenico, sia Rinaldo Zucchi, presidente di Uni-Crema.
Appuntamenti
Arte & Cultura Oggi parliamo della poesia di Bertran de Born, guerriero e trovatore provenzale di cultura occitanica, vissuto a cavallo tra il 1100 e il 1200. Ne parla – non bene – anche Dante, nel XXVIII canto dell’Inferno, collocandolo tra i seminatori di discordia. Fu indubbiamente preso nelle vicende oscure e turbolente della sua epoca, legate alle lotte di successione dei Plantageneti. Ma fu un grande poeta. Raccontò la guerra, con toni forti, perché egli amava la guerra:
Mazze, spade ed elmi variopinti E scudi li vedremo infranti e distrutti All'inizio dell'assalto E molti guerrieri urtarsi l'un l'altro Errando per il carnaio I cavalli dei morti e dei feriti; E quando nella mischia Sarà entrato ogni uomo d'alto lignaggio Egli non penserà che a infrangere teste e braccia Perché un morto vale più d'un prigioniero”.
Poeta particolare, che cantò con tutto se stesso la guerra, dedicandole quei versi d’amore che altri dedicavano alle donne:
“Senza donna d’amor non si fa canto, ma un sirventese farò fresco e nuovo. Poiché educare credon guerreggiando i baroni il signore di Bordeaux, e per forza farlo cortese e franco, farà male a non essere villano, che se risponde ognuno ne abbia gioia, e se li pela e rade non dia noia”. Che anzi: “Io amante non sono e amor non fingo, che ne ragioni a donna o a lei m’appelli, e non corteggi […]” Chiudiamo con questi splendidi versi: “Quando il fiore novello esce sul ramo che ha rossi, verdi e bianchi i ramoscelli, per la dolcezza del giro dell’anno canto anch’io come fanno gli altri uccelli, perché mi sento anch’io un uccello in molto, che oso volere il meglio che c’è al mondo; volere l’oso e avere cuore ardente, ma non gliel’oso dire e lo nascondo”.
Fino a domenica 26 febbraio CREMONA MOSTRA FOTOGRAFICA FOTOGRAFA CREMONA A NATALE Mostra del concorso “Fotografa Cremona a Natale” 2011 dalle 17 alle 19 presso l’Adafa in via Palestro 32. *** Fino a giovedì 1° marzo CREMONA MOSTRA FAMILY TREE Esposizione di Siria Bertorelli, Claudio Arisi, Ettore Telemaco Arisi. Dal lunedì alla domenica, dalle 11 alle 22 presso la Project Room Galleria DelleArti. *** Fino a sabato 3 marzo CREMONA MOSTRA SERGIO BOZUFFI - RETROSPETTIVA Una mostra organizzata (in sala Alabardieri) a due anni dalla sua scomparsa, rende il giusto merito ad una figura di spicco nel panorama cremonese dell’ultimo mezzo secolo e offre la giusta ribalta ad un artista a tutto tondo che ha sempre
Musica & Spettacoli Sabato 25 febbraio CREMA TEATRO 18 MILA GIORNI - IL PITONE Alle ore 21 al Teatro San Domenico. Testo originale di Andrea Bajani, con Giuseppe Battiston e Gianmaria Testa. Musiche originali di Gianmaria Testa, regia di Alfonso Santagata. Per informazioni: 0973-85418 *** Sabato 25 febbraio CREMONA CONCERTO ORCHESTRA SINFONICA NAZIONALE DELLA RAI
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vissuto lontano dai riflettori. Orario: feriali ore 9-18, festivi 10-18 (ingresso libero), *** Fino a domenica 1° aprile CREMONA MOSTRA FEDERICA GALLI - L’ELEGANZA DEL SEGNO La mostra (nel Centro culturale S. Maria della Pietà) propone lo stile straordinariamente raffinato e assai personale del-l’autrice originaria di Soresina e scomparsa nel 2009. Orario: da martedì a domenica ore 10-12.30 e 15.30-19 (ingresso libero). Per informazioni: 0375-40039. *** Domenica 11 marzo PANDINO MERCATO COSE D’ALTRI TEMPI Mercatino di piccolo antiquariato, oggettistica e libri, dalle 9 alle 19 presso il Castello Visconteo. Info: 345-0888866. *** Domenica 11 marzo CASTELLEONE MOSTRA-MERCATO DELL’ANTIQUARIATO, VINTAGE, ARTIGIANATO ARTISTICO Appuntamento dalle 9 alle 19 per le vie del centro storico. Per informazioni: 348-8555756.
Domenica 11 marzo RIVOLTA D’ADDA MOSTRA-MERCATO DELL'USATO E PICCOLO ANTIQUARIATO Piccolo antiquariato, mobili, oggettistica, dipinti. Appuntamento dalle 8.30 alle 19 in piazza Vittorio Emanuele II. Per informazioni: 0373-377050. *** Domenica 11 marzo CREMONA EVENTO SPORTIVO LA CORSA ROSA Marcia podistica di km 5,5 e km 11 non competitiva delle Donne, aperta a tutti. Per informazioni: 0372 431771 - 3927168762 - 349-0078781. *** Da sabato 25 febbraio a venerdì 16 marzo CREMONA MOSTRA LA CITTA’ DEGLI AMATI, DEI GUARNERI E DI STRADIVARI Viaggio nella città dei liutai partendo dai documenti che ne rivelano la presenza attorno al complesso di San Domenico. Orario: da lunedì a venerdì dalle 8.30 alle 15.30, mercoledì apertura sino alle 16.15 presso l’Archivio di Stato Per informazioni: 33-292560.
Tenuta a battesimo nel 1994 da Georges Prêtre e Giuseppe Sinopoli, l’Orchestra Sinfonica della Rai propopne dalle 20.30 al Teatro Ponchielli il Concerto n. 1 in la minore per violino e orchestra op. 77 (1947-48) di Dmitrij Šostakovic e la Sinfonia n. 3 in la minore op. 44 (1936) di Sergej Rachmaninov. Per informazioni: 0372-022010. *** Martedì 28 febbraio CREMONA TEATRO BLACKBIRD Alle 20.30 al Teatro Ponchielli, lo spettacolo di David Harrower, versione italiana Alessandra Serra, con Massimo Popolizio, Anna Della Rosa, Silvia Altrui scene Paco Azorín, costumi di Chiara Donato, luci Claudio di De Pace. La regia è di Luis Pasqual. Per informazioni: 0372-022010.
Giovedì 1° marzo CREMONA DANZA COMPAÑIA DE DANZA MIGUEL ÁNGEL BERNA MUDÉJAR... BAILANDO MI TIERRA! Alle 20.30 al Ponchielli spettacolo di da nza con la regia Miguel Ángel Berna, che cura anche la coreografia. Musiche eseguite dal vivo da Berluna, scenografie di Tomás Ruata. Per informazioni: 0372-022010. *** Giovedì 1° marzo CREMA TEATRO LA TRILOGIA DEGLI OCCHIALI BALLARINI - CAPITOLO III Alle 21 sul palco del San Domenico in scena il testo di Emma Dante, che ne cura anche la regia. Per informazioni: 0373-85418.
L’Oroscopo della settimana
a cura di: MICHELA
Per scrivere a Maria: promedia@fastpiu.it Cara Maria, ci ho pensato su un po’ prima di scrivere questa lettera, perché mi vergognavo. Ma poi mi sono deciso. Ho notato che lei risponde spesso a lettere in cui si parla di tradimenti, divorzi, separazioni e via dicendo. Lo sa? Io ho 73 anni e, tra due anni, io e mia moglie faremo i cinquanta anni di matrimonio. E stiamo ancora benissimo insieme. Non siamo stati sempre felici: abbiamo avuto pensieri, pene, preoccupazioni; io ho lavorato lontano per tanti anni, uno dei nostri figli ha avuto dei problemi di salute, che poi fortunatamente ha risolto. Ma ci siamo sempre voluti bene, abbiamo sopportato i nostri difetti e ci siamo venuti incontro. A me sembra che, oggi, basti un niente a far litigare, a mandare tutto all’aria, e allora i figli ne soffrono, e tutto va in malora. Io sarò all’antica, ma la penso così. Perché, forse quando si lavora non si deve sopportare, a volte, e magari buttare giù un boccone amaro? Allora provino a farlo anche tanti mariti e mogli… Oriano
Caro Oriano, c’è un punto nella sua lettera che mi ha fatto istintivamente drizzare un po’ le orecchie, e precisamente, quando paragona il matrimonio, o comunque il rapporto di coppia, a quel che accade sul lavoro. Mi sarebbe venuto subito da dire che l’amore è un sentimento e non un dovere, o, peggio ancora, uno stato di necessità, come spesso, o quasi sempre, è il lavoro. Però poi ho riflettuto, e mi sono detta: anche l’amore, o comunque il rapporto d’amore, in un certo senso è un lavoro. Tutti i sentimenti presuppongono un lavoro psichico. Al loro apparire, per saperli distinguere separare, valutare; nel loro sviluppo, per viverli in rapporto a chi li suscita o ne è oggetto. Se sentimento significa comunque una relazione, il lavoro della psiche è forte e importante. Allora, c’è del vero in quel che lei dice, Oriano. Però attento: lei parte da un suo progetto di vita che è stato favorevole e che ha trovato un rapporto sempre vivo con sua moglie. Non sempre questo accade. Potrei anche dire che l’amore è molto ancora, è dubbio, ricerca, paura, gioia, spesso è un brivido, a volte è simile ad un micio accoccolato. La razionalità arriva solo fino ad un certo punto, nelle cose d’amore, come ben sapeva il poeta Catullo e la sua ammissione di non poter vivere né insieme, né senza la sua amata. Ma lei dice un’altra cosa verissima: “ci siamo venuti incontro”. Ecco, l’incontro è fondamentale, e lo è la sua ricerca. Altrimenti l’amore stesso non esisterebbe, ma saremmo tutti e tutte pietre solitarie, magari belle, ma fredde. La ringrazio davvero tanto.
E’ il momento giusto per fare progetti in campo professionale, per studiare nuove strategie. Siete disposti a mettervi in gioco anche in settori per voi nuovi. La fortuna si nasconde dove meno ce l’aspettiamo. Si annunciano ottime occasioni per inserirvi nell’ambiente lavorativo sia per quanto riguarda le mansioni, sia per lo stipendio. Dovete solo fare la scelta giusta senza essere frettolosi. Guardatevi attorno: l’amore potrebbe vicino a voi. Se desiderate raggiungere un obiettivo importante non dovrete lasciare nulla al caso: impegnatevi con tutte le vostre forze. Durante un viaggio o nelle serate in allegria con gli amici, potrete imbattervi in una persona molto seducente. Riuscirete a superare brillantemente un ostacolo in campo professionale così da aumentare la vostra autostima. Non lasciate che le questioni di lavoro interferiscano nella sfera sentimentale. Fascino da vendere ed elevata capacità di convincere chiunque della bontà delle vostre idee. In amore non forzate le cose, meglio lasciar fare al destino... e tutto andrà per il meglio. Troverete i Gemelli particolarmente intriganti. Situazione finanziaria stabile, ma non siate precipitosi nel porre mano al portafoglio o nel firmare impegni che comportino esborsi di denaro: in questo momento, meglio essere molto prudenti in campo economico. Non commettete l’errore di fare tutto da soli se desiderate rendere operativo un progetto ambizioso che riguarda il lavoro. In amore non siate troppo ostinati o capricciosi: lasciate che anche il partner esprima il suo parere. Non farete fatica a conquistarvi le simpatie delle persone che gravitano intorno a voi sul lavoro. Attenti a chi vi sta vicino: qualcuno potrebbe mettersi i in competizione con voi e sarebbero guai. La vostra positività e l’entusiasmo con cui affrontate le cose vi aiuteranno a superare con facilità una situazione lavorativa complessa che potrebbe riguardare i rapporti con i colleghi. Tante occasioni di incontro per i single. Nell’ambiente di lavoro la capacità di assumervi le responsabilità e la serietà che dimostrerete in ogni circostanza. Una persona vi attrarrà a prima vista: prima di lanciarvi in una relazione cercate di conoscerla meglio.. Irrequietezza e fantasia vi spingeranno a dedicarvi ad attività artistiche e creative che nel tempo potranno diventare molto importanti anche economicamente. Colpo di fulmine con una nuova conoscenza. Sul lavoro sarete determinati ad assumervi responsabilità anche gravose. Con qualche sacrifico otterrete il successo che arriverà in campo sociale e amoroso. Farete faville grazie al vostro fascino che non lascerà indifferente nessuno.
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sabato 25
rete 4
canale 5
italia 1
la 7
Programmi Tv
Sabato 25 Febbraio 2012
domenica 26
Lunedi’ 27
Martedi’ 28
mercoledi’ 29
giovedi’ 1
venerdi’ 2
06.30 09.45 11.10 11.45 13.30 14.40 17.00 17.15 17.45 18.50 20.00 20.35 00.30 01.30 02.30
unomattina. Att settegiorni.Att uno mattina storie vere.a la prova del cuoco Tg 1 Telegiornale le amiche del sabato.Att tg1 Telegiornale a sua immagine passaggio a nord ovest.Doc l'eredità. Game Tg1/rai tg sport ballando con le stelle 8 di che talento sei? cinematografo funeral party. film
06.30 09.30 10.00 10.55 12.20 13.30 14.00 16.35 20.00 20.40 21.30 23.30 00.45 01.10 02.25
UNOMATTINA in famiglia.A tg1 lis /easy driver linea verde orizzonti.Att santa messa/recita angelus linea verde. attualità tg1 telegiornale domenica in l'arena domenica in cosi' è la vita tg1 / tg sport affari tuoi walter chiari. fiction speciale tg1. attualità tg1 notte applausi sette note
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unomattina. Attualità linea verde - meteo Tg1 telegiornale occhio alla spesa la prova del cuoco Tg 1 / tg1 Focus/economia verdetto finale la vita in diretta.Attualità l'eredità. Game Show Tg1 italia - stati uniti. Calcio Amichevole porta a porta tg1 notte/Focus/che tempo fa sottovoce. attualità
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unomattina. Attualità Tg1 telegiornale occhio alla spesa la prova del cuoco Tg 1 / tg1 Focus/economia verdetto finale la vita in diretta.Attualità Tg1 telegiornale l'eredità. Game Show Tg1 qui radio londra.Att affari tuoi attenti a quei due. varietà tv7. Attualità l'appuntamento
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07.00 09.25 10.15 10.50 11.30 13.00 13.45 15.40 17.05 17.10 18.00 19.35 20.30 21.05 21.45
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Agricoltura
Sabato 25 Febbraio 2012
A Cremona mobilitazione permanente contro il nuovo regime fiscale e l’Imu
Grande assemblea per Confagri U • A cura di Libera Agricoltori •
na perdita di competitività sempre più evidente e marcata: è questa la vera urgenza delle imprese agricole della Lombardia, testimoniata in maniera quasi drammatica dall’analisi dei dati consuntivi del 2011. Anche i comparti che nel corso dell’anno appena concluso hanno visto salire le quotazioni dei loro prodotti mostrano ragioni di scambio in continua contrazione, per effetto dei costi di produzione ormai fuori controllo e di costi amministrativi che - nonostante le dichiarazioni della pubblica amministrazione – rimangono eccessivamente elevati, anche a causa di una semplificazione burocratica avviata in maniera ancora non sufficiente. Caro carburante, caro concimi, caro sementi sono accompagnati da una stretta creditizia senza precedenti, con un sistema bancario che continua a non mutare il proprio atteggiamento di sfiducia verso le imprese A questa situazione già difficile da sostenere vanno poi ad aggiungersi, in proiezione futura, le preoccupazioni per la nuova Pac, le cui proposte normative sono fortemente penalizzanti per l’agricoltura lombarda; e per l’introduzione dell’Imu
La Fiera di Ca' de Somenzi, dove si svolgerà l'assemblea
sui fabbricati rurali che comporterà, se non radicalmente modificata, un pesante aggravio della tassazione a carico delle aziende agricole. Questo nuovo regime fiscale, nel caso delle realtà più fragili, porterà inesorabilmente alla cessazione dell’attività, accentuando un fenomeno già chiaramente conclamato dai dati dell’ultimo censimento. Da qui la scelta della mobilitazione e dell’assise di Cremona. Sarà una grande assemblea dei dirigenti delle unioni provinciali lombarde, che si terrà a CremonaFiere entro i primi di marzo a rilanciare la protesta e la proposta di Confagricoltura Lombardia verso la ‘disattenzione’ drammatica di cui è oggetto il settore primario. Non una semplice
iniziativa di protesta finalizzata ad una difesa corporativa, ma un momento di analisi e di proposizione per garantire un futuro all’agricoltura lombarda e dell’intero Paese. La decisione è stata assunta la scorsa settimana dal direttivo di Federlombarda, riunito a Milano alla presenza del leader nazionale Mario Guidi; proclamato lo stato di mobilitazione permanente e l’assise di Cremona, cui potrebbero seguire altre iniziative. «I motivi del nostro scontento non si concentrano solo né soprattutto sull’Imu», ribadisce Antonio Piva, vicepresidente di Confagricoltura e presidente della Libera. «Il settore primario versa in una situazione di straordinaria gravità. E pro-
prio mentre ci si chiede di produrre sempre più cibo per un mondo che ha fame, si penalizzano pesantemente le aziende. C’è un’evidente mala gestione politica del tema agricoltura. Ne viene misconosciuto il ruolo trainante ed insostituibile per il made in Italy agroalimentare, colonna dell’export e dunque dell’economia nazionale. E si continua a non affrontare il problema centrale, del nostro come di ogni altro settore produttivo: alle aziende va garantito un livello adeguato di redditività ». Quella di Cremona sarà un’iniziativa di straordinaria importanza Si pensa saranno presenti 500/600 dirigenti, con i quali grazie al confronto, verranno decise le tappe successive della mobilitazione. Oggi più che mai è fondamentale che il settore primario venga finalmente posto al centro del dibattito politico. Non è possibile nè ammissibile che in questa difficile fase economica si trascuri proprio chi ha un ruolo decisivo per le esportazioni, il prodotto interno lordo, le prospettive di sviluppo anche occupazionale del Paese. Il Governo Monti deve riconoscere questa nostra centralità: che vuol dire prodotto, qualità e sicurezza alimentare unici al mondo. Di tutto questo parleremo a Cremona. Decisi più che mai a farci ascoltare».
VIABILITÀ
Terzo ponte, ulteriori passi avanti nella compensazione ambientale La giunta provinciale si è occupata delle opere di compensazione ambientale tutte da attuare nell’area del porto collegate al progetto del terzo ponte. Grazie ai 4.500.000 euro finanziati dalla Regione, verrà fatto il lifting della struttura (asfaltatura, magazzini, manutenzione straordinaria) e con i 5 stanziati da Centro padane verrà realizzato il secondo step del terminal ferroviario. La Provincia, in accordo con il Comune per quanto riguarda la viabilità nella zona del porto, aveva espresso parere favorevole alla costruzione (proposta da
Centro padane) del terzo ponte a condizione che l’evidente penalizzazione di quell’area venisse adeguatamente compensata con opere risarcitorie in grado di garantire la sicurezza al suo interno. Inizialmente i fondi previsti per il porto di Cremona ammontavano a 19 milioni di euro, ma lo Stato li ha tagliati e così quella somma è stata suddivisa (4.500.000 ognuno) tra Cremona, Mantova e Aipo. Con la delibera approvata la giunta provinciale ha stabilito che quegli stanziamenti siano gestiti direttamente dall’ente di corso Vittorio Emanuele per rifare
l’asfaltatura del porto, sistemare i magazzini, realizzare opere di manutenzione straordinaria. Insomma, per portare a termine il lifting del porto. I 5 milioni di Centro padane, invece, saranno destinati al terminal del porto. Due piani di intervento con un unico obiettivo: rafforzare l’intermodalità. Il progetto esecutivo del terzo ponte dovrebbe essere completato a breve. Ma il passaggio chiave sarà il pronunciamento del Tar del Lazio, a cui i comitati e i gruppi di cittadini contrari all’infrastruttura hanno presentato ricorso.
TABELLA AGGIORNATA AL 23 FEBBRAIO 2012 PRODOTTO
PRODOTTO
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APPROVATO IL PACCHETTO LATTE
Un’occasione per rendere il settore più competitivo Il Parlamento europeo ha approvato definitivamente il cosiddetto «Pacchetto latte», una serie di misure strutturali che dovrebbero rendere più competitivo il settore lattiero caseario. Questo pacchetto - insieme a quello sulla qualità - rappresenta un corredo specifico della nuova Pac, la cui discussione è in corso, e che andrà a dettare le norme di governo dell’agricoltura europea dal 2014 al 2020. Il ‘Pacchetto latte’ introduce una serie di concetti che dovrebbero essere particolarmente significativi nel cercare di stabilizzare il settore, e per fornire ai produttori un maggior peso contrattuale. La sfida sarà quella di vedere se le norme previste si riveleranno efficaci come atteso. Ecco le principali linee guida: liberalizzazione della concorrenza, programmazione dell’offerta, sviluppo dell’interprofessione, contratti di fornitura e monitoraggio della produzione. Lo sforzo che viene fatto è quello del tentativo di ‘normalizzare’ il settore dotandolo di regole chiare e condivise da tutta la filiera; in modo da garantirle la produzione, l’approvvigionamento ed un’equa retribuzione per tutti i livelli che la compongono. I produttori sono particolarmente interessati verso questi aspetti, dal momento che - con l’inizio del nuovo periodo di programmazione la funzione di controllo della produzione attraverso le quote cesserà. Dunque il complesso delle misure previste dovrebbe garantire la stabilità dei merca-
ti controllando l’offerta ed il suo equilibrio con la domanda. Molta enfasi viene data alle strutture associative, in particolare alle Op, organizzazioni di prodotto, che devono assolvere il compito di organizzare e gestire l’offerta della produzione di latte. Tutto il latte lombardo fornito all’industria potrebbe essere gestito da un’unica Organizzazione di prodotto. Aspetto di non secondaria importanza è la facoltà, che viene lasciata agli Stati membri, di rendere obbligatoria o meno l’adozione delle norme contrattuali. Il governo italiano, con il decreto liberalizzazioni, ha già introdotto il concetto della contrattualistica e dei tempi di pagamento a trenta gironi per i prodotti alimentari deperibili, tra cui appunto il latte. Nella versione finale del testo approvato figura anche la programmazione delle produzioni ed il controllo dell’offerta dei formaggi dop, misura particolarmente importante per le nostre zone. L’insieme di queste misure, se ben applicate, dovrebbe consentire di aumentare il peso contrattuale dei produttori e di stabilizzare i mercati controllando l’offerta. Tuttavia, qualche perplessità di fondo sull’efficacia delle misure rimane; e riguarda - ad esempio - la scarsa elasticità delle produzioni agricole nell’adeguamento alla domanda. Ma di certo viene offerta una notevole opportunità organizzativa attraverso le Organizzazioni di prodotto. Occorre verificare sul territorio la loro effettiva realizzabilità.
UNITA’ DI MISURA
CREMONA
MILANO
MANTOVA
MODENA
VACCHE Frisone 1ª qualità peso vivo
kg.
2,50-2,85
MONTICHIARI 1,15-1,27
da macello 1,220-1,320
--
UNITA’ DI MISURA
CREMONA
MILANO
MANTOVA
MODENA
Tonn.
204-206
n.q.
220-223
(fino) 223-226
VACCHE Frisone 2ª qualità peso vivo
Kg.
2,20-2,45
MONTICHIARI 0,80-0,95
0,98-1,08
GRANOTURCO ibrido naz.14% um.
Tonn.
191-192
203-204
196-198
204-205
kg.
2,30-2,85
Vitelloni da macello 24/30 mesi 1,35-1,54
1,20-1,37
SEMI di SOIA Nazionale
MANZE SCOTTONE 24 mesi
Vitelloni femm. da macello pezz. nere (kg. 450-500) p.v. 1,24–1,39
Tonn.
n.q.
395-397
385-390
Sorgo nazionale 205-208
1,00-1,10
MONTICHIARI 1,00-1,10
(da 46 a 55 kg) 1,05-1,35
(45-55 kg) 0,75-1,25
ORZO naz. Peso spec. 55-60 peso spec. 66-68
VITELLI BALIOTTI p.vivo (50-60 kg ) frisona
Tonn.
n.q. n.q.
n.q. 230–232
n.q. 215-222
(p.spec. 63-65) 234-237
VITELLI BALIOTTI p.vivo (50-60 kg) pie blue belga
kg.
2,50-3,70
MONTICHIARI 3,80-4,00
3,90-4,40
(pregiate 70 kg) 3,36-4,40
CRUSCA Alla rinfusa
Tonn.
176–178
159–160
158-161
164-165
BURRO pastorizzato
kg.
2,85-2,90
past. 2,70 centr. 3,25
2,40
FIENO Maggengo Agostano
Tonn.
135 – 150 di erba med. 135-150
114-138 129-142
Mag. 1° t. 122-127
Medica fienata 1° t. 120,0-130,0
Zangolato di creme X burrificaz. 2,15
kg.
(dolce) 4,95-5,15
5,05-5,20
n.q.
PAGLIA press. (rotoballe)
Tonn.
105 – 115
105-117
Erba med f. 1° t. 122-127
Paglia di frumento press. ball. 75-80
PROVOLONE VALPADANA fino a 3 mesi
(piccante) 5,10-5,50
5,25-5,50
n.q.
7,75-8,00
7,80-8,00
7,75-8,00
PARMIGIANO REGGIANO fino a 24 m 11,80-12,10
8,45-8,65
8,75-9,15
8,75-9,00
PARMIG. REGG. 30 mesi e oltre 13,15-13,55
FRUMENTO tenero buono mercantile
SUINI Lattonzoli locali
15 kg
4,070
4,030
4,020
4,070
SUINI Lattonzoli locali
25 kg
3,150
3,110
3,100
3,150
SUINI Lattonzoli locali
30 kg
2,910
2,900
2,860
2, 910
SUINI Lattonzoli locali
40 kg
2,390
2,400
2,370
2,380
SUINI da macello
156 kg
1,310
1,370
n.q.
(da 144 a 156 kg) 1,319
SUINI da macello
176 kg
1,370
1,370
n.q.
(da 156 a 176 kg) 1,373
SUINI da macello
Oltre 176 kg
1,340
1,345
n.q.
(da 176 a 180 kg) 1,357
PROVOLONE VALPADANA oltre 3 mesi
kg.
kg.
GRANA scelto stag. 9 mesi
kg.
GRANA scelto stag. 12-15 mesi
kg.
--
PARMIGIANO REGGIANO 12 mesi 9,85-10,20
N.B. Le quotazioni del bestiame bovino e del foraggio sul mercato di Cremona avvengono il primo e terzo mercoledì del mese. Questo dato, conseguentemente, va letto ed interpretato con la dovuta attenzione rispetto agli altri dati pubblicati. Le quotazioni del mercato di Milano avvengono in due giorni separati: il martedì per il comparto dei cereali e derivati, il lunedì per quello zootecnico che fa riferimento a Montichiari. Anche questo aspetto va tenuto in considerazione nel confronto dei dati suindicati. Il mercato di Mantova avviene in un solo giorno e cioè il giovedì. Modena il lunedì. Tutti gli aggiornamenti della tabella mercati, insieme ai collegamenti alle principali borse, sono sul sito: www.cremona.coldiretti.it.
Salute
GLI ORARI CUP Centro Unificato di Prenotazione Dove: padiglione n. 12, a fianco del Centro Prelievi, prospiciente Largo Priori Orari di apertura al pubblico: lunedì - venerdì dalle 7.30 alle18.00 orario continuato, il sabato dalle 8.00 alle 12.00; Prenotazioni telefoniche: è possibile telefonare al numero verde 800.638.638, da lunedì a sabato dalle 08.00 alle 20.00.
PRENOTAZIONI CHE NON SI EFFETTUANO AL CUP Attraverso il CUP si prenotano tutte le prestazioni ad eccezione delle seguenti, che devono essere prenotate direttamente presso le singole unità operative o servizi c ome indicato di seguito: ANATOMIA PATOLOGICA secreti e agoaspirati (non Tac e non Ecoguidati) Dove: Poliambulatori, piano Terra. Orario: giovedì dalle 15 alle 16. Per prenotare contattare la segreteria dell’Anatomia Patologica dal lunedì al venerdì, dalle 10.30 alle 16.00. Telefono: 0372 405477, dalle 9.30 alle 16.00. Consegna campioni istologici e citologici La consegna dei campioni citologici urinari è prevista, presso il padiglione 5, da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 09.30; per gli altri esami da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 16.00 (accesso diretto). RADIOLOGIA Dove: piano 1, corpo H (ala destra). TC, risonanza magnetica, ecografie urgenti e richiesta di prestazioni con bollino verde Le prenotazioni vanno effettuate di persona o via fax. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.00, sabato dalle 08.00 alle 12.00. Tel: 0372 405760. Angiografia Le prenotazioni vanno effettuate di persona. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 15.30. Telefono: 0372 405367. SENOLOGIA: Screening mammografico preventivo biennale Asl Cremona (45-69 anni) Tutti i giorni dalle 8.30 alle 12.30, il mercoledì dalle 14 alle 16. La prenotazione va effettuata al CUP dell'Asl 800 318 999. Prestazioni con carattere di urgenza, risonanze alla mammella, agoaspirati, ecografie Dove: piano 1, corpo M. Ora: da lunedì a venerdì dalle 11.00 alle 13.00. Telefono: 0372 405614. Per ulteriori informazioni è stata inoltre attivata una nuova linea telefonica dotata di risponditore automatico in funzione 24 ore su 24: 0372 405612. RADIOTERAPIA E MEDICINA NUCLEARE Dove: piano Cantina, (utilizzare la scala o ascensore a sinistra vicino l'Ufficio Informazioni nell'atrio di ingresso) corpo M, monoblocco ospedaliero. Orario:da lunedì a venerdì dalle 07.30 alle 17.30. Telefono: 0372 405485. MEDICINA DEL LAVORO: Dove: Medicina del Lavoro, padiglione 10 Impegnativa del medico curante. Allergologia per sospetti professionali Tel. 0372 408178 da lunedì a venerdì, dalle 10.30 alle 13.00; oppure, personalmente presso l’Ambulatorio di Allergologia dalle 09.00 alle 13.00 da lunedì a venerdì. Visite specialistiche di medicina del lavoro Tel: 0372 405777 da lunedì a venerdì, d alle 08.00 alle 15.30; oppure, personalmente presso l’Ambulatorio Specialistico di Medicina del Lavoro negli stessi orari.
PRESIDIO OSPEDALIERO DI CREMONA CENTRO DIABETOLOGICO Dove: piano 6, corpo H (lato destro), monoblocco ospedaliero. Orari: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.30 (prima visita per inquadramento diagnostico-terapeutico e visita di controllo per monitoraggio metabolico e screening delle complicanze croniche). Per le prime visite è preferibile che la prenotazione avvenga di persona comunque possibile prenotare telefonicamente da lunedì a venerdì, dalle 11.00 alle 13.30. Telefono: 0372 405715. CENTRO PRELIEVI - LABORATORIO ANALISI accesso diretto da parte dei cittadini, con la richiesta del Medico di famiglia o dello specialista. Dove: Centro Prelievi all'ingresso dell'ospedale. Orario: da lunedì a venerdì dalle ore 07.30 alle 10.30. Telefono: 0372 405663 - 0372 405452 CENTRO EMOSTASI E TROMBOSI Monitoraggio delle terapie anticoagulanti. previsto accesso con prenotazione al numero 0372 405666 - 0372 405663. Dove: Presso la palazzina del Cup Orario: dalle 07.30 alle 12.00 da lunedì a venerdì. CENTRO AZIENDALE DI ALLERGOLOGIA Dove: presso la Medicina del Lavoro, Padiglione 10 Accesso avviene mediante impegnativa del medico curante. Le prenotazioni vengono effettuate telefonando allo 0372 408178 da lunedì a venerdì dalle 10.30 alle 13.00; oppure personalmente presso l’Ambulatorio di Allergologia da lunedì a venerdì dalle 09.00 alle 13.00. IMMUNOEMATOLOGIA E MEDICINA TRASFUSIONALE: Emotrasfusioni, salassi, autotrasfusioni, terapia marziale endovenosa, preparazione di nuovi emocomponenti ad utilizzo non trasfusionale: Gel Piastrinico, Concentrato Leucopiastrinico. Dove: Piano terra, corpo D, monoblocco ospedaliero. Tel: 0372 435887 - 0372 405461 dalle 10.00 alle 17.00 da lunedì a venerdì GENETICA Dove: piano 2 lato destro del monoblocco ospedaliero. Prenotazioni telefoniche: 0372 405783 da lunedì a venerdì dalle 13.00 alle 14.30. MEDICINA LEGALE Prenotazioni presso Direzione Medica di Presidio piano Rialzato monoblocco ospedaliero. Tel: 0372 405200. PSICOLOGIA Dove: settimo piano a sinistra. Prenotazioni da lunedì a venerdì dalle ore 09.00 alle ore 10.00 presso il servizio di Psicologia, oppure anche telefonicamente agli stessi orari al numero 0372 405409. ONCOLOGIA MEDICA Dove: Piano 4 ala Destra Prenotazione in reparto da lunedì a venerdì dalle ore 8.00 alle ore 17.00. Tel: 0372 405248. TERAPIA DEL DOLORE Dove: palazzina n. 9 La prenotazione può essere effettuata telefonicamente al numero 0372 405330 dalle 11.00 alle 15.00, da lunedì a venerdì. Negli altri orari è possibile chiamare lo stesso numero lasciando un messaggio in segreteria telefonica con il nome e numero di telefono: al più presto sarete richiamati.
Il 25 febbraio presentazione del “diario di bordo” dell'iniziativa denominata «Diabete in corsa»
Attività fisica contro il diabete N
di Laura Bosio
ella cura del diabete lo sport si rivela una risorsa. Lo dimostra il successo del programma «Diabete in corsa», promosso dall'Ospedale Maggiore di Cremona. Il “diario di bordo” dell'iniziativa viene presentato sabato 25 febbraio presso la sala Puerari del museo civico Ala Ponzone alle ore 9. «L'esperienza sportiva dei giovani diabetici si era svolta nel 2010, ma gli allenamenti e le gare sono continuati anche nel 2011, e tuttora la squadra continua la propria attività» spiega Patrizia Ruggeri, responsabile del Centro diabetologico dell'ospedale di Cremona (insieme a lei si occupano del progetto il dottor Sergio Di Lembo, la dietista Elisa Carrai, la dottoressa Emanuela Spotti - psicologa -, l'infermiere Romano Persico e il personal trainer Davide Alberichi). Per quale motivo il connubio "diabete-sport" si rivela così importante? «Più che di sport parlerei di esercizio fisico, che non necessariamente deve corrispondere a un'attività sportiva. Esso è parte integrante della terapia del diabete. La pratica dell'esercizio fisico sicuro prevede che il paziente venga educato all'autocontrollo e all'autogestione. Oltre agli effetti sui parametri metabolici, l'esercizio induce al miglioramento dell'autostima e del senso di benessere. L'attività fisica è anche uno strumento fondamentale di aggregazione e scambio di esperienze tra gli stessi malati. Questo progetto è stato pensato per i pazienti affetti da diabete di tipo 1 (diabete mellito, ndr), ma l'attività fisica è utile anche per i malati di diabete di tipo 2. C'è di più: l'esercizio permette di fare prevenzione, riducendo il rischio di insorgenza del diabete di tipo 2. Storicamente la prima osservazione scientifica risale al 1926, quando Lawrence, medico inglese e diabetico, pubblicò un articolo su una rivista scientifica in cui dimostrava l'efficacia dell'attività fisica sulla diminuzione glicemica». Ci sono limitazioni rispetto al tipo di attività fisica e alla sua durata? «No. Il paziente diabetico può praticare qualsiasi tipo di eserci-
Da sinistra: Elisa Carrai, Patrizia Ruggeri, Sergio Di Lembo, Emanuela Spotti
DI COSA SI TRATTA
28
Sabato 25 Febbraio 2012
Il Diabete Mellito riguarda circa il 10% delle persone con diabete e in genere insorge nell'infanzia o nell'adolescenza. Nel diabete tipo 1, il pancreas non produce insulina a causa della distruzione delle cellule ß che producono questo ormone: è quindi necessario che essa venga iniettata ogni giorno e per tutta la vita. La velocità di distruzione delle ß-cellule è, comunque, piuttosto variabile, per cui l'insorgenza della malattia può avvenire rapidamente in alcune persone, solitamente nei bambini e negli adolescenti, e più lentamente negli adulti. La causa del diabete tipo 1 è sconosciuta, ma caratteristica è la presenza nel sangue di anticorpi diretti contro antigeni presenti a livello delle cellule che producono insulina. Questo danno, che il sistema immunitario induce nei confronti delle cellule che producono insulina, potrebbe essere legato a fattori ambientali (tra i quali, sono stati chiamati in causa fattori dietetici) oppure a fattori genetici, individuati in una generica predisposizione a reagire contro
zio fisico. L'unica prescrizione è che si tenga costantemente sotto controllo il livello di glicemia. Anche la terapia, naturalmente, andrà gestita in relazione alla durata dell'allenamento e al tipo di alimentazione. Durante gli allenamenti del progetto "diabete in corsa" sono presenti medici e personale sanitario, che insegnano ai malati a gestirsi al meglio. Tanto che nel tempo hanno acquisito una certa autonomia. Lo scopo di tutto ciò è anche rafforzare il rapporto tra medico e paziente, altro aspetto importante nella gestione della malattia cronica. Un tipo di patologia che non è facile da gestire, e che va affrontata in modo congiunto da medico e paziente. L'alleanza te-
fenomeni esterni, tra cui virus e batteri. Quest'ultima ipotesi si basa su studi condotti nei gemelli monozigoti (identici) che hanno permesso di dimostrare che il rischio che entrambi sviluppino diabete tipo 1 è del 30-40%, mentre scende al 5-10% nei fratelli non gemelli e del 2-5% nei figli. Si potrebbe, quindi, trasmettere una “predisposizione alla malattia” attraverso la trasmissione di geni che interessano la risposta immunitaria e che, in corso di una banale risposta del sistema immunitario a comuni agenti infettivi, causano una reazione anche verso le ß cellule del pancreas, con la produzione di anticorpi diretti contro di esse (auto-anticorpi). Questa alterata risposta immunitaria causa una progressiva distruzione delle cellule ß, per cui l'insulina non può più essere prodotta e si scatena così la malattia diabetica. Per questo motivo, il diabete di tipo 1 viene classificato tra le malattie cosiddette “autoimmuni”.
rapeutica diventa uno strumento di lavoro, che permette di concordare insieme i provvedimenti diagnostico-terapeutici, in modo da migliorare l'aderenza alla cura stessa». Quanto è importante che il paziente sia seguito da un team di medici? «Fondamentale.Questo aspetto garantisce alla cura una maggior incisività, in quanto il malato viene seguito a 360 gradi». Qualche indicazione dal punto di vista alimentare, per il diabetico che pratica sport? «L'alimentazione deve essere modulata sulla base dell'attività fisica, sia relativamente al carico
calorico sia in merito all'integrazione di carboidrati». I diabetici possono mangiare di tutto? «L'alimentazione del giovane diabetico è varia, ma deve essere controllata in rapporto con la terapia». Quali sono le terapie per il diabete di tipo 1? «L'unica possibile è la terapia insulinica. Essa può essere somministrata attraverso iniezioni - da somministrare più volte al giorno - oppure con un particolare sistema di microinfusione, ossia un apparecchio che permette l'infusione continua dell'insulina».
29 Dottor Luigi Mitoli, medico-chirurgo ozonoterapia
Cosa fare dopo l’ozonoterapia. Consigli pratici per stare meglio Continuiamo la descrizione delle piccole e semplici strategie “difensive” per la nostra colonna vertebrale. Ricordiamo inoltre che, se l’O3 ci è servito, dobbiamo aiutarlo con questi accorgimenti non risolutivi, ma atti a cambiare un po’ le abitudini biziate che ci hanno danneggiato. Alla scrivania, appoggiamoci bene allo schienale dalle spalle al bacino, appoggiamo i gomiti , mettiamom un appoggio sotto al polso che muove il mouse così il polso non sta ipeesteso (pensiamo alla cervicale e alla compressione del nervo ulnare dell’avanbraccio). Teniamo lo schermo del computer più alto della linea degli occhi per non affaticare la cervicale, la tastiera posta su un appoggio che la sollevi (un libro addirittura un leggio ) in modo che non stia piat-
ta sul tavolo ma in una posizione il più possibile simile a quella del monitor. Anche questo favorisce una corretta postura cervicale diminuendo stress e dolore. A casa dormire posssibilmente su un cuscino di piume, deformabile, per poter colmare lo spazio tra collo e cuscino, la rete del letto deve essere in doghe di legno e il materasso medio-rigido e possibilmente non in lattice o lana, per prevenire le allergie. I migliori sono i più semplici, a molle. Ideale sarebbe dormire su un lato per ridurre le tensioni muscolari e la pressione tra le vertebre, tenendo un cuscino tra le ginocchia ( ci si abitua facilmente ) e, se in posizione prona, tenere le ginocchia flesse leggermente, appoggiandole su un cuscino e la pianta dei piedi appoggiata sul letto. Il fumo, dannoso per la salute in generale, provoca nel nostro
caso, una diminuzione dell’ossigeno a livello nervoso (sono i nervi che trasmettono il dolore !!! ) e aumenta la frequenza del dolore. Proteggiamoci bene da freddo, umidità e sbalzi di temperatura che influenzano negativamente gli episodi dolorosi. Tutti questi consigli sembrano banali o, in alcuni casi, difficili da realizzare, ma mettendoli in pratica con un pizzico di pazienza e rispettando un breve periodo per abituarsi, possono davvero aiutarci a non ricadere nello stato doloroso. Ricordiamo sempre che sono i piccoli gesti sbagliati, quando ripetuti e diventati automatismi, quelli che creano più danni. Alla prossima uscita continueremo ancora con qualche consiglio. Riceve a Cremona in via Giuseppina 21 Tel. 0372 434988 • 331 5825327
Primavera, è tempo di allergie
Artemisia, processionaria ed euprotide: le piante che possono provocare eventuali reazioni allergiche
M
festano perlopiù sottoforma di papule da puntura da insetto, bolle da orticaria o macchie rosse isolate. • Congiuntiviti e infiammazione agli occhi. • Infiammazioni delle vie respiratorie superiori causate dall’inalazione dei peli. Come difendersi? Innanzitutto evitare di addentrarsi nei boschi colpiti e di avvicinarsi alle fronde delle piante su cui si rinvengono i bruchi in alimentazione. Bisogna inoltre evitare: di sostare nelle vicinanze, e sotto, alberi o arbusti infestati, di toccare i nidi o le larve. Per difendersi le azioni consigliate sono le stesse indicate per l'euprotide.
di Giulia Sapelli
anca solo un mese, ormai, all'inizio della primavera. Ma insieme al caldo, in arrivo sono anche i grandi nemici stagionali, che spesso possono causare forti allergie. Da non sottovalutare quindi alcuni animali infestanti, come la Processionaria del pino e della quercia e l’Euprottide, che nelle forme larvali possono causare reazioni epidermiche e allergiche soprattutto in soggetti particolarmente sensibili. Altro nemico stagionale è l’Ambrosia artemisiifolia, il cui polline provoca forti allergie. Tra l'altro negli ultimi anni è stata registrata la comparsa di nuove sensibilizzazioni a allergeni aerodipersi ed anche cambiamenti nella stagionalità dei sintomi da allergia a pollini. In alcune zone della Lombardia l’ambrosia è causa di allergia in una percentuale elevata della popolazione con conseguenti incrementi sia dei costi sociali, per la riduzione temporanea della capacità lavorativa dei soggetti affetti e per i danni che gli stessi subiscono in termini di inefficienza fisica e peggioramento della qualità della vita, sia di quelli sanitari, di diagnosi e di trattamento. Vi sono poi zone nelle quali, da alcuni anni, la forte presenza di alcuni parassiti delle piante, quali la processionaria del pino e della quercia e l’euprottide (o crisorrea), ha causato disagi alla popolazione, derivanti principalmente dalla sensibilizzazione ai peli urticanti di questi lepidotteri.
Ma come agire nel caso di forte presenza di questi lepidotteri? Innanzitutto evitare di addentrarsi nei boschi colpiti e di avvicinarsi alle fronde delle piante su cui si rinvengono i bruchi in alimentazione. E' consigliabile inoltre evitare di sostare nelle vicinanze, e sotto, alberi o arbusti infestati: i peli, infatti, possono essere trasportati dall’aria fino a una distanza di 200 metri. Da evitare anche toccare i nidi o le larve, ma anche i lavori (quali falciare l’erba e/o rastrellare foglie e/o erba falciata) che possono diffondere nell’aria i peli urticanti che riposano al suolo. In caso di contatto coi peli urticanti è bene fare subito una doccia, lavarsi i capelli e cambiare gli abiti. Non si deve grattare le zone del corpo contaminate, ed è necessario lavare gli abiti contaminati ad almeno 60°. Infine bisogna trattare la pelle pulita con gel antistaminico, e recarsi dal medico in caso di protrarsi
dei sintomi. PROCESSIONARIA - La processionaria è attiva solo durante i periodi freddi dell'anno, dal momento che trascorre i caldi mesi estivi come bozzolo seppellito sotto terra. Le falene iniziano a emergere dal suolo nel mese di agosto; trascorso qualche giorno iniziano la ricerca di piante adatte per deporre le uova. Ogni femmina produce un "ammasso" di uova che viene fissato alle foglie dell'albero ospitante. L'ammasso può contenere fino a 300 uova, dalle quali dopo almeno 4 settimane nascono le tipiche larve. Si tratta di un insetto a cui è necessario fare attenzione, in quanto i suoi peli urticanti possono provocare diversi problemi: • Dermatite – subito dopo il contatto può sopravvenire un forte prurito al quale fanno seguito, nell’arco di circa 24 ore, reazioni cutanee che si mani-
Negli ultimi anni il fenomeno è aumentato
EUPROTIDE - L’Euprottide è una farfalla ampiamente diffusa in Italia le cui larve, provviste di peli urticanti, si nutrono di varie latifoglie forestali ed ornamentali.
AMBROSIA - E' originaria del Nord America giunta in Europa probabilmente come contaminante di carichi di sementi. E’ diffusamente presente in Europa centrale (Ungheria, Croazia, Serbia, Repubblica Ceca, Repubblica Slovacca, Austria, Slovenia), in Francia (area di Lione), in Nord Italia (provincia di Pavia, ma soprattutto nordovest della provincia di Milano e sud di quella di Varese). Questa pianta rappresenta un fattore di rischio potenziale molto elevato per i soggetti affetti da disturbi di natura allergica, in quanto produce quantità di pollini molto abbondanti che vengono trasportati dal vento: durante la fioritura, la concentrazione di pollini nell’aria può raggiungere i due milioni di granuli per metro cubo. I soggetti allergici presentano, in genere, sintomi quali: irritazione agli occhi (anche accompagnato da prurito e lacrimazione), difficoltà respiratorie (prurito e gocciolamento nasale, starnuti)e nelle forme più gravi possono assumere la forma di veri e propri attacchi di tosse e asma.
di Ermanna Allevi
Diplomata presso la scuola di Naturopatia dell'istituto RIZA Iscritta alla FINR (federazione italiana naturopati RIZA)
Gentilissima Naturopata buongiorno e grazie per l'attenzione, si parla molto di fumo, di quanto faccia male, ecc, eccc, ecc, mi chiedevo se il fumo ha una storia, una provenienza, se fa parte di qualche cultura. Fa davvero così male o è allarmismo? Ci sono rimedi naturali che aiutano a vincere la dipendenza? Leggo sempre la sua rubrica perchè mi piace molto. In attesa di una sua cortese risposta la saluto con affetto. Martina
Il tabagismo, meglio conosciuto come "fumo", è l'atto di bruciare le foglie secche della pianta del tabacco e inalarne il fumo derivato per piacere, per fini rituali, per abitudine o dipendenza. Questa pratica era comune tra i nativi americani, sia del nord che del sud America, e fu in seguito introdotto anche nel resto del mondo dopo l'esplorazione delle Americhe da parte degli europei. Il fumo di tabacco contiene nicotina, uno stimolante che crea dipendenza, migliorando temporaneamente
la memoria, l'umore e la velocità dei riflessi, ma genera anche una forte dipendenza chimica, fisica e psicologica. La nicotina, come tutti gli stimolanti, può aumentare l'ansia, la difficoltà nel riposo e disturbi al sistema metabolico. Il fumo è anche un fattore causale di alcune malattie legate all'apparato respiratorio, cardocircolatorio , ipertensione. La cessazione dell'uso del tabaccoprovoca una sindrome di astinenza, la cui intensità e durata variano da soggetto a soggetto, in relazione
con il grado di abuso preesistente. I sintomi che creano più disagi sono: bisogno compulsivo di fumare, irritabilità, ansia, difficoltà a concentrarsi, insonnia, cefalea, aumento dell'appetito. Alcuni sintomi scompaiono in pochi giorni, altri tendono a durare più a lungo. La fitoterapia si avvale di "Tinture Madri, Macerati Glicerici e Oligoelementi" per aiutare i fumatori che desiderano smettere ad affrontare meglio il periodo di difficoltà che una scelta del genere comporta.
Ermanna Allevi risponde alle vostre domande scrivendo a: info@naturopatia-cremona.com Oppure a: ilpiccolocremona@fastpiu.it Riceve a Cremona in via Pallavicino 6 tel. 0372-412372. • Riceve a Crema telefonando al 388 9037275.
BANDO DELL’ASL PER PROGETTI SULL’IMMIGRAZIONE Nell'ambito delle politiche per l’immigrazione l'Asl promuove un bando per il finanziamento di progetti a valenza sovradistrettuale e/o provinciale ai sensi del Decreto famiglia, conciliazione, integrazione e solidarietà sociale Regione Lombardia. Possono presentare i progetti gli enti locali, le provincie, i comuni singoli o associati, gli enti e associazioni iscritte al Registro Nazionale (di cui all’art.42 del D.L. 289/98 nonché agli art. 52, 53, 54 del Dpr 394/99 come modificato dal Dpr 334/2004), i quali possono avvalersi della partnership di tutti gli altri soggetti operanti e interessati in interventi nel settore dell’immigrazione. Il bando scade il 12 marzo prossimo. I progetti devono essere presentati all'Ufficio protocollo Asl (via S. Sebastiano 14) nei seguenti orari: lunedì e mercoledì dalle 8.30 alle 16.30 continuato; martedì, giovedì, venerdì dalle 8.30 alle 12.30. Per informazioni è possibile contattare il dipartimento Assi (Servizio famiglia Asl - tel. 0372.497792).
FINE ATIVITÀ PER IL DOTTOR GIANPAOLO DELFINI Il dottor Gianpaolo Delfini cesserà la propria attività di Medico di medicina generale presso lo studio sito nel Comune di Cremona con decorrenza 01/03/2012. Si invitano pertanto gli assistiti già in carico allo stesso ad effettuare la scelta di un nuovo medico fra i sanitari disponibili nello stesso ambito territoriale, sino al raggiungimento del limite massimo di scelte per ogni medico. La scelta si potrà effettuare presso lo sportello Scelta-revoca del distretto di Cremona (via San Sebastiano n. 14 - tel. 0372/497371) nelle giornate di: lunedì e mercoledì dalle 8.30 alle 16.30; martedì, giovedì e venerdì dalle 8.30 alle 12.30. E’ obbligatorio portare la tessera sanitaria magnetica (Carta Regionale dei Servizi – Crs) o, in mancanza, la vecchia tessera cartacea di iscrizione al Ssr e il codice fiscale.
CONSUMO DI ALCOL: COME I FILM INFLUENZANO I GIOVANI Sul problema dell'alcol spesso sono i film a influenzare le giovani generazioni. Secondo uno studio del British Medical Journal, infatti, sono tantissimi i film hollywoodiani che, tra un'inquadratura e l'altra, riprendono l'argomento "alcol". Con il risultato di avvicinare i più giovani al consumo di queste bevande. Secondo lo studio guardare in tv o al cinema soggetti che bevono alcolici induce i giovani a iniziare a consumare bevande di questo tipo. Secondo la ricerca, infatti, gli adolescenti che guardano molti film in cui i protagonisti bevono alcolici hanno il doppio delle possibilità di iniziare a farlo rispetto ai coetanei. In particolare, per il 28% dei ra-
gazzi l’alcol consumato a fiumi nei film è stato il motivo per cui hanno iniziato a bere, e lo è stato per il 20% di coloro che attualmente risultano attratti dal binge drinking. La ricerca ha visto coinvolti più di 6.500 adolescenti statunitensi tra i 10 e i 14 anni sottoposti a questionari su che cosa li avrebbe potuti influenzare nel consumo delle bevande alcoliche, tra cui la visione di determinati film, l'ambiente casalingo e il comportamento dei coetanei: dall'incrocio dei dati è così emerso che coloro che avevano visto pellicole con tematiche dominate dall'alcol hanno avuto il doppio delle probabilità di cominciare a bere.
SPORT
lo SERIE D
Pizzighettone cerca il bis col Gozzano
Immediato riscatto del Pizzighettone, che ha vinto il recupero con il Fidenza per 2-0 (gol di Chiurato e Fellin) e domenica cerca il bis con il Gozzano. CLASSIFICA (25ª giornata) Castiglione 51; Mapello 47; Pizzighettone 45; Olginatese, Ponte
San Pietro-Isola, Caronnese 44; Voghera 40; Castellana 38; Seriate 33; Gozzano, Darfo Boario, Rudianese 32; Pro Piacenza, AlzanoCene* 31; Colognese 29; Carpenedolo 27; Seregno* 26; Fidenza 25; Fiorenzuola 24; Gallaratese 19.
Possanzini, l’uomo in più della Cremo
di Micheal Guerini
l rotagonista dell’intervista di questa settimana ha vestito maglie importanti, come quella della Reggina e del Brescia nella massima serie. Ovviamente si tratta di Davide Possanzini, nato nel 1976 a Loreto, di recente acquistato dal Lugano, squadra con cui ha militato per pochi mesi. Come sei stato accolto dai tifosi e dalla società? «La società mi ha accolto benissimo. Mi ha contatto appena dopo Natale, io avevo già rescisso il contratto a ottobre col Lugano e dopo aver risolto le varie pratiche, ho firmato grazie anche ad Arvedi. Dei tifosi ho avuto subito una buona impressione». Hai vestito diverse maglie nel corso della tua carriera. A quale sei più legato? «L’esperienza più significativa è stata quella alla Reggina, dove mi hanno dato l’opportunità di giocare in serie A. Invece, l’esperienza a Brescia è stata la più lunga ed intensa sotto il punto di vista calcistico. Anche i bresciani sono ottime persone e mi sono trovato talmente bene in città che ora vivo a Brescia». Come è stato il tuo esordio in A con la Reggina? «La prima di campionato nel 1999 contro la mia squadra del cuore, la Juventus. Quella partita per me è durata una settimana ed è finita 1-1, quindi con un ottimo risultato. Ci sono voluti giorni per
LA SCHEDA DI CESARE LA SCHEDA DI POSSANZINI
I
IL PERSONAGGIO L’ex bandiera del Brescia si è inserita benissimo nella squadra e punta al vertice STAGIONE
SQUADRA
SERIE
PRESENZE
RETI
1992-1993 1993-1994 1994-1995 1995-1996 1996-1997 1997-1998 1998-1999 gen. 1998 1999-2000 2000-2001 gen. 2001 2001-2002 2002-2003 2003-2004 2004-2005 gen. 2005 2005-2006 2006-2007 2007-2008 2008-2009 2009-2010 2010-2011 2011-2012 gen. 2012
Recanatese Recanatese Torino Lecco Varese Varese Varese Reggina Reggina Reggina Sampdoria Sampdoria Catania AlbinoLeffe Albinoleffe Palermo Brescia Brescia Brescia Brescia Brescia Brescia Lugano Cremonese
D D A C2 C2 C2 C1 B A A B B B B B A B B B B B A B 1ª Div.
4 31 0 32 31 30 2 32 31 10 17 33 31 32 20 2 38 39 34 23 39 17 9 3
4 5 9 9 9 2 1 4 2 3 12 7 11 13 16 8 10 2 2
smaltire tutta la tensione, ma ora conservo un buon ricordo di quei momenti». Parlando del Brescia, come hai vissuto quelle stagioni? «Le ho vissuti bene, anche se non è stato facile arrivare dopo Baggio. C’è stata la retrocessione e non siamo riusciti a tornare in A per ben 4 anni. E’ stata una parentesi intensa, la piazza di Brescia è molto esigente, ma mi ha dato tutto, nel bene e nel male». Segui ancora la squadra, che ora milita in serie B?
«Certamente. Lo scorso anno ero in scadenza di contratto, avevo 35 anni e avevano altri progetti in mente. Mi dispiace, perché mi sarei aspettato qualcosa di diverso, ma non ce l’ho con nessuno». Sei venuto alla Cremo dopo una breve parentesi al Lugano. Come mai questa scelta? «Per vari motivi: innanzitutto, perché è quella che mi ha cercato con più insistenza. Poi sono vicino a casa. Inoltre, la Cremo ha un ottimo centro sportivo e ha grandi progetti in mente. Il Lugano è stata
Lunedì sera sfida al Trapani
(M.V.) Sognando un “lunedì da leoni”. In vista del bigmatch posticipato in notturna contro il Trapani, in casa grigiorossa, l’umore è di quelli buoni. Mister Brevi potrebbe recuperare in extremis anche il difensore Minelli, mentre in avanti appare sicuro il forfait di Coralli. Per sostituirlo si giocheranno una maglia da titolare Le Noci e Musetti, con Possanzini pronto a scalare all’occorrenza come punta centrale nel caso in cui vinca il primo. Il nodo riguarda soprattutto il centrocampo, dove non ci sarà Pestrin. Al suo posto, è probabile la conferma di Degeri in cabina di regia. PROBABILE FORMAIZONE (4-3-3) Alfonso; Semenzato, Cesar, Minelli, Polenghi; Fietta, Degeri, Dettori; Filippini, Pozzanzini, Le Noci. All. Brevi Davide Possanzini (foto L. Dassi)
una scelta sbagliata, ma ora penso solo alla Cremonese». Cosa pensi del prossimo bigmatch contro il Trapani? «Penso sia una partita come le altre, ma con in gioco punti pesanti. Il Trapani è la squadra più forte di tutte e cerca la fuga. Dobbiamo arrivare pronti alla sfida di lunedì sera, anche perché abbiamo grandi potenzialità». Dove arriverà la squadra in classifica quest’anno? «Spero rimanga in zona playoff, i mezzi ce li abbiamo. Ora però è ancora presto per dire dove arriveremo, anche perché non si sa come andrà a finire la stagione». Hai detto che tifi per la Juve, hai altro da aggiungere? «Da piccolo ero un tifoso sfegatato, ora sono semplicemente un simpatizzante alla Juve».
CLASSIFICA Trapani 46 Siracusa (-5) 40 Cremonese (-6) 35 Spezia 35 Barletta 35 Portogruaro 35 Pergocrema (-2) 35 Carrarese* (-1) 34 Lanciano* (-1) 33 SudTirol 32 Triestina 27 Prato 25 Latina 23 Frosinone* 23 Andria 21 Piacenza* (-6) 20 Bassano 19 FeralpiSalò 17
Recuperi Lanciano-Frosinone Piacenza-Portogruaro Prato-Andria
0-0 0-0 2-1
Prossimo Turno (25-2 h 14.30) Andria-Carrarese Bassano-Portogruaro Cremonese-Trapani (27-2) Latina-Prato Piacenza-FeralpiSalò Siracusa-Pergocrema Spezia-Lanciano SudTirol-Barletta Triestina-Frosinone
PRIMA DIVISIONE Trasferta impegnativa per i gialloblu in salute
Pergo nella tana del Siracusa DATA
ORA
SQUADRA 1
SERIE A
SQUADRA 2
di Stefano Mauri
1
X
2
25/2
18.00
GENOA
PARMA
2,15
3,20
3,40
25/2
20.45
MILAN
JUVENTUS
2,15
3,20
3,40
26/2
15.00
CHIEVO
CESENA
1,85
3,40
4,25
26/2
15.00
CAGLIARI
LECCE
1,75
3,40
4,75
26/2
15.00
CATANIA
NOVARA
1,65
3,50
5,50
26/2
15.00
SIENA
PALERMO
2,25
3,10
3,25
26/2
15.00
ATALANTA
ROMA
2,85
3,25
2,40
26/2
20.45
LAZIO
FIORENTINA
2,05
3,25
3,60
26/2
20.45
NAPOLI
INTER
1,90
3,40
4,00
26/2
20.45
BOLOGNA
UDINESE
2,45
3,10
2,90
RECUPERI SERIE B DATA
25/2
25/2
26/2
ORA
SQUADRA 1
SQUADRA 2
15.00
GUBBIO
MODENA
15.00 12.30
SASSUOLO BRESCIA
ASCOLI
TORINO
BUNDESLIGA
DATA
ORA
SQUADRA 1
SQUADRA 2
25/2
15.30
COLONIA
LEVERKUSEN
1
1,65
2,50
2,80
X
3,30
2,85
2,80
2
6,00
3,10
2,80
1
X
2
3,40
3,40
2,00
25/2
15.30
AUGSBURG
HERTHA
2,55
3,30
2,55
25/2
15.30
STOCCARDA
FRIBURGO
1,65
3,75
4,75
25/2
15.30
MAINZ
K’LAUTERN
1,75
3,50
4,50
25/2
15.30
WOLFSBURG
HOFFENHEIM
2,15
3,40
3,10
25/2
18.30
BREMA
NORIMBERGA
1,75
3,60
4,25
26/2
15.30
BAYERN
SCHALKE 04
1,43
4,00
7,50
Punto Snai Cremona: Via Dante Ruffini, 28 www.snaicremona.it - info@snaicremona.it Punto Snai Codogno: Via Pandolfi, 13 www.snaicodogno.it - info@snaicodogno.it
Aspettando le nuove inevitabili penalizzazioni per aver pagato in ritardo gli stipendi dell’autunno scorso, il Pergo domenica è impegnato nell’insidiosa trasferta di Siracusa. Ma in città a tenere banco è soprattutto il cosiddetto “affaire societario”. Persi misteriosamente per strada i suoi compagni d’avventura calcistici, il presidente Sergio Briganti, da solo non può supportare economicamente un team che viaggia in Prima Divisione. Ergo, salvo cambi di rotta, all’intramontabile Pergolettese, tormentata da problemi finanziari è in vendita, l’interregno di Briganti ufficialmente in scadenza a giugno, formalmente è già tramontato: non è infatti un caso se lo scorso dicembre, alcuni calciatori delusi da un qualcosa che è andato disatteso, hanno fatto le valigie. Ora, se non ci fosse stato Briganti, il team gialloblù sarebbe fallito sei mesi fa, per questo nelle consuete pagelle di fine anno del nostro giornale, il massimo dirigente laziale si era meritato un bel voto. Ma il giudizio positivo doveva servire da stimolo affinché il management lazial-cremasco, mettendo le carte in tavola dicesse la verità (le pubbliche relazioni “canarine” andrebbero affinate) su come stanno le cose. Purtroppo così non è stato. Ma è possibile raddrizzare la rotta? Mah, il momento è delicato, ma se il signor Briganti (che conosce la materia e non è calcisticamente par-
lando un ingenuo come il suo predecessore) vuotasse il sacco beh, magari personaggi autoctoni del calibro di Adriano Cadregari, Massimiliano Aschedamini (voce mai banale ed intelligente) e Ilario Tommasi, senza dimenticare l’opzione arguta di Cesare Fogliazza, potrebbero sedersi intorno ad un tavolo e provare a disegnare nuovi scenari. Per la cronaca, l’estate scorsa grandi appassionati di calcio nostrani del calibro di Tommasi, Cadregari e Giorgio Pagliari provarono ad interloquire con l’allora presidentissimo Manolo Bucci, ma alla sostanza venne preferita l’apparenza (tra l’altro, qualora ci fossero i presupposti, trattandosi di football di provincia, la “conduzione” del settore giovanile andrebbe riassorbita dalla prima squadra, ndr); speriamo che a distanza di mesi il Pergocrema riceva maggiori attenzioni e soprattutto che, a suggerire le trattative ci sia una sola autorevole voce, per intenderci una persona alla Agostino Alloni, vale a dire colui il quale nel 2000, tra l’indifferenza generale contribuì a far tramontare il triste regno dei fratelli Sergio e Luigi Bianchi. Per il momento pensiamo a domenica, con la truppa allenata da mister Fabio Brini (complimenti al suo triennale da 100mila euro annui, ndr) che render visita al Siracusa con in dore i tre punti conquistati con il Bassano. PROBABILE FORMAZIONE Cicioni, Celjak, Rizza, Coletti, Fabbro, Capua, Babù, Tortolano, Guidetti, Angiulli, Pià. All.: Brini.
Crema 1908 all’assalto disperato della capolista ECCELLENZA
Reduce dal ko di Desenzano (1-0), il Crema 1908 malmesso e sottotono, domenica tra le mura amiche affronta il temibile, ma comunque abbordabile Sant’Angelo. Nelle file rossonere barasine militano i cremaschi Federico Cantoni e Michele Patrini. Riusciranno i cremini allenati da mister Nichetti (illustre ex) a fermare la capolista?
CLASSIFICA (22ª giornata) Sant’Angelo 44; Pro Desenzano 38; Travagliato 34; Sancolombano 32; Rigamonti Nuvolera 31; Palazzolo 30; Oltrepo, Sarnico 29; Orsa Corte Franca 28; Villanterio, Dellese 26; Ciliverghe Mazzano 25; Chiari 24; Crema 1908, Castellucchio, Vallecamonica 21; Nuova Verolese 20; Codogno 1908 11.
Sport
Sabato 25 Febbraio 2012
31
Vanoli Braga, assesta un colpo esterno
Dopo un ottimo avvio di stagione l’Angelico ha accusato un netto calo, anche se rimane un avversario pericoloso
SERIE A Da troppo tempo il team di Caja non vince in trasferta: ma domenica a Biella ci può riuscire
L
di Giovanni Zagni
a Vanoli Braga, rinfrancata dalla vittoria sulla Canadian Solar Bologna di due domeniche fa, sta preparando la sfida delicatissima di domenica a Biella. Sono state due settimane di lavoro intenso, con pochi giorni di respiro, quelle programmate da Attilio Caja che è ben cosciente dell’importanza dello scontro di Biella e pur dovendo fare ancora a meno di Tusek, sempre alle prese con la fascite plantare che non gli consente di scendere in campo al meglio della condizione, vuol provare a giocarsi i due pesantissimi punti in palio. La classifica, nella parte bassa ha avuto un sussulto, proprio in danno dell’Angelico Biella ed a favore della Banca Tercas Teramo, vittoriosa nel recupero della partita a suo tempo rinviata per il maltempo. Così cominciando dal basso, ora troviamo Casale Monferrato a 10 punti, Vanoli a 12, Montegranaro e Teramo a 14, Treviso a 16 e Biella appaiata a Roma a 18. Elencando queste squadre notiamo che le prossime tre gare, la prima in trasferta, domenica appunto a Biella, poi le due casalinghe con Teramo e Roma, risulta facile capire l’importanza del momento e di conseguenza l’impegno spasmodico dei giocatoti e di tutto lo staff tecnico in vista di tante gare di valenza estrema. Ma andiamo con ordine e
22ª Giornata (26-2 h 18.15) Biella-Cremona Bologna-Teramo Cantù-Treviso Caserta-Varese Milano-Casale Monferrato Roma-Siena Sassari-Avellino (25-2 h 16.10) Venezia-Pesaro (26-2 h 20.30) Riposa: Montegranaro
CLASSIFICA Siena 30 Milano 24 Bologna 24 Sassari 24 Venezia* 22 Pesaro* 22 Cantù* 22 Avellino* 22 20 Prossimo Turno (4-3 h 18.15) Varese 18 Teramo-Venezia (3-3 h 16.10) Caserta Biella 18 Avellino-Cantù Varese-Bologna Roma 18 Pesaro-Caserta Treviso 16 Treviso-Casale Monferrato Teramo* 14 Cremona-Roma Montegranaro* 14 Biella-Montegranaro Cremona 12 Siena-Milano (h 20.30) Casale M. 10 Riposa: Sassari
concentriamoci proprio sull’Angelico. I piemontesi, vittoriosi all’andata al PalaRadi senza soffrire troppo, contro una Vanoli Braga che ha disputato forse la peggior partita casalinga della stagione, dopo aver cominciato il campionato alla grande, evidenziando una condizione fisico atletica eccellente, si sono poi un po’ spenti ed ora navigano in acque non troppo tranquille.
L’organico a disposizione del coach Cancellieri conta su un quintetto di indubbio peso tecnico con il play americano Jacob Pullen, l’altro statunitense Coleman (guardia), il pivot spagnolo Miralles e ali Dragicevic (serbo) e Jurak (sloveno) su tutti. Di solito Matteo Soragna, che non ha bisogno di presentazioni particolari per noi cremonesi, parte dalla panchina ed è
Crema-Assi, domenica il derby tra due squadre in salute SERIE B
Con l’ottava vittoria consecutiva le azzurre del Basket Team Crema hanno chiuso il ciclo di avvicinamento alle gare più impegnative, confermando il buon momento di forma di tutta la squadra. Non era una trasferta facile quella che ha visto le azzurre giocare sul parquet di Cantù, perché il rischio di farsi trascinare in una bagarre pericolosa era molto elevato. Ma il Basket Team di questo periodo sa bene cosa deve
La Bissolati sfida Varese
fare e sa quando è il momento di non lasciare spazio alle formazioni avversarie. Cantù è stata battuta 67-41, successo che ha permesso a Crema di conquistare il secondo posto solitario a due lunghezza dalla vetta, in attesa dell’insidioso derby casalingo di sabato pomeriggio con Cremona. Il pronostico e decisamente a favore delle cremasche, anche se l’ultima partita dell’Assi Manzi - che ha battuto il forte Valma-
PALLANUOTO
RUGBY
Impegno casalingo sabato sera alle 20 per la Bissolati di pallanuoto che ospita il Varese ed ha la possibilità di scavalcarlo, visto che vanta sei punti in classifica, mentre la Bissolati, reduce dal pareggio di Monza, è ferma a quattro. Varese ha vinto sabato scorso a Treviglio (11-13) dove alla seconda di campionato è passata anche la Bissolati (7-10). Sempre dando un’occhiata agli scontri indiretti, Varese sul campo di Monza ha subìto una sconfitta piuttosto pesante (8-2) il che fa ben sperare nelle possibilità della squadra di Del Monaco.
Derby del Po domenica pomeriggio al campo di San Sigismondo, dove una caricatissima Witor’s attende con entusiamo i cugini di Casalmaggiore in un match che promette scintille. I giocatori di Daldoss, che domenica scorsa hanno conquistato i loro primi punti in trasferta sul non facile campo di Desenzano e ai quali la presenza dell’espertissimo Varrella ha dato nuova linfa ed entusiasmo, hanno l’ambizione di lasciare l’ultimo posto in classifica, che hanno sempre occupato da quando lo scorso anno è cominciata la loro avventura nel rugby nazionale. Sulle ali dell’entusiasmo l’impresa potrebbe anche essere possibile, nonostante il valore della squadra casalasca, sicuramente superiore in ogni reparto, ma forse non così motivata in
SERIE C
L’Erogasmet cerca riscatto
Wafer a canestro all’andata contro Biella
drera 67-58, facendo così un grosso favore proprio al Basket Team - può ancora lasciare un briciolo di speranza a Marcolini e compagne, che restano in corsa per i playoff. CLASSIFICA (19ª giornata) Broni 36; Crema 34; Valmadrera 32; Costamasnaga 28; Lussana Bergamo, Carugate 20; Cremona, Usmate 18; Albino 16; Villasanta, Vittuone 12; Cantù 10; Pontevico 6; Lodi 4.
diventato un sesto uomo di lusso. Completano il roster tanti giovani di belle speranze tra i quali emerge Chessa, un sardo dai buoni fondamentali, già protagonista in diverse partite. Quello di Biella è uno dei campi più “caldi” dell’intera serie A e si gioca sempre in un frastuono assordante, con grande partecipazione di pubblico, numeroso ed appassionato. Il compito per Milic e compagni è dunque di quelli ardui, anche se non impossibile da risolvere. Di squadra l’Angelico gioca un bel basket, quando è supportata da una grande tenuta fisica, mentre se non è al massimo, spesso rischia forzature e distrazioni difensive. Riteniamo sia indispensabile, ove possibile, abbassare i ritmi e - come del resto piace a Caja - lavorare duro in difesa. Chissà che la Vanoli Braga torni a vincere in trasferta! Qualche speranza c’è, pur non pensando di andare sul velluto. • NEWS Riccardo Eliantonio ha chiesto venerdì, per motivi personali, di essere sollevato dall’incarico di vice allenatore della Vanoli Braga.
Casalmaggiore resta favorito ma il divario tra le due squadre è diminuito rispetto all’andata
La Witor’s cerca conferme in un atteso derby
questo momento rispetto ai grigiorossi. La squadra casalasca è seconda in classifica, alle spalle del formidabile Rugby Mantova, con 32 punti, frutto di sette vittorie e due sole sconfitte e deve anche recuperare una parti-
ta, quella non giocata nel turno precedente contro lo Junior Bergamo in casa a causa del campo inagibile. La Witor’s, invece, ha all’attivo due successi, due pareggi e sei sconfitte e ha conquistato quasi tutti punti sul suo campo, dove anche le più forti non hanno mai avuto vita facilissima. All’andata, che si giocò al Maini di Colorno, i casalaschi inflissero un pesante 52-10 all’ancora titubante formazione grigiorossa, ma il divario tra le due squadre, a detta dei tecnici, dovrebbe essere diminuito tanto che ci si potrebbe attendere una partita molto più equilibrata anche se il pronostico resta a favore degli ospiti. L’appuntamento è per le ore 15.30 al campo di via Francesco Sforza. Cesare Castellani
Per la terza partita consecutiva l’Erogasmet Crema è stata costretta dagli avversari ad effettuare una rimonta pazzesca, che però non si è conclusa in modo positivo per la truppa di coach Galli, come era invece accaduto contro l’Urania Milano. A sorpresa il Lecco è passato a Crema per 86-77, rallentando così la marcia dei cremaschi. Nelle fine dell’Erogasmet, bene Roberti e Crescentini e Degli Agosti. Purtroppo però la squadra ha pagato a prezzo salatissimo quella decina di minuti di totale disorientamento a cavallo tra secondo e terzo quarto. La prossima gara prevede una trasferta a Bergamo contro il fanalino di coda del campionato; Crema dovrà assolutamente cercare di fare propri i due punti, in considerazione del fatto che le dirette rivali hanno tutte vinto e che tra due settimane ci sarà il bigmatch contro Monticelli Brusati, ancora imbattuta in vetta alla classifica. E’ tornata a sorridere, invece, Piadena che ha avuto ragione proprio della Virtus Bergamo, battuta 67-59. E sabato sera, ancora sul parquet amico, la squadra di Pedroni cerca il bis contro il non irresistibile Bernareggio. CLASSIFICA (22ª giornata) Monticelli Brusati 44; Crema, Desio 34; Saronno, Urania Milano 30; Orzinuovi 28; Lecco 26; Piadena, Lissone 24; Pisogne 22; Gazzada Schianno 14; Bernareggio 12; Meda 10; Varese 8; Brescia, Bergamo 6.
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Sport
Sabato 25 Febbraio 2012
TENNIS TAVOLO
Ggs in vetta anche senza giocare
Manukian, Gusmini e Oldoni del Ggs Ripalta Cremasca hanno vinto contro il TT Prato senza giocare. Per problemi vari, la formazione toscana è stata costretta a subire il 5-0, permettendo alla formazione cremasca di salire in vetta alla classi-
fica, visto che il Parma ha ceduto la partita a tavolino al Brescia per mancanza della Palestra. Ggs che difende il fresco primato domenica a Brescia. Emozioni alle stelle anche per l’altra squadra di serie B1, impegnata a Bergamo contro
l’Olimpia. Tutto bene per 4 incontri, poi il tracollo. Dal 4-0 al 5-4, con Rossini, Chorky e Tarocco che dopo aver assaporato la vittoria sono crollati: ora sono sempre più alla parte bassa della classifica e sabato ospitano il TT Vigevano.
Crema vola con una Togut da record Domenica l’Icos affronta da favorita Pontecagnano, mentre sabato la Pomì va all’assalto del Montichiari
SERIE A2 A Frosinone l’ex azzurra ha superato il traguardo dei 5mila punti realizzati in carriera
P
rosegue inarrestabile la marcia dell’Icos Crema, che nell’ultimo turno ha vinto con autorità per 3-1 sul campo dell’Ihf Volley Frosinone. Nell’occasione capitan Elisa Togut ha raggiunto l’olimpo del volley italiano: bastavano, infatti, due punti all’opposta goriziana per tagliare il traguardo dei 5mila punti realizzati nella sua straordinaria carriera e a Frosinone la Togut ne ha messi a segno 24. Diamo un po’ di numeri della campionessa del mondo nel 2002: dall’esordio nella massima serie (stagione 1995-1996), Elisa ha realizzato 5022 punti in 327 gare di campionato tra serie A1 e A2. In particolare, la Togut ha collezionato 4358 punti in serie A1 così suddivisi: Anthesis Modena 184 in 23 gare,
Elisa Togut in azione
Busto Arsizio 210 in 12 gare, Vicenza Volley 978 in 49 gare, Monteschiavo Jesi 2528 in 168 gare, Perugia 458 in 29 gare e 664 in 46 gare in serie A2
con l’Icos Crema. L’elevato rendimento della Togut è lo specchio fedele dello stato di grazia delle violarosa, che domenica pomeriggio ospitano il Pontecagnano, formazione di bassa classifica e nettamente sfavorita rispetto alla lanciatissima Icos. Turno casalingo (sabato alle 21) anche per la Pomì Casalmaggiore, reduce dall’importante vittorie ottenuta al tie break sul campo del Busnago, raggiunto così in classifica. Mister Gianfranco Milano ha preparato al meglio la gara casalinga contro Montichiari, ostica formazione di metà classifica. Con un nuovo successo la Pomì rafforzerebbe il quinto posto in classifica, a stretto contatto con Santa Croce, al momento quarta. Niente male per una neopromossa.
Serie A2 20ª Giornata Busnago-Casalmaggiore 2-3 Frosinone-Crema 1-3 Giaveno-Forlì 3-0 Montichiari-San Severino 3-1 Pontecagnano-Soverato 3-1 Sala Consilina-Fontanellato 3-1 Santa Croce-Loreto 3-0 San Vito-Matera 2-3 Prossimo Turno (26-2 h 18) Casalmaggiore-Montichiari Crema-Pontecagnano Forlì-Sala Consilina Giaveno-San Vito Loreto-Frosinone Matera-Santa Croce San Severino-Fontanellato Soverato-Busnago
CLASSIFICA Giaveno 50 Loreto 49 Crema 48 Santa Croce 41 Casalmaggiore* 39 Busnago 39 Soverato 30 Montichiari* 28 Sala Consilina 24 Frosinone* 23 San Severino 21 Fontanellato 19 San Vito* 18 Pontecagnano* 15 Forlì* (-3) 9 Matera 9
VOLLEY B2
Impegno casalingo per i blues che vogliono mantenere il vantaggio sulle inseguitrici
La capolista Reima chiede strada al Parma
Dopo la sosta, la Reima Crema (capolista del girone B di B2), torna in campo sabato alle 18 al PalaBertoni contro l’Opem Audax Parma, in un match sulla carta non proibitivo. All’andata finì 3-1 per Egeste e soci, che comunque non prenderanno sotto gamba l’impegno. Vincere permetterebbe di proseguire la marcia in testa alla classifica e di iniziare nel miglior modo un ciclo di fuoco che proseguirà nei prossimi turni contro il Pastificio Avesani e la Tipiesse Cisano Bergamasco (l’unica squadra che ha sconfitto la Reima in campionato), per chiudere con la delicata trasferta di Montecchio Maggiore. «L’impegno contro Parma – afferma il
tecnico Verderio – non sarà facile, ma abbiamo lavorato bene in settimana, recuperando alcuni acciaccati come Giulio Silva, mentre Pietro Faccioli è sulla via della piena guarigione, per cui sono estremamente fiducioso». Infatti, lo schiacciatore di posto 4 ha smaltito completamente un fastidio muscolare alla caviglia: contro Parma siederà in panchina e potrebbe mettere i piedi in campo dalla gara di Verona. Solamente il secondo libero Riccardo Zoadelli è rimasto fermo per un leggero risentimento alla gamba, ma per oggi dovrebbe essere abile e arruolato. Il turno numero diciotto del campionato vede Sassuolo affrontare la Ticomm Argentia Gorgonzola e la Sol Smoke Out
Montecchio, qualificatasi per la final four di Coppa Italia, sfidare la Tipiesse Cisano dell’ex blues Giorgio Domenghini. Impegno casalingo anche il Viadana Volley, rientrato prepotentemente in zona play off, contro Vignola. Interessante anche l’incontro fra Fanton Modena Est e Pastificio Avesani Verona. La giornata si chiude con il derby lombardo fra Costa Volpino e Bedizzole e Castelnuovo del Garda contro Piacenza. CLASSIFICA (16ª giornata) Crema 41; Sassuolo 35; Montecchio 33; Viadana 32; Modena Est 29; Cisano 26; Bedizzole 24; Verona 23; Parma 22; Gorgonzola 20; Castelnuovo 19; Costa Volpino 18; Vignola 9; Piacenza 2.
BOCCE
Torre Pallavicina Vince Guglieri
Conferme e sorprese hanno caratterizzato la gara individuale svoltasi sulle corsie del bocciodromo di Torre Pallavicina e organizzata dalla bocciofila Villanova. Nella categoria A/B en plein della bocciofila Vis Trescore, con tre giocatori nei primi otto e successo di Paolo Guglieri che è tornato a giocare alla sua maniera. Dopo aver superato il compagno di squadra Luciano Pezzetti (12-4), Guglieri s’imponeva sul bissolatino Alberto Pedrignani per 12-8. Nella parte bassa del tabellone in evidenza il giovane Andrea Zagheno, che nei quarti eliminava lo scannabuese Francesco Lanzi (12-6) e quindi approdava in finale senza giocare per forfait dell’avversario, Camillo Valcarenghi. Finale quindi tutta in famiglia dove la spuntava Guglieri su Zagheno con il punteggio finale di 12-8. Splen-dida prestazione di Enrico Rai-mondi nella categoria C/D, vittoria sofferta ma meritata. Il “cremosanese” batteva nei quarti il bergamasco Luciano Conti (12-10) e in semifinale l’esordiente Mattia Visconti per 12-9. Con-quistava un posto in finale anche il “casiratese” G. Pietro Sonzogni che si sbarazzava prima di Luca Nava (121) e quindi del codognese Giorgio Antoniazzi per 12-4. Match di finale equilibrato dove Raimondi aveva la meglio sul più esperto Sonzogni per 12-8. Ha diretto la gara Franco Stabilini, coadiuvato dagli arbitri di finale Eugenio Barbieri e Francesco Lanzi, perfetta l’organizzazione. Prossimo appuntamento del calendario cremasco è la terza ed ultima fase del campionato provinciale che inizierà lunedì 27 per concludersi venerdì 2 marzo sulle corsie del bocciodromo comunale. Massimo Malfatto
Liberi e Forti La Polisportiva è al lavoro per preparare la stagione. C’è attesa per la Coppa San Geo Neroverdi in evidenza La Madignanese pensa già in grande in affanno
GINNASTICA
Ottima prestazione per la squadra maschile della “Liberi e Forti di Castelleone” nella prova zonale del “Torneo Gpt”, al quale hanno partecipato numerose società delle province di Cremona, Brescia, Mantova, Monza Brianza e Sondrio. Il trio formato da Antonio Corbani, Simone Rava e Simone Rocco ha conquistato il gradino più alto del podio del primo livello con un punteggio di 98,60, lasciandosi alle spalle l’Airone Mantova e l’Artistica 82. Risultato convincente, soprattutto perché si trattava dell'esordio in campo federale per i tre leoncini. A livello individuale, Manuel Benna, non ha tradito i pronostici, sbaragliando la concorrenza nella seconda fascia del terzo livello. La medaglia conquistata con 52,7 punti, va a impreziosire il ricco palmares di successi ottenuti dall’atleta gialloblu, campione italiano in carica.
RUGBY
CICLISMO
Siamo andati a vedere come procedono gli allenamenti dell’armata biancorossa della Polisportiva Madignanese. Non scherzano gli Juniores, procedono sinergicamente per trovare il ritmo, condizione, preparazione, sensazioni, e nuove emozioni. Giancarlo Cambiè, meccanico Piero Baffi della società e titolare dello showroom GR Bike di Pandino, ci spiega: «Stiamo lavorando sulla cronometro, su telaio e manubrio per trovare la posizione più aerodinamica senza perdere potenza e confortevolezza con il quartetto composto dal piacentino Tagliaferro, dai cremaschi Remondina e Pedrini e dall’italo-ucraino Benedusi». E’ come al primo giorno di scuola, ammiraglie da sballo e materiale nuovo. La squadra ha le valigie pronte per raduno di Manerba del Garda (Brescia), dove vuole creare sinergia, determinazione, aspetto psicologico e capacità di sop-
portare l’acido lattico. Fioccano come la neve le novità: la ciclistica Madignanese ha progetti mirati alla crescita su strada, pista, crono e mountain bike, affidandosi al coordinatore provinciale Adriano Biondini, nella promozione e marketing del Circuito Tre Fiumi Baby, nei Comuni di Madignano, Cignone, Moscazzano e Cremona, ma anche per gli adulti del Rally delle Madonnine del 30 settembre. CALENDARIO GARE 2012 6 maggio: Giovanissimi a Madignano nel 22° Memorial F.lli Pavesi; 20 maggio: Allievi a Genivolta nrl Trofeo Amici del Ciclismo; 3 giugno: Giovanissimi nel Gran Premio Comune di Pandino; 5 agosto: Juniores nel 23° Trofeo Sportivi di Madignano; 26 agosto: Juniores nel Trofeo Zema a Salvirola; 2 settembre: Giovanissimi nel Memorial Tresoldi di Rivolta d’Adda; 30 settembre: Madignano la “6 ore di mtb”.
SQUADRA JUNIORES Filippo Bossoni, Mattia Cervati, Lorenzo Truffa, Danilo Capello, Alberto Ferrari, Giorgio Ferrari, Luca Pedrini, Marco Codogno, Mattia Tagliaferro, Mattia Remondina, Nikita Benedusi e Mattia Lodigiani. Direttore sportivo: Eraldo Dossena. Meccanico: Giancarlo Cambiè. • 88ª COPPA SAN GEO C’è già il clima delle grandi classiche, con l’88ª Coppa San Geo in scena sabato 25 febbraio, con la quale comincia il ricchissimo calendario italiano 2012. Ha il sapore di un grande antipasto, per dilettanti di Elite e Under 23. Poi verranno piatti forti come le Olimpiadi di Londra e il Mondiale su strada e per i più golosi ci sarà ancora un dessert chiamato Piccolo Lombardia. La classica della Gardesana (partenza da San Fenice al Benaco e arrivo a Soprazocco), conserva quel fascino antico di certe classiche, che ci regalavano pagine di storia del ciclismo. Tutti pronti a tifare per i nostri Edoardo Costanzi (Maserati-VirisVigevano) e Piero Baffi (Team Idea), tanto per citarne qualcuno. Comunque, vinca il migliore ! Fortunato Chiodo
Al via la prima tappa della ricca e articolata rassegna di manifestazioni sportive
Giocagin infiamma domenica Casalmaggiore Si apre domenica 26 febbraio, presso la palestra Baslenga di Casalmaggiore, con la manifestazione “Giocagin – Il divertimento in movimento”, la ricca ed articolata rassegna di manifestazioni sportive promosse dall’Uisp provinciale con la denominazione di “Primavera dello sportpertutti e della solidarietà”. Il Giocagin casalese è soltanto la prima tappa di un percorso che vedrà la manifestazione approdare a
Cavatigozzi domenica 18 marzo e successivamente a Crema domenica 1° aprile. A Casalmaggiore sono impegnate diverse società sportive che daranno vita a spettacolari esibizioni di ginnastica artistica, danze moderne e discipline orientali che coinvolgeranno bambini, giovani e meno giovani associati ai sodalizi locali Asd Gymnica 2009, Dimensione Danza e Karate Shotokan ed alla viadanese “Vamos a bailar”.
Brutta sconfitta per il Crema ad Asola (7-0) alla ripresa del campionato in uno scontro molto importante per la permanenza nella categoria. A parziale scusante dei neroverdi, la lunga sosta imposta dal tempo, che ha impedito alla squadra di allenarsi per ben tre settimana ed una rosa ridotta all’osso da vari infortuni. Sono, infatti, ben dieci i giocatori indisponibili. Ma tutto ciò non può bastare a giustificare una prestazione ancora una volta al disotto delle possibilità di una squadra partita per essere tra le protagoniste di questo campionato, ma che ora si ritrova invischiata nella lotta per non retrocedere. Anche as Asola i cremaschi hanno perso oggi l’ennesima occasione per far punti pesanti contro una squadra inferiore sia sul piano tecnico-tattico che fisico e che ha avuto la meglio solo per un episodio molto dubbio e fortunato. E domenica è in programma la difficile trasferta a Botticino nel recupero della gara rinviata. I neroveri devono ritrovare lo smalto e lo spirito di fine anno per cercare di riaddrizzare una stagione ed una classifica non all’altezza delle aspettative. CLASSIFICA Marco Polo Cus Brescia 34; Cernusco 32; Botticino 31; Dalmine 22; Elephant Rugby 21; Gussago 19; Asola 10; Crema 10; Seregno 8.
Sport BOXE
Sabato 25 Febbraio 2012
Per l’Abc appuntamento sabato, mentre domenica si combatte a Piacenza
A Rovereto si apre la stagione
Si apre in questo week end la stagione pugilistica 2012. Rovereto e Piacenza le piazze scelte dai pugili cremonesi. Al torneo Città di Rovereto, l’Abc partecipa con due pugili. Tra i superwelter è iscritto Fulvio Dernini. In competizione ci sono due Prima Serie e sei Seconda: spicca il nome di Carmine Cirillo (Ffoo), trent’anni, un oro (2006) e due argenti agli Assoluti (l’ultimo in dicembre 2011), 42 presenze in nazionale (anche ai mondiali di Santo Dominigo e Shangai). Cirillo ha disputato 130 incontri, più di quanti ne abbiano messi insieme gli altri sette tutti insieme. Un’evidente incongruenza che toglie fascino ad un torneo che dovrebbe fondarsi sull’equilibrio tra i contendenti e che non aggiungerà nulla alla fama del vincitore, come è accaduto anche lo scorso anno. Dernini, che ha dalla sua 13 vittorie, 7 pareggi e 13 sconfitte, affronta nel primo turno di sabato sera il
romagnolo Domenico Cardinale, pari età e solo qualche incontro in meno (7 vittorie, 2 pari e 4 sconfitte). Abdelhamid Bouraoui partecipa nella categoria dei 75 kg riservata agli Eouth ed Elite di 3ª Serie. E’ l’unico Youth: rende addirittura 12 anni al suo primo avversario, Adriano Salaris della Pugilistica Lucchese, ma non parte sicuramente battuto. Finora ha sempre combattuto al limite degli 81 kg. Bisognerà vedere quale sarà il suo rendimento nella categoria inferiore. Il favorito è Dodo Dokla della Boxe Rovereto, imbattuto, ma c’è da pensate che dovrà proprio fare i conti con il 17enne dell’Abc. Domenica, invece, gran gala a Piacenza: per l’Abc c’è il peso leggero Kevin Colombi contro Stefan Szmecskas, mentre in campo femminile Daniela Boschetti affronta Marianna Salis: è la rivincita del confronto vinto dalla piacentina in settembre a Cremona.
MARATONA
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‘Giulietta e Romeo’ Seconda la Dogana
Buona la prima per Martina Dogana. Non è triathlon, ma nel debutto stagionale in un appuntamento ufficiale la campionessa del Triathlon Cremona Stradivari ha conquistato un ottimo secondo posto nella mezza maratona “Giulietta e Romeo” a Verona. Per Dogana sono giunte indicazioni significative da questa gara, tappa intermedia di verifica durante il periodo di preparazione agli impegni del 2012 sulle lunghe distanze. «Sono molto soddisfatta – ha detto a fine giornata la campionessa dello Stradivari della mia prestazione. Mi sono classificata al secondo posto tra due atlete keniane con il cronometro fermato a 1h21’03”, il tempo che mi ero prefissata».
SPORT WEEK
Milan-Juve tra polemiche e speranze
SERIE A Rossoneri arrabbiati per la conferma della squalifica di Ibra. A S. Siro in palio punti pesanti per lo scudetto
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opo tanti anni torna la lotta-scudetto tra Milan e Juve. Un duello al vertice dal fascino antico, assente dal dopo “calciopoli”, durante il quale l’Inter ha spadroneggiato. Ora la Juve, forse un po’ a sorpresa, è rimasta l’unica antagonista dei campioni d’Italia e come accadeva nei mitici anni ’70, non mancano le polemiche alla vigilia di uno scontro diretto che può valere la stagione. Ad accendere la miccia è stato Conte, lamentatosi con gli arbitri dopo il match di Parma. La replica di Allegri e i lamenti rossoneri per la conferma della squalifica di Ibrahimovic, rendono tesi gli animi in vista della partita di sabato sera a S. Siro. Il Milan avrà imparato la lezione impartita dalla Juve in Coppa Italia: giocando a ritmi bassi i rossoneri vanno in difficoltà di fronte alle ripartenze dei bianconeri. L’assenza di Ibra penalizza inevitabilmente la capolista virtuale (la Juve deve recuperare ancora una partita), che però ha dimostrato a Udine e a Cesena di avere le risorse offensive per far male gli avversari, soprattutto quando gioca in velocità. Francamente è difficile dire chi sia favorito e spesso quando c’è grande attesa, la sfide è deludente. In fon-
Ranieri e Reja pagano anche per gli errori altrui ZOOM
25ª Giornata (26-2 h 15) Atalanta-Roma Bologna-Udinese (h 20.45) Cagliari-Lecce Catania-Novara Chievo-Cesena Genoa-Parma (25-2 h 18) Lazio-Fiorentina (h 20.45) Milan-Juventus (25-2 h 20.45) Napoli-Inter (h 20.45) Siena-Palermo Prossimo Turno (4-3 h 15) Bologna-Novara Fiorentina-Cesena Inter-Catania (h 20.45) Juventus-Chievo (3-3 h 20.45) Lecce-Genoa Palermo-Milan (3-3 h 18) Parma-Napoli (h 12.30) Roma-Lazio Siena-Cagliari Udinese-Atalanta
CLASSIFICA Milan 50 Juventus* 49 Udinese 42 Lazio 42 Roma 38 Napoli 37 Inter 36 Palermo 34 Cagliari 31 Catania* 30 Chievo 30 Genoa 30 Fiorentina* 28 Parma* 28 Atalanta (-6) 28 Bologna* 25 Siena 23 Lecce 21 Novara 17 Cesena* 16
do, il pareggio potrebbe andar bene a tutte e due le squadre, che sicuramente eviteranno di prendere grandi rischi, anche se i proclami dei due allenatori sono bellicosi. Dopo questo scontro diretto, sono in programma tante partite, quindi i giochi non sarebbero fatti in ogni caso, anche se il successo di una delle due contendenti darebbe un’importante iniezione di
Zlatan Ibrahimovic
fiducia alla squadra vincente. Allegri recupera Mexes e Pato, mentre è difficile che rischi Boateng. La Juve, invece, si affida alla coppia d’attacco Matri-Vucinic. Quella di stasera è la 154ª sfida in campionato tra le due squadre: 53 le vittorie della Juve, 47 quelle del Milan e 53 i pareggi. PROBABILI FORMAZIONI MILAN (4-3-1-2): Abbiati; Abate,
Mexes, Thiago Silva, Mesbah; Nocerino, Van Bommel, Ambrosini; Emanuelson; Robinho, Pato. All.: Allegri. JUVENTUS (3-5-2): Buffon; Bonucci, Barzagli, Chiellini; Lichtsteiner, Vidal, Pirlo, Marchisio, Pepe; Vucinic, Matri. All.: Conte. ARBITRO: Tagliavento di Terni. Fabio Varesi fabiovaresi16@libero.it
Il Brescia va all’assalto della capolista Torino nel recupero SERIE B
Fine settimana dedicato ai recuperi. Il match clou si gioca a Brescia tra le rondinelle e la capolista Torino. Un’occasione molto importante per il Brescia, che vincendo si avvicinerebbe alla zona playoff. Molto interessante in ottica salvezza è la sfida di Gubbio tra gli umbri di Simoni e il Modena. RECUPERI Modena-AlbinoLeffe 0-0, PescaraReggina (24-2 h 20.45), Sassuolo-Ascoli, GubbioModena (25-2 h 15), Brescia-Torino (26-2 h 12.30). CLASSIFICA (27ª giornata) Sassuolo*, Verona 54, Torino* 53; Pescara** 52; Padova* 46; Varese
45; Reggina*, Bari (-2), Brescia* 39; Sampdoria*, Cittadella, Grosseto 37; Juve Stabia* (-4) 36; Livorno 30; Vicenza 29; Crotone (-1) 28; Modena*** 25; Empoli*, AlbinoLeffe* 24; Gubbio* 23; Ascoli* (-7) 22; Nocerina 18. PROSSIMO TURNO (3-3 h 15) Bari-Crotone, Empoli-Livorno, Grosseto-Torino, Gubbio-Brescia (5-3 h 20.45), Juve Stabia-Nocerina, ModenaCittadella, Padova-AlbinoLeffe, Pescara-Sassuolo, Reggina-Ascoli, Sampdoria-Verona , VareseVicenza (2-3 h 20.45).
Calori (Brescia)
Due allenatori, ma soprattutto due squadre sull’orlo del baratro. Partiamo dall’Inter, in crisi profondissima, certificata da numeri impietosi: sei sconfitte nelle ultime sette gare, tutte senza segnare un gol e contro avversari non certo irresistibili. Solo Milito, con il poker rifilato al Palermo (nel 4-4) è andato a segno, mentre gli altri non vedono più la porta. Eppure a Marsiglia in Champions, i nerazzurri non hanno giocato male, ma hanno perso ancora, soprattutto perché non hanno più benzina nelle gambe e nel finale di gara sono crollati fisicamente. Ranieri ora rischia grosso, soprattutto se perde Claudio anche a Napoli, contro un avverRanieri sario galvanizzato dal 3-1 inflitto al Chelsea in coppa. Ma anche cambiando allenatore, siamo sicuri che la musica non cambierebbe. Vive momenti difficili anche Edy Reja, che con la sua Lazio paga una panchina corta proprio ora che la squadra è martoriata dagli infortuni. Eppure i biancocelesti sono terzi, malgrado tutto. Cosa chiedere di più al tecnico friulano?
NEWS
Rugby 6 Nazioni: l’Italia cerca l’impresa in Irlanda
Dopo due sconfitte, l’Italia del rugby cerca l’impresa in Irlanda nel 6 Nazioni, contro una squadra ancora a zero punti, anche se ha giocato una sola gara. Appuntamento sabato alle 13.30 a Dublino, dove gli azzurri non vincono da quindici anni. Il commissario tecnico Jacques Brunel ha operato quattro cambi rispetto al match perso con l’Inghilterra e si affida ad una formazione con l’ossatura di Treviso per tentare l’impresa. • BASKET Per un solo punto, la Montepaschi di Siena ha mancato la matematica qualificazione agli ottavi di finale di Eurolega. I toscani sono stati battuti 60-59 a Bilbao, ma conservano intatte le chance di passaggio del turno. Già eliminate Cantù e Milano. • VOLLEY Prosegue il duello tra Trento e Macerata. Dopo la finale di Coppa Italia, le due squadra si affrontano nei playoff a 6 di Champions League. Primo atto a Macerata per 3-2, il ritorno a Trento il 1° marzo.
Le ricette di Nonna Felicita
Sfogliatine al pollo e curry INGREDIENTI PER 4 PERSONE • 8 sfogliatine • 200 g di pollo • Una tazza di besciamella • 2 tuorli d'uovo • Curry • Sale e pepe
PREPARAZIONE • Prendete un pollo già lessato (o arrostito) • Dopo aver tolto la pelle, frullate la carne e insaporitela con il curry. • In una ciotola amalgamate il
purè di pollo con la besciamella e i tuorli dell’uovo, mescolate con cura, salate, pepate e riempite con il composto le sfogliatine. • Scaldate in forno caldo.
Torta rustica di carciofi e ricotta INGREDIENTI PER 8 PERSONE
• 500 g di pasta da pane • 6 carciofi • 2 cucchiai di olio d'oliva • Uno spicchio di aglio • Un mazzetto di prezzemolo • Un limone • 2 uova • 300 g di ricotta • 4 cucchiai di formaggio parmigiano grattugiato • Sale e pepe • Burro • Farina
Rotolo al prosciutto
INGREDIENTI PER 6 PERSONE
INGREDIENTI PER 6 PERSONE
• 250g - 9 fette di prosciutto cotto • 250 g di ricotta piemontese • 200 g di zucchine • 12 fette di pancarré • 7 fili di erba cipollina • Trito aromatico (salvia, basilico rosmarino, prezzemolo) • 1/2 cucchiaio di olio d'oliva • Sale e pepe
PREPARAZIONE • Spuntate e lavate le zucchine; tagliatele per il lungo in fettine di 3 mm di spessore che raccoglierete in una ciotola. • Conditele con mezza cucchiaiata d'olio, sale, pepe e un pizzicone di trito aromatico. • Rigiratele perché si insaporiscano poi passate le fettine su una griglia ben calda, tenendovele per un minuto per parte. • In una seconda ciotola, lavorate la ricotta aromatizzandola con 7 fili d'erba cipollina tritati e con una presina di sale e di pepe. • Sistemate le fette di prosciutto, che dovranno essere un po' spesse, in 3 file leggermente sovrapposte di 3 fette ciascuna: otterrete un rettangolo abbastanza regolare. • Spalmatelo con la ricotta e
coprite questa per due terzi con le fettine grigliate. • Arrotolate il rettangolo su se stesso dal lato più corto coperto di zucchine; la parte libera da verdura sarà l'ultima a venire arrotolata: in tal modo la ricotta servirà per fermare il rotolo. • Avvolgetelo nella pellicola trasparente e passatelo nel freezer per 30 minuti quindi in frigo, anche per 24 ore. • Al momento di servire, ricavate dalle fette di pancarré altrettanti dischi che tosterete nel forno. • Estraete intanto il rotolo dalla pellicola, tagliatelo in 12 tranci e sistemateli sui dischi di pane tostati. • Servite subito.
• Pulite i carciofi, quindi tagliateli a spicchi e metteteli in una terrina colma d'acqua acidulata col succo di un limone. Scolateli e fateli lessare per circa 3 minuti in una pentola con acqua salata bollente. • In una casseruola con l'olio caldo fate soffriggere a calore moderato lo spicchio d'aglio schiacciato, per alcuni minuti, quindi toglietelo e mettetevi i carciofi, ben sgocciolati. • Fateli rosolare dolcemente per un quarto d'ora circa o fino a quando saranno teneri, dopodichè trasferiteli in una terrina e lasciateli raffreddare. • Unite ai carciofi la ricotta, le uova sbattute, il Parmigiano grattugiato, il sale necessario e una macinata di pepe e mescolate con cura. • Dividete la pasta da pane in due pezzi di dimensioni diverse. • Stendete quello più grande sulla spianatoia infarinata, servendovi del matterello, e usate la sfoglia ottenuta per rivestire il fondo e i bordi di una tortiera rotonda (22 cm di diametro), imburrata e cosparsa di farina. • Distribuite nella teglia il ripieno preparato, livellatelo e copritelo col secondo pezzo di pasta tirato in sfoglia. • Ribattete lungo i bordi la sfoglia inferiore, quindi fate cuocere la torta nel forno a 200 gradi per circa 45 minuti.
Uova in salsa esotica
• 6 uova • 100 g di cocco già pulito • 40 g di peperone verde • Uno spruzzo di salsa worcester • 1/2 cucchiaio di prezzemolo • Uno vasetto di yogurt magro • Aceto di vino • Sale • 150 g di insalata lattughina • 3 pomodori
PREPARAZIONE • Dividete a metà ciascun pomodoro, che dovrà essere maturo ma sodo. • Svuotate quindi ogni metà dei semi, salatele leggermente e ponetele capovolte a eliminare l’acqua. • Preparate le uova affogate: ponete sul fuoco un tegamino con circa mezzo litro d'acqua acidulata da una cucchiaiata d'aceto. Appena alza il bollore, aggiungete un uovo. • Riducete la fiamma e, quando l'albume incomincerà a rapprendersi, rivoltatelo sul tuorlo in modo da ricoprirlo, dando all'uovo l'aspetto di una piccola mozzarella. • Lasciatelo sobbollire per 4 minuti, poi toglietelo, servendovi del mestolo forato e passatelo a sgocciolare su un canovaccio
Antipasti
Spiedini di formaggio
INGREDIENTI PER 4 PERSONE
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Sabato 25 Febbraio 2012
pulito. Ripetete l'operazione con le 5 uova rimanenti. • Tritate il cocco, raccogliendo il ricavato in una ciotola. Aggiungetevi il peperone mondato e finemente tritato, uno spruzzo di Worcester, un vasetto di yogurth, un pizzico di sale e mezza cucchiaiata di foglioline di prezzemolo finemente tritate. • Mescolate e amalgamate la salsa. • Mondate il lattughino e sistematelo su un piatto da portata adeguato, formando un letto. • Su questo disponete i 6 mezzi pomodori, appoggiate un uovo affogato in ognuno e coprite con la salsa allo yogurt. • Decorate il piatto a piacere, quindi servite.
• 8 fette di pancarré • 300 g di formaggio lindenberger • Un bicchiere di latte • 50 g di margarina • 8 filetti d'acciughe • Burro per ungere la teglia
PREPARAZIONE • Tagliate 8 fette di pancarré in quattro parti e 300 g di formaggio tipo Lindenberger a dadini di uguale grandezza. • Su dei lunghi spiedini mettete, alternandoli, dadini di pane e formaggio e ammorbiditeli versandovi sopra un bicchiere di latte; lasciateli riposare per mezz'ora. • Ungete una teglia, girate gli spiedini affinché si ungano un po' e poneteli in forno già scaldato a temperatura media. • Quando il formaggio comincerà a sciogliersi, fate fondere in un pentolino 50 g di margarina e aggiungete 8 filetti di acciughe premendo con una forchetta perché si disfino senza friggere. • Versate questo condimento sugli spiedini caldi e servite subito.
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