Il Piccolo Giornale di Cremona

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Edizione del Mercoledì

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Anno XII • n° 16 • MERCOLEDÌ 21 MARZO 2012

Non riceve alcun finanziamento pubblico o privato

Periodico • € 0,02 copia omaggio

Viaggio tra le vie e i vicoli del centro storico, tra scritte sui muri, rifiuti abbandonati e atti vandalici

UNA CITTA’ POCO RISPETTATA A pagina 3

Giampaolo Nuvolati (sociologo della Bicocca): «Nel nostro Paese non c’è mai stata una grande cura per gli spazi pubblici»

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IN CRESCITA IL CONSUMO DI ANSIOLITICI

I GIOVANI TRA I 20 E I 25 ANNI SONO SEMPRE PIÙ ANSIOSI ▲

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LA PROTESTA

Poliziotti in pensione a 70 anni. A rischio la sicurezza dei cittadini? ▲

MARTINA REGINA DI ROMA

Triathlon Stradivari verso Londra ronica Signorini è determinata ad affermarsi in ambito nazionale. Il Triathlon Cremona Stradivari si è fatto conoscere all’estero anche grazie alla tappa di Coppa Europa che ha portato il grande triathlon internazionale in centro città ed anche quest’anno, domenica 3 giugno, saprà regalare grandi emozioni con atleti europei e d’oltreoceano. Il dinamismo, la passione e l’entusiasmo non ci mancano e grazie a queste, il triathlon si è radicato sul territorio ed allo stesso tempo il Cremona Stradivari si è fatto conoscere nel mondo».

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CASALMAGGIORE - PROTOCOLLO D’INTESA

TiBre, dopo 10 anni di attesa al via i lavori del primo lotto ▲

campi di gara, è stato senza dubbio il settore Elite. Ci muoviamo in ambito nazionale ed internazionale con i nostri atleti Mateja Simic e Csaba Rendes, impegnati con le qualificazioni ai Giochi Olimpici di Londra ad agosto; Martina Dogana sfiderà di nuovo le lunghe distanze ed in particolare l’Ironman di Nizza sarà tra i suoi obiettivi, mentre Marion Lorblanchet è vice campionessa del mondo e campionessa europea di Triathlon XTerra (la frazione di bici è svolta con la mtb anziché con la bici da strada) e la giovane cremonese Ve-

Cremona turistica: una potenzialità poco sfruttata

CALCIO - OBIETTIVO PLAYOFF

Cremo, dopo il ko sono vietati altri passi falsi ▲

sviluppo sul territorio, attraverso un’attività giovanile e promozionale ed a un suo consolidamento in ambito nazionale ed internazionale, grazie proprio al settore Elite ed alla realizzazione di importanti manifestazioni. Il lavoro in ambito locale, con il potenziamento del proprio settore giovanile, è uno degli obiettivi primari per la nostra società. A fare da traino ad un movimento che ogni fine settimana porta atleti Age Group (sono oltre 150 i tesserati ed anche tra gli amatori c’è un aumento d’iscritti al nostro club) a confrontarsi sui vari

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RICERCA DEL CERSI

na società sportiva in grande ascesa. Si tratta del Triathlon Cremona Stradivari, che continua a mietere successi grazie a grandi atleti, alcuni dei quali puntano addirittura alla qualificazione olimpica. L’ultimo exploit in ordine di tempo è quello realizzato da Martina Dogana, messasi in grande evidenza nella maratona di Roma, grazie ad una prestazione da applausi. La Dogana ha portato a termine la gara in 2h51’08”, tempo che le è valso un ottimo 14° posto in graduatoria generale, ma soprattutto il titolo di prima italiana al traguardo. Una prova con i fiocchi per la campionessa veneta del team Stradivari, che ha confermato l’ottima condizione atletica già mostrata nei primi impegni ufficiali della stagione, dal podio nella maratonina di Verona ai risultati conseguiti nei duathlon di Sirone e di Romano di Lombardia. «Sono molto soddisfatta - ha commentato Martina - della mia prestazione nella maratona di Roma, una gara ricca di fascino e molto impegnativa, soprattutto nella sua fase conclusiva». Inoltre, il Triathlon Cremona Stradivari ha preso parte alla Coppa Primavera nella tappa di Vigevano: un appuntamento promozionale rivolto ai ragazzi. Una presenza, quella del team cremonese, che sottolinea la volontà dei dirigenti di lavorare sul settore giovanile, per migliorare la qualità ed ampliare la base, radicando il triathlon sul territorio. «La nostra società - sottolinea il presidente Massimo Ghezzi – è infatti una realtà in costante evoluzione. Il lavoro è mirato ad uno

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CREMONA Visioni contemporanee

Incontro sulla storia del partito repubblicano

E' fissato per giovedi 22 marzo alle ore 21, presso l'associazione culturale Visioni Contemporanee (via Palestro), un nuovo appuntamento del ciclo di incontri dal titolo «Scommporre la storia per ricom-

porre la politica». Protagonista della serata sarà Giuseppe Ghizzoni che racconterà la storia del Partito Repubblicano Italiano, da Giuseppe Mazzini ad Ugo La Malfa.

Alcune delle zone in cui il vandalismo è più evidente

«Nessun rispetto per la cosa pubblica»

Nelle foto da sinistra: piazza Marconi, piazza Lodi, piazza Roma, piazza S.Agostino

Giampaolo Nuvolati (sociologo): «Il nostro paese non ha mai avuto una grande cura per gli spazi comuni»

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di Laura Bosio

embrerebbe, passeggiando nel centro storico di Cremona, che il rispetto per la “cosa pubblica” lasci un po’ desiderare. Si scorgono, infatti, muri imbrattati, panchine rovinate, rifiuti abbandonati. Una situazione che non restituisce certo una buona immagine della nostra città. A partire dalla zona tra la Curia vescovile e il Duomo, si notano scritte e disegni un po’ ovunque, addirittura anche sul muro della stessa Cattedrale. Allo stesso modo sono ridotti numerosi vicoli del centro, come vicolo Stella, via Lanaioli, via Macchi o vicolo Pertusio, con scritte, scatoloni abbandonati e molto altro. Neppure piazza Roma è stata risparmiata: su cartelli e colonnine appaiono numerose scritte. Sono sporchi muri e panchine della piazza della chiesa di Sant’Agostino, e anche la nuova piazza Marconi è stata già presa di mira. Per non parlare poi di via Palestro, di Porta Mosa, dell'area del parcheggio di via Mantova, dell'area ex Annonaria, di molti parchi e di tante altre zone della città. Ma da cosa dipende questo scarso rispetto? Lo abbiamo chiesto al professor Giampaolo Nuvolati, ordinario di sociologia alla Bicocca, specializzato in sociologia urbana e autore di numerose pubblicazioni sull’argomento. «Quando venne deturpata la fontana di Trevi, a Roma, venni intervistato, e dissi che molto spesso si tratta di

La zona dietro la Curia, sotto il professor Giampaolo Nuvolati

«Tra le cause, individualismo e perdita di identità» fenomeni piuttosto isolati, frutto di comportamenti deviati di singoli soggetti. Del resto il nostro paese non ha mai avuto una grande tutela per la cura degli spazi pubblici, a differenza dei paesi del Nord Europa. Al contrario qui vengono molto tutelate le proprietà private, anche perché l'Italia è il paese in cui c'è il maggior tasso di case di proprietà rispetto al resto d'Europa. Allo stesso modo, il luogo pubblico non viene vissuto come qualcosa di proprio o come patrimonio di tutti. Oltre a questo, molto dipende

da come le città stanno cambiando rispetto al passato: mentre prima erano vissute con più calma e lentezza, come veri e propri luoghi di ritrovo, oggi stanno diventando sempre più zone di passaggio, che vengono attraversate ma senza soffermarvisi più di tanto, con quello che mi piace definire il "passo del tapirulan": abbastanza veloce da non poter vivere davvero la città, ma non così tanto da non poter fare acquisti. Oggi gli unici a sedersi sulle panchine del centro sono gli anziani e i senzatetto. Non c'è più il gusto di ritrovarsi in piaz-

za o ai giardini, di sedersi a chiacchierare su una panchina, nè a vivere la città come accadeva una volta». Chi sono le persone che deturpano gli spazi pubblici? «Al di là dei veri e propri atti vandalici, difficile dare un quadro. Oggi la città è attraversata da tantissime tipologie di persone, e non mi riferisco solo agli immigrati: ci sono i pendolari i turisti, chi viaggia per lavoro... Questi fenomeni si stanno intensificando anche nelle piccole città come Cremona, che un po' alla volta stanno perdendo la caratteristica di essere "a misura d'uomo"». Per quale motivo il singolo individuo decide di rovinare questi monumenti? «I motivi sono diversi. Contrariamente a quanto si possa pensare non dipende solo da un disagio giovanile, ma è più un modo di esprimere la propria individualità. Si tratta infatti di atti tipici della post-modernità, caratterizzata dal desiderio di essere riconosciuti. In tutto ciò c'è molto individualismo: non è più la voglia di partecipare a qualche gruppo, politico o altro, come c'era una volta. Oggi è il singolo che vuole affermarsi. Un altro aspetto da considerare sono i cambiamenti sempre più frequenti delle città: gli arredi urbani, i negozi, i locali, cambiano rapidamente, da un anno all'altro, e si rischia con il perdere la dimensione storica del luogo. Questo fa si che molti si sentano autorizzati a rovinare dei beni che tanto presto verranno cambiati.

Scritte anche su uno degli ingressi del Duomo

Rifiuti e scritte in vicolo Stella

Degrado in vicolo Pertusio


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Cremona

Mercoledì 21 Marzo 2012

Pescarolo

Rifiuti abbandonati lungo le strade, volontari al lavoro

Una grande potenzialità poco sfruttata Secondo il professor Antoldi: «Il Museo del Violino è un’occasione che va colta al volo»

Turismo: i dati di una ricerca dimostrano che c’è ancora un notevole margine di crescita

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Marco Pfiffer con la sua famiglia Il problema dei rifiuti abbandonati, purtroppo non riguarda soltanto il sud Italia: purtroppo anche nei nostri territori capita di frequente di osservare vere e proprie discariche a cielo aperto. Lo testimonia anche l'esperienza di Marco Pfiffer, muratore artigiano, residente a Pescarolo. Pur non facendo parte di associazioni di qualsiasi tipo di volontariato, ha voluto dare una chiara dimostrazione di senso civico attraverso poche parole, ma soprattutto fatti, dedicando alcune ore della giornata di domenica 18, a pulire alcuni tratti di sponda a lato della SP 33 e della strada comunale che da Pescarolo va verso Pieve Terzagni. Insieme a lui c'erano la moglie, i figli e alcuni loro compagni di claasse. Complessivamente, ha raccontato l'esemplare cittadino di Pescarolo, nel corso di poco più di un chilometro sono stati raccolti 15 sacchi di sporcizia. «C’era di tutto» ha detto Pfiffer. Egli è intenzionato a proseguire nella sua opera. Ha infatti in progetto di prendere contatti con le scuole e con chiunque volesse partecipare a questo progetto di pulizia del paese. «Vogliamo anche dare un esempio a tutti su come ci si deve comportare oggi».

di Laura Bosio

è ancora molta strada da fare per uno sviluppo compiuto del turismo a Cremona. Lo annuncia una ricerca del Cersi dell'Università Cattolica, realizzata in collaborazione con Confcommercio Cremona. Anche se la ricerca non presenta dati del tutto negativi, senza dubbio la situazione del turismo ha ancora ampi margini di miglioramento: Cremona è cresciuta, ma meno degli altri capoluoghi lombardi, e la permanenza del turista in città risulta davvero di scarsa durata. «Nel confronto con gli altri Comuni capoluogo, Cremona si distingue nel decennio 2001-2010 per l’incremento aggregato più basso in termini di flussi di arrivi (+4,4%), al contrario della sua provincia (+48,4%)» spiegano i ricercatori del Cersi. «La permanenza media nel territorio cremonese è tra le più basse a livello regionale: nel 2010 questa è pari a 1,8 giorni (1,6 negli alberghi), evidenziando un andamento decrescente». In sostanza, nell'ultimo decennio i flussi turistici mostrano una lieve crescita, che però è decisamente inferiore rispetto a quella degli altri capoluoghi lombardi. «Ciò è segno del fatto che altre città vicine hanno saputo intercettare meglio di Cremona le grandi potenzialità aperte da un mondo sempre più internazionale e connesso, promuovendo meglio le loro destinazioni e rendendo più attraente e agevole raggiungerle per chi viene da lontano» scrivono ancora i ricercatori. Nonostante ciò, la ricerca dimostra che la capacità ricettiva delle strutture alberghiere cremonesi è buona. «Nell’ultimo decennio l’industria ricettiva di Cremona, dopo un lungo periodo di stasi, ha fatto un grande sforzo di rinnovamento. E, se è vero che, rispetto a dieci anni fa, il numero degli alberghi è complessivamente diminuito, quelli che ad oggi risul-

La presentazione della ricerca del Cersi

Il professor Fabio Antoldi: «E’ necessario lo sviluppo complessivo della programmazione e del coordinamento degli eventi e delle proposte per i turisti Fondamentale il lavoro di promozione» tano attivi sono mediamente più grandi, più moderni e di qualità superiore». Tuttavia oggi il problema principale che ostacola il decollo dell’industria turistica a Cremona non è legato alle infrastrutture ricettive che comunque, secondo l'indagine, lavorano spesso al di sotto della soglia ottimale di produttività. «Ciò avviene perché i flussi turistici, italiani e stranieri, in entrata a Cremona mostrano simultaneamente due caratteri strutturali non positivi per il sistema locale: da un lato un andamento stagio-

nale elevato; dall’altro lato, una brevissima permanenza del turista in città. Alla luce dell’effetto congiunto di questi due fenomeni l’indice di utilizzazione lorda annua dei posti letto è complessivamente inferiore al 40%». Il picco stagionale di presenze di turismo si concentra nei mesi di settembre e ottobre e di maggio e giugno, periodi in cui vi è una certa concentrazione di eventi sul territorio. «Per i prossimi anni la sfida vera per la promozione dell’attività turistica a Cre-

mona non si gioca tanto sul lato delle strutture alberghiere» afferma il professor Fabio Antoldi, direttore del Cersi. «Piuttosto, il futuro turistico della città dipenderà soprattutto: dallo sviluppo complessivo della programmazione e del coordinamento degli eventi e delle proposte per i turisti; dalla promozione, in Italia e soprattutto all’estero, di Cremona come destinazione di turismo culturale e dal potenziamento dell’accessibilità alla città per chi viene dall’estero, in particolare dalla capacità di migliorare la connessione, ferroviaria e/o su gomma, con gli aeroporti (quelli milanesi e di Orio al Serio) e con la città di Milano». A questo proposito Claudio Pugnoli, presidente dell'Ascom, ha rilanciato la necessità di «dar vita ad un tavolo di lavoro dove istituzioni e associazioni di categoria, si trovino per pianificare azioni concrete per il rilancio turistico di Cremona». La prossima sfida è il Museo del violino, come sottolinea lo stesso Antoldi. «Questa nuova apertura può segnare un momento di svolta davvero molto importante. Ma, da subito, occorre iniziare a correre».


Cremona

Mercoledì 21 Marzo 2012

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Ansia giovanile, disturbo sempre più diffuso

La spicologa Paola Conti: «Disturbo maggiormente diffuso tra i 20 e i 25 anni, ma può colpire qualsiasi fascia d’età»

In crescita il consumo di ansiolitici da parte degli under 30: un rimedio solo temporaneo

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di Martina Pugno

giovani italiani sono sempre più preoccupati per il futuro e sempre più in ansia: è quanto rivelano i più recenti sondaggi condotti dall'Istituto di Fisiologia clinica del Cnr, che fotografano una gioventù sempre più incline al consumo di ansiolitici. Il fenomeno interessa gli under 30 sin dalle fasce più basse d'età: come è recentemente emerso anche dai dati raccolti presso gli sportelli psicopedagogici attivati in alcune scuole cremonesi, al centro delle preoccupazioni esposte dagli studenti delle classi medie e superiori emergono tematiche legate all'integrazione con i compagni, all'autostima e all'ansia. Un fenomeno che colpisce solamente i ragazzi di oggi? Pare di no, come spiega la psicologa Paola Conti: «In realtà quello dell'ansia è un problema che è sempre esistito; si tratta di uno dei disturbi più diffusi, che colpisce tutte le fasce di età e in particolare gli adulti tra i 20 e i 25 anni. Certamente il contesto sociale ed economico attuale non aiutano, non c'è da stupirsi che il dato si riveli in aumento». Occorre operare, però, una distinzione tra i disturbi ansiogeni dei ragazzi rispetto a quelli degli over 20: «Nel primo caso si tratta, solitamente, di forme d'ansia da prestazione: la paura per un compito in classe, per un'interrogazione... In questo caso l'ansia si accompagna solitamente a problematiche legate all'autostima e al timore del giudizio, che spinge a ricercare sempre prestazioni di qualità e ottimi risultati. E' l'età nella quale i ragazzi iniziano a staccarsi dai genitori e a porsi in confronto con i coetanei: da qui possono nascere anche i timori legati alla non accettazione.

Paola Conti, psicologa

Assumere farmaci non risolve il problema, serve la terapia psicologica

Diverso, invece, per i giovani dai vent'anni in su: in questo caso i problemi sono più legati all'individualità e alla costruzione della propria autonomia. In questo caso l'influenza dei fattori sociali è evidente: i contratti a breve termine o l'assenza di lavoro privano i giovani della prospettiva di un futuro». Col variare delle cause, anche i sintomi si manifestano in modo differente a seconda dell'età: «E' più facile individuare l'ansia nei più piccoli, perchè lamentano disturbi fisici: mal di pancia, mal di testa... solitamente inventano delle scuse per evitare la situazione che genere ansia e stress. I più grandi invece presentano i classici sintomi dell'ansia generalizzata: tachicardia, sudorazione, pensiero dell'infarto, si ha la sensazione di stare per morire e di non riuscire a respirare; tutto ciò può venire all'improvvi-

so ed apparentemente senza ragione. Talvolta si arriva allo svenimento, senza che per tutto ciò vi siano delle cause fisiche». In entrambi i casi, per risolvere il problema è necessario intervenire il prima possibile: «Innanzitutto, occorre effettuare con un check up completo; se la tac, l'elettrocardiogramma, le analisi del sangue sono nella norma il problema va affrontato dal punto di vista psicologico. A questo punto è bene intervenire il prima possibile per imparare a gestire e ridimensionare le situazioni che generano l'ansia. Per quanto riguarda i più piccoli, occorre distinguere tra ansia prestazionale e ansia generalizzata: spesso, come detto, è limitata ad alcuni fattori perlopiù scolastici, ma può capitare che essa rifletta invece l'ansia del genitore. In questi casi si può prendere in considerazione l'ipotesi di sedute allargate al nucleo familiare, per risolvere le dinamiche all'origine del disturbo». Se è vero dunque che i fenomeni legati all'ansia sono in aumento, è vero anche che si tratta di problematiche da sempre molto comuni e se si considerano solamente i dati relativi agli incrementi nei consumi di psicofarmaci si rischia di avere una percezione distorta del fenomeno: «Da una parte, c'è una eccessiva tendenza da parte di alcuni medici di base a prescrivere medicinali; dall'altra per i giovani è sempre più facile procurarseli anche con altri mezzi, non sempre legali. In parte la responsabilità è legata alla mentalità diffusa della "pillola per curare ogni male"; in questi casi si tratta però di un rimedio temporaneo, che non risolve il problema alla radice, che dunque è destinato a ripresentarsi».

L’indagine

Ansiolitici assunti dal 15% dei giovani

Cresce il consumo degli ansiolitici s tra i giovani: quasi il 5% degli under 30 ne fa un uso regolare; il 15,4% lo ha fatto almeno una volta nella vita; l’11,9% solo nell’ultimo anno. In molti casi, si ricorre all'acquisto e al consumo anche senza ricetta medica, più precisamente nel 7,5% dei casi. Un dato che sale all’11,7% nei ragazzini tra i 15 e i 19 anni, che ricorrono agli psicofarmaci anche nelle discoteche e nel corso delle serate con gli amici, al pari delle pasticche, mentre un altro 7,7% li acquista da un generico «conoscente». Il restante 5% se li procura nell'ombra, in «altro modo»; solamente l'80% degli ansiolitici dunque viene comprato legalmente dai giovani. Uno su tre dei consumatori under 30 arriva a spendere più di 90 euro al mese. Un fenomeno allarmante, che affonda le radici principalmente nel senso di instabilità vissuto all'interno delle mura domestiche. Tra le cause principali dell'aumento dei consumi, accanto alla facile reperibilità, spicca la situazione familiare: i numeri parlano di un 16,7% di utilizzatori tra le prime generazioni di figli di divorziati e il 15,3% tra chi vive con un solo genitore contro l’11,2% delle famiglie tradizionali. Risulta particolarmente influente, però, anche il contesto socioeconomico e il periodo di crisi del mondo del lavoro: non a caso il picco dei consumi si registra proprio nello stesso anno in cui l'Italia vanta anche un altro triste primato, quello del più alto tasso di disoccupazione dal 2004.


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Cremona

Mercoledì 21 Marzo 2012

smog in calo

Il sindacalista Guido Ettari: «Alzare l’età media rischia di incidere sull’operatività del servizio a svantaggio dei cittadini»

Pm10 sotto la soglia, durerà? Da martedì il valore delle pm10 in città è rientrato sotto la soglia critica fissata dall'Ue a 50 microgrammi per metro cubo. La capannina di via Fatebenefratelli segnava 44, quella di Piazza Cadorna 28 mentre 25 microgrammi per metro cubo si sono registrati a in via Gerre Borghi e 30 a Spinadesco. La media registrata non ha superato i 38 microgrammi per metro cubo (i valori sono sempre riferiti alle ultime 24 ore, quindi in questo caso alla giornata di lunedì 19). Un abbassamento cui ha contribuito senz'altro il vento sostenuto che per tutta la giornata di lunedì ha spirato sulla città. Durerà? Il ritorno dell'alta pressione nei prossimi giorni favorirebbe il riaccumulo degli inquinanti, tuttavia si attendono le evoluzioni dei regimi barici sull scacchiere europeo.

soste e transito in centro

In arrivo i primi tagli ai permessi

Primi tagli e riduzioni ad alcune categorie da parte del Comune nel'ambito dei permessi per la sosta e per il transito in centro. Riduzioni a cominciare dai dipendenti comunali , che passano da 174 a 113, proseguendo con i Carabinieri, che scendono da 28 a 15, e la Questura, da 88 a 55. Meno permessi anche per i dipendenti dell'Azienda Ospedaliera, per la quale si passa da 19 a 9 permessi, nonché per quelli dell'Asl, da 45 a 21. Infine, tagli anche a Inps e Fondazione Città di Cremona, con un salto rispettivamente da 9 a 5 e da 10 a 4.

Polizia: in pensione a 70 anni mette a rischio la sicurezza?

H

di Michele Scolari

anno manifestato anche a Cremona, lo scorso lunedì, i sindacati di polizia Silp-Cgil, Siap, Coisp e Anfp. Un presidio e un volantinaggio davanti al Palazzo della Prefettura, contro la proposta avanzata dal governo Monti di innalzare l’età pensionabile di 3 anni per le pensioni di vecchiaia, nonché di eliminare tout court gli anni figurativi, di fatto innalzando l’età media dei poliziotti italiani che già oggi sfiora, ma supererà a breve, i 47 anni. Sotto gli striscioni sindacali, i rappresentanti cremonesi dei sindacati di polizia (Siap, Silp/Cgil, Coisp, Anfp, Osapp, Sinappe, Cgil/Fp, Penitenziari, Forestali e Vigili del Fuoco, Usppi, Confsal Esindir Ugl Vvff) hanno manifestato in corso Vittorio Emanuele, come è successo davanti a tutte le Prefetture del Paese. «Elevare l'età media degli operatori di polizia - ha sottolineato Guido Ettari del Silp di Cremona - significa creare indubbie ripercussioni sull'operatività del servizio, il tutto a

danno della sicurezza dei cittadini. L'attività degli operatori di polizia ha proseguito il sindacalista - gravata da costanti sacrifici tesi a garantire l'efficacia dei servizi di sicurezza e il mantenimento dell'ordine pubblico, richiede un'alta professionalità e competenze specifiche che mal si conciliano con le misure previdenziali che il governo intende adottare». Il governo agisce diversamente da quanto aveva dichiarato, ovvero

di «tutelare la specificità degli operatori del comparto», prosegue Ettari. «Adesso sembra che stia ritornando sui loro passi ma lo stato di agitazione rimane alto, perché non è possibile eludere uno stato di specificità per il settore delle forze dell’ordine». Ragion per cui, «se l’esecutivo continuerà a far finta di non capire, le azioni di protesta sul territorio si moltiplicheranno fino ad estendersi anche ad una serie di manifestazioni a

livello nazionale». Quella di lunedì infatti (di ieri su gran parte del territorio nazionale) «è la prima di una serie di manifestazioni per la tutela della specificità in materia previdenziale la quale si riflette indissolubilmente sui livelli di efficienza ed efficacia degli apparati di polizia e soccorso pubblico, indispensabili per garantire la sicurezza dei cittadini. Per le sigle sindacali oggi in piazza, è necessario che, in tempi brevissimi, si dia corso al confronto con il Governo, preannunciato dallo stesso Ministro Fornero». «Il punto è - conclude Ettari - che le forze dell'ordine non costituiscono un normale settore pubblico ma appartengono al comparto sicurezza. I suoi operatori, togliendo la specificità, vengono inquadrati come normali mpiegati quando non lo possone essere: svolgono servizi di controllo e pattugliamento, intervengono situazioni pericolose come rapine e scontri a fuoco, per non parlare di molte difficoltà a livello familiare per la vita che fanno. Manca una strategia per il welfare che ci metta al passo con gli altri paesi europei».

pieve d’olmi - intervento dei carabinieri

Due auto rubate e 2mila euro di refurtiva recuperati

Due auto rubate, 2mila euro di refurtiva recuperati dall'Arma ed una possibile banda di ladri la cui identità è al momento ancora ingnota. E' il bilancio dell'intervento dei Carabinieri di San Daniele Po nella notte tra sabato e domenica nella zona tra Pieve d'Olmi e Malagnino. E' stato durante un servizio di controllo stradale nei pressi di Pieve d'Olmi che i militari hanno notato una Bmw 545 SW che si avvicinava al posto di blocco. Ma, improvvisamente, a pochi mentri dai militari l'auto ha sterzato bruscamente per deviare in una strada laterale. Immediatamente sono scattate le ricerche della Bmw da parte dei militari di San Daniele, agli ordini del maresciallo Giancarlo Teti, affiancati da pattuglie provenienti da Cremona e Casalmaggiore, circondando la zona e braccando il guidatore. L'auto è stata ritrovata poco dopo, abbandonata ed ancora calda. Dagli accertamenti risultava rubata ad un residente di Como e, verosimilmente, il ladro la stava utilizzando per compiere un furto. Nel proseguire le ricerche dei malviventi, appiedati e quindi probabilmente ancora nelle vicinanze, i pattuglioni dei militari si sono

imbattuti in un'altra auto, abbandonata anch'essa ed anch'essa con il motore ancora caldo. Q Cercando di rintracciare il proprietario di questa seconda vettura, i carabinieri hanno appurato che risultava anch'essa rubata da non più di un'ora da un'abitazione nelle vicinanze. Mentre il padrone di casa dormiva, infatti, i ladri si erano introdotti sia in garage, asportando l'auto, sia nell'abitazione, dove si

Rubati anche un Computer, un navigatore e una Playstation

erano impossessati di un pc portatile, due giubbotti di pelle, un navigatore satellitare ed una playstation assieme a vari cd. Il tutto per un valore complessivo di circa 2mila euro. La refurtiva è stata immediatamente restituita ai legittimi proprietari mentre sono tutt'ora in corso le indagini dei carabinieri per identificare i malviventi. E' possibile che a bordo delle due auto vi fossero i membri di uno stesso gruppo e tutto fa pensare, essendo alquanto usuale l'utilizzo di vetture rubate per mettere asegno colpi e furti.


Rubriche DALLA PARTE DEI CITTADINI

di Damiano Talamazzini

Responsabile Provinciale Patronato Epaca

Questa rubrica rappresenta un luogo d'incontro a disposizione dei nostri lettori, nato per rispondere a dubbi e quesiti in materia di diritti previdenziali e assistenziali. Le lettere rivolte al Patronato Epaca possono essere indirizzate alla nostra redazione, per posta o via e-mail, oppure direttamente al Patronato Epaca (epaca.cr@ coldiretti.it). Egregio Responsabile del Patronato Epaca, vi sono novità circa la trasferibilità dei contributi dai soppressi Fondi Elettrici e Telefonici al Fpld, da parte di chi si trova in mobilità? L’Inps ha fornito chiarimenti circa la trasferibilità della posizione assicurativa dai soppressi Fondi Elettrici e Telefonici al Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti, da parte di soggetti che si trovassero in mobilità. In un recente messaggio si richiamano le disposizioni già impartite in precedenza riguardo le conseguenze dell’abrogazione della legge del 1958 e dei trasferimenti delle posizioni assicurative e delle ricongiunzioni divenute onerose, a seguito della Legge n. 122/2010 sui Fondi speciali Elettrici e Telefonici. Tre le possibili situazioni: 1) Lavoratori che, cessati entro il 30.07.10, non rag-

Fondi elettrici e telefonici in mobilità nel 2011 giungono il diritto a pensione nel Fondo Elettrici, pur maturando ulteriore contribuzione di natura non obbligatoria anche successivamente a tale data: essi hanno diritto al trasferimento della posizione assicurativa dal Fondo speciale all’Assicurazione Generale Obbligatoria a titolo gratuito e d’ufficio; 2) Lavoratori cessati prima dell’abrogazione delle norme sul trasferimento gratuito e che raggiungono, per effetto dell’accredito della contribuzione figurativa per mobilità, il diritto alla pensione del Fondo: possono ottenere il trasferimento della posizione assicurativa solo a titolo oneroso, avvalendosi dell’art.12 della legge n.122/201, oppure, qualora ne ricorrano i requisiti, esercitando la facoltà di ricongiunzione. 3) Lavoratori cessati dopo il 30-07-10: possono ottenere il trasferimento della posizione assicurativa solo a titolo oneroso, avvalendosi del citato art.12, oppure, se ne ricorrono i requisiti, esercitando la facoltà di ricongiunzione. Gli uffici Epaca: • CREMONA - Via D. Ruffini, 28 (Tel. 0372.732930); via Ala Ponzone, 8 (Tel. 0372/499811. • CREMA Via Macello, 34 (Tel. 0373/732900); • CASALMAGGIORE Via Cairoli, 3 (Tel. 0372.732960); • SORESINA Via Matteotti, 12 (Tel. 0372.732990).

PRECARIARE STANCA A cura di Nidl - Cgil

Maternità e diritti dei genitori La legge tutela la lavoratrice madre nelle diverse fasi della gravidanza e dei primi anni di vita del bambino. Innanzitutto viene tutelata la salute della lavoratrice, vietando che la stessa venga adibita a lavori ritenuti pericolosi, dall’inizio della gravidanza e fino al settimo mese di età del figlio, nonché a lavori notturni (dalle 24 alle 6). La legge prevede poi la possibilità per la madre lavoratrice (o per il padre, in casi specifici) di astenersi dall’attività lavorativa in determinati periodi della gravidanza e dei primi mesi di vita del figlio. In particolare, il congedo di maternità prevede l’obbligo di astensione dal lavoro per la lavoratrice da due mesi prima la data presunta del parto, sino a tre mesi dopo, con diritto all’80% della retribuzione. Tale diritto spetta anche la lavoratore

padre a determinate condizioni previste dalla legge. Nei primi otto anni di vita del figlio, la legge prevede la possibilità per i genitori lavoratori di astenersi dall’attività lavorativa per un totale di 10 mesi, frazionati o continuativi. Ciascun genitore può usufruire del congedo parentale per un massimo di sei mesi. In questo periodo le lavoratrici ed i lavoratori hanno diritto ad una indennità pari al 30% della retribuzione. Nel corso della vita del figlio, i genitori lavoratori hanno poi diritto a riposi retribuiti e congedi non retribuiti per le malattie del figlio. La legge, infine, garantisce la conservazione del posto di lavoro per la lavoratrice madre, o il lavoratore padre che abbia usufruito di congedi. Nicola Gaudenzi

La Nidl Cgil si trova in via Mantova 25 Cremona • tel 0372 448608 e-mail: nidilcremona@cgil.lombardia.it

Sabato 21 Marzo 2012

www.aclicremona.it

L’Italia sono anch’io: oltre 100mila firme per i diritti di cittadinanza 109.268 firme raccolte per concedere la cittadinanza ai figli degli immigrati che nascono in Italia (da almeno un genitore legalmente residente da un anno). 106.329 firme per estendere il diritto di volto nelle elezioni amministrative agli stranieri residenti da almeno 5 anni. In tutto, oltre 200mila firme per i diritti di cittadinanza consegnate questa mattina alla Camera dei Deputati. Sono i risultati conclusivi della campagna “L’Italia sono anch’io” promossa dalle Acli con altre 18 organizzazioni della società civile. Per Antonio Russo, responsabile Immigrazione delle Acli, si tratta di «un risultato straordinario, al di là delle aspettative, ottenuto grazie a una grande mobilitazione delle organizzazioni coinvolte e di tanti cittadini e volontari. Una campagna culturale che ha tentato di raccontare agli italiani la vera storia dell’immigrazione. Una storia fatta di ricchezza, di capacità di migliorare questo paese, di descrivere un nuovo perimetro del diritto di cittadinanza, non più chiuso dentro il diritto di sangue ma allargato allo ius soli, sulla base di un’etica pubblica condivisa che coinvolge tutti i cittadini di un paese. La battaglia non è conclusa. Ci sposteremo adesso in Parlamento per chiedere di calendarizzare la discussione su queste due proposte di legge di iniziativa popolare. Ci sono i tempi e le condizioni, in questa legislatura, per cambiare una legge sulla cittadinanza ormai obsoleta».

www.welfarecremona.it - Gian Carlo Storti - storti@welfareitalia.it IRPEF. LE SOMME ESENTI IN BUSTA PAGA Delle tasse (Irpef) che sono alte ci lamentiamo tutti. Di seguito l’elenco delle voci di busta paga sulle quali l’Irpef non si paga: indennità di trasferta e spese sostenute nella stessa; rimborsi spese viaggio documentate; maggiorazioni di retribuzione ai “ trasfertisti fissi”; indennità e spese in occasione di trasferimento; assegni di sede ed altre indennità per servizi prestati all’estero; erogazioni liberali; vitto,trasporti,servizi,cessioni di azioni; mance ai croupiers , retribuzione in natura anche determinata forfetariamente. Oneri deducibili. Sono inoltre esenti i cosidetti oneri deducibili ( es. assegno alimentare al coniuge) erogazioni effettuate dal datore di lavoro a fronte di spese mediche ed assistenza specifica nei casi grave e permanente invalidità o menomazione sostenute dai portatori di handicaps, i contributi versati dal datore di lavoro e dal lavoratore nelle forme pensionistiche complementari del limite annuio di euro 5.164,57. Assistenza e previdenza. I contributi assistenziali e previdenziali versati dal datore di lavoro o dal lavoratore per Inps ed Inail, ecc.; contributi di assistenza sanitaria erogati dal datore di lavoro previsti dai contratti. In busta paga, per il lavoratore dipendente, tutte queste voci saranno detratte dalla retribuzione lorda andando così a determinare la retribuzione da imponibile fiscale sulla quale si calcolerà l’Irpef lorda. Seguiranno poi le detrazioni fiscali che sono individuabili in rapporto alle condizioni di ogni singolo lavoratore o lavoratrice.

Il mito del capobranco Molto è stato detto sul concetto di "capobranco", ma cerchiamo di capire meglio in cosa consiste davvero. Il cane ha bisogno di un senso di sicurezza per essere felice, deve percepire che qualcuno è al timone! Infatti i cani, come del resto gli esseri umani, "funzionano" meglio in un mondo con regole ben precise. Per contro, un cane che vive senza regole, tenderà a crearne di proprie e a farle rispettare, mettendo quindi in atto un meccanismo di difesa per sentirsi al sicuro. I cani sono animali per lo più abitudinari che apprezzano una routine prestabilita. Se noi umani non stabiliamo chiare regole di vita, ci penseranno i nostri amici a quattro zampe, con risultati spesso catastrofici in termini di problemi comportamentali. Pensiamo ad

esempio al cane che ha "addestrato" il suo umano a farlo uscire in giardino ogni volta che abbaia ripetutamente. Ma attenzione: sbagliato è definire dominante il cane con problemi comportamentali. La "dominanza" (il cane alfa) è un mito, il vero problema è la mancanza di una chiara comunicazione cane-uomo. La soluzione? L’uomo deve diventare un buon ‘leader’ agli occhi del cane. Ciò però non significa stabilire la propria dominanza con la forza o con metodi coercitivi, bensì far rispettare regole semplici e coerenti, perché siamo noi a gestire la vita del cane (cibo, affetto e svago) e non viceversa. Dunque la figura del capobranco può in realtà essere paragonata a quella di un buon genitore. Elisa Giudici (eli.giudici@yahoo.it)

La Vostra copia GRATUITA de Spazio comune Acli La Cafetera Caffe Del Corso Bar Supermoka Bar Aurora Bar Cittanova Bar Garibaldi Osteria Garibaldi Caffe’ Dimeglio Dall'Ara Sara Ospedale Portineria Unione Consumatori Caffe’ Porta Romana Banca Del Monte INPS Comune Di Cremona Rio Bar Bar Fiume Dimeglio Banca Di Roma Parrucchiere Bertoletti Bar Stradivari Il Planetario Viaggi Banca Popolare Bar Oasi Distributore Esso Dimeglio Bar Da Walter Distributore Agip Caserma Col Di Lana Bar Stella Sapore Di Mare Da Pietro Snack Bar Agip Panetteria Galbignani Italmark Teatro Monteverdi Bar Lancia Bar San Giorgio

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Fotoline Re Mida Pane, dolci e caffè Sister Caffe’ Angolo Del Gusto Farmacia Leggeri Bar le torri Oggi Pizza Torrione Cafe’ Dico Caffe’ghisleri Esselunga Tango Bar Pasticceria Caffe’ Betti Crai Bonseri Fornaio Bar I 3 Gradini Dimeglio Bar - Figlie Di San Camillo Bibi Bar Farmacia Leggeri Farmacia Ziliotti Bar Pasticceria S. Remo Camera Del Lavoro Bet Fish Bottega Del Gusto Gelateria Matisse Panificio Usberti Agip Cafe’ Gio’ Bar Associazione Commercianti Montecarlo - Slot Machine Caffe’ Parking Bar Roma Bar Mincio Bar Il Cantuccio Edicola Caffe’ Boldori Bar Primavera Panetteria Quarantani Bar Gallo

Via Dante 31 Cremona Via Dante 87 Cremona Via Del Giordano 133 Cremona Via Del Giordano 65 Cremona Piazza Risorgimento 30 Cremona Via F. Filzi 40/E Cremona Via F. Filzi Cremona Via Ghinaglia 94 Cremona Via Ghinaglia 104 Cremona Via Ghinaglia 49 Cremona Via Ghisleri 46 Cremona Via Ghisleri 53/A Cremona Via Giuseppina 11/B Cremona Via Giuseppina 11/B Cremona Via Giuseppina 27 Cremona Via Grado 20 Cremona Via Grado 40 Cremona Via Lazzari Cremona Via Litta 50 Cremona Corso Matteotti 20 Cremona Piazza Della Liberta’ 4 Cremona Piazza Della Libertà Cremona Via Mantova 25 Cremona Via Mantova 39 Cremona Via Mantova 133 Cremona Via Mantova 141/B Cremona Via Mantova 101 Cremona Via Mantova 141/B Cremona Via Mantova 81 Cremona Via Manzoni 2 Cremona Via Massarotti 15 Cremona Via Massarotti 19/A Cremona Via Mazzini 7 Cremona Via Mincio 2 Cremona Via Mincio 34 Cremona Via Nino Bixio 20 Cremona Via Nino Bixio 8 Cremona Via Persico 2 Cremona Via Platina 34 Cremona Via Rosario 49 Cremona

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A PROPOSITO DI CLAUSOLE VESSATORIE

L'art. 33 del Codice del Consumo definisce “vessatorie”, le condizioni contenute nei contratti conclusi tra consumatori e professionisti che, malgrado la buona fede, determinano uno squilibrio significativo dei diritti e degli obblighi derivanti dall'accordo. Alcune fattispecie di clausole vessatorie vengono elencate nell'art. 33; tali clausole comprendono: limitazioni di responsabilità, facoltà di recedere dal contratto o di sospenderne l'esecuzione, decadenze a carico dell'altro contraente, limitazioni alla facoltà di opporre eccezioni, restrizioni alla libertà contrattuale nei rapporti coi terzi, proroghe o rinnovazioni tacite del contratto, clausole compromissorie o deroghe alla competenza dell'autorità giudiziaria. In alcuni, assai "furbescamente", può addirittura sembrare che sia lo stesso consumatore a chiedere di poter rinunciare al godimento dei diritti e delle garanzie che innegabilmente la normativa in oggetto gli assicura. L'art. 34 del Codice del Consumo precisa come l'accertamento dello squilibrio debba essere valutato con riferimento alla natura del bene o del servizio oggetto del contratto, facendo riferimento alle circostanze esistenti al momento della sua conclusione ed alle altre clausole del contratto medesimo o di un altro collegato o da cui dipende. L'interpretazione delle clausole nei casi dubbi ed oscuri deve avvenire nel senso più favorevole al consumatore, e mai nel senso più favorevole al professionista. Tranne specifiche ipotesi previste dall'art. 36 del Codice del Consumo, la trattativa individuale tra il contraente ed il professionista (dimostrata da quest'ultimo) va a sanare la vessatorietà. Le clausole vessatorie sono nulle, non comportano però la nullità dell'intero contratto, che rimane valido ed efficace, considerando le clausole vessatorie come non apposte. Alessandro De Nittis e Luca Curatti

Assoutenti delegazione di Cremona (tel. 328-1547751) viaTrecchi 25 • e-mail: assoutenticremona@libero.it

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Smeg Centro Sportivo Sanzeno Coffee Time Q.In Forneria Pan&Piu La città del Sole Bar Dragone Distributore Agip Non Solo Piada Uil sindacato Bar Zanzibar A.E.M. Cisl sindacato Fattorie del gusto Tabacchi Universita’ Cattolica Politecnico Di Milano Il Beccofino Cremona Po Bar Greco Linea Junior Seven Caffè Latteria Plac Politiche Educative Farmacia Zamboni Noemi Panetteria Tosi Bar Smile Macalli Medic Center Pane E Amore Bar Tabacchi Edicola Ortenilla Edicola Compiani Panetteria Merlini Panetteria Merlini Farmacia Leggeri Immobiliare B&G La Bottega del Gelato Osteria del Mento Palabosco

Via Ruffini 6 Cremona Via San Zeno 53 Cremona Via Solferino 9 Cremona Via XI Febbraio 64 Cremona Via XX Settembre 32/A Cremona Via XX Settembre 5/A Cremona Via Vittori 2 Cremona Viale Po 139 Cremona Viale Po 68 Cremona Viale Trento Trieste 27/B Cremona Viale Trento Trieste 36 Cremona Viale Trento Trieste 38 Cremona Viale Trento Trieste 54 Cremona Via Massarotti 46/D Cremona Piazza Migliavacca 6 Cremona Via Milano 24 Cremona Via Sesto 39 Cremona Via F.Soldi 2 Cremona Piano 2° Musetti Caffe’ Cremona Corso Campi 5 Cremona Via Mercatello 4 Cremona Piazza S. Anna Cremona Corso Vittorio Emanuele Cremona Via Vecchio Passeggio 1 Cremona Via Oglio 5 Cremona Via Aporti 43 Cremona Via Aselli 29 Cremona Via Cadore Cremona Corso Vittorio Emanuele 43 Cremona Via Giuseppina 21 Cremona Via Tonani 24 Cremona Battaglione Bonemerse Cremona Due Gadesco Via Cesare Battisti 47/B Gadesco Via San Savino 17 -San Savino Persichello Piazza Roma 8 Vescovato Via Cavallotti 25 Piadena Bosco Ex Parmigiano Bosco Ex Parmigiano


CASALMAGGIORE Slitta al 28 la conviviale con Stella

PROTESTE

«Via Italia? Sembra via Autodromo Le regole vanno rispettate»

Slitta di una settimana, a mercoledì 28 marzo, l'importante appuntamento con Gian Antonio Stella, scrittore e giornalista del Corriere della Sera. L'appuntamento al Ristorante La Clochette di Solarolo Rainerio era previsto inizialmente per que-

sta sera. Ad organizzare la serata i Rotary Club Casalmaggiore Oglio Po e Casalmaggiore Viadana Sabbioneta. Nella conviviale si parlerà dell'ultimo libro-denuncia di Stella e Rizzo: "Licenziare i Padreterni, l’Italia tradita dalla Casta".

TiBre: dopo decenni di attesa al via i lavori del primo lotto Il sindaco di Casalmaggiore Silla: «Lavoriamo per inserire subito la nostra tangenziale»

Firmato il protocollo d'intesa per Fontevivo-Trecasali, la palla passa alla Provincia di Parma

Via Italia vista scendendo dall'argine maestro

Prima di andare in pensione era dipendente della Telecom. Ora, invece, investe i propri pomeriggi nell’assemblare da zero modelli da collezione di grandi navi o galeoni del passato. In entrambi i casi due lavori in cui l’errore, il mezzo centimetro di scarto, non è permesso: massima precisione o a pagare è il progetto intero. Ennio Grassi parte da lì, da un paragone, per sottolineare che oggi le regole non le rispetta più nessuno. La sua è quella che potrebbe tranquillamente passare come una lettera al direttore e invece, per amplificare la sua voce, diventa un articolo-intervista con tutti i crismi. Residente in via Italia si è fatto più volte battagliero portavoce, con tanto di convocazione dal difensore civico di Cremona, dei diritti del cosiddetto Quartiere Fiammetta, contro i rumori provenienti nelle serate estive dal Lido Po. “E poi sento dire” spiega Ennio “che noi vorremmo il degrado del Lido. Nessuno vuole che questa zona muoia: vogliamo solo che venga rilanciata con un regolamento da rispettare. Dopo cinque anni di sopportazione è il minimo. Non esiste solo il concerto rock o la musica a 120 decibel”. 120 decibel? “Sì, questa è stata la rilevazione durante l’ultima fiera di Piazza Spagna, lo scorso anno, e anche quando funziona “La Baia” il casino non è da meno. Ribadisco: le iniziative devono esserci ma devono sottostare a un regolamento”. E a proposito di regole, la nuova frontiera dell’appello di Grassi si sposta sul traffico. “Parto da una premessa: il traffico dobbiamo sorbircelo un po’ tutti, noi cittadini. E anche qui sono disposto a fare la mia parte. Tuttavia via Italia, dove io abito, è troppo stretta per consentire un doppio senso. Anche perché sull’argine si viaggia a velocità folli, quando i cartelli indicano il limite di 50 km all’ora. Mi domando se questa segnaletica indichi un limite massimo o minimo: la chiameremo via Autodromo, altro che via Italia. Senza contare che il dosso di via Italia è fatto malissimo, così non ha senso. Quando ho chiesto spiegazioni agli addetti mi hanno risposto che avevano finito il cemento”. E ancora. “Nelle ultime settimane, sulla rotondina sempre di via Italia, si sono verificati due incidenti. Per fortuna non gravi, ma evitabili. Il fatto è che io sono un appassionato di modellismo e metto ogni pezzo al suo posto. Ebbene, se fossi un costruttore di automobili, non mi preoccuperei più di tanto di dotare le auto di frecce e clacson. Le prime non sono più usate nel 90% dei casi, e il pedone deve intuire la mossa dell’automobilista distratto, così come l’altro autista che imbocca la rotonda, dove la freccia dovrebbe essere fondamentale; il secondo invece viene usato per salutare gli amici o fare un po’ di cinema. Sono cose dette e ridette, ma nessuno interviene: il rischio è che l’errore, lo sgarro sia ormai considerato abitudine trascurabile e non sanzionabile, perché tanto siamo assuefatti all’errore”. Trait d’union tra decibel e traffico è l’impianto stereo di certe auto. “Vere e proprie bombe. Io mi domando se siano a norma di legge: l’altro giorno sono tremati persino i vetri di casa. Non solo: certa musica a questo volume, mentre si guida, distrae, c’è poco da fare. E anche la guida è meno sicura. Ribadisco: forse sto scoprendo l’acqua calda, però qui tutto è concesso e tutto è permesso. E nessuno dice bau”. Giovanni Gardani

F

di Vanni Raineri

u nel lontano luglio del 1974 che Autocisa ottenne dal ministero dei Lavori Pubblici la concessione della costruzione e gestione del collegamento Autocisa-Brennero. Da allora è stato un susseguirsi di momenti negativi (si pensi ai no dell'Anas ai contributi economici) e positivi (come la spinta propulsiva della Cee e l'approvazione del progetto preliminare). Finalmente lunedì scorso, 19 marzo 2012, a Parma è stato firmato il protocollo d'intesa tra Autocisa e Provincia di Parma per la realizzazione delle opere compensative del primo tratto del raccordo autostradale, che inizia in località Fontevivo sulla A1 e si prolunga per 12 km sino a Trecasali. Il progetto complessivo, di quasi 85 km, prevede poi l'attraversamento del Po tra Torricella e Gussola e il territorio casalasco tagliato in due con l'autostrada che lambirà Piadena (a est) poi si inoltrerà nel mantovano sino a Nogarole Rocca, dove si inserirà nella A22 del Brennero.

Il primo lotto comprende ovviamente interventi viari, complementari alla realizzazione dell'autostrada, per un importo complessivo che supera i 500 milioni di euro (per l'intera opera si sfiorano i due miliardi). Autocisa, che finanzia l'opera, grazie al protocollo siglato tra-

sferirà una prima tranche di poco inferiore al mezzo milione alla Provincia che avvierà la progettazione. La speranza è di giungere entro la fine del 2012 all'affidamento dei lavori, e di completarli nell'arco di qualche anno. A Trecasali verrà realizzato il primo casello (Terre Verdiane), nel punto che (si spera in contemporanea) sarà raggiunto ad est dalla Cispadana (collegamento con Ferrara). Insomma dopo tanta attesa si apre la fase degli appalti, e non è difficile pronosticare che anche in ambito locale si aprirà pure la consueta battaglia tra chi ritiene l'opera un volano per lo sviluppo dell'area e chi invece ne contesterà l'impatto paesaggistico e ambientale oltre che l'elevato costo. Intanto il sindaco di Casalmaggiore Silla spera ancora che la tangenziale cittadina possa essere inserita in extremis nel primo lotto: «Stiamo rivedendo i costi progettuali con una tangenziale ridotta che arrivi sull'Asolana già a Vicobellignano per facilitare l'obiettivo. Sono in corso contatti per inserire due opere lombarde, le tangenziali di Casalmaggiore e Goito, già nel primo lotto».

Casalmaggiore capitale provinciale dello sport Il 30 marzo a Teatro la consegna del Premio Ferri e delle Stelle al Merito del Coni

Sarà Casalmaggiore ad ospitare la cerimonia di consegna delle Stelle al Merito del Coni e del Premio Angelo Ferri. La serata è quella di venerdì 30 marzo, al Teatro Comunale. E’ stato comunicato lunedì presso il palazzo provinciale dall’assessore Chiara Capelletti, dal presidente del Coni Achille Cotrufo e dal dal presidente del Panathlon Crema Fabiano Gerevini. Ad organizzare l’evento infatti ci saranno anche i Club Panathlon della provincia assieme al Coni e

all’assessorato provinciale allo sport. Il premio Ferri dunque quest’anno è associato alla consegna delle Onoreficenze al Merito Sportivo relative al 2009. Folto l’elenco dei premiati. Partiamo dal "Ferri", che per il 2011 va a Silvana Farea, organizzatrice del Trofeo Dossena, secondo per importanza nella categoria di calcio Juniores al solo Torneo di Viareggio. Premi speciali a Claudio Ardigò, Angelo Maietti e al Casalmaggiore Basket. Quanto alle Stelle al Meri-

to Sportivo del Coni, i tre riconoscimenti principali sono le Stelle d’Oro di cui saranno insigniti Renato Bruni, Maurizio Mondoni e Carlo Stassano. Stelle d’Argento per il Kodokan Cremona, Giorgio Lattanzi e Mario Palmieri. Stelle di Bronzo per Renato Bandera, Pierluigi Bonvicini, Manrico Bottoni, Anna Maria Manara e la Pallavolo Reima. Medaglie d’argento al Valore Atletico per Ilaria Sozzi e Marta Frittoli e di bronzo a Francesco Gambazzi ed Efrem Mauro Morel-

li. Infine, speciali riconoscimenti per Giorgio Barbieri, Pietro Bonfatti Paini, Germana Cantarini, Daniela Panizzi e Simone Raineri. Come si vede una componente casalasca ben nutrita, se si pensa al Casalmaggiore Basket, a Stassano, a Bonfatti Paini, a Panizzi e a Raineri, e perché no, allargando di qualche centinaio di metri i confini, a Gambazzi che è di Pugnolo. Ad aprire la bella serata saranno le note della Società Musicale Estudiantina di Casalmaggiore.

Qui trovate la vostra copia GRATUITA de il PICCOLO Bar Giulia GR2 di Rivieri Gianfranco Fermata KM Polo Romani Sportime Bar Barracuda Portici del Municipio Bar Italia Farmacia Comunale Bar Tavola Calda

angolo Conad Casalmaggiore via Guerrazzi 4 Casalmaggiore via Trento 20 Casalmaggiore via del Lino 17 Casalmaggiore via Martelli 2 Casalmaggiore piazza Garibaldi Casalmaggiore piazza Garibaldi Casalmaggiore piazza Garibaldi Casalmaggiore Centro Commerciale Padano Casalmaggiore

Rist. Pizz. Piccolo Paradiso Bar La Nuova Luna Portici del Comune Bar Pizzeria Il Vesuvio Caffè Roma Bar Sport Bar Time Out Fermata KM Bottega del Gelato

via Molossi 47 Vicobellignano via Roma 7 Torricella del Pizzo piazza Italia Scandolara Ravara via Buschini 16 Castelponzone via Giuseppina 97 Solarolo Rainerio via Grasselli Barni San Giovanni in Croce via della libertà 46/b Martignana di Po piazza Comaschi Gussola via Cavallotti Piadena


Casalmaggiore

Al corso ci pensa il comune La Scuola Edile Cremonese sospende la docenza gratuita di decorazione. Recenti polemiche alla base?

E’

di Simone Arrighi

iniziato il 14 gennaio scorso grazie alla sinergia fra l'amministrazione casalese e la Scuola Edile Cremonese, ma già a febbraio ha rischiato d'andare in tilt: il corso di decorazione tenuto dalla docente Mara Magni presso la scuola di disegno G. Bottoli (sita nelle aule dello storico Palazzo Martinelli di via Cairoli), verrà portato a termine a spese del comune di Casalmaggiore, eventualità non prevista dall'iniziale accordo fra le parti. Approvata nel dicembre scorso la convenzione con la Scuola Edile Cremonese, l'amministrazione maggiorina si è impegnata nella realizzazione di un cor-

so di decorazione articolato in 12 incontri (tutti di sabato mattina) per un totale di 48 ore d'insegnamento. La docenza, affidata dall'istituto cremonese a Mara Magni, non prevedeva oneri a carico del comune di Casalmaggiore (art. 2 della convenzione: "A fronte del bisogno formativo individuato dal Comune la Scuola si impegna a collaborare con le proprie competenze professionali alla realiz-

zazione delle attività formative fornendo qualificata attività di docenza e svolgendo le prove di valutazione del corso. L'attività della Scuola si intende fornita a titolo gratuito"). Ma in una nota dello scorso 17 febbraio, in pratica a metà del corso, il presidente della Scuola Edile Cremonese, architetto Laura Secchi, comunicava la sospensione (dal 20 febbraio) della docenza gratuita, oltre al fatto di non rilasciare al termine delle lezioni gli attestati previsti agli undici partecipanti che, per l'iscrizione, avevano già pagato la quota di €80 a persona alla scuola Bottoli. Per garantire loro il normale completamento del corso (che finirà il 31 marzo), il comune di Casalmaggiore si è dovuto accollare la spesa (€728 + Iva) necessaria per pagare la

docenza e portare a termine il corso. "Siamo sinceramente dispiaciuti - spiega l'assessore alla Cultura e all'Istruzione di Casalmaggiore, Ettore Gialdi - per la decisione presa dalla Scuola Edile Cremonese. Soprattutto perché senza giustificazione alcuna. La prima cosa da fare è garantire la conclusione del corso: perciò le spese saranno a carico del comune". Il fatto che il preside della Scuola sia anche il direttore dell'Ance di Cremona, associazione con la quale l'amministrazione casalese ha avuto modo di scontrarsi in merito all'appalto dei lavori di ristrutturazione del palazzo municipale (opera assegnata ad una ditta romana, invece che ad una locale come avrebbero preferito i costruttori cremonesi), potrebbe far malignare qualcuno.

Lega di Cultura di Piadena, festa col 50° del Nuovo Canzoniere Italiano

PIADENA - Si avvicina il consueto appuntamento con la festa della Lega di Cultura di Piadena, in calendario nel prossimo weekend. La serata inaugurale della manifestazione si terrà venerdì, presso il teatro comunale di Casalmaggiore: alle ore 21 avrà inizio il concerto delle Giornate di Piadena per i 50 anni del Nuovo Canzoniere Italiano. Da una sera di febbraio del 1962 ad una di marzo del 2012: il NCI, collettivo di studiosi e cantori che diedero vita a Milano ad una rivista e ad un gruppo musicale con l'obiettivo di riscoprire e riproporre la ricca tradizione del canto popolare e sociale italiano, si prepara a festeggiare il cinquantenario nel casalasco, dopo averlo celebrato lo scorso 29 gennaio al Nuovo Teatro Valle Occupato di Roma con un concerto presentato dall'Istituto Ernesto De Martino e dal Circolo Gianni Bosio. Alla serata del comunale di Casalmaggiore parteciperanno Kati Mattea e Silvia Malagugini, Giovanna Marini, Sara Modigliani, Quartetto Urbano di Xavier Rebut, Fausto Amodei, Rudi Assuntino, Gualtiero Bertelli, Paolo Ciarchi, Claudio Cormio, Alessio Lega, I Giorni

cantati Calvatone-Piadena, Roberto Seniga, Leardo Taraschi. Seguirà un breve concerto dei cori francesi, spagnoli, portoghesi ed altri. Sabato, al Teatro Ceclia Gallerani di San Giovanni in Croce, nel pomeriggio (ore 15) si terrà un convegno sui 50 anni del Nuovo Canzoniere Italiano, che vedrà la partecipazione di Tullio Savi, Giovanna Marini, Sandra Mantovani, Cesare Bermani, Fausto Amodei, Alessandro Portelli, Stefano Arrighetti, Dante Bellamio, Emilio Jona, Gualtiero Bertelli, Bruno Cartosio, Mathias Deichamann. Domenica, infine, appuntamento a Pontirolo, dove il "Micio" (Gianfranco Azzali) aprirà le porte di casa (in via Piave 25) e darà il via alla giornata più intensa del weekend festivo della Lega di Cultura di Piadena. In mattinata, alle ore 10, verranno presentati i libri "Vecchi e nuovi volti della Bassa Padana" (96 pp., €24) e "Spoleto 1964, Bella Ciao, Il Diario" (70 pp., €10) di Giuseppe Morandi. Il primo, una raccolta fotografica, verrà presentato da Peter Kammerer e Stefano Arrighetti. Il secondo, oltre allo stesso Arri-

Mercoledì 21 Marzo 2012

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IN BREVE

Torna a Gussola il concorso Eridanos di poesia e narrativa GUSSOLA – Il Concorso Letterario Nazionale “Eridanos” taglia il traguardo della sesta edizione. Anche quest’anno è organizzato dal circolo Arcibassa di Gussola, col patrocinio della Provincia di Cremona e del Comune gussolese. Il concorso si struttura in quattro sezioni: A (poesia singola in lingua italiana), B (poesia singola dialettale), C (narrativa breve, in italiano o dialetto) e Green (riservata agli under 20 con opere comprese nelle precedenti tre sezioni). Alcune informazioni dal regolamento. Per le opere dialettali va allegata la traduzione, non possono partecipare opere già premiate in altri concorsi, è ammessa la presentazione di massimo due opere per sezione. Il costo di iscrizione è di 10 euro per singola sezione, gratis gli under 20. Al miglior testo dialettale in assoluto verrà riconosciuto il premio intitolato all’indimenticata Giancarla Assandri, appassionata cultrice del dialetto e delle tradizioni locali. La cerimonia di premiazione avverrà nella serata di sabato 6 ottobre 2012. Per informazioni rivolgersi ai numeri telefonici 0375-260259 e 333-6861931 o alla mail “arcibassa@libero.it”.

La Casa al Mare di Casalmaggiore a Futuro e Libertà

ghetti, verrà illustrato da Giovanna Marini. Alle 13 l'entrata in scena della Banda di Canneto sull'Oglio e degli altri cori che parteciperanno alla festa darà il via al convivio. Nel pomeriggio, dalle ore 15, avranno inizio i concerti dei gruppi. Tra i tanti, si esibiranno: Si Bemolle di Parigi, Suonatori terra terra di Firenze, Colori di Maggio di Marsiglia, Coro Dominguero di Siviglia, Banda degli Ottoni di Milano, Coro della Casa di Achada di Lisbona, Nuovo Canzoniere Bresciano, I giorni cantati di Calvatone-Piadena, Circolo Gianni Bosio di Roma, Fiati sprecati di Firenze, Cenciallegre di Modena, Coro di Micene, Voci di mezzo, Hard Cor di Bologna e Nuova Brigata Pretolana di Perugia.

La Casa al mare di Casalmaggiore ha aperto i battenti in anticipo, ospitando nello scorso fine settimana tesserati ed esponenti del coordinamento provinciale di Cremona, di Monza Brianza e di Milano città del partito finiano Futuro e Libertà. Motivo del weekend in colonia, la convention di Pietrasanta. La località lucchese dove FLI ha tenuto la due giorni di conferenze ed incontri politici con i propri tesserati ("Sarà Bellissima", con riferimento all'Italia di domani, era il titolo della convention), dista pochi chilometri dalla struttura ricettiva di proprietà del comune maggiorino (a Forte dei Marmi), la cui disponibilità è stata richiesta a fine febbraio direttamente dalla coordinatrice provinciale cremonese di Futuro e Libertà, la casalese Michela Scaramuzza.


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Taccuino

Mercoledì 21 Marzo 2012

NUMERI UTILI Cremona

COMUNE DI CREMONA www.comune.cremona.it Centralino: 0372-4071 Urp: 0372-407291

Via Cappucini Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 24 Marzo 2012

Via Romanino Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 30 Aprile

AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE www.provincia.cremona.it Centralino: 0372-4061 Urp: 0372-406233 PREFETTURA Centralino: 0372-4881

Via Del Macello Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 23 Marzo 2012

CARABINIERI Pronto intervento: 112 Centralino: 0372-5581 COMANDO FORESTALE DELLO STATO Centralino: 0372-410307 GUARDIA DI FINANZA Pronto intervento: 117 Centralino: 0372-21576 Nucleo di polizia tributaria: 0372-28968

Via Gerre Borghi Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 31 Maggio 2012

• Via S.Rocco, Via Bosco: cantiere per la realizzazione della pista ciclabile di collegamento al comune di Gerre de' Caprioli; (fine lavori: 01 giugno). • Via Macello (tratto da V. Cappuccini a V. Mantova): cantiere per la ristrutturazione della rete di distribuzione energia elettrica; (fine lavori: 23 marzo). • Via Cappuccini incrocio Via del Macello: cantiere per la realizzazione della rotatoria; (fine lavori: 24 marzo).

NUMERI UTILI

Via San Rocco, via Bosco Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 1 Giugno 2012

Via Vittori Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 13 Aprile 2012

Via Lungastretta Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 30 Aprile 2012

• Via Lungastretta: cantiere per la sostituzione della condotta dell'acqua potabile, rifacimento degli allacci del gas metano e acqua potabile, predisposizione di condotte per linee elettriche; (fine lavori: 30 aprile). • Via Vittori (tratto da V. le Po a V. Arenili): cantiere per la sostituzione della condotta del gas metano; (fine lavori: 13 aprile);

METEO WEEK-END

• Piazza Dossena, Via Romanino, Via Trentacoste, Via Perugino, Via Giancristoforo, Via Galeotti, Viale Cambonino: cantiere per la ristrutturazione della rete di distribuzione energia elettrica e illuminazione pubblica; (durata lavori: diversi mesi anche se coinvolgerà di volta in volta tratti limitati di vie diverse, indicativamente fine prevista 30 aprile). La via attualmente interessata è Via Romanino.

POLIZIA MUNICIPALE Pronto intervento: 0372-454516 Centrale operativa: 0372-407427 POLIZIA STRADALE Comando provinciale Centralino: 0372-499511 QUESTURA Pronto intervento: 113 Centralino: 0372-4881

Via Battaglione Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 30 Aprile 2012

VIGILI DEL FUOCO Pronto intervento: 115 Centralino: 0372-4157511 PROCURA Centralino: 0372-548233 OSPEDALE DI CREMONA www.ospedale.cremona.it Centralino: 0372-4051 Centro unificato di prenotazione: 800 638 638 Emergenza sanitaria: 118

• Via Gerre Borghi: cantiere per la realizzazione della posa della nuova condotta dell'acqua potabile; (fine lavori: 31 maggio). • Via Battaglione (tratto da V. Giuseppina a V. S.Rocco): cantiere per la ristrutturazione della rete di distribuzione energia elettrica e illuminazione pubblica; (fine lavori: 30 aprile).

AZIENDA SANITARIA LOCALE DI CREMONA www.aslcremona.it Centralino: 0372-4971 Urp: 0372-497215

Previsioni meteo a cura di Dominique Citrigno per SPAZIOMETEO.com e Meteowebcam.it

Redazione di Crema Piazza Premoli, 7 - 26100 Crema Tel. 0373 83.041 Fax 0373 83.041

Casalmaggiore

GIORNALE DI CREMONA

COMUNE DI CASALMAGGIORE www.comune.casalmaggiore.cr.it Centralino: 0375 42668

E supplemento: IL PICCOLO GIORNALE DEL CREMASCO direttore responsabile: Sergio Cuti ilpiccolocremona@fastpiu.it direttore editoriale: Daniele Tamburini

AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE Centralino: 0375-42233

Società editrice: Promedia Società Cooperativa Via del Sale, 19 - Cremona

CENTRO PER L’IMPIEGO Centralino: 0375-42213

Amministrazione e diffusione Via S. Bernardo 37/A - 26100 Cremona Tel. 0372 43.54.74 • Fax 0372 59.78.60

CARABINIERI Pronto intervento: 112 Centralino: 0375-284500

Direzione, redazione e prestampa Via S. Bernardo 37/A - 26100 Cremona Tel. 0372 45.49.31 - 45.13.14 Fax 0372 59.78.60

POLIZIA MUNICIPALE Centralino: 0375-40540

OSPEDALE Centralino: 0375-2811 Centro unico di prenotazioni: 800 638 638 Emergenza sanitaria: 118 MUSEO DIOTTI www.museodiotti.it Centralino: 0375-200416 MUSEO DEL BIJOU Centralino: 0375-284423 TEATRO COMUNALE www.teatrocasalmaggiore.it Centralino: 0375-284434 DISTRETTO SOCIO-SANITARIO Direzione: 0375-284020 Distretto Veterinario: 0375-284029

Stampa: SEL - Società Editrice Lombarda 26100 Cremona Autorizz. del Tribunale di Cremona n° 357 del 16/05/2000

Pubblicazione associata all’Uspi (Unione Stampa Periodica Italiana) Progetto Grafico: Gianluca Galli Numero chiuso in tipografia: Martedi 20 Marzo alle ore 21

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POLIZIA STRADALE Centralino: 0375-42288 GIUDICE DI PACE Centralino: 0375-42273

Pubblicità Tel. 0372 43.54.74 Fax 0372 59.78.60 www.immaginapubblicita.it

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CREMONA ZAMBONI FEDERICO VIA OGLIO, 5 26100 Cremona Tel. 0372-25347

VESCOVATO BANDERA S.N.C. VIA BISSOLATI, 1 26039 Vescovato Tel. 0372-81122

PADERNO PONCHIELLI GUARNERI ANDREA PIAZZA LIBERTÀ, 3 26024 Paderno Ponchielli Tel. 0374-67780

ORARI DI APERTURA Mattino: 08:00 - 12:30 Pomeriggio: 15:00 - 19:30

ORARI DI APERTURA Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:00 - 19:00

ORARI DI APERTURA Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:30 - 19:30

Giorno di chiusura settimanale: NO

Giorno di chiusura settimanale: SABATO POMERIGGIO

CREMONA - FARMACIA 6 A.F.M. DI CREMONA S.P.A. PIAZZA IV NOVEMBRE, 2 Piazza IV Novembre, 2 26100 Cremona Tel. 0372-433017

SPINADESCO CAMOZZI PAOLA VIA MAZZINI, 18 26020 Spinadesco Tel. 0372-446095

Giorno di chiusura settimanale: MERCOLEDÌ MATTINO SABATO POMERIGGIO

ORARI DI APERTURA Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:30 - 19:30

ORARI DI APERTURA Mattino: 09:00 - 13:00 Pomeriggio: 15:30 - 19:30

Giorno di chiusura settimanale: SABATO POMERIGGIO

Giorno di chiusura settimanale: GIOVEDÌ POMERIGGIO

CALVATONE ANTOLINI LUCIA VIA UMBERTO I, 1 26030 Calvatone Tel. 0375 97039

CASALMAGGIORE BONISOLI ALQUATI CLAUDIA VIA CAVOUR, 28 26041 Casalmaggiore Tel. 0375 42551

Orari di apertura Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:00 - 19:00

Orari di apertura Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:30 - 19:30

Giorno di chiusura settimanale MERCOLEDÌ MATTINA

Giorno di chiusura settimanale

SABATO

Le farmacie di turno e gli orari dei distretti di Cremona e Casalmaggiore sono consultabili sul sito internet: www.aslcremona.it


Cultura&Spettacoli “Omaggio a Cremona” in musica

Domenica 25 marzo alle ore 17, nell’auditorium della Camera di Commercio, ha luogo il concerto “Omaggio a Cremona”. Protagonista è la Sun Family Strings, diretta dal maestro Shiba Kanae, con la partecipazione dell’orchestra Stradivari-

Monteverdi diretta dal maestro Marco Fracassi. Quaranta giovani musicisti giapponesi vivono l’esperienza unica di suonare nella città di Stradivari. L’evento è un omaggio a Cremona, alla sua tradizione liuteria e alla vocazione musicale.

LA MOSTRA IN S. MARIA DELLA PIETA’

Presso gli spazi di Tuttolibri

Un’opera di Fedeerica Galli

L’eleganza del segno, un omaggio all’arte della pittrice Federica Galli F di Federica Ermete

ino al 1° aprile, presso il Centro Culturale S. Maria della Pietà, è visitabile la mostra “Federica Galli - L’eleganza del segno”, appassionante esposizione che riporta di stretta attualità lo stile, straordinariamente raffinato e assai personale, dell'autrice di Soresina scomparsa nel 2009. Il percorso espositivo vuole rappresentare un ideale e sentito “omaggio” nei confronti di una figura storica dell’arte cremonese che, nel corso della sua esistenza, ha raffigurato con viva emozione e con perfetta verosimiglianza il territorio nativo, con un’attenzione amorevole ed incessante. La retrospettiva riconosce la gene-

rosità dell’autrice la quale, tramite la Fondazione da lei stessa voluta per la gestione del suo patrimonio artistico, è stata artefice di un’importante donazione al Museo civico “Ala Ponzone”, comprendente ben 479 suoi elaborati. Di queste opere grafiche ne sono state selezionate 132, ammirabili ora a Cremona, divise in quattro sezioni tematiche: Miscellanea, Alberi, Cascine e Venezia, i temi più cari all’autrice. Apprezzata da un folto gruppo di personalità fra le più illustri della cultura italiana ed internazionale, Federica Galli ha inciso, tra il 1954 e il 2008, oltre 800 lastre dedicandosi principalmente a tre tematiche specifiche: i paesaggi, gli alberi e le vedute. I paesaggi sono essenzialmente quelli della pianura lombarda, con-

traddistinti dalle poetiche descrizioni delle sue caratteristiche cascine, mentre le vedute sono quelle di città come Milano e Venezia, che nella vita dell'artista hanno simboleggiato realtà così rilevanti da rappresentare soggetti cui la Galli ha restituito la propria riconoscenza attraverso uno sguardo acuto e mai scontato. La passione per la natura e la capacità di riportarne gli aspetti più incantevoli sono dimostrate in oltre cento tavole, e la sua proverbiale abilità tecnica, le ha anche consentito di superare quegli ostacoli, talvolta assai ostici per gli incisori, quali la rappresentazione della neve e della notte, senza mai scadere nella leziosità o nell'artificiosità. Orario: da martedì a domenica ore 10-12.30 e 15.30-19 (ingresso libero).

San Zeno: 13 artisti cremaschi in mostra Fino al 30 marzo, a San Zeno Naviglio, presso Tuttolibri, si tiene una mostra dedicata a 13 artisti cremaschi. «Quasi un anno fa - spiega il curatore Simone Fappanni - ho lanciato una sfida all’amica Antonella Agnello, artista raffinata ed infaticabile promotrice culturale, che sembrava davvero ardua, sia da accettare che da vincere: portare in questa location un gruppo di pittori in grado di rappresentare efficacemente il Cremasco, un ampio territorio che si estende fra le province di Cremona, Lodi e Milano, con una propria identità. Una sfida che Antonella non ha esitato ad accogliere». Il risultato è interessante e merita d’essere apprezzato. Protagonisti dell’evento sono Silvia Fiorido di Pandino (nella foto), che si serve di tinte vellu-

tate che si spandono piacevolmente nello spazio; i ritratti di Luisa Monella (Soncino); le luci della Serenissima di Giuseppe Pagetti (Trescore Cremasco); la pennellata delicata e sicura di Gabriella Pozzi (Pandino). Ed ancora la mano esperta di Marisa Bellini (Spino d’Adda), che definisce una seducente figura femminile; le agili ballerine di Iginio Curti (Vaiano Cremasco) e le sculture lignee di Nicolò Pugliese (Pandino). Accanto a loro, i volti femminili di Pierangelo Zanaboni (Palazzo Pignano); i paesaggi di Dario Rossetti (Vaiano Cremasco); lo spray painting di Daniele Bonometti (Pandino); i disegni di Valeria Frustaci (Pandino); la vigorosa materia coloristica di Antonella Agnello (Pandino) e il realismo poetico-simbolico di Marco Abondio (Pandino).

Ultimo appuntamento al Ponchielli mercoledì sera con “L’Avaro”

Stagione di prosa: cala il sipario

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Mercoledì 21 marzo alle 20 la stagione di prosa del Teatro Ponchielli chiude con un grande classico. Teatro Stabile delle Marche, in coproduzione con Teatro Mercadante di Napoli, presentano “L’Avaro” di Molière. Arturo Cirillo, regista intellettuale sapido e coerente, evidenzia il lato noir della comicissima commedia: quella di Arpagone è qui un’avarizia che trascende dalla cupidigia per il denaro, è una sorta di morbo che lo allontana dai suoi affetti, e che s'espande in tutta la sua casa e su chi ci abita. Cirillo spiega: «L’Avaro è Arpagone, ma gli altri, cosa sono gli altri? Gli altri senza Arpagone non si sa bene di cosa possano occuparsi... Quando l’operetta delle agnizioni li scioglie dal legame, loro, finalmente liberi dove andranno? Adesso gli toccherà viverla la vita, diventando Arpagoni loro stessi o magari liberandosi del cappio dell’avere, di quello che è oggi il nostro esistere».

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Si intitola “Da pari a pari” ed è in programma venerdì pomeriggio

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Evento-concerto in sala dei Quadri

Venerdì 23 marzo alle ore 17.30, nella sala dei Quadri di Palazzo Comunale, ha luogo l’evento-concerto denominato “Da pari a pari”, organizzato dall’assessorato alla Cultura del Comune di Cremona, in collaborazione con la produzione Broad Way srl di Milano. L’evento consiste in un confronto tra il suono di un violino Stradivari e di un violino Guarneri del Gesù appartenenti alla Collezione Civica, nell’esecuzione virtuosistica dei Capricci di Niccolò Paganini.

Per l’evento sono stati scelti il violino “Il Cremonese 1715” di Antonio Stradivari ed il violino “Lo Stauffer 1734” di Giuseppe

Guarneri del Gesù. Interprete dell’evento è il maestro Andrea Cardinale, violinista specializzato nel repertorio virtuosistico.


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Cremona

Mercoledì 21 Marzo 2012

GEREMIA BONOMELLI

Continua il nostro viaggio alla scoperta dei personaggi cremonesi ai quali sono intitolate le strade cittadine

Il vescovo liberista Seppe coniugare le esigenze della Chiesa con quelle del nuovo Stato unitario

Una strada acciotolata, che si snoda dietro il Duomo di Cremona, partendo da via Platina e sfociando in via Santa Maria in Betlem (e cam-

G

di Laura Bosio

eremia Bonomelli, originario del bresciano, visse comunque a Cremona per buona parte della sua vita, come vescovo della città. Egli nacque a Nigoline (Brescia) il 22 settembre 1831 da Giacomo, piccolo proprietario agricolo, coltivatore diretto, e da Antonia Zanola. Dal 1843 studiò al collegio ginnasiale di Lovere, dove rimase fino al 1849; continuò poi gli studi privatamente, sotto la guida del sacerdote Angelo Dotti. Nel 1851 entrò nel seminario teologico di S. Pietro in Oliveto a Brescia, e nel 1855 ebbe la possibilità di continuare gli studi a Roma, presso l'università teologica gregoriana. Nello stesso anno venne consacrato sacerdote e celebrò, il 2 giugno, la sua prima messa a Nigoline. Era il 5 ottobre 1871 quando venne nominato vescovo di Cremona: consacrato a Brescia il 26 novembre da Verzeri, Bonomelli arrivò a Cremona il 6 dicembre e l'8 dicembre fece il solenne ingresso in cattedrale. Prima del suo arrivo la sede vescovile era rimasta vacante per quattro anni, con tutte le conseguenze del caso. La diocesi si trovava infatti in una situazione decisamente problematica, come il neo-vescovo scrisse al cardinal Caterini nel dicembre 1871. «Ho ricevuto la diocesi in una condizione che non voglio descrivere» spiegava Bonomelli nella sua lettera. «Un seminario con 32 chierici con una diocesi di 360mila abitanti. Venendo trovai 35 preti apostati, dieci o dodici in città». La sua attività pastorale mirò anzitutto a incrementare le vocazioni ecclesiastiche: in pochi anni accolse in seminario più di duecento chierici e nel 1887 fece costruire l'edificio del nuovo seminario fuori della città. Nel 1872 indisse, per la riforma del clero, una riunione di tutti i vicari foranei, preceduta da un corso di esercizi spirituali. Vi parteciparono ventisette vicari e si posero le basi per lo statuto del clero, che ebbe poi vigore come legge diocesana.

biando nel frattempo nome, in via del Prato). La strada ospita diverse strutture, tra cui l’Istituto Rifugio Cuor di Gesù e l’Hotel Delle Arti.

Importante anche la visita pastorale che indisse il 15 agosto 1872 ed ebbe inizio il 3 novembre. Il 4 maggio 1873 organizzò un grande pellegrinaggio di cattolici lombardi a Caravaggio. Vi intervennero oltre seimila fedeli di undici diocesi. Questo pellegrinaggio, il cui motto fu "Siamo perseguitati, bisogna resistere", rappresenta un fatto notevole nella storia della religiosità in Lombardia e, sotto certi aspetti, un rilancio del movimento cattolico del Cremonese. Dal 31 agosto al 2 settembre 1880 riunì, per la prima volta dopo 145 anni, un sinodo diocesano. L'ambiente cremonese, negli anni dopo il 1870, era caratterizzato da vivaci fermenti anticlericali e massonici, che rendevano particolarmente difficile l'attività pastorale del nuovo vescovo. Egli era giunto a Cremona animato da spirito di intransigenza nei confronti del liberalismo. Ben presto, però, egli si andò convincendo della necessità di stringe-

re buoni rapporti con la classe dirigente liberale e con le autorità civili della sua diocesi. Nel 1877, fu al centro di una vivacissima polemica contro il foglio cattolico intransigente cremonese “Il Corriere della Campagna”, che aveva ingaggiato un'aspra battaglia con gli ambienti anticlericali della città. Bonomelli era sempre più convinto che fosse necessario procedere a un’intesa fra lo Stato liberale e la Santa Sede. Furono questi gli anni del tentativo

di formazione di un partito conservatore, cattolico e conciliatorista, e dell'orientamento di Leone XIII non più chiuso nella rigida intransigenza che aveva caratterizzato gli ultimi anni del pontificato di Pio IX, ma ispirato dal desiderio di vedere all'opera un laicato cattolico più sensibile ai problemi e alle esigenze della società moderna. Nel 1882, in occasione dell'allargamento del suffragio elettorale, Leone XIII consegnò alcuni quesiti sul “non expedit” (formula latina, che significa "non conviene", con cui la Santa sede il 10 settembre 1874 aveva espresso parere negativo sulla partecipazione dei cattolici italiani alle elezioni e in generale alla vita politica dello stato) a Bonomelli: questi si dichiarò favorevole a una partecipazione cattolica alle elezioni politiche. Bonomelli inviò quindi al pontefice, nel 1885, un nuovo memoriale, ribadendo la sua convinzione sull’impossibilità di un

ritorno al potere temporale e sulla necessità di preparare la «ristorazione materiale che potrà venire da sé in quelle forme che saranno possibili secondo i tempi». Nella quaresima del 1887, con la pastorale «Liberalismo ed equivoci», Bonomelli condannò gli atteggiamenti dei cattolici intransigenti verso il liberalismo e la società moderna. Il passo più importante e clamoroso che il vescovo di Cremona mosse in favore di una

Fondò a Cremona l’Opera di assistenza agli emigrati italiani ma fu osteggiato da papa Leone XIII, che in essa rivedeva un’associazione di matrice liberale conciliazione tra Stato e Chiesa in Italia fu la pubblicazione, sulla “Rassegna Nazionale” del 1º marzo 1889, di un articolo, poi apparso come opuscolo, dal titolo “Roma e l'Italia e la realtà delle cose. Pensieri di un prelato italiano”. Condannato da Leone XIII con una lettera al vescovo di Brescia, l'opuscolo venne messo all'Indice. Il vescovo di Cremona ritenne di doversi svelare ufficialmente con una dichiarazione pronunziata al termine della funzione di Pasqua (21 aprile 1889) nella cattedrale di Cremona, leggendo poi un atto di sottomissione al papa, in cui affermava: «tutto ciò che nell'articolo e nell'opuscolo Voi riprovate e condannate anch'io condanno e riprovo» e con cui ottenne la benedizione del pontefice. Il vescovo si trovò nel frattempo ad affrontare alcuni scottanti problemi, quali la questione operaia e il socialismo. Il fenomeno socialista venne discusso nella pastorale “Proprietà e socialismo” (Cremona 1886), che prendeva lo spunto da scioperi agricoli avvenuti nella zona del Cremonese e del Mantovano. Qualche anno dopo tornò sull'argomento con la pastorale “Capitale e lavoro” (Cremona 1891). Preoccupazione costante di Bonomelli fu quella di sottrarre le classi lavoratrici alla propaganda socialista; da qui i suoi ripetuti inviti ai proprietari ad avvicinarsi agli operai e ai contadini, ad aiutarli, a soccorrerli, istradarli ver-

so una democrazia "quieta, rispettosa, cristiana". Nel 1895 Bonomelli approvò la nascita di un nuovo giornale cattolico cremonese, “Il Vessillo”, e cercò anche di incrementare la formazione di casse rurali e società di mutuo soccorso. Ma il suo atteggiamento nei confronti dell'Opera dei Congressi, l'organismo ufficiale dei cattolici militanti, fu spesso condizionato dalla preoccupazione di non sottoscrivere il programma intransigente dell'Opera. Cremona fu così l'unica diocesi della Lombardia in cui l'Opera incontrò difficoltà nel suo sviluppo. Bonomelli assunse un atteggiamento critico anche nei confronti del movimento della prima democrazia cristiana. Tuttavia, dopo i fatti del '98, Bonomelli comprese la necessità di organizzazioni sempre più attive e dinamiche. Nel 1901 favorì la nascita del Circolo interparrocchiale S. Omobono, che incrementò la formazione di società di mutuo soccorso (35 nel 1905), banche (2 nel 1905), casse rurali, ecc. Nasceva anche, nel 1905, il periodico “L'Azione”, che visse sino al 1922 legato al nome di Miglioli, fondatore a Cremona di un Ufficio del lavoro. Nel 1907 Bonomelli aderì alla richiesta del Miglioli di festeggiare anche in campo cattolico

Si trovò spesso in posizioni discordanti dal pontefice

22 MARZO 1994 - INDRO MONTANELLI FONDA “LA VOCE” L’idea nacque dalla decisione di lasciare “il Giornale”, dopo aver lamentato pesanti ingerenze da parte dell’editore

Era il 22 marxzo 1994 quando il celebre giornalista Indro Montanelli fondò il quotidiano "La Voce". Un organo di stampa che ebbe vita abbastanza breve: fu pubblicato, infatti, solo fino al 12 aprile 1995. L'idea di fondare "La Voce" nacque quando Montanelli lasciò la direzione de "il Giornale" l'11 gennaio 1994 (da lui fondato vent'anni prima) lamentando pesanti ingerenze direttamente da Silvio Berlusconi, suo ex editore e fratello di Paolo Berlusconi a cui aveva ceduto il quotidiano nel 1990. Silvio Berlusconi auspicava infatti una netta presa di posizione da parte della testata in favore della sua ascesa politica e per questo aveva fatto visita alla redazione invitando i giornalisti a sostenere la nascita di Forza Italia. Tali pressioni

la festa del 1º maggio. Frattanto, nel maggio 1900, il vescovo aveva fondato a Cremona l'Opera di Assistenza agli emigrati italiani. Il carattere dell'Opera non piacque a Leone XIII: il papa e un'apposita commissione cardinalizia videro in essa la emanazione di un'associazione tipicamente liberale. Solo nel 1909 Pio X riconobbe e benedì l'Opera. Questa, che prese poi il nome del suo fondatore, si assunse il compito di assistere spiritualmente e materialmente gli emigrati. Nel 1914, poco prima della morte del vescovo di Cremona, l'Opera venne trasformata in ente morale. L'atteggiamento conciliatorio del vescovo cremonese riprese vigore dopo l'ascesa al soglio pontificio di Pio X. Nel ricordato memoriale del 2 ottobre 1904 egli invitava il papa a revocare il non expedit. Bonomelli si trovò in posizioni discordanti con il Papa, soprattutto in merito alla necessità di separare il potere dello Stato da quello della Chiesa, che emergeva dalla pastorale “La Chiesa e i tempi nuovi”, documento che fu criticato dallo stesso Pio X. Geremia Bonomelli morì il 3 agosto 1914 a Nigoline. La salma, sepolta nel cimitero di Cremona, fu traslata nella cattedrale il 5 ottobre 1920.

furono respinte dal direttore che lasciò il suo incarico e ricominciò con una nuova testata ispirata nel nome all'omonima rivista fondata da Giuseppe Prezzolini nel 1908. I giornalisti de "La Voce" provenivano quasi tutti da "il Giornale": tra loro, nomi come Beppe Severgnini, Peter Gomez, Marco Travaglio, Luigi Bacialli, Giancarlo Mazzuca, Federico Orlando, Oscar Eleni, Francesco Battistini, Pietro Cheli, Luigi Offeddu, Aldo Vitali, Leonardo Maisano e altri. Il successo iniziale fu grande ma, poco più di un anno dopo il primo numero, a causa di vari motivi (troppi costi, calo delle vendite in edicola, fuga dei pochi azionisti e inserzionisti, ecc.), la testata dovette, purtroppo, chiudere.

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La formazione folk rock dal vivo per presentare il nuovo progetto discografico

I Modena City Ramblers live al Lattepiù I

di Martina Pugno

l battaglione alleato dei Modena City Ramblers sbarca venerdì sera sul palco del Lattepiù di Brescia. La formazione presenterà dal vivo il progetto che verrà pubblicato il prossimo 26 marzo sotto forma di album corale, come definito dalla formazione stessa. “Battaglione alleato” nasce dalla volontà di ricordare l'operazione partigiana “Tombola”, compiuta sulle colline di Reggio Emilia nella notte tra il 26 e il 27 marzo 1945. Il progetto segna il ritorno discografico dei Modena City Ramblers a distanza di un anno dal precedente “Sul tetto del mondo”, album pubblicato in occasione del ventennale della band. Un percorso composto di dodici album, sempre fedeli ai temi più cari alla formazione che ha fatto del ricordo della Resistenza il punto focale della propria produzione musicale, nonostante i tanti cambiamenti di line up che hanno caratterizzato la storia dei Modena City Ramblers. Nati nel 1991 con l'intenzione di suonare musica tradizionale celtica e irlandese, pubblicando solo tre anni dopo il primo album, “Riportando tutto a casa”, in cui rivendicano la loro identità meticcia, l'Irlanda e l'Emilia, la resistenza e gli anni Settanta, i viaggi e le lotte. Fanno parte della formazione originaria Albertone Morselli, Giovanni Rubbiani e Albertino Cottica già dei Lontano da

CIRCOLO MAGNOLIA

Musica su un filo, ecco i Man on Wire

Se il nome “Man on wire” non vi dice niente, certamente non sarà lo stesso per i "Tre allegri ragazzi morti”. In comune le due band hanno Stefano Pasutto, che proprio con i Man on wire ha pubblicato nel 2011 l'album “West Love”, apprezzato dalla critica e dal pubblico. Chiara l'ispirazione, per il nome e lo stile, al celebre documentario di I Man on Wire sul palco del circolo Arci Magnolia di James Marsch in cui il funambolo arriva a camminare su un filo teso tra le Torri Gemelle. Milano per presentare la pubblicazione discografica domenica sera a partire dalle 22.30, preceduti da Bianco, opening act. L'ingresso all'evento è gratuito con tessera Arci.

Il progetto corale del “battaglione alleato”

«Ogni protagonista di questa storia contribuisce ad un grande affresco che merita di venire cantato e tramandato»: così i Modena City Ramblers spiegano ai loro fan la nascita del progetto che coinvolge non solo la band, presente nella formazione attuale in cinque brani, ma anche molti ospiti dalle più varie provenienze artistiche, per un doppio album all'insegna della Memoria che verrà pubblicato il prossimo 26 marzo. «Ci vorrebbero cento canzoni per ricordarne ogni suo colore, noi abbiamo cercato di farne il più possibile. Come Modena City Ramblers e come gruppi di lavoro aperti, in collaborazioni estemporanee o lasciando talvolta completamente l’iniziativa artistica ad altri musicisti, quelli che in questi ultimi tempi hanno incrociato il nostro cammino, per amicizia e condivisione musicale: ognuno con la sua personale esperienza e sensibilità. Un piccolo grande “Battaglione Alleato” che celebra il ricordo di quest’impresa eroica e dei suoi protagonisti». dove, Chris Dennis dei Nomadi, Filippo Chieli, Franchino D'Aniello e Luciano Gaetani dell'Abbazia dei folli, ai quali si aggiunge nel 1992 Stefano Cisco Bellotti, al microfono per ben quattordici anni. Nello stesso anno esce l'album “La grande famiglia”, che consacra definitivamente al successo la band. Proprio l'abbandono di Cisco segna una svolta nella car-

riera dei Modena City Ramblers, che tornano alla formazione originaria con due cantanti già noti alla band, Davide Dudu Morandi, ex Mocogno Rovers, e la correggese Betty Vezzani, che ha cantato con i Cormac e nel progetto folk Beyond the wire con Luca Giacometti, nella band fino al 2009. Nel corso della storia del gruppo, le frequenti variazioni nella forma-

zione hanno portato a sviluppi relativi alle sonorità e alla produzione artistica della band, sempre fedele alle radici emiliane e alle influenze irlandesi che segnano il marchio distintivo dei Modena City Ramblers, e che non mancheranno di far ballare il pubblico del Lattepiù nel corso della presentazione del nuovo progetto “Battaglione alleato”.

Bob Marley, il ritratto di Bunna (Africa Unite) Una serata per ricordare Bob Marley: domenica sera a partire dalle 21 allo Shambala di Milano il reggae sarà protagonista del concerto evento presentato dal giornalista musicale Ezio Guaitamacchi, che sul palco sarà affiancato da Bunna, degli Africa Unite, per rendere un omaggio musicale all'artista giamaicano. La serata si pone all'interno del più ampio contenitore “Gli spiriti del rock”, che una volta al mese presso il locale di Milano prevede un incontro dedicato ad un diverso mito della musica del '900, raccontato dal giornalista musicale e da un musicista apertamente fan, protagonista anche di un percorso musicale sulle tracce del mito. La serata avrà inizio con l'aperitivo alle 19.30, mentre la chiacchierata - concerto sarà accompagnata da assaggi e degustazioni. Fondatore degli Africa Unite, band che deve il nome proprio ad una celebre canzone di Bob Marley, ripercorrerà aneddoti e brani dell'artista che ha diffuso la cultura rasta in tutto il mondo. Un mondo musicale, il reggae, dal quale gli Africa Unite non si sono mai allontanati nel corso della propria carriera sin dagli esordi

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Per segnalarci eventi o concerti scriveteci o inviateci un link all’indirizzo appuntamenti@ilpiccologiornale.it

BOLOGNA E MILANO

Il ritorno di Mark Lanegan

Un doppio ritorno per Mark Lanegan in Italia: l'ex Screaming Trees sarà in concerto sabato sera all'Estragon di Bologna, per poi fare tappa la sera successiva all'Alcatraz di Milano. Il rocker presenterà dal vivo il suo più recente lavoro discografico, “Blues Funeral”, pubblicato lo scorso febbraio dopo un silenzio discografico che proseguiva dal 2004 per Lanegan nei panni di solista. “Blues Funeral” si colloca sulla scia del precedente lavoro, alla ricerca di un minimalismo espressivo che sempre più strizza l'occhio all'essenzialità del blues lasciando da parte i potenti riff e le graffianti chitarre alle quali Lanegan aveva abituato il suo pubblico, in particolare dai tempi degli Screaming Trees. Protagonista indiscussa, ancora una volta, la voce roca e avvolgente dell'artista, vero punto di forza dell'intero disco.

CREMA

Offlaga Disco Pax al Babalula

Il “Gioco di società” degli Offlaga Disco Pax fa tappa venerdì sera al Babalula di Crema: la formazione emiliana presenterà i brani contenuti nel terzo album registrato in studio, ai quali proprio la città natale della formazione fa da sfondo, mentre il flusso di immagini e parole scorre su musiche dal tessuto essenziale. Un album che arriva come una conferma dei tratti distintivi della musica che da sempre caratterizza gli Offlaga Disco Pax. Il concerto prenderà il via alle 22.15 con la band Lando.

MILANO

Manuel Lieta al Pentesilea

del 1987, affermandosi tra le band più significative del genere nel panorama italiano. Ulteriore conferma delle radici musicali degli Africa Unite è l'album Rootz, pubblicato nel 2010: dodici brani che palesano l'intenzione di tornare alle radici del sound reggae, con ritmi sostenuti e grande cura per gli arrangiamenti, ma anche una particolare attenzione nei confronti dei testi, che spaziano

da tematiche ambientaliste alla tolleranza ed al rispetto verso gli altri e l'altrui pensiero, prendendo decisamente distanza dalla branca del mondo reggae omofoba con espliciti riferimenti ad alcuni artisti. All'album hanno partecipato illustri ospiti del calibro di Franziska, Casino Royale, Alborosie e Mellow Mood. Chi meglio di Bunna, dunque, per omaggiare la leggenda del reggae?

Manuel Lieta si proclama seguace della teoria delle Strategie Oblique di Brian Eno (“Onora i tuoi errori come delle intenzioni nascoste”) e del motto di Walt Whitman, “Mi contraddico? Ebbene sì, perché son grande, contengo moltitudini”. Poliedrico strumentista, Lieta abbandonerà provvisoriamente lo pseudonimo di Stardog, con il quale ha esordito discograficamente, per essere protagonista sabato sera di un concerto nei panni di solista al Pentesilea.


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Speciale Sposi

Le tradizioni legate al matrimonio C

Pagine a cura di Martina Pugno

WEDDING SNAP

L’album diventa digitale

Avere delle fotografie professionali del proprio matrimonio permette di collezionare le migliori immagini di un giorno che si desidera ricordare in ogni dettaglio; proprio per questo, però, accanto agli scatti del fotografo per la coppia può essere piacevole collezionare anche le foto scattate da parenti e amici invitati, per una raccolta ancor più personale e partecipativa. Proprio su questa esigenza si è basato Davide Pluda, ventisettenne bresciano con una laurea in informatica, per creare insieme a un amico americano la sua startup. Si chiama Wedding Snap (in italiano, scatti da un matrimonio) ed è un'applicazione per smartphone, che raccoglie tutte le foto fatte dagli invitati a un matrimonio in un unico album, a disposizione della sposa, online. In questo modo, agli sposi verrà risparmiata la fatica di cercare le foto una per una contattando i singoli amici che magari le hanno pubblicate sui social network o che comunque non sono sempre facili da rintracciare, per formare in tempi rapidissimi un unico album contenente tutti gli scatti. «Le spose si iscrivono, con una spesa di 97 euro, al sito www.weddingsnap.it e ricevono un codice - spiega Pluda - da distribuire a tutti gli invitati. Il giorno dell'evento gli ospiti, muniti di smartphone, potranno scaricare l'applicazione in forma totalmente gratuita. In questo modo tutte le foto che scatteranno da quel momento in poi tramite lo smartphone verranno archiviate direttamente nell'album a disposizione della sposa, dando vita ad una raccolta di immagini divertenti e informali, complementare a quella del fotografo ufficiale». L'idea di Davide è nata quasi per scherzo, ma già è diventata un business che comincia a dare i suoi frutti. «Il nostro prodotto è unico nel suo genere e sta anche riscuotendo l'interesse dei wedding planner, che lo offrono come servizio aggiuntivo alle spose». Anche i matrimoni, dunque, si fanno tecnologici, per soddisfare al meglio desideri ed esigenze di tutte le coppie.

i sono tradizioni che non tramontano mai, soprattutto quando si parla di matrimonio: accanto al desiderio di novità e alle nuove tendenze, vi sono usi e abitudini alle quali non si vuole rinunciare. Come non citare, tra questi, la tradizione che vuole la sposa vestita con accessori beneauguranti? Per prestare fede a questa usanza, la futura moglie dovrà indossare una cosa usata, ad indicare l'affetto delle persone care che rimangono vicine in questo passaggio dal vecchio al nuovo; una cosa regalata, per ricordare il bene delle persone care; qualcosa di blu, reminescenza della più antica tradizione dell'abito blu, che simboleggiava la purezza; una cosa vecchia a ricordo della vita che si lascia alle spalle e l'importanza del passato che non deve essere dimenticato; una cosa nuova, per iniziare a guardare al futuro e alla nuova vita che aspetta la coppia. Gli abiti da sposa più colorati e variopinti possono essere considerati una novità dai più, eppure erano in uso già da molto tempo: la tradizione dell'abito bianco risale infatti all'Ottocento ed è rappresentativo di verginità e purezza. Le spose romane, invece, si coprivano con teli gialli e arancioni, mentre le donne cinesi si sposavano in rosso, come fanno ancora oggi le donne indiane. Le spose longobarde vestivano solo una tunica nera, mentre in tutta Europa nel Medio Evo e nel Rinascimento gli abiti nuziali erano molto colorati, così da essere indossati anche in seguito, durante le feste. Vero e proprio simbolo del matrimonio sono i confetti: non solo un piacevole ricordo della cerimonia, ma tradizionalmente investiti di un importante significato: nell'antichità venivano confezionati in preziosi sacchetti di tulle, oggi in pizzo e dovrebbero essere in numero dispari, di solito cinque, per rappresentare le qualità della vita che non devono mancare nella

Abiti colorati, innovazione di oggi o derivazione antica?

vita degli sposi: la salute, la fertilità, la lunga vita, la felicità e la ricchezza. La tradizione prevede che la coppia di sposi giri tra i tavoli dopo il taglio della torta. Lo sposo reggerà un vassoio d'argento con i confetti, la sposa li servirà agli invitati con un cucchiaio anch'esso in argento e sempre in numero dispari. Anche se oggi molte spose preferiscono scegliere personalmente il proprio bouquet, in modo tale da poterlo abbinare al vestito o ai colori dominanti del trucco e delle decorazioni presenti nella location, secondo la tradizione è invece lo sposo che dovrebbe acquistarlo, come ultimo omaggio nei confronti della sua futura compagna di vita: in seguito alla cerimonia sarà la sposa a lanciare il bouquet in direzione delle amiche nubili. Secondo la tradizione, infatti, chi prenderà il bouquet si sposerà entro l'anno. La tradizione di ornare la sposa con fiori è di origini antiche e proviene dal mondo arabo, dove la sposa veniva ornata con fiori d'arancio.


Speciale Sposi

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i chiama "destination wedding" e sta prendendo sempre più piede tra gli sposi: altro non è che l'usanza di organizzare il matrimonio presso mete esotiche o lontane, dove poi trascorrere anche la luna di miele. Celebrare il matrimonio in un Paese diverso da quello in cui si vive può essere una prospettiva di grande fascino, che lascia spazio a qualsiasi tipo di inventiva: dalle romantiche spiagge di isole esotiche fino a luoghi più legati al divertimento, come Las Vegas, Disneyland o perfino in crociera, offrendo ai propri ospiti un breve soggiorno da favola. Se però l'organizzazione di un matrimonio tradizionale può risultare stressante e complesso, ancor più questo vale per un matrimonio da preparare "a distanza": si può scegliere di farsi aiutare, in questo caso, da un wedding planner, avendo comunque cura di informarsi riguardo a tutta la documentazione necessaria affinchè il matrimonio abbia valore legale anche nel paese di provenienza. Naturalmente prima che la coppia fissi il viaggio, la sistemazione per sé e per gli ospiti, il servizio

Paradisi esotici e mete da sogno

Cresce la richiesta per i Destination Wedding, matrimoni in paesi stranieri

catering è necessario assicurarsi che tutti i dettagli legali e burocratici siano stati risolti poiché le difficoltà che si possono incontrare sono molte, comprese le barriere che possono derivare dalla diversa lingua parlata o dalle consuetudini specifiche.

Ogni paese ha infatti una sua propria regolamentazione in merito al matrimonio, in particolare per i non residenti. Per quanto riguarda il matrimonio in crociera, un sacerdote scelto dagli sposi potrà accompagnare la coppia se questa vuole

sposarsi a bordo: bisogna però assicurarsi che abbia la necessaria autorità per celebrare nel luogo in cui attracca la nave. Oltre ai documenti, occorre informarsi circa il periodo di permanenza preventivo richiesto alla coppia che intende contrar-

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re il matrimonio, richiesto da molti paesi e che varia da 1 a 15 gg a seconda della meta. Per essere certi che la meta prescelta sia adatta al tipo di matrimonio e cerimonia desiderato dalla coppia, è possibile affidarsi ad un'agenzia viaggi specia-

lizzata in matrimoni all'estero, che saprà guidare la coppia in ogni fase dell'organizzazione, dagli elementi più burocratici fino alla scelta della meta ideale. Il matrimonio all'estero però non viene scelto solamente dalle neocoppie: spesso mete esotiche e scenari da sogno sono la scelta preferita da chi desidera riformulare il proprio voto, dopo molti anni di unione, magari per rifarsi di una cerimonia per la quale non si era potuto investire molto. Il Destination Wedding viene inoltre scelto come meta per matrimoni figurativi, ovvero celebrazioni che non hanno valore legale. In questo caso la coppia può sposarsi nel proprio paese d'origine, con tutte le facilitazioni che questo comporta, per poi recarsi nella meta da sogno con amici e familiari e dare vita alle celebrazioni nello stile che si desidera. In caso di matrimoni e mete lontane, è bene inserire nel budget anche le spese relative alla permanenza e al viaggio per tutti i propri invitati, che andranno avvertiti con il dovuto preavvoso affinchè possano liberarsi da impegni lavorativi e non per tutto il periodo prestabilito.

i viaggi di nozze più gettonati Per il viaggio di nozze non si bada a spese: il matrimonio costituisce anche l'occasione per visitare mete esotiche o lontane, che magari non si potrebbero prendere in considerazione nel corso di una nromale vacanza, a causa dei costi elevati o dei lunghi tempi necessari per visitare il luogo. La Lonelyplanet ha pubblicato la top 10 delle destinazioni per i viaggi di nozze più gettonati nel 2011. Si tratta di una classifica redatta con la combinazione di diversi elementi, tra cui rapporti fatti dai loro giornalisti e ricercatori, informazioni ricavate dai lettori delle loro guide, e di analisi ricevute da istituti specializzati, agenzie di viaggi, associazioni. Prima meta dei viaggi di nozze del

2011 è stata la regione del Sinai in Egitto; il Monte Sinai con i suoi 2.285 metri di altezza è la seconda montagna più alta dell'Egitto dopo il Monte Caterina (2.637 m.). Ci si inizia ad allontanare maggiormente con la terza meta, le Isole Marchesi nella Polinesia Francese. Quest'arcipelago è il più spettacolare e remoto di quelli che compongono la Polinesia Francese. Nell'arcipelago vengono ancora effettuati riti antichi, come ad esempio le caratteristiche danze. Le Marchesi risultano essere l'angolo di cultura più vivo della Polinesia. Altra meta molto ambita è la Cappadocia, in Turchia. Un labirinto di torri, crepacci, canyon, pinnacoli e castelli rupestri: è un paesaggio fiabesco

quello che si presenta agli occhi di chi raggiunge la Cappadocia, quella magica regione con al centro le città di Nevsehir, Avanos e Urgup. Anche i fiordi occidentali dell’Islanda vengono menzionati come destinazioni consigliate per i viaggi di nozze del 2011. L’Islanda dei fiordi nord-occidentali è la zona meno popolata dell’isola ma riserva scenari a dir poco spettacolari: coste frastagliate e impervie, valli verde scuro, minuscoli villaggi, strettissimi valichi e scogliere dove nidificano le pulcinelle di mare. Tra le destinazioni europee anche le isole Shetland in Scozia. L'arcipelago delle Shetland si trova a circa 130 km a nord delle coste scozzesi ed è composto da oltre 100 isole, solo una quindicina delle quali

abitate in permanenza. Durante l'inverno, si può sempre ammirare l'aurora boreale. Altri luoghi privilegiati per i viaggi di nozze del 2011 risultano essere la grande barriera corallina delle Whitsunday Islands in Australia, la West Coast degli Stati Uniti, Patagonia in Cile e le isole Gili in Indonesia, tutte mete di particolare fascino dal punto di vista naturale. In particolare, cresce il fascino esercitato dalle metropoli statunitensi, su tutte New York, che proprio nel corso del 2011 ha registrato il record di visitatori provenienti da tutto il mondo: nel corso dello scorso anno oltre cinquanta milioni di persone si sono recate negli Stati Uniti per un assaggio della Grande Mela.


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Il matrimonio mese per mese

Oggi Sposi... con il kimono

Aumentano i matrimoni in stile etnico e di ispirazione orientale

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La scelta della data delle nozze è un dettaglio importante ed estremamente personale: solitamente la coppia decide di sposarsi in una data per qualche motivo a loro già cara, mentre i più pratici tengono in considerazione le caratteristiche climatiche e della località nella quale avverrà il matrimonio. Chi sceglie una location particolarmente richiesta, poi, sa di dover correre il rischi di accontentarsi di scegliere tra poche date rimaste libere nell'immediato futuro. A queste valutazioni, però, secondo tradizione si aggiungono altre considerazioni legate al buon auspicio portato di mese in mese. Gennaio, per esempio, è il mese che porta affetto, gentilezza a fedeltà; febbraio, periodo di amori e accoppiamenti, era considerato invece il mese migliore per prendere la decisione più importante. Per i più superstiziosi, attenzione al mese di marzo, che dovrebbe portare sia gioie sia dolori, mentre aprile al contrario promette 'soltanto gioie'. Assolutamente da evitare almeno secondo quanto recita un proverbio meridionale, il mese di maggio, portatore di nefasti eventi:"la sposa maiulina nun si godi la curtina". Le coppie più dinamiche si sposino in giugno: gli sposi avranno la fortuna di viaggiare molto, per terra e per mare. Si tratta inoltre del mese dedicato a Giunone, la dea che protegge l'amore e le nozze, per un matrimonio solido e duraturo. Impegnativo il matrimonio nel mese di luglio; secondo i detti popolari gli sposi di questo mese dovranno guadagnarsi da vivere con molto lavoro e fatica. Il matrimonio in agosto assicurerebbe invece una vita ricca di cambiamenti, mentre settembre porterà agli sposi molta ricchezza e allegria. Gli sposi del mese di ottobre si ameranno molto, ma potrebbero avere problemi economici, mentre novembre porta solamente tanta felicità. Gli sposi di dicembre, poi, avranno garantito l'amore eterno, almeno stando a quanto attesta la tradizione popolare; ma le origini di questi detti si perdono ormai indietro nel tempo.

posarsi tra fiori di loto e canne di bambù è una tendenza sempre più diffusa da parte di quelle coppie che subiscono il fascino della cultura e della tradizione orientali. Senza rinunciare alla sacralità e alla ritualità del matrimonio cattolico nella sua forma più classica, è possibile coronare il proprio sogno d'amore in atmosfere dal sapore esotico, grazie alle decorazioni e all'inserimento di piccoli riti che andranno a condire, in particolare, il ricevimento successivo alla cerimonia. Fiori di loto, bambù, calle e capsule di papaveri si insinuano dolcemente negli ambienti galleggianti in acque cristalline, all'interno di trasparenti vasi bassi, decorando con eleganza e stile, mentre candele di ogni forma e colore si fanno spazio sulla tavola andando a sostituire i formali segnaposto. Le bomboniere sono accompagnate da proverbi orientali in tema con l'evento festeggiato. Le partecipazioni vengono create con la carta di riso, così come i libretti della messa. Per l'organizzazione di matrimoni in stile etnico, solitamente ci si affida a wedding planner che possano aiutare nella ricostruzione fedele ed elegante, nonchè nella perfetta combinazione di elementi delle due diverse culture, per un risultato di grande suggestione. Quanto ai colori utilizzati per definire il mood di tutto il contesto, gli stilisti prediligono i toni del bianco, del verde acido, del porpora e del marrone. Naturalmente, le decorazioni saranno create con fiori di provenienza orientale: orchidee paleonophsis, bambù,

anthurium, calle, peonie, capsule di papaveri, fiori di loto, posti all'interno di contenitori dalle forme essenziali e geometriche, meglio se in legno scuro oppure in bambù. La tavola può lasciare spazio, al posto dei tradizionali centrotavola, anche a composizioni di sassi bianchi e neri che richiamino l'essenzialità dello stile zen. La scelta di un matrimonio che ricordi lo stile e la cultura del Sol Levante non può non riflettersi anche sul buffet o sul pranzo di

nozze, che si arricchirà di sapori e tradizioni dall'Oriente: su tutte, la presenza di molto pesce, di sushi e varie forme di finger food, senza dimenticare però di lasciare spazio anche a pietanze più tradizionali e locali, per chi proprio non è abituato a cucine etniche. Il matrimonio orientale non può prescindere, infine, da una playlist adeguata: anche in questo caso è bene scegliere con la dovuta attenzione i brani e le sonorità da inserire, affinchè non risultino troppo originali e lontane

dal contesto, magari da intervallare con altri pezzi più legati alla tradizione e alla cultura occidentale, imprescindibili nel giorno delle nozze. Sulla base di queste piccole accortezze, gli sposi possono scegliere di celebrare il proprio matrimonio secondo lo stile etnico che richiami il paese che più li affascina, avendo sempre cura di non esagerare dosando i dettagli e miscelando con il dovuto equilibrio le tradizioni locali e quelle del luogo d'ispirazione.


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Gli inviti con un video su internet

Sposarsi alla romantica luce del tramonto Per i matrimoni in orario serale, menu leggeri e navette per gli ospiti S

posarsi nel pomeriggio per poter offrire ai propri ospiti un ricevimento serale al chiaro di luna è una soluzione di grande fascino, ma che richiede qualche accortezza in più nelle fasi di organizzazione. La cerimonia può essere celebrata tra le 15 e le 18, meglio se in una chiesa vicina alla location del ricevimento: alcuni ospiti e invitati potrebbero risentire dei disagi della guida in orari notturni. Solitamente tra il raggiungimento del luogo scelto per il servizio fotografico, lo scatto delle foto e il raggiungimento della location per il ricevimento possono trascorrere anche un paio d'ore: meglio cercare di restringere i tempi se il matrimonio avviene in orari serali, magari organizzando le foto nel luogo stesso scelto per il ricevimento. Le suggestioni delle luci del tramonto potranno donare un ulteriore tocco di fascino agli scatti, così come un suggestivo set organizzato con giochi di luce e rimandi alle atmosfere già serali, per un album particolarmente romantico. Mentre gli sposi si mettono in gioco davanti all’obiettivo, a parenti ed amici può venire servito un antipasto a buffet, con cascate di prosciutto, mozzarella, fritture, insalata di mare, pizze, prosecco e quant’altro. A questo buffet può seguire una cena leggera, che solitamente si basa su due assaggi di primo,

uno di mare e uno di montagna così da non scontentare nessuno, e un secondo con contorno. Il trionfo di frutta con gelato completerà il tutto. All’esterno, se il tempo lo permette, si allestirà a questo punto il buffet di dolci, accompagnato dalla torta nuziale. Gli ospiti potranno destreggiarsi tra le torte che preferiscono tra una chiacchiera e l’altra mentre una passeggiata sotto le stelle coronerà una giornata indimenticabile. Per il ricevimento serale è importante pensare un menu che non risulti eccessivamente ricco o pesante, in modo

tale che venga apprezzato da tutti i presenti senza appesantirli. Per ospiti che vengono da lontano, data l'ora della cerimonia, potrebbe essere una piacevole accortezza la prenotazione di una stanza d'albergo, nei dintorni della location o del luogo dove vivono gli sposi, per un ulteriore piccolo buffet il giorno successivo e i saluti, senza così che gli invitati debbano affrontare il ritorno di notte con addosso tutta la stanchezza della splendida giornata appena trascorsa. Dal punto di vista dell'organizzazione, se il matrimonio serale richiede puntua-

lità e tempistiche un po' più serrate rispetto al tradizionale matrimonio mattutino, esso permette agli sposi di lasciarsi andare con giochi di luce anche nei centrotavola e nelle decorazioni, in particolare per ricevimenti organizzati in spazi aperti. La torta nuziale, con i dovuti decori, diventa vero e proprio centro focale dell'intero spazio verde, per un primo taglio di grande suggestione. Anche per quanto riguarda gli abiti la cerimonia serale permetterà di optare per stili più ricercati e solenni, ma nulla vieta agli sposi di impostare l'intera cerimonia su un gusto un po' più informale: il matrimonio serale, infatti, ben si adatta ad un evento con molti ospiti giovani, con i quali dare vita ad una serata allegra e conviviale. Per i propri invitati è possibile pensare anche di organizzare, in particolare se il luogo del ricevimento è distante da quello della cerimonia, una navetta che permetta la partecipazione anche a chi non se la sente di guidare in tarda ora, oppure per quegli ospiti che non vogliono rischiare di mettersi al volante dopo avere assaggiato il vino inserito nel menu. In questo modo, tutti gli ospiti potranno godersi fino in fondo l'evento, senza preoccuparsi troppo per l'ora e in totale libertà.

Il matrimonio si fa sempre più tecnologico: a sostituire le vecchie partecipazioni su carta, inviate una ad una agli invitati, arrivano ora le videopartecipazioni, filmate e pubblicate sul web. Che vengano rese pubbliche tramite canali di diffusione video o solamente sul sito web dedicato al matrimonio della coppia, le partecipazioni in formato digitale permettono ai futuri sposi di annunciare, in modo informale e creativo, le future nozze avendo la certezza di comunicare ai propri invitati tutte le informazioni utili relative alla data, all'ora e al luogo delle nozze e del ricevimento. Le partecipazioni via video vengono scelte, in particolare, da quelle coppie che decidono di lasciare una testimonianza via web dell'intero percorso preparatorio del matrimonio, per condividere anche i momenti di attesa e aspettativa con i propri cari e conservare, di quel giorno speciale, quanti più ricordi possibile. Semplici filmati home made oppure registrati sotto la guida di wedding planner o perfino operatori di settore, le videopartecipazioni diventano così un modo informale e creativo per annunciare il matrimonio, lasciando massima apertura alla personalizzazione dell'invito in modo tale che sia davvero identificativo della coppia a tutti gli effetti. Alla coppia non resterà dunque che far sapere ai propri ospiti, o inviare via mail, il link per visionare il filmato e prendere nota dell'invito. Ulteriore comodità delle videopartecipazioni non è solo il risparmio economico, ma anche la possibilità di garantire ai propri ospiti le informazioni sempre a disposizione, al contrario di partecipazioni su carta che potrebbero andare perse. Di contro, però, occorre tenere presente che non tutti gli invitati potrebbero avere sufficiente dimestichezza con il web: l'ideale dunque è optare per partecipazioni miste.


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SPORT

Il Pizzighettone si avvicina alla vetta SERIE D

Immediato riscatto del Pizzighettone, che con una prova volitiva ritrova la vittoria a Serieta e si avvicina alla vetta, distante ora solo 5 punti. Il gol partita è arrivato nella prima parte della gara con Chiurato che mette in rete dopo la respinta del portiere su gran tiro di Miftah. Ripresa mozzafiato con i padroni di casa che le provano tutte, ma trovano il pari. E’ anzi Mancuso a man-

giarsi il raddoppio su assist di Marchesetti. CLASSIFICA (30 giornata) Castiglione 57; Ponte San Pietro-Isola, Pizzighettone 52; Olginatese 51; Mapello 48; Caronnese 46; Voghera, Castellana 44; Alzano Cene 41; Seriate 40; Darfo Boario, Pro Piacenza 38; Gozzano, Rudianese 37; Colognese 36; Seregno, Fidenza 32; Carpenedolo 31; Fiorenzuola 28; Gallaratese 21.

Casalese in campo per il recupero PROMOZIONE

Il primo successo esterno del 2012 s'è rivelato più difficoltoso del previsto per una Casalese che deve ringraziare soprattutto la buona vena di Bosoni, portiere salvavita sil campo di Montecchio. Saldamente secondi, i maggiorini saranno costretti agli straordinari a Borgo Val di Taro, dove stasera si recupera la 22ª giornata. In attacco probabile staffetta: Buoli (recuperato) potrebbe dare il cam-

bio a Roberto Bolsi, decisivo domenica con un colpo di testa su assist del fratello Lorenzo. CLASSIFICA (25ª giornata) Libertaspes 57; Casalese 51; Sampolese 45; Lentigione, Langhiranese, Meletolese 40; Brescello 39; Castellana 37; Medesanese 32; Povigliese 30; Castelnovese 29; Arcetana, Biancazzurra Montecchio, Fiore 27; Valtarese, Falk 24; Fontana Audax 17.

Cremo, rimboccati le maniche

Ancora una volta gli episodi hanno penalizzato la squadra, che a Lanciano avrebbe meritato di più

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PRIMA DIVISIONE Al momento fuori dalla zona playoff, i grigiorossi non possono più sbagliare di Matteo Volpi

dem come sopra. La Cremonese esce nuovamente con le ossa rotte dal posticipo del lunedì sera e vede complicarsi, e non poco, la corsa ai playoff. Anche sul campo di Lanciano i grigiorossi sono stati penalizzati dagli episodi, ma stavolta una tiratina d’orecchie ci sta. Il rigore conquistato da quel “fenomeno” di Chiricò (l’unico che andava marcato e raddoppiato e invece a tratti ha preso le sembianze di un Messi versione Lega Pro...) è a dir poco dubbio: Cesar non brilla in furbizia nel muovere il piede verso l’avversario proprio sul limite dell’area, sta di fatto che il contatto è impercettebile e soprattutto fuori area, dove invece il furbo Chiricò finisce il suo tuffo plastico. Un rigore forzato d’accordo, esattamente come quello che avrebbe voluto Coralli nell’area avversaria ed esattamente come l’ipotesi di gol non concesso alla Cremo nel finale, quando i difensori del Lanciano hanno rinviato la palla prima che varcasse la linea di porta. Tutti episodi che hanno condizionato la gara sui taccuini, ma sul campo è pesata molto di più l’ammonizione in avvio di gara a Pestrin e la scarsa cattiveria dei grigiorossi, i quali, episodi a parte, non hanno certo con-

LANCIANO-CREMONESE 2-1 LANCIANO (4-3-3): Aridità, Aquilanti, Mammarella (87’ Novinic), Paghera, Massoni, Amenta, Chiricò (67’ Vastola), Capece, Pavoletti, Volpe, Turchi (78’ Donnarumma). A disposizione: Amabile, Rosania, Scrosta, Sarno All.: Gautieri CREMONESE (4-3-3): Alfonso, Polenghi, Favalli, Minelli, Cesar, Pestrin (46’ Riva), Filippini (60’ Rabito), Tacchinardi, Coralli (75’ Musetti), Dettori, Possanzini A disposizione: Bianchi, Rigione, Nizzetto, Le Noci All.: Brevi. ARBITRO: Ripa di Nocera Inferiore. RETI: 9’ Mammarella, 22’ Possanzini, 32’ Volpe su rigore. NOTE: ammoniti Pestrin, Cesar, Coralli; Paghera, Aquilanti. Espulso Riva. vinto come nelle occasioni migliori. A tenere su la baracca ci ha pensato il solito Possanzini (e pensare che abbiamo anche dovuto metterlo in prova per qualche settimana prima di capire che poteva fare la differenza più di ogni altro dei nostri attaccanti...) e stavolta anche Alfonso, che dopo il primo gol

Davide Possanzini in gol a Lanciano (Foto © Ivano Frittoli)

evitabile, ha salvato il 3-1 nel finale con una parata che vale quasi quanto un gol. A quel punto la partita sarebbe stata chiusa e invece c’è stato spazio fino alla fine per il 2-2 sfiorato da Riva, che ha lasciato l’urlo strozzato in gola. Così, mentre il Trapani allunga prepotentemente per la B, noi dovremo spu-

CLASSIFICA Trapani 53 Siracusa (-5) 45 Spezia 43 Lanciano (-1) 42 Pergocrema (-2) 40 Cremonese (-6) 39 Carrarese (-1) 39 SudTirol 39 Barletta (-1) 36 Portogruaro 36 Frosinone 33 Triestina 32 Latina 29 Prato 29 Piacenza (-6) 29 FeralpiSalò 27 Andria 24 Bassano 23

tare sangue per cercare di qualificarci alla griglia dei playoff dalla quale al momento siamo esclusi. A mister Brevi, che domenica prossima non avrà nuovamente Pestrin, il compito di trasmettere alla squadra la voglia di crederci fino in fondo, con la giusta dose di tensione, orgoglio e consapevolezza

27ª Giornata Andria-Latina Carrarese-Piacenza FeralpiSalò-Barletta Frosinone-Trapani Lanciano-Cremonese Pergocrema-Triestina Portogruaro-Spezia Prato-SudTirol Siracusa-Bassano

0-1 2-2 1-0 1-2 2-1 0-0 1-1 2-3 2-2

Prossimo Turno (25-3 h 14.30) Barletta-Portogruaro Bassano-Andria Carrarese-Prato Cremonese-Frosinone Latina-Lanciano Piacenza-Siracusa Spezia-FeralpiSalò SudTirol-Triestina Trapani-Pergocrema

nei propri mezzi che questo gruppo deve avere. A Lanciano, onestamente, non ci è parso che dalla panchina sia arrivata quella marcia in più che in situazioni complicate come quelle, può rivelarsi determinante per tenere caldi i cuori fino all’ultimo secondo. Serve crederci sempre e fino all’ultimo.


19 Archiviata l’inevitabile sconfitta di Siena la Vanoli Braga prepara la sfida con Milano che non è impossibile Sport

Mercoledì 21 Marzo 2012

Quattro punti che valgono tanto

SERIE A Il vantaggio su Casale a questo punto della stagione è importante, ma non ancora decisivo

S

i profila una corsa a tre per evitare l’ultimo posto che porta in Legadue. Una sfida senza esclusione di colpi, con Teramo che riesce a piegare una delle squadre più in forma (Sassari) e con Treviso e Montegranaro che al momento si sono tolte dalla mischia. Per fortuna della Vanoli Braga, Casale Monferrato ha perso lo scontro diretto proprio con Montegranaro e continua ad essere distanziata di quattro punti, che a questo punto della stagione pesano come un macigno. Il prossimo turno si annuncia molto delicato, con i cremonesi impegnati al PalaRadi contro la blasonata, ma discontinua Olimpia Milano, mentre i piemontesi ospitano Venezia, la matricola terribile che si è ripresa dopo due ko di fila. Per Casale potrebbe essere una delle ultime possibilità per rientrare in gioco, soprattutto se Cremona e Teramo (che rischia molto a Pesaro) dovessero perdere. In un arrivo a pari punti, gli scontri diretto potrebbero fare la differenza e in questo caso i tre successi della Vanoli Braga (due con Teramo e uno con Casale) potrebbero fare la differenza. Ma è troppo presto per mettersi a fare dei calcoli. La squadra di Caja è tornata a graffiare al PalaRadi, dove sono cadute squadre di valore come Bologna e Roma, quindi siamo sicuri che anche Milano avrà vita dura e

RUGBY

Casalmaggiore sempre in palla

25ª Giornata (18-3 h 18.15) Avellino-Pesaro 81-89 Biella-Treviso 94-96 Cantù-Roma 73-72 Milano-Caserta 95-89 Montegran.-Casale 94-83 Siena-Cremona 79-61 Teramo-Sassari 83-78 Venezia-Varese 71-63 Riposa: Bologna

CLASSIFICA Siena 36 Cantù* 30 Milano 28 Bologna 28 Venezia 28 Sassari 28 Pesaro* 26 Varese 24 24 Prossimo Turno (25-3 h 18.15) Avellino Avellino-Biella Biella 22 Cantù-Siena (12-4 h 20.30) Montegranaro 20 Casale Monferrato-Venezia Caserta 20 Caserta-Roma (h 20.30) Treviso 20 Cremona-Milano Roma 20 Pesaro-Teramo Cremona 16 Sassari-Bologna (24-3 h 16.10) 16 Treviso-Montegran. (24-3 h 16.10) Teramo Casale M. 12 Riposa: Varese

sarebbe bello che dopo cinque sconfitte, finalmente i biancoblu mettessero sotto la mitica Olimpia. Con il recupero di Tusek, la squadra ha un’importante alternativa sotto i tabelloni, dove il greco Bouroussis si annuncia già lo spauracchio da arginare con le buone o con le cattive. Anche contro

Rich a canestro contro Roma (foto Castellani)

Caserta, l’Armani ha confermato di essere un gruppo di ottimi giocatori ,ma non una squadra vincente, che ha patito tantissimo il ritorno in Nba di Danilo Gallinari. Come contro Bologna, la Vanoli Braga ci deve provare, perché l’impresa è possibile. • L’ALTRO BASKET Serie B femminile:

Carugate-Basket Team Crema 61-68, Assi Manzi Cremona-Albino 74-59. CLASSIFICA: Crema 42, Valmadrera 40; Broni 38; Costamasnaga 32; Lussana Bergamo 28; Carugate 26; Cremona 24; Usmate 22; Villasanta, Albino 16; Vittuone 14; Cantù 12; Pontevico 8; Lodi 4.

Baldesio di nuovo protagonista a Monate CANOTTAGGIO

Marcello Caldonazzo (Baldesio)

Cora Passamonti (Baldesio) fotoservizio C. Cecchin

Canottieri cremonesi ancora sugli scudi. Stavolta a fare incetta di medaglie sono stati Cadetti e Allievi, in gara lo scorso fine settimana a Monate. La Baldesio ha fatto la parte del leone, conquistando 4 ori, 3 argenti e un bronzo. A medaglia anche il Flora (2 bronzi) e l’Eridanea (1 bronzo). RISULTATI: Jonas Vacchelli (Baldesio) 2° nel singolo Cadetti, Marcello Caldonazzo (Baldesio) ha vinto il singolo Cadetti, Paolo Taveggia e Pietro Bonetta (Baldesio) sono giunti secondi nel doppio Cadetti, Cora Passamonti (Baldesio) ha vinto l’oro nel singolo Cadetti, Massimo Varesi (Bissolati) 2° nel singolo Master. Terzo il quattro di coppia Allievi della Baldesio, formato da Vitali, Mazzolini,

Feraboli e Ferrari, mentre Thomas Ruberti (Eridanea) è giunto terzo nel singolo Allievi. Nel singolo Allievi, bronzo per Clarice Cloutier (Flora), mentre Miriam Vacchelli ha trionfato nella propria finale. L’ultimo oro è arrivato grazie a Federica Cortesi (Baldesio) sempre nel singolo Allievi e per finire bronzo di Letizia Bertelli (Flora) e argento per il quattro di coppia della Baldesio tra i Cadetti (Vacchelli, Caldonzzo, Bonetta e Taveggia). Ora l’attenzione si sposta a Piediluco dove nel fine settimana è in programma il 1° Meeting nazionale, al quale parteciperanno anche i Cadetti Caldonazzo, Vacchelli e Passamonti (della Baldesio), impegnati negli equipaggi misti della Lombardia.

Inatteso ko casalingo per l’Icos Crema, che ha così perso momentaneamente il secondo posto a favore di Loreto. Prosegue, invece, la marcia trionfale della Pomì Casalmaggiore, più che mai salda in quarta posizione. partiamo proprio dalla casalasche, che con autorità si sono sbarazzate anche del Frosinone per 3-1 ((25-21, 25-27, 25-15, 25-21) POMÌ CASALMAGGIORE: Zago 17, Petrucci, Nardini 16, Olivotto 11, Kucerova 16, Tomasevic 14, Paris (L), Bertone, Trabucchi, ne Giorgi, Masotti. All.: MilanoBolzoni. Mercoledì alle ore 16.30 in Baslenga la Pomì la Pomì affronta in un’amichevole-allenamento con Flero, squadra bresciana che milita in B1 e punta all’ascesa in A2. Male, invece, l‘Icos che è incappata in una giornata negativa contro il Santa Croce, che ha vinto facilmente per 3-0 (25-23, 26-24. 25-21) e non solo per colpa delle zanzare, presenti alla Bertoni. ICOS CREMA: Paolini 17, Baggi ne, Togut 11, Nicolini ne, Fanzini 5, Carrara (L) ne, Devetag 13, Secolo 8, Cagninelli ne, Rossetto (L), Freni ne, Portalupi ne, Rondon. All.: Barbieri. CLASSIFICA (23ª giornata) Giaveno 59; Loreto 55; Crema 53; Casalmaggiore 51; Santa Croce 47; Busnago (-4) 45; Montichiari 33; Soverato 32; Fontanellato 30; Frosinone, Sala Consilina (-1) 26; San Severino 23; San Vito 22; Pontecagnano (-1) 17; Forlì (-3) 15; Matera 9.

Celardo e Testa campioni regionali Juniores Nella manifestazione di Esenta di Lonato, nella categoria Esordienti ottimo terzo posto di Alessandro Ferri

di Massimo Malfatto

Una domenica da leoni per i nostri boys impegnati nel campionato Regionale: su tutti Filippo Celardo e Nicolas Testa che hanno ridato lustro per una giornata al boccismo cremonese e cremasco, ma discrete prestazioni anche di Mattia Visconti, Alessandro e Andrea Ferri. C’è modo e modo di vincere, il buon “Pippo” Celardo lo ha fatto nel giorno ideale (il compleanno di papà Luigi che non poteva ricevere regalo più gradito!) e nel modo più eloquente, da campione di razza. Ha dominato la gara della categoria “Allievi”, giocando in scioltezza, con personalità crescente e sfornando dal suo cilindro alcuni numeri di alta classe. Dopo aver inflitto un “cappotto” nel primo incontro, Celardo

I vincitori del campionato regionale

superava senza problemi Capitanio (12-4), Boldini (12-5), in semifinale si sbarazzava dell’orobico Cristian Restivo (12-4) ed in finale s’imponeva sul

bresciano Federico Lazzari per 12-5. Una prima parte di stagione da sogno, la domenica precedente il pregevole successo nella TOP10 Interre-

sconfitto dalla sua “begionale ed ora la conquista stia” nera, il sergnanese del titolo regionale: stiamo Nicolas Testa. parlando di Nicolas Testa Senza infamie e senza che, dopo il secondo polodi la prova di Andrea sto dello scorso anno, è Ferri che batteva il pavese salito sul gradino più alto Andrea Brandolini (camdel podio nella categoria pione regionale uscente), Esordienti. Dopo aver elima perdeva contro Inverminato in semifinale il crenizzi e veniva eliminato ai monese Ferri (32-18), Ni“pallini”. Infine il bissolaticolas aveva la meglio del Alessandro Ferri no Mattia Visconti: vinto bresciano Nathaniel Loato, nettamente il primo incontro, avanti al termine di una finale ricca di emo8-1 nel secondo, perdeva la concenzioni conclusasi 30-30 e decisa ai trazione e veniva sconfitto dal lodigia“supplementari”. no Daniele Mariotti per 12-9, proprio Esce a testa alta dalla manifestal’amico che aveva battuto lo scorso zione lo stradivariano Alessandro Feranno in finale. Un favore restituito? ri che nel primo match (doppia partita) superava Lorenzoni, quindi eliminava Era iscritto al campionato anche il bresciano Mancini (24-14) ed il manMarco Luccini che ha trovato disco tovano Trentin (24-16) prima di essere rosso nella terzina iniziale.

MEMORIAL “PAPA’ ANGELO”

Sabato le finali della regionale a Soresina

Pietro Zovadelli

Saranno le corsie del bocciodromo comunale di Soresina il campo principale di questo fine settimana boccistico cremonese. Infatti sabato 24 si concluderà il 9° memorial “Papà Angelo”, gara individuale (separata al possibile!) organizzata dalla bocciofila Tranquillo. Si tratta della prima manifestazione con l’esperimento delle partite ai punti 10: «Devo dire con grande imparzialità che tutto è andato molto bene

-afferma il direttore di gara Annibale Barbisotti- le partite si sono concluse in media circa un’ora prima del solito e i giocatori, in maggioranza, mi sono sembrati ampiamente soddisfatti, anche se c’è sempre dissapore in qualcuno». Alla gara siricina hanno partecipato ben 217 giocatori che per due settimane si sono dati battaglia per conquistare un posto nella finale; gironi equilibrati dove non sono mancate le

sorprese. Tra i big successi di Zovadelli, Comizzoli e Dolara mentre nelle altre categorie, tra gli altri, note positive per Zorza, Guarneri, Caterina Bono, Folzini, Fiameni, Ferrari, Gregori, Boccali, Manzoni e Fattebene. Le finali inizieranno alle ore 18 e si giocherà al bocciodromo comunale di Cremona e a Soresina dove si concluderà la tradizionale manifestazione. MM

BOCCIOFILA CASIRATESE

Giovedì e venerdì finali della gara individuale

Il calendario cremasco propone il tradizionale trofeo comune di Casirate d’Adda giunto alla sua ventiquattresima edizione, una gara individuale (con due finali) organizzata dalla bocciofila Casiratese sotto la direzione di Franco Stabilini. La finale della categoria A-B è prevista per giovedì 22 mentre la categoria C-D avrà il suo epilogo venerdì 23 sempre con inizio alle ore 20.45.


20

Sport

Mercoledì 21 Marzo 2012

RUGBY

Netta vittoria per la Witor’s

Vittorie con punteggi molto simili quelle conquistate da Cremona e Casalmaggiore nella domenica rugbystica. Spicca soprattutto quella di Casalmaggiore, che ha letteralmente schiantato, sul campo di Viadana, la capolista Mantova nel recupero della seconda giornata del girone di ritorno vincendo 38-3. Nella squadra casalasca, ottimo l'esordio di Alessio Botti proveniente dal Colorno. La Witor’s Cremona ha, invece, superato in modo altrettanto netto (36-5) la formazione bresciana del Marco Polo, in evidente difficoltà dall’inizio alla fine e mai in grado di impensierire i lanciatissimi ragazzi del tecnico Daldoss. Per la prima volta Cremona ha così conquistato cinque punti in classifica.

Due titoli italiani nella marathon

CANOA

Ottime prestazioni e tante medaglie per Bissolati e Baldesio a S. Giorgio di Nogaro

(C.C.) Tricolori di canoa marathon a S. Giorgio di Nogaro, dove Bissolati e Baldesio hanno pesantemente arricchito il proprio medagliere: due titoli italiani nel K2 per la squadra della Bissolati, un titolo nei Master per la Baldesio e altre cinque medaglie d’argento e di bronzo hanno tenuto alto il valore della pagaia cremonese. Tra i Ragazzi, maglia tricolore per Demis Pagliarini e Simone Carando, equipaggio da poco varato ma che ha dettato il ritmo alla gara sin dall’inizio con una partenza eccezionalmente veloce e quindi con un passo sostenuto che nessuno degli equipaggi avversari è stato in grado di contrastare. Era attesa ed è puntualmente arrivata la medaglia d’oro per il K2 Junior di Andrea Dal Bianco e Diego Pavan, già primi lo scorso anno. Qualche difficoltà per

loro al primo trasbordo, ma un recupero fortissimo nel secondo giro ha vanificato ogni sforzo degli avversari, lasciati ad oltre due minuti di distacco. Medaglia d'argento per Filippo Vincenzi nel K1 Under 23: il bissolatino ha dovuto cedere a Cecchini, giunto al traguardo con 15” di vantaggio, ma al termine di una gara tiratissima. Medaglia di bronzo per Rosalba Simeone nel K1Junior, vinto Irene Burgo. La Baldesio ha avuto la soddisfazione di portare sul gradino più alto del podio il K1 Master G di Fulvio Ghisolfi, mentre il K2 Master E di Fabio Ceretti e Danio Merli si è piazzato al 2° posto. Bene anche il K2 Ragazze di Margherita Grego e Chiara Rambaldi, che ha conquistato la medaglia di bronzo, come Viola Pagliari si è piazzata terza tra le Senior alle spalle d Alberti e Zanirato.

PALLANUOTO

Bissolati sconfitta con onore a Torino

La Bissolati torna da Torino senza alcun punto in classifica, sconfitta dall’imbattuta Dinamica Torino che al giro di boa del campionato ha confermato di essere la più accreditata a conquistare la promozione. Raggiunto il 5-1, i torinesi hanno un po’ tirato i remi in barca e la Bissolati ha potuto mettere in mostra il proprio gioco, rimontare qualche lunghezza e chiudere sul punteggio di 10-8 in fondo onorevole, se si considera il divario tra le due squadre, a favore della capolista del girone. CLASSIFICA (9ª giornata) Torino 27; Piacenza 24; Farnese, Osio 19; Varese 12; Monza 11; Milano 9; Bissolati 7; Treviglio 4; Bocconi Sport 0.

Tutti i verdetti sono ancora in bilico

SERIE A Grazie alla Juventus la lotta scudetto non è ancora chiusa. Affascinante la corsa al terzo posto

I

ndipendentemente dalla fede calcistica, gli appassionati di calcio devono ringraziare la Juventus, che rende interessante la lotta per lo scudetto. In caso contrario, il Milan sarebbe già imprendibile, cosa che non accade in nessuno dei campionati più importanti d’Europa. La reazione dei bianconeri fornita a Firenze rende ancor più prestigioso il campionato della Juve, che in pochi ritenevano capace di poter puntare alla qualificazione diretta in Champions. Unico neo, il tono sempre polemico di Conte, che potrebbe anche abbozzare un sorriso al termine di un match vinto 5-0. Detto questo, il Milan resta comunque il grande favorito per il bis tricolore. A Parma è passato con fin troppa facilità. Ha fatto sfogare gli avversari e alla prima occasioni li ha colpiti, come aveva fatto a Bergamo contro l’Atalanta. I rossoneri danno la sensazione di poter sbloccare la partita in ogni momento, mentre la Juve deve macinare molto gioco per andare in porta (in questa analisi non fa testo la sfida del Franchi contro una Fiorentina troppo arrendevole). Se il discorso scudetto non è chiuso, anche

Promozione diretta: è una sfida a quattro SERIE B

27ª Giornata Bologna-Chievo 2-2 Cagliari-Cesena 3-0 Catania-Lazio 1-1 Fiorentina-Juventus 0-5 Inter-Atalanta 0-0 Lecce-Palermo 1-1 Parma-Milan 0-2 Roma-Genoa 1-0 Siena-Novara 0-2 Udinese-Napoli 2-2 Prossimo Turno (25-3 h 15) Atalanta-Bologna (h 12.30) Cesena-Parma Chievo-Siena di, Verona Genoa-Fiorentina Juventus-Inter (h 20.45) Lazio-Cagliari Milan-Roma (24-3 h 18) Napoli-Catania Novara-Lecce Palermo-Udinese (24-3 h 20.45)

CLASSIFICA Milan 60 Juventus 56 Lazio 48 Napoli 47 Udinese 47 Roma 44 Inter 41 Catania 41 Bologna 36 Chievo 35 Palermo 35 Atalanta (-6) 34 Cagliari 34 Genoa 33 Siena 32 Fiorentina 32 Parma 31 Lecce 26 Novara 23 Cesena 17

gli altri verdetti restano in bilico, favorendo così un finale di stagione appassionante. La corsa al terzo posto vede il prepotente ritorno in gioco della Roma, che potrebbe sfruttare il calo di rendimento di Lazio e Udinese, anche se a nostro avviso il Napoli appare la squadra più attrezzata per centrale l’obiettivo. Ormai irrimediabilmente tagliata fuori la disa-

Juve in festa a Firenze

strosa Inter di Ranieri, che domenica sera spera di togliersi almeno una piccola soddisfazione fermando la marcia della Juve. In coda, infine, ormai spacciato il Cesena, fa clamore la reazione del Novara che con Tesser ha vinto due gare di fila e soprattutto appare una delle squadre più in forma in fondo alla classifica. Se domenica dovesse battere anche

il Lecce, la matricola piemontese rischia di agguantare qualche squadra blosonata in affanno, come Parma e Fiorentina che adesso devono cominciare a guardarsi le spalle. Già salvo l’incredibile Catania, che ora sogna l’Europa League, sono vicine al traguardo anche Bologna e Chievo. Fabio Varesi fabiovaresi16@libero.it

Le prime due della classifica rellentano e le immediate inseguitrici si fanno sotto. Il Torino conferma di non essere in gran forma e si salva a stento a Castellamare, mentre il Pescara è bloccato da un ottimo Brescia. Continua a stupire il Verona di Mandorlini, mentre il Sassuolo è passato a Bergamo dopo aver riFulvio Pea schiato il tracollo. Queste quattro (Sassuolo) squadre si giocano i primi due posti che portano direttamente in serie A. 31ª GIORNATA AlbinoLeffe-Sassuolo 2-3, Empoli-Bari 1-0, Grosseto-Cittadella 2-2, Gubbio-Crotone 3-3, Juve Stabia-Torino 1-1, Modena-Nocerina 2-0, Padova-Varese 1-1, PescaraBrescia 1-1, Reggina-Livorno 2-1, Sampdoria-Ascoli 0-0, Verona-Vicenza 2-0. CLASSIFICA Torino 63; Pescara 62; Verona 60; Sassuolo 59; Padova 50; Varese 49; Brescia, Reggina 46; Sampdoria 45; Bari (-4), Grosseto 41; Juve Stabia (-4) 39; Cittadella 38; Modena 36; Livorno 34; Crotone (-1), Empoli 31; Vicenza 29; Gubbio 27; Ascoli (-7) 26; AlbinoLeffe 25; Nocerina 22. PROSSIMO TURNO (24-3 h 15) Ascoli-Pescara, Bari-Juve Stabia, Brescia-Grosseto, Cittadella-Sampdoria, Crotone-AlbinoLeffe, Livorno-Modena, Nocerina-Verona, Sassuolo-Empoli (23-3 h 20.45), Torino-Gubbio, Varese-Reggina, Vicenza-Padova (26-3 h 20.45).

Italrugby, evitato il cucchiaio Guarnieri più forte dopo l’ottima Sanremo CICLISMO

ZOOM

Dopo quattro cucchiai di legno, l’Italia ha finalmente evitato l’ultimo posto nel Sei Nazioni. Un risultato modesto per chi non conosce bene il rugby, ma un exploit se si considera il valore storico delle avversarie degli azzurri. Il ct Jacques Brunel si è sbilanciato, pronosticando l’Italia vincitrice del Sei Nazioni entro tre anni, ma la crescita della nostra nazionale è comunque da applausi. • FORMULA 1 Come previsto, la Ferrari fatica all’esordio di Melbourne, ma la notizia è la mancata vittoria di Sebastian Vettel, preceduto dalla McLaren di Button. Quest’anno si annuncia un mondiale più equilibrato, anche se nella lotta al vertice sarà difficile vedere la Ferrari. Alle rosse non resta che smentirci...

Jacopo Guarnieri ed Edo Costanzi, i due migliori esponenti del ciclismo cremonese, stanno finalmente entrando in forma ed è lecito attendersi a breve un acuto importante da parte loro. Jacopo ha affrontato la sua prima MilanoSanremo e l’ha chiusa ottimamente al 17° posto, danneggiato in volata da un paio di sbandamenti del gruppo che lo hanno costretto a frenare un paio di volte quando aveva a portata di mano un piazzamento senz’altro migliore. Ciò che più ha stupito è stata però la facilità

con cui ha superato la distanza dei 300 km e le ultime asperità della Cipresso e del Poggio, che ha scollinato tranquillamente coi primi dimostrando che la corsa di primavera, un giorno, potrebbe essere alla sua portata. Costanzi, invece, ha sfiorato per la se-conda volta il podio arrivando quarto a Marzolara (Parma). Ha vinto il solito Cristian Rossi da Castiglione d’Adda, come era successo a Melzo quindici giorni prima, approfittando dell’arrivo in leggera salita. C.C.

Jacopo Guarnieri


A proposito di... Le perle del turismo partenopeo

La più spartana è Procida, l'isola per chi ama la vacanza appartata, carica di un fascino particolare per il silenzio delle sue stradine, i colori vivaci degli antichi edifici ed i quartieri affacciati sul mare.

Per godere una vista panoramica mozzafiato, recatevi al Belvedere, dove sorge l'Abazia di San Michele Arcangelo. Godetevi appieno lo spettacolo noleggiando una barca presso uno dei moltepli-

ci porticcioli. Capri, nota anche come "l'isola azzurra", è la più famosa fra le tre. Le grotte marine, i faraglioni dalle forme straordinarie, il verde della vegetazione, arte, cultura e mondanità la rendono affascinante e glamour. Splendidi stabilimenti balneari, arroccati sugli scogli che si ergono da un mare blu cristallino, evocano sensazioni da brivido. Visitate i Giardini di Augusto e percorrete il cammino che porta al Belvedere di Tragore, così da ammirare i tre famosissimi faraglioni: Stella, il Faraglione di Mezzo e Scapolo. Ischia, la più grande fra le tre, è meta popolarissima, in tutte le stagioni, per il clima mite e per i bene-

Micky Fonty

fici delle famose acque termali. E' la combinazione ideale tra luogo di piacere, cosmesi, salute e benessere. Da non perdere la Strada del Vino e dei Sapori, un itinerario tra cantine, vigneti, ristoranti tipici per assaggiare prodotti locali di pesce e di terra. Le isole sono tutte agevolmente raggiungibili da Napoli o Pozzuoli. Nelle perle partenopee il turista può godere un connubbio tra cultura, natura e paesaggi, un'esplosione di colori, suoni e sapori che lo incanterà, rendendo unica la sua vacanza.

L

persistenza. Il colore dei vini passiti didatticamente si pensa al dorato ed all’ambrato, ma in verità questi vini possono presentare tanti colori dal giallo paglierino al dorato, all’ambrato, al rosso porpora, al rubino al granato dipende dalle uve utilizzate a produrlo e dal sistema di vinificazione. I vini da dessert comprendono i passiti ed i grandi moscati, (il Moscato d’Asti) , ed il loro colore può essere dal verdolino al paglierino più o meno carico. Ora voglio presentarvi il vino che ho assaggiato mercoledì 14 marzo alle ore 13.00-. BOTTICINO “PIÀ DE LA TESA” 2006 DOC È ottenuto da un bland di uve Barbera 30%, Sangiovese 30%, Marzemino 30%, Schiava gentile 10%. Ha una gradazione di 14° ed è prodotto dall’ Az. Antica Tesa di Botticino (BS). Il vino è stato servito ad una temperatura di 20° C e la bottiglia è stata aperta due ore prima. Il vino

CICORIA (cichorium intybus)

La degustazione - il colore del vino mente vi sono poi le variabili legate al tipo di vitigno: vi sono dei bianchi e anche dei rossi che si presentano con un colore e questo lo mantengono anche nelle stagioni successive. Il colore dei vini bianchi è bianco carta, verdolino, paglierino, dorato. Il bianco carta è di un vino quasi incolore e poco diffuso nei bianchi di qualità, il verdolino mi comunica che il vino che sto degustando è giovane, presenterà dei profumi sicuramente fruttati,, ma di frutta non matura, ed in bocca si presenterà con un’acidità più accentuata. Il colore paglierino è il classico colore del vino bianco e questo dovrebbe presentarsi con profumi di frutta più matura ed in bocca essere più equilibrato ed armonioso. Il colore dorato di un bianco ci indica che questo è stato prodotto da uve sovramature, con vendemmie ritardate ed al profumo presenterà sentori di frutta matura, in bocca avrà un certo corpo, un certo spessore con intensità e

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di Ermanna Allevi, naturopata, diplomata Riza

a cura di Damiano Domenico Palumbo

a degustazione di un vino si basa sull’analisi organolettica e quindi su tre piccoli esami: Esame visivo, olfattivo, gustativo. Il bicchiere da degustazione deve essere a forma di tulipano con un’ imboccatura stretta rispetto alla pancia e con uno stelo attaccato al piede del bicchiere. Il vino versato nel bicchiere non deve superare 1/3 della capacità. Per procedere all’esame visivo si prende il bicchiere per la base, o se non ci sentiamo sicuri, per lo stelo ma non dobbiamo mai appoggiare la mano sulla pancia del bicchiere perché andiamo a scaldare il vino, lo incliniamo di 45° e poniamo dietro il bicchiere un foglio bianco. E’ interessante potere avere una candela che ci dà la luce diretta, per meglio leggere il colore. Il vino nel bicchiere si sdraia e dove c’ è maggior spessore si chiama “pancia” e dove vi è minor spessore “unghia”. Nella pancia leggo il colore e la consistenza, nell’ unghia la tendenza del colore. Facciamo poi roteare il vino nel bicchiere per evidenziare gli archetti: più un vino è alcolico è più numerosi e fitti sono gli archetti. Con l’esame visivo io leggo il colore, la tendenza, si perché un vino può essere rosso rubino, ma molte volte può presentare riflessi porporini o granati o viceversa . Come il vino bianco giallo paglierino può essere più o meno carico, può avere riflessi verdolini o dorati. Nel colore si legge la limpidezza, un vino in degustazione deve sempre essere limpido altrimenti vuol dire che vi sono dei problemi. Il colore di un vino va letto ed ascoltato perché il colore ci può raccontare le stagioni del vino, se questo è prodotto e vinificato in modo tradizionale. Se conosco la stagione del vino posso pensare che presenti certi profumi e che in bocca sia in un certo modo. Certa-

Mercoledì 21 Marzo 2012

Damiano Domenico Palumbo e la sua famiglia si occupano di vino da generazioni. Relatore e docente in molti corsi dedicati al vino, formaggi, olio extravergine. Ha collaborato con diversi Istituti Alberghieri sia Regionale che Statali. E’ stato coordinatore responsabile di Associazioni gastronomiche. presenta un colore rosso rubino molto carico con riflessi porporini è limpido, un profumo decisamente intenso(fuoriesce dal bicchiere) e persistente, ampio, con note di fruttato, frutta matura, si percepiscono sentori di vaniglia, la liquirizia ci accompagna e lo avvolge, sentori di tabacco, cuoio, spezie e caramello con un fondo di cioccolato. Questo vino presenta un bouquet di profumi. È’ elevato in botti di rovere francese dai 7,5 ai 12 ettolitri nelle quali completa poi l’ affinamento per 24 mesi. In bocca è un vino che scolpisce per l’equilibrio tra struttura e la finezza che avvolge il palato ed è molto persistente. È un ottimo bicchiere di vino che bene accompagna le carni rosse, la cacciagione, i formaggi stagionati, lo spiedo alla Bresciana. È pronto da bersi, ma può rimanere coricato in cantina per 7/8 anni. Az. Agr. Antica Tesa è di proprietà di Noventa il quale oltre ad essere preparato tecnicamente è un grande appassionato e dedica tutte le sue energie per questo storico vino Lombardo il “Botticino”, un tempo chiamato il “Barolo della Lombardia”, nel Vigneto attua un esasperato diradamento delle uve e segue metodologie biologiche nella coltivazione della vite. Buona degustazione.

Una pianta selvatica che conquista i campi coltivati da padrona di casa, diventando oggetto di interesse agricolo per la varietà delle sue caratteristiche, appartiene alla famiglia delle: Asteraceae(compositae). Dalla pianta di cicoria, per selezione, troviamo alcune fra insalate e verdure anche nei nostri piatti (radicchio rosso,indivia, cicoria belga o di Bruxelles, catalogna). Anche nella sua veste selvatica la cicoria ha grande successo come verdura, successo che le viene riconosciuto insieme alle sue proprietà. La cicoria è fra i primi posti delle erbe selvatiche. Si trovano citazioni delle sue virtù depurative e digestive sui papiri egiziani e compare anche in un trattato medico di Ebers (1550 a.C.). Plinio, riprendendo la conoscenza di tale erba dai papiri egizi, la diffuse parlandone come di una pianta miracolosa, a suo dire curava l'emicrania, calmava i dolori al fegato, faceva bene alla vescica, stimolava le mestruazioni e guariva qualsiasi persona malata purché con febbre moderata. Secondo i Greci, la cicoria, aveva il potere di fare di tutto. Nel Salento, dove ancora si parla il dialetto di derivazione greca, viene chiamata: kretòs, che significa: utile. Secondo il medico romano Castore, la cicoria rappresenta un rimedio efficace per almeno tre organi: i reni, lo stomaco, il fegato. E' stata anche ospite della poesia, designata da Ovidio come simbolo di fedeltà degli innamorati. I meriti che vennero attribuiti a questa pianta furono davvero tanti, secondo alcuni eccessivi, ma essendo presente in grande quantità, era considerata preziosa anche perché permetteva a molte persone di preparare il pasto. Anche Carlo Magno ne fu un grande estimatore. Nel 600, grazie al botanico Prospero Alpini, si scoprì l'uso di questa pianta come surrogato del caffè, ottenuto dalla lavorazione delle sue radici. I fiori sono numerosi, di colore azzurro-lillà, si aprono all'alba e si chiudono la sera. Contiene: potassio, ferro, calcio, magnesio, sodio, fosforo, fibre e vit. A, B1, B2, C, PP; nelle radici sono presenti:intibina, inulina, colina, mucillaggini e resine. La cicoria è ritenuta una pianta mineralizzante, antianemica, digestiva e stimolante per l'appetito, stimola il fegato e aiuta a ridurre la febbre. Il decotto della sua radice depura l'organismo ed è un blando lassativo. In Liguria viene chiamata: Radiccia e Costetti; in Piemonte: Sicoria e Raghiccia; in Lombardia: Radec, Sicoria selvadega; in Veneto: Radecio; in Emilia: Zicoria, Radeec; in Toscana: Cicorella, Radici amare; nelle Marche: Giransoli, Grugno; in Puglia: Ciquera, Cicuredda; in Sicilia: Scalora, Ciconia; in Sardegna: Zicorià.


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Mercoledì 21 Marzo 2012

A cura di Laura Bosio

Gite Fuori Porta MANTOVA

L’INIZIATIVA

Appuntamento con le Giornate Fai di Primavera

Appuntamento anche a Mantova il 24 e 25 marzo con la XX edizione delle Giornate Fai di primavera: la Fai (Fondo ambiente italiano) promuove ogni anno l'apertura di luoghi che solitamente restano chiusi al pubblico. Quest'anno la città dei Gonzaga vedrà l'apertura della Chiesa e Convento di Santa Lucia e di un'edicola liberty. CHIESA E CONVENTO DI SANTA LUCIA Antico monastero di clarisse fondato alla fine del XIV sec. per volontà di Raimondo de Lupis, di recente è

stato oggetto di un attento studio e di un’accurata indagine architettonica ad opera del Laboratorio di restauro architettonico del Politecnico di Milano. Soppresso nel 1786, divenne sede dell’ Orfanatrofio Maschile: tale rimase fino al 1968. Attualmente è proprietà della fondazione “Luigi ed Eleonora Gonzaga” onlus che ha finalità assistenziali ed educative. Gli orari di apertura saranno: sabato 24, e domenica 25 (ore 10–12.30 e 14.30–17.30). L'ingresso ingresso è riservato agli Iscritti Fai, con possibilità di iscriversi in loco Visite guidate.

Una città ricca di storia e cultura U

Affacciata sui tre laghi e circondata da mura, Mantova è da sempre città di artisti

na città ricca di storia e di cultura, affacciata su tre laghi e circondata dalle mura: questa è Mantova, piccolo gioiello della Pianura Padana. La città sorge su due isolette create da detriti depositati dal fiume Mincio, il quale tuttora circonda la città da tre lati prendendo il nome di Lago Superiore, di Mezzo e Inferiore. Una quarta diramazione (detta Lago di Paiolo) è stata interrata alla fine del '700. Il territorio mantovano è disseminato dalle indelebili tracce lasciate dal suo passato denso di storia. Monumenti ed edifici raccontano la ricca biografia della città e narrano

INFORMAZIONI UTILI ARRIVARE IN TRENO Attraverso la linea Milano - Cremona - Mantova. ARRIVARE IN AUTO Autostrada A22 Brennero - Modena, uscite di Mantova Nord, Mantova Sud, Pegognaga Autostrada A4 Milano - Venezia, uscite di Desenzano, Sirmione, Peschiera e Verona Sud Autostrada del Sole A1, uscite di Parma Est e Reggio Emilia PARCHEGGI A PAGAMENTO Via Trento; Piazza D’Arco; Piazza Seminario; Piazza Arche; Lungolago Gonzaga; Via Mazzini (parcheggio coperto); Piazzale Gramsci. PARCHEGGI LIBERI Viale Mincio; Piazza Virgiliana; Piazza Anconetta; Piazzale Montelungo; Campo Canoa. PARCHEGGI BUS TURISTICI Campo Canoa, Piazzale Montelungo.

le vicende dei suoi protagonisti. La città si impone al vi-

Il palazzo Te

sitatore soprattutto come scrigno di tesori d' arte che nomi famosi nel mondo seppero riempire di opere preziosissime: Mantegna, Pisanello, Giulio Romano, Leon Battista Alberti. Al periodo comunale e al breve periodo di signoria dei Bonacolsi risalgono alcune importanti opere quali il palazzo Bonacolsi, il Palazzo del Podestà, il Palazzo della Ragione e le chiese di San Lorenzo (la "Rotonda") e del Gradaro. Simbolo della signoria gonzaghesca è il Palazzo Ducale. Da vedere anche Palazzo Te, la Casa del Mantegna e il castello di San Giorgio.

Dal salame alla Sbrisolona La gastronomia mantovana, varia e completa, abbonda di riso in passato usato come legante per i diversi tipi di biancomangiare oltre che per i risotti, numerosi e apprezzati anche oggi. Il risotto alla pilota è uno dei piatti più tipici. Anche le paste ripiene sono ampiamente rappresentate, tanto che agnolini e tortelli di zucca sono diventati uno dei simboli della cucina locale. Meno diffusa che altrove, la polenta costituisce piatto unico o antipasto accompagnata dal saporito "gras pista". Svariati i pesci di acqua dolce, in libertà e allevamento, come il pesce gatto, la trota e il luccio interpretato in modo gustosissimo nel luccio in salsa. Particolari le frittate, che qui accolgono ingredienti inconsueti come il pesce fritto o i piccoli gamberetti di acqua dolce chiamati "saltarei". Vera risorsa della

EDICOLA LIBERTY Costruita a fine ‘800 per essere collocata in piazza Sant'Andrea, l'edicola per giornali è stata poi trasferita nel 1925 in piazza Canossa dove, dopo l'acquisto da parte del Fai (Del. di Mantova) e il relativo restauro, ha ripreso la sua funzione nell'ottobre del 1992, grazie anche alla generosità della Banca Agricola Mantovana. E' una costruzione in ferro battuto, lamiera, legno e vetro che, nelle quattro finestrelle e nelle forme decorative è orientata al gusto neogotico tardo ottocentesco. Gli orari di apertura sono: sabato 24, ore 9-18; domenica 25, ore 9–13.

I LAGHI

Un po' di storia...

La storia di Mantova fu piuttosto confusa all'inizio. Il primo villaggio sembra risalire al 2000 a.C. in mezzo agli stagni che qui formava il Mincio. Intorno al sesto secolo a.C. si sviluppò la città etrusca. Essa passò in mano ai Canossa, e divenne quindi libero comune. Nel periodo delle lotte tra Ghibellini e Guelfi, il governo comunale andava disgregandosi e Pinamonte Bonacolsi nel 1273 ne approffittò per portare il suo casato al potere. Arrivarono quindi i Gonzaga, che presero il potere nel 1328. Il periodo della dominazione austriaca, fra il 1707 e il 1797, fu ricco di iniziative edilizie pubbliche e private che ridettero almeno in parte la dignità persa alla città di Mantova. Nel 1866 finalmente Mantova entrò a far parte dello Stato Italiano. La Mantova di oggi conserva il fascino che ispirò la poesia virgiliana.

LA CUCINA

zona e vanto dei produttori agricoli i salumi e gli insaccati, e in particolare il salame mantovano. In provincia di Mantova si producono poi tre famosissimi formaggi Dop: il Grana Padano, il Parmigiano Reggiano e il Provolone Valpadana Dop. Tra i dolci si ricorda la torta sbrisolona, a base di mandorle e zucchero, ormai popolare in tutto il territorio nazionale. Vero gioello delle "corti" agricole mantovane, la preziosa mostarda mantovana, che insieme ai meloni, alle cipolle, alle pere, al miele ed all'olio sta sempre identificando la provincia con una produzione agricola di qualità.

Una delle particolarità della città virgiliana sono i suoi tre laghi: rispettivamente Superiore, di Mezzo ed Inferiore. Essi costituiscono un luogo privilegiato dove è possibile ammirare l’inconfondibile profilo monumentale della città. L’attuale assetto idraulico risale al lontano 1190, un’opera geniale di Alberto Pitentino, che regola ancor’oggi il corso del fiume Mincio attorno alla città. Le aree verdi lungo le rive dei tre laghi sono state trasformate e attrezzate da tempo in “parco periurbano”. I parcheggi sono ubicati lungo tutto viale Mincio, che costeggia il lago di Mezzo, hanno fondo in asfalto e 7 posti auto sono riservati alle persone con disabilità. Per raggiungere il sentiero ciclo-pedonale occorre attraversare la sede stradale in corrispondenza dei passaggi pedonali ed imboccare una della discese con fondo compatto che conducono dalle vie al percorso: ne esistono diverse lungo tutto il tragitto, con lunghezza di circa 20 metri, larghezza 2 metri e pendenza modesta. Il sentiero è in piano con larghezza di circa 2,80 metri; è circondato da prati in cui sono presenti numerose zone ombreggiate e aree attrezzate con tavoli (altezza da terra 72 cm), panchine (altezza da terra 40 cm) e fontanelle (fuoriuscita acqua 90 cm da terra). Gli appassionati delle tematiche scientifi che hanno l’occasione di sperimentare il Sentiero della Scienza, che costeggia il lago di Mezzo, spazio didattico attrezzato con dispositivi interattivi che diventa luogo di scoperta e socializzazione. Si incontrano diversi pannelli didattici e informativi posti ad un’altezza di 160 cm. Lungo il percorso c’è una serie di attracchi dove è possibile imbarcarsi per la navigazione dei tre laghi o in altre località come Governolo, San Benedetto Po, Venezia e Chioggia.




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