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PICCOLO
Giornale
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Edizione del Sabato
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Anno XIII • n°5 • SABATO 19 GENNAIO 2013
Edizione chiusa alle ore 21
Periodico • € 0,02 copia omaggio
Non riceve alcun finanziamento pubblico
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Indagine di Legambiente: Cremona è la terza città in Italia per il superamento delle polveri sottili
a pagina 3
MA COSA STIAMO RESPIRANDO?
«Bisogna moderare il traffico e proporre strumenti alternativi». Benito Fiori: «Una situazione davvero preoccupante» L’EDITORIALE
Un occhio di riguardo al nostro territorio… ne abbiamo bisogno
LOTTA ALLO SPRECO ALIMENTARE
V
di Daniele Tamburini
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pagina 6
PATENTI, DA OGGI SI CAMBIA: LE NOVITA’ ELEZIONI/1
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Pd: «La sfida? Recuperare voti dagli astenuti»
a pagina 7
ELEZIONI/2
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a pagina 7
Pdl: Gianni Rossoni la spunta su Mino Jotta
SUL TERRITORIO
2013, ANNO EUROPEO DEDICATO AD ARGINARE IL FENOMENO IN ITALIA SI BUTTANO 8 MILIONI DI TONNELLATE DI CIBO a pag 4 Cremo a Salò senza alternative: deve vincere
Vanoli con Chase a caccia di un’altra impresa a Bologna
Pomì rinforzata contro il Marsala, ultimo in classifica a pagina a pagine 26 26
a pagina 18
Quando a Cremona c’era ancora la pena di morte
CASALMAGGIORE
Cavazzini e Pizzetti, un impegno per l’ospedale Oglio Po
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a pagina 25
VOLLEY SERIE A2
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pagine 24
CONTRO LA VIRTUS
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PER SOGNARE I PLAYOFF
a pagina 5
STORIA DELLA CITTA’
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SPORT
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Esiste una reale “Emergenza sicurezza”?
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oteremo. Voteremo per le politiche e per le regionali. Saranno elezioni importanti. Giungono nel pieno di una stagione di crisi dalla dimensione inedita, a detta di molti analisti, a cui il Paese ha dovuto rispondere, due anni fa, con un passo indietro del governo eletto e con l’incarico al cosiddetto esecutivo dei tecnici. Questo ha spremuto lacrime e sangue, ha imposto sacrifici pesanti, non ha mantenuto tutte le promesse – dove sono vere misure per la ripresa? –, ma è netta la sensazione che abbia fermato una locomotiva senza più conducente, lanciata verso un burrone. Ora, è giusto che torni la politica. Vilipesa, criticata, spesso molto giustamente – non dobbiamo dimenticare o, peggio, assuefarci agli scandali, al malaffare, alle collusioni – ma, nella sua versione migliore, in grado di dare rappresentanza alle moltissime voci di una società moderna. Hanno tutti molto parlato di rinnovamento, anche se la maggior parte dei vecchi big è ancora lì, inossidabile, e alcuni sono over settanta. E a casa nostra? In queste ore si definiscono le ultime candidature. In particolare, c’è stato scontro nel Pdl per chi, tra Rossoni e Jotta, dovesse occupare una posizione in lista con la possibilità di essere eletto: l’ha spuntata il cremasco Rossoni. Mentre, per il Senato, è difficile che un cremonese possa occupare uno dei primi dieci posti che garantirebbero una sicura elezione. Dalla Lega, ad oggi, giungono poche informazioni: ci dovrebbero essere, per il Senato, la Comaroli e Maffini. Di prestigio il primo posto del cremasco Franco Bordo, subito dopo Vendola, per Sel. Ma gli unici candidati cremonesi che sicuramente siederanno in Parlamento, per adesso, sono del Pd: designati dopo le primarie. Ed è molto contento Luciano Pizzetti, che, grazie al ticket con Cinzia Fontana, ha centrato l’obiettivo di una elezione praticamente sicura per due cremonesi, ottenendo il massimo risultato possibile, con la senatrice cremasca addirittura capolista per la Camera, e lo stesso Pizzetti a palazzo Madama. Se, alle primarie, Pizzetti fosse giunto davanti alla Fontana, difficilmente quest'ultima sarebbe stata candidata al Senato in posizione sicura. È importante avere rappresentanti in Parlamento, è importante che la nostra città, il nostro territorio siano ben rappresentati, da persone radicate qui ma capaci di avere uno sguardo ampio e onesto. Noi che cosa possiamo chiedere, a questo punto, a coloro che saranno eletti, di sinistra, di centro o di destra? Lavorate nell’interesse del Paese, con un occhio di riguardo per il nostro territorio; e mettetevi una mano sul cuore… che noi già da tempo stiamo come l’Aretino Pietro: “con una mano davanti e l’altra dietro”.
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3
Sabato 19 Gennaio 2013
Ma cosa stiamo respirando?
Legambiente: «Servono strumenti di moderazione del traffico e della densità di autovetture»
Siamo terzi, in Italia, per le polveri sottili nell’aria
L’
di Laura Bosio
aria a Cremona è irrespirabile. Se non bastasse il dato ricavato dalle centraline di rilevamento delle Pm10 posizionate in città, che hanno già rilevato 13 superamenti della soglia di attenzione (pari a 50 microgrammi per metro cubo) dall'inizio dell'anno, ora lo conferma anche la classifica stilata nell'ambito del rapporto Mal'aria di Legambiente, che posiziona la nostra città al terzo posto tra quelle più inquinate del Paese. E' vero che, nel corso del 2012, in tutte le principali città italiane sono stati superati i livelli di polveri fini (Pm10), e sono 52 quelle che hanno superato il bonus di 35 giorni di superamento del valore medio giornaliero. In questa poco invidiabile classifica, Alessandria, Frosinone e Cremona sono le prime città classificate, rispettivamente con 123, 120 e 118 giorni di superamento. Ma, più in generale, è l’area della Pianura Padana a confermarsi come la zona più critica, con 18 città tra le prime 20 posizioni, ubicate in Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna e Veneto. Purtroppo Cremona detiene una posizione piuttosto elevata anche nel superamento delle polveri Pm2,5, ancora più infide delle Pm10: la nostra città si classifica infatti all'ottavo posto, con un valore medio annuo di 31 microgrammi per metro cubo. A questo proposito, pero', si puo' osservare che, per ora, sono ancora poche le città che provvedono a rilevare tale valore (42 in tutto) e che quindi si tratta di una classifica parziale. Se l’emergenza smog nei centri urbani scatta soprattutto nei mesi invernali, anche i mesi più caldi dell’anno non sono immuni da questo problema. In particolare, durante il pe-
Finanziamento di 400mila euro al Comune per Vivilacittà
PM 10 TI TENGO D’OCCHIO La classifica di Legambiente POSIZIONE
riodo estivo raggiunge valori elevati la concentrazione di ozono, per la quale Cremona si colloca al 13esimo posto, con una media di 71 superamenti annui della media mobile su 8 ore di 120 µg/m3. Una situazione decisamente preoccupante, quindi, quella del nostro territorio, che e' interessato da diversi tipi di inquinanti. «L'Oms ha fatto un'indagine sulla Pianura Padana, stimando 7.200 morti l'anno a causa dello smog» spiega Benito Fiori, portavoce del gruppo AmbienteScienze di Cremona. «Con tutto questo, abbiamo un registro tumori che è fermo al 2006 perché c'è solo una persona destinata a occuparsene, e mancano tutti i dati più recenti». Insomma, potrebbe profilarsi un serio problema di salute, legato alla con-
IL PROGETTO
CAPOLUOGO DI PROVINCIA (CENTRALINA PEGGIORE)
GIORNI DI SUPERAMENTO 2011
1
ALESSANDRIA (D’ANNUNZIO)
123
2
FROSINONE (FROSINONE SCALO)
120
3
CREMONA (VIA FATEBENEFRATELLI)
118
3
TORINO (CONSOLATA)
118
4
PARMA (VIA MONTEBELLO)
115
centrazione eccessiva di inquinanti. «E' chiaro che nelle zone in cui vi è alta concentrazione di insediamenti industriali e una conformazione geografica che non permette ricambio d'aria, il problema è più sentito» spiega Fiori. «Infatti Frosinone, che è al secondo posto, ha delle caratteristiche molto simili: si trova nella valle del Sacco ed è attorniata da un grande cementificio e da due inceneritori». Una critica anche a Regione Lombardia, che ha fatto un Piano regionale senza tenere conto dei dati più attuali. «Le istituzioni danno un'interpretazione dei dati meno allarmante possibile, mentre invece ci troviamo in una situazione che è decisamente preoccupante e che impone riflessioni serie» dice Fiori, che con AmbienteScienze e il Politecnico sta organizzando, per il 9
febbraio, un convegno sul tema delle Smart Cities. «Si tratta di città che in Europa hanno fatto tantissimo per coniugare innovazione, ambiente e qualità della vita» spiega Fiori «ma che in Italia ancora non si sono diffuse, nonostante che possano rappresentare una strada per la riduzione dello smog». Per rispondere all'emergenza inquinamento anche Legambiente lancia le sue proposte, emerse recentemente nel corso degli Stati Generali della bicicletta e della mobilità nuova, che puntano a inserire strumenti di moderazione del traffico e della densità di autovetture (limite a 30 km/h in tutto il centro urbano con esclusione dei principali assi di scorrimento, road pricing e ticket pricing, ridefinizione degli spazi urbani a vantaggio del trasporto collettivo e di quello più lento).
La Regione Lombardia ha assegnato al Comune di Cremona un finanziamento di 409.304,33 euro per la realizzazione del progetto "VivilaCittà", il cui costo complessivo è stimato in 511.630,41 euro, ha ottenuto pertanto una copertura pari all’80%. La maggior parte del progetto riguarda il potenziamento del bike sharing sia attraverso una trasformazione del servizio attuale con l’utilizzo di tecnologie volte all’automatizzazione, sia attraverso l’introduzione di biciclette a pedalata assistita e postazioni di ricarica delle stesse. A questo proposito, lo scorso dicembre, il ministero dell’Ambiente ha concesso in comodato d’uso gratuito al Comune di Cremona 30 biciclette a pedalata assistita riservandosi di erogare un ulteriore finanziamento per l’acquisto di attrezzature per la loro ricarica. Il servizio di bike sharing ad oggi, conta ormai 1.938 iscritti e 9.560 ritiri di biciclette. Le ulteriori azioni previste nel progetto VivilaCittà riguardano: la regolamentazione degli accessi alle aree pedonali mediante la posa di dissuasori retrattili automatici (pilomat); la posa di pannelli informativi; lo sviluppo di un software applicativo che consenta di integrare e migliorare il sistema informativo già esistente, consultabile da smartphone; la realizzazione di zone wi-fi. Tali servizi rappresentano un tassello del più ampio quadro relativo alla mobilità sostenibile che l’amministrazione sta promovendo attraverso politiche di incentivazione di modalità di spostamento alternative.
4
Cremona
Sabato 19 Gennaio 2013
2013, lotta allo spreco alimentare In Italia ogni anno si buttano via otto milioni di tonnellate di cibo. I progetti dell’Europa Luca Curatti: «Al vaglio un progetto di legge europeo per la doppia indicazione di scadenza in etichetta»
O
di Laura Bosio
gni anno, in Italia, otto milioni di tonnellate di cibo finiscono in discarica. «Lo spreco alimentare è una grave "malattia" che investe tutti i paesi industrializzati e riguarda tutta la filiera, dal produttore al consumatore» spiega Luca Curatti, presidente di Assoutenti Cremona. «Chi produce spesso si trova costretto a gettare via migliaia di tonnellate di merci, quando esse non rispondono agli standard richiesti dalla grande distribuzione. Anche nell'industria di trasformazione si verificano molti sprechi, e la grande distribuzione spesso si trova a gettare via prodotti che sono in scadenza. Per non parlare del consumatore finale che, spesso a causa di una sbagliata gestione delle provviste, si trova a dover eliminare cibo scaduto o ammuffito». Peraltro, il 2013 sarà "L'anno europeo di lotta allo spreco alimentare", come ha stabilito il Parlamento Europeo, che vuole mettere in atto strategie per ridurre il fenomeno dello spreco del cibo. «Ecco la sfida» spiega Curatti: «entro il 2025 la riduzione degli sprechi alimentari del 50%». Certo che i numeri presentati dal Global Food Losses and Food Waste sono allarmanti. Ogni anno nel mondo si sprecano 222 milioni di tonnellate di cibo, l’equivalente dell’intera produzione alimentare dell’Africa sub-sahariana, circa 900 milioni di persone soffrono la fame e quasi un sesto della popolazione mondiale è malnutrita. Nell’Unione europea il 15% dei cittadini vive al di sotto del livello di povertà e
Caro direttore, le scrivo per condividere una riflessione che da un po' di tempo a questa parte mi sono trovata a fare. Ho letto che ogni giorno i supermercati devono buttare centinaia di prodotti perché giunti a scadenza, con uno spreco alimentare decisamente importante. Ora mi chiedo: possibile che non si possa fare nulla per recuperare tutto quel cibo? Non potrebbe essere redistribuito alle famiglie povere, per garantir loro il pasto serale? E per quale motivo la legge impone di gettar via prodotti "da consumarsi preferibilmente entro", anche se quella non è una data di scadenza vera e propria? R.S. si rivolge ad enti benefici per mangiare. «Purtroppo spesso si scartano cibi solo perché non soddisfano determinati requisiti estetici, o perché una confezione è danneggiata, anche se questo non comporta alcuna alterazione del contenuto». La campagna contro lo spreco messa in atto a livello europeo coinvolge direttamente la grande distribuzione ed i meccanismi che la regolano: pubblicità ingannevole, logiche spietate di vendita e sistemi di imballaggio. Emerge la necessità di un maggior coordinamento gestionale, di investimenti in nuove infrastrutture e di un’educazione al nonspreco negli asili e nelle scuole. Un altro problema da rilevare è quello delle scadenze: per molti prodotti, infatti, l'indicazione è "consumarsi preferibilmente entro". «Questo non signi-
Attenzione anche allo spreco domestico
fica che il prodotto dopo quella scadenza non è più consumabile, ma che potrebbe perdere alcune delle sue proprietà nutrizionali» spiega Curatti. «Si tratta quindi di prodotti che ancora possono essere consumati, nella maggior parte dei casi. A questo proposito, c'è al vaglio un progetto di legge europeo per inserire una doppia indicazione in etichetta: fino a quando il prodotto può essere venduto e fino a quando può essere consumato. Credo poi che i supermercati e negozi potrebbero, anziché buttare i prodotti in scadenza a fine giornata, metterli in vendita a metà prezzo qualche ora prima della chiusura». Il problema delle scadenze viene segnalato anche dal terzo settore, e soprattutto da chi si occupa di distribuire cibo alle famiglie indigenti «Gli sprechi sono sempre da condannare» afferma Angela Carli, presidente del consiglio centrale della San Vincenzo di Cremona. «Premetto che l'impegno principale
deve essere quello di tutelare la salute, tuttavia ci sono alcune leggi che impongono di eliminare i prodotti scaduti, anche se si parla di scadenze indicate con "preferibilmente". Credo che la legge, a questo proposito, dovrebbe essere più chiara, perché vi sono prodotti che possono essere consumati anche dopo scadenza senza alcun rischio». Altro tema è quello dello spreco alimentare domestico, che risulta essere uno di quelli più problematici, come ha recentemente sottolineato il professor Andrea Segrè, professore ordinario di Politica Agraria Internazionale e Comparata e promotore della campagna “Un anno contro lo spreco”. A questo proposito anche Assoutenti fornisce delle raccomandazioni ai consumatori: «Bisogna tenere il frigorifero sempre controllato, tenere sui ripiani più alti i prodotti in scadenza, ma anche pianificare con attenzione la spesa e stare attenti a cosa si mette nel carrello» conclude Curatti.
Variante generale del Pgt, via libera della Giunta La Giunta Comunale ha assegnato al Consiglio comunale la delibera riguardante l’adozione della Variante generale al Piano di Governo del Territorio che si compone del Documento di piano, del Piano delle regole e del Piano dei servizi. Il 21 gennaio prossimo la Commissione consiliare Politiche Urbanistiche e Territoriali si riunirà per esprimere il proprio parere in merito a tale documento che il 28 gennaio verrà sottoposto all’approvazione del Consiglio comunale. Si conclude così la prima fase di un lungo percorso iniziato il 18 novembre 2010. Le priorità strategiche che la Variante generale propone sono: la sostenibilità ambientale delle scelte, tendente alla conservazione e valorizzazione dei paesaggi, delle risorse fisiche e della rete ecologica; il contrasto al consumo di suolo e la conseguente restituzione all’uso agricolo di circa 600 mila metri quadrati di superficie potenzialmente utilizzabile per altre funzioni dal previgente Pgt; il governo della riqualificazione urbana, teso a favorire il recupero delle aree dimesse, la riduzione dell’inquinamento ambientale e l’incremento dell’uso di energie alternative; la rigenerazione del tessuto urbano consolidato; la collaborazione tra l’amministrazione ed i soggetti del privato che erogano servizi di pubblica utilità e svolgono un ruolo attivo nella trasformazione del contesto urbano, nel rispetto del principio di sussidiarietà; la semplificazione e il notevole snellimento degli strumenti attuativi per interventi edilizi, limitando a casi straordinari i piani/programmi, previlegiuando il permesso di costruire convenzionato; l’adeguamento delle infrastrutture della mobilità con operazioni di completamento ed integrazione sia del sistema delle comunicazioni regionali e nazionali, sia dei fabbisogni locali, anche con attenzione alla mobilità lenta; ridare attualità alla rilevanza agricola, fattore trainante dello sviluppo economico locale.
Cronaca
Sabato 19 Gennaio 2013
Esiste una reale “emergenza sicurezza”? La crisi accentua la microcriminalità. Ma non si registra un vero e proprio allarme
C
di Michele Scolari
remona: città sicura o realtà urbana dove si vive nella paura quotidiana? A seguito di alcuni fatti di cronaca che si sono susseguiti dalla scorsa estate, tra cui i blitz nei parchi , episodi di prostituzione nel centro cittadino e due aggressioni, le opinioni dei cittadini si dividono. Lasciando da parte i casi estremi di chi vorrebbe sostituire le forze dell’ordine con una “milizia cittadina”, c’è chi guarda con preoccupazione crescente a simili episodi e chi, invece, li considera fatti sporadici che, seppure meritevoli di attenzione, sono tuttavia pretesto di strumentalizzazioni politiche o montature giornalistiche. Esiste allora una “questione sicurezza” a Cremona e, in caso di risposta positiva, a che livello è? In attesa della presentazione del bilancio dell’attività svolte nel 2012, dal comando dei Carabinieri di Viale Trento Trieste fanno sapere che, in generale, «alla luce dei dati non emergono particolari criticità per la zona di Cremona e dintorni». Certo, vi sono episodi che vanno oltre la microcriminalità (si ricorda ad esempio la gang della droga, smantellata a dicembre dai Carabinieri a Soresina), ma «non si registra una situazione tale da far parlare di un vero e proprio “allarme sicurezza”». Vi sono alcune zone in cui si sono registrati fenomeni che vanno oltre il furto in appartamento o le scaramucce fuori dal bar: ad esempio nella zona di Soresina, dove è stato scoperto e debellato dall’Arma un ingente traffico di stupefacenti nel mese di dicembre, e dove la sera dell’Epifania si è consumata la violenta aggressione di un
Le opinioni dei cittadini a confronto: la città è sicura?
Nel traffico degli stupefacenti i pusher si recano fuori provincia per rifornirsi, segno che le basi sono altrove anziano. Ma in generale «non risulta una ripetitività ed una recrudescenza tale di fenomeni da indurre a lanciare un vero e proprio allarme». Vi sono indubbiamente fenomeni di microcriminalità, come ad esempio quello dei topi d’appartamento o del taccheggio, che è difficile eliminare completamente, nei confronti dei quali l’attenzione rimane alta: questo tipologia di fenomeni è collegata anche alla crisi economica, che diminuisce il denaro a disposizione. Anche sul fronte del traffico degli stupefacenti non si può parlare di un vero e proprio “allarme”. «Più che
Dai blitz nei parchi la situazione sembra migliore
come polo di smistamento, la zona di Cremona e dintorni si configura come luogo d’importazione per lo spaccio al dettaglio, più che di vendita all’ingrosso. Sempre più spesso per l’approvvigionamento gli spacciatori si recano a Brescia, Milano e Bergamo». Fatta eccezione dunque per il caso dei due albanesi arrestati per detenzione di cocaina a giugno e settembre dello scorso anno, e della gang della droga di Soresina, «non si può parlare di un grosso canale per il traffico degli stupefacenti i pusher locali si rivolgono sempre di più alle piazze di Milano, Brescia o Bergamo».
Anche riguardo ai trascorsi problemi nei parchi cittadini, non si sono più registrati episodi come quelli al parco Sartori o a quello del Vecchio Passeggio. Merito anche e soprattutto della forte attività di prevenzione attuata dalle forze dell’ordine, presenti sul territorio con numerose unità per pattugliamenti e servizi di controllo. «Certo, anche se in molti casi i mattinali sono vuoti, non bisogna abbassare la guardia. Occorre continuare nell’attività di prevenzione, ricordando anche che in questo settore la collaborazione dei cittadini può fare molto».
La prevenzione ha avuto la sua parte
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Unioncamere: premiate Cat Asvicom e Oleificio Zucchi Gran finale della selezione e raccolta 2012 di buone prassi aziendali per la Responsabilità sociale d’impresa in Lombardia giunta alla quarta edizione. L’importante iniziativa promossa dalle Camere di Commercio lombarde con Unioncamere Lombardia sostiene e valorizza le imprese impegnate in comportamenti socialmente e ambientalmente responsabili, attente al territorio, ai lavoratori e alla comunità che hanno voluto dare evidenza delle loro scelte coraggiose. A fronte dell’ampia adesione delle imprese lombarde di tutti i comparti che hanno scelto di assumersi le loro responsabilità in modo proattivo e consapevole verso la società e l’ambiente, sono state selezionate 78 aziende lombarde disseminate su tutto il territorio regionale che sono state premiate da Unioncamere Lombardia il 16 gennaio a Milano nel corso dell’evento che si è tenuto in mattinata a Palazzo Turati. Tra queste, a ricevere il premio sono state due aziende cremonesi: il Centro di assistenza tecnica alle imprese Cat Asvicom e l’Oleificio Zucchi Spa.
6
Cronaca
Sabato 19 Gennaio 2013
Patenti di guida, da oggi si cambia
Non più il “patentino” per i motorini, ma una vera e propria patente. Anche i minorenni potranno subire la decurtazione dei punti
Parte la nuova normativa: salgono a quindici le categorie
E
di Laura Bosio
ntra in vigore oggi la nuova normativa sulle patenti, che ridisegna le regole per ottenere la licenza di guida. Tra le principali novità troviamo un numero maggiormente diversificato di categorie delle patenti - che passano da 9 a 15, la scomparsa del "patentino" per i motorini e una normativa che prevede la decurtazione di punti anche ai minorenni, se la legge lo prevede. La nuova disciplina nasce dal recepimento di due direttive europee la2006/126 e la 2009/113 - attraverso il decreto legislativo59/2011. L’obiettivo è migliorare il livello di sicurezza stradale e la formazione dei conducenti, oltre ad armonizzare e facilitare la libera circolazione di merci e persone in Europa. Un'altra novità significativa riguarda le categorie C (camion) e D (autobus), che vengono sostituite dalla C1e dalla D1, conseguibili a 18 e 21 anni, mentre per conseguire la C e la D "piene" bisognerà avere rispettivamente 21 e24 anni. La patente B1 consentirà invece di guidare le micro car con massa superiore a 400 kg e sarà conseguibile a 16 anni. Per i minorenni - e questa è una delle principali novità - viene invece introdotta una nuova
I NUOVI LIMITI DI ETA’
Età minima per conseguire le varie categorie di patente o per guidare le varie categorie di veicoli: 14 anni Veicoli cui abilita la patente AM, purché non si trasportino altre persone oltre al conducente.
categoria - la AM - per motorini e micro car, che va a rimpiazzare il Certificato di idoneità guida ciclomotore (o “patentino”). Questa patente potrà, come il Cigc, essere presa a 14anni (per la guida all'estero ce ne vogliono 16) ma, a differenza di prima, per ottenerla bisognerà sostenere un esame identico a quello per la patente A. Infine, anche ai possessori di patente AM verranno tolti i punti, se commettono infrazioni che lo prevedono. Inoltre, in caso di sospensione della licenza di guida, dovranno sottoporsi alla revisione. Sempre per i minorenni, non sarà più possibile preparare a scuola la prova teorica: d'ora in poi o ci si presenterà da privatisti o vi sarà l'obbligo di frequentare la scuola guida.
Le novità non valgono per chi l’ha presa prima del 18 gennaio
La patente A1 (quella per le moto 125) si potrà prendere a 16 anni mentre la nuova A2 (che consente di guidare moto fino a 35 kw) a 18. Per avere la A (guida di tutte le moto senza limitazioni) bisognerà avere 20 anni, ma solo se si ha la A2 da almeno 2 anni, altrimenti bisognerà attendere i 24. Le novità non verranno applicate a chi ha preso la patente prima del 18 gennaio 2013: le licenze conseguite entro quella data, dice la circolare del ministero, conservano la loro efficacia. Vediamo di seguito, una ad una, tutte le nuove categorie. AM. Permette di condurre: ciclomotori a due ruote (categoria L1e), veicoli a tre ruote (categoria L2e), quadricicli leggeri di massa a vuoto inferiore o pari a350 kg (categoria L6e), tutti e tre con velocità massima non superiore a 45 km/h, cilindrata
- Veicoli cui abilita la patente A2; - Veicoli cui abilitano le patenti B e BE; - Veicoli cui abilitano le patenti C1 e C1E.
20 anni Veicoli cui abilita la patente A a condizione che il conducente sia titolare di patente A2 da almeno due anni.
16 anni Veicoli cui abilita la patente A1 purché non si trasportino altre persone oltre al conducente; Veicoli cui abilita la patente B1 purché non si trasportino altre persone oltre al conducente.
21 anni - Tricicli cui abilita la patente A; - Veicoli cui abilitano le patenti C e CE; - Veicoli cui abilitano le patenti D1 e D1E; - Veicoli per i quali è richiesto un certificato di abilitazione professionale di tipo KA o KB.
18 anni Veicoli cui abilitano le patenti AM, A1 e B1 che trasportino altre persone oltre al conducente;
24 anni - Veicoli cui abilita la patente A; - Veicoli cui abilitano la patenti D e DE.
inferiore o uguale a50 cm3 se a combustione interna, oppure di potenza nominale continua massima inferiore o uguale a 4 kW per i motori elettrici. A1. Permette di guidare motocicli di cilindrata massima di 125 cm3, di potenza massima di 11 kW e tricicli di potenza non superiore a 15 kW. A2. Da accesso a motocicli di potenza non superiore a35 kW. A. Permette di guidare qualsiasi moto, senza limitazioni. B1. Quadricicli diversi da quelli guidabili con patente AM con massa a vuoto inferiore o pari a 400 kg. B. Autoveicoli di massa massima autorizzata non superiore a 3.500 kg per il trasporto di non più di otto persone oltre al conducente. BE. Complessi di veicoli composti di una motrice della categoria B e di un rimorchio o semirimorchio con massa mas-
sima non superiore a 3.500 kg. C1. Autoveicoli la cui massa massima autorizzata è superiore a 3.500 kg, ma non superiore a 7.500 kg, per il trasporto di non più di otto passeggeri, oltre al conducente. C1E. Complessi di veicoli composti di una motrice rientrante nella categoria C1 e di un rimorchio o di un semirimorchio di massa massima superiore a 750 kg, sempre che la massa autorizzata del complesso non superi i 12.000 kg; complessi di veicoli composti di una motrice rientrante nella categoria B e di un rimorchio odi un semirimorchio di massa superiore a 3.500 kg, sempre che la massa del complesso non superi i 12.000kg. C. Autoveicoli la cui massa massima autorizzata superiore a 3.500 kg e progettati e costruiti per il trasporto di non più di otto passeggeri, oltre al conducente.
CE. Complessi di veicoli composti di una motrice rientrante nella categoria C e di un rimorchio o di un semirimorchio di massa massima superiore a 750 kg. D1. Autoveicoli per il trasporto di non più di 16persone, oltre al conducente, di lunghezza massima di 8metri. D1E. Complessi di veicoli composti da una motrice rientrante nella categoria D1 e da un rimorchio di massa massima superiore a 750 kg. D. Autoveicoli progettati e costruiti per il trasporto di più di otto persone oltre al conducente. A tali autoveicoli può essere agganciato un rimorchio di massa massima non superiore a 750 kg; DE. Complessi di veicoli composti da una motrice rientrante nella categoria D e da un rimorchio di massa massima superiore a 750 kg.
7
Cronaca
Sabato 19 Gennaio 2013
Pd: la sfida maggiore? Recuperare il voto degli astenuti
politica Per la Regione: Ruggeri, Cavazzini, Alloni. Per la Camera: Fontana, Manfredini, Digennaro. Per il Senato: Pizzetti, Magnoli, Abbate
Nella giornata di sabato conosceremo con certezza tutti i nomi dei candidati che prenderanno parte alla tornata elettorale per il Parlamento. Intanto i candidati del Pd si conoscono
già da alcuni giorni, come pure quelli di Sel per le elezioni nazionali. Sono in fase di definizione proprio in queste ore (mentre andiamo in stampa) le candidature di Pdl e Lega, anche se i
nominativi sono quasi certi. Sono stati invece resi noti i nomi alla Camera dell'Udc, a sostegno di Mario Monti: Giuseppe Foderaro, Ugo Rizzi, Paola Biaggi, Gloria Grazioli, Emanuele Ca-
Gaggia, Paola Bandini e Jean Claude Mugabo Uwihanganye. Già noti da tempo, invece, i nominativi di Futuro e libertà: Roberto Dall'Olmo, Marco Stanga e Alessandra Azzali.
bini. Al Senato invece ci sono Rosalinda Busseti e Martino Boschiroli. Già noti Per quanto riguarda le regionali, sono stati resi noti i nomi per la lista civica di Ambrosoli: Michelangelo
regionali Roberto Maroni Pdl
Carlo Malvezzi, Simone Beretta, Gabriele Gallina, Antonio Agazzi, Cesira Bassanetti. Donato Daldoss, Paolo Abruzzi.
Lega
Federico Lena, Bernardette Bossi, Antonella Simonetta.
Partito Pensionati Giacinto Boldrini.
umberto ambrosoli Lista civica Ambrosoli
E
Agostino Alloni, Maura Ruggeri, Ivana Cavazzini.
Sel:
Clara Rossini, Lorenzo Ravizza, Tiziana Ida Sozzi.
Giovanni Cuccia di Laura Bosio
ntra nel vivo la campagna elettorale del Partito Democratico, che giovedì pomeriggio ha presentato i propri candidati a Camera, Senato e Regione Lombardia. Per la Regione sono: Ivana Cavazzini (sindaco di Drizzona) , Maura Ruggeri (consigliere comunale) e Agostino Alloni (consigliere regionale uscente). Per la Camera: Cinzia Fontana (già senatrice e capolista in Lombardia 3), Alessia Manfredini e Valentina Digennaro, appena 24enne (nonché responsabile del gruppo giovani del Pd di Crema, studentessa). Per il Senato: Luciano Pizzetti (già deputato), Titta Magnoli (segretario provinciale del Pd) e Annamaria Abbate (consigliere comunale). Il segretario provinciale Titta Magnoli sottolinea: «Il "ritorno di fiamma" tra Lega e Pdl, peraltro prevedibile, dimostra che temono la vittoria del Pd». La sfida maggiore, tuttavia, sarà quella di recuperare il voto degli astenuti. «Purtroppo in
Italia è un problema non da poco. Ed è anche su questa grossa percentuale di popolazione che lavoreremo, cercando di riportare la gente alle urne». LA PAROLA AI CANDIDATI Luciano Pizzetti: «Abbiamo un duplice obiettivo: vincere le elezioni regionali e quelle politiche, utilizzano ogni energia a disposizione. Il nostro compito è dare omogeneità politica a due enti importantissimi per l'Italia: Stato e Regione Lombardia. Ci troviamo di fronte al fallimento del Governo regionale e ora i cittadini dovranno scegliere tra la riproposizione della vecchia congrega e una proposta nuova, la nostra. Il centrosinistra può rappresentare un solido governo per il nostro Paese, può fare la differenza». Annamaria Abbate. «Con Bersani e Ambrosoli si può dare una svolta storica all'Italia, e il Pd ha dalla sua una grande ricchezza e varietà di esperienze. Sono convinta che le possibilità di vittoria non ci manchino».
Ivana Cavazzini. «La nostra forza sta in una grande varietà di proposte ma anche in una buona percentuale di candidature femminili. Allora votare Pd e votare donna significa voltare finalmente pagina. Ci troviamo in un periodo di profonda crisi e difficoltà da cui è imperativo uscire: per affrontare questa situazione il Pd ha pensato un modello progettuale di futuro che porti a un'Italia più giusta». Cinzia Fontana. «"L'Italia giusta" deve essere lo slogan di questa campagna elettorale. Siamo un partito che vuole parlare al Paese che lavora, che produce, alle reti sociali... Abbiamo le potenzialità per ottenere un risultato straordinario soprattutto in un territorio come il nostro, dove è necessario dare risposte serie contro una crisi che tocca in profondo il mondo produttivo. Vogliamo portare il Paese fuori da questa fase difficile, senza facili slogan elettorali, ma con proposte concrete e attuabili». Agostino Alloni. «Bisogna cambiare il governo del Paese e della Regione Lombardia, e l'unica alterna-
tiva è che vinca Ambrosoli. Il nostro compito è di dare forza a questa possibilità». Titta Magnoli. «Abbiamo messo in campo nove persone adatte ad affrontare una sfida che è particolarmente importante, soprattutto in Lombardia, terreno in cui la battaglia sarà più vivace. Non possiamo assolutamente lasciare la Regione alla Lega». Maura Ruggeri. «Con Ambrosoli presidente, le parole chiave sono due: il coinvolgimento delle persone e dei cittadini e la legalità, cosa di cui nel Paese c'è estremamente bisogno». Alessia Manfredini. «Il Pd ha dimostrato di avere coraggio e di essere credibile. Per questo sono convinta che si possa vincere, sia in Lombardia che a livello nazionale». Valentina Digennaro. «Questi ultimi anni sono serviti al Pd per assestarsi e capire quale percorso comune intraprendere. Il partito è serio e capace di confrontarsi, come hanno dimostrato anche le Primarie. Insomma, quest'anno abbiamo tutte le carte in regola per vincere».
Lavoro, diritti civili, agricoltura, ecologia, scuola: i temi di Sinistra Ecologia e Libertà quello di Vendola c’è il nome del coordinatore regionale di Sinistra, Ecologia e Libertà, il cremasco Franco Bordo. Ci sono poi Elisabetta Cabrini e Roberto Pennacchioli. Monica Fassoni ha dichiarato che «è ora di fare un governo di centrosinistra, e per farlo non c'è bisogno di "innesti" come Monti, Fini e Casini. Oggi dobbiamo lavorare per una riconversione ecologica dell'economia, e il Piano energetico di Monti è molto confuso. Senza contare che
«Le ricette di austerità di questi ultimi anni hanno contribuito alla recessione»
le ricette di austerità che ci ha proposto in quest'ultimo anno hanno contribuito alla recessione, e vanno modificate». È fondamentale portare avanti anche il tema dell'inquinamento in Lombardia, il cui governo attuale «ha dimostrato la propria incapacità nell'approntare un Piano che risolvesse il problema». Tema importante su cui SEL vuole intervenire è quello del lavoro, come conferma Tino Magni, proveniente dal mondo sindacale. «Bisogna cambiare le leggi su questi temi: dalla contrattazione sull'articolo 8 alla questione dell'articolo 18, che va ripristinato, al problema del reddito minimo garantito». Attacca Magni: «La destra pensa solo ad impedire di governare al centrosinistra, ma non ha una seria proposta di Governo del Paese, mentre il Centro è convinto, pur non avendo i voti, di essere legittimato a governare». Secondo Franco Bordo, un altro tema fondamentale è quello dei diritti civili. «Oggi l'Italia è fortemente distante dal resto d'Europa, su questi temi. Manca una legge che regolamenti le unioni civili, che autorizzi i matrimoni tra omosessuali, che si occupi della fecondazione assistita. C'è un concetto di modernità che in Italia ha forte bisogno di essere portato avanti». Bordo è anche grande sostenitore delle necessità del mondo agricolo, «che nell'economia del nostro territorio hanno una preponderanza rilevante». Elisabetta Cabrini, insegnante e neofita della politica, ha invece sottolineato che la scuola «ha grande bisogno di essere al centro delle programmazioni politiche, perché è il luogo in cui si promuovono i diritti di cittadinanza».
Psi
gabriele albertini Movimento civico lombardo
Roberto Vitali, Fausta Galli, Gianluca Pettinati.
silvana carcano Movimento 5 stelle
Anna Sari, Matteo Della Noce, Paride Crotti.
carlo maria pinardi Fermare il declino
Simone Bini, Letizia Sommariva, Alessandro Rossi.
camera e senato PIERLUIGI BERSANI Partito Democratico Camera Cinzia Fontana Alessia Manfredini Valentina Digennaro Senato Luciano Pizzetti Titta Magnoli Annamaria Abbate
Sel: «E’ ora di fare un governo di centrosinistra» Nessun compromesso con Monti: lo ha ribadito giovedì scorso Sinistra Ecologia e Libertà nel presentare i propri candidati alla Camera e al Senato. Nella lista lombarda per il Senato troviamo Monica Frassoni, co-presidente del Partito Verde Europeo (primo posto), Tino Magni, ex coordinatore regionale di SEL (secondo posto), Donatella Carbonetto, Emilio Dioli e Giovanna Denti. Per quanto riguarda la Camera, subito dopo
Partito democratico
Jean Claude Mugabo Uwihanganye Michelangelo Gaggia Paola Bandini
Sinistra Ecologia e Libertà
Camera Franco Bordo Elisabetta Cabrini Roberto Pennacchioli Senato
Monica frassoni Tino Magni Donatella Carbonetto Emilio Dioli Giovanna Denti
MARIO MONTI Udc Camera Giuseppe Foderato Ugo Rizzi Paola Biaggi Gloria Grazioli Emanuele Cabini
Fli Camera Roberto Dall'Olmo Marco Stanga Alessandra Azzali
Senato Rosalinda Busseti Martino Boschiroli
silvio berlusconi Pdl Camera Gianni Rossoni Senato Mino Iotta
Lega Camera Filippo Bongiovanni Roberta Paloschi Senato Silvana Comaroli Italico Maffini
OSCAR GIANNINO
Fermare il declino
Camera Gimmi Distante Aurelio Gugliandolo
beppe grillo
Movimento 5 stelle
Camera Danilo Toninelli Alberto Borell Davide Imberti Fausto Bolzoni
8
Cronaca
Sabato 12 Gennaio 2013
verde pubblico
Piazza IV Novembre, via al progetto di riqualificazione
Tutti connessi con il mondo L’Istat rileva una diffusione sempre più accentuata delle nuove tecnologie
Ma c’è chi “resiste”: «Ritengo che le cose migliori siano quelle fatte da noi, senza supporto di una macchina»
Q Presentato nei giorni scorsi il progetto di riqualificazione del giardino posto al centro di piazza IV Novembre. L’intervento sarà realizzato dalla società Esselunga S.p.A. di Limito di Pioltello (Milano) alla quale il Comune di Cremona ha affidato la sistemazione e la manutenzione di questa area verde fino al 31 dicembre 2014. Si tratta di un contratto di sponsorizzazione, eventualmente rinnovabile, che non prevede oneri a carico dell’amministrazione. Da tempo, come ha spiegato l’assessore Francesco Zanibelli, il Comune ha deciso di avviare una sperimentazione per ricercare soggetti privati e pubblici che intendessero proporsi come sponsor per la riqualificazione e la manutenzione di alcune aree verdi comunali. Tra le proposte sopraggiunte, si è per il momento definitivamente concretizzata quella di Esselunga S.p.A., altre, una decina, sono in fase di perfezionamento e riguardano non solo la sistemazione di rotatorie poste all’ingresso della città, ma anche di aree riservate al passeggio dei cani. «Tra i progetti in via di definizione - ha aggiunto l’assessore - vi è quello relativo alla rotatoria di via Postumia dove lo sponsor è Lgh». L’intervento prevede il taglio al piede e l’estirpazione delle ceppaie delle quattro piante di pino presenti all’interno delle aiuole centrali. Sarà valorizzato il filare perimetrale di celtis australis e verranno effettuati interventi di potatura. Saranno tolte sette piante e nove saranno mantenute. Se la conformazione del sottofondo e l’integrità delle radici lo consentono, due delle piante da togliere saranno reintegrate. In questo modo le piante da eliminare sarebbero cinque, che verranno collocate altrove. E’ prevista l’eliminazione delle siepi di ligustro nelle aiuole interne, mentre sarà manteunta quella esterna come virtuale divisione tra l’area a verde e la viabilità circostante. Sarà mantenuta la striscia di calcestre sul lato nord per l’ingresso dei mezzi di manutenzione. L’area sarà dotata di impianto irriguo a servizio delle piante e del prato delle aiuole interne. Particolare attenzione verrà riservata agli arbusti esistenti con la potatura delle piante di melograno e lagerstroemia. I lavori saranno completati entro la fine di marzo, così da potere iniziare poi la manutenzione con l’avvicinarsi dei mesi più caldi. L'importo investito sarà di 25mila euro. Il Comune ha inoltre preannunciato che per la prossima estate si sta pensando ad una forma di animazione di alcune aree verdi cittadine frequentate soprattutto da persone anziane. Grazie alla collaborazione del complesso bandistico “Città di Cremona” e al sostegno di alcuni sponsor, si terranno intrattenimenti musicali con l’esecuzione di brani degli anni Sessanta.
di Giulia Sapelli
aremmo in grado di fare a meno di alcune tecnologie, come, ad esempio, i telefoni cellulari? Sembrerebbe di no, almeno secondo una recente indagine Istat, secondo la quale il cellulare è ormai presente nel 92,4% delle famiglie. Oltre a quello, tra gli oggetti appartenenti alle nuove tecnologie per l’informazione e la comunicazione quelli più diffusi tra le famiglie italiane sono il lettore Dvd (59,4%) e il personal computer (59,3%). L’accesso a Internet è disponibile nel 55,5% delle famiglie e il 48,6% possiede una connessione a banda larga. Meno diffusi sono invece l’antenna parabolica (33,8%), il cellulare abilitato alla trasmissione di immagini e di dati (34,7%), la videocamera (25,2%) e la consolle per videogiochi (20,3%). Rispetto al 2011, risultano in aumento le famiglie che dispongono di una connessione a banda larga (linea telefonica Adsl o altro tipo di connessione a banda larga), che passano dal 45,8% al 48,6%. Sale dal 33,1% al 34,7% la quota di famiglie con un cellulare abilitato alla trasmissione di immagini e dati. Ma in che modo la tecnologia ha cambiato le abitudini di vita? Lo abbiamo chiesto ad alcuni cittadini. «Certe tecnologie mi sono diventate indispensabili, non potrei più farne a meno» racconta Matteo, ingegnere 31enne. «Con lo smart phone sono costantemente in contatto con il mondo, attraverso la rete. In questi ultimi anni sono nate tantissime applicazioni che ti permettono di fare davvero di tutto solo usando il cellulare: comunicare in tempo reale per iscritto, gestire la propria agenda di lavoro, poter consultare costantemente la posta elettronica, ovunque ci si trovi. Questo permette anche di velocizzare molto i tempi di lavoro, risparmiando tempo prezioso». I modi di comunicare si sono moltiplicati, grazie ad applicazioni come Viber, Watsapp, Google talk, Skype, che permettono una chat in tempo reale con chiunque. «Per me il cellulare è strumento di svago» racconta Stefano, operaio 23enne. «Tuttavia non potrei più farne a meno. Lo utilizzo per consultare le guide dei programmi tv, per registrare i film che mi piacciono sulla pay tv quando faccio i turni di notte e non li posso vedere in diretta. Mi è molto utile anche perché ha il navigatore incorporato, così non ho dovuto spendere soldi ulteriori per comprarmelo a parte». Ma la tecnologia oggi è molto utile anche per gestire una casa. «Mio marito ha insistito per installare un
impianto di domotica in casa, e inizialmente non ero d'accordo, ma ora mi sono ricreduta» racconta Teresa, 43 anni, casalinga. «Ora se sono fuori posso decidere di far partire la lavastoviglie, il riscaldamento, installare o disinstallare l'allarme... insomma, una comodità non da poco. Il tutto usando solo il telefonino. Mi fa sentire più libera e meno ansiosa di dimenticare qualcosa». L'evoluzione tecnologica è importante anche per la cultura. Esistono applicazioni per lo smart phone o l'ipad che permettono di avere in tempo reale le informazioni su un luogo che si sta visitando, dove si trovano i luoghi di interesse più vicini, dove trovare un buon ristorante, ecc. Un'innovazione che vede crescere l’apprezzamento è quelle dello e-book, come dimostra la rapida diffusione, negli ultimi anni, dell'e-book reader: si tratta di un apparecchio che permette di leggere libri in formato elettronico, anche se non tutti sono disposti ad abbandonare il tradizionale libro stampato. «I libri sono fatti di carta, di fogli ancora profumati di stampa, di copertine colorate ... questo è il loro fascino, intramontabile» dice Vittoria, 52 anni, commessa. «L'idea del libro elettronico non mi affascina, nonostante mia figlia ne abbia uno e lo utilizzi assiduamente. Resto legata al tradizionale concetto di lettura». Dello stesso parere Annalisa, architetto,
34 anni, secondo cui «leggere su un apparecchio elettronico mi sembra molto freddo e triste. Mi piace avere in mano un libro vero, perdere il segno e affannarmi a ritrovarlo, utilizzare i più assurdi oggetti come segnalibro: questo è il fascino della lettura, che con l'elettronica non ha nulla da spartire». Tuttavia per qualcuno «è una soluzione davvero comoda» spiega Renato, 40 anni, agente di commercio. «Non ci credevo, ma da quando ho provato l'e-book reader non l'ho più abbandonato. Mi permette di leggere in qualsiasi situazione e mi è utile soprattutto quando viaggio per lavoro: evito di portare con me diversi libri, che mi appesantiscono il bagaglio, perché con un solo apparecchio posso portarmi in giro centinaia di libri». La cosa certa è che la tecnologia affascina maggiormente i più giovani: secondo il dato Istat, infatti, le famiglie in cui è presente almeno un minorenne si dimostrano quelle a più alta intensità di tecnologia Ict: il personal computer e l’accesso a Internet sono disponibili, rispettivamente, nell’83,9% e nel 79% dei casi. Anche se non sempre questa situazione è apprezzata dai genitori. «Mio figlio passa la vita attaccato al computer, ai cellulari, ai social network, e non so più cosa fare per dirottare la sua attenzione verso altre attività» racconta Tiziana, 48 anni, madre di
«Mi hanno regalato lo smart phone, ma non lo so usare»
un ragazzo di 17. «Non ho una grande passione per la tecnologia, ma posso comprendere la sua. Solo che è ad un livello davvero eccessivo. Esiste una vita anche fuori di casa, ma lui sembra non capirlo...». Sul versante opposto, le famiglie costituite esclusivamente da persone di 65 anni e più si confermano quelle meno provviste di beni e servizi tecnologici: appena il 13,9% di esse possiede il personal computer e soltanto l’11,8% dispone di una connessione per navigare in Internet. L’unico bene ampiamente diffuso nelle famiglie di questa tipologia è il cellulare, il cui possesso è comunque molto inferiore alla media nazionale (il 70,9% rispetto al 92,4%). «Mia nipote ha voluto regalarmi a tutti i costi lo smart phone, ma dopo aver provato a capire come funziona, l'ho messo da parte: non sono in grado di gestire una tecnologia simile» racconta Ernesto, 60 anni. «A me piace la vita senza troppe complicazioni, e questo boom tecnologico proprio non mi piace. Trovo che sia alienante, soprattutto per i nostri giovani, che sanno usare alla perfezione internet e il computer ma non sono più in grado di gestire i propri rapporti interpersonali. Inoltre ritengo che le cose migliori siano quelle fatte da noi, senza supporto di una macchina. Mia moglie si è sempre rifiutata di comprare una lavastoviglie, perché è convinta che per lavare bene i piatti serva "olio di gomito". Non posso che darle ragione».
Cremona
Sabato 19 Gennaio 2013
9
Quando a Cremona c’era la pena di morte
LA STORIA Sul lato nord del Battistero si vedono ancora le scritte incise dai condannati al patibolo
Piazza Padella
is at ich Ap de ta
Non sono molto note, in città, le vicende che riguardano le condanne a morte tra medioevo ed età moderna, compresa una storia dai toni macabri e misteriosi, legata alle esecuzioni capitali nella nostra città. Stando ad alcune fonti storiche locali, tra le quali Agostino Cavalcabò, nella strettoia compresa tra il Battistero e l’edificio sopra il Camposanto dei Canonici (detto anche Scarsella o Cappella di San Giovanni) vi era una struttura nella quale si dice venissero rinchiusi i condannati a morte: secondo alcuni era la parte ora mancante della Scarsella un tempo annessa al Battistero e demolita nel ‘500, mentre secondo altri si trattava di una gabbia posta nella medesima posizione della Scarsella quando questa era già stata demolita (del punto in cui si agganciava al Battistero rimane una traccia sul lato nord, prospiciente l’edificio sopra il cimitero dei Canonici, dove ancor oggi si nota un arco in pietra internato nel muro e sormontato dai segni di due spioventi). In ogni caso qui si dice si trovassero i condannati a morte, in attesa di essere trasferiti nella cappella di S. Gerolamo dove passavano in preghiera l’ultima notte prima dell’esecuzione (segnalata dal lugubre suono della campana del palazzo Comunale la sera precedente, all'una di notte e all'alba). La parte che univa il Battistero alla Cappella venne demolita verso la metà del XVI secolo (il Puerari spiega che se ne decurtarono ben sei braccia «per liberar il battistero d’intorno»); e nessuna traccia rimane di un’eventuale gabbia posizionata successivamente. Ma una testimonianza sembra comunque essere rimasta alla base dei lati nord e nord-est del Battistero (quindi dalla parte di Piazza Zaccaria). Osservando i mattoni, vi si notano incise delle scritte: si dice che siano quelle lasciate nei secoli dai detenuti ivi rinchiusi. Tra quella ancora leggibili (altre sono irrimediabilmente sbiadite) vi sono semplici iniziali e firme per esteso assieme a numerose date (in
ric St
N
Impiccagioni e torture all’ombra del Torrazzo tra XIV e XVIII secolo
di Michele Scolari
una si legge chiaramente “1704”), ma vi si riconoscono anche alcune invettive alle autorità cittadine laiche e religiose. Poco si sa comunque su questa struttura, giacché fra il XIV e il XVIII secolo più fonti posizionano le prigioni dentro palazzo Comunale, nell’ala che da sull’attuale via Lombardini (detta in passato appunto “La Guardiola”, mentre al piano superiore erano l’alloggio del Giudice e il Tribunale). Sorvegliate da un Capitano e da alcuni “Sbirri”, le prigioni contavano diversi locali, descritti dai documenti come angusti, bui e maleodoranti (il Cavalcabò dice che la lettiera di paglia spesso tardava a venire cambiata, costringendo i condannati, già esposti alla fame ed al freddo, a vivere tra fetidi miasmi). Sul lato di piazza Stradivari (dove ora si trovano gli uffici di Spazio Comune) c’era l’ingresso, sormontato da un porticato con una trave alla quale venivano appesi i detenuti durante le torture. Sino al XVI secolo circa, le esecuzioni si tenevano davanti alla chiesa di S. Erasmo (ora non più esisten-
Sino al XVI secolo le esecuzioni avvenivano alla Chiesa di S. Erasmo
Gli impiccati erano tumulati a S. Girolamo
SABATO 19 10.05 10.55 11.10 12.00 13.30 14.00 14.30 17.00 17.15 17.45 18.50 20.00 20.35 21.10 24.00
QUARK ATLANTE. Doc APRIRAI. Attualità UNOMATTINA STORIE.Att LA PROVA DEL CUOCO.Att TG1/TELEGIORNALE EASY DRIVER. Attualità LE AMICHE DEL SABATO.Att TG1/CHE TEMPO FÀ A SUA IMMAGINE PASSAGGIO A NORD-OVEST L'EREDITÀ. Game show TG1 TELEGIORNALE AFFARI TUOI. Game I MIGLIORI ANNI. Varietà S'È FATTA NOTTE. . Attualità
te). I condannati raggiungevano la forca in una processione che partiva dalla prigione, passava dalla chiesa di S. Girolamo (via Sicardo), e si snodava poi per il “Vicolo degli Impiccati” (detto Stricta de Apichatis, continuazione non più esistente del vicolo S. Girolamo) e le attuali via XI Febbraio, via Manini e via S. Era-
DOMENICA 20 09.35 10.00 10.30 10.55 12.00 12.20 13.30 14.00 16.30 16.35 18.50 20.00 20.40 21.30 23.30
MAXITALIA. Attualità LINEA VERDE ORIZZONTI A SUA IMMAINA SANTA MESSA RECITA DELL'ANGELUS LINEA VERDE. Attualità TG1 Telegiornale DOMENICA IN L'ARENA TG1 Telegiornale DOMENICA IN COSÌ È LA VITA L'EREDITÀ. Game show TG1 Telegiornale AFFARI TUOI. Game L'ISOLA. Fiction SPECIALE TG1. Attualità
10.20 10.30 11.00 13.00 13.25 14.00 15.30 17.05 18.05 19.35 20.30 21.05 21.50 22.35 23.50
APRIRAI. Attualità SULLA VIA DI DAMASCO. Att MEZZOGIORNO IN FAMIGLIA TG2 GIORNO / DRIBBLING SENZA TRACCIA. Tf THE LYING GAME. Telefilm NORA ROBERTS. Film SERENO VARIABILE. Attualità STORM CELL. Film COPS. Telefilm TG2 NOTIZIE CASTLE. Tf BODY OF PROOF. Telefilm TG2 NOTIZIE TG2 DOSSIER
06.30 09.25 10.10 10.50 11.30 13.00 13.45 15.40 17.10 18.10 19.35 20.30 21.00 21.45 22.35
REAL SCHOOL. Att ALIEN SURF GIRLS. Tf RAGAZZI C'È VOYAGER.Var A COME AVVENTURA. Att MEZZOGIORNO IN FAMIGLIA TG2 GIORNO/METEO/MOTORI QUELLI CHE SPETTANO. Var QUELLI CHE. Varietà STADIO SPRINT. Sport 90°MINUTO. Sport COPS SQUADRA SPECIALE. Tf TG2 NOTIZIE NCIS. Telefilm ELEMENTARY. Telefilm LA DOMENICA SPORTIVA
10.10 11.00 11.30 12.00 14.00 14.55 16.55 17.00 19.00 20.00 20.15 21.05 23.10 23.30 00.40
L'ISPETTORE DERRICK. Tf TGR BELLITALIA TGR PRODOTTO ITALIA.Att TG3 Sport - Meteo / TGR TG REGIONE/METEO TV TALK. Attualità TG3 L.I.S. PANE E TULIPANI. Film TG3/REGIONE/METEO BLOB. Attualità SUPERSTORIA 2013. Att E SE DOMANI. Attualità TG3/TG REGIONE AMORE CRIMINALE. Att TG3 AGENDA DEL MONDO
09.50 10.45 11.30 12.00 12.25 12.55 13.25 14.00 14.30 15.10
L'ISPETTORE DERRICK. Tf TGR ESTOVEST. Att TGR REGIONEUROPA. Att TG3 Sport - Meteo / TGR TELECAMERE. Attualità PRIMA DELLA PRIMA PASSEPARTOUT. Att TG3/REGIONE/METEO MINI RITRATTI. Att ALLE FALDE DEL KILIMANGIARO. Doc TG3/REGIONE/METEO BLOB/PRESA DIRETTA PRESADIRETTA. Att SOSTIENE BOLLANI. Var
19.00 20.00 21.30 23.45
SABATO 19
RETE 4
09.50 10.50 11.30 12.00 12.55 14.00 14.45 15.30 15.55 17.45 18.55 19.35 20.40 21.30 23.35
07.55 08.00 08.50 09.35 11.00 13.00 13.40 14.10 16.00 CANALE 5 18.50 20.00 20.40 21.10 00.20 01.20
CARABINIERI 2.Telefilm RICETTE DI FAMIGLIA. Att TG 4/METEO/NOTIZIE/TRAFFICO UN DETECTIVE IN CORSIA. Tf LA SIGNORA IN GIALLO. Tf TG4 TELEGIORNALE LO SPORTELLO DI FORUM.Att IERI E OGGI IN TV. Attualità POIROT. Film DETECTIVE MONK. Tf TG 4 - METEO 4 TEMPESTA D'AMORE. Soap WALKER TEXAS RANGER. TF SQUADRA ANTIMAFIA. Film LIFE. Telefilm Traffico/METEO TG5 MATTINA BELLI DENTRO. Sitcom SUPERPARTES. Attualità FORUM. Attualità TG5 TELEGIORNALE/METEO 5 COUGAR TOWN. Telefilm AMICI. Talent VERISSIMO. Attualità AVANTI UN ALTRO. Game TG 5 telegiornale - METEO 5 STRISCIA LA NOTIZIA. Varietà ITALIA'S GOT TALENT. Talent AVVOCATI A NEW YORK. TF TG5 NOTTE/METEO5
06.20 CHANTE! Telefilm 07.00 I PINGUINI DI MADAGASCAR Cartoni animati 11.00 SCOOBY DOO. Film 12.25 STUDIO APERTO - METEO 13.40 MATRIX RELOADED. Film 16.30 TIGER-TEAM. Film 18.05 LA VITA SECONDO JIM. Sitcom 18.30 STUDIO APERTO/METEO 19.25 BEVERLY HILLS CHIHUAHUA.F ITALIA 1 21.10 ALVIN SUPERSTAR 2. Film 23.00 ARMAGEDDON. Film 00.50 SPORT MEDIASET 01.15 STUDIO APERTO 01.45 DJANGO. Film
smo. Dal ‘600 il patibolo risulta collocato nell’attuale piazza Stradivari, davanti alla Torre del Capitano (ancora visibile, inglobata nell’edificio dell’ex Casa di Bianco). Lo spostamento si intuisce anche dal “cambio di residenza” del Boia, situata sino alla metà del ‘500 in via Palio dell’Oca (che si chiamava appunto
“Contrada del Carnefice”), e trasferito dal 1560 circa in alcuni locali sopra la Sala del Consiglio di Palazzo Comunale. Alla Confraternita della Beata Vergine della Misericordia e di San Giovanni Decollato, con sede nella chiesa di S. Girolamo, era affidata l’assistenza ai condannati, incluso l’accompagnamento al patibolo (in veste bianca e a volto coperto) e la sepoltura, che avveniva nel Sepolcro detto “dei Francesi”. Gli impiccati invece venivano tumulati dapprima nel cortiletto ai piedi del Torrazzo (detto appunto il Campo Santo) e, una volta pieno, dalla seconda metà del ‘600 nella cappella della chiesa di S. Girolamo (il luogo è indicato da una lastra marmorea ancor oggi visibile e per questo la chiesa veniva detta anche “degli impiccati”). Annota Agostino Cavalcabò che un elenco completo dei giustiziati a Cremona non è stato tramandato, ma è certo che le esecuzioni erano frequenti e, in molti casi, anche alquanto crudeli. Dai documenti risulta che ancora tra ‘500 e ‘600 i condannati venissero anche decapitati, bruciati («arsi al focho»), fatti a pezzi («tenayati et squartati») o giustiziati tramite fratture multiple causate da una ruota di legno («arrotati»). Per lo più si trattava di assassini o banditi, ma nelle fonti scritte sono riportate anche condanne singolari come quella inflitta a metà del ‘700 a tali Domenico C. e Andrea D., giustiziati per essere stati sorpresi in compagnia di una donna vestita da uomo. Si rischiava inoltre parecchio anche per reati “minori”: nel XVI secolo per un furto veniva «cavato un ogio» e per calunnie di una certa gravità «schiapata (tagliata) la lingua con una forbesina». Talvolta poi, per intimorire il popolo, i corpi venivano esposti sulla Piazza Piccola (la Platea Minor, attualmente Stradivari), offrendo uno spettacolo certo raccapricciante per i passanti, come raccapricciante, nella sua essenzialità, era la dicitura usata per indicare le esecuzioni nelle delibere del Consiglio della Magnifica Comunità di Cremona: «oggi forca».
DOMENICA 20 08.35 09.20 10.00 11.00 11.30 12.00 12.45 14.00 14.40 15.25 16.45 18.55 19.35 21.30 00.45
STORIE DI CONFINE.Att SLOW TOUR. Att SANTA MESSA LE STORIE DI VIAGGIO A...Att TG 4 TELEGIORNALE RICETTE DI FAMIGLIA. Att PIANETA MARE. Attualità TG4/COME SI CAMBIA. Reality DONNAVVENTURA. Att DETECTIVE MONK. Tf IL GENIO DELLA TRUFFA. Film TG4 Telegiornale - METEO 4 IL COMANDANTE FLORENT.F IL CURIOSO CASO DI B.BUTTON.F UNA VITA AL MASSIMO. Film
07.55 TRAFFICO - METEO 5 08.00 TG5 MATTINA 08.50 LE FRONTIERE DELLO SPIRITO. Attualità 10.00 PAPÀ HO TROVATO UN AMICO. Film 12.00 MELAVERDE. Att 13.00 TG5 Telegiornale - METEO 5 13.40 L'ARCA DI NOÈ. Varietà 14.00 DOMENICA LIVE. Varietà 18.50 AVANTI UN ALTRO. Game show 20.00 TG 5 - METEO 5 20.40 STRISCIA LA DOMENICA.Var 21.00 CENTOVETRINE. Soap 23.30 DISTRETTO DI POLIZIA 10. Fic 07.00 08.35 10.35 12.25 14.00 16.00 18.00 18.30 19.00 19.15 21.25 00.25 01.30 01.55 02.25
SUPERPARTES. Attualità CARTONI ANIMATI SABRINA VACANZE ROMANE.F STUDIO APERTO - METEO DRAGON HUNTER. Film DRAGONHEART. Film LA VITA SECONDO JIM. Sitcom STUDIO APERTO COSÌ FAN TUTTE. Sitcom AMORE A PRIMA SVISTA. F LE IENE SHOW. Varietà CALIFORNICATION. Telefilm SPORT MEDIASET STUDIO APERTO DJANGO. Film
SABATO 19
LA 7
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TG LA 7 - METEO - OROSCOPO OMNIBUS. Attualità TG LA 7 TI CI PORTO IO. Attualità TI CI PORTO IO...IN CUCINA JOSEPHINE ANGE GARDIEN.Tf TG LA7 IRMA LA DOLCE. Film THE DISTRICT. Telefilm L'ISPETTORE BARNABY.Tel TG LA7 IN ONDA. Attualità ROB ROY. Film OMNIBUS NOTTE. Attualità TG LA7 SPORT
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CREMA
Sabato 19 Gennaio 2013
Già definiti quelli di centrosinistra, ancora incertezze per il centrodestra. Alcuni dei nomi in lizza sono dati per posti sicuri
Tutti i candidati a Roma e al Pirellone
C
di Michela Bettinelli Rossi
andidature per elezioni regionali e politiche del 24 e 25 febbraio. Ormai siamo agli sgoccioli. Il centrosinistra ha già identificato i propri rappresentanti. Il centrodestra, invece, vaga nel buio. Andiamo con ordine . Pd. Per la Regione, ritenta la corsa Agostino Alloni, consigliere uscente. A lui si aggiungono Maura Ruggeri, consigliere comunale a Cremona e Ivana Cavazzini, sindaco di Drizzona. Per la Camera, i Democratici schierano Cinzia Fontana, già senatrice, capolista in Lombardia 3, Alessia Manfredini e la giovanissima Valentina Digennaro. Per il Senato: l’ex deputato Luciano Pizzetti, al 7° posto in Lombardia 3, il segretario provinciale del Pd Titta Magnoli e il consigliere comunale Annamaria Abbate. Rifondazione Comunista. Per le regionali, correranno Gianpaolo Dusi, ex sindaco di San Daniele Po e consigliere provinciale, Francesca Berardi del Comitato per l’acqua pubblica e di Rete Donne e PierGiuseppe Bettenzoli, consigliere comunale a Crema e sindacalista. Per la Camera, con Ingroia, Rifondazione propone Davide Persico, sindaco di San Daniele Po, e il cremasco Alessandro Zanola, mentre Luigi Pasotto, metalmeccanico di Casalmaggiore, sarà il nome per il Senato.
Sel (Sinistra Ecologia e Libertà). Franco Bordo sarà il candidato cremasco al Parlamento; con lui anche i cremonesi Elisabetta Cabrini e Roberto Pennacchioli. Per il Senato, Sel schiera la cremasca Donatella Carbonetto e i cremonesi Emilio Dioli e Giovanna Denti. Altro cremasco in lizza per Roma: Martino Boschiroli, candidato per il Senato con la «Lista di Mario Monti». Il centrodestra attende ancora. Martedì avremo le investiture ufficiali. La Lega Nord propone, di nuovo, il nome della parlamentare uscente Silvana Comaroli. Stimata sul territorio e amata dal partito, la soncinese deve solo decidere se correre per la Camera o per il Senato. Non se la passa bene, invece, il cremasco Alberto Torazzi: in molti giurano che non verrà ri-
candidato; la vicinanza al «Cerchio Magico» pesa come una macchia indelebile. Per le regionali, i giochi sono praticamente fatti. Le cremasche Bernadette Bossi e Antonella Simonetta dovrebbero contendersi il Pirellone con il cremonese Federico Lena, vice presidente della Provincia di Cremona. Sara Villa, imprenditrice nel settore estetico, dovrebbe essere la cremasca della lista civica per «Roberto Maroni Presidente» con il cremonese Alberto Stasi e la casalasca Giuseppina Mussetola. I nodi stanno venendo al pettine in casa Pdl. Comunione e liberazione ha presentato un candidato per le regionali: il vice sindaco di Cremona, Carlo Malvezzi, che è dato quasi per sicuro. I cremaschi, invece, stanno ancora cercando. Simone Beretta correrà per il Pirellone; a fargli concorrenza c’è il giovane vice sindaco di Soncino, Gabriele Gallina. Si è parlato anche di una candidatura al femminile, quella di Paola Orini che avrebbe rifiutato. Così come avrebbe rifiutato, dopo una lunga riflessione, l’imprenditore Renato Ancorotti. in grado di poter garantire un buon risultato nel Cremasco. Gianni Rossoni avrebbe accettato giovedì scorso la candidatura alla Camera nella lista del Pdl; per lui un posto quasi sicuro: il terzo o il quarto della lista. Sondaggi alla mano, la sua elezione è ad alta probabilità.
Pdl, Chironi: «Rinnovamento. Il documento è unitario» Come c’è stato all’interno del Pd, non è mancato lo scontro all’interno del PDL. Al centro della discussione il dualismo tra le correnti cremasche. Da un lato quella di Opimio Chironi e dall’altro quella del gruppo dirigente. Il ring è stato quello del coordinamento provinciale del Popolo della Libertà della scorsa settimana. «E’ ora di fare davvero il rinnovamento» ha dichiarato Chironi a margine della serata. «Chi ha già avuto molto dal partito e dalle istituzioni deve fare un passo indietro. Non si chiede di andare a casa, ma di lasciare spazio anche ad altri e più giovani». Il riferimento per tutti i presenti alla serata è stato chiaro. L’ipotesi di candidare Gianni Rossoni e
Per saperne di più, bisogna Mino Jotta per Roma e Simone leggere il documento, approvato Beretta al Pirellone, ha incenall’unanimità, sui criteri scelti per diato l’animo di Chironi e del la selezione dei candidati. Il dosuo gruppo. «Non è un problecumento contiene importanti inma di persone» specifica Chirodicazioni. Per Roma, si chiede ai ni. Interpellato sull’argomento, vertici di valutare almeno un noBeretta preferisce non comme locale. Per le regionali, un mentare. «Non entro nella poleamministratore con esperienza, mica» ha detto. «Chi vuole renpresente sul territorio e senza dersi disponibile a candidarsi lo condanne penali. Tutti requisiti può fare e lo faccia. Io lo farò e Opimio Chironi cui rispondono sia Simone Beretsarò anche disponibile a fare un ta, considerato esponente storico del partito, passo indietro, a favore di una candidatura sia il vice sindaco di Soncino, Gabriele Galliforte e unitaria. Il resto non mi interessa. Mi na, che tanto piace alla corrente legata a interesso del bene del nostro partito che ha a Chironi. mbr cuore il territorio».
Due cremaschi scrivono il programma di Maroni
le sessioni» sottolinea Chizzoli, Il programma elettorale di «abbiamo avuto modo di ragioRoberto Maroni parla anche nare su come utilizzare i 16 micremasco. Alla due giorni di liardi di euro che questa opzioComo e Cernobbio del 15 e 16 ne metterebbe a digennaio, organizsposizione. Abbiamo zata dalla Lega verificato che sarebbe Nord, c’erano anpossibile abbassare la che due profespressione fiscale e fatsionisti cremaschi: to proposte su come Andrea Bignami, aiutare le famiglie, o commercialista tifavorire l’ingresso nel tolare di uno stumondo del lavoro di dio in città, e Chrigiovani e donne. Ma stian Chizzoli, già soprattutto abbiamo sindaco di CaperChristian Chizzoli visto che sarebbe davgnanica e profesvero possibile abolire sore di Marketing o attenuare l’Irap e all’università Bocaiutare le imprese». coni. Bignami e Da un punto di vista Chizzoli sono stati emozionale - racconta selezionati, assieBignami - «devo amme a una cinquanmettere che la consatina di professiopevolezza di far parte nisti lombardi, per del gruppo di tecnici ai partecipare alla stesura del proRoberto Maroni quali è stato attribuito il compito di porre sul gramma di Marotavolo gli argomenti che anni. dranno a far parte del program«Due giorni intensi» comma di governo della nostra rementa Chizzoli, raggiunto telegione mi rende orgoglioso». «La fonicamente. «La prima giornaLega Nord» gli fa eco Chizzoli, ta è stata riservata ai tecnici» «ha messo in campo un modo spiega Bignami. «Abbiamo lanuovo di costruzione del provorato in gruppi ristretti che gramma, dove non è più il partiavevano l’obiettivo di definire to che impone idee dall’alto ma come destinare le risorse prosi mette, invece, a ascoltare gli venienti dal mantenimento in stimoli che vengono dall’esterLombardia di almeno il 75% no e dal territorio affidandosi a delle imposte pagate dai lomtecnici e persone con compebardi e di definire le problematitenze specifiche». Roberto Mache più urgenti da affrontare nei roni sarà lunedì pomeriggio a primi 75 giorni di governo della Cremona dove incontrerà la regione». stampa, gli imprenditori e le asIl mantenimento del 75% sociazioni di categoria. Presenti delle imposte pagate in Lomanche Bignami e Chizzoli. bardia, infatti, è uno dei cavalli mbr di battaglia di Maroni. «Durante
Il 28 gennaio le mozioni sul "caso Piloni". Grillini e Beretta chiedono le dimissioni del presidente del Consiglio comunale
Teresa Caso, segretaria Pd: «Noi siamo del tutto tranquilli» Il movimento Cinque Stelle ha presentato la mozione di sfiducia nei confronti di Matteo Piloni. Verrà discussa lunedì 28 nel corso di un consiglio comunale che si preannuncia rovente. La maggioranza farà quadrato attorno al presidente del Consiglio comunale, mentre il Pdl continua a chiedere le dimissioni di Piloni: e-mail alla mano, Simone Beretta, è riuscito a dimostrare che Piloni continua a ricoprire un ruolo importante all’interno del Pd, in contrasto con la sua carica che dovrebbe essere quella di “super partes”. Ma va oltre e
Matteo Piloni
Teresa Caso
mette anche il sindaco sul banco degli imputati: «La Bonaldi non può e non potrà chiamarsi fuori» da questa vicenda avendo vidimato le richieste di rimborso. E per quanto riguarda Piloni, «se poi vorrà farsi rieleggere dalla sua maggioranza sarà il primo presidente “partigiano” eletto dal Consiglio comunale di Crema dall’istituzione di tale ruolo con tutte le conseguenze nefaste del caso». Teresa Caso, coordinatrice del Pd di Crema è serena. «Le motivazioni addotte dal Movimento Cinque Stelle, sono senza fon-
Caserme dei pompieri e della polizia: caccia ai colpevoli Sulle mancate nuove caserme dei vigili del fuoco e della polizia, è intervenuto il Pdl che si è tolto molti sassolini. Leggiamo: «Le nuove caserme erano e restano un elemento indispensabile per dispiegare la volontà politica di chi è chiamato a decidere. Qui, però, casca l’asino. C’era chi le caserme le avrebbe già realizzate nella passata amministrazione, quando questo era possibile farlo, e chi ha fatto di tutto per mettersi di traverso». Di chi la colpa? «A qualcuno, che oggi piange amare lacrime di coccodrillo, Bordo e Torrazzi compresi» scrive il Pdl «mancò il coraggio di fare quello che era necessario fare. Come
l’attuale sindaco Stefania Bonaldi, che da capogruppo del Pd preferì, chissà perché, sposare miseramente il disinteresse e l’opposizione delle sentinelle di allora (tutte rielette in consiglio comunale) piuttosto che sposare l’interesse generale del territorio, dando una mano alla giunta Bruttomesso con un’opposizione costruttiva ». Stefania Bonaldi viene messa sul tavolo degli imputati: «L’attuale sindaco che, rispetto alla proposta di realizzazione delle nuove caserme, fu cieco e improvvido, tenta di uscire dall’angolo con proposte senza respiro, come quella di mettere delle pezze all’attuale caser-
ma dei vigili del fuoco depauperando un’area strategica che potrebbe essere alienata (un’altra nostra proposta costruttiva) al fine di recuperare i soldi necessari per opere importanti e indilazionabili che la città attende». A difendere il sindaco, è arrivato il comunicato del capogruppo del Pd, Gianluca Giossi. Che, invece, sostiene: «Il progetto per le caserme di Beretta, di 9 milioni di euro, interamente a carico del comune di Crema, non è praticabile. Non lo è non solo per i costi ma anche per l'individuazione dell'area per realizzarle, via Colombo, non certo idonea a servizi di questo tipo».
damento». Il ruolo di Piloni è da valutare per altro: «Non può essere giudicato per la sua condizione di dipendente. E’ un pregiudizio. Al massimo possono, se li trovano, giudicare su fatti accaduti in consiglio comunale che dimostrano davvero che Piloni non è super partes». Il punto più caldo della mozione di sfiducia è però la richiesta dei “grillini” di vedere le carte, le pezze giustificative, dei rimborsi e accusano il Pd di «atteggiamento poco etico e trasparente». Un’accusa prontamente rispedita al mittente da Teresa Ca-
so, che risponde: «Non abbiamo nulla da rimproverarci e da nascondere. C’è un diritto sancito da una legge della quale il partito si è avvalso. Non esistono pezze giustificative. C’è un computo delle ore che abbiamo presentato». Ora la palla è nelle mani di Piloni che sembra deciso ad affrontare il dibattito in Consiglio comunale. Con ogni probabilità, il presidente del Consiglio comunale rimarrà al suo posto, ma non godrà più dell’appoggio di tutte le forze politiche presenti nella sala degli Ostaggi. (mbr)
Crema Dopo la richiesta di cassa integrazione per 67 dipendenti e le notizie allarmanti, arrivano le precisazioni
Ferla spiega che cosa succede
E’
di Gionata Agisti
dei giorni scorsi la notizia che il gruppo Ferla, attivo nel settore dell’impiantistica, ha messo in atto una ristrutturazione che si è tradotta nella cassa integrazione per 67 suoi dipendenti, 56 della Multiservice e 11 della Energy. Preoccupato dalle notizie allarmanti che si stavano diffondendo, riguardo a una possibile chiusura della sua attività, il titolare, Luca Ferla, ha voluto però precisare che il gruppo esiste ed è operativo: «Non siamo spariti, continuiamo a combattere sul mercato. Siamo stati costretti dalla crisi a quest’intervento di ristrutturazione delle nostre aziende operanti sul mercato italiano, un intervento che sarà definito nei suoi dettagli entro tre mesi». All’origine delle difficoltà ci sarebbe l’insolvenza da parte del 95% dei clienti del gruppo Ferla. «La causa di
Luca Ferla
questa situazione è il crollo il mercato dell’edilizia che rappresenta il motore per un settore come il nostro. Se viene meno questo comparto, si verifica un effetto a catena che va a ripercuotersi su tutti gli altri. Il nostro mercato
ha conosciuto un calo del 17% nell’ultimo trimestre che, sommato al calo del 20% dei tre mesi precedenti, fa un totale di quasi il 40%». Perché si è arrivati a questo punto? «Le banche hanno chiuso i rubinetti. Non si può continuare così: bisogna ricominciare a immettere liquidità sul mercato, a erogare credito, non solo alle imprese, ma anche ai privati perché possano investire». Parte dei dipendenti in cassa integrazione, verranno ricollocati in altre aziende del gruppo e, infatti, 20 di loro sono già al lavoro. Tutti, comunque, sono stati regolarmente pagati fino a dicembre, compresa la tredicesima e il versamento dei contributi. Tra le aziende del gruppo Ferla ce ne sono due che reggono meglio delle altre e sono potenzialmente in grado di assorbire personale: la prima è la Comfort Home, che si occupa di arredo interno. «L’azienda è stabile» conferma
Ferla, «sebbene anch’essa abbia perso volumi d’affari, rispetto all’anno precedente. D’altronde, si vendono meno case e, di conseguenza, ne risente anche il mercato dell’arredamento». L’azienda che mantiene il primato di salute è la Ferla Service, che si occupa di manutenzioni e che occupa 40 persone circa. Di manutenzioni c’è sempre bisogno. Questo per quanto riguarda il mercato interno, ma per quello estero? Ufficialmente, si dice che sono state fatte scelte azzeccate sui mercati giusti, ma non è un segreto che si stia parlando di Nigeria, sebbene Luca Ferla preferisca rimanere sul vago in proposito. Esclude, però, che si possa parlare di delocalizzazione: «È piuttosto un investimento. D’altra parte, la Nigeria è uno dei principali Paesi in via di sviluppo in quella parte del mondo e per il nostro settore si tratta di una grande opportunità».
Mostra al Sant’Agostino
Esoterismo o attivazione di processi di autoguarigione?
«Il mistero del caduceo», una mostra dedicata all'antico simbolo, come occasione per esplorare gli aspetti della medicina alternativa. L'autore è il noto scrittore Roberto Provana. Domani pomeriggio, domenica 20 gennaio, alle ore 16, negli spazi del museo civico Sant'Agostino, si terrà la mostra a ingresso libero: «Il mistero del caduceo - I percorsi del pensiero simbolico» a cura della onlus locale «Il Risveglio», attiva nel campo della ricerca e dell'applicazione delle discipline olistiche, metodologie che permetterebbero l'attivazione di processi di autoguarigione. L’autore della mostra, che consiste in una serie di venti pannelli, è lo scrittore Roberto Provana, psicologo e formatore, noto anche per aver portato a Crema, lo scorso dicembre, l'astronauta di fama mondiale Paolo Nespoli, in occasione di un convegno presso la sede della Libera Artigiani. In quest’occasione, però, conosceremo un altro aspetto del versatile scrittore: il suo interesse per l'esoterismo e i simboli tradizionali, un interesse che lo ha portato a dedicarsi alla figura del caduceo, il bastone avvolto da una coppia di serpenti, emblema del dio greco
alcuni valori essenziali per il nostro Hermes e tramandato fino ai giorni benessere. La mostra era già stata nostri come inconfondibile logo allestita cinque anni fa, all'interno dell'attività medica e farmaceutica. dell'ospedale regionale «La Carità» «Si tratta di un antichissimo simdi Locarno. bolo diversamente raffigurato nelle Per l'occasione, domenica verrà varie epoche e culture ma sempre presentato al pubblico anche il vocollegato a una concezione olistica e lume «Dal caduceo al mortaio», una sacrale della medicina» spiega Proricerca storica sulla farmacopea vana. «Secondo il mito, il dio Hercremasca, scritta a quattro mani mes, incontrando due serpenti in dallo stesso Roberto Provana e dallotta furiosa tra di loro, li toccò con la lo studioso Walter Venchiarutti. Il sua verga alata: subito i serpenti si ricavato della vendita del libro serviriconciliarono e si attorcigliarono atrà a finanziare l'associazione Emertorno ad essa. Così nacque il CaduRoberto Provana gency, impegnata a fornire assiceo: dalla conciliazione degli opposti stenza e cura alle vittime delle guerre nel mondo. ma anche dall’animazione sempre sinuosa e mobile Come sottolinea sempre Provana: «Si tratta di un di ciò che originariamente era rigida staticità». invito a riflettere su come l'iperconsumo di farmaci Un viaggio nel tempo quello sintetizzato dai pannella nostra società e quindi i problemi che ne connelli, dove si potrà seguire passo passo l'evoluzione seguono, anche di natura economica, potrebbero di questo simbolo: dalla preistoria all'antico Egitto, essere evitati attraverso un'educazione alla respondalla Mesopotamia al Rinascimento italiano, per risabilità personale, nei confronti del proprio corpo e flettere intorno al ruolo e alla natura della medicina, della propria salute» in una prospettiva che interroga sì il futuro, avveniriGionata Agisti stico e tecnologico, ma anche attenta a recuperare
APPUNTAMENTI
A Milano, la mostra di Laura Giardino
AREA B presenta SO QUIET… mostra di Laura Giardino, che inaugurerà martedì 22 gennaio 2013 alle 18.30 nella sede della galleria, Via Cesare Balbo 3, Milano. La mostra resteràaperta fino al 9 marzo. Le opere, intriganti aperture sulla vita delle protagoniste, regalano paesaggi e interni immobili, asfittici, dove è assente qualsiasi movimento che rimandi alla vita oltre quell’istante preciso, con suggestioni che possono richiamare la produzione più nota di Edward Hopper, o la dimensione provinciale rassicurante di Bill Owens, o, come suggerisce Igor Zanti «gli accenti padani caratteristici della poetica di Pupi Avati che si fondono, infrangendosi nella loro cristallina unità, con elementi umani che emergono dalla timidezza del nascondimento, nella loro forzata immobilità». Laura Giardino nasce a Milano nel 1976, dove vive e lavora. Nel 2012 ha vinto la 63° edizione del premio Michetti. Ha partecipato a numerose mostre in spazi pubblici e privati.
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Sabato 19 Gennaio 2013
La Milonga con i «Tango Tinto» Domenica 20 gennaio, nella prima Milonga dell'anno, ritorneranno a suonare i «Tango Tinto», orchestra tipica argentina. Musicalizza: Walter «El Zorro Gris», dalle 21.30 Canyegue: a partire da febbraio verrà proposto un pacchetto di lezioni, da tenersi sempre l'ultima domenica del mese. Il corso partirà al raggiungimento del numero minimo di iscritti richiesto. Per i partecipanti al corso, è previsto l'ingresso gratuito alla Milonga, che si terrà al termine della lezione. Per informazioni ed iscrizioni contattare Renata: 338-1980563
ELEZIONI REGIONALI
Agostino Alloni apre la campagna elettorale Al via la campagna elettorale di Agostino Alloni per le elezioni regionali del 24 e 25 febbraio. Il consigliere uscente, ricandidato al Pirellone nella lista del Partito Democratico, ha organizzato la sua prima iniziativa pubblica presso il cinema multisala Porta Nova di Crema. L'appuntamento è previsto per lunedì 21 gennaio alle ore 21.45. Durante l'incontro, aperto alla partecipazione di tutti i cittadini cremaschi, verrà proiettato un video di Gian Carlo Molaschi sul lavoro svolto da Alloni durante i trenta mesi di impegno diretto in qualità di consigliere regionale. «Riprendendo Alloni», questo il titolo del breve filmato (dalla durata di circa 45 minuti), sarà quindi una sorta di resoconto di mandato in forma video, in cui il candidato cremasco spiega e mostra concretamente le attività e le iniziative da lui svolte in Consiglio regionale e a favore del territorio cremasco. Durante l'iniziativa verranno poi lanciati il leit-motiv, lo slogan e i contenuti principali della campagna elettorale e introdotte le prime tematiche su cui il consigliere Alloni si impegnerà direttamente in Regione Lombardia per la prossima legislatura.
Castelnuovo, l’iniziativa
I genitori dipingono le aule dei loro figli
Un bellissimo rientro a scuola ha accolto gli alunni della scuola primaria di Castelnuovo. Ogni classe ha avuto la propria aula nuova e colorata. Era da tempo che i genitori meditavano di poter dare una mano per pulire e migliorare l’ambiente della scuola. Gli interventi sull’immobile di competenza comunale. Infatti. ritardavano per urgenze in altri istituti scolastici. Grazie alla collaborazione tra il Comune e l’Associazione «Amici Scuole Castelnuovo» che hanno stipulato una convenzione ad inizio anno, invece l’aiuto è diventato realtà. Il Comune ha autorizzato i lavori e fornito il materiale necessario, e un gruppo di genitori ha fatto il resto dipingendo e pulendo durante le vacanze natalizie le aule della scuola per rendere l’ambiente accogliente ai piccoli studenti.
Panathlon di Crema
Il Sudore dell'Atleta
Martedì 29 gennaio, alle ore 20, al ristorante Villa Toscanini di Ripalta Guerina, il Panathlon di Crema presenterà il libro : «IL SUDORE DELL’ATLETA». antologia novellistica e grafica del concorso per il cinquantenario di Panathlon Crema e per l’assegnazione della «Targa Paolo Scorsetti 2012». Inoltre si svolgerà la premiazione dei vincitori del concorso grafico e letterario bandito in occasione del 50 ° del Club.
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Crema
Sabato 19 Gennaio 2013
oggi iscrizioni all’istituto
Casearia di Pandino: a scuola con il tablet
A scuola con i tablet: accade alla Casearia di Pandino. Nell’ambito del progetto «Generazione Web» sono arrivati tablet e LIM. L'obiettivo del progetto (finanziato da Regione e Ministero) è quello di permettere a oltre 1.000 classi lombarde di adottare strumenti tecnologici per le lezioni, abbandonando i libri su supporto cartaceo, per passare a testi esclusivamente in versione digitale (gli e-book), da consultare tramite netbook o tablet. L’Istituto «Stanga» partecipa all’iniziativa oltre che con la sede di Pandino anche con quella di Crema. E a Pandino la classe individuata come partecipante al progetto è la 3E, dove oltre alla LIM, dall’inizio dell’anno scolastico al posto dei libri di testo, i ragazzi hanno ricevuto in comodato d’uso gratuito tablet ed ebook. Per Michele Perna, docente di lettere e referente del progetto «Generazione Web» per la sede di Pandino, «i ragazzi si sono dimostrati, oltre che collaborativi, anche creativi e propositivi. Da parte nostra, noi cominciamo a parlare il loro stesso linguaggio, infatti attraverso queste tecnologie, oggi l’insegnante si trova più vicino al linguaggio degli alunni e trova un punto d’incontro nell’informatizzazione della lezione. Ma allo stesso tempo, emerge un altro ruolo fondamentale per l’insegnante, che è quello di mediatore culturale, perché oggi per i ragazzi, l’accesso alle informazioni è velocissimo e spetta proprio all’insegnante indirizzare e selezionare i contenuti». Infine, sabato 19 gennaio dalle 14 alle 16.30, presso la sede della Casearia di Pandino, di in via Bovis, 4 ci sarà il terzo appuntamento con la «Scuola Aperta», rivolto a genitori e alunni di terza media, impegnati nel percorso di conoscenza e orientamento, al fine della scelta della scuola superiore da frequentare nell’anno scolastico 2013-2014. Nel pomeriggio, sarà possibile visitare i locali della scuola, i laboratori, il caseificio didattico e prendere visione dell’offerta formativa.
Pure il Pacioli apre le porte agli studenti e alle famiglie Sabato 19 gennaio, dalle 9 alle 17, l’Istituto Tecnico «Luca Pacioli» di Crema aprirà le sue porte a tutti gli studenti e a tutte le loro famiglie che desiderano visitare la rinomata scuola cremasca ed incontrarsi con i docenti, con gli studenti e con il preside.
«Caino & Abele»: spettacolo, date, costo biglietto, prevendita «Sussurro nel Vento» è il nuovo spettacolo della compagnia teatrale «Caino & Abele», al suo debutto sabato 26 e domenica 27 gennaio, alle ore 21, al teatro del nuovo oratorio di Offanengo. Protagonisti assoluti dello spettacolo, le 17 bambine e i cinque adolescenti della «CRE-Arti», l’Accademia del Musical in Oratorio, targata «Caino & Abele», sostenuti dal gruppo senior della Compagnia. «Sussurro nel Vento» è lo spettacolo musicale liberamente ispirato a «Whistle down the Wind», successo mondiale con musiche di Andrew Lloyd Webber e liriche di Jim Steinman. Dopo il debutto, «Sussurro nel Vento» replicherà anche venerdì 22 e sabato 23 febbraio. Prevendita dei biglietti: sabato 19 gennaio ore 15-16 e sabato 26 gennaio ore 10-12, presso la segreteria dell’oratorio. Biglietto € 8, ridotto € 5.
Tutti i consigli veramente utili. Suggeriti da Saverio Jacopo Tarenzi della Promet di Ombriano
In auto, con ghiaccio e neve
P
di Gionata Agisti
revisioni di nuove nevicate a parte, l'inverno porta con sé temperature rigide che possono procurare più di un fastidio alle nostre automobili. Per ridurre le possibilità di spiacevoli inconvenienti, abbiamo chiesto di nuovo consiglio e qualche dritta a chi di auto si occupa direttamente e ogni giorno ha a che fare con i danni causati da una scarsa cura del mezzo. Saverio Jacopo Tarenzi, della Promet s.r.l. di Ombriano, suggerisce alcune misure precauzionali, adatte non solo a quanti hanno in programma di percorrere lunghi tragitti, ma utili per ognuno di noi quando, per negligenza o nell'ottica del risparmio a tutti i costi, tendiamo a trascurare gli aspetti più elementari della manutenzione. «Nella stagione fredda, è molto importante, prima di tutto, controllare la vettura in ogni sua componente: gomme, freni, pastiglie, olio, per poter viaggiare in tranquillità. Per quanto riguarda le gomme, in modo particolare, è buona norma controllare spesso che il loro livello di pressione sia corretto, come indicato dal libretto di uso e manutenzione. Spesso vuol dire almeno una o due volte al mese, perché una pressione non corretta delle proprie gomme porta facilmente alla loro usura e, di conseguenza, anche a un
consumo maggiore di carburante, con tutte le spese che ne derivano. Più le mie gomme sono rovinate, più spesso dovrò fare benzina». «Senza contare che una gomma usurata» spiega ancora Saverio Jacopo Tarenzi, «non fornisce le stesse caratteristiche: montare gomme nuove, per esempio, significa garantire alla propria auto, in caso di frenata, uno spazio di arresto inferiore della metà. Sempre riguardo alle gomme, il tipo più adatto per questa stagione è quello dei pneumatici invernali, comunemente detti gomme da neve ma che in realtà sono adatti alla stagione invernale in genere, senza che il fondo stradale debba essere per forza innevato». «Grazie alla loro particolare mescola, resistente ai climi più rigidi» suggerisce il responsa-
bile della Promet s.r.l. di Ombriano, «questi pneumatici sono in grado di offrire la migliore prestazione su qualsiasi tipo di fondo, anche sull'asfalto più pulito. È poi buona norma sostituirli a inizio aprile, quando la temperatura comincia a salire. L'obbligo che li riguarda, infatti, è valido fino al 31 marzo. Molti preferiscono impiegare due soli pneumatici invernali, visto che la legge lo consente, ma questa prassi è sbagliata, oltre che pericolosa». Perché? «Se l'auto è a trazione anteriore, si potrà avere sì la sensazione di un buon controllo ma, avendo gomme normali montate posteriormente, si potrà andare facilmente in sovrasterzo, con la conseguenza di avere una vettura incontrollabile. Sottolineo, comunque, che non per questo si deve abbandonare uno stile di guida prudente: anche con pneumatici invernali, infatti, un fondo innevato rimane molto pericoloso». Non tutti, poi, sanno che le gomme devono essere omologate alla propria vettura. «È già capitato che qualcuno si sia disinteressato del tipo di gomme montate dal gommista e che poi, una volta incappato in un controllo delle forze dell'ordine, abbia dovuto subire il sequestro del mezzo e l'imposizione della revisione straordinaria. Molto spesso, cinque persone su dieci non prestano attenzione a queste norme, curando il meno possibile la manutenzione».
«Centro risorse donne», a partire da 18 anni
Tutti i servizi offerti dal Comune al mondo femminile: sportelli d'ascolto, informativo e virtuale L’assessorato alla tello d’ascolto per il diParità del Comune che sagio lavorativo e sociaha inviato alle neo magle; uno sportello inforgiorenni una lettera, in mativo dedicato alle dioccasione del compiscriminazioni di genere; mento del diciottesimo uno sportello virtuale, anno di età. che aggiornerà sulle op«Il nostro intento» diportunità professionali, ce l’assessore Morena culturali , progetti euroSaltini, «è quello di porpei e sulle attività del t a re a c o n o s c e n z a territorio. dell’esistenza, a Crema, Un tema importante di diverse associazioni sul quale l’amministraMorena Saltini che si occupano di tezione si sta muovendo, matiche femminile: aprire un canale di è la violenza contro le donne, di cui le comunicazione con loro per un’ evenstatistiche confermano i dati allartuale disponibilità ad accogliere qualmanti. Prosegue infatti la campagna siasi problematica dovessero vivere e inaugurata in occasione della giornata nell’ottica di una collaborazione, quainternazionale contro la violenza di lora avessero l’interesse ad una partegenere, denominata «Il fiocco biancipazione diretta». A Crema c’è già la co», che prevede incontri di educazio«Consulta per le Pari Opportunità» ne e sensibilizzazione sul tema. I primi presso l’«Orientagiovani» e a breve, due, grazie all’associazione Padri Sograzie alla partecipazione del Comune maschi che si occupa dell’invio degli a un bando regionale, si realizzerà un educatori dei corsi, si sono tenuti gio«Centro Risorse Donne» che offrirà vedì 17 gennaio al Racchetti e allo una serie di servizi, quali: uno sporSraffa. Poi sarà la volta del Galilei .
«Donne per Soncino»: anche un corso per l’autodifesa
Recenti fatti di cronaca, anche locali, hanno portato alla ribalta il tema della violenza sulle donne. Un tema che la commissione di ApertaMenteLab Donne per Soncino ha sempre avuto a cuore: per approfondirlo e parlarne insieme, «Donne per Soncino», in collaborazione con l'Associazione Donne contro la violenza di Crema e con il patrocinio del Comune di Soncino, ha organizzato venerdì 25 gennaio l’incontro «Con noi, per te, per tutte le donne-Contro la violenza». La serata, che si svolgerà a partire dalle 21 nella sala consiliare del Comune di Soncino, si caratterizza per un approccio estremamente pratico, intendendo fornire alle donne gli strumenti per trovare aiuto e supporto in caso di maltrattamenti, per riconoscere i campanelli d’allarme e per prevenire eventuali atti di violenza. Alla fine dell’incontro sarà presentato anche il corso di autodifesa, che si terrà nelle prossime settimane, a partire dal 19 febbraio per sei martedì, gratuitamente, a Soncino. La serata si concluderà con un piccolo rinfresco nella speranza a con l'augurio che sempre meno donne siano oggetto di abusi e violenze all'interno e fuori dalle proprie mura domestiche.
La «Mailata» fino al 15 febbraio nei ristoranti del Cremasco Tra il 15 gennaio e il 15 febbraio, l'Associazione Tavole Cremasche ripropone per il 16mo anno la «Maialata», la rassegna gastronomica con menù tutti a base di maiale. I tavolieri hanno preparato dei menù degustazione con prezzi che vanno dai 25 ai 30 euro. E' un'ottima opportunità per gustare il maiale
che sarà il protagonista assoluto della rassegna con le verdure di stagione. Questa rassegna è legata al territorio e all'usanza di allevare il maiale e macellarlo in casa con l'aiuto di un provetto norcino, non dimenticando che in questo freddo periodo dell'anno, a tavola è buona abitudine "fare il
maiale", per un'abbondante scorta di proteine e grassi prima del lungo salutare digiuno quaresimale. La rassegna è organizzata con il patrocinio della Proloco di Crema e con l'Associazione Strada del Gusto Cremonese. www.tavolecremasche.it Isabella Radaelli
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Crema
Sabato 16 Gennaio 2013
Presentata la 27esima edizione. Le altre domeniche in maschera: 3-10-17 febbraio. Ecco il programma
E’ già carnevale: primi carri il 27 gennaio
L
a 27esima edizione del Gran Carnevale Cremasco è già ai nastri di partenza. Per via della Pasqua "bassa", quest'anno la manifestazione partirà molto presto, domenica prossima, 27 gennaio e proseguirà poi per altre tre domeniche: il 3, il 10 e il 17 febbraio. Una in più, rispetto agli anni scorsi, visto il brutto tempo che nel recente passato ha guastato più di un appuntamento. Come ha spiegato il presidente del Comitato Carnevale Cremasco, Eugenio Pisati, durante la conferenza stampa in Comune, alla presenza dell'assessore comunale alla Cultura, Paola Vailati, e dell'assessore provinciale allo Sviluppo economico, Matteo Soccini, quello che è diventato ormai il Carnevale più importante della Lombardia si è trasformato in un evento complesso, in grado di soddisfare le aspettative dei cremaschi ma anche quelle dei turisti. «Lo conferma un sondaggio commissionato dall'Osservatorio
della provincia di Cremona all'Istituto nazionale ricerche turistiche» ha precisato Pisati. «Tutte le famiglie intervistate, giunte a Crema per il Carnevale, hanno dichiarato di essere più soddisfatte di quanto immaginassero. Ricordiamo anche che, in media, una famiglia che arriva da fuori provincia, nelle domeniche del Carnevale, investe più di 40 euro per il pranzo e lo shopping, a tutto beneficio del commercio locale». La manifestazione non sarebbe possibile senza i circa 40 vo-
lontari, che lavorano sodo e gratis per 12 mesi l'anno, così da rendere possibile le domeniche di festa. Per creare il rivestimento in cartapesta dei mascheroni, gli artigiani utilizzano 6 quintali di carta riciclata, incollata con farina e acqua, mentre per l'intelaiatura e il meccanismo interno dei carri, sempre in movimento, saldano 7 quintali di ferro. Accanto al Comitato del Carnevale, ci sono altri organizzatori: l'associazione Carnavalart, presieduta da Gianni Mombrini, e i tre gruppi che realizzano a mano i carri più
importanti: i Barabèt, gli Amici e i Pantelù. A questi se ne aggiungono altri, realizzati da singoli gruppi, rappresentativi di parrocchie o paesi del Cremasco. La festa, come si diceva, prenderà il via domenica 27 gennaio, alle 14.30, in piazza Giovanni XXIII. A movimentare la sfilata dei carri allegorici, ci saranno bande e gruppi folcloristici professionisti, provenienti dall'Italia e dall'estero. Tutte e quattro le domeniche, in piazza Falcone e Borsellino, sarà allestita anche l'Isola dei Bambini, dove i piccoli
I Pendolari dopo la lettera di Alloni
Sconto per tutti quelli che hanno patito disagi
Anche gli oltre 13.400 possessori dell’abbonamento «Ovunque in Lombardia» avranno diritto a uno sconto per i disagi di dicembre registrati sulle linee ferroviarie gestite da Trenord. La decisione della società è arrivata a pochi giorni dalla lettera che il consigliere regionale del Pd, Agostino Alloni, aveva inviato all’assessore regionale alla mobilità, Andrea Gilardoni, proprio per chiedere che fosse garantito pari trattamento tra i possessori di abbonamenti mensili “normali”, per i quali è previsto il bonus sull’acquisto dell’abbonamento successivo, e i possessori di abbonamenti integrati. «Sono soddisfatto» ha commentato Alloni. «Trenord e Regione hanno accolto la nostra ri-
chiesta senza creare disparità di trattamento tra gli abbonati. Sarebbe stato assurdo il contrario visto che la direzione da percorrere va proprio verso l’integrazione tariffaria».
potranno giocare gratuitamente, correndo sui gonfiabili giganti o trasformando il proprio volto in maschere, con l'aiuto delle truccatrici dell'istituto Sraffa, che si occupa anche delle visite guidate alla città, ogni domenica mattina, a partire dalle 10.30, presso lo stand del Comitato, in piazza Duomo. Il trenino Beniamino permetterà invece agli spettatori di viaggiare a zig zag tra i carri, per permettere ai più piccoli di osservare la sfilata da vicino. Come ogni anno, poi, ci sarà spazio anche per i mercatini dell'artigianato artistico, dei prodotti alimentari e del bio, organizzati da Cinzia Miraglio e provenienti da tutta Italia. Questa volta, però, a causa della concomitante campagna elettorale, non potranno essere allestiti in piazza Duomo ma dovranno traslocare in piazza Moro e nelle vicine vie Matteotti e Cavour. Per la prima volta, nello stand del Comitato, saranno in vendita anche dei gadget personalizzati - piatti, tazze e campanelle in porcellana di-
pinte a mano - con tanto di immagine della maschera cremasca del «Gagèt col sò uchèt». Un'altra novità la si deve sempre a Cinzia Miraglio e riguarda il primo Baby Swap Party, un'importazione dagli Stati Uniti e che non è altro che una festa del baratto. L'appuntamento è per sabato 26 gennaio, a partire dalle 14, al ristorante Le Comari, in piazza Duomo ed è dedicato in particolare allo scambio di abbigliamento per bambini e costumi di Carnevale per bimbi e adulti. Chi volesse informazioni, può scrivere all'indirizzo email: cinziamraglio@gmail.com oppure telefonare allo 0373/85684 o al 389 1547815. Non è tutto: questa sera, sabato 19 gennaio, alle 21, presso la sala Pietro da Cemmo, in collaborazione con l'associazione musicale «Il Trillo», andrà in scena un'anteprima della manifestazione: il «Gran Concerto del Carnevale», diretto dal maestro Davide Pedrazzini. L'ingresso è libero. (ga)
Progetto di «5 stelle»
«Smart Crema»: copertura wi-fi della città Il gruppo di lavoro Innovazione del «5 Stelle» cremasco ha annunciato il completamento dello studio di fattibilità per la copertura wi-fi del comune di Crema, denominato «Smart Crema». Il progetto prevede la copertura completa di Crema, compresi i quartieri periferici, sfruttando nuove tecnologie di tipo MetroMesh per la minimizzazione delle opere civili e quindi dei costi di realizzazione. L'ottica perseguita nella ideazione del progetto è quella di un investimento in tecnologia, e non solo di costo per i cittadini. Una volta in produzione, la rete fornirà connettività alla pubblica amministrazione e ai cittadini per veicolare servizi integrati quali vi-
deosorveglianza, sistemi di risparmio energetico, multe telematiche, accesso da parte delle Forze dell'ordine dei database delle pubbliche amministrazioni, Urp telematico, e molto altro ancora. L'obiettivo è quello di creare una città intelligente, nella quale i cittadini e le istituzioni possano interagire mediante le nuove tecnologie, il tutto per migliorare la vita di ciascuno. Il progetto verrà presentato il giorno sabato 19 gennaio in una conferenza stampa dedicata presso la sala dell'Organo del Comune alla quale sarà invitata la cittadinanza oltre al sindaco Stefania Bonaldi, l'assessore Giorgio Schiavini oltre al resto di giunta e Consiglio comunali.
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Sabato 19 Gennaio 2013
Speciale Sposi
I segreti di un matrimonio felice E
Pagine a cura di Martina Pugno
MILANO SPOSI 2013 Le novità della fiera
State organizzando il vostro matrimonio e proprio non riuscite a trovare quel dettaglio, quel piccolo elemento che potrebbe dare uno speciale tocco di orginalità e magia all'evento? Oppure siete agli inizi, e faticate a capire come muovervi, cosa iniziare ad organizzare per primo e a definire i caratteri generali e le atmosfere che volete caratterizzino il giorno del "Sì"? Oppure, più semplicemente, amate fantasticare e sognare del vostro giorno più bello, curiosando tra le novità e le ultime tendenze? A tutti voi si rivolge la trentanovesima edizione di Milano Sposi, che si svolgerà al Mediolanum Forum il 26 e 27 gennaio e il 2 e 3 febbraio, dalle 14 alle 21 di sabato e dalle 10 alle 21 di domenica. MilanoSposi è oggi l'appuntamento di riferimento per il mercato italiano del matrimonio ed è visitata non solo dai futuri sposi della provincia di Milano, ma da un pubblico variamente proveniente da buona parte del nord Italiaper entrare in contatto diretto con i migliori professionisti del settore. La presenza delle maggiori "firme" della moda sposi, delle location più suggestive, dei ristoranti più raffinati, degli studi fotografici di tendenza, fa di MilanoSposi non solo un momento di grande interesse commerciale ma anche la sede ideale per cogliere idee nuove e originali per il proprio matrimonio, un evento da sempre piacevolmente legato alla tradizione. A MilanoSposi è possibile informarsi sui prezzi di prodotti e servizi, effettuare interessanti confronti, ottenere dagli espositori consigli e suggerimenti preziosi e, nel caso lo si desideri, anche effettuare prenotazioni direttamente presso gli stand, a "prezzi fiera" particolarmente vantaggiosi. Ad attendere i visitatori, anche le preziose consulenze gratuite dei professionisti della bellezza e dell'hair style e il Giardino degli Sposi, un romantico percorso tra soluzioni e proposte per il matrimonio. Per gli operatori del mercato del matrimonio, la presenza a MilanoSposi costituisce una certezza di visibilità e di contatto con un pubblico numeroso e altamente selezionato.
siste una ricetta per una vita matrimoniale lunga e felice? A quanto pare sì, almeno secondo Sonya Lyubomirsky, psicologa della University of California. Se per poter vivere un matrimonio duraturo è indispensabile una buona dose di fortuna, ciò non toglie che anche la coppia abbia in questo una grande responsabilità: . In una pubblicazione dal titolo "I miti della felicità", la studiosa prende in esame ogni fase del rapporto a due, dall'innamoramento fino allo sviluppo del sentimento nel corso delle relazioni durevoli. Il risultato? Coccole quotidiane, ammirazione per il proprio partner e interesse per le cose che ama sono la carta vincente per il successo dell'unione. Che l'innamoramento e le farfalle nello stomaco siano una fase passeggera nel rapporto lo conferma la psicologa, che tra le pagine del New York Times ha spiegato come la causa principale sia innata nell'uomo: sarebbe infatti l'atteggiamento edonistico, ovvero la capacità, fondamentale per l'evoluzione e la sopravvivenza, ad adattarsi e abituarsi a tutto ciò che viene percepito come positivo e piacevole. Questo non significa, però, che il sentimento sia destinato a spegnersi: i forti slanci emotivi lasciano invece spazio ad un sentimento più maturo e non per questo meno soddisfacente e prezioso, che però necessita di quotidiane cure. Da qui, la ricetta offerta dalla dottoressa Sonya Lyubomirsky, che prevede una buona dose di coccole, gesti affettuosi e abbracci quotidiani, ma anche la capacità di ritagliarsi, nonostante i frenetici ritmi degli impegni quotidiani, anche del tempo di qualità da trascorrere con il proprio partner, interessandosi alla vita e ai racconti quotidiani e non mancando di mostrare la propria stima reciproca. L'esperta si spinge
oltre, consigliando di tenere un diario delle emozioni sul quale annotare gli eventi positivi, per fare in modo che nel corso della giornata superi-
no quelli negativi. Il consiglio conclusivo dell'esperta, dunque, è quello di spendere ogni mattina cinque minuti per chiedersi cosa si può
fare, in quel giorno, per rendere migliore la vita del partner: anche un sorriso, un po' di complicità possono essere sufficienti. Se questi consigli possono sembrare facili da seguire nei momenti più tranquilli, non sempre sorgono naturali nei periodi più impegnativi, stressanti o intensi: in questo senso, anche il periodo di organizzazione del matrimonio può essere un ottimo banco di prova, per imparare a ritagliare attimi di assoluta tranquillità anche nei mesi in cui, seppur per eventi gioiosi e felici, l'agenda sembra non lasciare nemmeno un piccolo spazio. Una organizzazione che coinvolga entrambi i partner e tenga conto dei gusti e delle preferenze di entrambi, lo sforzo di ricercare sempre il miglior compromesso e la soluzione che meglio esprima la volontà della coppia sono il primo passo per un matrimonio di successo, non solo per quanto riguarda la giornata delle celebrazioni, ma per tutto il resto della vita.
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Speciale Sposi
Sabato 19 Gennaio 2013
Il matrimonio allunga la vita e fa bene... alla salute Sposarsi fa bene alla salute: questo è quanto emerge da un recente studio condotto da Ilene Siegler della Duke University Medical Center e pubblicato sulle pagine dell'Annals of Behavioural Medicine, incentrato proprio sulle aspettative di vita delle persone sposate e dei single. I primi sarebbero soggetti ad un maggiore benessere psichico e fisico, che porterebbe ad una vita, in media, più lunga e più sana. La ricerca è stata condotta su un campione di 4800 persone di ogni età per un diverso numero di anni, ed avrebbe fatto emergere questo importante dato: all faccia di chi sostiene che il matrimonio sia la tom-
L’
abito bianco per secoli non ha avuto rivali. Ancora oggi, è il colore d'eccellenza per il matrimonio e per l'abito della sposa, anche se per le future mogli si aprono sempre più di frequente nuove possibilità: l'abito colorato conquista sempre più spose adattandosi ai gusti e ai periodi dell'anno per qualsiasi matrimonio. Anche quest'anno, come nel 2012, resta di grande tendenza il verde, preferito però nella sua declinazione color smeraldo: un tono caldo e avvolgente, ideale per le nozze di fine inverno ma anche per quelle autunnali: dall'abito il colore, che richiama quelli naturali, può espandersi e conquistare decorazioni e addobbi, unendosi ai colori caldi dell'autunno. I toni pastello sono invece quelli che domineranno l'estate, con un sovrano indiscusso: il color cipria, elegante e raffinato, perfetto per l'abito della sposa e per i dettagli degli ambienti nei quali si deciderà di festeggiare il lieto evento. Moltissime sono le soluzioni proposte dalle case di moda, con cura per i dettagli che possono costituire importanti
ba dell'amore, pare che le persone sposate (siano esse di sesso maschile o femminile) godrebbero di un sostegno fisico e psicologico maggiore rispetto a quelle non sposate oppure divorziate. Il che farebbe molto bene alla loro salute. Ne conseguirebbe quindi che l'essere single potrebbe venire considerato come un fattore di rischio per persone di mezza età, a parità di cura e di attenzione alla qualità della propria vita e alla propria salute. Del resto, che il matri-
monio facesse bene alla salute era già stato dimostrato in diverse occasioni. In passato uno studio pubblicato sul "Journal of Health and Social Behavior" aveva addirittura rivelato che il divorzio farebbe molto male alla salute degli ex coniugi, che rischierebbero di essere vittime di malattie croniche come problemi di cuore o diabete. A conferma di questo studio relativo al benessere delle persone sposate si aggiunge un altra indagine commissionata nel 2007 dall’Agenzia
Per le mamme sposate diminuiscono i rischi di baby blues
della Sanità Pubblica Canadese, che dimostra come le neomamme sposate siano meno a rischio di incorrere in disturbi legati alla gravidanza, come al depressione post partum, rispetto a quelle che vivono una convivenza da pchi anni o rispetto alle donne single, separate o divorziate. Si tratta di dati, però, precisano gli autori dello studio, che ancora devono essere approfonditi: dall’analisi delle risposte fornite per l’indagine non è possibile comprendere se gli episodi di baby blues o altri disagi legati all'evento siano causa o risultato di separazioni della coppia oppure della scelta o necessità della mamma di crescere il figlio da sola.
I colori del matrimonio 2013 Intramontabile il bianco, mentre il cipria e il verde fanno tendenza
elementi per creare giochi di contrasto e accendere di colore il vestito. Dettagli verde smeraldo o cipria, in alternativa, potranno essere sfruttati per decorare e impreziosire una mise che prevede il tradizionale abito bianco, per un'efficace unione tra classicismo e modernità. Tra i colori più
di tendenza spicca anche l'azzurro, come una leggera nuance oppure nelle più accese sfumature, per le spose che non vogliono passare inosservate. Dall'abito, i colori possono estendersi fino a diventare tema dell'intero matrimonio: in questo caso non sarà solo l'abito a riportare la tinta prescelta, ma
anche gli addobbi, le composizioni floreali, ma anche l'abito dello sposo, che può presentare dettagli che richiamino i colori dell'abito della sposa, per essere in linea con lo stile dell'intera giornata dell'evento. Un piccolo assaggio di quello che sarà il colore dominante del matrimonio può essere già dato con le par-
tecipazioni e gli inviti, come un indizio che permetta di iniziare a creare la giusta atmosfera. Questi, dunque, i colori che dominano le passerelle per la sposa del 2013: attenzione, però, a fare le dovute valutazioni, riportando i trend presentati in passerella al proprio personale matrimonio.
Non basta selezionare un colore di grande fascino, esso deve anche potersi adattare al carattere della coppia, allo stile e all'atmosfera del matrimonio, ai colori naturali della sposa. Se il verde smeraldo ben si adatta a matrimoni autunnali, ad esempio, può rivelarsi una tinta forse un po' troppo scura per l'estate, oppure poco adattabile al tema prescelto. Si tratta inoltre di un colore che favorisce le spose bionde, mentre le brune potrebbero invece trovarsi meglio proprio con i tenui toni del cipria, che valorizzeranno la carnagione e i capelli scuri della sposa e potranno essere ripresi facilmente anche nelle decorazioni dal gusto più classico. Ad influenzare i colori possono essere anche le location, già dotate di una loro atmosfera e di colori con i quali quelli del matrimonio dovranno incontrarsi in modo armonioso ed elegante: accanto ai diktat del mondo della moda, quindi, prendete in considerazione tutto ciò che potrà rendere il vostro matrimonio adatto alla vostra coppia, ancor prima che ad una rivista di alta moda.
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Speciale Sposi
Sabato 19 Gennaio 2013
Per un matrimonio “verde”: attenzione a dettagli e qualità
Le nozze che non conoscono crisi
Il matrimonio ai tempi di Twitter: per l’82% degli utenti, deve essere tradizionale
I
Sono circa due milioni i matrimoni che vengono celebrati ogni anno nell'Unione Europea: di questi, 200mila sono in Italia. Se per la maggior parte degli sposi il legame con la tradizone è fondamentale, un altro tema inizia a farsi largo accanto al budget: l'attenzione all'impatto ambientale, che prevede un matrimonio organizzato nel massimo rispetto dei luoghi e all'insegna della riduzione dei consumi. Non si tratta, in questo caso, di matrimoni che si declinano necessariamente come cerimonie semplici e prive di eleganza: la cura per il dettaglio non viene meno e molti sposi si stupiscono di scoprire come nemmeno rinuncie e sacrifici siano necessari per un matrimonio che possa definirsi "green". Tra i pionieri di questa tendenza, che prendendo piede dal Regno Unito vanta crescente diffusione in tutta Europa, è Katie Fewings, che di questa attenzione e passione ha fatto un lavoro: Katie gestisce infatti il portale web "Ethical Weddings", ricco di consigli, notizie e informazioni importanti per tutti coloro che desiderano imprimere al proprio matrimonio un segno di ecosostenibilità, senza grandi rinunce. Tra i principali elementi da prendere in considerazione non vi è solamente la provenienza degli ingredienti del menu o dei fiori; non ci si limita nemmeno alla scelta di mezzi di trasporto ecologici, ma ci si concentra anche sulla qualità di tessuti e materiali, dalle tovaglie ai decori. Un'attenzione, dunque, che si trasforma anche in una maggiore cura per il dettaglio e la consapevolezza della qualità di ciò che si va ad acquistare. Katie Fewings, fondatrice del sito Ethical Weddings, sottolinea anche come l'operazione non debba però diventare fonte di ulteriore stress: “Se si cerca di fare tutto da soli, può diventare abbastanza stressante, senza dare garanzie di successo, e nessuno vuole arrivare al proprio matrimonio con la sensazione di aver fallito. Alcune coppie mi dicono: non riesco a organizzare un matrimonio verde perché ogni cosa deve essere verde. Rilassatevi: averci provato significa già tanto. Molta gente non ci penserebbe neppure”.
l matrimonio è un'istituzione ormai superata, che non attira più le giovani coppie: questo il messaggio che molto spesso accompagna dati e statistiche relative al numero di celebrazioni che si svolgono ogni anno in Italia. Tuttavia, basta parlare con le coppie per scoprire che il fascino del matrimonio è sempre invariato e che sono moltissimi i giovani che vorrebbero poter coronare questo sogno. Ne sono prova il successo delle fiere di settore, l'attenzione per riviste e pubblicazioni, e ora perfino i social network: il 41,7% di chi twitta associa la parola matrimonio a pensieri decisamente positivi come “felicità” (29,4%) e “amore vero” (12,3%). A queste percentuali ottimistiche si contrappone però una fetta non trascurabile di italiani che considera il matrimonio a volte come una ipocrisia (18,2%) (“il matrimonio è notoriamente la prima causa di divorzio”). Un altro 4,8% contrappone al significato positivo il timore per la perdità di libertà. Un giudizio più distaccato viene da quel 12,8% che lo considera una “istituzione superata”. Più pragmatico che negativo invece il giudizio dell’8,5% che lo ritiene più che altro un “contratto”. E’ questo il risultato, riassunto sul sito neodemos.it, di una ricerca dell’Università di Milano denominato Voices from the Blogs (VfB), che ha rivolto la sua attenzione a quello che si dice e si discute in rete a proposito di matrimonio. Per realizzare lo studio, sono stati analizzati oltre 20mila tweet postati durante il mese di settembre 2012. Nonostante le voci discordanti, ancor oggi la maggior parte dei commenti preferisce la forma tradizionale di matrimonio
(81,3%) alla convivenza (17,2%). A costituire un freno in questi anni sembrano essere, dunque, le condizoni economiche più che quelle ideologiche: ma per una coppia attenta e in grado di sfrutare le occasioni che offre il mercato, il matrimonio non significa per forza grandi spese. D'altra parte, contenere le spese non comporta necessariamente la rinuncia a un matrimonio elegante e che possa soddisfare il gusto, i sogni e le aspettative degli sposi. Sono proprio gli esperti del settore a garantire,
sempre più di frequente, la possibilità di usufruire dei migliori servizi a prezzi contenuti: gli atelier da sposa, ad esempio, mettono a disposizione delle spose abiti scontati, o appartenenti alla stagione precedente, delle più grandi firme: in questo modo, a prezzo scontato sarà possibile trovare l'abito dei propri sogni. Allo stesso modo, servizi di catering e ristoranti avranno a disposizione menu realizzati in modo tale da soddisfare tutti i palati, ma basati su elementi tipici, prodotti di stagione e a kilo-
metro zero per una scelta etica e che possa fare bene anche al portafogli, senza ovviamente nulla togliere al gusto, grazie alle elaborazioni dei migliori chef. Una prenotazione tempestiva sarà una chiave di successo anche per individuare location, addobbi e servizi ad un prezzo vantaggioso, mentre la scelta di un bravo fiorista e decoratore vi permetterà di selezionare fiori anche semplici e di stagione senza dover rinunciare alla creatività di addobbi studiati per l'occasione, unici e originali.
Speciale Sposi
Sabato 19 Gennaio 2013
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Bergamo Sposi, appuntamento con l’eleganza
Le fedi, simbolo di un’unione indivisibile Gli anelli nuziali possono adattarsi al gusto e alla personalità di ogni coppia L o scambio delle fedi è uno dei momenti più emozionanti dell'intera cerimonia nuziale, un segno tangibile della nascita di una unione destinata a durare per tutta la vita. La fede è quindi un simbolo importante, ma anche un gioiello concreto che verrà portato al dito per tutti i giorni futuri. Per questa ragione è importante che essa sappia ben rappresentare la coppia e adattarsi anche al carattere e alla personalità di entrambi. Anche la scelta delle fedi, dunque, è di grande importanza per poter avere al dito un simbolo che davvero sia rappresentativo del proprio impegno quotidiano. Esistono diversi tipi e modelli di fedi tra i quali orientarsi per selezionare un gioiello che sia il più possibile personale. Il modello classico è forse ancora oggi il più diffuso; è la fede dei nostri genitori, dalla forma bombata e tradizionale all’esterno e piatta all’interno, rappresenta il legame del matrimonio nella sua classica bellezza. La larghezza dell’anello è intorno ai 4 mm. Solitamente in oro giallo, non sono rari coloro che la scelgono in oro bianco. Per chi desidera il massimo della comodità e teme che la fede possa intralciare nelle operazioni quotidiane, la soluzione migliore può essere la comoda, un fede tradizionale ma ha i profili interni ston-
dati ed è per questo più confortevole da indossare. In oro giallo, oro bianco o platino, la Comoda è spesso preferita dagli uomini, poco abituati a portare anelli e incontra anche il gusto delle donne proprio per la sua comodità e per la possibilità di indossarla in modo pratico in qualsiasi occasione nel corso della giornata. Particolarmente apprezzata dalle donne è anche la francesina, che viene solitamente preferita dalle donne perché si può abbinare più facilmente (oc-
cupa meno superficie del dito) con altri anelli e soprattutto con verette di diamanti, senza che nessuno dei due gioielli offuschi l'altro per bellezza e appariscenza. A differenza della precedente, la mantovana è più larga (circa 6 mm a differenza dei classici 4 mm), e proprio per questo motivo viene chiamata “fede larga”. All’interno, è piatta e anche l’ esterno ha una curvatura inferiore rispetto alla classica (sembra più piatta). Un po' più moderna e di vasta diffu-
sione tra le coppie più giovani è invece la flat, una fede a sezione quadrata con 4 facce, una interna, due laterali e l’ultima esterna. Viene preferita dalle coppie che preferiscono un anello che non dia l’impressione di una fede nuziale o da coppie che vogliano distinguersi. Questa fede viene solitamente realizzata in oro bianco, in platino, in argento o in metallo. Alcuni la definiscono fede “del fidanzamento eterno” proprio perché si tende ad evitare la forma classica tradizionale del matrimonio. La Napoletana è invece tagliata a metà e nasconde un segreto: una piccola incisione permette all’anello di aprirsi in due parti. L’interno può essere personalizzato con una scritta a piacimento oppure con una data cara. Per gli amanti delle fedi colorate e vistose, ma comunque raffinate ed eleganti, la soluzione perfetta è costituita dalla fede incrociata. Si compone di tre cerchi indissolubilmente uniti così non sarà mai possibile separarli, né perderli. Solitamente i tre cerchi che compongono l’anello sono di 3 colori diversi: giallo, bianco e rosa, anche se nulla vieta di scegliere un unico colore e far personalizzare la fede in modo che sia davvero un simbolo unico di una unione destinata a durare nel tempo.
E' giunta ormai alla quindicesima edizione la fiera Bergamo Sposi, dedicata al mondo del matrimonio, che si svolgerà quest'anno al Polo fieristico di Bergamo dal 1 al 3 febbraio. Bergamo Sposi mette in primo piano la sempre più attesa lista di eventi collaterali, eventi supportati dagli espositori e da uno staff di collaboratori di prim’ordine. Tra scintillanti novità e mille stupori, tra una qualità sempre più elevata e tecnologie hi tech di ultima generazione prende il via questa nuova edizione che negli anni ha saputo guadagnarsi il titolo di vetrina di rilievo e punto di riferimento per gli operatori del settore e tutti i futuri sposi. Perché Bergamo Sposi, oltre che “massima” qualità, professionalità e proposte diversificate, significa anche glamour, eleganza, sensualità, fantasia, grazie ai professionisti presenti che meglio sanno interpretare il matrimonio. Tra questi tornano, a grande richiesta, il concorso “Fiera Visitata Sposa Premiata”, con in palio uno Splendido Viaggio a Mauritius, e le attesissime sfilate di moda che avranno come protagoniste sia modelle professioniste sia “modelle per un giorno” selezionate fra le future spose. Inoltre, dimostrazioni e corsi di alta cucina, degustazioni, lezioni di portamento e make-up, incontri dedicati alla gestione del budget famigliare, consigli di esperti, concerti e proposte musicali per ogni gusto e tipo di matrimonio, accompagneranno i visitatori durante i tre giorni di apertura.
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CASALMAGGIORE
Sabato 19 Gennaio 2013
Oglio-Po, le promesse del Pd
Pizzetti: «Con noi al governo basta tagli lineari». Cavazzini: «Ospedale strategico, serve investire»
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I candidati casalaschi del Partito Democratico, con alcuni sindaci, incontrano gli operatori
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di Simone Arrighi
trategico: ecco l’aggettivo chiave per l’ospedale OglioPo di Vicomoscano. Da sottolineare e valorizzare. Lo hanno ribadito più volte il direttore sanitario Rosario Canino, i rappresentanti delle Rsu e gli esponenti politici sedutisi al tavolo della sala riunioni del nosocomio casalese mercoledì scorso, per l’incontro organizzato dal Pd, primo partito che, in campagna elettorale, si è espresso a chiare lettere sul futuro del presidio. Lo ha fatto attraverso le dichiarazioni dei due candidati casalaschi alle prossime elezioni del 24 e 25 febbraio: l’ex parlamentare Luciano Pizzetti, originario di Ca’ d’Andrea ed in corsa per il Senato; il sindaco di Drizzona Ivana Cavazzini, in lista per la Regione. Presenti con loro, il primo cittadino di Casalmaggiore Claudio Silla insieme al vice Luigi Borghesi e ad altri sindaci del
Luciano Pizzetti e Ivana Cavazzini durante l'incontro con gli operatori dell'Oglio-Po
territorio casalasco: Gianmario Magni di Scandolara Ravara, Mario Bazzani di Torre de’ Picenardi, Clevio Demicheli di Solarolo Rainerio. «Con noi al governo – ha promesso l’onorevole del Pd – non ci saranno più i tagli lineari, che rappresentano una soluzione di comodo per la politica e non premiano il merito. Chi governa deve
prendersi le responsabilità di tagliare i reali sprechi delle risorse e deve essere in grado di riconoscere la virtuosità, premiandola». Questa dunque la ricetta del Partito Democratico: nelle prossime settimane conosceremo le proposte provenienti delle altre aree politiche rappresentate nel casalasco. «Dobbiamo tenere alta l’attenzione,
anche mediatica, sulle sorti del nostro ospedale, che avrebbe bisogno di investimenti e non di tagli»: ha avvertito Ivana Cavazzini. «La strategicità dell’OglioPo non dev’essere messa in discussione. Stiamo parlando di un ospedale sorto grazie ai sacrifici di un intero territorio e al coinvolgimento diretto dei cittadini, che grazie ai loro sforzi hanno donato al presidio importanti attrezzature come la risonanza magnetica». Attorno alla centralità dell’Oglio-Po per il comprensorio casalasco-viadanese, ruota l’intero assetto riorganizzativo dell’ospedale: il progetto elaborato dagli operatori e dai sindacati prevede il passaggio al modello di “assistenza ospedaliera per intensità di cura”. Non più un ospedale strutturato tradizionalmente in reparti in base alla patologia e alla disciplina medica, ma organizzato in aree che aggregano i pazienti in base alla gravità del caso e al conseguente livello di complessità assistenziale. Le propo-
Listone, Paola Bandini in lista con Lombardia per Ambrosoli
CASALMAGGIORE - La sorpresa più clamorosa in tema di candidature casalasche alle prossime Regionali arriva dal “Listone” di Casalmaggiore: una scelta difficile, partorita dopo mille peripezie, mantenendo però fede, secondo il referente Carlo Gardani, allo spirito con il quale il Listone si è formato nel 2009. «Stavolta i partiti li abbiamo lasciati fuori»: racconta il consigliere comunale, che agirà anche come coordinatore nella campagna per le Regionali. «Abbiamo candidato Paola Bandini, 57 anni, moglie, madre, imprenditrice, che vive tutti i giorni la dura realtà della crisi ed è fuori da ogni schieramento. Semplicemente sostiene da sempre il Listone». Logica a quel punto la scelta di appoggiare Ambrosoli. «Abbiamo ricevuto - spiega Gardani - due proposte. La prima dalla lista Monti per Albertini governatore, che però era imparentata in partenza con i partiti. Ab-
biamo dunque virato sulla lista Centro Popolare Lombardo, in appoggio ad Ambrosoli, proponendo Matteo Rossi. Dopo mille peripezie il nome di Rossi è saltato, e questo per noi è grave motivo di rammarico: in quella lista però sono entrati vecchi politici o comunque nomi di ispirazione politica. Per tenere fede alla nostra linea ci siamo distanziati». Poi… «Poi l’ultima sera utile siamo stati interpellati dalla lista Lombardia con Ambrosoli, civica a tutti gli effetti: avevano riservato per la provincia di Cremona un posto al casalasco, a patto che fosse candidata una donna. Gli altri candidati sono il professore universitario originario del Rwanda Jean Claude Mugabo Uwihanganye, che sarà capolista, e Michele Gaggia, ingegnere civile. Tutte scelte coerenti, che danno spazio alla società civile e a cittadini vergini rispetto alla vita politica. In questo senso la scelta di Paola Bandini ci è sem-
ste di riorganizzazione - che prevedono anche un’ostetricia con camere singole arredate; una chirurgia per pazienti gravi ed una per quelle meno gravi – giacciono inascolate in Regione. Ad oggi, il Piano di Organizzazione Aziendale (Poa) per il 2013 prevede che non vengano nominati nuovi primari per ortopedia e pediatria, che non vi sia il rinnovamento del personale uscente e che il laboratorio analisi (numeri alla mano, una delle eccellenze dell’Oglio-Po) passi con annesso personale all’ospedale Maggiore di Cremona, col mantenimento a Casalmaggiore delle sole urgenze. In sostanza, un progressivo depauperamento dell’Oglio-Po: situazione analoga al ridimensionamento previsto per l’ospedale Civile di Asola, altro presidio strategico a sostegno del quale, in pochi giorni, sono state raccolte circa 3700 firme di cittadini che verranno impacchettate e spedite alla direzione ospedaliera di Mantova.
brata ideale: ha tutti i requisiti che la lista chiede». Una sfida nel presente («difficile, forse impossibile, ma ci proviamo» spiega Gardani) e anche un test per il futuro. «Queste elezioni serviranno anche a verificare la capacità del Listone di essere ancora presente sul casalasco: questa risposta dovranno darla gli elettori, anche per farci capire se è giusto impegnarsi ai nastri di partenza per le comunali del 2014. Questa scelta, da un lato, conferma la nostra volontà di darsi da fare e di risolvere fattivamente i problemi, mettendoci la faccia; dall’altro, vuole rimarcare le esigenze del casalasco, che non può più essere considerato periferia della periferia. In caso di successo numerico contiamo che la lista Ambrosoli tenga in considerazione il casalasco. Noi, nel mentre, appoggiamo il suo programma che, pur di più ampie vedute e orizzonti, riprende i cardini che il Listone già presentò alle amministrative 2009».
Un primo piano di Paola Bandini
maggioranza giovani e tutti riconducibili al partito». «Pasotto ha esperienza in ambito amministrativo, è un esponente politico riconosciuto a livello provinciale e può portare avanti le istanze del nostro territorio». Una candidatura di bandiera? «Diciamo piuttosto che abbiamo candi-
dato una bandiera, nel senso che Pasotto ha sempre lottato in difesa del lavoro, del sociale e dell’ambiente. Vorremmo portare avanti una vera alternativa, una politica di rottura rispetto alle ultime esperienze di governo Monti e Berlusconi, che hanno attaccato lo statuto sociale
Matteo Malinverno
Filippo Bongiovanni
Le indiscrezioni sui nomi dei papabili candidati casalaschi si susseguono ormai quotidianamente: alcune di queste si sono cristallizzate in conferme ufficiali, come quella di Pierluigi Pasotto che correrà sì verso Roma (come anticipato mercoledì), ma in direzione Palazzo Madama e non Montecitorio. L’assessore ai Servizi Sociali di Casalmaggiore sarà infatti in lista al Senato per Rivoluzione Civile, partito che vede l’ex Pm di Palermo Francesco Ingroia come candidato premier. «Siamo molto soddisfatti – fa sapere Giancarlo Roseghini, segretario provinciale di Rifondazione Comunista – perché attraverso le candidature al Senato, alla Camera e alla Regione esprimiamo un alto valore di candidati, per la
Pierluigi Pasotto
Pasotto per il Senato, Bongiovanni per la Camera. E spunta Malinverno
e i lavoratori. La politica deve tornare ad essere una questione morale e sociale». Dal Senato alla Camera dei deputati: manca solo l’ufficialità, ma ormai è assodato che Filippo Bongiovanni sarà in lista per Montecitorio tra le fila della Lega Nord. Da capire solo la posizione, che
determinerà le possibilità di approdo in Parlamento dell’avvocato e consigliere casalese, oltreché assessore provinciale. Dopo le anticipazioni sui nomi di Michela Scaramuzza e Luigi Araldi, in lista per la Camera con Futuro e Libertà, si fanno sempre più concrete le possibilità di avere un altro casalasco nel novero dei candidati per le prossime elezioni. Si tratta di Matteo Malinverno, di San Giovanni in Croce: probabile un suo inserimento nella lista di Fratelli d’Italia. S'intensificano inoltre le voci sul casalasco (di Spineda) Giuseppe Torchio: l'attuale presidente del Gal Oglio-Po ha preso in considerazione la possibilità di guidare la lista di Cremona del Centro Popolare Lombardo con Ambrosoli.
Casalmaggiore
Sabato 19 Gennaio 2013
Cibo, musica e risate: è il “Pipén”
Tra stasera e domani pomeriggio si scatena la kermesse di Torricella del Pizzo
P
di Vanni Raineri
rende il via con un momento culturale, si chiuderà con polenta pasticciata offerta gratis per tutti domani pomeriggio. Il programma della 8ª “Fèsta dal Pipén” si snoda nell’arco di 24 ore, col maiale grande protagonista: oltre al pipén (piedino di maiale lessato) protagonista della festa è il pizzetto (salame con filetto di Torricella). Dunque la prima iniziativa è prevista per oggi pomeriggio, alle 17,30 presso la sala consiliare del Municipio. Qui verrà presentato il libro “Il grande fiume Po” (leggi box a fianco) del parmense Guido Conti, che sarà presente e verrà intervistato dal giornalista Marco Bazzani, dopo l’introduzione da parte del sindaco Emanuel Sacchini e di Marco Pezzoni, in rappresentanza dell’associazione “Democratici nel mondo” che organizza l’evento letterario. In serata, dalle ore 19,30, la tensostruttura principale di piazza Boldori ospiterà una cena (per prenotare gli ultimi posti disponibili telefonare al numero 0375/99821) realizzata col contributo della Scuola di Cucina di Cremona, che si concluderà con un triplice spettacolo: sul palco il comico di Colorado Café Max Pieriboni, la regina italiana del burlesque Francesca Cavallotti e il lanciatissimo gruppo musicale Dedalo, che
sarà in gara al Festival di Sanremo, in programma fra poco più di un mese. Domenica spazio alla kermesse gastronomica con le tante bancarelle e curiosità, alla presenza anche quest’anno del noto critico gastronomico Edoardo Raspelli. Si potranno gustare vari piatti non solo presso la tensostruttura principale ma anche alla “Buca del Re” in via Roma. Alle ore 16, come detto, gratis per tutti la polenta pasticciata con pesto di maiale.
A fianco i Dedalo, che si esibiscono stasera Più a sinistra e sopra due immagini della festa del 2012
Le suggestioni del Grande Fiume Po nel libro di Conti Questo il commento di Marco Pezzoni sul libro “Il grande fiume Po” di Guido Conti. Il libro è un viaggio lungo il Po fatto di storie antiche e moderne, di racconti di ambienti e di personaggi, di miti e tradizioni popolari. A metà del libro, lasciata la sponda piacentina e la storia dei primi battelli a vapore sul Po, lasciata la centrale nucleare di Caorso, ecco il capitolo dedicato a Cremona da pagina 156 a pagina 179: con i suoi grandi compositori da Monteverdi a Ponchielli; con la rivalità tra i grandi liutai del passato; con le dotte citazioni di Plinio il giovane, che leggeva il Po come confine del cuore tra l'Italia del Nord e del Sud; con il ponte di barche narrato da Tacito. E poi la genialità pittorica del Pordenone, del Boccaccino, della prima donna pittrice, Sofonisba Anguissola. E poi la cucina tra mostarda, torrone e salame sotto la supervisione di quel grande umanista in cucina che fu il Platina. Da pagina 180 a pagina 199 il capitolo de-
dicato a Casalmaggiore, preceduto da un breve ricordo della Comune anarchica di Stagno Lombardo. A Casalmaggiore è morto ancora giovane il Parmigianino, sepolto al santuario della Fontana. Fuggendo da Parma, durante i primi moti rivoluzionari, passerà per Casalmaggiore Maria Luigia d'Austria. Sandra Furini, direttrice della biblioteca di Casalmaggiore, accompagna l'autore a visitare il lungo Po, il Lido, il porto. Il rischio delle piene viene ricordato fin dalle sagge decisioni di Berta, figlia di Berengario, badessa delle monache di Cicognara, che ottenne di costruire argini e canali in difesa del territorio. E poi la grande piena del 1951 con una bella storia d'amore. E ancora un tuffo nel passato con gli scontri navali sul Po tra Venezia e Milano. Infine, perla del capitolo, l'Eridanea e il mito del canottaggio, con lo storico allenatore Umberto Viti, il suo primo campione Pietro Raineri e poi i campioni olimpionici Gianluca
Farina e Simone Raineri (figlio di Pietro). Con le campane che suonano a festa per l'oro conquistato. I casalaschi sono presentati come pescatori, costruttori di barche, contadini ma anche viaggiatori coraggiosi, con le menti aperte sul mondo. Nel capitolo successivo,dedicato a Viadana, si parla di don Primo Mazzolari. Ma il capitolo di Casalmaggiore si conclude con il racconto di una bella avventura: quella di due ragazzi che con una zattera, nell'agosto del 1958, navigarono il Po fino a Venezia. Ci misero un mese. Arrivati a Venezia, dormirono con la zattera attraccata sotto il Ponte dei Sospiri... e il giorno dopo tornarono a casa in treno. La frase più bella del capitolo è quella del dialogo tra l'autore e Sandra Furini: “Il Po è parte dell'anima dei casalaschi”. “Spesso nei momenti difficili della mia vita sono venuta sulla riva e lui mi è stato accanto. Un confidente”.
Disagio giovanile, la gente chiede più controlli Dopo l'ultimo episodio che ha visto un’auto piombare a gran velocità sul Listone. Tra leggi discutibili e baristi che fanno i furbi
CASALMAGGIORE – Piazza Garibaldi, c’è da giurarci, tornerà bella e panchine e colonnelli abbattute nella notte tra sabato e domenica scorsi saranno ripristinati. Ma al di là dell’aspetto architettonico, il fuoristrada del 26enne casalese che, con troppo alcool nel sangue, ha rischiato di fare una strage, rilancia il dibattito sulla situazione del disagio giovanile. A Casalmaggiore e non solo. Ma restiamo per il momento sul casalasco. Le reazioni della gente si rincorrono e, al di là dei pensieri più estremi e della divisione tra colpevolisti o innocentisti, il succo sta nella richiesta di una maggiore sorveglianza e rispetto delle regole, oltre che di un'attenzione migliorata verso la “questione sociale”. Franco Frassanito, titolare del Bar Centrale, quella notte non era in servizio, ma spesso il venerdì o il sabato mattina, quando serve le colazioni, assiste a situazioni che lasciano il segno. «Noi raccogliamo i ragazzi che hanno bevuto da altre parti e posso dire che sono davvero tanti. Per legge fino alle 6 del mattino non possiamo servire alcolici e la colazione, da noi, si fa alle 4.30. La legge del resto parla chiaro: non si può dar da bere a chi è già ubriaco né bisogna eccedere. Ma molti gestori fanno
Una parte del danno provocato dall'automobilista ubriaco sul Listone di Casalmaggiore
spallucce di fronte ad un guadagno sicuro e non si fanno scrupoli. Anche in discoteca poi si assiste a un controsenso: fino alle 2 di notte si possono servire alcolici, ma pretendiamo forse che dalle 2 alle 4 un ragazzo possa smaltire la sbornia? E’ inutile proibire ai bar di servire alcolici fino alle 6 se poi due ore prima il danno è già fatto. Un giorno è quasi scoppiata una rissa: un ragazzo, visibilmente ubriaco, voleva bere ancora, io mi sono opposto e da lì è partito tutto».
Controlli da intensificare, è questo il punto. «Se è noto che i giovani si muovono in certi orari e in certi luoghi – ripeto, il bar era pieno al momento dell’incidente – vanno intensificati i controlli, anche come deterrente: credo che, per cominciare, salterebbe ad esempio qualche patente». Pensiero condiviso ma per molti commercianti «è da anni che si chiedono più controlli notturni o all’alba, senza che la situazione cambi». Qualcuno avanza
Anche la neve contro il mercato contadino CASALMAGGIORE – La nevicata di tre notti fa ha contribuito a svuotare quasi completamente piazza Garibaldi, ancora innevata a mattina inoltrata. Nulla di strano, se non fosse che proprio giovedì era in programma, come sempre, il mercato contadino: dei sei venditori, con relativi camioncino e gazebo, soltanto uno, coraggioso, ha deciso di accamparsi in piazza sfidando la neve e la superficie del Listone ancora imbiancata, dunque pericolosa. «Ma io - rivela l’interessato - vengo da Ghedi e ho anche un banco al mercato contadino di Desenzano che inaugura proprio oggi (giovedì, ndr). Per questo mi conveniva restare. Marco Bo-
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schetti, nostro referente, ha detto di sentire il comune per chiedere se potevano ripulire la piazza, ma non era possibile. In effetti non c’è un accordo in questo senso e da quanto ci è stato detto prima si rendono praticabili le strade, poi le piazze. Fatto sta che ben cinque venditori sono tornati subito a casa e anche le strade non erano messe benissimo». Lo stesso Boschetti, presidente del consorzio agrituristico mantovano, contattato telefonicamente, ha precisato che il comune non era tenuto allo sgombero della piazza. «E’ chiaro che la situazione che si è creata non fa piacere a nessuno. E capisco anche i venditori che hanno
deciso di non fermarsi, perché questa situazione metteva a rischio anche i clienti, con il pericolo di brutti scivoloni e quant’altro. Speriamo che la prossima volta vada meglio, anche se le previsioni davano per certo l’arrivo della neve. Forse ci si poteva attrezzare un po’ meglio e un po’ prima». Boschetti difende comunque il mercato contadino, che a Casalmaggiore non ha ancora sfondato (e non solo per la neve). «Stiamo realizzando in questi giorni un video che da fine marzo sarà presentato nelle fiere e in alcuni workshop. L’idea è di promuovere soprattutto i mercati contadini della zona Gal Oglio Po».
l’ipotesi, ma è solo una voce di popolo, che in ballo quella notte ci fosse una scommessa sui tempi di reazione dell’auto. Il problema dunque non è più la piazza, ma lo sballo giovanile. E in tal senso c’è anche chi affronta la questione dal punto di vista dei genitori. «Siamo sicuri di conoscere il disagio di questi ragazzi?»: si chiedono in molti. «Sul territorio non abbiamo chi si occupi di confrontarsi con le famiglie e spiegare il problema. Gruppi di aiuto di questo tipo si trovano a Mantova, ma non nella nostra zona. Sarebbe molto d’aiuto una figura istituzionale, forse uno psicologo dei servizi sociali, così come sarebbe importante che i genitori avessero il coraggio di confrontarsi, senza offendere la suscettibilità di nessuno. Spesso le famiglie vengono a conoscenza dei problemi dei figli quando accade qualcosa di grave. Ma è troppo facile scaricare tutto addosso alle famiglie senza un aiuto pure dalle istituzioni». Nel mentre nei giorni scorsi su Facebook l’autore della carambola in piazza ha lasciato un messaggio (poi rimosso): “Non si finisce mai di imparare”. Un segnale di ravvedimento. Tardo, forse, ma è già qualcosa. Giovanni Gardani
GABRIELLI OSPITE DEI ROTARY SOLAROLO RAINERIO - I tre Rotary Club del territorio (Casalmaggiore Viadana Sabbioneta, Casalmaggiore Oglio Po e Piadena Oglio Chiese) assieme per una serata conviviale di grande spessore. Lunedì 21 gennaio, alle ore 20,30 presso il ristorante La Clochette, il tema sarà “La protezione civile che vorremmo, la Protezione Civile che ci possiamo permettere”. Relatore sarà il Prefetto Franco Gabrielli, Capo del Dipartimento della Protezione Civile nazionale, già Direttore del SISDE e Prefetto dell'Aquila nonchè coautore, unitamente al Prefetto Antonio Manganelli attuale Capo della Polizia, del libro “Investigare” edito da Cedam. Il titolo rende bene l’idea di quello che sarà il contenuto della discussione, vale a dire la difficile gestione delle calamità in tempo di crisi.
MOTTA, LA PERDITA DEL LAVORO MOTTA BALUFFI – L’associazione “Democratici nel mondo” organizza un’iniziativa pubblica sul tema “La persona di fronte alla perdita del lavoro”, che si terrà martedì sera a Motta Baluffi. L’incontro avrà inizio alle ore 21 e si terrà presso la sala consiliare di piazza Gaboardi. Dopo l’introduzione del sindaco di Motta Giovanni Vacchelli, inizierà il dibattito moderato dal giornalista Vanni Raineri, cui parteciperanno lo psicologo Giuseppe Sorini (Settore servizi sociali del comune di Cremona), il presidente dell’Unione Municipia Gianmario Magni e Marco Pezzoni, in rappresentanza non solo di “Democratici nel mondo” ma anche del Centro Studi Politica Internazionale e del Movimento Federalista Europeo.
Cultura&Spettacoli Mercoledì i Dialoghi con aperitivo
Nuovo appuntamento con i “Dialoghi con aperitivo” organizzati dal Teatro Ponchielli nell’ambito della stagione di prosa. Mercoledi 23 gennaio, alle ore 18, al Caffè del Teatro, il critico teatrale e giornalista Nicola Arrigoni
incontra Umberto Orsini, Luca Micheletti e Lino Guanciale, protagonisti di “La resistibile ascesa di Arturo Ui”. Gli artisti si incontrano e si confrontano con il pubblico, raccontandosi e parlando del proprio modo di fare teatro.
Al Teatro Sociale di Soresina va in scena la famosa operetta di Lombardo e Ranzato
Domani Sifasera con “Il paese dei campanelli”
Sul palco del Ponchielli la farsa storica di Brecht
Il programma della stagione di prosa del Teatro Ponchielli prevede un appuntamento in occasione della “Giornata della memoria”. Martedì 22 e mercoledì 23 gennaio, sempre alle ore 20.30, Ert Emilia Romagna Teatro porta in scena “La resistibile ascesa di Arturo Ui” di Bertolt Brecht, per la regia di Claudio Longhi. Per l’occasione, torna sul nostro palcoscenico un grande nome del teatro italiano, Umberto Orsini, impegnato nel ruolo primario dello spettacolo. Il testo di Bertolt Brecht è una parabola satirica sull’ascesa del nazismo nella Germania fra gli anni ’20 e ’30 e racconta la cronaca nera della Berlino di quegli anni invasa dalle squadracce naziste, ma trasferita, per invenzione dello stesso autore, in una coeva Chicago dove l'industria del commercio dei cavolfiori prospera all’ombra sinistra del gangster Arturo Ui, alias di Adolf Hitler. Scritta tra il 1940 e il ’41 dall’esilio finlandese, Brecht definì l’opera, in un secondo momento, una “farsa storica”, dato il piglio ironico, salace ed “epico”, al contempo con cui essa ricostruisce la tragicomica epopea di un trust scalcagnato in una città corrotta, ammiccante alla situazione economico-politica in dissesto nella Germania dello stesso periodo. Con Umberto Orsini, affiancato da uno straordinario cast, lo spettacolo intende assecondare pienamente l’ispirazione grottesca del copione, conferendo all’apologo una dimensione circense, dove l’incisiva brevità dei singoli numeri, l’equilibristica retorica della sopraffazione mafiosa, la serie rocambolesca dei fatti di cronaca narrati e messi alla berlina attraverso la lucida comicità di cui Brecht si serve come arma storico-critica, traducono la parabola in una rivista briosa e nitida, caustica ed elegante sul tragico nonsenso del nostro passato.
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I ricco e variegato cartellone della rassegna Sifasera, promossa da Teatro del Viale, prevede un’equilibrata alternanza di generi artistici, atti ad accontentare i gusti di un pubblico quanto più eterogeneo possibile. Il primo appuntamento del 2013 è con l’operetta. Domani alle ore 17 al Teatro Sociale di Soresina, la Compagnia Teatro Musica Novecento, che ha saputo farsi apprezzare nelle ultime stagioni soresinesi e che nel panorama operettistico nazionale ha saputo ritagliarsi uno spazio di prim’ordine, porta in scena “Il paese dei campanelli”, famosissima operetta in due atti di Carlo Lombardo e Virgilio Ranzato. A dirigere l’orchestra è presente il maestro Stefano Giaroli, straordinario asso della bacchetta che, con i suoi musicisti, ha avuto la scorsa estate l’onore di dirigere il “Rigoletto” davanti alla casa del maestro Giuseppe Verdi men-
Un momento dell’operetta
tre, a Soresina, si è fatto apprezzare, oltre che nelle operette, per il “Nabucco” e la “Carmen”. LA TRAMA In un fiabesco paese olandese, i pescatori conducono insieme alle loro mogli una vita
tranquilla in deliziose casette, ciascuna delle quali possiede un piccolo campanile. La pace tuttavia è turbata dall’arrivo di una nave di aitanti marinai inglesi che corteggiano vivacemente le signore del
Commedia dialettale al “Ferrari” Uno spettacolo per i più piccoli
Nuovo appuntamento con l’ottava edizione de “Il Sipario”, rassegna teatrale organizzata dal Teatro Primo Ferrari di Castelverde. Stasera la Compagnia Teatro Zaist porta in scena “Alèegher se scàampa” di Eugenio Donise e la regia di Eugenio Donise e Lina Corbari. Il testo, liberamente ispirato ad uno scritto di G. Giuliani, si svolge in una famiglia cremonese a fine anni ’90 benedetta dall’eredità di nonno Tonio. In famiglia c’è l’altro nonno, Donato, che non vuole invec-
chiare grazie alle cure della giovane badante Violetta, c’è il capo famiglia Walter e la moglie Elena e c’è Filippo, loro figlio, indeciso cosa scegliere tra la pesca o l’odiato studio... La Ccompagnia amatoriale dialettale Teatro Zaist è nata nel 2001 presso l’Oratorio San Francesco del quartiere Zaist di Cremona. Nel 2008 la regia si è trasformata a quattro mani con Eugenio Donise e Lina Corbari; si sono portate in scena commedie brillanti, tutte tratte da vicende reali.
“Data zero” del tour di Arisa a Crema
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Nuovo importante appuntamento musicale martedì sera al San Domenico
iprendono i concerti “data zero” al teatro San Domenico di Crema. Martedì 22 gennaio alle ore 21 è in programma “Amami tour”, il concerto di Arisa a Crema prima del debutto a Milano e a Roma. Nata a Genova, Arisa – nome d’arte di Rosalba Pippa – cantautrice ed attrice, ha vinto nel 2009 il festival di Sanremo. Il tour, prodotto da Massimo Levantini per Live Nation in collaborazione con Friends & Partners, vedrà Arisa sul palco accompagnata da Giuseppe Barbera al pianoforte, Sandro Raffe Rosati al basso, Andrea Pistilli alle chitarre, Giulio Proietti alla batteria e Salvatore Mufale alle tastiere. Uno spettacolo di quasi due ore nel quale Arisa si ripropone in una veste sorprendentemente nuova
attraverso il suo repertorio da “Sincerità” all’intenso ed ultima canzone “Meraviglioso amore mio”, contenuta nell’album “Amami tour” pubblicato il 20 novembre da Warner Music. Durante il concerto Arisa si esibirà anche con cover audaci, capolavori internazionali della musica tra i quali Sweet dreams, Earth song, Personal Jesus e Vecchio frack di Modugno. Arisa rivela tutta la sua straordinaria voce e le grandi capacità di interprete sostenuta dalla bravura dei suoi musicisti in una chiave assolutamente unica e coinvolgente affascinando il pubblico con la sua consueta naturalezza, ironia ed intensità. Un nuovo successo della politica delle “date zero” al San Domenico di Crema! Tiziano Guerini
La cantante Arisa
Spettacolo per le scuole mercoledì mattina al Teatro San Domenico Un naufrago della vita quotidiana sta aspettando una nave che lo raccolga per evitare di diventare definitivamente un naufrago della vita: è l’inizio dello spettacolo per le scuole (da 3 a 8 anni) della rassegna Junior di mercoledì 23 gennaio alle Fervono i preparativi per la premiazione dei vincitori del concorso di scrittura del Fatf che prenderà il via il 18 febbraio prossimo sul palcoscenico del teatro San Domenico di Crema. I lavori della giuria, presieduta dallo scrittore veneto Fulvio Ervas e composta da giornalisti, rappresentanti delle associazioni organizzatrici, scrittori ed esperti, sono a buon punto e sono stati “tutt’altro che facili, visto la
luogo. I mariti possono però dormire sonni tranquilli. Una leggenda secolare afferma infatti che, qualora i vincoli di fedeltà vengano infranti, i campanelli della casa cominceranno a suonare, avvisando tutto il paese del tradimento in corso. Accade l’inevitabile: il capitano Hans fa suonare i campanelli con Nela, Tom con la bella Bon-Bon ed il buffo La Gaffe, per un imperdonabile errore, con Pomerania, la donna più brutta del paese. La Gaffe, tenendo fede al suo nome, commette poi un’altra, decisiva “gaffe”: a seguito di un involontario scambio di telegrammi, fa arrivare in paese le mogli dei marinai. La storia si ripete, ma questa volta a fare suonare i campanelli sono le mogli dei marinai con i pescatori, mariti di Nela, Bon-Bon e Pomerania. Le coppie sono così scambiate: le mogli dei marinai divengono le felici consorti degli abitanti del paese, mentre i bei marinai trovano la loro serenità con le divertenti mogliettine del “Paese dei campanelli”.
di Federica Ermete
ore 10 al Teatro San Domenico in Crema. Il nostro nuotatore cerca di tenersi a galla con gli oggetti che di volta in volta compaiono davanti ai suoi occhi bambini: la scuola, l’ordine della mamma, in viaggio con papà, il tempo libero, situazioni sem-
pre diverse… si rischia di affogare! Occorre imparare a rimanere a galla: questa è la vita. Con la collaborazione drammaturgica di Alessandra Guarnero, lo spettacolo è scritto ed interpretato da Silvano Antonelli per “Uno Teatro Stilema”.
Sulla scorta del successo delle scorse edizioni, anche quest’anno il Teatro Ponchielli dedica la domenica pomeriggio agli spettatori più piccoli e alle loro famiglie. Il primo appuntamento della rassegna è per domani alle 16. Teatro Necessario porta in scena “Nuova barberia Carloni”, uno spettacolo ideato da Mario Gumina e Teatro Necessario, per la regia di Mario Gumina, e adatto dai 5 anni di età. Nelle sparute barberie di provincia oggi non restano che specchi appannati dal tempo e ricoperti di graffi, vecchie sedie cigolanti, arnesi arrugginiti, odore di brillantina e impazienti avventori in attesa del proprio turno… ma, non tanto tempo fa la barberia era il centro del paese. Nella “Nuova barberia Carloni” tre aspiranti barbieri ingannano il tempo di attesa del cliente cimentandosi in singolari dimostrazioni di abilità.
La riscossa del clochard lunedì al Caffè Letterario
Lunedì 21 gennaio alle ore 20.45 il Caffè Letterario di Crema presenta, in sala Bottesini dell’Istituto musicale Folcioni, “La riscossa del clochard” partendo dal libro “Io sono nessuno” di Wainer Molteni, organizzatore del sindacato dei senzatetto. Ritrovarsi senza più nulla: la grande paura di questi ultimi anni. E’ quanto successo a Wainer Molteni, nato a Marsiglia nei primi anni Settanta e cresciuto con i nonni a Mombello, un paese della Brianza. Giovane brillante e laureato in sociologia, è diventato un clochard, ma ha saputo rialzarsi. Un’esperienza che ora racconta nel libro “Io sono nessuno. Storia di un clochard alla riscossa” (Baldini&Castoldi). Dopo aver vissuto otto anni per strada, a Milano, e aver conosciuto a poco più di trent’anni, il freddo, la fame, la sporcizia, Molteni ha reagito e fondato “Clochard alla riscossa”, il sindacato dei senza casa.
Fatf, fervono i preparativi per il concorso di scrittura
qualità del materiale raccolto”. Nel frattempo vengono ufficializzati i nomi dei finalisti: Beatrice Bianchi, Angelica Lucchetta e Francesco Marchesetti per le scuole Medie (dagli 11 ai 13 anni), Valentina Cipriani, Greta Colombani e Camilla Marudi per le scuole Superiori (dai 14 ai
20 anni). Il concorso di scrittura creativa ideato dal Fatf e giunto quest’anno alla sua terza edizione, però, non si esaurirà con la serata di proclamazione del vincitore: i testi premiati, infatti, saranno pubblicati a cura del Fatf, sia in Italia che in Francia grazie alla ormai cementata e pro-
ficua collaborazione con la sezione d’oltralpe del Fatf di Melun; gli altri finalisti vedranno pubblicati sia in Italia che in Francia un estratto del loro racconto, integrato però dalle valutazioni della giuria; per tutti infine ci sarà ospitalità sul sito del Fatf che accoglierà le versioni integrali.
Ad accompagnare l’autore che racconta la strada ci saranno artisti di strada: sono previste incursioni stralunate della Compagnia Cippi Guitti. E non è finita qui. L’autore, ad un certo punto della sua vita, si è ritrovato senza più nulla. Esattamente come i terremotati dell'Emilia. Per questo motivo ha accettato di buon grado di collaborare a una sorta di esperimento. L’artista cremasco Riccardo Bianchi eseguirà in diretta dei disegni ispirati alle parole di Wainer e a conclusione della serata i lavori verranno messi all’asta. Il ricavato servirà a finanziare la trasferta dei volontari del Franco Agostino Teatro Festival che andranno a portare una giornata di festa nelle scuole del comune terremotato di Concordia sul Serchio, gemellato con Crema. Sono inoltre previste letture di brani del libro da parte di Simonetta Facchinetti e Ombretta Giacchero.
• CONFERENZA SPETTACOLO Al teatro San Domenico venerdì 25 gennaio alle ore 10.30, appuntamento con Liliana Cosi e Marinel Stefanescu e “La danza in Europa, ieri e oggi”. L’intento è quello di diffondere fra i giovani la conoscenza dell’arte del balletto come espressione di cultura, strumento di elevazione e liberazione oltre ogni confine sociale e nazionale, momento dell’armonia e della bellezza.
Agricoltura Organizzazioni di prodotto, nuovi criteri regionali Sul fronte lattiero caseario, due gli eventi da segnalare che si sono verificati la scorsa settimana: uno riguarda la produzione e l’altro la normativa sulle Organizzazioni di prodotto. E’ terminato infatti l’iter burocratico che ha aggiornato le norme di riferimento per la costituzione delle Op e la Regione Lombardia ha pubblicato sul suo Bollettino ufficiale le disposizioni regionali in ordine al riconoscimento delle Organizzazioni di prodotto. Era il tassello per completare il quadro normativo nazionale, che a sua volta aveva recepito le indicazioni dell’Unione Europea, meglio note come ‘pacchetto latte’. Con la pubblicazione sul Burl, sono state fornite le necessarie indicazioni per la costituzione, il funzionamento ed il riconoscimento delle Organizzazioni di prodotto, aggiornando la situazione precedente relativa alla legge 102 del 2005. Per il latte, uno dei prodotti di maggior interesse, per ottenere il riconoscimento regionale l’Organizzazione di prodotto deve
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Agrinsieme, una nuova rappresentanza I
La nuova associazione racchiude Confagricoltura, Cia e Alleanza delle cooperative • A cura di Libera Agricoltori •
l comparto agricolo e agroalimentare italiano rappresenta una solida realtà per il Paese, un elemento portante della sua struttura economica ed occupazionale, ma anche un elemento di tradizioni e di forte connotazione storico-culturale. In Italia vi sono oltre 1,5 milioni di aziende agricole attive sul territorio, che ne occupano circa il 60%; l’agroalimentare ha un fatturato complessivo di circa 250 milioni di euro, pari al 16% del Pil nazionale. Tuttavia anche con questi numeri spesso si fatica a trovare una degna considerazione del mondo agricolo da parte della classe politica. Antonio Piva, presidente della Libera, ha confermato che proprio per queste ragioni Confagricoltura, Cia e l’Alleanza delle cooperative (cui fanno capo Confcooperative, Legacoop ed Agci Agrital) hanno deciso di dare vita ad una nuova entità di rappresentanza agricola e cooperativistica: Agrinsieme. E’ necessario dare maggior peso sindacale e politico agli agricoltori, ed al loro momento economico sviluppato anche attraverso la cooperazione. «Con questa operazione a livello nazionale, gli agricoltori hanno raggiunto una rappresentanza di oltre il cinquanta per cento delle aziende agricole, e il momento economico dell’agroindustria supera il trenta per cento dell’agribusiness nazionale. Con Agrinsieme abbiamo voluto creare una coalizione econo-
essere rappresentativa del settore: deve cioè associare un numero minimo di produttori (cinquanta) e rappresentare un volume minimo di produzione commercializzata conferita dai soci, o un volume minimo di produzione immessa sul mercato su mandato dei soci (il volume produttivo è stabilito secondo la seguente progressione: 50mila tonnellate fino al 31 dicembre 2014, 100mila tonnellate dal primo gennaio 2015 e fino al 31 gennaio 2015 e 150mila tonnellate a partire dal primo gennaio 2016). Tali requisiti devono essere rispettati sia per le Op esistenti che per quelle di nuova costituzione.
LIBERA E COLDIRETTI SI SONO IMPEGNATE A STENDERE UN DOCUMENTO UNITARIO
Centrale di Crotta d’Adda, si va verso un fronte comune
L’assessore provinciale all’ambiente Gianluca Pinotti, al termine dell’incontro tenutosi a Cremona sul progetto della centrale a Castelnuovo Bocca d’Adda ha assicurato la piena disponibilità e il massimo sostegno agli enti locali ed alle associazioni. Ha infatti affermato che non si vuole che la prevista centrale idroelettrica sull’Adda arrechi danno alle comunità locali né alle attività che possiedono terreni in quella zona. Pertanto si cercherà di fare in modo che il Comune di Crotta e le associazioni agricole siedano alla prossima conferenza di servizi convocata
dalla Provincia di Lodi. La Libera associazione Agricoltori Cremonesi e la Coldiretti hanno preso l’impegno di stendere un documento unitario da sottoporre alla conferenza di servizi, che deve valutare il progetto presentato da una società privata. Sarà fatto uno studio comune incentrato sulle problematiche agronomiche e la modifica del valore dei terreni che il progetto della centrale, con l’innalzamento della falda, porterebbe con sé. Aspetto che, ovviamente, per le aziende agricole è prioritario: il terreno non è un bene
riproducibile e, quando è perduto, è perduto. Le due associazioni agricole ritengono infatti che questi aspetti non siano stati valutati con la giusta attenzione. L’incontro è stato dunque un passo avanti verso la costituzione di un fronte comune cremonese per bloccare il progetto della centrale sulla sponda lodigiana che, secondo gli enti coinvolti, per ora non dà sufficienti garanzie alle comunità, all’agricoltura e all’ambiente. L’incontro è stato proficuo perché ognuno, per quanto di propria competenza, ha dato la massima disponibilità.
Antonio Piva
mica con forti connotati sindacali. La politica e le istituzioni dovranno tenerne conto». Il progetto Agrinsieme ha raccolto pure sul territorio cremonese parecchi consensi; ciò anche perché gli attori dell’accordo di livello nazionale stavano già operando in stretta sintonia. Secondo Confcooperative Cremona l’accordo raggiunto tra i livelli nazionali non può che andare nella direzione di rafforzare l’intesa tra i sottoscrittori. Altri settori già in passato avevano unito le loro forze per acquisire un maggior potere contrattuale: ad esempio Rete Imprese Italia costituita da artigiani e commercianti, oppure per restare nell’ambito cooperativistico alla stessa ACI, alleanza delle cooperative italiane. Pertanto, è quan-
to mai opportuno e utile un accordo specifico anche per il mondo agricolo. Localmente, e in particolare a Cremona, una certa sinergia era già in atto —concorda la Cia provinciale e questo accordo non può fare altro che rafforzare lo spirito di collaborazione. E’ anche importante, che le rappresentanze territoriali abbiano la possibilità di sostenere gli interessi del territorio, cosa che con altre strutture verticistiche non avviene. Oggi il mondo agricolo è forse rappresentato da troppi organismi intermedi; Agrinsieme è certamente un’intesa che rafforza il peso sindacale, attività sempre più difficile, ma anche un momento di esempio per altri e che serve per far conoscere i problemi veri dell’agricoltura.
Consorzio di bonifica Navarolo, nuovo vertice
Nel corso della prima riunione del nuovo consiglio di amministrazione, è stato nominato presidente del Consorzio di Bonifica Navarolo Guglielmo Belletti (Coldiretti Mantova), di San Martino dall’Argine, allevatore di vacche da latte. Vicepresidente vicario è stato nominato Luigi Ardenghi di Spineda (Libera Associazione Agricoltori di Cremona) e vicepresidente Piercarlo Barili di Casalbellotto (Coldiretti Cremona). Il consiglio di amministrazione è quasi completamente rinnovato e questo dovrebbe essere un segnale di buon auspicio, con supporto dell’esperienza di alcuni consiglieri storici. In questa situazione sarà particolarmente rilevante il coinvolgimento e la collaborazione delle associazioni agricole. L’obbiettivo prioritario era che emergesse in tutta la sua complessità la maestosità dei suoi impianti di bonifica idrau-
lica e di irrigazione, e la fitta rete di canali irrigui e di colo per uno sviluppo lineare di circa 1200 chilometri direttamente gestiti dal Consorzio. Ma anche il fatto di trovarsi in un territorio dalle aree altimetricamente più depresse delle province di Mantova e di Cremona, soggiacenti in diversi punti del comprensorio di 8-10 metri del massimo livello dei fiumi Oglio e Po che ci delimitano, mette il luce una realtà unica, difficoltosa e complessa nella sua gestione. Il presidente uscente ha ricordato di essersi sempre impegnato al massimo per affrontare le problematiche che via via si presentavano, ed ha sottolineato di aver tenuto in particolare considerazione l’importanza della comunicazione per far conoscere alla cittadinanza le indispensabili funzioni che svolgono i consorzi di bonifica, compreso il Navarolo.
I MERCATI AGRICOLI - TABELLA AGGIORNATA A GIOVEDI’ 11 GENNAIO 2013 PRODOTTO
CREMONA
MILANO
MANTOVA
BOLOGNA (27 dicembre)
Tonn.
245-249
n.q.
n.q.
(fino) 270-273 buono m. n.q.
Tonn.
234-236
248-249
240-244
243,5-247,5
SEMI di SOIA Nazionale
Tonn.
n.q.
507-510
496-501
495-503
ORZO naz. Peso spec. 55-60 peso spec. 66-68
Tonn.
228-232 234-239
n.q. 268-270
Fino a 65 253–258 Fino a 70 259–264
(p.spec. 62-64) n.q. (p.spec. 66-67) 261-263
FRUMENTO tenero buono mercantile GRANOTURCO ibrido naz.14% um.
UNITA’ DI MISURA
Tonn.
Triticale 275-277 Sorgo 271-273
CEREALI MINORI CRUSCA Alla rinfusa FIENO Maggengo Agostano PAGLIA press. (rotoballe)
PRODOTTO SUINI Lattonzoli locali SUINI Lattonzoli locali
Sorgo nazionale 265-269
Tonn.
219–221
224–225
in sacchi 240-243
Tonn.
n.q. loietto: n.q.
141-151 145-150
Mag. 1° t. 140-145
Tonn.
n.q.
80-92
Paglia di frum. casc. 45-50
CREMONA
MILANO
MANTOVA
MODENA
UNITA’ DI MISURA
192-193
UNITA’ DI MISURA
CREMONA
MONTICHIARI
MANTOVA
VACCHE Frisone 1ª qualità peso vivo
kg.
p.v. 1,06-1,24 p.m 2,40-2,70
1,05-1,25
da macello 1,11-1,21
VACCHE Frisone 2ª qualità peso vivo
Kg.
pv 0,84-0,92 pm 2,00-2,15
0,75-0,85
0,92-1,02
VACCHE Frisone 3ª qualità peso vivo
kg.
pv 0,64-0,76 pm 1,65-1,85
0,50-0,60
0,76-0,86
kg.
pm 2,50-3,00
Vitelloni da macello 24/30 mesi 1,32-1,47
1,44-1,61
1,00-1,10
MONTICHIARI (1° q. 56/60 kg) 1,00-1,10
(da 46 a 55 kg) 0,90-1,20
(45-55 kg) 0,75-1,35
kg.
3,00-4,00
MONTICHIARI 3,85-4,00
3,25-3,80
(pregiate 70 kg) 3,56-4,50
UNITA’ DI MISURA
CREMONA
MILANO
MANTOVA
MODENA
BURRO pastorizzato
kg.
2,95
past. 2,60 centr. 3,30
2,30
PROVOLONE VALPADANA fino a 3 mesi
kg.
(dolce) 5,05-5,20
5,05-5,20
n.q.
kg.
(piccante) 5,25-5,50
5,25-5,50
6,90-7,20
6,80-7,25
6,85-7,05
PARMIGIANO REGGIANO fino a 24 m 10,80-11,10
8,00-8,25
8,00-9,00
8,05-8,25
PARMIG. REGG. 30 mesi e oltre 12,55-12,95
MANZE SCOTTONE 24 mesi VITELLI BALIOTTI p.vivo (50-60kg ) frisona VITELLI BALIOTTI p.vivo (50-60 kg) pie blue belga
PRODOTTO
15 kg
3,810
3,820
3,810
3,820
25 kg
2,750
2,840
2,750
2,730
SUINI Lattonzoli locali
30 kg
2,440
2,505
2,440
2,460
SUINI Lattonzoli locali
40 kg
2,100
2,150
2,070
2,100
SUINI da macello
156 kg
1,465
n.q.
n.q.
(da 144 a 156 kg) 1,455
SUINI da macello
176 kg
1,525
n.q.
n.q.
(da 156 a 176 kg) 1,510
Oltre 176 kg
1,495
n.q.
n.q.
SUINI da macello
PRODOTTO
(da 11,49480 kg) 1,494
PROVOLONE VALPADANA oltre 3 mesi GRANA scelto stag. 9 mesi GRANA scelto stag. 12-15 mesi
kg.
kg.
kg.
n.q.
MODENA
Vitelloni femm. da macello pez. nere (kg. 450-500) p.v. 1,48–1,63 pm 2,85-3,15
Zangolato di creme X burrificaz. 2,00 -PARMIGIANO REGGIANO 12 mesi 8,70-8,90
N.B. Le quotazioni del bestiame bovino e del foraggio sul mercato di Cremona avvengono il 1° e il 3° mercoledì del mese. Le quotazioni del mercato di Milano avvengono, per la “Granaria”, il martedì (comparto dei cereali e derivati). Per la zootecnia da latte si porta come riferimento anche Montichiari, che quota il venerdì. Il mercato di Mantova avviene il giovedì. Modena il lunedì. Il mercato di Bologna, che con la Granaria di Milano fa da riferimento per i cereali, quota il giovedì. Tutti gli aggiornamenti della tabella mercati, insieme ai collegamenti alle principali borse, sono sul sito: www.cremona.coldiretti.it.
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Salute
Sabato 19 Gennaio 2013
GLI ORARI CUP Centro Unificato di Prenotazione Dove: padiglione n. 12, a fianco del Centro Prelievi, prospiciente Largo Priori Orari di apertura al pubblico: lunedì - venerdì dalle 7.30 alle18.00 orario continuato, il sabato dalle 8.00 alle 12.00; Prenotazioni telefoniche: è possibile telefonare al numero verde 800.638.638, da lunedì a sabato dalle 08.00 alle 20.00.
PRENOTAZIONI CHE NON SI EFFETTUANO AL CUP Attraverso il CUP si prenotano tutte le prestazioni ad eccezione delle seguenti, che devono essere prenotate direttamente presso le singole unità operative o servizi come indicato di seguito: ANATOMIA PATOLOGICA secreti e agoaspirati (non Tac e non Ecoguidati) Dove: Poliambulatori, piano Terra. Orario: giovedì dalle 15 alle 16. Per prenotare contattare la segreteria dell’Anatomia Patologica dal lunedì al venerdì, dalle 10.30 alle 16.00. Telefono: 0372 405477, dalle 9.30 alle 16.00. Consegna campioni istologici e citologici La consegna dei campioni citologici urinari è prevista, presso il padiglione 5, da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 09.30; per gli altri esami da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 16.00 (accesso diretto). RADIOLOGIA Dove: piano 1, corpo H (ala destra). TC, risonanza magnetica, ecografie urgenti e richiesta di prestazioni con bollino verde Le prenotazioni vanno effettuate di persona o via fax. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.00, sabato dalle 08.00 alle 12.00. Tel: 0372 405760. Angiografia Le prenotazioni vanno effettuate di persona. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 15.30. Telefono: 0372 405367. SENOLOGIA: Screening mammografico preventivo biennale Asl Cremona (45-69 anni) Tutti i giorni dalle 8.30 alle 12.30, il mercoledì dalle 14 alle 16. La prenotazione va effettuata al CUP dell'Asl 800 318 999. Prestazioni con carattere di urgenza, risonanze alla mammella, agoaspirati, ecografie Dove: piano 1, corpo M. Ora: da lunedì a venerdì dalle 11.00 alle 13.00. Telefono: 0372 405614. Per ulteriori informazioni è stata inoltre attivata una nuova linea telefonica dotata di risponditore automatico in funzione 24 ore su 24: 0372 405612. RADIOTERAPIA E MEDICINA NUCLEARE Dove: piano Cantina, (utilizzare la scala o ascensore a sinistra vicino l'Ufficio Informazioni nell'atrio di ingresso) corpo M, monoblocco ospedaliero. Orario:da lunedì a venerdì dalle 07.30 alle 17.30. Telefono: 0372 405485. MEDICINA DEL LAVORO: Dove: Medicina del Lavoro, padiglione 10 Impegnativa del medico curante. Allergologia per sospetti professionali Tel. 0372 408178 da lunedì a venerdì, dalle 10.30 alle 13.00; oppure, personalmente presso l’Ambulatorio di Allergologia dalle 09.00 alle 13.00 da lunedì a venerdì. Visite specialistiche di medicina del lavoro Tel: 0372 405777 da lunedì a venerdì, d alle 08.00 alle 15.30; oppure, personalmente presso l’Ambulatorio Specialistico di Medicina del Lavoro negli stessi orari.
PRESIDIO OSPEDALIERO DI CREMONA CENTRO DIABETOLOGICO Dove: piano 6, corpo H (lato destro), monoblocco ospedaliero. Orari: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.30 (prima visita per inquadramento diagnostico-terapeutico e visita di controllo per monitoraggio metabolico e screening delle complicanze croniche). Per le prime visite è preferibile che la prenotazione avvenga di persona comunque possibile prenotare telefonicamente da lunedì a venerdì, dalle 11.00 alle 13.30. Telefono: 0372 405715. CENTRO PRELIEVI - LABORATORIO ANALISI accesso diretto da parte dei cittadini, con la richiesta del Medico di famiglia o dello specialista. Dove: Centro Prelievi all'ingresso dell'ospedale. Orario: da lunedì a venerdì dalle ore 07.30 alle 10.30. Telefono: 0372 405663 - 0372 405452 CENTRO EMOSTASI E TROMBOSI Monitoraggio delle terapie anticoagulanti. previsto accesso con prenotazione al numero 0372 405666 - 0372 405663. Dove: Presso la palazzina del Cup Orario: dalle 07.30 alle 12.00 da lunedì a venerdì. CENTRO AZIENDALE DI ALLERGOLOGIA Dove: presso la Medicina del Lavoro, Padiglione 10 Accesso avviene mediante impegnativa del medico curante. Le prenotazioni vengono effettuate telefonando allo 0372 408178 da lunedì a venerdì dalle 10.30 alle 13.00; oppure personalmente presso l’Ambulatorio di Allergologia da lunedì a venerdì dalle 09.00 alle 13.00. IMMUNOEMATOLOGIA E MEDICINA TRASFUSIONALE: Emotrasfusioni, salassi, autotrasfusioni, terapia marziale endovenosa, preparazione di nuovi emocomponenti ad utilizzo non trasfusionale: Gel Piastrinico, Concentrato Leucopiastrinico. Dove: Piano terra, corpo D, monoblocco ospedaliero. Tel: 0372 435887 - 0372 405461 dalle 10.00 alle 17.00 da lunedì a venerdì GENETICA Dove: piano 2 lato destro del monoblocco ospedaliero. Prenotazioni telefoniche: 0372 405783 da lunedì a venerdì dalle 13.00 alle 14.30. MEDICINA LEGALE Prenotazioni presso Direzione Medica di Presidio piano Rialzato monoblocco ospedaliero. Tel: 0372 405200. PSICOLOGIA Dove: settimo piano a sinistra. Prenotazioni da lunedì a venerdì dalle ore 09.00 alle ore 10.00 presso il servizio di Psicologia, oppure anche telefonicamente agli stessi orari al numero 0372 405409. ONCOLOGIA MEDICA Dove: Piano 4 ala Destra Prenotazione in reparto da lunedì a venerdì dalle ore 8.00 alle ore 17.00. Tel: 0372 405248. TERAPIA DEL DOLORE Dove: palazzina n. 9 La prenotazione può essere effettuata telefonicamente al numero 0372 405330 dalle 11.00 alle 15.00, da lunedì a venerdì. Negli altri orari è possibile chiamare lo stesso numero lasciando un messaggio in segreteria telefonica con il nome e numero di telefono: al più presto sarete richiamati.
Le otiti sono spesso legate ai virus influenzali o parainfluenzali. Magnani: «Attenti alle complicanze»
Quel terribile mal d’orecchie... L di Laura Bosio
a stagione invernale si caratterizza per la grande diffusione delle malattie da raffreddamento, e con esse il mal d'orecchie, che può avere una duplice eziologia: di tipo virale o di tipo batterico. Le prime, in particolare, sono più frequenti nei bambini, mentre le seconde si riscontrano nei pazienti adulti. «I virus che causano queste forme sono quelli influenzali o para-influenzali, mentre i batteri sono principalmente lo pneumococco, lo streptococco, lo staffilococco e l'haemophilus influenzae» spiega Maurizio Magnani, direttore dell'unità operativa di otorinolaringoiatria dell'Ospedale di Cremona. «L'otite è caratterizzata da dolore auricolare, senso di chiusura del timpano con effetto conchiglia, vertigini e la sensazione che la propria voce rimbombi nelle orecchie. Nel bambino piccolo, oltre a questo, può esserci una naturale predisposizione all'otite a causa di un'insufficienza tubarica (ossia il canalino che mette in comunicazione la cavità retronasale con l'orecchio medio è corto e in posizione orizzontale). In questi casi l'allattamento può facilitare la trasmissione di microbi dalla cavità nasale all'orecchio medio, causando sintomi come inappetenza, disturbi gastrointestinali e a volte anche vomito».
Il dottor Maurizio Magnani, direttore dell’unità operativa di otorinolaringoiatria dell'Ospedale di Cremona
Quando un'otite diventa preoccupante? «Quando intervengono delle complicanze. Quella più diffusa, anche se oggi è più rara rispetto a un tempo, è la mastoidite. Si tratta dell'infiammazione dell'osso della mastoide (posto dietro il padiglione auricolare), un osso pneumatizzato che risente dell'infiammazione dell'orecchio medio, a cui è collegato. I sintomi di tale infiammazione sono dolore e ingrossamento; talvolta per rimuovere il problema è necessario un intervento chirurgico d'urgenza (mastoidectomia), che consiste nell'aprire l'osso e drenare le secrezioni. Un'altra complicanza importante è la paralisi del nervo facciale, dovuta a un'infiammazione. Anche in questo caso si deve intervenire chirurgicamente. Vi sono poi delle complicanze più rare che
coinvolgono il cervello: l'infiammazione delle meningi (meningite) o del tessuto nervoso del cervello (encefaliti e ascessi cerebrali) C'è poi una forma di otite particolare, che si chiama otite bollosa emorragica, che è dovuta alla formazione di bolle, nello strato epiteliare della membrana timpanica, che si riempiono di sangue, e che se si rompono causano sanguinamenti». Se non intervengono complicanze quanto ci vuole a guarire dall'otite? «Generalmente la patologia si risolve nel giro di 15-20 giorni, a patto che il paziente si attenga alla terapia e al riposo, senza esporsi alle intemperie, proprio per evitare complicanze». Come si cura l'otite? «Innanzitutto si deve trattare l'otalgia, con gocce auricolare a base di preparati anestetici. E' opportuno ricordare che le gocce vanno applicate a temperatura corporea, perché se troppo fredde possono provocare l'incremento del dolore e una sensazione di vertigine. In secondo luogo bisogna tenere il naso pulito per facilitare il drenaggio. A questo proposito è opportuno fare dei lavaggi nasali con soluzioni saline o preparati a base di vasocostrittori. Sono utili, infine, dei soffumigi caldoumidi o l'aereosol-terapia con preparati mucolitici. Spesso può essere opportuno anche instaurare una terapia antibiotica a somministrazione orale (pennicilline potenziate, cefalosporine, macrolidi). Talvolta può risultare efficace anche il rimedio della nonna: posizionare un fazzoletto bagnato in acqua tiepida sopra l'orecchio dolente, appoggiandoci sopra la bull dell'acqua calda». Possono esserci altri problemi correlati a questa patologia?
«Talvolta l'otite catarrale si complica con l'ingresso di germi e batteri particolarmente virulenti, per cui il materiale purulento può rischiare di rompere il timpano, causando la fuoriuscita di pus e la diminuzione del dolore. Nella maggior parte dei casi tali perforazioni guariscono spontaneamente, ma in una certa percentuale (otiti necrotizzanti) la membrana timpanica resta perforata, e si richiede l'intervento chirurgico per la ricostruzione della stessa, una volta superata la fase infiammatoria (timpanoplastica). Esiste poi una variante dell'otite, più frequente in estate ma presente anche in inverno, soprattutto in chi frequenta le piscine: si tratta dell'otite esterna, caratterizzata dall'infiammazione della pelle che riveste il condotto uditivo esterno. Spesso il fenomeno si accompagna all'eccessiva pulizia del condotto stesso con i cotton fiock o con salviettine non idonee, che producono micro-abrasioni della pelle, dove poi si innestano i germi dell'acqua, che provocano l'infezione». Per finire, qualche consiglio sull'igiene dell'orecchio? «Sono convinto che madre Natura abbia fatto il condotto uditivo in forma sinuosa proprio per preservare le strutture nobili da aggressioni esterne. Dunque le manovre di pulizia che vanno dall'esterno all'interno sono decisamente controindicate. Il consiglio è di pulire solo la conca del padiglione auricolare, ricorrendo alla blanda detersione con fazzoletto imbevuto di acqua tiepida, ed evitando prodotti aggressivi. Se si vuole pulire un po' in profondità, al limite si può ricorrere agli appositi preparati, reperibili in farmacia, che hanno la funzione di diluire le naturali secrezioni dell'orecchio (cerume) in modo che vengano auto-espulse».
di Ermanna Allevi
Diplomata presso la scuola di Naturopatia dell'istituto RIZA
Iscritta alla FINR (federazione italiana naturopati RIZA) Gentilissima Naturopata buongiorno, sono nonna di una nipotina di pochi mesi e mi chiedevo se il miele è un alimento che si può dare a un neonato. La ringrazio. Una nonna felice. Gentile signora, innanzi tutto congratulazioni per il lieto evento a Lei e alla mamma della bambina. Per rispondere alla Sua domanda utilizzo la mia esperienza personale, in questo modo penso di spiegarmi meglio. Io ho due figlie e due nipotini (un maschio e una femmina), quando le mie figlie erano molto piccole, mi ricordo che a volte nella loro tisana aggiungevo un pò di miele (scelto con cura), oppure anche solo un pò di acqua tiepida con il miele e ad entrambe piaceva molto. La stessa cosa con il primo nipotino e forse è iniziato questo passaggio di tradizione alimentare anche
con la piccola, fino a quando, mia figlia (che frequenta l'università), telefona allarmata a me e alla sorella dicendoci che il miele non si può dare ai bambini al di sotto dell'anno di età, perché il miele può contenere "spore" di Clostridium Botulinum che, a differenza di quanto accade nell'adulto o nei bambini al di sopra dell'anno di età, nei neonati queste "spore" sarebbero in grado di germinare a livello del colon, con conseguente produzione di tossina, la quale provoca manifestazioni essenzialmente riconducibili all'intossicazione classica. Se e quando questo succede, può portare a complicazioni molto gravi. Ho visionato il materiale di studio sull'argomento e sono rimasta senza parole, pertanto il mio consiglio personale è di evitare di dare il miele ai neonati, fintanto non abbiano compiuto un anno di età.
Ermanna Allevi risponde alle vostre domande scrivendo a: info@naturopatia-cremona.com Oppure a: ilpiccolocremona@fastpiu.it • Riceve a Cremona in via Pallavicino 6 tel. 0372-412372. • Riceve a Crema telefonando al 388 9037275.
Regione Lombardia
Novecento euro a sostegno delle neo mamme meno abbienti
La Giunta regionale della Lombardia, su proposta dell'assessore alla Famiglia, Conciliazione, Integrazione e Solidarietà sociale, ha deciso di approvare, per il 2013, uno stanziamento di 2 milioni di euro da destinare a iniziative a sostegno dell'alimentazione dei neonati e delle loro madri in condizione di povertà. In particolare, tramite carta prepagata, sarà destinato un contributo di 900 euro, vincolato all'acquisto di beni alimentari e destinato a mamme in condizione di forte disagio economico per un sostegno concreto dell'alimentazione sana ed equilibrata della madre che allatta e del bambino fino a 12 mesi di vita. «Le neo mamme in condizioni di povertà assoluta - sottolinea l'assessorato - potranno rivolgersi ai Consultori pubblici e privati accreditati per attivare il loro progetto di sostegno, a partire da febbraio. Inol-
tre, per potenziare ulteriormente l'iniziativa, saranno ricercate e sviluppate partnership con soggetti del settore privato e del Terzo settore, sia attraverso lo strumento della manifestazione d'interesse, sia attraverso specifici accordi di filiera».
I REQUISITI PER ACCEDERE AL CONTRIBUTO Per accedere al contributo è necessario avere un figlio di età compresa tra 0 e 12 mesi, essere residenti in Lombardia da almeno un anno alla data di presentazione della richiesta di accesso al contributo ed essere in possesso di attestazione Isee integrata da idonea documentazione, che consenta la definizione della condizione di difficoltà economica della donna e/o del suo nucleo familiare nel momento della richiesta.
MODALITÀ DI PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA Le richieste di accesso al contributo dovranno essere presentate presso il consultorio pubblico/privato accreditato e a contratto della Asl di residenza, le risorse verranno contingentate per ogni Asl, sulla base del numero di nuovi nati nel territorio di riferimento. Con successivo provvedimento saranno definite le modalità di attestazione della condizione di difficoltà economica, che, insieme al certificato di nascita, dovrà costituire requisito di accesso al contributo per l'alimentazione del neonato nel primo anno di vita. Le modalità di erogazione del contributo e le caratteristiche del progetto saranno realizzate ad hoc per ogni richiedente. gs
Ecco la dieta-tipo per rimettersi in forma a partire da gennaio: la spiega la nutrizionista Annalisa Subacchi
Come disintossicarsi dopo le festività V
Un esempio di dieta disintossicante
di Giulia Sapelli
i sembra di aver esagerato durante le feste natalizie? Panettoni, cioccolati, pranzi e cene con parenti ed amici vi hanno regalato 2-3 kg in più? Se durante le feste avete esagerato con il cibo e siete ora alla ricerca di un modo veloce ed efficiente per smaltire i chili in eccesso, potrebbero tornarvi senz’altro molto utili i consigli della dottoressa Annalisa Subacchi, Nutrizionista e Specialista nelle Intolleranze Alimentari e in diete personalizzate. 1: niente panico Iniziamo da una premessa importante che faccio sempre ai miei pazienti sotto le festività: niente panico e niente sensi di colpa inutili. E’ importante e anzi necessario lasciarsi andare un po’ nei cenoni, ci rivediamo a gennaio per una alimentazione disintossicante. L’alimentazione corretta e la forma fisica non devono essere un’ossessione, altrimenti le persone dovrebbero passare la vita a dieta! Ognuno di noi deve sapere cosa mangiare, e come mangiare, e quindi lo "sgarro" dei cenoni è utile per evitare eccessive ed inutili privazioni ed è un modo per poi ricominciare a mangiare correttamente dopo, in maniera più serena e per raggiungere una forma fisica che duri nel tempo e negli anni. 2: Non aspettare troppo tempo Dopo le feste, non aspettiamo troppo, ma corriamo subito ai ripari con una dieta (o meglio alimentazione) disintossicante. Infatti, i chili in eccesso sono spesso provocati solo da ritenzione i liquidi, tossine e accumulo di carboidrati che sono “stoccati” nel nostro corpo ma non sono ancora stati trasformati trasformati in chili di massa grassa e quindi facilmente eliminabili. 3: EVITARE I CLASSICI DIGIUNI INUTILI Se priviamo di cibo il nostro corpo in maniera drastica, è come se decidessimo di non mettere benzina nell’automobile: non andrebbe in moto, o comunque
• Colazione Tisana o the depurativo con un cucchiaino di miele (gli zuccheri come glucosio e zucchero raffinato sono stati assunti troppo a Natale) + fiocchi integrali. • Spuntino Frutta di stagione o spremuta. • Pranzo Verdura cotta o cruda a volontà e legumi. • Merenda Tè o tisana con 2-3 biscotti secchi. • Cena Pesce oppure minestre di legumi a volontà.
Dottoressa Annalisa Subacchi Nutrizionista, specialista in test intolleranze alimentari e diete personalizzate, Test del DNA (Lattosio, Celiachia, Breath Test) Master in Nutrizione, Fitness e Sport Presidente ALIAC Onlus di Cremona La dottoressa Subacchi risponde alle vostre domande scrivendo a: info@nutrizionistabiologo.it oppure a ilpiccolocremona@fastpiu.it La dottoressa Annalisa Subacchi riceve a: CREMONA: Ambulatorio MEDICENTER Via Giuseppina n.21 tel. 0372/434988 CREMONA: Ambulatorio MED Gadesco Pieve Delmona tel. 0372/803801 CREMA: Ambulatorio Santa Claudia Via La Pira n.8 cell. 366 4759134 www.nutrizionistabiologo.it Facebook: Lisa Nutrizionista
si fermerebbe molto presto! Inoltre attenzione: diete troppo drastiche e restrittive potrebbero portarvi nervosismo, ansia e frustrazione. Spesso sono i complimenti sarcastici di qualche collega, amico, fidanzato o del coniuge che ci spingono a dimagrire ad ogni costo: ci si priva praticamente di tutto, dalla pasta ai biscotti alla frutta. 4: ATTIVITA’ FISICA PER BRUCIARE LE CALORIE ACCUMILATE Soprattutto per chi normalmente conduce una vita sedentaria, stimoliamo correttamente il nostro fisico con una maggiore (ma non eccessiva per non esagerare) attività fisica. Anche per i più pigri, una camminata sugli argini o in centro, il rinunciare all’automobile per la bicicletta, una corsa leggera, faranno sì che qualche fetta di panet-
tone in più o qualche cioccolatino extra diano solo gratificazione al nostro corpo e non rappresentino un aumento di peso, in quanto verranno bruciati rapidamente. 5: LA DIETA Di seguito, infine, ecco qualche consiglio e un esempio di dieta disintossicante dopo le feste natalizie da seguire indicativamente per una settimana • Evitate quanto più possibile il sale che è causa ritenzione di liquidi (di cui avrete sicuramente abbondato durante i vostri succulenti pranzi) e bevete il maggior quantitativo possibile di liquidi (sì ad acqua naturale, infusi e tisane; no a bevande zuccherate e a bibite gassate). • Dedicatevi a un po’ di attività fisica giornaliera (30/40 minuti) • A tavola prediligete cibi integrali e
Lo Psicologo Risponde... Gentile dottore, a fronte di difficoltà scolastiche di mio figlio, mi sono rivolta ad un centro specialistico per comprenderne le cause. Mi è stato detto che il mio bambino presenta un deficit di intelligenza. Ma cosa si intende per intelligenza? Come si sviluppa? Grazie per l’attenzione, Chiara Gentile Chiara, l’intelligenza si può definire come la capacità di risolvere problemi attraverso la ricerca delle relazioni esistenti tra le variabili in gioco, piuttosto che attraverso la ripetizione di schemi consolidati. Una prima caratteristica è dunque la capacità di combinare in maniera creativa conoscenze pregresse e dati osservabili per produrre nuove conoscenze. Tuttavia, una caratteristica che la distingue dalla creatività è il
fatto di operare in situazioni dove le soluzioni non sono tutte uguali: alcune sono giuste, altre sono sbagliate. Lo sviluppo intellettivo è reso possibile grazie all’interazione di geni e ambiente: le capacità del bambino inducono l’ambiente a fornire maggiori o minori stimoli, nello stesso tempo le caratteristiche dell’ambiente incentivano o disincentivano il bambino ad acquisire nuove abilità. Per stimolare l’intelligenza occorre che l’ambiente proponga al bambino un approccio orientato non solo alla performance, ma anche alla curiosità verso la realtà nel suo complesso, compresi fatti apparentemente semplici. Infatti il nostro cervello, che è un organo “pigro”, tende nel tempo a omologare gli aspetti della realtà facendo perdere le differenze. L’intelligenza si sviluppa all’interno di un insieme di fattori che chiamiamo contesto di sviluppo, in cui
ricchi di fibre, verdura sia cruda che cotta a volontà senza limiti particolari (ottime le classiche conse); preferite frutta poco zuccherina come agrumi e mele verdi. Meglio le proteine vegetali (fagioli-ceci-soia) rispetto a quelle della carne. In questo momento, infatti, è davvero molto importante riuscire a depurare quanto più possibile l’intestino e l’organismo in genere. L’augurio e l’invito ai lettori è che una volta rimessi in forma proseguano con una buona e consapevole alimentazione. Che non è da ricercare solo tra Natale e Capodanno (e quindi solo per pochi giorni) ma da Capodanno a Natale (quindi tutto l’anno) perché la salute e il sentirsi bene con se stessi e con gli altri è un valore molo importante da non sottovalutare mai.
a cura del dott. Diego Scarselli, Psicologo Clinico assume un ruolo importante la qualità affettiva che fonda la relazione con il bambino. Il deficit cognitivo è una difficoltà permanente nell’operare i processi di elaborazione delle informazioni. Il livello intellettivo è tale per cui il soggetto fatica nel comprendere fatti semplici e nel pianificare attività fondamentali legate al gioco, ai compiti scolastici, alla cura della propria persona e alla valutazione dei rischi. Il ritardo cognitivo non è una lentezza nel ragionamento ma un vero e proprio deficit: esso comporta che il bambino non potrà mai effettuare determinate operazioni mentali. Gli interventi sui ritardi mentali sono strettamente legati all’entità del deficit. Essi consistono nell’aiutare il bambino a reperire le strategie affinché si appoggi sui punti di forza per compensare i punti di debolezza. Cordiali saluti
STUDIO ASSOCIATO DI NEUROPSICHIATRIA INFANTILE E PSICOLOGIA di DOTT. LOCCI GRAZIELLA, DOTT.BARBIERI MICHELA & ASSOCIATI Lun-ven:15.30-19.30 - Sab: 9.30-12.30/ 14.00-19.00 tel 0372 429208 - Castelverde (CR) Via Manzoni 12 - Loc. Castelnuovo del Zappa - Tel. 0372 429208 - mail: studioassociatocastelnuovo@gmail.com
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sanità
Niente tagli su posti letto e servizi Non ci sarà nessun taglio di posti letto e di servizi nelle strutture sanitarie della Lombardia nel 2013. E' quanto stabilisce la delibera approvata dalla Giunta regionale, su proposta dell'assessore alla Sanità Mario Melazzini, che recepisce il provvedimento nazionale della cosiddetta 'spending review'. Sarà poi la nuova Giunta regionale a farsi carico dell'attuazione di questo provvedimento nazionale, attraverso alcune azioni, tra cui: ridefinizione, entro il 30 giugno, della rete delle emodinamiche e delle alte specialità (cardiochirurgie, chirurgie vascolari, neurochirurgie, chirurgie toraciche) in base a criteri di appropriatezza, numero e tipologia di prestazioni stabiliti grazie al lavoro di appositi Gruppi di approfondimento tecnico; riorganizzazione, entro dicembre 2013, dei punti nascita in base ai parametri nazionali (accordo Stato-Regioni del 2010) e regionali (Gruppo di approfondimento tecnico) e tenuto conto di peculiarità particolari (territori montani, difficoltà viabilistiche, ecc). Posti letto. Le norme nazionali prevedono un indice di posti letto pari a 3,7 per mille abitanti, compresi 0,7 posti letto per la riabilitazione. Secondo la bozza di regolamento attuativo a oggi disponibile, il calcolo riguarda i posti letto accreditati ed effettivamente a carico del Servizio sanitario. In più, il numero degli stessi posti letto viene incrementato o diminuito a seconda delle mobilità tra regioni, il che porta la Lombardia a un tasso del 3,84 per mille abitanti. I posti letto a oggi effettivamente operanti a carico del Servizio sanitario regionale rispettano già l'indice di 3,84 per mille (compresa la ripartizione tra letti per acuti e per la riabilitazione). Per questo non ci sarà alcun taglio di posti letto in Lombardia nel 2013 e non sarà dunque necessario chiudere nessuna unità operativa per centrare l'obiettivo nazionale. Ecco i principali punti, su cui la nuova Giunta regionale sarà chiamata a intervenire. Radioterapie. L'attuale offerta di unità operative di Radioterapia resterà inalterata, in base ai risultati dello specifico Gruppo di approfondimento tecnico, che ha visto lavorare insieme Regione Lombardia e i rappresentanti dei radioterapisti. Prevista una ulteriore ottimizzazione del lavoro in rete delle diverse strutture. Punti nascita. E' prevista entro il 31 dicembre 2013 la riorganizzazione dei punti nascita sulla base dei parametri dell'accordo StatoRegione del 16 dicembre 2010 e di quelli stabiliti anche in questo caso nel documento prodotto dallo specifico Gruppo di approfondimento tecnico. Verranno prese in considerazione le peculiarità dei bacini di utenza montani e di quelli caratterizzati da particolari difficoltà viabilistiche. Alte specialità. In programma, entro il 30 giugno 2013, sulla base della casistica degli anni 2011 e 2012, una ridefinizione della rete delle alte specialità, che tenga conto di aspetti generali relativi ad attività rese in emergenza urgenza, ampiezza e contiguità territoriale, popolazione residente, accessibilità ai servizi, casistica oncologica (per la chirurgia toracica e la neurochirurgia) e caratteristiche geomorfologiche del territorio.
SPORT
lo
Responsabile Fabio Varesi
SCI ALPINO
Pinturault si impone a Wengen
Il giovane talento francese Alexis Pinturault, grazie a una perfetta prova in slalom, si è aggiudicato la supercombinata di Wengen. Secondo il croato Ivica Kostelic e terzo il redivivo svizzero Janka, che nella libera ha battuto il record di velocità, facendo registrare 158
km/h. Bene gli italiani: 5° Innerhofer (primo in discesa) e 6° Paris. Solo 14° Svindal, che però riduce di qualche punto il distacco da Hirscher nella classifica generale di Coppa del Mondo. In campo femminile, miglior tempo di Daniela Merighetti nelle prove della libera di Cortina.
SERIE A Grazie ai due punti restituiti dalla Corte di giustizia federale i partenopei sono tornati in corsa per lo scudetto
Il Napoli ora minaccia la Juventus
Il campionato è ufficialmente riaperto. Grazie ai due punti restituiti dalla Corte di giustizia federale, il Napoli è tornato ufficialmente in lotta per lo scudetto e delle tre pretendenti al titolo, dà la sensazione di essere la squadra più in forma. Ne avremo la controprova domani all’ora di pranzo, quando la squadra di Mazzarri misurerà le ambizioni della Fiorentina, reduce da due ko di fila. Un match molto delicato, il cui esito inciderà pesantemente sul campionato di entrambe le formazioni. I partenopei scenderanno in campo al “Franchi”, sapendo già il risultato della Juve, che stasera cercherà di dare un calcio alla crisi di risultati (un punto nella ultime due partite) battendo l’Udinese. Un match comunque non facile, perché la squadra
di Guidolin è in crescita e potrebbe mettere in difficoltà una Juve in calo fisico e sempre alle prese con il problema offensivo. Delicato è anche l’impegno della terza protagonista in vetta, la Lazio in campo oggi pomeriggio a Palermo, contro un avversario caduto nel baratro. Senza le penalizzazioni, i rosanero sarebbero all’ultimo posto in classifica e senza l’arrivo di un vero bomber, raggiungere la salvezza diventa un’impresa. Il piatto forte della domenica è sicuramente la partita dell’Olimpico tra Roma e Inter. Entrambe vittoriose in Coppa Italia, cercano un rilancio in campionato, con la consapevolezza che la zona Champions rischia di diventare un miraggio. Nella zona “calda” della classifica, punti pesanti sono in palio a
Bergamo, dove l’Atalanta ospita il Cagliari. Fabio Varesi fabiovaresi16@libero.it
21ª GIORNATA (20-1-h 15) Atalanta-Cagliari, Chievo-Parma, Fiorentina-Napoli (h 12.30), Genoa-Catania, Juventus-Udinese (19-1 h 20.45), Milan-Bologna, Palermo-Lazio (19-1 h 18), Pescara-Torino, Roma-Inter (h 20.45), Siena-Sampdoria. CLASSIFICA Juventus 45; Napoli, Lazio 42; Inter 38; Fiorentina 35; Roma 32; Milan 31; Parma, Udinese 30; Catania 29; Chievo 24; Torino (-1) 23; Atalanta (-2) 22; Sampdoria (-1) 21; Pescara 20; Cagliari 19; Genoa 17; Palermo 15; Siena (-6) 11.
Cremo a Salò solo per vincere
Cavani, bomber del Napoli
n attesa di un colpo ad effetto, la Cremonese si concentra sulla trasferta di Salò. Una gara difficile, nella quale i grigiorossi incontreranno tuttavia una formazione reduce da tre sconfitte consecutive e ridimensionata rispetto a qualche mese fa. La settimana di mercato non ha prodotto volti nuovi come previsto, motivo per cui mister Scienza dovrà far fronte alla trasferta con gli effettivi già a disposizione. Tra questi rientreranno Moi e Buchel, mentre usciranno di scena per un turno Martina Rini e Carlini, uno dei più in forma di quest’ultimo periodo. A centrocampo dovremmo rivedere all’opera Degeri, sacrificato nella gara di Bergamo, mentre in avanti siamo in trepidante attesa del primo gol targato 2013 di Milan Djuric che in assistenza dovrebbe aver Caridi e Le Noci. Il Feralpi Salò, come detto, è reduce da tre sconfitte consecutive ed ha battezzato l’anno anche con una bruciante sconfitta casalinga (3-0 per opera del Pavia). Per la truppa grigiorossa, dunque, le scusanti sembrano finite. Si va a Salò per vincere, alla faccia di chi ama criticare e scuotere la testa e senza attendere che arrivi un santo protettore dal mercato di gennaio. Anche perché l'affare Altinier pare essere sfumato e la pista più battuta rimane quella di Eusepi del Varese e non stiamo certamente parlando di Drogba o Balotelli, indipendentemente dal colore della pelle. I tifosi, quelli veri, seguiranno la squadra in riva al Garda (neve permettendo), nonostante non sia proprio stagione di bagni e tintarelle, perché in questo progetto in fondo ci sperano ancora. La corsa ai playoff è ancora tutta da scrivere, ma perdere altro terreno per strada
Crema in ascesa punta ai playoff ECCELLENZA
Con un gol di Fiorentini arrivato al 6’ della ripresa, il Crema ha regolato la pratica Arcellasco. Tre punti che permettono alla formazione di Lucchetti di assestarsi al quinto posto in piene zona playoff. Una posizione di classifica che rispecchia il valore della squadra, che domani ha un’altra ghiotta occasione per salire in graduatoria nel match casalingo contro il Sondrio, un solo punto sotto i nerobianchi e potenzialmente un avversario pericoloso nella corsa ai playoff. Nulla da fare, invece, per la Rivoltana caduta di misura (1-0) a Sancolombano. Un risultato prevedibile, ma ora la squadra deve reagire, a partire dalla sfida interna con la Trevigliese. CLASSIFICA (17ª giornate) Giana 45; Ciserano 37; Sancolombano 34; Cavenago 32; Crema 30; Sondrio, Trevigliese 29; Base 96 25; Ardor Lazzate 24; Desio 23; Mariano 22; Arcellasco 19; Valle Brembana, Rivoltana 18; Real Milano 17; Zanconti 10; Giussano 7; Cantù 2.
20ª Giornata
di Matteo Volpi
Carpi-Portogruaro Como-Tritium Cuneo-Reggiana Feralpi Salò-Cremonese Lumezzane-Pavia San Marino-Lecce Treviso-Trapani Virtus Entella-AlbinoLeffe Riposa: SudTirol
Classifica
I
LEGA PRO Per alimentare speranze di playoff i grigioriossi hanno assolutamente bisogno dei tre punti
Lecce Trapani Carpi SudTirol Pavia Virtus Entella San Marino* Lumezzane* Cuneo Cremonese (-1) Portogruaro (-2) Feralpi Salò* Reggiana Como (-1) AlbinoLeffe (-10) Tritium* Treviso (-1)
Casalese ferma ai box per colpa della neve PROMOZIONE
34 32 30 30 29 27 25 23 23 22 18 18 18 17 16 9 8
Le Noci impegnato a Bergamo (foto © Ivano Frittoli)
potrebbe essere deleterio. PROBABILE FORMAZIONE (4-3-3) Viotti; Sales, Moi, Tedeschi, Visconti; Baiocco, Buchel, Degeri; Caridi, Djuric, Le Noci. All.: Scienza. CESSIONI Giovedì la dirigenza grigiorossa ha ceduto due attaccanti: Alessandro Marotta al Benevento e Antonino Bonvissuto alla Reggiana. REPLICA «La Società Us Cremonese, senza voler creare nessun tipo di polemica, ricorda ad
Alessandro Marotta, in merito alle dichiarazioni rilasciate negli scorsi giorni, che la città di Cremona e la tifoseria della Cremonese non sono mai state razziste e mai lo saranno. I tifosi grigiorossi hanno sempre applaudito i propri atleti, da qualsiasi parte dell’Italia venissero (vedi Prisciandaro e altri) e continueranno a fischiare quei giocatori che non rispettano la gloriosa storia dell'Us Cremonese». Più chiaro di così...
La comunicazione ufficiale è arrivata ieri pomeriggio dalla Figc emiliana: tutte le gare del girone A di Promozione (quello in cui milita la Casalese) sono rinviate a data da destinarsi. La neve, caduta copiosamente soprattutto al di là del Po, ha indotto il comitato regionale a rimandare la prima giornata di ritorno, che a Casalmaggiore avrebbe visto scendere in campo i locali biancocelesti contro la Langhiranese. Uno scontro diretto a tutti gli effetti, posticipato per cause di forza maggiore che costringono la Casalese a rinviare le velleità di rimonta. Chiuso il girone d’andata all’ultimo posto e con due sconfitte consecutive ad inizio anno, i La Baslenga innevata maggiorini allenati da Agazzi dovranno iniziare a pensare anticipatamente alla trasferta di Brescello, in programma domenica 27. Gara proibitiva se si considera la cinquina subìta al “Ferrari” all’andata. La settimana di sosta forzata potrebbe però far comodo in Baslenga: oltre all’autostima da ritrovare, c’è un’infermeria piena da svuotare. CLASSIFICA (17ª giornata) Arcetana 34; Castellana, Meletolese 33; Montecchio 28; Castelnovese 27; Povigliese 26; Cadelbosco, Medesanese 23; Borgonovese, Brescello, Falk 22; Ciano 21; Carignano 20; Langhiranese 18; Bobbiese, Fabbrico, Traversetolo 17; Casalese 15. Simone Arrighi
SERIE D Doppio 1-1 non senza rimpianti per i gialloblu che hanno comunque giocato bene
Pergolettese, sfida alla capolista dopo due pareggi
Doppio pareggio per 1-1 per la Pergolettese nella settimana che porta al big-match di domani a Ponte San Pietro contro la capolista Pontisola. Due pari con rimpianti per i punti persi. Ma se dall’incontro di domenica scorsa a Castelgofferdo il rimorso è stato per il gol subìto su dubbio rigore al 95’ dalla Castellana, dopo il vantaggio di capitan Scietti poi espulso per doppia ammonizione, il pareggio contro il Lecco è arrivato dopo una gara che ha visto nella prima frazione una delle migliori prestazioni della Pergolettese, alla quale è mancata solo un po’ di cattiveria sottoporta. Poi nella ripresa il Lecco, scampato il pericolo, ha preso coraggio ed aumentando ritmo e corsa, è riuscito a togliere l’iniziativa alla compagine cremasca ed è andato a segno con un bel colpo di testa del centravanti Castagna. I gialloblu sono però riusciti
Il tecnico Venturato
a riprendere in mano il gioco e a pervenire al pareggio al 91’ con Chiurato che ha festeggiato nel migliore dei modi il suo compleanno. Il commento di fine partita di mister Venturato è eloquente: «Per 70 minuti ho visto in campo una sola squadra a cui l’unico appunto che posso muovere è di non aver chiuso in
vantaggio il primo tempo nonostante almeno due nitide occasioni da rete. Poi ci può stare nel calcio che alla prima opportunitaà della squadra avversaria si possa subire un gol, anche perché il Lecco nella seconda parte di gara è scesa in campo con maggior intensità e corsa e ci ha messo un po’ in difficoltà per una ventina di minuti . Poi ci siamo ripresi ed il pareggio realizzato è stato più che meritato, anzi pensavo anche di poter vincere nel finale con l’opportunità avuta da Pantaleoni. Comunque accettiamo il risultato del campo e concentriamoci subito per la partita di domenica contro il Pontisola a cui arriviamo consapevoli della nostra forza e che affronteremo con l¢obbiettivo di uscire vincitori come facciamo ogni domenica». Nota lieta è stato il rivedere in campo dopo quattro mesi dall’infortunio, Zoppetti
che al termine della gara, nonostante i novanta minuti giocati, non ha risentito alcun dolore alla caviglia e può ritenersi pienamente recuperato anche se deve sostenere ancora una visita di controllo. Ma la voglia di giocare accumulata in questi mesi è stata talmente tanta che niente poteva impedirgli di scendere in campo vista l’assenza di capitan Scietti. Ora si spera di poterli rivedere finalmente in coppia nella sfida alla capolista Pontisola. CLASSIFICA (22ª giornata) Pontisola 48; Pergolettese 45; Caronnese 44; Olginatese 41; Voghera 38; Lecco 35; Castellana 34; Montichiari 33; MapelloBonate, Caravaggio 31; Alzano Cene, Aurora Seriate 28; Seregno 26; Darfo Boario (-1) 24; St. Georgen, Pro Sesto 21; Fersina P. 20; Sant’Angelo 14; Mezzocorona 13; Trento 11 (-1). dalla redazione
Sport BASKET A2
Sabato 19 Gennaio 2013
BASKET DNC
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Tec-Mar, scontro al vertice a Milano Piadena a Orzinuovi per la prova del nove
Incassata l’inevitabile sconfitta con il San Martino di Lupari, l’Assi Manzi Cremona torna ad affrontare avversari più abbordabili, anche se vincere ad Alghero (stasera alle ore 19) sarà molto difficile senza sfoderare una prestazione super. Ben diverso il campionato della Tec-Mar Crema, salita al terzo posto in classifica dopo l’autoritaria affermazione contro Alghero (76-50). La formazione di Giancarlo
Giroldi è impegnata domani pomeriggio a Milano in un autentico scontro al vertice, visto che in palio c’è il terzo posto solitario in classifica. CLASSIFICA (15ª giornata) Venezia 28; San Martino di Lupari 26; Milano, Tec-Mar Crema 22; Udine, Marghera 18; Alghero 16; Broni, San Salvatore 14; Muggia, Valmadrera 10; Assi Manzi Cremona 6; Virtus Cagliari 4; Biassono 2.
Dopo otto vittorie consecutive, possiamo dire che l’MgK Vis è attesa alla prova del nove domani pomeriggio a Orzinuovi. Il risultato ci darà probabilmente il vero valore dei Piadena, che comunque merita ampiamente il secondo posto in classifica, proprio davanti ai bresciani. Tempi duri, invece, per l’Erogasmet Crema. Dopo una partenza a razzo, la formazione di Galli ha accusato troppi infortuni, che l’han-
no limitata parecchio, allontanandola dal vertice della classifica. Oltretutto stasera a Crema arriva la capolista Montichiari: è vietato abbassare la guardia. CLASSIFICA (13ª giornata) Montichiari 24; MgK Vis Piadena 20; Orzinuovi 18; San Bonifacio, Erogasmet Crema, Cantù 16; Milanotre Basiglio, Lissone, Pisogne 14; Bernareggio 12; Bergamo, Cittadella 8; Bancole 2; Arzignano 0.
La Vanoli sogna un’altra impresa
La trasferta di Bologna si annuncia impegnativa, anche se coach Gresta può contare sull’esordio di Brian Chase
LEGA A Dopo aver sbancato Biella, i biancoblu ci riprovano domani contro una Virtus in difficoltà 16ª Giornata
na super Vanoli, la migliore probabilmente tra quelle viste sinora, ha strapazzato l’Angelico Biella sul suo campo, segnando ben 92 punti! Si è trattato di una prestazione super per intensità difensiva, per grande presenza a rimbalzo, per eccellente qualità nella selezione dei tiri e nelle letture sui giochi a due dei piemontesi. Una prestazione di grande spessore che viene subito dopo quella un po’ “molle” contro Reggio Emilia e proprio per questo motivo ancor più gradita. Segno che in settimana Gresta ed i suoi giocatori hanno lavorato con intensità e professionalità. Sì, perché vincere così largamente a Biella significa guardare avanti con maggiore serenità verso il futuro. Mancava Vitali, fermo per l’infortunio all’indice della mano destra (ne avrà ancora per un bel po’), ma i compagni, Peric e Jackson in testa (ma anche Johnson e Stipanovic), ne hanno mascherato l’assenza andando oltre ogni più rosea aspettativa. In settimana poi è arrivata la notizia dell’ingaggio di Brian Chase, play-guardia statunitense con alle spalle una carriera ad alto livello, che coprirà l’assenza di Vitali e si spera, non solo, mentre l’altra buona notizia è l’acquisizione della cittadinanza italiana
Avellino-Montegranaro Brindisi-Varese Cantù-Venezia Cremona-Bologna Milano-Caserta Pesaro-Roma Reggio Emilia-Siena Sassari-Biella
Classifica
U
di Giovanni Zagni
Varese Sassari Siena Cantù Roma Reggio Emilia Brindisi Milano Venezia Caserta Bologna Cremona Montegranaro Avellino Pesaro Biella
Harris a canestro (foto Castellani)
26 24 22 22 20 16 16 16 14 14 12 10 8 8 6 6
per Jackson, che così ha permesso il tesseramento di un nuovo straniero. Prima di introdurre la prossima gara, ci pare giusto commentare brevemente l’impresa di Sassari che ha tramortito la Mens Sana Siena, travolgendola con 30 punti di scarto, in virtù di giocate anche rischiose ma affidate a mani eccellenti
come sono quelle degli uomini di Meo Sacchetti. La Sardegna esulta e tutto il basket ne trae vantaggi a livello di immagine, perché lo spettacolo visto in tv è stato gradevolissimo. Torniamo alla Vanoli, per dire che sarà ancora in viaggio. Stavolta, nel primo turno del girone di ritorno, è in arrivo la trasferta di Bolo-
gnacontro la Virtus, squadra dalla grande tradizione ma che al momento viaggia nelle zone basse della classifica, appena sopra alla Vanoli. Ma non si creda di fare una scampagnata, perché pur privi di Hasbrouck e Minard, gli emiliani hanno venduto cara la pelle a Cantù, perdendo 79-64, dopo essere stati addirittura
CICLISMO
Il presidente federale ribadisce la volontà di completare i progetti dei velodromi di Treviso e Milano-Assago
in vantaggio al 20’ (38-39). Gli emiliani hanno nel roster molti giovani promettenti (su tutti Imbrò e Moraschini) qualche espertissimo come il play Poeta ed i centri Rocca e Gigli, nonché giocatori di categoria come Gaddefors, Smith e Parzenski. All’andata Poeta e compagni ebbero vita facile al PalaRadi, contro una Vanoli ancor priva di certezze, ma adesso “la musica” potrebbe essere diversa, anche se non sarà facile ripetere la recentissima prestazione di Biella, avendo riguardo anche alla diversa caratura dei due avversari. Ci dicono che anche a Bologna i tifosi ci saranno, avendo organizzato il viaggio e si faranno sentire così com’è stato a Biella. In bocca al lupo anche a loro! AVELLINO La squadra irpina torna al passato, ingaggiando Cesare Pancotto per risollevare una classifica fattasi pericolosa. «Non potevo rifiutare, doveroso essere qui», sono state le prime parole del coach che ha allenato Avellino nella stagione 2009-2010, pilotata a lottare per i playoff, persi proprio all’ultima giornata di regular season al PalaRadi. La Sidigas Avellino ha deciso di sollevare dall’incarico Gianluca Tucci (che a sua volta aveva sostituito Giorgio Valli), dopo la sconfitta casalinga con Pesaro, che ha complicato il cammino degli irpini verso la salvezza.
Completata la rosa della squadra al via nella 96ª edizione
Il rieletto Di Rocco punta al rilancio della pista Le magnifiche 22 del Giro
Renato Di Rocco è stato confermato per la terza volta alla presidenza della Federciclismo fino al 2016. Ha vinto alla prima votazione con 144 dei 257 voti, superando di poco (2 voti) il 55% che gli serviva. E’ andata un po’ come era nelle aspettative: Di Rocco, 66 anni romano, prese il posto di Gian Carlo Ceruti nel 2005, era l’unico candidato solido. Per Di Rocco sono risultati decisivi i voti degli atleti e dei tecnici. «Mi aspettavo un consenso più ampio, ma negli ultimi tempi abbiamo preso decisioni forti e impopolari - dice il presidente confermato - vogliamo dimostrare che il ciclismo non è solo doping, ma uno sport straordinario per tutti i bambini. Il nostro impegno principale, nel quadriennio sarà a sostegno delle società, a facilitare l’attività giovanile, con pro-
Renato Di Rocco
getti dei velodromi di Treviso e di MilanoAssago da completare per il rilancio della pista». Al congresso di Levico Terme (Trento) Di Rocco ha distanziato cinque dirigenti: Davide D’Alto, milanese ha raccolto 41 voti, Rocco Marghegiano, pre-
sidente della Fci piemontese 39, Claudio Santi, piacentino e organizzatore della Sei Giorni delle Rose di Fiorenzuola d’Arda 18, Gianni Sommariva, bergamasco e organizzatore della Settimana Lombarda 6, Salvatore Bianco, leccese e presidente della Fci pugliese 2. Cinque le schede bianche e due nulle. Questo il nuovo consiglio federale: presidente Renato Di Rocco, vicepresidenti Daniela Isetti (vicario), Giovanni Duci e Michele Gamba. Consiglieri: Igino Michieletto, Renato Riedmuller, Corrado Lodi, Camillo Ciancetta, Giovanni Vietri. Rappresentanti atleti: Noemi Cantele e Andrea Tiberi. Presidente Corte federale Jacopo Tognon, presidente Commissione Claudio Vallorani, presidente Revisori dei Conti Simone Mannelli. Fortunato Chiodo
(F.C.) Completata la rosa delle squadre ammesse al 96° Giro d’Italia, che scatterà da Napoli il 4 maggio e si concluderà a Brescia il 26. Corsa rosa che vedrà al via 22 squadre di 9 corridori (198 in totale). Giro che ha puntato ancora all’italianità, con un panorama tecnico non abbondante e una scelta felice: in tempi di crisi economica stagnante, si garantisce un futuro alle nostre squadre. Questi i team ammessi, con le punte di ciascuno (al momento sicure): Ag2r La Mondiale (Pozzovivo, Betacur), Astana (Nibali, Fuglsang, Brajkovic), Bmc (Phinney), Cannondale (Basso, Viviani, Moser), Euskaltel (S. Sanchez), Fdj (Demare), Blanco-Ex Rabobank (Gesink), Garmin-Sharp (Hesjedal, Farrar), LampreMerida (Scarponi, Petacchi), Lotto-Belisol (Greipel), Movistar (Capecchi, Visconti), Omega Pharma- Quick Step (Cavendisch), Orica-Greendedge (Goss), Radioshack-Nissan (Cancellara), Team Sky (Wiggins), ArgosShimano (Kittel), Saxo Bank- Tinkoff (Kreuziger, Bennati), VacansoleiDcm (Rujano), Vini Fantini-Selle Italia (Garzelli, Gatto, Rabottini, Chicchi ), Bardiani-Csf (Modolo, Battaglin, S. Locatelli), Androni Giocattoli (Pellizotti, Sella, Felline), Team Colombia (Duarte, Atapuma, Chaves). Un cast di attori destinato ad arricchirsi, visto che al momento la Katusha di Joaquin “Purito” Rodriguez è esclusa dal World Tour per motivi etici.
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Sport
Sabato 19 Gennaio 2013
Una Pomì più forte contro il Marsala 15ª Giornata
S
i chiama Serena Malvestito e proviene dalla Idea Volley Bologna di A1 ed è la nuova centrale della Pomì Casalmaggiore. La società Vbc ha ufficializzato l’ingaggio della giocatrice pavese, classe 1988, resosi necessario a seguito dell’infortunio occorso a Rossella Olivotto, che accusa un fastidioso risentimento alla schiena e che non potrà allenarsi per tutto il mese di gennaio e solo da febbraio potrà riprendere gradualmente confidenza con la palla. L’arrivo di Serena Malvestito ridà quindi completezza all’organico di mister Gianfranco Milano. La giocatrice sarà a referto per la partita di domanicon la Sigel Marsala. La nuova centrale rosa ha iniziato la sua carriera nel Club Italia durante la stagione 2004-2005. Quindi l’approdo alla Riso Scotti Pavia per due stagioni in A2 e successivamente, nel 2007, alla Biancoforno Santa Croce. Seguono due annate sportive a Volta Mantovana dopo le quali si registra per la giocatrice pavese l’approdo alla formazione di Giaveno nel 2010. Le ultime stagioni hanno visto Serena Malvestito nelle file di Conegliano in A1 e poi, a seguito del ritiro della squadra veneta dal campionato, con la maglia della Rebec-chi Nordmeccanica Piacenza. Nella
Cadelbosco-Frosinone Montichiari-Ornavasso Novara-Sala Consilina Pavia-Mazzano Pomì Casalmaggiore-Marsala San Vito-Fontanellato Soverato-San Casciano
Classifica
VOLLEY A2 Nel match con il fanalino di coda le casalasche possono schierare il nuovo acquisto, la centrale Serena Malvestito
Novara Pomì Casalmaggiore Ornavasso Frosinone Mazzano Pavia Montichiari Sala Consilina Soverato Cadelbosco San Casciano Fontanellato San Vito Marsala
36 34 33 24 22 21 21 20 20 18 18 12 8 7
Pomì la giocatrice vestirà la maglia numero 7. «Sono molto contenta dell’opportunità concessami dalla Pomì – ha dichiarato la diretta interessata - arrivo in un gruppo già affiatato che sta facendo molto bene e il secondo posto in classifica ne è la dimostrazione. Sono consapevole degli obiettivi societari e mi metto sin da subito al lavoro per dare il mio contributo». Obiettivi ambiziosi, dopo che la
SERIE B1
Vinto con autorità (3-1) il test con Montichiari L’AMICHEVOLE
Serena Malvestito, nuova centrale della Pomì
massima serie la scorsa stagione è sfuggita solo nella finale con l’Icos Crema. Con la vetta a soli due punti, la Pomì non può far altro che incamerare i tre punti contro il fanalino di coda Marsala. Un match facile solo sulla carta, che le ragazze in maglia rosa devono affrontare con la massima determinazione, per evitare spiacevoli sorprese. Del resto, la differenza tra le due squadre è notevole e le siciliane sanno
perfettamente a cosa vanno incontro. Il resto del programma vede la capolista Novara impegnata sul parquet amico contro il Sala Consilina, formazione di metà classifica. Difficile prevedere che le piemontesi perdano punti, quindi il divario con la Pomì rimarrà probabilmente invariato. Trasferta insidiosa, infine, per l’Ornavasso, terza forza del campionato che è impegnata a Montichiari.
La Pomì conferma l’ottimo momento di forma e riesce ad avere la meglio anche nel secondo test amichevole nel giro di sette giorni con la Systema Montichiari. Bacchi e compagne si sono imposte al Pala George in quattro set, vincendo i primi due, lasciando l’iniziativa alle padrone di casa nel terzo e tornando padrone del gioco e del punteggio nel quarto parziale. Ad assistere alla gara c’era il nuivo acquisto Serena Malvestito. Nel primo set mister Milano ha schierato la formazione tipo con Corna al palleggio, Zago opposta, Bacchi e Beier di banda, Repice e Nardini al centro, Gibertini libero. Il bilancio complessivo per la formazione di Casalmaggiore parla di un ottimo test in vista del match al Pala Farina di Viadana sarà di scena la Sigel Marsala. SYSTEMA MONTICHIARI-POMI’ 1-3 (18-25, 24-26, 25-18, 14-25) - POMÌ CASALMAGGIORE: Bacchi 6, Guatelli 13, Nardini 9, Nasari 3, Corna 3, Zago 9, Beier 14, Repice 7, Gibertini (L), Agrifoglio, D’Ambros (L), Olivotto ne, Malvestito. All.: Milano.
Gazzotti: «La Reima può riuscire a salvarsi»
Esultanza della Reima nel match contro Olbia
Ha svolto solo due allenamenti ed ha visto giocare la sua nuova squadra una sola volta, in coincidenza con la vittoria determinante sull’Olbia (per 3-1). Ma Marco Gazzotti, il nuovo tecnico della Reima Crema sa perfettamente che la strada da percorrere per centrare la salvezza è ancora molto lunga. Mister che impressioni ha avuto della sua nuova squadra? «Per anni ho allenato il settore femminile per cui mi devo ancora rendere conto del livello del campionato. Al di là della vittoria di domenica contro Olbia, la squadra mi ha dato un’ottima impressione e sicuramente ha mostrato che non merita l’attuale posizione di classifica. Ho notato
rabbia, determinazione ed una gran voglia di lasciarsi alle spalle un periodo negativo; non scopro nulla di nuovo se dico che la squadra ha qualità, ma servirà lavorare molto dal punto di vista psicologico per recuoerare la fiducia nei propri mezzi». Quale è stata la principale motivazione che l’ha spinta a scegliere la Reima? «Principalmente è stata la voglia di allenare. Dopo i primi contatti telefonici con la dirigenza, ho avuto anche delle ottime referenze sulla società e sulla squadra, per cui ho deciso di accettare. Sarà una bella sfida, ma possiamo uscire dalle zone basse della classifica e centrare la salvezza quanto prima».
Che ambiente ha trovato? «Ho notato che l’ambiente è buono e sono molte le persone che seguono le sorti della squadra. Durante la partita ero assorto dal gioco, non sono riuscito a sentire il tifo. Mia moglie Tiziana me lo ha riferito dopo dei cori e degli incitamenti rivolti alla squadra». Naturalmente ora serve una continuità di risultati, ecco perché è indispensabile recimolare punti domani sul campo del fanalino di coda Cisano. CLASSIFICA (12ª giornata) Cantù 29; Bergamo 27; Genova, Asti 23; Milano 21; S. Antioco 19; Cagliari, Mondovì 18; Iglesias, Olbia 15; Brugherio 14; Brescia 13; Reima Crema 10; Cisano 7.
ROWING
RUGBY
E’ tutto pronto a Catania per la 13ª edizione dei Campionati italiani di indoor rowing (in Italia conosciuto anche come remoergometro). L’appuntamento è per domani presso l’impianto “La Vecchia Dogana”, noto per aver ospitato la rassegna regionale siciliana esattamente un anno fa. In gara gli Adaptive sui mille metri, poi le categorie Ragazzi, Junior, Esordienti, Under 23, Pesi Leggeri e Senior sui 2000. Abbinati ai Campionati italiani, ci sono anche il Meeting nazionale Allievi e Cadetti ed il Tricolore Master. Al via anche due rappresentanti della Baldesio, Michele Manzoli e Raffaele Beduschi, che vogliono ben figurare. Lo scorso anno Manzoli ha conquistato la medaglia d’argento e proverà a salire ancora sul podio.
Reduce dal successo per 15-7 nell’impegnativo derby col Codogno, il Crema Rugby Club (nella foto) torna in campo domani alle 14.30 nel difficile match contro la Bassa Bresciana. In palio punti importante per la classifica e per le ambizioni dei cremaschi, che proveranno a sfruttare il fattore campo. Turno casalingo anche per il Cremona Rugby, in campo da favorito contro il Marco Polo, formazione di bassa classifica. Il bilancio della stagione dei grigiorossi, fino ad ora, è stato soddisfacente, come ha confermato la dirigenza della società. Nell’altro girone, invece, il Casalmaggiore prova a riscattare il ko con l’Elephant Rugby, battendo il Cernusco Rugby, seconda forza del campionato e avversario molto ostico da superare.
Manzoli e Beduschi in gara agli Italiani Sfida bresciana per due
Campionato per società, Vis Trescore ambiziosa Stasera l’epilogo del “Palabosco”
BOCCE
Sabato prossimo parte il campionato italiano per società: prime formazioni a scendere in corsia saranno quelle di terza categoria. Con il passare degli anni sta sempre più calando la partecipazione delle nostre formazioni, ma la novità del 2013 è, dopo qualche anno di disinteressamento, la presenza di una bocciofila cremasca. Due i raggruppamenti della categoria A (prima categoria) e nel girone 1 è iscritta la “Vis Trescore”: squadra con giocatori di esperienza nelle condizioni di poter guardare al campionato con fiducia, perché la formazione è di quelle che difficilmente non lasciano il segno. La bocciofila del presidente Luigi Comolli, guidata dal tecnico
Sergio Marazzi, è composta da Giuliano Galantini, Paolo Guglieri, Stefano Guerrini, Alberto Pedrignani ed Andrea Zagheno. L’esordio è
previsto per sabato 9 febbraio al bocciodromo di San Donato Milanese contro la formazione locale della “Madonnina”, mentre l’incontro di ritorno è in programma sabato 16 sulle corsie del comunale di via Indipendenza. Frattanto ieri sera a Capergnanica, sotto la direzione di Franco Stabilini, c’è stato l’epilogo del 3° trofeo “Mcl”, gara individuale con due finali separate. Nella categoria A/B in semifinale Pierantonio Comizzoli, Paolo Guglieri (nella foto), Mario Lotti e Mattia Visconti, mentre in categoria C/D si sono contesi la vittoria Morrys Vailati, Palmiro Rossetti, Gabriele Nichetti e Piergiorgio Cabrini. Massimo Malfatto
Riflettori puntati sulle accoglienti corsie del bocciodromo di Bosco ex Parmigiano dove questa sera si concluderà il trofeo “Palabosco”, una gara a coppie regionale organizzata da Claudio e Sabrina con il supporto della bocciofila Cral Aziende Sanitarie Cremonesi. A questa prima manifestazione dell’anno 2013, giunta alla sua terza edizione, hanno partecipato circa 340 giocatori (almeno una ventina in più dello scorso anno!) ed ha visto la presenza di un discreto pubblico durante le due settimane e mezzo di batterie svoltasi interamente sulle corsie del Palabosco e del Dlf di via Bergamo: iscrizioni e spettatori che hanno ampiamente ripagati gli sforzi dei solerti e produttivi gestori del bar pizzeria Palabosco. La finale, sotto la direzione di Carlo Spadafora, inizierà alle ore 17.30 con ben sei “spareggi” in programma sulle corsie del Ferroviario e del Palabosco dove ci sarà l’epilogo della gara in tarda serata. M.M.
Zagheno e Guerrini finalisti al Palabosco
Lettere & Opinioni "
punto di vista
I sacerdoti devono tornare quelli di una volta Gentile direttore, so che l’argomento che vado a toccare è molto delicato. Ultimamente, ferma restando la fede in Cristo, mi risulta sempre più difficile ritrovarmi nella Chiesa, per numerose contraddizioni che sto vedendo in essa, a livello locale ma anche mondiale. La domanda che sempre più mi pongo (dubitando, tuttavia, di essere “in solitaria”) è la seguente: dove sta andando la Chiesa? E, soprattutto, dove stanno andando i suoi sacerdoti? Quale esempio di coerenza e di fedeltà al Vangelo ci danno? Chiese drammaticamente vuote durante la giornata: entrare nelle chiese lascia a dir poco desolati. Non c’è la presenza di un solo sacerdote, salvo recarsi, per esempio, in Cattedrale. Ma i sacerdoti delle altre chiese dove sono? Dov’è la cura d’anime di cui un tempo si parlava? Un parroco, quando viene nominato tale, viene forse esonerato dal confessare i fedeli? O deve essere cercato a destra e a manca per poterlo fare, anziché trovare momenti in cui restare in Chiesa, attendendo lui – come “padre” – l’arrivo di coloro che desiderano confessarsi o vogliono trovare una parola di confronto e di conforto? Mi si dirà che oggi i sacerdoti sono pochi e hanno molto da fare; prima di scrivere mi sono informata: nella nostra città i sacerdoti sono ancora, fortunatamente, in numero sufficiente per poter rispondere alle esigenze dei fedeli. Inoltre, molti sono i laici impegnati nelle parrocchie cittadine, lasciando quindi modo ai sacerdoti – soprattutto ai parroci – di poter dedicarsi alla cura d’anime. Coerenza con ciò che viene annunciato: spesso accade di sentire sacerdoti tenere omelie profonde, ma poi nella realtà si notano comportamenti contrari. La punta dell’iceberg è senza dubbio uno scollamento tra una richiesta di “povertà” rispondente al Vangelo e l’evidenza di una Chiesa, sia a livello di strutture che di persone, lontana da una vera immagine di povertà. Sempre a proposito di coerenza si sentono sacerdoti insistere sull’amore e sul perdono fraterno, sulla necessità di restare uniti sia all’interno delle famiglie sia nelle comunità parrocchiali stesse, auspicare che in esse tutti si sentano rispettati e valorizzati nel loro pensiero, eppure ancora la teoria si stacca dalla pratica e ci si trova ad essere emarginati, oserei dire “esiliati”, quando il proprio pensiero – esposto coraggiosamente – non trova la rispondenza di chi è alla guida della parrocchia, trovando purtroppo l’avallo di alcuni fedeli che cercano di conservare in parrocchia una propria “nicchia” a scapito di altri. Credo che oggi nella Chiesa ci siano troppe voci contraddittorie, ritengo ci siano alcune centralità, anche nella vita di un sacerdote, imprescindibili per il suo ministero, quali confessione e celebrazione della messa. Credo un prete non debba sentirsi offeso nel momento in cui qualcuno fa notare che, oggi, un numero sempre minore di essi si dedica con gioia alla direzione spirituale e alla confessione, preferendo l’insegnamento, o altre attività che potrebbero essere svolte anche da laici. Mi rivolgo così a tutti i sacerdoti: i giovani e non solo loro, in questo mondo fatto di individualismo, hanno bisogno di vedere in voi chi è pronto a servire tutti, chi la pensa come voi ma anche chi non la pensa allo stesso modo ma ve lo dice in faccia e non alle spalle – come troppi “bravi cattolici” invece fanno –, a vedere in voi chi è disposto a spendere il suo tempo nell’ascolto, anche quando l’altro ha solo problemi o “banalità” da raccontare, chi è pronto a rimettere i debiti dell’altro non solo a parole, ma anche nei fatti, chi è pronto a vedere nel suo prossimo Gesù. I giovani, e non solo loro, vorrebbero vedere in voi il volto di quel Cristo che non ha mai cacciato nessuno, ma che accoglierebbe l’altro a braccia aperte, con i peccati piccoli o grandi che ha, magari con la semplice voglia di sentire una parola buona, forse piangendo con lui per poi ricominciare a sperare insieme. Lettera firmata
Per dire la vostra, scrivete a:
lettere@ilpiccologiornale.it • cremasco@cuticomunicazione.it
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A cura di Emilia Rosemarie Codignola* usati o meno, o dalla scelta delle emittenti televisive e per assurdo anche se si è proprietari di un televisore non funzionante dimenticato in cantina. L’obbligo tributario non viene meno neppure al verificarsi di eventi quali l’assenza di segnale o il possesso di antenna idonea per la ricezione digitale. Se un abbonato muore, gli eredi devono continuare a pagare il canone anche se abitano altrove, a meno che essi non abbiano dato disdetta nei modi che vedremo di seguito, oppure, se sono già abbonati, abbiano preso in carico il televisore del defunto allegando il certificato di morte e restituendo il libretto. Oggi, con la legge dell’ex re d’Italia ancora in vigore, ci sono soltanto due modi per non pagare il canone, entrambi pienamente leciti: buttare o regalare il televisore secondo una procedura ben precisa, oppure chiederne il suggellamento sempre con una procedura precisa. In particolare, se si opta per la prima soluzione (buttare la tv) bisogna dare disdetta entro il 31 dicembre tramite raccoman-
appello
Chiediamo rispetto sulla nuova centrale vicino a Crotta d’Adda Signor direttore, si sono da poco spenti i riflettori sulla proposta di macroprovincia Cremona, Lodi, Mantova. I tempi parlamentari, legati al fine legislatura, non hanno consentito di approvare il provvedimento e della cosa si riparlerà in futuro. Nell’occasione bisognerebbe mettere i “puntini sulle i” dei rapporti tra la realtà della nostra provincia ed il Lodigiano, evitando i personalismi. I rapporti con il presidente della provincia Foroni o con il suo predecessore Felissari o con Santantonio, suo vice e ora consigliere regionale, sono buoni anche se, a livello di questioni energetiche, i lodigiani hanno già cercato, in passato, di fare i propri affari, a prescindere dal nostro territorio. Per la questione della centrale Sorgenia di Bertonico, infatti, gli amministratori laudensi hanno definito tutte le intese ed anche le cospicue cosiddette compensazioni ambientali e le relative ricadute economiche a prescindere dai nostri interessi territoriali. I nostri sindaci hanno dovuto minacciare il ricorso ad azioni legali, convocare assemblee sempre più inviperite per un modus operandi del tutto irrispettoso delle nostre ragioni e delle legittime attese dei comuni cremonesi. Si è dovuto dar vita ad una estenuante trattativa nel corso della quale Sorgenia si giustificava dicendo “abbiamo già dato” ed alla fine abbiamo dovuto accontentarci delle briciole. Ancora peggio i rapporti col Piacentino se si giudica come è andata la vicenda della centrale nucleare di Caorso, che ha portato benefici di circa 40-50 milioni a quel Comune ed alla provincia di Piacenza, ma nemmeno un centesimo ai Comuni ed agli enti cremonesi, pur avendo sostenuto ingenti investimenti per la realizzazione di centri di decontaminazione, di protezione civile e di prevenzione. Se questi sono i precedenti rispetto alle questioni energetiche, non possiamo dimenticare la stessa vicenda delle compensazioni per l’impianto idroelettrico di Isola Serafini che ha visto gli enti locali ricorrere, in più occasioni, alle vie legali per il riconoscimento delle intese, a suo tempo concordate. Ora, dopo due conferenze di servizi, la prima nel 2011 e la seconda lo scorso anno, viene in trattazione la questione della nuova centrale da realizzarsi in prossimità del “salto” tra Castelnuovo Bocca d’Adda e Crotta d’Ad-
data a.r., allegando una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà con firma autenticata nella quale si dichiara che l’apparecchio è stato gettato e non se ne possiedono altri. Bisogna restituire anche il libretto di abbonamento. Se si decide di “regalarla”, è prevista la stessa procedura di disdetta inviando l’apposita cartolina che sta nel libretto di abbonamento unitamente ad una dichiarazione di ricevuta del nuovo possessore e ad una fotocopia della sua carta d'identità. Il libretto va sempre restituito insieme alla disdetta. Per quanto riguarda l’ipotesi del “suggellamento”, c’è un'altra cartolina nel libretto che fornisce le indicazioni. Bisogna fare domanda sempre per raccomandata a.r. entro il 30 novembre, allegando la ricevuta di un vaglia postale di 5,16 euro intestato al Sat e restituendo il libretto. A questo punto l’utente non è più tenuto al pagamento del canone e dovrebbe avvenire il suggellamento del televisore: la Rai manda due funzionari dell’ufficio tecnico erariale con un sacco di juta per
avvolgere il televisore, chiuderlo con un filo di ferro munito all’estremità di un piombino timbrato e redigere un verbale in tre copie. Questa operazione è abbastanza rara, in quanto pare che generalmente non arrivi mai nessuno. Infine, con la Legge 248/2007 è stata prevista l’abolizione del canone Rai per i cittadini che abbiano un’età pari o superiore a 75 anni. Per aver diritto all’esenzione occorre che la persona beneficiaria non conviva con altri soggetti diversi dal coniuge titolare di reddito proprio e possieda un reddito che unitamente a quello del proprio coniuge convivente, non sia superiore complessivamente ad euro 516,46 per tredici mensilità (6713,98 euro annui). *Avvocato Stabilito e Mediatore civile emiliacodignola@libero.it
da. Mi pare che la metodologia finora abbia ricalcato i non edificanti precedenti, anche in termini di correttezza di rapporti tra amministrazioni che, negli ultimi tempi, si erano promesse pubblicamente “eterno amore”. Le nostre ragioni devono essere considerate “qui e subito”, sia sul piano della trasparenza delle procedure che dell’ascolto di tutti i portatori di interessi, sia del coinvogimento di tutti gli enti interessati. Al riguardo l’Autorità di Bacino del Po di Parma, finora esclusa nonostante le sue indiscusse competenze ambientali, ribadite anche dalla richiesta della Provincia di Cremona sulla valutazione di incidenza dei siti di interesse comunitari a monte ed a valle della prevista centrale, è stata interessata perché venga convocata in tutte le fasi relative non solo alle future conferenze di servizio ma anche per l’acquisizione del previsto parere. Di questo si è trattato anche nel corso dei contatti con il segretario generale Puma e con l’ingegner Alessio Picarelli. Giuseppe Torchio Consigliere provinciale ***
ker (solitamente sotterraneo) scavato e costruito su un territorio sismico ed interessato da un mega stoccaggio di gas? Quanto terreno agricolo scomparirebbe dal nostro territorio? Quali benefici avrebbe la cittadinanza da questa struttura? Considerando che le basi militari Nato sono autonome ed autosufficienti, quali benefici per la disoccupazione giovanile ed in che modo tale struttura militare risolleverebbe “la crisi economica che sta condizionando alcune prestigiose aziende locali”? Alla fine vogliamo pensare che uno spiritello goliardico si sia insinuato temporaneamente tra quelle mura, ma anche chi ci abita lo abbandoni e si dedichi da subito alla serietà che richiede il governare la città ed ai tanti problemi insoluti di Soncino. Ernesta Del Sarto Italia Attiva Cremona ***
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Egregio direttore, ha ragione il sindaco Bonaldi a sostenere che Crema e i Comuni del territorio non sono in grado di sostenere la spesa per la realizzazione delle nuove caserme dei Vigili del fuoco e della Polizia di Stato. Ma non per questo, come territorio, dobbiamo rinunciare a questo sacrosanto diritto! E’ un diritto che i cittadini cremaschi ed i lavoratori della Polizia e dei Vigili del fuoco attendono da anni: questi due presidi devono essere tutelati e potenziati. Il mantra de “i soldi non ci sono” non mi convince e serve a colpire sempre i soliti soggetti e il Cremasco è uno di questi. Nel recente passato come consigliere comunale di Crema ho avuto modo di dimostrare, pur nella limitatezza delle disponibilità economiche, quanti e quali altri territori sono stati e vengono tuttora tenuti in considerazione nell’adeguamento delle strutture per la sicurezza dei cittadini e la tutela del territorio. Crema è da anni, tanti anni, che non gode più di un intervento statale: ciò non è più tollerabile. Tutti i rappresentanti del Cremasco, istituzionali e non, devono “fare lobby” per impegnare il prossimo Governo e Parlamento a reperire le risorse necessarie per la realizzazione delle nuove caserme. Nell’ottica di rappresentare il territorio in cui da sempre vivo, come candidato per Sinistra Ecologia Libertà
quesito
A cosa servirebbe una base Nato a Soncino? Signor direttore, una base Nato a Soncino? Che ci si sia addormentati il 2 gennaio risvegliandoci nel bel mezzo del carnevale? O è forse il 1° aprile? Questa è la prima novità del 2013 per il nostro territorio. Tutto il resto può aspettare! Vogliamo sperare, che la proposta fatta dall’amministrazione soncinese cada nel vuoto, ma vediamo a cosa andremmo incontro. Leggiamo su un giornale che sarà “un centro di supporto (una sede informatizzata, non un poligono di tiro)”. Ma il sindaco di Vicenza, Achille Variati, in una lettera spiega le motivazioni del suo rifiuto parlando di “analisi della documentazione (…) in cui viene descritta la realizzazione di una struttura con funzioni di bunker per munizioni e altre opere per accogliere centinaia di militari (...)”. Una polveriera, una santabarbara? Come si concilia questa affermazione con la sede informatizzata cui fa riferimento il sindaco Pedretti? Quali tipi di munizioni verrebbero portate a Soncino? Come supporterebbero le nostre strade l’andirivieni di mezzi militari? Quali rischi correrebbe la cittadinanza con un bun-
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alle elezioni della Camera dei Deputati, mi impegno sin da ora a sostenere questa necessaria azione di “lobby territoriale” per l’affermazione di una risposta positiva a questo bisogno. Se eletto, uno dei primi passi che muoverò come deputato sarà quello di far sì che il Cremasco abbia il suo giusto riconoscimento nell’ambito delle capacità di spesa di competenza del Ministero degli Interni. Si può fare, si deve fare! Franco Bordo Capolista per Sel alla Camera dei Deputati ***
Canone Rai: ecco quando non devete pagarlo Buongiorno avvocato, vorrei sapere se posso smettere di pagare l’abbonamento del canone Rai intestato a mio marito deceduto da ormai dieci anni. Fino ad oggi ho continuato a corrispondere i versamenti del canone, ma sinceramente non trovo giusto continuare a pagarlo dato che oltretutto non guardo mai la televisione. Francesca *** Il cosiddetto canone Rai non è un abbonamento, bensì una vera e propria imposta che grava su tutti i possessori di televisori, introdotta nel lontano 1938 con il Regio Decreto-Legge del 21 febbraio 1938 n. 246, convertito con la Legge 4 giugno 1938 n. 880, secondo cui deve pagare il canone Rai “chiunque detenga uno o più apparecchi atti o adattabili alla ricezione dei programmi televisivi. Si paga in quasi tutta Europa per le emittenti pubbliche e il canone italiano è uno dei più bassi in Europa, in testa c’è la Svizzera. In buona sostanza, detto balzello va pagato per il solo fatto di possedere uno o più televisori, indipendentemente dal fatto che questi vengano
Sabato 19 Gennaio 2013
a crema
Le nuove caserme sono ormai indispensabili
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consorzi di bonifica
Ancora una volta ci sono solo rappresentanti del mondo agricolo Signor direttore, lo scorso mese di dicembre si sono svolte le elezioni dei consiglieri di amministrazione dei Consorzi di bonifica presenti sul nostro territorio. Tra questi ultimi vi era anche il neonato Consorzio di Bonifica Dugali, Naviglio e Adda Serio, che è subentrato a diversi consorzi soppressi. I candidati da eleggere erano suddivisi per fascia di contribuenza e cioè sulla base del contributo versato annualmente dai diversi consorziati. Come Lega Consumatori avevamo dato il nostro appoggio tecnico a una lista per la fascia di contribuenza più bassa, relativa ad immobili costituiti prevalentemente da appartamenti e villette e quindi composta da persone non legate al mondo agricolo. Tutto questo per cercare di dare, per la prima volta, spazio anche ad altri interessi che, nel passato, non avevano mai avuto voce in questi organismi. Per una decina di voti questa lista non è riuscita a eleggere il proprio rappresentante e così tutti i 12 consiglieri eletti appartengono al mondo agricolo, espressione di liste legate rispettivamente alla Libera associazione agricoltori cremonesi e alla Coldiretti. Nulla da eccepire. Tutto regolare e tutto come è sempre avvenuto. Ora rimane però il problema di come garantire la rappresentanza non solo al mondo agricolo, ma a tutti i gli altri cittadini che sono chiamati a concorrere economicamente ad opere su cui non hanno avuto né avranno in futuro la possibilità di interloquire. Il problema si pone anche perché, come si è già detto, fino ad ora la gestione di questi enti, anche al di là della volontà dei singoli o delle associazioni di riferimento, è sembrata cosa riservata a una ristretta elite a cui, anche l’ente pubblico, colpevolmente, ha delegato tutto. E questa delega è stata gestita spesso anche in modo discutibile. Basta ricordare che, in un momento di grave crisi economica, quando sono a rischi servizi essenziali, il soppresso Consorzio Vacchelli ha dirottato i maggiori prelievi imposti a tanti cittadini, su maggiori spese per il personale e per l’autoparco. Si è affermato, da parte di alcuni amministratori locali che forse nelle decisioni in materia non c’è stata adeguata informazione alla cittadinanza. Ma come può essere diversamente se la legge regionale prevede che, per un atto importante come l’approvazione del nuovo Piano di classifica per il riparto delle spese consortili, l’unica informazione prevista per i cittadini è solamente quella della sua pubblicazione all’albo del consorzio? E’ evidente che queste norme siano da cambiare (ma di ciò cosa ne pensano i candidati al Consiglio Regionale?), ma nella situazione data, ci si chiede che cosa abbiano fatto i rappresentanti degli enti locali che sedevano nel consiglio di amministrazione del Consorzio sopra citato per sensibilizzare sul problema gli enti di riferimento e per cercare di informare preventivamente i cittadini di ciò che si stava decidendo sulle loro teste. Un’ultima osservazione. Nessun rilievo sulla correttezza formale delle elezioni. Si ricorda solamente che nella città di Cremona, dove interi quartieri erano interessati al voto, il seggio elettorale previsto era ubicato in pieno centro, in zona non facilmente accessibile ai cittadini di detti quartieri. Queste elezioni si sono svolte mercoledì 5 dicembre, con seggio aperto dalle ore 9 alle ore 16. E’ evidente che per un normale cittadino, esprimere il proprio voto era cosa molto semplice: bastava prendere un giorno di ferie e, magari, un taxi. Lega Consumatori Cremona