Il Piccolo Giornale del Cremasco

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CREMASCO Il

PICCOLO giornale del

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SABATO 27 OTTOBRE 2012 • ANNO I • NUMERO 16

IL SINDACO AVEVA PROMESSO SCRIVANIE VUOTE NEI CDA. NON E’ COSÌ

BUFERA SULLE MUNICIPALIZZATE

I sindaci di centrodestra del Cremasco bocciano la sua proposta di nominare Gianfranco Ervin amministratore unico di Scs servizi locali, società con 8 milioni di debiti. Chiedono un tecnico. Scs gestioni: Bruno Garatti resta seduto al suo posto. Critiche di Agazzi. IL PUNTO DI VISTA

Gli insegnanti e l’orario a scuola

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di Enrico Tupone tuponee@alice.it

ella recente manovra finanziaria del governo denominata «Patto di Stabilità» è stata incluso, a partire da settembre 2013, l’aumento dell’orario di lavoro per il personale docente da 18 a 24 ore settimanali, suscitando le vibrate proteste dei sindacati e la contrarietà del PD. Tale modifica di orario è stata motivata da un possibile risparmio di spesa di circa 721 milioni di euro che deriverebbe dalla possibilità di utilizzare lo stesso docente per coprire quelle ore di insegnamento che da sole non giustificano una ulteriore assunzione. Inoltre, grazie alle ore in più, si ridurrebbero anche gli insegnati di sostegno con conseguenti ulteriori risparmi. In contropartita la norma fissa in 15 giorni le ferie aggiuntive concessa ai docenti anche se non dice quali sarebbero gli spazi per effettuare queste assenze supplementari. Naturalmente è necessario tener conto che il lavoro del docente non si esaurisce nelle lezioni giornaliere, ma è fatto anche di correzione di compiti, riunioni a scuola, corsi aggiornamento, corsi di recupero, tutte attività che dovrebbero essere fatte a scuola, rendendo molto più trasparente la quantità di lavoro svolto, ma che gli edifici scolastici non consentono di fare. La questione della modifica dell’orario è semplice e tale modifica dovrebbe essere accolta dal corpo docente, se non altro nel nome dei sacrifici ben maggiori che altri stanno facendo ma alcune cose vanno dette per completare il ragionamento. Gli insegnanti italiani sono fra i meno pagati d’Europa, hanno il contratto bloccato, gli scatti di anzianità rinviati, ma fanno anche un lavoro che non è soggetto a valutazioni e, anche tenendo conto che la scuola non è un’azienda, il servizio offerto deve avere dei criteri di valutazione, anche degli insegnanti, nel nome di una scuola moderna e di qualità.

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inque mesi. E’ questo ormai il tempo trascorso dall’insediamento di Stefania Bonaldi. In molti ricorderanno come storica, la serata in cui il primo sindaco donna della città di Crema indossò per la prima volta la fascia di sindaco e pronunciò un profondo discorso lastricato di buone intenzioni. La prima e forse più nobile: il rinnovamento. Di un modo di fare politica, del modo di concepire l’amministrazione pubblica, del sistema di gestione delle società partecipate. Non passa mese, però, senza che gli avversari politici le ricordino quanto dichiarato al suo esordio. «Azzeriamo nei prossimi giorni tutti i consigli di amministrazione delle società a partecipazione diretta ed indiretta del territorio e ricomponiamoli sulla base di criteri condivisi» aveva detto il neo sindaco. Ma ad oggi tutto o quasi è rimasto com’era. E’ cambiato l’amministratore unico di Cremasca Servizi, vero. Una partita facile. La nomina è di diretta competenza del sindaco e quindi, per sostituire il pidiellino Giorgio Lazar con Claudio Bettinelli è bastato un colloquio e una lettera a stretto giro di posta. Nel mezzo, l’incompatibilità di Dino Martinazzoli, prima nominato in Scrp e poi a Cremasca Servizi. Senza ricordare, che fu proprio l’allora capogruppo Bonaldi a volere imporre

Stefania Bonaldi, sindaco di Crema nel nuovo statuto di Cremasca Servizi l’impossibilità del cumulo di cariche in seno a partecipate tra loro legate. Anche il versante Scrp sembra non favorire le buone intenzioni del sindaco, in particolare per quanto riguarda la controllata Scs Servizi Locali. Scs è di proprietà del comune di Crema per il 35% e di Scrp per il 65%. La Servizi Locali ha un debito di circa 8 milioni. Inevitabile che gli enti locali coinvolti, siano occupati a trovare una soluzione per chiudere la società e limitare le perdite. Per risolvere il problema, si è ricorsi a un piano di ristrutturazione, che prevede la chiusura della società fondendola eventualmente con Scs Spa, abbandonando il servizio di gestione del calore e il settore costruzioni. Per farlo i sindaci di Scrp hanno scelto di trovare un amministra-

tore unico. Stefania Bonaldi, ha fatto il suo nome. Con una lettera perentoria diretta al presidente di Scrp, Chiedono un tecnico, ha annunciato di aver scelto Gianfranco Ervin, membro del suo comitato elettorale, uomo legato al Pd ed ex dirigente Coop. Missione Compiuta? Nemmeno per sogno. Alcuni sindaci del Cremasco, 19 per l’esattezza più il presidente della provincia di Cremona Massimiliano Salini, le hanno risposto picche, proponendo attraverso una lettera la nomina di un tecnico. «Chiediamo» hanno scritto i sindaci, «che Scrp, in qualità di socio di maggioranza di Scs Servizi Locali, si adoperi per arrivare il prima possibile alla nomina dell’amministratore unico, che non accetti candidature unilaterali e non rappresentative, privilegiata una candidatura ‘interna’, ravvisabile pri-

mariamente nel direttore generale di SCRP o in un membro del Cda, uniche possibilità che coniughino “professionalità” e “rappresentatività”, celerità e incisività, nel perseguimento degli indirizzi più volte collegialmente espressi». Insomma, un no forte e deciso al nome avanzato da Stefania Bonaldi. Lo stallo sembra esserci anche per quanto riguarda Scs Gestioni. Da mesi, il consiglio di amministrazione è scaduto. Se ne discuterà nelle prossime settimane, quando verrà deciso anche quello di Lgh, acronimo di Linea Group Holding, ma intanto come ricorda Antonio Agazzi, «Bruno Garatti, esponente di spicco del Partito Democratico, è ancora seduto al suo posto; non si era parlato di rinnovamento?». Ma non è finita qui. Agazzi chiede anche, e lo fa con una interpellanza: «Come valuta Stefania Bonaldi, lo stato di salute della Società Cremasca Calore, altra azienda rispetto alla quale Lei medesima - da consigliere di minoranza - appariva molto più in apprensione rispetto a quanto non dia a vedere oggi che riveste la funzione di sindaco di Crema?». Insomma, troppa carne al fuoco per il sindaco che dopo cinque mesi sembra non aver ancora trovato il bandolo della matassa, o sembra avere realizzato, come dice Antonio Agazzi, solo il minimo sindacabile. MBR

FORMIGONI KO, E’ FATTA PER GLI STALLONI

Venerdì 26 ottobre è stato sciolto il Consiglio della Regione. I consiglieri, decisi a dimettersi, hanno approvato una nuova legge elettorale che abolisce il listino bloccato, istituisce il premio di maggioranza, fissa a 80 il numero massimo dei consiglieri e pone il limite di due mandati consecutivi per il presidente. Finiti così i 17 anni dell'era Formigoni. Per gli Stalloni, invece, prima lo stop, poi il semaforo verde. Ora il

progetto di riqualificazio proseguirà la sua strada con la formalizzazione della partecipazione al bando nazionale da 4 milioni che dovrebbe dare a Crema parte delle risorse necessarie alla realizzazione. Un finale con brivido, per il progetto che vale 13 milioni e cambierà il volto del centro città riunendo negli Stalloni gli uffici Asl, le case per anziani, il Cre e l’Istituto Spallanzani.


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CREMONA

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Sabato 27 Ottobre 2012

Legambiente: «L’area potrebbe diventare un punto di riferimento per il Parco al Po, completandolo»

Colonie padane, triste degrado

Carlo Malvezzi: «Sono così da quaranta anni, se ne accorgono ora?»

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di Laura Bosio

ncuria, degrado e abbandono: le Colonie Padane, struttura storica della città di Cremona, si presentano con strutture cadenti, manufatti rovinati e cancelli arrugginiti. Una situazione che Legambiente Cremona denuncia da tempo. «Negli anni l’edificio interno al parco delle Colonie è andato sempre più degradandosi» spiega Pierluigi Rizzi, rappresentante di Legambiente Cremona. «La situazione è andata via via peggiorando, e da quando l'edificio è stato affittato per diventare una discoteca nessuno ha più curato la sua manutenzione». Nel corso degli anni il degrado è aumentato: «La situazione è degenerata ulteriormente con l’idea bislacca di spostare il campeggio a nord delle Colonie Padane, sprecando soldi 500mila euro - che erano destinati al rimborso dei danni alluvionali causati proprio alle ex Colonie Padane». Legambiente chiede quindi alle istituzioni di intervenire e rilancia il dibattito su questa importante area. «Potrebbe diventare un punto di riferimento per l'area del Parco al Po, comple-

tandolo. Ad esempio vi si potrebbe insediare una sorta di società canottieri più popolare, che sia accessibile anche a coloro che non possono permettersi le società canottieri tradizionali, più esclusive. O ancora può diventare la sede degli uffici comunali che si occupano di ambiente e fiume Po». Prosegue Legambiente: «Si tratta di un monumento nazionale, che merita di essere rivalutato e restituito ai cittadini. Legambiente, per ciò che concerne il destino delle ex Colonie, non si è mai stancata di far presente all’Amministrazione di turno che rinnovare la convenzione con un locale pubblico non avrebbe fatto altro che spostarne nel tempo il doveroso recupero, perpetuandone invece il degrado anche funzionale. La nostra proposta mira a restituire le ex Colonie Padane al fiume Po. Quest’area appartiene alla città di Cremona ed al suo patrimonio pubblico. Il Comune deve poter trovare le risorse per ripristinare la piena funzionalità degli edifici e delle strutture già esistenti». Dura la replica del vice sindaco Carlo Malvezzi, che si esprime senza mezzi termini: «Queste persone si lamentano di qualcosa che

è in quella condizione da quarant'anni. Solo ora se ne accorgono?». Malvezzi non si nasconde rispetto alla reale situazione della struttura. «Sappiamo benissimo che le Colonie Padane sono in una condizione disastrosa e che avrebbero bisogno di essere riqualificate. Così come gli ex monasteri e come molti altri palazzi cittadini. Purtroppo ci troviamo in una situazione di crisi economica profonda, che non ci permette assolutamente alcun tipo di spesa extra, mentre chi c'era prima di noi la possibilità di fare qualcosa l'avrebbe avuta, perché i soldi c'erano. Eppure non hanno mai mosso un dito». Del resto, «abbiamo aperto un bando, chiedendo la collaborazione di privati che fossero intenzionati a utilizzare l'area, realizzando una struttura ricreativo-sociale. Ma nessuno ha risposto, e le Colonie restano ancora lì, nel loro degrado». «Ringraziamo Legambiente per averci ricordato la situazione di questa struttura, che anche noi abbiamo a cuore, così come tutti gli altri edifici della città. Tuttavia purtroppo nel momento in cui ci troviamo non è possibile fare nulla».


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Cronaca

Sabato 27 Ottobre 2012

Viaggiare in tempo di crisi grazie al baratto

Contro la crisi, i bed and breakfast di tutta Italia propongono pagamenti non convenzionali e i turisti riscoprono il gusto di camminare

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artire è la più bella e coraggiosa di tutte le azioni, affermava l’esploratrice e scrittrice svizzera Isabelle Eberhardt. Sarà per questa ragione che neppure in tempi di crisi si rinuncia a viaggiare: piuttosto, si riscoprono nuovi modi per farlo, magari avvicinando le mete oppure scegliendo metodi alternativi all’auto per spostarsi. Il volto del turismo, almeno in parte, sta cambiando: ne è prova l’iniziativa del portale www.bed-and-breakfast.it, che per il quarto anno consecutivo, a fronte del crescente successo riscontrato, ha aperto le adesioni per la settimana del baratto prevista dal 19 al 25 novembre. Oltre ottocento realtà dislocate su tutto il territorio italiano hanno già confermato la propria adesione proponendo, al posto di un tradizionale pagamento in cambio di un soggiorno di una o più notti nella propria struttura alberghiera, uno scambio con beni e servizi. Gli amanti della lettura potranno offrire alcuni dei propri libri, gli amanti della musica potranno cedere dischi, vinili, strumen-

ti e perfino lezioni o un concerto gratuito. Gli appassionati di tecnologia troveranno forse più pratico lo scambio di qualche prodotto di settore, mentre perfino chi desidera svuotare cantine o soffitte potrà trasformare gli elementi d'arredo che non trovano spazio in casa in un soggiorno da trascorrere immersi nel verde. Per fotografi,

grafici, amanti della videocamera una o due notte in un bed and breakfast possono costare solamente la realizzazione di qualche scatto o qualche filmato per la struttura ricettiva. Scopo dell’iniziativa non è solamente quella di favorire il turismo in un periodo di difficoltà economica, ma anche quello di riscoprire il valore dello scam-

bio, non solo di beni e servizi ma anche di conoscenze, che del resto è da sempre alla base della concezione stessa del viaggio. Tramite il sito dell’evento, www. settimanadelbaratto.it, è possibile contattare direttamente le strutture, oppure segnalare gli oggetti che si desidera mettere a disposizione: il contatto diretto tra il viaggiatore e il

bed and breakfast permetterà di portare a termine l’organizzazione dei dettagli e lo scambio. Il baratto si aggiunge così alla lista delle forme di turismo alternativo che vantano crescente diffusione negli ultimi anni, dal couch surfing (una rete di alloggi gratuiti) allo scambio di abitazioni. Nella maggior parte dei casi, a rendere possibile

la realizzazione di tali progetti è il web: sono sempre più numerosi i portali che permettono di mettersi in contatto con famiglie e singoli appassionati viaggiatori per concordare lo scambio provvisorio delle case. Certo, nonostante le garanzie offerte e la possibilità di visionare le foto dell’abitazione proposta per lo scambio, ci vuole una buona dose di fiducia per affidare la propria abitazione o la propria casa vacanze e partire; avendo spazio a disposizione, allora, in molti optano per il couch surfing. In questo caso, si ospiterà un viaggiatore o una famiglia, che a sua volta renderà il favore permettendo di godere di una vacanza a costo zero in qualsiasi parte del globo. Ma ci sono anche coloro che, sempre più numerosi, si dedicano alla riscoperta del più antico metodo di viaggio: quello a piedi, alla riscoperta di percorsi di grande fascino e alla riconquista, non meno preziosa, del proprio tempo. Pagandola, scambiandola o barattandola, sfruttando il car pooling o spostandosi a piedi, alla vacanza proprio non si rinuncia.

Alla scoperta dell’universo con il Gruppo astrofili cremonesi

Il gruppo astrofili cremonesi propone un ciclo di incontri ad ingresso libero rivolto agli studenti e alla cittadinanza, dal titolo "Per amor del cielo L'universo, a te scoprirlo!". Gli incontri si terranno dalle 21 alle 22.30 presso l'aula Magna dell'istituto “Vacchelli”. Gli studenti potranno richiedere l'attestato valido ai fini del credito scolastico. Gli incontri prenderanno il via

venerdì 2 novembre con Chiara Persico, docente del Liceo classico di Cremona, con la conferenza “Il cielo di Dante”. Venerdì 7 dicembre si terrà l'incontro “Il bosone di Higgs”, a cura del dottor Andrea Schizzi, docente dell'Università di Trieste. Venerdì 11 gennaio il divulgatore scientifico Claudio Elidoro terrà l'incontro “Pianeta rosso”, mentre venerdì 1 feb-

braio Michele Maris dell'osservatorio astronomico di Trieste guiderà l'incontro “La luce zodiacale”. Venerdì 1 marzo Massimiliano Alessandria del Gruppo astrofili d Castegnato (Bs) parlerà di “Inquinamento luminoso: conoscerlo, misurarlo combatterlo”. Venerdì 5 aprile con il sindaco di Castelverde Carmine Lazzarini si affronterà il tema “Galileo teologo”.

Venerdì 3 maggio Andrea Mele, docente del Politecnico di Milano, terrà la conferenza “Alla ricerca dei mattoni della vita”. Sabato 4 maggio presso l'Osservatorio Specola dalle 10 alle 16 sarà possibile partecipare all'osservazione guidata del sole. Inoltre, ogni terzo venerdì del mese presso l'osservatorio si terranno delle osservazioni guidate del cielo dalle 21 alle 23.


Cremona

Carmine Scotti candidato sindaco Nasce l’associazione “Movimento per Cremona”. Alle amministrative si presenterà con una lista civica

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«Oggi manca una proiezione della città nel futuro, da qui a 50 anni»

di Laura Bosio

olitica intesa come cittadinanza, partecipazione, volontà popolare. E' emerso in molti interventi degli ultimi tempi sulle pagine del "Piccolo": nascono movimenti, laboratori di idee, associazioni culturali, pronte ad agire concretamente. In questo modo è nata anche l’associazione "Movimento per Cremona", che alle prossime elezioni amministrative si presenterà con una propria lista civica indipendente che avrà come candidato sindaco Carmine Scotti, commissario della Questura di Cremona. Ne abbiamo parlato con Fulvio Rozzi e con lo stesso Carmine Scotti, rispettivamente presidente e vice presidente dell’associazione, che «è nata dall’idea di creare un movimento che abbia veramente a cuore la città di Cremona. Una città che oggi è in crisi, come del resto tutto il Paese: la disoccupazione è dilagante, molte aziende sono in crisi, le cose non funzionano, e le istituzioni locali non sono in grado di rispondere. I partiti oggi hanno un vincolo che li lega a una logica di appartenenza, e non riescono più a comprendere le esigenze della gente. Viviamo così in una situazione di apatia generale in cui la politica è vergognosamente assente». Qual è lo scopo della vostra associazione? «Siamo un gruppo di semplici cittadini, provenienti dai più diversi ceti sociali: dall'imprenditore alla casalinga, dal medico al commerciante, e via di seguito. Vogliamo proporci alle prossime amministrative con una nostra lista civica, che sarà scollegata da qualsiasi gruppo politico. Una lista vera e indipendente che porti avanti persone nuove. I nostri can-

Carmine Scotti

didati dovranno essere incensurati, moralmente ineccepibili e non avere incarichi politico-istituzionali. Vogliamo però sottolineare che non rappresentiamo l'antipolitica, posizione da cui ci teniamo ben distanti e che non condividiamo». Su cosa si basa il vostro programma? «Attualmente è in fase di costruzione. Sicuramente affronta i grandi temi della città, dalla viabilità al problema dei pendolari, dal commercio alla sicurezza. Una grande attenzione andrà alle persone anziane e alla disabilità, perché oggi non esistono degli spazi per i disabili, a parte quelli creati dal volontariato. Grande spazio vogliamo dare anche alla cultura: vogliamo una realtà comunale ove essa venga valorizzata con sinergie tra pubblico e privato, e che permetta di rilanciare il sistema museale con mostre d'arte di pregio, che oggi in città sono scomparse.

«Oggi la politica è vergognosamente assente»

Fulvio Rozzi

Per quanto riguarda la viabilità, puntiamo sulla pedonalizzazione del centro storico, sull'utilizzo dei mezzi pubblici e su una circolazione ciclabile sicura». Parliamo dei grandi temi, come Terzo Ponte, Strada Sud, acqua privata e navigazione del Po: cosa ne pensate? Abbiamo letto quanto affermato da Torchio sul tema della navigazione, e ritengo assurdo che le istituzioni locali abbiano rifiutato l'offerta del colosso tedesco dell'idroelettrica buttando via la possibilità di avere la bacinizzazione del fiume praticamente gratis. Per quanto riguarda il Terzo Ponte riteniamo sia un'opera utile, perché le infrastrutture sono necessarie per creare lavoro. Invece la Strada Sud non ci convince: bisognerebbe almeno valutare quale potrebbe essere l'impatto ambientale e quanti terreni verrebbero sottratti all'agricoltura.

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Sabato 27 Ottobre 2012

Infine siamo decisamente contrari alla privatizzazione del sistema idrico integrato». Quali sono i principali problemi della nostra città? «Vogliamo parlare dell'edilizia e dell'occupazione dello spazio urbano? Si costruiscono case che rimangono vuote, ma nessuno pensa di rimettere mano al centro storico e recuperare i vecchi edifici. Siamo favorevoli alla realizzazione del Polo Tencara, ma le istituzioni devono rendersi conto che per lanciarlo devono creare le condizioni ottimali affinché ciò avvenga, come il raddoppio ferroviario di Cavatigozzi e il raddoppio della Paullese. Un altro problema sono i costi della macchina pubblica: la grave crisi economica, che impone a famiglie e cittadini pesanti sacrifici, richiederebbe ai politici più rigore e sobrietà nell’amministrazione della “cosa pubblica”. Non si possono spendere soldi pubblici per cose inutili. Allo stesso tempo è fondamentale garantire la sicurezza, ma non si può pensare di dare un budget da raggiungere con le multe, perché non si fa cassa sulla sicurezza. Il problema è che manca una proiezione della città nel futuro, di qui a 50 anni. Bisogna tener presente che vedremo sempre più frequente un fenomeno di avvicinamento alla città da parte di chi abita nelle zone rurali, e bisogna creare le basi per un'urbanizzazione mirata in ottica futuristica. Cremona non può restare così com'è, indifferente allo scorrere del tempo. Non ci sono più prospettive, e se le cose non cambiano vedremo la città svuotarsi gradualmente, e non crescere».

«Una lista indipendente che porti avanti persone nuove»

viabilità

Manutenzione, 250 interventi

L’assessore ai Lavori Pubblici Francesco Zanibelli, nel corso della seduta di Giunta tenutasi giovedì mattina, ha illustrato gli interventi di manutenzione ordinaria sulle strade effettuati nel periodo gennaio-settembre 2012 sull’intero territorio comunale da parte di Aem s.p.a. nell’ambito del contratto esistente. Tutti gli interventi rientrano nelle disposizioni concordate con Aem e mirate a soddisfare, dove possibile, le segnalazioni pervenute. Sono 950 gli interventi eseguiti su indicazione degli uffici che, a loro volta, hanno provveduto a raccogliere le segnalazioni dei cittadini. In ogni caso prevalgono le segnalazioni provenienti dagli uffici competenti per quanto riguarda la manutenzione (Aem e Comune) a seguito del costante monitoraggio effettuato sulla rete stradale cittadina. Entrando più nello specifico, sono stati più di 570 gli interventi per le asfaltature di strade, oltre 40 quelli per il ripristino di pavimentazioni in pietra, oltre 80 quelli che hanno riguardato i marciapiedi, più di 60 per pozzetti di raccolta delle acque piovane (caditoie e bocche di lupo), e una cinquantina quelli su chiusini posti a servizio delle reti (fognatura, acqua, gas, elettricità). Dal punto di vista economico, l’onere per tali interventi rientra nelle somme stanziate dall’amministrazione nell’ambito del pacchetto complessivo relativo alla manutenzione stradale e dei marciapiedi. Nel caso di mancato intervento perché le squadre operative non erano immediatamente disponibili, oppure per la tipologia di intervento, AEM ha garantito la predisposizione della segnaletica di sicurezza prima di mettere in atto la procedura per ripristinare il manto stradale o sistemare i marciapiedi.


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Cremona

Sabato 27 Ottobre 2012

«Perri si è dimenticato di chi lo ha sostenuto» Duro attacco di Agostino Melega, coordinatore della lista civica che accompagnò il sindaco alle elezioni: «Aveva ragione Quinzani» «Oggi la politica è scollegata dalle esigenze della popolazione. Bisogna ripartire dalla gente»

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di Laura Bosio

ritiche pesanti all'amministrazione Perri da parte di chi nel 2009 - aveva sostenuto in prima persona la sua candidatura: stiamo parlando di Agostino Melega, coordinatore della lista civica "Obiettivo Cremona con Perri", che denuncia il disinteresse da parte degli eletti nei confronti di chi li aveva sostenuti. «Oggi manca totalmente un collegamento del sindaco Perri con la rappresentanza della base che lo ha eletto. Questa Giunta sta in piedi sul nulla: ci sono due assessori della Lega che non sono più referenti del loro partito, il Pdl è ormai polverizzato, e delle liste civiche si sono dimenticarti da un pezzo. La lista che presiedevo era strettamente legata a Perri, ma lui non si è mai fatto vedere, nonostante i membri si fossero resi disponibili, come volontari, a fare da intermediari con gli elettori, portando le loro istanze. Si tratta di quarantenni qualificati, professionisti e volenterosi, che però sono stati completamente ignorati, finché non abbiamo deciso di allontanarci del tutto da questa Giunta». Condivide l'opinione dell'assessore Roberto Nolli rispetto all'attuale crisi del centrodestra? Egli ha detto che "non c'è più spazio per questa politica". Cosa ne pensa? «In realtà questa crisi è in atto da anni, e c'era già ai tempi della campagna elettorale. Ne è stato prova un fatto emblematico: la sede elettorale che era stata approntata nella Galleria XXV Aprile durante la campagna elettorale - è stata chiusa il giorno dopo la vittoria, non permettendo ai cittadini neppure di andarsi a congratulare. Questo ha dimostrato da subito una chiusura nei confronti della città. Oggi mi trovo a dare

ragione a quanto affermato da Ferdinando Quinzani nella sua intervista su "Il Piccolo", e a concordare con la sua analisi spietata dell'interno del Pdl. Lui è stato lungimirante, perché aveva capito anni fa quanto stava accadendo all'interno del partito. Del resto anche l'aver confermato ai posti di potere personaggi scelti dalla precedente amministrazione è stata una mossa sbagliata. E se proprio si voleva agire in questo senso, il sindaco avrebbe dovuto convocare i propri sostenitori e definire un discorso di larghe intese con i partiti dell'opposizione, con trasparenza e apertura. Cosa che non è stata fatta. Venendo a Nolli, se critica così tanto questa politica, perché non si dimette dal partito?». Ma è vero che la politica è scollegata dalle esigenze delle persone? «Assolutamente si. Sono venuti meno i partiti, influenzati da modelli americani, dove il partito lavora solo in occasione

«Questa Giunta ormai rappresenta solo se stessa»

delle elezioni, per poi sparire. A Cremona abbiamo consiglieri che partecipano alle commissioni solo per ricevere il gettone di presenza, e poi passano il tempo a giocare con il cellulare, e non partecipano alla discussione. Questo non è certo un modo per stare vicini ai problemi della gente, che per questi motivi si allontana dalla politica». Cosa ne pensa dell'idea lanciata da Nolli, di un movimento che riparta dai sindaci, come Perri o Renzi? «Non credo in un movimento dei sindaci, perché bisogna ripartire dalle persone comuni: associazioni, comitati, gruppi di discussione politica e via di seguito. Parlare di mettere a capo di un nuovo movimento politico i sindaci, che sono figli di questa situazione di crisi della politica, non ha senso». Quindi, questa Giunta …? «E' una Giunta deficitaria, che rappresenta solo se stessa e non chi l'ha eletta.

Essa non tiene conto della pluralità di voci presenti sul territorio, ma solo di alcune, sicuramente importanti ma non uniche. Il ruolo del politico è quello di essere mediatore dell'interesse di tutti, invece qui sembra di essere in un regime oligarchico». Lei è stato tra i promotori del programma di questa Amministrazione. A distanza di due anni e mezzo ritiene che sia stato rispettato? «Tante cose sono state accantonate. L'ultima in ordine di tempo è la realizzazione della pista ciclabile a Cavatigozzi: portai io Perri a parlare con i residenti, in campagna elettorale, ed essi lo votarono proprio per avere questa pista, di cui invece non c'è neppure l'ombra. Inoltre è mancata la capacità politica di rispondere alla crisi. La debolezza della rappresentanza politica ha portato all'aumento del potere dell'apparato - inteso come macchina comunale. Un potere che oggi impedisce alla Giunta di fare una seria riforma amministrativa. Mi chiedo perché nessuno pensi che la corruzione potrebbe entrare anche in un organismo comunale. Per combatterla è necessaria la rotazione, ma qui a Cremona non si è mai vista. Intanto il Comune versa in una situazione di arretratezza incredibile: basti pensare che per aprire un'attività a Crema bastano poche settimane, a Cremona ci vogliono almeno sei mesi. Bisognerebbe svecchiare il sistema, ma questa Giunta non è stata in grado di farlo». Cosa serve oggi a Cremona, secondo lei? «Mi auguro che con il ricordino delle Province si crei uno spazio di confronto che porti a modificare certi equilibri storici e superati. Ad esempio, di Mantova potremmo imitare il sistema culturale, con percorsi di altissimo livello, che

«La debolezza politica ha aumentato il potere dell’apparato»

Agostino Melega

l'hanno portata ad essere meta turistica importante. Da Lodi speriamo invece di ottenere l'apertura mentale che può derivare dall'influsso milanese. Poi, come dicevo, bisogna rinnovare completamente la macchina amministrativa. Infine servono i giovani. Serve che in ogni gruppo, associazione e altro di qualsiasi tipo venga inserita una sostanziosa quota giovane». Secondo lei, dunque, la politica dei partiti ha esaurito il suo ruolo? «Prima o poi si dovrà tornare ai partiti, ma in questo momento c'è la necessità di passare dalla partecipazione civica: serve un passaggio in cui la gente si metta in gioco direttamente con le proprie idee e le proprie iniziative, e che poi vada a formare una nuova classe politica, rinnovando completamente il sistema dei partiti, che in futuro dovranno sempre più lavorare in una visione europea, seguendo magari il modello anglosassone. Oggi, infatti la vera risposta ai nostri grandi limiti politici e antropologici è proprio quella di riuscire ad arrivare a un federalismo europeo, trasferendo alcuni poteri verso l'alto: solo così ci saranno le condizioni per un vero rinnovamento. Per come stanno oggi le cose, non siamo credibili».


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Cremona

Sabato 27 Ottobre 2012

Tre italiani su quattro vogliono l’auto elettrica Contro l’inquinamento dell’aria e il caro benzina, gli automobilisti sperano in prezzi accessibili, ma gli incentivi si rivelano scarsi Agevolazioni riservate alle aziende, mentre le lobby del petrolio frenano gli investimenti. Eppure, le soluzioni alla benzina sono già realtà

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di Martina Pugno

untuale come l’autunno, con la fine dell’estate torna anche il problema delle polveri sottili nell’aria, la cui concentrazione è tornata a superare i limiti massimi consentiti dalla legge. Una piaga che interessa l’intero Paese, ma che nella Pianura Padana si fa particolarmente sentire, in parte per le caratteristiche geoclimatiche del territorio, in parte per la sua forte caratterizzazione industriale. Con una settimana di superamenti pressoché costanti dei limiti di polveri sottili consentiti nell'aria, ci si prepara con ogni probabilità ad andare incontro a nuovi periodi di circolazione urbana a targhe alterne, in assenza di misure più efficaci che possano costituire una soluzione definitiva al problema. Nonostante la viabilità non sia l’unica causa, è qui che si concentrano maggiormente le attenzioni, con la messa in atto a livello sia locale sia nazionale di iniziative che lasciano in realtà ben poche alternative agli italiani che necessitano di spostarsi su quattro ruote. Non sembrano essere di particolare aiuto neppure gli incentivi statali previsti per il 2013 in favore dell'acquisto di vetture ecologiche: le associazioni di settore ne denunciano, infatti, la scarsa utilità. Come sottolineato dall'Unrae, a beneficiare del 90% di tali incentivi sarebbero le aziende private, mentre ai privati cittadini resterebbero le briciole. La ripartizione dei 50 milioni di euro stanziati per il 2013 parla chiaro: solo 15 milioni andranno ai veicoli che producono da 0 a 95 g/km di CO2 (auto elettriche e qualche ibrido e gpl), e ben il 70% di questa cifra è destinata

alla sostituzione legata alla rottamazione di veicoli aziendali, veicoli “destinati all’uso di terzi” (taxi, autonoleggi) e veicoli di professionisti e artigiani che li utilizzano esclusivamente per la propria attività. Dunque solo il residuo 30% è destinato, senza vincolo di rottamazione, ai privati cittadini che vogliano acquistare un veicolo elettrico. I restanti 35 milioni di euro sono destinati a incentivare l’acquisto di auto con emissioni fino a 120 g/km (ibridi, metano e gpl), ma saranno appannaggio esclusivo di aziende pubbliche e private, artigiani e professionisti (sempre a condizione

di rottamare un veicolo immatricolato almeno10 anni prima della data di acquisto del nuovo). Un ulteriore fondo di 50 milioni di euro è infine destinato alla realizzazione di una rete nazionale di infrastrutture per la ricarica dei veicoli elettrici, tassello fondamentale per la diffusione di questo tipo di alimentazione. I passi avanti in favore della diffusione di veicoli a basso impatto ambientale, dunque, sono pochi e incerti, mentre i tentativi di misure più decise vengono messi in crisi dalle compagnie petrolifere: secondo Climate Progress, a fronte delle intenzioni di Obama di ridurre gli

«Incentivi inutili, perchè destinati solo alle aziende»

sgravi fiscali alle Big Oil e di aumentare gli incentivi per l'acquisto di auto elettriche, risulta inequivocabile lo schieramento delle compagnie petrolifere a favore del partito repubblicano, con donazioni pari a 2.16 milioni di dollari. All'interno di tale scenario, è facile dedurre le ragioni per le quali le auto elettriche restano per lo più un prodotto d'èlite, caratterizzato da una scarsa diffusione, che difficilmente aumenterà a fronte della scarsità degli incentivi statali. Uno dei principali ostacoli alla loro diffusione è proprio il costo, tre volte più elevato rispetto a quello di analoghi veicoli a motore. A confermarlo, conti alla mano, è uno studio recente realizzato da SuperMoney, il portale per il confronto dei prezzi di assicurazioni auto, energia, mutui, telefonia. Eppure, a fronte di un eventuale abbattimenti dei costi, i vantaggi per i guidatori non risiederebbero solamente in consumi ridotti e minore inquinamento prodotto: i veicoli 'green' possono circolare liberamente e gratuitamente nella maggior parte delle Zone a traffico limitato e non subiscono lo stop nelle giornate ecologiche indette dai Comuni. Tre italiani su quattro, secondo una recente ricerca condotta da InteractiveEspansione, vorrebbero un’automobile elettrica, ma l’offerta attuale non soddisfa le esigenze dei potenziali clienti, anche per quanto riguarda le prestazioni: l'autonomia dovrebbe essere di almeno 250 km e la velocità massima di 130 km/h, mentre un'ora dovrebbe essere il tempo massimo per una piena ricarica. Tutti risultati che si presume possano essere raggiunti nei prossimi anni, posto che si voglia investire nella ricerca.

il prototipo

AirPod, l’auto del futuro viaggia ad aria compressa Più ecologico di così davvero non è possibile: svincolato da qualsiasi forma di combustibile fossile, libera dai consumi legati all'alimentazione elettrica, Airpod si propone al pubblico come veicolo del futuro. Il prototipo, presentato dall'ingegnere francese Guy Nègre, è erede diretto di Eolo, automobile presentata dallo stesso esperto al motorshow di Bologna dodici anni fa le cui tracce si sono poi persi tra passaggi burocratici e accordi commerciali mai tradotti in diffusione reale. Come il suo predecessore, anche AirPod è alimentato ad aria compressa: completamente ecologica, emette soltanto aria fredda. Il veicolo sarebbe dunque in grado di risolvere non solo i problemi relativi al consumo di benzina, ma dissolvere anche le discussioni riguardo il potenziale inquinante delle altre vetture alternative già commercializzate, da quelle elettriche a quelle alimentate a biogas, la cui produzione è fonte di non

pochi contrasti tra produttori ed ecologisti. AirPod ha una velocità massima di 80 km orari e un’autonomia di 120-150 chilometri con un pieno. Il veicolo è alimentato ad aria compressa, per capirci quella utilizzata per gonfiare le ruote dell’auto, ma con una maggiore pressione. Airpod è lunga appena 2 metri e 7 cm, larga un metro e alta 1 metro e 74 cm. Pesa solo 220 kg e può portare tre passeggeri. Attualmente si sta lavorando sul sistema di rifornimento, lo scopo è quello di mettere in funzione, nell’arco di un paio di anni, una serie di stazioni, diverse dalla classica pompa di benzina, in grado di riempire il serbatoio dell’auto in soli 2 minuti. Costerà tra i 6mila e i 7mila euro, e per un pieno di carburante basterà meno di un euro. Il veicolo dovrebbe essere commercializzato già a partire dal 2013, prima in Francia e poi nel resto d'Europa. Sperando di non perderne anche questa volta le tracce.

Un pieno con un euro in due minuti

Le alternative alla benzina

Determinano la scelta consumi ridotti e rifornimento agile

In attesa che le automobili elettriche diventino una realtà alla portata di tutti o che veicoli alimentati con fonti alternative possano offrire prestazioni soddisfacenti e vengano adeguatamente commercializzate, gli italiani abbandonano i veicoli a benzina per puntare sulle diverse soluzioni attualmente in commercio, come dimostrano i dati raccolti dalla recente indagine di Auto XY. Il gpl si impone con un 45,3% delle preferenze. 29,5% per il metano, mentre a completare il podio sono le auto ibride con il loro 15,4%. I veicoli elettrici rappresentano ancora una nicchia: solo il 7,3% degli intervistati, infatti, si dice interessato a un possibile acquisto. Motori a idrogeno o etanolo, non pervenuti: rientrano nelle preferenze di un misero 2,5%. A fare la differenza, dunque, sono le prestazioni e la facilità di reperire stazioni di rifornimento. Per quanto riguarda il gpl, i consumi sono ridotti rispetto alla benzina ed è relativamente semplice trovare impianti che permettano il rifornimento. Il motore è silenzioso e le emissioni sono contenute; di contro, le prestazioni con il passare del tempo tendono a calare, mentre la manutenzione può rivelarsi costosa. Per il metano valgono le stesse considerazioni fatte per il gpl. Si tratta di un motore pulito, dalle emissioni contenute, con il prezzo del carburante nettamente inferiore rispetto a quello del gpl e, di conseguenza, anche a quello della benzina. Le difficoltà che ne frenano in parte la diffusione, tuttavia, sono legate alla possibilità di fare rifornimento in modo agevole: in Italia sono presenti solamente 900 distributori di metano, contro i 23 mila tradizionali. Fare il pieno può diventare quindi un’impresa scoraggiante. Per quanto riguarda i veicoli ad alimentazione ibrida, accanto a un propulsore tradizionale, solitamente a benzina, se ne affianca uno elettrico: si ottengono in questo modo concreti tagli nei costi di mantenimento. Alle basse velocità, è il motore elettrico a muovere il veicolo, mentre superata tale soglia entra in funzione il motore tradizionale a combustione. Il sistema si rivela dunque particolarmente adatto per l'utilizzo in ambito urbano, mentre in caso di strade a scorrimento veloce è il motore tradizionale a entrare in funzione, mentre la batteria elettrica costituisce un peso ulteriore che riduce le prestazioni finendo per aumentare il consumo.


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Cremona

Sabato 27 Ottobre 2012

Acqua privata e nuova provincia: un connubio difficile?

L’avvocato Rizzo: «Il problema di chi farà i bandi non si pone: il commissario concentrerà in sé i poteri di presidente, giunta e consiglio»

la “terza via” di biondi

«Un’unica società pubblica e un fondo per chi non sostiene i costi» «Penso ad un unica società di gestione del servizio idrico, pubblica e partecipata da tutti i comuni» è la proposta di Giovanni Biondi. Una proposta avanzata da tempo dal consigliere provinciale, Giovanni Biondi che sottolinea l’utilità della discussione approfondita in corso sull’ingresso di privati nella gestione del servizio idrico ma anche la necessità di mantenerla «spoglia da pregiudizi idelogici. Nel dibattito in corso mi sembrano emersi numerosi elementi contradditori e posizioni enfatizzate. Meglio mantenere il realismo necessario per affrontare la questione. Personalmente sono anni che tengo una posizione lineare e coerente, anche come impegno durante i sei anni di presidenza dell’Autority dell’Acqua». La proposta contempla, come detto, una società unica e pubblica di gestione del servizio («due società, se si considera la distinzione tra “patrimoniale” e “gestionale”» specifica il consigliere) partecipata dai comuni, «ma non dalla Provincia. Questa si configurerebbe come soggetto super partes, guidando l’Autority dell’acqua, con funzioni di vigilanza, pianificazione del Piano d’Ambito, definizione della tariffa, ecc. Realizzato questo disegno poi, in base alla normativa, si vedrà se con queste società fossero possibili investimenti. Ma qualora le condizioni del patto di stabilità creassero difficoltà, si aprirebbe la possibilità per la gestione a capitali privati». Contestualmente, un’altra proposta del consigliere andrebbe a tutelare anche le condizioni di difficoltà per chi non riesce a sostenere il costo delle tariffe: «Si tratta di un fondo (nel Piano d’Ambito) da distribuire ai servizi sociali dei Comuni, finalizzato ad andare incontro a queste situazioni. Ogni Comune riceverebbe una cifra per aiutare le famiglie. Esperienze analoghe a questa sono già state sperimentate all’estero e hanno dato i loro frutti. Con questo metodo sarebbero i sindaci, che hanno il polso della situazione sul territorio, a valutare quali sono le situazioni più bisognose di aiuto economico».

Torchio: «La forzatura voluta da Provincia e Comune di Cremona denota una mancanza totale di lungimiranza»

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di Michele Scolari

a decisione dell’Aato per la (semi) privatizzazione del servizio idrico provinciale cade in concomitanza di profondi mutamenti sul piano politico ed amministrativo, sul piano regionale ma anche provinciale che rischia di avere ripercussioni anche sulla gestione del servizio idrico. La nuova mappa che si sta delineando, confermata dal documento del decreto legge, prevede l’accorpamento di Cremona sia con Mantova che con Lodi, dove il servizio idrico è pubblico. Un riassetto che porta con sé numerosi interrogativi: dalla possibilità di un radicale ripensamento dell’intero assetto del servizio idrico appena approvato, alla questione dei bandi di gara («Chi li farà a fronte del commissariamento della Provincia?» chiedeva qualche giorno fa Daniele Burgazzi, consigliere comunale del Partito Democratico). Ciò significa che anche il Piano d'Ambito di Cremona andrà ripensato radicalmente, ovvero sarà tutto da rifare? «La scelta che ha fatto infuriare molti cittadini cremonesi fino ad accerchiare la casa comunale - spiega il consigliere provinciale Giuseppe Torchio - è una scelta sbagliata che metterà in conflitto la volontà dei lodigiani di mantenere i settore idrico interamente pubblico con quella dei tre re magi dell’Aato che ci hanno fatto questo bel regalo. Siccome la materia idrica andrà gestita unitariamente non potendo erogare acqua pubblica fino a mezzogiorno e acqua privata dalle dodici a mezzanotte, studieranno la diavoleria di privatizzare anche i lodigiani. Anche se il quadro è incerto per una serie di incognite. La

Giuseppe Torchio

tariffa dovrà essere decisa non tanto dal “piano d’ambito” ma dall’Authorithy apposita che dovrà altresì risolvere la questione della remunerazione del capitale che, in base ai conteggi esposti, dovrebbe incidere per il 20%. Un grande pasticcio se si pensa che ad avviso della Corte dei Conti il ricavato della messa in vendita delle quote di Padania Acque, voluta da Salini, non potrebbe essere utilizzata per alimentare i fabbisogni finanziari dell’Ente. Comunque lo stridere della forzatura voluta dalla provincia ed avallata dal comune di Cremona denota una mancanza totale di lungimiranza oltre a scatenare forti reazioni da parte dei cittadini elettori, che si sono sentiti defraudati di un diritto. Con gli annunciati ricorsi al Tar ed alla Magistratura civile e penale si rischia di traguardare alle calende greche un processo che poteva essere molto più breve con la coesione degli amministratori locali». Il commissariamento potrebbe incrementare i rischi dell’affidamento del servizio alla società mista? «Secondo

«La scelta dell’Aato creerà un conflitto notevole con Lodi»

mie notizie - prosegue Torchio - la sede della nuova provincia dovrebbe essere Cremona in virtù del capoluogo più numeroso ma il commissario dovrebbe essere nominato dall’attuale presidente della provincia più numerosa, e cioè Pastacci di Mantova. Sindaci e comitati per l’acqua pubblica mi sembrano molto decisi a far valere le loro volontà, ribadite in tutte le sedi. Comunque, queste vicende unite a quelle di Cappella Cantone, spero possano aprire gli occhi alla gente alle ormai imminenti scadenze regionali e nazionali». Dunque chi gestirà i bandi di gara (tenendo conto del fatto che il ruolo di commissario potrebbe essere affidato al presidente in carica)? «Si interpreta che andrà a fare il commissario il presidente in carica della più numerosa delle tre provincie che andranno a fondersi. Penso che se qualcuno deciderà contro il volere della popolazione e degli amministratori locali sarà punito molto duramente alle scadenze politiche nazionali e regionali e l'esperienza della discarica di amianto dovrebbe funzionare da ragionevole deterrente. Se non sarà così sappiamo che il tempo è galantuomo e le forza-

Colpo da 2mila euro all’Ipercoop, tre arresti carabinieri

Rocambolesco inseguimento fino a Bozzolo, poi le manette. Nel bagagliaio sacchi pieni di abiti griffati

Tre cittadini romeni arrestati per ricettazione in concorso e un ingente quantitativo di refurtiva recuperato. E’ il bilancio dell’operazione condotta nel pomeriggio di giovedì dai carabinieri del Nucleo Investigativo e Radiomobile di Cremona, delineata ieri pomeriggio dal capitano Livio Propato, nuovo comandante della compagnia di Cremona. A finire nei guai sono stati due 22enni, O. E. C. e N. A. K., e un 32enne, A.F., tutti con precedenti analoghi e senza fissa dimora. Tutto è partito nel corso di un servizio di controllo sul territorio, quando una pattuglia, verso le 16.30, ha notato un’auto sospetta con a bordo i tre romeni, cominciando poi a seguirla (l’auto, una Mazda con targa austriaca e regolare copertura assicurativa, è risultata intestata ad un connazionale dei tre). Imboccata la via Mantova e giunti all’altezza dell’Iper di Gadesco, i tre a bordo della Mazda, accorgendosi di essere pedinati, hanno pigiato sull’acceleratore tentando la fuga. Ne è nato un inseguimento che è durato circa sin quasi alle porte di Mantova. A Bozzolo infatti i tre sono stati bloccati ed identificati. Nel corso degli accertamenti dal bagagliaio dell’auto sono spuntati alcuni capienti sacchi di plastica dentro i quali è stato rinvenuto un ingente quantitativo di jeans firmati, giubbotti e lamette da barba per un valore complessivo di circa 2mila euro. Non essendo stati in grado di giustificare il possesso della merce per i tre è scattato il trasporto in caserma, dove i carabinieri sono riusciti anche a risalire alla provenienza della merce. Il codice a barre ha

infatti permesso di appurare, dopo numerose ricerche, che provenivano dall’Ipercoop di Cremona. Assieme alla refurtiva, nell’auto sono state trovate anche alcune borse scher-

Il capitano Livio Propato, nuovo comandante della compagnia di Cremona

mate (quelle utilizzate per trasportare i prodotti fuori dagli esercizi senza far scattare i dispositivi antitaccheggio). Per i tre (con numerose “identità”, uno di loro aveva addirittura otto “alias”) è scattato il fermo di indiziato di delitto, convalidato ieri mattina durante la direttissima svoltasi alle 13 al Tribunale di Cremona, al termine della quale è stato disposta anche la misura di custodia cautelare. I tre si trovano ora nel carcere di Ca’ del Ferro in attesa del processo che si terrà a novembre. Nel corso della conferenza stampa, il capitano ha avuto modo di presentare il proprio curriculum e specificare la propria linea, le cui parole chiave sono «professionalità» ed «assistenza». «Come nelle precedenti esperienze a Verolanuova e Reggio Calabria, anche a Cremona il mio obiettivo sarà quello di incrementare il gradimento del cittadino tramite una sempre più assidua presenza sul territorio unita ad una capillare e strutturata attività investigativa».

ture si ritorceranno su quanti le useranno, più o meno a sproposito. Anche la questione Sciumé ha la sua importanza». «In realtà - spiega invece l’avvocato Antonino Rizzo - il problema di chi gestirà i bandi di gara non si pone. Il commissario è infatti un organo straordinario che unisce in sé i poteri del presidente, della giunta e del consiglio provinciali. L’ente in sé dunque continuerà a funzionare, anche se è implicito che sta alla presidenza del commissario mostrare buon senso politico». Anche sui potenziali problemi che potrebbe generare il differente modello di gestione tra Lodi (pubblico) e Cremona (società mista), il legale invita alla prudenza: «Sono cose che si affronteranno per gradi. E’ prevedibile che con la nuova provincia si presentino un sacco di problemi, con il passaggio dagli enti vecchi ai nuovi. Nel 1078 con la riforma sanitaria che vide il passaggio dai vecchi enti ai nuovi, quelli poi divenuti le Asl, sono emersi contenziosi che sono durati una ventina d’anni. E’ giusto porsi delle domande ma determinate problematiche vanno risolte per gradi».

libera associazione contro le mafie

“Calcio Criminale”, venerdì 30 novembre la presentazione del libro Alle 18 di Venerdì 30 novembre, nella sala dell’Albero di Palazzo Cattaneo in via Oscasali 3 a Cremona, Pierpaolo Romani, coordinatore nazionale dell’Associazione Avviso Pubblico per la legalità negli Enti locali, presenterà il suo libro “Calcio criminale” (Rubbettino, 2012). Grazie alle indagini culminate in quella che è stata battezzata “scommessopoli 2012”, è emerso con agghiacciante chiarezza il ruolo delle mafie, italiane e straniere, che hanno esteso i loro poteri anche sul mondo dello sport. Interverrà il magistrato Guido Salvini, guidice per le indagini preliminari dell'inchiesta nazionale sul calcioscommesse. L’iniziativa è organizzata dal Coordinamento provinciale Libera di Cremona in collaborazione con Uisp Comitato Provinciale di Cremona, Csi e Coni. L’incontro è promosso dall’associazione Libera – Associazioni, nomi e numeri contro le mafie (coordinamento di Cremona) e si inserisce in un percorso di iniziative educative e culturali volte alla promozione di una cittadinanza attiva e responsabile.


Cremona

Sabato 27 Ottobre 2012

Tra la banalità del male e la psicopatia egocentrica del potere

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di Agostino Francesco Poli

annah Arendt, la grande filosofa e teorica della politica, tedesca di nascita, ebrea, costretta ad emigrare per sfuggire al nazismo, ha scritto, tra le tante, un’opera molto nota: “La banalità del male”, con sottotitolo “Eichmann a Gerusalemme”. Val la pena di soffermarci su questa vicenda: pubblicato nel 1963, il libro riprende le cronache che Arendt, inviata d’eccezione del settimanale Usa “New Yorker”, scriveva man mano che si svolgevano le sedute del processo ad Adolf Eichmann, gerarca nazista, tra i maggiori responsabili della Shoah, lo sterminio di ebrei, zingari, omosessuali, testimoni di Geova, pentecostali, disabili, perpetrato dal regime hitleriano. Parliamo di una cifra che va dai 6 agli 8 milioni di persone. Una cifra che lascia sgomenti, difficilmente razionalizzabile con strumenti della comprensione umana. In “Le origini del totalitarismo”, Arendt, utilizzando una categoria kantiana, aveva parlato di “male radicale”: il male fine a se stesso, che non segue nessuna logica. L'uomo massa, l’uomo senza qualità né coscienza morale, adattabile ad ogni evenienza: un agente totalmente passivo, in grado di compiere qualsiasi atto, senza che né un sistema di valori né il senso di responsabilità possano limitarlo. Immanuel Kant aveva scritto, in “La religione entro i limiti della sola ragione” (val la pena leggere l’intera citazione): “La frase: l’uomo è cattivo, non può […] voler dire altra cosa che questo: l’uomo è consapevole della legge morale, ed ha tuttavia adottato per massima di allontanarsi (occasionalmente) da questa legge. La frase: l’uomo è cattivo per natura significa solo che tale qualità viene riferita all’uomo, considerato nella sua specie: non nel senso che la cattiveria possa essere dedotta dal concetto della specie umana (dal concetto d’uomo in generale, poiché allora sarebbe necessaria); ma nel senso che, secondo quel che di lui si sa per

Non basta la ragione Hannah Arendt

Il potere dei soggetti decisori spesso è smisurato e lontano da ogni relazione concreta esperienza, l’uomo non può essere giudicato diversamente, o, in altre parole, che si può presupporre la tendenza al male come soggettivamente necessaria in ogni uomo, anche nel migliore. Ora, questa tendenza bisogna considerarla essa stessa come moralmente cattiva, e perciò non come una disposizione naturale, ma come qualche cosa che possa essere imputato all’uomo, e bisogna quindi che essa consista in massime dell’arbitrio contrarie alla legge. Ma, d’altronde, queste massime, in ragione appunto della libertà, bisogna che siano ritenute in se stesse contingenti, cosa che, a sua volta, non può accordarsi con l’universalità di questo male se il fondamento supremo soggettivo di tutte le massime non è, in un modo qualsiasi, connaturato con la stessa umanità e quasi radicato in es-

Buckenwald

sa. Ammesso tutto ciò, potremo allora chiamare questa tendenza una tendenza naturale al male, e, poiché bisogna pur sempre che essa sia colpevole per se stessa, potremo chiamarla un male radicale, innato nella natura umana (pur essendo, ciò non di meno, prodotto a noi da noi stessi). Che una tale tendenza depravata sia di necessità radicata nell’uomo, possiamo risparmiarci di dimostrarlo formalmente, data la quantità di esempi palpitanti che, nei fatti degli uomini, l’esperienza ci pone sotto gli occhi”. Una tendenza naturale al male, ci dice Kant: in questo senso, il male è radicale, appartiene cioè alla stessa radice umana. Ma torniamo ad Arendt ed ai suoi reportages da Gerusalemme. Eichmann, dopo il crollo del nazismo era fuggito in Argentina, dove viveva protetto. Nel 1960, venne però catturato da un commando israeliano, processato e condannato a morte a Gerusalemme, nel 1961. Arendt ebbe di fronte quell’uomo per tutta la durata del processo: ne avrebbe tratto una categoria epistemologica discussa e affascinante, la “banalità del male”. Secondo Arendt, la mancanza di pensiero è forse la caratteristica principale dell’azione di massa che si attua con il totalitarismo: la figura di Eichmann, la sua “terrificante” normalità, sono proprie del nazismo in quanto assenza del pensiero e del giudizio del singolo. Consenso ed obbedienza, ecco i termini in cui si muove l’uomo massa nel regime totalitario. Il mondo ideale di Eichmann coincideva, era identico in ogni sua parte al mondo del sistema in cui viveva. Si era prodotta, dirà Arendt, la distruzio-

ne dello spazio del “tra” uomini: spazio che è agenda di libertà. Il totalitarismo è tale perché è un sistema di potere che abbraccia, pervade, stringe in una morsa (o pretende di farlo) ogni spazio del vivere associato, ogni istituzione, ogni costruzione civile o politica. Totalitario è lo sguardo del “Grande fratello”. Qualcuno ha parlato di totalitarismo del medium, per esempio della Tv. Ma torniamo al male, alla malvagità, alla mancanza di umanità, alla volontà di provocare dolore, incertezza paura. Leggevo qualche settimana fa, sulle colonne di questo giornale, alcuni cenni alla teoria di uno psichiatra, il dottor Ambrogio Pennati. È vero: potremmo riempire una biblioteca, con i testi e le analisi sulle cause della crisi in corso. Era così inaspettata? Non avevamo mezzi per fronteggiarla? Tutti gli analisti politici, economici, finanziari, i sociologi, gli opinion makers, dov’erano, al suo primo apparire, ai suoi vagiti iniziali? Sarebbero domande lecite e persino dovute, se avessimo di fronte una situazione razionale e, quindi, analizzabile con gli strumenti della ragione: ma, forse, non è proprio così. Forse c’è un resto, uno scarto, un di più che sfugge alla comprensione condotta con gli strumenti classici. Forse, la quantità enorme di danni provocati al nostro mondo da scelte avventate, rischiose, egocentriche affonda le radici in una vera e propria psicopatia, che colpisce anche i soggetti pubblici, i soggetti decisori. Questa la teoria del dottor Pennati. Colpisce l’insistenza sul nodo dell’egocentrismo: non sono psichiatra, ma credo che si tratti di una caratteristica che, portata all’eccesso, possa davvero sfociare in una psicopatia, propria di alcuni soggetti che hanno in mano le sorti dell’economia, della politica, della finanza. Facciamo il giochino del “chi è’? Ancora il dottor Pennati: c’è una sostanziale inconsapevolezza rispetto al danno provocato, di manipolazione nei confronti degli altri, di inganno; mentre, nel passato, un adeguato sistema di relazioni “imbrigliava”, per così dire, tali comportamenti psicopatici. E torniamo ad Arendt: è saltato lo spazio, o sta saltando, del “tra”. Spesso abbiamo la sensazione di essere guidati, convinti, manipolati da uomini e da donne (più uomini che donne, a dire il vero) che stanno in un solipsistico isolamento, che non danno l’idea di avere normali, quotidiane, semplici relazioni, ma di vivere, appunto, in una dimensione isolata e costruita su misura di loro e dei loro desideri, smisurati e solitari.

OLIGARCHIA E DELEGA Per i Greci, l’oligarchia era un sistema di governo imposto da un gruppo ristretto di persone. Una pratica che si è mantenuta per secoli, venuta meno, perlomeno in Occidente, con l’affermarsi delle istanze democratiche. Ma, nel 1909, lo studioso tedesco Robert Michels, con la sua opera “Sociologia del partito politico”, individua nel modello oligarchico (un gruppo piccolo e chiuso di dirigenti col massimo di discrezionalità di azione rispetto a tutti gli altri) la strada su cui si sono incamminati i partiti, riferendosi soprattutto a quelli progressisti, nati, al contrario, sulla base della partecipazione e della democrazia. Il punto è che il processo si è avviato con la formazione di un corpo direttivo di professione, che, nell’acquisire qualità, esperienza, cultura in grado superiore agli altri, viene spinto ad interiorizzare un

sentimento di separatezza ed alterità rispetto agli associati. Quindi, centralizzazione e professionismo si rafforzano (e si irrigidiscono) reciprocamente e i “dirigenti” diventano praticamente inamovibili. "Le elezioni dei capi da parte delle masse si compiono con tali metodi, e sotto così forti suggestioni e altre costrizioni morali, che la libertà di deci-

sione delle masse appare in sommo grado limitata”. Queste parole hanno una forte eco nella situazione odierna, con l’aggiunta di un elemento in più. Lo scrive benissimo, con la consueta lucidità, Guido Rossi: “[…] la politica degli Stati è ormai economicamente dominata da una élite estremamente minoritaria, che coincide, governandole,

con le forze della globalizzazione e dei mercati. Il caso più innovativo […] è il principio della parità dei bilanci dello Stato, che certamente declassa, se non quando abolisce sostanzialmente, altri fondamentali principi di rango costituzionale”. Ricordate l’assurda teoria, in voga qualche anno fa, sulla “fine della storia”? Altroché: se non la si analizza con strumenti attenti e raffinati, e se non si tenta di trasformarla, nel trasformare la realtà (compito, tra gli altri, dei filosofi, sosteneva Karl Marx), la storia pesa come un macigno. Non è mai volatile e leggera, ma gli strumenti della democrazia e della libertà offrono ai più la strada per viverla in modo dignitoso e consapevole. Agopoli* *Agopoli (pseudonimo) si occupa di economia e finanza, ma coltiva una grande passione: la filosofia

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POLITICA

Primarie del Pd, il 31 ottobre riunione

Il 24 ottobre si è insediato il Coordinamento provinciale per le Primarie di coalizione del Centro sinistra. Ne fanno parte di diritto Maria Rosa Zanacchi per il Pd, che lo presiede, Agnese Gramignoli per Sel, Ernesto Boccasasso per il Psi. Come invitato vi partecipa anche Claudio Rebessi responsabile organizzativo del Pd. Nella prima riunione il Coordinamento ha preso in esame il regolamento e si è impegnato a costituire Uffici Elettorali in ogni Comune della Provincia. Dal 4 al 25 novembre i cittadini che desiderano partecipare alle primarie devono iscriversi all’Albo degli elettori attraverso gli uffici elettorali. Il coordinamento è impegnato a favorire la massima partecipazione e invita iscritti e simpatizzanti a collaborare alla costituzione sia degli uffici elettorali ora, che dei seggi elettorali nella giornata del 25 novembre e del 2 dicembre in caso di ballottaggio. La prossima riunione del Coordinamento è fissata per il 31 ottobre, dove è prevista la presenza anche dei rappresentanti di ciascun candidato alle primarie.

PENDOLARI

Trenord, domenica sciopero dei treni

L’organizzazione sindacale Orsa ha indetto uno sciopero dalle ore 3 della notte tra sabato 27 e domenica 28 ottobre, alle ore 2 della notte tra domenica e lunedì 29. Pertanto nella giornata di domenica 28 ottobre il servizio di Trenord non sarà garantito e i treni potranno subire ritardi e soppressioni. «Possibili disagi potranno verificarsi anche la mattina di lunedì 29 ottobre, in quanto lo sciopero potrebbe ritardare le operazioni di messa in servizio dei treni, che normalmente avvengono proprio di notte» fa sapere l'azienda. «Per il solo Malpensa Express da e per Milano Cadorna, durante gli orari dello sciopero saranno istituite corse sostitutive da via Paleocapa, con partenza agli stessi orari del treno. Informazioni sull’andamento della circolazione verranno date nelle stazioni tramite i monitor, i teleindicatori e gli annunci sonori.

REGIONE

Si scioglie il consiglio regionale lombardo

Come già era stato annunciato dal governatore Roberto Formigoni, venerdì è stato ufficialmente sciolto il Consiglio della Regione Lombardia. Gli annunci di dimissioni fatte da parte dei consiglieri si sono concretizzati proprio dopo il consiglio della mattina, quando si sono riuniti per l'ultima volta per approvare una nuova legge elettorale regionale. Le norme approvate poggiano sostanzialmente sul contenuto del “maxi emendamento’’ sottoscritto il giorno prima da tutti i gruppi politici (Lega Nord esclusa) con quattro capisaldi: abolizione del listino bloccato, limite massimo di doppio mandato consecutivo per il presidente eletto, premio di maggioranza attribuito su base circoscrizionale, tetto massimo di 80 consiglieri eletti in rappresentanza di tutte le Province (quelle esistenti alla data dell’1 gennaio 2012). Approvato anche una modifica del Capogruppo della Lega Nord Stefano Galli nel quale si stabilisce che le liste provinciali plurinominali siano composte seguendo l’ordine di alternanza di genere. Non è stata introdotta invece la possibilità di esprimere la doppia preferenza di genere. Una volta approvato il provvedimento sono state depositate le dimissioni. Intanto il ministro Cancellieri ha dato il via libera per andare alle urne entro tre mesi.


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CREMA

Sabato 27 Ottobre 2012

Critiche alle foto incollate sui muri in città S

di Michela Bettinelli Rossi

abato scorso sono apparsi sui muri della città i manifesti di Inside Out, la campagna di arte promossa dall’amministrazione comunale. Da oltre un mese si discute polemicamente dell’iniziativa costata al comune circa 3 mila euro. Le grandi fotografie appese ad alcuni muri della città, avrebbero in teoria l’obiettivo di promuovere l’integrazione dei cittadini extracomunitari. Sono in molti a chiedersi l’utilità dell’iniziativa: cittadini, ma non solo. In prima fila oltre alla Lega, che ritiene assurdo in un periodo di crisi spendere 3 mila euro per dei poster, anche il dl, che recependo le perplessità dei cittadini, ha sollevato numerose perplessità.

Non si spiega (e non si capisce) l’utilità. Poster fuori dagli spazi previsti. Altri soldi per toglierli

La prima: un via Terni - fa notare il Pdl - nel portico da poco tinteggiato, sono incollati direttamente sul muro: così oltre ad inutili 3mila euro spesi per le gigantografie, se ne spenderanno altri per pulire e ripristinare i muri. La seconda, sono pericolosi. Scrive, infatti, la capogruppo Zanibelli: «Ci si chiede chi abbia autorizzato i manifesti fuori dagli spazi previsti (sappiamo bene che in certe zone per la viabilità non è consentito). Ed è pure interessante sapere per un’iniziativa comunale costata 3000 euro come sono stati scelti coloro che hanno appiccicato i manifesti e come sono stati tutelati». Oltre che di opportunità economica in un periodo di crisi, quindi, il Pdl parla anche di

FACOLTÀ DI FARMACIA

Complimenti, dottor Ancorotti

«Sono andato signore e torno dottore». Con questa battuta, un visibilmente commosso Renato Ancorotti ha annunciato agli amici la sua laurea. Lunedì scorso infatti, l’imprenditore cremasco si è brillantemente laureato presso la Facoltà di Farmacia dell’università di Novara.

«Si è trattato di chiudere un cerchio» confessa. «Avevo lasciato l’università in gioventù, per portermi dedicare la lavoro. E adesso a 56 anni ho terminato quel percorso lasciato incompiuto. Sono molto soddisfatto e devo ringraziare di cuore la mia famiglia, i miei amici e soprattutto le per-

sone che lavorano con me che mi hanno supportato, e certe volte anche sopportato, in questi anni da studente-lavoratore». La redazione del Piccolo del Cremasco invia a Renato Ancorotti, già commendatore e opinion leader del nostro giornale, i più sentiti complimenti

Ospedale, 1.400 persone ogni giorno agli sportelli

Centro prenotazioni, ordine ristabilito

Sono passati alcuni mesi dall'inaugurazione della nuova sede del centro prelievi e del centro unico per le prenotazioni (Cup) dell'ospedale, in cui l'unificazione dei due servizi, con l'aggiunta del pagamento sul posto, ha l'obiettivo di rendere il tutto molto più efficiente. L'esordio, come era prevedibile, ha richiesto una fase di rodaggio, durante la quale alcuni inconvenienti e l'impazienza di certi utenti hanno causato non pochi disagi. Ora, comunque, l'ordine sembra essersi ristabilito, nonostante la media delle affluenze resti ancora elevata: si parla di 1.400 persone circa che, ogni giorno, si recano agli sportelli per le proprie necessità. «Sono 200 persone in più di quelle che ci consentirebbero di svolgere un servizio ottimale» commenta la coordinatrice del servizio, la dottoressa Mara Bosco. «Ci siamo accorti che il problema riguarda in modo particolare il Cup, dato che, di fronte a un numero limitato di operatori, la nostra scelta iniziale è stata quella di privilegiare il servizio prelievi, per ovvie ragioni: se consideriamo il

prelievo del sangue, ad esempio, è logico che non possiamo far attendere più di tanto persone a digiuno. Cercheremo di rimediare, ma non sarà possibile intervenire oltre un certo limite, perché spostare la priorità verso il Cup, vuol dire aumentare un po' di più l'attesa per i prelievi. Purtroppo, a causa del blocco del personale da parte della Regione, non ci sono alternative». Quello che l'azienda ospedaliera sta pensando di fare è rendere il più agevole possibile il sistema elimina code, cercando così di ridurre il tempo di attesa che, per quanto riguarda i prelievi, risulta essere in media di 20 minuti, mentre può raggiungere ancora un massimo di 90 per le prenotazioni. Gli unici a cavarsela in breve tempo sono i cosiddetti utenti fragili: ultra 75enni, pazienti in ossigeno terapia, immunodepressi e non deambulanti, che possono contare su un accesso agevolato. A dirla tutta, però, un'altra soluzione per le prenotazioni ci sarebbe e consentirebbe di rendere il servizio molto più accessibile e veloce.

COMMERCIANTI DEL CENTRO: PRESENTATO IL GRUPPO I «Commercianti del centro» di Crema vogliono unire le forze. Il nuovo gruppo, nato all’interno della Confcommercio, è stato presentato dal presidente provinciale Claudio Pugnoli e dall’assessore Morena Saltini. Non sono state ancora assegnate le cariche del direttivo. «Questa nuova realtà» ha dichiarato Pugnoli, «potrà ben operare per tutelare le imprese ma, più in generale, può contribuire al rilancio della città. E noi siamo pronti a dare il nostro contributo». Paolo Mantovani, che guida le “botteghe” a Cremona”, ha sottolineato come «il centro abbia, in ogni città, dei problemi specifici. L’aver costituito il gruppo, senza dubbio, è un’occasione importante per affrontare le questioni aperte e trovare soluzioni adeguate. Il Gruppo, anche per gli stessi commercianti, vuole essere un invito a superare l’individualismo, a lavorare insieme, a sviluppare progetti comuni. A Cremona le Botteghe sono una esperienza consolidata, che nei suoi vent’anni di attività ha saputo ottenere risultati importanti. Sono certo che anche qui saprà fare altrettanto». Ad accendersi, tra poco più di un mese, saranno le luminarie del Natale.

Basterebbe sfruttare il numero verde - 800 638 638 -, attivo dal lunedì al sabato, dalle 8 alle 20, oppure la possibilità di prenotarsi tramite le farmacie, che sono tutte adibite a questo tipo di servizio, o ancora, per i più giovani, tramite internet, sul sito della Regione, dove si può accedere alle prenotazioni con il pin della propria carta di servizi. Eppure, la gente preferisce di gran lunga il contatto personale. «Ho come l'impressione» continua la coordinatrice, «che molti utenti siano convinti che presso il call-center il numero di posti sia limitato, ma non è così. Per cui invito vivamente a servirsi di questo strumento, a beneficio di tutti». Un'altra novità del servizio, che partirà lunedì, è una postazione dove sarà possibile leggere i propri referti direttamente online. «Come si può vedere, il nostro impegno è volto proprio a cercare di essere sempre più efficienti e a velocizzare per quanto possibile i tempi di attesa. Chiediamo solo un po' di collaborazione». Gionata Agisti

MONTECARLO, ANCORA PREMIATA LA LUMSON Mercoledì 24 ottobre si è aperta a Monaco la 25° edizione del Salone Luxepack Monaco, un evento di grande importanza internazionale nel quale tutto il mondo del packaging viene celebrato e dove imprese provenienti da decine di paesi e appartenenti ai più diversi settori produttivi si ritrovano per fare affari e impostare strategie per il 2013. La parola luxepack richiama subito al packaging di lusso, ovvero contenitori, bottiglie, trousse, scatole di grande pregio e bellezza. Aziende che ogni anno si danno appuntamento a Montecarlo per incontrare nuovi e vecchi clienti, ma anche per

parlare di tendenze del futuro, e tra queste non potevano non esserci le aziende del Polo della Cosmesi. Una menzione particolare per Lumson che, bissando i successi del 2010 e del 2011, si è aggiudicato per il terzo anno consecutivo il prestigioso premio «Formes de Luxe», categoria «Cosmetic Standard Pack». Lumson è stata premiata da una giuria di esperti del settore e dai clienti. Un “triplete” che rende molto orgoglioso il titolare Matteo Moretti, il quale applaude «l’unione d’intenti della squadra Lumson, una squadra capace di raggiungere successi importanti».

SOCIETÀ STORICA CREMASCA: RINASCIMENTO La Società Storica Cremasca studia a livello specialistico e poi rende noto alla cittadinanza, aspetti poco conosciuti del patrimonio storico-artistico cremasco. Per questo sta organizzando una conferenza dal titolo «La scultura rinascimentale in terracotta a Crema», realizzata in collaborazione con il Museo civico di Crema e del Cremasco e la Soprintendenza per i Beni Archeologici della Lombardia. L’evento si tieme sabato 27 ottobre alle ore 17 al Museo di Crema. La conferenza intende rendere noti gli esiti dell’opera di ricerca, pulitura e catalogazione condotta sul fondo di sculture rinascimentali in terracotta in deposito presso il Museo, provenienti dalla Cattedrale di Crema.

sicurezza, trasparenza e tutela dei cittadini. Due temi ritenuti fondamentali dalla amministrazione comunale, che però ha deciso di non rispondere. Abbiamo contattato l’assessore alla cultura Paola Vailati, girandole le domande poste dal Pdl e offrendole diritto di replica rispetto alle sottolineature, piuttosto pesanti, poste dalla capogruppo del Pdl, Laura Zanibelli. Infastidita dalle domande e con una certa dose di arroganza, l’assessore Vailati ci ha risposto: «E’ stata presentata un’interpellanza circa Inside/out, a cui risponderò al prossimo consiglio comunale. Non anticipo dunque le risposte, che saranno date in maniera puntuale in sede istituzionale». Per trovare risposte alle loro domande, quindi, i cittadini cremaschi dovranno attendere. Alla faccia del dialogo.

BORDO, COORDINATORE REGIONALE DI SEL L'assemblea regionale lombarda di Sinistra Ecologia Libertà riunitasi sabato 20 ottobre a Milano, prendendo atto delle dimissioni di Tino Magni, ha eletto Franco Bordo come coordinatore regionale del partito con voto unanime dei componenti dell'assemblea e parere favorevole dei 12 coordinatori provinciali della Lombardia.

Franco Bordo

Moschea a Crema: la polemica infuria Non si spegne la polemica in merito al centro culturale Arabo. Mentre la Lega Nord lancia una petizione, il resto del mondo politico non se le manda a dire, nel discutere di un argomento capace, più di tanti altri, di infiammare i cremaschi. Ad accendere ancora di più la polemica, il consigliere comunale del Pd, Paolo Valdameri, che in settimana si è rivolto, con toni duri, un po’ a tutti i consiglieri di minoranza contrari alla moschea. «Questo non è un dibattito» ha tuonato perentorio, «sono chiacchiere da bar; ad Antonio Agazzi vorrei dire che forse non ricorda quanto scritto nel suo programma da candidato sindaco nella scorsa campagna elettorale, dove si legge che “avrebbe tutelato le minoranze”: complimenti per la coerenza, forse adesso, trovandosi all'opposizione, questo slogan non gli è più utile, oppure, ha già cambiato idea?». Con Agazzi, contrario alla moschea, se la prende anche la coordinatrice del Pd, Teresa Caso. Agazzi aveva accusato il Pd di promuovere la moschea per tornaconto elettorale. Nella lista del Partito Democratico c’era, infatti, candidata una donna di religione islamica. «Avremmo voluto che fosse una cosa normale» sottolinea Teresa Caso. «Abbiamo scelto fra le altre anche quella persona, cittadina cremasca, insegnante. Il Pd non ha concordato la sua lista con l’allora candidato sindaco. Né tanto meno con la comunità islamica». Difende la scelta dell’amministrazione il capogruppo del Pd, Gianluca Giossi: «Si tratta di uno spazio che comunque potrebbe rimanere privato, e non necessariamente pubbli-

Teresa Caso

co, ma per il quale la comunità ha ritenuto opportuno passare attraverso l’amministrazione. Un gesto che va nell’ottica di trovare con il Comune una collaborazione, che va proprio nella direzione di rafforzare e favorire l’integrazione». Posizione di mezzo per il Pdl che fa quadrato attorno alla proposta di Renato Ancorotti, di sottoscrivere prima, un patto di convivenza. «Non sono contrario a uno spazio riservato alla preghiera degli islamici come di qualunque altra confessione religiosa. Di certo un Centro culturale arabo è altra cosa e certamente più complessa rispetto ad uno spazio per una preghiera comune» osserva Simone Beretta. Il sindaco? Fa confusione: da una parte è favorevole alla moschea, ma è favorevole anche alla proposta di Renato Ancorotti che dice: moschea sì, a patto che la comunità islamica firmi un patto etico; in caso contrario, moschea no. Chi invece è da sempre contrario, è la Lega Nord. Che questo week end, partirà con una raccolta firme da inviare al sindaco Bonaldi per chiedere un sondaggio in città e restituire il centro della discussione «moschea si, moschea no» ai cremaschi. mbr


Crema

Sabato 27 Ottobre 2012

Si cercano le soluzioni per non lasciare a casa 170 persone. Ancora un incontro mercoledì scorso. Novità

Contributi per le assunzioni

P

di Gionata Agisti

er dare lavoro ai dipendenti della cooperativa L'Alternativa, ormai in chiusura, si pensa allo strumento della partnership, che mette a disposizione dei contributi regionali. Per salvare l'occupazione nel territorio occorre però un cambio di marcia del governo, come auspica l'assessore provinciale Orini Mercoledì, nella sede dell'amministrazione provinciale, in via Matteotti, i protagonisti della vicenda relativa alla cooperativa sociale L'Alternativa si sono incontrati per tentare di trovare una soluzione a un problema che, pur grave, presenta alcune prospettive interessanti per i circa 170 dipendenti coinvolti, un terzo dei quali ha problemi di disabilità o vive un qualche disagio sociale. Nulla di certo, ovviamente, ma quanto emerso dal confronto, a cui erano presenti il sindaco Stefania Bonaldi, l'assessore provinciale al Lavoro, Paola Orini e i rappresentanti sindacali lascia intravedere uno spiraglio di luce. Non è una novità che L'Alternativa stia ormai procedendo verso la chiusura, che avverrà entro la

Paola Orini

fine dell'anno ma, esaminando la situazione, è stata individuata la possibilità di utilizzare uno strumento che consentirebbe di poter contare su alcuni contributi regionali. «Premetto che i partecipanti all'incontro di mercoledì hanno concordato di mantenere una certa riservatezza, dovuta a una situazione ancora prematura e molto delicata, anche per non creare false aspettative tra i dipendenti», commenta l'assessore Orini. «Detto questo, cominciamo con il dire che, dalla settimana prossima, sarà attiva

la cassa integrazione in deroga, fino al 31 dicembre, per tutti coloro che nel frattempo non abbiano trovato una nuova occupazione. Si spera che questa cassa possa poi essere prolungata ma dipenderà solo dalle decisioni del Governo. Oltre a ciò, stiamo pensando a dei progetti di ricollocamento tramite lo strumento della partnership, previsto dalla Regione, che prevede una rete tra soggetti pubblici e privati per trovare una soluzione concreta, ovvero una vera ricollocazione dei dipendenti: non basta l'impegno a una loro formazione teorica. Solo così si potrà accedere ai contributi regionali ad hoc. Per riuscirci, occorre coinvolgere le aziende del territorio, le forze sindacali, il cui contributo non può certo mancare e i Comuni, per cui era presente alla riunione anche il presidente della Consulta dei sindaci cremaschi, Gian Pietro Denti. Come dicevo, però, è sicuramente prematuro parlare di quali aziende potrebbero essere interessate ma d'altra parte sappiamo che esistono dei settori ancora sani: il Cremasco sta vivendo una situazione difficile ma presenta al contempo molte opportunità, rispetto ad altri territori». Cos'altro può fare la politica, a li-

vello locale, per tamponare il problema dell'occupazione? È impensabile che la Caritas e il volontariato in genere possano essere lasciati da soli, ad aiutare disoccupati e cassintegrati nelle loro spese di prima necessità. Sembra di essere tornati indietro di due secoli. «Ben vengano iniziative come quelle della Caritas ma sicuramente non possono bastare. Guardo con più di qualche perplessità alla politica economica del Governo, concentrata in maniera eccessiva sul versante del rigore e poco su quello dello sviluppo. Il rischio è che la cura finisca per uccidere il malato. Quello che servirebbe davvero sono delle agevolazioni o contributi per le aziende che assumono, così da incentivare nuovi insediamenti produttivi e anche un po' di sburocratizzazione. Si tratta di interventi che solo il Governo nazionale può mettere in atto. Da parte nostra, come Provincia, abbiamo già verificato in piccolo la bontà di questa ricetta: quando, insieme alla Camera di commercio e alla Fondazione Cariplo, abbiamo assegnato dei contributi per le nuove assunzioni, abbiamo riscontrato un importante successo. È una soluzione che intendiamo adottare anche per il futuro”.

Crema e comune di Concordia: il gemellaggio continua a teatro «Siamo molto grati al Comune di Crema che, a seguito del gemellaggio avvenuto dopo il terribile sisma che ci ha colpito, continua a sostenerci con iniziative a nostro favore. Alla serata sarà presente un nostro rappresentante istituzionale, l'assessore allo Sport e Politiche Giovanili, Marco Fila, per portarvi personalmente i ringraziamenti del Comune di Concordia». Così il vice sindaco di Concordia sulla Secchia, Luca Prandini, riguardo all'evento «Terre in movimento» , spettacolo di musica e danza in scena al Teatro San Domenico, sabato 27 ottobre, alle ore 20.30.

L’orologio del municipio di Concordia, fermo alle 9.04 del 29 maggio, è diventato il simbolo della violenza della seconda scossa sismica in Emilia. Alla domanda: che cosa farete con i soldi che raccoglierete? La risposta è immediata: «Abbiamo stabilito un ordine di priorità» dice Marco Fila. «Tutte le risorse raccolte saranno dedicate alla ricostruzione della scuola materna di Concordia». La serata , sabato 27 ottobre, vedrà esibirsi sul palco del teatro cantanti, musicisti ballerini , attori locali e non, che, gratuitamente hanno voluto dare il loro contributo. I biglietti si possono acquistare la sera stessa al Teatro San Domenico. Costo: 18 euro.

Giovani cremaschi: l’incontro europeo di Taizé a Roma Dal 28 dicembre 2012 al 2 gennaio 2013 Roma accoglierà decine di migliaia di giovani per l'incontro europeo che la comunità di Taizé sta organizzando in collaborazione con il vicariato di Roma e la pastorale giovanile nazionale. L'appuntamento è quello che da più di 30 anni la comunità di Taizé propone ai giovani per incontrarsi in una grande città, pregare, sperimentare la comunione e l'accoglienza. Parigi, Barcellona, Monaco di Baviera, Lisbona, Berlino sono state alcune delle mete. Anche i giovani cremaschi si stanno preparando all'evento con una serie di incontri di preghiera. Il primo, tenutosi il 3 ottobre nella chiesa di Sant’Angela Merici a Crema, si è svolto alla presenza del vescovo Oscar e di frère John della comunità di Taizé. Altri momenti di preparazione sono stati venerdì 26 ottobre, poi ancora il 16 novembre e il 14 dicembre alle ore 21,15 nella chiesa del Centro diocesano di spiritualità, in via Medaglie d'Oro. Le iscrizioni all’incontro di Roma sono aperte a tutti i giovani dai 17 ai 35 anni e si raccolgono non oltre il 20 novembre. Per informazioni contattare gli Amici di Taizé di Crema (e-mail taize@upgcrema.it; Stefania 340/7135277; Francesco 335/1492204).

Scuola di Castelnuovo: la mostra Per celebrare il 50° della sua fondazione, la scuola elementare di Castelnuovo ospiterà la mostra «1962-2012: cinquant’anni di storia e di storie tra passato e futuro» il 27 e 28 ottobre. Il corpo insegnanti e la dirigente Cristina Rabbaglio e l’Associzione dei genitori «Amici Scuole Castelnuovo» sono stati i promotori dell’iniziativa, che ha saputo raccogliere una parte importante della memoria del quartiere attraverso testimonianze scritte, documenti e fotografie che la mostra presenterà in un contesto allestito e curato dagli insegnanti, dagli alunni e dai genitori.

Vaiano: la prima corsa campestre Al via la prima manifestazione sportiva organizzata dalla Polisportiva Vaianesese per l’anno scolastico 2012/2013. Sabato 27 ottobre alle ore 9,30 presso i giardini pubblici di via I° Maggio a Vaiano, avrà luogo la corsa campestre in collaborazione con le scuole medie, l’associazione Donatori di sangue istituto tumori di Milano e l’Auser. Gli alunni coinvolti, circa 150, seguiranno il percorso tracciato nel giardino pubblico adiacente alla scuola. I primi tre classificati saranno premiati con una medaglia, e alla sezione vincitrice sarà consegnata una targa, offerte dall’associazione Adsint di Vaiano Cremasco.

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MediaExpo: ecco tutte le opportunità didattiche offerte dai nuovi software

È iniziata giovedì e si concluderà oggi, presso il dipartimento universitario di via Bramante, la 15.a edizione di Mediaexpo 2012, la manifestazione organizzata dall’istituto comprensivo di Trescore Cremasco, dedicata alle scuole di ogni ordine e grado, provenienti da varie regioni d’Italia. Per la città di Crema, hanno collaborato l’Itis «Galilei», lo «Sraffa», lo «Stanga» e Cr Forma. La giornata di oggi è rivolta in modo particolare alle famiglie, per cui è stato pensato lo spettacolo di chiusura: «Facciamo luce sulla materia», allestito dal Dipartimento di Fisica dell’Università degli Studi di Milano, che andrà in scena alle 14.30. Mediaexpo, nata per far fronte alle molte esigenze formative dei docenti, permette di esplorare le opportunità didattiche di alcuni software, presentandone di nuovi, mostrando siti per bambini e ragazzi, con giochi per consolidarne le capacità di apprendimento e raccogliendo e diffondendo opere multimediali interattive create dai docenti stessi che, senza alcuna remunerazione, li mettono a disposizione gratuita delle scuole e dei genitori. Chiavette Usb o cd alla mano, ognuno può infatti acquisire ciò che vuole, favorendo così relazioni fra chi è esperto e chi è desideroso di apprendere. D’altra parte, affrontare la veloce e continua evoluzione tecnologica è oggi quasi impossibile per un singolo istituto, da qui l’importanza di valorizzare i rapporti con i soggetti che mettono a disposizione strumenti, contenuti, percorsi, supporti e risorse per il sistema scolastico, così com’è importante diffondere modelli didattici e dotazioni informatiche a costo zero. Da due anni a questa parte, si è anche dato spazio a scrittori, associazioni ed enti del territorio, musei, Asl e Università stessa, cercando l’interazione fruttuosa tra diversi linguaggi ed esperienze, che si concretizzano in tutta una serie di laboratori specifici per bambini e per adulti: di natura, storia e antropologia, matematica e fisica, tecnologia, psicologia e creatività. «In questa edizione, in particolare, abbiamo cercato di dare molto spazio a queste realtà esterne, perché oggi la scuola è in difficoltà e ha bisogno di soggetti che la arricchiscano» ci spiega la dirigente dell’istituto scolastico di Trescore, Tullia Guerrini Rocco. «Abbiamo anche potenziato l’aspetto della letteratura infantile, ospitando case editrici specializzate in testi dedicati a ragazzi dislessici o soggetti ad altre difficoltà di apprendimento, come: Biancoenero, Erickson e Uovonero. Era presente anche un istituto di Roma, per ragazzi affetti da sordità, un problema che coinvolge anche il nostro territorio». Mediaexpo 2012 verrà ricordata anche come l’edizione in memoria di Tiziano Trivella, detto «Tix», docente di scuola elementare a Bergamo, scomparso lo scorso luglio. Trivella ha seguito Mediaexpo fin dall’inizio ed era responsabile del sito internet «La Girandola», punto di riferimento per i docenti, che se ne servono per essere aggiornati in merito alle novità in campo didattico e per gli alunni, che possono imparare giocando e divertendosi. Gionata Agisti


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Crema

Sabato 27 Ottobre 2012

Crema protagonista a mantova

Rotary, concerto benefico

La visita al museo diocesano, guidata dal direttore monsignor Roberto Brunelli, e alla basilica di Santa Barbara, animata dal rettore monsignor Giancarlo Manzoli. Il rinfresco nella casa capitolare della cattedrale, con la Confraternita del salame mantovano. Ma, soprattutto, il grande concerto serale nella basilica palatina di Santa Barbara, alla presenza del sindaco, Nicola Sodano, e del vescovo, Roberto Busti. E’ stata una domenica all’insegna di cultura e solidarietà, quella che ha visto protagonista a Mantova la città di Crema. La decisione è scaturita dalla più piccola diocesi della Lombardia, e più precisamente dal suo centro culturale: rispondere agli appelli di monsignor Busti e organizzare un concerto-raccolta fondi per S. Barbara, cappella di corte del palazzo ducale, così danneggiata dal sisma di maggio. Una proposta subito accolta dal vescovo di Mantova e dal rettore della basilica. E una proposta subito fatta propria dal Rotary club Crema che ha coinvolto gli altri 2 omologhi sodalizi della città, rappresentati dai presidenti Fabio Patrini, Ugo Nichetti e dal past president Marina Zanotti: da qui l’idea di organizzare un pullman che da Crema ha portato nella città una delegazione di oltre 20 persone, tra cui l’assessore al bilancio Morena Saltini in rappresentanza del sindaco Stefania Bonaldi. Presente, durante la visita guidata al museo diocesano, anche il governatore del distretto Rotary 2050, Armando Angeli Duodo.

Biblioteca di Madignano

Bambini, la fame di libri

La biblioteca di Madignano ha aderito al BiblioPride, la Giornata nazionale delle biblioteche. Si trattava di una ricorrenza promossa dall’Associazione Italiana Biblioteche per ribadire l’importanza del sistema bibliotecario nazionale per la crescita culturale, economica e sociale del nostro Paese. La

manifestazione prevedeva aperture straordinarie con l'abbinamento di manifestazioni collaterali. Nello specifico, la biblioteca di Madignano - aperta dalle 20,30 alle 22,30 - ha allestito in collaborazione con la Pro Loco uno spettacolo di animazione cui hanno aderito una ventina di elettrizzati bambini di varie età, guidati dalla maestra Luisa supportata dalle maestre Egidia e Agostina. È stato un vero successo, con i bambini particolarmente attenti e coinvolti; ottimo riscontro per l'attività legata alla biblioteca: finite le torte i bambini si sono catapultati verso e opere librarie a loro dedicate.

Cremona-Lodi-Mantova: questa è la futura provincia. Lo scambio di accuse

Cremasco fuori. Di chi la colpa

A

quanto pare, l'attuale provincia di Cremona entrerà a far parte del più vasto territorio comprendente anche Lodi e Mantova. Così vuole la legge in merito al riordino delle province. Di conseguenza, il sogno portato avanti da alcuni esponenti locali, come il consigliere regionale del Pd, Agostino Alloni, di realizzare una nuova provincia insieme al Lodigiano e al Trevigliese, è tramontato. «Quanti, in malafede, hanno sempre sostenuto l'impraticabilità di questa ipotesi, saranno soddisfatti del risultato raggiunto» commenta Alloni. Che continua: «Era evidente che a Mantova non sarebbe mai stata concessa alcuna deroga, il governo lo aveva già fatto capire chiaramente. Ecco perché aveva senso la nostra proposta: Crema, Lodi e Treviglio, insieme. Non è vero che si trattava di un’ipotesi irrealizzabile, perché la legge parla di riordino e non di aggregazione e, se il territorio fosse stato concorde, avremmo potuto presentare con più forza questa proposta alla Regione». Se così non è stato, con chi prendersela? «Con alcuni sindaci cremaschi, a partire dal presidente della loro Consulta, Gian Pietro Denti, che ora si devono assumere la responsabilità di questa decisione. Bisogna infatti sottolineare che la nuova provincia sarà un ente di secondo livello, il che significa che non saranno più gli elettori a scegliere il presidente, ma i Consigli comunali. In pratica, saranno i sindaci a dover dialogare tra loro per trovare degli accordi. Ma

Agostino Alloni

Marco Bressanelli

come faranno in un territorio così vasto e disomogeneo? Per questo, ora, la cosa importante è concentrarsi sulla creazione di autonomie circondariali, in modo che il Cremasco non perda la sua voce all'interno di questo nuovo riassetto». Da parte sua, il presidente della Consulta dei sindaci, nonché primo cittadino di Ripalta Guerina, rifiuta qualsiasi tipo di responsabilità: «Quanto all'omogeneità, mi piacerebbe sapere che cosa hanno in comune Orzinuovi e Ponte di Legno, eppure, nonostante la sua dimensione, la provincia di Brescia ha dimostrato di funzionare molto bene». Quindi, che succederà? «A meno che Mantova scelga di andare con Brescia» spiega Denti, «si tratterà di sedersi attorno a un tavolo e accordarsi nel migliore dei modi perché tutti i territori siano rappresentati con equità ma la vedo dura. Per questo, spero che la Corte Costituzionale si pronunci contro la norma che introduce l’ente di secondo livello, perché anche gli organi rappresentativi di

Gian Pietro Denti

questa macroprovincia possano essere scelti dagli elettori». Quanto agli imprenditori, la loro principale preoccupazione riguarda il risparmio e la qualità dei servizi forniti, rimarca il presidente della Libera associazione artigiani, Marco Bressanelli: «Questo significa, ad esempio, che per questioni giudiziarie un cittadino cremasco possa far riferimento al tribunale di Lodi e non a quello di Cremona. In altre parole, è importante che il baricentro non si sposti verso Mantova». Tutti si riempiono la bocca con l'idea di Crema capo-comprensorio, ma presidente… «Infatti, è ora che questo proposito si concretizzi, non per campanilismo, ma perché il nostro territorio possa essere considerato alla pari degli altri e questo non deve valere solo a livello amministrativo ma anche per la rappresentanza delle associazioni di categoria e penso alla Camera di commercio. Per questo occorre lungimiranza da parte dei nostri politici». Gionata Agisti

PDL, Interpellanza dei consiglieri Zanibelli e Beretta

Quei 75mila euro per l’Alternativa, dove sono stati presi?

«Si legge su più organi di stampa, recentemente, che è stato messo in campo un progetto tra Caritas ed Amministrazione Comunale denominato “Restitutio”, in base al quale il Comune aprirebbe un conto corrente stanziando 75 mila euro, che saranno la base di partenza per affrontare le situazioni di difficoltà per coloro ai quali è venuto meno il reddito da lavoro» hanno scritto nella loro interpellanza Laura Zanibelli e Simone Beretta.

Che giungono: «Sembrerebbe che i 75.000 euro siano il cosidetto “minimo vitale” destinato già dalla amministrazione Bruttomesso proprio allo scopo di dare contributi economici alle persone in difficoltà. Nulla di nuovo quindi sul fronte economico e nulla di più da parte dell’amministrazione». Ma i due consiglieri del Pdl vanno oltre nella loro denuncia: «Come si possono dare garanzie ai 170 lavoratori in difficoltà della

cooperativa Alternativa che il fondo di 75mila euro sarà di loro aiuto (come riferiscono gli organi di stampa per parte del sindaco e dell’assessore Beretta) se la procedura di erogazione in discussione prevede domande con graduatorie e criteri definiti per un numero limitato di casi, di poco superiore ai 170, stando all’attuale fondo? Se il numero sarà più ampio lo sarà grazie ai cittadini cremaschi e alla Caritas diocesana».


Crema

Sabato 27 Ottobre 2012

Il comune non risponde a quese domande: quando una manifestazione è davvero no profit?

Va tutto in beneficenza?

T

di Michela Rossi Bettinelli ortellate. Pizzate. Feste della Bertolina. Chi più ne ha, più ne metta. Fioriscono in città le iniziative di raccolta fondi a favore di varie cause benefiche. Iniziative legittime che sono però al centro della discussione cittadina. Ad inizio estate, il comune di Crema si è mosso con grande solerzia per garantire alla Tortellata di svolgersi nonostante grandi problemi organizzativi. Il sindaco aveva recuperato volontari e garantito supporto alla manifestazione concedendo una serie di benefit gratuiti come il plateatico di piazza Moro, l’utilizzo dei tavoli comunali e del palco. In più di un’occasione la nuova amministrazione ha autorizzato con lo stesso criterio, eventi e manifestazioni di soggetti di varia natura che hanno dichiarato di voler effettuare raccolte fondi a favore di una o dell’altra causa. Comportamento logico e legittimo da parte di un’amministrazione che pur non avendo fondi, ha voluto sin da subito dare il proprio sostegno ad iniziative no profit. Un approccio che però non piace a molti cittadini. La più grande delle perplessità riguarda la regolamentazione degli incassi di queste manifestazioni. «Siamo certi che il 100% degli incassi, al netto delle spese vive delle manifestazioni, finisca in beneficienza?» si chiedono anche molti commercianti ed esercenti del centro che, soprattutto d’estate, si trovano a dover fare i conti con la concorrenza di alcune iniziative dal sapore culinario. Ci sono state in città manifestazioni nelle quali è stata effettuata una raccolta fondi. Ma non veniva rilasciato scontrino perché la leg-

PIZZATA PER CREMA: NON SOLO PROVOCAZIONE

Sarà sicuramente una provocazione, ma alcuni cittadini si stanno riunendo per organizzare quest’estate una «pizzata per Crema» da effettuarsi in piazza Garibaldi per la durata di 7 giorni. Per questo, hanno pronta una lettera da inviare in Comune nella quale chiederanno all'amministrazione almeno 40 volontari, plateatico gratis, gratuiti pure (perché li pagherà il comune) la luce e il metano per almeno tre forni, e infine anche tavoli e sedie che sempre il comune dovrà mettere a disposizione . In compenso hanno deciso di donare sicuramente 4mila euro ai bambini poveri dell’Africa. Ma se, pagate le spese, guadagneranno più di 4mila euro, gli altri soldi se li intascheranno loro? Al momento non c’è stata una risposta. Ufficiale. ge non lo prevede. Ma come fa, quindi, il comune a definire se una manifestazione è davvero no profit e, quindi, a concedere l’utilizzo del plateatico gratuito che, invece, gli esercizi commerciali pagano? Il comune chiede una rendicontazione della manifestazione o basta una dichiarazione di intenti? Esiste un regolamento? L’amministrazione Bruttomesso aveva risolto il problema: anche le manifestazioni benefiche avevano l’obbligo di pagare il plateatico. E’ stato il

caso della manifestazione «Pane in Piazza», promossa da Ascom i cui fondi sono stati devoluti alla associazione Crema-Progetti in Bosnia, per l'acquisto di un ecografo per l'ospedale di Sarajevo. Abbiamo interpellato l’amministrazione comunale, girando queste legittime domande all’assessore al Commercio e al Bilancio, Morena Saltini. Non abbiamo ottenuto risposta. Ma speriamo di avere aperto un dibattito interessante.

AULA PER TELECONFERENZE

La futura stanza del tribunale di Crema sarà all’università

Proseguono le riunioni operative, coordinate dal vice sindaco di Cremona, Carlo Malvezzi, per affrontare i vari aspetti legati all'accorpamento del tribunale di Crema a quello di Cremona. Infatti, nella Sala della Consulta di Palazzo Comunale, si sono ritrovati intorno allo stesso tavolo, oltre a Malvezzi, il sindaco di Crema, Stefania Bonaldi, l'assessore allo Sviluppo Informatico e nuove tecnologie del Comune di Cremona Maria Vittoria Ceraso, il giudice Pierpaolo Beluzzi, Angela Bellardi, direttrice dell'Archivio di Stato, Gerardo Paloschi, direttore generale di AEMCom, il dirigente del Settore Progettazione-Direzione Lavori e Manutenzione del Comune di Cremona, Ruggero Carletti, oltre ad alcuni qualificati rappresentanti di aziende attive nell'ambito delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione. Diversi sono i temi da affrontare per arrivare all'accorpamento delle due sedi giudiziarie. Vi è quello prettamente logistico per la sistemazione del personale, quello della gestione dell'archivio cartaceo, e vi è poi tutto quanto è legato all'infrastruttura tecnologica. Il giudice Pierpaolo Beluzzi ha illustrato in maniera molto dettagliata il progetto messo a punto per utilizzare il sistema delle teleconferenze, per le quali andrebbero individuati a Crema locali idonei e già attrezzati. Il sindaco Stefania Bonaldi ha mostrato interesse per l'iniziativa e ha detto che saranno fatte le opportune verifiche per individuare a Crema spazi che si prestano già o che potrebbero essere facilmente adattati a questa innovativa forma di comunicazione: durante la riunione si è accennato, ad esempio, alla sede di Crema dell'Università degli Studi di Milano. D'altra parte è stato fatto presente che l'aula per teleconferenze, che sarebbe utilizzata in via prioritaria per scopi giudiziari, potrebbe essere fruibile anche per altre funzioni. Un'ulteriore riunione sull'aspetto tecnologico si svolgerà tra un paio di settimane: in quell'occasione saranno valutati i costi di gestione e le possibilità di ottenere finanziamenti.

Trigolo: Avis e Aido festeggiano l’anniversario di fondazione

Santacrus: il 28 ottobre milonga Domenica 28 ottobre prima milonga della stagione dalle 21in poi. Musicalizza Walter «El Zorro Gris». Ingresso 5 euro a persona. Viene anche proposto in prima serata uno stage gratuito di canyengue con i maestri Jolanda e Roberto dalle ore 20 alle 21. Lo scopo di tale stage è quello di introdurre tale specialità al fine di valutare un eventuale interesse per un pacchetto di lezioni pre-milonga.

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Come è ormai consuetudine, l’ultima domenica di ottobre, le sezioni Aido e Avis di Trigolo festeggiano l’anniversario di fondazione ricordando i soci ed i sostenitori defunti. Il ritrovo è fissato domenica 28 alle ore 9,40 presso la sede di Via Roma. Da qui il corteo che, accompagnato dal Corpo bandistico «Giuseppe Anelli», diretto dal maestro Vittorio Zanibelli, raggiungerà prima il cimitero e, successivamente, la chiesa parrocchiale dove, alle ore

Allevare visoni... CONVIENE!!!

10.30, il parroco don Giuseppe Ferri celebrerà la messa animata dalla Corale «Monsignor Corrado Moretti», diretta dalla maestra Giovanna Stanga e accompagnata all’organo da Marco Dossena. Al termine è stato fissato un ritrovo presso la Casa delle Figlie di S. Angela Merici per ricordare il 28° anniversario di fondazione della sezione Aido, dedicata al volontario Giuseppe Biaggi, e il 41° anniversario di fondazione dell’Avis comunale

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questione dell’acqua

I cittadini sono stanchi di subire ingiustizie e soprusi Egregio direttore, esprimiamo tutto il nostro sconcerto e la nostra indignazione per la decisione recentemente assunta del cda dell’Ufficio d’Ambito, ora ufficialmente supportata dal Consiglio comunale di Cremona e finalizzata alla privatizzazione della gestione del servizio idrico provinciale. E’ trascorso poco più di un anno da quando 26 milioni di italiani, 3 milioni di lombardi, 150mila cremonesi hanno votato “sì” all’acqua pubblica e ignorare una così netta, decisa ed evidente espressione della volontà popolare non può che arrecare colpi gravissimi, se non letali, al sistema democratico. Che si giustifichi, poi, con la scarsa disponibilità di mezzi finanziari, la scelta di non tutelare un bene comune ed essenziale, come l’acqua, violando così i diritti fondamentali della persona, appare addirittura sconcertante. Sprechi e malaffare, caratterizzano da tempo la gestione della cosa pubblica: feste, viaggi, tangenti, ma più silenziosamente, congrui sconti fiscali agli amici degli amici sono prassi quotidiana e segno distintivo dell’attività amministrativa. Certo, non sempre, ma molto, troppo spesso anche nella nostra provincia. Sembra oramai scontato ed acquisito che chi governa, lo Stato, le Regioni, le Province sino ai piccoli e piccolissimi Comuni, abbia la libertà di fare tutto quello che ritiene più opportuno, di volta in volta per sé, per il proprio partito, per i propri sodali: gli altri, si arrangino, non hanno il potere. E’ vero, i cittadini, in quanto tali non sono nella stanza dei bottoni, ma, ricordiamocelo, sono tanti, tanti di più e sempre meno disposti a tacere e a subire ingiustizia, arroganza e prepotenza di coloro i quali dovrebbero rappresentarli e perseguire gli interessi di tutti. Circolo Legambiente Altocremasco ***

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Per dire la vostra, scrivete a: lettere@ilpiccologiornale.it • cremasco@cuticomunicazione.it

Sabato 27 Ottobre 2012

ITALIA NEL MIRINO

Una multa che conferma il disinteresse sui rifiuti Egregio direttore, la multa di 56 milioni di euro inflitta all’Italia per la mancata bonifica di centinaia di discariche illegali la dice lunga sull’attenzione degli ultimi governi italiani al tema della gestione dei rifiuti e dell’ambiente. Di questo passo la prossima crisi che ci troveremo ad affrontare, dopo quella economica, sarà tutta ambientale. La miopia ostentata, con la quale gli ultimi governi italiani stanno affrontando il problema rifiuti e la tutela dell’ambiente è scandalosa. Significativo è a questo proposito il ventesimo posto su 27 Stati membri occupato dall’Italia per quanto riguarda la gestione dei rifiuti. Il fatto che delle 255 discariche non bonificate ce ne siano 16 contenenti rifiuti pericolosi, la dice lunga poi sull’attenzione italiana nello smaltire sostanze pericolosissime come l’amianto, sulle minacce per la salute sul luogo di lavoro legate all’amianto e prospettive di eliminazione di tutto l'amianto esistente. Mi auguro che il governo Monti prenda i giusti provvedimenti per attuare appieno la normativa Ue sui rifiuti che, oltre a risparmiarci queste figuracce in Europa e a tutelare il nostro ambiente, contribuirebbe a raggiungere gli obiettivi prefissati dalla

I diritti successori del coniuge separato o divorziato Buongiorno avvocato, sono in procinto di separarmi da mia moglie e vorrei sapere se dopo la separazione, mia moglie potrà ancora vantare diritti ereditari nei miei confronti e quale sarebbe, invece, la mia posizione in caso di divorzio. Armando *** Nell’ambito dei rapporti tra familiari un problema particolarmente sentito è sicuramente quello relativo ai diritti successori spettanti al coniuge qualora sia intervenuta una separazione o in caso di divorzio. Procediamo con ordine. I diritti successori spettanti al coniuge separato variano, infatti, a seconda che la separazione sia stata pronunciata “senza addebito” nei suoi confronti o “con addebito”. Nel primo caso, spettano al coniuge separato gli stessi diritti successori del coniuge felicemente sposato ed in particolare egli conserva la posizione di legittimario e lo speciale diritto di abita-

A cura di Emilia Rosemarie Codignola*

zione della casa coniugale, compreso l'uso dei mobili che la corredano. Al contrario, il coniuge separato con addebito perde i diritti successori inerenti allo stato coniugale. Tuttavia, egli può avere diritto allo speciale assegno successorio ossia ad un assegno vitalizio, a condizione che lo stesso già godesse dell’assegno alimentare (che è l’assegno limitato ai bisogni fondamentali della vita) al momento dell’apertura della successione. Si ritiene, tuttavia, che anche ove manchi un provvedimento formale di riconoscimento del diritto agli alimenti può essere disposto a favore del coniuge bisognoso l’assegno se, al momento dell'apertura della successione, egli dimostri il suo stato di effettivo bisogno, in considerazione dello spirito della legge tendente a tutelare il coniuge bisognoso in virtù del principio di solidarietà familiare. Detto assegno ha natura as-

Commissione europea in tema di rifiuti a livello comunitario, come il risparmio 72 miliardi di euro l’anno, l’aumento del fatturato annuo di 42 miliardi di euro nel settore della gestione e del riciclaggio dei rifiuti e la creazione di oltre 400 mila posti di lavoro entro il 2020. Andrea Zanoni Eurodeputato dell’Italia dei Valori ***

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Lettere & Opinioni

punto di vista

Sandro Pertini, un esempio di politico da imitare Egregio direttore, il ricordo di Sandro Pertini pubblicato nell’edizione de “il Piccolo” dello scorso sabato fa onore al suo giornale, anche se nella foga di tracciare il ritratto di un personaggio così autorevole e nel contempo amato, qualche importante dettaglio è stato trascurato dall’autore dell’«intervista impossibile». In questi tempi di amarezza e sconcerto per i costi e gli sprechi enormi dei politici, in un’epoca nella quale oltretutto i sacrifici richiesti ai cittadini sono drammatici, sarebbe stato opportuno sottolineare un particolare non trascurabile della vicenda umana e politica di Pertini: la vocazione innata e inimitabile alla dignità che si tradusse in umiltà, sacrificio e onestà anche nell’accettazione della carica di presidente della Repubblica rifiutando i privilegi economici e di status ad essa collegati. Sandro Pertini scelse di non abbandonare la sua personale dimora per il Palazzo del Quirinale, che occupò solo per svolgervi le proprie funzioni e il proprio ruolo di rappresentanza, ma soprattutto non accettò l’aumento della indennità previsto per la carica più alta della Repubblica, da trenta milioni di lire annui agli oltre duecento stabiliti dal

sistenziale e successoria ed il suo adempimento grava sugli eredi in proporzione delle loro quote. Per quanto attiene la situazione del coniuge divorziato, come è noto, la sentenza di divorzio (a differenza della separazione che non estingue il vincolo matrimoniale) comporta lo scioglimento del vincolo coniugale e di conseguenza, in capo all’ex coniuge superstite, sia la perdita della qualità di successore legittimo che di erede legittimario. L’art. 9 bis della L. n. 898/1970 prevede però in tema di solidarietà post-coniugale, a favore del coniuge divorziato, un diritto ad un assegno periodico a carico dell’eredità, detto assegno successorio, ma soltanto ove si verifichino due condizioni: che già gli fosse stato riconosciuto, con la sentenza di divorzio passata in giudicato, il diritto all’assegno divorzile e che il coniuge divorziato si trovi in stato di bisogno (da intendersi come

Parlamento nel corso del suo mandato. Non si limitò alla sobrietà, scelse deliberatamente di rinunciare ad un appannaggio importante e di limitare all’indispensabile le spese di funzionamento della massima espressione istituzionale del Paese. Nessuno tra i suoi successori lo ha saputo imitare. Facciamo almeno in modo che il suo esempio sia riscoperto e ben presente a chi si approccia alla politica, sottolineando che lo spirito di sacrificio e di dedizione alla comunità impone delle rinunce esemplari che solo un uomo come Sandro Pertini ha saputo fare. Gianmario Beluffi Cremona ***

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proposta dell’Anmvi

Scegliamo la definizione “animali da compagnia” Egregio direttore, è un buon segnale il ripensamento in Commissione Giustizia al Senato sulla definizione di “animali domestici”. I medici veterinari dell’Anmvi (Associazione nazionale medici veterinari italiani), apprezzano che il corelatore Guido Galperti abbia definito “insufficiente” questa definizione. E’ infatti impropria e discriminante per milioni di animali e di proprietari. La norma si trova in sede deliberante in Commissione Giustizia al Senato ed è stata opportunamente aperta a proposte emendative. L’Anmvi si augura che il legislatore voglia tornare alla definizione di “animali da compagnia”, correggendo l’attuale definizione di “animali domestici”. Come più volte fatto notare dagli esperti della società scientifica Sivae (Società italiana veterinari per animali esotici), questa definizione esclude dal diritto di stare nelle case degli italiani milioni di

incapacità al soddisfacimento dei bisogni primari essenziali). Naturalmente tale diritto decade qualora l’ex coniuge passi a nuove nozze o cessi lo stato di bisogno. Inoltre, l’ex coniuge nei cui confronti sia stata pronunciata sentenza di divorzio, ha diritto a percepire, in caso di morte dell’ex coniuge, la pensione di reversibilità o una sua quota. I requisiti su cui si fonda tale diritto sono la circostanza che il beneficiario non sia passato a nuove nozze e che sia titolare di un assegno di mantenimento. Tale diritto insorge automaticamente a prescindere dallo stato di bisogno del coniuge divorziato. *Avvocato Stabilito e Mediatore civile emiliacodignola@libero.it

animali che non sono “domestici”, ma “da compagnia”. E non si tratta di pericolosi soggetti, ma di comunissimi animali d’affezione legalmente detenuti e ormai diffusissimi. Come il criceto. Così come licenziata dalla Camera dei Deputati, la riforma del condominio contempla l’assurda possibilità di tenere in casa un maiale e non una tartaruga. E non è una norma veramente a favore degli animali. Le normative nazionali e regionali in materia di tutela animale parlano di “animali da compagnia” (o d’affezione). La definizione “domestici” è fuori dalla cornice legislativa e rischia solo di aumentare il contenzioso condominiale e l’abbandono animale. Ufficio Stampa Anmvi ***

disservizi. I dati del nostro Osservatorio – conclude Giordano – dimostrano che il mondo dell’e-commerce deve regolamentare il settore del social shopping, poiché questo incrementa la sfiducia del consumatore verso tutto il comparto. Occorre poi perseguire ed impedire l’attività di quei siti che nascono allo scopo di ingannare i consumatori. L’alto numero di segnalazioni pervenute ad Adiconsum denota l’esigenza del consumatore di ricevere adeguata informativa ed assistenza. Adiconsum rilancia a Netcomm, il Consorzio che raggruppa la maggior parte dei siti di ecommerce e social shopping, l’urgenza di avviare al più presto quanto previsto nel protocollo siglato e di individuare best practice delle imprese per una maggiore tutela dei consumatori. Adiconsum ***

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PARI OPPORTUNITA’

Anche la politica ha bisogno del contributo delle donne Egregio direttore, nella Regione Lombardia le istituzioni vivono un momento critico. Le indagini in corso svelano una crisi che è di sistema: politica, economica, etica. Le donne su questa crisi hanno molto da dire, come cittadine, hanno le competenze e la forza per mettere le basi di un cambiamento, che può realizzarsi solo con il contributo delle donne. Chiediamo che la nuova legge elettorale regionale preveda il rispetto della parità di genere nella composizione delle liste dei candidati. Chiediamo che la nuova legge elettorale preveda la possibilità della doppia preferenza di genere. Chiediamo a tutti i Consiglieri regionali della Lombardia di aprire la politica e le istituzioni al contributo delle donne: mai piu’ senza di noi. Comitato “Se non ora, quando?” ***

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protesta dell’Aduc

Vaccino contro l’influenza: al danno si aggiunge la beffa

Egregio direttore, da ottobre 2011 a settembre 2012, sono state 2197 le segnalazioni pervenute all’Osservatorio reclami di Adiconsum attraverso le due mail dedicate (ecommerce@adiconsum.it e socialshopping@adiconsum.it). Nella “torta” delle segnalazioni, il social shopping o couponing la fa da padrone, con il suo 76% di disservizi, contro il 24% negli acquisti online. «Vero è che il ricorso al social shopping ha avuto un grosso incremento - dichiara Pietro Giordano, segretario generale di Adiconsum – a causa della crisi che ha ridotto pesantemente il potere d’acquisto delle famiglie italiane, che hanno trovato nel social shopping un modo per risparmiare non solo su beni e servizi essenziali, ma anche voluttuari. Tuttavia, come dimostrano i dati dell’Osservatorio di Adiconsum, si sono trovate anche ad affrontare una serie di

Egregio direttore, in Italia l’influenza stagionale causa ogni anno circa 8mila decessi, di cui mille per polmonite e influenza ed altri 7mila per altre cause. L’84% di questi (pari a 6700 decessi per tutte le cause e 900 decessi per polmonite ed influenza) riguarda persone di età superiore a 65 anni. Lo scorso anno sono stati influenzati circa 5 milioni di persone. La percentuale di morti sul numero di influenzati è dello 0,16%. La vaccinazione è raccomandata per le persone a rischio, abbinando età e malattie di varia natura, ma le ultime notizie sul vaccino antinfluenzale della Novartis, circa mezzo milione di dosi ritirate e 5 milioni e mezzo bloccate, lasciano sconcertati gli utenti: il vaccino serve a prevenire i malanni non a indurli. Se ci aggiungiamo che nel 2010 il vaccino contro l’influenza A, 24 milioni di dosi, è rimasto nei cassetti, con sperpero di denaro pubblico, abbiamo la combinazione danno e beffa. Domanda: che fine faranno le dosi di vaccino ritirate o sospese dal mercato? Il vaccino è già stato pagato dal ministero della Salute? E chi lo ha comperato a proprie spese e ha avuto effetti collaterali sarà risarcito? Primo Mastrantoni Segretario Aduc

dovuto della USC constatando i danni di immagine e sportivi subìti. Allora, come ora, la US Cremonese si dichiara contraria al giudizio e all’operato della giustizia sportiva, in contrasto con quanto dichiarato dalla magistratura ordinaria. Detto questo, se ci sono incomprensioni, siamo disponibili a discuterne civilmente. Nessuno può pensare che in un luogo pubblico come è lo stadio si possano insultare persone o istituzioni senza incorrere in un illecito o in una multa. La panolada era un civile, rispettoso e corale segno di protesta avverso una decisione della giustizia sportiva che riteniamo punitiva ed errata. L’anno scorso il costo delle sanzioni sostenuto dalla società è stato troppo pesante. Quest’anno, oltre al fatto che la società non pagherà ulteriori multe causate da comportamenti illeciti, che saranno ascritti ai responsabili, si ribadisce la ferma volontà ad operare affinché il calcio risorga dalla brutta situazione in sui si tro-

va e si torni, come in passato, a frequentare lo stadio con nell’animo e nel cuore i colori ed il bene della società. Desideriamo che dal nostro territorio vengano esempi virtuosi da parte dei tifosi, a partire dal rispetto, dalla dignità di ogni persona, in modo che le famiglie, i nostri figli, possano recarsi allo stadio per divertirsi e affezionarsi ai colori grigiorossi, che per tutti sono valori irrinunciabili, per il bene di questo straordinario sport che è il calcio. Se i tifosi vorranno incontrare i responsabili della US Cremonese, ribadiamo la piena disponibilità, ma non rinunceremo a perseguire i nostri obiettivi nello spirito dei valori dello sport, della civile convivenza e del rispetto a tutti dovuto. In alcune occasioni presto le famiglie potranno entrare gratuitamente allo stadio, invitate calorosamente dalla US Cremonese, nello spirito dei principi e dei valori che con convinzione proseguiremo a perseguire. Ufficio stampa Us Cremonese

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ADICONSUM

Social shopping, serve più tutela per i consumatori

Botta & Risposta Signor direttore, ci sono cose che vanno affrontate con coerenza, lealtà e rispetto, a maggior ragione quando toccano il piano personale. Siamo usciti sui giornali quando si trattava di sensibilizzare una piazza per stare vicini ai colori grigiorossi, non certo per fare minacce o ricatti; non fa parte del nostro modo di vivere. Sappiamo per primi che se non ci fosse stato Giovanni Arvedi, la Cremonese sarebbe fallita dopo più di 100 anni di storia e per questo siamo sempre stati riconoscenti, dimostrandolo con i fatti. Qualcuno però non dimentica come è finita quella famosa finale playoff col Cittadella (quando qualcuno si era venduto anche la faccia), non dimentica i frequenti comunicati dal tema “mollo la Cremonese”, non dimentica le squadre con giocatori-mercenari e non dimentica il calcio scommesse. Nonostante tutto questo ci sono ancora 3mila persone allo Zini. L’ultimo comunicato dell'Unione Sportiva Cremonese in me-

rito alle multe per i cori contro il presidente della Lega Pro ci ha fatto venire il voltastomaco. Qualcuno di noi si alza la mattina e non sa se arriverà a fine mese, grazie alla crisi, ma i nostri sbagli li abbiamo sempre pagati di tasca nostra. Non accettiamo questo comunicato, quando solo 6 mesi fa la stessa società chiedeva a gran voce l’apporto dei propri tifosi per appoggiare una protesta da fare proprio contro la Lega, con tanto di pagnolada... Vorremo sapere cosa è cambiato dopo anni di soprusi e torti subìti rispetto ai cori contro la stessa Lega. Non siamo dei burattini. Tale comunicato è una vera minaccia ed è per questo che abbiamo preso una decisione in linea con i nostri principi. Ringraziamo il Cavaliere Giovanni Arvedi per l’enorme sforzo nell’aver salvato dal fallimento l'USC 1903, ma lo stesso, ringrazi Cremona, i cremonesi e la Cremonese, senza di loro non avrebbe potuto realizzare tante belle cose. Quella di domenica scorsa è

stata una dimostrazione di quello che sarebbe il tifo senza di noi e la gente se n'è accorta. Torneremo a sostenere i nostri colori e la nostra città come abbiamo sempre fatto, senza curarci di vezzi e cambi d’umore di un presidente che non ha capito una cosa basilare: non siamo suoi dipendenti, paghiamo il biglietto e ci gestiamo da soli. Non sarà certo una minaccia che cambierà il nostro modo di esistere. Curva Sud Erminio Favalli Egregio direttore, la società desidera ed apprezza la presenza dei tifosi allo stadio a sostegno dei nostri gloriosi colori, a cui tutti siamo affezionati. La società si è comportata onestamente a difesa dei propri giocatori e nei confronti della giustizia ordinaria. La giustizia ordinaria ed i magistrati del tribunale di Cremona hanno dichiarato l’apprezzamento per il comportamento corretto e


Fiera del Bovino da Latte Si è parlato di Imu in agricoltura e dell’importanza dell’etichettatura delle carni

Fiera, ottima partecipazione B

Sabato 27 Ottobre 2012

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Pagine a cura di Laura Bosio

uona la partenza per la Fiera internazionale del Bovino da latte, che anche quest'anno sta registrando un'ottima partecipazione. Del resto sono moltissimi gli argomenti che vengono trattati in questi giorni, tra cui un importante confronto tra allevatori e agricoltori da tutta Italia e dall'estero sui temi più caldi del settore. Il tributarista Giampaolo Tosoni è intervenuto sull'Imu in agricoltura che, «pur imponendo coefficienti più elevati rispetto all'Ici, non rappresenterà un salasso per le imprese; diversamente la tassazione a bilancio delle società agricole che si profila all'orizzonte rischia di spremere le tasche di un gran numero di imprenditori». «Indubbiamente l'Imu obbliga le imprese agricole a costi più alti rispetto all'Ici» ha commentato Tosoni, «ma sono convinto che, tutto sommato, il settore agricolo possa far fronte senza traumi a questo aumento di oneri da corrispondere. Anche perché nelle pieghe della circolare ministeriale sono emerse alcune piccole ma non trascurabili agevolazioni. Posso dire che l'assetto normativo ha avuto una conclusione abbastanza positiva». Tosoni si è soffermato anche su una freschissima introduzione legislativa: «Proprio ieri è entrato in vigore l'obbligo di redigere contratti scritti in caso di vendita di prodotti agricoli con conseguente pagamento entro trenta giorni per i prodotti deteriorabili oppure entro sessanta giorni per quelli non deteriorabili. Questa norma sta suscitando critiche accese anche all'interno del mondo agricolo: in realtà io credo che la legge costituisca un vantaggio per il settore dell'agricoltura in quanto offre una precisa certezza dei pagamenti». Tosoni esprime gravi preoccupazioni su un'altra sostanziale novità pronta ad investire l'agricoltura: «Non può che risultare profondamente sgradita la norma, attualmente in fase di elaborazione, riguardante la tassazione a bilancio delle società agricole. Il mondo agricolo è legittimamente in subbuglio: le più svantaggiate sono le aree che, come la provincia di Cremona, hanno provveduto all'installazione di numerosi impianti fotovoltaici e a biogas, portando anche ingenti capitali dall'esterno. Questa nuova legge ora rischia di trasformarsi in una vera doccia fredda in quanto stravolgerebbe i business plan redatti programmando un certo reddito al netto dell'imposta».

Semplificazione della filiera agroalimentare

Secondo una ricerca di Nomisma, il 73% della gente chiede il prosciutto provenienti da maiali allevati in Italia Nell'ambito di Italpig, invece, si è presentato uno studio Nomisma commissionato da Assosuini sulla percezione dei consumatori rispetto ai prosciutti venduti in Italia. A dispetto dell'importanza attribuita al "Made in Italy", di fronte all'acquisto di prodotti di carne suina (e di prosciutti in particolare) i consumatori dimostrano una scarsa informazione e un atteggiamento decisamente confuso: lo confermano i dati raccolti da Nomisma nella ricerca "La filiera suinicola italiana delle Dop e la percezione del consumatore sull'origine dei prosciutti venduti in Italia". L'indagine dimostra come «la riduzione delle asimmetrie informative per una miglior trasparenza di mercato rappresenta una condizione utile ad uno sviluppo della filiera suinicola dei prodotti Dop, a cui affiancare altri interventi strutturali e di mercato in grado di valorizzare maggiormente il prodotto a marchio comunitario». Il 46,6% degli intervistati dichiara di basare l'ac-

quisto di prosciutto crudo principalmente sulla provenienza italiana del prodotto; l'11,1%, inoltre, indica la presenza del marchio Dop come fattore imprescindibile. Non solo: il 73,2% reputa "molto importante" che il prosciutto sia ottenuto da maiali allevati in Italia. Il prezzo, invece, ha una rilevanza decisamente inferiore: il 13,7% compra in relazione alle offerte e alle promozioni proposte dal singolo punto vendita, mentre soltanto il 5,4% ammette di preferire un "prezzo basso". La battaglia dei suinicoltori per ottenere sull'etichetta l'indicazione della provenienza delle carni è suffragata anche dal giudizio degli stessi consumatori: ben l'82% si dice "molto favorevole" all'obbligo di specificare il luogo d'origine delle carni. Una misura che la filiera suinicola reputa assolutamente vitale anche alla luce dell'evidente confusione che regna tra gli acquirenti: 'soltanto' il 57,2%, ad esempio, sa che il crudo di Parma è un prodotto a marchio Dop.

Tra i principali argomenti trattati nel corso della Fiera, si è parlato anche del progetto Mieri, che mira alla miniaturizzazione e semplificazione delle filiere agroalimentari. Sul tema è intervenuta, durante Expocasearia Meeting, Tiziana Cattaneo, del Consiglio per la Ricerca e Sperimentazione in Agricoltura. L'industria lattiero-casearia italiana - nel 2011 al primo posto nella filiera alimentare nazionale con un fatturato di 15 miliardi di euro - è composta per meno del 30% di grandi imprese; la maggior parte consta, invece, di medie, piccole e micro aziende che hanno bisogno di modificare metodi di produzione e strategie per il futuro per poter continuare ad essere competitive sul mercato nazionale ed estero. La trasformazione della realtà casearia passa necessariamente per l'auto approvvigionamento energetico e per la miniaturizzazione e la semplificazione delle dotazioni impiantistiche. «La stragrande maggioranza delle imprese casearie italiane è di dimensioni ridotte» spiega Cattaneo «e, per questo, necessita di intraprendere nuovi percorsi per sostenere le sfide del mercato globale, nonostante alcuni filoni continuino a reggere piuttosto bene. Le aziende sono orientate soprattutto verso produzioni Dop che, a dispetto dei plurimi tentativi di imitazione, coprono una grossa fetta del mercato: si tratta di prodotti di nicchia ai quali viene riconosciuto un elevato valore aggiunto e che godono di grande favore presso i consumatori. Proprio per conservare queste specificità occorre fornire aiuti sostanziali ai produttori». «Con il progetto Mieri si punta alla miniaturizzazione e alla semplificazione delle filiere agroalimentari: è fondamentale valutare e sperimentare per fornire ai piccoli e medi produttori, alle fattorie didattiche, agli agriturismi e ai consorzi di piccoli produttori impianti che offrano forti garanzie di qualità» dice Cattaneo; «parallelamente si sta provando l'impiego di energie alternative o di recupero parziale dei reflui dell'industria casearia così da assicurare ai produttori prospettive di valore aggiunto o di diminuzione dei costi».


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Fiera del Bovino da Latte

Sabato 27 Ottobre 2012

European Dairy Forum per parlare di latte

Da Italpig a Expocasearia Tantissime iniziative per la 67esima edizione della Fiera del Bovino da latte

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Uno degli appuntamenti clou del sabato mattina è senza dubbio l' European Dairy Forum: un appuntamento per tutti gli allevatori europei per confrontarsi sulla riforma della Pac e il Pacchetto Latte. Con la riforma della Pac e l’approvazione del “Pacchetto latte” da parte della Ue, verranno introdotte novità sostanziali nel panorama relativo alla produzione, commercializzazione, e trasformazione del latte nella intera Unione Europea e nei singoli Paesi che la compongono. Questo, unitamente anche alla applicazione del cosiddetto “Pacchetto qualità” e alla cessazione del regime delle “quote latte”, comporterà anche molti cambiamenti nelle condizioni di lavoro e di redditività dei produttori di latte per il prossimo periodo della programmazione economico-finanziaria prevista dalla Pac 2014-2020. E questo sarà particolarmente importante per il nostro Paese, che deve trovare soluzioni adeguate al riguardo. Il forum sarà allora l'occasione per un confronto aperto a cui parteciperanno i rappresentanti delle organizzazioni dei produttori di latte dei principali Paesi europei: Francia, Olanda e Danimarca, oltre ad una rappresentanza della organizzazione delle cooperative lattiero casearie europee (Copa). Nell’arco dei lavori della giornata verranno portate le impressioni e le proposte su come migliorare le strutture degli allevatori europei da latte, sul loro assetto organizzativo in relazione alle esigenze degli allevatori su temi tecnici ed economici, su come migliorare la concentrazione dell’offerta di prodotto e più in generale sulla gestione dei rapporti con l’industria della trasformazione del latte e con la grande distribuzione organizzata. L’obiettivo finale è certamente quello, attraverso l’approfondimento e la conoscenza di ciò che accade in Europa, di ottenere migliori condizioni di cessione del prodotto latte dall’allevatore all’industria, migliorandone il potere contrattuale anche attraverso forme organizzate come le Organizzazioni di prodotto.

Italpig

a Fiera Internazionale del Bovino da Latte, giunta alla 67esima edizione, è oggi la più importante manifestazione zootecnica europea, e certamente una delle principali a livello mondiale. Sono i risultati che ottiene anno dopo anno a dimostrarlo: l’edizione 2011 ha visto un incremento dei visitatori stranieri del 20% (spiccavano per numero i gruppi provenienti da Finlandia, Argentina, Spagna, Germania e Francia, ma non sono mancati anche molti visitatori dagli USA e dal Far East); un numero che conferma l’importanza che l’evento riveste a livello internazionale per tutti gli operatori del settore. Economia, marketing, politica, ricerca applicata: un programma di appuntamenti per orientare le scelte in un momento cruciale per tutto il settore Il calendario degli eventi convegnisti-seminariali è il grande valore aggiunto che si affianca a un’esposizione di massimo livello. A Cremona arrivano i professionisti di tutta la filiera: dagli allevatori ai veterinari, dai trasformatori ai mangimisti, passando per i distributori, gli operatori della genetica, gli agrotecnici, fino ad arrivare alle più alte rappresentanze istituzionali. Un mondo eterogeneo, che trova appuntamenti su misura per analizzare con competenza tutti gli ambiti del comparto. Quest'anno saranno 55 gli appuntamenti in programma: un calendario ricchissimo che dimostra quanto la Fiera Internazionale del Bovino da Latte rappresenti un vero e proprio laboratorio di idee e soluzioni che nascono dal confronto diretto tra i protagonisti del settore.

In contemporanea con la Fiera Internazionale del Bovino da Latte si svolge Italpig, il più importante salone italiano per la suinicoltura. Le due manifestazioni, insieme, confermano Cremona come la capitale nazionale della zootecnica, e raddoppiano le opportunità di sviluppare nuovo business per le aziende con produzioni per entrambi i settori.

Expocasearia

Tra gli appuntamenti più importanti di quest'anno ricordiamo la 9° edizione degli Stati Generali del Latte, che vedrà la presenza di tutti i rappresentanti della filiera; il 1° European Dairy Forum, con la partecipazione delle più importanti associazioni di allevatori europee; il convegno “La verità sui salumi”, realizzato nell'ambito di Italpig, che farà il punto della situazione e delle criticità di uno dei pilastri dell'agroalimentare italiano.

Genetica al top: i migliori capi italiani nel più prestigioso ring europeo

La selezione genetica è alla base dell’altissima qualità della produzione lattiero-casearia italiana; un patrimonio e soprattutto un know-how da valorizzare e da sostenere. Per questo alla Fiera Internazionale del Bovino da Latte è possibile assistere a sfilate e mostre zootecniche che vedono la partecipazione di oltre 400 capi provenienti dai più qualificati allevamenti nazionali.

Già da diversi anni la Fiera Internazionale del Bovino da Latte ospita espositori che provengono dalla lavorazione e dalla trasformazione. Questo perché il settore si sta espandendo molto rapidamente, e oggi rappresenta una nuova opportunità di business per gli allevatori grazie ai piccoli e medi caseifici aziendali. Per questo è nato ExpoCasearia: un vero e proprio salone, con una sua identità ben precisa, all’interno di una delle più importanti manifestazioni lattierocasearie al mondo. La trasformazione del latte è un punto cardine non solo della filiera: gli ultimi dati disponibili rilevano che questa fase produce un valore superiore ai 14 miliardi di euro (fonte Ismea). La parte del leone nella produzione è naturalmente giocata dagli allevamenti bovini, da cui arrivano oltre 10 milioni di tonnellate di latte, ma anche il resto del patrimonio zootecnico non è da sottovalutare: tra latte ovino, bufalino e caprino la produzione supera le 630.000 tonnellate. Ciò significa che in Italia c’è un grande potenziale per sviluppare nuovo business, e a Cremona, che si trova al centro del più grande distretto produttivo italiano, potete trovare i contatti più qualificati e interessati ad entrare nel settore.


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Fiera del Bovino da Latte

Il programma della manifestazione Sabato 27 Ottobre 2012

SABATO 27 OTTOBRE 2012

• Ore 9.30 - Sala Stradivari Stati Generali del Latte (IX edizione) - Presentazione e saluti (Antonio Piva, presidente Cremonafiere) - Relazione - Mercato e costi di produzione del latte (Mariella Ronga, Ismea) - Ore 11.15 Tavola rotonda. • Ore 9.30 - Sala Zelioli Lanzini Convegno "Il rumine: un approccio globale". • Ore 10 - Area Italpig (Pad.1) Workshop "Benessere animale, la scadenza è ormai alle porte". • Ore 10.30 - Area Workshop (Pad. 2) Presentazione nuovo prodotto (Organizzata da: AB Energy spa). • Ore 11 - Area Italpig (Pad.1) Workshop "Progetto Ager Filiera verde del suino, un anno di sperimentazione". • Ore 11 - Area Workshop (Pad. 2) "Progetto mosche Newpaharm: prove sperimentali e soluzioni ottimali per il controllo delle mosche". • Ore 11.30 - Area Workshop (Pad. 2) "L’essiccazione del fieno con energie rinnovabili, e maggiore redditività del Biogas". Casi di aziende di successo in Germania. • Ore 12 - Area Workshop (Pad. 2) Presentazione (Organizzata da: La Nutriland spa). Ore 14 - Sala Guarneri del Gesù Convegno "Sostenibilità ambientale e riduzione dei costi nella gestione degli effluenti di allevamenti suini". • Ore 14 - Sala Monteverdi Convegno

"La Veterinaria pubblica e privata per la sicurezza alimentare in Europa nella prospettiva nazionale e nella filiera alimentare integrata".

• Ore 15 - Area Italpig (Pad.1) Workshop "Un beneficio chiamato Pacchetto Qualità".

"La comunicazione al servizio dell’allevatore" (I risultati della ricerca dell’Università di Milano e de L’Informatore Agrario).

• Ore 14 - Sala Amati Convegno "Biogas e sottoprodotti: fattibilità normativa e tecnico economica".

• Ore 16 - Area Italpig (Pad.1) Presentazione "I trend di consumo della salumeria italiana".

• Ore 14.30 - Sala Stradivari Convegno "La redditività del biogas con i nuovi incentivi" - Sottoprodotti e abbattimento dell’azoto opportunità per guadagnare di più.

• Ore 16 - Area Workshop (Pad. 2) “Combi-strip”, lo strip tillage secondo MA/AG.

• Ore 10 – Sala Monteverdi Convegno "Problematiche sanitarie e possibili soluzioni nell’allevamento del coniglio". Programma - Apertura del Convegno (Gianluca Pinotti, assessore all’Agricoltura ed all’Ambiente - Provincia di Cremona; Riccardo Crotti, presidente APpq Cremona). - Igiene e profilassi - la base per un buon allevamento (Guido Grilli Dipartimento di Scienze Veterinarie e Sanità Pubblica Università di Milano) - Per combattere le malattie non bastano i farmaci? (Ruggero Brivio, Aral-Sata Conigli - Regione Lombardia) - Nuove frontiere per migliorare la sanità digestiva nel coniglio (Osvaldo Uboldi, Line Manager Conigli Purina)

• Ore 15 - Area Workshop (Pad. 2) "Nutrigenomica: nuove opportunità nell’alimentazione della bovina da latte". • Ore 15 – Sala Zelioli Lanzini 1° EUROPEAN DAIRY FORUM "Pacchetto Latte, organizzazioni di prodotto e mercato: una visione europea".

DOMENICA 28 OTTOBRE • Ore 9 – Sala Zelioli Lanzini Tavola Rotonda "Zootecnia e Biogas: sinergie ed opportunità alla luce degli sviluppi del nuovo sistema incentivante". Ore 10 – Sala Guarneri del Gesù Convegno

-Premazione ufficiale del XIII^ edizione del Cunitaly – Mostra nazionale della specie Cunicola inscritta al Registro anagrafico - Conclusioni e chiusura dei lavori (Paolo Giacomelli, Presidente Aral - Conigli - Regione Lombardia). Moderatore: Marco Romani, Allevatore. • Ore 10.30 - Area Workshop (Pad. 2) "Nutrigenomica: nuove opportunità nell’alimentazione della bovina da latte". • Ore 10.30 - Area Italpig (Pad.1) Workshop "Associazione Gran Suino Italiano, la prima organizzazione interprofessionale suinicola". • Ore 11 - Sala Amati Premio Balestreri Cerimonia di consegna. •Ore 12 - Area Italpig (Pad.1) Premio Violani Cerimonia di consegna.

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Sabato 27 Ottobre 2012

CASALMAGGIORE

casalmaggiore@ilpiccologiornale.it

Io, risparmiato da Pippo In occasione della Fiera di San Carlo il Museo del Bijou ospita da domani la mostra fotografica “Gh'è Pippo, smorsa la lüs”

Un ottantenne di Casalmaggiore racconta la paura delle bombe nel 1945, la sua salvezza miracolosa e le vendette incrociate

Mostre ed eventi della Fiera 2012

CASALMAGGIORE – La mostra “Gh’è Pippo… smorsa la lüs” inaugura domani alle 16.30 presso il museo dei Bijou, che proprio durante i bombardamenti rappresentava il rifugio antiaereo cittadino. All’epoca si trattava di un collegio settecentesco appartenuto ai padri Barnabiti. Abbiamo deciso di parlare della mostra utilizzando il ricordo di un protagonista della tragica vicenda, in questa pagina. Ricordiamo che Pippo non era il nome di un aereo specifico, bensì il nome comune attribuito a tutti gli aerei americani alleati, appellati simpaticamente così quasi a esorcizzare la paura. L’ingresso alla mostra, aperta fino all’11 novembre, è gratuito, dal lunedì al sabato dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18, la domenica invece dalle 15 alle 19. Sempre domenica, ma alle ore 17 in Santa Chiara Socrate Ghisini presenta il libro “Norcino fai da te”. La fiera di San Carlo 2012 entra però nel vivo, come sempre, nel mese di novembre. Diverse le iniziative: la mostra “I Federici di Fossacaprara. Una famiglia di artisti e artigiani” apre i battenti il 1° novembre (fino al 4) al Museo Diotti. Stesse giornate, ma nel salone Pro Loco, per la personale di pittura di Stefano Orlandi e Adriano Artoni e per la collettiva di pittura (Santa Chiara) di artiste varie. Detto del luna park (in piazza), del ristotenda (con cotechino e tortelli di zucca) e della pesca di beneficenza (via Cairoli 7) in programma tutti i giorni, vanno segnalati altri eventi culturali: la mostra su San Carlo Borromeo nella chiesetta di Santa Chiara (1-6 novembre), il libro sui 45 anni dell’Atletica Interflumina nel ridotto del Teatro (3 novembre ore 18), il Requiem di Fauré in Santo Stefano (4 novembre ore 21) e la mostra fotografica del Fotocine Germani in Auditorium Santa Croce (1-8 novembre).

N

di Giovanni Gardani

on vuole foto, concede solo iniziali ed età. Per E. T., 80 anni di Casalmaggiore, parlano però la cicatrice sul labbro inferiore e una rientranza nella parete occipitale della testa. Perché E. T. è uno dei casalesi scampati all’ultimo bombardamento di Pippo, l’aereo alleato che dà il nome alla mostra al via domani al museo del Bijou. «Ha fatto più morti lui, Pippo, di tutte le altre operazioni militari. Giravano tutte le notti, quegli aerei, e occorreva spegnere la luce, per non diventare bersagli». Inizia così la storia di E. Anzi, inizia un po’ prima. «E’ sempre il 1945, non ricordo la data esatta. A Casalmaggiore sfila Farinacci, io e la mia famiglia, antifascisti convinti, ci “rifugiamo” dai parenti ad Agoiolo. Sento l’aereo, mi nascondo tra le piante, vedo piombare una cosa scura dal cielo. Una bomba? Mi cade a pochi metri: era un bidone svuotato di nafta, che l’aereo doveva scaricare. Quello fu il mio primo incontro ravvicinato con Pippo». E. all’epoca ha solo 12 anni, già uomo di fatica della famiglia per cause di forza maggiore. Per la guerra. «I miei due cugini furono requisiti dopo la naia. Il negozio dei miei era vicino a dove oggi sorge il teatro comunale. Vendevamo un po’ di tutto, e io facevo consegne in bicicletta. Il 23 aprile 1945, giorno dell’ultimo bombardamento, il tenente Bentivoglio, repubblichino di Salò, chiese viveri per approntare la fuga. Mio cugino Adriano mi coinvolse, io accettai a malincuore. Due-tre viaggi. Nell’ultimo tragitto trasportavo paia di scarpe. Sentii Pippo in

Il bombardamento del 10 novembre 1944

A sinistra l'incursione secondo l'artista Giuseppe Raineri. Sopra aerei alleati, nel riquadro un particolare dei danni evidenti ancora oggi agli edifici

picchiata, ero terrorizzato. Mio cugino fece: “Cosa vuoi che sia? La guerra è finita”. Ero davanti a Palazzo Gorni, dove oggi c’è l’omonima galleria in piazza. Mollai tutto per strada e superai appena in tempo il portone del palazzo». Quel portone fu la salvezza di E. «Cacciarono giù tre “dirompenti”: due buche sul porfido, una sul listone. Lo spostamento d’aria fece cadere il portone. La mia fortuna fu che la mezzaluna di legno superiore alle due ante mi arrivò addosso: a dividerci una porta a vetri ormai in frantumi. Così il lunotto non mi schiacciò, anzi fece da scudo dalla bomba e le uniche ferite, al labbro, arrivarono dalle schegge del vetro rotto. Ho perso conoscenza solo battendo la testa». Accanto a E. una donna, morta sul colpo. Il cugino Adriano, vedendone il corpo, pensa subito a E. «Così si mise a urlare, chiedendo aiuto. Anche questo me l’hanno raccontato: io di fatto ero in coma. Mi prese in braccio un medico, il dottor Salvatore Vitali, che mi portò a casa sua. Qui mi svegliai e sua moglie mi donò una coperta militare, che si impregnò di sangue. Avevo il volto tumefatto: non ho perso nemmeno un dente, ma per un mese sono andato avanti ad acqua e pappette. Il dottor Vitali mi interrogò: non potevo parlare. Allora prese a elencarmi l’alfabeto e io lo fermavo ogni volta alla lettera giusta, con un gemito. Arrivammo a comporre la parola

Grassi Marina, mia madre». E. si commuove. «Mia madre era andata 3-4 volte in piazza, senza trovarmi. Era rassegnata al peggio. Il dottore le telefonò: “E’ ferito, ma è vivo”. Mi vennero a prendere, caricandomi sulla “scragna d’ora” (il seggiolino creato unendo le braccia due a due, ndr) poi su un carrettino delle pompe funebri. L’ospedale in tempo di guerra era a Cappella: quando l’aereo passava i miei famigliari si nascondevano dentro il fosso, per non essere mitragliati. Dell’ospedale ricordo il puzzo e i tre uomini morti di fianco al mio letto: un cancelliere della Pretura col torace squarciato; un autista del regime; un gerarca. Salvarono per miracolo un americano dai capelli rossi». La storia nella storia. «Il giorno prima avevo visto un aereo americano cadere in “Cartèra”, la tenuta di caccia di Farinacci, a Gussola. Il pilota morì sul colpo, il copilota venne preso dai fascisti e massacrato di botte: non aveva più nemmeno un dente, tutti levati col calcio del fucile. Quel copilota era l’americano dai capelli rossi, sfigurato ma vivo. Il fratello arrivò qualche giorno dopo: faceva il boxeur. Sfruttò la sua arte per prendere a pugni, alle carceri i fascisti che trovava. Glieli gettavano in pasto uno a uno. Non erano loro i veri responsabili, ma erano fascisti: a lui bastava quello». E. restò in ospedale quattro giorni. «Bevevo acqua e mangiai due cucchiai

di puré in tutto. Poi il dottor Piersanti e il dottor Volta, allora alle prime armi, mi visitarono. Mi lasciarono tornare a casa: per le condizioni infami dell’ospedale rischiavo più infezioni lì che non nel mio letto». Il resto è Storia. «Quello fu l’ultimo bombardamento. Poche ore dopo monsignor Marini fece sventolare un lenzuolo bianco dal campanile del Duomo, lo stesso lenzuolo che tedeschi e fascisti avrebbero dovuto esporre giorni prima. Anche sul municipio fu issato il drappo bianco. Fascisti e tedeschi protestarono, ma ormai erano in minoranza: una fila di persone intasò la scaletta che conduceva al campanile e non fece passare la loro prepotenza. Due giorni dopo, il 25 aprile 1945, la guerra terminò».

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Casalmaggiore

Sabato 27 Ottobre 2012

Ospedale teleriscaldato

Da una decina di giorni l’Oglio Po sfrutta l’energia prodotta dalla vicina centrale a biomasse

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di Simone Arrighi

a una decina di giorni l’ospedale Oglio Po di Vicomoscano sfrutta il teleriscaldamento, convogliato verso il nosocomio casalese dalla vicina centrale a biomasse targata Rsb, Ricerca e Sviluppo di Bionergie Srl. «Abbiamo avviato la produzione di energia termica da immettere nella rete lo scorso 18 giugno. Il collegamento con l’Oglio Po è invece attivo solo da una decina di giorni circa»: conferma Fausto Bergonzi, uno dei due soci (insieme all’ingegnere Minelli) titolari dell’impianto. «Il teleriscaldamento è l’aspetto caratterizzante della nostra iniziativa: è la ragione per cui abbiamo deciso di collocarci vicino all’ospedale, servendolo con impianti piccoli e poco impattanti rispetto a quelli a biogas». Come funziona l’allacciamento e quali siano i reali costi per l’azienda ospedaliera è presto detto: «La nostra rete è dimensionata per trasmettere la massima producibilità dell’impianto, quindi 4,2 megawatt termici più 1 megawatt energetico. Per l’ospedale i

L'ECLETTICO VALSERIATI SOLAROLO RAINERIO Avvocato affermato da decenni del foro bresciano, musicista con illustri trascorsi ed oggi collezionista di strumenti, scrittore che ha pubblicato nientemeno che “Dante in bresciano”, appassionato di auto storiche con ben 20 Mille Miglia storiche cui ha partecipato (due addirittura vinte). Questo e molto altro è Flaminio Valseriati, relatore ospite del Rotary Club Piadena Oglio Chiese giovedì alla Clochette. La serata era incentrata sulla sua attività collezionistica di strumenti ad arco, che nasce negli anni '60/'70 quando accompagna alla chitarra artisti del calibro di Gianni Morandi, Fausto Leali, Joe Venuti e Henghel Gualdi. Quasi un migliaio gli strumenti “a pizzico” posseduti, acquistati in ogni parte del mondo. Col suo inimitabile eloquio Valseriati ha intrecciato le vicende personali con la tradizione musicale nei diversi continenti, e alla fine ha allietato i presenti suonando parecchi di questi (nella foto).

Parco Tecnologico di Vicomoscano: qui viene prodotta l'energia termica

costi sono di assoluta convenienza, tra i 14 ed i 15 euro per megawattora. Certo, l’Oglio Po ha dovuto sostenere alcune spese per l’adeguamento e la modifica dell’impianto, ma a lungo termine avrà un considerevole risparmio sulle utenze». L’attivazione del teleriscaldamento è solo la prima fase di un ampio progetto che prevede almeno altri due step: «L’ospedale potrà presto sfruttare il collegamento alla centrale per il

riscaldamento dell’acqua sanitaria. In futuro, con la possibilità di invertire gli impianti frigoriferi a compressione, il teleriscaldamento potrà essere convertito garantendo così anche la refrigerazione nei mesi più caldi». Acqua calda e climatizzazione domani, costruzione di un altro fabbricato oggi: «Appena l’iter burocratico verrà sbrigato, saremo pronti ad aprire il cantiere per la realizzazione del nuovo edificio che accoglierà la produzio-

ne di cialde di biomasse legnose». I tempi, in questo caso, non dipendono dall’azienda, bensì dall’amministrazione: il tema dell’ampliamento (di fatto un raddoppio) della centrale in via Del Parco Tecnologico, è già passato in consiglio comunale. Si attende quindi la convocazione della conferenza di servizi e, se tutto fila per il verso giusto, «speriamo di iniziare a costruire entro fine anno»: si augura Bergonzi. «Il fabbricato da realizzare è sostanzialmente identico a quello già funzionante». Ma che conseguenze avrà la produzione di cialde da biomasse legnose sull’ambiente? «Sarà poco impattante, perché non prevede combustione, bensì l’essicamento e la compressione delle biomasse secondo quello che si definisce un processo di densificazione energetica». «Stiamo operando secondo il programma originario: il parco tecnologico prevede la possibilità di svilupparsi in un’area che comprende quattro lottizzazioni, con quattro fabbricati pressoché identici». «L’obiettivo? – conclude Bergonzi – Essere presenti sul mercato con le nostre cialde a partire dalla campagna invernale 2013-2014. Non sarà per nulla facile riuscirci».

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APPUNTAMENTI

Incontri politici e feste in piazza SAN GIOVANNI IN CROCE - Prende il via martedì 30 ottobre il ciclo di incontri “I Venerdì della politica”. La data dell'incontro inaugurale avrebbe dovuto essere il 26 ma è slittata al 30. L'iniziativa è organizzata dalle associazioni “Visioni contemporanee” e “Democratici nel mondo”. Alle ore 21 presso il teatro Cecilia Gallerani di San Giovanni il presidente della Provincia di Cremona Massimiliano Salini e il sindaco di Casalmaggiore Claudio Silla interverranno su “Verso le nuove Province. Riassetto amministrativo del territorio”. GUSSOLA - Avis di Gussola e museo Amarcord di Torricella del Pizzo organizzano una castagnata che si terrà in piazza Comaschi a Gussola domenica 28 ottobre a partire dalle ore 14. I partecipanti potranno gustare caldarroste fumanti, vin brulé e cioccolata, il tutto accompagnato dal dolce suono di organetti che fanno parte del patrimonio del museo ospitato dall'agriturismo Torretta di Torricella. In caso di maltempo l'iniziativa verrà spostata presso il vicino Centro Culturale. AGOIOLO - Domenica 28 ottobre si terrà ad Agoiolo una cerimonia di commemorazione dei Caduti di tutte le Guerre. Il programma prevede la Santa Messa alle ore 10 presso la chiesa di Agoiolo; al termine della funzione religiosa partirà il corteo per la posa di una corona di alloro al Monumento ai Caduti della frazione casalese.

Macrolegno, si va verso la proroga della cassa A novembre l’incontro tra i sindacati e i 32 dipendenti dell’azienda, che deve acquisire i macchinari dell’ex Bini

SCANDOLARA RAVARA Fissato per metà novembre, l’incontro fra sindacati e rappresentanti della ditta Macrolegno di Scandolara Ravara potrebbe determinare la richiesta di proseguimento della cassa integrazione ordinaria per i 32 dipendenti della fu azienda Bini Fernando Spa. Spiragli di riapertura, al momento, non sembrano essercene: «L’incontro sarà utile per verificare la situazione – spiega il segretario provinciale Filca Cisl, Enrico Sonzogni –. La Macrolegno, attraverso i propri rappresentanti, ci aggiornerà sullo stato della trattativa

in essere col curatore per l’acquisto dei macchinari». Questo il nodo della questione: la ripartenza della produzione è vincolata all’adempimento di tutti i passaggi per l’acquisizione dei macchinari da parte di Macrolegno, che dovrebbe quindi provvedere all’adattamento e all’implementazione della strumentazione al fine ultimo di avviare le nuove produzioni, più in linea con le richieste del mercato. «La Macrolegno – prosegue Sonzogni – dovrebbe già aver fatto un’offerta al curatore, ma il fatto che non ci siano ancora arrivate segnalazioni in merito

significa che non c’è ancora un accordo tra le parti». All’orizzonte per i dipendenti ci saranno quindi altre settimane di cassa integrazione ordinaria? «Ci auspichiamo di no. Ma ad oggi è l’eventualità più concreta». Per i lavoratori della ditta di Scandolara Ravara, prossimi alla scadenza della prima metà di CIGO (26 settimane), si prospetta quindi un ulteriore ricorso agli ammortizzatori sociali: «Non dovessero esserci novità positive, chiederemo altre due trance di 13 settimane di cassa integrazione». Fra pochi giorni ne sapremo di più.

Dipendenti dell'ex ditta Bini riuniti quest'anno in assemblea

Università di Parma: tesi di laurea nei cassonetti

La notizia rimbalza da Parma, ma coinvolge più o meno direttamente anche molti giovani casalaschi. Ci riferiamo, ovviamente, a coloro che hanno scelto di completare il percorso di studio universitario nella città del Ducato. Negli scorsi giorni è venuto alla luce un piccolo grande scandalo relativo alle tesi di laurea, intese nel senso materiale del termine. Il caso, circoscritto alla facoltà di Psicologia di Parma sita in Borgo Carissimi, è partito da una segnalazione proprio di alcuni studenti,

che hanno ritrovato per strada, nei cassonetti preposti, diverse copie di tesi di laurea, alcune recanti pure una data molto recente. La facoltà si è difesa parlando di un disguido nel trasloco della sede, con evidenti pecche da parte della segreteria: resta il fatto che un’Università che chiede, da sempre, almeno un paio di copie agli studenti (con costi non sempre contenuti tra servizio fotocopie, rilegatura e stampa) non dovrebbe permettersi di trattare poi in questo modo il frutto del lavoro di anni di studio.

Solo i più fortunati hanno ricevuto la richiesta di ritirare la copia della tesi, da poter conservare in casa propria. La conferma che il fatto, pur essendo tutto parmigiano, riguarda alcuni ragazzi del nostro territorio arriva da Facebook: alcuni ex studenti casalaschi si sono prontamente fiondati sulla notizia, diffondendola sul web, dopo averla ripresa da “Il mattino di Parma”, testata on line che per prima ha scritto del misfatto. E magari, chissà, hanno poi fatto una capatina in facoltà per salvare il salvabile.


Cultura&Spettacoli Savinio omaggia Stradivari

Riprendono i racconti musicali della rassegna “Il violinista sul tetto”. Domani alle ore 11, nella sala San Domenico del Museo civico Ala Ponzone, l’appuntamento è con Alberto Savinio che omaggia il liutaio Antonio Stradivari, tratteggiandone

una biografia in modo del tutto singolare. L’incontro, che prevede musiche di Germiniani, Tartini, Corelli e Locatelli, vede la presenza dell’attore Dario Cantarelli (voce recitante) e del violinista Domenico Nordio.

Il violinista americano Bell inaugurerà la stagione concertistica del Ponchielli In febbraio verrà recuperata la presenza di Louis Lortie P di Federica Ermete

ur nell’ambito delle celebrazioni di tre grandi compositori che hanno segnato la storia della musica, la stagione concertistica 2012-2013 del Teatro Ponchielli non è totalmente condizionata dai bicentenari della nascita di Giuseppe Verdi e Richard Wagner e dal centenario della nascita di Benjamin Britten. Saranno proposti, oltre ad alcuni grandi “classici”, autori di rara, se non rarissima, esecuzione come César Frank o Enrique Granados, nonché compositori dei giorni nostri. Così, in un paio di concerti, Britten si accompagnerà a Beethoven, mentre Wagner e Verdi verranno riproposti alla maniera di Franz Liszt. Tra gli autori rari citiamo, tra gli altri, Joseph Martin Kraus, coevo di Mozart senza averne acquisito la stessa fama e Pablo de Sarasate, compositore e virtuoso del violino spagnolo. Si avrà, infine, la possibilità di ascoltare autori contemporanei: il russo Edison Denisov, Heitor Villa Lobos, che ha coniugato classicismo e sonorità brasiliane e Fabian Müller, uno dei più stimati compositori viventi di cui il Ponchielli ospiterà una prima assoluta. Relativamente agli interpreti, ci saranno alcuni graditi ritorni come l’Orchestra da Camera di Mantova, che avrà al suo fianco Viktoria Mullova, una delle più straordinarie violiniste della nostra epoca; inoltre, dopo il successo dello scorso anno, il Ponchielli

Il violinista Joshua Bell (foto Eric Kabik) concluderà la stagione con i solisti della Mahler Chamber Orchestra diretti da Philipp von Steinaecker. La stagione sarà inaugurata da Joshua Bell, violinista che non ha certo bisogno di presentazioni; in febbraio verrà recuperata la presenza di Louis Lortie che, dopo l’improvvisa cancellazione dello scorso anno, renderà

omaggio a Wagner. Tra le orchestre meritano menzione l’Orchestra della Svizzera Italiana che, diretta da Daniele Rustioni, proporrà pagine di Prokofiev e Beethoven; e la Swedish Radio Symphony Orchestra, una gradita novità per il nostro Teatro, guidata da Daniel Harding. Proseguirà infine l’iniziativa dedicata ai “nuo-

vi talenti”. Protagonisti saranno la Bundesjugendorchester, una delle più rinomate orchestre giovanili d’Europa e il ventenne pianista inglese Benjamin Grosvenor che, impostosi al Bbc Young Musician Competition del 2004, è poi divenuto uno dei più interessanti virtuosi della tastiera attualmente in carriera.

La notte di Halloween nella Rocca Sforzesca

Halloween ha ormai valicato i confini del mondo anglosassone approdando anche qui da noi. Ed è per questo che per la notte tra il 31 ottobre e il 1° novembre, festa di Ognissanti, ci prepariamo a festeggiare una delle ricorrenze più attese dai bambini e anche dai meno giovani. Dopo il successo degli anni scorsi, anche quest’anno l’associazione Castrum Soncini, in collaborazione con la Cooperativa Il Borgo, organizza, per la sera di mercoledì 31 ottobre, un itinerario dove gastronomia, mistero, storia, leggende e un pizzico di paura sono gli ingredienti basilari. La suggestiva ed imponente Rocca Sforzesca, che domina il borgo con le sue torri merlate, si presta quale ambientazione magistrale per “la notte dei morti viventi”. Tra visite guidate, spettacoli di giocoleria, magie, animazioni suggestive, leggende, laboratori e trucchi per bambini, si possono effettuare anche degustazioni di bevande e dolci a tema. Il tutto allietato da un sottofondo di musica medioevale eseguito dal vivo. All’interno della Torre del Capitano e nei sotterranei si può assistere ad animazioni di leggende locali e divinazioni ad opera di streghe e fattucchiere; mentre i bambini partecipano a laboratori e vengono truccati da streghe e maghi. Per tutta la serata, a orari prestabiliti, è possibile usufruire di visite guidate all’interno della Rocca Sforzesca tra sotterranei e racconti di leggende del territorio. Le origini della festa di Halloween sono antichissime e provengono dall’Irlanda, nonostante sia generalmente conosciuta come una tradizione americana. La notte in cui, secondo la leggenda, gli spiriti tornano sulla terra, viene celebrata con travestimenti, zucche intagliate e decorazioni arancio e nero. E nessuno si stupisce se alla porta di casa piccoli vampiri, streghe e fantasmi minacciosamente intimano “Dolcetto o scherzetto?”.

A Casalbuttano protagonisti i ragazzi del Coro De Andrè di La Spezia

“Il tempo di Alice” al Teatro Bellini Domani alle 16.30, il Teatro Bellini di Casalbuttano porta in scena il musical “Il tempo di Alice”, interpretato dai ragazzi del Coro Fabrizio De Andrè di La Spezia e dall’ensemble Franziska. Liberamente tratto da “Alice nel paese delle meraviglie” di Lewis Carroll, lo spettacolo (produzione di Pietro Sinigaglia) vede la partecipazione di Maria Baronti, Enrico Casale, Caterina Guzzanti (in video) e la direzione e gli arrangiamenti di Gloria Clemente. Il musical è un omaggio alle donne, alle varie fasi della sua crescita, alle paure legate ad ogni momento dell’età. Ma è anche un inno alla fanciullezza in cui spesso si cela una maggiore coscienza di sé di quanto non avvenga in età adulta e alla consapevolezza che solo il recupero corretto di ogni fase della nostra esistenza ci renderà una persona rinnovata. Gli interpreti sono ragazzi che, come Alice, non si arrendono mai e si mettono continuamente in gioco. Ricco di suggestioni di video-mapping, questo musical catapulterà il pubblico nel Paese delle sue meraviglie…

Sul palco dell’ex Filanda alle ore 17 Marazzi, Ravasio e Tommaseo

I concerti spiegati domani a Soncino

Continuano gli appuntamenti con “I concerti spiegati. Il violoncellista Marco Ravasio suona e… racconta”. Domani alle ore 17, presso l’Auditorium dell’ex Filanda di Soncino, ha luogo l’incontro “Le sonate concertanti…”, divertimento barocco di sfida solistica tra due strumenti diversi accompagnati da un basso. Protagonisti sono Elena Marazzi (violino barocco), Marco Ravasio (violoncello, nella foto) e Tommaseo (clavicembalo), che eseguono musiche di De Boismortier, Vivaldi, Lotti, Dall'Abaco, Pergolesi e Haydn. Ravasio ha messo a punto il progetto de “I concerti spiegati” per fare una particolare “storia della musica a tema”. Egli, didatta di musica da camera al Conservatorio di Milano e concertista a livello internazionale, ritiene che l’affabulazione stia alla base di ogni cultura. Per tal motivo Ravasio, per spiegare periodi di storia della musica o la natura di alcuni strumenti e il loro modo di suonarli, ha scelto l’inusuale ed intrigante metodo di raccontare e suonare.


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Cultura CREMA Spettacoli Collezione di 240 cartoline della città da oggi in mostra Il Circolo culturale collezionistico di Crema intitolato a “Beppe Ermentini”, presenta una collezione di 240 cartoline della città preparata più di dieci anni fa dal compianto Beppe, cui è dedicato il Circolo, grande filatelico e in genere grande collezionista. La mostra è organizzata nei locali della Pro Loco in

piazza Duomo a Crema, con inaugurazione oggi pomeriggio alle ore 18 e rimarrà aperta ai visitatori fino al 4 novembre. Si dice nel foglio di presentazione della mostra: «La collezione che viene esposta è come Beppe Ermentini la stava preparando quando purtroppo la morte l’ha tolto a tutti noi. Sono carto-

Sabato 27 Ottobre 2012

Il Fatf presenta domani lo spettacolo “Klinke”

line della città che lui amava e ci riportano a un periodo ormai lontano negli anni con immagini di Crema che riconosciamo come familiari ma dove i particolari della vita di tutti i giorni, le persone, le insegne dei negozi, i veicoli appartengono a una città e ad una società che non esistono più».

“Caffè a teatro” con Marcello Simoni

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Lo scrittore presenta il secondo volume della trilogia dedicata alle avventure di Ignazio Alvarez

l Caffè Letterario di Crema presenta, per il ciclo “Caffè a teatro”, lo scrittore Marcello Simoni con il suo secondo volume della trilogia dedicata alle avventure del mercante di reliquie Ignazio Alvarez dal titolo “La biblioteca perduta dell’alchimista”. L’appuntamento al teatro San Domenico per la sera di lunedì 29 ottobre, con inizio alle ore 20.45 e ingresso libero, sarà allietato dal gruppo di musica antica Arundel con costumi e strumenti originali: Claudio De Micheli (ghironda, organio, cornamusa), Vittorio Zanibelli (flauto, cornamusa) e Antonio Minelli (canto, flauto, bombarda). «Si parla tanto del piacere di leggere, io ho il piacere di scrivere. Infatti, mi diverto a mettere Ignazio e compagnia in situazioni difficili ma risolvibili - ha rivelato, spiegando i suoi libri, Marcello Simoni, già vincitore del premio Bancarella con la prima opera dedicata a Ignazio Alvarez - quest’ultimo anno è val-

Libro e film sull’Inar oggi al Galilei

so come dieci anni di una persona normale: ho viaggiato moltissimo, ho fatto più di 80 presentazioni, quindi ho acquisito maggior sicurezza di me e maggior proprietà di linguaggio, chiarisci di più le idee. Oggi più di prima so che tipo di romanzi voglio scrivere, so che tipo di narrativa voglio fare». In questo secondo volume, ci troviamo nella primavera del 1227 e la regina Bianca di Castiglia è scomparsa in modo misterioso. Sicuramente l’unica persona in grado di sciogliere l’enigma è Ignazio; da qui parte un romanzo dove ci sono forti elementi di gotico rispetto anche agli elementi narrativi del cappa e spada. «E’ un libro - continua l’autore - più equilibrato del precedente e anche dal punto di vista della scrittura mi sembra di aver fatto un lavoro migliore. È anche un romanzo forse più oscuro per certi versi ma anche più filosofico». Tiziano Guerini

C’era una volta - nemmeno tanto tempo fa - a Romanengo un fabbrica che si chiama Inar. Vi si lavorava un prodotto il cui nome oggi fa paura: l’amianto. Per i lavoratori di quella fabbrica questo nome ha significato nel tempo malattia e morte. Ora il Centro Ricerca “Alfredo Galmozzi”, il Comune di Romanengo e

E’ in arrivo Abitare la casa

Marcello Simoni

il Comune di Offanengo, intendono rendere omaggio a quei lavoratori con un libro dedicato all’argomento “Dentro l’Inar” scritto da Nino Antonaccio e con un film dal titolo “Il sapore dell’amianto” di Claudia Seggi. Oggi pomeriggio alle ore 16.30 libro e film verranno presentanti al teatro Galilei di Romanengo.

“La strana coppia” in scena sabato sera a Bagnolo

Questa sera alle ore 21 nella sala teatro dell’oratorio di Bagnolo, va in scena “La strana coppia” tratto dalla grottesca commedia di Neil Simon, già ripresa in un famoso film con la coppia Lennon-Matthau (nella foto), pieno di nonsense, equivoci e trovate surreali. Ad interpretarla una nuova compagnia fondata da Corrado Aiello (cabarettista e animatore) dal significativo nome di “Quei bravi ragazzi”. I “bravi ragazzi” sono cinque attori provenienti da diverse esperienze teatrali nel nostro territorio: Gionata Agisti, Gianmaria Camozzi, Giuseppe de Carli, Matteo Farina e lo stesso Corrado Aiello. La regia

SABATO 27 11.10 12.00 13.30 14.00 14.30 15.30 17.00 17.15 17.45 18.50 20.00 20.30 21.10 00.40 00.55

DREAMS ROAD 2012. Doc LA PROVA DEL CUOCO.Att TG1/TELEGIORNALE EASY DRIVER. Attualità LINEABLU. Attualità LE AMICHE DEL SABATO.Att TG1/CHE TEMPO FÀ A SUA IMMAGINE PASSAGGIO A NOR OVEST. Doc L'EREDITÀ. Game TG1 TELEGIORNALE AFFARI TUOI. Game TI LASCIO UNA CANZONE TG1 NOTTE S'È FATTA NOTTE

DOMENICA 28 06.30 09.25 11.30 12.00 12.20 13.30 14.00 16.30 16.35 18.50 20.00 20.40 21.30 23.30 00.40

TG1 MATTINA SANTA MESSA A SUA IMMAINA RECITA DELL'ANGELUS LINEA VERDE. Att TG1 Telegiornale DOMENICA IN L'ARENA TG1 Telegiornale DOMENICA IN L'EREDITÀ. Game TG1 TELEGIORNALE AFFARI TUOI. Game QUESTO NOSTRO AMORE. Fic SPECIALE TG1 TG1 NOTTE

09.50 10.00 10.30 12.00 13.00 14.00 15.00 17.10 18.05 19.30 20.30 21.00 21.50 22.35 22.50

APRIRAI. Attualità PIT LANE. Sport G.P. INDIA DI F1 PROVE MEZZOGIORNO IN FAMIGLIA TG2 GIORNO / DRIBLING TEEN MANAGER.Reality PECHINO EXPRESS.Reality SERENO VARIABILE. Att 90° MINUTO SERIE B SEA PATROL. Telefilm TG2 NOTIZIE CASTLE. Telefilm BODY OF PROOF. Telefilm TG2 NOTIZIE SABATO SPRINT. Sport

08.50 09.40 10.25 12.15 13.00 13.45 15.40 17.10 18.10 19.30 20.30 21.05 21.45 22.35 01.00

BATTLE DANCE. Talent POLE POSITION. Sport GRAN PREMIO INDIA F1 POLE POSITION. Sport TG2 GIORNO/METEO/MOTORI QUELLI CHE ASPETTANO. Var QUELLI CHE. Varietà STADIO SPRINT. Sport 90°MINUTO. Sport GRAN PREMIO INDIA F1 SINTESI TG2 NOTIZIE NCIS. Telefilm HAWAII FIVE-0. Telefilm LA DOMENICA SPORTIVA TG2 NOTIZIE

07.45 09.30 10.20 11.00 11.30 12.00 12.25 14.55 17.00 17.20

IVANHOE. Film avventura 14° DISTRETTO. Telefilm L'ISPETTORE DERRICK. Tel TGR BELLITALIA TGR PRODOTTO ITALIA TG3 Sport - Meteo / TGR TGR Settimanale TV TOLK. Attualità TIMBUCTU. Doc STORIA DE FRATELLI E DE CORTELLI. Film TG3/REGIONE/METEO/BLOB MURAGLIE. Film ULISSE. Documenti TG3 REGIONE

11.30 12.00 12.55 13.25 14.00 14.30 15.05

TGR REGIONEUROPA. Att TG3 Sport - Meteo / TGR RAI EDUCATIONAL PASSEPARTOUT. Att TG3/REGIONE/METEO 3 IN 1/2 H. Attualità ALLE FALDE DEL KILIMANGIARO. Doc TG3/REGIONE/METEO BLOB. Attualità CHE TEMPO FA. Attualità REPORTER. Attualità TG3 TG REGIONE BORIS. Sitcom

19.00 20.10 21.05 23.20

19.00 20.00 20.10 21.30 23.25 23.35 23.40

dello spettacolo è di Gianmaria Camozzi ed è alla sua opera prima. (l’entrata è libera). CONCERTO Come già annunciato questa sera alle ore 21 nella bella chiesa di S. Benedetto in piazza Garibaldi a Crema, il corpo bandistico “Giuseppe Verdi” di Ombriano si esibirà in un concerto benefico a favore dell’associazione per la lotta contro i tumori. “Classica per tutti” si intitola il concerto con musiche di Giuseppe Verdi, Mascagni e Rossini. Offerta libera per la finalità benefica della serata.

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RETE 4

09.50 10.50 11.30 12.00 12.55 14.00 14.45 15.30 17.00 18.00 18.55 19.35 20.40 21.30 23.10

CARABINIERI 6.Telefilm RICETTE DI FAMIGLIA. Att TG 4/METEO/NOTIZIE/TRAFFICO UN DETECTIVE IN CORSIA. Tf LA SIGNORA IN GIALLO. Tf TG4 telegiornale LO SPORTELLO DI FORUM.Att PERRY MASON. Film MONK. Telefilm PIANETA MARE. Attualità TG 4 - METEO 4 TEMPESTA D'AMORE. Soap SISKA.Telefilm LAW & ORDER. Telefilm LAW & ORDER LOS ANGELES. Tf

VITA DA STREGA. Sitcom MAGNIFICA ITALIA. Doc SANTA MESSA LE STORIE DI VIAGGIO A...Att TG 4 TELEGIORNALE PIANETA MARE. Attualità DONNAVVENTURA. Attualità TG4 L'AMORE RITORNA. Film UN ESERCITO DI 5 UOMINI. F TG4 Telegiornale - METEO 4 IL COMANDANTE FLORENT.F TIERRA DE LOBOS. Film TERRA! Attualità TUTTI GLI UOMINI DEL RE. Film

Traffico/METEO TG5 MATTINA BELLI DENTRO. Telefilm MELAVERDE. Attualità FORUM TG5 TELEGIORNALE/METEO 5 ROSAMUNDE PILCHER. F VERISSIMO. Attualità AVANTI UN ALTRO. Game TG 5 telegiornale - METEO 5 STRISCIA LA NOTIZIA. Varietà C'È POSTA PER TE. Varietà X-STYLE. Attualità AVVOCATI A NEW YORK.Tel TG5 NOTTE/METEO 5

08.50 LE FRONTIERE DELLO SPIRITO. Attualità 09.40 TG COM 10.00 BELLI DENTRO. Sitcom 10.30 BENVENUTI A TAVOLA. Fiction 11.55 MELAVERDE. Att 13.00 TG5 Telegiornale - METEO 5 13.40 L'ARCA DI NOÈ. Varietà 14.00 DOMENICA LIVE. Varietà 18.50 AVANTI UN ALTRO. Game 20.00 TG 5 - METEO 5 20.40 STRISCIA LA NOTIZIA. Varietà 21.15 LA VITA È NA COSA MERAVIGLIOSA. Film 23.05 IL GIUDICE MASTRANGELO.F

07.55 11.00 12.25 11.00 12.25 13.40 14.05 15.30

CARTONI ANIMATI LANTERNA VERDE. Film STUDIO APERTO - METEO BATMAN. Film anim STUDIO APERTO CARTONI ANIMATI LA SCIMMIA. Reality QUESTO PICCOLO GRANDE AMORE. Film MAGAZINE CHAMPIONS STUDIO APERTO - METEO I PINGUINI DI MADAGASCAR BEE MOVIE. Film SHREK 3. Film animazione THUNDERBOLT. Film

06.00 07.00 10.20 11.20 12.25 14.00 15.00 16.00 17.35 18.30 19.00 19.35 20.25 21.25 23.10

18.30 19.00 19.25 21.10 23.00

Venerdì 2 novembre si apre l’esposizione “Abitare la casa” voluta dalla Pro Loco di Crema ed allestita nei locali della Cittadella della Cultura in piazzetta Terni de Gregory a Crema. Con allestimento a cura di Chiara Dellera, sedici artigiani e commercianti della città presenteranno ciascuno importanti pezzi di arredamento a completare una abitazione completa. Il Comune di Crema ha sponsorizzato l’iniziativa, riconoscendone il valore in un particolare momento in cui il lavoro e la professionalità vanno incoraggiati e sostenuti. L’esposizione rimarrà aperta fino a domenica 11 novembre.

DOMENICA 28 07.20 09.20 10.00 11.00 11.30 12.00 13.10 14.00 14.40 17.00 18.55 19.35 21.30 23.55 00.50

07.55 08.00 09.15 09.55 11.00 13.00 13.40 15.30 18.50 CANALE 5 20.00 20.40 21.10 00.30 01.10 02.10

ITALIA 1 17.55

Domani alle ore 15.30 al teatro San Domenico di Crema (ingresso libero e gratuito), lo spettacolo del duo Milo e Olivia dal titolo “Klinke” è pronto a incantare il pubblico cremasco. Uno spettacolo energico e dinamico appeso a un precario equilibrio che i bravi attori stravolgono, incantando grandi e piccoli. Il Franco Agostino Teatro Festival inaugura così la sua XV edizione “AppassionaRti” - dedicata alle passioni - ospitando ancora una volta a Crema i grandi protagonisti del panorama teatrale internazionale. Il teatro di piazza Trento e Trieste aprirà le sue porte a chiunque vorrà passare un pomeriggio in allegria, godendosi uno spettacolo unico nel suo genere per festeggiare insieme il Fatf e l’apertura ufficiale di un nuovo anno coinvolgente fatto di laboratori per le scuole e di spettacoli. «Klinke è uno spettacolo che fonde e sublima le principali arti di rappresentazione, dal teatro alla danza e alla tecniche circensi, inserendosi nel filone narrativo definito circo teatro, una forma di intrattenimento capace di incantare ed entusiasmare un pubblico di tutte le età con personaggi eccentrici. La possibilità di ammirare attori così bravi è una grande opportunità per imparare a conoscere da vicino il teatro, e fondamentale per seminare sempre più profondamente l'amore per questa arte antica ma sempre attuale e affascinante - afferma Gloria Angelotti, presidente del Fatf - siamo entusiasti di poter inaugurare l’anno di “AppassionaRti” con uno spettacolo così poetico e divertente allo stesso tempo e non vediamo l'ora di cominciare con ‘passione’ la nostra XV edizione!».

G.P. D'AUSTRALIA gara motoGP LA VITA SECONDO JIM. Sit G.P. D'AUSTRALIA gara moto3 G.P. D'AUSTRALIA gara moto2 STUDIO APERTO G.P. D'AUSTRALIA gara motoGP FUORI GIRI. Attualità GOLDEN SKATE AWARDS. Att TUTTO IN FAMIGLIA. Sit STUDIO APERTO/METEO LA VITA SECONDO JIM.Sitcom RUSH HOUR. Film TG COM/METEO CSI. NY. Telefilm ZELIG OFF. Varietà

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LA 7

06.00 07.00 10.00 11.05 11.45 13.30 14.05 15.05 16.05 18.00 20.00 20.30 22.35 00.20 01.25

TG LA7 OMNIBUS. Attualità BOOKSTORE. Attualità MADAMA PALAZZO. Att LA REGINA DI SPADE. Tf TG LA7 L'ERBA DEL VICINO. Att LA7 DOC. Doc IL COMMISSARIO CORDIER. Tf L'ISPETTORE BARNABY.Tf TG LA7 IN ONDA. Attualità JAG. AVVOCATI IN DIVISA OMNIBUS NOTTE TG LA7 SPORT

07.15 RASSEGNA STAMPA Le anticipazioni 08.30 ROTOCALCO 10.00 COMMEDIA ITALIANA 11.50 LE NOSTRE REGIONI 13.30 FELTRI SENZA FILTRI 14.30 ROTOCALCO 15.30 COMMEDIA ITALIANA 18.30 IO E MARGHERITA. Sit com 19.45 ROTOCALCO 20.30 RUBRICA RELIGIOSA: giorno del Signore 21.30 COMMEDIA ITALIANA 00.30 VIAGGIO SENTIMENTALE NELL’ITALIA DEI DESIDERI

DOMENICA 28 06.00 07.00 07.30 10.00 13.30 14.05 16.10 18.05 20.00 20.30 21.30 23.35 00.40 00.50 02.35

07.15 08.00 09.10 11.00 12.00 13.30 16.00 17.00 18.15

TG LA 7 - METEO - OROSCOPO OMNIBUS. Attualità TG LA 7 MARATONA DI VENEZIA TG LA7 LE PISTOLE DEI MAGNIFICI 7. F MONSIEUR BATIGNOLE. Film L'ISPETTORE BARNABY. Tel TG LA7 IN ONDA. Attualità S.O.S. TATA. Reality OMNIBUS NOTTE TG LA7 SPORT COLPO DI MANO A CRETA.F LA7 DOC. Documenti

ROTOCALCO FELTRI SENZA FILTRI COMMEDIA ITALIANA SANTA MESSA FELTRI SENZA FILTRI RUBRICA RELIGIOSA VETRINA MOTORI SANTA MESSA PARTITA BASKET Sutor Montegranaro – Vanoli Cremona 19.30 IO E MARGHERITA. Sit com 21.30 COMMEDIA ITALIANA 01.0 VIAGGIO SENTIMENTALE NELL’ITALIA DEI DESIDERI


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Salute

Sabato 27 Settembre 2012

GLI ORARI CUP Centro Unificato di Prenotazione Dove: padiglione n. 12, a fianco del Centro Prelievi, prospiciente Largo Priori Orari di apertura al pubblico: lunedì - venerdì dalle 7.30 alle18.00 orario continuato, il sabato dalle 8.00 alle 12.00; Prenotazioni telefoniche: è possibile telefonare al numero verde 800.638.638, da lunedì a sabato dalle 08.00 alle 20.00.

PRENOTAZIONI CHE NON SI EFFETTUANO AL CUP Attraverso il CUP si prenotano tutte le prestazioni ad eccezione delle seguenti, che devono essere prenotate direttamente presso le singole unità operative o servizi come indicato di seguito: ANATOMIA PATOLOGICA secreti e agoaspirati (non Tac e non Ecoguidati) Dove: Poliambulatori, piano Terra. Orario: giovedì dalle 15 alle 16. Per prenotare contattare la segreteria dell’Anatomia Patologica dal lunedì al venerdì, dalle 10.30 alle 16.00. Telefono: 0372 405477, dalle 9.30 alle 16.00. Consegna campioni istologici e citologici La consegna dei campioni citologici urinari è prevista, presso il padiglione 5, da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 09.30; per gli altri esami da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 16.00 (accesso diretto). RADIOLOGIA Dove: piano 1, corpo H (ala destra). TC, risonanza magnetica, ecografie urgenti e richiesta di prestazioni con bollino verde Le prenotazioni vanno effettuate di persona o via fax. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.00, sabato dalle 08.00 alle 12.00. Tel: 0372 405760. Angiografia Le prenotazioni vanno effettuate di persona. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 15.30. Telefono: 0372 405367. SENOLOGIA: Screening mammografico preventivo biennale Asl Cremona (45-69 anni) Tutti i giorni dalle 8.30 alle 12.30, il mercoledì dalle 14 alle 16. La prenotazione va effettuata al CUP dell'Asl 800 318 999. Prestazioni con carattere di urgenza, risonanze alla mammella, agoaspirati, ecografie Dove: piano 1, corpo M. Ora: da lunedì a venerdì dalle 11.00 alle 13.00. Telefono: 0372 405614. Per ulteriori informazioni è stata inoltre attivata una nuova linea telefonica dotata di risponditore automatico in funzione 24 ore su 24: 0372 405612. RADIOTERAPIA E MEDICINA NUCLEARE Dove: piano Cantina, (utilizzare la scala o ascensore a sinistra vicino l'Ufficio Informazioni nell'atrio di ingresso) corpo M, monoblocco ospedaliero. Orario:da lunedì a venerdì dalle 07.30 alle 17.30. Telefono: 0372 405485. MEDICINA DEL LAVORO: Dove: Medicina del Lavoro, padiglione 10 Impegnativa del medico curante. Allergologia per sospetti professionali Tel. 0372 408178 da lunedì a venerdì, dalle 10.30 alle 13.00; oppure, personalmente presso l’Ambulatorio di Allergologia dalle 09.00 alle 13.00 da lunedì a venerdì. Visite specialistiche di medicina del lavoro Tel: 0372 405777 da lunedì a venerdì, d alle 08.00 alle 15.30; oppure, personalmente presso l’Ambulatorio Specialistico di Medicina del Lavoro negli stessi orari.

PRESIDIO OSPEDALIERO DI CREMONA

Meno sale nel pane, incontri con gli studenti delle scuole primarie In occasione della Giornata nazionale del Pane Fresco, (lo scorso 16 ottobre) i fornai della Confcommercio hanno portato nelle scuole, per la merenda, del prodotto appena sfornato. Il progetto di educazione alimentare, realizzato in collaborazione con la Asl ha interessato oltre duecento studenti delle primarie cremonesi: la Trento Trieste, la Stradivari e la Beata Vergine. Protagonista dell’iniziativa è stato il direttivo del Gruppo panificatori: guidato da Michele Quarantani e dai suoi vice. “Abbiamo distribuito pane semplice e pane dolce al cioccolato – spiegano soddisfatti – Le ceste sono state rapidamente svuotate: testimonianza chiara del successo dell’iniziativa”. “Abbiamo volu-

CENTRO DIABETOLOGICO Dove: piano 6, corpo H (lato destro), monoblocco ospedaliero. Orari: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.30 (prima visita per inquadramento diagnostico-terapeutico e visita di controllo per monitoraggio metabolico e screening delle complicanze croniche). Per le prime visite è preferibile che la prenotazione avvenga di persona comunque possibile prenotare telefonicamente da lunedì a venerdì, dalle 11.00 alle 13.30. Telefono: 0372 405715. CENTRO PRELIEVI - LABORATORIO ANALISI accesso diretto da parte dei cittadini, con la richiesta del Medico di famiglia o dello specialista. Dove: Centro Prelievi all'ingresso dell'ospedale. Orario: da lunedì a venerdì dalle ore 07.30 alle 10.30. Telefono: 0372 405663 - 0372 405452 CENTRO EMOSTASI E TROMBOSI Monitoraggio delle terapie anticoagulanti. previsto accesso con prenotazione al numero 0372 405666 - 0372 405663. Dove: Presso la palazzina del Cup Orario: dalle 07.30 alle 12.00 da lunedì a venerdì. CENTRO AZIENDALE DI ALLERGOLOGIA Dove: presso la Medicina del Lavoro, Padiglione 10 Accesso avviene mediante impegnativa del medico curante. Le prenotazioni vengono effettuate telefonando allo 0372 408178 da lunedì a venerdì dalle 10.30 alle 13.00; oppure personalmente presso l’Ambulatorio di Allergologia da lunedì a venerdì dalle 09.00 alle 13.00. IMMUNOEMATOLOGIA E MEDICINA TRASFUSIONALE: Emotrasfusioni, salassi, autotrasfusioni, terapia marziale endovenosa, preparazione di nuovi emocomponenti ad utilizzo non trasfusionale: Gel Piastrinico, Concentrato Leucopiastrinico. Dove: Piano terra, corpo D, monoblocco ospedaliero. Tel: 0372 435887 - 0372 405461 dalle 10.00 alle 17.00 da lunedì a venerdì GENETICA Dove: piano 2 lato destro del monoblocco ospedaliero. Prenotazioni telefoniche: 0372 405783 da lunedì a venerdì dalle 13.00 alle 14.30. MEDICINA LEGALE Prenotazioni presso Direzione Medica di Presidio piano Rialzato monoblocco ospedaliero. Tel: 0372 405200. PSICOLOGIA Dove: settimo piano a sinistra. Prenotazioni da lunedì a venerdì dalle ore 09.00 alle ore 10.00 presso il servizio di Psicologia, oppure anche telefonicamente agli stessi orari al numero 0372 405409. ONCOLOGIA MEDICA Dove: Piano 4 ala Destra Prenotazione in reparto da lunedì a venerdì dalle ore 8.00 alle ore 17.00. Tel: 0372 405248. TERAPIA DEL DOLORE Dove: palazzina n. 9 La prenotazione può essere effettuata telefonicamente al numero 0372 405330 dalle 11.00 alle 15.00, da lunedì a venerdì. Negli altri orari è possibile chiamare lo stesso numero lasciando un messaggio in segreteria telefonica con il nome e numero di telefono: al più presto sarete richiamati.

to invitare ad una sana e corretta alimentazione, senza rinunciare al gusto” continua Quarantani. Il progetto si inserisce nelle azioni di promozione del pane con meno sale: una iniziativa voluta dalla Regione e sostenuta dal Ministero della Salute. Proprio per questo le stesse classi hanno incontrato, in mattinata, i nutrizionisti dell’Asl che hanno spiegato l’importanza del pane a basso contenuto di sale e il valore del pane fresco. Ma, in questo caso, forse ancora più convincente delle parole è stato la prova diretta della bontà del prodotto offerto dai fornai della Confcommercio. Proprio il successo ottenuto potrebbe portare gli organizzatori a ripetere, a breve, l’iniziativa, coinvolgendo anche altre scuole.

Non solo diabete: tra le cause anche ridotto reflusso venoso, lesioni post traumatiche e artriti

Ulcere cutanee, occhio alle infezioni E di Laura Bosio

rroneamente quando si parla di "ulcere cutanee" si pensa sempre solo a quelle diabetiche. In realtà le ulcere possono essere di vario tipo, e con diverse cause. Ne parliamo con Ermanna Manara, responsabile dell'unità semplice di vulnologia (ossia quella disciplina che si occupa dello studio, prevenzione e trattamento delle lesioni cutanee croniche) e piede diabetico dell'ospedale di Cremona. «Quelle più conosciute sono le ulcere diabetiche» spiega Manara. «Esse sono sottese a problemi neuropatici o vasculopatici. Spesso le cause non sono ben definite, e talvolta sono entrambe presenti. Oltre a quelle diabetiche, vi sono poi una serie di ulcere legate ad altre cause: ci sono le ulcere venose da stasi, in cui vi è un ridotto reflusso venoso, ossia il sangue dagli arti non torna indietro: vi sono le lesioni post traumatiche; ci sono le lesioni associate ad artrite e ad altre malattie sistemiche; possono presentarsi anche ulcere neoplastiche, ossia metastasi cutanee o ulcere createsi a seguito di radioterapia». C'è il rischio complicazioni? «Purtroppo si. In tutte queste situazioni l'elemento che può peggiorare notevolmente le ulcere è l'instaurarsi di un fenomeno infettivo, che tende a far degenerare le lesioni».

La dottoressa Ermanna Manara, responsabile dell'unita semplice di vulnologia e piede diabetico dell'Ospedale di Cremona

Per quale motivo accade questo? «Le lesioni devono essere trattate in modo specifico, non solo localmente, ma prendendo in esame il paziente nel suo complesso: per risolvere il problema, infatti, bisogna prima curarne la causa. La mancata aderenza alle cure, che purtroppo alcuni pazienti hanno, può portare all'infezione delle ferite. Inoltre i pazienti diabetici e quelli con malattie sistemiche sono già immunodepressi, e quindi più soggetti a infezioni». Come si trattano queste lesioni? «Vi sono medicazioni molto avanzate, che possono restare in sede anche 3 o 4 giorni, e hanno la funzione di mantenere umida la lesione, perché l'ulcera guarisce in ambiente umido, permettendo il passaggio dell'ossigeno e del

gas, ma bloccano il passaggio di batteri. Un'altra pratica che ci aiuterà molto sarà l'ingegneria tissutale: essa permette di rigenerare più rapidamente la pelle. Molto importante è la VacTerapy, un'apparecchiatura che si applica sulla lesione creando un'aspirazione continua. Essa è indicata per le ferite in cui è già presente infezione, e ha la funzione di eliminare i materiali necrotici, la carica batterica; stimola inoltre il microcircolo sanguigno, accelerando la guarigione. C'è poi il sistema delle onde d'urto, che è una delle tecniche più all'avanguardia nel trattamento delle lesioni. Esso fino a qualche anno fa veniva utilizzato solo in ortopedia, mentre oggi, attraverso alcuni accorgimenti, serve anche a trattare le ulcere: agisce immediatamente riducendo il dolore avvertito dal paziente, inoltre stimola il microcircolo e la ricrescita del tessuto, oltre a ridurre la carica batterica. Vi sono poi altri sistemi che non sono presenti qui in ospedale ma per i quali ci appoggiamo ad altre strutture. In particolare la camera iperbarica, ove necessario. O ancora l'ozonoterapia mirata all'arto lesionato». Come si tratta il dolore in queste patologie? «Quello osteopatico deve essere risolto con la rivascolarizzazione e l'angioplastica. Il dolore neuropatico è più difficile da trattare, in quanto si tratta di un dolore per-

sistente. In commercio vi sono nuovi farmaci che aiutano a controllarlo, ma la loro efficacia dipende dalla sensibilità del singolo paziente. In alcuni casi si può anche intervenire con stimolatori midollari, ossia apparecchi che inibiscono i nervi». Un ulcera non trattata a cosa porta? «Il rischio è di dover amputare la parte lesionata, e il nostro scopo è proprio quello di ridurre il più possibile le amputazioni. Se l'infezione arriva all'osso, bisogna intervenire chirurgicamente. Se il paziente è anziano e l'osteolite circoscritta, cerchiamo di effettuare un trattamento a lungo termine con l'antibiotico. Nel paziente giovane preferiamo invece asportare la parte di osso malata, senza però amputare del tutto, in quanto lo staffilococco può non essere debellato completamente dalle cure e restare dormiente per anni, per poi scatenarsi. Non asportando del tutto la parte del corpo, tuttavia, si riduce l'impatto psicologico nel paziente». Possibile che i pazienti non si rendano conto della situazione prima di arrivare all'infezione? «Purtroppo in pazienti diabetici e neuropatici viene meno la sensibilità cutanea, e quindi non si avverte la presenza della lesione finché non diventa grande e infetta. Per questo suggeriamo sempre ai pazienti diabetici di tenere controllati i piedi e di non trascurare le callosità».

FARMACIE DI TURNO Dal 26 Ottobre al 2 Novembre Distretto di Cremona

CREMONA - FARMACIA 14 A.F.M. DI CREMONA S.P.A. Lgo Priori, 14 - Zona Ospedale 26100 Cremona Tel. 0372-431983 Orari Di Apertura Mattino: 08:30 - 13:00 Pomeriggio: 15:30 - 19:30 Giorno di chiusura settimanale: SABATO POMERIGGIO

SORESINA SEGALINI CAMILLO Piazza Garibaldi, 1 26015 Soresina Tel. 0374-342624 Orari di apertura Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:30 - 19:30 Giorno di chiusura settimanale: SABATO

CASTELVERDE CASTELVERDE DI CAVIGGIA Piazza Municipio, 5 26022 Castelverde Tel. 0372-427346 Orari Di Apertura Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:00 - 19:00 Giorno di chiusura settimanale: SABATO POMERIGGIO

PESCAROLO FRATELLI PEZZINI S.N.C. Piazza Garibaldi, 23 26033 Pescarolo Tel. 0372-836026 Orari Di Apertura Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:00 - 19:30 Giorno di chiusura settimanale: MERCOLEDÌ POMERIGGIO

CREMONA GALLI Via Bissolati, 78 26100 Cremona Tel. 0372 30293 Orari di apertura Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:00 - 19:30 Giorno di chiusura settimanale LUNEDÌ MATTINA

PIEVE D´OLMI SINELLI MARIA GIACOMINA Via Quaini, 10 26040 Pieve d´Olmi Tel. 0372-626204 Orari Di Apertura Mattino: 08:10 - 12:10 Pomeriggio: 15:00 - 19:00 Giorno di chiusura settimanale: SABATO POMERIGGIO


23 LA RICERCA

Un contributo per Anffas e Associazione diabetici Nei giorni scorsi, presso il Centro sociale per anziani Aup "L. Pinoni" di largo Madre Agata Carelli, si è tenuta una breve cerimonia nel corso della quale il presidente del centro stesso, Giovanni Nolli, ha consegnato un contrinuto a sostegno delle attività dell'Anffas e dell'Associazione Diabetici. Sono intervenuti l'assessore ai Servizi Sociali Luigi Amore, Mariangela Barbieri, presidente provinciale AUP (Associazione Unitaria Pensionati), Alida Madini, presidente dell'Associazione Diabetici e Amedeo Diotti, presidente dell'Anffas Si trat-

ta di un'iniziativa a scopo benefico che il centro AUP "L. Pinoni" organizza ogni anno a favore di associazioni di volontariato che operano sul territorio. I presidenti Madini e Diotti hanno ringraziato per questo atto di generosità e, per quanto riguarda l'Anffas, il contributo sarà utilizzato per per un futuro progetto riguardante i ragazzi autistici.Infine l'assessore Luigi Amore ha sottolineato l'importanza di questa collaborazione tra associazioni di volontariato che svolgono un ruolo fondamentale nella nostra città.

La nutrizionista Annalisa Subacchi: «E’ un fenomeno molto più diffuso di quanto si creda»

L’allergia al nickel e i disturbi alimentari L’

allergia al Nickel non crea solo disturbi da contatto con metalli, ma chi ne soffre spesso accusa disturbi a livello alimentare noti come sindrome del colon irritabile. Ciò avviene quando nella nostra dieta assumiamo alimenti carichi di Nickel. Chiediamo alla dottoressa Annalisa Subacchi, nutrizionista cremonese, di illustrarci il fenomeno. «L’allergia al nickel, da molti conosciuta per i suoi effetti negativi a contatto con i metalli, presenta effetti negativi anche nell’alimentazione. Si tratta di un fenomeno molto più diffuso di quanto si creda e oltretutto difficile da diagnosticare in quanto le due manifestazioni sembrerebbero all’apparenza dissociate. Sono invece numerosi gli adulti e i bambini estremamente sensibili a questo metallo, che è presente in numerosi prodotti: dalle cerniere lampo alle fibbie, dalle monete ai detergenti, dagli alimenti in scatola ai prodotti per i capelli. Quando si veniva diagnosticati allergici al nichel, bisognava stare attenti alla bigiotteria, per le donne agli orecchini oppure ai braccialetti, alle creme, ai detersivi. Pochi sanno o immaginano che la stessa allergia da contatto al Nikel provoca effetti negativi e disturbi accentuati a livello alimentare noti come sindrome del colon irritabile: ciò dipende da una alimentazione basata su alimenti ricchi di Nikel, cibi troppo raffinati, alimenti arricchiti con coloranti ed additivi alimentari. Tra le sintomatologie più diffuse troviamo: diarrea, stipsi, gonfiore, meteorismo aumento e diminuzione di peso».

La dottoressa Subacchi risponde alle vostre domande scrivendo a: info@nutrizionistabiologo.it oppure a ilpiccolocremona@fastpiu.it Riceve a CREMONA: presso L’ambulatorio Medicenter, via Giuseppina 21 (0372-434988) • CREMONA: Ambulatorio Med di Gadesco Pieve Delmona (0372-803801) • CREMA presso ambulatorio Santa Claudia (366-4759134)

Dottoressa Annalisa Subacchi Nutrizionista, specialista in test intolleranze alimentari e diete personalizzate. Master in Nutrizione Fitness e Sport • Pesidente ALIAC Onlus di Cremona.

Quando compare l’allergia o intolleranza? «Quando si tocca un oggetto che contiene Nichel: cerniere e bottoni, bigiotteria, orologi, chiavi, accendi-

Con la Dgr n. 4121 del 3 ottobre 2012 si riconduce anche la Medicina dello Sport alle previsioni delle Dgr n. 3312/01 e n. 38133/98 (dichiarazione di inizio attività e accreditamento) per gli ambulatori e 3312/01 (dichiarazione di inizio attività) per gli studi professionali. Inoltre, in conformità a quanto disposto dalla lr 66/81, modificata della lr 9/00 e dalla lr 15/02, anche per gli studi professionali vengono definiti i requisiti per l’abilitazione alla certificazione all’idoneità a praticare attività agonistica. Infatti se per gli ambulatori questi requisiti erano stati fissati con la Dgr n. 12455/03, essi ancora mancavano per gli studi professionali che certificavano in base al possesso di requisiti stabiliti con la normativa degli anni ’80 del secolo scorso. Negli allegati della delibera, sono richiamati tutti i requisiti necessari per la Dia, l’accreditamento e l’abilitazione alla certificazione in modo da semplificare la compilazione della/e istanza/e, che dovranno essere inoltrate unicamente alle Asl competenti per territorio.

NUOVE NORME PER LA CONCILIAZIONE

SPECIALISTA IN: Diete personalizzate • Test Intolleranze Alimentari • Test DNA (Celiachia - Lattosio - Breath Test) www.nutrizionistabiologo.it www. aliaconlus.org • Faceebook: LISA NUTRIZIONISTA • Cell. 366-4759134

Quali sono gli alimenti a maggior concentrazione i Nickel? «Premesso che gli alimenti che sto per citare sono nocivi solo per chi soffre intolleranza al Nikel, mentre per i soggetti normali ciò non è valido, l’irritazione al colon proviene dagli alimenti come lenticchie, fagioli, cacao, nocciole e liquirizia (per citare quelli che ne contengono una buona quantità). Aggiungiamo molte verdure e frutti come asparagi, spinaci, cipolle, funghi, kiwi, pomodoro che comunque ne contengono quantità significative. Questo metallo in realtà è presente un po’ dovunque, anche nell’acqua del rubinetto, negli alimenti industriali come merendine e pani di vario genere, nel fumo di sigaretta».

MEDICINA DELLO SPORT, COSA CAMBIA

ni, occhiali, monete, targhette, manici degli ombrelli, utensili da cucina, lavelli, aghi, forbici e ditali, fermacarte, sedie di metallo, maniglie delle porte, tinture per capelli e liquidi per la permanente e cosmetici che contengono avena. Alla lista vanno però aggiunti anche molti alimenti di uso comune che, includendo piccole quantità di nichel (nichel solfato), possono scatenare oppure aggravare i sintomi. Ogni volta che introduciamo un alimento che contiene nichel, il nostro corpo libera i corpuscoli del sistema infiammatorio. Questi ultimi non trovando un vero “nemico” da distruggere, vanno ad irritare l’intestino. Continuando perciò a consumare questi alimenti si va incontro a malesseri che apparentemente non si riesce a comprendere». Che cosa fare in caso di sospetta intolleranza o se si è già intolleranti ai metalli?

«Si consiglia in primis un check-up con lo specialista, per valutare la gravità e il livello di intolleranza raggiunto. Viene poi stilata una dieta di esclusione detta “nichel free”. Si tratta un piano alimentare che elimina per un certo periodo la maggior parte dei nutrienti ricchi della sostanza interessata. Una volta disintossicati dal nichel, lo possiamo notare in quanto orecchini e braccialetti che prima non riuscivamo a portare tornano “riutilizzabili” senza problematiche cutanee, si reintroducono prima gli alimenti con poco nichel, poi quelli più ricchi. La disintossicazione inoltre è soggettiva: a volta dura un mese, altre volte sei. In conclusione è comunque indispensabile l’accertamento da parte dello specialista, facendo attenzione a non togliere da soli gli alimenti ricchi di nichel, in quanto se non prestiamo attenzione rischieremmo di non riuscire più a tollerare nulla ed avere problemi di carenza vitaminica».

Per garantire sul territorio una comunicazione omogenea relativamente al programma regionale conciliazione e ai Piani di azione territoriali, è necessario che tutti i prodotti di promozione e comunicazione siano conformi alle indicazioni fornite e alle linee guida regionali. In particolare tutti i prodotti di promozione/comunicazione, come volantini, manifesti, promozione di eventi, locandine, promozioni sui siti web, devono rispettare rispettate le seguenti indicazioni: I loghi di Regione Lombardia e del Dipartimento per le Pari Opportunità devono avere massima visibilità ed essere inseriti sulla copertina delle pubblicazioni e sulla prima pagina delle locandine. Devono essere riportati tutti i loghi dei soggetti promotori o quantomeno gli stessi devono essere elencati. I prodotti finali devono contenere la seguente frase: «L’iniziativa nasce nell’ambito del Programma regionale conciliazione famiglia-lavoro, attuato da Regione Lombardia in convenzione e con il finanziamento del Dipartimento per le Pari Opportunità, a seguito di Intesa in Conferenza Unificata dell’aprile 2010. L’accordo di rete territoriale per la conciliazione è promosso da Regione Lombardia in collaborazione con … (elencare i soggetti promotori dell’accordo territoriale)».

Secondo una ricerca lombarda sono stati 1.129 i bambini che ne sono affetti nella Regione di Ermanna Allevi

Diplomata presso la scuola di Naturopatia dell'istituto RIZA

Iscritta alla FINR (federazione italiana naturopati RIZA) Gentile Naturopata, mi piacerebbe saperne un pò di più sui fiori di Bach, ne ho sentite tante ma non riesco a capire a cosa servono e in che modo agiscono. E' vero che si possono usare anche sulla pelle? Grazie e complimenti per la sua rubrica. Lucy Gentile sig.ra Lucy, i fiori di Bach svolgono una doppia funzione: si concentrano sia sui sintomi che hanno causato il disturbo sia sulle motivazioni che lo hanno causato, andando a ridare equilibrio all'organismo in tutta la sua interezza. In commercio ci sono molti manuali, ma la cosa importante da sapere ( e non sempre la trova nei manuali) è che per scegliere bene la soluzione con i fiori di Bach più adatta a noi è fondamentale avere ben presente i nostri tratti caratteriali e

come il disturbo si presenta. Questo già le dice che il "fai da te" con i fiori di Bach è sconsigliato. L'applicazione dei fiori di Bach sulle zone cutanee è stata messa a punto da Dietmar Kramer e Helmut Wild, naturopati tedeschi, sulla base di studi sull'Aura. Sembra che il metodo cutaneo offra molti vantaggi, dovuti alla particolare ricettività dello straordinario organo che è la nostra pelle. Sulla pelle corrono e s'intrecciano tutti i canali energetici e recettori sensoriali che hanno sede nella mappa della corteccia cerebrale. La modalità di applicazione è molto semplice, si diluiscono due gocce del rimedio prescelto in una ciotola d'acqua minerale naturale, si imbeve una compressa di garza la si strizza delicatamente e la applica sulla zona. Ricordo che la difficoltà sta nella scelta del rimedio.

Ermanna Allevi risponde alle vostre domande scrivendo a: info@naturopatia-cremona.com Oppure a: ilpiccolocremona@fastpiu.it • Riceve a Cremona in via Pallavicino 6 tel. 0372-412372. • Riceve a Crema telefonando al 388 9037275.

Sindrome da deficit dell’attenzione in aumento

Sono stati 1.129 i bambini e gli adolescenti con sindrome da deficit dell'attenzione e iperattività (Adhd) assistiti dai 18 centri di riferimento della Lombardia, con una media di 63 pazienti per struttura. È il dato rilevato nel suo primo anno di attività dal Registro regionale dell'Adhd, creato e gestito dall'Istituto Mario Negri di Milano. Ma questi dati vanno sicuramente revisionati, al rialzo: “Ai centri arriva solo una parte degli utenti con Adhd, verosimilmente quelli più complessi o che non riescono ad avere risposte nel territorio di residenza” precisa infatti Antonella Costantino, direttore di uno dei centri partecipanti e vicepresidente della Società italiana di neuropsichiatria infantile (Sinpia) «Presumiamo quindi che almeno altrettanti, se non il doppio, siano i ragazzi seguiti nelle strutture territoriali delle Uonpia (Unità operative di neuropsichiatria dell'infanzia e all'adolescenza) territoriali non ancora incluse nel progetto». Ne viene conferma indiretta dal fatto che sui 1.100

«Solo il 31% dei ragazzi ha avuto necessità di terapia farmacologica» assistiti sono stati 610 i nuovi casi (in cui cioè la diagnosi di Adhd è stata fatta per la prima volta nel corso dell'anno). Altri 257 bambini e adolescenti sono arrivati ai centri di riferimento per sospetta Adhd, che però non è stata con-

fermata dalle valutazioni cliniche effettuate. È importante rimarcare come solo il 31% dei ragazzini seguiti in queste strutture abbia avuto bisogno di una terapia farmacologica. Il Registro rientra tra i progetti di neuropsichia-

tria infantile attivati dalla Direzione generale sanità della Regione Lombardia, ed è volto a intensificare la condivisione dei percorsi diagnostici e terapeutici nelle Uonpia regionali. «La diagnosi di Adhd e degli altri disturbi con sintomi simili deve essere effettuata da operatori della salute mentale dell'età evolutiva e deve coinvolgere, sempre e sin dall'inizio, oltre al bambino i suoi genitori, gli insegnanti e il pediatra di famiglia» spiegano gli esperti del Mario Negri «Per questo una rete stabile di confronto tra i centri di riferimento è fondamentale per garantire una diagnosi che valuti in modo accurato il disturbo e per fornire un'assistenza adeguata al bambino malato e alla sua famiglia, garantendo la formazione e l'aggiornamento del personale sanitario coinvolto. Inoltre la terapia con farmaci deve essere intrapresa solo se indicata da un neuropsichiatra infantile, in accordo con le evidenze scientifiche riconosciute dalla comunità internazionale». lombardiasalute.it


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Agricoltura

Sabato 27 Ottobre 2012

LEGGE DI STABILITÀ

Senatore Boldrini: «Il Governo non si fermi al rigore»

Alle difficoltà del settore si è aggiunta quest’anno una siccità straordinaria Dopo l’incontro con il ministro Mario Catania della scorsa settimana, il senatore casalese Giacinto Boldrini ha evidenziato quanto il settore dell’agricoltura sia ancora e sempre penalizzata ed ha affermato che essere di fronte ad un governo tecnico, comporta alcune pesanti lacune: l’impegno dell’esecutivo è a senso unico e va nella direzione del rigore. Boldrini ha affermato: «Al ministro abbiamo detto che tutti i senatori della commissione agricoltura daranno battaglia in aula quando sarà presentata la ‘legge di stabilità’, se non troveranno risposta i problemi del settore che sono stati denunciati». Nelle scorse settimane la commissione è stata impegnata nelle audizioni dedicate a tutte le associazioni di categoria ed è emerso che non c’è stata una sola associazione che non si sia lamentata della situazione. «Quest’anno, tra l’altro, alle criticità del settore si è aggiunta una siccità straordinaria, che ha fatto lievitare i prezzi della granella facendo perdere competitività ai prodotti italiani. Altra situazione difficile è quella dei produttori di carne: più del 50% della domanda interna viene soddisfatta con carne estera, ed è una quota in costante crescita. Le aziende sono in difficoltà anche a causa della stretta creditizia e, lavorando tutte con indebitamento bancario, oggi non riescono ad avere le risorse per produrre di più. Se non si inverte la tendenza finiranno per chiudere, e noi mangeremo solo carne importata dall’estero. Cosa che già sta avvenendo per il latte. Un governo serio deve trovare il modo di rispondere subito a questi problemi, perché lo sviluppo del Paese può e deve passare dal rilancio dell’agricoltura».

«I pensionati sono storia e forza economica»

Assemblea del sindacato provinciale della Libera, Piva: «Hanno fondato un’agricoltura leader nel mondo”

S

• A cura di Libera Agricoltori •

i è tenuta lo scorso venerdì a villa Calciati di Persico Dosimo l’assemblea annuale del sindacato provinciale della Libera, durante la quale è stato rivendicato con orgoglio il ruolo svolto dai seniores sia nel settore primario che nella confederazione: "Altro che rottamazione...". I pensionati sono una forza fondamentale di Confagricoltura e del settore primario. Se il comparto, a Cremona ed in Lombardia, ha raggiunto i livelli di eccellenza in ambito nazionale ed internazionale molto si deve a chi ne ha guidato la trasformazione da un assetto finalizzato al semplice autoconsumo a motore dell’agroalimentare made in Italy, che macina record sui mercati di oltreconfine e rappresenta oggi la sola voce del prodotto interno lordo capace di sfuggire al desolante trend della recessione. Platea gremita da soci ed ospiti, e molte presenze istituzionali e della confederazione di Palazzo della Val-

le. Presenti poi i vertici della Libera e, naturalmente, quelli del Sindacato Pensionati, guidati dal presidente nazionale Bruno Allegretti, di cui Cesare Pasquali è vice. Unanime il richiamo al ruolo che, soprattutto nel comparto agricolo, i ‘seniores’ possono legittimamente vantare. E altrettanto compatto il no a certa arrogante cultura della rotta-

ASL E NORMATIVE

Macellazione dei suini, nuove regole sulle lavorazioni a domicilio Gilberto Compagnoni, direttore generale dell’Asl della provincia di Cremona, attraverso il dipartimento veterinario di prevenzione, ha diffuso come ogni anno le disposizioni relative alle modalità di macellazione dei suini per uso familiare. La suddetta ordinanza è valida dal 1° novembre al 28 febbraio 2013. Anzitutto si ricorda che la macellazione a domicilio «è un’attività in deroga, concessa solo per soddisfare le esigenze del nucleo familiare, escludendo perentoriamente la commercializzazione a terzi» ed è pertanto sottoposta a regole ben precise come riportato di seguito. La macellazione dovrà essere comunicata al veterinario ufficiale almeno 48 ore prima, e con lo stesso, dovrà essere concordata, il giorno, l’ora della macellazione, la sede dove avrà luogo ed il nominativo del norcino. La macellazione dovrà essere effettuata presso il domicilio o presso altra struttura indicata, se rispettati i

TABELLA AGGIORNATA A GIOVEDI’ 25 OTTOBRE 2012 PRODOTTO

mazione, che umilia l’anziano salvo poi sfruttarne ugualmente il ruolo di ammortizzatore sociale familiare, ai tempi della crisi e di figli o nipoti cui la congiuntura economica nega il diritto all’indipendenza. Il presidente della Libera Antonio Piva ha sottolineato: «Da noi i pensionati hanno un’importanza straordinaria», ricordando le princi-

pali criticità del momento, che vanno dall’insufficiente remunerazione del prodotto, a partire dall’emergenza- latte, agli effetti perversi della speculazione. Hanno un’importanza straordinaria «perché sono forza economica, cultura, storia, tradizione ed esempio, necessario fondamento di ogni possibile futuro». ‘Padri fondatori’ di un’agricoltura cremonese e lombarda leader in Italia e nel mondo, motore economico misconosciuto dalla politica e vessato da fisco, credito e mercati. Ma ugualmente certo del suo futuro, nell’era della scarsità sempre più alla ricerca di cibo. Il presente, però, è tutto nel segno delle difficoltà. «Tanto più per i pensionati», ha ricordato il presidente Pasquali. «Anche tra di noi, ce ne sono tanti con parecchi problemi». Così legati ad un lavoro che spesso si identifica con la loro stessa vita, e insieme schiacciati da pensioni troppo basse, tagli al welfare, tasse che si mangiano beni e risorse messi da parte per garantirsi una vecchiaia quanto possibile serena.

criteri igienico sanitari previsti per questa attività. Se la struttura individuata è un impianto di macellazione annesso ad un allevamento suino, autorizzato e registrato dall’Asl della provincia di Cremona, non si potrà procedere, nei locali adibiti alla macellazione, al sezionamento delle carcasse, se non in parti trasportabili, alla lavorazione e trasformazione delle carni. Il privato può procedere alla lavorazione immediata delle carni in un locale attiguo, ma distinto dal macello. La macellazione deve avvenire previo stordimento dell’animale, con utilizzo di pistola a proiettile captivo o altro mezzo ritenuto idoneo nel rispetto delle norme di macellazione in vigore. Inoltre, gli animali provenienti da allevamento dovranno essere accompagnati da apposita documentazione (certificato modello 4). Non potrà essere asportata e utilizzata alcuna parte fino all’avvenuta ispezione veterinaria ed è assolutamente vietato consumare carni

PRODOTTO

crude o poco cotte, prima dell’esito favorevole dell’esame trichinoscopico. Inutile ricordare che gli strumenti e gli utensili dovranno essere conservati in buono stato e la lavorazione dovrà avvenire nel rispetto delle norme di pulizia ed igiene.

UNITA’ DI MISURA

CREMONA

MILANO

MANTOVA

MODENA

VACCHE Frisone 1ª qualità peso vivo

kg.

p.v. 1,14-1,33 p.m 2,60-2,90

MONTICHIARI 1,10-1,28

da macello 1,19-1,25

--

UNITA’ DI MISURA

CREMONA

MILANO

MANTOVA

MODENA

Tonn.

237-241

269

n.q.

(fino) 267-272

VACCHE Frisone 2ª qualità peso vivo

Kg.

pv 0,92-1,01 pm 2,20-2,35

MONTICHIARI 0,75-0,90

0,99-1,09

GRANOTURCO ibrido naz.14% um.

Tonn.

234-235

246-248

239-244

253-254

kg.

pm 2,50-3,05

Vitelloni da macello 24/30 mesi 1,42-1,57

1,42-1,59

SEMI di SOIA Nazionale

MANZE SCOTTONE 24 mesi

Tonn.

n.q.

520-525

513-518

1,00-1,10

(da 46 a 55 kg) 1,30-1,45

(45-55 kg) 0,75-1,55

ORZO naz. Peso spec. 55-60 peso spec. 66-68

MONTICHIARI (1° q. 56/60 kg) 1,00-1,10

Tonn.

220-224 225-230

n.q. 258-260

Fino a 65 239–244 Fino a 70 245– 250

(p.spec. 63-65) 251-253

4,25-4,00

(pregiate 70 kg) 3,56-4,70

CRUSCA Alla rinfusa

Tonn.

190–192

181–182

in sacchi 217-220

182-183

FIENO Maggengo Agostano

Tonn.

145 – 160 loietto: 145 – 160

141-151 145-150

Mag. 1° t. 140-145

Medica fienata (1° t. 2012) 131,0-151,0

PAGLIA press. (rotoballe)

Tonn.

75 – 85

80-92

Paglia da mietitr. r.b. 45-50

Paglia di frumento press. ball. 48-53

FRUMENTO tenero buono mercantile

VITELLI BALIOTTI p.vivo (50-60 kg ) frisona

SUINI Lattonzoli locali

15 kg

3,660

3,605

3,640

3,660

SUINI Lattonzoli locali

25 kg

2,7160

2,780

2,690

2,710

SUINI Lattonzoli locali

30 kg

2,360

2,470

2,350

2,360

SUINI Lattonzoli locali

40 kg

2,130

2,170

2,120

2,130

SUINI da macello

156 kg

1,640

n.q.

n.q.

(da 144 a 156 kg) 1,681

SUINI da macello

176 kg

1,700

n.q.

n.q.

(da 156 a 176 kg) 1,725

SUINI da macello

Oltre 176 kg

1,670

n.q.

n.q.

(da 176 a 180 kg) 1,709

kg.

Vitelloni femm. da macello pezz. nere (kg. 450-500) p.v. 1,43–1,58 pm 2,80-3,10

VITELLI BALIOTTI p.vivo (50-60 kg) pie blue belga

kg.

3,00-4,00

MONTICHIARI 3,85-4,00

BURRO pastorizzato

kg.

2,60

past. 1,85 centr. 2,50

2,00

PROVOLONE VALPADANA fino a 3 mesi

kg.

(dolce) 4,95-5,15

5,05-5,20

n.q.

(piccante) 5,10-5,50

5,25-5,50

n.q.

7,20-7,45

7,20-7,45

7,15-7,40

PARMIGIANO REGGIANO fino a 24 m 11,10-11,40

8,20-8,40

8,55-9,10

8,50-8,75

PARMIG. REGG. 30 mesi e oltre 12,65-13,05

PROVOLONE VALPADANA oltre 3 mesi

kg.

GRANA scelto stag. 9 mesi

kg.

GRANA scelto stag. 12-15 mesi

kg.

Zangolato di creme X burrificaz. 1,70 --

PARMIGIANO REGGIANO 12 mesi 8,95-9,15

N.B. Le quotazioni del bestiame bovino e del foraggio sul mercato di Cremona avvengono il primo e terzo mercoledì del mese. Questo dato, conseguentemente, va letto ed interpretato con la dovuta attenzione rispetto agli altri dati pubblicati. Le quotazioni del mercato di Milano avvengono in due giorni separati: il martedì per il comparto dei cereali e derivati, il lunedì per quello zootecnico che fa riferimento a Montichiari. Anche questo aspetto va tenuto in considerazione nel confronto dei dati suindicati. Il mercato di Mantova avviene in un solo giorno e cioè il giovedì. Modena il lunedì. Tutti gli aggiornamenti della tabella mercati, insieme ai collegamenti alle principali borse, sono sul sito: www.cremona.coldiretti.it.


SPORT

lo FORMULA 1

Vettel vola nelle libere in India

Non si arresta il magic moment di Sebastian Vettel. Il tedesco della Red Bull ha dominato anche la prima giornata del Gp di India. Il leader della classifica iridata (+6 su Alonso) ha chiuso al comando entrambe le sessioni, migliorando costantemente i propri riscontri

cronometrici. Bene Alonso, che ha chiuso al terzo posto (dietro anche a Webbr) sia al mattino che nel pomeriggio, ma domani stare davanti a Vettel sarà dura. Oggi alle 10.30 (diretta su Raidue) le qualifiche e domani allo stesso orario (su Raiuno) la gara.

SERIE A Delicatissima la sfida con il Genoa di Delneri. La Juve rischia a Catania

Allegri stasera si gioca la panchina

Allegri

Ancora una volta in calcio italiano è uscito con le ossa rotte dalla due giorni di coppe europee. Solo un successo in sei gare, tra l’altro risicato dell’Inter contro il Partizan Belgrado, oltre a due pareggi non certo esaltanti (di Juve e Lazio) e ben tre sconfitte. Purtroppo la nostra serie A è qualitativamente modesta ed è inutile continuare a tirare in ballo la scarsa motivazione delle squadre italiane, oltretutto difficile da dimostrare. Chi sta peggio è sicuramente il Milan, in affanno anche in campionato, dove è addirittura sprofondato al terz’ultimo posto. Allegri si gioca stasera contro il Genoa l’ultima carta per salvare una panchina, sempre più traballante, non solo per colpa sua. Un incontro ad alta tensione, al cospetto di un avversario super motivato, dopo il cambio di allenatore avvenuto in settimana (Delneri per De Canio). Molto atteso è anche il Napoli: dopo

due ko di fila, Mazzarri pretende dai suoi un convincente successo con il Chievo per non alimentare le polemiche. La Juve, infine, cerca a Catania di consolidare il primato in classifica, anche se non sarà facile. 9ª GIORNATA (28-10 h 15) Bologna-Inter, CataniaJuventus, Fiorentina-Lazio, Milan-Genoa (27-10 h 20.45), Napoli-Chievo (h 20.45), Pescara-Atalanta, Roma-Udinese (h 20.45), Sampdoria-Cagliari, Siena-Palermo (27-10 h 18), Torino-Parma. CLASSIFICA Juventus 22; Napoli 19; Lazio, Inter 18; Roma 14; Fiorentina 12; Catania 11; Sampdoria (-1) 10; Torino (-1), Genoa, Parma, Udinese 9; Atalanta (-2), Cagliari 8; Milan, Bologna, Chievo, Pescara 7; Palermo 6; Siena (-6) 2. Fabio Varesi fabiovaresi16@libero.it

SERIE B Verona lanciato

Il Sassuolo torna a vincere Polemiche sulla tifoseria a parte, il Verona è la squadra del momento, a conferma dell’indubbio valore della rosa, trascinata dai gol di Cacia (un lusso per la serie B). Oggi gli scaligeri affrontano il Lanciano per salire ancora in classifica. 11ª GIORNATA (27-10 h 15) Brescia-Pro Vercelli, EmpoliModena, Grosseto-Ternana, Livorno-Cesena (26-10 h 21), Novara-Varese, Padova-Bari, Reggina-Ascoli, SassuoloJuve Stabia 1-0, Spezia-Cittadella, Verona-Virtus Lanciano, Vicenza-Crotone. CLASSIFICA Sassuolo 28; Verona 21; Livorno 19; Padova (-2) 16; Spezia, Juve Stabia, Ternana 15; Modena (-2), Varese (-1) 14; Brescia, Cittadella 13; Ascoli (-1) 12; Bari (-7) 11; Vicenza 10; Novara (-4), Crotone (-2), Cesena 9; Virtus Lanciano 8; Pro Vercelli 7; Reggina (-3), Empoli (-1) 6; Grosseto (-6) 2.

Cremo, Scienza sfida il suo passato

LEGA PRO Il tecnico grigiorosso è il grande ex nel posticipo di lunedì (in diretta tv) con la Reggiana 9ª Giornata

n derby per risorgere e dare conferme. La sfida di lunedì sera allo “Zini” (ore 20.45) con la Reggiana (la cui tifoseria è gemellata con quella grigiorossa), è un altro banco di prova importante della gestione Scienza e della nuova Cremonese. La bella prova di Chiavari deve avere un importante seguito e l’occasione è propizia per tornare a gioire davanti alla Sud. Una bella vittoria in casa e in diretta tv (su Rai Sport 1) porterebbe morale e la giusta dose di punti per sbloccare definitivamente una situazione che rimane comunque complicata in termini di classifica e ambiente. Probabile la conferma della difesa a tre e delle scelte fatte domenica scorsa a Chiavari, Degeri compreso. PROBABILE FORMAZIONE (35-2): Alfonso; Sales, Cremonesi, Tedeschi; Martinez, Fietta, Degeri, Buchel, Armenise; Le Noci, Marotta. GRANDE EX Sfida particolare per Giuseppe Scienza, che da giocatore ha militato nella Reggiana per tre stagioni (due in serie A e una tra i cadetti dal 1991 al 1994), collezionando 142 presenze e 17 gol. Ma lunedì sera non ci sarà spazio per i ricordi, perché i punti in palio

Cremonese-Reggiana (29-10) FeralpiSalò-Virtus Entella Lumezzane-Lecce Pavia-Treviso Portogruaro-Trapani San Marino-Carpi SudTirol-Como Tritium-Cuneo Riposa: AlbinoLeffe

Classifica

U

di Matteo Volpi

Lecce Virtus Entella Carpi SudTirol Portogruaro Como Trapani Pavia Lumezzane Cremonese (-1) Feralpi Salò Reggiana San Marino Cuneo Tritium Treviso (-1) AlbinoLeffe (-10)

22 14 14 13 13 11 10 10 10 10 9 7 7 5 3 1 -1

sono troppo importanti per una Cremo in cerca di rilancio. LE ALTRE PARTITE Con la Cremonese spettatrice interessata, domani la capolista e dominatrice del campionato, il Lecce, chiede strada al pericoloso Lumezzane, mentre il quotato Carpi è impegnato a San Marino. Il match più interessante si

Casalese affidata al tecnico Agazzi PROMOZIONE

(S.A.) Il quinto ko in nove gare stagionali è costata il posto a Thanasi: la panchina della Casalese è passata a Terenzio Agazzi, altro manico proveniente dal settore giovanile biancoceleste. In organico dal 1991, dopo vent’anni di militanza maggiorina alla guida di Giovanissimi, Allievi e Juniores, Agazzi si è preso in carico le sorti della prima squadra: dovrà risollevare il morale di un gruppo insoddisfatto dell’ultimo posto in classifica e della tante batoste rimediate in avvio di campionato. «La vittoria è l’unica medicina», confida il nuovo tecnico, subito al lavoro per dare alla Casalese un nuovo disegno tattico (più coperto) in vista della Castelnovese. CLASSIFICA (7ª giornata) Meletolese 19; Castellana 16; Montecchio 14; Arcetana, Medesanese 13; Brescello 12; Ciano, Povigliese 10; Carignano, Castelnovese 9; Borgonovese 8; Cadelbosco Langhiranese, Traversetolo 7; Bobbiese 6; Fabbrico, Falk 5; Casalese 3.

Crema 1908, esame difficile a Treviglio ECCELLENZA

Un’azione d’attacco della Cremo a Chiavari contro la Virtus Entella (foto © Ivano Frittoli)

gioca forse a Portogruaro, dove i veneti ospitano il Trapani, una delle formazioni più quotate del girone, che stenta però a decollare, dopo la delusione per la promozione gettata al vento nella passata stagione. LUTTO Il cavalier Giovanni Arvedi, il presidente, il consiglio di amministrazione con tutta la diri-

genza, gli atleti e i tecnici della prima squadra e del settore giovanile e tutti i dipendenti dell’Us Cremonese partecipano al dolore della famiglia Farina per la perdita del Emiliano, calciatore grigiorosso nelle stagioni 1949-50 e 1950-51 e che in carriera ha indossato anche la maglia del Milan.

Anche l’Eccellenza, uniformandosi al nuovo orario invernale, domenica partirà alle ore 14.30 e il Crema 1908 del presidente Fornaroli (dopo il 2-2 col Desio) farà visita alla Trevigliese in quello che si annuncia ila sfida playoff della giornata. In particolare, visto che si tratta di un illustre ex, sarà una partita speciale per Federico Cantoni, fantasista nerobianco che sta trovando la forma migliore. Arrivato a settembre, Cantoni, qualora nella parentesi invernale del calciomercato non dovesse ricevere una proposta indecente, certamente (salvo colpi di scena) resterà alla corte di Maurizio Lucchetti (nella foto), trainer che a queste latitudini agonistiche fa la differenza. Ecco, quello di Treviglio, per il team allenato da Lucchetti è una sfida assolutamente da non perdere, serve insomma una prova di spessore e carattere per dimostrare di avere i requisiti per puntare in alto. Anche la Rivoltana (reduce dal ko di Arcelladco per 2-1) di se vuole sperare in una tranquilla salvezza, nel domani non deve perdere contro la Zanconti. CLASSIFICA (8ª giornata) Giana Erminio 22; Cavenago 20; Mariano, Sancolombano 17, Ciserano 16; Desio 15; Trevigliese 13; Crema 1908, Base 96 12; Valle Brembana 11; Sondrio 9; Rivoltana 8; Arcellasco 7; Ardor Lazzate, Zanconti 6; Cantù 4; Real Milano, Giussano 3.

SERIE D Incassato il primo ko stagionale, la squadra di Venturato vuole rifarsi con il St. Georgen

La Pergolettese prova subito a rialzarsi

Perdere di misura, su un campo difficile come quello di Caravaggio (1-0), contro avversari ostici e ben allenati da quel volpone di mister Roberto Crotti, tutto sommato ci sta. Sarà un fisiologico, salutare ko? Detto che non bisogna fare inutili drammi per la primissima battuta d’arresto stagionale, scopriremo già domani quando, alle ore 14.30 allo stadio Giuseppe Voltini di Crema arriverà l’ostica compagine del San Giorgio, se la debacle contro gli orobici di sei giorni fa ha lasciato scorie o meno; sulla carta il match col St. Georgen (otto punti in graduatoria), per la truppa cremasca non dovrebbe rivelare particolari problemi, ma è pur sempre meglio non sottovalutare il prossimo avversario, anche perché la serie D è un torneo duro, lungo e denso di colpi di scena. Il Pergo allenato da mister Roberto Venturato, opposto a squadre che si chiudono e badano soprattutto a difendersi, fatica assai, per questo sfide apparentemente abbordabili, potrebbero riservare grattacapi antipatici. Venturato (tecnico preparato e persona seria), il

I tifosi del Pergo

suo staff e i ragazzi, in settimana sul campo hanno lavorato sodo, ergo domnial Voltini (sarebbe bello se lo stadio, indipendentemente dalle condizioni climatiche fosse pieno di tifo, passione e pathos) ci sarà da divertirsi. Intanto la capolista (non per

caso) Caronnese prosegue la sua marcia trionfale e nel prossimo turno incrocerà i tacchetti proprio con il Caravaggio di trainer Crotti, mentre il Pontisola farà visita al malinconico Trento. I cremaschi inoltre, nella corsa al vertice dovranno prestare molta attenzione pure all’Olginatese dell’ex illustre Alessio Delpiano, al Voghera e soprattutto al redivivo Lecco, che nei giorni scorsi ha trovato un nuovo, ambizioso corso societario. Salvo sorprese, quindi, a giocarsi il posto al sole in Lega Pro saranno Pergo, Caronnese, Lecco, Voghera, Pontisola, Olginatese e Pro Sesto (nobile decaduta). E tra queste fantastiche sette sorelle, la Pergolettese (a novembre compirà ottant’anni) non sfigura affatto, tutt’altro. CLASSIFICA Caronnese 22; Pergolettese 20; Pontisola 17; Olginatese 16; Voghera 13; Seregno, Pro Sesto 11; Montichiari 10; Aurora Seriate, Lecco, Darfo Boario, Mezzocorona, Caravaggio 9; Castellana, Fersina Perginese, St. Georgen 8; Mapellobonate, Alzano Cene 7; Sant'Angelo 1907 5, Trento 4. Stefano Mauri


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Sport

Sabato 27 Ottobre 2012

Doppio exploit di Valentina Rodini CANOTTAGGIO

SCHIFFENEN (Svizzera) - La rappresentativa di canottaggio della Lombardia ha conquistato, ripetendo l’exploit dello scorso anno, il trofeo Tera 2012. La manifestazione, che quest’anno si è disputata sulle acque del Lago di Schiffenen in Svizzera ha visto la partecipazione delle rappresentative regionali di Lombardia, Piemonte, Liguria, Rhone Alpes Francia e Ticino e Romande per la Svizzera. Il team allenato da Gianbattista Della Porta ha primeggiato in molte delle gare disputatesi, raggiungendo il primo posto della classifica finale con il punteggio di 147 punti. Della compagine regionale hanno fatto parte Valentina Rodini e Selene Gigliobianco della Bissolati e Alessandro Montaldi, Michele Manzoli e Marco Chiodelli della Baldesio. La Rodini ha vinto la gara dell’otto femminile e il doppio in coppia con Calabrese. Alessandro Montaldi è giunto primo con l’otto maschile, mentre Manzoli e Chiodelli sono giunti terzi nella gara del quattro di coppia.

Rodini e Calabrese

BOXE

Avosari torna sul ring con un pugile debole

Torna l’attività pugilistica con il mese di novembre. Il primo a salire sul quadrato sarà l’unico professionista cremonese, Massimo Avosani che, al suo secondo incontro professionistico, continuerà a non avere la possibilità di misurarsi con un avversario vero, come gli aveva promesso il suo procuratore Mario Loreni, dopo l’esordio del luglio scorso a Viadana, dve aveva trovato un avversario di cui tutto si poteva dire, meno che fosse un pugile. Avosani sosterrà il 2 novembre a Bologna il sottoclou al campionato italiano dei medi che Simone Rotolo mette in palio contro Lorenzo Cosseddu. Avosani affronterà il rumeno Alexandru Florin che dal 2008 ad ora ha sostenuto otto incontri perdendo il primo ai punti, a Borgonovo Valtidone, contro Paolo Lazzaru, tutti gli altri per ko entro la terza ripresa e quasi tutti in Italia. Si tratta quindi di un pugile ben noto in Italia e non si capisce perché la Lega Pro permetta a pugili di questa sostanza di salire sul ring. Bella, invece, la riunione in programma a Piacenza il pomeriggio del 4 novembre: per l’ABC saliranno sul ring Gigi Giandebiaggi e Gigi Coluccello rispettivamente contro Marco Battaglia e Urbina Cruz.

La Vanoli va nella Marche per il bis

Contro la Sidigas la formazione di coach Caja ha mostrato confortanti segnali di crescita in molti dei suoi interpreti

SERIE A Dopo aver battuto nettamente Avellino i biancoblu provano a sbancare la tana di Montegranaro 5ª Giornata

on scopriamo certo noi oggi che per produrre basket vincente ed anche spettacolare servono tanti fattori, su tutti, a livello di squadra, intensità e concentrazione. La Vanoli si è affidata a questo credo al meglio nella prima vittoria in campionato, domenica scorsa al PalaRadi, quando ha sconfitto 94-83 la Sidis Avellino. Indubbiamente una bella gara ed un passo in avanti di notevole importanza per l’economia della stagione. L’intensità ha permesso di avere un saldo largamente positivo nella voce palle perse-palle recuperate, nonché ha consentito di conquistare ben 21 rimbalzi offensivi contro 10 e tentare 71 tiri contro i 52 degli ospiti. Abbiamo voluto dare questi pochi numeri per evidenziare la sostanziale differenza delle due facce della medaglia, quella vincente e quella degli sconfitti. Completiamo dicendo che pur tirando con percentuali peggiori, gli uomini di Caja hanno controllato l’avversario con discreta facilità Da segnalare tra i biancoblu la prova efficacissima di Harris, non solo per i 30 punti segnati, l’entrare finalmente nel vivo del gioco di

Avellino-Bologna Biella-Siena Brindisi-Venezia Milano-Reggio Emilia Montegranaro-Cremona Pesaro-Sassari Roma-Caserta Varese-Cantù

Classifica

N

di Giovanni Zagni

Varese Sassari Cantù Siena Bologna Milano Roma Pesaro Caserta Brindisi Montegranaro Venezia Reggio Emilia Cremona Biella Avellino

8 8 6 6 6 4 4 4 4 2 2 2 2 2 2 2

Harris lotta sotto canestro (foto Castellani)

Vitali e l’eccellente prestazione di Kotti e Stipanovic sotto i tabelloni. Bene anche Johnson, Jackson ed Huff. Avellino è una buona squadra, che aspira ad un posto nella medio-alta classifica ed aver

BOCCE

Dante Pietrobelli, Gianni Rossoni e Maurizio Rupo

fatto punti con tale avversario può avere peso sulle risultanze di fine stagione. Ora è prevista una gara ostica in trasferta ad Ancona, campo di gara della Sutor Montegranaro. Un match difficile,

SERIE A2

ma tra quelli abbordabili anche se in trasferta e chissà che sulle ali dell’entusiasmo dopo la prima vittoria, Conti e compagni sappiano fornire un’altra prova di squadra di grande spessore, poiché per far punti lontano dal PalaRadi occorrono tutte le componenti di cui si diceva all’inizio. La Sutor, che ha in panchina uno tra i coach più esperti e con un curriculum di assoluto prestigio quale è Carlo Recalcati, si affida nel quintetto base solitamente al play statutinense Steele, alle ali sempre americane Burns e Slay, al centro Mazzola ed alla guardia, nostra vecchia conoscenza, Daniele Cinciarini. Tra i sostituti troviamo giocatori di buon livello come il play Di Bella, la guardia Johnson ed Andrews. La Sutor complessivamente, a nostro avviso, vale quanto la Vanoli e saranno voglia, determinazione, concretezza, insieme con le immancabili intensità e concentrazione a determinare il verdetto. La tifoseria si è mobilitata per seguire la squadra in pullman e quindi non mancherà il sostegno dei più caldi tra gli appassionati, che dopo la vittoria su Avellino stanno aumentando di numero e “volume di decibel” per i prossimi appuntamenti di grande richiamo.

Crema rischia contro l’Umana

Reduce dalla pesante sconfitta interna con Alghero, l’Assi Manzi cerca l’immediato riscatto stasera a Valmadrera contro una formazione ancora ferma a zero punti. Più complicato l’impegno di domani per la Tec-Mar Crema, ospite dell’Umana Venezia, una delle favorite per la vittoria del campionato

DNC

Crema, big-match contro il Lissone

E’ tutto pronto per l’esordio al PalaCremonesi (stasera alle 21) dell’Erogasmet Crema capolista contro il pari classifica Lissone, formazione ringiovanita rispetto alla scorsa stagione, che si sta però dimostrando assolutamente superiore alle attese. Sempre stasera a Piadena, l’MgK Vis chiede strada al Bernareggio.

Il “Nuova bar Bocciodromo” a Pietrobelli e Rupo

Anche il trofeo “Nuova Bar Bocciodromo”, seconda gara del calendario cremasco, è stata contraddistinta da sorprese e, tanto per cambiare, da un successo “straniero”. Nella categoria A/B sorprendente performance di Dante Pietrobelli e Maurizio Rupo, una vittoria meritata al termine di una marcia incontenibile. Dopo aver superato nello spareggio Agosti-Bodini, i portacolori della “Offanenghese” s’imponevano nei quarti sui beniamini di casa Rossi-Ferrari (12-6) ed in seguito eliminavano i compagni di società Balzari-Melzi per 12-7. Nella parte alta del tabellone in evidenza la nuova coppia formata da Alberto Pedrignani e Paolo Guglieri

che superavano (a fatica!) i soci GuerriniZagheno (12-10) ed in semifinale avevano la meglio su Vanelli-Patrini per 12-5. Finale molto equilibrata e successo di PietrobelliRupo sulla new-coppia “trescorese” con il punteggio finale di 12-7. La bocciofila lodigiana “Zeni” si deve essere affezionata alle corsie cremasche: dopo il successo di Bagnolo Cremasco (con Gaudenzi) ecco arrivare un’altra gratificante affermazione nella categoria C/D grazie a Simone Bonfiglio e Stefano Parin. Dopo essersi sbarazzati agevolmente dei pianenghesi Meleri-Mussi (12-3), Bonfiglio-Parin avevano la meglio in finale su Paolo Riboli e Gianpietro Gatti per

Il sogno è di formare una squadra di atleti non vedenti

12-5. Quarto posto per Piazzi-Dognini e quinto per i “castelnuovesi” Cerioli e Rossetti. Perfetta l’organizzazione curata dalla omonima bocciofila di viale Indipendenza in collaborazione con il comitato cremasco. Ha diretto la gara Giampiero Raimondi coadiuvato dagli arbitri di finale Mario Parati ed Evaristo Padovani. Frattanto lunedì 22 è iniziata la gara individuale (240 iscritti!) organizzata dalla “Nuova bar Bocciodromo” in collaborazione con il comitato cremasco. Le finali sono previste per venerdì 2 novembre sulle corsie del bocciodromo di viale Indipendenza. Massimo Malfatto

CALCIO

Sabato e domenica scorsi si tenuto nella nostra città, presso gli impianti della Dinamo Zaist, il 2° stage di calcio per non vedenti, condotto dal tecnico ligure Giancarlo di Malta, coach dell’Imperia Calcio Asd. Aiutante-allievo sul campo, nel corso della 2 giorni formativa, Maurizio Bonioli, allenatore di svariate realtà calcistiche amatoriali e dilettantistiche del nostro territorio e delle vicine province. Una decina di calciatori già esperti e alle prime, o primissime armi, hanno seguìto le istruzioni dei due tecnici tentando di assimilare i rudimenti di uno sport che richiede non solo, o non tanto, doti individuali ma che si basa sull’affiatamento corale e sull’applicazione di schemi tattici. Difficili da seguire per chi, fisicamente, è dotato

di tutti i sensi ma che, per un non vedente o un ipovedente presentano picchi di difficoltà notevole. Si potrebbe provare, in uno spazio aperto e senza ostacoli qual è il rettangolo di gioco, a far compiere, con mascherina totale sugli occhi, una corsa di 30-40 metri ad un calciatore normodotato e a fargli intercettare un pallone sonoro, per vedere l’effetto che fa ì! Sabato e domenica, però, l’entusiasmo dei partecipanti era al massimo. Scambi, tiri in porta e chiamate di palla dsono stati fluidi e gioiosi. Ora l’obiettivo di verificare la possibilità di avere a Cremona un Centro calcistico per non vedenti e ipovedenti permanente è nelle mani dell’Unione Ciechi. Il presidente regionale dell’Unione della Lombardia, Stilla, contattato nel corso dell’ulti-

ma assemblea provinciale, si è espresso favorevolmente rispetto all’iniziativa. Si dovranno attivare gli altri presidenti del Nord Italia per far reperire il numero di calciatori o calciatrici sufficiente a costruire una squadra che possa partecipare al campionato di categoria. Cremona calcistica, Cremonese e Dinamo Zaist in primis, hanno ribadito il loro apporto al progetto. Ora si tratta di cominciare a dare concretezza ai sogni che Agropolis, Aics, Unione Ciechi e Ipovedenti cittadine, con l’appoggio della Cremonese e della Dinamo Zaist, hanno formulato qualche mese fa. Osservare ragazze e ragazzi in campo è sorprendente, ma anche molto arricchente in molti sensi. C.C.

Non vedenti in campo


Sport

Sabato 27 Ottobre 2012

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L’Icos Crema vuole brillare in diretta tv

SERIE A2

La Pomì a muro

5ª Giornata

L’

Icos Crema vuole brillare in tv in occasione dell’esordio casalingo in A1. Archiviato l’amara trasferta di Piacenza (dove le violarosa hanno ceduto 3-0), stasera alle 20.30 al PalaBertoni (in diretta su Rai Sport 1), la formazione di Barbieri affronta la quotata Chateau d'Ax Urbino. Entrambe le squadre sono state sconfitte all’esordio e sono alla ricerca di automatismi per brillare nella nuova stagione: le violarosa oltretutto accusano i malanni della Nucu (ex della sfida), dolorante al ginocchio, mentre le marchigiane sono chiamate al riscatto dopo il ko interno in Champions League. Si tratta di un match non facile per l’Icos, ma con l’apporto del propri tifosi, l’esito del match non è affatto scontato. Tornando all’esordio di Piacenza, Riikka Lehtonen ha affermato: «Tornare a giocare al PalaBanca è stato molto emozionante, ma sulla partita non c’è molto da dire. Abbiamo lasciato andare il secondo set, anche se abbiamo saputo reagire bene dopo le difficoltà iniziali. Loro sono più avanti, più organizzate, a noi mancano alcuni automatismi, sono queste le prime cosa da sistemare e mettere a posto». La schiacciatrice violarosa Laura Saccomani, ha aggiunto: «Eravamo un po’ tese, la prima partita è sempre così, poi

Bergamo-Busto Arsizio Villa Cortese-Chieri Icos Crema-Urbino Pesaro-Piacenza Conegliano-Modena Giaveno-Bologna

Classifica

VOLLEY A1 Dopo l’amaro esordio di Piacenza, le violarosa ospitano il quotato Urbino davanti alle telecamere della Rai

Piacenza Conegliano Busto Arsizio Villa Cortese Pesaro Chieri Bergamo Modena Bologna Giaveno Urbino Icos Crema

Esame complicato per la Reima contro la capolista Bergamo SERIE B1

3 3 3 2 2 2 1 1 1 0 0 0

L’Icos in azione a Piacenza

siamo capitate subito contro una squadra forte come la Rebecchi Piacenza. Sono felice per il secondo set, abbiamo avuto una bella reazione, dovremmo partire così da subito. All’inizio del terzo siamo andare bene, ma poi ci siamo perse, non crediamo ancora del tutto in noi stesse. Dobbiamo migliorare nelle piccole cose, sono quelle che fanno la differenza. Non ci possiamo permettere errori banali». Intanto, mercoledì sera è andata in

scena la presentazione dell’Icos Crema Volley, tenutasi presso il locale cittadino “Zanzibar”. Il presidente Cluadio Cogorno, durante il suo intervento, ha affermato: «Questo risultato non deve essere un punto d’arrivo, ma un punto di partenza. Ringrazio la Lega Volley per averci concesso la possibilità di giocare nella nostra città, anche se questa situazione è temporanea, si dovrà trovare una soluzione».

Nonostante la settimana difficile, causa il numero ridotto di effettivi, la Reima Crema si è allenata con concentrazione e grinta per preparare la sfida di stasera contro la Caloni Olimpia Bergamo, capolista del campionato insieme al Revivre Milano. La squadra orobica, allenata da questa stagione da Christian Zanchi, ha vinto i primi due incontri contro Olbia ed Iglesias. I punti di forza sono l’alzatore Filippo Sbrolla, uno dei migliore interpreti nel ruolo dell’intero panorama della B1 e già compagno di squadra di Mazzonelli a Mantova, l’opposto Francesco Burbello, scuola Sisley. A loro vanno aggiunti giocatori del calibro di Paolo Alborghetti, centrale ex Monza e lo schiacciatore brasiliano Marcelo Acosta. Sarà numerosa la presenza dei Wild Kaos, ma tutti coloro che non potranno essere presenti al PalaNorda potranno seguire la radiocronaca della partita, con frequenti flash dal campo, in streaming su Telesardegnanetwork a partire dalle ore 21. CLASSIFICA (2ª giornata) Bergamo, Milano 6; Cantù, Genoca 5; Reima Crema, Cagliari, Asti, Olbia, Sant’Antioco 3; Cuneo 2; Cisano, Brescia, Brugherio 1; Iglesias 0.

Pomì in salute cerca conferme a Frosinone La Pomì Casalmaggiore gode di ottima salute. La conferma è arrivata a metà settimana, con il test amichevole contro la Crovegli Cadelbosco, organizzato per preparare al meglio la trasferta di Frosinone. A spuntarla è stata la formazione casalasca (3-1), al suo quarto successo con le reggiane su altrettanti incontri, due di Coppa Italia ed altrettanti amichevoli. Per mister Gianfranco Milano ancora ottime notizie e continue conferme sulla crescita delle sue ragazze (reduci da due successi consecutivi in campionato) protagoniste di una buona prestazione sotto tutti i punti di vista. I primi due set hanno

visto la Pomì, in formazione tipo con Corna al palleggio, Zago opposta, la coppia Beier e Bacchi in banda, Nardini ed Olivotto al centro, Gibertini libero, imporsi con autorità. Poi dal terzo set spazio a tutte le seconde linee, mentre Cadelbosco non ha rinunciato a schierare le giocatrici più titolate e, trascinata da Pistolato ed Aricò, si è portata sul 13-4 per poi chiudere dopo una bella rimonta rosa sul 25-17. Nel quarto set ancora varianti per la Pomì, con lo schieramento di una formazione ibrida, nella quale si è distinta un’ottima Guatelli. Nel complesso un test importante, che ha confermato l’efficacia del muro

casalasco e i continui miglioramenti delle condizioni di Zago ed Olivotto. Insomma, la Pomì sta bene e proverà a dimostralo anche domani contro il temibile Frosinone. 4ª GIORNATA Fontanellato-Montichiari, Frosinone-Casalmaggiore, Marsala-Cadelbosco, Mazzano-Sala Consilina, PaviaNovara, Ornavasso-Soverato, San CascianoSan Vito. CLASSIFICA (3ª giornata) Novara, Montichiari 8; Ornavasso, Mazzano 7; Pomì Casalmaggiore, San Casciano 6; Pavia, Frosinone 5; Soverato 3; Crovegli, Fontanellato, San Vito, Sala Consilina 2; Marsala 0.

E’ tempo di congressi Le due ruote perdono i grandi sponsor CICLISMO

La riunione del Consiglio nazionale dell’Uisp tenutasi a Firenze nello scorso fine settimana ha aperto ufficialmente la campagna congressuale che si concluderà ad aprile con l’assise nazionale. Il Consiglio ha deliberato la convocazione dei congressi provinciali e regionali che dal mese di gennaio precederanno quello nazionale, anche se la partita delle candidature per la presidenza nazionale si è praticamente già chiusa con la presentazione di un solo nominativo, quello del presidente regionale dell’Emilia, nonché vice presidente nazionale in carica, Vincenzo Manco, non avendo raggiunto l’altro aspirante Andrea Imeroni un numero sufficiente di sottoscrittori della sua candidatura. Nel frattempo, il comitato provinciale di Cremona, che ha riunito mercoledì sera il proprio Consiglio direttivo, ha deliberato la convocazione del congresso territoriale previsto nella giornata di domenica 20 gennaio prossimo. In quella sede si discuteranno le linee di attività per il prossimo quadriennio e si eleggeranno i componenti del Consiglio provinciale che si assumeranno l’onere di metterle in pratica, cercando di far crescere ulteriormente l’Uisp cremonese, sia sul piano progettuale e associativo, sia sul versante delle relazioni istituzionali e culturali.

Le ultime scosse telluriche su doping allontanano i migliori sponsor tecnici. Giorni cupi quelli dell’inchiesta doping su Armostrong, sul dossier sconvolgente Usada (il più sofisticato sistema di doping della storia, con gli strascichi sull’olandese Hein Verbruggen, presidente dell’Uci in quegli anni e sul medico Ferrari, hanno indotto ad abbandonare il ciclismo anche la Rabobank, banca olandese del direttore finanziario Bert Bruggink che investiva nel ciclismo 20 milioni di euro l’anno. La fiducia se n’è andata, questo è un brutto colpo per il ciclismo. Senza logo, l’olandese volante Marianne Vos (nella foto), 25 anni e oltre 400 vittorie su ogni terreno e che quest’anno ha fatto l’en plein al Mondiale di Valkenburg (veniva da 5 secondi posti consecutivi) e alle Olimpiade su strada a Londra. Che cosa succederà a Gesink, Boom, Mollema, Kruiijswijk, simboli della nuova generazione,

lasciati a piedi all’ultimo istante? Inoltre, Johan Bruyneel, team manager di RadioShack, è stato silurato in seguito alla deflagrazione del caso doping di Armstrong (il belga è stato lo storico mentore di Lance per quasi tutta la carriera). Per dare un taglio forte col passato, Flavio Becca (patron italo-lussemburghese della squadra che ruota attorno a Cancellara e s Andy Schleck)rimpiazza Bruyneel con il lodigiano Luca Guercilena, 39 anni, già direttore sportivo del team, oltre che ct della nazionale svizzera, considerato tra i tecnici emergenti. E mentre Filippo Pozzato della Farnese ViniSelle Italia, ha firmato con la Lampre del team manager Beppe Saronni, un contratto di 3 anni, Stefano Garzellli potrebbe finire la sua carriera proprio con la Farnese Vini-Selle Italia del ds Scinto. Fortunato Chiodo


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Speciale Soncino

Gusto e salute protagonisti alla Sagra delle radici Sabato 27 Ottobre 2012

Torna la rassegna soncinese dedicata alle tradizionali radici amare

N

on può mancare nemmeno quest'anno, alla quarta domenica del mese di ottobre, l'appuntamento con la più nota rassegna del gusto di Soncino: dalle 9 alle 19 il borgo si animerà di stand ed eventi per permettere ai tanti visitatori che partecipano ogni anno di gustare le radici in infinite varianti e di conoscerne meglio le proprietà benefiche per la salute. La radice amara si consuma come una verdura; è gustosa, ma fa bene come una medicina. E’ un depurativo eccezionale contenente inulina, che produce benefici effetti sull’intestino e sul sangue. Ha la forma di una carota e viene raccolta in autunno-inverno per giungere sulle tavole dei buongustai di tutta Italia e dell’Europa: questo è dunque il periodo migliore per gustarla in moltissime ricette. Durante la festa, un folto gruppo di uomini e belle ra-

gazze, con il tradizionale costume dei popolani del tempo passato, fanno cuocere, in grossi pentoloni, le radici preparate il giorno pre-

cedente in acqua e limone e le distribuiscono con salamelle e buon vino novello ai tavoli, sistemati sotto i portici dell’incantevole piazza del Comune. La Pro Loco, che da tempo opera per organizzare al meglio l'ospitalità dei numerosi turisti che ogni anno visitano il borgo (più di 40.000 persone hanno scelto Soncino per trascorrevi una giornata interessante e distensiva ), intende , con questa iniziativa, divulgare la conoscenza di questo prodotto agricolo e far conoscere le sue proprietà organolettiche e gastronomiche. Fanno corona banchetti con l’esposizione di prodotti gastronomici, hobbisti ed artigiani e pittori al lavoro. Dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 19.00 sarà possibile visitare la Rocca e il Museo della stampa.

Fanno corona banchetti con l’esposizione di prodotti enogastronomici, artigiani del ferro, cotto e oggetti curiosi. Saranno presenti inoltre stand dei borghi più belli d'Italia dal Garda alle Dolomiti. Miele, funghi, riso, farine, frutta secca ed esotica e per i piccoli golosi frittelle, zucchero filato e dolci in quantità sono solo alcuni dei prodotti che possono essere gustati presso gli stand gastronomici. I presenti potranno gustare “Fasulin de l’öc con le cudeghe” di Pizzighettone (Cr), il “Salva con le tighe” e la Bertolina di Crema (Cr), il ciapinabò (topinambur) con la Bagna Cauda di Carignano (To). Il pomeriggio sarà allietato dalla band civica comunale di Soncino e animata dal gruppo "Country boys, country girls di Crema". La rassegna è ancora una volta occasione per gustare un prodotto unico cucinato a regola d'arte e per scoprirne storia e tradizioni. Le radici di Soncino appartengono alla famiglia delle Composite, di cui fanno parte anche altri tipi di insalate. Le radici, oltre ad essere un buon contorno ricco di vitamine e stimolante su alcuni organi, attraverso la funzione clorofilliana delle foglie, producono una miscela di glucosio, fruttosio e saccarosio. La radice amara contiene sostanze grezze quali: cellulosa lignina, emicellulosa, pectina, la cui mancanza è responsabile di diverse malattie intestinali, cosiddette da civilizzazione. In particolare tali sostanze sono indicate per stitichezza, rigonfiamento dell’intestino, meteorismo, diabete, ecc.

Un appuntamento per riscoprire antichi sapori

Una bevanda alternativa: il caffè di radici Molto diffuso in Francia, eppure pressoché sconosciuto in Italia, è il caffè di radici, una bevanda realizzata proprio con estratti della radice amara protagonista della sagra di Soncino. Presentato anche alla festa popolare a partire dal 1996, il caffè di radici offre tutti i benefici della pianta madre, nonchè il vantaggio di non costituire bevanda eccessivamente eccitante. Il caffè di radici può dunque essere assunto da chiunque, e pochi riusciranno a non farsi conquistare dal suo sapore intenso e particolare. Si tratta, di fatto, di un surrogato della bevanda eccitante, che in tempi remoti poteva venire consumato al posto del caffè stesso e costituiva un lusso costoso: ancora oggi

difficile da reperire in Italia, è però alla portata di qualsiasi portafoglio ed unisce al gusto il potere digestivo e depurativo proprio della radice amara dalla quale vengono estratti gli ingredienti base. Da bere o da mangiare, insomma, la radice si presta a molteplici utilizzi, sempre garantendo il proprio status di elemento naturale, salutare ed in grado di ristabilire l'equilibrio dell'organismo. Un vero e proprio toccasana tutto a marchio locale, presente infatti in quantità sul territorio e reso dagli abitanti stessi, come dimostrato dalla sagra di Soncino, una risorsa preziosa e versatile, in grado di dare vita a diversi tipi di prodotti alimentari a costo contenuto e piacere elevato.


Speciale Soncino

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Radici in tavola, gustarle in piatti prelibati Le ricette della tradizione delle nostre terre, ricche di sapori decisi. Da ottimi contorni a incredibili liquori

Proprietà nutritive e benefici sulla salute delle radici amare

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olte sono le varianti nelle quali è possibile assaporare le radici amare alla sagra di Soncino. Come contorno o portata principale, fino alla creazione di vini aromatizzati, le radici amare possono sempre diventare protagoniste della tavola. Ecco alcune delle ricette che vi permetteranno di gustare le radici anche a casa vostra. radici lessate. Raschiarle e tagliarle a pezzetti o rotelline. Ad acqua bollente, aggiungere un po’ di aceto e sale ed immergere le radici. Dopo un quarto d’ora circa, scolare e condire con un po’ di olio e limone; aggiungere a piacere, prezzemolo ed aglio tritato. Radici gratinate. Raschiare, affettare e lessare in acqua salata con aceto bianco o limone. Cuocere al dente, scolare e comporre in pirofila imburrata. Aggiungere sottilette o fontina e mettere in forno prerisca-

dato per circa 15-20 minuti. radici in camicia. Si parte con il pelare le radici e cuocerle in acqua ed aceto per circa 15 minuti. Tagliarle a listarelle, scaldare una padella con l’olio, l’aglio in camicia e far saltare le listarelle di radici. Bagnare con un goccio di acqua e far evaporare. Un minuto prima di servire, aggiungere i tuorli d’uovo mescolati con il succo di limone, il sale e far legare. Cospargere con prezzemolo tritato e sistemare di sale. Per i più golosi, invece, è particolarmente consigliata la ricetta per la marmellata di radici. Pelare le radici, tagliarle a pezzetti e cuocerle in acqua per circa 7 minuti. Farle scolare, scaldare una padella con un poco d’acqua, mettere le radici e lo zucchero (per 1 kg di radici 400 gr di zucchero). Continuate a mescolare per circa 15 minuti. Far raffreddare e conservare in frigorifero. Le radici sott’olio vantano invece un alto livello di conservazio-

ne, e possono essere consumate anche a distanza di tempo Si inizia col raschiare e tagliare a pezzetti le radici. Far bollire acqua salata ed aceto bianco in parti uguali; mettere le radici nell’acqua bollente e lasciare per 4-5 minuti. Scolare e mettere ad asciugare su un panno. Riporre in vasetti di vetro e coprirle con olio di oliva, aggiungere a piacere aglio, pepe, alloro e basilico. radici in bagna cauda. Lessare le radici, quindi condirle con la bagna cauda. Ingredienti per la bagna cauda: 2 hg. di filetti d’acciuga, 1 capo d’aglio, olio d’oliva extravergine. Tritare finemente aglio e acciughe; quindi aggiungere olio e mettere su fuoco lento rimestando continuamente fino a cottura ultimata (circa 2 ore). Scorzanera all’acciuga. Scaldare le radici in acqua bollente, scolare e disporle in un’insalatiera. Condire con un po’ di sale. Dissalare e diliscare le acciughe. Far scaldare

gr. 80 d’olio d’oliva extravergine, quindi unire i filetti d’acciughe spezzettati e farli sciogliere. Unire ½ dei capperi tritati e ½ interi, 2 cucchiai d’aceto, fare bollire e spegnere. Con la salsa ottenuta condire le verdure e quindi servirla. Grappa alle radici. Lasciare macerare per due o tre mesi, pezzi di radice cruda con grappa di buona qualità. Distillare l’infuso per capillarità. Aggiungere ad ogni litro di grappa un cucchiaio di miele per amalgamare il gusto. (Ricetta Ristorante Rumì di Crema). vino dolce alle radici. Utilizzare Bonarda dell’Oltrepo’ Pavese e Marsala. Aggiungere tronchetti di radice cruda. Scaldare per alcune ore l’infuso fino ad un massimo di 90°. Lasciare raffreddare. È un gustoso depurativo naturale. Miele alle radici. Porre tranci di radici crude a macerare nel miele. Togliere i pezzi già utilizzati e sostituirli con altri di radici fresche.

Che la radice amara sia un ghiotto alimento, lo attestano le tante ricette tradizionali che la vedono protagonista, nonchè i moltissimi visitatori che ogni anno accorrono alla sagra di Soncino. Ma non tutti forse sanno che si tratta anche di un alimento salutare e benefico: ecco quali sono i vantaggi reali derivanti dall'assunzione. 1. ­Le radici amare attivano in modo selettivo la crescita nel colon umano di batteri "Bifidus", la cui presenza acidifica l'ambiente intestinale tramite la produzione di acidi lattico; l'abbassamento conseguente del "ph" impedisce la preliferazione di altri batteri potenzialmente patogeni che causano fermentazione, gas, ecc. 2. Il fruttosio favorisce l'assorbimento del ferro ed è quindi adatto agli anemici; 3. Il saccarosio è insulino dipendente, mentre i fruttozuccheri per essere metabolizzati non hanno bisogno dell'insulina e quindi le radici possono aiutare i diabetici; 4. Il fruttosio per essere assimilato dovrebbe essere sciolto a temperatue di 55- 60° C, quindi pur rendendo gradevoli gli alimenti, non viene assorbito dall'organismo. (Dott. Alberto Guidorzi da «L'informatore Agrario» n° 29 del 14/07/94)


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Speciale Defunti

Sabato 27 Ottobre 2012

LA RICORRENZA NEL MONDO: EL DIA DE LOS MUERTOS

Ognissanti, la tradizione in tavola I piatti e i dolci tipici per la celebrazione dei Santi e dei Morti si uniscono alle usanze legate ad Halloween

I Il Giorno dei Morti è una commemorazione diffusa in tutto il mondo, sebbene a seconda del luogo assume connotazioni diverse. Mentre in Italia l'aspetto legato al ricordo dei propri cari è prevalso, radicando tradizioni legate alla preghiera e alla preparazione di cibo da offrire simbolicamente in offerta ai propri cari, in altri Paesi la tradizione si rivela legata ad usanze più festose. E' il caso di Halloween, festa che negli anni si è radicata anche da noi ma che ha origini britanniche, ma anche il caso del Messico, dove il giorno dei morti si svolge come una vera e propria festa. Scheletri con rossetto, boa di struzzo, lustrini e paillettes, altari pieni di fiori coloratissimi, commemorazioni a suon di tequila e dolci, il Dia de Muertos è la festa nazionale messicana che l’Unesco ha riconosciuto come Patrimonio Immateriale dell’Umanità. In tutto il paese e nelle grandi comunità messicane del mondo (in particolare negli Stati Uniti) dal 31 ottobre al 2 novembre si aspetta il ritorno dei parenti defiunti, un'occasione per salutarli e festeggiare con loro il trapasso. Un folclore divertente che scardina tutti i principi secondo cui la morte è brutta e triste? Sì, perché la tradizione del giorno dei morti messicano risale all’epoca precolombian. In origine festa tributata alla dea Mictecacìhuatl, la Dama de la Muerte, la grande celebrazione corrispondeva secondo il calendario mexica al mese di agosto. Oggi l’equivalente della dea della morte è la celebre Catrina, personaggio disegnato dall’illustratore Josè Guadalupe Posada, le cui sembianze vengono riprese in decorazioni, sculture, simboli, murales di cui il Messico è sempre pieno, e ancora di più durante i giorni della celebrazione. La Catrina è entrata poi nell’immaginario comune grazie ai murales di Diego Rivera. Nei primi giorni di novembre i morti tornano a salutare i vivi, e questi ultimi li accolgono decorando allegramente le tombe costruendo altari (ofrendas) decorati con fiori e fotografie, e omaggiandoli con liquori, sigarette, dolci.

l primo di Novembre si celebra in tutto il mondo la festa di Ognissanti, festa grande per la Cristianità seguita il 2 di Novembre dalla Commemorazione dei Morti, ricorrenza cristiana che affonda le sue radici in tempi remotissimi. Culinariamente parlando, ogni regione italiana ha legato anche alla tavola queste due ricorrenze. Si tratta per la maggior parte di ricette a base di prodotti di stagione come la zucca, le castagne, la verza, il maiale, legumi - soprattutto fave e ceci - e frutta secca. In Liguria si usa mangiare carne di pollo il giorno dei Santi per tenere fede al proverbio "Santi senza becco Natale poveretto." I dolci però sono senz'altro il cibo rituale più conosciuto: ogni area geografica infatti ha i suoi dolci tipici che richiamano già dal nome queste celebrazioni. Come per ogni festa tradizionale, ci sono in Italia dei riti anche legati alla cucina, in particolare l'uso di preparare dolci particolari,come il "pane dei morti" e i "meini" o le "ossa dei morti". Il pane dei morti è una ricetta che ha tante varianti quante sono le regioni d'Italia e forse quante sono le case in cui viene preparato. In tutte però tornano alcuni elementi: in primo luogo l'utilizzo di biscotti o avanzi di dolci nell'impasto, che evidentemente simboleggia la trasmutazione del vecchio nel nuovo. Interessante anche la presenza di frutta secca e fichi che sono sempre presenti nelle offerte pre-cristiane ai defunti: una tradizione che è stata inglobata ed è giunta fino a noi. Il cacao è una acquisizione moderna per portare il colore scuro, e così pure lo zucchero (che per la verità in questo dolce è molto poco). Nell'antichità si utilizzava il miele brunito sul fuoco con poco burro per avere il me-

desimo risultato di colore e dolcezza: si può optare quindi per la versione più tradizionale per poter portare un tocco di sapore antico sulla tavola e stupire con un dolce dalla realizzazione inusuale. I "meini" o "pan de Mei" sono invece tipicamente lombardi e par-

ticolarmente radicati nella tradizione milanese. Preparati con la farina di mais (coltivazione essenziale di questo territorio) sono un dolce semplicissimo, preparato per poter essere intinto nel latte o come vuole la tradizione nella panna fresca liquida. Anche in questo caso pos-

siamo ipotizzare una versione antica fatta con il miele anziché con lo zucchero. In questo caso la ritualità dipende dal fatto di utilizzare i prodotti simbolicamente più importanti e "ricchi" (farina, burro,latte e zucchero) per preparare il dolce che veniva preparato la sera, lasciato come offerta durante la notte e mangiato a colazione del giorno dei morti. Le "fave dei morti morbide" sono invece un dolce diffuso in tutta Italia, ma particolarmente amato in Romagna. Infine, le "ossa dei Morti", sempre lombarde, sono dolcetti bianchi e friabilissimi, che ricordano le fave (altra antica offerta rituale ai defunti) e le ossa sbiancate e rese friabili dal tempo. Accanto ai dolci della tradizione, stanno prendendo piede anche le varianti più legate alla tradizione di Halloween: i biscotti assumono quindi forma di zucca, fantasmini, dita di streghe e tutto ciò che possa ricordare i simboli legati a questa tradizione sempre più radicata anche in Italia.


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Speciale Defunti

Sabato 27 Ottobre 2012

Usanze e tradizioni, il due novembre in Italia

La commemorazione dei defunti e le abitudini più diffuse nelle diverse Regioni

la nascita della ricorrenza L'idea di commemorare i defunti in suffragio nasce su ispirazione di un rito bizantino che celebrava tutti i morti, il sabato prima della domenica di Sessagesima - così chiamata prima della riforma liturgica del Concilio Vaticano II - , ossia la domenica che precede di due settimane l'inizio della quaresima, in un periodo compreso fra la fine di gennaio ed il mese di febbraio. Nella chiesa latina il rito viene fatto risalire all'abate benedettino sant'Odilone di Cluny nel 998: con la riforma cluniacense stabilì infatti che le campane dell'abbazia fossero fatte suonare con rintocchi funebri dopo i vespri del 1 novembre per celebrare i defunti, ed il giorno dopo l'eucaristia sarebbe stata offerta "pro requie omnium defunctorum"; successivamente il rito venne esteso a tutta la Chiesa Cattolica. Ufficialmente la festività, chiamata originariamente Anniversarium Omnium Animarum, appare per la prima volta nell'Ordo Romanus del XIV secolo.

L

a commemorazione dei defunti, la cui ricorrenza cade il 2 novembre, è una tradizione antica le cui origini si perdono nei secoli: a seconda delle zone, dunque, non stupisce che si trovino usanze ed abitudini diverse. Nelle campagne cremonesi, era diffusa l'abitudine di alzarsi presto la mattina e rassettare subito i letti affinché le anime dei cari potessero trovarvi riposo. Si andava poi per le case a raccogliere pane e farina con cui si confezionavano i tipici dolci detti "os-

sa dei morti", ancora oggi una prelibata tradizione. In Friuli si lascia un lume acceso, un secchio d’acqua e un po’ di pane. Nel Veneto, per scongiurare la tristezza, nel giorno dei morti gli amanti offrono alle promesse spose un sacchetto con dentro fave in pasta frolla colorata, i cosiddetti "Ossi da Morti". In Trentino le campane suonano per molte ore a chiamare le anime che si dice si radunino intorno alle case a spiare alle finestre. Per questo, anche qui, la tavola si lascia apparecchiata e il focolare resta acceso durante la notte. Anche in Piemonte e in Val D’Aosta le famiglie lasciano la tavola imbandita e si recano a far visita al cimitero. I valdostani credono che dimenticare questa abitudine significhi provocare tra le anime un fragoroso tzarivàri (baccano). In Liguria la tradizione vuole che il giorno dei morti si preparino i "bacilli" (fave secche) e i "balletti" (castagne bollite). Tanti anni fa, alla vigilia del giorno dedicato ai morti i bambini si recavano di casa in casa per ricevere il "ben dei morti" (fave, castagne e fichi secchi), poi dicevano le preghiere e i nonni raccontavano storie e leggende paurose. In Umbria si producono tipici dolcetti devozionali a forma di fave, detti "Stinchetti dei Morti", che si consumano da antichissimo tempo nella ricorrenza dei defunti quasi a voler mitigare il sentimento di tristezza e sosti-

tuire le carezze dei cari che non ci sono più. Sempre in Umbria si svolge ancora oggi la Fiera dei Morti, una sorta di rituale che simboleggia i cicli della vita In Abruzzo, oltre all’usanza di lasciare il tavolo da pranzo apparecchiato, si lasciano dei lumini accesi alla finestra, tanti quante sono le anime care, e i bimbi si mandano a dormire con un cartoccio di fave dolci e confetti come simbolo di legame tra le generazioni passate e quelle presenti. A Roma la tradizione voleva che, il giorno dei morti, si consumasse il pasto accanto alla tomba di un parente per tenergli compagnia. Altra tradizione romana era una suggestiva cerimonia di suffragio per le ani-

me che avevano trovato la morte nel Tevere. Al calar della sera si andava sulle sponde del fiume al lume delle torce e si celebrava il rito. In Sicilia il 2 novembre è una festa particolarmente gioiosa per i bambini. Infatti vien fatto loro credere che, se sono stati buoni e hanno pregato per le anime care, i morti torneranno a portar loro dei doni. Quando i fanciulli sono a dormire, i genitori preparano i tradizionali "pupi di zuccaro" (bambole di zucchero), con castagne, cioccolatini e monetine e li nascondono. Al mattino i bimbi iniziano la ricerca, convinti che durante la notte i morti siano usciti dalle tombe per portare i regali.



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