Il Piccolo 20 febbraio 2013

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il

PICCOLO

Giornale

www.ilpiccologiornale.it

Edizione del Mercoledì

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Anno XIII • n° 14 • MERCOLEDÌ 20 FEBBRAIO 2013

Non riceve alcun finanziamento pubblico

Edizione chiusa alle ore 21

Periodico • € 0,02 copia omaggio

Secondo un’indagine di Adiconsum e Movimento difesa del cittadino, sono ben 12 le tipologie di frodi a danno di chi cerca un’occupazione

LAVORO, IL RISCHIO DEI FALSI ANNUNCI C

MONUMENTI FAI, SMACCO PER SAN ROCCO

Solo 147° tra i luoghi del cuore. Bene la Madonna della Senigola di Pescarolo

AVVISO AI LETTORI Il Piccolo, in via del tutto eccezionale, questa settimana uscirà venerdì 22 febbraio, anziché sabato 23 MOVIMENTO 5 STELLE

Beppe Grillo gremisce piazza Stradivari

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REGIONALI - IVANA CAVAZZINI

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«Non distruggere, ma cambiare per costruire»

PRODOTTI NON ALIMENTARI

Obbligatorio in etichetta il luogo di produzione

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OSPEDALE OGLIO PO

mente, intendo tutta la cittadinanza, istituzioni, enti e cittadini. Un appoggio maggiore ce lo si poteva aspettare, senza fare polemica. Magari la prossima volta uniremo le forze. Comunque sia, un 129° posto su 10mila siti censiti in tutta Italia non si butta via. Spiace però perché anche durante gli spettacoli promozionali pro San Rocco del settembre 2011 la partecipazione non è stata ampia: eppure a questa chiesetta molti si dicono affezionati».

A parole, non con i fatti e con le firme. Non tutto è perduto però. «A giugno il Fai stanzierà i fondi per i restauri: se abbiamo poche speranze per questo primo criterio, che valuta il “sentimento popolare” verso le opere del territorio, possiamo farci forza con la valutazione storicoartistica e ambientale. Da questi due punti di vista, essendo quasi in golena, San Rocco ha pochi eguali». Giovanni Gardani

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Le rassicurazioni dell’azienda non convincono tutti

CULTURA

“Don Giovanni” venerdì in scena a Casalmaggiore

Chi ha sbagliato? «Beh, non indichiamo colpevoli. Forse noi potevamo pubblicizzare meglio l’evento, ma quando si parla di volontariato è difficile pretendere. Piuttosto spiace vedere come molti casalesi, anche su nostro invito, abbiano snobbato la questione: molti, pur sapendo che la firma era gratis, si allontanavano mostrando disinteresse». Qualche mancanza anche istituzionale? «Quando dico che la cittadinanza ha risposto fredda-

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SPORT

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hi ride e chi piange (o sorride un po’ meno). All’exploit dell’oratorio campestre della Madonna della Senigola di Pescarolo, fa da contraltare la delusione per la raccolta scarna su San Rocco, chiesetta diroccata fronte argine di Casalmaggiore. Parliamo del censimento Fai sui luoghi del cuore 2012: una serie di monumenti architettonici che necessitano recupero, per i quali i comitati hanno raccolto firme tra fine maggio e novembre. Pescarolo, Comune di poco più di 1500 abitanti, ha raccolto ben 6487 firme, piazzando l’oratorio della Senigola al primo posto in provincia, quarto in Lombardia, 38° in Italia. Sul podio provinciale la chiesetta di Santa Maria delle Grazie a Soncino (67° posto) e la Torre della Norma a Casalbuttano (106°). Nel Casalasco, oltre a San Rocco, si classifica 147° l’oratorio San Giuseppe di Isola Dovarese, mentre incuriosiscono i 18 voti (669° posto) per la chiesa di San Zeno di Rivarolo del Re. Casalmaggiore è un caso da studiare: possibile che un Comune di 15mila abitanti abbia raccolto solo 952 firme su un monumento per il quale sono state approntati studi e misure di sicurezza nell’ultimo lustro? A parlare è Marco Orlandi, che con Marina Travagliati e Tiziano Schiroli, compone il Comitato Angeli di San Rocco: 129° posto, che dire? «Ci si aspettava di più: abbiamo raccolto firme al mercato del sabato, durante la Fiera di Piazza Spagna, nel locale della Pro Loco e durante la Fiera di San Carlo. Siamo contenti del risultato se consideriamo che eravamo soltanto in tre nei vari banchetti, ma non tutto ha funzionato».

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L’assessore Jane Alquati: «Utilizzare i canali di ricerca convenzionali». Carmen Russo: «Attenzione a chi chiede soldi»

Con i gol di Carlini la Cremo ora è più tranquilla


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Lombardia

Mercoledì 20 Febbraio 2013

GIUNTA REGIONALE

Terremoto, sostegno ai Consorzi di bonifica

In attuazione di quanto disposto con Deliberazione della Giunta Regionale del 23 gennaio 2013 n 4721 la direzione generale Agricoltura con decreto del 5 febbraio 2013 n 754 ha provveduto a modificare l’attuale bando sul credito di funzionamento, che era riservato alle sole imprese agricole danneggiate dal terremoto, consentendo l’accesso anche ai Consorzi di Bonifica che siano operanti nei territori dei Comuni danneggiati dal sisma del 20 e 29 maggio e che abbiano presentato regolare denuncia di danni a impianti e strutture con le modalità previste dalla normativa vigente. L’importo minimo del finanziamento è stabilito in 20.000 euro e il massimo in 100.000, anche in presenza di un finanziamento superiore concesso dall’istituto di credito; per i Consorzi di Bonifica tale massimale è di 2.000.0000 euro. L’aiuto consiste nell’abbattimento del 2% degli interessi applicati dalla banca sul prestito erogato che deve avere durata minima di 2 e massima di 5 anni.

IL BANDO

Sostegno a interventi sociali per l’integrazione

a cura di Laura Bosio

Soldi europei per la qualità dell’aria

La Commissione Ue è pronta a finanziare nuovi interventi per la lotta all’inquinamento con azioni a lungo termine

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a Commissione europea, nell'ambito della programmazione 2014-2020, è pronta a finanziare nuovi interventi, mirati, che vadano a incidere sulla qualità dell'aria per la Regione Lombardia. Fondi confermati, dunque, per quanto riguarda la lotta all'inquinamento. «I nostri interlocutori - spiega l'assessore all'ambiente - ci hanno garantito che, nell'ambito della programmazione del prossimo settennio, sono previsti finanziamenti per azioni integrate in strategie strutturali di lungo termine, adottate su scala geografica adeguata, e abbiamo l'innovazione tecnologica come driver. E noi ci stiamo muovendo proprio in questa direzione».

LA QUALITÀ DELL'ARIA - «Particolare interesse prosegue l'assessore - ha suscitato il nostro Piano sulla qualità dell'aria. Le 91 misure contenute nel corposo documento, costruito grazie all'apporto di Enti e associazioni che con noi condividono l'urgenza di fare sempre qualcosa di più contro le diverse fonti emissive, sono state molto apprezzate». I rappresentanti della Commissione europea hanno anche fatto sapere che tra le aree principali di interesse scientifico in riferimento alle fonti inquinanti vi sono proprio quelle su cui Regione Lombardia insiste da tempo, in modo particolare e con provvedimenti strutturali, cioè trasporti, riscaldamento domestico, agricoltura ed emissioni transfrontaliere. PIANO ARIA NAZIONALE E DISTRETTI - Tutto ciò ha rafforzato la convinzione di entrambi gli interlocutori che anche il Governo italiano debba adottare quanto prima un Piano aria nazionale. Un vero e proprio vademecum per l'individuazione di misure nazionali, per l'introduzione di discipline e norme omogenee su tutto il territorio. In questo senso, dunque, è

stata molto ben vista anche la proposta dell'assessore di introdurre già in Lombardia e nelle regioni limitrofe i "distretti ambientali". Vale a dire ambiti territoriali omogenei - che potrebbero non coincidere con i confini provinciali -, nei quali attuare norme che tengano conto delle peculiarità delle singole zone. L'Europa, in particolare, sta valutando la possibilità di considerare le aree ritenute critiche quali laboratori in cui supportare azioni e soluzioni sperimentali. L'ACQUA - Regione Lombardia è stata invitata a entrare negli Action Groups, i nuclei operativi per l'implementazione della 'European Innovation Partnership on Water', da finanziare nell'ambito del programma 'Horizon 2020', con importanti e positive ripercussioni in termini di contributo della Regione allo svilup-

po delle politiche europee sulle acque e la possibilità di avere un buon posizionamento nelle diverse opportunità di finanziamento della Ce. LA VIS - Regione Lombardia sta lavorando a un progetto sperimentale, innovativo e multidisciplinare, che definisca una metodologia per valutare l'impatto - sulla salute dell'uomo - della realizzazione di ogni nuovo impianto, progetto o altra forma di intervento (di pianificazione del territorio o ambientale) che necessita di autorizzazione. La Vis (Valutazione impatto sanitario), appunto, ha destato l'interesse di tutti gli interlocutori, che hanno considerato l'iniziativa sfidante, visto il livello di complessità dell'obiettivo, e rispondente all'esigenza attuale di integrare le politiche ambientali con quelle sanitarie.

Finanziamento per la rimozione dell’amianto COPERTURA DELLE SPESE FINO A UN MASSIMO DI 150MILA EURO

Regione Lombardia ha approvato il bando per interventi sociali al fine promuovere l’integrazione e prevenire l’esclusione delle fasce deboli. I progetti devono riguardare la realizzazione/ prosecuzione di interventi in ambito sociale nelle varie aree (famiglia, minori, anziani, disabili, immigrazione, esclusione sociale, povertà) con particolare attenzione alle famiglie in difficoltà, alle persone non autosufficienti e alle persone disabili, di iniziative sperimentali e innovative di rilevanza regionale in attuazione di leggi di settore nazionali ad attuazione regionale. I progetti devono avere durata massima di un anno, limite ai fini dell’assegnazione del contributo regionale. ll contributo da assegnare non può essere superiore all'80% della spesa complessiva e fino ad un massimo di 150.000 euro. l’ente beneficiario pertanto partecipa al progetto con un cofinanziamento per una quota non inferiore al 20% del costo del progetto. Possono essere presentati progetti di natura sociale che abbiano rilievo su politiche regionali. I progetti possono essere proposti sia da soggetti pubblici sia da soggetti privati non profit che siano iscritti ai registri regionali. Le proposte devono essere presentate alla Asl territorialmente competente.

E' stato pubblicato il Decreto 5 febbraio 2013 n.782 con il quale si approva "l’Invito a presentare proposte per il finanziamento a fondo perduto di interventi di rimozione dell’amianto dal patrimonio di edilizia residenziale pubblica dei comuni". Le risorse disponibili, pari a un milione di euro, sono state stanziate con legge regionale 31 luglio 2012 n.14 che modifica la legge regionale per il risanamento dell’ambiente, bonifica e smaltimento dell’amianto. La domanda di finanziamento, compilata su apposito modello va trasmessa esclusivamente via Posta elettronica certificata all'indirizzo casa@pec.regione.lombardia.it. Il finanziamento è rivolto esclusivamente ai comuni lombardi per interventi di rimozione dell’amianto da edifici del proprio patrimonio destinati a Edilizia residenziale pubblica. Sono considerati ammissibili i costi di progettazione, di allestimento di cantiere e di rimozione, trasporto, conferimento e smaltimento amianto presso gli impianti autorizzati. Le spese devono essere state sostenute successivamente alla data del provvedimento di concessione del finanziamento.

Il finanziamento è a fondo perduto e copre il 100% delle spese ammissibili, fino ad un massimo di 150.000 euro (Iva inclusa); è facoltà dei comuni presentare più proposte di finanziamento, con il limite che il finanziamento complessivo richiesto non sia superiore a 300.000 euro. ll finanziamento è erogato in due rate pari al

70% ed al 30% in coincidenza, rispettivamente, con l’avvio e l’ultimazione dei lavori di rimozione dell’amianto. Il progetto esecutivo dell’intervento deve essere approvato entro 45 giorni dal provvedimento di concessione del finanziamento ed ultimato nei successivi 15 mesi.

Un aiuto economico per le imprese agricole La Regione Lombardia ha varato, per il quarto anno consecutivo, l'erogazione di un aiuto specifico alle imprese agricole per contrastare la compressione dei margini di reddittività a fronte di un preoccupante aumento dei costi di produzione, in attesa del contributo specifico di sostegno al reddito previsto dal Reg. (CE) 73/2009 relativo alla campagna 2013, che sarà disponibile solo a partire dal mese di dicembre 2013. La Giunta regionale, con delibera n.4713 del 23 gennaio 2013, ha quindi disposto l’erogazione di un finanziamento straordinario sotto forma di anticipazione a tasso zero per un importo pari al 50% degli aiuti previsti dal regime di pagamento unico. Inoltre le aziende che ricadono nelle zone terremotate potranno disporre di un anticipo da parte della Regione fino al 90% del premio. La domanda di finanziamento deve essere presentata contestualmente alla Domanda Unica di Pagamento 2013, entro il 15 maggio 2013. Il finanziamento sarà erogato entro il 31 luglio 2013.


CREMONA RONIN CLAN CREMONA - Appuntamento presso la Palestra Spettacolo il 17 marzo

“Scegliere la fiducia” convegno al museo

Giovedì il 21 febbraio nella Sala Puerari del Museo Civico Ala Ponzone si chiude il progetto Reti Affidabili. La sala ospiterà un un convegno intitolato “Scegliere la fiducia” e strutturato in due tempi: dalle 9.30 “Officina di idee: traiettorie di fiducia nei contesti locali”, al pomeriggio dalle 14.30 “Sessione tecnica: progettare l'affido - Processi di legami e di fiducia”.

Stage di Brasilian Jiu Jitzu con il maesto Federico Tisi

La neonata Ronin Clan Cremona Asd propone uno stage introduttivo di Brasilian Jiu Jitsu. Ospite d’onore il Maestro Federico Tisi, cintura nera 2°Dan, uno dei pionieri dello stile brasiliano di Jiu Jitsu in Italia. Scopo di questa iniziativa è quella di divulgare questo stile di Jiu Jitsu che in questi ultimi quindici anni è in contiunua espansione ed evoluzione e che sul territorio di Cremona non è radicalmente presente con nessuna Accademia. Oggi il Brasilian Jiu Jitsu in Italia conta diverse Accademie che hanno sfornato campioni internazionali sul terreno delle competizioni e che a livello

amatoriale sta riscuotendo un forte riscontro di presenze. Sebbene lo stile Jiu Jitsu in questione sia fortemente orientato al combattimento, la pratica quotidiana di questa disciplina non è violenta ma al contrario sicura e compatibile con persone di ogni genere, portando con sé una serie di benefici notevoli che vanno al di là di una già importante capacità di sapersi difendere in modo efficace da un aggressore. L’evento si svolgerà presso la Palestra Spettacolo (Largo degli sportivi - angolo via Postumia), il giorno 17 marzo dalle ore 10 alle ore 13.

“Italia-Albania. Andata e ritorno”

Mauro Platè, coordinatore del progetto “Risorse migranti” per Ipsia, organizzazione non governativa delle Acli e proclamato volontario dell’anno 2012 Focsiv, su invito del Soroptimist di Cremona parleranno di "Italia-Albania. Andata e Ritorno. Esperimenti di imprenditoria femminile e Microcredito nel Nord del Paese" lunedì 25 febbraio alle ore 17.30 nella Saletta Mercanti (via Baldesio 10).

Lavoro, attenzione ai falsi annunci Appello di Adiconsum e Movimento difesa del cittadino: riscontrate ben 12 tipologie di frodi a danno dei giovani in cerca di occupazione

Carmen Russo (Informagiovani): «Informarsi bene sulle aziende». Jane Alquati: «Scegliete i canali di ricerca convenzionali»

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COME TUTELARSI

di Laura Bosio

n un periodo di profonda crisi come quella che stiamo attraversando, che porta con sé un'elevata disoccupazione giovanile, trovano purtroppo terreno fertile coloro che lucrano a danno dei giovani e del loro diritto a trovare un lavoro. Quello dei “falsi annunci” è un fenomeno purtroppo sempre più diffuso, come conferma una recente indagine condotta da Adiconsum e Movimento difesa del cittadino, nell'ambito del progetto "Lavoro sicuro", co-finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, che ha riscontrato ben 12 tipologie di frodi e pratiche commerciali scorrette perpetrate a danno dei giovani (e non) in cerca di lavoro o di offerte formative/aggiornamenti professionali. «Si tratta di un problema molto ampio» sottolinea Carmen Russo, responsabile dell'Informagiovani di Cremona. «Purtroppo in questo momento di crisi e di disperazione, in cui non solo i giovani, ma anche gli adulti, sono alla frenetica ricerca di un posto di lavoro, c'è chi se ne approfitta. Si tratta di vere e proprie truffe». Le 12 tipologie di frodi individuate da Adiconsum comprendono: il lavoro a domicilio, le vendite porta a porta, i servizi telefonici a pagamento, le iscrizioni alle banche dati, i corsi di formazione, le borse di studio, la realizzazione di book fotografici, le associazioni in partecipazione, i falsi periodi di prova, il trasferimento di denaro, le catene di S. Antonio e il marketing piramidale, i documenti da firmare. «Attenzione, sottolinea ancora Russo, ai lavori a domicilio che van-

Jane Alquati

no valutati attentamente, e bisogna assolutamente evitare di prendere in considerazione chi chiede soldi per iniziare a lavorare, magari al fine di acquistare le attrezzature necessarie a svolgere il lavoro. Attenzione anche a chi richiede la partecipazione a corsi di formazione, a proprie spese, per poter successivamente ottenere il posto di lavoro». Comuni denominatori di queste truffe sono quindi false promesse di lavoro dietro esborso di denaro o corsi di formazione di scarsa qualità pubblicizzati come gratuiti salvo poi la richiesta del versamento di somme per il proseguimento delle lezioni. Come tutelarsi, dunque? «Consigliamo di effettuare sempre una ricerca attenta sulle aziende che offrono il lavoro, soprattutto se si tratta di annunci online. Ci sono diversi canali di informazioni, tra cui la Camera di Commercio. Oppure le forze dell'ordine, se si ravvisa una truffa» spiega ancora Carmen Russo. «Del resto già

dagli annunci si può capire se un'azienda sia seria o meno. Attenzione anche a non fornire i propri dati, specialmente in rete: internet è una grande risorsa ma rappresenta anche un pericolo notevole, se usato in modo sbagliato». A questo proposito l'Informagiovani fornisce consulenza completa a chi cerca lavoro, in modo da rendere tale ricerca efficace: «Oltre a fornire informazioni di primo livello, svolgiamo anche colloqui di approfondimento in cui esperti aiutano i giovani a scrivere il proprio curriculum e ad inviarlo in maniera mirata» conclude Russo. «Esorto i cittadini a rivolgersi ai servizi presenti sul territorio per la ricerca di lavoro; oltre a Informagiovani, ci sono i centri per l'impiego e le agenzie autorizzate, ma anche alcune associazioni di categoria» aggiunge l'assessore Jane Alquati. «E' importante utilizzare i canali di ricerca convenzionali, per non incorrere in “fregature”. E' sempre consigliabile

«Rete: risorsa ma anche pericolo»

leggere con attenzione gli annunci, analizzandoli approfonditamente: solitamente gli "annunci-truffa" non spiegano chiaramente la mansione che il candidato dovrà svolgere. Infine, consiglio di evitare di mettere online annunci di ricerca lavoro, in quanto ci si espone molto a eventuali truffatori». Tra l'altro le frodi perpetrate ai danni dei giovani in cerca di lavoro presentano risvolti psicologici e sociali particolarmente gravi, come hanno denunciato Pietro Giordano, segretario generale Adiconsum e Antonio Longo, presidente di Movimento Difesa del cittadino. «Esse producono nelle vittime un abbassamento della propria autostima, a livello sociale, minano la fiducia e le aspirazioni dei giovani che vedono nel lavoro non solo uno strumento di realizzazione personale, ma anche di contributo dato alla società civile e al Paese» concludono le due associazioni, che per tutelare i giovani hanno stilato un decalogo (vedi colonna a lato) su come riconoscere i falsi annunci e difendersene.

Ecco un Decalogo per riconoscere e difendersi di falsi annunci di lavoro: 1. Ricordate che le aziende affidabili non nascondono nulla: descrivono subito il lavoro offerto, i requisiti richiesti e il compenso. Fanno leggere e firmare un contratto prima di iniziare qualsiasi sorta di attività. 2. Ricordate che una società seria che vi offre un’occupazione (in ufficio o da casa), vorrà certamente vedere prima il vostro curriculum vitae e le vostre referenze. 3. Ricordate che quando un’offerta sembra troppo bella per essere vera, probabilmente è falsa. 4. Diffidate delle aziende che non indicano la propria ragione sociale e partita Iva. 5. Effettuate ricerche online – ad esempio nel Registro Imprese della Camera di Commercio o sul sito dell’Agenzia dell’Entrate – per verificare l’affidabilità dell’azienda proponente. 6. Diffidate delle aziende che vi chiedono contributi economici per poter avviare il rapporto di lavoro. 7. Non acquistate kit o materiali di qualsiasi tipo necessari per l’avvio di un’attività a domicilio. 8. Diffidate di chi vi chiede di fornire dati personali, indirizzi e-mail e recapiti telefonici con la promessa di ricontattarvi: spesso si tratta soltanto di catene di Sant’Antonio. 9. Prendetevi sempre tutto il tempo necessario per riflettere e verificare la validità e l’autenticità dell’offerta. Diffidate di chi ha fretta di farvi concludere. 10. Non iscrivetevi a corsi o training di avviamento al lavoro a vostre spese. Di solito è l’azienda che assume a farsi carico delle spese per la formazione dei dipendenti. Nei rari casi in cui il corso viene addebitato al lavoratore, il corrispettivo non deve essere anticipato, ma verrà detratto dal primo stipendio.


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Cronaca

Mercoledì 20 Febbraio 2013

Confesercenti: “Libera la domenica”

Continua con successo la campagna promossa da Confesercenti e con il sostegno della Cei contro le aperture domenicali nella grande distribuzione, dal titolo “Libera la domenica”. «La raccolta firme sta avendo un grande successo» sottolinea Giorgio Bonoli, direttore di Confesercenti Cremona. «Sono tantissime le persone che hanno firmato per promuovere una legge di iniziativa popolare che riconduca alla Regioni la potestà di disciplinare le aperture domenicali, limitando gli eccessi introdotti dalla liberalizzazione e garantendo la giusta concorrenza». Secondo Confesercenti, che rimarca come in nessun Paese europeo vi siano orari liberalizzati come in Italia, «senza una nuova legge, nei prossimi cinque anni altri 80.000 negozi chiuderanno e le nostre città saranno sempre più vuote e meno sicure». «Con il “sempre aperto” non sono aumentati i consumi; non è aumentato il Pil; non è aumentata l’occupazione» fa sapere Federconsumatori. «Solo la Grande distribuzione ne ha tratto un enorme vantaggio. Inoltre gli eccessi di liberalizzazioni penalizzano i piccoli negozi, costringendo imprenditori e lavoratori a sacrificare valori importanti come la famiglia». Il Comitato promotore della campagna "Libera la Domenica" ha presentato e depositato presso la Corte di cassazione la proposta di Legge di iniziativa popolare per far tornare nell’ambito regionale i poteri di decisione sulle aperture domenicali. Per raggiungere l'obiettivo, sarà necessario raccogliere 50.000 firme entro sei mesi, regolarmente certificate da pubblico ufficiale.

Sull’etichetta il luogo di produzione

Una proposta della Commissione europea: fissare le regole per la piena tracciabilità dei prodotti

Controlli di qualità, sicurezza, possibilità di risalire all’origine, sorveglianza e semplificazione

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E per gli alimentari? Il decalogo del consumatore

di Laura Bosio

otrebbe divenire obbligatorio indicare il luogo di produzione anche per i prodotti non alimentari: è questa l'innovativa proposta presentata dai commissari europei per l'Industria e per la Salute, Antonio Tajani e Tonio Borg, adottata nei giorni scorsi dalla Commissione europea, secondo cui, entro il 2015, tutti i prodotti non alimentari dovrebbero avere specificato in etichetta il luogo di origine del prodotto Tale misura è finalizzata a migliorare la sicurezza dei prodotti e la sorveglianza del mercato nell'Unione europea, garantendo al consumatore che i prodotti che sta acquistando siano sicuri. Si tratta di un passaggio chiave per rilanciare il mercato interno e l'economia: un mercato che vale circa 1.000 miliardi di euro l'anno, escludendo i prodotti alimentari. Infatti, la sicurezza dei prodotti, come confermano i dati raccolti a livello europeo, non è sempre così scontata: nel 2011 il sistema europeo di allerta rapida, Rapex, è stato attivato per ben 1556 volte per segnalare la presenza di prodotti pericolosi sul mercato. Il 27% dei casi ha riguardato il settore tessile, il 21% i giocattoli, l'11% i veicoli a motore, l'8% gli elettrodomestici e il 7% i cosmetici. REGOLAMENTO SULLA SICUREZZA DEI PRODOTTI La prima delle proposte contenute nel pacchetto è un regolamento sulla sicurezza generale dei prodotti che fissa delle regole per assicurare la loro piena tracciabilità. Esso prevede obblighi proporzionati e attentamente calibrati per tutti gli attori della filiera: dal produttore all'importatore, sino al distributore. Ma si vuole anche arrivare a una semplificazione della materia. Tracciabilità. Il consumatore potrà verificare con esattezza quello che acquista, grazie a un'etichettatura in grado di identificare chiaramente le caratteristiche del prodotto. Tra le altre cose, di particolare importanza è l'indicazione dell'origine del prodotto, che andrà indicata obbligatoriamente. Quindi dovrà essere immediatamente individuabile dove un prodotto è stato fabbricato. In questo modo le autorità europee saranno in grado, in ogni momento, di risalire all'autorità di sorveglianza del mercato del Paese dove è stato fabbricato un determinato prodotto giudicato pericoloso, e identificare le misure necessarie per bloccarne la circolazione. Più in particolare, per i beni prodotti in Europa, l'impresa potrà

scegliere se indicare genericamente "Made in Europe" o più precisamente il nome del Paese di produzione. REGOLAMENTO SULLA SORVEGLIANZA DI MERCATO La scelta della Commissione è stata di semplificare la normativa attuale: oggi la sorveglianza di mercato é infatti disciplinata da diversi testi normativi. Con il nuovo regolamento ci sarà un solo testo a disciplinare il settore. L'obiettivo è di un maggiore e più efficace coordinamento tra le autorità di sorveglianza, ad esempio attraverso il potenziamento della banca dati Icsms che permetterà lo scambio quotidiano di informazioni tra le diverse autorità. La Commissione europea costituirà inoltre un Forum Europeo per la sorveglianza di mercato, al quale parteciperanno le autorità di tutti gli stati membri ma dove potranno essere invitati anche i rappresentanti delle associazioni di imprese. In questo pacchetto è compreso anche un Piano con venti azioni dirette a rendere più sicuro il mercato dei beni per consumatori. Verranno poi sviluppati dei criteri per determinare la reale efficienza dei diversi sistemi di controllo così che si possa capire dove è necessario intervenire per rendere più sicura la sorveglianza in Europa. Infine saranno sviluppate metodologie specifiche per effettuare i controlli su beni ad alta tecnologia e su prodotti innovativi che per le loro caratteristiche sono spesso difficili da valutare.

1. L’etichetta è la “carta d'identità” degli alimenti. Diffida di quelle con scritte minuscole e poco chiare soprattutto sull’origine dei prodotti. 2. Le etichette più corrette sono quelle che garantiscono le migliori condizioni di conoscenza di un prodotto: trasparenza del marchio, processo produttivo, luogo di produzione e caratteristiche del prodotto. 3. Per i prodotti alimentari esteri, ricorda che per essere commercializzati in Italia devono essere osservate le stesse regole, l’etichettatura deve essere in lingua italiana e deve essere bene individuato l’importatore e/o lo stabilimento di lavorazione nazionale. 4. Per i prodotti senza etichetta (es. vendita ai banchi di pesce, carni, prodotti ortofrutticoli) il venditore è comunque tenuto ad esporre indicazioni obbligatorie tra cui quelle sulla provenienza. 5. Fondamentale è il controllo della data di scadenza, delle indicazioni sulle modalità di conservazione e del termine di consumo dall’apertura del prodotto confezionato. 6. Per orientarti sulla genuinità dei prodotti, puoi avvalerti del sistema dei marchi di qualità previsti dall’Unione Europea (Dop, Igp, Stg e “Biologico”). Ricorda che gli alimenti “geneticamente modificati” sono riconoscibili per l’indicazione in etichetta o nell’elenco degli ingredienti. 7. Accertati che le confezioni e gli imballaggi siano integri. In particolare, verifica che nei prodotti in scatola non vi siano parti gonfie o schiacciate e che al momento dell’apertura non fuoriescano bollicine o gas particolari. 8. Sii sempre molto cauto negli acquisti on line e nelle vendite “porta a porta”. 9. Diffida dei luoghi di vendita che non appaiono salubri e sono trascurati nell’ordine e nella pulizia. 10. Non dimenticare le norme generali di igiene per la sicurezza alimentare della famiglia.


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Cronaca

Mercoledì 20 Febbraio 2013

A Reggio e Mantova la convenzione è già operativa. E a Brescia è in progetto un sondaggio anonimo con le associazioni dei commercianti

Coesione per prevenire le infiltrazioni mafiose

Mozione del consigliere Schifano (Idv): «Serve un protocollo d’intesa che unisca tutte le istituzioni cittadine»

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di Michele Scolari

e ‘ndrine hanno adeguato i propri strumenti di penetrazione nel sistema economico legale e, dopo il salto geografico (dal mezzogiorno alle pianure del nord), anche il salto sociale ormai è ultimato: dalle “tradizionali” attività criminali si passa alle forme di quella che gli ultimi rapporti della Dia definiscono la nuova “criminalità economica organizzata”, sempre più orientata allo sfruttamento delle possibilità offerte dal tessuto socio-economico e «capace non solo d’integrarsi con l’economia legale ma anche di anticiparne l’evoluzione e le opportunità», sfruttando un tessuto economico reso fragile dalla crisi e dal credit crunch con la creazione di «lobby d’affari con soggetti anche estranei alle organizzazioni criminali». In questo quadro si inserisce il racket dell’usura: fonte primaria di approvvigionamento dei capitali necessari da reinvestire nel tessuto socioeconomico. Per questo in alcune città si sono attivate misure per arginare il fenomeno dove è già radicato (come nel reggiano, nel modenese e nel mantovano) e per prevenirlo dove si manifesta ancora con timidi, seppure significativi, accenni (come nel cremonese o nel bresciano). A Mantova e Reggio Emilia si sono siglati protocolli d’intesa (“protocolli di legalità”) che uniscono le forze politiche, l’Amministrazione, la magistratura e le forze dell’ordine, coinvolgendo anche le Camere di Commercio (con l’obiettivo di rendere più trasparente l’accesso ai dati) e, cosa non da poco, le associazioni del mondo economico. Anche a Colorno, come segnalato dalla stampa locale, il sindaco Michela Canova (che ha ricevuto minacce ed una busta con proiettili) intenderebbe seguire la stessa strada. E a Brescia, in seguito al caso di usura registrato lo scorso 12 giugno, è comparso un progetto “in sinergia”, assai efficace per avere il polso della situazione: ovvero, un sondaggio anonimo che coinvolga le associazioni di categoria. A Cremona sulla necessità di un osservatorio di questo tipo si è espresso

LA NUOVA ’NDRANGHETA RISALE DALL’EMILIA, TRA USURA ED ESTORSIONI Le ‘ndrine allungano gli occhi anche sul cremonese. E’ il sostituto procuratore Roberto Pennisi a segnalarlo (come già riportato su queste pagine nelle edizioni del 4 luglio 2012 e dello scorso sabato 16 febbraio). Ma è un’altra ‘ndrangheta, non è quella descritta da Enzo Ciconte in “Ndrangheta Padana”, quella delle grandi inchieste che hanno inferto un duro colpo alle grandi consorterie calabresi del milanese qualche anno fa. Di queste, che è quella lametina e crotonese e delle sue mire anche su Cremona, ne ha parlato, oltre a Pennisi, anche il giornalista Giovanni Tizian (ora sotto scorta). Non scende dal milanese ma risale dall’alta Emilia. Il caso di usura scoperto lo scorso maggio a Cremona si inserisce in questo quadro, ed è connesso, tramite la figura di Giuliano F.V., al clan di “manu ‘e gomma”, al secolo Nicolino Grande Aracri (capobastone dell’omonima ‘ndrina, con un “pedigree” di 37 ordinanze di custodia cautelare in carcere, condannato a 17 anni per associazione mafiosa e tentato omicidio, scarcerato ad aprile 2010 e poi di nuovo nella primavera del 2011): secondo i rapporti della Dia sarebbe quest’ultimo a controllare, da Cutro, attraverso il fratello referente territoriale a Brescello, anche la zona di Cremona. E lo fa con un'altra metodologia: non procede colonizzando

(non ripeterà l’errore commesso anni fa dalla “collega" milanese”) ma delocalizzando continuamente lungo determinate direttive territoriali, infiltrandosi e mimetizzandosi nell’ambiente socio economico della zona di insediamento attraverso investimenti apparentemente leciti. Siamo davanti a nuovi metodi d’infiltrazione e nuovi percorsi

geografici. Saranno questi gli assi (Modena-Cremona e Modena-Venezia) e le strategie a cui bisognerà stare estremamente attenti in futuro, con nuovi mezzi investigativi, giuridici e preventivi, tra cui anche i protocolli sinergici tra le istituzioni cittadine. mi.sco.

favorevolmente il gup di Cremona Guido Salvini (consulente nel 2007 della Commissione parlamentare Antimafia e che si è occupato nel passato anche di inchieste sulla 'ndrangheta a Milano) in un intervista rilasciata nel marzo 2012 alla redazione di Stampoantimafioso.it. E il consigliere comunale e segretario cittadino dell’Idv Giancarlo Schifano, anche a seguito del blitz condotto dai finanzieri cremonesi lo scorso mercoledì, depositerà in questi giorni una mozione in cui «impegna il sindaco e la Giunta mettere in atto un protocollo d’intesa tra l’amministrazione Comunale, la Magistratura e le forze dell’ordine per arginare ed evitare che questi fenomeni di criminalità organizzata si propagano in modo deleterio e pericoloso», assieme a «verifiche accurate dei collegamenti diretti e indiretti tra aziende partecipanti alle gare di appalto e controlli sulle aziende subappaltatrici per garantire un’adeguata trasparenza».

Gruppo Ufo Cremona, sabato l’ottava conferenza Il Gruppo Ufo Cremona organizza l'ottava conferenza dal titolo "Gli alieni sono tra noi. dal segreto di stato all'ammissione ufficiale". Sabato 23 febbraio alle ore 21.00 a Cremona, presso la Sala Croce verde di via Mantova, 8. Lavinia Pallotta, direttrice di XTime e presente con numerose partecipazioni alla trasmissione di Mistero di ITalia 1 ,e con Alberto Negri e Gianpaolo Saccomano.Ingresso gratuito. Per informazioni rivolgersi al 328 18 55 418.

Riempi il carrello della spesa... a chi è povero Un anno fa nasce in Lombardia dopo Desio Lissone, Sesto San Giovanni anche a Cremona attraverso l’associazione di volontariato OcePad il progetto "Non sei solo". Progetto che va incontro alle persone bisognose, in particolar modo a coloro che si stanno scontrando con le necessità di primo livello come quella alimentare. «La nostra visione è mirata ad aiutare queste persone attraverso un sostegno reale e pratico - afferma l'associazione - Sabato 9 Marzo presso il Dico di Via Ghinaglia. Sabato 30 Marzo presso Bennet di Castelvetro Piacentino. Sabato 13 Aprile presso l’Ital Market di via Dante»

Le ’ndrine emiliane non colonizzano, ma delocalizzano continuamente lungo determinate direttive territoriali

A dire il vero, la stessa mozione era già stata depositata dal consigliere lo scorso luglio e lo spunto proveniva proprio dagli «sconcertanti casi di usura verificati nella nostra città» (con riferimento all’episodio di strozzinaggio avvenuto a danno di un barista, nel mese di maggio, in centro città e degli incontri, avvenuti alla periferia di Cremona, tra tre usurai e la loro vittima, un artigiano bresciano). Sebbene i casi registrati a Cremona siano ancora pochi, non va dimenticato che l’usura è un fiume carsico, di cui spesso si conosce solamente la punta dell'iceberg. Pochi casi potrebbero sottenderne molti di più. Per ora si parla di “reati spia”, timidi accenni che però non andrebbero sottovalutati. Ma, da luglio, la discussione della mozione in Consiglio non è mai avvenuta. Nei prossimi giorni Schifano ripresenterà la proposta, che verrà iscritta al prossimo Consiglio comunale. Riuscirà stavolta ad essere discussa?

Per il cieco assoluto è ancora lo strumento più autonomo e diretto

Quarta giornata internazionale del Braille La ricorrenza della Sesta Giornata Nazionale del Braille, istituita per la prima volta con legge del Parlamento Italiano n°126 del 3 Agosto 2007, oltre che ricordare il grande valore culturale e sociale dell’invenzione dell’alfabeto tattile da parte di Louis Braille, avvenuta quasi 200 anni fa e che ha permesso ai ciechi di tutto il mondo di accedere liberamente all’istruzione scolastica e ad una formazione professionale, che li ha riscattati da un’esistenza di miserie e resi in grado di lavorare e guadagnarsi da vivere in modo dignitoso, vuole essere un pretesto per sensibilizzare, una volta di più, attraverso le istituzioni e i media, l’opinione pubblica riguardo ai problemi di comunicazione e accessibilità che ciechi e ipovedenti riscontrano quotidianamente e che ancora li penaliz-

zano e li isolano dal resto della società. Non va dimenticato inoltre che l’Istituto dei Ciechi di Milano, in via Vivaio 7, primo in Italia ad adottare il codice Braille fin dal 1864, ha allestito al suo interno un museo unico nel suo genere che rac-

coglie strumenti, macchine speciali, libri stampati per i ciechi e materiali tiflodidattici che testimoniano la trasformazione avvenuta nella scuola dell’Istituto, dall’uso della scrittura visiva in rilievo a quella in codice Braille.

Per un modello positivo dell'immagine della donna nella società attuale

Vota l’immagine vincente: c’è tempo fino al 25 per scegliere C'è tempo fino al 25 febbraio per votare sulla pagina facebook www.facebook.com/soroptimistcremona una delle 10 immagini scelte dalla giuria tecnica per rappresentare un modello positivo dell'immagine della donna nella società attuale, contrastando così l'uso spesso improprio dell'immagine femminile nella pubblicità e sui media. La votazione popolare, previo “mi piace” sulla pagina face book, decreterà

il vincitore o la vincitrice del concorso che l’8 marzo riceverà un Ipad offerto da Lgh. L'iniziativa si inquadra nell'ambito del progetto Medi@mente donna, promosso dal Soroptimist International Club Cremona in collaborazione con il Comune di Cremona e con gli Istituti di istruzione superiore "Beltrami", "Ghisleri", "Manin", "Munari" e "Torriani" di Cremona e cofinanziato da Regione Lombardia.


6 Mozione del consigliere comunale Idv, Giancarlo Schifano: «Quando verranno svolti i lavori?» Strade dissestate, serve l’impegno della Giunta» Cronaca

Mercoledì 20 Febbraio 2013

VIABILITÀ

In seguito alle numerose proteste da parte dei cittadini per le strade dissestate, il consigliere comunale dell'Italia dei Valori, Giancarlo Schifano ha presentato una mozione in Consiglio, chiedendo urgenti interventi. «Alcune strade della città sono in condizioni disastrose» sottolinea il documento, soprattutto «a causa del maltempo si sono formate diverse buche che

pregiudicano la viabilità». L'Idv prende atto che «sul territorio comunale non è stato previsto un intervento straordinario attuo al ripristino del manto stradale» e per questo chiede l'impegno della Giunta «a mettere in atto una programmazione dei lavori pubblici inerente la manutenzione e l’asfaltatura di strade e marciapiedi». Si chiede inoltre, sottolinea Schifano, «di se-

gnalare i tempi e le modalità con le quali verranno svolti i lavori di risistemazione ed asfaltatura delle strade e dei marciapiedi; se sia il caso di utilizzare i proventi ricavati dalle multe per la sistemazione del manto stradale e dei marciapiedi; se è stato mai applicato l’art.13 del decreto legislativo n285 del 30-04-1992 che obbliga gli enti proprietari delle strade di istituire e

tenere aggiornati la cartografia ed il catasto delle strade; se sono previste nel prossimo bilancio risorse economiche adeguate a fronteggiare questo annoso problema riguardante la viabilità ordinaria al fine di garantire sicurezza e manutenzione delle strade e dei marciapiedi attraverso una mappatura capillare degli interventi da realizzare nell’intera città di Cremona».

«Non distruggere, ma cambiare per costruire» Ivana Cavazzini: «Non vogliamo smontare una protesta legittima, ma non si può essere responsabili dell’ingovernabilità. Grillo non ha una seria proposta di Governo»

L

di Laura Bosio

e elezioni, sia politiche che regionali, sono armai alle porte, e cresce l’attesa per i risultati, tenuto conto che sembrerebbe ancora alta la percentuale degli incerti. Secondo Ivana Cavazzini, candidata alle regionali per il Partito Democratico, una cosa è certa: la voglia di cambiamento. Quali sono le sensazioni che coglie tra l'elettorato, a pochi giorni dalle consultazioni elettorali? «Le persone che incontro durante la campagna elettorale sono in attesa: si aspettano che con queste elezioni cambino radicalmente le cose. Molti cittadini sono arrabbiati, e seguono l'onda di Grillo. Noi non vogliamo smontare una protesta che è legittima, ma trasformarla in una forza che possa costruire anziché demolire. Grillo vuole distruggere tutto quello che c'è ora, ma non contrappone una seria proposta di governo. Non possiamo consegnare il Paese a chi vuole solo distruggerlo. Non ci si può assumere la responsabilità dell'ingovernabilità, che è un rischio serio, con tutte le conseguenze del caso: lo spread, che tornerebbe a salire, le paure dei mercati esteri, ecc». A proposito di governabilità: come giudica le ipotesi di accordi post-elettorali tra il Pd e il Centro montiano? «Credo che adesso il Partito democratico debba solo pensare a vincere le elezioni, prima di tutto in Lombardia, per poi avere la maggioranza anche al Senato. Se poi si parlerà di alleanze, vedremo quale sarà l'apparentamento più prossimo».

«Il Pd ha saputo rinnovarsi, ma ora bisogna coinvolgere le nuove generazioni» Bisogna passare dalla “grandeur” formigoniana a una Regione sobria, umile, vicina alla gente, che lavora per la legalità Cosa deve cambiare in Regione Lombardia, dopo venti anni di governo di centrodestra? «Bisogna passare dalla “grandeur” formigoniana a una Regione sobria, umile, vicina alla gente, che lavora per la legalità. Una Regione che ascolta i territori, i cittadini, i Comuni. Ci vuole trasparenza e sobrietà nelle spese, a differenza di quanto ha fatto Formigoni, il quale ha speso dieci milioni in comunicazione mentre svuotava le reti di protezione sociale proprio quando ce ne era maggiormente bisogno». Lei si è occupata a lungo, per l'Anci, delle questioni dei piccoli comuni, quelli con meno di 5mila abitanti. Quali sono le principali difficoltà da risolvere? «La partita più difficile è quella delle gestioni associate: dal 2010 i piccoli Co-

muni hanno l'obbligo di gestire insieme i servizi. Si tratta di un passaggio fondamentale e innovativo, ma va gestito con cognizione di causa, per raggiungere al meglio gli obiettivi: il miglioramento del servizio stesso e il contenimento della spesa. Il problema è che da soli i piccoli comuni - che rappresentano il 70% del territorio - non hanno le risorse per attuare questa riforma e la Regione in questi anni non è stata in grado di accompagnarli, né dal punto di vista tecnico-giuridico né da quello economico. Questo ha rallentato un processo che ha una portata storica straordinaria, e che deve essere seguito con cura, come peraltro hanno fatto altre Regioni, come Piemonte ed Emilia Romagna, dove sono state fatte leggi in merito». A proposito del territorio: quali sono le prime emergenze da affrontare?

«Il problema più grosso è che siamo sempre stati considerati territorio di "serie B" rispetto al nord della Lombardia. Ora è il momento di passare in "serie A" come tutti gli altri, avvicinandoci ai centri pulsanti della nostra Regione e dell'Europa. Fondamentale è, allora, migliorare i trasporti e i collegamenti; ridare dignità ai pendolari; valorizzare l'agricoltura, puntando su quelle eccellenze che ci caratterizzano e che invece dalla Regione non sono mai state minimamente prese in considerazione; valorizzare il nostro patrimonio culturale. Credo che l'Expo 2015 sia, a questo proposito, un ottimo canale per aprirci e farci conoscere, permettendo alla nostra imprenditoria di avere nuovi sbocchi e mercati. Parlavo l'altro giorno con un imprenditore, ed egli mi diceva che alla politica chiede solo un interlocutore serio, che prepari il terreno e apra nuovi mercati, su cui poi le aziende potranno presentare le loro proposte. Allora l'Expo rappresenta un'occasione unica per fare accordi di programma e costruire le basi che permettano all'impresa di crescere». Come valuta la proposta del candidato del centrodestra alla presidenza della Regione, Roberto Maroni? «Voglio far notare che si sono puliti la faccia, ma sono sempre gli stessi che hanno governato sinora, che hanno fatto cadere la Giunta regionale, che hanno tutelato l'illegittimità dei Cobas facendo pagare a noi tutti le multe per le Quote latte. Lo stesso Maroni è una persona che si presenta bene, ma alla luce di quanto fatto non ha credibilità. E' antistorica anche l'idea di una macroregione del Nord,

Vitali ha presentato il programma di Lombardia civica Roberto Vitali, candidato al Consiglio regionale, ha presentato il programma del movimento Lombardia Civica di Gabriele Albertini. «La coerenza di pensiero che ho sulla famiglia è determinante» afferma Vitali. «Nel nostro programma prevediamo una fiscalita' che tenga conto del carico familiare: forme di so-

stegno dirette, come i voucher, che permettano alle famiglie di gestire in autonomia le scelte di cura, educazione, assistenza; la conciliazione lavoro-famiglia; la possibilita' di una detrazione ulteriore per le coppie che desiderano affrontare un'adozione. Nell'Agenda di programma anche la casa, elemento essenziale per

CORSO “Gestione delle terre e rocce da scavo” E' stato presentato nei giorni scorsi l’incontro tecnico-formativo sul tema “La gestione delle terre e rocce da scavo alla luce delle novità introdotte dal D.M. 161/2012”, che si svolgerà dalle 15.30 alle 18 di giovedì 21 febbraio presso la sala conferenze della sede dell’Ance (via delle Vigne, 182) e promosso in collaborazione con Regione Lombardia, Provincia di Cremona, Comune di Cremona, Arpa e Aem. Il regolamento ha lo scopo di migliorare l’uso delle risorse naturali e prevenire la produzione di rifiuti, nonché prevede le procedure e le modalità affinché la gestione e l’utilizzo dei materiali da scavo avvenga senza pericolo per la salute dell’uomo e senza recare pregiudizio all’ambiente.

CONCERTO Ardsley High School Select Chorus Mercoledì 20 febbraio, alle ore 21, nella chiesa di Sant’Agata a Cremona si terrà il concerto dell’Ardsley High School Select Chorus. L’ingresso è libero e gratuito. Il gruppo di circa 25 persone arriva a Cremona per un soggiorno di tre giorni grazie alla collaborazione del Tour Operator Effetto Srl di Roma specializzato in viaggi musicali. Il concerto ha il patrocinio della Camera di Commercio di Cremona in quanto rientra nelle iniziative promosse dall’ente al fine di promozione turistica e di intrattenimento delle persone che soggiornano a Cremona presso le strutture ricettive. Saranno i Cori di Sant’Ilario e Sant’Agata sotto la direzione di Piero Nespoli e il Coro della Facoltà di Musicologia diretto da Ingrid Pustijanac a dare il via al programma della serata.

fare famiglia, Vitali ha le idee chiare. «Puntare sull’Aler come una vera azienda per l’abitare, efficiente, innovativa, in grado di aggredire e di vincere una volta per tutte l’emergenza casa per le famiglie e per i giovani». Altro punto di forte interesse per la famiglia è la scuola: «La politica adottata dalla Regione Lombardia

per sostenere il diritto allo studio e alla libertà di scelta educativa deve essere preservata e se possibile incrementata». Infine il lavoro: «Garantire, insieme al mondo formativo e all’associazionismo d’impresa, una innovativa formazione culturale permanente a tutti gli operatori del commercio e del turismo».

quando invece dovremmo guardare all'Europa». È ottimista rispetto all'esito elettorale? «Sono un'ottimista di natura, quindi posso dire di essere speranzosa, ma con un pizzico di prudenza. Tuttavia credo che stavolta il Pd abbia tutti gli elementi per riuscire. Spero che passi il messaggio che non ci si può abbandonare solo alla "pancia" dei ragionamenti. Bisogna ricostruire, certo, ma non lo si può fare radendo al suolo quello che c'è. Come ho detto prima, l'ingovernabilità è un rischio serio, che non ci possiamo permettere. Il Pd un anno fa avrebbe potuto vincere a mani basse, ma ha fatto una scelta responsabile sostenendo un governo tecnico, perché eravamo a un passo dal baratro. Ora però serve un governo stabile e forte».

Secondo lei, il Pd ha realizzato il processo di rinnovamento che auspicava da tempo? «La discussione interna su questo tema è stata intensa e talvolta anche dura, ma Bersani ha fatto un'operazione di grande intelligenza aprendo a Renzi. Il partito ha comunque scelto la leadership di Bersani, ma la competizione con Renzi gli ha dato lo stimolo per rinnovarsi. Dal canto suo, Renzi ha accettato il risultato delle primarie e ha dato un forte contributo in campagna elettorale, lavorando per la vittoria del partito. E il rinnovamento si nota anche solo dai numeri: nelle nostre liste il 40% sono donne, e ci sono tantissimi nomi nuovi. Ma da qui il reclutamento di nuove energie deve andare avanti, coinvolgendo le nuove generazioni, che oggi sono escluse dalla politica: è insieme a loro che dobbiamo ricostruire l'Italia».

Al Cittanova Amnistia Giustizia e Libertà

Incontro con Maurizio Turco

Il capolista al Senato della Lista Amnistia Giustizia LIbertà Maurizio Turco (il deputato più produttivo tra gli eletti in Lombardia per la legislatura appena conclusa, come risulta dal dossier CamereAperte 2013 prodotto da Openpolis) sarà a Cremona mercoledì 20 dalle 16.45 per un incontro nella saletta al piano terra di Palazzo Cittanova in compagnia dei candidati cremonesi al Senato: Alessio Romanelli, Fabio Favalli, Sergio Armaroli.

L’APPELLO DI GENTE NUOVA AI CANDIDATI CREMONESI

«Destinate al Comune parte dei vostri emolumenti» La lista civica cremonese Gente Nuova lancia un appello ai candidati cremonesi per le prossime elezioni, sia alla Camera, che al Senato che alla Regione. «Coloro che saranno eletti alla Camera, al Senato o alla Regione, sarebbero disposti ad impegnarsi, (dichiarandolo pubblicamente e su questo giornale) circa la volontà di donare il 15% del loro emolumento netto, su un conto corrente a disposizione del Comune di Cremona per tutte quelle spese utili e necessarie, finalizzate al miglioramento della qualità della vita dei cittadini, in particolare per le piccole spese di manutenzione delle strade, dei marciapiedi, per la cura del verde, per la sistemazione di spazi pubblici, ecc.?» questo l'appello di Federico Trentarossi, portavoce della

lista in una lettera rivolta ai candidati. «Proponiamo la costituzione di un fondo che possa essere una risorsa rapida e di pronto utilizzo, che serva anche a dimostrare concretamente che una parte di quei soldi pubblici, vengono utilizzati in modo serio, concreto e reale, direttamente per i cittadini». Gente Nuova fa i conti in tasca a parlamentari e consiglieri: «Un eletto al Parlamento, al Senato o alla Regione, non percepisce, ad oggi, meno di 12 mila euro netti al mese, moltiplichiamo la quota per anni cinque e per tutti gli eletti del territorio e/o della città, la somma che si otterrebbe sarebbe considerevole. Bene, ipotizziamo che ognuno doni anche solo 2 mila euro al mese a favore di una cassa

per il comune di Cremona, sapete quante cose si potrebbero fare?» sottolinea ancora Trentarossi, specificando che non si tratta di «una banale provocazione o come un eccessiva spinta retorica e demagogica». Anzi, coloro che doneranno, «avranno poi tutto l’interesse nel vedere destinati con impegno e urgenza i fondi messi a disposizione della cittadinanza tutta», e potranno «legittimamente sdegnarsi e intervenire, qualora quei soldi non venissero utilizzati in modo corretto». «Adesso non rimane che attendere le risposte, sperando che proposte come questa possano avvicinare con rinnovato e motivato interesse, quanti ancora oggi sono distanti e schifati dalla politica» conclude la lettera.


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Cronaca

Mercoledì 20 Febbraio 2013

Grillo: piazza Stradivari gremita Bagno di folla per il comizio del leader del Movimento 5 Stelle: «Non siamo più un movimento, ma una comunità»

Un attacco ad ampio raggio: ce n’è per tutti: dai partiti ai sindacati, ai politici, al Monte dei Paschi. E qualche proposta

G

di Laura Bosio

rillo a Cremona: l’incontro si è svolto in una piazza Stradivari gremita. «Non siamo un movimento, siamo un virus, una comunità» ha detto il comico genovese, leader del Movimento 5 Stelle. «Le cose stanno cambiando, sono già cambiate» si è infervorato Grillo, attaccando con forza la tv, che «inquadra le piazze quando la gente è già andata via» e i giornalisti, che «fanno sempre le solite domande, non hanno ancora capito che quella è storia passata». Grillo ha esortato prima di tutto la gente alla partecipazione: «Io non posso risolvere i problemi di ognuno se ognuno non si darà da fare per cambiare le cose». Ma andiamo con ordine: attacco alla politica, con la frase che ormai è diventata ben nota, «Devono andare tutti a casa», capace, di questi tempi, di suscitare ampi consensi. «Ma non possiamo lasciarli andare a casa come se niente fosse; prima faremo loro quello che loro hanno fatto a noi. Ci hanno fatto il redditometro? Noi gli daremo il “politometro”, con un team di tecnici che valuteranno la situazione fiscale dei politici, verificando a quanto ammontava il loro patrimonio quando hanno iniziato a governare, 20 anni fa, e a quanto ammonta ora. Ci faremo restituire i soldi, come abbiamo già fatto a Parma». E ancora: «Come si permettono di

Nelle foto da sinistra: Saverio Brigati e Alessandro Tegagni, Beppe Grillo sul palco. Sotto piazza Stradivari

chiederci come spendiamo i nostri soldi? Siamo noi che vogliamo sapere come loro spendono i nostri soldi!». Un attacco ai sindacati: «Non abbiamo più bisogno di loro, hanno fatto il loro tempo. Ora gli operai devono entrare nella proprietà dell’azienda, devono deciderne le sorti». Un attacco alla vicenda del Monte dei Paschi: «E’ il più grande scandalo finanziario di questo Paese, il doppio di quello della Parmalat» ha gridato il comico genovese. «C’è un buco di 21 miliardi che non possiamo ignorare. Ora vogliamo i nomi delle persone coinvol-

te, vogliamo che l’elenco venga reso pubblico prima delle elezioni. Siamo disposti a statalizzare la banca, ma vogliamo che venga costituita una commissione di inchiesta che indaghi sui vertici dal 1995 a oggi e su tutti quelli che avrebbero dovuto controllare, come la Consob o la Banca d’Italia». Grillo urla, grida i suoi “vaffa” a tutto il mondo politico. Ce n’è per tutti: il presidente Napolitano (“O guaglione”), Monti (“Rigor Montis”), Berlusconi (“Il nano”) e Bersani (“Gargamella”). Ma parla anche della crisi, della povertà delle famiglie: «Ho girato le città e ho visto una

«Occorre che la gente partecipi per cambiare le cose»

grande desolazione: negozi chiusi, commercianti disperati che devono chiudere dopo 50 anni di attività perché non ce la fanno più. Nel mio camper (prestato, come tiene a sottolineare) ho migliaia di bigliettini, scritti da persone disperate che mi chiedono aiuto». La ricetta del Movimento è un reddito di cittadinanza a chi perde il lavoro: «Ma anche un sostegno per cercare una nuova occupazione. I soldi per farlo ci sono: li prenderemo tagliando le auto blu, gli aerei militari, le missioni di pace che nessuno ha chiesto, i benefit dei parlamentari. I soldi pubblici devono tornare alla scuola, alla sanità, alla ricerca. Siamo stufi di uno Stato che ci fa paura, che ci schiaccia,

quando invece dovrebbe proteggerci». Tra le altre proposte lanciate dal Movimento: pensionamento a 60 anni e più lavoro per i giovani, il pagamento di quanto dovuto dalla pubblica amministrazione alle aziende entro 60 giorni, più investimenti su istruzione e ricerca. «Quintino Sella tagliava qualsiasi cosa, ma diceva che la scuola non andava tagliata assolutamente. Invece stiamo crescendo una generazione di analfabeti» ha gridato il comico, concludendo poi con un appello al voto. «Le idee non sono né di destra né di sinistra.

Le idee sono buone o cattive». Dopo di lui hanno parlato i candidati: Paride Crotti, che ha sottolineato l’importanza di valorizzare il territorio e la campagna, anche da un punto di vista turistico; Matteo Della Noce, tornato dall’Inghilterra da un anno per seguire un dottorato di ricerca in Italia; Silvana Carcano, candidata alla presidenza delle regionali; Davide Imberti, che ha sottolineato di rappresentare la volontà di tutti; Danilo Toninelli, uno dei primi attivisti del Movimento; Matteo Salani, candidato per le circoscrizioni esteri, ricercatore emigrato in Svizzera.

«Le idee non sono nè di destra nè di sinistra»


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Cronaca

Mercoledì 20 Febbraio 2013

L’ultimo saluto al comandante Kiro Fogliazza Nell’intervista rilasciata al nostro giornale un anno fa, i timori del partigiano: «Spero di riuscire a spiegare cosa è stata la Resistenza» «Di quei giorni, bisogna recuperare fratellanza, solidarietà e l'impegno nel cambiare le cose»

S

di Martina Pugno

i è spento lunedì 18 febbraio, ad un mese dai 93 anni, il partigiano ed ex deputato Enrico “Kiro” Fogliazza. Con lui se ne va un capitolo di storia che per tutta la vita “Kiro” si è impegnato a tenere viva, nei racconti e nei libri ai quali ha affidato il ricordo degli anni della sua gioventù, che coincidono con quelli della Resistenza. «Queste storie bisogna leggerle per non ripeterle», ci diceva Kiro nel corso dell'intervista rilasciata al nostro giornale poco meno di un anno fa. Un lungo incontro avvenuto nella casa della figlia, quando già provato nel fisico Enrico Fogliazza ripercorreva date, nomi e luoghi senza il minimo cenno di esitazione, come se il tempo non fosse mai davvero passato da quei giorni di paura e di coraggio, di dubbio e di speranza. Nel suo più recente libro, “Maledetto Sanmartino” (2010), i ricordi affollano le pagine e riaffiorano attraverso lo sguardo del giovane Fogliazza, poco più che ventenne il giorno, o meglio, la sofferta notte, in cui decise di lasciare a casa la moglie e la figlia per combattere nelle fila della Resistenza, diventando Comandante della 17° Brigata Garibaldi («Ho paura di non riuscire davvero a trasmettere cosa è stata la Resistenza», confessava Kiro durante l'intervista). Una preziosa testimonianza che permette di ripercorrere i giorni trascorsi da Kiro e da tanti altri giovani cremonesi tra le montagne del Piemonte, fino all'eccidio del Col del Lys. «Ero in paese con altri a raccogliere del cibo, quando arrivò una staffetta ad avvisarci che bisognava scappare subito, perché i tedeschi stavano arrivando a rastrellare insieme ai soldati italiani. Ci siamo divisi in due gruppi; uno senza saperlo è praticamente andato incontro ai fascisti, che hanno commesso quello è che passato alla storia come l'eccidio

Maggio 1945, Torino. Fogliazza è il primo da seduto

Torino, Manifestazione 4/5/45. Fogliazza: il primo a sinistra

del Col del Lys, uno dei più violenti. Noi invece ci siamo salvati. Io, però, sono rimasto indietro e mi sono ritrovato solo a passare la notte in una buca, senza sapere cosa fare né dove andare. E' stata la notte più dolorosa della mia vita». Un dolore ancora vivo, che però non oscura l'urgente necessità di far conoscere e di preservare la memoria

di eventi che rischiano di diventare solo freddi dati nei libri di storia. La Camera ardente resterò aperta fino a mercoledì 18 presso l'istituto Cremona Solidale. La mattina di giovedì 21 febbraio il feretro sarà esposto fino alle 11 nella sede dell'Anpi provinciale, mentre alle 11 presso l'adiacente Piazza Giovanni XXIII verrà dato a Kiro

Approvato il protocollo con il Comune e l’ufficio scolastico territoriale

Asl nelle scuole per promuovere corretti stili di vita tra i giovani

E' stato sottoscritto il protocollo d'intesa tra Comune di Cremona (Assessorato alle Politiche Educative e Giovanili), l’Azienda sanitaria locale di Cremona e l’Ufficio scolastico territoriale di Cremona, finalizzato alla promozione, all’interno delle scuole secondarie di secondo grado, di corretti stili di comportamento per prevenire le varie forme di dipendenza, fisica e psicologica, nelle fasi preadolescenziali e adolescenziali. Sono intervenuti l'assessore alle Politiche Educative e Giovanili Jane Alquati, Giampietro Martinelli, Direttore Sociale dell'Asl di Cremona, e Francesca Bianchessi, dirigente dell'Ufficio Scolastico Territoriale. “E’ con viva soddisfazione che proseguiamo l’intensa attività di prevenzione nelle scuole dichiara al riguardo l’assessore Jane Alquati - convinti che solo attraverso una corretta e puntuale informazione sia possibile evitare che i nostri ragazzi, nella fascia di età più vulnerabile, possano cadere vittime di qualsiasi forma di dipendenza. Per fare questo è indispensabile il lavoro di squadra, in modo da raggiungere i migliori risultati: ognuno dei sog-

getti coinvolti porta infatti il proprio bagaglio di competenze ed esperienze mettendolo a disposizione dei giovani.” Dal 2009 in avanti l’approccio dell’Amministrazione comunale è infatti radicalmente mutato: non più interventi disomogenei, attuati con modalità diverse, da parte del Comune e dell’Asl, ma un’azione coordinata che ha visto il coinvolgimento anche dell’Ufficio Scolastico Territoriale. Questo rientra inoltre in una diversa idea

Investiti 40mila euro per i progetti di prevenzione

di gestione delle risorse. La volontà che sottende al nuovo modo di operare è dare risposte concrete ad esigenze manifestate dalle scuole e dalle famiglie, accentuando dunque l’aspetto educativo dell’approccio. Si tratta di attività che prevedono un investimento pari a 40.000,00 euro. E di investimento vero e proprio si tratta in quanto la prevenzione, una migliore informazione dei giovani, l’ascolto delle loro problematiche porta, in futuro, ad avere meno soggetti in condizione di ricorrere all’assistenza da dei servizi sociali.

l'ultimo saluto. Il partigiano Kiro, intanto, il suo più importante messaggio ai giovani l'ha già lasciato, tra le nostre pagine, un anno fa: «Di quei giorni, però, bisogna recuperare i valori di fratellanza e solidarietà, l'impegno per migliorare le cose, perché, se migliorano per la società, migliorano per tutti, anche per noi stessi».

Nato a Castelleone il 22 marzo 1920, Militante comunista dal 1941, il giovane Fogliazza prese parte alla Guerra di liberazione nelle file della Resistenza. Subito dopo l'8 settembre salì in montagna e, con un centinaio di giovani cremonesi, combatté in Valle di Susa (Torino) come commissario politico della 17esima Brigata Garibaldi. Dopo la Liberazione fu, dal 1945 al 1947, segretario dell'Anpi di Cremona e poi, nella seconda e nella terza Legislatura (1953-1963), fu eletto deputato nella fila del Partito Comunista. ciale e politico nell’Anpi, poi come Segretario responsabile della Confederterra Cgil alla direzione delle dure lotte bracciantili che si sviluppano nella seconda metà degli anni ’40. Eletto Deputato per il Pci dal 1953 al 1963, nel 1964 fonda l’Alleanza Contadini di Cremona ed è assessore provinciale all’Agricoltura dal 1970 al 1975. Durante le due legislature, Kiro Fogliazza si è sempre battuto per i contadini e insieme al parlamentare Amos Zanibelli (democristiano) fu coautore della ‘legge per le case contadine’. “Maledetto Sanmartino“ (2010) è il libro più recente di Enrico Fogliazza, un rendiconto “a cuore aperto” sulla Liberazione, il dopoguerra, le lotte nelle campagne e per i diritti, a Cremona e nella pianura padana irrigua. Il volume, è arricchito di fotografie e documenti inediti relativi alla Resistenza, alla Liberazione e al Dopoguerra. Nel testo, Fogliazza ripercorre il travagliato periodo storico attraverso i ricordi e le memorie da protagonista, intrecciando fatti storici ed aspetti personali, dal dolore della scelta di lasciare a casa la moglie e la figlia di 20 mesi per andare a combattere nelle montagne del Piemonte. Il testo contiene una testimonianza storica dell'eccidio del Colle del Lys, tra gli episodi di maggiore violenza della lotta partigiana avvenuto nella notte tra l'1 e il 2 luglio 1944. In tale occasione persero la vita 26 giovani partigiani, molti dei quali cremonesi.


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CASALMAGGIORE

casalmaggiore@ilpiccologiornale.it

IN AUDITORIUM

Incontro con i candidati Pd

A PARMA

L’orienteering parla casalasco

Non solo atleti e organizzatori, ma anche designer. Il campionato nazionale di Orienteering ai Boschi di Carrega di Parma, in previsione nel terzo weekend di aprile, parla sempre più casalasco. Dopo la nomina di Andrea Visioli, iscritto al Cus Parma, a organizzatore principale dell’evento, e l’iscrizione quale primo atleta partecipante (con la casacca numero 1) di Andrea Devicenzi di Martignana di Po, anche il logo della manifestazione arriva da mani del nostro territorio. Il giovane artista di Vicobellignano Giorgio Tentolini, che in carriera vanta già un Premio Rigamonti e al momento sta esponendo a Milano presso la Galleria San Fedele i suoi lavori nella mostra “Alle soglie dell’Apocalisse” (aperta fino al 9 marzo), ha infatti disegnato il logo della manifestazione. “Un elemento dinamico” spiega la nota ufficiale di descrizione del simbolo (nella foto sopra) “si fonde con un elemento informativo: il cerchio della bussola ha una sua direzione in lettura dinamica a 360°, mentre dal punto di vista funzionale sono ben chiari e precisati luogo, tipo di manifestazione e categoria della stessa. I pesi compositivi sono dunque rispettati e ben bilanciati”. Da segnalare, come noto, anche la partecipazione all’evento nazionale dell’altro casalese, Corrado Arduini, addetto alla posa della lanterne lungo il percorso.

Questa sera, mercoledì 21 febbraio, i candidati del Partito Democratico sia alle elezioni politiche che a quelle regionali incontreranno i cittadini di Casalmaggiore. Alle ore 21 infatti presso l’Auditorium San-

ta Croce di via Azzo Porzio saranno presenti Luciano Pizzetti, Cinzia Fontana, Alessia Manfredini (candidati al Parlamento di Roma), Ivana Cavazzini, Maura Ruggeri e Agostino Alloni (candidati al Pirellone).

Affollato incontro sulla salvaguardia dei servizi dell’ospedale. Borghesi: «Basta spartizioni, dirigenti per merito»

Oglio Po, il malato non ha targa

N

di Vanni Raineri

el territorio dell’Oglio Po si può dire che la battaglia elettorale si sta giocando soprattutto attorno all’ospedale che ne porta il nome. Dopo notizie di segno negativo culminate nella delibera di un mese fa che di fatto si preparava a sopprimere due primariati e il laboratorio di analisi, nel fine settimana dai vertici dell’Azienda ospedaliera di Cremona è giunto un comunicato stampa rassicurante: alla Regione si è chiesta una deroga per poter mantenere Pediatria e il Laboratorio Analisi, deroga che “si ritiene perverrà certamente”. In aggiunta, l’esternalizzazione del servizio cucina farà dell’ospedale Oglio Po il polo aziendale per la preparazione dei pasti. Nella nota si ricorda poi la recente autorizzazione di un importo pari a 1.700.000 euro per “Ammodernamento alte tecnologie delle strutture sanitarie”. Benvenute elezioni, dunque: almeno un risultato sembrano averlo prodotto, anche se qualcuno dal centro e da sinistra si fida poco, come Torchio che parla di “sana diffidenza contadina”. Fatto sta che l'argomento è rovente, e lunedì sera un importante incontro sul tema si è tenuto in Audotorium Santa Croce, organizzato dall’Associazione Amici

dell’Ospedale Oglio Po, da “Democratici nel mondo”, Acli e “Amici del dialogo”. Relatori il presidente degli “Amici dell’Oglio Po” Claudio Toscani, il vice sindaco di Casalmaggiore Luigi Borghesi, l’assessore all’ambiente del comune di Viadana Adriano Saccani e Monica Vangi della Cigl. Il presidente del Consiglio comunale casalese Calogero Tascarella ha introdotto la serata, rammentando le promesse fatte dal direttore generale Simona Mariani quando fu ospite del Consiglio comunale, poi andate disattese, almeno fino alla delibera di un mese fa. Claudio Toscani ha sottolineato il milione circa di euro raccolti dai cittadini che hanno consentito l’acquisto della risonanza magnetica, di lettini pediatrici e apparecchi vari in dotazione all’ospedale, affermando che la sua associazione rimarrà ben vigile anche dopo le elezioni. L’assessore Adriano Saccani ha ricordato come l’unità del territorio portò vent’anni fa a cancellare tre ospedali (Casalmaggiore, Viadana e Bozzolo) per realizzarne uno che facesse da riferimento all’Oglio Po, una battaglia che ha prodotto «un gioiello che dà lustro alla zona, e risposte precise in campo sanitario». «Viadana e Casalmaggiore – ha aggiunto – devono fare da traino per gli altri comuni per preservare questa eccellenza oltre i colori politici».

Sopra il pubblico: si riconoscono Pizzetti, Torchio e, semicoperto, il sindaco Silla In alto il tavolo con, da sinistra, Vangi, Borghesi, Tascarella, Saccani e Toscani

L’intervento più efficace è risultato quello del dottor Luigi Borghesi, anche per la posizione privilegiata consentitagli dall’essere sia amministratore che primario. Dopo aver ricordato quale impresa fu quella di realizzare il nosocomio, che oggi è ospedale per acuti (nel senso che vanta un Pronto Soccorso efficiente in grado di far fronte a tutte le emergenze, trattando in loco o trasportando in strutture di secondo o terzo livello in modo sicuro), ha detto che l’eccellenza lombarda nella sanità è tale se rapportata al lvello delle altre regioni, ma se si va oltre confine mostra evidenti margini di miglioramento, tanto che «nessuna facoltà di medicina italiana è nell’elenco delle 100 migliori al mondo». Il dottor Borghesi ha poi focalizzato i 5 punti di criticità: il livello di corruzione in Lombardia che comporta perdite di ingenti somme e risorse, la competizione esasperata tra pubblico e privato che ha prodotto perdite di qualità sui servizi, la mancata programmazione nella collocazione corretta delle strutture (con doppioni e zone scoperte), i criteri di scelta dei manager basati sull’appartenenza politica («una vera e propria spartizione») e non sul merito, e la riduzione del numero delle ex Usl che ha comportato la divisione di un territorio che era coeso e che aveva creato il proprio ospedale: «Da qui sono sorti parecchi disservizi, da allora l’Oglio Po è diventato un satellite di Cremona iniziando un declino che ha portato alla perdita di infermieri, medici, primariati e letti (da 230 a 170)». Monica Vangi ha lamentato come a pagare il conto della spending review sia-

Il Giocagin decolla in Baslenga con il tutto esaurito

Ha fatto registrare il tutto esaurito in Baslenga la prima tappa del Giocagin, manifestazione organizzata dall’Uisp (Unione Italiana Sport Per tutti) che ha visto tenersi al palazzetto di Casalmaggiore la prima tappa nazionale: prossimi appuntamenti cremonesi domenica 17 marzo presso la palestra comunale di Cavatigozzi e domenica 21 aprile a Crema presso la palestra di via Toffetti. “Divertimento in movimento” è lo slogan del Giocagin, che nell’esordio maggiorino ha dato spettacolo: tre ore piene di sport, all’insegna della solidarietà, che il pubblico assiepato sugli spalti

della Baslenga ha gradito e applaudito. In chiusura, c’è stato addirittura un ballo collettivo che ha coinvolto persino suor Maria Buongiorno, la responsabile della Casa Giardino “I figli di Gesù Sofferente”, ovvero dell’associazione di disabili a cui è stato devoluto l’intero incasso della manifestazione (l’ingresso era ad offerta libera). Protagonisti della manifestazione, sono stati i giovani sportivi portati ad esibirsi in Baslenga dalle società sportive del casalasco. Coordinati da Elena Cacciatori, hanno partecipato all’evento l’ASD

Gymnica 2009 guidata da Renato Incerti, il Shotokan Karate-do del Maestro Claudio Lena, l’ASD Dimensione Danza della professoressa Nilla Barbieri e la Dance Academy Aerobic School dell’insegnante Luisa Sartori di Bozzolo. Il presidente dell’associazione disk-jockey di Parma, Alberto Bolognesi, e il presidente provinciale Uisp, Goffredo Iacchetti, hanno presentato il Giocagin casalasco. Per l’amministrazione comunale di Casalmaggiore, era presente il presidente del consiglio con delega allo Sport Calogero Tascarella.

no come sempre le fasce più deboli ed ha auspicato che i prossimi direttori generali non facciano come tutti quelli che si sono succeduti, i quali come primo atto hanno sempre modificato la propria location (ufficio, cucina, bagno privati). Ha poi sottolineato come il depotenziamento riguardi servizi sanitari anche al di fuori dell’ospedale, e prima di esultare ha detto di attendere la delibera che formalizzi l’impegno per ora espresso a mezzo stampa. Al termine sono intervenuti alcuni dei politici presenti: Giuseppe Torchio (Centro Popolare Lombardo con Ambrosoli) ha ricordato come i comuni abbiano sostenuto economicamente l’ospedale, e lo stesso i privati, cosa che non accade altrove, mentre si rischia di perdere un 2030% di utenza extraregionale (dall’Emilia). In attesa della citata delibera, inoltre, ha ricordato come da risolvere restino il primariato di ortopedia e le questioni relative a Viadana e Bozzolo. Il sindaco di Casalmaggiore Claudio Silla ha lamentato che si metta in discussione l’unico ospedale che serve un bacino di 80mila abitanti, mentre l’assessore casalese Pierluigi Pasotto (candidato di Rivoluzione Civile) ha criticato l’efficienza del rapporto di sussidiarietà del privato rispetto al pubblico. Presente in platea anche il candidato PD Luciano Pizzetti. Interessante infine anche l’intervento del primario del Poma di Mantova Rino Frizzelli: «Cremona, Oglio Po e Mantova sono tre strutture che meritano uguale attenzione, dobbiamo dare a tutti i cittadini le stesse opportunità. Il malato non ha targhe».


Casalmaggiore

Mercoledì 20 Febbraio 2013

TiBre, l’appalto apre la corsa Il primo tratto dalla A21 sino al fiume Po sarà realizzato dalla Pizzarotti di Parma. Si accorciano i tempi

S

di Vanni Raineri

e la vicenda dell’ospedale Oglio Po, come si legge alla pagina precedente, ha creato nelle scorse settimane mal di pancia soprattutto nel centrodestra, la questione autostrade vede posizioni non uniformi nell’ambito del centrosinistra. La settimana che porta alle elezioni è iniziata con l’attesa notizia dell’appalto della prima tranche dei lavori per la realizzazione della TiBre. Attesa perché si conosceva la scadenza del 18 febbraio, ma anche perché la scelta (provvisoria, in quanto l’assegnazione definitiva verrà affidata dopo le necessarie verifiche) dell’impresa Pizzarotti non ha sorpreso nessuno. Si tratta infatti di una società che ha sede a Parma ed è una delle poche nel nostro paese in grado di realizzare grandi infrastrutture: non a caso è attualmente impegnata nella Pedelombarda, nella BreBeMi e in tanti altri grandi cantieri in Italia e nel mondo. L’impresa, che ha un fatturato annuo che supera il miliardo di euro, è stata fondata oltre un secolo fa e sembra si accinga finalmente a fare il suo ingresso a Piazza Affari.

L’ex sindaco Massimo Araldi

L’opera appaltata da Autocisa riguarda il primo lotto della bretella autostradale che come noto è destinata a collegare l’autostrada della Cisa nell’intersezione con la A21 (in località Fontevivo, presso Parma) a Trecasali, poco prima di arriva-

re al fiume Po. Un breve tratto di 12 km, i cui lavori inizieranno nel corso del 2013 dopo le varie operazioni preliminari (tra cui gli espropri de terreni). Complessivamente l’opera è di 84 km, fino a raggiungere Nogarole Rocca, tra Mantova e Verona sulla A22 del Brennero, per un costo stimato in 2 miliardi e 700 milioni di euro, di cui 1700 milioni per lavori e 1000 per opere compensative, spese tecniche, espropri eccetera. L’importo per il primo tratto è di 513 milioni. Massimo Araldi, ex sindaco di Casalmaggiore che fa parte del cda di Autocisa, aveva annunciato in ottobre la sua speranza di poter percorrere la TiBre dopo 5-6 anni: l’offerta presentata dalla Pizzarotti accorcia i tempi per la realizzazione del primo tratto, e nelle speranze di Autocisa c’è l’affidamento dei lavori fino alla A22 senza procedere per ulteriori lotti ma in un’unica tranche. Tra le opere strumentali alla TiBre (anche se formalmente non compensativa) c’è la Gronda Nord, la tangenziale destinata a collegare il futuro casello posto tra San Giovanni in Croce e Martignana Po (o in alternativa, meno costosa, la rotonda sull’asolana all’altezza di Agoiolo) e la Sabbionetana all’altezza della recente rotonda che conduce all’ospedale Oglio

Po, il che consentirà di collegare il viadanese alla TiBre senza transitare per il centro abitato di Casalmaggiore. Complessivamene l’opera comporta la realizzazione di 4 ponti sui fiumi Taro, Po, Oglio e Mincio. Quello sul Po come noto verrà realizzato tra Torricella del Pizzo e Gussola, dove sarà realizzata sulla sponda cremonese una torre di ben 180 metri di altezza con un’unica campata di 270 metri. La notizia come detto giunge nel pieno della campagna elettorale, e viene valutata in modo non uniforme nel centrosinistra, dopo che il candidato governatore Ambrosoli ha preso posizione contro le nuove infrastrutture: sollecitati dal comitato contro le autostrade, i candidati di Sinistra Ecologia Libertà e alcuni del Pd (ad esempio Maura Ruggeri si è schierata ieri) si sono pronunciati contro la realizzazione delle autostrade, altri, in primis Luciano Pizzetti e Ivana Cavazzini, tendono a separare la questione delle opere già in cantiere da quelle il cui iter non è stato ancora avviato. La cosa riguarda però soprattutto la CremonaMantova, dato che la TiBre almeno nel suo primo tratto sta vedendo la luce. Schierata contro Rivoluzione Civile, a favore il centrodestra.

L’Avis cresce, ma serve un ricambio Cingia, tra buon cibo e baratto I numeri sono in costante aumento, sia a livello di donatori che di sacche di sangue e aferesi prelevate, ma la necessità principale dell’Avis di Casalmaggiore resta la stessa ormai da anni: serve, come ribadito nel corso dell’assemblea ordinaria annuale di domenica scorsa, un ricambio generazionale. L’età media dei donatori si sta infatti innalzando ed essendo ormai prossima l’elezione del nuovo direttivo (in programma il 17 marzo prossimo) l’attuale presidenza auspica un maggior coinvolgimento di giovani nei vertici organizzativi dell’associazione. Chiaro, in merito, il richiamo della presidente Fernanda Somenzi: iscriversi all’Avis comporta l’assunzione di impegni che non si limitano alle donazioni di sangue, ma che abbracciano l’intera attività dell’associazione, dalla partecipazione alle iniziative alla promozione degli ideali avisini. Ecco perché un elogio particolare è stato riservato alle iniziative promosse dall’Avis Teatro e dall’Avis Pedale Casalasco. Non solo: per l’Avis sarà importante mantenere attiva e propositiva l’attività del Gruppo Giovani, impegnati annualmente ad organizzare la Battaglia delle Band e a dare una mano alle feste avisine. Dalla relazione sanitaria, aggiornata al 31 dicembre 2012, emergono infine i seguenti dati relativi alla sezione locale dell’Avis: 1226 donatori di cui 402 femmine e 824 maschi (due in più rispetto al 2011); 3083 sacche di sangue e aferesi prelevate (91 in più rispetto all’anno precedente, così suddivise: 1785 prelevate presso la sede Avis, 1298 presso l’ospedale Oglio-Po). Complessivamente, sono state superate le 106mila donazioni.

Un giorno insieme, come cantavano i Nomadi. Un giorno insieme per tornare a respirare il sapore antico dello scambio e del baratto e per ricavare una parentesi di risparmio e buon costume in un’epoca votata al consumismo sfrenato. Domenica scorsa, presso la cascina di Cingia de' Botti di via Casaletto di Sotto, alcuni amici si sono ritrovati dall’alba al tramonto per una giornata all’insegna della gastronomia e del buon cibo, ma soprattutto dell’educazione alimentare e alla coltivazione della terra. La “giornata dell’Artemisia” prevedeva infatti il libero scambio tra i partecipanti di sementi, talee, bulbi, marze per innesto, madre per il pane e per l’aceto. Un vero e proprio baratto di semi autoprodotti, un momento di incontro tra persone che hanno cercato di praticare un metodo antico e insieme innovativo di coltivazione della terra, basata sulla tradizione e anche sul risparmio. Oltre che sulla biodiversità, definita “colore, musica, armonia, contaminazione” dagli organizzatori: davvero tanti (e in qualche caso singolari) i prodotti proposti. Una giornata basata sul do ut des e su una filosofia semplice ma a volte dimenticata: chi possiede molto di un prodotto magari ha poco di un altro, e viceversa. A quel punto venirsi incontro è automatico, evitando di spendere e spandere. E l’autoproduzione condivisa, insomma, più che una moda di nicchia, può diventare una delle (non troppe) soluzioni al problema.

Centrale di Solarolo Rainerio, la Provincia si defila

Non si costituirà nel ricorso di sospensiva presentato al Consiglio di Stato dalla società Bioenergia L’ente Provincia di Cremona si è definitivamente defilato dall'annosa questione riguardante la centrale a biomasse legnose di Solarolo Rainerio. Lo ha fatto con una delibera giuntale del 12 febbraio 2013, licenziando all’unanimità la decisione di non costituirsi nel ricorso, con richiesta di sospensiva, presentato da Bioenergia al Consiglio di Stato per la revocazione della sentenza n. 5196/2012 del Consiglio di Stato stesso, che a sua volta aveva accolto la richiesta del comune di Solarolo Rainerio di sospendere l’efficacia della sen-

tenza con cui il Tar di Brescia aveva autorizzato la costruzione della centrale. A ottobre, precisamente mercoledì 3, il Consiglio di Stato decise di accogliere il ricorso presentato dal comune di Solarolo Rainerio nei confronti di Bioenergia Investimenti SpA, contro la realizzazione in un’area attigua alla strada provinciale per Gussola di una centrale elettrica a biomasse legnose. La sentenza, di fatto, annullava la precedente decisione del Tar di Brescia, favorevole a Bioenergia. Per tutta risposta, Bionergia Investimenti SpA presentò

una nuova richiesta al Consiglio di Stato: in sostanza, un contro-ricorso per la revoca della sentenza n. 5196/2012. Da ultimo, la decisione della Provincia di Cremona di non costituirsi con Bioenergia. L'ultimo atto del batti e ribatti coinvogerà quindi solo due attori, non più tre. La vicenda, come ammette lo stesso sindaco di Solarolo Rainerio Clevio Demicheli, è «complicata e non si sa ancora quando finirà. L’ultima parola spetta al Consiglio di Stato e sui tempi della sentenza ad oggi non è possibile formulare previsioni».

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CASO OREFICI A PROCESSO GUSSOLA - L'accusa è di circonvenzione di incapace per aver prosciugato il patrimonio del gussolese Franco Orefici, scomparso a Ibiza il 18 dicembre del 2006, all'epoca 55enne. A processo c'è un'intera famiglia: il 48enne Donato Laino, originario di Matera e domiciliato a Gussola, la moglie 43enne Isabella Recchia, e la 25enne figlia Mara. Persone che, secondo l’accusa, avevano abusato “delle condizioni psico fisiche” di Franco Orefici (affetto di disturbo bipolare della personalità) tra il maggio del 2005 e il novembre del 2006, inducendolo a compiere “atti pregiudizievoli per il suo patrimonio”. Laino, per la Procura, aveva indotto Orefici a farsi nominare erede (insieme alla moglie) del suo patrimonio, stimabile in centinaia di migliaia di euro. Laino aveva quindi venduto gran parte del patrimonio immobiliare di Orefici, appropriandosi così di oltre 400mila euro. Orefici morì in seguito ad un infarto mentre si trovava ad Ibizia, senza più un soldo. Il 18 marzo, in tribunale, si procederà col processo e con la ricostruzione dei fatti.

QUALE MUSICA A SCUOLA? DRIZZONA – La Casa delle Arti e del Gioco di Drizzona organizza una serie di tre incontri/laboratori di didattica musicale per insegnanti della scuola dell’infanzia e primaria. Il corso si terrà il 9, il 16 e il 23 marzo dalle 14,30 alle 18,30 presso la sede di via Trento Trieste 5 della associazione culturale presieduta dal maestro Mario Lodi. Si tratta di una proposta, intitolata “Quale musica a scuola?”, per gli insegnanti di scuola dell'infanzia e primaria e sarà condotto dal professor Pierguido Asinari, musicista e docente universitario. Per maggiori informazioni visitare il sito www. casadelleartiedelgioco.it o telefonare al numero 329/2124933.

UN MISTERO A SABBIONETA SABBIONETA – “Il Cenacolo Ideale della Cultura - Tre mercoledì per discutere e riflettere sulle cose del mondo”. E' il titolo del ciclo di incontri culturali che tiene nella Città Ideale a cura dell'associazione Sapori Arte Cultura e del Consorzio Sablonetae Excèlsus. Il programma è iniziato il 6 febbraio con la “golosità ragionata” ossia come è possibile coniugare piacere e benessere. Stasera, mercoledì 20 febbraio alle 20,30 presso il locale Ristorante “La Loggia del Grano” si parlerà de “Il mistero dei Sacri Vasi della cattedrale Sant’Andrea e la Compagnia del Preziosissimo Sangue di Cristo in Mantova”; relatore il professor Giorgio Saggiani, Priore della Compagnia.


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Mercoledì 20 Febbraio 2013

Speciale Sposi

Verso l’altare avvolte nella seta A

Pagine a cura di Martina Pugno

IL RICEVIMENTO Organizzare il tableau Complicato più di un puzzle, il tableau di nozze è un elemento da non sottovalutare per la definizione dei tavoli: la buona compagnia influenzerà in larga parte l'opinione degli ospiti e degli invitati. La soluzione più in uso ad un banchetto di nozze è quella di avere più tavoli tondi, da 6, 8, 10 fino ad un massimo di 12 persone: esteticamente è la più gradevole e la più pratica, garantendo anche spazio per le famiglie e una varietà tale da favorire la convivialità. I tavoli tondi, al massimo di 10 persone, permettono inoltre a tutti i commensali di conversare tra di loro guardandosi in faccia.Gli sposi siedono invece, secondo tradizione, in uno spazio centrale, possibilmente visibile da tutti gli altri tavoli, in modo tale da poter tenere sotto controllo la situazione ed essere idealmente ugualmente vicini a tutti i loro invitati. La tradizione vorrebbe inoltre gli sposi al tavolo insieme a genitori e testimoni, con una disposizione che segue le normali regole del galateo del matrimonio: alla signora più importante, la sposa quindi, spetta il posto d'onore, ovvero quello centrale. Alla sua sinistra siederà l'uomo piu importante, lo sposo quindi. Uomini e donne si alterneranno negli altri posti a tavola, anche in questo caso secondo importanza: a destra della sposa siedono, nell'ordine, il padre dello sposo, una testimone, il padre della sposa e un'altra testimone, mentre a sinistra dello sposo siedono, nell'ordine, la madre della sposa, il sacerdote, la madre dello sposo e altri due testimoni. Seguire questa usanza, però, oggi è molto raro e gli sposi scelgono di sedere al tavolo da soli, con i genitori oppure con gli amici. Tra le soluzioni possibili, quella con il tavolo separato per gli sposi è forse la più pratica e funzionale. Questo permetterà alla copppia di scambiare tra intime sensazioni a caldo, dopo la cerimonia, e, molto importante, permetterà a chiunque, tra parenti ed amici, di passare al tavolo degli sposi per fare un brindisi, gli auguri e scambiare qualche parola senza sentirsi in imbarazzo interrompendo le vostre conversazioni con i genitori e i testimoni; nessuno, poi, si sentirà più importante o messo da parte.

nno nuovo, vita nuova, anche per l'abito da sposa, che sulle più prestigiose passerelle anche quest'anno si presenta in mille declinazioni per poter soddisfare tutte le spose che sognano un abito in perfetto equilibrio tra tradizione e modernità. Tante sono le proposte delle più grandi firme, dalle quali nascono i dettami per la perfetta sposa del 2013, che quest'anno si arricchirà di colore: è il verde smeraldo la tonalità per la romantica futura moglie che non ha paura di osare. Per le amanti dello stile classico, la parola d'ordine è una: la seta, elaborata e sontuosa per dare vita a vestiti che esaltino la femminilità di chi li indossa. L'abito di seta, accompagnato da lunghi e morbidi drappeggi, delinea la figura di una sposa elegante e ricercata, che gioca con le luci e le ombre per nascondersi e mostrarsi allo stesso tempo, avvolta nel mistero. Abiti morbidi, eterei ed impalpabiliscendono con linee essenziali e sicure e si accompagnano a dettagli dallo stile retrò, per una perfetta commistione nella quale l'unica regina è la sposa, unica e uguale solo a se stessa. A fare davvero la differenza sono poi i dettagli: la sposa dall'abito bianco può osare con contrasti forti, arricchendo la mise con dettagli neri che risalteranno sull'abito e delineeranno le forme. Per le spose di questo ultimo periodo di freddo, particolari come una romantica stola o lunghi guanti decorati sono un vero e proprio must, perfetti per proteggere e avvolgere delicatamente e allo stesso tempo in grado di conferire un ulteriore tocco di personalità all'abito dalle linee romantiche. Non ci si risparmia invece sulle scarpe, impreziosite da strass, da fiori, realizzate raso, dotate di plateau ideale per portare destreg-

giarsi al meglio con i tacchi altissimi: scarpe pensate per stupire e per non passare inosservato nemmeno sotto il più elegante abito. Ai piedi delle spose del 2013 si accendono i colori, che possono riprendere i dettagli presenti sull'abito per un look armonioso e ricercato. Con l'arrivo della bella stagione, le calzature giocano con lacci e intrecci, creando textures e disegni che avvolgono i piedi della sposa con motivi eleganti e piccoli dettagli che impreziosiscono il look, per una sposa elegante e sognatrice in ogni piccolo dettaglio. Dalle scarpe, la cura del dettaglio sale fino ai capelli, raccolti in morbide trecce o in acconciature che, anche se elaborate, non esagerano mai. A questo proposito, meglio evitare veli lunghi e troppo pesanti e ariosi, mentre sono più consigliate tiare o cappellini dall'effetto retrò, perfetti se abbinati a dettagli come i guanti corti, elaborati e finemente decorati. Cresce la diffusione dei cerchietti, a sostiturie pesanti veli o ingombranti elementi che possono distogliere l'attenzione dal volto raggiante e radioso.



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Speciale Sposi

Mercoledì 20 Febbraio 2013

Bouquet e decorazioni floreali realizzati su misura per la sposa e in accordo con l’abito I fiori per le decorazioni nel giorno del matrimonio sono gli elementi che maggiormente contribuiscono a creare l'atmosfera del giorno più bello. La scelta degli elementi decorativi floreali non può prescindere dai gusti personali della coppia, ma anche altri fattori devono essere presi in considerazione, come spiega il titolare de I fiori di Gritti, di Cremona: "Tutta la progettazione delle decorazioni floreali ruota intorno all'abito della sposa: il bouquet è l'elemento più importante, che deve essere composto a partire dalle caratteristiche del vestito, i suoi colori, la sua struttura, la fisicità della sposa". In questo modo,

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opo aver scelto con la massima cura e attenzione l'abito da indossare nel giorno delle nozze ed aver investito tempo ed emozioni per trovare il vestito in grado di farvi risaltare al meglio, non potete sottovalutare i dettagli che hanno il potere, allo stesso tempo, di valorizzare ulteriormente la mise oppure vanificare gli sforzi fatti. Un dettaglio che riveste grande importanza è il bouquet, sul quale verranno catalizzate le attenzioni degli ospiti che ammireranno la futura moglie all'altare. La scelta deve essere dettata dal gusto personale, ma anche dallo stile e dai colori imposti dall'abito. "Ogni anno si accompagna a tendenze e mode", spiega Serena, titolare di "Serena Fiori" di Casalbuttano. "Anche quest'anno è molto richiesto il lilla, ma non mancano le spose che richiedono una base bianca sulla quale far risaltare fiori dai colori più accesi. Primeggiano le rose, in tutte le loro diverse tonalità. In questo periodo, le coppie hanno spesso tra le prime esigenze anche quelle di contenere il budget: anche con cifre non troppo elevate, è possibile stu-

alla coppia verrà assicurata la realizzazione di un'atmosfera unica e studiata su misura, a prescindere dalle mode del momento. "L'anno scorso andava molto il lilla, quest'anno sono di tendenza il bianco e il verde, oppure l'avorio e il verde. Ma la decisione deve essere presa in accordo con le caratteristiche dell'abito, per valorizzare la sposa e l'intera cerimonia. In particolare, è importante non sbagliare il bouquet, realizzato con i fiori che il ve-

stito richiede. In questo modo anche per le decorazioni è possibile giocare con colori e forme particolari, prescindendo dalla solita piramide". Dalla composizione del bouquet si passa poi alle decorazioni: "ll bouquet rallegra e dà contorno, ad esso si devono abbinare tutti gli altri elementi. Anche una composizione minimalista può ottenere grande risalto dagli abbinamenti studiati correttamente: decorazioni in bianco o avorio possono

Di tendenza il bianco e verde o l’avorio e verde

ottenere grande risalto dall'abbinamento con fiori di maggiore impatto, come i garofani, sempre ricchi di fascino e che non passano mai di moda". Per un risultato perfetto e davvero in grado di valorizzare la sposa, prosegue Gritti, il tempo è un alleato fondamentale: "Negli ultimi anni c'è la tendenza a rimandare fino agli ultimi mesi la scelta; il consiglio è invece quello di provvedere con anticipo, per poter avere il tempo di valutare le possibili soluzioni e le decorazioni migliori per far risaltare gli sposi e i luoghi scelti a fare da cornice al giorno più bello nella vita della coppia".

I dettagli che fanno la differenza

Dalle bomboniere al tableau marriage, tutto può essere all’altezza dei sogni della coppia

diare soluzioni che si adattino perfettamente alla coppia e all'atmosfera delle location". Eleganza non significano per forza sfarzo ed eccesso:"Anche con allestimenti essenziali è possibile fare la differenza, ri-

prendendo poi le stesse decorazioni anche per la location del ricevimento, per accogliere e soddisfare tutti gli ospiti. Anche se, aggiunge Simona, "Accontentare tutti gli invitati è molto difficile; gli sposi non dovrebbe-

ro dimenticare che la giornata deve essere perfetta per loro e modulata sulle loro esigenze e sui loro desideri". Anche per la bomboniera, la parola d'ordine è la personalizzazione: "Offriamo la possibilità di scegliere tra le

tante proposte Claraluna, per la quale siamo l'unico rivenditore nel territorio, ma anche molti altri piccoli dettagli che incontrino i gusti della coppia". Anche per coloro che decidono di non ricorrere alla tradizionale bombonie-

ra, ci sono molte soluzioni a disposizione: "Molti sposi oggi decidono di non utilizzare le bomboniere e di devolvere la stessa cifra ad associazioni benefiche; in queesto caso si rivolgono a noi per confezionare le partecipazioni in modo tale che siano in linea con i temi e i colori che caratterizzeranno la cerimonia. La cura del dettaglio, in ogni fase dell'organizzazione, fino alle confettate e al tableau marriage, è ciò che fa la differenza e permette agli sposi di vedere realizzato il proprio sogno, all'altezza delle aspettative, per la loro soddisfazione e anche la nostra". Un matrimonio ben riuscito richiederà anche il tempo necessario a curare tutti gli aspetti: "Il nostro consiglio è quello di iniziare a pensare ai fiori e alle bomboniere almeno quattro mesi prima delle nozze; se successive al periodo estivo anche un po' prima. Gli sposi di inzio anno, invece, fino ad aprile o maggio, dovrebbero selezionare le bomboniere tra dicembre e gennaio, per evitare che, selezionando un modello ancora della precedente collezione, esso possa poi andare fuori produzione".


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Speciale Sposi

Mercoledì 20 Febbraio 2013

L’attenzione per l’ambiente renderà ancora più speciale il giorno delle nozze

Offrire agli ospiti un giorno perfetto

I

Location: Palazzo Folcieri per un ricevimento “in” Per individuare la location perfetta per il ricevimento di nozze non è necessario fare molti chilometri e imporre ai propri ospiti lunghi spostamenti: per coloro alla ricerca di qualità e professionalità, Palazzo Folcieri, a Volongo, è il luogo ideale nel quale celebrare il giorno più bello della propria vita. Costruito nel 1700, il palazzo mantiene intatta la struttura e le decorazioni che conferiscono ad ogni sala una personalità unica e un'atmosfera da sogno tipica della nobile residenza. Con i volti a vista e la struttura mantenuta intatta per una venue ricca di fascino e di storia, il Palazzo è la location perfetta per ricevimenti, incontri di lavoro, ricevimenti per Comunioni e Cresime ma soprattutto matrimoni, anche grazie all'ampia taverna pronta ad ospitare fino a 140 ospiti e un giardino interno per foto di grande suggestione. Scelto come location anche da ospiti illustri come Carla Fracci, Palazzo Folcieri mette a disposizione degli sposi un luogo di grande fascino e suggestione nel quale dare vita alle proprie celebrazioni su misura, al chiuso o all'aperto, con la possibilità di selezionare le sale in base al numero di ospiti, ma anche allo stile e alle atmosfere preferite dalla coppia, diversificate a seconda degli ambienti. L'attenzione nei confronti degli ospiti di Palazzo Falcieri è massima a partire dal budget: gli sposi possono personalizzare il proprio menu con piatti tipici della tradizione locale, oppure con pietanze a base di pesce, oppure ancora sfruttando la presenza di pregiati tartufi come fil rouge, sempre con la garanzia di massima qualità: con uno stretto controllo delle materie prime utilizzate, ogni portata viene preparata in modo artigianale, a partire dalla pasta rigorosamente fresca e da tutti i tipi di sugo richiesti: una lavorazione che permette di venire incontro alle esigenze di tutti gli ospiti, anche in caso di allergie o intolleranze, grazie al pieno controllo e alla conoscenza della provenienza di qualsiasi portata e ingrediente.

l ricevimento di matrimonio è il momento di vera e propria condivisione, nel quale la gioia per la cerimonia appena svolta può venire celebrata insieme alle persone più care e vicine alla coppia. Per rendere partecipi i propri ospiti del giorno di felicità, si desidera poter offrire un banchetto che sia all'altezza di ogni aspettativa e che si adatti, per quanto possibile, ai gusti e alle preferenze di ogni invitato, senza per questo dimenticare le esigenze della coppia, assoluta protagonista del lieto evento. Messe sempre più spesso da parte le pantagrueliche abbuffate che inchiodano gli ospiti a tavola per interminabili ore, i novelli sposi cercano con maggiore frequenza di dare vita ad un banchetto di grande qualità e allo stesso tempo che possa essere un piacere per gli ospiti, dall'inizio alla fine. In particolare i novelli sposi potranno scegliere di offrire diversi tipi di banchetto. Tra i più tradizionali, il pranzo o la cena serviti comodamente a tavola. Agli ospiti, disposti secondo quanto stabilito dal tableau, verranno servite tutte le pietanze direttamente dai camerieri. Questa soluzione permetterà a tutti gli ospiti di godere di ogni comodità, senza doversi alzare, per un ricevimento classico che favorisce anche le persone anziane. Per un ricevimento più dinamico, il buffet è la soluzione ideale: tutte le portate e le bevande verranno messe a disposizione su più tavoli in cui comunque saranno presenti dei cameriere che offriranno le porzioni. Il buffet permetterà agli invitati di alzarsi liberamente, senza essere costretti ad un tavolo con gli stessi commensali o comunque scegliendo

il posto che più aggrada ciascun ospite. Questa soluzione necessita di un ampio spazio per servirsi e si adatta soprattutto per ricevi-

menti con un menu elaborato ma non troppo ampio, pensato per cerimonie limitate dal punto di vista della durata, meglio ancora se all'aperto. La più moderna alternativa è costituita dal cocktail e dal rinfresco, possibile nel caso in cui la cerimonia sia stata celebrata a metà pomeriggio. Tipico è un rinfresco all'aperto servito sotto gazebo e accompagnato da una musica soft. Questa soluzione permette di estendere il ricevimento ad un gran numero di persone senza però avere una spesa economica eccessiva. Qualunque sia il tipo di banchetto di nozze che vogliate fare, è necessario considerare che

questo sarà fortemente influenzato dal luogo, dal ricevimento scelto e dallo stile e dal tono che ha caratterizzato l'intero matrimonio. Se avete optato per un matrimonio casual, ad esempio, sarà assolutamente fuori luogo organizzare un ricevimento di nozze formale, in punta di forchetta d'argento, nelle sale di un antico castello. Anche l'orario e il periodo dell'anno saranno indicativi: un rinfresco rapido ben si adatta all'estate, mentre un pasto anche di lunga durata, per prendersi tutto il tempo di gustare ogni pietanza, è più indicato in inverno, quando trascorrere del tempo in compagnia sarà da fare necessariamente in ambienti chiusi.


ELIMINATO IL “FADIGATI”

lo

SPORT

Mercoledì 20 Febbraio 2013

Responsabile Fabio Varesi

SERIE A Ogni volta che la Juve stecca i partenopei non ne approfittano. Il Milan ora è 3°!

E’ il Napoli delle occasioni perdute

Il Napoli della occasioni perdute. Ogni volta che la Juve inciampa, i partenopei non ne approfittano, legittimando chi crede che il campionato non abbia più storia. Quattro punti di distacco non sono tantissimi, ma impongono alla squadra di Mazzarri di battere i bianconeri nello scontro diretto del 1° marzo, oltre a non perdere altro terreno nel prossimo turno, che si annuncia favorevole alla Juve. Il campionato sta vivendo un periodo di stanca, complici gli impegni di coppa che stanno fiaccando le squadre di vertice. In fondo, anche se le rose sono ampie, giocano sempre gli

stessi. In zona Champions sembra che tutti stiano giocando per il Milan, che dalla 9ª giornata è la squadra che ha fatto più punti e che ha recuperato 11 lunghezze a Lazio e Inter. Queste ultime stanno vivendo il momento più difficile della stagione e sono reduci da due tremendi ko (a Siena e Firenze), che hanno minato la tranquillità dell’ambiente. Rossoneri quindi grandi favoriti per il terzo posto e in campo stasera contro il Barcellona con la consapevolezza di non aver nulla da perdere. Intanto lo sport italiano ha eletto il nuovo presidente del Coni: è Giovanni Malagò.

25ª GIORNATA Catania-Bologna 1-0, Chievo-Palermo 1-1, FiorentinaInter 4-1, Genoa-Udinese 1-0, MilanParma 2-1, Napoli-Sampdoria 0-0, Pescara-Cagliari 0-2, Roma-Juventus 1-0, Siena-Lazio 3-0, TorinoAtalanta 2-1. CLASSIFICA Juventus 55; Napoli 51, Milan, Lazio 44; Inter 43; Fiorentina 42; Catania 39; Roma 37; Udinese 36; Parma 32; Torino (-1) 31; Sampdoria (-1), Chievo 29; Cagliari, Atalanta (-2) 27; Bologna 26; Genoa 25; Siena (-6), Pescara 21; Palermo 19. Fabio Varesi fabiovaresi16@libero.it

Marek Hamsik

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Il Sassuolo capolista ora ha preso il largo SERIE B

Il Sassuolo prende il largo, mentre Livorno e Verona continuano a giocare a “ciapa no”, ma il Varese non ne approfitta. Male il Brescia, ko in casa. 27ª GIORNATA Ascoli-Pro Vercelli 0-0, Bari-Crotone 0-0, Brescia-Vicenza Di Francesco 0-1, Cittadella-Cesena 1-1, GrossetoVirtus Lanciano 2-2, Livorno-Modena 1-2, Novara-Verona 1-0, Reggina-Padova 2-1, Sassuolo-Spezia 3-2, TernanaEmpoli 0-0, Varese-Juve Stabia 1-1. CLASSIFICA Sassuolo 58; Livorno 51; Verona 47; Varese (-1) 43; Empoli (-1) 39; Modena (-2) 36; Juve Stabia, Padova 35; Brescia 34; Ascoli 33; Spezia (-1), Cittadella 32; Novara (-4), Cesena 31; Ternana, Crotone (-2), Virtus Lanciano 30; Reggina (-2) 29; Bari (-7) 26; Vicenza 25; Pro Vercelli 17; Grosseto (-6) 16.

Tre passi verso la tranquillità

Al momento la Cremo non può fare a meno di Carlini, cecchino infallibile. Per sognare adesso serve continuità

RETI: 7’ e 11’ Carlini. CREMONESE (4-3-1-2): Viotti 6; Sales 6, Moi 6,5, Tedeschi 7, Visconti 7; Buchel 6, Baiocco 6, Pinardi 6 (7’ st Nizzetto 6); Caridi 6,5, (23’ st Martina Rini 6); Momentè 6 (33’ st Le Noci sv), Carlini 7,5. A disposizione: Grillo, Cremonesi, Avogadri, Degeri. All.: Scienza. CUNEO (4-3-1-2): F .Rossi 5,5; Di Lorenzo 6 (27’ st Serino 6), De Franco 5, Danucci 6 (24’ st Oddenino 5,5), Donida 6,5; Scaglia 5, Palazzolo 5,5, Cristini 5,5; Ferrario 5; Martini 5 (14’ st Longhi 6), Di Quinzio 5. A disposizione: Negretti, Arcari, Ferri, Lodi. All.: E. Rossi. ARBITRO: Albertini di Ascoli Piceno

NOTE: ammonito Di Quinzio, spettatori 2.800 circa.

La gioia dei grigiorossi domenica contro il Cuneo (foto L. Dassi)

Reggiana in trasferta; gare senza dubbio più proibitive in vista delle quali sarebbe opportuno mettere fieno in cascina in vista di eventuali scherzetti nella zona bassa della classifica.

Nel frattempo, in alta classifica, il Lecce torna a fare la voce grossa, vincendo in dieci il posticipo contro il Como grazie a due nomi illustri per la categoria come Giacomazzi e Chevanton. I salenti-

SERIE D

PROMOZIONE

E’ terminatio in parità (2-2) il big-match del “Voltini” tra Pergolettese e Voghera ed è un risultato che può soddisfare entrambe le formazioni, sia per il gioco espresso che per le occasioni create. E in vetta alla classifica tutto resta immutato. CLASSIFICA (26ª giornata) Pontisola 54; Pergolettese 53; Voghera 51; Olginatese 46; Caronnese 45; Castellana 41; Lecco (-3) 40; Montichiari, Caravaggio 37; MapelloBonate 35; Seregno 34; Alzano Cene, A. Seriate, Fersina P. 32; Darfo Boario (-1) 29; Pro Sesto 27; St. Georgen 24; Mezzocorona 20; Trento (-1) 14; Sant’Angelo 13.

Dopo aver saltato il match contro la capolista Castellana, partita slittata al pari dell’intero girone di Promozione emiliana a causa della copiosa nevicata d’inizio settimana scorsa, la Casalese serra le fila e prova a recuperare la miglior condizione in vista del prossimo impegno: domenica col Traversetolo in uno scontro diretto per la salvezza assolutamente da non fallire. La sosta forzata dovrebbe aver ulterior-

ni rimangono dunque la squadra da battere in un girone che fatica ancora a chiarire i veri valori in campo. Il forte Trapani, infatti, non è tagliato fuori dalla lotta per la promozione diretta.

23ª Giornata

a Cremonese torna a sorridere mangiandosi in un paio di bocconi il Cuneo e prendendo ossigeno dopo il brutto scivolone di Lumezzane. E la “Carlini-dipendenza” della formazione grigiorossa continua inesorabile: se non segnasse lui… Tra l’altro pare che il giocatore, ex promessa ai tempi del Chievo, sia richiesto da mister Sarri (che lo ha già allenato a Sorrento) all’Empoli, in vista della prossima stagione. Tornando alla Cremonese, i tre punti consentono ora di guardare con cauto ottimismo al futuro e di preparare al meglio la sfida di domenica prossima a Treviso dove, vista la deficitaria condizione di classifica dei biancocelesti, sarà vietato sbagliare e quasi obbligatorio portare a casa i tre punti. Tornare con un solo punto sarebbe risultato deludente: questo è meglio chiarirlo fin da subito. Il tecnico Scienza riavrà a disposizione l’attaccante Milan Djuric, che rientra dopo la squalifica ma soprattutto, più in generale, un gruppo carico e motivato a dare continuità ai risultati, sfruttando anche il calendario favorevole. Dopo la trasferta di Treviso, infatti, la Cremonese è attesa dai due difficili impegni contro Virtus Entella (allo “Zini”) e

CREMONESE-CUNEO 2-0

Albinoleffe-Carpi Cremonese-Cuneo Feralpi Salò-Lumezzane Lecce-Como Pavia-Tritium Portogruaro-Treviso Reggiana-Virtus Entella SudTirol-San Marino Riposo: Trapani

Classifica

L

di Matteo Volpi

Lecce Trapani SudTirol San Marino Virtus Entella Lumezzane Carpi Pavia Cremonese (-1) Feralpi Salò AlbinoLeffe (-6) Como (-1) Cuneo Portogruaro (-2) Reggiana Treviso (-1) Tritium

Prossimo Turno

PRIMA DIVISIONE Il successo sul Cuneo è determinante per allontanarsi dalla zona playout

Carpi-Pavia Como-Feralpi Salò Cuneo-SudTirol San Marino-AlbinoLeffe Trapani-Lumezzane Treviso-Cremonese Tritium-Portogruaro Virtus Entella-Lecce Riposa: Reggiana

1-0 2-0 0-0 2-0 0-0 2-0 2-0 0-0 43 39 37 35 34 33 31 30 28 28 26 24 24 24 22 11 10

Pergolettese, tutto immutato La Casalese prepara la delicata sfida di Traversatolo mente svuotato l’infermeria, che negli ultimi tempi era piuttosto piena. Dalla squalifica rientrerà Paltrinieri, che con Franchi, Favalli e Bazzani ha dimostrato di comporre la miglior cerniera difensiva della Casalese. Una garanzia, visto come andò all’andata, quando un’ingenuità commessa in area da un centrocampista riadattato difensore (Fellini) favorì il vantaggio di un modestissimo Traversetolo, poi

ripreso da un gol di Scordamaglia. CLASSIFICA (20ª giornata) Castellana, Meletolese 40; Arcetana 37; Povigliese 35; Montecchio 34; Castelnovese 30; Medesanese, Brescello 27; Carignano 26; Cadelbosco 25; Ciano 24; Borgonovese, Falk 23; Traversetolo 21; Langhiranese 20; Bobbiese, Casalese, Fabbrico 18. Simone Arrighi

SCHERMA Tra gli uomini successo di Carlo Rota, fratello del campione olimpico a Sydney

Un successo la 12ª edizione del “Lino Rossini”

Carlo Rota

Il 12° “Memorial Lino Rossini” - gara open di spada nazionale - è andato in scena alla Canottieri Baldesio grazie all’organizzazione dell’Accademia d’armi “A. e A. Di Dio Emma” guidati dal presidente–atleta Paolo Fiora e dal maestro Giorgio Lattanzi, che si sono avvalsi del supporto oltre che del comitato regionale lombardo della Fis, anche del Coni, del Comune di Cremona e dell’amministrazione provinciale, dell’Aem, di Banca Mediolanum, della Rossini’s e dell’Upm Srl. Gli organizzatori sono stati soddisfatti per la partecipazione di 160 schermitori

(92 maschi e 68 femmine) provenienti dalle province del Nord e Centro Italia. Il favorito, l’ex campione italiano 2010 Federico Bollati, vincitore di 5 edizioni, è arrivato fino alla semifinale, dove ha trovato il milanese Carlo Rota (della Mangiarotti, fratello del famoso Alfredo, olimpionico della spada a squadre a Sydney 2000) è stato battuto 15-9. Quest’ultimo si è aggiudicato il trofeo sconfiggendo in finale (8-7) Dennis Perrone (Marchesa Torino): il match è stato contraddistinto da passività “per non combattimento” decretata dall’arbitro e terminato a crono-

metro. Terzi a pari merito dunque Bollati ed Alessandro Fedeli della Mangiarotti. Per la società cremonese in evidenza il presidente-atleta Paolo Fiora, che ha superato il girone ed è approdato al 1° turno, chiudendo 23° nella generale. Poco dietro, l’altro cremonese Vittorio Bedani tesserato per il Lecco dove svolge anche le funzioni di allenatore, che ha superato il girone approdando al primo turno. Per la società “A. e A. DI Dio Emma” bene Riccardo Manara ed Alessando Zavoli che hanno superato il girone mentre sono stati eliminati Marco Mignani,

Mattia Magnavacchi, Antonio Carnevali. Tra le donne, successo di Cecilia Felli della Pro Patria Busto Arsizio che ha avuto la meglio 15-14, dopo un avvincente match, su Silvia Martinelli del Koala Reggio Emilia. Al terzo posto la parmense Camilla Contardo a pari merito con la modenese Chiara Manni. Per le atlete di casa, ottime prestazioni di Maria Vittoria Beduschi e Chiara Dalmiani che hanno superato i turni preliminari, terminando rispettivamente 25ª e 28ª assolute. Out Elisa Marani e Giada Corsini. Marco Ravara


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Sport

Mercoledì 20 Febbraio 2013

BASKET A2 Arrabbiato il tecnico Anilonti: «Le miei giocatrici devono ripartire con un po’ più di umiltà e voglia di lavorare»

Brutte sconfitte per Assi Manzi e Tec-Mar Crema

(M.R.) La sconfitta subìta dall’Assi Manzi in trasferta a Muggia per 78-47 ha praticamente sancito la partecipazione delle biancorosse ai playout per rimanere in serie A2. Le cremonesi sono sempre penultime in classifica a cinque giornate dalla fine della regular season, con un distacco da colmare di otto punti dalla zona tranquilla, occupata proprio dal Muggia (attualmente al 10° posto). E’ stata la peggior partita stagionale dell’Assi Manzi, che ancora una volta ha sbagliato l’approccio al match, subendo da subito il gioco

delle padroni di casa che già al 10’ conducevano 26-14. Piccolo recupero delle ospiti che si sono portate a -7 con Racchetti in evidenza (30-23 al 15’), ma il discorso si è chiuso qui (4529 all’intervallo e poi il definitivo tracollo). Tra le ragazze di coach Anilonti da salvare Scarsi (buon rientro dopo l’infortunio) ed a tratti Cecilia Zagni e Racchetti. Il resto del gruppo ha deluso. Ora lo stesso coach deve lavorare

in chiave futura, per presentare la sua squadra nella migliore condizione fisica e soprattutto psicologica ai playout. «Cosa è successo - ha detto il coach - me lo devono spiegare le giocatrici, che devono ripartire con un po’ più di umiltà e voglia di lavorare». ASSI MANZI CREMONA: Smaldone 2, Racchetti 10, Flauret 1, Colico 6, Conti 3, Brusadin,Maffenini 6, Scarsi 11, Zagni 4, Bona 6. All.: Anilonti.

Semaforo rosso anche per la TecMar Crema. Il punteggio finale (78-47) racconta perfettamente quello che è stato l’incontro, dominato dal Fila San Martino di Lupari, che ha offerto l’ennesima prova maiuscola della stagione: precise in attacco (micidiali in particolare nel tiro dalla lunga distanza a punire la zona cremasca) ed efficaci in difesa (ancora una volta tanti recuperi e tanto contropiede). Per le azzur-

re di coach Giroldi una brutta scofitta che deve far riflettere sul prosieguo della stagione. TEC-MAR CREMA: Conti, Biasini 2, Capoferri 7, Sangiovanni ne, Sforza, Caccialanza 3, Losi 18, Gibertini 8, Rizzi 2, Picotti 7. All.: Giroldi. CLASSIFICA (21ª giornata) Venezia 40; San Martino di Lupari 36; Milano 34; Tec-Mar Crema 26; Udine, Marghera 24; Alghero 22; Broni 20; San Salvatore, Muggia 16; Virtus Cagliari 14; Valmadrera 12; Assi Manzi Cremona 8; Biassono 2.

Vanoli, ora serve un colpo al PalaRadi 20ª Giornata

S

confitta su tutti i fronti per la Vanoli, che domenica scorsa ha subìto oltre misura la voglia di riscatto della Sidigas Avellino. Oltre a cedere i due punti in palio, i biancoblu hanno anche incassato un passivo superiore a quello rifilato agli irpini all’andata, il che favorirebbe la squadra di Pancotto in un eventuale arrivo a pari punti. «Loro sono stati molto bravi a segnare dei canestri difficili - ha affermato Gigio Gresta, ex di turno, dopo il match di Avellino - mentre noi abbiamo avuto problemi in attacco, in particolare con uscite dai blocchi troppo lente. Nel secondo tempo, invece, siamo stati più efficaci in fase difensiva e la maggior parte dei canestri li abbiamo subiti per merito degli avversari, più che per demeriti nostri. Non vi nascondo che ad inizio gara ero emozionato. Ad Avellino ho trascorso cinque stagioni molto belle». Per fortuna, l’ennesima sconfitta casalinga di Biella, lascia i piemontesi in fondo alla classifica, a sei punti dalla Vanoli, che è in vantaggio nello scontro diretto, quindi potenzialmente il distacco è di otto lunghezze e permette ai biancoblu di restare abbastanza tranquilli. Ma sarebbe pericoloso sentirsi già al sicuro, quindi diventa molto importante lo scontro diretto di domenica con Montegranaro, già battuto all’andata e alla portata di una Vanoli in formato casalingo. Due punti che renderebbero ancor più rassicurante la classifica del team di Gresta, anche perché Biella dovrebbe cedere a Siena, contro una Montepaschi arrabbiata dopo nuovo scivolone esterno, nel posticipo di Pesaro. L’ultimo turno ha confermato la crescita della Scavolini, mentre Avellino è apparsa più competitiva dopo gli ultimi inne-

Avellino-Cremona 93-81 Biella-Reggio Emilia 65-72 Brindisi-Cantù 69-65 Montegran.-Caserta 97-76 Pesaro-Siena 78-73 Roma-Milano 66-79 Sassari-Venezia 108-84 Varese-Bologna 78-61

Classifica

BASKET LEGA A Archiviato il ko di Avellino, i biancoblu devono centrare i due punti nello scontro diretto con Montegranaro

Varese Sassari Siena Cantù Milano Roma Venezia Brindisi Reggio Emilia Caserta Bologna Cremona Montegranaro Pesaro Avellino Biella

32 30 26 24 24 24 20 20 20 16 14 14 12 10 10 8

Harris impegnato contro Avellino

sti: entrambe le squadre sono in grado di centrare la salvezza, mentre l’Angelico Biella sembra l’indiziata numero uno a restare all’ultimo posto, anche perché l’attuale dirigenza ha garantito la sopravvivenza solo fino al termine della stagione. Nelle parti più nobili della classifica, Milano continua la sua risalita, mentre Varese e Sassari non sbagliano un colpo. Ormai sono due certezze e non più semplici sorprese destinate a sgonfiarsi. dalla redazione

SIDIGAS AVELLINO-VANOLI CREMONA 93-81 (23-26, 50-42; 66-55) SIDIGAS AVELLINO: Hunter 8 (1/2, 2/5), Biligha 6 (3/3 da due), Lakovic 12 (2/4, 3/6), Richardson 20 (4/7, 3/5), Spinelli 14 (1/3, 4/4), Ivanov 12 (4/4, 0/2), Alborea ne, Dragovic 4 (0/1, 1/2), D’Argenio ne, Iannicelli ne, L. Johnson 2 (1/1 da due), Dean 15 (4/4, 2/7). All.: Pancotto. VANOLI CREMONA: Peric 12 (6/9, 0/2), Chase 14 (1/3, 3/7), Vitali 17 (3/6, 1/1), Kotti 1 (0/2 da due), Jackson 11 (0/3, 3/7), Belloni ne, Ruini ne, Johnson (0/2 da due), Harris 16 (3/7, 2/4), Conti ne, Stipanovic 10 (5/6 da due), Cazzaniga ne. All.: Gresta. ARBITRI: Taurino, Weidmann e Pozzana.

Troppo superiore il Montichiari. A Piadena, l’MgK Vis ancora senza Portesani e Vacchelli, ha dovuto cedere alla capolista (54-73), che è stata superiore in tutto: dominio a rimbalzo, freddezza e precisione al tiro, superiorità nel gioco espresso in campo. Piadena ha illuso i propri tifosi a metà del secondo quarto, quando spinta dall’orgoglio e da un calo di Montichiari, si era riportata a -1, dopo un avvio che l’aveva vista sempre a rincorrere. Montichiari è comunque compagine forte e costruita per salire in B2. Piadena deve riprendersi in fretta, in vista della trasferta del prossimo fine settimana a Crema, per un derby importantissimo in vista della volata finale. Erogasmet che è reduce dal pesante ko di Orzinuovi (84-68), dove ha dimostrato di aver perso lo smalto di inizio stagione. CLASSIFICA (18ª giornata) Montichiari 32; Orzinuovi, MgK Vis Piadena 26; San Bonifacio 26; Erogasmet Crema 22; Milanotre Basiglio, Lissone 20; Pisogne 18; Cantù 16; Bergamo, Bernareggio 12; Cittadella 10; Bancole 6; Arzignano 4.

La Fadigati ha passato il turno all’ultimo respiro

ATLETICA

BOCCE

A Cavatigozzi spazio alla seconda giornata dei Campionati provinciali individuali indoor, con l’assegnazione dei titoli della categoria Cadetti. Appuntamento organizzato dalla Cremona Sportiva Atletica Arvedi con la collaborazione del Comitato provinciale Fidal. Ottima la partecipazione, con ben 365 atleti in gara, come conferma il sito della società. Da segnalare la performance nei 35 metri piani Cadetti di Sofia Borgosano (Virtus Crema) con il tempo di 5”44, nei 35 metri ad ostacoli Cadetti di Emma De Gennaro (Cremona Sportiva Arvedi) e di Sofia Borgosano (Virtus Crema) in 6”16. Nel salto in alto bene Greta Vailati con la misura di metri 1,53, nei 35 metri piani (in 5”10) e nel salto in alto (1,60) bravo il cadetto Matteo Serio (Virtus Crema). Negli Esordienti B maschili, miglior prestazione provinciale nei 35 metri ad ostacoli di Alessandro Mereni (Cremona Sportiva Arvedi) in 7”68. Bene anche Mattia Portanti nei 35 ostacoli Cadetti, Alessandro Mereni nei 35 ad ostacoli Esordienti B, Emma Sforza nei 35 ostacoli Ragazze, Irene Tavani nei 35 mentri Ragazze, Fabio Aldovini nei 35 metri Ragazzi e Chiara Coccoli nei 35 piani ed ostacoli Esordienti B.

Qualificarsi al termine della roulette dei “pallini” è una gioia indecifrabile, che questa volta è toccato alla bocciofila Fadigati. Sulle corsie del bocciodromo comunale la squadra cicognolese si è imposta sulla Madonnina per 2-1 al termine di una partita imprevedibile, che Ripari e soci avrebbero potuto vincere in scioltezza, ma che hanno anche rischiato di perdere: in conclusione, passa il turno il Fadigati “ai pallini”. Inizio in salita per la formazione guidata da Giacomo Santini. Nella specialità individuale Gianlibero Bocchi perde entrambi i set, con molte recriminazioni il primo sul filo di lana e nettamente il secondo (1-8!). Buone notizie arrivano

Buone prestazioni ai Provinciali indoor

Due ko pesanti prima del derby BASKET DNC

I protagonisti della Fadigati

dalla terna Ripari-Rotta-Rossi che s’impongono nettamente per 8-3 e 8-0. Diventano decisivi gli incontri di coppia

dove nel primo Ripari-Rossi non concedono sconti ai milanesi e s’aggiudicano entrambi i set per 8-4 e 8-5. Molto più

problematico l’altro incontro con Bocchi-Rotta che perdono il primo set (6-8), ma non si demoralizzano e con l’identico punteggio s’impongono nel secondo che consente di andare ai “pallini”. Inizia Rotta (1 su 3 come Milano!), idem Ripari (male l’avversario!), mentre Rossi toglie le classiche castagne dal fuoco compiendo il capolavoro (2 tiri su 3!) ed è tripudio per la bocciofila cremonese. Ha diretto l’incontro Gabriele Ceriati. Non c’è tempo di esultare perché sabato 23 il Fadigati sarà in campo a Vigevano contro la Virtus Zeme per l’incontro di andata del secondo turno del campionato. Massimo Malfatto

Reghenzani, Biazzi e Capellini campioni provinciali

(M.M.) Conferme e sorprese hanno contraddistinto il campionato provinciale individuale che ha avuto il suo epilogo sulle corsie del bocciodromo di Soresina. Ha un buon motivo per sorridere la Canottieri Baldesio: dopo il titolo di coppia (categoria C) con Franco Cavagnoli e Simone Dova la bocciofila rivierasca si è riconfermata, anzi questa volta ha voluto “esagerare” conquistando ben due titoli provinciali ed un terzo posto. Nella categoria “A” concentrazione ed attenzione le parole chiave del neo-campione Paolo Reghenzani. Il bissolatino eliminava il beniamino di casa Ernesto Gennari per 12-6, si sbarazzava di Graziano Boselli (12-3) ed nel match di finale superava Alberto Caccialanza per 12-9. Quarto posto per Roberto Visconti. Gioca in

scioltezza Daniele Biazzi e conquista il titolo nella categoria B. Dopo aver battuto Carlo Ricini per 12-9, Biazzi s’imponeva sul compagno Piercarlo Trombini (12-9) ed in finale aveva la meglio su “Bobo” Pedretti per 12-10. Quarto posto, dopo il titolo conquistato con Pozzali, per Mauro Zorza superato in semifinale per 10-12. Infine in cat.C giù il cappello all’ultrasettantenne Mauro Capellini che può gioire al termine di una fase finale giocata con determinazione. Dopo aver eliminato Giorgio Fontana, Capellini s’imponeva nei quarti su Marco Bulla (12-10), in semifinale su Marco Desenzani (12-8) ed in finale aveva la meglio su Alberto Pollastri per 12-10. Ha diretto la gara Giuseppe Mosconi, arbitri di finale Barbisotti e Tosi.


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Sport

Mercoledì 20 Febbraio 2013

HOCKEY PISTA A2

PALLANUOTO

Bissolati non passa l’esame alla Bocconi Poker del Pieve 010 che ora è secondo

(M.R.) Alla Bissolati non è riuscito il pronto riscatto, dopo la sconfitta subìta nell'esordio a Vigevano. I biancoazzurri hanno ceduto anche a San Donato Milanese per 9-8 contro gli universitari della Bocconi Sport. Il settebello di Del Monaco ha sprecato un vantaggio di tre gol, facendosi rimontare dai locali, anziché mettere il sigillo definitivo al match. La Bocconi Sport ha approfittato del calo psicologico degli ospiti, ha rimontato con determinazione e nel

finale di gara ha siglato le reti del sorpasso. Una battuta d’arresto evitabilissima, contro una formazione alla portata, che lotterà per non retrocedere. Sabato la Bissolati si presenterà davanti al pubblico amico della Comunale alle 19.30 contro il Varese Olona. RUGBY Il Cremona Rugby rialza la testa dopo tre ko consecutivi, passano 32-0 a Lodi e salendo a 18 punti in classifica. Sconfitta con rimpianti, invece, per il Casalmaggiore, piegato 16-15 dal Valcuvia.

Il Pieve 010 ha centrato sabato scorso un importante vittoria casalinga, che l’ha portato al secondo posto in classifica. Ha sconfitto 4-1 lo Scandiano, una compagine tosta in grado di mettere in difficoltà qualsiasi avversario. Alto il ritmo imposto dai pievesi, che hanno provato a prendere in mano la situazione, ma sono stati gli ospiti ad andare in vantaggio, rimontati poi da Berto. Nel finale di tempo sono i pievesi con

Marchini a portarsi avanti con un tiro dalla distanza. E' lo stesso Marchini a ripertersi ad inizio della ripresa per il 3-1, mentre il poker porta la firma di Mattia Civa. Ora il Pieve 010 è secondo in classifica con un solo punto di ritardo dal Viareggio, ma sabato i rossoblu osserveranno il turno di riposo. HOCKEY PIEVE 010: Dal Bello, Sanpellegrini, Berto 1, Marchini 2, Fornasari, Manuele Civa, Mattia Civa 1, Baffelli, Zurlini, Guazzi. All.: Ariano Civa.

La Pomì vuole brindare in coppa

CICLISMO Nella splendida cornice del teatro di Castel Cerreto (Bergamo) è stata presentata ufficialmente la linea “Pantani Shoes” calzature artigianali create dal design bergamasco Emanuele Manenti (www. pantanishoes.it) con parte del ricavato ottenuto dalla commercializzazione delle linee che sarà devoluta alla “Fondazione Marco Pantani”. Scarpe firmate Pantani, indossate per l’occasione da atleti e dirigenti della Ciclistica Trevigliese del presidente Gigi Moriggi, squadra della categoria Juniores in gara nel 2013 (nella foto). Formazione che sarà diretta dall’ex professionista Ettore Badodato, da Emanuele Gamba e dal cremasco Emilio Bertolasi, che ci ha detto: «E’ stata buona, ma non eccellente la stagione quella del 2012, ma quest’anno stupiremo con dieci atleti in organico e con la conferma del vailatese Davide Donesana, motivato dal fragoroso successo nell’Omnium su pista a Montichiari». «Guardando al futuro non sono pochi i problemi che abbiamo di fronte - ha detto Moriggi - non mi sarei mai aspettato quello che è successo nel 2012 con la Provincia di Bergamo, che non ci ha dato il nulla osta a corse storiche del calendario, quindi non ci saranno gare organizzate dalla Ciclistica Trevigliese». Il problema dei permessi è molto sentito, senza sostegno ti cade il mondo addosso. Tra gli ospiti d’onore Gianluigi Stanga, emerito team manager

18ª Giornata

L

a Pomì del nuovo corso targato Cuello soffre sul campo della Sanitars Metalleghe Mazzano, ma alla fine riesce a spuntarla in quattro set. La scena più bella della trasferta in terra bresciana è quella del neo allenatore argentino mentre festeggia insieme alla squadra la vittoria sotto le tribune davanti ai tanti tifosi di fede rosa. Probabilmente una gara dagli elevati contenuti emotivi come quella contro il Mazzano, la Pomì solo qualche giorno fa avrebbe rischiato di perderla. «Non esiste la prova del nove - afferma Cuello - posso solo dire che la squadra mi è piaciuta tantissimo, ha saputo soffrire in silenzio e con abnegazione, attendere gli errori delle avversarie ed anche per questo la vittoria è ancora più bella. Nella seconda parte del match, probabilmente le ragazze hanno pagato lo sforzo fatto nei primi due set, hanno tirato il fiato e poi non dimentichiamo che dall’altra parte della rete c’era una squadra di tutto rispetto, in grado di giocare una bella pallavolo. Quindi abbiamo rischiato grosso nel quarto set, ma nelle occasioni in cui ho chiamato time-out ho detto alle ragazze che finché lo svantaggio fosse rimasto di tre lunghezze, tutto sarebbe stato possibile, in pratica le ho spronate a credere sempre nella

Cadelbosco-San Casciano 3-1 Frosinone-Soverato 3-0 Marsala-Sala Consilina 3-0 Mazzano-Pomì 1-3 Montichiari-Novara 0-3 Ornavasso-Fontanellato 3-0 Pavia-San Vito 3-0

Classifica

VOLLEY A2 Tornate alla vittoria in campionato le casalasche di Cuello cercano stasera il pass per la finalissima

Novara Ornavasso Pomì Casalmaggiore Frosinone Pavia Cadelbosco Sala Consilina Mazzano San Casciano Soverato Montichiari Fontanellato Marsala San Vito

VOLLEY B1

La Reima vince ancora e torna a vedere la salvezza

45 45 41 35 32 26 25 23 23 23 22 20 10 8

rimonta. La nostra pazienza e la voglia di soffrire alla fine ci hanno premiato, permettendoci di uscire dal campo con i tre punti». MAZZANO-POMI’ 1-3 (18-25, 22-25, 28-26, 24-26) SANITARS METALLEGHE MAZZANO: Vingaretti 2 , Koleva 36, Garbet 4, Alberti 9, Kucerova 10, Serena 1, Agostino (L), Martini 4. Non entrate: Bellini, Zanola, Ceron, Zampedri, Bacciottini. All.: Zanoni.

Cuello e le sue giocatrici feteggiano alla fine del match di Mazzano

POMI’ CASALMAGGIORE: Corna 3, Zago 24, Nardini 11, Repice 11, Bacchi 14, Beier 13, Gibertini (L), Agrifoglio, Guatelli, D’Ambros. Non entrate: Nasari e Malvestito. All.: Claudio Cesar Cuello. COPPA ITALIA Risollevato il morale, la Pomì è già concentrata alla sfida casalinga di stasera (ore 20.30 a Viadana) contro l’Ornavasso: in palio l’accesso alla finalissima di Piacenza con la vincente del match tra Gor-

gonzola e Frosinone. Le casalasche devono ribaltare l’1-3 incassato all’andata. «Sono certa che la vittoria di Mazzano - ha detto Valentina Zago - può significare molto in prospettiva. Stasera in coppa scenderemo in campo consapevoli di poter capovolgere l’esito del match di andata». NEWS La Pomì Casalmaggiore ha un nuovo prepratore atletico: è Michele Patoia, ex Universal Modena e prende il posto di Enrico Cervella.

La Reima Crema prosegue nel suo momento positivo. I blues, allenati da Marco Gazzotti, davanti al pubblico amico del PalaBertoni, hanno calato il tris di successi consecutivi, battendo la quotata Caloni Bergamo per 3-2 (25-17, 25-21, 20-25, 18-25, 15-13 i parziali). Dopo un avvio scoppiettante, le che ha permesso di incamerare i primi due set, la Reima ha subìto la reazione degli orobici, che hanno impattato la gara sul 2-2. Il tiebreak è stato estremamente equilibrato, con Corti autore dell’8-7 per i blues. Che l’opposto di Vimercate fosse in giornata di grazia era palese dall’inizio del match, per cui per scardinare muro e difesa della Caloni il sapiente Mazzonelli si è affidato al suo “braccio armato” per condurre la squadra alla vittoria. I due punti conquistati contro la seconda della classe sono fondamentali, poiché permettono alla Reima di abbandonare l’ultima posizione della classifica, ma soprattutto di vedere rasserenarsi una situazione che solo un mese sembrava compromessa. La strada è ancora lunga, domenica sul campo della capolista Cantù servirà una grande impresa, ma al PalaBertoni è tornato l’ottimismo. REIMA CREMA: Bigarelli 10, Faccioli 10, Corti 40, Silva 9, Egeste 8, Binaghi 1, Mazzonelli, Zoadelli (L), Verdelli (L), Sarubbi. Non entrati: Bonizzoni, Morelli, Marazzi. All.: Gazzotti. CLASSIFICA (16ª giornata) Cantù 38; Genova 33; Bergamo 32; Milano, Cagliari 28; Mondovì, S. Antioco 25; Asti 23; Olbia 21; Brescia 19; Brugherio 17; Reima Crema, Iglesias 16; Cisano 15.

Presentazione ufficiale nel teatro di Castel Cerreto nel Bergamasco

La Trevigliese con le scarpe di Pantani

di France-sco Moser, Baronchelli, Petacchi e Zabel, che guardando al futuro della Trevigliese, ha detto: «Questi grandi del ciclismo erano pregni di umiltà». Marino Vigna, team manager della Bianchi, ha aggiunto: «La squadra c’ è, il ciclismo è duro a morire». Adriano Baffi,

direttore sportivo della Leopard Trek Contineltal: «Passione, volontà e impegno sono gli ingredienti primari». Mario Traversoni, professionista dal 1994 al 2002: «Ho avuto l’onore di gareggiare con Pantani, non potevo mancare». Gianfranco Bonacina, presidente della

Bcc di Treviglio:« Impegno, fatica e ripartenza e non solo sportiva». Juri Imeri, vice sindaco e assessore allo Sport del Comune di Treviglio: «Questa squadra storica del ciclismo trevigliese ha il pieno sostegno del Comune, quello dei marcati permessi della Provincia è un problema molto sentito». Parco atleti 2013: Denny Baronchelli, Andrea Reda, Alessandro Reda, Andrea Giussani, Simone Cottone; secondo anno: Davide Donesana, Paolo Ghilardi, Matteo Simeone, Andrea Castelli e Stefano Tresoldi. TX ACTIVE BIANCHI L’Uci ha rilasciato lo status di “Uci Elite Mtb Team” alla società Tx Active Bianchi di Treviglio, presieduta da Felice Gimondi, sodalizio risultato fra le migliori quindici equipe (su 127 registrate) del Cross Country, grazie alle ottime prestazioni e ai punteggi conseguiti dai suoi atleti. COPPA SAN GEO Quando il ciclismo prende il via, si mescolano sentimenti di orgoglio e prestigio che l’evento porta con sé, con una vena di gelosia per un momento di grande emozioni: stiamo parlando della Coppa San Geo, classicissima d’apertura della stagione dilet-

tantistica italiana d’Elite e Under che si corre sabato 23 febbraio a Gavardo (Brescia). Siccome conta esserci al momento giusto, non è facile trarre le conclusioni, cartina alla mano, appare scontato l’arrivo affollato. COLUMBUS CUP DI MTB E’ scattata da Castiglione d’Adda (Lodi) la prima edizione della Columbus Cup di mountain bike, organizzata dall’Associazione centri sportivi italiani (Acsi) e il Comitato di Lodi, la coppa che prevede la partecipazione al Campionato invernale Acsi, al Campionato Lombardo e alla Coppa Europa in programma a Lambrinia (Pavia). Oltre a Lodi e Pavia le gare coinvolgeranno anche le province di Bergamo, Milano e Cremona. La competizione è aperta agli atleti appartenenti alla Fci e agli Esp aderenti alla consulta nazionale del ciclismo. Le categorie premiate saranno sei: giovani, senior, veterani, gentleman, supergentleman e donne unica. LA KATUSHA VINCE AL TAS Il team russo Katusha, escluso nel World Tour per emotivi etici, ha vinto il ricorso al Tas (Tribunale arbitrale), che ha dato torto all’Uci, la cui commissione aveva negato la licenze di team di prima fascia. Ora il Worl Tour conta 19 squadre e per regolamento non può superare le 18. Che fare: escluderne un’altra, aggiungere un “posto a tavola”? L’Uci ha preso tempo. Fortunato Chiodo


Cultura&Spettacoli Al Ponchielli “Sulle ali della musica”

Doppio appuntamento al Teatro Ponchielli nell’ambito della rassegna “La Grande Età”. Giovedì 21 febbraio alle ore 15 e, in seguito, alle ore 18, l’affezionato pubblico può divertirsi sulle note dell’operetta “Sulle ali della musica” proposta

dall’ormai costante e sempre gradita presenza della Compagnia Corrado Abbati. Dopo il successo di “Sorrisi, amori e fantasia…” dello scorso anno, prosegue il viaggio nel mondo dell’operetta e del musical attraverso i brani più celebri.

In scena venerdì a Casalmaggiore il Don Giovanni di Antonio Latella V di Federica Ermete

enerdì 22 febbraio alle ore 21, il Teatro comunale di Casalmaggiore ospita Stabile/Mobile Compagnia Antonio Latella che, in collaborazione con Teatro Stabile di Napoli e Nuovo Teatro Nuovo, portano in scena “Don Giovanni, a cenar teco”. Tratto dal celeberrimo testo di Molière, lo spettacolo porta la firma del regista Antonio Latella. Regista fiore all’occhiello del teatro italiano in Europa, Latella, con il suo “Don Giovanni”, ci accompagna tra donne e geometria, postulati matematici e passioni sfrenate, fino alla ricerca dell'equazione dell'amore. Razionalità e istinto sono alla base dello spettacolo. Una vicenda che si alterna tra le continue conquiste del fascinoso galantuomo e i discorsi artefatti, e spesso inconcludenti, del suo fedele servo Sganarello, che sostiene l’amore puro e tenta, in ogni modo, di dissuadere e recuperare l’animo del nobile padrone. Ricco di citazioni celebri, lo spettacolo alterna sapientemente l’uso di diversi generi e riesce ad essere contemporaneamente un brillante show, uno splendido estratto di commedia dell’arte e puro cabaret. L’interpretazione è affidata più al linguaggio del corpo che alla recitazione, al canto, alla musica con arie e liriche sublimi, ai palu-

Un momento dello spettacolo

Razionalità e istinto sono alla base dello spettacolo

damenti di volta in volta autoreferenziali. Antonio Latella gioca col testo di Molière, ne esalta l’aspetto erotico così come Don Giovanni gioca l’arma della seduzione per far cadere nella sua rete le belle dame che incontra. Latella lo descrive: «… un essere schiavo del suo amore per l’amo-

re stesso, innamorato del genere femminile e di ogni suo esemplare, senza mai farsene possedere davvero, godendo del rischio e del gioco di sottomettere una donna per poi fuggire verso una nuova avventura». Lo spettacolo sta riscuotendo un largo successo di pubblico e di critica. Ciò

Al teatro di Casalpusterlengo appuntamento venerdì con la violinista lituana

Spettacolo-concerto con la Kilaite

Venerdì alle 21, la straordinaria violinista e performer Saule Kilaite (nella foto) è protagonista al Teatro Comunale di Casalpusterlengo con “Andando, vivendo”, un concerto-spettacolo composto da musica, immagini e parole, con cui l’artista lituana ha già conquistato il pubblico di molti teatri e festival in Italia e nel mondo. “Andando, vivendo” è un connubio di più arti fuse insieme in modo armonico: è un viaggio musicale intorno al mondo attraverso alcune delle pagine più belle della musica classica, etnica e dei giorni nostri, rivisitate in chiave moderna. La poliedrica artista si esibisce col violino

sulle note della sua personale Invisible Orchestra; a completare il tutto la complicità della “Compagnia TraBallante”, che arricchisce lo spettacolo con

travolgenti danze popolari e l’amichevole partecipazione di Marino Delgado Rivilla (clarinetto). Ospite del concerto Gabriele Fersini (alla chitarra).

CINEMA - Programmazione settimanale CREMONA Spaziocinema Cremonapo (0372-803674) www.spaziocinema.info • Die Hard • Django Unchained • Lincoln • Broken city • Zero Dark Thirty • Les Misérables • Il principe abusivo • The impossible • Studio illegale Chaplin (0372-453005) • Viva la libertà

CREMA Porta Nova (0373-218411) www.multisalaportanova.it • Beautiful creatures • Die hard • Zero dark thirty • Il Principe abusivo • The impossible • Studio illegale • Warm Bodies • Zambezia Over 60 • Noi siamo infinito

PIEVE FISSIRAGA Cinelandia (0371-237012) www.cinelandia.it • Die Hard Un buon giorno per morire • Il principe abusivo • Les Misérables • Studio illegale • The Impossible • Warm Bodies • Zero Dark Thirty

grazie all’ottimo cast di attori che si prodigano in tirate lunghe e impegnative e ai notevoli effetti luce curati da Simone De Angelis. Una nota particolare merita lo scenografo e costumista Fabio Sonnino per alcuni meravigliosi ‘quadri’ che ricordano i grandi pittori del seicento.

Il mito di Coco Chanel sul palco di Soresina Venerdì 22 febbraio alle ore 21 al Teatro Sociale di Soresina, la rassegna Sifasera porta in scena “C come Chanel” di Valeria Moretti, con Milena Vukotic e David Sebasti, per la regia di Roberto Piana. Coco Chanel attraversa un secolo intero che ha conosciuto il dramma della Prima guerra mondiale, l’effervescenza degli “anni folli”, il periodo oscuro dell’occupazione, gli anni inquieti e pieni di speranza del dopoguerra. Impossibile racchiudere un personaggio, già di per sé poliedrico e sfaccettato, ed un’epoca così ricca di eventi e trasformazioni, in un unico contenitore. Autore e regista hanno spiegato: «Abbiamo pensato di procedere su una strada non solo biografica ma legata ad emozioni, suggestioni, fantasie, “visioni”, insomma propensa a calarsi nell’imma-

ginario seppur con un occhio attento alle avanguardie artistiche del momento raccontato. Un testo costruito come un puzzle il più possibile fedele alla cifra di Mademoiselle, semplice ma raffinato, organico e non fine a sé stesso. Un mosaico, talvolta drammatico talvolta ironico, ma mai banale, dove ogni tassello contribuisce a ricostruire, o meglio a ricreare, un’identità sia del personaggio sia di quel mondo». Milena Vukotic rappresenta l’eleganza e la sobrietà nel teatro. Nelle mani di chi altri affidare la storia di un’icona dello stile? Una storia d’altri tempi e dei giorni nostri. Un’idea che ha trovato la ‘Maison’ pronta ad abbracciarla e a promuoverla. Conquista non da poco per una produzione che ripropone una pagina di vita vissuta da una donna che ha cambiato il mondo.


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A proposito di...

Mercoledì 20 Febbraio 2013

Pici alla crema di topinambur con granella di nocciole Ingredienti

petitCHEF

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• Per i pici: • 200 g farina 0 • 100 g semola rimacinata di grano duro • 150 ml circa di acqua • 2 cucchiai olio extravergine di oliva • 1 pizzico di sale fino •

Per la crema di topinambur: 450 g topinambur 1 spicchio d’aglio 50 g pecorino grattugiato 20 g olio extravergine di oliva Sale Pepe bianco di mulinello Granella di nocciole

di Ermanna Allevi, naturopata,

Preparazione • Setacciare un paio di volte le due farine, disporle a fontana sulla spianatoia, mettervi un pizzico di sale e versare al centro l’olio e l’acqua, tenendone da parte 2 cucchiaiate: la farina infatti potrebbe volerne un po’ di meno (specialmente quando il tempo è umido) e sarebbe meglio non trovarsi con un impasto troppo molle: si fa sempre in tempo ad aggiungerla, 1 cucchiaio per volta. • Una volta ottenuto un impasto liscio e abbastanza morbido, sigillarlo in pellicola trasparente e farlo riposare per mezz’ora. • Riprendere l’impasto e stenderlo col mattarello a 1 cm di spessore. Ricavarne tante striscioline larghe circa 1 cm e cominciare a tirare i pici con le mani, facendo tanti serpentelli spessi all’incirca come un bucatino.

P

rima di parlare della coagulazione del latte voglio accennare anche al latte di ovino, caprino e bufalino. Il latte ovino ha una composizione chimica molto ricca in grasso e in proteine, il profilo dei profumi e dei sapori dei pecorini è più ampio rispetto al latte di vacca; per la coagulazione serve una dose maggiore di caglio ma coagula in tempi minori. Il latte di capra è molto diverso da una razza all’altra, la resa in formaggio è modesta e dà dei formaggi dai sapori delicati o forti e intensi. Si utilizza meno caglio, la cagliata è meno consistente ed il coagulo si forma con rapidità, le rese sono inferiori del 10-15%. Il latte bufalino presenta il doppio della quantità di grasso ed un terzo di più di proteine rispetto al latte di vacca. La resa del latte di bufala in mozzarella è elevatissima rispetto al latte di vacca. Il latte di bufala richiede meno caglio e meno tempo per coagulare. La coagulazione è acida quando le precipitazioni delle caseine è data dall’azione acida, la coagulazione è presamica agisce diversamente in base a quanto caglio si utilizza (più caglio si aggiunge e minore è il tempo di coagulazione) in base alla temperatura che deve sempre essere sopra i 17 gradi altrimenti non coagula, di solito la temperatura è tra i 40 e 41 gradi. Sicuramente l’acidità del latte influisce nella coagulazione, più è acido e più velocemente si coagula, anche la tipologia del latte è importante,un latte ricco di caseina coagula più rapidamente di un altro, se il latte è annacquato coagula lentamente. Si otterrà un coagulo elastico con una cagliata che si rompe in pezzi piuttosto grossi per contenere molo siero per ottenere un formaggio a pasta molle. Per i formaggi a pasta dura il coagulo è meno

• Lavorare 4 o 5 striscioline alla volta e coprire le rimanenti con pellicola o con un piatto capovolto, per non farle seccare. • Il glutine tenderà a far tornare indietro l’impasto mentre lo si lavora: fate allora riposare il serpentello e passate a tirare il successivo, fino ad averli tirati tutti e 4 o 5. Poi riprendere il primo e stenderlo di nuovo, cercando di dargli uno spessore uniforme. Se il picio fosse troppo lungo tagliatelo a metà e continuate a lavorare tirandolo. • Passare i pici pronti nella semola di grano duro e farli asciugare per almeno un paio d’ore. • Preparare la crema di topinambur: pelare i topinambur, tagliarli a dadini, metterli in una pentola che li contenga giustamente, aggiungere lo spicchio d’aglio sbucciato e coprire con acqua fino a

1 dito sopra ai dadini di topinambur. • Salare leggermente, accendere la fiamma e far lessare i dadini finché non diventano tenerissimi, per 30-40 minuti. • Frullare il tutto, condire la crema con l’olio d’oliva, il pecorino grattugiato e una generosa macinata di pepe bianco, mescolare bene, poi assaggiare e regolare di sale. • Lessare i pici al dente in abbondantissima acqua salata (1 litro d’acqua e 8 g di sale grosso ogni 100 g di pasta), scolarli e condirli con la crema di topinambur. Completare con una spolverata di granella di nocciole e servire. • I tempi di cottura variano secondo lo spessore dei pici: i miei ci hanno messo una decina di minuti.

La coagulazione del latte a cura di Damiano Domenico Palumbo

compatto per spurgare il siero. Il latte dopo la mungitura viene messo in appositi contenitori(bidoni) e portato in caseificio, viene filtrato e viene lasciato riposare per poter sviluppare la flora microbica. Il latte viene versato in una caldaia a doppio fondo e scaldato alla temperatura stabilità per ogni tipo di formaggio, che si vuole fare, si aggiunge il caglio, la coagulazione può avvenire in un tempo dai 5 ai 20 minuti eccetto i formaggi caprini che richiedono un tempo molto lungo di oltre 6 ore. È molto importante tenere in movimento il latte durante il riscaldamento affinchè la temperatura sia uniforme in tutto il recipiente e la cagliata sia omogenea. Il latte coagulato, avendo un peso specifico maggiore rispetto al liquido, precipita sul fondo della caldaia. Il coagulo ottenuto per via presami-

ca, a differenza a di quello ottenuto dalla coagulazione acida, è più consistente, più ricco di caglio e separa nettamente il siero. Il caglio è di origine animale, contiene gli enzimi proteolitici coagulanti la caseina, si ricava dallo stomaco dei ruminanti lattanti (vitelli, agnelli, capretti). In commercio lo si trova in polvere, liquido, in pellette o in pasta. Vi sono anche delle sostanze coagulanti di origine vegetale come il cardo. Le caldaie utilizzate possono essere in rame od in acciaio: per la produzione della Grana Padano e del Parmigiano Reggiano sono obbligatorie in rame per la sua conducibilità termica elevata. Nei grandi caseifici industriali vi sono impianti di coagulazione con caldaie meccanizzate attrezzature anche per le successive operazioni di rot-

FATULI’

Fatuli’ nel dialetto camuno significa piccolo pezzo. Anticamente per la formatura di questo formaggio si usava un piatto da minestra, la fondina. La zona di produzione storica è la Valsaviore dell’Adamello, viene prodotto in primavera ed estate. Ha ottenuto la denominazione comunale dai comuni della Valsaviore Berzo- Demo, Cevo, Saviore dell’Adamello. È prodotto con latte caprino appena munto, la capra è la bionda dell’Adamello, il caglio è di capra ed è in pasta. Il Fatulì viene prodotto con latte caprino intero lavorato su un fuoco alimentato a legna a circa 38 gradi, viene aggiunto il caglio, si forma la cagliata, si spurga il siero e dopo 30 minuti di riposo si passa alla rottura della cagliata. Questa viene poi cotta e successivamente la massa caseosa è posta nelle forme per un ulteriore sgrondatura del siero. Il giorno dopo le forme vengono

Damiano Domenico Palumbo e la sua famiglia si occupano di vino da generazioni. Relatore e docente in molti corsi dedicati al vino, formaggi, olio extravergine. Ha collaborato con diversi Istituti Alberghieri sia Regionale che Statali. E’ stato coordinatore responsabile di Associazioni gastronomiche. Inoltre è esperto di formaggi tura della cagliate e dello spurgo del siero. Vi sono impianti studiati e realizzati in funzione del formaggio che il caseificio produce, impianti dove da un lato entra il latte e, dopo tutta una serie di lavorazioni, esce il formaggio finito.

salate e quando il casaro le ritiene sufficientemente asciutte si passa all’affumicatura. Questo passaggio lascerà traccia sulla crosta e al gusto, sulla crosta rimarrà la tipica impronta della grata sulla quale è stato posto il formaggio. L’affumicatura avviene utilizzando rami di ginepro verde che conferiscono al formaggio un’aroma particolarissimo. La stagionatura dura da 1 a 6 mesi ed anche oltre, ma per il consumo fresco bastano 8-10 giorni. In degustazione il formaggio si presenta con una crosta liscia, sottile dal colore giallo intenso tendente al brumito. La pasta è morbida con leggere occhiature uniformemente distribuite dal colore giallo paglierino. In bocca ha un sapore deciso, sapido, caratteristico, piacevolmente acidulo e pungente, in particolare nelle produzioni estive per le essenze del foraggio.

Da sempre l'uomo ha studiato la natura che lo circondava traendone cibo e strumenti per il proprio lavoro, ma anche rimedi per conservare lo stato di salute e per curare le malattie. Le piante officinali sono da sempre un patrimonio dell'umanità. Dai reperti archeologici si sa che l'uomo di Neanderthal utilizzava, a scopo terapeutico, le piante. I Cinesi hanno conoscenza del loro utilizzo dal 8000 a.C. e attribuiscono all'imperatore Shen-Nung (3400 a.C.) la paternità del primo grande erbario. Ugualmente antica è la tradizione Indiana che risale al 4500 anni fa, quando fu scritto il Rig Veda (il primo dei quattro Veda, libri della saggezza). Anche in Occidente le origini dell'uso delle piante risale a migliaia di anni fa. La mitologia greca ricorda Esculapio, dio della medicina, come il promotore dell'uso medicinale delle piante. In Egitto la pratica erboristica è documentata dal “Papiro d'Ebers”, risalente al 1550 a.C., in cui sono citate 160 piante (ancora presenti nelle Farmacopee occidentali) e costituisce il più antico trattato di medicina. Anche gli Ebrei ne conoscevano le proprietà, tanto che nella bibbia sono citate diverse piante e con l'indicazione d'uso. Ai Fenici, pur non avendo lasciato documentazione scritta, va il merito di averne diffuso la conoscenza e l'utilizzo attraverso il commercio, arte in cui erano maestri. La Grecia ha dato due figure fondamentali di medico erborista: Ippocrate (460-370 a.C.) e Dioscoride (371-286 a.C.). Presso i Romani sono da citare due studiosi: Plinio e Galeno, a cui si deve la codificazione di miscugli di erbe e medicamenti che ancor oggi si definiscono come “Preparazioni Galeniche”. Nel Medio Evo ebbero particolare significato, nel campo della cultura e delle scienze, i Benedettini con la Scuola Salernitana, S. Ildegarda di Bingen, la quale lasciò diversi scritti con indicazioni terapeutiche naturali. Nel Rinascimento fu fondamentale la figura di Mattioli, autore dei “Commentari Dioscoridem”, testo che fu utilizzato per l'elaborazione dei farmaci sino al 1700. Rivoluzionaria fu l'opera di Paracelso, a cui si deve la teoria della signatura, egli può essere considerato il primo chimico della storia per la sua definizione della scienza Spagyrica, volta alla ricerca dell'elemento chimico essenziale: la Quintessenza. Da lui nacque la scuola degli Alchimisti e la separazione fra medicina, farmacia ed erboristeria. I principi attivi presenti nelle piante officinali sono sostanze che hanno dimostrato una specifica attività chimica e biologica, provocando modificazioni di una o più attività della cellula vivente con un'azione chimica o chimico-fisica. La Naturopatia è una disciplina che si ispira alla visione olistica di mente-corpo e rappresenta la sintesi dei metodi naturali al servizio del benessere e della qualità della vita. Il Naturopata, con le sue conoscenze professionali nelle tecniche di trattamento che si riallacciano alle grandi tradizioni Orientali e Occidentali, utilizza ciò che la natura mette a disposizione per riportare armonia ed equilibrio.



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