Il Piccolo 12 dicembre 2012

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il

PICCOLO

Giornale

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Edizione del Mercoledì

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Anno XII • n°86 • MERCOLEDÌ 12 DICEMBRE 2012

Non riceve alcun finanziamento pubblico

Edizione chiusa alle ore 21

Periodico • € 0,02 copia omaggio

Impossibile procedere al riordino. Gli enti rimangono, ma senza più alcuna funzione: dalla razionalizzazione al caos

PROVINCE: TANTO BACCANO PER NULLA DOPO IL FREDDO TORNA LA NORMALITA’

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Alle basse temperature registrate nei giorni scorsi seguirà, da venerdì, un rialzo termico accompagnato da piogge GIOVANI SENZA FUTURO IN FUGA DALL’UNIVERSITA’ A NATALE

Corsi chiusi, la critica dei commercianti

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ASSOCIAZIONISMO

di qualche grado, accompagnato in pianura da piogge anche abbondanti (mentre altra neve è attesa sulle Alpi e sull’Appennino Tosco-Emiliano). «Da venerdì è attesa sulla Lombardia aria più mite di matrice atlantica, proveniente dai quadranti nord-occidentali. Ciò significherà un ritorno delle temperature sopra lo zero. Mentre in montagna riprenderanno le precipitazioni nevose, in pianura il rialzo sarà accompagnato da cieli nuvolosi con elevata possibilità di piogge». Michele Scolari

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Orti sociali: coltivare rimedi contro la crisi

CASALMAGGIORE

Il consorzio Navarolo nelle mire di Mantova

si registra caldo in quota ma piuttosto freddo nei bassi strati. Questo fenomeno è particolarmente accentuato nelle zone di avvallamento, come appunto è il suolo del territorio cremonese». Questi fenomeni particolarmente spiccati in provincia di Cremona, unitamente alla corrente che ha soffiato dall’Artico, nei giorni scorsi hanno provocato un generale abbassamento delle temperature sotto lo zero, che avrebbe però le ore contate. Già da venerdì, infatti, i modelli prevedono un rialzo termico

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GIOVEDÌ AL PONCHIELLI

spazio, in tempi molto rapidi, circa il 90% dell’energia solare in arrivo senza che questa possa essere assorbita e trasformata in calore. Questo fenomeno ha fatto sì che nel cremonese, dove la neve è stata più abbondante, si registrassero temperature più basse rispetto, ad esempio, al comasco o al varesotto, dove le precipitazioni nevose sono state nettamente inferiori. A ciò poi si è aggiunta una forte inversione termica. Si tratta di un evento per cui la temperatura decresce con il diminuire dell’altitudine: dunque,

on due settimane d’anticipo sul calendario è arrivato l’inverno in Italia. La perturbazione proveniente dal nord Europa ha portato neve al centro-nord, piogge e temporali al sud, temperature in picchiata in tutto il paese con le minime che hanno fatto registrate valori ampiamente sotto le medie stagionali: -5 gradi a Milano, -6 a Parma e Torino, -2 a Bologna, -1 a Venezia e Firenze, 5 gradi a Roma. E il freddo non ha risparmiato neppure il cremonese, con minime che, nei giorni scorsi, hanno viaggiato ben al di sotto dello zero. Anche se Cremona ha senz’altro visto di peggio nei secoli scorsi, quando il Po d’inverno gelava (e per gelare un fiume delle dimensioni del Po serve una minima tra i -15 e i -20 °C), le temperature notturne, tra sabato 8 e domenica 9, hanno toccato i -11 °C, tra le più basse dell’intera Lombardia. «Un freddo decisamente fuori media per l’inizio di dicembre - commenta il meteorologo Massimo Mazzoleni (del sito centrometeolombardo.it) - ma spiegabile con il fatto che nella Lombardia meridionale, e particolarmente nell’area di Cremona, alla corrente polare si sono aggiunti l’elevata condizione di albedo generata dall’abbondante innevamento e l’inversione termica. L’albedo è la frazione di luce solare (e quindi di energia) che si perde nello spazio per riflessione da parte del suolo. L’innevamento del suolo crea più freddo perché, grazie al colore bianco, riesce a rispedire nello

Pizzetti: «Le Giunte resteranno a girarsi i pollici». Torchio: «Chi ha voluto la crisi si rende responsabile di questo paradosso»

Joshua Bell inaugura la stagione concertistica a pagina 17


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Lombardia

Mercoledì 12 Dicembre 2012

IL BANDO

Funzioni paesaggistiche, sostegno finanziario

Continua l'azione di sostegno finanziario agli enti locali per il mantenimento di strutture tecniche idonee all'esercizio delle funzioni paesaggistiche, sostegno previsto dall’art. 79 della L.R. 12/2005. Con decreto n. 10971 del 13 novembre 2012 sono stati attributi i contributi 2012 destinati a tale delicata attività. La somma complessiva di 350.000 euro, ripartita proporzionalmente all'attività svolta e rendicontata da ogni Ente locale, sarà liquidata per via telematica entro la fine del corrente anno 2012. L'importo stanziato comprende la quota destinata agli enti parco per l'esercizio delle funzioni in surroga degli Enti “non idonei” (ai sensi dell’art. 80, comma 6 bis della LR 12/2005). Con tali fondi Regione Lombardia vuole contribuire al mantenimento presso gli enti locali di strutture con adeguati livelli di competenza tecnico - scientifica per lo svolgimento dell'attività di tutela e valorizzazione paesaggistica.

ARBORICOLTURA

Rimboschimento, nuovo riparto delle risorse

Alla vigilia della prossima stagione d’impianti di arboricoltura da legno, Regione Lombardia ha approvato un nuovo riparto delle risorse fra le Amministrazioni Provinciali, con l’ammissione a finanziamento di trentadue domande di contributo, presentate nel 10° periodo (15 maggio – 31 luglio 2012) della misura 221 (Imboschimento di terreni agricoli) del Programma di Sviluppo Rurale 2007 – 2013. Il riparto è stato approvato con decreto n. 10593 del 22 novembre 2012. I beneficiari possono quindi avviare i lavori per i nuovi imboschimenti, che dovranno essere terminati entro il 1° aprile 2013. La spesa ammessa per questi nuovi interventi è pari a 849.636,47 euro, che servirà per imboschire una superficie complessiva di quasi 225 ettari, in gran parte destinati a pioppicoltura. Queste risorse vanno a sommarsi a quelle del 9° riparto, approvato poco più di due mesi fa. Quindi, entro il 1° aprile 2013 saranno imboschiti in totale 885 ettari, cioè il 41% in più rispetto agli impianti finanziati nel 2011, per un investimento complessivo di oltre 3.970.000 euro.

IN BREVE

Azzerare il digital divide Per cogliere tutte le possibili sinergie e integrazioni che corrono tra l'infrastrutturazione telematica e la riduzione del traffico, tenendo in considerazione soprattutto i benefici ambientali e il vantaggio di tipo competitivo ed economico per le aziende del territorio, gli assessorati regionali all'Ambiente e Reti e alle Infrastrutture (rappresentati rispettivamente da Leonardo Salvemini e Andrea Gilardoni) hanno deciso di unire le forze. «L'azzeramento del digital divide nella totalità del territorio lombardo sarà completato per la fine del 2013, ma già oggi oltre il 96% dei cittadini può sfruttare la connessione veloce - ha detto Salvemini. «Per restare al passo con i tempi e con l'evoluzione tecnologica - ha detto Gilardoni - occorre sviluppare progetti che mettano al centro non solo le infrastrutture fisiche, ma che puntino sempre di più sull'intelligenza».

a cura di Laura Bosio

Trasporto ferroviario, le novità

Nuove corse, maggior cadenzamento e nuove funzionalità per la Carta regionale dei servizi

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on l'entrata in vigore, dal prossimo 9 dicembre, dell'orario invernale, ci saranno importanti novità per tutto il trasporto ferroviario regionale. Da domenica prossima tornerà a funzionare la Saronno-Seregno, la 'Pedemontana ferroviaria'. Si tratta di un collegamento di 15,2 km, realizzato in meno di tre anni (23 gennaio 2010/novembre 2012), che prolunga la linea S9, che attualmente collega Albairate a Seregno attraverso Milano e Monza. Inoltre Lombardia e Trenord sono riuscite ad attivare 62 nuove corse (43 sulla S1 Lodi-Milano, 6 sulla S13 Pavia-Milano, 5 sulla Bellinzona-Milano, 6 sulla S9 Milano-Albairate, 2 sulla Pavia-Vercelli). Hanno introdotto nuovi orari serali sulla Milano-Saronno e sulla Milano-Seregno. Hanno introdotto un miglior cadenzamento per le linee Mortara-Milano e Mortara-Novara-Alessandria e migliorato il servizio festivo sulle linee Pavia-Vercelli e Pavia-Codogno. Infine sono stati introdotti 6 nuovi collegamenti da e per Alessandria. Anche la Crs si arricchisce di nuove funzionalità, rendendo ancora più semplice l'acquisto degli abbonamenti. I pendolari possono, infatti, già richiedere di attivare la '"unzionalità trasporti" sulla Carta regionale dei servizi e caricarci sopra il titolo di viaggio. Gli abbonamenti, ed è un'al-

Buoni i dati delle corse: l’indice di puntualità è passato dall'88,2% all’89,6% tra novità, potranno essere acquistati e/o ricaricati anche su internet o sui circuiti bancomat abilitati (Intesa san Paolo, Unicredit e Bpm). «Si tratta di una funzione» ha aggiunto Formigoni «che, primi in Italia, avevamo deciso di introdurre sperimentalmente ad aprile, ora la vogliamo estendere. Un'ulteriore comodità, che conferma che il servizio non solo è sempre più confortevole e meno disagevole, ma anche più avanzato». I clienti Trenord, registrati sul sito www.trenord.it, in possesso della tessera Itinero di ultima generazione (cioè con il chip visibile), potranno acquistare o rinnovare - con carta di credito - i propri abbonamenti setti-

manali, mensili, annuali e 'TrenoMilano' direttamente dal proprio smartphone, accedendo alla versione mobile del sito www.trenord.it. Il presidente Formigoni e l'assessore Gilardoni hanno anche sottolineato come, con la nascita di Trenord, «il servizio sia cresciuto e migliorato». L'indice di puntualità per l'intera giornata è passato dall'88,2 per cento all'89,6 per cento. Nell'ora di punta dall'81,8 per cento all'84,3 per cento. Le soppressioni al giorno sono scese da 27,8 a 15,8. Notevole anche il rinnovo del materiale rotabile: sono stati 113 i treni nuovi entrati in servizio dal 2007 al 2012 (grazie a un investimento di Regione Lombar-

Digitalizzazione delle sale cinematografiche FONDO DI ROTAZIONE DA DIECI MILIONI

Un fondo di rotazione da 10 milioni per la digitalizzazione delle sale cinematografiche lombarde, in modo da completare il necessario ammodernamento delle strutture, già avviato tre anni fa da Regione Lombardia. E' quanto prevede una convenzione sottoscritta dalla stessa Regione con Banca Intesa e la sua partecipata Banca Prossima, nell'ambito di un accordo siglato nel 2010, che ha già consentito di mettere a disposizione agevolazioni al credito per 10 milioni di euro per soggetti non profit del settore cinematografico. «Con questa nuova iniziativa» spiega il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni «vogliamo favorire un processo assolutamente necessario di ammodernamento delle sale cinematografiche, tenendo conto che, tra poco più di un anno, a gennaio 2014, i film non verranno più distribuiti su pellicola. Questo rischia di mettere in difficoltà molte realtà importanti per la cultura e lo spettacolo». I finanziamenti potranno essere concessi in varie forme: "Anticipazione contributi pubblici", nella forma

Formigoni: «Vogliamo favorire il processo di ammodernamento» tecnica di anticipo contributi; "Copertura temporanei fabbisogni di cassa", attraverso la concessione di un'apertura di credito in c/c anche per un importo aggiuntivo rispetto all'anticipo dei contributi; "Investimenti" per l'installazione di apparecchiature digitali adibite alla proiezione e relative opere funzionali, applicando le miglio-

ri condizioni economiche pro-tempore vigenti. Le richieste di accesso alle risorse dovranno essere presentate presso gli sportelli di Banca Intesa della Lombardia e saranno istruite dalla Banca, previa verifica, da parte di Regione Lombardia, della coerenza con le finalità previste dalla Legge regionale 21/2008 per lo spettacolo.

Reti dell’edilizia, convegno

Mobilità del capitale umano

Il prossimo 13 dicembre la direzione generale Industria, Artigianato, Edilizia e Cooperazione di Regione Lombardia organizza un convegno “Reti dell’edilizia una sfida per stare nel mercato” che si terrà a Milano presso il Palazzo Pirelli - Via F. Filzi 22 "Sala Pirelli" ore 9.30. Scopo del convegno è presentare i progetti di rete nel settore dell’edilizia e delle costruzioni selezionati e proporre a tutto il mondo delle costruzioni uno spunto di riflessione operativo.

Regione Lombardia ha approvato l’avviso per la presentazione di progetti di mobilità del capitale umano per il rafforzamento delle competenze professionali dei lavoratori e degli imprenditori delle imprese lombarde. Obiettivo dell'intervento è favorire la crescita delle competenze tecnico-professionali e manageriali dei lavoratori e degli imprenditori delle imprese lombarde attraverso percorsi di mobilità europea, promuovendo inoltre l’adattabilità dei lavoratori delle imprese lombarde, l’occupabilità, il mantenimento al lavoro e l’internazionalizzazione delle imprese. Il contributo è concesso alle imprese per i lavoratori e/o gli imprenditori che svolgano esperienze formative e di lavoro in un altro paese dell’ Unione Europea per un periodo da un minimo di 3 a un massimo di 18 mesi. La domanda di accesso al contributo può essere presentata a partire dal 29 novembre alle ore 12 fino ad esaurimento delle risorse disponibili.

dia superiore a 800 milioni). Proprio la scorsa settimana, Trenord ha deliberato l'acquisto di altri 23 treni. Anche l'età media dei convogli si è decisamente abbassata, passando dai 28 anni nel 2006 a 21 nel 2012 (-25 per cento). Formigoni e Gilardoni hanno anche rilanciato un nuovo appello al Governo «affinché rispetti gli impegni presi e trasferisca le risorse stabilite. Stiamo ancora aspettando 246 milioni di euro per il 2012 e non sappiamo quando arriverà quanto pattuito per il 2013 (226 milioni). L'accordo firmato per ora è lettera morta. Chiediamo dunque che il federalismo venga applicato almeno nel campo del Tpl».

Procedure di inizio lavori, nuovi obblighi comunicativi A decorrere dal 10 dicembre, sul territorio della Lombardia, la presentazione e la gestione amministrativa e tecnica della comunicazione di inizio lavori per attività in edilizia libera (Cel) e dell’istanza di procedura abilitativa semplificata (Pas) per la costruzione, installazione ed esercizio di impianti di produzione di energia elettrica alimentati da Fonti energetiche rinnovabili (Fer) dovranno avvenire esclusivamente in modalità telematica. Gli applicativi realizzati per la gestione in modalità telematica sono: Fercel per la comunicazione di inizio lavori per attività in edilizia libera; Ferpas per l’istanza di procedura abilitativa semplificata. Fercel e Ferpas saranno disponibili, sempre a decorrere dal 10 dicembre 2012, sulla piattaforma Muta - Modello Unico Trasmissione Atti, raggiungibile in modalità totalmente gratuita da parte di chiunque, all’indirizzo internet http://www.muta.servizirl.it. L’entrata in vigore delle procedure (di competenza comunale) è stata approvata con decreto n. 10545 del 21 novembre 2012, che sarà pubblicato sul Bollettino Ufficiale Regione Lombardia (BURL) del 10 dicembre 2012.

Rapporto sullo stato delle foreste lombarde Mercoledì 12 dicembre, alle ore 14.30, presso il Palazzo Pirelli (sala Pirelli), in via Fabio Filzi 22, a Milano, verrà presentato il Rapporto sullo stato delle foreste lombarde, con i dati aggiornati al 31 dicembre 2011. Il rapporto, giunto alla sua quinta annualità, fornisce una panoramica a 360° del comparto forestale lombardo, con informazioni di carattere ambientale, normativo, territoriale e produttivo. Contiene altresì un’ampia descrizione della filiera bosco–legno lombarda, con i suoi vari attori: dalle proprietà fondiarie alle imprese boschive, fino a quelle di prima trasformazione. In particolare, vi sono dettagliati dati statistici sulle utilizzazioni di legname e sulla realizzazione di nuovi boschi, a beneficio della gestione attiva, della manutenzione del territorio e del lavoro. Un quadro completissimo sulla gestione delle foreste, la quale, oltre a garantire positivi effetti sul clima, sulla stabilità dei versanti, sulla qualità dell’aria e sulla biodiversità, è utile anche per contribuire allo sviluppo della filiera bosco – legno. Ai partecipanti verrà distribuita una copia del Rapporto, realizzato dall’Ersaf su incarico e di concerto con la Direzione Generale Sistemi Verdi e Paesaggio.


CREMONA CALCIOSCOMMESSE L’ex calciatore interrogato per otto ore dal pm Di Martino

Gelo, attenzione ai contatori dell’acqua

Per evitare danni al contatore e alle tubazioni dell'acqua, con temperature eccezionalmente rigide, oltre ad una adeguata coibentazione, è consigliabile lasciare un leggero e continuo flusso d'acqua. Qualora si verificassero danni per incuria da parte dell'utente le Aziende fornitrici saranno costrette ad addebitare la sostituzione del contatore. In caso di necessità contattare Asm Castelleone 340 794 8673.

Almir Gegic indica chi è “mister X”

Il mister X del calcioscommesse sembra avere finalmente un nome e un volto, anche se gli investigatori si riservano di essere assolutamente certi della sua identità. A fornirne l’identikit, riconoscendolo in una fotografia, è stato naturalmente Almir Gegic, ex giocatore del Chiasso ritenuto una delle menti di Scommessopoli, consegnatosi alle autorità italiane tre settimane fa e in carcere a Cremona dal 26 novembre. Dopo i due giorni di interrogatorio davanti al gup Guido Salvini, lunedì e martedì l’ex calciatore serbo è comparso davanti al procuratore Roberto Di Martino, che ha definito Gegic «assai favorevole al dialogo per quanto riguarda l’identità dell’uomo misterioso», ma scarsamente collaborativo relativamente le combine delle partite e il suo ruolo nel gruppo. Secondo quanto dichiarato al procuratore proprio ieri da Ge-

gic, nelle otto ore di interrogatorio, il fantomatico sconosciuto sarebbe «un personaggio che ha rapporti con dirigenti, amministratori e allenatori del massimo campionato. Tramite loro è in grado di sapere come andranno a finire le partite, rivendendo poi le informazioni». All’ex giocatore del Chiasso sono state mostrate varie fotografie sin quando ha riconosciuto il viso del Mister X, un uomo sulla sessantina che girava con 10 telefonini e che, in un albergo milanese, aveva proposto a Gegic «dritte sicure» chiedendo in cambio ben 600mila euro. L’uomo era già stato menzionato da Massimo Erodiani, proprietario di una ricevitoria e finito in carcere nella prima ondata di arresti. Proprio tramite mister X, l’inchiesta potrebbe fare un notevole balzo in avanti. Ora gli inquirenti hanno un’idea molto più precisa sulla sua identità e la serie A torna a tremare, forse più di prima.

Venerdì alle 18, “Un filo di salute”

Venerdì 14 dicembre presso il teatro Filodrammatici si terrà l'incontro "L'ecografia con i mezzi di contrasto": relatore il dott. Giuseppe Voltini. “Oggi l'Ecografia non è più solo una metodica utile a “vedere” le lesioni focali,siano esse benigne o maligne,viscerali o dei tessuti molli. Un grande passo avanti della moderna diagnostca ecografica è rappresentata dalla possibilità che le lesioni, oltre ad essere identificate.

Mantovani (Botteghe del Centro): «Decisione frettolosa che rischia di vanificare i nostri sforzi»

Centro chiuso: le critiche dei commercianti

«L’iniziativa può avere un senso ma andava attuata prima delle feste e gradualmente, per abituare i cittadini»

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di Michele Scolari

ale il dissenso dei commercianti cittadini nei confronti della decisione del Comune di chiudere al traffico i principali corsi cittadini nei weekend dall’8 dicembre al 6 gennaio. Una decisione maturata ed attuata, previa consultazione del sindaco Oreste Perri con assessori e uffici interessati, «per far partire un processo che cambierà gradualmente il modo di spostarsi a Cremona. Pensiamo che il far coincidere l’inizio di questa iniziativa con il periodo natalizio serva come stimolo a chi vuol vivere meglio la città e concedersi più tempo per girare tra le vie ed i negozi del centro», come aveva specificato venerdì scorso l’assessore all’Ambiente Francesco Bordi. Proprio su questo aspetto hanno insistito molti esercenti, bocciando non tanto l’iniziativa in sé ma, piuttosto, il modo in cui è stata attuata. «Dai pareri raccolti presso gli esercenti posso dire che non siamo tanto contro il provvedimento in sé, ma contro il modo in cui è stato attuato - fa sapere Paolo Mantovani, presidente di Botteghe del CentroAscom. - Chiudere i corsi per 150 metri a nostro avviso porta più problemi che benefici. Anzitutto, la volontà di essere “più europei” nella mobilità, come dice l’assessore Bordi, richiederebbe ben altro che questo blocco. Secondariamente, proprio l’estemporaneità dell’iniziativa lascia spaesati gli automobilisti, che hanno avuto poco tempo per informarsi e, giunti in città, hanno difficoltà a raggiungere il parcheggio (lo testimoniano le numerose telefonate di persone che ci hanno

Abbiamo già ricevuto numerose chiamate in cui ci chiedono come comportarsi

Paolo Mantovani

chiesto come fare a raggiungere il centro città). Ci siamo fatti promotori dei biglietti gratuiti per il parcheggio di piazza Marconi, abbiamo proposto l’ora di parcheggio gratuita, abbiamo fatto di tutto per migliorare l’accessibilità al centro e poi ci ritroviamo con questo provvedimento che, in meno di una giornata, vanifica tutti questi sforzi». Sulle medesime posizioni sono altri commercianti cittadini. «L’ini-

ziativa non è sbagliata, ma pensiamo sarebbe stato meglio proporla fuori dal periodo delle feste ed arrivandoci gradualmente, senza imporla così all’improvviso - fanno sapere da Linea Junior di via Mercatello. - Questo crea dei problemi agli automobilisti che arrivano in città: si sentono disorientati e non capiscono come raggiungere i parcheggi. Avrebbe avuto senso se fosse stata proposta prima e gradual-

«La chiusura di corso Matteotti ostacola l’accesso a piazza Lodi»

mente, in modo da introdurre a poco a poco i cittadini all’idea dei percorsi e dello shopping a piedi». Opinione condivisa anche in corso Matteotti da Aureliano Gritti, titolare de I Fiori di Gritti: «Forse in corso Garibaldi l’idea può avere un senso, ma qui in corso Matteotti no. Rende ancor più difficile raggiungere i parcheggi di piazza Lodi e piazza Giovanni XXIII. Io mi sento già penalizzato per le fioriere che mi ostruiscono la vetrina ed ora arriva anche questa iniziativa, per di più nel periodo natalizio, in cui lo shopping andrebbe incentivato e non ostacolato».

Pm10 al doppio del livello-soglia

Di nuovo problemi di smog e aria inquinata per Cremona e dintorni, in quella che sembra ormai un’odissea senza fine. Nei giorni scorsi infatti il livello di polveri sottili è tornato a salire e, stavolta, toccando il doppio della soglia giornaliera consentita dall’Ue a 50 microgrammi per metro cubo. Martedì 11 dicembre la centralina di Gerre Borghi ha toccato i 77 microgrammi per metro cubo, su quella di piazza Cadorna il valore è stato 94, mentre quella di via Fatebenefratelli è balzata addirittura a 117 microgrammi per metro cubo. Mentre lunedì la media giornaliera si attestava ancora a 67 microgrammi per metro cubo, con una media di ieri, a 99 microgrammi, il valore giornaliero si è spinto al doppio del limite consentito dall’Unione Europea. Una vera e propria “boccata” di smog che nei giorni scorsi si è accumulato nei bassi strati favorito indubbiamente anche dall’attenuazione della ventilazione.


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Cronaca

Mercoledì 12 Dicembre 2012

Aumentano i poveri, ma calano le risorse L’assessore Luigi Amore: «Lo Stato continua a tagliare, ma non interviene sui veri sprechi della spesa pubblica»

rapporto censis

In un anno registrato il +34% di disoccupati

I dati pubblicati nei giorni scorsi sul rapporto annuale del Censis sono preoccupanti: la fotografia che ne esce è drammatica. Disoccupazione ai massimi livelli, contrazione dei consumi, netto calo delle compravendite di case. Secondo la ricerca, la prima difficoltà è la mancanza di lavoro, con un aumento dei disoccupati che nell'ultimo anno è cresciuto del 34%. Tra primo semestre 2011 e primo semestre 2012 - si legge nel rapporto - il numero delle persone in cerca di lavoro è aumentato di oltre 700mila unita. Secondo il rapporto, in due anni 2,5 milioni di famiglie hanno venduto oro o preziosi; l'85% ha eliminato sprechi ed eccessi, il 73% va a caccia di offerte; il 62,8% ha ridotto gli spostamenti per risparmiare benzina. A questo proposito si vendono meno auto e c'è un boom delle biciclette: ne sono state vendute 3,5 milioni. Inoltre 2,7 milioni di italiani coltivano da sè gli ortaggi da consumare ogni giorno. Nel primo trimestre 2012 la flessione delle spese delle famiglie è stata del 2,8% e nel secondo trimestre vicina al 4% in termini tendenziali. Nel 2012 i consumi reali pro-capite, pari a poco più di 15.700 euro. Mentre è in drastica riduzione anche la propensione al risparmio, dal 12% del 2008 all'attuale 8%.

Don Antonio Pezzetti, Caritas: «Le famiglie che ci chiedono aiuto sono sempre più numerose»

L

di Laura Bosio

e previsioni macroeconomiche parlano di un 2013 ancora di crisi, e, intanto, stanno aumentando i fenomeni di povertà, a cui si aggiungono le cosiddette “nuove povertà”, quelle del ceto medio che è pesantemente colpito, nei redditi, nel lavoro, nel tenore di vita, fino alla soglia dell’insostenibilità: lo segnala, tra gli altri, l’ultimo rapporto Censis. Disoccupati, senzatetto, sfrattati, impossibilitati a pagare le bollette: è il quadro più preoccupante. Ad esempio, il ricovero della Caritas si riempie di senzatetto, che ogni notte chiedono asilo e riparo dalle intemperie e dal gelo. «Sicuramente Cremona non è una città in cui la notte le panchine si riempiono di senzatetto, tuttavia il problema c'è» spiega don Antonio Pezzetti, direttore della Caritas Cremonese. «Molti sono di passaggio e si fermano solo per qualche notte. Altri arrivano a Cremona cercando lavoro e dormono lì in attesa di trovare una sistemazione. Altri ancora sono in giro per problemi vari: alcol, droga, altre dipendenze». Non si tratta di permanenze a lungo termine. «Queste persone non vengono semplicemente accolte per la notte, ma vengono inserite nel circuito dell'assistenza sociale» spiega il sacerdote. «Chi ha problemi di dipendenze viene indirizzato al Sert, chi ha problemi di alloggio ai servizi sociali, e via di seguito. Bisogna "prendere per mano" queste persone e ricondurle verso un

percorso di vita. Naturalmente anche da parte loro serve la volontà di impegnarsi». L’aumento della povertà segnalato dal Censis, appare ancora più evidente agli sportelli del Centro di ascolto. «Le famiglie che ci chiedono aiuto sono sempre più numerose» continua don Pezzetti. «Sono soprattutto gli anziani a trovarsi in condizione di bisogno. Vengono ai nostri sportelli piuttosto intimiditi e imbarazzati, perché probabilmente mai avrebbero pensato di trovarsi in una situazione simile e di dover chiedere aiuto». In ogni caso, il territorio ha la capacità di rispondere alle richieste, grazie a una rete che comprende istituzioni e mondo del volontariato. «Purtroppo per il dormitorio sono finiti i fondi pubblici, e ormai è solo la Caritas a sostenerne le spese» dice don Pezzetti, che fa un appello alla società civile: «Servono guanti, sciarpe e cappelli, da distribuire per far fronte ai rigori dell'inverno. Chiediamo aiuto alla società civile, perché per noi è una spesa troppo gravosa da sostenere». Da parte istituzionale, il settore dei servizi sociali del Comune deve fare i conti con l’aumento dei fenomeni di povertà, che si accompagna alla mancanza di risorse. «Il taglio continuo di fondi operato dal Governo ci mette nelle condizioni di lavorare con difficoltà sempre più grosse» si lamenta l'assessore Luigi Amore. «La disoccupazione è il problema più grande, e mette in difficoltà chi prima non aveva problemi. Gli assistiti oggi sono intorno ai 7.200, ma le risorse

Don Antonio Pezzetti

Luigi Amore

«Tiene duro la rete delle istituzioni e del mondo del volontariato»

non ci bastano. Se dallo Stato avessimo avuto anche solo un 2-3 per cento di trasferimenti in più, avremmo avuto meno problemi, invece non possiamo neppure programmare gli interventi perché non sappiamo mai quando e se arriveranno i fondi». Tra le emergenze più pressanti vi sono le utenze non pagate: sono sempre più numerose, infatti, le famiglie che non riescono più a pagare le bollette, e che quest'anno sono costate al Comune oltre 200mila euro. «Purtroppo gli utenti in difficoltà aumentano, ma non i soldi per aiutarli. Quest'anno abbiamo dovuto affrontare oltre 350 situazioni, e per soddisfare tutti abbiamo dovuto diminuire l'importo del contributo pro capite. Tuttavia un appello lo faccio anche agli utenti stessi: è assurdo rivolgersi a noi quando già si hanno 5-6 bollette arretrate da pagare. E' importante che chi si trova in difficoltà venga da noi fin da subito».

Lo stesso discorso vale per gli sfratti, anch'essi in notevole aumento. «Assurdo venire a chiedere aiuto con un anno di affitto non pagato alle spalle: con importi del genere diventa difficile anche per il Comune intervenire. E' importante chiedere sostegno fin da subito, in modo che i servizi sociali possano aiutare la famiglia a superare il momento di difficoltà, e a rimettersi in sesto». In questo quadro, il Terzo settore ricopre senza dubbio un ruolo fondamentale. «I cittadini e il volontariato fanno molto, e il loro contributo è importantissimo per riuscire ad aiutare tutti. Ma questo non basta: non si può pensare che tutto debba ricadere sulle spalle della cittadinanza». L'appello dell'assessore va alle istituzioni centrali, prima di tutto: «Lo Stato deve ragionare su quanto e come spende: finora non è stato fatto alcun serio taglio alla spesa pubblica. I Comu-

ni devono racimolare gli spiccioli per poter fare interventi sul sociale, poi ci sono certi amministratori regionali e statali che hanno buone uscite da 500mila euro: quei soldi basterebbero per affrontare i problemi di un'intera città. La verità è che nei momenti di difficoltà i bilanci dovrebbero essere costruiti dal basso, invece questo non accade. Credo che i rappresentanti istituzionali dovrebbero prendere esempio da certi sindaci dei piccoli comuni, che lavorano senza percepire alcun compenso, per scelta». Anche i problemi della disoccupazione e del sommerso, secondo Amore, potrebbero avere una svolta se le risorse venissero meglio impiegate: «Lo dico da sempre: se i soldi raccolti nelle sanzioni per il lavoro nero, che lo scorso anno sono stati pari a un milione di euro solo per il nostro territorio, fossero reimpiegati sul territorio per iniziative mirate alla creazione di nuovi posti di lavoro, l'economia se ne gioverebbe, e così la lotta al sommerso». Ma la strada da fare è ancora lunga, e manca una presa di coscienza da parte delle istituzioni. «Finora siamo stati in grado di erogare i servizi obbligatori, ma per tutto il resto abbiamo avuto qualche difficoltà, appunto anche a causa dell'incremento della povertà» conclude Amore. «Se i cento milioni di spesa che si prevedono per le elezioni fossero stati distribuiti ai Comuni italiani per rimpinguare le casse dei servizi sociali, ci sarebbero stati molti meno problemi».


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Cronaca

Mercoledì 12 Dicembre 2012

Cremona città dello sport, i testimonial

GIANLUCA VIALLI TRA I CAMPIONI CHE RAPPRESENTERANNO IL TALENTO SPORTIVO ALL’OMBRA DEL TORRAZZO Cremona ha sfogliato la margherita delle sue stelle e ha scelto i cinque campioni che la rappresenteranno nel 2013. L’anno venturo, infatti, sarà speciale per la città del Torrazzo, nominata capitale europea dello sport, con grande gioia del sindaco Oreste Perri e di tutti i cittadini della provincia. In attesa di una comunicazione ufficiale che avverrà tramite la conferenza stampa di oggi alle 12 in Comune, è trapelata la notizia, certa, della nomina dei cinque testimonial cremonesi dell’iniziativa. La scelta, come vedremo, ha cercato di accontentare gli sport più rappresentativi del nostro territorio, insignendo d’onore e onere campionissimi di calcio, basket, canottaggio, bocce e baskin. Per il pallone a spicchi bianco e nero la scelta è cadu-

Germana Cantarini

Michele Cremonesi

ta su Michele Cremonesi, tornato titolare dopo un brutto infortunio al centro della difesa della Cremonese. Si tratta di un ragazzo classe 1988 che rappresenta in pieno lo spirito del progetto grigiorosso, essendo cresciuto proprio nel settore giovanile di via Persico. Per il basket (per ovvi motivi) è

Gianluca Vialli

Gianluca Farina

stato invece scelto uno straniero, che Cremona però ha ormai adottato: a fare da testimonial sarà dunque Lance Harris, guardia della Vanoli che cerca una difficile, ma non impossibile, salvezza. Si passa poi agli sport specifici del territorio cremonese: come ignorare, dunque, una campiones-

Lance Harris

sa (pluri-premiata a livello internazionale e nazionale) come Germana Cantarini, la regina delle bocce della Canottieri Bissolati e della Nazionale, pressoché imbattibile nella raffa individuale e a coppie? Non poteva poi mancare una medaglia d’oro olimpica, ottenuta a Sidney 2000, e per poco non

bissata a Pechino, dove è comunque arrivato un prestigioso argento: Simone Raineri da Casalmaggiore rappresenterà il canottaggio, che sempre nel casalasco ha trovato con Gianluca Farina (ora tecnico federale della nazionale) il primo oro olimpico in assoluto (Seoul 1988) della provincia di Cremona. Chiudono il cerchio, ultimi ma non ultimi, i ragazzi del baskin, e non poteva essere altrimenti: a fare da testimonial non sarà infatti un atleta, ma un’intera squadra, nata proprio a Cremona come lo sport che rappresenta, ideato all’ombra del Torrazzo. Il baskin – la prima associazione di riferimento è nata nel 2006 – è

l’abbreviazione di basket integrato e consente a normodotati e disabili di giocare nello stesso team, con regole particolari. La serata di gala di presentazione di Cremona città europea dello sport è prevista per venerdì 18 gennaio 2013, presso il Teatro Ponchielli alle ore 21. L’ospite d’onore, udite udite, sarà nientemeno che Gianluca Vialli, che a Cremona è nato e dalla Cremonese è partito per raggiungere le vette del calcio internazionale tra Sampdoria, Juventus e Chelsea. Lo sportivo più illustre per un taglio del nastro di primissimo piano. Giovanni Gardani

Orti sociali, coltivare rimedi contro la crisi In Italia cresce il numero delle aree comunali destinate alla coltivazione da parte di privati. Progetti in via di sviluppo anche in città

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di Martina Pugno

el territorio cremonese, l'esperienza degli orti sociali è partita un po' in sordina, ma è comunque già realtà in alcuni Comuni. Prendendo le mosse dalla diffusione degli orti urbani, gli orti sociali si prefiggono il doppio obiettivo di favorire il recupero di aree verdi comunali e di fornire uno spazio di lavoro condiviso tutelando le categorie più deboli. Il Consorzio casalasco dei servizi sociali e la Comunità sociale cremasca, coinvolgendo i singoli Comuni del distretto, hanno dato il via con successo al progetto «Gli Orti Sociali nel distretto Cremasco e Casalasco della provincia di Cremona», con la realizzazione di campi affidati alla coltivazione da parte di privati a Casalmaggiore e a Scandolara Ravara. Il progetto, già presentato in ottobre dalle associazioni coinvolte, verrà illustrato dettagliatamente nel corso di due incontri, che si svolgeranno nel mese di gennaio e che ne testimonieranno lo sviluppo e i metodi realizzativi. Realtà simili, sebbene poco note, sono attive anche in città, come spiega Luca Ferrari, operatore sociale del Comune di Cremona: «Attualmente l'Associazione Unitaria Pensionati ha in gestione terreni in via Maffi e in via Caprera, affidati tramite bando ai cittadini per la coltivazione. Al vantaggio economico, per chi fa domanda e ottiene in gestione una parte di terreno, si unisce una funzione di valorizzazione del tempo libero, in particolare per i pensionati, categoria privilegiata nell'assegnazione del terreno seguita dai disoccupati. Il progetto permette di dare vita così anche ad interventi preventivi contro il degrado di aree urbane prive di altra destinazione d'uso e, dunque, la valorizzazione di terreni che fanno parte del patrimonio comunale».

Wwf e One Planet Food

Dagli orti urbani il 20% della produzione globale

Coltiviamo la natura in città è lo slogan che accompagna la nuova partnership tra Wwf e Grow the Planet per favorire la diffusione degli orti urbani e sociali. Dal balcone fino agli appezzamenti di terreno comunali, il pollice verde si sta sempre più diffondendo anche nei centri urbani, un po' per una crescente attenzione alla qualità del cibo, un po' per necessità e ricerca di un risparmio economico. In risposta al crescente interesse per la coltivazione in città sulla piattaforma Wwf One Planet Food, dedicata all'alimentazione sostenibile, è nata una apposita sezione contente guide e consigli per avviare il proprio orto in tutte le stagioni e nonostante i limiti di spazio, sfruttando anche materiali di recupero, dalle lattine metalliche fino agli pneumatici. Il portale andrà incontro alle esigenze di un numero crescente di cittadini che desiderano prendere parte a un fenomeno in continua crescita, che già costituisce una buona fetta produttiva a livello globale. Secondo i più recenti dati raccolti da Wwf, gli orti urbani sono 70 milioni negli Usa e 18 in Italia, capaci

di occupare 800 milioni di persone nel mondo e di produrre il 15-20% del cibo complessivo. Il merito di questo tipo di coltivazione, accanto alla promozione

di un'alimentazione sostenibile, è quello di favorire la biodiversità locale e il recupero di aree altrimenti destinate al degrado. Degli italiani impegnati nella coltivazione di orti urbani, secondo quanto rilevato da Wwf, per il 32,3% i motivi principali sono proprio legati alla certezza di consumare cibo più sano e di risparmiare sulla spesa. Accanto agli orti urbani gestiti da privati, cresce anche la diffusione degli orti sociali, ovvero realtà comunali che prevedono l'affidamento di piccoli appezzamenti di terreno ai cittadini che ne fanno richiesta. Anche in questo caso, i vantaggi sono notevoli e bidirezionali: da una parte, l'affidamento di terreni rientranti a tutti gli effetti nell'ambito del verde pubblico e del patrimonio comunale permette il recupero di aree abbandonate e talvolta soggette a progressivo degrado, dall'altra accanto al risparmio economico di chi usufruisce gratuitamente del terreno per la coltivazione prende vita anche un piccolo microcosmo comunitario volto a favorire la socializzazione e la cooperazione.

Anche se, di fronte ad esempi di realtà già affermate e virtuose dal punto di vista della gestione, quello cremonese ha ancora margini di miglioramento: «La gestione attuale prevede l'assegnazione dei singoli terreni per una lavorazione che si mantiene individuale. Di fatto nella gestione quotidiana non vi sono molte differenze con quella di un terreno privato di proprietà: manca ancora il sistema di cooperazione proprio di altre realtà simili». Un rimedio, però, sembra già in fase di elaborazione: è in discussione proprio in questi giorni in Comune la realizzazione di un piano organico per un ulteriore sviluppo del progetto. La logica perseguita non è quella del profitto, ma quella della promozione di politiche so-

ciali attive, della costruzione di un micro sistema di economia sostenibile e solidale che comprenda tutta la filiera degli ortaggi, dalla produzione alla vendita. In attesa del nuovo bando, a fronte del pagamento di un affitto annuale, la gestione resta, al momento, all'Aup, realtà ormai storica sul territorio nata dall'unione delle tre principali sigle sindacali. La domanda per la nuova assegnazione dei terreni, che avverrà a partire dal 2014, può comunque essere effettuata da tutti i cittadini, con priorità per coloro che già avevano un terreno assegnato alla scadenza del bando, pensionati e disoccupati. Non possono partecipare, invece, coloro che sono già in possesso di un orto privato.

Progetti per la qualità del cibo e cooperazione

IL CONCORSO

Soroptimist presenta la donna nei media Il Museo del Violino apre le porte alla stampa Il Soroptmist International Club apre il bando di concorso per il progetto "Medi@mente Donna", con possibilità di partecipazione fino al 20 gennaio 2013. Il progetto è promosso in collaborazione con il Comune di Cremona e con gli Istituti di istruzione superiore "Beltrami", "Ghisleri", "Manin", "Munari" e "Torriani" di Cremona e ha la finalità, attraverso un concorso lanciato e veicolato principalmente dai social media, di sensibilizzare le nuove generazione sull’importanza di contrastare l’uso improprio

della immagine femminile nella pubblicità e sui media. Il concorso ha come obiettivo l’individuazione di una immagine

(disegno o fotografia) e di uno slogan che rappresentino un modello positivo di ricorso all’immagine femminile. Sono ammessi a partecipare, singolarmente o in gruppo, tutte le persone interessate. Per partecipare è necessario postare un file .jpg o .tuf sulla pagina Facebook dell'associazione e inviare lo stesso file via mail all'indirizzo www.mediamentedonna@gmail.com , accompagnato da uno slogan rappresentativo di un utilizzo positivo dell'immagine della donna nei media.

l Museo del Violino si apre per la prima volta alla città ed al territorio cremonese con una serie di visite in anteprima che il Comune di Cremona e la Fondazione Arvedi Buschini hanno voluto riservare a tutti i cittadini della provincia. Una serie di appuntamenti che condurranno all’inaugurazione nazionale del Museo prevista per la primavera del 2013 alla presenza del Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, ed al lancio a livello internazionale. Sabato 15 dicembre alle 11 il Comune di Cremona e la fondazinoe Arvedi - Buschini presenteranno ai giornalisti e ai tecnci del suono e dell’acustica, alla stampa specializzata ed internazionale, alle case di registrazione: l’ingegner Yasuhisa Toyota e l’architetto Giorgio Palù illustreranno le modalità progettuali e tecniche adottate per trasformare l’ex sala da ballo e palestra che sorgeva nel palazzo in una sala concertistica con una acustica perfetta.


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Cronaca

Mercoledì 12 Dicembre 2012

Futuro e Libertà

Paolo Italia subentra a Marco Lodigiani

Paolo Italia

Marco Lodigiani

– Il coordinatore provinciale di Futuro e Libertà Michela Scaramuzza ha annunciato un cambio al vertice: Paolo Italia subentra a Marco Lodigiani alla guida del coordinamento cittadino Fli della città di Cremona. La Scaramuzza ha accolto con soddisfazione il nuovo ruolo di Italia che, oltre ad essere già dirigente provinciale del dipartimento “Volontariato ed associazionismo”, avrà ora il compito di guidare e far crescere il partito nella città capoluogo insieme a tutti i circoli Fli cremonesi. «Da sempre molto attivo all’interno del partito, Paolo dimostra una particolare sensibilità per le problematiche sociali e ambientali» ha detto Scaramuzza. «Sono certa che saprà ricoprire questo nuovo incarico con l’impegno e la serietà che lo contraddistinguono. Formulo i miei migliori auguri a Paolo e a tutto il team di Cremona».

terzo ponte

Idv: Interrogazione parlamentare

Si torna a parlare di Terzo Ponte, dopo che il Tar del Lazio ha respinto i ricorsi pendenti presentati dai cittadini in merito al progetto per la realizzazione del Terzo Ponte. «Non si possono compromettere tre Siti d'interesse comunitario Sic e Zone di protezione speciale Zps della Rete Natura 2000, 300 ettari di aree golenali ed estese zone agricole integre per un mero vizio di forma». È il commento di Andrea Zanoni, eurodeputato IdV, che ha presentato un'interrogazione alla Commissione europea sul respingimento dei ricorsi. «Ci troviamo di fronte ad una possibile violazione della normativa ambientale europea dal momento che questo progetto avrà un impatto notevole su vari siti della rete Natura 2000 (Spiaggioni, Spinadesco e Rio Boriacco). Possibile che l'autorità giudiziaria competente si rifiuti di pronunciarsi sul fondo del problema per un vizio di forma?». L'eurodeputato chiede quindi alla Commissione europea se è «a conoscenza di quanto esposto» e su «come intende procedere per garantire l'effettivo rispetto della normativa europea in mancanza di un pronunciamento dell'autorità giudiziaria nazionale».

“Regionalie” per il 5 Stelle Fissate le date per le “Regionalie” Lombarde del Movimento 5 Stelle. In particolare, si voterà mercoledì 12 dicembre dalle ore 10 alle ore 17 giovedì 13 dicembre dalle ore 10 alle ore 20. Potranno votare gli iscritti al portale del Movimento alla data del 30 settembre e residenti in Regione Lombardia. Ogni elettore troverà due link che condurranno rispettivamente a due piattaforme che consentiranno, da un parte, la scelta dei candidati consiglieri per la composizione del listino provinciale e, dall’altra, la scelta del candidato presidente. Per ciascuna delle due votazioni i votanti potranno esprimere fino ad un massimo di 3 preferenze.

Tra le motivazioni dell’agitazione la contrattazione con le compagnie petrolifere

Sciopero dei benzinai fino a venerdì mattina

Benzinai in sciopero, da martedì sera e fino a lle sette di venerdì mattina. Non è servito, ieri, l'incontro tra i sindacati di categoria Fegica Cisl, Faib Confesercenti e Figisc-Anisa Confcommercio al ministero dello Sviluppo economico. «Seguirà poi una riunione mercoledì prossimo, per decidere il da farsi» spiega Graziano Bossi, presidente del gruppo Figisc. Impossibile sapere quale sarà l'adesione. «Sicuramente ci sono i gesto-

ri che non possono partecipare, perché non possono permettersi di interrompere il flusso di soldi verso le banche, con le quali sono esposti. Inoltre vi sono i distributori a gestione diretta, che non hanno un gestore ma diretti dipendenti della Compagnia, e anch'essi resteranno aperti» spiega Bossi, che sottolinea come, in ogni caso, questa protesta rappresenti «un forte segnale del disagio della categoria». In particolare i gestori

chiedono al governo di fare in modo che i petrolieri rispettino le norme previste dal decreto Cresci-Italia. Al centro della vertenza ci sono anche la contrattazione con le compagnie petrolifere per il rinnovo dei contratti scaduti, la crisi dei consumi sulla rete autostradale, la ristrutturazione della rete di distribuzione nel quadro di una riduzione del numero degli impianti, i costi dell'utilizzo della moneta elettronica per i rifornimenti.

Province, il solito pasticcio all’italiana

Alla faccia della riduzione dei costi. Ecco cosa succede a Cremona

Salta il riordino: gli enti rimangono, ma senza funzioni

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Luciano Pizzetti Le giunte resteranno al loro posto, a girarsi i pollici

di Federico Centenari

Mesi di istruttoria. Limature ai testi e alle bozze. E poi polemiche, confronti, dibattiti. Alla fine non se ne fa nulla. Si è scherzato. La riforma delle Province italiane resta al palo. La decisione, o meglio, la conferma dell’impossibilità a procedere, è arrivata lunedì sera, al termine della riunione a Roma della Commissione Affari Costituzionali del Senato, alla presenza, tra gli altri, dei ministri Piero Giarda e Filippo Patroni Griffi. Dunque, cosa succede ora alle Province italiane e, nello specifico, alla Provincia di Cremona? In primo luogo c’è da constatare l’ennesima “riforma all’italiana”, impostata e subito abortita. Ma il problema è ben più profondo, perché il rischio è soprattutto quello di cogliere un risultato opposto rispetto a quello che si era cercato di produrre. Dalla riduzione dei costi e dalla razionalizzazione degli enti, in altre parole, si passa al caos e alla certificazione dell’effettiva inutilità delle amministrazioni provinciali. Andiamo per ordine. Lunedì sera è stato deciso che il decreto legge del governo sul riordino delle Province (decreto in scadenza al 6 gennaio) non verrà convertito in legge. Verrà dunque lasciato decadere. Si profila una situazione anomala, con gli enti bloccati a metà del guado. Questo perché, salvo correttivi inseriti all’ultimo minuto nella Legge di Stabilità, non sarà possibile tornare alla situazione precedente l’iter di riforma ora abortito. In altre parole, rischia di restare valido solo il primo passo compiuto nella direzione del riordino delle Province. Il passo compiuto mesi fa con il provvedimento Salva Italia, adottato anche in risposta alle aspettative dell’Europa. Il provvedimento, lo ricordiamo, che ha stabilito il principio generale del trasferimento delle funzioni esercitate dalle Province ai Comuni e alle Regioni. Si parla di competenze quali la manutenzione delle scuole superiori

e delle strade provinciali. Ma anche della gestione dei rifiuti e della tutela ambientale e idrogeologica. Non propriamente temi di secondaria importanza. Nello specifico di Cremona, alla luce della decisione di lunedì, la Provincia manterrà i confini che conosciamo, evitando l’accorpamento con Lodi e Mantova. Ma l’ente di Corso Vittorio Emanuele sarà di fatto “svuotato” delle sue competenze. Resterà in carica non solo il presidente, ma anche l’intera giunta, così come il Consiglio. E a fare cosa, ci si chiede ora? A gestire un ente ormai privo di funzioni gestionali? Una situazione paradossale. Soprattutto perché obiettivo della riforma era quello di contenere i costi della politica e razionalizzare enti e relative funzioni. Accade qui il caso contrario, con il mantenimento in vita di organismi che serviranno a rappre-

Giuseppe Torchio Chi ha voluto la crisi si rende responsabile di questo paradosso

Incontri sul mestiere di genitore L'assessorato alle Politiche Educative e della Famiglia promuove una serie di iniziative dedicate ad insegnanti e famiglie, che si propongono di avviare un confronto pubblico su temi legati alla genitorialità e al “mestiere” del genitore. A partire da gennaio, si terranno diversi appuntamenti, promossi in collaborazione con le librerie cremonesi, dedicati a libri che trattano temi di interesse dei giovani e delle famiglie: genitori

sentare se stessi o poco più. Un pasticcio, insomma. Lo spiega bene il parlamentare cremonese, Luciano Pizzetti, che già da qualche giorno ha lanciato l’allarme, arrivando a parlare, su queste colonne, della “nuova” Provincia come di un “guscio senza il gambero dentro”. «I vecchi confini rimangono – spiega il deputato del Pd –, però il decreto Salva Italia, che ha avviato tutta la procedura, ha già tolto alle Province le loro funzioni, attribuendole a Regioni e Comuni. Adesso non si torna indietro, è questo il problema. Le Province avranno solo generiche funzioni di coordinamento». Tradotto: «La giunta, privata di funzioni di governo e di gestione, se ne starà là a girarsi i pollici». Insomma, «è stata peggiorata la situazione», tira le fila Pizzetti, «e a questo punto sì, a questo punto l’en-

e ragazzi potranno incontrare gli autori e discutere con loro; la città farà da cornice degli incontri, che si svolgeranno nelle librerie o in spazi pubblici. Il prossimo appuntamento è per giovedì 24 gennaio 2013 alle ore 17.30, nella Sala Eventi di SpazioComune con la presentazione della ricerca internazionale "Eu Kids Online". La ricerca approfondisce l’uso del web tra i ragazzi in relazione ai loro contesti di vita.

te diventa inutile a tutti gli effetti». Senza contare, aggiunge il parlamentare, «tutto il lavoro di istruttoria fatto in questi mesi». A questa situazione si è arrivati sull’onda della pregiudiziale di costituzionalità sul riordino sollevata dal Pdl a livello nazionale e alla successiva crisi aperta sempre dal Pdl e culminata nell’annuncio di dimissioni di Monti. «Un atteggiamento – dice Pizzetti riferendosi al Pdl – incredibile sul piano della responsabilità». E non meno duro è Giuseppe Torchio, già presidente della Provincia di Cremona. «Siamo nella bolgia più totale – dice –. Siamo di fronte alla solita situazione all’italiana, una situazione che non ha alcun senso. Le Province si fermano a metà del guado e tutto questo lavoro è stato fatto per niente». «Qualcuno ha piene responsabilità in tutto questo – osserva l’ex presidente –. Sono state apportate delle riduzioni significative che minano la funzionalità dell’ente. E per cosa? Cremona e Mantova si candidavano ad essere il più grande distretto agricolo italiano. E adesso salta tutto». Conclude Torchio: «Chi ha voluto la crisi di governo si rende responsabile anche di questa grave situazione». Corso Vittorio Emanuele sede di un ente privo di funzionalità e, soprattutto, di significato, allora? Salvo miracoli il rischio è proprio questo. L’unica sarebbe introdurre correttivi nella Legge di Stabilità. Dura, ma non impossibile. Anche se è lecito non farsi troppe aspettative. In altre parole, a Roma il Parlamento potrebbe proporre integrazioni alla Legge di Stabilità per correggere in parte la situazione anomala che si è venuta a creare con le Province. Riportare alcune funzioni in capo all’ente, ad esempio, o confermare l’eliminazione delle giunte. E’ tutto da vedere, anche perché la correzione di rotta non dipende solo dalla volontà politica, ma anche da complesse questioni tecniche per affrontare le quali è necessario ingaggiare una vera e propria corsa contro il tempo.

Fondi per il terremoto Il 13 dicembre alle ore 11, il prefetto Tancredi Bruno di Clarafond, consegnerà al Vescovo di Cremona, Monsignor Dante Lafranconi, ed a quello di Carpi, Mons. Francesco Favina, la somma di 75.000 euro, frutto della raccolta di fondi effettuata in occasione della cena benefica tenutasi presso Villa Zaccaria di Bordolano lo scorso 18 settembre. I fondi raccolti saranno destinati al restauro del duomo di Casalmaggiore e di quello di Carpi, danneggiati dagli eventi sismici del maggio scorso.

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Cronaca

Mercoledì 12 Dicembre 2012

Giovani senza futuro e in fuga dall’università Secondo un’indagine del Censis calano le immatricolazioni. Fabio Antoldi (Cattolica): «In Italia primato negativo per numero di diplomati e laureati»

«Occorre aumentare i servizi che avvicinano il mondo del lavoro al sistema formativo»

E’

di Laura Bosio

impietosa e preoccupata l’analisi che l’ultimo rapporto Censis dedica alle giovani generazioni: fuga dalle università, paura e incertezza nella percezione del futuro, difficoltà a trovare un impiego. Un pesante dato su tutti: il calo delle immatricolazioni, in un Paese che già ha il problema dello scarso numero di laureati. «L'Italia continua a mantenere un primato negativo sia per il numero di diplomati che di laureati rispetto alla popolazione totale» spiega Fabio Antoldi, pro rettore dell'Università Cattolica, sede di Cremona. «Non investire sulla formazione significa non solo non investire sulla cultura, su cui si misurano la civiltà e la democrazia di un Paese, ma anche non investire sulla competitività del Paese stesso. Un simile atteggiamento rappresenta una ferita importante per il futuro delle nuove generazioni». Qual è la situazione attuale? «Gli scenari sono molteplici. Negli ultimi 15 anni, con la riforma dell'università abbiamo visto addirittura un eccesso di iscrizioni, con le conseguenze anche devastanti che tutti conosciamo, come apertura di nuove sedi e di nuovi corsi inutili. Spesso poi ci sono studenti che passano dalla laurea triennale a quella magistrale perché non trovano lavoro e non hanno altra scelta se non quella di continuare a studiare. Il dato del Censis mi giunge nuovo, ma molto probabilmente rispecchia più la situazione del sud Italia, dove le cose sono diverse e più problematiche». Tuttavia ci sono giovani che rinunciano a studiare perché non possono permetterselo... «Il sistema universitario pubblico ha un grosso problema: è ormai allo stremo. Mancano le risorse anche solo per

calo soprattutto per i corsi umanistici Calano le immatricolazioni all'università. Il dato emerge dal rapporto annuale del Censis, secondo cui il calo ammonta al 6,3% nel 2010-2011 e del 3% nel 20112012. La riduzione interessa soprattutto i corsi di laurea di tipo umanistico-sociale, il cui "peso" passa tra il 2007 e il 2010 dal 33% al 29,9% delle immatricolazioni, mentre quelli di indirizzo tecnico-scientifico registrano un +2,7% (la loro quota passa dal 26% al 28,7%). L'interesse verso i percorsi di tipo tecnico non si limita però all'università: le Fondazioni Its (Istituti Tecnico Superiori), attivate nello scorso anno scolastico, sono state praticamente prese d'assalto, infatti è stato possibile soddisfare solo il 39,5% delle richieste, con picchi del 51,6% nelle regioni centrali e minimi del 22,8% in quelle meridionali. Secondo il Censis, i tecnici sono le figure più ricercate, ma anche più assenti dal mercato del lavoro: nel 22,4% dei casi le aziende considerano tali figure "di difficile reperimento", mentre il dato medio per le altre figure professionali si ferma al 19,7%. Nel 2011 le competenze tecniche risultavano tra le più richieste dal mercato: con la previsione di oltre 100.000 assunzioni, pari al 17% di quelle previste nell'anno, la loro domanda ha registrato un'ulteriore crescita rispetto al 2009, con un incremento del 15,4%. E' il settore che presenta la più alta incidenza di giovani: gli under 35 costituiscono il 26,3% del totale.

Le vecchie generazioni devono avere il coraggio di farsi da parte e cedere il passo la gestione quotidiana della struttura. Bisognerebbe fare la scelta, anche se impopolare, di incrementare le tasse universitarie, compensandola però con un sistema di borse di studio legate al reddito e al merito; questo meccanismo attualmente manca, specialmente per

Fabio Antoldi

quanto riguarda il merito. Da parte dello Stato ci vorrebbero poi delle agevolazioni per l'accesso alle facoltà scientifiche, perché in questo momento la necessità di investire sulle conoscenze scientifiche è importante, soprattutto se si considera che indirizzi come chimica, biolo-

gia o fisica hanno sempre meno iscritti». Secondo lei cosa potrebbe fare lo Stato, concretamente, per venire incontro alle giovani generazioni? «Non serve una ricetta particolare, se non aumentare i servizi che avvicinano il mondo del lavoro al sistema formativo. Il mondo imprenditoriale deve interloquire con l'università, e comprendere che la competitività futura delle imprese dipende da un'adeguata formazione del capitale umano. Dunque le due realtà debbono parlarsi e aprirsi le porte a vicenda. Gli enti locali possono dare una mano, come a Cremona già fanno, cercando di agevolare il più possibile questo dialogo tra mondo del lavoro e università». Un altro problema evidenziato dal Censis è quello della disoccupazione giovanile, sempre più elevata... «Il dialogo tra impresa e scuola è finalizzato anche ad aumentare le possibilità di trovare un lavoro. Altro tema importante da sviluppare è quello dell'imprenditoria giovanile: imprenditori locali e sistemi finanziari dovrebbero sostenere tale imprenditoria. Qualcosa lo Stato ha già fatto, con appositi bandi, ma nel nostro Paese si dovrebbe investire molto di più su questo tema: da brillanti idee nate da giovani menti possono nascere imprese competitive, che creano occupazione e crescita. Purtroppo invece la mostra società è vecchia e non lascia alcuno spazio alle nuove generazioni. In molti paesi c'è una cultura per cui gli imprenditori, arrivati a 65 anni, si fanno da parte e lasciano il loro posto ai giovani. In Italia accade l'opposto. Allora, senza sparare discorsi populisti su rottamazioni e ricambi generazionali, si dovrebbe fare in modo che i giovani abbiano accesso alle posizioni di potere, che sia in politica come nel lavoro. Le vecchie generazioni devono avere il coraggio di farsi fa parte e cedere il passo a chi viene dopo di loro».

le opinioni degli studenti

Dopo la scuola? La priorità è trovare subito un lavoro

Cosa farai dopo la scuola? I giovani, oggi, hanno risposte ben diverse da quelle che avrebbero dato dieci anni fa. Oggi c'è timore, ansia, preoccupazione per il futuro. «Ho intenzione di fare l'università, ma ancora non so cosa studiare: ho delle aspirazioni, ma devo fare i conti con la realtà e con la possibilità che i miei studi mi diano poi un'occupazione» dice Andrea. «Sicuramente sceglierò una facoltà economica» aggiunge Elisa, «perché voglio poter trovare lavoro il prima possibile, una volta terminati gli studi». Così come anche Nick, che dopo il diploma classico sceglierà «una facoltà che mi permetta di entrare prima possibile nel mercato del lavoro». Sono molti, però, anche i disillusi, che pensano solo a trovare un lavoro e potersi mantenere. «Studiare? Oggi non serve» esordisce Claudia. «Tanto il lavoro non si trova comunque. Allora tanto vale diplomarsi e iniziare subito a cercare. Non posso permettermi di fare la mantenuta dei genitori per anni». «Non so se proseguirò gli studi» spiega Sara. «Sicuramente appena diplomata cercherò lavoro, poi vorrei iscrivermi alla facoltà di filosofia, ma con la certezza di avere già un lavoro, anche perché la mia famiglia non potrebbe comunque permettersi di mantenermi per anni». Dello stesso avviso Stefano, secondo cui «il futuro di noi giovani è incerto e pieno di incognite. La cosa più urgente è entrare nel mercato del lavoro, prima che si chiuda del tutto». Il timore di molti giovanissimi, infatti, è che con il passare del tempo le cose non potranno andare che peggio. «I professori ci esortano a continuare gli studi e a non sprecare le nostre capacità, ma credo che le nostre capacità ormai contino ben poco, in un Paese che va alla deriva» dice Loris, secondo cui «i giovani oggi non hanno prospettive né speranza di un futuro».


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Cronaca

Mercoledì 12 Dicembre 2012

Il volume fotografico di Roberto Caccialanza ripercorre il legame secolare tra la popolazione e il Grande Fiume

La storia locale scritta dai ponti

IL COMMENTO DELL’AUTORE

«Racconto l’evoluzione della vita lungo il fiume»

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«La prima domanda che di solito mi viene rivolta riguarda il titolo: perché i ponti e non il ponte? Non tutti sanno o ricordano dei tanti mobili stabili o mobili realizzati nel corso della storia", commenta Roberto Caccialanza spiegando la genesi del libro recentemente pubblicato in occasione del 120° anniversario del ponte in ferro e del 150° del ponte di barche. «Nel volume ripercorro la storia dei ponti, ma anche della vita che vi si svolgeva intorno, di chi l'ha costruito. Ci sono, ad esempio, gli scatti di un uomo intento nella verniciatura del ponte dopo la Guerra. In questi due anni e mezzo di ricerche, ho un solo rimpianto: non essere riuscito a reperire gli scatti del ponte in fase di costruzione, pur sapendo che esistono». Nonostante la foto mancante, il volume propone una lunga serie di preziosi documenti inediti, per uno sguardo e un approccio altrettanto inusuali che ritraggono in modo efficace anche la vita e l'evoluzione del rapporto tra i cremonesi e il loro fiume: «Si vede, ad esempio, come in passato fosse abitudine diffusa quella di recarsi sulle rive del Po in estate. Si contavano centinaia di persone in una sola giornata, mentre ora difficilmente superano la decina». Il libro "I ponti sul Po fra Cremona e Castelvetro" si rivela anche una preziosa fonte di informazioni e nozioni specifiche riguardo le modifiche del corso del fiume, le piene e i periodi di magra, con una serie di dati che mai erano stati raccolti prima. «Dalla ricostruzione dei periodi di piena e dei livelli nei periodi di magra, ad esempio, è stato possibile constatare come le piene siano aumentate di livello negli anni, così come i livelli minimi raggiunti nelle magre». Dai progetti di costruzione del ponte si arriva quindi fino all'ultimo periodo di magra, in agosto, e alle traversate del "Caimano" Maurizio Cozzoli, anch'esse celebrazioni del Grande Fiume e della vita che ha permesso gli si sviluppasse intorno.

di Martina Pugno

in dagli albori della civiltà, la vita degli uomini scorre insieme alle acque dei fiumi. Una piccola parte della storia che unisce i cremonesi e il fiume Po è stata raccontata, attraverso ricostruzioni dettagliate e la raccolta di preziose immagini e documenti d'epoca, da Roberto Caccialanza nel volume "I ponti sul Po fra Cremona e Castelvetro (1862-2012). Immagini inedite, storia, curiosità, gente e vita sul Grande Fiume". Sabato 15 dicembre alle 16:30, presso la sala ‘A. Puerari’ del Museo Civico ‘Ala Ponzone’ verrà presentato quello che si delinea come un inedito percorso attraverso le evoluzioni dei ponti permanenti e mobili realizzate sul corso d'acqua nel corso degli ultimi secoli, ma che parallelamente permette anche di fotografare i cambiamenti nel modo di rapportarsi e di condurre la vita sulle rive del Grande Fiume. Dopo oltre due anni e mezzo di lavoro viene offerto agli studiosi e

agli appassionati uno strumento di piacevole lettura che contiene informazioni e immagini inedite, in alcuni casi addirittura straordinarie, provenienti da archivi privati e pubblici, italiani e stranieri, accompagnate da un testo che di proposito non è accademico e tanto meno prettamente tecnico ma semplice ed acces-

sibile a chiunque. Ad una sintetica esposizione che tratta della storia della navigazione sul Po, rievocando la presenza di porti e ponti al servizio di Cremona dalle sue origini alla prima metà dell’Ottocento, segue la parte -ben più approfondita e ricca di dettagli e curiosità- che tratta del ponte di barche, del viadotto di ferro inaugurato dal Ministro cremonese dei Lavori Pubblici Francesco Genala, del metanodotto aereo, del ponte della autostrada A21, del nuovo ponte ferroviario, nonché delle tante vicende occorse durante la vita di questi straordinari manufatti (piene e alluvioni, discese di ghiacci, bombardamenti, ricostruzioni, restauri, demolizioni, la vita sul fiume, ecc.). Il tutto è illustrato con una selezione di 145 immagini in gran parte inedite che si è ritenuto fossero maggiormente rappresentative fra tutte quelle raccolte (oltre 450 fra manoscritti, mappe, disegni, litografie, fotografie, cartoline, ecc.). Nelle ultime pagine si trova una cronistoria riepilogativa del-

le fasi salienti dell’esistenza di ciascun ponte, una sorta di prontuario che ha il compito di rendere più chiara e lineare l’interpretazione di oltre 150 anni di avvenimenti. L’iniziativa, resa possibile grazie alla collaborazione di Autostrade Centropadane spa, della Banca Cremonese, dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Cremona e di Fantigrafica (in veste di editore), ha il patrocinio delle Provincie di Piacenza e di Cremona, degli Archivi di Stato di Cremona e di Piacenza, della Biblioteca Statale di Cremona, di Aipo, dei Comuni di Cremona e di Castelvetro Piacentino, dell’Associazione Adafa (Amici dell’Arte-Famiglia Artistica) di Cremona. Pubblicato in occasione del 120° anniversario del ponte di ferro e 150° del ponte di barche sul Po, il volume permetterà di ripercorrere ad appassionati e curiosi la storia della città e del suo rapporto con il Grande Fiume, per uno sguardo al passato che può essere anche utile guida per una gestione futura.

145 immagini che coprono 150 anni di avvenimenti

affrettati. il natale da acma non ha mai portato così tante sorprese. MODELLO

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Taccuino

Mercoledì 14 Dicembre 2012

9

numeri utili Cremona

Via Castelleone Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 21 Dicembre 2012

COMUNE DI CREMONA www.comune.cremona.it Centralino: 0372-4071 Urp: 0372-407291

Via Arata Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 14 Dicembre 2012

Via Migliaro Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 21 Dicembre 2012

AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE www.provincia.cremona.it Centralino: 0372-4061 Urp: 0372-406233 PREFETTURA Centralino: 0372-4881 CARABINIERI Pronto intervento: 112 Centralino: 0372-5581 COMANDO FORESTALE DELLO STATO Centralino: 0372-410307 GUARDIA DI FINANZA Pronto intervento: 117 Centralino: 0372-21576 Nucleo di polizia tributaria: 0372-28968 POLIZIA MUNICIPALE Pronto intervento: 0372-454516 Centrale operativa: 0372-407427

Via Berenzi Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 21 Dicembre 2012

Via dei Navaroli Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 14 Dicembre 2012

POLIZIA STRADALE Comando provinciale Centralino: 0372-499511 QUESTURA Pronto intervento: 113 Centralino: 0372-4881 VIGILI DEL FUOCO Pronto intervento: 115 Centralino: 0372-4157511

Via san Rocco Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 14 Dicembre 2012

• Via Castelleone (da via Picenengo a rondò ipercoop). Cantiere per la ristrutturazione della rete dell'illuminazione pubblica. (Fine lavori: 21 dicembre).

• Via San Rocco (dal ponte Cavo Cerca a Via Diritta): cantiere per la ristrutturazione della rete di distribuzione energia elettrica e illuminazione pubblica. (Fine lavori: 14 dicembre).

• Via Arata: cantiere per la ristrutturazione della rete di distribuzione energia elettrica: (Fine lavori: 14 dicembre).

•Via Berenzi: cantiere per la ristrutturazione della rete di distribuzione energia elettrica; (Fine lavori: 21 dicembre).

numeri utili

PROCURA Centralino: 0372-548233

•Via Migliaro: cantiere per la ristrutturazione della rete di distribuzione energia elettrica; (Fine lavori: 21 dicembre).

OSPEDALE DI CREMONA www.ospedale.cremona.it Centralino: 0372-4051 Centro unificato di prenotazione: 800 638 638 Emergenza sanitaria: 118

• Via Navaroli (incrocio Via Arenili): cantiere per il rifacimento delle condotte fognaria, acquedotto e gas metano; (Fine lavori:14 dicembre).

AZIENDA SANITARIA LOCALE DI CREMONA www.aslcremona.it Centralino: 0372-4971 Urp: 0372-497215

METEO

Previsioni meteo a cura di Dominique Citrigno per SPAZIOMETEO.com e Meteowebcam.it

Casalmaggiore

COMUNE DI CASALMAGGIORE www.comune.casalmaggiore.cr.it Centralino: 0375 42668 AMMiNISTRAZIONE PROVINCIALE Centralino: 0375-42233 Centro per l’Impiego Centralino: 0375-42213 CARABINIERI Pronto intervento: 112 Centralino: 0375-284500 POLIZIA MUNICIPALE Centralino: 0375-40540

Farmacie di turno Dal 14 al 21 Dicembre 2012 Distretto di Cremona

POLIZIA STRADALE Centralino: 0375-42288 GIUDICE DI PACE Centralino: 0375-42273 OSPEDALE Centralino: 0375-2811 Centro unico di prenotazioni: 800 638 638 Emergenza sanitaria: 118 MUSEO DIOTTI www.museodiotti.it Centralino: 0375-200416 Museo del bijou Centralino: 0375-284423 TEATRO COMUNALE www.teatrocasalmaggiore.it Centralino: 0375-284434 DISTRETTO SOCIO-SANITARIO Direzione: 0375-284020 Distretto Veterinario: 0375-284029

Distretto di Casalmaggiore

CREMONA ZAMBONI FEDERICO VIA OGLIO, 5 26100 Cremona Tel. 0372-25347

PADERNO PONCHIELLI GUARNERI ANDREA Piazza Libertà, 3 26024 Paderno Ponchielli Tel. 0374-67780

VESCOVATO BANDERA S.N.C. Via Bissolati, 1 26039 Vescovato Tel. 0372-81122

ORARI DI APERTURA Mattino: 08:00 - 12:30 Pomeriggio: 15:00 - 19:30

ORARI DI APERTURA Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:30 - 19:30

ORARI DI APERTURA Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:00 - 19:00

Giorno di chiusura settimanale: MERCOLEDÌ MATTINO SABATO POMERIGGIO

Giorno di chiusura settimanale: SABATO POMERIGGIO

Giorno di chiusura settimanale: NO CREMONA - FARMACIA 6 A.F.M. DI CREMONA S.P.A. PIAZZA IV NOVEMBRE, 2 Piazza IV Novembre, 2 26100 Cremona Tel. 0372-433017

SPINADESCO CAMOZZI PAOLA Via Mazzini, 18 26020 Spinadesco Tel. 0372-446095

ORARI DI APERTURA Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:30 - 19:30

ORARI DI APERTURA Mattino: 09:00 - 13:00 Pomeriggio: 15:30 - 19:30

Giorno di chiusura settimanale: SABATO POMERIGGIO

Giorno di chiusura settimanale: GIOVEDÌ POMERIGGIO

Calvatone ANTOLINI LUCIA Via Umberto I, 1 26030 Calvatone Tel. 0375 97039

casalmaggiore BONISOLI ALQUATI CLAUDIA Via Cavour, 28 26041 Casalmaggiore Tel. 0375 42551

Orari di apertura Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:00 - 19:00

Orari di apertura Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:30 - 19:30

Giorno di chiusura settimanale mercoledì mattina

Giorno di chiusura settimanale

SABATO

Le farmacie di turno e gli orari dei distretti di Cremona e Casalmaggiore sono consultabili sul sito internet: www.aslcremona.it


CASALMAGGIORE

casalmaggiore@ilpiccologiornale.it

A GUSSOLA

Coordinamento popolare in festa

3 IN UNA NOTTE

Torricella, i furti del sabato sera

Navarolo, le mire dei Gonzaga

Maggioranza ai mantovani nelle elezioni del nuovo Consiglio del consorzio di bonifica. Il rischio fusione

I

La gente a Torricella pare rassegnata alla inevitabile visita dei ladri. Anche nell’ultimo fine settimana si è registrata una razzia nelle abitazioni di diverse vie del paese. Il precedente week end era toccato a via Roma, stavolta i ladri hanno preso di mira tre case situate rispettivamente in via Guglielmo Marconi, via Guido Rossa e via Libertà. Anche stavolta il tutto è accaduto nella notte tra sabato e domenica. Nella abitazione di una coppia di via Marconi sono stati rubati un computer, un ipad ed oggetti vari, ma i danni più rilevanti sono stati prodotti ad infissi e mobili: l’ingresso in casa è avvenuto in una porta sul retro. In via Rossa forzato l’ingresso dell’abitazione di una giovane coppia: qui il furto ha prodotto un bottino più ingente, con parecchio materiale asportato e oggetti preziosi. Infine l'abitazione in via Libertà, ma qui, dopo essere riusciti ad entrare in casa, i ladri si sono dileguati in fretta, probabilmente perché allarmati da qualche presenza. E’ stato questo probabilmente l’ultimo dei tre episodi. Almeno fino al prossimo, temutissimo, sabato sera.

30° anniversario della fondazione: alle ore 15 il saluto del Presidente e l’intervento delle autorità, alle 15.30 il riconoscimento ai soci fondatori, alle 16 concerto del Coro CAI di Cremona. Tutti i cittadini sono invitati.

Sabato alle ore 21 presso il centro culturale, il Coordinamento popolare di Gussola organizza per i propri associati una tombolata con i sapori delle festività natalizie. Domenica invece verrà ricordato il

di Giovanni Gardani

n tempi di crisi della politica e disaffezione verso le urne c’è anche un elettorato che decide di accorrere al voto con percentuali superiori rispetto agli anni precedenti. Il voto per scegliere il consiglio di amministrazione del Consorzio di Bonifica del Navarolo va anzitutto letto in questo senso: gli aventi diritto sono gli utenti del servizio che pagano una “bolletta” divisa in tre fasce di contribuenza. Nel territorio Oglio-Po sono all’incirca 15mila, divisi tra i 10600 circa della prima fascia (contributi fino ai 250 euro), i 3200 della seconda fascia (dai 250 agli 800 euro), i 1150 della terza fascia (sopra gli 800 euro). Se nelle ultime elezioni, del 2005, solo il 2% di questi utenti si recò a votare, quest’anno si è arrivati all’8% (1145 votanti). Sono percentuali ancora limitate, che

tuttavia devono essere valutate nel contesto di una campagna elettorale quasi inesistente (fatto salvo qualche volantino in città, invero quasi invisibile specie negli ultimi tempi) e che comunque testimoniano un’accresciuta partecipazione. Per quale motivo? Il retroscena, scoperchiato dalla discesa in campo della Libera Agricoltori, che si è opposta alle forze (superiori per nume-

Sopra la sede del Consorzio di bonifica Navarolo in via Roma a Casalmaggiore Più in alto, sotto al titolo, l'impianto idrovoro di San Matteo delle Chiaviche

ro di tesserati) di Coldiretti e Confagricoltura, trova il proprio nodo gordiano in una questione di salvaguardia del territorio: da ormai dieci anni, infatti, si vocifera della possibilità di accorpare l’ente Navarolo con un altro consorzio, il “Terre dei Gonzaga”, con sede a Mantova. Per un territorio già tartassato dalle ultime decisioni prese dall’alto – le ultime, in ordine di tempo, riguardano la sanità, con lo smantellamento del presidio ospedaliero di Bozzolo e l’annunciata chiusura di alcuni reparti dell’ospedale Oglio-Po – sarebbe un ulteriore sgarbo da evitare. Per questo la popolazione ha risposto, dando un segnale forte che è andato forse oltre il risultato finale appannaggio delle associazioni di categoria, che avevano dalla loro i favori del pronostico. In particolare è significativo notare come nella elezione della prima fascia, la vittoria sia andata alla lista “Rinnovamento e territorio”, che si era impegnata a mantenere la sede del Navarolo, in autonomia, proprio a Casalmaggiore: 135 voti complessivi, con un +30 registrato nel dato parziale del casalasco. Diversa la situazione per la seconda e terza fascia, dove a votare sono stati molti tesserati delle associazioni di categoria, ossia coloro che non sfruttano il Navarolo solo per un “piccolo allacciamento”, ma per un appezzamento di terra o per una vera e propria fabbrica. Qui la lista “Insieme per il Navarolo”, appoggiata tra le altre associazioni anche da Coldiretti e Confa-

gricoltura, ha vinto con 247 voti, 18 in più rispetto alla Libera, ma con un significativo +47 (pro Libera) fatto registrare tra Casalmaggiore, Gussola, Scandolara Ravara e Martignana di Po. Infine la fascia tre, dove “Insieme per il Navarolo” s’è affermata con maggior divario (256 voti a 135), pur facendo registrare, anche qui, la vittoria della Libera nel casalasco e un +1 curioso su Bozzolo. A sbilanciare l’equazione, quindi, sono stati soprattutto i voti di Viadana e Sabbioneta, ma il casalasco ha ribadito la volontà di non lasciare migrare nel mantovano anche questo ente prezioso per il territorio. A livello legislativo, va detto, la Regione Lombardia ha ribadito l’autonomia del Navarolo pur nel riordino preposto degli enti. Tuttavia basterebbe una modifica all’interno dello Statuto dell’ente (che il nuovo consiglio di amministrazione ha facoltà di applicare) per poter rendere eseguibile l’accorpamento. Il malcontento del “popolo bue”, registrato nelle ultime ore, si indirizza anche verso l’elettorato ambientalista: «E’ giusto battersi per l’acqua e per l’ambiente - ha sottolineato qualche cittadino al seggio - ma non se poi si lascia correre su una realtà come il Navarolo». Insomma, l’esito del voto, espresso democraticamente, non piace in questo caso ai casalaschi. E il nuovo consiglio di amministrazione dovrà tenere conto di questo diffuso malcontento. Parafrasando quella pubblicità è un po’ come dire: toglieteci tutto, ma non il Navarolo.

Europa dei diritti e dei doveri Municipio, vigili del fuoco sul tetto Incontro in Santa Croce. Europarlamentare finisce nel fosso

Si è chiuso settimana scorsa il trittico di approfondimenti intitolato “Europalbivio”, promosso dai comuni di Casalmaggiore, Sabbioneta e Viadana, da ‘Noi, ambiente, salute’, dalla Società Storica Viadanese e dall’associazione Amici del Dialogo. Dopo banche e globalizzazione nelle prime due serate mantovane, si è parlato venerdì in auditorium Santa Croce a Casalmaggiore del tema: L’Europa dei diritti, l’Europa dei doveri? La giornalista Katia Bernuzzi ha moderato il dibattito fra gli ospiti: Bruno Marasà, Responsabile dell’Ufficio d’Informazione del Parlamento europeo a Milano; Judith Sargentini, eurodeputata olandese, membro della Commissione Libertà Civili; Nicolò Ri-

naldi, eurodeputato dell’Italia dei Valori, membro della Commissione Commercio Internazionale. Interessanti gli approfondimenti in materia di politica estera, alla vigilia dell’assegnazione all’Europa del Nobel per la Pace. Domande dal pubblico sono arrivate agli europarlamentari in merito alle politiche europee sulla famiglia, sulle coppie di fatto, sulle adozioni. Unico rammarico: il meteo. La copiosa nevicata non ha permesso a molti interessati di partecipare all’incontro, oltre ad aver provocato un incidente (senza conseguenze) all’eurodeputato Rinaldi, finito fuori strada mentre da Valle si dirigeva verso Casalmaggiore per l’incontro, quindi posticipato di oltre mezzora.

per controllare il parafulmine

Ieri, in tarda mattinata, il nucleo Nbcr (nucleare, biologico, chimico e radiologico) della sezione dei Vigili del Fuoco di Cremona, ha portato a termine un sopralluogo mirato al palazzo municipale in fase di ristrutturazione. Obiettivo: verificare se l’antico parafulmine installato sull’edificio contenesse materiale radioattivo. «Abbiamo richiesto l’intervento dei Vigili del Fuoco perché da ricerche fatte i parafulmini coevi a quello del nostro municipio, che risale all’800, risultano essere composti da materiali radioattivi»: spiega l’ingegner Enrico Rossi del comune di Casalmaggiore. «Le verifiche del carico radioattivo hanno evidenziato come la situazione del nostro ammalorato parafulmine sia da considerarsi nella norma»: così il sindaco Silla, anch’egli presente al sopralluogo del nucleo Nbcr dei Vigili del Fuoco, al pari di Rossi. L’intervento è stato richiesto prima della messa in sicurezza e del restauro del parafulmine, operazione che rientra nell’ampio lavoro di ristrutturazione del municipio. «Stiamo procedendo secondo calendario»: precisa Rossi. «Appena il gelo darà tregua e potrà proseguire la pulizia della facciata, anche i lavori riprenderanno regolarmente».


Casalmaggiore

Mercoledì 12 Dicembre 2012

Croce Rossa, la corsa si scalda Pagliari e Berardi sono i candidati alla presidenza della sezione casalasca. Il caso dell’area destinata alla sede

S

di Simone Arrighi

i avvicina il giorno dell’elezione del nuovo presidente del comitato locale della Croce Rossa Italiana. Due i candidati: il commissario Rino Berardi ed il volontario Arnaldo Pagliari, che potranno essere votati dai soci attivi con alle spalle almeno 24 mesi di iscrizione alla Cri. In attesa di un confronto pubblico fra le parti – fino a ieri non convocato –, dopo aver intervistato Pagliari, primo candidato ad uscire allo scoperto, registriamo la volontà di Berardi di non voler rilasciare dichiarazioni alla stampa. Il commissario, candidatosi alla presidenza, ha di fatto risposto alle frasi di Pagliari con una lettera aperta, indirizzata ai vertici provinciali e regionali della Croce Rossa, al sindaco di Casalmaggiore Silla, ai quotidiani locali e online ed ai volontari Cri del comitato casalese. Sette pagine in cui Berardi replica alle parole di Pagliari. I temi toccati sono molteplici, dall’autonomia decisionale del commissario prevista dall’ordinamento e dal coordinamento della Cri, fino al cambia-

Un gruppo di volontari della Croce Rossa Italiana di Casalmaggiore

mento dei protocolli di comunicazione interni ed esterni al corpo volontaristico. Il punto sei della lettera aperta riguarda le notizie diffuse dalla stampa sul progetto di costruzione della nuova sede. Berardi scrive che “la nuova sede si farà”: “gli articoli – prosegue lo scrivente – hanno descritto e coinvolto il tessuto tutto nei passaggi di definizione della c.d.

‘convenzione’”. La situazione, approfondita con gli uffici comunali di competenza, risulta essere la seguente: il terreno edificabile individuato anni fa in zona Baslenga è ad oggi di proprietà dell’Edilmax Srl e il comune di Casalmaggiore ha inoltrato richiesta al privato per l’acquisizione dell’area. Non vi sono attualmente prati-

che avviate presso gli uffici competenti, anche se, come spiega il sindaco Silla, risulta già esserci un assenso di massima col proprietario. «Una volta acquisito il terreno – puntualizza il primo cittadino di Casalmaggiore –, spetterà al Consiglio comunale decidere se concederne una porzione alla Croce Rossa e alla Santa Federici in comodato gratuito».

Democratici nel mondo, la politica può essere una cosa seria

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volontari busi al mercato Sabato, dalle ore 9 alle 12, sul mercato cittadino sarà possibile trovare il banco dell’Associazione Volontari del Busi, che venderà al pubblico il prelibato cioccolato messo a disposizione dagli organizzatori della recente seconda edizione della Festa del Cioccolato Artigianale di Casalmaggiore (Chocomoments). L’iniziativa è a sfondo benefico: l’incasso verrà devoluto a favore del progetto “La Rete”, ideato dall’assessorato ai Servizi Sociali in collaborazione con Amurt. Un’occasione utile per conoscere anche da vicino l’operato dell’Associazione Volontari del Busi, di cui Giancarlo Romanetti è coordinatore: oltre a medici, a disposizione per visite ambulatoriali, il corpo si compone di assistenti a disposizione dei degenti dell’Rsa. Il banchetto di sabato farà seguito ad altre iniziative promosse dall’associazione, come mostre e concerti in occasione dello scorso 2 giugno e stand durante la Fiera di San Carlo.

pub inglese apre in citta’

Tante iniziative al primo anno di vita. Il coordinatore casalasco Fabrizio Aroldi: «Contano i valori al di là dei partiti»

La perdita del lavoro: incontro a Scandolara

A Scandolara si discute dell’emergenza lavoro. Non è un caso che l’incontro organizzato da “Democratici nel mondo” e dalla Caritas Cremonese, col patrocinio dell’Aministrazione comunale di Scandolara Ravara, si faccia qui, dove la grave crisi che ha portato alla chiusura della azienda del legno Bini ha provocato gravissime ripercussioni. L’incontro si terrà venerdì 14 dicembre alle ore 21 presso la Sala Polivalente. Titolo: “La persona di fronte alla perdita del lavoro”, sottotitolo “La perdita del lavoro va ben oltre la perdita dello stipendio”. Da qui si capisce il taglio della serata, non tanto incentrata su un esame prettamente economico della situazione contingente bensì su una questione più personale, vale a dire la crisi a livello individuale e famigliare conseguente al dramma della perdita del posto di lavoro. Introdurrà l’incontro, che sarà moderato dal giornalista Vanni Raineri, Fabrizio Aroldi; relatori il sindaco di Scandolara Ravara Gianmario Magni, il direttore della Caritas della Diocesi di Cremona don Antonio Pezzetti, il sindacalista della Cisl cremonese Enrico Guaragna e l’ex senatore e deputato Marco Pezzoni, del Centro Studi Politica Internazionale di Roma nonché coordinatore cremonese del Movimento Federalista Europeo. "Il nostro lavoro – afferma la nota introduttiva alla serata – è legato a filo doppio con l’idea che abbiamo di noi stessi, si definisce e contribuisce al nostro sentirsi utili nel mondo”.

Sono poco più che neonati, ma si sono fatti conoscere a suon di iniziative. Al centro la politica, nel senso più puro, il confronto tra varie proposte per risolvere i problemi e governarli al meglio. Parliamo di “Democratici nel mondo”, un’associazione nazionale che ha tra i suoi protagonisti Marco Pezzoni, ex parlamentare che ha di fatto portato il movimento a Cremona. Nel casalasco poi ha trovato validi sostenitori, quali Luigi ed Edoardo Borghesi, Marco Fazzi, e Fabrizio Aroldi, che è il coordinatore del gruppo. Ne parliamo con lui, che ci illustra il breve ma proficuo percorso sin qui vissuto: «L’associazione “Democratici nel mondo” non vuole sostituirsi a nessuno, in primis ai partiti, intende solo dare un contributo al dibattito politico, essere di stimolo, per riportare la politica tra la gente». Di questi tempi impresa notevole: «Sappiamo che è uno sforzo non da poco, ma non vogliamo sentir parlare di antipolitica». Avete iniziato la vostra attiività nel 2012 e già il curriculum è corposo: «Una volta al mese ci riuniamo a Casalmaggiore, e voglio sottolineare che tutti possono aderire all’associazione. Abbiamo iniziato sul tema della pace, con la prima iniziativa in febbraio con don Mario Aldighieri e la seconda in maggio assieme al popolo sikh». A seguire, un

Il coordinatore Fabrizio Aroldi

ciclo di 4 incontri presso il teatro di San Giovanni in Croce (incontri organizzati con “Visioni Contemporanee” di Cremona), due con Pezzoni e don Bruno Bignami (a Rivarolo del Re e Torricella del Pizzo) che traevano spunto dal suo libro “Terra, aria, acqua e fuoco”, uno lunedì scorso a Motta Baluffi con Angelo Rescaglio sul tema dei diritti. Come si legge nel box sotto, venerdì sera sarà la volta di Scandolara Ravara, dove si parlerà di lavoro. Al momento, chiediamo ad Aroldi, i membri dell’associazione sono tutti del PD, non ritiene che ci sia il rischio di interpretare l’associazione come emanazione del partito? «Questa non è una corrente di parti-

to, siamo gente che fa politica ma non esiste alcuna tessera all’ingresso. Ci riconosciamo in valori che sono il sostegno agli altri e altre tematiche che i partiti faticano a trattare. Noi crediamo nel valore dell’ambiente, nella solidarietà sociale, vogliamo sollecitare il dibattito politico su temi sentiti dalla gente ma su cui i partiti non si spendono troppo. Dal canto nostro non faremo mai riferimento ai partiti». Per gennaio e febbraio sono in cantiere parecchie altre iniziative: «Vogliamo essere di stimolo e muovere opinioni. L’emblema è la concretezza e il nemico l’egoismo nel mondo. Abbiamo trovato l’appoggio importante delle amministrazioni comunali per aumentare il numero di iniziative nel casalasco, ed ora pensiamo di allargarci al viadanese». Il referente a Viadana è l’ex sindaco e consigliere regionale Giovanni Pavesi, e l’incontro inaugurale dovrebbe essere un convegno su lavoro ed immigrati. «Non vogliamo chiuderci in un recinto – conclude Aroldi -, noto con soddisfazione che agli incontri vengono persone di vari orientamenti politici. Ognuno deve dare il suo contributo contro l’egoismo. Oggi nelle facce della gente non vedo speranza, che invece c’era anche dopo la guerra. Prevale la rassegnazione, e io voglio contribuire a cancellarla».

Un pub inglese in città? Qualcosa del genere. La notizia, rimbalzata ieri pomeriggio su Facebook, ha subito preso piede tra gli appassionati di calcio (e birra) del Regno Unito e di tutto ciò che rimanda alla Union Jack. A metà gennaio infatti il “Bar delle Poste” cambierà gestione e il futuro proprietario intende ricreare un’atmosfera very british nel locale. Al momento non si hanno ancora certezze, ma la volontà è quella di trasmettere, tramite Sky, gare della Premier League (l’equivalente della serie A inglese) e, laddove sia possibile sorvolando il problema parabole e sfruttando Sky Uk, anche le gare delle serie minori d’Oltremanica. Non solo, per aggiungere il tipico sapore del pub inglese, verrà quasi certamente stipulato un contratto con un noto produttore, su scala nazionale, di birra artigianale (diverse le etichette fornite, per soddisfare tutti i gusti). Su Facebook c’è già chi s’è fatto venire una gran sete nell’attesa…


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Guida ai Regali

Mercoledì 12 Dicembre 2012

o si aspetta per tutto l'anno, e quando finalmente arriva si ha spesso la sensazione che scivoli via troppo in fretta, tra la frenesia dell'acquisto dei regali e la cura della casa per accogliere amici e parenti con i quali condividere la magica atmosfera di Natale. Quest'anno, le feste possono diventare occasione per condividere davvero il proprio tempo, liberandolo dalla fretta e dallo stress: il miglior regalo per se stessi e propri cari sarà proprio del tempo di qualità trascorso insieme. Si può cominiciare con la tradizionale cena della notte della Vigilia, quando la casa davvero si animerà della magia del Natale, accogliendo grandi e piccoli per lo scambio dei doni. Il pranzo successivo, invece, nel giorno di Natale, perchè non regalarsi una pausa dai fornelli per proseguire celebrazioni e festeggiamenti al ristorante? Proprio questa è una delle soluzioni sempre più amate dagli italiani, che non vogliono rinunciare alle grandi riunioni di famiglia ma desiderano dedicare ai propri cari il massimo del proprio tempo, senza spenderlo tra fornelli e

Piccoli pensieri per accompagnare il quotidiano con un tocco di dolcezza e di stile

Anche quest’anno la tradizione arriva in tavola

padelle. Assaporare i piatti della tradizione sarà ancora più gustoso e degno di nota se fatto in totale tranquillità e senza l'ansia di dover poi rimettere in ordine, sacrificando ore preziose che

potrebbero essere invece dedicate alle risate e alla gioia della compagnia di chi, anche per via della fretta della vita quotidiana, magari si incontra di rado. Un Natale fatto di sentimenti

e sostanza, più che di apparenza, è quello che si auspicano sempre più italiani, che proprio per questa ragione indirizzano sempre più i propri acquisti nei confronti di regali che assomi-

glino sempre più a dolci coccole. Da acquistare per la propria tavola o da regalare, ad esempio, sono sempre apprezzate le decorazioni e le composizioni che possono contribuire a deco-

rare lo spazio, rendendolo speciale e portando all'interno della stanza un po' di natura e un'atmosfera tutta natalizia. Non possono mancare, in tali composizioni, elementi naturali tipici del Natale, dal pungitopo ai prodotti dell'inverno, fino alle tradizionali stelle di Natale, da regalare a tutti i romantici pollici verdi. Coccole in tavola e coccole anche per la vita quotidiana: sono moltissimi gli italiani che sceglieranno quest'anno di regalare piccoli pensieri che possano accompagnare nella via quotidiana e regalare dei momenti di piacevole relax, come prodotti per la cura del corpo e per l'igiene personale, dotati di un particolare tocco di dolcezza in più: la ricercata confezione, la scelta di un aroma particolare, prodotti a base di piante e fiori selezionati ad hoc sono un regalo che non passerà inosservato.

PER UN NATALE CHE DURI TUTTO L'ANNO Non sempre la casa è il luogo nel quale si trascorrono più ore nel corso della giornata, ma è in assoluto il luogo nel quale si desidera spendere del tempo di qualità, da dedicare al relax, alla tranquillità e alla vita quotidiana con i propri affetti. Regalare pensieri che possano rendere migliore la vita all'interno del nido oppure accompagnare lo svolgimento della sua routine è un modo perfetto per essere sempre vicino alla persona che riceverà il regalo. Oggetti di design, in grado di unire utilità e bellezza in cucina saranno particolarmente apprezzati dalle cuoche di casa, ma anche da tutti coloro che, un po' meno amanti del tempo trascorso tra i fornelli, potranno sentirsi sempre in compagnia e avranno a disposizione un ambiente reso ancor più accogliente. Il Natale può anche essere occasione per

regali non convenzionali, ma dei quali talvolta si potrebbe sottovalutare l'importanza:: è il caso, ad esempio, di materassi e guanciali, da selezionare con cura in base alle caratteristiche di chi ne farà utilizzo. Regalare la praticità e il profondo riposo possibile solo su un materasso adeguato alla persona sarà un dono prezioso del quale chi lo riceve potrà usufruire 365 giorni l'anno, con un positivo impatto sulla sua quotidianità. Se il rapporto è in crescita e vi augurate che si sviluppi forte e rigoglioso, quale migliore regalo di una pianta o un fiore per tutti i pollici verdi? In questo caso, meglio fare spazio alla fantasia: se le solite stelle di Natale sono prevedibili e troppo scontate, col rischio di essere banali, via libera a tutte le piante invernali che possono contribuire a creare un'atmosfera di festa e di magia all'interno

della casa. Un regalo duraturo è sempe prezioso, ma lo è ancor di più se arricchito di pietre e piccoli gioielli: un regalo duraturo e un pensiero destinato a non spegnersi mai può tradursi in un piccolo gioiello. Non occorre spendere per forza grandi cifre per preziosi da indossare soltanto nelle grandi occasioni: un regalo graditissimo sarà anche una pietra particolare e più inusuale, che rfiletta le caratteristiche di chi lo riceve in dono e che potrà essere indossato nella vita di tutti i giorni, per un segno di presenza costante. Anche in questo caso, una ricetta si rivela vincente: l'unione di elementi tradizionali, di regali convenzionali ma affinati con gusto e pensati in modo tale da adattarsi su misura alla persona che li riceve, con un pizzoco di originalità che li renderà speciali, permetterà di andare a colpo sicuro.


Guida ai Regali

Selezionare il pensiero perfetto per ogni membro della famiglia

Regali per la cura della persona

Mercoledì 12 Dicembre 2012

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scegliere il regalo per i piccoli di casa

I

regali di Natale sono l'occasione perfetta per dimostrare ai propri affetti quanto sono importanti: non è necessario, per questo, spendere grandi cifre, perchè un regalo pensato su misura per chi lo riceve farà più felice di qualsiasi grossa spesa. Se è vero che i più piccoli sono sempre bravi a far intuire ciò che più desiderano ricevere, scegliere il regalo di Natale per un adulto è più complicato, sia perché spesso le persone sembrano avere già tutto ciò di cui hanno bisogno, sia perché i gusti sono più complicati di quelli dei bambini. Tuttavia, la maggior parte delle volte è sufficiente un po’ di fantasia per trovare l’idea regalo adatta per tutti. Se avete amici amanti dello sport, che vanno spesso in bicicletta o corrono, potreste optare per un contapassi o un contachilometri per bicicletta; se invece conoscete qualcuno che ama lo stile di vita sano o che è alle prese con una dieta, una buona scelta potrebbe essere una bilancia contacalorie da cucina o un libro che tratti di alimentazione equilibrata. Anche un abbonamento alla palestra preferita e frequentata da chi sta ricevendo il regalo sarà un dono apprezzato e che sicuramente verrà sfruttato nel corso dell'anno. Il segreto per il regalo perfetto, naturalmente, è ascoltare le esigenze, i gusti e le passioni di chi riceverà il dono, senza cedere alla tentazione spesso inconscia di selezionare un regalo che sia più in linea con le proprie aspettative che con le reali preferenze. Se la persona alla quale volete fare un regalo ama prendersi cura di sé e frequenta spesso le spa e i centri benessere, potreste regalarle un cofanetto omaggio che le consenta di usufruire di uno o più

trattamenti in un centro specializzato. Se invece volete rendere felice un amante dei viaggi, optate per dei buoni da spendere per l’acquisto di biglietti aerei o soggiorni. In questo modo sarete sicuri di fare centro e di scegliere un regalo gradito. Nell'ambito della cura della per-

sona, è possibile sbizzarrirsi nella scelta dei regali che possano soddisfare i desideri e le esigenze in particolare delle donne. Per le amanti del trucco, sarà sufficiente ricordare i colori più sfruttati ed utilizzati per selezionare una pratica trousse da viaggio, per essere sempre perfette, oppure creme e

prodotti specifici e trattamenti per il corpo. In questo caso, la selezione di prodotti e fragranze dovrà avvenire sulla base dei gusti personali di chi riceverà il regalo, soprattutto se si pensa a prodotti particolari. La scelta, comunque, potrà ricadere su prodotti per il corpo dalle fragranze più tradizionali, per un allegro bouquet fatto di dolci coccole e attenzioni, regalando così anche la possibilità di scoprire nuovi prodotti o fragranze di sicuro gradimento. Regalare prodotti di bellezza e per la cura del corpo non è solamente una prerogativa delle donne: potranno essere regali graditi per l'uomo anche più di quanto non si immagini. Un set da barba da viaggio per chi, per lavoro o per passione, si deve spostare spesso, oppure un buon profumo o trattamenti per la cura e l'igiene risulteranno un regalo apprezzato ed utilizzato nel tempo da parte di chi si rivela attento alla cura di sè.

Generalmente, i regali per i bambini sono i più semplici da acquistare, anche se si trattava di un’operazione ancora più semplice alcuni anni fa, quando le opzioni tra le quali scegliere non erano così tante, dal momento che si avevano a disposizione solo costruzioni, bambole, puzzle o giochi da tavolo. Oggi invece, i bambini prediligono spesso regali tecnologici come videogame e consolle, ma la scelta è molto più vasta anche scegliendo un regalo che non faccia parte dei giochi elettronici, mettendo talvolta in difficoltà l'adulto che si ritrova a cercare di indovinare i gusti e le preferenze dei più piccoli. Per i bambini più piccoli, fino all’età di sei anni, la scelta del regalo è piuttosto semplice, dal momento che questi bambini in genere amano regali senza tempo come costruzioni, bambole o pupazzi, ma anche regali creativi come pennarelli e pastelli, che li aiutino a esprimere la propria originalità. Per bambini più grandi, fino all’età di 12 anni, potreste scegliere attrezzi sportivi come palline da ping pong, palloni da calcio o da pallavolo, pattini da strada o da ghiaccio. Se volete scegliere un regalo intelligente, optate per un libro o un gioco di memoria, o ancora un gioco intramontabile come un puzzle. Un’altra opzione sempre alla moda è un gioco in scatola, che consenta di divertirsi insieme agli amici o alla famiglia, e che possa far scoprire ai ragazzi la gioia di trascorrere del tempo insieme ai propri cari. Per avere un'ulteriore sicurezza nella scelta occorre non sottovalutare l'indicazione dell'età riportata obbligatoriamente sulla scatola, in linea con le disposizioni europee: in questo modo sarà possibile individuare con facilità i giochi che potranno divertire il bambino e non risultare troppo complessi o perfino pericolosi. Il Natale potrebbe anche essere occasione per far arrivare in casa un nuovo membro della famiglia a quattro zampe, ma attenzione: la decisione deve essere estremamente ragionata e occorre poter garantire tutte le cure di cui l'animale avrà bisogno, anche quando il Natale sarà passato.


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lo

Mercoledì 12 Dicembre 2012

SPORT

SERIE D

Responsabile Fabio Varesi

PROMOZIONE

Pergolettese oggi contro il Trento La sosta è deleteria per una Casalese in forma

La neve ha costretto la Porgolettese a rinviare a oggi alle 14.30 la sfida con il Trento. 17ª GIORNATA Alzano Cene-MapelloBonate 1-1, Caravaggio-Mezzocorona 1-0, Darfo Boario-Lecco 0-0, Fersina P.-Seriate 2-2, Montichiari-Pro Sesto 0-0, OlginateseCaronnese 1-3, Pergolettese-Trento rinv., Sant’Angelo-Pontisola rinv., St. Georgen-

Seregno 1-3, Voghera-Castellana 0-1. CLASSIFICA Caronnese 37; Voghera 35; Pontisola 34; Pergolettese 33; Olginatese 29; Caravaggio, Lecco (-3) 26; MapelloBonate 24; Castellana 23; Seregno 22; Seriate 21; Montichiari 20; St. Georgen 19; Pro Sesto, Alzano Cene 18; Fersina P. 17; Darfo Boario (-1) 14; Mezzocorona 13; Sant’Angelo 12; Trento 9 (-1).

(S.A.) Da Casalmaggiore a Ciano d’Enza, in altura, le condizioni climatiche possono solo peggiorare. Ecco perché la Casalese, dopo il rinvio della gara con la Meletolese, rischia lo slittamento anche della prossima trasferta e quindi un lungo stop nel momento di forma migliore. Sette punti in tre gare, difesa blindata per quasi tre partite intere e un crescendo prestazionale costante avevano portato i biancocelesti ad abbandonare l’ultimo posto in graduatoria. «Per noi è delete-

ria la sosta forzata», fanno sapere dalla Baslenga. Come dare torto ai maggiorini, che dovranno tenere il motore su di giri sgommando su campi d’allenamento ormai ghiacciati. CLASSIFICA (15ª giornata) Meletolese 30; Castellana 26; Arcetana 25; Castelnovese, Montecchio 23; Brescello 21; Medesanese 20; Falk, Povigliese 19; Langhiranese 18; Bobbiese, Cadelbosco, Carignano 17; Ciano 16; Borgonovese 15; Fabbrico 14; Casalese 12; Traversetolo 11.

La Cremo è ora sulla strada giusta

Con la politica dei piccoli passi la squadra si è risollevata e può pensare alla zona playoff, distante solo quattro punti

RETI: 21’Carlini, 25’ st Marotta. PORTOGRUARO (4-3-1-2): Tozzo; Pisani (40’ Blondett), Patacchiola, Moracci, Martinelli; Coppola, Sampietro (8’ st Herzan), Salzano; Cunico (36’ st Chesi); Della Rocca, Corazza. A disposizione: Bavena, Licata, Zampano, Magrassi). All.: Madonna. CREMONESE (4-3-1-2); Grillo; Sales, Moi, Tedeschi, Visconti; Baiocco, Degeri (43’ Armenise), Magallanes; Filippini (36’ st Nizzetto); Marotta, Carlini (39’ st Bonvissuto). A disposizione: Quaini, Cremonesi, Martinez, Nardi). All.: Scienza. ARBITRO: D’Angelo di Ascoli Piceno. NOTE: ammoniti Coppola, Salzano, Marotta, Corazza e Magallanes. Angoli 4-6. riflettere. Anche perché, dopo due vittorie consecutive, non c’è ancora nulla di chiaro sul futuro grigiorossa. Tutto può ancora succedere, ma solo la squadra potrà essere artefice del proprio destino. Scienza deve

Un’occasione della Cremo a Portogruaro (foto © Ivano Frittoli)

recuperare molti elementi importanti, fuori causa per infortuni o squalifiche, ma la tenacia del tecnico, mantenuta anche dopo gli scivoloni contro Pavia e SudTirol, fa ben sperare per il futuro. Domenica c’è una

SERIE A In Italia nessuno tiene il passo dei bianconeri

Juve capolista senza affanni

Il massimo risultato con il minimo sforzo. La Juve di Conte (nella foto) passa anche a Palermo senza spremersi troppo e allunga sulla seconda, che non è più il Napoli (a rischio penalizzazione). battuto dall’Inter. Difficile pensare che una delle inseguitrici possa dar fastidio ai bianconeri, che almeno in Italia non hanno rivali e possono vincere anche senza un vero bomber. La sensazione è che si lotti per il secondo posto e che tra le candidate alla qualificazione in Champions ci sia pure la Roma, finalmente straripante come vuole Zeman, trascinata da un super Totti. Il Napoli, invece, sembra in calo, soprattutto delude sempre nei momenti topici della stagione. In leggero appannamento anche la rivelazione Fiorentina, ma con l’organico a disposizione, Montella sta facendo una stagione fantastica, ben oltre le aspettative della dirigenza. Molto affollata la zona retrocessione, dove annaspano due grandi del nostro calcio: il Genoa e il Torino. In casa

rossoblu regna il caos e l’unica certezza è la conferma di Delneri, che si gioca le sue ultime chance proprio contro un Torino un grande calo e alle prese con un organico di modesto valore. Non sta meglio il Palermo, mentre il Chievo pare aver risolto tutti i problemi cambiando modulo. Ma Corini non poteva pensarci prima... 16ª GIORNATA Atalanta-Parma 2-1, Bologna-Lazio 0-0, Cagliari-Chievo 0-2, Inter-Napoli 2-1, Palermo-Juventus 0-1, Pescara-Genoa 2-0, Roma-Fiorentina 4-2, Sampdoria-Udinese 0-2, Siena-Catania 1-3, Torino-Milan 2-4. CLASSIFICA Juventus 38; Inter 34; Napoli 33; Lazio 30; Fiorentina, Roma 29; Milan 24; Udinese, Catania 22; Atalanta (-2) 21; Parma 20; Chievo 18; Sampdoria (-1) 17; Cagliari 16; Bologna, Torino 15; Palermo, Pescara 14; Genoa 12; Siena (-6) 11. Fabio Varesi fabiovaresi16@libero.it

SERIE B

Il Sassuolo è sempre più in fuga

Il Sassuolo prepara la fuga. Complice il pareggio del Livorno, vola +3 sui labronici e mantiene sette punti di vantaggio sul Verona (terzo). Indubbiamente gli emiliani sono la squadra più forte e se non scoppiano, dovrebbero prenotare un posto per la serie A. Se lo meritano... 18ª GIORNATA Brescia-Reggina 2-2, Cesena-Empoli 1-3, Cittadella-Varese 0-1, Crotone-Virtus Lanciano 0-0, Grosseto-Pro Vercelli 3-0, Hellas Verona-Ascoli, 3-1 Vicenza-Livorno 3-3, NovaraPadova 3-1, Sassuolo-Modena 2-0, Spezia-Bari 3-2, Ternana-Juve Stabia 3-2. CLASSIFICA Sassuolo 42; Livorno 39; Hellas Verona 35; Varese (-1) 29; Brescia 27; Padova (-2) 26; Empoli (-1) 25, Modena (-2), Juve Stabia 25; Spezia 24; Cittadella 22; Ternana 21; Bari (-7), Crotone (-2) 19; Ascoli (-1), Vicenza 18; Cesena, Reggina (-3) 16; Virtus Lanciano 15; Pro Vercelli 14; Novara (-4) 13; Grosseto (-6) 11.

Di Francesco (Sassuolo)

sfida tutta da preparare, allo “Zini” contro il San Marino, che peraltro è reduce da un turno di riposo aggiuntivo, grazie al maltempo. Non ci sarà Magallanes, squalificato. Matteo Volpi

15ª Giornata

PORTOGRUARO-CREMONESE 0-2

Como-Virtus Entella 0-1 Lecce-SudTirol 0-1 Pavia-Reggiana 1-0 Portogruaro-Cremonese 0-2 San Marino-FeralpiSalò rinv. Trapani-AlbinoLeffe 1-3 Treviso-Lumezzane 1-1 Tritium-Carpi 1-1 Riposa: Cuneo

Classifica

U

n segnale importante che arriva da lontano. Al “Mecchia” di Portogruaro la Cremonese offre la sua veste migliore, conquistando tre punti che fanno sorridere tutti. Una prestazione sopra le righe per i ragazzi di Scienza, motivati a dovere dallo stesso tecnico dopo le prova deludente in Coppa Italia contro il Viareggio. Una strigliata che ha fatto al gruppo e che ha dato i suoi frutti in una trasferta non proibitiva, ma senza dubbio difficile. Lo schema con un centrocampo più robusto ha dato i suoi frutti, portando finalmente al gol Carlini, uno dei tanti oggetti misteriosi sin qui della stagione grigiorossa. A segno anche Marotta che a fine gara ha anche annunciato di non volersi muovere nel mercato di gennaio. Ma è presto per parlarne. Alla Cremonese ora non resta che giocare partita dopo partita, almeno fino alla fine del girone d’andata, cercando di fare più punti possibili, senza guardare in nessun modo la classifica. Certo è che la crisi del Lecce è lì da vedere e potrebbe anche riservare clamorose novità. La società salentina, infatti, sembra non essere propriamente in regola con i pagamenti degli stipendi e questo non può far altro che ripercuotersi anche sul campo. Un fattore sul quale la gente che veste la casacca grigiorossa è sempre chiamata a

Lecce Carpi SudTirol Virtus Entella Trapani Pavia Lumezzane Cremonese (-1) San Marino* Como (-1) Portogruaro Cuneo Reggiana Feralpi Salò* AlbinoLeffe (-10) Tritium Treviso (-1)

Prossimo Turno

PRIMA DIVISIONE Secondo successo consecutivo per i grigiorossi, che risalgono in classifica

AlbinoLeffe-Como Carpi-Lecce Cremonese-San Marino Feralpi Salò-Treviso Lumezzane-Tritium Reggiana-Trapani SudTirol-Portogruaro Virtus Entella-Cuneo Riposa: Pavia

29 26 25 23 22 22 19 18 17 16 16 16 15 15 10 8 3


Sport

Mercoledì 12 Dicembre 2012

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AUTOMOBILISMO Sul circuito di S. Martino del Lago, Mimmo Guagliardo si è imposto nella categoria “auto storiche”

Grande spettacolo ed emozioni per il Challenge di Natale

Due le gare, due le classifiche e quindi due i vincirori, ma sono stati tanti piloti e campioni dei rally a decretare il successo della seconda edizione del Challenge di Natale. E’ riuscita bene la manifestazione organizzata da Automobile Club di Cremona e Scuderia Valdarda Racing all’autodromo di S. Martino del Lago, nonostante l’intensa nevicata ed il freddo pungente, arrivato a toccare punte di meno otto gradi. Piloti e vetture hanno risposto alla chiamata di Leo Adessi e del sodalizio piacentino, presentandosi in gran numero e dando vita ad una spettacolare kermesse automobilistica. Presenti, anche se non hanno scendere in pista, Sandro Munari, Tony Fassina e “Pedro”, mentre erano 36 i concorrenti che hanno sfidato i 1450 metri del tracciato ghiacciato, al volante delle auto atoriche, 58 si sono simentati con le auto moderne, 10 della hanno gareggiato nella

Regolarità Challenge. Mattatore con la sua Porsche 911 3000, sia in qualifica, che in gara è stato Mimmo Guagliardo, che si è aggiudicato il Challenge di Natale delle auto storiche, realizzando il tempo di 3’31”64. A tener testa al preparatore-pilota siciliano è stato il biellese Federico Ormezzano, al vertice della sfida tra i grandi campioni dei rally con il tempo totale dei tre giri di finale in 3’35”66 e con il miglior tempo sul giro in 1’10”47 a bordo di una Alpine Renault A 110, superando sul filo di lana il triestino Fulvio Bacchelli (su Porsche 911 Sc). Lo show delle auto storiche è stato animato dai vari protagonisti del Cir Auto Storiche, con Oreste Pasetto su Lancia Fulvia Hf 1300, vincente nel raggruppamento 11, mentre Marco

Morandi su Lancia Fulvia 1600 HF ha vinto la classifica del raggruppamento 12. La classifica del raggruppamento 14 ha visto Luigi Capsoni imporsi con la Renault Alpine A110, la classifica del raggruppamento 15 ha visto la supremazia di Massimo Nori con la sua Opel Ascona 400. Su Lancia Delta, infine, Marco Varisco ha primeggiato nel raggruppamento 19 di regolarità. Nei vari raggruppamenti della gara Formula Challenge, ad imporsi sono stati Marco Soliani con la Suzuki Swift 1600, Cristian Grimaldi con la Renault Clio Williams, Matteo Riccò sulla Renault Twingo R2, Filippo Gennari su Renault Clio Cup, Mauro Soretti su Subaru Impreza, Daniel Raggi su Formula Gloria e Giovanni Rizzi su Fiat X1/9 Dallara.

La Porsche di Mimmo Guagliardo

Vanoli ko con onore, Gresta è contento

LEGA A Malgrado la prevedibile sconfitta con Siena, la squadra ha giocato una buona partita e confermato di essere in crescita

11ª Giornata

SIENA-VANOLI 81-68 (17-11, 41-28; 59-47)

MONTEPASCHI SIENA: Brown 15 (5/10, 1/4), Eze 4 (2/3 da due), Carraretto (0/2 da tre), Rasic ne, Kangur 6 (0/1, 2/4), Sanikidze 6 (3/5, 0/1), Ress 8 (2/4, 1/2), Ortner 6 (3/5 da due), Lechthaler ne, Janning 11 1/2, 2/7), Hackett 12 (4/4, 1/4), Moss 13 (0/6, 3/4). All.: Banchi. VANOLI CREMONA: Peric 10 (4/13 da due), Vitali 12 (2/5, 2/2), Kotti 6 (2/3 da due), Jackson 7 (2/4, 1/3), Belloni, Ruini, Aaron Johnson 12 (3/5, 1/6), Harris 10 (2/4,2/2), Huff 3 (0/1, 1/2), Conti ne, Stipanovic 8 (4/10 da due), Cazzaniga ne. All.: Luigi Gresta. ARBITRI: Lamonica, Filippini e Bettini. più rassicurante. Nella sala stampa del PalaEstra di Siena, coach Gresta si è detto molto soddisfatto malgrado la sconfitta, del resto preventivata: «Sapevamo di incontrare la squadra la squadra probabilmente più in forma del campionato, molto brava a difendere e quindi difficile da attaccare. Negli spogliatoi al termine del match ho detto ai ragazzi di essere orgogliosi della prestazione offerta, perché hanno lottato con

Classifica

S

confitta sì, ma con onore contro la squadra più in forma del campionato. La Vanoli è stata battuta 81-68 dalla Montepaschi Siena, ma i cremonesi non hanno demeritato ed anzi hanno chiuso i due secondi parziali praticamente in equilibrio. Nel secondo quarto Siena ha piazzato il +12 decisivo, distacco che è però rimasto invariato per tutto il secondo tempo. Per i campioni d’Italia buona prova di Brown, Moss ed Hackett, rispettivamente 15, 13 e 12 punti all’attivo, mentre in casa Vanoli, Johnson è stato una spanna sopra tutti (12 punti e 9 assist), ma anche Vitali (12 punti) e Stipanovic (14 rimbalzi) hanno giocato bene. Una sconfitta indolore, visto che a parte Venezia (che probabilmente risalirà la classifica), tutte le squadre in lotta per la salvezza hanno perso, compresa Pesaro che è stata beffata da Langford (canestro vincente realizzato sulla sirena), ma contro una deludente Olimpia ha dimostrato di essere viva. Alla ripresa del campionato, dopo l’All Star Game, servirà una grande prestazione per battere la Scavolini sul parquet del PalaRadi, quando saranno in palio punti davvero pesanti. Ma la Vanoli vista lunedì sera a Siena ha confermato di essere in crescita e di poter raggiungere presto una posizione in classifica

(foto Castllani) Luca Vitali ha segnato 12 punti a Siena

grande coraggio e intensità contro un avversario così forte. malgrado i problemi di falli che hanno penalizzato alcuni dei miei giocatori. Non sono certo queste le partite che dobbiamo vincere, ma se continueremo a lavorare bene, come stiamo facendo, possiamo sperare di battere anche gli squadroni del nostro campionato. Ribadisco, tutti hanno giocato con grande intensità e mi sono piaciuti, anche se abbiamo per-

Avellino-Roma Brindisi-Caserta Cantù-Biella Pesaro-Milano Sassari-Reggio E. Siena-Cremona Varese-Montegran. Venezia-Bologna

Varese Siena Sassari Cantù Roma Bologna Brindisi Milano Reggio Emilia Caserta Venezia Cremona Montegranaro Biella Avellino Pesaro

79-94 82-74 85-62 81-68 105-84 70-72 105-88 65-51 20 18 18 14 14 12 12 12 10 10 8 6 6 6 6 4

so». Che non sia stata una passeggiata, lo conferma Daniel Hackett, che temeva molto la sfida con la Vanoli: «I match prima della sosta possono essere delle trappole molto pericolose, ma siamo stati bravi a giocare di squadra e a vincere con una prova di maturità. Dovevamo cancellare la brutta prova fornita in Eurolega e ci siamo riusciti, per questo motivo siamo molto felici». dalla redazione

Assi ko contro l’ultima Crema sempre in palla SERIE A2

Posticipo amaro per l’Assi Manzi, sconfitta a sorpresa dalla Virtus Cagliari, arrivata a Cremona dopo 10 sconfitte di fila. Ma quella che sulla carta poteva sembrava una vittoria scontata, si è trasformata in una cocente delusione per l’Assi, piegata da una squadra sarda apparsa viva, malgrado lo zero in classifica. Il match si è concluso 62-74, a conferma della schiacciante superiorità di Cagliari, praticamente sempre avanti nel punteggio. Una sconfitta che deve far riflettere coach Anilonti, che dopo il successo di Milano, pensava di aver imboccato la strada giusta. «Finalmente. E’ una vittoria che le ragazze si meritavano da tanto tempo», è stato invece il commento del tecnico della Virtus Cagliari. ASSI MANZI CREMONA: Smaldone 7, Rizzi, Racchetti 11, Flauret 2, Misto, Brusadin 2, Maffenini 22, Scarsi 2, Zagni 9, Bona 7. All.: Alinonti. Prosegue sicura, invece, la marcia della Tec-Mar Crema, che ha sbancato anche il Palaverde di Broni (51-63) al termine di una gara che ha visto le azzurre giocare ad alto livello per tutto il match. Con questi due punti, Crema è salita al terzo posto dietro la coppia di testa, a conferma dell’ottimo cammino della squadra di Giroldi. TEC-MAR CREMA: Conti 3, Biasini 4, Capoferri 14, Sforza, Caccialanza 9, Losi 14, Cerri 3, Gibertini 9, Rizzi 3, Picotti 4. All.: Giroldi. Nel prossimo turno (domenica pomeriggio) la Tec-Mar Crema ospiterà il Valmadrerà, mentre l’Assi Manzi sarà impegnata sul parquet di Udine. CLASSIFICA (11ª giornata) San Martino di Lupari, Venezia 20; Milano, Tec-Mar Crema, Marghera 16; Alghero 12; Udine, Broni, San Salvatore, Muggia 10; Valmadrera 6; Assi Manzi Cremona 4; Biassono, Virtus Cagliari 2.

Crema e Piadena vanno a gonfie vele Premiati Albino Ferla e Antonio Pegoiani

BASKET DNC

CICLISMO

Prosegue la serie di vittorie dei ragazzi di coach Pedroni. Per l’MgK Vis è arrivata, infatti, la quarta vittoria consecutiva in casa del fanalino di coda Arzignano, che vale la quarta posizione in classifica. Risultato già al sicuro dopo due quarti e spazio per tutti con i giovani Toninelli e Carboni in campo nel finale (79-67 il risultato finale i piadenesi). Nel prossimo turno è in programma un’altra trasferta contro il Pisogne, avversario sicuramente più insidioso del fanalino di coda. Bene anche l’Erogasmet, che contro Bergamo ha centrato la terza vittoria consecuti-

va (75-50 il finale). La partita non era semplice da affrontare, soprattutto dal punto di vista psicologico, considerata la convinzione di avere qualcosa in più rispetto alla squadra bergamasca, ma i cremaschi ancora una volta non hanno tradito le attese. CLASSIFICA (9ª giornata) Montichiari 16; Crema, San Bonifacio 14; Cantù, Piadena 12; Lissone, Pisogne, Orzinuovi 10; Bernareggio, Milanotre 8; Bergamo 6; Cittadella 4; Bancole 2; Arzignano 0. • RUGBY L’atteso derby tra Crema-Cremona è stata rinviata per neve.

(F.C.) I Coni provinciali tirano le somme e nell’occasione premiano i loro atleti. Feste che passeranno agli annali come l’ultima edizione curata dai comitati provinciali, la cui avventura si concluderà a fine anno a causa della cosiddetta “autoriforma” voluta dalla struttura centrale che metterà fine agli organismi locali. L’eliminazione dei comitati, non porterà alcun risparmio economico, ma creerà molti problemi allo sport di base nei prossimi anni. Riconoscimenti e stella d’ar-

gento al merito sportivo è stata conferita dal Coni centrale allo sport del ciclismo e sono state attribuite a Giovanni Corbellini, presidente del Gs Corbellini Ortofrutta di Crespiatica. Medaglia d’argento al valore atletico è stata consegnata a Gian Mario Pedrazzini, stelle di bronzo ai dirigenti cremonesi Albino Ferla, presidente dell’Unione Ciclistica Cremasca e ad Antonio Pegoiani, presidente del Comitato provinciale della Federazione Ciclistica Italiana.

Flora e Bissolati hanno celebrato i propri atleti

MANIFESTAZIONI

Canottieri in festa a conclusione dell’annata agonistica. Dopo la Baldesio, è stata la volta di Flora e Bissolati celebrare i propri atleti. Partiamo dal Flora, dove non essendo stato definito l’atleta dell’anno, ha ricevuto un riconoscimento Giulia Verona, nuotatrice in forza alla Vittorino da Feltre di Piacenza, che ha conquistato il titolo italiano Esordienti A nella staffetta 4x100 misti, oltre a quattro titoli regionali. Note di merito per Fabiana Belicchi (che ha gareggiato agli italiani nei 50 rana) e per Laura Coppi, Marco Lorenzini, Andrea Mombelli, Maddalena Pennacchi, Elisa Pini. Nel canottaggio hanno brillato Tamara Bernio e Lucia Feltroni (quarte ai

campionati italiani), Renato Avino, Lorenzo Lazzarinetti, Riccardo Ariberti, Alessandro Corni, Alice Rossi e Clarice Cloutier. Bene anche Michele Frosi, che nella categoria adaptive ha vinto il bronzo agli Italiani a Gavirate, dove Daniele Signore ha conquistato l’argento. Alla Bissolati, premio speciale all’inossidabile Germana Cantarini, che nel 2012 ha conquistato l’ottavo titolo italiano di bocce e a Valentina Rodini, autrice di ottime prestazioni a livello nazionale nel canottaggio. Per la canoa è stata un’annata strepitosa, con sei titoli italiani ottenuti nelle varie specialità da Filippo Vincenzi, Andrea Dal Bianco, Simone Carando, Denis

Pagliarini, GianMarco Lucini, Marco Garavelli e Simone Esposito. Nel nuoto da segnalare le performance nelle varie manifestazioni nazionali di Lorenzo Amato, Nicolò Fedeli, Gianluca Di Tano, Andrea Pollenghi, Nicolò Turco, Marco Fiorani e Nicola Riboldi. Nel canottaggio sedile fisso bene Filippo Moglia e Fornasari, che hanno primeggiato agli Italiani e Osvaldo e Massimiliano Bellini nei Provinciali. Riconoscimeni, infine, per le cinque formazioni della pallanuoto già pronte per una nuova annata nei vari campionati Under 13, 15, 17, 20 e in serie C con la prima squadra. Cesare Castellani

La festa alla Canottieri Flora


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Sport

Mercoledì 12 Dicembre 2012

SERIE A1

L’Icos a muro

L’Icos è tornata da Modena con un buon punto

Terzo tie-break consecutivo per l’Icos Crema, che ha portato a casa un punto dalla difficile trasferta di Modena. Una partita altalenante (24-26, 25-18, 18-25 25-22, 15-6 i parziali), con le due squadra che si sono alternate nella guida del gioco: senza storia il quinto set, nel quale le violarosa hanno mollato la presa e permesso a Modena di conquistare la vitto-

ria. Ecco il commento del libero dell’Icos, Sara Paris (ex di turno accolta con piacere dai tifosi modenesi): «Siamo contente, anche se c’è un po’ di rammarico perché i punti potevano essere due. Ci è mancata un po’ di aggressività nel finale di gara, soprattutto nel tie-break le abbiamo lasciate andare senza creare loro troppi problemi. La stanchezza si è fatta sentire,

ma un punto su questo difficile campo va bene. Ringrazio i tifosi di Modena per la bella accoglienza». «Crema ha giocato una buona partita, sapevamo che ci sarebbe stato da lottare, ormai la classifica non fa testo, ogni gara è a sé», ha detto il libero di Modena, Paola Croce. ICOS CREMA: Paolini 6, Nucu 10, Portalupi, Dalia 3, Garcia Zuleta 1, Rossi-

Matuszkova 20, Lehtonen 7, Saccomani 17, Paris L, Nicolini ne, Okaka ne, Marc ne. All. Barbieri. 8ª GIORNATA Bologna-Pesaro 0-3, Busto Arsizio-Villa Cortese 3-1, Conegliano-Chieri 2-3, Giaveno-Bergamo 0-3, Modena-Icos Crema 3-2, Urbino-Piacenza 1-3, CLASSIFICA Busto Arsizio 19; Bergamo, Piacenza 18; Conegliano, Modena 14; Chieri, Villa Cortese 13; Crema 11; Pesaro 10; Giaveno 9; Urbino 4, Bologna 1.

La Pomì ha schiantato anche Soverato 9ª Giornata

L

a Pomì Casalmaggiore ha superato anche l’ostacolo Soverato e prosegue la propria marcia a ridosso delle battistrada Novara ed Ornavasso. Una netta affermazione (25-18, 25-13, 25-9 i parziali) che conferma l’ottimo stato di forma della formazione casalasca, oltretutto ottenuta contro una formazione che nel turno precedente aveva spazzato via la capolista Novara. Un successo che per il tecnico della Pomì Gianfranco Milano, non fa una piega: «La squadra ha disputato una gara senza sbavatura e contraddistinta da grande continuità, forse la migliore sotto questi punti di vista dall’inizio della stagione. Se non c’è quasi mai stata storia, è sicuramente per merito della Pomì, brava a giocare con attenzione e concentrazione e ad impedire alle avversarie di entrare in partita sin dalle prime battute, privandole da subito delle proprie certezze. Finire il terzo set lasciando Soverato a nove è il segnale che la tensione è rimasta alta sino alla fine e denota una grande tenuta mentale. Ognuno ha fatto in pieno il proprio dovere, rispettando i suggerimenti tattici». Non va dimenticato che la squadra continua a fare a meno di due pedine del calibro di Nardini e Zago, ma il rendimento è comunque ottimo e quando entrambe torneranno dispo-

Cadelbosco-Pavia Frosinone-Marsala Mazzano-Novara Montichiari-San Vito Ornavasso-Casciano Pomì-Soverato Sala Consilina-Fontanel.

1-3 3-0 1-3 3-0 3-0 3-0 3-1

Classifica

VOLLEY A2 Continua con successo la marcia di avvicinamento di Casalmaggiore alla vetta della classifica, ora a un punto

Novara Ornavasso Pomì Casalmaggiore Frosinone Montichiari Pavia San Casciano Mazzano Sala Consilina Soverato Cadelbosco Fontanellato Marsala San Vito

26 26 25 17 17 15 15 15 14 13 12 6 5 4

nibili sarà difficile scegliere chi schierare. «Penso che questo sia un problema che molti allenatori vorrebbero avere, quello dell’abbondanza non è mai un handicap, ma un vantaggio. Innanzitutto porta ad una crescita individuale delle varie giocatrici e poi di gruppo. Se la squadra si sta ben comportando è perché è composta da serie professioniste, tutte competitive e di grande qualità». Nel giorno del suo 29º compleanno, Heike Beier ha regalato a se

BOCCE

Caterina Bono è arrivata 2ª nella nazionale di Chiuduno

Ancora un risultato di grande rilievo (secondo posto) per Caterina Bono (nella foto) nel 2° trofeo “Soluzioni Idrauliche S&B”, gara nazionale svoltasi a Chiuduno e valida per il Circuito Fib. Eliminata l’orobica Valota (12-7), la soresinese s’imponeva su Elisa Luccarini per 12-4, Sara Monzio (12-6), Germana Cantarini (12-8) ed in semifinale aveva la meglio sulla marchigiana Agnese Guzzi per 12-10. In finale niente da fare per la pur brava Bono, battuta dall’emiliana Linda Cristofori per 12-7. M.M.

JUDO La 41ª edizione del trofeo del Torrazzo di judo, organizzato dal Saigo Judo di Cremona con la solita grande competenza, è andata in scena domenica mattina protraendosi sino al tardo pomeriggio. Buona la partecipazione, con 35 società entrate in classifica. S’è impostop il fortissimo il Kyu Shin do Kai Parma, davanti ai bresciani del Judo Club Capelletti e al Geesink Modena, tutte società che vanno per la maggiore in Italia. Quarto posto per il Kodokan Cremona (nella foto), che ha guadagnato tre ori, tre argenti e tre bronzi, mentre non è entrato purtroppo nel novero delle prime dieci il Saigo Judo. Quattro gli atleti saliti sul gradino più alto, tre del Kodokan ed uno del Saigo: Claudio Panizza ha vinto quattro incontri prima del limite, assicurandosi il primato nella categoria -60 kg Under 17. Benedetta Sforza, dal canto suo, ha vinto i +70 kg Under 23, battendo il peso massimo Valentina Turla, già medagliata ai

SERIE B1

Reima, un buon test in vista della ripresa del campionato

L’entusiasmo della Pomì

stessa e ai propri tifosi una grande soddisfazione. «Per me oggi è una doppia festa – dice l’attaccante tedesca – superare così nettamente nel punteggio e nel gioco Soverato significa che la squadra sta arrivando a livelli di rendimento molto alti e questo proprio in concomitanza con le gare importanti». Il riferimento è al match con Novara? «Tra quindici giorni ce la giocheremo con la capolista, di mezzo però c’è l’impegno con San Vito e prima di tutto occorre

fare risultato su un campo caldo come quello pugliese». Cosa significa per voi aver superato così nettamente la squadra che aveva annichilito Novara. «In effetti Soverato non ha giocato come abbiamo in video durante la settimana, loro possono fare molto meglio». POMI’: Corna 5, Guatelli 12, Repice 12, Olivotto 8, Bacchi 13, Beier 10, Gibertini (L), Nasari, Agrifoglio ne, Nardini ne, D’Ambros ne, Zago ne. All.: Milano

Periodo di lavoro intenso per la Reima Crema. Nonostante il campionato abbia osservato la sosta, la squadra di Vittorio Verderio ha continuato ad allenarsi per preparare i prossimi impegni di campionato contro Genova e Mondovì. La sconfitta interna contro Sant’Antioco ha lasciato il segno e non ha mosso la classifica che vede i blues occupare il penultimo posto. Tuttavia l’ambiente è sereno e soprattutto consapevole che si dovrà assolutamente invertire la rotta. Alberto Bigarelli è rientrato dopo un fastidioso infortunio al ginocchio che lo ha tenuto lontano dal parquet per sei turni. «Adesso sto bene – afferma lo schiacciatore modenese – sono molto contento di essere tornato in campo e di essere abile ed arruolato per il mister e per la squadra. Non sono ancora al top, ma sto crescendo di condizione e questo sarà importante per i prossimi impegni contro Genova e Mondovì. Adesso con il mio rientro e quello di Giulio Silva non abbiamo più alibi, abbiamo il dovere di uscire da questa situazione di classifica difficile che non si addice al nostro vero valore». Venerdì sera i blues hanno superato 4-1 in amichevole i Diavoli Rosa Brugherio. Buon test servito per oliare alcuni meccanismi tattici e sincronie nei vari reparti. Assente Nicola Mazzonelli, la regia è stata affidata ad Andrea Sarubbi che ha dimostrato personalità e carattere, ottima anche la prestazione di Bigarelli. CLASSIFICA (8ª giornata) Cantù 22; Bergamo 18; Milano 17; Genova 16; Asti 14; Cuneo 13; S. Antioco 12; Olbia 11; Brugherio 10; Cagliari, Iglesias 9; Brescia 8; Reima Crema 5; Cisano 4.

Campionato provinciale a coppie per pochi intimi

Epilogo del campionato provinciale a coppie che merita una riflessione negativa: la scarsa partecipazione di giocatori e di pubblico! Alla manifestazione erano iscritti, a malapena, una novantina di coppie, persino meno dell’anno precedente: crisi o avversione dei bocciofili a questo tipo di gara? Noi propendiamo per il secondo caso, ma una risposta definitiva arriverà nel prosieguo della annata. La cosa certa è l’amarezza del presidente del comitato Piccioni che ha fatto intendere la possibilità futura di annullare il campionato e trovare altre soluzioni per la partecipazione ai campionati regionali. Altra dolente nota la poca gente ad assistere: d’accordo che era un giovedì sera, ma il problema della presenza di pubblico alle finali, soprattutto nella stagione invernale, esiste ed allora cosa fare? Forse potrebbe essere un espediente disputare la finale al sabato pomeriggio dove già si verifica in qualche altro comitato? Veniamo al lato agonistico.

Nella categoria “A” hanno un buon motivo per sorridere Edoardo Massarini ed Antonio Minerva. I portacolori del “Flora” superavano nel girone Pettinari-Visconti, Vitaloni-Daguati e Passeri-Delfanti ed in finale avevano la meglio su Fausto Galelli e Gianmario Ongaro con

il punteggio finale di 12-5. Dopo il secondo posto nella regionale del “Ferroviario” altra giornata da incorniciare per Ennio Pozzali e Mauro Zorza (nella foto). Nella terzina finale i “vecchietti” della “S. Zeno” s’imponevano su Bastoni-Bonezzi (12-8) e quindi superavano Benna-Rota per 12-1. Chi sembra “legato” al campionato provinciale è la canottieri Baldesio: nel 2011 successo di Chittò-Banfi (cat. B), mentre quest’anno è stata la volta di Simone Dova e Franco Cavagnoli salire sul gradino più alto del podio nella categoria C. Superati (a fatica) Ferri-Ferrari per 12-10, CavagnoliDova eliminavano in semifinale i compagni di società Parma-Maffezzoni (12-8) ed in finale avevano la meglio sugli stradivariani Azzini-Maranzoni per 12-7. Quarto posto Taravella e Fattebene. Sicuro l’esordio come direttore di gara Carlo Spadafora, arbitri di finale Giancarlo Bongiorni e Giancarlo Tosi. Massimo Malfatto

Sottotono la prestazione del Saigo, che si è piazzato solo all’11º posto

Il Kodokan sfiora il podio nel “Torrazzo”

Cam-pionati Italiani. Oro, senza fatica questa volta, anche per Shannon Ruggeri, rimasta senza avversarie nei -48 kg Under 23. Il Kodokan ha vinto anche l’argento con Marco Ungini (-90 kg Under 23), Matteo Landini (-50 kg Under 15) e la giovane Erica Aucello (-57 kg Esordienti A). Ancora per il Kodokan, segnaliamo la bellissima prova di Giulia Gasparini (-52 kg Under 15), autrice di due splendidi ippon che le sono valsi il bronzo. Bronzo anche per Mihail Cristei (-45 Esordienti A) e Chiara Savaresi (-57 kg Esordienti A). Quinto posto per Alice Bettoli (-52 kg Under 15) e Gianluca Giust (-73 kg Under 23), che si è dovuto ritirare in semifinale per un dolore al costato che gli dà noia

da qualche tempo. Niente podio per Tommaso Molon, Tommaso Bertoni, Alessandro Toncelli. Deludente la prestazione del Saigo, decisamente al di sotto di quanto lasciavano presagire i recenti risultati: solo 11º con 34 punti. Un solo oro (di Rebecca Canesi), assolutamente insoddisfacenti i terzi posti di Ginevra Generali e Adele Gambari, come pure i bronzi di Denis Lazzari, Daniele Mancuso e Filippo Fappanni. Scialbe e inconsistenti le performances di Matteo e Davide Lombardi, Lorenzo Tinjala, Gabriele Cristea, Roberto Ruggeri e Claudio Soana. Evidentemente, la lunga striscia positiva dell’autunno e la “forza” di giocare in casa avevano convinto tutti di un facile risultato. Come sempre, l’alloro non arriva per i meriti precedenti, bisogna conquistarlo ogni volta. Adesso bisognerà recuperare lucidità, analizzare l’accaduto e “tirarsi su le maniche” per il futuro. Cesare Castellani


Cultura&Spettacoli I musei per tutte le età

Nuovo appuntamento con “I musei per tutte le età”, la nuova iniziativa del Sistema Museale di Cremona, rivolta in particolar modo alla terza età e che si prefigge di far conoscere e scoprire le collezioni museali cittadine in modo informale e piacevole. Giovedì 13

dicembre alle ore 9.30, l’appuntamento è presso la Pinacoteca del Museo Civico Ala Ponzone con “Pala del Mazzolino – l’opera restaurata”, per poter ammirare la preziosa opera tornata al suo originario splendore. L’ingresso è libero.

Con il violinista Joshua Bell si alza il sipario sulla stagione concertistica G di Federica Ermete

iovedì 13 dicembre alle ore 20.30 si alza il sipario sulla stagione concertistica 20122013 del Teatro Ponchielli. La stagione viene inaugurata da Joshua Bell, grande artista statunitense che non ha certo bisogno di presentazioni. Recentemente nominato direttore musicale della prestigiosa Academy of St. Martin in the Fields di Londra, Joshua Bell è uno dei violinisti più applauditi nel mondo, non solo per l’indubbia bravura, ma anche per l’ecletticità nello scegliere i luoghi per le sue esecuzioni. Il Teatro Ponchielli è dunque particolarmente lieto ed orgoglioso di inaugurare la propria stagione con un artista di tale livello che propone, accompagnato al pianoforte da Sam Haywood, un programma, al tempo stesso, virtuosistico e romantico. Il Rondò brillante in si minore op. 70 (D.895) di Franz Schubert, la Sonata in mi bemolle op.18 di Richard Strauss, i Quattro Pezzi Romantici op. 75 di Antonin Dvorák e la Sonata n. 2 in re maggiore op.94 di Sergei Prokofiev, offrono l’opportunità di esaltare le straordinarie qualità tecniche virtuosistiche di Bell e del suo Stradivari “Gibson ex Huberman, 1713”, che gli sono valse l’epiteto di “poeta del violino”. In merito all’eccentricità dei luoghi

Il violinista Juashiua Bell

Conferenza-spettacolo venerdì sera al Galilei

Al Ponchielli viene proposto una programma romantico

designati per le esecuzioni del musicista, tra le tante, resta celebre l’esibizione, in anonimato, nella metropolitana di Washington: un freddo mattino di gennaio un uomo, seduto in una stazione della metropolitana di Washington DC, suonò con il violino sei pezzi di Bach. Nei 45 minuti

che il musicista suonò solo 6 persone si fermarono un po’ e circa 20 gli diedero dei soldi, ma continuarono a camminare; quando l’uomo finì di suonare nessuno se ne accorse e nessuno applaudì. Nessuno lo sapeva, ma il violinista era Joshua Bell, uno dei musicisti più talentuosi del mondo

Nuovo appuntamento oggi alle 18 pomeriggio con la rassegna “Arte&Drink”

La collezione Carutti nel museo

Nuovo appuntamento con l'iniziativa “Art&Drink”, conversazioni intorno ad alcuni temi di storia dell’arte, per iniziare la serata in modo insolito, con un aperitivo al museo, passeggiando tra le opere. Scopo è valorizzare e presentare al pubblico, con un approccio informale, gli autori più rappresentativi presenti nella Pinacoteca del museo “Ala Ponzone”. Oggi pomeriggio alle ore 18, nelle sale del Museo Civico, il curatore della pinacoteca affronta il tema dal titolo “La collezione Carutti”. “Art&Drink” s’inserisce tra le molteplici iniziative messe in campo dall’assessorato alla Cultura per fare in modo che i

musei siano visti e percepiti non solo come luoghi di conoscenza, di trasmissione e valorizzazione del proprio patrimonio culturale, ma anche come luoghi di

socializzazione, come parte integrante della città. Info: 0372-803622 dalle 9 alle 18 (escluso il lunedì). La prenotazione obbligatoria.

Domenica presso il Museo della Civiltà Contadina per “Il... Filo dei bambini”

In scena “L’asino di Santa Lucia”

In occasione dell’imminente festività di Santa Lucia, la magica notte tanto attesa dai bambini, la rassenga “Il … Filo dei bambini” propone un nuovo appuntamento. Domenica 16 dicembre, alle ore 15.30 negli spazi del Museo della Civiltà Contadina Cambonino Vecchio, Massimo Cauzzi e il Teatro dei Ricordi di Castelverde portano in scena “L’asino di Santa Lucia”. Al termine dello spettacolo, il divertimento non è finito; i piccoli spettatori possono, infatti, prendere parte a giochi ed animazioni messi a punto dal personale del museo, con il coordinamento curato dalla dott.ssa Anna Mosconi. A seguire, è prevista una ghiotta merenda con gli “Amici della cucina cremonese”. L’ingresso libero, fino ad esaurimento posti.

che aveva appena eseguito uno dei pezzi più complessi mai scritti, su un violino del valore di 3,5 milioni di dollari. La vicenda descritta era parte di un esperimento sociale sulla percezione, il gusto e le priorità delle persone, organizzato dal quotidiano Washington Post.

Venerdì 14 dicembre alle ore 21.15, al Teatro Galileo Galilei di Romanengo, la rassegna Teatri di Pianura 4 propone un appuntamento che si va ad associare alle mille iniziative che, in tutto il pianeta, si svolgeranno il 21 dicembre 2012. Affine a questo focus si colloca, infatti, la conferenza spettacolo “Il Pianalto di Romanengo oggi – Aspetti naturalistici, paesaggistici e culturali”. Ideato da Edoardo Agosti e Fondazione Cascina Cittadina, in collaborazione con il Piccolo Parallelo e Comune di Romanengo, l’incontro è un’analisi etico–filosofica del rapporto tra sviluppo dell’uomo e sostenibilità dell’ambiente. Nel corso della serata vengono analizzate le principali tematiche riguardanti il Pianalto e la sua unicità attraverso il susseguirsi di diversi relatori, ognuno dei quali ha il compito di approfondire particolari aspetti. La loro esposizione è affiancata ed integrata da lettura, musiche e diapositive. Intervengono Edoardo Agosti su “Il Pianalto di Melotta; aspetti geomorfologici, storici e ambientali”, il prof. Terzuolo Luigi su “Proposte eticamente condivisibili e di “buon senso” rispetto ai rischi dell’inquinamento ambientale”, Sergio Zipoli su “I mieli del Pianalto e le loro caratteristiche”, il prof. Roberto Knobloch su “Sull’antica strada medievale di collegamento tra Soncino-Romanengo-Offanengo”, il dott. Mario Dolera su “La cascina Cittadina come simbolo di un connubio perfetto tra sviluppo dell’uomo e sostenibilità dell’ambiente”. La regia della serata è curata da Enzo G. Cecchi.


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Afterhour

Mercoledì 12 Dicembre 2012

di Luca Ferrari Musica, discografia e altre spiacevoli amenità contemporanee

Mentre nel mondo reale la musica continua a pulsare come qualcosa di vitale, nel museo delle cere della cultura cremonese l’evento natalizio è l’uscita del nuovo album di Mina (il 68°?), per Kenny Barron “la più grande cantante di standard jazz contemporanea” (ma pare l’abbia dichiarato dopo il dodicesimo aperitivo…). Per chi tenta di ragionare senza la mostarda sugli occhi, più che altro una scaltra imprenditrice di sé stessa in pensione da trent’anni in Svizzera con un gusto spiccato per il kitsch e uno sconfinato narcisismo. Sin dal titolo del disco, curato dal figliol prodigo Massimiliano Pani, un capolavoro di indubbia originalità: “12 (american song book)” come il numero dei brani interpretati… o dodici come i mesi dell’anno? O come il dodicesimo mese del calendario che prevede inesorabilmente un suo disco sotto l’alberello addobbato? Qualunque sia il significato recondito dell’operazione, i dodici annunciati nuovi oracoli sono ciambelline sciapide estratte dall’enorme dispensa della tradizione popolare americana, evergreen interpretati da colossi della canzone internazionale del calibro di Sinatra, Louis Prima, Judy Garland, Nat King Cole, Elvis Presley. Prendete l’eterna “Over the Rainbow” a paradigma dell'operazione: arrangiamento che ne rallenta l’andamento ai limiti della catalessi, voce che si inerpica in acuti gratuiti, fuori registro, nessuna empatia con il testo cantato, pronuncia in inglese approssimativa rendono i 6 minuti dell’ascolto della rivisitazione della Tigre (di carta) di Cremona un’esperienza a dir poco frustrante, a dispetto della melodia che ha reso celebre il brano sin dall’epico esordio nella colonna sonora del “Mago di Oz” e di interpretazioni storiche come quella, sì emozionante!, della celebre Sarah Vaughan… Bisognava intuirlo, d'altronde, trattandosi del singolo scelto per il lancio dell'album, perché il resto del disco si trascina stancamente sedando classici come “September Song”, “Under My Skin”, “Love me tender”, “Just a gigolò” con dosi massicce di valeriana che, nel tentativo di enfatizzare la straordinarietà della voce, quasi isolandola dall'orditura sonora, hanno l'unico effetto di affogarne l'ascolto nella noia. Nulla da eccepire sulla bravura tecnica del trio jazz di accompagnamento (Rea, Moriconi, Golino), intendiamoci. Tutto da eccepire sul progetto, invece, una pigra esibizione di muscoli vocali ammantata da una polverosa patina retrò (effetto di una curatissima produzione), che manderà in visibilio i soliti fan (per accezione acritici) e gli appassionati cultori di centrotavola della nonna. E ha un bel vantare Mina, in una delle rare interviste con cui ha presentato il disco: “Stavolta mi sono proprio abbandonata completamente. Ho liberato la mente, l'anima, il cuore e la passione ignorando l'armatura stretta che ti obbliga a dover usare i tuoi strumenti naturali in modo commerciale”. Il suo songbook americano riveduto e corretto è un inutile esercizio di stile senz'anima, congegnato per scaldare tiepidi cuori contemporanei, distratti da cellulari e navigatori in marcia nella settimana bianca. Non certo quelli che già ardono di fuoco proprio e cercano nella musica luoghi in cui nutrire lo spirito.

La formazione reggiana presenterà dal vivo a Brescia i brani dell’album “Crowd Surfin”

Heike has the giggles, ridarella punk al Lio Bar I di Martina Pugno

l fine settimana inizia all'insegna della musica indipendente al Lio Bar di Brescia, con il concerto degli Heike has the giggles, sul palco a partire dalle 19. Impegnati in un tour europeo, gli Heike and the giggles. Emanuela Drei (voce e chitarra), Guido Casadio (batteria) e Matteo Grandi (basso) muovono i primi passi a Solarolo, in provincia di Ravenna, per poi imporsi con il loro rock ipnotico e le melodie dal sapore pop punk all'attenzione del pubblico nazionale e internazionale. Con un album all'attivo, "Sh!", pubblicato nel 2010, gli Heike has the giggles in questi due anni hanno rivelato appieno la propria indole creativa e artistica nella dimensione live: non a caso, la band ha all'attivo un elevato numero di show che ha permesso agli Heike di ritagliarsi uno spazio tutto personale all'interno del panorama alternativo. Muovendo spesso i primi passi all'interno di concorsi per potersi esibire anche al di fuori della Regione di provenienza, gli Heike has the giggles conquistano non solo con le loro note, ma anche con l'irresistibile presenza scenica. La conferma, se ancora ce n'era bisogno, è arrivata poi con il disco successivo, Crowd Surfing, pubblicato lo scorso febbraio e protagonista del lungo tour che sta portando

la band in giro per il Vecchio Continente. Non a caso, gli Heike has the giggles hanno avuto modo di aprire gli show di band di notevole successo, dai Gossip di Beth Ditto fino ai Kills, rivelando anche una certa versatilità nel modo di comporre e proporre musica frutto di un passato interamente speso a caccia di note: " Una delle nostre principali fortune (e anche merito, forse) è stato quello di avere sempre avuto le idee chiare", ha dichiarato la band nel corso di una recente inter-

Blues party al Bloom in attesa del Natale Le atmosfere natalizie contagiano anche il Bloom di Mezzago, che si prepara ad accogliere i giorni di festa a tutto blues. Domenica 16 dicembre a partire dalle 18.30 prenderà il via il Christmas Blues Party, dedicato anche quest'anno alla memoria del fondatore di Italian Blues River Gianni Mangione. L'evento, ad ingresso gratuito, prenderà il via a partire dalle 18.30. Tre live e una blues jam session aperta a tutti animeranno il palco dello storico locale. Durante la serata verranno consegnate, come da tradizione, le targhe per il "G. M. Award" alle tre band partecipanti scelte dal direttivo di Italian Blues River ; la maniera migliore per scambiarsi gli auguri fra amanti del blues e ricordare il grande Gianni. Ai Nerves & Muscles andrà la targa "The big one"; la band presenterà dal vivo, in anteprima, i nuovi brani contenuti nell'album "New Mind Revolution", di prossima pubblicazione. La targa "Friends" andrà invece alla Robi Zonca Band (nella foto), apprezzata negli Stati Uniti forse anche più che in patria. Robi è descritto come l'artista indipendente italiano piu radiodiffuso negli Stati Uniti, dato che ormai sono piu' di 300 le stazioni radio sul territorio degli U.S.A. che trasmettono pezzi tratti dai suoi album. La terza targa, "Junior", andrà alla promettende Belzebluesband, nata nel 2007 .L'idea è quella di creare un gruppo rock-blues che si ispiri ai grandi autori del genere, cercando però di rivisitare il tutto in chiave moderna. Nel luglio del 2012, viene presentato il primo album: Candy addiction, che rappresenta a pieno lo stile della band.

Programmazione settimanale CREMONA Spaziocinema Cremonapo (0372-803674) www.spaziocinema.info • The Grey • Moonrise Kingdom • Il peggior Natale della mia vita • The Twilight Saga • Troppo amici • Una famiglia perfetta • Le 5 leggende 3D • Di nuovo in gioco

vista. "Sin da giovanissimi, anche quando non eravamo ancora una band, supplicavamo i genitori di accompagnarci ai concerti, volevamo studiare musica, e forse non ci siamo mai ritrovati a rincorrere chissà quale moda o voglia del momento. Non c'è niente di straordinario in questo, ma intendo solo dire che quando ci siamo formati nel 2007, ci siamo subito trovati d'accordo perché eravamo tre persone con la stessa attitudine e la voglia di fare bene ciò che ci piace e probabil-

Chaplin (0372-453005) • Grandi speranze PIEVE FISSIRAGA Cinelandia (0371-237012) www.cinelandia.it • The Grey • Scusa, mi piace tuo padre • Il peggior Natale della mia vita • Le 5 Leggende • The Twilight Saga • Una famiglia perfetta

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mente questo ci ha dato modo di farci trovare "pronti" e credibili in ogni occasione che ci si presentava davanti". Energia, melodie che non vengono dimenticate, inevitabili risate per una band che ha la ridarella nel nome e nello spirito e qualche inaspettata sorpresa saranno gli ingredienti vincenti anche per l'esibizione di venerdì sera al Lio Bar di Brescia: gli amanti della musica sono avvertiti, e di certo non rimarranno delusi.

BRESCIA

L’Emergenza Festival fa tappa al Latte Più

Venerdì sera farà ritorno al Latte Più di Brescia il festival "Emergenza", la più importante rassegna dedicata alle band emergenti. Le formazioni, selezionate dal pubblico, avranno modo di volta in volta di accedere ai più importanti palchi europei, fino alla finale che si terrà in Germania. Venerdì sera calcheranno il palco del locale bresciano le band Crazy Huh, desma, Grammaduck, Potaporco, Violet Key, the Closer, Why Not 54, per un susseguirsi di note che spazieranno dal punk al metal. I concerti avranno inizio a partire dalle 21.30, con mezz'ora a disposizione di ogni band per conquistare il pubblico e aggiudicarsi la partecipazione alla finale del festival.

CINEMA Realtà e farsa si mescolano nella nuova pellicola di Paolo Genovese

Una famiglia perfetta, se esistesse, come sarebbe?

Il Natale è per antonomasia la festività della famiglia, delle riunioni intorno alle tavole imbandite, delle interminabili noiose tombolate e degli inevitabili imbarazzanti amarcord parentali. Il tradizionale canovaccio è rispettato anche in un casale di campagna di Todi dove si trova una perfetta famiglia alto borghese. Ma di vero e proprio copione si tratta: Leone, padrone di casa, infatti, ha ingaggiato una compagnia di attori di quart’ordine per passare il Natale in quell’ipotetica famiglia che non ha mai voluto creare. Rigidi ruoli e un’intaccabile copione mettono a dura prova i nervi degli squattrinati attori nel-

l’ultima, amara, commedia di Paolo Genovesi. Un cast raffinato, per il panorama cinematografico del periodo, ridà vita alla tipica commedia all’italiana degli anni ’50 dove la risata sincera e pulita si affiancava a una riflessione più profonda sul senso della vita e della condizione umana. Una Famiglia Perfetta fa tirare, finalmente, un sospiro di sollievo al cinema italiano, grazie all’istrionica interpretazione di Castellitto, unico nel suo genere, e del capocomico Marco Giallini, perfetto nel duplice ruolo di spalla e di mattatore. Realtà e farsa si sovrappongono, tra imprevisti e colpi di

Regia: Paolo Genovese Durata: 120 minuti. Cast: Sergio Castellitto, Claudia Gerini, Marco Giallini, Carolina Crescenti, Eugenia Costantini Ilaria Occhini, Romuald Klos, Paolo Calabresi. Sceneggiatura: Paolo Genovese, Luca Miniero, Marco Alessi Genere: commedia. scena che donano ritmo e fluidità alla pellicola generando un prodotto finale degno di essere chiamato Cinema. Federica Palmisano


A proposito di...

Vitigni italiani

C

a cura di Damiano Domenico Palumbo

(parte 4) di Ermanna Allevi, naturopata, master in cristalloterapia, AdiC Castelnuovo Del Garda.

ontinuiamo nella presentazione dei principali vitigni italiani:

TREBBIANO: vitigno molto diffuso in Italia dal Nord al Sud è presente anche in Francia dove prende il nome di “UGNIBLANC”; questo vitigno conosciuto già nell’antica Roma e piantato in tutto l’impero romano discende dall’antichissimo vitigno TREBULANUS. Le variet più conosciute sono: il Trebbiano di Soave ed il Trebbiano Toscano, altri Trebbiano sono: il Trebbiano di Romagna, d’Abruzzo, di Aprilia, di Lugana da dove si ottiene lo splendido Lugana. Il TREBBIANO DI SOAVE: vitigno diffuso nel veronese, chiamato anche Turbiano o Trebbiano Veronese vitigno facolatativo per la produzione del buon Soave. TREBBIANO TOSCANO: vitigno diffuso in Toscana, concorre nell’uvaggio di diversi vini, storicamente il Chianti, ora il bianco di Pitigliano, l’Elba Bianco, il Parrina, il Bianco Vergine Valdichiana. Il Trebbiano è molto diffuso nel ns. paese perché è un vitigno generoso come produzione e si adatta a diversi terreni e a diverse condizioni climatiche. UVA DI TROIA: vitigno originario dall’antica Grecia di Troia ora presente in Puglia, chiamato anche l’uva di Barletta utilizzato a produrre il Castel del Monte, concorre in uvaggio alla produzione di altri vini pugliesi. VERDECA: vitigno presente in Puglia diffuso in provincia di Taranto chiamato anche Verdicchio Femmina, concorre alla produzione di diversi vini bianchi come il MARTINAFRANCA ed il buon LOCOROTONDO. VERDICCHIO: vitigno diffuso nelle Marche chiamato anche “Verdone”, Verzello, Verdicchio Dolce, da questo vitigno si ottiene il famoso vino verdicchio “Castelli di Jesi”, vino molto conosciuto ed apprezzato negli anni ’70 e ’80, nella bottiglia a forma di anfora ha fatto

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Mercoledì 12 Dicembre 2012

Damiano Domenico Palumbo e la sua famiglia si occupano di vino da generazioni. Relatore e docente in molti corsi dedicati al vino, formaggi, olio extravergine. Ha collaborato con diversi Istituti Alberghieri sia Regionale che Statali. E’ stato coordinatore responsabile di Associazioni gastronomiche. storia nel nostro paese. Nelle Marche si produce un secondo Verdicchio chiamato Verdicchio di Matelica, di cui ho assaggiato alcuni campioni molto interessanti. VERDUZZO FRIULIANO: è un vitigno di qualità presente nel Veneto in Provincia di Treviso, Venezia, Vicenza e Friuli. Si ottengono dei vini di qualità: il Verduzzo del Grave del Friuli e dei Colli Orientali, Raffinato il Verduzzo Ramandolo ottenuto dalla passitura delle uve, ottimo vino da dessert. Altri verduzzi sono il Verduzzo dell’Isonzo, del Piave, di Latisana. VERMENTINO: vitigno diffuso in Sardegna in provincia di Sassari, in Liguria ed in Toscana. Si pensa che sia originario della Spagna è chiamato anche Malvasia Grossa, Carbesso o Carbes. In Sardegna la migliore espressione di questa uva è data nel Vermentino di Gallura ottimo bianco, Vi è anche il Vermentino di Alghero e di Sardegna. I tre Vermentini il Sardo, il Ligure ed il Toscano si caratterizzano per profumi e sapori leggermente diversi, sicuramente il territorio ed il clima concorrono a questa caratterizzazione. VERNACCIA: vitigno antichissimo presente nel nostro paese in molte regioni : in Liguria, in Toscana, in Sardegna, nelle Marche. In Liguria si narra che il nome VERNACCIA derivi da Vernazza

storico paese delle cinque terre chiamto un tempo “VERNACCIA”. In Toscana la Vernaccia è presente da sempre, anche Dante Alighieri la cita, è ben presente a S. Giminiano conosciuta come Vernaccia di PIETRAFITTA, si ottiene la famosa Vernaccia di S. Giminiano primo vino bianco DOC nel 1966 e ottimo vino bianco DOCG nel 1993, vino bianco amato dai principi e dai papi che con gli anni acquista un profumo delicato e gradevole. Nel 1643 Michelangelo Buonarotti nel suo poemetto “L’AIONE” descrive la Vernaccia come un vino che “bacia, lecca, morde e punge”. Nelle Marche da queste uva si ottiene la famosa Vernaccia di Serrapatrona buon vino da dessert. In Sardegna l’espressione migliore della Vernaccia è data sicuramente dalla Vernaccia di Oristano sia bianco secco che passito, vino che si presta a lunghi affinamenti. La Vernaccia ora italiana, ma anticamente originaria dalla Grecia ed importata alla fine del XIII secolo da un banchiere toscano Pierone Pieroni. Con la presentazione dei principali vitigni italiani terminano qua, anche se i vitigni nel nostro paese sono tantissimi e dalla settimana prossima voglio presentarVi alcuni dei principali vitigni stranieri presenti nel nostro paese non dall’antichità.

Labradorite

La Labradorite è stata scoperta nella provincia di Labrador, in Canada, nel 1770. Narra una leggenda eschimese che tanto tempo fa, l'aurora boreale fosse imprigionata nella roccia lungo la costa del Labrador, un guerriero errante (eschimese), con dei colpi di lancia, liberò la maggior parte di luci intrappolate nella roccia e quelle che vi rimasero, formarono la Labradorite. Fa parte del gruppo dei Feldspati e vi si possono trovare riflessi luminosi di azzurro, verde, rosso, giallo o marrone, su fondo grigio. Il fenomeno del suo cangiante è conosciuto con il nome di Labradorescenza. Un'altra leggenda racconta che in questa pietra si siano rispecchiati gli occhi di Giunone e per questo la pietra possiede i colori e le fantasie tipiche delle piume del pavone, animale simbolo di questa dea romana. É probabile che nell'antichità la Labradorite fosse già conosciuta, in quanto Plinio fa cenno di pietre con simili qualità. La qualità più bella e più importante (dal punto di vista terapeutico) della Labradorite è la Spectrolite, che mostra al suo interno tutti i colori dello spettro. Questa gemma agisce nel profondo, proiettando una luce che risveglia i ricordi atavici e le qualità dimenticate. La sua energia instaura un processo che porta alla consapevolezza e allo sviluppo dei potenziali positivi. La Labradorite è una pietra altamente mistica, aumenta l'intuizione innata e migliora le abilità psichiche, fa emergere le vere intenzioni personali, facendo svanire le illusioni. É conosciuta anche come la pie-

tra dell'amore, perché regala fascino e potere di seduzione a chi la porta. Questa pietra è un tripudio di energie, essendo l'unione di Acqua e Terra, caldo e freddo, temporale ed arcobaleno, opaco e lucente. Sul piano fisico apporta benefiche influenze al cervello, sistema nervoso e sistema linfatico, al fegato, alle ghiandole: pineale e

pituitaria. Utile negli stati di ipertensione, aiuta nelle manifestazioni di origine reumatoide. A livello psicologico e mentale stimola la produzione di idee e aiuta a chiarire le connessioni tra il pensiero logico e le intuizioni. Aiuta la creatività e, essendo una pietra introspettiva per eccellenza, fa emergere vecchi ricordi aiutandone la rielaborazione e il corretto posizionamento. Ha un effetto calmante soprattutto a livello mentale. A livello spirituale aiuta la medianicità e le abilità telepatiche, a superare il senso di separatezza chiarendo e portando alla luce il legame con il sé superiore. Fa vedere i riflessi cangianti delle illusioni e a prenderne coscienza. Favorisce l'intuizione del passato e del futuro, quando è importante e determinante per il momento di vita attuale. In cristalloterapia viene utilizzata sul sesto chakra.



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