Il Piccolo Giornale di Cremona

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PICCOLO

Giornale

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Edizione del Mercoledì

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Anno XII • n°72 • MERCOLEDÌ 24 OTTOBRE 2012

Non riceve alcun finanziamento pubblico

Edizione chiusa alle ore 21

Periodico • € 0,02 copia omaggio

Il Consiglio comunale respinge l’ordine del giorno dell’opposizione contro la privatizzazione del servizio idrico

PROTESTA POPOLARE PER L’ACQUA PUBBLICA Il settore agrario in netta controtendenza per quanto riguarda l’occupazione

I

pagine 2-3

L’INTERVISTA

Nasce Italia Futura, laboratorio di idee. Dall’Olmo: «Cremona deve tornare attrattiva» ▲

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IGIENE

pagina 4

Invasione di piccioni, l’appello dei proprietari di immobili RADDOPPIO FERROVIARIO CR-CAVA

LA RIPRESA ECONOMICA GERMOGLIERA’ DALLA TERRA? creatività con le esperienze innovative avviate dai giovani, dall'allevamento delle oche da guardia a quello dei falchi per tenere liberi i cieli e consentire il decollo degli aerei negli aeroporti, fino alla “vignaiola” che fa invecchiare il vino negli abissi o la stilista di campagna, che realizza borse e accessori con materiale di scarto. Anche nel mercato del lavoro, quindi, come nella biologia, la capacità di adattamento sembra rivelarsi la chiave vincente. Martina Pugno

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Albera: «Il Comune si tira indietro» Malvezzi: «Si farà»

CASALASCO

Tornano a salire le ore di cassa integrazione

dal 1996

piuttosto di un loro rimodellamento sulla base delle esigenze e delle condizioni attuali della realtà che li circonda: questo è quanto emerso in occasione del Forum internazionale dell'agricoltura e dell'alimentazione recentemente organizzato dalla Coldiretti a Villa d'Este di Cernobbio. Gli incontri non sono stati solamente occasione per diffondere gli incoraggianti dati raccolti dall'associazione, ma anche per conoscere il nuovo volto dell'imprenditoria agricola under trenta, che si rivela all'insegna della

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CALCIO LEGA PRO

germoglierà dalla terra? Le premesse ci sono tutte, come sottolinea l'associazione: a riprova del fatto che la qualità viene premiata, anche in periodo di crisi, le produzioni italiane detengono i primati della sanità e della sicurezza alimentare, vantando il record del 99% di campioni regolari di frutta, verdura, olio e vino e presentando valori di residui chimici al di sotto dei limiti imposti dalla legge. Per i giovani neo agricoltori non si tratta di una resa, né di un abbandono dei propri sogni, quanto

l lavoro in Italia c'è, basta saperlo cercare. Forse non negli uffici e nemmeno nelle fabbriche, dove sempre più frequentemente il massimo che si riesce ad ottenere è uno stage non retribuito: occorre spostare lo sguardo un po' più in là, fuori dai confini delle città e delle metropoli. Non è solamente l'opinione del Ministro Elsa Fornero, che proprio in questi giorni ha invitato i giovani ad essere meno “choosy”, ovvero selettivi e schizzinosi, nella ricerca del lavoro, ma è anche quanto emerge dalle più recenti indagini di Coldiretti, che rivelano come il settore agrario sia in netta controtendenza rispetto ad ogni altro per quanto riguarda l'occupazione, registrando un incremento record del 10% dei lavoratori nel secondo trimestre del 2012. Mentre migliaia di giovani, laurea alla mano, pubblicano sul web accese polemiche contro le affermazioni del Ministro, altri, in tutto il Paese, mettono la propria laurea nel cassetto per costruirsi un futuro volgendo lo sguardo all'agricoltura. Ad aumentare, in campagna, sottolinea la Coldiretti, sono sia il numero di lavoratori dipendenti (+10,1 per cento) sia, in misura più contenuta, quelli indipendenti (+2,9 per cento); tra essi, sono in crescita i giovani che decidono di mettersi alla prova dando vita a imprese individuali. Come spesso è accaduto nel corso della storia, quando i periodi di crisi hanno favorito l'abbandono delle città e il ripopolamento delle campagne, ancora una volta la ripresa economica

Il Comitato: «La Giunta si deve dimettere». Con il commissariamento della Provincia, chi gestirà i bandi?

Dopo il pari in Liguria la Cremo deve invertire la rotta a pagina 15


CREMONA A SCANDOLARA

Fermato con dell’hashish

Giorni tranquilli gli scorsi dal punto di vista della cronaca nera. Da segnalare un solo episodio, di non grave entità. Nella giornata di lunedì un macedone residente a Scandolara Ravara, operaio incensura-

to, è stato fermato in paese per un controllo dai Carabinieri e trovato in possesso di 18 grammi di hashish. Data la modica quantità e mancando la flagranza di reato, è stato denunciato a piede libero.

Acqua, la protesta dei cittadini

Il Consiglio comunale non accoglie l’odg delle opposizioni contro la privatizzazione del servizio idrico

Il Comitato: «L’amministrazione con questa decisione ha chiuso nel modo peggiore la propria storia politica» LA LETTERA

Egregio Direttore, molti cremonesi sono sorpresi dal voltafaccia del capoluogo in materia idrica. Mentre tutti sapevano della volonta' di privatizzare da parte della provincia e si sono battuti contro tale ipotesi, tanti avevano riposto fiducia nelle capacità di Cremona di essere autonoma dalla strada privata e a senso unico tracciata dallo studio Sciumè, che a Cremona decide le sorti dell'acqua a livello di consulenza e nello tempo di "agenzia per l'Italia" della mutinazionale francese SuezGaz de France, in un conflitto d'interessi evidente ed insanabile. A questo si aggiunga che lo stesso Sciumè per conto della provincia e' vice. Presidente di Autostrade Centro Padane e Presidente di Stradivaria (Autostrada CR-MN). Ma a Lodi (centro destra, territorio che si unirà con Cremona nella nuova provincia), Imperia (comune, provincia e Sanremo di centro destra), Milano provincia (centro destra) i rispettivi Aato hanno o stanno deliberando per l'acqua totalmente pubblica. Il comune di Cremona, mentre anni fa ha scaricato 40 milioni di euro sulla collettività provinciale riferiti al servizio di fognatura trasferito ad Aem ed ora alla società provinciale, ha speso tre anni di tempo per aderire all'area di sviluppo di Tencara e, in pochi minuti ha deciso di aderire al fondo promosso da Salini per il conferimento del patrimonio. In tanti avevano creduto in Perri come antidoto al dilagante ruolo di Cl e della Compagnia delle Opere come anche i fatti legati alla discarica di amianto di Cappella Cantone stanno a dimostrare. Ma, alla prova dei fatti, nonostante i campanelli d'allarme che suonano da varie parti, finora si e' verificato l'opposto. Cordialmente

Giuseppe Torchio

N

di Michele Scolari

essun vessillo di partito è comparso alla manifestazione di lunedì organizzata dal Comitato Acqua Pubblica cremonese per chiedere al sindaco Oreste Perri di rivedere la posizione favorevole del Comune in merito alla decisione dell’Aato sull’ingresso di privati nella gestione del servizio idrico provinciale. Mentre in Sala Quadri l’opposizione consiliare dava battaglia, vedendosi poi respingere l’ordine del giorno firmato da Daniele Burgazzi Ferdinando Quinzani, Santo Canale e Giancarlo Schifano, fuori dal palazzo centinaia di cittadini manifestavano a suon di fischietti, pentole, tamburi, e tanti slogan, uniche bandiere quelle bianche e blu del Comitato, assieme al tricolore italiano dell’Anpi («perché i diritti che ci hanno rubato nascono dalla Resistenza e si incardinano nella Costituzione Repubblicana»): tutti insieme in una manifestazione trasversale ad ogni colore politico, per chiedere «che tre persone non decidano per trecentosessanta». Seicento cittadini, tra cui anche molti giovanissimi, dapprima raggruppati nel Cortile Federico II e poi snodati in una lunga catena umana che ha circondato l’intero Palazzo comunale, si sono uniti per protestare contro quello che il Comitato ha bollato come «un colpo mortale alla democrazia e alla vita politica di Cremona», inferto da un’Amministrazione che «con questa decisione ha chiuso nel modo peggiore la propria storia politica».

«Ciò che sta a cuore mio e dell’intera Amministrazione sono la salvaguardia del territorio e dei cittadini, per cui qualsiasi scelta è determinata dall’interesse della gente» è stata la risposta all’ordine del giorno in Consiglio da parte del primo cittadino, che ha sottolineato la posizione «non ideologica» del Comune, ripercorrendo alcuni passaggi istituzionali e sostenendo «l’impossibilità di

sopportare un impegno di 370 milioni di euro all’interno di una gestione solo pubblica». Motivo ripreso anche nell’esposizione tecnica dell’assessore all’Ambiente Francesco Bordi (a difesa del proprio voto favorevole alla società mista), che si è riferito anche all’attuale tariffa, che è «la più bassa d’Europa», e alla «situazione obsoleta degli impianti di depurazione e delle reti fognarie di

Una catena umana ha circondato il Comune

molti comuni del cremonese», che per questo sarebbero «soggetti a procedura d’infrazione Ue». Esposizione che ha però sucitato l’ira di Daniele Burgazzi, perché «l’assessore Bordi e il sindaco Perri, pur sottolineando punti importanti, non hanno risposto alle questioni fondamentali: perché l’accelerazione improvvisa della gestione privata del servizio idrico? Perché l’inserimento all’ultimo momento nell’ordine del giorno della delibera sul Piano d’Ambito è stata inserita solamente 24 ore prima della riunione del Cda, con un “colpo di mano”? E perché perché il voto del Comune di Cremona è diventato improvvisamente favorevole alla semi privatizzazione?». In realtà, ha sottolineato nel suo intervento Maura Ruggeri, la posizione del Comune «è una scelta esclusivamente politica. Non è vero infatti che i privati sono necessari. Non è vero che l’opzione per la società mista è una scelta obbligata determinata da criticità ed urgenze rispetto alla gestione della rete idrica da parte di alcuni comuni. Le urgenze sono previste nel piano finanziario recentemente presentato all’assemblea di Padania Acque; nessun Comune si trova attualmente in regime d’infrazione da parte della Ue, i pochi Comuni che si trovano effettivamente in situazione critica hanno davanti il tempo necessario per intervenire».


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Cremona

Mercoledì 24 Ottobre 2012

Burgazzi: «Andiamo verso il commissariamento della Provincia, chi farà i bandi in un simile contesto?»

Solo la magistratura può fermare la privatizzazione

D

di Michele Scolari

opo il Consiglio comunale di ieri solo la magistratura può fermare il percorso di privatizzazione del servizio idrico». Nelle parole di Daniele Burgazzi, consigliere del Partito Democratico, si coglie tutta l’amarezza per il fatto che sia stato respinto l'ordine del giorno (25 i voti a favore e 16 i contrari) presentato dall’opposizione. «Abbiamo chiesto al sindaco Perri e all’assessore Bordi di motivare le ragioni di questa accelerazione e di spiegare perché il voto del Comune di Cremona è diventato improvvisamente favorevole. Ma la risposta, che ha addotto aspetti tecnici, non ha soddisfatto la domanda, che rimane tutt’ora aperta. Ci aspettavamo che entrambi almeno si presentassero con una richiesta di condivisione del piano, ma ciò non è avvenuto. Tutto questo a fronte di un quadro politico e amministrativo che è sul punto di un radicale mutamento. A cominciare dall’assetto provinciale, perché la nuova mappa che si sta delineando prevede l’accorpamento di Cremona con Mantova e Lodi, dove il servizio idrico è pubblico: ciò significa che l’attuale assetto del servizio idrico, che va verso la privatizzazione, dovrà essere ripensato radicalmente. Il riassetto provinciale porta poi con sé un’altra domanda: di fronte ad un commissariamento della Provincia, chi farà i bandi in un simile contesto? «Come partito ora intraprenderemo un’azione informativa che non escluderà anche la distribuzione di volantini e alcuni stand in città. Nel frattempo si attendono gli sviluppi dell’azione di contrasto intrapresa dai sindaci del territorio con il ricorso al Tar. Dall’analisi effettuata da avvocati amministrativisti vi sarebbero gli elementi per intraprendere un’azione legale, che rappresenta l’ultima possibilità di fermare l’ingresso di privati nella gestione del servizio idrico, scongiurando tutti i rischi per i cittadini che una gestione priva-

Giancarlo Schifano

Daniele Burgazzi

Con la privatizzazione può aumentare il rischio di infiltrazioni malavitose

Subito un’azione informativa con stand e volantini

ta potrebbe comportare». Si potrebbe verificare una remunerazione del capitale investito che potrebbe sfiorare il 20%, come indicato in un grafico contenuto nel testo del Piano d’Ambito, assieme ad un possibile aumento delle tariffe, anch’esso contemplato nel documento dell’Aato e ricordato inoltre da un cartellone appeso ai pilastri del Cortile Federico II nel corso della manifestazione organizzata ieri pomeriggio dal Comitato. Vi si legge come a Cremona la tariffa derivante dal servizio pubblico sia

circa la metà di quella delle città toscane, dove la gestione è invece affidata a privati. A Cremona il totale della bolletta per consumi annui pari a 200 metri cubi si attesta a 245,50 euro, mentre a Siena, Grosseto, Arezzo, Prato, Pistoia e Firenze tocca, e in alcuni casi supera, i 500 euro. Ma i rischi non riguardano solo gli aumenti che andrebbero a gravare sulle tasche dei cittadini. «C’è anche il pericolo sensibile di infiltrazioni da parte della criminalità organizzata» ha sottolineato il consigliere Idv Giancarlo Schifano nel

Il Comitato

«Chiediamo le dimissioni di questa Giunta»

«Signor sindaco Perri, signori assessori: con il voto espresso all’interno del cda dell’Ufficio d’Ambito (oggi confermato in consiglio) avete vibrato un colpo mortale alla democrazia e alla vita politica di Cremona. Non solo per il fatto che in questo modo fate carta straccia di uno degli strumenti più potenti di partecipazione dei cittadini, il referendum: ma anche e soprattutto per le motivazioni addotte. Sentire un sindaco affermare che è giusto svendere i beni di tutti “perché non ci sono i soldi” è la manifestazione chiara e netta di una disperazione della politica che ha perso ogni riferimento etico. I miei diritti e i beni comuni a cui io avrei avuto diritto se voi non ve li foste venduti non hanno un prezzo. Siete stati incapaci di gestire la cosa pubblica in maniera saggia e oculata, e non sapete neppure immaginare di unirvi al di là degli steccati politici per una battaglia di difesa dei beni comuni dagli avvoltoi del mercato. La vostra ideologia che tutto fa dipendere dai soldi è ormai un cadavere che cammina eppure voi non sapete guardare oltre: essa vi ha resi ciechi alle sollecitazioni che vi vengono ogni giorno da cittadini, associazioni, lavoratori, sindaci, vescovi, scienziati, filosofi. Sino a pochi anni fa le municipalizzate erano il braccio con il quale le amministrazioni locali erano in grado di forgiare una società più decente. Siete stati

a guardare inerti mentre esse si sottraevano al vostro controllo: oggi sono le aziende a decidere fusioni e accorpamenti prima ancora di chiedervi il permesso; e quando tra pochi mesi il problema delle morosità delle bollette a Cremona diverrà una strage sociale voi non saprete fare altro che andare a pietire dalle vostre aziende la carità. Qui sotto, signor sindaco e signori consiglieri, ci sono tanti diciottenni: come sapete gli avvenimenti che si vivono alla loro età si imprimono indelebilmente nella memoria. Sanno che il futuro che li attende sarà un futuro pesantissimo. Per la prima volta la nostra generazione è colpevole di consegnare ai diciottenni prospettive di vita peggiori di quanto non abbiano fatto i nostri genitori con noi. Di questo siamo tutti responsabili, indipendentemente dal colore politico: ma i vostri atti rendono le nuove generazioni ancora più inermi e indifese. I tempi bui che attendono questi ragazzi non possono essere affrontati avendo al vertice delle pubbliche amministrazioni persone

che non hanno nessun valore etico e nessun rispetto della democrazia. Quei ragazzi hanno bisogno di politici con la p maiuscola, che abbiano la schiena abbastanza dritta da resistere alle pressioni politiche (e magari, perché no, denunciarle) ma che abbiano anche l'umiltà e la voglia di studiare, informarsi, approfondire i problemi. Lo chiedete a loro ma non siete pronti a farlo voi. Signori assessori e signor sindaco, con le decisioni che avete preso in questi giorni voi chiudete la vostra storia politica e la chiudete nel modo peggiore. Passerete forse alla storia, ma come un’onta nella storia di Cremona, per avere tradito i vostri cittadini e tutti gli altri sindaci della provincia. Per questo oggi il Comitato Acqua Pubblica del Territorio Cremonese chiede le dimissioni di questa giunta. Sappiamo benissimo che non abbandonerete quelle poltrone, ma il tricolore dell’ANPI che abbiamo voluto come sola bandiera “ospite” questa sera è lì ad ammonirci che chiedere di andarvene è un dovere a cui non possiamo sottrarci: perché i diritti che voi ci rubate nascono dalla Resistenza e si incardinano nella Costituzione Repubblicana. Noi cittadini non abbiamo in ogni caso alcuna intenzione di abbandonare questa lotta. Il Comitato Acqua Pubblica

suo intervento di ieri in Consiglio. «E’ risaputo che la criminalità organizzata (mafia, ‘ndrangheta e camorra) fiuta il business e lo segue. Perciò non è solo un problema economico: la gestione dell'acqua da parte di grandi società private allontana i consumatori dai livelli decisionali e dove è potente la criminalità organizzata, l'affidare a società private la gestione di delicati servizi pubblici porta a gravi infiltrazioni criminose, all'aumento della corruzione, a pesanti conseguenze per i cittadini (tendenza che richiede una risposta

ferma con strumenti di controllo strettissimi e richiesta obbligatoria dei certificati antimafia). E’ stato dimostrato come in alcune città italiane (ad esempio Latina) la privatizzazione del servizio idrico ha già portato a simili infiltrazioni malavitose: questo accade attraverso società all’apparenza pulite ma con membri appartenenti alla malavita organizzata oppure incensurati ma controllati dai clan. Questi cercano di annidarsi in situazioni dove si fatica a mantenere l’acqua in mani pubbliche, pronti ad entrare in azione con società magari a prestanome. Nella nostra provincia credo siano sono sotto gli occhi di tutti gli intrecci con la ‘ndrangheta svelati dai recentissimi sviluppi delle indagini giudiziarie sulla discarica di amianto di Cappella Cantone. Ciò significa che il rischio nel nostro territorio c’è, e anche consistente. A Lodi , dove il servizio è pubblico, questo pericolo è stato ampiamente ridimensionato. Per questo spero che, una volta presentato il ricorso al Tar, la magistratura operi con indagini accurate».


4L’appello dei piccoli proprietari: «Situazione insostenibile di sporco e degrado, il Comune intervenga» Cremona

Mercoledì 24 Ottobre 2012

Qualcuno in città sparge veleno contro i piccioni milano: installate le torri colombaie

Milano tira le somme di un anno di lotta ai piccioni: sul modello parigino, da marzo 2011 il capoluogo lombardo ha installato nel Parco Baravalle una torre colombaia che pare risultare una soluzione vincente sia per il monitoraggio sia per il controllo della popolazione. Non solo l'apprezzano le coppie di piccioni, ma la torre, che ha 140 cellette, è diventata meta di altri volatili, anche migratori. La sperimentazione ha una durata di 3 anni. L'obiettivo è sottrarre alcune uova delle covate sostituendole con uova di plastica, per dimezzare le nascite in modo dolce. La torre ha inoltre consentito il monitoraggio dello stato di salute dei piccioni. La strategia si è già rivelata vincente nella città di Basilea, che adottò le torri colombaie nel 1988, ottenendo in un anno la riduzione del 50% del numero di piccioni, di 1.650 chili di guano e la produzione di 2.500 uova in meno. L'esempio svizzero è stato seguito nel 2003, oltre che da Parigi, anche da Londra, Sydney e Nottingham. Che sia ora la volta di Cremona?

A

di Martina Pugno

Venezia sono dei veri e propri simboli, in grado di attirare turisti quasi al pari delle bellezze architettoniche e delle tradizioni artistiche della città: eppure, la convivenza con i piccioni in area urbana non è priva di problemi e difficoltà, né alla Serenissima e nemmeno a Cremona, come denuncia Luca Curatti, presidente dell'Unione piccoli proprietari immobiliari: «L'eccessiva presenza di piccioni in centro storico è un problema serio, che interessa palazzi storici ed edifici privati. I volatili si stanziano all'interno delle soffitte aperte e incustodite, nei sottotetti, nei palazzi dismessi. Non si tratta solamente di un problema di sporcizia: gli escrementi sulle auto sono corrosivi e, se non tempestivamente rimossi, in un giorno o due causano danni permanenti. Non dimentichiamo poi che i piccioni sono portatori di zecche, che a loro volta possono diffondere malattie». Le preoccupazioni degli abitanti e dei proprietari del centro, dove il fenomeno è maggiormente diffuso, non riguardano solamente il decoro pubblico, ma anche lo stato di conservazione degli immobili

«L’appello è stato finora inascoltato. Si prenda invece esempio dai Comuni che hanno risolto il problema»

stessi, che in seguito ai danni provocati possono subire svalutazioni, oltre che comportare una difficile convivenza con le colonie di volatili presenti: «Lo sporco provocato dai piccioni intasa le grondaie, ostruisce gli scoli e danneggia i tetti in modo preoccupante. Nei luoghi in cui i volatili si radicano, lo sporco si accumula dando vita a condizioni di scarsa igiene anche nei giardini e nelle aree pubbliche, frequentate dai bambini». L'associazione, a seguito delle numerose segnalazioni effettuate dai cittadini, ha redatto per la seconda volta una richiesta ufficiale al Comune affin-

ché intervenga: «Abbiamo già segnalato il problema anni fa, senza ottenere riscontri. Speriamo questa volta di venire ascoltati. I cittadini sono esasperati e alcuni stanno correndo ai ripari in modo spontaneo, in molti casi peggiorando la situazione: in piazza Sant'Agostino ho visto che qualcuno ha iniziato a spargere del veleno. Non è certo un rimedio valido: i piccioni lo mangiano ma vanno altrove a morire e imputridire, attirando mosche e altri insetti che accrescono il rischio di diffusine di malattie, oppure ostruendo canali di scolo e grondaie».

performance per la biennale di venezia

Charriére: i piccioni diventano opere d’arte Animali da proteggere per gli ambientalisti, curiosità per i turisti, problema da risolvere per gli abitanti di molte città, Cremona compresa, i piccioni hanno da oggi anche un nuovo ruolo: quello di opere d'arte viventi, grazie alla performance dell'artista svizzero Julian Charrière realizzata in occasione della Biennale di Venezia. Da agosto è possibile vedere per la città decine, forse centinaia di variopinti volatili: attraverso una gabbia posizionata settimane fa sopra alcuni tetti e dotata di un particolare sistema di erogazione di

acqua e cibo, Charrière ha sfruttato un sistema diffuso per lo studio dei flussi migratori facendo cambiare la pigmentazione agli uccelli. «I piccioni fanno parte del nostro landscape urbano e, poiché si posano a terra, anche del nostro "Common Ground" - ha commentato l'artista. Però li combattiamo, come se fossero una massa irriconoscibile di animali. Invece ciascuno di essi ha una sua identità; e se la si riesce a manifestare con il colore la si rende riconoscibile. Così il piccione viene meglio accettato».

Luca Curatti, presidente Unione piccoli proprietari immobiliari

L'appello dell'associazione si rivolge alle autorità locali affinché il problema venga risolto nel rispetto delle esigenze ambientali, come sottolinea Curatti: «Capisco le obiezioni degli ambientalisti, ma invito chiunque non consideri la presenza dei piccioni un problema serio ad avere a che fare con colonie nei tetti o nelle soffitte. Non chiediamo a nessuno di imbracciare le carabine, ma occorre trovare una soluzione. Il Comune dovrebbe approfittare dei risultati conseguiti in altre città, come Milano, e trarne esempio, per adattarli anche alla realtà locale».


Cremona

Mercoledì 24 Ottobre 2012

A Cremona calano i furti di biciclette, ma solo quelle targate

I furti di biciclette diminuiscono ma solo per i mezzi che hanno applicata la targa. E’ quanto emerge dai dati analizzati durante gli stati generali della bicicletta a Reggio Emilia dal 5 al 7 ottobre. Per quanto riguarda Cremona i furti di biciclette che riportavano l’adesivo con il numero di targa e quindi inserite nella banca dati nazionale del Registro Italiano Bici, sono stati 1,4% contro il 15% di quelle non targate. Sempre in base ai dati elaborati dall'Osservatorio Furti Bici, ugualmente alta è la percentuale di bici targate recuperata dalle forze

dell’ordine: per Cremona si parla del 16%, mentre solo l‘1,1% delle bici non targate è stato ritrovato e riconsegnato ai legittimi proprietari. «Questi dati dovrebbero far riflettere sulla convenienza di targare la propria bici» commenta Piercarlo Bertolotti, presidente di Fiab Cremona. Il RIB-Registro Italiano Bici raccoglie le informazioni di oltre 80.000 bici, registrate in meno di 5 anni, e permette il recupero di centinaia di biciclette ogni anno. Si tratta di un registro pubblico nazionale (internazionale) delle biciclette, accessibile gratuitamente a chiun-

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que, via numero verde o sito web, per le verifiche di proprietà e, ad oggi, l'unico acceduto dalle Forze dell'Ordine per i controlli. Le informazioni contenute nel Registro Italiano Bici evidenziano che le bici anonime sono sottoposte ad un rischio di furto che varia da un minimo annuo del 14% fino al 19 %. Questo significa che su 100 bici circolanti (circolanti significa che vengono normalmente utilizzate in città almeno due volte la settimana) 19 spariscono nel corso dell’anno. Michele Scolari

Il vice sindaco Carlo Malvezzi: i fondi ci sono, cambieranno solo i tempi di realizzazione

Raddoppio Cremona-Cava, si farà «L’operazione sulla tratta ferroviaria per il Comune è fondamentale»

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di Laura Bosio

essuno stop al raddoppio della linea ferroviaria Cremona-Cavatigozzi: lo sostiene il vice sindaco Carlo Malvezzi, che rassicura la cittadinanza su un progetto su cui «non c'è nessuna intenzione di tornare indietro». Secondo Giorgio Albera, presidente del Porto Polo Logistico di Cremona ed ex presidente dell’Azienda dei Porti di Cremona e Mantova, il Comune avrebbe infatti fatto marcia indietro sul progetto del raddoppio. Secondo il vice sindaco, invece, si tratta solo di un rinvio. «La questione è semplice: l'intervento è per lo più a carico delle Ferrovie dello Stato, che lo finanzieranno accedendo direttamente a fondi europei, che poi sono gli stessi che verranno utilizzati per l'eliminazione dei passaggi a livello di via Brescia, via Persico e San Felice. Si tratta di fondi che vengono veicolati attraverso la Regione Lombardia». Fondi che ormai sono già stanziati e sicuri. Quello che cambierà sono i tempi di realizzazione: «Poiché il protocollo di intesa sottoscritto con Regione e Provincia prevede un anticipo del 40% dell'importo complessivo a nostro carico (ossia 400mila euro, su un contributo totale pari a un milione di euro) alla consegna dei lavori, abbiamo stabilito, visto che l'allocazione delle risorse è una partita fondamentale, di collocare questo esborso a inizio 2014; anche perché è molto probabile che i lavori saranno pronti a partire solo intorno a questa data». Malvezzi ribadisce che l'operazione di raddoppio della tratta ferroviaria per il Comune «è fondamentale. A riprova di

Giorgio Albera

Carlo Malvezzi

questo, proprio nel corso dell'ultimo Consiglio comunale si è approvata una variante al Piano dei Servizi e una al Piano delle regole, sia per i sottopassi che per il raddoppio ferroviario. Questo consentirà di dare il via alle espropriazioni che dovranno precedere l'avvio ai lavori. Nel frattempo siamo in attesa della Via (Valutazione di impatto ambientale) da parte della Regione». «Se poi le Ferrovie dello Stato dovessero realizzare l'appalto entro il 2013, non avremmo problemi ad anticipare l'erogazione dei 400mila euro» continua Malvezzi. «Il problema è che questi fondi vanno utilizzati entro il 2014, e per questo motivo dobbiamo correre su queste partite. Tuttavia bisogna essere realisti: si tratta di partite importanti, che non possono essere bruciate in 15 minuti».

convogli merci rispetto al trasporto passeggeri, nonché il miglioramento del livello di servizio dell’itinerario; tra gli obiettivi più significativi vi è poi l’opportunità di trasferire nel polo logistico presso il porto fluviale lo scalo merci attualmente attestato nella stazione di Cremona. La realizzazione del secondo binario in linea comporta, per Rfi, la necessità di

espropriare alcuni terreni in affiancamento all’attuale sedime ferroviario per una superficie alquanto ridotta (complessivamente pari a 6.660 mq); per gran parte della tratta da raddoppiare il nuovo binario insiste su aree già a destinazione ferroviaria e nella disponibilità della società. La tratta in argomento ha infatti la sezione già adatta ad accogliere il raddoppio per la maggior parte del suo sviluppo. Nel dettaglio, si tratta di limitate strisce di terreni (basti pensare che il tratto che Rfi deve espropriare a nord della ex polveriera di via Milano ha una larghezza di 75 centimetri solamente), soprattutto concentrate nel tratto più prossimo a Cavatigozzi, dove RFI deve realizzare un’asta di binario tronco, in quanto quello attuale cede il proprio sedime al secondo binario. Anche per questo è stato necessario approvare la variante del Piano delle Regole e del Piano dei Servizi, al fine di rendere conforme l’intervento proposto con le destinazioni delle aree interessate.

Il progetto Il progetto prevede la realizzazione di un secondo binario in affiancamento a quello esistente ed ha l’obiettivo immediato di separare fisicamente, in questo tratto, il percorso dei

Nuovo consiglio direttivo Aism E' stato eletto nei giorni scorsi il nuovo Cdp dell'Aism, che guiderà l’associazione fino al 2015. Gualtiero Nicolini è stato riconfermato all'unanimità presidente; Laura Leoni ricoprirà ancora la carica di tesoriere. Alfredo Pizzi è stato eletto vice presidente e Antonio Sivalli è il nuovo segretario. Il direttivo ha quindi nominato Maria Paola Rossi responsabile del cremasco. A Luciana Belloli è stata assegnata la segreteria sociale e la responsabilità dei trasporti mentre Ombretta Bergamelli, Elio Bodini e Salvatore Dugo si occuperanno delle manifestazioni. Jonathan Alini seguirà il servizio civile, Claudia Rocca si occuperà dei rapporti con la stampa mentre don Floriano Scolari seguirà gli iscritti portatori di S.M. ed i neodiagnosticati.

Inaugurata la Cittadella “Giorgio Sozzi” E' stata inaugurata nei giorni scorsi la “Cittadella dei Servizi alla persona” intitolata a Giorgio Sozzi (1940-2012), dove ora hanno la loro sede nove associazioni che operano nell'ambito dei servizi alla persona: Anffas; Lae e Lae Due recupero delle abilità cognitive di base, sviluppo delle autonomie sociali e delle capacità socio-relazionali; Gruppo Articolo 32 - Assistenza medica gratuita a immigrati e italiani senza tessera sanitaria; Aisla - Associazione italiana sclerosi laterale amiotrofica; Di.Di.A.Psi. - Difesa Diritti Ammalati Psichici; Arco - Associazione Ricerca in Campo Oncologico; La Tartaruga - Associazione Cremonese Parkinson e Disturbi del Movimento, Fondazione Telethon, che promuove ed organizza eventi di divulgazione scientifica e iniziative di raccolta fondi a favore della ricerca scientifica; Aid - Associazione Italiana Dislessia.

la lettera

Sig. Direttore, apprendo con sconcerto che il Comune di Cremona ha "cancellato" il raddoppio della tratta ferroviaria Cremona-Cava-Area industriale portuale di Cremona, risparmiando così ben un milione di euro! Giudico irresponsabile questa scelta, posto che, solo pochi mesi fa, Perri e Salini ne avevano sottoscritto con Fs un protocollo per la realizzazione entro il 2014 pena (cito testualmente) la perdita dei finanziamenti europei! Infatti, secondo il "quadro economico di 29 mln. euro "di questa opera ferroviaria, Comune e Provincia di Cremona avrebbero contribuito con solo un milone di euro per ciascun ente locale, a fronte di ben 17 milioni messi da Rfi più altri 10 di fondi Ue "veicolati" da Regione Lombardia, e che quindi, coi tempi che corrono, verranno inevitabilmente persi. Ricordando come questa opera ferroviaria (il cui iter è iniziato nel '95) sia stata definita (a ragion veduta) «importante e strategica» da Perri e Salini per "sbottigliare" il traffico merci e per essere la prima tratta del tanto invocato raddoppio della linea dei Pendolari "Cr-Mi", mi apello a tutti i rappresentanti delle istituzioni affinché si chieda al Comune di Cremona di ritornare su questa decisione suicida, che si ripercuoterebbe negativamente sul nostro territorio e sulle generazioni future. Giorgio Albera

Pronto il decreto legge del governo

Riordino delle Province, in Lombardia resteranno sette o otto

Siamo ormai in dirittura d'arrivo in tema di riordino delle Province. Il decreto legge del governo è pronto e sembra sia definitivo. Il documento conferma quanto già si sapeva: gli enti con meno di 350mila abitanti e sotto i 2.500 chilometri quadrati dovranno essere accorpati, e probabilmente non ci saranno deroghe. Con questo criterio si passerà quindi da 86 Province a 50 (Città metropolitane incluse), mentre da giugno del 2013 saranno tutte commissariate con la possibilità di trasferimento per i dipendenti. Una decina di altre Province dovrebbero essere tagliate dalle Regioni a Statuto speciale. Secondo il decreto, che approderà in Consiglio dei ministri per la prima riunione di novembre, dalla fine di giugno 2013 tutti gli enti saranno guidati da un commissario che si occuperà della transizione verso il nuovo regime. Per quanto riguarda la Lombardia rimarrà Milano (Città me-

tropolitana) oltre a Brescia, Bergamo e Pavia. Accorpate Como, Varese, Monza Brianza; Lodi, Mantova, Cremona; Sondrio e Lecco (anche se Sondrio potreb-

be essere salvata perché, insieme a Belluno, ha tutto il territorio in zona di montagna). Le modifiche dovrebbero portare dei cambiamenti anche sugli

La nuova mappa delle province

attuali sistemi elettorali, con i consiglieri eletti non più dai cittadini ma dai consiglieri comunali. Sulla questione si pronuncerà a giorni la Corte costituzionale.


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Cremona

Mercoledì 24 Ottobre 2012

Italia Futura, un laboratorio di idee

Dall’Olmo: «Coniughiamo una forte anima liberale con l’area riformista, per anni relegata ai margini»

Comitato Quartiere 1 la nuova iniziativa Il Comitato di Quartiere 1 propone alla cittadinanza una nuova attività, che si concretizza in alcuni incontri serali con i coniugi Brunella e Alberto Taino, che si sono resi disponibili a presentare con immagini e parole alcune loro esperienze di viaggio. Il primo incontro è previsto per giovedì 25 ottobre presso il salone-teatro S. Ambrogio, alle ore 20.30. Per l'occasione sarà presentato un lavoro dal titolo “L'acqua: il mondo in mille gocce. Immagini di 25 anni di viaggi in oltre 20 paesi dove l'acqua era protagonista”. Un secondo incontro è previsto invece per venerdì 9 novembre, stesso posto e stessa ora, durante il quale sarà presentato un viaggio a “L'isola di Creta”.

Master in management agro-alimentare al via Sono partiti i corsi in aula del Master in management agro-alimentare della Smea. Gli studenti ammessi provengono un po' da tutta Italia, e soprattutto arrivano da percorsi di studio diversi: ai tradizionali curricula derivati dalla facoltà di agraria si aggiungono, sempre più numerosi, gli iscritti con laurea in discipline diverse, a cominciare dalle aree formative economiche e giuridiche.

Lectio e visita al museo diocesano di Fidenza

Il Cta (Centro Turistico Acli) di Cremona, nell’ambito del progetto “Il Medioevo europeo: le forme, la storia” curato da Adelaide Ricci, sabato 27 ottobre organizza una “lectio in loco” a Fidenza con visita della Cattedrale e del Museo Diocesano. Il relatore dell’incontro sarà Gianpaolo Gregori, direttore del Museo stesso. Chi intendesse partecipare dovrà trovarsi nei pressi della facciata della cattedrale alle ore 15. Per chi ne avesse necessità, il Cta mette a disposizione un pullman (costo euro 5 a persona). In questo caso è necessario segnalare il proprio nominativo telefonando allo 0372.800429 entro giovedì 25 ottobre. Partenza da Cremona alle ore 14, piazzale bus di Porta Venezia.

L’iniziativa

«L’associazione guarda alla politica, ma per ora non intende scendere in campo direttamente»

N

Di Laura Bosio

asce anche a Cremona Italia Futura, l'associazione creata da Luca Cordero di Montezemolo. È presieduta dal trentunenne Roberto Maria Dall'Olmo, dipendente pubblico, con Gerardo Paloschi, dirigente d’azienda, come vice. Della squadra fanno parte anche gli imprenditori Stefano Premoli, Nadia Bragalini, Daniele Saviola, e Marco Stanga, commerciante. Nel settore delle risorse umane e selezione del personale opera invece Bruno Falanga. Nell’ambito delle professioni hanno aderito Alessandra Azzali, Beatrice Ponzoni e Gianluca Mete. Altri nomi, impiegati in vari ambiti lavorativi: Pier Mario Bassi, bancario, Corrado Gozzetti, amministrativo d’azienda, Michele Toninelli, ingegneria ed energie alternative, Simona Azzali, comunicazione ed università e Fabiano Ferrari, sicurezza aziendale. Abbiamo parlato della nuova associazione con il coordinatore provinciale Dall'Olmo. «Italia Futura è nata nel luglio 2009 su iniziativa di Luca di Montezemolo, con l’obiettivo di promuovere il dibattito civile e politico su temi di interesse pubblico, quali l’economia, il lavoro e la società» spiega. «Da subito, si è dimostrata un vero e proprio laboratorio di idee, nel quale hanno trovato ospitalità e convergenza persone di varia estrazione ideologica, andando a scardinare il rigido bipolarismo della Seconda Repubblica che forzatamente ci aveva abituato a schemi preimpostati. In Italia Futura, invece, siamo andati naturalmente oltre questa prospettiva, cercando di costruire un modello che potesse andare oltre la fallimentare esperienza degli ultimi vent’anni. Così si è riusciti a coniugare una forte anima liberale con un’area riformista, che ha saputo ritrovare una casa naturale dopo anni nei quali era stata relegata ai margini del pensiero socialdemocratico. Allo stesso tempo l’anima laica ha saputo trovare un equilibrio con quella cattolica, consapevole che le sfide che la globalizzazione, la crisi e i nuovi orizzonti verso i quali la nostra società sta andando, necessitano sempre più di un soggetto unitario che sappia esprimere un modello nuovo capace di farsi motore di quelle esigenze cha la società civile necessita per evitare di adeguarsi al declino che l’incapacità gestionale di certa classe dirigente ha ulteriormente acuito». Ma questo “laboratorio di idee” potrebbe concretizzarsi in un movi-

Roberto Dall'Olmo

Gerardo Paloschi

mento più strettamente politico? «Ad oggi, Italia Futura è un’associazione che certamente guarda alla politica ma che per ora non intende scendere in campo direttamente. Grazie al forte legame che ha costruito con la società civile, Italia Futura capisce bene che, a causa di comportamenti discutibili tenuti dalla politica, la forbice che separa i cittadini da quest’ultima si apre ogni giorno sempre di più. Da parte nostra non intendiamo effettuare alcun tipo di patto o accordo volto alla conservazione di questo assetto politico, ormai incapace di dare risposte alle esigenze del Paese. Ad Italia Futura non interessano certi tipi di operazioni. Con questo Italia Futura allo stesso modo si tiene ben lontano dall’antipolitica, perché sappiamo bene che se fatta bene e con passione, è la politica la sede privilegiata dove i cittadini dovrebbero confrontarsi sulla gestione della cosa pubblica. Il problema è che in Italia coloro che avrebbero dovuto essere cittadini come tutti al servizio della comunità, si sono trasformati in politici di professione alla ricerca del proprio interesse. Anche da qui nasce la nostra recente battaglia sulla ricandidatura di solo il 20% dei parlamentari di ogni schieramento. Il nostro obiettivo è dunque coinvolgere persone nuove con solo qualche rappresentante della buona politica a cui dobbiamo rendere il merito di aver agito bene». Nel panorama politico nazionale, dove si colloca Italia Futura? Quali sono le sue prospettive? «Come dicevo, Italia Futura unisce

persone di area liberale e riformista. Anche se è di tutta evidenza che la nostra non sia un’associazione che si pone agli estremi dell’arco costituzionale, mi piace pensare che quello che stiamo sviluppando possa essere un progetto che sappia andare oltre la destra o la sinistra, ipotesi che rievocano scenari da ‘900. Infatti, il nostro cammino verso il 2013 verosimilmente ci porterà a costituire una Lista Civica Nazionale, lontano da logiche strettamente di partito ma che sappia raccogliere tutte quelle espressioni di malcontento positivo e propositivo, dove giovani e donne possano concorrere alla proposta di un modello nuovo. Un modello che dovrà avere una forte matrice europeista. Purtroppo, troppo spesso i valori europeisti vengono messi in discussione, dimostrando così l’arretratezza di certe aree politiche italiane rispetto al contesto entro il quale l’Italia opera. Il mondo sta cambiando, le esigenze delle persone mutano, essere antieuropeisti significa arroccarsi dentro a qualcosa che per fortuna o per sfortuna oggi comunque non esiste più. Se dobbiamo guardare avanti il futuro non può che essere l’Europa quale soggetto che possa costituire un punto di riferimento che gli stati nazionali difficilmente potranno surrogare». Un commento sull’attuale governo Monti, e sulla possibilità di un Monti bis? «Il giudizio che si deve dare sul governo Monti non può che essere positivo. Con questo appare evidente che i margini di miglioramento ci sono, so-

“I musei per tutte le età”

Al via una nuova iniziativa del Sistema Museale del Comune di Cremona: “I musei per tutte le età”, un progetto che si prefigge di far conoscere e scoprire le collezioni museali cittadine in modo informale ed anche piacevole. «Questa iniziativa» ha dichiarato l’assessore Irene Nicoletta De Bona «rientra nel programma di valorizzazione del nostro patrimonio muesale e va ad affiancarsi ad altre manifestazioni che hanno riscosso un buon successo di pubblico. Accanto alle attività riservate ai bambini, agli appuntamenti per i giovani e per visitatori di mezza età, si è pensato di realizzare momenti dedicati agli anziani, così da accrescere la capacità di

attrazione dei nostri Musei per questa fascia di età». La prima fase sarà rivolta in particolare alla terza età, ai nostri seniores, che potranno ritrovarsi nelle sale museali in compagnia dei conservatori, passeggiando tra i dipinti, i reperti archeologici di San Lorenzo ascoltando letture di poeti greci e latini, scoprendo l'arte del restauro, ritrovando i giochi di una volta, i lavori della cascina e le immagini del nostro territorio. Ai loro ospiti i musei offriranno il tè pomeridiano. Tutto questo dal 26 ottobre al 27 dicembre, con appuntamenti ad ingresso libero il giovedì alle ore 16, ad esclusione dell'appuntamento inaugurale fissato invece per venerdì 26 ottobre.

«Cremona deve tornare ad essere un polo di attrazione, per la nostra economia e per i nostri giovani»

prattutto sul versante della crescita. Bisogna però partire da un presupposto: quando questo governo è entrato in carica la situazione in cui versava l’Italia era disperata; spesso non ce ne rendiamo conto, perché sulla quotidianità certi fattori incidono solo dopo parecchio tempo, ma senza voler polemizzare o addossare colpe, è evidente come nell’autunno 2011 la possibilità di scivolare in situazioni come la Grecia o peggio fossero davvero realistiche. A Monti e agli italiani con i loro sacrifici va dato il merito di aver rialzato la testa ad un passo dal baratro. Abbiamo riacquistato una credibilità internazionale dimenticata ed è stato fatto ordine nei conti pubblici. Tutto questo ha avuto inevitabilmente un prezzo sulle tasche degli italiani ed è proprio per questo che certi comportamenti dell’attuale classe politica sono macroscopicamente contrari al buon senso. Ai giovani è necessario dare modelli diversi e proporre prospettive che non siano in totale contraddittorietà con quelle di chi ci comanda. Bisogna ripartire dal merito e dalla concorrenza». Veniamo alla nostra città. Italia Futura a Cremona: chi ne fa parte? Quali sono i vostri obiettivi? «Italia Futura arriva in Lombardia nell’aprile 2012. Con altri quindici amici lombardi abbiamo costituito il Comitato Promotore Italia Futura Lombardia, presieduto da Alberto Fontana, persona da anni impegnata nel terzo settore. Da quello che era un movimento nazionale ci siamo trasformati progressivamente in un movimento territoriale vicino alle persone. Come in tutte le regioni abbiamo aperto sedi locali e proprio settimana scorsa abbiamo formalizzato la nascita di Italia Futura Cremona, costituita da venti soci fondatori e da numerosi soci aderenti. Tutte persone che ormai da qualche mese stanno facendo un percorso accomunato dalla volontà di poter essere protagonisti di un rinnovamento spesso promesso ma mai realizzato. Sul territorio ci piacerebbe declinare quella che è l’ottica generale del movimento. Riteniamo, infatti, che Cremona possa giocare ancora un ruolo importante nel panorama regionale e nazionale. Non ci piace l’atteggiamento di chi si rassegna al declino come se questo fosse un fatto ineludibile ed allo stesso tempo contesta ogni tentativo di slancio e rinnovamento. La città deve tornare ad essere un polo di attrazione, per la nostra economia e per i nostri giovani che anche all’ombra del Torrazzo devono trovare un futuro all’altezza delle loro aspettative».

Partito il ciclo di conferenze di Polide E' partito lunedì scorso, con l'intervento di Marco Pezzoni - sulla nascita del Pds per arrivare ai giorni dell'Ulivo - il ciclo di conferenze storico-politico "Scomporre la storia per ricomporre la politica", organizzato dall'associazione Visioni Contemporanee e coordinato da Agostino Melega. Presso il circolo di via Palestro 42, i presenti, alcuni dei quali esponenti politici della classe dirigente locale di allora, hanno ascoltato le oltre due ore di intervento dell'ex deputato e senatore dei Pds, nonché esperto di politica estera e uno dei padri della legge sul voto degli italiani all'estero. Pezzoni ha esordito dicendo che i 22-23 anni che vanno dalla caduta del Muro (1989) ad oggi sono “politicamente falliti”. E

parla di una «transizione incompiuta, infinita”. Il prossimo appuntamento, sempre presso il circolo alle 21, con 'Scomporre la storia' è per lunedì 5 novembre: Mino Jotta, ex segretario provinciale del Pdl, parlerà della nascita di Forza Italia, declinata in chiave locale, e della discesa in campo di Berlusconi. Inizierà invece lunedì 29 ottobre, alle 21 il ciclo di conferenze (quattro in tutto) denominato "I Venerdì della Politica". Ospiti della prima serata (tutti gli incontri si terranno presso il Teatro Comunale Cecilia Gallerani, in via Grasselli Barni 12, di San Giovanni in Croce), il sindaco di Casalmaggiore Claudio Silla e il presidente della provincia Massimiliano Salini.

Responsabilità sociale d’impresa: selezione di buone prassi aziendali Mancano pochi giorni alla scadenza di iscrizione all’iniziativa di selezione e raccolta di buone prassi aziendali per la Responsabilità sociale promossa dalle Camere di Commercio lombarde e Unioncamere Lombardia. È online il portale della Responsabilità sociale delle imprese: le piccole e medie imprese hanno tempo fino al 26 ottobre per compilare la scheda di partecipazione, disponibile sul nuovo sito http://csr.unioncamerelombardia.it e su quelli delle Camere di Commercio lombarde, e per essere inseriti nel

Repertorio online delle buone prassi aziendali. Accedere alla bacheca telematica delle buone prassi apporterà all’impresa notevoli vantaggi: oltre a valorizzare le proprie iniziative, si potrà beneficiare di una vetrina mediatica che accrescerà la reputazione e l’immagine. Le imprese potranno usufruire di uno strumento di comunicazione, trasparenza e condivisione di esempi virtuosi nell’ottica di una diversa organizzazione aziendale e di una migliore produttività e competitività sui mercati nazionali e internazionali.


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Taccuino

Mercoledì 24 Ottobre 2012

numeri utili Cremona

COMUNE DI CREMONA www.comune.cremona.it Centralino: 0372-4071 Urp: 0372-407291

Via Arata Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 31 Ottobre 2012

COMANDO FORESTALE DELLO STATO Centralino: 0372-410307 GUARDIA DI FINANZA Pronto intervento: 117 Centralino: 0372-21576 Nucleo di polizia tributaria: 0372-28968

Via Monteverdi Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 26 Ottobre 2012

numeri utili

POLIZIA STRADALE Comando provinciale Centralino: 0372-499511 QUESTURA Pronto intervento: 113 Centralino: 0372-4881 VIGILI DEL FUOCO Pronto intervento: 115 Centralino: 0372-4157511

Via san Rocco Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 9 Novembre 2012

• Via Arata: cantiere per la ristrutturazione della rete di distribuzione energia elettrica: (Fine lavori: 31 ottobre). • Via Monteverdi (da Via Ala Ponzone a P.zza Marconi): cantiere per il rifacimento del marciapiede; (Fine lavori: 26 ottobre). •Piazza Stradivari: cantiere per la posa dei dissuasori d'accesso alla piazza; (Fine lavori: 16 novembre).

METEO

POLIZIA MUNICIPALE Pronto intervento: 0372-454516 Centrale operativa: 0372-407427

Via Postumia e via Tonani Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 30 Novembre 2012

Piazza Stradivari Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 16 Novembre 2012

• Via Milazzo (da C.so Garibaldi a P.zza Vida): cantiere per il rifacimento dei sottoservizi e della sede stradale; (Fine lavori: 16 novembre). • Via San Rocco (dal ponte Cavo Cerca a Via Diritta): cantiere per la ristrutturazione della rete di distribuzione energia elettrica e illuminazione pubblica; (Fine lavori 9 novembre).

PREFETTURA Centralino: 0372-4881 CARABINIERI Pronto intervento: 112 Centralino: 0372-5581

Via Milazzo Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 16 Novembre 2012

Via dei Navaroli Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 31 Ottobre 2012

AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE www.provincia.cremona.it Centralino: 0372-4061 Urp: 0372-406233 -

PROCURA Centralino: 0372-548233 OSPEDALE DI CREMONA www.ospedale.cremona.it Centralino: 0372-4051 Centro unificato di prenotazione: 800 638 638 Emergenza sanitaria: 118

• Via Postumia e via Tonani: cantiere per la ristrutturazione della rete di distribuzione energia elettrica; (Fine lavori 30 novembre). • Via Navaroli (incrocio Via dei Classici): cantiere per il rifacimento delle condotte fognaria, acquedotto e gas metano; (Fine lavori: 31 ottobre).

AZIENDA SANITARIA LOCALE DI CREMONA www.aslcremona.it Centralino: 0372-4971 Urp: 0372-497215

Previsioni meteo a cura di Dominique Citrigno per SPAZIOMETEO.com e Meteowebcam.it

Casalmaggiore

COMUNE DI CASALMAGGIORE www.comune.casalmaggiore.cr.it Centralino: 0375 42668 AMMiNISTRAZIONE PROVINCIALE Centralino: 0375-42233 Centro per l’Impiego Centralino: 0375-42213 CARABINIERI Pronto intervento: 112 Centralino: 0375-284500 POLIZIA MUNICIPALE Centralino: 0375-40540

Farmacie di turno Dal 26 Ottobre al 2 Novembre Distretto di Cremona

POLIZIA STRADALE Centralino: 0375-42288 GIUDICE DI PACE Centralino: 0375-42273 OSPEDALE Centralino: 0375-2811 Centro unico di prenotazioni: 800 638 638 Emergenza sanitaria: 118 MUSEO DIOTTI www.museodiotti.it Centralino: 0375-200416 Museo del bijou Centralino: 0375-284423 TEATRO COMUNALE www.teatrocasalmaggiore.it Centralino: 0375-284434 DISTRETTO SOCIO-SANITARIO Direzione: 0375-284020 Distretto Veterinario: 0375-284029

Distretto di Casalmaggiore

CREMONA - FARMACIA 14 A.F.M. DI CREMONA S.P.A. Lgo Priori, 14 - Zona Ospedale 26100 Cremona Tel. 0372-431983

Cremona GALLI Via Bissolati, 78 26100 Cremona Tel. 0372 30293

PESCAROLO FRATELLI PEZZINI s.n.c. Piazza Garibaldi, 23 26033 Pescarolo Tel. 0372-836026

Casalmaggiore A.F.M. s.r.l. Via Silvio Pellico, 36 26041 Casalmaggiore Tel. 0375 59114

Torre de' Picenardi BONASSI MARGHERITA Via Mazzini, 7/bis 26038 Torre de' Picenardi Tel. 0375 94392

Orari Di Apertura Mattino: 08:30 - 13:00 Pomeriggio: 15:30 - 19:30

Orari di apertura Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:00 - 19:30

Orari Di Apertura Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:00 - 19:30

Orari di apertura Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:00 - 19:00

Orari di apertura Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:30 - 19:30

Giorno di chiusura settimanale: SABATO POMERIGGIO

Giorno di chiusura settimanale Lunedì mattina

Giorno di chiusura settimanale: MERCOLEDÌ POMERIGGIO

Giorno di chiusura settimanale

Giorno di chiusura settimanale

CASTELVERDE CASTELVERDE DI CAVIGGIA Piazza Municipio, 5 26022 Castelverde Tel. 0372-427346

SORESINA SEGALINI CAMILLO Piazza Garibaldi, 1 26015 Soresina Tel. 0374-342624

PIEVE D´OLMI SINELLI MARIA GIACOMINA Via Quaini, 10 26040 Pieve d´Olmi Tel. 0372-626204

Martignana di Po Farmacia COMUNALE Via della Libertà, 76 26040 Martignana di Po Tel. 0375 261241

Orari Di Apertura Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:00 - 19:00

Orari di apertura Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:30 - 19:30

Orari Di Apertura Mattino: 08:10 - 12:10 Pomeriggio: 15:00 - 19:00

Orari di apertura Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:30 - 19:30

Giorno di chiusura settimanale: SABATO POMERIGGIO

Giorno di chiusura settimanale: SABATO

Giorno di chiusura settimanale: SABATO POMERIGGIO

Giorno di chiusura settimanale

SABATO

SABATO

SABATO POMERIGGIO

Le farmacie di turno e gli orari dei distretti di Cremona e Casalmaggiore sono consultabili sul sito internet: www.aslcremona.it


CASALMAGGIORE

casalmaggiore@ilpiccologiornale.it

LAMENTELE SUI PREZZI

Chocomoments, delizie a peso d’oro

Soddisfazione e polemiche. Così si è chiusa la 2ª edizione di Chocomoments. Da un lato la soddisfazione degli organizzatori che hanno parlato di grande partecipazione; dall’altro le polemiche da parte di alcuni consu-

matori che sottolineano il prezzo molto alto del cioccolato artigianale venduto sui banchi, che ha raggiunto anche i 50 euro al chilo. Certo, la qualità costa. Ma in tempo di crisi è difficile anche concedersi uno sfizio goloso.

Cassa in deroga, salgono le ore

La situazione nel Casalasco dopo i primi 9 mesi del 2012. Soffre il settore meccanico

Q

di Simone Arrighi

CASSA INTEGRAZIONE IN DEROGA

dati riferiti al territorio casalasco da gennaio a settembre 2012 SETTORE produttivo

n° istanze n° validate lavoratori

maschi

di cui

ORE femmine validate

AGRICOLTURA

1

4

4

0

2.200

ALIMENTARE

2

7

1

6

1.776

AUTOTRASPORTATORI

1

6

6

0

3.000

CHIMICO

1

6

6

0

3.000

COMMERCIO

7

15

12

3

5.824

EDILIZIA

1

6

4

2

2.500

ESTETICO

1

1

0

1

500

GRAFICO

1

3

3

0

1.500

LAPIDEI

2

2

0

2

1.000

LEGNO

5

33

25

8

16.250

MECCANICO

18

75

51

24

35.500

PULIZIE

1

5

4

1

1.387

SPAZZOLE E PENNELLI

3

15

4

11

7.200

TESSILE

6

17

2

15

7.712

TRASPORTI

1

6

6

0

3.000

VETRO

1

3

2

1

1.250

TOTALE

52

204

130

74

93.599

Le 52 istanze sono state presentate da 52 aziende di cui 24 (46%) ricorrono per la prima volta in assoluto alla CIG in deroga

uasi sei milioni di euro distribuiti nel territorio casalasco dal 2009 al 2011. Una copertura di oltre 620mila ore lavorative, alle quali andranno verosimilmente ad aggiungersi oltre 100mila ore per il 2012. I dati relativi alla Cassa Integrazione in deroga, diffusi dall’ente Provincia di Cremona, offrono una realtà sì parziale (non comprendono l’intero apparato degli ammortizzatori sociali), ma concreta rispetto allo stato di salute delle aziende casalasche. Con trasparenza, attraverso i canali provinciali è possibile verificare come, dal 2009 ad oggi, siano divenuti numerosissimi i casi di ricorso alla CIGD, tacendo invece di tutte quelle aziende che hanno richiesto la Cassa Integrazione ordinaria o straordinaria, di cui l’Inps custodisce i dati. Prima di entrare nel merito delle informazioni relative alla CIGD, è bene comprenderne la storia. Nata nel 2009 per venire incontro alle esigenze di un’enormità di soggetti produttivi cremonesi, la Cassa Integrazione in deroga è stata istituita ad hoc per le aziende targate Cr che non avevano mai pagato i contributi della CIG all’Inps (e quindi sprovvedute nel momento del bisogno, o della crisi che dir si voglia), per le aziende che non potevano accedere alla CIGO e alla CIGS avendo in organico un numero di dipendenti inferiore alle 15 unità e per le cooperative di varia natura. Da allora – le prime avvisa-

A lato: i sindacalisti riuniti quest'anno per l'incontro coi lavoratori nella verteza ex Bini di Scandolara Ravara

CGID 2009 374

ore

253.044

impegno spesa

€ 2.414.127

domande

94

totale lavoratori

521

ore

258.760

impegno spesa

€ 2.468.660

CIGD 2011

glie di difficoltà imprenditoriali si ebbero nell’inverno del 2008 - ad oggi, le richieste di CIGD provenienti dal solo territorio casalasco sono state ben 277 (dato aggiornato a settembre 2012). Sono 1414 i lavoratori che sinora hanno usufruito di questa tipologia di ammortizzatore sociale: un dato significativo, che ha avuto un peso considerevole a livello economico, quantificabile in 5.951.263 € assegnati in tre anni, fino a dicembre 2011. Se ne aggiungeranno altri di ammortizzatori sociali, forse anche oltre dicembre 2012, scadenza prevista per la CIGD: «I sindacati – spiega il sindacalista Filca Cisl Enrico Guaragna, da luglio in pensione – sono

Dopo l’intervento di Massimo Araldi, la reazione dei comitati contro le autostrade

costruttori di autostrade. Questa disposizione, su cui fa molto affidamento anche Autocisa per realizzare il Ti-Bre, prevede infatti che: chi costruisce un’infrastruttura avrà diritto a un credito d’imposta fino al 50 per cento del valore dell’opera (cioè il contribuente pagherà fino al 50 per cento del valore dell’opera) se sarà dimostrata “la non sostenibilità del piano economico finanziario”. e se non bastasse, interverrebbe un “contributo pubblico a fondo perduto”. Questo significa che, in nome della ripresa economica ed in assenza di un piano nazionale dei trasporti, tutte le inutili autostrade previste (per ora solo sulla carta per mancanza di finanziamento), tra cui il Ti-Bre e la Cr-Mn per restare nel

61

totale lavoratori

CIGD 2010

TiBre, ambientalisti sul piede di guerra

I comitati contro le autostrade Cr-Mn e Ti-Bre, come atteso, non hanno tardato a far sentire la loro voce dopo l’intervento di Massimo Araldi, di cui abbiamo riferito sul numero di sabato, il quale si è detto fiducioso nel buon esito in tempi non lunghi del progetto. In particolare l’attacco dei contrari è rivolto alla speranza di AutoCisa di accedere al credito di imposta, definito come “aiuto di Stato” da bocciare sia da un punto di vista formale (contrario ai dettami dell’Unione Europea) sia sostanziale. “La norma sul credito d'imposta – afferma il portavoce Cesare Vacchelli - ripresa dall'attuale governo nel recente “decreto sviluppo" rappresenta un grandissimo favore ai

domande

nostro territorio, potrebbero, ora, essere realizzate. Ma siamo sicuri – prosegue Vacchelli - che questa legge non si configuri come un plateale aiuto di stato e come tale in contrasto con le norme europee sul libero mercato e sulla concorrenza?”. “Stoppare questa pericolosissima norma – conclude Vacchelli voluta dal partito del cemento e subito assecondata dai ministri Passera, Ciaccia & C., significa difendere in modo concreto il territorio ed il paesaggio. Per questo come coordinamento dei comitati contro le autostrade Cr-Mn e TiBre organizzeremo a breve un incontro, per approfondire l'argomento e per dare avvio alle necessarie azioni conseguenti”.

preoccupati per l’attuale situazione produttiva provinciale, tanto che si sono già attivati per richiedere un rifinanziamento della CIGD anche per l’anno 2013». A distanza di tre anni dall’attivazione, la Cassa Integrazione in deroga continua ad esser largamente richiesta dalle aziende del casalasco. Il settore produttivo che, nel solo 2012, ha presentato il maggior numero di istanze è quello meccanico, per un comparto di 75 lavoratori e 35.500 ore complessivamente validate di CIGD, un terzo in pratica del totale registrato sino a fine settembre. Tra i settori produttivi in crisi, troviamo di tutto: dopo quello meccanico, i più colpiti sono commercio, tessile

domande

70

totale lavoratori

315

ore

108.806

impegno spesa

€ 1.068.475

e legno (quest’ultimo con oltre 16mila ore validate), ma nel calderone entrano pure agricoltori, autotrasportatori, grafici, chimici, un’estetista e pure due donne impiegate nella posa di materiali lapidei. Le previsioni per gli ultimi mesi del 2012 non sembrano rosee: dopo il calo (di più del 50%) fatto registrare lo scorso anno rispetto al 2010, le stime evidenziano come negli ultimi nove mesi il conto della CIGD sia stanziale se confrontato al trend del 2011. Fra gennaio e settembre 52 aziende casalasche hanno avuto bisogno d’aiuto: e il discorso, giusto ribadirlo, è limitato alla sola Cassa Integrazione in deroga.

Il programma della Fiera di San Carlo Spicca la festa dell’Interflumina

Partirà il 28 ottobre, anche se il via ufficiale – leggasi l’arrivo delle giostre – è previsto per il 1° novembre: San Carlo rinnova la tradizione con la fiera più attesa del casalasco. Rispetto agli scorsi anni si nota da subito il ritorno alla tematica sportiva Casalmaggiore-centrica: dopo la presentazione del libro del centenario della Casalese (2009) e del secolo compiuto dalla Canottieri Eridanea (2010), sempre sul palcoscenico della fiera verrà presentato un altro almanacco di una società sportiva casalese. L’Atletica Interflumina compie 45 anni e li festeggia il 3 novembre nel Teatro comunale raccogliendo memorie, protagonisti e risultati in un volume. Un evento seguito da un prequel: alle 16 infatti si terrà nel Ridotto del Teatro l’assemblea elettiva dei soci per il quadriennio 2013-2016, alle 18 la presentazione del libro vero e proprio. Tra gli eventi da segnalare, ecco i più significativi: il 28 ottobre inaugura al Museo del Bijou la mostra “Gh’è Pippo, smorsa la lüs. Casalmaggiore e la provincia di Cremona sotto i bom-

bardamenti”, mentre sempre a proposito di mostre, nello spazio che l’anno scorso ospitò il ricordo di Giovannino Guareschi (la chiesetta di Santa Chiara) quest’anno si celebrerà San Carlo Borromeo patrono di Casalmaggiore con “La casa costruita nella roccia” a cura dell’Associazione Famiglie Santo Stefano (1-6 novembre). Interessante, e a sfondo più locale, anche “I Federici di Fossacaprara. Una famiglia di artisti e artigiani” aperta dall’1 al 4 novembre al Museo Diotti. Poi ci sono i must: dal ristotenda con cotechino e blisgoni (tortelli di zucca) aperto tutti i giorni di fiera, alle mostre di pittura e di fotografia (con l’ex Fotocine Germani protagonista). A livello culturale, invece, da non perdere il “Requiem di Fauré”, domenica 4 alle ore 21 in Santo Stefano con il Coro Verdi di Parma e l’Estudiantina di Casalmaggiore in scena. L’apertura assoluta comunque è dedicata sempre alle nostre tradizioni gastronomiche, con la presentazione del libro di Socrate Ghisini “Norcino fai da te”, prevista per il 28 ottobre alle ore 17 presso l’Istituto Santa Chiara.


Casalmaggiore

Cimitero saccheggiato

A Casalmaggiore divelti e rubati i canali in rame nella notte tra lunedì e ieri

I

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teatro gallerani, in scena la politica

di Giovanni Gardani

l rame fa gola, il mercato (illegale) impera e anche i luoghi sacri non sono più al sicuro. E’ di ieri una notizia curiosa e abbastanza inquietante: qualcuno, di notte, ha scavalcato il cancello del cimitero di Casalmaggiore per rubare una decina di tubi di scolo, detti pluviali, posti perpendicolarmente rispetto alla grondaia nella zona più antica. Ad accorgersi che qualcosa non andava, ieri mattina alle 8, un muratore che in questi giorni sta lavorando alla ristrutturazione di una lapide vicino alla cappelletta del cimitero e alla tomba di monsignor Temistocle Marini, abate di Casalmaggiore, verso il parco Bodana Bastoni e la fabbrica Marcegaglia. Ha infatti notato, vicino ad un tombino, un gomito del tubo pluviale (ovvero la parte ricurva) e soprattutto un’ochetta, ossia l’anello che fissa il tubo al muro, strappata via. Da lì è bastato alzare la testa e muovere qualche passo con lo sguardo all’insù, per realizzare l’accaduto. Una decina di tubi pluviali erano spariti, lasciando le strutture di scolo prive della parte centrale e inferiore. Uno dei tubi è rimasto appeso, perché i ladri non sono riusciti a strapparlo via: ci hanno rinunciato, presi dalla fretta. Le foto testimoniano meglio di qualsiasi parola. Non è la prima volta che i ladri di rame fanno visita al cimitero di Casalmaggiore: c’è chi ricorda un “intervento” del genere, ma nella parte iniziale del cimitero, ossia subito dopo l’ingresso principale, nella scorsa primavera. Il furto è avvenuto o di sera o di notte, anche perché lo stesso muratore che si è accorto del misfatto ha detto di essere rimasto a lavorare, il giorno prima, fino alle 17.30, orario di chiusura della struttura. Logico che i malintenzionati abbiano agito quando nessuno poteva vederli o intercettarli. Nessuno, anche perché manca tuttora presso il cimitero di Casalmaggiore un sistema di sicurezza (telecamere e similari) da

Sopra e sotto tre immagini scattate ieri al cimitero di Casalmaggiore che rendono l'idea dell'opera dei ladri

lungo tempo richiesto dalla cittadinanza. A proposito di luoghi sacri, ma non più di furti di rame, nelle scorse settimane si sono registrate “visite” anche a San Leonardo. Nemmeno questa è una novità purtroppo. Ma il caso, per così dire, potrebbe essere a una svolta: durante uno degli ultimi furti in sagrestia, un’orma nella polvere che ricopre il vecchio confessionale della chiesa era ben visibile, dietro al tendone rosso di copertura. Con ogni probabilità chi ha poi ripulito le cassette delle offerte si è seduto nel confessionale, coperto dalla tenda, ha aspettato che il prete uscisse dopo la funzione religiosa e chiudesse la chiesa, ha fatto il suo “dovere” poi è uscito. Tanto è vero che l’ingresso della chiesa è stato trovato con il catenaccio aperto. La porta della sagrestia inoltre comunica con la casa parrocchiale: un dettaglio che potrebbe spiegare anche molti dei furti di cui è stato vittima durante la sua permanenza a Casalmaggiore don Mario Martinengo.

E-club: per la conviviale ci si riunisce in rete

Tre casalaschi tra i protagonisti di uno dei primi club rotariani destinato a vivere on line

Qui trovate la vostra copia gratuita de

Il gagliardetto del nuovo e-club

Anche il mondo per certi versi molto tradizionale e “ingessato” del Rotary si adegua ai tempi, ed anzi il nostro territorio fa un po’ da apripista con un’iniziativa molto interessante. Nel Distretto 2050 (che coincide con la parte orientale della Lombardia) è sorto un e-club, vale a dire un club rotariano che ha la principale caratteristica nel fatto di riunirsi on line. Nessuna conviviale in cui i membri si radunano materialmente, bensì riunioni che presentano una varietà di formati quali webinar, videoconferenze, bacheche, messaggistica istantanea o Skype per facilitare la comunicazione simultanea o asincrona. Come funziona in pratica? Prima della riunione di e-club, un rappresentante del club pubblica dei contenuti per la riunione di quella settimana. I soci quindi possono partecipare alla riunione online per discutere sugli argomenti e fare piani per progetti. Per molti soci, questo nuovo modo di sperimentare il Rotary offre i vantaggi di un Rotary club, con l'aggiunta di una maggiore flessibilità. Oltre ad incontrarsi online per svolgere le regolari attività di club, i Rotary e-club sono essenzialmente uguali agli altri Rotary club: i soci del club realizzano progetti d'azione, sostengono la Fondazione Rotary e socializzano e fanno networking. La differenza principale? Gli e-club sono accessibili 24 ore su 24,

Bar Giulia GR2 di Rivieri Gianfranco Fermata KM Polo Romani Via Pascoli Sportime Bar Barracuda Portici del Municipio Bar Italia Farmacia Comunale Bar Tavola Calda Distrib. carburante ENI Distr. carburante Ariete Rist. Pizz. Piccolo Paradiso Cartoleria Alim. Tabacch. Tosi Remo Bar La Nuova Luna Portici del Comune Portici Caffè Roma Edic. Tabacch. Camozzi Edic. Tabacch. Lorenzini Bar Time Out Sido Café Fermata KM Tabaccheria Venturini Cartoleria Giamei

7 giorni su 7. Anche se ogni e-club ha sede in uno specifico distretto, i suoi soci possono provenire da ogni parte del mondo. Ebbene, nel corrente mese di ottobre si è costituito l’e-club 2050, e i casalaschi hanno avuto un ruolo fondamentale nella nascita di quello che è il secondo club sorto in Italia. Il primo ha sede a Roma ed è stato il primo a livello europeo. Ad oggi, esistono solo 92 e-club nel mondo, di cui 11 in Europa: 3 in Inghilterra e in Germania, 2 in Italia, uno in Svezia, Finlandia e Romania. Il presidente mondiale del Rotary, il giapponese Sakuji Tanaka, ha inviato una lettera di benvenuto al nuovo club. Dicevamo dell’impronta casalasca. Primo segretario è Maurizio Mantovani, tesoriere Luciana Stringhini, entrambi di San Giovanni in Croce e membri del club Casamaggiore Oglio Po (si può mantenere la doppia adesione), presidente eletto (ricoprirà il ruolo il prossimo anno) Francesco Ferron di Casalmaggiore e socio del club Piadena Oglio Chiese. Sono 26 per il momento i soci del neonato club, e tra questi ci sono 3 statunitensi, 2 britannici, un belga, uno svizzero e addirittura un residente in Indonesia. La serata di riunione è stata fissata nel lunedì sera. Ovviamente sul web.

angolo Conad Casalmaggiore via Guerrazzi 4 Casalmaggiore via Trento 20 Casalmaggiore via Giovanni Pascoli 28 Casalmaggiore via E. Fermi 19 Casalmaggiore via Martelli 2 Casalmaggiore piazza Garibaldi Casalmaggiore piazza Garibaldi Casalmaggiore piazza Garibaldi Casalmaggiore Centro Commerc. Padano Casalmaggiore via Repubblica rotonda Diotti Casalmaggiore via Repubblica Vicobellignano via Molossi 47 Vicobellignano via Dante Alighieri 9/B Vicobellignano via Canzio 100 Roncadello via Roma 7 Torricella del Pizzo piazza Italia Scandolara Ravara via Mazzini 3 Castelponzone via Giuseppina 97 Solarolo Rainerio via Matteotti 113 San Giovanni in Croce via Giuseppina 103 Cingia de' Botti via della libertà 46/b Martignana di Po via Bardellina Martignana di Po piazza Comaschi Gussola via Roma 93 Gussola via Nicolò Tommaseo 101 Casalbellotto

SAN GIOVANNI IN CROCE - Inizia, eccezionalmente martedì 30 ottobre, alle 21, per precedenti impegni dei relatori, il ciclo di conferenze (quattro in tutto) denominato “I Venerdì della Politica”, organizzato dalle associazioni Visione Contemporanee e Democratici nel mondo. Un'iniziativa con la quale i due sodalizi intendono “avviare una collaborazione al servizio dei cittadini offrendo strumenti di conoscenza e di confronto, convinti come siamo che la crisi attuale si supera solo con il coraggio di un Nuovo Pensiero che ridia dignità alla politica e alla persona umana, forza e senso alla democrazia, definisca nuovi paradigmi sociali, economici, ambientali in grado di far contare le nostre comunità”. Ospiti della prima serata (tutti gli incontri si terranno presso il Teatro Comunale Cecilia Gallerani, in via Grasselli Barni 12, di San Giovanni in Croce), il sindaco di Casalmaggiore Claudio Silla e il presidente della provincia Massimiliano Salini. Il tema che i due relatori affronteranno è più che mai d'attualità: “Verso le nuove province. Il riassetto amministrativo del territorio”. Il secondo appuntamento, il 9 novembre, avrà come protagonisti il presidente di CremonaFiere e della Libera Agricoltori Antonio Piva e Alessio Piccarelli dell'Autorità di Bacino del Po. Tema della serata: “AAA La terra dei fiumi. Agricoltura, alimentazione, acqua”. Francesco Meneghetti (fabbricadigitale) e Gianni Ferretti (Politecnico di Cremona), il 23 novembre, parleranno di innovazione tecnologica e della rete come fattore di sviluppo del territorio. Infine, il 7 dicembre, una riflessione sull'emergenza lavoro e su come creare occupazione. Ospiti Sergio Parazzini dell'università Cattolica di Cremona e Mimmo Palmieri della Cgil. Tutti gli incontri saranno moderati dal giornalista Marco Bazzani. “Per avere un futuro dignitoso – sostengono le due associazioni promotrici degli incontri - dobbiamo crescere come “società della conoscenza”. E’ questa l’alternativa al declino in Italia e in Europa. Senza la crescita e senza la bussola della buona politica e della conoscenza, a pagare il prezzo più alto sono i nostri territori e le nostre economie locali. Per questo il Casalasco-Piadenese deve raccogliere le proprie energie migliori e partecipare da protagonista alla costruzione del proprio futuro di comunità aperta, responsabile, innovativa”.

castagnata in piazza con gli organetti GUSSOLA - Avis di Gussola e museo Amarcord di Torricella del Pizzo organizzano una simpatica castagnata, che si terrà in piazza Comaschi a Gussola domenica 28 ottobre a partire dalle ore 14. I partecipanti potranno gustare caldarroste fumanti, vin brulé e cioccolata, il tutto accompagnato dal dolce suono di organetti che fanno parte del patrimonio del museo ospitato dall’agriturismo Torretta di Torricella. In caso di maltempo l’iniziativa verrà spostata presso il vicino Centro Culturale.


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A proposito di... Crème brulée di Parmigiano

Portate il latte e la panna ad ebollizione, aggiungete il sale, il pepe e la noce moscata.

petitCHEF Ingredienti

Montate i tuorli finchè raddoppiano di volume. Versate sui tuorli il latte e la panna caldi, aggiungete il Parmigiano e le foglie di Maggiorana tritate. Mescolate velocemente.

PER 4 PERSONE • Gr. 100 di Latte • Gr. 100 di Panna Fresca • 3 Tuorli • Gr. 30 di Parmigiano • 1 pizzico di Noce Moscata • 1 rametto di Maggiorana • Sale • Pepe

Dividete negli stampini individuali, cospargete di zucchero di Canna e fate cuocere in forno preriscaldato a 90 per 20 min. e alla fine 5 min. al grill per caramellare lo zucchero. In un padellino antiaderente fate spumeggiare il burro e fate dorare i bastoncini di pane.

Per guarnire: • Bastoncini di Pasta Greca al Papavero

E’

molto importante quando si acquista una bottiglia di vino leggere e interpretare l’etichetta che è la parte fondamentale della vestizione della bottiglia. L’Etichetta rappresenta il biglietto da visita, la carta d’identità del vino ed è fondamentale per il consumatore e deve essere realizzata in modo chiaro e preciso, anche se oggi vi sono grafici molto creativi che pensano più all’estetica che alla sostanza, rischiando diverse volte di confondere il consumatore più che informarlo. Alcune volte l’etichetta è una vera e propria opera d’arte, ideata per personalizzare e distinguere un produttore ed il suo vino. Le etichette, a parte i loro pregi grafici e illustrativi, devono attenersi al regolamento stabilito dalla comunità europea che prevede una serie di disposizioni e norme di carattere burocratico. Le disposizioni legislative stabiliscono delle indicazioni obbligatorie e delle facoltative. La legge prescrive che in etichetta debba comparire: 1) Il nome completo del vino con la precisazione “denominazione di origine controllata e garantita” se il vino ha diritto di queste denominazioni. 2) La natura merceologica del prodotto. Qualora non sia DOC o DOCG se è “vino da tavola”, “vino spumante”, “vino liquoroso”. 3) Il nome o la regione sociale dell’elaboratore o la precisazione “distributore da”. 4) La gradazione alcometrica effettiva es. 13,5% vol. 5) Il volume effettivo della bottiglia es. 0,375 litri o 0,75 litri o 75 centilitri, o 750 ml. 6) Il nome del comune o della frazione dove ha sede il produttore. 7) Il contrassegno IVA, di solito marchiato sulla capsula di carta stagnola. 8) L’indicazione dell’annata di produzione è obbligatoria nel caso di vino DOC o DOCG. 9) I vini DOCG devono portare il cosiddetto contrassegno di stato, che solitamente viene applicato a girocollo sulla capsula di carta stagnola.

Preparazione

Servite la crema di Parmigiano con i bastoncini di pasta Greca.

a cura di Damiano Domenico Palumbo

La lettura dell’etichetta

Vi sono poi indicazioni facoltative previste dai disciplinari di produzione quali “CLASSICO”, “SUPERIORE”, “RISERVA”, vitigni di base, numero delle bottiglie prodotte, nome della sottozona o del vigneto, consigli su come conservare la bottiglia o a quale temperatura servirla, o a quali piatti poterla abbinare, ecc. Oggi sulle bottiglie compare sempre la dicitura “CONTIENE SOLFITI” che è obbligatoria.

Sono vietate sulle etichette le denominazioni di fantasia quali: vino del contadino, vino del io babbo o simili, a meno che non si tratti di marchi o nomi storici a suo tempo riconosciuti. Molte bottiglie hanno anche la retro etichetta in cui il produttore può descrivere la metodologia di produzione o di affinamento del vino o altre informazioni. Credetemi quando un amico mi racconta che ha assaggiato un’ottima bottiglia di vino per esempio di Barolo o di Brunello e gli chiedo di quale produttore fosse, l’amico va in crisi perché il più delle volte non si ricorda. Questo dimostra come siamo distratti e quanta poca importanza diamo alla lettura dell’etichetta . Quando degustiamo un vino è fondamentale sapere chi è il produttore, sapere la tipologia del vino se è “Superiore” o se è “Riserva” e per i grandi vini conoscere l’annata, perché il vino è diverso da un’annata all’altra. Molte retro etichette danno informazioni superficiali o poco corrette, esempio come e possibile parlare di abbinamento di un vino quando questo, a seconda della sua “stagione” può cambia-

Damiano Domenico Palumbo e la sua famiglia si occupano di vino da generazioni. Relatore e docente in molti corsi dedicati al vino, formaggi, olio extravergine. Ha collaborato con diversi Istituti Alberghieri sia Regionale che Statali. E’ stato coordinatore responsabile di Associazioni gastronomiche. re, o parlare del colore o del profumo anch’esso legato alla stagionalità del vino. Alcune etichette di vini DOC o DOCG recano dei nomi di fantasia senza dare ulteriori informazioni e diventa difficile capire di che vino si tratta. Cerchiamo anche di non farci condizionare da etichette raffinate o troppo elaborate, noi valutiamo il vino dopo averlo assaggiato non dall’estetica. Ora voglio presentarVi il vino che ho degustato sabato 20 Ottobre alle ore 16.00-

Barbaresco DOCG “MONTEFICO 2009” E’ prodotto da uva Nebbiolo in purezza, ha una gradazione alcoolica di 14,5 gradi ed è il prodotto dall’Az. CARLO GIACOSA di Barbaresco (Cn). Il vino è stato servito ad una temperatura di 20° C e la bottiglia è stata aperta due ore prima. Il vino presenta un colore granato carico molto limpido, con un profumo molto intenso e persistente. Ben si percepisce la frutta matura, confettura, sentori di viola, i profumi terziari avvolgono in modo elegante il bicchiere. In bocca è di buon corpo, secco, intenso con giusto tannino. Buona acidità, bella freschezza con una buona serbevolezza. In bocca non finisce mai è molto persistente caldo ed avvolgente. E’ un ottimo vino pronto da bersi, ma può rimanere coricato in cantina per 6/8 anni con evoluzioni raffinate e molto interessanti, ben si accompagna con carni rosse, cacciagione, formaggi stagionati. Tra alcuni anni è ottimo da meditazione. Oggi l’Azienda è condotta dalla figlia Maria Grazia Giacosa che, con grande passione e seguendo i consigli del papà Carlo, prosegue nella produzione di buoni vini langhirani con ottimo rapporto qualità-prezzo, non sempre facile da trovare in questa splendida terra. Buona degustazione

di Ermanna Allevi, naturopata, master in cristalloterapia

ERRATA CORRIGE In questa rubrica, sul numero dello scorso mercoledì, è stata erroneamente inserita la foto di un quarzo rosa anzichè quella del quarzo citrino, l’immagine corretta in alto.

Acquamarina

L'Acquamarina è una varietà di Berillo e deve il suo colore, che va dal verde-azzurro al colore dell'acqua trasparente, a piccole quantità di ferro. È una pietra di pregio ed era conosciuta e utilizzata dai Greci e dai Romani dal III° sec. a.C., i Romani per valutare la qualità di queste gemme, erano soliti immergerle in acqua di mare e solo quelle che diventavano invisibili erano ritenute di alta qualità. A questa pietra venivano attribuite proprietà protettrici per i viaggi in mare ed era considerata la pietra di protezione dei marinai. Anticamente apparteneva alle pietre sacre e sembra che Giulio II ne avesse un grande esemplare sulla tiara. Secondo Plinio, l'Acquamarina riproduce il colore del mare puro, a quei tempi era la regina delle pietre azzurre, questo primato oggi non c'è più, perché quasi tutte le Acquamarine che vengono immesse sul mercato sono state trattate termicamente e, ad una temperatura di 400°, acquistano un colore azzurro intenso permanente. Sebbene il colore prevalente dell'Acquamarina sia l'azzurro, questa pietra, presenta il fenomeno del “pleocroismo”: acquista colori diversi a seconda dell'angolazione dalla quale viene osservata, inoltre è “birifrangente”: capace di scindere in due il raggio che l'attraversa. Occhi inesperti possono confonderla con il Topazio e lo Zircone azzurri. Secondo un'antica leggenda, questa meravigliosa pietra è stata donata all'uomo da una magnifica sirena, che abbandonò sulla spiaggia un cofanetto pieno di queste preziose gemme, perché l'uomo, trovandole, potesse portare con sé un po' di mare. Anticamente l'Acquamarina rappresentava la pietra propiziatrice di matrimoni felici e dei rapporti in cui vigeva la tranquillità e la sincerità tra i partner. Considerata la “gemma del sollievo”, infonde speranza e conforto, basta tenerla tra le mani perché regali serenità. È la pietra simbolo della purezza dei sentimenti. A livello fisico aiuta a regolare i processi di crescita ed equilibra la produzione degli ormoni. Calma i nervi e riduce la ritenzione di liquidi, indicata nei problemi di vista (visione chiara) e in quelli allergici, poiché armonizza il sistema immunitario. Rafforza fegato, reni, milza. Le sue vibrazioni svolgono un'azione calmante sulle vie respiratorie, favorendo la risoluzione di problematiche quali: riniti, faringiti, laringiti. Può essere di conforto a chi soffre di timidezza eccessiva, origine e causa di diverse problematiche, che vanno da un eccesso di salivazione, alla balbuzia, al soffocamento emotivo. A livello psicologico e mentale il suo colore verde acqua “lava via” l'ansietà e i pensieri negativi, portando pace e tranquillità, aiuta a superare paure e fobie. Questa pietra porta chiarezza, ordine e la fiducia necessaria a completare quello che è stato lasciato sospeso o che si andrà a fare. A livello spirituale l'Acquamarina è eccellente per la meditazione, ispira pace, favorisce la crescita interiore, la lungimiranza, aiuta a fidarsi delle proprie sensazioni, rende l'individuo attivo, energico e solare. In cristalloterapia si utilizza sul quinto e terzo chakra.


Fiera del Bovino da Latte

«Latte, intervenga la politica»

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Mercoledì 24 Ottobre 2012

A Cremona, dal 25 al 28 ottobre, la Fiera del Bovino da Latte

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Pagine a cura di Laura Bosio

a situazione del settore lattiero-caseario è sempre più critica, e la diatriba sulla remunerazione della materia prima non accenna a placarsi. La Fiera del Bovino da Latte, in programma a Cremona dal 25 al 28 ottobre, sarà l'occasione per fare il punto su una vicenda intricata, come conferma anche il presidente di Cremona Fiere e di Libera Agricoltori, Antonio Piva. «I numeri sono buoni, bisogna dirlo: quest'anno abbiamo pareggiato il record di presenze stabilito l'anno scorso, e questo significa che le aziende investono su queste tematiche. Auspico quindi che questa Fiera sia occasione per dare un momento di respiro al settore agricolo e agroalimentare. Tuttavia le criticità sono molte, a partire dal drammatico problema della partita "latte". Manca la volontà di collaborare da parte degli acquirenti, oltre alla miopia dei livelli istituzionali, che reputano rischioso intervenire sul tema, e non dicono nulla». Intanto i produttori continuano a pagare un prezzo che, secondo Piva, «è assurdo e non rientra nelle logiche di mercato. Basti pensare che nei bilanci delle cooperative di trasformazione vi sono dividendi di 13 centesimi in più al litro rispetto al prezzo pagato dall'industriae questo non è tollerabile». L'allarme lanciato dalla Confagricoltura è quindi forte: «Se non cambia il livello di valorizzazione economica del latte alla stalla, gran parte delle aziende italiane si troverà in una situazione di grave difficoltà». Secondo l'associazione, «malgrado gli accordi di conferimento all’industria di trasformazione siano scaduti il 1° di ottobre, ancora non è stato possibile sedersi attorno ad un tavolo per un esame responsabile del mercato, che non consente più alle imprese di far quadrare i conti e, di conseguenza, mantenere l’attività produttiva su livelli economicamente accettabili». Confagricoltura ricorda che la contrazione della produzione nazionale comporterebbe, oltre a gravissime ripercussioni sul tessuto economico del Paese, un aumento delle importazioni di latte per i prodotti generici, andando ad incidere anche su quelli a denomi-

Quattro giorni ricchi di appuntamenti Antonio Piva: «Se le cose non cambiano rischiamo di veder chiudere il 30% delle imprese entro fine anno» nazione d’origine, la cui trasformazione non può prescindere dall’esclusivo impiego di latte di alcune aree. Secondo Piva, deve allora intervenire la politica. «I veri ministri sono sempre intervenuti in questo senso, facendo da intermediatori sulla vicenda. Ma questo governo tecnico non fa nulla, e se non si risolleva il prezzo del latte perderemo il 30% delle aziende del settore prima della fine dell'anno». Anche nel settore delle carni, che in Fiera avrà ampio spazio, seppur il mercato dia segnali soddisfacenti, non si registra una situazione positiva. «Il problema è che i costi di produzione sono altissimi e continuano ad aumentare» spiega Piva. «In particolare i costi delle materie prime, mangimi compresi, sono schizzati alle stelle, e questo ha portato a una minore remunerazione per i produttori, eliminando quella piccola percentuale di premialità che il settore vantava».

Anche quest'anno la presenza - in una 4 giorni ricchissima di appuntamenti, tra convegni, meeting e incontri della Fiera Internazionale del Bovino da Latte, Italpig e Expocasearia porterà a Cremona migliaia di persone legate al settore agroalimentare, provenienti da tutto il mondo. Del resto uno degli obiettivi principali della Fiera è la continua internazionalizzazione. Un lavoro che parte da molto lontano, ma che sta dando i suoi frutti: ogni anno, infatti, le manifestazioni vedono un continuo aumento degli operatori professionali esteri, che riconoscono ormai Cremona come un appuntamento da non perdere non solo per scoprire le novità tecnologiche del settore, ma soprattutto per avere nuovi spunti per migliorare il lavoro in azienda, per confrontarsi con realtà internazionali, e per trovare nuovi canali commerciali qualificati. «A Cremona c'è un pò di tutto, ad eccezion fatta per il vino e l'olio d'oliva: ci sono latte, cereali, allevamenti suinicoli e più in generale la parte allevatoriale, dove peraltro si registra uno sviluppo forte dell'allevamento del bovino da carne» spiega Antonio Piva. «C'è anche un grande sviluppo del settore orticolo, sia sulla quarta gamma che per quanto riguarda le coltivazioni in pieno campo». Ma non è tutto: durante la Fiera Cremona si attesta come capitale dell'innovazione. «Premesso che sul terriotorio ci sono molte aziende che producono nuove tecnologie per il comparto, penso che Cremona possa davvero contare sull'agricoltura più evoluta e modernizzata a livello nazionale, europeo ed internazionale. E per mantenere il primato la strada da percorrere "è quella della competitività e della qualità».


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Fiera del Bovino da Latte

Mercoledì 24 Ottobre 2012

Sostenibilità ambientale

«Remunerare le materie prime» Eugenio Torchio: «Le aziende sono alle prese con costi sempre crescenti»

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Migliorare la redditività aziendale garantendo la sostenibilità ambientale. E’ questo l’obiettivo del Progetto Ager dedicato alla filiera suinicola del Nord Italia, i cui risultati verranno presentati durante la Fiera. Partito nel settembre dello scorso anno, il Progetto Ager-Filiera Verde del suino avrà una durata triennale e un costo complessivo di circa un milione e 700mila euro dei quali 1,2 milioni saranno a carico delle 13 Fondazioni bancarie che si sono associate per sostenere l’iniziativa, mentre gli altri 500mila euro saranno ripartiti tra altri 8 partner. Come ci spiega il professor Matteo Crovetto dell’Università di Milano, che del progetto è coordinatore, «l’aspetto scientifico dell’iniziativa dovrà avere una finalità applicativa e quindi fornire agli allevatori strumenti idonei per superare le criticità che minacciano il mantenimento del loro reddito. Dobbiamo fornire risposte concrete, operative e dai costi accessibili in vista dell’applicazione ormai prossima delle normative ambientali e sul benessere animale». Nutrizione e benessere animale dunque, per arrivare a una valutazione economica delle aziende la cui analisi sarà affidata al Crpa di Reggio Emilia (Centro ricerche produzioni animali). Oltre agli allevamenti dove si stanno svolgendo le prove, sarà utilizzato un impianto di calorimetria per lo studio del metabolismo energetico degli animali. Si tratta di una struttura unica nel suo genere in Italia, realizzata dall’ateneo milanese a Cornaredo, nell’hinterland del capoluogo lombardo. Qui un gruppo di 18 o 24 suini viene sistemato in camere dove sono previste delle gabbie per la raccolta delle feci e delle urine destinate ad essere analizzate. «Lo studio degli scambi respiratori è molto importante per stabilire l’energia utilizzata dagli animali durante il processo digestivo ed arrivare così a elaborare le migliori strategie per ottenere una minore escrezione di azoto» spiega ancora Crovetto. «Parliamo di prove che permettono di conseguire dati molto accurati, ancor più di quelli ottenuti in laboratorio. Riteniamo infatti che la sperimentazione attraverso l’animale possa condurre a centrare gli obiettivi che il progetto si pone». Rispetto della Direttiva nitrati e della normativa sul benessere animale rappresentano per i suinicoltori due scadenze importanti ormai improcrastinabili, riuscire ad avere i migliori strumenti per affrontarle e superarle è una priorità assoluta.

l valore dell’agricoltura italiana, l’eccellenza del prodotto "made in Italy", la richiesta di una giusta remunerazione delle materie prime: questi i temi principali che saranno in discussione in occasione della Fiera, a partire dalla trattativa sul prezzo del latte, «che ci vede in prima linea come Lombardia, regione in cui si munge il 40% del latte italiano, e come provincia di Cremona, territorio la cui produzione di latte annua supera un milione di tonnellate, il 10% del totale nazionale» fa sapere Coldiretti, nelle parole del delegato confederale Eugenio Torchio. «Con chiarezza il Presidente di Coldiretti Lombardia Ettore Prandini ha evidenziato che l’attuale prezzo pagato per il latte alla stalla non copre più neanche i costi degli allevamenti, lievitati – tra energia, materie prime, burocrazia – di quasi il 40%». Anche per Coldiretti la battaglia del latte è fondamentale. «A fronte delle mutate condizioni di mercato e dei costi di produzione appena evidenziati, una più equa remunerazione del latte è necessaria e vitale, per garantire la sopravvivenza di tante imprese e della stessa zootecnia italiana». La trattativa sui prezzi prosegue su diversi fronti, seguita con grande attenzione dalle organizzazioni agricole. «In particolare quella per il latte con Parmalat impegnata in prima linea a fare melina per continuare a sottopagare il latte italiano» accusa Coldiretti. In Fiera si parlerà anche di suinicultura, altro tema importante, specialmente in una provincia come la nostra, che alleva oltre un milione di suini l'anno. «Basti dire che, dal 2000 al 2010, è sparito l’83% degli allevamenti suinicoli a livello nazionale e quasi il 65% nella sola Lombardia» ricorda Torchio. Neppure le produzioni agricole versano in buone acque: «Si pensi ad esempio al pomodoro da industria, dove i problemi sono ugualmente grandi: le aziende sono alle prese con costi in continua crescita, a cominciare da quelli legati all’energia, ma anche alla burocrazia o alle imposte, mentre i prezzi del prodotto al campo o alla stalla continuano a non essere remunerativi» dice Torchio. «Coldiretti sta portando avanti il suo progetto per dare un futuro alle imprese e all’agricoltura italiana. Con il progetto per una filiera tutta agricola e tutta italiana stiamo dando vita ad un grande sistema agroalimentare che premi i produttori e offra ai consumatori prodotti di qualità ad un giusto prezzo. Il tutto, tagliando le intermediazioni e arrivando ad offrire il prodotto agricolo “cento per cento italiano” firmato dagli agricoltori, attraverso una estesa rete nazionale, capace di creare più concorrenza e trasparenza, più potere contrattuale per gli agricoltori, più vantaggi per i cittadini».

Ma Coldiretti è impegnata anche in un importante lavoro a livello nazionale, che si è estrinsecato in un documento denominato “L’ltalia che vogliamo” presentato dal presidente della Coldiretti Sergio Marini all’apertura del Forum Internazionale dell’agricoltura e dell’alimentazione, il 19 e il 20 ottobre a Cernobbio. Sono dieci i punti che Coldiretti propone: 1. Un governo globale dei beni comuni. E’ necessario che i decisori politici ne tengano conto mettendo ai vertici della loro agenda la strategicità del cibo e promuovendo politiche che a livello globale definiscano una regia di regole per i beni comuni come il cibo, l’acqua e il suolo». 2. Più Europa. «E’ necessario lavorare alacremente alla costruzione degli Stati Uniti di Europa». 3. L’Italia, una, sussidiaria e solidale. «Il valore della sussidiarietà diventa strumento cardine per gestire la semplificazione burocratica e i principi di solidarietà sono indispensabili per superare le diseguaglianze». 4. I nostri punti di forza. «Gli assets su cui il nostro Paese può e deve puntare, sono di natura materiale e immateriale: patrimonio storico ed artistico, paesaggio, biodiversità, ricchissima articolazione territoriale, originalità e creatività, gusto e passione, intuito e buonsenso». 5. Il nostro modello di sviluppo: l’Italia che fa l’Italia. 6. Le politiche necessarie. «Per la nostra agricoltura chiediamo un impegno speculare, a servizio di ciò che stiamo perseguendo con il nostro agire quotidiano: la verità, per garantire trasparenza ai cittadini consumatori, la giustizia, per contrastare le posizioni di rendita, la legalità, per impedire i fenomeni che minacciano il valore del marchio “Italia”. 7. La molla per tornare a crescere. 8. Far crescere il Pil con il benessere. 9. Il valore della comunità. 10. Etica prima di tutto.


Fiera del Bovino da Latte

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Tutto il programma della manifestazione

GIOVEDI’ 25 OTTOBRE 2012

VENERDI’ 26 OTTOBRE

• Ore 9 - Area Italpig (Pad.1) Convegno MEAT.IT “Opportunità di mercato e aspetti igienico-qualitativi per i piccoli trasformatori di prodotti animali” Programma: - Il mercato nazionale dei salumi: impatto dei prodotti artigianali (Giorgio Setti, caporedattore, Gruppo Sole24Ore) - Aspetti igienico-sanitari nella produzione artigianale e industriale di salumi tradizionali (Simone Stella, Università degli Studi di Milano) - Salumi artigianali e industriali: un confronto nutrizionale (Massimo Lucarini, Istituto Nazionale di Ricerca sugli Alimenti e la Nutrizione Inran, Roma) - Applicazione di nuovi starter microbici per migliorare la sicurezza alimentare nella produzione di salumi artigianali e tradizionali (Maddalena Rossi, Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia) - Produzione di salumi “healthy” mediante riduzione del sale (Franco Franzoni, Chimab) - Produzione di salumi mediante l’impiego di fermenti naturali selezionati per il bilanciamento delle prestazioni sensoriali (Elisa Gozzi, CHR Hansen).

• Ore 9.15.12.45 e 14-17.30 - Sala Zelioli Lanzini Convegno “Evoluzione ed opportunità dei metodi di riproduzione assistita nell’allevamento della vacca e della bufala”. Programma - Sessione 1: lo stato dell’arte - Sessione 2 - I progetti regionali - Sessione 3 - Progetti europei correlati • Ore 9.30 - Sala Guarneri del Gesù Convegno Expo-casearia meeting: “I mini caseifici: soluzioni, opportunità e criticità”.

Ore 10,30 - Sala Amati Seminario "Esperienza pilota per il riequilibrio dei carichi di azoto zootecnico in provincia di Cremona – Equizoo-Cr”. • Ore 11.30 Riunione Cun (Commissione Unica Nazionale settore suinicolo)

• Ore 9.30-12 e 14-17 - Sala Stradivari Convegno “La mastite nella bovina da latte ad alta produzione: stato dell’arte e nuove sfide”.

• Ore 12 - Area Workshop (Pad. 2) “Le nuove forme di incentivo per il biogas: quali effetti economici sul futuro degli impianti”.

• Ore 9.30 - Sala Zelioli Lanzini Convegno “Il sistema agroalimentare della Lombardia” (Il modello cooperativo nell’agroalimentare lombardo: il caso del settore lattiero caseario).

• Ore 14 – Sala Guarneri del Gesù (Pad. 1) Convegno “Ridurre l’impatto ambientale e i costi di produzione aumentando l’efficienza d’uso delle risorse” Programma - Introduzione al Convegno (Giuseppe Pulina – Presidente Aspa) - La Commissione Scientifica “Ecologial foot print e produzioni animali” (Bruno Stefanon – Coordinatore Commissione studio Aspa) - Approccio dell’industria agroalimentare verso le problematiche ambientali dell’allevamento (Giovanni Sorlini – Inalca). - Aspetti genetici e gestionali per la miti-

• Ore 9.45 - Sala Monteverdi Seminario “L’Imu in agricoltura” Relatore: Giampaolo Tosoni, esperto tributario. • Ore 10 - Sala Guarneri Tavola Rotonda “La Verità sui salumi – Tradizione e mercato: un rapporto da chiarire” Moderatore: Anna Mossini, giornalista.

gazione delle emissioni nella bovina da latte: i nuovi fenotipi (Marcello Mele, Bruno Stefanon, Martino Cassandro) - Stima del Carbon footprint di alcune tipologie di allevamento (Giacomo Pirlo, Sara Carè - Cra Cremona) - Approccio Lac in allevamenti bovini da latte intensivi in Nord Italia (Matteo Crovetto, Alberto Tamburini) - Implicazioni economiche associate alla riduzione delle emissioni di gas serra nelle aziende bovine da latte (Alberto Stanislao Atzori, Maria Gabriella Serra, Antonello Cannas).

• Ore 9.30 - Sala Stradivari Convegno “Il nostro oro bianco: modelli di risparmio produttivo e nuove proposte di business per aumentare il reddito in stalla”. • Ore 9.30 - Sala Monteverdi Convegno Produzione di Suini orientata al mercato: “Benessere, qualità delle carni, sostenibilità: costo o valore aggiunto?".

• Ore 14.30 - Area Italpig (Pad.1) Seminario “Il Progetto RTD2F per la suinicoltura”.

• Ore 10 - Area Italpig (Pad.1) Workshop “La Classificazione delle carcasse, a che punto siamo?”

• Ore 14.30 - Sala Zelioli Lanzini Seminario “Qualyservices”.

• Ore 10.30 – Area Workshop (Pad. 2) “Combi-strip”, lo strip tillage secondo MA/AG

• Ore 14.30 – Sala Monteverdi Tavola Rotonda “Il veterinario di fiducia: la parola agli operatori del settore”.

• Ore 11 – Area Workshop (Pad. 2) Presentazione nuovo prodotto Organizzata da: AB Energy spa

• Ore 16 - Area Italpig (Pad.1) Workshop “Dal 2013 semaforo verde solo per suini Aujeszky free”.

• Ore 11 – Area Italpig (Pad.1) Workshop "Agricoltura e credito: andare a bilancio è un’opportunità?".

Mercoledì 24 Ottobre 2012

• Ore 11.30 – Area Workshop (Pad. 2) "Eco Florian 500 ed Eco Liver Best: la nuova linea Vétoquinol al servizio dell’innovazione". • Ore 12 – Area Workshop (Pad. 2) Progetto mosche Newpharm: prove sperimentali e soluzioni ottimali per il controllo delle mosche • Ore 14.30 - Sala Monteverdi Convegno "Il piano di controllo della malattia di Aujeszky: prospettive e criticità" • Ore 14.30 - Sala Guarneri del Gesù Convegno "Grana Padano: le sfide della programmazione produttiva e della crescita cooperativa". • Ore 14.30 - Area Italpig (Pad.1) Workshop “Art. 62 e allevatori” • Ore 15 - Area Workshop (Pad. 2) "Nutrigenomica: nuove opportunità nell’alimentazione della bovina da latte" • Ore 15 - Sala Stradivari Convegno "Riforma Pac: le proposte della Commissione, le attese dei produttori e la politica dell’Unione Europea". • Ore 16 - Area Workshop (Pad. 2) "PigStuff: (Web Based Sotware): gestione integrata degli allevamenti suini". • Ore 16.30 - Area Italpig (Pad.1) Workshop "Deroga Direttiva Nitrati, un successo o una complicazione?". • Ore 16.30 - Area Workshop (Pad. 2) Presentazione nuovo prodotto (Organizzata da: AB Energy spa).


Cultura&Spettacoli Conferenza sulla guerra in Libia

Venerdì 26 ottobre alle 17, nella Sala Puerari del Museo Civico, ha luogo la conferenza “L’esercito italiano nella guerra di Libia: il generale Felice De Chaurand”, organizzata dall’Istituto per la storia del Risorgimento italiano di Cremona in collaborazione

con l’Istituto del Nastro Azzurro tra combattenti e decorati al valor militare. Dopo l’introduzione di Emanuele Bettini (presidente Isri Cremona), la parola passerà al relatore Leonardo Malatesta (direttore del Museo storico del Nastro Azzurro).

“I Capuleti e i Montecchi” in scena per la stagione lirica del Ponchielli L di Federica Ermete

a stagione lirica del Teatro Ponchielli prosegue venerdì 26 ottobre alle ore 20.30 (turno A) e domenica 28 ottobre alle 15.30 (turno B) con “I Capuleti e i Montecchi” di Vincenzo Bellini, opera che si pone a diretto confronto con il “Romeo et Juliette” di Gounod della passata stagione, confermando, pur nella diversità della resa musicale, il valore drammaturgico dell’opera di William Shakespeare. Scritta in poco più di un mese, su libretto di Felice Romani, l’opera dimostra come l’adattamento di materiale musicale e letterario preesistente possa portare anche a grandi successi. Infatti, pressato dalla Fenice, che aveva dovuto cancellare un titolo per la stagione in corso (1830), Bellini chiese a Romani di rimaneggiare il libretto già scritto per l’opera “Giulietta e Romeo” (1825) di Nicola Vaccai, mentre lui stesso rielaborò gran parte della musica scritta per la sua “Zaira”, ritirata dalle scene dopo l’insuccesso a Parma dell’anno precedente. Tuttavia, la rielaborazione di Bellini fu estremamente accurata, sia per adattare la musica ai nuovi versi sia per mettere in luce le qualità vocali degli interpreti già scritturati dal teatro, tra cui Giuditta Grisi, prima interprete del ruolo di Romeo. L’opera ottenne

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Il realismo della Saldi in mostra nel Bresciano

Appuntamento venerdì sera e domenica pomeriggio

un grandissimo successo e fu subito rappresentata al Teatro alla Scala, in apertura di stagione, il 26 dicembre 1830. La messa in scena cremonese rappresenta l’occasione di debuttare per molti artisti. Italiano d’origine, ma statunitense d’adozione per quanto riguarda

la formazione professionale, il direttore d’orchestra Christian Capocaccia, che debutta nel Circuito Lirico Lombardo. Esordio italiano anche per il giovanissimo regista inglese Sam Brown, vincitore del primo premio all’European Opera-directing Prize 2011, con un progetto de-

Primo appuntamento sabato con lo scrittore e drammaturgo Andrea Villani

Il salotto d’autore da Feltrinelli

La libreria Feltrinelli di Cremona organizza una serie di appuntamenti che, dal 27 ottobre, accompagneranno gli appassionati fino alla prossima primavera. S’intitola “Il salotto d’autore” l’iniziativa patrocinata dal Comune di Cremona (assessorato alle Politiche Giovanili) e organizzata da Claudio Ardigò e Fabio Canesi, che ospiterà alcuni dei nomi più celebri dell’ambito letterario nazionale. L’esordio della rassegna è previsto per sabato 27 ottobre con lo scrittore e drammaturgo Andrea Villani, autore dell’opera “Luciano Lutring – La vera storia del solista del mitra”. L’iniziativa ha due scopi: invitare ogni partecipante alla lettura e, al tempo stesso, confrontarsi con gli scrittori, “mettendoli a nudo” per conoscere la personalità di ciascuno.

In mostra fino a venerdì 2 novembre le opere dell’artista piacentino

La personale di Carini a San Zeno

Fino al 2 novembre, la Libreria Tuttolibri di San Zeno Naviglio ospita la personale del piacentino Luigi Carini. Dell’artista, che ha tenuto numerose mostre e ha partecipato a importanti rassegne, il critico Simone Fappanni scrive: «La sua ispirazione discende da una profonda conoscenza degli elementi naturali, specie quello delle incantevoli valli piacentine, che l’artista riporta sulla tela con vivace piglio espressivo. Sarebbe errato considerare questo autore come un semplice “realista”.

Il suo intento è quello di rendere a pieno le coordinate immaginative che conducono il pensiero verso la poesia, verso un equilibrio, visivo e visuale, che trova nel dettaglio formale e coloristico una continuità

estrema, assoluta. Luigi preferisce giungere a una sorta d’interpretazione immaginifica del soggetto, innervandolo di quella luminosità nascente che sa cogliere, con invidiabile sensibilità ideativa, nel dettaglio».

dicato proprio all’opera belliniana. Nel cast figurano, inoltre, due delle vincitrici dell’ultimo Concorso Aslico: Damiana Mizzi nel ruolo di Giulietta e Florentina Soare nel ruolo “en travesti” di Romeo. In scena, anche Fabrizio Paesano, Pasquale Amato ed Alessandro Spina.

Fino al 3 novembre a Pavone Mella, presso la suggestiva chiesa di San Rocco, sono esposti i quadri di Graziella Saldi. L’artista, le cui opere sono ammantate da una consistenza delicata, dipinge ciò che sente e sollecita la sua attenzione, non disdegnando di perseguire, peraltro con esiti alquanto rilevanti, i sentieri della sperimentazione. Senza però tradire mai se stessa, senza lasciarsi tentare da facili o improvvisate soluzioni meramente calligrafiche o strettamente decorative. Il critico d’arte Simone Fappanni spiega: «Graziella Saldi conduce con estrema coerenza un discorso rappresentativo che si potrebbe inquadrare in un realismo di chiara accentazione romantica pervaso da un silenzio quasi palpabile che induce a una serena meditazione sul vivere, a cui si accosta un autentico lavoro di caratura astratta che talvolta lambisce persino misure informali. I suoi quadri, dotati di una indubbia brillantezza, si aprono verso il reale secondo un prezioso e armonico procedere, rimandando a una sottile e accorata atmosfera colloquiale che dona serenità... La sua pittura è “traduzione” della sua vicinanza emozionale a ciò che le sta attorno... Non stupisce pertanto che Graziella Saldi esegua, con estrema precisione, raffinati ritratti, con un senso del particolare che sottintende una diligenza certosina, accanto ad altrettanto accurati soggetti floreali, dove i vegetali vengono raffigurati secondo una pertinente notazione pigmentale basata su una tavolozza estremamente solida».


ELIMINATO IL “FADIGATI”

lo

SPORT

Mercoledì 24 Ottobre 2012

SERIE A Difficile che le avversarie la possano insidiare nella lotta allo scudetto. Il Milan è un enigma

La Juve rischia di ammazzare il campionato

La lotta scudetto è già ai titoli di coda? Speriamo di no, ma superare una Juventus così autoritaria, diventa sempre più difficile. Non che il Napoli abbia sfigurato nel big-match di Torino, anzi sullo 0-0 avrebbe potuto anche passare in vantaggio (incrocio dei pali colto da Cavani), ma alla lunga la superiorità dei bianconeri è apparsa netta e inequivocabile. Speriamo che ora la squadra di Mazzarri non si perda d’animo, altrimenti in vetta alla classifica regnerà una noia mortale. Sì perché, malgrado gli applausi ricevuti nelle ultime settimane, sia la Lazio che l’Inter non sembrano in grado di poter reggere il passo della Juve. Se per lo scudetto c’è un super favorito, per gli altri due posti liberi per la Champions ci sarà bagarre, con la Roma che lancia la sua candidatura, dopo la bella rimonta di Genova (che è costata la panchina al tecnico genoano Di Canio, sostituito da Del Neri). E Il Milan? Difficile spiegare il momento dai

rossoneri, non certo una squadra da vertice, ma neppure da relegare nella lotta per la salvezza. Tutti chiedono ad Allegri di giocare da provinciale, ma non è facile cambiare la mentalità di chi è sempre stata considerata una grande d’Europa. E poi non è detta che sia sempre colpa dell’allenatore, che però pagherà per tutti. 8ª GIORNATA Atalanta-Siena 2-1, Cagliari-Bologna 1-0, Chievo-Fiorentina 1-1, Genoa-Roma 2-4, Inter-Catania 2-0, Juventus-Napoli 2-0, Lazio-Milan 3-2, Palermo-Torino 0-0, Parma-Sampdoria 2-1, Udinese-Pescara 1-0. CLASSIFICA Juventus 22; Napoli 19; Lazio, Inter 18; Roma 14; Fiorentina 12; Catania 11; Sampdoria (-1) 10; Torino (-1), Genoa, Parma, Udinese 9; Atalanta (-2), Cagliari 8; Milan, Bologna, Chievo, Pescara 7; Palermo 6; Siena (-6) 2. Fabio Varesi fabiovaresi16@libero.it

I tifosi della Juve

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SERIE B

Sassuolo, prima sconfitta Verona ok tra le polemiche

10ª GIORNATA Ascoli-Juve Stabia 2-4, Bari-Brescia 1-1, Cesena-Reggina 1-1, Cittadella-Sassuolo 1-0, Crotone-Novara 2-1, Livorno-Verona 0-2, Modena-Grosseto 0-0, Pro Vercelli-Padova 1-2, Ternana-Vicenza 0-0, Varese-Spezia 0-0, Virtus Lanciano-Empoli 0-3. CLASSIFICA Sassuolo 25; Verona 21; Livorno 19; Padova (-2) 16; Spezia, Juve Stabia, Ternana 15; Modena (-2), Varese (-1) 14; Brescia, Cittadella 13; Ascoli (-1) 12; Bari (-7) 11; Vicenza 10; Novara (-4), Crotone (-2), Cesena 9; Virtus Lanciano 8; Pro Vercelli 7; Reggina (-3), Empoli (-1) 6; Grosseto (-6) 2.

Cremo, un pareggio che vale tanto

In Liguria i grigiorossi avrebbero meritato la vittoria, ma il cambio di atteggiamento è già un passo avanti

8ª Giornata

Carpi-Lumezzane Como-Pavia Cuneo-Portogruaro Reggiana-AlbinoLeffe Trapani-Lecce Treviso-SudTirol Tritium-FeralpiSalò V. Entella-Cremonese Riposa: San Marino

1-0 1-2 0-1 1-1 0-1 1-3 0-1 0-0

Classifica

C

he bella sorpresa. La Cremonese, uscita a testa alta dal Comunale di Chiavari, ritrovatasi più volte ad un passo dalla vittoria contro la sorprendente Virtus Entella, è un forte incoraggiamento a crederci ancora. La stagione non è senz’altro partita bene, c’è ancora molto da recuperare, tuttavia, la bella prestazione della truppa grigiorossa in terra ligure lascia davvero ben sperare per il futuro. Ora servirà dare continuità, ad iniziare dal derby con i cugini-amici della Reggiana allo “Zini”, posticipato a lunedì sera sugli schermi di Rai Sport. Mister Scienza ha avuto i consensi sperati, mettendo saggiamente in discussione gli schemi precedenti e affidandosi ad un più pratico 3-5-2 con una linea arretrata più ermetica (la Juve di Conte peraltro ha fatto tornare di moda la difesa a tre un tempo ritenuta troppo antica) ed un centrocampo dove si è rivisto all’opera il baby Degeri, a lungo chiamato ad un ritorno da titolare e prontamente applaudito per doti che sono ben chiare e visibili. Una soluzione tattica frutto anche dei molti infortuni, che testimonia tuttavia il buon senso che regna nella testa di un tecnico che sembra saper “dialogare” con la squadra molto meglio dei suoi predecessori. E per un ambientino come il nostro, non è affar da poco. Alla fine, a conti fatti, è mancato solo il gol (Marotta ha lisciato il match-

Lecce Virtus Entella Carpi SudTirol Portogruaro Como Trapani Pavia Lumezzane Cremonese (-1) Feralpi Salò Reggiana San Marino Cuneo Tritium Treviso (-1) AlbinoLeffe (-10)

22 14 14 13 13 11 10 10 10 10 9 7 7 5 3 1 -1

Prossimo Turno

PRIMA DIVISIONE La prova autoritaria di Chiavari potrebbe rappresentare la svolta della stagione

Cremonese-Reggiana (29-10) FeralpiSalò-Virtus Entella Lumezzane-Lecce Pavia-Treviso Portogruaro-Trapani San Marino-Carpi SudTirol-Como Tritium-Cuneo Riposa: AlbinoLeffe

V. ENTELLA- CREMONESE 0-0 VIRTUS ENTELLA (4-3-1-2): Paroni; De Col, Cesar, Bianchi, Zampano; Staiti, Russo, Volpe (88’ Wagner); Vannucchi (54’ Garin); Guerra (54’ Rosso), Marchi. A disposizione: Conti, Argeri, Fantoni, Serlini. All.: Prina. CREMONESE (3-5-2): Alfonso; Sales, Tedeschi, Cremonesi; Armenise, Degeri, Buchel, Magallanes (78’ Sambugaro), Martinez (76’ Cangi); Le Noci (69’ Carlini), Marotta. A disposizione: Grillo, Visconti, Previtali, Bonvissuto. All.: Scienza ARBITRO: Andrea Adduci di Paola. NOTE: ammoniti Magallanes, Cesar, Russo, Volpe, Sales.

Buchel e Armenise in azione a Chiavari (foto © Ivano Frittoli)

point) e quel pizzico di fortuna che avrebbe regalato una domenica di “pesca grossa” in terra ligure, al termine di una gara sostanzialmente dominata. Davanti ai grigiorossi, nel frattempo, si insediano squadre tipo il Carpi, il SudTirol e il Portogruaro, che appaiono tutt’altro che insormontabili, ma tutto dipenderà da quello che i ragazzi di Scienza avranno intenzione di dimostrare da qui alla

fine della stagione. A Chiavari potrebbe esserci stata una svolta importante, di quelle che si percepiscono anche senza i tre punti. Che sia un semplice fuoco di paglia, dettato dalle motivazioni particolari e dalla bella giornata in riva al mare? Oppure qualcosa sta cambiando e la mano di Scienza sta iniziando a dare i frutti sperati? Il verdetto si vedrà nelle prossime gare.

ANTICIPO Cremonese-Pavia si giocherà in anticipo venerdì 16 novembre alle 20.30 (diretta su Sportitalia). COPPA ITALIA La Cremo è stata sorteggiata nel Girone A del terzo turno di Coppa Italia di Lega Pro con Tritium e Viareggio. I grigiorossi scenderanno in campo mercoledì 7 novembre in trasferta contro la Tritium. Matteo Volpi

PROMOZIONE

SERIE D

Pergolettese sconfitta a Caravaggio Casalese ancora ko lontano dalla Baslenga

Si è fermata a Caravaggio la cavalcata vincente della Pergolettese, sconfitta 1-0. 9ª GIORNATA Aurora Seriate-Seregno 2-1, Caravaggio-Pergolettese 1-0, CastellanaCaronnese 0-2, Darfo Boario-Mapellobonate 1-3, Fersina Perginese-Olginatese 1-2, Lecco-Trento 4-1, Pontisola-Mezzocorona 2-1, Sant’Angelo-Sesto 2-2, St. Georgen-

Alzano Cene 1-2, Voghera-Montichiari 3-0 CLASSIFICA Caronnese 25; Pontisola, Pergolettese 20; Olginatese 19; Voghera 16; Aurora Seriate, Lecco, Caravaggio, Pro Sesto 12; Seregno 11; Mapellobonate, Alzano Cene, Montichiari 10; Darfo Boario, Mezzocorona 9; Castellana, Fersina Perginese, St. Georgen 8; Sant’Angelo 6, Trento 4.

(S.A.) Prosegue la striscia esterna negativa della Casalese. Fatta salva la prima uscita a Langhirano (si era alla prima di campionato, finì 1-1), i biancocelesti non hanno più portato a casa punti. Ultima batosta, il 4-2 patito domenica a Borgonovo Val Tidone e sottoscritto da una vecchia conoscenza del calcio cremonese: Marcello Campologhi. Suo il gol del definitivo poker piacentino, che ha negato alla Casalese una rimonta resa possibile da due rigori di Bolsi.

Preoccupa sempre di più la tenuta difensiva maggiorina: è la terza volta consecutiva che, lontano dalla Baslenga, i biancocelesti subiscono una quaterna. CLASSIFICA (7ª giornata) Meletolese 19; Castellana 16; Montecchio 14; Arcetana, Medesanese 13; Brescello 12; Ciano, Povigliese 10; Carignano, Castelnovese 9; Borgonovese 8; Cadelbosco Langhiranese, Traversetolo 7; Bobbiese 6; Fabbrico, Falk 5; Casalese 3.

ATLETICA Ottima edizione di una corsa diventata ormai un appuntamento di grande prestigio del podismo internazionale

Maratonina in mano agli africani

Un momento dalla Maratonina

Una splendida giornata di sole, senza la minima bava di vento, ha caratterizzato domenica mattina lo svolgimento della 11ª edizione della Maratonina Città di Cremona, con oltre tremila concorrenti che hanno risposto con entusiasmo al richiamo degli organizzatori gettandosi come un mandria di bisonti lungo il percorso. Giornata ideale per stabilire un tempo di grande rilievo cronometrico e gli africani non si sono lasciati sfuggire l’occcasione per stabilire un gran tempo e soprattutto per aggiudicarsi la corsa. Gara subito in mano ai kenyoti che già a Porta Romana, dopo nemmeno un chilometro dalla partenza, avevano formato un quartetto far da battistrada. Al passaggio

sul cavalcavia del cimitero, il vantaggio dei primi era già incolmabile rispetto al gruppetto che vedeva i primi italiani: oltre il minuto. Il gap tra i primi e gli inseguitori andava allargandosi sempre più e la corsa si risolveva con una volata a due sulla salita di via Sicario, dove il più lesto era Kiprono, che stacca d’un paio di metri il connazionale Kimeli e d’una trentina di secondi Sylvain. Ci vlevano poco più di tre minuti per vedere all’arrivo il primo italiano, Andrea Gergamelli. In campo femminile, dominio pressoché assoluto e incontrastato della fortissima Hellen Jepkurgat, nemmeno troppo impegnata dalle avversarie, che le ha staccate di circa cinque minuti. Al termine, grande sod-

disfazione per tutti, atleti ed organizzatori. La Maratonina di Cemona ha dimostrato di aver raggiunto un livello tecnico elevatissimo, sia come organizzazione, risultata perfetta, sai per la presenza di atleti di valore assoluto anche in campo internazionale. Come ha dichiarato Michel Solzi, il punto di riferimento di tutta l’organizzazione, la manifestazione dei runner cremonesi sarà uno dei principali avvenimenti per le celebrare la nomina di Cremona a “Città europea dello sport” e per l’occasione verranno varate manifestazioni collaterali di grande impatto come, è probabile, un 10.000 su strada riservato ai migliori Under 23 europei. Cesare Castellani


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Sport

Mercoledì 24 Ottobre 2012

TRIATHLON

E’ stato un week end tutto rosa per il Triathlon Cremona Stradivari. Le atlete della squadra cremonese si sono messe in evidenza sia in ambito mondiale, sia nel panorama nazionale. Ad Auckland si sono svolti i Mondiali di triathlon su distanza olimpica: nella categoria Under 23 è arrivato l’ottimo sesto posto ottenuto da Sara Vilic. L’atleta croata, che è nel gruppo

Vilic, ottimo sesto posto ai Mondiali neozelandesi

Stradivari, ha chiuso la gara neozelandese con il tempo di 2h15’06”, lasciandosi addirittura alle spalle le atlete favorite della vigilia, per un piazzamento davvero importante. In Italia, appuntamento a Lecco con il duathlon: nella gara su distanza Sprint,

Micol Ramundo ha ottenuto il secondo posto alle spalle di Ana Maria Cretu, chiudendo le tre frazioni con il tempo complessivo di 1h05’58”. Infine, Martina Dogana è arrivata in quinta posizione all'undicesima edizione della Maratonina di Cremona.

Pur con le fatiche del mezzo Ironman ancora nelle gambe (solo sette giorni prima aveva vinto il Costa Verde in Sardegna), l'atleta del Triathlon Stradivari, non è voluta mancare all’appuntamento di Cremona e ha completato la gara in 1h20’55”.

Sara Vilic

La Vanoli mostra segnali di Vitalità 4ª Giornata

C

i sono partite che non si possono proprio sbagliare, pena compromettere la stagione. La Vanoli sapeva bene che contro Avellino doveva dare una svolta al suo deludente avvio di campionato e con grande determinazione ha dominato la Sidigas Avellino, dimostrando di poter competere nel massimo campionato di basket. Rispetto alla negativa prestazione di Brindisi, la squadra ha giocato più di squadra e i risultati si sono visti. In particolare, nella seconda parte del match è cresciuto Luca Vitali, che ha preso per mano la squadra e con personalità ha spento le velleità di rimonta degli irpini. Coach Caja pretende dal bolognese un maggior minutaggio ad alto livello ed ha ragione, ma diamo tempo all’ex giocatore della Virtus di raggiungere la miglior condizione, per mostrare finalmente tutto il suo talento. Bene anche i due finlandesi Huff e Kotti (n particolare il secondo), senza dimenticare la crescita di Johnson e Stipanovic, molto utili

Bologna-Varese Cantù-Brindisi Caserta-Montegran. Cremona-Avellino Milano-Roma Reggio Emilia-Biella Siena-Pesaro Venezia-Sassari

Classifica

SERIE A Il play bolognese ha finalmente mostrato il suo valore, ma tutto il roster ha convinto contro Avellino

Varese Sassari Cantù Siena Bologna Milano Roma Pesaro Caserta Brindisi Montegranaro Venezia Reggio Emilia Cremona Biella Avellino

VANOLI-SIDIGAS 94-83 (24-25, 47-44; 71-61)

VANOLI CREMONA: Vitali 10 (2/6, 2/4), Kotti 12 (5/5 da due), Jackson 14 (3/5, 2/7), Belloni ne, Conti ne, Ruini (1/1, 0/2), Aaron Johnson 6 (1/4 da due), Harris 30 (9/15, 1/4), Huff 11 (4/10, 1/2), Stipanovic 9 (4/6 da due), Cazzaniga ne. All.: Caja. SIDIGAS AVELLINO: Warren 6 (2/3, 0/3), Biligha 4 (1/1, 0/1), Salafia, Richardson 18 (5/7, 2/4), Spinelli (0/2 da tre), Mavraides 13 (4/5, 1/1), Crow ne, Dragovic 18 (2/3, 3/4), Iurato ne, Shakur 5 (1/5, 0/3), Linton Johnson ne, Ebi 19 (8/10 da due). All.: Valli. ARBITRO: Begnis, Vicino e Sardella. nell’ultimo quarto. Ma l’arma in più di questa Vanoli è Lance Harris, cecchino infallibile, che contro Avellino ha segnato 30 punti, confermandosi il degno

DNC

L’Erogasmet al tiro

Lance Harris a canestro (foto Castellani)

sostituto di Jason Rich. Insomma, non mancano motivi per essere ottimisti, anche se la strada che porta alla salvezza è lunga è tortuosa, a cominciare dalla trasferta

74-84 84-80 78-67 94-83 87-82 85-56 65-60 92-93

8 8 6 6 6 4 4 4 4 2 2 2 2 2 2 2

di Ancona contro Monte-granato. Caja e i suoi ragazzi hanno però mostrato di avere le carte in regola per centrare l’obiettivo. F.V.

Assi travolta da Alghero Crema beffata da Milano SERIE A2

Seconda sconfitta, la prima in casa, per l’Assi Manzi. Le ragazze di coach Anilonti, nonostante il rientro della Maffenini, non sono riescite a imporre il proprio ritmo, cedendo alla distanza all’Alghero. Il match si è aprerto con un 6-0 per le biancorosse, frutto di 4 punti di Mistò, prima del cambio di marcia delle sarde che con un parziale di 11-0 firmato Zanardi, hanno chiuso il primo quarto. Ma non è finita: nel secondo quarto è arrivato un altro break a favore di Alghero (10-0), nonostante il lavoro in difesa per limitare Chesta e il positivo approcio alla partita di Marta Scarsi (13 punti e 15 rimbalzi). Contro i cambi di difesa delle ospiti, le percentuali al tiro dell’Assi sono crollatee a metà gara il tabellone segna 22-33. Zanardi ha continuato a martellare la difesa biancorossa anche nel 3° quarto che si è chiuso sul punteggio di 33-55. La reazione d’orgoglio nelle biancorosse è servito solo a limitare il passivo per 55-70 finale. Piange anche la Tec-Mar Crema. Una tripla di Frantini a 15’’ dalla fine e una stoppata di Gottardi sulla Picotti lanciata a canestro a 6’’ dalla sirena, hanno permesso alla Lops Milano di espugnare Crema per 62-63. La formazione di coach Giroldi era riuscita nell’ultimo quarto a rimontare 13 punti, grazie alle invenzioni di Losi e alle triple di Capoferri, andando in vantaggio anche di 2 punti (62-60) a 25’’ dalla fine, prima della beffa. CLASSIFICA (3ª giornata) San Martino di Lupari, Venezia 6; Milano, Crema, Alghero, Udine, Muggia 4; Broni, Cremona, San Salvatore, Biassono, Marghera 2; Valmadrera, Virtus Cagliari 0.

Piadena, vittoria amara. Crema in scioltezza

Turno agrodolce per l’MgK Vis Piadena. La squadra di coach Pedroni ha conquistato i primi due punti vincendo in trasferta a Cittadella (nel Padovano) con il punteggio di 83-77. Sempre avanti nel punteggio sin dall’inizio, i casalaschi hanno così abbandonato lo zero in classifica nella 2ª giornata del campionato. Putroppo però la serata è stata guastata dal grave infortunio patito da Elvis Vacchelli, che si è fratturato tibia e perone al 32 minuto, dopo una scivolata in un punto bagnato del parquet. Subito operato presso la Poliambu-lanza

di Brescia, nei prossimi giorni si potranno conoscere i tempi di recupero. Sabato a Piadena arriverà il Bernareggio e per l’occasione la MgK Vis recupererà Pesenti, assente per squalifica nelle prime due uscite di campionato. Bene anche l’Erogasmet Crema, impegnata sul campo neutro di Bernareggio con la Ferroli San Bonifacio, superata nettamente 96-63. «Abbiamo giocato bene e sono contento perché temevo l’esordio in campo neutro. Dopo un buonissimo 1° quarto, siamo calati a fine del secondo e li abbiamo quasi fatti

rientrare in partita. Ma ci siamo ripresi nel secondo tempo e per la seconda partita di fila in un incontro ad alto ritmo, gli avversari sono rimasti attorno ai sessanta punti. Spero che questa diventi una costante», ha affermato a fine match l’allenatore Alessandro Galli. E sabato prossimo ci sarà finalmente l’esordio al Palacremonesi contro Lissone. CLASSIFICA (2ª giornata) Virtus Bergamo, Crema, Lissone, Pisogne 4; Orzinuovi, Montichiari, Bernareggio, Cantù, San Bonifacio, Piadena 2; Cittadella, Milanotre Basiglio, Arzignano, Bancole 0.

La Bissolati è ancora la squadra da battere BOCCE

Il primo ottobre è iniziata ufficialmente la nuova annata agonistica che si concluderà il 31 dicembre 2013 e sulle corsie cremasche, piacentine ecc.. (Cremona deve ancora attendere!) si vedono in campo formazioni inedite, qualcuna già in evidenza. Sono circa una trentina, come lo scorso anno, i nulla-osta dei bocciofili cremonesi; pochi i movimenti clamorosi, ma quello che più colpisce è che ben nove giocatori hanno addirittura cambiato comitato e tra questi i giovani Filippo Celardo e Marcello Barcellesi che potevano e dovavano essere il futuro del boccismo cremonese. La nostra prima impressione è che anche quest’anno la canottieri Bissolati sarà la squadra da battere e la favorita della classifica generale per società. Viene difficile pensare che la bocciofila di via Riglio,

dove sono arrivati Clementi e Pompini, non possa primeggiare: è vero che ha perso Pedrignani, un giocatore di qualità, ma è altrettanto vero che lo scorso anno i “bissolatini” avevano stravinto la classifica generale per società con oltre 400 punti di distacco sulla seconda, il Casl. Per le bocciofile avversarie sarà l’occasione per accorciare il divario e non permettere ai rivieraschi di continuare a farla da padrona? Rimanendo alle società in riva al Po, pochi andirivieni alla canottieri Baldesio dove è partito Dusi (al Fadigati) mentre alla canottieri Flora, agli arrivi di Minerva, Ciappei e dei giovani fratelli Ferri hanno fatto riscontro le separazioni di Barcellesi, Celardo e Oscar Miglioli (tutti alla Brescia Bocce!). Parecchio ingorgo tra “Le Querce” e il

“Fadigati” dove esce ridimensionata la bocciofila di Pieve d’Olmi per le partenze di Ventura (a Brescia!), di Bocchi, Rotta e Spadafora tutte in direzione Cicognolo dove è arrivato anche Parmigiani. Tra le bocciofile soresinesi la “Tranquillo” ha perso Tarozzi e Bergamaschi, mentre è notizia dell’ultima ora la new entry alla “Delma” di Genivolta: il vulcanico Salvaderi. Diverse le bocciofile che hanno praticamente mantenuto l’organico: al Cral Aziende Sanitarie è arrivato via Bissolati Cornacchia, lo Stradivari ha perso i giovani Ferri, ma è approdato l’estroso “Pier” mentre al “Ferroviario”, al commiato di Fornasari e Parmigiani hanno fatto riscontro i nuovi approdati Bergamaschi, Cominetti, Ziglioli e Giorgio Tessadri. Massimo Malfatto

Marcello Barcellesi e Filippo Celardo

Sabato si conclude la manifestazione “Azzurri d’Italia”

Riflettori puntati sulle corsie del bocciodromo comunale dove sabato 27 ottobre si concluderà la prima manifestazione del calendario, denominata “Azzurri d’Italia” e organizzata dai gestori dell’impianto cremonese con l’autorizzazione del comitato provinciale. A questa gara promozionale a coppie, senza vincolo di società (massimi accop-

piamenti A-C e B-B) hanno partecipato un centinaio di formazioni che per due settimane si sono date battaglia per conquistare un posto in finale e contendersi l’ambito montepremi (alla prima coppia un buono valore di mille euro, alla seconda seicento!). Buona l’affluenza di pubblico, gironi molto equilibrati dove si sono messi in evidenza vincendo la

propria batteria, tra gli altri, le coppie formate da Mattia e PietroVisconti, Stringhini-Querati, Comizzoli-Belotti, Merlini-Cominetti, EllaniRonzi, Frittoli-Ferrari e Lazzaretti-Massarini. La finale, sotto la direzione di Gabriele Ceriati, inizierà alle ore 18.30 con i pareggi e si svolgerà interamente al Comunale. M.M.


17 VOLLEY A2 Anche contro il Sala Consilina le ragazze del tecnico Milano hanno vinto con grande autorità con un netto 3-0 Sport

Mercoledì 24 Ottobre 2012

2ª Giornata

L

a Pomì ha concesso il bis e dopo la Sigel Marsala, ha superato in tre set (25-19, 26-24, 25-18) anche la Puntotel Sala Consilia. Chi pensava ad una riconferma della squadra vittoriosa in terra di Sicilia, si è sbagliato di grosso. Il tecnico Gianfranco Milano ha gettato nella mischia sin da subito la Zago in posto due e la Olivotto al centro e il risultato è stato soddisfaccente. Il capitano Lucia Bacchi ha così commentato il successo con le campane: «Altri tre punti messi da parte, continuiamo sulla strada della risalita e procediamo con il nostro intento di cancellare, gara dopo gara, l’esordio negativo. Forse è il caso di andare ancora cauti prima di parlare di una definitiva guarigione della squadra, siamo ancora convalescenti, ma la strada è quella giusta. Diciamo che abbiamo preso maggiore consapevolezza dei nostri mezzi, i momenti no ci sono ancora, ma siamo più rapide e più determinate nel cercare di superarli». Avevate impostato la gara sulla battuta per limitare al massimo il gioco al centro di Sala Consilina? «Nel primo set ci siamo riuscite solo in parte, poi le cose dai nove metri sono migliorate e questo ci ha permesso di costringere le nostre avversarie ad un gioco più scontato, che ovviamente ha agevolato la nostra relazione muro-difesa». Sabato si prospetta una battaglia sul campo di Frosinone. «Dobbiamo convincerci che sarà così sino alla fine, ma siamo qui per questo». Il tecnico Milano spiega le sue scelte di forma-

Pavia-Marsala Pomì-Sala Consilina Soverato-Fontanellato Novara-San Casciano San Vito-Ornavasso Cadelbosco-Mazzano Montichiari-Frosinone

Classifica

La Pomì ha intrapreso la strada giusta Novara Montichiari Ornavasso Mazzano Pomì Casalmaggiore San Casciano Pavia Frosinone Soverato Crovegli Fontanellato San Vito Sala Consilina Marsala

SERIE A1

Icos Crema, esordio negativo contro la Rebecchi Piacenza

3-1 3-0 3-0 3-0 1-3 1-3 3-1 8 8 7 7 6 6 5 5 3 2 2 2 2 0

zione: «Ho capito che Zago ed Olivotto presentavano i requisiti per poter essere schierate e non ho esitato. In effetti la squadra ha confermato di avere una maggiore varietà di soluzioni e di colpi. Resta ancora qualche cosa da rivedere, vedi qualche incertezza in ricezione, ma direi che il nostro gioco inizia a dare i suoi frutti. La sconfitta con San Casciano ci ha insegnato a capire i nostri attuali

La Pomì esulta dopo un punto

limiti, ma anche le nostre possibilità e soprattutto a non farci prendere dalla foga e a pazientare quando qualcosa non va o la palla non viene messa subito a terra». POMÌ CASALMAGGIORE: Corna 4, Zago 14, Olivotto 12, Nardini 7, Bacchi 16, Beier 11, Gibertini (L), Repice, ne D’Ambros, ne Nasari, ne Agrifoglio, ne Guatelli. All.: Milano.

RUGBY

Gloria per tutti nell’ultimo turno: Casalmaggiore a valanga

Tris di vittorie per il rugby provinciale. Cremona ha centrato la sua prima vittoria esterna in campionato battendo per 22-15 la formazione del Cotogno. Svantaggio iniziale di ben 0-8 per i cremonesi, che hanno parecchio faticato a prendere le misure alla squadra lodigiana. Però, una volta ottenuta con Maccagni la prima meta, trasformata da Assandri, la formazione di Daldoss ha cominciato a giocare con maggior scioltezza e determinazione. E’ arrivata la meta di Baronio che

ha dato il vantaggio del 12-8 prima dello scadere del primo tempo e tutto è diventato più facile, sino al 22-15 con cui si è concluso l’incontro. Casalmaggiore, invece, ha battuto il Sandrini Asola per 30-17, controllando la partita sin dalle prime battute, tanto che in una decina di minuti sono state messe a segno un paio di mete (Pisano e Mani) che, seppur non trasformate, hanno dato un solido vantaggio (10-0) ai casalesi, che poi nella seconda parte dell’incontro sono

riusciti a respingere ogni tentativo di recupero degli asolani e a vincere per 30-17. Infine, il Crema ha vinto 19-14 con l’Orobic. Il successo è l’unica nota lieta per i neroverdi, al termine di una partita bruttina, condizionata anche dal caldo che soprattutto nel secondo tempo si è fatto sentire, facendo mancare il fiato alle due compagini, abbassando ulteriormente il ritmo, già non elevato, della gara. C.C.

Non parte nel migliore dei modi l’avventura della Icos Crema in A1: a Piacenza la squadra di Barbieri è escita sconfitta con un secco 3-0. C’è stata una bella reazione nel secondo set, ma i troppi errori delle violarosa hanno impedito a Dalia e compagne di impensierire una formazione solida come quella della Rebecchi Nordmeccanica. Il tecnico Barbieri ha lamentato l’assenza della Nucu (problema al ginocchio), ma anche al completo il risultato non sarebbe cambiato. ICOS CREMA VOLLEY: Paolini 10, Portalupi L, Dalia 1, Garcia Zuleta 7, Okaka 1, Rossi-Matuszkova 16, Lehtonen 8, Saccomani 6, Paris L, Nucu ne, Nicolini ne, Marc ne. All.: Barbieri. 1ª GIORNATA Busto Arsizio-Giaveno 3-1, Bologna-Villa Cortese 2-3, Urbino-Conegliano 1-3, Piacenza-Icos Crema 3-0, Modena-Pesaro 2-3, ChieriBergamo 3-2. CLASSIFICA Piacenza, Conegliano, Busto Arsizio 3; Villa Cortese, Pesaro, Chieri 2; Bergamo, Modena, Bologna 1; Giaveno, Urbino, Icos Crema 0.

SERIE B1

Reima incerottata si arrende contro un forte Cagliari (3-0)

Prima sconfitta stagionale per la Reima Crema. I blues sono stati battuti per 3-0 a Cagliari nella 2ª giornata d’andata. Assenti per infortunio gli schiacciatori titolari Bigarelli e Bonizzoni, i ragazzi di Verderio hanno dato anima e cuore per cercare di conquistare la vittoria, ma non è bastato. Oltretutto l’esame ecografico di Bigarelli, ha evidenziato il distacco di una piccola parte della cartilagine del ginocchio e pertanto il forte schiacciatore emiliano dovrà sottoposi ad un intervento chirurgico. Invece, il problema alla caviglia di Bonizzoni è guaribile in una quindicina di giorni. CLASSIFICA (2ª giornata) Bergamo, Milano 6; Cantù, Genova 5; Cagliari, Reima Crema, Asti, S. Antioco, Olbia 3; Cuneo 2; Brugherio, Brescia, Cisano, Iglesias 0.

CICLISMO Da indiscrezioni, il Tour de France 2013 non si concluderà a Parigi. Jakub Marezcko vince a Camignone

Non c’è più feeling tra Bettini e la federazione di Fortunato Chiodo

Non c’è più feeling tra il presidente federale Di Rocco e il ct della nazionale Bettini, pronto a lasciare l’ incarico. Tutti ad aspettare le elezioni, manco fossero le presidenziali americane, con l’Italia che vive una recessione pesante anche in bicicletta, allineata alla congiuntura globale del Paese. Il problema però non è tanto il lungo digiuno di vittorie: ci sono quelli buoni e ci sono quelli dannati. Il problema più serio, per noi, è che non si profilano nell’immediato segnali di riscossa e nomi da riscatto. In attesa di Moreno Moser e di Ulissi, l’arrivo di campioni risulta ancora molto lontano. Al momento siamo fermi a Nibali, un 27enne generoso e coraggioso, che corre da gennaio a novembre (pure troppo), che si difende su tutti i terreni senza però dominare in nessuno. Dobbiamo tenercelo stretto e caro, sperando

che completi presto il processo di maturazione, scalando l’ultimo gradino per salire nel superattico dei campioni. Appende la bici al fatidico chiodo lo spagnolo Oscar Gomez Freire (classe 1976) della Katusha Team, velocista soprannominato “gattamorta”, capace di succhiare le ruote sino all’ultimo respiro, di non restare al vento e poi di tramore gli avversari. Professionista dal 1998, ha vinto 75 corse, tra le quali tre Sanremo e tre Mondiali. • TOUR DE FRANCE E’ come se annunciassero il torneo di Wimbledon senza erba: un sacrilegio. Possono esserci mille motivi biblici, tutti molto buoni e fondati. Le novità sono il sale della vita, ma è bello e giusto che sopravvivano alcune isole di terraferma, inamovibili, incorruttibili, sempre uguali a se stesse. Ormai non sono più molte. Inutile girarci tanto attorno, il Giro d’Italia 2013 si concluderà aBrescia il 26 maggio (e non fa più notizia) e dalle prime

indiscrezioni sul Tour de France, pare che vogliano di abolire l’arrivo a Parigi sui Campi Elisi, con l’Arco di Trionfo a fare da solenne sfondo scenico. Probabile che il Tour si chiuda a l’Alpe d’ Huez. Fine di un amore parigino. • MAREZCKO OK A CAMIGNONE Jakub Marezcko, diciottenne bresciano del team Aspiratori Oltelli Caseifici Zani (ingaggiato tra i dilettanti della Viris Maserati), ha festeggiato la sua settima affermazione del 2012, nel Trofeo Polisportiva Camignone. Ha messo in fila la concorrenza con una sparata ai 150 metri, fulminando l’orobico Simone Consonni (Team Aurea Zanica) e Matteo Alban (Work Service Brenta). Oliviero Troia, diciottenne ligure, junior della Galliatese si è imposto a Besnate (Varese) nel Trofeo Caduti Besnatesi, classica di chiusura del calendario juniores: ha battuto Alberto Marengo (Pedale Castanese Verbania) e Gabriele Vigilante (Sidermec).

Paolo Bettini


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Mercoledì 24 Ottobre 2012

SCELTA E POSA IN OPERA DEL PARQUET PER OGNI STANZA

Speciale Edilizia

Tecniche per vivacizzare le pareti Affidarsi a professionisti per la stesura del colore darà vita ad ambienti dinamici e originali

L’ La camera da letto, i corridoi, la zona giorno possono acquistare un'atmosfera calda ed accogliente grazie alla posa del parquet, che richiede però particolare attenzione affinchè si adatti allo spazio circostante. La scelta dell'essenza fa parte del gusto personale. Ci sono vari tipi di legno, che danno luogo ad una grande varietà di toni, dal chiaro al molto scuro. Le variazioni cromatiche sono anche influenzate dalle venature del legno. Tutti i parquet tendono a scurire un pò con il tempo. A seconda dell'ambiente dove si vuole mettere il parquet è inoltre essenziale la scelta in funzione della resistenza all'umidità. Per quanto concerne la scelta del formato bisogna considerare che quelli grandi danno un effetto ottico di "restringimento" dell'ambiente, mentre i piccoli danno un effetto contrario. La tonalità cromatica passa dai legni più chiari, come l'acero, a quelli più bruni, come l'iroko o il teak, a quelli rossi, come il doussiè, fino a quelli più scuri, come il panga panga, con provenienze diverse, come Asia e Africa, ma anche Sud America. Per fare una giusta scelta del tipo di parquet, a prescindere dalla tipologia di legno, è essenziale stare attenti allo spessore: lo strato di legno non deve essere al di sotto di 2,5 mm in modo da permettere ogni 10 anni circa di rilevigare il parquet, operazione che asporta circa 1 millimetro di legno. Il formato può influire molto sui costi della manodopera per la messa in opera. La messa in opera del parquet può essere effettuata con varie tecniche: flottante, incollata, inchiodata, etc. La disposizione dei pannelli può essere “a correre”, sia orizzontali sia verticali, ma anche diagonali, con i listelli vengono posati misti, irregolari, alcuni più lunghi e alcuni più corti. Oppure a cassero regolare, quando i listelli hanno tutti le stesse dimensioni e creano un effetto ordinato. Vi è anche la famosa disposizione a “spina di pesce”, anche in diagonale, classica ma sempre attuale e adatta per ogni ambiente. Esistono anche lavorazioni particolari, per creare fasce, riquadri e cornici, con in mezzo schemi di posa differenti.

autunno è il periodo dell'anno più indicato per far tinteggiare gli ambienti interni e rinnovare il colore: le temperature permettono una rapida asciugatura senza che l'eccessiva umidità crei disagi e problemi. Se la scelta del colore riveste ruolo primario, in grado di modificare lla percezione della stanza e gli interi ambienti, non va sottovalutata neppure la scelta della tecnica pittorica da richiedere. Tecniche variegate ed originali permetteranno di conferire maggiore personalità all'ambiente e dare vita ad ambienti dall'atmosfera ricercata. tra le tecniche più diffuse vi è la velatura, che consiste nel passaggio ripetuto del pennello sulla superficie in modo non lineare, rendendo visibili le pennellate. Il tutto può essere completato con il passaggio di uno strato di vernice incolore: l'effetto finale sarà dinamico e in grado di vivacizzare ambienti e pareti di grandi dimensioni. Il tamponato è una tecnica di grande diffusione e fascino, che però deve essere eseguita da professionisti del settore in quanto potrebbe risultare difficile rendere l'esecuzione adeguatamente uniforme per tutta la parete. Il tamponato consiste nella stesura di uno strato di vernice in modo unitario, al quale sovrapporre tramite tamponamento con materiale spugnoso un ulteriore strato di vernice dello stesso colore ma diversa sfumatura oppure di diverso colore per aumentare il contrasto e la vivacità della superficie. Anche la tecnica spennellata per decorare le pareti di casa è dotata di particolare fascino, soprattutto se realizzata in modo professionale: la padronanza della tecnica è infatti fondamentale per tale tipologia di parete, che viene rea-

lizzata con vernice contenente particelle di materiale metallico in grado di conferire leggera diversità al colore a seconda del verso in cui viene eseguita la pennellata. Rendere le pareti dinamiche e vivaci è possibile anche con lo spatolato, che se correttamente eseguita ren-

de la parete lucida alla vista e liscia al tatto. Come suggerito dallo stesso nome, lo stucco setoso è una particolare miscela di stucco e particelle speciali, capaci di rendere la parete liscia e delicata proprio come la seta, per un effetto estrema-

mente raffinato ed elegante. Oltre a queste caratteristiche dalla sua parte ha anche un bello effetto visivo, che si sicuro è di facile adattamento sia per ambienti moderni che classici grazie alla sua luminescenza naturale e morbida. Si coordina molto bene con qualsiasi elemento di arredo architettonico, come legni pregiati e pietre, fungendo da sfondo di qualità. Da far eseguire da professionisti e dotato di grande fascino è anche lo stucco veneziano, utilizzato per creare elementi decorativi oppure per dare vita a pareti brillanti e vivaci. Il marmorino o stucco veneziano è a base di calce ed assume una forma prettamente decorativa, quindi non è un prodotto lavabile a tutti gli effetti, anche se sopporta la comune pulizia. La scelta di tali soluzioni deve naturalmente essere effettuata sulla base dei propri gusti personali, ma anche dello stile dell'arredamento e delle atmosfere che si vuole ricreare nei singoli ambienti, per stanze armoniche e di grande fascino.


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Agevolazioni fiscali per l’edilizia, tutte le novità Speciale Edilizia

Mercoledì 24 Ottobre 2012

Cosa cambia per le detrazioni al 36%, 50%, 55%

Proposta una proroga per gli incentivi

e già fino all'anno scorso districarsi nel groviglio di norme legate alle detrazioni fiscali per gli interventi di riqualificazione edilizia risultava complicato, il continuo susseguirsi di aggiornamenti e novità di quest'anno non è stato d'aiuto. In seguito all'approvazione del Decreto sviluppo, è possibile fare una ricapitolazione delle principali modifiche introdotte e degli elementi che invece continuano a venire mantenuti anche nel corso dei prossimi mesi. A subire le più consistenti modifiche è la detrazione Irpef del 36%, così come disciplinata dall'articolo 16-bis del Tuir, che sale al 50% mentre l'importo massimo delle spese passa da 48mila a 96mila euro. La detrazione Irpef del 50% si applica anche alle spese per la realizzazione di opere finalizzate al risparmio energetico, compresi gli impianti a fonti rinnovabili e anche se non vengono fatte opere edilizie; i lavori devono

In materia di efficienza degli edifici, il Governo si rivela pronto a prolungare fino al 2020 il bonus del 55% relativo alle detrazioni Irpef. È quanto si legge nel Def, il Documento di economia e finanza 2012 recentemente presentato dall'Esecutivo, nella parte che illustra le azioni da mettere in campo per raggiungere gli obiettivi di aumento del 20% dell'efficienza energetica stabiliti dalla strategia Europa 2020. Con la proroga delle detrazioni fiscali per chi realizza interventi che puntano al risparmio energetico, dalla sostituzione di infissi e finestre alla coibentazione, fino all'installazione di pompe di calore e pannelli solari, dovrebbe arrivare anche il decreto sulle rinnovabili termiche, che fissa, tra l'altro, le agevolazioni e gli incentivi per gli interventi sugli edifici pubblici. La proroga del bonus, ventilata nei giorni scorsi dal ministro Corrado Passera nella sua audizione al Senato nel quale è intervenuto per presentare gli obiettivi della nuova strategia energetica nazionale, era già stata richiesta dalla Commissione Ambiente della Camera, che nel parere sul Def ha chiesto al Governo di "stabilizzare all'attuale livello del 55% le agevolazioni fiscali per gli interventi di efficientamento energetico degli edifici, compresi quelli di edilizia residenziale pubblica", estendendo il bonus anche agli interventi realizzati per ridurre i rischi sismici e gli eventuali effetti sugli edifici in caso di calamità. Proprio in questa direzione, dunque, andrà l'azione di Governo secondo il Def, nel quale si spiega che, in attuazione della direttiva europea 2010/31/Ce sui nuovi standard di efficienza energetica degli edifici, oltre al prolungamento fino al 2020 ci sarà anche una "modifica della detrazione del 55%" per raggiungere l'obiettivo di "ulteriore riduzione del consumo di energia negli edifici" e di "promozione delle fonti rinnovabili di energia nell'edilizia".

S

però essere in linea con la normativa vigente e il proprietario deve acquisire idonea documentazione. Per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2012 la detrazione Irpef/Ires del 55%

per il risparmio energetico prosegue con le regole precedenti senza modifiche, sia per i lavori agevolati, sia per quanto riguarda i tetti di spesa. Per le spese sostenute tra il 1° gennaio e il 30 giugno 2013 la detrazione Irpef/Ires del 55% viene ridotta al 50%, con una modifica che si riflette anche sull'importo massimo delle spese agevolate. Per le spese sostenute dal 1° luglio 2013 in poi resta solo la detrazione Irpef del 36%, con tetto massimo di 48mila euro, così come disciplinata dall'articolo 16-bis del Tuir e applicabile anche alle opere per il risparmio energetico. Bisogna chiarire come si applica il nuovo limite di spesa per i cantieri già in corso e per le spese già sostenute nel corso del 2012 La nuova detrazione del 50%, dunque, che fin dall'inizio del 2012 premia gli interventi per

il risparmio energetico, ora coesiste con la detrazione del 55%, destinata alle riqualificazioni energetiche e prorogata – sia pure con importo ridotto al 50% – fino al 30 giugno 2013. Restano, riguaro alla detrazione del 50%, alcuni dubbi e perplessità: se la detrazione del 50% sarà concessa senza dover raggiungere prestazioni energetiche particolarmente severe e con una documentazione alleggerita, questo potrebbe penalizzare molto il 55% negli edifici residenziali, tranne i casi in cui il proprietario vuole beneficiare delle maggiori soglie di spesa massima agevolata. Discorso diverso per il non residenziale: qui non esiste la detrazione del 36-50%, e quindi la proroga del 55% sarà sfruttata a pieno. Per maggiore chiarezza occorre però attendere la determinazione dei dettagli delle norme.

Detrazioni al 55% forse fino al 2020



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