CREMASCO Il
PICCOLO giornale del
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SABATO 28 APRILE 2012 • Supplemento settimanale al n° 27 de “Il Piccolo Giornale”
€ 0,02 Copia Omaggio
NELL’OCCHIO DEL CICLONE L’IMPIANTO DI DEPURAZIONE FISICO-CHIMICO
VIA COLOMBO, ORA E’ PROPRIO RIVOLTA
Gli abitanti chiedono una “bretella” per i camion che si recano al depuratore nel quale vengono smaltiti i rifiuti liquidi che sono classificati come pericolosi . Il costo? 600mila euro, a carico di Scs. Già 100 le firme per la nuova strada. Altri quartieri in allerta. IL PUNTO DI VISTA/1
Perché non tentarla?
U
di Salvatore Vetere s.vetere@ddlspa.it
IL PUNTO DI VISTA/2
Ausiliari del traffico, via!
di Daniele Tarenzi info@tarenzicar.it
I
ria all'incrocio con via Visconti, che abbiamo prontamente realizzato, a scomputo dei 600mila euro previsti per la bretella». «Quest'ultima» spiega ancora Garatti, «non dipende da noi. Non potevamo realizzarla senza il consenso dell'amministrazione e nemmeno potevamo fermare i lavori per la costruzione dell'impianto. Vorrei però tranquillizzare i residenti di via Colombo: il flusso di camion diretti al depuratore non sarà impattante come temono. Inoltre, la fase di start-up della struttura non sarà breve, per cui ci sarà tutto il tempo di verificare l'andamento della situazione». Ad ogni modo, Scs ha cercato di accelerare i tempi, presentando presso l’Ufficio Tecnico comunale il progetto di riqualificazione. Ma in via Colombo non ne vogliono sapere di un intervento senza che allo stesso tempo venga realizzata anche la bretella. Si stanno raccogliendo firme
per bloccare il tutto, finché non verrà realizzato quanto interamente previsto – la petizione ha già superato le 100 sottoscrizioni – e il comitato sottolinea che anche altri quartieri intendono unirsi alla causa, in quanto via Colombo è solo il punto d’arrivo dell’impianto di depurazione fisicochimico, perché le autobotti che trasporteranno i prodotti chimici attraverseranno diverse strade cittadine, a seconda della loro provenienza ed eventuali incidenti sul percorso potrebbero riguardare altre zone della città. L'obiettivo, ora, è quello di far sedere allo stesso tavolo Scs, l’amministrazione attuale e i candidati sindaci, «cosicché» si legge nel comunicato della protesta, «ognuno ammetta e si faccia carico delle proprie responsabilità». Il comitato ha già proposto una data per il faccia a faccia: il 5 maggio alle 18, proprio a ridosso delle elezioni. Gionata Agisti
CONFERENZA STAMPA
LISTA «LAVORO@IMPRESA»
La proposta di Renato Ancorotti «Tasse riscosse dal Comune Equitalia vada fuori da Crema»
La proposta di Enrico Tupone «Insediamento a costo zero per nuove aziende in città»
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n giovane su tre è disoccupato. Così dicono le statistiche. Ma una volta dipinta questa situazione, quali rimedi prendere? Uno in particolare, ed è stato avanzato da Bill Clinton, che non era certo un presidente Usa conservatore e reazionario: nella vita bisogna adattarsi a fare almeno 7 mestieri. Il che significa, detto pane e salame, che qualsiasi lavoro è meglio dell’essere disoccupati. Che bisogna adeguarsi a quello che offre il mercato in attesa dell’occupazione che meglio soddisfa i propri obiettivi. In una società moderna il lavoro è sì un diritto, ma non si deve confondere il diritto al lavoro con il diritto ad avere il lavoro che si è sempre sognato. In altri termini, tutti hanno diritto a un lavoro, ma il lavoro migliore ce lo si deve conquistare. E non è finita: sono titolare di un’agenzia di lavoro interinale e posso dire, con cognizione di causa, che ci sono lavori redditizi, ma che vengono ancora snobbati dai giovani. Gli artigiani, soprattutto, sono alla ricerca di apprendisti che non trovano. Infine: soprattutto nel Triveneto oggi stanno cercando dipendenti. La morale è questa: bisogna non solo adattarsi al lavoro che c’è, ma anche al lavoro dove c’è. Non sempre è possibile, insomma, trovare l’ufficio o l’azienda sotto casa. La lezione che arriva dal Nordest e dalle zone del Nordovest che vantano il Pil più alto d’Italia e d’Europa, è questa: i ragazzi devono anche pensare di potersi mettere in proprio, rischiare nei mestieri nei quali pensano e credono di avere le opportune attitudini e competenze. Ma per avere successo, devono credere in loro stessi e nello loro intelligenza. Ci sono, anche sul nostro territorio, le associazioni di categoria che hanno nel loro Dna la capacità, e anche gli strumenti, per affiancare le start-up nel loro percorso sui mercati e nei rapporti con il mondo bancario e finanziario. Non è un percorso semplice, ma non possiamo dimenticare che anche nella nostra Lombardia, sono in aumento le aziende piccole in termini di collaboratori e di fatturato, imprese giovani, fortemente innovatrici e tecnologiche, che hanno una marcia in più. Perché non tentarla?
N
eanche il tempo di presentare il nuovo impianto di depurazione fisico-chimico, realizzato da Scs Gestioni, che entrerà in funzione a fine mese, in via Colombo, che subito sono cominciate le prime lamentele, poi sfociate nel presidio di lunedì da parte di un comitato di residenti. L'impianto, collocato in prossimità degli altri depuratori già attivi, si occuperà dello smaltimento dei rifiuti liquidi classificati come pericolosi, scaricati dalle aziende o dalle discariche convenzionate con Scs. Il depuratore sarà caratterizzato da una tecnologia all'avanguardia sul piano del rispetto ambientale ma chi abita in via Colombo non si accontenta e vuole che sia portato a compimento il progetto viabilistico già concordato tra Scs e la vecchia amministrazione Ceravolo. Il progetto prevede una riqualificazione della strada, con due diverse corsie di marcia per le auto dei residenti e per le autobotti dirette al depuratore, per le quali è anche necessario un ingresso diverso, tramite la realizzazione di una bretella di collegamento. Il tutto dovrebbe essere a carico di Scs, per un costo di 600mila euro. Da via del Commercio, il presidente Bruno Garatti ci aggiorna sulla situazione: «Il nostro impegno non è mai venuto meno. Nel frattempo, però, l'amministrazione Bruttomesso ha studiato un progetto più ampio per l'area in questione: ha concordato con Scrp la realizzazione in via Colombo delle due caserme, per i vigili del fuoco e la polizia, e ci ha chiesto di provvedere alla realizzazione della rotato-
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n una campagna elettorale non può mancare il riferimento alle multe. Perché con queste si vanno a mettere direttamente le mani nelle tasche dei cittadini. Ne ha già parlato sul numero scorso Renato Ancorotti il quale ha messo in rilievo che bisogna smetterla con le sanzioni per divieto di sosta, quando il Comune è inadempiente perché mancano i parcheggi, e per limiti di velocità assurdi, come quelli su via Milano e Gronda Nord, solo per fare cassa. Non posso che essere d’accordo con lui, anche se in questa tornata elettorale siamo su sponde differenti, lui è in lista per il Pdl e io per «Lavoro&Impresa». I cittadini non possono essere spremuti come limoni perché le tasse - vecchie e nuove - vanno solo a coprire i soliti buchi di bilanci disastrati e gli sprechi. «Il partito della spesa» continua a chiederci soldi in più. E le multe sono il mezzo più veloce e sicuro per avere almeno qualche denaro in cassaforte; conta poco la sicurezza sulle strade. Ora, se siamo d’accordo che le multe non devono servire solo per fare cassa, la proposta viene di conseguenza: basta con gli ausiliari del traffico, scatenati nel multare le auto in sosta anche se il ticket del parchimetro è scaduto solo di qualche minuto o l’automobilista posteggia per 5 minuti dovendo fare una commissione veloce. A Crema ci sono i vigili. Loro sono stati assunti proprio per “vigilare” sul rispetto del Codice della Strada. E possono esercitare questo loro dovere-potere uscendo dall’ufficio e controllando traffico e sosta. L’amministrazione Bruttomesso ne ha assunti in numero superiore rispetto a quelli che erano già stati reclutati dall’amministrazione Ceravolo. A ogni nuovo sindaco, insomma, c’è la possibilità di nuove assunzioni nella polizia locale Se così è, la soluzione è una sola: più vigili in strada e meno in ufficio per garantire un presidio della città più accurato per quanto riguarda viabilità, incidenti e sosta. E con più vigili sulla strada, non c’è bisogno di ausiliari del traffico. I cremaschi si sentono più garantiti da una divisa che da una pettorina.
CREMONA
Grazie lo stesso
L’EDITORIALE
C
redo sia noto a tutti che il nostro giornale, “Il Piccolo”, essendo gratuito, vive solo grazie alle inserzioni pubblicitarie. Mercoledì scorso abbiamo pubblicato uno speciale sulla celebrazione del 25 aprile, che conteneva, tra l’altro, una bella intervista al professor Paolo Pezzino, docente di storia contemporanea, sui valori della Resistenza. Abbiamo raccolto alcune inserzioni pubblicitarie che, come ho detto, costituiscono le uniche nostre entrate; tra queste, comparivano piccoli spazi acquistati da alcuni Comuni, giusto per una simbolica presenza “istituzionale”. Abbiamo interpellato, ovviamente, anche il Comune di Cremona, chiedendo se intendesse aderire all’iniziativa, con l’acquisto di uno spazio, ad un costo molto contenuto. L’assessore interpellato ci ha rimandato al Capo di Gabinetto, il Capo di Gabinetto ci voleva rimandare all’assessore, poi, finalmente, dopo alcune ore, è giunta la risposta: “Sono costretto a dire di no … sarà per il prossimo anno”. La cifra richiesta era pari a cento euro iva compresa. Poco male. Si capisce, vero, che senza questi cento euro (iva compresa) noi andiamo avanti lo stesso? In fondo, ripensandoci, siamo anche contenti di non aver gravato sul bilancio comunale. Diremo di più: siamo orgogliosi di contribuire alle entrate del Comune, pagando qualche migliaio di euro per l’imposta comunale sulla pubblicità. Da quando è nato “Il Piccolo”, e sono oramai dodici anni, non abbiamo mai fatto affidamento sulla pubbli-
di Daniele Tamburini
L’arena Giardino
cità delle istituzioni, che pure, almeno per adesso, hanno l’obbligo di avvalersi della stampa per determinate comunicazioni; e questo andrebbe fatto in modo imparziale. Ci accontentiamo e ci bastano i complimenti che, ogni qualvolta si presenta l’occasione, ci vengono rinnovati: “Bravi, vi seguo con attenzione, state facendo un ottimo lavoro, utile anche per la collettività, apprezzo molto il vostro sforzo…”. Il sindaco Oreste Perri sta facendo progressi come politico, e come tutti i politici navigati ha capito che le promesse non costano niente. E però una domanda ce la siamo posta: a chi vanno le decine di migliaia di euro che annualmente il Comune spende in comunicazione? Nel 2011, il Comune di Cremona ha acquistato spazi
pubblicitari su “Il Piccolo” (in occasione del Salone dello Studente e per il censimento) per un ammontare complessivo di euro 602,27 più iva; quindi, le cifre di cui parlavamo prima non vanno certo a noi ... Allora, a chi? A quali media? Per quali occasioni? La domanda ce la siamo posta, anche perché abbiamo letto che, il 19 aprile scorso, il Comune ha affidato tutta la sua comunicazione per la promozione del turismo, della cultura, delle eccellenze cremonesi e quant’altro ad un’unica agenzia, quella che gestisce la pubblicità del quotidiano “La Provincia”. Non abbiamo visto avvisi di gara di appalto o di pubblica selezione... Infatti, per questo, l’opposizione ha presentato una interrogazione chiedendo spiegazioni. Sia
bene inteso, e lo dico chiaramente: tutto questo non modifica niente; noi ci sentiamo liberi di scrivere, in ogni caso, ciò che riteniamo sia giusto scrivere, per informare, nel rispetto sia dei fatti che delle opinioni, come crediamo di aver fatto fino ad ora. “Il Piccolo” ha, per ogni suo numero pubblicato, non meno di cinquantamila lettori, e registriamo circa centomila visitatori che mensilmente leggono o scaricano gratuitamente il giornale da internet. Riceviamo quotidianamente attestati di stima e suggerimenti che, insieme alle critiche, prendiamo in grande considerazione. Questi sono i nostri numeri: i nostri inserzionisti lo sanno bene. Questa è la nostra forza. La sola nostra forza, ma basta e avanza! Buon Primo maggio
Sabato 28 Aprile 2012
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L’OPINIONE
«Finanziamento ai partiti solo se le spese sono documentate»
luogo, quando un partito si scioVorrei proporre alcune consiglie e cessa la sua attività politica, derazioni sul finanziamento pubsi sospendono i contributi. blico ai partiti, sul quale, dopo gli scandali degli ultimi mesi, si sta Infine il problema del controllo: tentando di riformare le modalità e trattandosi di soldi pubblici, il soprattutto la trasparenza. controllo deve essere solo ed Parto dalla premessa che dal esclusivamente dello stato, non mio punto di vista è giusto che i vuole essere la corte dei conti, sia partiti, che ricordiamo nella nostra una commissione parlamentare costituzione sono riconosciuti coche controlla i bilanci, autorizza la me il momento nel quale il cittadicongruità delle spese che vengono partecipa attivamente alla vita no portate a rimborso: Una compubblica, debbano godere di un missione che deve ovviamente finanziamento pubblico, sia come potersi avvalere di coloro che sorimborso o in altra forno gli organi di vigilanza ma. E' sicuramente dello Stato, la Guardia meglio di partiti che vidi Finanza, le forze dell' vono sulle lobby, che ordine per eventuali acgià fin troppo sono incertamenti ed indagini. fluenti, alle quali sono Tutto il resto, per assoggettate e di cui, tentare di salvare la facessendo i privati i pieni cia ma alla fine cambiaazionisti, condizionano re niente, sarebbe un e guidano le politiche ulteriore presa in giro economiche, sociali, che anzichè ricostruire, Angelo Zanibelli internazionali. Detto distrugge ulteriormente questo la riforma è per alcuni il rapporto col cittadino. Certo, alaspetti molto semplice, per dare la base serve prima di tutto una coerenza ad un finanziamento che cosa di fondo: i partiti siano davdeve consentire ai partiti per svolvero dei partiti, quelli che fanno gere la propria attività politica e partecipare la gente alla vita pubnon certo per investire in Tanzania, blica, quelli attraverso i quali pensare e progettare il futuro della in case, in diamanti. Oggi si proponostra società, quelli attraverso i ne di dimezzare, di far diventare un quali permettersi anche di sognaquarto, la misura è da stabilire, re e immaginare un Paese ed un anche perchè a fronte di 2300 mimondo più giusto, più equo e più lioni, ne sono stati giustificati cosolidale: Non i partiti di qualche me spese elettorali circa 500. Dal leader che si tira dietro in Parlamio punto di vista il criterio deve mento qualche colonello senza essere molto semplice: ogni partiesercito per giochi interni di alleto riceve a rimborso solo quanto è anze, ma che sul territorio non in grado di documentare relativahanno nessuno. mente ad attività politica, di funRipensiamo ai partiti, non faczionamento del partito, di tutto ciamoli diventare strumenti di poquanto non ha nulla a che fare con tere di pochi oligarchi ma quel altre attività da società finanziaria, grande valore di democrazia che con un tetto massimo, che sicurauna delle Costituzioni più illuminamente non può essere quello di te, ci riconosce. oggi, proporzionale alla sua rapAngelo Zanibelli presentanza elettorale. In secondo
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Sabato 28 Aprile 2012
“Metter su” famiglia è il sogno di molti giovani, ma molte sono le difficoltà
Sempre meno figli:
«Non me lo posso permettere»
«Con un mutuo da mille euro al mese non possiamo programmare una gravidanza»
E’
una scelta dolorosa e pesante, ma, oggi, spesso le coppie non fanno figli perche' non se lo possono permettere. Il dato emerge dal rapporto Osservasalute (2011), secondo cui si riscontra un tendenziale aumento della popolazione residente in Italia, rispetto al biennio 2008-2009, imputabile, sostanzialmente, solo alla componente migratoria. Il tasso di fecondità totale è passato da 1,42 anno di nascita
maschi
Nascite complessive
650
di Laura Bosio
Nascite esclusi gli stranieri
600 550 500 450 400 350 300 250 200
femmine
TOTALE
di cui stranieri
2000
308
298
606
93
2001
270
287
557
105
2002
302
231
533
124
2003
295
256
551
117
2004
294
248
542
124
2005
295
267
562
139
2006
272
244
516
136
2007
314
283
597
164
2008
304
274
578
192
2009
289
266
555
176
2010
304
290
594
197
2011
314
255
569
184
del 2008 a 1,41 del 2009 e le prime stime sul 2010 sembrano confermare questo trend, in cui peraltro la fecondità delle donne straniere risulta circa il doppio di quelle italiane. Anche il dato locale si rivela in forte decrescita. Nel corso di undici anni (dal 2000 al 2011) il numero dei nati nel comune di Cremona è calato complessivamente del 6%, scendendo da 606 nati nel 2000 a 569 nel 2011. Se, però, escludiamo i nati da genitori stranieri, ecco che il dato scende del 25%, circa un quarto in meno: siamo passati da 513 nati nel 2000 ai 385 nello scorso anno. In questo quadro, difficilmente si potrà sperare in un'inversione di tendenza a breve termine, specialmente a causa della crisi economica, che non permette ai giovani di programmarsi un futuro.
30 Aprile 2012
«Fare dei figli, crearmi una famiglia… sarebbe il sogno della mia vita. Purtroppo però non posso vivere in un sogno, e la realtà mi presenta un conto a fine mese fatto di costi e spese da affrontare che non mi lascia spazio per avere un figlio». Così si sfoga Laura, 33enne, sposata da 4 anni ma ancora senza un lavoro fisso, e quindi senza la possibilità di avere un figlio. Un discorso che accomuna molte giovani coppie, soprattutto se gravate da un mutuo o da altre spese. «Abbiamo un mutuo da mille euro al mese, con entrate complessive pari a 2mila euro: non solo non riusciamo neppure a mettere in programma un figlio, ma a malapena arriviamo alla fine del mese» si lamentano Anna e Jacopo. «Finiremo di pagare il mutuo tra otto
Abbandonato per una sera il bancone del suo bar di Bagnolo Mella, la sexy barista Laura Maggi sarà ospite lunedì 30 aprile del Playgirl's, per una serata all'insegna della seduzione e del divertimento. Simpatia, naturalezza, bellezza e sensualità sono i tratti distintivi di Laura che hanno contribuito, dal 2005 ad oggi, al successo del suo locale, in grado di attirare ogni venerdì sera, unica giornata in cui il bar resta aperto fino all'una di notte, centinaia di avventori. Stante il notevole afflusso di clienti nella serata del venerdì, certamente dovuto alla simpatia, avvenenza e sensualità di Laura, nel 2010, per puro scopo benefico, la barista pubblica il suo primo calendario “sexy” il cui ricavato viene devoluto per un’intervento chirurgico molto costoso necessario ad un giovane del paese rimasto vittima di un grave sinistro stradale. Nel 2011 e nel 2012 Laura Maggi pubblica altri due calendari il cui ricavato, al netto dei costi di produzione, interamente sostenuti dalla stessa, viene, comunque, parzialmente devoluto a scopi benefici. L'avvenenza, la naturalezza e la simpatia di Laura Maggi attirano visitatori da tutta Italia: vengono organizzati autobus da Roma e Napoli ogni venerdì sera per raggiungere il piccolo bar di Bagnolo Mella. La notizia circola immediatamente e gli organi di stampa nazionali ed internazionali danno grande risalto alla stessa, al punto che Laura diventa un caso mediatico di risonanza europea. A lei si interessano i principali media italiani con servizi e approfondimenti, dai tg nazionali fino alle trasmissioni televisive Porta a porta, I fatti vostri, La vita in diretta, Le iene, Mattino 5 e Domenica 5. Articoli e interviste sono stati pubblicati dal Corriere della sera, Gente, Novella 2000 ma anche testate internazionali quali il Daily Mirror e il Daily Mail. La popolarità della sexy barista è cresciuta nel tempo divenendo oggetto di attenzioni anche per i media tedeschi, francesi, spagnoli, inglesi e australiani, fino alla conquista di una delle copertine di maggior prestigio nel mondo della seduzione: quella della rivista Playboy, che a Laura Maggi ha dedicato un ampio servizio.
anni, ma allora saremo già quasi quarantenni e forse sarà troppo tardi per avere un figlio. Del resto quali alternative abbiamo? Lo Stato non aiuta, la società in cui viviamo neppure. Oggi le famiglie sono lasciate sole». Il calo delle nascite, quindi, si inserisce in una società in cui avere un figlio sembra non essere più un diritto. A partire dal mondo del lavoro. ««Per noi donne è difficile: la maggior parte delle volte, se cerchi un lavoro, la prima cosa che ti chiedono durante il colloquio è se hai intenzione di sposarti e di fare figli. E una risposta affermativa a questa domanda rappresenta già un criterio di esclusione. Se vuoi farti una famiglia non ti assumono, perché sanno che ad un certo punto diventerai un costo per l’azienda» spiega Chiara, 27
anni. «Oppure ti assumono facendoti firmare delle dimissioni in bianco: a me è accaduto anche questo. Con questi presupposti che voglia possiamo avere noi giovani di fare figli?». Forti preoccupazioni, da parte dei giovani, anche sul futuro sempre più incerto del nostro paese. Lo spiega Emiliano, secondo cui «fare figli oggi è come giocare alla roulette russa. A tutti piacerebbe avere una famiglia, ma che voglia posso avere di mettere al mondo una creatura senza essere in grado di potergli garantire neppure un barlume di futuro?». Anche chi ha scelto di avere figli, spesso vive in una situazione di costante preoccupazione. «Abbiamo avuto un figlio da cinque mesi, ma mia moglie lavorava con un
Serata Studio 54 Ospite d'onore Laura Maggi
La "Sexy Barista" servirà in postazione consumazioni per il "Popolo della notte" che vorrà assistere all'evento e firmerà autografi con dedica. Special Guest: MDRM, MELODICA, TAMBUR, DJ STEPHAN CROWN, DAB E SISSA, BIG LORENZ, ANDREW BIT, SIMOHA. Speciale evento per ripercorrere i tempi d'oro degli anni '70 e '80 con musica a teme, intervallata da speciali momenti in Special Show, dove si esibiranno le nostre 60 SEXY GIRL'S. Per l'occasione il locale si presterà in tutto il suo splendore ed esporrà una scenografia per una notte indimenticabile ricca di divertimento, dove per la clientela ci sarà la possibilità di ballare in pedana con le nostre ragazze. Prezzo di ingresso 18€ Consumazione compresa Via Statale Castelvetro Piacentino (PC) Tel: 0523.825154 - Cell: 333.1091000 Email: info@play-girl.it
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«La famiglia viene lasciata sola»
Intervista al professor Gian Carlo Blangiardo, docente di demografia presso la facoltà di scienze statistiche della Bicocca
S
e ne parla come di un fenomeno proprio dei nostri giorni, ma, in realta', il calo demografico inizia, nel nostro Paese, dal 1977, quando il ricambio generazionale e' sceso sotto la media dei due figli per coppia. Lo spiega Gian Carlo Blangiardo, professore ordinario di Demografia presso la Facoltà di Scienze Statistiche dell’Università degli Studi di Milano “Bicocca”. «In questi anni, il più basso livello rispetto al numero dei nati è stato tra la fine degli anni '80 e l'inizio degli anni '90. Certo, negli ultimi mesi, a fronte della crisi, si è registrata un'accentuazione del fenomeno, anche perché sta ormai scemando il contributo che l'immigrazione dava alla crescita demografica». In che senso? «Che oggi gli immigrati si stanno adattando alle dinamiche italiane. Peraltro, credo che si sia dato troppo per sconta-
contratto a termine, quando è rimasta incinta, e naturalmente non l’hanno riassunta» racconta Andrea, 38 anni. «Ora sta cercando di rientrare nel mercato del lavoro, perché con il mio solo stipendio non riusciamo a starci dentro, e stiamo erodendo i nostri risparmi. Solo che per una donna di 35 anni non è facile trovare lavoro in questo momento, e siamo piuttosto preoccupati per il nostro futuro. Un bambino rappresenta grandi soddisfazioni ma anche spese notevoli, dal cibo ai pannolini, all’abbigliamento, e riuscire far quadrare i bilanci familiari non è un’impresa semplice». «Abbiamo voluto un figlio, e non ci pentiamo della nostra scelta, ma non neghiamo che l’impegno economico sia notevole» raccontano Michele e Giovanna, coppia giovanissima ma con già un figlio di due anni. «La cosa più difficile da affrontare, tuttavia, è la que-
stione tempo: entrambi lavoriamo, e i nonni del bambino, ossia i nostri genitori, lavorano a loro volta. Dunque spesso ci troviamo a non sapere a chi affidarlo quando siamo al lavoro». Michele, infatti, fa i turni in fabbrica, mentre Giovanna lavora in un bar a tempo pieno e intanto studia per laurearsi. «Per noi è difficile conciliare i tempi di famiglia e lavoro. Si parla tanto di sostegno alle famiglie, ma in realtà nessuno ci sostiene e ci aiuta. Ora vorremmo fare il secondo figlio, ma…». Nonostante tutto, ancora oggi qualcuno trasmette messaggi di speranza: è il caso di Letizia, 30enne e madre di tre figli. «Abbiamo voluto avere una famiglia numerosa, e ne sono contenta. Si tratta di fare sacrifici praticamente ogni giorno, ma sono ben ripagati dal sorriso che vedo sulle labbra dei miei bambini ogni mattina».
La soluzione è realizzare un Piano nazionale in cui agire sull’equità fiscale, sulla conciliazione, sulle politiche abitative e sulla maternità quando si lavora
to che gli stranieri avrebbero supplito alle carenze degli italiani, in tema di prole. In realtà, se guardiamo i dati, vediamo che il livello medio di fecondità per ogni donna è di 1,4 figli. Facendo una distinzione tra italiane e straniere, per le prime è 1,3, mentre per le seconde si è passati da un 2,5 del 2006 al 2 del 2011. Dunque anche gli stranieri si stanno allineando, come dicevo prima, al dato degli italiani. Dunque il tanto mitizzato contributo dell'immigrazione al sostegno alla natalità è una bufala. Non dovremmo illuderci dando all'immigrazione un compito superiore a quelle che sono le sue potenzialità, solo per non affrontare seriamente il problema. Del resto gli stranieri, pur avendo tradizioni e stili di vita diversi, respirano la nostra stessa cultura e devono fare i conti con gli stessi nostri problemi economici. Anzi, a volte si trovano a dover affrontare problemi anche più grossi»
dopo i 35 anni con la conseguente difficoltà a farne altri. Dal 1977 l'Italia vive sotto il livello di ricambio generazionale: mancano all'appello 120.000 bambini. In realtà si vorrebbero avere più figli, ma c'è un insieme di cause che impediscono di farli e tra queste prevale certamente il fattore economico».
«L’apporto degli stranieri al sostegno demografico è solo una bufala»
Ma per quale motivo non si fanno più figli? «Perché stiamo assistendo sempre più a un indebolimento della famiglia. Essa è stata lasciata sola e ha cercato di difendersi come ha potuto, spesso senza riuscirci. In questo meccanismo rientra anche la diminuzione del numero dei figli. In sostanza, non è vero che gli italiani non desiderino i figli, ma prima di poterselo permettere devono pensare ad altri mille problemi: l'acquisto della casa, la certezza di un lavoro, la conciliazione... Ciò significa che i bambini si fanno spesso
Cosa fare allora per affrontare la situazione? «Recentemente è stato presentato il libro «Il cambiamento demografico. Rapporto-proposta sul futuro dell'Italia» promosso dalla Cei (Conferenza episcopale italiana), che fa una diagnosi della situazione ma fa anche proposte di intervento concrete. La misura più significativa è l'equità fiscale, intesa come trattamento equo della famiglia sotto il profilo del reddito effettivamente spendibile dai suoi membri. Bisogna quindi intervenire sul costo dei figli, e quindi sulla fiscalità e sulle tariffe, che spesso risultano insostenibili per la famiglia. Bisogna lavorare sui temi della conciliazione tra famiglia e lavoro, ma anche elaborare adeguate politiche abitative che consentano alla famiglia di avere delle certezze. Sempre dal punto di vista lavorativo, sarebbe importante anche inserire nella contrattazione sindacale anche il problema della maternità, che troppo spesso viene considerata un peso dalle aziende. A questo propositoan la precarietà sempre più spinta di
Gian Carlo Blangiardo, docente di demografia presso la facoltà di Scienze Statistiche all’universita Milano-Bicocca
questi anni non consente alla donna di programmare una gravidanza. Ma anche per chi ha un lavoro a tempo indeterminato fare figli può diventare un problema, perchè impone un rallentamento dei ritmi e il rischio di non riuscire a portare avanti la carriera. La componente femminile viene pesantemente penalizzata dal mondo del lavoro. Basti pensare al problema delle dimissioni in bianco. Si dovrebbero allora scoraggiare, da parte degli imprenditori, determinati comportamenti, e dall'altro lato si dovrebbe invece premiare chi sceglie di assumere le donne. Occorre quindi portare avanti un Piano nazionale per la famiglia, con una strategia di sostegno a quest'ultima. La speranza è di poter contribuire a diffondere una nuova mentalità che renda più generativa ed equa la società italiana, nel rispetto di quelle forme sociali di vita che rendono dignitosa la nascita dei figli e che permettono alla famiglia di allevarli ed educarli».
«Si dovrebbe premiare chi assume le donne»
Cremona
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Sabato 28 Aprile 2012
Due milioni di giovani non vedono un futuro
Un fenomeno che in Italia coinvolge soprattutto i giovani e le donne: nella ripresa del mercato del lavoro la soluzione Leccardi: «Gli inattivi che non studiano e non lavorano sono vittime della dis-integrazione, tagliati fuori dalla società»
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di Martina Pugno
a tra i quindici e i ventinove anni, proviene dal Sud Italia o da piccole realtà ed è donna: questo il ritratto della maggior parte dei giovani che rientrano nella definizione di Neet, anche se gli oltre due milioni di giovani che si trovano al di fuori del mercato del lavoro e del sistema scolastico. Il fenomeno, però, è diffuso anche al Nord ed interessa ragazzi e ragazze di diverso ceto sociale e dalla variegata formazione, dal diploma di scuola inferiore fino alla laurea, ottenuta anche con ottimi voti. Alla base di quello che si delinea come vero e proprio problema sociale concorrono diversi fattori, come spiega la sociologa Carmen Leccardi: «Le responsabilità non sono dei giovani ma del contesto sociale nel quale si trovano inseriti. D'altra parte, il contesto culturale italiano fa sì che la famiglia sia un rifugio quando manca il necessario dinamismo sociale». L'interazione di questi elementi rende l'Italia uno dei Paesi europei in cui il fenomeno è il più diffuso: «Non si tratta nemmeno di una realtà del tutto nuova, anche se mai era stata riscontrata con tali proporzioni». Senza una possibilità di realizzazione all'interno del tessuto sociale, ai giovani non viene meno soltanto la realizzazione presente, ma anche quella futura: «I ragazzi che subiscono
Carmen Leccardi
questa condizione si sentono sfiduciati, senza speranza per il domani, che viene percepito solo come una prosecuzione dell'oggi perpetuata all'infinito, un eterno presente che si rinnova. Percepirlo in questo modo è meno doloroso, così si crea una razionalizzazione della propria condizione; attorno ad essa si sviluppa una vera e propria cultura modulata sullo stile di vita». A fare maggiormente le spese di un contesto sociale ed eco-
nomico che pare non offrire sbocchi né possibilità sono principalmente le donne: «Questo dipende da diversi fattori: intanto, per le donne che decidono di farsi una famiglia molto spesso si presenta l'inevitabile scelta tra carriera e maternità; il mondo del lavoro spesso, in Italia, non permette di conciliare entrambe le cose». L'inattività delle donne è diffusa nonostante il titolo di studio sia mediamente più elevato rispetto a quello dei coetanei uomini: «Le donne al di fuori del mondo del lavoro e del sistema scolastico solitamente presentano titoli di studio superiori e ottime votazioni. Soprattutto nel Mezzogiorno, però, le condizioni sono tali da generare una
«A farne le spese sono soprattutto le donne»
pria: «L'inattività è una condizione che grava in particolar modo sulle spalle di coloro che si trovano nella seconda parte dei vent'anni, nell'età considerata
Due milioni di giovani in attesa di un cambiamento
Il termine è di origine anglofona, ma il fenomeno è esteso a tutta Europa. In Italia, sono oltre due milioni i Neet, ovvero i giovani entro i trent'anni "Not in Education, Employment or Training": ragazzi già fuori dal sistema scolastico, che non hanno lavoro e nemmeno lo cercano, scoraggiati dalla situazione economica e sociale e da un mercato saturo che ancora non sembra dare segni di ripresa. Numeri che sono un chiaro segnale di sfiducia e che coinvolgono anche il settore del lavoro autonomo, registrando un grande calo d'incidenza dei giovani imprenditori (-14% in cinque anni). Il profilo di questa generazione in attesa, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, non è composto prevalentemen-
Istat: una pensione su due in italia è sotto i 1.000 euro
Sarzi Sartori: «In futuro le pensioni saranno inferiori»
Una pensione su due, in Italia, è al di sotto dei mille euro: la notizia, recentemente diffusa dall'Istat e basata sulle rilevazioni che prendono in considerazione il periodo del 2010, che crea particolare sgomento in un periodo già di per sé critico per l'economia nazionale ed internazionale. In realtà, il dato appare, se non analizzato, più preoccupante rispetto alla situazione reale, anche se, come spiega Massimo Sarzi Sartori, responsabile del patronato Inas di Cremona: «Bisogna tenere conto del fatto che si tratta di una media, portata al ribasso dall'erogazione di molte pensioni minime e del fatto che, nel conteggio, vengono indistintamente incluse le pensioni di reversibilità e quelle di invalidità». Per un quadro più realistico, dunque, i fattori da prendere in considerazione sono molti, a partire da quelli geografici: «Un dato davvero significativo lo si può ottenere attraverso una valutazione per macro aree; tra Nord e Sud d'Italia le differenze sono notevoli. Fondamentale, poi, l'età di accesso alla pensione, che influisce sul trattamento
sfiducia totale ancora prima di iniziare a cercare lavoro: si sentono già sconfitte e tagliate fuori in partenza. Le alternative, purtroppo, spesso sono costituite dal trasferimento in zone lontane oppure all'estero, ma è una scelta che richiede molto coraggio. Di certo siamo molto lontani dagli obiettivi stabiliti da LIsbona, con il 60% della popolazione femminile nazionale inserita nel mondo del lavoro». Dei tanti Neet che coprono una fascia d'età che varia dai quindici ai ventinove anni, a subire particolarmente la condizione sono i meno giovani, per i quali la speranza nel futuro si spegne portandosi dietro quella di poter creare una famiglia pro-
economico: degli attuali pensionati, solo il 3,5% è andato in pensione con meno di quarant'anni, ma questi prendono cifre da fame, che nemmeno possono essere chiamate pensioni». I dati, inoltre, fanno riferimento a un periodo precedente all'entrata in vigore delle più recenti norme, che «hanno innalzato l'età pensionistica media di un anno, passando dai sessanta ai sessantuno. Una tendenza che andrà ad aumentare, mentre diminuisce in modo progressivo il numero di nuovi pensionati in
«Si va verso pensioni sempre più basse»
rapporto al numero di nuovi lavoratori. Per informazioni più dettagliate e aggiornate, rimando al sito www.inps.it». Una notizia rassicurante, però, solo a metà: il futuro non si delinea comunque roseo. In futuro la situazione non potrà che peggiorare. «L'attuale sistema contributivo porterà a pensioni, a parità di condizioni, dal punto di vista economico nettamente inferiori. A questo non ci si può sottrarre, a meno che non si cambi l'attuale legislazione. Questi dati sono più politici, io posso fare solo un'analisi tecnica, che si lega ad una domanda: è questa la società che vogliamo?».
te da persona dalla bassa istruzione: al contrario, molti sono i laureati, con voti superiori al 100, in maggioranza donne. Questa categoria, difficile da rintracciare, è stata valutata dall’Istat in due milioni 897 mila persone, con un rialzo annuo del 4,8% (+133 mila unità). Se si considera anche chi il lavoro lo cerca, ma senza successo, tra gli under 25 la disoccupazione arriva al 30,1%. Il Sud si contraddistingue per l’alto numero di Neet con un livello di istruzione basso, ma questa volta si fa notare anche il Trentino Alto Adige, con una percentuale di inattivi superiore alla media nazionale, ossia pari al 60% e con un 39% ancora alla ricerca di un lavoro.
socialmente ideale per fare figli e crearsi una stabilità familiare». Ne risulta una generazione che, come afferma la dottoressa Leccardi, «è vittima della "dis-integrazione", ovvero dell'estromissione dal tessuto sociale attivo». Un grave danno per i singoli individui, ma anche per la società intera: «in questo modo l'Italia sta perdendo ogni giorno preziose risorse, moltissimi giovani con forze e capacità che non vengono sfruttate». Per i due milioni di giovani che oggi si percepiscono senza guturo, c'è solo un aiuto possibile: «Il futuro glielo dobbiamo ridare noi. Glielo deve ridare la società, il mercato del lavoro. Occorre fornire loro una possibilità di realizzazione concreta e di inserimento nel tessuto sociale, arginando la dis-integrazione che influisce negativamente sul singolo come sull'intera nazione».
Cremona
Sabato 28 Aprile 2012
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Serve un profondo bagno di umiltà Intervista al professor Alessandro Volpi, docente universitario: «I partiti? Devono rilegittimare la propria funzione»
Finanziamento pubblico ai partiti da ridurre drasticamente nel suo ammontare e da sottoporre ad una trasparenza più concreta
I
di Daniele Tamburini
partiti non sono un optional. Sono previsti esplicitamente dalla Costituzione, all’art. 49 («Tutti i cittadini hanno il diritto di associarsi liberamente in partiti per concorrere in modo democratico a determinare la politica nazionale»). Il nostro ordinamento, quindi, li riconosce quali strumenti fondamentali della progettazione e della gestione della cosa pubblica. Furono protagonisti della lotta al fascismo, della Resistenza e della Costituzione, della rinascita del nostro Paese. Sono stati luoghi di formazione, di acculturazione, di partecipazione per i cittadini. Ma sono stati, e sono, soggetti travolti da avvenimenti di portata epocale (i partiti della Prima Repubblica finirono a causa di Tangentopoli, ma anche e soprattutto perché la caduta del Muro di Berlino e dei regimi dell’Est cambiò in profondità il quadro politico, istituzionale e anche culturale in cui si erano sviluppati, dopo la Resistenza e la Carta costituzionale), oltre al vulnus provocato, in troppe occasioni, dall’occupazione della cosa pubblica, dagli scandali, dai finanziamenti illeciti o dall’illecito o improprio uso dei finanziamenti pubblici. Gli ultimi scandali, in ordine di tempo (quelli che hanno coinvolto l’amministratore della ex Margherita e la Lega), hanno sollevato una grande indignazione, complici la crisi economica e l’impoverimento generale, e hanno riportato in evidenza la questione del denaro pubblico ai partiti, ora erogato sotto forma di rimborso, dopo che un referendum, nel 1993, aveva sancito l’abrogazione del contributo statale al finanziamento dei partiti stessi, con più del 90% dei voti. Ma è giusto che i partiti godano comunque di finanziamento
Il finanziamento pubblico ai partiti è riconducibile a una idea di organizzazione partitica con tanti funzionari e sedi. Ma ora questo quadro non esiste più pubblico? E quali dovrebbero essere le norme di garanzia e trasparenza, per impedire gli scandali? Ne abbiamo parlato con il professor Alessandro Volpi, docente di storia contemporanea e geografia politica ed economica presso la Facoltà di Scienze Politiche dell'Università di Pisa.
snelle, che hanno minore bisogno di risorse e che quindi sono di fatto sovra finanziate rispetto alle loro esigenze reali. Peraltro, alcune delle formazioni par-
titiche che hanno rappresentanti eletti nelle amministrazioni locali e in Parlamento hanno scelto di chiedere a tali eletti un contributo finanziario. Dunque il problema si porrebbe per le formazioni che non hanno eletti. Il tema centrale, è evidente, è quello della quantità dei finanziamenti che non possono certo più essere misurati in centinaia di milioni di euro perché la natura stessa dei partiti non ha bisogno di tali cifre». Chi sostiene il “no” ai fondi pubblici pensa ad un modello di tipo statunitense, con contribuzioni private. Dall’altra parte, si dice che, così, potrebbero vivere solo i partiti che alle spalle hanno o grandi patrimoni o una grande platea di sostenitori … «Penso che il modello del finanziamento pubblico debba essere drasticamente ridotto nel suo ammontare e debba essere sopposto ad una trasparenza più concreta, soprattutto attraverso bilanci chiaramente leggibili nelle diverse voci, finalmente declinate in ma-
Professore, una domanda diretta: lei pensa che i partiti debbano godere o meno di una forma di sostegno pubblico? «Il finanziamento pubblico ai partiti è riconducibile ad un'idea di organizzazione partitica "pesante", dotata di un gran numero di funzionari, di sedi, che produceva iniziative politiche e sosteneva campagne elettorali con mezzi di comunicazione tradizionali e molto costosi. Ora questo quadro in gran parte non esiste più, come del resto testimoniano le valutazione stesse delle spese sostenute dai partiti; si tratta di realtà molto più
«E’ evidente che serve un maggior controllo»
Il Pd attacca il Comune: «Imu, troppe incertezze»
La prima scadenza sarà il 18 giugno, ma ancora non si sa nulla sul calcolo dell’imposta. Il Comune intanto apre uno sportello Il 18 di giugno si avvicina ma c'è ancora incertezza sull'ammontare della prima rata dell'Imu. La cosa certa è che dovrà essere pagata. Il calcolo, tuttavia, è ancora un mistero, così come la percentuale che verrà applicata alle case dei cittadini. A questo proposito nel giorni scorsi il Pd ha presentato un ordine del giorno sollecitando il Comune a prendere una decisione il prima possibile. «Molte sono le preoccupazioni evidenziate dai cittadini cremonesi rispetto alla nuova Imu sulla casa e alla incertezza della ricaduta che questa tassa avrà sui già fragili bilanci delle famiglie» spiega Maura Ruggeri, capogruppo del Pd in Consiglio comunale. «La crisi delle attività commerciali e artigianali è dovuta anche a queste incertezza che riducono e a volte impedisce la ripresa dei consumi». Lo stato dell'arte è che le aliquote Imu sono lo 0,4% per la prima casa, lo 0,76 per la seconda casa e per le attività commerciali, ma il Comune può aumentare o diminuire dello 0,2% l’aliquota per la prima casa e del 0,3% quella della seconda. «Nel frattempo sono in corso le denunce dei redditi e i Caf si trovano nell’incertezza». «Dalle dichiarazioni dell’assessore al Bilancio di questo Comune non emergono ancora con chiarezza gli orientamenti dell'Amministrazione» si legge nel documento. «Inoltre si ventila l’approvazione del bilancio previsionale 2012 fino al prossimo giugno». Que-
sto, secondo il Pd, non è accettabile. Per questo motivo chiedono al sindaco di «definire in tempi brevi l’aliquota da applicare alle prime e seconde case, utilizzando quelle di base per la prima (0,4%) al fine di eliminare l’incertezza circa la risorse che le famiglie devono accantonare per il versamento di questa nuova tassa». Si chiede inoltre di «considerare adibita ad abitazione principale l'unità immobiliare posseduta da anziani e disabili ricoverati in Rsa o in altri istituti, a condizione che non risulti locata». Dal canto suo l'Amministrazione comunale, per dissipare i dubbi dei cittadini (saranno oltre 40mila quelli interessati dal pagamento dell'imposta), ha stabilito di intraprendere alcune iniziative per agevolare i cittadini. Il Decreto fiscale con gli emendamenti del Parlamento in materia di Imu sarà convertito in Legge non oltre i primi di maggio, pertanto il settore Gestione Entrata darà inizio al servizio di consulenza sulla materia ai cittadini a partire da lunedì 7 maggio (negli uffici di via Geromini, 7). Gli uffici preposti si sono dotati di un apposito programma informatico di gestione dell’Imu opportunamente popolato ed ha predisposto un foglio elettronico di calcolo per la liquidazione puntuale del tributo oltre che realizzato una informativa generale di tipo cartaceo chiamata “IMUinforma”. Il servizio di consulenza è organizzato con 3 postazioni fisse destinate
niera pienamente comprensibile e debbano essere rigorosamente pubblicati. E' importante poi che vengano smontate le strutture barocche attraverso cui rimangono in vita partiti defunti e serve un maggior controllo, una governance diversa rispetto al ruolo troppo "monocratico" del tesoriere. Queste regole debbono valere, in maniera ancora più stringente, per i contributi da parte dei privati che devono essere assolutamente visibili, magari utilizzando percorsi come quelli del 5 per mille, con dei limiti, anche dimensionali assolutamente stringenti». Secondo lei, è possibile ricostruire un rapporto di fiducia tra cittadini e partiti? Su quali basi? Con quali regole? «Penso sia indispensabile uno sforzo, da parte dei partiti stessi, di rilegittimazione della propria funzione: la dichiarazione secondo cui i partiti sono indispensabile per la democrazia non può più essere considerato un assunto della scienza politica. Occorre che questa rilegittimazione della loro sostanza e del loro ruolo passi attraverso un profondo bagno di umiltà che li porti ad aprirsi alle diverse forme della partecipazione politiche. Serve che accettino una ricostituzione dal basso, dal senso civico, dalle competenze e dalla responsabilità che esistono nei territori perché la dimensione locale è fondamentale per ricomporre il quadro generale. Pensare ipotesi verticistiche, di rifondazione dall'alto dei partiti, è assolutamente perdente e non farà che rafforzare l'antipolitica. Al contrario, partiti rifondati dal basso, con reti comunicative e partecipative, che sappiano solidificarsi graduatamente in strutture aperte e regolate può essere la strada per ridare fiato alla politica e risolvere almeno in parte l'esigenza del finanziamento perché "partiti volontari e orizzontali" costano certamente di meno».
Lavoratori agricoli, proteste contro i voucher Lavoratori agricoli in protesta contro il provvedimento del Governo di estendere i "voucher" a tutto il lavoro stagionale dell'agricoltura. Sotto le sigle dei sindacati Flai Cgil, Fai Cisl e UilA i lavoratori si sono presentati davanti alla prefettura di Cremona (così come è accaduto in tutta Italia), bloccando anche un tratto di corso Vittorio Emanuele, urlando a gran
voce i loro diritti. «L’articolo 11 del ddl, con il quale si estende al settore agricolo l’uso dei voucher, va cancellato» hanno detto i manifestanti. «Non accetteremo una liberalizzazione selvaggia del settore con la conseguente perdita di diritti fondamentali per i lavoratori, dai diritti previdenziali, alla disoccupazione agricola, alla maternità».
Domenica 29 aprile biciclettata vintage all’Imu, di cui: una per appuntamento; un sistema elettronico definito “tagliacode”; un unico numero telefonico dall’esterno negli orari di apertura al pubblico, per fornire informazioni generali e per prenotare eventuali appuntamenti, resi obbligatori nel caso in cui il contribuente possieda più di 6 unità immobiliari. Inoltre il Comune, mediante il Concessionario della riscossione, provvederà entro la fine di maggio a recapitare a ciascun contribuente conosciuto un'informativa sull’imposta (informazioni generali, aliquota di base da applicare, le detrazioni e le modalità di calcolo e di versamento) e soprattutto la specifica e personale base imponibile come risulta dalla situazione catastale. Sul portale del Comune verrà creata un’apposita sezione Imu dove gli utenti avranno a disposizione il foglio elettronico di calcolo per l’autoliquidazione dell’imposta. Infine, per garantire una comunicazione capillare, verranno ampliate le fasce orarie di apertura al pubblico.
Appuntamento per domenica 29 aprile con la sesta edizione della Biciclettata vintage. Il ritrovo è previsto ai piedi del Torrazzo alle 10.30, con partenza alle 10.45. Il percorso delle bici si snoderà lungo le strade cittadine, passando anche sul Lungopo. Il ritorno è previsto per le 11.30, quando poi tutti i partecipanti potranno condividere un aperitivo insieme in un noto locale cremonese. Per informazioni e iscrizioni è possibile contattare: Marco (3459159931); Paolo (3470848831); Daniele (3289627184). L'appuntamento, che attira partecipanti da tutta la provincia e anche dalle zone limitrofe, è quindi per tutte le biciclette un po' "datate", ma la partecipazione è aperta anche a chi possiede bici più nuove. Lo scorso anno si sono raggiunti circa i cento partecipanti, alcuni con due ruote risalenti addirittura agli anni '20.
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Cremona
Sabato 28 Aprile 2012
Lucciola violentata e rapinata: arrestati due giovani
Violentata per un’ora e rapinata a poca distanza dalla via Mantova. E’ l’incubo vissuto da una lucciola romena 24enne nel cuore della notte tra giovedì e venerdì. Poche ore dopo, l’arresto dei responsabili, due cittadini senegalesi residenti in città. E’ l’una di notte quando il 27enne N.C.A.B. ed il neodiciottenne G.A., a bordo della Volkswagen Polo di proprietà del primo, si fermano nella zona di via Mantova, attirati dalla giovane, con la quale si appartano. Lei esige il pagamento in anticipo, il 18enne per tutta risposta le salta addosso trascinandola fuori dall’auto e violentandola. Poi è il turno dell’altro, mentre il più grande le sfila 100 euro dalla borsetta. Poi se ne vanno lasciando, oltre alla ragazza in stato di shock, anche la traccia che li inchioderà. Impressa nella memoria della lucciola resta l’immagine della catena con teschio indossata dal 18enne, che i carabinieri rintracciano a casa sua con ancora la canotta sporca di terra e rossetto della lucciola. Scatta il trasporto in caserma dove, all’alba, il giovane ammette le proprie responsabilità, facendo anche il nome del complice. I due si trovano ora confinati nelle proprie abitazioni agli arresti domiciliari.
Rubati 4 motori alla Mac, bottino da 100mila euro
La protesta si fa a colpi di spray
Da via Pedone a via Mantova muri imbrattati con scritte a “botta e risposta”. L’ira dei residenti: «il Comune provveda»
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di Michele Scolari
iolento è lo stato», «libertà ai No Tav», «Tav = Mafia» e «Terrorista è lo stato». Sono gli slogan che si ripetono sui muri di molti stabili della città. Da via Pedone a via Mantova, passando per porta Romana, via Rialto, via Postumia e via Pippia. In molti casi si assiste a un “botta e risposta” tra i pro e i contro l’alta velocità in Val di Susa a suon di vernice delle bombolette spray, in una oltraggiosa mancanza di rispetto per gli inquilini dei palazzi imbrattati e per l’intera città. Grande è la collera dei proprietari dei palazzi, presi di mira da coloro che, più che “writers”, si presentano come «semplici e volgari imbrattatori». Tanta è la rabbia e l’esasperazione della gente. Assieme a svariate proposte per una soluzione al problema: da quelle più dispendiose e tecnologiche, come l’installazione di videocamere di sorveglianza a lato delle abitazioni, a quelle più economiche e "tradizionali", tra cui l’istituzione di “ronde” per la sorveglianza. «Non mi sembra proprio il caso di aggravare le spese delle fa-
Danneggiati anche il San Camillo e l'Asilo di via Gaspare Pedone miglie in tempi di ristrettezze economiche come quelle che stiamo vivendo», lamenta la proprietaria di una casa privata in via Pedone, aggiungendo che «questa però non è protesta: è inciviltà e scarso rispetto delle cose al-
trui». «Adesso si mettono pure a fare il botta e risposta, ormai più che muri abbiamo delle bacheche e ci manca solo che si mettano a scriverci la lista della spesa», è il commento esasperato di un residente in via Postumia, do-
Hanno agito con il favore delle tenebre portandosi via quattro motori fuoribordo per un totale di 100mila euro. E’ il colpo messo a segno nella notte tra mercoledì e giovedì (verosimilmente verso le 4 del mattino) alla concessionaria Yamaha, vicino alla Mac di Via Lungo Po Europa, da quella che secondo gli inquirenti della Questura di Cremona, potrebbe essere una vera e propria banda di professionisti del settore. Al vaglio degli investigatori sono ora le immagini dei filmati memorizzate dai videocircuiti di sicurezza della Mac. Secondo le stime del titolare, sarebbero servite circa 3 ore di lavoro, una decina di uomini e tre camion per attuare un simile colpo.
Calcioscommesse, ecco la data dei deferimenti Lunedì 7 o martedì 8 maggio. Sono le date comunicate ieri dal superprocuratore federale Stefano Palazzi entro le quali ci saranno i primi deferimenti per il calcioscommesse. Cinquanta per l’esattezza. E si tratterà solamente dell’aperitivo, la prima tranche. Gran parte dei giocatori e dei dirigenti sentiti negli uffici romani di via Po saranno “rinviati a giudizio” sportivo per un processo le cui
Il procuratore Palazzi: «In arrivo tra lunedì 7 e martedì 8 maggio»
date «dipendono dai tempi tecnici degli organi giudicanti. La scorsa estate – ha soggiunto Palazzi - i procedimenti sono stati definiti in tempi molto brevi». Ma intanto la procura federale continuerà a lavorare sui fascicoli via via in arrivo da Bari, Napoli e Cremona, dove si attende ormai con impazienza il “terzo atto” dell’in-
chiesta “Last Bet”. Per questo la Lega di serie B sta inoltre studiando l’ipotesi di costituirsi parte civile e di intraprendere azioni risarcitorie contro i tesserati coinvolti, nell'ambito delle inchieste sul calcioscommesse, e nel frattempo ha deciso che all'inizio del prossimo campionato capitani e allenatori delle squadre sosterranno un
giuramento solenne di lealtà. La prima parte dell'inchiesta sportiva è dunque vicina alla conclusione. In giudizio sono attesi tutti coloro sui quali sono emersi riscontri dagli interrogatori di Gervasoni e Carobbio. Parecchie le squadre a rischio: per la massima serie si parla di Atalanta, Novara, Siena, Chievo e Lecce,
ma i fari della Procura rimangono puntati anche su Genoa e Lazio. Ma molte sarebbero le società coinvolte anche in B e Lega Pro. Per gli investigatori federali si prospetta dunque una lunga estate, con un primo processo al via entro il 20 maggio e nuove audizioni da programmare per approfondire quanto scoperto dalle procure di Napoli e Bari
ve, sul muro di un’abitazione poco oltre l’incrocio con via Pippia, le scritte si susseguono in un “diverbio” dilungatosi per una quindicina di metri. «Non se ne può più. Avevamo ritinteggiato quest’autunno. Adesso installeremo la telecamera. E’ una spesa sicuramente inferiore rispetto a quella per far ridipingere il muro ogni due o tre mesi» sortiscono da via Rialto. E la protesta si allarga anche ai dirigenti di alcuni enti visitati (o ri-visitati) dai vandali, come la Casa di cura di via Mantova, o pubblici, come l’Asilo di via Pedone. Una delle scritte a spray troneggia sul muro da poco ritinteggiato (e ripulito dalle precedenti scritte “tutti a Foggia”) della cabina elettrica delle Figlie di San Camillo, all’angolo con via Cerioli. Intanto da piazza Libertà il comandante della Polizia Locale Fabio Germanà Ballarino fa sapere che «le indagini sono partite», ad opera del nucleo di polizia giudiziaria del comando. «Al momento non vi sono ancora sufficienti elementi utili per identificare i responsabili», complice il fatto che «le zone interessate al momenti sono tutte sprovviste di telecamere». Di conseguenza «le indagini stanno procedendo nel modo classico, senza l’aiuto delle immagini video». Tuttavia «ci siamo comunque attivati intensificando i servizi di controllo sul territorio».
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Cremona
Sabato 28 Aprile 2012
L’ipotesi al vaglio a Palazzo Comunale assieme a tigli e pioppi
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Il Comune pensa ai platani ogm in viale Po Platani ogm? Sembra essere una delle ipotesi al vaglio in Comune per ovviare al problema della ripiantumazione dei platani tagliati lungo viale Po, ai cui lati restano tutt'ora ampi tratti sguarniti di alberi. Un problema per il quale si è mobilitato il comitato spontaneo dei cittadini di viale Po con una petizione che, dopo aver raccolto ben 600 firme tra saba-
to 21 e domenica 22 aprile, nei giorni scorsi è stata depositata in Comune. Ora si attende la risposta dell'Amministrazione. Nessuna comunicazione ufficiale è ancora stata divulgata, tuttavia sembrerebbe siano già al vaglio alcune ipotesi per la sostiutzione degli alberi malati di 'cancro colorato'. Tra queste pare vi siano tigli e pioppi, ma non sareb-
be stata esclusa anche l'ipotesi di una specie particolare di platano, appunto "ogm". Vantaggio della specie in questione, oltre a quello estetico di poter conservare l'unico esempio rimasto a Cremona di alberatura alla francese, sarebbe quello pratico di essere immune al "cancro colorato": un tipo di fungo che si accresce nei tessuti del legno chiudendo i
vasi ed impedendo il passaggio della linfa grezza. Proprio a causa di questa malattia, alla quale per ora non esiste rimedio, ben 84 platani su 214 sono stati abbattuti in viale Po. Il punto a sfavore risiederebbe invece nel costo elevato, che potrebbe sollevare parecchie rimostranze. Quale che sia la decisione degli amministratori, il pro-
blema rimane di urgente risoluzione. Accanto al problema estetico di una delle principali vie d'accesso alla città, permane anche, e soprattutto, quello pratico. «Ampi tratti del viale -si legge infatti nella petizione - sono completamente privi di vegetazione». La conseguenza? «Un conseguente incremento dell’inquinamento acustico ed atmosferico».
Tagli in Provincia per tutti i consiglieri
Decurtato subito il 10% sul gettone di presenza. Ma non tutti sono d’accordo
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di Michele Scolari
l taglio del 10% sui gettoni di presenza dei consiglieri provinciali verrà attuato con decorrenza immediata. Lo ha deciso la Commissione provinciale Affari Istituzionali al termine della seduta dello scorso giovedì 26 aprile fra la generale perplessità dei consiglieri. Il messaggio trasversale emerso dai membri della seduta è chiaro e sintentico: «La casta non siamo noi. La zona dove operare i tagli è un’altra, più a monte: quella dei consiglieri regionali, dei deputati e del Senato». Una tensione palpabile che si è aggiunta a quella già precedentemente causata dai tagli sui rimborsi chilometrici e le limitazioni al trasito nel centro storico. A cominciare dal consigliere Giusepe Tochio, che ha posto l’accento sul rischio, con questo andazzo, di mandare i consiglieri «a fare l’ortolano o il manovale, mestieri con i quali guadagnerebbero senz’altro di più. Ciò che occorre non sono paliativi, ma un’azione strategica e oculata che riveda, ad esempio, anche il numero dei cda delle società partecipate della Provincia». I tagli da operare sarebbero «a livello di struttura e di dirigenza». Di struttura «perché già la mia Giunta, partita con 10 assessori, negli ultimi anni, si è ridotta a 8, uno in meno di adesso». Di dirigenza «perché mentre in Comune e Provincia bastava una figura come Rebecchi o Gagliardi o Lovili che svolgeva le funzioni unificate di direttore, segretario generale ora, invece, sono state sdoppiate con costi che aumentano di centinaia di migliaia di euro a volta». Qualche esempio? «Qualcuno si è posto la domanda di cosa costano i nove vertici delle due Aziende Ospedaliere o dell’Asl? Svolgono indubbiamente funzioni delicate ma ciascuno costa mediamente il triplo o il quadruplo dell’indennità del sindaco di Cremona o del presidente della Provincia». Quello di mettersi attorno ad un tavolo e verificare tutti gli incarichi ed i compensi, senza escludere quelli della dirigenza è opinione anche di Giovan-
Piccione impallinato nel baule
Condannato a 1000 euro di ammenda
Era stato sorpreso il 21 settembre 2009 dai carabinieri con un piccione morto impallinato nel bagagliaio della sua auto. Accusa: violazione dell’articolo 544 bis del codice penale (parte dei delitti contro il sentimento degli animali). Reato riqualificato ieri dal giudice Pierpaolo Beluzzi che lo ha inserito nelle norme speciali che tutelano la fauna selvatica. Per il giovane è arrivata la condanna al pagamento di un’ammenda di mille euro, ritenuto colpevole di esercizio illegittimo della caccia non essendo stato trovato in possesso delle regolari autorizzazioni. Benché non sia mai stata rinvenuta l’arma che ha sparato al volatile, secondo il giudice a tradire il 26enne sarebbe stato il suo palese nervosismo al momento dei controlli da parte dell’Arma. Al vaglio ora dell’avvocato Farina, legale del giovane, la possibilità di ricorrere in cassazione.
Bar tabacchi di via mantova ni Biondi, di Alleanza per l’Italia. Tanto più che «se oggi c’è un periodo di sfiducia verso la politica, forse proprio gli amministratori locali potrebbero rappresentare l’ultimo baluardo per rafforzare la fiducia del cittadino, diminuendo il diffuso clima di antipolitica». Addirittura arrabbiato per quella che definisce «sporca demagogia» si dichiara Giampaolo Dusi, di Rifondazione Comunista. «Ci vuole coraggio a sostenere che qui c’è spreco di risorse», attacca il consigliere, chiamando apertmente in causa «i non politici che guadagnano da soli quanto l’intero consiglio». E toni non meno accesi arrivano dal leghista Fabrizio Degani, visibilmente infastidito sia dal giro di vite sui rimborsi chilometrici, sia da chi «se ne sbatte della politica»,
«Si dovrà tornare ai livelli remunerativi dell’anno 2005»
magari «facendo pure alla fine bella figura». Di qui l¢annuncio shock, da parte del consigliere del Carroccio, di dedicare d’ora in poi «pochissimo impegno alla Provincia». Perplessa sui taglia (equiparati al 2006) si mostra anche Maria Rosa Zanacchi: «I gettoni, per quanto ridotti, danno la possibilità di accedere alle cariche pubbliche anche a chi non è ancora in pensione, a chi lavora in proprio o a quei giovani che non hanno alle spalle una famiglia in grado di mantenerli. Quello che chiediamo è rispetto per quello che facciamo. Con tutti gli sprechi che ci sono (il pensiero corre alle vicende di Finmeccanica, ndr) è ora di finirla di prendersela con gli amministratori». Fra tanto scetticismo non è mancata comunque qualche proposta per il
futuro. A cominciare da quella, avanzata da Andrea Virgilio (Pd), di «pocedere con accorpamenti, riducendo il numero degli assessori e diminuendo le deleghe». «Tagliare la giunta», una giunta «pletorica perché nata accontentando partiti vari», è invece quanto avanzato dalla Zanacchi. Il taglio è comunque stato approvato, seppur fa le rimostranze generali. Taglio dopo il quale, conclude il presidente della Comissione Giuseppe Trespidi (Udc), si potrà cominciare a lavorare per il passo successivo, assieme alla Ragioneria e al presidente Salini: cioè analizzare la struttura della spesa all'interno dell'ente, ovvero la zona nel mirino dei consiglieri. Quella, per intendersi, dove la forbice potrebbe avere più materiale su cui agire.
«Si dovrà tornare ai livelli remunerativi dell’anno 2005»
Rubati contanti e “Gratta e vinci”
Ancora una tabaccheri nel mirino dei malviventi. Dopo la serie di colpi essi a segno nell'esercizio di via Aporti, stavolta il furto ha riguardato il bar tabacchi di via Mantova, situato all’incirca di fronte al comando della Polizia Locale di piazza libertà. Al solito, nel mirino dei ladri sono finte le slot-machines, scassinate ed “alleggerite” da tutta la moneta contenuta. Assieme al contante, i malviventi si sono portati via anche parecchi “gratta e vinci”. Il bottino si aggirerebbe intorno al migliaio di euro. Indagini in corso per risalire ai responsabili.
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Per dire la vostra, scrivete a:
Sabato 28 Aprile 2012
" consiglio d’arte
Si può avere una bella collezione privata anche senza svenarsi
I casi per la revoca dell’amministratore di un condominio
Caro direttore, Pavia ha recentemente ospitato una splendida mostra sulla pittura italiana nel XIX secolo: un’esposizione di tale livello da venir esportata pari pari anche a San Pietroburgo, all’Ermitage. Dico all’Ermitage, non al museo delle matrioske… L’assoluta levatura di tale mostra ci permette un gioco. Immaginiamo d’esser collezionisti illuminati, di visitare le sale del Castello Visconteo, restarne affascinati e voler replicare a casa nostra uno squarcio degno dell’Ermitage. Impossibile? Serve l’eredità dello zio d’America? Non proprio. Facendo scorrere l’elenco degli artisti presenti alla mostra, certo, tralasciamo Boldini, Hayez, Pellizza da Volpedo e alcuni altri : i “mostri sacri” insomma… Ma gli altri? Per rimanere in area lombarda, diamo un’occhiata alle opere di Cherubino Cornienti (Pavia 1816-Milano 1860) recentemente passate in aste pubbliche. Il 25 novembre 2011 Christie’s Milano ha battuto un enorme olio su tela (cm 176x233) a lui attribuito. Aggiudicato a 13mila euro. Non sarà come “I Profughi di Praga” del 1843 esposto a Pavia, ma insomma… Procediamo nel gioco con Giacomo Trécourt (18121882), il grande bergamasco che divenne direttore della prestigiosa Civica Scuola di Pittura di Pavia. Porro & C., Milano 10 dicembre 2008: passa in asta un suo monumentale “Ritratto di famiglia” del 1840, 181 centimetri per 143. Stima di 24/26mila euro, base d’asta di circa la metà. Indovinate un po’? Invenduto. Anche qui, non sarà un’opera suggestiva quanto “Autoritratto in costume orientale” del 1880 esposto a Pavia, ma insomma… Ciliegina sulla torta: con modica spesa avremmo potuto portarci a casa anche uno di quei “mostri sacri” a cui accennavo in apertura: il campione della Scapigliatura di fama internazionale Tranquillo Cremona (Pavia 1837-Milano 1878). Il suo “Tenerezze” aggiudicato da Sotheby’s Milano il 10 dicembre 2003 per 13.200 euro non avrebbe sfigurato in mostra, accanto al “Ritratto di Nicola Massa”. Al costo di un paio di settimane alle Maldive. Un altro bel colpo a portata di mano (e di portafoglio) di istituzioni pubbliche (anche squattrinate), fondazioni illuminate (anche in tempi di crisi) e privati collezionisti (anche monoreddito). Morale? Lo confesso: come i lettori più avveduti avranno capito, ho un po’ forzato la mano per sostenere la mia tesi, ma il nocciolo dell questione resta intatto, eccome. L’800 italiano è una miniera ancora poco esplorata. Una miniera d’oro. Non servono grandi capitali, basta competenza. Ed un consiglio giusto. Per avere un po’ di Ermitage nel salotto di casa bastan 15mila euro. Luca Sforzini Gallerista d’arte, consulente e perito ***
Buongiorno avvocato, vivo in un condominio con altre sei famiglie e dato che non sono soddisfatto dell’operato del nostro amministratore, vorrei sapere in quali casi può essere revocato e con quali maggioranze e se la revoca può essere chiesta anche da parte di un solo condomino. Claudio *** Il rapporto che intercorre tra amministratore e condominio è assimilabile ad un mandato di rappresentanza per il conferimento di un incarico e lo svolgimento di una precisa attività in nome e per conto del condominio. L’amministratore deve realizzare l’incarico secondo le regole di diligenza e senza eccedere i limiti del mandato. Detto ciò, la revoca dell’amministratore può essere di-
" replica
Antonio Agazzi ha pubblicato su Facebook una notizia falsa Egregio direttore, nel suo spazio Facebook Antonio Agazzi ha pubblicato una notizia infondata, perché afferma che noi comunisti al solito, avremmo disturbato la funzione religiosa nel quartiere San Carlo. Niente di più falso! Domenica 22 aprile, a debita distanza, 150-200 metri dall’ingresso della chiesa, abbiamo organizzato un presidio di propaganda elettorale. Durante la funzione religiosa iniziata alle 10.30 e fino alla sua conclusione siamo rimasti, è proprio il caso di dirlo, in religioso silenzio. Rispettosi della funzione religiosa, dei fedeli e del regolamento comunale per la campagna elettorale, abbiamo ripreso la propaganda solo al termine della messa e all’uscita dei partecipanti. Deve sapere il candidato Antonio (Pinocchio) Agazzi, che noi comunisti siamo molto attenti al principio costituzionale dei diritti e delle libertà religiose. Usiamo il plurale non a caso, perché vogliamo ricordare, al candidato del centrodestra, le assurde giravolte escogitate dalle Giunte di centrodestra e dai loro alleati della Lega, per impedire alla comunità islamica di esercitare il diritto costituzionale di avere adeguati luoghi di culto. Noi al contrario ci sentiamo pienamente rappresentati dall’art. 8 della Costituzione che afferma “Tutte le confessioni religiose sono
lettere@ilpiccologiornale.it • cremasco@cuticomunicazione.it
A cura di Emilia Rosemarie Codignola* sposta dall’assemblea condominiale oppure dal tribunale su ricorso anche di un solo condomino (artt. 1129 e 1131 cod. civ.). Per quanto riguarda la revoca dell’amministratore con delibera assembleare, questa può avvenire in qualsiasi momento ed anche in assenza di giusta causa. Per la validità della delibera di revoca è richiesta una maggioranza che rappresenti almeno la metà del valore dell’edificio e che sia costituita dalla maggioranza degli intervenuti, sia in prima che in seconda convocazione (art. 1136 c.c.). Anche uno solo dei partecipanti al condominio, in presenza di inerzia dell’assemblea o di sospetti di gravi irregolarità dell¢amministratore in carica, può proporre ricorso al
ugualmente libere davanti alla legge, purché non contrastino con l’ordinamento giuridico italiano”. A questi principi faremo sempre riferimento senza doppiezze. Mario Lottaroli Capolista per la Federazione della Sinistra alle prossime elezioni comunali di Crema ***
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Lettere & Opinioni
cremona solidale
Rispettare i diritti dei lavoratori per il bene della struttura Egregio direttore, io credo che non bisogna assolutamente sottovalutare il grido d’allarme che i lavoratori di Cremona Solidale hanno evidenziato e rappresentato al sindaco e all’assessore competente. Molto spesso questi operatori si trovano ad affrontare delle vere e proprie criticità dovute alla mancanza di personale e quindi sono costretti a subire turni massacranti, nonché richiami improvvisi sul posto di lavoro, non riuscendo più ad avere un’adeguata vita privata, perché c’è il rischio concreto di essere il giorno prima del riposo richiamati in servizio! Io non vorrei assolutamente trovarmi al loro posto, perché vivere sempre con l’ansia di essere richiamati in servizio e non poter programmare nulla della propria vita privata, mi sembra un’assurdità. I lavoratori dell’istituto Cremona Solidale lamentano il fatto che molto spesso sono costretti, quando va bene, a garantire un’assistenza minima, quindi chi ne paga sempre le conseguenze sono i pazienti costretti inermi ad aspettare che qualcuno si prenda cura di loro. Io sono convinto che l’istituto Cremona Solidale è un patrimonio di grande rilevanza per la città di Cremona, la solidarietà di molte persone benestanti e non, il supporto della Fondazione Città di Cremona, hanno permesso a questa grande struttura di ampliarsi e diventare il fiore all’occhiello nell’ambito del sociale e dell’offerta socio-sanitaria. Spero che la politica di governance dell’istituto Cremona Solidale possa dare delle risposte adeguate in primis agli ammalati, garantendo un servizio di qualità; ma anche ai lavoratori che operano all’interno della struttura che non possono sempre farsi carico dei problemi derivanti dalla mancanza di personale. I diritti dei lavoratori vanno rispettati nell’interesse del buon funzionamento della struttura, i rapporti e le condizioni di lavoro vanno migliorati, non bisogna assolutamente arrivare ad uno scontro. Capisco che alcune volte è difficile trovare un accordo, ma credo che bisogna sempre salvaguardare il benessere dei pazienti e dei familiari che vedono nell’operatore sanitario un interlocutore valido e importante per la preziosa cura del proprio familiare. Concludo sostenendo il fatto che nell’ambito dell’assistenza socio-sanitaria il Comune di Cremona deve essere parte attiva nell’incentivare e arricchire ciò che di buono e concreto fino ad ora è stato realizzato, ascoltando i lavoratori e i familiari dei pazienti , creando quel dialogo
tribunale del luogo dove è posto l’edificio condominiale. In particolare, ai sensi dell'art. 1129 c.c., ciascun condomino può chiedere all’autorità giudiziaria di revocare l’incarico all’amministratore in carica, se questi si è reso responsabile anche di una sola delle seguenti irregolarità: 1) omesse tempestive comunicazioni all’assemblea riguardanti una citazione (od un provvedimento amministrativo) a lui notificata, dal contenuto che esorbita dalle sue attribuzioni; 2) mancata presentazione per due anni consecutivi dei conti della gestione, salvo il caso di impossibilità a lui non imputabile; 3) se vi sono fondati sospetti di gravi irregolarità nell'amministrazione. E’ molto articolata la casistica ve-
necessario che permetta a tutti di superare ostacoli e divergenze di opinioni. Chiederò, infine, all’assessore Amore di costituire una commissione ad acta per approfondire la delicata situazione. Giancarlo Schifano Capogruppo Idv Cremona ***
" bilancio
Gal Oglio Po in crescita pensa al sostegno alle imprese Caro direttore, lunedì 23 aprile si è tenuta l’assemblea ordinaria dei soci del Gal Oglio Po terre d’acqua presso il Teatro Sociale di Villastrada a Dosolo (Mn), inaugurato lo scorso ottobre al termine del lungo recupero che ha consentito, anche grazie al contributo del Gal, di riportare la struttura al suo antico splendore. Dando lettura alla relazione morale il presidente del Gal, Giuseppe Torchio, ha illustrato l’avanzamento degli impegni di spesa del Piano di sviluppo locale (Psl), evidenziando una percentuale di assegnazione pari a circa il 90% del contributo complessivo, che entro il mese di maggio salirà al 95%, pari a circa 4.527.000 euro. Torchio ha ringraziato le Province di Cremona e Mantova per il raggiungimento di questo risultato, che può considerarsi soddisfacente anche in relazione alle numerose difficoltà amministrative e procedurali incontrate in fase di implementazione, nonché alle più recenti notizie circa la rimodulazione delle risorse assegnate che la Regione Lombardia si vedrà costretta ad attuare causa le necessità di tagli nella spesa pubblica. Nel corso del 2012 il Gal, oltre a proseguire il monitoraggio sui progetti finanziati e a dare attuazione ai due progetti di cooperazione infraregionale e transnazionale, si attiverà per rispondere alla sfida della nuova programmazione 2014-2020, che vedrà probabilmente il leader quale strumento multifondo. Ai Gal verranno conferite dunque nuove competenze ed opportunità nella programmazione territoriale e saranno aperte nuove possibilità di accesso ai finanziamenti. Obiettivo della società è inoltre quello di potenziare l’erogazione dell’assistenza alle imprese, affinché possano rispondere alle molteplici opportunità offerte di bandi regionali, nazionali e comunitari. Tutte queste attività hanno consentito di chiudere positivamente il bilancio d’esercizio 2011, che l’assemblea dei soci ha approvato all’unanimità. Tania Fanti Gal Oglio Po ***
" aduc
Ecco come riconoscere gli agriturismi non fasulli Caro direttore, l’agriturismo torna in auge per questi ponti primaverili, ma attenzione alle fregature! I furbi, come al solito, non sono pochi e sotto le mentite spoglie di una
nutasi a formare sulle “gravi irregolarità”e l’interpretazione di quando ciò accade resta, comunque, rimessa alle valutazioni del giudice. Tuttavia, prima ancora che dal giudice si dovrà passare dal conciliatore, dal 20 marzo 2012, infatti, anche le controversie in materia condominiale dovranno essere precedute dal tentativo obbligatorio di mediazione. *Avvocato Stabilito e Mediatore civile emiliacodignola@libero.it
struttura agrituristica si cela il semplice ristorante in campagna. Vediamo di capire. L’agriturismo è un’attività complementare rispetto a quella propriamente agricola, vale a dire che l’agricoltore integra le entrate derivanti dalla propria attività di conduzione del fondo (che deve essere preminente, a differenza di quella relativa al turismo rurale e all’ecoturismo che non prevedono tale obbligo) con l’offerta di vitto e/o alloggio. La ristorazione prevede la somministrazione di pasti e bevande ricavati prevalentemente dalle materie prime dell’azienda e della zona. Un’ottima iniziativa, prevista dalla normativa nazionale e da quelle attuative regionali, che ha lo scopo di valorizzare i prodotti locali e nel contempo fornire un’ulteriore fonte di reddito per l’agricoltore. Per questo, oltre ai tradizionali sostegni all’agricoltura, le aziende agrituristiche ricevono finanziamenti pubblici aggiuntivi e facilitazioni (deroghe urbanistiche e sanitarie, formazione, promozione, ecc.), destinati a sostenere questa benemerita attività. Insomma, il consumatore nel momento in cui siede a tavola ha già dato un contributo, con le proprie tasse, allo sviluppo dell’azienda agrituristica e vorrebbe tranquillamente gustare i “prodotti del contadino”. Succede a volte che le materie prime non siano... “prevalentemente ricavate” dall’attività del podere. Come distinguere dunque un agriturismo vero da uno fasullo? Ecco alcune domande da fare prima di prenotare. Chiedere l’estensione dell’azienda: un agriturismo non può avere, per esempio, un solo ettaro di terra per fornire i propri alimenti. Chiedere quanti posti ci sono nel ristorante: un agriturismo non può avere 200 coperti! Chiedere quali materie prime produce l'azienda: se c'e' solo l'orto, di proprio al massimo possono fornire il rosmarino. Chiedere se nelle vicinanze esistono impianti industriali, autostrade o grandi città: l’aria pulita dovrebbe essere una condizione essenziale da esigere. Chiedere il prezzo: come già detto, un contributo con le nostre tasse l’abbiamo dato. Riteniamo equo un costo medio di 40 euro a persona a notte, compresa la prima colazione (con prodotti locali e non con i dolci industriali). Chiedere un depliant dell’azienda o visitarne il sito internet: sapere dove si va, evita delusioni! Primo Mastrantoni Segretario Aduc ***
" appello
Si deve seguire alla lettera la prescrizione del veterinario Caro direttore, è un fatto gravissimo il decesso di un paziente animale a seguito della somministrazione di un farmaco sbagliato, venduto dal farmacista al posto di quello prescritto dal medico veterinario curante. «La circostanza - dichiara Marco Melosi, presidente dell’Anmvi - ripropone il problema della sostituzione del farmaco prescritto,
un arbitrio che in molti casi ha conseguenze negative, quando non drammatiche sull’esito terapeutico. La prescrizione medico veterinaria è un atto medico e come tale va rispettato a rigor di legge». L’Anmvi ricorda che la Cassazione è già intervenuta in materia, individuando profili di responsabilità del farmacista che consegna un farmaco diverso da quello prescritto. Per la Suprema Corte la prescrizione del medico veterinario deriva da una competenza diagnostica che è solo del medico veterinario, il quale è effettivamente in grado di valutare tutte le variabili che hanno condotto a una particolare scelta del farmaco. La qualità della prescrizione e l’aderenza del paziente alla terapia sono fondamentali, pertanto l’Anmvi invita i proprietari a non disporsi ad una inconsapevole accettazione del farmaco sostituito e ad informare sempre il medico veterinario della circostanza, evitando rigorosamente di somministrare al paziente animale un medicinale diverso da quello indicato dal veterinario curante. L’Anmvi si attende un richiamo del Ministero della Salute e dell’ordine nazionale dei farmacisti ad uno scrupoloso rispetto delle prescrizioni medico-veterinarie e delle norme a tutela del paziente animale. La morte del cane, conseguente alla sostituzione del farmaco, è accaduta nel milanese. Il paziente, si è appreso, ha subito uno shock tossico conseguente alla perforazione gastrica con peritonite acuta. Anmvi (Associazione nazionale medici veterinari italiani) ***
" invito
L’Europa deve sostenere le cooperative sociali Egregio direttore, con la conferenza “Le cooperative sociali in Europa” e l’iniziativa sull’impresa sociale si crea un’occasione per dare visibilità agli ottimi risultati ottenuti in questo ambito nel corso degli anni. Le cooperative presenti all’interno dell’Unione Europea sono 300 mila e 2,3 milioni sono le persone coinvolte da questo settore. Le prestazioni delle cooperative, inoltre, hanno un impatto notevole nella vita dei circa 83,5 milioni di soci e in quella di moltissimi cittadini europei. Non dimentichiamo che il 2012 è stato proclamato Anno internazionale delle cooperative dalle nazioni unite e la Settimana europea delle cooperative, che si sta celebrando in questi giorni, mira ad incoraggiare i governi a realizzare politiche adeguate per il settore, evidenziando il valore enorme che assume la cooperazione, in virtù del modello economico sostenibile che rappresentano realtà quali cooperative, mutue, organizzazioni sociali e fondazioni, che meritano uno specifico riconoscimento all’interno del mercato economico europeo. Le cooperative non licenziano, non delocalizzano, sono utili al Welfare: nel corso della crisi economica in atto, hanno dato prova del loro valore aggiunto in termini di coesione sociale e sviluppo del territorio, tendendo a proteggere i posti di lavoro e a garantire la costante erogazione del credito alle imprese attraverso le banche cooperative. Il modello di economia sociale che caratterizza l’Europa trova la sua migliore espressione in questo mondo. Inoltre, si tratta un settore strategico per l’Europa: le cooperative operano in modo consistente in tutti i settori dell’economia con percentuali elevate dall’agricoltura (55% in Italia) alle attività bancarie, alla vendita al dettaglio, al settore farmaceutico e sanitario, alle tecnologie dell'informazione, formazione, consulenza legale o fiscale. In Italia le cooperative rappresentano quasi 15% dell'economia totale. È importante, quindi, che l’Europa si impegni a sostenere adeguatamente lo sviluppo di queste attività. Per questo, insieme ad altri colleghi, abbiamo richiesto alla Commissione europea uno Statuto volto a favorire l’inserimento delle cooperative nel mercato europeo, fornendo loro gli strumenti giuridici adeguati a sviluppare le attività in cui sono impegnate anche a livello internazionale. Un’altra parte importante del lavoro è stata avviata includendo il ruolo della cooperazione nella Strategia europea 20.20.20, oppure con misure legislative previste nell’ambito dell’imprenditoria sociale come la messa a disposizione di un fondo di investimento apposito per questo settore. Patrizia Toia Deputato europea del Pd e vicepresidente del gruppo S&D
L
a situazione economica degli enti locali impedisce di fatto costose, e spesso inutili, azioni di promozione per valorizzare il territorio e le sue potenzialità sollecitando le aziende ad insediarsi, creando posti di lavoro e ricchezza. Ma in questo campo il comune di Crema può ritagliarsi un ruolo fondamentale sviluppando un’azione di coordinamento fra tutti i soggetti che gravitano nel mondo del lavoro e dell’impresa, agendo in prima battuta sulla semplificazione burocratica di tutti gli adempimenti che vengono normalmente richiesti ad una azienda per costruire, avviare ed operare. Comune, Provincia, Vigili del Fuoco, Asl, Arpa, Inail, Inps, le associazioni industriali, dell’artigianato, del commercio, l’Agenzia delle entrate, le banche, (e già il lungo elenco
CREMA
«Aziende a Crema a costo zero»
Contro la burocrazia, un Comune amico degli imprenditori che creano lavoro e occupazione
Per ottenere un permesso di costruzione occorrono mediamente 285 giorni e 11 permessi in Italia, a fronte di 30 giorni e 2 permessi in Europa mentre il tempo di allacciamento per l’energia elettrica va oltre i 6 mesi contro le 2 settimane della Germania. Pesante anche l’impatto delle norme fiscali, oltre che della tassazione. Diciotto i provvedimenti (15 decreti legge e 3 leggi finanziarie) varati tra il 29 aprile 2008 e
dice tutto) attorno ad un tavolo per definire iniziative concrete che vadano a smuovere quello che costituisce il male oscuro del nostro paese: la burocrazia. Qualche numero per capire il problema: ogni anno la burocrazia costa alle imprese quanto 4,6 punti di Pil e oltre 35 giorni di tempo perso in domande e carte bollate; le aziende in Italia sono costrette a sborsare ogni anno 70 miliardi di euro per assolvere ai diversi adempimenti amministrativi, 285 ore l’anno, ossia oltre 35 giorni, che un’impresa è costretta a dedicare in lunghissime procedure.
Appuntamento al prossimo 2 maggio
Giovani imprenditori e candidati
«I Giovani a Confronto» sono i rappresentanti dei gruppi giovani delle vari associazioni di categoria cremonesi: Ance, Anga, Coldiretti, Commercialisti, Cna, Confcommercio, Confindustria, Libera Artigiani Crema. Dal 2005 si riuniscono in un Tavolo di Coordinamento per poter rappresentare al meglio le esigenze dell’imprenditoria del territorio e soprattutto farlo in maniera trasversale, dall’agricoltura all’industria.In questo momento di fortissima crisi economica il ruolo delle Istituzioni, sia nazionali che locali, è fondamentale per programmare azioni di sostegno all’economia. «I Giovani a Confronto» vogliono essere un soggetto referente per le amministrazioni del territorio e fornire il proprio contributo. Le tensioni occupazionali, il crollo dei consumi, l’accesso al credito, la diminuzione del numero delle imprese attive, il rapporto con la pubblica amministrazione, di questi ed altri temi si parlerà nel confronto sulle tematiche politiche/economiche organizzato dal «Gruppo Giovani a Confronto» con i candidati sindaco del Comune di Crema nelle elezioni amministrative del 6 e 7 maggio. L’occasione di confronto per conoscere gli orientamenti ed i programmi dei candidati verso i settori e le problematiche del nostro territorio, si svolgerà nel corso di un aperitivo in Crema, il prossimo 2 maggio alle ore 11,30 presso il Cafè Gallery di via Mazzini n. 30.
il 26 gennaio 2012 che contengono complessivamente 297 modifiche di carattere fiscale. Di queste solo l'11,1% riducono il carico burocratico per le imprese, il 25,3% sono neutre, il 42,8% presenta un modesto impatto dal punto di vista burocratico, il 14,5% un impatto medio e il 6,4% inasprisce fortemente il carico di burocrazia fiscale sulle imprese. Quindi un comune che supporta le nuove aziende dal punto di vista burocratico,
le agevola dal punto di vista fiscale e dei costi, puntando alla velocità dell’insediamento ed al costo zero per le casse comunali nella fase iniziale. A tutto ciò si aggiunga la capacità del comune di rendere disponibili servizi funzionanti di urbanistica, di raccolta rifiuti, di forniture energetiche ed una viabilità che non costituisca come oggi un ostacolo alla circolazione delle merci. Comune di Crema che dia velocemente il permesso per l’insediamento e l’espansione nel territorio delle imprese e contemporaneamente lo strumento di Reindustria che le
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affianchi per guidarle nelle esigenze e nelle semplificazioni, favorendo tempestività nel nome di una cultura di impresa che vuole investire ed investire nel Cremasco portando occupazione e tecnologia. di Enrico Tupone
La lista civica capitanata da Luigi Doldi. Che spiega l’appoggio al sindaco di centrosinistra
Obiettivo Crema: «Il coraggio di una scelta»
«Il coraggio di una scelta» è lo slogan elettorale della lista civica Obiettivo Crema che presenta il consigliere Luigi Doldi come capolista. Ed è proprio Luigi Doldi a spiegarlo: «Eravamo in maggioranza con il centrodestra ed ora invece appoggiamo la candidatura a sindaco di Stefania Bonaldi per il centrosinistra: non si tratta di una scelta ideologica e nemmeno di schieramento; è invece il risultato di una valutazione crediamo obiettiva delle candidature in campo: quella di Stefania Bonaldi ci è parsa la più credibile e rassicurante». Per quale motivo? «La candidatura della Bonaldi si può sintetizzare in tre parole: autonomia, rispetto e competenza. Autonomia dai condizionamenti eccessivi dei partiti (cinque liste civiche che la sostengono vogliono pur dire qualcosa); rispetto degli alleati per le scelte amministrative da affrontare secondo il programma concordato; infine competenza per riconoscere il merito e l’impegno dei collaboratori». In che cosa si differenza la vostra lista civica dalle altre? «Fra le liste civiche» afferma sicuro Doldi, «la nostra è la più attrezzata per esperienza acquisita dal sottoscritto in consiglio comunale, e per l’assoluta libertà di opinione nel segno del bene pubblico». Cristina Colombi - psicologa e psicoterapeuta - è la seconda della lista. A lei chiediamo quale sia il tema amministrativo che più le sta a
cuore. «Il tema dei servizi sociali sia per ragioni professionali che per sensibilità civica: attenzione alle nuove povertà, ma anche a progetti e bandi di Stato e Regione che possono incrementare molto le disponibilità finanziarie del Comune altrimenti in grave sofferenza». Simone Chiodo - funzionario assicurativo occupa il terzo posto nella lista. «Sono alla prima esperienza di candidato»
Grillo ha saputo conquistare piazza Duomo Solo una moda? Lo si è detto venti anni fa anche per il movimento della Lega e non è stata proprio una passeggiata per i partiti tradizionali. Accanto a lui, sul fondo del palco, un gruppo di giovani, nuovi all’impegno politico ed amministrativo, ma tutt’altro che improvvisati e sprovveduti; dicono di sé - «siamo cittadini normali» – ma promettono (parola di Beppe Grillo!) non solo che faranno «le sentinelle» in consiglio comunale, ma di più: «Racconteremo tutto ai cittadini e a loro demanderemo le scelte più importanti a suon di referendum».
Danilo Toninelli è il portavoce del Movimento «dei Grillini» per Crema e il Cremasco. «Da tempo» dice, «non si vedeva tanta gente a Crema per un comizio politico, risultato di una organizzazione perfetta e senza spese». Il Movimento si identifica in tutto e per tutto in Grillo: è lui depositario del simbolo, è lui che riempie le piazze, è lui ad indicare gli obiettivi. «Questo è vero solo in parte; Grillo è l’ispiratore, si deve a lui una modalità di espressione e di contatto molto diretta con la gente, ma da lui nessuna diret-
dice, «ma l’interesse per l’ente pubblico mi è sempre stato presente; per formazione professionale sono portato ad analizzare il tema della finanza pubblica oggi di particolare importanza: più rigore ed efficienza nell’organizzazione dei dipendenti comunali sarebbe sicuramente importante per risparmi nella spesa. L’obiettivo di sintesi è perseguire il bene comune».
Luigi Doldi e Cristina Colombi
I suoi “grillini” lo promettono: «Con i referendum, saranno i cittadini a decidere
«Non dite più che siamo il terzo partito; dite che siamo il primo Movimento dei cittadini europei», detta ai giornalisti. Non è più il Beppe Grillo che conoscevamo dei monologhi televisivi, o per lo meno non solo: battute, lazzi ma anche abbondante dose di un vero e proprio programma politico. Un pubblico numeroso ed attento quello che ha riempito piazza Duomo a Crema per il “comizio” di Grillo lo scorso sabato; si può essere d’accordo o meno con quello che Grillo sta dicendo in cento piazze d’Italia, ma certamente è il fenomeno politico del momento.
Sabato 28 Aprile 2012
tiva né per la scelta dei candidati locali, né per la traduzione concreta a livello locale, dei motivi politici di fondo del Movimento». Alessandro Boldi è il candidato sindaco della lista «5 Stelle». Di quali idee ispiratrici del Movimento avete maggiormente tenuto conto nell’elaborare il programma elettorale per Crema? «Grillo a Crema ha fatto un grande discorso, quale nemmeno noi ci aspettavamo; ha dimostrato di tenere molto a questa città e la sua presenza non ha deluso, anzi crediamo abbia conquistato molti. Ha parlato della gestione pubblica dell’acqua, ha difeso il territorio agricolo, ha lanciato l’idea del commercio locale a chilometro zero, ha pretesa una gestione controllata delle società municipalizzate con concorso pubblico per gli amministratori, oculatezza nelle spese e strettamente finalizzate al servizio pubblico e non privatistico e affaristico: tutte questioni che ben si adattano alla nostra situazione locale».
Carabinieri, meglio del Barcellona
La squadra vincitrice del torneo calcetto memorial organizzato a Pandino dalla Croce Verde.
GIORNALE DI CREMONA E supplemento: IL PICCOLO GIORNALE DEL CREMASCO direttore responsabile: Sergio Cuti ilpiccolocremona@fastpiu.it direttore editoriale: Daniele Tamburini Società editrice: Promedia Società Cooperativa Via del Sale, 19 - Cremona Amministrazione e diffusione Via S. Bernardo 37/A - 26100 Cremona Tel. 0372 43.54.74 • Fax 0372 59.78.60 Direzione, redazione e prestampa Via S. Bernardo 37/A - 26100 Cremona Tel. 0372 45.49.31 - 45.13.14 Fax 0372 59.78.60
Redazione di Crema Piazza Premoli, 7 - 26100 Crema Tel. 0373 83.041 Fax 0373 83.041 Pubblicità Tel. 0372 43.54.74 Fax 0372 59.78.60 www.immaginapubblicita.it Stampa: SEL - Società Editrice Lombarda 26100 Cremona Autorizz. del Tribunale di Cremona n° 357 del 16/05/2000
Pubblicazione associata all’Uspi (Unione Stampa Periodica Italiana) Progetto Grafico: Gianluca Galli Numero chiuso in tipografia: Venerdì 28 Aprile alle ore 20
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Crema
Sabato 28 Aprile 2012
Conferenza stampa
Ancorotti: «Tasse riscosse dal Comune. Via Equitalia»
«Occupazione, lavoro, sviluppo» questi gli argomenti messi a tema dall’incontro voluto nel palazzo della provincia a Crema, da Renato Ancorotti alla presenza di Antonio Agazzi, candidato sindaco a Crema per il Pdl e degli assessori al Lavoro e alla Formazione della amministrazione provinciale Paola Orini e della regione Lombardia Gianni Rossoni. «Molte aziende si stanno interrogando se sia il caso di stare sul mercato; la crisi sta colpendo duramente le aziende del nostro territorio». Bisogna dare risposte rapide e profonde se si vuole invertire un percorso negativo; e non solo da parte del governo centrale ma anche nelle realtà amministrative dove molto si può fare per sostenere l’occupazione e le aziende. Ancorotti indica tutta una serie di comportamenti virtuosi che la nuova amministrazione di Crema dovrà attuare se vorrà essere all’altezza del difficile compito che abbiamo davanti. «E’ necessario anzitutto promuovere l’arrivo a Crema di nuove imprese; favorire il loro inserimento sul nostro territorio offrendo incentivi per i primi anni; per questo la prossima amministrazione comunale dovrà rinunciare ad alcune entrate sapendo che solo l’impresa porta ricchezza e posti di lavoro». E ancora: «Gli imprenditori che vogliono insediarsi a Crema chiedono infrastrutture moderne perché indispensabili per la competitività: il prolungamento della Gronda Nord e una nova arteria che dall’area industriale dell’ex Olivetti arrivi sulla PandinoSoncino. Chiedono che Crema, in quanto capo comprensorio, governi il processo di sviluppo che verrà promosso dalla realizzazione della nuova autostrada Brescia-Milano (Brebemi); attuare l’ampliamento del PIP di S. Maria e dell’ex area Olivetti». Uno dei problemi più pesanti in questo periodo di crisi, è dato, nell’immediato, dalla difficoltà a pagare le tasse per i modi brutali e burocratici percepiti dagli imprenditori con cui agisce Equitalia con le fredde cartelle esattoriali. «Se è giusto e doveroso» chiarisce Ancorotti, «che tutti paghino le tasse, è pur necessario che sia ristabilito e riscoperto un rapporto umano con il fisco; in tanti comuni questo lo si sta facendo riaffidando ai propri uffici la riscossione del credito e togliendolo ad Equitalia: è una possibilità che già oggi la legge concede ai Comuni, e vorrei tanto che il nuovo sindaco facesse così».
La campagna elettorale si sta facendo incandescente. «Non accuse, ma dati di fatto»
Agazzi attacca gli avversari: «Erano e rimangono sempre i soliti comunisti»
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di Tiziano Guerini
Renato Ancorotti
Tavolo permanente per lo sviluppo e l’occupazione con tutte le associazioni di categoria, i sindacati, l’amministrazione pubblica, gli imprenditori e gli istituti di credito perchè la crisi va superata assieme. Uno dei primi obiettivi? «Eliminare l’inutile burocrazia dal nostro comune: perché» si chiede Ancorotti, «per le pratiche urbanistiche si richiede il versamento in contanti? Perché, sempre all’ufficio di edilizia privata, non si accetta per gli atti di proprietà l’autocertificazione come prevede la legge?». Infine il capitolo della formazione. «Bisogna che l’amministrazione comunale lavori con l’università per creare dei corsi di formazione che seguano le richieste delle aziende; solo così si attiveranno sbocchi per il mercato del lavoro». A sostegno della relazione di Renato Ancorotti si schiera Paola Orini. «Abbiamo attivato in provincia il Tavolo per le politiche attive del lavoro, perché non realizzarlo anche per Crema il Cremasco?» Più articolato e complesso l’intervento di Agazzi che ha ringraziato Ancorotti per il contributo significativo che sta dando al programma elettorale. «Il nuovo sindaco» si impegna Agazzi, «dovrà lavorare per ricompattare il Cremasco, sia sul fonte dei sindaci sia su quello della attività delle società partecipate». Il candidato sindaco per il Pdl accetta anche l’impegno a realizzare meno introiti per il Comune per concedere più benefici alle imprese a fronte di un nuovo rilancio imprenditoriale. Intervento conclusivo di Gianni Rossoni in veste di assessore regionale al Lavoro e alla Formazione. «Grazie ai nostri candidati stiamo affrontando una campagna elettorale seria perchè ricca di proposte. E’ venuto il momento non di chiedere, ma di dare alle aziende, specie quelle in crisi perché non si rassegnino e sappiano raddoppiare i loro sforzi e le loro capacità manageriali».
na campagna elettorale aggressiva? Forse era partita in modo troppo blando: ora, avvicinandosi il momento del voto, occorre fare chiarezza perché emergano meglio le differenze». Non aggressione ma chiarezza, quindi: questo il pensiero di Antonio Agazzi candidato sindaco per il centrodestra, alla obiezione che alcuni gli rivolgono in riferimento ad alcune sue prese di posizione considerate forzature. «La verità è forse un'altra» afferma.«Sono stato spesso oggetto di attacco -personalmente e come centrodestra -; ora è giusto che ci sia da parte mia una reazione contro ogni strumentalizzazione». Chiarezza e reazione: queste le parole chiave di questi ultimi giorni di campagna elettorale da parte di Agazzi. «Chiarezza, per esempio, rispetto alla presenza nello schieramento di centrosinistra di una forte componente di matrice comunista». Sembra essere una accusa vecchia, datata anni Novanta, propria del bagaglio polemico berlusconiano. «Non è così e per due motivi. Si tratta di una presenza ideologica evidente e dichiarata: Paolo Ferrero a sostegno
della Federazione di sinistra a Crema, e Nichi Vendola per Sel, si rifanno esplicitamente alla dottrina comunista; lo stesso Pd ha al proprio interno una presenza che proviene storicamente dal vecchio Pci e si tratta non di una presenza qualsiasi, ma del gruppo dirigente». La prova? «La scomparsa in pratica della proposta socialista ridotta a semplice comparsa. Il secondo motivo è dato dal metodo tutto comunista di dividere il mondo in buoni e cattivi e di pretendere
E morto Emiliano Campari Apprendiamo con sorpresa e sgomento dell’improvvisa scomparsa per un malore, di Emiliano Campari presidente provinciale dell’Ordine degli Architetti. Figura molto conosciuta e apprezzata nel suo amato paese di Casaletto Ceredano, ma molto stimato anche a Crema dove svolgeva la sua attività di libero professionista con passione e professionalità indiscussa e dove molti amici e colleghi ora lo piangono. I suoi ultimi impegni di lavoro –
ma non era solo una questione professionale, c’era anche tanta passione e una sensibilità artistica particolare – erano rivolti al restauro della Cattedrale di Crema e a quello della chiesa del suo paese natale e di residenza. Il destino ha voluto che non potesse vedere compiuti e riportati al primitivo splendore i due monumenti che maggiormente amava. Esprimiamo sentite condoglianze alla moglie, ai due figli ed al fratello Pierfranco.
Le ricerche sono rivolte a candidati dell’uno e dell’altro sesso (L:903/77 e L. 125/91) - Trattamento dati personali secondo D.Lgs. 196/2003 visionabile sul sito www.maxwork.it • Aut. Min. Prot. N° 1239 - SG del 22/12/2004 Maxwork S.p.A. - Agenzia per il lavoro Sede Legale – via Dell’Esquilino, 38 – 00185 Roma Sede Amministrativa e Direzione Generale - Largo Porta Nuova, 14 - 24122 Bergamo
Manutentore meccanico per azienda operante nel settore chimico farmaceutico. Richiesta esperienza nella mansione e autonomia nella gestione del lavoro. Sede di lavor: vicinanze Crema Operaio addetto ai turboemulsori per azienda operante nel settore cosmetico. Richiesta l’esperienza pregeressa nella mansione. Sede di lavoro: vicinanze Crema
Ricerchiamo urgentemente sarta con esperienza e totalmente autonoma. Sede di lavoro: Chieve Tecnico di laboratorio, per azienda operante nel settore cosmetico, per miscelazione polveri. Richiesto titolo di studi ad indirizzo chimico e buona sperienza nella mansione di riferimento. Sede di lavoro: vicinanze Caravaggio.
Programmatore plc motion control hmi con esperienza. Indispensabile ottimo inglese e disponibilita’ a tresferte estere. Sede di lavoro: vicinanze Castelleone Imballatore industriale casse legno con esperienza nell’utilizzo della sparachiodi, macchinari taglio legno e carroponte. Sede di lavoro: vicinanze Crema
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di essere sempre dalla parte della ragione. Mi riferisco, per fare un esempio importante, alla questione delle Società partecipate. Non ci sto alla distinzione fittizia e strumentale fra “partecipate” buone e “partecipate” cattive, fra Scs Gestioni che va bene perché guidata da uno di sinistra (Bruno Garatti) e Scs servizi locali che va male perché ha come presidente uno indicato dal centrodestra (Ercole Barbati). Tutti sanno che non è così». A questo punto si impone un poco di cronistoria;
Agazzi non si sottrae. «Ammetto che all’interno del complesso delle società partecipate sia avvenuta una involuzione che avremmo fatto bene a denunciare tutti per tempo (ad esempio la mutata situazione economico-finanziaria dei Comuni che non sono più in grado di affidare lavori e gestioni di servizi pubblici a Scs servizi locali, così come non ho mai condiviso la decisione del Pdl di esprimere direttamente tutti i cinque componenti del Cda di Scrp), ma nessuno è autorizzato a mettere la testa sotto la sabbia e a chiamarsi fuori dalle proprie responsabilità. Che sono comuni e che devono essere affrontate – questa la mia convinzione e proposta – con la corresponsabilità di tutte le forze politiche. Altrimenti – e questa è la mia denuncia – si fa della strumentalizzazione e non ci sto». Un altro tema elettorale su cui Agazzi insiste è quello della politica delle entrate. «Vedo che il centrosinistra si lancia nel solito trucco delle promesse. Mi chiedo con quali risorse economiche? O si tratta di promesse puramente elettoralistiche, cioè destinate a svanire dopo il risultato elettorale acquisito; oppure il centrosinistra pensa di gravare sui cittadini con una nuova pressio-
Festa con «Pirati e ballerine» «Il futuro dovrà essere molto diverso dal passato» con questa espressione Antonio Agazzi canidato sindaco per il centro destra ha accolto la proposta della sua lista civica «Agazzi sindaco-Per Crema» di organizzare per sabato 28 aprile a partire dalle ore 16, al Campo di Marte una festa per bambini e ragazzi. «Pirati e ballerine» il titolo accattivante.
Italia dei valori e il suo gazebo
Sabato 28 aprile a Crema in Piazza Garibaldi dalle ore 9alle ore 13sarà allestito gazebo dell'Italia dei Valori. Saranno presenti, l’onorevole Sergio Michele Piffari, segretario regionale Lombardia e il consigliere provinciale Clara Rita Milesi.Presso il gazebo si potranno raccogliere le firme per la proposta di legge popolare per l'abolizione del contributo pubblico ai partititi.
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Crema
Sabato 28 Aprile 2012
Monteverdi, una serata con Cavalli
In memoria di Adolfo Bossi, concerto all'Auditorium «Manenti» il 28 aprile, ore 21. Ad accompagnare il Coro, dieci valenti musicisti
A
un anno dalla scomparsa del concittadino Adolfo Bossi, il Coro Monteverdi di Crema ne onora la memoria dedicandogli un concerto in programma sabato 28 aprile ore 21 all’auditorium «Bruno Manenti» in Crema: «Sinfonie, arie e cori» dalle opere di Francesco Cavalli. Estimatore e profondo conoscitore della musica barocca, appassionato ammiratore del Coro Monteverdi, in cui canta la figlia, Adolfo Bossi sarebbe stato entusiasta di un programma che occupa tutta una serata con opere di Francesco Cavalli, certamente il compositore più noto dei molti che hanno costituito tutta una lunga generazione di musicisti cremaschi. E’ anche la prima uscita pubblica del Coro Monteverdi sotto la diretta attenzione del neo presidente Enrico Tupone. Il direttore del coro dal 1986, il maestro Bruno Gini, affronta il programma della serata con entusiasmo anche se accompagnato, come è tradizione per ogni vero artista, da un poco di apprensione: «Naturalmente la nostra preparazione a stata curata in ogni particolare; la musica di Francesco Cavalli la conosciamo bene per averla praticata
La campagna elettorale dà nuovo vigore a vecchie battaglie. Sono ormai tre anni che i residenti di via Prati, nel quartiere di Santa Maria, stanno portando avanti la loro protesta. Da un giorno con l’altro, si sono visti transennare l’ingresso a via Novelletto, praticamente una prosecuzione di via Prati e, fino ad allora, senza soluzione di continuità. Dopo aver raccolto 90 firme, per protestare contro questa decisione improvvisa e averle depositate in Comune; dopo una serie di riunioni di quartiere, a cui hanno partecipato diversi consiglieri comunali, i residenti non hanno ancora ottenuto una spiegazione soddisfacente. «Via Novelletto è stata trasformata in una via privata e non possiamo più entrarci per raggiungere via Prati. Al contrario, dobbiamo fare un giro di un paio di chilometri. Le barriere sono comparse all’improvviso, senza che ci sia mai stata data una spiegazione logica, se non che in via Novelletto ci sono delle famiglie con bambini, che vogliono giocare sicuri in strada.
Enrico Tupone e, a sinistra, il Coro Monteverdi
molto. Sicuramente tutto andrà per il meglio. Una nuova tappa importante per la valorizzazione della tradizione musicale cremasca». Un programma, si diceva, interamente dedicato alla musica di Francesco Cavalli e alla evoluzione del suo estro musicale analizzato stavolta in chiave operistica. Gini così presenta il programma: «Sinfonie, ad introdurre le scene delle diverse composizioni operistiche, e poi arie famo-
se e cori entusiasmanti di composizioni che vengono riscoperte non solo dagli esperti, ma anche dal grande pubblico dopo qualche tempo di ingiusta dimenticanza. In questi giorni, l’opera “Didone” di Francesco Cavalli è in cartellone a Parigi». In programma per il 28 aprile, invece, altre opere: dopo una introduzione al concerto da parte del coro con Alma Redemptoris Mater e il Magnificat Tertii Toni: duetti, arie, recitativi tratti da «La Calisto, Gli amori di
Apollo e di Dafne, il Giasone, l’Eliogabalo e l’Ercole Amante». Ad accompagnare il coro Monteverdi una orchestra di dieci valenti musicisti (violini, viole, violone, trombe, liuto, fagotto e organo ) appartenenti a diverse formazioni, tutti specializzati in musica barocca. Ogni brano musicale verrà presentato e contestualizzato dalla voce narrante di Rachele Donati De Conti. Di assoluto valore anche i solisti: Igor Denti alto, Fer-
nando Pibernat tenore, Piermarco Vinas basso, fra i quali spicca la mezzosoprano Lucia Cirillo. Cremasca, si avvia allo studio della musica all’Istituto Civico Musicale Cremasco Folcioni e nel corso degli anni Novanta fa parte del Coro Monteverdi. Naturalmente molti sono i riconoscimenti ottenuti in seguito, e tante le esperienze in tutti i teatri più importanti d’Europa, in concerti con importanti orchestre barocche. Per Crema un evento.
Il “muro di Berlino” in via Prati a S. Maria, e la “deviazione” di via Cadorna
Obbrobri da cancellare, dopo le elezioni di maggio
Tutto qui. Per di più, è già capitato che le autoambulanze siano dovute entrate in contromano in via Prati, perché non era possibile diversamente. Quello che tutti pensano e nessuno dice è che la decisione sembra dovuta a un intervento dall’alto… ». Via Prati non è l’unica strada i cui residenti lamentano di essere rimasti inascoltati, pur avendo raccolto firme e presentato richieste a ripetizione. Un altro caso, infatti, è quello di via Cadorna, a Castelnuovo, nella zona del sottopasso di San Bernardino, dove i cittadini dicono di non vedere l’ora che cambi amministrazione, visto che l’attuale si sarebbe disinteressata del loro problema, rifiutando di prendere in considerazione qualsiasi proposta alternativa. «Non siamo certo rassegnati a
far valere le nostre ragioni» ci comunica il portavoce del gruppo. «Siamo convinti che sia stata un’assurdità la scelta di deviare a destra le auto provenienti dal ponte, impedendo loro di scorrere drit-
In gita al teatro La Scala di Milano con l’associazione La Tartavela
Domenica 29 aprile 2012, l’associazione La Tartavela di Crema, propone una visita guidata al museo del teatro La Scala di Milano. La partenza è prevista per le ore 13.30 davanti al negozio di abbigliamento “Il Setaccio” di Crema, in piazza Marconi, 30. Il costo complessivo della gita è pari a di 30 euro. La Tartavela è un'associazione che si occupa della salute mentale. Da tempo è attiva con il servizio di sportello "Parla con me" per l'accoglienza e l'informazione sulle problematiche relative alla salute mentale. Per quanti volessero contattare in forma anonima e discreta l'Associazione per qualunque quesito ed aiuto possono scrivere all'indirizzo contattaci@tartavela-crema.net.
te fino al sottopasso. A maggior ragione visto che, quando c’è molto traffico, le auto si bloccano per diversi minuti. Se in questo modo si intendeva migliorare il flusso viabilistico, la missione è fallita».«La
cosa che ci offende di più» avvertono in via Cadorna, «è che l’amministrazione comunale crede di averci risolto il problema e si permette anche di scriverlo sui suoi volantini. La realtà è che abbiamo raccolto più di 600 firme e inviato decine di lettere al sindaco e al difensore civico, senza mai ottenere nulla. Durante questa campagna elettorale, l’unica a essersi interessata della nostra questione è stata la candidata sindaco del centrosinistra, Stefania Bonaldi, che non ha promesso nulla ma quantomeno ha riconosciuto che la situazione è da rivedere». La stessa Bonaldi è interlocutrice privilegiata anche dei residenti di via Prati, di cui riconosce il disagio: «Ho potuto constatare di persona, durante il mio tour nel quartiere di S. Maria, il problema sorto
in via Prati. Non è mio stile fare promesse che non vengono mantenute, ma la chiusura di via Novelletto con una sbarra necessita di una verifica presso gli uffici. Questo intervento ha avuto l’effetto di compromettere la mobilità, che si presenta per niente fluida. Da sindaco o da consigliere comunale sarà mio compito presentare una soluzione. Ad ogni modo, per quella zona vi è un’altra priorità: la sistemazione del parcheggio, che dev’essere prontamente riqualificato in modo da diventare facilmente accessibile». E per via Cadorna? «Inmerito, dobbiamo essere oggettivi e realisti: non sarò un sindaco che distruggerà tutto quanto è stato fatto in passato ma bisogna studiare in maniera seria il flusso di traffico lungo quell’asse viario, raccogliendo dati e tenendo in considerazione il parere dei residenti, che ho già avuto modo di incontrare. E’ finita l’epoca del pressappochismo: per poter agire sulla mobilità servono competenze». Gionata Agisti
Elezioni a Crema, confronto al Panathlon con qualche sbadiglio
«Ludis Iungit», lo sport unisce. Deve aver pensato proprio al motto del Panathlon il presidente della sezione di Crema, Fabiano Gerevini, organizzando per i propri soci una conviviale dedicata allo sport a Crema, alla presenza dei candidati sindaco della città delle prossime elezioni amministrative di maggio. In realtà alla fine si è trattato non solo di una riunione fra candidati, ma sostanzialmente anche della indicazioni di programmi non molto dissimili fra di loro. Qualcuno potrebbe pensare che con lo sport si tratti un argomento minore nel contesto di un programma elettorale (forse l’ha pensato anche qualcuno degli ospiti); in realtà lo sport muove passioni ed interessi, due questioni tutt’altro che secondarie, che
fanno opinione pubblica. Presenti cinque dei setti candidati sindaco: Antonio Agazzi (centrodestra), Gianemilio Ardigò (Verdi europei), Alessandro Boldi (lista 5 Stelle), Giuseppe Buttino (lista Genitori sempre) e Alberto Torazzi (Lega Nord); assenti giustificati Stefania Bonaldi (centrosinistra) e Andrea Bergami (Intraprendere). Il presidente Fabiano Gerevini che non solo è uomo di interessi sportivi ma è stato per molti anni componente della Consulta dello Sport del comune di Crema, e quindi conosce dall’interno molte problematiche specifiche di carattere amministrativo, accende i riflettori su cinque domande. Eccole: «Impianti sportivi e convenzioni d’uso e di manutenzione con le associa-
zioni; spazi sportivi per tutti a Crema?; iniziative di sport per i giovanissimi: quale sostegno alle società sportive e alle famiglie per favorire la partecipazione?; velodromo e palazzetto dello sport, due questioni irrisolte; bocciodromo e centro natatorio, due questioni aperte». Gli interventi dei candidati toccano questioni di fondo: carenza di risorse finanziarie dell’ente pubblico; necessario coinvolgimento dei privati; oltre alle società ed alle famiglie anche la scuola dovrebbe fare di più; per gli impianti sportivi sarebbe già molto mantenere l’esistente. Gli interventi dal pubblico: Mario Palmieri in rappresentanza del Coni provinciale, e Dario Dolci per i giornalisti. Critici, ma non potrebbe essere altrimenti.
I candidati sindaco si sfideranno nella sede dell’Autonoma artigiani Le prossime elezioni amministrative cadono in momento di particolare difficoltà dal punto di vista economico, politico e sociale che non ha, purtroppo, risparmiato la città di Crema e il suo territorio. La crisi che stiamo attraversando richiede un forte impegno da parte di tutti coloro che possono creare le condizioni per far ripartire il nostro sistema economico e noi siamo consapevoli che la soluzione ai problemi
passi anche da un’oculata e seria gestione della politica locale, attenta alle tematiche delle realtà territoriali, capace di coglierne istanze e criticità e in grado di valorizzarne caratteristiche e peculiarità. Al fine di rappresentare la situazione degli artigiani e dei piccoli imprenditori locali, facendoci interpreti delle loro problematiche e richieste, e volendo offrire un contributo all’individuazione delle possibili so-
luzioni alle questioni sul tappeto, abbiamo ritenuto opportuno invitare tutti i protagonisti delle elezioni amministrative, sia “candidati sindaco” che aspiranti consiglieri comunali, alla “parte pubblica” all’Assemblea annuale dei soci dell’associazione Autonoma artigiani cremaschi in programma per domenica 29 aprile alle ore 11 nella sala delle conferenze del San Luigi” in via Bottesini. Autonoma Artigiani
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Crema
Sabato 28 Aprile 2012
Trofeo Dossena
Presentazione 8 maggio Le 8 squadre del torneo
ll Comitato organizzatore del Trofeo Dossena presenterà la 36° edizione che si svolgerà martedì 8 maggio alle ore 21 al teatro San Domenico. Nel corso della serata saranno consegnate le Stelle del Dossena «Premio Giorgio Giavazzi» in collaborazione con «La Gazzetta dello Sport». Squadre partecipanti: Milan, Atalanta, Parma, Chievo, Albinoleffe, Esporte Clube Bahia (Brasile), Stella Rossa di Belgrado e Slavia Praga (Repubblica Ceka).
Durante la Fiera di S.Maria
Il furto di energia elettrica: le denunce
Nei giorni di svolgimento della tradizionale fiera di Santa Maria, un incaricato dell'Enel ha richiesto l'aiuto della polizia per la verifica sulla corretta gestione dei contatori provvisori di fornitura di energia elettrica, dati in uso ai titolari delle giostre. Nel corso della verifica è emerso che su diversi contatori era stato posizionato un meccanismo che rallentava il conteggio energia fornita agli utenti. Ultimati i controlli sui singoli intestatari dei contatori, il Commissariato ha segnalato all'Autorità giudiziaria i titolari di 6 attrazioni, due dei quali residenti nel Cremonese. A tutti è stata notificata l'elezione di domicilio, dato che dovranno rispondere del reato di furto di energia elettrica.
Alla scuola materna Montessori
Parco giochi intitolato a Giuseppe Garraffo
Un “parco giochi” accessibile a tutti i bambini, anche per quelli diversamente abili: questo l’obiettivo ormai felicemente raggiunto (inaugurazione oggi sabato 28 aprile ore 10) dalla scuola materna comunale di via Bottesini «Iside Franceschini» già scuola materna Montessori. La collaborazione fattiva fra l’associazione Amici del Montessori e il Comune di Crema (il costo equamente diviso per un totale di 70.000 euro) ha portato ad un risultato che la presidente della associazione Selene Garraffo sottolinea come esempio per altre realtà comunali. L’assessore all'Istruzione, Laura Zanibelli, a sua volta ricorda come «le aree giochi si sono potute realizzare grazie alla generosità dimostrata in tutti questi anni dai volontari, alle donazioni di aziende, famiglie e associazioni ricevute in ricordo di Giuseppe Garraffo, medico e segretario generale della Cisl medici nazionale». Ed è appunto a Giuseppe Garraffo che è intitolato il nuovo parco giochi.
Carpfishing
Pesca adatta a bimbi e diversamente abili
L’Associazione sportiva «A.S.D. Carpfishing nel cuore» è nata da tre anni e ad oggi conta 30 iscritti. La sede amministrativa è a Cremosano e la sede operativa presso il Laghetto Torrettone in località Trucazzano. Il carpfishing è una specifica tecnica di pesca sportiva volta alla cattura della carpa e di altri grossi ciprinidi con le stesse abitudini alimentari, e si pone come obiettivo la loro cattura; ma dopo vengono sistematicamente rilasciati non prima di avere fatto una foto ricordo con l’esemplare. lo scorso fine settimana «A.S.D. Carpfishing Nel Cuore» ha partecipato all’annuale Fiera della Pallavicina a Izano, ed in quest’ambito è stata promuossa la pesca e lo sport in genere per i bambini e per diversamente abili. Quello che è stato proposto in fiera la domenica di Pasqua e il lunedi dell’Angelo, si chiama «lancio Tecnico Leggero» per i bambini, ma molto adatto anche per i disabili. L'intento dell'associazione è quello di creare corsi di pesca inizialmente a carpfishing in seguito pesca a mosca, trota lago e per il futuro anche altre tipologie. Il prossimo grande impegno sarà per settembre con la festa a Crema intitolata «Sport e Disabilità». Un doveroso ringraziamento va, ovviamente, alle persone aderenti all’Associazione «A.S.D. Carpfishing nel Cuore» che si sono prodigate nell’intento di portare una disciplina sportiva al centro dei diversamente abili.
Celebrato l’anniversario (10 anni) dei restauri dell’oratorio dei Sabbioni Dieci anni fa, nell’aprile del 2002 (foto a destra), si concludevano i restauri dell’oratorio dei Sabbioni, un intervento che ha cambiato radicalmente il volto del Centro parrocchiale della frazione cittadina, consegnando alla comunità un vero e proprio “gioiellino” in grado di ospitare le molteplici attività presenti e contribuendo, nel contempo, al fiorire di numerose altre iniziativa ci carattere ricreativo, sportivo e culturale. Per celebrare degnamente l’importante anniversario del decennale, la comunità dei Santi Lorenzo Martire e Francesco dei Sabbioni ha predisposto una “tre giorni” di festa che ha preso il via venerdì 20 per concludersi domenica 22 aprile. Venerdì 20, nel salone «San Filippo Neri» c’è stato un incontro con il giovane cremasco fra Da-
vide, originario della parrocchia di San Giacomo, sul tema della vocazione. Domenica scorsa la messa è stata celebrata all’interno dell’oratorio e
presieduta da padre Gianni Landini, il parroco che portò a compimento gli interventi di restauro della struttura, mentre al termine della celebrazione eucaristica si è proceduto all’intitolazione del campo di calcio a Giovanni Paolo Cremonesi, conosciuto da tutti come «Paolo Sport», notissima figura del quartiere che tanto si è speso per lo sport e l’oratorio dei Sabbioni. «L’oratorio vive in diversi ambiti» ha sottolineato il parroco dei Sabbioni, padre Giuseppe Fornoni, «e i più immediati sono quelli distensivi come i giochi, lo sport, il bar e le cene. A sostegno di tutto ciò, però, c’è la parola di Dio che si accoglie e concretizza nel catechismo, nella catechesi e nella preghiera che realizza una profonda sintesi tra fede e vita»
Abbonamento «cinque giorni» Studenti, la protesta continua
Idea di un boicottaggio a oltranza: viaggi gratis in corriera. Nel mirino i pullman di Adda Trasporti
C
di Gionata Agisti
ontinua la protesta degli studenti pendolari contro i pullman di Adda Trasporti, di cui si servono ogni giorno per raggiungere le scuole di Crema da ogni parte del territorio. Nel mirino degli studenti, gli aumenti decisi dalla società ma, soprattutto, la cancellazione dell’abbonamento 5 giorni, ritenuto il più conveniente per i loro interessi. Su quest’ultimo punto, però, Adda Trasporti è stata irremovibile, in quanto la tipologia di abbonamento è ormai incompatibile con la normativa regionale in materia e solo la nostra provincia ne beneficiava in tutta la Lombardia. I pendolari, però, lamentano anche affollamenti e ritardi dei mezzi di trasporto che, ai loro occhi, non giustificano per nulla gli aumenti decisi da Adda Trasporti. Da qui, l’idea di un boicottaggio a oltranza, comprendente anche viaggi gratis, senza acquisto di biglietti. La legge, infatti, impedisce di far scendere i minorenni dai mezzi di trasporto fino a che non siano arrivati a destinazione. Chi non se la sente di adottare un provvedimento così radicale, si sta già organizzando per andare a scuola in bicicletta, in treno o accompagnato in auto dai genitori che, per inciso, si dichiarano al fianco dei figli
in questa battaglia e comprensibilmente, considerato che sono loro i veri danneggiati dall’aumento dell’abbonamento. Sono attese anche assemblee in tutti gli istituti scolastici e una manifestazione pubblica per le vie di Crema è prevista per giovedì 3 maggio ma, nelle intenzioni degli studenti, la mobilitazione contro Adda Trasporti proseguirà fino a che l’obiettivo non sarà raggiunto. E, tuttavia, il fronte dei contestatori non è così unito: a mostrare da subito qualche crepa è la posizione assunta dal Comitato pendolari cremaschi, di cui è porta-
voce Stefano Begotti. Il Comitato riunisce un centinaio di persone, che utilizzano i mezzi di trasporto per lavoro, e prende parzialmente le distanza dagli studenti. «Nulla da obiettare in merito alle ragioni della protesta» ci spiega Begotti. «Quelle rimangono valide anche per noi ma, come ho più volte sottolineato, la cosa più importante è non passare dalla parte del torto e, nel caso dell’azione programmata dagli studenti, ne vedo il rischio. L’iniziativa che avevo loro suggerito e che mi sembrava più adatta in questo frangente consisteva nel com-
A ottobre, la Cattedrale sarà presentata nel suo splendore
prare il biglietto ma non mostrarlo al controllore». «A mio parere» continua Begotti, «sarebbe stato meglio attendere prima di prendere posizioni così radicali. È infatti in corso una trattativa con Adda Trasporti, riguardo ad alcuni temi sollevati dai pendolari e, da parte dell’azienda, mi sembra di aver riscontrato la buona volontà di venire incontro ad alcune nostre esigenze. Mi riferisco alla possibilità di rateizzare l'abbonamento e all'eliminazione delle penali, in caso di recesso anticipato dell'abbonamento annuale. Considerate queste aperture, avrei atteso le risposte da parte di Adda Trasporti». Quest’ultima, per tramite del suo direttore di esercizio, Corrado Bianchessi, preferisce evitare commenti in merito all’azione di protesta: «Mi limito a dire che le regole valgono per tutti e non sono regole che abbiamo stabilito noi: non faremo scendere nessuno dal pullman perché non ha il biglietto, semplicemente, non lo faremo salire. Il problema verrà così risolto a monte. Apprezzo, invece, le posizioni più concilianti, perché vengono incontro ai nostri obiettivi, che sono quelli di rendere il servizio che offriamo sempre più innovativo, competitivo e accessibile. È stato avviato un tavolo di confronto e spero che possa portare a soluzioni le più condivise possibili».
Lavori al Duomo
«Per la festa del Patrono in giugno sarà impossibile; contiamo però di presentare la nostra Cattedrale in tutto il suo splendore per il mese di ottobre». Così dice monsignor Vito Barbaglio presidente della Commissione per i restauri. «Fra maggio e giugno, però» aggiunge l’architetto Vania Zucchetti della stessa commissione e incaricata dei rapporti fra committenza e ditte, non-
ché delegata per i rapporti con la stampa, «verranno tolti i ponteggi esterni che occupano la piazza, e poi progressivamente anche quelli che si trovano sull’esterno dell’abside e da ultimo quelli verso la torre civica». Ma per quanto riguarda l’interno della Cattedrale come procedono i lavori? «Proseguono alacremente anche se si tratta di lavori complessi e delicati. Ormai sistemate le vetrate con una accurata pulitura, in via di completamento il pavimento che presentava numerosi avvallamenti e vere e proprie crepe, a buon punto anche i lavori di restauro dei lacerti degli affreschi che incominciano ad apparire in tutta la loro bellezza». Già in posizione l’altare, mentre mancano ancora le opere in marmo commissionate allo scultore Mario Toffetti che dovranno completare il presbiterio. Nessun intoppo, allora, nessuna spiacevole sorpresa? «Nulla di particolarmente grave ( le sorprese con lavori di questo genere sono sempre all’ordine del giorno) se si esclude una situazione di relativo dissesto della parte terminale del campanile che si è notata durante la posa del nuovo impianto di illuminazione della piazza, cui dovremo provvedere nonostante non fosse in preventivo».
Ultimi ritocchi? «A settembre saranno completati i restauri degli arredi lignei, dal portale ai confessionali; poi rimarrà da appendere sul fondo dell’abside il nuovo grande quadro dell’Assunta che sostituirà l’Annunciazione; si tratta di un’opera di discrete dimensioni (2,5 metri per 5 metri) che ha visto progressivamente l’intervento di ben tre artisti locali ma di grande fama: Vincenzo Civerchio, Carlo Urbino e Mauro Picenardi». Ancora un poco di pazienza e poi avremo una Cattedrale tutta nuova da mostrare a visitatori e turisti.
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Crema
Sabato 28 Aprile 2012
La sede cremasca di Confcommercio, in via del Commercio, inaugurata lunedì scorso. Presente Carlo Sangalli
«Le aziende chiedono di non essere lasciate sole»
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ttiva già da un po’ di tempo, la sede cremasca di Confcommercio, l’ultima associazione di categoria approdata a Crema, è stata ufficialmente inaugurata lunedì scorso nella zona industriale, guarda caso proprio in via del Commercio. L’evento ha visto la partecipazione del presidente nazionale dell’associazione, Carlo Sangalli, venuto di persona a festeggiare l’apertura della nuova sede, che ha colto l’occasione per affrontare la situazione allarmante in cui si dibatte l’economia, specie quella dei servizi, che la Confcommercio chiede a gran voce di difendere e rilanciare. «È bene ricordare» sottolinea Sangalli, «che il nostro settore garantisce il 58% del pil nazionale e il 53% dell'occupazione. Proprio per questo occorre che la politica intervenga, perché la fiducia della gente è ormai ai minimi storici. Quest'anno, i consumi sono diminuiti del 2,7% ma, se cala la domanda interna, la risposta non può essere un aumento dell’Iva, al contra-
Da sinistra: Bruno Bruttomesso, Gianni Rossoni, Claudio Pugnoli, Carlo Sangalli, Bruno Tancredi di Clarafond e Massimiliano Salini
umile, nel senso che sappia ascoltare le esigenze delle imprese, ma autorevole e determinata, per poterle trasmettere a chi ha la responsabilità di prendere decisioni. Come spiega Claudio Pugnoli, presidente provinciale di Confcommercio: «Le aziende chiedono di non essere lasciate sole ma questo comporta un aumento di responsabilità. A tutti e a ciascuno è chiesto di fare di più. Arriviamo a Crema con umiltà ma anche con l’orgoglio
rio di quanto programmato dal governo che, entro il 2014, ha previsto ulteriori incrementi dell'imposta. In questo modo, verranno bruciati 38 miliardi di euro di potenziali consumi. Quello che serve, invece, è mettere in campo provvedimenti coraggiosi: una radicale revisione della spesa pubblica e una lotta all'evasione, per ridurre al più presto il livello della pressione fiscale, che sta diventando insostenibile». Occorre, dunque, un’associazione
di essere la più grande confederazione italiana. Proprio qui, abbiamo un esempio eloquente di quanto la crisi di una grande impresa, la Olivetti, sia stata superata grazie al sostegno alla nascita di piccole e medie imprese. Le stesse che ancora oggi rendono questo territorio particolarmente dinamico». Quell’«A tutti» riguarda ovviamente anche la politica, rappresentata, lunedì, dall’assessore regionale al Lavoro, Gianni Rossoni e dal presidente della
Provincia, Massimiliano Salini, intervenuti insieme al sindaco Bruno Bruttomesso, al prefetto Bruno Tancredi di Clarafond e al vescovo Oscar Cantoni. Alla Regione, Confcommercio riconosce il lavoro che sta facendo con la promozione delle reti di impresa, importanti nel favorire il dialogo tra i diversi settori del mondo produttivo. Il presidente Salini, invece, sottolinea l'urgenza di una rappresentanza politica ma anche associativa, che torni a mettere al centro la persona che investe. «È un problema di mentalità» invita a riflettere il presidente della Provincia: «Deve tornare a essere l'imprenditore l'asse attorno a cui modellare un sistema di regole e non viceversa. Dobbiamo rigettare l'idea, dominante ormai da molti anni, che la ripartenza sia possibile, pur continuando a schiacciare in un angolo proprio la cultura imprenditoriale, l'unica che invece può liberare le energie creative che servono alla causa». Gionata Agisti
A maggio il primo Motoraduno città di Crema-Narciso Panigada
Prosegue intenso il programma del Moto club Crema che, dopo aver iniziato la stagione sportiva con un ottimo pranzo in riva al lago d’iseo, si prepara per affrontare un mese di maggio piuttosto impegnativo e ricco di proposte per tutti i gusti. Gli eventi inizieranno sin dal primo giorno del mese. Il 1° maggio durante la mattinata sarà infatti occasione di ritrovo, per i soci e tutti gli appassionati, alla sede del club in via Bergamo 1 di Santa Maria. In tale occasione si terrà la tradizionale benedizione delle motociclette; nell’arco della mattinata i soci saranno inoltre a disposizione di tutti gli amici che volessero ricevere informazioni in merito alla vita del club, le iniziative e le gite. Il 13 maggio sarà invece la volta del 1° Motoraduno città di Crema–Narciso Panigada. L’evento intitolato allo storico presidente del club, aperto a tutti i tipi di due ruote, si terrà presso la sede del moto club. Dalle ore 8.30 alle 10.30 si terranno le iscrizioni e l’accoglienza dei motociclisti. Dalle ore 10.30 sarà invece la volta del giro
Il coraggio di una scelta
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Un voto per OBIETTIVO CREMA
LISTA CIVICA
è un voto per
Stefania Bonaldi
Committente responsabile Doldi Luigi
turistico; la carovana di moto sfilerà, infatti, per le vie di Crema e proseguirà in direzione delle mura storiche di Soncino e della sua Rocca per poi arrivare a Torre Pallavicina dove i motociclisti si fermeranno nel palazzo storico Barbò per l’aperitivo. A seguire il corteo proseguirà fino in zona di Calcio
per poi far rientro in centro a Crema per il pranzo, le premiazioni delle varie categorie e la visita libera del Duomoe del centro storico. Parallelamente al raduno, la commissione sportiva del club sta inoltre organizzando per il 19-20 maggio la gita alla diga del Vajont. Il club ricorda che, per tutti gli iscritti, gli eventi di cui sopra saranno validi per accumulare i punti necessari a stilare la classifica dei 5 piloti + 1 passeggero che ha fine hanno saranno incoronati vincitori del campionato sociale. Per chi volesse ricevere maggiori dettagli in merito al tesseramento, all’iscrizione delle moto d’epoca al registro storico, agli eventi del club e al 1° Motoraduno Città di Crema può contattare i seguenti numeri: 0373259596, 393-9587265 oppure visitare il sito internet motoclubcrema.xoom.it, il gruppo facebook: Amici del moto club crema e recarsi alla sede del club ogni venerdì dalle ore 21,30. Alessio Doldi
Madignanese, avviata la stagione dei cicloamatori
Candidati 1
Luigi Doldi
Consigliere uscente
2
Cristina Colombi
Psicologa-Psicoterapeuta
3
Simone Chiodo
Funzionario Assicurativo
4
Maria Angela Malpezzi
Impiegata
5
Gian Battista Valvassori
Impiegato Tecnico
6
Daniela Maria Tovena
Medico Cardiologo
7
Mario Luigi De Petri
Commerciante
8
Laura Vivona
Insegnante
9
Alberto Zambelli
Libero Professionista
10
Gianna Graziella Paiardi
Infermiera
11
Lino Lodetti
Funzionario Banca
12
Susanna Folli
Insegnante
13
Franco Patrini
Funzionario Banca
14
Giulio Cardisperi
Volontario Internazionale
15
Katia Riboli
Commerciante
16
Ivano Lino Matterazzo
Artigiano
17
Maria Stefania Piloni
Commerciante
18
Massimo Riboli
Commerciante
19
Ernesto Capetti
Libero Professionista
20
Erminio Giuseppe Fiorio
Geometra
Ci siamo! Ormai le ruote si sono scaldate e la stagione per i cicloamatori della Madignanese sta partendo: il 25 aprile con inizio alle ore 13 presso il comune di Moscazzano è iniziato il minicircuito detto «dei 3 fiumi-Coppa Kärcher» per la categoria «giovanissimi» e riservato alle mountain bike. L'organizzazione è stata a carico della Polisportiva Madignanese con il patrocinio dell'assessorato allo sport del comune di Moscazzano. B.B.
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Crema
Sabato 28 Aprile 2012
La Coim ha festeggiato i primi 50 anni
Mario Buzzella, fondatore dell’azienda, ha ricevuto la cittadinanza onoraria di Offanengo. Inaugurati i nuovi laboratori
L
unedì sera, a Offanengo, Mario Buzzella - presidente e fondatore della multinazionale Coim insieme a Cesare Zocchi - ha ricevuto dalle mani del sindaco Gabriele Patrini la cittadinanza onoraria. È stato il coronamento di una giornata di festeggiamenti, dedicati ai 50 anni dell'azienda di prodotti chimici. Iniziata nel pomeriggio, con un rinfresco nella sede di via Ricengo, nello spiazzo davanti ai nuovi laboratori inaugurati per l'occasione, la festa è poi terminata con la cena al PalaCoim, il palazzetto sportivo nato grazie alla sponsorizzazione dell’azienda stessa. All'evento hanno preso parte i principali rappresentanti delle istituzioni e dell'economia locale, che hanno reso omaggio a una realtà produttiva tra le principali al mondo nel proprio settore. In tutti questi decenni, la Coim ha sempre seguito la strada dell'innovazione tecnologica e della ricerca, collocandosi all'avanguardia nel
la rassegna
proprio comparto. L'ultima tappa è rappresentata proprio dai nuovi laboratori, che rispondono a un’esigenza fortissima della clientela. «La Coim funge da anello di congiunzione tra il settore chimico, da cui ricava le materie prime per produrre i suoi polimeri e il manifatturiero, di cui fanno parte i nostri clienti» spiega Francesco Buzzella, figlio del fondatore e uno degli amministratori dell’azienda. «Sono loro a chiederci soluzioni sempre più innovative e meglio rispondenti alle esigenze di un mercato in continua evoluzione. Quello che facciamo è dunque studiare formulazioni chimiche sempre più raffinate, per ottenere risultati di eccellenza». Nei laboratori della multinazionale, si realizzano prodotti che vengono poi utilizzati dai clienti per fabbricare materiale resistente al calore e a qualsiasi forma di abrasione o di solvente. Per controllare le fasi della lavorazione, la Coim ha quindi
Il taglio del nastro dei nuovi laboratori di Coim. Riconoscibile Mario Buzzella (in prima fila, terzo da destra) e il sindaco di Offanengo, Gabriele Patrini (primo da destra). Molte le autorità presenti.
deciso di concentrare a Offanengo un centinaio di tecnici, che erano dislocati nelle sedi estere di Francia, Inghilterra e Germania. Il che le permette un notevole
risparmio di costi, dal momento che i polimeri, che devono essere congelati per mantenere le loro proprietà, dovevano essere fatti arrivare in Italia dalle sedi estere,
prima di portare i laboratori a Offanengo, con tutto quello che ne conseguiva in termini di spesa ma anche di ritardi nella consegna. Oltre ai laboratori di ricerca, la Coim ha realizzato un cogeneratore da 3 megawatt, per rifornire l'azienda di energia elettrica e un termovalorizzatore, che consente di recuperare calore e di ridurre i costi per l'analisi del materiale che fuoriusciva dai precedenti punti di emissione. «In precedenza», ci spiega sempre Buzzella, «avevamo 70 diversi punti di emissione, che dovevano essere monitorati singolarmente; ora, invece, sono stati collettati in un unico impianto. In questo modo, sarà possibile evitare di rivolgersi a una società esterna per le analisi sui campioni di materiale rilasciato nell'atmosfera, che, per legge, devono essere effettuate ogni sei mesi. L'impianto, infatti, ci permetterà di recuperare il calore che prima veniva disperso». Gionata Agisti
Per gli amanti dell'asparago, 30 ristoranti piacentini
Una manifestazione per tutti gli amanti degli asparagi, ideata dal «Consorzio per la Promoz i o n e , S v i l u p p o e Tu t e l a dell'Asparago Piacentino» che, in collaborazione con trenta ristoranti dislocati un po' in tutta la provincia, propone menu a tema per tutto il periodo della rassegna. Moltissime e assai gustose le ricette che gli chef portano in tavola come, il carpaccio di carne con punte di asparago, le lasagne di asparagi e scamorza, l'involtino di branzino e asparagi, il gelato di asparago. Grande novità della rassegna, che nell'edizione 2012 compie il suo quarto anno di vita, è l'abbinamento gusto e cultura.
Chi va a pranzo o a cena in uno dei ristoranti che aderiscono alla kermesse riceve infatti un coupon valido per la visita gratuita a una delle bellezze artistiche del Piacentino. Ognuno può così scegliere di entrare, a Piacenza, a Palazzo Farnese (con la Pinacoteca e i suoi prestigiosi musei), alla Galleria di Arte Moderna Ricci Oddi, nella Rocca di Castell'Arquato o nei castelli di San Pietro in Cerro o Gropparello. Di particolare richiamo, quattro speciali cene a tema - una già avvenuta venerdì 13 e le altre tre il 27 aprile, l'11 e il 18 maggio - con autorevoli personaggi piacentini che si sfidano ai fornelli, servendo in tavola un particola-
rissimo menu tutto a base di asparagi, dall'antipasto al dolce. Una giuria popolare costituita dai commensali delle serate decreterà i piatti migliori. La rassegna si chiuderà il 4 giugno con una grande festa nella centrale piazza Cavalli, a Piacenza. In programma happy hour, degustazioni di prelibatezze a base di asparago preparate dai grandi della cucina piacentina e accompagnate dai migliori vini del territorio, spettacoli musicali dal vivo. In occasione della rassegna è stato predisposto il pacchetto turistico «Sogno d'Asparago» (con soggiorno a scelta al Relais Cascina Scottina di Cadeo o all'albergo ristorante Il Cervo di Agazzano; co-
sto rispettivamente di 250 e 120 euro a coppia) che comprende: aperitivo di benvenuto, pernottamento con prima colazione, cena con menu degustazione a base di asparago, visita guidata alle coltivazioni di asparagi per assistere alla raccolta (con possibilità di acquisti in cascina), biglietto omaggio per l'ingresso a una delle bellezze artistiche del territorio a scelta fra Palazzo Farnese, Galleria Ricci Oddi, Rocca di Castell'Arquato, castello di San Pietro in Cerro o castello di Gropparello. Stesse condizioni sono offerte anche dall'azienda agrituristica Case Riglio di Paderna di Pontenure al costo di 280 euro (inclusi però in questo caso due
pernottamenti per due persone). Tutti i commensali della rassegna, ma anche gli amanti della buona cucina (anche se non sono presenti in prima persona a una serata in uno dei ristoranti), sono invitati a dare il loro contributo, partecipando al concorso «Inventa la ricetta e vinci un weekend da sogno nel Piacentino». Per aderire all'iniziativa basta scrivere e far pervenire la propria ricetta entro il 20 maggio (o via mail all'indirizzo info@ asparagopiacentino.it). O, ancora, per posta al Consorzio per la Promozione, Sviluppo e Tutela dell'Asparago Piacentino, c/o Comune di Pontenure, via Ugo Moschini 16, 29010 Pontenure (Pc), specifi-
cando sulla busta la dicitura «concorso inventa la ricetta»), chi darà l'idea più sfiziosa e meritevole si aggiudicherà un weekend da sogno nel Piacentino per due persone. Info Consorzio per la Promoz i o n e , S v i l u p p o e Tu t e l a dell'Asparago Piacentino, telefono 0523.46.18.35 Isabella Radaelli
casalmaggiore@ilpiccologiornale.it
CASALMAGGIORE
Politici e crescita economica Salini ospite del Rotary
Nel mirino di Scotland Yard
Vasta operazione antiterrorismo con dieci arresti nell’area che ospiterà le Olimpiadi
Disavventura a lieto fine a Londra per Andrea Bini, gussolese di 24 anni
E’
di Giovanni Gardani
Qui trovate la vostra copia GRATUITA de Bar Giulia GR2 di Rivieri Gianfranco Fermata KM Polo Romani Sportime Bar Barracuda Portici del Municipio Bar Italia Farmacia Comunale Bar Tavola Calda Rist. Pizz. Piccolo Paradiso Cartoleria Bar La Nuova Luna Portici del Comune Portici Caffè Roma Edic. Tabacch. Camozzi Bar Time Out Fermata KM Bar Trattoria Radar Bottega del Gelato
angolo Conad Casalmaggiore via Guerrazzi 4 Casalmaggiore via Trento 20 Casalmaggiore via del Lino 17 Casalmaggiore via Martelli 2 Casalmaggiore piazza Garibaldi Casalmaggiore piazza Garibaldi Casalmaggiore piazza Garibaldi Casalmaggiore Centro Commerc. Padano Casalmaggiore via Molossi 47 Vicobellignano via Dante Alighieri 9/B Vicobellignano via Roma 7 Torricella del Pizzo piazza Italia Scandolara Ravara via Mazzini 3 Castelponzone via Giuseppina 97 Solarolo Rainerio via Matteotti 113 San Giovanni in Croce via della libertà 46/b Martignana di Po piazza Comaschi Gussola via 13 Martiri 75 Gussola via Cavallotti Piadena
bastata una piccola distrazione, o forse una mancata comunicazione, per ricreare quello che poteva tranquillamente sembrare un set cinematografico a Londra, nella zona di Westfield, ossia il più esteso centro commerciale d’Europa. Peccato che tutto fosse vero e senza copione: una scena da raccontare ai nipotini con la serenità del senno di poi, ma, sul momento, davvero inquietante. Andrea Bini, 24enne gussolese, vive da qualche mese nella City, dove la mattina studia e il pomeriggio si paga vitto e alloggio, lavorando in cucina presso il fast-food MacDonald di Westfield. Prima di proseguire, però, occorre ricordare che proprio la capitale inglese, ad agosto, ospiterà i Giochi Olimpici 2012 e che proprio a pochi metri dal centro commerciale prima citato sorgono tutte le principali strutture sportive, costruite ad hoc per l’occasione: dalla piscina, al palazzetto, alla pista di atletica, al villaggio olimpico, fino al ristorante già considerato un’icona delle future Olimpiadi. Logico che Westfield sia tenuta sotto controllo da parte di Scotland Yard e di tutte le forze di polizia
(e prevenzione) che tengono altissima l’allerta per il problema della sicurezza. Sui giornali inglesi nessuno ne parla (spesso non informare è il modo migliore per evitare complicazioni), ma mercoledì scorso un raid coordinato da parte di alcuni agenti di Scotland Yard ha portato all’evacuazione dell’intera area commerciale (260 negozi, 50 ristoranti, 16 sale cinematografiche, solo per restare ai numeri più imponenti) e successivamente all’arresto di una decina di sospetti. Sospettati di cosa? Di poter pianificare e innescare atti terroristici nel periodo dei Giochi. Va chiarito che ad Andrea Bini non è successo nulla, alla fine della vicenda, ma 40 minuti di interrogatorio nel suo appartamento non devono essere stati piacevoli. “Se penso da dove è partito tutto” spiega il gussolese, un passato nella Tazio Magni Basket “mi viene da ridere. Quando ho ottenuto il posto da MacDonald, ho consegnato la mia carta d’identità al centro impiego di Westfield. Dopo qualche settimana mi hanno fatto presente di cambiarla, perché era rovinata e poco leggibile. Al rientro in Italia, lo scorso gennaio, ho subito provveduto, per poi consegnare il documento nuovo agli addetti di Mac Donald al ritorno in Inghilterra”.
Sopra una veduta aerea di Westfield. Più in alto Andrea Bini
A quel punto si presume che sia venuta meno la trasmissione della nuova carta d’identità agli addetti alla sicurezza di Westfield e da lì è nato il grande disguido: “Tornando a casa mercoledì nel primo pomeriggio, mi sono trovato 6-7 agenti di Scotland Yard, che hanno subito fatto uscire i miei inquilini spagnoli. Io ho solo detto: “Posso esservi utile?”. Nel quartiere dove abito, in passato, ci sono stati problemi di droga, così ho pensato che volessero qualche informazione a tema. Loro hanno solo detto: “Cerchiamo te”. E da lì mi sono allarmato. Per farla breve: pensavano che avessi prodotto un documento falso. Dicevano che non ero ita-
liano, che ero brasiliano o comunque sudamericano e dunque ero sospettato. Un agente ha persino controllato i miei coltelli da cucina: peccato che non taglino bene nemmeno il burro. Per fortuna, dopo tre quarti d’ora di domande - mi sembrava davvero di essere in un film - hanno compreso che non c’era nulla di sospetto in me. Sono stato anche all’Ambasciata per chiedere qualche delucidazione, ma nelle scorse ore mi sono arrivate le scuse ufficiali da parte di Scotland Yard. E con quelle la questione si è chiusa bene”. Eccesso di prevenzione o paranoia olimpica, starà poi al lettore giudicare…
DIRITTI DEGLI ANIMALI, UN UFFICIO
SUL FIUME PO CON LE SCUOLE
NEVEFRESCA SKI CLUB, CONGEDO
CASALMAGGIORE - È stato approvato giovedì in Giunta, con voto unanime, il progetto di un ufficio sovra-comunale per i diritti degli animali, proposto dall'assessore al Bilancio Carla Visioli. “Si tratta di creare uno sportello collegato al Cfc dove i cittadini potranno chiedere un primo intervento su questioni riguardanti gli animali, quindi molestie, sterilizzazioni o rimozioni di carcasse. L'intento - spiega l'assessore Visioli - è di mettere a disposizione di Casalmaggiore, comune capofila del progetto, e degli altri comuni del distretto, personale competente che possa ricevere e smistare le domande d'intervento in un ambito importante come quello dei diritti degli animali”. Il progetto richiederà un budget di 15mila euro, 12mila dei quali recuperabili attraverso un bando regionale. “Fondamentale sarà la collaborazione con l'Associazione Ampala, che gestisce il Parco Rifugio di Calvatone e con la quale attiveremo iniziative di sensibilizzazione per le scuole. Il connubio garantirà allo sportello di Casalmaggiore una guardia zoologica due volte a settimana”.
Il quorum è stato raggiunto con una larghissima adesione: sono circa 500 i bambini e i ragazzi che parteciperanno a 'EsploraPo', iniziativa promossa dal comune di Casalmaggiore, dalla Pro Loco e dal Consorzio Navigare l'Adda col fine di educare e sensibilizzare i giovani alla conoscenza e al rispetto di fiume e golena. Il progetto prenderà il via lunedì 7 maggio e si concluderà sabato 12. “L'iniziativa è stata avviata - spiega Enrico Valenti, consigliere con delega al Turismo - grazie al coinvolgimento delle elementari e medie del paese. 'EsploraPo' comprende un laboratorio didattico che avrà come tematica centrale l'acqua, ed una minicrociera sul grande fiume. Gli incontri avranno il Parco Golena del Po come cornice. Trattandosi di progetto pilota, al momento è limitato alla sola Casalmaggiore. Dovesse andare bene, nei prossimi anni verrà allargato alle scuole di tutto il comprensorio”. E laddove si terranno i laboratori di 'EsploraPo', stamattina verrà presentato alla cittadinanza un ulteriore progetto, che verte sulla riqualificazione del parco golenale attraverso educazione ambientale e percorsi in golena: appuntamento alle ore 12 in Sala Lido.
Dopo il tempo dei saluti, verrà anche quello per ritrovarsi e organizzare la stagione estiva. Ma nel limbo “di mezzo” il Nevefresca Skiboard Club non ha dimenticato di ringraziare tutti, dai soci (fedelissimi o nuovi affiliati) agli sponsor che hanno consentito l’organizzazione di una stagione invernale di ottimo livello. La tappa conclusiva con cena alla Trattoria Gianna di Recorfano di Voltido è stato il passo finale di un percorso che ha portato gli amanti della neve a vivere alcuni degli scenari più spettacolari del panorama alpino. Dalla Val Badia a Bressanone, passando per una classicissima, la grigliata sociale a Bellamonte e Moena, ormai un must per questo sodalizio, senza dimenticare Madonna di Campiglio. Chi voleva cimentarsi con gli sci (o lo snow) ai piedi per la prima volta ha potuto frequentare corsi specializzati con maestri federali riconosciuti dal Coni, in quattro diverse sedute a Folgaria. Insomma il grazie è esteso da parte di Nevefresca a tutti, in attesa di ripartire da luglio con nuove iniziative, che comprendono il rafting in Val d’Aosta e la discesa in bicicletta per 50 chilometri dal Passo Resia. Ma per maggiori dettagli ci sarà tempo…
In Breve
SOLAROLO RAINERIO – Il ruolo della politica nella crescita economica era il tema che ha visto l’intervento, mercoledì sera al Ristorante La Clochette di Solarolo, del presidente della Provincia di Cremona Massimiliano Salini, nell’ambito di una conviviale interclub organizzata dai Rotary Club Piadena Oglio Chiese e Casalmaggiore Oglio Po (nella foto sotto il relatore e i due presidenti). Parecchi gli ospiti della serata, molti dei quali sono alla fine intervenuti per porre domande: tra questi il sindaco di Casalmaggiore Claudio Silla. Il tema, più che mai di attualità, è stato trattato da Salini in modo efficace e sintetico, proprio per lasciare poi spazio al confronto coi presenti. Il tentativo, ha spiegato il presidente della Provincia, è accompagnato da tre questioni fondamentali. La prima è: come è possibile che la politica non sia vittima di se stessa? Oggi purtroppo è normale assistere a proposte politiche non sorrette da basi culturali, col rischio che la politica stessa si trasformi in un mero esercizio di potere. La seconda questione investe la rappresentanza in crisi, con conseguente fatica a parlare di contenuti. Come trattare ad esempio da politici i drammi delle aziende? Lo scarso valore dei nostri uomini politici spiega solo in parte la crisi di rappresentanza, in Italia c’è il vizio diffuso di pretendere che il politico sia uguale all’elettore. Infine, terza ed ultima questione: con quali modalità la politica fornisce modelli allo sviluppo economico? In pratica, quali proposte dare per tornare a crescere? “Dobbiamo ridimensionarci. La politica non può essere annullata, ma deve favorire la presenza di uno Stato efficiente e leggero. Va consentito ai cittadini di auto-organizzarsi, senza sostituirsi alla loro creatività. In caso contrario lo Stato è debole e destinato a costare e poi a morire”. Lo Stato insomma deve saper controllare non gestendo direttamente. Solo così potrà aiutare l’economia a ripartire. Molto di quel che oggi fa lo Stato possono farlo meglio, e con minor costo, i cittadini, soprattutto nell’ambito dei servizi pubblici. La sanità è solo uno dei tanti esempi fatti. “L’esercizio del potere in Italia si è spesso sviluppato come possibilità di bloccare lo sviluppo”. Il problema è che la classe politica, nonostante la grave crisi, non accetta di ridimensionarsi. Per questo le tante annunciate liberalizzazioni sono di fatto già partite in modo spontaneo, spinte dalla realtà. “Oggi – ha concluso il suo intervento Salini – la politica deve favorire la rinascita di una cultura di impresa. Questo è il primo fondamento della democrazia”. v.r.
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Casalmaggiore
Sabato 28 Aprile 2012
Para-Triathlon: Devicenzi bronzo agli Europei d’Israele
Tre discipline, uno sport: è il Triathlon, che se praticato con handicap corporei diventa ParaTriathlon ed all'Italia è già valso quattro allori europei. Una medaglia di bronzo nella bacheca tricolore l'ha messa pure Andrea Devicenzi, atleta con disabilità di Martignana di Po convocato ad inizio aprile alla prima gara ufficiale di para-triathlon di una carriera agonistica spesa col manubrio in mano e le gambe, pardon la gamba (già, la destra, perché la sinistra è ormai solo un remoto ricordo di un incidente giovanile), a spingere forte sui pedali. Al ciclismo, su proposta di
Simone Biava (ct della Nazionale di para-triathlon) Devicenzi ha aggiunto il nuoto e la corsa (con le stampelle), ovvero le discipline che compongono uno tra gli sport più impegnativi che esistano. L'atleta martignanese, dopo un paio di stage e qualche partecipazione a gare promozionali, è partito giovedì 18 aprile da Malpensa alla volta di Tel Aviv, in Israele, dov'è poi salito su un furgone insieme al suo team ed ha attraversato i 400 km del deserto del Negev. A Eilat, sul Mar Rosso, Devicenzi ha partecipato agli Europei di Triathlon, conclusisi domenica
22, giorno della medaglia di bronzo di Andrea. “Nell'ultima fase di gara, quella di corsa, dove io ero l'unico senza protesi, con le sole stampelle, pensavo d'aver tagliato il traguardo quarto”: racconta Devicenzi. “È stato il ct Biava, un'ora dopo l'arrivo, a comunicarmi la classifica definitiva e il raggiungimento del terzo posto europeo”. Un risultato eccezionale, conquistato alla prima uscita ufficiale nel Triathlon: solo con la bici, Devicenzi aveva già completato numerose imprese. Come la Parigi-Brest-Parigi del 2011, primo atleta disabile a percorrerla interamente.
Bijou, il corso diventa una mostra
Termina oggi la serie di 8 incontri tenuti da Norma Piccioni. I migliori lavori esposti in sala Zaffanella
S
di Giovanni Gardani
i prosegue con mostre e iniziative, per togliere la sensazione di stantio e, soprattutto, per far sì che l’etichetta “morto”, troppo spesso appiccicata ai musei in era post-contemporanea (dal Futurismo in poi, invero), sia tolta (e sepolta) quando si parla del Museo del Bijou di Casalmaggiore. Nella scorsa edizione avevamo parlato delle ultime acquisizioni della collezione casalese, unica in tutta Italia nel suo genere, ma l’Associazione Amici del Museo del Bijou ha in serbo altre cartucce. Proprio oggi, infatti, si chiude il percorso di otto incontri sul bijou povero, corso pratico più che teorico tenuto da Norma Piccioni. Iniziato il 3 marzo, il
corso ha accompagnato le 12 partecipanti (tutte donne: in questo campo la separazione sessista è ancora abbastanza netta, almeno a livello di hobby), aiutandole ad apprendere l’arte e i segreti del bijou costruito con lana, carta,
stoffa, pelle e gomma. La vera novità, al di là delle chiusura del corso in sé, sta nel fatto che, per ricompensare idealmente l’impegno delle “corsiste”, i lavori migliori saranno esposti in una mostra prossimamente organizzata in sala Zaffanella. Su questo luogo, infatti, si concentra l’idea di rilancio della struttura casalese che, dopo l’anticipazione fatta in casa appena riportata, vivrà un momento clou già programmato dal 22 al 30 settembre prossimi. L’iniziativa itinerante “This is bijou”, infatti, celebrerà con una tappa speciale anche Casalmaggiore: non è un premio di poco conto, se si considera che questa iniziativa di livello qualitativo assoluto tocca due sole grandi città prima di approdare nel comune casalese, ovvero Vicenza e Roma. A Vicenza, per la precisione, “This is
bijou” ha appena smantellato i suoi padiglioni all’interno della kermesse organizzata dal Vi-Art, esposizione di artigianato doc vicentino con spazio dedicato ai bijou proprio di fronte al Teatro Palladio. Un programma che prevede la partecipazione di 38 grandi autori di fama internazionale, che selezioneranno per l’occasione i loro pezzi migliori: insomma, è il caso di dirlo, l’eccellenza dell’eccellenza. E l’attesa per settembre, tra gli appassionati, è già alta. ERRATA CORRIGE – Precisiamo che, contrariamente a quanto scritto nell’edizione di mercoledì scorso, i nuovi pezzi che vanno ad arricchire il Museo del Bijou sono stati acquisiti tramite donazione e non acquistati. Ci scusiamo dell’errore con i lettori e i diretti interessati.
Anche Casalmaggiore ha celebrato il 25 aprile
Casalmaggiore ha salutato, e ricordato, il 25 aprile seguendo un canovaccio ormai classico: le autorità, dal sindaco Claudio Silla, agli assessori comunali, ai rappresentanti delle forze dell'ordine, dell'esercito e del mondo dell'associazionismo (in tempo di pace e di guerra), si sono dati appuntamento, assieme a un buon numero di cittadini, per l'alzabandiera nella suggestiva cornice della Casa del Mutilato in via Bixio. Lì l'Estudiantina ha eseguito sinfonie tipiche del Risorgimento e legate alle due guerre mondiali, oltre ovviamente all'Inno di Mameli.
Il corteo è poi proseguito da via Bixio, in via Martelli e via Cavour per arrivare a San Francesco per la celebrazione della Santa Messa. Indi il percorso fino al Monumento per la Resistenza all'Isola Bella e alla piazza Garibaldi, dove sotto il comune è stata deposta una corona in memoria dei Caduti. Tra gli interventi da segnalare anche quello della Rappresentanza d'Onore del X Reggimento Genio Guastatori della caserma Col di Lana di Cremona e del presidente Anpi Casalmaggiore Giuseppe Rossi.
IL PROGRAMMA
Gemellaggio con Sissa e festa del 1° maggio a Torricella del Pizzo TORRICELLA DEL PIZZO – Settimana densa di iniziative quella a cavallo delle due festività infrasettimanali nel piccolo paese casalasco. Gli aperitivi sono stati la sera del 24 aprile lo spettacolo “Per l’onore della patria” a cura di Riccardo Puerari presso la sala consiliare del Municipio (con interventi del sindaco Sacchini e del partigiano ultra 90enne Farcito Filippini), e il giorno dopo il cicloraduno Udace che ha visto la partecipazione di oltre 200 iscritti (nella foto). Ora è in arrivo il clou. Domenica 29 aprile si celebra la 7ª edizione del gemellaggio col comune di Sissa, nel corso della VI Festa di Primavera. Quest’anno la manifestazione si tiene nel comune parmense, e inizierà alle 17 con un torneo di calciobalilla tra i due paesi, quindi il saluto delle autorità, la cena alle 19,30 con prodotti tipici, e alle 21 i “Virtuosi di Carzeto” il concerto. A partire dalle 17 sarà possibile effettuare una gita in battello sul Po dalla sede dell’Associazione Nautica di Torricella di Sissa fino alla foce del Taro (con piccola risalita del torrente) e fino agli spiaggioni di Coltaro. La festa della tradizione si terrà a Torricella del Pizzo, dove è già stato montato il Palatenda, il 1° maggio, con un ricco menu. Si parte alle 8 con la tradizionale gara di pesca per pensionati e il 33° concorso di pittura sul tema “Paese in festa”. Alle 9 20ª Motoconcentrazione d’epoca, alle 10 apertura dello stand gastronomico. Alle 12,30 il “1° Mangio... in piazza”, un pranzo in piazza Boldori aperto a tutti col prodotto locale Pizzetto (salame col filetto), spalla cotta con torta fritta, pennette della valle del Po e pesce fritto imperiale (di fiume e di mare). Alle 15,30 si esibirà la Fanfara dei Bersaglieri di Casalmaggiore, quindi grande concerto gospel col Joy Voices Choir.
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Speciale Economia
Sabato 28 Aprile 2012
«Serve un fondo europeo di garanzia» Pagine a cura di LAURA BOSIO e MARTINA PUGNO
Secondo Francesco Timpano, docente di politica economica: «L’Italia da sola non può uscire dalla crisi»
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erché lo spread tra i nostri titoli di Stato e quelli tedeschi è tornato nuovamente a livelli preoccupanti? puntare sulle manovre di contenimento del debito come strada principale di intervento è la strada più giusta? Ne abbiamo parlato con Francesco Timpano, docente di politica economica presso l'Università Cattolica di Piacenza.
La Banca Centrale Europea sollecita riforme ai Governi, invitandoli a rilanciare la competitività e ad incrementare l’occupazione. Secondo lei il governo Monti, con i provvedimenti che sta assumendo, va nella direzione giusta? «Fino a questo momento c'è stata la necessità di rimettere in sesto la finanza pubblica, e il governo Monti lo ha fatto in larga misura intervenendo soprattutto sulla tassazione, e in modo più limitato agendo sulla spesa. Un intervento di questo tipo non gioca certo a favore della crescita, tuttavia era inevitabile, in quanto Monti ha iniziato a lavorare in un momento in cui lo spread era altissimo, e abbassarlo era la priorità; non farlo avrebbe portato a interventi ancora più gravosi in futuro: se infatti non si fosse abbassato il livello dello spread il pagamento delle rate in scadenza non sarebbe stato credibile. Invece si è riusciti a emettere nuovo debito a tassi
Francesco Timpano
meno alti rispetto a quelli che avremmo dovuto applicare se non avessimo fatto nulla. In questa manovra, tuttavia, ci sono anche delle ombre: la pressione fiscale sulle famiglie è arrivata a livelli insostenibili e le ipotesi di interventi futuri, come l'incremento dell'Iva di altri due punti percentuali a partire da ottobre, non stimolano certo i consumi. Ci troviamo in un sistema che sta andando in stallo, e gli annunciati interventi della misura Crescitalia sono ancora piuttosto timidi. D'altro canto gli spazi di manovra di questo Governo sono piuttosto limitati. In tutto questo la grande assente è l'Europa, che già si era dimostrata tale con la crisi greca, con misure che avevano solo aggravato la situazione. Ora non c'è un piano credibile per risolvere in modo strutturale la crisi del debito».
«E’ necessario un programma infrastrutturale importante in sostegno alla occupazione e alla creazione di nuovi posti di lavoro»
A questo proposito il presidente della Bce, Mario Draghi, ha proposto un patto per la crescita di livello europeo. Potrebbe funzionare? «La proposta di Draghi è l'unico modo che abbiamo per tornare a crescere. Più di un mese fa Romano Prodi e Alberto Quadro Curzio avevano elaborato una proposta di ristrutturazione del debito attraverso un'emissione di Eurobond con-
sistente che da un lato sostenga i Paesi in difficoltà e dall'altro predisponendo consistenti interventi infrastrutturali: questa sarebbe una buona soluzione. Il vero problema è che oggi i politici non sono all'altezza della situazione».
La stagnazione della domanda interna è uno dei problemi prioritari per l’Italia: in che modo si dovrebbe intervenire? «C'è un urgente bisogno di abbassare le tasse ai redditi medio-bassi: questo è l'unico modo per rilanciare i consumi e soprattutto evitare le tensioni sociali che in questo periodo sono molto alte. Allo stesso modo sarebbe opportuno abbassare il cuneo fiscale sul costo del lavoro, che pesa sia sull'azienda che sulle buste paga. Queste sono soluzioni che il governo Monti non ha messo in atto, e che invece potrebbero risollevare i consumi. La riforma del lavoro non è decisiva per cambiare le cose,
«La pressione fiscale sulle famiglie è arrivata a livelli insostenibili»
Romano Prodi
Alberto Quadrio Curzio
tanto più che il mercato del lavoro italiano è già fin troppo flessibile, soprattutto in entrata. D'altro canto non si può accusare Monti, che ha comunque dovuto lavorare in una strettoia: da un lato uno Stato che fa fatica a riformarsi, dall'altro dei conti pubblici molto instabili e che soprattutto non dipendono solo da noi, ma dalla situazione di tutta Europa. Un'Europa che attualmente è attraversata da una drammatica ondata di populismo, come si può evincere anche dalle elezioni francesi, e come sicuramente accadrà anche in Italia».
importante in sostegno all'occupazione e alla creazione di nuovi posti di lavoro». Serve però una governance europea forte che si possa fare carico di questa fase, con il via libera dei governi nazionali». Cosa possiamo sperare per il nostro Paese, per il prossimo futuro? «A dire la verità sono piuttosto preoccupato. L'euro è ancora una moneta forte, e conta ancora paesi con una capacità produttiva elevata. La stessa Italia continua a mantenere con forza il suo tessuto manifatturiero. Dunque la struttura complessiva non è ancora compromessa, ma bisogna sbrigarsi a capire come uscire dall'impasse del debito. I paesi che possono permettersi di fare deficit dovrebbero metterlo in atto, e di questo dovrebbero beneficiare anche quelli che non lo possono fare. Questa fase, come dicevo prima, andrebbe gestita a livello europeo, da un governo con poteri decisionali. L'Italia da sola non ce la può fare, questo è sicuro. Al contrario si finirebbe con il decretare un default del debito, ma sarebbe una soluzione devastante per le famiglie italiane in quanto il nostro è sempre stato un paese di risparmiatori e molti hanno investito in Bot di Stato. Per questo ritengo che proporre il default come soluzione sia una proposta criminale».
«La strettoia di Monti: uno Stato che fatica a riformarsi, conti pubblici molto instabili e che dipendono dalla situazione di tutta Europa»
In che direzione dovrebbe andare l'Unione Europea? «Credo che la proposta avanzata da Prodi sia la risposta giusta: un fondo di dimensioni decisamente importanti intorno ai 3mila miliardi di euro - alimentato con modalità differenti (garantito dalle riserve auree e supportato dai singoli paesi in rapporto alle loro dimensioni economiche); il suddetto fondo dovrebbe fungere da garanzia per i paesi in difficoltà, permettendo loro di emettere nuovo debito ma sotto l'egida europea. In sostanza i governi dovrebbero perdere un po' di sovranità nazionale, lasciando sempre più potere decisionale al governo europeo. Allo stesso tempo si dovrebbe mettere in campo un programma infrastrutturale
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Speciale Economia
Sabato 28 Aprile 2012
«Priorità: accesso al credito e occupazione» Gian Domenico Auricchio, presidente della Camera di Commercio: qualità, innovazione e aggregazione fattori chiave di competitività
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arliamo di Cremona e del suo territorio, che, certamente con fatica, affrontano la crisi globale dimostrando grande impegno e capacità reattiva, nonostante non manchino le situazioni critiche. Ne abbiamo parlato con Gian Domenico Auricchio, presidente della Camera di Commercio di Cremona.
La crescita in Italia è ferma da tempo. Qual è la situazione cremonese sotto questo punto di vista? “Il quadro economico provinciale come risulta dall’ultima indagine congiunturale al 31 dicembre 2011 - appare tutto sommato stabile, con i principali indicatori che non presentano variazioni particolarmente significative rispetto al trimestre precedente. Il calo della produzione dello 0,2% non si discosta significativamente dal +0,1% del 3° trimestre 2011, a differenza della Lombardia che presenta la seconda variazione negativa consecutiva (-0,5%). L’indice destagionalizzato della produzione industriale provinciale si mantiene stabile attorno a quota 107 su base 2005, su livelli appena inferiori a quelli che hanno preceduto la crisi, ed è il valore più alto in Lombardia. Certo il clima è di grande incertezza, considerando anche che non si sono ancora delineati compiutamente gli effetti restrittivi della recente manovra governativa che, almeno nel breve termine, possono agire da freno sull’economia locale, andandosi a sommare a problematiche come la difficoltà di accesso al credito e l’ormai prolungato stallo dei consumi interni (– 0,6% il dato a fine 2011, quinta variazione negativa consecutiva)”. In che modo le aziende cremonesi stanno reagendo alla crisi? Qual è il saldo tra le aperture e le chiusure a fine 2011? “Nonostante il momento difficile, le nostre aziende evidenziano la volontà di reagire, puntando sulla qualità, l’in-
novazione e l’aggregazione come fattori chiave di competitività. Il saldo demografico delle imprese cremonesi è improntato alla stabilità, con una variazione positiva di 89 unità che costituiscono però solo lo 0,2% del totale delle posizioni registrate nel 2011. Qualche preoccupazione desta l’andamento dei fallimenti che registra un 30% in più rispetto all’anno precedente che diventa un +55% se rapportato al 2009”. Cosa possono fare le istituzioni per favorire il recupero del tessuto economico? Qual è il ruolo della Camera di Commercio?
“Come Camera di Commercio continueremo ad essere in prima linea al fianco delle nostre aziende, supportandole attraverso interventi sempre più incisivi, in particolare per favorire l’accesso al credito - oggi la priorità assoluta -, sostenendo chi è in difficoltà e creando le migliori condizioni perché chi va bene - e sono ancora tanti - continui ad esportare, ad innovare, a produrre reddito e ad assumere. Oltre al finanziamento del sistema dei Confidi, i progetti Sbloccacrediti e Confiducia sono le risposte del sistema camerale alla crisi di liquidità delle aziende. Sono quasi 600.000 i crediti finanziati alle micro e piccole imprese
Si punta sul mercato estero: «L’internazionalizzazione rappresenta una via obbligata per la competitività» La Camera di Commercio di Cremona
cremonesi in virtù dell’accordo per il quale il sistema camerale eroga alle micro e piccole imprese lombarde i crediti dei Comuni già giunti a scadenza e non onorati per i vincoli del Patto di stabilità o per problemi interni alle singole amministrazioni. Il tutto senza alcun onere burocratico e senza spese. Il progetto Confiducia, invece, ha permesso a 258 imprese del nostro territorio di ottenere finanziamenti per quasi 20 milioni di euro. Oggi l’internazionalizzazione rappresenta una via obbligata per la competitività: per questo la Camera di Commercio nel 2012 ha stanziato 740.000 euro per sostenere le imprese sui mercati internazionali. Un impegno costante che trova positivo riscontro nel + 7,7% rispetto al 2010 dell’export e nel + 2,8% dato congiunturale dell’ultimo trimestre 2011. Molte le iniziative in programma per il 2012 che potranno permettere alle imprese cremonese di consolidare la propria presenza sui mercati globali. Voglio ricordare in particolare la significativa collaborazione con il consolato indiano: nel prossimo mese di maggio ci sarà a Cremona una presentazione, alla presenza del console, del paese India e gli operatori cremonesi interessati avranno la possibilità di capire le prospettive e le opportunità per i vari settori economici con detto Paese. Specifici incontri “one to one” con gli operatori serviranno a risolvere eventuali problematiche in vista della missione a Mumbai nel prossimo novembre. Far crescere una cultura collettiva dell’importanza di investire nell’innovazione è un altro degli obiettivi camerali. Lo scorso anno sono state 16 le imprese della provincia di Cremona che hanno ottenuto contributi per innovazioni di prodotto o di processo sui bandi Innovazione appena chiusi. Anche il sostegno all’occupazione è uno degli impegni della Camera di Commercio: sono 237 nel biennio
Giandomenico Auricchio
2010-2011 i lavoratori stabilizzati grazie a specifici bandi attraverso i quali Camera di Commercio, Provincia e Fondazione Cariplo hanno messo a disposizione delle aziende che assumono disoccupati o stabilizzano lavoratori a tempo determinato risorse, via via rifinanziate per esaurimento fondi, pari complessivamente a circa 625.000 euro”. Secondo lei cosa possiamo aspettarci da questo 2012? “Come già sottolineato, molto dipenderà dall’impatto che avranno le misure adottate nell’ultimo periodo dal governo. Misure che vanno ad incidere su una situazione già incerta, con effetti sicuramente non espansivi. Credo dunque che per tutto il 2012 ci sarà da attendersi ancora un periodo di “trincea” in cui le imprese dovranno resistere ad un clima che rimarrà tutt’altro che brillante, cercando però di attrezzarsi, puntando sull’innovazione, sull’aggregazione e sull’internazionalizzazione per affrontare nel migliore dei modi la fase di ripresa che auspichiamo possa presentarsi nel 2013. E noi, come Camera di Commercio, saremo al loro fianco”.
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«Ora la vera urgenza è la riforma del fisco» L
o scenario economico del nostro Paese mette in luce una situazione difficile, caratterizzata dall’incertezza ancora profonda dei mercati, dalla stagnazione sempre più marcata della domanda interna e da una crescita che presenta segno negativo. Proprio nei giorni scorsi la past president di Confindustria, Emma Marcegaglia, ha ribadito che bisogna "chiudere prima possibile e bene la riforma del lavoro per occuparci di crescita, riduzione della spesa pubblica, delle tasse e degli assetti dello Stato”. Ma il nostro Paese sta andando nella direzione giusta, per ricominciare a ragionare i termini di crescita e di sviluppo? Ne abbiamo parlato con Mario Caldonazzo, presidente dell’Associazione Industriali di Cremona. La Banca Centrale Europea sollecita riforme ai Governi, invitandoli a rilanciare la competitività e ad incrementare l’occupazione. Secondo lei il governo Monti, con i provvedimenti che sta assumendo, va nella direzione giusta? “Quest’anno il Pil dell’Europa diminuirà di uno 0,5% mentre negli Usa, paese in cui è scoppiata la crisi, salirà quasi del 2%. Inutile ricordare l’oltre 8% della Cina. Nell’eurozona il nostro paese resta in recessione e questo è un dato allarmante che non occorre perdere di vista. Alla luce di questo scenario la manovra di rigore impostata dal Governo Monti era condizione necessaria nelle prime fasi di assestamento. Ad essa si sarebbe dovuta accompagnare una pianificazione rivolta alla crescita del paese. Questo pro-
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Mario Caldonazzo, presidente dell’Associazione Industriali di Cremona. L’accesso al credito, altra emergenza: «Le restrizioni e il rincaro dei costi stanno limitando l’operatività delle imprese» dicato un convegno proprio a questo tema. L’Italia ha un’unica strada che è quella di riportare al centro il suo sistema imprenditoriale, sostenendolo e mettendolo in condizioni di operare alla pari dei competitors stranieri. L’urgenza è la riforma del fisco che richiamavo prima. Accanto ad essa occorre definire programmi del mercato dell’energia (la bolletta salirà nel 2012 di altri 3,5 miliardi di euro). Qui occorre un migliore e più efficiente uso delle risorse ma anche la realizzazione di nuovi impianti di generazione. Si rende non più rinviabile una riforma dell’apparato pubblico: questo, oltre ad operare spesso in concorrenza con il settore privato, è fonte di sprechi e dispersione di risorse pubbliche. Dal Governo Monti in proposito ci aspettavamo una vera e propria “rivoluzione” in tema di spending review, di eliminazione di enti ed apparati inutili fino alla riduzione della macchina politica. In ultimo è indispensabile una riforma seria del mercato del lavoro e degli ammortizzatori sociali. Quella cui stiamo assistendo ci appare ben lontana da quel sistema di workfare che avevamo desiderato, in grado di creare un mercato del lavoro inclusivo, flessibile particolarmente attento alle politiche attive”.
le istituzioni per favorire il recupero del tessuto economico? Cosa chiedete a chi ci amministra? “L’associazione industriali ha da tempo avanzato proposte concrete di rilancio per dare al territorio un nuovo volto, seppure fondato sui suoi asset distintivi: qualità, innovazione e tradizione. Abbiamo avanzato proposte in merito ad una grande area produttivo logistica; formulato indirizzi relativi alle infrastrutture, ad un riconosciuto ruolo del settore agroalimentare, alle politiche attive per il lavoro ed abbiamo avanzato anche proposte in merito al recupero delle risorse per finanziare lo sviluppo. Non smetteremo mai di richiamare l’attenzione dei nostri amministratori su questi temi prioritari molti dei quali sono oggi ancora senza risposta; a loro poniamo il quesito se Cremona vuole ancora uno sviluppo economico bastato sull’industria, con le sue ricadute sinergiche sui settori artigiano, agricolo, commerciale e del terziario”.
costi stanno limitando l’operatività e talvolta anche la resistenza delle imprese, particolarmente di quelle piccole. Le procedure di merito creditizio sono molto rigide; i tassi oscillano in media intorno al 5/6 % e talvolta possono arrivare anche alle due cifre percentuali. Il nostro auspicio è che la disponibilità dei fondi Bce al sistema bancario vengano effettivamente impiegati per ridare fiato all’economia ed alle imprese. Non esiste futuro se non soste-
«E’indispensabile una riforma seria del mercato del lavoro»
gramma di sviluppo ancora non lo abbiamo visto. Dopo la riforma delle pensioni ed un timido (ma insufficiente) approccio alle liberalizzazioni stiamo ancora attendendo che si affrontino i problemi nodali del paese”. La stagnazione della domanda interna è uno dei problemi prioritari per l’Italia: in che modo si dovrebbe intervenire? “La scelta di scommettere solo sulla pressione fiscale e soprattutto su un certo tipo di tassazione creerà ulteriori flessioni della domanda interna. Come avevamo chiesto in più occasioni occorrevano misure volte ad abbassare il costo del lavoro e
favorire una riduzione del cuneo contributivo, consentendo dunque un aumento dei salari e del potere d’acquisto delle famiglie. La strada era dunque quella di uno “scambio” fra riduzione delle imposte sui redditi per i lavoratori e le imprese verso un aumento dell’imposizione sulle rendite finanziari ed un’introduzione di una imposta patrimoniale”. La crescita in Italia è ferma da troppo tempo, come le associazioni di categoria sottolineano continuamente. In che modo il nostro Paese può tornare ad essere davvero competitivo? “Pochi giorni fa abbiamo de-
Entrando in una dimensione locale, cosa possono fare
La difficile questione del credito: le aziende faticano ancora molto a ottenere finanziamenti. Quale dovrebbe essere, invece, il ruolo delle banche? “L’accesso al credito preoccupa perché le forme di restrizione ma anche di rincaro dei
Mario Caldonazzo, presidente dell'Associazione industriali
niamo la parte produttiva del paese. Noi chiediamo alle banche di tornare alla loro funzione essenziale, e di farlo in una logica di maggior comprensione della difficoltà del momento. Alle imprese sollecitiamo maggior chiarezza nella comunicazione con il sistema bancario ed nell’impegno a presentare in maniera più precisa i progetti di sviluppo industriale”.
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Api: valorizzare la produzione locale
«Aumentate i controlli sull’import»
Il presidente di Reindustria a sostegno del rilancio del territorio e dell’imprenditorialità
Giuseppe Capellini: «Riportare l’economia reale al centro del sistema
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«Rilanciare l'economia, aumentare l'occupazione, sono solo parole e concetti generali. Tutti ne parlano, ma nessuno dà le istruzioni per l'uso»: con questa premessa il presidente Api Alberto Griffini si appresta ad indicare i punti di intervento che il settore del commercio sente come più urgenti. «Bisogna favorire l'economia locale, aumentando i controlli alle frontiere dell'Europa: troppi prodotti importati non sono a norma. Tutti i container devono essere controllati: non solo la carta (fatture ecc), occorre fare anche controlli di tipo tecnico. L'Europa è fatta di 450 milioni di abitanti e non può soggiacere passivamente ai paesi emergenti , proprio quelli che gli economisti ci indicano sui quali puntare per le esportazioni, quando questi si permettono di porre dazi del 40% (India) fino all'80% (Brasile)». Dal punto di vista dell'occupazione, prosegue Griffini, «il lavoro deve essere più flessibile; le troppe tasse e la poca flessibilità impediscono gli investimenti dall'estero. Anche la burocrazia andrebbe ridotta. L'Europa, sempre di piu' tutta l'Europa, e' un continente in crisi e solo ritrovando la
voglia di combattere tutti insieme puo' trovare la forza di riprendersi». «L'idea del "low cost" ha ubriacato classe dirigente e popolo minuto, senza che nessuno mai formulasse l'equazione "bassi prezzi per lungo tempo, nessuno stipendio al termine dell'operazione". Se non si fa nulla, se non si mantiene una base produttiva locale, presto avremo una situazione sudamericana. Pochi molto ricchi e tutti gli altri a soffrire». Tra le questioni da affrontare anche quella delle tasse legate alle importazioni e agli scambi internazionali. «Dazi o non dazi? E' un dettaglio, ma come minimo uguali regole. Anzi, basta spirito olimpico, servono regole che a parità di molte altre cose premino i produttori locali». A cambiare il proprio ruolo e la propria policy dovrebbero essere, inoltre, le banche, responsabili di credere nei progetti ed incentivare lo sviluppo locale, per un diretto intervento a favore della ripresa economica: «Il compito delle banche dovrebbe essere quelli di credere nei progetti aziendali e sostenere le piccole e medie imprese, anziché dare o addirittura proporre finanziamenti a chi li ha già».
«Le banche dovrebbero credere nelle imprese territoriali»
iforme che fanno discutere e interventi che dividono l'opinione pubblica: il rilancio dell'economia italiana ed europea passa attraverso un difficile percorso di cambiamento. Sono misure adeguate? Ne parliamo con Giuseppe Capellini, presidente di Reindustria. «Reputo che l’esecutivo stia portando avanti un’azione di governo incisiva, volta a una reale cambiamento dell’Italia. In attesa che parta la fase due, cioè la crescita, sarà possibile valutare nel prossimo futuro se effettivamente questo porterà a un rilancio della competitività e all’incremento dell’occupazione, ma di certo si è iniziato a parlare di alcuni nodi cruciali che da troppi anni non venivano affrontati. Per incrementare l’occupazione bisogna prima creare competitività, e per far ciò bisogna ribaltare il sistema su cui si è appoggiato il nostro Paese, dando vita a una vera e propria nuova fase e riportare l’economia reale e l’imprenditorialità al centro del sistema. Le idee ci sono e sono giuste, ma come sempre i passaggi parlamentari possono portare a modifiche sostanziali che potrebbero causare un annacquamento della proposta iniziale. Rimaniamo in attesa». La stagnazione della domanda interna è uno dei problemi prioritari per l’Italia: in che modo si dovrebbe intervenire? «Viviamo in un Paese con il reddito procapite tra i più bassi d’Europa e una tassazione reale tra le più alte ed è su questi due punti che bisogna agire. Una tassazione più equa che diminuisca la pressione fiscale a carico delle famiglie, ma soprattutto occorre portare i livelli di reddito più vicini a quelli dei nostri partner europei. Bisogna fare in modo che una maggiore flessibilità del mondo del lavoro porti a delle buste paghe più alte, che permettano ai lavoratori di avere maggiore capacità di spesa e di risparmio. La storiella che i nostri redditi sono bassi perché il costo della nostra vita è bassa non sta più in piedi. Sono frequenti le vi-
Giuseppe Capellini
cende di giovani italiani che andando all’estero sono riusciti a raddoppiare la loro busta paga». La crescita in Italia è ferma da troppo tempo, come le associazioni di categoria sottolineano continuamente. In che modo il nostro Paese può tornare ad essere davvero competitivo? «Bisogna lavorare su più fronti. Innanzitutto, le aziende si devono mettere in testa che la loro competitività dipende dalla loro capacità di stare sul mercato internazionale. La domanda interna non tira e devono imparare a competere con le aziende estere. La managerialità dev’essere illuminata, propositiva, proiettata al futuro. La competitività del nostro Paese dipende anche dall’attrazione che riesce a esercitare sugli investitori stranieri. Sembra che l’articolo 18 sia il nodo di tutto, quando invece ci sono problemi strutturali ben più importanti, per esempio la corruzione, gli sprechi e i costi della politica. Bisogna inoltre puntare sulla ricerca e sull’innovazione, sulla sburocratizzazione, favorire una maggiore imprenditorialità da parte dei cittadini, dar vita a una
nuova fase che sia in grado di liberare le energie incatenate del nostro Paese». Entrando nella dimensione locale, cosa possono fare le istituzioni per favorire il recupero del tessuto economico? Cosa chiedete a chi ci amministra? «Le istituzioni locali devono tornare a essere soggetti aggregatori e punti di riferimento per politiche in grado di dar vita a un prodotto territorio che sia attrattivo e competitivo. Questo può tradursi in varie azioni. Supportare iniziative di reti locali, capaci di mettere insieme diverse micro e piccole realtà imprenditoriali appartenenti allo stesso settore per l’elaborazione di progetti comuni e migliorare la competitività dell’economia locale. In relazione all’evento Expo che si svolgerà tra tre anni, noi come Reindustria abbiamo presentato il mese scorso un progetto con protagonista non una singola città, ma l’intero territorio. Le istituzioni devono lasciar perdere gelosie di parte e collaborare per presentare una proposta turistica condivisa, capace di mettere in luce i diversi aspetti del nostro territorio. Due esempi che esplicano perfettamente il ruolo della politica: aggregare, coordinare». La difficile questione del credito: le aziende faticano ancora molto a ottenere finanziamenti. Quale dovrebbe essere, invece, il ruolo delle banche? « Sarà banale dirlo, ma le banche devono tornare al loro ruolo di supporto all’economia locale. Siamo arrivati a un punto tale in cui anche chi pone ottime garanzie fatica ad accedere al credito e si crea il rischio di dar vita ad un circolo vizioso da cui è difficile uscire. Anche sul nostro territorio le banche locali, assieme alle associazioni di categoria, si stanno impegnando per sollevare il problema».
«L’art. 18 non è il vero problema: lo sono corruzione, sprechi e costi della politica»
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a ripresa economica passa attraverso la ripresa del mercato del lavoro: su questo punto concordano le associazioni tra le quali l'Asvicom, come spiega il presidente Berlino Tazza. La Banca Centrale Europea sollecita riforme ai Governi, invitandoli a rilanciare la competitività e ad incrementare l’occupazione. Secondo lei il governo Monti, con i provvedimenti che sta assumendo, va nella direzione giusta? «Per alcuni versi i provvedimenti del Governo Monti stanno andando nelle giusta direzione, per altri versi no. Crediamo sia corretto insistere e continuare la lotta all’evasione fiscale, dai cui proventi si libera denaro da destinare allo sviluppo economico, così come crediamo sia positivo il tentativo di incrementare l’occupazione con forme di lavoro flessibili in entrata e incentivando i contratti di apprendistato. Al contrario crediamo che sarebbe stato necessario ridurre il carico fiscale con un segnale forte: le aziende hanno bisogno di respirare e le famiglie di riacquistare quel po-
Speciale Economia Berlino Tazza: «E’ necessario incentivare la flessibilità in entrata e i contratti di apprendistato»
Asvicom, due fulcri su cui agire: internazionalizzazione e innovazione
tere d’acquisto utile per riattivare il mercato. Invece la riforma del fisco satura di imposte sia gli imprenditori che le persone».
La stagnazione della domanda interna è uno dei problemi prioritari per l’Italia: in che modo si dovrebbe intervenire? «Stagnazione significa contrazione delle spese. Se diminuisce il potere di acquisto delle famiglie, diminuisce naturalmente la domanda. Dalla cosiddetta “Delega per la riforma del fisco” ci saremmo aspettati scelte in grado di liberare quote di reddito da destinare alle spese. Invece all’orizzonte si profila anche l’aumento dell’Iva dal 21% al 23%, un provvedimento che metterà ancor più in difficoltà gli acquisiti delle famiglie e
in ginocchio i commercianti».
La crescita in Italia è ferma da troppo tempo, come le associazioni di categoria sottolineano continuamente. In che modo il nostro Paese può tornare ad essere davvero competitivo? «Due sono i fulcri su cui far leva perché il Paese sia davvero competitivo: l’internazionalizzazione e l’innovazione. Con un mercato interno dove la domanda è ingessata per problemi di ordine economico– finanziario, è necessario guardare ai mercati esteri, che costituiscono straordinarie opportunità commerciali. L’Italia ha una straordinarietà, il “Made in Italy“,che altri paesi non hanno. Siamo apprezzati nel mondo per lo stile che deriva da un DNA
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Berlino Tazza
fatto di storia, di civiltà e di cultura. Presentarsi all’estero con un prodotto o un servizio eccellente in fatto di qualità, sicurezza, ed affidabilità, potrebbe rappresentare la
carta vincente. Il processo di internazionalizzazione può infatti costituire per le nostre imprese e per il nostro Paese un fattore straordinario di crescita e sviluppo. L’innovazione è l’altra leva fondamentale a sostegno della competitività e dell’imprenditorialità. E’ importante sostenere la fase di costruzione e di sviluppo di progetti imprenditoriali innovativi. La formazione continua e la ricerca sono due punti di partenza imprescindibili per raggiungere tale obiettivo. Solo chi sarà in grado di offrire prodotti innovativi da un punto di vista tecnologico, potrà garantirsi margini di crescita e permanenza sul mercato». Entrando in una dimensione locale, cosa possono fare le istitu-
zioni per favorire il recupero del tessuto economico? Cosa chiedete a chi ci amministra? «Le istituzioni locali, per quanto di loro competenza, possono fare la loro parte per favorire il recupero del tessuto economico, partendo da piccoli ma fondamentali provvedimenti: maggiori semplificazioni che si tradurrebbero in meno burocrazia. Ci si attende una generale digitalizzazione dei servizi che porterebbe alla velocizzazione del disbrigo delle pratiche. Una vera rivoluzione in questo senso è stata rappresentata dall’introduzione del SUAP - lo sportello unico per le attività produttive - in alcuni comuni del Paese. L’imprenditore può rivolgersi a questo portale - attivo nei maggiori Comuni di alcune province d’Italia - per qualsiasi procedimento amministrativo che possa interessare la sua attività economica e produttiva inviando telematicamente tutte le pratiche o consultare la guida online. Misure di questo genere, unite ad una reale e maggiore concertazione tra gli attori deputati allo sviluppo economico potrebbero rappresentare i punti cardine su cui far leva al fine di ottimizzare tempi e risorse».
Giorgio Bonoli: «L’obiettivo della riforma deve essere la crescita dell'occupazione e l’eliminazione del lavoro sommerso»
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n'economia sana non può esistere senza un mercato del lavoro altrettanto equilibrato e funzionale: questo il punto sul quale il Governo e le singole amministrazioni devono porre l'attenzione secondo Giorgio Bonoli, presidente di Confesercenti Cremona: «Il mercato del lavoro non può essere considerato una “scatola chiusa”. E' sempre collegato allo sviluppo dell'economia del Paese e dell'Europa, il che significa far confluire le riforme del lavoro nel più ampio progetto di rimodulazione dei processi di liberazione, che incidono profondamente sulla vita delle imprese». La riforma del lavoro non va dunque considerata solamente in quanto tale, ma ne vanno tenute in considerazione le potenzialità per il rilancio dell'economia dell'intero Paese e la stretta correlazione con essa: «L'obiettivo della riforma del lavoro deve essere la crescita dell'occupa-
Confesercenti: «Per un’economia sana, un mercato del lavoro equilibrato»
zione, ma tale obiettivo non si realizza attraverso l'irrigidimento delle regole e l'incremento dei relativi costi. Inoltre, il mercato del lavoro italiano non è duale (stabili e precari), ma ha una terza dimensione che è quella del lavoro sommerso, per cui eliminare o sterilizzare forme contrattuali, progettate per contrastare il lavoro nero, potrebbe avere l'effetto di accrescere il sommerso». Tra i settori ai quali dedicare maggiori attenzioni vi è la categoria dei lavoratori au-
tonomi, che attualmente copre il 24% dei lavoratori totali: «Bisogna inoltre evidenziare la scarsa attenzione nelle politiche governative per tutto il mondo del lavoro autonomo e dell'impresa diffusa che contribuisce in maniera rilevante all'occupazione del Paese e alla produzione di ricchezza». Fino a tutto il 2011, le microimprese potevano optare per il regime fiscale dei minimi (introdotto nel 2008): in presenza di determinate condizioni (fatturato non ecceden-
te i 30mila euro annui e assenza di dipendenti, in particolare), erano assoggettate a un prelievo sostitutivo (20% sull'imponibile nettato dei costi di esercizio) dell'Irpef e dell'addizionale regionale e comunale, nonché dell'Irap; esclusione dal refime Iva e dall'applicazione degli studi di settore; sostanziali e diffuse semplificazioni contabili e dichiarative. Il decreto legislativo 98/2011 ha ridisegnato tale regime, riservandolo ai giovani (infratrentacinquenni) e alle start up e rendendolo più appetibile (ri-
Giorgio Bonoli
duzione del prelievo al 5%). Per contro, risultano penalizzati i quati 500mila operatori (la metà dei quali esercenti commerciali e artigiani), espulsi dal nuovo regime, nonostante nella maggior parte dei casi continuino a versare in una condizione di marginalità economica».
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Speciale Economia
Sabato 28 Aprile 2012
Accesso al credito e contratti d’assunzione
Cna: «Per i nostri artigiani la situazione è insostenibile»
Massimilano Montani
"Decreto salva Italia", dal nome si dovrebbe dedurre che sia stato fatto per rimediare ad una situazione italiana difficile che ha bisogno di essere sistemata. Agli imprenditori italiani "sembra" che le cose stiano andando esattamente in modo contrario. Gli ordini sono diminuiti, il fatturato è diminuito e gli utili sono diminuiti, per non dire spariti. I nostri artigiani stanno lottando per poter resistere ad una situazione insostenibile, con la cassa integrazione che dilaga nelle aziende. Giorno dopo giorno apprendiamo dai giornali che sono stati introdotti nuovi balzelli che gravano sulle spalle dei cittadini e di conseguenza delle imprese, le famiglie sono state impoverite e la capacità di affrontare le difficoltà economiche di tutti giorni si fa sempre più pressante. Tutto questo non dà assolutamente l'idea di voler fare qualcosa per il Paese o di prendere la direzione del risanamento. Il lavoro in Italia costa troppo e non riusciamo ad essere competitivi: è necessario che si mettano in campo manovre atte a ridurre la pressione fiscale sulle aziende. Un lavoratore dipendente con contratto di apprendistato costa
«Bisogna favorire l’assunzione dei giovani da parte delle aziende» troppo, è necessario che arrivino al più presto agevolazioni in questo senso atte a favorire le assunzioni dei giovani. Riteniamo inoltre che sia necessario rendere più facile l'accesso al credito. Troppi istituti di credito si nascondo dietro alle nuove regole di Basilea3 per non concedere i finanziamenti necessari alle aziende per poter portare avanti la loro attività quotidiana. Noi come Cna, da questo punto di vista, abbiamo fatto molto per andare in aiuto delle imprese, aderendo già lo scorso anno a Sviluppo Artigiano, un Confidi Veneto (certificato 107) che si propone alle aziende come garante nei confronti degli istituti di credito agevolando l'accesso al credito e riducendo i tempi di erogazione. Stiamo inoltre istituendo, e sarà disponibile al più presto, un numero verde e un servizio di supporto alle imprese associate in difficoltà. Noi in Cna non lasciamo soli i nostri imprenditori, cercando di mettere in campo ogni giorno nuove soluzioni affinché riescano a superare qualsiasi ostacolo. Ma c’è bisogno di un patto per la crescita nuovo e reale dove ognuno faccia la sua parte.
Ascom: fare leva sulle imprese
Pugnoli: «Si deve rilanciare la domanda interna e favorire l’accesso al credito»
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e la crisi economica viene percepita dai singoli cittadini, essa non risparmia neppure i commercianti, settore in forte difficoltà sul quale invece, secondo Ascom, si dovrebbe puntare per il rilancio e la ripresa della crescita, come spiega il presidente dell'associazione Claudio Pugnoli.
La Banca Centrale Europea sollecita riforme ai Governi, invitandoli a rilanciare la competitività e ad incrementare l’occupazione. Secondo lei il governo Monti, con i provvedimenti che sta assumendo, va nella direzione giusta? «I dati Istat testimoniano che la fiducia imprese è ai minimi dal 2009. Basta questo dato a rendere evidente le perplessità
«Il futuro spaventa più del presente. Per le nostre imprese manca una vera politica per un ritorno alla crescita»
delle Associazioni economiche su questo Governo che, nel frattempo perde consenso (-4% secondo gli ultimi dati). Il crollo è colpa della crisi ma, soprattutto, delle prospettive per il futuro, che spaventa più del presente. Per le nostre impre-
Claudio Pugnoli
se, manca una vera politica di ritorno alla crescita. L’annunciato aumento dell’IVA poi, potrebbe penalizzare ulteriormente il sistema. È una “mina” che va assolutamente disattivata. E, insieme, si deve ridurre la pressione fiscale, favorire l’accesso al credito, rilanciare i consumi». La crescita in Italia è ferma da troppo tempo, come le associazioni di categoria sottolineano continuamente. In che modo il nostro Paese può tornare ad essere davvero competitivo? «Serve, da subito, il massimo impegno per contrastare la stretta creditizia, per contenere e ridurre la pressione fiscale e per rimettere in moto crescita, occupazione e sviluppo. Si pensi, ad esempio, al tema della pressione fiscale. Nel 2012 si attesterà intorno al 45% e quella reale, a carico di chi le tasse le paga, si collocherà intorno al 55%. Sono livelli record, che zavorrano drasticamente la possibilità di contrastare la recessione e di
tornare ad imboccare un percorso di crescita. E poi occorre ridurre la spesa pubblica, abbattere i costi della politica adottare insomma la stessa rigidità con la quale si sono dovute confrontare le imprese. E favorire l’accesso al credito. Ma soprattutto si deve rilanciare la domanda interna, per consumi ed investimenti dobbiamo invece, oggi, fare particolarmente leva: per contrastare la recessione e per tornare a costruire crescita e occupazione. Dobbiamo fare leva sulla domanda interna e sulle imprese dei servizi di mercato, che a questa domanda fanno particolare riferimento. Da qui, la nostra richiesta fondamentale e di lungo corso: una politica per i servizi - cioè un sistema di regole, di strumenti e di ragionevoli risorse - che supporti i processi di rafforzamento della produttività». Entrando in una dimensione locale, cosa possono fare le istituzioni per favorire il recupero del tessuto economico? Cosa chiedete a chi ci amministra? «Occorre che sempre più un territorio sia protagonista del proprio futuro. Pensiamo alle politiche per lo sviluppo, alla pianificazione territoriale. Occorre essere consapevoli che la crescita, sempre meno, è aiutata dalle banche. Occorre puntare sulla piccola e media imprese, quella che produce, in Italia, quasi il 60% del reddito e garantisce oltre il 50% dell’occupazione, e creare piani di sviluppo equiliturismo che, davvero, è una risorsa che non viene sfruttata se non minimamente».
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«Le banche devono sostenere le imprese, altrimenti non ci può essere la ripresa»
Antonio Piva, presidente della Libera Agricoltori: «Ora il Governo deve intervenire sulle detrazioni fiscali»
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empre più insistenti le pressioni che le associazioni di categoria fanno sul Governo Monti: si chiede il rilancio della competitività e dell'occupazione prima di ogni altra cosa. Ne abbiamo parlato con Antonio Piva, presidente della Libera Agricoltori di Cremona. «Il sistema economico italiano vive forti difficoltà oggi: dall’aumento dei carburanti, a quello dei trasporti, tutto va a incidere sulle capacità di sviluppo delle imprese» dice Piva. «Potrò dare a questo Governo un giudizio positivo quando farà quello che le associazioni di categoria chiedono da tempo». La stagnazione della domanda interna è uno dei problemi prioritari per l’Italia: in che modo si dovrebbe intervenire? «Gli italiani si stanno trasformando da cicale a formiche, e di fronte ai proclami sempre più catastrofici che vengono fatti sulla situazione del nostro Paese, il consumatore italiano è diventato campione di risparmio. C’è poi il problema della tassazione degli stipendi: reputo assurdo che essa incida in maniera così forte sulle buste paga. Si dovrebbe allora andare nella direzione di un sistema di detrazioni fiscali
dei trasporti su gomma, che in Italia rappresentano la maggioranza. In questo modo si innesca un circolo vizioso che porta i nostri prodotti a non essere concorrenziali».
Antonio Piva, presidente della Libera
decisamente più importante. Il Governo non può pensare che si possa uscire dalla crisi con l’aumento della pressione fiscale. Bisognerebbe invece portare avanti dei controlli rigidi sui prezzi, puntare sull’abbattimento dei costi petroliferi, e via di seguito. Invece si è scelto di aumentare il prezzo della benzina, e con esso anche il costo
La crescita in Italia è ferma da troppo tempo, come le associazioni di categoria sottolineano continuamente. In che modo il nostro Paese può tornare ad essere davvero competitivo? «Come ho detto prima, è prioritario alleggerire la pressione sulle buste paga. Purtroppo oggi c’è un problema di gettito che deve entrare nelle casse dello Stato, ma non ci si può rivalere solo sul costo del lavoro. Si dovrebbe lavorare con più forza sul controllo dell’evasione, incrementando il pagamento elettronico e diminuendo ulteriormente la circolazione di contante. Purtroppo però oggi abbiamo un sistema ban-
cario che non è pronto a gestire una simile rivoluzione delle abitudini degli italiani. Inoltre, come ho già detto, si dovrebbe smettere di fare proclami di crisi: se si tornasse a trasmettere fiducia al consumatore, i consumi tornerebbero a crescere. Qualche spiraglio già lo abbiamo visto: dopo Pasqua, infatti, i consumi nell’agroalimentare sono tornati a crescere, anche se purtroppo ci sono ancora molte famiglie che faticano a gestire la quarta settimana del mese.
Entrando in una dimensione locale, cosa possono fare le istituzioni per favorire il recupero del tessuto economico? Cosa chiedete a chi ci amministra? «Il nostro è un territorio che produce materie prime e prodotti trasformati con un grosso appeal, soprattutto per il mercato estero, e
questo compensa il calo di consumi locali. Dunque la nostra realtà non vive una situazione così negativa, anche se non possiamo ignorare che esiste un indotto di piccole e medie imprese che soffrono la situazione congiunturale. Bisognerebbe allora portare avanti una valutazione per il rilancio del territorio. Come? Ad esempio con il turismo: le amministrazioni dovrebbero destinare risorse per il rafforzamento dell’immagine della nostra città a livello nazionale. Per quanto riguarda il versante industriale non nascondo che vi sono alcuni problemi, ma fortunatamente le aziende agroalimentari sono ancora forti e stanno resistendo anche in questo momento negativo». La difficile questione del credito: le aziende faticano ancora molto a ottenere finanziamenti.
«La lotta alla contraffazione è prioritaria» S iamo consapevoli del periodo difficile che sta affrontando il Paese e non ci siamo mai tirati indietro» lo dice Eugenio Torchio, delegato confederale della Coldiretti di Cremona. «Apprezziamo il fatto che il Governo abbia riconosciuto, nell’ambito del disegno di legge sulle misure fiscali, le specificità dell’agricoltura, venendo incontro alle nostre istanze in materia di Iri, revisione catasto e Imu. Sui temi della competitività e dell’occupazione, Coldiretti ha lanciato una sfida: dalla lotta alla contraffazione possono venire fino a trecentomila
Quale dovrebbe essere, invece, il ruolo delle banche? «Tutti si aspettavano che i 110 milioni di euro che la Bce ha dato al sistema bancario italiano tornassero nel circuito economico almeno in parte, o almeno che grazie a questo le banche fossero invogliate a riaprire i rubinetti del credito. Invece vediamo la paura, da parte del sistema bancario italiano, nel finanziare le nostre imprese. E’ ovvio che poi l’impresa dovrà essere oggetto di verifiche da parte Comunità europea, ma ci si aspetta comunque una maggiore flessibilità dal sistema delle banche.Dunque per rilanciare l’economia sarà strategico intraprendere un percorso che coinvolga tutto il sistema-impresa italiano, ma anche gli istituti di credito. Le banche devono sostenere il tessuto imprenditoriale, perché senza di loro non può esserci ricrescita economica. A livello territoriale ve ne sono alcune che si stanno impegnando per aiutare le imprese, mentre altre hanno tirato il freno a mano. Anche sul versante agricolo le cose vanno meglio: se prima c’era qualche difficoltà, ora alcuni istituti di credito hanno fatto delle scelte di apertura in questo senso, anche fidandosi delle garanzie reali offerte dal settore primario».
Eugenio Torchio, delegato confederale Coldiretti: «E’ tempo che le amministrazioni locali rimettano al centro l’economia reale e l’agroalimentare»
nuovi posti di lavoro con il fatturato del falso Made in Italy che solo nell’agroalimentare ha raggiunto i 60 miliardi di euro».
E’ una sfida che può aiutare il nostro Paese a tornare ad essere davvero competitivo? «Il fatto che per effetto della falsificazione vengano sottratti all’agroalimentare nazionale ben 164 milioni di euro al gior-
no dimostra che, insieme al contrasto all’evasione fiscale, la lotta alla contraffazione e alla pirateria rappresenta per le Istituzioni un’area di intervento prioritaria per recuperare risorse economiche utili al Paese e generare occupazione». Entrando in una dimensione locale, cosa possono fare le istituzioni per favorire il recupero del tessuto economi-
co? Cosa chiedete a chi ci amministra? «E’ tempo di rimettere al centro l’economia reale, a partire dall’agroalimentare Made in Italy, straordinaria risorsa per il Paese. Importanti azioni devono vedere le Istituzioni al nostro fianco: in primis l’impegno affinché la legge sull’origine in etichetta venga pienamente attuata, attraverso i decreti, e sia estesa in Europa. Su altri importanti terreni abbiamo chiesto la
Eugenio Torchio, Coldiretti
condivisione delle Amministrazioni locali. Ad esempio l’impegno affinché l’Imu non si traduca in un’ennesima mazzata nei confronti delle imprese agricole, la tutela del territorio di fronte alla continua erosione del suolo agricolo».
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Secondo Franco Mazzini, presidente Lgh, «Cremona deve diventare centro di eccellenza nelle telecomunicazioni»
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a tecnologia è uno dei mezzi primari per crescere ed essere competitivi. Ne abbiamo parlato con il presidente di Lgh, Franco Mazzini. La Banca Centrale Europea sollecita riforme ai Governi, invitandoli a rilanciare la competitività e ad incrementare l’occupazione. Secondo lei il governo Monti, con i provvedimenti che sta assumendo, va nella direzione giusta? «Non va mai dimenticato che l’esperienza del Governo tecnico di Mario Monti nasce per affrontare di petto un’emergenza gravissima legata alla situazione economica e finanziaria del nostro Paese. I provvedimenti sono stati sicuramente impopolari ma necessari. Oggi insieme al rigore attendiamo segnali precisi per far ripartire la crescita». La stagnazione della domanda interna è uno dei problemi prioritari per l’Italia: in che modo si dovrebbe intervenire?
Più efficienza e competitività con lo sviluppo tecnologico
«Come ho detto insieme al necessario rigore è quanto mai necessario innestare processi che portino a generare la crescita, quindi lo sviluppo, l’occupazione. Come fare? Credo per esempio che lo Stato dovrebbe promuovere grandi opere infrastrutturali in grado di immettere nel Paese risorse e generare lavoro per le imprese. E’ stato calcolato, per esempio, che realizzare la banda ultra larga in Italia porterebbe un aumento di quasi due punti del Pil. Un altro aspetto cruciale riguarda il sistema del credito. Le Banche devono tornare a finanziare le imprese che hanno buone idee di sviluppo».
La crescita in Italia è ferma da troppo tempo, come le associazioni di categoria sottolineano continuamente. In che modo il nostro Paese può tornare ad essere davvero competitivo? «Il problema della crescita non riguarda solo il nostro Paese ma è un tema cruciale che riguarda molti paesi europei. E’ evidente che siamo di fronte ad una crisi di sistema. Ampi settori dell’economia italiana stanno perdendo competitività perché la globalizzazione porta con se una concorrenza spietata cui è difficile rispondere. L’economia italiana che regge non è quella delle produzioni quantitative ma quella che ha scelto la qualità, cioè ha saputo incorporare nei prodotti
Franco Mazzini, presidente Lgh
l’intelligenza. Credo che questa sia la strada giusta. La creatività italiana può ancora fare la differenza».
are nuovi spazi occupazionali in un ambito, lo sviluppo di qualità, che rappresenta il nostro vero futuro».
Entrando in una dimensione locale, cosa può fare la tecnologia per rilanciare lo sviluppo? Quali sono le potenzialità di Cremona, città in cui il digital divide è già stato superato? «Tutti gli studi di settore fin qui realizzati dimostrano che investire nelle nuove reti tecnologiche genera sviluppo ed occasioni di crescita economica. A Cremona questo impegno è stato sviluppato dal Comune, da Aem e da Aemcom ed i risultati iniziano a vedersi. L’idea, per esempio, di dare vita ad un Polo delle tecnologie ICT significa cre-
Quali sono i progetti che Lgh sta portando avanti, dal punto di vista tecnologico, per portare investitori in città? «Linea Group Holding è un gruppo industriale attivo in molti settori vitali dell’economia cremonese. Una buona rete di servizi pubblici locali rappresenta una precondizione dello sviluppo. Per questa ragione il nostro sforzo è sempre teso a migliorare la qualità e la quantità dei servizi offerti alla comunità locale. Per questa ragione Lgh non poteva non essere presente anche nel mercato delle telecomunicazioni. Linea
Group intende operare per fare di Cremona un centro di eccellenza nel campo dei nuovi strumenti della comunicazione e dell’informazione. La Regione Lombardia ha scelto la nostra città per realizzare importanti sperimentazioni nel campo dei servizi della banda ultra larga. Dobbiamo trasformare queste occasioni in vere opportunità di sviluppo e di crescita sociale ed economica. Alcuni obiettivi sono già a portata di mano e vedremo di concretizzarli entro il 2012. Proprio in questi giorni Aemcom insieme a Lineacom (società IT del Gruppo LGH) hanno proposto alla città servizi innovativi in grado di rendere la pubblica amministrazione e le imprese più efficienti e competitive».
Laura Secchi, direttore dell’Ance di Cremona: «Le istituzioni locali devono sbloccare i pagamenti alle imprese edili e programmare gli interventi manutentivi»
«Necessario scongiurare l’aumento di 2 punti dell’Iva» U Laura Secchi, Ance Cremona
n giudizio "sospeso" quello che l'Ance di Cremona da all'operato del Governo Monti, in attesa di interventi concreti a sostegno dell'edilizia. «Riconosciamo i meriti internazionali del governo Monti, apprezziamo i sei miliardi trovati per le piccole opere, lo sforzo fatto per gli interventi sulle scuole» sottolinea l'architetto Laura Secchi, direttore Ance Cremona. «Ma il settore dell`edilizia, dopo l’imposizione dell`Imu, ha bisogno di una politica di crescita che ancora non c`è. A livello nazionale, l’Ance ha presentato le sue proposte per rimettere in moto il settore nel convegno romano dal titolo “Un piano per le città”».
La crescita in Italia è ferma da troppo tempo, come le associazioni di categoria sottolineano continuamente. In che modo il nostro Paese può tornare ad essere davvero competitivo? «E’ necessario modificare la disciplina Iva delle cessioni e locazioni delle abitazioni che, oggi sono un vero e proprio costo per le imprese di costruzioni. Occorre anche alleggerire il “costo fiscale” d’acquisto degli immobili destinati a progetti di nuova edificazione o di recupero e riqualificazione. Andrebbero mantenute e rafforzate le agevolazioni per le ristrutturazioni edilizie, e si dovrebbe migliorare l’esperienza della “detrazione del 55%”. E’ necessario scongiurare il previsto aumento di
2 punti percentuali delle aliquote Iva del 21% e del 10% nel trimestre ottobre-dicembre 2012. Si auspicano inoltre Regole univoche per la certificazione energetica degli edifici. Necessario infine sollecitare l’impegno delle banche a sviluppare modelli contrattuali e finanziari innovativi, con una attenzione particolare agli interventi edilizi caratterizzati dal miglior rapporto benefici/costi dal punto di vista della sostenibilità energetico-ambientale. Entrando in una dimensione locale, cosa possono fare le istituzioni per favorire il recupero del tessuto economico? Cosa chiedete a chi ci amministra? «Sbloccare i pagamenti alle imprese edili,
programmare gli interventi manutentivi sul patrimonio pubblico, prestare maggior attenzione alle imprese edili del nostro territorio mediante l’applicazione della “procedura negoziata” nelle gare di appalto sino a 1milione di euro. E' inoltre auspicabile ridurre i tempi di attesa da parte delle imprese nelle procedure di attivazione di un cantiere edile, ridurre la tassa rifiuti comunale sui magazzini ed uffici per tutte quelle imprese edili che smaltiscono con onere a proprio carico i rifiuti delle lavorazioni edili. Infine chiediamo una concreta riduzione dei costi del personale ed amministrativi e gestionali nei vari settori delle Pubbliche amministrazioni attraverso una politica di “premialità” legata a “meritocrazia”».
Cultura&Spettacoli Luigi Dainesi è protagonista di Arte e corte
Dal 28 aprile, nell’ambito della rassegna “Arte a corte”, il pittore Luigi Dainesi espone a Corte de’ Frati presso la Sala polivalente di via Battisti. Il critico Simone Fappanni ha spiegato: «Luigi passa dalla pittura alla scultura sino alla grafica
con estrema disinvoltura. La vita umana, come quella dei vegetali, è per lui motivo di riflessione e spunto per procedere in composizioni dagli accenti luministici intensi, dai volumi preziosi e dalle timbriche ben modulate».
Appuntamento sabato sera dalle ore 21 presso la chiesa di San Marcellino
Musica sacra al Festival Monteverdi
I
di Federica Ermete
l Festival di Cremona Claudio Monteverdi continua sul versante sacro. Sabato 28 aprile alle 21, nella chiesa di San Marcellino, ha luogo il concerto “L’Assunta in San Marco a Venezia”, che prevede l’esecuzione di composizioni di Giovanni Gabrieli e Pierluigi da Palestrina. Il veneziano Giovanni Gabrieli, del quale quest’anno ricorre il 400° anniversario della morte, ha trascorso tutta la sua vita ed il suo percorso artistico nella città della laguna. E qui, in San Marco, le sue composizioni, caratterizzate da una sontuosa policoralità, hanno rappresentato un importante repertorio di riferimento per lunghissimo tempo, anche dopo la sua morte e dopo l’insediamento nel tempio veneziano, quale maestro di cappella, del “divino” Claudio Monteverdi. Nell’arco dell’anno liturgico l’Assunta, che ricorre il 15 agosto, era una delle festività mariane più solenni e più sentite dal popolo di Venezia. A ricostruire la celebrazione, che si doveva svolgere in quell’occasione in San Marco, concorrono, con brani di canto piano tratti dal Graduale Marciano, ora conservato a Berlino, alcuni dei Mottetti dedicati alla Vergine da Giovanni Gabrieli, brani di articolata ed elegante polifonia, nello stile dei cori contrapposti. Durante la serata, delle predette tipologia di composizioni, vengono proposti mottetti, toccate ed intonazioni d’organo, nonché il Cactus planus tratto dal Graduale Marciano. Per quanto riguar-
The Tallis Scholars
Mostra contemporanea nel Castello di Monticelli
da l’Ordinarium Missae è invece stata scelta la Messa “Assumpta est Maria” a 6 voci scritta da Pierluigi da Palestrina al declinare del XVI secolo, quando il Concilio di Trento aveva già dettato le sue rigide regole in materia di musica liturgica. Protagonisti del concerto sono i Tallis Scholars, presenza ormai quasi fissa della rassegna cremonese. L’ensemble, fondato nel 1973 dall’attuale direttore Peter Phillips, è rico-
nosciuto come un’autentica autorità mondiale nell’ambito della polifonia ‘a cappella’. Dopo il fortunato ed esaltante “incontro” della passata stagione con il cremonese Coro Costanzo Porta – il miglior consort da camera italiano diretto dal M° Antonio Greco – i Tallis hanno desiderato ripetere l’esperienza, confrontandosi con i giovani italiani anche in repertorio, quello di Gabrieli, per loro desueto.
Domenica 29 aprile alle 17, presso il Castello di Monticelli d’Ongina, viene inaugurata la mostra “Nel giardino di Verdiana, natura morta e fiori nell'arte”, con ben 99 opere di 37 artisti contemporanei che svolgono questi due soggetti in modo alquanto originale, spaziando dal realismo all’informale. Dopo l’introduzione di Albino Casarola, presidente del Gruppo Culturale Mostre Onlus, il curatore della rassegna, Simone Fappanni, illustra i tanti quadri, eseguiti sia con tecniche tradizionali che contemporanee; il critico d’arte presenta, inoltre, anche il volume “Nel giardino di Verdiana”, che ripercorre l’evoluzione di questi due temi nella storia dell’arte, attraverso saggi dello stesso studioso e di Elena Gavazzi, Marcello Tosi e Teresa Cavallini. Durante il vernissage l’attrice Anna Maria Weitzer legge alcune poesie ispirate ai temi della rassegna, mentre il clarinettista Francesco Stabile propone improvvisazioni musicali.
MOSTRA
Esposte 150 opere di Priori
Il 5 maggio l’associazione Artisti Cremonesi inaugurerà la mostra “Ercole Priori. Una vita per l’arte”, a ricordo dell’artista scomparso sei mesi fa. L’evento, dal 5 al 27 maggio in Santa Maria della Pietà, ospiterà circa 150 opere che ripercorrono la vicenda umana ed artistica di uno dei protagonisti assoluti dell’arte cremonese del ’900.
Un’intera sezione sarà dedicata al monumento a Monteverdi, inaugurato il 15 maggio 1967. L’esposizione dei 45 disegni inediti, che attestano il processo ideativo di Priori per tale statua, vuol essere uno stimolo per riportare l’opera alla dignità che merita. Laura Carlino, presidente dell’associazione, scrive: «La mostra è un omaggio che
Le opere dell’artista americana sono esposte in sala Alabardieri
L’arte della Kononov in mostra
L’associazione musicale “Gradus ad Parnassum”, presieduta dalla professoressa Ludmilla Krylova e nata allo scopo di promuovere e diffondere la cultura musicale nel nostro territorio, celebra il suo decennale con la mostra della giovane pittrice Maria Kononov, allestita nella sala Alabardieri del Comune. Maria Kononov è una giovanissima pittrice americana, nuovo talento riconosciuto a livello internazionale dai più grandi professionisti ed esperti d’arte. Nata in New Jersey nel 1997 da una famiglia di artisti e di creativi, inizia a disegnare e a creare con la carta già all’età di 3 anni; a 5 anni sperimenta l’uso dell'acquerello e impara da sola le tecniche della prospettiva e del volume. Il 2007 è l’anno della sua prima esposizione a Bruxelles e della sua definitiva consacrazione a livello mondiale. Col passare degli anni aumenta il numero delle sue esposizioni (Londra, Gütersloh, Parigi, Bruxelles, Mosca, Vienna e Melbourne) e le sue opere di-
ventano più precise e profonde. Maria Kononov non è solo una pittrice, dal 2008 possiede una propria linea di abiti ed è impegnata nel sociale: oggi, infatti, crea dipinti con soggetti fiabeschi destinati agli ospedali pediatrici nei paesi dove espone. Nikas Safronov, pittore dell’Accademia delle Arti della Russia, di lei ha detto: «E’ una ragazza talentuosa; i suoi quadri hanno soggetti originali e suggestivi e sono realizzati in maniera raffinata seguendo le tradizioni dei pittori avanguardisti russi dell’inizio del XX secolo, con la loro tipica gamma espressiva e serbano impressioni fresche della sua infanzia. Si individuano inoltre i colori e la grafica dei pittori francesi Matisse e Miro». L’associazione “Gradus ad Parnassum”, da sempre impegnata in concerti a scopo umanitario, partecipa a importanti iniziative umanitarie in collaborazione con associazioni impegnate nel sociale, attraverso concerti degli allievi e del Coro SS. Cosma e Damiano.
CINEMA - Programmazione settimanale CREMONA Spaziocinema Cremonapo (0372-803674) www.spaziocinema.info • Battleship • Il castello nel cielo • Ho cercato il tuo nome • To Rome with Love • Una spia non basta • Biancaneve • The rum diary • StreetDance 2 3D • The avengers 3D Filo (0372-411252) • 17 ragazze
CASALMAGGIORE Zenith (0375-40544) www.cinemateatrozenith.com • To Rome with Love PIEVE FISSIRAGA Cinelandia (0371-237012) www.cinelandia.it • Battleship • Hunger Game • Ho cercato il tuo nome • Street cance 2 3D • The rum diary • The avengers 2D - 3D • To Rome with Love
CREMA Porta Nova (0373-218411) www.multisalaportanova.it • Battleship • The avengers 3D - 2D • A Roma con amore • Hunger Game • Diaz • Chronicle • Pirati! Briganti da strapazzo 3D • Ho cercato il tuo nome Cineforum • Poker Generation Over 60 • A Roma con amore
l’associazione ha desiderato rivolgere ad uno dei suoi fondatori e, più tardi, presidente, il quarto nell’ordine. Ma, soprattutto, è un omaggio che la figlia Tiziana ha voluto rendere a suo padre, chiedendo che venissero esposte esclusivamente le opere che Priori conservava nella sua casa-laboratorio al momento della sua scomparsa».
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Cultura CREMA Spettacoli
Sabato 28 Aprile 2012
John R. Searle, pensatore che si occupa di filosofia del linguaggio e di filosofia della mente, sostiene che la realtà "naturale" è del tutto indipendente da ogni umana rappresentazione perché è una questione di particelle, descrivibile in toto con le leggi della chimica e della fisica. Il mondo è uno e tutto determinato da processi biofisici; poi però ci sono gli umani, che, grazie al linguaggio, creano e rappresentano gli atti sociali in base all’intenzionalità collettiva come “conseguenza naturale della nostra struttura biologica”. Così ne parla, con mirabile sintesi, Francesca
MAESTRO DI VERITÀ Rigotti. È il cosiddetto “nuovo realismo”, che, come giustamente sottolinea Rigotti, mette a rischio il contributo fondamentale che le metafore portano alla nostra capacità cognitiva. Se ogni realtà è indipendente da ogni umana rappresentazione, per esempio, si perde il “di più” che la parola poetica è capace di dare sulla realtà stessa. “Una buona rinfresca l’intelletto”: lo diceva Ludwig Wittgenstein. Secondo il pensatore austriaco, le risposte ai nostri proble-
mi ed alle nostre inquietudini intellettuali non possono venire soltanto da mosse e strategie teoriche, ma dal mutamento del nostro modo di vivere. Di qui, la particolare evidenza, ad esempio in Robert Musil, dell’elaborazione letteraria in termini di metafora delle strutture concettuali e teoriche più astratte. Quasi come se, per conoscere la verità, una buona metafora fosse davvero essenziale. La poesia, fosse essenziale. Io ne sono convinto. L’amore può essere descrit-
to come un fatto di ossa, muscoli, nervi, circolazione sanguigna eccetera, ma cosa è l’amore, ce lo dice solo la poesia. Leggiamo questo brano di Marcel Detienne (« Les maitres de vérité dans la Grèce archaique ») : « Funzionario della sovranità o encomiante la nobiltà guerriera, il poeta è sempre un "Maestro di verità". la sua "Verità" è una verità assertiva; nulla la contesta, nulla la dimostra. "Verità" fondamentalmente diversa dalla nostra concezione tradizionale,
Dal 6 maggio la 10ª edizione
to per miracolo, scappa dall’ospedale ed è ritrovato sulla riva del mare da gente che abita nelle baracche. Ospitato e soccorso da una famiglia poverissima, scopre di avere perso completamente la memoria. Benché non ricordi nulla di se stesso, nemmeno il suo nome, tenterà di ricostruire il proprio passato, rifacendosi nel frattempo una vita in un container e scoprendo l’amore.
Dolcenera in concerto a teatro
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Giovedì al San Domenico la data zero di “Ci vediamo in tour 2012”
Dolcenera
nizia dal palcoscenico del teatro San Domenico a Crema, con la data zero, giovedì 3 maggio alle ore 21, il tour estivo della cantante Dolcenera dal titolo “Ci vediamo in tour 2012”. Una cantante che non ha mai lasciato le prime posizioni di gradimento del pubblico da quando è uscito il suo ultimo album “Evoluzione della specie”. In particolare il succes-
so è stato centrato con il singolo “Il sole di domenica”, cui si è aggiunto poi il brano che Dolcenera ha cantato all’ultimo Festival della canzone a Sanremo “Ci vediamo a casa”. Non per niente quest’ultimo brano è uno dei tre inediti contenuti nella riedizione dell’album “Evoluzione della specie”, pubblicato proprio in occasione del Festival di Sanremo. “Ci vediamo a casa” è anche la can-
zone dei titoli di coda dell’omonimo film diretto da Maurizio Ponzi, in uscita a fine aprile. Il nuovo tour di Dolcenera è organizzato da “Live Nation” in collaborazione con Rtl 102.5 (media partner dell’evento) e porterà la cantante ad esibirsi in tutta Italia. Ancora una volta, però, come ormai per tanti big della musica leggera, l’avventura comincia da Crema! Tiziano Guerini
CREMA DEL PENSIERO - VII EDIZIONE
Venerdì 4 maggio prende il via a Crema il festival della fisosofia
Prende il via venerdì 4 maggio alle ore 21 al teatro San Domenico di Crema, la VII edizione del festival della filosofia “Crema del pensiero”. Come è noto il festival prende in considerazioni ogni anno un Comandamento per approfondirne le ragioni e le motivazioni da diversi punti di vista, privilegiandone comunque l’aspetto filosofico e teologico. Il comandamento di questa edizione è il X “Non desiderare la roba d’altri”. VENERDÌ 4 MAGGIO Ore 21 apertura del festival, saluto delle autorità e Valerio Massimo Manfredi (archeologo, scrittore e condut“Tracce di Crema”: così si chiama il progetto di riordino, inventariazione e digitalizzazione dei fondi documentari e fotografici del Centro di Ricerca “Alfredo Galmozzi” di Crema. Si tratta di un materiale amplissimo oltre che interessantissimo che documenta in pratica tutto il XX secolo con particolare riguardo alle vicende belliche e resistenziali, oltre naturalmente gli ultimi decen-
tore televisivo, docente universitario) in “Senso del possesso e origini del potere”. SABATO 5 MAGGIO Ore 11 mons. Carlo Ghidelli (sacra scrittura – Arcivescovo emerito diocesi Lanciano-Ortona) in “Non desiderare la roba d’altri – Analisi di un comandamento”, Ore 16 spettacolo teatrale coi ragazzi disabili (regia Franca Marchesi). Ore 17 Fabio Vanessa ( .critico cinematografico) in “il X° comandamento nel cinema”. Ore 21.15 Luciano Canfora (filologo classico, storico e saggista, docente universitario),
Giulio Giorello (filosofo, matematico, saggista, docente universitario), Silio Bozzi (vice questore polizia di stato, docente di tecniche investigative) in “Furti di classe”. DOMENICA 6 MAGGIO Ore 11 Claudio Bartocci (matematico, scrittore, docente universitario), Massimo Donà (filosofo, saggista musicista, docente universitario) in “Non desiderare le idee altrui”. Ore 17, infine, Carlo Sini (filosofo teoretico e saggista, docente universitario) in “Di chi sono le cose?”.
Riordino di documenti e foto del Centro Galmozzi ni. Sono oltre 400 tra buste, raccoglitori e album di materiale documentario e fotografico (oltre 10.000 immagini) ai quali si aggiungono le raccolte di manifesti, periodici, materiale audiovisivo, in gran parte dovuti alla assidua conservazione attuata negli anni dal compianto esponente politico Alfredo Gal-
mozzi. La tutela e la salvaguardia del patrimonio storico documentario mediante riordino, inventariazione e catalogazione ha essenzialmente una finalità didattica; il progetto inoltre prevede la formazione di personale volontario che poi dovrà mantenere una corretta gestione del patrimonio oggetto dell’inter-
*Agopoli (pseudonimo) si occupa di economia e finanza, ma coltiva una grande passione: la filosofia.
FESTIVAL PIANISTICO INTERNAZIONALE
Amenic proietta lunedì il film “L’uomo senza passato”
Amenic Cinema propone in sala Alessandrini di via Matilde di Canossa a Crema per lunedì 30 aprile alle ore 21, il film di produzione finlandese “L’uomo senza passato” per la regia di Aki Kaurismaki; interpreti Markku Peltola e Kati Outinen. La trama. Un uomo arriva di notte in treno a Helsinki. Mentre si riposa su una panchina, viene malmenato e derubato da tre delinquenti. Sopravvissu-
aletheia non è l'accordo della proposizione e del suo oggetto, nemmeno l'accordo di un giudizio con altri giudizi; essa non si oppone alla "menzogna"; non vi è il "vero" di fronte al "falso". La sola opposizone significativa è quella tra aletheia e lete. A questo livello di pensiero, il poeta è veramente ispirato, se il suo verbo si fonda su un dono di veggenza, la parola tende a identificarsi con la "Verità"». Agopoli*
vento. Il tutto verrà reso fruibile grazie alla pubblicazione on line delle fotografie con relative schede di catalogazione, delle introduzioni storico-archivistiche generali e delle schede descrittive delle serie documentario. Naturalmente soddisfatto dell’avvio del progetto, a lungo immaginato, da parte del pre-
Tradizione importante ormai per la città di Crema, conosciuto anche ben oltre i confini locali, torna il festival pianistico internazionale dedicato e intitolato a Mario Ghislandi. E in grande stile, perché il 2012 segna il 10° anniversario di organizzazione a cura del Centro culturale diocesano “G. Lucchi”. Ambientazione degli eventi, come sempre, la chiesa di S. Bernardino-Auditorium Manenti, che come lo scorso anno ospiterà un pianoforte particolare, quello di Aldo Ghislandi fratello del compianto Mario. Il festival pianistico di Crema si avvale della collaborazione dell’Accademia “Incontri con il maestro” di Imola che, come ogni anno, ha suggerito al Centro “Lucchi” giovani pianisti agli inizi di una promettente carriera. L’esordio del festival è fissato per domenica 6 maggio, alle ore 21, con la giovanissima Michelle Candiotti. Si prosegue domenica 13 maggio alle ore 21 con Diana Gabrielyan. Gran finale domenica 27 maggio, sempre alle 21, con due nomi già conosciuti dai cremaschi: André Gallo e Alessandro Tardino, già ospiti del “Ghislandi” nelle passate edizioni. In omaggio al decennale del festival cremasco e in ricordo del 50° dell’Unità nazionale celebrato lo scorso anno, verranno eseguite a quattro mani le più belle canzoni patriottiche.
SABATO SERA AL SAN DOMENICO
Compagnie locali in scena Prosegue al San Domenico di Crema la rassegna teatrale dedicata alle compagnie locali. Questa sera sabato 28 aprile alle ore 21 “Il mercante di Venezia” (liberamente tratto dall’opera di W. Shakespeare) della compagnia Navigatori di Ulisse di Crema con interpreti ragazzi di I, II e III media per la regia di Andrea Carabelli. Domenica 29 aprile alle ore 21 sarà la volta della compagnia delle Quattro Vie con “Dio vede e provvede”. Commedia ambientata in una casa cremasca con il padrone di casa di una tirchieria tale da provocare eventi insoliti e inaspettati colpi di scena. Una dozzina gli interpreti per il testo di Egidio Lunghi, musiche dal vivo del gruppo “Ciapa la cioca”, regia di Simone Benelli.
sidente del Centro Felice Lopopolo, grazie al co-finanziamento della Fondazione comunitaria della provincia di Cremona (costo totale del progetto di 40mila euro) e grazie alla professionalità delle curatrici Lucia Citterio, Barbara Viviani e del curatore Stefano Muratori per la parte fotografica. La conclusione del progetto, già avviato da tempo, è attesa per il prossimo mese di settembre.
Appuntamenti
Arte & Cultura Due grandi poeti, una storia d’amore. Infelice, e poco conosciuta fino a che, pochi anni fa, non si è pubblicato il loro carteggio. Sono Ingeborg Bachmann, austriaca, e Paul Celan, nativo della Bucovina. Quest’ultimo, di genitori ebrei, li perse in un campo di sterminio in Ucraina; mai riconciliato, mai domo, suicida nelle acque della Senna nel 1970, ci ha lasciato una delle poesie più drammatiche sulla persecuzione antiebraica e la Shoah: “Fuga di morte”. Nero latte dell’alba lo beviamo la sera lo beviamo a mezzogiorno e al mattino lo beviamo la notte beviamo e beviamo scaviamo una tomba nell’aria là non si giace stretti Nella casa abita un uomo che gioca con i serpenti che scrive che scrive all’imbrunire in Germania i tuoi capelli d’oro Margarete lo scrive ed esce dinanzi a casa e brillano le stelle e fischia ai suoi mastini fischia ai suoi ebrei fa scavare una tomba nella terra ci comanda ora suonate alla danza […]. Scriveva a Bachmann, nel 1957: “Quando ti ho incontrato, eri per me l’una e l’altra cosa: il Senso e lo Spirito. Essi non si separano mai, Ingeborg .. Sei e resti la giustificazione del mio Dire .. Ma solo questo, il Parlare, non è assolutamente nulla, io volevo anche essere muto con te”. E, ancora, una dedica: “Per Ingeborg,/una piccola brocca d’azzurro”.
“Il tuo cappello si alza leggero, saluta, si agita nel vento, il tuo capo scoperto fa innamorare le nuvole, il tuo cuore ha da fare altrove, la tua bocca si arricchisce di nuovi idiomi, l’erba tremolina riempie i campi, l’estate accende e spegne il tarassaco, e tu, accecata dai fiocchi, sollevi il viso, ridi e piangi e ti distruggi, cosa può succederti di più – Spiegami, Amore!” Ingeborg Bachmann
Questo componimento è di Ingeborg Bachmann. Anche lei avrà una fine terribile: morirà per un incendio avvenuto durante un suo soggiorno romano, nel 1973. È la capacità mantica della poesia: in “Acqua e fuoco”, lirica di Celan del 1951, si ritrovano gli elementi per i quali ambedue troveranno la morte.
Domenica 29 aprile SAN BASSANO MERCATO LO SVUOTASOFFITTE Mercatino di rigatteria in Piazza Europa e vie adiacenti che si effettua regolarmente la quinta domenica del mese dalle 8 alle 18 per le vie del centro Per informazioni: 0374-373566. *** Domenica 29 aprile DEROVERE SAGRA DELLO GNOCCO Degustazione in piazza del tradizionale piatto locale, preparato e cucinato al momento e di frittura di pesce. Per informazioni: 0372-624986. *** Fino a domenica 13 maggio SONCINO MOSTRA LUCI DI VELLUTO Nella suggestiva cornice della Casa degli Stampatori di Soncino, Nella Piantà espone circa quaranta incisioni originali realizzate in massima parte con la tecnica della maniera nera; è l'occasione per
Musica & Spettacoli Giovedì 3 maggio CREMA DOLCENERA IN CONCERTO Il tour estivo di Dolcenera parte al Teatro San Domenico di Crema con la data 0 dopo l’anticipazione prevista nei club di tutta Italia. In un anno Dolcenera non ha mai lasciato le prime posizioni delle classifiche radiofonico con tutti i singoli estratti dal suo ultimo album “Evoluzione della specie”. Per informazioni: 0373-85418. *** Venerdì 4 maggio CREMONA DANZA
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conoscere uno dei pochi artisti che si cimentano in questa tecnica diretta che risale alla metà del secolo XVII. Orario: Lunedì chiuso, da martedì a venerdì ore 10-12, sabato e festivi dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19. Per informazioni: 0374-84883. *** Martedì 1° maggio ANNICCO FESTA DI PRIMAVERA E DEI BAMBINI Appuntamento in piazza Misani. Per informazioni: 338-3144950. *** Fino a domenica 13 maggio CASALMAGGIORE MOSTRA INFINITI PIANI Omaggio a Danilo Montaldi e alla sua attività di critico d’arte nel Museo Diotti. Visite da martedì a venerdì ore 8-13, sabato e festivi ore 15.30-18.30 Per informazioni: 0375-200416. *** Sabato 5 e domenica 6 maggio SAN GIOVANNI IN CROCE SAGRA GIORNATA ITALIANA DEI CASTELLI - I SAPORI DELLA BASSA Nel centro storico, stand enogastronomi-
ci in via Grasselli Barni e piazza Dante Alighieri, convegno, degustazioni, concerti (sabato e domenica ore 21). Nei pomeriggi di sabato e domenica visite guidate al parco della Villa Medici del Vascello. Per informazioni: 0375-91001. *** Domenica 13 maggio CREMONA MERCATINO DELL'ARTIGIANATO Appuntamento tutto il giorno, fino alle 19 presso i giardini di Piazza Roma. Per informazioni: 02-27209835. *** Sabato 12 e domenica 13 maggio CREMONA MERCATO VANITAS’ MARKET Creatività, riciclo e spirito imprenditoriale per una manifestazione costruita intorno a giovani realtà che fanno dell’innovazione il loro punto di forza. Espositori selezionati secondo i criteri specifici, per mantenere alto il livello di qualità e di ricerca che da sempre caratterizza l’evento cremonese. Appuntamento dalle 10 alle 20 in Galleria XXV Aprile e giardini pubblici di Piazza Roma. Per informazioni: 328-4267730.
GAUTHIER DANCE COMPANY. POPPEA/POPPEA Alle ore 21 al Teatro Ponchielli, il coreografo Spuck riprende la trama del libretto liberamente, puntando il dito sull’esplosiva passione e sul sovversivo desiderio di potere che domina i personaggi più che sulla vicenda. Info: 0372-022010. *** Giovedì 10 e venerdì 11 maggio CREMONA CONCERTO LE SUITES PER VIOLONCELLO DI BACH Appuntamento alle ore 21 al Teatro Ponchielli. Nello sterminato catalogo delle opere di Johann Sebastian Bach le Sonate e Partite per violino solo e le Suites per violoncello solo occupano un posto di assoluto rilievo, se non altro perché sommano l’intrinseca bellezza con l’assoluta unicità, mancando precedenti di rilievo ed emuli in grado di perpetua-
re il genere. Nelle Suites per violoncello Bach trasforma strutture libere e movimenti di danza in architetture nelle quali prevalgono i principi del contrappunto, del flusso melodico ininterrotto e del ritmo in figurazioni continuamente variate. Per informazioni: 0372-022010. *** Sabato 5 maggio CREMONA CONCERTO PRELUDI D’ORGANO IN SAN LUCA Allw 17.30 nella chiesa di San Luca, meditazioni musical “ante missam” Per informazioni: 328-8123619. *** Giovedì 10 maggio CREMONA CONCERTO 2° CREMONA PIANOFORUM Alle ore 21 al Teatro Filodrammatici Per informazioni: 349-8099121.
L’Oroscopo della settimana
a cura di: MICHELA
Per scrivere a Maria: promedia@fastpiu.it Cara Maria, le racconto un mio grande dolore. Il mio fidanzato mi ha lasciato quattro mesi fa, dopo cinque anni. ad un certo punto, cominciò a dirmi che mi voleva bene, ma non quanto io ne volevo a lui. Insomma, io lo amavo, lui mi voleva bene, quindi la cosa non era in equilibrio. Sono stata malissimo. Ora, qualche giorno fa, si è rifatto vivo. Ha detto che è in crisi, anche con il lavoro, che è un periodo nero e che aveva voglia di sentirmi. Poi mi ha detto che gli manco, e che, in questo periodo, è rimasto da solo. Non so come interpretare questo suo atteggiamento: sarà vero? Ci starà ripensando? Standomi lontano, ha capito che il suo sentimento era più forte di quel che pensava? Un po’ ci spero, un po’ cerco di non illudermi … Caterina
Caterina, secondo me, non si deve illudere. A parte il fatto che non so se abbia senso tornare insieme ad una persona dopo che questa ha dichiarato di non provare un sentimento forte, la domanda è: è possibile che una persona capisca che ti ama davvero dopo aver sentito la mancanza dell’altro, o il problema è il bisogno di non stare soli? Lei potrebbe pensare di ricominciare con un’amicizia. Ma sarebbe possibile? È abbastanza evidente che, anche quando qualcuno ti lascia, continui a sentire la tua mancanza. Un motivo per il rapporto d’amore sicuramente c’era; quindi, una certa affettività rimane. Ma da questo ad amare, ce ne corre. La paura della solitudine è responsabile di quasi tutti i compromessi sentimentali. Lei non passi il tempo a chiedersi se lui la
Sul lavoro ve la caverete sempre brillantemente, anche perché saprete sempre dire la cosa giusta al momento giusto. In campo sentimentale, invece, non vi basterà la parlantina sciolta per risolvere eventuali problemi: si pretendono i fatti. Sul lavoro muovetevi con circospezione e soprattutto evitate di esprimere giudizi non ponderati su colleghi e superiori: potreste essere fraintesi, le vostre parole potrebbero venire strumentalizzate. La situazione economica appare promettente, potrete affrontare alcune spese per il lavoro e la casa che non volete più rimandare. Nella vita sentimentale avrete modo di fare con facilità il punto di una situazione piuttosto complessa. Dovrete barcamenarvi tra situazioni di vita pratica e lavorative, tutte alquanto impegnative, ma non ve la caverete male, anzi, darete prova di un grande spirito di organizzazione. Nella vita di coppia evitate le discussioni.
ama ancora, Caterina: se se la sente di provare a sostenere un rapporto di amicizia, lo faccia. Ma senza illusioni.
Sul lavoro darete prova di creatività e di coraggio nel difendere le vostre idee, per questo sarete molto apprezzati. Non vi mancheranno le inimicizie: siate accorti! In amore avete tutti gli strumenti per approfondirlo e fare un salto di qualità. Avrete la possibilità di fare un investimento che potrebbe rivelarsi molto azzeccato: controllate sempre bene tutto, anche le frasi scritte più in piccolo. Una divergenza d’opinioni col partner sarà essere l’occasione per un utile confronto. In campo professionale non mancheranno le occasioni per mettervi in luce, tuttavia farete bene a non forzare mai le cose: meglio attendere che gli eventi si presentino da soli e poi agirete di conseguenza. Sul lavoro vi prenderete una bella rivincita su un collega o un superiore che vi trattava con una certa sufficienza, probabilmente per paura di essere surclassato da voi. Nella vita di coppia non cercate di avere sempre ragione. Saprete conquistarvi la fiducia di un superiore molto esigente, grazie al vostro impegno e alla vostra personalità. Potrete così godere di una maggior autonomia sul lavoro... ma non approfittatene troppo! Sul lavoro volete sempre primeggiare, tuttavia, per essere considerati i migliori bisogna meritarselo. Quindi cercate di essere puntuali e precisi nell’eseguire i vostri compiti e di tenervi sempre aggiornati. Sul lavoro non abbiate timore di osare cose nuove, sfruttando le conoscenze o sollecitando colloqui con persone che possono aiutarvi a realizzare i vostri sogni. Se siete single, avrete possibilità di conoscsre. persone interessanti. Sul lavoro meglio usare la carota piuttosto che il bastone. Otterrete di più, infatti, con il fascino e il sorriso che con le rivendicazioni. Nella vita di coppia la pretesa di avere sempre ragione potrebbe mettervi dalla parte del torto.
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Martedi’ 1
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unomattina/settegiorni uno mattina storie vere.a la prova del cuoco Tg 1 Telegiornale le amiche del sabato.Att tg1 Telegiornale a sua immagine passaggio a nord ovest.Doc l'eredità. Game Tg1/rai tg sport affari tuoi è stato solo un flirt?.Var di che talento sei? sabato club. Film dick tracy. Film
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Wind at my Back. Film paesereale. Attualità agente pepper. Telefilm TG3 Sport - Meteo / TGR il settimanale. Attualità ambiente italia. Attualità tgr regione meteo -tg3 tg3 pixel/tv talk/tg3 l.i.s. rai educational. Attualità 90°minuto serie b. Sport tg3/regione/meteo 3 blob/che tempo fa. Varietà ulisse. Doc/tg3 - Meteo amore criminale. Doc L'amore a vent'anni.Film
08.25 il marito latino. Film 10.45 tgr Estovest/Mediterraneo 11.40 tgr regioneuropa. Attualità 12.00 TG3 / Meteo3 / Telecamere 12.55 rai educational 13.25 il capitale di philippe daverio. Attualità 14.00 tg regione/meteo/in 1/2 h 15.05 la carica dei 101.Film 16.40 ti lascio perchè ti amo troppo. Film 19.00 tg3 - Tg Regione - meteo 20.00 blob/che tempo fa 21.05 report. Attualità 23.45 cosmo. Attualità
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le storie - Diario italiano la strada per la felicità tg regione - meteo -Tg 3 TGR LEONARDO/ tg3 lis lessie. Telefilm cose dell'altro geo. Att geo & geo. Attualità tg3/tg regione/meteo blob. Attualità le storie. Attualità un posto al sole. Soap renzo arbore, tutta colpa del jazz sostiene bollani tg3 linea notte
08.00 i compagni. Film 10.05 speciale tg3 11.00 agente pepper. telefilm 12.00 tg3-sport-meteo 3-fuori tg 12.45 le storie - Diario italiano 13.10 la strada per la felicità 14.00 Tg regione - meteo - tg3 14.50 TGR LEONARDO/ tg3 lis 15.05 concerto del primo maggio 19.00 tg3 - regione - meteo -blob 20.00 concerto del primo maggio 20.35 un posto al sole. Soap 24.00 tg3 linea notte/regione 01.05 rai educational 01.35 prima della prima
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Agricoltura
Sabato 28 Aprile 2012
Prezzo del latte: no ad accordi singoli Maurizio Roldi (vice presidente della Libera): «La cifra che ci propongono non è neppure sufficiente a coprire i costi»
L
• A cura di Libera Agricoltori •
a questione "prezzo del latte" è stata analizzata a fondo nel corso della sezione latte della Libera, tenuta in settimana e guidata dal vice presidente Maurizio Roldi. Gli accordi sul prezzo del latte sono scaduti alla fine del mese di marzo con un prezzo superiore ai quaranta centesimi al litro, e ora l’industria sta mandando segnali piuttosto espliciti di volere adottare una consistente riduzione del prezzo del latte pagato ai produttori. L’orientamento è quello di introdurre un prezzo di 36-37 centesimi al litro; qualcuno lo ha comunicato per iscritto ai produttori, altri lo hanno solo annunciato verbalmente e altri an-
cora solo ventilato, ma l’intenzione è questa. «La situazione è critica - ha detto Roldi - e l’abbiamo valutata a fondo nel corso della sezione latte, che è stata partecipata da numerosi produttori preoccupati del momento. L’industria vuole certa-
mente forzare la mano, cercando di speculare su un momento particolare dei mercati. Noi crediamo che non ci siano le condizioni per una diminuzione drastica come vorrebbero fare i trasformatori. Il prezzo che ci sentiamo proporre non è nemmeno sufficiente a co-
A CREMA
Incontro con i produttori. Antonio Piva: «Dobbiamo tornare a essere padroni del prodotto»
Sempre in merito alla vicenda del prezzo del latte, alla vigilia della discussione tesa a fissarne il prezzo, si è tenuto lo scorso giovedì 26 aprile a Crema, un incontro con gli agricoltori. «Dobbiamo tornare a essere padroni del nostro prodotto, dobbiamo aggregarci per non essere stritolati dall’industria che impone i prezzi. Propongo di costituire dei piccoli gruppi in modo che escano i reali bisogni dei produttori di latte». Lo ha affermato il presidente della Libera Agricoltori, Antonio Piva. Al tavolo dei relatori erano presenti anche la vice presidente, Maria Ausilia Bianchessi, Maurizio Roldi, vice presidente della sezione latte e William Severgnini, responsabile per la Libera della sezione di Crema. Molti i temi vivacemente dibattuti con lo scopo primario
Antonio Piva
di formare un fronte comune. La trattativa, a parte qualche abboccamento è ferma. Deve essere inoltre riconosciuto il valore del nostro prodotto perchè le quotazioni europee sono riferite a latte di qualità inferiore. Il nostro prodotto d’eccellenza viene “strapazzato” dalla grande industria, che vuole fare buono e cattivo tempo, che addirittura ha volu-
to creare una forbice di prezzi a seconda del prodotto lavorato. Il prezzo del latte deve essere unico, sia che diventi grana, provolone, o qualunque altro prodotto. Secondo il presidente Piva, la trattativa deve essere riportata a Roma ed il governo si deve assumere le proprie responsabilità. In conclusione ha affermato che: «Senza la forza di aggregazione resteremo sempre deboli di fronte all’industria, incapaci di imporre anche noi le nostre regole: creare un’Op che ci permetta di avere un’alternativa, che metta in guardia l’industria». Dall’incontro è emersa la volontà di seguire le indicazioni dell’associazione: incontri a piccoli gruppi per definire una strategia comune al fine di strappare un prezzo che non sia da sopravvivenza.
TABELLA AGGIORNATA A GIOVEDI’ 26 APRILE 2012 PRODOTTO
prire i costi di produzione, viste le impennate dei prezzi che si stanno verificando in questi giorni; ad esempio della soia, che è stata quotata oltre i quarantadue centesimi il quintale, per non parlare dell’aumento del costo dei carburanti». I mercati dei prodotti lattiero caseari sono in un momento particolare, ma a detta degli esperti si dovrebbe trattare di un periodo di durata molto breve, e già tra qualche settimana dovrebbero rientrare su livelli sostenuti. Peraltro anche le quotazioni dei prodotti Dop, quali grana e parmigiano, sono su livelli piuttosto buoni, come è stato confermato nell’assemblea del Consorzio del Grana Padano. Le esportazioni sono ancora positive e anche i primi due mesi dell’anno hanno visto un incremento dei consumi nazionali, del 2,5% per il grana padano e dello 0,5% per il parmigiano. Dunque i mercati tirano ancora. «Gli industriali – prosegue Roldi vogliono cogliere un’opportunità per determinare una discesa dei prezzi e lucrare sulla situazione. Ma si tratta di un atteggiamento esclusivamente opportunista, che noi produttori non possiamo accettare. Anche le quotazioni del latte sul piano internazionale e nei paesi a noi vicini non giustificano le quotazioni proposte. Quindi rinnoviamo l’invito ai produttori a non sottoscrivere nessun accordo in forma singola, cosa invece cui tengono molto gli industriali». Questa linea è condiviso sia dalla Libera che da Confagricoltura Lombardia; e si spera che possa essere adottata anche dalle altre organizzazioni agricole, per non penalizzare i produttori. «Infine - conclude Roldi – stiamo valutando a fondo le opportunità offerte dal pacchetto latte. In particolare per ciò che attiene le Organizzazioni di prodotto, la loro costituzione e la loro attività in termini di capacità organizzativa del latte libero, e della possibilità di commercializzarlo».
PRODOTTO
31
Assemblea del Consorzio Grana Padano: il nuovo Cda
La scorsa settimana si è tenuta a Rivoltella del Garda (Bs) l’assemblea generale dei soci del Consorzio Grana Padano che ha anche eletto il nuovo consiglio di amministrazione. Secondo il presidente del Consorzio Nicola Cesare Baldrighi, tutelare la qualità è un dovere. Ogni anno il consorzio rinnova l’impegno per offrire un prodotto genuino, sicuro e di provenienza certa. Nel 2011, ha investito oltre 8milioni di euro per un totale di 13.155 interventi di vigilanza, tutela e controlli in Italia ed all’estero; con l’obiettivo di garantire trasparenza ai produttori, ai consumatori ed al mercato. Il prossimo 3 maggio, nel corso della prima riunione dell’organismo, verranno eletti il presidente, i due vice, il tesoriere ed altri sette componenti del comitato di gestione. Inoltre, ha proseguito Baldrighi «Per combattere in modo ancora più efficace la contraffazione e le imitazioni abbiamo costituito un team di professionisti che svolgerà un’attività di vigilanza aggiuntiva sul formaggio grattugiato; nel 2011 sono state grattugiate 960 mila forme di Grana Padano, ben 60 mila in più rispetto al 2010, ed il trend è in aumento. Vogliamo essere certi, e garantirlo al consuma-
tore, che nelle buste di grattugiato dichiarato Grana Padano ci sia realmente Grana Padano». Nel corso dell’assemblea è intervenuto telefonicamente da Strasburgo il presidente della Commissione agricoltura del Parlamento europeo, Paolo De Castro che ha dichiarato: «Stiamo discutendo il nuovo ‘pacchetto qualità’ in cui, per i prodotti DOP, saranno introdotte norme o strumenti che renderanno più difficile, o impossibile, ‘usurpare’ i nomi di tali eccellenze. Entro l’estate arriveremo ad un accordo tra Parlamento e Commissione europei sul testo definitivo, per attuarlo entro l’autunno». Nel 2011 il Grana Padano ha registrato un incremento produttivo del 7,2%, stabilendo il record di sempre con 4.658.957 forme prodotte; mente l’export è cresciuto ancora del 2,4%, arrivando a 1.334.300 forme e con un fatturato di 790 milioni. Al futuro cda del Consorzio, l’assemblea ha subito messo a disposizione il piano produttivo 2012, che indica una soglia produttiva di 4.544.534 forme; ma è già prevista una nuova assemblea a fine anno per adottare il piano produttivo 2013, in base alle indicazioni attuative del "pacchetto latte".
UNITA’ DI MISURA
CREMONA
MILANO
MANTOVA
MODENA
VACCHE Frisone 1ª qualità peso vivo
kg.
p.v. 1,10-1,33 p.m 2,50-2,90
MONTICHIARI 1,17-1,39
da macello 1,220-1,320
--
UNITA’ DI MISURA
CREMONA
MILANO
MANTOVA
MODENA
Tonn.
208-210
n.q.
n.q.
(fino) 226-231
VACCHE Frisone 2ª qualità peso vivo
Kg.
pv 0,92-1,05 pm 2,20-2,45
MONTICHIARI 0,80-1,05
0,98-1,08
GRANOTURCO ibrido naz.14% um.
Tonn.
198,5-199,5
211-212
202-204
210-211
kg.
2,30-2,90
Vitelloni da macello 24/30 mesi 1,35-1,52
1,22-1,39
SEMI di SOIA Nazionale
MANZE SCOTTONE 24 mesi
Vitelloni femm. da macello pezz. nere (kg. 450-500) p.v. 1,32–1,47
Tonn.
n.q.
444-446
433-436
Sorgo nazionale 219-222
1,30-1,55
MONTICHIARI 1,32-1,42
(da 46 a 55 kg) 1,75-1,05
(45-55 kg) 2,05-2,55
ORZO naz. Peso spec. 55-60 peso spec. 66-68
VITELLI BALIOTTI p.vivo (50-60 kg ) frisona
Tonn.
n.q. n.q.
n.q. 241–243
n.q. 226-233
(p.spec. 63-65) 238-241
VITELLI BALIOTTI p.vivo (50-60 kg) pie blue belga
kg.
2,50-3,90
MONTICHIARI 3,80-4,10
4,80-5,20
(pregiate 70 kg) 4,56-5,70
CRUSCA Alla rinfusa
Tonn.
173–175
173–174
182-185
166-167
BURRO pastorizzato
kg.
2,30-2,35
past. 2,05 centr. 2,70
1,70
FIENO Maggengo Agostano
Tonn.
135 – 150 di erba med. 135-150
114-138 129-142
Mag. 1° t. n.q.
Medica fienata 1° t. 125,0-135,0
kg.
(dolce) 4,95-5,15
--
n.q.
PAGLIA press. (rotoballe)
Tonn.
110 – 120
105-117
Erba med f. 1° t. 142-144
Paglia di frumento press. ball. 75-80
PROVOLONE VALPADANA fino a 3 mesi
(piccante) 5,10-5,50
--
n.q.
7,45-7,70
--
7,35-7,60
PARMIGIANO REGGIANO fino a 24 m 11,30-11,65
8,35-8,55
--
8,65-8,90
PARMIG. REGG. 30 mesi e oltre 12,80-13,20
FRUMENTO tenero buono mercantile
SUINI Lattonzoli locali
15 kg
4,090
4,060
4,050
4,110
SUINI Lattonzoli locali
25 kg
3,230
3,210
3,190
3,250
SUINI Lattonzoli locali
30 kg
3,050
3,050
2,990
3,050
SUINI Lattonzoli locali
40 kg
2,560
2,560
2,520
2,570
SUINI da macello
156 kg
1,260
1,325
n.q.
(da 144 a 156 kg) 1,272
SUINI da macello
176 kg
1,320
1,325
n.q.
(da 156 a 176 kg) 1,326
SUINI da macello
Oltre 176 kg
1,290
1,300
n.q.
(da 176 a 180 kg) 1,310
PROVOLONE VALPADANA oltre 3 mesi
kg.
kg.
GRANA scelto stag. 9 mesi
kg.
GRANA scelto stag. 12-15 mesi
kg.
Zangolato di creme X burrificaz. 1,45 --
PARMIGIANO REGGIANO 12 mesi 9,25-9,55
N.B. Le quotazioni del bestiame bovino e del foraggio sul mercato di Cremona avvengono il primo e terzo mercoledì del mese. Questo dato, conseguentemente, va letto ed interpretato con la dovuta attenzione rispetto agli altri dati pubblicati. Le quotazioni del mercato di Milano avvengono in due giorni separati: il martedì per il comparto dei cereali e derivati, il lunedì per quello zootecnico che fa riferimento a Montichiari. Anche questo aspetto va tenuto in considerazione nel confronto dei dati suindicati. Il mercato di Mantova avviene in un solo giorno e cioè il giovedì. Modena il lunedì. Tutti gli aggiornamenti della tabella mercati, insieme ai collegamenti alle principali borse, sono sul sito: www.cremona.coldiretti.it.
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Salute
Sabato 28 Aprile 2012
GLI ORARI CUP Centro Unificato di Prenotazione Dove: padiglione n. 12, a fianco del Centro Prelievi, prospiciente Largo Priori Orari di apertura al pubblico: lunedì - venerdì dalle 7.30 alle18.00 orario continuato, il sabato dalle 8.00 alle 12.00; Prenotazioni telefoniche: è possibile telefonare al numero verde 800.638.638, da lunedì a sabato dalle 08.00 alle 20.00.
PRENOTAZIONI CHE NON SI EFFETTUANO AL CUP Attraverso il CUP si prenotano tutte le prestazioni ad eccezione delle seguenti, che devono essere prenotate direttamente presso le singole unità operative o servizi come indicato di seguito: ANATOMIA PATOLOGICA secreti e agoaspirati (non Tac e non Ecoguidati) Dove: Poliambulatori, piano Terra. Orario: giovedì dalle 15 alle 16. Per prenotare contattare la segreteria dell’Anatomia Patologica dal lunedì al venerdì, dalle 10.30 alle 16.00. Telefono: 0372 405477, dalle 9.30 alle 16.00. Consegna campioni istologici e citologici La consegna dei campioni citologici urinari è prevista, presso il padiglione 5, da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 09.30; per gli altri esami da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 16.00 (accesso diretto). RADIOLOGIA Dove: piano 1, corpo H (ala destra). TC, risonanza magnetica, ecografie urgenti e richiesta di prestazioni con bollino verde Le prenotazioni vanno effettuate di persona o via fax. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.00, sabato dalle 08.00 alle 12.00. Tel: 0372 405760. Angiografia Le prenotazioni vanno effettuate di persona. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 15.30. Telefono: 0372 405367. SENOLOGIA: Screening mammografico preventivo biennale Asl Cremona (45-69 anni) Tutti i giorni dalle 8.30 alle 12.30, il mercoledì dalle 14 alle 16. La prenotazione va effettuata al CUP dell'Asl 800 318 999. Prestazioni con carattere di urgenza, risonanze alla mammella, agoaspirati, ecografie Dove: piano 1, corpo M. Ora: da lunedì a venerdì dalle 11.00 alle 13.00. Telefono: 0372 405614. Per ulteriori informazioni è stata inoltre attivata una nuova linea telefonica dotata di risponditore automatico in funzione 24 ore su 24: 0372 405612. RADIOTERAPIA E MEDICINA NUCLEARE Dove: piano Cantina, (utilizzare la scala o ascensore a sinistra vicino l'Ufficio Informazioni nell'atrio di ingresso) corpo M, monoblocco ospedaliero. Orario:da lunedì a venerdì dalle 07.30 alle 17.30. Telefono: 0372 405485. MEDICINA DEL LAVORO: Dove: Medicina del Lavoro, padiglione 10 Impegnativa del medico curante. Allergologia per sospetti professionali Tel. 0372 408178 da lunedì a venerdì, dalle 10.30 alle 13.00; oppure, personalmente presso l’Ambulatorio di Allergologia dalle 09.00 alle 13.00 da lunedì a venerdì. Visite specialistiche di medicina del lavoro Tel: 0372 405777 da lunedì a venerdì, d alle 08.00 alle 15.30; oppure, personalmente presso l’Ambulatorio Specialistico di Medicina del Lavoro negli stessi orari.
PRESIDIO OSPEDALIERO DI CREMONA CENTRO DIABETOLOGICO Dove: piano 6, corpo H (lato destro), monoblocco ospedaliero. Orari: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.30 (prima visita per inquadramento diagnostico-terapeutico e visita di controllo per monitoraggio metabolico e screening delle complicanze croniche). Per le prime visite è preferibile che la prenotazione avvenga di persona comunque possibile prenotare telefonicamente da lunedì a venerdì, dalle 11.00 alle 13.30. Telefono: 0372 405715. CENTRO PRELIEVI - LABORATORIO ANALISI accesso diretto da parte dei cittadini, con la richiesta del Medico di famiglia o dello specialista. Dove: Centro Prelievi all'ingresso dell'ospedale. Orario: da lunedì a venerdì dalle ore 07.30 alle 10.30. Telefono: 0372 405663 - 0372 405452 CENTRO EMOSTASI E TROMBOSI Monitoraggio delle terapie anticoagulanti. previsto accesso con prenotazione al numero 0372 405666 - 0372 405663. Dove: Presso la palazzina del Cup Orario: dalle 07.30 alle 12.00 da lunedì a venerdì. CENTRO AZIENDALE DI ALLERGOLOGIA Dove: presso la Medicina del Lavoro, Padiglione 10 Accesso avviene mediante impegnativa del medico curante. Le prenotazioni vengono effettuate telefonando allo 0372 408178 da lunedì a venerdì dalle 10.30 alle 13.00; oppure personalmente presso l’Ambulatorio di Allergologia da lunedì a venerdì dalle 09.00 alle 13.00. IMMUNOEMATOLOGIA E MEDICINA TRASFUSIONALE: Emotrasfusioni, salassi, autotrasfusioni, terapia marziale endovenosa, preparazione di nuovi emocomponenti ad utilizzo non trasfusionale: Gel Piastrinico, Concentrato Leucopiastrinico. Dove: Piano terra, corpo D, monoblocco ospedaliero. Tel: 0372 435887 - 0372 405461 dalle 10.00 alle 17.00 da lunedì a venerdì GENETICA Dove: piano 2 lato destro del monoblocco ospedaliero. Prenotazioni telefoniche: 0372 405783 da lunedì a venerdì dalle 13.00 alle 14.30. MEDICINA LEGALE Prenotazioni presso Direzione Medica di Presidio piano Rialzato monoblocco ospedaliero. Tel: 0372 405200. PSICOLOGIA Dove: settimo piano a sinistra. Prenotazioni da lunedì a venerdì dalle ore 09.00 alle ore 10.00 presso il servizio di Psicologia, oppure anche telefonicamente agli stessi orari al numero 0372 405409. ONCOLOGIA MEDICA Dove: Piano 4 ala Destra Prenotazione in reparto da lunedì a venerdì dalle ore 8.00 alle ore 17.00. Tel: 0372 405248. TERAPIA DEL DOLORE Dove: palazzina n. 9 La prenotazione può essere effettuata telefonicamente al numero 0372 405330 dalle 11.00 alle 15.00, da lunedì a venerdì. Negli altri orari è possibile chiamare lo stesso numero lasciando un messaggio in segreteria telefonica con il nome e numero di telefono: al più presto sarete richiamati.
Tumori, la prevenzione passa anche dalla tavola
«Tumori, prevenire mangiando» è il titolo del convegno promosso per giovedì 3 maggio presso Palazzo Cittanova da Lumen (Associazione per la medicina naturale). L'evento inizierà alle 20.30 con i saluti da parte delle autorità: l'assessore comunale alle Pari Opportunità Jane Alquati e la presidente della Lega italiana per la lotta ai tumori, Carla Fiorentini. Il convegno entrerà nel vivo alle 20.45 con l'intervento di Milena Simeoni, naturopata e direttrice didattica di Lumen, che parlerà di “Il cibo, energia per la vita". Seguirà la relazione del professor Franco Berrino, direttore del dipartimento di
medicina preventiva e predittiva dell'Istituto nazionale per la cura dei tumori a Milano, sul tema “La prevenzione alimentare dei tumori”. Si parlerà infine del progetto Diana 5, dedicato alle donne operate al seno. Il progetto ha lo scopo di studiare la prevenzione delle recidive di questo tipo di tumore attraverso l’alimentazione e lo stile di vita. Uno studio promosso dallo stesso Istituto nazionale tumori, che coinvolge le donne di età compresa fra 35 e 70 anni che abbiano avuto una diagnosi di carcinoma della mammella negli ultimi cinque anni e che non abbiano avuto recidive o altri tumori.
Il dottor Bosio: «Se il paziente è trattato in maniera corretta avrà una qualità di vita migliore
Asma sempre più diffusa U
di Laura Bosio
n ambulatorio dedicato alla diagnosi e cura dell'asma, che offre la possibilità di un percorso completo e costante nel tempo per i pazienti che sono affetti da questa patologia che, secondo gli esperti, in questi anni è incrementata in maniera preoccupante. In particolare nell’Europa occidentale sarebbe addirittura raddoppiata nel giro di una decade. In Italia, si stima che ogni anno circa nove milioni di persone si ammalano di allergie respiratorie derivanti dalla presenza di pollini nell’aria e quattro milioni di essi ricorrono a cure. «L'asma è una malattia molto frequente, che colpisce circa il 5% della popolazione, e ciò significa che sono nella nostra provincia ne sono affette circa 5mila persone, soprattutto bambini» spiega il dottor Giancarlo Bosio, direttore dell'unità operativa di pneumologia dell'Azienda ospedaliera di Cremona. «Si tratta di una patologia importante, tanto che l'Oms ha realizzato delle linee guida affinché essa sia affrontata allo stesso modo ovunque. Essa è riconosciuta come malattia sociale e invalidante, tanto che il nostro sistema sanitario prevede delle esenzioni dal ticket per chi ne è affetto». Quali sono le caratteristiche di questa patologia?
«Si tratta di una malattia infiammatoria dei bronchi, che rispondono in modo anomalo e violento a stimoli che in altre persone sono normali: stiamo parlando di eventi come una risata, una corsa, e via di seguito. A questo i bronchi rispondono chiudendosi, e determinando i tipici dell'asma». Quali sono? «Tosse, mancanza di fiato, sibilo nella respirazione. In questi casi è bene recarsi dal medico e chiedere di poter fare un controllo della funzionalità respiratoria. Purtroppo l'asma è una patologia che può essere pericolosa e che può addirittura portare alla morte, se non viene trattata in maniera adeguata. Un paziente che viene curato in maniera corratta avrà meno problemi e una migliore qualità di vita: ad esempio ci sono asmatici che praticano regolarmente sport, anche a livello professionale, senza alcun problema». Qual è la differenza tra l'asma degli adulti e quella dei bambini? «L'apparato respiratorio del bambino è dfiverso da quello degli adulti, e quindi anche gli effetti dell'asma su esso: fino ai 10-12 anni, infatti, si è maggiormente reattivi. Tra l'altro se l'asma si presenta in età infantile può anche scomparire con l'avanzare degli anni». Quali sono le principali tipologie di asma? «Senza dubbio una delle princi-
Il dottor Giancarlo Bosio direttore del'unità operativa di pneumologia dell'Azienda ospedaliera di Cremona
Un ambulatorio dedicato alla diagnosi e cura pali è quella allergica, soprattutto nelle allergie da pollini, che provocano un'iper-risposta bronchiale. Poi c'è l'asma da sforzo, e ancora l'asma intrinseca, ossia quella le cui cause restano indefinite». Parliamo dell'ambulatorio dell'Ospedale. «Seguiamo circa 700-1000 pazienti ogni anno e siamo attrezzati non solo per effettuare i test diagnostici ma anche per effettuare delle analisi che permettono di individuare delle situazioni di "pre-asma". E' importante portare avanti un percorso di educazione al trattamento della patologia; per questo motivo l'ambulatorio non è solo un luogo di diagnosi e cura, ma anche di educazione all'aderenza alle terapie. A stretto contatto con noi lavora
l'unità operativa di allergologia, che si prende in carico i casi di asma di tipo allergico». Qual è la terapia più indicata? «L'asma è una patologia di tipo infiammatorio, e quindi il cardine della cura è il farmaco anti-infiammatorio per eccellenza: il cortisone. Esso può essere assunto attraverso uno spray, oppure per bocca, sotto forma di pastiglia, nei casi più difficili. Spesso è indicato anche l'utilizzo di broncodilatatori, che sono farmaci che si assumono a livello locale e servono a contrastare le crisi. Di recente sono poi nati nuovi farmaci che si basano sulla cosiddetta "target terapy", che bloccano le immunoglobuline di tipo allergico e vengono utilizzati nei casi di asma particolarmente gravi».
a cura della dottoressa TATIANA FASOLI
Laureata in tecniche erboristiche, Master in Nutrizione e Zone Consultant
MAGRI PER SEMPRE Scopri come con la dieta a Zona!
La zona è un tipo di alimentazione, supportata da importanti studi scientifici, che utilizza il cibo con grande attenzione, per permettere al nostro organismo di funzionare al meglio. Le calorie non hanno valenza primaria associando in modo sapiente gli alimenti così che l'organismo raggiunge un equilibrio in cui lavora al meglio e i grassi sono utilizzati come fonte primaria di energia, consentendo di dimagrire a chi ha questa necessità. Questo tipo di dieta non è basata su rinunce e sacrifici per dimagrire, ma è uno stile nutrizionale alla portata di tutti, che consente di essere in piena efficienza tutta la giornata. Ogni giorno si devono suddividere gli alimenti in tre pasti principali e due spuntini, in modo che non trascorrano più di cinque ore tra un pasto e l'altro. Deve esserci equilibrio dei nutrienti: si devono assumere carboidrati, proteine e grassi. Si deve mangiare molta verdura e una buona quantità di frutta. Per i condimenti utilizzare l' olio extra-vergine d'oliva, bere molta acqua durante la giornate e praticare attività fisica, senza trascurare il rilassamento. Importante è assumere con regolarità una quota giornaliera di omega3. Ricordiamoci che l'alimentazione ha un ruolo diretto sulla salute e che adottare questo piano alimentare significa prevenzione nei confronti delle patologie causate da eccesso di colesterolo, glicemia e ipertensione. La dieta a zona migliora la qualità della tua vita con un fisico più agile e scattante, una mente più pronta e lucida, un aspetto più piacevole e salutare!
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Festa a Cremona Solidale
Disabili: successo per la manifestazione “Solo per gioco” Il 4 maggio si terrà la giornata finale della manifestazione "Solo per gioco?", torneo sportivo per i ragazzi e le ragazze disabili dei Centri diurni della provincia. Si tratta di circa 150 ragazzi disabili con i loro educatori, che si ritroveranno a Cremona Solidal dalle 11 alle 15. "Solo per gioco?" è una iniziativa nata dal desiderio dei Centri diurni disabili del territorio cremonese e bresciano di condividere dei momenti ludico-sportivi. Si tratta di un'esperienza oramai consolidata di sport e di
socialità, organizzata come un vero torneo, che si è svolto attraverso incontri sportivi con cadenza mensile da ottobre 2011 ad aprile 2012 ed ogni giornata aveva una tematica diversa: giochi di mira, giochi tradizionali, giochi musicali, percorsi. La festa finale della manifestazione “Solo per Gioco?”, la premiazione e la chiusura della manifestazione, si svolgerà, per il secondo anno consecutivo, nel parco dell’Azienda Speciale Comunale “Cremona Solidale”.
Giornata mondiale per la salute sul lavoro A
28 Aprile: Focus sul miglioramento della sicurezza e della salubrità di Giulia Sapelli
ppuntamento il 28 aprile con la Giornata mondiale per la sicurezza e la salute sul lavoro. Un momento importante di riflessione che quest'anno avrà come protagonista "l'economia verde"; sarà l'occasione per riflettere sul miglioramento delle condizioni di lavoro a livello della sicurezza e della salubrità nei rispettivi settori. L’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro contribuisce alla promozione di questo evento attraverso la propria attività volta al miglioramento delle condizioni di lavoro in Europa. I posti di lavoro “verdi” coprono ambiti di attività quali il lavoro in siti di produzione energetica senza carbonio, la produzione e l’installazione di pannelli solari, il riciclaggio dei rifiuti o, ancora, il lavoro in siti contaminati. I lavoratori possono essere esposti a una serie di rischi di vario genere: da quelli di tipo tradizionale come il rischio di caduta, ad esempio, durante l’installazione di turbine eoliche, fino a rischi ancora pressoché sconosciuti, quali l’esposizione a materiali nuovi, solo di recente introdotti nell’ambiente di lavoro. I rischi possono essere fisici, biologici, chimici e psicosociali e, poiché alcuni ambiti di lavoro sono nuovi, non tutte le aziende potrebbero di-
L’INDAGINE
PAOLO FIORA PRESIDENTE DI AFM CREMONA Il sindaco Oreste Perri ha nominato il dottor Paolo Fiora quale amministratore di competenza del Comune di Cremona nell’ambito del consiglio di amministrazione di Afm Cremona Spa. Preso atto delle segnalazioni pervenute, valutata l’ammissibilità delle segnalazioni, esaminati i curricula e tenuto conto del rapporto fiduciario che necessariamente deve intercorrere con il rappresentante nominato, il sindaco ha ritenuto che Paolo Fiora possiede qualificata esperienza e competenza desumibili, in particolare, dagli studi compiuti, dall’attività professionale, didattica e scientifica svolta e dalla specifica esperienza maturata. Con altro decreto, il sindaco ha quindi nominato rispettivamente, quale sindaco effettivo e quale sindaco supplente di competenza del Comune di Cremona nell’ambito del Collegio Sindacale dell’AfmCremona Spa il dott. Andrea Ferrari e il dott. Alberto Ori. La nomina è avvenuta nell’imminenza dell’assemblea di Afm Cremona Spa convocata per l’approvazione del bilancio 2011 e nell’ambito della quale sarà eletto il Presidente.
CRESCE LA SPERANZA DI VITA
sporre di sistemi adeguati di gestione della salute e della sicurezza. L’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro ha avviato un progetto pluriennale sui posti di lavoro verdi. L’anticipazione dei rischi costituisce un importante compito dell’Agenzia ed essa, in consultazione con le parti interessate nel dialogo tripartito, sta elaborando una serie di possibili scenari per analizzare in che modo si svilupperà il lavoro nell’ambito dei posti di lavoro verdi e quali sfide ne deriveranno dal punto di vista della sicurezza e della salute sul lavoro. Verrà evidenziato il modo in cui le tec-
nologie di prevenzione possono essere applicate ai processi decisionali e di formulazione delle politiche nell’ambito della sicurezza e della salute sul lavoro. Parallelamente saranno avviate attività di follow-up per analizzare più approfonditamente i posti di lavoro, i settori e i gruppi di lavoratori “verdi” considerati ad alto rischio e/o le tecnologie di particolare rilevanza nei suddetti scenari. L’Organizzazione internazionale del lavoro (Oil) vuole quindi, il 28 aprile, promuovere la prevenzione degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali a livello globale. Si tratta
di una campagna di sensibilizzazione che mira a focalizzare l’attenzione dell’opinione pubblica internazionale sulle tendenze emergenti nel settore della sicurezza e della salute del lavoro e sull’entità delle lesioni, malattie e infortuni mortali in tutto il mondo. La celebrazione della Giornata mondiale della sicurezza e della salute sul lavoro costituisce parte integrante della Strategia globale sulla sicurezza e la salute sul lavoro dell’Oil e promuove la creazione di una cultura globale di prevenzione nell’ambito della sicurezza e della salute con la partecipazione di tutte le parti interessate.
Allergie croniche aumentate fino al 20% nell’ultimo decennio
La primavera è la stagione più difficile per chi soffre di allergie: con il diffondersi dei pollini nell’aria si inizia a starnutire, ad avere occhi in fiamme e naso chiuso. Tra l'altro il numero degli allergici risulta in aumento: secondo una recente indagine ne soffre quasi la metà degli italiani adulti. Tra l'altro gli inquinanti, che da noi sono molto diffusi, si attaccano alla superficie dei pollini alterando il loro potenziale antigenico, e inducono un'infiammazione delle vie aeree che aumenta la permeabilità delle mucose. Quindi con lo smog a rendere più aggressifvi i pollini, si ha una crescita degli allergici cronici, soprattutto nell'ultimo decennio: in alcune zone d’Italia sono passati addirittura dal 5 al 20%: quasi un italiano per famiglia. I dati emergono in un’indagine, promossa dall’Associazione nazionale dell'industria farmaceutica dell'automedicazione e condotta su un campione di italiani fra i 25 e i 65 anni, che individua nella comparsa dei pollini in primavera – dalle betullacee alla parietaria e alle graminacee - il primo e principale evento che scatena i fastidiosi sintomi delle allergie stagionali. Un problema di salute che si traduce anche in un costo sociale, conside-
rando che le assenze da scuola e dal lavoro superano perfino quelle legate all'influenza invernale. Il catalogo delle reazioni è lungo: tra i sintomi più frequenti ci sono starnuti (80% del campione), goc-
di Ermanna Allevi
Diplomata presso la scuola di Naturopatia dell'istituto RIZA
Iscritta alla FINR (federazione italiana naturopati RIZA) Gentilissima naturopata Ermanna buongiorno e complimenti per le sue rubriche che trovo molto interessanti. Desideravo sapere cosa sono i chakra, a cosa servono, sono davvero importanti per la salute dell'uomo? Grazie M.Grazia Gli Indù li chiamano chakra, sono centri energetici del corpo che si possono chiamare anche vortici. Sono campi elettrici potenti, invisibili a occhio nudo. I chakra più importanti sono sette, ubicati lungo il canale energetico principale (base della colonna vertebrale-sommità del capo). Alcuni detti "secondari" sono molto importanti nei trattamenti di ribilanciamento energetico. Dei sette chakra principali sono singoli il primo e il settimo, mentre gli altri cinque sono doppi, prentano quindi un aspetto anteriore ed uno posteriore. Dal secondo al quinto la parte anteriore si relaziona con i sentimenti e le emozio-
ciolamento nasale (58%), lacrimazione (55%), prurito nasale e oculare (rispettivamente 54% e 52%), congestione nasale e occhi lucidi (48% e 42%), tosse (38%). Come se non bastasse, crollano anche le forze e l'umore: le donne lamentano soprattutto stanchezza eccessiva (46%), gli uomini irritabilità (45%). Diverso anche l'approccio al problema: mentre quasi una donna su due si rivolge al medico, quasi un maschio su 4 (23%) aspetta che tutto passi da sé, ma sono proprio gli uomini, soprattutto dopo i 55 anni, a scegliere di contrastare le allergie con i vaccini. In generale, 7 italiani su 10 si affidano ai farmaci di automedicazione, quelli senza ricetta riconoscibili dal bollino rosso che ride. Seguono i medicinali da prescrizione (64%), i prodotti omeopatici/erboristici (40%) e i vaccini (38%). Ad oggi le terapie disponibili per contrastare l'allergia consentono più che altro di gestirne gli effetti - sottolineano gli esperti -. Infatti, i farmaci che vengono utilizzati hanno prevalentemente lo scopo di ridurre la risposta infiammatoria. I prodotti più gettonati sono antistaminici, vasocostrittori e preparati per l'igiene nasale.
Ermanna Allevi risponde alle vostre domande scrivendo a: info@naturopatia-cremona.com Oppure a: ilpiccolocremona@fastpiu.it • Riceve a Cremona in via Pallavicino 6 tel. 0372-412372. • Riceve a Crema telefonando al 388 9037275.
ni, la parte posteriore con la volontà. Il sesto (anteriore e posteriore) e il settimo sono connessi alla mente e alla ragione. Il primo e il settimo sono le due estremità del canale energetico principale e collegano l'essere umano con la Terra e con l'Universo. Ogni chakra è legato ad una ghiandola endocrina, ad un organo, ad un colore, ad una nota. Eccesso o caranza di energie nei chakra si riflette sulla personalità e sullo stato emotivo dell'uomo. I chakra sono centri di energia sottile, dotati di forza vitale, si trovano all'esterno del corpo, ma all'interno dell'aura. Il loro squilibrio viene riequilibrato con i cristalli e con i colori. Nella rappresentazione orientale i chakra sono visti con un numero variabile di petali, come se fossero fiori.La buona funzionalità dei chakra è sinonimo di ottima saluta e di evoluzione secondo la medicina orientale. Per approfondire sui chakra può recarsi in una libreria dove troverà senz'altro dei volumi esaurienti.
E’ tornata ad aumentare la longevità degli italiani. Da quanto emerso dal rapporto Osservasalute 2011, presentato oggi all'Università Cattolica di Roma, infatti, la durata della vita risulta di 84,4 anni per le donne e di 79,2 anni per gli uomini. Questi dati risultano confortanti rispetto allo stallo che aveva caratterizzato i tre anni precedenti. La regione dove il gentil sesso vive più a lungo è l’Alto Adige, con 85,5 anni di media, mentre gli uomini, con circa 80,1 anni, trovano nelle Marche la zona in cui si maggiormente. L'Italia è comunque sempre più vecchia. Nel 2010 infatti la popolazione in età 65-74 anni rappresenta il 10,3% del totale, e quella over 75 anni è pari al 10%.
UN PROGETTO PER CONOSCERE LA SLA
Importante appuntamento venerdì 27 maggio a Lodi Vecchio, in provincia di Lodi, all’insegna della conoscenza di una malattia di cui spesso si sente parlare, ma che poche persone conoscono veramente: la Sla. Il progetto è stato promosso dal comitato “Un’idea per Giuliano”, ovvero un’associazione nata su iniziativa dei concittadini di Giuliano Voltan, ammalato da anni di questa malattia, e ha l’obiettivo di promuovere una serie di eventi finalizzati alla raccolta di fondi da destinare all’Associazione italiana sclerosi laterale amiotrofica Aisla Onlus per le attività del Centro clinico Nemo, il quale è specializzato nella cura e nella ricerca per le malattie neuromuscolari a Milano. La Sla è una malattia degenerativa e progressiva del sistema nervoso, catalogata come rara, che provoca una perdita progressiva e irreversibile della normale capacità muscolari. Ancora misteriose comunque le cause che la scatenano. L’opinione pubblica ha spesso conosciuto questa grave patologia attraverso calciatori famosi che hanno denunciato il loro problema, come ad esempio l’ex attaccante di Milan e Fiorentina Stefano Borgonovo, ma ciò, purtroppo, non è sufficiente a trovare una soluzione a questo raro ma devastante morbo. L’unica via percorribile è dunque favorire la ricerca e la conoscenza. Per iniziare ad avvicinarsi a questi obiettivi l’appuntamento è quindi venerdì 27 aprile, alle 20,45 presso la sala cinema dell’Oratorio Aurora di Lodi Vecchio dove, oltre alla presentazione pubblica del comitato “un’idea per Giuliano”, si terrà una conferenza sulla Sla, tenuta da due degli specialisti attivi presso il Centro Nemo, ovvero il dottor Cristian Lunetta e la dottoressa Rossana Pinazzo. Dalle 22 è previsto il momento benefico con la rappresentazione teatrale “Non tutti i ladri vengono per nuocere” di Dario Fo portata in scena dalla compagnia “Il pioppo” per la regia di Luciano Pagetti. L’ ingresso sarà ad offerta libera, e il ricavato verrà devoluto alle attività di ricerca sulla Sla del Centro Clinico Nemo. Federico Contini
SPORT
lo SERIE D
Pizzighettone imbattuto a Olginate
Dopo un buon primo tempo (Chiurato sbaglia un rigore e poi segna di testa), il Pizzighettone subisce il ritorno dell’Olginatese, che sigla il definitivo 1-1. CLASSIFICA (36ª giornata) Castiglione 73; Pizzighettone, Pontisola 63; Olginatese 61;
Mapello 59; Caronnese 53; AlzanoCene Castellana 50; Seriate, Gozzano 47; Fidenza Voghera, Rudianese, Darfo, Pro Piacenza Carpenedolo 40; Colognese 39; Seregno (-2) Fiorenzuola 32; Gallaratese 23.
51; 46; 45; 37;
La Cremo difende il quinto posto
PRIMA DIVISIONE Insidiosa trasferta a Latina per i grigiorossi che vogliono accedere ai playoff
C
I NUMERI
di Matteo Volpi
entottanta minuti con gli aculei bene in mostra. Dopo la convincente vittoria nel derby del “Voltini”, la Cremonese è ora chiamata alla difficile trasferta in terra laziale. La contemporanea sconfitta del Barletta ha, infatti, prepotentemente riproiettato i grigiorossi nell’ultimo posto disponibile della griglia playoff con un vantaggio di tre lunghezze proprio sui pugliesi e su quel SudTirol che sarà di scena allo “Zini” nell’ultimo turno della regular season. Domenica, pertanto, al “Francioni” di Latina, i grigiorossi si ritrovano a dover difendere il quinto posto contro una formazione affamata di punti salvezza e galvanizzata dalla sonora vittoria nella sfida interna contro la capolista Trapani nel recupero di mercoledì scorso. Per farla breve, nonostante non si tratti di un derby, servirebbe una gara fotocopia rispetto a quella di mercoledì, per concentrazione, determinazione e risultato finale. Anche a Latina, proprio come a Crema, l’ambiente non sarà dei più tranquilli: qui gli stipendi pare siano in ordine, ma non più tardi di domenica scorsa, al rientro da Piacenza, i tifosi hanno contestato ferocemente il deludente pareggio, facendo trovare a giocatori e membri dello staff tecnico le rispettive automobili con vetri rotti, gomme tagliate e carrozzerie ammaccate. Ma dopo la vitto-
PERGOCREMA-CREMONESE 1-3 PERGOCREMA (4-4-2): Cicioni; Lolaico, Romito, Cuomo (80’ Volpato), Tamburini; Merito (45’ Menicozzo), Cazzamalli, Coletti, Tortolano; Joelson (68’ Pià), Guidetti. A disposizione: Pennesi, Celjak, Doudou, Rizza. All.: Brini CREMONESE (4-3-3): Alfonso; Polenghi, Minelli, Cesar, Favalli; Fietta, Degeri, Dettori; Filippini (85’ Tacchinardi), Le Noci (89’ Musetti), Nizzetto (65’ Samb). A disposizione: Bianchi, Semenzato, Rigione, Rabito. All.: Brevi. ARBITRO: Abbattista di Molfetta. RETI: 9’ Tortolano, 11’ e 37’ st Le Noci, 28’ Dettori. NOTE: ammoniti Polenghi, Merito, Cazzamalli, Filippini, Coletti, Samb, Menicozzo. Espulsi al 32’ Tortolano. Angoli 5-5, spettatori 1000 circa.
L’esultanza dopo il gol di Dettori (Foto © Ivano Frittoli)
riosa gara contro il Trapani, è possibile che l’ambiente torni ad essere positivamente surriscaldato, spingendo la squadra di casa alla conquista di preziosi punti salvezza. D’altro canto, la Cremonese ha l’obbligo di difendere con i denti e gli aculei una posizione che potrebbe dare un senso a tutta la stagione, per poi giocarsi per l’ennesima volta le chance negli spareggi-promozione. Punti salvezza contro punti playoff… chi la spunterà? Proba-bilmente solo chi avrà più fame e voglia di vincere. QUI CREMO Mister Brevi dovrebbe confermare a grandi linee la formazione di mercoledì
scorso a Crema, eccezion fatta per gli squalificati Polenghi e Samb (riapparso dopo mesi di assenza). Favalli, invece, entra in diffida. Rientro fondamentale sarà quello di Manolo Pestrin in cabina di regìa che potrebbe scalzare il baby Degeri, tra i più positivi anche nel derby, a meno che Brevi non decida di rimpolpare il centrocampo affidandosi a due registi. Difficili da valutare i tempi di recupero di Davide Possanzini, che potrebbe recuperare in extremis per le gare di playoff. Nel trio d’attacco, quindi, confermati Le Noci e Filippini con Nizzetto che dopo la bella prova nel derby sembra nuovamente
favorito sulla concorrenza. QUI LATINA Il tecnico, Stefano Sanderra, non avrà a disposizione il tamburino sardo Salvatore Burrai, grande ex di turno, oltre che elemento fondamentale per la manovra dell’undici laziale. Ci sarà, invece, Andrea Bruscagin, ex Pizzighettone, così come il giovane Fossati cresciuto nelle giovanili meneghine. In avanti, resta in dubbio la presenza del temibile Jefferson e dell’ex piacentino Tulli. PROBABILE FORMAZIONE (4-3-3) Alfonso; Semenzato, Cesar, Minelli, Favalli; Fietta, Pestrin, Dettori; Filippini, Le Noci, Nizzetto. All.: Brevi.
CLASSIFICA Trapani 58 Spezia 56 Lanciano 54 Siracusa (-5) 52 Cremonese (-6) 47 SudTirol 44 Barletta (-1) 44 Frosinone 42 Carrarese 42 Portogruaro 41 Pergocrema (-5) 39 Triestina 35 FeralpiSalò 35 Andria 35 Latina 34 Piacenza (-9) 32 Prato 31 Bassano 30
31ª Giornata Barletta-Spezia 0-1 Bassano-Frosinone 2-1 FeralpiSalò-Andria 0-1 Latina-Trapani 3-0 Pergocrema-Cremonese 1-3 Portogruaro-Lanciano 2-3 Siracusa-Prato 3-0 SudTirol-Carrarese 1-1 Triestina-Piacenza 1-3 Prossimo Turno (25-4 h 15) Barletta-Carrarese Bassano-Piacenza FeralpiSalò-Frosinone Latina-Cremonese Pergocrema-Andria Portogruaro-Prato Siracusa-Lanciano SudTirol-Trapani Triestina-Spezia
PRIMA DIVISIONE I gialloblu cercano la salvezza (almeno sul campo)
Pergo, anche la classifica piange di Stefano Mauri
SERIE A DATA
ORA
SQUADRA 1
SQUADRA 2
28/4
18.00
PALERMO
CATANIA
1
X
2
2,20
3,10
3,40
28/4
18.00
CAGLIARI
CHIEVO
1,90
3,05
4,50
28/4
20.45
ROMA
NAPOLI
2,50
3,40
2,60
29/4
12.30
BOLOGNA
GENOA
2,50
2,90
3,00
29/4
15.00
INTER
CESENA
1,20
6,00
13
29/4
15.00
ATALAANTA
FIORENTINA
2,60
2,40
3,60
29/4
15.00
NOVARA
JUVENTUS
12
5,25
1,25
29/4
15.00
SIENA
MILAN
5,50
3,75
1,60
29/4
15.00
LECCE
ROMA
1,90
3,50
3,80
29/4
20.45
UDINESE
LAZIO
2,20
3,25
3,25
SERIE B DATA
ORA
SQUADRA 1
SQUADRA 2
28/4
15.00
REGGINA
ALBINOLEFFE
1
X
2
1,40
4,00
9,00
28/4
15.00
SAMPDORIA
BARI
1,60
3,50
6,00
28/4
15.00
TORINO
CROTONE
1,55
3,60
6,50
28/4
15.00
MODENA
JUVE STABIA
2,40
2,60
3,30
28/4
15.00
ASCOLI
LIVORNO
2,35
2,70
3,60
28/4
15.00
VICENZA
NOCERINA
2,15
3,10
3,50
28/4
15.00
GROSSETO
PADOVA
2,90
2,80
2,70
28/4
15.00
GUBBIO
PESCARA
3,50
4,00
1,85
28/4
15.00
CITTADELLA
VARESE
3,20
2,85
2,45
Punto Snai Cremona: Via Dante Ruffini, 28 www.snaicremona.it - info@snaicremona.it Punto Snai Codogno: Via Pandolfi, 13 www.snaicodogno.it - info@snaicodogno.it
ti, debiti, bugie, veleni, malagestione, intrighi e richieste assurde (ad un acquirente, condizionale d’obbligo, il signor Briganti, oltre al pagamento delle penUn pareggio incoraggiante a Lanciano domenica denze avrebbe chiesto di monetizzare il titolo sportiscorsa una sconfitta deludente mercoledì 25 aprile vo), stavolta il Pergocrema rischia. Tardivamente, nel derby con la Cremonese. Questo il bilancio della mentre l’ormai ex sindaco Bruno Bruttomesso contisettimana agonistica di un Pergo sempre più malinconua a tacere, la Giunta uscente ha chiesto (finalmennicamente in crisi economica ed a rischio fallimento. te) a Briganti di portare i libri contabili in Comune, ma Venerdì sera, nell’abituale ritrovo del “Bar Fiori”, il la realtà è che tutto l’immediato dopo Bergamelli meraviglioso popolo cannibale, attraverso la convo(datato giugno 2010) andava gestito diversamente. cazione di un’assemblea straordinaria, ha chiamato la Nel dicembre scorso, quando già i città al capezzale della moribonda, ma salotti calcistici cittadini rumoreggiacomunque intramontabile Pergoletvano per provare a smuovere le tese. E domenica, alle 15, il Voltini acque, su queste pagine, nelle conriaprirà i battenti per ospitare la sfida suete pagelle di fine anno al misteriosalvezza con l’Andria Bat. Il match so presidentissimo laziale assegnamsarà preceduto, in mattinata, da un mo (sarcasticamente) voti pompati, corteo per protestare contro la gestiopositivi e contemporaneamente via ne “canarina” griffata Briganti, partenmail gli spedimmo una richiesta (natuza della manifestazione alle 10.30 da Una fase del derby ralmente senza avere risposta) affinvia XX Settembre (ritrovo al “Bar (Foto © Ivano Frittoli) ché ci concedesse un’intervista-veriNazionale”). E’ davvero strano il calcio tà. Ebbene, era proprio quattro mesi fa che le istitu(ma pure la vita, in fondo talvolta lo è): nel giro di zioni dovevano muoversi, adesso i buoi sono scappoche settimane, causa un management inadeguato, pati. Ciò detto, applausi doverosi vanno a calciatori, il team gialloblù è sprofondato, grazie appunto alle tecnici e tifosi canarini: se il football, nonostante penalizzazioni provocate dall’operato pessimo del tutto, pur stremato riuscirà a sopravvivere ad avvenpresidente Sergio Briganti, nelle paludi traballanti turieri e spot politici il merito sarà soprattutto loro. della Lega Pro, ma il vero dramma sportivo è che il PROBABILE FORMAZIONE (4-3-3) Cicioni, rischio di sprofondare, proprio nell’anno dell’80° comCeljak, Lolaico, Angiulli, Romito, Cuomo, Merito, pleanno è maledettamente e tristemente concreto. Menicozzo, Joelson, Pià, Guidetti. All.: Brini. Tra casini, messa in mora ufficiale, stipendi mai salda-
Il Crema 1908 sogna l’impresa al lago d’Iseo ECCELLENZA
(S.M.) E’ ancora il Crema 1908 di Lucchetti, ma dopo le ultime brutte sconfitte sembra purtroppo la malinconico squadra di Nichetti: e adesso i playout sono dietro l’angolo. Dopo i ko con Palazzolo (2-0) ed Oltrepò (4-2) domenica va in onda una delicata trasferta con l’Orsa Corte-franca. Urge raddrizzare la rotta.
CLASSIFICA (32ª giornata) Sant’Angelo 68; Pro Desenzano 51; Palazzolo 50; Sancolombano, Travagliato 46; Rigamonti Nuvolera 45; Orsa Corte Franca, Oltrepo 43; Villanterio 42; Sarnico; Ciliverghe Mazzano 40; Dellese 39; Vallecamonica 38; Crema 1908, Chiari, Nuova Verolese 32; Castellucchio 29; Codogno 1908 15.
Sport
La Tec-Mar accede alla finale per l’A2 SERIE B
CASTEL SAN PIETRO - Missione compiuta. La Tec-Mar Crema ha centrato la qualificazione alla finali che mettono in palio la promozione in A2, grazie alle vittorie contro Savona (67-50) e San Raffaele (50-35). A quel punto la sfida con il Selargius, valeva solo per il primo posto nel girone, che le azzurre hanno conquistato malgrado la sconfitta per 65-54. Ma non è tempo di gioire, perché le cremasche devono pensare all'atto conclusivo della stagione,
quello che regala il ritorno in A2. Avversario della azzurre è il Castellamare di Stabia, secondo nel proprio girone alle spalle della corazzata Ariano Irpino, che ha poi conquistato il pass per lo spareggio promozione superando il Palermo. Le campane si sono arrese solo al Valmadrera, ma con le temibili Alpo e Cavezzo hanno dimostrato di essere un team di valore. Primo appuntamento il 5 o 6 maggio in Campania e ritorno il 13 maggio a Crema.
Sabato 28 Aprile 2012
35
Piadena batte Milano e vede i playoff SERIE C
Incredibile occasione sprecata dall’Erogasmet per garantirsi il secondo posto in classifica. Crema è stata, infatti, battuta a Bernareggio (9282) in una giornata in cui anche Urania, Saronno e Lecco non sono riescoite a conquistare punti, permettendo quindi alla squadra di coach Galli di mantenere la seconda piazza in coabitazione proprio con Urania e Desio. L’ultima giornata servirà per definire tutte le posizioni per i playoff, ma sabato a Orzinuovi nell’ultimo turno servirà
decisamente un’altra Erogasmet. Positiva, inceve, la prova dell’MG.K. Vis Piadena, che battendo 78-69 l’Urania Milano ha conservato l’ottavo posto che porta ai playoff. Sabato ultimo impegno di regular seacon il contro Monticelli Brusati. CLASSIFICA (29ª giornata) Monticelli Brusati 56; Crema, Desio, Urania Milano 40; Saronno, Lecco 38; Orzinuovi 36; Piadena 34; Lissone 32; Pisogne 28; Gazzada Schianno 20; Bernareggio 18; Meda, Bergamo 14; Varese, Brescia 8.
La Vanoli Braga chiude in gloria
La squadra di Caja ha confermato di attraversare un ottimo stato di forma e di meritare tanti complimenti
SERIE A Dopo aver travolto Avellino i biancoblu venderanno cara la palle contro la motivata Varese
M
di Giovanni Zagni
ancano tre sole giornate alla fine del campionato e equilibratissimo torneo ha emesso il primo verdetto: Casale Monferrato retrocede in Legadue, a causa le troppe sconfitte, ben 11, maturate negli ultimi istanti di gara con scarti entro o al di sotto dei 3 punti. Casale, che era neo promossa insieme con Venezia, rientra nei ranghi e dispiace perché la Novi Più aveva ben operato per impegno, serietà e puntualità a livello societario. Restano nella massima serie tutte le altre partecipanti, mentre infuria la lotta per la griglia playoff, non tanto per l’ammissione alla post season, perché è quasi matematico che saranno Siena, Cantù, Milano, Pesaro, Venezia, Sassari, Bologna e Varese a giocarsi lo scudetto. Ma se il diritto a partecipare è garantito alle prime otto classificate, quante saranno tra queste le compagini veramente in campo nelle prossima stagione non è dato sapere in quanto difficoltà economiche o di altro genere interessano molte società. Non ne facciamo i nomi, perché non ci pare elegante inserirne alcune che invece risolveranno i loro problemi. Per dare uno sguardo al nostro orticello, gioiamo nel vedere come la Vanoli Braga vada a chiudere col botto la stagione, iniziata in sordina e che si evolve in modo più che soddisfacente. Dopo aver vinto in sicurezza ad Ancona con Montegranaro, Milic e compagni si sono ripetuti contro Avellino (83-55), stroncando gli irpini nel terzo quarto (30-10 il parziale), dopo una
VANOLI BRAGA-SIDIGAS 83-55 31ª Giornata Casale M.-Bologna 77-80 Caserta-Venezia 83-80 Cremona-Avellino 83-55 Pesaro-Siena 81-85 Roma-Milano 78-91 Sassari-Biella 104-97 Teramo-Montegranaro 99-93 Treviso-Varese 55-71 Ha riposato: Cantù Prossimo Turno (29-4 h 18.15) Biella-Cantù Bologna-Pesaro (29-4 h 20.45) Milano-Teramo Montegranaro-Caserta Siena-Sassari Roma-Casale Monferrato Varese-Cremona Venezia-Treviso (28-4 h 16.10) Riposa: Avellino
(19-23, 35-37; 65-47)
CLASSIFICA
Siena Cantù Milano Pesaro Sassari Bologna Venezia Varese Cremona Roma Avellino Caserta Biella Treviso Teramo Montegranaro Casale M.
44 38 38 36 36 34 34 30 26 26 26 24 24 24 22 22 12
prima parte di gara in equilibrio. La Sidisgas si è sciolta come neve al sole sotto le bordate della Vanoli Braga (Lighty e Tabu sugli scudi), avendo anche il dominio sotto i tabelloni ed una freschezza invidiabile in tutti i giocatori, in contrasto con la poca “birra” degli ospiti. Segno che coach Caja non ha ancora mandato in vacanza i suoi, perché serietà ed impegno sono d’obbligo e perché l’im-
VANOLI BRAGA CREMONA: Lighty 21 (7/8, 2/5), Cinciarini 11 (5/6, 0/4), Mazic (0/1 da tre), Lottici, Antonelli 2 (1/1 da due), Tabu 14 (1/1, 4/8), D'Ercole 5 (1/3, 1/3), Perkovic 4 (2/2, 0/2), Milic 10 (4/9 da due), Rich 7 (2/6, 1/4), Tusek 7 (1/2, 1/3), Belloni 2 (1/1 da due). All.: Caja. SIDIGAS AVELLINO: Green 10 (2/4, 2/5), Tammaro ne, Gaddefors 10 (1/4, 2/5), Ferrara (0/1 da due), Spinelli 3 (0/1, 1/1), Infanti 6 (0/5, 2/4), Golemac 9 (3/8, 1/4), Izzo ne, Soloperto 1 (0/2), Slay 8 (2/3, 1/7), Johnson 8 (4/10 da due). All.: Vitucci.
Lighty in azione contro Avellino (foto Castellani)
magine societaria questo richiede. Domenica i biancoblu saranno in campo a Varese, poi godranno del riposo ed infine ospiteranno la Benetton Treviso. Andando con ordine, diciamo che a Varese sarà durissima, perché gli uomini di Recalcati sono lanciatissimi verso i playoff, ma soprattutto perché hanno un organico di ottimo livello, ben amalgamato da un coach che conosce
BOCCE
Il portacolori della “Rinascita” ha avuto la meglio in finale su Signorini con il punteggio di 12-8
La “Martiri” incorona il bergamasco Paleari
Straordinario successo di gioco e di pubblico (oltre 500 spettatori durante la fase finale!) ha riscosso il 67° trofeo “Martiri della Libertà”, gara nazionale organizzata dalla PuntoRaffaVolo e quest’anno inserita nel circuito Fib. Sul gradino più alto del podio è salito il bergamasco Diego Paleari, una vittoria sofferta ma meritata quella del portacolori della “Rinascita”, che ha disegnato una giornata magica ed ha iscritto per la prima volta il suo nome nell’albo d’oro di questa manifestazione. Dopo aver eliminato negli ottavi Leonardo Porrozzi (127), Paleari superava Pietro Zovadelli (12-9) ed in semifinale Giuseppe D’Alterio sul filo di lana. Approdava in finale anche Paolo Signorini che s’imponeva su Gianpietro Benedetti (12-7), infliggeva un “cappotto” a Luca Viscusi nei quarti e quindi aveva la meglio sul toscano Andrea Rotundo per 12-8. Finale equilibrata, ben giocata da entrambi i bocciofili, disputata a tarda
ora e svoltasi con una scarsa cornice di pubblico: la spuntava Paleari sul pur bravo Signorini con il punteggio finale di 12-8. I nostri bocciofili? Tutti eliminati nelle batterie. In poche parole un replay della batosta subita alcuni giorni prima nei Regionali dove erano iscritte 26 formazioni (13 di Cremona ed altrettante di Crema!) e nessuna era riuscita a trovare un posto in finale: un fallimento che conferma lo stato di salute del nostro boccismo. Ha diretto la gara Giuseppe Caccioli, coadiuvato da Annibale Barbisotti, arbitri di finale Barbisotti, Bassetti, De Stefani e Mosconi. Presenti, tra gli altri, il presidente del comitato Giovanni Piccioni, il presidente provinciale del Coni, Achille Cotrufo e il consigliere comunale con delega allo sport Marcello Ventura che ha confermato che Cremona ospiterà il prossimo anno (settembre) i campionati Europei di bocce. Massimo Malfatto
La premiazione del vincitore
molti dei segreti del basket, avenedo un curriculum eccellente ed esperienza da vendere. Ma la Vanoli Braga dei “miracoli” venderà cara la pelle anche in questa occasione, perché ormai Milic e compagni ci hanno abituati ad a piacevoli sorpresa. Può essere questo uno dei modi per cercare di mantenere la massima serie ancora al PalaRadi per il prossimo e per molti anni a venire.
L’Assi batte Albino e ora sfida Usmate
BASKET B
(C.C.) E’ partita bene la fase regionale della serie B per la Assi Manzi (nel girone di qualificazione al Campionato di Sviluppo). Le cremonesi hanno affrontato la Fassi Gru di Albino alla Palestra Spettacolo, superandola con il punteggio di 61-47. Trascinate da Marcolini, le ragazze di Anilonti sono riuscite ad allungare il passo già nel primo quarto, ma le bergamasche sono riuscite a rimanere in partita sfruttando alcuni errori dell’Assi. Verso la fine del secondo quarto l’inerzia della gara è però tornata nelle mani della squadra di casa, che ha potuto sfruttare le ottime puntate offensive di Zagni e Marcolini. Con questo successo le cremonesi agganciano a quota 2 Usmate (che osservava il turno di riposo) e sabato, sempre alla Spettacolo, è in programma lo scontro al vertice.
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Sport
Sabato 28 Aprile 2012
CALCIO PROMOZIONE
La Casalese va all’assalto del Lentigione
Ritorno al futuro per la Casalese, che domani affronta il Lentigione al “Ferrari”, nel recupero della 30ª giornata. I reggiani vantano il miglior attacco del girone, i maggiorini una difesa ultimamente vulnerabile. Dopo le squalifiche post-
Brescello, mister Mantovani tornerà in panca e capitan Tagliavini in cabina di regia: basteranno alla Casalese per uscire dalla crisi? CLASSIFICA (29ª giornata) Libertaspes 63; Sampolese 58; Casalese 57; Langhiranese 52;
Meletolese 49; Brescello 48; Lentigione 46; Castellana 44; Povigliese 37; Castelnovese 36; Medesanese, Falk 35; Montecchio 32; Arcetana 30; Fiore, Biancazzurra 29; Valtarese 28; Fontana Audax 26.
Icos e Pomì a braccetto ai playoff Undicesimo successo di fila per Casalmaggiore che ha piegato anche Santa Croce, dopo una battaglia
SERIE A2 Le violarosa hanno vinto con autorità a Busnago e hanno blindato la post season
L’
Icos ha vendicato la sconfitta dell’andata ed è tornata da Busnago con tre punti in tasca. La prestazione dell’intera squadra è stata ottima e così l’accesso ai playoff è ancora più al sicuro. Un risultato netto (23-25, 22-25, 20-25 i parziali), che ha spento i sogni playoff della formazione di casa e ha dato qualche certezza in più a Togut e compagne. «Abbiamo giocato proprio bene - ha detto lo scout man Davide Tomasini a fine gara - è stata una gran bella partita. La correlazione muro-difesa è stata perfetta, loro hanno sempre tirato per metterci in difficoltà, ma noi eravamo sempre pronte. Abbiamo preso subito le misure e loro hanno faticato a mettere giù la palla. Complimenti a tutte le ragazze». Domenica ultimo turno di
Spettacolo a Sergnano
(F.C.) Interessante pomeriggio agonistico, affidato all’Unione Ciclistica Cremasco, impegnata a patrocinare il Trofeo Sportivi di Sergnano. Nella classe 2005 la trama è la stessa di Salvirola: il gran premio incorona Mirko Coloberti del team Imbalplast di Soncino. Sul traguardo i puledrino di Romanengo ha la meglio sul figlio d’arte Riccardo Villa (Uc Cremasca) di Montodine. Colpo vincente di Giorgio Omati (Pessano) nella classe 2004, con Luca Pollini (Sc Imbalplsat) al quinto posto. Nella classe 2003 Matteo Gjika (Cavenago) ha vinto allo sprint sul cremasco Riccardo D’Arrigo (Gs Corbellini Ortofrutta) . Nella classe 2002 affermazione isolata di Valerio Montuori (Cavenago) davanti al compagno Andrea Piras e ad Andrea Rocco Morandi (Sc Imbalplast). Lucrezia Francolino (Sc Muzza ’75) ha vinto la volata della classe 2001, precedendo Simon Curlo (Sc Imbalplast), Shaaban El Haddad (Corbellino Ortofrutta), Gabriele Ceppi (Crema-sca). Infine, tra i nati nel 2000, duello sino all’ultimo respiro tra i due “furetti” che infiammano il ciclismo giovanile: con una volata serratissima il cremasco Anselmo Francesconi (Cremasca) ha superato d’un soffio Diego Bosini (CC Cremonese 1891-Arvedi)
Francesca Devetag (Icos Crema)
regular season, a questo punto ininfluente, al PalaBertoni contro Loreto. ICOS CREMA: Paolini 12, Togut 14, Nicolini, Portalupi ne, Fanzini 6, Carrara (L) ne, Devetag 10, Rondon 5, Secolo 15, Rossetto (L), Baggi ne, Cagninelli ne, Freni ne. All.: Barbieri.
Sorride anche la Pomì Casalmaggiore, che al termine di una battaglia ha piegato al tie break Santa Croce ((25-13, 17-25, 25-27, 25-23, 15-13), conquistando così il dodicesimo successo consecutivo della squadra del tecnico Milano. E domenica la Pomì chiude in trasferta questa trionfale regular season contro il fanalino di coda Matera. POMÌ CASALMAGGIORE: Petrucci 2, Zago 27, Nardini 13, Olivotto 14, Tomasevic 7, Kucerova 12, Paris (L), Lugli 3, Giorgi, Bertone, ne Trabucchi, Masotti. All.: Milano. 30ª GIORNATA (29-4 h 18) Forlì-San Severino, Crema-Loreto, Pontecagnano-Frosinone, Matera-Casalmaggiore, Santa Croce-Busnago, GiavenoSala Consilina, Soverato-Montichiari, San Vito-Fontanellato.
Serie A2 28ª Giornata Crema-Fontanellato Forlì-Casalmaggiore Giaveno-Busnago Loreto-Montichiari Matera-Soverato Pontecagnano-Santa Croce San Severino-Frosinone San Vito-Sala Consilina 29 Giornata Busnago-Crema Casalmag.-Santa Croce Fontanellato-Forlì Frosinone-San Vito Loreto-Pontecagnano Montichiari-Giaveno Sala Consilina-Matera San Severino-Soverato
3-0 0-3 2-3 3-0 3-2 0-3 3-2 3-2 0-3 3-2 3-2 3-0 3-1 0-3 1-3 3-1
CLASSIFICA Giaveno 70 Loreto 69 Casalmaggiore 68 Crema 65 Santa Croce 58 Busnago (-4) 54 Soverato 42 Montichiari 41 Fontanellato 38 Frosinone 35 San Severino 31 Sala Consilina (-1) 31 San Vito 27 Pontecagnano (-1) 26 Forlì (-3) 17 Matera 15
VOLLEY B2
Reima Crema a un passo dalla serie B1
La Reima Crema è tornata al successo e la ha fatto in modo perentorio sul Castelnuovo, battuto 3-0 (25-10, 25-20, 25-23). Nonostante la squadra veneta non abbia più nulla da dire al campionato, dopo l’aritmetica retrocessione, è giunta al PalaBertoni per vendere cara la pelle, anche se con solo otto uomini in distinta. Un successo prezioso, che la Reima vorrà bissare stasera nella trasferta di Cosa Volpino (ore 20.30) contro la formazione orobica, ottava in classifica e matematicamente salva. In caso di successo da tre punti, a prescindere dal risultato del Sassuolo, tra l’altro impegnato nel derby modenese contro la Fanton Modena Est, i blues sarebbero promossi in B1 e coronarebbero il grande sogno inseguito per tutta la stagione. CLASSIFICA (24ª giornata) Reima Crema 53; Sassuolo 50; Cisano 48; Modena Est 45; Verona 44; Montecchio 43; Viadana 38; Costa Volpino 37; Parma, Bedizzole 36; Gorgonzola 33; Castelnuovo 22; Vignola 16; Piacenza 3.
CICLISMO
Trionfo a Santa Maria della Croce della campionessa italiana che punta ora alle Olimpiadi di Londra
Stoccata di Noemi Cantele nel Gp Liberazione
Noemi Cantele, campionessa italiana su strada e a cronometro, coglie l’attimo fuggente è stronca sul traguardo la lituana Inga Cilvinaite e la brianzola Maria Giulia Confalonieri. Per la Cantele quello di Santa Maria della Croce di Crema è il terzo trionfo stagionale, il 35° della carriera. E’ stata sfatata la storiella che il “27° Gran Premio Liberazione” è una classica per velociste. «Ho capito che era il giorno giusto per fare qualcosa di speciale, ho provato ed è andata bene - ha detto al traguardo la Cantele - questa è la dimostrazione che qui al “Liberazione” non c’è mai nulla di scontato». Tira un sospiro di sollievo Dino Salvoldi, ct della Nazionale. Gli chiediamo lumi sulla spedizione azzurra delle Olimpiadi di Londra: «Bisogna evitare il rischio di spremitura. Sarebbe un delitto. Ora voliamo in Lussemburgo, poi faremo rientro a Bergamo e infine con Giorgia Bronzini e Noemi Cantele, andremo a visionare il tracciato delle Olimpiadi». La vincitrice, che poteva anche aspettare la volata, ha scelto invece un’azione a 50 chilometri all’arrivo. Alle spalle delle fuggiasche si è creata una voragine incolmabile, le squadre si sono fatte i dispettucci, penalizzando Giorgia Bronzini (Gs Diadora-Pasta Zara) inchiodata nel grosso del plotone. La Cantele ha scremato ulteriormente il gruppetto e ci è riescita quando mancavano venti chilometri dalla conclusione, portandosi ai mozzi
Bis di Pedretti che s’impone in Trentino
L’arrivo vincente di Noemi Cantele
le due rivali, prima della stoccata finale tra due ali di folla. ORDINE D’ARRIVO 1) Noemi Cantele (Bepink) km 123,600 in 2h56’47”, media 41,950, 2) Inga Cilvinaite (Gs Diadora-Pasta Zara), 3) Maria Giulia Confalonieri (Sc Honda Team), 4) Alona Andruk (Gs Diadora-Pasta Zara) a 24”. 5) Simona Frapporti (Bepink), 6) Barbara Guarischi (Fassa Bortolo Servetto), 7) Oxana Kozonchiuk (Bepink), 8) Chiara Vanni (Verininlegno-Fagiani), 9) Martina Corazza (Kleo Team), 10) Eneritz Iturriagaetxebarria (Lontek), 22) Giorgia Bronzini (Gs Diadora-Pasta Zara).
Christian Grazian si è imposto nella volata a due che ha caratterizzato il finale del 62° Trofeo Ardigò a Pessina Cremonese, superando allo sprint il favorito Ignazio Moser, figlio di Francesco che una decina d’anni fa aveva fatto da starter in questa stessa corsa. • ALLIEVI: BIS DI PEDRETTI Ancora
MICHELA PAVIN, RUSH IRRESISTIBILE Il gran volatone nel Gran Premio Liberazione della categoria Juniores, ha visto sfrecciare vittoriosa Michela Pavin, diciassettenne di San Vito di Leguzzano (Vicenza), atleta della Vecchia Fontana, autrice di un irresistibile rush finale che gli è valso la vittorio nei confronti della bergamasca Arianna Fidanza (Eurotarget Tx Active Still), figlia d’arte e di Veronica Cornolti (Footon Servetto Rpm). Per la Pavin si è trattato del terzo trionfo stagionale. “ Ho preso le ruote giuste, ci ha detto Michela Pavin, le mie compagne di squadra mi hanno garantito durante l’ ultimo chilometro, temevo la campionessa italiana Corina Defilè del team Valcar, e Arianna Fidanza, sono uscita ai 200 metri, ho vinto e sono più che felice”. ORDINE D’ARRIVO 1) Michela Pavin (Sc Vecchia Fontana) km 61,500 in 1h34’, media 39,255, 2) Arianna Fidanza (Eurotarget), 3) Veronica Cornolti (Footon Servetto Rpm), 4) Sara Coffinardi (Team Valcar Pbm), 5) Luisa Zenna (Cristoforetti). MTB Comincia con il botto la stagione agonistica di mountain bike. Nicole Venturini, quindicenne allieva cremasca della Hard Merida Rock di Piacenza, si laurea campionessa emiliana a Tabiano Terme (Parma). Fortunato Chiodo
una gara da protagonista e da vincitore per Giovanni Pedretti (CCC-Arvedi) che si è imposto a Povo di Trento sulla distanza di 65,7 km. Pedretti ha preceduto di 2” Nicola Conci (Val di Cembra) e Matteo Baldo (Aurora), Michele Dalla Betti (Sport Vidor) di 4”. Seconda vittoria stagionale per lui che,
sinora, è sempre salito sul podio. Sempre tra gli Allievi del CC Cremonese-Arvedi, Stefano Vicini è giunto 7° e Simone Gagliardi 11° a Pantigliate, con l’esordiente Davide Gastaldi 6° a Corticelle di Nave e Anna Pedroni 6ª a Fontevivo. Cesare Castellani
Diabete, l’importanza della diagnosi precoce I
n Europa sono oltre 35 milioni i soggetti affetti di diabete di tipo II, la cui insorgenza si lega a cattive abitudini alimentari e stili di vita troppo sedentari. Fondamentale, per mantenere il disturbo sotto controllo, è la diagnosi precoce, resa possibile da controlli periodici consigliati in particolare ai soggetti con predisposizione genetica e a coloro che abbiano superato i quarantanni e che conducono una vita sedentaria con uno scarso controllo alimentare. Le cause del diabete mellito di tipo II risiedono essenzialmente nell'alterazione dell'insulina, intesa sia come diminuzione della quantità di ormone nel sangue, sia come calo di attività della stessa. Il diabete può essere influenzato dalla componente genetica e da una dieta squilibrata, ricca di zuccheri, ma anche dall'obesità, dalla sedentarietà e da uno stile di vita scorretto, che possono contribuire ad accentuare il problema. Effettuare con-
trolli periodici si rivela particolarmente importante proprio perchè il diabete di tipo II è asintomatico fino al raggiungi-
mento di uno stadio avanzato. Il diabete mellito di tipo II, infatti, non di rado viene diagnosticato casualmente. Nello
La patologia è inizialmente asintomatica ma si individua con analisi del sangue
Migliorare lo stile di vita per ridurre i sintomi Il primo passo da intraprendere nella gestione del diabete di tipo II, o in caso di condizioni che predispongono al diabete (sindrome metabolica, intolleranza al glucosio, insulino resisitenza…) è l’educazione a un diverso stile di vita e a nuove abitudini alimentari. La salute passa in primis attraverso la dieta: è importante scegliere sempre pasti bilanciati e sani, evitando un apporto eccessivo di zuccheri rapidi co-
me i dolci e gli alcolici, i grassi saturi di burro, latte intero e grassi animali, e sale. In caso di sovrappeso è bene affidarsi a un medico per elaborare una dieta che riporti in condizioni normopeso, abbinando ad essa un’attività fisica moderata ma regolare, camminando per 20 minuti al giorno oppure praticando uno sport leggero due volte a settimana. A questi accorgimenti può ritenersi necessario abbinare
una terapia farmacologica. Chi soffre di diabete di tipo I, invece, è in genere giovane, non necessariamente sovrappeso e spesso pratica attività fisica. In quersto caso sono necessari cinque pasti al giorno, accuratamente bilanciati e programmati. Anche in questo caso, l'assistenza del medico è fondamentale per inviduare lo stile di vita e le terapie farmacologiche che meglio possono arginare i sintomi legati alla malattia.
stadio avanzato, il diabete mellito di tipo II può provocare ipertrigliceridemia e iperuricemia. Il trattamento farmacologico si pone l'obiettivo di controllare i sintomi del diabete e di evitare le complicanze gravi, soprattutto quelle a lungo termine. I farmaci maggiormente utilizzati in terapia per la cura del diabete mellito di tipo II sono essenzialmente gli ipoglicemizzanti orali; l'altra forma di diabete (di tipo I) richiede invece iniezioni di insulina per mantenere regolari i livelli glicemici. Per diagnosticare il diabete sono sufficienti delle semplici analisi del sangue per determinare la glicemia. Il campione verrà prelevato dopo almeno otto ore di digiuno e verrà poi analizzato in laboratorio. Questo esame può essere eseguito con precisione anche utilizzando un glucometro presso lo studio di un medico o le farmacie che offrono tale servizio; in caso di esito positivo si dovrà provvedere a consultare il medico per stabilire la cura.
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Sport
Sabato 28 Aprile 2012
Pugili di valore impegnati nel “Città di Cremona”
BOXE
Scatta sabato sera l’atteso trofeo che si concluderà il 3 giugno, quando si svolgeranno le finali
Inizia questa sera a Ca’ de’ Mari il Trofeo Città di Cremona di pugilato, che vedrà impegnati un’ottantina di pugili di varie categorie da oggi al 3 giugno, quando si disputeranno le finali. Parecchi i pugili di interesse nazionale che si sono iscritti alla competizione, nella speranza di poter ripetere i successi di coloro che li hanno preceduti nelle prime edizioni e molti dei quali sono oggi ai vertici nazionali in qualità di professionisti. Questa sera saranno sul ring 16 appartenenti alla categoria dei 64 kg nelle due versioni, Youth ed Ylite. Domenica pomeriggio sarà la volta di Youth al limite dei 75 kg e Prima Serie al limite dei 69 kg. Da seguire soprattutto nei 64 kg, il viadanese Oscar Cappa, nei 69 kg il piacentino Sabau, picchiatore formidabile e pronto per il passaggio al professionismo. L’Abc presenta nella prima serata Colucello e Giandebiaggi tra
Massese): Nicholas Beretta (Pro Fighting Magenta); Gheroghe Sabau (Salus et Virtus Piacenza); Riccardo Meloni (Pugilistica Battipagliese): Serghiu Balica (Boxe Parma); Dario Decarlo (Boxe Cvarzere); Sead Mustafa (Boxe Scandicci). 75 KG YOUTH: Abdelhamid Bouraoui (Abc); Mayer Mandi (Mariani Brescia); marco Pozzerle (Boxe Scaligera Verona): Matesz Matuszewsky (Pugilistica Massese); Alessandro Venturotti (Pugilistica Massese); Matteo Bulgarelli (Boxe Scaligera); Alessandro Scapuzzi (Mariani Brescia); Alexandru Moraru (Molonlabe Milano). • PALLANUOTO Dopo la sconfitta interna con la Farnese, la Bissolati cerca l’impresa con l’altra squadra piacentina (il Piacenza PN), attualmente seconda in classifica. Appuntamento sabato sera alle 18.30 alla piscina comunale.
gli Youth, Rota tra i Prima Serie. Domenica, invece, attesissimo Ahmid Bouraoui dopo il secondo posto ottenuto a Rovereto. I PROTAGONISTI 64 KG YOUTH E 3ª SERIE: Gigi Giandebiaggi (Abc) Luigi Colucello (Abc); Luca Roda (Pugilistica Massese); Manuel Pelizzoni (Boxe Parma): Carlo Rota (Frimas Lecco); Donatello Perrulli (Rocky Marciano Milano); Fateh Benkorichi (Domino Milano); Giovanni Paulangelo (AP Cesano Maderno). 64 KG 1ª SERIE: Massimiliano Rota (Abc); Kadim Sekh (Rallyauto Crema); Oscar Cappa (AB Viadana); Vairo Lenti (AP Livornese); Marco Battaglia (Salus et Virtus Piacenza); Henderick Francoise (Boxe parma); Francesco Acatullo (Boxe Voghera) e Margaritinov Petrov (Boxe Madone). 69 KG 1ª SERIE: Gianluca Di Vece (Boxe Voghera); Lorenzo Barotti (Pugilistica
TRIATHLON
Risultati di valore per lo Stradivari
Ancora risultati importanti in ambito internazionale per il Triathlon Cremona Stradivari. Gli atleti in corsa per i Giochi di Londra 2012 si sono divisi tra l’Europeo di Eilat in Israele e la World Cup di Ishigaki in Giappone. Nella gara che ha assegnato i titoli continentali di triathlon olimpico, Mateja Simic ha concluso in 21ª posizione con il tempo di 2h15’48”. In Giappone a Ishigaki, invece, Csaba Rendes ha chiuso la prova di Coppa del Mondo in 22ª posizione in 1h51’54”. A Piacenza, Sara Dossena ha centrato il primo successo con i colori verdeblu nella tappa emiliana del Circuito Nazionale di duathlon. Sul gradino più alto del podio è salita anche Silvia Riccò nel duathlon mtb di Cervia.
SPORT WEEK
Solo la matematica tiene in vita il Milan
SERIE A Anche con il Genoa i rossoneri sono apparsi in affanno e domenica rischiano a Siena. Ma la Juve non si fida
S
olo la matematica tiene viva la lotta scudetto. Con tre punti di vantaggio (che diventano quattro grazie agli scontri diretti favorevoli), i giochi sembrano fatti e solo un regalo dei bianconeri può rimettere in gioco il Milan. Anche il turno infrasettimanale ha confermato che la squadra di Conte sta molto meglio degli avversari, che solo grazie alla zampata di Boateng hanno piegato un Genoa, che non meritava di perdere. Più che continuare a lamentare il gol fantasma di Muntari, il tecnico rossonero dovrebbe interrogarsi sul tracollo fisico della sua squadra, che dopo la sconfitta di Barcellona, ha faticato contro tutti gli avversari, tra l’altro di medio-bassa classifica. I cinque punti persi a S. Siro con Fiorentina e Bologna hanno deciso lo sprint con la Juve e il Milan non può far altro che recitare il mea culpa. I campioni d’Italia fanno bene a crederci ancora, nessuno lo discute, ma riguardando il film del campionato il successo della Juventus sarebbe meritato. Domenica il turno è ancora favorevole ai bianconeri, che dovrebbe avere meno difficoltà sul sintetico di Novara rispetto a quelle che incontrerà il Milan a
Il Chelsea è una sorpresa Il Bayern assolutamente no CHAMPIONS
33 Giornata Atalanta-Chievo Cagliari-Catania Cesena-Juventus Lecce-Napoli Milan-Genoa Novara-Lazio Palermo-Parma Roma-Fiorentina Siena-Bologna Udinese-Inter
1-0 3-0 0-1 0-2 1-0 2-1 1-2 1-2 1-1 1-3
Prossimo Turno (29-4 h 15) Atalanta-Fiorentina Bologna-Genoa (h 12.30) Cagliari-Chievo (28-4 h 18) Inter-Cesena Lecce-Parma Novara-Juventus Palermo-Catania (28-4 h 18) Roma-Napoli (28-4 h 20.45) Siena-Milan Udinese-Lazio (h 20.45)
CLASSIFICA Juventus 74 Milan 71 Lazio 55 Napoli 54 Udinese 52 Inter 52 Roma 50 Catania 46 Parma 44 Siena 43 Atalanta (-6) 43 Chievo 43 Bologna 42 Fiorentina 41 Palermo 41 Cagliari 41 Genoa 36 Lecce 35 Novara 28 Cesena 22
Siena contro l’agguerrita formazione di Sannino. Più avvincente si annuncia la volata per il terzo posto. Lazio e Udinese sono palesemente in affanno e hanno favorito il recupero di Napoli e Inter (rivitalizzata da Stramaccioni), che probabilmente si giocheranno i preliminari di Champions fino all’ultima giornata. Ormai tagliata fuori la Roma, che pare aver scaricato Lu-
La grinta di Boateng
is Enrique, il cui modello di gioco mal si adatta al calcio italiano. Non si deve per forza trovare un clone di Guardiola, perché in Italia gli allenatori bravi e giovani non mancano. In fondo alla classifica, sono rimaste in due a battagliare per evitare l’ultimo posto che porta in serie B. A S. Siro il Genoa di De Canio (terzo allenatore stagionale) ha mostrato timidi segni di risve-
glio, ma il Lecce appare più allenato alla lotta salvezza e per il vecchio grifone sarà dura, anche se la qualità della rosa è decisamente superiore a quella dei salentini. Basterà per evitare una retrocessione che sarebbe clamorosa? Il precedente della Samp tiene in ansia i tifosi rossoblu... Fabio Varesi fabiovaresi16@libero.it
Il Toro vuole alimentare la fuga verso la promozione diretta SERIE B
Il Torino tenta la fuga. Dopo la vittoria nel recupero con la Reggina, la squadra di Ventura ha accumulato un buon vantaggio sulle altre pretendenti alla promozione diretta e oggi contro il Crotone vuole blindare il primo posto. In zona playoff si rafforza la candidatura della Sampdoria, anche grazie alle sconfitte delle dirette concorrenti, in calo di condizione. Per questo motivo la sfida con il Bari per i blucerchiati è estremamente importante. 37ª GIORNATA (28-4 h 15) Ascoli-Livorno, Brescia-Sassuolo (27-4 h 21), Cittadella-Varese,
Gubbio-Pescara, Grosseto-Padova, Modena-Juve Stabia, Reggina-AlbinoLeffe, Sampdoria-Bari, Torino-Crotone, Vicenza-Nocerina, Verona-Empoli (27-4 h 19). CLASSIFICA Torino* 70; Verona 66; Pescara* 65; Sassuolo* 64; Varese, Padova 56; Sampdoria 55; Brescia 53; Juve Stabia (-4) 52; Reggina 51; Grosseto 46; Bari (-6), Modena 45; Cittadella 44; Crotone (-2) 41; Livorno*, Ascoli (-7) 38; Empoli*, Vicenza 34; Nocerina, Gubbio 31; AlbinoLeffe* 25. *Una gara in meno
Ventura, tecnico del Torino
La Spagna piange la caduta degli dei (del calcio) e si accontenta della finale tutta iberica di Europa League tra Atletico Madrid e Athletic Bilbao. Ma se l’eliminazione del Barcellona ad opera del Chelsea può rappresentare una grande sorpresa (soprattutto dopo il dominio sfortunato dei blaugrana a Stamford Bridge), quella del Real Madrid per mano del Bayern Monaco è del tutto meritata. Sia all’Allianz Arena (sede della finale del 19 maggio) che al Bernabeu la squadra di Heynckes ha mostrato di essere superiore agli spagnoli, troppo legati alle invenzioni di Cristiano Ronaldo, non sempre decisivo in campo internazionale. A questo punto il Bayern è il grande favorito Joseph Heynckes per alzare la coppa, sfuggita due
anni fa proprio a Madrid contro l’Inter. Mercoledì sera i bavaresi hanno consumato la vedetta nei confronti di Mourinho, che si dovrà accontentare di vincere la Liga. Ultimo dato, otto protagonisti del Bayern sono titolari anche della nazionale tedesca, che con gli innesti delle merengues Özil e Khedira si annuncia come la grande favorita per gli Europei che si svolgeranno in Polonia e Ucraina.
Appuntameno domenica a Jerez nel Gp di Spagna MOTOMONDIALE
Torna domenica il motomondiale con l’appuntamento di Jerez de la Frontera nel Gp di Spagna, 2ª prova iridata del 2012. All’esordio in Qatar, nella MotoGp si è imposto Jorge Lorenzo, davanti agli avversari di sempre, Pedrosa e il campione in carica Stoner. Rossi si dice fiducioso, ma per la sua Ducati restare con i primi è un problema. Appuntamento con la MotoGp domenica alle 14 su Italia 2. CLASSIFICA MOTOGP 1) Jorge Lorenzo (Yamaha) 25; 2) Dani Pedrosa (Honda) 20; 3) Casey Stoner (Honda) 16; 4) Cal Crutchlow (Yamaha) 13; 5) Andrea Dovizioso (Yamaha) 11; 6) Nicky Hayden (Ducati) 10; 7) Álvaro Bautista (Honda) 9; 8) Stefan Bradl (Honda) 8; 9) Bandiera della Spagna Héctor Barberá (Ducati) 7; 10) Valentino Rossi (Ducati) 6.
LIBRERIA
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IMBIANCHINO
Tradizioni e saperi preziosi a rischio di sparizione Una lavatrice rotta, un guasto alla macchina, una perdita al sistema idraulico, ed è subito il panico: come eseguire le riparazioni? La prima tentazione potrebbe essere quella di provvedere in modo autonomo all'intervento, ma questo potrebbe rivelarsi un errore se non si è particolarmente esperti. Fondamentale, dunque, potersi affidare a professionisti del settore, in grado di identificare il problema ed effettuare gli interventi necessari al meglio. Individuare personale preparato e competente non è facile come potrebbe sembrare: le attività e i mestieri artigianali si rivelano ad oggi sempre più rari, alcuni dei quali perfino a rischio di sparizione. Si tratta di forme di tradizione preziose, oggetto di particolare tutela: sorgono con sempre maggiore diffusione scuole e corsi di formazione per la preparazione di giovani artigiani, mentre dalle realtà già consolidate viene offerta la possibilità di apprendere a contatto con professionisti che vantano anni di esperienza al servizio dei clienti. Le attività manuali, i lavori che si tramandavano di generazione in generazione, quelli fatti di manodopera di pregio, passione, tradizione, a volte talento, costituiscono una risorsa ancor più preziosa oggi che il modello dell'usa e getta si rivela ogni giorno meno sostenibile e il recupero diventa non solo necessità ma anche stile di vita. Eppure, sono pochi i giovani che attualmente si avvicinano a questo tipo di sapere e di saper fare, per un mercato che si rivela florido e in attesa di essere riscoperto. Oltre a rappresentare una grande risorsa, è anche
una scelta di vita appagante e da valorizzare. Sempre più di frequente, le piccole aziende artigianali lamentano la difficoltà di trovare personale da formare e assumere, per un settore che invece pare costituire la chiave di svolta per l'attuale economia sofferente. In Italia, il settore dell'artigianato si
rivela il principale motore dell'economia nazionale accanto a quello agricolo: una risorsa preziosa che potrebbe guidare il Paese attraverso la crisi e tornare a valorizzare il singolo lavoratore, depositario di conoscenze e di capacità che sempre più stanno divenendo tanto preziose quanto rare.
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