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VENERDI’ 21 OTTOBRE 2011 • Supplemento settimanale al n° 40 de “Il Piccolo Giornale”
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CREMA E’ ANCORA SOTTO SHOCK: IL PRIMARIO RESTA IN CARCERE
IORI: ALLA RICERCA DEL MOVENTE
Se è stato lui a uccidere la figlia e la sua ex, perché l’ha fatto? A questa domanda, non c’è risposta. Anche nell’ultima lettera inviatagli dalla donna non c’è ricatto né voglia di vendetta. Ma le indagini sono iniziate da qui. E da una mancata famiglia seduta per la cena. L’INTERVENTO
L’OSPITE
La furia distruttrice dei black bloc
L
I dementi con bastoni e molotov
di Roberto Poli erre.poli@yahoo.it
e immagini di Roma sotto attacco dei black bloc richiamano, anche se fortunatamente in misura circoscritta nel tempo e nello spazio, quanto accaduto ad agosto nel Regno Unito. Londra e altre città inglesi erano rimaste per giorni sotto assedio di gruppi che avevano messo in atto una vera guerriglia urbana. A Londra come a Roma, non si può trovare alcuna giustificazione a questi comportamenti distruttivi. Di fronte a ciò risultano fuori luogo alcuni tentativi di una spiegazione in chiave sociologico-psicologica. I comportamenti dei black bloc sono atti di criminalità. Punto. Da condannare senza se e senza ma. Certamente i black bloc rappresentano un gruppo eterogeneo, con persone che provengono da mondi diversi tra loro e qualcuno cerca anche di dare una cornice pseudo-ideologica per dare senso a ciò che fa. Ma il senso non c’è. Sono persone unite solamente dall’uso della violenza fine a se stessa. Che esercitano comportamenti violenti in contesti in cui la distruzione assume una dimensione di gruppo. Questo accade nelle piazze come negli stadi. La violenza negli stadi non ha nulla a che fare con i tifosi che vogliono godersi una bella partita di calcio supportando la loro squadra. Allo stesso modo i black bloc non c’entrano con coloro che contestano anche in modo radicale il Governo, la politica economica e il “sistema”. Non sono gruppi marginali al fenomeno “indignados”. Anzi, di fatto lo danneggiano enormemente. Rubano la piazza ai manifestanti come i violenti rubano lo stadio ai tifosi. Di fronte a quanto accaduto le forze dell’ordine hanno manifestato delle difficoltà. Un tempo erano gli organizzatori stessi a fare da servizio d’ordine, dai partiti ai sindacati, proprio per evitare che gruppi estranei rovinassero le manifestazioni. Oggi trattandosi di gruppi più spontanei, mobilitati dalla rete e meno agganciati ai partiti, serve che lo Stato controlli meglio la sicurezza della città, dei manifestanti, dei cittadini. Per isolare coloro che sono animati da un desiderio nichilistico, da una furia distruttrice e iconoclasta. Non a caso il nero è il loro colore, il nero che nella cultura occidentale è segno di paura e di morte.
Nella foto a sinistra Maurizio Iori, sopra il carcere di Cremona. A destra Claudia Ornesi e la piccola Livia
INTERVISTA A MARTINO BOSCHIROLI, CAPOGRUPPO UDC
ELEZIONI. «L’OBIETTIVO RESTA UN'ALTERNATIVA DI CENTRO»
U
di Tiziano Guerini
n’alternativa di Centro per superare gli errori del centrodestra. Finita questa tornata amministrativa, la nostra strada si divide da quella del centrodestra». Martino Boschiroli segretario cittadino dell’ Udc nella conferenza stampa di ieri non ha manifestato dubbi: «La logica della destra e della sinistra è perdente; per un vero progetto per la città bisogna essere sia contro il Pd che contro il Pdl. L’Udc lavora per essere il perno di una lista di Centro autonoma, dalle mani libere, con un proprio candidato sindaco». E’ d’accordo anche Giuseppe Trepidi, segretario provinciale Udc: «Per le prossime elezioni a Crema, lavoriamo per la costituzione di un grande raggruppamento di Centro, per un terzo polo, che si presenti con un proprio candidato sindaco. Più nel dettaglio, Boschirioli sottolinea: «Il nostro patto di alleanza con il centrodestra dura fino
Martino Boschiroli
alla scadenza elettorale, dopo ci riprendiamo la nostra libertà. Il nostro obiettivo è una alternativa di Centro, contro il fallimentare schema bipolare; abbiamo già preso accordi con Futuro e Libertà e con Alleanza per l’Italia, e questo è un punto di partenza per altri accordi con eventuali liste civiche che vorranno concordare un programma con noi». Per la scelta locale di autonomia, è influente l’atteggiamento fortemente critico dell’Udc a livello na-
zionale contro il governo Berlusconi e la recente presa di posizione contro l’attuale governo delle varie organizzazioni cattoliche a Todi? «Certamente qualcosa significano; personalmente poi l’idea di un raggruppamento dei cattolici in un partito per fare veramente quella “massa critica” a difesa dei valori indisponibili di cui ha parlato il cardinal Bagnasco non mi dispiace; ma per noi a Crema vale soprattutto un patto programmatico chiaro: patrimonio ex Stalloni restituito ai cittadini, completamento della viabilità esterna con la Gronda nord, valorizzazione dei giovani e del nostro Polo universitario, chiarezza e potere ai Comuni per le società partecipate». Il segretario del partito solitamente è il naturale candidato al ruolo di primo cittadino: troveremo Martino Boschiroli sulla lista? «Il nome del candidato sindaco lo sceglieremo a tempo debito facendo le valutazioni più opportune per valutare le diverse opzioni che certamente si presenteranno».
di Enrico Tupone tuponee@alice.it
Q
uello che è capitato a Roma sembrava un libro già scritto, un copione di un film i cui protagonisti erano conosciuti con largo anticipo, una storia raccontata già cento volte: vetrine spaccate, caschi neri a coprire i volti, irruzioni, cariche della polizia. Sembra ormai che ogni volta che migliaia di persone decidano di scendere in piazza per manifestare il proprio dissenso si inneschi una spirale di violenza gratuita che cancella rapidamente le ragioni dei manifestanti pacifici per lasciare spazio solo alle immagini di devastazioni, di guerriglia urbana, di feriti, di incendi. Ma quei dementi con bastoni e molotov da dove arrivano? Come fanno a preparare armi e munizioni con largo anticipo vicino ai luoghi della manifestazione? Come possono arrivare in una città come Roma sede di Ministeri, Istituzioni, Ambasciate, sede del Governo e della Santa Sede senza che nessuno lo sappia? Non c’è bisogno di dire che questi delinquenti devono essere assicurati alla giustizia, resi inoffensivi, processati e condannati perché non esiste giustificazione che tenga per una violenza gratuita come quella da loro imposta. Premessa necessaria perché chi scrive non venga additato come colui che giustifica tali comportamenti. Ma qualche domanda penso sia da porre a chi è preposto all’ordine pubblico, a quei servizi segreti che troppo spesso abbiamo trovato coinvolti in trame non trasparenti. Uno degli effetti più devastanti di quanto è successo a Roma è stata la cancellazione di ciò che stavano chiedendo i giovani che manifestavano pacificamente, gli studenti, i precari, i disoccupati, gli operai,i precari della scuola; tutti in piazza con uno slogan «Cambiamo l’Italia per cambiare l’Europa». E i dementi con bastoni e molotov sappiano che le prime vittime della loro violenza sono i poveri e gli emarginati.
CREMONA
Scuola, ma quanto mi costi!
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Venerdì 21 Ottobre 2011
Tra testi scolastici, mense e tasse ogni famiglia cremonese spenderà in un anno circa 500 euro in più per ogni figlio in età scolare
I
Come ogni anno torna l’incubo del “caro libri”. Ma non è il solo problema di Laura Bosio
l problema del "caro libri" è una realtà che ogni anno si fa più pesante. In alcuni casi gli aumenti registrati, come dimostra la statistica elaborata da Altroconsumo, arrivano fino al 37%, come accade per le seconde classi degli istituti tecnici. O al 20%, come nelle seconde dei tecnici commerciali. Ma nessun corso di studi, di qualsiasi ordine e grado esso sia, si salva dagli aumenti. A subire gli incrementi più significativi sono stati gli studenti degli istituti tecnici del settore tecnologico (9,1%) e del settore economico (5,7%). Per i licei classici e scientifici gli aumenti arrivano alla soglia media del 2,5%. In particolare, anche qui i più penalizzati sono gli studenti dei primi due anni che hanno speso il 3,1% e il 5% in più al classico e il 3,3% e il 4,8% in più allo scientifico. Non si salvano le scuole medie: l'aumento medio del 2,5% raggiunge la punta massima del 3,6% per il secondo anno. Entrando nel merito delle scuole cremonesi e analizzando i dati forniti dal Comune circa i prezzi al consumo, emerge un incremento di circa il 2% per i testi scolastici, compresi quelli della scuola dell'obbligo. Il problema è che i libri non sono l'unico costo
Il pranzo consumato a scuola costa il 10,3% in più Francesco Zilioli
ad essere incrementato. Lo spiega Francesco Zilioli, di Federconsumatori Cremona. «Sono tre i dati importanti da considerare, che incidono pesantemente sul bilancio di una famiglia. I libri è solo uno dei problemi, insieme ai pasti e ai materiali didattici. L'incremento è intorno al 2%. C'è un tetto massimo di spesa, ma non sono sicuro che sia stato rispettato. A questo proposito vorrei rivolgere una domanda ai cittadini: segnalate al “Piccolo” se avete pagato di più di quanto riportato in tabella». Quello dei tetti massimi non rispettati è una prassi diffusa, così come quella, da parte degli editori, di stampare nuove e più costose edizioni
«Anche il costo del materiale scolastico è cresciuto notevolmente»
di libri in cui non cambia quasi nulla rispetto alle edizioni precedenti (come denunciato tempo fa in un'inchiesta su “la Repubblica”). Vogliamo parlare poi delle mense scolastiche? Secondo i dati diramati dal Comune, l'incremento del prezzo del pasto rispetto al 2010 è ben del 10,3%. Un impatto notevole, che va a gravare ulteriormente sui già elevati costi scolastici. «In particolare, con il nuovo sistema voluto dal Comune, ora bisogna pagare i pasti in anticipo, e questo rappresenta un peso ancora maggiore». Altro costo è quello del materiale scolastico, e in particolar modo i quaderni, il cui costo è incrementato del 2,5%, o della carta, che è +4%. «Sono tutti costi che si sommano» continua Zilioli. «Così come accade per le tasse scolastiche, altro costo non da poco. Analizzando i dati vediamo che l'università è aumentata del 3-4%, mentre la scuola secondaria vede addirittura un incremento rispetto allo scorso anno del 6,8%. In una famiglia con due o tre figli, tutti questi costi sommati insieme diventano davvero pesanti». La cosa non è di poco conto, specialmente se si considera che le famiglie cremonesi sono già gravate da forti costi e numerosi aumenti nelle spese correnti come le bollette di luce e gas, o dei rifiuti. «Ricordiamo poi che siamo in un periodo di forti difficoltà lavorative, che non aiutano certo la famiglia a sostenere le spese con tranquillità» conclude Zilioli.
Manovra, effetti devastanti sulla scuola. Torchio: «423 posti di lavoro in meno» Si torna a parlare anche degli effetti della manovra finanziaria sulle scuole, con l'ordine del giorno approvato all'unanimità nel corso dell'ultimo consiglio provinciale, e presentato dal consigliere Giuseppe Torchio. Secondo quanto riportato nel documento, «si prevede che al termine della
manovra, negli ultimi due anni la nostra Provincia avrà subito il taglio di 423 posti di lavoro tra personale docente e non docente». Il documento affronta il problema della futura disoccupazione insieme al rischio di una riduzione della qualità del servizio scolastico, il sistema dei "tagli orizzontali"
che per i comuni hanno significato soppressioni scolastiche e trasferimenti onerosi di alunni nei comuni limitrofi. «E' inoltre rilevante la questione del trasporto scolastico dei ragazzi disabili» dice Torchio, «che da anni ha segnato un solco profondo tra le rappresentanze dei
Comuni e delle Province Lombarde e non ha ancora portato alla definizione di una vicenda che ha visto alcuni Comuni impugnare legalmente l'obbligo del pagamento di questo onere e, in qualche caso, nel primo grado di giudizio, imporre alle Province il pagamento del servizio».
SCUOLA SECONDARIA DI II GRADO CLASSI A NUOVO ORDINAMENTO
Tetto massimo di spesa TIPOLOGIA DI SCUOLA
I ANNO
II ANNO
LICEI Classico
330
190
Scientifico
315
220
Scientifico – opzione scienze applicate
300
205
Artistico
270
180
Scienze umane
315
180
Scienze umane – opzione economico-sociale
315
180
Liceo Linguistico
330
190
Musicale e Coreutico sez. musicale
280
180
Musicale e Coreutico sez. coreutica
260
160
settore economico
300
205
settore tecnologico
315
220
ISTITUTI TECNICI
ISTITUTI PROFESSIONALI SETTORE SERVIZI Servizi per agricoltura e sviluppo rurale
270
160
Servizi socio-sanitari
250
145
Servizi socio-sanitari articolazione odontotecnico e ottico
265
150
Servizi enogastronomia e ospitalità alberghiera
295
160
Servizi commerciali
250
160
La tabella (Fonte: Ministero della Pubblica Istruzione) evidenzia il tetto massimo di spesa per i libri di testo, suddivisi per i vari ordini di scuole. Francesco Zilioli (Federconsumatori) fa un appello alla cittadinanza: «Fateci sapere, tramite il Piccolo, se per acquistare i libri di testo avete speso più o meno di quanto previsto dal tetto massimo. Purtroppo l'impressione comune è che di fatto questi limiti massimi vengano raramente rispettati, e che le famiglie spendano molto di più».
Cremona
Secondo un indagine delle Acli gli immigrati tendono a lasciare l’Italia. Resiste solo chi si è ormai integrato
Immigrazione: tramontato il “Sogno italiano”
Sempre più stranieri, soprattutto albanesi e rumeni, si organizzano per rientrare in patria
D
di Laura Bosio
a qua se ne vanno tutti”, canta Caparezza nel suo ultimo successo, Goodbye Malincònia. La tentazione di andarsene dall’Italia non coinvolge solamente giovani in cerca di futuro, che qui non trovano spazio, ma anche gli immigrati, coloro che sono arrivati nel nostro Paese con la prospettiva di costruirsi una nuova vita, e ora valutano se convenga tornare nel proprio paese di origine, poiché qui le prospettive si sono assai ristrette. Una recente ricerca condotta dalla Acli evidenzia un fenomeno di questo tipo tra i rumeni. In particolare un rumeno su due (49%) tra quanti vivono e lavorano in Italia vorrebbe tornare in Patria.
La percentuale sale al 71% tra coloro che in Romania hanno lasciato gli affetti. Ma ad ostacolare la prospettiva del rientro c’è la convinzione (oltre l’85%) che trovare lavoro in Romania sia ancora difficilissimo. Lo conferma anche Padre Anton, responsabile della comunità rumena cattolica di Cremona: «E' vero, la voglia di tornare nel proprio paese è comune, specialmente per chi ha lasciato parenti e altri affetti in patria. Purtroppo per ora non vi sono le condizioni che favoriscano tale ritorno, sia dal punto di vista economico che lavorativo». Il problema è che anche in Italia sta diventando difficoltoso vivere. «Purtroppo anche qui trovare lavoro è sempre più difficile, in quanto i posti scarseggiano. Senza contare che i lavori che i rumeni svolgono in Italia
sono molto pesanti: nell'edilizia per gli uomini, mentre le donne fanno le badanti. Insomma, le condizioni di vita non sono certo le migliori». Il fenomeno del rientro in patria è iniziato già da tempo per gli albanesi. «L’Acli ha in Albania un ufficio che si occupa di orientamento, attivato per aiutare gli albanesi che volevano venire in Italia; tuttavia recentemente stiamo assistendo a un'inversione di tendenza» spiega Gigi Cappellini, segretario delle Acli cremonesi. «Gli addetti hanno potuto notare che una parte di immigrati sta tornando indietro. Solo nel 2010, circa 300 albanesi sono tornati definitivamente dall’Italia, e ora li aiutiamo ad aprire una propria attività». A spiegarlo meglio è Mauro Platè, cremonese che si occupa "in loco" dello sportello. «Stiamo lavorando molto con persone che pianificano di tornare nel proprio paese» spiega. «Eravamo partiti per assistere chi dall'Albania voleva andare in Italia, aiutandoli con la burocrazia, i permessi e le informazioni sul mercato del lavoro. Ora però è sempre più frequente trovare fenomeni migratori inversi. A questo proposito ab-
biamo messo in campo progetti per aiutare queste persone, che vogliono tornare e poter spendere qui le competenze acquisite in Italia». I motivi per cui si rientra sono i più diversi, e non ultima la crisi, che ha colpito molto anche gli stranieri. «La crisi ha un effetto ambivalente sul fenomeno migratorio» continua Platè. «C'è chi torna perché in Italia non ha più prospettive, e sono soprattutto i precari o coloro che non sono del tutto in regola. Dall'altro lato, la crisi trattiene in Italia chi vuole mettere via ancora un po' di soldi e che nel frattempo cerca di capire come poter spendere le proprie competenze nel paese d'origine. C'è poi chi rientra perché ha raggiunto gli obiettivi che si era prefissato per il suo soggiorno all'estero, e ora vuole tornare ai propri affetti. In ogni caso le persone che decidono di tornare sono principalmente gli albanesi migrati dal 2000 in poi: quelli dei flussi del 1991 ormai sono integrati appieno in Italia, e rimangono lì». Insomma, l'Italia non è più percepita come il paradiso del benessere in cui è possibile rifarsi una vita: molti immigrati, che non
Platè: «Tornano in Albania per aprire una propria attività»
«Non ci sono più prospettive per noi stranieri in Italia»
trovano lavoro e sono costretti a condizioni di vita pesantissime, pensano che forse un ritorno in patria sarebbe più vantaggioso. Emira ha 29 anni, è originaria di Tirana, è laureata in economia, ma riesce a lavorare solo in nero, e sempre in attività poco qualificate. «Qui in Italia non ci sono prospettive per noi stranieri» dice. «Con una laurea in tasca non riesco a trovare un lavoro, neppure come commessa. So che lo
stesso problema lo hanno anche gli italiani: purtroppo questo non è più un paese in cui stare bene. Quando sono arrivata, sei anni fa, avevo tanti sogni, ma tutto mi è crollato. Ora faccio tanti lavori, un po' in nero e un po' come precaria, ma non riesco a costruirmi un futuro». Julian, 40 anni, sta anche peggio: è riuscito a portare la sua famiglia in Italia, ma ora vivono nella più assoluta precarietà. «Faccio il
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Venerdì 21 Ottobre 2011
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«Costretti ad una sorta di rientro forzato» Mara Tognetti, docente di sociologia alla Bicocca: «La crisi pesa soprattutto sugli stranieri»
I rientri sono un problema anche per le aziende. Gli immigrati che restano stanno sempre peggio
L
muratore, ma spesso ci lasciano a casa perché non c'è lavoro, e non si arriva facilmente a fine mese. Mia moglie fa le pulizie in case private, ma anche per lei di lavoro ce ne è poco. Recentemente ho parlato con alcuni cugini che sono tornati là, e mi dicono che mi conviene fare come loro, e cercare di aprire una mia attività. Ci sto pensando seriamente: qui non vedo più un futuro per me e per la mia famiglia».
a conferma di questa situazione arriva anche dagli esperti: non vi sono dati numerici, per ora, ma la percezione degli studiosi è quella di una sorta di "fuga dall'Italia" da parte degli immigrati, delle più diverse nazionalità. Ne abbiamo parlato con Mara Tognetti, docente di sociologia dell'Università Milano Bicocca. Esperta in politiche migratorie, ha condotto diverse ricerche sull’argomento, di cui l'ultima in ordine di tempo riguarda proprio la propensione al rientro in patria. «E' un dato che emerge più di tutto sulle famiglie ricongiunte» spiega la docente. «La crisi pesa anche e soprattutto sugli stranieri, che per rispondere alle difficoltà mettono in atto strategie differenziate. Alcuni ritornano al paese d'origine per un dato periodo di tempo, in attesa che le cose in Italia possano migliorare. Parliamo qui di persone che hanno un lavoro, e che si prendono una sorta di aspettativa, in accordo con il proprio datore di lavoro, in modo da aver la possibilità di rientrare quando possibile. Un'altra strada intrapresa da alcuni è stata quella di far rientrare moglie e figli in patria, pur cercando di evitare a quest'ultimi di perdere periodi di scuola. Una terza soluzione è quella di rientrare al proprio paese con tutta la famiglia, cercando poi soluzioni di lavoro e sistemazione alternative, in altri paesi che non siano l'Italia». Questi rientri forzati pesano sulla famiglia migrante? «Moltissimo. Innanzitutto vi è un insuccesso migratorio, ossia si realizza che la propria migrazione non ha portato i risultati sperati. Se poi i figli sono cresciuti in Italia, per loro un ritorno al paese di origine risulta ancora più pesante, con tutti i sintomi di
La professoressa Mara Tognetti
uno sradicamento: sono infatti costretti a lasciare tutto il mondo che si erano costruiti, cambiando completamente ambiente e stile di vita. Vi sono quindi anche effetti psicologici e relazionali non trascurabili. Questo vale infatti anche per gli adulti: chi aveva effettuato il passaggio della migrazione, con tutte le difficoltà che esso comporta, ha dovuto rimettere tutto in discussione, e non è certo facile, dal punto di vista psicologico, affrontare una simile situazione». Quali sono le etnie più soggette a questo fenomeno? «Spesso dipende dal territorio. Nella ricerca che ho recentemente fatto nel territorio di Reggio Emilia, ad esempio, riguardava principalmente marocchini, pakistani e rumeni». Quali sono gli effetti di questo fenomeno per il nostro territorio? «Il rischio è che accada quello che era
«Una situazione che pesa anche psicologicamente»
successo negli anni '70: per ora restano nel paese di origine nell’attesa che la situazione economica migliori, poi probabilmente gli immigrati cercheranno di tornare in Italia, mettendo in atto un altro processo migratorio. Questo fenomeno peserà non poco soprattutto su donne e bambini». E chi resta? «Gli immigrati che restano stanno sempre peggio. Sono moltissimi coloro che si rivolgono ai servizi sociali o alle associazioni di volontariato per chiedere un aiuto per poter andare avanti. Se un tempo c'era il "sogno italiano", ora bisogna fare i conti con la realtà, quella di un'Italia che non offre più sicurezze. E in tutto questo gli immigrati restano i soggetti più fragili. Non parliamo poi di tutta quella fascia di popolazione immigrata che si trova costretta ad andarsene, perché magari resta senza lavoro, e perde le condizioni per poter
restare in Italia. Del resto, la legge prevede un tempo di soli sei mesi per poter ritrovare lavoro, una volta perso. Decorso questo lasso di tempo, l'immigrato è costretto ad andarsene. Ma sei mesi sono pochissimi, specialmente nella situazione economica in cui ci troviamo: spesso neppure gli italiani riescono a trovare lavoro in così poco tempo. E anche per chi lavora le condizioni sono sempre più precarie, e questo rende gli immigrati più ricattabili. In risposta a questo c'è chi decide di entrare in clandestinità». Quali le conseguenze di questa perdita di forze lavoro immigrate? «Si assiste a un impoverimento in termini sociali e di apertura verso la multiculturalità. Senza contare che potrebbe peggiorare la situazione di invecchiamento della popolazione, visto che gli italiani di figli ne fanno pochi. Infine la perdita di lavoratori che rendono più flessibile il mercato del lavoro potrà creare qualche problema anche alle nostre aziende»
«Chi perde il lavoro lascia il Paese o diventa clandestino»
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Cremona
Venerdì 21 Ottobre 2011
«Puntiamo a coinvolgere la città ma manca la collaborazione» Il Filodrammatici escluso dal Sistema teatrale cremonese e dai contributi
Il presidente Giorgio Mantovani racconta le difficoltà di un teatro privato
L
di Martina Pugno
a Società Filodrammatica Cremonese è una realtà radicata nel territorio da oltre tre secoli: costruito nel 1674 per volere della marchesa Ariberti, che desiderava uno spazio per le rappresentazioni riservate alla nobiltà, il teatro Filodrammatici è il più antico della città. La lunga e prestigiosa storia del teatro costituisce un valore aggiunto per quella che è ormai da considerarsi a tutti gli effetti un'istituzione per la città, nonché preziosa risorsa, anche se non sempre valorizzata e supportata a dovere. Ce ne parla il direttore della società filodrammatica, Giorgio Mantovani. La stagione è iniziata da poco, ma saprebbe già darci un'impressione riguardo questi primi appuntamenti svolti? «Molto bene, siamo partiti in pompa magna, con un'ottima affluenza e risposta da parte del pubblico. Proprio a questo scopo cerchiamo di proporre sempre programmi variegati, in grado di spaziare tra i generi e le tematiche, nonché in grado di coinvolgere il pubblico di ogni età. E' in corso, ad esempio, il mese dedicato al jazz: sono partite nei giorni scorsi le lezioni-concerto della band "The Swingers", che hanno proposto un incontro didattico attraverso la storia del genere musicale. Molti sono poi gli incontri dedicati ai bambini, come il Veglioncino di Carnevale, e il Filo dei Burattini. Con il Filo Diretto trattiamo argomenti d'attualità: Stefano Zurlo e Stefano Dambruoso sono stati nostri recenti ospiti». La Società organizza molte iniziative anche "fuori dal palco"... «Esatto, puntiamo molto sul coinvolgi-
Giorgio Mantovani Diamo molto spazio a giovani esordienti del territorio e non
mento della città anche oltre lo spettacolo. Abbiamo corsi di violino, mandolino, chitarra, canto lirico, tango, scacchi, burraco... Il pubblico cremonese a volte è un po' pigro (scherza, ndr), occorre stimolarlo con molte proposte che possano risultare di interesse. Da parte nostra il legame con la città è forte: da un lato, sul nostro palco diamo spesso spazio a giovani ed esordienti, locali e non, che altrimenti non troverebbero molti luoghi nei quali esibirsi e contesti per farsi conoscere. Dall'altro, invece, richiamando artisti e personaggi di fama nazionale ci auguriamo anche che possano parlare bene di Cremona, una volta stati qui. Sono in programma, inoltre, iniziative di richiamo che speriamo riescano ad ottenere i riscontri che meritano: daremo il via quest'anno al primo Festival dedicato al mandolino, proposta unica sul territorio, mentre si ripeterà la fortunata esperienza
Il teatro Filodrammatici
dei Piano Forum, incontri che ospiteranno sette grandi pianisti, ognuno dei quali si esibirà in duetto con un diverso strumento. I Piano Forum riprendono la filosofia, manifestata anche con la lezione concerto di ieri sera, di offrire al pubblico non soltanto spettacoli da osservare passivamente, ma anche eventi a cui prendere parte, dai quali scoprire e imparare. Anche le iniziative benefiche sono frequenti... «Una delle rassegne che portiamo avanti è proprio quella del Filo benefico, i cui ricavati vanno, appunto, ad associazioni non profit, come il Kiwanis Club». Programma ricco e molte iniziative; ma come vive oggi un teatro privato? «Vive unicamente grazie alle adesioni dei soci e, nel nostro caso, grazie all'affitto del teatro per le proiezioni cinematografiche. A volte gli spettacoli si avvalgono di alcuni sponsor, mentre molte rassegne sono realizzate tramite la collaborazione del Comune, al quale ogni anno viene affittato il teatro per cento serate. Siamo però tagliati fuori da qualsiasi finanziamento provinciale o regionale, proprio in quanto associazione privata. E, inspiegabilmente, siamo tagliati fuori dal Sistema teatrale cremonese, che si pone l'obiettivo di creare una
rete tra i teatri della provincia». Mi sa dire il perché? «Bella domanda... E pensare che parlano tanto di "lavorare in sinergia", di "fare sistema"... La cosa appare ancora più assurda se si riflette sulla rilevanza del teatro Filo per la città, non solo dal punto di vista storico: la Società dei Concerti, ad esempio, è nata proprio al Filo, e spesso collabora anche con altre realtà, tra cui il teatro Ponchielli». Quali sono, a livello pratico, le conseguenze di questa esclusione? «Intanto, l'esclusione da fondi e contributi. Inoltre, viene meno una fondamentale opportunità non solo per il Filo ma anche per gli stessi altri enti teatrali: quella di lavorare davvero come una rete, di confrontarsi, anche per ciò che riguarda le programmazioni, evitando che gli eventi si accavallino. Questo invece accade molto spesso, purtroppo non solo per quanto riguarda gli eventi organizzati da altri teatri. Spesso gli spettacoli programmati nei teatri finiscono per accavallarsi con quelli organizzati dal Comune, che peraltro potrebbe sfruttare ancora di più istituzioni preziose come la nostra, anche solo come alternativa per gli eventi all'aperto in caso di pioggia. Invece manca la collaborazione, manca il vero sforzo di fare sistema».
«Non c’è organizzazione e si accavallano gli spettacoli»
Cremona
Venerdì 21 Ottobre 2011
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«Dobbiamo tornare ad essere una comunità» Nostra intervista al professor Alberto Vannucci docente di Scienza politica presso l’Università di Pisa Il pesante fardello dell’illegalità: 330 miliardi di euro tra corruzione ed evasione, l’equivalente di una decina di manovre finanziarie
P
di Daniele Tamburini
rosegue il nostro “viaggio all’interno della crisi”, alle sue radici, alle ragioni ed alle strategie per contrastarla e per ricostruire un orizzonte economico e sociale sempre più in sofferenza. Si parla della necessità di una nuova, ennesima manovra; i mercati si muovono secondo logiche che la politica, in tutto il Vecchio continente ma soprattutto in Italia, non riesce a governare; da parte di alcuni si mette in discussione la stessa permanenza nell’Unione europea o, quantomeno, nell’area euro, per altri, fuoriuscirne sarebbe una sorta di suicidio. Intanto, cresce la protesta sociale: anche questo, un fenomeno globale, capace di riempire le piazze delle capitali d’Europa e la stessa Wall Street. Abbiamo rivolto alcune domande ad Alberto Vannucci, docente di Scienza politica presso dell’Università degli studi di Pisa. Professor Vannucci, partiamo da quanto ha recentemente sostenuto Giuliano Amato: c’è poca consapevolezza, ancora, di quanto la crisi cambierà in profondità il nostro modo di essere e di fare. Non la supereremo con i metodi tradizionali, ma solo avvalendosi al meglio delle specificità e delle vocazioni di ognuno. Lei cosa ne pensa? E quali sono le vocazioni e le specificità su cui può puntare il nostro Paese? «Credo che Giuliano Amato abbia colto un punto importante. La crisi genera incertezza, ma trovarsi in condizioni difficili può servire a risvegliare energie nascoste, trasformarsi in opportunità, favorire il consenso intorno a riforme decisive per il paese, finora bloccate da piccoli egoismi e veti incrociati. Perché questo accada occorre maturare un modo nuovo di guardare a noi stessi, di leggere la nostra storia. In Italia da troppo tempo ci culliamo nell’idea che esista una dotazione praticamente infinita di genio - il “genio italico”, appunto - e che le nostre doti innate di creatività e fantasia, magari condite da un pizzico di sregolatezza, alla fin fine ci assicurino una capacità di rispondere alle difficoltà economiche o di riprenderci dalle avversità sconosciuta ad altri popoli più “ingessati”. E’ un’immagine consolatoria e autoassolutoria, che purtroppo fa a pugni con la realtà di questi ultimi decenni. Proviamo a guardare all’Italia con gli occhi di uno straniero: siamo governati da una pattuglia di politici che ogni giorno tocca un nuovo fondo nel discredito internazionale, conosciamo da oltre un decennio i più bassi livelli di crescita economica in occidente, viviamo in un territorio che per quanto ancora meraviglioso - è sempre più segnato dall’incuria e dal degrado, siamo quotidianamente vessati da un’amministrazione pubblica inefficiente. In cosa ci avrebbe aiutato il nostro genio negli anni in cui siamo sprofondati nelle classifiche della produttività, della competitività, della ricchezza pro-capite? Proviamo a porci una domanda: quali sono le vocazioni che in questo paese aiutano ad emergere? Le cronache degli ultimi anni purtroppo ci raccontano troppe storie di successo di imprenditori, faccendieri o di giovani donne che hanno “sfondato” nella carriera politica o nella loro carriera soltanto perché erano abili o spregiudicati nell’organizzare o animare festini e intrattenimenti privati col potente di turno, allacciare rapporti nell’ombra, blandire i potenti, raccogliere e gestire informazioni ricattatorie. Viene da pensare che questi siano i principali canali di ascesa sociale in questo paese: se in America la rivista Times celebra il ventenne miliardario
Mark Zuckerberg, l’inventore di Facebook, come uomo dell’anno, in Italia gli unici ventenni che rischiano di finire in copertina sono i partecipanti ai reality o alle feste private del Presidente del consiglio. C’è di che preoccuparsi del destino di un paese nel quale il talento, le aspirazioni, le vocazioni dei ventenni, quelle che segnano le speranze di successo individuale, sono plasmate nel migliore dei casi dal retaggio familiare, nel peggiore dall’abilità nell’inserirsi entro una rete di favori più o meno leciti da erogare o ricevere. Eppure le risorse che fanno del nostro paese una realtà unica al mondo sono ben note, spaziano dalla qualità e originalità della produzione manifatturiera alla fusione tra architettura e natura dei nostri paesaggi, e molto altro ancora. Da qui di dovrebbe ripartire, dalla capacità di dare valore a ciò che ci rende straordinari, riconosciuti ed ammirati ovunque. E’ giustificabile, tanto per fare un esempio, che l’Italia sia soltanto sesta per numero di turisti internazionali, nonostante abbia la più alta densità al mondo di beni culturali e di siti Unesco? L’immagine drammatica che è circolata negli ultimi anni sui media internazionali, “l’oro di Napoli” sepolto da cumuli di immondizia, rende meglio di mille discorsi il senso della ferita inferta dalla cattiva politica alla bellezza e alle potenzialità del nostro paese».
ne e interazione universali potentissimi, inconcepibili soltanto pochi decenni fa. Possono intrecciare in tempo reale reti di rapporti con tutto il mondo, accedere liberamente e istantaneamente a una marea di dati, musica, notizie, filmati, e al tempo stesso contribuire a produrli, mettendo in gioco la propria creatività. Eppure sono gli stessi giovani che scontano il clima di recessione, la gerontocrazia immobile che blocca le possibilità di carriera, l’enorme debito pubblico che toccherà a loro pagare, ma di cui altri hanno beneficiato, la precarietà estenuante della condizione lavorativa. Di qui il ritardo nelle scelte cruciali, posticipate sempre di più: del resto come si può costruire un progetto di vita, magari sposarsi o fare figli, quando le prospettive sono così incerte? Ecco che nasce la tipologia dei “bamboccioni” per forza o per necessità, sulla quale è facile fare ironia. E così si spiega la “fuga dei cervelli”, triste primato italiano, che vede i migliori tra i nostri giovani talenti emigrare in paesi dove loro qualità sono valutate in base al merito e non al cognome o alle tessere. Ma vedo anche una grande energia in questa generazione che, se ben canalizzata, potrebbe trasformare la legittima frustrazione di una generazione penalizzata da scelte politiche scellerate in un vero cambiamento del nostro assetto politico ed economico».
Lo scorso sabato, molte piazze si sono riempite di gente che esprimeva rabbia e delusione per i modi con cui i Governi stanno rispondendo alla crisi. Lo stesso Mario Draghi ha detto che si possono capire le ragioni degli “indignados”. Il livello della disuguaglianza cresce; non solo i ceti popolari, ma anche il ceto medio si impoverisce progressivamente, e la ricchezza si concentra sempre di più in poche mani. Secondo lei, c’è il rischio che le tensioni sociali degenerino in violenza, al di là delle manifestazioni dei black blocs? «Manifestazioni episodiche di violenza organizzata, esplosioni di rabbia come quelle cui si è assistito alla manifestazione di sabato scorso sono sempre possibili, ma purtroppo diventano più probabili se si acuiscono le condizioni di disagio, proprio come è accaduto negli ultimi anni: l’aumento della disoccupazione giovanile, oggi a livelli record specie nelle regioni meridionali, la precarietà del lavoro, l’incertezza di un futuro al quale i giovani guardano con preoccupazione, non più con speranza, il dominio incontrastato delle multinazionali della finanza, il “99 per cento” del mondo che subisce inerme le scorribande dell’1 per cento più ricco. Del resto questi giovani appartengono alla prima generazione dal dopoguerra che è più povera di quella che l’ha preceduta, che consuma più di quanto non riesca a risparmiare, mantenendo un tenore di vita relativamente elevato grazie all’aiuto delle famiglie di provenienza. A mio avviso però siamo distanti anni luce da quel clima di esasperata contrapposizione ideologica che – assieme ad altri fattori – diede vita alla tragica stagione del terrorismo negli anni di piombo. Le rivendicazioni di chi protesta oggi sono segnate da un approccio molto più pragmatico e meno ideologico, nella stragrande maggioranza chi partecipa rifugge ogni forma di violenza, anzi tende a isolare i violenti».
Quale ruolo ha avuto il sistema creditizio, nella crisi e nella risposta alla crisi stessa? «Direi che è il responsabile principale, assieme a tutto il variegato mondo della finanza, coadiuvato in questo da un potere politico imbelle, colluso o - nella migliore delle ipotesi - del tutto inerme. La speculazione sui molti tavoli dei mercati globalizzati, i giochi di prestigio finanziari, hanno permesso di offuscare le responsabilità di chi prendeva decisioni azzardate e senza rinunciare ai propri bonus milionari scaricava su altri - risparmiatori o bilanci pubblici - il costo dei propri sbagli. Non solo: hanno contribuito ad allargare la forbice della disuguaglianza sociale, a polarizzare la distribuzione dei redditi, mai così sbilanciata a favore dell’1 per cento di privilegiati contro cui protestano gli indignati. Eppure il mondo della finanza è rimasto pressoché impermeabile di fronte alla crisi. Nessuna auto-riforma, nessuna seria assunzione di responsabilità, al contrario un tentativo – fin qui perfettamente riuscito – di far gravare sui bilanci pubblici o sui risparmiatori il costo degli investimenti fallimentari, neutralizzando qualsiasi tentativo di riforma. Tenendo i governi in scacco, visto che il loro fallimento avrebbe ricadute disastrose sui
«Il sistema creditizio è il responsabile della crisi insieme al mondo della finanza, coadiuvato da un potere politico imbelle, colluso e inerme»
Lei insegna all’Università. Cosa pensa della condizione dei nostri giovani? «Non so quanto ne siano consapevoli, ma i ragazzi e i giovani di oggi sono fortunati. Hanno a loro disposizione strumenti di comunicazione, informazio-
bilanci pubblici, le grandi banche e le multinazionali della finanza hanno evitato tanto la sanzione del mercato che la prospettiva di una regolazione più rigorosa dei loro strumenti finanziari e attività. Ancora oggi, nonostante ci si avviti nella crisi, continuano indisturbate a realizzare le loro scorribande in quella sorta di una terra di nessuno che sono i mercati finanziari globalizzati, nel vuoto di regole efficaci a tutela dei soggetti deboli, che una volta tanto non sono solo i risparmiatori, ma anche gli Stati». Lei è uno studioso attento di un fenomeno che colpisce fortemente il nostro Paese: la corruzione. Ricordo un suo titolo di anni fa, “Il Belpaese dalle mani impunite”. Una stima della Procura generale quantifica in 50-60 miliardi all’anno la “tassa occulta” della corruzione. Ce ne vuole parlare? «Si tratta di una stima ottimistica, temo, per un paese come l’Italia, che è crollata dal 41° posto del 2006 al 67° del 2010 nelle classifiche della corruzione, meglio di noi fanno persino Rwanda, Ghana, Macedonia, Tunisia, Namibia, Malesia, Giordania. Ai 50/60 miliardi di euro di costo annuo stimati nel 2009 dalla Corte dei Conti – una “tassa occulta e immorale” che grava per mille euro l’anno su ogni cittadino italiano – occorre aggiungere poi i costi economici indiretti, come quelli derivante da ritardi, cattive realizzazioni, inutilità, sovradimensionamento, scarsa qualità di opere e forniture pubbliche, oppure dal degrado nel governo del territorio (cementificazione, abusi edilizi, etc.). Del resto, quando i funzionari pubblici sono in vendita in cambio di una tangente, il malfunzionamento degli apparati pubblici e dei meccanismi di tutela degli interessi collettivi è assicurato: le ricadute visibili della corruzione sono le valvole cardiache difettose, i vermi nel cibo delle mense per bambini, le case e le opere pubbliche che si sgretolano per il cemento scadente, le morti bianche degli operai dovute al mancato rispetto delle norme sulla sicurezza. Dietro agli sprechi nella gestione della spesa pubblica quasi sempre si nasconde un giro di mazzette. Non bisogna poi dimenticare che un sistema politico dove la corruzione è prassi abituale intacca alla radice il vincolo di fiducia che lega i cittadini alle istituzioni rappresentative e le delegittima. La corruzione non scava soltanto voragini nei bilanci pubblici, ma genera un deficit di democrazia. Va a falsare la competizione elettorale, visto che le tangenti assicurano risorse addizionali proprio ai corrotti che reinvestono il ricavato delle tangenti. La corruzione intacca poi i valori democratici fondamentali: come i principi di trasparenza e di uguaglianza. Non può esservi uguaglianza nel diritto dei cittadini di accedere ai servizi dello stato, non occorrono i requisiti previsti dalle regole imparziali dello stato di diritto. In un sistema corrotto, al contrario, regnano l'arbitrio, l'imprevedibilità, i contatti personali. Così, come dimostrano diverse ricerche, tra le ricadute della corruzione vi sono l’accrescersi delle disuguaglianze economiche e sociali e il ridursi delle opportunità legate al merito individuale, fenomeni purtroppo ben noti in Italia».
Parlando di enormi risorse che vengono sottratte al circuito economico legale, il pensiero va all’evasione e all’elusione. La sua opinione in merito? «Proviamo a fare due calcoli: ai 60 miliardi di costo della corruzione di cui si parlava sopra aggiungiamo i 120 miliardi annui di evasione fiscale, secondo i prudenti calcoli del Ministero dell’economia. E magari pure i circa 150 miliardi di euro annui di fatturato delle organizzazioni criminali, stimati dalla Commissione antimafia. Così si ha un’idea dell’ordine di grandezza del fardello dell’illegalità: fanno 330 miliardi di euro, l’equivalente di una decina di manovre finanziarie, quanto basta e avanza per riportare in ordine i conti pubblici e sottrarci dal mirino della speculazione internazionale. Soltanto un paese presenta in Europa livelli simili di evasione, e stiamo parlando della Grecia in bancarotta. Guardando all’evasione, come può un paese tollerare che i commessi di gioielleria, in quanto lavoratori dipendenti, dichiarino in media un reddito superiore ai proprietari delle gioiellerie, i quali poi – a differenza dei primi – al pari di molti altri “nullatenenti” con imponenti patrimoni immobiliari avranno la possibilità di ottenere esenzioni sui ticket o altri benefici? Livelli tanto patologici di evasione fiscale non sono soltanto un problema etico, che per giunta ha effetti disastrosi sulla nostra economia, ma anche un fenomeno che accentua le disuguaglianze nascoste, lacerante e pericoloso per la stessa pace sociale. La questione ha radici profonde, ma discende in definitiva da un patto implicito tra consenso e tolleranza fiscale. Un accordo tacito che sta affossando il paese, ma che ha assicurato per decenni la sopravvivenza di una classe politica irresponsabile, che tuttora continua a proporre e approvare in rapida successione misure dagli effetti devastanti come condoni, concordati, scudi fiscali. Ed è legittimata dalla diffusione di massa di una vera e propria “cultura dell’illecito”, grazie alla quale l’evasore di norma non viene mai denunciato né stigmatizzato dai cittadini o dai colleghi. Insomma, come in altri contesti, nel caso dell’evasione cattiva politica e “società incivile” si sostengono e si legittimano a vicenda».
«La corruzione è una tassa occulta che grava su ogni cittadino»
Per finire, una domanda difficile, ma obbligata: ce la farà l’Europa, ce la farà il nostro Paese, ce la faremo? «Visto che molte delle mie considerazioni hanno un tono poco incoraggiante, vorrei chiudere con una nota meno cupa. I popoli europei ha fatto progressi impensabili rispetto a pochi decenni fa, quando si massacravano nei campi di battaglia. Oggi il loro problema è quanto investire nei fondi di solidarietà, o come negoziare quelle rinunce di sovranità che permetterebbero di consolidare le fondamenta una vera casa comune europea. Ma gli interessi in gioco sono ormai in larga misura condivisi, sono convinto che un accordo è a portata di mano. Lo stesso vale per l’Italia. Abbiamo fatto progressi enormi, godiamo di una gamma di diritti civili e sociali che ancora ci colloca tra i paesi dove più alta è la qualità della vita. Nonostante la crisi, resistono aree di eccellenza assoluta, non a caso in quelle organizzazioni pubbliche e private dove valgono le regole virtuose del merito e dell’efficienza. Certo, bisogna far sì che questi esempi positivi crescano e si moltiplichino, occorre ricominciare - magari proprio grazie alla crisi - a pensarci come una comunità, anziché la somma di tante corporazioni, egoismi privati o “cricche” assortite. Promuovere un impegno condiviso per allargare gli spazi di solidarietà e di partecipazione. Svecchiare la classe dirigente. E’ una sfida per ciascuno di noi, quale che sia il nostro ruolo. Magari lavorando nel piccolo, ma senza rinunciare a pensare in grande».
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Cremona
Venerdì 21 Ottobre 2011
L’EDITORIALE Il comunismo è morto, ma il capitalismo non sta tanto bene
Dovrà cambiare tutto. Niente sarà più come prima. Se ci culliamo ancora nell’illusione che la crisi sia uno scossone, ruvido ma forse anche salutare, superato il quale si riapriranno “magnifiche sorti e progressive”, ci sbagliamo di grosso. Sono valutazioni,queste, che si stanno facendo da più parti. Tra gli interventi più recenti, quello di Giuliano Amato, che, come ricordiamo nell’intervista, pubblicata in questo numero, al professor Alberto Vannucci, disegna uno scenario futuro in cui il sistema mondo dovrà giocoforza riequilibrarsi. Di quanto benessere potremo godere in futuro? Sul mercato globale, a quali retribuzioni potremo aspirare? Quale sarà la vera “ricchezza delle nazioni”? E ancora: fin dai primi anni 80, il capitalismo si e' orientato in modo da cavare il massimo rendimento dagli investimenti finanziari, creando valore soprattutto per l'azionista, mentre si svalutava progressivamente la forza lavoro. Per un po’ha funzionato, almeno fino a quando è subentrata, preponderante, la finanza: la cosiddetta economia di carta. Il sistema, adesso, è entrato in crisi, assommando incapacità di reazione alle difficoltà, contraddizioni e sperequazioni che stanno generando focolai di rivolta sociale che potrebbero degenerare. Siamo convinti che, per uscire da questo impasse, si possa ripercorrere le stesse strade? Già un barbuto filosofo tedesco, un certo Karl Marx, aveva scritto, nel secolo XIX, che le malattie del capitalismo adulto avevano la sua origine nel capitale. Qualcuno sta rivalutando Marx, non tanto nei suoi scritti più politici, ma proprio rispetto alla lungimiranza dell’analisi economica. Negli anni passati ogni grande crisi si concludeva con un terrificante conflitto mondiale e dopo tutto ripartiva. Oggi, grazie a Dio, non è immaginabile che ciò possa accadere di nuovo. E allora? Se, intanto, tornassimo a mettere al centro il lavoro? Il lavoro di produzione di beni, ma anche di servizi; l’economia vera, concreta, reale, quella che si basa su manufatti e su produzione intellettuale, sulla coltivazione dei prodotti della terra, sulle tecnologie applicate alle produzioni, al risparmio energetico, alla riduzione dell’impronta ecologica. Parliamo di lavoro materiale, ma anche di quello immateriale, legato all’economia della conoscenza, alle scoperte scientifiche, all’innovazione. Ma non solo: alla fantasia, alla capacità di inventare, alla progettualità. Il nostro capitalismo è maturo? Benissimo, ma noi viviamo in un Paese irripetibile per molti aspetti (alcuni anche, ahimè, negativi): abbiamo una natura ed una cultura spettacolari, unici, emozionanti. Proviamo ad uscire da una logica in cui tutto è merce, dalla produzione di beni e servizi essenziali fino a sanità, cultura, risorse naturali, vita, e puntiamo alla messa in valore etico ed estetico, prima ancora che economico, di questo patrimonio. Il valore economico deriverà dalla cura con cui sapremo trattare questo immenso patrimonio. Ancora non ce ne rendiamo conto, sono in atto profondi cambiamenti, solo i giovani sapranno interpretarli. I giovani sono la nostra speranza, i giovani saranno la nostra salvezza.
Daniele Tamburini daniele.tamburini@fastpiu.it
Sic transit gloria mundi
Questo il commento di Silvio Berlusconi alla notizia dell’uccisione di Gheddafi. (sic) Cade un tiranno, e lo scoppio dell’esasperazione popolare si accanisce contro le sue spoglie ed i suoi simboli: accadde con Mussolini, con Saddam Hussein, oggi con Mu’ammar al-Gheddafi, dittatore della Libia per tanti anni. Ucciso Gheddafi, i libici hanno davanti a sé una lunga strada di ricostruzione. Lo ha affermato il Ministro della difesa: “noi vogliamo costruire la democrazia in una nuova Libia unita". È anche il nostro augurio.
Trasparenza e doppi incarichi SI ACCENDE IL DIBATTITO
L’opposizione attacca: «Atteggiamenti che generano sfiducia da parte dei cittadini»
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di Giulia Sapelli
costi della politica? Ha suscitato un certo rumore al Comune di Cremona il fatto che una mozione di Angelo Zanibelli, dell’Udc, sulla trasparenza dell'attività pubblica e sui doppi , sia stata respinta dalla maggioranza e da Santo anale. Questa la mozione: «Si propone che i componenti dei consigli di amministrazione delle società pubbliche con partecipazione del Comune di Cremona possono essere anche amministratori di più società sempre pubbliche e sempre con partecipazione del Comune di Cremona, ma non si debbano cumulare indennità o compensi derivanti da tali cariche. Si chiede che sia riconosciuta una sola indennità o compenso. Si chiede che nella o nelle società dove non si percepisce indennità o compensi siano riconosciute le sole spese effettivamente sostenute nell'espletamento del proprio mandato, nonché un gettone di presenza per le riunioni del consiglio di amministrazione». Infine si chiedeva che «per la massima trasparenza siano pubblicate sul sito delle Società e del Comune di Cremona le indennità lorde annue spettanti nonché tutte le competenze economiche derivanti dall'incarico». Una mozione che la maggioranza ha respinto. Per quale motivo? Qual è la posizione dei partiti presenti in Consiglio comunale su questi temi? La Lega ne fa una questione di forma: «Quello delle consulenze è un tema che va approfondito, ma la mozione dell'Udc non era formulata in maniera corretta rispetto alle richieste che si dovrebbero fare all'Amministrazione su questi temi» spiega il capogruppo Italico Maffini. «Sul tema degli incarichi esiste già una legge, e noi chiediamo che si faccia riferimento ad essa nel gestire queste questioni. A questo proposito proporremo a nostra volta una mozione, chiedendo che si controlli che tale legge venga rispettata». Stessa posizione per il Gruppo Misto, come si evince dalle parole del suo rappresentante, Giacomo Zaffanella. «Esistendo già un quadro di riferimento credo che ci si dovrebbe semplicemente attenere ad esso. Parlando a titolo personale, dico anche che le mozioni che cavalcano l'antipolitica hanno poco senso». Sui costi della politica Zaffanella evidenzia che «non sono i singoli politici il male da estirpare, ma le consulenze esterne e i consi-
Ferdinado Quinzani
Giacomo Zaffanella
Federico Fasani
La maggioranza: «Non occorre una mozione, basta applicare le regole che già ci sono»
gli di amministrazione numerosissimi. Tutto sta anche al buon senso di chi fa le nomine». Alzata di scudi anche da parte del Pdl, che giustifica il proprio rifiuto della mozione dell'Udc con la presenza di errori di forma: «Si chiede qualcosa che già il Sindaco mette in pratica, ossia la trasparenza» dice Federico Fasani. «Dunque non aveva senso votare una mozione che chiedeva di fare qualcosa che già abitualmente viene messa in pratica. Parlando dei doppi incarichi, invece, abbiamo già esempi virtuosi in Comune: è il caso di Malvezzi e Ghidotti, che hanno anche incarichi in Consiglio provinciale, e che percepiscono solo un emolumento. Ovviamente il doppio incarico va bene solo se la persona che lo ricopre è in grado di far fronte al meglio a tutti gli impegni». Non si può non accennare al "caso consulenze", che nei giorni scorsi ha visto nell'occhio del ciclone l'assessore Jane Alquati. «A titolo personale ritengo che, se le consulenze sono compatibili con ruolo e competenze di chi le fa, non siano da condannare» aggiunge Fasani. «Sono invece contro le consulenze costruite e fasulle». Lo stesso consigliere Santo Canale ha detto di non aver votato la mozione «perché non mi riconoscevo in essa». E sul "caso Alquati" si schiera dalla parte dell'assessore: «Credo che se ha vinto il bando abbia le capacità per ricoprire
Italico Maffini
Giancarlo Schifano
l'incarico. Tuttavia ritengo che dovrebbe devolvere una parte dei soldi che percepisce con questa consulenza alle politiche educative o al Salone dello Studente, che quest'anno non riceverà i contributi della Regione». L'opposizione ovviamente va già dura sui temi della mancata coerenza e del poco impegno sulla riduzione dei costi. «Troppo spesso i partiti della maggioranza hanno dato prova di incoerenza» afferma Maura Ruggeri, capogruppo del Pd. «Anche quelli, come la Lega, che alzano la voce, ma poi nei fatti si allineano nella difesa dell'esistente e avversano ogni minimo cambiamento. Facciamo degli esempi concreti: dopo la vicenda Pasquali tutt'ora irrisolta, quando si è trattato di rinnovare i Cda delle partecipate, Aem compresa, non è stata operata alcuna riduzione del numero dei componenti. Quando, con il sostegno del Pd, l'Udc ha presentato un ordine del giorno che dava un segnale concreto e semplice - chi è presente per nomina politica in diversi Cda non può accumulare compensi e può contare su una sola indennità tutta la maggioranza compatta l'ha affossato! Ora, ennesimo episodio significativo, un assessore del Comune di Cremona riceve un incarico per una consulenza di otto mesi con un compenso di 20mila euro da un altro ente pubblico: l'Amministrazio-
La minoranza: «Un altro segnale negativo da parte dei politici»
Maura Ruggeri
Santo Canale
ne provinciale! Un altro segnale politicamente molto significativo di sordità e di indifferenza verso i richiami alla sobrietà ed alla coerenza negli atteggiamenti da parte dei politici. Segnaliamo che tutto ciò ovviamente genera sfiducia e perdita di credibilità agli occhi dei cittadini, ma il Centro destra al governo della città pare non tenerne conto e tira dritto per la sua strada». Anche il consigliere Ferdinando Quinzani si dichiara indignato. «Intanto dividerei i doppi incarichi con doppi stipendi in diverse società, che sono comunque inaccettabili da quelli in società dello stesso gruppo, che possono avere un senso purché non vi siano doppi stipendi. Il problema è che i casi di cui indignarsi sono tanti. Come quelli di Gente nuova, che non hanno neppure un consigliere ma che poi si sono trovati un posto nel Cda di Aem. Il problema è che tutti ora litigano per avere delle poltrone, e c'è una tale fame di posti che, se potesse, Perri di assessori ne farebbe 12, mentre una città come Cremona potrebbe tranquillamente andare avanti con la metà degli assessori e potrebbe sostituire i cda con un amministratore unico». L'Italia dei Valori, per bocca del consigliere Giancarlo Schifano, afferma che «siamo stati sempre contrari alle consulenze esterne elargite per aiutare gli amici degli amici. Allo stesso modo siamo contrari all'accumulo degli incarichi. Ci sono persone disoccupate e con tutte le capacità necessarie che magari con quei posti potrebbero respirare di sollievo, se non venissero attribuiti sempre alle stesse persone».
Cremona
Venerdì 21 Ottobre 2010
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Obbligo di pneumatici invernali o catene a bordo Ordinanza firmata da Provincia e Prefettura. In vigore dal 25 novembre. Per chi non provvede 80 euro di multa
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di Giulia Sapelli
on l’approssimarsi dell’inverno, torna l’obbligo di catene o di gomme da neve sulle nostre auto: dal 25 novembre fino al 31 marzo, gli automobilisti dovranno montare pneumatici invernali o avere catene a bordo. L'ordinanza è stata emanata in maniera congiunta dalla Provincia e dalla Prefettura di Cremona. «L'obbligo riguarda in particolar modo le sole giornate in cui le condizioni metereologiche, a causa di neve o ghiaccio, lo rendano strettamente necessario» spiega il prefetto Tancredi Bruno di Clarafond. «Inoltre tale regola varrà solo in alcuni tratti di strada provinciale particolarmente pericolosa, e in particolare in prossimità di sovrappassi e avvallamenti. Mi riferisco in particolare a rampe e viadotti lungo i quali in passato si sono più volte verificati disagi alla circolazione proprio a causa di nevicate o formazione di ghiaccio». «Abbiamo calcolato che le zone interessate dall'ordinanza sono, rispetto alla complessiva estensione territoriale, circa l'1%, dunque l'impatto è minimo» aggiunge il Presidente della Provincia, Massimiliano Salini. Tuttavia il suggerimento per tutti resta quello di montare le gomme da neve, come sottolinea il prefetto: «Esse sono particolarmente indicate non solo per la neve ma anche per il gelo e per le temperature fredde in generale. Con questo tipo di pneumatici l'auto ha una tenuta di strada decisamente migliore». Rimane il problema, comune un po' a tutte le province, dello "spezzatino": si alterneranno, cioè, tratti con l'obbligo e tratti che ne sono privi, cosa che di fatto, a meno di non studiare a tavolino percorsi specifici che evitino di in-
Le zone interessate dall’ordinanza sono l’1% della superficie territoriale
Massimiliano Salini (presidente della Provincia) e Tancredi Bruno di Clarafond (prefetto)
cappare in tale tipo di prescrizione, costringerà tutti gli automobilisti ad avere con sé le catene, o a montare le gomme invernali. Peraltro a livello nazionale è stato studiato un adesivo particolare (poco falsificabile e ben riconoscibile) che il gommista mette sul parabrezza quando monta pneumatici invernali, in modo tale che gli agenti nelle situazioni in cui scattano i controlli del traffico possano riconoscere subito chi è in regola. La legge mira a migliorare la sicurezza della circolazione in inverno, quando freddo, ghiaccio, brina, pioggia e neve riducono l’aderenza al suolo dei pneumatici. Le multe (pari a ottanta euro per Cremona) sono fissate dalle singole ordinanze territoriali, quindi potrebbero variare da provincia a provincia. Le contravvenzioni spesso prevedono anche il fermo del mezzo, finché non viene dotato di pneumatici invernali (o non ha a bordo le catene da neve).
COME SCEGLIERE I PNEUMATICI PIÙ ADATTI I pneumatici invernali sono la miglior soluzione possibile durante tutta la stagione fredda, in cui le avverse condizioni meteo, freddo, ghiaccio, brina, pioggia e neve mettono maggiormente a rischio la mobilità. E’ altrettanto vero che su neve esaltano le loro prestazioni riducendo gli spazi di frenata fino al 50% rispetto ad un
pneumatico estivo, senza la necessità di montare le catene. I pneumatici invernali, inoltre, sull’asfalto bagnato e con temperature basse riducono gli spazi di frenata fino al 15%. Come possiamo riconoscere un pneumatico invernale? Visivamente grazie alla fitta lamellatura presente sui tasselli, mentre legalmente si contraddistingue dalla marcatura M+S sul fianco. Spesso tale identificazione obbligatoria è affiancata da una marcatura aggiuntiva che rappresenta tre montagnette e/o un fiocco di neve che identifica i prodotti ad alte prestazioni invernali. Per scegliere i pneumatici invernali, occorre fare riferimento alle misure indicate nella carta di circolazione. Per il codice della strada, è sufficiente che riportino la sigla M+S (sta per “mud & snow”, fango e neve), la quale, però, viene utilizzata anche per alcuni pneumatici non prettamente invernali, destinati alle suv. Ecco perché i produttori di gomme utilizzano il simbolo del fiocco di neve in una montagna stilizzata, anche se non è obbligatorio. Invece, le catene devono essere conformi alla norma Cuna NC 178-01 o alla ON V 5117 (sigla che generalmente è sull’involucro).
Studiato un adesivo che il gommista applicherà sul parabrezza
Ancora aperte le adesioni per i comitati di quartiere Saranno aperte fino al 12 novembre le adesioni per le assemblee dei comitati di quartiere. Chiunque voglia dare la propria disponibilità, dovrà presentarsi allo Spaziocomune in piazza Stradivari munito di un documento di identità e della tessera elettorale. Per presentare la domanda, i requisiti richiedono di essere un cittadino maggiorenne residente nelle zone di sperimentazione e di possedere un’attività commerciale, imprenditoriale o professionale situata
nella stessa area. La raccolta delle adesioni sarà fatta anche sul territorio e verranno organizzati dei momenti in cui gli operatori dell’Ufficio Periferie, in collaborazione con la Polizia Municipale, spiegheranno ai cittadini tutte le modalità per candidarsi alle assemblee di quartiere. I giorni fissati per questi appuntamenti sono il 25 ottobre (dalle 10.30 alle 12.30 in piazza della Sorgente per Cavatigozzi e San Pedrengo), il 26 ottobre (dal-
Buone notizie per i commercianti e le attività dedicate al turismo: difatti, è stato in questi giorni annunciato che i distretti commerciali di Cremona, Crema e Casalmaggiore hanno ottenuto dei finanziamenti economici provenienti dal quarto bando indetto dalla Regione Lombardia. Sono stati messi a disposizione dei tre distretti del commercio ben 260.000 euro più ulteriori 100mila euro dati dall’associazione Formazienda. Il presidente di Reindustria Giuseppe Cappellini è soddisfatto di questa importante conquista e annuncia: «Ciò dimostra come la collaborazione porti a risultati incredibili, e per questo saremo sempre attenti ai nuovi ma difficili bandi proposti, in modo da ottenere ghiotte opportunità». Anche Berlino Tazza, presidente di Asvicom Cremona rivela di essere felice per come sia andata l’esperienza del bando e descrive le novità portate da questa notizia: «Abbiamo raggiunto un accordo per il bando, che risulta essere una fondamentale boccata d’ossigeno
le 10.30 alle 12.30 in piazza Aldo Moro per il Cambonino e dalle 16.00 alle 19.00 in via Divisione Acqui per borgo Loreto e San Bernardo) e il 27 ottobre (dalle 10.30 alle 12.30 in via Boschetto per le zone di Boschetto e Migliaro). Alla fine della raccolta delle adesioni, tutti i cittadini che si sono candidati saranno chiamati ad eleggere il loro direttivo, ovvero l'organo che in seguito manterrà i rapporti con l'Amministrazione e informerà l'assemblea sulle decisioni prese.
Torna in città «Del maiale non si butta via nulla» Piazzale Azzurri d'Italia sarà ancora una volta lo scenario della manifestazione «Del maiale non si butta via niente» giunta ormai alla sua terza edizione. Quest’anno la kermesse sarà organizzata dal 21 al 23 ottobre grazie al patrocinio del comune di Cremona assessorato ai Rapporti con i Cittadini e le Periferie. L’obiettivo di questi tre giorni è quello di far riscoprire e valorizzare la cultura cremonese della macellazione del suino. L’evento ha in programma diversi appuntamenti. Venerdì 21 alle ore 22 suonano i Karisma, cover band di Vasco Rossi. Sabato 22, alle ore 16 ci sarà l’apertura ufficiale
della manifestazione con l’esibizione dei paracadutisti, alle 17.30 i maestri di karate funakoshi mostreranno le tecniche proprie di quest’arte e infine, alle 22 faranno la loro apparizione gli Opera Madre. Dulcis in fundo, domenica 23 alle 15 si terrà la «gastronomica di freccette», alle 18.30 sarà la volta dei chitarristi da spiaggia denominati MarkettOne e alle 22 ci sarà un’ospite speciale a sorpresa. Durante tutta la manifestazione sarà inoltre presente una tensostruttura riscaldata con cucina, dove i partecipanti potranno gustare i piatti tipici a base di suino.
Nuovi finanziamenti per i Distretti commerciali
per i distretti. In tutto abbiamo acquisito 360mila euro, che verranno distribuiti in questo modo: 120mila andranno al distretto di Cremona, 80mila a quello di Crema e 150mila a Casalmaggiore e dintorni (i dati in questione non sono ancora ufficiali ed è per questo che risultano imprecisi, ndr). Come detto anche da Cappellini, l’unione fa la forza e l’assistenza di Asvicom nella faccenda è stata
I CONTROLLI Durante la stagione fredda e a maggior ragione in caso di Ordinanze operative, vengono predisposte le operazioni di filtraggio, ovverosia i controlli delle Forze dell’Ordine in caso di prevista o addirittura già presente neve al suolo. Queste operazioni richiedono il fermo del mezzo con conseguente impatto sulla fluidità del traffico, già congestionato in queste specifiche situazioni. Fermo restando che da un punto di vista giuridico l’accertamento dovrà avvenire attraverso una verifica delle specifiche marcature previste riportate sul fianco del pneumatico, per fornire un contributo al miglioramento delle suddette criticità, il Gruppo Produttori Pneumatici di Assogomma, in collaborazione con il servizio Polizia Stradale, ha realizzato il progetto “io uso pneumatici invernali” che prevede l’apposizione sulle vetture dello specifico adesivo di misure contenute (5 cm x 5 cm), che sarà messo gratuitamente in distribuzione dai rivenditori specialisti (gommisti) che montano pneumatici delle marche di tutte le Aziende facenti capo al Gruppo Produttori Pneumatici di Assogomma che rappresentano circa il 90% del mercato di riferimento. L’adesivo, gratuito e non obbligatorio, potrà essere apposto a montaggio avvenuto solo nel caso in cui la vettura sia munita di 4 pneumatici invernali, in posizione ben visibile su parabrezza o lunotto. Potrà essere applicato non solo nel caso di acquisto di 4 gomme nuove, ma anche per 4 pneumatici invernali già usati, purché sia accertata la loro funzionalità ed il loro rispetto delle normative vigenti. Esso riporta il periodo invernale di riferimento ed andrà rimosso nel caso di ripristino dell’equipaggiamento estivo. Come noto, le operazioni di montaggio e smontaggio dei pneumatici devono essere effettuate da specialisti del settore, come previsto dalla apposita legge 122/1992: pertanto, sia nel caso di pneumatici nuovi sia nel caso di pneumatici già usati, sarà sempre il gommista a dover effettuare l’operazione di apposizione dell’adesivo.
determinante per permettere ai tre comuni di entrare nelle 28 realtà vincitrici del bando». Un’altra figura fondamentale per l’aumento dei finanziamenti è stata Formazienda, la quale ha investito 100mila euro nel progetto dei tre comuni. «Il fondo Formazienda» sottolinea la direttrice Rossella Spada «vuole incentivare dei piani formativi rivolti ai commercianti col fine di dare un contri-
buto per consolidare il profilo professionale degli addetti alle attività commerciali e turistiche. Con queste risorse diamo maggiore vigore ai contribuiti pubblici grazie ad un utilizzo virtuoso di questi ultimi». Ovviamente, le amministrazioni comunali toccate dall’iniziativa esprimono la loro contentezza per i fondi ricevuti. «Abbiamo colto questa grande occa-
sione» afferma l’assessore per il comune di Casalmaggiore Carla Visioli «e abbiamo dato una grandissima opportunità ai commercianti che sono in grave difficoltà. Reindustria ci ha dato una grande mano, anche perché i comuni come tutti noi sappiamo non hanno più soldi da investire». Per quanto riguarda Cremona, l’assessore Irene Nicoletta De Bona rimarca il concetto di lavoro cooperativo tra le varie realtà come un qualcosa di estremamente importante e aggiunge: «Cremona è stata la capofila di questa partnership. I risultati sono arrivati dopo una grande unione di energie e forze». L’assessore cremasco Maurizio Borghetti ringrazia tutti coloro che sono intervenuti nel progetto e annuncia: «Questa occasione permetterà ai commercianti di fare degli interventi strutturali per le loro attività. Non si tratta solo di una boccata d’ossigeno, ma di una spinta vera e propria. Purtroppo manca un ulteriore incoraggiamento, vale a dire quello delle banche». Michael Guerini
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Cremona
Venerdì 21 Ottobre 2011
CRONACA GIUDIZIARIA
Fisco, per una maxi evasione cremonese rinviato a giudizio Accusato di una maxi evasione fiscale attraverso un vorticoso giro di fatture per operazioni inesistenti, G.R., legale rappresentante di una nota azienda che si occupa di pavimenti, è stato rinviato a giudizio dal gup Guido Salvini. Stessa sorte per gli altri otto imputati, mentre altri quattro hanno patteggiato. Il processo si aprirà il prossimo 22 febbraio. Il giudice ha poi rigettato l’istanza di dissequestro presentata dai difensori, ad eccezione delle auto aziendali. Il sequestro riguarda denaro, beni e disponibilità finanziarie riconducibili allo stesso G.R.: immobili a Castelverde, Cremona e Cervia, terreni agricoli, automobili, autocarri, soldi e conti correnti. Un profitto «conseguito attraverso il mancato pagamento delle imposte dovute, per un importo complessivo quantificato in 3.044.796,35 euro per il 2008 e di 169.042,17 euro per il 2009». Sotto sequestro anche denaro, disponibilità finanziarie e utilità dei 12 coimputati, per la maggior parte calabresi. Per l’accusa, dal 2004 al 2009 l'imputato cremonese, difeso dagli avvocati Giorgio Gallico e Paolo Fornoni, avrebbe utilizzato fatture per operazioni inesistenti emesse dai coimputati al fine di evadere le imposte sui redditi e l’Iva «su un imponibile acclarato pari a 39.678.560,15 euro ed Iva evasa pari a 7.898.809,11 euro». A sua volta avrebbe emesso e rilasciato fatture per operazioni inesistenti per un imponibile pari a 41.969.406,99 euro ed Iva evasa per 8.357.321,75 euro. L’attività investigativa nasce dall’approfondimento della guardia di finanza relativamente a segnalazioni di operazioni sospette individuate dal comando nucleo speciale di polizia valutaria della finanza di Roma. Le operazioni finanziarie sospette coinvolgevano diversi soggetti, tutti collegati a G.R.
Bancarotta fraudolenta e truffa aggravata: 31 vittime La Procura di Cremona ha chiesto il rinvio a giudizio per L.R., promotore di un'azienda di arredamenti sita a Castelvetro Piacentino e con sede legale a Cremona, fallita nel febbraio del 2006. L’accusa, contestata anche alla ex moglie G.T., ex amministratrice, al loro figlio, all’epoca dei fatti dipendente e socio, e alla compagna, è di bancarotta fraudolenta e truffa aggravata. Trentuno le presunte vittime della truffa, tre delle quali hanno intenzione di costituirsi parte civile. Ieri, davanti al gup Guido Salvini, si è svolta la prima udienza, subito rinviata per un vizio di notifiche. Secondo l’accusa, dal 2004 l'azienda avrebbe contattato i clienti di persona e anche attraverso annunci e promozioni sulle televisioni locali per poi pattuire la vendita di cucine e mobili da pagare a rate e senza interessi. Attraverso un contratto stipulato con una finanziaria, gli acquirenti consegnavano le rate all'azienda, che poi le girava alla finanziaria stessa. Poi, improvvisamente, i compratori avevano sporto querela, dicendo di aver ricevuto a casa i bollettini delle rate, nonostante avessero già saldato il debito con la finanziaria. Nel 2006 molti di loro si erano anche presentati davanti al punto vendita di Castelvetro Piacentino, trovandosi il capannone vuoto e le porte sbarrate. Gli imputati sono difesi dagli avvocati Luca Curatti e Roberto Calza. Da parte sua, la difesa sostiene che nella maggior parte dei casi le rate erano state versate alla finanziaria, estinguendo il debito.
Nuovi mezzi a metano in arrivo per la città. La decisione è stata presa nel corso dell'ultima seduta delle Giunta comunale: in sostanza sono state date a Km indicazioni relative all'acquisto di nuovi mezzi, a metano. «Sarà Km a dover poi mettere in campo un bando di gara per l'acquisto di questi nuovi autobus, che verranno adibiti al trasporto pubblico» spiega l'assessore Francesco Zanibelli. La Giunta ha voluto cogliere l'opportunità offerta da Regione Lombardia e sfruttare i contributi messi a disposizione per complessivi 507.967 euro aggiungendo, come quota di cofinanziamento a carico del Comune di Cremona, ulteriori 151.268 euto per un totale di 659.263 euro. Questo
Udienza di terzo grado per l’ex grigiorosso Paoloni
Il prossimo 24 ottobre, presso il Tribunale Nazionale di Arbitrato per lo Sport di Roma, si terrà l’udienza del terzo grado di giudizio sportivo per l’ex giocatore della Cremonese e del Benevento Marco Paoloni, 27 anni, coinvolto nello scandalo del calcio scommesse. In primo grado (la sentenza è stata confermata in appello) il portiere è stato condannato a cinque anni di squalifica e successiva radiazione per la sua partecipazione all’associazione e per l’accertata responsabilità in ordine alla realizzazione di nove illeciti, illeciti costati alla Cremonese sei punti di penalizzazione da scontare nel campionato 20112012, più 30 mila euro di ammenda per respon-
sabilità oggettiva. Contemporaneamente a Cremona prosegue l’indagine del procuratore della Repubblica Roberto di Martino, convinto che il giocatore abbia “drogato” i compagni di squadra nell’incontro Cremonese-Paganese del 14 novembre scorso, quando cinque calciatori si sentirono male dopo aver assunto il Minias, per l’accusa messo da Paoloni nelle borracce dell’acqua per alterare il risultato della partita. «Sia nel primo che nel secondo grado di giudizio», ha commentato uno dei legali di Paoloni, l’avvocato Luca Curatti, «non si è presa posizione sulla questione del Minias perché si dà per scontato che sia stato lui. Invece siamo ancora
in fase di indagini preliminari dove non è ancora stata raggiunta alcuna prova. C’è solo un’intercettazione nella quale Paoloni esprime preoccupazione ma non ammette di aver commesso il fatto». Il legale ha anche fatto sapere che l'Iphone di Paoloni è stato dissequestrato. «Gli accertamenti sul telefonino effettuati per verificare le sue dichiarazioni», ha spiegato il legale, «non hanno comunque portato ad alcun tipo di rilievo sostanziale». Ancora una volta Curatti ha voluto puntare l’attenzione sulla “malattia” per il gioco del suo assistito, «una problematica clinica» che per il legale «non è mai stata presa seriamente in considerazione».
Polizia: tagli sulla sicurezza Colletta per il carburante
Grido d’allarme dei sindacati: «Il rischio è di paralizzare l’attività delle forze dell’ordine»
E’
di Sara Pizzorni
un’iniziativa clamorosa, quella intrapresa dalle forze di polizia, che sono scese in piazza per dare il via ad una colletta popolare simbolica per la benzina delle auto di servizio. Una protesta forte contro i tagli del governo alla sicurezza. E’ successo anche a Cremona, dove i rappresentanti dei maggiori sindacati della polizia di Stato (Siulp, Sap, Ugl e Consap), della polizia penitenziaria (Sappe, Uilpe, Fns Cisl e Ugl), del corpo forestale dello Stato (Sapaf, Ugl, Fesifo, Fns Cisl e Uil) e dei vigili del fuoco (Fns Cis, Uil Vvff, Conapo e Ugl Vvff) si sono radunati davanti alla prefettura per distribuire alla cittadinanza un volantino intitolato «Allarme rosso, obbligazione per avere maggiore sicurezza, legalità e sviluppo» e per chiedere simbolicamente una colletta per l’acquisto di carburante da destinare ai mezzi a secco per
mancanza di risorse. «Cari cittadini», si legge nel volantino, «purtroppo la crisi economica da una parte e l’assoluta mancanza di volontà del governo dall'altra hanno dissanguato i fondi per far funzionare la sicurezza, la difesa e il soccorso pubblico. I tagli sono tali da azzerare completamente anche le risorse necessarie ad acquistare la benzina per far girare le auto delle forze dell’ordine e del soc-
corso pubblico. Per questo siamo in piazza a chiedere una vostra donazione affinchè si possano ricostituire i fondi per l’acquisto del carburante che consentirà di continuare a tutelare la vostra sicurezza. Vi preghiamo pertanto di valutare la possibilità di effettuare una donazione attraverso un bonifico con la presente causale: fondi per l’acquisto di benzina per la sicurezza, la difesa e il soccorso pubblico».
In arrivo a Cremona quattro nuovi autobus urbani alimentati a metano
importo consentirà di acquistare 4 mezzi di dimensioni inferiori ai 7 metri di lunghezza e ai 2 metri di larghezza; 2 mezzi di dimensioni inferiori agli 8 metri di lunghezza e ai 2,50 metri di larghezza. Tali mezzi saranno tutti alimentati a metano. «Abbiamo già visto un po' di modelli, tanto per farci un'idea di cosa proponesse il mercato, ed aver chiare così quali siano le caratteristiche indispensabili» continua
Zanibelli, che a seguito di valutazioni tecniche condotte di concerto con l'assessore Francesco Bordi, ha voluto proporre in Giunta tale tematica, per dare concretezza alle esigenze di mobilità sostenibile compatibili con l'accresciuta coscienza ecologica delle più recenti dichiarazioni della Regione in tema di trasporto pubblico. «Questi mezzi vogliono rispondere alle necessità più immediate della città». In-
tanto il contratto con Km è già scaduto da tempo, ma il Comune è in attesa che venga delineata l'opportuna legge regionale. «A questo proposito stiamo valutando, con Provincia e Comune di Crema, se indire una gara che ci permetta di avere una risposta sul trasporto pubblico un po' più immediata per rispondere alle esigenze del territorio in termini di trasporto pubblico».
«In cambio», termina il volantino, «vi rilasciamo copia della presente cedola come attestato simbolico quale titolare ad onorem di obbligazione per la sicurezza, la legalità e lo sviluppo di questo paese, atteso che ad essa l’attuale governo non provvede più». Un vero e proprio grido d’allarme per una situazione ormai al collasso. Lo ha sottolineato Gianluca Epicoco, segretario provinciale del Sap: «i sindacati di polizia protestano contro i tagli nel settore della sicurezza operati dal governo nel patto di stabilità e che ammontano a circa sessanta milioni di euro. Il rischio è quello di paralizzare l’attività delle forze di polizia su tutto il territorio nazionale con carenze di mezzi, logistica, benzina e divise«. Epicoco ha voluto anche ricordare i recenti scontri avvenuti a Roma durante la manifestazione degli indignati. «Questi fatti testimoniano quanto sia importante mantenere in buona salute l’apparato della sicurezza in Italia».
Cremona
Venerdì 21 Ottobre 2011
Nuova etichetta promossa da Legambiente. L’azienda cremonese è la prima ad aderire
Pomì dalla parte dell’ambiente con l’etichetta “Per il clima”
Il marchio Pomì sarà il primo nel settore alimentare a fregiarsi dell’etichetta «Per il clima» promossa da Legambiente. Questo riconoscimento è stato assegnato a tutte le aziende che scelgono concretamente di stare dalla par-
te dell’ambiente, dichiarando l’impronta di carbonio dei propri prodotti durante il ciclo di vita. «Oggi mettiamo in tavola l’ambiente, facciamo toccare, assaporare e mangiare in Italia e all’estero i benefici, anche ambientali, della nostra dieta mediterranea» dichiara Andrea Poggio, vicedirettore nazionale di Legambiente. «Le basse emissioni di CO2 delle Passate Pomì sono il risultato di annose scelte territoriali (pomodori da aziende vicine), di qualità produttive (con-
trollo dei consumi d’acqua e di sostanze chimiche artificiali) e tecnologiche (efficienza negli impianti)». E gli impegni per il futuro dell’etichetta? «Non ci fermeremo qui: vorremmo proseguire la collaborazione, migliorare gli ottimi risultati raggiunti e dimostrare che in Italia si può produrre il cibo a livello industriale più pulito e più buono del mondo». Si rivela soddisfatto anche l’amministratore delegato di Boschi Food & Beverage Costantino Vaia: «L’etichetta “Per il clima” rappresenta per noi
una tappa fondamentale nel lungo percorso di investimenti, sia economici che di risorse umane, atto a formalizzare il nostro impegno quotidiano per la riduzione dell’impatto ambientale in tutte le fasi del processo, dal campo allo scaffale. Collaborare quindi a stretto contatto con un partner come Legambiente, garantisce la possibilità di offrire un alimento buono sia per il consumatore che per l’ambiente. Come azienda perseguiamo da sempre l’alta qualità,
assicurando al consumatore un prodotto 100% italiano, certificato in tutte le fasi della filiera, e che sia sostenibile per il nostro ambiente». L’adesione a questa iniziativa è stata voluta dall’azienda stessa: ciò significa per Pomì un’assunzione di responsabilità nei confronti del consumatore e dell'ambiente. Questa importante etichetta va perciò a completare il ciclo di interventi adottati dall’azienda per ridurre notevolmente l’impatto ambientale delle proprie attività, ma rappresenta anche l’inizio di un nuovo impegno futuro supportato dalla collaborazione con Legambiente. L’obiettivo comune nato da questo patto è di ridurre ulteriormente l’emissione di Co2 e dimostrare che ambiente, economia e società possono convivere tranquillamente assieme.
Le piazze del 15 ottobre e gli incidenti di Roma, Alessandro Mazzolini ci racconta la sua esperienza
«Una giornata tra gli indignados» Sono ormai noti come “indignados”. Il termine è nato in Spagna: decine di migliaia di giovani e meno giovani, studenti e lavoratori precari, scesi in piazza, per mesi, fuori dalle forme tradizionali di rappresentanza. Uno slogan per tutti: noi non siamo marionette nelle mani di politici e banchieri. Si dichiarano assai lontani da una politica sempre più distante dalle esigenze reali dei vari Paesi. Sì, perché la protesta, in queste forme,è dilagata in Europa, e anche a Wall Street, fino a darsi appuntamento per lo scorso 15 ottobre nelle piazze principali di ogni Paese. Molte piazze virtualmente insieme, unite da una rivendicazione, sintetizzabile da un’affermazione nata nel movimento USA: «Noi siamo il 99 per cento». Uno degli slogan di “Occupy Wall Street”, il movimento di protesta che è iniziato a New York e che si è sviluppato anche in altre città americane tra cui Los Angeles, Boston e Chicago. Perché il 99 per cento? Lo slogan si riferisce alla disparità con cui la crisi economica ha colpito la maggioranza degli americani, ed è stato esteso anche all’Europa. Quelli che stanno davvero bene sono pochissimi, quindi il senso è: noi siamo il 99 per cento, e stiamo male a causa vostra, dell’uno per cento. In Italia, a Roma, ci sono state violenze, peraltro stigmatizzate e contrastate dal grosso dei manifestanti, cosa che ha riconosciuto anche il ministro Maroni. E si è sviluppato un grosso dibattito, sulle ragioni della protesta e sulle degenerazioni, sulla violenza e su che cosa la provoca: facinorosi? Provocatori? La di (d.t.) scussione è aperta.
A
Di Elisa Milani
bbiamo chiesto di raccontare le sue impressioni ad un partecipante alla manifestazione. Alessandro Mazzolini è un giovane cremonese politicamente impegnato (è segretario cittadino di Alternativa Comunista), e ha voluto essere presente. Ma la manifestazione non è stata come avrebbe sperato: quelle violenze e quegli atti vandalici non fanno altro che rovinare la protesta, che doveva essere pacifica. O no? «In realtà gli organizzatori avrebbero dovuto aspettarselo» racconta. «I comunicati che giravano da tempo in rete inneggiavano alla violenza e all'attacco ai luoghi di potere. Si sarebbero dovuti predisporre dei servizi d'ordine, che invece non si sono fatti». Come si è svolta la manifestazione? «Da Cremona e Crema siamo partiti circa in 130, divisi su due pullman, oltre a quelli che sono partiti in auto o in treno. Noi siamo arrivati tardi, ed eravamo in coda al corteo, ma abbiamo potuto percepire la tensione che si era creata. La piazza era gremita, e arriva-
vano notizie continue su quello che stava succedendo». In merito ai disordini? «Sì. Le prime notizie che ci sono arrivate sono state dell'incendio a un paio di auto. Sapevamo che davanti al corteo c'erano gruppi di facinorosi. Però credo si debba distinguere tra gli atti di vandalismo senza senso e la lotta a difesa della manifestazione dalle aggressioni da parte delle forze dell'ordine». In che senso? «Le camionette della polizia passavano avanti e indietro in mezzo alla gente, hanno persino tamponato un furgone degli organizzatori, ferendo anche diverse persone, da quanto ho sentito. Comportamenti di questo tipo sono sbagliati, ed è comprensibile che qualcuno abbia voluto difendersi». Cosa pensi dei black blocs e degli altri violenti? «Che fenomeni di questo tipo devono far riflettere, per quanto siano sbagliati. La violenza non è mai giusta, ma la violenza che questo Stato perpetra ogni giorno ai danni della gente è ancora peggiore. E penso anche che chi arriva a tali manifestazioni di violenza debba essere davvero disperato. E infatti mi
sembra di capire che i ragazzi che si erano attrezzati per commettere atti vandalici erano tutti ragazzi disoccupati e arrabbiati. Se nessuno fa niente per aiutarli e per risolvere i loro problemi, la violenza andrà crescendo. La crisi porta a un risveglio delle mobilitazioni, e se da un lato la violenza è sempre da condannare, ricordiamo anche che tutti i risultati importanti che si sono ottenuti nel corso della storia sono scaturiti tutti da manifestazioni non propriamente pacifiche». Dunque si può parlare di "risveglio della protesta"? «Senza dubbio la crisi economica ha portato a un ritorno alle lotte, anche se purtroppo la politica e i sindacati sono ancora molto indietro su questo tema. Tuttavia la gente è scontenta, i tagli portano a grandi difficoltà per tutti, ed è scontato che prima o poi si scenda in piazza. La gente vuole essere ascoltata, vuole una politica che sappia risolvere i problemi di tutti i giorni. E tutto questo per ora non c'è».
Ex Annonaria, protocollo di intesa tra il Comune e Aem Cremona Deliberata nei giorni scorsi dalla giunta comunale l'approvazione di uno schema di assetto preliminare legato alla riqualificazione dell'area ex Annonaria, con una partecipazione di Aem, che si estrinseca attraverso un protocollo d'intesa. La Giunta ha anche avviato un processo partecipativo per verificare la portata strategica dell’area da parte delle categorie economiche e sociali e di tutti i portatori di interessi. Collocandosi nel medesimo percorso di valorizzazione dell’area, l’Amministrazione ha inoltre affidato ad un importante istituto di credito in qualità di Advisor, selezionato con apposita procedura ad evidenza pubblica, il compito di verificare la sostenibilità economica della trasformazione dell’ambito, identificando l’assetto finanziario degli aspetti funzionali e quantitativi del futuro piano urbanistico. Il prossimo passo sarà l'indizione di un concorso inter-
nazionale di idee che metta a confronto diverse e qualificate professionalità, per restituire alla città la proposta progettuale più adeguata. Attraverso il Protocollo d’Intesa verranno disciplinate le rispettive competenze, avendo chiaro l’obiettivo condiviso di una piena ed efficace valorizzazione dell’area, di cui è in corso di perfezionamento l’atto di acquisto da parte di Aem delle porzioni del comparto già di proprietà comunale. «Le grandi trasformazioni urbane non sono una questione per pochi» commenta il vice sindaco ed assessore all’Urbanistica Carlo Malvezzi «Oggi, anche attraverso l’in-
dizione di un concorso internazionale di idee, vogliamo stimolare la competizione tra i migliori talenti, condividendo l’impostazione metodologica e concettuale che considera la procedura concorsuale come presidio di garanzia della trasparenza e della centralità della progettazione, strumento di proficua mediazione tra amministratori, cittadini e professionisti». Il concorso di idee verrà strutturato in una fase con preselezione, predisponendo il relativo bando, il regolamento e le linee guida per l’espletamento della procedura, in modo da giungere alla scelta di un numero ristretto di tecnici in grado di sviluppare soluzioni progettuali di qualità.
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Con l'arrivo dell'autunno, torna la voglia dei viaggi invernali. A questo proposito il Cta di Cremona propone una serie interessante di proposte. • 23 ottobre Giornata dedicata alla visita di Genova con l’aggiunta di una panoramica Escursione in Battello. • 6 novembre Una giornata all’insegna dello shopping all’Outlet di Serravalle Scrivia dove sono presenti oltre 180 negozi delle migliori marche. • Dal 12 al 13 novembre Weekend dedicato alla visita di Venezia, città unica al mondo, e delle Isole lagunari: Torcello, Burano e Murano. • 3 e 4 dicembre Weekend dedicato alla visita dei caratteristici Mercatini di Natale di Merano e di Livigno con la possibilità di dedicarsi allo shopping in convenientissimi negozi. • Dal 08 all’11 dicembre Un tour dedicato alla visita delle città della Germania: Augusta, Ulm e Rothenburg con l’aggiunta dei caratteristici Mercatini Natalizi. Fatevi avvolgere dalle atmosfere fiabesche e accattivanti nelle quali sono immersi questi luoghi. • Dal 09 al 11 dicembre Un viaggio dedicato alla scoperta della suggestiva ‘Festa delle Luci’ a Lione. • 10 dicembre Una giornata presso la Fiera dell’Artigianato di Milano; una grande vetrina per le imprese artigiane e un’occasione irrinunciabile per quanti condividono ed apprezzano la bellezza e l’originalità del prodotto artigianale italiano, europeo ed extraeuropeo. • 11 dicembre Visita guidata al “Cenacolo” di Leonardo da Vinci sito nel refettorio di Santa Maria delle Grazie a Milano. • 17 e 18 dicembre Un weekend dedicato alla visita dei caratteristici Mercatini di Natale di Cortina d’Ampezzo e Brunico con la possibilità di dedicarsi allo shopping in un’incantevole atmosfera. • Dal 28 dicembre 2011 al 02 gennaio 2012 Un Capodanno in Costa Brava. Si visiteranno inoltre: Tossa de Mar, Barcellona, Girona e Blanes. • Dal 3 febbraio al 2 marzo 2012 Soggiorni con turni quindicinali ad Alassio presso l’Hotel Spiaggia 4**** , e dal 03 febbraio al 17 febbraio 2012 a Diano Marina presso l’Hotel Torino 4****. Le iscrizioni e tutte le informazioni relative agli eventi saranno fornite presso la sede di via Sant’Antonio del Fuoco, 9/A o contattando i numeri di telefono 0372.800423, 800429. Sito: www.ctacremona.it
centro per la prima infanzia
patentino per proprietari di cani
formazione spirituale
Nelle mattine di sabato 22 e domenica 23 ottobre, la cooperativa equosolidale Nonsolonoi offrirà, nella propria sede centrale di Corso Matteotti 40, una colazione a base dei prodotti tipici del commercio equo ai clienti abituali e alle persone curiose di assaporarli. L’evento “Colazione in Bottega”, parte dell’iniziativa nazionale “Equo per tutti” promossa dal consorzio Ctm Altromercato, che permette a tutte le "Botteghe del Mondo" di farsi ancora più accoglienti, promuovendo un buongiorno gustoso ed originale. Tè, caffè, tisane, biscotti e marmellate, buoni per chi li mangia e per chi li produce, nel rispetto della qualità e dell’etica di mercato, saranno messi a diposizione dei partecipanti, consentendo loro di conoscere da vicino i progetti e le comunità in cui vengono realizzati.
La Giunta ha approvato l’avvio di un Centro prima infanzia, così come previsto da Regione Lombardia e dalla normativa che lo definisce “servizio temporaneo di accoglienza, anche non continuativa, con capacità ricettiva fino a 30 bambini da 0 a 3 anni, senza la somministrazione di pasti". Il Centro Gioco è un servizio rivolto ai bambini della prima infanzia che non frequentano l'asilo nido e alle loro famiglie. Nello spirito della creazione del Centro per le famiglie, il Centro Gioco si è caratterizzato per essere un servizio con finalità educative, di socializzazione e di gioco per i bambini, di promozione dell'autonomia nella relazione genitori-figli. L’ipotesi di lavoro prevede che negli stessi locali del Centro Gioco si proceda all’avvio di un Centro prima infanzia, rivolto a 15 bambini dai 18 mesi ai 36 mesi, con un orario dalle 8 alle 12.30, dal lunedì al venerdì.
Martedì 18 ottobre ha avuto luogo l'ultima lezione del corso di formazione per proprietari di cani organizzato dal comune di Cremona in collaborazione con il Dipartimento di Prevenzione Veterinaria dell'Asl e con l'Ordine dei Veterinari della provincia di Cremona. La serata si è conclusa con le prove di verifica dell'apprendimento e la consegna degli attestati di partecipazione al corso, il cosidetto Patentino. All'evento era presente la Dott. Cinzia Vuoto, responsabile dell'ufficio Ecologia del Comune di Cremona. ,che ha collaborato alla preparazione del corso. Si sta organizzando la seconda edizione del corso,che verrà proposto nel gennaio prossimo venturo.
Tornano anche quest'anno gli incontri di formazione e di spiritualità per famiglie presso il Centro di Spiritualità del Santuario di Caravaggio con l’Associazione Volontari Sollievo dello Spirito (A.Vo.S.S.). Il primo appuntamento è per il pomeriggio di domenica 23 ottobre alle ore 16 presso il Centro di spiritualità del Santuario. Mons. Renzo Bonetti, presidente della Fondazione “Famiglia dono grande”, terrà una videoconferenza dal titolo «Il Segreto di Nazareth». Seguirà la testimonianza di una coppia appartenente alla stessa Fondazione. L’evento si colloca nella preparazione al VII Incontro mondiale delle famiglie che si terrà a Milano dal 30 maggio al 3 giugno 2012. Domenica 30 ottobre alle ore 15 sono attesi in Santuario le famiglie con bambini per la recita del Rosario e la benedizione dei fanciulli. Alle 16, nell’auditorium del Centro di spiritualità, sarà proiettato un film di animazione.
In Breve
colazione equosolidale
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Cremona
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GASPARE ASELLI
Continua il nostro viaggio alla scoperta dei personaggi cremonesi ai quali sono intitolate le strade cittadine
Illustre medico e chirurgo Il liceo scientifico cittadino è intitolato a suo nome. Scoprì i vasi chiliferi
Una strada che dal cuore del centro storico si snoda in un lungo percorso. Stiamo parlando di via Aselli, che arriva a incrociare Largo Paolo Sarpi, e quindi al semaforo che dà su viale Trento Trieste. E' caratterizzata da diverse strutture importanti: dalla casa di cura Le Ancelle al Vecchio Ospedale, alla struttura per anziani Casa Serena, alla sede di un prestigioso coro cremonese.
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di Laura Bosio
a storia di via Aselli è piuttosto complessa. La sua attuale conformazione di unica e lunga via risale solo al 1871. Prima era divisa in vari tratti, ciascuno con diverso nome. Nel 1531 il primo tratto, da corso Mazzini a vicolo dei Colonnetti, si chiamava Strada Beati Facij, forse dal nome dell’oratorio di San Facio, che all’epoca sorgeva all’angolo con corso Mazzini. Lo stesso tratto nel 1751 era denominato Contrada di Sant’Eusebio (l’oratorio era stato affidato alla confraternita legata a questo santo). Passando al tratto successivo, tra vicolo dei Colonnetti e via San Siro, esso figurava nel 1590 con il nome di Contrada dell’Ospitale, in quanto l’Ospedale Vecchio aveva il suo ingresso proprio in quel tratto di strada. Lo slargo prospicente la chiesa di San Siro era invece chiamato Piazola de Santo Sepulchro, mentre il tratto seguente, fino a via Fogarole, dal 1604 veniva chiamato Strata di Santo Sepulchro. Infine l’ultimo tratto, quello che poi sbocca in viale Trento Trieste, nella mappa del 1751 aveva i nomi di
Contrada di Santa Teresa e di Piazza di Santa Teresa. Ma la storia della strada non finisce qui. Nel 1788, nella sua interezza, era denominata Contrada Cavallara, come l’omonima famiglia cremonese. Successivamente, il primo tratto, fino a via San Siro, tornò ad essere denominato Contrada dell’Ospitale. Infine, come già detto, nel 1871 arriva il nome definitivo. Essendo composta da quello che era un insieme di differenti vie, la via Aselli presenta una molteplicità di volti: dal primo tratto, prettamente borghese, con qualche accenno di stile Liberty, per poi proseguire con una parte legata al mondo della cura: dalla casa di cura «Le Ancelle», al vecchio Ospedale. Dopo l’incrocio con via Gallarate e Pecorari, la strada cambia volto: ricorda una via da artisti, un po’ bohemienne. Dopo l’incrocio con via Robolotti, si arriva quindi ad un ulteriore caratterizzazione dei tempi passati, legata ad una certa dissolutezza. Ma, grazie ad interventi di recupero ambientale ed edilizio, attualmente la strada è contraddistinta da decoro in tutta la sua estensione. Verso la fine, troviamo una vecchia chiesa ormai sconsacrata,
La via ha preso l’attuale nome nell’anno 1871
Una via lunga e dalle diverse anime. Nel corso dei secoli fu frammentata ed ebbe diversi nomi
che è sede della Camerata di Cremona. La vita Adesso parliamo di Gaspare Aselli, che oltre alla via dà il nome anche al liceo scientifico cittadino. Egli fu un medico cremonese di grandissima importanza per la medicina moderna, ed è ricordato per essere il primo scopritore dei vasi chiliferi
(vasi linfatici del tubo intestinale che raccolgono il chilo - parte del materiale alimentare digerito e assorbito dall’epitelio intestinale – per convogliarlo nel sistema linfatico). Aselli nacque a Cremona nel 1581. Egli compì gli studi classici, di lettere e filosofia, in città; poi, vista la sua propensione per le materie naturalistiche, venne avviato allo studio della medicina presso l’Ateneo di Pavia. Una volta conseguita la laurea e divenuto un eccellente chirurgo, Aselli si trasferì a Milano, di cui divenne cittadino onorario e dove, in breve tempo, tra il 1612 e il 1620, venne elevato da Hutardo de Mendoza, governatore spagnolo in Milano, alla carica di Primo Chirurgo degli eserciti spagnoli in Italia. Nel 1624, grazie alla fama che si era procurato e alle sue pubblicazioni, ottenne la cattedra dell’Università di Pavia, ma solo per pochi mesi. Infatti morì a Milano, a 44 anni, il 9 settembre 1625. Venne sepolto nella chiesa di San Pietro Celestino, presso il ponte di Porta Orientale (l’attuale Porta Venezia).
minale del diaframma, venne attratto dalla presenza di numerosi filamenti bianchi nella zona dell’intestino. In un primo momento quei filamenti si sarebbero potuti considerare come nervi. Ma bastò inciderne uno tra i meno sottili, perché ne uscisse fuori un umore biancastro, simile al latte. Questo diede da pensare al medico, che iniziò uno studio sistematico di quelle formazioni. Arrivò così a correlare il gonfiore di tali filamenti e il pasto dell’animale. Tale constatazione sperimentale gli consentì di mettere in evidenza successivamente i clifideri in diverse specie animali, seguendone il decorso fino alle ghiandole mesenteriche. La scoperta e le indagini sperimentali dello studioso furono affidate all'opera, pubblicata postuma a cura degli amici, «De lactibus sive lacteis venis, quarto vasorum mesaraicorum genere novo invento dissertatio qua sententiae anatomicae multae, vel perperam receptaeconvelluntur, vel parum perceptae illunstrantur». Il volume si apre con una prefazione. Le tavole illustrate, che precedono l'opera, meritano un discorso a parte. Artisticamente sono prive di pregio, ma la loro importanza risiede, oltre che nell'intrinseco valore anatomico, nella nuova metodica tecnica che viene adoperata: sono le prime illustrazioni anatomiche stampate a colori, con la tecnica della xilografia a 4 legni.
Scrisse importanti trattati a carattere scientifico
Gli studi e le scoperte Il 23 luglio 1622 Aselli sottopose a vivisezione un cane, alimentato da poco, con il proposito di mettere in evidenza i nervi ricorrenti ed i movimenti del diaframma. Mentre si adoperava a spostare la matassa intestinale per scoprire la fascia addo-
News & Rubriche
Venerdì 21 Ottobre 2011
Unione Nazionale Consumatori Comitato di Cremona
Assoutenti delegazione di Cremona (tel.328.1547751) viaTrecchi 25 • e-mail: assoutenticremona@libero.it
Benzina alle stelle, come risparmiare
Piazza San Michele, 2 • Tel. Fax: 0372/28370
Registro delle opposizioni contro le chiamate commerciali Capita spesso di arrabbiarsi per le telefonate che ci arrivano ad ogni ora e per le più svariate proposte pubblicitarie (che non ci interessano proprio). Ora però è possibile - con l'iscrizione al Registro delle opposizioni - evitare tale fastidioso e pessimo sistema di promozione. Dunque sarà sufficiente l'iscrizione - tra l'altro gratuita .- al suddetto registro, cosa facilmente fattibile sia mediante l'invio di un modulo- meglio se con raccomandata a/r sia tramite telefono che con e-mail cerificata.Per scaricare il modulo, aver il numero del telefono da chiamare ov-
vero l'indirizzo cui inviare il modulo predetto sarà sufficiente collegarsi via internett al sito www.registrodelleopposizioni.it, oppure passare nel pomeriggio di ogni giorno feriale - meglio se dopo le 15 ed in ogni caso entro le 18.30 - al "Centro d'ascolto" del Comitato Provinciale di Cremona dell'Unione Nazionale Consumatori, ove sarà possibile avere gratuitamente anche moltissime pubblicazioni d'indubbio interesse per consumatori e utenti di pubblici servizi e beni di consumo (banche, assicurazioni, latte, olio, viaggi & vacanze rovinate, pulizia caldaie etc).
Il prezzo della benzina ha raggiunto vette che hanno dell'incredibile, sfiorando, a volte superando, la soglia di 1,60 Euro al litro. Il prezzo della benzina alla pompa è composto dai costi del prodotto raffinato a cui deve aggiungersi il margine di guadagno del gestore, ricomprende i costi di trasporto, raffinazione, stoccaggio e i costi del punto vendita. A ciò si devono aggiungere le "accise", cioè le imposte sulla fabbricazione e vendita di prodotti di consumo, si tratta di un tributo indiretto che colpisce singole produzioni e singoli consumi. In Italia le accise più importanti sono quelle relative ai prodotti energetici, all'energia elettrica, agli alcolici e ai tabacchi. A seconda del tipo di carburante le accise sono pari ad Euro 573,20 per mille litri di benzina e Euro 432,20 per mille litri di gasolio. Ai costi di descritti deve poi ag-
giungersi l'IVA (passata dal 20% al 21% il 17 settembre 2011), che va calcolata sia ai costi del prodotto che alle accise, incidendo in tal modo in maniera decisiva sul costo finale. A fronte dell'aumento vertiginoso dei prezzi, come poter risparmiare sui costi del carburate? Con opportuni accorgimenti e un poco di attenzione si può anche riuscire a risparmiare: adottare una guida morbida senza strappi e accelerazioni ad alti giri del motore, tenere le marce alte, utilizzare correttamente il freno motore, in autostrada tenere i finestrini chiusi. Anche mantenere l'auto in perfetta efficienza permette di risparmiare carburante: cambiare regolarmente il filtro dell'aria e l'olio, gonfiare le ruote in modo corretto, smontare il portabagagli quando non serve. Ricordiamoci, soprattutto, di utilizzare l'auto solo quando serve. Luca Curatti e Nicola Timpanaro
www.welfarecremona.it Gian Carlo Storti storti@welfareitalia.it Sconfiggere evasione fiscale con i voucher Prestazioni occasionali con i voucher/lavoro accessorio Nel 2010 è stata introdotta la modalità semplificata per prestazioni di lavoro accessorio occasionale o voucher che possono essere effettuate:; da giovani che non hanno compiuto i 25 anni regolarmente iscritti presso un istituto scolastico; da coloro che hanno superato la soglia dei 25 anni regolarmente iscritti a un ciclo di studi presso l’università che potranno svolgere la prestazione di lavoro durante tutto l’anno; per lavori domestici, compresa l’assistenza domiciliare ai bambini e alle persone anziane, ammalate o con handicap; per insegnamento privato supplementare; per piccoli lavori di giardinaggio, pulizia e manutenzione di edifici e monumenti, anche nel caso in cui il committente sia un ente locale; per la realizzazione di manifestazioni culturali, sportive, sociali; per la collaborazione con enti pubblici e privati per lo svolgimento di lavori di solidarietà; per attività agricole di carattere stagionale, effettuate da pensionati, casalinghe e studenti con meno di 25 anni; nei maneggi di cavalli e nelle scuderie; nelle imprese familiari nelle quali dal 2010 il ricorso è generalizzato; per la consegna porta a porta e della vendita ambulante di stampa quotidiana e periodica; da lavoratori assunti a tempo parziale (sia orizzontale che verticale), con l’unica condizione che le prestazioni accessorie non possono essere svolte presso lo stesso datore di lavoro con il quale è instaurato il rapporto di lavoro part time. L’applicazione del lavoro accessorio viene inoltre estesa agli enti locali e alle pubbliche amministrazioni, nel rispetto dei limiti di contenimento della spesa pubblica.
PRECARIARE STANCA A cura di Nidl - Cgil
Indignati, la parte migliore della società La manifestazione di sabato ha mostrato la parte migliore della società, consapevole dei propri diritti, decisa a difenderli con una lotta tanto civile quanto ferma. Duecentomila persone sono confluite nelle strade di Roma per difendere lo stato di diritto, lo stato sociale, e il benessere di tutti noi. Così come hanno fatto in gran numero altre persone, in altri paesi. Un grande successo di democrazia. In Italia però, un gruppo di prezzolati fascisti ha potuto dare fuoco ad alcune automobili, sfondare innumerevoli vetrine, divelgere vari cartelli stradali, e picchiare qualche persona, con ampio servizio di cronaca. Il tutto per un ammontare di danni molto ingente. Le domande che nascono in tutti noi, dopo un episodio simile, sono sotanzialmente due: chi erano questi black block, e perchè non sono stati fermati? Si è sentito di tutto, che
fossero organizzati e usassero tecniche da guerriglia, o addirittura che si nascondessero dentro il corteo ogniqualvolta i poliziotti avanzavano per fermarli, quasi che "il corteo" fosse un raro cespuglio italico, immobile e passivo. Ma il corteo ad un certo punto ha detto basta, ad un certo punto ha respinto i black block a mani nude, li ha isolati, o con la forza della disperazione o fuggendo. Dov'erano le forze dell' ordine? Dov'era quell'immane dispiegamento di forze che a fatto a pezzi i manifestanti al g8 di Genova, che fossero buoni o cattivi? Il nostro paese ha tanti problemi, da oggi ne ha evidentemente due in più: c'è qualcuno che vuole togliere il diritto di manifestazione del dissenso ai cittadini di questo paese, così come c'è qualcun altro che è ben felice di permettere che accada. Jacopo Gamba
La Nidl Cgil si trova in via Mantova 25 Cremona tel - 0372/448608 • e-mail - nidilcremona@cgil.lombardia.it
DALLA PARTE DEI CITTADINI
di Damiano Talamazzini
Responsabile Provinciale Patronato Epaca
Questa rubrica rappresenta un luogo d'incontro a disposizione dei nostri lettori, nato per rispondere a dubbi e quesiti in materia di diritti previdenziali e assistenziali. Le lettere rivolte al Patronato Epaca possono essere indirizzate alla nostra redazione, per posta o via e-mail, oppure direttamente al Patronato Epaca (epaca.cr@coldiretti.it). Egregio Responsabile Patronato Epaca, che novità ci sono riguardo il riconoscimento dell’indennità di accompagnamento in caso di ricovero? Sono esclusi dall’indennità di accompagnamento gli invalidi civili che siano ricoverati gratuitamente presso strutture ospedaliere oppure istituti, con retta o mantenimento a totale carico di ente pubblico. L’Inps precisa che lo stato di ricovero non è una condizione che impedisce il riconoscimento del diritto, ma solo l’erogazione dell’indennità per il periodo di tempo in cui l’inabile sia ricoverato a carico dell’erario e non abbisogni dell’accompagnatore. Nel caso di ricovero gratuito, la prestazione viene comunque concessa, ma ne viene sospeso il paga-
a cura di Annamaria Abbate «Buono come il pane» «Levare il pane di bocca», «Mangiare il pane a ufo», «Dar via per un boccone di pane», «Dire pane al pane»… Pillole di saggezza popolare che dimostrano quanto il pane sia carico di significati simbolici prima che nutrizionali. La nostra cultura del pane ha origini antichissime: «Con il sudore del tuo volto mangerai il pane» (Bibbia, Genesi), e cresce con la cristianità: «Io sono il pane della vita. Chi viene a me non avrà più fame … I vostri padri hanno mangiato la manna nel deserto e sono morti; questo è il pane che discende dal cielo, perché chi ne mangia non muoia» (Vangelo di Giovanni). Con l'Ultima Cena, il pane assume per i credenti il suo significato più forte e diventa alimento sacro, capace di mettere l'uomo in contatto con Dio. Oggi, consumato col bilancino del dietologo e quasi scomparso dalla nostra tavola, il pane lo gustiamo nelle nature morte e nelle scene di vita quotidiana delle arti figurative. Un pane appena sfornato campeggia in primo piano sull'umile desco del contadino, accanto ad una sorta di focaccia farcita, un mazzetto di cipollotti e un bicchiere di vino rosso ne «Il Mangiafagioli» di Annibale Car-
racci. L'elemento che più ci colpisce è la brama con cui il giovane, mentre con la mano destra porta alla bocca una cucchiaiata di zuppa di fagioli, con la sinistra stringe un pezzo di pane già sbocconcellato, a riprova che tutto il resto del cibo è solo cumpanaticum (companatico). E’ con questa sua forza evocativa che il dipinto del Carracci è entrato nelle case di generazioni di italiani sulla copertina de Il Talismano della felicità di Ada Boni, il manuale di cucina del 1929 che insegnava alle spose italiane il culto della buona tavola per una buona riuscita matrimoniale. Se nelle arti figurative il pane ha un posto di gran rilievo, non è da meno nella nostra grande letteratura. «Tu proverai sì come sa di sale/ lo pane altrui, e come è duro calle/ lo scendere e 'l salir per l'altrui scale». Così nel canto diciassettesimo del Paradiso, Cacciaguida profetizza a Dante l'esilio che lo attende, con tutte le sofferenze e le umiliazioni che vi sono legate. Lontano da Firenze, per il Poeta non più il pane sciapo dell'amata terra natia, ma pane salato straniero. Il pane prorompe ancora sulla scena letteraria in tutta la sua valenza materiale e simbolica, secoli dopo, quando Manzoni racconta ne «I pro-
Indennità di accompagnamento in caso ri ricovero, quali novità?
mento per il periodo di durata della condizione stessa di ricovero. Si intende come ricovero a pagamento quello per il quale l’interessato versa l'intera retta o ne versa solo una parte, mentre la parte restante è versata dal’Ente Pubblico. In questo caso, per mantenere l’indennità di accompagnamento, l’interessato deve presentare idonea documentazione, rilasciata dalla struttura presso cui è ricoverato, che attesti l’esistenza e l’entità del contributo a carico di Enti Pubblici e quello a carico dell’interessato o dei suoi familiari. I ricoveri presso strutture pubbliche o riabilitative di lunga degenza, quali Rsa, residenze sanitarie assistenziali, non sono equiparabili a quelli in reparti di lungodegenza e/o riabilitativi che escludono l’erogazione dell’indennità. Le Rsa invece assicurano “prestazioni post ospedaliere mirate al mantenimento delle capacità funzionali residue, oppure al recupero dell’autonomia o al raggiungimento/mantenimento del miglior livello della qualità della vita” dei malati. Pertanto, il ricovero non è considerato gratuito se vi è compartecipazione alle spese e pagamento delle rette giornaliere da parte del disabile,
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mentre il ricovero è da considerarsi gratuito e l’indennità non spettante se la quota dell’interessato resta a carico di altra amministrazione. I ricoveri presso Hospice, considerato che la degenza è gratuita e le spese sono a carico del Ssn, comportano l’esclusione dell’erogazione dell’indennità di accompagnamento, per tutto il periodo di effettiva permanenza in tale struttura. I ricoveri in forma di day-hospital non hanno alcuna rilevanza ai fini dell’indennità perché non sono considerati ricoveri in senso proprio. L’Inps precisa che si deve tenere conto, ai fini della sospensione dell’indennità di accompagnamento, solo dei periodi di ricovero pari o superiori a 30 giorni. I disabili intellettivi e i minorati psichici sono obbligati entro il 31 marzo a presentare, in sostituzione della dichiarazione di responsabilità, un certificato medico. Il certificato è valido per tutta la durata in vita dei soggetti interessati. L’Inps specifica alcune questioni riguardanti tale certificazione: • Il certificato medico non deve necessariamente essere redatto da medici specialisti, oppure da medici incaricati di un pubblico servizio, ma
la sussistenza dei requisiti per l’esonero dalla presentazione della dichiarazione di responsabilità può essere certificata da qualsiasi medico in costanza di iscrizione all’albo professionale; • Nel certificato va indicata chiaramente la diagnosi dell’infermità, consistente in una disabilità intellettiva oppure in una minorazione psichica e tale infermità deve essere di carattere permanente; • Le patologie devono essere di tale gravità da rendere impossibile una responsabile autocertificazione. Sempre disponibili per tutti i Cittadini interessati, per fornire un'adeguata informazione, consulenza e chiarimenti, i nostri uffici Epaca in Cremona e Provincia, si trovano:
• CREMONA Via D. Ruffini, 28 (adiacente Hotel IBIS) Tel. 0372.732930 • CREMONA Via Ala Ponzone, 8 Tel. 0372/499811 • CREMA Via Macello, 34 Tel. 0373/732900 • CASALMAGGIORE Via Cairoli, 3 Tel. 0372.732960 • SORESINA Via Matteotti, 12 Tel. 0372.732990 Mail: epaca.cr@coldiretti.it
messi sposi» la rivolta milanese di San Martino dell'11 novembre 1628. Infuria la carestia: raccolti scarsi, sprechi, pressione fiscale. Il prezzo del pane aumenta e il popolo esasperato dalla fame dà l'assalto ai forni rubando pane, farina, denaro e distruggendo ogni cosa. Renzo è colpito dai pani sparsi per strada, ne raccoglie, si muove inconsapevolmente verso il cuore del tumulto e si lascia trascinare dalla folla. - «Al pane», disse Renzo, ad alta voce e ridendo, «ci ha pensato la provvidenza». E tirato fuori il terzo e ultimo di que' pani raccolti sotto la croce di san Dionigi, l'alzò gridando: «ecco il pane della provvidenza!». Naturalmente la Provvidenza cara a Manzoni in quel momento guardava da tutt'altra parte, ma l'avventura valse a Renzo un insegnamento di vita: «Ho imparato», dice nell'ultimo capitolo del romanzo, «a non mettermi ne' tumulti: ho imparato a non predicare in piazza: ho imparato a guardare con chi parlo: ho imparato a non alzar troppo il gomito: ho imparato a non tenere in mano il martello delle porte, quando c'è lì d'intorno gente che ha la testa calda: ho imparato a non attaccarmi un campanello al piede, prima d'aver pensato quel che possa nascere».
www.aclicremona.it
Le strategie delle famiglie contro la crisi L’acquisto di prodotti a basso costo, il taglio alle spese per tempo libero e cultura, ma soprattutto l’aiuto economico dei parenti. Sono le “strategie di galleggiamento” delle famiglie italiane di fronte alla crisi economica, secondo un’indagine realizzata dalle Acli sulle persone che si rivolgono agli sportelli dell’associazione. L’inchiesta è stata realizzata tra marzo e luglio in 12 regioni italiane (Abruzzo, Calabria, Campania, Lazio, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana, Veneto) su un campione di famiglie (1500 questionari), nell’ambito delle attività di sperimentazione del progetto “Link”, finanziato dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali. Una famiglia su quattro nell’ultimo anno ha chiesto un aiuto economico ai parenti per fronteggiare la crisi, il 40% degli intervistati non è riuscito a pagare le bollette; il 22% ha tardato il pagamento delle rate di un bene acqui-
stato; l’81% ha acquistato prodotti a basso costo. Tempo libero, cultura, ma anche cura della persona sono le voci di consumo che maggiormente si riducono, mentre subiscono contrazioni più contenute le spese per la casa, la mobilità e le comunicazioni. «Sembra più facile rinunciare a libri, cinema e palestra piuttosto che al telefonino», osservano i curatori dell’indagine. Per il presidente nazionale delle Acli, Andrea Olivero, «i dati di questa indagine ci restituiscono l’immagine di un gran numero di famiglie italiane, non solo quelle che incontriamo nei nostri servizi e nelle nostre attività. Famiglie che cercano di resistere alla crisi adottando strategie di contenimento dei costi faticose, a volte contraddittorie, e spesso insufficienti, dovendo ricorrere spesso al sostegno economico dei parenti. Non possiamo continuare ancora a considerare le famiglie come unico salvagente del nostro welfare».
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Venerdì 21 Ottobre 2011
REPLICA
La battaglia su Facebook ha un grande valore Caro direttore, mi permetta di rispondere al signor Sergio Lini di Crema che nella lettera pubblicata venerdi scorso ha parlato del gruppo che ho fondato su Facebook: Riforma dei partiti e dei sindacati codice etico. Mi sento in dovere di fare alcune rettifiche per quanto riguarda alcuni punti asseriti dal signor Lini a proposito di Facebook. Su Facebook chiunque una volta registrato può fondare un gruppo e cercare amici on-line (io attualmente ne ho 4730). Facebook non consente di avere più fondatori nello stesso gruppo, ma dà la possibilità al fondatore medesimo di nominare amministratori del gruppo. Gli ammistratori sono importanti in quanto possono inserire nuovi membri nel gruppo, possono modificare la grafica del gruppo e addirittura eliminare componenti del gruppo. Attualmente il mio gruppo consta di 1300 adesioni circa. Il gruppo è libero e traversale, alcuni amministratori sono sia di centrodestra che di centrosinistra fra cui politici locali e nazionali, dirigenti, avvocati, giornalisti, liberi professionisti ecc. Il gruppo non ha finalità lucrative e si avvale di alcuni miei blog dove vengono inseriti e pubblicati argomenti che riguardano prettamente la casta, i partiti, il Parlamento, i politici ecc. Il fine del gruppo è di denunciare, informare e proporre rimedi sul datato vuoto etico e morale in cui versa il Parlamento italiano, i partiti e i politici cercando sempre però di non fare di tutta l’erba un fascio. Il gruppo ha individuato alcune anomalie (addirittura da considerarsi fuori dalla legge) riguardanti i partiti, fra cui il loro bilancio che non essendo pubblico, certificato e trasparente non è sanzionabile; l’inserimento di persone condannate o in attesa di giudizio fra i propri candidati alle elezioni di qualsiasi livello; il contributo elettorale viene dato non tanto per le spese reali sostenute durante la campagna elettorale, ma per i voti ottenuti dal partito alle elezioni. Le ultime elezioni i partiti si sono regalati come rimborsi elettorali 500 milioni di euro (che sono 5 euro ad elettore), di cui una minima parte sono serviti a coprire le spese effettive. Noi chiediamo invece che si ponga fine a questo spreco di denaro pubblico che spesso viene dirottato per altre cose, come estinguere i debiti contratti dai partiti dovuti a malagestione. Chiediamo che il contributo sia quindi adeguato alle effettive spese elettorali previo pezze giustificative: fatture, ecc. Caro signor Lini, quindi rigetto cortesemente la sua disarmante lettera, che sembra legittimare lo status quo. Per me questa battaglia è l’ultima, in quanto credo che sia venuto il tempo di tirare i remi in barca come si suol dire, dopo 30 anni di battaglie civili da me autofinaziate. Spero solo che questa non duri 10 anni come quella che avevo intrapreso per far chiudere gli orfanotrofi nel nostro,dicono, civile Paese. Gabriele Cervi Castelverde ***
SFOGO
Non offendiamoci se all’estero ci danno dei “baluba” Caro direttore, abbiamo nuovi indagati sul caso delle firme false delle Regionali 2010. Sono venti anni che si compilano le liste con firme fasulle, o autenticate all’italiana e tutti stanno al gioco, perché sanno che prima che la giustizia faccia il suo corso, il mandato finisce e tutto va in vacca (vedi vicenda Regione Lombardia-Formigoni e Regione Piemonte-Cota). Se Borghetti per le presunte firme false, la Marussich e Ventura autori delle ridicole nozze finte che hanno leso gravemente l’immagine delle istituzioni benché inaspettatamente graziati dal prefetto il cui parere è semplicemente un parere, vorrei ricordare ai lettori che se rapportato a livello giuridico conta zero, pertanto se i tre consiglieri avessero un briciolo di dignità, si dimetterebbero senza alcun indugio, ma la fottuta paura di tornare nell’anonimato spinge loro nonostante le numerose lettere di condanna scritte da cittadini indignati per l’accaduto a fare spallucce e rimanere in consiglio, come se nulla fosse successo, perché sanno che anche i rispettivi sindaci (Bruttomesso a Crema e Perri a Cremona) faranno gli gnorri e tutto finirà nel dimenticatoio. Con la sicura rielezione al prossimo mandato, di questi brillanti personaggi,
Per dire la vostra, scrivete a: perché sanno che gli elettori sono buoni, perdonano tutto e trovano anche nei loro confronti parole di stima e d’incoraggiamento a proseguire. Mah? E poi ci offendiamo, se gli stranieri dicono che l’Italia è un paese di “baluba”. Elia Sciacca Cremona ***
EX CONSIGLIERE
Rispuntano argomentazioni fasulle sul caso Fodri Egregio direttore, Palazzo Fodri e la Fondazione Città di Cremona stanno tornando in auge come l’anno scorso più o meno di questi tempi e, come lo scorso anno, si vuol far credere ciò che non è su l’ente benefico dei cremonesi e come è stato gestito. Ben sanno, chi deve sapere e sa, che quegli otto milioni di euro non avrebbero potuto essere usati né per le spese correnti dell’ente o di altri, né per opere di assistenza diretta a chi è nel bisogno, perché frutto della vendita di un bene patrimoniale. In parole povere, dovevano essere reinvestiti in patrimonio che desse un reddito certo, reddito che poi sarebbe stato utilizzato per gli scopi fondanti della Fondazione. Oggi come allora, non ci sto a sentir parlare in questi termini di quel denaro e di come è stato speso. Il cda “dimissionato d’ufficio” con il suo presidente Umberto Lonardi ha ben lavorato come ebbe a scrivere il sindaco Oreste Perri in occasione della convocazione dell’ultimo cda in data 13 ottobre 2010: «Ritengo che tutto sia stato fatto nel rispetto delle norme dello statuto dell’ente, sia per quanto riguarda la correttezza e la trasparenza interna, sia l’opportunità dell’operazione, visto anche l’unanimità delle delibere e l’assenza di rilievi da parte dei revisori dei conti. L’impegno e i risultati ottenuti non sono mai stati messi in discussione». Questo rivangare su argomentazioni fasulle porta alla mente la stessa domanda di un anno fa: perché? Ricordo a quanti oggi tornano sull’argomento Fodri, volendo far credere che quegli otto milioni furono tolti all’assistenza, che nell’attuale cda siedono due componenti del precedente cda “dimissionato d’ufficio” che all’unanimità autorizzò l'acquisto senza se e senza ma, ritenendolo un affare vantaggioso (a differenza di altro) per poter perseguire gli scopi benefici della Fondazione. Ernesta Del Sarto Ex consigliere Fondazione Città di Cremona e referente provinciale Italia Attiva ***
DISCARICA DI AMIANTO Salini sia coerente con i suoi proclami
Egregio direttore, Cavenord è stata chiarissima, intende procedere comunque alla realizzazione della megadiscarica di amianto a Cappella Cantone. Il territorio e i beni che vi insistono non contano nulla, contano solo alcuni affari privati. Consentiti da una legge regionale compiacente. Ciò che in proposito ho sostenuto nei giorni scorsi, in ultimo ieri, si dimostra tristemente vero.La disponibilità data dall’assessore regionale a rivedere almeno il sito era tardiva se non fasulla. Insisto, c’è un solo modo per ri-
Futi in alberto La direzione è responsabile Vorrei sapere chi paga i danni in caso di furto in albergo, quando la direzione dell’albergo declina ogni e qualsiasi responsabilità per i furti di oggetti lasciati nelle camere. Grazie. Angelo *** Gentile signor Angelo, non si preoccupi dei cartelli presenti nella camera dell’hotel con i quali la direzione declina ogni responsabilità per i furti di oggetti lasciati nelle camere o non risponde dei furti di oggetti non lasciati in custodia. Tali dichiarazioni, infatti, non hanno alcun valore giuridico. La legge italiana attribu-
lettere@ilpiccologiornale.it • cremasco@cuticomunicazione.it
Lettere
Focus Perché quel nuovo semaforo? Egregio direttore, lunedi scorso è comparso un nuovo semaforo sul marciapiede di viale Trento e Trieste, all’altezza del numero civico 2, quasi all’angolo con corso Garibaldi. Un semaforo per un attraversamento pedonale è in genere cosa gradita (soprattutto dai pedoni), ma in questo caso due domande sono venute spontanee. Ne avevamo proprio bisogno, visto che il semaforo già c’era? Ho contato – tra semafori, cartelli stradali e l’illuminazione – quindici pali solo nell’area dell’incrocio sopra citato (che non è una piazza… ). Non si poteva fare a meno del sedicesimo palo? Vorrei tanto veder piantare alberi in questa città - ed in particolare in questa zona - al posto dei pali. Silvia Vaccaneo Cremona
prendere la situazione: la Giunta regionale revochi o almeno sospenda l’autorizzazione concessa. L’alternativa è solo una: la Giunta provinciale ricorra al Tar contro l’autorizzazione regionale, affiancando l’azienda Lameri. Il presidente Salini sia coerente coi suoi proclami. Fuori da questi atti concreti vi è solo colpevole assenso. Dispiace davvero constatare come l’altro ieri a Milano l’assessore regionale abbia preso per i fondelli i consiglieri regionali e i sindaci del territorio. Luciano Pizzetti Deputatodel Pd ***
sotto gli occhi di tutti. Meglio se mostrasse segni di quella vergona per l’incapacità e l’incoerenza che hanno portato allo sfascio, questa sezione bulgara del partito. Se in questi ultimi anni avesse almeno convocato una volta gli iscritti, avrebbe dimostrato una primavera di partecipazione, così non è invece ormai è noto a tutti la partecipazione è un opzional. Abbia almeno la dignità di non ricandidarsi al prossimo congresso. Opimio Chironi, Stefania Longo, Marcello Fortini, Fulvio Lorenzetti, Renato Ancorotti ***
PDL DI CREMA
CONSIDERAZIONI
Egregio direttore, la stampa cittadina e provinciale riporta importanti commenti sulla situazione politica con prese di posizioni di alcuni esponenti del Pdl cremasco e provinciale. Le argomentazioni sostenute da taluni, sempre più estranei da una reale rappresentanza del Pdl locale nella sua interezza, purtroppo appaiono come quelle di un pugile suonato sull’ambulanza in corsa verso l’ospedale. Perché se l’uscita della maggioranza a Crema della Lega (-2), quella del consigliere Pesadori (-1), la dichiarazione di indipendenza di Lorenzetti (-1), la presa di posizione del consigliere Pini (-1) e le dimissioni da capogruppo del Pdl del consigliere Martelli sono ascrivibili a personalismi, è chiaro che qualcuno ha delle confusioni. Spiace dover constatare che l’incapacità politica di qualcuno abbia portato a questa situazione. In democrazia si ascolta e si discute con tutti, in quanto si amministra l’interesse di tutti! Non si pretende di comandare. Messi insieme hanno avuto la capacità, di impedire il “sacco dei Lanzechenecchi” progettato da qualcuno per la città di Crema, salvando dai progetti interessati gli Stalloni, da rate di mutuo stratosferiche le caserme, ai mega-palazzetti realizzati con i soldi della comunità, fino alla ridicola pantomina del calciotto e delle società partecipate. Questo è il vero Pdl. Il coordinatore del comitato del Pdl di Crema, Enzo Bettinelli, non parla mai autonomamente ma sempre dopo consultazioni con i superiori dimenticandosi della pluralità del partito, cercando di far finta di nulla in un momento in cui le divisioni sono
Egregio direttore, prendo spunto dai due fondi ed altri pronunciamenti che ho letto sul su il Piccolo del Cremasco del 7 ottobre scorso, per alcune schematiche riflessioni. I partiti, le loro beghe, la lottizzazione, il tener ostaggi i vari amministratori locali ai vari livelli. Concordo sostanzialmente, anche se non guasterebbe fare alcuni distinguo tra un partito e l’altro. Manca però un pezzo: sarebbe utile a tutti rilanciare il ruolo di ogni partito, strumento fondamentale di democrazia, di partecipazione per una sana dialettica politica, per lo stesso sviluppo economico. Un passo indietro, ma uno anche in avanti. Le imprese e lo sviluppo economico: perfettamente d’accordo su tutte le sottolineature riguardanti cosa puo fare un sindaco in tema di rilancio economico, partendo dalle imprese. Nello stesso tempo mi garba pensare Crema, ricca di profitti privati, con politiche sempre più attente a chi fa fatica a tirare fine mese, a chi, purtroppo,non per responsabilità sua, è entrato a far parte delle nuove povertà. Agostino Alloni: chi mi conosce sa, e lo dico senza fronzoli, del rapporto di amicizia e di stima reciproca. Non mi pare però che la logica di alcuni sostenitori, “o Alloni o…”, cioè l’aver paventato di perdere le prossime elezioni in assenza di una sua candidatura, lo abbia aiutato, anche in termini di immagine. Agostino continua ad essere un politico onesto, capace ed è una risorsa per il territorio, oggi nel ruolo di consigliere regionale, domani, se lo deciderà, anche in altri. Stefania Bonaldi: la sua storia, le parziali inesperienze o pos-
Enzo Bettinelli abbia la dignità di non ricandidarsi
Non tutta la politica merita di essere criticata
A cura della dott.ssa Emilia Codignola* isce all’albergatore una precisa responsabilità in caso di furti avvenuti all’interno della struttura, proprio in virtù dell’obbligo di custodia gravante su chi fornisce le prestazioni alberghiere. In particolare, ai sensi dell’art.1783 c.c., gli albergatori sono responsabili non solo di ogni sottrazione, ma anche di ogni deterioramento e distruzione delle cose portate dal cliente in albergo, sia se le cose si trovano in hotel, sia se le cose sono nella custodia dell’albergatore fuori dalla struttura durante il soggiorno. Il risarcimento del bene sottratto
viene quantificato con un valore non superiore a 100 volte la tariffa giornaliera della camera. Nel caso, invece, in cui gli oggetti sottratti siano stati preventivamente consegnati al direttore dell’albergo affinché li custodisse in cassaforte, non c’è limite al risarcimento, escluso il caso di forza maggiore come inondazioni, terremoti, ecc. La sua responsabilità è illimitata anche quando ha rifiutato di ricevere in custodia le cose che aveva l’obbligo di accettare come: carte valori, danaro contante, oggetti di valore. In ogni caso il cliente
ha l’obbligo di denunciare il fatto all’albergatore senza ritardo ingiustificato, altrimenti non potrà avvalersi delle disposizioni di legge a suo favore. Ovviamente la responsabilità dell’albergatore non sussiste se si lasciano incustoditi gli oggetti negli spazi comuni come, hall, ristorante,ecc. *Legale e conciliatore professionista emiliacodignola@libero.it
sibili lacune. Anche politici navigati continuano ad avere inesperienze e lacune; la lacuna principale è l’incapacità, in alcuni casi dopo decenni, di tirarsi indietro, con stile, con sensibilità, per lasciare spazio a chi è più giovane, più fresco, culturalmente disponibile all’innovazione. Alloni, pur aperto all’innovazione, lo ha fatto! Stefania è una giovane donna che, da quattro anni e mezzo, dimostra di saper conciliare con equilibrio impegni familiari con il ruolo di dirigente di una casa di riposo per anziani ed il ruolo di capogruppo del Pd. Non solo, ogni volta che interviene lo fa dopo essersi documentata. Sono certo che, se sarà nostro sindaco, saprà portare al suo fianco persone giovani, capaci, nient’affatto ostaggi, scegliendo in autonomia non solo dai partiti, ma anche da qualsiasi gruppo di potere che avanzasse pretese. A condizione che non venga costruito attorno a lei un muro di spessore medievale. I cittadini che vogliono Crema migliore non gradirebbero. Felice Lopopolo Crema ***
ASSOCIAZIONE DENTISTI L’impianto dentale ha vantaggi e svantaggi
Egregio direttore, leggo nel numero odierno del “Piccolo” l'articolo intervista a firma Elisa Milani sugli impianti dentali. Il mio ruolo di presidente della sezione provinciale di ANDI (Associazione Nazionale Dentisti Italiani) mi suggerisce un intervento di precisazione, non tanto sul merito delle risposte all'intervista, per sé sostanzialmente non fuorvianti, quanto sulla luce in cui le pone l'introduzione dove si afferma : “L'implantologia sta soppiantando sempre più le cure tradizionali con vantaggi di indubbia valenza” e dove si evidenzia un dato di prevalenza statistica di ricorso a sostituzioni dentali con impianti quasi attribuendogli un valore di controprova della precedente affermazione. L'impianto dentale, come tutte le terapie, ha vantaggi e svantaggi e, nei singoli casi, la scelta di farvi ricorso o meno dipende dalla situazione particolare e dalla valutazione del prevalere degli uni o degli altri. La valutazione ha un aspetto tecnico, che spetta all'odontoiatra e determina il consenso informato alla sintesi di essa con le esigenze ed i desideri del paziente, con conseguente scelta terapeutica. Nel caso specifico, se è vero che le statistiche di sopravvivenza a distanza dell'elemento trattato convenzionalmente e di quello sostituito con impianto endosseo si sono praticamente sovrapposte, per altro solo per il periodo in cui è possibile l'indagine, data la relativa giovinezza della metodica, rimane incontestabile che, fallita la cura tradizionale si può ancora ricorrere all'altra alternativa e non sempre vale il contrario e che, comunque l'elemento impiantato perde alcune delle caratteristiche positive del dente naturale. Quest'ultimo ha un collegamento elastico con l'osso, mentre l'impianto è rigido e manca perciò della protezione naturale, per sé, per i denti antagonisti, per le articolazioni e per i muscoli che l'elasticità del collegamento del dente naturale fornisce. Circa l'opportunità di pubblicare accanto ad un contesto di questo tipo la foto dell'autore, con qualche sospetto di “captatio benevolentiae” a fini professionali lascio la decisione all'ordine. dr. Giancarlo Casella presidente ANDI sezione provinciale cremonese
CREMA
Bonaldi: «I vigili, un’antenna importante per chi amministra»
Un’altra tappa dell’ampio tour in città: Ombriano. Il suo taccuino sul quartiere
M
di Tiziano Guerini
i fa piacere sottolineare, come motivo importante del mio giro nei quartieri, che non potrei capire i miei concittadini se agissi in un posto neutro e lontano come può esserlo un palazzo della politica, perché devi stare nel cuore della quotidianità, se ne vuoi cogliere i lineamenti essenziali e fare dei progetti per la collettività». Così Stefania Bonaldi, candidata alle primarie per il centrosinistra, commenta il suo tour per i quartieri periferici della città, alla ricerca di un contatto diretto con i cittadini perché il progetto per la città che vuole completare sia il più possibile concreto. «Virtuoso, vivo e dinamico». Con tre aggettivi Stefania Bonaldi definisce Ombriano dopo la tappa in quartiere dello scorso venerdì. Tre caratteristiche a cui va aggiunto un «ma», perché «i vigili anche in questo quartiere non si vedono» e «perché la scuola materna esige una seria opera di ristrutturazione che permetta una vita scolastica sicura». Si parla tanto
Oggi, venerdì 21, il programma la porta a Crema Nuova e San Carlo. Chi incontrerà Stefania Bonaldi
di sicurezza» continua, «per poi lasciare i quartieri senza un vigile. Dovremo ripensare all’organizzazione del nostro corpo di polizia locale. Il vigile è un punto di riferimento, è un’antenna importante anche per chi amministra». Altro problema emerso è quello legato alla scuola materna: «Un ambiente decoroso in una struttura comunale che necessita d’interventi strutturali con urgenza. L’edilizia scolastica dovrà essere una priorità a Ombriano. I genitori della scuola primaria chiedono da tempo un collega-
mento tra la palestra e la scuola oltre all’ampliamento della mensa ma finora sono rimasti a mani vuote». Un altro capitolo è quello dedicato allo sport: la capogruppo del Pd ha incontrato le società del Basket Ombriano e dell’Aurora Calcio che assicurano alla città il coinvolgimento di centinaia di ragazzi e giovani atleti. «Nonostante questo loro importante impegno, devono lottare per avere degli spazi. Credo che la nuova amministrazione dovrà rivedere i criteri di assegnazione e i calendari di utilizzo per assicurare a tutti, anche ai bambi-
ni, un luogo dove poter fare attività sportiva». Ed ecco l’idea: un festival dello sport che coinvolga tutta la città e tutte le società sportive con gare, mostre, rassegne e convegni a tema. L’ultimo incontro della giornata è con la Banda di Ombriano, un’istituzione, non solo per il quartiere, ma per l’intera città. Un’orchestra di 40 elementi che proprio quest’anno ha avviato una importante collaborazione con la Fondazione San Domenico, per potenziare l’offerta dell’Istituto Folcioni con 6 nuovi corsi di strumenti musicali. Finalmente un luogo dove i “giovani talenti” riescono ad emergere. «Un esempio da valorizzare; un impegno per la nostra città». Oggi, venerdì 21 ottobre, Stefania Bonaldi è a Crema Nuova e San Carlo e il programma prevede la visita a entrambi i quartieri con incontro con la parrocchia di San Carlo, con alcuni cittadini del quartiere, con il presidente della società sportiva San Carlo e con la rappresentante del circolo della scuola di via Braguti e alcune mamme; infine un incontro all'Arci di Crema Nuova e con il Comitato di via Indipendenza.
Paullese, stamattina due incidenti gravi a Pantigliate
Alloni: «La sicurezza dei cittadini dev’essere una priorità»
Due incidenti stradali di grave entità, avvenuti lungo la Paullese, nel tratto di Pantigliate in direzione Milano, hanno segnato la mattinata. I due sinistri hanno avuto luogo in due punti critici della Paullese nei pressi di un incrocio all’altezza del mobilificio Duepi e del rondò, aperto di recente in seguito ai lavori sulla tratta, a Pantigliate. Sulla vicenda interviene il consigliere regionale del Pd Agostino Alloni il qua-
le punta il dito contro la cattiva gestione, da parte delle province di Lodi e di Milano e della regione Lombardia, dei lavori straordinari sulla tratta Peschiera Borromeo-Pantigliate che da settimane causano rallentamenti e pesanti disagi per il territorio. «La situazione è gravissima e gli incidenti occorsi stamattina non dovevano assolutamente accadere» dichiara Alloni. «Già una settimana fa avevo spronato
l’assessore Cattaneo, attraverso una lettera, a ridurre al minimo i disagi con interventi straordinari. Non c’è più tempo per rimandare. La sicurezza deve essere una priorità per tutti: i pendolari, sia che viaggino con mezzi privati sia con quelli pubblici, hanno tutto il diritto di raggiungere la propria meta in maniera dignitosa senza ritardi e soprattutto senza pericoli lungo il proprio tragitto».
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LA MOZIONE
«Serve lo sportello per le imprese»
Stefania Bonaldi, capogruppo Pd in consiglio comunale, d’intesa con Agostino Alloni, consigliere regionale, che segue la questione in Regione Lombardia, ha presentato una mozione per «l’istituzione di uno sportello unico per le imprese del cremasco». Queste le considerazioni preliminari da cui parte la mozione. «Il Cremasco» scrive Bonaldi, «si caratterizza come un territorio vivace dal punto di vista economico; infatti le imprese censite nel 2010 sono circa 12.000 comprendendo tutti i settori economici: agricoltura, industria, artigianato, commercio, servizi; - nel primo semestre 2011 solo nel comune di Crema le imprese attive sono circa 3.000 di cui 1.350 ditte individuali; in tutto il Cremasco sono più di 7.000 e riguardano soprattutto imprese di costruzione. Inoltre le imprese cremasche sono, nella maggioranza dei casi, piccole imprese, con una media di 6 addetti e a gestione familiare (in particolare nel settore della manifattura, del commercio, delle costruzioni e delle imprese agricole). Ora la crisi economico-finanziaria in atto crea particolari ed eccezionali problemi per le aziende. L’istituto della mobilità sarà ancora una pesante realtà per 500/600 lavoratori in tutto il territorio per i prossimi 24/36 mesi; si segnala inoltre una grande e crescente difficoltà di accesso al credito per le piccole e medie aziende da sempre sottocapitalizzate. D’altra parte le strategie di sviluppo economico locale non possono, oggi, contare sulla sola imprenditorialità (che andrebbe peraltro incentivata) ma hanno bisogno di precise azioni di supporto da parte delle istituzioni e degli enti pubblici. «E’ quindi importante» conclude Stefania Bonaldi, «che il consiglio comunale di Crema assuma l’impegno ad approfondire le novità normative in tema di “sportello unico” per le attività produttive e ad istituire uno sportello unico per tutti i comuni del Cremasco per dare risposte alle imprese e premere per una sempre maggiore sburocratizzazione del settore, al fine di offrire un effettivo supporto alle piccole e medie aziende locali e concreta realizzazione alla proposta “Impresa in un giorno”».
CITTADELLA DELLA CULTURA Sabato 22 ottobre, alle ore 11, nella sala «Agello» nella Cittadella della cultura in piazzetta W. Terni de Gregory a Crema, si inaugura la mostra «Viva l’Italia viva». E’ il risultato dell’omonimo bando: le scuole e i soggetti a vario titolo interessati al settore educativo sono stati invitati a ricercare nel proprio territorio scienziati o musicisti (in particolare i minori) che dal 1861 ai nostri giorni avessero contribuito a «dar lustro» all’Italia: una sollecitazione a rivalutare personaggi, che avevano dato prova di impegno e creatività nel proprio ambito. Mentre si rievoca per ricomporre una storia “minore”, si scoprono le radici
«Viva l’Italia viva»: mostra in sala Agello
culturali locali - spesso dimenticate - , che riservano spesso sorprese positive. Nel contempo si dà risalto a modelli positivi credendo nella loro valenza educativa. Si è riscontrata un’alacrità insperata nella ricerca degli studiosi in ambito musicale o scientifico, che per nascita, elezione o necessità avessero lasciato impronte di sé nel territorio. Si è registrata la partecipazione dalla quasi totalità delle Regioni italiane; sono coinvolti istituti scolastici di ogni ordine e grado, gruppi e scuole musicali, ban-
de e cori, musei, associazioni culturali, comuni e rispettivi assessorati. Sono stati recuperati documenti ignoti ai più, ridisegnati profili che hanno ritrovato vita grazie ai “presentatori”: alcuni con grande semplicità, altri con sintesi erudite. Ai poster inviati si sono aggiunte molte segnalazioni di privati, raccolte in manifesti tematici: un repertorio di personaggi da adottare. L’iniziativa è stata inclusa nelle attività riconosciute a livello provinciale ed a livello nazionale
per la celebrazione dei 150 anni dell’unità d’Italia. La manifestazione è nata grazie alla collaborazione di: Istituto comprensivo di Trescore Cremasco, ISS Presidio di Crema (Insegnare Scienze Sperimentali, Direzione Didattica 2° Circolo di Crema e Comune di Crema, Comuni di Trescore Cremasco, Campagnola Cremasca, Casaletto Vaprio, Quintano, Vailate, Centro Studi Storici della Geradadda di Treviglio). La provincia di Cremona, ha dato il
patrocinio così come l’Anci Lombardia e il comune di Soncino. La mostra sarà presso la sala «Agello» dal 22 al 30 ottobre (orari 10-12 e 15,30-18,30), poi dal 3 al 5 novembre sarà visitabile presso l’università, in via Bramante a Crema, in occasione della XIV edizione di Mediaexpo. All’inaugurazione saranno presenti i discendenti di alcuni personaggi, nonché i personaggi stessi ove trattasi di contemporanei. E’ in allestimento il sito che ospiterà i materiali illustrativi HYPERLINK "http://www.ictrescore.eu/vivalitaliaviva" www.ictrescore.eu/vivalitaliaviva Il Dirigente Scolastico Dottoressa Tullia Guerrini Rocco
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Crema
Venerdì 21 Ottobre 2011
Previsti troppi abitanti Ad alto rischio il Pgt Mentre il Pgt di Crema, approvato la scorsa primavera, sta per essere pubblicato sul BURL (Bollettino Ufficiale Regione Lombardia) e quindi entrare in funzione a pieno titolo, si fa concreto il rischio di un suo annullamento in caso di un possibile ricorso al Tar che potrebbe essere inoltrato da chiunque avesse qualche motivo di recriminazione. La spada di Damocle che potrebbe calare sul Pgt è costituita dalla mancanza di giustificate ragioni per prevedere un incremento consistente di abitanti (con conseguente possibilità di nuove aree residenziali) rispetto alla situazione attuale. Nello stesso Piano, infatti, si evidenzia con chiarezza come gli abitanti in città negli ultimi 40 anni siano rimasti sostanzialmente invariati, mentre nonostante questo il nuovo strumento urbanistico prevede un incremento degli abitanti di oltre il 30%. Il fatto è che ci sono precedenti in questo senso, che cioè il Tar a fronte di un incremento di abitanti senza adeguate ragioni, abbia annullato tutto il Piano. «Una simile eventualità avrebbe una serie di conseguenze pesantissime sull’attività edilizia» sostiene una comunicazione ufficiale del Pd in consiglio comunale «nel caso si rilasciassero da parte del comune permessi edilizi basati sulla nuova normativa». «Si verrebbe a creare» continua il documento del Pd, «una situazione molto grave per i cittadini, per i costruttori, e per i singoli proprietari che si troverebbero a non poter procedere in molte attività edilizie». Sarebbe forse il caso - questo il suggerimento del Pd - di sospendere la pubblicazione sul BURL del nuovo Pgt per avere il tempo di approntare opportune misure di correzione e di auto-tutela: una diminuzione della percentuale di incremento demografico prevista, oppure adeguate motivazione a sostegno scientifico della stessa.
Borghetti: «Dimettermi? Mai!»
Secondo il magistrato avrebbe autenticato cinque firme false alle regionali. Difeso dal Pdl
P
di Tiziano Guerini
er una cosa così non mi dimetterei nemmeno se me lo chiedesse il sindaco (si fa per dire); figurarsi se lo faccio perché me lo chiede Bordo». Maurizio Borghetti, assessore al Commercio, Turismo e Sport, risponde così a chi, come appunto Franco Bordo, consigliere di Sel, gli chiede «di non essere indifferente rispetto alla onorabilità dell’istituzione che rappresenta», e quindi di dare le dimissioni a seguito di un possibile rinvio a giudizio. In realtà per ora si tratta della chiusura delle indagini nei suoi confronti, e di altre 14 persone, dal parte del pm Alfredo Robledo del tribunale di Milano, per falso ideologico in occasione della raccolta di firme per la sottoscrizione del cosiddetto «listino bloccato» a favore del presidente della regione Lombardia Roberto Formigoni per le elezioni dello scorso anno. Maurizio Borghetti, da consigliere provinciale, aveva sottoscritto come autentiche alcune decine di firme raccolte per l’occasione fra i sostenitori del Pdl: ora cinque di quelle firme risulterebbero false. «In realtà» continua Borghetti, «né io né il mio difensore, l’avvocato Angelo Branchi, abbiamo ancora ricevuto alcunché; naturalmente ci riserviamo di leggere le motivazioni e
L3assessore Maurizio Borghetti
poi risponderemo sperando in un proscioglimento». Per ogni indagato vale la presunzione di innocenza fino a sentenza definitiva, però il fatto - ancorché veniale (così lo definisce lo stesso Borghetti) - riguarderebbe una vicenda elettorale e quindi particolarmente delicata per un politico. «L’elezione di Formigoni è avvenuta con una maggioranza schiacciante e non sono quindi le eventuali cinque firme false ad inficiarla» ripete Borghetti. Che aggiunge: «Personalmente mi sento tranquillo e sono sicuro che la questione finirà in nulla. Nessun passo indietro, quindi, da par-
te mia, rispetto a nessun obiettivo politico che intenda propormi. Ci sono ben tre gradi di giudizio in Italia e nessun tribunale del popolo, come sembra invocare Bordo». Intanto anche dal suo partito, il Pdl, giungono affermazioni di solidarietà nei confronti dell’assessore al Commercio, Turismo e Sport. Enzo Bettinelli, coordinatore cittadino del Pdl, non ha dubbi: «Esprimo massima fiducia in Borghetti e chi lo attacca lo fa in modo meschino e strumentale ed avvalendosi ancora una volta della macchina del fango. Tutti sappiamo che la raccolta delle firme di sottoscrizione avviene a volte in modo caotico, e qualcosa può scappare al controllo; nel caso specifico si tratterebbe di cinque firme forse irregolari a fronte di diverse decine se non centinaia risultate regolari; quindi Borghetti merita come minimo il riconoscimento della buona fede». La vicenda è però destinata ad avere un seguito sia a palazzo di giustizia con nuovi interrogatori, controdeduzioni e chiarimenti e un possibile rinvio a giudizio, sia anche a livello locale dove gli avversari politici - magari anche colleghi di partito - presumibilmente soffieranno sul fuoco. Tanto più in quanto Maurizio Borghetti ha già dichiarato la volontà di porre la propria candidatura a sindaco di Crema per le prossime elezioni amministrative della primavera.
Intervista a Giovanni Palumbo, neo capogruppo Pdl in consiglio comunale a Crema
«Pini, un malinteso e Pesadori non è più un problema» Ha avuto ragione il sindaco Bruttomesso: «Le dimissioni da capogruppo del Pdl di Francesco Martelli? Vorrà dire che ne eleggeranno un altro». Profezia facile, realizzata in tempi brevi. Giovanni Palumbo, consigliere comunale, subentrato qualche tempo fa al dimissionario ad Agostino Dossena, già vice capogruppo, è dallo scorso giovedì il nuovo capogruppo del Pdl in consiglio comunale a Crema. La sua militanza nel Pdl e nel gruppo consiliare è senza macchia: sempre in sintonia con le decisioni del gruppo e con le proposte della giunta: «A volte
ho avuto» dice, «degli accenni critici ma li ho sempre espressi all’interno degli organismi di partito, mai pubblicamente». Quali obiettivi si prefigge? «Ormai non manca molto alla fine della tornata amministrativa, però uno sforzo per realizzare un miglior collegamento fra gruppo e partito del Pdl è necessario; in fondo è il motivo per cui Francesco Martelli ha lasciato l’incarico, e mi pare giusto riprendere da qui». In che modo? «Già in settimana faremo un primo incontro fra gruppo, Comitato comunale ed assessori di espressione Pdl per
discutere e accordarsi sui punti all’ordine del giorno del prossimo consiglio comunale. Diventerà una prassi: non sempre in passato è avvenuto - anche per impegni professionali dei responsabili - ma ora lo dobbiamo e vogliamo fare». La prima grana è stata la dichiarazione del suo consigliere Emilio Pini di voler abbandonare il gruppo perché non ha tenuto conto della sua espressa volontà di partecipare alle commissioni di indagine e valutazione sul futuro dell’area ex Stalloni. «Già risolta. Si era trattato di un malinteso. A fronte della proposta di
mediazione del presidente del consiglio comunale Antonio Agazzi di affidare il tema dell’utilizzo dell’area di via Verdi alle due commissioni già esistenti del Patrimonio e dell’Ambiente, invece di crearne una nuova, ci si è dimenticati di informare il consigliere Pini che avrebbe trovato spazio nella commissione Ambiente al posto del consigliere Antonio Patrini già presente nella commissione Patrimonio». E con gli altri malumori espressi dai consiglieri Federico Pesadori, Fulvio Lorenzetti ed Elia Avaldi, come la mettiamo? «Federico Pesadori ha lasciato il
gruppo Pdl e non è più un mio problema; Fulvio Lorenzetti ha spesso espresso pubblicamente opinioni personali, ma non ricordo che mai abbia votato contro la maggioranza; Elia Avaldi mi risulta che abbia dichiarato la sua disponibilità a seguire le indicazioni del gruppo purché discusse e fatte proprie dalla maggioranza dei consiglieri, e questo basta». C’è poi l’atteggiamento della Lega che ha lasciato la maggioranza di centrodestra. «E' un problema politico di cui deve occuparsi la segretaria del partito». Potranno arrivare delle sorprese dall’atteggiamento politico del
Giovanni Palumbo, capoguppo PdL in comune
consigliere dell’Udc, partito che scalpita per presentarsi con un proprio candidato sindaco alle prossime elezioni a Crema? «Non lo so; farò di tutto perché non ci siano defezioni per la maggioranza in consiglio comunale».
Tribunale di Crema Esec. Civ. R.G.E. N. 126/2009 - G.E. Dr. Salvatore Cappelleri Registro incarichi N. 94/2010 - Avv. Giuseppe Moretti AVVISO DI VENDITA DI IMMOBILI (quarto esperimento) Vendita senza incanto: 13 dicembre 2011, alle ore 16,30 nello studio dell’Avv. Giuseppe Moretti, professionista delegato, in Crema, Via Frecavalli, 30. Lotto A e lotto B in Comune di Offanengo, Via Mulino Venturino, Lotto A, piena proprietà di allevamento per suini, dismesso da due anni, con annesso villino di pertinenza ad uso abitazione, edificati su area di mq. 21.280 catastali, completamente recintata. L’allevamento è costituito da tredici porcilaie, portici, vecchi fabbricati, vasche di stoccaggio del liquame e accessori vari, della superficie di mq. 2.897,00 circa di stalle oltre a mq. 473,00 circa di parchetti e precisamente da: - porcilaia per allevamento scrofe consistente in un fabbricato, contiguo al portico per deposito attrezzi, costituito da diciassette box con accesso dal corridoio in lato nord; - porcilaia per l’ingrasso consistente in un fabbricato suddiviso con muretti interni in venti box con accesso dal corridoio interno e con annesso parchetto esterno scoperto; - porcilaia per verri consistente in un fabbricato disposto su due corpi di fabbrica di cui uno, contiguo a quello per il ricovero delle scrofe e ad esso comunicante, costituito da dieci box con annessi parchetti esterni scoperti che si estendono per tutta la lunghezza del fabbricato, con accesso dal corridoio posto in lato est comunicante anche con il locale chiuso confinante facente parte dell’altro corpo di fabbrica costituito in parte da locale chiuso ed in parte da portico; - porcilaia per fecondazione scrofe consistente in un fabbricato, contiguo a quello per i verri, costituito da sei box con accesso dal corridoio posto in lato est e con annessi due pollai confinanti in lato est; - porcilaia per magronaggio consistente in un fabbricato costituito da quattro locali con accesso dal corridoio esterno coperto in lato est, ogni locale è suddiviso in sei box, con annessi due locali per la preparazione degli alimenti posti in lato nord; - porcilaia per lo svezzamento consistente in un fabbricato suddiviso in cinque stanzoni, ogni stanzone è diviso in dodici box con accesso
dal corridoio in lato est e con annesse tre autorimesse confinanti e locale autoclave utilizzato come locale caldaia situato nella parte terminale del capannone; - tre porcilaie per il parto consistenti in tre fabbricati di cui il primo è diviso in due stanzoni, ciascuno dei quali destinato a contenere venti gabbie parto da disporsi in doppia fila con la formazione di tre corridoi; il secondo è diviso in due stanzoni contenenti ventiquattro gabbie parto con annessi due parchetti lungo i lati nord e sud della lunghezza pari a quella del fabbricato, con annesso piccolo locale caldaia in lato ovest; il terzo è diviso in due stanzoni contenenti ventiquattro gabbie parto con annessi parchetti esterni lungo i lati nord e sud della lunghezza pari a quella del fabbricato; - porcilaia per scrofette da rimonta consistente in un fabbricato diviso con muretti in dieci box con accesso dal corridoio laterale in lato ovest ed annessi parchetti esterni coperti; - tre piccole porcilaie per scrofe gestanti consistenti in tre fabbricati in disuso e diroccati con annessi parchetti esterni, - portico per ricovero attrezzi, tettoia in parte chiusa e parzialmente crollata, vecchio fabbricato ad uso magazzino, pesa a ponte elettronica costituita da un locale, vasca rettangolare e altra vasca circolare per lo stoccaggio del liquame. Il villino ad uso abitazione, della superficie commerciale complessiva di mq. 217,00 circa, di pertinenza dell’allevamento, disposto su due piani, è ubicato in angolo sud-est del complesso produttivo ed ha un portico ed area di pertinenza adibita a giardino. E’ costituito, al piano rialzato, da ingresso, corridoio centrale e bagno, soggiornopranzo, cucina, tre camere e scala; al piano seminterrato da cantina, lavanderia, locale caldaia e altri due locali, questi ultimi due con finiture al civile, nonché da piccolo fabbricato di pertinenza in corpo di fabbrica staccato costituito da lavanderia, deposito, due docce e un wc. Prezzo base € 421.390,69 (quattrocentoventunomilatrecentonovanta/69); Lotto B, piena proprietà di due unità immobiliari in disuso, l’una costituita da un vecchio mulino censito come deposito e l’altra censita come tettoia chiusa. Il vecchio mulino fa parte di un più ampio fabbricato costituito da due corpi di fabbrica di cui uno posto a nord e l’altro a sud dell’area
cortilizia di pertinenza. Il corpo di fabbrica posto a nord del cortile è costituito da un piccolo portico, un ripostiglio e due locali di cui uno trattasi di ex stalletta per maiali e l’altro trattasi di magazzino. Il copro di fabbrica posto a sud del cortile, consistente in mulino per la macinazione del grano, è disposto in parte su due ed in parte su tre piani ed è costituito al piano terra, da portico e tre locali ad uso deposito, locale con il vecchio impianto di macinazione, scala a rampa unica; al piano primo da quattro locali adibiti a deposito; al piano secondo da due locali sottotetto. La tettoia è costituita da un unico locale rustico di mq. 48 e fa parte di un più ampio fabbricato di un piano. Prezzo base € 36.998,44 (trentaseimilanovecentonovantotto/44). Offerte da depositare, per ogni singolo lotto, in bollo ed in busta chiusa, presso la Cancelleria delle Esecuzioni Immobiliari del Tribunale di Crema entro le ore 12,00 del giorno non festivo precedente la vendita, nella quale va inserito l’assegno circolare, per cauzione, non trasferibile, dell’importo pari al 10% del prezzo offerto, intestato alla Proc. Esec. Imm. N. 126/2009 R.G.E. Tribunale di Crema. Vendita all’incanto: 29 dicembre 2011, alle ore 16,30 nello studio dell’Avvocato delegato, prezzo base dei sei lotti: lotto A € 421.390,69, offerte in aumento non inferiori ad € 20.000,00 e lotto B € 36.998,44, offerte in aumento non inferiori ad € 3.000,00. La domanda di partecipazione all’incanto, per ogni singolo lotto, in bollo, va depositata presso la Cancelleria delle Esecuzioni Immobiliari del Tribunale di Crema entro le ore 12,00 del giorno non festivo precedente la vendita, unitamente all’assegno circolare, come sopra indicato, dell’ importo pari al 10% del prezzo base e medesima intestazione. Maggiori informazioni presso: l’Avv. Giuseppe Moretti, Tel. 0373/84938-Fax 0373/86357, e-mail avv.gmoretti@libero.it; il custode giudiziario nominato, Istituto Vendite Giudiziarie e all’Asta Srl, Tel. 0373/80250, anche per visionare l’immobile; la Cancelleria del Tribunale di Crema ove potranno essere chieste anche informazioni relative alle generalità del debitore. Relazione di stima, ordinanza di vendita e avviso di vendita con le modalità di partecipazione alla vendita sono pubblicati sui siti internet www.astegiudiziarie.it e www.giustizia.brescia.it. Crema, lì 17 ottobre 2011 Avv. Giuseppe Moretti
Crema
Venerdì 21 Ottobre 2011
Il Cai compie 80 anni. La sezione organizza ogni anno iniziative per gli 800 soci di ogni età, con lo scopo di fare conoscere la montagna. Eventi di fine settimana
Alpinisti si diventa, ogni mese
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a sezione cremasca del Cai (Club alpino italiano) compie 80 anni; tanti ne sono passati dalla fondazione, nel 1931, a opera dei primi 100 soci. Oggi può contare su circa 800 iscritti, a cui vengono offerte tutta una serie di attività durante l'anno, pensate appositamente per le diverse fasce di età, visto che il Cai è strutturato per far fronte alle esigenze di ogni generazione. «Lo scopo principale della nostra attività è quello di far conoscere la montagna a 360 gradi» ci spiega il presidente della sezione, Marco Costi. «Quindi: escursionismo e alpinismo, con un occhio alla tutela dell'ambiente e, non ultimo, un’attenzione anche per chi sulla montagna ci vive». Le attività annuali si articolano in diversi indirizzi: quello giovanile, che va dai 7 ai 17 anni e quello rivolto agli adulti; entrambe comprendono un'uscita al mese. A breve, sul sito della sezione (www. caicrema.it), sarà presentato il programma delle iniziative per il nuovo
anno, comprese quelle della scuola padana di alpinismo e sci alpinismo, fondata negli anni Novanta in collaborazione con il Cai di Cremona, le cui attività si svolgono in parte anche a Crema. Per informazioni ed eventuali iscrizioni ci si può rivolgere anche alla sede di via Donati 10, aperta il martedì e il venerdì, dalle 21 alle 23.30. «A disposizione dei soci» continua Costi, «abbiamo anche la
Lunedì, alle 17, presso la sala Pietro da Cemmo, all'interno del museo Sant'Agostino, si terrà un convegno dal titolo: «Mercato del lavoro: prospettive e nuove opportunità». L'incontro, patrocinato dal Polo della cosmesi, è organizzato dall'agenzia interinale Articolo 1, che proverà a far luce sulla legislazione attuale, non sempre conosciuta, in tutti i suoi meandri, dagli addetti ai lavori. Ne abbiamo parlato con il presidente del Polo, Opimio Chironi: «È evidente che oggi ci sia incertezza riguardo al futuro del nostro territorio, perché in alcune aree d'Europa il costo del lavoro è più basso e l'ipotesi di delocalizzare parte della produzione può divenire allettante. Il nostro problema, quindi, è quello di trovare il modo di valorizzare la nostra eccellenza e i nostri prodotti di qualità, il valore aggiunto delle nostre aziende, al-
palestra arrampicata, che l'amministrazione comunale ha inaugurato nel 2008 in via del Picco, aperta dal lunedì al giovedì, dalle 20.30 alle 22.30, e che l'anno scorso ha fatto registrare 2mila e 500 presenze, oltre ai mille studenti delle scuole della città, che hanno potuto utilizzarla negli orari di educazione fisica. Tutto questo è possibile grazie ai nostri volontari, gente esperta che conosce la montagna».
Per celebrare gli 80 anni, la sezione ha festeggiato nella sua baita in Val Camonica, a maggio e, in questo mese, ha organizzato un open day in palestra, lo scorso 2 ottobre, mentre il 9 ha tenuto una castagnata in sede. «Soprattutto, ci siamo concessi una gita sull'Etna. È la prima volta che il Cai di Crema affronta un'uscita così impegnativa; siamo arrivati fino a 3mila metri di quota». Il prossimo appuntamento è per domani, alle 21, al teatro dell'oratorio di Ombriano, per incontrare l'alpinista Christoph Hainz. Domenica, poi, ci sarà la festa di chiusura dell'alpinismo giovanile ad Avolasio. Ma non è finita: sabato 19 novembre, ci sarà la giornata dedicata alla «Montagna terapia» per ragazzi disabili e, la sera, alle 21, una proiezione di foto, nella sede di via Donati, scattate durante il pellegrinaggio in bici di un socio, da Crema a Gerusalemme; la serata è aperta a tutti. Gionata Agisti
Continua il dramma della scuola italiana
La Rete Scuole Crema è tornata sulla situazione negli istituti scolastici. Prosegue il taglio degli insegnanti. Dal 2009 al 2011 sono stati eliminate 81.120 cattedre e per l’anno scolastico 201112 sono state soppresse 16.699 cattedre. La soluzione del problema del precariato è stata individuata dal gover no nel passaggio dall’instabilità occupazionale alla disoccupazione. Il tempo pieno non esiste più. Nella scuola primaria il tempo pieno è stato drasticamente ridimensionato (è lo stesso ministero a parlare di una classe su quattro con questo modulo). In molti altri casi l’orario è stato ridotto, penalizzando il tempo mensa o tagliando i pomeriggi. Tagliati anche 11.200 docenti di inglese, insegnamento trasferito agli insegnanti comuni. Diminuzione di fatto degli insegnanti di sostegno. Se è vero che gli insegnanti di sostegno rimangono a quota 94 mila, i disabili sono
Cosmesi, lunedì dibattito sul mercato del lavoro nel settore trimenti sarà molto difficile competere con i Paesi emergenti». «La soluzione a cui stiamo pensando» continua Chironi, «è il marchio “made in Italy” di cui deve essere tutelata la trasparenza e l'affidabilità. Il dibattito in questo senso è aperto ma trovare una soluzione non sarà qualcosa di immediato: c'è, ad esempio, il problema delle materie prime, che in Italia non abbiamo e quindi dobbiamo far arrivare dall'estero. Comunque, ho messo questo tema all'ordine del giorno dei lavori del Polo della Cosmesi e dovremmo riuscire a discuterne già dalla prossima riunione, prevista entro novembre». Dello stesso parere è anche Renato Ancorotti. «Ci sono alti e bassi ma il
settore tiene, soprattutto perché esportiamo e questo aiuta non poco, però un marchio “made in Italy” serve e bisogna far chiarezza su cosa si intende: ci deve essere una filiera italiana, da cui possa trasparire che il prodotto è realizzato e sigillato nel nostro Paese. Poi, il confezionamento e l'etichettatura potrebbero anche essere fatti all'estero ma l'importante è che il prodotto non venga più aperto. A questo proposito, c'è un po' di confusione nel mondo della cosmetica». Riguardo al convegno di lunedì, Ancorotti auspica che possa essere l'occasione per stimolare un dibattito anche in merito all'esigenza di un'agenzia interinale, in grado di preparare lavoratori
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specializzati nel mondo della cosmetica e offrirli alle aziende nei momenti di maggior esigenza; si tratta del cosiddetto «staff leasing» che consiste nella somministrazione di lavoratori da parte di agenzie che li assumono a tempo indeterminato. Lo «staff leasing», molto impiegato negli Stati Uniti, ha riscosso uno scarso successo in Italia, anche a causa della ferma opposizione da parte dei sindacati, che temono possa aggirare le tutele per il lavoro subordinato ma, dopo essere stato abrogato nel 2007, è poi stato reintrodotto dal legislatore. «Il Polo della Cosmesi ha favorito la crescita di un gran numero di terzisti, che costituiscono un patrimonio del no-
cresciuti di 7mila unità nell’ultimo anno. Nelle scuole lombarde, ad esempio, ci sono 2.272 disabili in più, mentre i numeri del sostegno sono invariati. Più alunni per classe. Aumenta il numero di alunni per classe (sempre più frequenti le classi di 30 alunni e più, specialmente nelle prime del secondo ciclo, dove più difficile e delicata è l’attività didattica ed educativa). A che cosa serve vincere i ricorsi? Il ricorso di docenti e genitori contro le classi-pollaio è stato vinto, ma per ragioni misteriose ci ritroviamo ancora con gli stessi 30 alunni e più per classe. Che cosa intende il ministro Gelmini quando parla di meritocrazia? Forse si riferisce all’équipe superpagata di esperti ministeriali che hanno predisposto griglie di valutazioni sbagliate per i test Invalsi di terza media? A quelli che hanno preparato le quasi mille domande errate per il Concorso dei dirigenti scolastici?
stro territorio ma, se vogliamo garantire loro la possibilità di un impiego più serio, trovo che quella dello staff leasing sia la soluzione migliore». Che fare in futuro? «Quello che potrebbe fare è sollecitare un incontro tra le varie agenzie interinali, perché si confrontino e promuovano un consorzio che abbia come obiettivo la creazione di una manodopera specifica. Una cosa è sicura: la manodopera specializzata oggi è carente e a questo problema è legato quello dei nostri contratti di lavoro, che rientrano genericamente nell'ambito chimico, mentre avremmo necessità di trovare uno strumento più preciso. Sollecitate da noi, alcune agenzie, così come il mondo della scuola, si stanno già muovendo in questo senso, organizzando corsi specifici».
Tribunale di Crema
Tribunale di Crema
Tribunale di Crema
Avviso di vendita di immobili ( quinto esperimento ) Esec. Civ. R.G.E. n. 64/2007 - R.I. n. 11/2010 - G.E. dott. Salvatore Cappelleri - Professionista delegato: avv. Giulio Cerioli, Via Diaz n. 1/A Crema, tel. 0373 256131 fax. 0373 86119 e-mail giulio.cerioli@apiuci.com - Vendita senza incanto: 20 dicembre 2011 alle ore 14,00, presso lo studio del delegato. Lotto unico In Comune di Ricengo, Frazione Bottaiano, Via Campo San Michele, 24, piena proprietà di appartamento disposto su tre piani facente parte di una villa trifamiliare con annessa area cortilizia e accessori di pertinenza comuni con altra unità immobiliare adibita ad abitazione di cui alla Particella 264, Subalterno 2. E’ costituito al piano terra da ingresso, soggiorno, cucina, bagno-lavanderia, ripostiglio e scala; al piano primo da due camere, due bagni, atrio e scala; al piano secondo da vano scala e locale di sgombero. E’ compresa la proporzionale quota di comproprietà degli enti e parti comuni, nonché la quota in ragione di un mezzo degli spazi ed enti comuni di pertinenza della unità immobiliare ad uso abitazione di cui sopra, consistenti nell’area cortilizia, box ad uso autorimessa, locale deposito adibito a forno, altro locale deposito adibito ad autoclave e tettoia. Prezzo base: euro 69.609,37. Offerte da depositare in bollo e in busta chiusa presso la Cancelleria delle Esecuzioni Immobiliari del Tribunale di Crema entro le ore 12,00 del giorno non festivo precedente la vendita, con unito assegno circolare, per cauzione, non trasferibile, pari al 10% del prezzo offerto, intestato alla Proc. Esec. Imm. n.64/2007 R.G.E. Tribunale di Crema. Vendita all’incanto: 10 gennaio 2012 alle ore 14,00 presso lo studio del professionista delegato al prezzo base di euro 69.609,37. Offerte in aumento non inferiori ad euro 5.000,00. La domanda di partecipazione all’incanto, in bollo, dovrà essere depositata nella Cancelleria delle Esecuzioni Immobiliari del Tribunale di Crema, non oltre le ore 12,00 del giorno non festivo precedente la vendita, con allegato assegno circolare per cauzione pari al 10% del prezzo base, intestato come sopra. Custode Giudiziario: Istituto Vendite Giudiziarie e all’Asta Srl tel. 0373 80250, anche per visionare l’immobile. Maggiori informazioni potranno essere fornite dalla Cancelleria Esecuzioni Immobiliari del Tribunale di Crema. Sui siti www.crema.astagiudiziaria.com, www.astegiudiziarie.it e www.giustizia.brescia.it è pubblicata la relazione di stima dell’immobile unitamente all’ordinanza di vendita e alla versione integrale del presente avviso. Crema, 17 ottobre 2011 avv. Giulio Cerioli
Esec. Civ. R.G.E. N. 182/2009 - G.E. Dr. Salvatore Cappelleri Registro incarichi N. 101/2010 - Avv. Giuseppe Moretti AVVISO DI VENDITA DI IMMOBILI (quarto esperimento) Vendita senza incanto: 13 dicembre 2011, alle ore 15,30 nello studio dell’Avv. Giuseppe Moretti, professionista delegato, in Crema, Via Frecavalli, 30. Lotto A e lotto B, in Comune di Crema, Viale Alcide De Gasperi 56/62A, piena proprietà di posto auto scoperto per ciascun lotto, entrambe posti al piano seminterrato del complesso direzionale denominato “Nuovo Centro Direzionale di Crema”. E’ compresa nella vendita la quota di comproprietà degli enti e parti comuni del fabbricato, compreso il cortile comune di cui al sub. 1, quota pari a 0,0786 (zerovirgolazerosettecentottantasei) millesimi per ciascun posto auto. Prezzo base € 1.506,10 per ciascun lotto. Offerte da depositare, per ogni singolo lotto, in bollo ed in busta chiusa, presso la Cancelleria delle Esecuzioni Immobiliari del Tribunale di Crema entro le ore 12,00 del giorno non festivo precedente la vendita, nella quale va inserito l’assegno circolare, per cauzione, non trasferibile, dell’importo pari al 10% del prezzo offerto, intestato alla Proc. Esec. Imm. N. 182/2009 R.G.E. Tribunale di Crema. Vendita all’incanto: 29 dicembre 2011, alle ore 15,30 nello studio dell’Avvocato delegato, lotto A e lotto B, prezzo base € 1.506,10 per ciascun lotto, offerte in aumento non inferiori ad € 500,00 per ciascun lotto. La domanda di partecipazione all’incanto, per ogni singolo lotto, in bollo, va depositata presso la Cancelleria delle Esecuzioni Immobiliari del Tribunale di Crema entro le ore 12,00 del giorno non festivo precedente la vendita, unitamente all’assegno circolare, come sopra indicato, dell’importo pari al 10% del prezzo base e medesima intestazione. Maggiori informazioni presso: l’Avv. Giuseppe Moretti, Tel. 0373/84938-Fax 0373/86357, e-mail avv.gmoretti@libero.it; il custode giudiziario nominato, Istituto Vendite Giudiziarie e all’Asta Srl, Tel. 0373/80250, anche per visionare l’immobile; la Cancelleria del Tribunale di Crema ove potranno essere chieste anche informazioni relative alle generalità del debitore. Relazione di stima, ordinanza di vendita e avviso di vendita con le modalità di partecipazione alla vendita sono pubblicati sui siti internet www. astegiudiziarie.it e www.giustizia.brescia.it. Crema, lì 17 ottobre 2011 Avv. Giuseppe Moretti
Esec. Immob. n.186/2009 R.G.E. (Reg. Incarichi n.104/2010) G.E.: Dott. S. Cappelleri. Estratto avviso di Vendita di Immobili (IV esperimento) Professionista Delegato: Avv. Corrado Locatelli con studio in Crema, P.zza Garibaldi n. 9.Vendita senza incanto: 14 Dicembre 2011 ore 15,00 presso lo studio del delegato. Lotto unico: In Comune di Dovera (CR) Via Umberto I n. 45/H, appartamento posto al piano secondo, inserito nel complesso residenziale “Residenze Dovera Nord”, composto da ingresso, soggiorno,cucina abitabile, disimpegno,due camere da letto, due bagni ed un ripostiglio, un box auto con zona cantina al piano terra. Edificio conforme alla normativa urbanistica ed edilizia. L’immobile si trova in condizioni di manutenzione ottime. Non è presente alcuna caldaia nell’appartamento. Il fabbricato ad uso abitativo ha una superficie commerciale complessiva di 125,21. All’Agenzia delle Entrate-Ufficio di Crema non risulta alcun contratto di locazione immobiliare registrato. L’immobile al momento del sopralluogo del perito è risultato disabitato, inutilizzato e privo di arredi. Dati catastali e confini come in atti. Custode Giudiziario: Istituto Vendite Giudiziarie ed all’Asta s.r.l.. Prezzo base: €. 71.718,75=. Offerta da depositare in bollo ed in busta chiusa presso Cancelleria delle Esecuzioni Immobiliari Tribunale di Crema entro le ore 12,00 del 13.12.2011 con unito assegno circolare per cauzione pari al 10% del prezzo proposto dall’offerente intestato a “ Tribunale di Crema – Procedura Esecutiva Immobiliare n. 186/2009 R.G.E.” Vendita con incanto: 04.01.2012 ore 15,00 presso lo studio del delegato. Prezzo base: €. 71.718,75= con offerte in aumento non inferiori ad €. 5.000,00=. La domanda di partecipazione all’incanto dovrà essere depositata presso la Cancelleria del Tribunale entro le ore 12,00 del giorno non festivo precedente la vendita, con unito assegno circolare, come sopra intestato, per cauzione di €. 7.171,87=. Maggiori informazioni: presso il professionista delegato, Avv. Corrado Locatelli (tel. 0373 257145), la Cancelleria Esec. Immob. Tribunale di Crema e l’Istituto Vendite Giudiziarie ed all’Asta s.r.l. (tel. 0373 80250). Ordinanza G.E., perizia ed avviso di vendita con modalità di partecipazione consultabili sui siti Internet www.astagiudiziaria. com, www.astegiudiziarie.it, www.tribunalecrema.it, www. giustizia.brescia.it. Avv. Corrado Locatelli Crema lì 24 Ottobre 2011
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Crema
Venerdì 21 Ottobre 2011
ORCHESTRA DI FIATI DI CREMA
Trionfo con Serata all’Opera Applausi scroscianti in teatro
L’ospedale Maggiore, insieme ad altre realtà del territorio, punta sulla qualità e la professionalità degli operatori: sarà applicato un regolamento ben chiaro
Prelievi a domicilio, le novità
D L’Orchestra di Fiati dell’Associazione Musicale il Trillo di Crema, sabato 15 ottobre ha sbancato il San Domenico. Ad assistere alla prima dell’Orchestra al teatro cittadino, sono accorse centinaia di persone. I 400 posti in sala sono stati occupati in pochissimo tempo. Di fronte alla sala gremita di gente, l’Orchestra di Fiati del Trillo abilmente diretta dal giovane maestro Yuri Boschiroli, stupisce fin dall’inizio con l’inaspettato e fuori programma Te Deum eseguito inizialmente a sipario chiuso, impatto smagliante e d’effetto che accompagna il pubblico verso le emozionanti note dell’ Inno degli italiani. E proprio ricordando il 150° anniversario dell’Unità d’Italia, il programma musicale conduce la platea già entusiasta, in un coinvolgente viaggio alla scoperta dei principali operisti italiani quali, in primis Giuseppe Verdi, ma anche Ruggero Leoncavallo, Pietro Mascagni, Gioacchino Rossini e molti altri ancora. Si entra quindi nel vivo del concerto «Serata all’Opera», a favore della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori, con l’armonia imponente del primo brano in programma: Marcia dall’opera «Ernani» di Giuseppe Verdi. Successivamente la formazione interpreta egregiamente lo stile fine e sentimentale dell’Intermezzo dall’opera «Cavalleria Rusticana» di Pietro Mascagni in cui la frase principale viene affidata al dolce suono del flauto solista che propone un’emozionante ed apprezzata interpretazione della melodia. La prima parte del concerto prosegue con brani tratti dall’opera Rigoletto dello stesso Verdi: le due famosissime composizioni «la donna è mobile» e «questa o quella per me pari sono». Ad impersonare l’originale Duca di Mantova, il tenore Lorenzo Pollastri accompagnato dalla duttilità dell’Orchestra Cremasca. Toccante ed ispirata pagina quella del Coro di crociati e pellegrini – «O signore dal tetto natio» dall’opera «I Lombardi alla prima crociata» di cui gli abili musicisti ne delineano i colori caratterizzati dal chiaro riferimento a Nabucco, per poi affrontare l’impegnativo ed appassionato brano «Vesti la giubba» dall’opera «Pagliacci» di Ruggero Leoncavallo, sempre interpretato dal tenore Lorenzo Pollastri. Onda sonora e trascinante invece quella della Rossini Marche, brano di chiusura della prima parte della serata seguita da grandi applausi, nella quale il pubblico estasiato ha potuto riconoscere celebri brani dalle opere «Guglielmo Tell» e «Il Barbiere di Siviglia». La seconda parte del concerto che vede l’esibizione della Filarmonica Castiglionese, rinomata e numerosa formazione lodigiana diretta dal maestro Claudio Montironi che ha proposto egregie interpretazioni de la Fanfara dei Mille, composta dallo stesso Montironi, per poi passare all’intramontabile Sinfonia dall’opera «Nabucco» di Giuseppe Verdi, alla spumeggiante Puccini in concert, un simpatico arrangiamento su brani d’opera tratti dal repertorio del compositore toscano Giacomo Puccini quali «Un bel di» dall’opera «Madame Butterfly», «E lucevan le stelle» dall’opera «Tosca», «O, mio babbino caro» dall’opera «Gianni Schicchi», «Nessun Dorma» dall’opera «Turandot» per poi concludere il riuscitissimo concerto con il Gran Finale – Atto II dall’Opera «Aida» di Giuseppe Verdi. Stanchi ma molto soddisfatti Paolo Patrini e Denise Bressanelli, rispettivamente presidente e direttore artistico dell’Associazione Musicale il Trillo, organizzatori ed ideatori de «Serata all’opera».
di Gionata Agisti
a qualche giorno, i prelievi domiciliari sono più sicuri. L'ospedale di Crema ha dato il via libera a un progetto che ha l'obiettivo di mettere la parola fine ai disagi che caratterizzavano un servizio sanitario tra i più richiesti in tutto il territorio. L'iniziativa, nel pieno rispetto delle norme regionali e nazionali, risulta essere tra le prime in tutta la Lombardia a voler fornire un servizio di qualità a tutti i cittadini e, in particolare, ai soggetti più deboli. Ad affiancare l'ospedale in questa impresa, ci sono altre otto realtà del territorio, i cui operatori – sono 50 al momento, ma potranno aggiungersene altri in futuro - hanno frequentato un corso appositamente organizzato dall'azienda ospedaliera, tramite il supporto del Laboratorio di analisi, diretto dal dottor Mario Cassani, dove hanno appreso le indicazioni ne-
A sinistra l'ospedale Maggiore di Crema A destra il direttore Luigi Ablondi
cessarie per l'esecuzione corretta dei prelievi, l'attenzione dovuta all'utilizzo delle provette e al trasporto dei campioni da analizzare; il tutto per ridurre al massimo il rischio di contaminazione del materiale prelevato. «Fino ad ora» precisa il direttore generale dell'ospedale, Luigi Ablondi, «queste operazioni venivano eseguite a volte da personale esterno agli enti specializzati, con il risultato di impedire il raggiungimento di uno standard qualitativo
ben definito. Ora, invece, gli enti coinvolti applicheranno un regolamento chiaro, così da garantire gli utenti». Le otto realtà interessate sono: la cooperativa Prontocura e le cooperative Igea, Archè, Krikos e Progetto Salute, L'Ospedale dei Poveri di Pandino, la Fondazione Benefattori Cremaschi e la casa di riposo di Soncino. I loro operatori, dotati di cartellino di riconoscimento, forniranno il servizio non solo agli aventi diritto - invalidi al 100% o comunque
con certificato medico; in questo caso gratis - ma anche a tutti coloro che non possono recarsi ai centri di prelievo, per ragioni di diversa natura: da questioni di difficoltà di trasporto a motivi di comodo; in quest'altro caso, è prevista una tariffa, che comunque non potrà superare i 20 euro. Presto, sarà istituito un numero telefonico specifico e, tramite una campagna informativa adeguata, si cercherà di raggiungere il maggior numero possibile di soggetti interessati.
DISTRETTO LIONS
L’assise al San Domenico: «Puntare sulla qualità dei soci»
Quindici fra governatori, president e past president schierati sul palcoscenico del teatro S. Domenico di Crema - esaurito in ogni ordine di posti - accanto alla padrona di casa, la cremasca Adriana Cortinovis Sangiovanni governatore distrettuale, per celebrare il Congresso d’autunno del distretto 108 ib 3 Italia. Si tratta del distretto Lions che raggruppa i circoli di Cremona, Lodi, Piacenza e Pavia per un totale di 66 sezioni di club. Dopo i saluti di rito del presidente del consiglio dei governatori, Naldo Anselmi, del presidente del consiglio comunale di Crema Antonio Agazzi,
dell’assessore provinciale Paola Orini e la premiazione con una onorificenza del club del tenente colonnello Michele Cozzolino comandante provinciale dei Carabinieri, è toccato alla professoressa Adriana Cortinovis, affiancata dai vice governatori Dino Gruppi e Cesare Omodeo Zorini, pronunciare l’intervento principale di apertura del Congresso. La presidente del Distretto Lions ib 3 ha ricordato i momenti principali della attività ultima; in particolare la partecipazione al Congresso mondiale ad Atlanta (USA), ed ha illustrato brevemente i prossimi impegni, congratulandosi per i collaboratori e tutti i soci per la sempre attiva partecipazione a tutte le iniziative. Ecco un passaggio dell’intervento della presidente Adriana Cortinovis. «In un contesto di crisi dell’associazionismo, che coincide anche con momenti oggettivi di debolezza sociale ed economica, è necessario che il nostro movimento si rinnovi per diventare un punto di riferimento, un raggio di luce nel contesto di disvalori che ci circonda. Ecco perché abbiamo bisogno di nuovi soci, preparati, formati, scelti per la loro vocazio-
ne al servizio, che siano in grado di portare energia e spunti nuovi, creatività e slancio in certe situazioni di torpore. Ecco perché (ed è stato più volte ribadito) non dobbiamo puntare sul numero ma sulla qualità dei soci, sulla presenza delle quattro generazioni nel club, sull’apertura ai giovani e sull’aiuto nel passaggio da Leo a Lions». Interessante e particolarmente seguito ed apprezzato è stato l’intervento della presidente del distretto Leo (i giovani del Lions) Paola Scorletti, che ha ricordato l’entusiasmo che caratterizza i giovani nella realizzazione dei loro progetti. E’ seguita la presentazione di alcuni service che il Dipartimento Lions ib 3 intende attuare per l’anno sociale 2011/12 . In particolare è stato proposto la realizzazione di un convegno da parte di »Cittadinanza Umanitaria Attiva» sul tema della diffusione di una “cultura della corretta alimentazione”, nonché un articolato progetto da parte del Dipartimento Comunicazione e Immagine per una più ampia approfondita e corretta informazione lionistica. Alla fine l’assemblea ha approvato in modo unanime il bilancio consuntivo 2010/11 e il preventivo 2011/12.
LIONS CASTELLEONE
Charter: chi è stato premiato e perché. E cosa riserva il futuro
Sotto la presidenza di Paolo Doldi, il Lions Club Castelleone ha festeggiato la propria Charter nella sede del sodalizio di parco Oriolo. I numerosi ospiti e soci sono stati accolti dalla melodia del Corpo bandistico G. Verdi, orgoglio della città di Castelleone. Durante il momento più sentito e coinvolgente della serata, il presidente ha provveduto a consegna a Luca Tabattoni, vice presidente del corpo bandistico G. Verdi, un contributo per l’acquisto di nuove divise. A Suor Elvira Allevi, dirigente scuola paritaria Matilde di Canossa, e a
Giuseppe Bertesago, presidente scuola paritaria Matilde di Canossa, un contributo per le attrezzature scolastiche dovute all’ampliamento della scuola. A Luigi Priori, presidente associazione «Il Dosso» le tute sportive per i ragazzi portatori di handicap che svolgono attività sportive presso l’associazione. Tutti hanno sottolineato quanto il Club ha fatto nei 7 anni di vita per il territorio, con la certezza che l’impegno di servizio sarà maggiore in futuro. Sono stati inoltre consegnati riconoscimenti: al professor Angelo Lacchini, come
ringraziamento della ricerca svolta per i cartelli turistici a descrizione dei monumenti più significativi di Castelleone che riportano il logo Lions e sono parte del progetto cittadinanza umanitaria. Si rimarca che il Club di Castelleone sin dalla sua fondazione si è prodigato affinchè Castelleone assumesse il ruolo di Città, il cui titolo è stato ufficializzato in questi giorni. Inoltre il socio Mario Bertazzoni è stato insignito per l’impegno profuso nell’attività del Cardio Lions, espressa anche grazie all’ausilio di tutti i soci.
Crema
Venerdì 21 Ottobre 2011
Firme contro la soppressione
Risposta positiva dei cremaschi. «La città ha capito il problema» ha detto Aiello
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530 cittadini cremaschi contrari alla chiusura del tribunale. “Non ci sarebbe alcun risparmio”, spiega il presidente degli avvocati, Ermete Aiello. «Al contrario, il trasferimento a Cremona di pratiche e personale richiederebbe amenti della spesa». La raccolta proseguirà nel circondario.
L’Avvocato della parte in Mediazione
La Camera di commercio, in collaborazione con l'Isdaci, Istituto scientifico per l'arbitrato, la mediazione e il diritto commerciale, organizza nelle giornate di martedì 22 e 29 novembre 2011 un corso di formazione per avvocati in materia di mediazione. Il corso si prefigge di informare i professionisti sulle peculiarità della mediazione e fornire loro gli strumenti necessari per offrire ai propri clienti un'assistenza completa. Il corso ha una durata di 16 ore suddivise in 2 giornate e si avvale di docenti accreditati presso il ministero di Giustizia: Lydia Ansaldi, avvocato, arbitro e mediatore e Nicola Soldati, avvocato, arbitro e mediatore. Il costo delle due giornate è di 200 euro, IVA esente. Per la frequenza al corso l'Ordine degli avvocati di Cremona riconoscerà n. 13 crediti formativi. Il termine di presentazione delle domande è l'11 novembre 2011. Per informazioni e iscrizioni contattare servimpresa@cr.camcom.it
Ermete Aiello
Da qualche tempo, nell'ambito della discussione su dove tagliare, per salvaguardare i conti pubblici dello Stato, si è riaffacciata l'ipotesi di snellire il numero dei tribunali italiani, sopprimendo quelli delle città più piccole, come Crema, appunto. Per scongiurare questa eventualità, l'Ordine degli avvocati della città, presieduto da Ermete Aiello, ha promosso una raccolta firme, che si è tenuta sabato e domenica scorsi e che ha raggiunto un ottimo risultato. «C'è soddisfazione da parte dell'Ordine per la risposta di Crema alla nostra iniziativa» commenta Aiello. «In due giorni abbiamo raccolto 1.530 firme. Ha
La biblioteca di Pandino: le attività A Pandino, un inverno e una primavera ricchi di iniziative sono stati programmati dalla Biblioteca. Dal 23 ottobre al 29 aprile, infatti, quasi ogni domenica pomeriggio è in programma una proposta culturale, a ingresso libero e gratuito, con inizio alle ore 15.30. Torna, infatti, per il sesto anno consecutivo il ciclo di incontri «Quattro passi nell’arte», organizzati dal Servizio Informamusica in collaborazione con la biblioteca comunale di Pandino, con un interessante e ricco programma. Prenderà il via, invece, quest'anno la rassegna di presentazione di libri «Sentieri di carta», organizzata dalla Biblioteca Comunale in collaborazione con la casa editrice lodigiana «Linee infinite».
firmato gente di ogni condizione: politici, professionisti, persone comuni. La città ha capito qual è il problema: la difesa del nostro tribunale non è qualcosa che riguarda solo gli avvocati e i loro interessi, ma è una questione che coinvolge tutti quanti, perché l'eventuale soppressione del tri-
bunale di Crema andrebbe a scapito di tutta una serie di servizi di cui può beneficiare il cittadino: il casellario penale, le dichiarazioni di successione e via dicendo». A chi potrebbe pensare che tagliando a Crema si avrebbe qualche risparmio, il presidente Aiello replica: «Nessun risparmio
economico. Il tribunale di Cremona avrebbe serie difficoltà ad assorbire quello di Crema perché i suoi spazi sono saturi e quindi, al contrario, ci vorrebbero costi aggiuntivi; senza contare l'appesantimento che ne deriverebbe per il tribunale del capoluogo, in termini di cause da seguire. Eventualmente, sarebbe meglio alleggerire il carico per le realtà più grosse, per consentire loro di lavorare meglio. L'unica spesa che effettivamente verrebbe tagliata è quella legata alla manutenzione ordinaria ma è bene sapere che già adesso lo Stato si accolla solo il 30% di questi costi mentre il resto è a carico della comunità cremasca». Alla raccolta firme, come si accennava, hanno aderito anche alcuni politici del territorio, come il consigliere regionale Agostino Alloni e la senatrice Cinzia Fontana, entrambi del Partito democratico. La senatrice e altri rappresentanti delle istituzioni locali, insieme allo stesso avvocato Aiello, sono stati ricevuti, qualche settimana fa, al ministero della Giustizia, dove è stato detto loro che non esiste ancora una decisione in merito. L'avvocato Aiello, tuttavia, intende sgombrare il campo da ogni equivoco: «Se avessimo aspettato i politici, per iniziare questa nostra battaglia, saremmo ancora fermi. I partiti non stanno facendo assolutamente nulla, e nemmeno le associazioni di categoria». La raccolta firme proseguirà ora anche nel circondario, a Spino, Pandino e Rivolta. Poi, tutta la documentazione verrà consegnata al ministero di Giustizia. Gionata Agisti
Domenica milonga Especial con «El Nico»
Iniziate le lezioni del mercoledì con i maestri Alberto Scarico e Sabrina Rovelli, è cominciata anche la nuova stagione di tango argentino a Santacrus (via Mulini, 22 a Santa Maria) con la programmazione mensile di iniziative ed eventi. Ogni giovedì si svolge la pratica libera, dalle 21 alle 24 (contributo di 3 euro). Mentre per mercoledì 26 ottobre dalle 19,15 alle 20,15 è programmata la lezione di tecnica con i maestri Alberto e Sabrina. Domenica 23 ottobre, infine, è stata programmata la Milonga «Especial» dalle 21,30 alle 24,30: ingresso di 5 euro. Musicalizza «El Nico» (nella foto). La milonga è preceduta, alle 20.30, dalla tortellata cremasca (prenotazione obbligatoria). Per informazioni e prenotazioni: Renata 3381980563- info@tangosantacrus.it - www. tangosantacrus.it
I volontari della Festa dell’Unità festeggiano
Venerdì scorso, nella Villa Toscanini, a Ripalta Guerina, si è tenuta la tradizionale «cena della festa» con tutti i volontari della festa Democratica di Ombrianello. Oltre a voler festeggiare insieme il successo della manifestazione al podere Ombrianello, la serata è stata
Ricerchiamo urgentemente OPERAIE PER SETTORE COSMETICO con esperienza e disponibili ad eventuali turnazioni. Sede di lavoro: vicinanze Crema. Ddl spa ricerca, per azienda operante nel settore cosmetico, RESPONSABILE DI LINEA. E’ richesta esperienza nella mansione di riferimento. Sede di lavoro: vicinanze Crema.
anche l'occasione per confrontarsi e preparare i prossimi appuntamenti, tra cui la mobilitazione di ottobre, la manifestazione a Roma del 5 novembre (per la quale sono stati organizzati dei pullman) e le primarie di Crema del 20 novembre per la scelta del candidato
sindaco. A questo proposito, oltre al coordinatore Matteo Piloni che ha ringraziato i quasi 300 volontari presenti, ha preso la parola anche Stefania Bonaldi che, accolta da un grande applauso, ha motivato tutti, in vista della campagna elettorale di Crema.
IMPIEGATA COMMERCIALE, per azienda operante nel settore cosmetico. Richesta esperienza pregeressa e conoscenza lingua inglese e francese. Sede di lavoro: vicinanze Crema.
Ricerchiamo urgentemente, per azienda operante nel settore gomma-plastica, RESPONSABILE FINANZIARIO. E’ richiesta la conoscenza della lingua inglese. Sede di lavoro: vicinanze Lodi.
Capo ESTRUSIONISTA per azienda operante nel settore della gomma-plastica. Sede di lavoro: vicinanze Lodi.
Le ricerche sono rivolte a candidati dell’uno e dell’altro sesso (L:903/77 e L. 125/91). Trattamento dati personali secondo D.Lgs. 196/2003 visionabile sul sito www.ddlspa. it. • Aut. Min. Prot. N° 1239 - SG del 22/12/2004
FILIALE di CREMA Via Lago Gerundo, 18/3 • 26013 CREMA (CR)
Tel. 0373/200471 - 200228-204439 • Fax 0373/203449 • e-mail: crema@ddlspa.it • www.ddlspa.it
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Newco: cos’è, cosa fa, chi la vuole
Privati nella società dei rifiuti: quanto contano?
«Si spenderà di più o di meno per la raccolta rifiuti? Il servizio migliorerà o peggiorerà?» Questo si chiedono i cittadini, mentre i partiti e i sindaci del Cremasco si accingono, per decisione legislativa, a mettere in appalto il relativo servizio magari creando un nuovo organismo, la Newco, cioè una società pubblico-privata per il servizio di raccolta porta a porta dei rifiuti urbani e relativo smaltimento in discarica o in inceneritore. Si spera che nella scelta non prevalgano le ragioni della politica ideologica e spartitoria, piuttosto che quella della efficienza e funzionalità che è ciò che veramente interessa ai cittadini. Non dimentichiamo che il servizio “rifiuti” vale un volume d’affari di circa 16 milioni di euro all’anno per un appalto della durata di vent’anni! La discussione è aperta su due possibili scelte, che sembrano dividere le forze politiche con i sindaci forse costretti a seguire i loro referenti politici: contratto di servizio o società mista? In entrambi i casi la legge prevede che il servizio rifiuti sia gestito in maggioranza dalla componente pubblica dei Comuni, e per la rimanente percentuale minoritaria da una società operativa che, a fronte di una regolare gara pubblica, risulti alla fine vincitrice. La prima proposta, quella del Contratto di servizio sembra essere portata avanti da Lgh che, attraverso la Scs gestioni (presidente Bruno Garatti, Pd) già sta svolgendo il servizio rifiuti nel nostro territorio; la seconda è invece sostenuta dai vertici di Scrp (presidente Corrado Bonoldi, Pdl), la società
pubblica di reti e patrimonio che raggruppa i 51 comuni del territorio cremasco. Con il Contratto di servizio, i Comuni attraverso Scrp in veste di ente appaltante, si limitano ad indire la gara per la completa gestione del servizio “rifiuti”: la società che risulterà vincitrice si assumerà per contratto ogni onere e responsabilità . Con la Società mista, invece, si dovrà costituire una nuova società - la Newco appunto - fra Scrp e il soggetto vincitore della gara d’appalto, quindi un nuovo Cda costituito da cinque membri: tre di nomina Scrp (fra i quali il presidente) e due dalla società appaltata (fra cui il direttore generale). Sulle due ipotesi, si diceva, i sindaci del Cremasco sono divisi. Dal canto suo Crema, dopo che il sindaco Bruttomesso ha chiesto un supplemento d’indagine, pare aver deciso per la soluzione della Società mista, così almeno si è espresso il vice sindaco Massimo Piazzi che ha ricevuto la delega dal sindaco a seguire tutta la faccenda. Non la pensano così - almeno per ora - alcuni consiglieri comunali, fra i quali Gianni Risari di «Crema Amica e Solidale» che avanza una richiesta di convocazione urgente del consiglio comunale (dal momento che la Commissione di garanzia non è stata per nulla informata) e soprattutto i consiglieri della Lega, che chiedono un ulteriore supplemento di indagine. Intanto per lunedì 24 ottobre i sindaci sono convocati in assemblea per adottare la scelta definitiva. Speriamo prevalgano le ragioni di efficienza e di servizio ai cittadini e non quelle degli interessi particolari.
Prima di decidere sono state chieste ulteriori indagini
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Crema
Se le ha uccise lui, perché l’ha fatto? Venerdì 21 Ottobre 2011
Inquirenti alla ricerca del movente. Maurizio Iori in carcere a Cremona: tocca a lui raccontare la sua versione dei fatti
L
a domanda che tutta la città si pone è questa: se fosse vero, perché Maurizio Iori, 49 anni, primario di oculistica all’ospedale di Crema, e ora in carcere a Cremona accusato di omicidio premeditato, avrebbe ucciso la figlia di due anni, Livia, e la madre di lei, Claudia Ornesi, 42 anni? Anche nella lettera che la donna gli ha inviato - e che secondo alcuni osservatori sarebbe stata la molla che avrebbe scatenato il rancore del medico - non c’è ombra di ricatto. L’impressione che ne esce dallo scritto è di una ex ancora innamorata: «Nonostante tutto ti voglio veramente bene. Senza rancore». Innamorata, e piena di «tanta amarezza, infinito dolore e tristezza» perché, da mamma, chiedeva una cosa sola: che anche Livia avesse « un papà che faccia da papà che si impegni a crescerla e a educarla, frequentarla come fa con gli altri tre figli». Certo, Claudia Ornesi non ha nascosto la contrarietà nell’essere stata costretta a «passare una gravidanza nel nascondimento, nella totale indifferenza fisica e morale andando a Lodi a partorire perché non si sapesse» e di essere stata obbligata al «silenzio assoluto» verso i familiari di lui. Dalla lettera esce la figura di un padre che non ha mai accettato quella figlia… «Di Livia poco ti importava e niente di importa».
Sopra il dottor Maurizio Iori, a lato Claudia Ornesi con la figlia
Recriminazioni da donna e mamma ferita. Ma che chiede solo maggiori attenzioni e pari dignità per la figlia. Per sé, niente. Nessun ricatto, si diceva, nessuna richiesta di soldi, nessuna voglia di vendetta. Se questo è il contenuto della lettera, perché Maurio Iori avrebbe ucciso madre e figlia, se veramente l’ha fatto (ricordiamo che, al momento, ci sono solo le argomentazioni dell’accusa, mentre il medico, ancora in carcere, si è valso della facoltà di non rispondere)?. Qualcuno ha suggerito questo movente: il primario di oculistica voleva impedire a Claudia Ornesi di rivelare alla madre del medico l’esistenza di Livia per paura di chissà quali reazioni. Può darsi. Ma asfissiando sua figlia e la ex, pur facendo passare queste morti per un caso di omicidiosuicidio, Iori avrebbe fatto sapere al mondo intero, come è poi
La lettera di Claudia: «Nonostante tutto, ti voglio veramente bene»
avvenuto, che la piccola Livia, da lui riconosciuta, era sua figlia e che Claudia Ornesi era la sua amante prima del secondo matrimonio; quindi, perché sopprimerle? Se questi due moventi sembrano labili, gli inquirenti hanno fatto sapere di avere fra le mani prove serie e gravi che accuserebbero il professionista del duplice omicidio. Un piano premeditato il suo. Secondo gli investigatori, infatti, Iori avrebbe prima narcotizzato la donna utilizzando alcune pastiglie di Xanas (sul tavolo della cucina sono state trovate dieci confezioni di questo sonnifero da cui mancavano 95 pastiglie), poi l’avrebbe fatta stendere a letto vestita, mentre la figlia già dormiva nel suo di lettino, infine avrebbe posizionato nella stanza quattro bombole da campeggio al butano, le avrebbe aperte e se ne sarebbe andato dopo avere staccato la luce e spento la caldaia per evitare una deflagrazione. Madre e figlia sarebbe morte per colpa dell’idrocarburo che ha saturato l’ambiente.
Era la sera del 20 luglio scorso. Maurizio Iori è arrivato nell’appartamento di via Dogali dove abitano Claudia Ornesi e la piccola Livia alle 19,30. Locali che conosce bene perché l’abitazione, come il condominio, sarebbero di sua proprietà. Aveva con sé l’occorrente per una cena al sushi. Gli inquirenti avrebbero la certezza di questo appuntamento perché Claudia Ornesi ne aveva parlato
con sua madre. Le bombole da campeggio: sono state acquistate in due rivendite, una a Carugate e l’altra a Lodi; e dai controlli su telefonino e telepass, Iori sarebbe stato proprio nell’ora degli acquisti a Carugate e a Lodi. L’alibi. Non ne avrebbe. Avrebbe raccontato di essere stato in un supermercato e al cinema, ma le telecamere di Ipercoop e Multisala non l’avrebbero segnalato. Alle 19,30 di quel 20 luglio, avrebbe dovuto essere in casa, forse a letto. Così avrebbe raccontato alla moglie che in qui giorni era al mare, a Rimini. «Non esco, ho un intervento difficile domani…». La donna avrebbe cominciato a chiamarlo al telefonino dalle 19,30 (il cellulare era su un mobile). Non ricevendo risposta, ed essendosi spaventata, avrebbe chiesto a un vicino di casa di fare
un controllo. L’uomo ha bussato inutilmente alla porta del medico. Da qui la decisione di chiamare i vigili del fuoco e la polizia che dopo aver forzato una finestra, sono entrati nell’abitazione e l’hanno trovata vuota. Iori sarebbe tornato a casa all’una e mezza di notte. Le lettere. Ce ne sarebbero state due copie: una inviata a Iori, l’altra rimasta nell’appartamento di via Dogali perché Claudia Ornesi voleva conservarla per farla leggere alla figlia quando sarebbe stata grande per capire. Quest’ultima copia originale non si sarebbe più trovata, ma la mamma di Claudia l’aveva ricopiata e, quindi, consegnata agli inquirenti. E proprio da qui sarebbero iniziate le prime indagini. Da una lettera in cui la donna che sarebbe vissuta solo giorni dopo averla scritta, annotava: «Ma nonostante tutto ti voglio veramente bene. Senza rancore». E da una sera d’estate con una mancata famiglia riunita intorno a un tavolo per la cena. Ora sta a Maurizio Iori fornire la sua versione dei fatti e convincere gli inquirenti che lui non c’entra niente. E che la storia appena raccontata qui sopra fa acqua da tutte le parti. Di questa vicenda se ne parlerà ancora a lungo. Infatti a ogni novità, Crema, che non si è ancora ripresa dallo shock, sarà invasa da giornalisti e telecamere. Perché quanto è successo in via Dogali ha scosso l’Italia intera. Rol Stone
E’ accusato di duplice omicidio premeditato
il carcere cremonese di Ca’ del Ferro
Speciale Soncino
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Ottobre, torna la storica sagra delle radici Venerdì 21 Ottobre 2011
A Soncino va in scena la festa popolare dedicata alla radice amara
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a ritorno anche quest'anno un appuntamento fisso con la tradizione del territorio: rinnovata da oltre quarant'anni, la quarta domenica di ottobre a Soncino verrà dedicata alla Sagra delle radici. Un appuntamento con la cultura popolare e la buona cucina, occasione per assaporare o scoprire molte prelibatezze che condividono un ingrediente base comuni: le radici amare, caratteristiche del territorio e presentate secondo le ricette tradizionali. La radice amara si consuma come una verdura, ma è particolarmente gustosa e fa bene come una medicina: si rivela infatti un depurativo eccezionale contenente inulina, che produce benefici effetti sull’intestino e sul sangue. Ha la forma di una carota, ma di colore più biancastro, e viene raccolta in autunno-inverno per giungere sulle tavole dei buongu-
stai di tutta Italia e dell’Europa. Quale periodo migliore di fine ottobre dunque per gustarla? Durante la festa, un folto gruppo di
uomini e belle ragazze, con il tradizionale costume dei popolani del tempo passato, fanno cuocere, in grossi pentoloni, le radici preparate il giorno precedente in acqua e limone e le distribuiscono con salamelle e buon vino novello ai tavoli, sistemati sotto i portici dell’incantevole piazza del Comune. Fanno corona banchetti con l’esposizione di prodotti enogastronomici, artigiani del ferro, cotto e oggetti curiosi. Il pomeriggio sarà allietato a partire dalle ore 15.00 dal corpo bandistco “Giuseppe Anelli” di Trigolo, diretto dal maestro Vittorio Zanibelli Le radici di Soncino appartengono alla famiglia delle Composite, di cui fanno parte anche altri tipi di insalate. Le radici, oltre ad essere un buon contorno ricco di vitamine e stimolante su alcuni organi, attra-
verso la funzione clorofilliana delle foglie, producono una miscela di glucosio, fruttosio e saccarosio. La radice amara contiene sostanze grezze quali: cellulosa lignina, emicellulosa, pectina, la cui mancanza è responsabile di diverse malattie intestinali, cosiddette da civilizzazione. In particolare tali sostanze sono indicate per stitichezza, rigonfiamento dell’intestino, meteorismo, diabete, e, più in generale, per disturbi del tratto gastrico ed intestinale. Una sagra, insomma, dedicata al gusto, ma anche alla salute, durante la quale sarà possibile assaporare un prodotto della tradizione sapientemente preparato e in grado di soddisfare sia il palato che il corpo di chi lo consuma. Ancora meglio, poi, quando sapori del genere possono essere riscoperti in compagnia e in un clima di allegra convivialità, quale l'atmosfera della Sagra di Soncino, manifestazione che omaggiando la radice amara saluta anche la stagione calda, accogliendo l'arrivo dei colori dell'autunno. Non solo il contesto architettonico ricco di storia contribuirà a creare un'atmosfera affascinante, ma anche la presenza di persone in costume, di bancarelle e stand dedicati a prodotti d'artigianato e alla riscoperta degli antichi mestieri, fino all'originale sistema di cottura delle radici servite ai presenti, cotte direttamente in piazza, in grandi pentoloni, proprio come si usava un tempo, per un salto indietro nella storia del gusto locale. Martina Pugno
Un appuntamento per riscoprire antichi sapori
Una bevanda alternativa: il caffè di radici Molto diffuso in Francia, eppure pressoché sconosciuto in Italia, è il caffè di radici, una bevanda realizzata proprio con estratti della radice amara protagonista della sagra di Soncino. Presentato anche alla festa popolare a partire dal 1996, il caffè di radici offre tutti i benefici della pianta madre, nonchè il vantaggio di non costituire bevanda eccessivamente eccitante. Il caffè di radici può dunque essere assunto da chiunque, e pochi riusciranno a non farsi conquistare dal suo sapore intenso e particolare. Si tratta, di fatto, di un surrogato della bevanda eccitante, che in tempi remoti poteva venire consumato al posto del caffè stesso e costituiva un lusso costoso: ancora oggi
difficile da reperire in Italia, è però alla portata di qualsiasi portafoglio ed unisce al gusto il potere digestivo e depurativo proprio della radice amara dalla quale vengono estratti gli ingredienti base. Da bere o da mangiare, insomma, la radice si presta a molteplici utilizzi, sempre garantendo il proprio status di elemento naturale, salutare ed in grado di ristabilire l'equilibrio dell'organismo. Un vero e proprio toccasana tutto a marchio locale, presente infatti in quantità sul territorio e reso dagli abitanti stessi, come dimostrato dalla sagra di Soncino, una risorsa preziosa e versatile, in grado di dare vita a diversi tipi di prodotti alimentari a costo contenuto e piacere elevato.
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Speciale Soncino
Venerdì 21 Ottobre 2011
Radici amare per piatti davvero gustosi Le ricette della tradizione delle nostre terre, ricche di sapori decisi. Da ottimi contorni a incredibili liquori
Una banda (molto) popolare Il corpo bandistico Giuseppe Anelli di Trigolo
Il corpo bandistico "Giuseppe Anelli" di Trigolo è composto di 48 soci effettivi suonatori e dal maestro direttore, mentre gli allievi della scuola di musica sono 25, dei quali 3 adulti. I soci onorari che sostengono la banda sono oltre duecento, mentre sono oltre cento i trigolesi che hanno suonato nella banda, anche solo per un periodo limitato di tempo, negli ultimi decenni. La banda di Trigolo aderisce, sin dal 1998, al coordinamento bande della Provincia di Cremona mentre, dal 2003, aderisce anche all’associazione bergamasca delle bande musicali. Il presidente è, dal 2009, il geometra Antonio Pini, suonatore di clarinetto Sib. Dal 1980 il maestro direttore è il professor Vittorio Zanibelli, già suonatore di clarinetto piccolo Mib nella banda, diplomato in clarinetto e suonatore di flauto dolce e saxofono che, dal 1987, dirige anche il corpo bandistico di San Bassano (Cremona). Da una sua idea, nel 1990, le due bande hanno dato vita ad un’unione artistico-musicale temporanea, finalizzata all’attività concertistica, denominata Orchestra di fiati di Trigolo e San Bassano, che si è distinta in numerose manifestazioni e concorsi ed ha realizzato diverse incisioni. In particolare, nel 2000, il 'Concerto d'amore', nel 2002 'Buon anno in musica', nel 2004 'Live', nel 2007 'In studio', nel 2008 'Note sotto l'albero', nel 20120 'L'Abruzzo nel cuore'.
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olte sono le varianti nelle quali è possibile assaporare le radici amare alla sagra di Soncino. Come contorno o portata principale, fino alla creazione di vini aromatizzati, le radici amare possono sempre diventare protagoniste della tavola. Ecco alcune delle ricette che vi permetteranno di gustare le radici anche a casa vostra. radici lessate. Raschiarle e tagliarle a pezzetti o rotelline. Ad acqua bollente, aggiungere un po’ di aceto e sale ed immergere le radici. Dopo un quarto d’ora circa, scolare e condire con un po’ di olio e limone; aggiungere a piacere, prezzemolo ed aglio tritato. Radici gratinate. Raschiare, affettare e lessare in acqua salata con aceto bianco o limone. Cuocere al dente, scolare e comporre in pirofila imburrata. Aggiungere sottilette o fontina e mettere in forno per 15-20 minuti.
radici in camicia. Si parte con il pelare le radici e cuocerle in acqua ed aceto per circa 15 minuti. Tagliarle a listarelle, scaldare una padella con l’olio, l’aglio in camicia e far saltare le listarelle di radici. Bagnare con un goccio di acqua e far evaporare. Un minuto prima di servire, aggiungere i tuorli d’uovo mescolati con il succo di limone, il sale e far legare. Cospargere con prezzemolo tritato e sistemare di sale. Per i più golosi, invece, è particolarmente consigliata la ricetta per la marmellata di radici. Pelare le radici, tagliarle a pezzetti e cuocerle in acqua per circa 7 minuti. Farle scolare, scaldare una padella con un poco d’acqua, mettere le radici e lo zucchero (per 1 kg di radici 400 gr di zucchero). Continuate a mescolare per circa 15 minuti. Far raffreddare e conservare in frigorifero. Le radici sott’olio vantano invece un alto livello di conservazione, e possono essere consumate
Carrozzeria Cerioli s.r.l.
…Sempre un passo avanti... Da oltre quarant’anni, la famiglia Cerioli opera nel settore con grande professionalità e molti sono stati i successi ottenuti anno dopo anno con tanta soddisfazione da parte degli stessi clienti che ormai hanno come punto di riferimento per la loro autovettura LA CARROZZERIA CERIOLI di Soncino. Prima il padre Luciano, uomo dalla enorme passione per le auto e per il proprio lavoro, poi il figlio Ivan che è sempre stato un passo avanti, mosso dall’entusiasmo, dalla gioventù e anch’egli dall’indubbia passione per il settore. Il signor Ivan Cerioli ha dato grande impulso all’azienda, avvalendosi di nuove strumentazioni e materiali all’avanguardia, operando su vetture private ed aziendali, senza trascurare le moto e le auto d’epoca. Vengono eseguiti make up perfetti, ripristino di vetture incidentate; inoltre affidabili sistemi di computerizzazione consentono la rapida formulazione dei preventivi per non avere spiacevoli inconvenienti al momento del “conto”. Naturalmente i preventivi sono gratuiti, i servizi offerti molteplici come consulenza assicurativa e gestione delle garanzie, riparazione e sostituzione dei cristalli, verniciatura ecologica, riparazioni delle parti meccaniche, auto sostitutiva e soccorso stradale per i
clienti inoltre l’applicazione di pellicole adesive delle migliori marche, e tutta una serie di ulteriori interventi che possano soddisfare le esigenze anche dei clienti più pretenziosi. Sì perchè Ivan Cerioli e il suo staff cercano di raggiungere sempre il top e per far questo partecipano sovente ai vari corsi di aggiornamento che si tengono nel settore. Ivan Cerioli è parte integrante del direttivo di PRO.CAR.CR. Un consorzio che raggruppa un alto
numero di associati, carrozzieri della provincia di Cremona. Tutti insieme in un consorzio che ha dato grandi vantaggi agli stessi operatori ed ai loro clienti. Le attività del Consorzio sono un obbiettivo fondamentale per tutti gli associati e continuano a portare interessanti novità e innovazioni. Per saperne di più rivolgetevi con fiducia alla CARROZZERIA CERIOLI in Via Bergamo 23 a Soncino. Consultate il sito web : www.carrozzeriacerioli.it
anche a distanza di tempo Si inizia col raschiare e tagliare a pezzetti le radici. Far bollire acqua salata ed aceto bianco in parti uguali; mettere le radici nell’acqua bollente e lasciare per 4-5 minuti. Scolare e mettere ad asciugare su un panno. Riporre in vasetti di vetro e coprirle con olio di oliva, aggiungere a piacere aglio, pepe, alloro e basilico. radici in bagna cauda. Lessare le radici, quindi condirle con la bagna cauda. Ingredienti per la bagna cauda: 2 hg. di filetti d’acciuga, 1 capo d’aglio, olio d’oliva extravergine. Tritare finemente aglio e acciughe; quindi aggiungere olio e mettere su fuoco lento rimestando continuamente fino a cottura ultimata (circa 2 ore). Scorzanera all’acciuga. Scaldare le radici in acqua bollente, scolare e disporle in un’insalatiera. Condire con un po’ di sale. Dissalare e diliscare le acciughe. Far scaldare gr. 80 d’olio d’oliva extravergine,
quindi unire i filetti d’acciughe spezzettati e farli sciogliere. Unire ½ dei capperi tritati e ½ interi, 2 cucchiai d’aceto, fare bollire e spegnere. Con la salsa ottenuta condire le verdure e quindi servirla. Grappa alle radici. Lasciare macerare per due o tre mesi, pezzi di radice cruda con grappa di buona qualità. Distillare l’infuso per capillarità. Aggiungere ad ogni litro di grappa un cucchiaio di miele per amalgamare il gusto. (Ricetta Ristorante Rumì di Crema). vino dolce alle radici. Utilizzare Bonarda dell’Oltrepo’ Pavese e Marsala. Aggiungere tronchetti di radice cruda. Scaldare per alcune ore l’infuso fino ad un massimo di 90°. Lasciare raffreddare. È un gustoso depurativo naturale. Miele alle radici. Porre tranci di radici crude a macerare nel miele. Togliere i pezzi già utilizzati e sostituirli con altri di radici fresche. Martina Pugno
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Una sagra di origini antiche ma sempre attuale Venerdì 21 Ottobre 2011
Riscoprire il fascino del passato e dare l’addio alla stagione calda, per fare spazio all’inverno
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omenica 23 ottobre, dalle 9 alle 19, a Soncino sarà possibile gustare piatti e bevande a base di radice amara, secondo la tradizione che vuole proprio questo particolare ortaggio come protagonista indiscusso della giornata. L'originale sagra, dedicata ad un altrettanto originale alimento, ha ancora oggi fascino sempre crescente, come attestano gli oltre 40.000 visitatori che nel corso della passata edizione sono accorsi al borgo per poter gustare tutti i prodotti derivati.
Notando la grande importanza economica per la zona di produzione di radici, e giudicandolo un ottimo mezzo di propaganda e diffusione, circa quarant'anni fa la Pro-Loco di Soncino pensò di dedicare alle radici una festa tutta sua e particolare, che però deriva da usanze molto remote, come del resto avviene per la maggior parte delle feste popolari ancora oggi in uso e di successo. La prima festa si svolse nel lontano 1967 e venne propagandata con il nome di sagra del radicchio, nome che in seguito venne giustamente trasformato in quello più aderente alla voce dia-
lettale e più adatto ad illustrare immediatamente il prodotto, quello di sagra delle radici. Nei primi anni la sagra si svolgeva il giorno di S. Martino, patrono di Soncino. Ma data l'inclemenza del tempo che spesso disturbava la buona riuscita della manifestazione, da ben 42 anni la festa si svolge nella quarta domenica di ottobre, come un allegro saluto alla stagione calda e una celebrazione del nuovo periodo in arrivo. Per l'occasione, il borgo riscopre il fascino del passato: ragazzi e ragazze in costume popolano le vie del centro, lungo le quali si snodano bancarelle e stand dedicati ai prodotti artigianali e agli alimenti tipici del territorio. Percorsi che si intrecciano, tutti da gustare, approfittando degli ultimi calori autunnali e dell'atmosfera allegra e conviviale. Ma quali sono le caratteristiche che rendono la radice tanto importante nell'economia locale e alimento ricercato a livello internazionale? Certamente, tra questi elementi spicca l'incredibile versatilità di questa materia prima culinaria, che si presta ad essere consumata in vari modi. Dalla versione cotta ed appena condita, per originali e gustosi contorni, si passa a radici in camicia, ca-
paci di divenire assolute protagoniste della tavola; le radici amare possono anche essere conservate sottolio, oppure, grazie ai loro principi attivi che favoriscono la produzione naturale di fruttosio, glucosio e saccarosio, le radici possono dare vita a ottime marmellate o addirittura essere la base di preparati che si rivelano gustosi surrogati del caffè. Le radici amare hanno inoltre proprietà altamente nutritive, e la capacità di agire in maniera benefica sull'organismo, sul sangue e sull'apparato digerente ed intestinale, con effetto depurativo. Non stupisce dunque che la radice amara sia divenuta, in breve tempo, un prodotto diffuso in tutto il mondo ed apprezzato soprattutto in alcune aree dell'Europa, come in Francia (basti pensare al consumo di caffè di radici, in Italia pressochè sconosciuto). La tradizione culinaria, molto radicata nel territorio, non trova invece, per ora, altrettanta diffusione in tutte le zone d'Italia: ecco dunque la perfetta occasione per gli amanti delle radici amare di poterle gustare in molteplici varianti, e per gli altri di fare una piacevolissima scoperta. Martina Pugno
La radice amara e i suoi benefici
Che la radice amara sia un ghiotto alimento, lo attestano le tante ricette tradizionali che la vedono protagonista, nonchè i moltissimi visitatori che ogni anno accorrono alla sagra di Soncino. Ma non tutti forse sanno che si tratta anche di un alimento salutare e benefico: ecco quali sono i vantaggi reali derivanti dall'assunzione. 1. Le radici amare attivano in modo selettivo la crescita nel colon umano di batteri "Bifidus", la cui presenza acidifica l'ambiente intestinale tramite la produzione di acidi lattico; l'abbassamento conseguente del "ph" impedisce la preliferazione di altri batteri potenzialmente patogeni che causano fermentazione, gas, ecc. 2. Il fruttosio favorisce l'assorbimento del ferro ed è quindi adatto agli anemici; 3. Il saccarosio è insulino dipendente, mentre i fruttozuccheri per essere metabolizzati non hanno bisogno dell'insulina e quindi le radici possono aiutare i diabetici; 4. Il fruttosio per essere assimilato dovrebbe essere sciolto a temperatue di 55- 60° C, quindi pur rendendo gradevoli gli alimenti, non viene assorbito dall'organismo. (Dott. Alberto Guidorzi da «L'informatore Agrario» n° 29 del 14/07/94)
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Venerdì 21 Ottobre 2011
La rocca fortificata
Speciale Soncino
Una passeggiata tra le radici e il fascino del borgo medievale
C Costruita per volere della famiglia Sforza, signori di Milano, a partire dall'anno 1473 ad opera dell'architetto Bartolomeo Gadio, con funzione esclusivamente militare. La Rocca è racchiusa fra quattro torri: torre del capitano, dove si può visitare quelle che erano la cucina e la camera da letto del capitano delle guardie, la torre cilindrica ricavata dal vecchio torrione della precedente cinta muraria, dove si troverebbe la mitica stanza del tesoro ed infine le due torri gemelle. Dal cortile si può scendere alle stanze sotterranee. Attualmente due sale delle Torri gemelle della Rocca sono adibite a museo archeologico e storico, il salone rinascimentale è sede di mostre. Il perimetro della rocca è completamente protetto da un profondo fossato. L'accesso al ridotto, da cui si accede al cortile principale, avviene attraverso due porte, entrambe protette da ponte levatoio. Una di queste è rivolta verso il borgo, all'interno della cerchia muraria. La seconda è rivolta verso Sud e consente di andare direttamente al di fuori dell mura scavalcando per mezzo di un ponte il fossato di protezione. Le caratteristiche architettoniche della rocca accentuano la sua funzione difensiva di fortezza costruita in seguito alla diffusione della polvere da sparo, rispetto alla funzione residenziale, infatti essa presenta spesse muraglie, bassi torrioni, imponente rivellino, profondi fossati.
Come ogni festa tradizionale, anche la sagra delle radici di Soncino è occasione per conoscere meglio il borgo e la sua storia. I visitatori potranno entrare in contatto con il fascino del borgo medievale, con la sua rocca, le sue fortificazioni e i suoi musei, mentre chi già li conosce potrà sfruttare l'occasione per riscoprirli con sguardo nuovo. Il borgo entro cui si svolge la sagra offre, infatti, un'atmosfera suggestiva, ricca di fascino e storia, rafforzata anche da luoghi di grande interesse storico e culturale. Come non citare, proprio all'interno del borgo, il Museo della stampa? ll Museo è nato dalla volontà della Pro Loco di valorizzare una vicenda storica che ha posto la cittadina di Soncino tra le poche in Italia ed Europa ad accogliere una stamperia già nella seconda metà del '400, a meno di una trentina di anni dalla scoperta di Gutenberg. Particolarmente interessante è il quattrocentesco Palazzo degli Azzanelli, risul-
tato della trasformazione di un precedente palazzo acquistato dalla famiglia di mercanti soncinesi. Il Palazzo presenta un'elegante facciata decorata da monofore trilobate in cotto con putti e modanature a tortiglione, con cornice marcapiano in cotto decorata da festoni, ghirlande e putti reggighirlanda. Un tempo il Palazzo presentava una ricca decorazione costituita da piastrelle in ceramica policroma. Il Palazzo presenta un bel cortile, preannunciante una monumentalità tipicamente secentesca con gli archi ribassati ampi e le colonne con entasi. Si tratta di un singolo esempio dei tanti palazzi antichi che è possibile ammirare addentrandosi tra le vie del borgo, molti dei quali si concentrano lungo via Sant'Antonio: qui si erge la chiesa di Sant'Antonio, nonchè numerosi edifici che hanno mantenuto inalterato il proprio aspetto sin dai tempi della costruzione, nel XV secolo, per un affascinante tuffo indietro nel tempo.
Lo stile liberty della facciata del teatro si fonde curiosamente con la struttura interna antecedente e la realizzazione architettonica originale. Numerose e di grande interesse anche le chiese, che riflettono gusti e stili delle diverse epoche, talvolta attraverso interventi stratificati. La città murata che si presenta oggi al turista è il risultato di uno sviluppo che inizia verso l'anno 1000 e trova la sua più forte connotazione verso la fine del XV sec. Tra i monumenti più significativi del borgo, il campanile della Pieve di S. Maria Assunta, la torre civica, la torre dal caratteristico sviluppo ettagonale della chiesa di S. Giacomo e fuori dalle mura la chiesa di S. Maria delle Grazie affrescata da Giulio Campi. Nella piazza principale del borgo si erge inoltre il palazzo comunale, edificio frutto di diversi strati di interventi, demolizioni e ricostruzioni che lo rendono un in grado di conferire solennità all'intera piazza. Imprescindibile, infine, la visita alla rocca, già meta nel corso dell'anno di numerosi turisti e visitatori. Martina Pugno
Cultura&Spettacoli
Un grande classico di Verdi protagonista venerdì sera a teatro Il coro del Rigoletto
Ponchielli, in scena Rigoletto con un nuovo allestimento V di Federica Ermete
enerdì 21 ottobre alle ore 20.30, la stagione lirica del Teatro Ponchielli porta in scena il nuovo allestimento di un grande classico: “Rigoletto” di Giuseppe Verdi. Tratta dal dramma “Le roi s’amuse” di Victor Hugo, l’opera da sempre esercita grande fascino ed attrattiva sul grande pubblico. Quando il “Cigno di Busseto” compose nel 1851 per La Fenice di Venezia, “Rigoletto”, aveva alle spalle già sedici opere, tra cui si annoverano i grandi affreschi corali “Nabucco”, “I lombardi alla prima crociata”, “Ernani” e “La battaglia di Legnano”, ma anche lavori nei quali già si delineava la volontà del compositore di mettere in scena le vicende individuali a scapito di quelle collettive. “Rigoletto”
è, per così dire, l’emblema di questa innovazione, che si fa ancora più decisa, evidente ed audace, in quanto i riflettori si spostano dalle teste coronate verso personaggi borghesi, presi tra la gente comune. Il melodramma, su libretto di Francesco Maria Piave, è il primo della cosiddetta “trilogia popolare”, che si completa, nell’arco di tre anni, con “Il trovatore” e “La traviata”. Verdi, che in questo lavoro, mostra appieno il suo genio drammatico, concentra l’attenzione sul buffone di corte, protagonista incontrastato, che si staglia a tinte accese in un mondo solo chiaroscurato: quello del duca, dei cortigiani, di Maddalena, della stessa Gilda, che solo nel quartetto del terzo atto prende una sua fisionomia, e di Sparafucile, che tiene nell’ombra il suo crudele cinismo. A dar corpo e voce al buffone di cor-
te è Ivan Inverardi, un baritono assai amato che proprio in questo ruolo ha dato vita a una delle sue performance migliori. Accanto a lui, nei ruoli principali, ci sono due giovani ormai brillantemente affermati: il tenore Piero Pretti e il soprano russo Irina Dubroskaya. Da segnalare anche la presenza di Veronica Senserini, vincitrice nella categoria esordienti al Concorso Aslico, che interpreta Giovanna. Direttore è Marco Guidarini che, dopo essersi fatto le ossa al fianco di Gardiner, ha avviato un’intensa carriera europea. La regia è curata da Massimo Gasparon, raffinato erede di Pier Luigi Pizzi, che per il Ponchielli firmò, nel 2003, la regia dell’Orfeo monteverdiano. “Rigoletto” viene proposto anche domenica 23 ottobre alle ore 15.30 e martedì 25 ottobre (turno B) alle 20.30.
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Mercoledì sul palco del Teatro Comunale
La satira di Celestini arriva a Casalmaggiore
Mercoledì 26 ottobre, alle ore 21, al Teatro Comunale di Casalmaggiore, la compagnia Fabbrica srl, in coproduzione con Tsu – Teatro Stabile dell’Umbria, porta in scena “Pro patria senza prigioni senza progetti” di e con Ascanio Celestini (nella foto). Con questo nuovo spettacolo, Celestini vuole provare a ricucire i fili della storia del nostro Paese, ritrovando quella scintilla intellettuale e politica che ha dato vita a un’esperienza lunga e dolorosa, un percorso che ha coinvolto uomini e donne uniti da un grande ideale: fare l’Italia. “Chi ruba una mela finisce in galera anche se molti pensano che rubare una mela è un reato da poco. E chi ruba due mele? Chi ne ruba cento? Quando il furto della mela diventa un reato? C’è un limite? C’entra con la qualità della mela? La legge è uguale per tutti e i giudici non si mettono a contare le mele. La statua della giustizia davanti al tribunale ha una bilancia in
mano, ma entrambi i piatti sono vuoti. Non è una bilancia per pesare la frutta”. Queste sono le parole di un detenuto che sta scrivendo un importante discorso in cui cerca di rimettere insieme i pezzi della propria storia, ma anche di una formazione politica avvenuta in cella attraverso i 3 libri che l'istituzione carceraria gli permette di consultare. Chiede aiuto a Mazzini. Un Mazzini silenzioso e sconfitto. “Quand’è che l’avete capito che era finita, Mazzini? Quando finisce la rivoluzione?... Con le impiccagioni e le fucilazioni di Belfiore che faranno guadagnare a Francesco Giuseppe il soprannome dell’impiccatore? Con l’insurrezione di Milano del ’53? Qualche migliaio di uomini che assaltano caserme e posti di guardia e sperano nella diserzione dei soldati ungheresi che invece non ci pensano proprio. Alla fine vengono giustiziati in 16... Quando è che avete pensato “siamo sconfitti”, Mazzini?”.
Obiettivo ricucire i fili della storia
“Unplugged sonoro 2011” propone il leader dei Sydrojè
Si apre la stagione al teatro di Casalbuttano con il Kreartive Ensemble
Domenica 23 ottobre prosegue, con il secondo appuntamento, la IV edizione di “Unplugged sonoro 2011”, la rassegna dedicata alla musica cantautorale ed unplugged, realizzata dal Centro musica “Il Cascinetto”. Obiettivo di questo percorso musicale, che da spazio a liveset acustici differenti dalla tradizionale forma-concerto ‘amplificata’, rimane quello di fornire maggiori possibilità e stimoli creativi ai giovani artisti del territorio. L’appuntamento è presso la Caffetteria del Palazzo Trecchi, alle ore 18, con Stefano Linfante
Sabato 22 ottobre il Teatro Bellini di Casalbuttano apre la stagione 2011-12 proponendo un concerto, ad ingresso libero, con il Kreartive Ensemble - Quartetto d’archi con chitarra. I componenti del gruppo, costituitosi nel 2008, si sono incontrati all’interno delle classi di Quartetto del Conservatorio Verdi di Como, sotto la guida del maestro Paolo Beschi. Il suo entusiasmo, la sua passione e i suoi consigli li hanno contagiati, diventando un modello di comportamento e d’impegno. L’ensemble conta su una decina di giovanissimi strumentisti provenienti da scenari musicali eterogenei che si organizzano in formazioni differenti, distinguendosi per versatilità e varietà di esperienze; ed è proprio anche grazie a questa capacità di trasformazione che
Stefano Linfante in concerto Quartetto d’archi sabato al Bellini
(nella foto), il leader della nota band cremonese Sydrojè che presenta, per la prima volta, il suo progetto cantautorale da solista. L’arrabbiato cantante grunge del gruppo, si è trasfor-
mato in Linfante o Re dei Boschi, cantautore indie con moltissime cose da dire. Con molta esperienza live, l'artista fa volare, sulla sua chitarra, le illusioni e le frustrazioni del suo tempo.
hanno ottenuto numerose citazioni dalla critica più qualificata. Nato quasi per caso, il gruppo pare esser
destinato a divenire una formazione duratura, aperta ai nuovi incontri e ai nuovi apporti.
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Cultura & Spettacoli
Venerdì 21 Ottobre 2011
In mostra quadri da vivere come un videogioco
Fino al 22 ottobre, la galleria Immagini Spazio Arte (in via Beltrami), ospita la mostra “Insert Coin - Quadri da vivere come un videogioco” di Nicola Traversoni. L’artista trentenne, diplomato all’Accademia delle Belle Arti di Brera a Milano, vuole evidenziare come l’aspetto ludico dell’esistenza sia stato plasmato dall’uomo in giochi sempre più complessi che ora, grazie alla tecnologia, trovano nella realtà virtuale, uno degli spazi privilegiati. “Insert Coin” ci presenta un parallelismo tra la memoria umana e quella
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di Federica Ermete
a sabato 22 ottobre fino al 4 novembre, è possibile sottoscrivere i nuovi abbonamenti per la stagione concertistica 2011-2012 del Teatro Ponchielli. Libera da impegni celebrativi, la stagione attinge dal catalogo di 26 compositori entro 3 secoli di storia della musica, documentando diverse modalità stilistiche e formali, spaziando in tutte le scuole europee, presentando alcune delle opere cameristiche e sinfoniche tra le più conosciute e, al tempo stesso, guidando l’ascoltatore attraverso uno stimolante percorso di fascinosi quanto inediti incontri. Il programma si contraddistingue, tuttavia, per alcune peculiarità. La prima riguarda la presenza in cartellone dei musici, che festeggiano con una tournée guidata da Giuliano Carmignola il 60° anno di fondazione, con una serata incentrata sull’epoca classica, eseguendo famose pagine mozartiane e due tra i più noti concerti per violino e orchestra di Haydn. La seconda riguarda le nuove leve di musicisti. Ultimamente si stanno, infatti, imponendo direttori ed interpreti sempre più giovani, eppure sorprendentemente maturi, capaci di catalizzare l’attenzione dei critici e l’entusiasmo del pubblico. A questi giovanissimi, che si stanno affermando a
digitale, tra luoghi esistenti e scenari immaginati, tra vita e finzione. Il titolo della mostra è preso in prestito dalla frase lampeggiante che compare sulla schermata dei videogame di bar e sale giochi. “Insert Coin” è l’inizio del viaggio, il momento attraverso il quale tutto comincia. Il percorso si basa sull’intreccio temporale di passato, presente e futuro; di ricordi e luoghi che, dunque, si mischiano e si confondono agli schemi tecnici dell'arredamento attraverso una tecnica mista, bidimensionale. Attra-
verso uno sguardo rivolto ai vissuti trascorsi e prendendo spunto da immagini del passato – sia mentali che fisiche - l’artista ripercorre i suoi luoghi. Non ci sono corpi, non si incontrano figure umane, ma spazi apparentemente silenziosi, dove accadono e si svolgono, forse lentamente, episodi reali o immaginari, messi a disposizione per essere ri-vissuti, provati attraverso la scia di emozioni incastrate nelle pareti, negli schermi. Una piccola sfida, una possibilità da seguire e percorrere ogni volta che lo desideriamo.
Il Ponchielli propone uno spazio denominato “I nuovi talenti”
La stagione concertistica lancia i giovani musicisti La violinista Veronika Eberle
livello internazionale, la stagione riserva uno spazio denominato “I nuovi talenti”. Due le proposte in cartellone: la 21enne violinista Veronika Eberle, che si esibirà in duo con Francesco Piemontesi, e il 16enne pianista polacco-canadese Jan Lisiecki, ormai conosciuto in tutto il mondo per la sua tecnica ispirata e intensa. Altro elemento che caratterizza la stagione è la scelta di programmare un concerto con artisti cremonesi che già han raccolto consensi a livello nazionale ed internazionale, documentando così la diffusa vivacità della pratica musicale nella nostra città. La serata sarà dedicata ad un compositore, Gabrio Taglietti, nel pieno della sua maturità, del quale l’orchestra “I pomeriggi musicali” eseguirà due significative pagine. Ma vedrà anche alla ribalta un interprete, il violista Alfredo Zamarra, affermato camerista e solista, già prima viola dell’Arena di Verona e del Teatro La Fenice.
Enrica Bonaccorti presenta il suo libro
Riprendono gli appuntamenti di “Narrare narrarsi. La psicoanalisi incontra la letteratura”, a cura di Rosalba Carollo. Sabato 22 ottobre, presso la sede della Società Filodrammatici Cremonese (ingresso libero), Enrica Bonaccorti (nella foto) inaugura le presentazioni di autori di narrativa contemporanea, presentando “L’uomo immobile”, edito da Marsilio. Nella sua opera, l’autrice parte da una delicata e drammatica storia vera, in cui il protagonista, bloccato in un corpo apparentemente senza risposte coscienti, “locked in”, si rivela in realtà completamente consapevole ed in grado di comunicare, sia pure con immensa difficoltà, con la donna che ama. Alla presentazione del libro che, pone interrogativi sul tema controverso dei possibili livelli di coscienza partecipa il neurologo Livio Bressan. La Bonaccorti, nota conduttrice di programmi televisivi e radiofonici, è anche autrice di canzoni, nonché scrittrice di romanzi d’impegno civile come “La pecora rossa”.
Appuntamento negli spazi di “Tuttolibri” fino al 28 ottobre
Paesaggi di Giovanni Conti in esposizione a San Zeno
Fino al 28 ottobre, presso gli spazi di “Tuttolibri”, a San Zeno Naviglio, si può ammirare il realismo poetico degli acquerelli del cremonese Giovanni Conti, nell’ambito della rassegna “Opere di…”. Dell’artista, Simone Fappanni dice: «D’intonazione schiettamente paesaggista, l’acquerello di Conti si caratterizza per un sensibile studio prospettico in seno al quale si rivela una pennellata morbida e leggerissima grazie alla quale il pittore riesce a dare vita a suggestivi scorci bucolici nei quali è facile e piacevole perdersi ad libitum. Una vegetazione fresca che pare a volte leggermente mossa dal vento, rimanda a una dimensione introspettiva che si sostanzia in luci e ombre ricercate con bella apertura immaginativa. La sua voglia di proporre echi e richiami appartenenti a un mondo rurale, è una ulteriore conferma della profondità riflessiva di questo autore che ci offre l’opportunità di ammirare, nel silenzio tipico delle nostre campagne, casolari che paiono emergere, per incanto, da un passato che, pur non essendo remoto, appare lontanissimo anni luce dal caos metropolitano con il quale siamo troppo spesso – e nostro malgra-
do – “costretti” a interagire. Gli acquerelli di Giovanni ambiscono a un lirismo pacato e delineato secondo una prospettiva che si lancia in ardite profondità dialettiche, incastonandosi perfettamente in un lucido “racconto” per immagini reali alle quali sia accostano, con identica tonalità rappresentativa, immagini ideali, nate cioè dalla fantasia e dalla memoria di questo autore. Per
lui risultano di particolare interesse anche i muri e, in generale, tutte le superfici che, in qualche modo, vengono segnate dal passaggio del tempo. Questo loro essere “testimonianza oggettiva” e “palpabile” di ciò che è stato e che ancora si rivela come entità in divenire, sono motivo di estrema attrazione per il pittore, che dipinge questi soggetti senza pentimenti».
& CREMA
Cultura Spettacoli Pare che, oggi, infilare nel titolo di un libro la parola “filosofia” o il nome di un filosofo sia un buon viatico per il successo. Fame di conoscenza, o fenomeno di moda? Tra i tanti, ricordo, non recentissimo ma molto gradevole, “Platone è meglio del Prozac”. Mi viene da pensare che, se il grande Charles Schulz avesse disegnato oggi Lucy, non l’avrebbe posta in un box con il cartello “Psychiatric Help 5 Cents”, bensì “You need philosophical help”. In un mondo che chiede e nega, al contempo, autonomia, la capacità di darsi nor-
me e regole per conto proprio, la filosofia fornisce strumenti, parole e terreno di sviluppo. Aiuta le persone ad affrontare i dilemmi etici, compresi quelli legati ai grandi temi della vita e della morte. Alain de Botton fa degli argomenti filosofici dei veri e propri “self help books”, perché “consolazione viene da cultura. L’educazione è decisiva. Ma chi la produce non sembra consapevole del fatto che la cultura è consolante e aiuta. Abbiamo bisogno di didattica, apprendimento, insegnamento. Non siamo solo esseri indipendenti, razionali, individua-
Filosofia o Prozac li. Abbiamo bisogno di parole come moralità, consolazione, guida”. Alla filosofia si chiede un’azione terapeutica sull’autostima individuale e sulla capacità di stare al mondo, interpretandolo. Già il filosofo Boezio, vissuto a cavallo tra il V ed il VI secolo dopo Cristo, incorso in disgrazia politica aveva cercato conforto nelle riflessioni filosofiche, scrivendo la sua grande opera “De consolatione philosophiae”. Una vocazione terapeutica, consolatoria, pra-
tica della filosofia. D’altronde, Boezio sa che l’unica vera conoscenza che vada al di là del nostro presente è quella divina, perché ciò che per noi è futuro, per Dio è presente. Solo Dio conosce pienamente il futuro: ogni evento é l'effetto di una causa, e Dio, conoscendo le cause, conosce simultaneamente anche i loro effetti, e poiché la volontà umana fa parte delle cause che danno luogo a eventi, Dio conosce anche quale é la volontà
dei singoli, benché il fatto che egli la conosca non significhi che egli annulli la libertà del volere. Tommaso dirà: come quando vediamo un vascello e sappiamo già quale sarà la sua rotta, ma non per questo possiamo influenzarla, così Dio sa già come ci comporteremo ma non per questo limita la nostra libertà. Ma bastano pochi secoli, e Karl Marx scrive (è il 1845) la sua XI tesi su Feuerbach: "I filosofi hanno solo interpretato il mondo, in modi diversi;
“Vino in corte” sbarca a Crema con uno scopo benefico Per la sua quinta edizione, “Vino in corte” approda a Crema. Domenica 23 ottobre dalle ore 10.30 fino alle ore 20 alla cascina Ombrianello saranno presenti numerosi produttori di vino che offriranno una degustazione dei loro prodotto a tutti i visitatori (18 € per l’ingresso). “Vino in corte” nasce però con l’obiettivo di unire la passione per il vino ad uno sco-
po benefico; per questo l’intero ricavato della giornata sarà interamente devoluto all’Ail (Associazione italiana contro le leucemie, linfomi e mieloma, onlus). Scopo della associazione è di contribuire alla ricerca scientifica sulla leucemia e di eliminare le situazioni di emarginazione e disagio derivanti dalla malattia. «Questa manifestazione dopo quattro anni
meritava di venire a Crema e i cremaschi meritano la possibilità di conoscere il meglio del prodotto enologico italiano, avendo nello stesso tempo l’opportunità di compiere un gesto di solidarietà per una associazione meritevole», così dice, presentando la manifestazione, Maurizio Borghetti, assessore al Turismo del Comune di Crema.
Appuntamento domenica alle ore 16 al San Domenico con uno spettacolo per i piccoli
Nicola Cazzalini apre il Fatf (14ª edizione) E’ arrivato l’appuntamento con l’inaugurazione della XIV edizione del Franco Agostino Teatro Festival: uno spettacolo d’apertura rivolto a tutti i piccoli e alle loro famiglie (e gratuito) che si tiene domenica 23 ottobre alle ore 16 sul palco del Teatro San Domenico. In scena il nuovissimo “Cubo” di Nicola Cazzalini, uno spettacolo prodotto da “Alice nella città” che vedrà sul palco lo stesso Nicola Cazzalini (nella foto) assieme a Nemo, con le scenografie di cartone di Riccardo Bianchi, le musiche originali di Umberto Bellodi, il disegno e le luci di Massimo Guerci e la grafica, i costumi e al fotografia di Sara Passerini. La storia narra di Cubo, un uomo come tutti, alle prese con una sua giornata ordinaria: i pensieri gli rubano il tempo e gli oggetti più quotidia-
ni si muovono prima di lui, si divertono, vivono il suo mondo. Non è colpa sua se non trova mai una scarpa, se non si ricorda di essersi messo il cappello in testa, se la stanza è sempre in disordine. Casa sua è come una Lanterna Magica, un mondo nuovo in scatola: possiamo buttarci un occhio e partecipare come in un sogno alle sue magiche avventure domestiche. Nicola Cazzalini rivela: «Da anni lavoro approfondendo le tecniche della “commedia dell’arte” e del clown, mescolando ricerca ed esperienza alle intuizioni che vengono lavorando con i ragazzi nei tanti laboratori che faccio.Voglio esprimere l’entusiasmo per il linguaggio nascosto delle piccole cose e lo stupore generato dagli scarti di intimità e fantasia». Tiziano Guerini
Sabato si inaugura la mostra di Rodolfo Guzzoni
Sabato 22 ottobre alle ore 17 nei chiostri del teatro San Domenico, viene inaugura la mostra di pittura di Rodolfo Guzzoni, che rimarrà aperta fino al 6 novembre. Diplomato al Liceo Artistico e all’Accademia di Belle Arti di Brera, Rodolfo Guzzoni inizia l’attività di illustratore e pittore nel 1978. Collabora con agenzie di pubblicità e case editrici eseguendo illustrazioni di stile iperrealista, con una particolare attenzione alla figura umana. Ora, dopo 25 anni di attività,
Venerdì 21 Ottobre 2011
lascia il mondo della pubblicità per dedicarsi esclusivamente alla pittura. La sua presenza artistica a Crema è stata favorita dall’amicizia personale con l’ex preside del Liceo Classico di Crema, Gianbattista Rossi. Il presidente della Fondazione San Domenico Umberto Cabini, alla presentazione si è dichiarato «molto curioso della tematica sviluppata in questa mostra: pezzettini di carta». Ha confermato l’artista: «Sono pezzettini di carta arrotolati in maniera casuale, la scel-
ta è caduta su quello che mi piaceva di più e l’ho riportato su tela. Il titolo della mostra è “Le cose non dette” nel senso che sono pezzi di carta non utilizzati, un foglio di carta strapazzato e riutilizzato… Qualsiasi cosa vista sotto un punto di vista particolare può essere riutilizzato». In mostra opere quasi mussali: sono infatti 14 le tele messe in mostra date le grandi dimensioni. Una scelta formale per il forte impatto emotivo del tema rappresentato.
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ora si tratta però di cambiarlo". Heidegger diceva che il pensiero ha il compito di cercare l’unica cosa di cui c’è bisogno, cioè che manca. E il philosophein è il cercare, appunto, ciò che manca. Se per Marx essere nel mondo è una necessità ineluttabile per il pensiero, cui esso non può opporsi, la necessità che si pone, quindi, è quella del trasformare. Meditiamolo.. Agopoli* *Agopoli (pseudonimo) si occupa di economia e finanza, ma coltiva una grande passione: la filosofia.
Un cd con le melodie del carillon dell’unità La casa musicale “Eco” di Monza realizzerà un cd registrando le melodie delle 13 campane de “Il carillon dell’unità d’Italia” installato il mese scorso presso l’oratorio del Santissimo Crocefisso al Quartierone di Crema, Sacrario dei Caduti per la Patria. L’opera avrà diffusione nazionale e permetterà di valorizzare ulteriormente e su larga scala la nostra città in generale e la chiesa in particolare. Il cd sarà edito entro Natale, alla vigilia della conclusione del 150° anniversario dell’unità nazionale. Conterrà le diverse melodie dell’anno liturgico che il carillon può eseguire, ma anche l’Inno di Mameli ed altri brani patriottici .
Amenic propone “Rosemary’s baby”
Preseguono gli appuntamenti di Amenic Cinema in sala Alessandrini (via Matilde di Canossa 18) a Crema. Lunedì 24 ottobre alle ore 21 è in programma il film “Rosemary’s baby” di Roman Polanski (Usa 1968). Principali interpreti: John Cassavetes, Mia Farrow, Ruth Gordon, Sidney Blackmer, Elisha Cook, Ralph Bellamy. Soggetto tratto da romanzo omonimo di Ira Levin LA TRAMA Un giovane attore teatrale e sua moglie Rosemary si trasferiscono in un condominio dove stringono amicizia con gli anziani e invadenti coniugi Castevet. Quando Rosemary rimane incinta, il marito inizia a comportarsi in modo strano e i vicini ad ossessionarla, trasformando la sua vita in un incubo. La sfrenata ambizione del marito la trascinerà in un abisso di terrore… Polanski rinuncia agli effetti speciali e inserisce progressivamente, su un realismo descrittivo di fondo, un’angoscia surreale che tiene lo spettatore sospeso. Oscar a Ruth Gordon come migliore attrice non protagonista.
Da sinistra: Gianbattista Rossi, Umberto Cabini, Rodolfo Guzzoni, Ombretta Ce'
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Appuntamenti
Venerdì 21 Ottobre 2010
Arte & Cultura Un goal durante una partita di calcio. Il poeta – Umberto Saba - celebra uno dei pochi momenti di gioia pura, dice, che sia dato vedere sotto il sole. Gli uomini sono rosi e consumati ogni giorno dall’odio, dalle passioni; eppure, ritornano qualche volta fanciulli, capaci di queste lacrime, di questa ebbrezza. Tutto il componimento è immerso in un’atmosfera libera, aperta, e la resa stilistica, pur con il linguaggio piano che è proprio di Saba, pare assumere un tono di epica quotidiana. Saba scrisse “Cinque poesie sul gioco del calcio”, e così diceva, di questo sport: “E’ (il gioco) più popolare che ci sia oggi, ed è quello in cui si esprimono con più
appassionata evidenza le passioni elementari della folla. L’atmosfera che si forma intorno a quegli undici fratelli che difendono la madre è il più delle volte così accesa da lasciare incancellabili impronte in chi ci è vissuto dentro. E questo per non parlare della bellezza visiva dello spettacolo, dei gesti necessari dei giocatori durante lo svolgimento della gara. Che dire poi di quello che succede tra il pubblico e i giocatori quando una squadra paesana riesce a segnare un goal contro una squadra superiore (la cui superiorità molte volte è dovuta a denaro) e rinnova, sotto gli occhi dei concittadini, lucenti alle lacrime, il miracolo di Davide che vince il gigante Golia?”
GOAL Il portiere caduto alla difesa ultima vana, contro terra cela la faccia, a non veder l'amara luce. Il compagno in ginocchio che l'induce, con parole e con mano, a rilevarsi, scopre pieni di lacrime i suoi occhi. La folla - unita ebbrezza - par trabocchi nel campo. Intorno al vincitore stanno, al suo collo si gettano i fratelli. Pochi momenti come questo belli, a quanti l'odio consuma e l'amore, è dato, sotto il cielo, di vedere. Presso la rete inviolata il portiere - l'altro - è rimasto. Ma non la sua anima, con la persona vi è rimasto sola. La sua gioia si fa una capriola, si fa baci che manda di lontano. Della festa - egli dice - anch'io son parte.
Umberto Saba
Fino a domenica 23 ottobre CASTELLEONE MOSTRA RASSEGNA PITTORI CASTELLEONESI Nove pittori si alternano sul palcoscenico di questa rassegna, tutti legati a Castelleone per varie ragioni. Appuntamento presso il Teatro Leone. Orario: sabato ore 16-19.30, domenica 10-12.30 e 16-19.30, feriali secondo la disponibilità degli artisti. Ingresso libero. *** Fino a domenica 30 ottobre ISOLA DOVARESE MOSTRA PISTOJA E IL SUO TEMPO Mostra storico-documentaria presso l’oratorio di San Giuseppe. Orario: sabato e domenica dalle 16 alle 20. Feriali su prenotazione. Per informazioni: 393-4672148 - 0375946373. *** Fino a sabato 31 dicembre SONCINO MOSTRA
Musica & Spettacoli Venerdì 21 ottobre CREMONA LITICA RIGOLETTO Alle ore 20.30 al Teatro A. Ponchielli, opera in tre atti di Francesco Maria Piave, dal dramma “Le roi s’amuse” di Victor Hugo e musica di Giuseppe Verdi. Direttore Marco Guidarini. Regia, scene e costumi di Massimo Gasparon. Per informazioni: 0372-022010. *** Sabato 22 ottobre CASALBUTTANO CONCERTO KREATIVE ENSEMBLE Alle 21 Teatro Bellini, concerto del quar-
ANTICHI STRUMENTI DI TORTURA Mostra documentaria a cura dell’Associazione Ricercatori Storici di Desenzano del Garda presso la Rocca Sforzesca. Orario: feriali dalle 10 alle 12.30, sabato e festivi dalle 10 alle 12.30 e dalle 15 alle 19. Per informazioni: 0374-83811. *** Domenica 23 ottobre SONCINO SAGRA DELLE RADICI Degustazione di radici, salamelle e buon vino nelle vie del centro. Per informazioni: 0374-84883. *** Domenica 23 ottobre GENIVOLTA SAGRA D’AUTUNNO Animazione, eventi ricreativi, concorso di pittura e fotografia, mostra micologica sui funghi di pianura in Palazzo comunale e nelle vie del centro. Per informazioni: 0374: 68522. *** Sabato 22 e domenica 23 ottobre CASALETTO CEREDANO SAGRA DI SANT’ORSOLA Tortellata, degustazione di prodotti locali, mostra “Arti & Mestieri”, mercatino di hobbistica e giochi per bambini “Il paese
dei balocchi” per le vie del centro. Per informazioni: 0373-262305. *** Sabato 29 ottobre PIZZIGHETTONE EVENTO ALLA SCOPERTA DI MURA E CASTELLI Far scoprire la storia, l’arte, l’architettura ai più giovani in modo divertente e coinvolgente: è ciò che si propone l’iniziativa culturale programmata a Pizzighettone, rivolta tutto coloro che abbiano voglia di esplorare e comprendere le architetture fortificate del Medioevo, del Rinascimento e dell’Età Moderna Orario: 14.30 (8-13 anni), 16.30 (14-30 anni e oltre). Per informazioni: 349-2203693. *** Fino a domenica 30 ottobre SONCINO MOSTRA ONDE DI PIETRA Nelle sale della Torre del Capitano della Rocca Sforzesca sono esposte dal 15 ottobre le sculture di Angela Corti e Rosolino Di Salvo. L’allestimento è stato curato dall’associazione culturale Daphne di Rovato. Per informazioni: 0374-83188 - 0374981507.
tetto d’archi con chitarra. L’ensemble conta su una decina di giovanissimi strumentisti provenienti da scenari musicali eterogenei che si organizzano in formazioni differenti distinguendosi per versatilità e varietà di esperienze. L’ingresso è gratuito. Per informazioni: 0374-362180. *** Sabato 22 ottobre SOSPIRO TEATRO BOCCACCIO: AMORI E BURLE Alle ore 21 presso l’Auditorium comunale va in scena la piece brillante dal Decamerone. Per informazioni: 329-2333470 - 0372621245. *** Domenica 23 ottobre CREMONA CONCERTO
UNPLUGGED SONORO 2011-2012 LINFANTE Alle ore 18 presso la Caffetteria del Palazzo Trecchi (ingresso libero), il leader della nota band cremonese Sydrojè presenterà per la prima volta il suo progetto cantautorale da solista. Per informazioni: 0372-435701. *** Mercoledì 26 ottobre TEATRO CASALMAGGIORE ASCANIO CELESTINI Alle ore 21 presso il teatro comunale di Casalmaggiore, in scena “pro patria senza prigioni, senza progetti, ovvero autobiografia di una Repubblica. Nella minuscola del titolo troviamo già molto del senso non certo nascosto che l’autore romano intende portare con sé in scena Per informazioni: 0375-284434.
L’Oroscopo della settimana
a cura di: www.oroscopo-2009.com
Per scrivere a Maria: promedia@fastpiu.it Cara Maria, le scrivo per parlarle di una cosa di cui non riesco a sfogarmi neppure con i miei amici. Ho 24 anni e sto con un ragazzo che vive in un’altra città, sempre qui al Nord ma lontana, in Piemonte. Riusciamo a vederci solo ogni tre/quattro settimane. Stiamo appesi al telefono, alle chat, ma è così difficile… da un po’ di tempo, poi, ho un dubbio che mi rode. Ultimamente lui mi sembra più lontano, più distante; ha saltato il nostro appuntamento e lo ha rimandato di una settimana, poi di due, dicendo che è per colpa del lavoro. Mi sono insospettita, ho cercato di sondare un po’, lui si è seccato e abbiamo litigato. Poi abbiamo fatto pace, ma io non sono tranquilla. Temo che abbia un’altra, e non so come dirglielo, perché ho paura della sua reazione. Mi ha sempre detto di essere allergico ai controlli e che, anche se mi ama tanto, tiene alla sua libertà. La scorsa estate abbiamo fatto le vacanze separate, perché lui è partito con un gruppo di amici. Poi siamo stati insieme per quattro bellissimi giorni sull’Adriatico. Poi c’è un altro fatto: quando a volte affronto l’argomento del futuro, si tira indietro, mi dice che siamo ancora molto giovani, che io devo finire gli studi eccetera. Mi domando: mi ama davvero, al punto di vedere un futuro in comune? Anna
Glielo chieda, Anna. Nei rapporti d’amore, i dubbi sono la cosa peggiore. Bisogna chiarire, il più possibile, anche se comunque, perfino dopo anni, perfino nei rapporti più solidi, resta un margine di non detto, che è anche un fatto positivo, in quando lascia quello spazio, quel cuneo di individualità di cui ciascuna e ciascuno di noi ha bisogno, per potervisi rifugiare. Io che la leggo da osservatrice esterna posso parlare solo a livello di impressione. Penso che il suo ragazzo la ami, ma che non sia ancora pronto a quella “quota” di sacrificio di sé che l’amore comporta, e che ne costituisce – sembrerebbe una contraddizione in termini – la felicità. Si ama quando siamo disposti a ritrarci, non completamente, certo, ma abbastanza per far posto all’altro, all’altra. L’amore è un equilibrio complicato e un disequilibrio festoso, potrei dirle. Però gliene parli, gli dica i suoi dubbi. Se c’è amore, ci si confida, si piange e si ride insieme, si litiga e si fa pace. Se invece si hanno timori, paure, incertezze che bloccano la libera espressione di sé, la strada non è quella giusta.
I benefici economici derivanti dal vostro impegno lavorativo non saranno tali da giustificare i sacrifici e l’abnegazione che devolvete alla causa, poiché in questo periodo sarete impegnati su più fronti. Cercate di riposarvi. Tutto procede secondo i vostri piani: solo la stanchezza fisica e mentale cominciano un pochino a farsi sentire e ad intralciare il vostro cammino lavorativo. Tenete duro, perché le vacanze sono lontane. Piccoli screzi all’interno della coppia tenderanno a manifestarsi più frequentemente, senza però generare conseguenze per il rapporto. Siate obiettivi nel valutare tali attriti, poiché in gran parte dipenderanno dai vostri puntigli. Lavorare vi giova, sia economicamente che moralmente. I prossimi giorni vi garantiranno la serenità opportuna offrendovi anche il tempo necessario per riposarvi e dedicarvi allo svago. Cercate di essere meno pignoli ed esigenti nei confronti della persona amata. Pretendere troppo e sempre, spesso genera insoddisfazione in voi, che poi inevitabilmente vi farà apparire le cose peggiori di quanto in realtà esse siano. E’ quasi arrivato il momento di prendersi una pausa. Occorre però un ultimo sforzo per fare il punto della situazione, definire e chiudere le questioni in sospeso, così da non permettere allo stress di accompagnarvi in vacanza. Stabilità ed affiatamento saranno le costanti nella vita di coppia dei nati nella Bilancia. Allontanati i motivi di discussione, sarete liberi e determinati nel procedere col partner come se foste una cosa sola. Assecondate lo spirito, lasciandovi trasportare giorno per giorno da quella spinta passionale che vi porta a trasgredire e ad inseguire e vivere un’avventura che molto piacere vi recherà. Non fatevi scappare l’occasione... L’attività lavorativa assorbirà gran parte del vostro tempo e con esso la quasi totalità delle vostre energie. Tenete duro, perché dovrete aspettare più a lungo del previsto prima di ottenere un periodo di riposo. Anche se la vostra occupazione in questo periodo non rappresenta una priorità in ordine di importanza, evitate di affrontarla con leggerezza in quanto potreste incorrere in errore e pagarne un prezzo troppo alto nei prossimi mesi. La pigrizia torna ad acuirsi, limitando il vostro estro e la lucidità espressiva; cercate di arginare questo momentaneo deficit per non lasciare che altri si prendano meriti che invece spettano a voi. Si profila un periodo assai felice e di grande intesa con la persona amata con cui sarà stuzzicante condividere momenti molto passionali e realizzare progetti costruttivi. Approfittatene.
Taccuino
Venerdì 21 Ottobre 2011
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NUMERI UTILI Cremona
COMUNE DI CREMONA www.comune.cremona.it Centralino: 0372-4071 Urp: 0372-407291 AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE www.provincia.cremona.it Centralino: 0372-4061 Urp: 0372-406233 PREFETTURA Centralino: 0372-4881 CARABINIERI Pronto intervento: 112 Centralino: 0372-5581 COMANDO FORESTALE DELLO STATO Centralino: 0372-410307
Corso Vittorio Emanuele II Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 28 Ottobre
GUARDIA DI FINANZA Pronto intervento: 117 Centralino: 0372-21576 Nucleo di polizia tributaria: 0372-28968
Via Bonomelli Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 11 Novembre 2011
Via Ala Ponzone Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 28 Ottobre 2011
POLIZIA MUNICIPALE Pronto intervento: 0372-454516 Centrale operativa: 0372-407427 POLIZIA STRADALE Comando provinciale Centralino: 0372-499511 QUESTURA Pronto intervento: 113 Centralino: 0372-4881
Via Degli Argini Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 21 Ottobre
NUMERI UTILI Crema
VIGILI DEL FUOCO Pronto intervento: 115 Centralino: 0372-4157511 PROCURA Centralino: 0372-548233
• Corso Vittorio Emanuele II (tratto via Ruggero Manna - piazza Cadorna): cantiere per il rifacimento della condotta dell'acqua potabile e relative prese; (Fine lavori: 28 ottobre).
• Via Ala Ponzone (tratto C.so V.Emanuele-V.Astegiano): cantiere per la ristrutturazione della condotta del gas metano e acqua potabile; (Fine lavori: 28 ottobre).
• Via degli Argini cantiere per la ristrutturazione della rete di distribuzione energia elettrica; (Fine lavori: 21 ottobre).
• Via Bonomelli (tratto dal civ. 34 a V.Platina): cantiere per la sistemazione del marciapiede; ((Fine lavori: 11 novembre).
METEO WEEK-END
OSPEDALE DI CREMONA www.ospedale.cremona.it Centralino: 0372-4051 Centro unificato di prenotazione: 800 638 638 Emergenza sanitaria: 118 AZIENDA SANITARIA LOCALE DI CREMONA www.aslcremona.it Centralino: 0372-4971 Urp: 0372-497215
Previsioni meteo a cura di Dominique Citrigno per SPAZIOMETEO.com e Meteowebcam.it
Redazione di Crema Piazza Premoli, 7 - 26100 Crema Tel. 0373 83.041 Fax 0373 83.041
GIORNALE DI CREMONA
COMUNE DI CREMA www.comunecrema.it Centralino: 0373-8941 Urp: 0373-894241
E supplemento: IL PICCOLO GIORNALE DEL CREMASCO direttore responsabile: Sergio Cuti ilpiccolocremona@fastpiu.it direttore editoriale: Daniele Tamburini
AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE Urp Crema: 0373-899822
Società editrice: Promedia Società Cooperativa Via del Sale, 19 - Cremona Amministrazione e diffusione Via S. Bernardo 37/A - 26100 Cremona Tel. 0372 43.54.74 • Fax 0372 59.78.60
CARABINIERI Pronto intervento: 112 Centralino: 0373-893700
Direzione, redazione e prestampa Via S. Bernardo 37/A - 26100 Cremona Tel. 0372 45.49.31 - 45.13.14 Fax 0372 59.78.60
COMANDO FORESTALE DELLO STATO Centralino: 0373-82714
POLIZIA STRADALE Centralino: 0373-897311 POLIZIA DI STATO Centralino: 0373-897311 VIGILI DEL FUOCO Pronto intervento: 115 Centralino: 0373-256222 PROCURA DELLA REPUBBLICA Centralino: 0373-878116 OSPEDALE DI CREMA www.hcrema.it Centralino: 0373-2801 Centro unico di prenotazioni: 800 638 638 Emergenza sanitaria: 118 SERVIZI SOCIO-SANITARI DISTRETTO DI CREMA Centralino: 0373-899320
Stampa: SEL - Società Editrice Lombarda 26100 Cremona Autorizz. del Tribunale di Cremona n° 357 del 16/05/2000
Pubblicazione associata all’Uspi (Unione Stampa Periodica Italiana) Progetto Grafico: Gianluca Galli Numero chiuso in tipografia: Giovedì 20 Ottobre alle ore 22
FARMACIE DI TURNO Dal 21 al 28 Ottobre 2011
GUARDIA DI FINANZA Pronto intervento: 117 Centralino: 0373-256474 POLIZIA MUNICIPALE Pronto intervento: 0373-250867 Centralino: 0373-894212
Pubblicità Tel. 0372 43.54.74 Fax 0372 59.78.60 www.immaginapubblicita.it
Distretto di Crema
Distretto di Cremona CREMONA - FARMACIA 12 A.F.M. DI CREMONA S.P.A. VIA GIORDANO, 125 26100 Cremona Tel. 0372 29724
FORMIGARA CACCIAPUOTI FABIO VIA ROMA, 28 26020 Formigara Tel. 0374 78028
SORESINA LOMBARDINI GHEZZI VIA GENALA, 16 26015 Soresina Tel. 0374 342483
CAMPAGNOLA CREMASCA SAN PANCRAZIO VIA PONTE RINO, 1/C 26010 Campagnola Cremasca Tel. 0373 750227
IZANO DE MAESTRI MARCELLO VIA S. BIAGIO, 4 26010 Izano Tel. 0373 789045
Orari di apertura Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:30 - 19:30
Orari di apertura Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:30 - 19:30
Orari di apertura Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:30 - 19:30
Orari di apertura Mattino: 8:30 - 13:00 Pomeriggio: 15:00 - 19:15
Orari di apertura Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:00 - 19:00
Giorno di chiusura settimanale LUNEDÌ
Giorno di chiusura settimanale SABATO
Giorno di chiusura settimanale SABATO
Giorno di chiusura settimanale LUNEDÌ MATTINA
Giorno di chiusura settimanale SABATO POMERIGGIO
CREMONA-FARMACIA 7 A.F.M. DI CREMONA S.P.A. VIA DANTE, 104 26100 Cremona Tel. 0372 460135
PIEVE SAN GIACOMO CAUZZI EMANUELE VIA MAZZINI, 2 26035 Pieve San Giacomo Tel. 0372 64323
CREMA CONTE PAOLO VIA KENNEDY, 6 26013 Crema Tel. 0373 256059
VAILATE SARTA ROBERTO VIA GIANI, 2 26019 Vailate Tel. 0363 84022
Orari di apertura Mattino: 08:30 - 13:00 Pomeriggio: 15:00 - 19:30
Orari di apertura Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:00 - 19:00
Orari di apertura Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:30 - 19:30
Orari di apertura Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:00 - 19:00
Giorno di chiusura settimanale NO
Giorno di chiusura settimanale GIOVEDÌ POMERIGGIO
Giorno di chiusura settimanale SABATO POMERIGGIO
Giorno di chiusura settimanale SABATO POMERIGGIO
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Venerdì 21 Ottobre 2011
Cosa guardare in televisione
Tv&Cinema
Una maldestra Cenerentola Gabriella Pession è la protagonista della nuova fiction in onda su Raiuno
R
aiuno scontinua a sfornare fiction senza sosta. Domenica 23 e lunedì 24 ottobre, sempre alle 21.10, è la volta di “Dove la trovi una come me?”, la fiction (rivisitazione italiana di Pretty Woman) in due puntate, diretta da Giorgio Capitani, con protagonisti Gabriella Pession e Daniele Pecci, interpretata oltre che da Serena Rossi (nei panni di una escort tutto pepe) anche da Caterina Guzzanti, Jose Maria Blanco, Patrizia Loreti, Giorgio Lupano e Lisa Gastoni. L’obiettvo della Rai è ripetere il successo della miniserie “Il signore della truffa”, anche se stavolta manca un mattatore del calibro di Gigi Proietti. LA TRAMA Sonia Colombo (Gabriella Pession) è una ragaz-
La miniserie composta da due puntate s’intitola “Dove la trovi una come me”
A lato una scena della fiction “Dove la trovi una come me” con Gabriella Pession e Daniele Pecci. Sopra Serena Rossi, anche le nel cast della miniserie
CINEMA - Programmazione settimanale CREMONA Spaziocinema Cremonapo (0372 803674) www.spaziocinema.info • Paranormal Activity 3 • Ex: Amici come prima! • Abduction: Riprenditi la tua vita • Bar sport • Amici di letto • This Must Be the Place • Cowboys & Aliens • I tre moschettieri • Matrimonio a Parigi • This Must Be the Place Filo (0372 411252) • Tomboy
CineChaplin (0372 453005) • Melancholia PIEVE FISSIRAGA Cinelandia (0371 237012) www.cinelandia.it • Amici di letto • Bar sport • Cowboys & Aliens • I puffi 3D • I tre moschettieri 3D • Matrimonio a Parigi • Paranormal Activity 3
CREMA Porta Nova (0373 218411) www.multisalaportanova.it • Matrimonio a Parigi • Bar sport • Cowboys & Aliens • I tre moschettieri • Ex: Amici come prima • A dangerous method • Amici di letto • This Must Be the Place Cineforum • Io sono lì • Jane Eyre • Due cuori e una provetta
za che sogna di fare la giornalista e che per mantenersi si arrangia facendo le consegne per un ristorante cinese, oltre a fare la dog sitter. La grande occasione della sua vita le si propone quando incontra casualmente l’editore Matteo Conti; l’uomo convinto dalle circostanze equivoche che la ragazza sia una escort, inizia una relazione con lei che presto lo vedrà coinvolto sentimentalmente. Gravitano attorno ai due le figure di Carla, migliore amica e confidente di Sonia e Monica, la quale esercita davvero la professione di escort e che ha trovato finalmente l’uomo dei sogni che la sposerà. Antagonista di Matteo, è suo cugino Giulio Monaco che cercherà di soffiargli sia la donna sia gli affari che riguardano la cessione di un importante gruppo editoriale appartenente ad un’anziana e ricca signora, Donna Anna. «Sonia – ha rivelato Gabriella Pession – è il mio personaggio, una maldestra Cenerentola, che sognando di fare la giornalista e volendo riuscire a tutti i costi, si ritrova per una serie di equivoci, nei panni di una ragazza-squillo, una escort che si innamorerà e farà innamorare un rampante ed anche uno spregiudicato imprenditore». Raiuno, domenica e lunedì ore 21.10
VENERDÌ SU CANALE 5
Garko ci riprova con Viso d’angelo
Venerdì 21 ottobre parte su Canale 5 in prima serata una nuova fiction dal titolo “Viso d’angelo” con Gabriel Garko, Cosima Coppola, Angela Molina e Loredana Cannata. L’obiettivo della rete è fare meglio di “Sangue caldo, i cui risultati in termini di ascolto non sono stati quelli sperati. “Interpreto un commissario di polizia introverso, enigmatico e misterioso. Un tipo con tante ombre nel suo passato turbolento», ha detto Garko LA TRAMA In una tranquilla cittadina affacciata sul mare un misterioso killer uccide lasciando come firma un rosario intrecciato tra le mani delle sue vittime. Il caso viene affidato all’ispettore Roberto Parisi, un esperto di omicidi se-
riali, dal passato oscuro. Il passato di Parisi si incrocia con quello di Angela Garelli (Cosima Coppola) una giovane poliziotta precipitata negli inferi della droga a causa di un tragico errore: ha freddato con un colpo di pistola l’uomo che avrebbe dovuto sposare, un poliziotto sotto copertura. Quando Parisi capisce che tutte le vittime del serial killer sono riconducibili al Santa Teresa, un centro di recupero guidato da Suor Serafina (Angela Molina), fa in modo che Angela venga accolta come ospite della comunità. In questo modo Parisi con l’aiuto dell’ex poliziotta potrà scoprire chi si cela dietro l’impenetrabile assassino… Canale 5, venerdì ore 21.10
BAR SPORT Adattamento del primo romanzo di Stefano Benni, all’interno del Bar Sport, locale della periferia bolognese gestito dall’istrionico Onassis (Giuseppe Battiston), si avvicendano le avventure degli assidui frequentatori e degli avventori casuali che, alla ricerca di un flipper o di un telefono a gettoni, si imbattono nell’onnipresente “tecnico” (Claudio Bisio), chiamato così per la sua passione per il calcio e sempre pronto a far due chiacchiere o a moderare discussioni altrui. E così le traversie del tuttofare Bovinelli (Antonio Cornacchione), il diario delle conquiste di un playboy di provincia (Teo Teocoli), la vita sessuale della scoppiettante prostituta Elvira (Roberta Lena) o una trasferta per veder giocare il Bologna insieme all’avvocato Della Lana (Leo Mantovani) diventano epici resoconti di tragicomiche imprese.
Regia: Massimo Martelli • Genere: commedia
Il popolare comico è protagonista di una nuova commedia diretta da Claudio Risi
Le peripezie di Boldi in “Matrimonio a Parigi”
Regia: Claudio Risi Durata: 110 minuti. Distribuzione: Medusa. Cast: Massimo Boldi, Anna Maria Barbera, Biagio Izzo, Paola Minaccioni, Massimo Ceccherini, Enzo Salvi, Loredana De Nardis, Emanuele Bosi, Raffaella Fico, Diana Del Bufalo, Rocco Siffredi. Genere: commedia.
Massimo Boldi è protagonista della nuova commedia dal titolo “Matrimonio a Parigi” diretta da Claudio Risi. LA TRAMA Lorenzo è un piccolo industriale del Nord col vizietto di non pagare le tasse. Su un treno per Parigi incontra un simpatico napoletano, Gennaro, a cui spiattella compiaciuto tutti i modi in cui froda il fisco, convinto che ogni napoletano che si rispetti sia geneticamente un mariuolo... Diretti nella capitale francese per assistere entrambi alla cerimonia di diploma dei propri figli, Lorenzo e Gennaro non sanno che i due sono amici, studiano entrambi all’Institut de Art et design di Parigi e hanno prenotato per i genitori la stessa suite. Una volta a Parigi, Lorenzo scopre che quel napoletano è un integerrimo ufficiale della Guardia di Finanza e qui cominciano i suoi guai. Alla fine la figlia di Gennaro, Natalina, s’innamorerà del figlio di Lorenzo, Mirko. Questo evento porterà Lorenzo, per il bene del figlio, a pagare le tasse, vendere la sua “TeleLecco” a dei cinesi ed a sposare la sua compagna di sempre Elvira.
IN TV - Su Italia 1
“Mi fido di te” con Ale & Franz Giovedì alle 21.10 su Italia 1 va in onda il film “Mi fido di te” del 2006 con Ale & Franz. LA TRAMA Alessandro è un piccolo truffatore di strada che sogna una vita regolare. Francesco una vita regolare ce l’aveva, almeno fino a ieri. Manager di una multinazionale, è stato licenziato e adesso vaga alla ricerca di un impiego. I due si incontrano mentre Francesco tenta di sbarcare il lunario facendo consegne e, per un'occasione imprevista, si trova a truffare Alessandro, esperto nel campo. Qualche giorno dopo questi riesce a incontrare di nuovo Francesco e, dopo aver cercato di vendicarsi, decide di farne la sua spalla per raggranellare i soldi dovuti agli strozzini...
Programmi Tv
rete 4
canale 5
italia 1
la 7
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sabato 22
domenica 23
Lunedi’ 24
Martedi’ 25
mercoledi’ 26
giovedi’ 27
venerdi’ 28
06.30 UNOMATTINA in famiglia.A 10.05 settegiorni/aprirai 11.10 dreams road 2011. Doc 12.00 la prova del cuoco 13.30 Tg 1 Telegiornale 14.00 lineablu. Attualità 15.10 le amiche del sabato. Att 17.00 tg1 Telegiornale 17.15 a sua immagine 17.50 beato!.documenti 19.00 l'eredità. Game 20.00 Tg1/soliti ignoti.Game 21.10 ti lascio una canzone.Talent 00.55 cinematografo 01.55 la terrazza. film
06.30 UNOMATTINA in famiglia.A 09.30 tg1 lis 09.35 a sua immagine 10.55 Santa MESSA/Recita Angelus 12.20 linea verde. Attualità 14.00 domenica in: l'arena 16.30 tg1 / che tempo fa? 16.35 domenica in: così è la vita 18.50 l'eredità. Game Show 20.00 Tg1/rai tg sport 20.40 soliti ignoti 21.30 dove la trovi una come me? fiction 23.40 speciale tg1. Attualità 01.05 applausi
06.45 unomattina. Attualità 11.00 Tg1 telegiornale 11.05 occhio alla spesa 12.00 la prova del cuoco 13.30 Tg 1 / tg1 Focus/economia 14.10 verdetto finale. Attualità 15.15 la vita in diretta. Attualità 16.50 tg1 Parlamento/che tempo fa 18.50 l'eredità. Game Show 20.00 Tg1/soliti ignoti.Game 21.30 dove la trovi una come me? fiction 23.10 porta a porta 00.45 tg 1/che tempo fa 02.25 stella solitaria. Film
06.45 unomattina. Attualità 11.00 Tg1 telegiornale 11.05 occhio alla spesa 12.00 la prova del cuoco 13.30 Tg 1 / tg1 Focus/economia 14.10 verdetto finale. Attualità 15.15 la vita in diretta. Attualità 16.50 tg1 Parlamento/che tempo fa 18.50 l'eredità. Game Show 20.00 Tg1/soliti ignoti.Game 20.30 qualificazioni europeo 2012 21.10 la donna che ritorna.fiction 23.20 porta a porta 00.55 tg1 notte/che tempo fa 01.35 sottovoce
06.45 unomattina. Attualità 11.00 Tg1 telegiornale 11.05 occhio alla spesa 12.00 la prova del cuoco 13.30 Tg 1 / tg1 Focus/economia 14.10 verdetto finale. Attualità 15.15 la vita in diretta. Attualità 16.50 tg1 Parlamento/che tempo fa 18.50 l'eredità. Game Show 20.00 Tg1/soliti ignoti.Game 21.10 new in town. film 23.10 porta a porta 00.55 tg1 notte/che tempo fa 01.25 qui radio londra 01.25 sottovoce
06.45 unomattina. Attualità 11.00 Tg1 telegiornale 11.05 occhio alla spesa 12.00 la prova del cuoco 13.30 Tg 1 / tg1 Focus/economia 14.10 verdetto finale. Attualità 15.15 la vita in diretta. Attualità 16.20 assisi 18.50 l'eredità. Game Show 20.00 Tg1/soliti ignoti.Game 21.10 don matteo 8. Fiction 23.25 porta a porta 01.00 tg1 notte/che tempo fa 01.30 qui radio londra 02.45 ilrisveglio della magia
06.45 unomattina. Attualità 11.00 Tg1 telegiornale 11.05 occhio alla spesa 12.00 la prova del cuoco 13.30 Tg 1 / tg1 Focus/economia 14.10 verdetto finale. Attualità 15.15 la vita in diretta. Attualità 16.50 tg1 Parlamento/che tempo fa 18.50 l'eredità. Game Show 20.00 Tg1/soliti ignoti.Game 21.10 i migliori anni 23.35 tv7. Attualità 00.35 cinematografo 01.05 tg 1 notte/che tempo fa 01.45 sottovoce
10.50 quello che. Attualità 11.30 aprirai. Attualità 11.35 mezzogiorno in famiglia.Att 13.00 tg2 giorno /Sereno variabile 13.30 dribbling. Sport 14.00 jump in!.Film 15.30 sabato academy. Talent S 17.00 sereno variabile. Attualità 18.00 tg2 Flash L.I.S./crazy parade 18.45 sea patrol. telefilm 19.30 suadra speciale cobra 11 20.25 estrazioni del lotto/tg2 21.05 castle. telefilm 21.50 the good wife. telefilm 232.40 sabato sprint. Sport
10.10 ragazzi c'è voyager. Var 10,35 a come avventura. Att 11.00 numero uno gp. Sport 11.30 mezzogiorno in famiglia.V 13.00 tg2 giorno/motori/meteo 13.45 quelli che aspettano..Var 15.30 quelli che il calcio e..Var 17.05 tg2 l.i.s./ stadio sprint.Sp 18.00 90 minuto. Sport 19.35 squadra speciale cobra 11 20.30 tg 2 notizie 21.00 N.C.I.S. unità anticrimine.Tel 21.45 hawaii five-0. Telefilm 22.35 la domenica sportiva 01.00 tg2 notizie
09.30 protestantesimo. Attualità 10.00 tg2punto.it 11.00 I fatti vostri.Varietà 13.00 tg2/costume societa' 13.50 medicina 33. Attualità 14.00 italia sul due. Attualità 16.10 gost whispeper. Telefilm 16.50 hawaii five-0. Telefilm 17.45 tg2 Flash L.I.S./Sport/Notizie 18.45 numb3rs. Telefilm 19.35 squadra speciale cobra 11 20.30 tg2 notizie 21.05 voyager. Attualità 23.25 frailty. Film 01.05 tg parlamento
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10.00 tg2punto.it 11.00 I fatti vostri.Varietà 13.00 tg2/costume e societa' 13.50 medicina 33. Attualità 14.00 italia sul due. Attualità 16.10 gost whispeper. Telefilm 16.50 hawaii five-0. Telefilm 17.45 tg2 Flash L.I.S./Sport/Notizie 18.45 num3rs. Telefilm 19.35 squadra speciale cobra 11 20.30 estrazioni lotto / tg2 21.05 indiana jones e il tempio maledetto. Film 23.10 tg2 notizie 23.25 delitti rock. Documenti
10.00 tg2punto.it 11.00 I fatti vostri.Varietà 13.00 tg2/costume e societa' 13.50 medicina 33. Attualità 14.00 italia sul due. Attualità 16.10 gost whispeper. Telefilm 16.50 hawaii five-0. Telefilm 17.45 tg2 Flash L.I.S./Sport/Notizie 18.45 num3rs. Telefilm 19.35 squadra speciale cobra 11 20.30 tg2 notizie 21.05 ncis los angeles. Telefilm 21.50 blue bloods. Telefilm 22.40 cold case. Telefilm 23.25 tg2 notizie
11.00 tgr bellitalia.Attualità 12.00 TG3 Sport - Meteo / TGR 12.25 il settimanale. Attualità 12.55 ambiente italia 14.00 tgr regione meteo -tg3 14.45 tg3 pixel/tv talk/tg3 l.i.s. 16.40 un caso per due.telefilm 17.45 magazine champions league 18.10 90° minuto: serie b. Sport 19.00 tg3/regione/meteo 3/blob 20.00 blob/che tempo fa.Att 21.05 speciale superquark.Doc 23.05 tg3 - Tg Regione 23.45 un amore criminale. att 01.40 uomini della scienza.F
08.35 il corraziere. Film 10.05 doc martin.telefilm 10.55 tgr Estovest/Mediterraneo 12.00 tg3/ sport / persone / meteo 13.25 passepartout 14.00 regione - meteo 14.30 in 1/2 h. Attualità / tg3 l.i.s. 15.05 alle falde del kilimangiaro 18.10 90° minuto serie b 18.55 tg3 - Tg Regione - meteo 20.00 blob. Att 20.10 Che tempo fa? 21.30 report. Attualità 23.40 sostiene bollani.Mus 00.50 telecamere salute. Att
12.00 tg3-sport-meteo 3 12.25 tg3 fuori tg 12.45 le storie - Diario italiano 13.10 la strada per la felicità 14.00 tg regione - meteo -Tg 3 14.50 TGR LEONARDO/figu 15.05 the lost world. Telefilm 16.00 cose dell'altro geo. Att 17.40 geo & geo. Attualità 19.00 tg3/tg regione/meteo 20.00 blob. Attualità 20.15 sabrina, vita da strega.S 20.35 un posto al sole. Soap 21.05 sfida senza regole. Film 22.55 correva l'anno. doc
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08.35 vivere meglio/r.i.s 3.fiction 10.50 ricette di famiglia. att 11.30 tg 4 telegiornale 12.00 un detective in corsia.tf 13.00 la signora in giallo. Tel 13.50 il tribunale di forum 15.00 poirot non sbaglia mai. F 17.00 psych. telefilm 18.00 pianeta mare. Attualità 18.55 Tg 4 - meteo 4 19.35 tempesta d'amore. soap 20.10 siska.Telefilm 21.30 il buio nell'anima.Film 23.30 past lies. film 02.00 tg4
08.20 wild china. Documenti 09.20 magnifica italia. doc 10.00 Santa Messa 11.00 pianeta mare. attualità 11.30 tg 4 telegiornale 12.00 Melaverde. Attualità 13.30 Pianeta mare. Attualità 14.00 donnavventura.Attualità 14.50 gli anni dei ricordi. Film 17.10 tomahawk, scure di guerra.F 18.55 tg4 Telegiornale - meteo 4 19.35 tempesta d’amore. Soap 21.30 rocky. film 00.05 hollywood homicide. film 02.25 vintage dance parade 6
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07.55 motociclismo. Moto gp 09.10 motociclismo. Moto 2 10.50 dragon ball z. Film Animaz 12.25 studio aperto - meteo 13.40 i simpson. cartoni 14.30 scuola di ladri 2. film 16.25 robin hood. Telefilm 18.30 Studio Aperto - sport 19.00 cartoni 19.20 il professore matto.film 21.10 cambio di gioco. Film 23.25 tornado. Film 01.10 studio sport xxl 02.10 riugnione di famiglia.. con pallottole. film
07.00 motociclismo: Classe 125 08.15 motociclismo: Moto 2 10.00 motociclismo: Moto GP 11.00 grand prix 12.25 studio aperto - meteo 13.05 guida al campionato 14.00 motociclismo: Moto GP 15.15 one piece. Film Animazione 17.00 justice league. Film 18.30 studio aperto/bau boys.a 19.35 mr bean's holiday. Film 21.25 mistero. attualità 00.20 controcampo. Sport 01.40 il tifoso, l'arbitro e il calciatore.Film
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08.55 una mamma per amica.Tel 10.35 grey's anatomy. Telefilm 12.25 studio aperto/meteo/sport 13.40 cartoni 15.00 big bang theory. sitcom 15.30 chuck 17.45 glee. Telefilm 17.25 Cartoni 18.30 Studio Aperto - sport 19.25 dr. house. tel 20.20 csi scena del crimine.tel 21.10 colorado. Varietà 24.00 le iene. Varietà 01.30 poker1mania 02.40 rescue me.Film
07.30 tg la7 / omnibus. Attualità 10.00 bookstore. Attualità 11.05 la7 doc 11.40 ultime dal cielo. tel 13.30 tg la7 14.05 DIANE, uno sbirro in famiglia. Telefilm 15.55 mac gyver. telefilm 17.50 campionato basket serie a 20.00 tg la7 20.30 in onda. Attualità 21.30 l'ispettore barnaby.Tel 23.30 crossing jordan. Telefilm 00.30 m.o.d.a. Attualità 01.15 investigazione letale.Film
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09.45 coffe break. Attualità 10.35 l'aria che tira.Attualità 11.05 (ah) ipiroso. Attualità 12.00 g' day. Varietà 12.25 i menù di benedetta 13.30 Tg La7 14.05 katia, regina senza corona. Film 16.15 atlantide. documenti 17.30 jag:avvocati in divisa. Tel 19.30 g' day. Varietà 20.00 tg la7 20.30 otto e mezzo. Attualità 21.10 piazzapulita.Attualità 00.10 crossing jordan. tel
09.45 coffe break. Attualità 10.35 l'aria che tira.Attualità 11.05 (ah) ipiroso. Attualità 12.00 g' day. Varietà 12.25 i menù di benedetta 13.30 Tg La7 14.05 gufo grigio.Film 16.15 atlantide. documenti 17.30 jag:avvocati in divisa. Tel 19.30 g' day. Varietà 20.00 tg la7 20.30 otto e mezzo. Attualità 21.10 italialand: Nuove attrazioni. Varietà/tg la7 23.55 il giardino indiano. Film
32 GLI ORARI CUP Centro Unificato di Prenotazione Dove: padiglione n. 12, a fianco del Centro Prelievi, prospiciente Largo Priori Orari di apertura al pubblico: lunedì - venerdì dalle 7.30 alle18.00 orario continuato, il sabato dalle 8.00 alle 12.00; Prenotazioni telefoniche: è possibile telefonare al numero verde 800.638.638, da lunedì a sabato dalle 08.00 alle 20.00. PRENOTAZIONI CHE NON SI EFFETTUANO AL CUP Attraverso il CUP si prenotano tutte le prestazioni ad eccezione delle seguenti, che devono essere prenotate direttamente presso le singole unità operative o servizi c ome indicato di seguito: ANATOMIA PATOLOGICA secreti e agoaspirati (non Tac e non Ecoguidati) Dove: Poliambulatori, piano Terra. Orario: giovedì dalle 15 alle 16. Per prenotare contattare la segreteria dell’Anatomia Patologica dal lunedì al venerdì, dalle 10.30 alle 16.00. Telefono: 0372 405477, dalle 9.30 alle 16.00. Consegna campioni istologici e citologici La consegna dei campioni citologici urinari è prevista, presso il padiglione 5, da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 09.30; per gli altri esami da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 16.00 (accesso diretto). RADIOLOGIA Dove: piano 1, corpo H (ala destra). TC, risonanza magnetica, ecografie urgenti e richiesta di prestazioni con bollino verde Le prenotazioni vanno effettuate di persona o via fax. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.00, sabato dalle 08.00 alle 12.00. Tel: 0372 405760. Angiografia Le prenotazioni vanno effettuate di persona. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 15.30. Telefono: 0372 405367. SENOLOGIA: Screening mammografico preventivo biennale Asl Cremona (45-69 anni) Tutti i giorni dalle 8.30 alle 12.30, il mercoledì dalle 14 alle 16. La prenotazione va effettuata al CUP dell'Asl 800 318 999. Prestazioni con carattere di urgenza, risonanze alla mammella, agoaspirati, ecografie Dove: piano 1, corpo M. Ora: da lunedì a venerdì dalle 11.00 alle 13.00. Telefono: 0372 405614. Per ulteriori informazioni è stata inoltre attivata una nuova linea telefonica dotata di risponditore automatico in funzione 24 ore su 24: 0372 405612. RADIOTERAPIA E MEDICINA NUCLEARE Dove: piano Cantina, (utilizzare la scala o ascensore a sinistra vicino l'Ufficio Informazioni nell'atrio di ingresso) corpo M, monoblocco ospedaliero. Orario:da lunedì a venerdì dalle 07.30 alle 17.30. Telefono: 0372 405485. MEDICINA DEL LAVORO: Dove: Medicina del Lavoro, padiglione 10 Impegnativa del medico curante. Allergologia per sospetti professionali Tel. 0372 408178 da lunedì a venerdì, dalle 10.30 alle 13.00; oppure, personalmente presso l’Ambulatorio di Allergologia dalle 09.00 alle 13.00 da lunedì a venerdì. Visite specialistiche di medicina del lavoro Tel: 0372 405777 da lunedì a venerdì, d alle 08.00 alle 15.30; oppure, personalmente presso l’Ambulatorio Specialistico di Medicina del Lavoro negli stessi orari.
Salute PRESIDIO OSPEDALIERO DI CREMONA CENTRO DIABETOLOGICO Dove: piano 6, corpo H (lato destro), monoblocco ospedaliero. Orari: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.30 (prima visita per inquadramento diagnostico-terapeutico e visita di controllo per monitoraggio metabolico e screening delle complicanze croniche). Per le prime visite è preferibile che la prenotazione avvenga di persona comunque possibile prenotare telefonicamente da lunedì a venerdì, dalle 11.00 alle 13.30. Telefono: 0372 405715. CENTRO PRELIEVI - LABORATORIO ANALISI accesso diretto da parte dei cittadini, con la richiesta del Medico di famiglia o dello specialista. Dove: Centro Prelievi all'ingresso dell'ospedale. Orario: da lunedì a venerdì dalle ore 07.30 alle 10.30. Telefono: 0372 405663 - 0372 405452 CENTRO EMOSTASI E TROMBOSI Monitoraggio delle terapie anticoagulanti. previsto accesso con prenotazione al numero 0372 405666 - 0372 405663. Dove: Presso la palazzina del Cup Orario: dalle 07.30 alle 12.00 da lunedì a venerdì. CENTRO AZIENDALE DI ALLERGOLOGIA Dove: presso la Medicina del Lavoro, Padiglione 10 Accesso avviene mediante impegnativa del medico curante. Le prenotazioni vengono effettuate telefonando allo 0372 408178 da lunedì a venerdì dalle 10.30 alle 13.00; oppure personalmente presso l’Ambulatorio di Allergologia da lunedì a venerdì dalle 09.00 alle 13.00. IMMUNOEMATOLOGIA E MEDICINA TRASFUSIONALE: Emotrasfusioni, salassi, autotrasfusioni, terapia marziale endovenosa, preparazione di nuovi emocomponenti ad utilizzo non trasfusionale: Gel Piastrinico, Concentrato Leucopiastrinico. Dove: Piano terra, corpo D, monoblocco ospedaliero. Tel: 0372 435887 - 0372 405461 dalle 10.00 alle 17.00 da lunedì a venerdì GENETICA Dove: piano 2 lato destro del monoblocco ospedaliero. Prenotazioni telefoniche: 0372 405783 da lunedì a venerdì dalle 13.00 alle 14.30. MEDICINA LEGALE Prenotazioni presso Direzione Medica di Presidio piano Rialzato monoblocco ospedaliero. Tel: 0372 405200. PSICOLOGIA Dove: settimo piano a sinistra. Prenotazioni da lunedì a venerdì dalle ore 09.00 alle ore 10.00 presso il servizio di Psicologia, oppure anche telefonicamente agli stessi orari al numero 0372 405409. ONCOLOGIA MEDICA Dove: Piano 4 ala Destra Prenotazione in reparto da lunedì a venerdì dalle ore 8.00 alle ore 17.00. Tel: 0372 405248. TERAPIA DEL DOLORE Dove: palazzina n. 9 La prenotazione può essere effettuata telefonicamente al numero 0372 405330 dalle 11.00 alle 15.00, da lunedì a venerdì. Negli altri orari è possibile chiamare lo stesso numero lasciando un messaggio in segreteria telefonica con il nome e numero di telefono: al più presto sarete richiamati.
Molto frequenti sono gli interventi urgenti che riguardano l’unità operativa di endoscopia digestiva
Quando le emergenze non danno tregua
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di Laura Bosio
ovevo incontrarlo nel pomeriggio, ma il dottor Federico Buffoli, direttore dell'unità operativa di endoscopia digestiva, non è stato reperibile per tutto il giorno. Solo alle sette della sera, di fronte a un aperitivo, ci siamo ritrovati a parlare dell'argomento che è anche il motivo per cui era stato così impegnato tutto il giorno: le emergenze che richiedono una costante presenza, 24 ore su 24, di un medico dell'endoscopia digestiva. Emergenze che quasi ogni giorno arrivano all'ospedale di Cremona (o all'Oglio Po di Casalmaggiore, ugualmente gestto dall'endoscopia digestiva di Cremona), con la necessità di un pronto intervento. «Al primo posto vi sono le emorragie digestive» spiega il medico. «Un problema che si può presentare in qualsiasi momento, senza preavviso. Il paziente arriva in pronto soccorso, dove viene valutato. Se la situazione è grave egli deve prima venire rianimato, quindi vi è il passaggio all'esame endoscopico, per valutare la sua condizione e decidre come intervenire». Quali sono i casi che si possono presentare? «Se il paziente vomita sangue, oppure ha notato la presenza di sangue nelle feci (sotto forma di feci nere) significa che vi è stato un sanguinamento del tratto digestivo superiore. Si tratta di opzioni che richiedono in ogni
Il dottor Federico Buffoli, direttore dell'unità operativa di endoscopia digestiva dell'Ospedale Maggiore di Cremona
caso un intervento urgente». Quali sono le cause? «Si tratta principalmente di ulcere, oppure gastriti erosive. Le ulcere possono svilupparsi in modo inaspettato, talvolta per l'uso di antinfiammatori come l'aspirina, specialmente nel caso di persone di una certa età. Altre cause possono poi essere alcune forme di esofagite, o nella peggiore delle ipotesi tumori. Un campo diverso sono le emorragie da varici: il paziente con varici esofagee può andare incontro a emorragie se una di esse si rompe. In questo caso si rende necessario un esame endoscopico, in quanto esso riduce la mortalità, intervenendo con tecniche di emostasi endoscopica, di tipo termico (cauterizzazione), laaer o meccanico. Dunque il patrimonio dell'endoscopia terapeutica è molto vasto, e nella maggior parte dei casi è in grado di risolvere il problema emorragico».
E quando ciò non accade? «Quando l'emorragia non è gestibile dall'enduscopia ci si affida al tradizionale intervento chirurgico. In certi casi partitolari si può invece lavorare con la ragiologia interventistica. Ciò presuppone che nell'ospedale vi sia una meticolosa organizzazione, che prenda in esame ogni possibilità, e che veda il pronto attivarsi dei medici in caso di necessità. Per questo abbiamo creato per i pazienti emorragici un percorso ben definito, che prevede un atteggiamento multidisciplinare». Che fare se le emorragie sono intestinali? «Si tratta di un problema un po' più raro. La causa più frequente sono i diverticoli, che spesso non necessitano di terapie. Oppure si può trattare di po-
lipi, e più raramente di tumore. In ogni caso l'iter di intervento è sempre lo stesso». Quali altri tipi di emergenze dovete fronteggiare? «Spesso ve ne sono legate all'ingestione di corpi estranei, che può essere accidentale o volontaria, con scopi suicidi. Quella accidentale riguarda spesso i bambini. Si tratta di eventualità in cui si deve intervenire subito: il corpo estraneo va rimosso il prima possibile, perché il rischio di perforazione può essere alto. Nel caso di ingestione di sostanze caustiche la prima cosa da fare è verificare la condizione dell'esofago. Un po' più rare sono le colangiti acute, ossia quando un calcolo occlude le vie biliarim e la bile si infetta. In tali casi si rende necessaria un indagine urgente sulle vie biliari per rimuovere il calcolo». Queste urgenze sono frequenti? «Non vi è giorno in cui non ce ne sia qualcuna da affrontare. Un lavoro che costa molta energia e che quindi prevede una capacità di integrazione delle varie discipline: endoscopia, chirurgia e radiologia. Tra l'altro essere sempre in allerta è fondamentale a proposito del rischio di qualche recidivia o di altri sanguinamenti legati a un intervento. Proprio per questo ai medici viene richiesta una reperibilità totale».
«Le emergenze richiedono una presenza 24h su 24»
Venerdì 21 Ottobre 2011
Rassegna dialettale per raccogliere nuove offerte
PIANO D’AZIONE PER LA DISABILITÀ
Medea: il sostegno ai malati oncologici passa dall’intrattenimento teatrale
Le malattie tumorali si affrontano più facilmente con un sostegno. Su questo si basa l'attività di Medea, associazione nata per sostenere i pazienti oncologici nel loro percorso di malattia. Un'associazione sempre alla ricerca di fondi per finanziare le proprie attività, sempre volte a sostegno dei malati oncologici. E' in quest'ottica che si colloca la nuova edizione 2011 del «Minifestival del teatro dialettale»: sette serate fatte di buon umore e disponibilità che altrettante compagnie teatrali dilettantistiche di Cremona e Provincia
offriranno a partire dal 15 ottobre, a favore dei malati di tumore e dei loro famigliari, presso la Sala Monteverdi in Cremona. Un momento di aggregazione, di svago, ma anche l'occasione per donare qualcosa ad una buona causa. Anche quest'anno ad introdurci nell'espressione dialettale sarà il Gruppo di Poesia «El Zàch» guidato da Michelangelo Gazzoni. Si alterneranno poi sul palco la compagnia «Nati per caso» di Gussola, (29 ottobre); la compagnia «Avi Mati» di San Daniele, (4 novembre); la compagnia «I Piasarot» di Rivarolo Mantovano, (12 novembre);
la compagnia «I Malgiost» di Sospiro, (18 novembre) ed in fine la compagnia «Teatro Zaist» di Cremona, (25 novembre). Le serate, tutte ad offerta libera, inizieranno alle ore 21 ed il ricavato andrà a sostegno delle molteplici attività, compresa la Ricerca clinica presso l'Oncologia di Cremona, che Medea da anni realizza perchè la malattia non isoli ancora di più chi la deve affrontare, ma trovi sempre più risposte efficaci sia a livello scientifico che assistenziale e umano. Tra le attività di Medea importante
è la promozione di momenti informativi sul terrirorio finalizzati alla diffusione di stili di vita da adottare per perevenire l'insorgere della malattia (prevenzione primaria e secondaria) e per far conoscere nuovi strumenti di diagnosi delle neoplasie e le attività di ricerca realizzate dal reparto di Oncologia.
Dentista gratis per i minori in affido
Protocollo d’intesa siglato tra il Comune di Cremona e la Società Italiana di Ortodonzia
C
medici-odontoiatri, dei circa 3500 soci Sido, 320 bambini hanno ricevuto le cure odontoiatriche e il trattamento ortodontico. I comuni che hanno dato la loro adesione attraversano la penisola dalla provincia di Trento a Catania. I protocolli d'intesa firmati sono venti, oltre a quello cremonese: Roma II, Napoli, Catania,
di Giulia Sapelli
ure dentistiche gratuite ai minorenni in carico al Comune di Cremona. Un protocollo di intesa siglato nei giorni scorsi in Comune, tra l'assessore Luigi Amore, assessore ai servizi sociali, e il presidente della Società italiana di ortodonzia,Claudio Chimenti. Si tratta di un accordo che vedrà appunto l'erogazione di prestazioni gratuite di cure o di terapie ortodontiche a favore dei minori in carico al Comune di Cremona ospiti di strutture residenziali o in affido familiare. «Un ulteriore e significato sostegno all'affido famigliare e alle comunità che ospitano minori che sono stati loro affidati» ha detto con soddisfazione Amore. La Società Italiana di Ortodonzia ha avviato dal 2006 un progetto di solidarietà professionale rivolto a minori in carico ai comuni che siano ospiti di strutture residenziali o in affido familiare per l'erogazione gratuita di cure ortodontiche. Il progetto consiste nell'adozione clinica di bambini tra i 9 e i 12 anni che si trovano in affido eterofamiliare o presso le Case Famiglia dislocate su tutto il territorio nazionale. Il progetto prevede di associare a ciascun professionista socio Sido un bambino con patologie odontoiatriche che offre gratuitamente le prestazioni odontoiatriche e ortodontiche dall'infanzia fino all'adolescenza.
Il progetto riguarda giovani in famiglia o in comunità
L'obiettivo è quello di creare una fitta rete di medici disposti ad "adottare clinicamente" un bambino in affido nel proprio comune di residenza, in modo yale da garantire al minore il diritto di cura in questo ambito specialistico in un periodo, quale quello dell'adolescenza, che può avere ripercussioni nello sviluppo e nell'età adulta. La società segnalerà i nominativi dei medici del nostro territorio che hanno aderito all'iniziativa e il settore Politiche Sociali co-
Adozione clinica di bambini tra i 9 e i 12 anni
municherà il nominativo del minore bisognoso di cure ortodontiche a cui il medico presterà gratuitamente le cure che si renderanno necessarie. Il settore Politiche Sociali, nell'ottica di offrire ai minori migliori condizioni di cura e assistenza finalizzate ad un armonico sviluppo psicofisico, ha accolto positivamente la proposta di Sido. Questa iniziativa si colloca nel quadro normativo che prevede in ambito sociosanitario la collaborazione e l'integrazione di attività tra il pubblico e il privato sociale. Fino ad oggi l'iniziativa ha raggiunto importanti risultati: partito nel 2006, il Progetto attualmente vede in tutta Italia la partecipazione di 1000
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Bologna II, Trento, Genova,Parma, Milano, Caserta, Monza II, EndineGorle (Bergamo), Tivoli Terni, Perugia, Torino, Firenze, Arezzo, Venezia. «Nonostante il successo fin qui ottenuto, resta imprescindibile l'esigenza di informare il più possibile sul Progetto Solidarietà Sido non solo i soci e i medici, che potranno così fornire il loro essenziale e prezioso lavoro, ma soprattutto i responsabili dei minori in affido che potranno in tal modo segnalare nuovi casi e far presenti le necessità più urgenti dei minori» afferma Chimenti. «Far conoscere il progetto nei vari ambiti Istituzionali e presso i media è importantissimo affinché i bambini possano concretamente usufruire dell'aiuto degli specialisti ed esercitare così il diritto di curare la propria salute e la propria immagine in un periodo, quello dell'adolescenza, che inciderà profondamente sul futuro dei loro sorrisi».
«Liberi di essere» è questo il titolo dell'opuscolo informativo realizzato dalla Regione Lombardia per rendere scopi e contenuti del Piano d'azione regionale 2010-2020 per le persone con disabilita. La pubblicazione sarà distribuita a tutti i lombardi attraverso diversi canali (Asl, ospedali, sedi territoriali regionali, reti comunali, reti delle associazioni, terzo settore, diffusione via web, ecc) ed è già stata messa a disposizione dei partecipanti di «Fai il pieno di cultura 2011». Questo programma decennale, che ha visto la partecipazione di tutte le Direzioni Generali della Regione, è nato per realizzare un coordinamento forte delle politiche a favore delle persone con disabilità, per assicurare a ciascuno pari opportunità di realizzazione e garantire elevati standard di qualità della vita. In Lombardia, secondo le ultime stime, ci sono circa 365 mila persone con disabilità, di cui 27 mila circa in età scolare. Ogni anno regione Lombardia stanzia 400 milioni di euro per realizzare interventi a favore di questi cittadini. Tra gli interventi già in fase di realizzazione è prevista la creazione, in almeno un ospedale per ogni Asl, di percorsi dedicati alle persone con disabilità per le cure e l'istituzione di un Gruppo di lavoro per potenziare l'utilizzo della Crs e facilitare l'accesso ai servizi.
FONDI ALL’AIDO DA BICINCITTÀ
Si è svolta nei giorni scorsi, presso l'Uisp provinciale, la cerimonia ufficiale di consegna all’Aido cremonese del contributo ricavato dalla manifestazione cicloturistica «Bicincittà», svoltasi nel mese di maggio in città ed in diversi comuni della provincia tra cui Casalmaggiore, Piadena, Soncino, Soresina, Palazzo Pignano, Casalbuttano, Gussola, Azzanello, Castelvisconti, Genivolta. Alla presenza dell’assessore provinciale allo Sport Chiara Cappelletti, che ha rinnovato l’apprezzamento ed il sostegno del suo assessorato alle manifestazioni dell’Uisp, il presidente provinciale Goffredo Iachetti ha consegnato nelle mani della signora Elisabetta Cervi, presidente della sezione soci Aido di Cremona, un contributo di 1.200 euro. Nell’occasione Uisp e Aido hanno espresso reciproca disponibilità a rinnovare l’accordo di collaborazione anche per il prossimo anno, con l’impegno ad estendere ulteriormente il messaggio ecologista e solidaristico di Bicincittà.
ADOZIONI, CORSO DI FORMAZIONE I Centri Adozione dell’Asl di Cremona organizzano un corso di preparazione alla genitorialità per coloro che intendono presentare domanda di adozione. Il corso prevede 4 incontri di 3 ore ciascuno. Il primo incontro si terrà il 10 novembre 2011 dalle ore 14 presso la Sala blu dell’Asl di Cremona Via S.Sebastiano 14. I temi che verranno trattati nel corso degli incontri sono: «Dall'idea alla scelta adottiva», «Il percorso giuridico, percorso nazionale e internazionale», «Il bambino adottivo».
A CREMONA IN VIA GIUSEPPINA 21
Ozono e cellulite... Si può guarire! Abbiamo visto la scorsa settimana come si presentano i tre tipi di cellulite (che in realtà si chiama pannicolopatia edemato Il dottor Luigi Mitoli, fibro sclerotica). Passiamo ora a parlare del rimedio che noi medico-chirurgo proponiamo: L'OZONO. ozonoterapia L'ozono non è un farmaco, ma una forma diversa di ossigeno, non ha controindicazioni se non alcune rarissime, non prevede allergie o accumuli, nè effetti collaterali. L'ozono (03) è di facile applicazione e rende le molecole dei grassi più corte, legabili all'acqua ed eliminabili facilmente con le urine ( ecco perchè si consiglia di bere molto ). Inoltre allontanando i liquidi ristagnanti per cattiva circolazione tra i tessuti interstiziali, toglie infiammazione con conseguente miglioramento del quadro generale. Infine l'ozono si lega ai globuli rossi e permette quindi di trasportare più ossigeno, attivando il metabolismo locale e migliorando anche il microcircolo e la circolazione linfatica con diminuzione del ristagno, del gonfiore e del senso di peso agli arti inferiori. Veniamo ora al trattamento con l'ozono. Si prevedono almeno una quindicina di sedute, settimanali o bisettimanali, prati-
cando iniezioni con aghi piccolissimi nei punti da trattare. Queste micro iniezioni possono talvolta essere lievemente fastidiose mai dolorose e decisamente ben tollerate, non hanno controindicazioni e possono eventualmente causare piccoli ematomi che passano velocemente, specie con l'aiuto di rimedi omeopatici o pomate angioprotettive. Alla terapia con 03 è utile associare anche il massaggio, importante ricordare che questa terapia, ripetiamo non a base di medicine, è molto efficace e dà risultati visibili in breve tempo. Migliora o diminuisce il senso di peso agli arti inferiori e dà una sensazione di morbidezza ed elasticità nuova alla pelle, facilmente apprezzabili. Tutto ciò a prezzi molto contenuti. Ancora un'importante osservazione: l'ideale sarebbe intervenire in tempi lunghi, e sopratutto non all'ultimo momento, prima delle vacanze, ma lontani dalle partenze, per evitare di esibire eventuali ematomi sulla spiaggia. La migliore strategia sarebbe intervenire in autunno ed in inverno facendo semai qualche seduta di mantenimento quindicinale o mensile fino a poco prima della partenza per le agognate vacanze. Riceve a Cremona in via Giuseppina 21. Tel. 0372 434988 • 331 5825327
di Ermanna Allevi
Diplomata presso la scuola di Naturopatia dell'istituto RIZA
Iscritta alla FINR (federazione italiana naturopati RIZA) Gentilissima Naturopata Ermanna buongiorno e complimenti, noto che Lei non risponde mai ai complimenti e mi chiedo se perchè ha un carattere un pò duro, che non sembra dalla Sua rubrica, o che altro. Comunque le scrivo perchè ho letto, riferito ai cinque sensi, di queste finestre sul mondo, e sono certa che mi saprà rispondere. Mi interessa in modo particolare l'occhio. Grazie e tantissimi complimenti. Adriana Gentile sig. Adriana, lo spazio è poco e preferisco dedicarlo alla risposta, naturalmente gli apprezzamenti sono graditi. Secondo la Medicina Tradizionale Cinese i cinque sensi o "Finestre sul mondo", vengono così chiamati perchè rappresentano tutte le funzioni attraverso le quali ogni organismo vivente raccoglie gli stimoli provenienti dall'esterno e cede le risposte che questi provocano, in base alla propria sensibilità.
L'occhio è un organo ricettivo e al contempo invia messaggi verso l'esterno, simbolo anche di espressione spirituale:" gli occhi sono lo specchio dell'anima", proprio a sottolinearne la grande capacità di comunicare anche gli stati d'animo più profondi. Secondo la M.T.C. gli occhi hanno una relazione con l'elemento legno e con i due organi ad esso collegato: Fegato e Cistifellea ( o Vescicola Biliare). Per la M.T.C. disturbi a carico degli occhi sono sempre riconducibili a disarmonie di questi due organi, anche se problemi relativi alla vista possono essere collegati all'elemento Acqua e quindi al meridiano Rene. Lo sguardo rappresenta il movimento in avanti, la proiezione verso il futuro, la pre-visione. La vista offre la possibilità di comprendere l'ampia portata della situazione in cui ci troviamo. Per la M.T.C. ogni problematica legata all'occhio riscontra una correlazione con l'elemento Legno e Acqua.
Ermanna Allevi risponde alle vostre domande scrivendo a: info@naturopatia-cremona.com Oppure a: ilpiccolocremona@fastpiu.it Riceve a Cremona in via Pallavicino 6 tel. 0372-412372. • Riceve a Crema telefonando al 388 9037275.
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Agricoltura
Venerdì 21 Ottobre 2011
L’Italia perderebbe il 6% delle risorse. In Lombardia il 43% in meno di finanziamenti
Pac: forti critiche dagli agricoltori italiani
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• A cura di Libera Agricoltori •
La campagna cremonese da una foto aerea
a riforma della Pac 2014-2020, presentata dal Commissario Ue all’agricoltura Dacian Ciolos lo scorso 12 ottobre a Bruxelles, ha destato un coro di dissensi dalla maggior parte dei Paesi europei e dalle relative organizzazioni degli agricoltori. Innanzitutto per il progressivo taglio delle risorse previste per ogni Statomembro, ma anche per le decurtazioni che si verificherebbero all’interno delle regioni per effetto dei differenti impatti sulle misure attuative. L’Italia perderebbe il 6% delle risorse rispetto alla situazione attuale, e alla Lombardia vi sarebbe un minor trasferimento di finanziamenti pari al 43%. Inoltre, tra le misure previste due sono particolarmente criticate dagli agricoltori di mezza Europa. Il cosiddetto ‘greening’, che prevede un blocco del 30% dei finanziamenti legato alle ‘misure ambientali’; e il tetto massimo alle integrazioni di reddito fissato a 300mila euro, ma con l’applicazione di notevoli tagli anche su contributi inferiori. Confagricoltura si è subito schierata contro le proposte emerse dal lavoro della Commissione: «Le proposte delineano una Pac che non sostiene l’impresa agricola, sacrificandone l’efficienza economica, aggravandone gli oneri amministrativi e riducendone la possibilità di contribuire nei prossimi anni all’auspicata e necessaria crescita del Pil nazionale». Ma le critiche sono arrivate anche da alcuni tra i prin-
Mario Guidi
Jacques Diouf
Contro la fame si dovrà produrre sempre di più
esi baltici, la Polonia e la Bulgaria, che ritengono i tempi di riequilibrio (quattordici anni) dei finanziamenti per le loro agricolture troppo lunghi. Tuttavia vi sono stati anche alcuni riscontri positivi: ad esempio dal mondo della cooperazione, per l’eliminazione dei requisiti minimi per l’accesso ai finanziamenti; e da parte dei giovani agricoltori, per le evidenti aperture al rinnovo generazionale. Considerando le reazioni ‘a caldo’ alla prima formulazione ufficiale della riforma, sembra dunque che la proposta-Ciolos riesca a scontentare un po’ tutti. Non dimentichiamo che anche il ministro italiano dell’agricoltura, Saverio Romano, aveva avanzato le sue osservazioni critiche già la settimana scorsa, sulla base delle prime indiscrezioni.
cipali Paesi europei: Francia, Spagna e Germania, che vantano agricolture d’avanguardia. La Fnsea, principale sindacato agricolo francese, imputa alla proposta di riforma un disimpegno sul fronte dei mercati ed un’eccessiva enfasi al cosiddetto ‘greening’. La proposta di riforma della Pac della commissione raccoglie però critiche, sia pure dovute a fattori diametralmente opposti, anche dai Paesi di nuovo ingresso nella Ue a 27. Sostanzialmente perché vorrebbero che il processo di redistribuzione delle risorse tra i Paesi dell’Unione europea avvenisse più rapidamente. E’ quanto chiedono il gruppo dei Pa-
Critiche anche dai principali paesi europei
Pagamenti agroambientali, nuovi stanziamenti per la Lombardia La Regione ha diramato le adesioni del mondo agricolo alle nuove aperture dei bandi riguardanti il Psr verificatesi nei mesi scorsi. In particolare, per la misura 214 ossia i «Pagamenti agroambientali» è stato fissato un nuovo stanziamento a favore dell’agricoltura lombarda. Il finanziamento è di quasi 9 milioni di euro. Con il bando 2011 della misura 214 (5° bando di presentazione delle domande), oltre alla possibilità di accesso a tutte le azioni già previste, sono state introdotte tre nuove azioni: l’azione B mais e riso, che promuove l’adozione di tecniche di agricoltura integrata per le colture del mais e del riso; l’azione L, che promuove la conservazione della biodiversità delle praterie ad alto valore naturalistico (prati e pascoli di montagna); l’azione M, che incentiva l’introduzione di tecniche di agricoltura conservativa (semina su sodo o ‘agricoltura blu’ e minima lavorazione). La risposta al bando è stata molto buona, sia per le nuove azioni, sia per quelle che già erano previste nei bandi precedenti.
Veterinari Anmvi
Formazione su epidemie e disastri ambientali La formazione sulle emergenze non epidemiche ed i disastri ambientali rientra nel ciclo pluriennale di alta specializzazione organizzato da Eventi Veterinari, con il finanziamento della Regione Lombardia. Nei giorni scorsi si è tenuta a Cremona presso la sede Anmvi di palazzo Trecchi, un’attività di formazione specialistica rivolta ad una cinquantina di veterinari esperti del settore per scongiurare alcune emergenze che si potrebbero verificare e non trovarsi quindi impreparati e vulnerabili. Ad esempio se un alluvione allagasse
MERCATI - DA VENERDI’ 14 A GIOVEDI’ 20 OTTOBRE PRODOTTO
Giornata mondiale dell’alimentazione
le nostre stalle? Un sisma colpisse la nostra Pianura? Un contaminante ambientale intaccasse i nostri suoli e i nostri alimenti? Al corso hanno partecipato 24 relatori di esperienza internazionale e numerose autorità istituzionali: sono infatti intervenuti Alberto Mantovani in rappresentanza del neo istituito Comitato nazionale di sicurezza alimentare, Umberto Agrimi dell’Istituto superiore di sanità, esponenti dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare e del Ministero della salute come Giancarlo Belluzzi e degli Istituti zooprofilattici.
PRODOTTO
In occasione della giornata mondiale dell’alimentazione, il presidente di Confagricoltura Mario Guidi ha ribadito che l’agricoltura rappresenta le fondamenta su cui poggia ogni speranza di sfamare il mondo oggi e nel futuro. Nel 2040 per soddisfare la richiesta di cibo sarà necessario il 70% di produzione agricola in più, ma l’attuale riforma della Pac non ne tiene conto, quindi bisogna comprendere che produrre non è un tabù, come vuol far credere Bruxelles. Pertanto è necessario costruire un quadro normativo favorevole alle imprese, affinché ritorni l’entusiasmo per il lavoro in agricoltura. Gli agricoltori hanno bisogno di certezze e di stabilità. Servono scelte precise per orientare di più i produttori al mercato, e per creare un argine alla volatilità dei prezzi mondiali. Aumentare la produzione e governare lo sviluppo con politiche mirate alla stabilità ed all’equità dei mercati; dare know how ai Paesi sottosviluppati; favorire i programmi
di internazionalizzazione ma impedire il land grabbing; assicurare cibi salubri e sicurezza alimentare: sono questi gli obiettivi da raggiungere. Nella stessa circostanza la Fao ha manifestato la propria preoccupazione per la minaccia sempre attuale dei prezzi alimentari alti e volatili. Il direttore generale Jacques Diouf ha ribadito i pericoli delle oscillazioni dei prezzi che nel 2008 riuscirono ad affamare altre 80 milioni di persone, per una cifra che oggi sfiora il miliardo. La sola strada per uscire da questa minaccia, secondo Diouf, è quella di «una maggiore trasparenza sui mercati». Per Diouf sono fondamentali gli investimenti rivolti allo sviluppo della produttività agricola, soprattutto nelle aree rurali più povere, ma è anche necessario che i governi facciano la loro parte con risorse finanziarie adeguate, ed inoltre «la quota degli aiuti ufficiali per lo sviluppo agricolo deve tornare al 19%, come nel 1980, perché l’attuale livello del 6% è assolutamente inadeguato».
«Gli agricoltori hanno bisogno di certezze»
UNITA’ DI MISURA
CREMONA
MILANO
MANTOVA
MODENA
VACCHE Frisone 1ª qualità peso vivo
kg.
2,25-2,60
MONTICHIARI 1,10-1,25
da macello 1,140-1,240
--
UNITA’ DI MISURA
CREMONA
MILANO
MANTOVA
MODENA
Tonn.
197-199
n.q.
195-200
(fino) 208-213
VACCHE Frisone 2ª qualità peso vivo
Kg.
1,95-2,20
MONTICHIARI 0,80-0,97
0,87-0,97
GRANOTURCO ibrido naz.14% um.
Tonn.
176,5-177,5
186-187
182-184
189-190
kg.
2,30-2,80
Vitelloni da macello 24/30 mesi 1,35-1,45
1,14-1,31
SEMI di SOIA Nazionale
MANZE SCOTTONE 24 mesi
Tonn.
n.q.
355-360
347-352
Sorgo nazionale 176-179
1,20-1,40
MONTICHIARI 1,50-1,60
(da 46 a 55 kg) 1,40-1,80
(50 kg) 1,20-1,60
ORZO naz. Peso spec. 55-60 peso spec. 66-68
VITELLI BALIOTTI p.vivo (50-60 kg ) frisona
Tonn.
197-202 203-210
n.q. 227-229
n.q. 214-221
(p.spec. 63-65) 217-220
VITELLI BALIOTTI p.vivo (50-60 kg) pie blue belga
kg.
2,50-3,70
MONTICHIARI 3,60-3,80
3,65-4,05
(pregiate 70 kg) 3,66-4,70
CRUSCA Alla rinfusa
Tonn.
146 – 148
136-137
147-150
135-136
BURRO pastorizzato
kg.
3,20-3,25
Past. n.q. centr. n.q.
2,65
FIENO Maggengo Agostano
Tonn.
130 – 150 di erba med.
116-130 N.q.
Mag. 1° t. 125-130
Medica fienata 1° t. 115,0-125,0
kg.
(dolce) 4,95-5,15
5,05-5,20
n.q.
PAGLIA press. (rotoballe)
Tonn.
105 – 115
108-120
Erba med f. 2° t. 125-130
Paglia di frumento press. ball. 70-75
PROVOLONE VALPADANA fino a 3 mesi
(piccante) 5,10-5,50
5,25-5,50
n.q.
8,02-8,27
8,05-8,30
8,12-8,37
PARMIGIANO REGGIANO fino a 24 m 12,05-12,40
8,65-8,85
8,75-9,15
8,90-9,15
PARMIG. REGG. 30 mesi e oltre 13,30-13,70
FRUMENTO tenero buono mercantile
SUINI Lattonzoli locali
15 kg
3,210
3,220
3,140
3,160
SUINI Lattonzoli locali
25 kg
2,290
2,310
2,190
2,270
SUINI Lattonzoli locali
30 kg
2,100
2,090
2,000
2,060
SUINI Lattonzoli locali
40 kg
1,860
1,850
1,790
1,840
SUINI da macello
156 kg
1,500
1,555
n.q.
(da 144 a 156 kg) 1,507
SUINI da macello
176 kg
1,560
1,555
n.q.
(da 156 a 176 kg) 1,561
SUINI da macello
Oltre 176 kg
1,530
1,530
n.q.
(da 176 a 180 kg) 1,531
PROVOLONE VALPADANA oltre 3 mesi
kg.
kg.
GRANA scelto stag. 9 mesi
kg.
GRANA scelto stag. 12-15 mesi
kg.
Vitelloni femm. da macello pezz. nere (kg. 450-500) p.m. 2,42–2,72 p.v. 1,25–1,40
Zangolato di creme X burrificaz. 2,30 --
PARMIGIANO REGGIANO 12 mesi 10,55-10,85
N.B. Le quotazioni del bestiame bovino e del foraggio sul mercato di Cremona avvengono il primo e terzo mercoledì del mese. Questo dato, conseguentemente, va letto ed interpretato con la dovuta attenzione rispetto agli altri dati pubblicati. Le quotazioni del mercato di Milano avvengono in due giorni separati: il martedì per il comparto dei cereali e derivati, il lunedì per quello zootecnico che fa riferimento a Montichiari. Anche questo aspetto va tenuto in considerazione nel confronto dei dati suindicati. Il mercato di Mantova avviene in un solo giorno e cioè il giovedì. Modena il lunedì. Tutti gli aggiornamenti della tabella mercati, insieme ai collegamenti alle principali borse, sono sul sito: www.cremona.coldiretti.it.
lo
SPORT
Venerdì 21 Ottobre 2011
35
Alfonso non ha perso la fiducia
Acquistato dall’Inter nel 2007, è sceso di categoria per cogliere un grande risultato
Prima Divisione - Il portiere è convinto: «La Cremo sarà protagonista»
ono tanti i giocatori giovani di proprietà di grandi club che vengono mandati in prestito a maturare nelle categorie inferiori. Anche la Cremonese ha alcuni giocatori provenienti da squadre di serie A e tra questi vi è il portiere Enrico Alfonso, di proprietà dell’Inter. Dopo una buona annata al Modena in serie B, l’estremo difensore ha deciso di firmare per la stagione 2011-2012 un contratto con la società grigiorossa in Lega Pro: come mai questa scelta? «Molto semplicemente – sostiene Alfonso - ho rifiutato la serie B perché ho trovato delle situazioni di mercato in quella categoria che non mi davano certezze, che mi ha garantito invece la Cremonese. Qui ci sono grandi ambizioni». Ed è proprio parlando della squadra che il portiere, classe 1988, afferma: «Mi trovo molto bene, del resto si tratta di una società importante e prestigiosa per la categoria, che vuole tentare il salto tra i cadetti. Anche a Cremona si sta bene, ma questo lo sapevo già visto il mio passato». Difatti, per chi non lo sapesse, l’estremo difensore di origini vicentine ha giocato nella stagione 2006-2007 con il Pizzighettone, in prestito dal Chievo Verona. Quell’esperienza è stata tutto sommato positiva secondo Alfonso, anche se un fatto ha macchiato la stagione: «L’unico ricordo negativo è stato l’infortunio che mi ha condizionato. Prima di approdare al
Enrico Alfonso in presa aerea (foto L. Dassi)
LA SCHEDA
S
di Michael Guerini
Stagione 2005-06 2006-07 2007-08 gen. 08 2008-09 2009-10 2010-11 2011-12
Squadra Chievo Pizzighettone Inter Venezia Pisa Modena Modena Cremonese
Serie A C1 A C1 B B B Lega Pro
Presenze 9 7 9 6 31 34
esordio da professionista ed ho imparato molto». Tornando al presente, molti si chiedono se la Cremonese non sia partita troppo forte per recuperare la penalizzazione, visti gli ultimi due
Pizzighettone ne avevo subìto già uno, ma poi durante il ritiro precampionato la mia condizione è peggiorata e ho dovuto saltare molte gare. Nonostante questo, in quella squadra ho fatto il mio
pareggi e la sconfitta con il Portogruaro. «No, non abbiamo esagerato nella partenza – sentenzia il portiere veneto – era giusto e doveroso iniziare la stagione così. La sconfitta di domenica è stata causata da una mancanza di energie mentali dopo le due battaglie siciliane. Oltre a ciò, qualche infortunio non ci ha fatto giocare al meglio una partita che potevamo facilmente vincere, specie perché volevamo fare bene in casa». Come tutti i calciatori, anche Alfonso spera di fare bene, visto che si ritiene un ragazzo ambizioso: «Questo è un campionato duro, mi aspetto di giocare e spero di conquistare qualcosa di importante, se non direttamente tramite i playoff». Alla domanda inerente al piazzamento in classifica della Cremo, il portiere non ha dubbi: «Siamo una squadra con grandi potenzialità. Abbiamo un obiettivo ambizioso nonostante i tanti punti di penalizzazione, ma ciò non ci fermerà e lotteremo per il salto di categoria. Gli ultimi anni sono andati un po’ male anche per colpa della sfortuna, ma quest’anno vogliamo dare il massimo». Come previsto, il portiere simpatizza per la sua squadra cittadina, vale a dire il Vicenza, ma ha un debole anche per il team che lo ha acquistato nel 2007, cioè l’Inter. «Con questo non voglio dire che sono un tifoso sfegatato, anzi. Mi piace ogni tanto seguire queste due squadre e sapere come vanno le loro rispettive stagioni, ma nulla più. Detto sinceramente, sono molto più interessato alla squadra in cui gioco».
I NUMERI
CREMONESE-PORTOGRUARO 1-2 CREMONESE: Alfonso, Polenghi, Sales, Minelli, Rigione, Tacchinardi (64’ Nizzetto), Rabito (76’ Samb), Fietta, Musetti, Dettori, Le Noci (82’ Bocalon). A disposizione: Bianchi, Arcari, Riva, Degeri. All.: Brevi. PORTOGRUARO: Bavena, Fedi, Bognanni, Coppola, Cristante, Radi, Lunati, Salzano (73’ Giacobbe), De Sena (48’ Bolchi), Cunico, Corazza (79’ Luppi). A disposizione: Mion, Regno, Pondaco, D’Amico. All.: Rastelli. ARBITRO: Dei Giudici di Latina. RETI: 9’ Dettori, 43’ Radi, 80’ De Sena. NOTE: ammoniti Dettori, Le Noci, Fedi, Coppola, Cunico. Spettatori 3.700 circa, incasso di 18.661 euro.
CLASSIFICA Pergocrema 18 Frosinone 16 Barletta 15 SudTirol 12 Carrarese 12 Siracusa (-2) 12 Lanciano (-1) 12 Cremonese (-6) 11 Spezia 11 Portogruaro 11 Trapani 11 Andria 10 Triestina 9 Piacenza (-4) 9 Prato 6 Latina 5 Bassano 5 FeralpiSalò 4
8ª Giornata Andria-Frosinone 2-2 Bassano-Carrarese 1-0 Cremonese-Portogruaro 1-2 Latina-FeralpiSalò 0-1 Piacenza-Prato 4-3 Siracusa-Trapani 3-1 Spezia-Pergocrema 2-0 SudTirol-Lanciano 1-0 Triestina-Barletta 1-2 Prossimo Turno (23-10 h 15) Barletta-Trapani Carrarese-Spezia FeralpiSalò-Bassano FrosinoneLatina Lanciano-Andria Pergocrema-Piacenza Portogruaro-Triestina Prato-Cremonese Siracusa-SudTirol
CLASSIFICA SENZA PENALIZZAZIONI
Pergocrema 18; Cremonese 17; Frosinone 16; Barletta 15; Siracusa 14; Piacenza, Lanciano 13; SudTirol, Carrarese 12; Spezia, Portogruaro, Trapani 11; Andria 10; Triestina 9; Prato 6; Latina, Bassano 5; FeralpiSalò 4.
L’ANALISI - La sua assenza si è avvertita molto contro il Portogruaro
Pestrin, elemento indispensabile di Matteo Volpi
SERIE A DATA
ORA
SQUADRA 1
SQUADRA 2
1
X
2
22/10
18.00
FIORENTINA
CATANIA
1,70
3,40
5,00
23/10
12.30
LECCE
MILAN
6,50
3,75
1,50
22/10
23/10
23/10
23/10
23/10
23/10
23/10
23/10
20.45
15.00
15.00
15.00
15.00
15.00
15.00
20.45
JUVENTUS CAGLIARI INTER
PARMA ROMA
SIENA
UDINESE
BOLOGNA
GENOA
NAPOLI
CHIEVO
ATALANTA PALERMO CESENA
NOVARA LAZIO
1,60
2,70
1,50
2,10
1,65
1,90
1,45
3,25
3,40
3,20
3,75
3,10
3,60
3,20
4,00
3,20
6,00
2,50
6,50
3,50
5,00
4,00
7,00
2,15
SERIE B DATA
ORA
SQUADRA 1
SQUADRA 2
1
X
2
21/10
20.45
VERONA
NOCERINA
1,90
3,00
4,50
22/10
15.00
ALBINOLEFFE
CROTONE
2,10
2,93
3,75
22/10
15.00
EMPOLI
SASSUOLO
2,50
2,90
2,95
22/10
15.00
GROSSETO
BRESCIA
2,35
2,85
3,25
22/10
15.00
JUVE STABIA
BARI
2,60
2,85
2,85
22/10
15.00
MODENA
LIVORNO
3,00
2,85
2,50
22/10
15.00
PADOVA
VICENZA
1,60
3,40
6,00
22/10
15.00
PESCARA
ASCOLI
1,60
4,00
4,75
22/10
15.00
REGGINA
VARESE
1,95
3,00
4,25
22/10
15.00
SAMPDORIA
CITTADELLA
1,45
3,75
7,50
24/10
20.45
GUBBIO
TORINO
4,75
3,00
1,85
Punto Snai Cremona: Via Dante Ruffini, 28 www.snaicremona.it - info@snaicremona.it Punto Snai Codogno: Via Pandolfi, 13 www.snaicodogno.it - info@snaicodogno.it
Un brusco risveglio ogni tanto fa bene. Aiuta a tornare con i piedi per terra, sebbene porti un po’ di malumori. Badate bene: malumori non preoccupazioni. La sconfitta interna con il Portogruaro, rimediata con la complicità di qualche distrazione evitabile e di un arbitraggio discutibile, non sembra infatti portare troppi grattacapi. Il campionato è lungo e prima o poi un passo falso avrebbe dovuto arrivare, specie quando viene a mancare uno come Pestrin, l’anima di questa squadra, come avevamo previsto già dal suo ventilato arrivo in estate. Un giocatore non scontato, che in pochi mesi è diventato pedina fondamentale e leader di questa squadra esattamente come, con le debite proporzioni, lo era Cambiasso per l’Inter di Mourinho. Scontato il turno di squalifica, però, il ‘cuchu’ grigiorosso è pronto al rientro e stavolta toccherà a Dettori guardare dalla tribuna perché squalificato. La trasferta a Prato non è da sottovalutare e anzi è opportuno prepararla al meglio per tornare in fretta a fare i tre punti. La compa-
Pestrin in tribuna domenica scorsa
gine gigliata, peraltro, è tornato in Prima Divisione dopo sei anni di assenza e per farlo, dopo aver perso la finale playoff con la Carrarese, ha dovuto affidarsi al ripescaggio estivo. Da inizio stagione, tra le mura amiche dello stadio ‘Lungobisenzio’ (il cui nome deriva proprio dalla vicinanza con il fiume Bisenzio), la compagine guidata da Vincenzo Esposito (tornato all’ovile dopo aver guidato con successo anche la Primavera dell’Inter) ha vinto le uniche due gare da inizio stagione, rispettivamente contro Pergo e Latina, perdendo poi le restanti (sia in casa che in trasferta). Fino ad oggi la
difesa dei toscani è stata la peggiore del girone con ben 14 reti subite. In rosa, oltre a Max Vieri, troviamo ben tre ex grigiorossi: Manucci, Gori e l’attaccante brasiliano Silva Reis. PROBABILE FORMAZIONE (4-3-3) Alfonso; Semenzato, Minelli, Rigione, Favalli; Fietta, Pestrin, Tacchinardi; Nizzetto, Musetti, Le Noci. All. : Brevi BABY IN TERRASANTA Sarà una giornata speciale quella di venerdì per Andrea Taino, Nicola Rizzi, Manuel Baiguerra, Matteo Vezzoni e Michele Drago, giovani virgulti dle settore giovanile grigiorosso che sono impegnati nei Jpii Games, manifestazione organizzata dall’Opera romana pellegrinaggi, in collaborazione con il Csi, che si protrarrà sino a martedì 25 e giunta alla sua ottava edizione. RICORSO Nei giorni scorsi è stata depositata presso la segreteria del Tribunale nazionale di arbitrato per lo sport la nuova istanza di arbitrato da parte della società grigiorossa nei confronti della Figc, avente per oggetto la penalizzazione di 6 sei in classifica da scontare nel campionato 20112012 e l’ammenda di 30mila €.
SERIE D - Pizzighettone sempre più convincente
Prosegue il magic moment del Pizzighettone, che grazie a una prova di carattere, umiltà, sacrificio e determinazione ha espugnato il campo del Gozzano per 3-1. In gol Mancuso, Chiurato (su rigore) e Zentil per i rivieraschi, che con 11 punti
hanno raggiunto una tranquilla posizione in classifica. E domenica pomeriggio è in programma la sfida casalinga contro la Gallaratese, una delle squadra in fondo alla classifica. Una buona occasione per conquistare altri tre punti.
36
Sport
Venerdì 21 Ottobre 2011
Un Crema 1908 troppo nervoso (l’arbitro migliore è quello che sbaglia meno, eccedere nelle proteste e perseverare con le espulsioni non giova alla causa, ndr), alla fine dinanzi ad una quotata Nuova Verolese, ma sul campo abbordabile, non è andato oltre il pareggio (1-1 con gol di Schiavini). E il miglio-
Eccellenza - Il Crema 1908 cerca punti a Travagliato
re in campo (indizio emblematico che dà l’esatta fotografia del match) è stato il portiere nerobianco Campana. Domenica la truppa cremina farà visita alla fortissima (e lanciata) Aurora Travagliato, equipe seconda in
classifica ad una lunghezza del Sant’Angelo. Intanto, il sodalizio caro al presidente Fornaroli ha un nuovo vicepresidente (Sozzi) con portafoglio che ha portato nuova linfa al cda. La rosa allenata da Claudio Nichetti, nono-
stante l’ultimo acquisto col botto (Claudio Salvi), per provare ad inseguire il sogno salvezza ha bisogno di altri rinforzi. Ergo, ben vengano euro da investire nel progetto. Come ormai certamente tutti saprete, grazie alle
intercessioni di una parte della giunta comunale, che di fatto ha sconfessato l’operato dell’altra fazione (mestieri cremaschi!), le gare interne dell’Ac Crema 1908 saranno ancora al Voltini. CLASSIFICA (7ª giornata)
Sant’Angelo 17; Aurora Travagliato 16; Oltrepo 14; Pro Desenzano, Rigamonti Nuvolera, Chiari 12; Palazzolo 11; Vallecamonica, Nuova Verolese Calcio 10; Sarnico 9; Dellese 8; Orsa Corte Franca 7; Ciliverghe Mazzano, Sancolombano, Crema 1908, Castellucchio 6; Villanterio 4; Codogno 3.
Il Pergo vuole tornare a correre
Malgrado la seconda sconfitta stagionale la formazione di Brini è rimasta sola in vetta e vuole rimanerci a lungo
Prima Divisione - Dopo il prevedibile ko di La Spezia, i gialloblu ospitano domenica un Piacenza in ripresa
U
di Stefano Mauri
n Pergo fisiologicamente giù di tono, domenica scorso sul campo di La Spezia è incappato in una netta sconfitta (2-0 per i forti padroni di casa rivitalizzati dalle alchimie tattiche del neo trainer Michele Serena, ndr). Un ko che però ha le seguenti attenuanti: la giornata sfortunata (non sono robot) che ha caratterizzato le prestazioni di Max Guidetti, Romondini, Concetti, Doudou e dell’acciaccato Pià, il terreno sintetico spezzino, la stanchezza fisica e mentale per aver giocato tre gare settimanali ed essere a corto di preparazione per cause di forza maggiore e non ultima la forza da serie B degli avversari. Insomma, perdere malamente punti in Liguria ci sta, senza dimenticare che già domenica allo stadio Giuseppe Voltini (ore 15), lo squadrone allenato dal buon Fabio Brini avrà la ghiotta opportunità di riprendere a macinare chilometri dinanzi al nobile decaduto Piacenza (in vendita ed alla ricerca di acquirenti) dell’ex difensore centrale Di Bella (elemento tecnicamente e tatticamente validissimo) . Attenzione tuttavia a sottovalutare la rappresentativa emiliana (con pedigree, storia e potenzialità di razza) guidata da Monaco: la rosa è da playoff. E adesso torniamo virtualmente in-
Ignacio Pia contro Murolo durante il match Spezia-Pergo, vinto dai liguri per 2-0 (foto www.acspezia.com)
dietro nel tempo per riparlare dell’anomalia, o meglio, della convenzione che consentirà alle due squadre cittadine (bisognava riservare il diritto soltanto alla ciurma “cannibale”) di giocare, entrambe, sul rettangolo verde (bisognoso di cure)
dell’impianto calcistico glorioso di viale De Gasperi. Come certamente saprete, l’assessore allo Sport Maurizio Borghetti e il collega Simone Beretta, giustamente (ed è persino cosa buona e giusta pensare alle elezioni alle porte) avrebbero
riservato il Voltini al solo Pergo, ma la cosiddetta parte cremina (cioè vicina alle sorti dell’Ac Crema 1908) alla fine l’ha vinta mandando letteralmente su tutte le furie il presidente “canarino” Sergio Briganti il quale, da par suo, farebbe bene ad approfondire maggiormente le sue “faccende gialloblù”, con il pragmatico e propositivo consigliere regionale Agostino Alloni. Insomma, ancora una volta,ì il comportamento dell’amministrazione comunale (o di una parte cospicua di essa) nei confronti dell’unico team calcistico professionistico della città sa di paradosso. Per carità, senza nulla togliere agli altri, ma chi fa business regolare e dà lavoro merita una corsia preferenziale, soprattutto in tempi di crisi. Onestamente, tempi, prospettive (si vota nella primavera 2012), consensi, uomini (nonostante le promesse il sottopasso ferroviario è tuttora fermo ai box, ndr) e idee, parrebbero ostacolare un discorso costruttivo che porterebbe finalmente alla costruzione di un nuovo campo di calcio degno di tale nome. Comunque Briganti ha fatto bene a lanciare la provocazione, o meglio l’idea di costruire uno stadio stile “Pergo Arena”, ma il progetto va affrontato sul serio. PROBABILE FORMAZIONE Concetti, Lolaico, Sembroni, Romondini, Doudou, Rizza, Ricci, Delgado, Testardi, Angiulli, Adeleke. All.: Brini.
Il tabellino
SPEZIA PERGOCREMA
2 0
SPEZIA: Russo, Rivalta, Lucioni, Murolo, Enow (56’ Pedrelli), Madonna, Bianco (86’ Lollo), Papini, Casoli, Iunco, Evacuo (70’ Mastronunzio). A disp.osizione: Conti, Testini, Vannucchi, Ferretti. All.: Serena. PERGOCREMA: Concetti, Cuomo, Doudou (70’ Capua), Sembroni, Rizza; Rizzo (31’ Adeleke), Romondini, Angiulli, Delgado, Guidetti, Inacio Pià (46’ Di Mario). A disposizione: Menegon, Gritti, Celjak, Costantini. All.: Brini. RETI: 45’ Casoli, 66’ Evacuo. ARBITRO: Michael Fabbri di Ravenna. NOTE: spettatori 4700 circa. Espulso al 76’ Guidetti per fallo di reazione. Ammoniti: Rizza e Angiulli, Iunco, Rivalta e Papini. Angoli 6-0 per lo Spezia.
Viaggio nello Sport
Città Europea dello Sport, un premio per Cremona E’ praticamente ufficiale il prestigioso riconoscimento continentale che frutterà alla città alcuni vantaggi
C
di Cesare Castellani
remona sarà “Città Europea dello Sport” per il 2013. Possiamo darlo per certo, anche se la nomina ufficiale avverrà il 30 novembre a Bruxelles durante una cerimonia alla quale saranno sicuramente presenti il primo cittadino e le autorità sportive e civili cremonesi. Lo diamo per scontato perché difficilmente è riscontrabile in Europa una città che possa vantare le strutture sportive di Cremona: le canottieri e i centri sportivi offrono un parco di impianti sportivi che non ha sicuramente pari, così come la Cittadella dello sport costruita dalla Cremonese. Integrati questi impianti da quelli comunali, soprattutto della Zona Po, offrono un panorama di impiantistica sportiva sicuramente di prima qualità. Ci sono poi tradizionali appuntamenti sportivi come il Circuito del Porto, la Maratonina, la Coppa Europa di triathlon, le grandi tradizioni delle squadre di calcio e di basket, i risultati di grande valore internazionale ottenuti da canoisti e vogatori, da ciclisti, pugili e judoka a dare
peso alla forza sportiva di questa città che sicuramente ha poche eguali tra quelle che vantano un pari numero di abitanti. Basta guardare al recente passato, alle altre città che possono vantare questo riconoscimento (Pescara, Viterbo e Firenze già designate per il prossimo anno, Parma, Trieste, Treviso e la spagnola Puertollano) per vedere come siano le città italiane generalmente favorite per la scelta. Ad attribuire il riconoscimento è l’Aces, un’associazione nata con la volontà di divulgare e promuovere lo sport come assetto fondamentale della vita sociale e civile di città e Paesi,e che assegna ogni anno il titolo di “Capitale
Europea dello Sport”. Il premio ha un valore istituzionale importante, perché la scelta è operata dopo un’accurata selezione e attraverso precisi parametri, in coerenza con le indicazioni fornite dal “Libro bianco” sullo sport pubblicato dalla Commissione Europea nel 2007. Negli ultimi anni al riconoscimento di “European Capital of Sport”, al quale possono candidarsi città con più di 500.000 abitanti o città capitale di uno dei 27 paesi della UE, si sono aggiunti la “European City of Sport”, destinato ai centri con un numero di abitanti compreso tra 25.000 e 500.000 e quello di “European town of sport”, per i piccoli paesi con meno di 25.000 abitan-
ti. L’apposita commissione è stata a Cremona nelle giornate di venerdì e sabato della scorsa settimana. Ne facevano parte, tra gli altri, il presidente dell’Aces Gianfranco Lupatelli e il vice presidente John Swanson. «Il titolo di Città Europea dello Sport – ha dichiarato il presidente – ha un valore sportivo, ma anche morale e deve essere un onore per tutti gli sportivi e per tutta la città. Sono sicuro che Cremona ha tutte le carte in regole per essere scelta. Lo stesso concetto ha ribadito il vice presidente in occasione della cena di gala offerta agli ospiti». La commissione ha visitato gli impianti di alcune società canottieri, la Cittadella dello Sport e la palestra del Kodokan e di altri centri sportivi. Ha assistito ad un’audizione dello Stradivari 1715 in Comune e quindi al Convegno in sala Maffei su “Lo sport che qualifica il territorio e promuove l’economia”. Quello che ci si chiede, a questo punto, è quali potranno essere i vantaggi che deriveranno alla città da questo titolo prestigioso. Proprio durante l’incontro che avrebbe dovuto essere chiarificatore di questi dubbi, si è parlato del rapporto
tra sport e salute («la salute passa anche per lo sport: se aumenta l’attività sportiva, tende a diminuire la spesa pubblica per la salute perché la gente sta meglio»), tra sport ed economia, sport e tempo libero. A chiudere i lavori, Roberto Ghiretti ha parlato della sua esperienza a Parma, che sta vivendo in questa stagione la sua esperienza di Città europea dello sport. «Il titolo di Città Europea per lo Sport 2013 può fare da spinta per il turismo. Il Giro d’Italia, la Nazionale, le iniziative collaterali, convegni, seminari. Alla fine, il ritorno in
termini economici è stato dieci volte superiore a quanto investito». Ora non resta che attendere l’eventuale designazione e capire effettivamente quali saranno gli investimenti e da che parte arriveranno e come e a chi saranno destinati i fondi necessari a fare di Cremona, almeno per un anno, la vera città europea dello sport, perché non ci si potrà soltanto basare sulla forza delle società sportive e pretendere da loro l’allestimento di avvenimenti qualificanti. Si dovrà andare ben oltre quelli che sono gli avvenimenti annuali e tradizionali.
Sport
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La nuova Vanoli Braga non è un Tabu
Domenica al PalaRadi arriva il pericoloso Banco di Sardegna Sassari. Per vincere servirà una grande prestazione
Serie A - Grazie a un canestro del play il team di Mahoric ha espugnato Casale e mostrato progressi
L
di Giovanni Zagni
CASALE M.-CREMONA 73-74
a seconda giornata del campionato di serie A di basket ha già fornito un paio di verdetti sorprendenti. Ci riferiamo a quello clamoroso di Pesaro, dove la super corazzata Armani Milano ci ha rimesso le penne nonostante tra i marchigiani fosse assente per infortunio White, il capocannoniere della passata stagione. Altrettanto sorprendente è la caduta della Virus Bologna, sconfitta nettamente ad Avellino. Ma non meravigliamoci troppo, poiché all’inizio anche le super-grandi faticano (escludendo Cantù, che marcia già spedita), per cui le sorprese sono sempre lì dietro l’angolo. Del resto nemmeno Siena, che ha vinto 86-76 con la “riammessa” Venezia, non ha brillato. Importantissimo è, invece, il successo della Vanoli Braga a Casale Monferrato. Gli uomini di Mahoric si sono riscattati di squadra ed hanno certamente fatto un passo in avanti rispetto alla disastrosa prestazione fornita con Cantù all’esordio stagionale. A Casale abbiamo visto una squadra entrare in campo con la giusta determinazione, partire da subito col piede giusto, per poi macinare il proprio gioco anche con serenità e poche forzature. C’è ancora molto da fare, a nostro parere, in difesa (troppi facili canestri da 3 punti concessi a Casale), Ma si sono viste anche, in positivo, buone chiusure in area e discrete situazioni difensive sui giochi a due. Casale è parso avversario
2ª Giornata Avellino-Bologna 96-90 Cantù-Sassari 71-58 Casale-Cremona 73-74 Pesaro-Milano 69-66 Roma-Biella 78-70 Siena-Venezia 86-76 Treviso-Teramo 77-75 Varese-Montegran. 101-88 Ha riposato: Caserta
CLASSIFICA Cantù Siena Caserta Milano Roma Biella Varese Avellino Prossimo Turno (23-10 h 18.15) Bologna Avellino-Treviso (22-10 h 17.50) Montegranaro Biella-Teramo Pesaro Cremona-Sassari Cremona Milano-Bologna Sassari Montegranaro-Roma Treviso Siena-Caserta (23-10 h 20.30) Teramo Varese-Casale Monferrato Venezia Venezia-Cantù Casale M. Riposa: Pesaro
non proibitivo, ma sul suo campo le ha provate tutte, quasi riuscendoci, se non si fosse imbattuto nel “folletto Tabu” che l’ha messo alle corde. Individualmente in generale più che sufficiente la prestazione, con “Von” Wafer protagonista a tratti, ma tutti a portare il loro mattone. A proposito di Wafer, le problematiche fisiche patite in settimana ne hanno un po’ limitato l’autonomia ed alla fine era stremato. Oltre al solito Milic, eccellenti prestazioni per Cinciarini, Antonelli e D’Ercole. Bene Tabu, Thomas e Perkovic,
4 4 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 0 0 0
(19-17, 33-40; 52-60) NOVIPIÙ CASALE M.: Berti ne, Malaventura 13 (3/6, 2/6), Nnamaka, Pierich 9 (0/3, 3/6), Trapani 2 (0/2, 0/1), Chiotti 10 (4/8), Temple 23 (3/7, 5/8), Di Prampero ne, Ferrero 1 (0/2 da 3), Janning 13 (2/5, 2/6), Dunigan 2 (1/2). All.: Marco Crespi. VANOLI BRAGA CREMONA: Cinciarini 7 (2/2, 0/2), Lottici ne, Antonelli 2 (1/2), Tabu 11 (4/5), D’Ercole 2 (1/1), Perkovic 4 (1/6, 0/1), Milic 17 (6/10), Wafer 22 (7/11, 1/5), Thomas 9 (3/4, 1/2), Mazic ne, Belloni ne, Bavcic (0/1 da 2). All.: Tomislav Mahoric. ARBITRI: Lamonica, Pinto e Bettini.
Jonathan Tabu (foto Castellani)
mentre Bavcic è parso lontano da una condizione accettabile e oltrettutto sarà out per circa un mese a causa della frattura dello zigomo sinistro. Detto di Casale Monferrato, guardiamo avanti a domenica quando arriverà a Cremona alle 18.15 il Banco di Sardegna Sassari, reduce dal ko di Cantù per 71-58, dove ha resistito per oltre 35 minuti. I sardi sono squadra solidissima, che ha modificato in parte l’organico, soprattutto facendo leva sui cugini Diener, su Metreveli, Benson ed Hosley, affiancati dai “vecchi” Vanuzzo
Maratonina con tempi da record Atletica - Africani come sempre dominatori con prestazioni super
La 10ª edizione della Maratonina di Cremona, registrando un successo oltre ogni previsione, ha consegnato il titolo di campioni d’Italia della specialità a Nadia Ejjafini e Francesco Bona. La splendida giornata di sole ha accompagnato i 3194 corridori (che si sono dati appuntamento in via XX Settembre alle 9.30 in punto) lungo tutto il percorso con una temperatura ideale per correre che ha naturalmente favorito il raggiungimento di risultati cronometrici di grande livello. Così se il vincitore, il keniano Chircir Kipkemei ha abbassato il primato della gara portandolo a 1h02’17” (anche il secondo e il terzo son finiti sotto il vecchio primato), Nadia Ejjafini ha addirittura abbassato il record italiano della mezza maratona portandolo a 1h08’27”, tempo di valore continentale. La corsa si è sviluppata sin dai primi chilometri a favore degli atle-
Il podio maschile
ti africani, che si sono portati in testa a fare l’andatura e imponendo un ritmo al quale ben pochi potevano resistere. Già intorno al sesto chilometro i due migliori italiani, vale a dire Bona e Bourifa avevano dovuto lasciar andare il gruppetto dei kenioti che hanno continuato ad incrementare il loro margine. Nel finale, poco prima della rampa di via Sicario, lo scatto di
GINNASTICA - Vanessa Ferrari ancora sfortunata ai mondiali
Ancora una volta la sfortuna ha bloccato l’ascesa di Vanessa Ferrari. A cinque anni di distanza dalla conquista del titolo mondiale e dopo infiniti tentativi di riagguantare una posizione di rilievo nel ranking internazionale, smarrita a causa di una sertie infinita di infortuni. Dopo la gara olimpica di Pechino, affrontata con una preparazione sommaria e nonostante che qualche acciacco l’affliggesse ancora, l’atleta di Genivolta sembrava finalmente aver ripreso la strada giusta per tornare in alto. Non poteva essere del tutto facile per un’atleta che a sedici anni aveva toccato i vertici mondiali, ma Vanessa ha pian piano superato tutte le difficoltà e ai mondiali di Tokyo sembrava essere tornata quella di un tempo. Cambiate quasi tutte le avversarie, sono arrivate ragazze in grado
di presentare programmi stupefacenti, ma Vanessa, dopo le prime prove eliminatorie, aveva dimostrato di poter agevolmente competere. Probabilmente non avrebbe potuto ancora puntare alla medaglia d’oro (uno sguardo a Londra non era comunque utopia) ma a salire sul podio, almeno in un paio di specialità ci poteva sperare. Un esercizio al corpo libero degno dei tempi migliori l’aveva infatti portata in finale e la medaglia non sembrava lontana quando l’ennesima botta del destino l’ha colpita pochi minuti prima di salire sulla materassino, durante la fase di riscaldamento: una distorsione alla caviglia, non grave, ma tale da non permetterle di gareggiare. Peccato, ma Vanessa ha saputo risollevarsi tante volte e anche stavolta ce la farà. Obiettivo Londra 2012.
Kipkemei che ha frantumato anche le ultime resistenze degli avversari consentendogli di presentarsi in Piazza del Comune con quattro secondi di vantaggio sul connazionale Kipkynior e sul ruandese Simukeka. Ottavo Francesco Bona, staccato di 1’35”, primo degli italiani e quindi ha conquistato la maglia di campione nazionale per il 2011, così come ha fatto la fortissima Ejjafini (Runner Team 99) che ha staccato di 1’15” la compagna di squadra Valeria Straneo. CLASSIFICA MASCHILE 1) Chircir Kipkemei (Kenia) in 1h2’17”, 2) Mark Bett Kipkynior (Kenia) a 4”, 3) Jean Baptiste Simukeka (Ruanda) a 7”. CLASSIFICA FEMMINILE 1) Nadia Ejjafini (Runner Team 99) in 1h8’27” (nuovo record italiano), 2) Valeria Straneo (Runner Team 99) a 1’15”, 3) Fatna Maraoui (Gs Esercito) a 1’41”. Cesare Castellani
e Sacchetti, figlio di Meo che è il coach. Per sottolinearne pregi e qualità, ricordiamoci che al primo turno hanno vinto di 20 con Casale Monferrato e che tradizionalmente a Cremona, Sassari ha sempre venduto cara la pelle, sia ai tempi della Legadue ed anche lo scorso campionato. Aspettiamoci dunque avversari preparati e tecnicamente molto dotati, per cui per incamerare i due punti ci vorrà una Vanoli Braga ancora migliore di quella vista a Casale, alla quale avrà fatto bene un’altra settimana di lavoro tecnico-tattico. Sulle tribune aspettiamo il pubblico delle grandi occasioni, caldo ed appassionato com’è stato in passato, non spento ed “assente” com’era con Cantù. Pensiamo l’abbiano inteso tutti: per salvare la pelle in questa stagione occorre anche il supporto degli appassionati.
BASKET C - Crema più in palla di Piadena
L’Erogasmet Crema si è aggiudicata il primo derby stagionale (73-67) sul difficile parquet di Piadena. Match piuttosto equilibrato per circa venticinque minuti, poi i cremaschi hanno costruito un gap che i padroni di casa non sono stati più in grado di colmare. Per la Pallacanestro Crema una vittoria importante su un campo storicamente ostico, mentre Piadena può recriminare qualcosa per un arbitraggio non impeccabile. In ogni caso i ragazzi di coach Galli hanno meritato i due punti. Tra gli ospiti buone le prove di Denti e Chiari, di un Rossetti che in silenzio ha racimolato 17 punti e di Crescentini, Rambaldi e soprattutto Roberti, autore del break decisivo. Il Corona Platina, invece, come sempre ha ottenuto moltissimo dai suoi senatori, in particolare nel reparto lunghi. Sabato l’Erogasmet è impegnata ancora in trasferta, sul difficile campo di Lissone, mentre Piadena gioca domenica pomeriggio sul parquet del Gazzada Schianno. CLASSIFICA (4ª giornata) Monticelli Brusati, Desio 8; Saronno, Pisogne, Erogasmet Crema 6; Milano, Meda, Lecco, Lissone, Orzinuovi, Varese 4; MgKVis Piadena, Bergamo, Bernareggio 2; Gazzada Scianno, Brescia 0.
Triathlon - Ancora ottimi risultati dello Stradivari. Ramundo vince in Spagna
Simic e Rendes più vicini a Londra Continuano ad arrivare risultati di grande rilievo dal Triathlon Stradivari. Partiamo da Mateja Simic e Csaba Rendes, che hanno ottenuto altri punti per il ranking internazionale valido per conquistare la qualificazione a Londrea 2012. I due rappresentanti del team Stradivari hanno partecipato alla prova di Coppa del Mondo che si è svolta a Tongyeong in Corea del Sud. Mateja Simic ha concluso in 13ª posizione in 2h03’19”, mentre Csaba Ren-des si è piazzato 28° posto con il tempo di 1h53’09”. Il week end internazionale ha visto il trionfo di Micol Ramundo, che si è imposta nel Garmin Barcelona Triathlon, un appuntamento di grande importanza che richiama migliaia di atleti a gareggiare su varie distanze. Ramundo ha vinto la
gara Sprint, con un vantaggio netto sulla seconda classificata. L’atleta del team Stradivari ha partecipato all’evento come membro della spedizione di giornalisti italiani di riviste di settore chiamate a testare un nuovo prodotto Garmin. Proprio gli ottimi risultati ottenuti dalla spedizione, ha consentito al gruppo italiano di salire sul gradino più alto del podio nella prova a squadre per nazioni.
Intanto in Italia continua la preparazione di Martina Dogana per il Mondiale di Lungo ad inizio novembre negli Stati Uniti. La campionessa dello Stradivari ha testato la sua condizione correndo la maratonina di Cremona: il record personale sulla distanza (fissato in 1h19’21) ha dato importanti indicazioni sulla forma dell’atleta dello Stradivari a venti giorni dal grande evento.
Calcio a 5 - Videoton da applausi
Un Videoton in crescita, ha strappato applausi in casa della prima in classifica, il Futsal Basiano, una della pretendenti alla vittoria del campionato. Un pareggio per 4-4 che dà fiducia per il prosieguo della stagione. Da sottolineare l’ottima prestazione di tutta la squadra, che mostra di saper assimilare le dinamiche di gioco imposte da Max Valente.
BASKET B FEMM.
Team Crema in scioltezza
Non si ferma la corsa delle azzurre, che di slancio hanno superato l’ostacolo Fanfulla per 69-38 (18-13, 38-18; 60-26), dissipando sul campo fin dalle prime battute quelle che potevano essere le preoccupazioni della vigilia. Del resto il clima dei derby può sempre nascondere non poche insidie. E questo al di là di quanto poteva dire la classifica, anche se nel basket è difficile sovvertire certi valori e così è stato. In attesa di impegni più probanti e dei primi scontri diretti, coach e dirigenza si godono il buon momento della squadra che al di là dei risultati sta confermando sul campo tutta la fiducia che la società ha dato a questo gruppo e sta meritando ampiamente l’affetto di un pubblico che continua a seguirla numeroso. Intanto, sabato sera il Basket Team Crema è impegnato ad Albino contro una formazione da non sottovalutare, che vanta 4 punti in classifica. Per proseguire la striscia vincente, servirà un’altra prestazione convincente. CLASSIFICA (4ª giornata) Basket Team Crema, Assi Cremona, Broni, Valmadrera, Costamasnaga 8; Albino, Carugate 4; Pontevico, Villasanta, Usmate, Lussana, Vittuone 2; Lodi, Cantù 0.
Big match Assi-Broni
Quarta vittoria consecutiva per l’Assi che, impegnata per la seconda volta di fila in trasferta, ha conservato seppure in coabitazione, il primato in classifica. Le ragazze di Coach Anilonti sono riuscite a scardinare la difesa del-l’Usmate al termine di una partita assai equilibrata e che ha visto il vantaggio ora dell’una ora dell’altra. Allo scadere del terzo quarto Usmate era ancora avanti di due punti (40-38). A mettere in difficoltà la squadra cremonese è stata la grande precisione al tiro delle padrone di casa, che proprio grazie alle bombe realizzate, sono riuscite a portarsi sul 50-46 a 3’ dalla fine. A risolvere le cremonesi ci hanno pensato Conti (con due canestri consecutivi che hanno assicurato la parità a quota 50), poi una scatenata Scarsi che ha infilato sei punti uno dietro l’atro riuscendo a portare il punteggio sul 53-59 (11-10, 24-27; 40-38) a favore dell’Assi, che sabato sera torna finalmente alla Spettacolo per affrontare Broni, una delle altre quattro formazioni che guidano la classifica a quota otto punti.
Sport
Venerdì 21 Ottobre 2011
TENNIS - Domenica inizia l’avventura del Tc Crema
Dopo il turno di riposo, inzia domenica mattina, sui campi di via Sinigaglia, l’avventura del Tc Crema nel campionato italiano a squadre di serie A1. Il team cremasco formato da Ungur, Ocera, Menga, Remedi, Bonizzoni, Zanotti e Delfini ospita dalle ore 10 il Tc Sarnico, che all’esordio ha pareggiato con l’Ata Battisti. Nella prima giornata del girone 2, il CC Aniene ha vinto per 4-2 contro il Tc Cagliari, mentre il Castellazzo si è imposto, sempre in trasferta, per 6-0 in casa del Ct Le Rocce e come detto, pareggio (3-3) tra Sarnico ed Ata Battisti. • RUGBY SERIE C Dopo la pausa, riprende domenica il campionato con il Rugby Crema che cerca la vittoria nel turno casalingo contro il Botticino.
Ciclismo - Trevigiani domina la Challenge
La corsa Delle Stelle
Si è conclusa, con la disputa della corsa di Acquanegra sul Chiese, la Challenge delle Terre di confine e del fiume Oglio che ha visto in gara i migliori dilettanti italiani nelle corse di Bozzolo, Calvatone e, appunto, di Acqunegra. Dominio, come nelle precedenti gare, di Delle Stelle e della sua squadra, la Trevigiani Dynamon Bottoli che, vincendo a Acquanegra sul Chiese, ha chiuso l’annata
totalizzando ben 62 vittorie (10 del solo Dalle Stelle) e lasciando agli altri solo poche briciole. ONDINE D’ARRIVO 1) Christian Delle Stelle (Trevigiani Dynamon Bottoli) km 97 in 2h04’25”, media 46,778 km/h, 2) Rino Gasparrini (Trevigiani Dynamon Bottoli), 3) Paolo Simion (Zalf Désirée Fior), 4) Filippo Fortin (Trevigiani Dynamon Bottoli), 5) Massimo Graziato (Trevigiani Dynamon Bottoli).
PUGILATO - L’Abc è impegnata a Bollate
Grande fermento nella palestra dell’Accademia Boxe Cremona. Quasi tutti gli atleti stanno preparandosi per i prossimi tornei. A Bollate, nel fine settimana, sono in programma i campionati di 3ª Serie: l’Abc schiera Kevin Colombi (60 kg), Ennio Ferretti (69 kg) e Davide Allegri (75 kg). Dall’11 novembre a Sarnico (organizzazione dell’AP Cremasca) saranno invece di scena i 1ª e 2ª Serie per le eliminatorie regionali degli Assoluti. Per l’Abc in gara il superwelter Dernini e il welter Rota, appena promosso in 2ª Serie. Infine, gli Youth che disputeranno il loro campionato interregionale a Riccione. Per l’Abc in gara il solo Nicolas Esposito al limite dei 69 Kg. Per l’imbattuto superwelter una buona occasione per mettersi in luce a livello nazionale.
Icos e Pomì, squadre in salute
Continua a stupire Casalmaggiore, che dopo aver espugnato Soverato cerca altri tre punti in casa
Serie A2 - Le cremasche hanno esordito con grande autorità, ma possono ancora crescere
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avanti al folto pubblico del PalaBertoni, che ha risposto positivamente all’appello lanciato dalla Crema Volley, la Icos ha centrato il primo sucesso della sua stagione battendo 3-0 (29-27, 28-26, 25-11) il Mercato San Severino e ha confermato quanto di buono si era visto nelle prime uscite stagionali. Ci sono voluti due set ai vantaggi, ma alla fine l’inerzia della gara è stata tutta a favore delle violarosa. «Certo c’è ancora da lavorare su certi fondamentali - ha confermato coach Leo Barbieri - ma le prime partite hanno comunque un significato diverso per tutti. Per quanto riguarda la nostra gara, devo dire che siamo stati attenti a muro e in difesa e, anche se in alcune fasi ci è mancata la
Lauren Paolini (Icos Crema)
continuità, abbiamo dimostrato freddezza e carattere». E domenica le violarosa possono centrare il bis, sempre sul parquet casalingo contro il Soverato, ancora fermo a quota zero.
ICOS CREMA: Paolini 16, Baggi
ne, Togut 15, Nicolini ne, Fanzini 11, Carrara (L), Devetag 9, Secolo 10, Cagninelli ne, Mutti ne, Portalupi, Rondon 5. All.: Barbieri. *** A proposito Soverato, prosegue il momento magico della neo promossa Pomì Casalmaggiore, che si è imposta in Calabria per 1-3 (2523, 19-25, 19-25, 15-25), salendo a 4 punti in classifica. Un avvio di stagione davvero confortante per la matricola, che sabato sera alle 21 ospita il Pontecagnano con l’obiettivo di incamerare altri tre punti. POMÌ CASALMAGGIORE: Zago 14, Petrucci 3, Nardini 11, Olivotto 5, Tomasevic 17, Kucerova 12, Lugli 7, Paris (L), Giorgi ne, Trabucchi, Bertone, Masotti. All.: Milano.
Serie A2 2ª Giornata Busnago-Frosinone 3-1 Crema-San Severino 3-0 Giaveno-Fontanellato 3-2 Matera-Forlì sosp. Pontecagnano-Verona 0-3 Santa Croce-San Severino 3-0 San Vito-Loreto 0-3 Soverato-Casalmaggiore 1-3 Prossimo Turno (23-10 h 18) Loreto-Matera Crema-Soverato Sala Consilina-Busnago Verona-Frosinone Fontanellato-Santa Croce San Severino-Giaveno Casalmaggiore-Pontecagnano Forlì-San Vito
CLASSIFICA Santa Croce Loreto Verona Busnago Giaveno Casalmaggiore Crema* San Severino Sala Consilina Fontanellato Pontecagnano Soverato San Vito Frosinone Matera* Forlì**
6 6 6 6 4 4 3 3 3 1 0 0 0 0 0 0
Ciclismo - Presentata la corsa rosa che verrà disertata da molti big. Giro di Lombardia a uno sconosciuto
Il Giro d’Italia 2012 sarà per pochi intimi
L’azzurro Christian Delle Stelle (Trevigiani Dynamon Bottoli) ha vinto il Trofeo Giovanni Oldrini di Somma Lombardo (Varese), centrando la vittoria numero nove della stagione. Delle Stelle, ingaggiato fra i neo professionisti dalla Colnago Csf Inox, in dirittura d’arrivo ha superato il bresciano Nicola Buffoni (Team Idea Fastweb) e il compagno di squadra Massimo Graziato. Volatone a ranghi compatti sul traguardo di Mezzana Bigli (Pavia) nel classico “Circuito Mezzanese”, gara infrasettimanale per dilettanti, Sul traguardo sfreccia e coglie la sua seconda affermazione stagionale, il diciannovenne marchigiano Rino Gasparrini dell’equipe veneta Trevigiani Dynanom Bottoli, che nella concitata volata ha avuto la meglio nei confronti del veneto Marco Benfatto (Zalf Desirèe Fior), del bresciano Nicola Buffoni (Team Idea Fastweb Conad), di Marco Zanotti (Casati Named), Loris Basciu (Viris Vigevano) e del ventunenne vicentino Enrico Battaglin
(vincitore della Coppa Sabatini con il team Colnago). L’alta velocità ha favorito come sempre le squadre degli sprinter, con la corazzata Trevigiani del team manager Mirko Rozzato grande protagonista. GIRO 2012 Per Alberto Contador, ultimo vincitore della corsa rosa, è un buon Giro, anche se lui non lo correrà. Mentre Hushovd conferma che non verrà, Nibali conferma che è un ottimo Giro, anche se lui farà il Tour (presentato nei giorni scorsi. Per Basso la corsa è duro, soprattutto nell’ultima settimana, ma gli va bene così, mentre Andy Scleck è il possibile favorito. Sarà però un Giro per pochi intimi, maltrattato pure dal campione del mondo Cavendish, che a metà show di presentazione della corsa ha lasciato il parterre insieme a Boasson Hagen, per andare a prendere l’aereo. Insomma, pochi i nomi, al momento da mettere in cartellone. Il tracciato? Due settimane di anestesia totale, con la simpatica partenza il 5 maggio 2012 in Danimarca, la crono-
squadre a Verona al rientro, più la salitella di Lago Lacero a interrompere il grigiore generale. Sono tre le vere tappe da segnare in agenda: mercoledì 23 maggio arrivo a Cortina (con Valparola, Duran, Forcella Staulanza e Giau), venerdì 25 arrivo all’Alpe di Pampeago (con Sella di Roa, Manghen e Lavazè, ma soprattutto sabato 26, antivigilia della chiusura (crono a Milano), con il vero tappone epico. Restingendo Ivan Basso
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al massimo, si può dire sia quest’ultima l’unica giornata dotata di anima e i tifosi del ciclismo sanno cosa intendo dire. Si farà il Mortirolo, non quello vero, ma un pezzo inedito, niente a che vedere con la più bella salita d’Europa, che ha fatto la storia moderna del Giro; resta almeno la bella idea di un grande arrivo lassù dove osano le aquile al Passo dello Stelvio (Cima Coppi del Giro a 2757 metri), con Tonale, Aprica e Mortirolo prima dell’interminabile ascesa finale che probabilmente deciderà la grande corsa italiana. Ventuno le tappe in programma, con sette arrivi per sprinter, due crono individuali e una cronosquadre. Giusto, infine, togliere dalla gara il numero 108, indossato dal belga Weylandt prima morine nella tragica caduta lungo il Bocco. GIRO DI LOMBARDIA Ha vinto lo sconosciuto svizzero Oliver Zaugg (Leopard Trek), davanti a Daniel Martin e Joaquin Rodriguez. Quarto Ivan Basso. Fortunato Chiodo
Volley B2 - Primo turno
Reima ok all’esordio Golden ko
Esordio vincente della Reima Crema. Davanti ad oltre duecento spettatori, la formazione di Verderio ha sconfitto l’Argentia Gorgonzola per 3-1 (25-18; 25-17, 22-25, 25-18). Avanti 2-0, i blues hanno accusato un calo di tensione nel terzo parziale, permettendo ai milanesi di rientrare in gara. Nel quarto ed ultimo set, però, i cremaschi hanno ripreso a marciare senza problemi: con un gioco fluido e ottima ricezione, hanno chiuso l’incontro e conquistato i primi tre punti della stagione. «Siamo stati bravi ad imporre il nostro gioco – ha affermato lo schiacciatore Giulio Silva – nei set che siamo riusciti a vincere. Dobbiamo limare qualche errore, ma siamo sulla strada giusta». Vedremo si sarà così anche sabato sera a Sassuolo, contro una squadra battuta solo al tie beak all’esordio a Castelnuovo. CLASSIFICA (1ª giornata) Modena Est, Vignola, Parma, Reima Crema 3; Viadana, Castelnuovo, Cisano 2; Sassuolo, Bedizzole, Verona 1; Costa Volpino, Piacenza, Montecchio, Gorgonzola 0. *** In campo femminile, esordio amaro per il Golden Volley Crema, sconfitto 3-1 (27-25, 25-14, 19-25, 27-25) a Sassuolo dopo aver sfiorato il meritato tie-break. Ma alla fine dopo aver perso due set ai vantaggi, le cremasche hanno incassato la prima battuta d’arresto dell’anno. Domenica nell’esordio casalingo contro la Sunsystem Albese, davanti al calorosissimo pubblico amico della Braguti, Bonizzoni e compagne hanno la possibilità di centrare l’immediato riscatto.
Sport
Venerdì 21 Ottobre 2011
BOCCE Nel trofeo “Amici Scomparsi” organizzato dalla Bagnolese sconfitto Pedrignani Pierantonio Comizzoli e Silvano Pezzotti, Primo e secondo classificato, categoria A/B
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CENTRO SPORTIVO “LE QUERCE”
Righetti passa la mano a Corrado Cinquetti
Angelo Benelli e Gabriele Nichetti ai primi due posti della categoria C/D
Comizzoli e Benelli vincono la gara di Bagnolo Cremasco
C
Classifica generale
di Massimo Malfatto
ome è ormai consuetudine anche quest’anno è toccato alla bocciofila “Bagnolese” inaugurare la nuova annata boccistica cremasca. Ben 224 gli individualisti che hanno partecipato al trofeo “Amici Scomparsi” in ricordo dei soci bagnolesi Angelo Nichetti, Francesco De Gaudenzi e Guido Ladina, pubblico numeroso sia durante le due settimane di gara (ma soprattutto alle semifinali e finali!) e buono il livello del gioco a cui si è assistito. Nella categoria A/B prima soddisfazione per la “Delma” grazie ad un reattivo e determinato Pierantonio Comizzoli. Dopo aver superato il trescorese Carlo Colombo (12-10), il portacolori della bocciofila di Genivolta s’imponeva in semifinale sul bissolatino Alberto Pedrignani per 12-5. In finale approdava anche Silvano Pezzotti che nel girone finale eliminava rispettivamente il beniamino di casa Walter De Carli (12-5) e il cremosanese Fabiano Bonizzi sul filo di lana. Finale molto equilibrata dove la spuntava Comizzoli sullo scannabuese con il punteggio finale di 12-9. Nella categoria C/D dominio della bocciofila “Bar Bocciodromo” (primo e secondo posto!) e giù il cap-
TROFEO “AMICI SCOMPARSI”
Premoli, Pedrignani e Stabilini
pello ad Angelo Benelli. Dopo essersi imposto su Massimo Paloschi (12-6), il cremasco aveva la meglio sul soresinese Giancarlo Folzini per 12-5. Conquistava la finale anche Gabriele Nichetti che prima infliggeva un “cappotto” a Giuseppe Mametti e successivamente si sbarazzava del bresciano Agostino Denti con un perentorio 12-2. Finale tutta in famiglia e vittoria di Benelli su Nichetti. Ha diretto la gara Gianpietro Raimondi coadiuvato dagli arbitri di finale Lorenzo Stabilini ed Eugenio Barbieri, gli onori di casa sono stati fatti dal presidente del sodalizio bagnolese Bruno Premoli che ha confermato che a fine dicembre passerà le consegne.
CATEGORIA A/B 1) Comizzoli Pierantonio (Delma) 2) Pezzotti Silvano (Scannabuese) 3) Pedrignani Alberto (Can.Bissolati) 4) Bonizzi Fabiano (Cremosanese) 5) Colombo Carlo (Vis Trescore) 6) De Carli Walter (Bagnolese) 7) Frattini Gianpiero (Delma) 8) Chiappa Alessandro (Sergnanese) CATEGORIA C/D 1) Benelli Angelo (Bar Bocciodromo) 2) Nichetti Gabriele (Bar Bocciodromo) 3) Folzini G.Carlo (Tranquillo) 4) Denti Agostino (Orceano BS) 5) Paloschi Massimo (Cremosanese) 6) Mametti Giuseppe (Tranquillo) 7) Vailati Canta Domenico (Madignanese) 8) Visconti Mattia (Can.Bissolati)
ARBITRI PROVINCIALI DI CREMONA
Il gruppo guidato da Clementi con 3 regionali e 16 provinciali
Sono spesso nella bufera, criticati e contestati: stiamo parlando della categoria degli arbitri che nello sport delle bocce non hanno particolari problematiche e sono apprezzati per il lavoro che svolgono. Il Gap di Cremona è formato da 19 arbitri, di cui cinque abilitati alle direzioni di gara e tre regionali. Responsabile del settore è Ennio Clementi: entrato nel comitato nel 1994, si è subito appassionato a questo settore grazie all’indelebile Tullio Marcheselli. Clementi ha sempre portato avanti un discorso imperniato sull’applicazione del regolamento e delle normative tecniche senza stravolgere il normale svolgimento di ogni incontro: «Ho sempre richiesto a tutti i componenti del gruppo di essere una persona discreta sul campo, ma nel contempo un punto fermo a livello regolamentare. Mi sembra di esserci riuscito, anche se qualche volta alcuni giocatori provano a spostare l’interpretazione secondo la situazio-
ne contingente del momento piuttosto che ad una distaccata analisi. Devo ammettere che la gestione dei regolamenti da parte della Commissione Tecnica Nazionale viene affrontata con molta superficialità ed ogni variazione risulta spesso nebulosa e suscettibile a diverse interpretazioni». Solo passione ed amicizia a fare l’arbitro di bocce, non certo per il lato economico? «Senza dubbio - prosegue Clementi- anche perché dovete sapere che un arbitro di finale, impegnato in media per cinque ore, percepisce un compenso di 22 euro ovvero 440 centesimi all’ora. Pensate che lo facciano per denaro?». Questa la composizione del settore arbitrale: Annibale e Massimo Barbisotti, Maurizio Barozzi, Franco Bassetti, Giacomo Bonelli, Giancarlo Bongiorni, Vanni Capelli, Gabriele Ceriati, Ennio Clementi, Stefano De Stefani, Battista Filini, Guerini Rocco Agostino, Primo Massarini, Giu-
Spadafora, Bassetti, Massarini
seppe Mosconi, Sergio Petrini, Mauro Poli, Carlo Spadafora, G.Carlo Tosi e Riccardo Zigliani. Arbitro benemerito Giuseppe Zanibelli, oscuro ma significativo ed essenziale il lavoro di Luigi Stringhetti, vero anello di congiunzione tra il comitato di Cremona e la segreteria di Soresina. MM
Germano Betti con la moglie premiato da Pietro Righetti
Tanta partecipazione, spensieratezza e genuinità al centro sportivo “Le Querce” dove si è svolta la festa di fine annata del settore-bocce. Nel corso della serata applausi e riconoscimenti, tra gli altri, per i campioni regionali Angelo Rotta e Carlo Spaxx dafora e per Germano Betti, vera forza e sponsor della bocciofila. Al termine l’istrionico presidente Pietro Righetti ha rassegnato le proprie dimissioni ed al suo posto è subentrato Corrado Cinquetti; vice-presidente sarà Betti mentre Bellardi, Soana, Vago e lo stesso Righetti faranno parte del consiglio direttivo. Pochi i movimenti in uscita in casa “Querce”: hanno lasciato la bocciofila Ventura, Ciappei ed i giovani fratelli Ferri, mentre futuro incerto per “Bigio” Cerri che per ora è rimasto in società. Limitati anche gli arrivi: Bonezzi che giocherà con Bastoni e Bocchi che farà coppia con Rotta. Si è sciolta quindi la coppia campione regionale, non per dissapori, ma solamente per motivi di lavoro di Spadafora, che comunque disputerà alcune gare con Borlenghi. A livello organizzativo per la prossima stagione confermate le tre gare: il tradizionale “Ranieri”, il trofeo “Le Querce” e la splendida regionale juniores, marchio Milanesi. Infine, come lo scorso anno, Le Querce è iscritto al campionato italiano per società di 3ª categoria. *
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TOP 10 FIB LOMBARDIA
Domenica 23 a Cremona la prima tappa giovanile
Sarà la città di Cremona ad ospitare domenica 23 la prima tappa (di zona) del “TOP 10” FIB Lombardia, una importante manifestazione regionale giovanile. Primo impegno organizzativo quindi per la “PuntoRaffaVolo” (in collaborazione con il comitato provinciale) di una competizione che vedrà la presenza di giovani bocciofili interessanti e di belle speranze del comitato di Cremona, Crema, Bergamo, Brescia e Mantova. Parteciperanno in sedici nella categoria Allievi (incontri con doppia partita!) e tra gli iscritti buone chances di successo per i cremonesi Antonio Celardo, Andrea Ferri, Marco Luccini, ed i cremaschi Nicolas Testa e Matteo Visconti. Sedici anche nella categoria “Ragazzi” dove non sono presenti bocciofili di casa, mentre tra i dodici “Esordienti”, che giocheranno con il regolamento del punto e tiro obbligato, occhi puntati su Alessandro Ferri. La manifestazione, diretta da Ennio Clementi, inizierà alle ore 9 e si concluderà nel pomeriggio sulle corsie del bocciodromo comunale.
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Sport week
Venerdì 21 Ottobre 2011
MOTOGP Stoner profeta in piatria
FORMULA 1 Vettel è davvero un cannibale
Sebastian Vettel è davvero insaziabile. Con il titolo piloti già in tasca, non ha lasciato nemmeno le briciole ai suoi avversari è si è aggiudicato anche il Gp della Corea del Sud (il decimo successo di una straordinaria stagione). Il pilota tedesco ha chiuso davanti alla McLaren di Lewis Hamilton, partito in pole e al compagno di team Mark Webber. Quarto Jenson Button e a seguire le due Ferrari con Fernando Alonso (5°) e Felipe Massa (6°). Grazie al successo di Vettel e al podio di Webber, la Red Bull ha vinto così anche il mondiale costruttori. La Formula 1 torna in pista il 30 ottobre per il Gp d’India sul circuito di New Delhi. CLASSIFICA PILOTI 1) SEBASTIAN VETTEL (Red Bull) 349 punti; 2) Jenson Button (McLaren) 222; 3) Fernando Alonso (Ferrari) 212; 4) Mark Webber (Red Bull) 209; 5) Lewis Hamilton (McLaren) 196; 6) Felipe Massa (Ferrari) 98; 7) Nico Rosberg (Mercedes) 67; 8) Michael Schumacher (Mercedes) 60.
Come erta prevedibile, Casey Stoner ha suggellato una stagione super festeggiando il successo iridato nella MotoGp nella sua Australia, dominando il Gp di Phillip Island. Lorenzo si è dunque arreso e domenica non sarà in gara in Malesia sul tracciato di Sepang. Stoner ci sarà e come ha rivelato «scenderò in pista più rilassato». IN TV Sabato 22 ottobre: ore 7.55 le qualifiche. Domenica: ore 10 la gara (tutto in diretta su Italia 1). CLASSIFICA MOTOGP 1) CASEY STONER (Honda) 325; 2) Jorge Lorenzo (Yamaha) 260; 3) Andrea Dovizioso (Honda) 212; 4) Dani Pedrosa (Honda) 208; 5) Ben Spies (Yamaha) 156; 6) 8) Marco Simoncelli (Honda), Valentino Rossi (Ducati) 139. • RUBGY E’ Nuova Zelanda-Francia la finale dei mondiali zeolenadesi, in programma domenica. Si tratta del replay della sfida che assegnò il titolo nel 1987 e vinta dagli All Blacks per 29-9.
Mark Webber
Casey Stoner
Juve, manca qualcosa per il salto di qualità
SERIE A - Bianconeri ancora in difficoltà con le provinciali. Chievo di Di Carlo sempre più sorprendente
V
dal nostro inviato
ERONA – La Juventus di Conte ha già raggiunto un primo obiettivo: riaccendere l’entusiasmo dei tifosi, depressi dopo una deludente stagione targata Delneri. In tanti (circa 10mila) hanno raggiunto domenica scorso Verona per spingere la squadra verso un successo utile a rafforzare la leadership del campionato. I tonfi fragarosi di Inter e Napoli hanno caricato ancor di più i bianconeri, scesi in campo al Bentegodi con un unico obiettivo, conquistare i tre punti. Ma dopo cinque partite lo schema è ormai chiaro a tutti: Pirlo è l’unica fonte del gioco juventino, anche perché Krasic è irriconoscibile e Vidal resta un oggetto misterioso. Per le provinciali diventa quindi una missione pressare Pirlo sin dalla trequarti avversaria e non è un caso che i bianconeri abbiano pareggiato con Bologna, Catania e Chievo. Quest’ultimo ha piazzato Sammarco sull’ex milanista e per tutto il primo tempo la squadra di Conte ha combinato ben poco. Ma quando Di Carlo ha tolto il mastino di Pirlo, per inserire un vero
SERIE B A Pescara è tornata Zemanlandia
Alex Del Piero
7ª Giornata Atalanta-Udinese 0-0 Cagliari-Siena 0-0 Catania-Inter 2-1 Cesena-Fiorentina 0-0 Chievo-Juventus 0-0 Genoa-Lecce 0-0 Lazio-Roma 2-1 Milan-Palermo 3-0 Napoli-Parma 1-2 Novara-Bologna 0-2 Prossimo Turno (23-10 h 15) Bologna-Lazio (h 20.45) Cagliari-Napoli Fiorentina-Catania (22-10 h 18) Inter-Chievo Juventus-Genoa (22-10 h 20.45) Lecce-Milan (h 12.30) Parma-Atalanta Roma-Palermo Siena-Cesena Udinese-Novara
CLASSIFICA Juventus 12 Udinese 12 Cagliari 11 Lazio 11 Napoli 10 Palermo 10 Chievo 9 Catania 9 Parma 9 Fiorentina 8 Genoa 8 Roma 8 Milan 8 Siena 6 Atalanta (-6) 5 Novara 5 Inter 4 Bologna 4 Lecce 4 Cesena 2
trequartista, la Juve ha fatto tremare i veronesi, colpendo un clamoroso palo con Del Piero (entrato nella ripresa e alla sua ultima stagione) e sfiorando il gol in più di un’occasione. Ai punti i bianconeri avrebbero meritato la vittoria, ma nel finale sono calati di schianto, tanto da rischiare la beffa. Quello della tenuta atletica è un
argomento che va approfondito, perché una squadra che non ha l’impegno europeo, deve correre per 90 minuti, visto che può vantare una panchina lunga. La sensazione è che la squadra di Conte sia più muscolare che tecnica e senza il genio dei fuoriclasse, superare avversari scorbutici può diventare complicato. La rosa è
sicuramente competitiva, ma forse non abbastanza per puntare allo scudetto. In ogni caso, il Chievo merita un plauso, per il coraggio sfoderato con le grandi. Nove punti in sei gare sono tanti e se avesse un bomber di razza, potrebbe puntare ancora più in alto. Fabio Varesi fabiovaresi16@libero.it
IL PUNTO - Campionato modesto, Inter e Roma deludenti
L’Europa ha ridato il sorriso a due squadre bastonate in campionato. Il Napoli ha fermato sul pari una delle squadre più forte del continente, il Bayern Monaco, ma le energie psicofisiche bruciate in Champions penalizzano tantissimo la squadra in campionato, anche perché giocano sempre gli stessi. L’Inter, invece, sfrutta un girone francamente debole e in Europa maschera difetti che la serie A mette drammaticamente a nudo. Per Ranieri il compito è assai arduo
e la sfida di domenica con il Chievo è un esame delicatissimo. A sorridere delle disgrazie altrui è il Milan, che al completo non ha rivali in Italia e può andare lontano anche in Champions. La sfida di Lecce potrebbe davvero lanciare i rossoneri in orbita. Siamo onesti, stiamo assistendo a un campionato modesto, con pochi giocatori in grado di fare la differenza e molte squadre che giocano male. Tra queste anche la Roma, che Luis Enrique non riesce a forgia-
re a immagine del Barcellona, forse perché gli mancano giocatori di valore. Dopo le fatiche del week end, si tornerà a giocare anche mercoledì: tanti impegni che potrebbero stravolgere la classifica. 8ª giornata (26-10 h 20.45) Atalanta-Inter, Cesena-Cagliari, Chievo-Bologna, Genoa-Roma, Juventus-Fiorentina (25-10 h 20.45), Lazio-Catania, Milan-Parma, Napoli-Udinese, Novara-Siena, Palermo-Lecce (27-10 h 20.45).
E’ tornata Zemanlandia, per la gioia dei tifosi del Pescara. In pochi mesi Zdenek Zeman ha plasmato la squadra abruzzese a sua immagine e somiglianza calcistica, ovvero con la spregiudicatezza di chi vuole sempre segnare un gol in più degli avversari. E Il Pescara è lì in vetta, quarto con 19 punti, due in più della corazzata Sampdoria e soprattutto è ammirato da tutti gli appassonati di calcio. Una bella rivincita da parte del boemo, contro chi lo riteneva finito. Nell’ultimo turno gli abruzZdenek zesi hanno travolto un BreZeman scia in netto calo e per la prima volta in difficoltà in uno scontro diretto. La classifica è dominata dal Torino, che non vuole più perdere tempo nella scalata alla serie A, ma la vera sorpresa della cadetteria è il Sassuolo, stravolto in positivo dal tecnico Pea, alla sua prima esperienza tra i professionisti. E che dire del Varese, semifinalista nei playoff la scorsa stagione e rivitalizzato da Maran dopo una partenza disastrosa. Il turno non propone sfide al vertice, a parte forse Reggina-Varese, con in palio punti playoff. RISULTATI (10ª giornata) Ascoli-Sampdoria 1-2, Bari-Empoli 1-0, Brescia-Pescara 0-3, Cittadella-Grosseto 2-0, CrotoneGubbio 2-1, Livorno-Reggina 0-2, Nocerina-Modena 1-1, Sassuolo-AlbinoLeffe 1-0, Torino-Juve Stabia 1-0, Varese-Padova 3-0, Vicenza-Verona 2-1. CLASSIFICA Torino 26; Padova, Sassuolo 20; Pescara 19; Sampdoria, Reggina, Bari 17; Brescia 16; Livorno, Varese 15; Grosseto 14; Cittadella 13; Verona 12; AlbinoLeffe 10; Nocerina, Crotone 9; Juve Stabia, Empoli, Vicenza, Modena, Gubbio 7; Ascoli 2. PROSSIMO TURNO (22-10 h 15) AlbinoLeffe-Crotone, Grosseto-Brescia, Gubbio-Torino (24-10 h 20.45), Empoli-Sassuolo, Juve Stabia-Bari, Modena-Livorno, Padova-Vicenza, Pescara-Ascoli, Reggina-Varese, Sampdoria-Cittadella, Verona-Nocerina (21-10 h 20.45).
Le ricette di Nonna Felicita INGREDIENTI PER 4 PERSONE • 8 fette di prosciutto cotto • 200 g di gorgonzola • 50 g di mascarpone • Insalatina verde • 1/2 cucchiaio di cerfoglio, origano e timo tritati • 1/2 cucchiaio di maggiorana, finocchietto, erba cipollina • Mandorle in scaglie • 4 cucchiai di olio extravergine • Sale e pepe
PREPARAZIONE • Lavorate in una ciotola il gorgonzola e il mascarpone, ottenendo un composto omogeneo. • Spalmatelo su 8 fettine di prosciutto cotto, tagliate non troppo spesse, quindi arrotolatele su se stesse formando gli involtini.
INGREDIENTI PER 4 PERSONE
• Spuntateli alle estremità e serviteli, in coppia, sistemati su un letto di insalatina fresca mescolata con un bouquet di erbe aromatiche, il tutto condito con poco olio, sale, pepe e scagliette di mandorle precedentemente tostate in forno.
Sfogliatine ai funghi
• Una confezione di pasta sfoglia surgelata • 300 g di funghi coltivati • 6 fette di prosciutto cotto • 150 g di formaggio fontina • 1/2 bustina di pinoli • Un tuorlo d'uovo • Limone • Burro • Sale e pepe
Barchette di uova strapazzate • Tirate la pasta brisée scongelata in una sfoglia e rivestite 12 stampini ovali da tartelletta. • Foderate i gusci di carta stagnola e riempite con legumi secchi. • Cuocete in forno a 200 gradi per circa 15 minuti e liberateli subito dagli involucri. • Sbattete brevemente le uova, salate e pepate.
• Fate sciogliere il burro in una padella antiaderente, versatevi le uova e cuocetele a bagnomaria, finché prenderanno la consistenza di una crema. • Togliete dal fuoco, incoporate la panna e l'erba cipollina tagliuzzata. • Distribuite le uova nelle tartellette e guarnite con le uova di salmone.
Antipasto di riso
Torta di porri e cipolle
INGREDIENTI PER 4 PERSONE
INGREDIENTI PER 6 PERSONE Per la pasta: • 500 g di farina • 250 g di burro • 2 tuorli d'uovo • Un cucchiaino di sale • 1/4 cucchiaino di pepe Per lo stampo e il piano di lavoro: • 2 cucchiai di farina • 10 g di burro
• 300 g di riso • Una mela verde • 150 g di piselli • 1/2 bicchiere di panna • Un limone • Sale e pepe bianco
Per il ripieno: • 750 g di gambi bianchi di porri • 500 g di cipolle • 75 g di burro • 2 uova • 5 cucchiai di panna • 4 cucchiai di farina • Sale e pepe
PREPARAZIONE
PREPARAZIONE • Pulite i funghi strofinandoli delicatamente con un panno umido. • Tagliateli a fettine, spruzzateli con il limone e cuoceteli in un tegame con una noce di burro. • Se asciugano troppo aggiungete un cucchiaino d'acqua tiepida. • Con il matterello tirate la pasta sfoglia a pochi millimetri di spessore e ritagliatevi con uno stampino tanti dischetti di 10 centimetri di diametro.
INGREDIENTI PER 6 PERSONE • 6 uova • 3 cucchiai di panna fresca • Un panetto di pasta brisée surgelata • Una noce di burro • Un vasetto di uova di salmone • Un ciuffo di erba cipollina • Sale e pepe
PREPARAZIONE
Involtini di prosciutto con mascarpone e gorgonzola
Antipasti di Terra I
• Tagliate a metà le fette di prosciutto, su ognuna distribuite un po' di funghi, alcuni pinoli, una strisciolina di fontina, un pizzico di pepe; chiudete l'involtino e adagiatelo al centro del dischetto. • Ripiegate la pasta, premete bene i bordi per sigillare. • Disponete le sfogliatine sulla placca leggermente unta del forno, spennellatele con l'uovo e lasciatele dorare in forno preriscaldato a 200 gradi per circa un quarto d'ora.
• Lavate i gambi bianchi dei porri, tagliateli a rondelle sottili e metteteli in un colapasta. • Pelate le cipolle e tagliatele a rondelle. • Fate fondere il burro in una grande casseruola, quindi aggiungete cipolla e porri. • Mescolate, coprite e fate cuocere a fuoco medio per dieci minuti mescolando ogni tanto. • Mescolate uova e panna e mettetene da parte un cucchiaio per la doratura. • Cospargete la farina su cipolla e porri e mescolate con la spatola. • Versatevi sopra le uova con la panna mescolando rapidamente e togliete dal fuoco. Salate e pepate abbondantemente, quindi lasciate raffreddare. • Preparate la pasta: setacciate la farina, il sale e nil pepe in una ciotola, incorporatevi il burro a pezzetti e lavorate la miscela con due coltelli finché non ha la consistenza dì briciole di pane. • Sbattete leggermente i tuorli d'uovo con due cucchiai di acqua e versateli nella ciotola.
• Mescolate fino a ottenere una pasta soda che si stacca dai bordi del recipiente. • Mettete la ciotola nel frigorifero per 20 minuti circa. • Imburrate uno stampo del diametro di 22 cm. • Fate scaldare il forno a 200 gradi. • Infarinate il piano di lavoro. • Dividete la pasta in due parti (due terzi e un terzo). • Spianate la parte più grossa con il mattarello poi mettetela nello stampo. • Versate sopra le verdure; stendete il resto della pasta, inumidite i bordi e posate questo coperchio sulle verdure. • Fate un piccolo foro al centro della torta mantenendolo aperto con un rotolino dì cartone.Ritagliate dei motivi di decorazione negli avanzi dì pasta. • Spennellate la superficie della torta con l'uovo e la panna messi da parte; fatevi aderire le decorazioni e spennellate anche queste con uovo e panna. • Infornate e fate cuocere per cinquanta minuti finché la superficie non è dorata. Servite caldo.
PREPARAZIONE • Lessate il riso in acqua bollente salata, scolatelo e mettetelo in un’insalatiera. • Conditelo con la panna mescolata al succo del limone e spolverizzate con un pizzico di pepe. • Aggiungete la mela sbucciata, tagliata a dadini (passati prima nel succo di limone) e i piselli lessati. • Mescolate e servite.
II Antipasti di Mare
Le ricette di Nonna Felicita Insalatina di scampi e fichi
Bruschetta con carpaccio di tonno PREPARAZIONE
INGREDIENTI PER 4 PERSONE
Bignè al salmone INGREDIENTI PER 4 PERSONE • 8 bignè grandi • 300 g di ricotta • Besciamella • 80 g di salmone affumicato
• Panna • Prezzemolo • Formaggio parmigiano • Noce moscata • Sale e pepe
PREPARAZIONE • Profumate la besciamella con un po' di noce moscata. • In una ciotola amalgamate tre cucchiai di panna e ricotta, aggiungete il salmone e il prezzemolo tritati, sale e pepe, mescolate bene. • Tagliate la calotta dei bignè e riempiteli con la farcitura usando una tasca da pasticciere. • Disponete i bignè ripieni in una pirofila, cospargeteli di formaggio grattugiato e ricopriteli di besciamella. • Infornate a 200 gradi e fate gratinare per 10 minuti.
Mousse di Sgombro
• Tagliate a fettine sottilissime il tonno e fatelo marinare per un'ora in una salsina ottenuta emulsionando 3 cucchiai di olio, il succo dei limoni, una presa di sale, una macinata di pepe e l'origano. • Abbrustolite il pane, conditelo con un filo di olio, e mettete su ogni fetta il carpaccio e qualche foglia di rucola.
• 500 g di scampi • 4 pomodori perini • 4 fichi • 4 cucchiai di olio d'oliva • Un melone • 1/2 limone • 1/2 pompelmo • Un mazzetto di insalata rucola • Tabasco • Sale e pepe
INGREDIENTI PER 4 PERSONE
PREPARAZIONE • Lessate gli scampi, sgusciateli e metteteli da parte. • Lavate i pomodori, eliminate i semi, spellateli, frullateli con il succo di limone, il succo di pompelmo, alcune gocce di tabasco, sale e pepe. Versate la salsina in una ciotola, aggiungete l'olio a filo. • Con l'apposito scavino ricavate dalla polpa del melone una quarantina di palline. • Sbucciate i fichi e tagliateli con un coltello bagnato e molto affilato in quattro spicchi. • Componete ora i piattini singoli ponendo al centro la rucola e disponendo a raggiera i fichi, le code di scampi e le palline di melone. • Prima di servire condite con abbondante salsa.
INGREDIENTI PER 4 PERSONE • 180 g di sgombri sott'olio in scatola • 120 g di burro • 8 fette di pancarré • 2 cucchiai di brandy
• 4 fette di pane casereccio • 300 g di tonno fresco (tranci) • 50 g di insalata rucola • Origano
INGREDIENTI PER 4 PERSONE • 4 uova • 2 vasetti di polpa di granchio al naturale • 200 g di funghi champignon • Un cucchiaio di prezzemolo tritato • Uno spicchio di aglio • Salsa aurora • 50 g di burro • 2 cucchiai di olio d'oliva extra-vergine • Sale e pepe
• 2 limoni • 5 cucchiai di olio d'oliva • Una presa di sale • Una macinata di pepe
Omelette al granchio
PREPARAZIONE PREPARAZIONE • Tritate nel tritatutto elettrico il pesce, perfettamente sgocciolato dall'olio di conservazione, insieme con il burro morbido a pezzetti. • Profumate quindi il composto con due cucchiaiate di brandy. • Tagliate via la crosta al pane e dividete ogni fetta in 4 triangolini. • Tostate il pane nel forno, già scaldato a 200 gradi, per 3 o 4 minuti. • Servite la mousse con i crostini.
• Pulite e lavate accuratamente gli champignon, togliendo il piede terroso. • Tagliateli a fettine sottili. • In una larga padella fate scaldare 2 cucchiai di olio con lo spicchio d'aglio, che poi eliminerete. • Fatevi saltare gli champignon a fuoco medio per 5 minuti, mescolando spesso per farli appassire uniformemente. • Scolate la polpa di granchio dal suo liquido di conservazione e unitela agli champignon. • Lasciatela scaldare per pochi minuti sempre mescolando; salate e pepate. • Togliete dal fuoco e tenete in caldo. • In una grande ciotola battete i tuorli con sale
e pepe; amalgamate delicatamente gli albumi montati a neve. • In una padella larga fate sciogliere il burro. • Versatevi la crema di uova e a fuoco basso lasciate rapprendere. • Dopo qualche minuto agitate la padella per far scivolare la frittata verso uno dei bordi; eventualmente staccate il bordo con una paletta di legno. • Distribuite sulla superficie dell'omelette il composto di funghi e polpa di granchio e ripiegate a metà. • Servite subito per non farla smontare, cospargendola con prezzemolo tritato e accompagnandola con salsa Aurora.
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