CREMASCO Il
PICCOLO giornale del
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VENERDI’ 4 NOVEMBRE 2011 • Supplemento settimanale al n° 42 de “Il Piccolo Giornale”
€ 0,02 Copia Omaggio
IN AUMENTO GLI ARRESTI. TUTTI I DATI CHE E’ BENE SAPERE
LADRI: ANCORA FURTI AL MERCATO
Ai danni soprattutto di donne anziane. Rubati i portafogli nelle borse. Ma i carabinieri gettano acqua sul fuoco dell'allarmismo. Dice, infatti, il capitano Antonio Savino: «Si tratta di un fenomeno che conosciamo bene e si rivela costante da qualche anno a questa parte» PUNTO DI VISTA/1
Beretta, fai il beau geste
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di Renato Ancorotti rancorotti@gmail.com
a poco tempo è in vigore la legge che vieta di avere doppi incarichi e questa incompatibilità tocca l’assessore Simone Beretta che oltre a questa carica ricopre anche il ruolo di consigliere d’amministrazione in Scrp. Sembra, il condizionale è d’obbligo, che l’assessore invochi la non retroattività della legge e voglia restare saldamente ancorato alle due poltrone. Ciò e assolutamente lecito e ineccepibile; si potrebbe, però, avanzare questioni di etica e di fare un “beau geste”, ma tutti sappiamo che non saranno i francesismi a far desistere Beretta dall’imperiosa caparbietà a ricoprire contemporaneamente i due ruoli. Sappiamo anche che né il municipio né l’Scrp chiameranno lamentose prefiche a sottolineare il dolore per la dipartita del Simone cremasco dall’una o dall’altra carica. Il problema è che sarà costretto non tanto o non solo dalla mozione di Risari, ma da quel minimo di coerenza che da una parte dovrà dimostrare il sindaco Bruttomesso che ha sempre affermato di essere contro i doppi incarichi, dall’altra la Lega con i suoi consiglieri Tosoni e Soccini che addirittura volevano l’azzeramento dei Cda delle partecipate. Ma se non bastasse ci sono i consiglieri Pesadori, Lorenzetti e Doldi che hanno anch’essi sempre dichiarato la loro contrarietà all’esercizio di molteplici funzioni. Su 31 voti, i 12 della minoranza più i 5 consiglieri citati assommati a quello del sindaco (totale di 18) costringerebbe a una scelta Beretta, l’assessore che ha impiegato tre anni a costruire il rondoncino di via Cadorna. A meno che non si trovi un paracadute o qualcosa che comincia con para... Da ultimo un plauso all’architetto Peagiassin perché i fiori finti di una rotonda hanno assunto i colori autunnali. Qualcuno, in malafede, dice che sono scoloriti ma noi sappiamo che il merito va alla genialità di quest’inventore della plastica mutante. Che altro aggiungere? Complimenti.
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di Gionata Agisti
ttimi i risultati conseguiti dai carabinieri del capitano Antonio Savino nel corso del 2011, in termini di arresti e denunce effettuate. Il territorio cremasco conta 165mila abitanti ma il problema non si annida tra questi numeri. «Il pericolo viene dalle persone in transito lungo le arterie principali del territorio» ci spiega il capitano. «In questo senso, i ritardi nei lavori di ammodernamento di strade come la Paullese ci vengono in aiuto, perché rallentano il flusso del traffico e quindi la fuga dei rapinatori». Il dato che, più di ogni altro, dimostra gli ottimi risultati conseguiti dai carabinieri sta nel numero di arresti effettuati finora e nel confronto con i dati, peraltro già lusinghieri, del 2010. «Al 30 settembre gli arrestati erano 66. Da allora a inizio novembre, sono già diventati 74, oltre a 130 denunciati. Si tratta di una media molto alta, se confrontata con i dati regionali e nazionali e con i nostri stessi dati dell'anno scorso, quando, nell'arco di 12 mesi, avevamo arrestato in tutto 44 persone ed effettuato 100 denunce. Si badi bene che il numero dei reati non è aumentato rispetto al 2010 e questo significa che siamo noi a essere migliorati ancora di più». «Questi successi» continua Savino, «sono dovuti esclusivamente al nostro impegno e ai nostri sacrifici e al coordinamento tra le stazioni disseminate sul territorio. Cerchiamo di essere il più vicino possibile alla gente, attenti alle esigenze dei cittadini e pronti nella nostra reazione. Devo dire che, nel corso degli ultimi anni, anche la collaborazione con la gente è migliorata. Le persone ci
PUNTO DI VISTA/2
Gli artigiani e le banche di Antonio Cella cellafra@tin.it
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chiamano più spesso, per qualsiasi situazione sospetta, questo anche per via del fatto che è cambiato il tessuto sociale e ci si conosce di meno rispetto al passato. Per fare un esempio, può capitare perfino che qualcuno non riconosca un condòmino che rientra a casa più tardi del solito, ma va benissimo: non importa sbagliare, l'importante è che ci chiamino. Meglio se entro cinque minuti dall'episodio, perché in questo modo abbiamo molte più probabilità di successo». Questi risultati, si diceva, sono stati possibili grazie al sacrificio e al coordinamento, che hanno reso ancora più efficiente l'operato dell'Arma. Gli uomini del capitano Savino, a turno, si sono recati a Roma, per frequentare dei corsi di specializzazione nel rilevamento di impronte digitali e questo ha giovato molto alle indagini. Poi, molto lo si deve alla organizzazione dei pattugliamenti, pensata in modo che il servizio effettuato da ciascuna stazione non si sovrapponga a quello di un'al-
tra contigua. «Stiamo attuando in pieno anche quanto previsto dall'articolo 707 del Codice Penale» continua il capitano, «che prevede il sequestro del materiale ritenuto pericoloso. Ogni volta che troviamo oggetti sospetti, durante i normali controlli di automobili, li sequestriamo e prendiamo i dati dei loro possessori. Così, se tra di loro ci fosse un ladro, evitiamo che possa delinquere nel nostro territorio, perché già schedato. Negli ultimi 9 mesi, sono state 23 le persone fermate per possesso ingiustificato». Ultimamente, abbiamo ricevuto segnalazione di furti nei giorni di mercato a Crema, a danno di più persone. Il capitano Savino, però, invita a non allarmarsi: «Non siamo di fronte a un'emergenza: si tratta di un fenomeno che conosciamo bene e che si rivela costante da alcuni anni a questa parte. Non è il caso di preoccuparsi troppo, tanto più che, anche in questo caso, posso dire che si è verificata una leggera diminuzione dei reati».
a un po’ di tempo, conversando con altri artigiani, giovani e meno giovani, vedo nei loro occhi delusione, amarezza, disillusione e la preoccupazione di perdere tutto dal punto di vista economico, ma soprattutto di smarrire la dignità. Capiscono che un’epoca è finita. E che la speranza, la grinta, la voglia di fare li sta abbandonando. E’ come una luce che si sta spegnendo. Il rapporto con gli istituti di credito sta diventando problematico. Gli artigiani hanno bisogno delle banche perché i soldi li hanno loro. Ma allo sportello ci stanno andando con il cappello in mano, intimoriti per l’ordine improvviso di possibili rientri che costringerebbe le micro aziende a chiudere per sempre. Nel frattempo, le imprese si trovano di fronte alla richiesta di maggiori garanzie, aspettano spesso più tempo per la concessione di una linea di credito oppure, più semplicemente, pagano un tasso di interesse maggiore. Poi, una volta ottenuto il finanziamento, ma non ricevendo più il lavoro dalle aziende più grandi, l’artigiano è costretto a svendere tutto dopo una vita di lavoro e di sacrifici. Di grandi sacrifici. Chi non è del mestiere, nemmeno li immagina. Ma alle banche tutto questo non interessa. Come non interessa ai politici. Gli artigiani hanno resistito ad altre crisi, rimboccandosi le maniche perché la speranza non si era spenta. Oggi, invece, la fiducia è davvero morta. E pensare che sono stati proprio gli artigiani, con il loro lavoro, ad aiutare le banche a crescere in sportelli, dipendenti e soci. Vadano i funzionari di banca nelle loro case. Si siedano ai loro tavoli, valutino il passato di queste persone e ridiano loro fiducia. Gli artigiani hanno bisogno proprio di questo. E ai funzionari di banca, i lavoratori autonomi vogliono ricordare questo: «E’ vero che gli artigiani hanno bisogno delle banche, ma ogni azienda artigiana che chiude, per le banche significa un cliente in meno».
CREMONA
Venerdì 4 Novembre 2011
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Strada Sud: SI’ o NO? La parola ai cittadini Il traffico in via Giordano sempre molto intenso, tutti sono d’accordo: servono soluzioni. Il problema è: quali?
Parlano gli abitanti di via Giordano e chi la percorre abitualmente
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di Laura Bosio
l dibattito è acceso. Stiamo parlando della strada Sud, che vede parte della città divisa in due schieramenti contrapposti tra coloro che ne sostengono la realizzazione e coloro che invece sono contrari. Sono nati due comitati: uno per il no e uno che sostiene la necessità della realizzazione dell’opera.
Chi vuole la Strada Sud? Lo abbiamo chiesto ai cittadini che abitano in via Giordano e in quelle vicine, ma anche a coloro che utilizzano regolarmente la stessa via per andare al lavoro, all’ospedale o verso il ponte di Po. Tutti sono d’accordo sul fatto che la via Giordano, così com’è, costituisce un problema: troppo trafficata, troppo caotica e poco scorrevole. Sono diversi sono invece i pareri sulla soluzione ipotizzata dal Comune: quella della Strada Sud, appunto. I sostenitori più decisi di una strada alternativa sono soprattutto coloro che ogni giorno perdono un sacco di tempo in coda ai semafori di via Giordano, spesso rischiando di fare tardi al lavoro. «Questa strada è un incubo, si procede lentamente e spesso i semafori non sono sincronizzati bene» dice Diego Volpe mentre è fermo al primo semaforo di via Giordano. «Ho sentito parlare della Strada sud, e spero vivamente che venga realizzata: non si può pensare di lasciare una simile quantità di traffico su una strada urbana». Sempre in coda troviamo Michela, impiegata. «Magari facessero una via alternativa a questa» commenta. «Sarei la prima a percorrerla. Tutto pur di uscire da questo traffico da incubo». «Siamo in una piccola città, ma percorrendo questa strada sembra di essere a Milano» aggiunge Roberto Valle, pron-
to a scattare al prossimo verde. «Un’altra strada che porti il traffico fuori dalla città sarebbe una manna dal cielo. Spero solo che trovino i soldi per farla». «Lavoro a Castelvetro e, abitando in zona ospedale, percorro ogni giorno via Giordano» afferma Claudio Zanoni. «Vorrei che tutti quelli che si dicono contrari alla Strada Sud provassero a dover percorrere la città ogni giorno per andare al lavoro. Forse cambierebbero idea». «La Strada Sud è l’idea migliore che il Comune abbia avuto negli ultimi anni» dice Serena. «Non solo per migliorare la situazione del traffico, ma anche per sfruttare meglio la tangenzialina, che adesso è praticamente inutilizzata. Un cerchio di tangenziali attorno alla città, come accade in quasi tutte le città del Nord Italia, è la soluzione migliore ai problemi della viabilità». Anche tra i residenti troviamo sostenitori della soluzione. «Ho firmato la petizione a favore della Strada Sud» dice Emilio. «Questo perché sono stufo di respirare tutto lo smog che le auto riversano in strada, sono stufo di non poter tenere le finestre di casa aperte in estate perché altrimenti non si respira». «Lo stesso vale per me» aggiunge Gian Carlo Riboni. «Vivo proprio in via Giordano, al pian terreno e se appena provo ad aprire le finestre durante il giorno in casa si diffonde l’odore di scarico delle auto». Qualcuno addirittura vorrebbe cambiare casa. «Se non fosse per la crisi me ne sarei già andato da questa via» dice Ettore, residente di una laterale di via Giordano. «Il rumore del traffico è una costante, anche la sera fino a tardi. Mi
fanno rabbia quelli che dicono di non volere la Strada Sud, o che una città come Cremona non ha bisogno di un’opera di questo tipo. Vorrei che provassero a vivere a casa mia per una settimana: cambierebbero sicuramente idea». «Sono sempre gli ambientalisti a mettersi in mezzo» sbotta Pietro Cantarini. «Si lamentano dicendo che la Strada Sud porterebbe inquinamento maggiore, ma non si rendono conto che invece toglierebbe tutto lo smog che ora assedia la città». «Se vogliamo che Cremona resti il paese provinciale che è, continuiamo pure a boicottare qualsiasi ipotesi di sviluppo» si lamenta Claudio Ferraroni. «Siamo dei campagnoli, incapaci di evolverci». Dello stesso parere Stefania Conti, secondo cui «la nostra città è impantanata nell’immobilismo che la caratterizza da sempre. Una città in mano agli agricoltori, che ha sempre rifiutato qualsiasi evoluzione. E questa vicenda della Strada Sud è l’ennesimo caso. Quando finalmente troviamo un’amministrazione pronta a portare avanti il progresso, c’è sempre chi cerca di fermarla». I cittadini contrari alla nuova strada sono stati i primi a riunirsi in un comitato, anche grazie al Luci di Cremona, e a raccogliere firme per stopparne la realizzazione. «Non si fa altro che polemizzare» dice Rocco Barbieri. «In realtà la questione è semplice: davvero vogliamo un’altra arteria di traffico pesante che corre lungo il bordo della città? Non ne abbiamo abbastanza?». Ma, se è imperativo risolvere il problema del traffico congestionato, secondo
Tutti sono d’accordo che così com è la via rappresenta un problema
Code in via Giordano
alcuni cittadini esistono sistemi migliori. «Si dovrebbe pensare a un’alternativa davvero sostenibile» secondo Chiara Manini, cremonese residente nell’area di via Cadore. «Dicono di voler alleggerire via Giordano dal traffico, e mi va bene, ma non credo che la soluzione sia realizzare un’altra strada che porti a un aumento dei flussi di traffico». «Porto spesso i miei figli in bicicletta sugli argini di Po, nelle domeniche d’estate, e non mi piacerebbe che il panorama che si può vedere sulla città e lo splendido silenzio, rotto solo dal canto degli uccellini, fossero rovinati da una tangenziale che taglia l’unica zona verde rimasta attorno a Cremona» sostiene Elisabetta. Anche i residenti di via del Sale sono un po’ perplessi, visto che la Strada Sud partirebbe proprio da lì, con una rotatoria ad hoc. «Ho acquistato casa da poco qui, sperando in un luogo tranquillo» dice Giulia Volta. «Invece ora mi trovo con l’ipotesi di una nuova strada extraurbana che partirebbe proprio accanto a casa mia».
Secondo alcuni cittadini, poi, questo progetto non aiuterà certamente a risolvere i problemi di traffico e inquinamento. «Anzi» dice Daniele Feroldi. «Sarà anche peggio perché l’inquinamento arriverà dalla nuova strada, che passerà comunque a brevissima distanza da via Giordano». «Non mi vengano a dire che quella è l’unica soluzione» sbotta Marco Zoppi. «Dovrebbero convogliare invece tutto il traffico sulla tangenziale già esistente, evitando il passaggio dei camion in via Giordano. Questo già aiuterebbe ad alleggerire la viabilità. Oppure potrebbero attivare delle limitazioni di traffico a fasce orarie, come già è stato proposto dal comitato del “no”». Secondo Tommaso, imprenditore cremonese, «non possono deturpare l’unica area ancora verde e vivibile della città. Vado a correre tutte le mattine sugli argini, godendomi la pace e la tranquillità. Vorrei poter continuare con questa bella routine, senza il rischio di trovarmi immerso nel caos e nell’odore del traffico».
Cremona «Chi non vuole la Strada Sud mi trovi qualche alternativa valida» il vice sindaco Carlo Malvezzi non usa mezzi termini nel rispondere alle polemiche di questi mesi sulla realizzazione della nuova direttrice a sud della città. «Quello di via Giordano è un problema che va risolto, e noi ci siamo presi questo impegno con la città. Quella via conta una media di 10mila auto al giorno, contro le 11mila della tangenziale; questo significa che in sostanza la via Giordano viene impropriamente utilizzata alla stregua di una tangenziale. Un problema che va risolto. E per ora l'unica alternativa valida è la strada Sud. Sono arrivati suggerimenti di vario genere, ma nessuna alternativa percorribile. E anche i sensi unici, già sperimentati alcuni anni fa, si erano ri-
L'area dove dovrebbe passare la nuova direttrice
Il vice sindaco Carlo Malvezzi sulla Strada Sud: «Via Giordano utilizzata
«Che qualcuno trovi un’al
velati fallimentari». L’impegno del Comune sulla Strada sud intanto continua attraverso le consultazioni tecniche. «Stiamo lavorando in collaborazione con gli uffici tecnici di Autostrade Centropadane, a cui abbiamo chiesto consulenza per la realizzazione di un progetto concreto. Sarà proprio Centropadane che si occuperà di studiare i flussi del traffico con tutte le
specifiche del caso. Bisogna raggiungere nuovi elementi di conoscenza, prima di poter procedere. Una volta che avremo in mano qualcosa di più certo riapriremo il confronto sul tema, perché non ha senso confrontarsi senza una seria e scientifica base di partenza, e soprattutto è inutile esprimere giudizi basandosi su ipotesi e sensazioni, come sta accadendo in questo periodo. Credo che
molti cittadini ancora non conoscano bene il contenuto del progetto, e troppo spesso c'è gente che commenta senza conoscere». C'è poi la questione economica: la realizzazione della strada costerebbe ben 15 milioni di euro, una cifra che il Comune da solo non può coprire. «A questo proposito ricordiamoci di guardare le cose in modo realistico. Se il progetto
C’è chi dice no...
«Troppo costosa e non porta benefici»
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Tra le proposte alternative del comitato per il no, la riqualificazione del parco del Morbasco
di Martina Pugno
a Strada sud è un tema “caldo” che pare dividere la città, tanto da veder nascere due comitati, uno a favore ed uno contrario, impegnati nella raccolta firme, che in entrambi i casi ha superato le 4000 adesioni. . Ecco l'opinione del Comitato 'No alla strada sud', riferita dal portavoce Simone Verde. Quali vantaggi trarrebbe la città dalla realizzazione del tratto stradale? «Vantaggi noi non ne troviamo. Ad oggi, non esistono neppure dati aggiornati riguardo al flusso di traffico in via Giordano che provino la necessità di trovare soluzioni impellenti, nonostante il piano sia già stato approvato in via preliminare. I dati più recenti a disposizione sono quelli relativi al 2007, che peraltro attestano come via del Giordano possa
trarre benefici solamente transitori dalla realizzazione della strada sud. Del resto, non si tratta dell'unica area urbana intasata dal traffico nelle ore di punta». Nessuna certezza riguardo ai benefici dunque; e gli svantaggi? «Gli svantaggi sono invece evidenti e prevedibili: intanto nulla prova che la strada risolverebbe il problema. In più, si andrebbe a danneggiare il parco del Morbasco, che invece con la stessa cifra potrebbe essere riqualificato, a beneficio dell'intera città. Senza contare che l'attuale amministrazione comunale si è detta disponibile ad eseguire il primo dei quattro tratti interessati, con il supporto economico di Autostrade Centropadane: ma in che tempi, e con quali soldi si provvederebbe poi al completamento? La nostra paura è che, una volta realizzato il primo tratto, l'attuale amministrazione comunale lasci alla prossima il
Nulla prova che quest’opera risolverebbe il problema del traffico Simone Verde, portavoce del comitato per il no
compito di trovare queste risposte, dando intanto il via libera all'urbanizzazione inevitabile che si andrebbe a creare intorno alla strada, su un'area dichiarata non edificabile. Da Brescia è arrivato un primo parere favorevole, ma sono anche state richieste ulteriori, proprio per via dei problemi legati al passaggio all'in-
terno del parco e alla presenza della falda acquifera di San Sigismondo. Che succede se, una volta iniziati i lavori, l'approvazione ufficiale non arriva?». Ad ogni modo, il comitato per il sì ha raccolto oltre 4.000 firme, segno che quantomeno una parte della città è a favore...
«Certamente, ma il comitato stesso ha precisato che molte delle firme appartengono agli abitanti di via Giordano. Noi stiamo per raggiungere le 6000 firme, di persone che non vivono nel quartiere e dunque sono totalmente neutrali: evidentemente diamo voce ad un'opinione largamente diffusa in città. Il problema esiste, ma può essere risolto con altri mezzi, meno dispendiosi e più efficaci». Qualche esempio? «La realizzazione di rotatorie, semafori sincronizzati, l'utilizzo di asfalto fonoassorbente... Tutti provvedimenti che però non sono stati nemmeno presi in considerazione. Ci tengo a precisare che siamo un comitato del tutto apolitico; la nostra non è una presa di posizione contro l'amministrazione, vorremmo solo che venisse presa la migliore decisione per la città. Un esempio su tutti: arrivando in città dal ponte
il percorso della strada sud del Po, le indicazioni per l'ospedale convogliano il traffico proprio verso via Giordano. Sarebbe sufficiente dirigere il flusso verso la tangenziale est, che permette di raggiungere l'ospedale anche più agilmente, decongestionando il traffico. Le soluzioni efficaci per via Giordano esistono, ma la strada sud non è tra queste».
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come una tangenziale, 10mila auto al giorno»
ternativa valida» risulterà realizzabile, è naturale che procederemo a lotti. E il primo lotto costerebbe 6.300.000 euro. Una cifra che il Comune non può sostenere da solo, ed è per questo che, se sarà il caso, approfondiremo la collaborazione con Autostrade Centropadane, coinvolgendoli nel progetto, per vedere se ci sono gli estremi per un loro sostegno» conclude Malvezzi.
Secondo gli studi già fatti tempo fa, la Strada sud aiuterebbe ad alleggerire non solo il traffico di via Giordano, ma anche quello della direttrice Dante-Trento Trieste. Secondo la bozza di progetto del Comune, «la nuova arteria rappresenta un'alternativa per chi si deve recare dalla periferia Ovest alla periferia Est della città (o viceversa) ed
ha, a tutti gli effetti, le caratteristiche di una strada urbana con valenza paesaggistica. Poiché l'intervento si colloca all'interno di una più ampia strategia di valorizzazione del margine sud della città, è previsto l'affiancamento alla strada di una pista ciclabile che consenta di collegare la città al Parco al Po. Anche per questo motivo è stata dedicata grande attenzione all'inserimento paesaggistico dell'opera ed alla previsione della fascia a parco urbano compresa tra l'attuale margine edificato e l'infrastruttura in progetto». La strada dovrebbe avere una larghezza complessiva di 8,50 metri suddivisa in due corsie di 3,25 metri ciascuna, oltre alla banchina da un
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metro. L'intervento di progetto si suddivide in quattro possibili stralci funzionali: da via del Sale fino a via Bosco; da via Bosco a via san Rocco con riqualificazione di via Diritta; da via San Rocco fino alla rotatoria tra via Giuseppina e viale Concordia; dallo svincolo della "tangenzialina" all'ingresso del termovalorizzatore. Secondo quanto si legge nel progetto preliminare, oltre ai mezzi di trasporto privati dovrebbero essere ammessi al transito solo veicoli commerciali di portata massima di 7,5 tonnellate, solitamente utilizzati per la distribuzione delle merci in città. I mezzi potranno circolare ad una velocità non superiore ai 70 km/ora. Laura Bosio
... E C’È CHI DICE SÌ
«E’ l’unica soluzione davvero efficace» Maria Cristina Arata, 4.000 firme a sostegno della realizzazione viabilisitca. «Verrà riqualificato anche il parco»
D La battaglia dei comitati: si accende il dibattito tra i cittadini
a una parte, sono numerose le firme raccolte dal comitato «No alla strada sud»; ma molte sono anche le persone che, sottoscrivendo la petizione del comitato per il sì, hanno espresso il fermo desiderio di vedere realizzato il tratto viabilistico. Le ragioni ce le spiega la portavoce del comitato «Sì alla strada sud», Maria Cristina Arata. Quali sono i disagi che caratterizzano attualmente la viabilità di via Giordano? «I disagi sono tanti, per i residenti e per tutti coloro che restano ogni giorno imbottigliati nel traffico. Non basta rendere la via più scorrevole, è proprio la quantità di auto che transitano che va diminuita. Ogni giorno la strada è percorsa da circa 10.000 vetture, contro gli 11.000 della tangenziale est. Occorre restituire a via Giordano la sua funzione urbana, decen-
trando il traffico al di fuori dell'arte cittadina». La realizzazione della Strada sud costituirebbe l'unica possibile alternativa? «Di certo l'unica efficace. Altre proposte ed opzioni sono già state valutate, dopotutto sono molti anni che si dibatte su questo tema. Eppure sono sempre state scartate, proprio perché non è sufficiente migliorare lo scorrimento, è necessario diminuire l'afflusso quotidiano. A che serve il blocco del traffico, se poi esso viene convogliato in altre vie, come appunto via Giordano? La Strada sud servirebbe a migliorare la situazione anche per quanto riguarda l'inquinamento cittadino». Il tema dell'inquinamento ambientale è proprio tra i più discussi: la Strada sud attraverserebbe il parco del Morbasco... «Certamente, ma si tratterebbe di una strada urbana a due corsie,
di otto metri e mezzo di larghezza, non certo una superstrada. Sarebbe un tratto a valenza paesaggistica, interrato presso la zona di San Sigismondo, la cui realizzazione costituirebbe peraltro occasione di valorizzare anche il parco stesso. Insieme al tratto stradale sono previste piste ciclabili, cunette fonoassorbenti e la realizzazione di aree boschive, a beneficio dell'intera cittadinanza. Nessun rischio di urbanizzazione incontrollata: l'area è già vincolata a parco». Cosa risponde a chi sostiene che si tratti di un progetto troppo dispendioso? «Che non capisco perché i costi si rivelano un problema solo ora. Il peduncolo di Cavatigozzi è costato 20 milioni, la tangenziale est 7: la strada sud costerebbe invece 6 milioni, costo sostenuto per buona parte da Autostrade centropadane. La realizzazione in quattro lotti permetterebbe, inoltre, di ammor-
Sono molte le persone che si dichiarano favorevoli alla realizzazione della nuova strada Maria Cristina Arata, portavoce del comitato per il sì
il comitato per il No. Siamo arrivati a 4075 firme, e potremmo andare avanti, ma non è quello che ci interessa: volevamo semplicemente far presente che non c'è solo la voce dei contrari, ci sono anche persone a favore, e sono davvero molte». mp
tizzare le spese rendendole più facilmente sostenibili». Perché avete deciso di fermarvi con la raccolta firme? «Perché, come annunciato dall'inizio, la nostra era una raccolta firme simbolica: non abbiamo mai avuto intenzione di ingaggiare una guerra di numeri contro
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Cremona
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Giocattoli sicuri: attenzione ai marchi di garanzia
In prossimità delle feste è bene prestare particolare riguardo agli acquisti, specialmente se si tratta di oggetti destinati ai bambini
Si tende a confondere il marchio CE dell’export cinese, con il logo CE della Comunità europea
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certamente rispettosi delle norme e delle direttive sono marcati in modo scorretto, e spesso questo accade anche per grandi aziende.
di Elisa Milani
i avvicinano le feste, Santa Lucia e Natale, e si comincia a pensare all'acquisto di giocattoli e doni. Si inizia a girare i negozi, a confrontare i prezzi, a raccogliere i desideri per il primo appuntamento, quello di Santa Lucia, e via di seguito. Proprio in questo periodo di forte tentazione agli acquisti è più opportuno fare attenzione a quello che si compra, e soprattutto, nel caso dei giocattoli, alla loro sicurezza. Sono sempre più frequenti i casi di giochi “non a norma” che vengono ritirati dal mercato. A questo proposito esiste anche una sorta di escamotage che porta a confondere un prodotto cinese con uno a marchio europeo. Stiamo parlando del Marchio China Export, sigla CE, simile in tutto e per tutto al noto marchio europeo CE.
L’UNIONE CONSUMATORI
Il marchio CE originale di Conformità Europea Una similitudine che troppo spesso porta a creare confusione nel consumatore, che spesso confonde i due marchi, tra i qual ci sono differenze non ben percepibili, in quanto il marchio cinese ha avvicinato la C e la E, in modo da somigliare al logo della Comunità Europea.
Il sibolo che sta per “China Export”
Per questo, la Comunità Europea ha chiarito in modo inequivocabile la forma e le dimensioni del marchio CE, ed ha diffidato chiunque da apporre loghi che imitassero o simulassero quello corretto. A complicare le cose si aggiunge anche il dato per cui anche prodotti
LE DIFFERENZE TRA I DUE MARCHI Il marchio CE, quello vero, è quello che viene applicato dal primo luglio 2006, a qualsiasi importazione proveniente da paesi fuori della Comunità Europea, che deve essere certificata. Qualche anno fa è nato questo marchio come garanzia di standard di qualità e sicurezza per i prodotti che circolano all’interno della Comunità Europea. L’introduzione di questo marchio aveva dato filo da torcere alle aziende cinesi che si sono ritrovate di fronte a un ostacolo da superare: nasce così
Quali precauzioni per una maggiore garanzia di qualità
Per essere davvero sicuro il giocattolo deve riportare alcune indicazioni fondamentali, come sottolinea l'Unione Consumatori. Innanzitutto la marcatura CE, con cui il fabbricante attesta la conformità del giocattolo alle prescrizioni di legge. A questo proposito è opportuno quindi non accontentarsi della marcatura CE, ma scegliere giocattoli con un marchio di sicurezza come IMQ, che garantisce che il prodotto è stato controllato nelle varie fasi di produzione da un ente certificatore. Deve essere ripor-
tato inoltre il nome e il marchio, più l’indirizzo del fabbricante o del responsabile dell’immissione sul mercato. Indispensabili sono poi: le istruzioni d’uso; le fasce di età a cui è destinato il giocattolo; eventuali avvertenze specifiche legate al tipo di giocattolo, quale “Attenzione: non adatto ai bambini di età inferiore ai 36 mesi”. Comunque, è l’età del bambino il primo criterio da prendere in considerazione per la scelta di un giocattolo sicuro. Prima di regalare un giocattolo a un bambino, soprattutto se ha meno di 36 mesi, è im-
portante accertarsi di altri particolari importanti: le varie parti del giocattolo nel suo insieme non devono essere appuntiti o presentare spigoli; non deve avere bordi taglienti; le parti scomponibili devono essere sufficientemente grand; i peluches non devono avere il pelo lungo; gli occhi, il naso e i capelli di un orsacchiotto o di una bambola devono essere resistenti allo strappo. Le cuciture dei pupazzi imbottiti devono essere solide in modo da evitare la fuoriuscita del materiale dell’imbottitura.
simbolo CE, China Export, che permette ai beni che non hanno eseguito alcuna prova di conformità agli standard europei di circolare nella comunità. L’ unico modo per riconoscere il marchio originale CE e nel fare attenzione ad alcuni particolari ben precisi. Innanzitutto il marchio CE come Comunità Europea ha più spazio tra le lettere. Vi è uno spazio ampio tra le due lettere che è quasi pari alla C rovesciata orizzontalmente. La C e la E devono essere ricavate da due cerchi che si compenetrano e la dimensione minima in altezza deve essere di 5 millimetri. Il marchio CE come China Export, ha invece uno spazio tra le due lettere quasi nullo.
Verificare sempre che gli acquisti fatti siano sicuri e garantiti
Cremona
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Il Natale all’insegna della luce Luminarie, mercatini, musica
Dopo le polemiche ora c’è un programma di massima, con la partecipazione di alcune associazioni di categoria
Sicura la partecipazione di Confesercenti, Confartigianato e Asvicom. Ascom in dubbio
I
di Elisa Milani
Dopo le polemiche delle scorse settimane, che hanno visto alcune associazioni dei commercianti porsi in contrasto con il Comune, e in particolare con l'assessore Nicoletta De Bona, sull'organizzazione delle festività natalizie, ora sembra che un programma di massima si sia concretizzato, anche se il Comune è in attesa di avere le ultime risposte delle associazioni di categoria, e in particolare dall'Ascom. Già confermata la partecipazione di Confesercenti e Asvicom, che forniranno un contributo economico, e di Confartigianato, che organizzerà un evento itinerante per la città. La Cna ha invece dovuto rinunciare, a causa della crisi, a partecipare all'organizzazione degli
In corso Campi un mercatino sul tema «L’Unità d’Italia in tavola» eventi. Dal Comune giungono rassicurazioni: la città si sta preparando al periodo festivo nel migliore dei modi, con la speranza di richiamare numerosi turisti per l'occasione. «Ci saranno delle luminarie omogenee in tutto il centro cittadino, da piazza Cadorna a porta
Venezia, passando per i principali corsi della città» spiega De Bona, assessore alla cultura e commercio del Comune di Cremona. «Un'illuminazione particolare interesserà invece i palazzi comunale e Cittanova, e anche i principali luoghi di ritrovo cremonesi avranno il loro addobbo luminoso: da piazza Ro-
ma alla Galleria XXV Aprile. E finalmente, ora che è completa, anche piazza Marconi tornerà a splendere, illuminata a festa». Le luci rappresentano un importante elemento di arredo urbano nel periodo natalizio, soprattutto se accompagnate da mercatini tematici e da svariate proposte commerciali. Gli eventi verranno programmati in modo che ogni giorno vi sia qualcosa ad allietare il dicembre cremonese, mantenendo alto il profilo del Natale cittadino. Naturalmente si tratterà di iniziative molto diverse, che rispondano a tutte le fasce d'età e ai gusti dei cremonesi. Non mancheranno le componenti gastronomiche, ma neppure quelle ludiche e ricreative, valorizzando artigianato e cultura. «In Corso Campi vedremo un mercatino sul tema "L'Unità
Dalla gastronomia all’artigianato, e tante luminarie d'Italia in tavola", con la presenza di stand gastronomici» spiega De Bona. «Un altro mercatino verrà dedicato agli addobbi natalizi fatti dai bambini». Dal punto di vista gastronomico, avranno spazio anche altre regioni italiane. «Organizze-
remo un mercatino in accordo con i commercianti trentini, dedicato ai prodotti artigianali di quelle zone». Come già detto, quello dei mercatini è un aspetto di grande richiamo per il turismo, così come lo è la musica, che avrà una parte fondamentale in queste feste, con concerti che si terranno in giro per tutta la città. Del resto, in una «Cremona città della musica e del violino» non potevano mancare appuntamenti che attraggano tutti gli appassionati del settore, che oltre a godere della magia del Natale potranno visitare una città di arte, musica e cultura.
Il grido di allarme dei commercianti dopo aver appreso del progetto di recupero dell’ex Scac
Giorgio Bonoli
Confesercenti: «Ancora nessuna risposta dalle istituzioni»
C’è ulteriore preoccupazione per i commercianti dopo l'annuncio che verrà realizzato un nuovo centro dedicato alla grande distribuzione, nell'ambito del progetto di recupero dell'area ex Scac, nella zona industriale di Cremona. Una struttura che comprende un albergo, un ristorante, una palestra e una grande struttura di vendita. Si tratta di 70mila metri quadrati in via Sesto, che da anni sono inutilizzati. «L'ennesima licenza dormiente che si risveglia» dice Giorgio Bonoli, direttore di Confesercenti, che protesta contro questa situazione. «Dagli enti locali non abbiamo ancora avuto alcuna risposta né rassicurazione. Intanto Cremona è sempre più satura di centri commerciali e supermercati. Un primato, il nostro, tutt'altro che felice, che contraddistingue tutta la regione ma che a Cremona è particolarmente forte, e caratterizzato da una forte espansione della grande distribuzione, prevalentemente localizzata all’esterno di centri urbani ed in prossimità di grandi arterie di traffico veicolare. I dati, del resto, parlano chiaro: Cremona, nel triennio 2008-2010, si è “vantata” dell’infelice primato lombardo della grande distribuzione organizzata, con un +16% (con un aumento delle
Le licenze dormienti a cremona VIA-LOCALITà
ALIMENTARE
NON ALIM.
TIPOLOGIA
Via Fiamme Gialle 12
--
2500
Media Struttura
Via Picenengo 7 Area Ex Nuvolari
600
899
Media Struttura
Via Rosario Foglio 28 Mapp. 187
600
899
Media Struttura
Via Macello
1200
633
Media Struttura
Via Milano
600
633
Media Struttura
Localita' Picenengo
--
2300
Media Struttura
Localita' Picenengo
1200
8800
Grande Struttura Centro Commerciale
Localita' Picenengo
--
2500
Media Struttura
Localita' Picenengo
600
1900
Media Struttura Centro Commerciale
Via Picenengo 7 Area Ex Nuvolari
600
899
Media Struttura
Via Picenengo 7 Area Ex Nuvolari
600
465
Media Struttura
vendite nello stesso periodo solo dell’8,7%)». Come conseguenza di ciò si assiste sempre più a una massiccia contrazione dei negozi di vicinato, che comporta un impoverimento delle funzioni commerciali nei centri storici delle città. «Ora, posso capire che vi sia la necessità di riqualificare le aree periferiche, ma non si può ricondurre sempre tutto all'apertura di nuove aree dedicate alla grande distribuzione. Già nel centro storico le difficoltà sono numerose, tra la mancanza di parcheggi e la viabilità scomoda. Tutti gli sforzi dei commercianti per risollevare la situazione vengono però poi vanificati da queste continue nuove aperture nella media e grande distribuzione. Per questo, siamo totalmente contrari a questa nuova realizzazione nell’area attigua alla tangenziale di Cremona in direzione Picenengo. E' ora di finirla con le decisioni calate dall’alto, vogliamo che gli enti pubblici ci ascoltino». «E’ fondamentale che si abbandoni definitivamente la teoria secondo la
quale le aree esterne alla città debbano essere destinate all’insediamento di poli commerciali» aggiunge Ernesto Fervari, presidente di Confesercenti Provinciale di Cremona, ricordando anche nelle vicinanze l’area Cardaminopsis. «Oneri urbanistici, Ici e quant'altro hanno spesso avuto più peso nelle scelte, al di là di ogni ragionevolezza e strategia. E' sicuramente più difficile realizzare sistemi commerciali efficienti attraverso un'accurata programmazione urbanistica, dotati di adeguati livelli di accessibilità, capaci di soddisfare il consumatore e migliorare la qualità urbana e ambientale. Ciò dovrebbe però costituire l'ambizione di amministratori e tecnici».
Il commercio di vicinato si impoverisce
8
Cremona
Venerdì 4 Novembre 2010
«Indispensabile introdurre un’imposta patrimoniale»
Nostra intervista all’economista Giacomo Vaciago: «Se il paese non cresce e non si fa niente per ridurre il debito, diventa un problema»
«Tassare il passato -ossia chi ha già fatto soldi-, invece di tassare il futuro -ossia chi vuole mettersi in gioco per crescere-»
I
di Daniele Tamburini
l Paese non può aspettare oltre: una sorta di mantra, ormai, che tutti ripetono, con temi sempre più allarmati. Per uscire dalla crisi forse più seria degli ultimi cento anni, c’è bisogno di risposte certe e veloci, di provvedimenti seri, concreti, reali, che non siano solo frutto di alchimie contabili, ma che diano un avvio vero al risanamento dei conti pubblici ed a politiche di ripresa. Si chiedono risorse certe, investimenti, misure di sviluppo. Si chiede, ormai un po’ da tutte le parti, di non frugare solo nelle tasche dei “soliti noti”, della gente che lavora, che paga le tasse e la cui capacità di contribuzione è ormai arrivata al limite. I ceti medi e popolari sempre più impoveriti, l’emergere di fenomeni di forte disagio sociale, la “resistenza delle famiglie”, vero zoccolo duro della nostra società, che sta scricchiolando, la rabbia dei disoccupati e dei cassaintegrati, e poi i giovani, di cui si dice “una generazione senza futuro”. È di queste ore, inoltre, il segnale di una crisi politica, palpabile ma – ancora – non dichiarata. È evidente che non bastino manovre di corto respiro o provvedimenti tampone, ma che serva davvero un nuovo inizio. Ma in quale direzione? Si sa che le situazioni di crisi possono portare nuove aperture, ma anche grandi rischi. Come possiamo uscirne? Abbiamo chiesto cosa ne pensi al professor Giacomo Vaciago, docente di economia all’Università Cattolica di Milano, autore di molte pubblicazioni e studioso attento della realtà politico-economica del nostro tempo.
L’editoriale
Chi può faccia; chi sa di non potere…
Daniele Tamburini daniele.tamburini@fastpiu.it
Professor Vaciago, cominciamo da qui: in Italia si annunciano da mesi misure, impopolari e di grande impatto sociale, ma che, comunque, pare non servano a rassicurare i mercati e a dare tregua al nostro Paese. Colpa dei mercati? Colpa del Governo? Oppure, non si tratta di colpa, ma di una situazione complessiva a cui si sta comunque rispondendo in maniera inadeguata? «Mario Draghi lo sta dicendo da sei anni: il nostro paese non cresce. A fronte di questo il debito pubblico resta sempre lo stesso, ma in assenza di una crescita esso non è più sostenibile. Dunque è inutile che chi sta al Governo continui a nascondersi dietro l’assioma che “prima era sostenibile”. Dobbiamo metterci in testa che se il paese non cresce e non si fa niente per ridurre il debito, esso diventa un problema. Il Governo dice di aver già fatto tutto quello che era possibile fare, ma la realtà è che non ha combinato assolutamente niente. Addirittura sembra che l’Italia da tempo non abbia neppure una guida. E quanto viene fatto è astratto e irrealizzabile. Le Finanziarie di Tremonti sono “mattoni” da 90 pagine: una produzione di carta inutile, specialmente se si considera che la percentuale di attuazione è bassissima. Un Governo si giudica non per quello che fa durante il viaggio, ma per la destinazione; qui invece è come viaggiare su un treno che alla meta non ci arriva mai. Nel frattempo vengono “fatti fuori”
Il default volontario? Per l’Italia sarebbe un diasastro per i risparmiatori tutti coloro che non sono riusciti a salire sul treno, come i precari, i disoccupati, i giovani che non trovano lavoro». Qualcuno paventa il default, cioè il fallimento, l’insolvenza. Qualcuno parla di fuoriuscita dall’euro, almeno temporanea. Un’altra ipotesi è quella del cosiddetto “default pilotato”, attuato volontariamente. Qual è la sua opinione? «Non si è capito che l’euro non è una bandiera né una fregatura, come l’ha definito Berlusconi recentemente. La moneta unica doveva servire a costruire un’Europa unita, ma se i Governi non fanno nulla perché questo processo si attivi l’unione non avverrà mai, e l’area Euro finirà per sgretolarsi, come sta ac-
«Errore grave aver aumentato le tasse su imprese e famiglie»
Si può. Si può ancora. L’Italia ha le risorse, l’inventiva, le capacità, la ricchezza. Si può fare, come diceva il protagonista di un vecchio film. Ma ci vogliono coraggio e intelligenza da parte di chi può decidere. Si temono le misure impopolari? Ma cosa c’è di più impopolare della crescita zero, della fuga dei cervelli, del tasso di disoccupazione giovanile ormai al 30%, dell’inflazione in ripresa, sospinta dall’aumento dell’IVA? Eppure il Paese va avanti. Ce ne ricorderemo, di questi anni. Compreso il fatto che il Paese vivo, solido, arrabbiato ma attivo, non ha tirato i remi in barca e va avanti. Nelle industrie in crisi, dove le maestranze lottano per il loro posto di lavoro e per la loro dignità, e gli imprenditori si
cadendo proprio ora. L’Euro è una costruzione fragile, che richiedeva passione e buon senso da parte dei governi nel realizzare progetti cooperativi. Purtroppo invece i governi stessi continuano a tirare sassate contro questa fragile facciata, e di questo passo non è impossibile andare incontro a una dissoluzione. Qualcuno si chiede chi ci guadagnerebbe, ma il problema è che non ci guadagnerebbe proprio nessuno, e si finirebbe per uscirne tutti danneggiati. Quanto al default volontario, per un paese come l’Italia sarebbe solo un disastro. In altri paesi si è scelta la via del default, ma il debito era verso l’estero. Nel nostro caso si parla di debito tutto italiano, e dunque da un default verrebbero colpiti principalmente i nostri risparmiatori». Le faremo una domanda – apparentemente – ingenua.
fanno in quattro, tra stretta creditizia e crisi del mercato, per tirare avanti. Nella scuola e nelle amministrazioni pubbliche, dove anni di disattenzione e di scarsa lungimiranza, fatta anche di sprechi e di risorse male impiegate, e l’attuale contrazione stanno portando al default, per usare un termine di moda, eppure chi ci lavora resiste tenace. Nel mondo della cultura e dello spettacolo, tra i negozianti che cercano di reinventare tutti i giorni un’offerta che possa stare sul mercato. Occorre un colpo d’ala, ha detto il presidente emerito Ciampi, come nelle grandi crisi degli ultimi anni, come quando agganciammo l’Europa e l’euro. Adesso, tutti temono il referendum greco, che forse – o forse no – è stato can-
Parrebbe evidente che, in tempi di crisi profonda, si andassero a cercare le risorse laddove sono, quindi, anche tassando i grandi patrimoni. Ci può parlare della patrimoniale, e di cosa comporterebbe? E perché la parola pare un tabù? «La mia opinione è che da anni i nostri governi hanno sbagliato, laddove hanno voluto ridurre le imposte sul patrimonio, a partire dall’Ici sulla prima casa, e sono invece andati ad aumentare, errore grave, le tasse sulle imprese (Irap) e sulle famiglie (tassazione dei redditi di lavoro). Ora ci troviamo in una situazione in cui chi paga le tasse ne paga troppe e i più colpiti da ciò sono le aziende e i lavoratori onesti. Questo porta, di conseguenza, a un’assenza di crescita del paese. Le aziende virtuose vanno a crescere altrove, e in Italia nessuno arriva ad investire. Alla luce di tutto questo un Governo che abolisce l’Ici non ha capito assolutamente nulla. Ora , il tema della patrimoniale. E’ assolutamente indispensabile introdurre un’imposta patrimoniale, ma non straordinaria. Essa dovrà essere un’ordinaria imposta sul patrimonio, com’era l’Ici, che interessi anche la prima casa. Una tassa che peraltro sarebbe poco evadibile. Così facendo, si potrebbero ridurre le tasse su imprese e lavoratori, e questo automaticamente incrementerebbe le possibilità di crescita, come da tempo sta dicendo Bankitalia. Con la patrimoniale si va a tassare il passato, ossia chi ha già fatto soldi tempo
fa, invece di tassare il futuro, ossia chi vuole mettersi in gioco per crescere. Chi ha già avuto molto dalla vita può permettersi di pagare. Peccato che qui in Italia si facciano le cose al contrario. Basti pensare al fatto che qui abbiamo abolito le imposte sull’eredità perché faceva comodo alla famiglia Berlusconi, mentre negli altri paesi questa è una delle principali tasse. Questo perché i figli devono guadagnarsi i propri soldi, e non partire già ricchi dalla nascita, facendo venir meno il principio dell’uguaglianza sociale. Per come sono le cose ora in Italia i figli degli operai non avranno mai le stesse opportunità di chi nasce ricco, e non avranno neppure grandi speranze, perché oggi le possibilità di successo di un ragazzo dipendono dalla famiglia in cui esso nasce. E ciò è ingiusto». Per finire, le faccio la stessa domanda che abbiamo già rivolto a diversi studiosi e politici: il nostro Paese ce la farà? «L’Italia è un grande paese, e nel corso dei secoli ha avuto fasi positive e negative, andando su e giù ciclicamente. Nella sua storia ha avuto diverse fasi di “rinascita”. Prima, nel ‘400, con il Rinascimento; poi, nell’800, con il Risorgimento. E ancora negli anni 50-60 un’altra crescita, che è stata chiamata Miracolo. Ora ci troviamo in piena fase di decadenza, ma prima o poi avremmo un’altra rinascita; solo non so dire se sarà tra un anno, tra 10 o tra 100. Solo il tempo ce lo dirà».
«Chi ha avuto molto dalla vita può permettersi di pagare»
cellato. Io invece penso che sarebbe un gesto di democrazia. Penso che se un Governo sa spiegare al proprio popolo perché si fanno i sacrifici, i modi con cui si cerca di ripartirli equamente e quale obiettivo condiviso si vuole raggiungere, quel popolo risponda positivamente. Ma appunto: si deve operare con un disegno lungimirante e non con spot. Invece, "l'impressione è che nessuno abbia le idee chiare, cioè abbia soluzioni: si naviga a vista con grande incertezza". Lo ha detto il Sir, l'agenzia dei vescovi. Occorre dare il senso dell’equità, e non insistere sui soliti noti. Lo dice molto bene il professor Vaciago, parlando della necessità di un’imposta patrimoniale, nell’intervista qui accanto:
“Con la patrimoniale si va a tassare il passato, ossia chi ha già fatto soldi tempo fa, invece di tassare il futuro, ossia chi vuole mettersi in gioco per crescere”. Dalla crisi non si esce se non con idee nuove e forti. Dice ancora Ciampi: “È un tempo difficile, è un tempo per riforme ai limiti della temerarietà. Chi può lo faccia, chi sa di non potere, ne tragga le conseguenze”. Di coraggio e amore per il bene comune ci hanno dato esempio, tra gli altri, i volontari che si sono prodigati in Lunigiana e in Liguria. Quei ragazzi che si passavano le carte di archivio ed i libri alluvionati, per salvare memoria e cultura, oltre che persone e cose, sono davvero la nostra speranza.
Cremona
Venerdì 4 Novembre 2011
9
Il 4 novembre si celebra l’armistizio che nel 1918 pose fine alle ostilità tra l’Italia e l’Austria-Ungheria
Grande Guerra: evento che ha cambiato il mondo Il conflitto si concluse con la battaglia di Vittorio Veneto. Una vittoria che costò la vita a 689.000 italiani. Un’inutile strage per Papa Benedetto XV
H
di Agopoli
enry Dunant, nato a Ginevra nel 1828, aveva trentuno anni quando attraversò l’Appennino tosco-emiliano per raggiungere la Pianura Padana, teatro di feroci battaglie, tra tutte San Martino e Solferino. Era in corso la Seconda guerra di indipendenza italiana. Dunant era rimasto molto colpito, fin dalla giovane età, dal racconto delle azioni di Florence Nightingale. Nata a Firenze da genitori inglesi, la Nightingale fece una scelta, per l’epoca e per una giovane donna del suo ceto, inaudita: si dedicò alla cura dei malati come infermiera. Fu una specie di scandalo nell’ambiente dei salotti benpensanti della Londra del tempo: si passava da una ipocrita comprensione a battute salaci, o peggio. Il lavoro dell’infermiera era considerato uno tra i più bassi nella scala sociale, proprio di ladri, alcolizzati, donne di malaffare. Finché, nel 1854, scoppia la guerra di Crimea, tra la Russia, da un parte, e Francia, Inghilterra e Regno di Sardegna, dall’altra: un conflitto in cui si sperimentano nuove armi rigate, dagli effetti micidiali. Gli eserciti sono totalmente impreparati ad
affrontare l’emergenza igienicosanitaria: muoiono più soldati per le infezioni da ferite mal curate, che sotto il fuoco nemico. Si parla, in totale, di 275.000 caduti, di cui oltre il 65% deceduti per malattia. Nightingale guidò, su invito del Governo inglese, un corpo di trentasette infermiere laiche e religiose: era nata la prima idea di assistenza “vera” sui campi di battaglia. Più o meno nello stesso periodo, una grande patriota italiana, la principessa Cristina Trivulzio di Belgiojoso, donna di eccezionale coraggio, cultura ed intelligenza, aveva organizzato la cura dei malati e dei feriti durante la breve esperienza della Repubblica romana del 1848. Al solito, la Belgiojoso dovette subire critiche pesantissime, tra cui la solita, di avere utilizzato prostitute come infermiere. Ma lei reagisce, con una lettera nientemeno che al Papa. Pio IX: “Santo Padre, […] si degnerà sicuramente di considerare che non disponevo della polizia sacerdotale per indagare nei segreti delle loro famiglie, o meglio ancora dei loro cuori […] le donne che mi veniva-
no denunciate erano state per giorni e giorni al capezzale dei feriti […] non si ritraevano dinanzi alle fatiche più estenuanti […] ciò nonostante, forse avrei potuto ugualmente espellerle se non
«Gli uomini potrebbero essere altrettanto efficaci di Dio in altri campi oltre la distruzione»
Jean Giono
avessi adorato il precetto di quel Dio che, in sembianze umane, non disdegnò che una donna di perversi costumi gli ungesse i piedi e glieli asciugasse con le sue lunghe trecce […]”. Dunant era nutrito di questi ideali: ed ecco che assistette all’orrore di Solferino. La storia ricorda la vittoria franco-piemontese del 24 giugno 1859, e si sofferma poco, se non punto, su cosa era il campo di battaglia il 25 giugno mattina. Un massacro indicibile, un mare di sangue, sofferenze atroci appena lenite dagli abitanti, uomini e
donne, di quelle zone. Dunant fu sconvolto dall’enormità del massacro, si prodigò per giorni insieme ai volontari, e tornò a Ginevra assai provato. Henry Dunant fonderà la Croce Rossa Internazionale. Il racconto di Dunant, “Un ricordo di Solferino”, torna inevitabilmente alla memoria quando si parla della Prima guerra mondiale, quella del 1914-1918. Sono passati 55 anni da Solferino, il potenziale distruttivo delle armi è aumentato in modo esponenziale. La guerra del ‘14-’18, come tutti i fatti storici di grande entità, può e deve essere letta sotto molteplici aspetti. Per noi italiani, la data del 4 novembre, ricorda la vittoria: l’armistizio firmato dall’Austria, dopo l’offensiva di Vittorio Veneto. Per anni si è parlato della Prima guerra mondiale, non a caso ricordata come la Grande guerra – nonostante che la Seconda, quella del 1939-45, possa apparire di portata più vasta e di conseguenze talmente illimitate, da subirne le conseguenze ancora oggi – come di una sorta di compimento del Risorgimento, con la conquista delle cosiddette terre irredente, Trento e Trieste, rimaste sotto l'amministrazione austriaca anche dopo la III guerra d’indipendenza del 1866, e Fiume e la Dalmazia. Fu una guerra fatta di enormi stragi. Lo scrittore americano Ernest Hemingway, dopo l'intervento degli Stati Uniti, si offrì volontario per combattere in Europa, e partecipò al conflitto come conducente di ambulanze della Croce Rossa Americana. Venne ferito gravemente ad un ginocchio, e l'esperienza della guerra lungo il Piave gli ispirò le indimenticabili pagine di 'Addio alle armi’, uscito nel 1929. Anche Walt Disney, giovanissimo, fu volontario della Croce Rossa nella prima guerra mondiale come autista di ambulanze.
La guerra del grande lutto A noi preme parlare della Grande guerra come di un evento segnato dal lutto. Chi di noi ha una certa età ha sicuramente conosciuto un’anziana signorina amica di famiglia, o una zia, o una lontana cugina, che ancora, a distanza di decenni, portavano il lutto per quel fidanzato morto in una trincea o durante un assalto. Quella guerra costò all’Italia appena formata 650.000 morti, 947.000 feriti, 600.000 tra dispersi e prigionieri. Furono mobilitati 5.615.000 uomini, una cifra enorme, specie se rapportata ad una popolazione nazionale pari a 37.000.000 abitanti. La mortalità dei soldati che presero parte alla prima guerra mondiale si aggira attorno al 10%. Per avere un termine di paragone, nella seconda guerra mondiale questa percentuale fu del 4,5%. I morti totali furono circa 26.000.000, con un numero immenso di feriti e mutilati (circa
“Si sta come d'autunno sugli alberi le foglie”
Giuseppe Ungaretti, 1918
20.000.000), uomini che avrebbero portato per sempre, nella carne, l’orrore. E furono moltissime anche le vittime civili: il 50%. Si affermò una delle caratteristiche più terribili delle guerre del Novecento, il grande numero dei morti tra la popolazione non combattente. La Francia perse quasi il 20% degli uomini in età militare e la Germania il 13%.
Quasi venti milioni di europei furono mandati al fronte nell'agosto del 1914, e nel 1918 ben 65 milioni di soldati combattevano nei diversi schieramenti. Significa che il 14% della popolazione europea fu chiamata alle armi contro l'1% di arruolati al tempo delle guerre napoleoniche. Non era mai accaduto, nella storia, che fosse schierato un numero di soldati così imponente, sia in termini assoluti che in percentuale della popolazione totale. Anche le armi erano diventate di potenza micidiale: negli anni di guerra, le nazioni belligeranti produssero circa 206.000 aerei militari. Lo storico britannico Eric Hobsbawm ricorda come Napoleone sia riuscito, nella battaglia di Jena dei 1806, a sconfiggere la Prussia con soli 1.500 colpi di artiglieria. A confronto, la Francia produsse 200.000 proiettili al giorno durante la prima guerra mondiale e considerava questa produzione inadeguata. L'impiego giornaliero di proiettili da parte delle grandi potenze aumentò di cinquanta volte nel corso della guerra. Inoltre, la prima guerra mondiale causò una caduta radicale degli standard di vita europei, un fortissimo impoverimento, tali che solo nel 1924 l'Europa occidentale riconquistò il grado di benessere d'anteguerra.
Una “inutile strage”
Si diffuse su larga scala la guerra di trincea: il capitolo più terribile e sanguinoso. Un sistema di trincee ininterrotto, dalla Svizzera al mare del Nord. Il fronte occidentale sarebbe rimasto praticamente fermo per più di tre anni, sino alle offensive della primavera del 1918. Della vita in trincea ci parla, tra gli altri, Erich Maria Remarque in un libro che divenne giustamente molto famoso, “Niente di nuovo sul fronte occidentale”. Paul, un ragazzo nutrito della retorica nazionalista di una guerra bella, epica, gloriosa si arruola volontario, e viene catapultato in trincea, dove conosce fame, paura, ferite, la morte intorno a lui. Morti ammazzati dal gas, dilaniati dalle granate, dai colpi di artiglieria, infilati dalle baionette nemiche durante gli inutili attacchi da una trincea all’altra. Conquistare a prezzo di tanto sangue pochi metri di terreno, che vengono magari persi poche ore o pochi giorni dopo. Paul muore proprio alla fine della guerra. Leggiamo l’ultima pagina del libro: “Mi alzo: sono contento. Vengano i mesi e gli anni, non mi prenderanno più nulla. Sono tanto solo, tanto privo di speranza che posso guardare dinanzi a me senza timore. La vita, che mi ha portato attraverso questi anni, è ancora nelle mie mani e nei miei occhi. Se io abbia saputo dominarla, non so. Ma finché dura, essa si cercherà la sua strada, vi consenta o non vi consenta quell'essere, che nel mio interno dice – io - ”. Paul cade. Così termina il libro: “Egli cadde nell'ottobre 1918, in una giornata così calma e silenziosa su tutto il fronte, che il bollettino del Comando Supremo si limitava a queste parole:"Niente di nuovo sul fronte occidentale". Era caduto con la testa avanti e giaceva sulla terra, come se dormisse. Quando lo voltarono si vide che non doveva aver sofferto a lungo: il suo volto aveva un'espressione così serena, quasi che fosse contento di finire così”. Una tragedia immensa, tanto da spingere anche il Pontefice dell’epoca, Benedetto XV, a lanciare un appello per la cessazione delle ostilità, nel 1917, in cui si augura “[…] di giungere quanto prima alla cessazione di questa lotta tremenda, la quale ogni giorno di più apparisce inutile strage”. Fu la guerra degli assalti con la baionetta: i soldati uscivano dalle trincee, moltissimi venivano falciati dal fuoco delle mitragliatrici ne-
miche, altri rimanevano feriti o mutilati nella terra di nessuno senza poter essere soccorsi. Davanti c’era la morte, ma anche chi tornava indietro veniva giustiziato in modo sommario per vigliaccheria o per ammutinamento. Fu la guerra delle decimazioni: il generale Luigi Cadorna, comandante supremo dell'Esercito Regio italiano, in un telegramma del 26 maggio 1916, indirizzato agli alti ufficiali, denunciava "fatti oltremodo vergognosi, indegni di un esercito che abbia il culto dell'onore militare. Posizioni di capitale importanza e di facile difesa, sono state cedute a pochi nemici senza alcuna resistenza, l'E.V. prenda le più energiche ed estreme misure: faccia fucilare se occorre, immediatamente e senza alcun provvedimento, i colpevoli di così enormi scandali...".
Fratelli “Di che reggimento siete fratelli? Parola tremante nella notte Foglia appena nata Nell'aria spasimante involontaria rivolta dell'uomo presente alla sua fragilità Fratelli”
Giuseppe Ungaretti, 1916
Non è facile fare i conti con la ferocia di questa guerra e la violenza cui furono esposti i corpi, né ridurre il trauma dovuto al superamento di una soglia di violenza – quel che lo storico George L. Mosse ha definito la “brutalizzazione” del conflitto – nel quale, come mai in precedenza, la dignità umana e quella della morte vennero saccheggiate: corpi straziati, mutilati, gonfiati dal gas, ridotti in polvere, cadaveri usati a volte come materiale indifferente, come scudi, o punti di riferimento per orientarsi nelle trincee. Dobbiamo pensare anche a questo, oggi quattro novembre, giorno di commemorazioni e parate militari, e onorare il pensiero dei caduti e dei loro cari e di tutto il Paese, ricordando le loro estreme sofferenze. Dare voce a chi non ha potuto parlare. “Bisogna far parlare i silenzi della storia – scriveva Michelet -, queste terribili pause sospensive, quando non dicono più nulla, e che sono appunto i suoi accenti più tragici”.
10
Cremona
Venerdì 4 Novembre 2011
CRONACA GIUDIZIARIA
Tenta violenza su una prostituta, 23enne agli arresti domiciliari Davanti al giudice Guido Salvini, che lo ha interrogato in carcere, R.G., 23enne di origini catanesi, da anni residente in città, si è avvalso della facoltà di non rispondere. Il giovane era stato fermato dai carabinieri nella notte tra domenica e lunedì dopo un tentativo di violenza sessuale e di rapina ai danni di una prostituta romena poco più che ventenne. Per il 23enne, difeso dall’avvocato Elena Guerreschi, che aveva chiesto la non convalida dell’arresto e la remissione in libertà, il pm ha chiesto gli arresti domiciliari. Una misura che il giudice ha comunque concesso, facendo però notare all’accusa che il ragazzo «risulta già condannato recentemente per un analogo reato di violenza sessuale e molestia alle persone commesso nel 2009 a Cremona e per il quale ha riportato una pena di due anni e un mese di reclusone». In più, ha fatto notare Salvini, «il reato prevede come regola l’applicazione della custodia cautelare in carcere, salvo che sia già provata l’assenza di esigenze cautelari». «Il che» per il giudice, «non sembra in caso di specie». Il fatto è accaduto in via Mantova poco dopo la mezzanotte. Secondo l’accusa, il siciliano, in sella ad una bici, si è avvicinato alla prostituta come un normale cliente, chiedendo il prezzo della prestazione. Poi i due si sono appartati e lui ha estratto un coltello, intimandole di consegnargli quanto aveva guadagnato fino a quel momento. Secondo il racconto della vittima, l’uomo l’ha palpeggiata con insistenza, pretendendo un rapporto. A quel punto la giovane si è messa ad urlare ed è riuscita a graffiarlo sul collo. Una reazione che ha provocato la fuga del 23enne che prima di andarsene le ha sferrato un calcio al basso ventre. Rimasta sola, la donna ha chiamato i carabinieri. Pochi minuti dopo gli uomini del capitano Rocco Truda lo hanno rintracciato proprio mentre stava per disfarsi del coltello. I segni dei graffi sul collo non hanno lasciato dubbi ai militari.
Ruba due bici in pochi giorni, chiesto ricovero in comunità
Ha confessato le sue responsabilità, F.S., il 27enne di Sesto ed Uniti arrestato per aver rubato due biciclette nel negozio di cicli e motocicli di via Porta del Tempio. Giovedì scorso era già stato ammanettato per il furto di un’altra bicicletta al liceo scientifico Aselli, reato, quest’ultimo, per il quale ha patteggiato otto mesi, pena sospesa e divieto di tornare nel territorio comunale di Cremona. Per il nuovo episodio, il 27enne, tossicodipendente, è stato interrogato in carcere dal giudice Guido Salvini, al quale ha ammesso tutte le colpe. Il suo legale, l’avvocato Andrea Guizzardi, ha chiesto i domiciliari o il ricovero in una comunità. In merito si attende la decisione del magistrato. Alle cinque del mattino di lunedì il ragazzo ha forzato la porta della rivendita del negozio e portato via un bottino da oltre mille euro. Allertati da un testimone, esattamente come la volta precedente, i carabinieri si sono precipitati sul posto e lo hanno bloccato mentre pedalava, trascinandosi anche l’altra bicicletta. Poi l’arresto con l’accusa di furto aggravato.
Nuovi magistrati per il Tribunale In questi giorni il Consiglio Superiore della Magistratura ha votato all’unanimità il trasferimento a Cremona del sostituto procuratore della Repubblica di Piacenza Letizia Platè, cremonese, che arriverà nella nostra città con la funzione di giudice penale. La Platè, che a suo tempo aveva fatto domanda di tra-
sferimento a Cremona, è figlia del giudice Enzo Platè, ex pm a Cremona ed attuale giudice della Corte d’appello di Brescia. Intanto per il prossimo mese di novembre è previsto l’arrivo di un altro magistrato piacentino, Pio Massa, nuovo presidente di sezione. Il giudice, 57 anni, di origini foggiane, membro
dell’Associazione nazionale magistrati, ha svolto per molti anni le funzioni di gip a Piacenza, un ufficio che è sempre stato ai primissimi posti in regione per efficienza e risultati. A Cremona viene a sostituire la collega Grazia Lapalorcia, che dallo scorso gennaio è stata chiamata a Roma in Cassazione.
Il giudice Letizia Platè
«Abbiamo rapinato la banca per gravi problemi economici»
Si confessano gli autori del colpo alla Monte Paschi, seguita da un rocambolesco inseguimento
L’
di Sara Pizzorni
incremento delle difficoltà economiche delle famiglie è una triste realtà, e per alcuni la crisi colpisce talmente duro da portarli alla disperazione, fino a commettere azioni che in una situazione normale forse non avrebbe mai compiuto. Come è accaduto ai due trentenni resisi responsabili di un colpo alla filiale di via Dante del Monte dei Paschi di Siena. «Abbiamo gravi problemi economici» si sono giustificati i due improvvisati rapinatori, che mai prima d'ora avevano commesso un reato. Questo quanto hanno detto al giudice Guido Salvini i due bresciani arrestati lunedì dopo un inseguimento da film per le strade cittadine. I due, interrogati in carcere, sono M.F., 34 anni, di Flero, artigiano idraulico, sposato, con due figli, e J.L., 32 anni, di Casteledolo, mediatore per l’acquisto di auto. J.L. vive con il padre, che lo ha chiamato Jody in onore dell’ex pilota automobili-
stico Jody Scheckter. Ironia della sorte, al volante della Opel Astra station wagon lanciata a tutta velocità per assicurarsi la fuga c’era proprio il 32enne di Castenedolo, incensurato, mentre il compare, che in banca era armato di taglierino, ha un precedente penale per spaccio risalente a dodici anni fa. «E’ la prima volta che fanno una rapina», ha detto il loro legale, l’avvocato Andrea Guizzardi. «Lo hanno fatto per gravi problemi economici a casa». Per i suoi assistiti, Guizzardi ha chiesto gli
arresti domiciliari. Con il taglierino, i volti parzialmente coperti da cappellini, parrucche e occhiali finti, i due hanno minacciato cassiere e clienti, portandosi via un bottino di 27.000 euro. Poi la fuga sulla Opel Astra rubata a Verolanuova dopo aver tentato di travolgere i poliziotti di quartiere. La polizia era già in zona grazie all’allarme lanciato da un’impiegata della filiale di Sospiro che, al telefono con la collega del Monte dei Paschi, aveva intuito che qualcosa non andava. L’in-
seguimento con gli agenti del commissario capo Nicola Lelario è stato da film: con manovre pericolose e spericolate, a 180 all’ora, i malviventi, tallonati dalle Volanti, hanno imboccato via Mosconi, attraversato il piazzale dei bus gremito di studenti per poi ritornare in via Dante e dirigersi verso via Palestro e sgommare prima in piazza Risorgimento e poi in via Bergamo, rischiando di travolgere veicoli e passanti. Infine la resa, avvenuta ad un centinaio di metri da Castelverde. Tutto in un’ora, tra le 13,15 e le 14,15. Soddisfatto, il questore Antonio Bufano ha parlato di «intelligenza, tempestività, intuito investigativo, coraggio e professionalità» degli agenti. «Alla fine è andato tutto per il meglio», ha aggiunto il commissario capo Lelario: «durante l’inseguimento abbiamo cercato di ridurre al minimo i rischi, che comunque ci sono stati, mantenendo le distanze fino a quando è stato possibile». Armi vincenti: la sinergia e il gioco di squadra.
Monsignor Lafranconi festeggia dieci anni da vescovo di Cremona
Venerdì 4 novembre la Chiesa cremonese ricorda il decimo anniversario dell’ingresso in diocesi del vescovo Dante Lafranconi. Come richiesto dal sacerdote, non vi saranno manifestazioni pubbliche e festeggiamenti. I sacerdoti e i diaconi cremonesi hanno pregato e ringraziato Dio con lui in occasione dei vent’anni di fondazione di Villa Flaminia, la residenza per sacerdoti quiescenti. In quell’occasione è stato ricordato anche un altro anniversario, che cadrà il prossimo 25 gennaio 2012: il ventesimo di ordinazione episcopale del vescovo, avvenuta nel Duomo di Como. Il Coro della Cattedrale ha voluto comunque dedicare al vescovo Lafranconi la rappresentazione sacra su sant’Omobono che sarà proposta alla città nella serata di domenica 6 novembre, alle ore 21, in Duomo. Un’altra iniziativa è in programma venerdì 11 novembre, alle 17.30, nella sala Mercanti della Camera di Commercio di Cremona. Don Roberto Rota, responsabile del Segretariato diocesano pellegrinaggi, presenterà un volume fotografico sui pellegrinaggi che in questi dieci anni il vescovo Lafranconi ha condiviso insieme a centinaia di cremonesi: dagli impegnativi itinerari in Medio Oriente a quelli più intimi e familiari nei santuari mariani d’Europa, fino alle gioiose Gmg di Toronto, Colonia e Sydney. Nei dieci anni di guida della diocesi monsignor Lafranconi si è fatto apprezzare da sacerdoti e fedeli per il profondo spirito di preghiera, per l’umiltà e la cordialità nelle relazioni umane, per la competenza e preparazione dottrinale e culturale. Molti i fronti di impegno pastorale che lo hanno visto protagonista: la rivalutazione della quotidianità come occasione di fedeltà al Signore e l’impegno nella nuova evangelizzazione attraverso la “rivoluzione” catecumenale dell’iniziazione cristiana, che non solo chiede un maggior coinvolgimento dei genitori, ma anche delle parrocchie, chiamate a ribaltare totalmente la pastorale generale. Da non tralasciare neppure la spinta affinché la famiglia non sia più
soggetto passivo, ma attivo della vita ecclesiale. E poi la cura della vita consacrata, anche attraverso l’apertura in S. Sigismondo del monastero di clausura domenicano che, prima, aveva sede a Fontanellato, in diocesi di Parma. In questi ultimi anni, poi, centrale è stata l’attenzione all’educazione attraverso un quadriennio pastorale: il primo anno (2009/2010) dedicato a una riflessione generale sulla formazione cristianamente ispirata, il secondo e il terzo (2010/2011 e 2011/2012) centrati sulla figura dell’educatore nella visione cristiana e il quarto, che sarà celebrato nel 2012/2013, focalizzato sulla scuola. Attualmente la Chiesa cremonese sta riflettendo anche su quattro “fronti” indicati dal Vescovo e condivisi dalle undici zone pastorali dopo la visita pastorale: ri-evangelizzazione, educazione, formazione degli adulti e pastorale integrata. Quest’ultimo punto è particolarmente importante e urgente perché investe la collaborazione tra parrocchie e zone pastorali e la creazione di sempre più numerose unità pastorali, cioè più comunità che camminano insieme sotto la direzione di un’équipe di sacerdoti, uno dei quali è “parroco moderatore” e gli altri “parroci in solido”.
Cremona
Venerdì 4 Novembre 2011
E’ stato da poco pubblicato sul sito del comune di Cremona l'avviso per la riqualificazione del comparto delle ex Colonie Padane. Questo complesso, di proprietà comunale, è costituito da un edificio a due piani e dal parco circostante che ha un’estensione di circa 30mila metri quadrati che, essendo in evidente stato di degrado, necessita di interventi di manutenzione straordinaria. Per questo motivo, la giunta comunale ha deliberato l’emanazione di un bando rivolto a tutti gli operatori interessati a finanziare in parte il progetto di riqualificazione dell’area, il quale dovrà essere presentato entro il 16 dicembre. «Poiché è pervenuta una proposta progettuale di fattibilità relativa alla riqualificazione dell’intera zona» dichiara il vice sindaco e assessore all’Urbanistica Carlo Malvezzi «l’amministrazione ha attivato una procedura ad evidenza pubblica che ha come obiettivo l’individuazione di soggetti disponibili ad eseguire i
La proposta della giunta comunale per recuperare un’area molto amata dai cremonesi
Riqualificazione delle Colonie Padane in cambio della concessione degli spazi
necessari interventi di riqualificazione del comparto, in cambio della concessione in uso degli spazi per un congruo periodo, salvaguardando l’utilizzo e la fruizione pubblica e gratuita del parco». In particolare, l’intento è quello di promuovere la presentazione di proposte di interesse provenienti da soggetti privati disponibili a realizzare operazioni di manutenzione straordinaria sulla palazzina e sull’area del parco, al fine di predisporre strutture idonee ad ospitare spettacoli all’aperto. «L’obiettivo dell’amministrazione» pro-
segue il vice sindaco «è infatti di recuperare quest’area, molto amata e frequentata dai cremonesi, e di restituirla alla sua piena funzionalità. D’altro canto, nella consapevolezza che le risorse pubbliche non bastano per un intervento di questa portata, si è preso atto della proposta pervenuta dal privato, che è stata esaminata e valutata con attenzione, quindi ricalibrata in modo tale da elaborare un intervento che possa coinvolgere altri soggetti privati. La nostra convinzione infatti è che l’incontro tra e pubblico e privato possa contribuire ad
uno sviluppo armonico della città nel suo insieme». Perfezionata la procedura, il concessionario individuato sarà tenuto al rispetto degli obblighi relativi alla gestione dell’intero parco e della palazzina, prevedendo la realizzazione di aree attrezzate da mettere a disposizione per eventuali attività comunali. Tutti i dettagli del bando sono consultabili all’indirizzo del comune, e precisamente al seguente link: http://www. comune.cremona.it/PostCE-displayceid-4079.phtml. Michael Guerini
Professionisti internazionali per l’area Ex Annonaria
Malvezzi: «Ci rivolgiamo a chi ha già compiuto interventi urbanistici di questo tipo. Lo Stadio? Non si sposta»
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di Laura Bosio
ubblicato in questi giorni il bando per la riqualificazione dell'area ex Annonaria, nell'ambito del progetto noto come Cremona City Hub. «Si tratta di un bando internazionale» spiega il vice sindaco di Cremona Carlo Malvezzi. «Ciò significa che è aperto a professionisti non solo italiani, tanto che il bando è stato pubblicato anche sulla gazzetta europea. Esso è rivolto a professionisti che abbiano al loro attivo la realizzazione di progetti urbani simili a quello che proponiamo noi. Vogliamo che diventi una competizione tra talenti. Vi sarà dapprima una pre-selezione che verrà fatta in base al curriculum dei professionisti che saranno in gara, ai quali chiederemo di presentare i loro precedenti progetti. Sulla base dei contenuti si sceglieranno quindi sette partecipanti, a cui chiederemo di redigere un'ipotesi di progetto che sia concreta e che rispetti determinati punti saldi». Quali sono? «E' in preparazione un documento che conterrà tutte le prescrizioni che sono state raccolte durante la fase concertativa, e tutte le osservazioni fatte dai cittadini che vi hanno partecipato. Tali documenti verranno consegnati ai sette concorrenti finali che, nelle loro proposte, dovranno tener conto di quanto deciso. Per ora posso dire che il pro-
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getto dovrà poter essere realizzato per stralci funzionali, e ogni operazione dovrà essere economicamente sostenibile. Per quando riguarda il contenuto del progetto, per ora posso anticipare due elementi fissi: lo stadio Zini dovrà restare esattamente dov'è, ma verrò riqualificato e arricchito da altre strutture. In secondo luogo ricordiamo che la zona del foro Boario dovrà diventare un'importante porta urbana di interscambio. Fondamentale sarà anche il tema della sostenibilità ambientale, che andrà valorizzata». Con che criteri deciderete? Ci sarà una commissione apposita composta da docenti universitari, che valuteranno le proposte». Quanta gente ha partecipato alla fase concertativa? «Le proposte pervenuteci sono 36, tutto ben articolate».
ziale urbana; la riqualificazione di via Mantova e del nodo di piazza Libertà; il rifacimento di via dell’Annona-via Gallazzi in un sistema viabilistico che mette in connessione via Mantova con via Brescia e via della vec-
chia Dogana. Prevista anche la realizzazione del sottopassaggio di via Persico e la realizzazione di una rete ciclabile protetta, e il rafforzamento del sistema dei parcheggi di interscambio.
«La selezione avverrà tra sette concorrenti finali»
L’area interessata dalla riqualificazione
Appuntamento il 5 novembre a Palazzo Cattaneo con una lectio magistralis
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Il concorso di idee Il comparto dell'ex Annonaria ha un’estensione di poco più di 17 ettari e svolge un ruolo fondamentale nella vita dell’organismo urbano. All’interno del comparto si trovano importanti impianti urbani e complessi edilizi realizzati nell’arco degli ultimi due secoli, spesso in condizione di elevato degrado: lo Stadio Comunale Zini, con i relativi parcheggi, sito al limite esterno del centro storico; l’ex Foro Boario; il Mercato Ortofrutticolo, con accesso diretto da via dell’Annona; i Magazini Cariplo; l’ex Macello Comunale; i Magazzini Comunali. All’interno dell’ambito, gli interventi devono perseguire la razionalizzazione degli attuali sistemi e reti della mobilità, in particolare: la razionalizzazione del nodo viabilistico di connessione tra la via Mantova e la tangen-
«La mappa del denaro», incontro con Sertorio
«La mappa del denaro», questo l'ambizioso titolo dell'incontro (lectio magistralis) promosso dal gruppo di riflessione «Il frantoio», il Circolo culturale «AmbienteScienze», il Coordinamento «CreaFuturo» con il docente Luigi Sertorio, professore associato di Ecofisica alla Facoltà di Scienze dell'Università di Torino. Appuntamento dunque il 5 novembre - ore 18 - presso Palazzo Cattaneo. «Tutto il mondo viene rappresentato con
delle mappe tematiche» spiega lo stesso Sertorio. «Il denaro è qualcosa che la gente ama particolarmente e spesso tende a misurare la realtà attraverso esso. Ma se si guarda bene la descrizione che fa la sisica è superiore è più fedele rispetto a quella degli economisti. Così si hanno delle mappe contrapposte: il banchiere parla di una ricchezza straordinaria, mentre il fisico dice che tale ricchezza è sull'orlo di un baratro»
Con l'arrivo dell'autunno, torna la voglia dei viaggi invernali. A questo proposito il Cta di Cremona propone una serie interessante di proposte. • 6 novembre Una giornata all’insegna dello shopping all’Outlet di Serravalle Scrivia dove sono presenti oltre 180 negozi delle migliori marche. • 3 e 4 dicembre Weekend dedicato alla visita dei caratteristici Mercatini di Natale di Merano e di Livigno con la possibilità di dedicarsi allo shopping in convenientissimi negozi. • 8 dicembre Una giornata dedicata al ‘Natale delle Meraviglie’ a San Marino con shopping tra i Mercatini del centro storico e le caratteristiche contrade ricche di luci e addobbi. x• Dal 08 all’11 dicembre Un tour dedicato alla visita delle città della Germania: Augusta, Ulm e Rothenburg con l’aggiunta dei caratteristici Mercatini Natalizi. Fatevi avvolgere dalle atmosfere fiabesche e accattivanti nelle quali sono immersi questi luoghi. x• Dal 09 al 11 dicembre Un viaggio dedicato alla scoperta della suggestiva ‘Festa delle Luci’ a Lione. Si visiteranno inoltre Chambery e Annecy con i loro caratteristici Mercatini di Natale. x• 10 dicembre Una giornata presso la Fiera dell’Artigianato di Milano; una grande vetrina per le imprese artigiane e un’occasione irrinunciabile per quanti condividono ed apprezzano la bellezza e l’originalità del prodotto artigianale italiano, europeo ed extraeuropeo. • 11 dicembre Visita guidata al “Cenacolo” di Leonardo da Vinci sito nel refettorio di Santa Maria delle Grazie a Milano. • 17 e 18 dicembre Un weekend dedicato alla visita dei caratteristici Mercatini di Natale di Cortina d’Ampezzo e Brunico con la possibilità di dedicarsi allo shopping in un’incantevole atmosfera. • 18 dicembre Una giornata dedicata ai Mercatini Natalizi di Lugano; shopping e magiche atmosfere accoglieranno tutti i partecipanti. • Dal 28 dicembre 2011 al 02 gennaio 2012 Un Capodanno in Costa Brava. Si visiteranno inoltre: Tossa de Mar, Barcellona, Girona e Blanes. • Dal 3 febbraio al 2 marzo 2012 Soggiorni con turni quindicinali ad Alassio presso l’Hotel Spiaggia 4**** , e dal 03 febbraio al 17 febbraio 2012 a Diano Marina presso l’Hotel Torino 4****. Le iscrizioni e tutte le informazioni relative agli eventi saranno fornite presso la sede di via Sant’Antonio del Fuoco, 9/A o contattando i numeri di telefono 0372.800423, 800429. Sito: www.ctacremona.it
corso di haccp al Ponte
nuovo presidente agrotecnici
un seminario alla cgil
Sono partiti nei giorni scorsi i lavori stradali in via San Bernardo (tratto compreso tra il civ. n° 19 e la prossimità dell'intersezione con via Cipressi). Al fine di ridurre i disagi sono stati presi ialcuni provvedimenti. All'altezza del civico 19 viene attuato un restringimento della carreggiata, mantenendo le due corsie di marcia, ma con limitazione della velocità a 30 km orari e divieto di sosta e fermata. All'altezza del civico 47 e fino a via dei Cipressi viene istituito un senso unico di marcia con provenienza via Brescia e direzione via Cimitero. Sono consigliati i seguenti percorsi alternati: per il traffico veicolare ordinario via Cipressi, via Rosario, via Legione Ceccopieri indi immissione in via S. Bernardo con direzione via Brescia; per il mezzo pubblico di linea urbana via Boschetto, via Rosario, via Brescia.
Il centro di solidarietà «Il Ponte» di Cremona propone un nuovo corso Haccp della durata 4 ore sui temi della sicurezza e della qualità alimentare, in conformità con quanto previsto dal Dlgs 155/97 e successive modifiche. Uno strumento utile a tutti coloro che lavorano a contatto con il cibo o con la preparazione di alimenti. L'iniziativa avrà luogo lunedì 28 novembre dalle ore 8.30 alle ore 12.30, con ritrovo presso la stessa sede de "Il Ponte" in via Palestro 28, a Cremona. Le iscrizioni verranno raccolte fino al pomeriggio del giorno 25 novembre. Per informazioni è possibile rivolgersi direttamente alla segreteria del centro di solidarietà oppure telefonare allo 0372/460324, dal lunedì al venerdì dalle ore 8.30 alle ore 12.30 e dalle ore 16.30 alle ore 18.30.
Si è insediato nelle scorse settimane il nuovo consiglio del Collegio degli agrotecnici e degli agrotecnici laureati di Cremona. Dopo diversi mandati in qualità di presidente, Daniele Biazzi passa la palla a Carlo Rinaldi, nuovo presidente. Libero professionista, consulente nel settore agroenergetico, attualmente ricopre la carica di vicepresidente Fiper (Federazione Italiana Produttori di Energia da Fonti Rinnovabili) e sempre con la medesima carica è attivo all'interno del Consorzio distretto agroenergetico lombardo. «Ringrazio il Presidente uscente per il lavoro sin qui svolto. Il Consiglio opererà nel solco tracciato in questi ultimi anni» ha detto il neo eletto.
Prima di andare al voto delle Rsu nel marzo 2012, la Funzione Pubblica Cgil di Cremona e della Lombardia si interrogano su cosa è rimasto della contrattazione collettiva e quali strumenti possono essere utilizzati per uscire dal blocco della contrattazione. «Il rapporto di lavoro nel pubblico impiego e il ruolo della contrattazione collettiva dalle Leggi Brunetta alla manovra economico-finanziario di Tremonti sarà il tema del seminario organizzato Lunedì 7 novembre, dalle ore 10 presso il Centro Culturale Santa Maria delle Pietà (Sala Rodi), in Piazza Giovanni XXIII. L'incontro prenderà il via alle 10 alla guida di Monica Vangi, Segretaria Generale Fp Cgil Cremona. Introdurrà Michele Gentile (dipartimento Settori Pubblici Cgil nazionale). Alle 14.30 seguirà una tavola rotonda sul tema «Quali prospettive sulla contrattazione collettiva alla luce delle pesanti modifiche normative.
In Breve
lavori stradali in via S. bernardo
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Cremona
Venerdì 4 Novembre 2010
CLAUDIO MONTEVERDI
Continua il nostro viaggio alla scoperta dei personaggi cremonesi ai quali sono intitolate le strade cittadine
Maestro e compositore
Segnò il passaggio dalla musica rinascimentale a quella barocca
Prima di essere intitolata ad uno dei più grandi compositori dell’età barocca, via Monteverdi cambiò diversi nomi. Nel 1509 si chiamava Strata Basolarii, nel 1518 divenne Strata S. Sofia. Nel 1918 venne trasformata in prolungamento di via Giuseppe Verdi, e come essa venne chiamata Giudecca, dalle case degli ebrei che vi abitavano. Fu nel 1887 che infine prese l’attuale nome, quello del musicista Claudio Monteverdi. Tale nome, dal 1951, fu esteso anche a quel tratto di strada che si chiamava via Cerasa, cosicché oggi via Monteverdi parte da corso Vittorio Emanuele e finisce in piazza Marconi, recentemente ristrutturata e dotata di parcheggio sotterraneo.
P
di Laura Bosio
arliamo di Claudio Monteverdi, celebre compositore cremonese noto in tutto il mondo per aver segnato il passaggio dalla musica rinascimentale a quella barocca. Egli fu uno degli innovatori che accompagnarono l'evoluzione del linguaggio musicale insieme al "principe dei musici", Carlo Gesualdo. Monteverdi scrisse una delle prime opere teatrali in cui fosse sviluppabile una trama drammatica, ovvero un melodramma, «L’Orfeo», e fu fortunato da godere del suo successo mentre era ancora in vita.
IL DIFFICILE PERIODO MANTOVANO Poco dopo l'uscita degli «Scherzi musicali», Monteverdi tornò a Cremona per stare al capezzale della moglie, gravemente malata, la quale morì il 10 settembre di quello stesso anno. Il compositore si trovò così solo con tre figli piccoli ed era assai poco propenso a ritornare a Mantova, tuttavia ricevette una convocazione ufficiale da parte della corte ducale perché partecipasse alle imminenti celebrazioni delle nozze del principe Francesco IV Gonzaga con Margherita di Savoia. Occasione, questa, in cui Monteverdi compose parte degli intermedi per «L'idropica di Guarini», il «Ballo delle Ingrate» e una nuova opera, «L'Arianna», su libretto di Ottavio Rinuccini. A parte questi successi, però, la permanenza di Monteverdi a Mantova non fu priva di amarezze; oltre a sentirsi sottostimato dalla corte, mal sopportava la rivalità col fiorentino Marco da Galliano. Il compositore tornò così a Cremona in uno stato di profonda prostrazione e deciso a non lavorare più per la corte di Mantova; tuttavia nel corso dell'anno 1609 riprese i contatti con il duca Vincenzo e produsse varie composizioni, tra cui la celebre “Sestina” e la versione polifonica del «Lamento di Arianna» (pubblicato più tardi nel «VI libro dei madrigali»).
Studiò musica con Marcantonio Ingegneri
GLI ANNI GIOVANILI Nato a Cremona nel 1567, studiò contrappunto e viola con Marcantonio Ingegneri (maestro di cappella del Duomo). All’età di 22 anni passò alla corte di Mantova come violista. Nel 1595 accompagnò il duca Vincenzo I Gonzaga di Mantova in un viaggio in Ungheria, e nel 1599 fu di nuovo al suo seguito nelle Fiandre, dove ebbe contatti con la musica di stile francese. Sempre a Mantova fu, dal 1603, maestro di cappella. Stesso ruolo che ricoprì poi, dal 1613 fino alla morte, alla basilica di San Marco a Venezia. Il 20 maggio 1599 sposò a Mantova Claudia Cattaneo, cantante alla corte dei Gonzaga. Nel 1601 fu nominato maestro della musica dal duca Vincenzo. I suoi compiti comprendevano l'insegnamento, la direzione di un gruppo vocale femminile e la composizione di lavori per il teatro, tra i quali si ricorda il ballo «Gli amori di Diana ed Endimione», per il Carnevale 1604–5, e l'opera «L’Orfeo». Nel 1603 pubblicò il «IV libro de Madrigali» e due anni dopo il «V libro». Lo stile innovativo di queste ultime due raccolte suscitò vive discussioni, culminate in una celebre polemica con il monaco bolognese Giovanni Maria Artusi. Durante il carnevale del 1607 a Mantova, dapprima presso l'Accademia degli Invaghiti e pochi giorni dopo a corte, venne rappresentata la sua prima opera, «L'Orfeo», su libretto di Alessandro Striggio. L'opera ebbe grande successo e venne rapidamente ripresa a Milano, Cremona e, probabilmente, anche a Torino e Firenze.
Claudio Monteverdi
Tra i suoi lavori più conosciuti si annoverano il «Balletto di Tirsi e Clori» e l’«Orfeo»
Intanto, i rapporti di Monteverdi con la corte dei Gonzaga si facevano sempre più tesi. Alla morte del duca Vincenzo, avvenuta il 18 febbraio 1612, gli successe il figlio primogenito Francesco, che si impegnò subito in un ridimensionamento del lusso della corte. Monteverdi aveva perduto il suo principale sostenitore: il nuovo duca non lo apprezzava altrettanto ed il cardinale Ferdinando sosteneva il suo protetto, il tenore Sante Orlandi. Così, il 29 luglio Claudio Monteverdi, insieme al fratello Cesare, fu bruscamente licenziato e ritornò a Cremona in precarie condizioni economiche.
Sopra il Teatro Monteverdi di Cremona. A lato un libro di Mardigali dell'autore cremonese
GLI ANNI A VENEZIA Le cose iniziarono ad andare un po’ meglio quando, il 10 luglio del 1613, morì Giulio Cesare Martinengo, maestro di cappella presso la Basilica di San Marco a Venezia, e Monteverdi venne nominato al suo posto a partire dal 19 agosto. Il periodo veneziano fu per Monteverdi piuttosto florido e ricco di soddisfazioni, Egli riorganizzò la cappella, ne arricchì la biblioteca e ingaggiò nuovi musicisti. Ora i suoi compiti erano chiaramente definiti e poteva contare sul supporto di assistenti; si sentiva rispettato, il suo salario era regolarmente nutrito da gratifiche. Inoltre, la città gli offriva ricche possibilità di lavoro supplementare. Nel frattempo continuò la collaborazione con Mantova, egli inviò, tra gli altri, il balletto «Tirsi e Clori» (1616) e l'opera «Andromeda» (1619-1620), oggi perduta.
Monteverdi riprese «L’Arianna» per l'inaugurazione del Teatro di San Moisè nel carnevale 1639-40, e più tardi nel corso della stessa stagione produsse “Il ritorno d'Ulisse in patria” al Teatro San Cassiano (esso fu poi eseguito a Bologna e tornò a Venezia nel carnevale 1640-41). La sua seconda opera veneziana, «Le nozze d'Enea in Lavinia», per il Teatro dei SS. Giovanni e Paolo, carnevale 1640 – 41, è andata perduta. La terza, «L'incoronazione di Poppea», ancora per il Teatro dei SS. Giovanni e Paolo, carnevale 1642-3, fu uno straordinario successo. Non tutta la musica di quest'ultimo capolavoro, giunto a noi da fonti più reenti, è di sicura matrice monteverdiana; probabilmente la scena finale è opera di Francesco Sacrati, tuttavia è una testimonianza dello scintillante successo della carriera degli ultimi anni di Monteverdi, il quale morì a Venezia il 29 novembre 1643, dopo breve malattia, e fu seppellito nella Basilica di Santa Maria Gloriosa dei Frari. Carattere dell'arte monteverdiana è l'estrema libertà rispetto a ogni teoria imperante, in vista della massima intensità espressiva nella più ridotta semplicità dei mezzi. Pur richiamandosi ai modi tonali medievali. Monteverdi contribuiva con le sue dissonanze non "preparate" a sviluppare il senso delle funzioni che si congegneranno poi nella tecnica tonale moderna.
Nel 1632 prese gli ordini da sacerdote
GLI ORDINI SACERDOTALI Il 9 marzo 1632 Monteverdi prese gli ordini sacerdotali e fece voto di compiere un pellegrinaggio a Loreto; nel suo secondo libro degli «Scherzi musicali», a prova di ciò, egli appare con il titolo di reverendo. Nel frattempo si intensificarono i rapporti con la corte di Vienna: Monteverdi scrisse un ballo, «Volgendo il ciel per l'immortal sentiero», probabilmente per l'elezione dell'imperatore Ferdinando III verso la fine del 1636.
News & Rubriche 5 novembre 1940 Terzo mandato per Roosevelt
4 novembre 1966: l’Italia sommersa da acqua e fango
Il terremoto del 6 novembre 1659 colpì principalmente la Calabria. Il sisma ebbe luogo alle 6 del mattino, con epicentro nell'area compresa fra i golfi di Sant'Eufemia e di Squillace. Alla prima scossa (di intensità fra il nono ed il decimo grado della scala Mercalli) ne seguirono altre alle 6 del giorno 7, alle 22 del 10.
7 novembre 1917 La Rivoluzione di Ottobre La Rivoluzione di Ottobre, in Russia, prese il via la sera del 6 novembre (24 ottobre del calendario giuliano in uso al tempo nell'impero russo). La notte del giorno dopo 7 novembre (25 ottobre) i punti più importanti di Pietrogrado: poste, telegrafi, stazioni ferroviarie, banche, ministeri. Il governo provvisorio praticamente cessa di esistere.
Un'immagine storica della tragica inondazione di Firenze Il disastro che ha colpito la Lunigiana e le Cinque Terre ha riportato alla memoria la terribile ondata di maltempo che colpì tutto il nord e il centro Italia nel 1966, provocando danni enormi, fino a culminare nell'inondazione di Venezia e nell'alluvione che determinò l'esondazione dell'Arno a Firenze, il 4 novembre 1966. Subirono distruzioni anche Trento e Siena e, come si è detto, Venezia. La città lagunare fu colpita in modo decisamente duro: assediata dall'acqua per quasi 24 ore, rimase isolata e mostrò incapacità ad affrontare l'anomalo allagamento. In piazza San Marco, che si trova a circa 50 cm sul livello medio del mare, l'acqua raggiunse l'altezza di 150 cm. In quella data si è registrata la marea più alta della storia: si è infatti raggiunto il livello di +194 cm alle ore 18.
Lo straripamento dell'Arno avvenne dopo tre giorni di pioggia continua. Firenze ne fu sconvolta, ma l'alluvione non colpì solo il suo centro storico, bensì l'intero bacino dell'Arno, sia a monte sia a valle della città. Sommersi dalle acque furono anche diversi quartieri periferici della città come Rovezzano, Brozzi, Peretola, Quaracchi, svariati centri del Casentino e del Valdarno in Provincia di Arezzo, del Mugello e varie cittadine a valle di Firenze. Dopo il disastro, le campagne rimasero allagate per giorni, e molti comuni minori risultarono isolati e danneggiati gravemente. Nelle stesse ore, sempre in Toscana, una devastante alluvione causò lo straripamento del fiume Ombrone, colpendo gran parte della piana della Maremma e sommergendo completamente la città di Grosseto. In meno di 24 ore
Un fondo dedicato alle giovani coppie
Considerato che si rende necessario sviluppare ed incrementare le politiche per i giovani, il Ministero della gioventù e l'Associazione bancaria italiana agendo di intesa hanno creato per le giovani coppie un fondo per la casa. Sarà possibile ottenere importi fino a 200 mila euro da destinare all’acquisto della prima casa: il prestito è riservato alle giovani coppie con un reddito sufficiente seppur di natura precaria di ottenere un mutuo per l'acquisto della prima casa. I beneficiari dovranno avere le seguenti caratteristiche: giovani coppie coniugate (con o senza figli) o nuclei familiari anche mono genitoriali con figli minori; età inferiori a 35 anni; reddito Isee (Indicatore della situazione economica equivalente sulla base di valori reddituali e patrimoniali)
complessivo non superiore a 35.000 euro; non più del 50% del reddito complessivo imponibile ai fini Irpef deve derivare da contratto di lavoro dipendente a tempo indeterminato; non essere proprietari di altri immobili ad uso abitativo. L'immobile dovrà essere adibito ad abitazione principale; non deve rientrare nelle categorie A1 (abitazioni signorili), A8 (ville) e A9 (castelli, palazzi) e non deve avere una superficie superiore a 90 metri quadrati; non deve avere le caratteristiche di lusso indicate nel decreto del Ministero dei lavori pubblici in data 2 agosto 1969. L'accordo tra Abi e il Dipartimento della Gioventù prevede che lo Stato garantisca il 50% della quota capitale del mutuo concesso. Le banche pertanto non potranno richiedere garan-
DALLA PARTE DEI CITTADINI
di Damiano Talamazzini
Responsabile Provinciale Patronato Epaca
Questa rubrica rappresenta un luogo d'incontro a disposizione dei nostri lettori, nato per rispondere a dubbi e quesiti in materia di diritti previdenziali e assistenziali. Le lettere rivolte al Patronato Epaca possono essere indirizzate alla nostra redazione, per posta o via e-mail, oppure direttamente al Patronato Epaca (epaca.cr@coldiretti.it). Colgo nuovamente l’occasione, offertami da questo spazio che gentilmente ogni settimana Il Piccolo ci offre, per tornare a parlare un po’ di “noi”: il Patronato Epaca, nato in casa Coldiretti, rivolto ai servizi alle persone. Il nostro Patronato è stato costituito nel 1954, con l’obiettivo di assistere tutti i cittadini nell’espletamento delle prestazioni previste dalla legge, a titolo assolutamente gratuito. Epaca, attraverso un’Organizzazione diffusa su tutto il territorio nazionale, garantisce qualificati servizi nelle fasi di informazione e consulenza su diritti e requisiti necessari per ottenere prestazioni di carattere previdenziale, sociale ed infortunistico.
le precipitazioni sulla zona di Firenze ammontarono a oltre 190 mm. In tutto il bacino dell'Arno si ebbero precipitazioni simili. * * * Ero ragazzo ma il ricordo è ancora vivo. Il dramma di Firenze colpì moltissimo l'immaginazione italiana e mondiale. Tesori d'arte danneggiati, spesso in modo irreparabile, la vita del centro cittadino sconvolta per anni. Chi ha una certa età porta impresse nella memoria le immagini degli "angeli del fango", moltissimi ragazzi e ragazze che arrivarono da tutto il mondo per dare una mano a salvare i tesori d'arte e di cultura e per sostenere gli abitanti. I libri della meravigliosa Biblioteca Nazionale portati via, coperti di fango, passando di mano in mano; i ragazzi chini nella melma per cercare preziosi frammenti di pittura strappati via da tavole e affreschi per la violenza delle acque. Un po' le stesse immagini che abbiamo visto in questi giorni ad Aulla e negli altri centri colpiti: giovani che aiutano a mettere in salvo, oltre che beni materiali, memoria e cultura. E' la meglio gioventù. d.t.
zie ulteriori oltre l'ipoteca sull'immobile. I mutui agevolati giovani coppie frutto della collaborazione tra Abi e ministero della Gioventù è una grande opportunità per molte coppie di poter accedere a soluzioni di finanziamento immobiliare che, in tempi come oggi di grandi crisi e difficoltà a causa anche delle scarse garanzie che queste nuove e più flessibili tipologie di assunzione offrono, difficilmente sarebbe stato possibile per molti di poter richiedere un prestito immobiliare. Alessia Recupero e Luca Curatti
Assoutenti delegazione di Cremona tel.328.1547751 • viaTrecchi 25 e-mail: assoutenticremona@libero.it
Il contratto di lavoro ripartito, o job sharing Il contratto di lavoro ripartito, o job sharing, è una tipologia di contratto di lavoro con il quale due lavoratori si impegnano ad adempiere solidalmente ad un'unica e identica obbligazione lavorativa. Introdotto con la riforma Biagi, nell'ambito della complessiva riforma del mercato del lavoro, esso è disciplinato dal D. Lgs. n. 276/2003, art. 41 - 45. Forma e obblighi La forma prevista è quella scritta ad , mentre l'atto deve contenere la percentuale temporale del lavoro che deve essere svolto da entrambi i lavoratori. Nel caso non fosse indicato, ognuno dei due soggetti resta responsabile solidalmente nei confronti del datore. Con tale contratto, i lavoratori si impegnano ad assicurare al datore un certo livello di servizio. Il datore può prevedere nel contratto delle penali che scattano se non è assicurato il servizio pattuito. Se uno dei contraenti è assente da luogo di lavoro, anche per cause di forza maggiore, quali sciopero o malattia, gli altri sono obbligati in solido a coprire il relativo turno di lavoro, senza maggiorazioni per lavoro straordinario. Pregi e difetti Una notevole rigidità nasce dal fatto che il contratto non possa indicare eventuali sostituti, che non svolgono normalmente turni di lavoro, ma che, previo il consenso scritto di entrambi i contraenti, il datore sia obbligato ad assumere temporaneamente, nel caso in cui entrambi i contraenti dimostrino un impedimento a recarsi nel luogo di lavoro. La normativa austriaca prevede ad esempio questa possibilità. Diversamente, il lavoratore è privato di diritti e tutele quali lo sciopero, la copertura per malattia e assicurativa, rischiando il pagamento di penali.
PRECARIARE STANCA A cura di Nidl - Cgil
Delocalizzazioni, inversione di tendenza La corsa alle delocalizzazioni che ha caratterizzato gli ultimi venti anni, cioè il trasferimento delle fabbriche in paesi in cui il costo del lavoro e i costi di produzione sono più bassi, ha segnato una battuta d’arresto. O meglio, si sta notando in modo particolare in Cina un’inversione di tendenza che si caratterizza per il ritorno nei paesi di origine delle attività produttive. Negli Stati Uniti questo fenomeno risulta particolarmente spiccato, tanto da essere ritenuto un aspetto importante nelle strategie del governo per la lotta alla disoccupazione (si ritiene che potrebbe contribuire alla creazione di tre milioni di posti di lavoro entro il 2020) e per riequilibrare la bilancia commerciale, cioè la differenza tra il valore delle esportazioni e quello delle importazioni di merci (queste ultime decisamente superiori alle esportazioni).
Un patronato per la consulenza e la tutela dei lavoratori
Siamo gratuitamente a disposizione dei cittadini italiani, della generalità dei lavoratori, dei pensionati, degli stranieri. I servizi offerti riguardano, tra gli altri: consulenza previdenziale, recupero contributi, pensioni Inps e Inpdap, indennità e sussidi di disoccupazione e mobilità, pensioni d’invalidità e accompagnamento, tutela handicap, infortuni e malattie professionali, pratiche per immigrazione, consulenza medica e legale, prestazioni sociali agevolate. Gli operatori del Patronato provvedono all’istruttoria e alla compilazione delle pratiche, seguendone il successivo iter burocratico presso gli Istituti Previdenziali e in genere con la Pubblica Amministrazione. Manteniamo contatti diretti con le banche-dati degli Enti che erogano le varie prestazioni, avvalendoci anche degli strumenti informatici per l’accesso telematico, così da inoltrare in tempo reale le richieste di prestazioni, ottimizzando i tempi di trasmissione e di definizione delle domande. L’obiettivo è offrire alla persona un servizio adeguato ed appropriato ad ogni ri-
chiesta, grazie all’esperienza e alla competenza dei nostri operatori, che beneficiano di un aggiornamento costante. Ecco, nel dettaglio, i principali servizi Epaca: verifica calcolo, decorrenza, importi pensioni Inps, Inpdap, Enpals, casse professionali; assegni sociali; supplementi e ricostruzioni; valutazione degli estratti contributivi; gestione posizioni assicurative lavoratori autonomi e dipendenti, privati e pubblici; gestione posizioni previdenziali iscritti alla gestione separata. Posizioni previdenziali iscritti alle casse professionali; riscatti; pensioni invalidi civili; indennità di accompagnamento; riconoscimento handicap - disabilità; infortuni sul lavoro e malattie professionali; consulenza medico-legale; assistenza in sede giudiziaria; assistenza socio-sanitaria; assegni familiari; indennità di maternità; congedi parentali e per motivi familiari; disoccupazioni ordinarie, agricole, requisiti ridotti; consulenza modelli Red; consulenza modelli Ise: immigrazione. E’ utile ricordare le caratteristiche che ci distinguono: operatori
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www.welfarecremona.it Gian Carlo Storti storti@welfareitalia.it
A Venezia un metro e mezzo di acqua, a Firenze distruzioni enormi a causa dello straripamento dell’Arno. La solidarietà dei giovani
Con una mossa senza precedenti, il democratico Franco Delano Roosevelt cercò un terzo mandato consecutivo alla presidenza degli Stati Uniti d'America nel 1940, e il 5 novembre dello stesso anno battè alle elezioni lo sfidante repubblicano Wendell Willkie. Fino a quel momento tutti i presidenti avevano rispettato la regola che troppo potere non doveva restare per troppo tempo nelle mani di un solo uomo.
6 novembre 1659 Terremoto in Calabria
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qualificati attenti alle esigenze dei cittadini e professionalmente preparati; una rete di uffici capillare sul territorio; rapidità nelle risposte; canali di colloquio telematico diretto con i maggiori istituti previdenziali (Inps, Inpdap, Inail) attraverso password e codici dedicati; invio telematico delle domande di pensione, delle domande di invalidità civile, delle pratiche di infortunio, delle domande di disoccupazione; gratuità totale del servizio, competenza e professionalità. Sempre disponibili per tutti i Cittadini interessati, per fornire un'adeguata informazione, consulenza e chiarimenti, i nostri uffici Epaca in Cremona e Provincia, si trovano:
• CREMONA Via D. Ruffini, 28 (adiacente Hotel IBIS) Tel. 0372.732930 • CREMONA Via Ala Ponzone, 8 Tel. 0372/499811 • CREMA Via Macello, 34 Tel. 0373/732900 • CASALMAGGIORE Via Cairoli, 3 Tel. 0372.732960 • SORESINA Via Matteotti, 12 Tel. 0372.732990 Mail: epaca.cr@coldiretti.it
Da dove trae origine questa “rilocalizzazione”? In Cina le lotte dei lavoratori hanno finalmente consentito il miglioramento delle condizioni di lavoro e soprattutto l’aumento delle retribuzioni, al punto, a quanto pare, da non rendere così conveniente il mantenimento delle produzioni in quel paese. Si pensi al colosso taiwanese dell’elettronica Foxconn (420.000 dipendenti), nei cui stabilimenti si sono verificati 15 suicidi a cui l’azienda ha prima risposto con reti alle finestre e poi, dopo avere concesso aumenti di stipendio ha annunciato la robotizzazione della produzione. Un dato è però chiaro: in un mondo globalizzato la lotta per i diritti dei lavoratori in Cina ha ripercussioni dirette anche da noi. E viceversa. Pensiamo globalmente, agiamo localmente. Stefano Zurpa
La Nidl Cgil si trova in via Mantova 25 Cremona tel - 0372/448608 • e-mail - nidilcremona@cgil.lombardia.it
www.aclicremona.it
Finanza mondiale: Acli, Italia appoggi la proposta della Santa Sede La proposta di una “nuova autorità finanziaria mondiale” avanzata dal Pontificio Consiglio Giustizia e Pace trova «l’apprezzamento e la piena condivisione» da parte delle Associazioni cristiane dei lavoratori italiani. Il responsabile del dipartimento Pace e stili di vita delle Acli, Alfredo Cucciniello, commenta il documento della Santa Sede “Per una riforma del sistema finanziario e monetario internazionale nella prospettiva di un’autorità pubblica a competenza universale”, presentato nei giorni scorsi in Vaticano. «La crisi internazionale non si risolve se non si mette mano al modello di sviluppo e ad una profonda rivisitazione dell'economia e dei mercati. Il liberismo economico non governato, dove l'unica regola è "l'assenza di regole", ha prodotto il progressivo depauperamento dei valori del lavoro e della produ-
zione, e aumentato in maniera insostenibile le differenze tra ricchi e poveri e tra Paesi ricchi e Paesi poveri. I mercati, le banche, le multinazionali vanno assoggettate ad una "nuova etica", che metta al centro la persona e i diritti umani». Aggiunge Alfredo Cucciniello: «Il tema della riforma degli organismi internazionali, a partire dall’Onu, è da sempre al centro delle riflessioni delle Acli sui temi della pace, e ora si ripropone sui temi dell'economia. Il documento del Pontificio Consiglio Giustizia e Pace rilancia in particolare l'attualità della campagna per l'introduzione di una tassa dello 0,05% sulle transazioni finanziarie. In questa prospettiva, aumentano le responsabilità dell'Italia ed il ruolo che essa può giocare nel contesto internazionale, a partire dal sostegno a queste proposte».
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CONTRO LA VIOLENZA
Non c’è solo uno slancio altruista nel tutelare le donne Egregio direttore, ho letto con attenzione l’intervista al presidente di Aida (Associazione incontro donne antiviolenza) sulla violenza contro le donne. Nell’articolo che occupa la pagina 3 de il Piccolo del 28 ottobre, viene spiegato che il ruolo dell’associazione è di portare la donna alla consapevolezza di non essere più sola, a rendersi conto del problema che deve affrontare, a una maggiore presa di coscienza della sua situazione ecc., ma poi alla fine si propone la frequenza di un corso di autodifesa del costo di 60 euro. E va ricordato che l’intervistata Monica Predroni, presidente appunto dell’associazione Aida è anche l’avvocato al quale la donna “bisognosa” potrà rivolgersi in tutta autonomia!? Oltre ai sevizi sociali, alle forze di polizia, al pronto soccorso, ben venga l’Aida, ma a qualche malizioso potrebbe sorgere il dubbio che accanto a tanto apparente slancio altruista e meritorio, possa esserci chi semplicemente cavalca il bisogno di sicurezza della donna, quello sì, vero, forte e attuale. Angiola Galli Cremona ***
APPELLO
Anche la Regione si preoccupi delle infiltrazioni mafiose Caro direttore, venerdì scorso ho seguito una conferenza-lezione organizzata dal Pd cremonese sulla legislazione vigente nell’ottica di un possibile contrasto all’infiltrazione mafiosa negli appalti pubblici. A tenerla Ivan Cicconi, il preparatissimo direttore di “Itaca”, l’Istituto per l’innovazione e trasparenza degli appalti e la compatibilità ambientale, di cui si avvale “Avviso pubblico”, la rete degli enti locali per la formazione civile contro le mafie. Va detto che, pur con una materia molto tecnica e quindi abbastanza noiosa, il relatore, grazie alla grande chiarezza, è riuscito a rendere l’argomento meno arido e noioso di quanto si pensi. Ciò che ha deluso è stata la scarsa partecipazione degli amministratori locali: solo sei sindaci. Il relatore ha ribadito ancora una volta che la infiltrazione della ‘ndrangheta, come accurati studi e rapporti ufficiali da tempo denunciano, già opera pesantemente nel campo delle opere pubbliche in Lombardia nei settori del movimento terra e delle costruzioni. Ha quindi evidenziato i passaggi legislativi che potenzialmente aprono la strada alla malavita organizzata, avanzando tra l’altro l’auspicio che veda privilegiare le aziende “certificate” nei bandi degli appalti. Fa piacere leggere che sabato scorso a Milano è stato avviato un corso di formazione sul tema, promosso anche lì dal Pd con la collaborazione tecnico-organizzativa di “Avviso pubblico”. In tutta modestia, sarebbe importante che fosse la Regione Lombardia a realizzare un ufficio regionale di consulenza legale per tutti gli amministratori locali lombardi per contrastare con più efficacia l’infiltrazione della malavita organizzata nella realizzazione delle opere pubbliche. In mancanza della Regione, sia il Pd lombardo, per avere dimostrato la maggiore sensibilità al problema, a farlo, tassando magari i gettoni dei propri amministratori. Benito Fiori Gruppo di riflessione “il frantoio” ***
ITALIA IN CRISI
Per colpa del nostro Governo in Europa nessuno ci aiuta Caro direttore, siamo realisti, la fiducia del nostro Governo ormai è persa! Sopratutto da parte dei mercati finanziari, visto che il referendum sul salvataggio annunciato dal governo di Atene (Grecia), aumenta la probabilità di un’impostazione sul debito del Paese, unica opzione rimanente nel caso gli elettori respingessero il piano. Ma il problema maggiore riguarda non solo la Grecia, ma gli altri debitori in difficoltà dell’Eurozona, in primis l’Italia. Se la Grecia fosse l’unico problema dell’Eurozona la soluzione sarebbe
Per dire la vostra, scrivete a: semplice: se gli elettori greci non gradiscono le condizioni per avere sostegno finanziario, possono uscire dall’euro. Il problema è che la Grecia non è la sola. Il piano “completo” del 26 ottobre presupponeva, in qualche modo, di isolarla dagli altri grandi indebitati. Ma questo tentativo di innalzare una barriera è fallito. E, almeno nella visione dei mercati, il fallimento è da attribuire sia ai Paesi che hanno cercato di costruire la barriera, che a quelli che si trovavano dall’altra parte, in primo luogo l’Italia. E’ una situazione che difficilmente sarà soggetta a cambiamenti, anche nel caso il dramma in corso diventasse un’autentica emergenza. Né la cancelliera Angela Merkel, né il presidente Nicolas Sarkozy pensano che i loro elettori accetteranno costi e sacrifici da pagare a livello nazionale per questa responsabilità collettiva. Ma il tempo non può essere comprato facilmente quando viene a mancare la credibilità. Se i mercati potessero essere convinti che, in caso di vera emergenza, la Germania e la Francia accetterebbero la responsabilità collettiva, la strategia di comprare tempo potrebbe funzionare. Ma le democrazie sono entità trasparenti. Così come tutti sanno che la Grecia dovrà dichiarare default, tutti sanno cosa gli elettori tedeschi pensano dell’idea di assumersi il debito italiano o quello portoghese. Se il governo si fosse costruito, da tempo, una reputazione di serietà, di fedeltà alle promesse fatte, di capacità di prendere decisioni dolorose, probabilmente le cose sarebbero andate diversamente. Gli investitori avrebbero creduto che le misure per tagliare il debito e rilanciare la crescita sarebbero state prese, e non si sarebbero preoccupati per l’eventualità di elezioni anticipate. Ma l’esperienza fa pensare ai mercati l’opposto...! Andrea Delindati Cremona ***
AREA EX SCAC
Il centrodestra mostra di nuovo una mancanza di trasparenza Caro direttore, condividiamo il giudizio del presidente delle botteghe del centro: il centrodestra al governo della città si manifesta ormai come una compagine che evidenzia una drammatica distanza dalla vita reale. Il gruppo Toto costruzioni sbarca a Cremona con un progetto di riqualificazione dell’area ex Scac che riguarda una superficie di oltre 70.000 mq, contraddicendo lo stesso programma del sindaco Perri che dichiarava lo stop a grandi insediamenti commerciali e il Pdl si mostra subito entusiasta del progetto. Pare che la progettista sia la moglie dell’assessore al Bilancio; ma per il Pdl non esiste nemmeno quella “inopportunità” che balza subito agli occhi della gente comune. Viene inoltre da chiedersi: da quando in qua il centodestra si accontenta dell’eventuale conformità all’odiato Pgt della passata amministrazione? Non ritiene che il progetto ex Scac prefiguri un tipo di sviluppo della città che alla luce della situazione attuale richieda perlomeno un ri-
lettere@ilpiccologiornale.it • cremasco@cuticomunicazione.it
Focus Quando termineranno le ciclabili? Egregio direttore, in questi mesi a Crema hanno aperto molti cantieri per la realizzazione di opere urbanistiche che in futuro miglioreranno il traffico veicolare. Per quello che riguarda la mobilità sostenibile, alcune settimane fa è stata completata (a quando l’apertura ai mezzi a due ruote?) la ciclabile “di Ardigò” che collega il quartierere cittadino di S. Carlo alla Gronda Nord. Oggi, con soddisfazione, ho notato che il Comune di Madignano sta ultimando
la ciclabile per Crema. Peccato che l’opera finisca “mozzata” perché nel territorio comunale di Crema non si è ancora provveduto alla realizzazione del tratto di propria competenza. Visto che la stessa situazione è presente nel tratto Crema-Offanengo, speriamo che la campagna elettorale aperta dall’assessore all’urbanistica di Crema, porti l’attenzione su queste due opere da completare. Tito Scafeo Crema
pensamento? Ci rispondono che porteranno il progetto nella commissione preposta, ma che non vi è alcun obbligo. Mancanza di trasparenza e scarsa sensibilità istituzionale sono le costanti che riscontriamo ancora una volta anche in questa vicenda su cui invece chiediamo di aprire da subito un ampio confronto, non solo nella commissione, ma con tutti i soggetti interessati. Maura Ruggeri Capogruppo Pd in Consiglio comunale ***
CONFAPI
L’abolizione dell’Ice mette a rischio l’anticontraffazione Caro direttore, con l’abolizione dell’Ice a partire dal 1° novembre scorso hanno cessato l’attività i 14 desk presenti pressi gli uffici dell’ente stesso anticontraffazione. Si trattavano – come conferma Alberto Griffini, presidente di ConfApindustria Cremona – di sentinelle nei luoghi più sensibili alla contraffazione dei beni made in Italy. Molto grave la chiusura del desk presso l’Ufficio Ice di Shangai per cui, se non si interviene in tempi molto brevi, è previsto un grande afflusso di merci contraffatte, di provenienza dalla Cina, con grave pregiudizio dell’industria manifatturiera italiana. I rimedi proposti, la registrazione dei marchi e dei brevetti, sono a breve termine difficilmente attuabili da parte delle imprese di dimensioni ridotte. Si rende pertanto ineludibile un intervento governativo che tuteli il made in Italy. L’internazionalizzazione, intesa come sbocco su nuovi mercati e non come delocalizzazione produttiva, si conferma una strategia vincente per far fronte alla crisi economica attuale, come attestano anche gli ultimi dati Istat. Tuttavia le aziende della piccola e media industria, tessuto irrinunciabile delle economie italiana e europea, dichiarano che da sole non riusciranno a resistere a lungo. Infatti esse non delocalizzano, contribuendo attivamente alla stabilità dei posti di lavoro e a “far girare” l’economia e soprattutto non possiedono holding all’estero e quindi pagano le tasse sul territorio
contribuendo alla spesa sociale. Per questi motivi si rende indispensabile che le poche risorse disponibili vengano effettivamente utilizzate per creare nuclei di tecnici che controllino concretamente e “fisicamente” la conformità Ce ed il rispetto delle norme sulla proprietà industriale della moltitudine di merci in entrata nel nostro Paese e non solo una “conformità Ce sulla carta”. In altri Paesi europei ci si sta organizzando in questo senso e l’Italia, che è sempre stata apprezzata per le numerose aziende specializzate in diversi settori e “patria della subfornitura di qualità” oltre che di numerosi e blasonati marchi, dovrebbe farsi promotrice di azioni di salvaguardia poiché tutte le piccole e medie aziende italiane ed europee si trovano in questa situazione di attacco da parte dei Paesi emergenti. Controllare fisicamente le merci sarebbe già un grosso passo di salvaguardia del made in Italy ed Europeo. Non si chiedono aiuti a fondo perduto, ma di poter lavorare e giocare una partita tutti con le stesse regole. ConfApindustria di Cremona ***
DURA CRITICA
I nostri politici sanno fare solo zuffe e scazzottate Caro direttore, a quanto pare la nostra “casta” primeggia e si distingue per zuffe e scazzottate. Ma c’è poco da dire su quanto accade, poiché a quanto pare per loro è divenuta prassi talmente abituale che ce li ritroveremo sempre pronti a fare baruffa!. A dire la verità in questa attività parlamentare riescono molto ma molto bene. Purtroppo era presente una scolaresca che andava ad osservare e ad “apprendere”. Miseri noi, che bel insegnamento! A loro tutto è permesso, se il sottoscritto lo avesse fatto nel proprio ambito di lavoro, a dir poco, sarebbe stato licenziato in tronco. Comunque, facciamoli lavorare questi personaggi, che non hanno nemmeno vergogna quando si guardano allo specchio il mattino, a cominciare dal presidente della Camera, unico e solo,
Famiglie di fatto, purtroppo manca ancora una legge Convivo con la mia ragazza da più di un anno e dato che ci troviamo molto bene insieme, vorrei sapere che tipo di tutela giuridica offre l'ordinamento italiano verso la famiglia di fatto. Nicola 80 *** Caro Nicola, a tutt’oggi il nostro codice civile non contempla norme a tutela della famiglia di fatto. La legge non ha tenuto il passo dell’evoluzione sociale ed il risultato è un panorama giuridico schizofrenico. Non esiste, in altri termini, una normativa unitaria che riconosca le coppie di fatto, ma diverse leggi speciali, che se ne occupano in un complesso normativo disarticolato. Ai singoli resta pertanto la
Lettere
A cura della dott.ssa Emilia Codignola* possibilità, in assenza di norme organiche, di disciplinare autonomamente il proprio rapporto con veri e propri contratti di convivenza. La Corte di Cassazione (n. 11975/03) ha riconosciuto la possibilità di corresponsione, nei rapporti caratterizzati da stabilità, continuità e regolarità, di somme di denaro fisse per un periodo di tempo (una sorta di equivalente assegno divorzile). Non esiste alcun diritto alla successione, dunque i conviventi potranno prevedere dei lasciti in favore dell’altro, che però non ledano le quote di legittima di eventuali eredi. Il figlio nato fra conviventi ha tutti i diritti dei figli
nati da una coppia sposata, sia durante il rapporto di convivenza, che successivamente alla sua cessazione. In quest’ottica la Corte Costituzionale ha stabilito che in presenza di figli la casa familiare debba essere assegnata al genitore affidatario, a prescindere da chi sia il titolare del diritto di proprietà. Una recente sentenza della Cassazione (12278/2011) ha stabilito che le coppie di fatto sono equiparabili alle famiglie legittime. Ha, infatti, riconosciuto un risarcimento a seguito della morte di un uomo per un incidente stradale sia alla ex moglie e ai loro figli, ossia la famiglia legittima,
sia all’attuale compagna e ai figli avuti con quest’ultima. Sulla scorta della Cassazione anche il Tribunale di Milano con sentenza n. 9965/ 2011 ha riconosciuto il diritto al risarcimento del danno da fatto illecito, concretatosi in un evento mortale, anche al convivente more uxorio di egual sesso. Quanto tempo passerà da queste sentenze ad una legge per tutte le famiglie? *Legale e conciliatore professionista emiliacodignola@libero.it
dagli albori, che si permetta di lanciare giudizi e strali su tutti, unico al quale gli sia permesso di fare della politca quando dovrebbe essere super partes. E così diventa tutto un baillame alla corsa per la poltrona e basta, dei cittadini non glie ne importa a niente e nessuno. Orbene, se siamo costretti a sopportarli ancora, se dobbiamo anche pagarli per farci prendere per i fondelli, allora mi auguro che qualcuno possa portarli al “Grande fratello”, così almeno la Rai, invece di mal utilizzare i soldi degli abbonati, avrà per lungo tempo un pletora di buffoni e nullafacenti pronti a dare spettacolo. Ivan Loris Davò Spinadesco ***
APPELLO DI AIDAA
Salviamo le colonie di gatti presenti nei cimiteri Caro direttore, sono oltre 2.000 le colonie feline che vivono attorno ai cimiteri italiani, alcune come quella del Verano a Roma sono note e protette grazie prevalentemente al lavoro delle gattare e dei volontari che operano a favore di centinaia di mici. Altre, specialmente nelle piccole località sono assolutamente sconosciute e a forte rischio estinzione, senza contare che ogni giorno giungono segnalazioni di gatti ritrovati morti nei cimiteri italiani. Per questo motivo Aidaa ha deciso di lanciare una campagna per garantire una maggiore tutela nell’ambito dei diritti previsti dalla legge 281/91 e dalle leggi regionali di attuazione per i mici delle colonie dei cimiteri. Questi gatti sono spesso lasciati a se stessi a vagare tra le tombe per procurarsi cibo, quando va bene le colonie minori presenti nei cimiteri italiani sono gestite da alcune gattare volontarie, ma mancano spesso gli interventi di tutela come la sterilizzazione e le vaccinazioni che sono obbligatorie per le colonie e che devono essere fatte dai veterinari pubblici senza chiedere un solo euro alle gattare. Ci sono poi i rischi legati al maltrattamento, ed alla forte percentuale di gatti ritrovati morti avvelenati. In alcuni casi, in maniera assolutamente arbitraria, i Comuni preferiscono spostare le colonie o ancora peggio far catturare i gatti e rinchiuderli nei gattili in attesa di essere poi adottati, venendo così a snaturare il diritto del gatto ad essere considerato un animale territoriale. Aidaa nei prossimi giorni inizierà il censimento delle colone feline presenti nei cimiteri (chiunque può segnalarne la presenza e la consistenza numerica chiamando il telefono amico Aidaa o inviando una email a emergenzamici@libero.it) una volta terminato il censimento. Aidaa, sia attraverso i propri volontari sia attraverso le gattare che lo vorranno, provvederà alla registrazione delle singole colonie in modo da poter dare loro la tutela prevista dalla legge garantendo così sia le gattare, sia i mici ai quali verrà praticata la sterilizzazione a partire dalle femmine, e saranno vaccinati e poi rimessi nella colonia. Saranno anche denunciati senza mezzi termini alle forze dell’ordine tutti coloro i quali saranno trovati a maltrattare o a tentare di avvelenare i gatti. Da una stima, che dovrebbe poi essere confermata dal censimento, i gatti presenti nelle colonie dei cimiteri italiani sono oltre 50.000. Aidaa (Associazione italiana difesa animali ed ambiente)
CREMA
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Tutti contro Beretta: sarà costretto a lasciare? Non solo il centrosinistra. Ma anche la Lega e alcuni consiglieri di maggioranza chiederanno le sue dimissioni
L
di Tiziano Guerini
a mozione presentata in Consiglio comunale da Gianni Risari, capogruppo di «Crema Amica e Solidale», non lascia spazio a dubbi. «Constatando con rammarico il persistere di una situazione che vede l’assessore ai Lavori Pubblici e Patrimonio del comune di Crema far contemporaneamente parte del Cda di Scrp, (il consiglio comunale) ne chiede le dimissioni». Le motivazioni sono due: «Per evitare situazioni di conflitto tra gli interessi del comune e quelli di Scrp; per ottemperare alle disposizioni del decreto legge 78/2011 in materia di incompatibilità per gli amministratori pubblici». Tutti i capigruppo di minoranza hanno sottoscritto. L’assessore ha già fatto sapere che per il momento di sue dimissioni non
L'assessore Simone Beretta
se ne parla nemmeno. «Non ho alcuna intenzione di dare le dimissioni da assessore perché me lo chiede la minoranza» afferma Simone Beretta. In realtà rischia di non essere così, intanto perché la mozione è già stata sotto-
scritta dal consigliere Federico Pesadori che non fa più parte della maggioranza, ma nemmeno risulta stabilmente iscritto alla minoranza; e poi soprattutto perché analoga posizione hanno ripetutamente espresso i massimi livelli del partito della Lega. L’onorevole Alberto Torazzi conferma: «Il partito della Lega è fermamente contrario ai doppi o tripli incarichi». Il segretario leghista, inoltre, Angelo Barbati ha sempre considerato l’assessore Simone Beretta una delle ragioni della mancanza di dialogo con il Pdl. A rincarare la dose - e quindi la possibile intesa con i contenuti della mozione Risari - c’è la seconda parte della stessa mozione che riprende uno dei temi cari al partito del Carroccio: «L’impegno assunto con la mozione del 30.8.2011 approvata alla unanimità, con la quale si chiede al sindaco, oltre a procedere, come sta avvenen-
Primarie, il tour della Bonaldi: sabato in sala Alessandrini con genitori e figli Continua il confronto diretto di Stefania Bonaldi in preparazione del confronto delle primarie che la vedono candidata, con i cittadini delle diverse realtà territoriali della città. Il sesto appuntamento ha coinvolto i quartieri di S. Giacomo e di S. Bartolomeo. «Le comunità d’accoglienza, le Acli, la Casa famiglia di San Giacomo, le associazioni di volontariato dovranno essere gli interlocutori naturali della futura amministrazione. Se sarò sindaco queste realtà che ho incontrato venerdì saranno considerate come significative sentinelle con le quali lavorare costantemente». Stefania Bonaldi, venerdì scorso, nel tour tra San Bartolomeo, il Pergoletto e Porta Ombriano ha dedicato parte della giornata all’incontro con chi ogni giorno ha a che fare con i problemi che caratterizzano anche il nostro territorio: la casa, le relazioni, il lavoro. «Ho incontrato alla Casa Famiglia di San Giacomo, una comunità che è punto di riferimento per il quartiere; ho toccato con mano i problemi che ha creato la crisi economica anche nel nostro territorio facendo tappa alla comunità e realtà d’accoglienza Colbert. Interessante anche l’incontro nella sede delle Acli dove è emersa con forza la tematica della crisi abitativa che obbligherà a rivedere la convenzione con l’Aler».
La visita di Stefania Bonaldi alla comunità di San Giacomo
Stefania Bonaldi mette in evidenza i problemi dei quartieri visitati: «La viabilità lungo via Libero Comune e via Piacenza è compromessa dall’insediamento di numerosi servizi (scuole superiori, vigili del fuoco, Croce rossa, ospedale, tribunale, piattaforma ecologica..). Il quartiere è diviso in due da una strada: l’attraversamento decisamente va messo in sicurezza». Domani, sabato 5 novembre, l’appuntamento fissato da Stefania Bonaldi è la sala Alessadrini di via Matilde di Canossa, ore 16,30 . Bambini e famiglie protagoniste: incontro con i genitori della città. «Quali spazi hanno i bambini in città?» si chiede Bonaldi. «Com’è vissuta da loro Crema? Quali sono le difficoltà delle famiglie nell’accesso ai servizi utili ai genitori? Come sono gli orari della città? Le famiglie riescono a sentirsi parte della nostra comunità?».
Sarà un pomeriggio inusuale dove i protagonisti saranno i bambini e i loro genitori. «Si tratta di una novità» spiega Bonaldi «in cui sperimenteremo una modalità di partecipazione che mi piacerebbe diventasse prassi. L’ascolto delle famiglie è indispensabile. Altrettanto essenziale è dare la possibilità ai bambini di avere un loro spazio». In sala Alessandrini verrà allestita una maxi ludoteca con spettacoli per i bambini . Una festa con giochi, palloncini, trucchi, animazione e aperitivo finale. «Sarà l’occasione non solo per conoscere famiglie che magari non ho avuto l’occasione di incontrare in questo mio viaggio nei quartieri ma soprattutto sarà un evento da cui emergeranno le esigenze, i bisogni e anche i sogni di chi abita Crema e ha scelto di dare un futuro ai propri figli in questa città».
do, a nominare un nuovo amministratore di Cremasca Servizi, di procedere alla nomina di un nuovo Cda di Scs servizi locali, di concerto col presidente di Scrp». La Lega ormai da tempo considera imprescindibile l’azzeramento del Cda di Scs servizi locali, per poter riprendere il dialogo, se non la collaborazione, con l’attuale maggioranza di centrodestra e in particolare con il Pdl. Che si verifichi una convergenza dei due consiglieri comunali della Lega su questa mozione, o che - come è stato anticipato dall’onorevole Alberto Torazzi - ci possa essere una mozione analoga nei contenuti da parte dello stesso gruppo della Lega, è cosa tutto sommato secondaria dal punto di vista del risultato finale. Con un minimo di incertezza nel voto da parte di pochi altri consiglieri di maggioranza (Lorenzetti? Doldi? Boschiroli?) la mozione
E’ ANCHE INVESTIMENTO
L’arte e i premi, un buon punto di partenza di Isabella Tupone La stagione dell’arte contemporanea è scandita da una serie di premi e di eventi a loro connessi che possono a mio avviso servire da “guida” per gli investimenti e per capire la direzione del mercato del momento. In Italia possiamo beneficiare della presenza di diversi concorsi interessanti, di solito presieduti da giurie competenti e capaci che, soprattutto nel caso dei premi dedicati ai giovani artisti emergenti, effettuano una selezione quasi sempre di qualità. Personalmente, suggerisco sempre di guardare la totalità dei finalisti e di non limitarsi ad osservare i vincitori, perché è di solito proprio fra i finalisti che nascono le vere realtà del domani. Fra i più “giovani” premi va certamente nominato il Celeste, che vanta ormai 4 edizioni italiane e 3 all’estero, dal quale sono emersi diversi giovani artisti di qualità come la pittrice ed illustratrice Michela Muserra, che ora vive e lavora a New York, o lo scultore Diego Dutto, parte del gruppo Italian Newbrow. Il premio , che si apre alle sottoscrizioni spontanee dei singoli artisti , permette la visualizzazione di un vasto gruppo di opere e di autori, offrendo così un panorama quanto più ampio sul mondo dell’arte emergente italiana. Anche il Premio Arte, promosso dall’omonima rivista e conclusosi da poco, vede la partecipazione spontanea degli artisti suddivisi per sezioni, da quella pittorica alla grafica, dalla fotografia all’installazione alla scultura, fino alla selezione da parte di un board di curatori e di operatori del settore, di un gruppo di finalisti sempre interessante. Nell’edizione 2011, la ventesima nella storia del premio, Alice Colombo si è distinta nella sezione pittura mentre nella sezione fotografia Alessandro Sicco ha presentato un trittico intenso e ben costruito. Il Premio Arte
Le ricerche sono rivolte a candidati dell’uno e dell’altro sesso (L:903/77 e L. 125/91). Trattamento dati personali secondo D.Lgs. 196/2003 visionabile sul sito www.ddlspa.it. • Aut. Min. Prot. N° 1239 - SG del 22/12/2004
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verrebbe approvata. Con conseguenze dirompenti per la maggioranza: il Pdl con ogni probabilità non potrebbe sopportare una cosa del genere. E infatti Enzo Bettinelli, il coordinatore cittadino del Pdl, mette le mani avanti. «Due questioni preliminari» dice. «La richiesta di dimissioni della mozione Risari è chiaramente pretestuosa e strumentale; in secondo luogo non mi risultano incompatibilità chiare ed esplicite a carico dell’assessore Simone Beretta. Detto questo, attendo motivazioni precise - se ci sono - da parte di qualche esponente di maggioranza che pensasse di accodarsi nella richiesta delle dimissioni: siccome nessuno è per definizione intoccabile, verranno valutate attentamente». In realtà Simone Beretta ha tutta l’aria di essere un intoccabile per il Pdl, soprattutto ora in tempo di congressi.
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vede anche una sezione dedicata alla accademie che permette di “dare uno sguardo” in anteprima ai nuovi talenti che ancora studiano e si preparano per entrare appieno nel mercato delle mostre e della vendita e, fra questi, il lavoro fotografico di Loris Maria Giuseppe Rizzo ha ottenuto una menzione speciale meritatissima. Il gruppo Cairo Editore organizza inoltre il Premio Cairo , dove la partecipazione degli artisti è decisa da una commissione di critici , ciascuno dei quali propone due artisti in concorso. La qualità dei lavori è sempre elevata, anche se spesso le decisioni finali non convincono il pubblico;quest’anno, dodicesima edizione del premio infatti, la vittoria di Gianni Ozzola e della sua opera fotografica ha lasciato molti insoddisfatti. Molti artisti di grande qualità erano comunque presenti fra i 40 finalisti, fra questi segnalo Laura Giardino, con un dittico intenso e sensuale, e Giuliano Sale, con due opere “gotiche” e dark che sfiorano le atmosfere dei romanzi di Tolkien. Si è da poco aperto il bando del Premio Laguna, presieduto dal validissimo curatore,critico e giornalista Igor Zanti, che vede sempre un parterre di artisti internazionali e,da quest’anno, conta fra i premi una residenza in India,molto ambita dai partecipanti. Il Premio Arte Laguna è forse il più innovativo per scelte ed organizzazione, coinvolge artisti , gallerie e spazi pubblici molto attivamente, creando un vero e proprio network di comunicazione e collaborazione continuativa tra tutti gli “attori” in gioco. Seguire gli esiti ed i partecipanti a queste iniziative è un ottimo modo per scegliere dove indirizzare i propri investimenti, per decidere quali giovani artisti sostenere rispetto al mercato dove cominciano a distinguersi e per capire l’andamento del gusto contemporaneo.
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Crema
Venerdì 4 Novembre 2011
Guardia di Finanza
Falsa onlus di veterinari evade 1 milione di euro
La Guardia di Finanza ha individuato nel cremasco uno studio veterinario che, dissimulando l’attività professionale esercitata dietro la parvenza di un’associazione di volontariato per la cura di animali domestici, nei due anni di attività ha nascosto al fisco ricavi per 1 milione di euro. L’ambulatorio, costituito da due soci, di cui uno solo veterinario, dichiarava di essere un «polo di studio per le malattie del Sistema Nervoso» ma effettuava esclusivamente prestazioni professionali mediche e per salvaguardare la parvenza di ente senza scopo di lucro, “invitava” i clienti a corrispondere diverse centinaia o migliaia di euro, a seconda della complessità dell’intervento, previa sottoscrizione di un modulo in cui questi dichiaravano di lasciare le somme a titolo di donazione. I circa 250 clienti sentiti dai finanzieri della Tenenza di Crema e provenienti da gran parte del Nord- Italia (Lombardia, Veneto, Liguria ed Emilia-Romagna) hanno però confermato che gli importi erano stabiliti in base ad un vero e proprio listino prezzi, che andava dai 600 euro per una risonanza magnetica agli oltre 2.000 euro necessari per un intervento chirurgico.
Lions Club - Zona A
La nostra prima serata insieme
Ecocolordopler da Banca Cremasca
Benefattori Cremaschi: dopo l’ambulanza avuta dagli eredi della professoressa Carla Burri
L
di Gionata Agisti
a nuova ambulanza e l'acquisto di un macchina per le ecografie permetteranno alla Fondazione Benefattori Cremaschi di incrementare i suoi introiti La Fondazione Benefattori Cremaschi può contare su una nuova ambulanza, donata all'ente dagli eredi della professoressa Carla Burri. Erano stati proprio loro ad esprimere alla fondazione la volontà di far dono di qualcosa di utile alla sua struttura, al che la Benefattori Cremaschi aveva suggerito l'acquisto di un'ambulanza, necessaria per il trasporto dei suoi pazienti, in occasione di visite specialistiche o ricoveri in ospedale. Impossibile adoperare un'automobile in questi casi e, difatti, finora, la Fondazione si è servita del mezzo affittatole dalla Croce Ver-
Walter Donzelli
Francesco Giroletti
de di Offanengo,a cui l'ente pagava sia il fermo che il trasporto effettivo. «Abbiamo 220 posti nella Rsa e 136 nell'Istituto di Riabilitazione» spiega il presidente della fondazione, Walter Donzelli, «e quando un ospite deve essere sottoposto a visite o ricoveri abbiamo bisogno di un mezzo adeguato, non per le urgenze ma per l'attività ordinaria». L'ambulanza, donata
dalla famiglia Burri, è equipaggiata con tutti gli accessori del caso. Anche se mancano ancora alcuni optional, presto verrà completata con tutto l'occorrente necessario ed entro la fine dell'anno dovrebbe entrare in funzione. Questa, però, non è l'unica novità che interessa la Fondazione Benefattori Cremaschi. «Posso anticipare» continua Donzelli, «che, gra-
zie a un contributo significativo della Banca Cremasca, abbiamo già acquistato un ecocolordopler, un macchinario per effettuare l'ecografia dei vasi sanguigni e che lo strumento è già stato installato nel nostro ambulatorio. Stiamo lavorando con i medici per poter garantire il suo utilizzo entro un mese e poi lo presenteremo ufficialmente. La macchina servirà innanzitutto ai nostri ospiti ma il suo utilizzo verrà esteso anche agli utenti esterni. In questo modo, possiamo contare su un incremento delle entrate, unito al risparmio reso possibile dal dono dell'ambulanza». L'ecocolordopler è il secondo strumento che la Fondazione Benefattori Cremaschi mette a disposizione anche per chi non è ricoverato nella sua struttura: il primo è stato l'impianto per il Moc, la mineralometrica ossea computerizzata, attivo da poco più di un anno e con una domanda in deciso aumento.
MEDIAEXPO-A CREMA SCUOLE DA TUTTA ITALIA
Filo conduttore: i 150 anni di Unità d’Italia
Il mese di ottobre ha visto, quindi, la zona A del Lions Club riunirsi presso Villa Tara, a Torlino Vimercati, per la condivisione di un momento molto importante di convivialità e di riflessione sulla LCIF. Il presidente di zona, Marco Giovanni Migliorini, ha accolto e fatto propria la richiesta dei presidenti di promuovere questa iniziativa. Dopo aver portato ai partecipanti i saluti più cari del governatore, Adriana Cortinovis Sangiovanni, ha invitato i presidenti dei club a suonare contemporaneamente e solennemente le rispettive “campane” per dichiarare aperta la serata. E così il 27 ottobre si sono ritrovati tutti i club componenti: L.C. Crema Host (presidente: Camillo Cugini), L.C. Soncino (presidente:Paolo Perolini), L.C. Pandino Gera D’Adda Viscontea (presidente: Antonio Rossini), L.C. Crema Gerundo (presidente: Pupilla Bergo), L.C. Crema Serenissima (presidente: Faustoantonio Locatelli), L.C. Castelleone (presidente: Paolo Doldi) e Leo Club (presidente: Simone Chiodo). Tramite l’intervento di Maria Rosa Ghetti, addetto di circoscrizione alla LCIF (Fondazione Internazionale del Lions Club) i numerosi soci dei club partecipanti hanno avuto la possibilità di ascoltare alcuni flash informativi sulle numerose ed importanti attività svolte nel mondo: dal programma internazionale «Sight First» della lotta contro la cecità, all’erogazione di vaccini contro la malaria, al programma per sconfiggere le malattie killer nei bambini, e tanto altro… Ma non solo: in occasione (solo per citare un esempio) del terremoto del Giappone, i Lions sono corsi immediatamente in soccorso alle popolazioni colpite erogando 18 milioni di dollari. Nel corso della bellissima serata sono intervenuti Giovanna Barra, che ha illustrato le finalità di «Villa Laura», centro per bambini autistici da lei diretto in Torlino Vimercati, e Giorgio Corvi, medico e poeta, che ha parlato dei temi principali delle sue poesie, dal senso dell’inquietudine del vivere alla ricerca della fede e della speranza di ritrovare un senso nella vita. Teresa C. Barbati
Una tre giorni dedicata alle scuole di tutta Italia, alla scoperta delle più recenti innovazioni tecnologiche. Chiuderà domani
Opportunità e supporti offerti ai diversamente abili
È iniziata ieri e si chiuderà domani, alle 16, la tre giorni di Mediaexpo, promossa dall'istituto comprensivo di Trescore Cremasco presso il polo universitario di via Bramante. La manifestazione è rivolta alle scuole di tutta Italia: agli studenti, ai docenti, ai dirigenti di istituti di ogni ordine e grado, agli operatori culturali ed educativi e alle famiglie interessate, che sono attese soprattutto per la giornata di domani, a loro dedicata. A tutti vengono messi a disposizione laboratori, seminari e formazione, con aree espositive e incontri. Grazie agli sponsor, le scuole selezionate o i formatori sono ospitati dall’organizzazione, consapevole della ricchezza di queste presenze. D’altronde, l'obiettivo, dal 1998 a oggi, è sempre lo stesso: incontrarsi e scambiare conoscenze con persone che da tempo collaborano via web, con progetti, siti e blog. Chiavetta usb alla mano o munito di cd, ciascuno può acquisire ciò che vuole; in questo modo, si creano relazioni proficue. «La manifestazione» spiega la dirigente
Nei giorni 3, 4, 5 novembre 2011 presso l’Università di Crema ci sarà Mediaexpo, rassegna di didattica laboratoriale e sperimentale. All’interno della mostra/convegno saranno illustrate opportunità per DSA. Inoltre il professor Enrico Bertanza sarà disponibile per consultazioni individuali relativamente ai supporti alle disabilità gravi sensoriali, in particolare comunicative e motorie. Metterà a disposizione la sua esperienza pluriennale di programmatore informatico per soluzioni di vario tipo anche dommatiche, onde favorire l’autonomia e l’espressione delle persone diversamente abili. A tutti gli interessati illustrerà i progetti sin qui realizzati, fra cui alcuni particolarmente al servizio della creatività dei soggetti.
dell'istituto di Trescore, Tullia Guerrini Rocco, «è nata 13 anni fa per far fronte alle molte esigenze formative dei docenti e per esplorare le opportunità didattiche di alcuni software: siti per bambini e ragazzi, giochi per consolidare l’apprendimento, opere multimediali interattive create dai docenti. Nel corso delle edizioni, si sono affrontate varie applicazioni: linguaggi di programmazione, lavagne interattive, tappeti multimediali, e-book, robotica e domotica. La filosofia che sottende Mediaexpo è che, per promuovere l'innovazione nella scuola, non servono conferenze, ma esempi concreti e praticità. Le esperienze presentate in questi tre giorni sono sempre selezionate in base al loro grado di condivisibilità. È inutile presentare qualcosa di nuovo, se poi risulta praticamente irrealizzabile». Quest'anno, il filo conduttore è quello dei 150 anni di Unità d'Italia e, per l'occasione, è stato allestito un laboratorio per far conoscere le diverse musiche della nostra penisola e un altro per quanto riguarda le differenti tipologie di ambiente. È stata realizzata anche una mi-
niatura dell'Italia in rilievo, dove, in corrispondenza di ogni provincia, sono stati inseriti campioni di terra e rocce originari. «Si può anche dire che anticipiamo il progetto di orientamento scolastico, in quanto a Mediaexpo partecipano anche studenti delle classi primarie. Riteniamo giusto, infatti, che fin da piccoli si cominci a prendere confidenza con l'offerta variegata dei percorsi scolastici. Ospitiamo stand dell'Itis, del Pacioli, dello Stanga, del Marazzi e stupisce la disponibilità e, ancor di più, la capacità degli studenti degli istituti superiori di trasformarsi in tutor per i più piccoli. Questo va a sfatare troppi pregiudizi riguardo all’impegno dei nostri giovani» (g.a.)
TRIBUNALE DI CREMA Esec. Civ. n. 118/2009 – Reg. Incarichi 79/10 G.E. dott. Cappelleri ESTRATTO AVVISO DI VENDITA V° Esperimento Professionista delegato: avv. Cristiano Duva, con studio in Crema – Piazza Trento e Trieste n. 7. Vendita senza incanto: 21 dicembre 2011 ore 16,00, presso lo studio del delegato. In Comune di Bagnolo Cremasco (centro storico) – via XI Febbraio n. 7 – piena proprietà consistente in appartamento al piano terra composto da soggiorno-cucina, camera matrimoniale, bagno con antibagno e annesso ripostiglio in corpo staccato. Attualmente l’immobile è occupato dal debitore esecutato. PREZZO BASE euro 13.605,48 con offerte in aumento di euro 3.000,00. Offerte da depositare in bollo e in busta chiusa presso la competente Cancelleria delle Esecuzioni Immobiliari del Tribunale di Crema non oltre le ore 12,00 del giorno non festivo precedente la vendita, con unito assegno circolare per cauzione pari al 10% del prezzo offerto, intestato alla Procedura esecutiva immobiliare n. 118/09. Vendita all’incanto: 13 gennaio 2012 ore 16,00, sempre nello studio dell’avv. Cristiano Duva al PREZZO DI BASE di euro 13.605,48 con offerte in aumento di euro 3.000,00. La domanda di partecipazione all’incanto, in bollo e non in busta chiusa, dovrà essere depositata nella competente Cancelleria del Tribunale di Crema non oltre le ore 12,00 del giorno non festivo precedente la vendita, con allegato assegno circolare per cauzione di euro 1.360,54 intestato come sopra. In ogni caso sui siti www. astagiudiziaria.com e www.astegiudiziarie.it sono pubblicate la relazione di stima dell’immobile per cui è la presente procedura di vendita. La presentazione dell’offerta implica la conoscenza integrale e l’accettazione incondizionata di quanto contenuto nella relazione peritale e nei suoi allegati, negli atti del fascicolo processuale, nonché nell’avviso affisso, in forma integrale, all’Albo del Tribunale di Crema. Crema, 25 ottobre 2011 (avv. Cristiano Duva)
Crema
Venerdì 4 Novembre 2011
Occupazione: metà dipendenti sono in esubero a Faip e Koch
Cremasco in profonda crisi. Non più un problema congiunturale, ma strutturale
A
ncora incertezza sul futuro dei lavoratori in esubero della Faip di Vaiano e, per quanto riguarda la Koch di Bagnolo, si parla di altri 90 operai a rischio licenziamento, a meno di non abolire alcuni diritti conquistati 20 anni fa, ma la Cgil non ci sta.
Ancora nessuna novità di rilievo per la Faip di Vaiano, l'azienda metalmeccanica per conto terzi che ha annunciato di voler fare a meno di 85 lavoratori, con una riduzione dell’organico a 40 dipendenti. Sono quattro anni, ormai, che la Faip versa in condizioni critiche, facendo ricorso alla cassa integrazione. Il calo di mercato provocato dalla crisi e la concomitante concorrenza cinese hanno messo all'angolo le sue idropulitrici e l’hanno costretta a escogitare misure drastiche. A preoccupare i sindacati sono l’assenza di un piano industriale in grado di convincerli di un possibile rilancio e la mancan-
za di un percorso chiaro per i lavoratori destinati all'esubero. «In attesa della riunione con i vertici dell’azienda, prevista per il prossimo 8 novembre, abbiamo avuto un incontro con l’amministrazione provinciale e il sindaco di Vaiano, Domenico Calzi», ci riferisce Giuseppe Foroni, della Cgil. «Da parte loro, è stata espressa la disponibilità a individuare un ricollocamento della forza lavoro in esubero. Il sindaco, in particolare, si è impegnato presso le aziende che costituisco-
Il problema: dove poter ricollocare chi sarà licenziato?
no il polo industriale della zona. L’obiettivo, infatti, è mantenere a Vaiano un presidio industriale consistente. Nel caso peggiore, pretendiamo almeno che i lavoratori possano avere accesso a corsi di riqualificazione adeguati». Per quanto riguarda i quaranta dipendenti rimasti in attivo, il lavoro è assicurato fino a metà dell'anno prossimo, poi si vedrà. A poca distanza da Vaiano, a Bagnolo, un’altra azienda in crisi è la Koch, controllata da una multinazionale americana, che produce scambiatori di calore per impianti di raffineria. «I suoi operai sono in cassa integrazione dalla primavera scorsa e continueranno a esserlo fino al periodo natalizio» spiega Gianmario Confortini, anche lui della Cgil. «Quando sono iniziate le difficoltà, pensavamo che fosse solo un problema congiunturale. Invece adesso la situazione si è fatta davvero difficile e il calo di lavoro non dà segnali positivi. L’azienda ha prospettato un futuro molto
negativo, se non si interviene a recuperare competitività. Si parla di 90 esuberi su 180 dipendenti. Quello che vorrebbe fare è ridurre alcuni diritti che i lavoratori hanno conquistato vent’anni fa: un’ora in meno di lavoro la settimana e la riduzione di mezzora nel turno di notte». «Secondo noi, si può tentare di risolvere il problema senza ricorrere all’abolizione di questi diritti» continua Confortini. «Chiediamo la cassa straordinaria, accompagnandola con un anno di mobilità volontaria incentivata, il che riduce i costi del personale senza troppi traumi per i dipendenti. Il rischio vero, però, quello che temiamo di più, è una dismissione magari non immediata dello stabilimento. In questo caso, non si potrebbe neppure ricollocare i dipendenti in altre fabbriche della multinazionale, perché gli altri due stabilimenti dello stesso tipo di quello di Bagnolo si trovano rispettivamente in Canada e in Texas».
Resta la cassa straordinaria e un anno di mobilità
La cattedrale di Crema - Nuova pubblicazione E’ stato presentato nei giorni scorsi in palazzo comunale un nuovo libro sul Duomo di Crema edito a cura della Società Storica Cremasca contenente gli atti del convegno al riguardo tenutosi lo corso mese di maggio. «La Cattedrale di Crema - le trasformazioni nei secoli, liturgia, devozione e rappresentazione del potere»: questo il titolo del bel
volume di autori diversi, ricco di testimonianze, materiale storico ed artistico corredato da molte interessanti fotografie. Dopo il saluto di Paolo Mariani assessore alla Cultura e una prima presentazione di Matteo Facchi presidente della Società Storica Cremasca, è toccato alla professoressa Luisa Giordano, del dipartimento della
Letteratura e dell’Arte medioevale e moderna dell’università di Pavia, illustrare i pregi e le novità degli scritti, senza dimenticare un significativo cenno al carattere di autonomia e di orgoglio civico che ha caratterizzato da sempre i cremaschi, e di cui il Duomo, anche nei suoi aspetti strettamente artistici ed architettonici è precisa espressione.
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Luigi Dossena contro il Pgt
Palazzi alti 7 piani vicino a Porta Nova
«Undicimila abitanti in più a Crema per i prossimi cinque anni: quale logica e scopo c’è sotto?» si chiede Luigi Dossena che con la sua lista «Gerundo» si appresta, fra le altre cose, anche a fare la battaglia contro le previsioni del Pgt. Naturalmente Dossena una risposta ce l’ha: «A partire dall’area ex Bosch con l’abbattimento dei capannoni e la bonifica in atto, si vogliono costruire a Crema – questo prevede il Pgt quattro o cinque grandi edifici residenziali di 7 o 10 piani (per una altezza varibile fra i 30 e i 40 metri) che finiranno col far saltare i parametri dei servizi ai cittadini, soprattutto quelli scolastici». Oltre all’area ex Bosch, il Pgt prevede altri possibili insediamenti particolarmente impegnativi. Nell’area Nord-Est, oltre la ferrovia, e poi lungo via Milano la previsione di edificabilità prevede costruzioni fino a 10 piani; nello spazio ora occupato dallo stadio di calcio e spazi limitrofi, il Pgt consente edifici residenziali fino a sette piani. L’area ex Bosch, in particolare, si trova adiacente al centro storico della città e finirà per incidere pesantemente sulla situazione demografica di una zona già oggetto di nuova urbanizzazione, basti considerare tutta la nuova grande residenza di Porta Nova. Continua Luigi Dossena: «La costruzione anche di grandi edifici di ben 7 piani - una assoluta novità per Crema - provocherà un ulteriore intasamento viabilistico in una zona già oggetto di un intervento pesante quale è il superamento della ferrovia attraverso il sottopasso nella vicina via Indipendenza, creando difficoltà anche alle
Luigi Dossena
aree adibite a parcheggio oggi esistenti che finiranno con il diventare insufficienti soprattutto se si considera che sono al servizio della multisala cinematografica e di un supermercato». «Ma poi» prosegue Dossena, «da dove mai potranno arrivare più di diecimila persone a Crema in cinque anni se non dalla realtà degli immigrati oggi stanziati a Milano?». E attacca: «Denuncerò questo Pgt perché prevede un aumento demografico ingiustificato, esattamente come è accaduto al Pgt di Soncino che infatti, per questo motivo, è stato bocciato dal Tar. Questa diventerà la battaglia politica principale della lista “Gerundo”». La denuncia politica di Dossena non finisce qui ma insiste nella polemica nei confronti della Lega. «La quale» dice, «a Crema, approvando il Pgt, ha avallato tutto questo aumento demografico che finirà con il portare nella nostra città un gran numero di extracomunitari, oltre che danneggiare gli imprenditori edili locali che si ritrovano già ora a Crema con 1.500 appartamenti sfitti o invenduti. E’, secondo me, la prova di un asse regionale privilegiato fra Pdl e Lega che nella nostra città ha trovato interlocutori particolarmente attenti e disponibili».
Arriveranno qui in 10mila. Chi saranno se non excomunitari?
Manifestazione Pd del 5 novembre a Roma Dalla provincia di Cremona saranno 3 i pullman organizzati dal PD per la manifestazione a Roma del 5 novembre. Due di questi partiranno dal cremasco: Crema e Spino d’Adda. L’orario di partenza è previsto per le 4 dall’ospedale maggiore, per quanto riguarda Crema. La manifestazione, invece, si terrà in piazza San Giovani a Roma alle 14,30. Per prenotare i posti è necessario telefonare ai numeri 0373-200812 e 0373-202832, oppure inviando una mail a info@pdcrema.it
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Crema
Venerdì 4 Novembre 2011
Renzi piace a Crema, ma non proprio a tutti La qualità più apprezzata: il parlar chiaro e il non fidarsi di chi vive solo di politica perché difenderà i suoi privilegi
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n Matteo Renzi, il rottamatore, anche a Crema? Il sindaco di Firenze ha lanciato il proprio proclama politico all’insegna del ricambio generazionale per il Pd. In un momento in cui i politici non godono di buona fama, il suo appello non è caduto nel vuoto e ha suscitato attenzione e interesse. Anche a Crema, ci siamo chiesti? Soprattutto l’abbiamo chiesto a persone che la politica la conoscono perché ne fanno parte e magari militano nello stesso partito di Renzi, il Partito Democratico, o a persone che la politica, o meglio, i politici, li conoscono da vicino.
Jacopo Bassi è uno studente universitario ed è iscritto al Pd. «Il sindaco Renzi ha certamente una notevole abilità comunicativa e ha ottenuto più di un buon risultato elettorale. Ha la capacità di parlare chiaro e netto e di fare affermazioni in sintonia con i cittadini, contrariamente alla maggioranza dei politici, a dimostrazione che non è un semplice venditore di fumo. Ha compiuto nella sua città delle scelte molto significative, come un Pgt a volumi zero o la liberalizzazione dei trasporti pubblici». Servirebbe anche a Crema un “rottamatore”? «In qualche caso certamente sì: penso, ad esempio, all’assessore regionale Gianni Rossoni del Pdl che è alla sua quinta tornata amministrativa». Veramente Matteo Renzi si rivolge al suo partito, il Pd… «In questo caso, penso che il rinnovamento del Pd a Crema, anche in riferimento ai dirigenti, è già in atto; la stessa Stefania Bonaldi, capogruppo in comune e candidata alle primarie, si è definita “vicina ai rottamatori”; e i vecchi dirigenti che dovevano fare un passo indietro l’hanno già fatto. Se qualcuno è sulla scena politica da diverso tempo – penso ad esempio al consigliere regionale Agostino Alloni - è perché ha incominciato presto a fare politica e ha comunque compiuto un percorso di merito e non da miracolato della politica».
blica… Ma non è del Pd e quindi non è a lui che si rivolgono i rottamatori di Renzi. Il Pd non può continuare ad essere com’erano i Democratici di Sinistra; ho invece l’impressione che sia un poco così. So di persone che si sono trovate a disagio entrando nel partito, e questo significa che non si tratta ancora di un partito “aperto”. Si è ancora in una fase di transizione, che non è solo una questione anagrafica: ecco il rischio e il punto debole dei rottamatori».
Ad Arcangelo Zacchetti, iscritto al Pd, non piace il modo troppo provocatorio con cui Renzi si rivolge al segretario nazionale. «Ci vuole maggior rispetto per un Bersani che sta lavorando molto per cambiare le cose anche all’interno del Pd. Mi lascia perplesso il fatto che chi chiede il ricambio sia lo stesso che si propone. E’ giusto dare spazio ai giovani ma bisogna che questo avvenga nei modi e nei tempi giusti, e attraverso un passaggio non violento, altrimenti si rischia di fare danni». Quali sono questi modi e tempi giusti perché non sia una scusa perché non arrivino mai? «Bisogna che i dirigenti in carica sappiano governare il periodo di transizione perché non avvenga in modo traumatico – e quindi elettoralmente penalizzante – ma in modo intelligente cioè senza buttare via quanto invece va ancora bene. Soprattutto abbiamo bisogno di una classe dirigente che sappia creare le condizioni per un positivo ricambio generazionale. A Crema abbiamo l’esempio giusto: Agostino Alloni - vecchia guardia - ha saputo farsi carico in tempi non sospetti, di favorire nel partito l’assunzione di responsabilità da parte di persone nuove e preparate: Stefania Bonaldi ne è la dimostrazione”.
«Ma noi cremaschi siano già un passo più avanti di lui»
Enrico Tupone, direttore di Aibe (Associazione italiana banche estere), ha sempre avuto molta attenzione nei confronti della politica. «Matteo Renzi mi piace, ma non mi convince fino in fondo… Ve bene il ricambio generazionale che lui chiede a gran voce, ma non basta questo per accreditarlo come politico veramente nuovo. Via le vecchie ideologie, affrontare i problemi veri e concreti, non pensare alla politica che duri una vita… Cose giuste, ma da affrontare con maggior solidità di pensiero e di azione». E a Crema? «Se penso ad un politico da rottamare mi viene in mente l’assessore Simone Beretta che a mio parere rappresenta quanto c’era di più deteriore nella vecchia politica della prima repub-
Fabio Bergamaschi, un giovane che ha scelto il Pd sperando che rappresenti un modo nuovo di far politica. «Se non si attua un passaggio generazionale in
non ci sono - salvo qualche lodevole eccezione dovuta più a capacità e impegno personali che non alla capacità di ricambio del partito - esponenti delle nuove generazioni, e non parlo dei ventenni, ma dei trentenni, e dei quarantenni. La capogruppo in Consiglio comunale, Stefania Bonaldi, è l’eccezione che conferma la regola di un partito che purtroppo, nei suoi iscritti, non cresce e non si ricambia. Non c’è nulla di peggio di un atteggiamento passivo e autoreferenziale: così ci si candida al suicidio politico».
tempi giusti, si arriva al conflitto generazionale: è il rischio che stiamo correndo e che si manifesta con Renzi e i suoi come un malessere. Se la provocazione serve a rilanciare idee nuove, e non solo le persone, sono d’accordo con lui: non si può fare un nuovo partito con i vecchi esponenti, e mi sono stancato di sentire giovani idealmente vicini al partito che se ne allontanano a causa dei vecchi dirigenti ancora in ballo: mi riferisco al partito a livello nazionale. Se si vuole salvare il Pd ci vogliono nuovi interpreti dell’attuale fase politica». Anche a Crema la situazione è la stessa? «Se nessuno del Pd a Crema pensa o dice che Cinzia Fontana (senatrice) o Agostino Alloni (consigliere regionale) siano da rottamare, un motivo ci deve essere. Ed il motivo è molto semplice: i “vecchi” esponenti del partito si sono posti intelligentemente il problema di creare le condizioni non di un semplice ricambio, ma di un vero rinnovamento che infatti è in atto: non giovani cooptati o affiliati, quasi a far da schermo al potere inossidabile dei vecchi dirigenti, ma che non esibiscono come merito la carta d’identità ma le loro idee e il loro impegno».
Renato Ancorotti, imprenditore, la politica l’ha vista da vicino come assessore alla Cultura del comune di Crema: se ne è allontanato dando le dimissioni. «Il sindaco di Firenze rappresenta delle grandi ragioni, anche se non credo che occorra sempre rottamare tutto e tutti. Certo la politica è spesso vecchia, e i politici aggrappati alle loro poltrone e questo è profondamente sbagliato (per il Paese) e ingiusto (per le nuove generazioni). Però, perché si abbandonino le vecchie ideologie e non si immagini un impegno politico che duri necessariamente una vita, non basta il solo ricambio generazionale: ci sono giovani già più vecchi di coloro che vogliono mandare a casa. Occorre un progetto di rinnovamento ideale e di maggiore sobrietà della politica, per rottamare quanto di deteriore c’era e ancora c’è nella politica italiana». Rottamare la politica a Crema? «Certamente, soprattutto nel centrodestra dove addirittura si mantiene la vecchia consuetudine dei doppi e tripli incarichi politici: al riguardo non ho più parole. Nel centrosinistra qualcosa si muove: Stefania Bonaldi come Renzi? E’ presto per dirlo, ma me lo auguro. Svecchiare e sburocratizzare, sono due parole d’ordine importanti e in attesa che più di uno le faccia proprie, a Roma come a Crema.”
«La provocazione giusta del sindaco di Firenze»
Claudio Bettinelli architetto - già assessore all’Urbanistica nella prima giunta Ceravolo - vede bene ogni iniziativa di rinnovamento del Pd e quindi anche l’iniziativa di Renzi. «Non parrebbe il momento più opportuno per parlare di cambiamento data la situazione di pesante crisi del Paese, invece è proprio nei momenti difficili che si deve avere il coraggio di cambiare: non ci porteranno fuori dalle difficoltà quelli che ne sono stati la causa. Soprattutto bisogna evitare che ci siano politici che vivono di politica, che sono nati nella politica, perché avranno sempre la priorità di mantenere se stessi e i loro privilegi. Chi vive di politica faccia il funzionario di partito e non si occupi direttamente delle istituzioni». E come vede la situazione a Crema? «Stefania Bonaldi è un poco “il Renzi de noaltri” - direbbero a Roma - se non si farà prendere da logiche politiche vecchie. Ho apprezzato il gesto di Agostino Alloni che avrebbe potuto candidarsi alla “primarie” per correre da sindaco, e che invece ha fatto un passo indietro». Gianni Dossena, già sindacalista Cgil, apprezza l’iniziativa tenutasi alla «Leopolda» di Firenze. «Intanto perché Matteo Renzi da amministratore è uomo di concretezza e del fare; poi perché delle nuove generazioni abbiamo comunque bisogno pur scontando qualche errore veniale; in terzo luogo perché lui stesso riconosce l’importanza della organizzazione in partiti, solo chiede che cambino le modalità delle scelte delle persone con meno clientelismo e più meritocrazia». E per Crema? «A Crema l’organizzazione del Pd in Circoli è in fase di trasformazione non ancora compiuta: il passaggio dalla vecchia “federazione” alla nuova impostazione operativa stenta a compiersi, anche se qualche segnale di novità pare arrivare finalmente». Quale? «La candidatura di una donna per le primarie è un sintomo positivo, è un segnale importante di novità. E poi si tratta di una persona capace e determinata che saprà certo scegliere una squadra di persone all’altezza del difficile compito che attende la nuova amministrazione di Crema nei prossimi anni».
«Un segno positivo la candidatura a Gianbattista Bonizzi , esperto di imprenditoriali- Crema di una donna» tà, è un iscritto di lungo corso al Pd. «Quella di Renzi è una giusta provocazione; i vecchi della politica non fanno crescere né nuovi impegni né nuove passioni. Un gruppo dirigente è tale se è capace di far crescere nuovi dirigenti, altrimenti fallisce in quanto c’è di più importante e necessario: la continuità di un’impresa come di un partito. Un vero rinnovamento di idee e di dirigenti mi pare che da tempo non avvenga più né a Roma né a Crema. Gli iscritti del Pd sono vecchi,
Crema
Venerdì 4 Novembre 2011
Chi comanda nell’Udc in città? Trespidi
Governerà d’intesa con il comitato cittadino del partito. Una verifica nella maggioranza
I
l sindaco Bruno Bruttomesso era stato chiaro: «Nell’Udc a Crema comanda Luciano Capetti o Martino Boschiroli?» C’era stato, infatti, uno strappo nella maggioranza di centrodestra in consiglio comunale a Crema annunciato da Martino Boschiroli capogruppo Udc: «Il mio partito si riprende la propria autonomia; il sindaco per le decisioni importanti consulta tutti meno che noi». Poi l’assessore Luciano Capetti, in quota all’ Udc, aveva dichiarato che non intendeva dimettersi dalla giunta, il sindaco si era affrettato a confermare la propria attenzione al partito di centro, lo stesso Martino Boschiroli aveva lasciato intendere che in caso di “mea culpa” da parte del sindaco, l’Udc avrebbe potuto di nuovo dare il proprio assenso a quanto resta ancora da realizzare del programma elettorale. La domanda del sindaco non poteva essere posta che nelle mani di Giuseppe Trespidi, segretario provinciale Udc che conferma: «Superiamo ogni possibile personalismo: il referente autorevole per l’Udc è il segretario provinciale, anche a Crema, naturalmente d’intesa con il comitato cittadino». Tutto risolto? «Ri-
Martino Boschiroli
Luciano Capetti
solto no» afferma Trespidi, dopo un incontro chiarificatore col sindaco di Crema, «però ci siamo intesi almeno su due questioni di fondo: la prima è che il sindaco ci ha dichiarato che intende andare avanti fino a fine mandato - con gli ultimi avvenimenti qualche dubbio l’avevamo avuto; la seconda è che finalmente Bruttomesso ha compreso che tocca a lui in prima persona verificare le opinioni e gli accordi con i partiti e i consiglieri che compongono la sua maggioranza - è questa una questione che il sindaco non può lasciare nelle mani degli stessi partiti, tanto meno del partito maggiore». Allora adesso che succede? «Il
Giuseppe Trespidi
sindaco si è impegnato a convocare una verifica politica nei prossimi giorni per fare il punto sulle questioni che dovranno o potranno essere affrontate nei rimanenti sei mesi di questa amministrazione. Tutti i partiti della maggioranza originaria di centrodestra dovranno essere convocati e sentiti; se poi qualcuno non rispondesse all’invito - leggi la Lega - si tratterebbe di una scelta del tutto autonoma». Anche il sindaco sembra essere uscito dall’incontro con l’Udc un poco rinfrancato. «Con una maggioranza che spesso va per i fatti suoi» dice Bruttomesso, «non si è mai certi di nulla. Volevo soprattutto sapere chi
fosse il vero referente con il Comune per l’ Udc e adesso lo so, mentre prima non sapevo come barcamenarmi fra Capetti e Boschiroli». Allora avanti con questa coalizione fino alla fine? «Personalmente avrei già lasciato il campo libero da tempo; se non l’ho fatto è per rispetto ai cittadini che non si meritano un commissariamento della città. Quindi andiamo avanti». In che modo? «Primo passaggio una nuova verifica della tenuta della maggioranza: entro 15 giorni - visto che i partiti non lo fanno - convocherò i partiti del centrodestra per una ricognizione su quelle poche decisioni che il poco tempo che ci rimane ci consentono: l’accordo di programma sulla Cittadella dell’anziano, la conferma in consiglio comunale della scelta da me già compiuta della NewCo la nuova società per la gestione dei rifiuti, il tema della nuova gestione del servizio idrico, e poco altro». Rimarrebbe il progetto del sovrappasso alla ferrovia in viale S. Maria. «Non è scontato che arrivi in consiglio comunale; certo una risposta al privato che ha presentato il progetto è doverosa, ma dubito che potrà darla questa maggioranza». Tiziano Guerini
Lega, nessuna congiura contro Barbati: ecco cosa vuole il Carroccio
Nessuna rivolta leghista contro Barbati, ma una richiesta. «Chiederemo a Corrado Bonoldi, presidente di Scrp, di poter interloquire con i vertici della Società nella stesura del bando di gara per la scelta del partner che dovrà detenere il 49% della NewCo, la nuova società di gesione dei rifiuti». Questa esigenza, uscita dalla riunione della Lega dello scorso mercoledì, è la prova che la vera contesa fra i partiti non è sul tipo di società da realizzare per la gestione della raccolta e smaltimento dei rifiuti, ma su chi condurrà le trattative e farà la scelta conclusiva della società partner.
Le due segreterie provinciali della Lega di Cremona e di Crema con i sindaci di riferimento si sono incontrati per definire un atteggiamento comune circa il proseguo della vicenda della creazione della nuova società dei rifiuti. I sindaci del Carroccio si erano già pronunciati in assemblea a favore della NewCo cosidetta “pesante” cioè quella in cui Scrp assumerà non solo compiti di indirizzo e di controllo ma anche più propriamente gestionali, accelerando un percorso che il segretario Angelo Barbati avrebbe voluto più riflessivo e maggiormente motivato.
L’altro aspetto dell’incontro riguardava un’intesa più stretta da ricercare fra la realtà politica e amministrativa leghista cremasca e quella cremonese a cui fanno riferimento due comuni importanti - Soncino e Castelleone - che partecipano all’assemblea di Scrp ma che politicamente fanno riferimento alla segreteria cremonese. Il documento conclusivo dell’incontro verrà steso prossimamente e definirà il pensiero della Lega su una questione che potrebbe diventare dirompente in alcune realtà comunali - ad esempio Crema - dove la scelta della nuova NewCo dovrà essere discussa e votata.
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«WEEK-END DEL GUSTO»
Gastronomia e cultura, appuntamento a Crema
Domenica, la visita guidata alla ricerca degli «insoliti itinerari», percorso tra vicoli e palazzi Il prossimo week-end appuntamento a Crema (sabato 5 e domenica 6 novembre): ospitalità, intrattenimento e folclore, gastronomia e cultura i protagonisti dell’appuntamento a Crema per il week-end dedicato ai sapori e ai prodotti tipici locali. L’Associazione Strada del Gusto Cremonese, infatti, aderendo alla misura 313 «Incentivazione delle attività turistiche» all’interno di una progettualità comunitaria, ha calendarizzato, fino alla fine del 2011, una serie di iniziative turistiche e culturali, per rendere maggiormente attrattivo il territorio e la cultura gastronomica Saranno, pertanto, offerti pacchetti turistici (promossi dall’Associazione Strada del Gusto Cremonese con l’Agenzia Viaggi Nobile) che prevedono una permanenza sul territorio per due giorni (una notte in albergo) con visita alla città ed al territorio (toc-
cando Pandino, Soncino, Palazzo Pignano, etc.) al costo di 100 euro a persona, oltre a visite organizzate ai vari luoghi artistici, di culto ed ambientali. Inoltre, domenica 6 novembre a Crema, con ritrovo alle ore 16 davanti agli uffici I.A.T-Pro Loco in piazza Duomo n. 22, vi sarà una visita guidata gratuita alla ricerca di “insoliti itinerari a Crema” ovvero una passeggiata alla scoperta della storia e dei monumenti della città. L’Associazione guide turistiche «Il Ghiro» condurrà i turisti alla visita del centro storico di Crema, con un percorso che si snoderà tra vicoli e palazzi alla ricerca di curiosità e bellezze di uno spicchio di Venezia in Lombardia. A seguire possibilità, a pagamento, di aperitivo oppure di degustazione di piatti tipici in ristoranti aderenti all’Associazione Strada del gusto cremonese.
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Venerdì 4 Novembre 2011
ANNIVERSARIO DELLA VITTORIA
Domenica a Trigolo e Fiesco si celebrerà il 4 Novembre
Domenica 6 novembre, a Fiesco, la celebrazione della Festa dell'Unità nazionale e delle Forze armate prevede alle ore 10.30 la celebrazione della santa messa in chiesa parrocchiale a suffragio di tutti i caduti. Al termine si formerà il corteo, preceduto dal Corpo bandistico «Giuseppe Anelli» di Trigolo diretto dal maestro Vittorio Zanibelli, che raggiungerà le scuole elementari dove, davanti al monumento ai Caduti di tutte le guerre, il sindaco Giuseppe Piacentini e il presidente della locale Sezione combattenti, reduci e simpatizzanti terranno i discorsi commemorativi. Al termine della cerimonia seguirà il tradizionale «rancio combattentistico». La locale Sezione combattenti, reduci e simpatizzanti celebrerà domenica 6 novembre, anche a Trigolo, la commemorazione dell’anniversario della fine della Prima guerra mondiale e la giornata delle Forze armate. Alle ore 9,30, dopo l’alzabandiera in piazza del Comune, la deposizione della corona al monumento ai Caduti ed alla lapide del soldato Giovanni Marcarini caduto nella presa di Gaeta nel 1861, il sindaco Christian Sacchetti terrà il discorso commemorativo per ricordare i caduti di tutte le guerre e per sottolineare il valore della pace, quindi il corteo preceduto dal corpo bandistico «Giuseppe Anelli» di Trigolo diretto dal maestro Vittorio Zanibelli, raggiungerà le scuole elementari, dedicate al capitano degli Alpini medaglia d’oro Luciano Bertolotti, per la deposizione di una corona d’alloro e poi il Cimitero per deporre fiori alle lapidi che ricordano i caduti di tutte le guerre. Al ritorno la cerimonia si concluderà, alle ore 10.30, in chiesa parrocchiale con la santa messa a suffragio di tutti i caduti alla quale farà seguito il tradizionale “rancio combattentistico”.
Crema
Le luminarie per il Natale in città Costo complessivo: 40/50mila euro U
n Natale più “illuminato” a Crema grazie alla collaborazione tra le associazioni e i commercianti. La decisione di condividere il progetto per le luminarie natalizie in città è stata presa nell’incontro auspicato anche dall’assessore al Commercio Maurizio Borghetti e tenutosi presso il comune di Crema. Lo comunicano i vertici delle tre associazioni di categoria: Berlino Tazza, presidente di Asvicom Cremona, Ernesto Fervari, presidente di Confesercenti e Antonio Zaninelli, presidente di Ascom Crema. Il mondo del commercio cremasco spinge responsabilmente, di nuovo, sulla concertazione.
Sulla scorta del successo di precedenti progetti condivisi, quale ad esempio il Distretto urbano del commercio di Crema, tutte le as-
sociazioni datoriali hanno dato, ancora una volta, il consenso a mettere da parte lo spirito di concorrenza in un’ottica di fattiva e reale collaborazione a favore dei commercianti. E’ stato immediatamente costituito un tavolo tecnico per pianificare un progetto prestigioso che porterà all’allestimento delle luminarie per il Natale in città. Il centro storico ancora una volta sarà la cornice ideale per gli acquisti nel periodo natalizio. La filosofia che caratterizzerà l’allestimento e la coreografia delle luminarie sarà quella della condivisione. In ogni ipotesi di lavoro la parola definitiva verrà data dai diretti interessati: i commercianti. Nei prossimi giorni verrà chiesto loro di scegliere le “coreografie”
dei filari e la tipologia di luce che scalderà le vie del centro. Il costo complessivo del progetto viene stimato in circa 40.000/50.000 euro. Le associazioni attiveranno politiche di fund raising per far sì che il costo delle luminarie gravi il meno possibile sui commercianti che già stanno subendo la contrazione dei consumi che caratterizza gli ultimi anni. La Camera di Commercio ha dato, ancora una volta, il buon esempio stanziando già 10.000 euro. Si cercherà di sensibilizzare altri attori pubblici e privati ai quali si chiede fin d’ora la massima collaborazione per la buona riuscita dell’iniziativa puntando anche sul coinvolgimento delle associazioni di categoria artigiane.
Poli madignanese: 80 premiati Notte da brivido per 90 bimbi
Si è concluso martedì 1° novembre a Gerre de' Caprioli la stagione 2011 per gli amatori della Polisportiva Madignanese, dopo una lunga e impegnativa stagione che ha visto le maglie della compagine madignanese in giro per mezza Italia. Martedì andrà in scena l'ultima gara del 1° «Circuito dei 3 fiumi» (Serio, Oglio, Po), con il 5° parco del Po del Morbasco , organizzato dagli amici del Club Ciclistico Cremonese che andrà a definire la classifica generale del circuito di manifestazione organizzate,
oltre che dallo stesso Club Ciclistico Cremonese, anche dalla Polisportiva Madignanese, SuperBici Scotti e MTB Cignone. Le premiazioni finali verranno fatte sabato 3 dicembre dalle ore 18,30 presso la palestra di Madignano dove i premiati saranno circa 80 unitamente alle loro società; nell'occasione di questa festa ci sarà un ottimo rinfresco dove gli amici della MTB sperano di portare volti conosciuti delle 2 ruote e gli amministratori dei comuni dove il circuito si è svolto. (A.B.)
Grande successo per l'iniziativa della Commissione Biblioteca di domenica 30 ottobre a Offanengo. La serata, denominata «Una notte da brrr...ivido», ha portato in biblioteca ben 90 bambini, accompagnati dai genitori. L'animazione curata da Margherita Giacobbi ha coinvolto i partecipanti in letture e giochi dedicati alla notte delle streghe e non è mancata la tradizionale distribuzione di dolcetti. Molti dei bambini si sono presentati in costume a tema.
Speciale Edilizia
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Il risparmio si accompagna all’ecosostenibilità
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Venerdì 4 Novembre 2011
Alimentare l’impianto termico con la stufa: i vantaggi
l centro delle discussioni relative all'edilizia e al consumo energetico vi sono, accanto ai materiali di realizzazione, gli impianti di riscaldamento, che possono influire direttamente sulla valutazione della classe energetica dell'edificio, concorrendo a stabilirne il valore di mercato e la spesa relativa al consumo energetico annuale. Progettare impianti di ultima generazione, soprattutto in case un po' datate, non sempre è possibile, eppure migliorie e modifiche sono alla portata di qualsiasi edificio. Migliorare l'impianto di riscaldamento è possibile, anche con interventi successivi alla prima realizzazione: occorre però valutare attentamente le modalità di intervento. Tra le modifiche meno costose e allo stesso tempo più efficaci vi è l'inserimento,
nell'ambiente domestico, di una stufa, che può essere alimentata a pellet o a legna. A seconda della casa, delle sue caratteristiche e delle sue dimensioni, anche il tipo di stufa e il suo posizionamento possono variare notevolmente: la missione primaria è quella di individuare non il sistema in assoluto più efficace, ma quello più congeniale al tipo di abitazione preso in esame. Le stufe possono infatti variare notevolmente per dimensioni e potenza, rivelando anche caratteristiche peculiari in base al tipo di rivestimento scelto: a lenta dispersione, per garantire temperature ottimali anche a lungo dopo lo spegnimento, oppure a rapido rilascio, affinché raggiunga in breve tempo la temperatura desiderata. Le moderne stufe permettono inoltre di soddisfare qualsiasi esigenza estetica, integrandosi
alla perfezione sia in ambienti classici e tradizionali, sia in luoghi all'insegna del design. Passi da gigante sono stati fatti anche dalla tecnologia: impostare la temperatura, l'orario di accensione e spegnimento, il comando a distanza sono ormai all'ordine del giorno. Sempre più efficiente, la stufa si trova con crescente frequenza nelle case italiane anche nei panni di principale sistema di riscaldamento. Ciò è possibile non solo per le piccole abitazioni, ma anche per le case di ampie dimensioni, grazie al collegamento della stufa all'impianto di riscaldamento. Soluzione ideale per migliorare le prestazioni di un impianto già esistente, la stufa può essere collegata all'impianto funzionando come caldaia, in grado di riscaldare l'acqua per l'intera abitazione e di produrre il calore necessario, convogliato nelle singole stanze grazie alla presenza dei termosifoni o tramite condotti e bocchettoni che portano l'aria calda direttamente nei singoli vani. In questo modo, il sistema di produzione di calore per l'intero edificio sarà non soltanto più economico, ma anche più ecologico: una soluzione ideale per migliorare impianti datati senza intervenire in maniera troppo radicale. In alternativa, sono particolarmente diffusi impianti che mostrano sistemi misti, studiati su misura per l'abitazione che li ospita. La riduzione dell'impatto ambientale e il risparmio economico si fondono così con il vantaggio estetico offerto dalla stufa, non più da nascondere come la tradizionale caldaia, ma da sfoggiare al centro della stanza come elemento di arredo elegante e ricco di fascino. Martina Pugno
Le precauzioni da adottare per una stufa sicura Tra i vantaggi offerti dalle moderne stufe vi è quello della riduzione delle operazioni di manutenzione necessarie alla sicurezza e al corretto funzionamento. Tuttavia, alcune accortezze restano indispensabili: su tutte, la possibilità di inserire la stufa all'interno di un ambiente ben areato, che possa garantire il corretto ricambio d'ossigeno. La canna fumaria deve essere mantenuta pulita tramite interventi periodici che assicurino l'assenza di ostruzioni e la possibilità per i fumi di defluire agilmente verso l'esterno, senza disperdesi nell'ambiente domestico. Anche il vetro della stufa deve essere mantenuto pulito, per non subire danni estetici, mentre il cassetto per la cenere deve essere regolarmente svuotato, così come il piano di combustio-
ne. Non è necessario, però, che esso venga totalmente ripulito: un sottile fondo di cenere permette una migliore e più agile combustione. Soprattutto in caso di antichi modelli, è bene posizionare la stufa a leggera distanza da mura e pareti, per evitare che il calore eccessivo provochi danni; allo stesso modo, la stufa non dovrebbe poggiare direttamente sul pavimento ma essere provvista di uno strato in materiale isolante. Ogni stufa, infine, presenta caratteristiche proprie che corrispondono alla necessità di specifiche operazioni di manutenzioni e messa in sicurezza: meglio essere rigorosi nel rispetto di tali avvertenze, per poter garantire la totale sicurezza della stufa e il corretto funzionamento dell'impianto.
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Edilizia
Venerdì 4 Novembre 2011
Isolamento termico e qualità dei materiali
Case passive per riuscire a ridurre i consumi e migliorare l’impatto ambientale: il futuro dell’edilizia
La certificazione energetica
La classificazione degli edifici secondo categorie di classe energetica permette di definire il livello di ecosostenibilità dei singoli edifici, nonché la quantità di consumo energetico che essi, mediamente, richiedono. La certificazione prevede una sezione per la classe di isolamento termico ed una per la qualità dell’impiantistica ad alta efficienza energetica. Tale classificazione si rivela un importante strumento di informazione per l'acquirente, che può in questo modo avere a propria disposizione un sistema di valutazione dell'efficienza dell'abitazione, con un più chiaro quadro anche del valore di mercato, direttamente proporzionale alla capacità dell'edificio di ridurre i consumi e l'impatto ambientale. Come tale, a garanzia della sua attendibilità, la certificazione energetica dovrà essere rilasciata da esperti o organismi terzi estranei alla proprietà, dei quale dovranno essere garantiti la qualificazione e l'indipendenza. Ottenuta la certificazione, viene rilasciata la targhetta energetica da esporre sulla facciata degli edifici a basso consumo energetico in classe B, A e passivi come segno tangibile e riconoscibile della classe energetica di appartenenza. Al livello più basso si trovano gli edifici a classe energetica G, mentre le migliori risultano le abitazioni di classe energetica A e le case passive. La suddivisione avviene in base alla quantità di energia consumata nel corso di un anno, ed indicano pertanto il risparmio economico a vantaggio dell'acquirente: per questo, è possibile che il valore di mercato di edifici o abitazioni delle stesse dimensioni vari anche notevolmente.
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el corso degli ultimi anni l'edilizia ha cambiato volto in maniera sempre più radicale, combattendo le difficoltà attuali del settore attraverso un'accresciuta attenzione nei confronti della qualità delle costruzioni realizzate, con particolare interesse verso le tematiche legate all'ecosostenibilità e all'impatto ambientale. Mentre un'accentuata attenzione viene rivolta nei confronti del riciclo e dello smaltimento dei rifiuti legati all'edilizia, cresce anche l'interesse nell'individuare i materiali in grado di offrire le maggiori prestazioni, combinate con il minor impatto ambientale. I risultati di questa tendenza si riflettono direttamente sulla qualità degli edifici realizzati, che potranno garantire in questo modo non soltanto il facile smaltimento degli scarti di lavorazione, ma anche notevoli risparmi, nel tempo, relativamente al consumo energetico. La bioedilizia mira infatti a ridurre i consumi energetici tramite l'utilizzo di materiali altamente isolanti e in grado di ridurre al minimo la dispersione verso l'ambiente esterno, che negli edifici di vecchia data costituisce una delle prin-
cipali cause di consumi, e dunque costi, elevati. Per fare questo, è necessario prendere in considerazione tutti i fattori legati alla costruzione di un edificio, dalla struttura portante sino ai materiali di rivestimento. Accanto alle proprietà fisiche e tecniche, tra i parametri presi in esame dalla bioedilizia vi è, come detto, la possibilità di smaltimento del materiale, ma anche la sua provenienza, per ridurre il più possibile i trasporti, in modo tale da evitarne l'ef-
fetto inquinante. A trainare il settore dell'edilizia fuori dal periodo di crisi che sta attraversando in questo momento, dunque, pare essere proprio l'attenzione verso la qualità e lo studio dei materiali in relazione all'ambiente circostante. Proprio l'isolamento termico è al centro della realizzazione della casa passiva: un'abitazione studiata per sfruttare al meglio le fonti di energia passiva, riducendo così enormemente il bisogno e il
consumo di energia proveniente da altre fonti ed appositamente prodotta. Radiazione solare, calore prodotto dalle persone, inerzia termica sono tra le parole d'ordine che fanno della casa passiva un'abitazione in grado di offrire notevole risparmio a chi la abita. Per sfruttare al meglio queste fonti di energia passiva, la casa deve presentare determinati requisiti relativi alla forma, all'esposizione, agli impianti e, su tutto, ai materiali, che ancora una volta si rivelano chiave di svolta per garantire l'isolamento termico necessario ad abbattere la dispersione energetica. Attualmente, la realizzazione di case passive necessita ancora di miglioramenti, soprattutto per quanto riguarda l'adattabilità ai climi temperati. Tuttavia, la diffusione è in crescita ed è chiaro specchio della direzione futura dell'intero settore edilizio, sempre più orientato verso, da un lato, la riduzione dei consumi e della dispersione energetica, e, dall'altro, verso la produzione autonoma dell'energia necessaria al mantenimento dell'intera abitazione. Tutto ciò con rinnovata attenzione nei confronti dell'ambiente circostante. . Martina Pugno
Speciale Edilizia
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In base agli impianti, si possono decidere le diverse destinazioni dell’energia prodotta
Fotovoltaico e nuove normative I
l modo migliore per rispettare il nostro pianeta senza “rubare” preziose risorse alle future generazioni è investire nello “sviluppo sostenibile”, uno dei problemi più importanti che il mondo si sta trovando ad affrontare in questi anni. Siccome il sistema energetico italiano è basato su un ampio ricorso a fonti energetiche fossili, questo fatto determinerà l’esaurimento di tali
combustibili oltre che la variabilità dei loro prezzi: ecco perché scegliere di installare un impianto fotovoltaico ad energia solare potrebbe risolvere i problemi nei quali il nostro pianeta potrebbe incorrere tra pochissimo tempo. Un impianto fotovoltaico serve praticamente a convertire l’energia solare in energia elettrica grazie all’utilizzo di materiali semi-conduttori, come ad esempio il silicio, un elemento molto comune sulla Terra. I moduli che costituiscono i siste-
mi fotovoltaici hanno potenze comprese tra 160 Wp e 220 Wp e collegandosi per formare unità di potenza maggiore (stringhe) possono soddisfare qualunque fabbisogno elettrico, come ad esempio quello di un edificio industriale. La prestazione di un impianto dipende da molti fattori, tra cui la radiazione solare complessivamente raccolta dai moduli fotovoltaici (variabile a seconda di latitudini e superfici coinvolte) e le condi-
zioni atmosferiche, tra cui la temperatura. A seconda di queste variabili è possibile stimare la producibilità annua dell’impianto ed il conseguente risparmio energetico derivante dal suo utilizzo. Durante il giorno l’impianto fotovoltaico produce energia, con uno scambio attraverso la rete elettrica nel caso in cui l’energia creata dall’impianto sia maggiore o minore di quella necessaria a mantenere l’edificio. Durante le ore notturne invece, siccome non viene prodotta
energia a causa dell’assenza di luce, la richiesta di eventuale energia viene interamente soddisfatta dalla rete elettrica locale. Inoltre, a seconda della dimensione dell’impianto che si sceglie di installare, si possono decidere le diverse destinazioni dell’energia prodotta: che l’impianto abbia potenza minore, oppure maggiore di 200 kWp, il proprietario può stabilire se vendere energia elettrica prodotta sul libero mercato (a clienti o alla borsa elettrica), oppure al gestore di rete a cui il proprio impianto è collegato, infine può usufruire del “servizio di scambio sul posto”. Nel 2011 sono stati definiti i criteri per l’incentivazione dell’energia prodotta da impianti solari fotovoltaici. A differenza del passato, in cui esse avvenivano mediante l’assegnazione di somme a fondo perduto grazie alle quali il privato poteva limitare il capitale investito, oggi viene utilizzato il “Conto energia”, cioè un finanziamento in conto esercizio, che non prevede facilitazioni da parte dello Stato. Il principio che mette in moto
questo meccanismo consiste nell’incentivazione della produzione elettrica, e non nell’investimento necessario per ottenerla: il proprietario dell’impianto fotovoltaico percepisce somme in modo continuativo, a cadenza mensile, per i primi 20 anni di vita dell’impianto. Le tariffe stabilite dal D.M. 5 maggio 2011 si possono aggiungere ai ricavi derivati dalla vendita dell’energia elettrica prodotta o ai risparmi conseguiti sulla bolletta elettrica. Quindi, il risparmio sui costi di acquisto dell’energia e la tariffa incentivante riconosciuta dal GSE (Gestore del sistema elettrico) su tutta la produzione di energia per 20 anni, consentono a chi investe di sostenersi finanziariamente. Infine, per chi volesse intraprendere questo tipo di attività aiutando la diffusione del risparmio energetico e salvaguardando la vita del nostro pianeta, può rivolgersi a qualsiasi istituto di credito, che solitamente copre l’investimento iniziale anche fino al 100% dell’importo di cui disporre. Mara Guzzon
Serramenti: come mantenere intatte porte e finestre La manutenzione di infissi e serramenti è molto importante per la cura della propria abitazione, e soprattutto per garantire l’efficienza dell’isolamento termico. Essi sono in continuo contatto con agenti atmosferici quali freddo, pioggia, gelo e smog, che aggrediscono i materiali di cui sono fatti. La prima cosa da fare per mantenere più a lungo il ciclo vitale di questi elementi è verificare il buono stato degli elementi meccanici, cioè maniglie e cardini, che dovrebbero essere lubrificati almeno una volta all’anno. In secondo luogo è importante mantenere pulite le finestre: sia vetri che telai vanno liberati da polvere e smog che si depositano giorno dopo giorno sulle loro superfici. Non sono indispensabili detergenti specifici per compiere queste utilissime e semplici operazioni; anche con acqua e sapone si ottengono risultati ottimi senza rischiare di rovinare le protezioni superficiali come avviene utilizzando ammoniaca o alcool.
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Venerdì 4 Novembre 2011
Le porte Blindate
Speciale Edilizia
Sicurezza: come avere una casa o un’azienda a prova di ladro
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Sicuramente gli impianti d’allarme per aumentare la propria efficienza devono essere supportati da serrature sicure di porte e porte-finestre. Le porte blindate ad esempio sono a prova di qualsiasi intrusione indesiderata, ecco le principali serrature esistenti per questo tipo di porte: - Serratura a cilindro europeo: un cilindro permette la chiusura senza l’utilizzo della chiave. - Serratura a omega: utilizza un silenzioso ed efficace sistema ad ingranaggi. - Serratura doppia mappa ricifrabile: chiave con denti opposti irregolari difficilmente manipolabili e possibilità di cambiare la chiave un certo numero di volte l’anno. - Serratura doppia mappa: chiave con denti opposti irregolari. - Serratura a pistoni motorizzati: i pistoni escono in automatico appena si accosta la porta al telaio, con una serratura elettronica a controllo digitale. Tutte queste serratura altamente tecnologiche offrono un grande aiuto nel garantire sicurezza e tranquillità a chi le utilizza.
utti noi desideriamo vivere in un’abitazione che garantisca la nostra sicurezza e quella dei nostri familiari. La necessità di proteggere tutto ciò che viene accumulato durante gli anni - come i beni materiali o il denaro custoditi presso le abitazioni - nasce dalle frequenti notizie di furti e rapine, che troppo spesso turbano la tranquillità domestica e le attività commerciali delle persone. Per eludere questi eventi sgraditi, gli antifurto di ultima generazione disponibili in una vasta gamma di modelli che variano a seconda dei bisogni di ognuno, sembrano essere la soluzione più adatta: esistono principalmente tre categorie di sistemi di allarme: • Senza fili: funzionano tramite radio, non sono collegati da cavi elettrici, vengono attivati tramite telecomando o tastiera e vanno installati senza realizzare opere murarie.
• Sistema cablato: collegati tra loro con cavi elettrici, vanno inseriti sottotraccia per non essere visibili quindi sono consigliati in fase di ristrutturazione. • Sistema misto: alcuni componenti sono collegati grazie a cavi elettrici, gli altri funzionano a onde radio. Prima di decidere tra queste tre tipologie di dispositivi, è meglio accertarsi su quale sia la più adatta per la propria casa, oltre che informarsi su costi ed efficienza dell’impianto che si andrà ad installare. Gli antifurto lavorano utilizzando dei sensori che percepiscono i movimenti inviando segnali elettrici alla centrale. A seconda della qualità dell’impianto si hanno più o meno funzioni. Gli impianti di base si attivano anche in seguito a rumori forti come vibrazioni o aperture e chiusure forzate attivano il sistema, oltre che la presenza non prevista di animali. Questi impianti, che sono anche i più diffusi, sono chiamati “filari”, poiché
funzionano mediante apparecchiature collegate tra loro mediante cavi elettrici. Normalmente il sistema è costituito da una centrale elettronica di controllo manovrata dall’utente attraverso telecomando o tastiera. Gli organi sensori per rilevare la presenza di eventuali intrusi sono collegati alla centralina dell’antifurto: in caso di allarme la centralina attiva le azioni per cui è stata programmata, come ad esempio sirene, avvisatori telefonici automatici o accensione di luci. Salendo livello per tipologia e disponibilità economica, esistono anche sensori a infrarossi per zone esterne, che permettono di ottenere una protezione della massima affidabilità.. A questi si uniscono mini-barriere a infrarossi per finestre o portefinestre: tutti questi dispositivi funzionano grazie a due sensori che lavorano in parallelo e sono in grado di di-
stinguere i falsi allarmi provocati da piccoli animali o maltempo. I rilevatori da esterno sono sistemi ottimali per la protezione di balconi, terrazzi e perimetri esterni di ville, ma anche per zone esterne di aziende o attività estese. Infatti, dove non è possibile utilizzare le apparecchiature collegate da fili, si possono adottare sistemi di sicurezza senza fili, che funzionano usando onde radio, oppure sistemi misti che utilizzano sia le onde radio che i fili. Infine, per realtà di questo tipo è indispensabile disporre di un ampio sistema di video-sorveglianza, che assicurerà una protezione continuativa e completa. I sistemi di video-controllo realizzati mediante telecamere a circuito chiuso infatti, permettono ad un operatore di tenere sorvegliate molte aree in un unico momento. Mara Guzzon
Cultura&Spettacoli
Il 7 e l’8 novembre è possibile sottoscrivere l’abbonamento Happy days Il musical
Con Happy days - Il musical si alza il sipario sulla prosa
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di Federica Ermete
al 7 al 18 novembre è possibile sottoscrivere nuovi abbonamenti per la stagione di prosa 2011-2012 del Teatro Ponchielli che, come di consueto, presenta un doppio cartellone: classico e DiversaMente. L’inaugurazione è affidata ad uno spettacolo d’evasione: “Happy days – Il musical”, la nuova produzione della Compagnia della Rancia, che ha come parola chiave il “divertimento”. E’ indubbiamente un classico “Le bugie con le gambe lunghe” di Eduardo De Filippo. Il figlio Luca, con la sua compagnia, porta a Cremona questa commedia sul tema della verità e della menzogna, in cui la vena amara, che scorre in sottofondo alla comicità, si accentua col proce-
dere dell’azione. Felice e atteso ritorno è quello di Enzo Vetrano e Stefano Randisi che si esibiscono in “L’uomo, la bestia e la virtù” di Pirandello, grottesca commedia incentrata su una situazione al limite del possibile. I Teatridithalia di Ferdinando Bruni ed Elio De Capitani firmano, invece, la regia dello shakespeariano “Racconto d’inverno”, in cui la gelosia malata di un re, mischiata al suo potere, creano una vera e propria catastrofe pubblica. Chiude la stagione “L’Avaro” di Molière per la regia di Arturo Cirillo. In cartellone ci sono anche testi meno classici, ma interpretati da grandi nomi quali Marco Paolini nel suo “Itis Galileo”, spettacolo in cui il pubblico è chiamato ad una sorta di dialogo-ragionamento col protagonista. Il carismatico Franco Branciaroli interpreta “Servo di scena” di Ronald Harwood; pièce
che affronta, ironicamente, le vicende rocambolesche di una precaria compagnia di provincia e di un grande attore al tramonto. Nel filone DiversaMente rientrano: “Favola – C’era una volta una bambina e dico c’era perché ora non c’è più”, divertentissimo ma anche amaro testo sull’esaltazione dell’amore oltre le convenzioni scritto e interpretato da Filippo Timi; l’intensa messinscena di “Blackbird”, storia di un legame malato scritta da David Harrower e interpretata da Massimo Popolizio e Anna Della Ros; infine “Tutto su mia madre”, per la regia di Leo Muscato e con Elisabetta Pozzi e Eva Robbins. Svago assicurato il 26 dicembre con l’inossidabile Corrado Abbati e “Il paese dei campanelli” e lo spumeggiante “Can Can” per Capodanno. Per tutti, il 6 gennaio, la favola in musica “Aladin”.
In esposizione gli scatti del Gruppo fotografico cremonese
Mostra per celebrare i 60 anni
Per festeggiare i sessant’anni di attività, il Gruppo fotografico cremonese, Benemerito della fotografia italiana (Bfi), ha organizzato una mostra, inaugurata sabato 22 ottobre scorso e visitabile fino a domenica 6 novembre, nelle sale espositive dell’Adafa (via Palestro 32 al 1° piano). Sono esposti gli scatti i cui autori sono sia soci attuali, ma anche soci ormai scomparsi o non più iscritti al gruppo. I temi dei vari “clic” sono vari: si va, infatti, dai viaggi ai ritratti e si tratta sia di foto recenti che di scatti piuttosto datati. Per
scoprire le lontane origini del Circolo fotografico più longevo della provincia di Cremona, in occasione dell’apertura della mostra, Roberto Caccialanza, presidente del Gfc e studioso
della fotografia cremonese, ha tenuto una conferenza dal titolo “Il Gruppo fotografico cremonese: una storia lunga 60 anni… anzi, 106”. Ingresso libero dalle ore 17 alle 19.
Venerdì 4 Novembre 2011
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Da sabato 5 novembre per la nuova stagione
Ponchielli, disponibili i biglietti per i concerti
Da sabato 5 novembre, è possibile acquistare i biglietti per i singoli concerti della stagione concertistica 2011-2012 del Teatro Ponchielli. Libera da impegni celebrativi, la stagione attinge dal catalogo di 26 compositori entro 3 secoli di storia della musica, documentando diverse modalità stilistiche e formali, spaziando in tutte le scuole europee. Il cartellone si contraddistingue, tuttavia, per alcune peculiarità. La prima riguarda la presenza in cartellone dei musici, che festeggiano con una tournée guidata da Giuliano Carmignola il 60° anno di fondazione, con una serata incentrata sull’epoca classica, eseguendo famose pagine mozartiane e due tra i più noti concerti per violino e orchestra di Haydn. La seconda riguarda le nuove leve di musicisti. Ultimamente si stanno, infatti, imponendo direttori ed interpreti sempre più giovani, eppure sorprendentemente maturi, capaci di catalizzare l’attenzione dei critici e l’entusiasmo del pubblico. A questi giovanissimi, che si stanno affermando a livello internazionale, la stagione riserva uno spazio denominato “I nuovi talenti”. Due le proposte in cartellone: la 21enne violinista Veronika Eberle, che si esibirà in duo con Francesco Piemontesi; e il 16enne pianista polacco-canadese Jan Lisiecki, ormai conosciuto in tutto il mondo per la sua tecnica ispirata e intensa. Altro elemento che caratterizza la stagione è la scelta di programmare un concerto con artisti cremonesi che già han raccolto consensi a livello nazionale ed internazionale, documentando così la diffusa vivacità della pratica musicale nella nostra città. La serata sarà dedicata ad un compositore, Gabrio Taglietti, nel pieno della sua maturità, del quale l’orchestra “I pomeriggi musicali” eseguirà due significative pagine. Ma vedrà anche alla ribalta un interprete, il violista Alfredo Zamarra, affermato camerista e solista, già prima viola dell’Arena di Verona e del Teatro La Fenice.
Pikidi Arte propone fino a mercoledì la pittura e le sculture di Gianmario Sartini
Segno e materia in esposizione
Fino a mercoledì 9 novembre, presso la galleria Pikidi Arte, è visitabile la mostra “Segno e materia”, pittura e scultura di Gianmario Sartini. Inaugurata lo scorso 29 ottobre, l’allestimento offre al pubblico la possibilità di osservare le due forme di espressione artistica – pittura e scultura - in un interessante confronto dialettico. Nelle rappresentazioni emblematiche, il comune filo conduttore è il recupero di un’espressività quasi primordiale che porta, a seconda dei materiali impiegati, alla formazione di figure e strutture che creano immagini di diverso carattere estetico. A volte casualità ed intuito, ma anche intenzione programmata, sono all’origine delle opere, dove l’interpretazione dell’autore e quella del pubblico sono chiamate a confrontarsi. Orario: feriali ore 18-20, festivi 17-20.
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Cultura & Spettacoli
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Unplugged sonoro: Your Garbage al Cafè Soirèe Continuano gli appuntamenti proposti dalla 4ª edizione di “Unplugged sonoro 2011”, la rassegna dedicata alla musica cantautorale ed unplugged e realizzata dal Centro musica “Il Cascinetto”. Obiettivo di questo percorso musicale, che dà spazio a liveset acustici differenti dalla tradizionale forma-concerto ‘amplificata’, rimane quello di fornire maggiori possibilità, stimoli creativi e di confronto ai giovani artisti del nostro territorio. Il terzo appuntamento è martedì 8 novembre, alle ore 21.30, presso il “Cafè
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di Federica Ermete
enerdì 4 novembre alle ore 20.30 e domenica 6 novembre alle 15.30, la stagione lirica del Teatro Ponchielli porta in scena “Il cappello di paglia di Firenze”, in occasione del 100° della nascita di Nino Rota, il più insigne rappresentante della corrente neorealista musicale italiana del dopoguerra. Farsa musicale in quattro atti di Nino Rota ed Ernesta Rinaldi, tratta dalla commedia “Le châpeau de paille d’Italie” di Eugène Labiche e Marc Michel, si tratta di un’opera piuttosto rara. Composta tra il 1944 e il 1945, “Il cappello di paglia di Firenze” ebbe la prima e trionfale rappresentazione al Massimo di Palermo nel 1955, per poi raccogliere successi nei maggiori teatri del mondo. L’opera incarna la semplicità che contraddistingue il teatro di Rota, intesa come sinonimo di schiettezza e non di banalità; un teatro in cui si ritrovano, accanto al fascino del café chantant, elementi della commedia musicale ottocentesca, ripresi e riproposti con grazia ed eleganza. In questo lavoro il compositore ha proiettato nella struttura del vaudeville echi veristi e del melodramma verdiano, ma ha operato anche una geniale sintesi musicale delle colonne sonore che già aveva consegnato al cinema. Il cast in scena è giovane; figurano, tra gli altri, alcuni cantanti usciti dall’ultimo concorso Aslico: Manuela Cucuccio ed Anna Maria Sarra nei ruoli di Elena
Soirèe” di via Milano. Protagonisti della serata sono i “Your garbage” (nella foto), gruppo grunge all’italiana. Il giovane terzetto di Pieve d’Olmi si contraddistingue per una capacità di versatilità che l’ha visto coinvolto nei generi più diversi di concerto, dall’elettrico all’acustico, senza disperdere il suo eccentrico tipo di espressione musicale. Alessandro Arini (chitarra, pianoforte e voce), Dimitri Miragoli (batteria) e Ludovico Miragoli (basso e cori) sono dediti ad un rock policentrico. Quella rabbia tardo-adolescenziale
in odore di grunge, infatti, è solo una delle facce di un prisma musicale che riflette una complessa stratificazione di intenti e sentimenti. Unplugged sonoro ha mostrato, nelle scorse edizioni, un ottimo successo sia da parte degli artisti locali coinvolti, ai quali è stata offerta una nuova ed importante opportunità di visibilità, sia da parte del pubblico che ha seguito e affollato i momenti performativi proposti, sia da parte degli esercenti che, come sempre, richiedono di poter rientrare nelle nuove edizioni della rassegna.
Venerdì sera va in scena “Il cappello di paglia di Firenze”
Il Ponchielli celebra il 100° dalla nascita di Nino Rota In mostra cavalli e cani di Giorgio Campolunghi
In scena “Il cappello di paglia di Firenze”
ed Anaide, e Filippo Fontana, risultato idoneo al predetto concorso, nelle vesti di Beaupertuis. La direzione è affidata a Giovanni Di Stefano, che ha ricevuto l’imprimatur all’attività direttoriale da un seminario tenuto da Leonard Bernstein e
che alterna le presenze in teatri e festival italiani col lavoro di organizzatore musicale. La regia è firmata da Elena Barbalich, che si avvale della struttura scenica realizzata lo scorso anno per il Petruzzelli di Bari. La fama di Nino Rota è tuttavia lega-
ta, in principal modo, alle musiche composte per il cinema. Al vertice della sua parabola artistica sta l’incontro con Federico Fellini: uno degli esempi più significativi di duratura e lucida collaborazione della storia del cinema italiano.
Fino al 5 novembre, presso la Galleria “Immagini, Spazio, Arte” di via Beltrami, è visitabile la mostra “Cavalli e cani che passione”, personale di Giorgio Campolunghi, cremonese di nascita che però vive ed opera a Milano ormai da parecchio tempo. L’artista ha due grandi passioni: i cavalli e i cani, ritratti in maniera sorprendente al punto tale che paiono parlare direttamente con lo spettatore. Le opere esposte, alcune delle quali sono state realizzate negli anni Settanta, rappresentano i predetti soggetti in fasi differenti: sia a riposo sia impegnati in gare e competizioni. L’allestimento, tuttavia, non è privo anche di opere in cui sono raffigurati volti di donna, nonché nudi femminili. La cifra stilistica che emerge è la nitidezza della mano di Giorgio Campolunghi, in grado di descrivere i soggetti favorendo una profonda empatia con l’osservatore.
Fino al 12 novembre presso la libreria Cremonabooks
La personale di Nocentini intitolata “Acqua e pesci”
Fino al 12 novembre, negli spazi espositivi della libreria Cremonabooks, è allestita “Acqua e pesci”, personale di Alessandro Nocentini. L’artista, nato a Firenze nel 1949, ha iniziato la sua attività orientando la sua ricerca alla materia, alternando opere astratte di grandi dimensioni a lavori dal vero, senza mai tralasciare un attento e profondo studio del disegno. Subendo il fascino della pittura iperrealista americana, fino alla fine degli anni ’70 lavora ad opere che esprimono chiaramente il bisogno di confrontarsi con il reale. In questo periodo si dedica all’incisione con una copiosa produzione che contribuisce a definire e costruire uno stile personale incentrato sull’osservazione e sull’interpretazione di oggetti estrapolati dal mondo naturale. Negli anni ’80 comincia a delinearsi lo studio della luce e la necessità di ripercorrere l’esperienza della rappresentazione attraverso un filtro interiore; espressione di questo periodo sono le opere sul mare e le piscine, in cui il gioco della trasparenza deformante dell’acqua contamina le figure o dove si descrive semplicemente l’inafferrabi-
le forma delle onde. Dagli anni ’80 la pittura di Nocentini si fa più poetica ed i soggetti indagati, soprattutto fiori, diventano il pretesto per infinite possibilità d’interpretazione e occasioni per insinuarsi attraverso il particolare nell’intimità dell’oggetto rappresentato, per infondere ad una rosa secca o ad un iris, un’espressività quasi umana capace di aprire, nel grovi-
glio di segni e di luce, un varco emotivo. Così i soggetti si fanno isolati, separati dal contesto, leggeri eppure prepotentemente presenti, si staccano dalla realtà come simboli di un mondo che continua a stupire e ad affascinare solo chi sa guardarlo nella sua bellezza intrinseca ed è capace per un momento di intuirne il segreto e di tracciarne sul foglio la sensazione.
& CREMA
Cultura Spettacoli Abbiamo vissuto, negli ultimi anni, una realtà in cui si è affermato un processo di individualizzazione. Questo è accaduto in diversi contesti esperienziali: nella società, nel lavoro, nella famiglia, dal percorso formativo al vissuto quotidiano. Questo è accaduto anche nell’ambito della partecipazione politica. Ora, l’individualizzazione è un accadimento storico che ha portato enormi e positive novità: l’investitura individuale nei processi cognitivi e formativi, nella creazione artisti-
Individui e autonomia ca, nell’espressione del genio. Pure il modo di produzione capitalistico nasce da questa onda lunga, e i movimenti di massa del Novecento, pur se nati su un modello di agire collettivo, non hanno niente a che vedere con una massa informe e senza volto. Ma, se nella sfera pubblica si afferma un pluralismo di interessi particolaristici, categoriali, settoriali, privo di una direzione elettiva
ispirata ad un qualche bene pubblico, o almeno da una idea di pubblica utilità, l’individualismo diventa un dato allarmante per i meccanismi della convivenza. Può accadere, allora, che l’incertezza si estenda alla validità stessa del concetto di democrazia. Vorrei accennare brevemente ad un ragionamento che meriterebbe di essere sviluppato in maniera approfondita. L’individualismo
nella declinazione sopra tratteggiata di cura del “particolare” corrisponde ad uno stato di minorità proprio di un individuo in forte difficoltà ad affermare le sue ragioni in un contesto relazionale. Siamo autonomi, quando riusciamo a entrare in un gioco di rapporti e mediazioni tale da costituire uno spazio sufficientemente ampio di scambi simbolici allargati. L’autonomia è tratto distintivo
Le “Mulieres ausloque” a ConcertArte
“ConcerArte, terza edizione. Appuntamento domenica 6 novembre alle ore 21 nella chiesa di San Bernardino - Auditorium Bruno Manenti. Un emsemble tutto al femminile dal titolo “Mulieres aulosque” (nella foto), ovvero “donne e flauti”; flauti, ma anche un’arpa per creare ulteriore suggestione a un’atmosfera già densa di fascino, come sempre. ConcertArte è il frutto della collaborazione instaurata dal Centro culturale diocesano “Gabriele Lucchi” con musicisti di notevole spessore; giovane rassegna musicale nata col duplice scopo di elevare ulteriormente
la già ricca proposta musicale cittadina e di contribuire ai restauri di cui ancora necessita la chiesa ospitante. Mulieres aulosque, un sestetto che ama rielaborare per flauti e arpa grandi capolavori musicali. Ma anche riscrivere secondo lo stile “moderno e femminile”. Angela Citterio è una tra le fondatrici dell’ensemble, primo flauto de “I pomeriggi musicali”, orchestra prestigiosa, così come quelle da cui provengono le altre “mulieres”: Federica Ziliani, Maddalena Sartor, Erika Giovanelli e Stefania Maratti. Con Barbara Da Parè, l’arpista. A Crema, domenica, presenteranno il
L’
loro ultimo lavoro: di Bach - Citterio, “Modern Gold-Bach”. Una vera e propria rilettura in chiave contemporanea delle “Variazioni Golberg”. L’ingresso è libero.
c’è il tentativo estremo di cambiare e migliorare la propria vita. Non rassegnarsi alla vita che la storia sembra assegnarti, ma cercare di cambiare il proprio destino. Il teatro come riflessione. La voce di Benni si integra e intervalla con la proiezione di foto dell’epoca ed è accompagnata dalle note del pianista Danilo Rea che offre un originale quadro musicale improvvisando con la sua lucida passionalità e non senza venature ironiche. Lo spettacolo è dedicato alla memoria di Luigi Folcioni, cui è dedicata la scuola di musica di Crema, nel centenario della morte. Tutta la giornata è comunque dedicata ad onorare l’illustre concittadino Folcioni, che con la sua donazione di cent’anni fa ha permesso che dal 1916 a Crema fosse attiva una scuola di musica a lui intitolata. Alle ore 11 ci sarà la posa della targa della scuola nella nuova sede di via Verdelli. Tiziano Guerini
Le foto di Nonsolonatura Un americano a Parigi a teatro Si apre sabato 5 novembre alle ore 17 alla Cittadella della Cultura di Crema in via Dante la mostra fotografica “Nonsolonatura”. Tre artisti di eccezione: Tancredi Bruno di Clarafond (prefetto di Cremona), il cavalier Giovanni Arvedi e Antonio Auricchio. Da anni questi “fotografi” mettono a disposizione delle diverse istituzioni il loro patrimonio di documentazione per valorizzare l’ambiente ed anche in questa occasione mettono in campo il loro prezioso intervento. Giovanni Arvedi, insignito dell’onorificenza Afiap (Federation international de l’art photografique), mette in mostra ritratti di “bambini nel mondo”, a testimonianza di un’infanzia fragile e distante dal nostro modo di vivere e dal nostro quotidiano. Le foto esposte sono state scattate durante i tanti viaggi nei diversi angoli del mondo. Fotografo cremonese anch’egli grande viaggiatore, è Antonio Auricchio le cui immagini sono il frutto di percorsi non frequentati che ci riportano le realtà dell’Africa. Anche in questo caso siamo in presenza di un’accurata e sensibile rappresentazione di pagine di vita quotidiana, nella sofferenza, nella gioia, nella gestualità comune. Grande è la capacità nel cogliere e quindi trasmettere emozioni profonde. La mostra rimarrà aperta fino al 20 novembre.
dell’individualità, ma la si gioca sempre in un contesto relazionale: altrimenti, diventa solipsismo o solitudine. Insomma, non si è mai autonomi da soli, ma in un contesto di relazioni. Così come una mano è autonoma nell’afferrare un oggetto, ma si nutre e si rapporta al contesto del corpo umano. Agopoli* *Agopoli (pseudonimo) si occupa di economia e finanza, ma coltiva una grande passione: la filosofia.
Giovedì 10 novembre ore 21 il Centro culturale diocesano “Gabriele Lucchi” propone alla multisala Portanova di via Indipendenza in cineforum il film “Il villaggio di cartone” di Ermanno Olmi. Presentato con successo alla Mostra del Cinema di Venezia di quest’anno, il film tratta il tema dell’accoglienza nel rapporto fede-carità.
Uno spettaccolo di prosa che fa riflettere inizio della stagione di prosa al teatro San Domenico di Crema è fissato per venerdì 11 novembre alle 21 con “Va fuori straniero” e con Stefano Benni (la voce recitante) e Danilo Rea (pianoforte e musiche). L’emigrazione: coloro che lasciarono l’Italia per trovare fortuna in Paesi lontani, lasciando a casa con grande rimpianto moglie e figli. Le lettera furono allora il solo contatto; e sono le lettere che compongono questo spettacolo che fa parlare i protagonisti del fenomeno sociale più importante per l’Italia fra gli anni venti e gli anni cinquanta del secolo scorso. A questo punto c’è un ribaltamento di ruoli: gli italiani emigranti di allora sono “lo specchio” del presente, sono l’immagine degli stranieri che oggi popolano le nostre città, e che sono spesso oggetto di pregiudizi e di fastidio: proprio come gli italiani emigrati di allora. In comune allora
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Il villaggio di cartone a Portanova
Venerdì sera inizia la nuova stagione al San Domenico con “Va fuori straniero”
Stefano Benni
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Prende il via venerdì 11 novembre alle ore 21 - con l’organizzazione del Teatro del Viale al cineteatro Giovanni Paolo II di Castelleone - la rassegna teatrale “Si fa sera”. La Compagnia nazionale Raffaele Paganini e la Compagnia Almatanz presentano “Un americano a Parigi” – Gorge Gerswin – diario di viaggio”. Primo ballerino Raffaele Paganini, coreografia di Luigi Martelletta, scene e costumi di Giuseppina Maurizi. Grande serata per un grande interprete della danza. L’elaborazione drammaturgica per balletto della celebre opera musicale segue lo schema della altrettanto famosa versione cinematografica, ma vi aggiun-
ge elementi biografici riguardanti lo stesso autore americano che effettivamente, trentenne, soggiornò a Parigi, abbagliato dalla cultura europea e ammirato della musica di Maurice Ravel. Musica popolare e tradizione classica in Gerswin si fondono in modo mirabile e suggestivo. L’organizzazione del Teatro del Viale giunge al suo decimo anno di programmazione con “Si fa sera” che si muove fra Castelleone, Soresina e Orzinuovi. La danza, la commedia, la lirica, l’operetta, la musica. Dieci spettacoli da novembre ad aprile e poi cabaret, Aaperitivi in musica e merenda a teatro dedicata ai piccoli con mamma e papà.
Concerto d’organi al Manenti Giovedì 10 novembre alle ore 21 nella Chiesa di S. Bernardino a Crema – Auditorium Manenti – si terrà la presentazione del Primo concorso nazionale organistico Città di Crema “Vincenzo Petrali”. Nell’occasione si terrà un concerto d’organi del duo cremasco Pietro Pasquini e Francesco Zuvadelli. Verranno eseguite musiche di Mozart, Beethoven, Verdi e Rossini.
In viaggio attraverso le immagini Riprende per il dodicesimo anno la bella programmazione del “Viaggio attraverso le immagini” ciclo di videoproiezioni. Martedì 8 novembre nella sala Alessandrini di via Matilde di Canossa a Crema, Angelo Franchi e Laura Ridolfi presentano “Great Rift, Malawi, Zambia, Sud Tanzania, Ruanda”.“La Rift Valley, o anche Great Rift Valley o Grande Fossa Tettonica, è una vasta formazione che si estende per circa 6000 km dal nord della Siria fino al Mozambico. In questo viaggio sono stati attraversati diversi Stati: il Malawi con i suoi parchi e il grande lago, il sud della Tanzania per raggiungere il Rhua N.P. uno dei parchi più affascinanti e meno conosciuti e frequentati della Tanzania, le Kalambo falls (le seconde per importanza in Africa) e da qui la traversata in 4 giorni del Lake Tanganika. Il viaggio è proseguito via terra, su una pista infernale che lambisce il confine con il Burundi, un luogo di nessuno, patria di profughi e di missioni, per raggiungere il Ruanda, il Paese che porta ancora i segni di uno dei più atroci genocidi dell'umanità. Dal Ruanda con una escursione nella vicina Congo si passa per l’Uganda nel Parc Nacional de Virunga per ammirare nella loro bellezza e fragilità i gorilla di montagna. Angelo Franchi collabora da oltre 25 anni come accompagnatore-guida per l’associazione e organizzazione di viaggi Avventure nel mondo. Laura Ridolfi, fotografa naturalista e viaggiatrice, ha realizzato alcuni libri di itinerari naturalistici e collabora con alcune riviste, fra cui “Itinerari e luoghi”. Gli appuntamenti di “Il viaggio attraverso le immagini” (a ingresso libero sono promossi dall’Associazione culturale Angolo dell’Avventura in collaborazione con la Biblioteca comunale di Crema, e si realizzano grazie all’impegno e alla passione di Silvia Zangrandi.
Un film venerdì per gli ex liceali Venerdì 4 novembre alle ore 21 nella sala della provincia in via Matteotti a Crema, l’associazione ex alunni del Liceo Classico “Racchetti”, in collaborazione col Centro ricerca “Galmozzi”, presenta “Il corpo e la parola” – il teatro di Carlo Rivolta. Un film di Nuvola De Capua, montaggio di Simone Bianchi.
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Appuntamenti
Venerdì 4 Novembre 2010
Arte & Cultura Non è detto che la poesia debba parlare della realtà, ma non è vero che non ne parli. Anzi, la poesia è realtà. Il linguaggio poetico dice il nostro vivere quotidiano, ma – e sta qui la cosa importante - da un altro punto di vista. Non fa forse parte del mondo quotidiano l’amore? Non ne fanno parte il rimpianto, la contemplazione della natura, l’addio, la felicità, la quiete? Il linguaggio della poesia mette in luce un particolare minimo, o una particolare luce, come se del fiore godessimo del pistillo, o della sera incantata quella particolare lama di sole che illumina una crepa del muro o una goccia di rugiada. È evocatrice, la poesia. Ho pensato ad un componimento poetico, quando ho saputo della distruzione in Lu-
il poeta Maurizio Cucchi
nigiana ed alle Cinque terre. Una poesia di Maurizio Cucchi, che dice un’idea di borgo e paese, orgoglioso e vero. Come quelli andati distrutti. Che troveranno in quell’”altrove ovunque” la forza di ricominciare. Tutti dovrebbero ascoltare e leggere poesia. E anche … “I politici dovrebbero ascoltare artisti e poeti perché sono il termometro del tempo”. Non ci credereste mai: sono parole di Karl Marx.
VETRINA “Ma il borgo della mente è fonte fissa, muri di via Varè, di via Candiani, tra le pozzanghere, i cortili e l’officina di Luigi Cucchi. Via Verità, e la desolazione onirica del borgo, orgoglio, verità senza bellezza che espone all’orizzonte la sua sottostoria in un recinto fradicio, in un altrove ovunque non degno di memoria: impassibile, senza pietà”. Maurizio Cucchi
Fino a sabato 31 dicembre SONCINO MOSTRA ANTICHI STRUMENTI DI TORTURA Mostra documentaria a cura dell’Associazione Ricercatori Storici di Desenzano del Garda presso la Rocca Sforzesca. Orario: feriali dalle 10 alle 12.30, sabato e festivi dalle 10 alle 12.30 e dalle 15 alle 19. Per informazioni: 0374-83811. *** Da giovedì 3 a sabato 5 novembre CREMA FIERA MEDIAEXPO Applicazione delle tecnologie a 360°, software e hardware per le disabilità, microeditoria presso il Polo Universitariomin via Bramante. Per informazioni: 0373-274716. *** Domenica 6 novembre PIADENA FESTA DEL VINO NOVELLO Mercatino enogastronomico, degustazione di piatti tipici autunnali accompagnati da vino novello, canti popolari per
Musica & Spettacoli Venerdì 4 e domenica 6 novembre CREMONA LIRICA IL CAPPELLO DI PAGLIA DI FIRENZE Alle ore 20.30 al TeatroPonchielli, farsa musicale in quattro atti di Nino Rota e Ernesta Rinaldi, dalla commedia“Le châpeau de paille d’Italie” di Eugène Labiche e Marc Michel. Musica di Nino Rotaì, regia di Elena Barbalich. Per informazioni: 0372-022010. *** Martedì 8 novembre CREMONA CONCERTO UNPLUGGED SONORO 2011-2012 -
le vie del centro. Per informazioni: 339-2026586. *** Domenica 6 novembre CREMONA EVENTO SPORTIVI MARCIA DEL RINGRAZIAMENTO Manifestazione podistica a scopo benefico a favore di Avis, Aido e Admo per le vie della città. Per informazioni: 0372-39175. *** Fino a domenica 6 novembre CASALMAGGIORE SAGRA DEL COTECHINO E DEL BLISGON Degustazione del tradizionale cotechino, dei tipici tortelli di zucca del casalasco e di altri piatti nostrani del periodo prenatalizio in occasione della tradizionale fiera di San Carlo. Appuntamento presso il Palazzo Turati, Cortile Opere Pie. Per informazioni: 0375-40039. *** Fino a domenica 6 novembre SORESINA MOSTRA SORESINA MODEL EXPO A cura del Gruppo Modellismo Soresina
e della Pro Loco nelle sale del Podestà. Per informazioni: 0374-340307. *** Da domenica 6 a giovedì 10 novembre SAGRA CAPPELLA DE’ PICENARDI TRADIZIONALE CASTAGNATA Degustazione di castagne per le vie del centro. Per informazioni: 333-238069. *** Fino a domenica 6 novembre CREMONA MOSTRA FOTOGRAFICA DEL GRUPPO FOTOGRAFICO CREMONESE Mostra organizzata in occasione del 60° anniversario del gruppo fotografico cremonese Bfi-Adafa, realizzata in via Palestro 32. Orario di visita 17-19 (ingresso gratuito). *** Domenica 6 novembre CREMA EVENTO TUTTE LE STRADE PORTANO AL GUSTO - INSOLITI ITINERARI A CREMA Visita guidata gratuita alla scoperta della città. Ritrovo presso lo presso Iat in Piazza Duomo 22 alle ore 16. Per informazioni: 333-7376750.
YOUR GARBAGE Gruppo grunge all’italiana; la loro versatilità li ha visti coinvolti nei generi più diversi, dall’elettrico all’acustico, senza disperdere il loro eccentrico tipo di espressione musicale. Concerto alle ore 21.30 presso il Cafè Soiree in via Milano 6. Ingresso libero. Per informazioni: 0372-435701. *** Venerdì 11 novembre CASTELLEONE TEATRO UN AMERICANO A PARIGI Alle ore 21 al Teatro del Viale con Raffaele Paganini. La stagione 2011-2012 del Teatro del Viale si apre con un grande interprete della danza fortemente voluto per un compleanno, quello del cartellone Sifasera che festeggia i 10 anni. Per l’occasione la direzione del teatro al termine dello spettacolo brinderà insieme agli
artisti e a tutti i presenti. Per informazioni: 348-6566386. *** Venerdì 11 novembre CREMA TEATRO VA FUORI STRANIERO Alle ore 21 al Teatro San Domenico va in scena uno spettacolo che, scavando nella memoria passata, mette in luce le contraddizioni e i grandi vuoti del presente. Stefano Benni si fa narratore di coloro che, nostri antenati, lasciarono il suolo italiano per trovare ricchezza e fortuna in territori lontani, sentiti nominare da chi c'era stato e ne parlava davvero come la terra promessa. Decidere di lasciare tutto per cambiare la propria vita e quella di chi era rimasto a casa. Stefano Benni è la voce recitante accompagnato da Danilo Rea al pianoforte. Per informazioni: 0373-85418.
L’Oroscopo della settimana
a cura di: www.oroscopo-2009.com
Per scrivere a Maria: promedia@fastpiu.it Salve Maria, mi chiamo Marilena e sono fidanzata da tre anni. Il nostro rapporto va avanti bene, ma il mio ragazzo, soprattutto in certi periodi, mi fa un sacco di domande. All’inizio pensavo che non si fidasse di me, ma poi ho capito che lo fa perché mi vuole bene e che è il suo modo di volermi stare più vicino. Solo che io non ho voglia, a volte, di dirgli tutto, tutto quel che ho fatto, chi ho visto, chi ho incontrato, cosa ho pensato eccetera. Le mie amiche mi dicono che sono sciocca che dovrei essere contenta, perché così vuol dire che lui tiene tanto a me. Devo dire che lui mi racconta davvero molte cose, anche i problemi sul lavoro, anche cosa ha mangiato a pranzo. A me va bene questo livello di confidenza, ma ci sono cose che sento come mie, che non mi va di dire a lui come ad altri. Sarà che non lo amo abbastanza? Marilena 1986
Sincerità ad ogni costo? O un piccolo giardino segreto, mantenuto dentro di noi in una zona protetta? Raccontare, alla sera, tutta la nostra giornata, minuto per minuto, o lasciare quietamente in ombra qualche particolare, qualche discorso fatto o ascoltato? Lo so, è un vecchio dilemma. Le racconterò una cosa: io amo molto le associazioni libere, le idee ed impressioni ed immagini che ne generano altre e altre, fino a non finire mai. Dicono di noi molto più di quel che potrebbe la più lucida delle introspezioni. Un esempio insuperabile di associazioni libere è il sogno. Lei racconta i suoi sogni, Marilena? La sottraggo all’imbarazzo di rispondere, dichiarando che io racconto i sogni più buffi, o più insensati, o più “normali”; mai, quelli in cui avverto un elemento perturbante, un elemento fortemente rivelatore di me. O meglio, posso parlarne con la persona che, in quel momento, maschio o femmina, mi è più vicina e alla quale non temo di rivelarmi: ma non è detto, e non è detto che sia la persona con cui ho un rapporto di amore. Dirò forse qualcosa di poco gradevole, ma la sincerità, in un rapporto di coppia, non è di per sé un valore. Mi spiego meglio: non è detto che la sincerità ad ogni costo aiuti l’amore. Ricordo una mia amica che diceva: prima di parlare, chiediti sempre: perché ora e perché a lui. Ho la sensazione di aver parlato a volte con sommo abbandono e le migliori intenzioni, ed aver percepito quella punta di imbarazzo e di incertezza, tale da suggerire: avessi tenuto la bocca chiusa… Non sto, ovviamente, parlando di segreti gravi e pesanti, tali da mettere in questione l’idea stessa della convivenza, ma di piccoli silenzi e segreti. Mi scriva di nuovo.
In questo periodo la buona sorte sarà propizia nel favorire occasioni di importanti incontri che si riveleranno utili in campo professionale ed inoltre vi assisterà nel risolvere a vostro favore questioni rimaste in sospeso da tempo. La spiccata intraprendenza e l’ottimismo che vede protagonisti in questo periodo, darà i suoi frutti anche in campo lavorativo, traducendosi in ottime opportunità da cogliere per chi ancora un lavoro non lo ha. Sarete capaci di risolvere con successo i problemi lavorativi che si presenteranno nei prossimi giorni. Inoltre, è il momento giusto per iniziare nuove attività con remunerazioni più che soddisfacenti. Cercate di non essere sopraffatti dalle insicurezze e dallo sconforto che potrebbero anche portare a riconsiderare in chiave pessimistica il ruolo del partner nella coppia. Serviranno nervi saldi... Le piccole liti tipiche di ogni relazione non meritano troppa importanza. Mantenete la calma e tutto si risolverà. E’ in arrivo un periodo favorevole a nuovi incontri alquanto interessanti per i single. In questo periodo l’amore si consoliderà nei rapporti già avviati, favorendo l’intesa e una grande complicità nella coppia, creando inoltre le condizioni necessarie per coloro che hanno deciso di convolare a nozze. Il lavoro sarà più gravoso del solito, richiederà il massimo impegno da parte vostra e sforzi maggiori rispetto a quelli a cui siete abituati per ottenere comunque i medesimi risultati. Perseverate. L’influenza positiva di Giove si farà sentire aiutandovi anche a superare le difficoltà che via via incontrerete nello svolgere il vostro lavoro, dandovi la forza e la lucidità necessarie a risolverle con successo. Si annuncia un novembre molto appagante sotto il profilo sentimentale, durante il quale ritrovare una grande giovialità verso le persone care e più in generale verso il prossimo e armonia all’interno della coppia. Le relazioni già in essere potranno confermarsi evolvendo in situazioni dalle prospettive ancora più salde quali il matrimonio o la convivenza. L’energia sarà tale da darvi la forza di spingervi in queste direzioni. Armonia e serenità saranno le costanti delle quali godranno i benefici le coppie già formate, mentre i single incontreranno il maggior successo con l’altro sesso prevalentemente verso la metà del mese. Momento non facile per chi è in cerca di un lavoro, dovuto soprattutto alla confusione interiore che pone questo stato d’animo in conflitto con l’esigenza di certezze. Invariata la situazione economica.
Taccuino
Venerdì 4 Novembre 2011
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NUMERI UTILI Cremona
COMUNE DI CREMONA www.comune.cremona.it Centralino: 0372-4071 Urp: 0372-407291 AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE www.provincia.cremona.it Centralino: 0372-4061 Urp: 0372-406233 PREFETTURA Centralino: 0372-4881 CARABINIERI Pronto intervento: 112 Centralino: 0372-5581 COMANDO FORESTALE DELLO STATO Centralino: 0372-410307
Via Ala Ponzone Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 11 Novembre 2011
Corso Vittorio Emanuele II Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 11 Novembre
GUARDIA DI FINANZA Pronto intervento: 117 Centralino: 0372-21576 Nucleo di polizia tributaria: 0372-28968
Via Bonomelli Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 11 Novembre 2011
POLIZIA MUNICIPALE Pronto intervento: 0372-454516 Centrale operativa: 0372-407427 POLIZIA STRADALE Comando provinciale Centralino: 0372-499511 QUESTURA Pronto intervento: 113 Centralino: 0372-4881 VIGILI DEL FUOCO Pronto intervento: 115 Centralino: 0372-4157511 PROCURA Centralino: 0372-548233
• Corso Vittorio Emanuele II (tratto via Ruggero Manna - piazza Cadorna): cantiere per il rifacimento della condotta dell'acqua potabile e relative prese; (Fine lavori: 11 novembre).
NUMERI UTILI Crema
METEO WEEK-END
• Via Ala Ponzone (tratto C.so V.Emanuele-V.Astegiano): cantiere per la ristrutturazione della condotta del gas metano e acqua potabile; (Fine lavori: 11 novembre).
OSPEDALE DI CREMONA www.ospedale.cremona.it Centralino: 0372-4051 Centro unificato di prenotazione: 800 638 638 Emergenza sanitaria: 118
• Via Bonomelli (tratto dal civ. 34 a V.Platina): cantiere per la sistemazione del marciapiede; (Fine lavori: 11 novembre).
AZIENDA SANITARIA LOCALE DI CREMONA www.aslcremona.it Centralino: 0372-4971 Urp: 0372-497215
Previsioni meteo a cura di Dominique Citrigno per SPAZIOMETEO.com e Meteowebcam.it
Redazione di Crema Piazza Premoli, 7 - 26100 Crema Tel. 0373 83.041 Fax 0373 83.041
GIORNALE DI CREMONA
COMUNE DI CREMA www.comunecrema.it Centralino: 0373-8941 Urp: 0373-894241
E supplemento: IL PICCOLO GIORNALE DEL CREMASCO direttore responsabile: Sergio Cuti ilpiccolocremona@fastpiu.it
Stampa: SEL - Società Editrice Lombarda 26100 Cremona
direttore editoriale: Daniele Tamburini
AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE Urp Crema: 0373-899822
Società editrice: Promedia Società Cooperativa Via del Sale, 19 - Cremona
Direzione, redazione e prestampa Via S. Bernardo 37/A - 26100 Cremona Tel. 0372 45.49.31 - 45.13.14 Fax 0372 59.78.60
COMANDO FORESTALE DELLO STATO Centralino: 0373-82714
VESCOVATO BANDERA S.N.C. VIA BISSOLATI, 1 26039 Vescovato Tel. 0372-81122
PADERNO PONCHIELLI GUARNERI ANDREA PIAZZA LIBERTÀ, 3 26024 Paderno Ponchielli Tel. 0374-67780
POLIZIA DI STATO Centralino: 0373-897311
ORARI DI APERTURA Mattino: 08:00 - 12:30 Pomeriggio: 15:00 - 19:30
VIGILI DEL FUOCO Pronto intervento: 115 Centralino: 0373-256222
ORARI DI APERTURA Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:00 - 19:00
ORARI DI APERTURA Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:30 - 19:30
Giorno di chiusura settimanale: NO
Giorno di chiusura settimanale: SABATO POMERIGGIO
CREMONA - FARMACIA 6 A.F.M. DI CREMONA S.P.A. PIAZZA IV NOVEMBRE, 2 Piazza IV Novembre, 2 26100 Cremona Tel. 0372-433017
SPINADESCO CAMOZZI PAOLA VIA MAZZINI, 18 26020 Spinadesco Tel. 0372-446095
Giorno di chiusura settimanale: MERCOLEDÌ MATTINO SABATO POMERIGGIO
ORARI DI APERTURA Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:30 - 19:30
ORARI DI APERTURA Mattino: 09:00 - 13:00 Pomeriggio: 15:30 - 19:30
Orari di apertura Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:00 - 19:00
Giorno di chiusura settimanale: SABATO POMERIGGIO
Giorno di chiusura settimanale: GIOVEDÌ POMERIGGIO
Giorno di chiusura settimanale NO
PROCURA DELLA REPUBBLICA Centralino: 0373-878116 OSPEDALE DI CREMA www.hcrema.it Centralino: 0373-2801 Centro unico di prenotazioni: 800 638 638 Emergenza sanitaria: 118 SERVIZI SOCIO-SANITARI DISTRETTO DI CREMA Centralino: 0373-899320
Progetto Grafico: Gianluca Galli Numero chiuso in tipografia: Giovedì 3 Novembre alle ore 22
Distretto di Crema
Distretto di Cremona
CREMONA ZAMBONI FEDERICO VIA OGLIO, 5 26100 Cremona Tel. 0372-25347
POLIZIA STRADALE Centralino: 0373-897311
Pubblicazione associata all’Uspi (Unione Stampa Periodica Italiana)
FARMACIE DI TURNO Dal 28 Ottobre al 4 Novembre 2011
GUARDIA DI FINANZA Pronto intervento: 117 Centralino: 0373-256474 POLIZIA MUNICIPALE Pronto intervento: 0373-250867 Centralino: 0373-894212
Autorizz. del Tribunale di Cremona n° 357 del 16/05/2000
Amministrazione e diffusione Via S. Bernardo 37/A - 26100 Cremona Tel. 0372 43.54.74 • Fax 0372 59.78.60
CARABINIERI Pronto intervento: 112 Centralino: 0373-893700
Pubblicità Tel. 0372 43.54.74 Fax 0372 59.78.60 www.immaginapubblicita.it
CAMURRI PAOLA VIA ROMA, 22 26010 CAMISANO Tel. 0373 77155 Orari di apertura Mattino: 08:45 - 12:45 Pomeriggio: 15:30 - 19:30 Giorno di chiusura settimanale SABATO CREMA CENTRALE DI VILLA PIAZZA DUOMO, 14 26013 Crema Tel. 0373 256139
CREMOSANO SAN GIUSEPPE VIA CREMA, 13 26010 Cremosano Tel. 0373/41596 Orari di apertura Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:30 - 19:30 Giorno di chiusura settimanale SABATO POMERIGGIO
Le farmacie di turno e gli orari dei distretti di Cremona e Crema sono consultabili sul sito internet: www.aslcremona.it
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Venerdì 4 Novembre 2011
Cosa guardare in televisione
Tv&Cinema
Tutti pazzi per amore cala il tris Torna domenica sera su Raiuno la popolare fiction con Emilio Solfrizzi
D
opo una lunga attesa, torna la fiction “Tutti pazzi per amore”, giunto alla terza stagione. Quest’anno le puntate della serie racconteranno giorni e non settimane o mesi dei protagonisti. La fiction propone, infatti, un’inedita chiave di racconto, presentando le avventure dei protagonisti “day by day”: ogni episodio corrisponderà ad un giorno del calendario e avremo 26 episodi equivalenti a 26 giorni, nello specifico quelli che vanno dal 7 dicembre al 1° gennaio. Troviamo, inoltre, un cast quasi del tutto rinnovato o, meglio, privato di alcuni amatissimi protagonisti. In questo terzo capitolo non vedremo più Giuseppe Battiston nei panni del dottor Freiss, Carla Signoris in
In questa terza stagione la serie propone un cast molto rinnovato
A lato Emilio Solfrizzi e Antonia Liskova, protagonisti della fiction “Tutti pazzi per amore 3”, in onda la domenica sera su Raiuno. Sopra la scena di un episodio
CINEMA - Programmazione settimanale CREMONA Spaziocinema Cremonapo (0372 803674) www.spaziocinema.info • Johnny english la rinascita • Tomboy • Matrimonio a Parigi • La peggiore settimana della mia vita • Melancholia • Terraferma • Paranormal Activity 3 • The Tomorrow Series • Insidious • Jane Eyre • L'amore all'improvviso • I soliti idioti • L'amore che resta Filo (0372 411252) • Quando la notte
CineChaplin (0372 453005) • Una separazione PIEVE FISSIRAGA Cinelandia (0371 237012) www.cinelandia.it • Johnny english la rinascita • I soliti idioti • La peggiore settimana della mia vita • Insidius • Le avventure di tin tin • Matrimonio a Parigi • The tomorrow series
CREMA Porta Nova (0373 218411) www.multisalaportanova.it • I soliti idioti • Johnny english la rinascita • La peggiore settimana della mia vita • Insidius • Le avventure di tin tin • L'amore all'improvviso • This Must Be the Place Cineforum • Quando la notte • La fine è il mio inizio • Quando la notte
quelli della signorina Carla, Neri Marcorè e Alessio Boni, interpreti rispettivamente dei fratelli Michele e Adriano Ventoni e neppure Camilla Filippi nei panni della sfortunata Valeria Guerrieri. Tanti addii, ma anche nuovi e attesi ingressi, come quello di Ricky Memphis, ovvero l’ex ispettore Mauro Belli di “Distretto di Polizia” che sarà Giampaolo, un pediatra fidanzato con Elisa, una grafica pubblicitaria cui darà il volto Martina Stella, altra new entry della serie. Nel cast, inoltre, faranno il loro ingresso anche Lucrezia Lante Della Rovere nei panni di una consuocera di Paolo e Laura Del Fiore (interpretata da Antonia Liskova) e Anita Caprioli, che vestirà invece i panni di Eva, una misteriosa ex compagna di scuola di Laura. Insomma, un menu intrigante per una fiction che ha ottenuto molti consensi nelle prime due stagione. Emilio Solfrizzi - protagonista della serie insieme ad Antonia Liskova - parla delle difficoltà amorose di Paolo e sottolinea: «Il fatto è che il mondo in cui viviamo non tutela gli amori tra persone over 40. C’è una società invasiva che tra figli, lavoro e incombenze varie non lascia spazio ai sentimenti. Gli unici con diritto di cittadinanza sembrano quelli tra ventenni». Raiuno, domenica ore 21.30
LA RAGAZZA AMERICANA
Una miniserie con la Hessler
Va in onda lunedì 7 e martedì 8 novembre su Raiuno la fiction “La ragazza americana“, miniserie televisiva in due puntate prodotta dalla “Immagine e cinema” di Edwige Fenech in collaborazione con Rai Fiction, per la regia di Vittorio Sindoni. Protagonisti assoluti di questa fiction sono Giulio Berruti, che di recente abbiamo visto nella serie “Sangue caldo“ e Vanessa Hessler, che è reduce dalla miniserie dal titolo “Cenerentola” al fianco di Flavio Parenti. La fiction, girata tra la Toscana e il Lazio, parla di una ragazza americana (appunto Vanessa Hessler) che eredita un antico castello in rovina da un lontano parente nel giorno della
sua laurea, portandola ad Arezzo dagli Stati Uniti con un susseguirsi di colpi di scena divertenti e intriganti. Giulio Berruti, invece, è un ragazzo aggressivo e bisognoso di affetto. Le strade dei due si incroceranno, fino a far nascere un’intensa storia d’amore. Parlando del suo ruolo, Giulio Berruti ha dichiarato: «Interpreto il ruolo di un ragazzo aggressivo perché bisognoso d’affetto, come tanti coetanei. Ho dovuto imparare anche il toscano...». Nel cast della fiction, insieme ai due protagonisti, ci sono anche Ilaria Occhini, Orso Maria Guerrini, Danila Stalteri e Giovanni Guidelli. Raiuno, lunedì e martedì ore 21.10
Lezioni di cioccolato 2 Le strade di Mattia e Kamal hanno preso direzioni diverse: l'uno é tornato all'edilizia ma senza ottenere grandi appalti, l'altro ha aperto la tanto agognata cioccolateria senza però vedere l'ombra di un cliente. Ma i due ex amici sono destinati ad incrociarsi di nuovo. Kamal ha in mente un nuovo progetto sul cioccolato e Mattia, stanco dell'edilizia, vuole assolutamente farne parte, anche a costo di doversi fingere nuovamente egiziano. Kamal però non si fida e non ne vuole sapere, soprattutto ora che sua figlia Nawal è tornata da un periodo di studi all'estero e l'ultima cosa che vuole è che incontri uno sciupafemmine come Mattia. Le cose però non tarderanno a complicarsi e, tra equivoci e colpi di scena, sarà ancora una volta il cioccolato a sciogliere tutti i nodi... Il cast composto da Luca Argentero, Hassani Shapi, Nabiha Akkari, Vincenzo Salemme, Angela Finocchiaro.
Regia: Alessio Maria Federici • Genere: commedia
Fabrizio Biggio e Francesco Mandelli sono i protagonisti della divertente commedia
I soliti idioti sbarcano sul grande schermo
Regia: Enrico Lando Durata: 98 minuti. Produzione: Toadue Film, Medusa Film, Sky Cinema, Mediaset Premium, Mtv - 2011. Cast: Francesco Mandelli, Fabrizio Biggio, Madalina Ghenea, Valeria Bilello, Gian Marco Tognazzi. Genere: commedia.
Dopo il successo ottenuto con le tre serie della sketch comedy televisiva e il tour teatrale, Fabrizio Biggio e Francesco Mandelli approdano sul grande schermo con la versione cinematografica de “I soliti idioti”. LA TRAMA Per Gianluca, un trentenne che vive ancora con il padre, è arrivato il grande giorno: sta infatti per sposarsi con la fidanzata Fabiana, la ragazza di sempre. Tutto è pronto per il matrimonio, fino a quando il padre di Gianluca, Ruggero, che è un imprenditore romano, non può accettare che il figlio si sposi senza prima avergli dimostrato di essere un vero uomo. Ed essere un vero uomo, per Ruggiero, vuol dire riuscire a conquistare una vera donna, la più bella, la modella della linea di intimo “Smutandissimi”. Così il padre, invece di accompagnare il figlio in chiesa il giorno del matrimonio, lo trascina con l’inganno fino a Roma dove sono in procinto di incontrare la bellissima “Smutandissima”. Parallelamente a quella di Ruggero e Gianluca, seguiamo le vicende di altri personaggi, tipo la coppia gay convinta di poter avere un figlio in modo naturale o il povero Sebastiano che lotta con la postina.
IN TV - Mercoledì
L’ultima legione in onda su Rai 4 Mercoledì sera alle 21.10 su Rai 4 va in onda il film “L’ultima legione” di Doug Lefler, con Colin Firth e Ben Kingsley. LA TRAMA Nel 476, l’Impero Romano d’Occidente sta per crollare sotto l’attacco dei barbari di Odoacre. Il giovanissimo imperatore Romolo Augusto, dopo essere stato deposto ed imprigionato, viene liberato da una eroica legione capitanata da Aureliano Ambrosio Ventidio. I superstiti della legione, l’imperatore 13enne e la bella guerriera Livia Prisca partono alla volta della Britannia, terra natale del saggio Ambrosinus, precettore dell’imperatore. Il film è tratto dall’omonimo best seller di Valerio Massimo Manfredi.
Programmi Tv
Venerdì 4 Ottobre 2011
sabato 5
rete 4
canale 5
italia 1
la 7
domenica 6
Lunedi’ 7
Martedi’ 8
mercoledi’ 9
giovedi’ 10
31
venerdi’ 11
06.30 10.05 11.10 12.00 13.30 14.00 15.10 17.00 17.15 17.45 19.00 20.00 21.10 00.55 01.55
UNOMATTINA in famiglia.A settegiorni/aprirai dreams road 2011. Doc la prova del cuoco Tg 1 Telegiornale lineablu. Attualità le amiche del sabato. Att tg1 Telegiornale a sua immagine passaggio a nord ovest. d l'eredità. Game Tg1/soliti ignoti.Game ti lascio una canzone.Talent cinematografo nuovo cinema paradiso.f
06.30 09.30 10.30 10.55 12.00 12.20 14.00 16.30 16.35 18.50 20.00 20.40 21.30 23.40 01.05
UNOMATTINA in famiglia.A tg1 lis a sua immagine Santa MESSA Recita Angelus linea verde. Attualità domenica in: l'arena tg1 / che tempo fa? domenica in: così è la vita l'eredità. Game Show Tg1/rai tg sport soliti ignoti tutti pazzi per amore 3.fic speciale tg1. Attualità applausi
06.45 11.00 11.05 12.00 13.30 14.10 15.15 16.50 18.50 20.00 21.30 23.20 00.55 01.35 02.35
unomattina. Attualità Tg1 telegiornale occhio alla spesa la prova del cuoco Tg 1 / tg1 Focus/economia verdetto finale. Attualità la vita in diretta. Attualità tg1 Parlamento/che tempo fa l'eredità. Game Show Tg1/soliti ignoti.Game la ragazza americana.fic porta a porta tg 1/che tempo fa sottovoce far west. Film
06.45 11.00 11.05 12.00 13.30 14.10 15.15 16.50 18.50 20.00 20.30 21.30 23.20 00.45 01.35
unomattina. Attualità Tg1 telegiornale occhio alla spesa la prova del cuoco Tg 1 / tg1 Focus/economia verdetto finale. Attualità la vita in diretta. Attualità tg1 Parlamento/che tempo fa l'eredità. Game Show Tg1/qui radio londra. Att soliti ignoti.Game la ragazza americana.fic porta a porta tg1 notte/Focus/che tempo fa sottovoce
06.45 11.00 11.05 12.00 13.30 14.10 15.15 16.50 18.50 20.00 21.10 23.55 01.55
unomattina. Attualità Tg1 telegiornale occhio alla spesa la prova del cuoco Tg 1 / tg1 Focus/economia verdetto finale. Attualità la vita in diretta. Attualità tg1 Parlamento/che tempo fa l'eredità. Game Show Tg1/soliti ignoti.Game primaserata porta a porta. Attualità rudolf nureyev alla scala.Film sottovoce
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unomattina. Attualità Tg1 telegiornale occhio alla spesa la prova del cuoco Tg 1 / tg1 Focus/economia verdetto finale. Attualità la vita in diretta. Attualità assisi l'eredità. Game Show Tg1/soliti ignoti.Game don matteo 8. Fiction porta a porta tg1 notte/che tempo fa pier paolo pasolini e la ragione di un sogno.Film
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32 GLI ORARI CUP Centro Unificato di Prenotazione Dove: padiglione n. 12, a fianco del Centro Prelievi, prospiciente Largo Priori Orari di apertura al pubblico: lunedì - venerdì dalle 7.30 alle18.00 orario continuato, il sabato dalle 8.00 alle 12.00; Prenotazioni telefoniche: è possibile telefonare al numero verde 800.638.638, da lunedì a sabato dalle 08.00 alle 20.00. PRENOTAZIONI CHE NON SI EFFETTUANO AL CUP Attraverso il CUP si prenotano tutte le prestazioni ad eccezione delle seguenti, che devono essere prenotate direttamente presso le singole unità operative o servizi c ome indicato di seguito: ANATOMIA PATOLOGICA secreti e agoaspirati (non Tac e non Ecoguidati) Dove: Poliambulatori, piano Terra. Orario: giovedì dalle 15 alle 16. Per prenotare contattare la segreteria dell’Anatomia Patologica dal lunedì al venerdì, dalle 10.30 alle 16.00. Telefono: 0372 405477, dalle 9.30 alle 16.00. Consegna campioni istologici e citologici La consegna dei campioni citologici urinari è prevista, presso il padiglione 5, da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 09.30; per gli altri esami da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 16.00 (accesso diretto). RADIOLOGIA Dove: piano 1, corpo H (ala destra). TC, risonanza magnetica, ecografie urgenti e richiesta di prestazioni con bollino verde Le prenotazioni vanno effettuate di persona o via fax. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.00, sabato dalle 08.00 alle 12.00. Tel: 0372 405760. Angiografia Le prenotazioni vanno effettuate di persona. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 15.30. Telefono: 0372 405367. SENOLOGIA: Screening mammografico preventivo biennale Asl Cremona (45-69 anni) Tutti i giorni dalle 8.30 alle 12.30, il mercoledì dalle 14 alle 16. La prenotazione va effettuata al CUP dell'Asl 800 318 999. Prestazioni con carattere di urgenza, risonanze alla mammella, agoaspirati, ecografie Dove: piano 1, corpo M. Ora: da lunedì a venerdì dalle 11.00 alle 13.00. Telefono: 0372 405614. Per ulteriori informazioni è stata inoltre attivata una nuova linea telefonica dotata di risponditore automatico in funzione 24 ore su 24: 0372 405612. RADIOTERAPIA E MEDICINA NUCLEARE Dove: piano Cantina, (utilizzare la scala o ascensore a sinistra vicino l'Ufficio Informazioni nell'atrio di ingresso) corpo M, monoblocco ospedaliero. Orario:da lunedì a venerdì dalle 07.30 alle 17.30. Telefono: 0372 405485. MEDICINA DEL LAVORO: Dove: Medicina del Lavoro, padiglione 10 Impegnativa del medico curante. Allergologia per sospetti professionali Tel. 0372 408178 da lunedì a venerdì, dalle 10.30 alle 13.00; oppure, personalmente presso l’Ambulatorio di Allergologia dalle 09.00 alle 13.00 da lunedì a venerdì. Visite specialistiche di medicina del lavoro Tel: 0372 405777 da lunedì a venerdì, d alle 08.00 alle 15.30; oppure, personalmente presso l’Ambulatorio Specialistico di Medicina del Lavoro negli stessi orari.
Salute PRESIDIO OSPEDALIERO DI CREMONA CENTRO DIABETOLOGICO Dove: piano 6, corpo H (lato destro), monoblocco ospedaliero. Orari: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.30 (prima visita per inquadramento diagnostico-terapeutico e visita di controllo per monitoraggio metabolico e screening delle complicanze croniche). Per le prime visite è preferibile che la prenotazione avvenga di persona comunque possibile prenotare telefonicamente da lunedì a venerdì, dalle 11.00 alle 13.30. Telefono: 0372 405715. CENTRO PRELIEVI - LABORATORIO ANALISI accesso diretto da parte dei cittadini, con la richiesta del Medico di famiglia o dello specialista. Dove: Centro Prelievi all'ingresso dell'ospedale. Orario: da lunedì a venerdì dalle ore 07.30 alle 10.30. Telefono: 0372 405663 - 0372 405452 CENTRO EMOSTASI E TROMBOSI Monitoraggio delle terapie anticoagulanti. previsto accesso con prenotazione al numero 0372 405666 - 0372 405663. Dove: Presso la palazzina del Cup Orario: dalle 07.30 alle 12.00 da lunedì a venerdì. CENTRO AZIENDALE DI ALLERGOLOGIA Dove: presso la Medicina del Lavoro, Padiglione 10 Accesso avviene mediante impegnativa del medico curante. Le prenotazioni vengono effettuate telefonando allo 0372 408178 da lunedì a venerdì dalle 10.30 alle 13.00; oppure personalmente presso l’Ambulatorio di Allergologia da lunedì a venerdì dalle 09.00 alle 13.00. IMMUNOEMATOLOGIA E MEDICINA TRASFUSIONALE: Emotrasfusioni, salassi, autotrasfusioni, terapia marziale endovenosa, preparazione di nuovi emocomponenti ad utilizzo non trasfusionale: Gel Piastrinico, Concentrato Leucopiastrinico. Dove: Piano terra, corpo D, monoblocco ospedaliero. Tel: 0372 435887 - 0372 405461 dalle 10.00 alle 17.00 da lunedì a venerdì GENETICA Dove: piano 2 lato destro del monoblocco ospedaliero. Prenotazioni telefoniche: 0372 405783 da lunedì a venerdì dalle 13.00 alle 14.30. MEDICINA LEGALE Prenotazioni presso Direzione Medica di Presidio piano Rialzato monoblocco ospedaliero. Tel: 0372 405200. PSICOLOGIA Dove: settimo piano a sinistra. Prenotazioni da lunedì a venerdì dalle ore 09.00 alle ore 10.00 presso il servizio di Psicologia, oppure anche telefonicamente agli stessi orari al numero 0372 405409. ONCOLOGIA MEDICA Dove: Piano 4 ala Destra Prenotazione in reparto da lunedì a venerdì dalle ore 8.00 alle ore 17.00. Tel: 0372 405248. TERAPIA DEL DOLORE Dove: palazzina n. 9 La prenotazione può essere effettuata telefonicamente al numero 0372 405330 dalle 11.00 alle 15.00, da lunedì a venerdì. Negli altri orari è possibile chiamare lo stesso numero lasciando un messaggio in segreteria telefonica con il nome e numero di telefono: al più presto sarete richiamati.
Alcuni tipi di patologie articolari ssi aggravano in inverno, soprattutto se di orgigine reumatica
Dolori articolari, il freddo non aiuta
C
di Laura Bosio
on il freddo può talvolta capitare che i dolori articolari di cui si soffre possano accentuarsi. In particolar modo quelli che portano ad un più frequente ricorso alle strutture ospedaliere sono quelli del rachide (cervicale, lombosciatalgia, ecc), come spiega il dottor Giacomo Visioli, ortopedico del presidio ospedaliero Oglio Po di Casalmaggiore. «Altri dolori frequenti e spesso legati alle mutazioni climatiche sono i dolori della spalla, che in autunno e inverno si sentono di più». spiega il medico. «Per le altre tipologie di dolori il tempo e le temperature non influiscono più di tanto, in quanto li si avvertono tutto l'anno. Un altro tipo di dolore che in questa stagione si riacutizza sono le atriti su base reumatica, come mani o ginocchia, in quanto vi sono dei recettori che percepiscono i cambiamenti atmosferici». Quali sono le principali cause dei dolori articolari? «Quella più frequente è una degenrazione delle articolazioni, che può crearsi nel tempo, con fasi di dolore acuto in determinati periodi. Stiamo parlando, ad esempio, delle atropatie degenerative. Ci sono poi le artiti reumatologiche, che hanno una base infiammatoria: si tratta di alcuni anticorpi prodotti dall'organismo che intaccano la membrana delle articolazioni. Ciò, nel tempo, determina dolori articolari e limitazione della mobilità».
Il dottor Giacomo Visioli, ortopedico presso il presidio ospedaliero Oglio Po di Casalmaggiore
In questo caso qual è il percorso di cura? «Il ruolo dell'ortopedico dovrebbe essere "l'ultima spiaggia". L'accesso all'ortopedia dovrebbe infatti arrivare quando lo stadio delle cure riabilitative si è esaurito e bisogna ricorrere alla chirurgia ortopedica. E' il caso di protesi dell'anca, del ginocchio, della spalla e via di seguito». Parliamo delle patologie della colonna vertebrale. «Esse possono avere origini reumatiche o artrosiche. A volte poi si complicano con episodi di ernia al disco. Anche questo tipo di patologia viene trattata dall'ortopedico solo alla fine di un percorso di cura che passa dalla fisiatria e dalla riabilitazione. Tra l'altro a Cremona molte patologie della colonna vengono trattate direttamente in neurochirurgia, grazie alle nuove tecnologie mini-invasive di cui dispone». Qual è il futuro dell'ortopedia? «Sicuramente la chirurgia protesica. In particolare sta diventando
un urgenza il reimpianto di protesi. Le prime che venivano messe risalgono infatti a circa 20 anni fa, e 20 anni è proprio la durata media di una protesi. Dunque sono molti coloro che hanno necessità di cambiarle perché usurate o comunque di sostituirne delle componenti. In questo settore qui all'Oglio Po siamo specializzati e competitivi. In particolare si eccelle nella chirurgia dell'anca e
del ginocchio, mentre il presidio di Cremona ha un grande richiamo nelle protesi della spalla, grazie anche al dottor Budassi, che è uno dei maggiori specialisti italiani in questo ambito». Sono molte le persone che necessitano di prestazioni presso il vostro reparto? «I numeri parlano da soli: facciamo circa 800 ricoveri ordinari ogni anno, oltre a 300 ricoveri in day surgery, e ben 400 interventi ambulatoriali. Negli ultimi anni si è cercato di ridurre al minimo di tempi di ospedalizzazione, e a questo proposito è stato introdotto un protocollo di inrervento che non prevede il pernottamento del paziente in ospedale. Egli si reca in ambulatorio per il pre-ricovero, una giornata nel corso della quale si fanno tutti i controlli e gli accertamenti propedeutici all'intervento. Quindi, alcuni giorni dopo, si programma l'intervento, che prevede le dimissioni del paziente entro sera».
L’ernia del disco, problema frequente
L'ernia del disco è una affezione della colonna vertebrale consistente in una rottura o uno sfiancamento dell'anello fibroso del disco e conseguente dislocazione del nucleo polposo. La rottura o e lo sfiancamento del disco sono abitualmente secondari ad una degenerazione o invecchiamento del disco, fenomeno che parte dalle cartilagini discali. Le ernie più frequenti sono quelle lombari, seguite da quelle cervicali e da quelle dorsali. Frequenti i casi di ernie multiple e di ernie famigliari. Tutte le età possono essere affette da ernia del disco. La protrusione invece consiste nello schiacciamento da parte del nucleo delle fibre dell'anello. Tuttavia ciò non comporta una rottura delle fibre dell'anello stesso, come succede nell'ernia, ma il suo schiacciamento, soprattutto a livello del legamento longitudinale posteriore.
Venerdì 4 Novembre 2011
A CREMONA IN VIA GIUSEPPINA 21
Come si somministra l’ozono
Si sente parlare tanto di conoscenti o amici che hanno "fatto L'ozono" ma i dubbi sul "come" si fa, posIl dottor Luigi Mitoli, sono effettivamenmedico-chirurgo te rimanere. Vediamo ozonoterapia allora cosa succede e cosa ci si deve aspettare come pazienti. Va detto subito che le modalità di somministrazione sono diverse e la scelta viene fatta dal medico. Fondamentalmente la terapia consiste in iniezioni, applicazioni locali, trasfusioni, insufflazioni. Le iniezioni sono intramuscolari o sottocutanee e vengono praticate nei punti dolorosi ( punti trigger ) o nelle zone interessate dalla patologia. Un esempio è dato dalla terapia dei dolori cervicali o lombosacrali, di solito legati a protusioni o ernie
dei dischi intervertebrali. In questo caso si inietta l'ozono nei muscoli paravertebrali, che decorrono lateralmente alla colonna vertebrale, dalla nuca al bacino, e anche se può impressionare l'idea di punture "nella schiena " sono solo banalissime iniezioni intramuscolari. Altro esempio di iniezioni, stavolta sottocutanee, lo troviamo nelle iniezioni che si fanno nella terapia della cellulite. La seconda via di somministrazione è l'applicazione locale, esempio nelle ulcere difficili a guarire: con apposite sacche si applica l'03 a contatto con la cute. Vedremo prossimamente le altre modalità di somministrazione nella cura delle varie patologie. Riceve a Cremona in via Giuseppina 21. Tel. 0372 434988 • 331 5825327
Ictus tra le prime cause di morte. Un’iniziativa per la prevenzione L’ictus costituisce la seconda causa di morte a livello mondiale e la terza causa di morte nei Paesi del G8. Il dato è emerso nei giorni scorsi, in occasione della Giornata Mondiale dell'ictus. Una malattia che in Italia è responsabile del 10-12% di tutti i decessi ogni anno e rappresenta la prima causa d’invalidità e la seconda di demenza con perdita di autosufficienza. Nel nostro Paese si verificano oltre 200.000 casi di ictus ogni anno e ben 930.000 persone ne portano le conseguenze. Una patologia che non riguarda solo gli anziani: circa 10.000 casi, ogni anno, riguardano soggetti con età inferiore ai 54 anni. Proprio per questi tragici dati diventa tanto importante la prevenzione. In occasione della giornata mondiale, Alice Italia Onlus ha presentato i risultati definitivi dell’indagine condotta sulla conoscenza dell’ictus e i costi che gravano sui malati di ictus cerebrale, realizzata dall’Associazione in collaborazione con il Censis e l’Università degli Studi di Firenze. A questo proposito la Federazione Alice Italia Onlus ha lanciato una campagna di prevenzione contro l’ictus cerebrale: presso oltre 3000 farmacie nelle principali città italiane, sarà possibile effettuare gratuitamente il controllo della pressione arteriosa e della fibrillazione atriale, anomalia del ritmo cardiaco che colpisce un ultracinquantacinquenne su 4.
Parte la campagna antinfluenzale Sono iniziate il 2 novembre le vaccinazioni per le categorie protette. Le altre al via dal 21 novembre
E’
trante nella normativa sulla legislazione del lavoro (es. addetti alle Poste e alle Telecomunicazioni, dipendenti della pubblica amministrazione, polizia municipale, ecc...), come contenuto nella Circolare Regionale 9/ san/11. E’ necessaria, al momento della vaccinazione, la presentazione del tesserino sanitario o, in alternativa, del codice fiscale. Prenderanno invece il via il 21 novembre le vaccinazioniper i soggetti non rientranti nelle categorie "pro-
di Giulia Sapelli
partita il 2 novembre la campagna vaccinale antinfluenzale, a cui come ogni anno l'Asl esorta ad aderire, specialmente per quei soggetti particolarmente a rischio. C'è una categoria di persone che ha diritto alla somministrazione del vaccino in forma gratuita, e che può richiederlo presso il servizio di prevenzione dell'Asl. Si tratta innanzitutto di tutte le persone che hanno superato i 65 anni, ma anche di bambini in particolari e delicate condizioni di salute: affetti da malattie croniche a carico dell’apparato circolatorio e respiratorio, da malattie renali con insufficienza renale, da malattie degli organi emopoietici ed emoglobinopatie, da diabete ed altre malattie dismetaboliche, da epatopatie croniche e da fibrosi cistica. HAnno diritto al trattamento gratuito anche bambini affetti da malattie congenite od acquisite che comportino carente produzione di anticorpi; da patologie per le quali sono programmati importanti interventi chirurgici; da sindromi da malassorbimento intestinale; da patologie associate ad un aumentato rischio di aspirazione delle secrezioni respiratorie (es. malattie neuromuscolari). Per queste categorie è indispensabile la presentazione di un certificato
La prestazione ha un costo pari a 15 euro medico o del tesserino di esenzione ticket attestante l’appartenenza ad una delle suddette categorie. Hanno altresì diritto al vaccino gratuito le donne che si trovano nel secondo e terzo trimestre di gravidanza durante la stagione epidemica. Obbligatorio e gratuito è il trattamento per tutto il personale sanitario di assistenza, ma anche tutto il personale che, per motivi occupazionali, è a contatto con animali che potrebbero costituire fonte d’infezione da virus influenzali (detentori di allevamenti,
Intervento gratuito per anziani e bambini malati
addetti all’attività di allevamento, addetti al trasporto di animali vivi, macellatori e vaccinatori, veterinari pubblici e libero-professionisti). Sono infine compresi tutti quei soggetti che si occupano di servizi essenziali, come forze dell’ordine statali, vigili del fuoco, volontari fri servizi sanitari di emergenza, personale di assistenza nelle case di riposo e agli anziani a domicilio. Costoro dovranno presentare un'attestazione dimostrante l’appartenenza ad uno dei suddetti servizi. La vaccinazione di soggetti adulti, richiesta a tutela del lavoratore pubblico o privato, è interamente – vaccino e somministrazione – a carico del datore di lavoro, in quanto rien-
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«ME» SPETTACOLO PER BENEFICIENZA
In occasione della settimana dedicata alla donna, alla famiglia e alla disabilità, l’Asl, il Comune di Cremona, la Provincia di Cremona, la consigliera di Parità e l'Azienda Sociale del cremonese, insieme a 14 organizzazioni di volontariato, presentano lo spettacolo «Me», con la ballerina Simona Atzori e alcuni danzatori del Teatro alla Scala di Milano. L’evento è dedicato ai temi della famiglia che in questo fragile contesto sociale è una risorsa da valorizzare, sostenere e accogliere in tutte le fasi della vita. Si è scelto di presentare questo spettacolo con una ballerina simbolo di femminilità, di superamento delle difficoltà, esempio di tenacia e di forza. Questo evento vuole essere una occasione per attirare l’attenzione della cittadinanza sui temi della tutela della salute, del benessere del bambino, della mamma, del bambino e della famiglia. Attualmente sono molte le organizzazioni locali che intervengono in tale ambito. Infatti il ricavato della vendita dei biglietti verrà devoluto a tutti coloro che hanno collaborato, ossia associazioni che si occupano appunto di queste problematiche. L'appuntamento è il 28 novembre al Teatro Ponchielli, alle 20.30. Il biglietto è di 20 euro per platea e palchi, e di 15 per il loggione. Fino al 20 novembre si effettuerà la prevendita dei biglietti presso le segreterie delle associazioni qui indicate mentre dal 21 novembre sarà possibile acquistarli presso la biglietteria del Teatro Ponchielli di Cremona.
IL 4 DICEMBRE HAPPY HOUR CON APOM
tette", previo pagamento di un ticket di 15 euro (la ricevuta dell’avvenuto pagamento dovrà essere presentata prima della vaccinazione stessa). Il pagamento può essere effettuato su c/c postale n. 11527264 intestato a: Asl provincia Cremona Servizio Tesoreria - Via S. Sebastiano, 14 – 26100 Cremona – Causale: Distretto Socio Sanitario di Cremona/Crema/ Casalmaggiore – vaccinazione antiinfluenzale. Si potrà altresì utilizzare il Pagobancomat presso la sede Asl di Cremona (via Belgiardino, 6 - da lunedì a venerdì dalle 8.30 alle 12.30), la sede Asl di Crema (via Meneghezzi, 14 - dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 12).
Continuano gli happy hour organizzati da Apom Onlus per parlare di tumore al seno. Si tratta di incontri informali tra l'associazione e le pazienti della Breast Unit per costruire insieme un nuovo modo di fare amicizia e coltivare legami destinati a durare nel tempo, nell'ambito del programma «La forza e il sorriso». Prossima data, l'ultima di questo 2011, è fissata per il 4 dicembre. L’iniziativa denominata «La forza e il sorriso» è dedicata a tutte le donne che, sottoposte a trattamenti oncologici, non vogliono rinunciare alla propria femminilità riconquistando il proprio senso di benessere e autostima. In un’atmosfera informale e rilassante, «La forza e il sorriso» guida le partecipanti, circa 6 per ogni laboratorio, (della durata di circa due ore e mezza ciascuno), a prendersi cura della propria pelle, a scegliere e ad applicare il make-up adeguato alle proprie caratteristiche e a valorizzare il proprio aspetto per fronteggiare gli aspetti secondari di chemioterapia e radioterapia.
a cura della dottoressa Annalisa Subacchi Nutrizionista, specialista in test intolleranze alimentari e diete personalizzate. Master in Nutrizione Fitness e Sport• Pesidente ALIAC Onlus di Cremona.
di Ermanna Allevi
Diplomata presso la scuola di Naturopatia dell'istituto RIZA
Iscritta alla FINR (federazione italiana naturopati RIZA) Egregia dott.ssa Subacchi, seguo sempre con interesse la Sua rubrica al venerdi. Dato che parla spesso di intolleranze alimentari che possono creare disturbi gastro intestinali, nausea, sonnolenza e malessere, mi chiedevo se un’intolleranza puo’ causare anche tosse. Sono anni che nel periodo invernale mi si ripresenta sempre una tosse secca. Il mio medico mi ha consigliato test specifici, come allergie, ma sono risultati negativi. Secondo Lei la causa è da implicarsi allo stress o anche un’intolleranza alimentare puo’ causare tale problematica? Grazie per la Sua risposta, Valentina. Gentilissima Valentina, la ringrazio per avermi scritto e contattato. Sappiamo bene che un’intolleranza alimentare è un’infiammazione del nostro corpo, una reazione da parte dei nostri globuli bianchi ad una serie di alimenti che vengono ritenuti “estranei”. Detto ciò la più nota espressione di un’intolleranza alimentare, o intossicazione, riguarda l’apparato grastro enterico con problematiche quali gonfiore, pesantezza, nausea, vomito, diarrea, ma anche ansia, malessere diffuso e stanchezza. Tuttavia spesso nel mio ambulatorio incontro individui che presentano tosse e/o starnuti continui, non compatibili con il classico raffreddamento. L’intolleran-
za va a creare disturbi nella parte più debole del nostro corpo, che per alcuni riguarda l’intestino, per altri la pelle e per altri ancora l’apparato respiratorio. In questi casi, una volta individuati gli alimenti “tossici” per l’organismo, vengono tolti per poi essere reintrodotti dopo un periodo di astensione. Quindi oltre allo stress, anche una scorretta alimentazione ed intolleranze non ben identificate dallo specialista, possono influire negativamente sul nostro fisico. Comprendendo al meglio il nostro corpo e mangiando correttamente variando la qualità alimentare, possiamo risolvere queste fastidiose problematiche.
La dottoressa Subacchi risponde alle vostre domande scrivendo a: info@nutrizionistabiologo.it oppure a ilpiccolocremona@fastpiu.it Riceve a CREMONA: presso L’ambulatorio Medicenter, via Giuseppina 21 (0372-434988) CREMONA: Ambulatorio Med di Gadesco Pieve Delmona (0372-803801) • CREMA presso ambulatorio Santa Claudia (366-4759134)
Soffro di acidita' di stomaco e bruciore che si acutizza in alcune situazioni dove lo stress aumenta e nei cambi di stagione. Puo' darmi qualche consiglio? Grazie Massimiliano. Gentile signor Massimiliano, lo stomaco dal punto di vista simbolico rappresenta un passaggio obbligato che consente l'evolvere da uno stato all'altro. Sul piano fisico invece grazie alla mucosa gastrica che svolge la sua funzione, c'è la trasformazione degli alimenti perchè possano essere assimilati diventando così il nostro carburante, consentendoci la crescità e l'evoluzione. E' importante tenere presente che il cibo intro-
dotto non ha solo valore nutrizionale ( proteine, vitamine, carboidrati, zuccheri, grassi ), ma anche tutte le valenze che attribuiamo a quell'alimento ( affetto, amore, dolcezza, rabbia, amarezza). Introdurre un alimento equivale per il nostro psicosoma ad identificarsi in ciò che esso rappresenta. Il consiglio è non togliere subito i sintomi, ma li osservi e cerchi di comprendere cosa le sta dicendo il suo stomaco. Può aiutarsi con piccoli pasti preferendo cibi solidi e usi il macerato glicerico alla 1DH di Ficus Carica, 30 gocce 3 volte al giorno, per l'acidità il succo di mezzo limone prima di ogni pasto. Se i sintomi permangono consulti il suo medico per svolgere analisi specifiche.
Ermanna Allevi risponde alle vostre domande scrivendo a: info@naturopatia-cremona.com Oppure a: ilpiccolocremona@fastpiu.it Riceve a Cremona in via Pallavicino 6 tel. 0372-412372. • Riceve a Crema telefonando al 388 9037275.
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Agricoltura
Venerdì 4 Novembre 2011
Successo per la Fiera del bovino. «L’agrucoltura deve essere al centro dell’agenda politica»
Antonio Piva: forte richiamo al mondo politico
S
• A cura di Libera Agricoltori •
i è chiusa con un grande successo di pubblico e di espositori la 66° edizione della Fiera Internazionale del Bovino da Latte. Hanno preso parte alla rassegna numerose personalità politiche tra cui Luis Capoulas Santos, ex ministro dell’agricoltura portoghese e attuale relatore per la nuova Pac all’europarlamento, e il presidente della commissione agricoltura nell’aula di Strasburgo Paolo De Castro che ha definito quella di Cremona “la fiera italiana”. Insieme a loro gli assessori regionali Gianni Rossoni e Giulio De Capitani, nonché il ministro delle Politiche Agricole Saverio Romano che è intervenuto agli “Stati Generali del Latte”. E’ stata ribadita la necessità di tradur-
re la ricerca e la sperimentazione in una giusta corresponsione in termini pratici per quanti operano nel comparto zootecnico. Per gli allevatori lombardi la vera innovazione deve potersi misurare in reddito. Un tema dal quale è partito il duro richiamo alla politica, lanciato dal presidente di CremonaFiere e della Libera Antonio Piva. «Il settore primario che qui viene rappresentato nelle sue eccellenze mondiali» ha spiegato«è sempre più in difficoltà; e specie negli ultimi tempi non ha avuto la considerazione che merita. Tutti parlano del food made in Italy, ma agli agricoltori che lo producono restano solo debiti, soprattutto al comparto latte. Adesso basta, se vogliono il frutto del nostro lavoro devono metterci nelle condizioni di guadagnare il giusto. Lo dico al mondo della po-
Un immagine dell’incontro
Antonio Piva
litica: i temi dell’agricoltura devono avere il posto che per natura spetta loro, e cioè il centro dell’agenda e dell’attenzione. Sui grandi media assistiamo allo spettacolo - desolante e inaccettabile - di commenti che riguardano tutte le eccellenze italiane tranne l’agricoltura. Forse qualcuno pensa davvero che siamo solamente ‘quattro gatti’, ma si sbaglia di grosso. Attorno al nostro mondo gravitano milioni di elettori, sempre più delusi ed esasperati. Decisi - a questo punto - a premiare chi davvero lavorerà per dare reddito ad un settore da troppi anni in crisi. Quanto dico oggi non finisce qui. Mi impegno pubblicamente a continuare questa battaglia (Piva è anche vicepresidente nazionale di Confagricoltura), continuando a chiedere alla politica in ogni sede ed in ogni occasione
- quei concreti segnali di attenzione che ad ora non stiamo vedendo. Questione di reddito, dunque di sopravvivenza. Ma anche e forse soprattutto questione di rispetto, cui gli agricoltori hanno diritto e che spesso viene loro negato». Molto successo di pubblico hanno ottenuto il convegno organizzato dalla Libera sulla Direttiva Nitrati e quello dell’Anga di Cremona sulla riforma della Pac. Su questo tema si erano già pronunciati sia De Castro che Capoulas Santos, tema ben conosciuto in quanto entrambi già ex Ministri dell’Agricoltura dei rispettivi Paesi, Italia e Portogallo. La sintesi delle impressioni rilevate in sala dopo la presentazione delle misure previste dalla nuova Pac presentate dal professor Roberto Pretolani, docente della Facoltà di Agraria dell’Università degli Studi di Milano, è stata quella di una serie di provvedimenti squilibrati, frutto di eccessive mediazioni, che non riescono ad avere un unico indirizzo, combattute tra il sostegno al mercato, la tutela dei prodotti agricoli e la difesa dell’ambiente. Quello che rimane a rischio è certamente la difesa del reddito delle imprese agricole. Forte squilibrio nell’indirizzare le risorse anche verso i Paesi di ultimo ingresso nell’area euro.
«Il settore primario è in difficoltà»
Produttori e trasformatori a confronto
Poca informazione nell’agroalimentare: «I consumatori non sanno cosa mangiano»
Rosario Trefiletti, Presidente di Federconsumatori, nel corso del faccia a faccia tenutosi nell’ambito di Italpig tra produttori e consumatori, ha sottolineato la congiura da parte dell’informazione nel settore agroalimentare. I consumatori sono vittime che vengono tenute all’oscuro della provenienza del cibo che mangiano e dei costi delle materie prime non conoscendo, come dovreb-
bero, il valore della qualità. Il giornalista Franco Poggianti ha messo a confronto Trefiletti con un produttore e trasformatore di suini, Cristian Franzoni e con Luca Ruggeri. Poggianti ha posto subito al centro della discussione il made in Italy che oggi all’estero si qualifica soprattutto per il cibo e il vino. E’ la principale eccellenza dell’agricoltura e dell’industria alimentare, contribuisce con l’indot-
to alla formazione del 20 per cento del Pil, qualifica il nostro Paese sui mercati mondiali ma non garantisce un reddito sufficiente al primo e fondamentale anello della catena: l’agricoltura. «Con questi prezzi e margini di guadagno ridottissimi non riusciamo a gestire le nostre aziende» ha detto Franzoni «se non siamo supportati dalle banche. Io reggo perché produco suini, li trasformo in salumi e ven-
MERCATI - DA VENERDI’ 28 OTTOBRE A GIOVEDI’ 3 NOVEMBRE PRODOTTO
do allo spaccio aziendale il prosciutto di Parma a 2,20 euro al chilo. I consumatori non sanno che sforzi facciamo per tirare avanti». «E’ vero! ha confermato Trefiletti «e volutamente sono tenuti all’oscuro della provenienza delle materie prime che mangiano, anche se è un loro diritto essere informati. Quando mangio il prosciutto, voglio sapere da dove proviene la coscia».
PRODOTTO
Tra Confagricoltura, Coldiretti, Cia e Italatte
Siglato l’accordo per il prezzo del latte
Dopo la fumata nera all’immediata vigilia della Fiera Internazionale del Bovino da Latte, lo scorso 2 novembre è stato siglato l’accordo del prezzo del latte tra Italatte SpA e le rappresentanze regionali di Confagricoltura, Coldiretti e Cia: 40,3 centesimi di euro al litro per il periodo compreso tra ottobre e dicembre e 40,7per il periodo da gennaio a marzo 2012, questi gli importi stabiliti al termine del confronto tenutosi presso la Galbani di Corteolona. Termini superiori a quelli pattuiti nel febbraio scorso (e con valenza gennaio-settembre) tra Italatte, Coldiretti e Cia: 39 centesimi a gennaio con arrivo a 40,2 centesimi a settembre, accordo che Confagricoltura non aveva voluto sottoscrivere in quanto considerato un prezzo al ribasso. Il Presidente della Libera Associazione Agricoltori Antonio Piva, firmatario dell’accordo per Confagricoltura Lombardia, nel commentare questo accordo ha detto che, pur essendo un prezzo che non soddisfa in pieno le esigenze degli agricoltori, bisogna comunque sottolineare l’importanza di aver ottenuto un aumento; mentre alcune voci circolate negli
ultimi giorni ipotizzavano addirittura un risultato in contro tendenza, e dunque in diminuzione rispetto al valore di settembre. Secondo Piva con l’accordo sottoscritto viene sanata una pericolosa mancanza di riferimenti, dato che il precedente accordo era scaduto un mese fa. Non solo. Si mettono anche al sicuro, con un ulteriore aumento a 40,7 centesimi, i tre mesi tradizionalmente più difficili per gli allevatori. La media mensile della retribuzione passa dai 39,4 centesimi dei primi nove mesi dell’anno, ai 40,5 garantiti da questo accordo. Confagricoltura lo definisce “importante e indispensabile elemento per una corretta programmazione produttiva”, ma anche un preciso e positivo segnale di riferimento economico per la valorizzazione di tutta la produzione nazionale indirizzata all’utilizzo alimentare. I valori concordati permettono alle aziende lombarde produttrici di latte alimentare di recuperare valore, partecipando con maggiore interesse e tornaconto ad una dinamica economica che da alcuni mesi aveva visto le quotazioni del latte spot registrare costanti recuperi.
UNITA’ DI MISURA
CREMONA
MILANO
MANTOVA
MODENA
VACCHE Frisone 1ª qualità peso vivo
kg.
2,30-2,65
MONTICHIARI 1,10-1,25
da macello 1,160-1,260
--
UNITA’ DI MISURA
CREMONA
MILANO
MANTOVA
MODENA
Tonn.
198-200
Mercato chiuso per festività
198-203
(fino) 208-213
VACCHE Frisone 2ª qualità peso vivo
Kg.
2,00-2,25
MONTICHIARI 0,80-0,97
0,89-0,99
GRANOTURCO ibrido naz.14% um.
Tonn.
184,5-185,5
“
188-190
197-198
kg.
2,30-2,85
Vitelloni da macello 24/30 mesi 1,35-1,45
1,14-1,31
SEMI di SOIA Nazionale
MANZE SCOTTONE 24 mesi
Tonn.
n.q.
“
345-350
Sorgo nazionale 184-187
1,20-1,40
MONTICHIARI 1,20-1,30
(da 46 a 55 kg) 1,40-1,70
(50 kg) 1,20-1,60
ORZO naz. Peso spec. 55-60 peso spec. 66-68
VITELLI BALIOTTI p.vivo (50-60 kg ) frisona
Tonn.
197-202 203-210
“
n.q. 215-222
(p.spec. 63-65) 217-220
VITELLI BALIOTTI p.vivo (50-60 kg) pie blue belga
kg.
2,50-3,70
MONTICHIARI 3,80-4,00
4,25-4,85
(pregiate 70 kg) 3,81-4,85
CRUSCA Alla rinfusa
Tonn.
162 – 164
“
162-165
149-150
BURRO pastorizzato
kg.
3,20-3,25
past. 3,60 centr. 3,80
2,65
FIENO Maggengo Agostano
Tonn.
130 – 150 di erba med.
116-130 N.q.
Mag. 1° t. 125-130
Medica fienata 1° t. 115,0-125,0
kg.
(dolce) 4,95-5,15
5,05-5,20
n.q.
PAGLIA press. (rotoballe)
Tonn.
105 – 115
108-120
Erba med f. 2° t. 125-130
Paglia di frumento press. ball. 78-83
PROVOLONE VALPADANA fino a 3 mesi
(piccante) 5,10-5,50
5,25-5,50
n.q.
8,02-8,27
8,05-8,30
8,12-8,37
PARMIGIANO REGGIANO fino a 24 m 12,05-12,40
8,65-8,85
8,75-9,15
8,90-9,15
PARMIG. REGG. 30 mesi e oltre 13,30-13,70
FRUMENTO tenero buono mercantile
SUINI Lattonzoli locali
15 kg
3,250
3,250
3,200
3,220
SUINI Lattonzoli locali
25 kg
2,340
2,350
2,250
2,330
SUINI Lattonzoli locali
30 kg
2,130
2,130
2,050
2,100
SUINI Lattonzoli locali
40 kg
1,860
1,850
1,800
1,850
SUINI da macello
156 kg
1,515
1,570
n.q.
(da 144 a 156 kg) 1,521
SUINI da macello
176 kg
1,575
1,570
n.q.
(da 156 a 176 kg) 1,575
SUINI da macello
Oltre 176 kg
1,545
1,545
n.q.
(da 176 a 180 kg) 1,552
PROVOLONE VALPADANA oltre 3 mesi
kg.
kg.
GRANA scelto stag. 9 mesi
kg.
GRANA scelto stag. 12-15 mesi
kg.
Vitelloni femm. da macello pezz. nere (kg. 450-500) p.m. 2,42–2,72 p.v. 1,25–1,40
Zangolato di creme X burrificaz. 2,30 --
PARMIGIANO REGGIANO 12 mesi 10,55-10,85
N.B. Le quotazioni del bestiame bovino e del foraggio sul mercato di Cremona avvengono il primo e terzo mercoledì del mese. Questo dato, conseguentemente, va letto ed interpretato con la dovuta attenzione rispetto agli altri dati pubblicati. Le quotazioni del mercato di Milano avvengono in due giorni separati: il martedì per il comparto dei cereali e derivati, il lunedì per quello zootecnico che fa riferimento a Montichiari. Anche questo aspetto va tenuto in considerazione nel confronto dei dati suindicati. Il mercato di Mantova avviene in un solo giorno e cioè il giovedì. Modena il lunedì. Tutti gli aggiornamenti della tabella mercati, insieme ai collegamenti alle principali borse, sono sul sito: www.cremona.coldiretti.it.
lo
SPORT
Venerdì 4 Novembre 2011
35
Il veterano con la Roma nel cuore Contro il Lanciano il centrocampista ha indossato con piacere la fascia di capitano
Prima Divisione - Pestrin si sta confermando uno dei punti di forza
D
di Michael Guerini Manolo Pestrin
LA SCHEDA
opo aver intervistato alcuni tra i più giovani calciatori della rosa grigiorossa, è giunto il momento di scoprire e conoscere meglio anche i veterani. Questa settimana è il turno del romano Manolo Pestrin (33 anni), uno degli atleti con più esperienza, giunto la in estate alla Cremonese. «Nonostante io sia qui da poco tempo - esordisce Pestrin - mi trovo bene e sono contento di tutto. Mia moglie e mia figlia si sono ambientate ottimamente, anche perché Cremona è una città vivibile. Speriamo che continui così». Il calciatore romano non è nuovo a frequenti spostamenti: infatti, prima di arrivare alla Cremo, ha giocato in diversi club sparsi per l’Italia (tra questi il Torino, il Messina, il Frosinone, il Palermo, la Salernitana e il Cesena). Tutte queste esperienze sono legate a molti ricordi, quali tra questi sono stati i più intensi? «Principalmente sono tre i momenti più carichi di emozioni: la serie A col Messina, la promozione dalla C1 col Cesena e il breve periodo col Toro. L’unico rammarico è stato proprio a Torino, perché purtroppo non siamo riusciti a vincere il campionato». Come detto, Pestrin è uno dei pochi calciatori della rosa a poter vantare di aver calcato i campi della serie A: «L’esordio è stato positivo, tra l’altro contro la squadra della mia città (vale a dire la Roma, ndr). E’ stata una strana sensazione, ma sicuramente bella. Ricordo – prosegue
STAGIONE 1996-1997 1997-1998 1998-1999 1999-2000 2000-2001 2001-2002 2002-2003 gen. 2003 2003-2004 2004-2005 2005-2006 2006-2007 gen. 2007 2007-2008 2008-2009 2009-2010 gen. 2010 2010-2011 gen. 2011 2011-2012
SQUADRA Monterotondo Castel di Sangro Castel di Sangro Castel di Sangro Virtus Lanciano Virtus Lanciano Virtus Lanciano Palermo Cesena Cesena Cesena Cesena Messina Messina Salernitana Salernitana Torino Salernitana Frosinone Cremonese
SERIE Ecc. B C1 C1 C2 C1 C1 B C1 B B B A B B B B C1 B 1ª Div.
PRESENZE 0 4 13 24 28 26 17 4 31 29 31 16 16 19 33 15 15 13 16 8
RETI 1 1 1 2 2 1 1 2 1 1 -
difficoltà, e alla fine siamo retrocessi in serie B. Ho dovuto quindi ricominciare da capo». Dopo varie stagioni in differenti squa-
il centrocampista – che finì in parità e fu il modo migliore per iniziare. Purtroppo, il Messina al mio arrivo a gennaio era già in
dre, quest’estate Pestrin ha deciso di approdare a Cremona: «Si è trattata di una situazione che si è presentata all’improvviso e viste le buone prospettive, ho scelto di indossare questa maglia. Sono contento, anche perché non ho trovato grandi difficoltà, grazie al fatto che conoscevo già il mister che mi ha aiutato ad ambientarmi». Malgrado si sia inserito da poco nella squadra, il calciatore romano ha ottenuto la fascia di capitano nell’ultima partita contro il Lanciano: «Fa piacere essere riuscito a conquistare la fascia di capitano. Questo è una sorta di attestato di stima da parte di tutti nei miei confronti. Ciò significa che i sacrifici vengono premiati, ma per me essere capitano non è una cosa fondamentale. Probabil-mente hanno scelto me per il semplice fatto che sono uno dei più vecchi. In ogni caso, a me importa più che altro che il vero capitano si riprenda presto dall’infortunio, anche perché la fascia a me interessa poco». Per quanto riguarda la squadra, Pestrin non si sbilancia troppo nel pronosticare il piazzamento a fine campionato della Cremonese, perché, a suo dire, è ancora presto per tirare le somme. «Per ora abbiamo fatto bene, siamo in una buona posizione in classifica, ma il nostro obiettivo è di migliorare di volta in volta e giocare bene». Nonostante sia un romanista convinto, Pestrin ha giocato per un breve periodo nelle giovanili della Lazio: «Ho la Roma nel cuore e la parentesi con la Lazio io la reputo un errore di gioventù di cui me ne pento ancora oggi».
I NUMERI
CREMONESE-LANCIANO 2-0 CREMONESE: Alfonso, Semenzato, Favalli, Minelli, Polenghi (36’ st Rigione), Pestrin, Rabito (15’ st Nizzetto), Riva, Musetti (24’ st Bocalon), Dettori, Le Noci. A disposizione: Bianchi, Sales, Degeri, Samb. All.: Brevi. LANCIANO: Aridità, Aquilanti, Mammarella, Vastola (38’ st Piccioni), Massoni, Amenta, Turchi (15’ st Titone), Capece, Pavoletti, Improta (1’ st Chiricò).Adisposizione: Amabile, Di Filippo, Novinic, Ferrara). All.: Gautieri. ARBITRO: Coccia di San Benedetto del Tronto. Reti: 28’ Le Noci su rigore, 26’ st Minelli.
NOTE: spettatori 3.400 circa, incasso di 16.091 euro. Ammoniti Pestrin, Musetti; Massoni, Pavoletti.
CLASSIFICA Pergocrema 18 Frosinone 18 Carrarese (-1) 17 Portogruaro 17 SudTirol 16 Cremonese (-6) 15 Barletta 15 Lanciano (-1) 15 Trapani 15 Siracusa (-3) 14 Triestina 12 Piacenza (-4) 12 Spezia 11 Andria 10 Latina 9 Prato 8 FeralpiSalò 8 Bassano 6
10ª Giornata Barletta FeralpiSalò Bassano-Siracusa Cremonese-Lanciano Latina-Andria Piacenza-Carrarese Spezia-Portogruaro SudTirol-Prato Trapani-Frosinone Triestina-Pergocrema
0-1 1-2 2-0 5-2 0-3 0-2 2-2 2-2 3-2
Prossimo Turno (6-10 h 14.40) Andria-Bassano FeralpiSalò-Spezia Frosinone-Cremonese (lunedì) Lanciano-Latina Pergocrema-Trapani Portogruaro-Barletta Prato-Carrarese Siracusa-Piacenza Triestina-SudTirol
CLASSIFICA SENZA PENALIZZAZIONI Cremonese 21; Pergocrema, Frosinone, Carrarese 18; Portogruaro, Siracusa 17; SudTirol, Lanciano, Piacenza 16; Barletta, Trapani 15; Triestina 12; Spezia 11; Andria 10; Latina 9; Prato, FeralpiSalò 8; Bassano 6.
IL PUNTO - Lunedì sera a Frosinone sono in palio punti importanti
Posticipo, crocevia della stagione di Matteo Volpi
SERIE A DATA
ORA
SQUADRA 1
SQUADRA 2
1
X
2
5/11
18.00
PALERMO
BOLOGNA
1,70
3,40
5,00
5/11
20.45
NOVARA
ROMA
3,50
3,30
2,00
6/11
12.30
GENOA
INTER
2,60
3,20
2,60
6/11
15.00
ATALANTA
CAGLIARI
2,10
3,10
3,50
6/11
15.00
CESENA
LECCE
2,10
3,20
3,40
6/11
15.00
CHIEVO
FIORENTINA
2,65
3,00
2,65
6/11
15.00
LAZIO
PARMA
1,60
3,50
5,75
6/11
15.00
MILAN
CATANIA
1,33
4,50
9,00
6/11
15.00
UDINESE
SIENA
1,65
3,40
5,50
6/11
20.45
NAPOLI
JUVENTUS
2,45
3,20
2,75
SERIE B DATA
ORA
SQUADRA 1
SQUADRA 2
1
X
2
5/11
15.00
ASCOLI
CITTADELLA
2,25
3,00
3,25
5/11
15.00
EMPOLI
ALBINOLEFFE
1,80
3,15
4,75
GROSSETO
2,10
3,00
3,60
5/11 5/11 5/11 5/11 5/11 5/11 5/11 7/11 7/11
15.00 15.00 15.00 15.00 15.00 15.00 15.00 19.00 21.00
CROTONE LIVORNO
NOCERINA
REGGINA
PESCARA
2,65 2,45
3,00 3,75
2,65 2,45
PADOVA
JUVE STABIA
1,75
3,20
5,00
VARESE
MODENA
1,65
3,30
5,75
BARI
VERONA
SASSUOLO VICENZA BRESCIA
TORINO
GUBBIO
SAMPDORIA
2,70 1,90 2,10
2,65
2,80 3,10 2,90
2,90
Punto Snai Cremona: Via Dante Ruffini, 28 www.snaicremona.it - info@snaicremona.it Punto Snai Codogno: Via Pandolfi, 13 www.snaicodogno.it - info@snaicodogno.it
2,80 4,25 3,75
2,75
Tornato il sorriso e ripresa la marcia, ora ci si deve riscoprire belli di notte al ‘Matusa’. Nulla di ambiguo: non si tratta di andare in qualche strano locale a tema, bensì di uscire indenni dal campo ancora imbattuto del Frosinone nel posticipo in programma lunedì sera (diretta su Raisport 1). Una piccola impresa, se vogliamo, di fronte alla quale questa Cremonese ha l’obbligo di farsi trovare pronta se davvero si vuole dare una svolta importante alla stagione. La sfida in terra ciociara, alla luce del momento delicato del campionato potrebbe infatti essere un crocevia importante soprattutto per il morale di una squadra che si è sempre mantenuta equilibrata e sufficientemente sicura del proprio valore e soprattutto dei Una fase della sfida propri attributi. Nome di contro il Lanciano spicco della sfida, anche in (fotoservizio L.Dassi) questo caso, sarà Manolo Pestrin, giocatore che in poche settimane è già diventato il simbolo grigiorosso e che tuttavia i tifosi gialloblù non hanno dimenticato. Qui Frosinone Mister Carlo Sabatini, dopo un anno di inattività, è tornato da protagonista alla guida di un Frosinone infarcito di nomi importanti e pronto a giocarsi le sue carte per un immediato ritorno in cadetteria. Fuori causa il bomber Santoruvo, rimasto nonostante la retrocessione ma costretto a due mesi di stop per un intervento chirurgico ai tendini. In difesa
ritroveremo il fresco ex Mirko Stefani, mentre Miramontes partirà dalla panchina. Pronto al rientro il mediano Carrus, mentre restano da verificare le condizioni di Ganci, esterno in grado di poter far male. Il nome più gettonato è quello di Aurelio, protagonista nelle ultime cinque gare casalinghe nelle quali il Frosinone ha fatto registrare un invidiabile ruolino di marcia di 4 vittorie e un solo pareggio. Qui Cremonese Mister Brevi dovrà nuovamente rinunciare a capitan Fietta (out per infortunio), mentre in difesa rimangono da valutare le condizioni di Polenghi, rimasto contuso in uno scontro di gioco con il Lanciano. In avanti, nonostante il digiuno da gol, confermata la presenza di Musetti il cui lavoro di sponda e di apertura degli spazi è comunque fondamentale per bocche da fuoco del calibro di Le Noci o Rabito. Auguri di pronto recupero anche a Michele Cremonesi, operato con successo a Pavia al legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro. Coppa Italia Giovedì prossimo, alle 14.30, i grigiorossi saranno impegnati nel turno di Coppa Italia ad Alessandria. La gara è stata rinviata di un giorno rispetto al normale turno previsto, visto il posticipo proprio di lunedì sera. PROBABILE FORMAZIONE (4-3-3) Alfonso; Semenzato, Minelli, Rigione, Favalli; Riva, Pestrin, Dettori; Nizzetto, Musetti, Le Noci. All.: Brevi.
SERIE D - Il Pizzighettone ospita il Seriate
Mastica amaro il Pizzighettone, per un pareggio che ritiene ingiusto. I rivieraschi, domenica scorsa, hanno pareggiato 2-2 sul campo della Castellana: in svantaggio al 22’ del primo tempo, prima hanno pareggiato con Mancuso (58’) e poi sono passati in
vantaggio al 70’ con Miftah. Ma due minuti dopo un rigore molto dubbio ha permesso alla squadra di casa di pareggiare. Ora il calendario propone al Pizzighettone l’incontro casalingo di domenica con il Seriate, che ha un punto in meno dei rivieraschi.
36
Sport
Venerdì 4 Novembre 2011
(S.M.) Mentre continua a far discutere (e anche giustamente) la convenzione in merito alla concessione dello stadio Vol-tini all’Ac Crema 1908 (vuoi vedere che, in particolare, serviva maggiore chiarezza un anno fa, quando al timone del Pergo, cioè il concessionario esclusivista di riferimento, c’era il dottor
Eccellenza - Tre punti di speranza per il Crema 1908
Manolo Bucci?, ndr) la truppa nerobianca, (che, condizionale d’obbligo, risulterebbe non in regola con vecchi pagamenti per l’utilizzo dello stesso impianto), finalmente, lo scorso week end, dinanzi al tosto Ciliverghe è riu-
scita nell’impresa di conquistare tre punti preziosissimi sul rettangolo amico e davanti a pochissima gente sugli spalti. Il playmaker Vaccari, l’attaccante Festa, il jolly offensivo Pagano: questi, tra i cremini, i migliori in campo
domenica scorsa. E adesso, nel prossimo turno, il sodalizio allenato da mister Claudio Nichetti è atteso dall’ennesimo bigmatch salvezza contro il Castellucchio: servirebbe ora una continuità di risultati per alimentare
il sogno proibito salvezza. CLASSIFICA (10ª giornata) Sant’Angelo 24; Aurora Travagliato 20; Oltrepo 18; Chiari, Sarnico, Rigamonti Nuvolera 16; Pro Desenzano 15; Nuova Verolese, Orsa Corte Franca 14;
Vallecamonica 13; Palazzolo, Sancolombano 12; Castellucchio, Ciliverghe Mazzano, Dellese 10; Crema 1908 9; Villanterio 8; Codogno 6. • CALCIO A 5 Un Videoton in versione cinica ha sbancato Bergamo (3-0) contro la cenerentola del torneo (l’Orobica) ed è salito al 5° posto in classifica.
Pergo, è ora di invertire la rotta
Domenica al Voltini arriva il quotato Trapani. I gialloblu devono scendere in campo dimenticando la classifica
Prima Divisione - Tre sconfitte di fila hanno raffreddato gli entusiasmi, anche se la squadra è ancora prima
S
di Stefano Mauri
gombriamo subito il campo da equivoci provocatori: perdere a Trieste, in una piazza calcistica da serie A, per il Pergo (pur sempre primo in classifica) ci sta. Ergo, alla faccia delle ultime tre sconfitte consecutive, parlare di “crisetta”, per la compagine allenata dal bravo e saggio Fabio Brini (addetto ai lavori serio coi baffi in tutti i sensi) non ha senso, soprattutto se si ripensa a quando, come e dove è nata la stagione “canarina”. Detto questo, il presidente Sergio Briganti, che ha già allertato i suoi collaboratori, conoscenti, interlocutori e consulenti di calciomercato, fa bene, anzi benissimo a chiedere il massimo dai suoi tesserati e ad aver indicato nel conseguimento di un posto al sole ai playoff l’obiettivo minimo stagionale, ma non bisogna dimenticare che il gruppo B di Prima Divisione è frequentato da squadroni blasonati e affamati di gloria. Domenica, intanto, allo stadio Giuseppe Voltini alle ore 14.30 è annunciato in arrivo il neopromosso e quotato Trapani, allenato da mister Roberto Boscaglia. Ecco, forse per riprendere il feeling con la vittoria, Romondini e soci per il momento dovrebbero dimenticare la posizione in graduatoria, comunque ottima, ed affrontare volta per volta gli avversari di turno con occhi da
Il fallo da rigore che ha permesso al Pergo di andare sul 2-2
tigre e massima umiltà: senza generalizzare, per carità, ma soltanto per evitare che qualcuno all’interno del gruppo si stia montando eccessivamente la testa o si faccia distrarre troppo. Massima attenzione dunque nei confronti della ciurma tra-
IN BREVE
Tris Delma con De Stefani e Comizzoli
Inizio di annata agonistica straordinario per la “Delma”, al terzo successo consecutivo in altrettante gare disputate. Dopo Comizzoli a Bagnolo Cremasco e Frattini-Ghisolfi a Crema ecco arrivare la sofferta, ma meritata vittoria di De Stefani-Comizzoli nella regionale organizzata dalla canottieri Bissolati. Dopo aver superato nei quarti di finale Campolungo-Gaudenzi, “Gibe” De Stefani e Pierantonio Comizzoli infliggevano un “cappotto” a Vitaloni-Daguati ed in finale avevano la meglio su BarcellesiCelardo per 12-5. Quarto posto per i beniamini di casa GhiraldiMolardi battuti dai terribili boys del “Flora” (9-12), dopo che i bissolatini si erano trovati in vantaggio 8-0! La manifestazione, svoltasi interamente sulle corsie del comunale (batterie, semifinali e finali) è stata diretta da Gabriele Ceriati, arbitri di finale Bongiorni e De Stefani.
Sabato finali a Trescore Cremasco
Questa settimana riflettori puntati sulle corsie del bocciodromo trescorese di via De Gasperi dove si concluderà il trofeo “Comune città di Trescore”, gara individuale (con due finali) organizzata dalla bocciofila “Vis Trescore” sotto la direzione di Roberto Martinetti. Le semifinali sono previste per venerdì 4 (con inizio ore 20.45) sulle corsie dei bocciodromi di Scannabue, Trescore e del comunale di Crema, mentre la finale è prevista per sabato 5 presso la società organizzatrice. Frattanto lunedì 31 è iniziato il 6° memorial “Pietralunga” e 4° memorial “Ghiraldi”, gara regionale organizzata dalla bocciofila Ferroviario. Finali in programma sabato 12 sulle accoglienti corsie del bocciodromo di via Bergamo.
(per gentil concessione dell’Us Pergocrema)
panese dal 4-4-2 potenzialmente in grado di impensierire qualsiasi avversario. Nel frattempo, mentre la concessione (voluta da una determinata fazione della giunta comunale cittadina) del Voltini al Crema (moroso per chiaroscure “penden-
Il tabellino
TRIESTINA PERGOCREMA
3 2
TRIESTINA: Gadignani, Galasso (24’ st Pinares Tamayo), Thomassen (32’ Pezzi), Izzo, Tombesi, Evola, Princivalli, Rossetti, Motta (34’ st D’Agostino), Curiale; Godeas. A disposizione: Cristofoli, Mattielig, Gissi, D’Agostino. All.: Galderisi. PERGOCREMA: Concetti, Celjak, Doudou, Sembroni, Rizza, De Vezze (39’ st Angiulli), Romondini, Capua (43’ st Delgado), Guidetti (37’ st Rizzo), Testardi, Inacio Pià. A disposizione: Menegon, Gritti, Mattia, Adeleke. All.: Brini. RETI: 23’ Motta, 31’ Testardi, 39’ Godeas, 43’ Inacio Pià, 26’ st Motta. ARBITRO: Diego Roca di Foggia. NOTE: ammoniti Testardi, Rizza e Curiale.
BOCCE - Sono una cinquantina i nulla-osta dei comitati provinciali
C’è aria di crisi: pochi i trasferimenti nelle bocciofile cremonesi e cremasche
I
di Massimo Malfatto
l primo ottobre è iniziata ufficialmente la nuova annata agonistica e sulle corsie di gioco si vedono in campo diverse formazioni inedite, qualcuna già attore-principale come le coppie Frattini-Ghisolfi ed i giovani Celardo-Barcellesi. Sono circa una trentina i nulla-osta dei bocciofili cremonesi pervenuti sul tavolo del presidente Piccioni, una decina in meno dello scorso anno (calano le entrate del comitato!), ma pochi i movimenti eclatanti. La prima impressione è che anche quest’anno
Esclusione di Luccini: precisazione
In relazione all’articolo apparso la settimana scorsa attinente il “Top 10” e più precisamente dove si era scritto che l’errore dell’inserimento in batteria di Marco Luccini nella categoria “Ragazzi” (anziché “Allievi”!) era da addossare alla Federazione, ci è stato fatto notare che la responsabilità è da attribuire al comitato provinciale e non a quello regionale. Soprattutto in questo periodo c’è una notevole mole di lavoro presso il comitato guidato da Giovanni Piccioni ed uno sbaglio ci può stare, l’importante è che tutto si sia svolto con la massima sportività e tranquillità. MM
ze” passate), probabilmente per mancanza di chiarezza, continua a far rumore, il settore giovanile del Pergo, vivaio passato negli ultimi dieci anni dal sano pragmatismo iniziale, all’abbandono con il dottor Manolo Bucci, passando per i fasti effimeri, stonati e falsi di Stefano Bergamelli, nonostante oggettive e fisiologiche difficoltà, prosegue il suo difficile percorso. Terminato l’interregno Vincenzi, alla guida della Primavera è stato promosso l’ex juventino Alessio Tacchinardi (tecnico rampante che a giugno potrebbe accasarsi al Brescia, ndr), persona qualificata ed illustre animata dalla voglia di lavorare bene e di lasciare una traccia positiva all’interno del team “canarino”. Gestita con un budget di circa 240mila euro, dal punto di vista economico in modo autonomo dalla prima squadra, la “cantera” cannibale è un cantiere aperto in costruttiva espansione. L’allenatore Brini, martedì scorso, alle telecamere di “Tele Lodi – Crema”, nell’ambito della trasmissione “Forza Pergo”, giustamente ha detto che il processo di crescita, globalmente deve investire tutto il Pergocrema (che non si vive, nel lungo periodo, soltanto di risultati). Parole tanto intelligenti quanto sagge e soprattutto necessarie: complimenti! PROBABILE FORMAZIONE Concetti (Menegon), Celjak, Rizza, Romondini, Doudou, Sembroni, Capua (Ricci), De Vezze, Testardi, Pià, Guidetti.
Filippo Celardo, passato al Flora
Giuseppe Ghisolfi, con la nuova divisa della Delma
la canottieri Bissolati sarà la squadra da battere e la favorita della classifica generale per società. Alla bocciofila di via Riglio parecchi arrivi: Visconti (papà e figlio), Venturelli, Pettinari, Ghirardi, Salvaderi e De Stefani, mentre sono state solamente due le partenze, quella di Gaudenzi e del piacentino Carini. Rimanendo sulle bocciofile rivierasche pochi spostamenti, ma interessanti, alla canottieri Flora che ha salutato Minerva e Zaniboni, ma dove sono arrivati Ellani, Barcellesi, Celardo ed il giovane Marco Luccini. Sempre in riva al Po scarsi andirivieni alla canottieri Baldesio che ha visto il commiato
di Barcellesi ed Ellani. Ci sono stati invece movimenti interessanti alla bocciofila “Delma” dove al doloroso distacco di Galantini e di Pietrobelli ha fatto riscontro l’importante venuta di “Beppe” Ghisolfi. Parecchio trambusto alle bocciofile Ferroviario e Fadigati. La formazione di via Bergamo ha perso Salvaderi, Galelli, De Stefani e Monfredini mentre sono arrivati i soresinesi Parmigiani e Merlini, Stringhini, Schiavi ed i new-entry Furregoni e Mereni. Un vero terremoto anche alla bocciofila di Cicognolo: dopo le dimissioni del presidente Ripari ci sono state anche le
Roberto Visconti alla Bissolati
Giuliano Galantini ora in forza alla Vis Trescore
partenze di Ghidetti, Bonezzi, Bocchi, Pedrini e dei giovani Celardo e Luccini e il solo arrivo di Dilda. Circa una ventina i nullaosta dei bocciofili pervenuti al comitato tecnico cremasco guidato da Franco Stabilini. Cambia comitato Venturelli ma torna ad una bocciofila cremasca Galantini che giocherà per la Vis Trescore in coppia con Guglieri ed alla corte del presidente Luigi Comolli sono arrivati anche Pietrobelli ed i giovani Andrea Zagheno e Nicolas Testa. Cesana e Fasoli sono passati alla bocciofila Castelnuovo e per il resto dei trasferimenti tutto di ordinaria amministrazione.
Sport
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Vanoli Braga, basta con gli sprechi
Domenica al PalaRadi arriva Biella, formazione temibile ma alla portata dei biancoblu, che si affidano a un super Wafer
Serie A - La sconfitta di Bologna pesa per come è maturata, ma la squadra deve giocare bene per più minuti
L’
di Giovanni Zagni
BOLOGNA-CREMONA 80-78
ultimo turno è stato fatale alla Bennet Cantù, battuta a domicilio dalla Scavolini Pesaro (6671). Una vittoria meritatissima per i marchigiani, determinati e precisi, al cospetto di una Bennet meno brillante del solito, sia in attacco che in difesa. Così, dopo Milano e Siena, anche l’altra grande del campionato ha perso l’imbattibilità ed ora l’unica squadra ancora imbattuta resta Caserta. In cima alla classifica quindi un gruppone di 6 squadre con tre vittorie all’attivo, tra le quali i casertani che hanno già osservato il loro turno di riposo. Straordinaria la prestazione di Milano a Sassari, che nel primo quarto ha concesso ai sardi la “miseria” di 6 punti, segnandone 21. La partita praticamente è finita lì. Sul tabellone finale si è letto 60-88 che poco rispecchia la differenza dei valori in campo. Purtroppo la Vanoli Braga ha perso un’altra occasione, oltre che per muovere la classifica, anche per riprendere a giocare con continuità ed intensità per 40 minuti. Il punteggio di 80-78 lascia qualche rammarico, perché “Von” Wafer ha avuto in mano il pallone dell’ultimo tiro e non è riuscito, dopo aver riportati i suoi a contatto con una prestazione super, a girare l’esito di una partita che sembrava segnato alla fine del 3° quarto. Da segnalare poi che qualche secondo prima gli arbitri hanno probabilmente
4ª Giornata Biella-Siena 67-70 Bologna-Cremona 80-78 Cantù-Pesaro 66-71 Caserta-Casale M. 67-52 Roma-Varese 74-76 Sassari-Milano 60-88 Teramo-Avellino 57-71 Venezia-Montegran. 72-62 Ha riposato: Treviso
CLASSIFICA Milano Caserta Cantù Avellino Siena Varese Bologna Roma Prossimo Turno (6-10 h 18.15) Biella Sassari Avellino-Sassari Casale Monferrato-Milano Pesaro Cremona-Biella Venezia Pesaro-Venezia Treviso Siena-Roma (5-11 h 17.50) Cremona Teramo-Bologna Montegranaro Treviso-Cantù (h 20.30) Teramo Varese-Caserta Casale M. Riposa: Montegranaro
invertito un fallo che è parso essere dei padroni di casa, regalando loro due liberi entrambi messi a segno. Tutto ciò fa parte del gioco e perciò non ne vogliamo trarre motivo di polemica. Resta la prestazione negativa dei primi 30 minuti e il risveglio tardivo nell’ultimo periodo. Grandioso comunque “Von” Wafer, che a tratti è parso imprendibile per una difesa della Virtus Bologna non sempre inappuntabile. Speriamo che il team biancoblu non abbia subito psicologicamente lo smac-
6 6 6 6 6 6 4 4 4 4 4 2 2 2 2 0 0
Mahoric vuole la seconda vittoria (foto Castellani)
co, perché domenica alle 18.15 al PalaRadi arriva l’Angelico Biella, che sette giorni fa ha tenuto Siena in ansia sino alla sirena (67-70 il finale) e che verrà agguerritissima a Cremona. Abbiamo già avuto modo di vedere all’opera i piemontesi nell’amichevole pre-campionato e ne abbiamo tratto eccellente impressione. Una compagine ben amalgamata, pericolosa in attacco (Coleman e Pullen hanno mani caldissime), ma non solo. Scommettiamo su una gara orgogliosa di Soragna, ottimo
Pugilato - L’atleta dell’Abc ha vinto tre incontro nel giro di 3 giorni
Gianbebiaggi super a Bollate
Prestazioni buone, anche se non troppo fortunate, per i pugili cremonesi impegnati nei vari campionati regionali. A Bollate erano in gara i dilettanti Elite di 3ª serie: oltre 120 gli iscritti che hanno costretto gli organizzatori ad una maratona di cinque giorni che non si ancora conclusa. Finali e semifinali per alcune categorie sono state infatti rimandate a fine mese, in quanto i migliori si erano già sobbarcati la bellezza di tre incontri in cinque giorni. Tra i più sfortunati il superwelter dell’Abc, Gigi Giandebiaggi che i suoi tre incontri li ha sostenuti e vinti in meno di 60 ore. Un vero tour de force che lo ha visto battere nei 32esimi di finale Niccolò Del Corso (Boxe Farrugia), fermato dall’arbitro dopo il terzo conteggio subito. Quindi Andrea Refolo (Boxe Bollate) cui non è valso l’aiuto del pubblico, né il fatto di essere giunto al secondo match con un
giorno di intervallo. Gian-debiaggi lo ha aggredito con fermezza, lo ha costretto ad una serrata difesa, infliggendogli comunque due conteggi. Terzo incontro con Mauro Rosato (Ursus Milano) e ancora una volta la grande determinazione del cremonese ha avuto la meglio sull’avversario, al quale non ha mai lascianto la possi-
JUDO - Sozzi e Frittoli sono d’argento a Praga
Campionati europei di kata a Praga: Ilaria Sozzi e Marta Frittoli hanno conquistato l’ennesima medaglia , stavolta l’argento dietro a due atlete rumene. Dovrebbero gioire, ma il tutto sa di beffa e purtroppo non è la prima volta per le due atlete del Kodokan. Solo due punti le dividevano dall’oro e pensare che nella gara “Open” del giorno successivo, una nuova giuria distanziava le due atlete rumene di ben 15 punti dalle due judoka del Kodokan. Un distacco abissale: che cosa aveva dunque visto la prima giuria? Ritornando alla gara “Open”, era previsto l’argento in quanto la coppia spagnola, brava e sicuramente migliore delle rumene, godeva, come tutte le coppie iberiche impegnate anche negli altri kata,
di una una corsia “preferenziale”… Questo succede ormai in Europa da qualche anno e ci si deve accontentare, ma stavolta, contro la coppia rumena non sono bastati neppure gli agganci degli spagnoli. Malgrado il rammarico dell’oro mancato, resta l’exploit di due medaglie d’argento che vanno ad aggiungersi a quelle conquistate (oro e argento) dal 2006 in avanti, data del loro primo campionato d’Europa: da allora Ilaria e Marta sono sempre salite sul podio per la prima o seconda piazza, confermando che la loro interpretazione del ju-no-kata, il “kata del judo”, è la migliore in Italia e al top in Europa, il tutto a dispetto di alcune giurie incompetenti e, a volte, anche peggio, che purtroppo inficiano le manifestazioni internazionali.
bilità di rifiatare. Si sono invece fermati al primo turno di gara sia Davide Allegri tra i pesi medi, che Kevin Colombi nei pesi welter. A Sarnico invece, con la perfetta organizzazione della Ap Cre-masca, sono iniziati i confronti per l’assegnazione dei titoli regionali lombardi Elite di 1ª serie con la presenza di una settantina di pugili. Cremona ha perduto subito i suoi primi due rappresentanti, il medio cremasco Alan Kourouma ed il superwelter Fulvio Dernini. Kourouma, nei pesi medi, ha senz’altro qualcosa da recriminare sul verdetto, mentre Dernini è stato poco fortunato con il sorteggio. Gli è capitato come primo avversario il bergamasco Riccio (25 anni, una settantina di incontri all’attivo), che ha però faticato tantissimo per vincere in extremis il match. Comunque una buona occasione per fare esperienza e per crescere.
(19-13, 41-26; 61-46) CANADIAN SOLAR BOLOGNA: McInture 5 (1/4, 1/3), Koponen 18 (3/6, 3/3), Fantinelli ne, Poeta 2 (1/4, 0/1), Homan 18 (8/16), Gigli 7 (2/3, 1/1), Sanikidze 11 (3/4, 1/2), Martinoni, Gailius 4 (0/1, 1/2), Canelo ne, Quaglia ne, Douglas Roberts 15 (6/11, 0/4). All.: Finelli. VANOLI BRAGA CREMONA: Cinciarini 7 (2/5, 0/1), Lottici ne, Antonelli (0/2), Tabu 10 (2/5, 2/7), D’Ercole 6 (0/1, 2/3), Perkovic 9 (0/5, 3/5), Milis 13 (6/12), Wafer 31 (6/8, 2/9), Thomas (0/1 da due), Mazic e Belloni ne, Kuzminskas 2 (1/2 da due). All.: Mahoric.
atleta è Dragicevic, ma anche Miralles e Jurak vanno tenuti sott’occhio. Intendiamoci, quella di domenica è una delle gare alla portata dei cremonesi, per cui la si deve affrontare con la necessaria determinazione, ma anche in serenità d’animo perchè se viene a mancare quella dopo quattro giornate di campionato, pensiamo che la Vanoli Braga dovrà sputare sangue per salvarsi. Speriamo bene e che il pubblico sempre presente anche nei momenti difficili, dia una mano alla squadra.
BASKET C - Crema è sempre più lanciata
Al termine di un match appassionante ed ottimamente giocato da entrambe le squadre, l’Erogasmet Crema è riescita ad avere ragione di un’Urania Milano mai doma ed a portare a casa la quinta vittoria stagionale. Il 77-68 finale (24-17, 40-35; 56-45) è figlio di una squadra che ha rispettato appieno il piano partita ed ha concesso il minimo indispensabile agli avversari, che hanno limitato il passivo grazie all’innato talento di tutti i suoi effettivi. Tra i cremaschi da segnalare le prestazioni di Denti, Degli Agosti e Crescentini, che hanno giocato una partita praticamente perfetta. L’Erogasmet, sempre più lanciata, è attesa domenica alle 18 sul campo ostico di Lecco, altra formazione data tra le favorite, ma che fino ad oggi ha raccolto meno di quanto ci si aspettasse. Bene anche Piadena, che ha colto il primo successo casalingo a spese del Lissone (65-50 il finale) e domenica cerca conferme sul parquet di Bergamo. CLASSIFICA (6ª giornata) Monticelli Brusati, Desio 12; Erogasmet Crema 10; Pisogne, Saronno, Orzinuovi 8; Milano, MgKVis Piadena, Lecco 6; Meda, Lissone, Varese, Bernareggio 4; Bergamo, Gazzada Scianno 2; Brescia 0.
Rugby - La formazione cremonese non ha sfigurato contro Casalmaggiore
Witor’s sconfitta ma in crescita Come voleva il pronostico, i casalaschi sul campo di Colorno hanno nettamente dominato il derby con Cremona (5210) segnando ben otto mete, ma la formazione della Witor's ha mostrato progressi interessantio rispetto alle preecedenti uscite, tanto da segnare il massimo dei punti mai realizzati sinora, oltretutto contro la capolista che, a sua volta, ha segnato il minor numero di punti. Naturalmente, molto ancora c’è da correggere da parte di Daldoss nella propria squadra, mentre Casalmaggiore sembra ormai lanciatissima a conservare il primato. RUGBY CASALMAGGIORE: Tripodi (25’ st Lonardo), Volpe (1’ st Pisano), Cantusci, Conti (20’ st Caleffi), Caricati (15’ st Garbi), Vescovini, Prevedello,
Tumiati, Contini, Zanin, Mantovani (20’ st Dhami), Fofana (25’ st Mordacci), Grassi, Giovanetti (1’ st Dragoni), Squarza. All.: Dalla Chiesa. WITOR’S CREMONA RUGBY: Singh, Gabbani, Ruggeri, Baronio, Magni (6’ st Attramini), Assandri, Fantoni, Rossini, Corsini, Abbiati, Gerevini (13’ st Ligabò), Volpi (2’ st Frizzerin), Maccagni, Cavallini (13’ st Facchi), Cavedagna (24’ st Daldoss). All. Daldoss. METE: 4’ Tripodi (trasformata da Vescovini), 14’ Grassi (trasformata da Vescovini), 20’ e 28’ Tripodi (trasformate da Vescovini), 1’ st Zanin (trasformata da Vescovini), 4’ st Cantusci, 12’ st Cavallini (trasformata da Fantoni), 27’ st Grassi (trasformata da Vescovini), 33’ st Pisano (trasformata da Vescovini). Drop: 23’ Assandri.
BASKET B FEMM.
Crema ok in Coppa
Dopo le due fatiche di Coppa Italia, il Basket Team Crema si rituffa nel campionato con l’obiettivo di conservare la vetta. Domenica alle 18 le cremasche ospitano il Cantù, che vanta solo due punti in classifica e non dovrebbe spaventare la capolista. Tornando alla coppa, grazie al quoziente canestri, il Basket Team ha vinto il proprio raggruppamento a tre ed ha conquistato la final eight di Muggia, in programma ai primi del 2012, dovrà affronterà ancora l’Alpo Verona nei quarti di finale. Una bella soddisfazione per un gruppo che si sta ritrovando dopo la retrocessione dall’A2. I risultati del gruppo A: Crema-Alpo Verona 69-46, Alpo Verona-Monclieri 87-61, Moncalieri-Crema 72-66 dts. Impegno di campionato anche per l’Assi Manzi, che dopo il ko interno con il Broni, cerca l’immediato riscatto a Valmadrera contro una delle capolista del girone B. Servirà una grande prestazione per tornare al successo, ma le cremonesi hanno le armi per impensierire i temibili avversari. CLASSIFICA (5ª giornata) Basket Team Crema, Broni, Valmadrera, Costamasnaga 10; Assi Cremona 8, Villasanta, Carugate, Usmate, Albino 4; Cantù, Pontevico, Lussana 2; Vittuone, Lodi 0.
Duathlon: ok Ballerini Non è ancora terminata la grande stagione del Triathlon Stradivari. Dopo l’argento mondiale della francese Lombarchet nell’Xterra alle Haway e mentre Martina Dogana si appresta a partecipare (domenica prossima) al mondiale di lunga distanza in programma a Los Angeles e Matje Simic scenderà in campo con la nazionale slovena nella tappa di Coppa del Mondo che si svolgerà, sempre domenica a Guatape in Colombia, Leonardo Ballerini e Guido Ricca hanno dominato la gara di duathlon di San Martino Sicomario (Pavia). Ballerini ha posto il suo sigillo per la seconda volta alla corsa dimostrandosi particolarmente portato per le gare su gomme larghe, ma ha dovuto faticare parecchio per vincere la resistenza del compagno di squadra Guido Ricca. Ballerini lo ha infatti staccato solo nel finale vincendo con un margine di soli 7” e concludendo la sua fatica in 49’10”. In campo femminile, quarto posto di Francesca Rebecchi, arrivata al traguardo in 1h03’, mentre undicesima è giunta Irene Baruffolo in 1h08’48”.
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TENNIS A1 - Tc Crema deve riscattare Cagliari
Un sorriso e un’amarezza per il Tc Crema. Tutto facile l’impegno nella 3ª giornata del campionato di A1, con i cremaschi che domenica scorsa hanno travolto 6-0 il Ct Le Rocce, fanalino di coda del girone 2. Più duro, invece, il compito di Cagliari. Martedì il Tc Crema è stato battuto nettamente per 5-1 dai sardi e il punto della bandiera cremasca è stato siglato da Ocera, che ha superato Galimberti per 7-6 6-4. Il tour de force prosegue domenica contro la capolista Aniene sui campi di via Sinigaglia. La classifica: Circolo Canottieri Aniene 9; Circolo Tennis Ata Battisti 7; Castellazzo Tennis Club, Tennis Club Cagliari 6; Tennis Club Sarnico 4; Tennis Club Crema 3; Circolo Tennis Le Rocce 0.
Tennis tavolo - Riprendono i campionati con le squadre ripaltesi sempre protagoniste
Il Ggs difende molti primati in classifica
Ripartono, dopo una lunga sosta dedicata alla nazionale, i tornei di tennis tavolo con le squadre del Ggs Ripalta Cremasca in vetta sia in serie B1 con Manukian, Gusmini e Oldoni (nella foto), che C1 con Allieri, Muletti e Scotti, in C2 con le due squadre composte da Facchi, Benedetti, Tomasoni e da Siracusa, Negri, Pedrinoni e Tacchini e in in D1 con Braguti, Lischetti e Ziglioli. Meno bene le ultime due squadre del pianeta Ggs, ovvero quella di B1 con Rossini, Tarocco, Chokry, Frigiolin e quella di D1 con il presidente Bologna, Rocca, Inzoli, Labadini
che annaspano in bassa classifica. Quella del 5 novembre sarà dunque una ripresa importante per i ripaltesi, perché ci sarà da confermare gli ottimi risultati e non sarà sicuramente facile,
specialmente in serie B1 dove le avversarie sono aguerrite. La capoclassifica sarà impegnata a Prato, mentre Rossini e soci giocheranno in casa contro l’Olimpia Bergamo (inizio alle 20.15 presso la Palestra comunale di Ripalta Cremasca con ingresso libero), mentre nel pomeriggio alle 15.30 giocheranno le due di D1 contro la Bagnolese di Mantova ed il Marco Polo di Brescia. In trasferta, oltre alla B1, giocherà anche la C1 a Gallarate con l’intento di mantenersi in vetta, come pure le squadre di C2 impegnate a Brescia ed a Castelgoffredo.
Due squadre incontenibili Nel prossimo turno Icos e Pomì ospitano avversari abbordabili e possono salire ancora in classifica
Serie A2 - Crema e Casalmaggiore hanno passeggiato in trasferta a conferma del loro valore
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ue squadre sempre più convincenti e protagoniste. Partiamo dall’Icos Crema che ha espugnato il PalaSassi di Matera con un match di sostanza e continuità. Lo 0-3 (22-25, 18-25, 18-25) maturato in Basilicata, contro una formazione di casa al debutto davanti al proprio pubblico (la prima gara, in seguito al caso Forlì, si era risolta con la vittoria a tavolino, ma senza giocare), è infatti il risultato di una prestazione positiva. «All’inizio siamo rimasti un po’ sorpresi per il cambio tattico operato da Matera - ha commenta il tecnico Barbieri - che ha invertito le posizioni di Tekiel, che ha giocato da oppost e Popovic ricettore. Ma abbiamo rapidamente adattato la nostra posizione a muro e difesa sul
Sanja Tomasevic (Pomì Casalmaggiore)
loro assetto offensivo e lo svantaggio iniziale è stato annullato. Nel corso della partita siamo stati molto pazienti, sfruttando al massimo tutte le occasioni in attacco e lavorando bene in difesa. In generale è stata una buona presta-
zione: complimenti a tutte le ragazze». ICOS CREMA: Paolini 12, Baggi 1, Togut 15, Fanzini 3, Carrara (L), Devetag 9, Secolo 10, Rondon 4. All.: Barbieri. E domenica alle 18 al PalaBertoni arriva il Frosinone, una buona occasione per allungare la striscia di vittorie. *** Molte bene anche la matricola Pomì Casalmaggiore, che ha passeggiato in trasferta a San Vito, vincendo per 0-3 (14-25, 22-25, 23-25), a conferma del valore del sestetto che non ha affatto patito il salto di categoria e addirittura è seconda in classifica e sabato sera ospita il Busnago da favorita. POMÌ CASALMAGGIORE: Petrucci 4, Zago 8, Nardini 11, Olivotto 9, Tomasevic 13, Kucerova 3, Paris (L), Lugli 3, Masotti 3, Giorgi. All.: Milano.
Serie A2 4ª Giornata Busnago-Forlì 2-3 Frosinone-Soverato 3-2 Giaveno-Loreto 3-0 Matera-Crema 0-3 Pontecagnano-Fontanellato 2-3 San Casilina-San Severino 3-2 San Vito-Casalmaggiore 0-3 Santa Croce-Verona 3-0 Prossimo Turno (6-10 h 18) Casalmaggiore-Busnago (sabato) Crema-Frosinone Fontanellato-Sala Consilina Forlì-Giaveno Loreto-Santa Croce Matera-San Vito San Severino-Verona Soverato-Pontecagnano
CLASSIFICA Santa Croce Giaveno Casalmaggiore Loreto Crema* Sala Consilina Busnago Verona Frosinone Fontanellato San Severino Matera* Soverato Forlì** (-3) Pontecagnano San Vito
11 10 10 9 8 8 7 6 5 4 4 3 2 1 1 1
Ciclismo - Il team di Soncino ha archiviato una stagione da incorniciare, puntando sui giovani
Imbalplast, una fucina inesauribile di talenti
Una bella realtà delle due ruote, senza dubbio, è la Società Ciclistica Imbalplast di Soncino di patron Sergio Alzani, anche quest’anno lanciata - con messaggi chiari e mirati - nella crescita del settore giovanile e nella promozione organizzativa del ciclismo, non abdica. Il fiorente vivaio ha espresso un buon numero di giovani promettenti nelle categorie Esordienti, che ha colto innumerevoli piazzamenti nei primi dieci con Alberto Bombelli e Michele Sambusiti, vincitori dei titoli di campioni provinciali su strada. Un gruppo guidato dai direttori sportivi genivoltesi Alessandro e Raffaele Terenzi, un’istituzione delle più apprezzate, senza tanti schemi, moduli o altre diavolerie nella testa. La squadra cui tutti riconoscono il tocco esclusivo della nobiltà creativa, ha cominciato l’annata in sordina, forza d’animo e tanta qualità per rimettere il treno sui binari giusti, con tantissimi virgulti, orchestrati dai direttori sportivi Alessandro Rossi, Claudio Terenzi, Alberto Gorlani e dall’accompagnatore Ivan Frassini, e con passo spedi-
to, hanno totalizzato ben 31 vittorie nella categoria Giovanissimi Ecco l’elenco: classe 2004 Mattia Pollini (una), classe 2003 Matteo Bertesago (due), classe 2002 Andrea Rocco Morandi (diciotto) e Davide Distasio (due), classe 2001 Simon Curlo (otto). Una vetrina di tante giovani promesse del ciclismo che hanno animato la stagione. «L’obiettivo - ha detto Ale Terenzi - è quello di portarli a praticare l’attività su pista al velodromo Pierino Baffi di Crema». • COPPA D’INVERNO Alessandro Pettiti, piemontese della Brunero, ha vinto la 90ª Coppa d’inverno, ultimo atto della stagione per gli Elite e gli Under 23. Sul traguardo di Biassono (Monza- Brianza) ha vinto allo sprint sui compagni di fuga Cristian Monguzzi (Casati Named), Rosa e Trombin. • NOVITA’ PER IL TEAM IDEA Il team guidato dagli ex professionisti Davide Boifava e Mario Manzoni presenta una formazione mirata a dare continuità ai dilettanti, tra i quali anche il cremasco Piero Baffi, figlio e nipote
d’arte. Due gruppi ben distinti e mirati alla valorizzazione del parco atleti. • PAVESI DELEGATO La Federciclo cremonese riflette sul futuro, tramite un incontro con i dirigenti delle società, per l’analisi della situazione e discutere sull’abolizione del Comitato provinciale. Problemi che il delegato designato
Davide Distasio
Francesco Pavesi della Madignanese, dovrà portare all’assemblea nazionale del 4 dicembre a Bologna. • WORLD TOUR 2012 Sono state ufficializzate le prime quindici squadre dell’Uci World Tour 2012. Ora la Commissione licenze dell’Uci valuterà i requisiti etici e finanziari dei team piazzati tra il 16° e il 20° posto del ranking. Nell’ordine sono Ag2, GeoxTmc, Fdj, Euskaltel, Europcar, se saranno in regola, tre di queste cinque squadre verranno quindi promosse. Hanno la vecchia licenza Pro Tour e questo dovrebbe essere un vantaggio abbastanza significativo. Eccole le prime 15: Astana, Bmc, Garmin-Cervelo, la neonata GreenEdge (australiana con sede nel varesotto), Katusha, Lampre-Isd, Liquigas-Cannondale, Lotto, Movistar, Omega-Quick Step, Rabobanck, RadioShack-Nissan, Saxo Bank, Vacansoleil. Resterebbe un posto tra Geox (o come si chiamerà la squadra di Giannetti), Fdj ed Europcar. Fortunato Chiodo
Rugby - Crema di nuovo deludente, battuto a sorpresa dall’Asola e domenica in campo a Gussago Una fase di gioco del match
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Neroverdi ancora all’asciutto
Un Crema Rugby troppo brutto per essere vero, ha buttato letteralmente al vento l’occasione per togliere lo zero dalla casella delle vittorie. Contro un ordinato Asola, ma niente di più, il Crema ha fornito una prestazione non all’altezza delle aspettative. Eppure la partita l’hanno condotta i neroverdi, che hanno schiacciato in avvio gli avversari, senza però concretizzare le occasioni avute, anzi subendo alla prima sortita dei mantovani tre punti causati dalla prima di una lunga serie di punizioni concesse agli ospiti. Passato in svantaggio, il Crema aumentava ancora la pressione ed al 21’ Regazzetti schiacciava in meta una bella azione corale. Raggiunto il vantaggio però la squadra si sedeva inspiegabil-
mente, concedendo agli ospiti ancora due calci di punizione, che portavano il risultato sul 9-5 per gli asolani. Neanche il tempo di iniziare la ripresa ed una colossale dormita dei cremaschi, concedeva la meta agli ospiti che si portavano sul 5-16. A questo punto il folto pubblico presente si aspettava la veemente reazione dei propri beniamini, che producevano un forcing disordinato e sterile. Al contrario, i mantovano andavano ancora a segno i fissavano il risultato finale sul 21-5. Ora è indispensabile reagire, sin dal prossimo appuntamento, in programma domenica sul difficile campo di Gussago. Per far punti i neroverdi dovranno sfoderare una prestazione diversa da quella fornita contro l’Asola.
Volley B2 - Sabato
La Reima nella tana del Parma
Grazie al successo in rimonta sulla Copra Piacenza e complice la sconfitta dell’Audax Parma a Viadana, la Reima Crema si trova sola al comando della classifica. Sostenuti da trecento persone presenti al PalaBertoni, compreso il ritorno del Wild Kaos che hanno sfoggiato le nuove magliette del gruppo, i blues nel primo set hanno subito l’irruenza e la maggiore freschezza dei piacentini. Ma sotto 1-0, la Reima ha reagito alla grande e il prosieguo della gara è stata tutta in discesa, tamnto che il team di Verderio ha infilato tre seti di fila e ha chiuso sul 3-1 (21-25, 25-23, 25-15, 25-13). Ma non c’è tempo per giorire, perché sabato è in programma la difficile trasferta di Parma, contro una squadra ferita dal ko di Viadana e voglioda di fare lo sgambetto alla capolista. Servirà una grande Reima per conservare il primato. CLASSIFICA (2ª giornata) Reima Crema 9; Viadana 7; Parma, Vobarno 6; Montecchio, Cisano, Verona 5; Castelnuovo, Modena Est 4; Costa Volpino, Vignola, Sassuolo 3; Gorgonzola 2; Piacenza 1. SERIE C Bene anche i blues impegnato in serie C, che grazie al successo esterno sul campo del Forza e Coraggio Milano per 3-1 conquistano il primato solitario nel proprio girone regionale.
Sfida delicata per la Golden
Doveva essere la partita della svolta, ma sul parquet di Fiorenzuola la Golden Volley Crema non è riuscita ancora una volta a muovere la classifica contro una squadra non irresistibile, ma che ha fatto sua la gara senza grossi problemi con un secco 3-0 (6-25, 22-25, 15-25). Coach Bettinelli ha ripresentato la stessa formazione della scorsa settimana con Montalenti in palleggio, Guarneri in posto due, Donida e Ruffoni in banda, Gavazzeni e capitan Bonizzoni al centro con Silva come libero, ma non si sono visto progressi rispetto al turno precedente. Probabilmente un inizio così negativo era difficile aspettarselo, ma è proprio partendo da queste tre sconfitte che il gruppo deve ripartire, lavorando più intensamente in vista delle prossime gare a cominciare dal derby di sabato contro Cingia (che ha 3 punti in classifica) in cui sarà assolutamente vietato sbagliare. Il sostegno del pubblico della Braguti sarà indispensabile per spingere la Golden verso il primo successo stagionale.
Inchiesta
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Viaggio nello Sport Da poco si è chiusa la stagione Ai lati e sotto alcune immagini della stagione appena conclusa della mountain bike, che sta riscuotendo molti consensi tra gli appassionati delle due ruote
Il boom delle bici con le “ruote grasse” La mountain bike sta diventando una disciplina di punta del ciclismo e ha i mezzi per crescere ancora
L
di Cesare Castellani
a stagione ciclistica cremonese, quella almeno su strada, si è chiusa il 4 ottobre con la 61ª edizione del Gran premio Calvatone, ma un prolungamento si è avuto con le tre “corse delle foglie morte”, le gare di mtb che hanno visto protagonisti oltre duecento corridori a Bagnolo Cremasco, Casalmorano e per chiudere definitivamente il 1° novembre a Bosco ex Parmigiano con la “5ª XC parco del Po e del Morbasco”. Tre manifestazioni ormai entrate nel novero delle classiche delle “ruote grasse” e che, insieme alla 24h e a qualche altra (Trigolo, Soresina, Moscazzano) che si tiene ad inizio stagione, costituiscono il fulcro di un’attività destinata ad allargarsi sempre più, magari a scapito del ciclismo classico, quello su strada, che sta soffrendo come non mai in questo periodo non solo a Cremona, ma in gran parte d’Italia. Da quando Gary Fisher negli Anni Sessanta in California, modificò il famoso modello di bici pesante da lavoro, la Schwinn Excewlsior con gomme grasse, robusto portapacchi, parafanghi e senza rapporti in un mezzo, subito accolto dagli Hippies del tempo per andare alla ricerca di luoghi incontaminati sulle montagne degli States, la mountain bike ha fatto passi da gigante. Telai più leggeri, cambio a 20 marce, freni a disco, geometrie del telaio più adatte, ammortizzatori e il fe-
nomeno mtb è dilagato anche in Europa, soprattutto a partire dagli Anni Ottanta, quando la lungimiranza della Cinelli produsse i primi modelli del famoso Rampichino e la vendita delle mtb è aumentata al punto di superare i due terzi del mercato. La specialità della mtb è arrivata in breve ad essere assorbita dalle federazioni nazionali, è quasi immediatamente approdata alle Olimpiadi riscuotendo grande successo e le gare si sono moltiplicate facendo addirittura pensare a qualcuno che il futuro dello sport sulle due ruote stia proprio nella mtb. Una disci-
Si pensa già al 2012 grazie ai giovani
plina che offre paesaggi spettacolari, percorsi straordinariamenti affascinanti in montagna e lungo le rive del mare e, perché no, anche nelle nostre brughiere, nelle golene dei fiumi, nelle aperte campagne e sugli argini soprattutto nelle mezze stagioni, quando la natura offre colori stupendi e affacci impensati. Cremona ha offerto quest’anno tre gare di chiusura della stagione, tutte affascinanti sul piano spettacolare del paesaggio e della partecipazione assai numerosa in una cornice che unisce, a differenza di quanto avviene normalmente, gli appartenenti non solo alla Federazione, ma a tutti gli Enti di Promozione. Tre gare, ma un solo dominatore, il bresciano Fabio
Pasquali, capace di mettere in fila in tutte e tre le gare i pur agguerriti avversari che hanno tentato di opporsi alla sua straripante bravura lungo i sentieri e sugli sterrati. A Bosco ex Parmigiano (esemplare organizzazione da parte della Sezione mtb del Club Ciclistico Cremonese 1891) ben 270 iscritti alla manifestazione hanno dato vita ad una mattinata di sport in cui i più forti si sono misurati sulla distanza di quattro giri disegnati nella golena del Po e nel Parco del Po e del Morbasco, gli altri rispettivamente sui tre e due giri. A dar spettacolo sono stati sin dall’inizio proprio Pasquali ed i fratelli Di Stasio, Mauro e Diego, che non lo hanno mollato per un solo istante. Per tre
giri il corridore bresciano è stato in compagnia dei fratelli cremaschi i quali, però, nell’ultima tornata, non sono riusciti a reggere il suo ritmo forsennato, arrivando appaiati a soli 37” di ritardo dal vincitore e considerando la decina d’anni che separano Mauro dal vincitore, i due cremaschi non se la sono cavata affatto male. Bravo anche Fappani (classe 1963) dominatore per tante annate in passato, che ha perduto poco più di due minuti dal vincitore dimostrando di poter ancora competere ad alto livello. Il ciclismo cremonese chiude qui la sua non
certo fortunata stagione. Ci sarà molto da lavorare sin da ora per presentarsi alla nuova annata in grande spolvero. C’è soprattutto da rinnovare il campo degli atleti, dei giovanissimi in particolare. Bisogna seminare per poter adeguatamente raccogliere nelle annate future. Le capacità ci sono, i mezzi anche e sembra che la buona volontà non manchi. Auguriamoci che il prossimo anno, quando torneremo a parlare delle corse “delle foglie morte”, ci sia anche da commentare qualche successo in più dei nostri ciclisti e dei nostri bikers.
Sugli scudi i cremaschi Di Stasio
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Sport Week
Venerdì 4 Novembre 2011
VOLLEY Trento padrona sotto rete
FORMULA 1 Il dominio di Vettel diventa noioso
Talmente forte e imprendibile da diventare noioso. Sebastian Vettel, dopo aver già vinto matematicamente il suo secondo mondiale, continua a dominare i Gran Premi, lasciando le briciole agli avversari, come è accaduto anche in India. Se le cose non cambieranno, per la Formula 1 si prospettano tempi bui, senza un equilibrio che è alla base dello spettacolo. Il prossimo appuntamento è il 13 novembre con il Gp di Abu Dhabi. CLASSIFICA PILOTI 1) SEBASTIAN VETTEL (Red Bull) 374 punti; 2) Jenson Button (McLaren) 240; 3) Fernando Alonso (Ferrari) 227; 4) Mark Webber (Red Bull) 221; 5) Lewis Hamilton (McLaren) 202; 6) Felipe Massa (Ferrari) 98; 7) Nico Rosberg (Mercedes) 75; 8) Michael Schumacher (Mercedes) 70. • MOTOMONDIALE Domenica si corre il Gp di Valencia, ininfluente per la MotoGp, ma decisivo per l’assegnazione dei titoli in Moto2 e 125. Diretta su Italia 1 dalle ore 11.
Il volley italiano, a livello maschile, ha un padrone assoluto. Si tratta della Trentino Volley, nata nel 2000 e capace di mettere in bacheca due titoli italiani, una Coppa Italia, una Supercoppa italiana, tre Champions League e 3 Coppe del Mondo per club (record assoluto). Palmares incredibile in unduci anni di attività, ma la squadra non appare sazia e vuole continuare a dominare la pallavolo a livello di club. Detentrice di tutti i titoli possibili e immaginabili, l’Itas Diatec Trentino è naturalmente al comando della classifica di A1 e continua a mietere successi in Champions. Complimenti davvero. 7ª GIORNATA San Giustino-Cuneo, Trento-Ravenna, Macerata-Modena, Roma-Latina, Monza-Belluno, Piacenza-Veerona, Padova-Vibo Valentia. CLASSIFICA Trento 15; Modena, Cuneo 14; Macerata 13; Monza 11; Latina 10; Vibo Valentia, Belluno 9; Roma, Verona 8; San Giustino, Padova 5; Piacenza 4; Ravenna.
Sebastian Vettel
Juve, esame di maturità a Napoli
SERIE A - Milan, Lazio e Udinese sperano in un passo falso della capolista che però è in grande crescita
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remate, il Milan è tornato. Con quattro vittorie consecutive i rossoneri si sono portati a due sole lunghezze dalla vetta e malgrado qualche acciacco di troppo e la lunga assenza di Cassano per i noti problemi al cuore, restano i grandi favoriti per il bis in campionato. Grazie a un Ibra ritrovato e a Robinho in crescita di condizione, la squadra di Allegri è in grado di vincere anche quando gioca male e questo è un lusso che nessun altro si può permettere. La sensazione è che la vera lotta sia per conquistare gli altri due posti che danno l’accesso alla Champions League. In lizza la Juve, rinfrancata dalla cura Conte, la sempre più sorprendente Udinese, la concreta Lazio di Reja e il Napoli di Mazzarri. Difficile al momento prevedere un inserimento della Roma, che fa fatica ad assimilare gli schemi di Luis Enrique e che ha scoperto che i suoi giovani non sono così forti come annunciato in estate. E l’Inter? La vittoria in Champions con il modesto Lille non deve ingannare. I nerazzurri sono al capolinea di un ciclo irripetibile e senza gli acciaccati
10ª Giornata Bologna-Atalanta 3-1 Cagliari-Lazio 0-3 Catania-Napoli 2-1 Fiorentina-Genoa 1-0 Inter-Juventus 1-2 Lecce-Novara 1-1 Parma-Cesena 2-0 Roma-Milan 2-3 Siena-Chievo 4-1 Udinese-Palermo 1-0 Prossimo Turno (6-11 h 15) Atalanta-Cagliari Cesena-Lecce Chievo-Fiorentina Genoa-Inter (h 12.30) Lazio-Parma Milan-Catania Napoli-Juventus (h 20.45) Novara-Roma (5-11 h 20.45) Palermo-Bologna (5-10 h 18) Udinese-Siena
CLASSIFICA Juventus 19 Udinese 18 Lazio 18 Milan 17 Napoli 14 Catania 14 Siena 13 Palermo 13 Cagliari 13 Fiorentina 12 Genoa 12 Parma 12 Roma 11 Bologna 10 Atalanta (-6) 9 Chievo 9 Inter 8 Novara 7 Lecce 5 Cesena 3
Forlan e Maicon diventano una squadra modesta, che rischia di perdere anche con le provinciali. Domenica all’ora di pranzo l’Inter farà visita al Genoa, che sul suo campo è assai temibile: alla luce della posizione in classifica, alla squadra di Ranieri andrebbe bene anche un pareggio, ma per far risultato dovrà sfoderare una
CESENA-LECCE La sfida sa già di ultima spiaggia
Walter Mazzarri
grinta ormai perduta da mesi. Il match clou si gioca domenica sera a Napoli, con i partenopei vogliosi di riscattare gli stop di Catania in campionato e di Monaco in coppa. Per la Juve si tratta di un autentico esame di maturità, dopo la vittoria di Milano, favorita però dalle lacune interiste. Pronte a sfruttare di un even-
tuale inciampo della capolista, ci sono la Lazio di Klose e l’Udinese di Di Natale. Due squadra in grande forma, trascinate da altrettanti bomber di razza, che affrontano da favorite rispettivamente il Parma all’Olimpico e il Siena al Friuli. Fabio Varesi fabiovaresi16@libero.it
SERIE B - Il Pescara di Zeman fa sul serio. Bravo Simoni
Un quartetto in fuga. Nella scia del Torino sempre più capolista, vi sono lo spettacolare Pescara di Zeman, il sorprendente Sassuolo di Pea e il quotato Padova. In leggera ripresa la Samp, che lunedì chiederà strada a un Brescia in caduta libera, dopo un avvio convincente. Complimenti infine a Simoni, sette punti in tre gare alla guida del Gubbio. 12ª GIORNATA Ascoli-Modena 0-1, BariPescara 0-2, Vicenza-AlbinoLeffe 2-1, Sassuolo-Grosseto 1-0, Cittadella-Verona 1-2,
Crotone-Padova 2-1, Varese-Juve Stabia 2-1, Nocerina-Sampdoria 4-2, Brescia-Reggina 0-3, Livorno-Gubbio 1-1, Torino-Empoli 2-1. 13ª GIORNATA Padova-Livorno 1-0, AlbinoLeffe-Ascoli 1-0, Empoli-Nocerina 2-0, Verona-Brescia 1-0, Grosseto-Bari 0-1, Modena-Sassuolo 2-5, Juve Stabia-Vicenza 1-0, Sampdoria-Crotone 2-0, Gubbio-Cittadella 1-0, Pescara-Varese 3-1, Reggina-Torino 0-1. CLASSIFICA Torino 32; Pescara 28; Sassuolo 27; Padova 26; Reggina 23; Sampdoria
21; Bari 20; Verona 19; Varese 18; Grosseto 17; Livorno, Brescia 16; Crotone (-1) 15; Cittadella, Gubbio 14; Nocerina, Juve Stabia (-6), Modena, AlbinoLeffe 13; Empoli 11; Vicenza 10; Ascoli (-10) -1. PROSSIMO TURNO (5-11 h 15) VicenzaGubbio, Livorno-Pescara, Padova-Juve Stabia, Nocerina-Grosseto, Crotone-Reggina, Empoli-AlbinoLeffe, Varese-Modena, AscoliCittadella, Sassuolo-Torino, Bari-Verona (711 h 19), Brescia-Sampdoria (7-11 h 21).
Siamo solo alla decida giornata (ma solo nove giocate) e in coda c’è già una sfida che sa di ultima spiaggia. Appuntamento domenica pomeriggio a Cesena, dove la formazione romagnola sfida il Lecce di Di Francesco. In palio punti pesantissimi, grazie ai quali entrambe potrebbero riscattare almeno in parte un avvio di stagione disastroso, che è già costato la panchina a Giampaolo, tecnico del Cesena. E poi dicono che gli allenatori contano poco o nulla. La scorsa stagione Cesena e Lecce non avevano organici migliori di quelli a disposizione in questo campionato, ma grazie alla guida tecnica di Ficcadenti e di De Canio, hanno raggiunto con merito la salvezza. Exploit forse irripetibili senza rinforzi adeguati e per questo motivo entrambi hanno cambiato aria. Ma con Giampaolo e Di Francesco le cose sono andate subito male e la classifica lo conferma eloquentemente: romagnoli ultimi con 3 punti e pugliesi poco più avanti con 5 punti all’attivo. Arrigoni, cesenate doc, saprà compiere il miracolo sportivo? Difficile, senza importanti innesti, soprattutto in attacco, mentre Di Francesco rischia la panchina in caso di nuova sconfitta. In zona retrocessiome, Inter a Daniele parte, sono rimaste poche Arrgoni squadre, anche perché l’Atalanta sul campo ha conquistato 15 punti e non i 9 che vanta per colpa della penalizzazione. Il Parma domenica scorsa ha confermato che con un Giovinco in tale forma, non dovrebbe avere problemi a salvarsi, mentre il Chievo deve dare subito un segnale forte dopo tre sconfitte di fila che hanno vanificato un eccellente avvio di stagione. La gara di domenica al Bentegodi con la Fiorentina diventa quindi di vitale importanza per gli uomini di Di Carlo. Situazione non facile anche per la matricola Novara, che dopo due stagioni vissute al vertice, ha scoperto quanto sua dura la serie A. Domenica contro la Roma i piemontesi non possono permettersi nuovi passi falsi, ma battere i giallorossi feriti non sarà facile per una squadra che mostra carenze in tutti i reparti. Anche se poco spettacolare, la serie A italiana resta uno dei campionati più difficili d’Europa.
Secondi di Terra I
Le ricette di Nonna Felicita Scaloppine alle zucchine INGREDIENTI PER 4 PERSONE • 8 scaloppine di vitello • 400 g di zucchine • 1/2 cipolla • Uno spicchio di aglio • 40 g di burro (o margarina) • 8 sottilette di formaggio • 100 g di pomodori pelati • Un ciuffo di prezzemolo • 10 cl di panna fresca • Sale e pepe
INGREDIENTI PER 4 PERSONE • Un kg di arrosto (cappello del prete o scamone) • Un bicchiere di olio extravergine di oliva • 2 acciughe dissalate • 10 g di pangrattato • 2 spicchi di aglio • Un ciuffo prezzemolo • Acqua • Sale
PREPARAZIONE • Tritate la cipolla e lo spicchio d'aglio e rosolateli in una casseruola con il burro. • Appena iniziano a prendere colore unite le zucchine tagliate a fettine, quindi i pomodori pelati ed un pizzico di sale e pepe. • Lasciate cuocere a fuoco basso per 30 minuti circa diluendo se necessario con un
poco di brodo e a fine cottura insaporite con abbondante prezzemolo tritato. • In una pirofila unta adagiate le scaloppine e sistemate sopra ad ognuna una sottiletta. • Coprite tutto con le zucchine e il loro fondo di cottura, irrorate con la panna e passate in forno caldo a 200 gradi per 15 minuti circa.
Polpettone alla ricotta INGREDIENTI PER 5 PERSONE • 500 g di carne di maiale macinata • 300 g di ricotta • 2 uova • Sale e pepe • Noce moscata • Un mazzetto di prezzemolo fresco tritato • Formaggio parmigiano grattugiato (abbondante) • Pangrattato (abbondante)
• Mettete l’arrosto in una pentola, unite l’ olio, le 2 acciughe dissalate, uno spicchio di aglio, poi copritelo di acqua fredda. • Insaporite leggermente con il sale e lasciatelo cuocere per circa 2 ore a fuoco dolce. • Dopo circa un’ora pulite e
lavate il ciuffo di prezzemolo, con lo spicchio d’aglio fate un bel trito e aggiungetelo all’ arrosto precedentemente tagliato e rimesso nella pentola. • A cottura ultimata togliete l’arrosto dalla pentola e riducete il fondo di cottura aggiungendo il pangrattato.
Vitello tartufato con castagne INGREDIENTI PER 6 PERSONE • 2 filetti di vitello • 120 g di pancetta tagliata a fette grandi • 35 g di pasta di tartufi neri • 20 g di tartufo nero fresco • 24 castagne secche tenute a bagno la notte • 12 scalogni • 6 foglie di cavolo bianco • Un bicchiere di vino bianco secco • Un mestolo di brodo vegetale • Olio d'oliva • Sale e pepe
Tagliata di manzo al ginepro e salsa di vino rosso INGREDIENTI PER 4 PERSONE • 200 g di controfiletto di manzo • 10 bacche di ginepro • un bicchiere di vino rosso • olio d'oliva extra-vergine • sale e pepe
PREPARAZIONE
PREPARAZIONE • In una terrina amalgamate insieme la carne macinata, la ricotta, le uova, sale, pepe, noce moscata, il prezzemolo e il parmigiano. • Con questo composto formate un polpettone (non troppo piatto) e passatelo poi in
Arrosto all’olio di Rovato
abbondante pangrattato in modo che tutta la superficie sia completamente ricoperta. • Adagiatelo in una teglia, senza l'aggiunta di alcun grasso, e fatelo cuocere in forno. • Verificate con uno stuzzicadenti il grado di cottura.
• Lessate le castagne in acqua bollente leggermente salata per 30 minuti, scolatele e tenetele da parte. • Salate e pepate i filetti di vitello, spalmateli di pasta di tartufo, avvolgeteli nella pancetta e legateli con spago da cucina. • Rosolate la carne in una casseruola con tre cucchiai di olio. • Quando gli arrostini saranno dorati su tutti i lati, innaffiateli con il vino che lascerete sfumare, poi continuate la cottura in forno a 180 gradi per 45 minuti, bagnando ogni tanto con il brodo. • Nel frattempo sbucciate gli scalogni, divideteli
a metà e saltateli in padella con tre cucchiai di olio. • Salateli, pepateli e cuoceteli per 15 minuti a fuoco basso. • Unite i cavoli tagliati a quadretti e le castagne, lasciate insaporire e proseguite la cottura bagnando ogni tanto con brodo vegetale finché tutte le verdure non saranno tenere. • Quando i filetti saranno pronti slegateli, tagliateli a fette spesse e filtrate il fondo di cottura. • Disponete nei piani da portata le fette di carne con il contorno di scalogni e di castagne,' versatevi la salsa e grattugiate il tartufo nero fresco.
PREPARAZIONE • Schiacciate le bacche di ginepro e insaporite la carne. • Rosolate a fuoco vivo, salate e pepate. • Adagiate in una pirofila ed infornate per 10 minuti. • Intanto nella padella della carne versare il vino e ridurre. • Levate la carne dal forno e fatela riposare per 5 minuti. • Tagliatela a fette sottili e disponetela sul piatto con sopra la salsa al vino.
II Secondi di Mare
Tartare di salmone
Le ricette di Nonna Felicita
INGREDIENTI PER 4 PERSONE • 600 g di salmone fresco • 4 tuorli d'uovo • 50 g di capperi • 8 olive verdi • 3 limoni • 2 peperoni gialli • Prezzemolo fresco • Alcune gocce di tabasco • 1/2 bicchiere di olio extravergine d'oliva • Sale e pepe
PREPARAZIONE • Lavate e asciugate i peperoni, eliminate i semi e le costole bianche, tagliateli a quadretti. • Tritate le olive. • Sbucciate un limone al vivo e tagliate la polpa a pezzetti. • Preparate la salsa: in una ciotola mescolate mezzo bicchiere d'olio, il succo di due limoni, sale, pepe e alcune gocce di tabasco. • Tagliate il salmone a fette e poi a dadini, raccoglieteli in una terrina, aggiungete i peperoni, i capperi, le olive e i pezzetti di limone. • Condite con la salsa, mescolate e lasciate marinare per 20 minuti. • Dividete il composto su quattro piatti, al centro di ognuno sgusciate un tuorlo. • Decorate con prezzemolo fresco.
Scampi alla salsa di curry INGREDIENTI PER 4 PERSONE • 20 scampi • 2 scalogni • 10 cl di vino bianco secco • 10 cl di panna • Una noce di burro • Un cucchiaino di curry • Succo di limone • Un mazzetto odoroso (prezzemolo, timo) • Una carota (facoltativo) • Una cipolla (facoltativo) • Un pizzico di sale • Un pizzico di pepe
PREPARAZIONE • Riempite una capace pentola d'acqua, immergetevi il mazzetto odoroso (prezzemolo, timo), aggiungete, se volete, una carota e una cipolla, portate a bollore. • Lessatevi gli scampi per 5 minuti, sgocciolateli e sgusciateli. • In un tegame lasciate sciogliere una grossa noce di burro e insaporitevi gli scalogni finemente tritati. • Aggiungete un cucchiaino di curry, mescolate, versate il vino e fate ridurre della metà. • Unite la panna, un pizzico di sale e uno di pepe, mescolate bene. • Disponete gli scampi su un piatto da portata caldo, spruzzateli di succo di limone, copriteli con la salsa.
Polpo ubriaco PREPARAZIONE • Tagliate a pezzetti il polpo. • In una casseruola fate soffriggere la cipolla in poco olio. • Aggiungete il polipo tagliato a pezzetti, coprite con metà del vino e lasciate evaporare. • Aggiungete i pomodori, aggiustate di salate e cuocete per 40 minuti, aggiungendo un po' di vino alla volta. • Tagliate le patate a fette piuttosto spesse aggiungetele al polipo e terminate la cottura. • Cospargete col prezzemolo e servite.
INGREDIENTI PER 4 PERSONE • Un kg di polpo • Una cipolla • 2 bicchieri di vino barbera • 6 patate piccole
Tonno in salsa cremosa INGREDIENTI PER 4 PERSONE • 600 g di tonno (tranci da 150 g l'uno) • Un cucchiaio di prezzemolo tritato • Un cucchiaio di cerfoglio e maggiorana tritati • Un limone • 2 tuorli d'uovo • 20 cl di vino bianco • 10 cl di panna • Sale e pepe
Spiedini di gamberi, seppioline e polenta PREPARAZIONE
• 8 gamberoni INGREDIENTI PER 4 PERSONE • 8 seppioline
• 2 fette di polenta precotta
• Un ciuffo di prezzemolo • Un limone • Olio d'oliva • Sale e pepe
• Pulite e lavate le seppioline, togliete il becco e gli occhi e spellatele. • Lasciatele scolare bene e asciugatele con carta da cucina. • Lavate, sgusciate e asciugate i gamberoni. • Tagliate a cubetti le fette di polenta. • Lavate e tritate il prezzemolo. • Preparate quattro spiedini infilando su ciascun stecchino 2 gamberi, 2 seppie e 2 pezzi di polenta alternati. • Spennellate d'olio gli spiedini e cospargeteli di prezzemolo tritato, salate e pepate. • Scaldate una graticola o una bistecchiera, ponetevi sopra gli spiedini e fateli cuocere 10 minuti per parte. • Servite con qualche spicchio di limone a parte.
• Una scatola di pomodori pelati • 2 cucchiai di prezzemolo tritato • Pepe
PREPARAZIONE • Lavate le fette di tonno e asciugatele delicatamente con carta assorbente da cucina. • Adagiatele in una larga casseruola dove possano stare in un solo strato; spargetevi sopra le erbe tritate, irrorate con il succo di limone, poi con il vino e unite un filo di acqua, sufficiente a coprire a livello le fette di pesce. • Salate, pepate e cuocete per 10-12 minuti. • Poi prelevate il pesce dal recipiente,
con una paletta mettetelo su un piatto scaldato in precedenza e tenetelo in caldo. • Filtrate il fondo di cottura, rimettetelo in una casseruolina, fatelo ridurre a pochi cucchiai: aggiungete i tuorli stemperati con la panna, regolate di sale, pepate, e cuocete la salsa molto dolcemente fino a che si sarà un po' addensata. • Versatela sul pesce e servite subito ben caldo.