Il Piccolo Giornale di Cremona

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PICCOLO

Giornale

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Edizione del Mercoledì

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Anno XII • n° 24 • MERCOLEDÌ 18 APRILE 2012

Non riceve alcun finanziamento pubblico o privato

Periodico • € 0,02 copia omaggio ▲

Dopo la morte di Piermario Morosini si apre il dibattito sull’efficienza dei controlli medici preventivi

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SPORT E SALUTE, A RISCHIO SONO I DILETTANTI

Secondo il dottor Luigi Mancini, «I protocolli italiani sono i più scrupolosi, ma non sempre vengono messi in pratica con la dovuta accuratezza»

L’

CARO CARBURANTI

Perché la benzina a Cremona costa più che nelle altre città? ▲

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2 ARRESTI PER DROGA

IL BUIO CHE DIVENTA SPAZIO

Rete di spacciatori smantellata dai carabinieri ▲

Autodromo: corsa contro il tempo per l’inaugurazione

Anche gli scatti di un non vedente in mostra al DelleArti ritratti fotografici sono stati realizzati al buio, utilizzando come set di posa le aule scolastiche completamente oscurate. Gli scatti sono stati eseguiti con un tempo di posa molto lungo, dai 15 ai 30 secondi, per poter dare il tempo al fotografo di illuminare il soggetto del ritratto attraverso una fonte luminosa, come torce elettriche o accendini, usate talvolta anche per disegnare con la luce. Ciò che appare, dunque, è solo ciò che è stato manual-

mente illuminato: un ritratto nato dalla forza plasmante della luce e del buio, entrambi caratterizzati dalla stessa tridimensionalità. Le opere fotografiche, in bianco e nero e a colori, sono state realizzate da Leonardo Adorni, Michela Campisi, Riccardo Carotti, Giulia Codazzi, Isidora De Camargo, Divya Gatti, Rossano Mazzolini, Floriana Osio, Francesca Petrina, Stefano Zanacchi, Elisa Zanotti. Martina Pugno

si è ispirata quella realizzata dalla classe 3ª A/B indirizzo grafico del Liceo Artistico Bruno Munari di Cremona, inaugurata presso l’hotel DelleArti lo scorso venerdì 13 aprile e visitabile fino al 27 del mese. “Black glow”, realizzata in collaborazione con l’Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti, si compone di 66 scatti realizzati dagli studenti dell’istituto, uno dei quali non vedente, con diretta ispirazione alle tecniche di Bavčar: i

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SAN MARTINO DEL LAGO

BASKET - PALARADI ROCCAFORTE

Vanoli Braga una salvezza costruita in casa ▲

uomo non esiste veramente che nella lotta contro i propri limiti», scriveva nel 1936 Ignazio Silone. Un concetto che lo sloveno Evgen Bavčar ha prontamente fatto suo: non vedente dall’età di dodici anni, è oggi un apprezzato fotografo di fama internazionale. La sua mostra “Il buio è uno spazio”, recentemente allestita presso il Museo di Roma in Trastevere, ha conquistato pubblico e critica, destando la curiosità nei confronti di un modo del tutto nuovo di concepire la fotografia. La perdita della vista a causa di un incidente non ha rimosso in Bavčar la memoria del mondo esterno, che reinterpreta lasciandosi guidare dai rumori, dai suoni, dai profumi e dalle sensazioni per restituire al mondo delle visioni frutto della sua interiorità. A guidarlo, in particolare, la personale percezione della luce, che sfrutta per la creazione di scatti dall’atmosfera onirica. «I vedenti si accontentano dell’illusione di uno spazio buio bidimensionale. Noi, invece, artisti, e noi che abbiamo una percezione cosciente del corpo, abbiamo la conoscenza della tridimensionalità del buio. Sono nel contempo un ostaggio della luce e del buio», è la spiegazione del fotografo in merito al proprio lavoro. Guardare e vedere, dunque, come concetti ben distinti: non a caso l’artista rigetta la definizione di “non vedente”, sottolineando come le sue opere siano frutto di uno sguardo mediato dalla memoria e dall’intelletto, eseguito con quello che definisce “il terzo occhio”, quello della trascendenza e della dimensione spirituale. Alla mostra di Evgen Bavčar allestita a Roma

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Pneumatici, quando sostituirli Primavera, montare gomme estive per ottenere sicurezza e risparmio

C

on l'arrivo della primavera, è giunto il momento di abbandonare le gomme da neve, in linea con le disposizioni locali. La sostituzione dei pneumatici va effettuata per garantire non solo le migliori prestazioni dell'automobile, ma anche la massima sicurezza: le prestazioni delle gomme termiche tendono a peggiorare con l'aumentare della temperatura. A 20°, per esempio, gli spazi d'arresto a una velocità di 100 km/h sono di 38 metri per un'auto dotata di gomme estive e di 56 metri con gomme invernali. Per questo, quando ci si trova alla guida, è bene tenerne conto anche per valutare la distanza di sicurezza da mantenere. L'aumento delle temperature è inoltre causa di una maggiore usura delle gomme invernali, che di conseguenza non possono garantire per lungo tempo il necessario livello di sicurezza e aderenza all'asfalto. Se con pneumatici nuovi, dunque, è

possibile valutare di conservarli per la stagione successiva, in particolare se con essi si è effettuato un kilometraggio molto ridotto, meglio evitare in caso di usura. E' meglio far controllare l'inte-

grità delle coperture a uno specialista. Nel caso invece sia quest'ultimo a occuparsi della custodia (molti gommisti offrono questo servizio in cambio di una somma modesta), sarà quasi certamente lui a effettuare spon-

taneamente il controllo, consigliando o meno la sostituzione degli pneumatici. Gli pneumatici estivi garantiscono una minore resistenza al rotolamento grazie alla loro mescola più solida e al profilo, aiutando così a risparmiare carburante. È importante avere dei pneumatici estivi sempre in ottimo stato. Infatti, in caso di pioggia, il pneumatico avrà prestazioni più scarse, o addirittura quasi inesistenti, se l'usura del pneumatico è troppo rilevante. Laddove le variazioni termiche lo consentono, è possibile optare per pneumatici adatti a tutte le stagioni, sconsigliati però nelle aree soggette a forti sbalzi termici. La gomma estiva offre alte prestazioni sul suolo asciutto e avrà un'aderenza molto elevata. Per il montaggio è consigliabile affidarsi a gommisti esperti, per essere certi che le gomme vengano installate correttamente e possano garantire la massima sicurezza.

Dal 23 aprile si potrà guidare a 17 anni, ma solo con un tutor Sarà effettivo a partire dal 23 aprile il decreto ministeriale che sancisce la possibilità di guidare a partire dai 17 anni anche in Italia. I ragazzi possono mettersi alla guida solo se hanno una specifica autorizzazione, rilasciabile dalla Motorizzazione unicamente a chi ha già conseguito la patente A (per moto) e ha frequentato un corso pratico di almeno 10 ore presso un'autoscuola, articolato in modo tale da non superare le due ore giornaliere. Inoltre, anche dopo il corso, a bordo ci deve essere un adulto titolare di patente B o superiore da almeno 10 anni, analogamente a quanto accade per il normale foglio rosa conseguibile a 18 anni: per questo nella denominazione del decreto si parla di guida accompagnata. L'auto deve rientrare nell'elenco dei mezzi a bassa cilindrata guidabili anche dai neopatentati e deve essere resa riconoscibile attraverso l'apposizione di un contrassegno con la scritta

«GA». Infine, chi durante la guida dell'auto o della moto commette infrazioni da sospensione o revoca della patente si vede automaticamente revocare l'autorizzazione e non può conseguirne un'altra. L'autorizzazione deve essere richiesta presso la Motorizzazione e può essere concessa solo a coloro già in possesso di patente A e senza provvedimenti a carico che impediscono la guida. Accertati tali requisiti, la Motorizzazione rilascia una ricevuta, da presentare all'autoscuola per iscriversi al corso pratico. La ricevuta scade al compimento dei 18 anni (quando si deve chiedere il foglio rosa come di consueto) o alla scadenza della patente A, se anteriore. Il decreto ammette e disciplina anche la possibilità di guida per i disabili: in questo caso, la ricevuta si può ottenere solo se c'è un certificato della Commissione medica locale che indica gli adattamenti da apportare al veicolo.


CREMONA

A Pescarolo il diario di Pino Brunoni Alla tavola rotonda hanno partecipato Luca Cordero di Montezemolo, presidente della Ferrari, Giuseppe Roma direttore generale Censis e Marco Fortis docente in economia all’Università Cattolica. Moderatore della tavola rotonda il giornalista Beppe Severgnini. Nel suo saluto introduttivo il presidente di Confindustria Cremona, Mario Caldonazzo, ha posto l’accento su quella, che a suo parere, è “la freddez-

Si è svolta presso la sala Camozzi della Cassa Padana a Pescarolo la serata organizzata dall’Ada per la presentazione del diario di Pino Brunoni sottufficiale della Divisione Acqui, curato da Giovanni Scotti. Ti-

tolo dell'opera è “La logora bandiera del 17°”. La serata è stata aperta dall’architetto Zanisi, presidente dell’Anda. E’ seguito un dibattito con l'intervento, tra gli altri, del sindaco di Pescarolo.

Sala gremita al Cittanova per il convegno promosso dal Gruppo Giovani Industriali di Cremona

Montezemolo riempie il Cittanova e lancia il suo “Manifesto”

za e la disattenzione del territorio e, quindi, delle amministrazioni verso le imprese, sorde e impassibili di fronte alle richieste degli imprenditori”. Tanto che viene da domandarsi se: “Cremona vuole, effettivamente, uno sviluppo basato sull’industria?”.

A seguire l’intervento, molto apprezzato dalla platea, del presidente dei giovani Industriali, Cristiano Villa, intervento conclusosi con l’appello affinché si concedano chances alle imprese, ripensando una politica industriale che possa contribuire allo sviluppo dell’intero

Paese. Beppe Severgnini ha, poi, introdotto brillantemente la tavola rotonda chiedendo ai relatori “l’ideona” per uscire dall’attuale situazione di crisi. “L’ideona”, ovviamente, nessuno la ha ma secondo il presidente Montezemolo occorre urgentemente un forte

rinnovamento della classe politica: ” La Seconda Repubblica e finita, bisogna cercare, nella società civile, chi per competenza, etica e senso dello stato sia in grado di rinnovare la politica rapportandosi con la realtà e mettendo al centro i cittadini”. E’ stato un intervento appassionato questo di Montezemolo tanto che Severgnini l’ha, scherzosamente, definito: “Il manifesto politico di Cremona”.

«Visite sportive più approfondite»

Dopo la morte del giocatore Piermario Morosini si apre il dibattito sull’efficacia dei controlli medici preventivi Secondo il dottor Luigi Mancini «i problemi principali sono i controlli effettuati nell’attività non professionistica»

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Defibrillatori in campo obbligatori

di Laura Bosio

a morte di Piermario Morosini, giocatore dell'udinese, in prestito ai Livorno, che sabato scorso si è accasciato improvvisamente a terra, privo di vita, durante l'incontro Pescara-Livorno, ha riportato l'attenzione sui numerosi infortuni e incidenti che si verificano nel mondo dello sport, a volte con esiti tragici, come in questo caso. Ne abbiamo parlato con il dottor Luigi Mancini, noto medico sportivo cremonese. «Voglio fare una premessa: la medicina non è una scienza esatta, e c'è sempre una percentuale di morti improvvise e soprattutto imprevedibili nella popolazione (intorno all'uno per mille). Così come non sono evitabili e prevedibili, specialmente negli atleti giovani, gli aneurismi cerebrali. Per un problema di questo tipo non si può fare uno screening a tappeto, sia per i costi elevati che avrebbe sia perché il rapporto danno/beneficio non sarebbe affatto positivo, essendo un'esame che può risultare pericoloso». Secondo lei cosa è successo esattamente a Morosini? «Difficile farei potesi. Sarà l'autopsia a dirlo. Casi come questo purtroppo accadono, e bisognerebbe valutare anche la possibilità di un disturbo congenito, visto che suo padre è morto piuttosto giovane di infarto e aveva due fratelli disabili. In ogni caso resterei sorpreso se si arrivasse alla conclusione che vi siano responsabilità da parte di qualcuno». Parliamo degli accertamenti che vengono fatti nelle visite di medicina sportiva: sono sufficienti? «In realtà quelli previsti dai protocolli in Italia sono i più accurati al mondo. In Inghilterra, ad esempio, gli atleti professionisti non devono fare alcun tipo di con-

Dopo il caso di Morosini in molti sostengono la necessità di prevedere la presenza obbligatoria di un defibrillatore in campo. In questo senso molto dura è stata la presa di posizione diMario Macalli, presidente della Lega Pro e vicepresidente Figc, che ha proposto questa misura per le partite di terza e quarta serie. Macalli ha detto che «senza defibrillatore in campo non si gioca, già da domenica prossima». A questo proposito Macalli ha già preso appuntamento con tutti i club della categoria. «Abbiamo anche preso contatto con il presidente del Fmsi Casasco per una convenzione che comprenda i pronto soccorso in campo e dei corsi di prima emergenza». In questo senso la cremonese è già all'avanguardia, visto che il defibrillatore in campo lo ha già da due anni: una delle poche realtà ad aver dotato lo stadio di questo apparecchio e del personale medico preposto ad utilizzarlo. Il dottor Mancini valuta positivamente la proposta: «Sicuramente avere un apparecchio di questo tipo è un passo avanti molto importante. Degli studi fatti in Usa hanno confermato che lasciare dei defibrillatori a disposizione nei luoghi pubblici permette di ridurre la mortalità».

Il dott. Luigi Mancini, medico sportivo

In Lombardia la visita è gratuita per i minorenni trollo cardiologico. Viceversa nel nostro Paese la certificazione di idoneità sportiva prevede dei controlli piuttosto rigidi. Basti pensare che diverse volte è capitato che dei giocatori venissero scartati per problemi di salute. Emblematico è il caso di Khalilou Fadiga, che dovette rinunciare a giocare nell'Inter per problemi cardiaci. E' più facile t ro v a re c a s i a r i s c h i o nell'agonismo non professionistico».

La Lombardia è una delle poche regioni che offre la visita gratuita per tutti i minorenni che iniziano a fare attività agonistica, tuttavia sono molti a non farla. Questo è un problema, soprattutto oggi, che non esistono più neppure le visite di controllo a scuola, come invece si faceva un tempo. C'è poi il problema dei maggiorenni, per i quali la visita è a pagamento: rispetto a qualche anno fa, quando per fare il medico di medicina sportiva si doveva essere accreditati presso la Regione, oggi con la liberalizzazione sono sorti come funghi numerosi centri privati, che spesso fanno concorrenza ai centri accreditati offrendo i controlli a tariffe molto più basse, che invogliano molti sportivi a rivolgersi ad essi. Peccato che un prezzo inferiore corrisponde a visite più scarse, con tutti i rischi che ne conseguono».

«Si potrebbe introdurre l’ecocardiogramma obbligatorio»

Un discorso un po' allarmante. Si vuole spiegare meglio? «Purtroppo capita sovente che gli atleti evitino i controlli obbligatori e che le società sportive non li richiedano: la superficialità è fin troppo diffusa in questo settore, e troppo spesso ci si trova di fronte a persone che praticano sport senza essere adeguatamente allenate.

Il problema esiste anche nello sport professionistico? «Assolutamente no. In quegli ambienti i controlli sono frequenti e complessi. Se andiamo a vedere, infatti, il numero di incidenti mortali accaduti in questo ambito sono pochi e si tratta di avvenimenti imponderabili. C'è un'altra cosa che molti tendono a dimenticare: lo sport, visto come attività motoria finalizzata al raggiungimento di un risultato agonistico, è tutt'altro che benefico. La medicina sportiva serve appunto a contenere il danno. L'attività fisica è benefica solo quando viene fatta con misura». Quali sono i controlli che vengono svolti? «Prendiamo ad esempio una visita di idoneità di tipo B1, quella che riguarda i principali sport, come calcio, pallacanestro, tennis, atletica leggera, ecc. Essa comprende un nutrito numero

diesami: dalla misurazione del visus all'esame delle urine; dalla spirometria completa all’elettrocardiogramma e all'elettrocardiogramma sotto sforzo. E ancora lo step test e ovviamente la visita completa da parte del medico. Conquesto tipo di controlli si individuano con una certa frequenza i soggetti che potrebbero essere a rischio». Secondo lei manca qualcosa dal punto di vista delle prevenzione? «A mio parere quello che si fa è già più che sufficiente: si tratta di uno screening importante. Tra l'altro i protocolli italiani sono stati stabiliti facendo esperimenti per verificare quanto ognuno dei controlli possa realmente aumentare la possibilità di individuazione dei rischi. Forse l'unica cosa che ancora si potrebbe aggiungere è l'ecocardiogramma obbligatorio, da fare una volta ogni tanto».


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Cremona

Mercoledì 18 Apriile 2012

furto a marzalengo

Colpo alla comunità di San Francesco: via quasi 5mila euro

Un’altro furto messo a segno in una struttura caritatevole impegnata nel recupero di persone disagiate. Stavolta nel mirino è finita la Comunità di San Francesco, con sede tra Cremona e Marzalengo, una struttura di accoglienza che si occupa di donne con problemi di tossicodipendenza. I malviventi si sono introdotti la notte tra domenica e lunedì portandosi via 4mila euro dopo aver razziato l’intera sede, più una borsa contenente 500 euro. Sono tutt’ora in corso le indagini dell’Arma volte a rintracciare i responsabili.

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Carobbio interrogato da Di Martino

Interrogato martedì dal procuratore di Cremona Roberto Di Martino, Filippo Carobbio, all'uscita dalla Procura, non ha rilasciato dichiarazioni, salvo un veloce quanto criptico Carobbio «è tutto a posto». Nei prossimi giorni potrebbe costituirsi Dino Lalic, uno dei componenti del gruppo di scommettitori degli “zingari”. Lalic, sloveno, è latitante dal dicembre dell’anno scorso quando nei suoi confronti il gip di Cremona Guido Salvini emise un’ordinanza di custodia cautelare. E’ accusato di associazione a delinquere finalizzata alla truffa sportiva per aver portato denaro, proveniente dal conto degli “zingari”, destinato a corrompere calciatori.

Benzina, i prezzi lievitano solo in provincia di Cremona?

Nel Cremonese solo 5 distributori su 41 offrono prezzi inferiori a 1,8 euro al litro mentre nel Bresciano sono la metà

Torchio: «Dove esistono distributori liberi la concorrenza degli impianti limitrofi porta un beneficio per gli utenti»

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di Michele Scolari

prezzi della benzina puntano alle stelle assieme al diffuso malumore dei consumatori. Sulla rete dei carburanti sembra attualmente essere in corso una tregua, non sufficiente però, dopo gli ulteriori ritocchi dei giorni scorsi, a permettere una vera e propria boccata d’ossigeno per i portafogli degli automobilisti. E così l’unico modo per fronteggiare il salasso si rivela in ultima analisi sempre quello di cercare il prezzo alla pompa più conveniente, magari “giocando” sul self-service o sulle cosiddette “pompe bianche”. In provincia, ma anche fuori. Perché pare che la nostra provincia abbia i prezzi alla pompa più alti del circondario, se si considera che di 41 distributori disseminati sul territorio cremonese solamente 5 offrono prezzi, con modalità sef service, tra 1,745 e 1,1795 euro. La musica cambia invece nelle province di Mantova, Parma e Piacenza, dove, a pari modalità di erogazione, su 50 distributori sono in media almeno 15 quelli che offrono un prezzo compreso indicativamente tra 1,755 e 1,799 euro. E in provincia di Brescia i gestori che offrono un prezzo inferiore a 1,8 euro sono addirittura la metà del totale (24 su 50). Dunque, dove sta il mistero? Capricci delle compagnie, gestori non proprio corretti o semplice modalità di erogazione in self service? «In realtà le cose non sono così semplici - commenta Matteo Tomasoni dalla sede cremonese di Unione Nazionale Consumatori - il fatto che i prezzi siano più bassi dove è attivo il self service, so-

prattutto nella modalità h 24, o nelle “pompe bianche” non stupisce. Colpisce invece che in distributori con alle spalle la stessa compagnia si registrino sbalzi anche notevoli di prezzo, non pienamente giustificabili con l’attivazione o meno della modalità self». Una lancia a favore degli automobilisti la spezza anche l’ex presidente della Provincia Giuseppe Torchio. «Automobilisti sempre più amareggiati da interventi oppressivi, dalla benzina ai multanova sistematici ed ad altre oppressioni». Sempre, beninteso, che la gente «non si stufi ed abbandoni l’uso del mezzo privato, come dimostra la vistosa riduzione dei consumi di carburante», anche se in tal caso occorrerebbe «avere mezzi pubblici all’altezza dei tem-

«Servono mezzi pubblici all’altezza dei tempi»

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pi». Dunque, per ora, roba da sognatori (barbari o meno). «Sul livello dei prezzi registro che, mediamente sulle autostrade costa di più mentre fuori sono in molti ad orientarsi a fare rifornimento ai distributori automatici negli orari di chiusura del normale orario di servizio». Ma c’è anche «tutto il tema delle addizionali regionali che incidono e della questione morale di avere storicizzato le accise anche per eventi che appartengono a diversi decenni fa in modo che l’una tantum del secolo scorso è diventata l’una sempre per i contribuenti. Un fattore da non sottovalutare è certamente la presenza di pompe bianche. «Dove esistono distributori “liberi” - prosegue Torchio - mediamente anche la concorrenza degli impianti limitrofi porta

ad un beneficio per gli utenti». Ed un altro discorso riguarda «le ricadute, tutte da inventare, per i cittadini residenti nella provincia che vanta i più importanti stoccaggi energetici a livello nazionale. Ne avevo fatto una questione prioritaria in occasione delle concessioni per Bordolano, Sergnano, le due Ripalte, il metanodotto Poggio Renatico-CremonaSergnano, quelle di Terna e le nuove di Romanengo, Rivolta d’Adda e Castelverde. La questione, a mio avviso, va ripresa con ricadute per l’utenza, perché anche per la centrale di Caorso, pur avendo sopportato tutti gli oneri per la decontaminazione ed il pronto intervento, a fronte di oltre 60 milioni ricevuti dal Comune di Caorso e dalla provincia di Piacenza, a noi non è stato concesso nemmeno un centesimo».

«Il rifornimento al self service rappresenta ormai la prassi»


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Cremona

Che fine faranno i contributi delle casalinghe italiane?

Prima, con la deroga della riforma Amato, bastavano 15 anni di contribuzione volontaria per percepire la pensione

Il ministro Fornero ha portato l’obbligo dei versamenti a 20 anni, annullando i diritti acquisiti

S

di Laura Bosio

e al giorno d’oggi è normale che una giovane donna svolga un’attività lavorativa, fino perlomeno agli anni 50-60 del secolo scorso le cose erano ben diverse. La mentalità comune era che la donna, nel ruolo di moglie e di madre, restasse a casa a badare alla famiglia. Che fosse una scelta, o più spesso un’imposizione, l'idea corrente era che la donna dovesse pensare a crescere i figli ed a curare la casa. Sono così moltissime le sessantenni di oggi che hanno fatto le casalinghe, magari dopo un periodo di lavoro, versando i contributi volontari per raggiungere 15 anni, in modo da garantirsi la pensione, come prevedeva la normativa fino a pochi mesi fa.

Jindra Rubasova (Fnp-Cisl)

Ma la riforma Monti- Fornero delle pensioni ha annullato gli effetti della deroga prevista dalla riforma Amato, secondo cui chi maturava 15 anni di contributi entro dicembre 1992, maturava anche il diritto di percepire la pensione di vecchiaia. «Si tratta per lo più di donne, che secondo la mentalità dell’epoca spesso, dopo il matrimonio, dovevano abbandonare il lavoro» spiega Jindra Rubasova (Fnp Cisl). «Con la riforma Fornero, che estende il requisito a 20 anni per tutti, si annullano di fatto le deroghe previste dalla riforma Amato. La Fornero si è dimenticata di essere anche ministro delle Pari Opportunità, così come si è dimenticata che non tutte le donne hanno potuto continuare a lavorare per regalarsi una vecchiaia serena. Parl i a m o d i d o n n e , p e rc h é a quell’epoca la società per lo più non prevedeva che esse lavorassero, invece di dedicarsi all’attività di cura». Chi sono queste donne? «Si tratta soprattutto di impiegate e operaie nate tra il 1950 e il 1952, che non avranno mai diritto alla pensione se non si reintroduce la deroga dei 15 anni. Tra l’altro, queste donne non hanno neppure più la possibilità di versare altri contributi volontari per raggiungere i 20 anni (essendo ormai fuori dai limiti normativi per poter continuare il pagamento di tali contributi). Ma se anche avessero tale opportunità poco cambiereb-

be: si tratterebbe infatti di mille euro al trimestre, una cifra decisamente insufficiente per vivere. Oggi, queste donne di circa 60 anni non possono certo trovare un lavoro, senza contare che sono costrette ad aiutare i figli, che spesso sono disoccupati, e a curare nipoti e anziani, sopperendo alla carenza dei servizi pubblici. Tuttavia, nonostante il loro impegno, si vedono bruciare ogni diritto acquisito in questi anni, in cui spesso magari hanno fatto sacrifici per riuscire a versare i contributi volontari. E’ assurdo che venga emessa una normativa senza che si consideri minimamente la ricaduta sociale che essa potrà avere. Le donne hanno fatto battaglie e si sono spesso sacrificate per la serenità della famiglia, e ora gli si toglie l’unica opportunità di avere almeno una vecchiaia serena».

E i 15 anni di contributi già versati? «Verranno automaticamente annullati e “regalati” allo Stato. Anche per questo la Cisl si sta mobilitando, affinché tale errore venga corretto. Purtroppo è un tema di cui oggi si parla troppo poco. E’ giusto dare attenzione agli esodati, ma è assurdo che nessuno parli di queste donne. E’ un tema su cui bisogna porre attenzione, e su cui la Fornero dovrebbe riflettere. C’è una cosa che mi sta particolarmente a cuore: il riconoscimento sociale del lavoro di cura, che è svolto per lo più dalla parte femminile della società. Dalla cura dei bambini a quella degli anziani, a quella dei diversamente abili. Una società che ritiene la famiglia il nucleo fondamentale non può ignorare chi si occupa della cura delle famiglie».

Mercoledì 18 Aprile 2012

Un progetto della Diocesi e di Arvedi

La casa di cura “La Pace” tornerà a nuova vita L'ex casa di cura La Pace (via Massarotti), da anni chiusa, tornerà presto a nuova vita, grazie a un articolato progetto di assistenza che servirà l’intero territorio cremonese. I lavori di recupero della struttura, che si chiamerà “Casa di riposo Giovanni e Luciana Arvedi” visto che il progetto verrà realizzato grazie al determinante contributo economico della famiglia Arvedi, oltre al convinto sostegno della Diocesi di Cremona. Questo progetto “La Pace” nasce dall’intuizione di quattro case di riposo (Casalmorano, Castelverde, Cingia de’ Botti e San Bassano) che nell’aprile del 2011, insieme alla “Società di mutuo soccorso e previdenza tra i sacerdoti della diocesi di Cremona” e alla Cooperativa “Armonia”, hanno dato vita alla Fondazione “La Pace onlus” con l’obiettivo di realizzare nel complesso di via Massarotti un sistema di servizi per gli anziani del territorio e con un’attenzione particolare al clero cremonese. “La Pace” non sarà solo una nuova casa di riposo, ma un complesso di servizi in grado di rispondere alle necessità assistenziali di tutti i cittadini del territorio.Sarà una struttura multifunzionale, con diverse. In particolare la struttura offrirà: 84 posti Rsa (Residenza sanitaria assistenziale), 20 posti Cdi (centro diurno integrato); 15 posti comunità alloggio; 6 alloggi protetti (adatti per una o due persone).

Tra gli obiettivi anche quello di sviluppare nel tempo anche dei servizi assistenziali domiciliari. Nell'ambito della struttura sarà presente anche una chiesa: un modo per mantenere più possibile il legame con il territorio. A questo proposito c'è in programma anche la creazione, nel tempo, di servizi fruibili sia dall’esterno sia da chi è ospite della struttura (edicola, bar, lavanderia, stireria, sartoria, ciabattino, aree di aggregazione...). Molteplici sono le finalità che la Diocesi di Cremona si propone rispetto a questi servizi, a partire dal rilancio della presenza cattolica nell’assistenza agli anziani: dalla gestione di un patrimonio e di una cultura costruiti nei secoli a una nuova fase propositiva che coniuga assistenza e attenzione al sociale in alternativa a modelli che vedono l’assistenza come un’area di profitto. La struttura. E' formata principalmente da due edifici inseriti in un parco di 12mila metri quadrati. L’intervento prevede la conservazione di tali edifici e il loro adeguamento alla normative vigenti attraverso un intervento di manutenzione straordinaria, la cui conclusione è prevista entro il 2013. Nella struttura sono previsti punti di accesso a internet. Nell’edificio più piccolo troveranno posto su 2 piani gli alloggi protetti, su altri 2 la comunità alloggio, mentre il piano seminterrato accoglierà i magazzini.


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Cremona

Mercoledì 18 Aprile 2012

POLIZIA LOCALE

Via al secondo modulo del corso di formazione

Pauroso frontale tra Pescarolo e Gabbioneta Un pauroso scontro frontale fra Pescarolo e Gabbioneta è avvenuto nella mattinata di martedì, fortunatamente senza tragiche conseguenze. Coinvolte nell’impatto un’Audi e una Volkswagen Polo. Stando alle prime ricostruzioni, l’Audi, che viaggiava in direzione Cicognolo, si è trovata di fronte la Polo, che ad un certo punto, per cause al vaglio degli inquirenti, ha invaso la corsia opposta per diversi metri. Per l’autista

dell’Audi è stato impossibile evitare l’altra vettura. Immediato l’intervento dei Vigili del Fuoco di Cremona e degli operatori del soccorso, che hanno prontamente trasportato i due conducenti all’Ospedale Maggiore. Quasi illesa la persona al volante dell’Audi, mentre sono state diagnosticate ferite di media gravità all’altro conducente (trasportato con codice giallo), anche se fortunatamente non è in pericolo di vita.

Cocaina, blitz dei carabinieri

Smantellata dall’Arma una rete di spaccio radicata sia in città che nei paesi limitrofi

Il secondo modulo del corso di formazione di Eupolis Lombardia (l’istituto superiore per la ricerca, la statistica e la formazione della Regione) riservato agli agenti della Polizia locale, ha preso il via martedì 16 a Cremona. Al modulo, dal titolo “Competenze fondamentali di ruolo” e complessivo di 150 ore di lezioni presso il comando di Piazza Libertà, parteciperanno 24 agenti da aree del territorio sia provinciale (tra cui Crema, Viadana, Castelleone e Sospiro), sia extraprovinciale (Casalpusterlengo, Vimodrone, Quinzano d’Oglio, Lodi e Stradella). Il corso ruoterà attorno ad argomenti professionali come polizia giudiziaria, diritto amministrativo, commerciale e penale).

Sabato 21 Aprile 2012, ore 18 alle 20 Nei locali della Chiesa Evangelica Internazionale “IL RIFUGIO” Via ingegneri 15, (Piazza Roma) Cremona OFFRIAMO A CHIUNQUE Preghiera per malati e per bisognosi (È un servizio cristiano gratuito) Prossime date: 19 Maggio, 23 Giugno

Operazione del Nucleo investigativo di viale Trento Trieste all’alba di martedì: in carcere due italiani residenti in città

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di Michele Scolari

ue arresti e otto denunce. Questo il bilancio dell’operazione condotta dai carabinieri del Comando provinciale di viale Trento Trieste nell’ambito di un’indagine tesa proprio a contrastare il traffico di stupefacenti in città: per la precisione, cocaina. Le ordinanze di custodia cautelare sono state eseguite nella notte e nelle prime ore di martedì 16 aprile dagli uomini del nucleo investigativo e radiomobile dei carabinieri di Cremona, al termine di una minuziosa attività investigativa, condotta con numerosi servizi di osservazione e pedinamenti volti ad accertare, non senza difficoltà, le responsabilità dei due soggetti e dei loro collaboratori. Le indagini, sviluppatesi in un periodo di sei mesi, da ottobre 2011 a marzo 2012, ed illustrate dal maggiore Rosario Gemma, che coordina il reparto operativo, hanno permesso di smascherare una rete di spaccio molto articolata e ben radicata sul territorio, “coordinata” dai

Un business da trenta clienti a settimana per 2/3 grammi a consegna due soggetti finiti in manette: si tratta di un 30enne, M. C., e di un 60enne, E. B., entrambi italiani e residenti in città. Proprio costoro riuscivano a piazzare la “neve” non solamente a Cremona. ma anche in parecchi paesi limitrofi al nostro capoluogo,

servendosi della collaborazione stabile di numerosi “cavallini” per limitare i danni in caso di eventuali controlli: galoppini che effettuavano le consegne, tra i quali si contano sette italiani ed un marocchino, tutti residenti a Cremona o nelle vicinanze, ed ora tutti denunciati a piede libero. Una rete di spaccio con un volume d’affari stimato tra i venti e i trenta clienti a settimana, e consegne da due-tre grammi alla volta, effettuate per la maggior parte nei fine settimana. I due pusher finiti in

manette, ha fatto sapere il maggiore Gemma, entrambi pregiudicati, erano volti noti già da tempo ai militari, essendo appartenenti alla “‘vecchia guardia” del traffico cittadino di stupefacenti. Si trovano ora in cella a Ca’ del Ferro in attesa di giudizio, con l’accusa di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. Un’operazione, quella di martedì, che, oltre a confermare la larga diffusione di sostanze stupefacenti, ha contribuito in modo determinante a vibrare un duro colpo al narcotraffico sul nostro territorio.

NUOVE TECNOLOGIE

Anche la provincia di Cremona, assieme a quelle di Ferrara, Forlì, Roma, Verona e Grosseto, farà parte del progetto pilota a seguito della partnership tra Confagricoltura e Microsoft con l'obiettvo di guidare una progettualità innovativa tra le imprese agricole. Confagricoltura ha scelto Microsoft Office 365 per promuovere l'utilizzo semplice e immediato di tecnologie di collaborazione e comunicazione che possono favorire la creazione di una rete d'imprese funzionale a superare la difficile congiuntura economica che richiede un ripensamento del comparto. Attraverso il Cloud Computing di Microsoft, le imprese agricole associate potranno contare su un'efficace presenza sul web e avranno a disposizione servizi di comunicazione, di condivisione delle informazioni e di relazione con i clienti. Il Cloud Computing permetterà di rendere più immediato ed incisivo il rapporto e lo

Anche Cremona nel progetto tra Microsoft e Confgricoltura

scambio di informazioni tra la Confagricoltura nazionale e territoriale e le aziende. Si potranno costruire community, condividere documenti e best practice attraverso Intranet e restare sempre in contatto attraverso strumenti di collaborazione in tempo reale. Microsoft Office 365 racchiude infatti un set di strumenti web per accedere in modo intuitivo a posta elettronica, file, contatti e calendari da qualsiasi luogo, e per creare e condividere documenti, collaborare su progetti, inviare e-mail, organizzare riunioni, prendere parte a conferenze e meeting online attraverso computer e dispositivi mobili. «L'innovazione e l'informazione in tempo reale sono essenziali per favorire la competitività ed avere successo sul mercato globale - ha concluso il presidente di Confagricoltura Mario Guidi - . Il nostro obiettivo è favorire la crescita delle imprese, che devono evolvere in rete e al passo con i tempi»


Rubriche DALLA PARTE DEI CITTADINI

di Damiano Talamazzini

Responsabile Provinciale Patronato Epaca

Questa rubrica rappresenta un luogo d'incontro a disposizione dei nostri lettori, nato per rispondere a dubbi e quesiti in materia di diritti previdenziali e assistenziali. Le lettere rivolte al Patronato Epaca possono essere indirizzate alla nostra redazione, per posta o via e-mail, oppure direttamente al Patronato Epaca (epaca.cr@coldiretti.it). Ricevo alcune richieste di informazione in merito alla “Carta Vantaggi” per i pensionati. Di che si tratta, dunque? Di una proposta dell’Associazione Pensionati Coldiretti, una nuova “carta sconti” pensata per gli iscritti, utile nella vita di tutti i giorni, per acquistare una vasta scelta di beni e servizi con significativi risparmi o a condizioni agevolate. La carta vantaggi è la nuova tessera multi servizi nata dalla volontà della Federpensionati Coldiretti di ampliare la gamma dei servizi offerti ai propri iscritti. E’ completamente gratuita e consente di ottenere, attraverso l’apposito circuito Selecard, agevolazioni in tutti gli esercizi commerciali e i

Pensionati: in arrivo la Carta vantaggi centri convenzionati su tutto il territorio nazionale, nonché informazioni e consulenze gratuite. Per ottenere i benefici occorre solo mostrare la tessera Vantaggi Diretti della Coldiretti Pensionati prima dell’acquisto nei punti vendita convenzionati, oppure indicare il numero della carta se si chiede un’informazione, una consulenza o un servizio che richiede la prenotazione telefonica. Per conoscere i punti vendita convenzionati e, in ogni caso, per scoprire tutti i vantaggi offerti dalla nuova Carta è possibile chiamare il numero verde gratuito 800.036063, visitare il sito vantaggidiretti.coldiretti.it, oppure inviare una mail a info@selecard.it. Per ogni ulteriore informazione, invito a rivolgersi agli uffici del Patronato Epaca. Gli uffici Epaca: • CREMONA - Via D. Ruffini, 28 (Tel. 0372.732930); via Ala Ponzone, 8 (Tel. 0372/499811. • CREMA Via Macello, 34 (Tel. 0373/732900); • CASALMAGGIORE Via Cairoli, 3 (Tel. 0372.732960); • SORESINA Via Matteotti, 12 (Tel. 0372.732990).

PRECARIARE STANCA A cura di Nidl - Cgil

Salario minimo garantito: manca solo in Italia L'ipotesi del salario minimo garantito appare per la prima volta nei documenti della Commissione Ue. Si tratta di uno strumento che può «aiutare a prevenire la crescente povertà tra i lavoratori» e limitare «la distruttiva corsa al ribasso del costo del lavoro». L’Italia è l'unico paese insieme con Grecia e Ungheria a non avere questa misura. Quanto alla creazione di impiego, Bruxelles propone di attingere ai fondi Ue, di potenziare i sussidi per l'assunzione di giovani e disoccupati di lungo corso, di tagliare il cuneo fiscale e di lottare contro il nero. In Italia la situazione è

sconfortante, un giovane su tre è disoccupato, ogni giorno un disoccupato si toglie la vita (dato del 2010). In particolare la Commissione individua tre settori su cui puntare: l'economia verde, salute e assistenza sociale e telecomunicazioni. Per quanto concerne quest’ultimo aspetto la Nuova Zelanda ha deciso di investire nella connessioni internet a banda larga in virtù del principio per cui il raddoppiamento della velocità di banda produce un incremento dello 0,3% nella crescita del Pil, come confermato da alcuni studi. Stefano Zurpa

La Nidl Cgil si trova in via Mantova 25 Cremona • tel 0372 448608 e-mail: nidilcremona@cgil.lombardia.it

www.aclicremona.it

Rimborsi elettorali. Acli: «Cento milioni per il Servizio civile» «Potrebbero partire 27mila ragazzi. Sarebbe un bel segnale per la credibilità della politica». Un appello ai partiti perché rinuncino alla rata di luglio del rimborso elettorale e dirottino quei fondi - 100 milioni di euro – per finanziare la partenza di 27mila ragazzi per il servizio civile nazionale. L’invito è delle Associazioni cristiane dei lavoratori italiani, che ricordano come il servizio civile nazionale stia rischiando di chiudere i battenti proprio per mancanza di fondi. Mentre infatti i partiti politici si apprestano a ricevere la quarta tranche per le spese elettorali sostenute nel 2008 – pur avendo speso molto meno di quanto già finora incassato – le risorse per il servizio civile sono passate dai 296 milioni di euro del 2007 ai 68,8 milioni del 2012. Allora partivano più di 57mila ragazzi, quest’anno appena 10mila. «Se potessimo aggiungere a questi 68 milioni i 100 milioni della rata di luglio del rimborso elettorale – dice Andrea Olivero, presidente nazionale delle Acli –, potremmo consentire a 27mila ragazzi e ragazze di vivere un’esperienza educativa straordinaria, una palestra di cittadinanza e di solidarietà che rappresenta l’unica strategia di politica giovanile offerta dallo Stato ai giovani di questo Paese. Un’esperienza destinata purtroppo attualmente a scomparire, diventando sempre più elitaria. Da diritto il servizio civile si sta trasformando in privilegio di pochi giovani fortunati, perdendo così il suo significato originario».

www.welfarecremona.it - Gian Carlo Storti - storti@welfareitalia.it ARTICOLO 18. TORNA IL REINTEGRO [...segue] La formula scelta dal governo, invece, per il reintegro in caso di licenziamenti economici è quella della "manifesta insussistenza". Sempre secondo l'articolo 14 del Ddl, infatti, il giudice applica il reintegro «nell’ipotesi in cui accerti la manifesta insussistenza del fatto posto a base del licenziamento per giustifico motivo oggettivo; nelle altre ipotesi in cui accerta che non ricorrono gli estremi del predetto giustificato motivo, il giudice applica la disciplina di cui al quinto comma». Ovvero la determinazione dell'indennizzo. Subito dopo si dice anche che: «Qualora, nel corso del giudizio, sulla base della domanda formulata dal lavoratore, il licenziamento risulti determinato da ragioni discriminatorie o disciplinari, trovano applicazione le relative tutele previste dal presente articolo». Insomma un percorso più contorto di quello del vecchio articolo 18 ma che nella sostanza riaffida al giudice la decisione del reintegro o meno nel caso in cui non vi sia la giusta causa anche per licenziamento economico. Chi ha vinto e chi ha perso? Sicuramente non si può dire che tutto è come prima. Il datore di lavoro ha maggiori margini di manovra, ma il lavoratore, se il licenziamento, anche per motivi economici può difendersi e se il comportamento dell’azienda è stato viziato da comportamenti “discriminatori” il giudice può decidere la reintegra.

In cinofilia si sente spesso parlare di clicker per insegnare nuovi esercizi o incentivare comportamenti appropriati. Il clicker è una scatolina generalmente in plastica con una linguetta metallica che premuta emette un suono simile ad un click. Il suono, facilmente riconoscibile e sempre uguale, è un rinforzo chiaro e immediato, a differenza della nostra voce che può confondere il cane a causa di sottili cambiamenti d’intonazione. Il clicker quindi bypassa il gap comunicativo tra due specie diverse, come l’uomo e il cane. Il click viene emesso esattamente nell’istante in cui il cane esibisce il comportamento che vogliamo premiare e serve a fargli capire che ciò che ha fatto è giusto e che quindi riceverà un premio

Un click d’intesa

(cibo, gioco, carezza…). Immaginiamo che il clicker sia una macchina fotografica: scattiamo la foto (click) per immortalare la posa (comportamento) che preferiamo. L’educazione con il clicker richiede quindi una perfetta sincronia azione-reazione, altrimenti rischieremo di ‘cliccare’ troppo tardi o presto, andando a ‘fotografare’ un comportamento diverso da quello che vogliamo insegnare al cane. Ricordiamo, inoltre, che il clicker non è un telecomando, evitiamo quindi di puntarlo verso il cane, ma teniamolo preferibilmente dietro la schiena. Ovviamente, una volta che il cane avrà appreso e consolidato il comportamento desiderato, potremo eliminare l’uso del clicker e limitarci a lodarlo. Elisa Giudici (eli.giudici@yahoo.it)

La Vostra copia GRATUITA de Spazio comune Acli La Cafetera Caffe Del Corso Bar Supermoka Bar Aurora Bar Cittanova Bar Garibaldi Osteria Garibaldi Caffe’ Dimeglio Dall'Ara Sara Ospedale Portineria Unione Consumatori Caffe’ Porta Romana Banca Del Monte INPS Comune Di Cremona Rio Bar Bar Fiume Dimeglio Banca Di Roma Parrucchiere Bertoletti Bar Stradivari Il Planetario Viaggi Banca Popolare Bar Oasi Distributore Esso Dimeglio Bar Da Walter Distributore Agip Caserma Col Di Lana Bar Stella Sapore Di Mare Da Pietro Panetteria Galbignani Italmark Teatro Monteverdi Bar Lancia Bar San Giorgio Fotoline Re Mida Pane, dolci e caffè

Piazza Stradivari Cremona Via S. Antonio del Fuoco 9/A Cremona C.So V. Emanuele 14 Cremona C.So V. Emanuele 84 Cremona Corso Campi 39 Cremona C.so Garibaldi 228 Cremona Corso Garibaldi 114 Cremona Corso Garibaldi 219 Cremona Corso Garibaldi 38 Cremona Corso Garibaldi 85 Cremona Via S. Barbara 19 Cremona Ospedale Cremona Piazza San Michele 2 Cremona Piazza IV Novembre 17 Cremona Piazza Cadorna 1 Cremona Piazza Cadorna 17 Cremona Piazza Del Comune Cremona Piazza Della Pace 2 Cremona Piazza Fiume 6 Cremona Piazza Marconi 15/A Cremona Piazza Roma 20 Cremona Piazza Roma 29 Cremona Piazza Roma 7/B Cremona Piazza Stradivari 17 Cremona Viale Po 83 Cremona Via Bergamo 221 Cremona Via Bergamo 91 Cremona Via Boschetto 93 Cremona Via Brescia 128 Cremona Via Brescia 219 Cremona Via Brescia 189 Cremona Via Brescia 27 Cremona Via Cappuccini 8 Cremona Via Castelleone 29/A Cremona Via Castelleone Cremona Via Dante 102 Cremona Via Dante 149 Cremona Via Dante 185 Cremona Via Dante 2 Cremona Via Dante 31 Cremona Via Dante 87 Cremona Via Del Giordano 133 Cremona

Sister Caffe’ Angolo Del Gusto Farmacia Leggeri Bar le torri Oggi Pizza Torrione Cafe’ Dico Caffe’ghisleri Esselunga Tango Bar Pasticceria Caffe’ Betti Crai Bonseri Fornaio Bar I 3 Gradini Dimeglio Bar - Figlie Di San Camillo Bibi Bar Farmacia Leggeri Farmacia Ziliotti Bar Pasticceria S. Remo Camera Del Lavoro Bet Fish Bottega Del Gusto Gelateria Matisse Panificio Usberti Agip Cafe’ Gio’ Bar Associazione Commercianti Montecarlo - Slot Machine Caffe’ Parking Bar Roma Bar Mincio Bar Il Cantuccio Edicola Caffe’ Boldori Panetteria Patty Fitness Time Panetteria Quarantani Bar Gallo Smeg Centro Sportivo Sanzeno Coffee Time Q.In

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Mercoledì 18 Aprile 2012

Via Del Giordano 65 Cremona Piazza Risorgimento 30 Cremona Via F. Filzi 40/E Cremona Via F. Filzi Cremona Via Ghinaglia 94 Cremona Via Ghinaglia 104 Cremona Via Ghinaglia 49 Cremona Via Ghisleri 46 Cremona Via Ghisleri 53/A Cremona Via Giuseppina 11/B Cremona Via Giuseppina 11/B Cremona Via Giuseppina 27 Cremona Via Grado 20 Cremona Via Grado 40 Cremona Via Lazzari Cremona Via Litta 50 Cremona Corso Matteotti 20 Cremona Piazza Della Liberta’ 4 Cremona Piazza Della Libertà Cremona Via Mantova 25 Cremona Via Mantova 39 Cremona Via Mantova 133 Cremona Via Mantova 141/B Cremona Via Mantova 101 Cremona Via Mantova 141/B Cremona Via Mantova 81 Cremona Via Manzoni 2 Cremona Via Massarotti 15 Cremona Via Massarotti 19/A Cremona Via Mazzini 7 Cremona Via Mincio 2 Cremona Via Mincio 34 Cremona Via Nino Bixio 20 Cremona Via Nino Bixio 8 Cremona Via Buoso da Dovara 6 Cremona Via Eridano 15 Cremona Via Platina 34 Cremona Via Rosario 49 Cremona Via Ruffini 6 Cremona Via San Zeno 53 Cremona Via Solferino 9 Cremona Via XI Febbraio 64 Cremona

ENERGIA, COME DIFENDERSI DAI DISSERVIZI

Il mercato energetico è liberalizzato ormai da anni, questo significa che ognuno è libero di scegliere la tariffa migliore per risparmiare sulle bollette. Il problema è che molti italiani sono poco consapevoli delle sue potenzialità e su come orientarsi. Ad oggi vi è un'alta diffusione di disservizi come letture errate, bollette gonfiate, contratti falsificati, di cittadini che si sono trovati con contratti di fornitura mai richiesti, con in calce una firma falsa; contratti attivati nonostante l'esercizio del diritto di recesso entro dieci giorni; mancate risposte a reclami, che devono arrivare entro 40 giorni come previsto dal garante. In caso di reclamo il consumatore deve inviare al proprio gestore dei servizi elettrici una lettera raccomandata A/R, cioè con ricevuta di ritorno, l'unico tipo di missiva che ha valore legale. Essa dovrà contenere innanzitutto alcuni dati essenziali: le proprie generalità, il nome dell’intestatario dell’utenza, il codice utente associato alla bolletta della luce, l’indirizzo servito dalla fornitura dell’energia elettrica. Dopodiché, si dovrà esprimere il reclamo vero e proprio: ad esempio, relativo agli importi che si intendono contestare, con l'eventuale dettaglio del calcolo effettuato per la rettifica. In ogni caso, occorre allegare alla lettera le fotocopie delle bollette e/o dell'eventuale documentazione a supporto del reclamo. Poiché per legge il gestore che riceve un reclamo scritto per raccomandata A/R è obbligato a rispondervi entro 40 giorni dalla sua ricezione. In pratica si possono verificare due casi. Il primo è che il gestore, effettuati i necessari accertamenti, semplicemente riconosca l'errore. Quindi, ad esempio, se è stato sbagliato il calcolo della bolletta, dovrà restituire all'utente gli importi versati in eccedenza rispetto al dovuto, e ciò dovrà avvenire entro 90 giorni, attraverso l'accredito in bolletta o un bonifico su conto corrente oppure l'emissione di un assegno circolare. La legge prevede che, se il gestore non effettua il pagamento entro i tempi da essa previsti, questi dovrà risarcire il consumatore con un'ulteriore indennità. Alessia Recupero e Luca Curatti

Assoutenti delegazione di Cremona (tel. 328-1547751) viaTrecchi 25 • e-mail: assoutenticremona@libero.it

la trovate QUI Forneria Pan&Piu La città del Sole Bar Dragone Distributore Agip Non Solo Piada Uil sindacato Bar Zanzibar A.E.M. Cisl sindacato Fattorie del gusto Tabacchi Universita’ Cattolica Politecnico Di Milano Il Beccofino Cremona Po Bar Greco Linea Junior Seven Caffè Latteria Plac Politiche Educative Farmacia Zamboni Noemi Panetteria Tosi Bar Smile Macalli Medic Center Pane E Amore Bar Tabacchi Edicola Ortenilla Edicola Compiani Panetteria Merlini Panetteria Merlini Farmacia Leggeri Tabaccheria Immobiliare B&G La Bottega del Gelato Osteria del Mento Palabosco Bar caffetteria Les Pailles Farmacia Bonfanti Bar Guru Ottica Ravanelli Distributore Tamoil

Via XX Settembre 32/A Cremona Via XX Settembre 5/A Cremona Via Vittori 2 Cremona Viale Po 139 Cremona Viale Po 68 Cremona Viale Trento Trieste 27/B Cremona Viale Trento Trieste 36 Cremona Viale Trento Trieste 38 Cremona Viale Trento Trieste 54 Cremona Via Massarotti 46/D Cremona Piazza Migliavacca 6 Cremona Via Milano 24 Cremona Via Sesto 39 Cremona Via F.Soldi 2 Cremona Piano 2° Musetti Caffe’ Cremona Corso Campi 5 Cremona Via Mercatello 4 Cremona Via Bella Rocca Cremona Corso Vittorio Emanuele Cremona Via Vecchio Passeggio 1 Cremona Via Oglio 5 Cremona Via Aporti 43 Cremona Via Aselli 29 Cremona Via Cadore Cremona Corso Vittorio Emanuele 43 Cremona Via Giuseppina 21 Cremona Via Tonani 24 Cremona Battaglione Bonemerse Cremona Due Gadesco Via Cesare Battisti 47/B Gadesco Via San Savino 17 - San Savino Persichello Piazza Garibaldi Pescarolo Piazza Roma 8 Vescovato Via Cavallotti 25 Piadena Bosco Ex Parmigiano Bosco Ex Parmigiano Via Marconi 27 Pizzighettone Largo Vittoria Pizzighettone Via Matteotti 5 Soresina Piazza Garibaldi Soresina Via IV Novembre Soresina


CASALMAGGIORE Contrordine Al Duomo resta don Alberto

Alla fine il nome del "nuovo" parroco di Santo Stefano è stata una sorpresa per tutti. Una piacevolissima sorpresa. Infatti lo scorso fine settimana il vescovo Dante Lafranconi ha annunciato che don Alberto Franzini rimarrà al suo posto, per gestire la fase di transizione

che consiste nell'unificazione delle due parrocchie di Santo Stefano e San Leonardo, il cui parroco, don Mario Martinengo, lascerà Casalmaggiore. Don Alberto (la cui conferma è temporanea) conterà sulla collaborazione di don Marco Anselmi e don Angelo Bravi.

Gli speed day sono inaugurati dalle moto. Si spera che la pioggia conceda una tregua

Autodromo: corsa contro il tempo per l’inaugurazione di domenica Nuovi dettagli: già destinati gli spazi del centro commerciale, apertura 6 giorni su 7, una grande festa mensile

A

di Vanni Raineri

tappe forzate si va verso l’inaugurazione (di fatto, quella ufficiale verrà poi) dell’Autodromo di San Martino del Lago. Le recenti piogge hanno frenato la corsa contro il tempo, ma ieri gli operai erano febbrilmente al lavoro per realizzare i guard rail, completare il ponte dell’arrivo, assicurare le vie d’uscita in ghiaia e via dicendo. Già, perché domenica è prevista la prima giornata in cui il circuito sarà a disposizione di chi vorrà utilizzarlo per gli speed day (riservato ai piloti privati) che sarà una giornata con protagoniste le moto, e le prenotazioni sono da tutto esaurito. Difficile riconoscere i fratelli Marzio e Alessandro Canevarolo: sono operai veri e propri che fanno di tutto per evitare di dover rinviare l’atteso appuntamento al 25 aprile. Nel frattempo emergono sempre più i contenuti dell’ambiziosissimo progetto. Ad esempio il centro commerciale (uno dei quattro grandi edifici sorti nell’area) ha già in buona parte trovato i suoi occupanti: i nomi verranno resi noti nei prossimi giorni, si tratta di un negozio di abbigliamento sportivo di settore, uno di componentistica, un negozio riservato ai kart, un gommista, un bar ed un’attività che venderà prodotti tipici del nostro territorio. Quanto al ristorante, è molto ampio (con una grande area esterna) e trova spazio al piano superiore del corpo principale, quello parallelo al rettilineo di arrivo che ospita i box. Come afferma Marzio Canevarolo, una volta entrato in funzione, l’autodromo rimarrà aperto sei giorni su sette, quindi non solamente nei weekend che registreranno il maggiore afflusso, e addirittura una volta al mese (probabilmente da giugno) ci sarà una festa con concerti e varie attrazioni. Quindi altri eventi: ad esempio l’8 maggio Continental Moto ha affittato l’area per un’importante presentazione alla stampa. Per il completamento del kartodromo, servirà attendere il mese di maggio. La pista principale è lunga circa tre km e mezzo, con larghezza minima di 12 metri ed un rettilineo che sfiora il

Alcune foto dell'autodromo (Piech) scattate ieri e il sindaco Maglia

chilometro (misure da Moto GP e da test di Formula Uno), il kartodromo è di 1,3 km. Un ampio piazzale ospiterà il parcheggio, un secondo invece un’area dedicata a corsi di guida sicura. Tra le varie opere in corso, anche la realizzazione dell’isolamento acustico per salvaguardare gli abitanti della contigua Ca’ de’ Soresini, frazione di San Martino. Non è finita: nell’arco di un paio di anni è previsto anche l’allungamento della pista con raddoppio di box e paddock. In merito alla ricaduta dell’autodromo sul territorio, abbiamo sentito il sindaco Dino Maglia, che assieme al predecessore incassa i complimenti di Canevarolo (“Il Comune è stato splendido nel sostenerci”). Le previsioni dicono di circa 140 moto al giorno, con un indotto giornaliero di 350/400 persone, cui vanno aggiunte altre 150/200 unità del kart. “La gente di qui – afferma Maglia – ha accettato con entusiasmo la novità, sapendo che può rappresentare una spinta per l’economia del territorio. Le prime ricadute si avranno sulla ristorazione e gli hotel della zona ma

anche l’indotto avrà certamente dei benefici, magari con il sorgere di nuove attività”. Un aspetto importante è la valorizzazione dei beni artistici del territorio. Va ricordato infatti che San Martino ospita il santuario di Caruberto con gli antichi affreschi, e a pochi chilometri c’è la splendida Chiesa Vecchia di Scandolara Ravara mentre Castelponzone, entrato recentemente nell’élite dei borghi più suggestivi d’Italia, è in pratica un tutt’uno con San Martino. Per tacere di Villa Medici del Vascello,

la rocca appartenuta alla celebre Dama dell’Ermellino di San Giovanni in Croce, o il castello Mina della Scala di Casteldidone. “Anche per promuovere le tante nostre bellezze - chiude il sindaco - l’autodromo sarà importante e dovremo fare in modo che chi verrà a San Martino per i motori possa poi apprezzare altre cose che noi possiamo offrire”. Appuntamento dunque (tempo permettendo) a domenica, quando i curiosi potranno entrare nell’autodromo gratuitamente.

SCAMBIO

Alla media Diotti arrivati i romani della Settembrini Li chiamano “amici romani”, perchè il sodalizio perdura da molti anni. Gli alunni della scuola media capitolina Settembrini sono arrivati ieri a Casalmaggiore. Nel tardo pomeriggio hanno fatto ingresso nell'aula magna dell'Istituto Diotti, dove il progetto 'Scambio d'amicizia con Roma' ha vissuto Il primo momento di condivisione maggiorina di quest'anno. Giusto ribadire le finalità dell'iniziativa: come altri progetti di scambio promossi dalla Diotti, il legame con la scuola media Settembrini intende favorire la conoscenza di nuove culture oltre che aprire i giovani ad esperienze socio-relazionali da coltivare nel tempo. A tal proposito, il calendario degli appuntamenti per le quattro giornate di soggiorno degli "amici romani" si snoda fra momenti culturali, con visite guidate in diversi luoghi del comprensorio e momenti sportivi, con gare di orienteering ed atletica leggera. Il tutto inserito in un clima socio-relazionale: i giovani romani vivranno a stretto contatto con gli amici casalaschi, che li ospiteranno a casa propria, nelle loro famiglie. Complice la concomitanza del progetto Comenius, che ha portato sabato scorso a Casalmaggiore una colonia di stundenti francesi, la scuola media Diotti è divenuta un crogiolo di culture, che s'incroceranno domani, alle 14,30, durante il consueto pomeriggio dedicato all'atletica leggera. Le gare sportive vedranno impegnate quattro squadre: una formata dalla delegazione francese, una da quella romana e due dagli alunni della Diotti (divisi tra quelli che partecipano al progetto Comenius e quelli che aderiscono allo Scambio d'amicizia con Roma). A seguire, le autorità cittadine consegneranno le targhe agli ospiti capitolini e d'oltralpe presso l'aula magna della Diotti, dove poi prenderà il via la festa finale. Venerdì mattina, prima della ripartenza, gli alunni parteciperanno ad un incontro sui dialetti casalasco e romanesco: interverranno un poeta di versi romaneschi e gli scrittori casalesi Sarzi Braga e Tenca. L'intero progetto è stato reso possibile dalla Conad Casalmaggiore, dal Consorzio Casalasco del Pomodoro, dall'Azienda Agricola Cerati di Castelponzone e da FotoRastelli di Stefania Casetti.

Qui trovate la vostra copia GRATUITA de il PICCOLO Bar Giulia GR2 di Rivieri Gianfranco Fermata KM Polo Romani Sportime Bar Barracuda Portici del Municipio Bar Italia Farmacia Comunale Bar Tavola Calda Rist. Pizz. Piccolo Paradiso

angolo Conad Casalmaggiore via Guerrazzi 4 Casalmaggiore via Trento 20 Casalmaggiore via del Lino 17 Casalmaggiore via Martelli 2 Casalmaggiore piazza Garibaldi Casalmaggiore piazza Garibaldi Casalmaggiore piazza Garibaldi Casalmaggiore Centro Commerciale Padano Casalmaggiore via Molossi 47 Vicobellignano

Cartoleria Bar La Nuova Luna Portici del Comune Portici Caffè Roma Edic. Cartoleria Camozzi Bar Time Out Fermata KM Bar Trattoria Radar Bottega del Gelato

via Dante Alighieri 9/B Vicobellignano via Roma 7 Torricella del Pizzo piazza Italia Scandolara Ravara via Mazzini 3 Castelponzone via Giuseppina 97 Solarolo Rainerio via Matteotti 113 San Giovanni in Croce via della libertà 46/b Martignana di Po piazza Comaschi Gussola via 13 Martiri 75 Gussola via Cavallotti Piadena


Casalmaggiore

Mercoledì 18 Aprile 2012

A “L’Infedele” I Giorni Cantati di Piadena “Altra Padania, Piadena, provincia di Cremona, Lega di Cultura, sono un coro a cappella...”: Gad Lerner, nello studio della trasmissione 'L'Infedele' di La7, ha presentato così, lunedì sera, la corale de I Giorni Cantati di Calvatone e Piadena, ospiti musicali insieme a Rudi Assuntino e Paolo Ciarchi, duettisti del Nuovo Canzoniere

Italiano che hanno inaugurato la puntata del noto programma televisivo di approfondimento giornalistico con una canzoncina satirica su un'altra Lega padana, quella Nord, di recente investita dagli scandali. Intorno alle 22,30, il coro piadenese ha intonato in diretta la canzone “Santa Caterina dei pastai”, canzone che si riferisce ad un

IN AUDITORIUM

Il ruolo dei cattolici casalaschi nella crisi in un incontro dell'Acli

fatto realmente accaduto in un pastificio locale: una testimonianza raccolta da un operaio e trascritta da Mario Lodi, per poi esser musicata dal Gruppo Padano utilizzando ed elaborando inconsapevolmente un motivo popolare di un autore ignoto. “Un classico del movimento operaio italiano”: l'ha definita Gad Lerner.

Sport a caccia di contributi

A Casalmaggiore riunite società, comuni, scuole ed oratori per facilitare l’accesso ai fondi regionali

L’

di Simone Arrighi

obiettivo è arrivare pronti, con un progetto ampio, dettagliato e organico, all'apertura del bando regionale per l'assegnazione dei contributi indirizzati alla promozione e alla valorizzazione della pratica sportiva, intesa soprattutto come manifestazioni. Eventi sportivi dunque, che magari già esistono da anni (come la Marotonina casalese, o il Motoraduno gussolese) ma che, se uniti da un filo conduttore di territorialità, possono ambire ad un sostanzioso aiuto economico da parte del Pirellone. Il primo step di questa procedura è stato fatto sabato mattina: l'assessore al Bilancio di Casalmaggiore, Carla Visioli, affiancata da Lara Cavalli, ha riassunto in sala consiliare finalità e criteri del bando che verrà pubblicato a giugno dalla regione Lombardia. Presenti, una quindicina di rappresentanti

di amministrazioni comunali, scuole, associazioni sportive ed oratori dell'intero distretto casalasco (nella foto sopra). E proprio sulla dimensione distrettuale si è soffermata l'assessore Carla Visioli: "È il nostro valore aggiunto. In Regione, fino a poco tempo fa, non sapevano nemmeno dove fosse Casalmaggiore. Oggi, dopo anni d'impegno,

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siamo riconosciuti come una realtà distrettuale degna d'attenzione. Anche per questo siamo stati in grado di ottenere circa un milione e mezzo di contributi regionali negli ultimi anni". La volontà, con la collaborazione di amministrazioni, associazioni, scuole ed oratori, sarebbe quella di ottenere altri fondi, stavolta in ambito sportivo: il bando

metterà infatti sul piatto circa 300mila euro. Farsi trovare pronti con una proposta organica è il prossimo, propedeutico step. Tutti i soggetti beneficiari dalle società sportive ai circoli, dagli enti locali alle scuole, passando per Pro Loco, Coni e Cip - a patto che non abbiano finalità di lucro e che siano in possesso di codice fiscale e/o partita Iva, dovranno far pervenire al comune di Casalmaggiore (capofila dell'iniziativa) la propria domanda, contenente i dettagli della manifestazione sportiva per cui intenderanno richiedere contributi. Tutti gli eventi sportivi che si svolgeranno in Lombardia nell'arco del 2012 potranno ambire all'ottenimento del contributo: di fatto, una sorta di rimborso spese che può arrivare a toccare anche il 50% del budget dichiarato. A far la differenza tra le varie domande che verrano spedite al Pirellone, sarà la progettualità della proposta: qui entra in gioco il lavoro di collage di Visioli e Cavalli.

CASALMAGGIORE – “Fragilità delle famiglie casalasche in tempo di crisi”: questo il tema dell’incontro organizzato dal Circolo Acli di Casalmaggiore, da sempre sensibile a temi che condividano minimi comuni denominatori come solidarietà e volontariato. Martedì 24 alle ore 21, presso l’Auditorium Giovanni Paolo II dell’Oratorio Santo Stefano di Casalmaggiore, don Alberto Franzini modererà le testimonianze degli addetti ai lavori, che prenderanno parte alla serata: Maurizio Araldi delle cooperative sociali, Katia Avanzini del Consorzio Casalasco Servizio Sociali, Giuseppina Cavedaschi della San Vincenzo, Giovanna Gardinazzi dell’Associazione Famiglie Santo Stefano, Gianfranco Rivieri dell’Associazione Commercianti e Noemi Zaffanella dei Servizi Sociali del Comune di Casalmaggiore. Personaggi che proveranno a rispondere a quesiti attualissimi e delicati quali: in che misura la crisi ha portato anche nel casalasco alla riorganizzazione di spesa e consumi? Che soluzione possono suggerire i cattolici? Che ruolo rivestono le comunità cristiane nel casalasco? Cosa possono fare Acli e altre associazioni cattoliche? Non è l’unico appuntamento di un certo livello, per l’Acli di Casalmaggiore, quello di martedì 24. Venerdì 20, infatti, alle ore 18 il nuovo presidente Acli cremonesi Bruno Tagliati incontrerà i circoli della zona casalasca (Casalmaggiore, Agoiolo, Roncadello, Cappella, Scandolara, Martignana, Tornata, Calvatone, Ca' de' Soresini) per un rilancio dell’attività Acli con particolare riguardo ai servizi offerti nella nuova sede di Casalmaggiore (via Cairoli 44), al servizio di volontariato e per l’aiuto alle famiglie in difficoltà.

Parco Bodana Bastoni di Casalmaggiore, un’altra auto scassinata

Non è la prima volta che succede nel quartiere residenziale in zona parco Bodana Bastoni e forse anche per questo dovrebbe far riflettere. Lunedì pomeriggio, a Casalmaggiore, nel parcheggio attiguo all'incrocio fra via Ticino e via Trebbia, i proprietari di una Volkswagen Golf si sono ritrovati l'auto scassinata (nella foto a

fianco). Due vetri sfondati ridotti in briciole, la portiera posteriore con segni di forzatura e la serratura del cruscotto divelta, con tanto di sportello aperto. Ad accorgersi del danno, una ragazza residente in zona, che ha subito avvisato i proprietari dell'auto. Una cosa simile era accaduta solo un mese prima in un parcheg-

gio di poco distante. Dalla macchina non sarebbe sparito nulla: anche i documenti del mezzo, umidi ma intatti nonostante la pioggia caduta dalla portiere priva di finestrino nel cruscotto aperto, sono stati ritrovati nell'abitacolo. Resta la rabbia dei proprietari della macchina, impotenti di fronte all'accaduto.


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Taccuino

Mercoledì 18 Aprile 2012

NUMERI UTILI Cremona

COMUNE DI CREMONA www.comune.cremona.it Centralino: 0372-4071 Urp: 0372-407291 AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE www.provincia.cremona.it Centralino: 0372-4061 Urp: 0372-406233 -

Via Romanino Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 30 Aprile

PREFETTURA Centralino: 0372-4881 CARABINIERI Pronto intervento: 112 Centralino: 0372-5581 COMANDO FORESTALE DELLO STATO Centralino: 0372-410307 GUARDIA DI FINANZA Pronto intervento: 117 Centralino: 0372-21576 Nucleo di polizia tributaria: 0372-28968

Via Gerre Borghi Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 31 Maggio 2012

• Via Lungastretta: cantiere per la sostituzione della condotta dell'acqua potabile, rifacimento degli allacci del gas metano e acqua potabile, predisposizione di condotte per linee elettriche; (fine lavori: 30 aprile).

• Via Vittori (tratto da via Arenili a via Burchielli): cantiere per la sostituzione della condotta del gas metano; (fine lavori: 30 aprile); • Via Gerre Borghi: cantiere per la realizzazione della posa della nuova condotta dell'acqua potabile; (fine lavori: 31 maggio).

• Via Battaglione (tratto da V. Giuseppina a V. S.Rocco): cantiere per la ristrutturazione della rete di distribuzione energia elettrica e illuminazione pubblica; (fine lavori: 30 aprile).

NUMERI UTILI

Via San Rocco, via Bosco Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 1 Giugno 2012

Via Vittori Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 30 Aprile 2012

Via Lungastretta Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 30 Aprile 2012

• Via S.Rocco, Via Bosco: cantiere per la realizzazione della pista ciclabile di collegamento al comune di Gerre de' Caprioli; (fine lavori: 01 giugno).

METEO WEEK-END

POLIZIA MUNICIPALE Pronto intervento: 0372-454516 Centrale operativa: 0372-407427 POLIZIA STRADALE Comando provinciale Centralino: 0372-499511 QUESTURA Pronto intervento: 113 Centralino: 0372-4881

Via Battaglione Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 30 Aprile 2012

VIGILI DEL FUOCO Pronto intervento: 115 Centralino: 0372-4157511 PROCURA Centralino: 0372-548233 OSPEDALE DI CREMONA www.ospedale.cremona.it Centralino: 0372-4051 Centro unificato di prenotazione: 800 638 638 Emergenza sanitaria: 118

• Piazza Dossena, Via Romanino, Via Trentacoste, Via Perugino, Via Giancristoforo, Via Galeotti, Viale Cambonino: cantiere per la ristrutturazione della rete di distribuzione energia elettrica e illuminazione pubblica; (durata lavori: diversi mesi anche se coinvolgerà di volta in volta tratti limitati di vie diverse, indicativamente fine prevista 30 aprile). La via attualmente interessata è Via Romanino e via Perugino.

AZIENDA SANITARIA LOCALE DI CREMONA www.aslcremona.it Centralino: 0372-4971 Urp: 0372-497215

Previsioni meteo a cura di Dominique Citrigno per SPAZIOMETEO.com e Meteowebcam.it

Redazione di Crema Piazza Premoli, 7 - 26100 Crema Tel. 0373 83.041 Fax 0373 83.041

Casalmaggiore

GIORNALE DI CREMONA

COMUNE DI CASALMAGGIORE www.comune.casalmaggiore.cr.it Centralino: 0375 42668

E supplemento: IL PICCOLO GIORNALE DEL CREMASCO direttore responsabile: Sergio Cuti ilpiccolocremona@fastpiu.it direttore editoriale: Daniele Tamburini

AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE Centralino: 0375-42233

Società editrice: Promedia Società Cooperativa Via del Sale, 19 - Cremona

CENTRO PER L’IMPIEGO Centralino: 0375-42213

Amministrazione e diffusione Via S. Bernardo 37/A - 26100 Cremona Tel. 0372 43.54.74 • Fax 0372 59.78.60

CARABINIERI Pronto intervento: 112 Centralino: 0375-284500

Direzione, redazione e prestampa Via S. Bernardo 37/A - 26100 Cremona Tel. 0372 45.49.31 - 45.13.14 Fax 0372 59.78.60

POLIZIA MUNICIPALE Centralino: 0375-40540

OSPEDALE Centralino: 0375-2811 Centro unico di prenotazioni: 800 638 638 Emergenza sanitaria: 118 MUSEO DIOTTI www.museodiotti.it Centralino: 0375-200416 MUSEO DEL BIJOU Centralino: 0375-284423 TEATRO COMUNALE www.teatrocasalmaggiore.it Centralino: 0375-284434 DISTRETTO SOCIO-SANITARIO Direzione: 0375-284020 Distretto Veterinario: 0375-284029

Stampa: SEL - Società Editrice Lombarda 26100 Cremona Autorizz. del Tribunale di Cremona n° 357 del 16/05/2000

Pubblicazione associata all’Uspi (Unione Stampa Periodica Italiana) Progetto Grafico: Gianluca Galli Numero chiuso in tipografia: Martedi 17 Aprile alle ore 21

FARMACIE DI TURNO Dal 13 al 20 Aprile 2012 Distretto di Cremona

POLIZIA STRADALE Centralino: 0375-42288 GIUDICE DI PACE Centralino: 0375-42273

Pubblicità Tel. 0372 43.54.74 Fax 0372 59.78.60 www.immaginapubblicita.it

Distretto di Casalmaggiore

CREMONA - FARMACIA 1 A.F.M. DI CREMONA S.P.A. CORSO GARIBALDI, 87 26100 Cremona Tel. 0372-21468

OLMENETA BAIONI DR. PIERPAOLO PIAZZA VOLPARI, 3 26010 Olmeneta Tel. 0372-924057

ACQUANEGRA CREMONESE GUIDA DONELLI S.N.C. VIA STAZIONE, 27 - 26020 Acquanegra Cremonese Tel. 0372-729280

ORARI DI APERTURA Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:30 - 19:30

ORARI DI APERTURA Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:15 - 19:15

ORARI DI APERTURA Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:30 - 19:00

Giorno di chiusura settimanale: SABATO

Giorno di chiusura settimanale: SABATO POMERIGGIO

Giorno di chiusura settimanale: SABATO POMERIGGIO

CREMONA - FARMACIA 9 A.F.M. DI CREMONA S.P.A. VIA BRESCIA, 167 26100 Cremona Tel. 0372-434136

SOSPIRO DELLA GIOVANNA LINA VIA GIUSEPPINA, 100 26048 Sospiro Tel. 0372-623059

CASALMORANO STELLARI TIZIANO VIA ANELLI, 9 26020 Casalmorano Tel. 0374-74548

ORARI DI APERTURA Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:30 - 19:30

ORARI DI APERTURA Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:15 - 19:15

ORARI DI APERTURA Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:30 - 19:30

Giorno di chiusura settimanale: SABATO POMERIGGIO

Giorno di chiusura settimanale: SABATO POMERIGGIO

Giorno di chiusura settimanale: SABATO POMERIGGIO

CASALMAGGIORE BONISOLI ALQUATI CLAUDIA VIA CAVOUR, 28 26041 Casalmaggiore Tel. 0375 42551

PIADENA PRIORI LUIGIA VIA LIBERTÀ, 29 26034 Piadena Tel. 0375 98146

Orari di apertura Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:30 - 19:30

Orari di apertura Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:30 - 19:30

Giorno di chiusura settimanale

Giorno di chiusura settimanale

SABATO

SABATO POMERIGGIO

Le farmacie di turno e gli orari dei distretti di Cremona e Casalmaggiore sono consultabili sul sito internet: www.aslcremona.it


Cultura&Spettacoli Concerto giovedì sera al Filo

Giovedì 19 aprile ore alle 21, al Teatro Filodrammatici ha luogo un nuovo appuntamento della rassegna “Cremona Pianoforum Johannes Brahms Sonate e variazioni”. Protagonisti della serata sono il giovane pianista Emanuele Scaramazza e l’altrettan-

UN CARTELLONE RICCO E VARIEGATO

to giovane violoncellista Afra Mannucci. Il concerto prevede l’esecuzione di “Variazioni sopra un tema ungherese op. 21”, “Variazioni sopra un tema di Handel op. 24” ed infine la “Sonata n. 1 in mi minore op. 38 per violoncello e pianoforte”.

Poppea in scena

Il Festival Monteverdi è incentrato sulla musica-spettacolo del barocco S di Federica Ermete

ono in vendita i biglietti per gli spettacoli del Festival Claudio Monteverdi che, come ogni anno, sta per prendere avvio. Il filo conduttore del cartellone 2012 è la musica-spettacolo in epoca barocca. Sul versante del sacro sono alcune Messe a dar conto della teatralità della musica. In cartellone troviamo un esempio di polifonia fiamminga, con la curiosa Missa “Mort m’a privé” di Thomas Crecquillon (Ensemble Gallicantus); una delle composizioni più stravaganti del Barocco italiano: la Messa sopra “Ecco sì beato giorno” di A. Striggio, associata a mottetti a doppio coro di Monteverdi e Benevoli (Le Concert Spirituel di

Hervé Niquet); e poi la Messa “Assumpta est Maria” di P. da Palestrina (The Tallis Scholars e il Coro Costanzo Porta). Con un balzo temporale, incontriamo la “Petite Messe Solennelle” di G. Rossini (Andrea Lucchesini, Coro dell’Accademia di S. Cecilia e altri eccellenti solisti). Musica sacra e spettacolarizzazione, questi gli ingredienti di “Via crucis” in cui pagine di matrice “colta” sono affiancate a brani popolari, laudi spirituali ed estratti da sacre rappresentazioni (L’Arpeggiata, Raquel Andueza, Lucilla Galeazzi, l’Ensemble Barbara Fortuna, diretti da Christina Pluhar). In ambito profano il breve excursus parte da Rinuccini, con alcune delle più belle ‘poesie’ scritte per i madrigali rappresentativi di Monteverdi e prosegue con una suggestiva perfor-

mance: “Era la notte” (Anna Caterina Antonacci, Accademia degli Astrusi e regia di Juliette Dechamps). Per chi ama le reinterpretazioni contemporanee dei miti barocchi, ecco “Poppea/ Poppea”, creazione del coreografo Christian Spuch affidata alla compagnia Gauthier Dance. Il Festival prevede anche interessanti appuntamenti strumentali: quello col fagottista Sergio Azzolini e l’Orchestra L’Aura Soave di Cremona; e la doppia performance del violoncellista Enrico Dindo che, in due serate, presenta l’integrale delle Suites per violoncello solo di J. S. Bach. Sarà infine proiettato un originale lungometraggio dedicato a Bach e ad una delle sue opere più enigmatiche, L’Arte della Fuga. Sul nome Bach, ideato da Francesco Leprino.

Per la rassegna “Il violinista sul tetto” incontro venerdì con Boccadoro

La musica protagonista in un libro

La rassegna “Il violinista sul tetto” propone, tra i vari appuntamenti, anche una serie di interessanti conferenze che hanno luogo nella sala Puerari del Museo Civico. Venerdì 20 aprile, alle ore 17, Carlo Boccadoro presenta il libro “Racconti musicali” di cui è stato curatore per Einaudi. Questo testo offre gli spunti per poter vagare tra musica e testo, e per parlare del desiderio di ogni ascoltatore di sovrapporre alla musica un’immagine. Ma, con un fendente, si approda alla considerazione di come, nell’Italia del dopoguerra, un’intera generazione di intellettuali di prim’ordine, non ha mai dedicato alla musica nulla di significativo nella propria produzione. Una riflessione che ci porta alla considerazione che, nella patria della musica, il grado medio di alfabetizzazione musicale è prossimo allo zero. “Racconti musicali” apre dunque una riflessione sullo stato della musica nel nostro Paese.

Nuovo appuntamento giovedì alle ore 18 con “Art&Drik” in Pinacoteca

Da Vincenzo Campi a Caravaggio

Continuano con successo gli appuntamenti di “Art&Drink”. Il prossimo incontro, guidato come di consueto dal conservatore della Pinacoteca Mario Marubbi, nelle sale del Museo Civico, è previsto per giovedì 19 aprile alle ore 18 e tratta il tema “Da Vincenzo Campi a Caravaggio: la forza del vero”. La proposta di trascorrere, in maniera insolita ed interessante, il tardo pomeriggio presso la Pinacoteca cittadina, ha come scopo quello di valorizzare e presentare al pubblico, con un approccio meno formale, autori, correnti ed opere, tra i più rappresentativi presenti nel nostro museo, attraverso un dialogo aperto e svolto in forma di conversazione con i partecipanti. Ingresso 7 eruro, visita e aperitivo.

Proposto da Teatri di Pianura

A Soncino il poema del re Gilgamesh

Dopo il tutto esaurito dello scorso anno e a grande richiesta, Teatri di Pianura 3 ripropone, per tre sere consecutive, “Il poema di Gilgamesh”. Da giovedì 19 aprile a sabato 21 aprile, sempre alle 21.15, nei sotterranei della Rocca Sforzesca di Soncino, il Piccolo Parallelo propone il predetto spettacolo nella riscrittura e regia di Enzo G. Cecchi. “Gilgamesh” è il primo poema epico che l’umanità conosca e narra le gesta del leggendario Rre sumerico, Gilgamesh, alle prese col problema che da sempre assilla l’uomo: la morte e il suo impossibile superamento. Le vicende narrate si svolgono nell’antica Mesopotamia, l’odierno Iraq, la cosiddetta “terra dei fiumi”, il Tigri e l’Eufrate. Il poema si articola su tre temi principali: il viaggio,

l’amore e la morte. Nel poema compaiono molte affinità con i testi biblici e con l’epica classica. Le vicende narrate possiedono dei risvolti etici, filosofici ed antropologici, affrontati con una tale maturità e bellezza poetica, al punto tale che, da tempo, la critica letteraria ha elevato il poema al rango di capolavoro, equiparandolo alle opere di Omero, Virgilio e Dante. Lo spettacolo, con Gian Marco Zappalaglio, Enzo Cecchi, Angelo Lucchi, Anna Carra, Giovanni Massimo e Luciana Mandotti, è stato presentato nel 2009 al Festival Odissea, nell’estate 2010 nella Cava di porfido di Possender in Trentino e nel 2011 nella Rocca soncinese. I posti sono limitati; si consiglia la prenotazione: 0373-729263 - info@piccoloparallelo.net


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Cultura

Mercoledì 18 Aprile 2012

AGOSTINO AGLIO Celebre pittore dell’800

Continua il nostro viaggio alla scoperta dei personaggi cremonesi ai quali sono intitolate le strade cittadine

Visse per lungo tempo in Inghilterra, dove realizzò numerose opere

Via Aglio, partendo dal ponticello sul naviglio denominato “dei due occhi”, costeggia San Zeno e sfocia in via Boschetto. In precedenza anche il primo tratto, quello che va da via Fabio Filzi al ponte, aveva lo stesso nome, ma nel 1987 fu denominato via Negroni.

A

di Laura Bosio

gostino Aglio nacque a Cremona il 15 dicembre 1777 dal notaio Gaetano e da Anna Maria Mondoni. Dal 1789, trasferitosi a Milano, studiò con Giocondo Albertolli a Brera; quindi nel 1798, arruolatosi volontario nella legione della Repubblica cisalpina, combatté a Faenza, Ancona, Tolentino. Tornò a Milano a causa di una malattia, per un breve periodo, per andare poi a Roma, con presentazioni del cardinale Antonio Dugnani e di Angelica Kauffmann, alla fine del 1799. A Roma incontrò William Wilkins e partì con questo per un lungo viaggio in Egitto e in Grecia, prolungatosi fino al 1802. Durante questo viaggio eseguì disegni e rilievi dei monumenti visitati per l’opera sulla “Magna Grascia” di Wilkins. Tornato a Roma, il 14 settembre 1803 partì di nuovo, su invito di Wilkins, alla volta dell'Inghilterra, dove per breve tempo (fino al 1804) fu assistente di disegno al Caius College di Cambridge. In seguito si trasferì a Londra, dove si dedicò all'insegnamento privato nell'alta società. Il 16 marzo 1805 sposò Letizia Clarke.

Il Tempio della Tosse, Tivoli

Aglio si occupò della decorazione del Parlamento inglese. Molti dei suoi affreschi sono perduti. Fondamentale l’incontro con Wilkins Molteplici furono i suoi lavori mentre si trovava nella capitale inglese. Nel 1804 eseguì vaste decorazioni all'interno dell'Opera House (distrutta da un incendio nel 1808); nel 1806 dipinse nel Drury Lane Theatre (bruciato nel 1809). Nel 1807-08 affrescò a Woolley Hall, nello Yorkshire. Nel 1809 si recò in Irlanda per dipingere, su commissione, vedute dei laghi di Killarney; sempre nello stesso periodo si trovò a eseguire numerosi ritratti di personaggi ir-

landesi, che furono poi acquistati nel maggio 181o, dal marchese di Lansdowne, al suo ritorno a Londra (due di queste pitture sono ricordate nel catalogo della collezione Lansdowne del 1897, nn. 267 e 291). Nel 1811 affrescò l'interno del Pantheon in Oxford Street (ora demolito). Intorno al 1817 eseguì, sempre ad affresco, un grandioso diorama del Calvario nell'abside della chiesa cattolica di St. Mary Moorfields a Londra (demolita nel

1899), di effetto scenografico sorprendente. Nel 1821 dipinse invece il sipario del teatro di Haymarket (che poi venne distrutto). Nel 1822 affrescò con scene campestri alcune sale di Woburn Abbey, Bedfordshire (anche queste decorazioni sono andate perdute). Sempre in quel periodo iniziò a eseguire delle litografie, le prime di pregio fatte in Inghilterra, contribuendo alla diffusione di questa tecnica in tutta la società inglese. Nel 18z5, ricevuto da lord

Due gentiluomini tra le rovine classiche di Bonhams

Agostino Aglio Ritratto dalla nipote Marian Aglio Montford

18 APRILE 1906

Un terremoto colpì San Francisco Era la mattina del 18 aprile 1906 quando un terremoto di magnitudo compresa tra 7.7 e 8.3 della scala Richter, colpì la città di San Francisco. Le scosse iniziarono alle 5.12 del mattino al largo della Faglia di Sant'Andrea e furono percepite su tutta la costa del Pacifico dall'Oregon fino a Los Angeles e nell'interno fino al Nevada. Inizialmente si contarono 478 morti, ma in seguito si scoprì che il disastro fu molto più grande e che fu sottostimato dalle autorità dell'epoca, specialmente per quanto riguarda l'area dove viveva la popolazione cinese. La cifra approssimativa che più si avvicina alla realtà è quella di almeno tremila deceduti, la maggior parte all'interno della città di San Francisco, mentre altri 189 morti furono registrati nel resto della Baia. Si calcola che fra le 225.000 e le 300.000 persone persero l'alloggio.

Kingsborough l'incarico di copiare manoscritti aztechi conservati nelle biblioteche d'Europa, cominciò a viaggiare a questo scopo, lavorando fra l'altro a Dresda (un disegno di Dresda si trova nel Gabinetto dei disegni del British Museum) e a Vienna. I nove volumi di “The Antiquities of Mexico” (Londra 1830-48) del Kingsborough contengono mille sue tavole litografiche a colori. Tornato in Inghilterra, nel 1829 lavorò nuovamente a Woburn Abbey, e decorò poi (1831-34) la sala della Old Town Hall di Manchester (demolita dopo il 1877) con scene dei viaggi e delle scoperte dei Caboto e dello stabilimento e della diffusione del commercio inglese. Tornato a Londra (1835), nel 1837 affrescò la volta del coro della Catholic Chapel in Duncan Terrace, Islington. Altri affreschi, ora perduti, furono da lui eseguiti a Reading, nella chiesa cattolica e nella chiesa parrocchiale protestante di Leeds.

Nel 1844 e 1847 concorse inoltre per la decorazione del Parlamento. Frattanto non aveva mai cessato di esporre sia alla Royal Academy sia altrove. Verso il 1846 egli dipinse un padiglione "pompeiano", ora distrutto, nel giardino di Buckingham Palace. Nel 1849, con il figlio, decorò l'Olympic Theatre di Londra. Morì a Londra il 30 gennaio 1857. Egli narrò le vicende della sua vita in un’autobiografia, che dedicò al figlio Agostino. L’opera fu compiuta negli ultimi anni della sua vita, tra il 1852 e il 1956. Risulta inoltre che Aglio abbia avuto una fitta corrispondenza con il duca di Bedford e che eseguì anche una raccolta di “Cento tavole di disegni d'ornamento” (1821). Suo figlio, Agostino, ancor vivo nel 1869, fu acquarellista e scultore: nel 1831 ricevette la "Silver Isis Medal" dalla Society of Arts, per un busto; nel 1832 espose un busto a Manchester; collaborò, come si è detto, col padre, nell'Olympic Theatre.

Decorò con il figlio l’Olympic Theatre di Londra nel 1849

18 APRILE 1974 - IL RAPIMENTO DI MARIO SOSSI Le BR misero in atto il sequestro chiedendo la liberazione dei terroristi del Gruppo XXII Ottobre

Mario Sossi, magistrato italiano (Pubblico Ministero nel processo al Gruppo XXII Ottobre) fu sequestrato dalle Brigate Rosse a Genova il 18 aprile 1974. Sossi apparteneva all'Umi, l'associazione dei magistrati schierata politicamente verso la destra, da cui comunque si dissocerà in seguito al mancato sostegno dell'associazione stessa durante il suo sequestro. Al momento del rapimento egli sosteneva l'accusa contro gruppi terroristici. A sequestrarlo fu proprio un gruppo di 20 terroristi, con sette auto e un furgoncino. Sossi fu caricato su un'auto A112 guidata dal brigatista Alberto Franceschini, seguito da Mara Cagol su una Fiat 128. Nell'intervista rilasciata a Giovanni Minoli per il programma "La storia siamo noi", Sossi ha dichiarato che a seguito della sparatoria, l'auto su cui si trovava,

1974, il giudice Mario Sossi prigioniero delle Brigate Rosse

incatenato dentro ad un sacco, andò a sbattere contro un albero. Fu in quell'occasione che si procurò l'ecchimosi che è evidente nelle prime foto diffuse dalle

BR. Sossi fu sottoposto ad interrogatorio da Alberto Franceschini e Pietro Bertolazzi e fu sottoposto ad un processo, al termine del quale i brigatisti decisero di ucciderlo. Le BR per la sua liberazione chiesero come contropartita l'estradizione di 8 membri del Gruppo terrorista "XXII Ottobre", ma i Paesi ospitanti potenzialmente benevoli declinarono l'asilo politico: prima Cuba, poi Algeria ed infine Corea del Nord. Sossi venne liberato a Milano il 23 maggio 1974. Il rapimento del giudice, denominato “Operazione Girasole”, costituì uno dei primi salti di qualità nell'azione di lotta delle Brigate Rosse. In seguito il procuratore della Repubblica Francesco Coco verrà ucciso dalle BR l'8 giugno 1976 come rappresaglia perché rifiutatosi di acconsentire alla scarcerazione di alcuni terroristi in cambio di Sossi.

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Afterhour

Venerdì sera il chitarrista presenterà dal vivo l’album “Beyond the shrouded horizon”

Steve Hackett (ex Genesis) al Fillmore

U

di Martina Pugno

na vera e propria pietra miliare della musica, che ha contribuito a scrivere la storia del rock progressive sta per fare tappa al Fillmore di Cortemaggiore: venerdì sera a calcare il palco del locale sarà Steve Hackett, storico chitarrista dei Genesis. A quarant'anni di distanza dal tour che decretò il successo internazionale della band, Hackett torna ora nei panni di solista per presentare dal vivo il suo più recente album, pubblicato lo scorso settembre, dal titolo “Beyond the Shrouded Horizon”. Lead guitar dei Genesis nella formazione classica con Gabriel, Collins, Banks e Rutherford, che ha prodotto album di successo mondiale come Selling England by the Pound (tra i favoriti di John Lennon) e il cui contributo alla storia della musica è stato ufficialmente celebrato nel 2010 con l'ingresso nella Rock and Roll Hall of Fame, Steve con la sua chitarra ha prodotto alcuni dei momenti più memorabili nella carriera della band, dalla sensibilità del suono acustico di Horizons e Blood on the Rooftops al rock spettacolare degli assolo di Firth of Fifth. Dopo aver contribuito al successo dei Genesis, l’incredibile versatilità di Steve come interprete, con la chitarra elettrica e acustica, e la sua straordinaria varietà come autore si sviluppa-

ESTRAGON - BOLOGNA

“All we need festival”, le migliori band emergenti Venerdì sera all'Estragon di Bologna si terrà la serata inaugurale dell'All We Need Festival, rassegna dedicata alle band emergenti che porterà sul palco di venti locali italiani nuove proposte e alcune tra le formazioni più significative del panorama attuale. A partire dalle ore 20.45, sul palco dell'Estragon si alterneranno Diaframma, Marta Sui Tubi, Bugo, Mariposa e un DJ Set a cura dei Motel Connection. Il costo della serata è di 15 euro all'ingresso oppure 10 euro più prevendita. Ai vincitori del concorso la possibilità di un'incisione e di prendere parte alla raccolta di brani che raccoglierà il contributo di tutte le band partecipanti.

Oltre l’orizzonte dei Genesis, lo stile inconfondibile di Steve

«Il mio nuovo album “Beyond the Shrouded Horizon” si libera dagli ormeggi agli inizi d'autunno, navigando tra le increspature dei riff e improvvise tempeste elettriche, alla volta di una strana, romantica isola...». Con queste parole Steve Hackett descrive il suo ultimo album, pubblicato in settembre. Un lavoro che mantiene salde le radici all’interno del terreno progressive del quale lo stesso Hackett è stato tra i creatori, ma che contemporaneamente si spinge nell’esplorazione di stili e generi variegati, per dare vita ad un mondo sonoro del tutto personale e di grande suggestione, con influenze che vanno dalla psichedelia al blues, fino al più puro rock anni Settanta. L'album si arricchisce di prestigiose collaborazioni, tra le quali Amanda Lehmann, che suona già nella Steve Hackett Band come seconda chitarra, Chris Squire degli Yes al basso e Simon Philips, batterista che nel suo curriculum vanta, tra le altre, apparizioni con i Toto, gli Who e Judas Priest. no appieno in una carriera solista di successo e dalle influenze più variegate, dal jazz alla world music, passando per il blues fino a brani classici da Bach a Satie. Con questa varietà di ispirazione, Steve ha creato sonorità e tecniche innovative sperimentandosi in una serie di collaborazioni con grandi musicisti, quali Steve Howe per il proget-

to GTR, Paul Carrick, Bonny Tyler, John Wetton e Brian May, tra le sue prime influenze musicali. Il concerto avrà inizio alle 21, il costo del biglietto è di 25 euro per posti in piedi, 30 euro per posti a sedere. La sera successiva sarà invece all'insegna della musica italiana, con lo show di Cisco, ex cantante dei Modena City Ramblers che presenterà

dal vivo i brani del suo più recente album, pubblicato in gennaio, dal titolo “Fuori i secondi”. “Fuori i secondi” è l'urlo di esortazione che segna l’inizio delle ostilità nel pugilato, ma si trasforma anche in un elogio ad alcuni grandi secondi della storia a cui il tempo in alcuni casi, ha reso poi giustizia. Il concerto avrà inizio alle 21, il costo del biglietto è di 10 euro.

Flipper, la band che ha ispirato il grunge Hanno influenzato moltissime band del panorama grunge e punk rock degli anni Novanta, tra le quali anche i Nirvana: sono i Flipper, formazione californiana che con l'album “Generic Flipper”, pubblicato nel 1982, hanno aperto la strada ad un nuovo modo di fare rock. la band calcherà il palco del Lattepiù di Brescia sabato sera a partire dalle 21. Figli della San Francisco dei primi anni Ottanta, che si era ormai lasciata alle spalle la cultura hippie per una realtà più metropolitana, i Flipper sono stati tra le band più influenti per la successiva generazione di rocker “maledetti”. A loro si sono ispirati i Melvins, che a loro volta sono stati un punto di riferimento musicale fondamentale per Kurt Cobain e i suoi Nirvana (non è un caso se tra il 2006 e il 2008 proprio Kris Novoselic ha militato nella formazione). I quattro Flipper (Ted Falconi alla chitarra, Steve DePace alla batteria, Bruce Loose e Will Shatter alternati al basso e alla voce), pur non essendo particolarmente dotati tecnicamente, preferivano accentuare la loro imperfezione formale rallentando all’inverosimile i brani, anziché na-

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BRESCIA

Chloe Charles, moderna diva

Dopo aver conquistato il Canada e gli Stati Uniti, Chloe Charles si prepara a fare lo stesso anche con l'Europa: la cantautrice si esibirà domenica a partire dalle 18 presso la Concessionaria Fiat Lux di Bresca. Quando Chloe Charles appare sotto i riflettori è l'inizio di un'esperienza profonda e tangibile.Chloe ha l'equilibrio e la bellezza di una star del cinema degli anni '50, la prodezza e la profondità intellettuale di un poeta beat e il suono del moderno folk infuse nell'anima. I suoi testi sono pieni di dolore, di riflessione e di una profonda comprensione di ciò che significa essere un essere umano che cerca di trovare il suo posto in questo mondo. Si accompagna con il suono delicato della sua chitarra e il suo nuovo EP Little Green Bud, è un mix intrigante di sonorità dal passato fuse a raffinate sperimentazioni.

BRESCIA

I Guano Padano al Vinile 45

Il progetto “Guano Padano” nasce sotto l'ala di Vinicio Capossela: Alessandro “Asso” Stefana, Zeno de Rossi, rispettivamente chitarrista e batterista del poliedrico artista, hanno dato vita alla band insieme al bassista Danilo Gallo, che con Zeno condivide le avventure sonore de El Gallo Rojo. I Guano Padano saranno in concerto sabato sera al Vinile 45 di Brescia per presentare la loro musica che nasce sul forte legame con la tradizione: dai canti popolari al country, passando per il folk, il jazz e il blues.

MILANO

Serata in loop con The Field

sconderla suonando a velocità doppia, com’era di norma tra le band hardcore. Il risultato è tra i più alienanti degli anni Ottanta: sono ormai leggendari i loro brani lunghi, circolari, ripetitivi, che svanivano in code noise, ad aggiungersi al suono poco rassicurante sopra descritto. Anche dal punto di vista vocale sapevano spiazzare, con le cantilene alienanti di Shatter e Loose; tra tutti i cantanti

della scena sono probabilmente loro i massimi cantori del degrado della metropoli. “Generic Flipper” è un disco ruvido, che come pochi altri è riuscito a fotografare i timori, i presentimenti e le sconfitte di una generazione illusa tanto dalla chimera punk quanto dalle leggende del flowerpower, lasciando aperta la strada per una generazione pronta a cantare tutta la propria delusione.

Axel Willner, alias The Field, si prepara a far ballare il pubblico del Bitte Club di Milano venerdì sera, con la sua musica dance music che strizza l'occhio allo shoegaze e al krautrock. All'interno del locale, The Field farà rivivere le atmosfere sognanti e ipnotiche del suo più recente album, “Looping State of Mind”. Mai brani più brevi di otto minuti, per Willner, a riprova del fatto che, almeno sul dancefloor, ognuno è padrone del proprio tempo.


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Risparmio Energetico

Cappotto termico, isolare risparmiando P

Pagine a cura di Martina Pugno

ENERGIE RINNOVABILI E’ l’Italia ad avere più incentivi

A pochi giorni dalla presentazione del Quinto conto energia, che conferma la riduzione degli incentivi per le energie rinnovabili rispetto all'anno precedente, arrivano comunque notizie confortanti per il settore della bioedilizia: l’Italia risulta al primo posto nella classifica dei 20 Paesi (G-20) per la ricerca e gli investimenti nel campo dell’energia rinnovabile. Con un totale di investimenti nel 2011 di 28 miliardi di dollari, per una crescita del 38,4% rispetto all’anno precedente, il nostro Paese si è dimostrato uno dei protagonisti assoluti su scala mondiale nel campo delle energie pulite. Questo è quanto è stato rivelato dal rapporto annuale del Pew Charitable Trust, un osservatorio sociopolitico no profit che si occupa di temi legati allo sviluppo e alla crescita a livello mondiale. Dal rapporto è emerso che nessuno Stato, negli ultimi cinque anni, in proporzione all’economia nazionale, ha ricevuto più investimenti di noi. Grazie ai finanziamenti del 2011, uniti a quelli precedenti, l’Italia ha prodotto 8 gigawatt di energia solare, con un tasso di crescita superiore a quello di tutti gli altri Paesi. Phyllis Cuttino, direttore del Pew’s Clean Energy Program, ha affermato: «Mentre altre nazioni europee hanno apportato tagli significativi agli incentivi alle energie rinnovabili a causa delle pressioni sul bilancio, l’Italia ha salvaguardato i propri programmi di incentivazione con l’auspicio di stimolare la crescita economica. […]La sfida per l’Italia sarà perseguire le politiche in grado di offrire sicurezza a lungo termine agli investitori sul mercato in questo periodo di austerity fiscale». Il programma comunitario è finalizzato al 2020 e spinge i Paesi dell'Ue a produrre il 26% di energia dalle rinnovabili. Oggi siamo a quota 9,4 per cento, ma il ministro dello Sviluppo economico ha spostato l’obbiettivo al 32-35 per cento. Per raggiungere lo scopo, l'Italia manterrà gli incentivi, anche se saranno ridotti e distribuiti in maniera diversa: meno al fotovoltaico e più alle altre forme di energia verde.

er ottenere il massimo risparmio energetico dalla propria abitazione occorre prestare estrema attenzione non solo alla scelta e alla progettazione dell'impianto di riscaldamento, ma anche alla scelta dei materiali costruttivi, che influiranno in modo decisivo nel tempo sui consumi e sulla dispersione. L'isolamento termico dell'edificio deve garantire la minima dispersione di calore verso l'esterno durante i periodi invernali e il minimo ingresso dall'esterno verso l'interno nel corso dei mesi estivi. Per questo, si distingue tra strutture trasparenti e strutture opache, intendendo con le prime le finestre e gli infissi, di cui vanno verificate la qualità e le capacità di isolamento, mentre con le seconde si intende la vera e propria struttura dell'edificio, di cui occorre verificare la qualità dei materiali utilizzati e la corretta realizzazione di barriere appositamente studiate per garantire l'isolamento. Costruire abitazioni ed edifici funzionali permetterà non soltanto di limitare le emissioni dannose per l'ambiente, ma anche di riscontrare evidenti risparmi sui consumi e di conseguenza sulle bollette. I benefici, inoltre, riguardano anche la salute: ambienti più salubri e meno umidi saranno anche più salutari per chi ci vive. Tra i principali sistemi di isolamento termico si segnala l'isolamento a cappotto, tra gli interventi meno invasivi che possono essere effettuati anche su edifici precedentemente costruiti. L'isolamento a cappotto si realizza incollando all'esterno alcuni pannelli di isolante sulla struttura edilizia preesistente, facendo attenzione a che il posizionamento delle lastre isolanti sia fatto a giunti sfalsati, anche in corrispondenza degli spigoli, staccandosi da terra con un profilo di partenza. Sui pannelli viene poi applicato il rasante e annegata la rete portaintonaco per effettuare la finitura. E'

importante che la posa in opera sia effettuata da personale specializzato, poichè la scelta di materiali e colle deve potersi adattare al materiale stesso. Il cappotto esterno comporta diversi vantaggi per l'edificio stesso, tra cui la protezione da eccessiva umidità che con l'andare del tempo può provocare crepe e lesioni. Eliminando il rischio di umidità eccessiva, si elimina anche il pericolo di formazione di muffa nelle zone interstiziali, che con il tempo potrebbe provocare danni anche consistenti alla struttura dell'edificio. Ulteriori vantaggi, inoltre, riguardano il benessere all'interno delle stanze: il cappotto esterno permette di evitare la differenza termica che altrimenti si creerebbe tra il centro della stanza e le zone più vicine alle pareti, solitamente più fredde. In questo modo, invece, le pareti possono accumulare il calore sviluppato all'interno delle stanze, per poi rilasciarlo gradualmente una volta spento l'impianto di riscaldamento.


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rivestire con il polistirene Nelle nuove costruzioni o in quelle già esistenti, è sempre più frequente l'esigenza di sfruttare ad uso abitativo anche lo spazio immediatamente sottostante il tetto a falde: in questi casi si rivela particolarmente efficace un isolamento termico del tetto realizzato tramite polistirene, o polistirolo espanso. L'isolamento termico, infatti, risulta particolarmente importante per poter riscaldare ambienti che si trovano più vicini allo spazio esterno, e dunque per i quali la dispersione di calore verso l'esterno risulterebbe maggiore se non adeguatamente contrastata. Non basta, in questi casi, provvedere all'isolamento delle pareti dell'edificio, ma occorre creare anche una efficace barriera che renda il tetto

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ealizzare un perfetto isolamento delle pareti della propria casa e provvedere all'installazinoe di infissi, serramenti e doppi vetri atti a limitare il più possibile le dispersioni serve a poco, se poi il tetto non è in grado di garantire un buon livello di isolamento. Occorre ricordare che l'aria calda, per natura, tende a salire verso l'alto: l'aria riscaldata tramite l'apposito impianto domestico non fa eccezione. Un tetto correttamente isolato permetterà di risparmiare notevolmente sulle bollette e poter godere di ambienti sempre caldi anche nel pieno dell'inverno, mentre d'estate le temperature potranno essere mantenute basse con maggiore semplicità e minore spreco di energia. A favorire le escursioni termiche sono, in particolare, i tetti con superficie piana, ma anche quelli inclinati possono venire isolati al meglio e ridurre così notevolmente i consumi. L'isolamento deve essere effettuato con materiali a conducibilità costante, uniti a materiali bituminosi. Il materiale isolante deve naturalmente poter resistere

isolato e perfettamente in grado di limitare ogni dispersione. Allo stesso modo, nella bella stagione sarà fondamentale avere un tetto in grado di creare il corretto isolamento ed impedire il surriscaldamento degli ambienti, risparmiando così sul condizionamento. Il sistema migliore è l’isolamento termico sopra l’orditura portante della copertura, perché sopprime i ponti termici e contribuisce alla protezione della struttura portante. L’applicazione prevede il fissaggio delle lastre di polistirene espanso all’orditura insieme a listelli di legno disposti nel senso della pendenza del tetto, per mezzo di chiodi inossidabili o tasselli ad espansione, secondo la natura del supporto. Su questi listelli vengono

inchiodati, in senso orizzontale, i listelli di aggancio delle tegole.Quando non si può operare sopra l’orditura, un isolamento efficace può ancora essere ottenuto in maniera poco dispendiosa operando dall’interno. Un sistema consiste nell’inserire il polistirene o polistirolo espanso, tagliato nella giusta larghezza, fra i travi dell’orditura, dopo aver applicato lungo le stesse dei listelli che servono di battuta alle lastre di polistirolo espanso. Il lavoro viene ultimato con l’applicazione di un rivestimento (perline, compensato, laminati, cartongesso), fissato all’orditura, al quale, se necessario, si sovrappone una finitura ( pitturazione, tappezzeria, ecc. ).

Il sistema lascia scoperti i ponti termici costituiti dall’orditura, non molto importanti se questa è di legno; per contro ha il vantaggio di non rubare spazio al vano interno. In alternativa a questo sistema, e con il vantaggio di sopprimere i ponti termici, l’isolante termico può essere fissato sotto l’orditura, preferibilmente previo fissaggio sulla stessa di una orditura secondaria in legno, con un passo corrispondente alle dimensioni delle lastre di polistirolo espanso. Un buon modo di eseguire questo isolamento è quello di usare pannelli bistrato EPS/cartongesso; si ha il vantaggio di impiegare pochi listelli di orditura secondaria e di avere una superficie già pronta per la finitura.

La corretta coibentazione del tetto

Isolare le coperture per ridurre ulteriormente gli sprechi energetici

senza alterazioni all'esposizione prolungata sia ad elevate temperature, sia a temperature molto rigide. Se dovesse subire alterazioni, infatti, potrebbe lacerare la membrana impermeabilizzante. Nel caso di coperture con tet-

to a falde, se il sottotetto non è praticabile, è sufficiente isolare il solaio piano con materiali ad elevato spessore, in modo da assicurare un'adeguata coibentazione anche all'abitazione sottostante. In alternativa, è possibile realizzare un contro-

soffitto anche all'interno dell'abitazione, per un maggiore isolamento. Si possono utilizzare pannelli isolanti in lana di vetro rivestiti in cartongesso fissandoli al soffitto con tasselli a espansione, oppure pannelli in fibra di legno, che possono es-

sere finiti con qualunque tipo di pittura. Si consiglia, comunque, di affidarsi a personale specializzato per i lavori, in modo tale da avere la sicurezza di un'installazione realizzata nel pieno dell'efficienza e con i materiali

più adatti alla specifica abitazione. Se il sottotetto è stato recuperato ad uso abitativo come mansarda è necessario isolare direttamente le falde per assicurare il necessario confort. Si può intervenire anche dall'interno, senza rimuovere la copertura e, se l'isolante si può applicare tra le travi del tetto, non si perde neanche spazio utile. I feltri in lana di vetro o di roccia, che vanno applicati in modo tale da creare una camera d'aria tra essi e il tetto, necessitano di una copertura di finitura con perline in legno o lastre in cartongesso. Naturalmente, vanno sempre rispettati i limiti di altezze, superfici e rapporti aeroilluminanti previsti dal locale regolamento edilizio. Entro il 31 dicembre 2012, è ancora possibile usufruire delle detrazioni fiscali previste dalla legge del 2007 per chi decide di intervenire in favore della coibentazione del tetto: in questo caso occorre l'intervento di un tecnico che produrrà la certificazione necessaria a presentare apposita domanda, entro novanta giorni dalla fine dei lavori.


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La scelta di vetri basso emissivi

Materiali isolanti, quali scegliere?

Come ottenere la massima efficienza dalla propria abitazione

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Per ottenere massima prestazione dall’impianto di riscaldamento di casa, anche la scelta dei vetri è importante, in quanto massimi responsabili della dispersione verso l’esterno. I vetri basso emissivi (o low-e) sono trasparenti alle radiazioni termiche solari, lasciandole così entrare all'interno dell'edificio, e contemporaneamente impediscono la fuoriuscita della radiazione termica emessa dai corpi riscaldanti. In questo modo, attraverso una drastica riduzione delle dispersioni e riflettendo calore, permettono un notevole risparmio dei costi energetici di riscaldamento. L’effetto è ottenuto grazie al rivestimento realizzato con ossidi metallici, che rafforzano le proprietà di isolamento termico e di controllo solare. Il rivestimento può essere realizzato attraverso due procedimenti differenti. Il più usato è il "Chemical Vapor Deposition", che avviene durante la produzione del vetro piano. II risultato è un vetro di grande durata, bassa manutenzione e alta resa, definito"hard coating". L'altro processo per ottenere vetri basso emissivi è il Magnetron Sputtering Vacuum Deposition, noto anche come "sputtering": permette la stesura sottovuoto di un sottile strato metallico o ceramico sul foglio di vetro. Questi vetri sono realizzati in impianti separati rispetto agli "hard coating" e sono più delicati e facilmente graffiabili, però hanno migliori caratteristiche di isolamento e trasmissività. I vetri low-e con qualsiasi procedimento riducono gli scambi termici per irraggiamento, inoltre applicati come vetri isolanti, cioè due lastre separate da un gas pesante a conduttività inferiore, riducono notevolmente lo scambio termico per conduzione (contatto con aria) rispetto a vetri isolanti ottenuti con vetro semplice. I vetri low-e potrebbero però rivelarsi inadatti a grandi superfici, poiché nelle stagioni calde contrasterebbero il raffreddamento dell’abitazione: una soluzione per questo inconveniente possono essere i vetri a controllo solare, più indicati per luoghi nei quali le temperature sono elevate per la maggior parte dell’anno.

a scelta del materiale isolante è importante quanto quella della tipologia stessa di intervento: dal coefficiente di conducibilità dipenderà l'efficacia della realizzazione. Perché i materiali siano dei buoni isolanti occorre che la conducibilità sia bassa: il calore si deve accumulare facilmente, per poi venire rilasciato il meno possibile. Di solito, si considerano degli isolanti adeguati quelli che hanno come valore di conducibilità termica meno dello 0,10. Le famiglie di isolanti si dividono in quattro gruppi principali: quelli sintetici, quelli minerali, quelli vegetali e quelli di origine animale. Gli isolanti sintetici sono dei composti chimici e costituiscono la soluzione più economica e dunque molto diffusa, anche se caratterizzati da una bassa traspirazione. Gli isolanti che trovano maggiore impiego nell’edilizia sono quelli di origine minerale, ricavati dalle rocce, particolarmente indicati per edifici che presentano infiltrazioni o troppa umidità. Ne fanno parte tutti i feltri, l’argilla espansa, la vermiculite e la perlite. Gli isolanti di origine vegetale sono invece ricavati dal legno o dalla cellulosa. Il più famoso esempio di questa categoria è senza dubbio il sughero, molto usato poiché igienico, incombustibile, riciclabile e durevole. Infine, abbiamo gli isolanti di origine animale, come la lana, inserita talvolta nelle intercapedini o messa come supporto. A prescindere dalla tipologia di materiale isolante che si decide di utilizzare, vi sono alcune caratteristiche generali che non

dovrebbero mai mancare. Prima di tutto si deve prendere in considerazione l’efficacia isolante: essa è migliore tanto più il materiale è inerte dal punto di vista termico. Inoltre, è importantissimo che gli isolanti siano atossici, anche sul lungo periodo. Devono risultare inattaccabili da parte di microrganismi quali muffe o parassiti, e ignifughi, per garantire massima sicurezza. Schiumati e poliuretano espanso, ad esempio, sono ideali per le intercapedini, mentre per le pareti,

per i solai e i pavimenti si preferiscono i pannelli negli stessi materiali, solitamente venduti in rotoli. Tra i materiali isolanti di origine minerale, i feltri vanno bene ovunque, anche se solitamente nelle intercapedini si preferiscono l’argilla espansa o vermiculite e perlite. Il sughero è tra gli isolanti vegetali più costosi, ma è anche estremamente efficace e può essere usato, in diverse forme, sia nelle intercapedini che nei pannelli a parete o nei ponti termici. Le fibre di coc-

co e iuta sono utili in combinazione con altri elementi, poiché da sole forniscono un isolamento termico parziale. Per eseguire gli interventi si consiglia di affidarsi a personale specializzato, che garantirà così la migliore installazione e sarà in grado di guidare nella scelta del materiale più adatto e in grado di soddisfare le proprie esigenze e quelle della propria abitazione, per il migliore isolamento e un notevole risparmio nei costi e nei consumi di energia.


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I requisiti necessari per gli impianti di riscaldamento

Impianti di riscaldamento e combustione Come individuare il sistema di alimentazione più efficace ed economico V i sono numerosi sistemi di catalogazinoe per gli impianti di riscaldamento domestico: conoscerne le differenti caratteristiche aiuterà ad individuare quello più adatto alle proprie esigenze. La principale caratteristica da prendere in considerazione è il sistema di alimentazione, in rapporto alle dimensioni della casa e delle singole stanze. Il più diffuso è il riscaldamento a gas, che può essere alimentato tramite la rete cittadina oppure apposita stufa a gas privata. In questo caso i vantaggi principali riguardano il costo contenuto del combustibile, anche se, in particolare per gli impianti alimentati con stufa a gas, l'efficienza non sempre risulta ottimale per stanze di grandi dimensioni, poichè il potere di irraggiamento è limitato. Il riscaldamento elettrico comporta invece costi maggiori; per questo viene solitamente utilizzato in concomitanza con altri sistemi di riscaldamento, per implementarne l'efficacia. C’è però qualche vantaggio, soprattutto se non si possiede un allaccio alla rete del gas cittadino: sfruttare l’impianto elettrico infatti permetterebbe di evitare qualsiasi lavoro di installazione e anche l’ingombro di apparecchi come caldaie, termosifoni o stufe di dimensioni considerevoli. Inoltre se l’ambiente è piccolo,

come nel caso di un monolocale, i costi per questo genere di riscaldamento rimarrebbero comunque contenuti: i nuovi climatizzatori dotati di tecnologia inverter garantiscono un risparmio energetico elevato e la resa in un ambiente ridotto è comunque alta. Questo sistema di riscaldamento, dunque, può essere utilizzato quale sistema unico in caso di spazi ridotti, ad esempio per il riscaldamento di un monolocale. Naturalmente il problema dei costi dell’energia non si pone in caso di pannelli solari: in questo caso il riscalda-

mento elettrico potrebbe venire interamente alimentato dai pannelli, permettendo un notevole risparmio di denaro e risultando utilizzabile ed efficace anche per ambienti di dimensioni maggiori. Il riscaldamento a pellet risulta invece tra i sistemi in ampia diffusione: la stufa a pellet intanto è molto scenografica, perchè decora l’ambiente con il fuoco vivo; ma è anche molto sicura, dato il vetro di protezione e il sistema di combustione; il pellet è davvero molto economico e l’efficienza energetica è molto alta; il calore sprigionato dalle stufe a pellet è molto potente. Di contro, l'in-

stallazione della stufa ha costi piuttosto alti. Per il pellet occorre avere spazio a disposizinoe. Dunque una stufa a pellet potrebbe essere l’ideale per una casa di proprietà, anche per spazi molto grandi da riscaldare (nelle schede tecniche delle stufe è indicata la metratura massima che può essere riscaldata) o per una veranda. Un’alternativa efficace alla stufa a gas e in parte a quella a pellet, sono le stufe a combustibile liquido, pratiche e piuttosto economiche. Tra i vantaggi di queste stufe ci sono la portabilità, dato che sono dotate di ruote e sono libere da qualunque installazione fissa con scarico esterno, le dimensioni ridotte (circa 40 cm x 40 cm x 35 xm), i costi contenuti sia delle stufe in sé che del combustibile, la sicurezza di utilizzo, garantita anche da caratteristiche particolari come i sistemi autobloccanti, e una resa energetica discreta che consente di scaldare anche ampi spazi. Fra gli svantaggi ci sono invece possibili dispersioni di cattivo odore, un’efficienza non ottimale per grandi spazi e soprattutto i costi elevatissimi del combustibile, che aumentano di pari passo con la benzina. La stufa a combustibile liquido è dunque indicata per piccole metrature e per periodi transitori.

Per individuare il sistema di riscaldamento più indicato per la propria abitazione, occorre tenere in considerazione diversi fattori. Non tutti i sistemi, infatti, si adattano a qualsiasi casa, e dunque non esiste un sistema più efficiente in assoluto, quanto piuttosto l'impianto più adatto per lo specifico edificio. Innanzitutto, occorre valutare la spesa iniziale in rapporto ai tempi di ammortamento previsti: essi non dovrebbero superare i tempi minimi di vita per l'impianto, che solitamente sono almeno di dieci anni. In questo modo si avrà la garanzia di rientrare nei costi e poter usufruire di un impianto che comporti consumi contenuti, in linea con il fabbisogno quotidiano. Inoltre, la progettazione dell'impianto deve tenere conto degli spazi, delle dimensioni delle stanze e di conseguenza della possibilità di riscaldare facilmente le aree più vissute della casa con facilità, evitando comunque gli sprechi. Una volta installato l'impianto, occorre poi mantenerlo in condizioni ottimali: meglio informarsi, dunque, anche riguardo ai costi di manutenzione, che per certi impianti possono comportare dei costi elevati a fronte di una notevole efficienza. Non va sottovalutata neppure la praticità e semplicità di utilizzo, in modo tale che la gestione dell'impianto risulti efficace e ottimale per tutti i componenti della famiglia.


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SPORT

Domenica si recupera la 35ª giornata SERIE D

La Lega ha deciso: le gare della 35ª giornata non disputate domenica scorsa, verranno recuperate nel prossimo fine settimana, mentre le partite in programma il 22 aprile slitteranno a mercoledì 25 aprile, giorno festivo. Ciò significa che domenica il Pizzighettone ospiterà la Rudianese, mentre mercoledì 25 aprile sarà impegnato sul campo dell’Olginatese. Ricordiamo che al termine del

campionato mancano quattro giornate. CLASSIFICA (34ª giornata) Castiglione 67; Pontisola 60; Olginatese, Pizzighettone 59; Mapello 55; AlzanoCene 51; Caronnese 50; Castellana 46; Voghera 45; Rudianese 44; Pro Piacenza, Gozzano, Darfo, Seriate 43; Fidenza 42; Carpenedolo, Colognese 37; Seregno 36; Fiorenzuola 29; Gallaratese 23.

Casalese-Lentigione si gioca il 29 aprile PROMOZIONE

(S.A.) Al rinvio dei campionati decretato sabato pomeriggio dalla Figc, si è accodata da subito la Lnd emiliana: Casalese-Lentigione verrà recuperata domenica 29, con slittamento delle altre giornate e chiusura del campionato il 20 maggio. La domenica biancoceleste non è stata inoperosa: il team di Mantovani è andato a Colorno, per sfidare una delle migliori formazioni dell'Eccellenza emilia-

na. Un’amichevole finita 3-2 per i gialloverdi. CLASSIFICA (29ª giornata) Libertaspes Casalese 57; Sampolese 55; Langhiranese Brescello 47; Meletolese 46; Lentigione Castellana 43; Castelnovese, Povigliese Medesanese 34; Falk 32; Montecchio Arcetana 30; Fiore, Biancazzurra, Valtarese Fontana Audax 25.

62; 49; 45; 36; 31; 28;

Cremo, una settimana di passione

La formazione di Brevi non può più sbagliare a partire del match impegnativo contro il quotato Barletta

PRIMA DIVISIONE Tre sfide in sette giorni che possono decidere le sorti del campionato grigiorosso

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di Matteo Volpi

erte morti ti fanno sentire fortunato, che tu sia calciatore o no. Tanto è già stato detto a riguardo della tragedia che ha colpìto Piermario Morosini e che ha portato al rinvio del derby e di tutto il restante rush finale della stagione grigiorossa. Si riprenderà dunque dalla sfida interna con il Barletta, per poi affrontare il derby nel turno infrasettimanale previsto il 25 aprile e concludere con la trasferta di Latina e la gara interna con il SudTirol. Un cammino per nulla facile per la truppa di mister Brevi, costretto a rivedere parzialmente i piani con i pro e contro del caso tra calcoli di giocatori diffidati e possibili rientri di infortunati. Ma ora serve fare un passettino alla volta, il classico giochino del “da qui in poi saranno tutte finali”. La prima è domenica prossima allo “Zini” con il Barletta, formazione a pari merito dei grigiorossi, nonché reduce da due vittorie consecutive, rispettivamente contro Pergocrema e Siracusa, non propriamente le ultime arrivate. Tre giorni dopo ci si trasferirà a Crema per il derby. Per Possanzini e compagni il momento della verità, anziché diluito in tre settimane, sarà tutto in sette giorni. Anche perché, a completare il cerchio ci sarà la sfida di Latina, alla penultima di campionato, nella tana di una formazione che presumibilmente sarà

Una fase difensiva della Cremonese (foto L. Dassi)

affamata di punti-salvezza. In definitiva, preso il giusto tempo per riflettere su quanto successo sabato, adesso è giunto il momento di mostrare gli artigli per difendere il piazzamento utile per giocarsi i playoff in men che non si dica. D’altronde, fossero stati gestiti meglio gli ultimi mesi, non si sarebbe arrivati a questa situazione

di emergenza. Sta di fatto che con i se e con i ma, di solito non si combina mai nulla, se non incartarsi in inutili rimorsi. Rimboccarsi le maniche non basterà, ma servirà sputare sangue per la maglia. Non resta molto altro da fare. Questa rosa si è dimostrata a tratti superiore anche alle prime della classe, lo è spesso e volentie-

CANOTTAGGIO

Conferma per i due giovani, ormai punti fermi della Nazionale

Rodini e Cagna bravi nel D’Aloja Il Memorial D’Aloja, prima gara internazionale della stagione che si è tenuto sabato e domenica a Piediluco con la presenza di circa 800 canottieri appartenenti a ben 27 nazioni, ha dato le prime indicazioni di quella che dovrebbe essere la squadra azzurra alle Olimpiadi di Londra. Tre i canottieri cremonesi impegnati nella manifestazione: Simone Raineri, Gabriele Cagna e Valentina Rodini. Simone, che punta alla sua quarta olimpiade dopo aver vinto un oro e un argento sul quattro di coppia, è stato schierato sul doppio. I riscontri non sono stati molto positivi sia nella giornata di sabato, ma neppure nella giornata conclusiva. Malgrado la presenza in barca di un altro espertissimo della squadra azzurra, Venier, Simone non è riuscito ad aggiudicarsi il successo. A batterlo, stavolta, sono stati Sartori-Battisti. Le speranze di essere a Londra, comunque non sono tramontate vista la scarsa prestazione fornita dal quattro di coppia, che potrebbe indurre l’allenatore Di Capua a ribaltare la formazione e ad inserire nuovamente il suo storico capovoga nei prossimi appuntamenti. Meglio ha fatto l’altro casalasco Gabriele Cagna, da poco approdato alle Fiamme Oro. In coppia con Ferracci, Gabriele ha ottenuto un quarto posto nella stessa gara, risultato che dovrebbe assicurare all’equipaggio la partecipazione ai mondiali Under 23. Infine, Valentina Rodini che ha corso sul doppio con la varesina Veronica Calabrese. Nella

Rodini e Calabrese

giornata di sabato le due ragazze lombarde erano riuscita a spuntarla grazie ad un piccolo colpo di fortuna, mentre domenica si sono prese la rivincita su di loro, Piazzola-Pelloni. Resta comunque il fatto che che la portacolori della Bissolati, è ormai essere un punto fisso nella nazionale Juniores. • MEETING DI VARESE I Cadetti della Baldesio Marcello Caldonazzo (sull’otto), Jonas Vacchelli (sul quattro) e Cora Passamonti (sul quattro) sono stati convocati nella rappresentativa lombarda per il 2° meeting nazionale in programma il 21-22 aprile. Cesare Castellani

Vincenzi settimo nelle selezioni azzurre CANOA

Selezioni nazionali sul campo di regata di Mantova, ove si sono dati appuntamento tutti gli aspiranti alla maglia azzurra. Il bissolatino Filippo Vincenzi è entrato nella finale B dei 1000 metri, ma soprattutto nel K2 che ha disputato in coppia con Cecchini. Ha vinto la Serbia sulla Lituania e sulle medaglie di bronzo di Pechino, Facchin-

Scaduto. Vincenzi-Cecchini si sono classificati settimi precedendo l’altro equipaggio italiano Under 23 con Zeni-Crenna della Sestese. Altri risultati dei canoisti cremonesi: Andrea Del Bianco nono nella finale A del K1 Juniores, Diego Pavan sesto nella finale B. Rosalba Simeone è arrivata terza nelle Finali B dei 200 e 500 metri.

CLASSIFICA Trapani 55 Spezia 50 Lanciano 50 Siracusa (-5) 49 Cremonese (-6) 43 SudTirol 43 Barletta (-1) 43 Portogruaro 41 Carrarese 40 Frosinone 39 Pergocrema (-5) 38 Triestina 35 FeralpiSalò 33 Prato 31 Andria 31 Latina 30 Piacenza (-9) 28 Bassano 24

ri nei confronti sulla carta, ma deve ancora giocarsi tutta la posta in palio come l’ultime delle “provinciali” di Lega Pro. Nel concitato finale servirà l’apporto di tutti, buona sorte compresa, ma senza dubbio sarà necessario preparare nel migliore dei modi e nei minimi dettagli ogni partita, senza lasciare nulla al caso. Ad iniziare

30ª Giornata (rinv. il 25-4 h 15) Barletta-Spezia Bassano-Frosinone FeralpiSalò-Andria Latina-Trapani Pergocrema-Cremonese Portogruaro-Lanciano Siracusa-Prato SudTirol-Carrarese Triestina-Piacenza Prossimo Turno (22-4 h 15) Andria-Siracusa Carrarese-FeralpiSalò Cremonese-Barletta Frosinone-Portogruaro Lanciano-Pergocrema Piacenza-Latina Prato-Bassano Spezia-SudTirol Trapani-Triestina

dalla gara con il Barletta, ricordandosi il gol di Pelagias dell’andata da vendicare. NEWS I biglietti di tutti i settori già acquistati per il derby, restano validi. Chi volesse richiedere il rimborso dovrà rivolgersi alla biglietteria BookingShow dove ha effettuato l’acquisto, entro il 23 aprile alle ore 19.


19 I giocatori biancoblu hanno confermato contro Venezia un ottimo stato di forma, trascinati da un grande Rich Sport

I

Mercoledì 18 Aprile 2012

Salvezza costruita al PalaRadi

SERIE A Negli ultimi dieci turni casalinghi la Vanoli Braga ha perso soltanto due volte e di misura

l PalaRadi, una rocca quasi inespugnabile. Nelle ultime dieci partita casalinghe, la Vanoli Braga ne ha vinte otto, perdendo solo con Pesaro (sul filo di lana) e con Casale Monferrato, gettando via il successo. Proprio al PalaRadi la squadra di Caja ha costruito una salvezza, che dopo il ko con Casale sembrava una chimera. Molto bravo è stato il coach a tenere i nervi saldi, ma bravissima è stata la società a giocarsi al meglio l’ultimo cambio nel roster a disposizione, pescando in Belgio un giocatore determinante come Jason Rich, che ha cambiato il corso di una stagione molto difficile. Dal suo arrivo, la Vanoli Braga ha conquistato sei successi, ultimo in ordine di tempo contro la sorpresa della stagione, l’Umana Venezia. In tutte le vittorie biancoblu Rich è stato determinante (ha realizza 164 punti in dieci presenze), come domenica scorsa contro i lagunari, quando ha messo a segno addirittura 16 punti in un solo quarto (il primo). Ora manca solo la matematica a certificare la salvezza, ma si tratta di dettagli, perché è praticamente impossibile che Casale recuperi dieci punti in cinque partite. In ogni caso, Caja non vuole che la squadra stacchi la spina e sabato sera ad Ancona contro Montegranaro (priva dell’infortunato May),

CREMONA-VENEZIA 89-80 29ª Giornata Casale M.-Siena Caserta-Avellino Cremona-Venezia Milano-Cantù Roma-Teramo Sassari-Montegran. Treviso-Bologna Varese-Pesaro Riposa: Biella

76-82 76-67 89-80 72-64 85-93 79-77 63-59 63-67

(27-20, 44-36; 65-56)

CLASSIFICA

Siena* Cantù Sassari Milano Pesaro Venezia Bologna Varese Prossimo Turno (22-4 h 18.15) Roma Avellino-Milano Avellino* Biella-Casale (21-4 h 16.10) Treviso Bologna-Caserta Cremona Cantù-Varese (h 21) Montegranaro Montegranaro-Cremona Caserta Pesaro-Sassari Biella Siena-Treviso Teramo Venezia-Roma Casale M. Riposa: Teramo pretenderà una prestazione di valore, per conquistare il quarto successo esterno della stagione. Poi ci saranno le sfide casalinghe contro Avellino e Treviso, decisamente alla portata dei biancoblu. La scorsa stagione, con coach Mahoric, la Vanoli Braga ha terminato il campiona-

38 36 34 34 34 32 30 28 26 26 24 22 22 22 22 20 12

VANOLI BRAGA CREMONA: Lighty 14 (5/7, 0/1), Cinciarini 7 (1/3, 1/2), Mazic ne, Lottici ne, Antonelli ne, Tabu 16 (1/2, 4/5), D’Ercole 6 (0/2, 2/4), Perkovic 5 (2/3, 0/2), Milic 17 (5/8 da due), Rich 24 (8/12, 2/2), Tusek (0/2, 0/2), Belloni ne. All.: Caja. UMANA VENEZIA: Allegretti (0/1 da tre), Tomassini (0/2 da tre), Slay 25 (5/8, 3/4), Szewczyk 27 (4/4, 5/7), Meini 5 (0/1, 0/2), Jovancic ne, Young 4 (2/6, 0/2), Fantoni 5 (1/2, 1/2), Bowers 10 (4/6, 0/3), Rosselli 4 (1/2, 0/4), Magro (0/1 da due), Bryan (0/1 da due). All.: Mazzon.

D’Ercole contro Venezia (foto Castellani)

to con 24 punti e la l’annata è stata archiviata con soddisfazione. Quest’anno con ogni probabilità la squadra farà meglio e dopo tutte le difficoltà affrontate nella prima parte del campionato, possiamo dire che Caja e i suoi ragazzi hanno compiuto un’impresa, che deve dare slancio

per il futuro. Siamo sicuri che la società riuscirà a portare avanti un progetto vincente, permettendo agli appassionati tifosi biancoblu di continuare a gremire il PalaRadi e di contribuire a mantenerlo un fortino inespugnabile. dalla redazione

SERIE C

Il ko complica i piani di Piadena

La sconfitta di misura a Saronno (73-70) ha complicato i piani dell’MG.K Vis Piadena, che ora ha solo due punti di vantaggio sul Lissone nella corsa ai playoff. Per Piadena diventa determinante la sfida casalinga di sabato sera contro l’Urania Milano, assolutamente da vincere. Nessun problema, invece, per l’Erogasmet Crema, che si è sbarazzata di Brescia con il punteggio di 84-74. I cremaschi sono saldamente al secondo posto in classifica e nelle ultime due sfide (con Bernareggio e Orzinuovi) cercheranno di prepararsi al meglio ai playoff. CLASSIFICA (28ª giornata) Monticelli Brusati 56; Crema, Urania Milano 40; Desio, Saronno, Lecco 38; Orzinuovi 34; Piadena 32; Lissone 30; Pisogne 26; Gazzada Schianno 18; Bernareggio 16; Bergamo 14; Meda 12; Varese, Brescia 8.

Pomì, un altro successo per festeggiare i playoff

VOLLEY A2

Pur senza brillare come nel derby di Crema, la Pomì Casalmaggiore ha piegato la resistenza di San Severino per 3-1 (25-27, 25-18, 25-21, 25-17) ed ha così festeggiato la certezza matematica dell’accesso ai playoff. Davvero niente male per la matricola terribile del campionato di A2. «Difficile da qui in avanti aspettarsi il bel gioco -. ha commentato mister Gianfranco Milano sul sito ufficiale della società - la squadra ha sulle spalle un torneo giocato ad altissimi livelli, è comunque confortante che anche affidandosi ad un atteggiamento pragmatico, alla fine sia riuscita a portare a casa l’intera posta in palio. La nostra tattica attendista e una partenza un po’ anonima del

Sanja Tomasevic (Pomì Casalmaggiore)

match ci è costata il primo set, ma strada facendo le ragazze hanno trovato i giusti ritmi arrivando a sovrastare l'avversario». POMÌ CASALMAGGIORE: Petrucci 3, Zago 16, Nardini 13, Olivotto 13, Tomasevic 12, Kucerova 21, Masotti 1, Paris, (L), Bertone, Trabucchi, ne Giorgi, Lugli. All.: Milano. Altro ko, invece, per l’Icos Crema, anche se stavolta ha portato a casa almeno un punto. Ancora una volta i troppi errori, spesso banali ed evitabili, sono costati cari alla squadra di Leo Barbieri, battuta 3-2 (25-17, 16-25, 20-25, 25-23, 16-14) dal Sala Consilina. Una match che ha visto le padrone di casa, in

piena corsa salvezza, lottare su ogni pallone, cosa che invece non si è vista nel campo delle violarosa, che devono pensare a ritrovare le forze in vista dei playoff. ICOS CREMA: Paolini 12, Togut 27, Nicolini, Fanzini 5, Carrara L, Devetag 6, Secolo 17, Rossetto (L), Portalupi, Freni 1, Rondon 3, Baggi ne, Cagninelli ne. All. Barbieri. CLASSIFICA (27ª giornata) Giaveno 66; Loreto, Casalmaggiore 63; Crema 59; Santa Croce 54; Busnago (-4) 52; Soverato, Montichiari 41; Fontanellato 36; Frosinone 31; Sala Consilina (-1) 30; San Severino, Pontecagnano (-1) 26; San Vito 25; Forlì (-) 16; Matera 10.

Nel “Gp Città di Soresina” trionfa Ernesto Gennari Nella gara regionale individuale battuto in finale il bissolatino Gianpietro Lanfredi per 12-5

di Massimo Malfatto

Uno sfavillante Ernesto Gennari in versione di lusso stupisce e sale per il secondo anno consecutivo sul podio più alto del Gran Premio Città di Soresina, gara regionale individuale. Ben 218 gli iscritti, bene l’organizzazione gestita dalla bocciofila “Tranquillo” in collaborazione con il comitato di Cremona ed il patrocinio del comune di Soresina (quest’anno però un contributo simbolico!), pubblico numeroso durante le due settimane di gara e le fasi finali. Dopo aver superato nello ”spareggio” l’offanenghese Ennio Coti Zelati, Gennari infliggeva un “cappotto”

al “ferroviere” Fabrizio Zanoni, si sbarazzava di Aurelio Manzoni (12-5) ed in semifinale s’imponeva sul pavese Angelo Bruschi per 12-9. Dall’altra parte del tabellone un cammino imperioso di G.Pietro Lanfredi che lasciava poche briciole agli avversari: nello “spareggio” eliminava Giancarlo Tosi, successivamente Maurizio Salvaderi (12-0!), Laura Ghizzoni (12-2), mentre in semifinale batteva il compagno di società Eugenio Molardi per 12-2. Finale ben giocata dal beniamino di casa Gennari (molto familiari per lui queste corsie di gioco!) che aveva la meglio sul pur bravo ed estroso bissolatino Lanfredi con il punteggio finale di 12-5. Ha diretto

IN BREVE CAMPIONATO REGIONALE SENIORES Saranno ben tredici (una in più dello scorso anno) le formazioni cremonesi impegnate nei campionati regionali organizzati dal comitato di Bergamo ed in programma sabato 21. Nella categoria A l’individualista sarà Caccialanza, la coppia bissolatina Visconti-Pettinari mentre la terna scelta dal Flora sarà formata da Miglioli-Clementi-Massarini. In categoria B speranze affidate a Molardi, alla coppia Banfi-Sonzogni ed alla terna “sanitaria” Ferrari-Ghidoni-Pagliari. Gli individualisti Bocchi e Capelli, la coppia Fiameni-Bonali e la terna delle “Querce” formata da Modica-Rotta-Penotti difenderanno i colori grigiorossi in categoria C, mentre qualcosa di interessante ci attendiamo in categoria D dall’individualista Manfredi, dalla coppia Fattebene-Tamagni e dalla terna “stradivariana” composta da SpottiSchiavetta-Manfredini. COPPA ITALIA JUNIORES Importante appuntamento per i nostri giovani impegnati sabato 21 e domenica 22 (speriamo!) nella fase finale in programma a Caserta. Una squadra grigiorossa molto competitiva, determinata e convinta dei propri mezzi, guidata da Roberto Dilda e Gianfranco Ghirardi, che sarà formata da Celardo, Ferri, Luccini e Visconti; nella città campana sarà presente anche il presidente del comitato Giovanni Piccioni a dare maggior carica e motivazione ai nostri ragazzi.

la gara Giuseppe Mosconi, arbitri di finale Massimo Barbisotti e Battista Filini. Alle finali presenti, tra gli altri, il presidente del comitato Giovanni Piccioni con il suo vice Franco Motti, il presidente del comitato tecnico cremasco Franco Stabilini e il vicepresidente regionale Giancarlo Soldi, assente ingiustificato il rappresentante del comune di Soresina, una circostanza che non è stata ben salutata da Piccioni che ha sottolineato che questa potrebbe essere l’ultima edizione di questa manifestazione, nata otto anni fa con lo scopo principale di dare risalto alla città, impulso e sviluppo al bocciodromo soresinese.

Ernesto Gennari premiato da Giovanni Piccioni

CAMPIONATO REGIONALE A COPPIE JUNIORES

Sconfitti i cremonesi, fair play di Celardo

Il portacolori del Flora ammette l’errore e pregiudica la qualificazione alla semifinale Non è andata bene per le nostre due formazioni impegnate nel campionato regionale juniores a coppie organizzato dal comitato di Bergamo. Sono stati eliminati ai “pallini” Andrea Ferri e Marco Luccini, mentre Filippo Celardo e Mattia Visconti hanno trovato disco rosso ad un passo dalla semifinale. Sulle corsie orobiche non hanno giocato alla loro altezza Visconti-Celardo, ma sono riusciti a superare al 1° turno una formazione di Brescia Garda (12-9), al secondo Bonizzi-Mariotti (12-5), ma hanno dovuto cedere contro Invernizzi-Tiraboschi al termine di un match tutto da raccontare: in vantaggio 8-5 i cremonesi conquistavano il punto con una bocciata di “Pippo”, regolare per l’arbitro non per il giocatore cremonese che, con grande sportività,

dichiarava la bocciata bassa. Da questo momento la partita si faceva difficile per i “boys” grigiorossi che si disunivano e perdevano il match per 12-8. Uno straordinario gesto di fair play che ha riscosso ammirazione, plausi e tanti consensi da tutti e che sicuramente vale molto di più di una vittoria: complimenti Filippo! I nostri giovani bocciofili si sono “vendicati” rapidamente e ventiquattro ore dopo hanno spopolato nel trofeo “Chiarella”, gara nazionale svoltasi a Como. Un ottimo Mattia Visconti ha primeggiato sbarazzandosi in semifinale di Camilla Tiraboschi (12-3) ed in finale superando proprio l’amico Filippo Celardo per 12-6. MM


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Sport

Mercoledì 18 Aprile 2012

Oltre 700 iscritti alla 24 ore di mountain bike

CICLISMO

Il momento della partenza in una passata dedizione

Presentata la manifestazione al via sabato alle 15 al Parco al Po

E’ ormai tutto pronto per il via della 10ª edizione della 24 ore di mountain bike a Cremona. L’evento, organizzato dall’Asd Kulamula Mtb, inizierà ufficialmente alle ore 15 di sabato 21 aprile e proseguirà fino a domenica presso la pista ciclabile Parco al Po. Quest’anno, però, per festeggiare il decennale, il prologo della gara si avrà in Piazza Duomo, con i ciclisti che sfileranno per le vie cittadine fino al circuito vicino al Grande Fiume, luogo il quale i giudici daranno inizio alla competizione vera e propria. Un’edizione dunque differente dalle passate, con novità di rilievo. Una delle principali, infatti, sarà rappresentata dall’assegnazione delle maglie tricolori endurance non solo per i team da quattro componenti, ma anche per le squadre da otto corridori. Oltre a ciò, per la prima volta tutte le

d gare di resistenza, saranno accolte in un’unica importante manifestazione: all’interno della 24h ore si svolgeranno infatti le corse da sei e dodici ore, riservate a team composti da tre biker. Il percorso comunque sarà comune a tutti, uno sterrato di 6300 metri nell’area golenale del fiume Po, illuminato durante la notte solo dalla suggestiva luce emessa dalle torce che ogni partecipante avrà a bordo della propria bicicletta. Gli iscritti, nonostante le paure nutrite dagli organizzatori per la situazione economica generale vissuta nel nostro Paese, sono aumentati rispetto agli anni passati: a pochi giorni dal via sono già più di 700 coloro che hanno garantito la presenza, suddivisi in 293 team provenienti da tutta Italia e non solo. Federico Contini

ATLETICA

Vivicittà: vincono Rizzi e Seghezzi

Oltre duecento podisti, incuranti della pioggia battente, hanno preso il via a Vivicittà (arrivo e partenza in Corso Garibaldi, davanti al Cittanova), dandosi battaglia lungo il percorso di docici chilometri. CLASSIFICA MASCHILE ASSOLUTA: 1) Igor Rizzi (Gav Vertova) 39’02”54, 2) Rafael Thari (Gav Vertova) 39’02”83, 3) Michele Palamini (Gav Vertova) 39’03”, 4) Filippo Ba (Atletica Riccardi) 39’51”, 5) Emilio Bonvecchio (Atletica Arvedi) 40’19”. CLASSIFICHA FEMMINILE ASSOLUTA: 1) Alessandra Seghezzi (Atletica Brescia) 45’52”, 2) Barbara Castellaneta (Felter Sport) 48’44”, 3) Elena Pelati (Amicizia Caorso) 49’46”, 4’ Lorenza Panebianco (Zeloformagno) 52’02”, 5) Liliana Macoppi (Bike & Run) 52’29”.

Si riparte con tante sfide ad alta tensione SERIE A La lotta scudetto e per la zona Champions infiammano il campionato che propone alcune partite forse decisive

S

ospendere il calcio è stata una scelta molto saggia, ma litigare poi per i recuperi delle partite ha lasciato molto perplessi. Lo spettacolo deve andare avanti e già si pensa alla lotta scudetto che riprende domenica. Ma ad attendere la Juve non ci sarà il già retrocesso Cesena, bensì la motivatissima Roma, ancora in lotta per il terzo posto. Un piccolo vantaggio per il Milan, che non spaventa però una Juventus lanciatissima, che anche contro la Lazio ha aggredito gli avversari sin dal fischio d’inizio. I rossoneri, palesemente stanchi, avranno accolto favorevolmente il turno di riposo, anche se il motivo della sosta ha intristito tutti gli sportivi. Allegri sta recuperando quasi tutti gli infortunati e questo dovrebbe garantire al Milan un finale di stagione molto positivo, ma se la Juve non perde punti, tutti gli sforzi diventano inutili. Per cominciare, domenica i rossoneri devono vincere con un Bologna quasi salvo, ma ancora alla ricerca di punti tranquillità. Potrebbe non essere una gara facile, anche se la mentalità mostrata contro il Chievo sembra quella giusta per una squadra che da qualche settimana ha perso brillantezza e soprattutto ha dovuto fare a meno di importanti pilastri della rosa. Se la lotta per lo scudetto si annuncia avvincente, non da meno è quella per il terzo posto, che coinvolge cinque squadra. Con la Lazio che ha un cammino altalenante, pure l’Inter è torna-

33ª Giornata (rinviata al 25-4) Atalanta-Chievo (24-4 h 18.30) Cagliari-Catania (24-4 h 18.30) Cesena-Juventus (h 18) Lecce-Napoli Milan-Genoa (h 18) Novara-Lazio (h 12.30) Palermo-Parma Roma-Fiorentina Siena-Bologna Udinese-Inter Prossimo Turno (22-4 h 15) Parma-Cagliari (21-4 h 18) Chievo-Udinese (21-4 h 18) Napoli-Novara (21-4 h 20.45) Catania-Atalanta (21-4 h 20.45) Fiorentina-Inter (h 12.30) Cesena-Palermo Genoa-Siena Milan-Bologna Lazio-Lecce Juventus-Roma (h 20.45)

CLASSIFICA Juventus 68 Milan 67 Lazio 54 Udinese 51 Roma 50 Napoli 48 Inter 48 Catania 43 Chievo 42 Atalanta (-6) 40 Bologna 40 Palermo 40 Siena 39 Cagliari 38 Parma 38 Fiorentina 37 Genoa 36 Lecce 34 Novara 25 Cesena 21

ta in gioco, insieme a Roma, Napoli e Udinese, anche se le ultime due sono in netto calo. In attesa dello scontro diretto con l’Inter (il 25 aprile), l’Udinese è attesa sabato sera dalla trappola Chievo. Lo scorso anno i friulani certificarono il quarto posto proprio vincendo al Bentegodi, ma stavolta battere la squadra di Di Carlo appare impresa molto più ardua, soprattutto perché i bianconeri di Guidolin sono molto stanchi e fanno fatica con tutti. An-

Serie B: il Verona sogna il derby

Difficile parlare di calcio dopo la tragedia di Pescara. Ma la vita va avanti e il calcio si allinea. Mentre all’Adriatico si consumava il dramma del povero Morosini, al Bentegodi il Verona travolgeva il Bari e grazie ai rinvii delle gare di Torino e Sassuolo, l’Hellas ha raggiunto momentaneamente la vetta della classifica. A questo punto della stagione il Mandorlini (Verona) Verona può legittimamente sognare il ritorno in serie A e il derby con il Chievo. RISULTATI (35ª giornata) AlbinoLeffe-Empoli rinviata, Cittadella-Ascoli 1-3, Grosseto-Nocerina

cor più complicata la marcia del Napoli. Anche Mazzarri sembra aver perso la sua baldanza, come i tre tenori che arrancano e non fanno più la differenza. I partenopei hanno la possibilità di rilanciarsi battendo il quasi rassegnato Novara, per poi giocarsi molte chance di terzo posto nella trasferta di mercoledì a Lecce. Più difficile il compito che attende l’Inter di Stramaccioni, impegnata domenica a Firenze e mercoledì a Udine. Solo vincendo en-

1-2, Gubbio-Vicenza 1-1, Juve Stabia-Padova 2-0, Modena-Varese 2-2, Pescara-Livorno sosp. sullo 0-2, Reggina-Crotone 1-1, Sampdoria-Brescia 2-0, VeronaBari 4-1, Torino-Sassuolo rinviata. CLASSIFICA Torino**, Verona 66; Sassuolo* 64; Pescara* 62; Varese, Padova 56; Sampdoria 54; Brescia 53; Juve Stabia (-4) 49; Reggina* 48; Bari (-6) 44; Grosseto 43; Modena 42; Cittadella 41; Crotone (-2) 40; Livorno* 38; Ascoli (-7) 35; Empoli* 34; Vicenza 33; Nocerina 31; Gubbio28; AlbinoLeffe* 25.

trambe la partite, i nerazzurri possono rientrare in gioco per il terzo posto. Impresa complicata per una squadra che ha zoppicato per tutta la stagione. Al match di Firenze è legato a doppio filo quello di Roma tra Lazio e Lecce. In palio punti Champions e una salvezza sempre più possibile per i salentini, che ora fanno paura a tutti, grandi comprese. Fabio Varesi fabiovaresi16@libero.it

TRIATHLON

Mateja Simic (Stradivari) si avvicina alle Olimpiadi di Londra

Ottima performance di Mateja Simic nell’appuntamento di Sydney, prima stagionale dell’Itu World Triathlon Series, il circuito di gare internazionali più importanti. L’atleta del team Stradivari ha chiuso 29ª la sua prova col tempo di 2h03’53”. Una splendida prestazione quella della campionessa slovena per un risultato davvero importante, che significa l’ulteriore significativo passo verso la qualificazione ai Giochi Olimpici di Londra. Il week end ha visto gli atleti dello Stradivari impegnati su vari fronti anche in Italia.

E’ arrivato il trionfo firmato Silvia Riccò nel “Triathlon Mtb dello Scoglio” a Porto Santo Stefano (Grosseto): l’atleta dello Stradivari ha stravinto in 1h18’57” con oltre 10’ di vantaggio sulla prima inseguitrice. Nella stessa gara, Cristian Sapora ha esordito con i colori verdeblù conquistando il quinto posto (1h11’58”) e Alessandro Cassetti è giunto nono (1h13’12”). A Sanremo doppio appuntamento con i campionati giovanili di duathlon il sabato e la gara di duathlon anziché il previsto triathlon sprint, la domenica. Prima

giornata di gare dunque con i giovani atleti impegnati negli Italiani. Nella categoria Junior, sesto posto di Vittoria Pani in 1h05’17”. Nella categoria Youth A due atleti dello Stradivari al traguardo: 35° Thomas Previtali (28’22”) e 49° Lorenzo Sali (29’36”). Tra gli Youth B, 29° Stefano Carlino in 34’42”. Nella seconda giornata, Vittoria Pani ha chiuso in quarta posizione assoluta in 1h16’18”, mentre 14ª è giunta Marta Vacchelli in 1h25’18”. In campo maschile, decimo posto di Leonardo Ballerini, al traguardo con il tempo di 1h01’09”.

Alonso auspica il salto di qualità

FORMULA 1

La Ferrari è tornata sulla terra. Dopo l’inatteso exploit australiano all’esordio, le rosse sono tornate a faticare e a Shanghai Alonso si è dovuto accontentare (si fa perdire) del nono posto, mentre Massa è giunto addorittura 13°. Ha vinto Nico Rosberg (figlio di Keke, campione del mondo nel 1982), a dimostrazione degli enormi progressi della Mercedes. Sul podio sono saliti anche Janson Button e Lewis Hamilton, alfieri della McLaren, mentre il due volte iridato Vettel conferma le sue difficoltà arrivando solo quinto. «Ci aspetta un altro week end difficile a Sakhir - ha messo le mani avanti Alonso - dove dovremo cercare di limitare i danni. Il campionato è apertissimo, ma noi dobbiamo al più presto fare un salto di qualità se vogliamo lottare per il titolo». CLASSIFICA PILOTI 1) Hamilton (McLaren) 45, 2) Button (McLaren) 43, 3) Alonso (Ferrari) 37, 4) Webber (Red Bull) 36, 5) Vettel (Red Bull) 28, 6) Rosberg (Mercedes) 25, 7) Perez (Sauber) 22, 8) Raikkonen (Lotus) 16, 9) Senna (Williams) 14.


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A proposito di...

Mercoledì 18 Aprile 2012

Marrachech: vibrate al ritmo della città leggendaria che ha dato il nome al Marocco Marrakech, città cosmopolita, sorprende grazie alla sua energia creativa e all’abbondanza. Fortezza della cultura berbera è considerata ’ “la perla del sud”, una grande oasi estesa nella pianura ai piedi della montagna dell’Atlante e circondata di rigogliose macchie verdi di palme, aranci e ulivi. Fra le città imperiali del Marocco è quella rossa, nel segno dei contrasti cromatici: il rosso ocra delle mura, il verde delle palme, le bianche cime dell’Atlante, le tinte sgargianti del Djeema El-Fna e il souk – il grande

mercato all’aperto- sempre affollato di venditori e bancarelle multicolori. La città vanta alcuni monu-

menti davvero spettacolari come la Koutoubia, una della più grandi moschee d’Africa eretta nel 1158 il

Il sapore del vino I

cui minareto è il simbolo di Maarakech, la medina ( città vecchia), le Tombe Saadiane, importante complesso monumentale finemente decorato con mosaici, stucchi in gesso e colonne in marmo arabescato. Place Djemaa el- Fna, l’imponente piazza al centro della Medina, è il simbolo incondizionato della città, dove si dipanano, come una fitta e disordinata ragnatela i souq. Marrakech non è solo una città ma un richiamo verso altri mondi, un luogo simbolico, vicino ma, allo stesso tempo lontano dall’Europa, fatto di storia incrociata a quella europea, di popoli orgogliosi e furbi mercanti, di conquiste e sconfitte, di odio e amore….qui comincia l’Africa.

a cura di Damiano Domenico Palumbo

n bocca la lingua ha un ruolo fondamentale per la degustazione,questa tramite le pupille gustative riesce a percepire il sapore dolce sulla punta l’amaro nella parte posteriore l’ acido lateralmente ed il salato nella parte anteriore sul dorso. Quattro sono i sapori principali percepiti; il dolce che si evidenzia con la morbidezza, la dolcezza e sono le sostanze zuccherine e l’alcool che creano questa situazione. Gli zuccheri provengono dall’ uva e sono il glucosio e il fruttosio, e l’alcool che si sviluppa quando il mosto fermenta. È l’alcool etilico che da al vino rotondità, morbidezza e pastosità,mentre la glicerina trasmette al vino pienezza e rotondità. Il sapore acido che si evidenzia con una sensazione di acidità è dato da sostanze presenti nell’ uva che trasmettono l’ acidità, queste sono l’ acido tartarico,l’acido malico e l’acido citrico. Vi sono poi altre sostanza che si sviluppano quando il mosto fermenta e sono l’ acido lattico,l’ acido succinico e l’ acido acetico. L’ acidità totale è data dalla somma degli acidi derivanti dall’ uva e da quelli fermentativi. Il sapore salato che percepiamo in alcuni vini con la sensazione di sapido e di salinità è dato dai Sali e da acidi minerali. Il sapore amaro percepito nel vino è causato dai tannini, l’ astringenza è presente nei vini rossi(se diamo un morso ad un caco non maturo percepiamo molto bene in bocca la sensazione di astringenza) e non tutti i tannini sono astringenti allo stesso modo. I tannini non sono tutti uguali;vi è il tannino vegetale, il rugoso,l’ amaro, l’ acido aspro, ed il tannino nobile.

I tannini catechetici sono quelli di origine naturale e sono presenti nei vinaccioli, nella buccia e nel raspo. I tannini gallici sono quelli acquisiti dl vino quando questo si affina nei barili. Le papille gustative,le linguali sono situate in posti diversi della lingua e percepiscono i sapori fondamentali in tempi diversi. Le filiformi hanno una funzione tattile ci danno informazioni sulla consistenza degli alimenti e sono dislocate sul dorso della lingua e non contengono gemme gustative. Le sensazioni tattili che la lingua percepisce sono l’astringenza, la sensazione di calore causata dal alcool, la sensazione di pizzicore che in certi vini spumanti percepiamo è data dall’ anidride carbonica CO2 che non deve essere eccesiva altrimenti da

fastidio. Nei vini fermi da una grande freschezza ai profumi e rende il vino più vivo. La sensazione della consistenza che si misura e la si valuta da un vino fluido ad un vino untuoso. Un vino troppo fluido non ha grande consistenza viceversa un vino pieno, carnoso è molto consistente. La sensazione della temperatura che sappiamo essere molto importante per una corretta degustazione di un vino. Ora voglio presentarvi il vino che ho assaggiato Venerdì 12 Aprile alle ore 13:00. BIANCOSESTO 2011 DOC COLLI ORIENTALI DEL FRIULI È ottenuto da una bland di Friulano(ex Tocai)al 50% e Ribolla gialla al 50%.Ha una gradazione alcoolica di 13,5% ed è prodotto

Damiano Domenico Palumbo e la sua famiglia si occupano di vino da generazioni. Relatore e docente in molti corsi dedicati al vino, formaggi, olio extravergine. Ha collaborato con diversi Istituti Alberghieri sia Regionale che Statali. E’ stato coordinatore responsabile di Associazioni gastronomiche. dalla azienda agricola LA TUNELLA di Premariacco (UD). Il vino è stato servito ad una temperatura di12% e la bottiglia è stata aperta alcuni minuti prima. IL vino si presenta on un colore giallo paglierino con riflessi verdolini, è molto limpido con un profumo molto intenso e persistente di frutta bianca e ben si percepisce la pesca, la mela, la banana e note agrumate molto eleganti. In bocca è corposo intenso, sentori minerali, fresco presenta ancora una certa acidità, di buona serbevolezza e persistenste.È un ottimo bicchiere di vino di buona struttura, corposità ma di buona beva, bene accompagna i primi piatti saporiti di tradizione italiana, le carni bianche i formaggi semi stagionati.È pronto da bersi ma può rimanere coricato in cantina per 3/4 anni. L’ azienda agricola La Tunella è nata nel 2001 e nel 2011 ha festeggiato i 10 anni, è di proprietà dei fratelli Massimo e Marco Zorzettig giovani, dinamici e intraprendenti viticoltori dei collli orientali del Friuli. Il vino Biancosestoè da diversi anni che ottiene i massimi riconoscimenti dalle principali guide del vino. Buona degustazione

di Ermanna Allevi, naturopata, diplomata Riza

MENTA PIPERITA

( mentha piperita) La menta piperita è stata scoperta nel 1696, anno in cui il biologo John Ray, classificando vari tipi di menta, classificò un esemplare (derivato probabilmente da un incrocio naturale di diverse qualità selvatiche) che si distingueva dagli altri per il suo profumo di gran lunga più intenso. Pianta aromatica, rizomatosa, molto resistente, appartiene alla famiglia delle Labiate (Lamiaceae), posta per tradizione sotto il governo di Mercurio (il dio alato messaggero degli dei e “spirito vegetativo” secondo gli alchimisti) ed è caratterizzata dal suo aroma che “vola” e raggiunge rapidamente l'apparato respiratorio facilitandone il lavoro. E' anche influenzata da Giove, pianeta collegato all'apparato digerente e alle sue funzioni che la menta riequilibra e stimola. Ne esistono diverse specie alcune fra queste sono: Mentha acquatica, Mentha arvensis, Mentha citrata o bergamotto, Mentha gentilis, Mentha aurea, Mentha pulegium, Mentha spicata (menta romana), ecc. Essendo una pianta rustica e non esigente, nel linguaggio dei fiori rappresenta la sobrietà e la temperanza e grazie al suo profumo e alle sue proprietà terapeutiche anche la saggezza. E' una pianta che ricresce e fiorisce anche in condizioni avverse, per questo simboleggia anche l'amore che rimane saldo di fronte alle condizioni di difficoltà estreme. Secondo la mitologia greca il nome menta è collegato a quello della ninfa Mintha, così bella che Plutone, dio degli inferi e signore dei morti, se ne innamorò e per lei iniziò a trascurare sua moglie Proserpina, la quale, per vendicarsi, tramutò la bellissima ninfa in pianta e Plutone, che nulla potè per riportarla in vita, le donò come ultimo gesto d'amore il caratteristico e fresco profumo che tutti conosciamo. Un'altra versione racconta che lo stesso Plutone (Ade) innamoratosi di Mintha, ebbe da lei un rifiuto in seguito ad una sua proposta e per lo sdegno di tale rifiuto la tramutò in una pianta fredda, così come la bella ninfa era stata con lui. Ippocrate considerava la menta un afrodisiaco, mentre Plinio ne vantava l'azione analgesica, Ovidio narrava di come i contadini usassero strofinare il tavolo con le sue foglie prima di ricevere ospiti, i Romani la usavano per profumare la persona, gli erbari di un tempo le attribuivano un largo impiego fra cui: influenze, raffreddori, mal di pancia, meteorismo, disturbi gastrici e biliari. I principi attivi sono: flavonoidi, acidi fenolici e triperpeni dall'azione antiossidante, antiinfiammatoria e protettiva delle vie respiratorie, mentolo ( antitosse, antifermentativo, rinfrescante e antispasmolitico). La composizione varia molto secondo origine e coltivazione. Eccellente per bevande e liquori, serve anche per la preparazione di un dentrificio che sbianca e profuma l'alito. La menta è antispastica dell'apparato digerente, decongestionante e balsamica fluidifica le secrezioni dell'apparato respiratorio, favorisce la digestione, sedativa e antiematica la rendono un ottimo rimedio per il mal d'auto, mal di mare e mal d'aria. Le sue proprietà antisettiche e antiinfiammatorie si sono rivelate un valido aiuto per stomatiti ed afte. E' controindicata in casi di: esofagite, ernia iatale, ulcera gastroduodenale, epatiti e in presenza di calcoli biliari.


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Gite Fuori Porta

Mercoledì 18 Aprile 2012

VOLTA MANTOVANA

A cura di Laura Bosio

L’INIZIATIVA

Mostra nazionale dei vini passiti e da meditazione

Sarà la splendida cornice storica di Palazzo Gonzaga, ad ospitare - dal 28 aprile al primo maggio - anche per quest'anno la Mostra nazionale dei vini passiti e da meditazione, dove aziende vitivinicole nazionali e internazionali allieteranno i palati delle migliaia di persone che parteciperanno alla kermesse mantovana. La mostra si svolge in un ambiente storico mozzafiato: la splendida residenza dei Gonzaga, che risale al Cinquecento. In questa occasione, oltre a conoscere gli espositori e a degustare i loro prodotti, si potrà visitare, con il suggestivo accompagnamento della compagnia teatrale Ordallegri, la tenuta, i palazzi e le sale storiche in un percorso studiato apposita-

mente per accompagnare il visitatore in un tour nel passato. Durante i tre giorni, si potranno assaggiare liberamente vini e prodotti tipici abbinati, ma anche partecipare a degustazioni guidate, chiedere pareri ad esperti, nonché pranzare con personaggi del mondo enogastronomico. Si partirà sabato 28 aprile con l'apertura stand mostra mercato alle 15; seguirà l'inaugurazione mostra degli “Incisori Veronesi”. Alle 18 verrà inaugurata la mostra dei passiti e la “Casa del Giardiniere Restaurata”, mentre alle 19.30 si terrà un buffet con gli ospiti. Domenica 29 si terrà un'estemporanea di pittura già dalle 8 della mattina, mentre alle 10 partiranno le visite guidate al

Borgo medioevale tra le colline moreniche Tra le cose da visitare si consiglia il palazzo Cavriani Guerrieri Gonzaga

L

a cittadina di Volta Mantovana sorge nell'area delle colline moreniche del Garda, a una ventina di chilometri da Mantova, ma abbastanza vicina anche a Verona e al Lago di Garda. Il territorio, dalle riconosciute qualità ambientali e paesaggistiche, è in parte compreso nei confini del Parco naturale del fiume Mincio. Il borgo ha origine medievale, tanto che ancora oggi conserva, nel centro storico, i resti del castello eretto nel XI secolo. Le colline Voltesi, che presentano ancora testimonianze di fortificazioni, sono state scenario di molte vicende storiche. Da visitare, oltre al carat-

Veduta di volta Mantovana

INFORMAZIONI UTILI COME ARRIVARE Da Cremona ci sono diversi possibili tragitti per raggiungere Volta Mantovana. 1. Imboccare la A21 verso Brescia, quindi inserirsi sulla A4 fino all'uscita di Sirmione. Da qui proseguire verso Solferino, Pozzolengo, Castellaro Lagusello, fino a raggiungere il comune di Volta. 2. Percorrere la via Mantova verso Piadena. Proseguire oltre Bozzolo fino a Marcaria, quindi imboccare la deviazione per Goito. Da qui seguire le indicazioni per Volta Mantovana. DOVE MANGIARE Durante la mostra dei passiti, sono disponibili i menu convenzionati proposti dai migliori ristoranti ed agriturismi di Volta Mantovana. I menu, ad un prezzo concordato di 25 euro, comprendono anche le bevande, i vini locali ed un assaggio di passiti, non perdete questa occasione di assaporare i prodotti tipici delle colline moreniche in abbinamento ai nostri migliori vini, passiti e non. E’ consigliata la prenotazione.

teristico centro storico, il Palazzo Cavriani Guerrieri Gonzaga, oggi sede municipale, un tempo fatto edificare dai Gonzaga come villa di campagna. Il Palazzo, di notevole interesse storico e artistico, è arricchito dai giardini all’italiana e dagli ambienti delle scuderie Gonzaghesche che ospitano la biblioteca. Dai tanti punti panoramici è possibile ammirare l’armonia della campagna, le colline, i lunghi vigneti, le numerose borgate e le tipiche corti agricole. Lo splendido paesaggio delle Colline Moreniche del Garda, il clima mite, la storia, gli eventi enogastronomici, la posizione geografica e la raffinata cucina fanno di Volta Mantovana una meta ideale.

Una gastronomia varia e completa E' stata soprattutto la raffinata e illuminata signoria dei Gonzaga, durata quasi quattro secoli, dal 1328 al 1708, a connotare, insieme agli influssi della corte estense, la cucina dell'area mantovana. Una gastronomia varia e completa, che abbonda di riso (il risotto alla pilota è uno dei piatti più tipici di questa cucina). Tipici proprio del territorio voltese sono i capunsei, o gnocchi di pane. Anche le paste ripiene sono ampiamente rappresentate, tanto che agnolini e tortelli di zucca sono diventati uno dei simboli della cucina locale. Molto ricercati anche i piatti a base di pesce d'acqua dolce come il pesce gatto, la trota e il luccio. Particolari sono le frittate di queste terre, che qui accolgono ingredienti inconsueti come il pesce fritto o i piccoli gamberetti di acqua dolce chiamati "saltarei" piccoli gamberetti

palazzo e alle torri e le degustazioni guidate. Lunedì 30 aprile, alle 10, ancora appuntamento con le visite guidate al palazzo e alle torri e con le degustazioni guidate. Lo stesso percorso si ripeterà anche il martedì primo maggio. Nello stesso giorno alle 17 si terrà l'asta benefica “Restauro cappella B.Paola”, con le opere dell’ estemporanea di pittura. La manifestazione chiuderà alle 20. Durante tutte le giornate di manifestazione sarà possibile fare dei pic-nic nel parco della villa. Quest’anno sono numerose le degustazioni a cui partecipare: passiti abbinati a formaggi e prodotti tipici, passiti e cioccolato, passiti e dolci, vino Porto, e i pregiati vini Passiti del Sud Africa. Le degustazioni si possono prenotare online.

DA VEDERE

Un po' di storia...

I primi insediamenti di Volta Mantovana si possono far risalire alla media età del bronzo. Il territorio, intensamente abitato da popolazioni celtiche, non sfuggì alla penetrazione degli Etruschi ed alla colonizzazione dei Romani. Nei secoli XI, XII e XIII il paese di Volta risulta formato dal centro fortificato. Costretto a subire distruzioni e devastazioni in conseguenza delle lotte interne tra le famiglie nobili mantovane, Volta rimane comunque sotto il dominio della signoria dei Bonacolsi e poi dei Gonzaga (che fanno poi costruire il palazzo). Passata sotto il dominio austriaco, Volta venne interessata dalle guerre di indipendenza, e ospita una battaglia tra le truppe austriache e i soldati di Carlo Alberto. Dopo la seconda guerra di indipendenza divenne paese di confine.

LA CUCINA

di acqua dolce. Vera risorsa della zona e vanto dei produttori agricoli i salumi e gli insaccati. Dal vero gioello della provincia, il salame mantovano con le sue diverse e particolari interpretazioni all'interno dello stesso territorio provinciale, ai ciccioli, al cotechino "vaniglia", al salame con la lingua e pancettato, al prosciutto, alle salamelle (ingrediente indispensabile per un buon risotto alla pilota). Tra i dolci la torta sbrisolona, a base di mandorle e zucchero, è ormai popolare in tutto il territorio nazionale.

Il Castello Sorto prima del Mille, fu incluso nel sistema difensivo degli stati canossiani come uno dei caposaldi a difesa dei confini settentrionali. Formato da una cinta muraria attorno cui correva un fossato, esso comprendeva, oltre alla chiesa e ad un piccolo borgo, una fortezza più interna stretta attorno al mastio e ad un'altra torre posta a sud. Palazzo Gonzaga Il palazzo venne fatto edificare dai marchesi di Mantova Ludovico Gonzaga e Barbara di Brandeburgo come villa di campagna, verso la metà del 1400. Il palazzo ha una facciata asimmetrica con portale in pietra e due file di finestre. I Conventi dei Francescani e delle Domenicane Agli inizi del 1600 sorgono a Volta due conventi: quello dei francescani, viene costruito sul mante da sera e comprende ampi locali adatti ad ospitare una ventina di religiosi, un chiostro ed una bella chiesa, ricca di altari e di quadri. Nel centro del paese, entro le mura del castello, viene invece eretto il monastero delle Orsoline. La Chiesa Parrocchiale La pieve, dedicata a S. Pietro, si innalza sul colle prospiciente la pianura, entro la cinta delle mura del centro fortificato. Di stile romanico, era originariamente composta da un'unica navata; trasformata nel XV secolo, venne ristrutturata nel 1700, quando fu portata a tre navate e arricchita di cappelle e altari. La Chiesetta della Madonnina Nella frazione di Cereta c'è una bellissima chiesa parrocchiale ristrutturata nel 1700, con uno splendido altare in marmo intarsiato, opera dei Baroncini. Sorge poi in mezzo alla campagna la Chiesetta della Madonnina: edificata prima della fine del 1200, è composta da un'unica navata con facciata a capanna e tetto a capriate.




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