il
PICCOLO
Giornale
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Edizione del Mercoledì
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Anno XII • n° 26 • MERCOLEDÌ 25 APRILE 2012
Non riceve alcun finanziamento pubblico o privato
Periodico • € 0,02 copia omaggio ▲
Secondo una recente sentenza del Consiglio di Stato, i familiari non devono in alcun modo essere coinvolti
a pagina 3
CASE DI RIPOSO, CHI PAGA LA RETTA?
Partito Pensionati: «Se il paziente non riesce a far fronte all’intero importo, il Comune deve provvedere a corrispondere la differenza»
L
CHE TEMPO FA?
Caldo e temperature in rialzo fino a 25°C Arriva l’estate? ▲
a pagina 4
25 APRILE - FESTA DELLA LIBERAZIONE
ADDIO A GIORGIO SOZZI
Maestro di sport e di vita per oltre 40 anni
alle pagine 14-17
CASALMAGGIORE
Intossicata dal monossido 44enne muore in casa Trovata dopo due giorni ▲
menti preziosi non solo sul tatami, ma nella vita. Atleti che sono rimasti legati alla sua figura di maestro di vita e di sport. E’ stato un grande esempio per tutti coloro che lo hanno conosciuto e non solo in ambito sportivo. Coraggioso e determinato nelle sue scelte, come in quella di lasciare il lavoro per gettarsi nell’avventura dell'apertura di una nuova palestra, sempre a guardare avanti senza un rimpianto, ha saputo sempre infondere questo spirito nei suoi atleti. Spirito di sacrificio e lealtà, abnegazione e onestà nello sport e fuori ne hanno fatto un esempio per tutti. Scompare, con Giorgio, un personaggio che fatto la storia dello sport all’ombra del Torrazzo. Scompare lasciando una traccia che Andrea e Ilaria, i figli, seguiranno sicuramente per tenerne in vita i sui insegnamenti e il ricordo. Cesare Castellani
TURNI INFRASETTIMANALI
Un mercoledì con Vanoli Braga e Pergo-Cremo ▲
le sue prime allieve, la figlia Ilaria e Marta Frittoli. A tal proposito dobbiamo ricordare le sue parole al termine dell’esibizione delle ragazze alla festa del 40° anniversario: «Ricordatevi che quello che avete visto è il miglior kata del mondo! Anche se i giapponesi hanno vinto il mondiale, questo è il migliore». Giorgio se ne è andato così, con la soddisfazione per aver visto le sue allieve raggiungere il risultato sperato. Sono state le sue ultime parole su un tatami. Autore di moltissime pubblicazioni specializzate, ancora oggi utilizzate in molte palestre italiane e direttore sino all’ultimo numero della rivista “Athlon”, ha contribuito come pochi a diffondere la conoscenza del judo tra i giovani. In quarant’anni di attività, da quando si staccò dal Saigo per fondare il Kodokan, ha forgiato centinaia di atleti, oltre cento cinture nere, a cui ha dato insegna-
Interviste al prof. Paolo Pezzino e a Kiro Fogliazza ▲
o sport cremonese ha perso uno dei personaggi più noti ed eclettici della sua storia. Giorgio Sozzi se me è andato, consumato da uno di quei mali che non perdonano, ma contro cui ha lottato con la tenacia ed il coraggio che facevano parte della sua indole. E’ rimasto sul campo, o meglio sul tatami sino all’ultimo giorno. E’ riuscito, pochi giorni prima di Pasqua, ad animare la festa per il 40° anniversario del suo Kodokan a cui teneva più di ogni cosa, circondato dai tantissimi amici di sempre che con lui avevano condiviso tanti anni di carriera nel mondo dello sport. C’erano il presidente della Federazione Pellicone, c’era soprattutto Franco Capelletti con cui aveva condiviso gli inizi di carriera dediti allo studio e alla ricerca su una disciplina allora quasi sconosciuta, ma che li avrebbe portati ai vertici internazionali della stessa. C’era il sindaco Oreste Perri, amico di vecchia data ed i presidenti di Coni (Achille Cotrufo) e Panathlon (Cesare Beltrami). Giorgio fece gli onori di casa, come sempre in queste occasioni presentando i suoi atleti e le loro esibizioni reggendo alla fatica nonostante i sintomi della malattia si notassero sul suo volto e nella voce. Era soddisfatto, alla fine: gli avevano anche comunicato che gli ultimi esami clinici erano buoni, sembrava sulla via della guarigione. Invece, nel giro di poche ore, l’aggravamento improvviso, il ricovero a Milano per qualche giorno ed il rientro a Cremona. Giorgio Sozzi ha raggiunto i massimi traguardi nel judo (cintura nera 8° dan) vivendo una straordinaria vita sportiva che lo ha portato, negli oltre cinquant'anni di attività sui tatami di tutto il mondo, a portare in gara i suoi atleti (Marta e Ilaria soprattutto negli ultimi anni), ma anche per raccontare con la sua penna e la sua fotocamera i grandi momenti del judo italiani, dai Campionati del mondo, agli Europei, alle Olimpiadi e il suo interesse ha spaziato in tutti campi di questa disciplina sportiva. E’ stato il primo ad avvicinare i disabili al judo ed è diventato un’autorità in materia a livello europeo, ha seguito con grandi risultati le metodiche di allenamento dei giovani ed è stato tra i primi a comprendere l’importanza delle nuove discipline judoistiche, come i kata, tanto da ottenere risultati strepitosi con
alle pagine 18 e 20
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CREMONA Il Pd si interroga sull’accordo-quadro: «Perché non si è fatto un bando pubblico?»
Le crocerossine celebrano la patrona
Le crocerossine di Cremona, infermiere volontarie si riuniranno il prossimo 29 aprile, alle ore 11, presso il Duomo di cremona per festeggiare la santa patrona del corpo, Santa Caterina da Siena, deceduta il 29 aprile 1380. Essa fu canonizzata da papa Pio II nel 1461; nel 1970 venne dichiarata dottore della Chiesa da papa Paolo VI; è patrona d'Italia e compatrona d'Europa.
Turismo e cultura, la comunicazione a PubliA
Perché delegare tutta la comunicazione su cultura, turismo ed eccellenze cremonesi ad una sola agenzia, senza neppure una gara d'appalto? E' quello che si chiedono Maura Ruggeri e Daniele Bonali, consiglieri comunali del Pd di Cremona. La decisione è stata presa nella seduta del 19/4/2012 della Giunta comunale, la quale ha deliberato circa gli indirizzi relativi all’attività di coordinamento, valorizzazione e gestione integrata di eventi a dimensione culturale e turistica. Tale delibera prevede un accordo di collaborazione-quadro tra il
Comune di Cremona e PubliA S.r.l. di Cremona. «PubliA Eventi già risulta soggetto affidatario della concessione in uso gratuito temporaneo dell'Arena Giardino ed area adiacente per l'organizzazione della VI edizione del "Festival di Mezza Estate"» scrivono i consiglieri del Pd. «Il nuovo accordo di collaborazione quadro individua in Publia Eventi l'unico interlocutore e partner dell'amministrazione per il complesso degli eventi e delle attività di carattere culturale e turistico». Su questi presupposti «S''inter-
rogano il Sindaco e l'Assessore competente per sapere se il ricorso ad un soggetto esterno per funzioni di supporto globale alla programmazione delle attività dipenda dalla scarsa capacità della gestione interna politico/amministrativa di espletare funzioni che le sono proprie; se non si ritiene pertanto di affrontare la debolezza del settore cultura e turismo; per quale ragione l'amministrazione non abbia emesso un bando pubblico finalizzato a sondare eventuali manifestazioni d'interesse anche da parte di altri soggetti».
Sciopero regionale per il settore agricolo
Le segreterie regionali di Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil hanno concordato che nella giornata dello sciopero di 8 ore proclamato dalle Strutture Nazionale per il 27 aprile del settore agricolo di organizzare un presidio di carattere regionale da svolgersi a Cremona. Il Presidio si svolgerà il 27 aprile 2012 dalle ore 11 davanti al Palazzo della Prefettura di Cremona Corso Vittorio Emanuele II n. 17.
«Le rette delle Rsa non pesino sui parenti» Il Partito Pensionati: «Se la pensione non è sufficiente, le amministrazioni devono provvedere alla compensazione»
Una recente sentenza del Consiglio di Stato ha ribadito che i familiari non devono in alcun modo essere coinvolti
I
di Laura Bosio
parenti degli ospiti delle case di riposo non devono intervenire a colmare l'importo della retta nel caso che la pensione del paziente non sia sufficiente a coprirne il costo. Lo dichiara con forza il Partito dei Pensionati, che da tempo sta portando avanti una battaglia affinché i Comuni si accollino la compartecipazione alla spesa delle rette degli anziani cremonesi che da soli non ce la fanno. «C’è una sentenza del Consiglio di Stato molto chiara su questo tema» spiega Giuseppe Bruno, segretario provinciale del partito. «Si tratta di una sentenza del 2011 che, in riferimento ai decreti legge 109/1998 e 130/2000, stabilisce che i familiari non devono in alcun modo essere coinvolti nel pagamento delle rette. Dunque le case di riposo e i Comuni che fanno firmare ai familiari delle impegnative in merito, compiono un atto che non è legittimo. Purtroppo i casi come questi sono numerosi, anche a Cremona. Tra l’altro coloro i quali dal 2000 a oggi hanno contribuito al pagamento di tali rette possono chiederne il rimborso, sempre sulla base della sentenza». Il partito ha portato avanti per due anni, dal 2009 al 2011, una raccolta firme per una petizione da presentare al Comune chiedendogli di prendersi in carico tutti quei pazienti che con il proprio reddito non riescono a coprire per intero l'importo della retta. «Ho consegnato le firme nel settembre 2011, ma ho ricevuto ri-
debole incrementa le difficoltà: per molti è difficile arrivare a fine mese, magari mantenere i figli agli studi o addirittura pagare le bollette. Certo non possono permettersi di sostenere anche parte delle rette dei propri anziani» spiega Bruno. «Siamo coscienti che anche i Comuni versano in notevoli difficoltà economiche, anche visti i tagli dei trasferimenti dovuti alle ultime Finanziarie, tuttavia nel momento in cui esso abbia bisogno di fondi può comunque recuperarli in qualche modo. Un’opportunità che invece le famiglie non hanno: possono contare solo sulla busta paga o sulla pensione, quando ci sono. Senza contare che comunque l’ospite stesso contribuisce già al proprio so-
stentamento in casa di riposo, con la propria pensione e con il proprio accompagnamento». LA LEGGE In realtà la legge di Stato che stabilisce l’obbligo dei Comuni alla compartecipazione esiste da oltre dieci anni (la “Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali” 328 del 2000, cap. II, art. 6, comma 4), ma la disposizione finora è rimasta disattesa in larga parte dei comuni italiani. Le disposizioni della legge 328 negano al Comune il diritto di sostituirsi all’anziano nel richiedere ai parenti di pagare l’integrazione della retta, e stabilendo inoltre che l’erogazione delle prestazioni a favore di over 65 e
«E’ possibile chiedere l’eventuale rimborso»
Giuseppe Bruno
sposte di perplessità da parte dell’assessore Luigi Amore, che ha creato grande confusione tra i familiari e i degenti» sottolinea il segretario del partito, che chiede a gran forza che le amministrazioni locali rispettino la sentenza. «La crisi che in questi anni ha investito le famiglie del ceto più
di persone con handicap grave deve fare riferimento esclusivamente alle condizioni economiche dei diretti interessati, e non a quelle dei familiari.
«Credo sia giusto che i figli si facciano carico dei genitori»
«In una logica di equità, il Comune già da tempo si prende in carico gli anziani che da soli non riescono a corrispondere l'intera retta della casa di riposo, purché vi sia l'effettivo bisogno». Così l'assessore comunale ai servizi sociali, Luigi Amore, risponde alle polemiche. «Già da tempo il Comune di Cremona è vicino ai degenti delle case di riposo, tanto che il nostro intervento è pari a 1.300.000 euro all'anno proprio per la compartecipazione alle rette. Sono convinto che chi ne ha veramente bisogno debba essere aiutato, ma allo stesso tempo ritengo che si dovrebbe avere la possibilità di verificare quale sia l'effettivo bisogno. Purtroppo, infatti, spesso capita che si vedano cambi di intestazione dei beni del paziente,
Luigi Amore, assessore ai servizi Sociali
che risulta così nullatenente anche se magari ha lavorato una vita. Anche per questo ritengo che il Comune si debba sostituire al parente solo nel momento in cui questi non abbia la possibilità di compartecipare alla spesa. Al di là di quanto dicono sentenze e normative, che peraltro ancora non sono chiare, credo sia giusto che il figlio si prenda in carico il genitore che per anni lo ha accudito e sostentato. Tocca ai Comuni, quindi, valutare se effettivamente il figlio sia o meno nelle condizioni di compartecipare. Auspico, in ogni caso, che venga emessa al più presto una normativa chiara e definita che dissipi ogni dubbio rispetto alle diverse interpretazioni della legge».
In particolare la normativa ha previsto un articolato sistema integrato “di interventi e servizi sociali in favore di situazioni di disabilità, di bisogno e di disagio individuale e familiare, derivanti da inadeguatezza di reddito, difficoltà sociali e condizioni di non autonomia” affidato in gran parte agli enti pubblici territoriali. In questo contesto l’art. 6 d e l d e c re t o l e g i s l a t i v o 3/5/2000 n. 130, stabilisce che “Le disposizioni del presente decreto non modificano la disciplina relativa ai soggetti tenuti alla prestazione degli alimenti ai sensi dell’art. 433 del codice civile e non possono essere interpretate nel senso dell’attribuzione agli enti erogatori delle facoltà di cui all’art. 438, primo comma, del codice civile nei confronti dei componenti il nucleo familiare del richiedente la prestazione sociale agevolata”.
Una ventata d’estate salva il ponte del primo maggio
Attesa per la prima decade del mese prossimo una nuova fase perturbata da confermare
LA CURIOSITA'
L’avanzata del cemento mette in fuga le rondini
CALCIO
La primavera è arrivata ma non le rondini. Se nei prossimi giorni tornerà il sospirato tepore, non altrettanto si può dire per le rondini. Questi uccelli, simbolo della stagione a cui abbiamo da un mese dato il benvenuto, si vedono sempre meno e con sempre più irregolarità nelle loro ritmichemigrazioni. In base ad uno studio c on d ot t o da i r i ce rca t o ri dell’Università di Milano Bicocca è emerso che nelle nostre zone ogni anno circa l'8,4 per cento degli uccelli si perde per strada, ovvero migrano e non tornano più. Per scoprire il mistero della loro destinazione proprio le rondini sono state dotate di gps (un piccolo geolocalizzatore da mezzo grammo che al loro ritorno darà informazioni dettagliate sulle rotte migratorie percorse) per “seguirle” nei loro spostamenti. Sarebbero infatti l’1% le rondini che ogni anno scelgono altre mete rispetto all’Europa. Almeno per i prossimi 20 anni comunque non si potrà parlare di una vera e propria estinzione, si affettano a sottolineare gli esperti. Un lungo periodo che però dovrebbe essere utilizzato per scongiurare il pericolo, piuttosto che per dormire sugli allori. «Tra le cause della diradazione della specie dalle nostre parti e delle alterazioni nel ritmo delle migrazioni al primo posto c’è la progressiva diversificazione dell’ambiente adatto alla nidificazione di questa specie», commenta Sergio Mantovani, ornitologo, giornalista e scrittore che tra pochi giorni presenterà alla bibiolteca di Cremona Natura
La colonnina di mercurio toccherà i 25° con buona pace dei vacanzieri
L
SQUADRA 1
25/4
12.30
NOVARA
25/4
15.00
LECCE
25/4
15.00
PALERMO
25/4
15.00
25/4 25/4
1
X
LAZIO
4,75
3,40
NAPOLI
2,80
3,30
PARMA
2,30
2,80
ROMA
FIORENTINA
1,60
3,75
15.00
SIENA
BOLOGNA
2,20
2,45
15.00
UDINESE
INTER
2,30
3,30
25/4
18.00
CESENA
JUVENTUS
14
6,00
25/4
18.00
MILAN
GENOA
1,25
5,50
DATA
25/4
ORA
20.45
SQUADRA 2
CHAMPIONS LEAGUE SQUADRA 1
REAL MADRID
SQUADRA 2 BAYERN
Temperatura media stagionale Le previsioni sulle variazioni termiche nei prossimi giorni
]
25 20 15 10 5 0 -5 -10 -20 -25 -30 25 Aprile 2012 27 Apr
29 Apr
1 Maggio
pioggia caduta da prima di Pasqua. «Complici i terreni ancora inzuppati d’acqua, seppure la nuova fase anticiclonica porterà ad un sensibile rialzo delle temperature, contemporaneamente non si registreranno picchi eccessivamente anomali, soprattutto a confronto con i 33° toccati dalla colonnina di mercurio in Lombardia lo scorso aprile. Quello che ci attende nei prossimi giorni è una fase di bel tempo con valori termici che, seppur sopra la media, risultano in ultima analisi comunque del tutto accettabili nelle medie della transizione tra aprile e maggio». Più incerto il destino
3 Maggio
5Maggio
7 Maggio
9 Maggio
per il periodo dopo il 1 maggio. «Qui la depressione potrebbe tentare di riguadagnare terreno verso est intorno al Primo Maggio», tuttavia «senza la spinta che occorrerebbe in queste occasioni per sfondare verso levante». In questo quadro, «la manovra di inserimento di un’eventuale perturbazione dal 2-3 maggio potrebbe risultare alla fine molto blanda e limitata alle isole maggiori e al centrosud». Per ora comunque, godiamoci la soddisfazione di poter vivere qualche giorno di sole e di caldo per tutti gli italiani che si muoveranno (chi più, chi meno) in questi giorni festivi».
«Servono mezzi pubblici all’altezza dei tempi»
SERIE A
ORA
30
a vagonata di perturbazioni che nei giorni scorsi ha contribuito a tamponare il deficit idrico rallenta la sua corsa e nuove mosse si intravvedono per i prossimi giorni sullo scacchiere barico europeo. Già da oggi la situazione si stabilizzerà con la rimonta dell’alta pressione di matrice africana, che traghetterà soprattutto le zone a clima continentale a sperimentare la prima vera scaldata stagionale simil-estiva. Se il 25 aprile le correnti in arrivo dal nord Africa risulteranno ancora in parte umide e relativamente fresche, da giovedì, con buona pace dei vacanzieri, l’apporto caldo si mostrerà più importante e più secco, dando vita a rialzi termici importanti nei valori massimi» fa sapere Massimo Mazzoleni, del Centro Meteorologico Lombardo. «Le nubi dovrebbero limitarsi a lambire i settori nord-occidentali della pianura Padana, mentre nel resto dell’Italia si aprirà una fase relativamente calda con temperature in aumento sino a punte di 25-26°, anche se sarebbe meglio definirle tardo-primaverili più che pienamente estive». A mantenere le temperature non eccessivamente alte anche l’umidità del terreno dopo la quantità di
Cremonese, la sua ultima fatica editoriale uscita per i tipi di Edizioni Fantigrafica. «Escludendo che questa irregolarità migratoria dipenda da fatti climatici, è piuttosto sull’ambiente naturale che concentrerei l’attenzione per scoprirne le cause. «E’ una specie abituata a costruire nidi solo in edifici ben accessibili e meglio se risacaldati da allevamenti – spiega Mantovani. «Oggi ci sono meno stalle e, nella ormai maggioranza dei casi, versano in condizioni igieniche che se si presentano decisamente migliori per noi, non sono altrettanto per le rondini. Il declino delle cascine e l’avanzamento della cementificazione influiscono negativamente sulla loro nidificazione, e l’assenza di quest uccelli è ancora maggiore laddove entro i 200 metri dalla cascina ci sono meno prati. Ampie distese erbose con grande presenza di insetti di cui le rondini sono ghiotte e locali accessibili per nodificare possono almeno limitare nei prossimi anni la diminuzione della specie che per San Benedetto ormai è sempre più assente».
DATA
di Michele Scolari
1
1,50
CALCIO
4
Cremona
Mercoledì 25 Apriile 2012
2
X
4,00
1,75
2,40 3,50 5,50 4,65
3,00
1,20 11
FORD FIESTA IKON 5 PORTE 1.2 cc 16V 82CV, CLIMA, RADIO CD, FENDI NEBBIA, SEMESTRALE, GARANZIA 5 ANNI, EURO 9.750,00
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2
6,50
Lega Pro 1ª divisione girone B
DATA
ORA
SQUADRA 1
SQUADRA 2
1
X
25/4
15.00
FERALPISALÒ
ANDRIA
2,25
2,75
3,30
2
25/4
15.00
SUDTIROL
CARRARESE
1,70
2,95
4,75
25/4
15.00
PERGOCREMA
CREMONESE
3,00
2,75
2,40
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15.00
BASSANO
FROSINONE
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3,00
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25/4
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TRIESTINA
PIACENZA
2,10
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3,60
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15.00
SIRACUSA
PRATO
1,55
3,30
6,00
25/4
15.00
BARLETTA
SPEZIA
2,75
2,75
2,60
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15.00
LATINA
TRAPANI
3,00
2,75
2,40
25/4
15.00
PORTOGRUARO
LANCIANO
3,00
2,75
2,40
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Cremona
Mercoledì 25 Aprile 2012
5
Al Torriani i testi scolastici diventano digitali
A partire dall’anno scolastico 2012-2013, mille istituti italiani adotteranno gli e-book al posto dei libri cartacei I ragazzi: «Una bella iniziativa per studiare in modo interattivo, speriamo venga estesa a tutti gli istituti»
I
di Martina Pugno
libri di scuola stanno per diventare un lontano ricordo, almeno per gli studenti delle mille scuole superiori, tra le quali l'Itis "Torriani" di Cremona, interessate dal progetto di digitalizzazione dei testi scolastici. a partire dall'anno scolastico 20122013, le classi prime e terze degli istituti interessati adotteranno gli e-book al posto dei libri cartacei, che verranno del tutto abbandonati in favore di supporti digitali quali netbook e tablet finanziati dalla Regione e dal Ministero per l'Istruzione, l'Università e la Ricerca. Il tablet o il pc portatile vengono acquistati dall'istituto scolastico e concessi in uso agli studenti che, su supporto digitale, possono disporre di tutti i libri scolastici in versione digitale, con un risparmio medio di circa il 30% rispetto al prezzo dello stesso volume ma in versione cartacea. Tra i vantaggi segnalati non è da sottovalutare il fatto che gli zaini saranno meno pesanti, oltre ad un insegnamento interattivo e multidisciplinare. I ragazzi avranno la possibilità di portare a casa i netbook e tablet per lo studio domestico. Tra gli obiettivi legati al progetto anche la digitalizzazione dell'apparato burocratico scolastico, rendendo così scuola e studenti al passo con lo sviluppo tecnologico attuale. La notizia arriva in concomitanza con una recente ricerca americana che ha rivelato un netto aumento, negli Usa, del numero annuale di lettori di e-book, nonchè a ridosso della giornata internazionale del libro, che si è celebrata lo scorso 23 aprile. Che il libro stia cambiando forma, dunque, è un dato di fatto: quello che ancora non si può prevedere, invece, è se l'e-book soppianterà del tutto il cartaceo o se invece i due supporti continueranno a convivere, potenziandosi a vicenda.
L'iniziativa si pone sulla scia non solo di una crescente digitalizzazione in corso già da anni all'interno degli istituti scolastici italiani, ma anche di una crescente domanda da parte degli studenti e dei genitori per testi digitali, che solitamente rivelano costi inferiori rispetto ai tradizionali libri, nonchè una notevole riduzione d'ingombro, sulle spalle e negli zaini così come all'interno delle case e sulle scrivanie dei giovani. Come spesso accade per le novità, la totale digitalizzazione del supporto didattico divide in primis i più diretti interessati, gli studenti. «Spero che l'iniziativa venga estesa anche alle altre classi», commenta Valentina. «Mi piacerebbe studiare sul netbook e non dover più portarmi dietro tutti i giorni uno zaino pieno di libri». «L'iniziativa mi piace; non coinvolge la mia classe purtroppo ma spero che in futuro venga estesa. E' giusto stare al passo con i tempi ed è altrettanto giusto che si possa imparare ad usare le risorse tecnologiche direttamente a scuola. In più, non correrei più il rischio di dimenticare qualche libro a casa o portare quelli sbagliati!». Di diverso avviso invece Jacopo, che ne fa una questione di salute: «Io uso quotidianamente il computer, ma studiare su
carta secondo me è meglio. Già porto gli occhiali, se mi tocca anche studiare solo su pc o tablet va a finire che la vista mi si rovina ancora di più». In linea generale, ad ogni modo, i giovani si dimostrano a favore della digitalizzazione e pronti ad affrontare il cambiamento con curiosità: «SeL'Itis Torriani di Cremona
condo me studiare con il tablet sarà anche più stimolante», è l'opinione di Alberto: «Si avrà anche la possibilità di sfruttare internet e l'infinita quantità di informazioni alle quali permette di accedere». Tra i vantaggi della digitalizzazione scolastica viene messo in risalto anche l'aspetto ambientale: «Con gli e-book si spreca meno carta: non serve stamparli e non devono essere sostituiti ogni anno: penso possano essere anche più facilmente aggiornati. L'unica cosa che lascia perplessa è che per studiare sono abituata a sottolineare i testi e prendere appunti direttamente sul libro: non potrò più farlo fisicamente, ma non credo faccia molta differenza in fondo». Uno studente chiede invece di restare anonimo, ma esprime un pensiero che certamente è condiviso da molti: «Se sono favorevole alla digitalizzazione del sistema didattico? Dipende: copiare durante i compiti in classe sarà più facile o più difficile?».
dal mondo
La Corea del Sud rallenta la digitalizzazione
Mentre le scuole italiane scoprono il mondo della didattica digitale, la Corea del Sud decide di fare un passo indietro sul piano di digitalizzazione già in corso: gli e-book non andranno a sostituire in toto i testi cartacei, ma li affiancheranno, per un sistema didattico che possa sfruttare il meglio di entrambe le risorse. La decisione è sorta in base a due considerazioni principali: l’effetto “dipendenza” che un uso smodato dei device – ma soprattutto della rete – può ingenerare negli studenti e in particolare in quelli più giovani, che spesso soffrono di disturbi del comportamento legati proprio all’astinenza da Internet, quando viene loro interdetto l’accesso. Sotto esame, inoltre, l’effetto dei device sulla salute fisica, in particolare per quanto riguarda l’affaticamento della vista e i disturbi visivi che ne conseguono. In questo caso, potrebbe essere risolutiva l’evoluzione delle tecnologie ePaper a colori che, tra le altre, la coreana Samsung sta portando avanti. Gli stessi insegnanti si sono mostrati scettici su un’adozione tanto repentina e su vasta scala di questo metodo di studio. D’altro canto la Corea del Sud è uno dei paesi col più alto grado di penetrazione degli eBook, letti da quasi il 15% della popolazione un po’ ovunque: su tablet, smartphone ed eReader. La decisione, dunque, mira a limitare le ore di esposizione ai device tecnologici da parte dei più giovani.
6
Cremona
Mercoledì 25 Aprile 2012
INIZIATIVA POPOLARE
Alberi di Viale Po, raccolte 600 firme
Sono diverse centinaia le firme raccolte tra sabato e domenica per sostenere una petizione popolare che chieda alla Giunta di predisporre con urgenza un piano di ripiantumazione di tutti gli alberi finora abbattuti lungo viale Po. Alle 19 di domenica, ora di chiusura dello spazio destinato ai cittadini intenzionati ad apporre la propria sottoscrizione, il numero complessivo ha fatto registrare ben 600 firme: una cifra più che significativa, commentano dal comitato dei cittadini di Viale Po, anche perché raggiunta senza la presenza del Comitato di quartiere e senza apparati di partito, ma basata esclusivamente sul desiderio dei cittadini di far tornare integri, ai lati di una delle principali porte d’accesso alla città, i filari di platani, fiore all’occhiello del progetto di Luigi Voghera. Nei prossimi giorni, la petizione sarà consegnata presso gli uffici di piazza Federico II. La richiesta è di «porre un freno alla desertificazione di viale Po» con un piano di «immediata ripiantumazione» da parte del Comune di Cremona. «Negli ultimi anni – si legge nel documento - a fronte di una dotazione complessiva di 216 alberi, ne sono stati tagliati ben 84 (di cui 38 lato scuola Monteverdi e 46 lato “parco Tognazzi”) che non sono stati sostituiti con essenze di alto fusto e di uguale pregio». Le conseguenze? «A seguito del taglio dei platani, oggi, ampi tratti del viale sono completamente privi di vegetazione». Ma il danno non è solamente estetico, causando anche un «conseguente incremento dell’inquinamento acustico ed atmosferico». Sarà positiva la risposta? «Il regolamento comunale per gli interventi sul patrimonio arboreo – prosegue il testo della petizione - dispone che l'Amministrazione comunale “assicura nelle aree urbane e periurbane la cura e la corretta manutenzione del patrimonio vegetale inteso come giardino, viale alberato, filare, parco o semplice albero” e raccomanda di provvedere all'integrazione ed alla ripiantumazione di ogni albero abbattuto e di preservare e garantire la tutela del patrimonio arboreo esistente».
CALCIOSCOMMESSE
Gli “zingari” vuotano il sacco, presto il “terzo atto”
«Erano Carlo Gervasoni e Filippo Carobbio a darci informazioni sulle partite truccate in cambio di denaro». Questa, la ammissione, davanti al gip Guido Salvini, dello sloveno Dino Lalic, in Italia da giovedì scorso dopo aver scontato un anno di reclusione a Zagabria per vicende analoghe al nostro calcioscommesse. Dunque, erano l’ex Piacenza e l’ex Spezia ad informare Lalic, ex portiere in una squadra cipriota, che si è assunto la responsabilità della combine delle sei partite alle quali fa riferimento l’ordinanza di custodia cautelare che l’ha portato in carcere, ossia: Brescia-Mantova, GrossetoReggina (sulla quale gli zingari scommisero ma persero), EmpoliGrosseto e Grosseto-Mantova (sulle quali non effettuarono scommesse), Cittadella-Mantova e Ancona-Grosseto (su cui scommisero e vinsero), tutte queste partite sono del 2010. E tutti e tre, Lalic, Saka e Ribic, hanno indicato nell’ex portiere del Chiasso Almir Gegic, latitante, l’«intermediario» con i giocatori italiani, lo stesso
A Roma il procuratore Palazzi prevede «deferimenti entro fine maggio»
Lalic ha ammesso di aver incontrato Tan Seet Eng, detto Dan, a capo dei finanziatori del giro delle scommesse di Singapore ma per ragioni diverse dagli aggiustamenti delle partite. Intanto è sempre più atteso il cosiddetto “terzo atto” della maxi-inchiesta sul calcioscommesse, preannunciata per i prossimi giorni da indiscrezioni. Il nuovo capitolo po-
trebbe aprirsi proprio a partire dai dati emersi durante l’interrogatorio di Carobbio la scorsa settimana, assieme alla rogatoria giunta dall’Ungheria in cui si parla della presunta combine di Lecce-Lazio. Proprio questi elementi indurrebbero ad una rilettura delle prime due fasi dell’inchiesta che portarono agli arresti del giugno e del dicembre dell’anno
scorso, con la rivalutazione di personaggi già apparsi nelle carte del procedimento Last bet ma che appaiono, adesso, in una nuova luce. Contestualmente, prosegue anche il lavoro della Procura Figc negli uffici romani di via Po. «Speriamo di chiudere la prima tranche di deferimenti la prima settimana di maggio», ha fatto sapere lunedì sera il superprocuratore Stefano Palazzi premiato con il riconoscimento "Le ali della vittoria" della LND sul palco della Sala Petrassi dell'Auditorium Parco della Musica a Roma. «Il calcioscommesse è un fenomeno tristissimo, noi come Procura abbiamo l’obbligo di cercare le prove, poi spetterà agli organi giudicanti decidere le eventuali sanzioni. Comunque – ha proseguito il procuratore federale - è un fenomeno diverso rispetto al passato e per questo abbiamo fatto nel primo processo richieste di pena leggermente inferiori».
5 per mille, quali scelte? Alta la preferenza per l’assistenza e la ricerca sanitaria assieme ai beni culturali Cala la richiesta di accesso alla quota. Il Cisvol: «Quest’anno a Cremona sono solo 51 a fronte delle 100 nel 2011»
S
di Michele Scolari
i avvicina il tempo della dichiarazione dei redditi e con esso il momento in cui si può stabilire a chi destinare il “5 per mille”, ovvero la quota pari a 5 per mille dell'imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef) a enti non profit, che, con il governo Monti, ha finalmente ricevuto la sospirata “stabilizzazione”, dopo le insistenti richieste da parte del terzo settore. Comparti destinatari della quota sono gli enti del volontariato, come onlus (Organizzazioni non lucrative di utilità sociale), associazioni di promozione sociale e di altre fondazioni e associazioni riconosciute, assieme alla ricerca universitaria e sanitaria ed alle associazioni sportive dilettantistiche riconosciute ai fini sportivi dal Coni. E, anche per quest’anno, tutti i contribuenti, in fase di compilazione delle loro dichiarazioni dei redditi (CUD, modello 730, modello UNICO) relative al periodo di imposta 2009, potranno destinare il 5 per mille dell'IRPEF ai loro Comuni, per il sostegno delle attività sociali da essi svolte. A quali enti si rivolgeranno principalmente le scelte dei cremonesi? Il panorama delle onlus, delle associazioni culturali, sociali e di ricerca e delle associazioni sportive dilettantistiche è assai vario e diversificato, tuttavia non è impossibile isolare alcune tendenze nelle preferenze che verranno espresse fra i contribuenti del nostro capoluogo. Ad esempio, grande attenzione continua ad essere rivolta all’assistenza ed alla ricerca sanitaria, in particolare alle associa-
zioni ed agli istituti impegnati nella lotta contro i tumori, le leucemie ed i linfomi, assieme a quelle che combattono le malattie genetiche e cardiovascolari. Contestualmente, la sensibilità rimane alta anche verso le associazioni dei medici impegnati nel soccorso umanitario a popolazioni la cui sopravvivenza è minacciata da violenze o catastrofi dovute principalmente a guerre, epidemie, malnutrizione, assieme a quelle che offrono cure medico chirurgiche a alle vittime delle guerre, nelle zone ‘calde’ del globo. E, a seguito della “manovra correttiva” operata dalla scorsa legislatura nel luglio 2011, non mancano i cremonesi
Anche per quest’anno è possibile destinare la quota ai Comuni
che destineranno la propria quota a favore del finanziamento delle attività di tutela, promozione e valorizzazione dei beni culturali e paesaggistici. Dalla parte delle associazioni invece, fanno sapere dal Cisvol, «si è registrato un netto calo nelle richieste di accesso al 5 x mille rispetto a quelle ricevute lo scorso anno. Le motivazioni possono essere molteplici ed il panorama degli enti è assai capillare e diversificato. Ma sta di fatto che, a fronte delle oltre 100 richieste dello scorso anno, per ora siamo solamente a 51 e molte di esse sono associazioni ormai ‘note’, mentre il calo ha riguardato in particolare quelle nuove o quelle più piccole. E se da un lato c’è ancora tempo, dato che al 7 di maggio mancano ancora quasi due settimane, tuttavia non è detto che il numero aumenti di molto».
Rubriche DALLA PARTE DEI CITTADINI
di Damiano Talamazzini
Responsabile Provinciale Patronato Epaca
Questa rubrica rappresenta un luogo d'incontro a disposizione dei nostri lettori, nato per rispondere a dubbi e quesiti in materia di diritti previdenziali e assistenziali.Le lettere rivolte al Patronato Epaca possono essere indirizzate alla nostra redazione, per posta o via e-mail, oppure direttamente al Patronato Epaca (epaca.cr@coldiretti.it). Dedico lo spazio che Il Piccolo rivolge al Patronato Epaca ad una riflessione, in merito al ruolo dei pensionati nella nostra società. Tra lavoro, faccende domestiche e impegni vari, i genitori hanno sempre meno tempo per la cura dei figli e così diventa fondamentale l'aiuto dei nonni: sono loro il nuovo welfare delle famiglie, soprattutto in momenti di crisi. Infatti, secondo una rilevazione di Coldiretti Lombardia in collaborazione con la Federpensionati Lombardia, i nonni si dedicano ai nipoti, in media, almeno un'ora al giorno, con punte che arrivano a quattro o cinque ore quotidiane. I nonni – osserva la Coldiretti Lombardia – aiutano anche nelle faccende di casa, dalla pulizia alla lavanderia fino alle piccole commissioni, facendo risparmiare alle rispettive famiglie circa 200 euro al mese.
I pensionati: il vero welfare delle famiglie E soprattutto, sono importanti come educatori, portatori di valori e custodi della tradizione. Della solidarietà tra le generazioni e di invecchiamento attivo si parlerà all'incontro della Federpensionati, organizzato per sabato 21 aprile alle ore 10, al centro di spiritualità Don Orione di Montebello della Battaglia (Pavia). Insieme al presidente Federpensionati Coldiretti Lombardia Giovanni Rota e al presidente Nazionale Antonio Mansueto, parteciperanno il consigliere ecclesiastico di Coldiretti, Renato Gaglianone, e il direttore di Coldiretti Lombardia, Giovanni Benedetti. Concludo ricordando che il nostro Patronato è gratuitamente a disposizione degli over-75, come di ogni cittadino, per tutte le informazioni e tutto il supporto utile, in merito, ad esempio, ai temi della previdenza e dell’assistenza. Gli uffici Epaca: • CREMONA - Via D. Ruffini, 28 (Tel. 0372.732930); via Ala Ponzone, 8 (Tel. 0372/499811. • CREMA Via Macello, 34 (Tel. 0373/732900); • CASALMAGGIORE Via Cairoli, 3 (Tel. 0372.732960); • SORESINA Via Matteotti, 12 (Tel. 0372.732990).
PRECARIARE STANCA A cura di Nidl - Cgil
La qualificazione del rapporto di lavoro Il ricorso da parte del datore di lavoro a contratti cosiddetti “atipici” è spesso un tentativo, spesso maldestro, di camuffare un reale rapporto di lavoro subordinato, che comporterebbe, inevitabilmente, maggiori oneri e doveri che l’imprenditore, per svariati motivi, non intende affrontare. La Corte di Cassazione ha avuto modo di affermare ripetutamente che laddove si accerti che un rapporto, sebbene qualificato come di collaborazione, ha in realtà natura subordinata, il lavoratore potrà rivendicare tutti i diritti conseguenti (retributivi e contributivi). Perché tale rivendicazione sia possibile, è necessario che ricorrano dei requisiti ben precisi. Al fine di accertare la sussistenza di questi requisiti, la giurisprudenza è solita valutare tutta una serie di indici. Tra i più significativi vanno senz’altro ricordati: il fatto che l'attività lavorativa si volga presso i locali aziendali;una presenza costante sul lavoro, specie se ad orario fisso e caratterizzata da un vero e proprio
obbligo di presenza (e dunque con necessità di avvertire e di giustificarsi in caso di assenza);il concordare il periodo feriale;l'utilizzo, per lo svolgimento dell'attività lavorativa, di strumenti di proprietà del datore di lavoro;il ricevere costantemente ordini e disposizioni;la mancanza, in capo al lavoratore, di una propria attività imprenditoriale e della relativa struttura, sia pur minima. Nessuno degli elementi sopra indicati è, di per sé, determinante ma, laddove sia riscontrabile la contemporanea presenza di più indici tra quelli esemplificativamente indicati, ciò potrà costituire una prova della natura subordinata del rapporto. Rimane dunque sempre opportuno valutare con attenzione il singolo caso specifico, analizzando le caratteristiche peculiari del rapporto. Valutazione che potrà sempre svolgersi con l’ausilio di Nidil Cgil, in grado di dare un primo parere e, qualora necessario, avviare una eventuale vertenza legale. Avv. Nicola Gaudenzi
La Nidl Cgil si trova in via Mantova 25 Cremona • tel 0372 448608 e-mail: nidilcremona@cgil.lombardia.it
www.aclicremona.it
Corsi di italiano per badanti, concluso il primo ciclo formativo
Promosso dal circolo Acli Colf si è concluso da poco il corso formativo di italiano pratico rivolto a una decina di donne straniere, prevalentemente rumene, impegnate nei lavori di cura alla persona. L’attestato di frequenza è stato consegnato dal nuovo presidente provinciale Acli, Bruno Tagliati insieme all’insegnante Mariangela Scaglia, la coordinatrice del corso, e l’operatrice Elena Rubio. L’ufficio Acli Colf, collocato in sede provinciale Acli di Cremona, è aperto il lunedì (ore 14.3017.30) e il giovedì (ore 8.30-11.30) e risponde la n. 0372 800413; offre un servizio rivolto a tutte le persone, con prevalenza di quelle immigrate, ed è organizzato per soddisfare la fase sia di prima accoglienza/ascolto/indirizzo sia dell’orientamento lavorativo/consulenza/gestione di rapporti di lavoro. In un anno sono circa 500 le colf e badanti, che si rivolgono allo sportello acli, di cui un centinaio le italiane.
www.welfarecremona.it - Gian Carlo Storti - storti@welfareitalia.it L’APPRENDISTATO NELLA RIFORMA MERCATO DEL LAVORO FORNERO 2012 L’articolo 5 (“Apprendistato”) costituisce la traduzione normativa della comune volontà di individuare nell’apprendistato il canale privilegiato di accesso dei giovani al mondo del lavoro. Il disegno di riforma rispetta sostanzialmente l’impianto del Testo Unico dell’apprendistato). Le Regioni e parti sociali dovranno promuovere l’implementazione entro il termine attualmente fissato del 25 aprile 2012. Fra gli interventi di maggiore rilievo, si segnalano: la previsione di una durata minima del contratto di apprendistato, fissata in almeno sei mesi, fatta salva la possibilità di durate inferiori per attività stagionali e le eccezioni previste nel d.lgs. 167 del 2011; l’introduzione di un meccanismo in base al quale l’assunzione di nuovi apprendisti è collegata alla percentuale di stabilizzazioni effettuate nell’ultimo triennio (50%) con l’esclusione dal computo della citata percentuale dei rapporti cessati durante il periodo di prova, per dimissioni o per licenziamento per giusta causa. Per il primo triennio di applicazione della riforma, il rapporto in questione è fissato nella misura del 30%; l’innalzamento del rapporto tra apprendisti e lavoratori qualificati dall’attuale 1/1 a 3/2. Il contratto di apprendistato è un contratto di lavoro a causa mista in quanto prevede, a fronte della prestazione lavorativa fornita dal giovane lavoratore, una duplice prestazione corrispettiva dovuta dal datore di lavoro e consistente nell'erogazione della retribuzione e nell'obbligo di impartire all'apprendista un'adeguata formazione. Il contratto di apprendistato si suddivide in tre distinte tipologie: per l’espletamento del diritto-dovere di istruzione formazione; apprendistato professionalizzante; specializzante.
Una delle maggiori cause di aggressioni è un’errata comunicazione tra cane e uomo. I cani per comunicare fra loro usano un complesso sistema di linguaggio corporeo, che differisce notevolmente da quello umano. Poiché l’uomo tende a proiettare sul cane il proprio modello comunicativo è inevitabile lanciare segnali sbagliati. Nella nostra società è considerato ‘corretto’ approcciare gli altri frontalmente, per stabilire e mantenere un contatto visivo durante le iterazioni. Diversamente, nel mondo canino questo tipo di approccio è un evidente segnale di ‘minaccia’. Due cani, infatti, quando si incontrano in modo pacifico lo fanno lateralmente, senza guardarsi direttamente negli occhi. Da ricordare quindi: se incon-
Incontri ravvicinati
triamo un cane con cui non siamo in confidenza non guardiamolo dritto negli occhi, non pieghiamoci sopra di lui e soprattutto evitiamo di abbracciarlo! Ciò infatti potrebbe scatenare reazioni difensive, che inducono il cane a fuggire o attaccare. Un buon metodo per approcciare un cane è avvicinarsi lateralmente e presentare il dorso della mano, aspettando che sia il cane a iniziare il contatto. E’ anche utile tenere le palpebre leggermente abbassate e guardare altrove, piegando leggermente la testa di lato. Infine, se durante il nostro approccio il cane mostra di essere già sulla difensiva, proviamo a sbadigliare lentamente, questo è infatti uno dei classici "segnali calmanti". Elisa Giudici (eli.giudici@yahoo.it)
La Vostra copia GRATUITA de Spazio comune Acli La Cafetera Caffe Del Corso Bar Supermoka Bar Aurora Bar Cittanova Bar Garibaldi Osteria Garibaldi Caffe’ Dimeglio Dall'Ara Sara Ospedale Portineria Unione Consumatori Caffe’ Porta Romana Banca Del Monte INPS Comune Di Cremona Rio Bar Bar Fiume Dimeglio Banca Di Roma Parrucchiere Bertoletti Bar Stradivari Il Planetario Viaggi Banca Popolare Bar Oasi Distributore Esso Dimeglio Bar Da Walter Distributore Agip Caserma Col Di Lana Bar Stella Sapore Di Mare Da Pietro Panetteria Galbignani Italmark Teatro Monteverdi Bar Lancia Bar San Giorgio Fotoline Re Mida Pane, dolci e caffè
Piazza Stradivari Cremona Via S. Antonio del Fuoco 9/A Cremona C.So V. Emanuele 14 Cremona C.So V. Emanuele 84 Cremona Corso Campi 39 Cremona C.so Garibaldi 228 Cremona Corso Garibaldi 114 Cremona Corso Garibaldi 219 Cremona Corso Garibaldi 38 Cremona Corso Garibaldi 85 Cremona Via S. Barbara 19 Cremona Ospedale Cremona Piazza San Michele 2 Cremona Piazza IV Novembre 17 Cremona Piazza Cadorna 1 Cremona Piazza Cadorna 17 Cremona Piazza Del Comune Cremona Piazza Della Pace 2 Cremona Piazza Fiume 6 Cremona Piazza Marconi 15/A Cremona Piazza Roma 20 Cremona Piazza Roma 29 Cremona Piazza Roma 7/B Cremona Piazza Stradivari 17 Cremona Viale Po 83 Cremona Via Bergamo 221 Cremona Via Bergamo 91 Cremona Via Boschetto 93 Cremona Via Brescia 128 Cremona Via Brescia 219 Cremona Via Brescia 189 Cremona Via Brescia 27 Cremona Via Cappuccini 8 Cremona Via Castelleone 29/A Cremona Via Castelleone Cremona Via Dante 102 Cremona Via Dante 149 Cremona Via Dante 185 Cremona Via Dante 2 Cremona Via Dante 31 Cremona Via Dante 87 Cremona Via Del Giordano 133 Cremona
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Mercoledì 25 Aprile 2012
Via Del Giordano 65 Cremona Piazza Risorgimento 30 Cremona Via F. Filzi 40/E Cremona Via F. Filzi Cremona Via Ghinaglia 94 Cremona Via Ghinaglia 104 Cremona Via Ghinaglia 49 Cremona Via Ghisleri 46 Cremona Via Ghisleri 53/A Cremona Via Giuseppina 11/B Cremona Via Giuseppina 11/B Cremona Via Giuseppina 27 Cremona Via Grado 20 Cremona Via Grado 40 Cremona Via Lazzari Cremona Via Litta 50 Cremona Corso Matteotti 20 Cremona Piazza Della Liberta’ 4 Cremona Piazza Della Libertà Cremona Via Mantova 25 Cremona Via Mantova 39 Cremona Via Mantova 133 Cremona Via Mantova 141/B Cremona Via Mantova 101 Cremona Via Mantova 141/B Cremona Via Mantova 81 Cremona Via Manzoni 2 Cremona Via Massarotti 15 Cremona Via Massarotti 19/A Cremona Via Mazzini 7 Cremona Via Mincio 2 Cremona Via Mincio 34 Cremona Via Nino Bixio 20 Cremona Via Nino Bixio 8 Cremona Via Buoso da Dovara 6 Cremona Via Eridano 15 Cremona Via Platina 34 Cremona Via Rosario 49 Cremona Via Ruffini 6 Cremona Via San Zeno 53 Cremona Via Solferino 9 Cremona Via XI Febbraio 64 Cremona
ALIMENTI SURGELATI O CONGELATI?
Esistono importanti differenze tra un prodotto surgelato e un prodotto congelato. I due termini non sono sinonimi ed è bene conoscerne il significato onde effettuare scelte consapevoli al momento dell'acquisto e, successivamente, per una corretta conservazione del prodotto. Il prodotto "surgelato" viene portato a bassissime temperature in tempi estremamente brevi riuscendo così a gelare i liquidi all’interno delle singole cellule. Durante lo scongelamento, pertanto, i liquidi tornano tali senza causare traumi e rotture all’interno dell’alimento, facendo si che si ripristinino le condizioni tipiche del prodotto fresco, cioè come era prima di averlo sottoposto al trattamento col freddo, mantenendo le caratteristiche organolettiche e nutrizionali pressochè inalterate rispetto al prodotto originale. La temperatura degli alimenti surgelati deve essere mantenuta ad un valore pari o inferiore a -18°C; è questa la reale garanzia per il consumatore riguardo alla qualità dei prodotti surgelati. Il processo di surgelazione, richiedendo tecniche specifiche e temperature molto più basse di quelle raggiunte dai refrigeratori domestici, è praticato solo a livello industriale, ed è regolato dal Decreto Legislativo 27 gennaio 1992, n. 110 – Attuazione della direttiva 89/108/Cee in materia di alimenti surgelati destinati all’alimentazione umana. Diversamente, per il prodotto “congelato” si utilizzano temperature più alte, pochi gradi sotto lo zero, in tal modo il freddo penetra lentamente negli alimenti creando cristalli di ghiaccio di grandi dimensioni che possono rompere il tessuto cellulare del prodotto. Durante lo scongelamento, quindi, la rottura di tali cristalli causerà danni alle strutture interne con conseguente fuoriuscita dei liquidi cellulari. Occorre dunque prestare attenzione al momento dell'acquisto di tali prodotti alle indicazioni presenti sulla confezione per una corretta conservazione nonché controllare se sono riscontrabili segni di un cattivo stato di conservazione quale, per esempio, la “brina” sulla superficie del prodotto che denota il mancato rispetto della “catena del freddo”. Luca Curatti e Nicola Timpanaro
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CASALMAGGIORE
casalmaggiore@ilpiccologiornale.it
I Carabinieri riconsegnano il bottino
I Carabinieri di Casalmaggiore sono riusciti, a distanza di qualche settimana, ad individuare nella sua completezza e a restituire ai proprietari la merce rubata e che era stata trovata in parte nell’abitazione di due giovani rumene a Viadana.
NE PARLA ZANI
Nuovi ritrovamenti arricchiscono il “Museo del Bijoux” CASALMAGGIORE – “Se qualcuno ha tempo e pazienza di spulciarlo, ci può costruire sopra una tesi di laurea”. Scherza, ma non troppo, Paolo Zani, presidente dell’Associazione Amici del Museo del Bijoux, nel presentare l’ultimo prezioso ri-
trovamento, che si colloca nel filone di rilancio dell’attività del museo stesso, unico in Italia nel suo genere. Al di là di suggestioni accademiche, infatti, negli ultimi giorni è tornato alla luce un prezioso reperto, completissimo e molto dettagliato, che può aiutare a ricostruire una parte ulteriore della storia dell’ex Fabbricone del placcato oro, che sorgeva dove oggi si trova la Fir di Casalmaggiore. Si tratta, infatti, di un registro di carico-scarico oro (nella foto sopra) che raccoglie tutte le operazioni di compra-vendita della materia prima messe nero su bianco (è il caso di dirlo) dalle ex Fabbrica Galluzzi e Società Federale Orefici, poi riunite nella Società Anonima Fabbriche Riunite Placcato Oro, motivo di vanto per la cittadina casalese. Le operazioni attestate, con tanto di appunti, marche da bollo, firme e controfirme, vanno dal 1936 al 1969. A stupire sono diversi dettagli, come specifica lo stesso Paolo Zani: “Intanto direi che colpisce molto la splendida grafia e la precisione di questi appunti, ordinati come nemmeno i libri contabili di oggigiorno. Ciò premesso, si scoprono particolari ulteriormente significativi: l’oro non era puro, tanto che ogni operazione indica il dettaglio “oro al mille”, un modo per indicare che non si trattava di una composizione al 100%, ma questo, quando parliamo di placcato oro, dobbiamo darlo per scontato. In più, veni-
vano comprati o venduti in genere 100 grammi di oro e veniva indicata la motivazione. Quasi sempre si trattava di produzioni su larga scala, a volte anche di quantitativi maggiori, ma emergono pure operazioni minori: scopriamo così che si realizzavano medagliette commemorative verso generali o valorosi cittadini caduti in guerra - era il Comune stesso a commissionarle - e che in rari casi si trattava di realizzarne 2-3 copie soltanto, esulando dunque dalla classica produzione in serie, in genere più economica”. Non è l’unica scoperta nell’ambito del bijoux: dalla collezione di Dino Aroldi, infatti, il museo ha acquistato stampi e controstampi dell’epoca (nella foto sotto), alcuni particolarmente preziosi. Si pensi, infatti, che tra questi è presente la raffigurazione della Lanterna di Genova o anche ritratti in miniatura realizzati nientemeno che dall’incisore Paride Bini, artista casalese
molto noto, nonché partigiano (un dettaglio da rimarcare nel giorno della Liberazione), autore anche del portello del tabernacolo in argento sbalzato della chiesa di Santa Chiara. “Le iniziali PB non lasciano adito a dubbi” spiega Paolo Zani, che può sorridere anche per l’aggiunta, alla preziosa collezione, di una foto di gruppo delle maestranze delle Fabbriche Riunite, che aggiornerà quella ormai famosa (una sorta di “Quarto Stato” in salsa casalese) in bella mostra proprio al Museo del Bijoux. Un luogo vivo, che cerca, soprattutto dai privati, ulteriori arricchimenti. Giovanni Gardani
Alcuni oggetti dei furti provenivano da supermercati di Casalmaggiore, e taniche di benzina da benzinai pure del territorio casalasco. Tutta la merce è stata nei giorni scorsi restituita ai legittimi proprietari.
Vittima una donna ghanese di 44 anni. Trovata ieri, era morta da due giorni
Il monossido di carbonio uccide a Casalmaggiore
Una nuova tragedia dovuta alla mortale azione del monossido di carbonio si è verificata ieri a Casalmaggiore. La vittima è una donna ghanese, Precious Ansah, nata nel 1968. In verità si sospetta che da almeno un paio di giorni fosse chiusa in casa ormai priva di vita, ma vivendo sola nessun vicino sospettava di nulla. La 44enne Precious abitava in via Repubblica 73 (nella foto), come detto viveva sola ma aveva una sorella a Parma, la quale ha lanciato l’allarme non riuscendo a rintracciarla. Quest’ultima infatti aveva provato a telefonarle a Casalmaggiore, ma senza ottenere risposta, e ad insospettirla di più il fatto che Precious lunedì non si era recata sul posto di lavoro, all’Ikea di Parma. Alla fine, erano circa le ore 9,30 di ieri
mattina, la donna si è decisa a chiamare i carabinieri di Casalmaggiore. Una pattuglia del nucleo radiomobile si è quindi recata presso la casa di via Repubblica al cui interno sembrava non esserci nessuno. E’ stato così necessario forzare una finestra ed entrare, e subito i militari hanno trovato la donna riversa a terra in camera da letto. Qui c’era un piccolo braciere ormai spento, che probabilmente la donna aveva acceso per difendersi dal freddo del fine settimana. Sul posto è poi giunta un’ambulanza del 118 ed il medico ha constatato che il decesso era avvenuto all’incirca due giorni prima per cause probabilmente riconducibili ad un’intossicazione da monossido di carbonio. Tutto d’altra parte era in perfetto ordine nella casa, i soldi non
mancavano e non c’erano segni di violenza. Probabilmente Precious era caduta dal letto ed era riuscita a trascinarsi per qualche metro nella stanza, ma senza purtroppo arrivare alla finestra che avrebbe rappresentato la sua salvezza. Vanni Raineri
Pomì, Melone di Casteldidone e Agriturismo Il Campagnino a basso impatto ambientale
Aziende casalasche “Per il clima” L di Simone Arrighi
o sapevate che un chilo di passata di pomodoro Pomì produce nel suo ciclo di vita 650 grammi di CO2? Che l'Azienda Agricola Perini di Casteldidone coltivando e commercializzando un melone Igp da 1 chilo produce solo 206 grammi di anidride carbonica? E che il menù vegetariano per una persona consumato presso l'agriturismo il Campagnino di Pessina Cremonese unisce prodotti le cui emissioni, dal campo dell'azienda agricola allo stomaco del commensale, raggiungono circa un chilo di CO2, 7 in meno rispetto a quelli generati dalle portate di un menu di carne? Lo certifica l'etichetta 'Per il Clima', ideata da Legambiente (che alle emissioni di anidride carbonica è sempre attentissima) e che, in primis, fregia i pro-
dotti a marchio Pomì dall'ottobre dell'anno scorso. Il Consorzio Casalasco del Pomodoro fu il primo in Italia nel settore 'food' a stampare sulle confezioni di ben nove suoi prodotti un sigillo di qualità che permette al consumatore di conoscere l'impatto ambientale della passata che acquista (e mangia). Il progetto di Legambiente, reso possibile dalle ricerche dell'Istituto Ambiente Italia, è approdato pochi giorni fa, in onore del suo primo compleanno, ad un primo dettagliato bilancio e quindi alle cifre elencate nell'incipit, fra le quali spiccano le contenute emissioni di CO2 del prodotto principe dell'Azienda Agricola Perini di Casteldidone. Pomodoro prima, anzi da subito, meloni Igp poi: in sintesi, due tra i frutti più tipici del terreno casalasco vantano oggi la possibilità di esporre un marchio che certifica quanto, dal seme alla decomposizione, il bene ortofrutti-
Qui trovate la vostra copia GRATUITA de Wine & Coffee Sound Bar Giulia GR2 di Rivieri Gianfranco Fermata KM Polo Romani Sportime Bar Barracuda Portici del Municipio Bar Italia Farmacia Comunale Bar Tavola Calda
via Petofi 8 Casalmaggiore angolo Conad Casalmaggiore via Guerrazzi 4 Casalmaggiore via Trento 20 Casalmaggiore via del Lino 17 Casalmaggiore via Martelli 2 Casalmaggiore piazza Garibaldi Casalmaggiore piazza Garibaldi Casalmaggiore piazza Garibaldi Casalmaggiore Centro Commerciale Padano Casalmaggiore
prodotti”. Dalla coltivazione ai concimi, dagli antiparassitari alla copertura delle serre, fino alla raccolta e alla distribuzione: tutto è rientrato nella ricerca. Parimenti, anche se su scala più ampia, è stato fatto dal Consorzio Casalasco del Pomodoro: le passate Pomì, oltre ad essere state le prime a presentare l'etichetta 'Per il Clima' lo scorso 20 ottobre al Cibus Tec di Parma, sono state protagoniste anche al Pirellone, dove a relazionare è stata chiamata Giovanna Poletti, dell'ufficio qualità e ambiente. Non solo: dal cremonese proviene anche l'Azienda Agricola “Il Campagnino”, agriturismo in località Villa Rocca, di Pessina Cremonese, che ha messo sotto la lente d'ingrandimento di Legambiente il proprio menu a chilometraggio azzerato. In totale, tre delle sei aziende lombarde che hanno aderito al progetto pilota sono targate Cr.
colo abbia inciso sull'ambiente. Il calcolo considera infatti le emissioni di gas climalteranti generate dal ciclo di vita di prodotti e servizi di filiere lombarde. E sono stati proprio i portavoce di Consorzio Casalasco del Pomodoro e Azienda Agricola Perini a relazionare a Milano, nella Sala Gonfalone del Pirellone, come siano proceduti i lavori di analisi degli ultimi mesi. “Sono particolarmente soddisfatto perché il melone s'è rivelato un frutto che, nel percorso di crescita e commercializzazione, ha un impatto ambientale ridotto, di circa 200gr di CO2 emessa per ogni chilo”: spiega Massimo Perini, che con l'omonima ventennale azienda di Casteldidone ha aderito alla proposta, fattagli mesi fa da Legambiente, di monitorare il ciclo produttivo dei suoi meloni. “Il programma è finanziato da Regione Lombardia e ci ha permesso di avere un'ulteriore certificazione dei nostri
il
PICCOLO
Rist. Pizz. Piccolo Paradiso via Molossi 47 Vicobellignano Cartoleria via Dante Alighieri 9/B Vicobellignano Bar La Nuova Luna via Roma 7 Torricella del Pizzo Portici del Comune piazza Italia Scandolara Ravara Portici via Mazzini 3 Castelponzone Caffè Roma via Giuseppina 97 Solarolo Rainerio Edic. Cartoleria Camozzi via Matteotti 113 San Giovanni in Croce Bar Time Out via della libertà 46/b Martignana di Po Fermata KM piazza Comaschi Gussola Bottega del Gelato via Cavallotti Piadena
Casalmaggiore
Mercoledì 25 Aprile 2012
Fossacaprara, si alza il velo sugli affreschi restaurati FOSSACAPRARA - Lo avevamo anticipato settimana scorsa, ora è arrivata l'ufficialità: oggi pomeriggio (ore 16), a Fossacaprara, con l'inaugurazione dei restauri della parrocchiale, Monsignor Achille Bonazzi spiegherà perchè il ciclo degli affreschi della chiesa di San Lorenzo Martire (il più antico della diocesi di Cremona) ha una datazione di un secolo antecedente rispetto a quella riconosciutagli prima del risanamento. «Il restauro - spiega mons.
Bonazzi - ha permesso una migliore lettura della scena dell'Annunciazione del lato Sud e una più plausibile datazione di questo ciclo, che si estendeva anche al corpo centrale della Chiesa, databile non più alla seconda metà del XII secolo, bensì alla prima del secolo XI, considerata l'analogia strutturale, estetica e materica con quello presente nei sottotetti della Collegiata dei Ss. Pietro ed Orso di Aosta». All'inaugurazione interverranno il presidente dell'As-
sociazione OltreFossa Sarzi Braga, don Baronio, il sindaco Silla, l'assessore provinciale alla Cultura Capelletti, il presidente della Fondazione comunitaria della provincia di Cremona Rebecchi, la dottoressa Zanardi (laureata con una tesi su Fossacaprara) e mons. Bonazzi. Gli interventi saranno intervallati da brani classici suonati da esecutori di Fossacaprara. Al termine, la comunità di Fossacaprara offrirà un rinfresco.
Gussola tra crisi e grande fratello
Nel piano triennale delle opere solo i serramenti dell'asilo. In arrivo 14 telecamere in piazza e al parco
S
di Vanni Raineri
intomi della crisi. Da un lato la risposta all’esigenza di sicurezza da parte dei cittadini, dall’altra la mancanza di fondi che impedisce all’amministrazione di mettere mano ad opere pubbliche, mettendo in discussione i servizi sociali così come sono stati intesi sino ad oggi. Accade un po’ dappertutto, in particolare a Gussola. Qui la giunta comunale ha da poco approvato come consuetudine il piano triennale delle opere pubbliche, e sorprende (e amareggia) vedere che l’unico intervento previsto consiste nella “sostituzione dei serramenti esterni in legno per adeguamento alle norme di sicurezza e rifacimento manto di copertura con inserimento di isolante nella scuola primaria A. Mina”. Negli anni scorsi il piano triennale sfoggiava i propositi degli amministratori, spesso ben oltre le capacità di spesa. Da una parata di speranze alla dura realtà: nei prossimi tre anni il comune potrà solo sostituire i serramenti dell’asilo. Un’operazione affrontata all’inizio di quest’anno, il cui costo è di 153mila euro, da affrontare per la metà attraverso entrate avente destinazione vincolata per legge, per l’altra metà attraverso l’accensione di un mutuo.
Sopra il sindaco di Gussola Marino Chiesa, a sinistra il Municipio di piazza Comaschi
“Purtroppo – afferma il sindaco di Gussola Marino Chiesa – con le possibilità che abbiamo oggi, dati i tagli che riguardano i servizi sociali, non possiamo pensare ad investimenti. Le idee le abbiamo, mancano i soldi per realizzarle. Anche con l’Imu siamo rimasti spiazzati, ma vogliamo che la cittadinanza sia informata; per questo abbiamo già fissato una serata che si terrà il 16 maggio cui invitiamo tutta la popolazione. Il comune sarà presente con il suo personale per illustrare le novità relative all’Imu. Ci attendono difficili scelte, è chiaro che la nostra
attenzione è riservata soprattutto sull’ambito sociale, che assorbe ingenti spese”. Sembra che sorprese non troppo gradite attendano dunque i gussolesi proprietari di immobili. E passiamo invece all’esigenza di sicurezza. Nell’ultima riunione della giunta di venerdì scorso, 20 aprile, si è indetta una gara per l’affidamento dei lavori di fornitura e posa di impianto di videosorveglianza in piazza Comaschi e presso il contiguo parco comunale. In pratica verranno posate sette telecamere in piazza, ed altrettante nel parco, con l’aggiunta in questo caso
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di quattro pali in acciaio. Già nei prossimi giorni l’operazione dovrebbe essere conclusa. L’importo previsto di spesa è di 21.680 euro, e fa parte degli interventi nell’ambito del “Distretto Diffuso delle terre Casalasche”, dunque, come precisa il primo cittadino, “solo parte dell’intervento è a carico del Comune”. Nei giorni scorsi si sono verificati episodi di vandalismo nel parco stesso e in palestra. Chiaro che la posa delle telecamere era già stata preventivata da tempo, ma si spera che possa fare da deterrente a nuovi atti vandalici.
VISTA SULL’EUROPA
Giovani e mercato del lavoro: incontro al Liceo Classico Il progetto “Cultura del territorio”, ideato dal professor Franco Bolsi otto stagioni fa, dopo il “Viaggio nell’Isola dei libri e della musica” di Santa Lucia 2011 alla Biblioteca Mortara, con la dottoressa Sandra Furini e il dottor Vittorio Rizzi, e il II corso di Scrittura Giornalistica, con il dottor Giovanni Gardani, ha proposto agli studenti della III Liceo Classico (con una delegazione della III Linguistico) un incontro con il dottor Matteo Vezzosi, laureato in Scienze Politiche al prestigioso “Cesare Alfieri” dell’Università di Firenze. L’incontro verteva attorno al tema “Giovani e mercato del lavoro europeo”. Superfluo sottolineare la valenza didattica di un confronto rivolto a studenti under 18, dedicato agli scenari della crisi, letti dal punto di vista di un giovane e brillante neo-laureato, molto vicino anagraficamente e culturalmente (oltre che ex studente del Romani) alla platea. Una riflessione sul presente, sul grado di percezione della crisi e soprattutto sul “futuro invadente” che attende i liceali casalaschi oltre il giardino del “Romani”. Tra i temi principali trattati le politiche monetarie degli istituti di credito europei, il concetto di cartolarizzazione dei portafogli azionari, la strategia europea per l’occupazione (Seo) e il concetto di flessicurezza (flexicurity), principale strumento di contrasto alla recessione occupazionale adottato dalle istituzioni comunitarie.
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Taccuino
Mercoledì 25 Aprile 2012
NUMERI UTILI Cremona
COMUNE DI CREMONA www.comune.cremona.it Centralino: 0372-4071 Urp: 0372-407291 AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE www.provincia.cremona.it Centralino: 0372-4061 Urp: 0372-406233 -
Via Perugino Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 31 Luglio 2012
PREFETTURA Centralino: 0372-4881 CARABINIERI Pronto intervento: 112 Centralino: 0372-5581 COMANDO FORESTALE DELLO STATO Centralino: 0372-410307 GUARDIA DI FINANZA Pronto intervento: 117 Centralino: 0372-21576 Nucleo di polizia tributaria: 0372-28968
Via Gerre Borghi Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 31 Maggio 2012
Via San Rocco, via Bosco Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 1 Giugno 2012
Via Vittori Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 30 Aprile 2012
Via Lungastretta Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 30 Aprile 2012
POLIZIA MUNICIPALE Pronto intervento: 0372-454516 Centrale operativa: 0372-407427 POLIZIA STRADALE Comando provinciale Centralino: 0372-499511 QUESTURA Pronto intervento: 113 Centralino: 0372-4881 VIGILI DEL FUOCO Pronto intervento: 115 Centralino: 0372-4157511 PROCURA Centralino: 0372-548233
• Via Vittori (tratto da via Arenili a via Burchielli): cantiere per la sostituzione della condotta del gas metano; (fine lavori: 30 aprile);
• Via Lungastretta: cantiere per la sostituzione della condotta dell'acqua potabile, rifacimento degli allacci del gas metano e acqua potabile, predisposizione di condotte per linee elettriche; (fine lavori: 11 maggio).
• Via S.Rocco, Via Bosco: cantiere per la realizzazione della pista ciclabile di collegamento al comune di Gerre de' Caprioli; (fine lavori: 1 giugno).
• Via Gerre Borghi: cantiere per la realizzazione della posa della nuova condotta dell'acqua potabile; (fine lavori: 31 maggio).
NUMERI UTILI
METEO WEEK-END
OSPEDALE DI CREMONA www.ospedale.cremona.it Centralino: 0372-4051 Centro unificato di prenotazione: 800 638 638 Emergenza sanitaria: 118
• Piazza Dossena, Via Romanino, Via Trentacoste, Via Perugino, Via Giancristoforo, Via Galeotti, Viale Cambonino: cantiere per la ristrutturazione della rete di distribuzione energia elettrica e illuminazione pubblica; (durata lavori: diversi mesi anche se coinvolgerà di volta in volta tratti limitati di vie diverse, indicativamente fine prevista 31 luglio). La via attualmente interessata è via Perugino.
AZIENDA SANITARIA LOCALE DI CREMONA www.aslcremona.it Centralino: 0372-4971 Urp: 0372-497215
Previsioni meteo a cura di Dominique Citrigno per SPAZIOMETEO.com e Meteowebcam.it
Redazione di Crema Piazza Premoli, 7 - 26100 Crema Tel. 0373 83.041 Fax 0373 83.041
Casalmaggiore
GIORNALE DI CREMONA
COMUNE DI CASALMAGGIORE www.comune.casalmaggiore.cr.it Centralino: 0375 42668
E supplemento: IL PICCOLO GIORNALE DEL CREMASCO direttore responsabile: Sergio Cuti ilpiccolocremona@fastpiu.it direttore editoriale: Daniele Tamburini
AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE Centralino: 0375-42233
Società editrice: Promedia Società Cooperativa Via del Sale, 19 - Cremona
CENTRO PER L’IMPIEGO Centralino: 0375-42213
Amministrazione e diffusione Via S. Bernardo 37/A - 26100 Cremona Tel. 0372 43.54.74 • Fax 0372 59.78.60
CARABINIERI Pronto intervento: 112 Centralino: 0375-284500
Direzione, redazione e prestampa Via S. Bernardo 37/A - 26100 Cremona Tel. 0372 45.49.31 - 45.13.14 Fax 0372 59.78.60
POLIZIA MUNICIPALE Centralino: 0375-40540
OSPEDALE Centralino: 0375-2811 Centro unico di prenotazioni: 800 638 638 Emergenza sanitaria: 118 MUSEO DIOTTI www.museodiotti.it Centralino: 0375-200416 MUSEO DEL BIJOU Centralino: 0375-284423 TEATRO COMUNALE www.teatrocasalmaggiore.it Centralino: 0375-284434 DISTRETTO SOCIO-SANITARIO Direzione: 0375-284020 Distretto Veterinario: 0375-284029
Stampa: SEL - Società Editrice Lombarda 26100 Cremona Autorizz. del Tribunale di Cremona n° 357 del 16/05/2000
Pubblicazione associata all’Uspi (Unione Stampa Periodica Italiana) Progetto Grafico: Gianluca Galli Numero chiuso in tipografia: Martedi 24 Aprile alle ore 21
FARMACIE DI TURNO Dal 20 al 27 Aprile 2012 Distretto di Cremona
POLIZIA STRADALE Centralino: 0375-42288 GIUDICE DI PACE Centralino: 0375-42273
Pubblicità Tel. 0372 43.54.74 Fax 0372 59.78.60 www.immaginapubblicita.it
Distretto di Casalmaggiore
CREMONA GUARNERI S.N.C. CORSO GARIBALDI, 191 26100 Cremona Tel. 0372 21335
ANNICCO MACULOTTI ENRICO VIA MARCONI, 24 26021 Annicco Tel. 0374 79407
MALAGNINO GAMBA CARLO VIA S. AMBROGIO, 20 26030 Malagnino Tel. 0372 58348
Orari di apertura Mattino: 08:00 - 12:30 Pomeriggio: 15:00 - 19:30
Orari di apertura Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:30 - 19:30
Orari di apertura Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:30 - 19:30
Giorno di chiusura settimanale NO CHIUSURA
Giorno di chiusura settimanale SABATO POMERIGGIO
Giorno di chiusura settimanale Lunedì mattina
CREMONA - FARMACIA 11 A.F.M. DI CREMONA S.P.A. VIA GIUSEPPINA, 27 26100 Cremona Tel. 0372 434784
SESTO ED UNITI PORTESANI ANNA VIALE MATTEOTTI, 12 26028 Sesto ed Uniti Tel. 0372 76013
ROBECCO D'OGLIO PALERMO EMILIA VIA SGUAZZI, 18 26010 Robecco d'Oglio Tel. 0372 921122
Orari di apertura Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:30 - 19:30
Orari di apertura Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:00 - 19:00
Orari di apertura Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:30 - 19:30
Giorno di chiusura settimanale LUNEDÌ
Giorno di chiusura settimanale GIOVEDÌ
Giorno di chiusura settimanale SABATO POMERIGGIO
CASALMAGGIORE A.F.M. S.R.L. VIA SILVIO PELLICO, 36 26041 Casalmaggiore Tel. 0375 59114
GUSSOLA GUIDA S.A.S. VIA ROMA, 32 26040 Gussola Tel. 0375 64033
Orari di apertura Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:30 - 19:30
Orari di apertura Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:30 - 19:30
Giorno di chiusura settimanale
Giorno di chiusura settimanale
SABATO
SABATO POMERIGGIO
Le farmacie di turno e gli orari dei distretti di Cremona e Casalmaggiore sono consultabili sul sito internet: www.aslcremona.it
Cultura&Spettacoli Art Extension in esposizione a Pizzighettone
Fino a domenica 29 aprile, presso il Centro culturale comunale di Pizzighettone (via Garibaldi 18), rimane aperta al pubblico la mostra intitolata “Art Extension”, inaugurata lo scorso 21 aprile con la presenza del critico d’ar-
te Marco Ferrari. L’al-lestimento è costituito dai disegni, dalle grafiche, dalle sculture, dai bassorilievi e da altre opere di Mario Barbieri, Ottorino Buttarelli e Walter Valca-renghi. Orario: 25 e domenica 29 aprile alle ore 10-12 e 15-19.
Il liutista Diego Cantalupo
CONCERTI PER FAGOTTO E ALTRI STRUMENTI
“La magia di Antonio Vivaldi” venerdì al Festival Monteverdi C di Federica Ermete
ome di consueto, anche quest’anno, prende il via il Festival di Cremona Claudio Monteverdi. La musicaspettacolo in epoca barocca è una sorta di “fil-rouge” che accompagna una parte considerevole degli appuntamenti inseriti nel cartellone 2012 della rassegna giunta quest’anno alla XXIX edizione. Il programma prevede anche alcuni appuntamenti, di rilevante interesse, con la musica strumentale. Il primo spettacolo, previsto per venerdì 27 aprile alle ore 21 sul palcoscenico del Teatro Ponchielli, ne costituisce proprio un’inconsueta inaugurazione. La serata è intitolata “La magia di Anto-
nio Vivaldi – Concerti per fagotto e altri strumenti”. Gran parte dei concerti di Vivaldi sono scritti per violino e archi, spesso accompagnati da titoli che ne rivelano il clima espressivo (Il Capriccioso, I demoni, Il Piacere, La Notte…). Tuttavia brani solistici sono dedicati anche ad altri strumenti, come il liuto, il violoncello e, in particolare, il fagotto. Resta un mistero il motivo per cui il compositore abbia tanto prediletto questo strumento, dedicandogli ben 39 concerti, scritti tutti nell’età più matura, ineguagliabili per varietà ritmica, audacia formale ed attenzione al dettaglio. Nella categoria dei cosiddetti doppi concerti spiccano quelli che associano, al fagotto, il violino o il violoncello. Protagonisti della serata d’esordio sono gli straor-
dinari solisti dell’orchestra L’Aura Soave ai quali, per l’occasione, si associa il fagottista Sergio Azzolini. Questo sodalizio non è cosa nuova, ha già infatti prodotto anche fortunate incisioni discografiche. Grande suono, magistrale tecnica e debordante personalità, Sergio Azzolini, vincitore di prestigiosi concorsi, collabora regolarmente con i Sonatori della Gioiosa Marca, La Stravaganza Köln e con l’Ensemble Baroque di Limoges. Ha insegnato il fagotto all’Ateneo di Musica di Stoccarda e, dal 1998, è professore di fagotto e musica da camera a Basilea. Al concerto è inoltre prevista la partecipazione anche di altri importanti solisti: il violinista Nicholas Robinson, il violoncellista Francesco Galligioni e il liutista Diego Cantalupi.
Primo appuntamento giovedì alle 19.30 con l’Ermanno Principe Trio
Musica jazz a Palazzo Trecchi
Ha preso il via “Il cortile del Jazz - Cocktail, Wine bar, Ristorante a ritmo Jazz & Blues”, la prima rassegna che, fino a fine maggio, propone appuntamenti di intrattenimento nel suggestivo cortile di Palazzo Trecchi. Giovedì 26 aprile, alle ore 19.30, ha luogo il concerto “Ermanno Principe Trio”. Protagonista è Ermanno Principe (nella foto), batterista fra i più noti della scena jazzistica italiana, polistrumentista, paroliere e cantante di grande talento. Ad accompagnarlo, due celebri figure del jazz italiano: Carmelo Tartamella alla chitarra ed Enzo Frassi al contrabbasso. La formazione propone musica jazz a 360 gradi, con standard, brani originali ed altri cantati da Ermanno per ricordare artisti come Frank Sinatra, Cole Porter... Info: 366-5430633.
Per tutta la giornata del 25 aprile
“Evento Fantasy” impazza a Soncino
Oggi, dalle ore 10 alle 20, nella splendida cornice della grandiosa Rocca di Soncino, si tiene il quinto grande “Evento Fantasy” dedicato al Medioevo fantastico. Oltre ad assistere ai molti spettacoli in programma, tutti i bambini hanno la possibilità di partecipare attivamente alla manifestazione. Truccati e vestiti con abiti a tema, i piccoli vengono, letteralmente, catapultati in un meraviglioso viaggio fuori dal tempo, tra mezz’uomini, elfi, maghi, orchi e molti altri personaggi fantastici. L’evento è tuttavia concepito in modo tale da coinvolgere anche gli adulti; tutti gli spettacoli e le ambientazioni sono stati, infatti, pensati in modo che anche i più grandi si trovino a proprio agio. La parte dedicata ai banchi espositivi e al mercato viene strutturata e suddivisa
in diverse aree distinte, dedicate al Fantasy e al Medioevo Fantastico. Sono in programma battaglie a cavallo tra “Bene e Male”, botteghe, decine di personaggi in costume, laboratori didattici, musicanti, danze, giochi da hobbit, tavoli da gioco. Per meglio calarsi nell’atmosfera medioevale, per l’intera giornata tutte le operazioni di compravendita si effettuano utilizzando esclusivamente la “Moneta Elfica”. Presso l’area di ingresso del Castello, è infine allestita una piccola area mostra, composta da pezzi provenienti direttamente dal film “The Lord of the Rings”, oltre ad abiti, armi e armature, ambientazioni, ricostruzioni e diorami. Ingresso: 10 euro (i bambini fino a 5 anni non pagano). In caso di maltempo la manifestazione si svolge regolarmente.
Protagonista del concerto di giovedì sera alle 21 è Silvia Dalla Noce
“Aprile dolce sentire” al Filo
Giovedì 26 aprile alle ore 21, il Teatro Filodrammatici propone lo spettacolo “Aprile dolce sentire”, concerto che vede protagonisti Silvia Dalla Noce, accompagnata da Roberto Soggetti (pianoforte), Valerio Abeni (batteria) e Mischa Bianchessi (contrabbasso). L’istintiva musicalità, la capacità di improvvisazione e il senso del ritmo, unitamente al caldo timbro vocale, fanno di Silvia Dalla Noce (nella foto) un’interprete sensibile e raffinata, completamente a suo
agio con particolari e sofisticate atmosfere, siano esse di natura prettamente jazzistica che latina. Personalizzando ed adattando le interpretazioni dei brani scelti, in collaborazione con i suoi musicisti, Silvia riesce anche ad uscire dalla sfera classica, mantenendone sempre un adattamento particolare. Il gruppo che solitamente l’accompagna è una formazione compatta ed affiatata, che sostiene la cantante in modo discreto e puntuale.
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Afterhour
Mercoledì 25 Aprile 2012
Per segnalarci eventi o concerti scriveteci o inviateci un link all’indirizzo appuntamenti@ilpiccologiornale.it
BOLOGNA
Iotatola, il rock “diventa viola”
Rullante, timpano, tamburo e piatti da un parte; chitarra, grancassa e pianoforte dall’altra: una serata a tutto rock aspetta il pubblico del Salotto Muzika di Bologna sabato sera con le Iotatola, band tutta al femminile che da Palermo ha conquistato il pubblico di tutta Italia. Nel maggio del 2011 esce Divento viola, primo lavoro della band (che odia essere definita soltanto come “un duo”) prodotto dall’etichetta indipendente romana Mafi. E’ un insieme di accordi e note, di motivetti dolci e accordi graffianti, di ritmi netti e giocattoli sbattuti sulle pelli della batteria: un incrocio tra Frank Zappa e i White Stripes con un pizzico di Donatella Rettore e parentesi tipiche degli Elio e le Storie Tese. I testi, audaci e ironici, raccontano di agrodolci nei dettagli e in amore, distratte e simpatiche ma talvolta anche spietate.
MILANO
Acoustics Night al Magnolia
Sabato a partire dalle 18.30 avrà inizio al circolo Magnolia di Milano la Milano acoustics night, per scoprire la città e chi la abita con una chitarra in mano. Un po’ meglio di Toto Cutugno e sempre in bilico tra il signor Padrone e gli anni dell’università, ecco qualcuno che tutto sommato suona ed è felice. I gruppi si esibiranno in versione unplugged per tre brani ciascuno e verrà presentato in anteprima Milano Acoustics meet Bud Spencer Blues Explosions ( potrebbe essere dietro casa tua).
TREZZO D'ADDA
Sud Sound System al Live
Venerdì al Live Club di Trezzo d'Adda la serata sarà all'insegna dello ska e del reggae, con il concerto dei Sud Sound System. I ritmi giamaicani si fondon con il dialetto salernitano, per una musica che ha il sapore del mondo. A giugno la band presenterà nei negozi di dischi il Besto of, contenente i principali successi che hanno costellato la loro più che ventennale carriera, con l'aggiunta di una versione inedita di uno dei brani più popolari, “Le radici ca tieni”.
Il duo palermitano presenterà il nuovo album venerdì sera al Covo di Bologna
Serata folk n’roll con Il Pan del Diavolo
I
di Martina Pugno
riff di chitarra a ritmo serrato dei Pan del Diavolo stanno per fare tappa al Covo di Bologna: il duo venerdì sera presenterà sul palco dello storico locale i brani tratti dal più recente album, “Piombo, polvere e carbone”, pubblicato lo scorso 3 aprile. Ancora tanta psichedelia e rythm n' blues in questo lavoro di conferma per la band siciliana, che già con il precedente “Sono all'osso” (2010), edito anch'esso per l'etichetta La Tempesta, si è guadagnata l'attenzione e il plauso della critica nazionale. L'album si compone di dodici brani in bilico tra folk, punk e cantautorato, registrato presso le Officine Meccaniche di Milano. Formatisi nel 2006, i Pan del Diavolo hanno già alle spalle oltre duecento concerti e un'intensa attività live, dimensione che permette al duo di esprimersi al meglio e trasmettere tutta l'energia che trasuda dai loro brani di matrice folk rock. Non per niente Alessandro Alosi (voce, chitarra, grancassa) e Gianluca Bartolo (chitarra a 12 corde) si sono guadagnati la fiducia della casa discografica fondata da Enrico Molteni, bassista dei Tre allegri ragazzi morti. Nel 2007 Il Pan del Diavolo é stato incluso nel progetto RocketPa Sound Connection, compilation con la quale si poneva all’attenzione nazionale il talento dei musicisti siciliani. La prima vera e propria pub-
Piombo, polvere e carbone sulle corde della chitarra
«Piombo, Polvere e Carbone è stato sì un album complesso e impegnativo da realizzare, ma non difficile da concepire... In pratica, volevamo incidere un’opera che fosse sincera, autentica e possedesse pure un suono sorprendente! Da una parte, dunque, c'erano le canzoni, le grida, l’istinto, ecc. E dall’altra tutta la cura e la precisione che servono per registrare e arrangiare un CD del genere. Insomma, se dovessi comparare i due album, Piombo, polvere e carbone e Sono all'osso mi verrebbe da descriverteli come due mondi completamente differenti...». Con queste parole Alessandro Alosi descrive alla stampa gli intenti e le intenzioni alla base dell'album recentemente pubblicato, creato sotto il peso ideale della responsabilità di un album di debutto che ha consacrato il duo come una delle band più interessanti del panorama italiano contemporaneo. La band presenterà i nuovi brani dal vivo presso il Covo Club di Bologna venerdì sera. blicazione discografica dei Pan del Diavolo, però, risale al 2008, con l'Ep eponimo al quale ha fatto seguito l'anno successivo il singolo “I fiori”. Per la realizzazione di “Piombo, polvere e carbone” i Pan del Diavolo si sono avvalsi di prestigiose collaborazioni: dopo un inteso periodo di lavoro svolto presso il White Rabbit Hole Studio di Volterra insieme al chitarrista Anto-
nio Gramentieri e al batterista Diego Sapignoli, il duo si è recato al The Basement di Palermo per apportare gli ultimi ritocchi alle undici canzoni destinate ad essere incluse nel secondo full-length, già entrato nella classifica Fimi degli album più venduti in Italia. I missaggi sono stati affidati a JD Foster, assistito da Andrea Scardovi. Giovanni Versari ha invece curato il
Primo maggio neverland festival al Bloom Un sabato interamente dedicato alla musica quello che si prospetta al Bloom di Mezzago, con il Primo maggio neverending festival in partenza dalle 15 di pomeriggio e con ospiti fino all'alba del giorno dopo. Due palchi per oltre dodici ore di musica dal vivo, con eventi collaterali e reading che vi terranno compagnia fino a sera. Sugli stage, alcuni dei più interessanti artisti del cantautorato italiano, dalla rivelazione Maria Antonietta fino alla guest star della serata, Bugo. L'eclettico musicista novarese presenterà sul palco i brani del suo più recente album, “Rimedi contro la miopia”, edito nel giugno del 2011. Ancora una volta, protagonista delle sue canzoni sono storie di quotidiana alienazione metropolitana, cantate con uno stile stralunato e addizionate di ironia quanto basta a non lasciare che la visione della vita diventi troppo nera. Sul palco del Bloom anche Edda, un nome non di certo nuovo del rock italiano: il leader dei Ritmo Tribale torna a 46 anni con l'album "Semper Biot” per conquistare i palchi italiani, dopo sei anni di silenzio. Con Iosonouncane ci si tufferà in un vortice di
mastering presso La Maestà. Colpisce, dell'album, una svolta elettrica che contribuisce a donare maggiore varietà cromatica. Una maturazione stilistica che però non tradisce le radici della band, per una formula che non può che confermare il successo di una formazione che sul palco come su disco proprio non si risparmia.
FILLMORE CLUB
Dal Mississippi al Medioevo
influenze e sperimentazioni per poi fare ritorno al più genuino cantautorato, con le note di Ettore Giuradie nelle quali risuonano De Andrè e De Gregori, ma anche il più recente Vincio Capossela. Piazzato di traverso all’ottica musicale corrente, Ultimo Attuale Corpo Sonoro è un progetto di approccio alternativo tra musica sperimentale e verso italiano, che animerà il palco per una serata che
mostrerà tutti i più diversi volti del cantautorato italiano targato anni Duemila. Il dj set che accompagnerà il pubblico fino all'alba sarà invece curato dai Ministri. Il biglietto d'ingresso per l'evento è di 10 euro, mentre l'ingresso sarà gratuito per i lavoratori licenziati o cassaintegrati che scaricheranno al Ghost Work Card sul sito www.bloomnet.org.
Attraversa universi musicali variegati il week end in arrivo al Fillmore Clun di Cortemaggiore, con il concerto del blues Eric Sardinas previsto per venerdì sera e l'arrivo dei Folkstone, sul palco la serata successiva. Ad un anno di distanza dalla sua ultima tournée italiana, Sardinas torna nel nostro Paese con un nuovo disco da far ascoltare: si tratta di “Sticks & Stones”, uscito nell’agosto dell’anno scorso. Chiusi in studio di registrazione per dare vita al loro primo album interamente acustico, i Folkstone vi riporteranno in epoche antiche con cornamuse e arpe celtiche, abbondantemente condite con riff di puro rock.
I controlli prima di un viaggio
Garantire la sicurezza dell'automobile ed evitare gli imprevisti
Q
uale modo migliore per trascorrere il ponte del primo maggio, e le giornate di bel tempo finalmente in arrivo, se non con qualche viaggio o gita fuori porta? Per affronare gli spostamenti, in particolare se lunghi, l'auto deve naturalmente essere in ottime condizioni. Meglio dunque far controllare il veicolo da personale esperto per poter partire in totale sicurezza. Per quanto riguarda gli pneumatici, è importante controllare il livello di usura del battistrada e la pressione, affinchè garantiscono la migliore adesione sulla strada anche in caso di maltempo. Tra i controlli fondamentali anche quelli legati ai freni: meglio far controllare lo stato di usura delle pastiglie e l'olio dei freni. Il liquido di raffreddamento deve essere sostituito ogni tre o quattro anni. Seppure apparantemente di importanza secondaria, è bene controllare anche i tergicristalli:
una visibilità ridotta a causa di tergicristalli usurati può diventare, in caso di maltempo, una fonte ulteriore di pericolo. Attenzione anche alla batteria, che solitamente cede senza dare segnali di preavviso. Dipende in parte dalla
centralina elettronica che gestisce quasi tutte le funzioni della vettura: se la tensione erogata dalla batteria non è perfetta, la centralina non parte. Meglio chiedere un controllo della tensione all’elettrauto, prima di partire.
Uno dei controlli più importanti, che però non sempre viene ricordato, è quello delle luci e delle frecce, per la totale sicurezza anche negli spostamenti nelle ore serali. A questo punto, tocca all'olio. Una volta lo si cambiava ogni 10-15mila km, mentre oggi si può arrivare anche a 50 mila. Esistono lubrificanti minerali, più economici, o sintetici e semi sintetici che sono di qualità e durata superiori, ma se ne trovano anche di specifici. E' bene sapere che se non si usa l'olio giusto, indicato sul libretto di manutenzione, si può danneggiare il motore: nel dubbio, meglio far eseguire i controlli dal proprio meccanico di fiducia. Dopo 60.000 km anche gli ammortizzatori vanno controllati, in particolare se il veicolo viene utilizzato spesso a pieno carico, poiché ciò influisce a lungo termine sulla loro usura. Adeguati controlli sulla vettura prima del viaggio garantiranno un soggiorno piacevole e privo di imprevisti.
Auto aziendale, stretta sugli incentivi per aziende e imprenditori Nuova stangata in arrivo per gli imprenditori, con i nuovi tagli alle deduzioni sulle auto aziendali. L'operazione sarà finalizzata alla copertura degli oneri della riforma del mercato del lavoro. Il testo del provvedimento indica in 20,3 miliardi di euro il costo della riforma tra il 2013 e il 2021. Quasi 9 miliardi di euro nel periodo arriveranno dalla stretta sulle deduzioni delle spese per le auto aziendali e dei liberi professionisti e quasi 3 miliardi dalle locazioni. La prima misura riguarda il taglio della deduzione prevista sulle auto aziendali, che scende dal 40% al 27,5% anche nel caso dell'auto usata nell'esercizio di arti e professioni in forma individuale. Per i veicoli dati dall'azienda in uso promiscuo ai dipendenti per la maggior parte del periodo di imposta la deduzione diminuisce dal 90% al 70%. La seconda misura si riferisce alla deduzione riconosciuta sulla
tassa al servizio sanitario nazionale, pari al 10,5%, che si applica sulle assicurazioni Rc auto. La deduzione scatterà solo per gli importi che eccedono i 40 euro (quindi per assicurazioni a partire da 380 euro). La stretta vale già sui pagamenti del 2012.Dal 2013 verranno ridotte le deduzioni sulle spese relative ai mezzi di trasporto non utilizzati esclusivamente come beni strumentali da imprese e professionisti. Il provvedimento è parte di una più ampia riforma che interessa ulteriori tasse su affitti e su biglietti aerei. In totale, la riforma costa 20,371 miliardi di euro dal 2011 al 2021. Circa 15 miliardi complessivi arriveranno da maggiori entrate – ovvero da misure fiscali come il taglio alle deduzioni sulle auto aziendali o sulla cedolare secca per gli immobili in affitto – e risparmi di spesa per enti previdenziali e Monopoli di Stato.
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25 aprile
Mercoledì 25 Aprile 2012
«La Resistenza: un’esperienza di massa, non di élites»
Intervista al professor Paolo Pezzino: «La nostra Costituzione è nata dall’antifascismo e dalla Resistenza»
L
di Daniele Tamburini
a Resistenza non deve essere ricordata in modo agiografico: fu un fatto grandioso e complesso, glorioso, doloroso, colmo di eroismi e anche di errori. E' indubbio che la nostra storia repubblicana affondi lì le sue radici. Ma questi 70 anni di storia (e certa cronaca dei nostri giorni) compongono molte domande: quelle radici sono ancora presenti? Cosa resta di quella stagione, cosa è stato "tradito"? Ne abbiamo parlato con il professor Paolo Pezzino, docente ordinario di Storia Contemporanea presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Pisa. Il professor Paolo Pezzino, docente di Storia Contemporanea
Professor Pezzino, Calamandrei definì la Resistenza un "monumento". Questo monumento, oggi, ha ancora fondamenta solide? L'antifascismo è indubbiamente uno dei valori fondanti la nostra convivenza civile, perché i diritti di cittadinanza in questo paese sono stati l'esito di una lotta combattuta contro un regime totalitario. E la memoria che ogni 25 aprile celebriamo è quella della sconfitta dall'esercito della Germania nazista ad opera di quelli alleati, coadiuvati dai partigiani e dal Corpo italiano di liberazione, è quella di una guerra civile vittoriosa contro il fascismo, di cui va rivendicata con forza, come italiani, contro
«Occorre recuperare il senso della politica come “servizio”, e non come “privilegio”» ogni tentativo di sminuirne il valore, la legittimità nazionale e l'orgoglio di averla combattuta e vinta. E' indubbio, tuttavia, che fra i cittadini, nell'opinione pubblica, fra i giovani quel monumento sia ormai poco conosciuto, ricoperto dalla polvere del tempo ed anche, va detto, da una visione agiografica, retorica, antistorica della resistenza. E i giovani, quando fiutano la retorica, giustamente si allontanano. Dalla Resistenza, dalla lotta contro il regime e l'ideologia fascista e nazista e contro l'occupazione tedesca, nasce l'Italia repubblicana, con la sua Costituzione democratica. Ora, la nostra Carta fondamentale ha subito, negli ultimi anni, pressioni, modifiche, quando non veri e propri attacchi. Perché? Dal punto di vista istituzionale, è indubbio che la nostra Costituzione sia nata dall'antifascismo e dalla Resistenza. La stessa unità delle forze politiche che la elaborarono e la approvarono anche quando, si noti, a livello politico ormai quell'unità non esisteva più, richiama l'unità che si realizzò nei Comitati di Liberazione Nazionale. Tuttavia l'architettura istituzionale delineata dalla nostra costituzione è indubbiamente datata: reduci dall'esperienza fascista, i padri costituzionali vollero un regime nel quale fosse evidente la preminenza del parlamento (e quindi dei partiti politici che vi erano rappresentati, su base proporzionale fino alle riforme elettorali più recenti) sull'esecutivo, e nella quale i Presidente della repubblica avesse un ruolo più che altro simbolico. Oggi pare evidente che alcune di queste scelte sono incompatibili con la necessità di sveltire e rafforzare il processo decisionale. Così il bicameralismo puro, i rapporti fra esecutivo e Camere, lo stesso ruolo del Presidente della repubblica, molto più dinamico e interventista nell'interpretazione che ne dà, ad esempio, il Presidente in carica, vengono rimessi in discussione. Personalmente non ci vedo niente di male, purché i processi di
Sandro Pertini a Milano il 25 aprile 1945
revisione costituzionale avvengano in maniera equilibrata ed avendo di mira il funzionamento complessivo del sistema, non interessi di parte o la volontà di ridimensionare i propri avversari politici. La Resistenza fu veramente un fatto di popolo? Bisogna intendersi. Non tutti gli Italiani erano antifascisti e sostennero con entusiasmo e attivamente la Resistenza: c'erano non pochi fascisti convinti, e molti indifferenti. E tuttavia, il periodo dall'8 settembre 1943 al 25 aprile 1945 è stato uno di quelli nei quali i cittadini, volenti o nolenti, si sono trovati a compiere scelte "politiche", dalle quali dipendeva non solo la loro sorte personale, ma anche, in ultima analisi, quella della patria. E i comportamenti che oggi colleghiamo al termine di resistenza hanno coinvolto ampi strati popolari. Se proviamo a declinare al plurale la parola “resistenza”, per comprendervi tutta la varietà di comportamenti e vissuti che il popolo italiano mise in atto nei mesi dall’armistizio dell’8 settembre 1943 alla liberazione, vedremo che, accanto alla lotta in armi di decine di migliaia di partigiani e, in minor misura, partigiane per opporsi all’occupazione tedesca e alla continuazione di una guerra che aveva perso, se mai l’aveva avuto, qualsia-
si carattere patriotico e si rivelava per quello che veramente era, il frutto avvelenato della dittatura fascista. Vi furono i gesti e i comportamenti di coloro che si opposero comunque all’occupazione tedesca e al fascismo, a partire dalle donne, in prima fila nell’accogliere, proteggere e accudire gli uomini, sempre più ricercati e braccati in quei mesi, a partire dai soldati sbandati dopo l’8 settembre, spogliatisi della divisa e rivestiti dalle donne italiane: atteggiamenti, questi, che le storiche hanno definito "maternage" di massa, riduzione del danno, manutenzione della vita, invitandoci a non declinare solo al maschile la “resistenza”. Ricorderemo anche i sacerdoti, rimasti accanto ai loro fedeli in una situazione di disgregazione delle strutture istituzionali, i quali seppero opporsi con coraggio, e spesso con la semplice arma dell’abito talare, alla politica del terrore che investì le loro comunità. Ricorderemo i contadini, che nutrirono militari alleati, sbandati o fuggiti dai campi di prigionia, e partigiani, dividendo con loro un pane sempre più scarso anche per le loro famiglie, e mai denunciandoli a tedeschi e fascisti repubblicani. In questo quadro di atteggiamenti di consapevole disobbedienza, spesso in nome di un antifascismo esistenziale e prepolitico, ma comunque sempre pericoloso per chi lo
praticava, troveranno collocazione le centinai di migliaia di soldati italiani internati, dopo l’8 settembre, nei campi tedeschi, senza che venisse loro riconosciuta la qualifica di prigionieri di guerra, che in maggioranza si rifiutarono di barattare la propria libertà con l’adesione al regime di Salò. Se sommiamo tutti questi comportamenti, vedremo che le "resistenze" di italiane e italiano furono effettivamente un'esperienza di massa, e non di poche élites politiche. Una domanda sui partiti. Ebbero un ruolo fondamentale nella lotta antifascista e nella nascita dell'Italia libera. Ora, sono sentiti spesso come corpi estranei e spesso delegittimati da scandali e malversazioni. Che è successo? La "Repubblica dei partiti", come lo storico cattolico Scoppola ha chiamato la repubblica italiana, è andata in crisi, a partire dagli anni Ottanta, perché i partiti hanno perso la capacità di programmare il futuro d'Italia. La crescita del debito pubblico, conseguenza di politiche assistenziali, clientelari, il consociativismo, che ha unito l'intero arco politico nella richiesta di benefici per i ceti sociali rappresentati, senza che si definissi un quadro di compatibilità finanziarie, l'occupazione dello Stato e della pubblica amministrazione, infine la crisi delle ideologie, che ha colpito soprattutto comunisti e democristiani, ha ridotto progressivamente il ruolo dei partiti politici. La società inoltre è cambiata, e i partiti non sono stati in grado di intercettare le richieste dei nuovi ceti sociali, mentre i tradizionali (contadini, operai, impiegati pubblici) o declinavano o riducevano comunque il loro peso. E tuttavia la mediazione politica non può che essere assicurata da soggetti politici quali i partiti, sia pure in modalità diverse rispetto al passato. I partiti hanno bisogno di una robusta cura dimagrante, devono ridurre pretese di egemonia e occupazioni di ogni spazio disponibile, lasciare spazi autonomi all'amministrazione e agli amministratori della cosa pubblica, una volta elaborate le scelte politiche di fondo. E recuperare il senso della politica come "servizio", e non come "privilegio".
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25 Aprile
Mercoledì 25 Aprile 2012
Kiro Fogliazza racconta la “sua” Resistenza: «Dobbiamo recuperare la voglia di migliorare le cose»
U
di Martina Pugno
n po' provato nel fisico ma con lo sguardo vivace come sempre e il sorriso pronto, Enrico “Kiro” Fogliazza mi accoglie nell'elegante e luminoso salotto della casa della figlia, con cui vive. «Non ho mai pensato a farmi una casa mia», ammette nel corso della conversazione: «Sono abituato a pensare prima agli altri. C'è sempre qualcuno prima da aiutare che ha bisogno di te. In quegli anni prima dell'io c'era il gruppo, poi c'era il distaccamento, poi c'era la brigata. E solo dopo venivi tu». Il distaccamento e la brigata a cui fa riferimento sono quelli della Resistenza, che Kiro ha vissuto in prima persona in quanto comandante della 17° Brigata Garibaldi e che da anni racconta con trasporto e dovizia di particolari, perché le nuove generazioni non dimentichino. Alla vigilia del 25 aprile, lasciamo che sia uno dei pochi (o forse l'unico) dei protagonisti rimasti a raccontare le lotte che hanno segnato quei difficili anni. Kiro, ai tempi comandante del suo distaccamento, lo fa ripercorrendo ogni passo compiuto dalla pianura cremonese e attraverso valli e monti piemontesi. Non una data, non un nome né un luogo è stato dimenticato, nonostante i molti anni trascorsi. Con il comandante, quindi, ripercorriamo gli anni delle lotte partigiane, partendo da una cosa non semplice: dare, oggi, una definizione della Resistenza per coloro che l'hanno conosciuta solo attraverso le pagine dei libri di storia. «La Resistenza è stata un fatto straordinario e imprevedibile. E' nata dalle difficoltà, è stata il frutto di venti anni di fascismo e di cinque guerre combattute nel mondo, delle privazioni, dell'assenza di viveri, del
«Quei valori oggi sono stati annegati» Il monumento ai partigiani di Col di Lys
controllo spietato. A livello culturale, in Italia non c'era il principio della ribellione. E' stato difficile organizzarsi, si aveva paura, il fascismo picchiava forte! Quando io sono partito, non sapevo dove sarei andato: mi era stato detto solo di prendere il treno, andare a Milano e poi a Torino: lì avrei dovuto seguire un giovane con una copia del giornale “La Stampa” arrotolato e piegato in una tasca. Solo quando sono arrivato là ho scoperto che eravamo in tan-
ti di Cremona, tutti delle leve comprese tra il '20 e il '26. Non sapevamo dove andavamo e con chi; non sapevamo nemmeno che dalla città partivano altri, ognuno era convinto di essere solo. Io ho lasciato mia moglie e mia figlia a casa, la decisione è stata difficilissima. Però sono partito; l'alternativa erano i tedeschi». L'esercito descritto da Kiro è quello visto attraverso gli occhi di un ragazzo di campagna poco più che ventenne, così come la maggior parte delle
persone che vanno a comporre le Brigate partigiane. E' un vero e proprio fiume di memorie quello che Kiro ricostruisce, come se di tempo non ne fosse passato affatto, e se un po' stupisce la precisione e l'abbondanza di particolari con cui ogni vicenda viene ricordata, a colpire in modo particolare è la vividezza delle emozioni che si legano a quel periodo di lotte e solidarietà, coraggio e paure. Se da una parte, infatti, la forza dei combattenti partigiani viene descritta da Kiro con queste parole: «Ho paura che in tutta la mia vita non riuscirò mai a trasmettere che cosa è stata davvero la Resistenza, in termini di amicizia, solidarietà, fratellanza e unità", dall'altra i momenti di solitudine hanno avuto altrettanta forza e sferzato l'animo di quei «ragazzi che sono dovuti diventare uomini subito, per forza». «La notte prima dei rastrellamenti del 2 luglio del '44 c'era stato un temporale terribile, con freddo, pioggia, il vento che sradicava gli alberi. Quanti pianti, quella notte! Il mattino dopo però il cielo era terso, l'aria era pulita e tutti erano di nuovo di buonumore. Ero in paese con altri a raccogliere del cibo, quando arriva una staffetta ad avvisarci che bisognava scappare subito, perché i tedeschi stavano arrivando a rastrellare insieme ai soldati italiani: “Di ebrei e partigiani non se ne deve salvare nessuno", erano state le dichiarazioni di Farinacci.
Enrico "Kiro" Fogliazza
Ci siamo divisi in due gruppi; uno senza saperlo è praticamente andato incontro ai fascisti, che hanno commesso quello è che passato alla storia come l'eccidio del Col del Lys, uno dei più violenti. Noi invece ci siamo salvati, ma un ragazzo del nostro gruppo si è slogato una caviglia. Io mi sono caricato sulle spalle il cibo e le poche cose che trasportava mentre altri due lo hanno aiutato a proseguire: non si poteva abbandonare un compagno. Io, però, appesantito dal gruppo, sono rimasto indietro e mi sono ritrovato solo a passare la notte in una buca, senza sapere cosa fare né dove andare. E' stata la notte più dolorosa della mia vita». Un dolore ancora vivo, così come l'orrore provato alla vista dei corpi dei partigiani martoriati e uccisi sul Col del Lys, che an-
«Che amarezza vedere una classe politica che spreca e ruba»
cora oggi fa rabbrividire Kiro Fogliazza. «In alcune zone i partigiani, oggi, non possono tornare, perché la popolazione li caccerebbe con rabbia. I partigiani non avevano niente, e spesso non sapevano come sfamarsi, quindi molti di loro rubavano dalle fattorie e nei paesi. Noi abbiamo sempre cercato di costruire un rapporto di unità e solidarietà con la popolazione, con i contadini e i montanari di quelle zone. Le armi erano indispensabili, ma prima dovevamo avere l'amicizia, dovevamo avere alleati tra la gente. Sapevamo che se eravamo uniti potevamo vincere». Valori che, sottolinea Kiro, dovrebbero oggi essere recuperati, per questo è tanto importante ricordare: «Queste storie bisogna leggerle per non ripeterle. Ai giovani d'oggi, voglio dire che non pensino che sia stata una lotta bella e che sparare sia piacevole. Siamo in tempi difficili, ma di certo non si possono paragonare. Di quei giorni però bisogna recuperare i valori di fratellanza e solidarietà, l'impegno per migliorare le cose, perché, se migliorano per la società, migliorano per tutti, anche per noi stessi». Se guardare indietro provoca non solo orgoglio, ma anche dolore, l'oggi si accompagna a un velo di amarezza: «E' un dolore profondo sapere che abbiamo fatto tanto per cambiare l'Italia, per avere più solidarietà e comprensione, e vedere ora una classe politica che spreca e ruba. Sono porcherie che umiliano l'uomo onesto. Sono venuti meno nei loro impegni nei confronti di tutta la nazione e non è mica facile ora recuperare».
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25 Aprile
Mercoledì 25 Aprile 2012
L’antifascismo, la Resistenza, la Costituzione repubblicana: una grande storia, la nostra storia
P
di Agostino Francesco Poli
arlerò del "germe orrendamente profumato della Resistenza". È un verso di Pier Paolo Pasolini. Ho sempre in mente queste parole, perché poeti e poete, spesso, dicono, delle cose, aspetti luminosi e nascosti, come e più di sociologi, di storici e di filosofi. Hanno lo sguardo bambino, duro, puro ed inflessibile, e colgono l’anima degli avvenimenti. E’ duro, cogliere l’anima della Resistenza. Un germe, sicuramente: poiché germinò, tra gli altri, la nostra Costituzione, un “miracolo”. Così la definì Vittorio Emanuele Orlando, un costituente, nato pochi giorni dopo lo sbarco dei Mille a Marsala: un liberale, pur compromesso con il fascismo; un uomo che, assai anziano, lottò contro la “legge truffa” del 1953 .. per dire come le cose non sono ai semplici e che occorre leggere tanto e tanto studiare e riflettere, per poter sperare di capire. Un germe, perché germinò la partecipazione politica, il desiderio di allargare i propri orizzonti. Di entrare in contatto con i saperi e le esperienze europee e mondiali. Permise, al nostro Paese, di inserirsi nell’orizzonte-mondo. Il fascismo ci aveva consegnato ad una misura misera e asfittica, nonostante le molte teste importanti di cui disponeva. Ma non è sufficiente la testa, se non ci sono anche etica responsabile, giustizia e libertà, e aria, respiro, relazioni, contatti. Se c’è la paura, a dominare le coscienze. I resistenti si adunarono, per dignità, non per odio: lo scrisse Calamandrei. Umiliati, percossi, massacrati di botte, quando non uccisi, privati del lavoro, mandati al confino – che non era una villeggiatura, come qualcuno ha detto in modo infame – durante
“Il giglio di quell’amore” Dobbiamo riappropriarci di quella storia, del coraggio, delle idee
sterminati. I soldati che non vollero collaborare con i tedeschi, dopo l’8 settembre, deportati e morti, in moltissimi. Certo che fu, anche, guerra civile: come poteva non esserlo? Chi era comunque d’accordo, e chi tacque, e aveva un ruolo, fu responsabile. Perché era possibile opporsi, a tutti i livelli, e lo fecero tante donne e tanti uomini, al sud al centro e al nord. La libertà fu riconquistata dalla nostra "meglio gioventù" dell’intelligenza, dell’anima e del coraggio nell’aprile del 1945, dalle ragazze e dai ragazzi, dalle donne e dagli uomini "che volontari si adunarono/per dignità, non per odio/decisi a riscattare/la vergogna e il dolore del mondo". La vergogna e il dolore del nazifascismo, la vio-
il fascismo, nel ventennio. Si adunarono, per dignità e non per odio, dopo l’8 settembre, quando il fascismo, nel mezzo di una guerra terribile in cui si era colpevolmente e scientemente infilato, rivelò fino in fondo il suo volto di regime totalitario e irresponsabile, e la monarchia, la sua irrimediabile fine, con la fuga fellona del re e della corte a Brindisi. Un Paese massacrato, la fame, le bombe, le nostre belle città date al nemico, la miseria, i morti in Russia, in Africa, sui troppi fronti di una guerra sciagurata. Poter raccontare con le parole dei reduci, cosa fu la campagna di Russia, dove il fascismo mandò i nostri soldati con scarpe che si disfacevano dopo pochi chi-
lometri nella neve, con armi inadatte, con cappotti che non coprivano dal gelo terribile .. i nostri Mario, Giovanni, Aldo, a volte ragazzini di neppure venti anni, gettati in un macello impensabile, con i gerarchi che se ne stavano al caldo … queste furono responsabilità enormi. Imperdonabili. E dopo. I partigiani tallonati, snidati, catturati. Violenze inenarrabili, le torture che subirono, tali da non reggerne il racconto, le violenze, anche sessuali, sulle donne. Le rappresaglie, la deportazione degli ebrei, i fascisti di Salò che aiutavano a trovare ebrei e resistenti e a consegnarli alla loro orrenda sorte. Gli operai che scioperarono nelle loro fabbriche, per difenderle, deportati e
Pier Paolo Pasolini
Ondina Peteani
lenza, l’illibertà, l’abbrutimento delle coscienze, il servaggio, il timore di pensare da sé. Dobbiamo provare riconoscenza e amore verso quei ragazzi e quelle ragazze, quei ragazzi "con la spolverina/che usava in quegli anni, i calzoni/larghi, e sulla chioma partigiana la bustina/militare", che "scendono lungo i muraglioni/dove stanno i mercati,giù dai viottoli/che uniscono i primi orti ai costoni/ delle colline: scendono dai cimiteri [...] scendono giù, muti, nel primo sole,/e, pur così vicino alla morte, il loro è il passo lieto/di chi ha tanto cammino da fare nel mondo …". Sono, ancora, versi di Pasolini. Ma pensiamo, ripeto, anche a tutti e a tutte quelle che resistettero alla barbarie fin dall’inizio degli anni Venti, maltrattati, licenziati, picchiati, esiliati, esiliati in patria e fuori patria, perseguitati, con nel cuore l’amore per la libertà. I gesti eroici – i gesti silenti e umili di resistenza quotidiana.Pensiamo a Dante Di Nanni, pensiamo a Ondina Peteani, pensiamo a Duccio Galimberti. Amiamoli. Riappropriamoci della loro storia, del loro coraggio, delle loro idee, costruiamo un aprile di chi cerca giustizia e libertà. Amiamoli, come se fossero tra noi. Celebriamo degnamente il 25 aprile.
Per ricordare la Liberazione 25 aprile: tutte le iniziative e l’elenco degli studenti vincitori delle borse di studio
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icorre il 67esimo anniversario della Liberazione, e, per il 25 aprile, in città si svolgono cerimonie commemorative. Alle 9.30 appuntamento con la tradizionale Messa al Cimitero Civico di Cremona, con la deposizione di corone d’alloro e di fiori alla cappella dei Caduti civili, alla cappella dove si trovano le tombe dei fratelli Di Dio, alle lapidi che ricordano i martiri di Cefalonia, ai Caduti per la Resistenza e all’Altare dei militari. Successivamente, alle ore 11, da piazza San Luca partirà il corteo cittadino con tutte le autorità locali, accompagnato dal complesso bandistico “Città di Cremona”. Il corteo proseguirà lungo corso Garibaldi, corso Campi, via Cavour, piazza Roma, via Solferino, fino a raggiungere
Provincia di Cremona, e Oreste Perri, sindaco di Cremona. Infine verso le 12, sotto i portici di piazza del Comune, verranno deposte le corone d’alloro alle lapide dei
l’assegnazione delle borse di studio agli studenti. Questo il dettaglio: per la scuola secondaria di primo grado, la borsa di studio “Cav. Nino Giuseppe Zana" va a
La memoria di Carlo Manini al Filodrammatici
L'associazione culturale Visioni contemporanee, in occasione del 25 aprile, organizza una festa per celebrare la Liberazione. Appuntamento alle 16.30 presso il teatro Filodrammatici con musiche e letture. Il pomeriggio inizierà con una presentazione a cura di Roberto Vitali, seguita dall'esecuzione dell'Inno d'Italia. Seguiranno la lettura di un testo di don Primo Mazzolari, e il canto "Signore delle Cime". Momento clou della giornata sarà l'intervento di don Franco Regonaschi, cappellano alla Casa di Cura
piazza del Comune. Qui, alle 11.30, si terranno gli interventi di Martina Stanga, presidente della Consulta degli studenti, Tullio Montagna, presidente Anpi - Associazione Nazionale dei Partigiani d’Italia della Lombardia, Massimiliano Salini, presidente della
“Le Ancelle” dove attualmente è ricoverato Carlo Manini, uno delle tanti prigionieri italiani che ha vissuto nei capi di prigionia inglesi in India durante la Seconda Guerra Mondiale. Don Regonaschi ha raccolto alcuni episodi dell’esperienza vissuta tra il 1938 ed il 1946 in un piccolo quaderno di memorie, pubblicato da Fantigrafica con la collaborazione di Alfapagine, che verrà donato ai partecipanti. «A sesantasette anni da quel 25 aprile, con la dichiarata intenzione di festeggiare la Libertà e la pace di tutti, l’associazione Provinciale Cavalieri della Repubblica Italiana nella persona del Cav. Uff. Mario Vicini ha segnalato al Presidente della Repubblica le vicende di Carlo Manini avviando cosi l’iter per un’eventuale onorificenza» spiega Roberto Vitali. «Il programma dell’iniziativa prevede la partecipazione del Coro della Valle dell’Adda “Paolo Asti” diretto dal maestro Gianguido Capelli che intonerà canti ed inno nazionale. Le musiche saranno intervallate da letture a cura della professoressa Danila Compiani».
Caduti per la Libertà e a quella delle Medaglie d’Oro al Cvl (Corpo volontari della Libertà). A conclusione delle celebrazioni, alle 12.15, nella Sala dei Quadri del Palazzo comunale, avrà luogo il ricevimento dei familiari dei Caduti per la libertà, cui farà seguito
25 Aprile 1945...
Georgiana Paduret, Simona Merlini, Claudia Ianus, Sara Magri, Gaia Aurora Cattadori, Marian Ursu, Genis Brahja; la borsa di studio ex sindaco "Gino Rossini" a Hager Salah Chaouch; quella intitolata all'ex sindaco Ottorino Rizzi a Gloria Piva; la borsa di studio
“Martiri di Bagnara” verrà assegnata a Valentina Adorno e Amanda Garbino; la borsa di studio per il decennale della Resistenza toccherà invece a Sergiu Alexandru Fat. Per gli istituti musicali verrà assegnata la borsa "Vincenzo Maris" a Federica Gennari. Per il livello universitario, la borsa di studio "decennale della Resistenza" andrà a Silvia Barba; quella "prof Alfredo Galletti” a Giulia Fiammenghi; la borsa di studio "Giuseppina e Giuseppe Severino” a Letizia Moretti; quella intitolata a "Mina ed Emilio Zanoni" sarà invece data a Camilla Bruneri, Francesca Carini, Valentina Tromba, Francesca Berneri, Michela Gazzetto, Maria Lucia Molardi, Chiara Bosini, Ilaria Giani, Marta Cataldi, Francesca Albertoni, Giulia Maria Vecchione; quella intitolata a Sergio Maffezzoni andrà a Alice Frosi, Bernard Karaj, Roberta Merletti, Matteo Zambelli, Jacopo De Stefani, Anna Zanacchi, Daniela Piloni, Federico Strepparola, Valentina Spoldi, Riccardo Barone, Matteo Cappelli, Carlo Valerani, Carlo Maria Russo. La cerimonia si chiuderà con la consegna di un Tricolore storico al sindaco Oreste Perri. Un altro momento di celebrazione si terrà venerdì 27 aprile, con la commemorazione dei quattro vigili del fuoco che, il 27 aprile del 1945, vennero uccisi alle porte di Cremona da alcuni militari tedeschi in fuga. L'iniziativa è promossa dal Centro sociale per anziani di Bagnara, con il patrocinio del Comune di Cremona. Il programma della commemorazione prevede alle 9.30 la Messa nella Cappella di via Bagnara. Alle 10.30, ritrovo al Centro per anziani di Bagnara e quindi deposizione di una corona d'alloro alla lapide posta all'angolo tra via Bagnara e via Battaglione. La sera, alle 20.30, si terrà invece un concerto del gruppo "Cantosociale”.
COMUNE
CORTE DE FRATI
COMUNE
PIEVE D’OLMI
COMUNE
TORRICELLA DEL PIZZO
COMUNE
...25 Aprile 2012
MARTIGNANA DI PO
Se voi volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra Costituzione, andate nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati. Dovunque è morto un italiano per riscattare la libertà e la dignità, andate lì o giovani, col pensiero, perché li è nata la nostra Costituzione. (Piero Calamandrei, discorso agli studenti, Milano, 26 gennaio 1955)
UNIONE DI COMUNI LOMBARDA
COMUNE
ANNICCO
PALVARETA NOVA
SAN GIOVANNI IN CROCE SAN MARTINO DEL LAGO
SOLAROLO RAINERIO VOLTIDO
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Mercoledì 25 Aprile 2012
SPORT
Il Pizzighettone difende il terzo posto SERIE D
Il Pizzighettone ritrova i tre punti sul proprio terreno e consolida il terzo posto (che difende oggi a Olginate), battendo la Rudianese al termine di una gara ricca di emozioni. In vantaggio di due reti (in gol Chiurato e il solito Miftah), il Pizzighettone si è fatto raggiungere dai bresciani, a segno con rigore che ha molti è sembrato “generoso” e con un efficace contropiede. Nella ripresa, però, l’ine-
sauribile Miftah ha regalato la vittoria a rivieraschi. CLASSIFICA (35ª giornata) Castiglione 70; Pontisola 63; Pizzighettone 62; Olginatese 60; Mapello 56; Caronnese 52; AlzanoCene 51; Castellana 47; Gozzano 46; Voghera, Fidenza, Darfo 45; Seriate, Rudianese, Pro Piacenza 44; Carpenedolo 40; Colognese 38; Seregno (-2) 34; Fiorenzuola 29; Gallaratese 23.
La Casalese soffre del mal di primavera PROMOZIONE
(S.A.) Il ko di Langhirano, il terzo consecutivo, costringe la Casalese a recitare il mea culpa. Troppo brutti per essere veri i biancocelesti dell'ultimo mese, incappati in un'involuzione imprevedibile nel momento decisivo della stagione. La crisi primaverile sta costando alla Casalese il secondo posto in classifica, ceduto alla Sampolese che, in sole tre giornate, ha recuperato gli otto punti di
ritardo ed ora è davanti ai maggiorini. CLASSIFICA (29ª giornata) Libertaspes 63; Sampolese 58; Casalese 57; Langhiranese 52; Meletolese 49; Brescello 48; Lentigione 46; Castellana 44; Povigliese 37; Castelnovese 36; Medesanese, Falk 35; Montecchio 32; Arcetana 30; Fiore, Biancazzurra 29; Valtarese 28; Fontana Audax 26.
Al “Voltini” il derby della verità
Sfida delicata trasmessa in tv che può valere la stagione soprattutto per i grigiorossi, privi di Pestrin
PRIMA DIVISIONE Cremo obbligata a vincere per salvare i playoff e Pergo in campo per l’orgoglio
U
di Matteo Volpi
n derby dal forte sapore di ultima spiaggia. Oggi pomeriggio al “Voltini”, Pergocrema e Cremonese si ritroveranno faccia a faccia per cercare di salvare il salvabile di due stagioni ricche al contempo di illusioni e delusioni su entrambi i fronti. Da un lato ci saranno quelli che, con la squadra costruita in una settimana, hanno stupito un po’ tutti mantenendosi a lungo in zona playoff, dalla quale si ritrovano ora tagliati fuori a causa di una penalizzazione complessiva di cinque punti per l’assenza del pagamento degli ultimi cinque o sei emolumenti, che pare costringa certi giocatori persino ad implorare di non ricevere lo sfratto. Dall’altro arriveranno quelli che, partiti con una penalizzazione di sei punti per aver denunciato il male del calcioscommesse, hanno prima risalito la china ritagliandosi il ruolo di squadra schiacciasassi e poi mollato clamorosamente la cinta dei pantaloni, nella felice situazione di avere ogni agio promesso, quasi sbadigliando di fronte alla voglia di lottare per la serie B. Un riassunto volutamente provocatorio per vedere se almeno questo derby potrà far emergere motivazioni, che vadano oltre le opposte situazioni ambientali e riescano ad offrire agli spettatori (anche a quelli seduti davanti alla
CREMONESE-BARLETTA 2-2 CREMONESE (4-3-1-2): Bianchi; Sales (36’ st Rabito), Minelli, Cesar, Favalli; Fietta, Pestrin, Tacchinardi (25’ st Semenzato); Dettori; Le Noci, Possanizini (6’ Musetti). A disposizione: Malatesta, Rigione, Polenghi, Degeri. All.: Brevi. BARLETTA (4-3-3): Pane; Masiero, Mengoni, Migliaccio, Mazzarani; Guerri (18’ st Simoncelli), Romondini, Dicecco; Mazzeo, Infantino (26’ st Di Gennaro), Schetter (30’ Franchini). A disposizione: Sicignano, Pelagias, Deliguori, Petterini. All.: Di Costanzo. ARBITRO: Pasqua di Tivoli. RETI: 12’ Guerri, 21’ Le Noci, 3’ st Dettori, 36’ st Di Gennaro. NOTE: ammoniti Tacchinardi, Infantino, Pestrin, Sales, Cesar. Espulso Pestrin al 42’ st.
Un momento della sfida Cremonese-Barletta (foto L. Dassi)
tv…) una sfida vera, fatta di emozioni e gol. Sugli spalti i “cannibali” attendono i “pigiamati”, che dal canto loro non si faranno pregare ad invadere quel “Voltini”, dove la formazione di casa non vince da novembre. I grigiorossi, per contro, con soli due punti all’attivo nelle ultime tre gare, non hanno davvero più scu-
santi e dovranno cercare di vincere per poter sperare nell’ultima posizione utile per i playoff. A Crema, invece, nonostante una situazione ambientale quasi insostenibile, mister Brini continua a puntare sull’orgoglio di un gruppo capace di fermare sul pareggio il Lanciano e pronto a mettere sul campo tutta la rabbia accu-
CLASSIFICA Trapani 58 Spezia 53 Lanciano 51 Siracusa (-5) 49 Barletta (-1) 44 Cremonese (-6) 44 SudTirol 43 Frosinone 42 Carrarese 41 Portogruaro 41 Pergocrema (-5) 39 Triestina 35 FeralpiSalò 34 Andria 34 Latina 31 Prato 31 Piacenza (-9) 29 Bassano 27
mulata in questa ultime settimane, trascinati da un possibile importante uomoderby come Cazzamalli. Brevi, dal canto suo, dovrà rinunciare a Pestrin, squalificato al pari di Sales e potrebbe fare a meno anche di Possanzini, uscito malconcio domenica. Rientreranno invece a disposizione sia Filippini che Nizzetto.
32ª Giornata Andria-Siracusa Carrarese-FeralpiSalò Cremonese-Barletta Frosinone-Portogruaro Lanciano-Pergocrema Piacenza-Latina Prato-Bassano Spezia-SudTirol Trapani-Triestina
1-0 0-0 2-2 2-1 0-0 1-1 0-2 2-1 3-2
Prossimo Turno (25-4 h 15) Barletta-Spezia Bassano-Frosinone FeralpiSalò-Andria Latina-Trapani Pergocrema-Cremonese Portogruaro-Lanciano Siracusa-Prato SudTirol-Carrarese Triestina-Piacenza
PERGOCREMA (4-3-3) Cicioni; Celiak Cuomo Romito Tamburini; Lolaico Meni-cozzo Cazzamalli; Joelson Guidetti Pià. All.: Brini. CREMONESE (4-2-3-1) Alfonso; Polenghi, Cesar, Minelli, Favalli; Fietta, Tacchinardi; Filippini, Dettori, Le Noci; Musetti. All.: Brevi.
Cremona terza in Coppa Italia
Filippo Celardo, Andrea Ferri, Mattia Luccini e Mattia Visconti splendidi protagonisti a Caserta
di Massimo Malfatto
E’ terminata in semifinale la straordinaria avventura di Cremona impegnata nella finale della Coppa Italia Juniores a Caserta. In pochi avrebbero scommesso su questa formazione ed invece eccola fra le migliori quattro d’Italia. Non ci sono obiettivi impossibili per chi si prepara con continuità; il boccismo giovanile cremonese ha saputo aspettare ed ora sta cogliendo il frutto maturo della qualità, fantasia e consapevolezza. Una cavalcata entusiasmante dei “boys” grigiorossi sulle corsie campane iniziata con il match contro il comitato di Terni: terreno pesante e i nostri ragazzi in difficoltà, ma non Filippo Celardo che vince entrambi i set. Pareggia la terna dove con Mattia Visconti ed Andrea Ferri si mette in evidenza Marco Luc-
cini. Senza vincitori né vinti si concludono i successivi incontri di coppia ed individuale e grigiorossi qualificati. Nei quarti di finale Cremona affronta Como su campi completamente diversi, molto scorrevoli e con pendenze imprevedibili. Un “Pippo” incontenibile si sbarazza del lariano, la terna grigiorossa pareggia il suo incontro, mentre nella seconda fase un Visconti da applausi vince il primo set come la coppia Celardo-Ferri e si va avanti! In semifinale ci capita la formazione di casa e qui più che la superiorità tecnica è stata la stanchezza e l’impossibilità di effettuare cambi che ci costringe alla sconfitta. Celardo perde il suo incontro, la terna strappa un meritato pareggio in un ambiente difficile con un tifo da stadio. Visconti perde sul filo di lana, la coppia cremonese dopo aver vinto il primo set cede nel
TROFEO MARTIRI DELLA LIBERTÀ
Giuseppe Paglioli, vincitore della scorsa edizione
secondo: in finale va Caserta che si aggiudica la Coppa superando Crotone. A fianco alla squadra cremonese, oltre al tecnico Roberto Dilda ed al dirigente accompagnatore Gianfranco Ghirardi, c’era un felice e gongolante presidente del comitato Giovanni Piccioni:”I nostri quattro moschettieri hanno portato a Cremona un risultato importante, mai ottenuto nel corso delle 25 edizioni di questa manifestazione. Segno che la squadra era competitiva nonostante fosse penalizzata dal fatto di essere composta da soli quattro elementi. Mi piacerebbe aggiungere un quinto ragazzo per rinforzare la squadra e consentire qualche cambio. La nostra è una squadra molto giovane che non potrà che crescere, anche se dopo questo risultato sarà sempre più dura in quanto i nostri avversari saranno ancora più agguerriti”.
In piedi: Ghirardi, Visconti, Dilda, Piccioni. Sotto: Ferri, Celardo e Luccini
Sono 120 gli iscritti, ben 13 di categoria A1
Oggi è il 25 aprile ed è tutto pronto per il trofeo “Martiri della Libertà”, gara nazionale organizzata dalla PuntoRaffaVolo in collaborazione con il comitato provinciale. Sarà una 67° edizione della “Martiri” particolare, inserita nel circuito FIB e quindi più avvincente per la presenza di molti big del boccismo nazionale. Iscritti 120 individualisti (ben 13 di categoria A1!) in rappresentanza di 52 società, 26 comitati provinciali e sette regionali. Vediamo dove disputeranno il girone eliminatorio alcuni dei probabili protagonisti.
Il vincitore della scorsa edizione Giuseppe Paglioli esordirà al bocciodromo di Crema mentre Gianluca Formicone sarà a Verolanuova, Mirko Savoretti, Renzo Tosca ed il cremasco Frattini al comunale di Cremona. Emozioni a Soresina con Pietro Zovadelli e Luca Brandoli, ma anche al Ferroviario ci sarà da divertirsi per la presenza di Paolo Luraghi e Alberto Selogna. Iscritti una trentina di giocatori cremonesi e cremaschi. Pedrignani sarà a S.Zeno con Giuseppe D’Alterio e Roberto Manghi, Massarini e Reghenzani
sulle corsie di Verolanuova, Visconti a Soresina nello stesso girone di Gianluca Manuelli, Comizzoli al Signorini dove c’è anche Diego Paleari. La manifestazione inizierà alle ore 9 e si giocherà su tutti gli impianti cremonesi e nei bocciodromi di Soresina, Mirabello Ciria, Crema e Verolanuova. Tutta la fase finale dalle ore 14.30 sulle corsie del bocciodromo di Cremona, direzione di gara affidata a Giuseppe Caccioli coadiuvato da Annibale Barbisotti. MM
19 Bissolati e Baldesio sugli scudi, come l’exploit di Carlotta Tamburini (oro nel quattro di coppia del Cernobbio) Sport
Mercoledì 25 Aprile 2012
Rodini, Cortesi e Manzoli, doppio oro
CANOTTAGGIO Ottime prestazioni nel Meeting nazionale di Varese, che ha fornito importanti conferme
V
ARESE - Nello scorso week end, sul lago di Varese, è andato in scena il secondo Meeting nazionale di canottaggio: terzo importante appuntamento dopo Piediluco e il Memorial d’Aloja. Erano presenti, sul lago varesino, 122 società per circa 800 atleti e tra questi anche i nostri ragazzi, in rappresentanza delle società canottieri cremonesi, che hanno ben figurato ottenendo risultati positivi e, in alcuni casi, prestazioni di grande livello. Valentina Rodini (Bissolati) ha vinto il singolo e il doppio Junior: ancora un 2 su 2, ripetendo l’exploit di un mese fa a Piediluco. Un grande inizio di stagione quello di Valentina, che dovrebbe proiettarla nel giro della Nazionale. Anche una medaglia di bronzo per la Canottieri Bissolati, grazie a Selene Gigliobianco: terza nel doppio Senior in coppia con Menegatti. Ricco il carnet della Baldesio che grazie a performance di notevole livello, ha portato a casa 5 medaglie del metallo più prezioso. Momenti di gloria, dopo lo sfortunato debutto di Piediluco, per Lorenzo Cortesi che ha vinto il doppio pesi leggeri in coppia con Mulas e il quattro di coppia ancora nella categoria pesi leggeri. Doppia medaglia d’oro anche per Michele Manzoli nel doppio Senior con Baluganti e primo con il quattro di coppia Senior Under
CANOA
Tanti podi ai Tricolori
A sinistra in senso orario il doppio Tamburini-Libè, il quattro di Lorenzo Cortesi ed Edeordo Margheri premiato dall’on. Zamberletti, Michele Manzoli esulta con Baluganti ed infine la gioia di Valentina Rodini (foto C. Cecchin)
23 insieme a Baluganti, Cardaioli e al casalese Cagna. La quinta medaglia d’oro per la Baldesio è stata conquistata da Edoardo Margheri nel quattro di coppia pesi leggeri (con Cortesi, Pegoraro, Provenzano). Margheri ha conquistato anche la medaglia d’argento nel doppio pesi leggeri in coppia con Pegoraro. Un’altra medaglia d’argento,
con Marco Chiodelli nel quattro di coppia Senior, ha portato a sette medaglie il bottino complessivo della Baldesio. Degno di menzione l’ottimo quarto posto, ad un passo dal podio, del quattro di coppia Junior, tutto Baldesio, di Alessandro Montaldi, Davide Pedrazzani, Ivan Lagutin e Lorenzo Dessi. Carlotta Tamburini, allenata da Giancarlo
Bissolati, nulla da fare Assi in campo con la Farnese Piacenza contro Albino
Romagnoli, ha conquistato la medaglia d’oro, bissando il successo di Piediluco, con il quattro di coppia ragazze del Cernobbio che con il tempo di 7’11”60: hanno preceduto Saturnia e Cus Torino. Per Carlotta anche una medaglia di bronzo grazie al terzo posto nel doppio Ragazzi in coppia con Giulia Libè. dalla redazione
PALLANUOTO
BASKET
BOXE
Si è interrotta quasi subito la striscia positiva della Bissolati, che aveva vinto le prime due partite del girone di ritorno contro Osio e Treviglio. A fermarla, alla Piscina Comunale, è stata la Farnese Piacenza che, giocando la sua onesta partita, pur senza particolari acuti, ha messo in difficoltà i bissolatini sin dalle prime battute. E’ finita con il punteggio di 8-5 a favore della formazione piacentina grazie soprattutto al portiere Pasqualato che ha evitato altre segnature alla squadra di Dal Monaco. Difficile anche la prossima partita, sempre in casa, ma con la Pallanuoto Piacenza chiamata a difendere la sua ottima posizione di classifica, seconda alle spalle della Dinamica Torino. CLASSIFICA (12ª giornata) Torino 33; Piacenza 30; Farnese 25; Osio 22; Varese 19; Bissolati, Milano 13; Monza 12; Treviglio 7; Bocconi Sport 1.
Inizia il 25 aprile la post season dell’Assi Manzi, il torneo che dovrà definire l’ammissione al campionato di sviluppo nella prossima stagione. Nella prima partita Usmate ha espugnato il campo di Albino. Ora tocca all’Assi Manzi che ospita la Fassi Gru Albino. Partita non facile perché arriva dopo una quindicina di giorni di inattività, che ha interrotto il trand positivo che aveva caratterizzato la fine del campionato. Intanto la Tec-Mar Crema ha iniziato bene la post season che mette in palio l’accesso in A2. SERIE C Bene l’MG.K.Vis Piadena, che ha battuto l’Urania Milano 78-69, male l’Erogasmet Crema sconfitta 92-82 a Bernareggio.
Sconfitta di strettissima misura per Ahmid Bouraoui nella finale del torneo di pugilato Città di Rovereto. Il pugile dell’Abc avrebbe voluto festeggiare con un successo il suo primo incontro da italiano (la cittadinanza gli è arrivata il 13 aprile), ma ha trovato sulla sua strada l’albanese di Firenze Dragan Lepei che, grazie solo alla maggiore esperienza di ring, è riuscito ad avere la meglio. Qualche preoccupazione nel clan cremonese per le quattro vittorie per Ko conseguito da Lepei negli ultimi quattro incontri e quindi partenza col freno tirato. Poi Bouraoui ha capito che il diavolo non era tanto brutto quanto glielo avevano descritto e ha cominciato a sciorinare i suoi colpi. Un destro d’acchito ha provocato una ferita al naso di Lepei che ha goduto di una lunga interruzione oer farsi medicare; un secondo gli ha fatto piegare vistosamente le ginocchia e l’arbitro lo ha contato, ma il gong lo ha tratto d’impaccio e tutto questo non è bastato a impedirgli di vincere. Comunque, un ottima prova del “cremonese” che avrà modo di rifarsi domenica a Ca’ de’ Mari. • RUGBY Casalmaggiore batte 23-10 Bergamo è si assicura la serie C Elite.
Sconfitta di strettissima misura nel Città di Rovereto
Bouraoui perde in finale
Messe di medaglie per le pagaie cremonesi ai Tricolori di fondo (sulla distanza dei 5000 metri) che si sono svolti a Sabaudia nello scorso week end. Ha conquistato l’oro nel K1 Under 23 il bissolatino Filippo Vincenzi, che ha così confermato la buona prova della domenica precedente al Trofeo Sparafucile di Mantova ed ha consolidato il parere dei tecnici azzurri che lo hanno convocato nella squadra nazionale in vista dei prossimi campionati del mondo di categoria. Vincenzi si è imposto in una gara abbastanza tattica, che ha visto dettare i ritmi per oltre due giri il milanese del Club Idroscalo, Cecchini ed il livornese Giannini. Solo poco dopo i tremila metri Vincenzi ha ingranato la quarta, ha saltato i due avversari e se ne è andato tutto solo verso il traguardo. Bravissima anche Rosalba Simeone (Bissolati) nella categoria Juniores. Ha retto il confronto con Burgo e Caposimonte sino alle battute finali, ma ha ceduto proprio negli ultimi metri arrivando solo al bronzo. Ancora argento e bronzo per il K4 Ragazzi e Junior della Bissolati. Demis Pagliarini, Simone Carando, Simone Esposito e Gianmarco Lucini Paioni hanno colto l’argento tra i Ragazzi, Andrea Dal Bianco, Nicola Cervati, Diego Pavan e Federico Zaffanelli il bronzo nel settore Junior. Un argento, un bronzo ed un quarto posto anche per la Baldesio: Il K2 Senior di Viola Pagliari e Vera Cadenazzi si è classificato secondo posto la Marina Militare, mentre Margherita Grego e Chiara Rambaldi (K2 Ragazze) sono riuscite a conquistare il bronzo..
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Sport
Mercoledì 25 Aprile 2012
FABI-VANOLI BRAGA 66-73 (10-22, 34-34; 46-55) FABI SHOES MONTEGRANARO: Karl 7 (0/2, 1/6), Perini, Vallasciani ne, Nicevic 9 (4/7 da due), Zoroski 24 (4/6, 4/6), Di Bella 3 (0/2, 0/2), Mazzola 4 (2/10, 0/1), Piunti ne, Fenati ne, McNeal 12 4/6, 1/2), Ivanov 7 3/5, 0/1). All.: Valli. VANOLI BRAGA CREMONA: Lighty 8 (3/4, 0/1), Daniele Cinciarini 19 (6/8, 2/5), Speronello ne, Lottici ne, Antonelli ne, Tabu 12 (3/7, 2/4), D’Ercole (0/1 da tre), Perkovic 5 (2/2, 0/1), Milic 4 (2/6 da due), Rich 17 (7/11, 0/1), Tusek 8 (4/5, 0/4), Belloni ne. All.: Caja.
La Vanoli Braga gode di ottima salute BASKET SERIE A
Grazie al successo contro Montegranaro la salvezza è diventata matematica Adesso non si sono più dubbi: la Vanoli Braga è matematicamente salva. Si trattava solo di una formalità, perché il vantaggio su Casale era già incolmabile anche prima della trasferta di Ancona, che la Vanoli Braga ha però affrontato come se i due punti fossero di vitale importanza ed ha meritatamente vinto contro Montegranaro. Un successo che addirittura consente ai biancoblu di restare in lotta per i playoff, a conferma dell’eccellente girone di ritorno della squadra di Caja. Dall’arrivo di Jason Rich, la Vanoli Braga ha invertito la rotta e con sette vittoria ha raggiunto il centro classifica, a dodici punti di distanza da Casale, che praticamente è retrocessa in Legadue dopo un solo anno
nella massima serie, come è accaduto la scorsa stagione a Brindisi. Questo conferma che la serie A è un campionato molto difficile e che la terza salvezza consecutiva della Vanoli Braga ha un valore sportivo rilevante. Tutto questo però potrebbe essere vanificato dallo spauracchio del trasferimento della squadra altrove (Montichiari?). Scelta inevitabile se non entreranno in società nuovi soci locali. A salvezza conquistata, la dirigenza si concentrerà sul futuro, ma è difficile avere notizie certe nelle prossime settimane. Non resta che gustarci gli ultimi tre impegni di una squadra che gode di ottima salute e che vuole vincere le partite che restano, come regalo agli appassionati tifosi biancoblu.
Jason Rich (foto Castellani)
30ª Giornata Avellino-Milano 77-90 Biella-Casale 87-78 Bologna-Caserta 84-66 Cantù-Varese 76-66 Montegr-.-Cremona 66-73 Pesaro-Sassari 89-81 Siena-Treviso 90-67 Venezia-Roma 83-69 Ha riposato: Teramo
CLASSIFICA Siena 42 Cantù 38 Milano 36 Pesaro 36 Venezia 34 Sassari 34 Bologna 32 Varese 28 Prossimo Turno (25-4 h 18.15) Roma 26 Treviso-Varese Avellino 26 Teramo-Montegranaro Cremona 24 Caserta-Venezia Biella 24 Cremona-Avellino Treviso 24 Casale M.-Bologna Montegranaro 22 Sassari-Biella Caserta 22 Roma-Milano (h 20.30) Teramo 20 Pesaro-Siena (h 20.30) Casale M. 12 Riposa: Cantù
Milan in affanno ha gettato la spugna SERIE A Il deludente pari con il Bologna equivale a una resa, anche se i rossoneri dicono di crederci ancora. Ma la Juve vola
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re indizi fanno una prova: il Milan è alla frutta. Dopo l’incredibile scivolone interno con la Fiorentina e l’immeritato successo di Verona, è arrivato il deludente pareggio interno con il Bologna, che in pratica ha consegnato lo scudetto alla Juve. Solo i bianconeri, infatti, possono perdere il titolo tricolore, che meritano di vincere per la determinazione mostrata per tutta la stagione, malgrado l’evidente inferiorità tecnica nei confronti dei rossoneri. L’alibi dei tanti infortuni non regge, perché il Milan ha una rosa ampia, che avrebbe dovuto sopperire ad assenze anche pesanti. Le responsabilità di Allegri? Non aver capito che la squadra era in calo e che avrebbe dovuto gestire alcuni risultati, a scapito del bel gioco. Inoltre, si è affidato ad alcuni senatori che hanno poco o nulla da dare. Tutto ciò non deve sminuire l’impresa della Juve, che oltretutto è finalista di Coppa Italia. Conte non vuol sentire parlare di scudetto acquisito e chiede ai suoi giocatori la massima concentrazione anche contro avversari già retrocessi, ma la squadra ammirata con la Roma francamente non deve temere nessuno al momento in Italia. Se la lotta al vertice sembra decisa, quella al terzo posto resta avvincente, anche se le pretendenti sono tutte con il fiato corto. Di tanta mediocrità potrebbe approfittarne la Lazio, che ha un discreto vantaggio e che sembra la squadra con meno problemi (almeno sul campo), anche se con il Lecce ha
34 Giornata Parma-Cagliari Chievo-Udinese Napoli-Novara Catania-Atalanta Fiorentina-Inter Cesena-Palermo Genoa-Siena Milan-Bologna Lazio-Lecce Juventus-Roma
3-0 0-0 2-0 2-0 0-0 2-2 1-4 1-1 1-1 4-0
33ª Giornata (25-4 h 15) Atalanta-Chievo 1-0 Cagliari-Catania 3-0 Cesena-Juventus (h 18) Lecce-Napoli Milan-Genoa (h 18) Novara-Lazio (h 12.30) Palermo-Parma Roma-Fiorentina Siena-Bologna Udinese-Inter
CLASSIFICA Juventus 71 Milan 68 Lazio 55 Udinese 52 Napoli 51 Roma 50 Inter 49 Catania 46 Atalanta (-6) 43 Chievo 43 Siena 42 Palermo 41 Bologna 41 Parma 41 Cagliari 41 Fiorentina 38 Genoa 36 Lecce 35 Novara 25 Cesena 22
perso un’ottima occasione. In coda si è fatta davvero difficile la situazione del Genoa, sulla carta costruito per puntare all’Europa e poco abituato a lottare per salvarsi. L’atteggiamento dei tifosi non agevola certamente i giocatori rossoblu, che paradossalmente potrebbero beneficiare dei due turni casalinghi a porte chiuse. Oltre al Genoa, tremano Fiorentina e Cagliari, perché il Lecce è in grande rimonta ed è molto più in palla delle dirette con-
Serie B: turno con tante sorprese
3-1, AlbinoLeffe-Juve Stabia 1-2, Prosegue il momento no delle Bari-Torino 0-0, Crotone-Verona formazioni di vertice. Clamoroso il 3-1, Empoli-Modena 1-3, Livornoko interno del Sassuolo con il GubCittadella 0-0, Nocerina-Reggina bio, ma anche il tracollo del Varese 0-4, Padova-Pescara 0-6, Sascon il Grosseto ha fatto scalpore. suolo-Gubbio 0-2, Sia per la promozione diVarese-Gros-seto 1-3, retta, che per la zona plaVicenza-Sampdoria 1-1. yoff tutto può ancora sucCLASSIFICA Torino** cedere, soprattutto dopo 67; Verona 66; Pescara* le nette vittorie del Pesca65; Sassuolo* 64; Varese, ra (a Padova) e della RegPadova 56; Sampdoria gina a Nocera Inferiore. Zeman 55; Brescia 53; Juve Nel posticipo di Livorno, (Pescara) Stabia (-4) 52; Reggina* infine, la squadra amaran51; Grosseto 46; Bari (-6), Modena to ancora scossa dalla morte di 45; Cittadella 44; Crotone (-2) 41; Morosini, è stata battuta dal CittaLivorno*, Ascoli (-7) 38; Empoli*, della per 2-1, perdendo un’occaVicenza 34; Nocerina, Gubbio 31; sione per ipotecare la salvezza. 36ª GIORNATA Ascoli-Brescia AlbinoLeffe* 25. *Una gara in meno
correnti alla salvezza. Oggi si torna in campo per il recupero della 33ª giornata. Fari puntati su Udinese-Inter, Lecce-Napoli e Roma-Fiorentina: in palio la zona Champions e la permanenza in serie A. ANTICIPI Due squadre che si avvicinano alla salvezza. A Bergamo l’Atalanta ha piegato il Chievo con un eurogol di Moralez, al termine di una gara molto equilibrata e vinta dalla formazione più motivata. Con questi tre punti i bergamaschi sono
praticamente salvi, ricordando che senza la penalizzazione sarebbe in zona Europa League. Si avvicina alla permanenza anche il Cagliari, che ha travolto 3-0 (gol di Thiago Ribeiro, Pinilla e Ibarbo) un Catania con la testa già in vacanza, dopo una stagione da ricordare. Due successi che rendono ancor più delicata la posizione di Genoa e Fiorentina. Fabio Varesi fabiovaresi16@libero.it
Vettel torna a dominare
FORMULA 1
Il “cannibale” è tornato. Dopo alcune gare poco esaltanti, il due volte iridato Sebastian Vettel (su Red Bull) ha rimesso le cose a posto, dominando il Gp del Bahrein e tornando in vetta al mondiale piloti. Nulla da fare per la Ferrari, che dopo l’exploit in Australia, ha collezionato solo delusioni, a conferma delle perplessità emerse alla vigilia del campionato. Le rosse si sono dovute accontentare del settimo posto con Fernando Alonso e del nono con Felipe Massa. Da segnalare, infine, la grande crescita della Lotus, seconda con il finlandese Kimi Raikkonen, tornato in Formula 1 dopo due anni e terza con l’emergente Romain Grosjean. Prossimo appuntamento il 13 maggio in Spagna per il Gp di Catalunya. CLASSIFICA PILOTI 1) Vettel (Red Bull) 53; 2) Hamilton (McLaren) 79; 3) Webber (Red Bull) 48; 4) Button (McLaren) 43; 5) Alonso (Ferrari) 43; 6) Rosberg (Mercedes) 35; 7) Raikkonen (Lotus) 34; 8) Grosjean (Lotus) 23; 9) Perez (Sauber) 22; 10) Di Resta (Force India) 15.
Coppa Ardigò e Liberazione il 25 aprile La Pomì è ora a un solo punto dalla vetta CICLISMO
(C.C.) Oggi si corre la 62ª edizione, a Pessina Cremonese, della Coppa Ardigò, dedicata ai dilettanti Under 23. Centocinquanta o poco più gli iscritti sino ad un paio di giorni dalla corsa. Il percorso ricalca esattamente quello tradizionale che da Pessina tocca Villa Rocca e Monticelli per poi fare ritorno lungo la statale mantovana. Percorso non facile e che spesso genera selezione, specialmente se c’è vento. Parecchi i corrdidori di valore al via, a partire dai componenti della Trevigiani Dynamon Bottoli con i vari Dall’Oste, Novak, Cattaneo, Tomassini e soprat-
VOLLEY
tutto Ignazio Moser, figlio di Francesco. In gara con tutti i suoi effettivi anche il Team Zema di Soncino e alcune tra le migliore squadre italiane come il GS Gavardo, la De Angelis Versilia, il Cycling Team Friuli, Faenza Team, Termopiave e via dicendo. Sempre il 25 aprile (alle 14.30) è in programma il 27° Gran Premio della Liberazione, corsa internazionale donne di Elite, classica del ciclismo mondiale di primavera con tutte le migliori chiamate a esprimere il loro valore a Santa Maria della Croce di Crema. Favorita d’obbligo l’iridata Giorgia Bronzini.
Mentre Macerata vinceva lo scudetto al termine di una finale ricca di emozioni e non priva di polemiche, battendo 3-2 Trento, in serie A2 femminile la Pomì Casalmaggiore coglieva l’ennesimo successo stagione (3-0 a Forlì), grazie al quale la vetta è ora distante solo un punto. Oggi alle 18 è in programma la penultima della regular season, con Casalmaggiore che ospita il Biancoforno Volley Santa Croce. POMI’ CASALMAGGIORE: Paris (L), Olivotto 5, Nardini 11, Tomasevic 11, Trabucchi, Petrucci 2, Zago 17, Kucerova 15, Masotti. Non entrate Lugli,
Giorgi, Bertone. All.: Milano. E’ tornata al successo anche l’Icos Crema, che si è sbarazzata è tre set del Fontanellato e oggi cerca conferma sul difficile parquet di Busnago. ICOS CREMA: Paolini 12, Togut 14, Baggi ne, Fanzini 9, Devetag 10, Secolo 14, Rossetto (L), Rondon 1. Nicolini, Carrara (L), Cagninelli, Portalupi, Freni ne. All.: Barbieri. CLASSIFICA (prime posizioni) Giaveno 66; Loreto, Casalmaggiore 63; Crema 59; Santa Croce 54; Busnago (-4) 52; Soverato, Montichiari 41.
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A proposito di...
Mercoledì 25 Aprile 2012
Mont Saint-Michel: la meraviglia d’occidente
Il piccolo isolotto granitico di Mont Saint Michel sorge sulla costa nord della Francia, in Normandia, in una radura sabbiosa che si allunga per oltre un chilometro verso l'Oceano. Il Vescovo d'Avranches, Aubert, decise di fondare nel 708 sul Mont-Tombe, dopo tre apparizioni consecutive dell'arcangelo San Michele un'abbazia che, oggi è il simbolo dell'intera isola. La sua bellezza architettonica unita alla suggestione della baia e delle sue
maree quotidiane lo rendono le Mont Saint-Michel una delle località più visitate della regione. In questo suggestivo angolo di Francia, quando la natura decide
che è giunto il momento si prende tutto, con la forza incredibile del mare e del fenomeno delle maree legato al ciclo lunare. Le Mont Saint-Michel è accessibi-
Il sapore del vino A
le al minimo della bassa marea via terra o, al massimo dell'alta marea solo via mare. Ogni giorno, a partire dalle 17.00 un messaggio diffuso dagli altoparlanti invita gli automobilisti a spostare il proprio veicolo a causa delle forti maree. Gli ultimi visitatori possono scendere per l'unica Grande-Rue fiancheggiata da abitazioni antiche e varcando le porte di questo borgo per raggiungere il parcheggio. Chi resta invece a trascorrere la notte sull'isolotto può recarsi da Mère Poulard, un ristorante dove il re dei fornelli, lo chef Michel Bruneau, riunisce con brio i prodotti della terra e quelli del mare. La magia di questo luogo è racchiusa in due elementi: l'ingegno umano e la natura.
a cura di Damiano Domenico Palumbo
ttraverso la degustazione di un vino noi valutiamo la struttura, cioè se il vino ha un corpo o meno, valutiamo l’ intensità del sapore e la qualità delle sensazioni, la persistenza e la piacevolezza. Valutiamo se vi è l’ equilibrio delle diverse componenti del vino, lo stato evolutivo, se il vino è pronto o se è stato aperto troppo presto, oppure se il vino è andato oltre ed è evoluto .Proprio in questi giorni un conoscente ha acquistato l’ultima annata sul mercato di un Brunello di Montalcino riserva di una prestigiosa azienda. Alcune bottiglie doveva regalarle ed una l’ha tenuta e l’ha assaggiata ed è rimasto deluso.Si aspettava di trovare un vino corposo ed equilibrato, morbido mentre ha riscontrato un vino buono, ma decisamente ancora giovane tannico non perfettamente equilibrato. Ma perché un produttore mette sui mercato un vino che necessita ancora del tempo per essere armonioso ed equilibrato? È solo una questione economica e di richiesta del mercato. Attraverso la degustazione valutiamo o dovremmo valutare la tipicità di un vino, ma questo è un passaggio molto delicato perché pochi conoscono la tipicità dei vini. Un degustatore Lombardo conosce la tipicità dei vini Lombardi e di alcuni principali vini italiani, ma i vini prodotti nel nostro paese sono tantissimi e ritengono impossibile che una persona conosca le tipicità di tutti i vini. La tipicità è poi difficile da individuare perché bisognerebbe sapere qual’ è il modello di riferimento e a quale periodo storico noi ci confrontiamo. Il Chianti classico che oggi si produce, può esse-
re diverso dallo stesso vino prodotto una ventina di anni fa, perché in un vino possono essere cambiate le percentuali delle uve presenti o perché è stata tolta o sostituita una delle uve. Dall’ esame gustativo deve uscire un vino il più possibile equlibrato in base alla sua stagione cioè in base alla sua età; è chiaro che per poter degustare un vino perfettamente equlibrato questo deve avere alcuni anni di affinamento. L’ equlibrio nei vini bianchi dove i tannini sono quasi non presenti si basa sul rapporto contrasto tra la morbidezza e l’acidità. L’ equlibrio nei vini rosati è dato dal rappor-
to tra la morbidezza l’ a-cidità ed il tannino. L’esame gustativo si effettua mettendo in bocca una piccola quantità di vino che si trattiene nella parte anteriore della bocca e con la lingua lo si muove, lo si sposta mettendolo in contatto con le papille gustative, il vino scivola poi sulle gengive e nella parte posteriore della bocca. Apprezziamo così la morbidezza, l’ astringenza e l’ acidità. Quando abbiamo il vino sulla lingua aspiriamo dell’ aria per poter meglio valorizzare e amplificare la sensibilità al gusto e tattile, in questo modo si volatilizzano i principi attivi del vino. Effettuate poi delle masticazioni cadenzate per valuta-
SANT’AGOSTINO BAGLIO SORIA 2009:
Questo vino è I.G.T. ed è prodotto in Sicilia E’ ottenuto da un bland di 50% di Nero D’ Avola e 50% di Syràh , ha una gradazione alcolica di 14,5% ed è prodotto dall’Azienda Firiato di Paceco (TP). Il vino è stato servito ad una temperatura di 18° e la bottiglia è stata aperta 2 ore prima. Il vino presenta un colore rosso rubino carico con riflessi porporini, limpido, con un profumo intenso e persistente. Profumo ampio con sentori di frutta di sottobosco, mora, fragola ed in modo marcato la ciliegia matura ,ben si percepiscono sentori speziati e mentolati. Questo vino effettua la fermentazione malolattica e l’ affinamento in barriques dI legno francese e americano per 8 mesi. In bocca è pieno, di carattere, intenso e predomina una bella morbidezza e rotondità che avvolge con tannini molto morbidi. In bocca è un vino che ha una buona bevibilità e una bella persistenza e ben accompagna la cacciagione, gli arrosti, le grigliate di carne e formaggi abbastanza stagionati. È pronto da bersi, ma può rimanere coricato in cantina per 5/6 anni. L’ A-zienda Firiato è una cantina molto dinamica ed attiva nel panorama Siciliano lavorando molto nel recupero e valorizzazione dei vitigni autoctoni e allo stesso tempo lavorando con uve internazionali. Buona degustazione.
Damiano Domenico Palumbo e la sua famiglia si occupano di vino da generazioni. Relatore e docente in molti corsi dedicati al vino, formaggi, olio extravergine. Ha collaborato con diversi Istituti Alberghieri sia Regionale che Statali. E’ stato coordinatore responsabile di Associazioni gastronomiche. re la persistenza aromatica del vino. Ora voglio presentarvi il vino che ho assaggiato Domenica 22 Aprile alle ore 12:30.
di Ermanna Allevi, naturopata, diplomata Riza
EQUISETO
(equisetum arvense) Una tra le piante più antiche del mondo, tra le più preziose, l'equiseto che oggi si presenta come una piantina alta poche decine di centimetri, era un albero che raggiungeva i 30 metri d'altezza e gli studiosi fanno risalire la sua origine nel Carbonifero, 300 milioni di anni fa. Appartiene alla famiglia delle Equisetacee (in gran parte conosciute come piante fossili), il suo nome deriva dal latino “equus”: cavallo e “saeta”: setola, crine, perché la pianta adulta ricorda la coda del cavallo, “arvense” deriva da “arvum”: campo, in relazione al fatto che la pianta cresce in zone campestri e non è infrequente trovarla su terreni umidi e incolti, lungo fossati e scarpate. Fin dall'antichità veniva utilizzato per lucidare i legni e i metalli, grazie alle sue foglie ruvide dovute alla grande quantità di silice che contengono. Racconta la leggenda che un giorno il diavolo, osservando la grande quantità di fiori e piante che Dio aveva creato, pensò di crearne una, convinto che non fosse complicato, e andò dal Creatore dicendogli che presto ci sarebbe stata una nuova pianta. Il diavolo unì parti di piante già esistenti e si presentò a Dio, il quale, accortosi dell'inganno, decise di lasciare in vita quella pianta, donando alla natura una nuova specie. In alcuni paesi l'equiseto, conosciuto come: coda cavallina, viene chiamato anche: erba del diavolo. Le sue proprietà benefiche sono note fin dall'antichità, Dioscoride e Galeno lo utilizzavano per le sue qualità diuretiche ed emostatiche. Si narra che 5000 anni fa i Sumeri ne facessero uso per curare edemi e le ferite subite in battaglia. Solo molto più tardi iniziò a godere larga fama di medicamento diuretico, adatto a guarire affezioni della vescica e dei reni. I principi attivi sono l'acido salicilico, calcio, magnesio, potassio, saponina (equisetonina), glucosidi flavonici, piccole quantità di alcaloidi e tannini. Per la presenza di questi sali minerali l'equiseto contribuisce a favorire la rimineralizzazione del sistema osteo-articolare e dei tessuti come unghie e capelli. La sua assunzione è quindi indicata anche per unghie fragili, perdita dei capelli, osteoporosi, accrescimento scheletrico degli adolescenti, postumi di fratture, artrosi (grazie all'azione che esercita sia sulla cartilagine articolare che sul tessuto osseo) e tendiniti (migliorando l'elasticità dei tendini). Essendo un diuretico è indicato nel trattamento dell'eliminazione di scorie metaboliche, è capilloprotettore per la sua azione astringente sui vasi sanguigni, utile contro la fragilità capillare. Ottimo riparatore tissutale per le sue proprietà cicatrizzanti che lo vedono impiegato anche in campo cosmetico. Gli gnomi del bosco, racconta la leggenda, lo impiegavano contro il deterioramento dei denti e per proteggere le unghie, lo utilizzavano anche per combattere le impurità della pelle e, vista la loro lunghissima vita, vien da pensare che questa pianta sia un vero toccasana. In Liguria viene chiamato: Rasparella, Pinetta; in Piemonte: Saurin, Cua d'caval; in Lombardia: Erba spiela, Sprela; in Toscana: Brusca, Setolini; nelle Marche: Codine, Codle; in Abruzzo: Code de sorge; in Sicilia: Cuda di cavaddu, Mulinara; in Sardegna: Coa de gattu.
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Le ricette di Nonna Felicita
Sabato 25 Aprile 2012
Alici con pepe nero
INGREDIENTI PER 4 PERSONE • Acciughe • Sale • Pepe nero in granelli
PREPARAZIONE
• Pulite le alici eliminandone testa e interiora, lavatele in acqua salata e lasciatele asciugare bene sopra un graticcio. • In un vaso di coccio fate un leggero strato di sale piuttosto e cospargete abbondantemente di granelli di pepe, che avrete schiacciato grossolanamente nel mortaio, fate uno spesso strato di alici, poi di sale e di pepe e cosi via, terminando con le alici. • Collocatevi sopra un disco di legno dello spessore di un paio di centimetri e di diametro inferiore a quello dell'apertura del vaso. • Mettete in luogo fresco e controllate di tanto in tanto che le alici siano in superficie ben umide per il sale che vi si è completamente disciolto. • Se asciutte, versatevi una salamoia che preparerete sciogliendo sale in acqua nella proporzione di 100 g di sale per ogni litro d'acqua. • Fate stagionare per almeno 3-4 mesi.
Vol-au-vent al ragù di agnello INGREDIENTI PER 8 PERSONE • 8 vol-au-vent surgelati • Uovo • Burro • 200 g di polpa d'agnello privata di scarti e pellicine • 100 g di panna liquida • 70 g di porro
• 2 scalogni • 2 cucchiai di cognac • Un pizzico di curry • Uno spruzzo di salsa worchester • 2 cucchiai di olio d'oliva • Sale
PREPARAZIONE • Rompete l’uovo in una terrina, salatelo leggermente e sbattetelo con una forchetta. • Sistemate i vol-au-vent su una placca imburrata, pennellateli con l'uovo battuto e passateli nel forno già a 220 gradi per circa 15 minuti. • Intanto preparate il ragù: spuntate e mondate il porro e tagliatelo a tocchettini. • Affettate finemente gli scalogni mondati, quindi riducete a bocconcini piccolissimi la polpa d'agnello. • In una larga padella fate appassire il
porro e gli scalogni in 2 cucchiaiate d'olio. • Unite i bocconcini di carne e lasciateli rosolare a fuoco vivace. • Salateli, insaporiteli con un pizzicone di curry, uno spruzzo di Worcester e 2 cucchiaiate di Cognac. • Aggiungete quindi mezzo mestolo d'acqua calda e la panna. • Fate bollire ancora per pochi minuti fino a quando il sugo sarà addensato, quindi riempite i vol-au-vent con tutto il ragù preparato. • Disponeteli su un piatto e serviteli subito, ben caldi.
Antipasti
Crêpes al ripieno di carciofi INGREDIENTI PER 4 PERSONE • 6 carciofi teneri • 6 cucchiai di farina • 4 uova • Timo • Prezzemolo • Noce moscata • Una confezione di besciamella pronta • Aglio • Cipolla • Burro • Formaggio parmigiano grattugiato • Olio d'oliva extra-vergine • Sale • Un bicchiere di vino bianco
PREPARAZIONE • Preparate le crêpes sbattendo le uova e stemperandovi dentro la farina, un pizzico di sale e un cucchiaio di olio, diluendo con latte sufficiente per ottenere una pastella semiliquida che cuocerete a cucchiaiate nella padella. • Fate un soffritto delicato con aglio e cipolla in poco olio e stufate i cuori di carciofi mondati delle foglie dure e tagliati in quattro, bagnandoli con il vino bianco e insaporendoli con un pizzico di timo e un cucchiaio di prezzemolo tritato. • Quando saranno cotti, inseriteli nelle crèpes, sigillando bene i bordi con uovo sbattuto. • Disponete i fagottini in una teglia da forno unta di burro, copriteli di besciamella, parmigiano grattugiato e fiocchetti di burro, quindi servite.
Spiedini di scampi e limone
INGREDIENTI PER 4 PERSONE • 500 g di code di scampi • 50 g di pangrattato • Un ciuffo di prezzemolo • 50 g di pinoli • Uno spicchio di aglio • 10 cl di vino Vernaccia • Un limone • Salvia • Olio d'oliva • Sale e pepe
PREPARAZIONE • Tritate finemente nel mixer il prezzemolo, i pinoli, lo spicchio d'aglio, il pangrattato; salate e pepate. • Infilzate le code di scampi sgusciate su 4 spiedini, alternandole a foglioline di salvia e a spicchi di limone. • Passate gli spiedini nel trito preparato, fateli rosolare per pochi minuti in una teglia con due cucchiai di olio, bagnate con la Vernaccia e terminate la cottura sotto il grill del forno per pochi minuti finché i gamberi risulteranno dorati.
Gite Fuori Porta
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Mercoledì 25 Aprile 2012
COLORNO
A cura di Laura Bosio
Mostra floreale “Nel segno del Giglio” Da venerdì 27 a domenica 29 aprile, nel giardino storico della Reggia di Colorno, si terrà la mostra floreale “Nel Segno del Giglio”. Uno vero e proprio spettacolo di colori, che si colloca nel magico contesto della splendida reggia. Molte, in questa occasione, saranno le proposte di incontri su diverse tematiche: dal recupero di antichi metodi di coltura e specie, a momenti di approfondimento sulle coltivazioni naturali, sui concimi biologici. Sono quattro le macro aree tematiche inserite nel programma. Per «Nel segno del verde», nel corso della tre giorni si segnalano “L’agrobiodiversità nella nostra provincia”, mostra dei prodotti degli agricoltori custodi (suino nero, pecora cornigliese, frutti
antichi, verdure, cereali), gli approfondimenti sui rapaci e sulla fauna dei giardini a cura dell’Associazione Noctua, i laboratori didattici per adulti con uso del microscopio a cura di Empirica officina di scienze ed arte, e la conclusione di “Parma color viola” (sabato 28 aprile) con la premiazione dell’espositore che ha presentato la viola più bella. Per “Nel segno del giglio junior per tutti e” si attendono tre giorni di laboratori e approfondimenti sui rapaci con “La bottega di Mastro Gufo”, laboratori scientifici per i più piccoli con Empirica officina di scienze ed arte, e laboratori con manipolazione di materiali naturali con “Dolci pensieri”. Per “Nel segno dell’arte” un’esposizione di ceramiche dell’Associazione cultu-
Reggia monumentale in un parco da sogno Oltre 400 sale con corti e cortili, con pavimenti in marmo rosa e soffitti affrescati
L
a Reggia di Colorno è una complessa e monumentale struttura architettonica, con oltre 400 sale, corti e cortili, abbracciata dal torrente Parma, dalla piazza e dal meraviglioso giardino alla francese di recente ripristinato. La maggior parte delle sale sono senza mobili con pavimenti in marmo rosa e soffitti affrescati. Al piano nobile si accede tramite un grande scalone d'onore, collegato direttamente alla Galleria alla sala d'armi, ricavata da un ambiente in cui originariamente si trovava una cappella. Dalla galleria si può giungere all'interno della prima torretta affacciata verso il giardino, all'interno della quale si trova un salottino cinese. Da
La Reggia di Colorno
INFORMAZIONI UTILI ORARI DI APERTURA DELLA REGGIA Durante i mesi di Aprile e Maggio la Reggia di Colorno sarà visitabile, con visita guidata obbligatoria, da Lunedì a Venerdì, alle ore 10, 11.30, 15 e 16.30. Sabato alle ore 10, 11, 15, 16, 17. Domenica e festivi alle ore 10,11,12,15,16,17,18. L'accesso alla Reggia è da Via Roma (sulla circonvallazione), attraverso la piazzetta attigua alla Cappella Ducale di S. Liborio.
COME ARRIVARE Da Cremona Imboccare la S.S. 343 direzione CasalmaggioreColorno. Da Mantova Imboccare la S.S. 420 direzione Sabbioneta – Casalmaggiore - Colorno INFORMAZIONI Ufficio Informazione e Accoglienza Turistica (c/o Reggia di Colorno). Tel. 0521 313790, Fax 0521 521370, ufficio.turistico@comune.colorno.pr.it
qui la vista può spaziare fino all'altra torre affacciata sulla piazza del paese, attraverso un cannocchiale prospettico costituito da ben 11 porte, poste tutte sulla stessa linea. I giardini Il primo impianto dei giardini risale al 1480 ad opera di Roberto Sanseverino. All'epoca di Francesco Farnese risale la realizzazione, su progetto di Ferdinando Galli Bibiena, del "Grande Parco", un misto fra giardino all'italiana e giardino alla francese profondo oltre quattro chilometri. Recentemente l'amministrazione provinciale di Parma ha provveduto alla ricostruzione storica del parco recuperando il fasto dell'architettura del periodo farnesiano.
Salumi e formaggi della tradizione Se pensiamo al territorio della Bassa Parmense, di cui Colorno fa parte, viene automatico associarlo al gusto dei tipici salumi di quelle terre. Il più famoso è senz'altro il Culatello di Zibello, seguito dalla Spalla Cotta di San Secondo. Altro prodotto di quel territorio, conosciuto in tutto il mondo, è il ParmigianoReggiano: realizzato da più di otto secoli secondo lo stesso metodo dei primi casari è un prodotto dalle caratteristiche uniche. I boschi delle montagne parmensi offrono invece due prodotti d'eccezione come il Tartufo di Fragno e il Fungo Porcino, entrambi piuttosto rari ed assolutamente unici. Il primo porta il nome della località dell'Appennino parmense proprio per distinguerlo dalle altre varietà di tartufo nero; il secondo, il Fungo di Borgotaro, è stato insignito del riconoscimento europeo di Indicazione Geografica Protetta,
rale Ceramicarte, la mostra fotografica “Luce dei miei occhi” (che sarà aperta dal 28 aprile al 13 maggio nelle sale espositive della Reggia - inaugurazione sabato 28 alle 18), le visite guidate alla Reggia, “Arte in piazza” con mostre e laboratori per ragazzi in piazza Garibaldi e il “Festival ferdinandeo” alla Cappella ducale di San Liborio (domenica 29 alle 19). Per "Nel segno del gusto", infine, in mostra per i tre giorni “Garden Food”, punto ristoro con i prodotti dell’Antica Corte Pallavicina, il Birrificio del Ducato, e Gaia gelato ecobiologico. Per le vie di Colorno domenica 29 aprile il “Mercato della terra” (via Matteotti dalle 9 alle 19) e il mercato artigiano con stand gastronomici (via Mazzini dalle 9 alle 19).
DA VEDERE
Un po' di storia...
Nel II sec. a.C. la colonizzazione romana interessò il territorio di Colorno. Dal 1303 al 1612 fu feudo dei Correggio, dei Terzi e dei Sanseverino, che contribuirono all'espansione della città finché, con Barbara Sanseverino, il castello divenne importante centro di cultura. Dal 1612 al 1731 Colorno passò ai Farnese, duchi di Parma, che verso la fine del '600 vi posero la loro residenza estiva. Nel 1748 il Ducato di Parma divenne quindi Borbone, iniziando così un nuovo periodo felice per Colorno, tanto da meritare il titolo di "Versailles dei Duchi di Parma". Nel 1802, con l'annessione alla Francia, Parma divenne un dipartimento dell'Impero napoleonico. Con Maria Luigia d'Austria, già moglie di Napoleone, nel 1816 Parma ridivenne capitale del Ducato e Colorno residenza estiva ducale.
LA CUCINA
ARANCIAIA L'Aranciaia fu costruita fra il 1710 e il 1712, per volere del Duca Francesco Farnese, come ricovero invernale degli alberi di aranci e limoni. Oggi è sede del Museo Etnografico. DUOMO SANTA MARGHERITA La chiesa di stile Gotico–internazionale venne costruita tra il 1512 ed il 1525 e fu consacrata il 27 maggio 1525, mentre il campanile più tardo venne elevato nel 1573. Dell'originale oggi resta la parte alta della facciata e dell'abside. ORATORIO DELLA SS. ANNUNZIATA La costruzione è stata ultimata nel 1720. Originale la forma secondo lo stile barocco-tedesco, con la doppia volta della cupola, le due torrette che si innalzano oltre la facciata, la copertura policroma oggi riportata all'originario splendore. ORATORIO DELLA BEATA VERGINE DEL BUON CUORE La costruzione risale al 1771-72 su progetto di Pietro Cugini allievo del Petitot. Interessante la facciata connotata da raffinate lesene, stucchi e terrecotte di Giuseppe Sbravati con al centro un elegante porta intagliata.
a conferma della sua assoluta unicità. Uno dei locali caratteristici del territorio, in cui poter gustare le tipicità della "Bassa" è il ristorante Stendhal che, grazie alla ricerca e riscoperta dei sapori antichi, offre un vero e proprio "viaggio" tra i prodotti più caratteristici, a cui si unisce un'offerta di pesce, di mare e di fiume.
CORTE DI SANGUIGNA Complesso di edifici di origine medioevale situato poco distante da Colorno (loc. Sanguigna). In un documento del 1144 figura come dipendenza del Monastero benedettino di San Giovanni Evangelista di Parma. TORRE DELLE ACQUE In una scenografica e pittoresca posizione alla confluenza del torrente Lorno con il Parma si trova la torre delle acque. Fu costruita per volontà del Duca di Parma e Piacenza Francesco Farnese nel 1718.
Dal 26 ap
rile al 9 maggio 2012