il
PICCOLO
Giornale
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Edizione del Mercoledì
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Anno XII • n°70 • MERCOLEDÌ 17 OTTOBRE 2012
Non riceve alcun finanziamento pubblico
Periodico • € 0,02 copia omaggio
Torchio: «Valuto l’ipotesi di rivolgermi all’Antimafia». «Bordi dice il falso: nessun Comune cremonese è soggetto a procedura di infrazione»
ACQUA PRIVATA, LA PROTESTA DEI CITTADINI I
pagine 2-3
NAVIGAZIONE SUL PO
CLEOPATRA NON PROVOCA DISASTRI E «l’africano» tornerà a farci visita
«Il nostro porto sarà condannato all’isolamento, con danni enormi per l’economia del territorio» ▲
a pagina 5
INTERVISTA A FERDINANDO QUINZANI
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a pagina 7
«A Cremona ci vorrebbe un altro Paolo Bodini» ▲
REGIONE LOMBARDIA
pagina 4
Alloni: «Elezioni al più presto» Rossoni: «Legislatura finita» MUSEI APERTI MEZZA GIORNATA?
dal 1996
21 °C). Se pure qualche pioggia non sarà impossibile sul nordovest, nel complesso è previsto, soprattutto nel week end, un altro rialzo delle temperature sopra le medie stagionali con tempo mite e cieli tutto sommato sereni. Quanto durerà questa situazione? «L’alta pressione però non darà garanzia di bel tempo a lungo, in-
fatti nel lungo termine si notano due insidie, una da ovest e una dal nord-est del continente, volte alla graduale conquista del Mediterraneo entro gli ultimi giorni di ottobre, con conseguenze ancora tutte da verificare. Comunque, l’ipotesi di nuovi affondi depressionari è tutt'altro che da scartare». Michele Scolari
Gli amministratori bocciano la proposta
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danti dalla depressione posizionata in area francese, ora le previsioni sembrano cambiate. Un nucleo caldo d’alta pressione sembrerebbe destinato da oggi a configgere con la depressione occidentale, provocando, nel week end, un arrivo di aria calda di matrice africana (con temperature che in Valpadana potrebbero sfiorare i 20-
a pagina 6
CASALMAGGIORE
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l passaggio di “Cleopatra”, ovvero la quarta perturbazione dall’inizio del mese di ottobre transitata tra domenica e martedì, non sembra aver provocato gli effetti paventati. E nonostante che abbondanti precipitazioni si siano registrate su Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Toscana, Lazio e Campania, a Roma la situazione non è precipitata, tanto che l’amministrazione Alemanno nelle ultime ore ha smorzato l’allarme. E’ un caso di spettacolarizzazione del meteo, che provoca, magari, allarmi ingiustificati? «Dopo gli ultimi fenomeni alluvionali, si grida un po’ troppo al lupo, anche quando servirebbe moderazione - commenta il meteorologo Alessio Grosso, del sito web Meteolive.it. - Parlare di 100mm in un solo giorno su un dato territorio è sicuramente un valore alto, ma non eccezionale, con i nubifragi cadono mediamente almeno 50mm di pioggia in una o due ore. Anche 150mm non sarebbero poi una tragedia, tutto dipende dalla risposta del territorio. Sensibilizzare funziona, ma trasformare un acquazzone, magari anche violento, in un evento da film, è controproducente e la prossima volta alle allerta meteo non ci si crederà più. E poi, 50-70-80mm non erano quelli che aspettavamo per lasciarci alle spalle la siccità?». Cosa ci riserva il meteo per i prossimi giorni? Se, sino a lunedì, sembrava certo l’arrivo sull’Italia (soprattutto settentrionale) di una seconda ondata di piogge abbon-
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«La scelta dell’Aato va contro la democrazia, a cosa è servito il referendum?». «Con i privati aumenteranno le tariffe»
a pagina 8
In cantiere opere pubbliche per otto milioni
CREMONA A SCANDOLARA
Fermato con dell’hashish
Giorni tranquilli gli scorsi dal punto di vista della cronaca nera. Da segnalare un solo episodio, di non grave entità. Nella giornata di lunedì un macedone residente a Scandolara Ravara, operaio incensura-
to, è stato fermato in paese per un controllo dai Carabinieri e trovato in possesso di 18 grammi di hashish. Data la modica quantità e mancando la flagranza di reato, è stato denunciato a piede libero.
Nessun Comune cremonese compare nella lista dei Comuni soggetti a procedura d’infrazione Ue
Acqua, le reazioni alla società mista Silla e Bonaldi annunciano il ricorso al Tar. Ordine del giorno della minoranza presentato per il Consiglio comunale di lunedì Il Comitato Acqua Pubblica Cremonese
«Ora chiediamo la sfiducia al cda»
«L’intervista rilasciata domenica dal presidente Denti è piena di contraddizioni e sottolineiamo le principali. Se, come egli stesso afferma, nel 2012 alcuni interventi urgenti sono “stati accantonati” è lui il responsabile, non altri. Se alcuni Comuni del territorio si trovano nella condizione di rischiare una sanzione è lui il responsabile, per non avere messo tali interventi in cima alla lista delle priorità. Non ci stupisce che la Cassa Depositi e Prestiti sia recalcitrante a concedere mutui visto che, tradendo in pieno lo scopo per cui è stata creata, invece che essere d'aiuto agli enti locali utilizza allegramente i soldi degli italiani per speculazioni borsistiche. Ma se si è consapevoli che necessitano ulteriori finanziamenti rispetto a quanto pianificato, non si attende ottobre per muoversi e non si affida il compito al vicepresidente di una società, si mobilita l'intero quadro della politica locale per una azione corale e condivisa. Ogni credibilità del presidente Denti viene comunque a mancare nel momento stesso in cui chi legge fa (semplicemente) due più due: il procedimento di gara non prenderà complessivamente meno di un anno. Le eventuali sanzioni scattano il 31 dicembre. Dunque dire che privatizzare l'acqua ora serve ad evitare le sanzioni è una presa in giro che tenta vergognosamente e ridicolmente di nascondere il semplice fatto che Denti, Perri e Rastelli hanno bisogno di privatizzare il servizio idrico di tutti i cremonesi. Il re è nudo. In altra palese contraddizione cade il presidente Denti quando riconosce che forse non ci saranno privati pronti ad entrare nella partita: o è vero e dunque la privatizzazione non serve o non è vero e questa falsità denuncia in pieno che dietro alla decisione sta una volontà ideologica. La triste e squallida realtà è che questa cricca di “disamministratori” ha inanellato una serie infinita di trucchi, di forzature, di tradimenti, a partire dal gravissimo atto con cui il 14 dicembre scorso si è tradita in pieno la volontà unanime dei sindaci. Ma evidentemente tutto è lecito pur di privatizzare il servizio idrico e ora, visto che i sindaci continuano ad essere contrari, l'Ufficio d'Ambito gioca l’ultima carta della forzatura d'imperio. Denti con i suoi atti e con questa dichiarazione denuncia in pieno il fallimento totale della sua amministrazione. In attesa di discutere la posizione di altri soggetti coinvolti in questa triste e inqualificabile vicenda, il Comitato Acqua Pubblica del Territorio Cremonese chiede la sfiducia dell'intero cda dell'Ufficio d'Ambito o almeno la sostituzione immediata dei tre componenti che hanno votato questa indegna deliberazione»
N
di Michele Scolari
on è accettabile che tre persone decidano per un’intera provincia». Nelle parole del sindaco di Casalmaggiore, Claudio Silla, si coglie tutta l’amarezza e la delusione per il “sì” dell’Aato alla società mista (che sancisce l’ingresso di soggetti privati nella gestione del servizio idrico, con inserimento della votazione nell’ordine del giorno all’ultimo momento). Ed ora, la volontà di ricorrere al Tar, più volte ventilata nei giorni immediatamente successivi a quello che Titta Magnoli ha definito «un vero e proprio golpe», è divenuta certezza al termine della riunione a porte chiuse tenutasi nel tardo pomeriggio di lunedì alla sede cremonese del Partito Democratico tra una trentina di sindaci del territorio, incluso il primo cittadino di Crema, Stefania Bonaldi, e quello di Casalmaggiore, con la presenza di Giuseppe Tadioli. Un incontro decisamente «partecipato», per usare le parole del funzionario della Lega delle Autonomie, con l’obiettivo di fare il punto su di un’impasse per
Claudio Silla, sindaco di Casalmaggiore
la quale resta ancora l’interrogativo fondamentale ed insoluto: perché una simile accelerazione nella decisione del Cda? Perché l’inserimento della delibera sulla società mista 24 ore prima della riunione del Cda (a seguito, lo ricordiamo, dell’assemblea in cui, nel dicembre 2011, 103 sindaci su 115 chiesero al Cda dell’Aato di ritirare la delibera)? Proprio in questo particolare risiederebbe il “vizio di forma” che, secondo gli avvo-
Stefania Bonaldi Sindaco di Crema
cati, può attivare il ricorso per rendere nulla la riunione con la quale è stato decisa la società mista per la gestione della rete idrica (lunedì era contemplata anche la presenza di avvocati amministrativisti per scrivere direttamente il ricorso al Tar, che dovrebbe comunque partire nel giro di un paio di giorni). Una decisione, quella dell’Aato, rispetto alla quale, soggiungono Silla e Bonaldi, ha lasciato non poco spaesati anche il voltafaccia del Comune di Cremona, il cui sindaco Perri e l’assessore all’Ambiente Francesco Bordi si erano sempre pronunciati favorevoli a mantenere pubblico il servizio, appoggiando il modello del gestore unico. A loro, i primi cittadini di Crema e Casalmaggiore chiederanno delucidazioni in merito nei prossimi giorni. E lo farà anche l’opposizione lunedì prossimo, in un Consiglio Comunale che si preannuncia infuocato (e non solamente per l’acqua pubblica, ma anche per altri problemi legati a turismo e cultura). E’ stato infatti depositato lunedì un ordine del giorno, per rivedere in Consiglio quello che i firmatari Daniele Burgazzi, consigliere comunale e segretario cittadino Pd, Ferdinando Quinzani, Santo Canale e Giancarlo Schifano, definiscono «uno strappo quasi irreparabile nel territorio e tra i sindaci e i cittadini, è una assurda presa di posizione ideologica in un momento di grande incertezza sul quadro politico sia provinciale che regionale». Nell’ordine del giorno si chiede inoltre al Sindaco «di chiedere la convocazione dell'assemblea dei sindaci e di garantire una reale espressione del
parere da parte dei rappresentanti eletti dai cittadini e di rivedere, in virtù del percorso attuato e condiviso con i sindaci verso la creazione di una società unica dell'acqua, il parere espresso nel Cda del 11 ottobre». Intanto, un ulteriore problema si è presentato nello schema motivazionale addotto dai membri del Cda dell’Aato per la propria scelta (dopo la smentita della “bancabilità”, sconfessata, oltre che dal consigliere provinciale Giuseppe Torchio, anche da Claudio Silla e da altri sindaci del territorio). Si tratta dei Comuni che sarebbero coinvolti nella procedura di infrazione comunitaria. All’indomani del “colpo di mano” al centro della burrasca in atto, l’assessore comunale all’ambiente Francesco Bordi si era smarcato sottolineando che la decisione dell’Aato era «l’unica possibile» perché «ci sono molti comuni del cremonese che, soggetti a procedura di infrazione da parte della UE (riguardo interventi su reti fognarie, collettamenti e/o impianti depurazione), rischiano parecchio se non partono i lavori necessari». Ora, «che questo fosse frutto di un dato certo o di un passaparola, importa relativamente» sottolinea Giacomo Bazzani, coordinatore del Circolo Rosa Luxenburg. Il nodo della questione invece è che, proseguono dal Circolo, «nella lista di Comuni a rischio di procedura di infrazione dell’Ue pubblicata sul sito della Regione Lombardia non risulta l’ombra di alcun comune della provincia di Cremona. L’opinione pubblica ne prenda atto e giudichi di conseguenza».
Giuseppe Torchio: «Valutiamo l’ipotesi di rivolgerci all’Antimafia di Brescia» Come si intende procedere in riferimento al ricorso al Tar e quali vie si possono percorrere? «I Sindaci con delibera delle rispettive Giunte chiederanno di adire il Tar di Brescia per una serie numerosa di inadempienze macroscopiche che sono gia' state piu' volte indicate. Inoltre si e' clamorosamente smnentito anche un voto del Consiglio Provinciale. Qualcuno ci dovra' spiegare come sia possibile rilevare un silenzio-assenso da una decisione di rinviare all'Aato il faraonico Piano d'Ambito da quasi 400 milioni con tutti gli altri rilievi formali, sostanziali e le tracce che i tre del Cda hanno lasciato in giro. Tre perche' un consigliere (di Piadena) non partecipa a questo tipo di decisioni mentre il sindaco Cavalli di Romanengo e' contrario. Confido si vada ad un solo ricorso che unifichi tutte le forze contrarie a tale decisione, Comitato Acqua compreso. Alcuni legali tra cui l'avvocato Rizzo, esperto di dirirtto amministrativo, stanno studiando da mesi l'intera vicenda. Mi spiace che tanti amministratori in buona fede abbiano lavoratp per anni al processo di unificazione delle varie societa' ed oggi siano stati presi in giro. Con questa prevaricazione si rischia di generare una reazione a catena che invece di concludere l'iter I'll 31 dicembre prossimo portera' le decisioni a slittare alle calende greche. Se l'epilogo di questa vicenda fosse, come si coglie insistentemente dai rumnors, la candidatura di Salini in Regio-
ne avremmo capito come, in cosi' poco tempo, si sia guadagnato le medaglie sul campo». Quali eventuali responsabilità ha avuto lo studio Sciumé Zaccheo nella scelta per la società mista? Lo studio milamese Sciume' Zaccheo & Associati, di cui fa parte l'avv.Guffanti, ha ricevuto sostanziose committenze cremonesi in materia di societa' del gas, di sviluppi del modello di futura societa' dell'acqua e per altre questioni a livello giuridico. Precedentemente le varie amGiuseppe Torchio ministrazioni per queste vicende si servivano degli uffici con l'ausilio, nei casi piu' intricati, di un amministrativista (Rizzo) e di un penalista (Gualazzini) rigorosamente del Foro di Milano. A prescindere dal fatto che Sciume' rappresenta la Provincia di Cremona in Centro Padane, dove e' Vice Presidente, in Brebemi ed e' Presidente dib Stradivaria (societa' preposta alla realizzazione dell'autostrada Cremona-Mantova) cautela vorrebbe che non si concentrassero sulle stesse teste avulse dal nostro territorio cosi' forti responsabilita' e non si
ripetesse a Cremona quanto avvenuto ad Arezzo. Oltre alla consulenza lo studio Sciume', infatti, secondo reiterate notizie giornalistiche e conferme da parte di amministratori toscani, avrebbe traguardato anche la partecipazione della multinazionale francese Suez-Gaz de France, di cui secondo il sito dello studio sarebbe referente italiano, nel pacchetto societario di quell'ambito idrico. Tra le vie da percorrere c'è anche quella di rivolgersi all’Antimafia di Brescia? Stiamo valutando, accanto all'azione a livello di giustizia amministrativa al Tar di Brescia, se, dopo gli sviluppi sul nostro territorio di alcune vicende deflagrate (oggi) ieri con diversi avvisi di garanzia per la vicenda della discarica di Cappella Cantone, non sia il caso di chiedere un consiglio alla Direzione Distrettuale Antimafia ed agli uffici di Brescia con cui da anni stiamo collaborando. Ne faremo certamente tesoro per I nostri comportamenti futuri riferiti a questi e ad altri argomenti che interessano le nostre vicende provinciali.
Cremona
Mercoledì 17 Ottobre 2012
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«A cosa è servito il referendum?»
Fa discutere la decisione dell’Ato riguardo all’apertura alla società mista, i cittadini invocano il rispetto del voto nazionale
La ricerca
La notizia della decisione del Cda dell'Ato di permettere la parziale privatizzazione della gestione dell'acqua nella provincia di Cremona ha investito la città scatenando polemiche e proteste proprio a ridosso della diffusione, a livello nazionale, di un'altra notizia significativa, ovvero il crescente consumo di risorse idriche cittadine in sostituzione all'acquisto di acqua imbottigliata. Gli italiani si riappropriano dell'acqua di rubinetto e la riportano in tavola, sia per ragioni economiche sia per ragioni legate alla qualità dell'acqua proveniente dagli acquedotti, sottoposta a controlli più rigidi rispetto a quella imbottigliata. In un momento nel quale il diritto all'utilizzo dell'acqua pubblica e a servizi di qualità acquistano crescente rilievo, non stupiscono dunque le proteste indirizzate contro l'Ato e alla sua recente approvazione di una società mista. Intanto, mentre la Provincia difende la propria scelta sottolineandone la legittimità, a Parigi, dopo venticinque anni di gestione pubblica, si torna alla municipalizzazione del servizio, al fine di ridurne i costi aumentati nel periodo di privatizzazione di circa il 200%, come recentemente dichiarato alla stampa dalla consigliera comunale Anne Le Strat, promotrice del progetto.
I
di Martina Pugno
l ritorno alla gestione pubblica dell'acqua in atto a Parigi dopo venticinque anni di privatizzazione potrebbe essere un segnale per Cremona, che sta puntando in questo momento dritta nella direzione opposta? Sembrerebbe di sì, almeno secondo quanto commentano molte delle persone da noi intervistate, la maggioranza delle quali non ha visto di buon occhio la decisione di aprire la gestione degli acquedotti territoriali a società miste composte per il 40% da enti privati. Secondo quanto dichiarato alla stampa nei giorni scorsi dalla consigliera Alle Le Strat, promotrice del progetto di rimunicipalizzazione, proprio la privatizzazione è stata la causa principale di un rialzo dei costi del 200% in 25 anni. Un rischio che in molti temono possa diventar realtà anche in Italia, come commenta Dario: «In altri settori si è già visto cosa succede passando dal pubblico al privato, in Italia abbiamo decine di esempi, tutti disastrosi: in ogni caso è peggiorato il servizio, mentre in compenso sono aumentanti i costi". Di simile parere anche Pietro: «Vorrei poter credere che questa soluzione comporti un miglioramento dei servizi, ma quale esempio di privatizzazione ha dato risultati positivi? A me non ne viene in mente neppure uno». Se può apparire di parte il parere di Lia, fermata proprio mentre beveva da una pubblica fontanella, che ha sottolineato come l’acqua sia «un diritto inalienabile, che non deve poter essere controllata nemmeno in parte da privati», anche il commento di Valentina, studen-
tessa universitaria, non si discosta molto: «L’acqua è una risorsa pubblica e tale deve restare. Non può diventare fonte di profitto. Altrimenti, cosa aspettano a privatizzare anche l’aria? O non conviene perché è troppo inquinata?». Ma c'è anche chi, come Giulio, si sofferma sull'inevitabilità dell'apertura alla società mista sottolineata dall'amministrazione provinciale: «Possibile che non ci sia altro modo per migliorare il servizio e adeguarsi alle normative europee? Possibile che solo davanti al rischio di multe ai Comuni la qualità della depurazione e la riduzione degli sprechi sono diventati problemi impellenti da risolve-
Addio bottiglie: il 75% degli italiani sceglie il rubinetto
re subito, riducendosi all’unica soluzione possibile a costo di scontentare tutta la popolazione del territorio?». Di fronte ad una specifica esigenza, commenta però Liliana, i rischi sono evidenti: «Se l’intervento dei privati è così fondamentale, come si può immaginare che non inizino a dettar legge? A quel punto basterà minacciare di ritirarsi e ritirare gli investimenti. E’ una visione a dir poco ingenua». Un timore che viene espresso anche da chi non si trova in disaccordo con l'apertura della gestione ad
una società mista, come Lorenzo: «Se serve a migliorare il servizio, la gestione mista può andare bene, ma la maggioranza deve rimanere agli enti pubblici, così come le possibilità di prendere decisioni in base alla volontà dei cittadini. Ma come può succedere, se già la volontà primaria, quella del mantenimento della società totalmente pubblica, è stata disattesa? Così la fiducia viene per forza a mancare». Di pari opinione anche Marika: «L’apertura ad una società mista, purché la maggioranza resti pubblica, non la trovo così deprecabile. Certo che però bisogna fare i conti con quanto richiesto dalla maggioranza della popolazione, che mi pare vada in ben altra direzione». Se in molti non si trovano favorevoli alla privatizzazione, ancora più sono coloro che si dimostrano infastiditi poiché la scelta dell'ente pubblico si rivela in netto contrasto con la volontà espressa dagli italiani in occasione del Referendum indetto nel 2011: «E’ evidente ormai da tempo - commenta Cristiana che la democrazia in Italia è utopia, ma almeno ce ne diano, ogni tanto, l’illusione. Ignorare così deliberatamente la volontà dell’Italia espressa in un referendum nazionale è semplicemente vergognoso. Allora perché mi sono dovuta scomodare ad andare a votare?». Anche se non manca chi, di fronte alla scelta, pur non concordando in parte si rassegna, come Simone: «Se è l’unica soluzione possibile, c’è ben poco da discutere, posto che sia costituzionale.
«La società mista è una scelta antidemocratica»
Con la privatizzazione a Parigi in 25 anni aumenti del 200%
Gli italiani abbandonano la plastica e scelgono l'acqua potabile proveniente direttamente dal rubinetto: ad influire è probabilmente la crisi, che spinge al risparmio quotidiano, ma anche una maggiore consapevolezza e attenzione alla qualità nella propria alimentazione. E' quanto emerge dai più recenti dati diffusi da Aqua Italia, associazione delle aziende costruttrici e produttrici di impianti per il trattamento delle acque primarie federata ad Anima – Confindustria. Resa nota in occasione della Giornata mondiale dell’alimentazione indetta il 16 ottobre, la ricerca condotta da Cra - Nielsen ha rivelato che il 75.5%degli italiani ha bevuto acqua di rubinetto almeno una volta nell'ultimo anno. Un dato nel quale sicuramente rientrano anche consumi sporadici in assenza di acqua in bottiglia, ma anche specchio della preferenza di molti e della crescente attenzione nei confronti dell'importanza di un bene fondamentale ed inalienabile. Il 27.5%, infatti, ha dichiarato di ricercare espressamente acqua di rubinetto spinta dal gusto, mentre il 27.5%si rivolge abitualmente a tale risorsa per evitare la scomodità del trasporto di pesanti confezioni dal supermercato fino a casa. Indubbiamente anche le ragioni economiche svolgono un ruolo significativo, pur non costituendo la motivazione primaria per la maggior parte degli italiani: il 21.2% è stato convinto ad abbandonare l'acqua in bottiglia che comporta, a pari quantità, un costo dalle 300 alle 1000 volte superiore. Per altri si tratta invece di una questione prevalentemente sanitaria: il 17.9% degli italiani si sente più rassicurato dai maggiori controlli ai quali viene sottoposta l'acqua di rubinetto rispetto a quella imbottigliata. A riprova del fatto che per molti la scelta è tutt’altro che casuale e sporadica, il 23,4% degli italiani ha dichiarato di possedere almeno un apparecchio domestico di depurazione dell’acqua, dove nella metà dei casi si tratta di caraffe filtranti (12,6%), a cui seguono i sistemi di filtraggio (4%), l’osmosi inversa (3,9%) e i sistemi di refrigerazione o gasatura (1,8%).
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Cremona
Mercoledì 17 Ottobre 2012
Cappella Cantone
Nuovi sviluppi, due indagati della Compagnia delle Opere
Nuovo colpo di scena nelle indagini legate alla Discarica di amianto di Cappella Cantone. Rossano Breno, presidente della Compagnia delle Opere di Bergamo, è infatti indagato per corruzione nell'ambito dell'inchiesta che aveva portato nei mesi scorsi all'arresto del vicepresidente del Consiglio regionale lombardo, Franco Nicoli Cristiani. Insieme a lui è indagato anche Luigi Brambilla (all'epoca dei fatti vicepresidente della Compagnia delle Opere bergamasca). Le indagini riguardano appunto la delibera della giunta Formigoni relativa alla discarica di amianto: un documento che aveva dato il via libera per la realizzazione dell'opera, a Cappella Cantone, all'imprenditore Pier Luca Locatelli. Sarebbero proprio alcune dichiarazioni rese da quest'ultimo all'origine delle nuove indagini avviate dalla Procura. Essa ipotizza «Atti contrari ai doveri di ufficio» da parte di alcuni amministratori della Regione Lombardia in contatto con il presidente e l'ex vice della Compagnia delle Opere bergamasca. Secondo gli inquirenti, «Emerge un diretto coinvolgimento di Rossano Breno e Luigi Brambilla» si legge nel decreto «affinché amministratori della Regione Lombardia con cui erano in contatto favorissero, con atti contrari ai doveri d’ufficio, gli interessi imprenditoriali di Pierluca Locatelli e l’ottenimento dell’autorizzazione regionale» . Il provvedimento regionale sbloccava l'apertura della discarica, nonostante le molte voci di opposizione provenienti dal territorio. La delibera era stata proposta dallo stesso presidente Formigoni dopo che, nel 2007, Locatelli aveva chiesto l'autorizzazione. Dopo il varo l'imprenditore avrebbe versato soldi ai dirigenti della CdO di Bergamo e con la sua ditta eseguito lavori che secondo l'accusa farebbero parte dell'accordo corruttivo.
«Votare il prima possibile» Rossoni: «Il 25 ottobre ultima seduta del Consiglio per la modifica della legge elettorale. Poi si va a elezioni»
Alloni: «Formigoni dovrebbe essere il primo a fare un passo indietro, non chiederlo agli altri»
P
di Laura Bosio
are davvero vicina al capolinea, in Lombardia, l'era Formigoni, ma non si tratta di un percorso lineare: da un lato, il presidente che chiede ai consiglieri regionali di dimettersi, affermando che quelli del Pdl hanno già consegnato le proprie dimissioni al capogruppo; dall'altro, il Pd - i cui consiglieri hanno dichiarato che rinunceranno al vitalizio previsto per legge - risponde che «il primo a doversi dimettere è lo stesso Formigoni: basterebbe infatti un suo passo indietro per concludere questa legislatura. Invece lui non fa altro che esortare gli altri a dimettersi». Lo dice Agostino Alloni a margine di un Consiglio regionale particolarmente teso, svoltosi all'insegna di striscioni e insulti. «La nostra giornata è iniziata con un’occupazione simbolica degli scranni della presidenza e l’esposizione di uno striscione con la scritta “Tempo scaduto – Formigoni dimettiti”. Dopo essere stati invitati a “sgomberare”, abbiamo esposto altri cartelli durante la seduta» racconta Alloni. «L'atmosfera era molto tesa». Il Pd ribadisce la richiesta di dimissioni di Formigoni. «E' lui a dover fare un passo indietro, e questo ci saremmo aspettati oggi in Consiglio. Ma così non è stato. Anzi, Formigoni non fa altro che esortare gli altri di assumersi le responsabilità politiche che gli competono, senza assumersele lui per primo». La preoccupazione del consigliere Alloni va oltre: «Il presidente ci esorta a dimetterci, ma se allo stesso tempo non si dimetteranno anche i consiglieri della maggioranza, il risultato sarà che noi verremo semplicemente sostituiti da consiglieri della Lega» sottolinea. «In questo modo, verrebbe meno l'opposizione. Personalmente non sono per niente convinto che i consiglieri del Pdl
faranno sul serio un passo indietro». Il momento di verifica sarà il 25 ottobre, quando si svolgerà il Consiglio regionale. «In quell'occasione si dovrà modificare l'attuale legge elettorale, per eliminare il "listino" (ossia l'elenco dei consiglieri scelti dal presidente) e si dovrebbe chiarire la questione delle dimissioni». Dimissioni che peraltro i consiglieri del Pd hanno da subito dichiarato di essere disponibili a presentare. «La situazione non è più tollerabile» spiega Alloni. «E' ora di staccare la spina a una Giunta ormai troppo compromessa. C’è assolutamente bisogno di un nuovo Governo e di andare a un ricambio della classe dirigente». A stupire un po' tutti è il cambio di rotta improvviso del presidente Formigoni: dal rifiutare le elezioni anticipate al dichiarare che «si può e si deve andare a votare prima di Natale o al massimo a metà gennaio», come ha dichiarato. «L'importante è votare il prima possibile, per liberarci di questo governo regionale» commenta Alloni. «L'ideale sarebbe di andare al voto entro i primi di gennaio». E Gianni Rossoni, consigliere del Pdl, affronta la situazione con calma.
Rossoni:
Si è trattato di una brutta vicenda ma decisamente estranea agli atti della Giunta regionale «Abbiamo messo tutto nelle mani del presidente, e le nostre dimissioni sono già firmate» spiega. «In questa settimana si lavorerà per modificare la legge elettorale, e il percorso si concluderà il 25, con l'ultimo consiglio regionale. Dal giorno dopo faremo cadere il Consiglio, perché questa legislatura è ormai finita. Le dimissioni sono un atto politico dovuto, al quale i consiglieri del Pdl si prestano perché è necessario andare alle elezioni anticipate. I cittadini della Lombardia non hanno bisogno di una Regione in crisi».
Alloni:
L’importante è votare il prima possibile. Ideale sarebbe entro inizio gennaio
Rossoni commenta anche i fatti che hanno portato alla fine della giunta Formigoni. «Fatti da cui prendiamo le distanze: si è trattato di una brutta vicenda, ma decisamente estranea agli atti della giunta regionale, che sono sempre stati trasparenti e che nulla hanno a che vedere con la malavita». Tanta è, naturalmente, l'incertezza rispetto al futuro delle Regione e ai papabili candidati per le elezioni. Nel centrosinistra sarebbero già arrivate alcune candidature: quella di Alessandra Kustermann, la fondatrice del Centro di soccorso violenza sessuale, ma anche quella di Bruno Tabacci, che ha dichiarato di essere pronto a mettersi in campo con l’idea di una lista civica lombarda alleata con il Pd. Vengono fatti anche i nomi del consigliere Pd Giuseppe Civati e del segretario regionale Maurizio Martina. Per il Movimento a Cinque Stelle potrebbero profilarsi delle primarie, mentre tra le file della Lega ancora non si fanno nomi. Per quanto riguarda il Pdl, il nome che sembra stia circolando in questi giorni è quello di Gabriele Albertini, l’ex sindaco di Milano, ma anche quelli del vicepresidente della Camera, Maurizio Lupi, e di Mariastella Gelmini, che ha buoni legami all’interno della Lega Nord.
Mercoledì 17 Ottobre 2012
«Nolli sia coerente, esca dal Pdl» Quinzani: il Pdl non c’è più? io lo dissi cinque anni fa, Nolli invece ci è arrivato ora
Il “nuovismo” non è un valore di per sé: occorre qualcuno che abbia capacità e competenza per governare una città
C
Di Laura Bosio
ontinua il dibattito sul futuro politico e amministrativo di Cremona, e non solo, aperto, sulle pagine del nostro giornale, da Roberto Nolli. Il vicesindaco ha lanciato l'idea di un nuovo movimento politico, che parta dai territori, puntando su soggetti come i sindaci, a partire da Oreste Perri. Dopo le interviste allo stesso Perri e a Roberto Vitali, consigliere comunale Udc, diamo ora la parola a Ferdinando Quinzani, consigliere comunale della lista Cremona per la Libertà, che non ha mai nascosto la propria posizione di dissenso nei confronti della giunta Perri. «Nolli nel 2012 prende atto che il Pdl non c'è più, e fa la stessa analisi sul centro destra che il sottoscritto fece esattamente cinque anni fa, uscendo da Forza Italia, e che ribadì con forza tre anni fa alle elezioni» dichiara Quinzani. «Dunque non posso non essere d'accordo con questa analisi. Tuttavia vi sono due differenze tra lui e me: primo che io ho raggiunto queste conclusioni anni fa, Nolli invece ci è arrivato ora, a "sfascio" avvenuto; secondo: quando io ho fatto le mie valutazioni negative sul partito ho anche avuto la coerenza di uscirne, Nolli non sembra avere tali intenzioni. Ritengo che, dal momento in cui il suo ruolo in giunta dipende dalla fiducia che il sindaco ha avuto in lui, dovrebbe prendere la decisione di uscire dal partito che oggi denigra; del resto, anche Jane Alquati e Claudio De Micheli stanno continuando ad amministrare, mantenendo il rapporto fiduciario con il sindaco, pur essendo usciti dalla Lega».
ranza in Consiglio comunale: l'Udc non prende una chiara posizione, la Lega è ormai all'opposizione, e la coalizione si regge solo sui voti del Gruppo misto». Nolli propone un nuovo movimento politico trasversale, fondato su persone "capaci e competenti". Cosa ne pensa? «L'assessore ha descritto ciò che rappresenta Cremona per la Libertà, con la differenza sostanziale che lui sembra guardare a un panorama nazionale, usando il ruolo di Perri - e qui mi riferisco al documento recentemente firmato dal nostro primo cittadino, insieme ad altri sindaci - mentre la nostra esperienza è unicamente rivolta alla buona amministrazione a livello locale. Altra differenza tra me e Nolli è il collateralismo con i poteri forti della città: l'assessore non può negare che il rapporto con il sindaco lo porti a condividere i legami con quel gruppo di potere che determina le scelte importanti di Cremona».
«A Cremona ci vorrebbe un altro Paolo Bodini»
Nolli dice che “Non c'è più spazio per questa politica”, riferendosi a quella “dei nani, delle ballerine e dei pagliacci”. E' d'accordo? «Questa politica, in realtà, non avrebbe mai dovuto iniziare. Lo stato di cose che Nolli denuncia oggi esisteva già cinque anni fa, ed è lo stesso che denunciai io quando mi allontanai da Forza Italia: perché accorgersene solo ora? Secondo me chiunque si trovi all'interno del partito sa da tempo quello che vi accade, e che certi personaggi non sono mai stati puliti. Voglio ricordare che neppure sul piano locale siamo "immuni" da certi meccanismi: se un "caso Pasquali" (ex presidente di Lgh, che riceveva un compenso per consulenze pari a 200mila euro l'anno) anziché un anno e mezzo fa, fosse esploso oggi, la giunta avrebbe rischiato il linciaggio, e dubito fortemente che avrebbe retto al colpo, visto quanto sta accadendo in Regione. Un'amministrazione che, peraltro, oggi non ha più la maggio-
E il ruolo dei sindaci, richiamato da Nolli, che spazia da Perri a Renzi? «Credo che si debba ripartire dalle persone, con il presupposto che siano soggetti liberi da vincoli e competenti. Ricordiamo che Perri non è estraneo al sistema, anzi, ne è figlio. Inoltre mi ha fatto sorridere il fatto che lui abbia sottoscritto un documento in cui si afferma che d'ora in poi, per i ruoli politici di rilievo, si dovranno candidare solo persone politicamente competenti, e che abbiano maturato delle esperienze in questo campo: secondo tali principi - che io peraltro condivido -, infatti, non ci sarebbe mai stato un sindaco Perri; egli è stato candidato per la sua immagine positiva da uomo di sport, non certo per l'esperienza politica, che non aveva. Per di più, sottoscrivendo quel documento, Perri ha definitivamente archiviato la litania del sindaco sganciato dai partiti, dichiarandosi schierato con il Pdl. Dopodiché, devo dire che il tema "Perri" non mi appassiona particolarmente: è stato eletto, fa il sindaco, ma tra un anno saremo ancora in campagna elettorale, e credo sia ora di guardare oltre. Non ho nulla di personale contro di lui, perché la politica non è un fatto personale, ma esprimo delle opinioni coerenti».
«Dell’attuale classe dirigente resterà solo un ricordo di ladrocinio e incapacità»
Passiamo alle proposte: in cosa consiste la sua per Cremona? «Credo che oggi alla nostra città occorra un ricambio della classe dirigente, ma che non si tratti di un cambiamento solo di apparenza ossia la "persona nuova" che risponde a vecchie logiche e vecchie lobby di potere. Serve una persona che non sia necessariamente "nuova", perché il "nuovismo" non è un valore di per sé, ma
Bisogna ripartire dalle persone, con il presupposto che siano libere da vincoli e competenti. Perri non è estraneo al sistema, anzi, ne è figlio «Non mi candiderò come futuro sindaco»
che abbia capacità e competenza per governare una città. Se devo fare un bilancio degli ultimi 20 anni di amministrazione comunale di Cremona, con il senno di poi riconosco che l'amministrazione che più ha saputo innovare è stata quella di Paolo Bodini. Anche le sue recenti prese di posizione, assunte da presidente della Fondazione Stradivari, hanno dimostrato una volta di più la sua capacità di ragionare con la propria testa e di prendere posizioni anche scomode. Allora dico che oggi a Cremona ci vorrebbe un altro Paolo Bodini: in una situazione in cui i partiti hanno bisogno di recuperare credibilità, persone così possono essere molto utili».
Dunque, secondo lei, i partiti, oggi, sono ancora soggetti importanti? «Ritengo che abbiano un ruolo fondamentale per la democrazia. Il lascito peggiore di questo ultimo ventennio di politica italiana è il fatto che la selezione della classe dirigente si sia basata sulla promozione di personaggi le cui maggiori qualità sono state visibilità, immagine e ricchezza da un lato, e il servilismo dall'altro. Tutto ciò ha delegittimato la politica, e quindi i partiti, molto più di quanto non fece Tangentopoli a suo tempo. la differenza è che un tempo la maggior parte delle persone che rubavano, lo facevano per far politica; oggi accade il contrario: si fa politica per rubare. Ciò fa si che gli esponenti dell'allora pentapartito, nonostante tutto, siano oggi ancora considerati figura importanti per il nostro secolo - vedi Craxi, Andreotti, ecc - mentre sono convinto che dell'attuale classe dirigente resterà solo un ricordo di ladrocinio e incapacità. Il male, quindi, sta nelle persone, non nello strumento; il problema non è il partito ma chi lo gestisce e i meccanismi di selezione della classe dirigente che sono in vigore oggi. Il peggiore strumento di questo sistema è stato la legge elettorale: con l'eliminazione dei collegi si è sottratto ai cittadini ogni potere decisionale, e
si è dato tutto in mano alle segreterie dei partiti». La sua opinione sul governo Monti? «E' un governo di emergenza, costretto a rimediare a una serie di errori che si sono accumulati nell'ultimo decennio. Ma prima o poi l'emergenza dovrà passare, e si restituirà ai cittadini e alla politica le responsabilità che gli spettano». Guardi nella sua sfera di cristallo: il futuro politico della città è … «E' presto per dirlo: tutte le manovre che riguardano le prossime amministrative avranno un senso solo il giorno dopo le politiche, perché solo allora ci sarà un quadro chiaro "dei sommersi e dei salvati". Per quanto riguarda Cremona per la Libertà, ricevo da più parti, soprattutto dall'interno della lista stessa, sollecitazioni a proseguire con questa esperienza: la sensazione positiva che accomuna un po' tutti coloro che hanno condiviso questo percorso è quella di aver visto giusto tre anni fa, anche se con troppo anticipo rispetto agli eventi».
«La Giunta comunale? E’ senza maggioranza»
Potremmo allora ipotizzare un Ferdinando Quinzani candidato sindaco? «Assolutamente no, non vedo per me questo futuro. Ho già fatto una volta questo tipo di esperienza, e non replicherò tale schema: la lista Cremona per la Libertà alle prossime amministrative non correrà con un proprio candidato. Vedremo di valutare quelli che saranno i candidati in corsa, per poi decidere se dare a qualcuno il nostro sostegno. Senza dubbio, il nostro pacchetto di voti avrà un peso non indifferente, ma verrà indirizzato solo se vedremo candidati meritevoli. Per quanto mi riguarda, dopo quindici anni di impegno come assessore comunale, credo di aver già dato, a livello locale, e alla politica nazionale ho già rinunciato tempo fa, con la mia uscita dal Pdl».
Dall’Ocrim un aiuto all’associazione «Amici di Gianni e Massimo» Giovedì 11 ottobre l’amministratore delegato dell'Ocrim, Alberto Antolini, il direttore operativo Maurizio Galbignani e il direttore commerciale Stefano Mazzini, hanno ricevuto il presidente dell’associazione “Amici di Gianni e Massimiliano”, Gianluigi Ferrari, e il suo vice, Vittorio Cavaglieri, consegnando loro un assegno di 2.000 euro. Il prezioso contributo, è stato realizzato grazie a una donazione dell’azienda unita alle offerte raccolte durante la manifestazione “Grano Farina e...” promossa dalla Società Molitoria Cremonese, con il patrocinio e la collaborazione del Comune di Cremona, domenica 23 settembre presso la propria sede. Antolini ha espresso vivo entusiasmo nell’apprendere le molteplici attività portate avanti dalla Onlus di Gerre dè Caprioli a favore del sociale. Il presidente dell’associazione ha lodato gli organizzatori della manifestazione e allo stesso tempo ha ringraziato per la preziosa donazione che contribuirà alla realizzazione di un importante progetto a favore di bambini diversamente abili (Abilitarete), condiviso con l’Anffas di Cremona.
Runners cremonesi verso la maratona di New York
Anche alcune persone del nostro territorio parteciperanno alla 43esima maratona di New York (42 km e 195 metri) che si terrà domenica 4 novembre con partenza alle ore 9 dal mitico ponte di Verazzano. Si tratta di Maria Teresa Mor residente a Pescarolo e conosciuta per il suo impegno nel campo sociale e Erika Tosi, residente a Cremona, conosciuta per la sua presenza al carnevale di Pescarolo come “Lilla Lalla” Ai grandi nomi che hanno fatto di questa iniziativa un motivo per una loro pubblicità personale, vanno quindi aggiunti quelli di centinaia di “runners” così vengono chiamati, che si allenano tutto l’anno per raggiungere questo obiettivo, non ci sarebbe niente di particolare. La particolarità è che mentre Erika ha 30 anni, Teresa ne ha 60. Un forte temperamento e in costante sfida con sé stessa, i numerosi riconoscimenti conquistati in giovane età sono una testimonianza anche della sua passione per le per le competizioni, fermata dall’età e dagli impegni di famiglia e di lavoro, con il pensionamento Teresa ha potuto riprendere la sua passione.
“Continuità d’impresa e passaggio generazionale”
Appuntamento martedì 23 ottobre (ore 17) nella Sala Maffei della Camera di Commercio, con il convegno “Continuità d'impresa e passaggio generazionale". Dopo il saluto del presidente Gian Domenico Auricchio, seguirà l'intervento introduttivo di Giovanni Valcarenghi e Michele Cerioli Private Banker Banca Fideuram. Alle 18 Alessandro Gallo (Consulente Iama Consulting) parlerà de " Il passaggio generazionale dei patrimoni personali e d’impresa. I nuovi strumenti di accertamento fiscale". Seguirannp dibattito e aperitivo
Ferdinando Casini a Cremona per commemorare il politico cremonese
«Angelo Zanibelli, un uomo per bene»
Sala del Consiglio gremita, lunedì scorso, nel ricordo Angelo Zanibelli, capogruppo dell’Udc in Comune scomparso nell’estate scorsa. Per ricordare il politico cremonese sono giunti a Cremona Pier Ferdinando Casini e Savino Pezzotta. Un “uomo perbe-
ne”, un “vero cattolico”, una “persona impegnata per la sua città”. Così ha esordito il leader dell’Udci. Casini ha poi invitato gli amministratori locali a fare qualcosa di concreto affinché resti il suo ricordo. “Ho avuto il piacere di co-
noscerlo partecipando alla Camera dei deputati a una delle iniziative che amici riconoscenti organizzavano per tenere viva la memoria del padre, cofondatore della Cisl, esponente della democrazia cristiana e parlamentare”. Anche Savino Pezzotta ha ricor-
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dato l’esponente dell’Udc locale:“Era un uomo buono. La sua bontà era naturale, intrinseca al suo essere. Non era però ‘genericamente’ buono, passivo e remissivo. La sua bontà si fondava sulla chiarezza delle idee, delle convinzioni, delle conoscenze e
di quella passione per la verità che rende le persone rispettose ed educate, ma che non impedisce loro di esprimere giudizi e agire di conseguenza”. Pier Ferdinando Casini ha incontrato parlamentari e consiglieri regionali lombardi all’Hotel Continental prima di partecipare al ricordo di Angelo Zanibelli. Si è discusso della crisi politica in Regione. La linea di Casini e dei suoi è chiara: “A questo punto, si torni a votare. La data venga decisa da chi ha la responsabilità per farlo”.
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Cremona
Mercoledì 17 Ottobre 2012
Al via il progetto “Cittadinanza e memoria storica»
Diritti e responsabilità strettamente correlati all’utilizzo delle nuove tecnologie. Questo il tema sul quale saranno incentrate le attività del progetto “Cittadinanza e memoria storica” per l’anno scolastico 2012-13, presentato questa mattina a Palazzo Comunale, ospiti gli alunni della classe III A del Liceo Ginnasio Statale “D. Manin”. Rivolto ai docenti e agli studenti delle scuole primarie e secondarie del territorio, il progetto è promosso dall'Ufficio Scolastico Territoriale in collaborazione con il Comune di Cremona (Assessorato alle Politiche Educative e della Famiglia e Assessorato alle Politiche Sociali), la Provincia di Cremona (Assessorati all’Istruzione e alle Politiche Sociali), e il Liceo Ginnasio "D. Manin" come capofila di una rete di scuole. Le Università cremonesi (Facoltà di Musicologia dell'Università di Pavia, Università Cattolica, Università degli Studi di Milano, Politecnico di Milano) contribuiscono al coordinamento scientifico del progetto e alle attività formative attraverso propri docenti e ricercatori. Le relazioni in programma sono quattro, a cui si aggiungono tre incontri (due spettacoli e una testimonianza) organizzati in occasione della Giornata del Ricordo: Mercoledì 24 Ottobre ore 14.30-16.30 presso l’aula magna del Liceo-Ginnasio Statale “D. Manin”, via Cavallotti 2, Cremona, relazione della dott.ssa N. Di Blas, ricercatrice presso il Dipartimento di Elettronica e Informazione del Politecnico di Milano: “La comunicazione del patrimonio culturale attraverso le nuove tecnologie: alcuni esempi e proposte praticabili”; mercoledì 7 Novembre ore 14.30-16.30 presso l’aula magna del Liceo-Ginnasio Statale “D. Manin” relazione del prof. N. Scarabottolo, Direttore del Dipartimento di Tecnologie dell’Informazione dell’Università degli Studi di Milano: “L’utilizzo delle nuove tecnologie per l’innovazione didattica: la questione della sicurezza”; martedì 20 Novembre ore 14.30-16.30, Sala “Zanoni”, via del Vecchio Passeggio, relazione della dott.ssa Paola Cattenati, membro Commissione Nazionale M.I.U.R. Disagio, Adolescenti, Bullismo e responsabile C.R.I.A.F.: “Educare al senso morale ed alla responsabilità”, partecipa all’intervento la dott.ssa Galloni del C.R.I.A.F.; martedì 27 Novembre ore 14.30-16.30, Sala “Zanoni”, via del Vecchio Passeggio, relazione della dott.ssa Paola Cattenati e della dott.ssa Galloni (C.R.I.A.F.): “Navigare responsabilmente tra le nuove tecnologie”; venerdì 25 gennaio 2013 (mattina), Teatro Monteverdi, spettacolo “Lacrime di memoria – storie per parlare della Shoah ai bambini”, rivolto alle scuole primarie. A cura della Compagnia Spazio Mythos.
Il Silp prosegue nella mobilitazione in difesa dei diritti degli agenti
Polizia: risorse economiche sempre più scarse
Si è' tenuta oggi, presso la sala riunioni della Questura di Cremona ,un' assemblea sindacale organizzata dal Sindacato di Polizia Silp per la Cgil, alla presenza del segretario provinciale Guido Ettari e dei dirigenti sindacali Antonino Carnevale, Cristian Sotera e Annamaria Urgesi, nonché del segretario nazionale Daniele Tissone. Durante l'incontro si e' parlato dei temi legati all'innalzamento dell'età pensionabile dei poliziotti, eventualità giudicata dal Silp assolutamente negativa per la sicurezza dei cittadini in quanto la specificità del lavoro delle donne e degli uomini "in divisa" non
consente di avere un'età anagrafica elevata. A questo proposito a Cremona , come presso tutte le altre Questure italiane, l'età media degli operatori e' ormai vicina ai 40 anni anche presso quegli Uffici quali Volanti, Squadre Mobili e Specialità ove si rende maggiormente necessaria la prestanza fisica. Al riguardo nulla di positivo si prospetta per il futuro in quanto, a dire del Silp, il blocco del turn-over previsto dal governo prevedera' una riduzione di 5000 unità in un comparto (sicurezza e difesa) di circa 18000 operatori, tutto questo con la prospettiva di minori standard di sicurezza per i
cittadini, in particolare per quelli più deboli e indifesi. Per il Silp e' Inaccettabile che l'attuale esecutivo trascuri la specificità degli operatori di polizia, istituto riconosciuto per legge favorendo, di fatto, operazioni che, senza tema di smentita, riducono l'operativita' di uffici che rivestono una importanza vitale e strategica per il Paese. A questo proposito il Silp reputa indispensabili gli investimenti per la sicurezza soprattutto in un Paese dove le mafie e la criminalità dimostrano, ogni giorno, di avere la capacità di insediarsi in aree un tempo ritenute, a torto, delle "isole felici".
Bonali (Pd): «Non serve tagliare ma ripensare». De Bona: «La situazione è molto più complessa»
Riduzione dell’orario di apertura dei musei, si riaccende la polemica A
di Michele Scolari
prire il 50% dei siti museali cittadini al mattino dalle 9 alle 13,30 e il 50% al pomeriggio dalle 14,30 alle 19, con un risparmio netto del 50% pur avendo più tempo di apertura e dando un servizio completo al turista. E’ la proposta contenuta nella lettera inviata al nostro giornale dal proprietario di una struttura ricettiva di Casalmaggiore che, criticando l’attuale riduzione d’orario dei musei come «Una pugnalata alla schiena a tutte quelle persone che si impegnano per promuovere la città», ha riacceso la mai sopita polemica sul turismo culturale a Cremona. «Questa proposta non è sulla nostra lunghezza d’onda - commenta il vicecapogruppo del Partito Democratico Daniele Bonali. - Soprattutto non è così che intendiamo rilanciare la cultura a Cremona. Non è con tagli su tagli che si farà decollare il turismo cittadino ma con una diversa concezione del sistema museale cremonese che attualmente pare abbastanza in sofferenza. Domenica la città era gremita di gente: quale poteva essere il catalizzatore in grado di attirarla nei musei? La ricetta? «Accordarsi alle politiche regionali e nazionali, ma non solo. Ho proposto al sindaco di coinvolgere (con stage e collaborazioni) gli studenti della sezione Turismo dell’Einaudi e quelli del Linguistico per supplire alla discutibile conoscenza delle lingue straniere ed all’opinabile preparazione artistica mostrata da molte guide turistiche (un progetto che costituisce già la prassi a Brescia, Bergamo o Mantova). Altro punto importante è il recupero del materiale artistico che da anni attira la polvere nelle cantine dei nostri musei. In questo modo non occorrerà più impiegare risorse per chiedere in prestito opere a questo o quel museo, ma le estemporanee verranno organizzate valorizzando ciò che abbiamo. Ma soprattutto è necessario comprendere che il Comune non deve fare cultura ma promuoverla».
Un Comune insomma che funge da mediatore tra le varie tendenze che emergono “dal basso” a livello cittadino? «Precisamente. E che non rifiuta le proposte che sono estranee al proprio contenitore ma che le valuta e le valorizza ponendosi come punto di riferimento ma non come facitore di cultura. In una parola, come ente che promuove sussidiarietà». Di diverso avviso rispetto alla proposta avanzata nella lettera si dichiara anche l’assessore alla Cultura Irene De Bona: «Non è così semplice come può sembrare. C’è una concentrazione di musei che si raccolgono nella struttura del Museo Civico (la Pinacoteca, lo Stradivariano, il museo di Storia Naturale, il museo della Civiltà Contadina). La proposta non mi sembra praticabile. In più tendo a precisare che la riduzione d’orario riguarda il periodo invernale, e nasce dall’esigenza di una visione sistemica di organizzazione delle risorse che, come si sa, sono quelle che sono. E lo studio che abbiamo compiuto per arrivarci è uno studio approfondito, mirato ad ottimizzare le risorse ed a mantenere gli standard qualitativi che i musei hanno raggiunto in questi anni. Ciò che si vede dall’esterno dunque può indurre a critiche che portano alla proposta avanzata nella lettera, ma dall’interno la questione è molto più complicata». Di parere contrario di dichiara anche Laura Carlino, insegnante e critica d’arte: «Di primo acchito mi sembra una proposta assai complicata, direi quasi cervellotica. Premesso che neppure io concordo con la riduzione degli orari di apertura dei musei, ritengo però che le soluzioni siano altre. Soprattutto perché va tenuto conto che, all’oggi, fra i turisti non è ancora diffuso l’utilizzo di strumenti (come smartphone e tablet) che permettano un contatto continuo con il web, con conseguente nascita di problemi di natura organizzativa, dovuti anche al fatto che i musei non hanno la stessa tipologia di visitatori».
La lettera: «Aprire metà dei musei al mattino e metà al pomeriggio
Caro direttore, sono Zelindo Madesani proprietario del Luna Residence una struttura ricettiva di Casalmaggiore. In questi giorni seguo i vostri articoli riferiti alle varie soluzioni che sono state proposte per fronteggiare le spese inerenti ai vari musei della città di Cremona. Viste le varie proposte e la soluzione che si intende intraprendere, accorciare l’orario di apertura posticipando al mattino l’apertura ed anticipando il pomeriggio la chiusura, viene spontanea una domanda: ma che scuola avranno mai fatto questi dirigenti, responsabili e quant’altro, la Bocconi? E’ assolutamente assurda come proposta e sarebbe un ulteriore pugnalata alla schiena a tutte quelle persone che si impegnano per promuovere la città, ma come si può pensare un orario del genere dalle 10 del mattino alle 17 del pomeriggio, specialmente in estate, e poi il risparmio sarebbe del 20% circa, se poi si calcola il mancato guadagno per le ore di chiusura si scende a circa il 10%. Io penso che le soluzioni vadano ponderate meglio: con risposte che vadano incontro ai turisti e non creando altri disservizi. La mia proposta è di formare 2 percorsi con una chiara e precisa informazione al turista e alle strutture ricettive, aprire 50% dei siti al mattino dalle 9 alle 13,30 e 50% al pomeriggio dalle 14,30 alle 19. Sono sempre 9 ore ma spostando il personale e spegnendo completamente i vari musei al mattino o al pomeriggio il risparmio è netto del 50% pur avendo più tempo di apertura e dando un servizio completo al turista. Così facendo si creerebbe anche una affluenza più corposa perché le visite sarebbero distribuite su 4,30 ore e non 9 e i vari siti museali risulterebbero più frequentati. Inoltre, posticipando orario serale, il turista nella sua pianificazione del tour sarebbe più propenso a rimanere magari per una cena e perché no per un pernottamento in più. Ma se alle 17 del pomeriggio si trova a spasso con tutto chiuso è più propenso ad scegliere qualche altra città più “ospitale”. Mi scuso per lo sfogo ma penso che in questo settore (il turismo e l’accoglienza) non possano operare persone che non siano spinte da una grande passione. Non si può accogliere un ospite con l’occhio sull’orologio e non si possono chiudere gli uffici alle 17,. Non è mai capitato agli amministratori di parlare con un turista ed ascoltare cosa desidera? ZM
Venerdì alle 10,30 in cattedrale Presentazione del nuovo regolamento edilizio messa per le scuole cattoliche
Venerdì 19 ottobre nella sala conferenze della sede dell’Ance: un’opportunità per il rilancio dell’edilizia Venerdì 19 ottobre, alle ore 11, nella sala conferenze della sede dell'ANCE (Associazione Costruttori Edili) di via delle Vigne, 182, sarà presentato il nuovo Regolamento edilizio di Cremona quale opportunità per il rilancio dell'attività edilizia. Intervengono il vice sindaco e assessore all'Urbanistica Carlo Malvezzi, Carlo Beltrami, presidente dell'A.N.C.E. di Cremona, Silvano Sanzeni, presidente dell'Ordine degli Architetti della provincia di Cremona, Adriano Faciocchi, presidente dell'Ordine degli Ingegneri della provincia di Cremona, Giacomo Groppelli, presidente
del Collegio dei Geometri della provincia di Cremona, Giorgio Ferlenghi, presidente dell'Ordine dei dottori Agronomi e dottori Forestali della provincia di Cremona, Vanore Orlandotti, presidente del Collegio dei Periti Industriali della provincia di Cremona. La presentazione del nuovo regolamento sarà a cura di Marco Masserdotti, Achille Meazzi, Nicolò Gambino dello Sportello Unico dell'Edilizia del Comune di Cremona. Il 27 settembre 2012 il Consiglio comunale ha approvato il nuovo Regolamento edilizio per la qualità paesaggistica, la sostenibilità ambientale e l'efficienza
energetica. La nuova denominazione mette in evidenza quelle che sono le parole chiave del nuovo strumento: semplificazione per i cittadini, qualità del costruire, sostenibilità ed efficienza energetica. In un momento di profonda crisi del settore edilizio il Comune ha voluto costruire un nuovo regolamento che guardi al futuro. Il nuovo testo presenta numerosi aspetti innovativi in favore della qualità paesaggistica, della sostenibilità ambientale e dell'efficienza energetica e pone particolare attenzione alla semplificazione per i cittadini.
Dopo le scuole cattoliche secondarie di primo e secondo grado, tocca agli istituti paritari cremonesi della Primaria radunarsi in Cattedrale per la Messa presieduta dal vescovo Lafranconi. L’appuntamento è per venerdì 19 ottobre alle 10.30. Promotore dell’incontro l’Ufficio diocesano per la pastorale scolastica, diretto da don Claudio Anselmi, che, nel contesto del biennio pastorale che la Chiesa cremonese dedicato alla scuola, ha organizzato due celebrazioni eucaristiche presiedute dal Vescovo Lafranconi in Duomo per gli
istituti paritari cattolici della città e del circondario. Se il 12 ottobre è stato il momento delle medie e delle superiori, ora tocca alle elementari. «Solitamente – spiega don Anselmi – queste celebrazioni sono promosse all’inizio dell’anno scolastico da ogni singolo istituto. Visto che per due anni la diocesi focalizzerà la sua attenzione sulla scuola, abbiamo pensato di riunirci insieme per invocare la protezione del Signore sul nostro impegno quotidiano di educazione».
Cremona
La navigazione del Po si ferma a Cremona
La denuncia di Giorgio Albera: «Si fanno interventi a monte e a valle, ma noi siamo tagliati fuori»
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di Laura Bosio
on posso esimermi da intervenire per denunciare l'ennesimo "schiaffo"di Regione Lombardia alla "vera" navigazione fluviale, quella della idrovia padano-veneta che ha come terminale il Porto di Cremona» spiega l'ex presidente dell'Azienda regionale per i porti di Cremona e Mantova, Giorgio Albera, il quale sostiene quanto sia assurdo che si lavori per rendere navigabile il Po a valle e a monte del nostro territorio, mentre tra Cremona e Mantova la navigabilità commerciale è garantita soltanto per duecento giorni l'anno. «Da un lato sono partiti i lavori a Isola Serafini, per un importo di 70 milioni, mentre dall'altro lato, a Mantova, si sta costruendo la conca di Valdaro» spiega ancora Albera. «Ma che senso ha tutto ciò se poi qui da noi non si può transitare per oltre 150 giorni l'anno?». Cremona, dunque, isolata anche su questo versante? «Si parla di fare la grande Provincia del Po, ma di fatto, con il recente sblocco dal Ministero dell'Ambiente del secondo lotto della nuova Conca di Valdaro - che collegherà direttamente le banchine portuali private del Porto di Mantova al Canale Mantova-Mare - si completa il disegno regionale di "fermare" la navigazione fluviale a Mantova, dimenticando il Po fino a Cremona» spiega meglio Albe-
ra. «Scelte che testimoniano come, per Regione Lombardia, la capitale del Po sia ormai il capoluogo virgiliano». In tutto questo, resta al palo il progetto dell'Aipo, che con un investimento di 70 milioni permetterebbe di rendere il Po navigabile per tutto l'anno con interventi "a corrente libera" (“Progetto di sistemazione a corrente libera del fiume Po tra Cremona e Foce Mincio”). «Nessuno prende in considerazione tale progetto, con il risultato che il nostro porto sarà condannato al definitivo isolamento con enormi danni per l'economia del territorio» sottolinea l'ex presidente. «Il nostro è l'unico porto fluviale italiano davvero operativo, eppure lo si vuole rendere inutile, mettendo così a rischio anche la realizzazione della nuova area industriale di Tencara, posta al terminale dell'Idrovia Padano-Veneta». Del resto, Cremona non godrà neppure dei finanziamenti legati al progetto "Vie d'acqua Expo 2015": «Nei giorni
«Con Expo 2015 si è scelto di finanziare opere che hanno un mero scopo scenografico»
E’ la peggior logica dell’Italia “sprecona”, in cui si investe in opere sganciate da qualsiasi logica territoriale
«Il nostro porto sarà condannato al definitivo isolamento, con enormi danni per l'economia del territorio» scorsi, il sindaco di Monza ha annunciato l'indizione del primo appalto (6 milioni di euro) per la impermeabilizzazione del letto del Canale Villoresi» spiega ancora Albera. «Premesso che il buon senso comune avrebbe suggerito che la Regione intervenisse prima sul nostro Canale navigabile, che da Acquanegra a Tencara è ridotto a un colabrodo, il totale di spesa previsto per la realizzazione delle opere idriche connesse a Expo 2015 ammonta a 175 milioni di euro, di cui ben 77 destinati al cosiddetto "canaletto" per collegare il Naviglio Grande col Canale Villoresi. Ma ciò che scandalizza maggiormente è che questo "canaletto" - secondo il Dossier regionale presentato al Bie - avrebbe una portata d'acqua di soli 2 metri cubi al secondo, sarebbe per buona parte interrato, e soprattutto non navigabile. Questa è la prova che con Expo 2015 si è scelto di finanziare opere che hanno un mero scopo scenografico: realizzare un canale con una
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Mercoledì 17 Ottobre 2012
bella pista ciclabile che gli corre di fianco offre un immagine di sensibilità ecologica, ma nulla di più». Albera denuncia quindi il comportamento delle Regioni (Lombardia ed Emilia Romagna), giudicandolo «schizofrenico e privo di dialogo». «Che senso ha finanziare opere da decine di milioni che sono assolutamente inutili e non portano ad alcun risultato? Stiamo facendo i conti con la peggior logica dell'Italia "sprecona", in cui si investe in opere sganciate da qualsiasi logica territoriale. Chiedo quindi un intervento urgente dello Stato, perché si finisca di sprecare soldi pubblici, soprattutto in un momento di crisi come questo, in cui le risorse sono così scarse». Oggi è quindi necessario «riassegnare la priorità alla navigazione sul Po, rinunciando all'inutile e costoso "canaletto" milanese, e finanziando i progetti che abbiano una reale valenza per il territorio» conclude Albera.
L’iniziativa
Festival della cultura psicologica Continuano gli appuntamenti del “Festival della Cultura Psicologica”, promosso dall'Ordine degli psicologi della Lombardia in diverse province della Regione, tra cui anche Cremona. «L’intento principale del Festival della cultura psicologica» afferma Mauro Grimoldi, presidente dell’Ordine degli psicologi della Lombardia «è quello di proporre e rafforzare un’immagine dello psicologo sempre più vicina alle necessità ed al linguaggio dei cittadini, sia per promuoverne il benessere psicofisico sia per prevenire il disagio psichico dilagante anche attraverso la diffusione di una adeguata "cultura" psicologica». IL PROGRAMMA • 17/10 - ore 21 (Sala Zanoni, via del Vecchio Passeggio 1). «Convivere con il dolore?». Strategie psicologiche per affrontare il dolore di una malattia. Conduce: Marisa Tuccillo. • 18/10 - ore 21 (Teatro Monteverdi). Sessione di Drammaterapia: «L’arte del benessere». Conduce: Caterina Gozzoli. • 19/10 - ore 21 (Sala Eventi di “Spazio Comune”). «Mai più zero in condotta»: i problemi di omportamento tra emozioni e contesto. Conduce: Alexis Paulinich. • 20/10 - ore 18.30 (Sala Eventi di “Spazio Comune”). «Come la pensa il corpo?»: la psicosomatica tra teoria e trattamento. Conducono: Alexis Paulinich, Marisa Tuccillo Marisa, Laura Anelli. • 21/10 - ore 21 - (Sala Rodi, piazza Giovanni XXIII). Sessione di Playback Theatre. Conduce: Davide Motta.
CASALMAGGIORE
casalmaggiore@ilpiccologiornale.it
CASTELDIDONE
Morta la contessa Douglas Scotti
Si sono celebrati ieri pomeriggio presso la chiesa parrocchiale di Casteldidone i funerali della contessa Anna Maria Douglas Scotti, morta sabato all’età di 80 anni. Assieme al marito, il conte Edoardo Persico Licer
(scomparso due anni fa) era stata protagonista del rilancio turistico del Palazzo Mina della Scala, simbolo del paese. Da oggi toccherà ai 4 figli seguirne le orme amministrando il castello, edificato a fine Cinquecento.
Pochi fondi, buone intenzioni Agli atti lo schema del programma triennale delle opere pubbliche. Verrà approvato?
C Sopra il Torrione, tra gli interventi preventivati dal Comune. Sotto le opere pubbliche nel triennio e in basso a destra l'evidente calo negli anni degli oneri di urbanizzazione entrati nelle casse comunali
di Simone Arrighi
on l’adozione dello schema del programma triennale (2013/2015) delle opere pubbliche, deliberato dalla giunta comunale a fine settembre, Casalmaggiore prenota il suo restyling. La proposta agli atti dovrà ottenere il nulla osta prima dell’approvazione di bilancio: a dicembre 2012 se tutto va bene, entro giugno 2013 in caso di intoppi. Nel quadro del programma adottato (redatto dall’ingegner Enrico Rossi), sono quantificate in 7.569.032 € le risorse disponibili. Una cifra così suddivisa: la disponibilità finanziaria per il primo anno del triennio, quindi il 2013, ammonta a 1.689.032 €; quella del 2014 (la più alta) è di 3.535.000 €; quella del 2015 è di 2.345.000 €.
OPERE PUBBLICHE
TRIENNIO 2013-2015 STIMA DEI COSTI
TIPOLOGIA
INTERVENTO
2013
2014
2015
TOTALE
manutenzione
adeguamento immobili norme di sicurezza
100.000 €
70.000 €
70.000 €
240.000 €
manutenzione
manutenzione straordinaria immobili comunali
100.000 €
100.000 €
100.000 €
300.000 €
nuova costruzione
realizzazione nuovo plesso scolastico III lotto attrezzature sportive
0€
nuova costruzione
ampliamento scuola primaria di Vicomoscano
0€
730.000 €
0€
730.000 €
recupero
recupero ex carceri murate
1.017.392 €
0€
0€
1.017.392 €
recupero
restauro e risanamento conservativo ex convento S. Chiara con realizzo ostello
0€
460.000 €
0€
460.000 €
restauro
ristrutturazione chiesa ex ospedale
0€
400.000 €
0€
400.000 €
recupero
recupero ex macello comunale
0€
0€
900.000 €
900.000 €
nuova costruzione
manutenzione ed ampliamento cimiteri
0€
105.000 €
105.000 €
210.000 €
nuova costruzione
realizzazione impianto fotovoltaico da 115,2 Kwp scuole primarie
300.000 €
0€
0€
300.000 €
nuova costruzione
realizzazione pontile per attracco imbarcazioni da diporto
171.640 €
0€
0€
171.640 €
nuova costruzione
collettamento frazioni di Cappella e Camminata
0€
500.000 €
0€
500.000 €
TOTALI
1.170.000 € 1.170.000 € 2.340.000 €
Se i sostenitori di Matteo Renzi si muovono in vista delle primarie del Pd, non si può dire che gli avversari siano fermi. Ad esempio è stata organizzata a Gussola una raccolta di firme per sostenere la candidatura di Niki Vendola alla stesse primarie. “Un'altra Italia è possibile” è lo slogan (in verità inflazionato dalle parti del Pd), sottotitolo “Una firma per sostenere la candidatura di Niki Vendola alle primarie del centrosinistra”. L'appuntamento, non solo per i gussolesi ma per tutti i casalaschi, è fissato per sabato 20 ottobre dalle ore 10 alle 12, davanti al bar Coop di piazza Comaschi. La chiusura dell'invito è un auspicio: “Una firma per riportare le idee della sinistra in Parlamento”.
ONERI DI URBANIZZAZIONE INCASSATI DAL COMUNE
nell’area che accoglie il plesso scolastico (scuola dell’infanzia e scuola primaria) in zona Baslenga. Di fatto, si tratterebbe dell’opera pubblica più costosa del prossimo triennio, per la quale il comune accenderebbe un mutuo di 2.340.000 € complessivi col Credito Sportivo. Sempre in tema di scuole, nel 2014 lo schema del programma triennale prevede l’ampliamento della scuola primaria di Vicomoscano (730.000 €) e il restauro di Santa Chiara, con realizzazione di un ostello (460.000 €, con 300.000€ di contributo dalla Fondazione Cariplo e 60.000 dal Gal Oglio Po). Nel 2014 sono stati messi in agenda anche la ristrutturazione della chiesa dell’ex ospedale di Casalmaggiore (400.000 €, con 250.000 € provenienti dal fondo del Ministero dei Beni Culturali e 150.000 € concessi da Fondazione Cariplo), la manutenzione e l’ampliamento del cimitero (105.000 € per due anni, coperti dai proventi cimiteriali), il collegamento fognario del-
Presentato il comitato pro Renzi 1.689.032 € 3.535.000 € 2.345.000 € 7.569.032 €
A Gussola firme per Niki Vendola
Tra le voci che si sommano per raggiungere tali cifre, troviamo: le entrate acquisite per contrazione di mutuo (la più impegnativa, quella del 2014, tocca 1.630.000 €), gli stanziamenti di bilancio (541.640 € in totale), il trasferimento di immobili (per quanto concerne il solo 2014 con un ammontare di 300.000 €) ed “altro”, ovvero la voce che quantifica più fondi disponibili (sopra il milione di euro annui, fra donazioni di privati ad oggi non ancora considerate, finanziamenti ed altro). Sulla base quindi di circa sette milioni e mezzo di euro, l’amministrazione comunale ha previsto 12 opere, fra costruzioni ex novo (6), recuperi (4) e restauri (2). A partire dal 2013 sono previste dallo schema di piano triennale cinque opere. Due riguardano interventi di manutenzione ad edifici pubblici ad oggi da adeguare alle normative di sicurezza vigenti e sistemare a livello strutturale (manutenzione straordinaria). Diluiti nei tre anni, gli importi necessari per queste opere ammontano a 540.000 €. Più corposa la copertura finanziaria prevista per il recupero delle ex carceri murate (il torrione maggiorino): oltre un milione di euro, da raggiungere anche attraverso il fondo 8 per mille. Al 2013 fanno riferimento anche la realizzazione dell’impianto fotovoltaico da 115,2 Kwp installato sulla copertura della scuola primaria di via De Gasperi (300.000 €) e i lavori per la creazione del pontile per l’attracco di imbarcazioni da diporto (171.640 €), per il quale è stato trovato un punto d’equilibrio fra contribuzione dei privati (60.000 €), Regione Lombardia (80.000 €) e comune (31.640 €). Ascrivibile al bilancio 2014 sarà la realizzazione di una nuova palestra
L’ex sindaco Luciano Toscani il coordinatore. Gardani: «Ma dov’era il Pd?»
CASALMAGGIORE - È stato presentato lunedì sera il Comitato Matteo Renzi intitolato a Don Primo Mazzolari. Nella sede del Pd di Casalmaggiore c’erano una ventina di persone, molte delle quali legate alla politica locale anche se da diversi anni fuori dalla cosa pubblica. Mancavano in toto i membri dell’attuale maggioranza del consiglio comunale. Presenti invece alcuni esponenti del Listone. «Lo stesso sindaco mi ha detto che sarebbe voluto esserci, ma non poteva perchè impegnato»: precisa Luciano Toscani, coordinatore provinciale del Pd e promotore dell’iniziativa che, nel casalasco, ambisce alla creazione di «almeno altri tre o quattro comitati proRenzi». «Abbiamo illustrato il funzionamento delle primarie – spiega l’ex sindaco Toscani – oltre alle idee fondanti il programma di Matteo Renzi, evidenziandone le differenze con le altre proposte in gioco». «Ne è nato un bel confronto.
Abbiamo inoltre spiegato cosa significhi fare un comitato, che tipo di attività vengano svolte al suo interno e cosa bisogna fare per aderirvi». Semplice: «Basta mandare una mail a matteorenzicr@gmail.com, richiedendo la sottoscrizione al circolo. Risponderemo inoltrando la modulistica scaricabile anche direttamente dal sito di Matteo Renzi». Ad oggi, il comitato Don Primo Mazzolari («abbiamo scelto di intitolarlo a lui perché lo slogan di Renzi “Adesso” è ripreso proprio da Don Primo Mazzolari, personaggio anche geograficamente vicino alla nostra realtà territoriale») conta già una quindicina di iscritti, ma l’obiettivo è l’ampliamento. Verrà diffuso il programma «distribuendo materiale sia fisicamente che in maniera digitale: daremo grande importanza al web». Verrà avviata anche nel casalasco la raccolta firme che fra cremonese e
cremasco ha già ottenuto qualche centinaio di autografi in pochi giorni. «C’è molto interesse»: confida Toscani. Anche se alla prima riunione la partecipazione è stata piuttosto ridotta: «Un’occasione persa – attacca Carlo Sante Gardani, presente lunedì con alcuni membri del Listone in quanto invitati -. Pensavo di trovare un Pd compatto, invece ho capito che la spaccatura creatasi a livello nazionale è evidente anche a Casalmaggiore». «Credo che Renzi possa essere un’arma vincente per il Pd, senza voler sconfessare o rottamare nessuno. Con un partito diviso però non andrà da nessuna parte. Poteva essere un momento di riunione, invece… Non è che la colla dei politici di Roma sia stata prestata a qualche esponente del Pd di Casalmaggiore per restare attaccato alla poltrona?».
Parcheggi in via Giordano Bruno, piovono proteste La via, di per se stessa, è già parecchio stretta come testimonia la foto a sinistra. Diventa ancora più ridotta se vi sono parcheggiate macchine su di un lato. Vero che il cartello evidenzia la fine del divieto di sosta, ma quanto accade nel viottolo che costeggia l’argine maestro, a prosecuzione del senso unico di via Giordano Bruno, ha già rappresentato lamentele e segnalazioni ai Vigili Urbani da parte di diversi residenti, esasperati dagli intralci che rendono difficoltoso le ma-
novre in uscita dalla via. Come si evince dalla foto a destra (scattata ieri in piena mattina, in un normale giorno lavorativo), lo sbocco del viottolo che prosegue fino all’intersezione con via Del Lino, è già complicato dalla presenza di una scalinata che conduce all’argine. Se per qualsiasi evenienza un’ambulanza dovesse intervenire proprio in quel viottolo, essendoci macchine parcheggiate laddove il buonsenso vorrebbe libero il transito, cosa potrebbe accadere?
le frazioni di Cappella e Camminata al depuratore di Vicomoscano (500.000 €, con contributi di A.ATO, Regione Lombardia e comune). Più di completamento il 2015, annata in cui è stata calendarizza una sola novità: il recupero dell’ex macello comunale di via Guerrazzi, un’opera da 900.000 € (che dovrebbero arrivare dal Pirellone). Per la definizione del programma, come si legge nella relazione che lo accompagna, si è fatto riferimento “al quadro delle disponibilità economiche riferibili al triennio, stimate al momento della predisposizione del documento”, comprendenti fondi dell’ente e finanziamenti esterni. Fonte primaria per il comune sono gli oneri di urbanizzazione: peccato che questa voce, come testimonia la tabella sotto, sia in nettissimo calo rispetto agli anni precedenti. Non resta che attendere: fra qualche settimana sapremo se questo schema di programma verrà approvato, restaurato o redatto ex novo, tanto per restare in tema.
DA VENERDÌ
Chocomoments al via ma senza la Pro Loco In principio fu Franco Manfredi a gettare il sasso: «Ho guardato il cartellone della Festa del Cioccolato e dove l’anno scorso c’era il logo della Pro Loco quest’anno ho trovato un vuoto». L’onda è parsa subito polemica, nonostante i tentativi di smorzarla sul nascere fatti dai vari promotori della manifestazione che si aprirà venerdì, in piazza Garibaldi, e proseguirà per tutto il week end. Ci ha pensato la Pro Loco maggiorina, via web, a rispondere per le rime: «Chocomoments è arrivato lo scorso anno per la prima volta a Casalmaggiore su proposta di alcuni concittadini, ma soprattutto grazie all'impegno, al lavoro, al contributo decisivo della Pro Loco e dei membri del suo Consiglio di Amministrazione. Quest'anno non siamo stati interpellati ufficialmente né invitati al tavolo organizzativo ma condividiamo l'evento e lo pubblicizziamo alla cittadinanza e fra i nostri numerosi contatti perché crediamo fermamente in Amurt e nel progetto “La Rete” del Comune di Casalmaggiore», è un estratto del post pubblicato sulla pagina Facebook della Pro Loco, che sfrutta comunque i propri canali di diffusione per pubblicizzare la manifestazione ma non fa mancare il proprio disappunto per la messa in disparte.
Casalmaggiore
Mercoledì 17 Ottobre 2012
Rivarolo, sfuma l’allevamento ma divampano le polemiche
Vincono gli animalisti: niente visoni. Il sindaco Vezzoni soddisfatto prende di mira il predecessore Cirelli
L
OGLIO PO
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Gal, riprese promozionali
di Vanni Raineri
a protesta ci ha messo poco a decollare sulle sempre più trafficate autostrade virtuali della rete, tanto che alla fine è riuscita nell’intento: bloccare la realizzazione di un allevamento di visoni a Rivarolo del Re. L’idea era venuta ad un agricoltore del paese casalasco, ma ci ha messo poco a scatenare il putiferio. L’associazione “Nemesi animale” ha organizzato la protesta, e migliaia di mail sono state inviate al Comune di Rivarolo. Inoltre una manifestazione di protesta era stata organizzata per il prossimo 3 novembre a Rivarolo del Re. Il sindaco Marco Vezzoni si è dissociato subito dal progetto, ma di fatto non poteva avere l’autorità per bocciarlo. In verità Vezzoni asserisce che la richiesta giunta in comune non era ufficiale, bensì si trattava di un parere preventivo, ma tanto è bastato per dare l’allarme. Tra l’altro sulla vicenda si apre una polemica tra il primo cittadino e il suo predecessore Enrico Cirelli, come si evince chiaramente dal testo del comunicato stampa inviato ieri dal sindaco Vezzoni, che annuncia lo stop al progetto ma non rinuncia a togliersi qualche sassolino dalla scarpa. Ecco il testo: E’ stato scritto dall’ex sindaco Cirelli che “è stata presentata richiesta al Comune per la costruzione di una struttura volta all’allevamento intensivo di visoni, con annesso macello” scatenando una
SERATA CUBANA A SANTA CHIARA L'Associazione Nazionale di Amicizia Italia-Cuba, in collaborazione con Rive Gauche ed il circolo “Hilda Guevara” di Cremona, propongono per venerdì 19 ottobre un incontro con Ailì Labañino Cardoso. La serata si terrà presso l'Istituto Santa Chiara, a Casalmaggiore, alle 21. Il tema dell'incontro riguarda i cubani della seconda generazione: se ne parlerà con la figlia di Ramón Labañino Salazar, uno dei cinque ultimi prigionieri della Guerra Fredda, detenuto in carcere negli Usa dal 1998.
TOMBOLATA PRO EMERGENCY Il Coordinamento Popolare di Gussola organizza per sabato 20 ottobre una tombolata, il cui ricavato sarà devoluto ad Emergency. L'iniziativa si terrà a partire dalle ore 21 presso il Centro culturale. Si tratta della seconda iniziativa del genere organizzata quest'anno a favore del gruppo volontari Emergency di Crema, coordinati da Gemma Maglio. La prima si tenne il 30 aprile scorso.
Sopra alcune crude immagini di visoni in gabbia e il manifesto che chiamava a raccolta gli animalisti per il 3 novembre a Rivarolo del Re
bolla mediatica incontrollata. Così non è in quanto è stato richiesto solo un parere preventivo, ossia informazioni. Tramite social network, l’associazione Nemesi animale ha organizzato un evento per il 3 novembre di protesta contro il “presunto” allevamento. La manifestazione del 3 novembre è qualcosa che preoccupa perché spesso all’interno di questi eventi si inseriscono persone che hanno un solo obiettivo: fare guerriglia urbana. Sono già stato contattato dalle autorità provinciali per la sicurezza che stanno monitorando l’evoluzione. Abbiamo convocato l’imprenditore che aveva chiesto parere preventivo e lo abbiamo obbligato a non procedere, senza più aspettare pareri o prescrizioni perché la situazione è diventata critica e lui ha accettato. Quindi il dato di fatto è
che a Rivarolo non si farà nessun allevamento di visoni e a questo punto la manifestazione del 3 novembre non serve più farla: non c’è niente per cui manifestare. In ogni caso, lo dico fermamente, chi ha istigato questa bolla mediatica è moralmente responsabile per ogni danno a persone e cose che dovesse eventualmente succedere. E’ emblematico che un ex sindaco, che dovrebbe avere a cuore la sicurezza della propria comunità, la esponga al rischio di una manifestazione, costruita sul niente, dagli esiti incontrollabili. Comunque il dato di fatto è che a Rivarolo non ci sarà nessun allevamento di visoni, che la manifestazione del 3 novembre non ha più senso di esistere, che chi l’ha scatenata si impegni ad evitarla e che, qualora si svolga ugualmente, fin
da ora si ritenga responsabile di qualsiasi danno che dovesse accadere a cose o a persone del paese”. L’allevamento di visoni è un’attività che ha raggiunto il culmine negli anni Novanta, ma che oggi si è ridotta ad un terzo (vengono uccisi in Italia ogni anno circa 150mila animali), sia per l’aumentata sensibilità ecologica sia per norme sempre più restrittive, per non parlare di un mercato in forte calo. “Nemesi animale” ha predisposto la mail sul proprio sito, che è stata scaricata ed inviata da tantissimi attivisti, ed ha pubblicato il numero di telefono del sindaco Vezzoni, a quel punto tempestato di richieste/ proteste. Da qui l’idea di dar vita ad una manifestazione temuta in paese, fissata per le ore 15 di sabato 3 novembre. Che a questo punto pare ormai inutile.
Karate, corsi per tutti i gusti Nelle palestre di Casalmaggiore, Sabbioneta, Solarolo e Casalbellotto
Ha ripreso la sua attività da qualche settimana, dopo la pausa estiva, il Shotokan Karate Do del Maestro Claudio Lena. Gli allenamenti degli adulti si tengono presso il palazzetto dello sport di Sabbioneta di via Santuario, il martedì e il venerdì alle 20, il sabato alle 18 (agonisti) e la domenica alle 8 (agonisti). Per i bambini e le bambine dai 4 ai 14 anni il casalasco offre due opportunità. La prima sede è quella della palestra della scuola media Diotti di Casalmaggiore in via Roma, il martedì alle 17,45, il mercoledì alle 20 (agonisti), il venerdì alle 17,30 e la domenica alle 10,30 (agonisti); la seconda presso il palazzetto dello sport di Solarolo Rainerio in via Gussola, il lunedì e il giovedì a partire dalle ore 16,30. Infine c’è una quarta sede, più “specializzata”: presso la palestra ex scuole di via Tommaseo a Casalbellotto infatti il lunedì alle 19,30 l’allenamento è destinato agli atleti di-
Nell'immagine sopra Noemi Lena con alcune classi della Direzione Didattica, per il Progetto di Alfabetizzazione Motoria
versamente abili, il mercoledì alle 19,30 agli atleti di elevato profilo tecnico. Il Shotokan Karate Do è una delle poche associazioni sportive di arti marziali in Lombardia che si avvale di un tecnico, il Maestro Lena, laureato in
scienze motorie e sportive, specializzato nel settore karate. Una società che se da un lato ottiene risultati di rilievo a livello agonistico, dall’altro è l’ideale per chi si approccia a questa affascinante disciplina per la prima volta.
Da alcuni giorni un’équipe (nelle foto) sta effettuando le prime riprese che immortaleranno il territorio dell’Oglio Po in alcuni video sottoforma di spot e “pillole” tematiche. In questo modo proseguono le attività promosse dal GAL Oglio Po terre d’acqua, finanziate dall’Unione Europea e da Fondazione Cariplo, per la valorizzazione turistica dell’area tra Oglio e Po. Dopo l’assegnazione della gara ad Ellisse s.r.l. di Brescia, incaricata della realizzazione di alcuni degli strumenti previsti dal Piano di Promozione, sono state avviate le attività che consentiranno di diffondere le valenze storiche, culturali e naturalistiche dell’area presso un pubblico sempre più vasto. I video realizzati verranno poi divulgati tramite portali, siti e canali televisivi tematici. Le valenze locali verranno inoltre promosse all’interno di trasmissioni specializzate di livello regionale, ma anche nazionale. I potenziali visitatori potranno conoscere il territorio anche attraverso altri strumenti, quali il sistema Web GIS (in fase di implementazione a cura di Itineraria) e le più tradizionali, ma sempre richieste, mappe e guide degli itinerari percorribili. Per il 2013 è inoltre prevista una campagna outdoor, con la presenza di un’isola promozionale in alcune location della regione, oltre alla predisposizione di pacchetti turistici per gruppi organizzati che desiderano visitare il territorio tra i due fiumi.
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Taccuino
Mercoledì 17 Ottobre 2012
numeri utili Cremona
COMUNE DI CREMONA www.comune.cremona.it Centralino: 0372-4071 Urp: 0372-407291
Via Arata Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 31 Ottobre 2012
COMANDO FORESTALE DELLO STATO Centralino: 0372-410307 GUARDIA DI FINANZA Pronto intervento: 117 Centralino: 0372-21576 Nucleo di polizia tributaria: 0372-28968
Via Monteverdi Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 26 Ottobre 2012
numeri utili
POLIZIA STRADALE Comando provinciale Centralino: 0372-499511 QUESTURA Pronto intervento: 113 Centralino: 0372-4881 VIGILI DEL FUOCO Pronto intervento: 115 Centralino: 0372-4157511
Via san Rocco Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 9 Novembre 2012
• Via Arata: cantiere per la ristrutturazione della rete di distribuzione energia elettrica: (Fine lavori: 31 ottobre). • Via Monteverdi (da Via Ala Ponzone a P.zza Marconi): cantiere per il rifacimento del marciapiede; (Fine lavori: 26 ottobre). •Piazza Stradivari: cantiere per la posa dei dissuasori d'accesso alla piazza; (Fine lavori: 16 novembre).
METEO
POLIZIA MUNICIPALE Pronto intervento: 0372-454516 Centrale operativa: 0372-407427
Via Postumia e via Tonani Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 30 Novembre 2012
Piazza Stradivari Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 16 Novembre 2012
• Via Milazzo (da C.so Garibaldi a P.zza Vida): cantiere per il rifacimento dei sottoservizi e della sede stradale; (Fine lavori: 31 ottobre). • Via San Rocco (dal ponte Cavo Cerca a Via Diritta): cantiere per la ristrutturazione della rete di distribuzione energia elettrica e illuminazione pubblica; (Fine lavori 9 novembre).
PREFETTURA Centralino: 0372-4881 CARABINIERI Pronto intervento: 112 Centralino: 0372-5581
Via Milazzo Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 31 Ottobre 2012
Via dei Navaroli Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 31 Ottobre 2012
AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE www.provincia.cremona.it Centralino: 0372-4061 Urp: 0372-406233 -
PROCURA Centralino: 0372-548233 OSPEDALE DI CREMONA www.ospedale.cremona.it Centralino: 0372-4051 Centro unificato di prenotazione: 800 638 638 Emergenza sanitaria: 118
• Via Postumia e via Tonani: cantiere per la ristrutturazione della rete di distribuzione energia elettrica; (Fine lavori 30 novembre). • Via Navaroli (incrocio Via dei Classici): cantiere per il rifacimento delle condotte fognaria, acquedotto e gas metano; (Fine lavori: 31 ottobre).
AZIENDA SANITARIA LOCALE DI CREMONA www.aslcremona.it Centralino: 0372-4971 Urp: 0372-497215
Previsioni meteo a cura di Dominique Citrigno per SPAZIOMETEO.com e Meteowebcam.it
Casalmaggiore
COMUNE DI CASALMAGGIORE www.comune.casalmaggiore.cr.it Centralino: 0375 42668 AMMiNISTRAZIONE PROVINCIALE Centralino: 0375-42233 Centro per l’Impiego Centralino: 0375-42213 CARABINIERI Pronto intervento: 112 Centralino: 0375-284500 POLIZIA MUNICIPALE Centralino: 0375-40540
Farmacie di turno Dal 19 al 26 Ottobre 2012 Distretto di Cremona
POLIZIA STRADALE Centralino: 0375-42288 GIUDICE DI PACE Centralino: 0375-42273 OSPEDALE Centralino: 0375-2811 Centro unico di prenotazioni: 800 638 638 Emergenza sanitaria: 118 MUSEO DIOTTI www.museodiotti.it Centralino: 0375-200416 Museo del bijou Centralino: 0375-284423 TEATRO COMUNALE www.teatrocasalmaggiore.it Centralino: 0375-284434 DISTRETTO SOCIO-SANITARIO Direzione: 0375-284020 Distretto Veterinario: 0375-284029
CREMONA ZILIOTTI GUIDO PIAZZA LIBERTÀ, 4 26100 Cremona Tel. 0372-415023 ORARI DI APERTURA Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:30 - 20:30 Giorno di chiusura settimanale: NO CREMONA - FARMACIA 13 A.F.M. DI CREMONA S.P.A. VIA CASTELLEONE, 108 26100 Cremona Tel. 0372-560041 ORARI DI APERTURA Mattino: 09:00 - 13:00 Pomeriggio: 15:30 - 19:30 Venerdi e Sabato dalle 9:00 alle 20:00 Giorno di chiusura settimanale: NO
Distretto di Casalmaggiore
PIZZIGHETTONE FERRARI MARIO Via Montegrappa, 4 26026 Pizzighettone Tel. 0372-743007
GRONTARDO MELEGARI ETTORINA Via Roma, 15 26044 Grontardo Tel. 0372-89396
ORARI DI APERTURA Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:30 - 19:30
ORARI DI APERTURA Mattino: 09:00 - 12:30 Pomeriggio: 15:00 - 19:30 Martedì e Giovedì: 17:30 - 19:30
Giorno di chiusura settimanale: SABATO POMERIGGIO STAGNO LOMBARDO AMADEI AMILCARE Via Amendola, 2 26049 Stagno Lombardo Tel. 0372-57041
Giorno di chiusura settimanale: SABATO POMERIGGIO CASALBUTTANO CARNEVALI DANIELA Via Cavallotti, 10 26011 Casalbuttano Tel. 0374-362285
ORARI DI APERTURA Mattino: 09:00 - 12:30 Pomeriggio: 15:00 - 19:30
ORARI DI APERTURA Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:00 - 19:00
Giorno di chiusura settimanale: MERCOLEDÌ POMERIGGIO
Giorno di chiusura settimanale: MERCOLEDÌ
Calvatone ANTOLINI LUCIA Via Umberto I, 1 26030 Calvatone Tel. 0375 97039
casalmaggiore BONISOLI ALQUATI CLAUDIA Via Cavour, 28 26041 Casalmaggiore Tel. 0375 42551
Orari di apertura Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:00 - 19:00
Orari di apertura Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:30 - 19:30
Giorno di chiusura settimanale mercoledì mattina
Giorno di chiusura settimanale
SABATO
Le farmacie di turno e gli orari dei distretti di Cremona e Casalmaggiore sono consultabili sul sito internet: www.aslcremona.it
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Speciale Terza età
Gustare il proprio tempo Mercoledì 17 Ottobre 2012
Interessi e svaghi permettono di conservare una vita sempre dinamica
I
Pagine a cura di Martina Pugno
Rendere la casa confortevole e sicura
Le piccole azioni quotidiane possono diventare, con il passare degli anni, sempre più faticose, fino a richiedere aiuti e compromettere le possibilità di autonomia delle persone anziane. Se è vero che con l'acanzare dell'età l'assistenza diviene un'esigenza fondamentale per garantire la sicurezza dell'anziano, non occorre sottovalutare la possibilità di adattare gli spazi domestici su misura per tutti coloro che li abitano. Molti angoli della casa possono trasformarsi in ostacoli: per risolvere i problemi legati a scale e scalinate è possibile installare poltroncine montascale: sarà sufficiente sedersi comodamente sull'appositoo sedile per essere trasportati nei piani superiori o inferiori, senza dover così limitare l'accesso a parti dell'abitazione. Allo stesso modo, particolare attenzione deve essere posta all'organizzazione del bagno: maniglioni per il sollevamento e la seduta sono tanto più importanti se si considerano i rischi relativi ad un ambiente nel quale il pavimento può essere bagnato e dunque scivoloso. I maniglioni possono essere installati anche all'interno della doccia, dove può trovare collocazione uno sgabello o un'apposita sedia per garantire la praticità di utilizzo della struttura anche in età avanzata. Interventi più radicali comprendono l'installazione di docce pensate appositamente per gli anziani, con apertura laterale e possibilità di seduta: in questo modo non dovranno essere compiuti movimenti difficili e pericolosi per l'anziano, che potrà mantenere più a lungo la propria autonomia. In alternativa, l'installazione di sedili appositi per vasche da bagno potranno facilitare l'immersione, senza richiedere particolari sforzi. Il confort può essere garantito anche in salotto, con poltrone che facilitano la seduta tramite il sollevamento della struttura, con possibilità di distensione delle gambe per il massimo confort anche da seduti. Garantire autonomia di movimento, invece, è possibile tramite veicoli elettrici: anche lo spazio esterno, così, smetterà di essere un ostacolo, per il massimo della libertà.
l mese di ottobre si arricchisce di iniziative e incontri in tutta Italia per porre l'attenzione su un tema sociale particolarmente rilevante: il ruolo degli anziani nella società e la qualità dell'invecchiamento per una popolazione dall'età media sempre più elevata. Si allarga così il periodo di attenzioni legato alla giornata internazionale dell'anziano, istituita nel 1990 dalle Nazioni Unite per promuovere l’indipendenza, la partecipazione e la dignità delle persone anziane, oltre che per rendere omaggio al contributo che questa importante fetta della popolazione riveste nell’organizzazione sociale. Scopo delle iniziative e della campagna di sensibilizzazione è la diffusione di una crescente attenzione e consapevolezza nei confronti di una fascia d'età
destinata a costituire una fetta sempre più larga di popolazione. Ciò grazie al miglioramento delle condizioni di vita e delle sue aspettative: perché, oggi, anche nel nostro Paese, invecchiare non significa essere vecchi. In Italia, infatti, una significativa parte della popolazione anziana, di età compresa tra i 65 e i 79 anni, è spesso autosufficiente e sempre più spesso, coinvolta in attività di interesse sociale. Con la crescita della popolazione in età avanzata, saranno comunque in crescita anche le richieste relative ai servizi alla persona, tanto più se si considera come l'invecchiamento attivo apra le porte per una vita dinamica e che permetta la coltivazione di interessi e passioni. Essere anziano, oggi, non può più essere sinonimo di essere malato o disabile: anche nella terza età è possibile mantenere una vita attiva e ricca di interes-
si, sfruttando appieno il maggiore tempo libero dopo anni dedicati al lavoro o alla famiglia. La non autosufficienza dell’anziano pone sfide peculiari al sistema dei servizi, per l’intreccio di cui è al centro: è sempre più impor-
vista dell'assistenza domiciliare sia in caso si riveli necessaria una forma assistenziale prolungata all'interno di strutture adeguate. La valutazione di soluzioni su misura permetterà di fornire all'anziano le migliori
tante poter fornire adeguati servizi alle famiglie che li richiedono e agli anziani che ne mostrano la necessità. Poter garantire il più a lungo possibile una vita autonoma e in linea con le abitudini dell'anziano è un desiderio al quale andare incontro pur garantendo la massima sicurezza: per questo è importante potersi rivolgere ad enti e strutture in grado di fornire i migliori servizi su misura per l'anziano, sia dal punto di
possibilità di vita. Ad influire sulla scelta della struttura, dunque, saranno le caratteristiche legate alla qualità e alla professionalità del personale qualificato, ma anche la possibilità, per l'anziano, di prendere parte ad attività ricreative e che favoriscano la socializzazione. Gli effetti positivi saranno riscontrabili sull'umore, ma anche sul mantenimento delle facoltà cognitive, mentre la qualità di vita verrà mantenuta al meglio.
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riscoprire la Creativita’ Con l'avanzare dell'età, si possono perdere capacità fisiche, ma resiste la creatività: il desiderio di mantenersi attivi e di informarsi dedicandosi ad attività ricreative è sempre più diffusa tra gli over 65. Non a caso, prolificano le università della terza età, istituti in grado di fornire i più variegati corsi ed occasioni di incontro, per vincere non solo il senso di noia ma anche il rischio di solitudine. L'invecchiamento attivo, dunque, è sempre più realtà, mentre il tempo libero dell'anziano diventa tempo riscoperto e gustato: tempo di qualità, da trascorrere liberi dal lavoro, dallo stress e dalla frenesia degli anni precedenti. Per le persone di età avanzata si rivela così sempre più importante la possibilità, accanto a quella di una adeguata assistenza sanitaria, di potersi mantenere attivi prendendo parte ad attività che ne favoriscano anche la socializzazione.
Speciale Terza Età
Vivere la terza età in modo sereno e attivo
Associazione unitaria pensionati, da oltre vent’anni al servizio degli anziani e della comunità
L’
Associazione Unitaria Pensionati CgilCisl-Uil, meglio conosciuta come A.u.p, pur essendo autonoma nella gestione, regolarmente iscritta nel Registro delle Onlus, è sorta nel lontano 1990 per una felice intuizione degli allora segretari sindacali di categoria Spi-Cgil / Fnp- Cisl / Uilp-Uil che hanno voluto creare questa associazione: da allora l'ente costituisce un punto fermo per coloro che desiderano trovarsi in serenità per vivere attivamente la terza età. Anche i Comuni interpellati com-
presero l’importanza dell’iniziativa, mettendo a disposizione i locali necessari per “ospitare” i Centri A.u.p, che attualmente sono 18, di cui 7 in Cremona e 11 in provincia. Lavorando in stretta sinergia con i diversi enti territoriali, l'A.u.p. è una realtà esistente anche grazie ai Comuni, ai responsabili, ai consigli di gestione e ai tanti volontari che, giornalmente, si prestano generosamente, in modo disinteressato e con impegno per tenere aperti i centri, farli funzionare, partecipare attivamente alla riuscita delle tante attività ricreative e culturali e sociali promosse anche dall’A.u.p. provinciale. La manifestazione più conosciuta organizzata dall'associazione ed inserita anche nell’elenco degli eventi del Comune, è sicuramente la tradizionale gnoccata di S. Rocco. Per questa giornata, che vede da sempre una elevata partecipazione dei cittadini, si mobilitano, oltre ai componenti del Consiglio Provinciale, anche molti volontari dei Centri cittadini. L'associazione ha inoltre stipulato delle convenzioni che vedono i soci operare nel C.d.i. della Fondazione di Cremona Solidale ed altri svolgere il servizio di trasporto per gli abitanti del Comune di Malagnino. C’è chi provvede alla manutenzione del verde, Parco Asia, Fonte Persico, zona Bagnara, zona Boschetto, zona Cascinetto; c’è chi si interessa di accompa-
gnare i soci agli spettacoli promossi dal Comune o da associazioni no-profi. L'A.u.p. organizza conferenze mirate sulle truffe, sull’alimentazione, su questioni socio sanitarie che riguardano la terza età. Nei centri si crea un rapporto amicale che permette di sconfiggere situazioni di solitudine e di disagio. L'associazione è presente anche con azioni benefiche verso le strutture che assistono gli anziani della provincia con donazioni di ausili sanitari o libere donazioni, senza dimenticare le parrocchie, le scuole, i vari enti ed associazioni. All'A.u.p. è affidata la gestione degli orti comunali di via Ca-
prera e via Maffi, grazie alla disponibilità di due preziosi collaboratori. In collaborazione con il Cisvol, l'Associazione unitaria pensionati partecipa alla realizzazione delle varie feste del volontariato organizzate anche in Provincia. Tutte insieme, queste persone, costituiscono un prezioso esercito di volontari che permettono di realizzare quella che è la principale mission dell'ente, la solidarietà. Non solo un centro per anziani, dunque, l'Associazione unitaria pensionati gestisce i propri centri e apre le porte a tutti coloro che desiderano rendersi utili e sentirsi ancora parte attiva della società.
Associazione di Volontariato rivolto alla popolazione più anziana con finalità di carattere culturale, di aggregazione e di solidarietà La Presidenza ed il Consiglio Provinciale stipulano le convenzioni con i Comuni e con altri enti per i servizi richiesti dagli stessi a favore della cittadinanza. In particolare i volontari AUP svolgono: servizio di piedibus, trasporto persone, animazione e presenza attiva presso le case di riposo, centri diurni ed altre istituzioni che svolgono attività di assistenza sociale. Ogni centro AUP garantisce quotidianamente l’apertura di spazi in cui gli anziani possono trascorrere il loro tempo libero. Organizzano manifestazioni, turismo sociale e feste rivolte alla popolazione anziana. L’Associazione e i Centri sono attenti ai bisogni sociali e si attivano con atti di solidarietà e con raccolta di fondi da destinare ove se ne ravvisi la necessità. In Cremona con sette Centri AUP nei quartieri di: Bagnara S. Bernardo - via IX Febbraio - S. Felice - Cascinetto - Zaist - Boschetto In provincia con undici Centri AUP nei Comuni di: Malagnino, Olmeneta, Cicognolo, Sospiro, Pieve S. Giacomo, Motta Baluffi, Annicco, Pizzighettone, Soresina, Offanengo, Bagnolo Cremasco
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Speciale Terza Età
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Assistenza mirata per ogni tipo di esigenza C
on il passare degli anni, la possibilità di mantenere elevata la qualità della vita si lega alla qualità dei servizi assistenziali ricevuti. Per le persone anziane è fondamentale poter individuare non solo i tipi di servizi più utili, ma anche le strutture in grado di fornirli con particolare qualità ed attenzione alla persona, come l'istituto Vismara di San Bassano. La struttura è in grado di fornire servizi differenziati e mirati per i suoi ospiti e pazienti, in modo tale da garantir loro assistenza sanitaria e la possibilità di continuare a svolgere una vita il più possibile attiva ed autonoma. A disposizione degli anziani sono attivi servizi residenziali, semi residenziali e territoriali, con centri diurni e assistenza domiciliare per poter rispondere alle esigenze diversificate degli anziani e delle famiglie che si rivolgono all'istituto. "I nostri servizi
I servizi sanitari e le attività ricreative dell’istituto Vismara di San Bassano
non si rivolgono solamente alla terza età - spiega la dottoressa Maria Grazia Ventura -, ma anche a coloro che presentano disabilità psichica, autismo o disturbi comportamentali gravi". La comunità psichiatrica, presso la quale sono presenti anche servizi riabilitativi, si ac-
compagna ai servizi diurni, per un'attenzione totale alle esigenze degli ospiti. Il centro Vismara offre fino a 425 posti letto, mettendo anche a disposizione degli ospiti due centri diurni. All'interno dei centri non viene fornita solamente assistenza alla persona, sottolinea la dottores-
sa Ventura, ma vengono anche portati avanti dei programmi di animazione e attività ricreative, mentre nei centri psichiatrici sono frequenti le attività educative. "Il nostro obiettivo è quello di garantire la massima assistenza sanitaria, ma anche offrire le miglior attenzioni alla per-
sona nel suo complesso. Invecchiando, i nostri ospiti non smettono di essere persone, alle quali vogliamo garantire una vita il più possibile normale e attiva. Poniamo dunque massima attenzinoe alla persona, al suo vissuto precedente, alle relazioni con gli altri ospiti". L’area abitativa è articolata in nuclei che prevedono fino ad un massimo di 30 posti letto. Ogni nucleo è stato progettato e costruito nel pieno rispetto degli standard di sicurezza previsti dalla vigente normativa. I menu sono stagionali e sono sottoposti a periodiche verifiche da parte del servizio di dietologia interno che ne esamina l’appropriatezza ed il gradimento da parte delle persone residenti. L'istituto Vismara promuove, inoltre, la collaborazione con il territorio e le associazioni attive
nel sociale, per servizi sinergici e ancor più efficaci. "Promuoviamo la collaborazione con le agenzie educative e di volontariato del territorio, siamo sempre aperti alle collaborazioni e all’interscambio, per garantire la migliore qualità di vita ai nostri ospiti, che da noi devono trovare un ambiente di vita". L'attenzione all'offerta ricreativa e alla dimensione della vita quotidiana si lega con i nuovi obiettivi in fase di realizzazione, non solo sul fronte della terza età, ma anche su quello dell'assistenza alle persone affette da disturbi e disabilità psichiche: "Stiamo realizzando un reparto specificamente dedicato alle persone con disturbi e disabilità psichiche e comportamentali gravi. Un servizio del quale sarà possibile usufruire al più presto per un reparto pensato appositamente sulle base delle loro caratteristiche e le loro esigenze".
UNA DIETA EQUILIBRATA È LA BASE PER IL MANTENIMENTO IN SALUTE
L’alimentazione in autunno
Una corretta alimentazione è alla base della salute in ogni fase della vita, ma ancor più con l'avanzare dell'età: un errore nel quale si incorre di frequente è quello di mantenere una dieta troppo poco variegata, con con alimenti fissi per ogni periodo dell'anno. La facilità con la quale ogni alimento è ormai reperibile in ogni periodo dell'anno, il rischio è quello di assumere una dieta poco in linea con le reali esigenze dell'organismo, variabili anch'esse in base al clima e al periodo dell'anno. E' questo il momento di prepararsi all'inverno, prevenirne i malanni, mantenendo equilibrato l'apporto di vitamine, di sali minerali, di proteine di elevata qualità. Servono i frutti di stagione, quelli color giallo oro, ricchi di vitamine Così la zucca lessata, al forno o in minestra,
con olio extra vergine di oliva, fonte di vitamina A, il dolce caco e insalate d'autunno, come l'indivia. Freschi e ancora pieni di succhi sono i pomodori: frullati crudi col basilico e l'olio extra vergine, saranno il punto di forza per un salubre piatto di pasta. Importanti, anche se spesso un po' dimenticati nella dieta, sono i legumi, che si possono gustare in calde zuppe dall'intenso sapore. Un altro errore proprio della dieta degli ultimi anni è quello relativo all'assunzione di carne: se in discrete quantità è in grado di garantire il corretto apporto di vitamine, proteine e ferro, eccedere significa assumere troppi grassi. Per le persone in età avanzata è inoltre importante poter seguire diete personalizzate e su misura, su consiglio medico, nel rsipetto delle proprie peculiarità.
ita v a l l e d à t i l a u La q non ha età
Cultura&Spettacoli Conferenza sugli artisti soresinesi
Venerdì 19 ottobre alle 20.45, nelle sale del Podestà di Soresina, per le celebrazioni dei 100 anni di “Soresina città”, Simone Fappanni tiene la conferenza dal titolo “Artisti soresinesi fra ’800 e ’900”. Il critico ha curato a Soresina numerose esposizioni
dedicate alle figure di questi pittori, dando spesso alle stampe eleganti cataloghi e pubblicazioni. Nel volume “SoresinArteSpettacolo” dello scorso anno, lo studioso ha inoltre pubblicato il saggio “Arte a Soresina fra realismo e sperimentazione”.
Al Teatro Ponchielli si alza il sipario sulla stagione della lirica con la Tosca S di Federica Ermete
tasera alle ore 20.30 il Teatro Ponchielli alza il sipario sulla stagione Lirica 2012-13. L’inaugurazione della stagione è affidata alla “Tosca”, melodramma in tre atti, su libretto di G. Giacosa e L. Illica, tratto dal dramma omonimo di Victorien Sardou e musicato da Giacomo Puccini. “Tosca” è certamente una delle opere più celebri di Puccini. Eppure, forse non tutti sanno che il compositore lucchese avrebbe potuto non musicarla mai: la prima stesura del libretto, predisposto da Illica, fu infatti affidata ad Alberto Franchetti (1860-1942), che tuttavia rinunciò al progetto. Puccini, che da tempo pensava al dramma di Sardou, dopo averlo visto a Milano interpretato da Sarah Bernhardt, si “appropriò” volentieri dei diritti, pur dovendo vincere le riserve dello stesso Sardou, che avrebbe preferito vedere il suo dramma musicato da Verdi, interessato anch’egli al libretto di Illica. Ricca di effetti scenici a forti tinte, di particolari realistici, di passioni elementari espresse da motivi energici e melodie impetuose, non fu mai accettata senza riserve dalla critica; ciò non toglie che sia tra le più rappresentative e popolari del repertorio verista e che i due protagonisti, col calore sensuale e la giovane vitalità emanati da arie e
Una scena della “Tosca” (foto Favretto)
“Interno 18” esordisce con le opere di Zimmer
Debutta come regista il giovane Giampaolo Bisanti duetti famosi, abbiano un'immediata presa sul pubblico. Il successo di questo capolavoro fu confermato dalle 43 rappresentazioni, in Italia e all’estero, che seguirono subito dopo la prima a Roma nel 1900. Sul palco del Ponchielli debutta Giampaolo Bisanti, giovane direttore dalla car-
riera già avviata; mentre viene confermata, anche quest’anno, la presenza della regista Elena Barbalich, che grande successo ha ottenuto la scorsa stagione con “Il cappello di paglia di Firenze”. Nel cast il debutto nel circuito del soprano albanese Mirjam Tola (Tosca), accanto a Rubens
La conferenza, in programma domani, è tenuta dal docente Artemio Focher
Pelizzari, che ha fatto di Cavaradossi uno dei suoi cavalli di battaglia e a Leonardo Lopez Linares, baritono argentino che ha già interpretato il Barone Scarpia al Teatro Colón di Buenos Aires. L’opera viene replicata venerdì 19 ottobre (ore 20.30) e domenica 21 ottobre alle 15.30.
Nasce a Cremona una galleria d’arte dedicata alla diffusione e alla valorizzazione della ricerca artistica contemporanea. “Interno 18” inaugura la sede in via Beltrami n. 18 proprio giovedì 18 ottobre alle ore 18. La galleria vanta la direzione artistica di Enzo Cannaviello, gallerista di fama internazionale ed è gestita da Luca Cigola e da Francesca Rizzardi. Lo spazio espositivo ospiterà mostre dedicate ad autori sperimentali che operano, principalmente, con mezzi espressivi tradizionali. La nuova galleria d’arte apre i battenti ospitando una mostra personale di Bernd Zimmer (che sarà presente alla vernice), uno degli artisti tedeschi più importanti del panorama artistico odierno. Fino al 30 novembre saranno esposte 11 tele di piccolo e medio formato realizzate da Zimmer tra il 2008 e il 2012. Si tratta di una selezione di quelle che l’autore ha recentemente esposto al Museo d’Arte Contemporanea di Augsburg in Germania. Nonostante si tratti di opere recenti, le stesse sono state realizzate con estrema continuità stilistica rispetto a quelle del passato. Bernd Zimmer è tra i fondatori del gruppo berlinese Neue Wilde, forse il movimento più significativo tra gli anni Settanta ed Ottanta. Il successo dell’artista è internazionale; le sue mostre, talmente numerose, sono difficilmente elencabili. Insieme a Middendorf, Fetting e Salomè, Zimmer ha fondato, nel 1977, la galleria.
Presso il Palazzo Callas si può visitare “Dipingerei anche l’aria”
Il violino nella letteratura tedesca Allievi di pittura in mostra sul lago
Nell’ambito della rassegna “Il violinista sul tetto”, giovedì alle 17, nella sala Puerari del Museo civico Ala Ponzone, Artemio Focher, docente di letteratura tedesca presso la facoltà di Musicologia dell’Università di Pavia, tiene la conferenza dal titolo “Il violino nella letteratura tedesca”. Sulla base di testi e autori tra i più significativi, vengono esaminati i motivi dell’imponente presenza di violino e violinisti nella letteratura tedesca e si cerca di rispondere, tra le altre, a domande quali: perché il violino è stato visto per secoli con sospetto come lo strumento preferito dal demonio? Perché il violino è considerato lo strumento virtuosistico per antonomasia? Perché la follia spesso si accompagna alla figura del violinista? L’ingresso è libero e gratuito.
Fino al 28 ottobre, nei sontuosi spazi di Palazzo Callas a Sirmione, è visitabile “Dipingerei anche l’aria”, la mostra collettiva degli allievi di Dario Romano (corso di pittura dell’associazione “Amici dell’arte e del paesaggio” di Rezzato Virle). Il critico d’arte Simone Fappanni sottolinea come il maestro non imponga un proprio modo di “fare pittura”, ma cerchi di aiutare ogni pittore a trovare la propria “strada creativa”, offrendo suggerimenti, consigli e critiche, oltre a una preparazione tecnica
completa. Complessivamente sono esposti più di un centinaio di lavori: alle opere degli allievi si affiancano i pezzi di Piero Del Bono, collaboratore del maestro Romano e di Siriana Fran-
zoni che, con Elena Bonassi, ha curato l’allestimento della rassegna. Sabato alle 17 è previsto un recital poetico e un concerto lirico: un ulteriore motivo per visitare l’esposizione.
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Afterhour
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Sabato sera al Babalula di Crema la band salirà sul palco seguita dai Super Up
Rock d’autore con gli Isabelle Urla U
di Martina Pugno
na serata di genuino rock italiano sabato al Babalula di Crema: protagonisti del palco, a partire dalle 22, saranno gli Isabelle Urla (nella foto), formazione indipendente nata a Treviglio nel 1996 che si è imposta all'attenzione del pubblico con l'album "La ballata delle mosche". Nati per mano di Riccardo Anelli (dapprima voce, synth e chitarra poi voce e basso) e Guido Mainardi (batteria), a cui si aggiunge il chitarrista Francesco Matano, gli Isabelle Urla si conquistano negli anni un pubblico sempre più ampio. Contestatori, rodati musicisti, nostalgici, antigenerazionali forse, marcatamente provati dalla sofferenza artistica che ha invaso il nostro paese negli ultimi anni, gli Isabelle Urla animano ancora la scena indipendente con la loro presenza, una combattività tipica dei ventenni e un non adattarsi alla forma sicuramente atipica per trentenni che hanno alle spalle anni e anni di concerti. Un rock italiano che offre un sound sostanzioso e piacevole, pronto a far provare delle vibrazioni che trovano origine nell’anima forte e sicura della band lombarda. I lavori in studio non fanno che confermare il successo, prevalentemente live, che ha caratterizzato la formazione in tutti questi anni di attività sui palchi di tutta Italia. Grandi nomi sono indicati quali band e artisti che hanno ispirato i lavori della band: le cupe atmosfere di Mark Lanegan e dei Pixies si mescolano con il gusto cantautorale e la ricerca testuale di Fabrizio De Andrè e la ricerca sonora dei Massimo Volume. A partire dalle 23.15 calcheranno invece il palco i Super Up: nome storico tra le coverband italiane, i Super Up, passati attraverso anni e cambi di formazione, oggi raggiungono il top
della forma. La band è composta da Lallo Visconte, bassista e showman dal carisma travolgente; Paolo Bianchi, già batterista per Antonacci, Tozzi e Mia Martini; Luca "Ruben" Vaghi, chitarrista e collaboratore di Gianluca Grignani, Loredana Berte’, Gemelli Diversi e molti altri artisti; Andrea Bonomo, cantante e autore. Il loro è un
Suggestioni dark giovedì al Baciccia
Fillmore a Cortemaggiore
Melodie dark e delicate combinate con punk rock veloce e rumoroso: questi gli ingredienti base, secondo Static Magazine, che compongono la musica della all girl band australiana delle Dark Shadows, in concerto giovedì sera al Baciccia di Piacenza. La formazione indipendente ha conquistato il successo in patria per poi presentare la propria musica in lunghi tour americani, fino ad approdare anche in Europa e raccogliere consensi anche in terra italiana. Il più recente ep, 11:11, ha confermato il successo già riscosso in occasione delle prime esibizioni live della band australiana in patria ed ha attirato le attenzioni del pubblico e della stampa internazionale di genere, portando il trio sul palco del Wave Gotick Treffen a Leipzig, in Germania, e al festival Festenkeller come headliner. Sulla scia del successo europeo riscosso dal vivo nel corso dell'estate, la band è ora pronta a tornare sui palchi europei per presentare dal vivo i nuovi brani, insieme al nuovo singolo "Distant Mind", disponibile su vinile e in download digitale. Il live permetterà
Giusto un giro con Marracash Prenderà il via venerdì sera dal Fillmore Club di Cortemaggiore il "Giusto un giro Tour 2012" di Marracash. Il palco dell'Alcatraz lo aveva consacrato King di Milano a inizio 2012, conclusione gloriosa di un tour da tutto esaurito. Nel frattempo l'album King del Rap ha raggiunto il disco d'oro, raddoppiando le vendite del precedente "Fino a qui tutto bene". Il tour prende il nome dal più recente singolo di Marracash, realizzato in collaborazione con Emis Killa. Il rapper della Barona torna nel club di Cortemaggiore per allestire la tournée: una data zero importante, quindi, in cui Marracash in concerto sarà accompagnato da Deleterio ai raddoppi e da Tay-One ai piatti.
di assaportare in anteprima alcuni dei brani che la band pubblicherà nel corso del prossimo anno. Ad arricchire le sonorità delle Dark Shadows contribuiscono le variegate influenze musicali: il gruppo è autore di un rock ispirato ai Clash e
CINEMA Programmazione settimanale CREMONA Spaziocinema Cremonapo (0372-803674) www.spaziocinema.info • L'era glaciale 4 • ParaNorman 3D • Tutti i santi giorni • Ted • Totall Recall • Taken 2: la vendetta • Step Up Revolution Chaplin (0372-453005) • On the road
repertorio che raccoglie le cover più significative e travolgenti a 360°, per uno show che non mancherà di coinvolgere tutti i presenti, grazie anche ai molti anni di esperienza live che caratterizzano la formazione. Dopo i due live la serata al Babalula, ad ingresso libero, proseguirà con il dj set di Dave dj.
PIEVE FISSIRAGA Cinelandia (0371-237012) www.cinelandia.it • L'era glaciale 4 • ParaNorman • Resident Evil. Retribution • Step Up 4. Revolution 3D • Taken - La vendetta • Ted • Total Recall
CREMA Porta Nova (0373-218411) www.multisalaportanova.it • Gladiatori di Roma • The wedding party • L'era glaciale 4 • Total Recall • On the road • ParaNorman • Ted Over 60 • Il rosso e il blu
ai Glasvegas, ma anche a Gene Vincent e al glamour dark di stelle del cinema come Marlene Dietrich, per un risultato dallo stile unico e inconfondibile, che non mancherà di affascinare e stupire, coinvolgendo il pubblico fino all'ultima nota.
Per segnalarci eventi o concerti scriveteci o inviateci un link all’indirizzo appuntamenti@ilpiccologiornale.it
TREZZO D’ADDA
Steve Angello al Live Club
Il sabato sera è tutto da ballare al Live Club di Trezzo d'Adda, con lo show dello svedese Steve Angello, pseudonimo di Steve Josefsson Fragogiannis. Ha fatto parte del gruppo Swedish House Mafia assieme a Eric Prydz, Sebastian Ingrosso e Axwell. Possiede inoltre una propria casa discografica, la Size Records. Nei suoi dj set animati da impressionante tecnica, Steve spazia tra electro e progressive house, senza dimenticare d’inserire qualche classico da brivido. Trionfali accordi melodici, voci vibranti e ritmiche poderose sono tratti peculiari del suo sound apprezzatissimo sin dagli esordi dai guru del settore Pete Tong e Erick Morillo. L'apertura dei cancelli è prevista per le 22.30, mentre lo show avrà inizio alle 23.30. I biglietti per assistere all'evento sono già disponibili al costo di 30 euro.
BRESCIA
Fun rock al Carmen Town
Musica e divertimento sono un binomio che caratterizza i Talibam più di ogni altra formazione: autodefinitisi "fun band", i Talibam si rivelano uno dei progetti più originali della New York degli ultimi anni. Con oltre quindici tour all'attivo e venti pubblicazioni discografiche in pochi anni, i Talibam sfoderano spirito creativo a ritmo instancabile e promettono di trasformare ogni show in un indimenticabile evento. Venerdì sera, la band sarà sul palco del Carmen Town di Brescia per un concerto unico che di certo non lascerà il pubblico indifferente. Generi e sonorità tra le più variegate sono gli ingredienti principali della musica di Kevin Shea e Matt Mottel, per un risultato sempre imprevedibile.
Lo storico concerto dei Led Zeppelin “Live from London” sul grande schermo
Celebration day, due ore di puro rock
Un unico giorno per riassaporare la magia di una delle formazioni rock più celebri della storia di nuovo sul palco: in occasione del “Led Zeppelin celebration day”, il 17 ottobre, in 1500 sale cinematografiche in oltre 40 Paesi verrà trasmesso il celebre concerto “Live from London” del 2007, che ha portato i Led Zeppelin sul palco per la loro unica storica reunion. La formazione si era riunita per omaggiare la memoria di Ahmet Ertegun, fondatore della Atlantic Records e scopritore della band. L'esibizione portata ora sul grande schermo è di altissimo livello, e il repertorio ha una scaletta che comprende
Regia: Dick Carruthers Durata: 124 minuti Cast: Robert Plant, Jimmy Page, John Paul Jones, Jason Bonham. Produzione: Nexo Digital. Genere: Musicale tutti i loro più grandi successi: il tempo, insomma, non ha scalfito le doti e la grinta dei musicisti, che per l'occasione sul palco non si sono risparmiati, dimostrando come il talento non invecchi mai. Alla batteria, al posto del compianto John «Bonzo» Bonham, si potrà ascoltare il figlio Jason.
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SPORT
SERIE B Prosegue la marcia trionfale degli emiliani. Solo Livorno e Verona provano a rimanere in scia
Il Sassuolo capolista non soffre di vertigini
«Non soffriamo di vertigini e cercheremo di restare lassù». Eusebio Di Francesco, allenatore della capolista Sassuolo, conferma la volontà degli emiliani di centrare finalmente la serie A, dopo alcuni tentativi sfortunati. Il Sassuolo è protagonista di un avvio di stagione devastante (8 vittorie e 1 pareggio), frutto di un gioco collaudato e di interpreti giovani ma già efficaci. Difficile tenere questo ritmo per tutta la stagione, ma se i neroverdi continueranno ad allungare sulle dirette concorrenti, potranno poi gestire la situazione, grazie a una difesa granitica. Le uniche vere concorrenti per la promozione diretta sono il sorprendente Livorno e la corazzata Verona, non sempre convincente nel gioco, ma trascinata da un goleador di categoria superiore come Cacia. Tutte le altre appaiono irrimediabilmente tagliate fuori dalla lotta ai primi due posti e si dovranno forse rassegnare ad inseguire un posto nei playoff. In coda si aggrava la situazione del Grosseto, che non
riesce a cambiare marcia neppure con Somma e con la zavorra di sei punti di penalizzazione rischia di compromettere sin da ora la stagione. Non sta meglio l’Empoli, salvatasi ai playout lo scorso campionato e di nuovo nei guai, malgrado grandi nomi nel reparto offensivo. 9ª GIORNATA (15-10 h 15) Cesena-Crotone 0-0, CittadellaModena 0-3, Empoli-Ascoli 0-3, Juve Stabia-Bari 2-1, NovaraBrescia 4-2, Sassuolo-Varese 4-0, Spezia-Ternana 1-1, RegginaLivorno 1-3, Verona-Grosseto 2-0, Vicenza-Padova 0-2, Virtus Lanciano-Pro Vercelli 1-1. CLASSIFICA Sassuolo 25; Livorno 19; Verona 18; Spezia, Ternana 14; Modena (-2), Padova (-2), Varese (-1) 13; Ascoli (-1), Juve Stabia, Brescia 12; Bari (-7), Cittadella 10; Novara (-4), Vicenza 9; Virtus Lanciano, Cesena 8; Pro Vercelli 7; Crotone (-2) 6; Reggina (-3) 5; Empoli (-1) 3; Grosseto (-6) 1. F.V.
Eusebio Di Francesco
MOTORI
Vettel e la Red Bull volano Per Alonso ora si fa dura
Tris da favola di Vettel, che in poche settimane ha rimesso le mani sul mondiale. Grazie al terzo successo di fila, il tedesco della Red Bull si è imposto anche in Corea e ha così scavalcato Alonso (giunto terzo) in vetta al mondiale. Ora lo spagnolo insegue a 6 punti, ma quello preoccupa a Maranello è la forza della Red Bull, tornata ai livelli del 2011. Prossimo appuntamento il 28 ottobre a New Delhi per il Gp dell’India. • MOTOGP Prosegue il duello appassionante tra Lorenzo e Pedrosa. Quest’ultimo ha vinto in Giappone, ma Lorenzo è giusto secondo e mantiene 28 punti di vantaggio sul rivale.
Dopo i tre punti, serve continuità
Il attesa della difficile trasferta sul campo dell’Entella, oggi è in programma la sfida di Savona per la Coppa Italia
7ª Giornata
AlbinoLeffe-San Marino Cremonese-Treviso FeralpiSalò-Como Lecce-Virtus Entella Lumezzane-Trapani Pavia-Carpi Portogruaro-Tritium SudTirol-Cuneo Riposa: Reggiana
1-1 2-0 1-3 4-2 1-1 0-0 1-1 2-1
Classifica
C
ari tre punti… bentornati. Nel giorno del compleanno di mister Scienza, la Cremonese torna alla vittoria contro il modesto Treviso e prova il rilancio in classifica. Un successo importante soprattutto per il morale, di un gruppo fortemente bersagliato dalle critiche in quest’ultimo periodo, al quale ora si chiedono conferme e segnali di continuità. Eppure lo stato d’animo rimane contrastato. La perla regalata da Le Noci su punizione e l’esultanza rabbiosa di Marotta dopo il gol, ma anche dopo il rigore sbagliato con lo “scavino”, sono le stesse facce di un’unica medaglia. I subbugli dell’ambiente, in modo particolare della curva, non lasciano trapelare serenità all’interno di una squadra vittima probabilmente anche di colpe altrui. I tifosi dovrebbero essere i primi ad incitare i propri beniamini e va sottolineato come quelli grigiorossi lo abbiano sempre fatto, nonostante i torti e le beffe subìti nelle ultime stagioni. Quest’anno, però, dopo le attese di vertice del precampionato e l’inizio stentato, sta uscendo tutta la rabbia accumulata in questi anni di sofferenze, che prontamente si scaglia sui giocatori di turno. Un atteggiamento che ha stizzito un po’ la squadra (vedi il gesto di Marotta dopo il gol), ma che tuttavia ci sentiamo comunque di capire e tollerare nei limiti del possibile. Ricordiamo che c’è gente che fa sacrifici per
Lecce Virtus Entella Carpi Como SudTirol Portogruaro Lumezzane Trapani Cremonese (-1) San Marino Pavia Reggiana Feralpi Salò Cuneo Tritium Treviso (-1) AlbinoLeffe (-10)
19 13 11 11 10 10 10 10 9 7 7 6 6 5 3 1 -2
Prossimo Turno
PRIMA DIVISIONE I malumori dei tifosi non facilitano il compito della Cremo in cerca di rilancio
Carpi-Lumezzane Como-Pavia Cuneo-Portogruaro Reggiana-AlbinoLeffe Trapani-Lecce Treviso-SudTirol Tritium-FeralpiSalò Virtus Entella-Cremonese Riposa: San Marino
CREMONESE-TREVISO 2-0 RETI: 34’ Le Noci, 44’ st Marotta. CREMONESE: Alfonso, Sales, Visconti (36’ st Armenise), Buchel, Tedeschi, Cremonesi, Martinez (17’ st Sambugaro), Fietta (10’ st Degeri), Marotta, Nizzetto, Le Noci. A disposizione: Grillo, Magallanes, Carlini, Bonvissuto. All.: Scienza. TREVISO: Campironi, Videtta, Esposito (11’ st Picone), Bini (11’ st Brunetti), Tarantino P., Cernuto, Tarantino N. (32’ st Spinosa), Fortunato, Sy, Salvi, Beccia. A disposizione: Camata, Bianchetti, Toppan, Rosaia. All.: Maurizi. ARBITRO: Lanza di Nichelino. NOTE: ammoniti Bini, Buchel, Sales, Sy, Campironi, Beccia, Brunetti.
L’esultanza dopo il secondo gol (foto L. Dassi)
andare allo stadio e che ha il sacrosanto diritto di protestare, se non vede altrettanti sacrifici da parte dei diretti interessati sul campo. Di mercenari e di gente che ha saputo solo approfittare dei lauti stipendi di “casa Arvedi”, negli anni scorsi ne abbiamo visti eccome. Ora i bonus sono finti, pertan-
to, Scienza e i suoi uomini devono sopportare la situazione, puntando a mutarla con i risultati sul campo. E non sarà certo la vittoria sul Treviso a cambiare l’atteggiamento dei tifosi. Servono continuità, umiltà e voglia di lottare per i colori grigiorossi. COPPA ITALIA Nel frattempo incombe la
gara con il Savona (oggi alle 16 in Luguria), nella quale mister Scienza avrà una nuova possibilità di vedere all’opera gli elementi della rosa che fino ad ora hanno trovato meno spazio e i tanti che cercano ancora la forma migliore dopo i rientri dagli infortuni. Matteo Volpi
PROMOZIONE
SERIE D
La Pergolettese vede la capolista Casalese, un buon pareggio che dà morale
Prosegue la striscia vincente della Pergoletterse, ora a due punti dalla vetta. 8ª GIORNATA Alzano Cene-Sant’Angelo 2-2, Montichiari-Darfo Boario 0-1, CaravaggioVoghera 0-1, Caronnese-St. Georgen 1-1, Mapellobonate-Aurora Seriate 1-1, Mezzocorona-Seregno 2-3, Olginatese-Lecco 0-0, Pergolettese-Fersina Perginese 1-0, Pro
Sesto-Pontisola 0-3, Trento-Castellana 2-1. CLASSIFICA Caronnese 22; Pergolettese 20; Pontisola 17; Olginatese 16; Voghera 13; Seregno, Pro Sesto 11; Montichiari 10; Aurora Seriate, Lecco, Darfo Boario, Mezzocorona, Caravaggio 9; Castellana, Fersina Perginese, St. Georgen 8; Mapellobonate, Alzano Cene 7 Sant'Angelo 1907 5, Trento 4.
Il gol di Scordamaglia che ha pareggiato l’ennesima distrazione difensiva costata lo svantaggio (su rigore) contro il Traversetolo, ha rimesso in moto la classifica della Casalese. Avrebbe meritato il successo la squadra di Thanasi, che ha però concesso ai parmensi un primo tempo troppo svagato. Meglio la ripresa, con seconda rimonta casalinga consecutiva. 6ª GIORNATA Arcetana-Langhiranese 0-1, BobbieseCiano 0-1, Cadelbosco-Medesanese 2-3, Carignano-Falk
2-0, Casalese-Traverstolo 1-1, Fabbrico-Borgonovese 1-0, Meletonese-Brescello 3-1, Montecchio, Castelnovese 1-0, Povigliese-Castellana 0-1. CLASSIFICA Meletolese 16; Castellana, Medesanese 13; Montecchio 11; Arcetana, Povigliese 10; Carignano 9, Brescello 9; Castelnovese 8; Ciano, Langhiranese, Traversetolo 7; Cadelbosco 6; Borgonovese, Fabbrico, Falk 5; Bobbiese, Casalese 3.
PATTINAGGIO Sia a livello organizzati che a quello agonistico la formazione giallorossa ha avuto grandi soddisfazioni al PalaRadi
L’Eridania si è imposta su tutti i fronti
Giovani in gara
Gran pubblico al PalaRadi nel week end dedicato al pattinaggio corsa su pista. La Federazione ha fatto le cose in grande, allestendo la pista sopra il parquet del Palazzetto, una pista risultata assai scorrevole e perfetta da ogni punto di vista tecnico. L’ Eridania, per conto del Comitato Nord Ovest, ha provveduto a fornire tutto il personale necessario all’organizzazione che ha funzionato alla perfezione. Ben 350 i giovani pattinatori provenienti da tutta Italia in età scolare (elementari e medie) arrivati difendere i colori dei propri comitati e a contendersi il trofeo arrivato alle finali. Quattro i raggruppamenti che hanno gareggiato: Comitato Nord Ovest (con Lombardia, Piemonte, Liguria), Gran Prix Giovani (Veneto, Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige), Challenger Centro
Italia (Emilia Romagna, Toscana, Marche, Abruzzo, Puglia, Umbria, Lazio, Campania) e Circuito Sud (Sicilia). Si sono svolte ben 100 gare di finale sprint ed alla fine il successo è andato proprio al Comitato Nord con 2447 punti, davanti al Gran Prix Giovani con 1820, al Challenger Centro Italia con 1118 ed al Circuito Sud Sicilia con 612. L’Eridania ha fatto naturalmente la sua contribuendo in modo assai significativo a rimpinguare il punteggio del Comitato Nord presentando ben 15 atleti ai nastri di partenza allenati dagli istruttori Brunella Bertoli, Michele Cortesi, Lucia Farina, Alessandra Racchi. Ecco gli atleti scesi in pista per i colori giallorossi cremonesi. Giovanissimi: Alessandro Ronchini, Francesco Grisoli, Eleonora Capelli, Eleonora Chierici;
Esordienti: Claudia Pedretti, Giulia Corsini, Thomas Paletti, Laura Peveri, Francesca Aroldi, Martina Lanata. Ragazzi: Alessia Lazzarini, Chiara Gandolfo, Giulia Marchini, Chiara Zelioli, Matteo Moretti. Soddisfatissimo ed emozionato il presidente dell’Eridania, Stefano Peveri per l’ottima riuscita della manifestazione, complimentato da Giulio Ravasi (commissario tecnico giovanile della nazionale), da Giovanni Martignon (responsabile commissione nazionale settore corsa), dal consigliere nazionale Fernando Natoli. Il prossimo anno la manifestazione verrà ripetuta in grande stile interessando anche Piazza del Duomo nell’ambito di Cremona “Città Europea dello Sport”. Cesare Castellani
Sport TIRO CON L’ARCO CASTENEDOLO (Brescia) – David Bianchi, della Seriart di Cremona, ha conquistato un altro primo posto vincendo con 403 punti nella categoria Scout Compound, arco tecnologico, della Fiarc (Federazione italiana arcieri di campagna). La gara Round 3D, organizzata dalla compagnia 04Coca, valevole per il campionato regionale e per la qualifica ai campionati italiani
Mercoledì 17 Ottobre 2012
David Bianchi sbaraglia ancora la concorrenza
2013, è una competizione che si sviluppa su 24 piazzole, da cui si scoccano due frecce da un unico picchetto su due sagome o su un solo bersaglio da due distanze diverse. Un percorso complesso, con 48 frecce tutte scagliate da distanze sconosciute fino ad
un massimo di 35 metri. La gara ha riservato tiri difficoltosi, che hanno messo a dura prova le qualità degli atleti, con effetti di luce tra la boscaglia, effetti prospettici e dislocazione di sagome mobili, ma che non hanno comunque impedito all’atleta cremo-
nese di esprimere le sue doti di precisione e costanza e il risultato ottenuto è il record stagionale nella categoria scout. Ancora una volta, quindi, David Bianchi ha portato in alto i colori della squadra 04Arts della società cremonese Seriart, a conferma del suo valore.
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David Bianchi
Con l’Enel non si è accesa la luce 3ª Giornata
I
n questo momento è meglio non guardare la classifica e pensare positivo. Che sarebbe stato un avvio di stagione complicato, se lo aspettavano un po’ tutti, ma sperare di conquistare almeno un successo su tre era più che lecito, soprattutto per galvanizzare l’ambiente, che si interroga ora sul reale valore della squadra. A Brindisi non c’è stato il calo nel finale accusato nelle prime due giornate, ma la difesa non è stata efficace come a Caserta e soprattutto Caja ha avuto pochissimi punti dalla panchina. In queste condizioni è difficile vincere in serie A, soprattutto perché il solo Harris non può risolvere tutti i problemi offensivi della squadra. «Abbiamo disputato la partita che dovevamo fare - prova a consolarsi Caja - quello che ci ha penalizzato sono state le nostre percentuali nel secondo quarto, anche se poi le abbiamo aggiustate e siamo stati in partita. L’altro problema, è stato che non abbiamo avuto niente dalla panchina, solo 3 punti su 69 e questo
Avellino-Milano Biella-Caserta Brindisi-Cremona Montegran.-Bologna Pesaro-Venezia Roma-Emilia Sassari-Cantù Varese-Siena
Classifica
SERIE A Anche a Brindisi la Vanoli ha mostrato evidenti lacune e la sfida con Avellino diventa già molto delicata
Varese Bologna Sassari Cantù Roma Siena Pesaro Biella Montegranaro Avellino Milano Brindisi Venezia Caserta Vanoli Cremona Reggio Emilia
BRINDISI-VANOLI 78-69 (17-16, 39-27; 59-47)
ENEL BRINDISI: Viggiano 5 (1/1, 1/4), Robinson 8 (4/6, 0/1), Reynolds 10 (1/2, 2/4), Formenti 6 (2/2, 0/1), Fultz 4 (0/3 da tre), Ndoja 13 (2/3, 3/4), Simmons 9 (4/5, 0/1), Porfido ne, Zerini, Gibson 21 (5/6, 3/5), Rosato, Grant 2. All.: Bucchi. VANOLI CREMONA: Vitali (0/3 da due), Kotti 3 (1/3 da due), Jackson 19 (6/11, 2/5), Belloni ne, Conti ne, Ruini (0/2, 0/1), Johnson 9 (4/4, 0/2), Harris 30 (10/17, 2/3), Huff 2 (0/3 da tre), Stipanovic 6 (3/4 da due), Cazzaniga. All.: Caja. ARBITRI: Mattioli, Weidmann e Terreni. è il problema serio». Già, ma come ovviare a questa evidente lacuna? Di sicuro la sfida con Avellino diventa forse decisiva per questo gruppo, che
Lance Harris
deve dare un segnale forte alla società. Tempo per rimediare non manca, ma per evitare di trovarsi con l’acqua alla gola già a ottobre è indispensabile muo-
80-58 82-65 78-69 73-80 88-75 77-66 65-64 74-67 6 6 6 4 4 4 4 2 2 2 2 2 2 2 0 0
vere la classifica, consapevoli però che Avellino ha travolto Milano e non arriverà al PalaRadi per fare la comparsa. dalla redazione
Assi, un ko troppo pesante Crema si è concessa il bis SERIE A2
Dura sconfitta nella prima trasferta in campionato per l’Assi Manzi. Pesante il meno 39 (83-44) al termine della gara contro il Fila S. Martino di Lupari, conseguenza di un pessimo approccio alla partita. Le venete sono partite a razzo con un break di 9-0 in 2’ che ha costretto coach Anilonti a chiamare immediatamente time-out. Al rientro la musica non cambia e il pressing delle locali ha messo in seria difficoltà le biancorosse, che hanno regalato a ripetizione facili conclusioni alle padovane. Il primo tempo si è chiuso con le cremonesi sotto di 30 (46-16 al 20’). Solo “Benny” Racchetti e la Conti, all’esordio dopo un anno e mezzo di stop, non ha nnomollanoto, ma non basta per evitarela netta sconfitta. Una vera batosta per le giovani targate Manzi, che ora devono voltare pagina e fare tesoro della sconfitta per crescere ed affrontare al meglio un campionato lungo e impegnativo. Sorride, invece, Crema che ha bissato il successo dell’esordio contro Alghero, andando a violare il parquet di Marghera (56-63). Meritatissima la vittoria della Tec-Mar Crema, che ha dimostrato di essere sulla buona strada carattere, qualità fisiche e tecniche ed una capacità di saper soffrire e lottare che fa ben sperare per il prosieguo del campionato. CLASSIFICA (2ª giornata) San Martino di Lupari, Venezia, Tec-Mar Crema 4; Manzi Cremona, Muggia, Marghera, Udine, Broni, San Salvatore, Milano, Alghero 2; Valmadrera, Virtus Cagliari, Biassono 0.
Impresa dell’Erogasmet, Piadena ko all’overtime
DNC
Grazie a un canestro in acrobazia dell’esperto Andrea Bianchi, l’Erogasmet Crema ha espugnato 57-58 Montichiari (12-23, 26-32; 43-45 i parziali), contro la Contadi Castaldi, grande favorita per la promozione. Un avvio di stagione benaugurante, che conferma il valore dei cremaschi, indicati come sicuri protagonisti del proprio girone. EROGASMET CREMA: Denti 14, Chiari 4, Bianchi A. 12, Ferri 6, Galletta, Tagliaferri, Anzivino 2, Cardellini 14, Bianchi C. 6, Fontana ne. All.: Galli. Meno felice l’esordio della MgKVis Piadena,
Una fase del match di Montichiari
che dopo un precampionato senza sconfitte, è stata superata 67-72 dall’Orzinuovi (17-20, 31-32; 43-39, 60-60 i parziali), che aveva battuto due volte in pre season. Il match si è risulto ai supplementari a favore dei bresciani, che vanta giocatori di qualità e che sarà uno osso duro per tutti. Senza Pesenti squalificato (e che mancherà anche nella prossima trasferta) e con rotazioni ridotte a causa dei falli, i piadenesi hanno dimostrato una tenuta fisica notevole (Bossini, Moscatelli e Vacchelli sono rimasti in campo 45 minuti!) ed un grande cuore, giocandosi la partita fino alla fine e
raggiungendo il supplementare con un tiro di Bossini scoccati da metà campo difensiva a fil di sirena. Peccato, ma c’è tempo per rimediare, già dalla tresferta con il Cittadella. MGKVis PIADENA: Vacchelli 10, Bossini 25, Toninelli ne, Moscatelli 9, Carboni ne, Lottici, Portesani 14, Neviani 2, Lamponi, Marenzi 7. All.: Pedroni. CLASSIFICA (1ª giornata) Lissone, Virtus Bergamo, San Bonifacio, Pisogne, Orzinuovi, Cantù, Erogasmet Crema 2; Montichiari, Cittadella, MgKVis Piadena, Milanotre Basiglio, Arzignano, Bernareggio, Bancole 0.
Pedretti, stoccata nel Bresciano Stefano Garzelli (39 anni) vuole correre ancora CICLISMO
(F.C.) A giocato d’anticipo il promettente Giovanni Pedretti e ha messo nel sacco tutti, vincendo nel 40° Trofeo Dellese riservato alla categoria Allievi, con arrivo a Corticelle di Dello, nel Bresciano. Pedretti, giovane che difende i colori del CC Cremonese-Arvedi del trainer Massimo Rabbaglio, con una accelerata si è tolto dai mozzi i compagni d’avventura ed ha preceduto di pochi secondi il trentino Benedetti e il veneto Ruffini. Cosa si deve rac-
contare di più: che ha vinto il migliore, senza affanni e senza inganni ha stradominato la stagione 2012 con tanti trionfi, imponendo la sua inesauribile resistenza. ORDINE D’ARRIVO 1) Giovanni Pedretti (CC Cremonese 1891Grup-po Arvedi) km 80 in 2h 02’, media 39,344 km/h, 2) Matteo Benedetti (Forti e Veloci), 3) Filippo Ruffini (Sprint Vidor), 4) Filippo Stefanin (Sprint Vidor), 5) Matteo Vida (Torrile).
Mentre il team Acqua&Sapone, formazione abruzzese con in organico una trentina di persone tra il personale e corridori, la scia il ciclismo, trova una sistemazione il colombiano Carlos Betancur, ingaggiato alla francese Ag2R La Mondiale, mentre Stefano Garzelli vorrebbe proseguire, per chiudere la sua carriera al Giro d’Italia 2013, Il 39enne varesino ha alcune trattative in corso, ma pochi punti da portare in dote, situazione che potrebbe sbloccare l’ammissione definitiva nelle squadre Pro Tour. Trova collocazione invece Fabio Taborre, andrà alla Vini Fantini il nuovo marchio della Farnese), per la quale sembra naufragata la trattativa con Danilo Di Luca. Non c’è solo l’addio dello sponsor della Acqua&Sapone a lasciare il ciclismo. Anche Colnago, il “mago” di Cambiago,
Gimondi, una festa degna di un campione
Gli hanno fatto festa, naturalmente in senso buono. Un galà straordinario a Felice Gimondi per il suo 70 anni. Stavolta lo aspettava una di quelle celebrazioni principesca che il suo temperamento ruvido sopporta con un certo sforzo: una festa speciale in suo onore, con autorità, compagni e avversari arrivati a Bergamo per rendergli omaggio (fatta eccezione del rivale di una vita Eddy Merckx, bloccato in Qatar per precedenti impegni). Gimondi è un’icona dello sport, ma soprattutto della vita. La lezione che ci ha impartito è molto chiara: ci ha insegnato a non darla vinta al “cannibale” Eddy Merckx. Il ciclismo come la vita, provare ad
essere super, restando normali. Un’icona con un solo desiderio: «Essere ricordato come persona onesta». Da settimane lo stanno intervistando, ricordando, coccolando. Ci sarà pure un motivo, dico io. Non serve molta fatica per trovarlo e Gimondi ci ha detto: «Bisogna saper perdere e crederci sempre. Significa non lasciar niente di intentato, stare accorti per cogliere al volo le piccole e impensate occasioni propizie (Mondiale del Montjuic nel 1973), ma soprattutto significa fare fino in fondo la propria parte, con piena dignità, accettando il ruolo che ci tocca. Perdere e essere Felice solo di nome. Ancora oggi, quando il tuo amico
Eddy ti consola dicendoti Felice, dai eri fortissimo, quanta fatica mi hai fatto spremere, tu lo mandi amabilmente a quel paese. Vai a quel paese Eddy, io perdevo e facevo più fatica di te, mi fossi ritrovato io le tue gambe avrei vinto il doppio di te». Avrete sempre vissuto in pace, allora e ancora oggi, da persone che si stimano e che si adorano, ma senza aver mai firmato un armistizio. Nella foto sono immortalati tre campioni del mondo: da sinistra Ercole Baldini (ReimsFrancia nel 1958), il tedesco Rudi Altig (Adenau in Germania nel 1966) e Felice Gimondi (Montjuic di Barcellona nel 1973). F.C.
esce di scena come primo nome. La squadra diretta da Bruno e Roberto Reverberi, conferma il velocista azzurro Sacha Modolo e ingaggiato tra i neo “pro” l’azzurro Enrico Barbin (18 anni), proveniente della Trevigiani, ma perde Gianluca Brambilla e Domenico Pozzovivo (finiti rispettivamente all’ Omega Pharma-Quick Step e all’Ag2R La Mondiale). La nuova squadra si chiamerà Bardiani-Csf Group, con bici McCipollini. Il palermitano Giovanni Visconti, ciclisticamente cresciuto in Toscana, ha rinnovato il contratto con il team World Tour della Movistar, mentre Alessandro Petacchi, 38 anni, velocista con 155 successi all’attivo, è stato riconfermato dalla Lampre. Fortunato Chiodo
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Sport
Mercoledì 17 Ottobre 2012
La Pomì si ritrova e si beve il Marsala
VOLLEY B1 La Reima Crema parte con il piede giusto, superando nell’esordio stagionale al PalaBertoni l’Iglesias. Un 3-0 limpido e netto dei ragazzi di Vittorio Verderio nei confronti dei volonterosi sardi, giunti a Crema con l’obiettivo di vendere cara la pelle. E’ stato un debutto con i fiocchi davanti a trecento persone, presenti all’interno dell’impianto di via Senigallia, pronte a sostenere la squadra nei momenti difficoltà e ad incitarli nei punti topici della sfida. La sfida. Inizio equilibrato con il centrale
2ª Giornata
L
a Pomì Casalmaggiore ha scelto il modo migliore per riscattare l’esordio negativo di sette prima: con una vittoria convincente in tre set sul difficile campo della neo promossa Sigel Marsala. Sulla strada di Bacchi e compagne dopo la matricola terribile Bisonte San Casciano, si è trovata un’altra formazione nuova della categoria, da affrontare senza Valentina Zago, ferma ai box e con Rossella Olivotto, altro elemento della rosa, non al meglio. Alla fine, però, il carattere delle casalasche ha avuto la meglio sulle coriacee siciliane. «Dopo due set giocati con grande concentrazione e tattica – spiega mister Milano – abbiamo offerto il fianco alla risalita delle nostre avversarie. E’ bastato calare di intensità e mollare leggermente la presa per vederci agguantare e superare ed essere poi costrette a giocare punto a punto. La Pomì è stata brava a mantenere la calma, a non farsi prendere dalla foga, sarebbe bastato un nulla per vedere riaperta la gara. La squadra inizia ad essere pragmatica e concreta come piace a me e come il suo valore impone, con questa vittoria possiamo guardare avanti con ottimismo ed affacciarci al prossimo impegno con maggiore tranquillità». Mpv della gara è stata scelta la tedesca Heike Beier, miglior realizzatrice del match, che ha manifestato apertamente la propria soddisfazione: «Prima vittoria e primi punti meritati, sono veramente molto contenta per la squadra, abbiamo trascorso una settimana delicata dopo la sconfitta con San Casciano e siamo riuscite a dimostrare sul campo il nostro desiderio di
Fontanellato-San Vito Frosinone-Crovegli Marsala-Casalmaggiore Mazzano-Pavia Ornavasso-Montichiari Sala Consilina- Novara San Casciano-Soverato
Classifica
VOLLEY A2 Riscattato l’esordio negarito con una prova di carattere contro un avversario mai domo. Beier ancora sugli scudi
San Casciano Novara Frosinone Montichiari Ornavasso Mazzano Pomì Casalmaggiore Crovegli Pavia Fontanellato Sala Consilina San Vito Marsala Soverato
3-2 3-1 0-3 2-3 2-3 2-3 3-0
JUDO
Benedetta Sforza si aggiudica a Bergamo il titolo regionale
La Pomì impegnata in attacco
Benedetta Sforza e Alberto Bertoni del Kodokan Cremona hanno conquistato la qualificazione ai Campionati Italiani Under 23 in programma a Lignano Sabbiadoro a fine ottobre. Benedetta Sforza (-78 kg.) si è imposta a Bergamo contro la forte Favarato (judo Parabiago) e ha colto il titolo regionale nel corso della gara svoltasi a Gorle. Bronzo meritatissimo, nella stessa gara, per Alberto Bertoni (-81 kg), il quale, dopo aver perduto in apertura dal milanese Stefanuto (Centro Sportivo Giovanile), ha poi vinto tre incontri pur combattendo contro atleti più esperti. Benedetta e Alberto, entrambi 17enni, erano gli atleti più giovani nelle rispettive categorie. Della spedizione Kodokan a Lignano farà parte anche Shannon Ruggeri, qualificata di diritto in virtù del bronzo nazionale dello scorso anno e che ha ottenuto un brillante terzo posto al Trofeo Internazionale di Lugo di Romagna.
6 5 5 5 4 4 3 2 2 2 2 2 0 0
riscatto. L’emblema della voglia della nostra rivalsa è stato il terzo set, i primi due parziali controllati abbastanza agevolmente e vinti con largo margine hanno dimostrato il nostro valore, ma vincere lottando e ai vantaggi il terzo è stata la dimostrazione lampante che questa squadra quando vuole sa primeggiare anche nelle difficoltà». SIGEL MARSALA-POMI’ CASALMAGGIORE
0-3 (20-25, 17-25, 27-29) - SIGEL MARSALA: Picerno 1, Macedo 4, Padua 7, Mazzulla 6,Casoli 15, Conti 2, Pinzone 7, Nagy 8, Iazzetti (L), Vujko ne, Patti ne. All.: Giribaldi. POMI’ CASALMAGGIORE : Corna 4, Nasari 8, Nardini 9, Repice 12, Bacchi 12, Beier 14, Guatelli 1, Gibertini (L), Olivotto, D'Ambros, Agrifoglio ne, Zago ne. All.: Milano.
•RUGBY SERIE C Cremona ha colto il primo vero successo esterna nei quattro anni di attività della società (l’altro era stato ottenuto a tavolino) andando a vincere sul campo sempre ostico del Marco Polo, con il punteggio di 25-20 e rimontando caparbiamente dal 3-15. Nell’altro girone, Casalmaggiore ha dovuto inchinarsi al Cernusco per 15-8.
La Reima è partita con il piede giusto (3-0 all’Iglesias) Usai che sigla il punto del 10-10. I blues siglano il primo break, Aaron Bonizzoni griffa il 13-10 e Pietro Faccioli mantiene lo stesso vantaggio. Alberto Bigarelli al debutto in maglia Reima evita la guardia di un muro a tre per il 20-17. Si viaggia su ritmi molto alti e così i padroni di casa allungano sino al 24-19. Reazione della formazione ospite che annulla due palle set ma, un errore in battuta di
Stangoni regala l’1-0 alla Reima. I padroni di casa partono con il piede giusto anche nella seconda frazione, Bigarelli fa scattare la sigla del primo tempo tecnico (8-5), un muro di Corti, invece, firma il 16-8. Sembra tutto facile, ma gli ospiti approfittano di un leggero calo fisico dei blues, infilando un parziale di due a sei. Verderio getta nella mischia Binaghi per Bonizzoni e
Morelli per Egeste, la mossa tattica coglie in contropiede l’Iglesias. I ragazzi di Lai non trovano la giusta miscela per contrastare la manovra della Reima, che con un ace di Mazzonelli sul 23-16 ipoteca il set, chiuso da un errore a rete di un giocatore sardo per 25-18. Il parziale conclusivo si è svolto sulla falsa riga dei precedenti: Crema a condurre nel gioco e nel punteggio e reazione
BOCCE Il presidente: «Rischia seriamente di non essere riscaldato in inverno»
La grana bocciodromo preoccupa Piccioni di Massimo Malfatto
Dopo aver incassato la conferma per i prossimi quattro anni alla presidenza del comitato provinciale Fib di Cremona, Giovanni Piccioni con grande passione ed entusiasmo esamina i problemi che dovrà affrontare. «Giovedì scorso, tanto per cominciare a conoscerci e stilare un programma, abbiamo tenuto la prima riunione del nuovo consiglio nel corso della quale sono stati assegnati formalmente gli incarichi ai nuovi consiglieri, è stato eletto all’unanimità il vicepresidente nella persona di Ennio Clementi ed è stato istituito il Consiglio di presidenza composto dal presidente, dal vicepresidente e dai due consiglieri anziani, Annibale Barbisotti e Roberto Miglioli. Il punto cruciale? Mi preoccupa molto la situazione del bocciodromo comunale di Cremona per il quale, nonostante siano passati mesi da
quando ho sollevato il problema degli insostenibili costi di gestione, non ho ricevuto alcuna risposta concreta dalle istituzioni. Se non si trova a breve una ragionevole soluzione, il bocciodromo non sarà riscaldato e non sarà agibile. E questo rappresenta un colpo mortale per l’attività invernale serale del Comitato, ma anche per quella funzione sociale di hobby e passatempo che nei pomeriggi d’inverno vede le corsie del bocciodromo utilizzate a pieno. In queste condizioni inevitabilmente si affievolisce quello spirito di collaborazione necessario per l’organizzazione dei Campionati europei nel 2013. Solleciteremo comunque ancora e con più vigore, le istituzioni, magari con il lancio di una petizione». Tra le tante grane che troverà, quella della conflittualità tra Cremona-Crema è palpabile, spinosa e nel corso dell’assemblea elettiva sono emerse differenze di vedute con il suo
omologo Franco Stabilini: solamente un’impressione? «Non intendo alimentare polemiche con un collega che stimo per il suo impegno nel nostro sport e che ha gli stessi miei obiettivi, ovvero costi minori per i tesserati e incremento dell’attività. Proprio per questo però sono sconcertato dalla sua ostinata e incomprensibile opposizione a una più consistente partecipazione dei giocatori di Cremona alle gare di alcune società di Crema, per altro consenzienti, solo perché i gironi di questi giocatori si svolgerebbero a Cremona. Nel meccanismo virtuoso del “sorteggio per settori”, previsto dalla Federazione, infatti nessuno ci perde e anzi tutti ci guadagnano: meno chilometri per i giocatori e di conseguenza più iscritti alle gare delle società organizzatrici. Per quanto riguarda il calendario che gli avevo proposto, nessuna scorrettezza, si trattava di una ipotesi su cui lavorare assieme».
dell’Iglesias. Corti e Bigarelli sono i protagonisti della fuga del blues nel punteggio (20-15), mentre è Bonizzoni a siglare il match point sul 25-20. In attesa della prima trasferta a Cagliari, tre punti che danno morale a un gruppo che vuole essere protagonista. REIMA CREMA-IGLESIAS 3-0 (2521, 25-18, 25-20) - REIMA CREMA: Bigarelli 11, Bonizzoni 8, Sarubbi ne, Morelli, Verdelli (L), Faccioli 5, Corti 17, Marazzi, Egeste 1, Binaghi, Zoadelli (L), Mazzonelli 3. All.: Verderio.
GIOVANNI PICCIONI 1946 ANNO DI NASCITA Stagno Lombardo ITA SC NA LUOGO DI Pesci E SEGNO ZODIACAL to con Mari ga niu Co E STATO CIVIL FIGLI Uno, Paolo Diplomato TITOLO DI STUDIO emonese Cr A AT TIF A DR SQUA a litic INTERESSI Po nnacola e Burraco) cce oggi le carte (Pi HOBBIES Ieri le bo ITO Fantascienza ER EF TOGRAFICO PR GENERE CINEMA ggistica scientifica IO PREFERITO Sa GENERE LETTERAR classica e 60 Leggera anni MUSICA PREFERITA atles - Imagine Be ITA ER EF ONE PR CANTANTE e CANZ lita -Ballarò Pu zza PREFERITA Pia TRASMISSIONE TV 7 La EFERITO TELEGIORNALE PR ITA Sabrina Ferilli ER EF PR E IC TR AT Pastasciutta PIATTO PREFERITO Umbria VACANZE IDEALI sia pulita comincia e vuoi che la strada «S NE UNA CITAZIO a pulire davanti a casa tua» i» le bocce alle Olimpiad IUNGERE «Lo sport del GG RA DA O TIV IET OB
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A proposito di... Frittelle di Ricotta
Adesso mettiamo il recipiente con il composto nel frigo per circa 1/2 ora. Trascorsa la 1/2 ora, prendiamo un pentolino, vi versiamo l’olio all’interno, lo mettiamo sul fuoco e aspettiamo che sia ben caldo, poi con un cucchiaio prendiamo la pastella e la facciamo cadere nell’olio, formando così la frittella.
• Ingredienti • PER 4 PERSONE • • 600 gr. di ricotta; 4 uova; • 4 cucchiai di zucchero; Farina (q.b. per rendere l’impasto morbido); Zucchero a velo vanigliato (q.b.).
Q
Da molti anni conosco i vini da metodologia biologica e biodinamica, tanti ne ho assaggiati e apprezzati, inizialmente vini poco equilibrati e poco eleganti con profumi e sapori abbastanza sgarbati. Oggi molti sono i produttori che praticano queste metodologie di coltivazione della vite con risultati molto interessanti e sempre più apprezzati dai consumatori alla ricerca di una qualità della vita diversa più sana ed equilibrata. La coltivazione della vite per la produzione del vino da “metodologia biologica” implica che l’una sia coltivata cercando di seguire al meglio le condizioni di sviluppo della vite per ridurre al minimo o eliminare la formazione di muffe, infezioni e muffe. Bisogna cercare di posizionare i vigneti con la giusta esposizione al sole e ridurre lo sviluppo vegetativo dei tralci. Lo zolfo ed il rame sono da sempre gli unici prodotti concessi per il trattamento dei vigneti. Si utilizzano poi limitatori naturali e microrganismi per la lotta integrata, si salvano gli insetti tipici presenti nei vigneti e si sfrutta la loro azione contro gli agenti patogeni sul suolo del vigneto si lascia il fogliame, i sarmenti e l’erba per arricchire di humus il terreno. La coltivazione biodinamica segue maggiormente la natura e lo svolgersi delle stagioni, lascia al suolo maggiore libertà di espressione. Si usa solo rame e zolfo e nessun prodotto di sintesi si utilizzano estratti vegetali. Si cerca di dare alla pianta la possibilità di adattarsi alle diverse condizioni ambientali. Ho conosciuto e conosco produttori che non si trovano in nessuno dei due gruppi biologico e biodinamico e continuano a coltivare il vigneto come si faceva un tempo usando nessun prodotto oltre allo zolfo ed al rame, cercando di non stressare la pianta, in cantina non usano nessuna nuova tecnologia nessun additivo e sono molto fieri della loro scelta. Francia e Italia sono i due paesi dove è diffusa mag-
Preparazione Prendiamo un recipiente e vi mettiamo all’interno la ricotta, le uova, lo zucchero e per ultimo la farina, girando nel contempo il tutto manualmente con una frusta.
petitCHEF
Mercoledì 17 Ottobre 2012
di Ermanna Allevi, naturopata, master in cristalloterapia, AdiC Castelnuovo Del Garda.
Non appena le frittelle saranno dorate, le togliamo, e le poniamo in un vassoio. Una volta intiepidite, ci spolveriamo sopra un pò di zucchero a velo vanigliato. Sono pronte per essere servite.
Vino biologico a cura di Damiano Domenico Palumbo
Damiano Domenico Palumbo e la sua famiglia si occupano di vino da generazioni. Relatore e docente in molti corsi dedicati al vino, formaggi, olio extravergine. Ha collaborato con diversi Istituti Alberghieri sia Regionale che Statali. E’ stato coordinatore responsabile di Associazioni gastronomiche. giormente la cultura del bio. In Italia la regione Toscana da sempre fa scuola tante, tantissime sono le Aziende che producono vino ed olio da metodologia biologica. Oggi finalmente dopo 20 anni di attesa lo SCOF, il comitato permanente per la produzione biologica a febbraio ha redatto e approvato il nuovo regolamento europeo in materia di vinificazione biologica. E’ nato finalmente ufficialmente il vino biologico definendo le regole di lavoro in vigna e tutte le fasi successive fino al prodotto finale. Il nuovo “regolamento di esecuzione” n° 203 del 2012 stabilisce le tecniche enologiche e quali sono le sostanze autorizzate per il vino biologico e fissa i limiti mas-
simi di solfiti per i vini: • Rosso 100 mg per litro (150 mg/ lt vino tradizionale) • Bianco e Rosè 150 mg per litro (200 mg/lt vino tradizionale) Queste nuove disposizioni sono applicabili dalla vendemmia 2012, possono essere applicate anche ad annate precedenti se si dimostra di avere rispettato queste norme europee. In cantina molte pratiche sono state vietate ed altre sono state limitate. Gli ingredienti e coadiuvanti sono ammessi quelli di origine naturale, con la raccomandazione di preferire l’origine biologica. Molti piccoli produttori del biologico sono rimasti delusi da questa nor-
mativa perché loro da anni attivano norme molto più severe. Questi piccoli produttori temono che questa normativa vada incontro alle esigenze dei grandi operatori del settore. Molte sono le Aziende che operano nel “BIO” e non lo sappiamo come: l’Az. Barone Pizzini, Az Franciacorta, Az. Braida di Giacomo Bologna del Piemonte, come Az. Conterno Fantino, Az. Foradori del Trentino, Az. Antica Tesa del Botticino, Az,. Conte Brandolini del Friuli, Az. Di Majo Norante del Molise, Az. Feudi S. Gregorio della Campania, Az. Firriato di Sicilia ecc… Ora voglio presentarvi il vino che ho assaggiato mercoledì 10 ottobre alle ore 21.00-
BARBERA D’ALBA DOC 2009
Questo vino è DOC ed è prodotto in Piemonte nelle Langhe da una Barbera in purezza al 100%. Ha una gradazione alcoolica di 13,5° ed è prodotto dall’Az. Pio Cesare di Alba (CN). Il vino è stato servito ad una temperatura di 20° e la bottiglia è stata aperta un’ora prima. Il vino presenta un bel colore rubino con rilessi granati, molto limpido, presenta un profumo intenso e persistente molto fine, ben si percepisce la frutta rossa, la marasca, sentori di viola, vaniglia, profumi terziari. In bocca è secco, intenso, abbastanza tannico con una certa acidità, molto caldo, di buon corpo, molto persistente. Questo vino presenta caratteristiche di grande freschezza, si può bere ora, ma può rimanere coricato in cantina per 5-6 anni. Ben si abbina con piatti di carne rossa, arrosti, brasati, formaggi stagionati. L’Az. Pio Cesare è una delle aziende storiche delle Langhe, ottimo produttore di Barolo, Barbaresco. . Buona degustazione
Il Citrino è una varietà di Quarzo e il suo nome deriva da “citrin”, parola francese che significa: giallo; deve questo colore, che va dal giallo pallido al giallo intenso, alla presenza di piccole parti di ossido di ferro. Si trovano in commercio anche pietre tendenti all'arancione scuro, al marrone, al bruno rossastro, ma, ad eccezione del Citrino di Madeira (chiamato così perché ricorda il colore del vino di Madera), sono spesso Ametiste o Quarzi Affumicati che hanno subito dei processi chimici. L'Ametista del Brasile portata ad una temperatura di 560° assume la classica colorazione del Citrino, mentre il Quarzo Affumicato subisce lo stessa trasformazione ad una temperatura di 300/400°. Le pietre trasformate o artificiali non posseggono le proprietà delle pietre naturali. Nel XVI secolo il termine “citrino” veniva utilizzato per tutte le pietre di colore giallo, solo nel 1546 venne per la prima volta associato ai Quarzi gialli e gli veniva attribuita la facoltà di fortificare l'intelletto e di far emergere passioni e sentimenti nell'individuo, veniva utilizzato dagli antichi anche come protezione contro i veleni e le turbe psichiche. Il Citrino apporta benessere, vivacità, gioia, allegri e ottimismo. Nel Medio Oriente era chiamato “pietra dei mercanti” da coloro che si dedicavano al commercio, poiché ritenevano che, oltre ad aiutare ad accumulare denaro, il Citrino conservasse anche il denaro guadagnato impedendogli di perdere di valore. A livello fisico a questo cristallo è assegnato un posto d'onore per la risoluzione di problematiche legate allo stomaco, fegato, cistifellea, reni e colon, depura il corpo ed è benefico per il sistema nervoso. Essendo un cristallo “riscaldante”, rigenera i tessuti ed è ottimo per le infezioni della vescica. Grande energizzante e tonificante contro la stanchezza cronica. A livello psicologico e mentale è un cristallo di grande carattere per combattere la depressione, grazie alla sua proprietà di infondere gioia e di aiutare a liberare la mente da pensieri ossessivi e opprimenti, rende estroversi combattendo l'autodistruttività, aiutando a capire a fondo il significato della situazione in cui una persona si trova, accompagna all'autostima, promuove il senso della propria individualità, sicurezza e coraggio di vivere. Il Citrino è un cristallo che aiuta la realizzazione di sé stessi anche sul piano materiale, porta luce nei desideri di ricchezza e di abbondanza, affinché si possa attrarre ciò che naturalmente ci spetta. A livello spirituale è un potente allineatore con il sé superiore, portando il raggio dorato dell'energia del settimo chakra sul piano più fisico del secondo e del terzo per un'evoluzione creativa e consapevole. È il cristallo che sprigiona la luce del nostro sole interiore. In cristalloterapia si utilizza sul secondo, terzo e settimo chakra.