CREMASCO Il
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ANNO II • NUMERO 11 • SABATO 16 MARZO 2013
Il sindaco mette le mani avanti: «Per non dover restituire un milione di euro alla Regione»
LE SCUOLE DENTRO L’AREA DI CIELLE
Si tratta del liceo Racchetti, dell’artistico e dello Sraffa che, nei progetti, dovevano formare il Polo scolastico a San Bartolomeo Per fare il cambio, il primo cittadino deve avere l’ok del presidente della Provincia, Massimiliano Salini. Ma rullano i tamburi IL PUNTO DI VISTA/1
Questa rincorsa allo scaricabarile
S
di Simone Beretta simoneberetta@libero.it
coppia mediaticamente un probabile conflitto d’interessi alla Fondazione S.Domenico. Il tentativo viene sventato, ma non muta la sostanza e bene hanno fatto la Zanibelli, Agazzi e Patrini a nome dei rispettivi gruppi consiliari, a chiedere le dimissioni di chi si era reso responsabile di tale “caso”. Il sindaco di Crema si trova costretto a stracciarsi le vesta schierandosi genericamente, bontà sua, contro il clientelismo e il familismo. Il capogruppo del Pd, Giossi, scarica bellamente la dottoressa Elisa Marinoni, perché, badate bene, per quanto brava, non è iscritta al Pd. Eppure l’aveva proposta proprio lui in Consiglio comunale per il suo gruppo. Valla a capire certa gente. Non c’è più il coraggio di assumersi le proprie responsabilità. Quasi un anno di governo della città, zero opere tranne portare a buon termine quelle lasciate in eredità. Neppure l’ombra di un bilancio che definisca le loro strategie per lo sviluppo ed il decoro della città. Attendiamo tutti con infinita impazienza. Per ora si ha solo buona memoria di Alex, Matteo ed Elisa finiti nel tritacarne mediatico e del fatto che nessuno vuole assumersi la paternità di averli scelti in modo quantomeno singolare. Vediamoli. Matteo, il presidente, oramai di parte, del consiglio comunale, continua imperterrito a far politica per il Pd e ad inviare inutili news al mondo intero. Alex, l’assessore scaricato alla Cultura, di tanto in tanto lancia strali di inefficienza culturale verso la giunta ed è difficile dargli torto. La dottoressa Elisa indicata da Giossi per il Cda del S.Domenico l’hanno laureata, anche politicamente, senza averle spiegato che certe cose clientelari non si fanno, come quella del tipo di proporre alla direzione artistica della Fondazione qualcuno con il quale ha intrattenuto o intrattiene rapporti professionali. Non sta bene ed è poco elegante. Direi anche poco trasparente. Solo che per scaricare qualcuno, signor Giossi bisogna prima averlo imbarcato. E il pass per salire a bordo della nave glielo avete dato voi.
S
fumata definitivamente la possibilità che la Fondazione Charis possa completare il cantiere del Campus Valcarenga, più noto come «Scuola di Cielle» nel quartiere di Ombriano, il Comune si sta attivando per rimediare al danno economico che potrebbe derivare da questo inconveniente. La Regione, infatti, aveva erogato un milione di euro, su un totale di 4milioni e 500mila, per la realizzazione del campus e il timore dell’amministrazione comunale è che, a fronte di un mancato completamento dei lavori, da Milano possano richiedere indietro i soldi. Dove recuperare un milione di euro di questi tempi? Molto meglio cercare una soluzione alternativa, che vada a beneficio di tutti. È proprio quanto si sta impegnando a fare il sindaco Stefania Bonaldi, che ha chiesto un incontro all’amministrazione provinciale, per prendere in considerazione un impiego alternativo dell’immobile: per la precisione, un trasferimento a Ombriano del polo scolastico previsto a San Bartolomeo, dove la Provincia ha in progetto di riunire le tre sedi del liceo Racchetti, attualmente sparse in diverse zone di Crema e dove già si trovano il liceo artistico e l’istituto Sraffa. L’immobile di Ombriano, di cui ora è presente solo lo scheletro, aveva l’ambizione di contenere quasi 1.000 studenti, dalla scuola dell’infanzia alle superiori, con tanto di luogo di culto, un ampio auditorium, mensa, palestra, piscina coperta e un centro di aggregazione giovanile.
IL PUNTO DI VISTA/2
Italia, troppi paradossi I lavori erano iniziati nel giugno del 2010 ma si erano poi interrotti per mancanza di fondi, fino alla comunicazione al Comune da parte della Fondazione Charis che quest’ultima non avrebbe ripreso i lavori entro la fine di questo mese, contrariamente a quanto preventivato in una fase precedente, e della messa in liquidazione volontaria della stessa. Il Comune di Crema punta a convincere l’amministrazione provinciale, facendo leva sulla possibilità di beneficiare di alcune agevolazioni, dovute proprio alla liquidazione della Charis, per cui la Regione ha nominato un commissario ad hoc. Non solo. In questo modo si risolverebbe anche il problema del traffico, che a San Bartolomeo è già piuttosto congestionato. «Una cosa è sicura» puntualizza il sindaco: «Faremo di tutto per evitare di dover restituire un milione di euro alla Regione». Anche il campus in programma a San Bartolomeo prevede non solo un nuovo edificio scolastico ma anche una serie di altre strutture. In questo caso: due palestre, un auditorium e un laboratorio di cucina per gli studenti del corso
di ristorazione dello Sraffa. Tuttavia, esistono alcuni problemi che l’amministrazione provinciale prenderà in considerazione, come è stato deciso durante il primo, interlocutorio incontro tra il sindaco di Crema, l’assessore ai Lavori pubblici, Giuseppe Fontanella e i tecnici della Provincia, lo scorso martedì 12 marzo. «Non abbiamo pregiudiziali di sorta», spiega l’assessore, «ma non è chiaro se si possa fare questo cambio in corsa. I progetti sono diversi tra loro e il compito dei nostri uffici è ora quello di vagliare ogni questione, dal punto di vista giuridico e legale, nonché di costi. Attualmente, per quanto riguarda il progetto di San Bartolomeo, la spesa è di circa 20 milioni di euro e stiamo procedendo con il contratto di disponibilità, che non è una procedura semplice. In merito al progetto per il campus di Ombriano, invece, al momento abbiamo in mano veramente pochi elementi». Ma dal Pdl di Crema, non tutti sono d’accordo con la soluzione proposta dal sindaco. Nessuna voce polemica nel Pd, mentre il Sel tace. Gionata Agisti
di Daniele Tarenzi info@tarenzicar.it Italia avrà un governo? Mah. Io vorrei solo ricordare come siamo arrivati a quest’ Italia che è stata giudicata ingovernabile perché se non c’è memoria, non ci sarà (migliore) futuro. Ci siamo arrivati con la gente che aveva la bava alla bocca. Per la rabbia causata dai troppi rospi che ha dovuto ingoiare. Per capirci meglio, ecco qualche esempio pratico che ha diffuso l’ulcera lungo la penisola. Dunque, mentre i cittadini stringevano la cinghia, e ormai i buchi non bastano più, i consiglieri regionali del Lazio andavano regolarmente a cena da Pasqualino al Colosseo e si facevano grandi abbuffate con la carta di credito degli italiani. La Sicilia nel 2012 ha dichiarato 6 miliardi di deficit, e sull’isola - raccontava l’ex presidente Lombardo - non c’è lavoro nel privato. Come sia arrivata sul precipizio del default è facile da immaginare. E ancora: un consigliere regionale siciliano con 10 anni di anzianità guadagna più di Obama, presidente degli Usa; il nostro ambasciatore a Berlino ha una busta paga più pesante del premier tedesco Angela Merkel; uno stenografo al massimo livello retributivo nel Parlamento italiano arriva a sfiorare uno stipendio lordo di 290 mila euro, solo 2mila meno di quanto lo Stato spagnolo dà al re Juan Carlos di Borbone; l’Italia ha aperto 325 sedi diplomatiche nel mondo, mentre gli Stati Uniti ne hanno 50 in meno. I nostri tribunali hanno speso 3 miliardi per informatizzare la Giustizia; solo che i computer del nostro sistema giudiziario non si parlano tra di loro. Mentre, per quanto riguarda i politici, Berlusconi aveva promesso ancora «meno tasse, meno spesa», ma lo fa da 20 anni, Bersani non utilizza mai la parola «concorrenza», Monti è riuscito a spostare di qualche metro l’Italia dal baratro ottenendo l’80% del gettito dalle tasse e solo il 20% dai tagli, Grillo si diverte a fare l’uomo mascherato. Quale nazione al mondo riuscirebbe a salvarsi con questi personaggi?
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CREMONA ALL’EINAUDI
Iniziativa “verde” per gli studenti
Approva anche a Cremona la campagna Nontiscordardime, promossa dal circolo Legambiente “Vedoverde”. Nella mattinata di sabato 16 marzo gli studenti dell'Istituto Einaudi visioneranno il film-documentario
"L'età del cemento”,dedicato al consumo di suolo in Lombardia. Successivamente gli alunni delle classi 1Dr e 1Br piantumeranno delle primule nel giardino della scuola come simbolo di salvaguardia della natura.
Governo, quali scenari sono possibili? La costituzionalista Marilisa D’Amico, professoressa alla Statale di Milano: «Governo, la realtà potrebbe superare la fantasia»
«Pd con l’astensione del M5S? Possibile, ma le regole sul computo degli astenuti potrebbero complicare le cose»
C’
di Daniele Tamburini
è sicuramente una grande confusione sotto il cielo: non solo politica, ma anche rispetto ai comportamenti istituzionali. Tutto questo, in un momento in cui servirebbero certezze e percorsi lineari; ma, oltre ai gravissimi problemi strutturali e congiunturali dell’economia, del lavoro, del sistema del credito, siamo di fronte anche a un bell’”inghippo” formale, e mai, come in questo caso, la forma è sostanza. Come funziona un governo di minoranza? È questa l’unica strada perseguibile, con questi numeri, e soprattutto con le porte che vengono vicendevolmente e alternativamente “sbattute” tra Pd, Pdl, Movimento 5 Stelle?. Ma la sostanziale impossibilità a formare una maggioranza non è il solo nodo assai problematico in ballo: il presidente della Repubblica è nel semestre bianco e, secondo la Costituzione, non può sciogliere le Camere. E non dimentichiamo che, appunto, dovrà essere eletto anche il nuovo Presidente della Repubblica. Parliamo dei vari scenari e delle varie ipotesi con la professoressa Marilisa D’Amico, docente di Diritto Costituzionale all’Università Statale di Milano. Professoressa D’Amico, come funziona un governo di minoranza? «Il Governo di minoranza o, più correttamente, di maggioranza relativa è quello che non ha avuto la fiducia dalla maggioranza dei componenti delle Camere, ma
Se non si riesce a formare un nuovo Governo e l’unica strada percorribile è quella di tornare al voto, bisognerà necessariamente attendere l’elezione del nuovo Capo dello Stato solo dalla maggioranza dei presenti. Lo consente l’art. 94 della Costituzione che non prescrive, per la concessione della fiducia, maggioranze qualificate. Non sarebbe la prima volta che accade, ma è evidente che si tratterebbe di un Governo “debole” che dovrebbe ogni volta assicurarsi i voti necessari a far approvare i propri provvedimenti». Facciamo delle ipotesi di possibili governi… Pd con l’astensione del Movimento Stelle? Con l’appoggio esterno sulla base dei punti programmatici? «Sarebbe possibile, anche se la regola prevista dal regolamento del Senato per il computo degli astenuti complica le cose. L’art. 107 del regolamento del Se-
nato prevede che le deliberazioni siano prese a maggioranza dei senatori che partecipano al voto, ivi compresi gli astenuti. Il voto di astensione rende dunque più difficile il raggiungimento della maggioranza, perché l’astensione finisce per valere come un voto contrario. Stando così le cose, la procedura perché un Governo targato PD ottenga la fiducia con l’astensione del M5S al Senato è piuttosto complicata. I senatori del M5S potrebbero uscire dall’Aula, ma, a quel punto, i parlamentari del Pdl potrebbero fare lo stesso e far così mancare il numero legale. In alternativa – ma il meccanismo è piuttosto bizantino – il PD dovrebbe assicurarsi i voti dei senatori della Lista Monti e chiedere ad
una rappresentanza di grillini (una quindicina circa) di restare nell’aula, astenendosi, ma assicurando il numero legale».
nuovo Governo “politico”, tanto più che Monti ha partecipato alla competizione elettorale.
Napolitano potrebbe incaricare un esponente 5 Stelle? «In linea teorica, sì, ma solo se il Presidente della Repubblica capisse, dalle consultazioni, che un esponente 5 stelle ha la possibilità di trovare una maggioranza parlamentare. Politicamente mi sentirei però di escludere questa circostanza».
Ultima questione: come si mettono insieme due fatti, l’uno possibile (nessuno riesce a formare un governo e si deve tornare al voto), l’altro reale (il presidente della Repubblica, nel “semestre bianco”, non può sciogliere le Camere)? «Il presidente della Repubblica, fino alla scadenza del suo mandato, non può sciogliere anticipatamente le Camere. Questo lo dice l’art. 88, comma 2, della Costituzione. Pertanto, se non si riesce a formare un nuovo Governo e l’unica strada percorribile è quella di tornare al voto, bisognerà necessariamente attendere l’elezione del nuovo Capo dello Stato che, come primo atto, scioglierà le Camere. Nel frattempo, il Governo Monti, dimissionario, proseguirà “tecnicamente” il suo lavoro. Questo, però, solo se davvero nessuno riesce a formare un Governo. Se, invece, viene nominato un nuovo Governo, che giura nelle mani del Presidente della Repubblica, e questo Governo non ottiene la fiducia iniziale, sarà comunque quest’ultimo a dover gestire il periodo elettorale e firmare il decreto di scioglimento delle Camere.
E l’ipotesi di “governissimo” PdPdl, che, comunque, la direzione Pd ha escluso? «Da un punto di vista costituzionale, non è una strada impraticabile, dal punto di vista politico, invece, non mi sembra proprio che vi siano le condizioni. Qualcuno parla di una prosecuzione “tecnica” del governo Monti, che, però, tecnico non è più… «Qui bisogna fare un po’ di chiarezza. Oggi il Governo Monti è dimissionario, ma resterà in carica fino a quando non si formerà un nuovo Governo. In questo senso - se vogliamo - possiamo parlare di prosecuzione “tecnica”. Il Presidente della Repubblica ha, però, il dovere di aprire le consultazioni per formare un nuovo Governo. Diverso è il caso in cui il Presidente della Repubblica decida, all’esito di queste consultazioni, di conferire un “nuovo” incarico a Monti. Questa ipotesi, però, non sarebbe più una prosecuzione tecnica, bensì l’inizio di un
Se la sente di formulare una previsione? «Non me la sento di formulare una previsione relativamente ai prossimi sviluppi. In questo caso, mi sembra proprio che la realtà potrebbe superare la fantasia».
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Cremona
Sabato 16 Marzo 2013
«Rigore e cuore per amministrare bene»
L’assessore Roberto Nolli: «Necessario un cambio di mentalità degli amministratori pubblici, che siano essi politici o dipendenti» «Non si può più amministrare facendosi strumentalizzare dalle valutazioni politiche e dagli interessi di parte, bisogna lavorare per il bene dell’ente»
R
di Laura Bosio
igore anglosassone, cuore italiano e competenza: elementi ritenuti necessari dall'assessore comunale al bilancio, Roberto Nolli, per le scelte di revisione di spesa. L’assessore sta sollecitando consiglieri, giunta, dirigenti e dipendenti comunali, affinché cerchino di operare una seria riflessione su quanto sia necessario e quanto sia invece superfluo. Lo ha scritto esplicitamente in una comunicazione via e-mail, che ha suscitato un certo scalpore. «Non possiamo più temporeggiare, oggi ogni persona chiamata ad amministrare deve fare un esame di coscienza, individuando, nel proprio settore di competenza, quali siano le cose che servono davvero, e farle nel migliore dei modi possibili, "sfrondando" invece quelle che non sono affatto necessarie» sottolinea l'assessore. «Bisogna avere il coraggio di fare delle scelte: è questo il cardine della ripartenza e della riorganizzazione del Paese, dal più piccolo Comune allo Stato centrale. E' la coscienza che ci deve guidare nella scelta dei tagli da fare, ma bisogna anche usare il cuore, facendo una valutazione che non sia di tipo puramente ragionieristico. Questo richiede però un cambio di mentalità degli amministratori pubblici, che siano essi politici o dipendenti». In cosa consiste questo cambio di mentalità? «Prima di tutto non bisogna più farsi strumentalizzare dalle valutazioni politiche e dagli interessi di parte, come si è sempre fatto sino ad oggi. Bisogna lavorare per il bene dell'ente che si amministra, e non per l'interesse del proprio partito. I rapporti tra politici e funzionari devono essere improntati allora a una maggiore professionalità: l'assessore che gestisce una determinata partita deve essere preparato su tale tematica, e
confrontarsi costantemente con la propria dirigenza. Ora questo avviene a fatica, sostanzialmente per due motivi. Da un lato perché per molti politici la priorità è il mantenimento di un consenso da parte degli elettori e della propria parte politica, dall'altro perché si tende sempre a dare all'istituzione una continuità storica, che però non garantisce un cambio di passo. Bisogna allora lavorare rimettendo tutto sul piatto e ripartendo da zero. Non bisogna portare avanti per forza tutto quello che è stato fatto sinora, ma rianalizzare tutto e capire come reimpostare le cose al fine di rendere il sistema più efficiente. La sintesi dell'ottimizzazione nasce proprio dalla differenza tra ciò che è necessario e ciò che non lo è». Ci faccia qualche esempio... «Prendiamo le consulenze esterne: ne abbiamo una reale esigenza? Non sarebbe meglio efficientare il lavoro dei dipendenti interni, eliminandole completamente? Si può, in questo modo, ottenere comunque un servizio efficiente? Sono queste le domande a cui dobbiamo rispondere. O ancora, ci sono settori, come le politiche sociali, le politiche giovanili ed educative, la cultura e i servizi a domanda individuale, per i quali bisogna andare ad analizzare a monte quali sono le reali necessità, e tagliare il superfluo. Questo è l'unico sistema per trasformare la pubblica amministrazione italiana in una pubblica amministrazione di livello europeo. Anche perché, visti i tagli sempre più pesanti da parte dello Stato, che ammontano ormai a dieci milioni di euro di minori entrate per il Comune, l'unica alternativa, a cui io sono decisamente contrario, sarebbe quella di andare a incrementare la leva fiscale. Non ci sono altre opzioni, anche a fronte
del fatto che siamo soggetti un sistema di controllo sempre più stringente da parte della Corte dei Conti, e in quel senso Cremona è già nell'occhio del ciclone per la stabilizzazione dei dipendenti fatta nel 2009». Come viene recepita la sua esortazione tra i colleghi? «C'è chi ha recepito e che comprende, ma il lavoro sarà lungo, perché ci sono ancora forti resistenze di tipo culturale. Esiste ancora una parte di mondo che non capisce quanto tutto questo sia necessario. Come ho letto recentemente in un editoriale di Sergio Romano, continuando a pensare solo al proprio orticello si finirà per accanirsi nel difendere qualcosa che non esiste più. Allora bisogna, prima di tutto, imparare a lavorare
insieme: in Svizzera anno fatto una grande coalizione di interesse nazionale, e sono usciti dalla crisi. In Italia non riusciamo a metterci d'accordo. Il Movimento 5 Stelle è un fungo che è cresciuto sulla muffa. Se andiamo a togliere questa muffa, il fungo non crescerà più. Il problema, in Italia, è che le persone preparate si allontanano dalla politica, lasciando così spazio alle persone mediocri. Il sistema che si è innescato di critica della casta, ha portato a mantenerne inalterati i privilegi, abbassandone contemporaneamente il livello cosicché oggi la preparazione della classe politica è inferiore a quella della prima Repubblica». E a Cremona? «Qui possiamo innescare una vera e propria rivoluzione culturale, ripartendo, come già avevo detto in precedenza, dal sindaco Perri, che ha sempre lavorato cercando di fare il bene della comunità, e superando il concetto di appartenenza politica: cosa per cui è stato anche aspramente criticato. Oggi l'ente pubblico deve essere amministrato con un senso civico che va oltre l'appartenenza di parte. Il concetto di sintesi tra assessori, maggioranza e dipendenza deve allargarsi
poi anche all'opposizione». In che senso? «Ci vuole più coerenza da parte di tutti, e le idee vanno misurati non secondo la logica di partito, ma secondo la loro reale bontà. Allora chiedo all'opposizione di fornire il proprio contributo, non solo criticando ma facendo proposte concrete e fattibili, e dando pareri seri. Se tutti capissero la necessità di questo cambiamento culturale e avessero le competenze per valutare questi passaggi, si aprirebbe la strada giusta verso un sistema che non taglia i servizi ma allo stesso tempo ne ottimizza l'erogazione, pur senza incrementare le tasse. L'appello che faccio quindi ai miei colleghi assessori, ma anche ai dirigenti e ai consiglieri comunali, è di dimostrare di non essere "muffa", e di saper proporre delle alternative a quello che oggettivamente non funziona bene, cercando di lavorare tutti insieme per rendere tutta la macchina amministrativa più efficiente». E se non ricevesse riscontri positivi? «Se anche gli altri non condivideranno questa mia posizione io andrò comunque avanti per questa strada, perché da cittadino italiano ritengo sia quella giusta. Come ho detto, l'unica alternativa sarebbe tassare, e io mi rifiuto di vessare ancora i cittadini. In ogni caso ho già avuto alcuni riscontri positivi dopo la mail che ho inviato la scorsa settimana, con un intento anche un po' provocatorio. Sono anche convinto che questo percorso dovrà continuare ed essere il perno del programma del futuro sindaco. Anche perché sono convinto che questo sia già la base della "filosofia Perri", di cui io auspico la ricandidatura. Credo che per il futuro questa sia l'unica strada possibile: senza di lui, non andrò avanti neppure io, e abbandonerò la politica».
«Se Perri non si ricandida, uscirò dalla politica»
Il Movimento 5 Stelle è un fungo cresciuto sulla muffa. Se andiamo a togliere questa muffa, il fungo non crescerà più
Cronaca
Sabato 16 Marzo 2013
Violenza contro le donne: il coraggio di ribellarsi Un lettore di Cremona, ci scrive: «Mia figlia vittima di violenza, ma la giustizia è troppo lenta»
U
di Laura Bosio
na storia di violenza e soprusi, di paura e di dolore emerge dal racconto che un nostro lettore ci fa, con una lettera in cui denuncia la situazione di sua figlia, che, secondo quanto egli scrive, «ha subito una grave violenza fisica, un tentativo di omicidio tramite strangolamento con una sciarpa per ben due volte» racconta l'uomo, che naturalmente desidera restare anonimo. «Mia figlia ha trovato il coraggio di denunciare, ha ritrovato il valore di essere donna». Secondo l'uomo, però, le risposte da parte della «legge italiana» sono state «nulle se non addirittura inesistenti. All'atto della denuncia ci avevano dato assicurazioni di rapidità e giustizia ... ma i giorni passano e anche i mesi e nulla si muove. Da gennaio 2012 sono più di 110 le donne uccise per mano di familiari, fidanzati, conviventi, mariti ed ex. E questo, da padre che ha rischiato di perdere il bene più prezioso della sua vita, la figlia, per mano di un violento, mi mette molta tristezza». L'uomo denuncia la lentezza della giustizia. «Abbiamo fatto tutto quello che era nelle nostre possibilità, ma anche la richiesta della protezione temporanea ci è stata negata», conclude l'uomo nella sua lunga missiva, di cui abbiamo riportato solo brevi stralci. Come si può tutelare una donna vittima di violenza? Lo chiediamo all'avvocata Monica Pedroni, presidente dell'Associazione incontro donne antiviolenza (Aida). «Esistono due tipi di tutela: una di tipo civile e una di tipo penale. La prima è quella dell'ordine di protezione, previsto dall'articolo 342 bis e ter del Codice civile, in cui si stabilisce che, se si riscontra una condotta gravemente pregiudizievole da parte del coniuge o altro convivente, la "vittima" può chiedere al giudice di disporre la cessazione di tale condotta e l'allontanamento del partner. Il magistrato ha inoltre la facoltà di corrispondere un assegno mensile alla vittima, nel caso il nucleo famigliare venga a trovarsi privo di sostentamento. Si tratta di un ricorso che le donne possono fare anche in prima persona, anche se è sempre e comunque consigliabile l'assistenza di un legale. Come dicevamo, è anche possibile sporgere una denuncia penale, soprattutto nei casi più gravi: il titolare dell'azione però, in questo caso non è la parte lesa, bensì il pubblico ministero, che raccoglie le testimonianze e decide cosa fare, come ad esempio richiedere
L’Anlai (Associazione nazionale liuteria artistica italiana) di Cremona promuove il 7° “Concorso nazionale di liuteria per strumenti ad arco”. Vi possono partecipare liutai professionisti, non professionisti e giovani (ossia coloro che stanno frequentando una scuola di liuteria italiana o si sono diplomati in Italia da non più di due anni). I partecipanti possono presentare le proprie opere (violini, viole e violoncelli) presso l’ex Refettorio della Chiesa di san Pietro a Po (Cremona) dal 10 al 12 maggio. Una giuria internazionale, composta da maestri liutai italiani e stranieri nonché da musicisti, valuterà gli strumenti in se-
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LA LETTERA
Caro direttore,
mia figlia ha subito una grave violenza fisica, un tentativo di omicidio tramite strangolamento con una sciarpa per ben due volte. Si continua a dire di denunciare queste violenze, che sono appena il 24% quelle che lo fanno. Mia figlia è una di quelle ha avuto il coraggio di denunciare il proprio compagno per tentato omicidio. Ha trovato il coraggio di denunciare, ha ritrovato il valore di essere donna. Nonostante questo atto di eroismo da partedella legge italiana la risposta è stata nulla se non addirittura inesistente, sembra di andare contro un muro di gomma. [...] All'atto della denuncia ci avevano dato assicurazioni di rapidità e giustizia... ma i giorni passano e anche i mesi e nulla si muove. Da gennaio 2012 sono più di 110 le donne uccise per mano di famigliari, fidanzati, conviventi, mariti ed ex. E questo, da padre che ha rischiato di perdere il bene più prezioso della sua vita, la figlia, per mano di un violento, mi mette molta tristezza, ma credo che la necessità di sensibilizzare non sia mai troppa, anzi. Non sono molto preparato
per parlare in maniera corretta di femminicidi, omicidi, condanne o giustizia. Penso alle donne come mia figlia che vengono violate, umiliate, insultate e portate a maledire la loro vita, fino a perderla. Penso alla mia bambina, anche se ha 39 anni, e a come io mi senta inutile ed impotente. Penso ai suoi figli che crescono in questa situazioni di ferocia e di persecuzione. O che potevano rimanere senza la loro mamma. [...] Abbiamo fatto tutto quello che era nelle nostre possibilità: richiesta di ammonimento al questore - che ho ritenuto i capi di imputazione troppo gravi per un semplice ammonimento ci ha consigliato la denuncia. Tuttavia non abbiamo ottenuto la misura della protezione temporanea. Cosi ora una giovane donna, madre di 2 bambini, dopo aver chiesto aiuto alla legge gira impaurita e terrorizzata con una piccola bomboletta al peperoncino... e non è più riuscita a tornare a casa sua perché lui continua a vivere li e continua a dire che lei può tornare benissimo a casa. Lettera firmata
Monica Pedroni
delle misure cautelari. Dal punto di vista pratico, la strada civile ha un iter più rapido e un'efficacia immediata». Quanto è esteso il fenomeno? «Premettiamo intanto che il 95% delle denunce che riceviamo riguardano la violenza domestica, ossia quella perpetrata dal partner. Nel 2012 abbiamo seguito oltre 60 casi, e da inizio 2013 siamo già a 20, segno che il fenomeno è in aumento. In realtà, però, non sono le violenze in sé ad aumentare, ma il numero delle donne che trova il coraggio di denunciare. Le violenze ci sono sempre state, ma oggi se ne parla di più, e le donne iniziano a capire che la violenza non è una normale condizione di vita. Il 70% delle denuncianti sono italiane, e si conferma la trasversalità del fenomeno: non vi sono distinzioni né di età né di classe sociale. Un altro dato da rilevare è che a Cremona le donne che arrivano alla denuncia penale sono il 30% delle assistite, contro il 10% a livello nazionale». Qual è la causa principale di questi episodi? «Credo che si tratti di un problema culturale: spesso gli episodi di violenza dipendono infatti da una sbagliata interpretazione del rapporto di coppia da parte dell'uomo. A questo proposito Aida tiene spesso dei corsi nelle scuole, con il supporto di formatori professio-
nisti, sui temi della violenza di genere e degli stereotipi femminili che presenta la televisione. Solo un cambiamento dei modelli culturali rappresenta, allora, uno strumento efficace per arginare il problema: oggi la questione di fondo non è solo sostenere le donne vittime di violenza, ma lavorare perché tali violenze non si verifichino più». Quali sono i passi che la donna deve fare per uscire da simili situazioni? «Il primo passo, forse il più importante, è trovare il coraggio di parlarne con qualcuno. Il fatto di parlarne comporta anche il prendere coscienza della propria situazione. Dopodiché la donna deve progettare una via d'uscita, magari rivolgendosi a un Centro antiviolenza. La fuga non deve essere mai improvvisata: va preparata con attenzione, in caso contrario si rischia di ricadere nella spirale negativa da cui si sta cercando di scappare». Che tipo di aiuto riceve la donna che si rivolge a un Centro antiviolenza? «Il nostro ruolo primario è quello dell'ascolto e del sostegno: ascoltiamo il racconto della vittima senza alcun pregiudizio, offrendole tutto il sostegno di cui necessita. A questo proposito lavoriamo in rete con i servizi sociali e con le forze dell'ordine, attraverso i quali si riesce a trovare per la donna un al-
loggio protetto nel momento in cui ne ha bisogno. Offriamo anche consulenze legali e psicologiche, seguendo poi la donna nel suo percorso di allontanamento dalla violenza di cui è prigioniera. Fissiamo con loro degli appuntamenti periodici per venire a parlare del loro percorso e di quello che stanno facendo». Si riscontrano maggiormente violenze fisiche o psicologiche? «Spesso i due tipi di violenza sono correlati, e solitamente si verificano contemporaneamente. In ogni caso si tratta di due aspetti parimenti tragici. Il maltrattatore fa "il vuoto" attorno alla sua vittima, allontanandola dalla famiglia e dagli amici, e lasciandola imprigionata in una ragnatela da cui uscire è difficilissimo. Spesso queste vittime sono ragazze giovanissime, che magari frequentano le scuole. E' importante sensibilizzare sempre più la società a riconoscere queste vittime, in modo da poterle aiutare. A questo proposito stiamo portando avanti un progetto, con il pronto soccorso e l'ospedale, per sensibilizzare il personale medico e paramedico rispetto a queste problematiche. Inoltre per la festa della donna abbiamo realizzato un vademecum - che già esiste in italiano e in multilingue - in caratteri ingranditi e in braille, in modo da rendere le informazioni ancora più accessibili».
I partecipanti potranno presentare i propri strumenti dal 10 al 12 maggio presso l’ex refettorio della Chiesa di San Pietro al Po
Concorso nazionale di liuteria per strumenti ad arco
zioni separate e premierà le opere migliori. Successivamente a Mozzate (Como) nel Castello del Seprio, il 18 maggio, verrà inaugurata la mostra delle opere ammesse al concorso, che resterà aperta sino al 26 maggio. Infine il 29 maggio, in Piazza Duomo a Milano - presso il salone del Circolo del Giardino - si terrà la serata di gala ad inviti durante la quale saranno suonati alcuni degli strumenti in gara - quelli migliori dal punto di vista acustico -
dall’Orchestra dell’Accademia d’Archi. Nella giuria, oltre al maestro Mauro Ivana Benaglia, direttore d’orchestra, e Matteo Fedeli, l’uomo degli Stradivari, ci saranno il violista Marco Traverso - di recente vincitore del disco d’oro - e il violoncellista Ninni Saladino. I maestri liutai presenti in giuria saranno: Antonio Capela, Edrio Edrew, Tibor Semmelwais, Daniele Scolari, Carlo Vettori ed Ezio Scarpini. Da segnalare, inoltre, che in settembre l’Anlai organizzerà la 4° edizione del Concorso internazionale di Pisogne per strumenti ad arco antichizzati, che sarà presieduta da Florian Leonhard e Massimo Quarta.
Cronaca
Sabato 16 Marzo 2013
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Habemus Papam Il cardinale Jorge Bergoglio è il nuovo Papa, con il nome di Francesco
«Devo tornare a Buenos Aires»... invece no «Se papa Francesco vorrà far diventare francescano il Vaticano troverà tanti ostacoli»
Don Orlando Boccoli:«Bergoglio andava in giro a piedi e assisteva i malati»
Tra i parroci cremonesi che hanno avuto esperienze pastorali in Argentina ce n’è uno che ha una bella storia da raccontare. Don Orlando Boccoli ha da poco compiuto 90 anni, e li ha festeggiati con i vecchi amici sudamericani. Partito l’8 gennaio, ha fatto ritorno a Cremona l’8 marzo scorso. E’ andato da solo («col mio bastone»), con una missione speciale: portare a chi avrà cura di custodirle le foto, scattate nei decenni, che ricordano soprattutto la costruzione
S
di chiese e oratori nelle missioni dell’America Latina. Don Boccoli è rimasto circa trenta anni in "fidei donum" in Brasile e soprattutto in Argentina, a Buenos Aires. «Subito dopo la nomina di Papa Francesco – afferma – mi hanno telefonato in tanti dall’Argentina, entusiasti. Il cardinale Bergoglio è un francescano, viveva in due stanzette e andava in giro per la città a piedi, col “cavallo di San Francesco”, per assistere i malati». Cosa si aspetta
ora da lui? «Potrà cambiare, se ne avrà voglia, ma se vorrà far diventare francescano il Vaticano troverà tanti ostacoli. Speriamo che lo aiuti lo Spirito Santo». Il governo argentino sembra aver accolto con freddezza la notizia: «Buenos Aires è splendida ma fuori c’è grande miseria. Negli anni scorsi ci sono stati contrasti tra il cardinale e il governo Kirchner, per la scarsa attenzione nei confronti dei più deboli durante la terribile crisi». Vanni Raineri
di Giovanni Borsella
orprende sempre lo Spirito Santo, il regista di queste due settimane che hanno visto tutti i mezzi di comunicazione del mondo concentrati sulla Santa Sede. L'elezione del nuovo Pontefice, Francesco, anticipata dalle dimissioni di Benedetto XVI ha sorpreso il mondo. Tutto si è svolto in mondovisione, con la partecipazione di migliaia di inviati da ogni parte del globo, con una organizzazione della comunicazione perfetta. Questa svolta storica non interessa solo la Chiesa, ma il mondo, che le è affidato. E' stato così evidenziato quanto sia vivo il corpo della Chiesa, quanto rapidamente possa percepire i "segni dei tempi", rinnovarsi e rispondere alle nuove necessità, pur restando sempre "roccia" stabile nelle verità rivelate, non un castello di sabbia, di opinioni senza fondamento. Prima di entrare in conclave, i 115 cardinali elettori hanno disegnato il profilo del Timoniere della barca di Pietro, stabilita la sua direzione già avviata dalla "nuova evangelizzazione" di papa Ratzinger. Per questo il Conclave è stato breve e, la sera di mercoledì 13, la fumata bianca anticipò, in un grido esplosivo, l'esultanza di ri-avere ancora il successore di Pietro gradito a Dio senza tener conto della geopolitica. Il popolo di Dio esultava perché riaveva il vescovo di Roma, il Timoniere della Chiesa, sempre minacciata da tempeste interne ad essa ed esterne, denunciate con forza e lucidità da papa Benedetto. Il nuovo Pietro Bergoglio, papa Francesco, in veste candida, augurò "ai fratelli e sorelle" "buona sera", invitò i fedeli in piazza San Pietro e quel miliardo e mezzo davanti agli schermi di tutto il mondo a raccogliersi in silenzio per 32 secondi
di interiorità, di spiritualità. Fu un silenzio abissale, il mondo: un cenacolo orante, nel quale furono invitati a pregare "perché Dio benedica il vostro Vescovo", come avveniva ai primordi della Chiesa, quando nel 1° secolo era avversata dalla casta sacerdotale ebraica in Israele e poi dai magistrati romani in tutto l'Impero fino al 305 d.C. Questo prologo di storia universale, che coinvolge Chiesa e mondo, si concludeva il 14 marzo nell'omelia di papa Francesco nella Cappella Sistina, pronunciata a braccio, anticipata dalla luminosa docenza di papa Ratzinger nei suoi otto anni di pontificato: ultima voce dell'Europa al vertice dell'Ecumene. Sobrietà, umiltà, misericordia, amore per i poveri erano iscritti nella scelta programmatica del nome grandioso assunto di Francesco, che ha salvato la Chiesa pericolante nel XIII secolo, come Benedetto è stato il più grande apostolo dell'Europa dopo San Paolo: non è
Condannò l’autoreferenzialità dei cristiani
tanto strana la successione di Benedetto (XVI) e di Francesco (papa attuale)! Ma nello spirito di San Francesco è da ricordare anche la grandiosa iniziativa dei missionari gesuiti (ecco spiegato l'ossimoro di papa Francesco dell'ordine di gesuiti!) a partire dal 1610: a cavallo di Paraguay, Brasile ed Argentina hanno costruito 33 "reducciones de indios", popolose comunità autonome sotto la diretta autorità del vicere; vivevano bene in perfetta giustizia sociale; perciò gli hidalgos schiavisti, con la connivenza di qualche "uomo di Chiesa", indussero l'autorità regia a distruggerle a cannonate 30 anni dopo. Si capisce così l'omelia di papa Francesco nella Sistina davanti "ai confratelli cardinali": la Chiesa si costruisce nel "camminare", "edificare", "confessare", qui nel senso di proclamare Cristo, non nell'accedere al sacramento della riconciliazione. Il Papa spiega: «Possiamo camminare quanto vogliamo, edificare tante cose, ma se non confessiamo Cristo, la cosa non va...»; la
Chiesa, sposa del Signore, sarebbe «una ong pietosa». Specifica: «Quando non si edifica sulle pietre cosa succede? Succede come ai bambini in spiaggia, quando fanno i castelli di sabbia, tutto viene giù, è senza consistenza». Riprende: «Camminare sempre alla presenza del Signore, alla luce del Signore, cercando di vivere con quella irreprensibilità che Dio richiede». Già l'anno scorso il cardinale Bergoglio aveva espresso, in un'intervista a Tornielli, una forte condanna della autoreferenzialità dei cristiani, della loro "mondanità spirituale", come il pauperismo - scimmia della carità - ed il devozionismo scimmia del "timor Domini"-, come certi messaggi di congratulazioni di capi di stato che hanno violato l'etica cristiana. Papa Francesco nell'omelia ha fatto propria l'asserzione di Leon Bloy: «Chi non prega il Signore, prega il diavolo»! In conclave lo Spirito Santo, per la gioia di tutti i poveri di Dio, ha scombussolato tutti i piani... compreso il viaggio di ritorno a Buenos Aires del card. Bergoglio.
Don Alberto Franzini, parroco di Santo Stefano a Casalmaggiore
«Si è avviato il processo di ritorno alla povertà della Chiesa» «Papa Francesco I è primo in tante cose»: esordisce don Alberto Franzini, all’indomani dell’elezione del cardinale Jorge Mario Bergoglio a Pontefice massimo, Vescovo di Roma. «Primo Papa gesuita, primo Papa latino americano, primo Papa a scegliere il nome Francesco». E proprio in questa scelta risiede, secondo il parroco di Santo Stefano a Casalmaggiore, la volontà di voltare pagina: «Da Benedetto a Francesco, anche il nome testimonia un passaggio epocale. San Benedetto fu il riformatore del monachesimo, San Francesco il riformatore della Chiesa. Concordo col fatto che la nostra Chiesa cattolica debba essere riformata dal punto di vista non solo organizzativo, ma anche interiore. Gli stessi primi gesti di Papa Francesco sono stati eloquenti: il silenzio iniziale, divenuto planetario, l’aver chiesto al popolo di benedirlo prima che lui benedicesse i suoi fedeli, le preghiere. Mercoledì sera, in San Pietro, si è vista una chiesa viva, si è visto un popolo col
Alberto Franzini con Papa Benedetto XVI
proprio Vescovo, col proprio pastore». Dal cuore del vecchio continente all’America latina, dal centro dell’Europa alla “fine del mondo”: «La Provvidenza divina ci sorprende ancora. L’espressione del conclave dimostra che Dio volta una nuova pagina del suo libro. L’Europa,
a causa di un processo di secolarizzazione, non è più il centro del mondo e cede il passo al nuovo. Aver scelto un Papa latino-americano è segno che il cattolicesimo sposta il proprio asse da un’altra parte del globo. Anche la Chiesa europea sconta il percorso secolarista degli ultimi anni. Col Sud America si è scelto un continente più vivace di noi dal punto di vista della religiosità». Papa Francesco sarà il Papa dei poveri? «Credo si sia avviato un processo di ritorno alla povertà intesa nel senso più evangelico del termine, quindi come ritorno a ciò che è essenziale. Detto questo, un Papa argentino può essere ritenuto culturalmente ed etnicamente molto vicino a noi italiani. E’ anche lui figlio dei nostri padri, essendo la sua famiglia di Asti. E’ il Vescovo di Roma, lo ha immediatamente ribadito: un modo per fare al meglio il Papa è proprio quello di essere vicino alla propria Diocesi». Simone Arrighi
Il messaggio del Vescovo
Carissimi, abbiamo tutti seguito con commozione e stupore la prima benedizione apostolica di Papa Francesco. Ci ha colpito la sua estrema umiltà, i suoi gesti misurati, le parole non ricercate, ma semplici, quelle che arrivano subito al cuore e che rivelano una delicatezza d’animo. Un’impressione identica a quella che provai quando nell’ottobre 1999 ebbi occasione di incontrarlo a Buenos Aires. Diverse sono le cose che mi hanno colpito di questa elezione. Anzitutto la scelta di un cardinale che non era nell’elenco dei papabili. Lo Spirito, ancora una volta, ha condotto i Porporati a una scelta inattesa, che ha spazzato via tutti i pronostici confezionati dalla “sapienza” mondana. La stessa breve durata del Conclave - solo cinque votazioni - consuma in una “fumata nera” le illazioni e le dietrologie che l’hanno preceduto. C’è poi la provenienza del nuovo Pontefice. Viene dall’America Latina, il continente emergente da tanti punti di vista. La Chiesa di quella parte di mondo è particolarmente vivace, anche se attraversata da tante contraddizioni. Per parafrasare Giovanni Paolo II, il nuovo Papa non è stato chiamato da un paese lontano, ma lontanissimo. In quelle terre è particolarmente viva l’attenzione ai poveri, agli ultimi, ai diseredati: la loro condizione e le loro istanze Egli se le porta dentro nel cuore. Quella dell’America Latina è anche una Chiesa particolarmente giovane, fatta di giovani, pieni di entusiasmo e di voglia di vivere: Papa Francesco saprà certamente instaurare un dialogo privilegiato con le nuove generazioni. E' da oltre 1300 anni che non saliva al soglio di Pietro un Papa extraeuropeo: il nostro Continente ha perso quella centralità che gli era propria nella Chiesa. In questa elezione leggo un segno che ci invita a respirare l’universalità della Chiesa e nello stesso tempo ci mette in guardia – noi cristiani del vecchio Continente europeo – contro il pericolo di emarginare la fede fino a renderla insignificante nella nostra vita e nella società. Ha colpito anche il primato della preghiera manifestato dal nuovo Pontefice. Buona parte del primo discorso “urbi et orbi” è stato utilizzato per recitare il Pater, l’Ave e il Gloria – le preghiere semplici, quelle tanto care al popolo di Dio – e per chiedere alla folla presente in piazza San Pietro di intercedere per lui. In altro modo ha voluto esprimere ciò che disse Benedetto XVI prima di congedarsi: «Mi sostiene e mi illumina la certezza che la Chiesa è di Cristo, il Quale non le farà mai mancare la sua guida e la sua cura». E, in effetti, il desiderio di pregare sgorga solo nel cuore degli umili, di chi avverte la presenza rassicurante e benigna di Dio e a lui si affida. Ha meravigliato anche il nome. Non è mai capitato che un Pontefice si facesse chiamare Francesco. Il pensiero è corso subito al Santo di Assisi e all’invito che Cristo gli fece dall’alto del Crocifisso di San Damiano: «Va e ripara la mia Chiesa». Essa ha sempre bisogno di purificazione per essere sempre più e sempre meglio sacramento di Cristo, senza perdere quella nota di santità (Chiesa una, santa, cattolica, apostolica) che le è propria in quanto corpo di Cristo. Questo processo di profonda conversione comunitaria, iniziato in maniera decisa da Benedetto XVI, potrà trovare continuità nello stile essenziale e semplice del nuovo Pontefice seguendo l’ispirazione del Poverello d’Assisi. Mi piace accostare i santi Benedetto e Francesco: il primo tanto caro a Joseph Ratzinger - riformò la Chiesa nel VI secolo, contribuendo anche a dare un volto e una cultura all’Europa, il secondo si impegnò a rendere bella la “Sposa di Cristo” nel XIII secolo. Entrambi, con le loro peculiarità e carismi, compirono una vera e propria rivoluzione cristiana. C’è però un altro Francesco nell’albo dei santi che sicuramente è tanto caro a Jorge Mario Bergoglio: mi riferisco al Saverio, che fu gesuita come lui. È il “patrono delle missioni”, dell’annuncio del Vangelo a tutti gli uomini: ai lontani, che non hanno mai sentito parlare di Gesù, ma anche ai vicini, che hanno dimenticato la propria fede originaria e vivono come se Dio non esistesse. Questo riferimento è sicuramente uno sprone a divenire dei testimoni credibili e invidiabili del Vangelo! Preghiamo intensamente per Papa Francesco, lo aspetta un compito arduo e difficile: Egli ha bisogno della simpatia e della vicinanza spirituale di tutti i cristiani. Fin da ora, come Chiesa cremonese, gli professiamo la nostra riverenza e obbedienza e gli assicuriamo il nostro impegno ad ascoltare la Sua parola e a mettere in pratica i Suoi insegnamenti. Vinciamo la tentazione di fare confronti: lo Spirito del Signore sceglie Pastori per la sua Chiesa in base al tempo e alle necessità. Il richiamo immediato a Benedetto XVI che il suo Successore ha fatto all’inizio del suo discorso dice la stima e l’affetto che lo lega al Pontefice emerito e manifesta chiaramente il desiderio di tenerlo accanto, come intercessore nella preghiera. Papa Francesco ha chiesto a tutti i fedeli di pregare invocando su di lui la benedizione di Dio. Continueremo a farlo, mentre noi accogliamo la Sua parola benedicente sulla nostra Chiesa diocesana, che, attraverso di lui, riconosce la propria comunione con la Chiesa universale. Lo affidiamo alla Vergine Maria, che Egli ha voluto visitare nel massimo santuario mariano di Roma fin dal primo giorno del Suo ministero. Dante Lafranconi + vescovo di Cremona
Cronaca
Sabato 16 Marzo 2013
Tatuaggi, E’ in distribuzione il nuovo Ricettario di primavera nuovi inchiostri pericolosi
Potrete ritirare il magazine alla redazione de “il Piccolo” e in diversi punti vendita in tutta la nostra provincia E' in distribuzione il nuovo ricettario di primavera realizzato dalla redazione de Il Piccolo. Lo potete trovare nei seguenti luoghi: a Cremona • "Il Piccolo" - via San Bernardo 37/a. • Faver - via Giuseppina 31/d. • Emilio Carubelli gioielleria via Arcangelo Ghisleri 99/b. • Dall'Ara Sara - via Santa Barbara 19. • Vivi e Sogna - via San Tomaso 7/9.
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• Trattoria Beccofino - via F. Soldi, 3. • Bonseri Il Fornaio - corso Mazzini, 15. • Bonseri Il Fornaio - via Giuseppina 27/b • Pasticceria Betti via Giuseppina 11/d. • Fe Bontà - corso Vittorio Emanuele, 24. • Dona Rosa - via Bordigallo, 9. • Pane e Amore, panetteria e pasticceria via Tonani 24/a.
In provincia • Nice Shop - via Cresmiero • Dental Benefit studio dentistico (angolo f.lli Bandiera) - Crema. piazza Roma 22/a - Vescovato. • La Palazzina Ristorante • Daniele Trivella loc. Boccaserio - Ripalta Arpina. via L. Ostiano 33 - Persichello. • Antica trattoria Campari • Le Alberelle - Spaccio Agricolo via Madonna delle Fontane, 29 via Albera - Salvirola. Casaletto Ceredano. • Centro Spesa - via De Gasperi - Crema.
Una Pasqua dal tempo instabile? Difficile fare previsioni certe, ma dopo le piogge insistenti di marzo potremmo forse sperare in un raggio di sole
Negli ultimi anni la condizioni climatiche sono cambiate: la primavera è tornata ad essere piovosa
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nel week end
di Laura Bosio
n fine inverno instabile dal punto di vista meteorologico, e la situazione dovrebbe perdurare per tutto il periodo di passaggio verso la piena primavera. Difficile, quindi, prevedere che tempo farà per le festività pasquali, tuttavia, secondo il meteorologo Massimo Mazzoleni, del Centro Meteorologico Lombardo: «Sappiamo che l'inizio della primavera è sempre piuttosto piovoso, caratterizzato da precipitazioni per circa il 40%, come del resto ricordano tutti i nostri vecchi proverbi: marzo pazzerello guarda il sole e prendi l'ombrello; aprile, ogni goccia un barile. Abbiamo dunque, in questo periodo, una forte instabilità che alterna brevi fasi di tempo stabile alternate a periodi di maltempo. Guardando alle prossime settimane, possiamo aspettarci quindi fasi di precipitazioni prolungate, con accumuli piovosi anche importanti. Una nuova fase piovosa inizierà all'inizio della prossima settimana, seguita da un probabile miglioramento, che però durerà pochi giorni. Non si esclude però che una svolta di maggiore stabilità meteorologica possa arrivare poco prima delle festività pasquali. Naturalmente si tratta di ipotesi: fare previsioni certe con così largo anticipo è impossibile».
Dopo che, in questi giorni, il tempo ha visto una fase di miglioramento piuttosto instabile sulla Lombardia, con una giornata soleggiata prevista per sabato, nei prossimi giorni la situazione tornerà a peggiorare. Tra domenica e lunedì, infatti, una perturbazione proveniente da ovest con elevato carico di umidità, potrebbe dispensare precipitazioni significative e quindi neve, date le basse temperature al suolo (cuscino freddo), fino a bassissima quota se non addirittura in pianura, almeno in fase iniziale.
Negli ultimi anni le tendenze climatiche sono cambiate? In che modo? «Le cose sono cambiate in particolar modo negli ultimi anni. Notiamo soprattutto la ripresa delle piogge primaverili già dal mese di marzo, a partire dal 2010. Una cosa che non vedevamo dagli anni 80: negli ultimi 20 anni, infatti, marzo presentava caratteristiche più invernali che primaverili, con un clima insolitamente secco». Molti meteorologi affermano che
Da alcuni inverni sono aumentate le nevicate
anche l'inverno ha subito numerosi mutamenti, negli ultimi anni. Condivide questo pensiero? «In effetti è proprio così: negli ultimi anni abbiamo assistito a un radicale cambiamento climatico. Dagli anni 90 e fino al 2010 l'inverno è stato caratterizzato da un'alta pressione piuttosto infrequente, e quindi da pochi eventi nevosi. Ricordiamo infatti poche grandi nevicate, come quella del febbraio 191, o degli inverni del 96 e 97. Per il resto abbiamo vissuto un lungo periodo di inverni miti, che hanno addirittura portato alla crisi degli impianti sciistici, in particolare
quelli collocati a bassa quota. Le cose sono cambiate negli ultimi 2 o 3 anni, quando abbiamo visto il vortice polare presente sull'Europa e sull'Atlantico riprendere forza e spingersi fino a qui. Dal 2009 gli inverni sono quindi tornati a essere freddi. Ad esempio, tutti ricordiamo il rigore delle temperature dello scorso inverno. O ancora, le nevicate frequenti di questi ultimi anni: quest'anno ad esempio la neve si è vista parecchie volte nel nostro territorio, con accumuli anche notevoli. Basti pensare che sul territorio cremonese e cremasco ne è scesa oltre un metro».
«Slegare le nomine dei vertici dalla politica» scandalo sanità - Alloni (Pd): «Subito una legge che restituisca trasparenza e legalità»
«Occorre subito una nuova legge che sleghi le nomine dei vertici delle sanità lombarda dalla politica, a differenza di quanto avvenuto sin qui, che cambi il sistema dei controlli rendendoli veramente efficaci e restituisca trasparenza e piena legalità agli appalti regionali». Così il consigliere regionale Pd Agostino Alloni ha commentato la «rete di complicità nel mondo delle istituzioni» emersa con le vicende giudiziarie che, lo scorso martedì, hanno scosso il mondo della sanità lombarda (sette arresti, una ventina d’indagati e oltre 50 perquisizioni in tutta la regione). Uno scandalo, «l’ennesimo, di cui certo non si sentiva il bisogno. Ora tocca a Maroni dare un taglio netto al sistema di gestione della sanità targata Pdl». E il neo eletto governatore lombardo ha già comunicato la propria volontà di «far luce su tutte queste vicende e garantire una gestione della sanità limpida e trasparente oltre che efficiente». Nella prima tornata dell’indagine condotta dalla DIA, l’antimafia milanese (Dia), sono stati arrestati Giuseppe Lopresti, titolare della Hermax, assieme ai figli Massimiliano e Salvo Lopresti; Leonardo Boriani, giornalista, ex direttore
Simona Mariani
Agostino Alloni
Le indagini riguardano l’acquisto da parte dell’Asl delle apparecchiature per la diagnostica tumorale
della Padania, che avrebbe svolto un ruolo di "facilitatore" nei rapporti tra imprenditori e dirigenti; Luigi Gianola, 65, dg dell’Azienda ospedaliera di Sondrio; Pierluigi Sbardolini, 61, direttore amministrativo dell'ospedale Mellino Mellini di Chiari nonché ex direttore del San Paolo di Milano; l’ex consigliere regionale lombardo di Forza Italia Massimo Guarischi (già condannato nel 2009). Dalle indagini sarebbe emerso un sistema che contava un presunto ‘intermediario’, identificato dai magistrati in Guari-
schi, che avrebbe ‘sponsorizzato’ i prodotti degli imprenditori presso le aziende ospedaliere e soprattutto influenzato “i vertici della Regione Lombardia”, i quali, a loro volta, avrebbero facilitato le pratiche dei finanziamenti pubblici agli ospedali per l’acquisto degli apparecchi. Il tutto con un giro di mazzette che sarebbero arrivate non solo ai dirigenti delle strutture sanitarie, ma anche ad esponenti “dell'assessorato alla Sanità e della Giunta”. L a d i re t t r i c e g e n e r a l e dell’Azienda Ospedaliera di
Cremona, che risulta tra gli indagati per «turbativa d’asta» e «corruzione», si è dichiarata «tranquilla e fiduciosa nella Magistratura», aggiungendo la volontà di «continuare a garantire la trasparenza nella gestione della Sanità e il bene della salute». «Il mio interfaccia in Regione era solo Lucchina» (l’ex direttore generale della Sanità lombarda, anch’egli indagato), ha raccontato la direttrice cremonese ai pm Claudio Gittardi e Antonio D'Alessio. Proprio grazie a Lucchina, l’iter per otte-
nere 8 milioni di euro destinati all'acquisto di un macchinario per la diagnostica dei tumori prodotto dalla Hermex dei Lo Presti sarebbe stato «particolarmente veloce». La dirigente ospedaliera, ex consigliera regionale azzurra, ha conosciuto Massimo Guarischi nel 1995, quando entrambi militavano in Forza Italia. Proprio Guarischi avrebbe avuto un ruolo chiave per sbloccare gli stanziamenti regionali. E sempre Guarischi avrebbe presentato alla dirigente ospedaliera il titolare della Hermex Giuseppe Lo Presti (arrestato) «verso la fine del 2011». L'imprenditore e il suo «consulente» le parlarono della «possibilità» di chiedere fondi regionali per il macchinario. «A quel punto - ha spiegato Mariani ai pm - sono andata a parlare con Lucchina» e dopo un po’ «ho saputo che era stato deliberato il finanziamento per 8 milioni». A casa della donna gli investigatori hanno trovato 15 mila euro in contanti, ma lei ha negato di aver mai preso tangenti. L’avvocato Davide Steccanella, difensore della Mariani, ha subito chiarito che la sua assistita «ha negato di aver mai preso somme di denaro e ha ribadito la legittimità del suo operato». Michele Scolari
Molaschi: «L’ambiente deve rispettare le norme igieniche»
La storia dei tatuaggi si perde nel tempo fino a rendere impossibile identificarne l'origine: il più antico testimone ad oggi noto di questa pratica è Otzi, mummia di un uomo vissuto circa 5300 anni fa rinvenuta nel 1991 nelle Alpi Otzalet, sul confine italoaustriaco. E' facile immaginare come, nel corso dei millenni e all'interno delle diverse culture, i tatuaggi abbiano rivestito diverso ruolo e goduto di altalenante diffusione. Recentemente, ad offrire uno sguardo inedito, o quantomeno poco noto, sul mondo del tatuaggio è stato lo scrittore Nicolai Lilin: nel suo libro “Educazione siberiana”, l'autore svela significati e ruolo di questa pratica nella cultura dei clan criminali siberiani. Con il boom di diffusione degli anni Novanta, il tatuaggio nella cultura occidentale riveste un ruolo prevalentemente estetico ed è ormai lontano dal legarsi a determinate classi sociali, divenendo alla portata e all'uso di tutti, anche dei giovanissimi: il 6,6% dei ragazzi fra i 12 e i 18 anni ha almeno un tatuaggio, come dichiarato da Antonio Cristaudo, responsabile dermatologia infiammatoria e allergologica al San Gallicano di Roma, autore di una ricerca sul rischio tossicologico dei metalli e nanoparticelle contenute nei liquidi per i tatuaggi, presentata nei giorni scorsi al ministero della Salute. «La commissione europea» ha aggiunto Cristaudo «con la risoluzione Resap/2008 ha riconosciuto i composti azoici come tossici e sensibilizzanti raccomandando di non usarli, ma in Italia si usano ampiamente. Nel nostro studio abbiamo trovato non solo tali ingredienti, ma anche una elevata quantità di metalli pesanti come nichel, cromo e cobalto». Un rischio che si aggiunge a quelli denunciati recentemente dai dermatologi dell’American Academy of Dermatology (Aad), riuniti a Miami Beach in Florida, per il congresso annuale: i nuovi inchiostri utilizzati per realizzare i tatuaggi possono essere causa di allergie, dermatiti, epatiti, infezioni di vario tipo e perfino di sviluppo di cellule tumorali. A fare chiarezza su quanto annunciato è la dermatologa Rossana Molaschi: «In realtà, alcuni rischi non sono più tali se i tatuaggi vengono eseguiti in un ambiente che rispetti le norme igieniche e se il tatuatore, come stabiliscono le norme sanitarie, utilizza strumenti sterilizzati e monouso, avendo cura di liberarli dalla confezione direttamente al momento di eseguire il tatuaggio: è il caso delle epatiti e delle malattie infettive come l'Aids. Questo non significa, però, che i rischi siano del tutto assenti». I più diffusi effetti collaterali possono essere del tutto indipendenti dalle condizioni nelle quali il tatuaggio viene eseguito, prosegue la dottoressa Molaschi: «Vedo casi molto frequenti di allergia alle sostanze coloranti utilizzate: praticamente nessuno si sottopone ai test per l'allergia ai pigmenti contenuti nei tatuaggi prima di farsene realizzare uno, accorgendosi dell'allergia solo con la comparsa del sintomo. Sono molto frequenti anche le infezioni da stafilococco, dovute solitamente all'esposizione della pelle non ancora cicatrizzata alla polvere e all'ambiente esterno». Tuttavia, il pericolo più grave è proprio quello recentemente denunciato dal congresso americano: «Nei nuovi pigmenti è possibile che siano presenti le ammine aromatiche O – Toluidina e 2 Nitroanilina, contenute soprattutto nei gialli e nei rossi, classificate come sostanze cancerogene». Martina Pugno
Cronaca
Sabato 16 Marrzo 2013
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Cosmesi, l’Ue vieta la sperimentazione animale
Abolita la commercializzazione e l'importazione di prodotti finiti e di ingredienti testati, associazioni in festa
L’
di Martina Pugno
acquisto di prodotti cosmetici non comporterà più la sofferenza diretta di animali: a questo importante traguardo si è finalmente giunti lo scorso 11 marzo con una nuova direttiva Ue che vieta di sperimentare su animali, o importare, anche gli ingredienti oltre ai prodotti cosmetici. Una vera e propria vittoria, sottolinea la Lav, arrivata dopo ventitré anni di lotta e sensibilizzazione, che verrà celebrata con manifestazioni nelle principali piazze italiane nel corso del week end, da parte delle molte associazioni animaliste presenti sul territorio nazionale. A Cremona, l'associazione sarà presente in corso Garibaldi sabato 16 e domenica 17 marzo e nel fine settimana successivo per celebrare questo importante traguardo, ma anche per una raccolta firme che ricorda come i passi da fare per la tutela dei diritti degli animali siano ancora molti. Dieci sono le richieste che Lav rivolge al nuovo Governo: il riconoscimento nella Costituzione del principio della tutela dell’ambiente e del valore del rispetto degli animali, la modifica del Codice civile che riconosca gli animali come esseri senzienti, il rafforzamento nel Codice penale delle previsioni contro i reati a danno degli animali, lo stop alla vivisezione e il sostegno ai metodi sostitutivi di ricerca, il contrasto
Gianluca Felicetti, presidente Lav: «Metodi alternativi possibili anche in ambito medico»
La norma che vieta l'importazione e il commercio di prodotti cosmetici testati sugli animali recentemente introdotta dall'Unione Europea prevede l'incentivo dei mezzi alternativi per i test sui prodotti anche di ambito sanitario. Per trovarli la Commissione europea ha già stanziato 238 milioni di euro tra il 2007 e il 2011 e in coincidenza con l'entrata in vigore del divieto di commercializzazione ha pubblicato una comunicazione con le indicazioni ai Paesi membri per la ricerca in questo campo. L'obiettivo di Bruxelles è quella di fare da apripista a livello internazionale, proponendosi come modello nella tutela del benessere degli animali non umani in tutto il mondo. L'Esecutivo Ue continua a “dialogare con i paesi terzi per convincerli a seguire l'Europa sulla stessa strada”, ha dichiarato recentemente il commissario responsabile per la Salute Tonio Borg. all’abbandono e al randagismo anche attraverso misure per facilitare la vita con gli animali domestici, la disincentivazione degli allevamenti, l’obbligo di stordimento prima della macellazione, la promozione di scelte alimentari senza prodotti di origine animale, il rafforzamento della protezione degli animali selvatici in natura, le aree protette, lo stop alla caccia, il divieto di allevamento di animali per pellicce e di uso di animali per feste e palii, la trasformazione di zoo, acquari e delfinari in centri di recupero degli animali sequestrati e maltrattati, il divieto d’uso degli animali nei circhi e il sostegno agli spettacoli circensi umani.
Garattini ospite al Filo, la protesta di alcuni lettori Il tema della vivisezione si rivela caro anche ai nostri lettori: pubblichiamo qui di seguito parte di una delle lettere a noi arrivate in seguito alla presenza del dottor Garattini al ciclo di incontri di argomento medico/salutistico aperti alla cittadinanza e organizzati dalla Società Filodrammatica Cremonese con il patrocinio e la collaborazione di varie organizzazioni. "Come è ben noto Garattini è a favore della sperimentazione animale, che lui stesso sostiene e fa ricorso. Vorrei ricordare che la sperimentazione sugli animali è una pratica crudele e ingiusta in primis nei confronti degli stessi animali, che non solo vengono letteralmente torturati (ci sono alcuni esperimenti che
Da Bruxelles la volontà di essere d’esempio
vengono condotti addirittura senza anestesia) e poi uccisi dai vivisettori, ma non è predittiva per l'uomo e maiI validata, come invece vengono validati i metodi sostitutivi ai quali sempre più scienziati fanno riferimento... Sarebbe stato bello invitare medici che fanno ricerca (quella vera) con metodi sostitutivi e che si battono per i diritti dei malati e degli animali nello stesso tempo, perchè si posso cercare di salvare entrambi. Garattini ha fatto il suo tempo ed è rimasto attaccato ai vecchi metodi, che molti scienziati hanno rinnegato dal punto di vista scientifico, il futuro della ricerca è altro e sono rimasta veramente delusa da questo invito da parte vostra".
Intanto, l'associazione festeggia l'entrata in vigore di una norma contro la sperimentazione animale in ambito cosmetico: l'impegno antivivisezionista delle maggiori associazioni animaliste europee ha portato la prima direttiva di bando dei test su animali, su prodotto finito e ingredienti cosmetici, fissato al 1998. Il bando è stato più volte rimandato dal Governo comunitario, diventando effettivo lo scorso 11 marzo. «I test sostitutivi in ambito cosmetico sono già ampiamente diffusi, tra i più noti quelli in vitro, risultati
più affidabili, sicuri, economici e veloci» spiega Michela Kuan, responsabile Lav Vivisezione. «Questo è un chiaro segnale di come le leggi possano influenzare anche il mondo dell’industria veicolando le risorse in cui investire. E’, quindi, fondamentale che il nuovo Parlamento preveda subito ulteriori tappe per far applicare tutti i metodi sostituivi già disponibili, e sostenere la ricerca di altri in tutti gli altri settori di sperimentazione sugli animali». Tra i prossimi obiettivi dell'associazione, infatti, vi è ottenere il divieto assoluto dei test sugli
Sabato e domenica in piazza per i diritti degli animali
animali anche in ambito sanitario: «Questa vittoria dimostra come una ricerca senza animali sia possibile, non solo in ambito cosmetico, ma per tutte le applicazioni», dichiara Gianluca Felicetti, presidente della Lav. «Questo traguardo, unito al positivo decorso giudiziario contro Green Hill e alla recente dichiarazione della Menarini-Rtc che ha rinunciato alla sperimentazione su otto beagle, ci danno la forza per urlare, ancora di più, il nostro no alla vivisezione e pretendere che non vengano più autorizzati esperimenti basati sulla crudeltà e su un business economico a scapito, oltretutto, di una rigorosa e utile ricerca per l’uomo».
Green Hill, i cani restano con le loro nuove famiglie Buone notizie per i beagles sequestrati dall'allevamento di Green Hill e destinati ai principali laboratori di ricerca europea: la Cassazione ha confermato il sequestro e stabilito che i cani dati in affido potranno rimanere in via definitiva con le famiglie che hanno adottato gli animali. L'osservazione dei cani ha permesso, in questi primi mesi, di notare alcuni comportamenti anomali che potrebbero essere sintomo delle condizioni di forte stress e sofferenza subiti dagli animali durante le loro permanenza nell'allevamento. Una percentuale molto alta delle fattrici ha infatti mostrato segni di proestro (inizio del "calore") circa una volta al mese, anziché ogni sei mesi come avviene solitamente.
Dopo la normativa in campo cosmetico, le associazioni chiedono lo stop alla vivisezione
Equivita: «Metodi alternativi più sicuri, rapidi ed economici» Il Comitato Scientifico Equivita, promotore insieme alla Leal Lega Antivivisezionista e ad Antidote-Europe (come pure a moltissime altre associazioni di tutta Europa, che aderiscono in continuazione) della Iniziativa dei Cittadini Europei Stopvivisection, si rallegra per il risultato raggiunto: il divieto, nella U.e., di sperimentazione su animali per i prodotti destinati alla cosmesi e le loro materie prime. Il Comitato Scientifico Equivita giudica tuttavia molto importante osservare come questo provvedimento sia oggi in totale contrasto con il Regolamento Reach (per la valutazione e autorizzazione dei prodotti chimici immessi nell’ambiente) e la direttiva 2010/63/CE (sulla sperimentazione animale), recentemente approvata e attualmente in fase di recepimento. Entrambe queste
leggi europee prevedono infatti i test su animali come strumento base nella ricerca biomedica e tossicologica (per la seconda non esiste neppure l’obbligo di usare metodi sostitutivi, senza animali, quando siano disponibili). Il risultato di ciò è che lo stesso prodotto non dovrà essere sottoposto a test su animali se destinato alla
cosmesi, mentre potrà esserlo se il suo impiego riguarderà la farmacologia o l’ambiente. L'associazione è pertanto attiva nella raccolta di firme per il progetto Stopvivisection, che prevede l’elaborazione di una nuova direttiva che vada verso l’abolizione della sperimentazione animale e che renda obbligatori i metodi sostitu-
tivi, abrogando la direttiva 2010/63. La raccolta di firme è disponibile sul sito www.stopvivisection.eu. "Le numerose nuove tecnologie per la ricerca biomedica", sottolinea l'associazione "sviluppate negli ultimi anni sfruttando i recenti grandi progressi della genetica e della biologia sono molto più affidabili e predittive per l’uomo dei test su animali: lo testimoniano sempre più scienziati. Esse infatti studiano gli effetti di ogni sostanza su tessuti e cellule umane. Sono inoltre molto più adeguate alle necessità dell’era moderna, per la molteplicità di risposte che forniscono (ad esempio sugli effetti combinati di varie sostanze chimiche, impossibili a valutare sull’animale), per i tempi brevissimi che richiedono e per i costi infinitamente più bassi che comportano".
Previsioni meteo a cura di Dominique Citrigno per SPAZIOMETEO.com e Meteowebcam.it
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Lombardia
Sabato 16 Marzo 2013
AGRICOLTURA
Assegnati 650mila euro per produzioni Dop e Igp
La Regione Lombardia ha assegnato 650.000 euro agli agricoltori che aderiscono ai sistemi di qualità alimentare come le denominazioni di origine Dop e Igp e i metodi di coltivazione biologica. Questi fondi sono assegnati ai sensi del bando 2012 della Misura 132 del Programma di sviluppo rurale (Psr), per un totale di 649.494 euro e andranno a beneficio di 727 aziende agricole, che si sono impegnate a produrre secondo i rigidi disciplinari di produzione dei consorzi di tutela e del biologico. «Aderire ai sistemi di qualità - ha commentato l'assessore all'agricoltura Giuseppe Elias contribuisce a dare maggiore valore all'eccellenza delle nostre produzioni agricole e permette di migliorare l'efficienza dei processi produttivi. Grazie a questa misura del Psr, in un momento di oggettiva difficoltà per le imprese, abbiamo incoraggiato molti agricoltori a perseguire con intransigenza la qualità, grazie a un sostegno economico che rimborsa i costi di certificazione».
CONVEGNO
Distretti agricoli, si punta alla riduzione dei costi
a cura di Laura Bosio
Un sostegno alle reti di imprese
Regione Lombardia promuove un bando dedicato alle aziende di piccola e media dimensione. Domande fino al 15 maggio
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ostegno alle reti di imprese", questo il titolo del bando promosso da Regione Lombardia (fondi Por-Fesr 2007/2013) al fine di promuovere il consolidamento e la creazione di aggregazioni in forma stabile tra imprese, tramite la realizzazione di progetti volti all’innovazione a livello di prodotto, servizio, processo e organizzazione. Le domande di partecipazione potranno essere presentate dalle ore 14 del 21 marzo alle ore 12.30 del 15 maggio. La dotazione finanziaria complessiva è pari a 6 milioni di euro. Gli interventi ammissibili sono rivolti alla creazione di nuove aggregazioni stabili di imprese, costituite in contratto di rete, nonché al consolidamento, allo sviluppo e alla stabilizzazione delle reti esistenti, attraverso innovazioni di processo, prodotto, servizio e organizzazione, declinabili in: sviluppo e miglioramento di funzioni condivise dall’aggregazione finalizzate all’aumento dell’efficienza e della produttività e/o all’ampliamento della capacità produttiva e al miglioramento della performance delle singole imprese; sviluppo di sistemi e strumenti integrati di gestione dei processi organizzativi e gestionali interni; realizzazione di attività di servizio comuni, per ideare nuovi prodotti/servizi o per mettere a punto nuovi processi produttivi, logistici o distributivi o per permettere un notevole miglioramento dei prodotti e/o servizi o processi esistenti; sviluppo di nuovi business centrati su nuovi prodotti o servizi con caratteristiche di novità rispetto al mercato e/o incentrati sull’utilizzo di nuove tecnologie. I progetti devono essere avviati, pena la decadenza dalla concessione del contributo, entro 45 giorni dalla data di pubblicazione nel Burl del decreto di approvazione della graduatoria. Le attività devono essere realizzate entro e non oltre il 31/03/2015. Beneficiari saranno le micro, piccole e medie imprese, in aggregazione di un minimo di 3 soggetti giuridi-
ci in possesso di tutti i requisiti di ammissibilità previsti dal bando. Tutte le imprese devono inoltre operare in uno o più settori rientranti nella classificazione delle attività economiche Istat 2007 per le quali è applicabile il Regolamento Ce n. 1998/2008, escluse le attività rientranti nella sezione A. Le imprese devono essere aggregate con la forma giuridica del "contratto di rete" senza soggettività giuridica, ai sensi del decreto legge 10 febbraio 2009, n. 5, convertito in Legge 9 aprile 2009, n. 33. Il contratto di rete deve essere già stipulato al momento della presentazione della domanda di contributo (anche se non ancora iscritto nella sezione del registro delle imprese presso cui è registrato ciascun partecipante alla rete) e comunque non prima di 120 giorno dalla data di pubblicazione del
presente bando sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. L’agevolazione consiste in un contributo in conto capitale, fino ad una misura massima del 40% della spesa ritenuta ammissibile. Saranno esclusi i progetti con spesa totale ritenuta ammissibile a contributo inferiore a 75.000 euro e spesa totale per singolo partecipante ritenuta ammissibile a contributo inferiore a 20.000 euro. Il contributo concedibile non potrà, in ogni caso, superare l’importo di 200.000 euro per progetto, fermo restando i limiti di agevolazione previsti dal regime “de minimis” per singolo soggetto partecipante. Le domande di partecipazione al Bando dovranno essere trasmesse e protocollate elettronicamente entro le ore 12.30 di mercoledì 15 maggio 2013.
Al via la decima legislatura regionale LA PROCLAMAZIONE ENTRO 20 GIORNI DOPO LE ELEZIONI
Diciannove distretti agricoli, nati per aggregare filiere, territori e aziende specializzate nell'agroalimentare di qualità. Almeno un migliaio le imprese agricole che hanno aderito alle società di distretto. A due anni di distanza dalle prime realtà accreditate dalla Regione Lombardia, si è fatto il punto della situazione a Palazzo Lombardia in un convegno promosso dall'assessorato all'Agricoltura dal titolo: "Distretti agricoli promotori di innovazione". Tra le esperienze a confronto quelle del Distretto della filiera ortofrutticola, dell'agroalimentare di qualità Valtellina e neorurale delle tre acque. «L'innovazione in agricoltura passa anche dalla capacità di aggregarsi. Con minori risorse a disposizione - ha spiegato l'assessore regionale all'Agricoltura - l'imperativo è mirare all'efficienza, alla riduzione dei costi di produzione, creando sinergie tra realtà complementari e ottimizzando professionalità e competenze. Abbiamo già avuto la soddisfazione di finanziare i primi progetti dei distretti, quelli che hanno fatto domanda sulla misure di cooperazione, ma certamente disegnando il nuovo Psr dobbiamo favorire ancora di più l'aggregazione tra imprese. Le potenzialità non sono solo di natura economica a vantaggio delle aziende che partecipano al distretto».
La decima Legislatura regionale lombarda inizierà ufficialmente nel momento in cui avverrà la proclamazione del presidente eletto, Roberto Maroni, da parte dell'Ufficio centrale regionale. Non vi è una scadenza predeterminata per la proclamazione, ma normalmente essa avviene 10/20 giorni dopo le elezioni. Immediatamente dopo il presidente dovranno essere proclamati uno ad uno gli altri 79 consiglieri regionali (tra cui Umberto Ambrosoli, in quanto secondo all'esito del voto). Entro i 10 giorni successivi alla sua proclamazione, il presidente della Regione Lombardia formerà la Giunta, composta al massimo da 16 assessori (compreso il vice presidente) e può nominare fino a 4 sottosegretari che partecipano alle sedute della Giunta, pur non facendone parte (art. 25 dello Statuto della Regione Lombardia). Nella seduta di insediamento della Giunta viene varata la "Costituzione delle Direzioni Centrali e Generali". I Consiglieri acquistano prerogative, diritti e funzioni all'atto della proclamazione. L'atto formale è effettuato dall'Ufficio centrale regionale. Il Consiglio regionale tiene la prima seduta
non prima di 10 giorni e non oltre 15 giorni dalla proclamazione di tutti gli eletti, su convocazione del presidente del Consiglio uscente, o, in mancanza, del vice presidente più anziano di età. In caso di inosservanza di detti termini il Consiglio si riunisce di diritto il ventesimo giorno non festivo successivo alla proclamazione di tutti
gli eletti. Nella prima seduta il Consiglio elegge il proprio presidente e l'Ufficio di presidenza. L'elezione avviene a scrutinio segreto. Entro 60 giorni dal suo insediamento la Giunta approva la proposta del Programma regionale di sviluppo della decima Legislatura, da inviare al Consiglio regionale.
Bando: “Conciliazione famiglia-lavoro” "Conciliazione famiglia-lavoro e sostegno del welfare aziendale e interaziendale in Lombardia 2013" è il titolo del bando rivolto alle imprese (scadenza domande 30 settembre 2013) e ai cittadini (scadenza domande 31 dicembre 2013). Sono due i focus di attenzione cui corrispondono due diverse sezioni dell’avviso pubblico. Focus persona dote conciliazione si rivolge in via prioritaria a dipendenti di imprese che abbiano avviato azioni per introdurre misure di welfare: micro, piccole e medie imprese, grandi imprese (in collaborazione con almeno due Pmi), grande distribuzione. La presenza di contrattazione di secondo livello, avviata o conclusa, sarà considerata requisito per la priorità d’accesso alla Dote. Focus impresa bando welfare aziendale ed interaziendale si rivolge a micro, piccole e medie imprese, grandi imprese, grande distribuzione. Requisito d’accesso per la presentazione della domanda è una contrattazione di secondo livello avviata o conclusa.
Lettere & Opinioni
Sabato 16 Marzo 2013
Per dire la vostra, scrivete a: lettere@ilpiccologiornale.it • cremasco@cuticomunicazione.it
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complimenti
I nostri politici dovrebbero fare come il Piccolo giornale Egregio direttore editoriale, Daniele Tamburini, sono un’assidua lettrice de il Piccolo, un mio collega me lo porta tutte le settimane: lo leggo volentieri perché si presenta bene, è sintetico, è gratuito e soprattutto perché rispecchia il mio ideale di Italia: cioè non riceve alcun finanziamento pubblico! Ma certo lei è proprio bravo: o lei è un mago, o è straricco di suo, o è circondato da tanti benefattori, oppure riesce a fare ciò che il nostro governo non vuole fare e cioè lei amministra concretamente, saggiamente e con intelligenza gli sponsor che arrivano al suo giornale, mentre a “Roma” non ne vogliono sapere di rinunciare ai finanziamenti pubblici! I soldi fanno troppo gola! Lei riesce ad uscire senza chiedere denaro ai lettori; la sua politica mi piace, è un po’ simile a ciò che qualche movimento sta tentando di fare (tra tante critiche) e cioè farsi conoscere e farsi pubblicità senza gravare sugli italiani. Ma perché certi politici hanno la presunzione di non andarsene mai, perché si ritengono indispensabili, perché non lasciano mai la poltrona? Io mi chiedo spesso: ma la vita di un politico ha più valore della vita di un qualsiasi cittadino? A quanto pare sì, la vita del politico è più importante della mia vita e di tutti gli altri cittadini, infatti io quando andrò in pensione non avrò il vitalizioo la buonauscita a cinque zeri anche se avrò lavorato 30 o 40 anni! Certo lei, direttore mi dirà che stiamo vivendo una crisi europea, mondiale, ma egoisticamente parlando io guardo alla nostra realtà: giovani (io ho un figlio) eternamente precari, che devono per forza appoggiarsi alla famiglia d’origine per supportare certe spese... Ma quando vedo gli sprechi e gli sperperi della casta, divento furiosa perché non accetto che si prenda in giro la povera gente, che deve segnare sul “lunario” le spese per non uscire dal budget mensile... Mi scuso per questo sfogo, ma ci tenevo a congratularmi con lei. Buona continuazione. Maria Teresa ***
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auspicio
Spero che i grillini dimostrino d’essere anche “liberi” Gentile direttore, io, che certo non sono grillina, ho provato sincero disgusto e fastidio per l’indegno assalto dei vari giornalisti e delle televisioni ai nuovi parlamentari grillini che entravano per la prima volta nelle “sacre” sedi della politica italiana. Avevano un’aria persa, amplificata dal disorientamento scatenato da questo gioco al massacro, coperto dal diritto di stampa e d’informazione. La giornalista che chiedeva alla parlamentare grillina, che portava con sé in braccio il figlio piccolo, perché l’avesse portato lì, suscitava un moto di ribellione. Magari quella madre semplicemente non sapeva a chi lasciarlo o non se ne era voluta separare in un momento importante della sua vita. Ma ai giornalisti non passa per la mente che gli italiani, quelli “normali”, preferiscono di gran lunga vedere un piccolino in Parlamento che le facce di certe signore che magari in Parlamento ci sono entrate per ben altri “meriti”? Personalmente apprezzo la normalità, che deve però rimanere al servizio della collettività e del bene comune e non dei dictat del capo. Spero che i grillini ci dimostrino d’essere anche “liberi”, oltre che normali. Cristina Cerri Gussola ***
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inquinamento
La situazione dell’aria In Pianura Padana è critica Egregio direttore, Il Circolo “AmbienteScienze” è da tempo schierato con i movimenti che chiedono con determinazione alle istituzioni di intervenire, perché si combatta con serietà ed efficacia il problema dell’inquinamento dell’aria nella Pianura
Assicurazione Rca, le principali novità introdotte Buongiorno avvocato, vorrei sapere quali sono esattamente le recenti novità previste nel settore della assicurazione auto Rca. Luciano *** Fra le novità previste in materia di assicurazione auto Rca si pone senz’altro in evidenza l’eliminazione del tacito rinnovo del contratto Rca, per cui il contratto di assicurazione non si rinnova più automaticamente come in passato, bensì l’automobilista deve firmarne uno nuovo in quanto le polizze possono avere ora una durata massima di un anno. In particolare, l’art. 22 del Decreto Legge n. 179 del 18-10-2012 ha introdotto l’art. 170 bis nel codice delle assicurazioni private, in virtù del quale “il contratto di assicurazione obbligatoria della responsabilità civile derivante dalla circolazione dei veicoli a motore e dei natanti non può essere stipulato per una durata superiore all’anno e non può essere tacitamente rinnovato, in deroga all’art. 1899, I e II comma cod. civ.”. Gli automobilisti oggi godono
A cura di Emilia Rosemarie Codignola* di un ulteriore beneficio, ossia hanno tempo fino a 15 giorni dopo la scadenza del contratto di assicurazione per rinnovare la polizza, fermo restando, anche in tale periodo, la piena copertura assicurativa. La società assicuratrice, inoltre, deve comunicare all’assicurato l’imminente scadenza della polizza almeno 30 giorni prima della scadenza stessa. Altra novità introdotta nell’art. 132, I comma del codice delle assicurazioni private, riguarda la possibilità, nelle polizze relative all’assicurazione Rca, per l’assicurato di acconsentire all’installazione sul proprio
Padana, anche prendendo in considerazione la riorganizzazione della mobilità delle persone e delle merci, la revisione dei processi produttivi legati a emissioni inquinanti, quindi anche climalteranti, quindi tutte le scelte possibili che favoriscano insediamenti produttivi a basso impatto ambientale, ovvero la green economy. Nei giorni scorsi era stata data notizia dell’appello (sottoscritto anche da “AmbienteScienze”) presentato alla Commissione europea e al Parlamento europea da un importante Ufficio europeo, l’Eeb (European Environmental Bureau) in vista della riunione dei 27 ministri dell’Ambiente dell’Ue a Dublino il prossimo 22 aprile, dove si inizierà a discutere, per arrivare ad una decisione entro settembre, la proposta del Commissario per l’Ambiente Janez Potocnik di rivedere finalmente in senso più restrittivo i limiti di tolleranza delle sostanze inquinanti dell’aria. Egli, in preparazione di questo importante appuntamento, ha richiesto all’Oms (Organizzazione mondiale ella sanità) delle ricerche i cui risultati sono stati così commentati da Zsuzsanna Jakab, direttrice regionale dell’Oms per l’Europa: «Ancora qualche anno fa, mancavano prove irrefutabili… Diversi anni di ricerche coordinate dall’Oms hanno fornito le prime stime quantitative del numero di malattie legate al particolato fine ed hanno al presente stabilito dei collegamenti tra gli inquinanti atmosferici e lo stato di salute». Infatti, le ricerche hanno evidenziato che l’esposizione al particolato fine, il pericolosissimo PM2,5, può provocare, oltre che l’arteriosclerosi, disturbi alla nascita e malattie respiratorie tra i bambini. Una nuova direttiva viene quindi data per certa e dovrebbe fare propri, forse fin dal prossimo anno, i limiti raccomandati
veicolo di meccanismi elettronici che registrano l’attività del mezzo (scatole nere). Ciò darà la possibilità all’assicurato di fruire di riduzioni significative rispetto alle tariffe ordinarie. Dette apparecchiature dovranno essere sigillate e ancorate a elementi fissi dell’auto. Saranno alimentate a batteria. Dovranno determinare la posizione e la velocità del veicolo nel tempo. Dovranno essere controllabili a distanza ai fini della verifica del corretto funzionamento. Dovranno garantire che i dati in essi immagazzinati non possano essere distrutti o modificati. Dovranno con-
dall’Oms, ovvero per il PM10, 20 µg/m3 giornalieri e per il PM2,5, 15 µ/m3. Sull’arcinota grave situazione delle polveri sottili a Cremona, nessuna novità. Ad esempio, presa a campione la centralina Arpa di via Fatebenefratelli, i dati dall’inizio dell’anno al 13 marzo sono i seguenti: per il PM10 33 giorni di superamento (rispetto ai 35 di legge) e 75 µg/ m3 di media giornaliera (rispetto ai 40 di legge), mentre per il PM2,5 la media giornaliera è arrivata a 51 µg/m3 (rispetto ai 25 µg/m3 “consigliati”). Stante questo quadro, c’è da chiedersi come faranno le istituzioni locali padane a rispettare i nuovi limiti e quanto costerà ai cittadini il loro mancato rispetto, prima di tutto in termine di salute e poi in euro. Per la salute si ricorda che la Pianura Padana e il Benelux sono le due aree dell’Europa più inquinate e gli ultimi studi parlano di centinaia di morti all’anno dovuti allo smog. Benito Fiori Per il Circolo “AmbienteScienze” ***
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punTo di vista
Cari politici, siamo ormai arrivati alla resa dei conti Egregio direttore, se d’innanzi al Palazzo di giustizia di Milano, avessero manifestato (tentando di entrare all’interno in massa) i giovani disoccupati o gli invalidi senza sostegno economico, sarebbero stati manganellati alla grande, naturalmente per motivi di ordine pubblico. Ma ai parlamentari eletti dai capi partiti, in spregio alle regole democratiche, è permesso di fare qualsiasi affronto alle istituzioni che rappresentano l’autorità giudiziaria. La casta è intoccabile, ma presumo che si
sentire l’individuazione tempestiva di eventuali tentativi di manomissione. Infine, l’ultimo pacchetto liberalizzazioni ha modificato la disciplina delle richieste di indennizzo in caso di furto o incendio. Contrariamente a quanto avveniva in passato, infatti, oggi chi ha subìto il furto o l’incendio della propria autovettura, può pretendere dalla propria assicurazione il pagamento immediato dell’indennizzo, senza essere costretto a dover depositare il certificato di chiusura dell’inchiesta. Le assicurazioni, entro il 31 marzo prossimo, dovranno comunicare all’Autority per la vigilanza sul settore assicurativo (l’Ivass, che è succeduto in tutti i poteri, funzioni e competenze all’Isvap) di essere in regola con la riforma. *Avvocato Stabilito emiliacodignola@libero.it
stia avvicinando il momento della resa dei conti e per loro saranno periodi bui. Finirà la pacchia e prima o poi saranno manganellati dal popolo, che ne ha piene le tasche della casta, la quale non ha ancora capito che con il suo comportamento è detestata dalla stragrande parte degli italiani Elia Sciacca Cremona ***
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dopo il voto
Il Pd ha sbagliato lasciando ad altri le piazze Caro direttore, in questo periodo si fa a gara per stabilire chi ha vinto e chi ha perso le elezioni. Ebbene, queste elezioni le hanno perse soprattutto l’Italia e gli italiani. Come donna che si è riconosciuta da sempre nei valori e nelle battaglie della sinistra, devo dire che questo risultato elettorale per me è stata una sofferenza. Il Partito Democratico in cui io mi riconosco, non ha saputo parlare a quella parte del Paese che sta soffrendo notevolmente per la sciagurate politiche economiche di questo ventennio berlusconiano, che hanno portato l’Italia in queste condizioni. Ogni tanto qualcuno dimentica che nel novembre del 2011 una crisi di governo ha consegnato il Paese nelle mani di Monti, per potere ricondurre i conti pubblici entro i parametri previsti dagli impegni presi con l’Europa. Io mi aspettavo dal Partito Democratico un campagna elettorale condotta parlando con la gente e spiegando loro quali erano le battaglie sulle quali ci stavamo impegnando per il Paese. Gli otto punti che Bersani indica come priorità per una proposta di
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governo dovevano essere ribaditi in tutti i dibattiti e confronti pubblici (dai tagli ai costi della politica, alle politiche economiche, alle politiche fiscali, alle problematiche del lavoro). Soprattutto abbiamo lasciato ad altri le piazze, quelle dove avvenivano le nostre battaglie politiche, civili, sociali. Quando in una trasmissione tv ho sentito un minatore di Carbonia dire “ho sempre votato a sinistra, ma questa volta ho votato il Movimento 5 Stelle, perché ad appoggiarci ed incoraggiarci nella nostra battaglia non si è visto nessuno, l’unico che è venuto qui è stato Beppe Grillo”, mi sono chiesta come abbiamo fatto ad abbandonare quelli che sono stati i luoghi delle nostre battaglie ed in particolare le istanze di chi soffre, di chi sta perdendo il posto di lavoro e di chi sta combattendo per il futuro delle nuove generazioni! Torno a ripetere, però, che se ilPpaese è in queste disastrose condizioni economiche, responsabile di questo è chi negli ultimi vent’anni (a parte brevi interruzioni) ha guidato questo Paese. In quanto al Movimento 5 Stelle, credo che abbia saputo interpretare le istanze di cambiamento e il disagio per la situazione in cui stiamo vivendo, istanze alle quali la sinistra non ha saputo rispondere. Ora però a chi ha ottenuto questi consensi chiedo un gesto di responsabilità, che è quello di andare in parlamento e sostenere un governo per provare a cambiare questo Paese. Da ultimo vorrei aggiungere però che considero clamoroso il risultato elettorale in Lombardia e qui mi rivolgo soprattutto agli elettori. Il centrosinistra ha candidato una persona giovane, capace, seria, onesta, a guidare una regione che ha dovuto andare al voto anticipatamente per il coinvolgimento giudiziario della maggioranza di assessori e consiglieri. I cittadini lombardi hanno scelto di premiare quel sistema di corruzione e malaffare, questo è il segno di come questi vent’anni abbiano cambiato l’Italia, culturalmente ed eticamente. Mi auguro comunque che il nostro grande presidente della Repubblica, riesca a trovare una soluzione per il governo di questo nostro Paese, lo dobbiamo soprattutto ai giovani, perché non possiamo negare loro il futuro. Orestilla Sogni Cremona ***
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spinadesco
Perché non dare in affitto l’immobile inutilizzato di via Roma? Caro direttore, a Spinadesco esistono ben due immobili da decenni inutilizzati, che erano prima del Magistrato del Po (non più esistente), poi gestiti (si fa per dire) dall’Aipo. Solo poco tempo fa è stato raggiunto l’accordo per utilizzare uno degli immobili come magazzino-deposito della Protezione Civile. Bene, e l’altro meraviglioso fabbricato di via Roma? Io sono convinto che se non si inizia dalle piccole cose, ben poche altre saranno risolte. A questo punto mi chiedo: non si potrebbe trovare l’accordo con il Comune di Spinadesco e darlo in affitto e modiche cifre, così che potrebbe essere adeguatamente utilizzato a fini sociali? Credo però che le cose semplici in Italia siano divenute estremamente difficili, in particolar modo se non interessano a nessuno. Cosi è se vi pare, diceva Pirandello... Ivan Loris Davò Spinadesco
FOCUS
Vogliamo dare al più presto voce a chi non ha voce in carcere
Egregio direttore, abbiamo letto che presso il Filo è stato presentato un libro nel quale sono raccolti gli scritti di alcuni detenuti nelle carceri di Bergamo, Mantova e Pavi. Un’iniziativa che sarebbe opportuno attuare anche nei confronti dei detenuti della Casa circondariale di Cremona. E’ questo l’augurio che desideriamo formulate come volontarie de “Il Baule”, un’associazione che opera all’interno del carcere cremonese e che già un anno fa si era fatta promotrice di un progetto analogo. In quell’occasione la direttrice, dottoressa Bellezza, anche sotto la spinta emotiva dovuta al grande successo del film dei fratelli Taviani
“Cesare deve morire”, si era mostrata entusiasta e collaborativa. Poi però, forse per motivi di ordine pratico, tutto si è arenato ma, non rassegnate e forti del lavoro di Francesco Carulli, aspettiamo speranzose che anche a Cremona si possa dare “voce a chi non ha voce”. La nostra associazione “Il Baule” opera ormai da diversi anni all’interno del carcere di Cremona allo scopo di rendere più lieve la detenzione di chi, non avendo parenti o amici che potessero garantire loro un cambio d’abito e di biancheria, ha pensato di provvedere perché anche questi non fossero privi del necessario. Attraverso il passa parola fra amici, parenti e conoscenti, perché
nulla di riutilizzabile venga buttato e con l’indispensabile aiuto di alcune parrocchie, si è potuto far fronte alle necessità che via via sono aumentate. Lo scorso anno i colloqui sono stati ben 670 (contro i 350 dell’anno precedente). In occa-
sione degli incontri settimanali abbiamo capito che per molti di loro il nostro non era solo il “negozietto” dove trovare il necessario per potersi cambiare, ma era anche il modo per avere un contatto con il mondo “fuori”, per non sentirsi dimenticati. Ecco perché in noi, supportate anche dall’entusiasmo di un giovane studente universitario che nel frattempo si è unito al gruppo, è nato il desiderio di “far emergere dal buio e dal chiuso delle celle la voce dei detenuti” perché “arrivi fuori”, convinti che sia “là fuori” che essi hanno il diritto di essere ascoltati e compresi. I volontari dell’associazione “Il Baule” di Zona Franca
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Agricoltura
Sabato 16 Marzo 2013
Lattiero caseario, segnali positivi I L’analisi di Libera Agricoltoru sul mercato mondiale del latte: il prezzo sembra andare verso un rialzo
• A cura di Libera Agricoltori •
l panorama economico mondiale della produzione di latte e dei suoi derivati è in costante evoluzione, e nelle ultime settimane sembra avere preso una piega positiva. Guardando il sito Clal, azienda specializzata nel reperire informazioni sul mercato dei lattiero caseari, ci si può rendere bene conto dei principali movimenti. Dalla seconda metà di febbraio ai primi giorni di marzo, secondo l’Usda (il dipartimento agricolo Usa) in Nuova Zelanda, che è uno dei principali produttori di latte mondiale e tra i più influenti nella determinazione del prezzo del latte su scala globale, la produzione è nella sua fase di contrazione stagionale. Contrazione determinata anche da fattori metereologici; dal momento che i pascoli si presentano aridi e scarsamente produttivi, le vacche hanno cominciato la stagione dell’asciutta e molte, a fine carriera, sono state avviate anche alla macellazione. Questa situazione sta determinando un incremento del prezzo del latte. L’ultima asta Fonter-
ra in Nuova Zelanda ha rafforzato questa tendenza. In Australia la situazione si presenta con prezzi più stabili. Segnali positivi vengono anche e soprattutto dalla polvere di latte scremata ed intera. Per quella scremata le quotazioni sono in lieve rialzo, mentre per quella intera la forte domanda - in particolare da parte dei Paesi in via di sviluppo - tende ad un rafforzamento del prezzo. Buone anche le quotazioni del burro così come dei for-
Segnali importanti dalla polvere di latte scremato
Moscazzano: dal Consiglio arriva il “no” alla diga L’amministrazione comunale di Moscazzano rimane contraria all’ipotesi di costruzione di una diga sul fiume Adda, finalizzata alla realizzazione di una centrale idroelettrica. Nel corso di un consiglio straordinario per deliberare su alcune convenzioni e regolamenti, lo ha rimarcato il sindaco Giuseppe Brambini. Lo stesso, ha fatto il punto della situazione ed ha ribadito il suo impegno e quello dell’assessore all’ambiente Aldo Bellandi per contrastare il progetto. Non appena venuto a conoscenza del progetto ideato nel Lo-
maggi locali. L’insieme di questi fenomeni tende a mantenere vivace il mercato, ed a rafforzare sul piano internazionale le quotazioni del latte e dei derivati. Un segnale importante proviene dalla polvere di latte scremato che nell’ultimo anno in Europa, Oceania ed Usa mediamente è aumentata del 18,3 per cento. In Europa la stagione produttiva è invece nel pieno della sua potenzialità, e le produzioni sono
digiano due anni fa, e del quale si è saputo qualcosa solo pochi mesi fa, il sindaco si è mosso da subito con decisione (con una lettera molto forte ed incisiva) cercando di sensibilizzare i sindaci del territorio cremasco e cremonese, che potrebbe subìre conseguenze pesanti dall’attuazione della diga,. Le informazioni che sono state date in diversi incontri non hanno tranquillizzato o risolto dubbi e perplessità. Pertanto, sindaco e assessore mantengono l’impegno nell’iniziativa contraria alla proposta di realizzare una diga.
Convegno Assocanapa: Lombardia zona ideale per la coltivazione Lo scorso sabato 9 marzo, si è tenuto presso la Sala Rodi del comune di Cremona, un interessante e stimolante convegno organizzato da Assocanapa, con il patrocinio dello stesso Comune di Cremona e la collaborazione della Libera Associazione Agricoltori Cremonesi, sulla possibilità di rilancio della coltivazione della canapa. L’incontro ha visto una forte partecipazione di agricoltori e tecnici; in apertura, il sindaco Oreste Perri ha rimarcato le tradizioni agricole della nostra provincia e l’interesse verso nuove iniziative degli imprenditori agricoli. Il convegno è stato condotto dal presidente di Assocanapa, Felice Giraudo, che ha introdotto l’argomento con una serie di notizie ed informazioni volte a far conoscere al pubblico le potenzialità di questa coltura, che vanta una lunga tradizione nell’area padana. Secondo Assocanapa la Lombardia può essere una zona ideale per la coltivazione, e vuole rispondere alle richieste che arrivano sempre più nume-
date in leggero aumento, senza tuttavia generare eccedenze produttive dal momento che gli incrementi vengono bene assorbiti dall’industria di trasformazione. Tanto è vero che le quotazioni in Italia del latte spot sono su buoni livelli e si presentano in rialzo, con un più 9,2% rispetto ad un anno fa. I formaggi duri Dop hanno un andamento economico che risente dei tempi di stagionatura: i duri sono a meno 8,8% rispetto ad un anno fa, mentre quelli freschi registrano un più 1,8%. Presumibilmente questo sta a significare che c’è stata una contrazione della produzione di formaggi, un rallentamento della fase di stagionatura che sta comportando una tendenza alla ripresa delle quotazioni. A livello mondiale i formaggi si mantengono su livelli interessanti. In estrema sintesi si può affermare come il mercato stia dando segnali positivi e si presenti frizzante, supportato dall’insieme dei Paesi esportatori di latte che nel complesso hanno incrementato la produzione di latte del 2,2 per cento; incremento assorbito dal loro export, dal momento che questo è aumentato del 2,1%.
rose da imprenditori agricoli e della filiera. La canapa è una coltivazione che si presenta competitiva e di scarse esigenze agronomiche. Può inoltre dare ottimi risultati in termini di produttività e di sbocchi commerciali: viene infatti utilizzata nel settore alimentare, per la produzione di pasta, pane e olii, nel settore tessile, nell’edilizia e anche nel settore medico-farmacologico. Assocanapa ritiene che in Italia la coltivazione della canapa e la lavorazione delle paglie e dei semi possano costituire un’importante alternativa per l’agricoltura; stimolando anche la nascita di nuove imprese, o inducendo il miglioramento e l’ampliamento della gamma dei prodotti di imprese che già sono sul mercato nei diversi settori. E’ intervenuto al convegno anche Ildebrando Bonacini (vice direttore vicario della Libera Associazione Agricoltori Crmonesi) che ha evidenziato l’opportunità di approfondimenti sugli aspetti tecnici ed economici di questa coltivazione.
Consorzio Dugali Naviglio Vacchelli Adda-Serio, sospesa l’azione legale E’ stata sospesa l’azione legale da parte del tavolo dei sindaci, dei presidenti di roggia e dei privati, nei confronti del nuovo Consorzio Bonifica Dugali Naviglio Vacchelli Adda -Serio, relativamente alle cartelle esattoriali che il vecchio Consorzio Naviglio Vacchelli aveva emesso nei confronti di enti e privati, le cui acque di superficie andavano a confluire in detto naviglio. E’ quanto emerso nel corso dell’incontro al palazzo comunale di Soncino, organizzato dal vice sindaco Gabriele Gallina, tra le parti interessate e i rappresentanti del nuovo consorzio. Erano presenti anche i sindaci di Casalbuttano, Castelvisconti, Azzanello, Casaletto di Sopra, Formigara, Fontanella, Pume-
nengo, Genivolta, Trigolo, Salvirola, Fiesco, Cumignano, Pizzighettone e Soncino; una decina di presidenti delle rogge che attraversano il territorio dei Comuni partecipanti ed alcuni proprietari. Vi hanno partecipato anche Michele Zamboni come rappresentante dei sindaci nel Cda del Consorzio Bonifica Dugali Naviglio Adda Serio e Bruno Moretti (membro del Cda nominato dalla Provincia di Cremona). I due esponenti del consiglio di amministrazione del Consorzio hanno brevemente riassunto il percorso dei primi lavori per arrivare alla delibera n.18/2013 che apporta sostanziali cambiamenti alla situazione precedente: la soglia minima della tassa dovuta
dal contribuente passa da 5 a 12 euro. Inoltre è stata congelata l’uscita delle cartelle esattoriali 2013 per consentire la revisione del Piano di classifica e verificare la presenza o meno di errori o incongruenze. Pertanto, isindaci, i presidenti e i rappresentanti delle proprietà interessati, convenuti al ‘tavolo’ di lavoro, hanno deciso di sospendere l’azione legale contro l’emissione delle precedenti cartelle.
I MERCATI AGRICOLI - TABELLA AGGIORNATA A GIOVEDI’ 14 MARZO 2013 (Fonte: Coldiretti Cremona) PRODOTTO
CREMONA
MILANO
MANTOVA
BOLOGNA (27 dicembre)
Tonn.
224-228
n.q.
n.q.
(fino) 256-259 buono m. n.q.
Tonn.
211-213
225-226
214-218
218-222
SEMI di SOIA Nazionale
Tonn.
n.q.
517-520
504-509
502-510
ORZO naz. Peso spec. 55-60 peso spec. 66-68
Tonn.
207-211 213-218
n.q. 245-247
Fino a 65 236–241 Fino a 70 242–247
(p.spec. 62-64) n.q. (p.spec. 66-67) 245-247
FRUMENTO tenero buono mercantile GRANOTURCO ibrido naz.14% um.
UNITA’ DI MISURA
Tonn.
Triticale 249-251 Sorgo 255-258
CEREALI MINORI CRUSCA Alla rinfusa FIENO Maggengo Agostano PAGLIA press. (rotoballe)
PRODOTTO
Sorgo nazionale 246-250
Tonn.
188-190
187–188
in sacchi 196-199
Tonn.
160–175 loietto: 160–175
141-151 145-150
Mag. 1° t. 140-145
Tonn.
85-95
80-92
Paglia di frum. casc. 75-80
CREMONA
MILANO
MANTOVA
MODENA
UNITA’ DI MISURA
187-188
PRODOTTO
UNITA’ DI MISURA
CREMONA
MONTICHIARI
MANTOVA
VACCHE Frisone 1ª qualità peso vivo
kg.
p.v. 1,12-1,31 p.m 2,55-2,85
1,38-1,57
da macello 1,12-1,22
VACCHE Frisone 2ª qualità peso vivo
Kg.
pv 0,86-1,01 pm 2,05-2,35
1,00-1,20
0,95-1,05
VACCHE Frisone 3ª qualità peso vivo
kg.
pv 0,62-0,74 pm 1,60-1,80
0,80-0,95
0,79-0,89
kg.
pm 2,50-3,00
1,47-1,57
1,44-1,61
1,00-1,00
MONTICHIARI (1° q. 56/60 kg) 1,00-1,00
(da 46 a 55 kg) 1,00-1,40
(45-55 kg) 0,95-1,40
kg.
3,00-4,00
MONTICHIARI 3,85-4,00
3,30-3,90
(pregiate 70 kg) 3,76-4,35
UNITA’ DI MISURA
CREMONA
MILANO
MANTOVA
MODENA
BURRO pastorizzato
kg.
2,95
past. 2,60 centr. 3,30
2,30
PROVOLONE VALPADANA fino a 3 mesi
kg.
(dolce) 5,05-5,20
5,05-5,20
n.q.
kg.
(piccante) 5,25-5,50
5,25-5,50
6,85-7,20
6,70-7,15
6,80-7,00
PARMIGIANO REGGIANO fino a 24 m 10,50-11,20
8,00-8,25
7,90-8,90
8,00-8,20
PARMIG. REGG. 30 mesi e oltre 11,40-12,40
MANZE SCOTTONE 24 mesi VITELLI BALIOTTI p.vivo (50-60kg ) frisona VITELLI BALIOTTI p.vivo (50-60 kg) pie blue belga
PRODOTTO
SUINI Lattonzoli locali
15 kg
4,350
4,350
4,330
4,340
SUINI Lattonzoli locali
25 kg
3,270
3,290
3,250
3,260
SUINI Lattonzoli locali
30 kg
3,000
3,010
2,960
2,990
SUINI Lattonzoli locali
40 kg
2,370
2,400
2,340
2,360
SUINI da macello
156 kg
1,415
1,475
n.q.
(da 144 a 156 kg) 1,420
SUINI da macello
176 kg
1,475
1, 475
n.q.
(da 156 a 176 kg) 1,475
SUINI da macello
Oltre 176 kg
1,445
1,450
n.q.
(da 11,49480 kg) 1,459
PROVOLONE VALPADANA oltre 3 mesi GRANA scelto stag. 9 mesi GRANA scelto stag. 12-15 mesi
kg.
kg.
kg.
n.q.
MODENA
Vitelloni femm. da macello pez. nere (kg. 450-500) p.v. 1,48–1,63 pm 2,85-3,15
Zangolato di creme X burrificaz. 2,00 -PARMIGIANO REGGIANO 12 mesi 8,50-9,50
N.B. Le quotazioni del bestiame bovino e del foraggio sul mercato di Cremona avvengono il 1° e il 3° mercoledì del mese. Le quotazioni del mercato di Milano avvengono, per la “Granaria”, il martedì (comparto dei cereali e derivati). Per la zootecnia da latte si porta come riferimento anche Montichiari, che quota il venerdì. Il mercato di Mantova avviene il giovedì. Modena il lunedì. Il mercato di Bologna, che con la Granaria di Milano fa da riferimento per i cereali, quota il giovedì. Tutti gli aggiornamenti della tabella mercati, insieme ai collegamenti alle principali borse, sono sul sito: www.cremona.coldiretti.it.
CREMA
13
Sabato 16 Marzo 2013
In 90 gli scrivono una lettera contro. Ma lui ribatte: «Pagare di meno i rifiuti si può». E spiega il perché
Beretta: «Impiegati Scs ci costano troppo»
U
di Michela Bettinelli Rossi
na lettera con 90 firme contro il consigliere comunale Simone Beretta. L’hanno consegnata alla stampa i dipendenti di Scs Gestioni, dopo che in consiglio comunale l’ex assessore ai Lavori Pubblici, oggi consigliere del Pdl, aveva chiesto al sindaco una riduzione delle tariffa per lo smaltimento rifiuti. Anche passando da una riorganizzazione del personale, considerato in esubero rispetto alle reali esigenze della società. Intanto i dati: Scs Gestioni ha una struttura composta da circa 117 unità che stanno sulla strada a raccogliere rifiuti, più circa 24 profili impiegatizi tra interni e esterni. Per Beretta a costare troppo sono questi ultimi. Dieci di loro furono trasferiti dalla vecchia Scs a Lgh, ma continuano
Simone Beretta, consigliere comunale
ad essere pagati da Scs Gestioni. «Si paga normalmente il service a un’azienda che ha il know how per fornirlo» ha spiegato Beretta nella conferenza stampa di replica alla lettera. «Noi stiamo pagando profunatamente un service che ha riutilizzato in parte dipendenti trasferiti da Scs Gestioni a Lgh. Sono 10 persone in service per oltre 800mila euro,
BOTTEGHE DI MESTIERE
Reindustria: ecco le aziende che cercano gli apprendisti
Dopo l’approvazione dello scorso 30 gennaio, si sono aperte le iscrizione per i tirocinanti relativamente al progetto «Ricostruire attraverso i mestieri”, sul bando «Botteghe di mestiere» all’interno del programma AMVA di Italia Lavoro. La finalità del bando consiste nell’attivazione di percorsi di tirocinio di inserimento/reinserimento all’interno di una «Bottega di mestiere» rappresentata da un gruppo di imprese operanti nei comparti produttivi della tradizione italiana per stimolare lo sviluppo di reti su base locale. La finestra per l’iscrizione dei tirocinanti rimarrà aperta fino al 28 marzo. Il link per l’iscrizione è il seguente: www. italialavoro.it. Bisogna selezionare “nuove iscrizioni” e scegliere la Bottega di Cremona «Ricostruire attraverso i mestieri». Le aziende della Bottega all’interno delle quali verranno svolti i tirocini sono: Elex Italia (capofila raggruppamento) di Montodine, X-On di Crema, A.F. Automazione di Cremona, Omb di Montodine, Vetreria
Tacca di Bagnolo, F.lli Bellini di Castelleone, Elettrica 2000 di Casalbuttano, Soffientini Srl di Montodine. Potranno essere attivati i seguenti profili: carpentieri e falegnami nell'edilizia (esclusi i parchettisti), i draulici e posatori di tubazioni idrauliche e di gas, elettricisti nelle costruzioni civili e professioni assimilate, installatori di infissi e serramenti, pittori, stuccatori, laccatori e decoratori, saldatori e tagliatori a fiamma, lattonieri e calderai, compresi i tracciatori, lastroferratori, fabbri, lingottai e operatori di presse per forgiare, costruttori di utensili modellatori e tracciatori meccanici, attrezzisti di macchine utensili e professioni assimilate, verniciatori artigianali ed industriali E’ ammessa una sola domanda per soggetto, la durata di ogni ciclo di tirocinio è semestrale. Per ciascun partecipante è prevista una borsa di tirocinio da parte di Italia-Lavoro di 500 euro lordi al mese. Per qualsiasi informazione e chiarimento contattare Reindustria allo 0373-259639 op-pure scrivere a info@reindustria.com.
cioè più di 80mila euro a persona, oltre 6.500 euro mensili». Beretta continua: «Non ritengo sia giusto lasciare a casa qualcuno, anzi molti dei quali hanno firmato la lettera contro di me andrebbero premiati perché sono quelli che vanno in giro per le strade al freddo a raccogliere i rifiuti. I dipendenti che andrebbero toccati sono alcune mae-
stranze impiegatizie in esubero. Si dovrebbe pensare a una riorganizzazione». Il vero obiettivo del consigliere comunale, però, è un altro: la riduzione della tariffa del 2013. «Mi dicono» sottolinea Beretta, «che a Rovato, l’ultima volta, Cogeme abbia vinto una gara con uno sconto del 18-20%. Se tanto mi da tanto, credo sia
corretto da parte mia insistere nel raggiungere l’obiettivo di una diminuzione della tariffa». Eppure Scs Gestioni continua a vantare ottimi risultati. Sia per la raccolta differenziata, sia per quanto riguarda gli utili, che sono il fiore all’occhiello del presidente, in quota Pd, Bruno Garatti. «Troppe volte il presidente Garatti ha vantato gli ottimi risultati di Scs Gestioni» affonda Beretta, ma siamo capaci tutti, in situazione di monopolio, a conseguire ottimi risultati. C’è l’ignaro utente finale che con il suo portafoglio lo consente. Denunciavo nell’interpellanza in consiglio comunale: “ E’ sempre più ingiustificabile ed insostenibile il prelievo forzoso verso i cittadini”. Sono ancora dello stesso parere». Beretta ritiene, inoltre, stridente e ingiusto, in un momento
economico come l’attuale, mantenere gli attuali utili prodotti da Scs Gestioni: «E’ tempo di confrontarsi con il mercato nell’interesse dell’utente» . E proprio il confronto con il mercato privato riaccende i riflettori sul progetto della New. Co., tanto cara all’ex assessore: «Non vorrei essere costretto a chiedere con un’interpellanza in consiglio comunale di conoscere i singoli profili, i costi e l’organizzazione di Scs Gestioni. E a chi dice perché non mi sono mosso prima, la risposta è che la mia maggioranza fu incapace di approvare la New. Co. che io volevo e aveva la possibilità di tagliare la tariffa del 15%». Un progetto - quello della New. Co., la nuova società per lo smaltimento dei rifiuti partecipata da un socio privato - che il sindaco Bonaldi sembra aver riposto nel cassetto. Per ora.
Le proposte: caserma dei pompieri, nuovo commissariato, uffici dell’Asl
Che ne facciamo di questo tribunale? In attesa di capire se il prossimo 13 settembre Crema dovrà dare davvero l'addio al suo tribunale o se, invece, un nuovo governo ne rimetterà in discussione la soppressione, piovono le ipotesi sul futuro del palazzo di giustizia. Tra le altre, nei giorni scorsi, è stata avanzata dal direttore generale dell'azienda ospedaliera, Luigi Ablondi, l'idea di utilizzarlo come nuova sede di quegli uffici dell'ospedale e dell'Asl, attualmente dislocati nello stabile di via Gramsci, il cosiddetto “Pirellino”, così da avvicinarli alla struttura ospedaliera. Una proposta che lo stesso Ablondi, però, tiene a ridimensionare: «Alla domanda di un giornalista se avessi qualche interesse in proposito, ho risposto che per l'azienda ospedaliera sarebbe molto comodo riunificare in qualche modo le sue sedi. Da parte nostra, se ci fosse la disponibilità del Comune, potremmo aprire una discussione su un eventuale scambio con il nostro immobile di via Gramsci ma non è esatto, come ha scritto qualcuno, che la nostra proposta sia già stata presentata in Comune. Al riguardo, non esiste alcun progetto». E, difatti, lo stesso sindaco, Stefania Bonaldi, conferma di essere venuta a conoscenza di questa proposta solo dalla stampa: «Posso dire che, al momento, l'amministrazione comunale non sta prendendo in considerazione ipotesi così concrete, anche perché vorrebbe dire aver già gettato la spu-
gna sulla possibilità di salvare il nostro tribunale, mentre la situazione politica nazionale lascia pensare che le cose non siano ancora definite in modo chiaro. Attendiamo risposte dal ministero, mentre stiamo lavorando con il magistrato cremonese, Pierpaolo Beluzzi, riguardo al suo progetto di digitalizzazione delle procedure giudiziarie, che interesserebbe tanto Cremona quanto Crema». Tra le altre ipotesi avanzate di recente, anche quella di trasferire nel palazzo di giustizia o la caserma dei vigili del fuoco o il commissariato, dato che entrambi i corpi stanno cercando da tempo una nuova sede, non senza difficoltà e anche polemiche di natura politica, essendo il
comune coinvolto nelle scelte. «Per quanto riguarda la caserma dei pompieri, abbiamo già avuto modo di verificare che la struttura del palazzo di giustizia sarebbe inadatta, dispersiva e dai costi di gestione troppo elevati» spiega il sindaco. Che continua: «Discorso diverso per il commissariato ma, anche in questo caso, i costi di gestione sarebbero più alti rispetto all'attuale canone annuo di 130mila euro a disposizione della polizia. Se dovessi esprimere una preferenza, inoltre, mi piacerebbe che il commissariato avesse sede in un'altra zona di Crema, visto che l'area accanto al tribunale è già presidiata anche dai carabinieri. Trovo importante che le sedi delle forze dell'ordine possano essere
Il sindaco: «Intanto speriamo ancora di poterlo salvare»
dislocate in diversi punti della città». Stefania Bonaldi non ha dubbi: «Ad ogni modo, per ora il tribunale continua a essere a carico nostro e, in fase di bilancio, stiamo lavorando per ricavare le risorse necessarie a coprire i costi dell'utenza. Troppe cose sono ancora confuse a livello nazionale: sembra che sia a carico del Comune anche il trasloco dell'archivio ma di questo voglio discutere con Cremona, perché, in caso di accorpamento, non è possibile che solo Crema debba accollarsi tutti i costi». Sulle tante ipotesi avanzate, si esprime anche Laura Zanibelli, capogruppo del Pdl in consiglio comunale: «Ne abbiamo sentite di tutte e di più ma perché non siano solo teorie, occorre capire se la struttura sia davvero funzionale alle esigenze degli eventuali nuovi entranti ma, soprattutto, se si sia gettata definitivamente la spugna in merito alla possibile salvaguardia dei servizi che il presidio giudiziario garantisce alla cittadinanza. Peraltro, è notizia di questi giorni che l’accorpamento del tribunale di Cassano d’Adda a quello di Milano è stata bloccata. Significa che uno spiraglio rimane aperto. Per quanto ci riguarda, è dallo scorso autunno che abbiamo chiesto ufficialmente un aggiornamento al sindaco, per sapere cosa intenda fare in un caso o nell’altro ma, ad oggi, non abbiamo ancora ricevuto risposta». Gionata Agisti
Come sostenere i minori? Il Comune chiede aiuto Si è tenuto giovedì 14 marzo, nella sala dei Ricevimenti del comune, il Forum Tutela Minori che si delinea come uno spazio di dialogo, di confronto, di ascolto e di lavoro. A organizzarlo l’assessorato ai Servizi Sociali, insieme a Comunità Sociale Cremasca e si è rivolto a tutti coloro che operano nel campo dell’accoglienza di minori e in azioni di sostegno a famiglie in difficoltà. «Il forum» ha spiegato il sindaco Stefania Bonaldi, «è nato dall'idea di volere fare un vero “pit stop” sull'assistenza di minori affidati a
famiglie, associazioni familiari e comunità, mappare l'attuale realtà di accoglienza, da un punto di vista quantitativo e anche qualitativo individuarne punti di caduta e di forza e studiare possibili azioni di miglioramento. Naturalmente il partner è CSC ma sono i Comuni i titolari della tutela, pertanto ci siamo presi la responsabilità di organizzare e coordinare l’ iniziativa». Sono troppi i minori che raggiunta la preadolescenza o l'adolescenza non trovano la disponibilità di nuclei familiari, ma solo di comunità.
Il Comune ha delle proficue collaborazioni con tante realtà dell’associazionismo che lavorano al fine di proteggere i ragazzi provenienti da situazioni famigliari disagiate. «L'idea che sta alla base di questo forum» ha proseguito il sindaco, «è stata poi anche quella di potenziare con ogni mezzo e strumento a nostra disposizione l'accoglienza e la ricettività familiare in tutti i contesti possibili, anche con una nuova campagna sul territorio. E’ necessario sensibilizzare tutti su questo tipo di problema».
14
Crema
Sabato 16 Marzo 2013
Romanengo - Merito degli studenti
Spettacolo nella «Memoria»
Viaggio degli alunni delle classi 5A e 5B della scuola primaria e delle classi 3A e 3B della scuola secondaria di primo grado di Romanengo ad indirizzo musicale nella «Giornata della memoria» dimenticata. L'Unione lombarda dei Comuni dei Fontanili ( Romanengo, Ticengo, Casaletto di Sopra ), in partenariato con i comuni di Offanengo, Izano, Madignano, Ricengo, Salvirola, con l'Istituto comprensivo di Offanengo «G.Falcone e P. Borsellino» e con l'associazione Piccolo Parallelo Cecchi Zappalaglio, nell'ambito di «Creatività Giovanile», ha presentato lo spettacolo «Ricordati, di non dimenticare». Lo spettacolo si è articolato attraverso la presentazione di 4 quadri: il primo era dedicato al presente (la memoria per sé), il secondo quadro al passato (la memoria degli altri), il terzo al futuro (la memoria per gli altri) e l'ultimo quadroespressamente dedicato al ricordo della Shoah. I giovani artisti che hanno curato il progetto sono Pietro Dossena che ha composto le musiche originali, Alessandro Baldessari, Francesco Tagliaferri che hanno collaborato per gli arrangiamenti, Letizia Frosi si è dedicata alla regia e Fabrizia Ruospo che ha collaborato alla sceneggiatura. Lo spettacolo è stato dedicato alla memoria di Camilla Bruneri, giovane artista del gruppo che ha collaborato alla stesura del progetto ma che è scomparsa improvvisamente nel settembre 2012. Un ringraziamento agli insegnanti che hanno collaborato: Rita Porcari, Cannistrà Monica, Galvani Maria, Pedrini Rossana, Rozzi Marco e ai maestri di strumento: Carniti Viviana, Paluan Cristiano, Pasquali Eleonora, Rogna Cinzia.
Gremita la chiesa di San Bernardino
Quattro organi, 3 organisti
Un grande successo di pubblico per una serata davvero singolare: «Quattro organi per tre organisti» non ha deluso le aspettative dei cremaschi, ma anche quelle di persone arrivate da altri territori. Alcune addirittura dalla Val Sabbia, nel Bresciano. Sulla pedana palco della chiesa di San Bernardino auditorium Manenti c'erano i 3 strumenti positivi: 2 «Tisi» e un «Tamburini». A dar loro voce, Pietro Pasquini, Michele Barchi e Francesco Zuvadelli (autore degli arrangiamenti). Sul presbiterio, addossato alla parete di fondo, il grande organo «Antegnati- Inzoli 1886» suonato in 2 brani a 4 mani da Zuvadelli e Pasquini. Ospite d'eccezione, il mezzosoprano Lucia Cirillo. «Sono davvero contento di
vedervi così numerosi per un concerto d'organo, nonostante questo genere di proposte incontri solitamente il gradimento di pochi eletti» ha commentato Marcello Palmieri salutando il pubblico a nome del Centro culturale diocesano «Lucchi». Proprio il tema della gioia ha caratterizzato non solo il concerto, ma anche il momento liturgico nel quale si è inserito: la vigilia della IV domenica di Quaresima. Grande soddisfazione è stata espressa dal Centro culturale diocesano, che sta vedendo premiati sempre più i suoi sforzi dall'affluenza di pubblico così come dalla disponibilità di valenti musicisti. Il tutto, in un contesto che si regge unicamente sul volontariato e sul sostegno di pochi ma sensibili sponsor.
Stalloni - Il sindaco nell’occhio del ciclone: invita solo Alloni. Le proteste
Uffici del Cre dentro i container
P
me, saranno chiamati come mai era accaduto in passato a proteggere le certezze dei nostri cittadini”. Praticamente tutti i candidati risposero dando la loro disponibilità». E, invece, cosa è successo? «Riguardo alla questione del Cre, il sindaco ha convocato una riunione e l'unico rappresentante del consiglio regionale a essere stato invitato è Agostino Alloni, cremasco, sì, ma di minoranza. Anche il consigliere regionale di maggioranza Carlo Malvezzi si aspettava una convocazione, perché non è stato invitato a par-
le Alloni fosse presente anche in rappresentanza di Malvezzi e dello stesso Lena. «Mi preme sottolineare che non ho mai delegato il consigliere Alloni a rappresentarmi a qualsivoglia tavolo di discussione sull’argomento. Pertanto, non è vero che il consigliere Alloni sedeva a quel tavolo in mia rappresentanza. Io non sono stato informato della riunione. In caso contrario, mi sarei reso subito disponibile per parteciparvi». E aggiunge: «Conosco le problematiche che sono all’ordine del giorno e mi sarei speso in prima persona per partecipare in modo attivo alla definizione di una strategia comune per risolvere i problemi in merito. Un impegno che, tra l’altro, mi è stato spesso sollecitato dai cremaschi in campagna elettorale. Ritengo che la decisione del sindaco di Crema di voler concedere al solo rappresentante del Partito Democratico, suo stesso partito, la presenza a un così importante tavolo di di-
tecipare? Noi tutti stiamo molto attenti a ciò che si farà per il Cre e siamo già coinvolti in questo senso perché si trovino le migliori soluzioni a tutela di tale realtà, senza campanilismi, né politici né territoriali, nel rispetto delle istituzioni. Lavorando in sinergia si possono sicuramente raggiungere traguardi più alti e certi, soprattutto per chi sta operando un'attività fondamentale per tanti ragazzi e le loro famiglie e che si aspetta il massimo coinvolgimento da parte delle istituzioni». Quanto al consigliere regionale della Lega Nord, Federico Lena, si dice stupito che, nel comunicato stampa diramato dal Comune, si legga che il consigliere regiona-
scussione sia un mero tentativo di strumentalizzazione politica del futuro di una importante realtà come quella del Cre». Così termina Lena: «Invito il sindaco Bonaldi a scusarsi: non tanto per il mancato invito nei miei confronti, ma con i cremaschi e soprattutto con coloro che, con il loro voto, hanno deciso chi dovesse sedere a rappresentarli in Regione, indipendentemente dai campanilismi. Per salvare il Cre e l’area degli Stalloni serve l’impegno di tutti in regione Lombardia. Servono azioni condivise e coordinate, che dovranno portare a risultati concreti e che non possono essere penalizzate da arroganti fughe in avanti».
di Gionata Agisti
er gli addetti ai lavori, non era un mistero che gli uffici del Cre (Centro di riabilitazione equestre), all'interno degli ex Stalloni, non fossero nelle migliori condizioni. La settimana scorsa, però, è arrivata la conferma ufficiale della loro inagibilità, in seguito al sopralluogo da parte dei tecnici della Regione, che è proprietaria dell'area e dell'Ersaf, che ne è il gestore. La conseguenza non è di poco conto, perché, senza una sede, è a rischio l'attività di ippoterapia che il Cre svolge nella struttura, a favore di 90 ragazzi disabili e che, da oltre 30 anni, rende il centro cremasco un fiore all'occhiello non solo locale. Un rischio simile era già stato corso qualche mese fa, quando si era profilata l'ipotesi concreta di uno sfratto, poi rientrata grazie alla mobilitazione dell'amministrazione comunale. Ma non c'è pace per il Cre. «Dalla Regione abbiamo avuto la promessa che ci saranno inviati dei container per ospitare i nostri uffici almeno fino a luglio ma questo non ci rende per niente tranquilli» ci aveva dichiarato il presidente del Cre, Alessandro Zambelli, prima dell'incontro in Comune di giovedì 14 marzo. «Noi vogliamo rimanere all'interno della struttura, convinti che ci siano delle soluzioni possibili. Se dovesse accadere il contrario e ci dicessero che ce ne dobbiamo andare, faremmo sfracelli». Una soluzione, però, sembra essere stata trovata, proprio grazie a un incontro tra l'amministrazione comunale e i responsabili regionali. Lunedì 18 marzo, infatti, arriveranno i container promessi ma, come detto, si tratterà solo di una soluzione temporanea. Il sindaco, Stefania Bonaldi, informa che ci saranno delle fasi successive: «Un secondo passaggio consisterà in un intervento sulla struttura che ha ospitato la sede del Cre, un intervento che siamo d'accordo nel ritenere una priorità, per garantire, nell'arco di qualche mese, una soluzione logistica più sicura». La spesa, a carico della Regione, dovrebbe ammon-
Agostino Alloni
Laura Zanibelli
tare solo a qualche migliaio di euro. Una terza fase è più strategica: sulla scia del progetto di riqualificazione degli ex Stalloni, già presentato dal Comune, ma bocciato dal bando nazionale «Piano per le città», il sindaco ritiene necessario coordinare con tutti gli enti coinvolti un nuovo progetto complessivo, che possa attirare finanziamenti pubblici e privati e che veda nel Cre un elemento imprescindibile. «L'incontro di giovedì si è concluso con un sopralluogo presso la struttura» prosegue il sindaco. «Quindi ci riaggiorneremo non appena si sarà insediata la nuova giunta regionale, in quanto i passaggi a medio e lungo termine dipenderanno dagli orientamenti dell'amministrazione lombarda e, in merito alla situazione in divenire a Milano, abbiamo espresso una certa preoccupazione». Interessati all'evolversi degli eventi sono anche gli organizzatori della Fiera di San Pantaleone che, ogni estate, si svolge proprio all'interno degli ex Stalloni. «Comprendiamo la necessità dell'organizzazione della Fiera di avere risposte tempestive» dichiara il sindaco, «ma potremo avere notizie più chiare solo fra un po' di tempo. Ora come ora, non possiamo assicurare il regolare svolgimento della manifestazione». Nella questione, interviene anche la minoranza consiliare di centrodestra, che rimprovera al sindaco l'ennesimo sgarbo istituzionale: «Durante l'ultima campagna elettorale» si legge nel comunicato del Pdl, «il sindaco Bonaldi aveva inviato una lettera a tutti i candidati con il seguente incipit: "I rappresentanti del nostro territorio presso le istituzioni nazionali e regionali, quale che sia lo schieramento che li espri-
Federico Lena
Recuperati 57 reliquie e ostensori rubati nelle chiese: due erano del Cremasco I carabinieri di Monza con la collaborazione dei colleghi di Milano e Firenze, hanno individuato e sequestrato 57 beni ecclesiastici, frutto di più furti all’interno di numerose chiese lombarde. Si tratta, perlopiù, di ostensori e reliquiari contenenti le vestigia dei santi, facilmente asportabili perché piccoli ed esposti alla venerazione dei fedeli, oggetti di profondo e sentito culto. Il ladro, una volta rubati (luglio
2012- gennaio 2013), poneva i beni all’asta telematica, che erano stati acquistati da un mercante toscano specializzato in oggetti religiosi e reliquie. Le indagini, durate due mesi, hanno consentito di identificare il ladro che è stato bloccato dai carabinieri della stazione ferroviaria di Milano mentre portava una borsa piena di oggetti sacri da mostrare al mercante. Le perquisizioni estese al domicilio del la-
dro, 30enne di Milano, e in Toscana hanno consentito di rinvenire ulteriori reliquiari e beni religiosi. Sono stati finora individuati i beni rubati in 13 chiese lombarde delle province di Lecco, Monza e Brianza, Lodi, Cremona, Milano e Bergamo. La stima economica complessiva dei beni sequestrati si aggira su 30.000 euro. Due persone sono state denunciate per furto aggravato e ricettazione.
Mensola con cimasa in legno dorato rubata nel Santuario della Madonna delle Assi a Monte Cremasco
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Crema
Sabato 16 Marzo 2013
Non sfruttato l’evento degli Area in città. Angelo Dossena: «Cosa era meglio fare»
Se non promuove Crema, che cultura è? E Recensione: Affari di cuore. Nell'anno, gli attori più acclamati
di Gionata Agisti
ra il 1976 quando gli Area vennero a suonare per la prima volta a Crema. Fu il Gruppo Zero, guidato da Viviana Zana, a organizzare per loro un concerto di successo nella sala Pietro da Cemmo, mentre due anni dopo, nell'ambito della manifestazione Recitarcantando, ideazione di quell'Angelo Dossena poi dirigente alla Scala, si tenne a Cremona un duetto storico per la musica contemporanea, tra il cantante degli stessi Area, Demetrio Stratos e il violinista Lucio “Violino” Fabbri. Lo scorso 13 marzo, a distanza di oltre trent'anni, quello che è stato uno dei più innovativi gruppi musicali della scena europea, è tornato nella nostra città per la data zero di un tour che lo vedrà impegnato nei prossimi mesi. Per l'occasione, il giorno prima del concerto al San Domenico, gli stessi Dossena e Zana hanno organizzato una presentazione pubblica, con tanto di allestimento ad opera di Agorà e dell'artista Aldo De Poli Valsecchi, negli spazi del circolo culturale cremasco Poster, in via Battisti 4. Un evento che ci ha permesso di approfondire con Angelo Dossena il discorso sulla cultura locale e i suoi possibili sviluppi. «È incredibile come un appuntamento così importante, quale il concerto degli Area a Crema, rischi di non avere alcun seguito dal punto di vista della promozione della nostra città» commenta l'art director cremasco. «L'espediente della data zero, escogitato dal San Domenico, è in sé positi-
Venerdì, al teatro al Teatro San Domenico, è andata in scena la commedia brillante «Affari di cuore», di Colette Freedman, frizzante, godibile e convincente anche per la consumata abilità degli interpreti perfettamente calati nel ruolo. Una coppia sposata, con due figli, vede il proprio rapporto scivolare lentamente verso la noia. Lei vive la frustrazione della rinuncia alla carriera per la famiglia; lui, sempre più impegnato nel lavoro, cerca distrazioni con una giovane collega. La moglie, una efficace Mariangela D'Abbraccio, scoperta la relazione, decide di confrontarsi con la verità. Il lavoro rivela una buona costruzione drammaturgica che elegge il pubblico a diretto interlocutore, rendendolo così partecipe delle contraddizioni, passioni e debolezze dei tre protagonisti. Sipario su una classica dinamica a tre, dunque, marito, moglie, amante, ma la forma è quella di un dramma
psicologico tagliente e raffinato. Tre grandi protagonisti del teatro italiano, Mariangela D'Abbraccio, Pino Quartullo e Chiara Noschese, (anche regista della pièce). Trama scontata, se si vuole, ma sviluppata attraverso una serie di “a parte” dei tre bravi attori, misurati e composti. Pino Quartullo, il marito conteso, è un attore di successo, affiatatissimo con le due attrici da cui è coadiuvato. Il trio rende bene questa commedia brillante, accolta con calore da un pubblico numeroso, divertito e generoso di applausi. Molto bella ed essenziale la scenografia monocroma, nei toni del grigio, elegante, minimalista. Si chiude così la stagione di prosa, molto frequentata e, per alcuni spettacoli, molto applaudita. Gli attori più acclamati sono stati: Stefano Accorsi, Simona Marchini, Gaspare e Zuzzurro, Natalino Balasso, Jurij Ferrini. Eva Mai
Sopra, Angelo Dossena. A sinistra, gli Area
vo, perché consente di attirare nomi di rilievo senza grosse spese organizzative ma poi, in assenza di una strategia di marketing, tutto finisce lì, senza alcun beneficio per Crema». Invece… «Sarebbe stato diverso in presenza di un accordo tra le parti, in base al quale, nei manifesti pubblicitari e, durante
la conferenza stampa nella città della “prima”, gli Area avessero dovuto indicare Crema come luogo delle loro prove, valorizzando così le nostre risorse e creando un'importante risonanza, a livello di media nazionali, per il San Domenico. Perché non coinvolgere anche tutti gli interessati del territorio, in occasione
di un evento di questo tipo? Mi riferisco al fatto che, invece di una semplice chiacchierata con gli alunni del Folcioni, si sarebbe potuta richiedere la disponibilità dei musicisti a delle prove aperte agli studenti di musica, che ne avrebbero beneficiato sicuramente di più, e magari una proiezione alla multisala cinematografica di filmati storici per gli appassionati». Insomma… «Le occasioni per valorizzare al meglio la città non mancavano, mobilitando attorno all'evento tutte le energie e le sinergie necessarie, perché questo concerto diventasse un investimento e non succedesse, invece, di avere la platea mezza vuota, con grande delusione degli stessi musicisti. È un suggerimento per il futuro».
Chiusa la gara d’appalto del lotto
Paullese, Dovera-Spino: lavori per 22 milioni Si è conclusa la gara d'appalto per l'affidamento dei lavori di riqualifica del secondo lotto della Paullese (Dovera-Spino d'Adda). La graduatoria che indica l'offerta dell'ATI Carron/ Vezzola come offerta migliore è una graduatoria provvisoria, in attesa che vengano completati gli accertamenti su eventuali anomalie nelle offerte. L'ATI Carron/Vezzola, rispetto a una base d'asta di 30,5 milioni di euro, ha proposto uno sconto del 27,75%, per un'offerta totale di poco superiore ai 22 milioni. Per la provincia di Cremona ciò comporta un risparmio di 8,5 milioni più Iva, per un totale di 10,3 milioni. «Possiamo dirci molto soddisfatti Massimiliano Salini delle offerte pervenute» dichiara il presidente della Provincia, Massimiliano Salini. «Il fatto di avere adottato come criterio quello dell'offerta economicamente più vantaggiosa, e non quello del maggior ribasso, ci permette di lavorare su standard qualitativi elevati. Pensiamo così di poter garantire un'opera che sia adeguata al servizio che vogliamo dare ai cittadini, ed evitare gli incidenti di percorso verificatisi in passato. La Paullese si conferma un'opera prioritaria, su cui la Provincia garantirà il massimo impegno».
I «passi interrotti» sono stati un grande successo
«Un successo» ha sottolineato l’assessore alle Pari Opportunità, Morena Saltini, alla chiusura dell’evento «Pensieri, Parole, Emozioni in rosa». «Vorrei sottolineare» ha spiegato, «l’incredibile affluenza di pubblico che ha attirato “I passi interrotti”, da un’idea dell’artista messicana Elina Chauvet. E’ stato toccante vedere come la gente si fermasse a leggere i nomi e le storie delle 124 donne uccise nel 2012, le cui vite spezzate erano simboleggiate dalle scarpe sparse sul sagrato del Duomo».
«Pre-occupiamoci»: 5mila euro dal Rotary per 40 dell’«Alternativa» Alloni: «La Regione penalizza le strutture per anziani e disabili»
Un segno di speranza per 40 ex dipendenti de l’«Alternativa», la cooperativa sociale chiusa a dicembre quando stava dando lavoro a 172 persone svantaggiate: grazie a una donazione del Rotary club Crema partirà il progetto «Pre-occupiamoci». Lo ha studiato il Consorzio Arcobaleno, che sta tentando di ricollocare o, comunque, di non abbandonare quelle persone. E proprio
nella sua sede, si è svolta la cerimonia di consegna: una busta, contenente un assegno di 5.000 euro, dalle mani del presidente del Rotary, Fabio Patrini, è scivolata in quelle di Simona Scandelli, responsabile della cooperativa. A suggellare il momento, la presenza degli ospiti che si trovavano nella struttura, oltre a quella dei soci Rotary, Mario Scaramuzza (presidente nel prossimo
«Hanno ragione le associazioni di rappresentanza delle residenze per anziani e per disabili, la delibera regionale taglia posti va fermata e ridiscussa». Agostino Alloni, appena riconfermato consigliere regionale per il Pd, si messo a fianco delle associazioni Arsac, Uneba e Arlea (rappresentanti dei gestori delle Rsa e Rsd) e ha rilanciato la loro proposta alla nuova giunta regionale. «La provincia di Cremona» ha aggiunto, «ha storicamente una buona presenza di strutture per anziani e per disabili che ora è messa a rischio da una delibera approvata a pochi giorni dalle elezioni regionali, con anno sociale) e Pino Gatti (delegato per i rapporti tra il club e il Consorzio). Ma in che cosa consiste il progetto «Pre-occupiamoci?» «Si tratta di una serie di 12 laboratori e un atelier» spiega Luciano Ricci, operatore del Con-
la giunta in ordinaria amministrazione. È una decisione assunta ancora una volta senza il confronto con il territorio e con i gestori delle strutture». «Questa situazione» ha sottolineato ancora Aloni, «è frutto di una mancata programmazione da parte della giunta regionale che noi denunciamo da anni e che ora rischia di riversarsi sugli utenti con una riduzione dei posti letto, con il contestuale aumento delle rette e, problema non certo secondario, sui posti di lavoro. La delibera deve essere sospesa e ridiscussa dalla nuova giunta in un confronto serio con i soggetti interessati».
sorzio Arcobaleno, «per dare un’occupazione, anche se gratuita, a chi prima lavorava e ora rischia di non avere più nulla con cui impegnare le proprie giornate. In attesa, ovviamente, di un nuovo impiego retribuito». Ed ecco le varie
attività: ginniche, grafiche, di rafforzamento relazionale. Passando per l’educazione alla sessualità e l’autonomia in cucina. Senza dimenticare i laboratori culturali e quelli per saper eseguire piccole riparazioni domestiche.
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Crema
Sabato 16 Marzo 2013
di Gionata Agisti
a qualche giorno, è attiva a pieno regime la copertura wi-fi gratuita dell’intera piazza Duomo, assicurata dalle antenne sistemate all’ingresso del palazzo comunale e vicino all’edicola. Tuttavia, non sono ancora state superate tutte le difficoltà: dal 28 febbraio scorso, la connessione a Internet risulta rallentata, a causa del fatto che l’Aemcom, l’azienda che ha fornito l’infrastruttura al Comune di Crema e ad altri del territorio provinciale, ha deciso di unificare il sistema wi-fi in essere su tutta la provincia di Cremona. I problemi maggiori li sta riscontrando chi accede tramite i mini iPad ma, in genere, è il sistema utilizzato da tutte le apparecchiature Apple a presentare qualche inconveniente. Questione di tempo, comunque, come spiega l’assessore alla Mobilità, Giorgio Schiavini, affiancato dai due tecnici dell’operazione digitale: Davide Zaccarini, di Aemcom e Cristian Lusardi, di Consorzio.it, che gestisce la tecnologia informatica del Comune. «Ci sono anche alcuni punti
La copertura internet gratuita in piazza Duomo. Gli inconvenienti e i programmi futuri
Già aumentati a 70 gli utenti wi-fi Da sinistra: Cristian Lusardi, Giorgio Schiavini e Davide Zaccarini
spe cifici dove la copertura è meno forte ma è già stata prevista un’implementazione da parte dell’amministrazione comunale, che punta a garantire un servizio di alta qualità. È soprattutto all’interno dei negozi che si affacciano sulla piazza che è stata riscontrata una difficoltà di connessione ma, al riguardo, biso-
Due candelotti davanti a negozio di tatuaggi
Giovedì scorso, alle ore 9.30, a Casaletto Vaprio, in via della Speranza 3, attaccati alla saracinesca del «carpe diem tattoo studio» sono stati trovati due grossi petardi, tipo candelotti, uniti tra loro da nastro adesivo. E’ stato richiesto l’intervento degli artificieri del comando provinciale carabinieri di Milano. La zona è stata presidiata dai carabinieri di Vailate e di Crema. Del fatto è stato informato il procuratore della Repubblica.
gna tenere conto di un numero di interferenze pesante da parte di altre linee wi-fi private presenti in loco». Dati alla mano, nella prima settimana di funzionamento si è raggiunta quota 57 iscritti al servizio, per un totale di 5 giga byte scaricati nel mese di febbraio. Dall’inizio di marzo, è già stato
raggiunto il livello del mese precedente, il che lascia pensare che i numeri saranno ancora migliori, in quanto a crescita di utenti - nel frattempo, già una settantina - e a quantità di byte scaricati. «Un risultato soddisfacente, se teniamo conto che ad oggi non c’è ancora alcuna cartellonistica in piazza a informare
del servizio né è stata fatta alcuna operazione di marketing» precisa l’assessore, che informa anche dell’intenzione di ampliare il servizio ad altre piazze della città: «L’intenzione c’è, anche se la disponibilità è ancora incerta, in quanto a tempi e modalità». A riconoscere la positività dell’operazione sono anche i 5 Stelle, tramite il consigliere comunale Alessandro Boldi, a patto di intenderla come primo passo nell’ottica di diffusione della nuova cultura digitale. Da qui a fare di Crema una smart city moderna e all’avanguardia ne passa, sottolinea il consigliere: «Il nostro progetto è tutta un’altra cosa e prevede l’utilizzo della tecnologia a fibra ottica. L’amministrazione comunale si è riservata di prenderlo in considerazione, ma ho l’impressione che o ci muoviamo noi per cercare dei bandi appositi oppu-
re non se ne farà niente. Una cosa è sicura: se si vuole approfittare dei bandi a disposizione, il progetto del Comune, per le sue caratteristiche, non può essere preso in considerazione». Boldi non nasconde che la difficoltà maggiore per la realizzazione della smart city sono i costi: si parla di 900mila euro, anche se il Movimento 5 Stelle ricorda di essere stato abbondante nella stima della spesa totale: «Solo 200mila euro verrebbero risparmiati utilizzando il sistema del teleriscaldamento già interrato, e in fase di gara d’appalto ci sarebbero sicuramente dei ribassi. Inoltre, è sempre possibile realizzarlo gradualmente. Comunque sia, noi non ci rassegneremo e lavoreremo perché il nostro progetto possa concretizzarsi, dando all’intera città la possibilità di una connessione al passo coi tempi».
«Cold case» anche a Crema: scoperti vecchi furti ll lavoro per gli uomini delle volanti del Commissariato non si esaurisce con gli arresti in flagranza. Spesso, dopo aver individuato gli autori di episodi criminosi, gli operatori della polizia riprendono i fascicoli di tutti i fatti delittuosi che presentano delle analogie, alla ricerca di compatibilità con gli arrestati o con i denunciati. Il lavoro certosino passa attraverso la visione dei filmati, le ricerche di impronte già inserite in banca dati ma ancora prive di un nome, attraverso le analisi di molti dati già in possesso delle forze dell'ordine, ma che ancora non hanno dato i frutti sperati. E così dagli arresti per i furti della settimana scorsa sono stati individuati gli autori di altri furti delle medesima specie. Due i casi in questione.
Il primo: C.C., milanese di 56 anni, arrestato per il furto presso un supermercato cittadino è stato riconosciuto senza ombra di dubbio come l'autore di un furto presso il medesimo esercizio commerciale avvenuto nel mese di novembre; anche in quell'occasione il ladro
aveva prelevato della merce e l'aveva fatta passare vicino alle porte d'ingresso, per poi riprenderla una volta oltrepassate le casse. L'uomo dovrà rispondere anche di questo furto aggravato. Il secondo: un paio di settimane fa è stata sporta una denuncia per furto di rame avvenuto presso una fabbrica dismessa della città. La visione delle immagini riprese dal sistema di videosorveglianza ha permesso di individuare gli autori del furto, sempre grazie a un recente episodio delittuoso che ha visto protagonista uno dei due ladri. Sono finiti così sotto la lente d'ingrandimento degli investigatori della volante due personaggi già noti alla polizia: N.M., senegalese di 38 anni, e B.G., cremasco di 32, che sono stati immor-
talati mentre tagliavano ed asportavano i cavi di rame ed altro materiale ferroso. Entrambi hanno ricevuto un invito a presentarsi presso il tribunale di Crema, dove a breve dovranno giustificare le loro gesta. Berenice Bettinelli
Fiera di Pandino
Pandino anni Venti e Trenta
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Sabato 16 Marzo 2013
Pagine a cura di Martina Pugno
a ritorno anche quest'anno l'appuntamento con una delle rassegne più amate sul territorio, in grado di richiamare ogni anno moltissimi visitatori: la Fiera di Pandino, con i suoi circa 16.000 mq di esposizioni, stand, spazi per eventi ed animazioni dedicati ad un pubblico sempre più eterogeneo. Oltre alle tradizionali bancarelle (più di un centinaio), alle aziende del territorio (circa 50 gli espositori), continua lo sviluppo (a cura del Motoclub) dell'area dedicata alle moto e agli accessori per i motociclisti e, di fronte, l'area destinata all'associazione camper Club di Pandino. La Fiera di Pandino è motori, ma anche cultura: sul loggiato del castello, 14 pittori esporranno le loro opere facendo da sipario alla splendida mostra ospitata in Sala Affreschi: Pandino in Bianco e Nero- 260 foto della Pandino sino agli anni 60, curata e realizzata da Ernesto Silva con le foto del Gruppo Immagine. L'inaugurazione della mostra avrà luogo sabato 16 marzo alle 21 in Sala Affreschi con una suggestiva presentazione e la presenza della Scrittrice Marmilia Gatti Galasi che ha raccolto in una sorta di catalogo queste immagini affiancandole a storie e aneddoti. La mostra rimane aperta sino a domenica 24 marzo. La cultura tradizionale e la storia del territorio si guadagnano così ampio spazio anche nel corso di questa edizione della rassegna in grado di riportare in vita le più diverse epoche. Interessantissima l'iniziativa del Comitato Commercianti di Pandino che dedica questa kermesse a una rievocazione degli anni 20 e 30. La via Umberto I° e la Piazza della Rinascente saranno invasi da figuranti in costume, saranno presenti auto e moto d'epoca, i negozi si addobberanno a tema, addirittura una sfilata di moda con anche abiti d'epo-
SCOPRIRE PANDINO 2.0 Rinnovato il sito internet
ca (a cura del negozio Sabri di via Umberto) e ancora musica, spettacoli, oggetti vintage (una pompa di benzina presentata dal Dream Caffè e un banchetto dei gelati a cura del Bar Corona).
La banda allieterà i presenti con musiche a tema (il gruppo degli ottoni) e sarà possibile fare merenda con pane, burro e zucchero. Completano l'offerta di questa particolare iniziativa, la raccolta delle "scur-
magne" e la possibilità di visitare un angolo di arredamento di quegli anni a cura di Silva arredamenti con anche la possibilità di farsi fotografare in un allestimento creato ad hoc, per rivivere appieno le atmosfere del periodo. La piazza della Rinascente sarà dedicata invece ai bambini, che potranno riscoprire il fascino del passato con giochi e animazioni degli anni 20 e 30, per uno spazio coerente con il resto dell'ambientazione e doppiamente divertente. In via Umberto, la presenza dello Stand dei Lions con il Progetto Pappy e l'esibizione di cani guida (nel pomeriggio) completano l'afferta di una via trasformata in un enorme evento. Poi gli stand gastronomici, le auto, le associazioni, i prodotti Bio, insomma , come sempre una fiera varia e che saprà interessare i sempre tanti visitatori.
La Fiera di Pandino è anche occasione per scoprire o riscoprire il fascino di un luogo che conserva molto della sua storia e i cui segni sono visibili lungo le vie, negli antichi edifici, nei monumenti e nei luoghi di maggiore interesse culturale. Per scoprire qualcosa di più di Pandino ed approfittare della Fiera per ammirarne anche i tesori più nascosti e meno immediati, ma anche per avere informazioni aggiuntive sulla fiera e tutti gli eventi, anche il sito web del Comune si veste di nuovo: in pensione il sito attuale che, nonostante la ragguardevole età (era stato realizzato nel 2005 e uno dei primi realizzati con tecnologia Cms), ha svolto sino all'ultimo i suoi servizi. Il nuovo sito, realizzato con le ultime tecnologie e completamente gestibile dagli uffici, contiene tutte le informazioni tecniche e di legge previste per la pubblica amministrazione e amplia in modo considerevole le informazioni riguardante la socialità, l'ambiente, il turismo. Foto, anche curiosità, una veste grafica più moderna e accattivante, link chiari e riconoscibili, il nuovo sito saprà soddisfare l'utenza pandinese e i turisti, che sempre più numerosi approfittano della fiera per dedicarsi alla conoscenza e alla scoperta di un luogo ricco di fascino e di storia, nel corso di una rassegna che sottolinea come ancora sia vivo il legame con la tradizione pur lasciando spazio all'innovazione e alla creatività che porta la rassegna a rinnovarsi ogni anno per dare vita, ogni volta, ad un evento unico e mai uguale al precedente. Ampia infatti la sezione dedicata alle peculiarità e ai molti elementi di interesse di Pandino. Tramite il nuovo sito si potranno anche visionare on line le sedute consiliari. In questi giorni saranno completate le pagine interne ma, le più importanti e le istituzionali sono già operative. Il nuovo sito, il nuovo pannello elettronico di via Circonvallazione, la pagina facebook della biblioteca ampliano in modo considerevole la capacità comunicativa del Comune, raggiungendo un ancor più elevato numero di utenti. Il sito è visibile all'indirizzo www.comune.pandino.cr.it
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Sabato 16 Marzo 2013
motoclub pandino: TURISTI SU DUE RUOTE La Fiera di Pandino è occasione per portare avanti anche il Progetto Motovia, l'iniziativa motoristica del Motoclub di Pandino, che ha ottenuto già la collaborazione dei Lions, la Banca Cremasca, l'associazione Ipa di Crema e dell'istituto Sraffa (per la parte grafica) e che permetterà di implementare ulteriormente le possibilità turistiche di un centro già di richiamo e interesse. Nelle scorse settimane sono stati contattati i Comuni cremaschi di riferimento (Crema, Castelleone, Soncino, Pizzighettone) per la definizione di un percorso di implementazione e si sono cominciati coinvolgere altri attori, per poter formulare una procedura che ha l'obiettivo di veder operativa la motovia dalla fine di quest'anno. Dopo la Fiera continueranno i contati i con gli enti istituzionali (Provincia di Cremona e Lodi e Comune di lodi- con la nuova amministrazione). La vocazione del Motoclub è il mototurismo, e appunto di turismo stiamo parlando. La Regione Lombardia vanta un numero di mototuristi veramente importante, sono infatti oltre 160.000 (oltre 800.000 in Italia). Questi centauri passano i loro week end alla continua ricerca di nuovi luoghi da visitare, alla scoperta delle nostre bellezze ambientali, storiche e culturali, ad assaporare i prodotti tipici. Questi motociclisti si muovono da soli o in gruppi, piccoli o grandi, ma sempre con un occhio attento a quanto li circonda: a loro, in particolare, si rivolge il progetto in essere. Ed è forte di questa analisi che il Motoclub ha pensato di organizzare un circuito motoristico che unisce in un percorso di circa 140 km il nostro territorio. La Motovia è un percorso fisso e segnalato che unisce in un anello, vari punti di interesse. Questo percorso ha un inizio e un punto di arrivo e può essere percorso, in piena autonomia, dai motociclisti da soli o in gruppi, in tutto il periodo dell'anno. Il motoclub ha individuato un percorso che, partendo da Pandino, individua 6 importanti comuni del nostro territorio, attraversando circa 30 Comuni e coinvolgendo più di 150.000 abitanti. Ma non è un circuito chiuso.. viscino a questa indicazione di percorso , molti sono altri punti di interesse che si possono trovare (nel nostro territorio penso a Rivolta, a Agnadello con la Battaglia a Spino con l'Adda eccede) Il Motoclub ha individuato inoltre lungo il percorso quei servizi che sono utili al mototurista: negozi, trattorie e ristoranti, officine, alberghi e agriturismi, in modo da "accogliere" il turista in un territorio poco conosciuto ma che ha molto da offrire.
Fiera di Pandino
Il programma del weekend Gli eventi clou di sabato 16 e domenica 17: cibo, rievocazione storica ed esposizioni
L
a Fiera avrà ufficilamente inizio sabato 16 alle 21 con l'inaugurazione della mostra fotografica "Pandino, 60 anni in bianco e nero", con la presentazione della pubblicazione realizzata dalla Sig.ra Marmilia Gatti Galasi, presso la Sala Consiliare del Comune di Pandino - Castello Visconteo. A seguire visita alla mostra presso la Sala Affreschi. Più ricca di eventi e di iniziative, con stand gastronomici e di prodotti legati al territorio, è la giornata successiva, caratterizzata da esposizioni ed eventi per tutti i gusti. Domenica 17 alle 10,30 verrà inaugurata la Fiera di San Giuseppe con la sfilata per le vie citadine del Corpo Bandistico di Pandino, del club Majorettes di Pandino e di figuranti in costume. Presso l'area interna del Castello Visconteo si terrà un'esposizione di aziende del territorio, mentre la Proloco ospiterà una stand gastronomico. Presso la Scuola Casearia di Pandino si terrà la presentazione dell'attività didattica e vendita di formaggi di produzione, mentre la biblio-
teca comunale ospiterà il Mercatino dei libri. Nel corso della giornata vi sarà spazio per la presentazione dell'Associazione di Gemellaggio Pandino - Saint Denis en Val, del corpo bandistico di Pandino e del programma musicale, nonchè dell'edizione 2013 di Pandino
Fantasy Book a cura della casa editrice Linee Infinite. L'Ufficio del Turismo sarà a disposizione per visite guidate al Castello Visconteo, mentre Piazza Vittorio Emanuele ospiterà l'esposizione di autovetture nuove a cura delle Concessionarie della zona. La piazza delle Associazioni sarà sede di presentazione delle attività delle associazioni del territorio, mentre in Via Umberto I° prenderà vita la Pandino Belle Epoque - riviviamo gli anni '20 e '30, una intera giornata per rivivere quei suggestivi anni attraverso la rievocazione con auto e moto storiche, figuranti in costume, musiche e eventi a cura del Comitato Commercianti di Pandino. Dalle 10 alle 18 si potrà gustare una tradizionale Merenda sulla via a base di pane, burro e zucchero. Dalle 14 alle 17 la via e piazza della Rinascente ospiteranno un intrattenimento musicale. I negozi saranno allestiti a tema, con la presenza di figuranti, oggetti vintage e colori primaverili che permetteranno di ricreare l'ambientazione della Belle Epoque e di respirarne le atmosfere ad ogni passo.
In piazza della Rinascente prenderà vita anche uno spazio esplicitamente studiato per i più piccoli, Il mondo dei bambini - come ci si divertiva negli anni '20, a cura del Comitato dei commercianti di Pandino. Via Castello e l'angolo via Stefano da Pandino ospiteranno stand enogastronomici dedicati ai prodotti tipici. Pandino si animerà inoltre di stand dedicati ai prodotti biologici, per la riscoperta del legame con il territorio e con il rapporto diretto tra il produttore e l'acquirente, per prodotti sempre di alta qualità. In Via Umberto I° alle 15,30 si terrà il Progetto Pappy, sfilata dimostrativa di cuccioli a cura del Lions Club Pandino Gera d'Adda Viscontea, in collaborazione con il Servizio Nazionale Cani Guida per non vedenti di Limbiate. In Via Circonvallazione B il Moto Club di Pandino curerà l'esposizione di moto e accessori per il motociclista. Presso l'Arena esterna del Castello Visconteo verranno allestiti anche quest'anno il Luna Park e il Parco dei Gonfiabili.
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Fiera di Pandino
Sabato 15 Marzo 2013
pandino in bianco e nero, conoscere attraverso gli scatti fotografici La Fiera di Primavera di Pandino è un appuntamento storico ormai imperdibile con la cultura, il passato, la tradizione ma anche il presente del territorio: i tre giorni della Fiera ospitano infatti ampi spazi espositivi e stand dedicati alla tipicità gastronomica e alle aziende del territorio, in grado di richiamare turismo e di offrire prodotti di assoluta qualità. La Fiera di Pandino, però, non è solo gusto: anche le iniziative culturali sono protagoniste di questa tre giorni che si ripropone di far conoscere al pubblico il meglio di oggi e di ieri, con tuffi nel passato che prevedono la ricostruzione degli ambienti e delle atmo-
O
ggi come secoli fa, la Fiea di Primavera di Pandino rivela come il Castello Visconteo sia fulcro della vita culturale ed artistica del borgo. Intorno al 1355, il signore di Milano Bernabò Visconti, grande appassionato di caccia, scelse Pandino per farvi costruire un castello per poter comodamente risiedere in questi luoghi e dedicarsi alla sua attività prediletta; il territorio infatti, in quell’epoca era ancora ricco di boschi abitati e selvaggina. La costruzione ha la forma tipica dei castelli viscontei di pianura dell'epoca: pianta quadrata con quattro torri quadrate angolari, cortile interno con porticato ad archi acuti al piano terra e loggiato superiore con pilastrini quadrati. All'esterno sono visibili le numerose finestre, monofore al piano terra, in origine destinato alla servitù, bifore al piano superiore, riservato ai nobili. Il lato est del piano inferiore era originalmente aperto come una sorta di secondo porticato, ed era adibito a salone dei banchetti. Il castello nel '300 fu completamente decorato in ogni suo spazio, persino nella scuderia oggi occupata dalla biblioteca. Le pitture , ancora oggi in gran parte
260 fotografie rivelano la città fino agli anni ’60 sfere tipiche della Belle Epoque, ma anche attraverso documenti di interesse sia artistico sia culturale: è il caso della mostra che inaugurerà sabato 16 marzo e resterà aperta al pubblico fino al 24 del mese: "Pandino in Bianco e Nero". Una mostra con più di 260 fotografie a cura di Ernesto Silva, che saprà sicuramente interessare e catturare l'attenzione sia dei pandinesi sia dei visitatori della Fiera: gli uni avranno una nuova visione e scorci inediti del paese, i secondi potranno scoprirlo per la prima vol-
ta non solo dal vivo ma anche attraverso le immmagini. In Sala Affreschi 260 fotografie selezionate dall'allora Circolo Fotografico L'immagine di Pandino e di proprietà del Sig. Ernesto Silva (che possiede un archivio di più di 1000 fotografie di Pandino!) sapranno affascinare e trasportare indietro nel tempo i visitatori. Le foto si riferiscono al periodo sino agli anni 60 e contengono oltre che a curiosità un vero pezzo di storia pandinese. Ogni fotografia ha una didascalia redatta dalla sig.ra Marmilia Gat-
ti Galasi che ha saputo trasformare la mostra in un catalogo (un libro che sarà presentato sabato sera alle 21 in Sala Consiliare). Un numero di foto e una qualità che non sono facilmente riscontrabili in tutta la Provincia, un operazione non solo di ricordo ma di grande valore culturale che permette di ripercorrere, a ritroso nel tempo, la storia più nascosta di un centro tutto da scoprire, scatto dopo scatto e passo dopo passo lungo le vie che per l'occasione si animeranno di rievocazioni e storiche e contribuiranno a far assaporare a tutti i visitatori un assaggio del passato di Pandino.
La storia del Castello Visconteo L’edificio storico da secoli fulcro della vita culturale ed artistica di Pandino
conservate, sono costituite da svariate forme geometriche, decorazioni di tipo architettonico e ovunque gli stemmi dei signori del castello, ossia il biscione di Bernabò Visconti e la scala insegna della famiglia della moglie di Bernabò, Regina della Scala, fi-
glia del signore di Verona. Tra i pochi dipinti con figure umane si distinguono S.Antonio abate e S.Cristoforo, dipinti ai lati dell'exsalone dei banchetti per proteggere il primo la salute degli abitanti del castello e il secondo dalle morti improvvise; purtrop-
po, nel corso del '400, a causa di problemi di stabilità, si rese necessario aggiungere ad ogni angolo del porticato degli arconi di rinforzo, che sono andati a coprire in parte il S. Antonio e del tutto il S.Cristoforo. Ancora nel corso del xv seco-
lo, sui due ingressi del castello, vennero aggiunti due torrioni di difesa, poiché in quel periodo i veneziani si erano avvicinati sempre più al territorio pandinese; le precauzioni difensive non bastarono, dal momento che Venezia prese senza difficoltà il castello
per due volte, occupandolo però per pochi anni. Eliminato Bernabò con un colpo di stato, il nipote GianGaleazzo divenne il nuovo signore di Milano, e sappiamo che anche lui veniva spesso a Pandino per la caccia. Il figlio di GianGaleazzo, Filippo Maria è l’ultimo Visconti a governare Milano, dopo di lui prende il potere la famiglia Sforza, alla quale passa anche il nostro castello; in particolar modo fu conte di Pandino, dal 1470 circa, Ludovico Maria Sforza, meglio noto come Ludovico il Moro. Divenuto successivamente il Moro duca di Milano, il castello di Pandino passò nelle mani di altre famiglie, alcune delle quali lo tennero per pochi anni. Gli ultimi proprietari furono i D’Adda, che nel corso del XIX secolo diedero il castello in affitto, sia come abitazione che come sede di svariate attività. Nel 1947 il comune riuscì ad acquistare il castello e negli anni ’50 cominciarono i lavori di restauro. Oggi il castello ospita gli uffici comunali, la mensa della scuola casearia e numerose manifestazioni. Il castello è una delle residenze meglio conservate di tutta la Lombardia, poiché è ancora oggi molto simile al proprio aspetto originario.
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Speciale Pane
Un alimento dagli infiniti sapori T
Pagine a cura di Martina Pugno
PANE INTEGRALE
I vantaggi e i benefici
Il pane è uno dei pochi prodotti che ha mantenuto sempre un ruolo primario nell'alimentazione nel corso dei secoli: da sempre presente sulle tavole dei nobili come dei più poveri, si tratta di uno degli alimenti che ancora oggi non possono mai mancare in tavola. Sebbene la passione per il pane non sia mai scemata nel corso del tempo, il gusto ha subito evoluzioni e cambiamenti: è in crescita ad esempio, in questi anni, il consumo di pane integrale, da molti ritenuto più salutare, come del resto confermano diversi studi condotti nel mondo. Il pane integrale può infatti portare diversi benefici all'uomo se inserito nell'alimentazione quotidiana. In generale il pane integrale è, rispetto a quello bianco, un po' meno calorico (225 kcal/etto contro le 290 del pane tipo 00), più ricco di fibra (ne ha circa il doppio rispetto al pane di tipo 00), contiene più sostanze protettive comprese alcune vitamine (come quelle del gruppo B) e minerali, quali ferro e calcio. Per questi ultimi, però, il vantaggio viene in parte perso per la presenza di acido fitico che può "legare" questi minerali, riducendone la possibilità di utilizzo da parte dell'organismo. Anche nei gusti dei consumatori, quindi, si evince una crescente attenzione per l'aspetto salutistico legato al consumo del pane ed una maggiore attenzione alla qualità, come conferma la titolare della panetteria La Bottega delle Bontà, di via Massarotti a Cremona: "Anche in periodo di crisi, il pane buono è sempre apprezzato. I clienti richiedono la la qualità del pane, ricercando in particolare il pane integrale e una lavorazione meno raffinata. Vogliono prodotti che possano essere il più naturale possibile. Non a caso, è molto apprezzata anche la possibilità che offriamo ai nostri clienti di effettuare prenotazioni in modo tale da essere certi di trovare il pane che desiderano". L'attenzione al risparmio e alla quantità di consumi si trasforma quindi anche in una crescente attenzione alla qualità.
alvolta le scoperte e le invenzioni che rivoluzionano ili quotidiano sono frutto di incidenti o risultati inaspettati: questo curioso destino sembra aver coinvolto anche il pane e la scoperta delle tecniche di lievitazione che lo hanno reso un prodotto resistente alle mode e al trascorrere dei secoli e trasformato in un elemento immancabile sulla tavola. Pare che una volta una serva fece involontariamente cadere della birra nell'impasto del pane, ma non disse nulla per paura di essere sgridata. Il pane che se ne ricavò era molto più saporito e soffice: in questo modo venne scoperto il lievito di birra. La civiltà greca fu invece quella che iniziò ad elaborare l'impasto del pane aggiungendovi latte e aromatizzandolo con erbe, vino o miele: ancora oggi, la tradizione di aromatizzare il pane é radicata e la ricerca di pane particolare per insaporire la tavola. L'offerta dei panifici si arricchisce, tanto da poter suddividere i prodotti secondo diverse categorie, come racconta Isabella Usberti (nella foto), che gestisce con il padre Italo il panificio Usberti, all'angolo tra via Mantova e via Cerioli: «Seguendo le lavorazioni della tradizione, frutto delle conoscenze di quattro generazioni di panificatori, offriamo una vasta varietà di prodotti ai nostri clienti. Dal pane quotidiano, con tutte le varietà del pane più comune e tradizionale, si passa ai pani della salute, integrali, di soia e multicereali, fino ai pani dell'orto, arricchiti nell'impasto con vegetali come olive, noci e cipolle. La produzione spazia poi nel campo dei dolci, tutti preparati a mano anche in occasione del periodo pasquale». La qualità si accompagna spesso alla ricerca di prodotti sempre meno raffinati: una tendenza, in crescita negli ultimi anni, che si accompagna a quella della ricerca di prodotti particolari e originali che portino un tocco di gusto in più a tavola. «I nostri clienti - spiega Andrea Argenti, titolare in-
sieme alla figlia Cristina del panificio di nuova apertura Spiga di grano e chicco di caffè, in via Giuseppina sono spesso alla ricerca di diverso tipo di pane, soprattutto integrale e soffiato: è uno dei metodi di lavorazione più tradizionali, che permette di creare un prodotto privo di mollica, poco raffinato». Diffuso ormai su tutto il territorio nazionale, il pane soffiato è quella tipologia di pane realizzata senza mollica, cava all'interno con la caratteristica soffiatura e che può presentare diverse forme (michette, rosette, ecc.), con una sottile, trasparente e friabile crosta, ma nello stesso tempo con la caratteristica di occupare un "grande" volume per i suoi 75 - 80 g. La sua diffusione interessa tutto il territorio nazionale anche se per tradizioni, storia e gran diffusione locale è diventato negli anni il pane simbolo di alcune città e Regioni italiane soprattutto della Lombardia in cui venne importato da Vienna nel 1700.
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non solo sapore: le proprieta’ benefiche del pane nella dieta quotidiana Talvolta demonizzato come prodotto ricco di carboidrati che contrasta il mantenimento della linea e della salute, in realtà molte sono le proprietà benefiche del pane che, se consumato nelle giuste quantità, possono apportare valore aggiunto alla dieta quoditiana. Pagnotte e rosette non solo forniscono una buona scorta di carboidrati, e quindi di energia, ma aiutano a prevenire la stipsi o a tenere a bada diabete, colesterolo e osteoporosi. Per avere il proprio filoncino terapeutico non resta che provare tipi diversi di farine: dal farro al riso. Ma ne vale la pena, assicurano i nutrizionisti. Sarà una ricerca, del resto,
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al pane alla focaccia e alle pizze il passo è breve: il prodotto che da sempre accompagna il pasto si trasforma così in un pasto esso stesso, dalle mille possibilità di personificazione. Non esistono standard, ma soltanto libero spazio al gusto e alla fantasia: i prodotti a pase di pane sono tra i preferiti da persone di tutte le età per i pasti da consumare fuori di casa, in modo economico, pratico e rapido, da personalizzare con condimenti e sapori senza limitazioni. "A disposizione dei clienti offriamo - spiega Andrea, titolare della pizzeria Oggipizza di via Ghinaglia - pizze, piadine, focacce, crepes tradizionali, ma anche sapori più ricerrcati, che vengono apprezzati dai clienti che non vogliono rinunciare al gusto anche consumando un pasto veloce: ci chiedono la nostra crema di ortiche, di tartufo e di porcini, la crema di radicchio, il condimento con la rucola affumicata. Il servizio è prevalentemente d'asporto, ma è possibile anche consumare al tavolo o ricevere la pizza direttamente a domicilio". Da cancella-
divertente per il palato, alla scoperta dei diversi sapori che possono caratterizzare un prodotto dalle mille possibili caratteristiche. Diversi tipi di pane potranno infatti apportare diversi benefici, più o meno in linea con le esigenze dei singoli consumatori: la ricerca del pane perfetto sarà quindi condizionata dal gusto, ma anche dai benefici riscontrabili dal punto di vista della salute. Da sfatare anche la convizione
che il pane non possa far parte della dieta di coloro che devono tenere sotto controllo il proprio peso: per dimagrire non è necessario eliminare completamente i carboidrati dal proprio menu quotidiano, che costituiscono invece un elemento importante e che non deve mancare dalla dieta quotidiana. Semmai, se durante la dieta ci si concede un piatto di pasta, sarà consigliabile eliminare una porzione di pane durante quel pa-
Il consumo di pane può prevenire disturbi cardiaci
sto, senza però eliminarlo del tutto dalla dieta. Il pane, secondo i più recenti studi, è anche un alimento utile per la prevenzione dei disturbi cardiaci, in base anche al tipo di frumento utilizzato per la creazione del prodotto finito. Il pane, quindi, può continuare ad essere un elemento in grado di accompagnare qualsiasi pasto, grazie anche agli effetti benefici che esso è in grado di generare e che lo rendono a buon titolo uno degli alimenti più sani della dieta, oltre ad uno degli alimenti più antichi e da sempre presente nei pasti in tutto il mondo, secondo le diverse varianti locali.
In tavola da oltre tremila anni
Pane, pizza e focacce: il cibo più celebre al mondo nasce nel Mediterraneo
re, quindi, l'idea della pizza come alimento povero e sempre uguale a se stesso, la pizza e diversi prodotti a base di pane offrono un alto valore nutrizionale e la possibilità di incontrare i gusti di qualsiasi consumatore. Proprio per queste caratteristi-
che di gusto e praticità questi prodotti sono tra i più amati anche dai giovani studenti, che spesso per necessità di conciliare gli orari consumano i pasti fuori casa. Lo conferma l'esperienza della titolare della pizzeria da asporto Pizza e oltre, in via
Peri: "La nostra clientela è prevalentemente giovane, con i ragazzi che escono dalle scuole: i nostri prezzi sono alla loro portata e la varietà di scelta è ampia, dai panini alle focacce, toast, pizze con ingredienti naturali e integrali, pizze alte o basse
al trancio, ma anche dolci, come brioches e ciambelle, tutto di realizzazione artigianale". E' possibile inoltre gustare specialità messicane, come burritos, fajitas miste, nachos, tutti molto richiesti. Non tramonta, insomma, la passione per un prodotto
alimentare che vanta alle sue spalle oltre tremila anni di storia: nell’antico Egitto era usanza celebrare il genetliaco del Faraone, mangiando una schiacciata condita con erbe aromatiche. In epoca greca, Erodoto tramanda diverse ricette babilonesi che ci riportano a schiacciate e focacce di vario genere. Quindi, possiamo considerare la pizza come alimento tipico delle culture che si sono affacciate sul bacino Mediterraneo. Ma è in un dedalo di vicoli di Napoli che troverà la sua patria. Due sono gli ingredienti fondamentali: la mozzarella e il pomodoro. Il primo fu opera dei longobardi, che in seguito alla caduta dell’impero romano, portarono con sé la bufala che una volta ambientatosi tra il Lazio e la Campania, avrebbe fornito il latte per la fabbricazione della mozzarella. Il secondo fu importato dal Perù in Europa dai colonizzatori Spagnoli e fu prima utilizzato come salsa cotta e poi utilizzata come condimento per la pizza. Dopo le iniziali diffidenze, il pomodoro fece il suo ingresso trionfale nella cucina italiana e in particolare quella napoletana.
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CASALMAGGIORE
I PARERI DEGLI ARGENTINI
Cuello: «Il Papa, un riscatto»
casalmaggiore@ilpiccologiornale.it
Bar Stazione, addio
Chiude a fine mese dopo oltre un secolo. E lo fa con un “funerale”
L
di Giovanni Gardani
Lui in Italia c’è da una vita. Prima a Perugia, poi a Modena, ora a Casalmaggiore. La calamita del volley l’ha attirato verso Nord. Ma Roma, in fondo, non è così lontana. E la speranza del coach della Pomì Casalmaggiore Claudio Cesar Cuello, è di incontrare, prima o poi, il nuovo Papa Francesco. Jorge Mario Bergoglio, due nomi e un cognome come il coach delle rosa; proveniente da Buenos Aires, come l’allenatore che domenica si gioca la Coppa Italia di A2. «Che dire? E’ una gioia estrema e una grande commozione» spiega Cuello. «Un Papa argentino per una cultura così giovane come quella del nostro paese e con così tante differenze culturali e religiose è importante. Più che una rivendicazione rispetto a un passato oscuro, è una rappresentazione delle potenzialità del Sudamerica agli occhi del mondo». Buenos Aires non è una città piccola come Casalmaggiore, però essere concittadini del Papa fa sempre un certo effetto. «E’ incredibile, anche se lui - scherza Cuello - tifa San Lorenzo Almagro, mentre io sono dell’Independiente». Un Papa sportivo. Magari vi porta bene domenica in Coppa Italia. «Eh, bisogna vedere se Mario Regulo Martinez (l’allenatore di Frosinone, che sfida la Pomì per il trofeo, ndr) è d’accordo. Anche lui è argentino. Scherzi a parte, le questioni sportive lasciamole fuori e apprezziamo il messaggio che sta trasmettendo alla nostra civiltà in senso lato». Ovvero? «Ha messo da parte il cerimoniere, la cultura vaticana in senso stretto e sta richiamando tutto il mondo all’esempio. Sta dimostrando che la prova concreta, quotidiana vale più di ogni filosofia. E’ giusto avere autorità, ma è altrettanto corretto parlare al mondo con il gesto. Serviva una svolta, il Papa, dalle prime mosse, l’ha data: se non cambiamo, ci autofagocitiamo e facciamo danni alle generazioni future». Lei, l’allora cardinal Bergoglio, l’ha mai incontrato? «Magari, sogno di farlo a Roma. Mi basterebbe uno sguardo, potergli dire una parola. Alle sue messe, alla cattedrale di Buenos Aires, non si entrava: era tutto pieno, murato. Lo seguivo da fuori e lo seguivo durante la Festa dell’Indipendenza. Sento dire che ha sostenuto la dittatura militare. Per quella che è la mia esperienza, so che ha sempre sostenuto i poveri: ha attaccato duramente il governo e la sua politica che dimenticava le fasce deboli. Papa Francesco sta dando anche a noi argentini un’immagine diversa: non siamo sbruffoni o spavaldi come qualche atleta ci ha mostrati negli ultimi anni. Siamo umili e amiamo il basso profilo: questo nuovo Papa sta riscattando un Paese intero. Ora, spero possa riscattare da questa condizione difficile l’intero pianeta. E’ il Papa giusto, e non lo dico perché sono argentino».
a prima prova documentale dell’esistenza del bar della Stazione a Casalmaggiore, adiacente, come il nome stesso suggerisce, alla stazione ferroviaria che inizialmente collegava solamente Parma a Brescia, è una fotografia del 1910: la ripresa del Velodromo di ciclismo lascia appena intravedere sullo sfondo un casottino, simile a un gazebo, vicino alla struttura più grande della stessa stazione. Può darsi che il bar sia stato costruito qualche anno prima ma quel che è certo è che a fine mese, dopo più di un secolo di onorata attività, quel luogo mitico di Casalmaggiore chiuderà. Per quanto tempo non è dato sapere. Da lì sono passate generazioni di casalesi e di “forestieri”, che arrivavano o partivano dal comune maggiorino, quando ancora il treno era il mezzo di locomozione più amato, a volte perché era anche l’unico.
Il velodromo a Casalmaggiore nel 1910: sullo sfondo la stazione e il piccolo bar
Sorto inizialmente come un casottino di legno che serviva caffè e vendeva anche sigarette e tabacchi, prima della Seconda Guerra Mondiale il bar fu gestito dalla famiglia Pino Gardini, per passare poi, nel 1946 alla famiglia Scurelli: il fratello faceva il pasticciere, la sorella mandava avanti l’attività a pochi metri dai binari. Una piccola struttura, sempre in legno, ricoperta dal glici-
ne, ricordano i reduci di quegli anni. Peraltro, in quel periodo si entrava solo dalla piazzetta antistante la stazione e si ricorda la presenza di una finestrella sulla parete che divide ancora oggi la sala d’aspetto dal bar, dalla quale gli avventori di passaggio, in attesa del treno, potevano fare ordinazioni ai gestori. Nel 1960 subentrò la famiglia Bianchi, che introdusse il doppio
ingresso al locale (dalla piazzetta e dai binari), dando al luogo un aspetto molto simile all’attuale; poi, dopo un breve intermezzo della famiglia Ballerini, ecco i Torresani, gli attuali gestori, Valentino e la moglie Virna Galli, in carica dal 1980 dopo una chiusura di cinque anni. A loro tocca l’ingrato compito di chiudere l’attività: un “funerale”, comunque gioioso, che si celebrerà sabato 30 marzo. Il sabato di Pasqua. Considerando che Valentino Torresani lascia dopo 33 anni di gestione (l’età di Cristo) e senza voler profanare una domenica sacra per la Chiesa, la speranza è che l’evento possa essere d’augurio per l’attività della stessa famiglia, che aprirà un nuovo bar in via dello Zuccherificio, a duecento metri, in linea d’aria, dal bar della Stazione, nel plesso che sta sorgendo e nel quale troveranno posto anche i nuovi poli-ambulatori. Quel che è certo è che il bar della Stazione resterà nei cuori di molti casalesi: in attesa che, chissà, in futuro non possa riaprire i battenti…
Money drop premia don Sandro
Nella puntata di ieri ha vinto col fratello 50mila euro: «Serviranno per le chiese»
Dalla parrocchia di San Leonardo di Casalmaggiore, dove è stato vicario dal 1980 al 1988, a quella di Dosolo e Correggioverde, pochi chilometri oltre il confine mantovano, dove è attualmente parroco. Allo studio 11, infine, di Cologno Monzese, dove ha vinto 50mila euro. Sono state due settimane particolari, quelle appena trascorse, per don Alessandro Cappelletti, che ha partecipato a “The Money Drop”, celebre programma televisivo su Canale 5 e format importato in Italia da Endemol, condotto da Gerry Scotti. La buona notizia è stata la vittoria finale di don Sandro (così lo ricordano i fedeli casalaschi), che ha partecipato, da regolamento, in coppia con un altro concorrente. Ovvero il fratello Federico. Ora che la puntata è stata mandata in onda (“The Money Drop” generalmente registra le sue trasmissioni e nel dettaglio quella trasmessa ieri è
stata filmata il 27 febbraio), don Sandro può liberamente parlare. «Una bella esperienza, sicuramente. Abbiamo fatto un primo provino, mio fratello ed io, ma sinceramente non pensavamo di essere richiamati in studio per partecipare. Invece siamo stati tra i primi prescelti per il gioco. In studio Gerry Scotti è simpatico e affabile come lo si vede in tv, non finge mai, davvero una persona amabile». Come mai questa decisione così originale? «Mio fratello deve pagare il mutuo della casa, la chiesa di Dosolo, dove sono parroco, ha ancora qualche problema legato al terremoto di maggio, così mi sono detto che magari la Provvidenza di Dio avrebbe potuto manifestarsi anche in questa particolare via. E così è stato. Prima la chiamata, poi la partecipazione al gioco, infine la vittoria. Cinquantamila euro che, come da accordi, ci siamo spartiti Federico e io».
Don Sandro nella puntata di ieri sera di “Money Drop”
Otto domande che, a detta degli altri concorrenti, non erano nemmeno così facili. L’ultima, quella decisiva, riguardava lo sbarco sulla luna: due possibilità, una sola era quella giusta. Tutto o niente. «Ma la Provvidenza ha spinto le nostre mani sulla botola giusta» sorride don Sandro «e così adesso mio fratello può dare un’accelerata al problema del mutuo e io magari riesco a togliere un po’ prima i ponteggi per la messa in sicurezza della nostra chiesa di San Gervasio e Protasio a Dosolo».
Alle origini di Gonzaga Una guida per il Museo Diotti
SABBIONETA – Le Pro Loco di Commessaggio e di Sabbioneta, in occasione dei 500 anni della nascita di Giulia Gonzaga, organizzano una gita a Fondi (Latina), città natale di Vespasiano Gonzaga, che si terrà il 13 e 14 aprile prossimi. La gita prevede le visite guidate ai principali siti turistici della cittadina laziale ed incontri istituzionali con le autorità locali. La quota di partecipazione è di 120 euro, ed è comprensiva di viaggio, pasti, alloggio e ingresso ai monumenti. Le prenotazioni si accettano sino ad esaurimento posti, rivolgendosi alla Pro Loco di Sabbioneta (numero 0375/52039, mail iat@sabbioneta.org) o di Commessaggio (numero 331/3351742, mail federico.agosta@virgilio.it).
Oggi, sabato 16 marzo, verrà presentata al pubblico la nuva guida al Museo Diotti di Casalmaggiore. L’iniziativa si terrà presso il museo di via Formis 17 alle ore 17, e prevede la distribzione di una copia omaggio ai partecipanti. Il volume “Museo Diotti, guida creativa alle raccolte d’arte” vede le firme congiunte di Roberta Ronda e Luisa Zanacchi, e si propone per la prima volta di offrire una panoramica del patrimonio artistico conservato presso il Museo, e che vede protagonista l’arte a Casalmaggiore dalla fine del Settecento a oggi. Come affermano le autrici, la guida è creativa perché “intende non solo presentare le raccolte, ma anche documentare le numerose attività che il Museo propone alle scolaresche e alle famiglie”. Alla stesura hanno collaborato il Conservatore Valter Rosa e alcuni docenti delle scuole locali. Il volume è di 192 pagine, è illustrato da 278 fotografie ed è articolato in 8 capitoli: La casa, Il museo, Giuseppe Diotti, Il ritratto, Il paesaggio, Il lavoro dell’artista, I contemporanei, Testimonianze.
Casalmaggiore
San Martino, riapre la stagione
Subito due grandi appuntamenti previsti ad aprile e targati Ducati. Il 17 e 18 a lezione da Bayliss
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di Vanni Raineri
opo il primo anno di assaggio, il circuito di San Martino del Lago si appresta a riaprire i battenti anche per le moto mettendo in programma nuovi appuntamenti di grande prestigio. Mentre l’attività del kartodromo (la prima ad aver riacceso i fari dopo l’inverno) è momentaneamente sospesa per manutenzione, le prime auto hanno fatto capolino sulla pista di San Martino, e la prossima settimana sarà la volta delle moto, con le quali l’attività si potrà dire completamente riattivata. Nelle intenzioni dei responsabili si ripartirà con una settimana di ritardo. «Avremmo dovuto riaprire questa settimana – afferma Marzio Canevarolo – ma le previsioni meteo negative ci hanno consigliato il rinvio di una settimana». Nel primo anno sono stati parecchi i personaggi di grande notorietà che si sono alternati in pista. Basta elencare Giacomo Agostini e Luca Cadalora per le moto, Robert Kubica per le auto, e poi Giovanardi, Tarquini e
Giacomo Agostini in pista a San Martino del Lago con la mitica MV Agusta n° 1
Montero solo per fare qualche nome. «Nel settore delle moto – è sempre Canevarolo a parlare – siamo già considerati molto “forti”, su quello delle auto dobbiamo lavorare, è un settore che dobbiamo curare per il meglio, ma quando piloti e case vengono qui a provare sono entusiasti, e confermano sempre l’intenzione di tornare ed anzi utilizzare di più questo circuito». La pista
nel frattempo è stata utilizzata nei giorni scorsi per iniziative importanti: la scorsa settimana ha ospitato le auto della Superstar, quella precedente era stata la volta della presentazione mondiale della Honda Civic GT, alla presenza del management giunto dal Giappone. Il prossimo appuntamento di rilievo sarà il 1° aprile, quando la Ducati e il proprio staff saranno presenti per
un demo ride (prove per clienti). Il circuito casalasco ospiterà quindi il 17 e 18 aprile i primi appuntamenti stagionali del prestigioso “Ducati Riding Experience”: il 17 è previsto il corso intermedio, il 18 sia il corso base che l’intermedio. Il DRE si prevede possa portare a San Martino del Lago quasi 200 clienti Ducati da tutto il mondo. E’ un’iniziativa che consente di salire in sella ad una Ducati per migliorare la propria guida grazie all’assistenza di piloti di fama internazionale. O anche di provare per la prima volta (corso base). Ad impratire le “lezioni” addirittura Troy Bayliss affiancato da una squadra di trenta piloti di fama internazionale, che spiegheranno come controllare la moto nelle varie situazioni di guida e come divertirsi. Il tutto grazie alla presenza di novanta moto esclusive pronte per la pista e un team di supporto di meccanici e assistenti dedicato a vivere al meglio questa esperienza esaltante. Quest’anno l’unica moto usata per i vari tipi di corsi sarà la Ducati 1199 Panigale, la regina delle Superbike. Insomma, per gli appassionati e spettatori delle due e quattro ruote si parte in quarta.
L’omelia tradotta di don Alberto Franzini fa il giro del web Don Alberto Franzini, parroco di Casalmaggiore e consultore dal 2008 della Congregazione del Clero, una delle Congregazioni Vaticane più importanti, ha ricevuto un compito di rilievo, che per la verità non emerge in modo diretto, in quanto all’interno degli ambienti ecclesiastici vige la regola del silenzio. La Congregazione, a turnazione e in diversi periodi dell’anno liturgico, assegna ai diversi componenti il compito di inviare le proprie omelie. A don Alberto, per la prima volta chiamato a questo compito prestigioso, è toccato un periodo decisamente importante per la Chiesa, come quello quaresimale in corso.
Le omelie, cinque in tutto come le domeniche quaresimali (per ora tre sono state pubblicate) e come detto non firmate, vengono spedite cinque giorni prima della messa domenicale nella quale vengono pronunciate ai fedeli, ai responsabili del sito dello Stato Vaticano e della Congregazione del Clero. Questi poi provvedono a tradurla nelle principali lingue europee (inglese, tedesco, francese, spagnolo e portoghese) e le pubblicano, mettendole di fatto a disposizione dei fedeli di tutto il mondo, soprattutto di quelli più esperti con la rete internet. L’invito a don Alberto è arrivato dal cardinale Mauro Piacenza, prefetto della Congregazione del Clero.
Fatturato Pomì, aumento in doppia cifra. Vola l’export Fatturato in sensibile crescita e prospettive di investimento per il futuro. Parliamo di Pomì, marchio 100% italiano di proprietà del Consorzio Casalasco del Pomodoro dal 2007. L’incremento del fatturato è del 13,8% in Italia e addirittura del 17,2% nell’export, ed è riferito alla produzione di oltre 40.000 tonnellate di prodotto finito a marchio. In questo modo Pomì ha consolidato la sua posizione ai vertici del mercato italiano ed estero nel settore del rosso, e con una prospettiva d’investimento e di sviluppo per i prossimi cinque anni. Un risultato sensibilmente positivo la cui origine è da rintracciarsi nell’attività delle 300 aziende agricole che producono la materia prima per i 4 stabilimenti (600 addetti) che, nel cuore della food valley italiana, lavorano il pomodoro raccolto dai 4500 ettari di terreno disponibili. Un sistema produttivo altamente innovativo che si compone di una filiera agroalimentare completa, tracciabile e certificata, e si avvale di un complesso modello di agricoltura sostenibile per garantire
i massimi standard qualitativi nel rispetto dell’assoluta salubrità del cibo, dei valori territoriali e di cooperazione tra gli agricoltori. In crescita, dunque, anche la presenza del marchio all’estero che conferma anche per il 2012 il successo ottenuto fin dal suo primo ingresso all’inizio degli anni ’80. Una considerazione a parte merita Pomì Usa., unica società importatrice e distributrice Usa di tutti i prodotti Pomì, che nel 2012 ha ottenuto un notevole incremento di vendite in netta controtendenza rispetto al mercato statunitense. «Esportare Pomì – commenta Costantino Vaia (nella foto), Managing Director del Consorzio Casalasco del Pomodoro e Presidente Pomì Usa - è stato fin da subito naturale, un’attività parallela alla produzione e agli investimenti italiani che ci rendono l’azienda credibile e certificata che siamo oggi. Le nostre ricerche dimostrano che Pomì è riconosciuto come un brand di prestigio, portavoce delle caratteristiche di sapore e tradizione culinaria dell’Italia».
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avis gussola, il nuovo consiglio direttivo
Tra conferme e novità nei giorni scorsi l’Avis sezione di Gussola ha rinnovato il proprio consiglio direttivo. Luciana Bassi è stata confermata alla guida dell’associazione; suo vice è stato designato Claudio Belli Franzini subentrato a Mirko Bozzetti, mentre la segreteria è stata assegnata a Sarah Bonfatti Paini. Confermata anche Cristina Fadani in qualità di amministratrice. Il nuovo consiglio, che vede l’uscita di scena dello storico Franco Ramella, già presidente, è composto ora da: Giacinta Bassi, Adamo Bozzetti, Andrea Colombi, Luciana Daolio e Gabriele Fanti. Revisore dei conti: Monica Sartori. L’assemblea dei soci è stata anche l’occasione per fare il punto della situazione che non ha potuto prescindere dalle difficoltà che contraddistinguono il momento. La relazione morale, pur sottolineando come l’Avis gussolese abbia agito e lavorato con spirito di dedizione ed impegno, ha evidenziato preoccupazione per come il sistema economico, finanziario, politico e sociale stia incidendo sul mondo del volontariato. Da qui l’impegno profuso dalla sezione avisina locale unitamente alle altre del territorio a contrastare il pericolo paventato di contenimento dei costi gestionali del Centro Trasfusionale dell’ospedale Oglio Po da parte degli Istituti Ospedalieri di Cremona. Al centro della relazione morale anche la mancata crescita dei donatori registrata nel quadriennio scorso. Dai 179 iscritti al 31/12/2009 si è passati ai 183 donatori attivi in forza al 31/12/12. E’ di questi giorni l’invito del Centro Trasfusionale dell’Oglio Po ad incrementare il numero delle donazioni in quanto l’ospedale versa in una situazione di emergenza sangue. Chiara la linea che il neo eletto consiglio intende tenere nei prossimi anni: mettere in campo idee nuove e fresche atte ad offrire rinnovata linfa nella promozione della donazione.
“serate con l’autore”, c’E’ lorena montini Secondo appuntamento per la rassegna “Una serata in compagnia dell’autore”, organizzata da Arcibassa col patrocinio del Comune di Gussola. La Sala Polifunzionale Giovanni Paolo II ha ospitato il 15 marzo il primo appuntamento che ha visto protagonista Piero Del Giudice. Venerdì prossimo, 22 marzo, alle ore 21 sarà presente Lorena Montini, che presenterà il volume “57 Haiku”. Lorena Montini è una poetessa cremonese animatrice di rassegne e concorsi di poesia, racconti, illustrazioni e teatro. E’ stata tra i fondatori dell’Associazione culturale Tapirulan. Da molti anni scrive nella particolare tecnica poetica dell’haiku, di derivazione giapponese. L’opera “57 Haiku” (Tapirulan, Cremona, 2012) è la sua prima raccolta poetica edita.
Cultura&Spettacoli “Diamanti” questa sera al Monteverdi
Questa sera alle 21, al Teatro Monteverdi, Anffas Cremona Onlus e Produzioni Teatro Itinerante presentano “Diamanti”, di e con Fabrizio Caraffini. Lo spettacolo è un monologo sulla vita di ognuno di noi, una corsa tra le
paure, le scoperte, la ricerca della felicità, un percorso tra noi e gli altri, noi e l’amore, noi e i sogni, noi e i nostri figli che sono unici come diamanti, capaci di rifletterci luci che ci si rivelano in tutto il loro splendore.
Sul palco, in prima nazionale, lo spettacolo di una delle più importanti compagnie argentine
Il fascino del tango domenica al Ponchielli
L’Orchestra da Camera di Mantova in concerto
Prosegue la stagione concertistica del Teatro Ponchielli che quest’anno - per quanto concerne gli interpreti - paropone alcuni graditi ritorni. E’ il caso della serata di giovedì 21 marzo, alle 20.30, quando sul palcoscenico si esibisce l’Orchestra da Camera di Mantova (nella foto), particolarmente apprezzata dal pubblico cremonese nelle passate stagioni. In quest’occasione la compagine è affiancata da Viktoria Mullova, una delle più straordinarie violiniste della nostra epoca. Nella prima parte del concerto l’ensemble ha scelto di celebrare Benjamin Britten - di cui quest’anno ricorre il centenario della nascita (1913-1976) - con l’esecuzione di due brani per piccola orchestra del compositore britannico: Simple Simphony op. 4, in cui Britten adatta otto temi da lui stesso scritti in gioventù per pianoforte, e Soirée Musicales op. 9 (after Rossini), che altro non sono che una trascrizione per orchestra di cinque delle omonime canzoni per voce e pianoforte, composte da Gioachino Rossini un secolo prima. Nella seconda parte della serata, all’Orchestra da Camera di Mantova si unisce una straordinaria interprete quale Viktoria Mullova che “dialoga” con l’orchestra attraverso uno dei brani più amati dai violinisti (e dal pubblico), il Concerto per violino e orchestra in re maggiore op.61 di Ludwig van Beethoven. Nel 1997 i critici musicali italiani hanno assegnato all’Orchestra da Camera di Mantova il Premio “Franco Abbiati”, quale miglior complesso da camera «per la sensibilità stilistica e la metodica ricerca sulla sonorità che ripropone un momento di incontro esecutivo alto tra tradizione strumentale italiana e repertorio classico».
L
di Federica Ermete
a XXV edizione della rassegna “La danza” del Teatro Ponchielli propone, tra gli otto spettacoli in cartellone, ben quattro prime italiane. Domani alle ore 20.30, la compagnia argentina “Tango Metropolis” si esibisce sul palcoscenico cremonese con il nuovo spettacolo, in prima italiana, “Tango & noche”: un autentico viaggio onirico nell’universo del tango. Cinque coppie di ballerini – che eseguono i passi coreografati da Marijó Álvarez – e un quintetto (bandoneon, pianoforte, violino, chitarra, contrabbasso) ci accompagnano nella vibrante Buenos Aires, entrando nell’intimità della sua vita e narrando la storia del tango, partendo dalle origini fino all’ultima composizione sinfonica ed elettronica. Per le strade gli uomini combattono per sopravvivere. Un’allegoria sulle molte guerre che propiziarono il processo immigratorio che caratterizzò, fin dalle sue origini, l’affascinante personalità tanguera. Si passa poi ai bassifondi di Buenos Aires, coi suoi scenari notturni di incontri furtivi ed inganni amorosi. E’ qui dove si scopre una musica nuova, che porta ad un inevitabile quanto appassionata unione di corpi. Si transita, poi, attraverso una sorta di stazione ferroviaria
Un momento dello spettacolo
dove il ricordo e l’illusione ci trasporteranno nel magico tango del passato e dove un’esplosione di accordi inquietanti e sensuali renderà omaggio al grande compositore Astor Piazzolla, attraverso nuove forme stilistiche che riflettono le particolarità del nostro tempo. Per il suo repertorio, incentrato sulla connessione tra tango tradizionale e quello contemporaneo, la compagnia Tango Metropolis è considerata uno dei gruppi più innovatori in ambito mondiale. Gli elementi fondanti di tutti i suoi spettacoli sono l’amore per il tango e la
continua ricerca; tra questi, Expreso Tango, Tango Metropolis e El espíritu de Argentina, assurti a vere e proprie pietre miliari del gruppo. Attiva dal 1999, la compagnia ha riscosso notevoli successi nel corso di numerose tournée in America, in Estremo Oriente e in Europa. «Un gruppo di ballerini esperti capaci di dare alla loro interpretazione tutti i colori e i disegni coreografici del tango» ha scritto El País, mentre The Stage ha definito la coppia Álvarez-Hoffmann come «due dei migliori interpreti di tango mai visti».
IN SCENA
“Il ventaglio” chiude la stagione di prosa
Cala il sipario sulla stagione di prosa del Teatro Ponchielli. Martedì 19 e mercoledì 20 marzo, alle 20.30, Teatro Stabile del Veneto, Teatri e Umanesimo Latino Spa, sono protagonisti de “Il ventaglio” di Carlo Goldoni, rinfrescato dalla messinscena di Damiano Michieletto. Quest’ultimo, giovane e geniale regista operistico che lavora in tutto il mondo, realizza, con un vivace cast di attori - in parte esordienti provenienti da varie scuole di teatro italiane - una frizzante rilettura dell’ultima grande commedia corale goldoniana. Attuale
e pirotecnico, frizzante ed originale. Si mette in moto così il congegno infernale del testo che ruota tutto intorno a un oggetto di poco conto, com’è appunto il ventaglio (diventato qui un piccolo ventilatore tascabile) e trascina in un vortice sentimentale uomini e donne, nobili e plebei. Nella commedia tutto avviene per via di questo oggetto, simbolo dell’erotismo. Niente ciprie e parrucche in questo Goldoni innovativo e dirompente. Lo spettacolo, infatti, calato nella realtà quotidiana, porta in sala una contagiosa allegria.
Appuntamento lirico domenica 24 marzo alle ore 17 a Torre de’ Picenardi
Concerto di primavera nel castello
Domenica 24 marzo alle ore 17, nel suggestivo scenario del castello di San Lorenzo Picenardi a Torre de’ Picenardi, ha luogo il “Concerto di primavera”. Si tratta di un grande evento lirico, in occasione dell bicentenario della nascita di Giuseppe Verdi (18132013). Vengono eseguite “Fantasie verdiane” con duetti, romanze e preludi, tratti da alcune delle opere più famose del Cigno di Busseto: Nabucco, Luisa Miller, Traviata, Ballo in Maschera, Trovatore, Rigoletto e Macbeth. Protagonisti dell’evento sono il soprano Stefania Spaggiari, il tenore Roberto Costi ed il maestro solista e accompagnatore Roberto Barrali (“Premio Teresa
Stolzova 2011”). Il programma e la regia della serata sono stati messi a punto da Carlo Dotti. Prenotazione posti e cena dopo spettacolo: 338-4349992.
INCONTRI Promossi dall’assessorato alla Cultura, si terranno al Museo Archeologico di via San Lorenzo tre incontri per presentare le novità che stanno emergendo dallo studio delle migliaia di reperti portati alla luce dallo scavo di piazza Marconi. Si tratta di un’iniziativa, realizzata in collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Archeologici della Lombardia, in attesa della prevista pubblicazione sugli scavi. Giovedì alle ore 16 ha luogo il primo appuntamento “Una bottega per la lavorazione degli oggetti in osso”. Gli studiosi Silvia Di Martino e Paolo Andreatta si soffermano sulla produzione artigianale dell’area sino ad ora documentata.
Al Teatro delle Mura si esibiscono l’arpista Catriona McKay e il violinista Chris Stout
Sabato sera con le sonorità scozzesi
In occasione dei festeggiamenti per San Patrizio, questa sera alle 21.15, al Teatro alle Mura di Pizzighettone (casematte 25-26), l’arpista Catriona McKay (nella foto) e il violinista Chris Stout, in esclusiva provinciale, si esibiscono in concerto. Due tra i più importanti musicisti di Scozia, che con i rispettivi strumenti fanno assolutamente quel che vogliono, si propongono in duo. Catriona e Chris hanno le loro radici nella musica tradizionale scozzese; usano queste basi come punto di partenza per esplorare i loro strumenti e sviluppare e scoprire nuova musica. Il risultato è un suono dinamico e avventuroso che conserva l'identità delle loro tradizioni. Da una parte si possono apprezzare la qualità sopraffina del violino di Stout, la cui sicurezza, espressività e cristallina intonazione non finiscono di stupire; dall’altra parte, l’arpa della McKay rifugge dall’abuso dei riverberi, a tutto vantaggio dell’immediatezza del suono e dell’intelligibilità del fraseggio.
Cultura&Spettacoli musica
Sabato 16 Marzo 2013
I Caponord in concerto al “Babalula” di Crema
Venerdì 22 marzo i Caponord saranno in concerto al Babalula di Crema (in via Diaz 6, ingresso libero) con il loro “Copriti gli occhi”, tour che farà tappa in diverse città italiane. Decollato lo scorso gennaio con la data zero a Bagnolo Cremasco, dove ha base la band, in queste prime settimane il tour ha toccato Roma, Padova, Bologna e Torino. I Caponord - Davide Simonetta (voce, chitarra, pianoforte), Sebastiano Giordani (chitarra), Sebastiano Pezzoli (basso) e Stefano Guidi (batteria) - eseguiranno in concerto i brani contenuti nel loro nuovo album “Copriti gli occhi” (uscito su etichet-
I Caponord
ta Warner Music Italia). L’album è il primo lavoro dei Caponord per la Warner Music Italy, arrivato dopo il promettente esordio con la produzione indie “Un film sul panico” che nel 2011 ha attirato l'attenzione di Mtv (i Caponord sono stati la prima band scelta da Mtv per il progetto Mtv New Generation) e un vasto seguito sul web. La pubblicazione del disco “Copriti gli occhi” è stata anticipata dal singolo “Fra un’ora”, mentre “L’autunno che cade” è il secondo e nuovo singolo estratto, lanciato lo scorso gennaio e tuttora in programmazione nelle radio e nelle televisioni musicali.
Anna Oxa fa tappa a Crema con il suo tour
A
La formula della “data zero” si conferma una scelta vincente del San Domenico
nna Oxa, l’affascinante cantante barese di origine albanese, si presenta mercoledì 20 marzo alle ore 21 a Crema al teatro San Domenico per la “data zero” del proprio nuovo tour musicale. Dopo il debutto col primo album nel 1978, cui seguirono poi altri 22 album, la Oxa è l’interprete eccezionale di un numero infinito di canzoni di successo con ben 14 presenze, con due vittorie al festival di Sanremo. Ora Anna Oxa ritorna a calcare i palcoscenici delle principali città italiane: una interprete dalla vocalità e dal fascino unici, un’icona per stile e personalità. Con “Oxa History” - così si intitola il tour in partenza - la cantante è nuovamente protagonista con una tourneè che ripercorre i momenti più emozionanti di una gran-
de e lunga carriera. Una vita musicale intensa, con importanti collaborazioni con i più grandi nomi della canzone italiana: da Giorgio Gaber a Rino Gaetano, da Fausto Leali a Fabio Concato, da Lucio Dalla ad Ivano Fossati. Anna Oxa si presenta sul palco a Crema accompagnata da quattro musicisti di grande livello, con uno spettacolo fatto sopratutto della sua voce, della sua presenza scenica e delle canzoni che ha portato al successo. “Oxa History” è un viaggio nella storia della musica italiana, che altro non è che la storia di Anna Oxa. La formula dfella “data zero” si conferma come una’intuizione felice della Fondazione San Domenico che permette anche nella nostra città, presenze artistiche di grande livello. Tiziano Guerini
Anna Oxa
alice nella citta’
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“Ma il mio amore è Paco”
“Alice nella città”, nella sede di via Cappi a Castelleone, presenta questa sera alle ore 21.30, per la rassegna “Teatro da cercare”, lo spettacolo “Ma il mio amore è Paco” per la regia e gli interpreti di “Teatro Caverna”. Lo spettacolo propone una storia di ironia, beffeggiante, capace di strappare sorrisi. Paco, archetipo di un uomo spavaldo e apparentemente invincibile, destinato a lanciarsi in volo per cambiare, rilanciare, stravolgere il proprio destino. Ed infine destinato a ritornare a quella protezione, materna, che pare essere la sola in grado di consolarlo. Una messa in scena al limite del grottesco, come il racconto, dove il sottile gioco di rimbecco tra uomo e donna viene esasperato, lasciando a piccole variazioni di dettagli il compito di ricostruire la storia.
Pro loco crema
Esposizione di Giovanetti
I tre porcellini in scena Un’intera giornata dedicata domani a Castelleone alla rassegna Non solo turisti
In collaborazione con “Pane Burro e Marmellata”, il Teatro del Viale presenta al Cineteatro di Castelleone domani alle ore 16 “I tre porcellini” tratto dalla nota fiaba popolare. Interpreti, con i Pandemonium teatro, Tiziano Manzini con la collaborazione artistica di Albino Bignamini. Seguiremo i nostri eroi nei loro tentativi di “metter su casa” e nella loro lotta contro la voglia violenta e irrefrenabile di cosciotti e zamponi di maiale del Lupo, eternamente affamato. Porcellini, porcelloni, case, casine, lupi, uomini-lupo, magari pirati: questi gli ingredienti di uno spettacolo in bilico fra gioco e narrazione, fra paura e ironia, fra solide pareti e fantastiche evocazioni. Abbiamo case di paglia, di legno, perfino di mattoni. Al termine dello spettacolo nel foyer del teatro verrà offerta una merenda a grandi e piccini.
Un’intera giornata, quella di ieri (venerdì 15 marzo) per dare inizio alla XIII edizione della rassegna “Non solo turisti” racconti e immagini di scrittori viaggiatori, di cui è curatrice la professoressa Andreina Castellazzi. Al mattino incontro con le scuole dedicato ad Aung San Suu Kyi, premio Nobel per la pace, letture e immagini con Amnesty International in sala Alessandrini; alla sera letture immagini musica e danza con il film “La rivoluzione arriverà e comincerà con una poesia” ai chiostri del centro culturale S. Agostino, con strumenti musicali tradizionali dell’India del maestro
KrisHna Das. La rassegna per quest’anno continuerà poi con altri tre appuntamenti fra aprile e maggio. Come è noto “Non solo turisti” è l’unica iniziativa culturale in provincia di Cremona che si dedica alla letteratura del viaggio, in cui le esperienze e le immagini diventano l’occasione per privilegiare la dimensione culturale del viaggio. Durante la rassegna grandi viaggiatori, scrittori, giornalisti, fotoreporter saranno presenti per parlare delle loro esperienze, presentare libri, documentari, immagini sui più svariati paesaggi del pianeta e su riti, usanze, culture lontane da noi.
Una nuova mostra di pittura presso i locali della Pro Loco di Crema in piazza Duomo: questa sera alle ore 17 verrà inaugurata l’esposizione di pittura di Giovanni Pietro Giovanetti dal titolo “Arazzi”. Durante l’inaugurazione verranno lette poesie di Cristiano Crotti. La mostra rimarrà aperta al pubblico - negli orari d’ufficio - fino a domenica 24 marzo. INCONTRO L’associazione ex alunni del Liceo Classico “Racchetti” invita ad un incontro presso il palazzo della Provincia in via Matteotti 39 a Crema, venerdì 22 marzo alle 21 sul tema “Ungaretti e Morandi: letteratura ed arte nel II decennio del ’900”. Relatrice è la dott. Zaira Zuffetti.
AFTERHOUR
Week end tra i suoni e i sapori d’Irlanda
Vinicio Capossela
Fa tappa a Trezzo d’Adda il Rebetiko Gymnastas Tour di Vinicio Capossela
A Cremona arriva una ventata d’Irlanda in questo fine settimana, in occasione del St. Patrick’s Day, festa nazionale dell’isola divenuta ormai popolare in tutto il mondo. Il 17 marzo si celebrano i colori, i suoni e anche i sapori dell’Irlanda, su tutti quelli della birra, immancabile compagna di ogni serata nei pub irlandesi. Un menù celtico studiato a volontà e birra celtica da gustare saranno protagonisti della serata anticipata a sabato al Circolo Arci di via Speciano, il tutto accompagnato dal Klezmer Folk dei Volks Populi, sul palco a partire dalle 22. Impossibile non festeggiare anche all’Irish
CINEMA Programmazione settimanale settimanale Programmazione Cremona Spaziocinema Cremonapo (0372-803674) www.spaziocinema.info • Ci vuole un gran fisico • Dead Man Down • A Royal Weekend • Il lato positivo • Buongiorno papà • La frode • Sinister • Upside Down • Educazione siberiana • Il grande e potente Oz 3D • Amiche da morire
Chaplin (0372-453005) • Il figlio dell'altra crema Porta Nova (0373-218411) www.multisalaportanova.it • Buongiorno papà • La frode • Il grande e potente Oz 3D • Il lato positivo • Sinister Over 60 • Il lato positivo
pieve fissiraga Cinelandia (0371-237012) www.cinelandia.it • Buongiorno papà • Ci vuole un gran fisico • Dead Man Down • Il Grande e Potente Oz • La frode • Sinister • Spring Breakers Una vacanza da sballo
Pub, dove per tutta la giornata di domenica 17 e fino a notte inoltrata si alterneranno gruppi musicali locali per accompagnare una ricca selezione di birre e un menu a base di stinco alla Guinness. Per coloro che invece all’Irlanda preferiscono gli Stati Uniti, l’appuntamento è per sabato sera al Carmen Town di Brescia, dove gli Hyper Evel, bresciani di nascita ma americani nel sound, presenteranno i brani dell’omonimo album d’esordio, una scarica di stoner rock contaminato da grunge, math rock, noise e calde atmosfere blues. Sonorità dal mondo anche al Live Club di Trezzo d’Adda,
dove domenica sera fa tappa Vinicio Capossela con il suo Rebetiko Gymnastas Tour: sono i caldi suoni e le danze della Grecia questa volta a conquistare il posto d’onore sul palco. «Il rebetiko - racconta Capossela – è musica nata da una catastrofe, da una grande crisi e da una colossale migrazione. Da allora ha sempre avuto un contenuto eversivo, ha portato in sé il cromosoma della ribellione, della rivolta individuale. Rebeta viene dal turco rebet, ribelle, colui che meno si tira indietro quando le città vanno a fuoco». Martina Pugno
Paura e risate, le proposte della settimana sul grande schermo Bova è un moderno Peter Pan, Gere si scopre truffatore Il terzo week end di marzo propone diversi titoli di buon spessore ma differenti per genere. Si parte con il grande ritorno degli attori più amati in Italia: Richard Gere che, con “The arbitrage: la frode”, interpreta l’apparente onesta vita di un importante magnate che, da anni, porta avanti una delle più grandi truffe mai perpetrata ai danni di una banca. Collin Farrell e Noomi Rapace (l’indimenticabile Lisbeth di Uomini che odiano le donne) sono, invece, i protagonisti di “Dead man dawn: il sapore della vendetta”, pulp action movie, dove la vendetta e l’esclation di violenza che ne segue non deluderanno gli amanti del genere. Gli horror dipendenti sono in fibrillante attesa da
mesi di “Sinister”, in cui uno scrittore disilluso, interpretato da Ethan Hawke, ritrovata l’ispirazione dovrà fare i conti, insieme alla sua famiglia, con una divinità pagana di nome Bughuul, che li trascinerà in una spirale di inquietudine e terrore. Il figlio dell’altra è la quarta uscita del week end che promette una sorprendente e nuova riflessione sul conflitto decennale tra Israele e Palestina: cosa accade a due ragazzi, e alle loro famiglie, provenienti da due mondi e culture così opposte, una volta scoperti di essere stati scambiati nelle culle? La pellicola italiana sentimentale, “Buongiorno papà”, chiude la rassegna delle novità. Raoul Bova veste i panni dell’adulto Peter Pan
che viene sconvolto dall’arrivo di un’adolescente, insieme al nonno rockettaro (l’istrionico Marco Giallini), che si dichiara essere sua figlia. Buona visione! Federica Palmisano
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Salute
Sabato 16 Marzo 2013
GLI ORARI CUP Centro Unificato di Prenotazione Dove: padiglione n. 12, a fianco del Centro Prelievi, prospiciente Largo Priori Orari di apertura al pubblico: lunedì - venerdì dalle 7.30 alle18.00 orario continuato, il sabato dalle 8.00 alle 12.00; Prenotazioni telefoniche: è possibile telefonare al numero verde 800.638.638, da lunedì a sabato dalle 08.00 alle 20.00. PRENOTAZIONI CHE NON SI EFFETTUANO AL CUP Attraverso il CUP si prenotano tutte le prestazioni ad eccezione delle seguenti, che devono essere prenotate direttamente presso le singole unità operative o servizi come indicato di seguito:
ANATOMIA PATOLOGICA secreti e agoaspirati (non Tac e non Ecoguidati) Dove: Poliambulatori, piano Terra. Orario: giovedì dalle 15 alle 16. Per prenotare contattare la segreteria dell’Anatomia Patologica dal lunedì al venerdì, dalle 10.30 alle 16.00. Telefono: 0372 405477, dalle 9.30 alle 16.00. Consegna campioni istologici e citologici La consegna dei campioni citologici urinari è prevista, presso il padiglione 5, da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 09.30; per gli altri esami da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 16.00 (accesso diretto). RADIOLOGIA Dove: piano 1, corpo H (ala destra). TC, risonanza magnetica, ecografie urgenti e richiesta di prestazioni con bollino verde Le prenotazioni vanno effettuate di persona o via fax. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.00, sabato dalle 08.00 alle 12.00. Tel: 0372 405760. Angiografia Le prenotazioni vanno effettuate di persona. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 15.30. Telefono: 0372 405367. SENOLOGIA: Screening mammografico preventivo biennale Asl Cremona (45-69 anni) Tutti i giorni dalle 8.30 alle 12.30, il mercoledì dalle 14 alle 16. La prenotazione va effettuata al CUP dell'Asl 800 318 999. Prestazioni con carattere di urgenza, risonanze alla mammella, agoaspirati, ecografie Dove: piano 1, corpo M. Ora: da lunedì a venerdì dalle 11.00 alle 13.00. Telefono: 0372 405614. Per ulteriori informazioni è stata inoltre attivata una nuova linea telefonica dotata di risponditore automatico in funzione 24 ore su 24: 0372 405612. RADIOTERAPIA E MEDICINA NUCLEARE Dove: piano Cantina, (utilizzare la scala o ascensore a sinistra vicino l'Ufficio Informazioni nell'atrio di ingresso) corpo M, monoblocco ospedaliero. Orario:da lunedì a venerdì dalle 07.30 alle 17.30. Telefono: 0372 405485. MEDICINA DEL LAVORO: Dove: Medicina del Lavoro, padiglione 10 Impegnativa del medico curante. Allergologia per sospetti professionali Tel. 0372 408178 da lunedì a venerdì, dalle 10.30 alle 13.00; oppure, personalmente presso l’Ambulatorio di Allergologia dalle 09.00 alle 13.00 da lunedì a venerdì. Visite specialistiche di medicina del lavoro Tel: 0372 405777 da lunedì a venerdì, d alle 08.00 alle 15.30; oppure, personalmente presso l’Ambulatorio Specialistico di Medicina del Lavoro negli stessi orari.
PRESIDIO OSPEDALIERO DI CREMONA CENTRO DIABETOLOGICO Dove: piano 6, corpo H (lato destro), monoblocco ospedaliero. Orari: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.30 (prima visita per inquadramento diagnostico-terapeutico e visita di controllo per monitoraggio metabolico e screening delle complicanze croniche). Per le prime visite è preferibile che la prenotazione avvenga di persona comunque possibile prenotare telefonicamente da lunedì a venerdì, dalle 11.00 alle 13.30. Telefono: 0372 405715. CENTRO PRELIEVI - LABORATORIO ANALISI accesso diretto da parte dei cittadini, con la richiesta del Medico di famiglia o dello specialista. Dove: Centro Prelievi all'ingresso dell'ospedale. Orario: da lunedì a venerdì dalle ore 07.30 alle 10.30. Telefono: 0372 405663 - 0372 405452 CENTRO EMOSTASI E TROMBOSI Monitoraggio delle terapie anticoagulanti. previsto accesso con prenotazione al numero 0372 405666 - 0372 405663. Dove: Presso la palazzina del Cup Orario: dalle 07.30 alle 12.00 da lunedì a venerdì. CENTRO AZIENDALE DI ALLERGOLOGIA Dove: presso la Medicina del Lavoro, Padiglione 10 Accesso avviene mediante impegnativa del medico curante. Le prenotazioni vengono effettuate telefonando allo 0372 408178 da lunedì a venerdì dalle 10.30 alle 13.00; oppure personalmente presso l’Ambulatorio di Allergologia da lunedì a venerdì dalle 09.00 alle 13.00. IMMUNOEMATOLOGIA E MEDICINA TRASFUSIONALE: Emotrasfusioni, salassi, autotrasfusioni, terapia marziale endovenosa, preparazione di nuovi emocomponenti ad utilizzo non trasfusionale: Gel Piastrinico, Concentrato Leucopiastrinico. Dove: Piano terra, corpo D, monoblocco ospedaliero. Tel: 0372 435887 - 0372 405461 dalle 10.00 alle 17.00 da lunedì a venerdì GENETICA Dove: piano 2 lato destro del monoblocco ospedaliero. Prenotazioni telefoniche: 0372 405783 da lunedì a venerdì dalle 13.00 alle 14.30. MEDICINA LEGALE Prenotazioni presso Direzione Medica di Presidio piano Rialzato monoblocco ospedaliero. Tel: 0372 405200. PSICOLOGIA Dove: settimo piano a sinistra. Prenotazioni da lunedì a venerdì dalle ore 09.00 alle ore 10.00 presso il servizio di Psicologia, oppure anche telefonicamente agli stessi orari al numero 0372 405409. ONCOLOGIA MEDICA Dove: Piano 4 ala Destra Prenotazione in reparto da lunedì a venerdì dalle ore 8.00 alle ore 17.00. Tel: 0372 405248. TERAPIA DEL DOLORE Dove: palazzina n. 9 La prenotazione può essere effettuata telefonicamente al numero 0372 405330 dalle 11.00 alle 15.00, da lunedì a venerdì. Negli altri orari è possibile chiamare lo stesso numero lasciando un messaggio in segreteria telefonica con il nome e numero di telefono: al più presto sarete richiamati.
Fabio Malberti (nefrologo): «Sono patologie in cui la diagnosi precoce è essenziale»
Aumentano le insufficienze renali
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di Laura Bosio
egli ultimi dieci anni le insufficienze renali sono aumentate di circa il 50%: un dato, questo, che preoccupa i medici e l’opinione pubblica, spingendo il comparto sanità a puntare sempre più sulla prevenzione. «Si tratta di una patologia che si sta diffondendo sempre più velocemente, tanto che in Regione Lombardia è stata predisposta una Rete nefrologica, con la collaborazione dei medici di base, per una migliore gestione del problema», spiega Fabio Malberti, direttore dell’unità operativa di nefrologia dell’Ospedale di Cremona. Quanto è importante trattare precocemente questa patologia? «Moltissimo, perché prima viene individuata e curata e meglio si riesce a rallentarne o bloccarne la progressione verso il trattamento dialitico, che diventa indispensabile in caso di insufficienza renale grave. La popolazione di pazienti in dialisi è aumentata negli anni - oggi in Lombardia sono 7.000, e a Cremona e Crema Il dottor 270 circa - e queFabio Malberti sto ha comportato anche un forte incremento di costi sanitari. Ma sono in aumento anche le insufficienze renali acute, in quanto, con l’incremento dell’età media, sono aumentati anche i pazienti a rischio». Quando una malattia renale può definirsi cronica? «Si definisce malattia renale cronica la presenza di anomalie urinarie (quali la perdita con le urine di proteine e/o sangue) e/o la riduzione della funzione renale (filtrato glomerulare al di sotto di 90 ml/min per un periodo di tempo superiore a 3 mesi. La funzione renale viene misurata con il dosaggio della creatinina nel sangue. Dalla creatininemia si ricava con particolari formule matematiche il filtrato glomerulare. I laboratori analisi degli Istituti Ospitalieri di Cremona e dell’Oglio Po’ nei loro referti forniscono automaticamente il dato di funzione renale (filtrato glomerulare) quando viene effettuata la determinazione della creatininemia».
Qual è l’Incidenza della patologia renale cronica? «La prevalenza della malattia renale cronica nella popolazione generale è circa il 10%, e varia in funzione dell’età. In un recente studio effettuato in Veneto il 9% della popolazione aveva una malattia renale cronica, ma nella fascia di età compresa tra 70 e 80 anni la prevalenza era del 17% e addirittura del 37% nei soggetti con più di 80 anni. La prevalenza d’insufficienza renale cronica in trattamento dialitico è di circa 750 pazienti per milione di popolazione: in Lombardia i pazienti in dialisi cronica sono 7.100, nella provincia di Cremona 250». Come si può prevenire questo tipo di patologie? «La diagnosi precoce in questo senso è fondamentale, così come lo è conoscere i fattori di rischio: ci sono delle patologie frequenti, come ipertensione e diabete, che se non curate possono evolvere in danno renale. Basti pensare che il 30% dei nuovi pazienti che arrivano in dialisi sono diabetici. Oltre a queste, bisogna fare attenzione alle malattie vascolari e al sovrappeso, altri importanti fattori di rischio. La diagnosi precoce di malattia renale è allora utile sia per prevenire la progressione dell’insufficienza renale alla dialisi sia per prevenire le complicanze cardio-vascolari. Per prevenire lo sviluppo e la progressione dell’insufficienza renale nei pazienti diabetici e ipertesi, si raccomanda un ottimale controllo della pressione arteriosa e delle glicemia, e il regolare monitoraggio dell’esame urine e della funzione renale». E se l’insufficienza renale è già in stadio avanzato? «Bisogna fare in modo di rallentarne il peggioramento, attraverso un regime alimentare rigido, che prevede restrizioni dietetiche, in particolare nell’assunzione di sale e proteine. Il paziente già dializzato ha invece come prospettiva quella del trapianto. Ogni anno sono circa 12 i trapianti che vengono effettuati ai nostri pazienti (a Brescia). A questo proposito è fondamentale una forte sensibilizzazione sul tema delle donazioni di organi».
Reni: ciò che è indispensabile sapere, riassunto in 9 punti
1) I reni sono organi che si possono deteriorare, spesso senza dare alcun segno o sintomo, per cui è necessario, una volta all’anno, misurare la pressione arteriosa ed effettuare l’esame delle urine. Talvolta può essere necessario anche conoscere il valore della creatinina nel sangue ed effettuare un’ecografia renale. 2) I soggetti a rischio di malattia renale sono: adulti con età superiore a 60 anni, ipertesi, diabetici, obesi, individui con familiarità per malattie renali e coloro che fanno abuso di farmaci anti-infiammatori. 3) Nella fase ultima della malattia renale (insufficienza renale terminale) gli unici rimedi sono la dialisi e/o il trapianto. 4) Si stima che oggi nel mondo 2.500.000 pazienti siano in trattamento dialitico per uremia cronica. Si calcola che oggi ci siano in Italia circa 50.000 pazienti in trattamento dialitico cronico. 5) Le cause più comuni che portano all’insufficienza renale sono il diabete e l’ipertensione arteriosa non controllata. Infatti il 72% dei dializzati nel mondo sono pazienti diabetici e/o ipertesi. 6) Il diabete si complica con il danno renale in almeno il 40% dei casi. 7) La progressione del danno renale si può rallentare con l’uso di alcuni farmaci dotati di un'azione reno-protettiva, sia perché controllano la pressione arteriosa, sia perchériescono a ridurre la proteinuria. 8) Il controllo della malattia renale è fondamentale anche perché migliora la prognosi cardiovascolare (chi è malato di rene spesso soffre di malattia cardiaca). 9) Prevenire si può: curare e controllare bene il Diabete e la Pressione Arteriosa significa bloccare l’evoluzione del danno renale verso la dialisi.
Dottoressa Barbieri Michela, psicologa e psicoterapeuta familiare Gent.ma dott.sa sono una ragazza di 30 anni. Scrivo perché da qualche mese soffro di attacchi di panico. Ultimamente ho così paura che questo mi succeda, che faccio fatica persino a uscire di casa. Ho sempre vissuto da sola e ho sempre pensato di non aver bisogno della mia famiglia vicina. Da circa un anno, per problemi di lavoro, sono tornata a vivere con i miei genitori. Le chiedo aiuto. A. Gli attacchi di panico hanno a che fare con la paura di perdere il controllo di sé. Mi sembra di capire che per un certo periodo della sua vita abbia avuto bisogno di non “sentire” la mancanza della sua famiglia. Ora che torna a casa, una parte di lei è forte della sua capacità di essere autonoma, mentre un'altra parte di lei, per molto tempo rimasta inascoltata, vorrebbe recuperare il bisogno di essere accudita. Questi segnali forse rimandano proprio al conflitto tra il desiderio di lasciarsi andare alle cure familiari e la paura che, se si concede questo, poi diventerà una persona debole e dipendente. Il mio consiglio è di rivolgersi a un esperto che l’aiuti a dare un significato a quello che le sta capitando: a poco a poco questi segnali, apparentemente assurdi e inspiegabili, inizieranno a diventare alleati importanti per conoscersi a fondo e ritornare a stare meglio. STUDIO ASSOCIATO DI NEUROPSICHIATRIA INFANTILE E PSICOLOGIA di DOTT. LOCCI GRAZIELLA, DOTT.BARBIERI MICHELA & ASSOCIATI Orari: Lun-ven:15.30-19.30 - Sab: 9.30-12.30/ 14.00-19.00 tel 0372 429208 Castelverde (CR) Via Manzoni 12 - Loc. Castelnuovo del Zappa Tel. 0372 429208 - mail: studioassociatocastelnuovo@gmail.com
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Dal 16 al 23 marzo appuntamento con Lilt nelle piazze d’Italia e negli ambulatori per momenti di sensibilizzazione
L’INIZIATIVA
Settimana della prevenzione oncologica L
re quei servizi che, da oltre 90 anni, caratterizzano la Lilt nella lotta ai tumori. Quest’anno in occasione della Settimana nazionale per la prevenzione oncologica, a fianco della Lilt scende in campo la "Fondazione campagna amica" che rappresenta da sempre un punto di riferimento per la valorizzazione dei prodotti dell’agricoltura italiana, garantendone la loro genuinità freschezza e qualità. Presso i Mercati Campagna Amica di tutta Italia, si offrirà ai cittadini, con la bottiglia d’olio extravergine d’oliva, i prodotti della nostra agricoltura. Un modo concreto per diffondere il messaggio per una sana e corretta alimentazione.
di Giulia Sapelli
a prevenzione deve essere sempre in primo piano nel trattamento del tumore. Per questo la Lilt (Lega italiana per la lotta contro i tumori) promuove, dal 16 al 24 marzo, la XII edizione della "Settimana per la Prevenzione Oncologica". Istituito con Decreto del presidente del Consiglio dei ministri, l’evento ha come obiettivo informare correttamente, sensibilizzare e rendere tutti consapevoli che la Prevenzione rappresenta oggi lo strumento più efficace contro i tumori. Scienza e medicina sono infatti concordi nell’affermare che più di un terzo dei tumori non si svilupperebbe se prestassimo più attenzione a quello che mangiamo. «Una sana e corretta alimentazione è infatti un alleato indispensabile per la nostra salute», comunica la Lilt. «Come la “nostra” dieta mediterranea celebre per le sue virtù salutari, perché comprende molta frutta fresca, verdura e cereali, pesce, poca carne, e soprattutto l’olio extravergine di oliva, noto per le sue qualità protettive nei confronti di vari tipi di tumore (in particolare dell’apparato digerente e del carcinoma della mammella)». Per questo la bottiglia d’olio extravergine d’oliva è stato eletto testimonial storico di questo evento. «Occorre che ognuno di noi si ali-
menti in modo sano e segua semplici regole, facili azioni comportamentali che aiutino a ridurre il rischio di sviluppare la malattia: praticare un’attività fisica regolare, non fumare, ridurre il consumo di alcol. Se tutti adottassimo questi corretti stili di vita, si raggiungerebbe in tempi brevi una guaribilità complessiva dal tumore di oltre l’80 per cento» fanno sapere dall'associazione. Per promuovere la prevenzione, quindi, dal 16 al 24 marzo i volontari della Lilt si mobiliteranno per essere presenti
nelle maggiori piazze italiane e offrire la bottiglia di olio extravergine di oliva - in cambio di un modesto contributo a sostegno delle attività promosse dall'associazione e delle dotazioni di apparecchiature diagnostiche – accompagnata ad un utile opuscolo ricco di informazioni sui corretti stili di vita con consigli e ricette di importanti chef nazionali. Inoltre circa 400 punti Prevenzione (Ambulatori) Lilt resteranno aperti, con medici, operatori sanitari e volontari che saranno a disposizione di tutti per offri-
LE REGOLE DELLA DIETA MEDITERRANEA • Rivalutare la tavola come fatto sociale, oltre che nutrizionale. La tavola, quindi, diventa un punto d’incontro, soprattutto familiare, dove i pasti si consumano lentamente e convivialmente. • Preferire il pane prearato con soli ingredienti fondamentali: acqua, farina (possibilmente integrale) e sale. • Consumare la pasta come primo piatto e condirla con pomodoro e olio d’oliva. La pasta va cotta al dente, perché è più digeribile e consente di prolungare il senso di sazietà. • Utilizzare la pasta o il riso per la preparazione di piatti unici e di ottimo valore nutritivo, come ad esempio pasta e legumi o il minestrone con formaggio grattugiato. • Preferire l’olio d’oliva come grasso di condimento. Tutti gli oli hanno lo stesso contenuto di grasso (9 calorie per grammo), ma quello d’oliva è il più saporito e pertanto richiede minori quantità d’uso.
• Utilizzare in maniera abbondante frutta e verdura, alternando sapientemente quelle a prevalente contenuto di vitamina A (carote, radicchio verde, zucche, albicocche, meloni etc.) con quelle a prevalente contenuto di vitamina C (agrumi, fragole, pomodori, peperoni, broccoli, etc.). Le verdure vanno cotte con poca acqua. Si consiglia, inoltre, di recuperare l’acqua di cottura per la preparazione di altri cibi, al fine di recuperare parte delle vitamine e dei minerali che altrimenti andrebbero perduti. • Limitare il consumo di carni rosse, prediligere le carni magre e consumare frequentemente pesce; in particolare pesce azzurro (alici, sgombri, tonno, sarde), ossia quello tipico del mediterraneo. • Consumare un bicchiere di vino durante i pasti, anche se è l’acqua (non gassata) la bevanda per eccellenza (consumare almeno 1,5 litri ogni giorno).
FARMACIE DI TURNO Dal 15 al 22 Marzo Distretto di Cremona
CREMONA - FARMACIA 14 A.F.M. DI CREMONA S.P.A. Lgo Priori, 14 - Zona Ospedale 26100 Cremona Tel. 0372-431983 Orari Di Apertura Mattino: 08:30 - 13:00 Pomeriggio: 15:30 - 19:30 Giorno di chiusura settimanale: SABATO POMERIGGIO
CREMONA GALLI Via Bissolati, 78 26100 Cremona Tel. 0372 30293 Orari di apertura Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:00 - 19:30 Giorno di chiusura settimanale LUNEDÌ MATTINA
PESCAROLO FRATELLI PEZZINI S.N.C. Piazza Garibaldi, 23 26033 Pescarolo Tel. 0372-836026 Orari Di Apertura Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:00 - 19:30 Giorno di chiusura settimanale: MERCOLEDÌ POMERIGGIO
CASTELVERDE CASTELVERDE DI CAVIGGIA Piazza Municipio, 5 26022 Castelverde Tel. 0372-427346 Orari Di Apertura Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:00 - 19:00 Giorno di chiusura settimanale: SABATO POMERIGGIO
SORESINA SEGALINI CAMILLO Piazza Garibaldi, 1 26015 Soresina Tel. 0374-342624 Orari di apertura Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:30 - 19:30 Giorno di chiusura settimanale: SABATO
PIEVE D´OLMI SINELLI MARIA GIACOMINA Via Quaini, 10 26040 Pieve d´Olmi Tel. 0372-626204 Orari Di Apertura Mattino: 08:10 - 12:10 Pomeriggio: 15:00 - 19:00 Giorno di chiusura settimanale: SABATO POMERIGGIO
CAPERGNANICA TIRLONI NICOLETTA PIAZZA IV NOVEMBRE, 4 26010 Capergnanica Tel. 0373 76239 Orari di apertura Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:00 - 19:00 Giorno di chiusura settimanale SABATO POMERIGGIO
Distretto di Crema
CREMA XX SETTEMBRE VIA XX SETTEMBRE, 60 26013 Crema Tel. 0373 256246 Orari di apertura Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:00 - 19:00 Giorno di chiusura settimanale NO CHIUSURA
TORLINO STEFANELLI BIANCA MARIA VIA VIMERCATI, 1 26017 Torlino Vimercati Tel. 0373 288756 Orari di apertura Mattino: 09:00 - 13:00 Pomeriggio: 15:00 - 19:00 Giorno di chiusura settimanale LUN. MATTINA - SAB. POMERIGGIO
LA PREVENZIONE - Fare prevenzione primaria vuol dire eliminare o ridurre i fattori di rischio che possono determinare l’insorgenza di una malattia. Fumo, alcool, scorretta alimentazione, sedentarietà, eccesso di peso corporeo, errata esposizione alle radiazioni ultraviolette (raggi solari, lampade abbronzanti), sono elementi di rischio noti per molti tumori e per gravi malattie, su cui ciascuno di noi può intervenire, adottando stili di vita salutari. Basti pensare che in Italia, se tutti facessimo prevenzione, eviteremmo l’insorgenza di circa 90.000 nuovi casi di cancro ogni anno. LA DIETA MEDITERRANEA - Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, il 35% dei casi di cancro è riconducibile ad abitudini alimentari sbagliate. La dieta che più rispetta le semplici regole della corretta alimentazione è quella mediterranea, dichiarata nel 2010 patrimonio immateriale dell’umanità dall’Unesco. Grazie alla sua naturale e ottimale composizione - 15% proteine, 60% carboidrati, 25% grassi - la dieta mediterranea assicura il giusto apporto di nutrienti. Essa non è semplicemente un paniere di alimenti opportunamente distribuiti nel tempo e nelle quantità, ma “un insieme armonico di competenze, conoscenze, pratiche e tradizioni, che vanno dal paesaggio alla tavola, tra cui la raccolta, la pesca, la conservazione, la preparazione e, in particolare, il consumo di cibo” (Comitato di valutazione Unesco). I suoi protagonisti sono la pasta, il pane, la frutta, gli ortaggi, l’olio d’oliva ed un consumo moderato di vino e di alimenti di origine animale, tra cui latte, formaggi, pesce, uova, carne (soprattutto pollame e coniglio).
Casalmaggiore CASALMAGGIORE FARMACIA - A.F.M. S.R.L. VIA SILVIO PELLICO, 36 26041 Casalmaggiore Tel. 0375 59114 Orari Di Apertura Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:00 - 19:00 Giorno di chiusura settimanale SABATO GUSSOLA GUIDA S.A.S. VIA ROMA, 32 26040 Gussola Tel. 0375 64033 Orari Di Apertura Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:30 - 19:30 Giorno di chiusura settimanale SABATO POMERIGGIO
TRIGOLO FIAMENI ACHILLE VIA ROMA, 52 26018 Trigolo Tel. 0374 370116 Orari di apertura Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:30 - 19:30 Giorno di chiusura settimanale SABATO POMERIGGIO
Prodotti per celiaci anche nella Gdo
I prodotti per celiaci saranno disponibili anche nei supermercati, in tutto il territorio regionale, mentrwe il processo di gestione di tali prodotti verrà completamente dematerializzato. Su queste basi si sviluppa il nuovo applicativo informatico per i pazienti celiaci in Lombardia. Grazie alla collaborazione con alcuni tra i principali attori della Grande distribuzione questi prodotti potranno essere acquistati non solo nelle farmacie o nei negozi specializzati, ma anche in molti supermercati. Inoltre ogni paziente potrà recarsi non solo, come accadeva fino ad ora, nei punti convenzionati con la propria Asl di residenza, ma in qualunque centro della regione. Due novità che comporteranno sicuri vantaggi, in primo luogo un abbattimento dei costi dei prodotti, ma anche una maggior comodità d’approvvigionamento. Entrando nel dettaglio del processo, la certificazione della patologia avverrà nelle stesse modalità finora adottate: si effettua un primo screening su richiesta del medico di medicina generale, cui possono seguire il ricorso a centri specializzati ed esami specifici; con il modulo cartaceo riportante la diagnosi della patologia e il fabbisogno calorico giornaliero il cittadino si reca alla propria Asl per la definizione del piano terapeutico individuale. Qui sta la prima novità: ogni cittadino, con la propria Carta Regionale dei Servizi e un codice personale fornito dal nuovo applicativo informatico, potrà recarsi a fare la spesa, anche in un supermercato della Gdo, e pagare i prodotti per celiaci alla cassa con la Crs. In cassa verrà fatto un subtotale relativo ai soli prodotti contrassegnati S.G. (senza glutine) e verrà verificata la compatibilità del valore dell’acquisto con il budget a disposizione. Sullo scontrino rilasciato verranno riportati i prodotti per celiaci acquistati, l’importo decurtato per il loro acquisto e il budget residuo. Il nuovo sistema permetterà alle Asl, di disporre in tempo reale della situazione esatta della spesa riferita a ciascun assistito.
di Ermanna Allevi
Diplomata presso la scuola di Naturopatia dell'istituto RIZA
Iscritta alla FINR (federazione italiana naturopati RIZA) In questo periodo in particolare, sono molto distratto, mi dimentico le cose, non mi viene la parola, faccio fatica a concentrarmi, cosa può essere? Grazie Antonio I disturbi della memoria e della concentrazione hanno alla base una radice comune: un rallentamento dell'attività dei neuroni. I neuroni comunicano tra loro attraverso scariche elettriche, grazie alle quali sono in grado di controllare le funzioni vitali ed elaborare pensieri e ricordi. Quando siamo stanchi, stressati, o sottoposti ad eccessivi stimoli i neuroni non sono in grado di gestire il sovraccarico di lavoro, motivo per cui si possono accusare sintomi come perdita di memoria, difficoltà di concentrazione e malessere diffuso.
Solitamente questi sintomi sono transitori e spariscono quando i neuroni ricevono nuovo ossigeno e nutrimento riaquistando tono e vitalità.In queste situazioni è d'aiuto assumere in quantità i grassi Omega3 contenuti nelle noci, pesce azzurro e kiwi. La prima colazione deve essere fatta con latte, cereali e frutta, in particolare i mirtilli, frutto noto per le sue proprietà antiossidanti. E' bene anche assumere, in periodi particolarmente stressanti, integratori a base di vitamine del gruppo B che contrastano la fatica e favoriscono il buon funzionamento del sistema nervoso. Per mantenere una buona memoria a tutte le età bisogna assumere la vitamina B9 o acido folico, contenuta nel fegato, legumi, spinaci, broccoli, cavolfiore, cavoletti, germogli di grano e soia.
Ermanna Allevi risponde alle vostre domande scrivendo a: info@naturopatia-cremona.com Oppure a: ilpiccolocremona@fastpiu.it • Riceve a Cremona in via Pallavicino 6 tel. 0372-412372. • Riceve a Crema telefonando al 388 9037275.
SPORT
lo lettere@ilpiccologiornale.it
Responsabile Fabio Varesi
COPPE EUROEE
La Juve ha pescato il Bayern
Si chiama Bayern Monaco l’avversario della Juventus nei quarti di Champions. La finalista nel 2010 e nel 2012 è una corazzata, che però alcune volte sbanda. Impegno sulla carta molto difficile, ma non impossibile per la formazione di Conte. Andata il 2 aprile a Monaco
e ritorno il 10 a Torino. Gli altri quarti di finale sono: Paris Saint Germain-Barcellona, Real Madrid Galatasaray, Malaga-Borussia Dortmund. In Europa League, la Lazio ha pescato nell’urna il Fenerbahçe, con andata in Turchia il 4 aprile.
Il Milan prova subito a rialzarsi SERIE A I rossoneri vogliono dimenticare Barcellona per puntare al secondo posto
Rialzarsi dopo i quattro schiaffi di Barcellona. E’ questo l’imperativo che anima il Milan, al quale resta l’unico obiettivo della qualificazione alla prossima Champions, magari senza ricorrere ai preliminari. Per fortuna dei rossoneri, l’avversario di turno è il Palermo, malinconicamente ultimo in classifica e riaffidato a Sannino, dopo l’ennesima rivoluzione tecnica imposta dal presidente Zamparini. Il rischio è che il Milan possa sottovalutare i siciliani, feriti ma non ancora rassegnati alla retrocessione. Un pericolo che la prudenza di Allegri dovrebbe scongiurare, anche perché il tecnico toscano si rende conto di quanto sia indispensabile giungere tra le prime tre in classifica. Traguardo ambito anche da Lazio e Inter, reduci da un turno di coppa dal
sapore decisamente diverso. La Lazio, dopo qualche scivolone di troppo in campionato, ha centrato i quarti in scioltezza, mentre l’Inter ha sfiorato la grande impresa contro il Tottenham, ma alla fine ha dovuto incassare una eliminazione molto amara. Al terzo posto ambisce anche la Fiorentina, che chiede strada a un Genoa sempre più inguaiato nella lotta alla salvezza. Se non dovessero fare punti al “Franchi”, i rossoblu rischierebbero di essere scavalcati da un Siena in salute, che cerca la vittoria contro il tranquillo Cagliari. Poco da dire, infine, sulla lotta scudetto, con la Juve in fuga, mentre il Napoli è ormai rassegnato a difendere il secondo posto. Fabio Varesi fabiovaresi16@libero.it
26ª GIORNATA Atalanta-Pescara 2-1, CagliariSampdoria 3-1, Chievo-Napoli 2-0, Genoa-Milan 0-2, Inter-Bologna 0-1, Juventus-Catania 1-0, Lazio-Fiorentina 0-2, Palermo-Siena 1-2, ParmaTorino 4-1, Udinese-Roma 1-1. CLASSIFICA Juventus 62; Napoli 53; Milan 51; Fiorentina 48; Inter, Lazio 47; Roma 44; Catania 42; Udinese 41; Bologna, Sampdoria (-1), Parma 35; Cagliari 34; Atalanta (-2) 33; Torino (-1), Chievo 32; Genoa 26; Siena (-6) 24; Palermo, Pescara 21. 27ª GIORNATA (17-3 h 15) Bologna-Juventus (16-3 h 20.45), Catania-Udinese (16-3 h 18), Fiorentina-Genoa, Milan-Palermo, Napoli-Atalanta, Pescara-Chievo, Roma-Parma (h 20.45), Sampdoria-Inter (h 20.45), Siena-Cagliari (h 12.30), Torino-Lazio (h 20.45).
L’Empoli ha l’obiettivo di “salvare” i playoff
SERIE B
30ª GIORNATA Ascoli-Empoli 1-2, Bari-Juve Stabia 2-0, Brescia-Novara 1-1, Crotone-Cesena 1-0, GrossetoVerona 0-2, Livorno-Reggina 3-3, Modena-Cittadella 3-3, Padova-Vicenza 0-1, Pro Vercelli-Virtus Lanciano 1-2, Ternana-Spezia 0-0, Varese-Sassuolo 3-4. CLASSIFICA Sassuolo 67; Livorno 58; Verona 56; Empoli (-1) 49; Varese (-1) 46; Padova 42; Brescia 41; Juve Stabia 39; Modena (-2) 38; Virtus Lanciano, Cittadella, Cesena 37; Novara (-4), Ascoli, Crotone (-2) 36; Ternana 35; Spezia (-1) 33; Bari (-7), Reggina (-2) 32; Vicenza 31; Pro Vercelli 22; Grosseto (-6) 19. 31ª GIORNATA (16-3 h 20.45) Brescia-Bari, EmpoliVirtus Lanciano, Grosseto-Modena, Juve Stabia-Ascoli, Novara-Crotone, Padova-Pro Vercelli, Reggina-Cesena 1-2, Sassuolo-Cittadella, Spezia-Varese, Verona-Livorno, Vicenza-Ternana.
Cremo in tv per sperare nei playoff
LEGA PRO Posticipo contro il Como assolutamente da vincere per puntare ancora agli spareggi promozione 26ª Giornata Classifica
i rialza il sipario sullo “Zini”. Lunedì sera (ore 20.45) la formazione grigiorossa affronterà nel posticipo il Como, in diretta televisiva, inaugurando così (ci auspichiamo nel migliore dei modi…) la settimana in cui verranno festeggiati i 110 anni di storia e i 20 anni dalla vittoria della Coppa Anglo-Italiana a Wembley. Il primo appuntamento sarà con il campionato. Il Como è avversario in crisi, un’ottima opportunità da cogliere per provare a dare continuità alla vittoria esterna di domenica scorsa a Reggio Emilia. PROBABILE FORMAZIONE (43-2-1): Viotti; Sales, Moi, Tedeschi, Visconti; Baiocco, Buchel; Carlini, Caridi, Nizzetto; Le Noci. All.: Beppe Scienza. COMPLEANNO Il presidente Maurizio Calcinoni ha illustrato mercoledì pomeriggio il calendario di manifestazioni programmato in occasione del 110° compleanno dell’Unione Sportiva Cremonese e del ventennale della vittoria sul campo di Wembley. «Vogliamo che tutti i tifosi, ma soprattutto i giovani cremonesi conoscano la storia della nostra gloriosa società - ha ricordato Calcinoni - un rigraziamento va al Comune di Cremona, che ha dato il proprio patrocinio e collaborazione e tutti coloro che hanno aiutato l’Ufficio Marketing nel loro lavoro di archivio». Si inizia con una mostra che
Carpi-San Marino Como-SudTirol Cuneo-Tritium Lecce-Lumezzane Reggiana-Cremonese Trapani-Portogruaro Treviso-Pavia V. Entella-Feralpi Salò Ha riposato: AlbinoLeffe Trapani Lecce SudTirol Virtus Entella Carpi San Marino Lumezzane Pavia Feralpi Salò Cremonese (-1) AlbinoLeffe (-6) Portogruaro (-2) Cuneo Como (-1) Reggiana Tritium Treviso (-1)
27ª Giornata
S
di Matteo Volpi
Cremonese-Como (18-3) Feralpi Salò-AlbinoLeffe Lumezzane-Virtus Entella Pavia-Cuneo Portogruaro-Lecce SanMarino-Treviso SudTirol-Reggiana Tritium-Trapani Riposa:Carpi
47 46 43 39 38 35 34 34 34 33 32 28 26 25 22 19 13
racconta gli avvenimenti salienti della storia dell’US Cremonese e con un’esposizione di maglie, oltre che alla celebre coppa vinta sul terreno inglese. La rassegna inizialmente sarà allestita presso il Salone dei Decurioni del Comune di Cremona e verrà aperta al pubblico da martedì 19
ECCELLENZA Rivoltana quasi salva
Il Crema sogna ancora i playoff
Vincendo 2-1 a Desio con i gol di Bocca e Longari, il Crema è tornato in corsa per i playoff. Ma per alimentare sogni di gloria, deve superare domani una Trevigliese in forma. Sorride anche anche la Rivoltana, che grazie al successo sull’Arcellasco (rete di Matteo Sala) può punatre alla salezza diretta Ma dovrà fare punti anche domani contro la debole Zanconti. CLASSIFICA (24ª giornate) Giana 58; Ciserano 50; Sancolombano 47; Sondrio 45; Trevigliese 42; Mariano 41; Crema 39; Cavenago 37; Ardor Lazzate, Base 96 36; Desio 35; Valle Brembana 31; Rivoltana 30; Real Milano 24; Arcellasco 23; Giussano 12; Zanconti 11; Cantù 2 (-3).
La Casalese ora deve espugnare la Baslenga PROMOZIONE
1-0 2-2 1-2 5-0 0-1 0-0 0-0 2-0
Nizzetto, match winner a Reggio (foto © Ivano Frittoli)
marzo a mercoledì 3 aprile, dalle 10 alle 17, ad ingresso libero. Venerdì 22 marzo invece andrà in scena allo “Zini” l’amichevole Cremonese-Torino: a partire dalle 18.30 scenderanno in campo le formazioni allenate da mister Scienza e da mister Ventura. I grigiorossi metteranno da par-
te le classiche divise e per l’occasione indosseranno una maglia celebrativa, che ricalcherà lo stesso stile e i primi colori sociali delle maglie del 1903, ovvero il biancolilla. «Per l’occasione abbiamo riservato tariffe speciali: vogliamo vedere lo Zini colmo di tifosi», ha concluso Calcinoni.
La tanto agognata prima vittoria dell’anno 2013 è arrivata: la Casalese ha sbancato Castelnovo Sotto, con un gol del difensore Tommaso Paltrinieri ed una prestazione finalmente convincente nel computo dei 90’. Non è mancata la sofferenza e un po’ di apprensione difensiva, ma i biancocelesti hanno domato la Castelnovese blindando il fortino, anche grazie a qualche prodigio di Andrea Bosoni, tornato un gatto tra i pali. A reggere è stato tutto l’impianto, non solo un reparto. Sulle basi di questo successo, la Casalese proverà domani a costruire un’altra piccola impresa: uscire indenne dal proprio stadio. Già, Colpo di testa perché viste le ultime di Paltrinieri prestazioni casalinghe, riuscire a strappare almeno un pareggio alla quotata Povigliese, significherebbe dare continuità all’ottimo risultato raccolto domenica scorsa nel Reggiano e mantenersi a stretto contatto con la zona playout, unico obiettivo credibile ad oggi. La classifica piazza addirittura tre squadre a distanza di un solo punto dalla Bobbiese, quart’ultima. Tutto è ancora possibile: a patto che in Baslenga si torni a fare punti. CLASSIFICA (23 giornata) Meletolese 46; Arcetana 43; Castellana 42; Montecchio, Povigliese 39; Borgonovese, Cadelbosco 32; Ciano, Medesanese 31; Castelnovese, Carignano 30; Falk, Brescello 28; Traversetolo 27; Bobbiese 22; Fabbrico, Langhiranese, Casalese 21. Simone Arrighi
SERIE D Dopo aver battuto St. Georgen e AlzanoCene i gialloblu cercano il tris con la Caronnese
Con due successi la Pergolettese è in fuga
(red.) E sono 15 i risultati utili consecutivi conquistati dalla Pergolettese, che l’hanno proiettata al vertice della classifica con 5 punti di vantaggio sul Voghera e 8 sul Pontisola (bloccato dalla grandine). La marcia della squadra di Venturato sembra inarrestabile e anche nelle due gare di questa settimana ha dimostrato di avere acquisito consapevolezza della propria forza in tutti i settori del campo, sia domenica nel 4-1 sul campo sintetico di Brunico contro il St. Georgen, sia mercoledì sera nel turno infrasettimanale contro l’AlzanoCene, vinto per 2-0. Tutti gli attaccanti cremaschi sono andati a segno: Amodeo è così arrivato a quota 16 e mentre Bertazzoli e Chiurato vantano 8 gol. Un attacco dalla forza
Chiurato ad Alzano
esplosiva, con 51 gol secondo solo al Pontisola (64). Ma i gialloblu vantano la miglior difesa del girone con solo 24 reti subìte. Solo il Voghera sta cercando di contrastare la marcia dei cremaschi, dopo aver espugnato il difficile campo di
Sesto San Giovanni. Domani si torna in campo, con la Pergolettese che riceve la Caronnese che nel girone d’andata sembrava avviata a una cavalcata inarrestabile, ma che poi tra la fine del girone d’andata e le prime giornate di ritorno un calo vistoso di rendimento ne ha limitato le ambizioni fino a sfociare al cambio in panchina. Domani i gialloblu dovranno fare a meno degli squalificati Filippini, Chiurato e Zanola, oltre ai convalescenti Zoppetti, De Matteo e Tacchinardi, mentre Davini potrebbe essere a disposizione dell’allenatore. «E’ un momento felice per i risultati - ha dichiarato Venturato - ma difficile nella gestione delle scelte. Ho comunque a disposizione una rosa ampia e tutti,
anche quelli che solitamente hanno poco spazio, si fanno trovare pronti e disponibili, segno dell’affiatamento che si è creato all’interno del gruppo. Adesso abbiamo ancora tre gare da disputare in 12 giorni e dobbiamo essere bravi a restare sempre umili e rimetterci sempre in gioco, perché non abbiamo ancora vinto niente». CLASSIFICA (30ª giornata) Pergolettese 65; Voghera 60; Pontisola* 57; Olginatese 56; Caronnese 50; Lecco (-3) 48; Castellana* 47; Caravaggio, Montichiari 41; A. Seriate 40; MapelloBonate 39; Alzano Cene 38; Pro Sesto, Seregno 36; Fersina Perginese 35; Darfo Boario (-1) 34; St. Georgen 24; Trento (-1) 23; Mezzocorona 22; Sant’Angelo 13.
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Sport BASKET A2
Sabato 16 Marzo 2013
La Tec-Mar vuole mantenersi in forma playoff
L’Assi Manzi, definitivamente condannata alla disputa dei playout, ha ceduto anche nella trasferta di Cagliari contro la Virtus (62-58). Per la squadra di coach Anilonti è il settimo stop consecutivo, il terzo nel girone di ritorno in Sardegna. Nonostante questo, si sono registrati miglioramenti per le biancorosse, che hanno condotto il match sino al 30’, cedendo solo nel finale della contesa. Mancano due partite alla fine della stagione regolare e l’Assi Manzi deve continuare a lavorare in prospettiva playout. Allo stato attuale della classifica, gli avversari candidati allo spareggio dovrebbero essere o il Selargius o il Valmadrera.
Caccialanza (Tec-Mar) in palleggio
parte stasera a Valmadrera, contro una squadra di bassa classifica, ma ancora impegnata ad evitare i playout. Non sarà una sfida facile, ma se la Tec-Mar giocherà al meglio delle proprie possibilità, potrà portare a casa il 16° successo stagionale. Le azzurre chiuderanno poi la regular season sabato 23 marzo ospitando il Muggia. CLASSIFICA (24ª giornata) Venezia 46; Milano, San Martino di Lupari 40; Tec-Mar Crema 30; Marghera 28; Alghero 26; Udine, Broni 24; Muggia 20; Virtus Cagliari, San Salvatore 16; Valmadrera 14; Assi Manzi Cremona 8; Biassono 4. Marco Ravara
Questa sera alla Spettacolo (ore 21) è in programma il match contro lo Sporting Udine. Maffenini e compagne vogliono onorare al meglio l’impegno, ultimo in casa nella regular season. Non si aggrappa agli alibi la Tec-Mar Crema e accetta la sconfitta casalinga contro il Broni (51-66), riconoscendo i meriti della formazione avversaria, che è riuscita a capitalizzare al meglio l’occasione propizia, sferrando il colpo del ko nei secondi finali del match. Una sconfitta indolore per le azzurre, che hanno conservato il quarto posto in classifica e che affrontano gli ultimi due impegni in campionato, per tenere alta la tensione in vista dei playoff. Si
Vanoli a Desio per evitare brutte figure
Nel terzo quarto contro Cantù i biancoblu hanno dimostrato di poter contrastare le squadre più forti, ma serve continuità
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APRIRAI. Attualità CHE TEMPO FA UNOMATTINA STORIEVERE. Doc LA PROVA DEL CUOCO.Att TG1/TELEGIORNALE EASY DRIVER. Attualità LE AMICHE DEL SABATO.Att TG1/CHE TEMPO FÀ A SUA IMMAGINE. Att 1954 BONATTI E L'ENIGMA DEL K2 L'EREDITÀ. Game show TG1 TELEGIORNALE AFFARI TUOI. Game show I MIGLIORI ANNI. Varietà S'È FATTA NOTTE. Attualità
Mercoledì la dirigenza della Vanoli ha rescisso consensualmente il contratto con Shawn Christopher Huff (che approda a Capo d’Orlando in Legadue). La società biancoblu, attraverso le parole di coach Gresta, ha voluto ringraziare Huff per la serietà dimostrata con la maglia della Vanoli: «Ringrazio Shawn per la professionalità e la dedizione dimostrata in tutti questi mesi con noi. C’è dispiacere per come sono andate le cose e per il fatto che non sia riuscito ad esprimersi al meglio con la nostra maglia. Purtroppo per esigenze di squadra non abbiamo mai potuto impiegarlo nel suo ruolo naturale, che è quello di numero tre e questo ha sicuramente creato difficoltà ulteriori a lui e al suo processo di adattamento in Lega A. Tra noi e lui oggi l’esperienza si è conclusa ma con il cuore gli auguro tutto il bene possibile per il prosieguo della sua stagione e della sua carriera». tegranaro (22 di Burns). In virtù di quanto capitato, Biella resta ultima a quota 10, con Pesaro sopra di 2 e Montegranaro, Bologna ed Avellino avanti di 4. La Vanoli resta un gradino più sopra, avendo lottato, ma perso con la “bestia nera” Cantù. Con la squadra di Trinchieri i biancoblu
DOMENICA 17 10.05 10.30 10.55 12.00 12.20 13.30 14.00 15.45 16.30 16.35 18.50 20.00 20.40 21.30 23.30
MIXITALIA. Attualità A SUA IMMAGINE. Att SANTA MESSA RECITA DELL'ANGELUS LINEA VERDE. Attualità TG1 Telegiornale GP D'AUSTRALIA F1 POLE POSITION. Sport TG1 Telegiornale DOMENICA IN COSÌ È LA VITA L'EREDITÀ. Game TG1 Telegiornale AFFARI TUOI. Game show UN MEDICO IN FAMIGLIA 8. Fic SPECIALE TG1. Attualità
Shawn Huff (foto Tonghini)
hanno giocato malissimo per un quarto, concedendo 8 canestri su 10 tentativi da 3 punti, quasi tutti infilati senza un valido contrasto. Complimenti a Cantù, ma una tirata di orecchie a Cremona si impone. Poi il recupero ed addirittura il sorpasso della Vanoli nel terzo quarto che però
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RETE 4
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APRIRAI. Attualità SULLA VIA DI DAMASCO. Att MEZZOGIORNO IN FAMIGLIA G.P. D'AUSTRALIA F1 TG2 GIORNO / DRIBBLING SENZA TRACCIA. Telefilm NORA ROBERT'S. Telefilm SERENO VARIABILE. Attualità 90°MINUTO SERIE B. Sport IL COMMISSARIO REX. Tf TG2 NOTIZIE CASTLE. Telefilm TG2 NOTIZIE SABATO SPRINT. Sport TG2 DOSSIER. Documenti
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IL VENDICATORE MASCHERATO. F PAESE REALE. Film L'ISPETTORE DERRICK. Tf TGR BELLITALIA TGR PRODOTTO ITALIA. Att TG3 Sport - Meteo / TGR TG REGIONE/METEO TV TALK. Attualità TIMBUCTU. Doc INCINTA O...QUASI. Film TG3/REGIONE/METEO BLOB CHE TEMPO CHE FA. Attualità METROPOLI. Film TG3/TG REGIONE
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22ª Giornata
na ventiduesima giornata di campionato non senza sorprese quella “sfornata” domenica scorsa dal calendario di un turno, con appendici il lunedì. Innanzi tutto ci par giusto rendere onore alla Acea Roma, vincente largamente a Siena, al cospetto di un avversario limitato dagli infortuni e dalla stanchezza accumulata in Eurolega. Bravi i romani, ma ampiamente giustificati i toscani. Una notizia è quella che ha visto Varese riconfermata al comando, avendo vinto con Biella, in concomitanza con la sconfitta di Sassari ad Avellino. Per cui Varese è sola al comando! Ha destato invece scalpore, o forse non ha fatto che confermare una situazione critica, l’ennesima battuta d’arresto casalinga per la Virtus Bologna che s’è fatta battere da Caserta, squadra apparentemente debole, ma quanto mai sagacemente condotta e quindi ostica per tutti. Per far fronte a una situazione fattasi difficile, la Virtus in settimana ha ingaggiato il play Jacob Pullen, ex Biella. Basterà? Per quel che riguarda le posizioni a rischio del fondo classifica, segnaliamo l’impresa di Pesaro che ha battuto Brindisi, ma i marchigiani, per tradizione, blasone e competitività dopo gli aggiustamenti di gennaio non dovrebbero correre pericolo alcuno. Reggio Emilia (26 punti di Troy Bell) ha segnato 100 punti contro Mon-
terminava sul 60-63. Ultimo periodo con la Vanoli a corto di energie e a causa di qualche sostituzione poco azzeccata, il finale è stato in discesa per Cantù. A fine gara coach Gresta lamentava giustamente uno scarso apporto dei sostituti. Ma perché tenere fuori rosa Johnson in un ruolo che Chase fatica a coprire con il giusto approccio e con il solo Vitali non può reggere per 40’? Ma andiamo avanti e speriamo che sabato sera in trasferta contro l’Armani Milano rimanga al gruppo la voglia del terzo quarto e l’Armani affronti il match con un briciolo di sufficienza, per poter avere almeno un barlume di speranza in un match che nelle previsioni appare decisamente chiuso, ora che Milano ha recuperato Gentile, Langford “la mette” con continuità, Green inventa, Bourousis domina l’area pitturata ed anche Fotsis s’è risvegliato dal torpore iniziale. Teoricamente con Milano non dovrebbe esserci partita, ma la squadra di Scariolo sinora ha spesso steccato le partite casalinghe, per cui... non si sa mai! Andiamo a Desio fiduciosi, confidando nel tifo dei White Blue Brothers, che hanno organizzato un paio di pullman al seguito con la speranza di ritrovare la Vanoli dei giorni migliori, perché se non sarà tale, si rischierà la “goleada”. EUROLEGA Dolorosa sconfitta per Siena, beffata 67-68 dall’Olympiacos, che complica il cammino verso i quarti, comunque ancora alla portata dei toscani.
Avellino-Sassari 86-78 Bologna-Caserta 70-72 Cremona-Cantù 78-87 Pesaro-Brindisi 94-90 Reggio E.-Montegran. 94-90 Siena-Roma 70-94 Varese-Biella 92-82 Venezia-Milano 88-97
Classifica
U
Rescisso il contratto di Huff
di Giovanni Zagni
Varese Sassari Roma Milano Cantù Siena Reggio Emilia Venezia Brindisi Caserta Cremona Avellino* Bologna* Montegranaro Pesaro Biella
23ª Giornata
LEGA A Servirà una grande prestazione per arginare lo strapotere di Milano, che è in crescita
Biella-Avellino Bologna-Reggio Emilia Cantù-Pesaro Caserta-Siena Milano-Cremona Montegranaro-Brindisi Roma-Venezia Sassari-Varese
36 34 30 28 28 28 26 22 20 18 16 14 14 14 12 10
DOMENICA 17 08.15 09.00 10.00 11.00 11.30 12.00 13.00 14.00 14.40 18.55 19.35 21.30 23.45
DOC. Doc BBC KNOWLEDGE. Doc SANTA MESSA LE STORIE DI VIAGGIO A...Att TG 4 TELEGIORNALE PIANETA MARE. Attualità DONNAVVENTURA. Attualità TG4 Telegiornale - METEO 4 KAROL UN PAPA RIMANSTO UOMO. Film TG4 Telegiornale - METEO 4 IL COMANDANTE FLORENT.Tf CHI TROVA UN AMICO TROVA UN TESORO. Film Film
07.55 TRAFFICO - METEO 5 08.00 TG5 MATTINA 08.50 LE FRONTIERE DELLO SPIRITO. Attualità 10.00 SOUTH PACIFIC. Doc 11.55 MELAVERDE. Att 13.00 TG5 Telegiornale - METEO 5 13.40 L'ARCA DI NOÈ. Varietà 14.00 DOMENICA LIVE. Varietà 18.50 THE MONEY DROP. Game show 20.00 TG 5 - METEO 5 20.40 STRISCIA LA DOMENICA.Var 21.30 LA MASCHERA DI FERRO. F 00.15 IL POSTINO. Film 02.00 STRISCIA LA DOMENICA. Var 07.00 07.50 10.35 12.25 13.00 14.00 16.50 18.00 18.30 19.00 19.25 21.25 00.35
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LA 7
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Sport
Sabato 16 Marzo 2013
BASKET DNC
Airini al tiro
Crema e Piadena restano appaiate al quarto posto
Dopo tre sconfitte consecutive serviva una vittoria all’MgK Vis e vittoria è stata (65-57). Malgrado la partenza a handicap (11-0 per la squadra di casa), poco alla volta Piadena è rientrata in partita ed è riescita ad accorciare le distanze durante il secondo quarto, terminato con solo 5 punti di ritardo. Gran inizio di terzo quarto dei piadenesi, che negli ultimi 10’ ha cercato inutilmente di scrollarsi di dosso i padroni di casa. In un finale punto a punto, decisivo è risultato il fallo tecnico ai danni del Milanotre Basiglio, che ha permesso all’MgK Vis l’allungo decisivo. Dopo la paura, Piadena ospiterà il debole Arzignano: un’altra buona occasione per salire ancora in
classifica. Troppo facile, invece, l’ultimo impegno dell’Erogasmet Crema, che ha ottenuto in scioltezza i due punti casalinghi contro il fanalino di coda Pontek Porto Mantovano (104-58 il finale!). La formazione ospite, già di per sé non irresistibile, è scesa sul parquet del PalaCremonesi priva dell’ultimo arrivato, il pivot Coppi ed ha dovuto rinunciare anche ad Altimani, bòoccato da un infortunio in riscaldamento. Con questo successo, i cremaschi (impegnati alla ripresa a Bergamo) restano appaiati a Piadena al quarto posto, nella speranza di in un passo falso delle formazioni che la precedono per migliorare la propria posizione in vista dei playoff.
CLASSIFICA (21ª giornata) Montichiari 38; Orzinuovi, San Bonifacio 32; MgK Vis Piadena, Erogasmet Crema 28; Lissone 24; Pisogne 22; Milanotre Basiglio 20; Cantù 18; Bergamo, Bernareggio, Cittadella 12; Arzignano 8; Porto Mantovano 6. NUOTO Nei prossimi due week end la comunale di Cremona ospita due manifestazioni di Coppa Lombardia per Esordienti B. Per prime si tufferanno in vasca le femmine e successivamente i maschi. L’attenzione delle società cremonesi è rivolta ai campionati italiani di Riccione in programma dal 22 al 27 marzo.
La Pomì vuole entrare nella storia 21ª Giornata
Fontanellato-Mazzano Frosinone-Ornavasso Pomì-Pavia S. Consilina-Montichiari San Casciano-Marsala San Vito-Novara Soverato-Cadelbosco
Classifica
C
i siamo. Domani alle 14.30 al PalaWhirlpool di Varese, la Pomì Casalmaggiore prova ad entrare nella storia, vincendo la Coppa Italia di A2, dopo aver raggiunto la finale sia in B1 che in B2. Avversario è il Frosinone, che sicuramente darà filo da torcere alle casalasche, che con Cuello in panchina hanno infilato una serie incredibile di vittorie. L’ultima in ordine di tempo, quella ottenuta contro Pavia, travolto 3-0 (28-26, 26-24, 25-21), malgrado le difficoltà incontrate nem primo set. «Ci è successo spesso in questa stagione di partire col freno a mano tirato – ha rivelato il capitano Lucia Bacchi - in un certo senso siamo quasi come una macchina diesel che ha bisogno di carburare prima di garantire le migliori prestazioni. Escludo che si pensasse già alla finale di Coppa Italia, perché ci siamo più volte dette di affrontare ogni impegno su tutti i fronti con la medesima concentrazione e questo secondo me è quanto è stato fatto anche con il Pavia». «Prima di iniziare a giocare come ci siamo prefissati – ha commentato il tecnico Cuello – è servito andare sotto di brutto con Pavia nel primo set. Come spesso ripeto alle ragazze in questo periodo, le ho spronate a rosicchiare alla avversarie un punto alla volta fino a farne vacillare le sicurezze. Arrivate a ridosso di Pavia è emersa la nostra
Novara Pomì Casalmaggiore Ornavasso Frosinone Pavia Mazzano Cadelbosco Sala Consilina San Casciano Soverato Fontanellato Montichiari Marsala San Vito
22ª Giornata
VOLLEY A2 C’è grande attesa per la finale di Coppia Italia in programma domani contro l’ostico Frosinone
Cadelbosco-San Vito Mazzano-Frosinone Montichiari-San Casciano Novara-Soverato Ornavasso-Marsala Pavia-Sala Consilina Pomì-Fontanellato
Reima, sfida decisiva domani contro l’Asti VOLLEY B1
2-3 3-1 3-0 3-1 3-0 0-3 2-3 53 50 48 44 34 30 29 28 28 28 24 24 13 8
maggiore caratura tecnico-tattica che ci ha permesso di riaprire il discorso e di chiudere ai vantaggi. Venire a capo di questa situazione ci è servito anche nel secondo set, nel quale si sono riproposte le stesse identiche situazioni. Pavia come Frosinone? Certe analogie queste due squadre le presentano, diciamo
Un time-out della Pomì
che la Riso Scotti è stato per noi un severo banco di prova in vista della finale di coppa». Pomì-Ihf è anche un derby tra panchine argentine, visto che la formazione ciociara è allenata da Mario Regulo Martinez. «Prima di tutto - puntualizza Cuello - è una grande finale, tra le squadre più in forma del torneo, dirette da due tec-
PALLANUOTO
nici che si conoscono e si stimano, ma il palcoscenico è delle ragazze, per me hanno già vinto tutte quante». AMICHEVOLE E’ finito 2-2 il test tra Volley 2002 Forlì Bologna e Pomì. Quattro set di buona pallavolo che le casalasche hanno interpretato con il giusto spirito agonistico in vista della finale di domani.
La Reima Crema è viva. Lo conferma la trasferta meneghina contro il Revivre Milano, nella quale ha sfiorato il colpaccio. Conquistato il primo set, i blues sono stati raggiunti e superati dalla formazione avversaria, con tanti rimpianti per il secondo e terzo set, nei i quali i ragazzi di Marco Gazzotti non ha praticamente giocato. Una sconfitta che lascia la Reima a sette punti dalla zona salvezza e a questo punto i blues non possono più sbagliare. A partire dalla sfida casalinga di domani alle 18 contro l’Asti, una delle due squadre a quota 26, che al momento rappresenta la permanenza nella categoria. E’ forse superfluo sottolineare quanto sia determinante una vittoria da tre punti e sicuramente la Reima non fallirà questo importante appuntamento della stagione. «Questo campionato – ha spiegato nei giorni scorsi il libero Emanuele Verdelli – è molto equilibrato. Sicuramente il nostro valore non rispecchia la posizione in classifica, ma purtroppo dovremo lottare sino alla fine per conquistare la salvezza. Se daremo continuità ai risultati, l’obiettivo è raggiungibile». CLASSIFICA (19ª giornata) Cantù 45; Bergamo 38; Milano 37; Genova 34; Cagliari 32; Mondovì, Olbia 30; Brescia 27; Asti, S. Antioco 26; Reima Crema, Iglesias, Brugherio 19; Cisano 17.
RUGBY
La Bissolati ci prova a Monza Il Crema crede nei playoff (M.R.) La Canottieri Bissolati non è riuscita a frenare la marcia incontrastata a punteggio pieno della capolista Piacenza, che si è imposta alla Comunale per 8-4. I biancoazzurri non hanno sfigurato, sono riusciti, grazie ad una buona difesa ed alle parate di Pasqualato, a contenere lo strepitoso attacco piacentino guidato dall’ex nazionale olandese e giocatore per molti anni del Recco, Van der Meer. Il settebello di Del Monaco ha incontrato molte difficoltà ad andare al tiro da distanza ravvicinata, pagando la fisicità decisamente a favore degli avversari. Oggi alle 17.30 la Bissolati sarà di scena a Monza, contro la quarta in classifica, mentre la formazione biancoazzurra è in fondo alla
graduatoria con una sola vittoria all’attivo. Un match durissimo in cui ancora una volta Felissari e compagni lotteranno per una prestazione onorevole. CLASSIFICA (56ª giornata) Piacenza 18; Osio 12; Busto Nuoto 10; Canottieri Milano, Treviglio, Monza 9; Vigevano 7; Canottieri Bissolati, Varese Olona, Bocconi Sport, Aquatica Torino 3.
HOCKEY A ROTELLE Il Pieve 010 vuole rimanere in corsa per i playoff. Dopo la sosta, oggi i rossoblu (quarti in classifica) sono di scena a Sandrigo (Vi) . E’ un match difficile, perché i veneti in casa sono un avversario ostico, anche se non imbattibile.
Era la partita più attesa dl campionato,quella che vale un’intera stagione ed il Crema Rugby non ha tradito le attese, centrando una vittoria importantissima (10-8). Vittoria che tiene aperta la questione playoff a tre giornate dal termine. Si parte domani con l’ennesima prova di maturità nel recupero con l’otica Junior Bassa Bresciana, vittoriosa nel match di andata sul campo amico di via Toffetti. Poi andrà in scena il sentito derby contro Cremona (il 24 marzo) e dopo la paura pasquale quello meno impegnativo col Lodi. Insomma, un finale di stagione che può regalare al rugby cremasco ancora tante soddisfazioni.
Trasferta amara, invece, per il Cremona Rugby che ha ceduto di misura (17-15) proprio al Junior Bassa Bresciana, fallendo così il sorpasso in classifica. Non è bastato ai grigiorossi il forcing finale, che avrebbe meritato miglior fortuna. CLASSIFICA Caimani 70; Desenzano 44; Crema Rugby Club 39; Junior Bassa Bresciana 31; Codogno 27; Cremona Rugby 25; Marco Polo 9; Orobic Rugby Club 7; Lodi 4. Nell’altro girone, il Casalmaggiore Rugby ha travolto 35-17 il Valtellina e con questo successo si mantiene in quarta posizione con 42 punti e sole tre lunghezze dall’Asola (terzo).
Esposito conquista la finale nel torneo di Rovereto Romagnoli è ottimista CANOTTAGGIO
BOXE
Nicholas Esposito
Buon fine settimana per il pugilato cremonese. Nicholas Esposito si è guadagnato il diritto disputare la finale del torneo internazionale di Rovereto nella categoria al limite dei 69 kg battendo il milanese della Boxe Madone, Lorenzo Bologna. Piuttosto facile il successo del cremonese che, dopo un avvio un po’ difficile a causa dei continui richiami arbitrali per infrazioni minime, ha letteralmente macinato l’avversario costringendolo ad una difesa serrata per non capitolare. Bravissimo il giovane, ma già esperto pugile milanese, il quale ha usato ogni mezzo pur di finire il match in piedi e vi è riuscito grazie anche ad un non lieve aiuto dell’arbitro Canzian di Verona, che gli ha permesso di recuperare qualche secondo richiamandolo ufficialmente ed anche sorvolando sulla scorrettezza compiuta lasciando cadere appositamente il paradenti. Bologna è stato nel terzo round più volte
sull’orlo del ko, ma la tenacia dimostrata meritava veramente di esser premiata. Esposito tornerà sul ring di Rovereto il 6 aprile per la finale ed avrà un compito difficile contro l’idolo locale Fabjan Thika che in semifinale ha entusiasmato i suoi fan, battendo ai punti il torinese De Carlo. A Montorfano (Como) si è svolto invece il torneo riservato agli esordienti delle categorie giovanili. Vittoria del casalese Valerio Iaia (Acc Boxe Viadana) il quale, dopo aver superato Crescenzo Mauriello (Abc) in semifinale, ha superato nettamente il genovese Ottonello che si era qualificato alla finale per mancanza dell’avversario. Impegni importanti per l’Abc che sarà il 23 marzo a Ferrara con cinque pugili ed il 30 marzo a Bagnolo Mella con sette in una riunione a carattere misto, in cui il clou sarà sostenuto dal professionista casalasco Massimo Avosani, che affronterà il bergamasco Cortese.
La preparazione entra nel vivo e Claudio Romagnoli, responsabile del settore femminile ha rilasciato un’interessante intervista a canottaggio.org: «Io penso che sarà un grande lavoro sia a livello fisiologico che a livello tecnico, però a noi allenatori non fa paura lavorare, le nostre atlete sono dello stesso parere, per cui penso che con la nostra equipe di tecnici, in collaborazione con le società, raggiungeremo i nostri obiettivi. L’importante è creare un ambiente sereno, motivato, nel quale si possa stare bene impegnandosi, poiché senza impegno non si ottiene nessun risultato. Tutto deve avvenire curando l’aspetto fisiologico, quello tecnico e soprattutto quello mentale che coordina questi due. I punti fondamentali sono quelli che portano a conoscere le nostre atlete. Un allenatore deve conoscere i propri ragazzi, per poi gestire sia i momenti di serenità che, soprattutto, i momenti di stress: durante il lavoro, prima di una gara di alto livello, prima di una selezione. Penso che con i raduni che il dott. La Mura ha programmato nel giro di un paio di mesi, riuscirò ad avere la situazione abbastanza sotto controllo, poi ci vorrà tempo per i particolari. L’obiettivo, secondo il mio punto di vista, è dato dal meglio che l’allenatore riesce ad ottenere da ogni singolo atleta».
Sport
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Domenica fari puntati sulla Sanremo
CICLISMO Tanti i pretendenti alla vittoria. L’italo-albanese Redi Halilaj ha trionfato nel Giro delle Tre Province
V
entinove sono le prove del calendario internazionale, appena quattro quelle italiane. Tra queste, la Milano-Sanremo, la classicissima del panorama mondiale che si corre domani. Non è cambiato nulla, il percorso è quello dello scorso anno, dal primo all’ultimo metro. Con le Manie, i Capi, la Cipressa, il Poggio ed il traguardo sul lungomare Italo Calvino. Pretendente al trono è l’inglese Mark Cavendisch, l’uomo più veloce del mondo, che vanta sei vittorie stagionali, ma fa pretattica e dalla Sanremo si chiama fuori. Soltanto pochi zucconi fingono di non capire. Vanno convinti a forza di mazzate. Peter Sagan, 23enne slovacco (43 vittorie in carriera, delle quali 4 nel 2013) è un fenomeno e uomo per tutte le stagioni e per tutti i traguardi, atteso all’esame di maturità alla Sanremo. Vederlo sprintare con quel suo ritmo forsennato è uno spettacolo unico. Gli manca una grande classica e con Moreno Moser forma una coppia forte. Gode il pronostico della vigilia l’iridato
BOCCE
Conferme e sorprese nel memorial Grossi
(M.M.) Il 2° memorial “Pietro Grossi” non poteva avere una conclusione migliore per gli organizzatori della “Nuova Bar Bocciodromo”: infatti nella finale delle categorie inferiori sul gradino più alto del podio sono saliti Mario Di Domenico e Giovanni Lucchetti. Con un doppio ed eloquente 12-3 i beniamini di casa (categoria D) eliminavano gli orobici Garda-Leoni e Branchi-Paladini, mentre in finale avevano la meglio sui compagni di squadra Mario Ferrari e Gabriele Nichetti per 12-11. Nella categoria A/B ancora protagonisti Alberto Pedrignani e Paolo Guglieri. I portacolori della Vis Trescore si sbarazzavano dei soci GuerriniZagheno (12-1), superavano (a fatica!) Fasoli-Cesana (12-10) ed in finale avevano la meglio nettamente su Dante Pietrobelli e Maurizio Rupo per 12-3. Al quarto posto Baiocchi e Pandolfi che eliminavano Gianli-bero Bocchi e Angelo Rotta. Ha diretto la gara Franco Cantelli, arbitri di finale Eugenio Barbieri e Morrys Vailati. I vincitori
Philippe Gilbert della Bmc: interpreta alla grande il compito restando nelle prime posizioni, guidato del suo “paggetto” norvegese Boasson Hagen. La Sanremo è già nel mirino, dopo aver corso il Tour Down Under, il Giro dell’Oman e la Parigi-Nizza. Se vince da campione del mondo diventa subito un immortale. Sono trent’anni che la Sanremo non viene vinta da un uomo in maglia iridata: l’ultimo fu Beppe Saronni nel 1983. Sono solo quattro nella storia i giganti che ci sono riusciti: il primo fu Alfredo Binda nel 1931, Felice Gimondi nel 1974, Eddy Merckx nel 1975 e appunto Giuseppe Saronni. Quotati sono anche l’australiano Matthew Goss (re della Sanremo nel 2011), l’elvetico Fabian Cancellara che potrebbe vincere come ha fatto nel 2008 con una “fucilata” chiara e indelebile a due chilometri dal traguardo, Vincenzo Nibali e Elia Viviani, giovani da seguire con interesse e con il colpo in canna. A HALILAJ IL GIRO DELLE TRE PROVINCE Redi Halilaj, 23enne italoalbanese residente a Caravaggio (Berga-
Redi Halilaj
mo), che difende i colori della Named Ferroli, ha fatto suo il 47° Giro delle Tre Province, gara nazionale per dilettanti (189 partenti) che si è svolta a Limito (Milano). Si è imposto sul comasco Matteo Azzolini (Viris Maserati) e su Federico Borella (Monviso Venezia), con i quali era andato all’attacco a una qua-
rantina di chilometri dall’arrivo. Il gruppo giunto a 4”, è stato regolato da Nicola Ruffoni (Team Colpack), vincitore dell’edizione 2012. Halilaj si è concesso alla scriba dicendo: «Sentivo il fiato sul collo del gruppo dei velocisti, Buffoni, Chinello, Pichetta, Costanzi e Marini, ma ho vinto alla grande. Dedico la vittoria al nonno che mi ha lasciato due mesi fa». BAGIOLI VINCE A ZANICA Il campione lombardo della categoria Juniores Nicola Bagioli, 18enne valtellinese del Club Ciclistico Canturino 1902, si aggiudica il 6° Trofeo Pierino Persico, gara di apertura della stagione 2013 che si è svolta a Zanica (Bergamo) e ha visto l’esordio del Club Ciclistico CremoneseArvedi. Si è imposto davanti a Lorenzo Rota (Aurea Zanica) e Riccardo Terruzzi (Team Giorni). Il gruppo, giunto a soli 2”, è stato regolato da Manuel Todaro (Biringhello). Decimo Nicolò Forconi del CC Cremonese-Arvedi. VOLATA DI ZORDAN Secondo successo stagionale del veneto Andrea Zordan della Zalf Fior al 37° Trofeo Fran-
co Balestra a San Pancrazio (Brescia) nella gara nazionale per Elite e Under 23. Ha fatto a pezzettini un gruppetto forte di 45 unità, precedendo Michele Simoni (General Store Medlago), Alberto Bettiol (Mastromarco Dover), Thomas Fiumana (Petroli Firenze) e Matteo Colledal (Mar-chiol Emifero). NEWS IN PILLOLE Marco Gaggia della formazione Dellio Gallina-Colosio ha trionfato nel 13° Trofeo Gruppo Meccaniche Lucani per dilettanti, disputatasi a Corridonia (Macerata). Secondo Mattia Marcelli e 4° Giorgio Bocchiola del Team Colpack. Matteo Moschetti del Busto Garolfo ha vinto tra gli Juniores il Gp Color Box a Oleggio (Novara). Il milanese ha regolato allo sprint Federico Burchio (Biassono) e Alberto Taormina (Gb Junior). Daniel Rupiani, Junior veronese della Cipollini-Assali, ha vinto per distacco il Trofeo Agrifood Passione Verde a Montechiari (Brescia), precedendo di 1’19” Andrea Mirandola (Contri Autozai) e Alessio Bottura (Valle di Non). Fortunato Chiodo
Aguzzi e Cremonesi protagoniste della Parata Rosa
Parla marchigiano e lombardo la “Parata Rosa di Primavera” grazie alle zampate di Agnese Aguzzi e Giorgia Cremonesi che iscrivono per la prima volta il loro nome nell’albo d’oro. Non sono mancate le sorprese nella gara nazionale femminile, giunta alla sua 13ª edizione ed organizzata dalla PuntoRaffaVolo in collaborazione con il Comitato provinciale. Nella categoria A-A1 occhi puntati su Germana Cantarini che esordiva infliggendo un “cappotto” ad Ilaria Soccini, travolgeva la piacentina Rosalba Ghisoni (12-3) e superava Sefora Corti per 12-9. Battuta d’arresto in semifinale della bissolatina dove veniva La bocciofila Vis Trescore esce soddisfatta dall’incontro di andata del 2° turno del campionato italiano per società di Prima categoria: 1-1 il punteggio finale contro Clusone, un risultato non ancora tale da permettere di esultare, ma comunque una buona ipoteca per la qualificazione. Sulle corsie del bocciodromo di Albino una formazione cremasca motivata e ben guidata da Sergio Marazzi, è riuscita a contenere la formazione orobica dove ha inciso la presenza di Angelo Papandrea (ma ci sarà a Crema?) che ha fatto la differenza in campo per la sua squadra. La terna trescorese GuerriniZagheno-Guglieri vinceva nettamente il primo set così come perdeva quello suc-
sconfitta da Barbara Guzzetti (10-12), fermata in finale dalla Aguzzi. Nella categoria B-C-D splendida performance della Cremonesi che si sbarazzava di Giancarla Recchia (12-1), della bolognese Laura Luccarini (12-4) ed in finale aveva la meglio su Elodia Vedovelli per 12-8. L’unica nota positiva tra le cremonesi arrivava dalle corsie cremasche dove Piera Sordini vinceva la batteria, nei quarti s’imponeva su Ida Trabucco (12-7), ma veniva sconfitta dalla veronese Vedovelli. Ha coordinato la gara Mario Cortesi assistito da Gabriele Ceriati. Massimo Malfatto
Da sinistra: Aguzzi e Cremonesi
Vis Trescore e Fadigati cercano il pass
cessivo, mentre per Alberto Pedrignani disco rosso all’esordio poi rimediato con la vittoria (sul filo di lana!) nel secondo set. Irresistibile la coppia orobica formata da Papandrea e Bianca Finotti che impartiva una dura lezione prima a GuerriniZagheno e poi ai sostituti Venturelli e Pezzetti. Giocavano in scioltezza Pedrignani e Guglieri che vincevano agevolmente entrambi i set. Oggi con inizio alle ore 14.30 al bocciodromo comunale di via Indipendenza incontro di ritorno per sognare e proiettare la formazione del
presidente Comolli al terzo turno. Rimaniamo sulle corsie bergamasche dove buone notizie arrivano anche per il Fadigati: un pareggio 1-1 contro l’Orobica Slega, ma poteva essere qualcosa di più per la formazione cicognolese che si conferma in salute e avvicina, e di molto, la qualificazione. Sulle corsie del bocciodromo di Bergamo non entusiasmante la prestazione della terna Bocchi-RottaRossi che perdeva entrambi i set, ma ci pensava un determinato Ricini e riequilibrare il punteggio. Terminava in parità il
match che vedeva impegnata la coppia Bocchi-Rotta così come l’altra formazione Ricini-Rossi, ma con tante recriminazioni per questi ultimi che, dopo aver vinto il primo set, perdevano il secondo (5-8) dopo essersi trovati in vantaggio 5-1! Questo pomeriggio al bocciodromo comunale (ore 14.30) incontro di ritorno: il grande traguardo è vicino, ma ci vorrà la massima attenzione e concentrazione per la bocciofila Fadigati per non rovinare quanto di buono è stato fatto finora. M.M.
Ivano Dolara e Graziano Boselli profeti in patria
Se le ultime gare del Cremonese erano state gratificate da un buon livello di gioco e da una discreta partecipazione di giocatori e pubblico, altrettanto si può dire del memorial “Acquarone dott. Prospero” con un’appendice propizia agli organizzatori del Cral Asl. Infatti, per il secondo anno consecutivo sul gradino più alto del podio di questa manifestazione, giunta alla sua ventiquattresima edizione, sono saliti due boc-
ciofili di casa: Ivano Dolara e Graziano Boselli che succedono nell’albo d’oro ai compagni di società Cassetta e Gilberti. Dopo aver eliminato i “ferrovieri” Antonioli e Tessadri (12-8), i beniamini di casa superavano nei quarti Modica-Penotti (12-9) ed in semifinale Salvaderi-Comizzoli per 12-10. Approdavano in finale anche i bresciani Oscar Miglioli e Filippo Celardo che in semifinale s’imponevano su De
Stefani-Ghisolfi per 12-9 (ma cosa hai combinato “Gibe” nell’ultima bocciata?). Finale a senso unico con “Pippo” che crollava mentre Dolara e Boselli giocavano senza problemi e vincevano con il punteggio di 12-5. Ha diretto la gara Luigi Bassetti, arbitri di finale Capelli e Soana, organizzazione curata nei minimi particolari da Enzo Ferrari. M.M.
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Si parte domani con il Gp di Australia. Appuntamento in diretta su Sky (alle 7) e in differita su Rai 2
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ppassionati di Formula 1, allacciate le cinture di sicurezza, perché si parte... Il primo appuntamento, come ormai da tradizione, è con il Gp di Australia, molto atteso per vedere se i test invernali troveranno conferme, oppure no. Tema centrale del Mondiale 2013 è il duello tra Vettel e Alonso, che lo scorso anno ha infiammato la parte finale del campionato, poi vinto dal giovane tedesco con soli tre punti di vantaggio sul ferrarista. Lo spagnolo è stato protagonista di una stagione eccellente, forse la migliore della sua carriera e anche se la sua monoposto era inferiore alla Red Bull, ha sfiorato la vittoria finale, che sarebbe stata miracolosa. In ogni caso a Maranello hanno archiviato il Mondiale 2012 con soddisfazione, ma l’obiettivo
dichiarato per il 2013 è il successo nella classifica piloti. Naturalmente Vettel parte ancora con i favori del pronostico e dopo tre successi iridati di fila, cerca un poker da favola, che lo farebbe entrare di diritto nella storia dell’automobilismo. La sensazione è che la differenza tra Red Bull e Ferrari si sia accorciata, quindi per il tedesco sarà più dura confermarsi, soprattutto se Alonso riuscirà ad accumulare un buon vantaggio, come gli è riuscito nella prima parte dell’ultimo Mondiale. Al via ci sono poi tre mine vaganti, assolutamente da non sottovalutare. La prima è l’australiano Mark Webber, compagno di squadra di Vettel, che come al solito parte alla pari con il campione del mondo in carica e solo l’andamento del campionato, decreterà le gerarchie in casa Red Bull. Poi c’è il
Fernando Alonso
sempre pericoloso e affidabile Jenson Button, campione del mondo nel 2009 e sempre ai vertici della Formula 1. L’inglese, 5° lo scorso anno, è voglioso di riscatto così come la McLaren, che ha salutato Lewis Hamilton, finito alla Mercedes. Il britannico ha sostituito
Michael Schumacher, che ha dato definitivamente l’addio alle corse e vuole tornare a lottare per il titolo, anche se non sarà facile. E Felipe Massa? Ha chiuso il 2012 in crescendo, strappando la conferma della Ferrari, che si aspetta da lui una grande stagione. Come detto, si parte con il Gp di Melbourne, dove lo scorso anno si impose Jenson Button, davanti a Sebastian Vettel e a Lewis Hamilton. Solo quinto Alonso e quel piazzamento deludente a oltre 21” dal vincitore aveva allarmato la scuderia di Maranello, che invece si è ripresa alla grande nel prosieguo della stagione. Difficile dire chi sia il favorito per la gara di domenica. I test di Barcellona hanno detto che la Red Bull ha qualche problema in rettilineo, ma per il primo appuntamento iridato, la scuderia austriaca pro-
porrà sicuramente due monoposto in grado di battersi per la vittoria. Secondo alcuni la McLaren potrebbe essere favorita, ma in gara tutto può succedere. IN TV Malgrado la piattaforma Sky si sia aggiudicata l’esclusiva della Formula 1, la Rai ha comunque acquistato i diritti per trasmettere 9 Gran Premi, mentre gli altri saranno trasmessi in differita almeno tre ore dopo la conclusione della gara. Il primo Gp trasmesso in diretta dalla Rai sarà quello della Cina, programmato il 14 aprile (terza gara). La gara di esordio sarà quindi trasmessa da Sky. Ecco nel dettaglia gli appuntamento di sabato e domenica: oggi alle 7 italiane le qualifiche in diretta su Sky e alle 13.45 in differita su Rai 2. Domani alle 7 la gara (diretta su Sky) e alle 14 in differita su Rai 2. dalla redazione sport
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Per Hamilton l’uomo da battere è Alonso
Più cauto il campione del mondo Sebastian Vettel: «Ci vorranno almeno quattro gare per capire la situazione»
L’inglese, passato alla Mercedes, ritiene lo spagnolo della Ferrari il pilota più veloce e con più esperienza
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ome spesso accade ad inizio Mondiale, i favoriti per il titolo fanno pretattica. «La Red Bull è davanti - ha affermato Fernando Alonso - la Ferrari è da podio. Non c’è ragione per pensare che non sarà così nella prima gara». Alla Gazzetta dell Sport lo spagnolo ha ribadito che «abbiamo migliorato alcuni aspetti della macchina rispetto all’anno scorso, dobbiamo ancora migliorare in frenata o nel consumo degli pneumatici. Quest’anno finché non arriveremo a ogni circuito non sapremo se ci saranno due o più pit-stop in gara». Infine, sulla sua carriera, ha aggiunto: «Non mi cambierei con nessuno, sono contento dei due titoli che ho vinto. Oggi vengo considerato un pilota migliore rispetto a quando vinsi i due Mondiali con la Renault. E’ chiaro che Michael Schumacher da questo punto di vista è il migliore, avendo vinto sette titoli, ma credo che in Formula 1 nessun pilota si cambierebbe con un altro». Ostenta sicurezza anche il campione in carica Sebastian Vettel: «Ci vorranno almeno quattro gare per capire la situazione. Io voglio vincere ancora, ecco perché corro e Alonso è un avversario come gli altri. Siamo riusciti a vincere nelle ultime tre stagioni, ma questo non significa che sia stato un gioco da ragazzi. Sono state battaglie durissime, abbiamo trionfato, ma il team non deve sedersi. Bisogna ripartire e cercare di accumulare vantaggio sui rivali». Motivato è anche l’altro ferrarista Felipe Massa, probabilmente non in corsa per il titolo, ma voglioso di fare bene: «Di sicuro darò il massimo per continuare a guidare per il più grande e famoso team di Formula 1, la Ferrari è diventata una seconda famiglia per me. Sicuramente dipenderà dai risultati, quindi sono concentrato solo sul campionato. Le critiche ricevute nel 2012? Fa semplicemente parte del mondo della Formula 1, ma penso di aver dimostrato a tutti di poter
I PLURIVINCITORI IRIDATI
Fonte: Wikipedia
Sebastian Vettel
gestire situazioni difficili. Anche dopo una prima metà di stagione molto complicata, non mi sono fatto distrarre dalle voci e ho lottato in pista. Allo stesso modo, potrò attaccare di nuovo quest’anno». Molto battagliero è Lewis Hamilton, passato alla Mercedes e sostituito alla McLaren dallo spagnolo Sergio Pèrez:
«Tutti parlano della mia rivalità con Button, ma questa non mi intriga particolarmente. La rivalità con Alonso è molto più eccitante. E’ lui il pilota che voglio battere. Ovviamente voglio battere anche Vettel, che è il pilota con più titoli in pista, ma Fernando secondo è il più veloce e anche quello con più esperienza.
Tutti vogliono batterlo e provare a stargli davanti, soprattutto se avrà una Ferrari competitiva: sarà una grande sfida». Più cauto, infine, Jenson Button, rimasto alla McLaren per lottare ancora per il vertice: «Penso che sia veramente difficile poter prevedere chi arriverà in Australia con la migliore macchina, ma
siamo in Formula 1 e anche questo fa parte del gioco. L'inizio della stagione è sempre molto eccitante, perché rappresenta il culmine di mesi di lavoro e programmazione. Ho già vinto tre volte a Melbourne e amo questa pista. Penso non ci sia un posto migliore dove poter iniziare un nuovo, avvincente mondiale».
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Le Red Bull sono ancora le più veloci
Vettel ha dominato entrambe le sessioni delle prove libere. Nel complesso positive le Ferrari. Male la McLaren
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e il buon giorno si vede dal mattino... La Red Bull, dominatrice degli ultimi tre Mondiali, ha iniziato alla grande la nuova sfida iridata, cioè davanti a tutti. Nelle prove libere andate in scena venerdì sul circuito cittadino dell’Albert Park di Melbourne, il tre volte campione del mondo Sebastian Vettel ha dettato legge con la sua RB9, ottenendo il miglior tempo in entrambe le sessioni. Positiva la prestazione delle due Ferrari, ma soprattutto di Lotus e Mercedes, mentre sono apparse in difficoltà le McLaren. Nella prima sessione di prove libere, Vettel ha girato con il tempo di 1’27”211. Alle sue spalle si sono piazzati i due ferraristi, con il brasiliano Massa che ha preceduto Alonso, con distacchi molto contenuti, a differenza di quanto era accaduto un anno fa. Ottimo quarto tempo ottenuto dall’inglese Lewis Hamilton, all’esordio nel Mondiale a bordo della Mercedes. Il dominio di Vettel si è confermato anche nella seconda sessione: il tedesco ha ferma-
to il tempo in 1’25”908, a un secondo dalla pole position ottenuta lo scorso anno. Secondo il compagno di squadre Mark Webber, nettamente migliorato rispetto alla mattina, mentre le Ferrari sono apparse più in difficoltà: Alonso si è piazzato al sesto posto e Massa all’ottavo. Vedremo se oggi in qualifica, le Red Bull saranno meno imprendibili. PROVE LIBERE 1 1) Sebastian Vettel (Red Bull) 1’27”211 (16 giri), 2) Felipe Massa (Ferrari) 1’27”289 (16), 3) Fernando Alonso (Ferrari) 1’27”547 (16), 4) Lewis Hamilton (Mercedes) 1’27”552 (16), 5) Mark Webber (Red Bull) 1’27”668 (16), 6) Kimi Raikkonen (Lotus) 1’27”877 (15), 7) Nico Rosberg (Mercedes) 1’28”013 (15), 8) Adrian Sutil (Force India) 1’28”426 (17), 9) Jenson Button (McLaren) 1’28”440 (17), 10) Romain Grosjean (Lotus) 1’28”520 (14), 11) Sergio Pérez (McLaren) 1’28”597 (18), 12) Nico Hülkenberg (Sauber) 1’28”786 (17), 13) Paul Di Resta (Force India) 1’28”981 (18), 14) Pastor Maldonado (Williams) 1’29”443 (20), 15) Valtteri Bottas (Williams) 1’29”928 (17),
16) Esteban Gutiérrez (Sauber) 1’30”203 (15), 17) Jean-Éric Vergne (Toro Rosso) 1’30”729 (17), 18) Daniel Ricciardo (Toro Rosso) 1’30’969 (19), 19) Jules Bianchi (Marussia) 1’31”263 (22), 20) Max Chilton (Marussia) 1’32”176 (20), 21) Charles Pic (Caterham) 1’32”274 (18), 22) Giedo Van Der Garde (Caterham) 1’32”388 (16).
PROVE LIBERE 2 1) Vettel 1’25”908 (33 giri), 2) Webber 1’26”172 (31), 3) Rosberg 1’26”322 (26), 4) Raikkonen 1’26”361 (37), 5) Grosjean 1’26”680 (30), 6) Alonso 1’26”748 (35), 7) Hamilton 1’26”772 (28), 8) Massa 1’26”855 (32), 9) Sutil 1’27”435 (34), 10) Hülkenberg 1’28”187 (34), 11) Button 1’28”294 (30),
12) Di Resta 1’28”311 (37), 13) Pérez 1’28”566 (32), 14) Ricciardo 1’28”627 (31), 15) Gutiérrez 1’28”772 (33), 16) Maldonado 1’28”852 (36), 17) Vergne 1’28”968 (35), 18) Bottas 1’29”386 (38), 19) Bianchi 1’29”696 (30), 20) Pic 1’30”165 (37), 21) Chilton 1’30”600 (34), 22) Van Der Garde 1’32”450.