Il Piccolo Giornale del Cremasco

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CREMASCO Il

PICCOLO giornale del

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SABATO 13 OTTOBRE 2012 • ANNO I • NUMERO 14

SONO D’ACCORDO SINDACO, GIUNTA E MAGGIORANZA. CHI E’ CONTRARIO

MOSCHEA, «SI’» DAL CENTROSINISTRA

Il termine appropriato è «Centro di preghiera per la comunità islamica». Il luogo: la scelta tra via Pagliari (Ombriano) e via Fermi (Santa Maria). Agostino Alloni: «Non c’è ancora nulla di deciso». Neppure la data. Ma in municipio la pratica è stata sbloccata IL PUNTO DI VISTA/1

Islamici, dateci però le garanzie

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di Renato Ancorotti rancorotti@gmail.it

li islamici vogliono la loro moschea? Nessun problema, ma ci vogliono delle regole. L’Italia è uno Stato di diritto, che garantisce la libertà religiosa. Così come la nostra comunità che si regge su precise regole democratiche. Dunque, sì alla moschea a patto che la comunità islamica sottoscriva una “patto di integrazione” nel quale condanni le disparità tra uomo e donna, la Jihād, la pratica primitiva e barbara dell’infibulazione, l’imposizione alle donne di sposare il marito scelto dalla famiglia, e vengano condannati quei Paesi che non concedono la libertà religiosa. L’Italia accoglie tutti, indipendentemente dalla loro fede religiosa. Tutti sono tenuti, però, a rispettare le nostre tradizioni come la presenza del crocefisso negli edifici pubblici. La croce per noi è un simbolo della nostra religione e della nostra tradizione. Così come quando andiamo nei loro Paesi d’origine, rispettiamo moschee, sinagoghe, minareti e il mu'adhdhin, in turco müezzin, che chiama alla preghiera cinque volte al giorno. Se non vogliono firmare questo documento è chiaro ed evidente che non hanno intenzione di rispettare la nostra religione la nostra libertà, le nostre tradizioni e la nostra democrazia. Noi siamo per l’integrazione, l’importante è che lo siano anche loro. Del resto, vivendo in un paese che li ospita è giusto che rispettino tutto ciò che è sancito dalla nostra costituzione. Se vogliono un luogo dove poter pregare, devono accettare che le donne possano sposare chi vogliono, non siano costrette a indossare il velo, ma possano scegliere liberamente. Noi non proibiamo alle donne italiane di sposare un musulmano e, quindi, chiediamo che alle donne musulmane venga lasciato lo stesso diritto di sposarsi con chi professa anche religioni diverse dalla loro. Massima libertà, dunque. Il resto è falso populismo e finta democrazia. E’ questo che deve pretendere un sindaco dalla comunità islamica: nessuna concessione a chi non accetta le basi del convivere civile costruite sulla libertà e la democrazia. Siamo favorevoli all’evoluzione e non all’involuzione della democrazia. Se per gli islamici la libertà di culto e di espressione in tutti i sensi è un limite, per noi è stata una conquista che è stata pagata anche col sangue. L’essere liberi è un punto fondamentale al quale nessuno che vive nella nostre comunità debba rinunciare. In caso contrario, nessuno è costretto a rimanere nel nostro paese.

C

rema si appresta a ospitare un centro di preghiera per la comunità araba. Non si vuole usare il termine Moschea. Ma il concetto è quello. In commissione Ambiente e Territorio, martedì, si è discusso di un luogo di culto. La richiesta presentata dalla comunità islamica è chiara: vogliono un luogo per pregare: 200 metri quadri in grado di ospitare tra le 50 e le 200 persone. Due le ipotesi al vaglio dell’amministrazione comunale: Ombriano, in via Pagliari, vicino al tempio dei Testimoni di Geova, oppure in via Fermi nella zona industriale di Santa Maria. Residenti ed imprenditori delle due zone, non faranno certo i salti di gioia. Al di là delle singole posizioni sul rapporto tra Islam e Cattolici, i dubbi sollevati sono molti. I più grandi riguardano la viabilità, i parcheggi e i servizi. Perché se è vero che è diritto di tutti praticare la propria religione, è anche vero che assembramenti di 200-300 persone che si riuniscono in un unico luogo, raggiungendolo magari in auto, qualche disagio lo creeranno di sicuro. In commissione si è assistito però, anche a una battaglia tra posizioni più o meno ideologiche. Scontato l’appoggio della maggioranza al sindaco Stefania Bonaldi. Il primo cittadino ritiene che un luogo di culto per gli Islamici, «sia un diritto da rispettare». Dello stesso parere sono Emanuele Coti Zelati di Sinistra Ecologia e Libertà, così come Mario Lottaroli della Federazione della Sinistra, Sebastiano Guerini della lista «Buon Giorno Crema», e Livia Severgnini del Partito Democratico. Possibilista il rappresentante della ex lista civica «Agazzi Sindaco»,

Battista Arpini: per lui si può fare purché non venga sottratto nulla alla comunità cattolica e agli oratori ormai costretti ad ingegnarsi per raccogliere fondi necessari alle loro attività. Aperto anche Antonio Agazzi, che ritiene di dover valutare la questione da un punto di vista urbanistico, ma precisa: «Tra le varie libertà vi è anche quella di culto. L’Islam, nei Paesi in cui è "egemone", non assicura certo reciprocità, essendo notoriamente poco compatibile con la democrazia e con i principi liberali che sono acquisizione del più evoluto pensiero occidentale». E aggiunge: «Fatte queste premesse, posso rilevare che la prima riunione della “Commissione Ambiente, Territorio e Patrimonio” dell'era Bonaldi affronta complessivamente le richieste pervenute: verrebbe da dire che ciò che per la giunta precedente - a giudicare dalle date di protocollo - non era prioritario, per l'amministrazione Bonaldi è il punto di partenza». Contraria la Lega Nord che in un comunicato stampa ha ribadito «la propria posizione di ferma contrarietà all’insediamento, sul territorio cittadino, di qualsivoglia struttura del genere». Più morbida e pos-

sibilista la posizione di Simone Beretta, consigliere del Pdl, e del suo coordinatore Enzo Bettinelli, che hanno puntualizzato a margine della riunione: «Si è trattato di una riunione del tutto inutile, dalla quale sono emersi da una parte la volontà “pregiudiziale” della giunta a dire comunque sì a una moschea e dall’altra un’inutile informativa dell’Ufficio urbanistica che ha segnalato due possibili aree di proprietà comunale in cui, previa variante al Pgt, potrebbe sorgere il Centro culturale». Poiché la decisione di autorizzare la moschea è già stata presa a livello di maggioranza - hanno attaccato dal Pdl «allora si abbia il coraggio di dirlo alla città e di indicarne il luogo esatto». Luogo, tempi e metodi definitivi per concedere la moschea non ci sono ancora. Si è cominciato a parlarne. Agostino Alloni, della lista Lavoro@Impresa precisa: «Le due aree identificate sono quelle attualmente disponibili, ma esistono anche altre soluzioni e sicuramente di deciso non c'è ancora nulla». Per Alloni, la questione potrebbe però trovare presto una soluzione: «Si tratta di procedure che si possono fare in sei mesi. Tutto sta nell’avere la volontà di farla. Sono anni che si chiede di realizzare il centro culturale, ma è stato fatto di tutto per rimandarlo». Alloni ha ragione. Le richieste prese in esame dalla commissione sono 4. La prima datata 2009. La giunta Bruttomesso non rispose alla richiesta, ritenendola non prioritaria. Ora la giunta di Stefania Bonaldi ha deciso di sbloccare la pratica, e Crema si prepara ad ospitare un centro islamico di preghiera. MBR

IL PUNTO DI VISTA/2

Il Grillo nuotatore

di Enrico Tupone tuponee@alice.it

E

dopo il Grillo parlante eccoci al Grillo nuotatore. Ha attraversato a nuoto i 2 kilometri e 800 metri dello stretto di Messina per iniziare la campagna elettorale nell’isola. Ormai siamo abituati ai mezzi di trasporto più diversi di chi fa politica, dai camper ai pullman, dalle navi da crociera ai treni, un marketing di trasporti e movimenti che non aveva coinvolto sino ad ora il nuoto. Anche se non è totalmente vero; vi ricordate le nuotate di Mao nel Fiume Giallo o le esibizioni di Mussolini nel mare autunnale, sino ad arrivare al prestante Putin nelle sue recenti imprese oppure alle nuotate sottacqua di Gianfranco Fini o alle traversate tarantine di Giancarlo Cito ed alle esibizioni natatorie di Le Pen? Purtroppo per Grillo questi paragoni non sono dei più lusinghieri oppure lo sono troppo. Magari anche Lui come i suoi predecessori, come qualche ex Magistrato o come taluni leader dei partiti di estrema sinistra sta perdendo di vista i problemi del paese per pensare ai problemi di crescita del suo movimento politico. Una sana nuotata in effetti farebbe bene a tutti in un paese che sta soffocando per eccesso di tasse, per follia burocratica, per una Giustizia che di giusto ha veramente poco, per scandali e ruberie di una classe politica come minimo vecchia ed inadeguata. Ma il populismo di Grillo non può portarci nulla di buono se non per quanto potrà smuovere dell’immobilismo attuale delle forze politiche. Ciò che serve al paese è una staffetta in cui ogni nuotatore faccia del suo meglio per arrivare al bordo della piscina e ad un appiglio che non ci faccia andare tutti insieme a fondo.


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CREMONA

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Sabato 13 Ottobre 2012

«Stop alla cementificazione selvaggia» Approvato dal Consiglio dei Ministri un disegno di legge sul risparmio del territorio, per garantire il giusto equilibrio tra terreni agricoli e aree edificabili

Secondo l’architetto Terzi, «I cremonesi provengono da una storia di sapienza contadina che potrebbe insegnare molte cose»

S

di Laura Bosio

trade, case, nuovi quartieri: cresce in modo esponenziale, in Lombardia, la porzione di territorio coperta da asfalto e cemento. In questo scenario si inserisce un disegno di legge, approvato dal Consiglio dei Ministri circa un mese fa, che pone un limite alla cementificazione. Ne abbiamo parlato con Massimo Terzi, noto architetto cremonese. «Questo disegno di legge mira a garantire un giusto equilibrio tra terreni agricoli ed aree edificabili, proteggendo l’agricoltura ed il paesaggio come elementi essenziali di quella cornice ambientale che si è formata nei secoli diventando parte fondamentale di quello che era il nostro bellissimo Paese. Questa legge, allora, rappresenta un riconoscimento a quanto proclamato dall’art. 9 della Costituzione ed a quanto è collegato alla tutela della salute “come fondamentale diritto dell’individuo ed interesse della collettività”. E’ un provvedimento lungimirante, che potrebbe concretamente contribuire alla “salvezza dell’Italia” indirizzandola sulla retta via, moderando lo spreco e la dissoluzione di quelle che sono le sue vere e proprie uniche grandi risorse. Quelle che, come spesso vado ripetendo, “nessuna Cina” ci potrebbe copiare. Quelle caratteristiche uniche ed universalmente ammirate dell’identità italiana che potrebbero permetterci di costruire un modello di sviluppo potenzialmente complementare a quello industriale». Quale potrebbe essere l'impatto di questo disegno di legge, nel nostro territorio? «Quello cremonese è un territorio complessivamente ancora preservato da tutti quegli interventi degradanti che hanno invece subito le aree metropolitane. Per questo, il disegno legge risulta per noi particolarmente importante: finalmen-

«Strada sud e Terzo ponte: interventi che non so quanto possano realmente servire al territorio»

te sembra prendersi in seria considerazione un disegno di legge urbanistico a favore dell’agricoltura, dei suoli fertili e del loro ruolo strategico nella tutela e sviluppo del nostro territorio che, per una serie di motivi, potrebbe essere considerato la "svizzera italiana". Nell'agricoltura vi sono tantissimi elementi importanti che non vanno trascurati: la conservazione del paesaggio, il tema della qualità alimentare, la promozione delle energie al-

Massimo Terzi

ternative e l'agriturismo». Lei ha detto che il territorio cremonese è ancora preservato dall'urbanizzazione incontrollata. C'e' rischio di perdere questa caratteristica? «In realtà in parte abbiamo già vissuto un'edificazione eccessiva, negli ultimi 30 anni. Oggi intorno alla città abbiamo una cintura di case con un'estensione pari a cinque volte il centro storico, e questo è decisamente troppo per un comune co-

me il nostro. Ricordiamo che in città vi sono ben 1.600 alloggi vuoti, che non si sa ne' a chi vendere ne' a chi affittare». Eppure in città si continua a costruire... «Ora non conosco lo stato di elaborazione del Pgt. Mi si dovrà spiegare se tale piano appoggerà la Strada sud, che ritengo sia un errore, e il Terzo ponte, su cui ho delle riserve: interventi di cementificazione che non so quanto possano realmente servire al territorio. Dal punto di vista edilizio avevo già segnalato da tempo la mia contrarietà allo sviluppo in verticale come mezzo per risparmiare territorio agricolo; ritengo infatti che tale impostazione possa contrastare con la morfologia di una città che ha nel Torrazzo il suo elemento emergente. Sarebbe invece opportuno lavorare sul recupero dei vani oggi inutilizzati: solo quelli sarebbero sufficienti per soddisfare il fabbisogno edilizio dei prossimi 10 anni. Il nostro territorio va difeso e credo che dovremmo cogliere al balzo l'opportunità offerta da questo disegno di legge, che potrà rappresentare l'occasione per fare una ricerca specifica e innovativa sul territorio, creando uno sviluppo sostenibile». Quali sono stati gli errori fatti nel nostro Paese, dal punto di vista del consumo di territorio? «Purtroppo, nell’entusiasmo del momento, dobbiamo rimarcare che è un provvedimento tardivo, come tutti possono giornalmente constatare, perché la Repubblica, proprio quando ci si aspettava che fosse portatrice, insieme a speranze ed ideali, di una prassi ed un costume nuovo, ci ha reso testimoni impotenti, dal dopoguerra ad oggi, di una devastazione del territorio che è impressionante. Dagli anni cinquanta, - con la giustificazione della ricostruzione -, ad oggi - con la giustificazione dell’accrescimento dello sviluppo - non si è riusciti ad indirizzare la modernizzazione su criteri meno deva-

stanti. Abbiamo distrutto, cementificato, alterato sino ad arrivare ad una crisi che ci ha portato sull’orlo del fallimento. Il paesaggio è stato cancellato da questa furia, la produttività e qualità agricola menomata, la salute alimentare messa in dubbio, il settore turistico indebolito. In tutto questo, i cremonesi provengono da una storia di sapienza contadina che potrebbe insegnare molte cose». In che senso? «La generazione che ci ha preceduto aveva adottato, suo malgrado, la sobrietà come vero e proprio stile di vita, non potendosi permettere il lusso di sprecare nulla di quanto offriva la natura. Era una civiltà naturalmente “ecologica” perché basata sull’utilizzo di risorse rinnovabili. Siamo in un territorio dove l'ambiente dovrebbe essere naturalmente anche più prezioso che altrove, stante la qualità dei prodotti ed i guadagni che se ne traggono e se ne potrebbero trarre. Ora pur nelle gravi difficoltà che contraddistinguono questo momento, questo disegno di legge ci può permettere un serio ripensamento e la difesa di quanto rimane, ma nel contempo riabilitare e segnalare tra i territori virtuosi. Prevede, infatti, una soglia massima di superficie agricola edificabile, il continuo monitoraggio del consumo effettivo di suolo agricolo, un premio per i Comuni virtuosi, l’abrogazione dell’uso degli oneri di urbanizzazione per le spese correnti ed un incentivo per il recupero degli edifici rurali. Queste condizioni possono fornire un terreno di elaborazione originale per una qualità dello sviluppo orientato verso settori “diversi”e per costruire elementi d’innovazione. Sarebbe conveniente che tutti i rappresentanti della comunità cremonese valutassero positivamente questa opportunità e dessero tutta la loro disponibilità e collaborazione perché il progetto abbia un esito positivo prima della fine della legislatura».


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Sabato 13 Ottobre 2012

Esperimento per ridurre il consumo di bottiglie di plastica: in 126 attività, meno 1.5 tonnellate in un anno

Acqua pubblica nei locali?

L’idea che venga servita l’acqua del rubinetto è accolta con favore, purchè ne sia garantita la qualità L'abbiamo imbroccata - l'iniziativa Ad un anno dal lancio dell'iniziativa "L'abbiamo imbroccata", alla quale hanno aderito 126 locali della Lombardia, tra pub, bar, ristoranti, circoli Arci e agriturismi che hanno scelto di offrire ai propri clienti acqua in brocca anziché in bottiglia, i risultati del risparmio ottenuto mostrano un sicuro successo: ben 1,5 tonnellate di plastica sono state risparmiate, riducendo le emissioni inquinanti derivanti dalla lavorazione del materiale e dal processo di lavorazione di ben 100 tonnellate di Co2. 79 dei 126 esercizi aderenti hanno sede a Milano; tra gli altri 47 invece 28 sono serviti da Amiacque, ed uno nella provincia di Monza Brianza. Ai partecipanti Amiacque ha messo a disposizione brocche corredate dall’“etichetta dell’acqua” , con indicati i valori dell’acqua del Comune da cui proviene. Hanno preso parte al progetto anche amministrazioni locali ed imprese: in 18 aziende appartenenti al progetto i dipendenti hanno sostituito nei loro pasti le innumerevoli bottigliette d’acqua con semplici brocche e bicchieri. Il progetto, lanciato da Fondazione Rete Civica di Milano, Legambiente Lombardia, Università Bicocca, con la partecipazione di Amiacque, Altreconomia, Metropolitana Milanese, Prothea, e con il contributo di Fondazione Carialo, potrà portato avanti ed esteso anche ad altri Comuni Lombardi e nel resto d'Italia. Attraverso l'iniziativa si vuole non solo sensibilizzare verso l'uso dell'acqua potabile pubblica, ma anche diffondere buone pratiche come la divulgazione sistematica dei dati sulla qualità delle acque di rubinetto e l’eliminazione delle acque imbottigliate nelle mense scolastiche, risparmiando sui costi di produzione e sulle sostanze inquinanti emesse durante i vari processi, riducendo inoltre i problemi legati allo smaltimento di grandi quantità di rifiuti plastici.

P

di Martina Pugno

erché pagare di più ciò che si può ottenere con meno? Una domanda che sorge in modo spontaneo e sempre più frequente tra la gente, soprattutto in questo periodo di particolare attenzione alle spese e di crescente responsabilizzazione nei confronti del consumo e dello spreco di risorse. Consumare meno, ma consumare meglio: questo il principio alla base di molte abitudini che si stanno lentamente modificando e radicando nel nostro Paese. Tra queste, anche la scelta di consumare acqua di rubinetto invece dell'acqua in bottiglia, che a fronte di una spesa maggiore spesso non è neppure in grado di garantire una migliore qualità.

Secondo i più recenti dati Istat, la fiducia delle famiglie italiane nei confronti dell'acqua del rubinetto è aumentata negli ultimi anni: se nel 2002 il 40% ammetteva la propria sfiducia, nel 2011 il rapporto è diminuito a solo 3 famiglie ogni 10. Un aumento dell’apprezzamento dovuto sicuramente anche agli alti costi dell’acqua in bottiglia: la spesa mensile per l’acquisto di acqua minerale infatti è, in media, di oltre 19 euro a famiglia, pari quasi a quanto si paga per il servizio complessivo mensile di acqua potabile, circa 20 euro. Chi si affida all’acqua in bottiglia paga dunque due volte l’acqua che beve, comprendendo nel prezzo il costo della bottiglia in plastica, acquistata per essere gettata. Sulla scia del progetto "L'abbiamo imbroccata", abbiamo chiesto alle famiglie se sarebbero ben disposte ad accettare l’utilizzo di acqua di rubinetto non solo in casa, ma anche nei locali pubblici, come bar e ristoranti. Qualcuno mostra perplessità, come Costanza: «Assolutamente no all'acqua di rubinetto, a meno che sia il cliente stesso a chiederla. Semplicemente perché non è possibile conoscere la qualità dell'acqua, lo stato delle tubature, la bontà dell'acqua in una particolare zona. I clienti devono avere possibilità di scelta». Molte, però, sono le persone che si rivelano a favore, come Daniele: «All'estero in molti

paesi già è la normalità. Se è acqua di qualità e se non sa troppo di cloro, ben venga in tavola». Ad una condizione, però, precisa Alice: «A me andrebbe bene bere acqua di rubinetto, opportunamente purificata magari, purché non ci si inventi comunque un costo aggiuntivo: all'estero viene servita l'acqua di rubinetto, però non viene fatta pagare». Favorevole anche Stefano, attento all'impatto ambientale: «Se l'acqua è accuratamente controllata e in caso purificata, perché no? In questo modo si ridurrebbero anche i consumi di plastica: un risparmio per il consumatore e un bene per l'ambiente». La proposta, dunque, pare raccogliere ampio consenso, ad una condizione da molti specificata, come spiega anche Elena: «Bisogna avere la totale garanzia che l'acqua sia buona, che venga sottoposta a controlli regolari, che i filtri usati vengano cambiati regolarmente: in tal caso sono favorevole, soprattutto in alcune città l'acqua di rubinetto è molto buona". In caso contrario, afferma Francesco: «Se non posso sapere la qualità dell'acqua che bevo, meglio l'acqua in bottiglia, dove sono indicati tutti i valori, la lavorazione e la provenienza». A fare la differenza è insomma la

La sfiducia nei confronti dell’acqua di rubinetto scende a 3 famiglie su 10

possibilità di conoscere la qualità dell'acqua, anche per chi la usa abitualmente, come Chiara: «A casa la bevo l'acqua di rubinetto, in questa zona credo sia buona, ma non è così ovunque. Anche le tubature fanno la differenza: insomma, nei locali pubblici l'acqua di rubinetto va anche bene, ma vorrei in qualche modo la sicurezza di poter sapere cosa bevo».

All’estero viene servita in brocca sulle tavole e non viene fatta pagare


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Fonte Persico: buona e gratis L’esperienza delle “Case dell’acqua”. Tutto è iniziato a Cremona e si è diffuso in tutto il Paese

Una sinergia: educazione ambientale, educazione alimentare ed educazione al consumo

L

Acqua distribuita nel Comune di Cremona (metri cubi di acqua erogata) 2011

2010

6.927.365 mc

7.258.348 mc

Fonte Persico (litri di acqua erogata) Tipo di acqua

2010

2011

Liscia

44.982

49.070

Gasata

29.157

31.895

a valorizzazione dell’acqua di rubinetto a Cremona Ë iniziata molto precocemente, rispetto al resto del Paese. Risale infatti al 1997 la prima "Casa dell’acqua", nota in città come Fonte Persico, che eroga gratuitamente acqua naturale e gasata. ´L’idea fu mia, e siamo stati i primi in Italia a realizzare questa struttura, che poi tutti hanno copiato" spiega Giuseppe Tiranti, presidente dell’Azienda energetica municipale (Aem) dal 1990 al 2004. ´In realtà si è trattato di un intervento semplice: abbiamo realizzato un piccolo impianto dotato di banco refrigerante e addizionatore di Co2, quindi abbiamo costruito il gazebo con i due rubinetti: uno per l'acqua gasata e uno per quella naturale". Questa iniziativa nacque dalla necessità di avere un'acqua più limpida, in quanto, da un'indagine conoscitiva, era emerso che in alcune zone della città l'acqua che usciva dai rubinetti non era perfettamente pulita. ´In via Persico avevamo quindi fatto i primi esperimenti in funzione di un rifacimento di tutto il sistema di distribuzione dell'acqua, e poiché per fare i lavori ci sarebbero voluti almeno una decina di anni, abbiamo voluto dare da subito un forte segnale della qualità dell'acqua cittadina, attraverso la fonte di via Persico" spiega ancora Tiranti. Fonte che è diventata un vero e proprio punto di riferimento per moltissime persone, anche provenienti da fuori città. ´Oggi in alcuni territori questo servizio viene fornito a pagamento, mentre noi ab-

La Fonte Persico

Franco Albertoni Attuale presidente AEM spa

biamo voluto mantenere la finalità sociale della struttura" sottolinea ancora Tiranti. Dopo la Persico è stata aperta anche una seconda fonte, dietro il Bocciodromo. ´Quella più˘ utilizzata è la prima, mentre l'ultima ha una grande frequentazione stagionale: in primavera e estate ne usufruiscono coloro che vanno in piscina, alla pista ciclabile e al bocciodromo, o semplicemente chi fa sport" conclude Tiranti. Ma la promozione dell'acqua di rubinetto non si è fermata. ´Gli interventi di miglioramento della qualità dell'acqua cremonese si sono estrinsecati con la realizzazione di due grandi depuratori e di una nuova rete di distribuzione: interventi che ci hanno permesso di mettere a norma i parametri

rispetto alla normativa europea, con largo anticipo rispetto ad altre città spiega Franco Albertoni, attuale presidente di Aem. ´Tra l'altro abbiamo avuto il merito di non aver atteso risorse esterne per effettuare l'intervento: abbiamo fatto tutto investendo risorse proprie (oltre 13 milioni di euro, Ndr). L'invito a consumare acqua di rubinetto Ë arrivata anche nelle scuole: da un paio di anni, infatti, grazie al progetto denominato "Amico rubinetto" l'Aem ha dato il via a una serie di interventi per la sostituzione dei rubinetti, che in molti casi non erano in buone condizioni. ´Questa operazione Ë stata accompagnata da una forte campagna di sensibilizzazione tra gli studenti". L’idea ispiratrice,

Albertoni: «Abbiamo sostituito i rubinetti nelle scuole della città»

condivisa con il Comitato mensa delle scuole cittadine, Ë stata quella di riuscire a stabilire un importante collegamento tra educazione ambientale, educazione alimentare ed educazione al consumo: questi scopi sono esplicitamente riassunti nel sottotitolo del progetto: "acqua buona, ambiente pulito e consumo giusto". Infine, sempre nell'ambito della sostenibilità ambientale, Cremona Ë uno dei pochi centri in cui l'acqua che viene raccolta nelle fogne viene trattata e immessa nel ciclo idrico dell'agricoltura, in modo da poter essere riutilizzata. L’acquedotto di Cremona distribuisce acqua potabile nell’intero comune di Cremona a circa 80.000 abitanti su un’area di 109 Kmq. Annualmente vengono emunti e trattati circa 12.000 mc/ anno di acqua, con una punta massima di 700 lt/sec. Laura Bosio


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Cremona

Sabato 13 Ottobre 2012

«Il “partito dei sindaci”? Non mi convince» Roberto Vitali: «I partiti continuano a essere bloccati nelle loro consuetudini, e sono incapaci di essere al passo con i tempi»

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si di politica, è lontana dai partiti. Basti pensare che tra i cattolici, nonostante vi sia il richiamo all'impegno sociale e politico, il 40% non va a votare».

di Laura Bosio

ontinua il dibattito sulla proposta avanzata, attraverso le pagine del nostro giornale, dall'assessore Roberto Nolli: un nuovo movimento politico trasversale, basato sulla valorizzazione delle competenze, delle capacità, dell’onestà, delle azioni positive che sanno esprimere i territori, in rapporto con i sindaci: per la nostra zona, in primis Oreste Perri. Ne abbiamo parlato con Roberto Vitali, consigliere comunale dell'Udc e promotore del laboratorio di cittadinanza attiva Polide. L'assessore Nolli ha dichiarato che il Pdl è finito, e che non c'è più spazio per "questa politica": quella dei compromessi e dell'interesse personale. Lei è d'accordo? «Sono ormai due anni che ho avviato un'esperienza parallela, interessandomi di politica e cercando di catalizzare persone interessate ad essa, ma restando fuori del partito; tutto ciò ai vertici non è piaciuto, e per questo mi hanno messo ai margini. Il fatto è che oggi chi ha un ruolo nei partiti non vede quello che sta accadendo: ci sono segretari che difendono in ogni caso il partito che rappresentano, mentre chi ha un ruolo istituzionale cerca di tenersene fuori e di prendere le distanze. In questo momento l'unico ad aver capito qual è la strada migliore da perseguire, forse, è il Pd, con Bersani che ha

Il nostro sistema è marcio. Formigoni avrebbe dovuto dimettersi, in nessun altro paese questa situazione sarebbe tollerata aperto un filone nuovo. Per il resto gli altri partiti continuano a essere bloccati nelle loro consuetudini, e sono incapaci di essere al passo con i tempi». E' vero, secondo lei, che oggi la politica non sa più ascoltare la gente? «Come ha detto il cardinale Bagnasco, parlando della "banda degli onesti", la politica è ormai completamente staccata dalla realtà. Prendiamo ad esempio Formigoni, che si rifiuta di andarsene nonostante tutto quello che è accaduto. In qualunque altro Stato tutto ciò non sarebbe neppure pensabile. Nel tentativo di non perdere le redini del potere, loro sperano che la gente si dimentichi di quanto

accaduto. Un tempo probabilmente sarebbe andata proprio così; ma oggi c'è il Movimento a Cinque Stelle, che ha saputo incanalare l'indignazione della gente, cosa che nessuno prima era mai riuscito a fare. Per questo probabilmente In Italia abbiamo 90 parlamentari indagati, condannati e arrestati, appartenenti a tutti i principali partiti. Questa è la politica? Tornando a Formigoni, mi chiedo perché quelli del Pd non si siano già dimessi. E la Lega cosa pensa di fare? Insomma, il nostro sistema è marcio, questa è una realtà. La vicenda della Lombardia è l'emblema di quello che è diventata la politica oggi. Per questo la gente, pur interessando-

Norme antismog in vigore dal 15 ottobre al 15 aprile Dal 15 ottobre scatteranno le norme antismog previste da Regione Lombardia, che resteranno in vigore fino al 15 aprile. La normativa prevede il fermo di alcuni veicoli, e in particolare dal lunedì al venerdì, dalle 7.30 alle 19.30, non possono circo-

lare: gli autoveicoli a benzina Euro 0, gli autoveicoli Euro 0, Euro 1, Euro 2 diesel. Per quanto riguarda i motoveicoli e ciclomotori a due tempi Euro 0, non potranno invece circolare dal lunedì alla domenica tutto il giorno.

Nolli propone un nuovo movimento politico, di tipo trasversale, che riparta da Perri e da tutti i sindaci come lui. Lei cosa ne pensa? «Di nuovi movimenti politici ne nascono ogni settimana. Tuttavia la maggior parte di essi vengono ideati dagli organi di partito, per mascherare la disaffezione della gente ai partiti. Ho anche qualche dubbio su questo ipotetico "partito dei sindaci": può avere un senso in quanto collegato al territorio, tuttavia non deve diventare un pretesto per mantenere più a lungo il potere».

E se vogliamo parlare di onestà, la classe dirigente di un tempo non era certo molto meglio: basti pensare a come è stata governata l'Italia dal dopoguerra a oggi. Insomma, in complesso non vedo oggi quel grande declino di cui parlano, e i momenti di formazione politica non mancano, neppure oggi. C'è poi un altro aspetto da valutare: i dirigenti di partito e i leader politici devono interpretare le idee della politica portando avanti gli ideali di destra o di sinistra. A questo proposito credo che anche chi ci governa abbia l'obbligo di portare avanti i propri ideali politici: per questo non condivido la scelta fatta da Perri di mantenere alle posizioni di potere alcuni esponenti nominati dai suoi predecessori, come accaduto per Augusto Galli, Franco Albertoni, Angela Cauzzi o Paolo Bodini. Le nomine devono essere politiche e non basate sulle competenze. Altrimenti finiremo per essere governati da tecnici, un sistema che abbiamo già visto quali danni può fare: l'esempio del governo Monti è emblematico. In conclusione, penso sia sbagliato pensare di raccogliere in un unico movimento gente di diversa estrazione politica, perché verrebbero meno gli ideali che caratterizzano ogni partito».

«Basta con i governi tecnici: le nomine devono essere politiche e non basate sulle competenze»

Sia Nolli sia il sindaco Perri sono convinti che oggi in politica servano persone capaci, corrette e portatrici di ideali, che facciano fare alla politica un salto di qualità... «I partiti sono sempre stati portatori di ideali, anche se di parte. Ricordiamo che il partito-azienda in Italia è stato uno solo, Forza Italia, nato da Mediolanum, Publitalia 80 e via di seguito. Le altre correnti politiche, da Sel, al Pd, a Fli, non sono nati dalla ricchezza di una sola persona, ma hanno sempre avuto il proprio ideale.

Prevenzione delle dipendenze, torna il progetto Indoor Ritorna per l’anno scolastico 2012-2013 il Progetto Indoor, finalizzato alla prevenzione delle dipendenze da sostanze legali ed illegali e rivolto al biennio delle scuole secondarie di secondo grado e degli istituti di formazione professionale della città. L’attività di prevenzione che l’Amministrazione comunale, insieme agli altri partner coinvolti, ha ritenuto di portare avanti riguarda in modo specifico l’abuso di sostanze legali,

quali ad esempio l’alcool ed il fumo, e l’uso di sostanze stupefacenti e quindi non è finalizzata alla generica prevenzione delle situazioni di disagio adolescenziale. In tal modo essa si colloca tra l’idea della prevenzione primaria, finalizzata ad evitare l’accesso e l’iniziazione all’uso delle sostanze, e quella di prevenzione secondaria, finalizzata alla diagnosi precoce ed alla riduzione dei rischi correlati all’abuso.


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Cremona

Sabato 13 Ottobre 2012

L’assessore Bordi si smarca: «Era l’unica soluzione possibile. Ci sono lavori necessari che il pubblico non può sostenere»

Acqua, forte protesta per il “sì” alla società mista L’ira delle opposizioni: «Classe dirigente ormai allo sbando». Torchio: «L’ennesima prova muscolare del Cda». Magnoli (Pd): «Un golpe»

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di Michele Scolari

anno suscitato una pioggia di reazioni polemiche e preoccupate gli esiti della votazione con la quale giovedì il Consiglio di amministrazione dell’Ato (Ambito territoriale ottimale per la gestione del servizio idrico integrato), accelerando notevolmente l’iter della procedura, ha approvato il modello di gestione per il servizio idrico attraverso una società a capitale misto. Dopo i voti a favore di Denti, Bordi e Rastelli (assente Cavenaghi; astenuto e in dissenso sul punto all’ordine del giorno il sindaco Cavalli di Romanengo) e dopo il “sì” che ha sancito l’ingresso dei privati nella futura società unica, sono molte le reazioni del territorio che parlano di rabbia, sgomento ed incredulità. Ci si ribella alla logica di quella che il Comitato per l’Acqua Pubblica bolla, senza mezzi termini, come «l’arroganza del potere innamorato di se stesso». Troppi sarebbero i particolari oscuri in un colpo di mano che i cittadini del Comitato avevano sospettato, già la scorsa settimana, tra le mosse possibili del Cda. A cominciare dalla modalità d’inserimento del “Piano d’ambito” nell’ordine del giorno, «comunicato solamente giovedì mattina a distanza di una settimana dalla convocazione del Cda», osserva il consigliere provinciale Giuseppe Torchio: accelerazione sulla quale, oltre all’ira del sindaco Cavalli (che ha abbandonato il consiglio in segno di protesta), si allunga l’ombra della situazione del Pirellone e delle «difficoltà che potrebbero insorgere in tale sede per la sua approvazione finale, soprattutto di fronte all’ipotesi di ingresso dei privati nella gestione», prosegue Torchio, che pone l’accento soprattutto sulla «sorprendente» adozione del Piano senza l’approvazione dell’Assemblea dei Sindaci, paventando per questi ultimi l’ennesima beffa «con la bestiale ed immotivata forzatura del silenzio assenso». Il rinvio

torchio

Comitato acqua pubblica

«E’ l’arroganza del potere innamorato di sé stesso»

Da sinistra in senso antiorario: Titta Magnoli (Pd), Maura Ruggeri (Pd), Andrea Virgilio (Pd) e Gabriele Piazzoni (Sel)

dell’adozione era infatti stato richiesto più volte dai primi cittadini «per la necessaria rettifica in diminuzione, stante l’entità ritenuta del tutto eccessiva degli investimenti previsti, con depuratori posti anche in casolari e frazioni di alcune decine di abitanti», sottolinea Torchio (a dicembre 2011 i Comuni chiesero al Cda Aato di ritirare la delibera sulla società mista, con una richiesta sostenuta da una maggioranza schiacciante di 112 sì su 115). Specifica a proposito Giampiero Carotti, del Comitato: «la legge lombarda prevede che il piano d'ambito (giustamente) sia approvato con la maggioranza dei voti, cioè ci vuole la maggioranza dei sì. E’ chiaro che la trappola del silenzio-assenso può tentare di aggirare la cosa, ma resta sul tappeto, pesante come un macigno, un piano d'ambito che è stato più volte discusso e non ha mai ricevuto neppure un voto a favore. Per contro, una pronuncia quasi unanime dei sindaci che ne chiedevano il ritiro. Se ci fossero due votazioni contrastanti dei sindaci la questione della incertezza o disinteresse dei sindaci si potrebbe porre. Ma gli unici voti che ha

ricevuto questo piano d'ambito sono stati negativi». In prima linea con il consigliere di Spineda si sono schierati Partito Democratico e Sinistra Ecologia e Libertà. Titta Magnoli, segretario provinciale del Pd, definisce «un vero e proprio golpe nonché una sconfessione non solo dei referendum ma di tutto il percorso seguito in questi mesi con i sindaci. Un atto che violenta il territorio, fatto sotto la fretta e la paura di quanto sta accadendo in Regione Lombardia. Una vera vergogna opera di un centro desta allo sbando totale». Un «colpo di mano» al quale, secondo Maura Ruggeri, «si è reso partecipe anche l’assessore comunale Francesco Bordi, e soprattutto tradendo la volontà popolare chiaramente espressa attraverso l'esito del referendum per l'acqua pubblica e azzerando il percorso di partecipazione portato avanti con l’assemblea dei sindaci del territorio». Assemblea che, osserva Gabriele Piazzoni di Sel, «si è più volte chiaramente espressa per la società unica di natura pubblica, ma anche nei confronti della volontà dei cittadini così manifesta-

Virgilio (Pd): «Amministrazione schizofrenica»

mente espressa nei referendum», condannando duramente «la modalità da “furbetti del quartierino” usata dagli uomini di Salini, per tentare di ottenere la privatizzazione del servizio idrico prima che gli scandali giudiziari travolgano la giunta Formigoni». Contro le stesse modalità «scorrette e furbesche» si schiera anche il consigliere provinciale del Pd Andrea Virgilio, rimarcando «la schizofrenia di un’amministrazione che sul riordino delle province e sulle gestione associate, richiama con convinzione alla condivisione, mentre invece sul futuro del servizio idrico ci ha abituati a vere e proprie imboscate». Immediata la replica dell’assessore all’ambiente Francesco Bordi, che si smarca dalle polemiche ponendo l’accento sulla scarsità di tempo a disposizione: «Si rischiano sanzioni europee se non partono i lavori, e di lavori ce ne sono molti: per i depuratori, per eliminare gli sprechi e per migliorare la qualità. Ma le banche non concedono i finanziamenti ai Comuni, alcuni dei quali già li hanno chiesti. Il pubblico non ha le risorse sufficienti per questo sforzo e la scelta che abbiamo fatto si è rivelata l’unica via d’uscita possibile a questa impasse».

«Ma la via per mantenere il pubblico c’è»

Quali i rischi per i cittadini (rischi politici, economici e ambientali) a fronte di una gestione (semi)privatizzata del servizio idrico? «Prima ancora del portafoglio e dell’ambiente c’è un rischio “democrazia”: leggendo le reazioni scritte e online, i cittadini - il 40% che non va a votare e quelli che ancora ci vanno - non perdoneranno lo spudorato tradimento del volere popolare. Formigoni ed i suoi giullari cremonesi hanno più di un semplice raffreddore: per questo a Cremona, con connivenze fino a ieri impensabili, si accelerano processi devastanti, si conferiscono le proprietà immobiliari della Provincia, facendoci pagare l’affitto per i palazzi usati dall’Ente, si vogliono fare appartamenti nelle caserme dei Carabinieri - e presto succederà anche per il Comune - e si cede ai privati l’acqua pubblica. Dall’unità d’Italia in poi questo non s’era mai verificato. Vogliamo fare la provincia con Lodi, dove l’acqua è rimasta pubblica e con Mantova, dove non si cedono le proprietà dell’Ente. Ma con quale coordinamento? I cittadini, come ovunque s’è privatizzato, pagheranno di più e non ho mai trovato gente di buon cuore che entrasse in società per spirito francescano e mossa dalla carità. E in tutta Europa, Francia e Germania in testa, le amministrazioni locali lavorano per riprendersi la gestione del ciclo dell’acqua, non penso perché frau Angela Merkel è comunista. Al rischio del “trasformismo”, che in Italia impera dai tempi di Depretis, si aggiunge la cronica difficoltà

Il consigliere provinciale Giuseppe Torchio

della macchina dei controlli della qualità dei servizi erogati, non solo a livello tariffario ma anche a livello ambientale ed il rischio di perdere di vista gli interessi comuni in cambio del business dei privati». L’assessore Bordi giustifica la scelta come «l'unica via percorribile perché c’è poco tempo: si rischiano sanzioni europee se non partono i lavori, e ce ne sono molti. E le banche non danno i finanziamenti ai Comuni, alcuni dei quali già lo hanno chiesto». Non esiste una via alternativa? «In questi mesi il Comune di Cremona ha fornito quattro diverse versioni in materia idrica. Intanto, per responsabilità della pre-

«Non mi risulta che le banche neghino i prestiti»

cedente amministrazione sono stati scaricati 40 milioni per l’acquisto delle fogne sulla groppa di Aem e da Aem alla costituenda società unica. Ma non risulta, invece, che Cremona abbia chiesto una riduzione del faraonico piano di investimenti dell’Aato: se continuiamo ad alzare l’asticella non troveremo nessuno in grado di fare il salto ma se l’abbassiamo al livello delle esigenze reali di una società in declino industriale ed economico troveremo le risorse. Non mi risulta che Cassa Depositi e Prestiti e Banche, locali e non, neghino i finanziamenti a fronte di entrate certe o “captive” come le bollette dell’acqua. Tra l’altro, a breve, Padania Acque potrà aggiungere 3 milioni di finanziamento derivanti dalla mancata corresponsione dei dividendi ai soci generando investimenti potenziali di 15-20 volte superiori. Comunque i ricorsi alla Magistratura preannunciati dal Comitato per l’Acqua Pubblica, uniti al blocco della decisione adottata da un direttivo Aato che non rappresenta la stragrande maggioranza dei Comuni e dei cittadini e che, necessariamente dovrà essere revocato, a cui si aggiunga la salute precaria di Formigoni, obbligheranno, certamente, ad adottare la soluzione qui indicata e che da tempo proponiamo a sordi che non vogliono sentire. Peraltro Aato e Provincia hanno pagato consulenze profumatissime allo studio Sciumé, Guffanti e Associati di Milano che è referente italiano della multinazionale francese Suez-Gaz de France e la proposta per la gestione pubblica non e' mai giunta a destinazione. Esiste solo l'ipotesi privata, condita in tutte le salse». mi.sco.

«Siamo stati ingenui». Nella nota diffusa ieri dal Comitato Acqua Pubblica cremonese si legge tutta l’amarezza per «lo squallore in cui questi indegni rappresentanti delle istituzioni gettano definitivamente la politica cremonese e lombarda. Salini non avrebbe mai rinunciato ad ottenere il suo scopo, ovvero: privatizzare l’acqua. Combattere è difficile. Combattere obbliga sempre a guardarsi dentro per scoprire dove prendere la forza. Il presidente Salini la forza ce l'ha. Gliel’ha conferita chi lo ha votato: tantissima gente, che va rispettata perché ha votato in piena coscienza. Altra forza gli deriva dal pieno e costante appoggio del presidente Formigoni, il cui potere in Lombardia si fonda su basi solide. E sempre più note. Ma il rispetto non può andare in una sola direzione. Chi decide di privatizzare l'acqua oggi (Italia, 2012) non ha alcun rispetto di quegli stessi elettori. Poiché è evidente che se la maggioranza assoluta dei cremonesi vota sì per l'acqua pubblica, tanti di quei sì sono stati tracciati da elettori di centro-destra. Chi ripropone la privatizzazione finalmente getta la maschera — e di questo dobbiamo essergli grati — e con una pernacchia irride i tanti sindaci che avevano creduto alla volontà reale di “dialogo”. Nessun rispetto per la democrazia o per le regole, ma questo non è una novità e oggi in Italia parlare di regole significa quasi fare dell'umorismo. Per fortuna la magistratura ha scarso senso dell’umorismo. Avremmo una gran voglia di urlare. E di prendercela con i tanti che hanno voltato la testa in questi mesi ed anni, che ci hanno ignorati, che non hanno combattuto con noi. Ma non faremo questo errore, perché abbiamo imparato che le lotte si fanno insieme. E’ il momento di buttarli fuori e riprendere dalle loro mani la nostra acqua e la nostra dignità, oltre i colori politici».

I sindaci del territorio «La democrazia e la rappresentanza del territorio sono concetti semplici ma basilari. Quando si saltano questi assiomi significa che siamo caduti estremamente in basso - commenta Carmine Lazzarini, sindaco di Castelverde. - Tutta la dinamica dell’inserimento del Piano d’Ambito all’ultimo momento nell’ordine del giorno induce ad un giudizio estremamente negativo dal punto di vista dell’etica politica. E una delusione è stato anche constatare il comportamento del Comune di Cremona, il cui sindaco Perri aveva assicurato la volontà di mantenere pubblico il servizio». «Gli effetti e i benefici del pubblico devono essere tenuti in considerazione. - spiega Giuseppe Superti, sindaco di Vescovato. Non si può perdere altro tempo: se il pubblico ha delle potenzialità, vanno sfruttate. Ma il nodo della questione, a mio avviso, non è tanto, o solamente, di natura politica bensì amministrativa. Riguarda la profonda preparazione e competenza in materia che dovrebbero avere quei due o tre sindaci inseriti nel c.d.a. per poter essere in grado di affrontare le scelte dell’amministratore delegato. Questo è, a mio avviso, il perno attorno al quale ruota tutta la questione. Lì è il vero controllo, che permetterebbe anche di mantenere basse le tariffe e non gravare costi».

COMUNE DI SESTO ED UNITI Provincia di Cremona

IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO ai sensi e per gli effetti dell’art. 13 comma 2 della L.R. n° 12 del 11.03.2005 e ss. mm. ii., rende noto che con propria Determinazione ha dato avvio al procedimento relativo alla Variante del Piano di Governo del Territorio. Chiunque abbia interesse, anche per la tutela di interessi diffusi, può presentare, entro le ore 12.00 del 03.11.2012, le proprie proposte. Sesto ed Uniti, 13.10.2012 IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO ASSETTO DEL TERRITORIO f.to arch. Valeria Rizzi


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Cremona

Mercoledì 13 Ottobre 2012

guardia di finanza Operazione dei militari del Servizio Navale nel Comune di Spinadesco

Ormeggi abusivi lungo il Po, sequestrate 21 imbarcazioni

Nella mattinata del 9 ottobre scorso i Finanzieri di Cremona hanno sequestrato 21 imbarcazioni private, ormeggiate abusivamente lungo la riva del Po nel Comune di Spinadesco. Nel corso di pattugliamenti lungo l’asta del fiume i militari del Servizio Navale della Compagnia di Cremona hanno rilevato la presenza di diverse unità da diporto, alcune dotate di motore fuoribordo e con una lunghezza variabile dai quattro agli otto metri di lunghezza, assicurate alla riva in

località “Manola” con catene e cavi e senza alcuna indicazione di un’eventuale concessione governativa.Rilevata la posizione degli ormeggi, è stato verificato se presso l’Agenzia interregionale del Fuime Po – Ufficio Gestione Navigazione Lombarda di Cremona, Autorità demaniale per la Regione Lombardia, risultassero corrisposti i canoni annuali per l’occupazione del Demanio Idroviario previsti dalla Legge Regionale Lombardia n. 6 del 4 aprile 2012. Alla rispo-

sta negativa le Fiamme Gialle sono tornate sul posto accompagnate dai funzionari dell’Agenzia cui hanno consegnato in giudiziale custodia le imbarcazioni risultate in infrazione, dopo aver elevato altrettanti verbali di sequestro contro ignoti perché nessun natante riportava indicazioni utili per identificarne i proprietari. L’attività della Guardia di Finanza non è passata inosservata in quanto durante le operazioni di rimozione si è radunata lungo la riva una picco-

la folla di curiosi. I proprietari, se vorranno rientrare in possesso delle imbarcazioni, dovranno presentarsi presso gli uffici dell’A.I.P.O., in Cremona, via Carnevali nr. 7, per pagare i canoni evasi (pari ad euro 14,35 al mq. e per un importo non inferiore ad euro 130,27) raddoppiati a titolo di penale, la sanzione amministrativa per l’occupazione abusiva del Demanio Idroviario (per un importo di euro 120,00) nonché le spese di rimozione e di custodia dei natanti.

Il web: un ambiente con molte insidie

Phishing Aumentano i reati informatici, che colpiscono in tutte le direzioni e in più ambiti

Acquisti sicuri on line: il decalogo

1) Installa e mantieni aggiornati software di protezione (antivirus e antispyware) ed effettua delle scansioni periodiche. Aggiorna costantemente il sistema operativo e gli applicativi del computer, installando solo gli aggiornamenti ufficiali disponibili sui siti delle aziende produttrici; 2) Proteggi il traffico in entrata e in uscita dal computer con programmi di filtraggio del flusso di dati (firewall); 3) Durante la navigazione in internet, non permettere attività da remoto non autorizzate e acconsentire solo all’installazione di programmi di cui è possibile verificare la provenienza; 4) Fai attenzione a qualsiasi modifica improvvisa delle impostazioni di sistema o ad eventuali peggioramenti delle prestazioni generali (rallentamenti, apertura di finestre non richieste, ecc.) che possono indicare infezioni sospette; 5) Verifica l’autenticità della connessione con la tua banca, controllando con attenzione il nome del sito nella barra di navigazione. Se è presente, “clicca” due volte sull’icona del lucchetto (o della chiave) nella finestra di navigazione e verifica la correttezza dei dati che vengono visualizzati; 6) Diffida di qualunque richiesta di dati relativi a carte di pagamento, chiavi di accesso all’home banking o altre informazioni personali. La tua banca non ti chiederà mai queste informazioni via email; 7) Per connettersi al sito della tua banca, scrivi direttamente l’indirizzo nella barra di navigazione. Non cliccare su link presenti in email sospette che potrebbero condurti a siti contraffatti, molto simili all’originale; 8) Controlla regolarmente le movimentazioni del tuo conto corrente per assicurarti che le transazioni riportate siano quelle realmente effettuate; 9) Diffida di qualsiasi messaggio (di posta elettronica, siti web, contatti di instant messaging, chat o peer-to-peer) ti inviti a scaricare programmi o documenti dei quali ignori la provenienza; 10) Fai attenzione ad eventuali anomalie rispetto alle abituali modalità con cui ti viene richiesto l’inserimento dei dati personali sul tuo sito di home banking.

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di Michele Scolari

asta un clic»: è la formula più diffusa nelle nuove frontiere del commercio al dettaglio, a testimonianza che acquistare o fare operazioni bancarie online è sempre più facile: con tante le possibilità di risparmio, tanti i benefici, ma anche non poche insidie. L’obiettivo primario dei possibili truffatori è garantirsi in modo illecito l’accesso a quelle operazioni bancarie che sono disponibili via web, spesso sfruttando la buona fede di quegli utenti che sono invece regolarmente accreditati ad usufruirne. Ormai su internet si può comprare di tutto, dalle scarpe agli spazzolini da denti, dai dischi agli indumenti, dai cosmetici alla manodopera (con spesso il vantaggio di poter trovare anche articoli che negli esercizi commerciali non virtuali risulterebbero ormai fuori commercio). Ma tra le categorie di consumo più acquistate non mancano ristorazione, beauty & wellness, viaggi, tecnologia e casalinghi. E, almeno dai dati statistici, la clientela sembrerebbe composta soprattutto da donne, molte di esse laureate, con un’età tra i 25 e 44 anni ed impegnate a tempo pieno, con un reddito medio che si aggira sui 40mila euro l’anno. «Ma si risparmia davvero acquistando sui questi siti? Sicuramente, va detto che rappresentano un buon escamotage commerciale per accedere a sconti davvero privilegiate (tra il 30 e il 60 % con punte dell’80 %) - spiegano dall’Unione Nazionale Consumatori - ma, d’altra parte, non mancano gli inconvenienti: ogni giorno, ai nostri sportelli giungono le segnalazioni dei consumatori che denunciano difficoltà nell’utilizzare il coupon prima della scadenza, pro-

blemi di prenotazione e ritardi nel ricevere la merce acquistata. Ovviamente, non occorre certo abbandonare l’e-commerce, ma semmai seguire alcuni semplici accorgimenti: ad esempio non affidarsi semplicemente al sito del gruppo d’acquisto su cui si sta acquistando, ma contattare la singola struttura cui si fa riferimento (se si tratta ad esempio di un centro benessere, un trattamento estetico o una cena al ristorante); anche una ricerca sui forum che raccolgono le recensioni dei clienti può essere utile». Assieme all’e-commerce, un’altro settore assai colpito dalle incursioni dei cyber-pirati è l’home banking: il servizio che permette l’accesso ai conti correnti accesi presso le banche operando da postazione remota. Secondo l’Abi, i clienti principali che usano l’home banking via internet sono i giovani (oltre un terzo ha meno di 35 anni), ma negli ultimi tempi la categoria che ha registrato crescite più rilevanti è stata quella tra i 55 e i 64 anni, tanto che adesso due cor-

“Home Banking” il servizio più soggetto al phishing

rentisti online su cinque hanno più di 45 anni (e il 5% ne ha più di 65). In questo settore ultimamente è assai diffusa la tecnica con la quale i pirati informatici creano siti ibridi di istituti di credito più o meno noti, indirizzandovi poi i clienti con mail fasulle. Uno dei casi più eclatanti di quest’anno si è registrato a Milano, scoperto all’inizio dell’estate dalla Questura: le indagini si sono chiuse con l’inserimento nel registro degli indagati di ben 40 persone, responsabili di una mega truffa online nella quale, grazie al phishing, sono riusciti a sottrarre centinaia di migliaia di euro con falsi siti di home banking. A Cremona l’ultimo caso si è avuto all’inizio di settembre, quando un imprenditore si è trovato il conto “alleggerito” di quasi 2mila euro (e stava per essere derubato di altri 1.600). In quest’ultimo caso, la pista conduceva alla criminalità dell’Europa orientale, piuttosto attiva nell’ambito del cyber-crime. Ma i settori nel mirino del phishing si stanno allargando. Sempre

più spesso vengono attaccati anche gli utenti dei portali di servizio della telefonia fissa e mobile. E non è raro neppure imbattersi in false offerte di lavoro, riconoscibili rispetto a quelle “vere” per il fatto di contenere richieste “strane”, come il numero di conto corrente o altri dati personali. Infine, vere e proprie strategie di phishing sono in atto anche attraverso i social network, soprattutto Facebook, con l'intento di carpire all'utente informazioni riservate e credenziali di accesso al servizio. I nuovi messaggi di phishing arrivano via email con l’esca di un improbabile aggiornamento (“Facebook account update”, “New login system” e “Facebook update tool”) e sono identici agli inviti ufficiali. L’Unione Europea si è attivata per elaborare una risposta alla pirateria informatica: il Comitato per le Libertà Civili del Parlamento Europeo ha infatti approvato una proposta legislativa per allargare la definizione di cybercrimini e stabilire pene più severe (punibile anche il possesso di dispositivi destinati all’hacking). E il 2013 vedrà la nascita dell’European Cybercrime Centre (EC3), centro operativo con sede in Olanda, dove si sfrutterà la sede dell’Europol (agenzia anticrimine dell’Ue) dell’Aia. Il centro sarà indirizzato verso la parte operativa della lotta ai pirati virtuali e sarà supervisionato da esperti provenienti dai più svariati ambiti, pronti a mettere la loro esperienza al servizio della giustizia. «Occorre ricordare però - ha sottolineato Cecilia Malmstrom, Commissaria Ue per gli affari interni - che per combattere questo fenomeno è indispensabile una costante sinergia non solo tra forze dell’ordine di vari paesi, ma anche tra vittime (aziende o persone

«Siti fasulli per carpire le password di accesso»


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Territorio

Mercoledì 13 Ottobre 2012

La Lega ha salvato Formigoni Resterà in sella fino al 2015?

L’indignazione di Agostino Alloni: «Le nostre dimissioni sono già sul tavolo»

L

di Sergio Cuti

a Lega ha salvato Formigoni. Che già da alcuni giorni aveva messo a punto questo piano, accettato giovedì anche dal leader dei leghisti Roberto Maroni, e dal segretario del Pdl, Angelino Alfano, con la benedizione di Silvio Berlusconi: azzeramento della giunta del Pirellone e nascita di un governo più snello. La prima parte del piano è già stata realizzata: dopo giorni di grande nervosismo, mercoledì sera gli assessori del Caroccio si sono dimessi in blocco, mentre quelli del Pdl hanno offerto le loro dimissioni a Formigoni. Questa è la situazione mentre scriviamo. Ma al centro del dibattito e delle polemiche c’è il comportamento della Lega. Ancora mer-

coledì, Matteo Salvini, segretario dei lumbard, aveva detto chiaro e tondo che il Governatore non sarebbe arrivato a fine legislatura. Giovedì, dopo l’incontro a tre Maroni-Alfano-Formigoni, tutto è cambiato. Mutano le interpretazioni, ma i fatti restano tali. Maroni ha confermato la sua fiducia in Formigoni, e nella conferenza stampa successiva ai vari abboccamenti che si sono succeduti nella capitale il segretario del Carroccio ha negato di avere chiesto e preteso le elezioni in Lombardia ad aprile 2013, quando si voterà anche per le politiche. Il Governatore, dunque, rimarrà in sella fino al 2015? Difficile dirlo, ma difficile anche che questa prospettiva si realizzi. Si parla, infatti, di tregua. I leghisti non hanno staccato la spina perché non disperano di ve-

Il Carroccio vuole la presidenza del Pirellone

Roberto Formigoni

Roberto Maroni

dere un loro candidato sulla poltrona di presidente al Pirellone quando succederà che i lombadi verranno chiamati alle urne. E questo può accadere prima del 2015. Quindi, il progetto più semplice da realizzare - se non si voleva mandare all’aria il governo regionale – era proprio quello di azzerare la giunta e di procedere a un rimpasto. Con dentro, molto probabilmente, assessori tutti nuovi (ed è per questo che, si dice, Gianni Rossoni, assessore all’Occupazione e alle Politiche del Lavoro, potrebbe non entrare stavolta nella stanza dei bottoni). Dal centrosinistra si dice che è finita a tarrallucci e vino, e che Maroni è subalterno a Formigoni. Durissimo è il commento di Agostino Alloni, consigliere regionale del Pd, un’opinione la sua che è conviva da tutto il gruppo dei democratici di sinistra a Pirellone. «La situazione

non è più tollerabile. Dopo il caso dell’arresto dell’assessore Zambetti, Formigoni non può più fare finta di niente. E’ giusto andare subito alle elezioni e staccare la spina a una giunta ormai troppo compromessa» ha commentato. «Le nostre dimissioni sono già sul tavolo» ha anunciato. «Abbiamo deciso, per protesta, di disertare le commissioni consiliari. Ora facciamo appello al senso di responsabilità della Lega Nord e le chiediamo di unirsi a noi, consiglieri di opposizione, al fine di raggiungere il numero dei 41 dimissionari necessari a far cadere il Consiglio regionale e quindi andare al voto quanto prima». Per il consigliere del Pd «c’è assolutamente bisogno di un nuovo governo e di andare a un ricambio della classe dirigente. Resistere in queste condizioni significa non volere il bene della Lombardia e ai lombardi». Maroni l’ha pensata diversamente. Chi ancora credeva nella volontà della Lega di far cadere Formigoni, ha dovuto ricredersi. La Lega ha sospinto il Governatore ad andare avanti. Forse perché la Lega pensa che una crisi istituzionale dentro una crisi economica gravissima potrebbe creare più problemi che vantaggi a famiglie e imprenditori. Cero è che il Carroccio, l’unico che può tenere in vita il governo regionale, ora può, più di prima, condizionare «politicamente» Formigoni. Il quale ha ringraziato Maroni «per il gesto di responsabilità».

«Serve un ricambio della classe dirigente»

Agostino Alloni

LA VICENDA

Gianni Rossoni

Ristoratore arrestato in casa propria

to in contatto Gisana. Come mai? E’ stato arrestato in casa sua, all’alSecondo l’accusa, l’uomo sarebbe ba di giovedì scorso, nell’appartastato avvicinato da un personaggio mento che sta sopra il ristorante di cui che gli fa capire che vuole il pizzo. titolare è la moglie. Per Valentino GiAltrimenti… Gisana, non si sa per sana, 39 anni, che lavora nella struttuquali vie, si sarebbe rivolto all’ndranra, si sono aperte le porte del carcere gheta perché lo liberi dall’estorsore. I di Opera. Con l’accusa di estersione e carabinieri lo seguono. L’uomo si saconcorso esterno in associazione marebbe incontrato varie volte con il pofiosa e del possesso di due pistole. E’ Domenico Zambetti tente clan calabrese. Quali “favori” entrato nel gorgo dello tsunami proavrebbe fatto o sarebbe stato costretto a fare alla vocato da Domenico Zambetti, ex assessore remafia calabrese? E le pistole che teneva in casa, a gionale alla Casa, accusato di avere comprato chi appartenevano? Gli investigatori stanno cer4mila voti dalla ‘ndrangheta, e precisamente dal cando di rispondere a queste domande. clan Grillo-Mancuso, lo stesso con il quale è entra-

il rimpasto

L’ipotesi: otto assessori, di cui solo due del Carroccio e sei del Pdl

Sono ore di incertezza per la Lega Nord. Oggi (sabato, Ndr) si riunirà a Milano, il consiglio federale. Una seduta straordinaria nella quale Roberto Maroni e i suoi dovranno valutare la proposta di nuova giunta guidata da Roberto Formigoni. L’ipotesi più accreditata è quella di un esecutivo a 8 composto da due leghisti e sei pidiellini. Dino Losa Un vero rompicapo la composizione della nuova giunta. Se in casa del Carroccio sembra prevalere l’ipotesi di una riconferma di due pezzi da novanta come Andrea Gibelli, ex vice presidente e assessore alle attività produttive, e Giulio De Capitani, assessore all’agricoltura, in casa Pdl le cose sembrano essere un po’ più complicate. I sei assessorati restanti, infatti, andrebbero ripartiti all’interno del partito dei berlusconiani che fatica però a trovare un quadra che soddisfi l’equilibrio tra l’area laica e l’area che fa capo a Comunione e Liberazione. Un enigma per Roberto Formigoni, che è riuscito sì, a convincere la Lega a deporre le armi e trattare una pace, ma che rischia di costringerlo a scelte infelici che poco sanno di rinnovamento. In casa Lega l’aria è, nonostante tutto, molto tesa. Non si sprecano i commenti negativi della base nei confronti della scelta di continuare. I leghisti avrebbero voluto una presa di distanza forte e decisa da Formigoni. Ma Roberto Maroni ha deciso per una soluzione più soft. Azzeramento della giunta e nuova agenda politica. Il programma cui dovrà attenersi nei prossimi mesi la nuova giunta avrà come temi principali la riforma della legge elettorale per l’eliminazione del listino bloccato, il welfare, la sanità e soprattutto il tema delle autonomie, tanto caro alla Lega Nord. L’ipotesi più accreditata tra i corridoi di Regione Lombardia dice che la vera intenzione sia di Andrea Gibelli chiudere le partite più importanti come l’Expo 2015 ed il bilancio, per poter poi lasciare definitivamente il Pirellone ed andare al voto in primavera. Bocche cucite in casa Carroccio. Andrea Gibelli da 48 ore preferisce non commentare. Lui si ritiene ex assessore ed ex vice presidente, sino ad ordine contrario. «Oggi ci sarà la riunione del consiglio federale» spiega il segretario cittadino Dino Losa. «Preferisco non dire nulla fino a che non sarà terminato. Vedremo quello che si discuterà. E le decisioni che verranno prese». I leghisti cremaschi si dividono equamente tra chi avrebbe voluto un taglio netto dei rapporti con il Pdl e quindi la fine della alleanza e chi invece sostiene la scelta di Maroni nel voler continuare per salvare il salvabile. Nel consiglio federale, che, lo ricordiamo, è il massimo organo direttivo del movimento leghista, questa mattina verranno discusse priorità ed accordi, ma soprattutto verrà fatto il punto della situazione. Roberto Maroni chiederà ai suoi colonnelli quali sono gli umori del movimento rispetto alla strada intrapresa. Michela Bettinelli Rossi

Una scuola di calcio per non vedenti Ritiro il 20 e 21 ottobre presso gli impianti della Dinamo Zaist

Nel corso dell'ultima edizione della settimana "Diversamente Uguali", organizzata dalla Coop Sociale Agropolis, e dedicata allo sport per atleti abili a modo loro, il calcio per non vedenti ha avuto un ruolo primario. A maggio la Cittadella dello Sport "Giovanni Arvedi", dell'Us Cremonese, aveva, infatti, ospitato una pattuglia di calciatori non vedenti ed ipovedenti, provenienti da molte località dello Stivale, allenati dal tecnico del Liguria Calcio, Giancarlo Di Malta, che, con la dimostrazione, voleva suscitare interesse per questa disciplina in crescita. Tra i presenti alla

Due Giorni dimostrativa, il tecnico di Atletica-Mente Aics, Maurizio Bonioli, che, immediatamente, entusiasta, si era messo a disposizione per l'avvio della sperimentazione calcistica. In successivi incontri, l'Unione italiana ciechi ed ipovedenti di Cremona, la Coop Agropolis, l'Aics provinciale e l'Asd Dinamo Zaist, oltre al Liguria Calcio, hanno dato la loro piena disponibilità al tentativo di realizzare una “Scuola Calcio per non vedenti” del Nord Italia a Cremona. Nei giorni 20 e 21 ottobre, presso gli impianti della Asd Dinamo Zaist, via Fatebenefratelli a

Cremona, i tecnici Di Malta e Bonioli riprenderanno il discorso iniziato a maggio e proseguito nel mese di luglio in uno stage estivo per giovani calciatori, nel corso del quale Maurizio Bonioli ha allenato un ragazzino non vedente milanese insieme agli altri calciatori normodotati partecipanti al ritiro. Dell'iniziativa cremonese è stata adeguatamente informata dell'Uici Lombardia che si renderà parte attiva nel coinvolgere le altre Unioni del Nord Italia per realizzare la Scuola Calcio permanente per Non Vedenti della Città del Torrazzo.


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CREMA

Sabato 13 Ottobre 2012

Beretta: «Bonaldi e assessori inadeguati»

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di Michela Bettinelli Rossi

a quando non è più assessore, Simone Beretta, appare più rilassato. Si presta alle schermaglie dialettiche sorridendo. Giocherella con una penna e ribatte punto su punto alle critiche degli avversari politici. Solo quando si tocca il tema della legittimità delle convenzioni stipulate dalla passata amministrazione, si fa serio. «La convenzione con Briganti del 2011? Che Alloni alzi il telefono e chieda alla struttura. Noi, abbiamo fatto tutto con trasparenza. Sempre» puntualizza l’ex assessore Beretta. Alloni l’ha accusata di fare un’opposizione poco costruttiva. Cosa replica? «La cosa mi lascia tranquillo. Per Alloni è naturalmente insopportabile che esista l’opposizione. Il nodo è che questo signore sembra mancare di fondamentali per saper leggere criticamente, guardando un po’ lontano, le osservazioni che muovo rispetto ai tanti temi troppo pasticciati messi in campo in questi primi mesi dalla giunta di sinistra. O, che mette in campo pure lui come ad esempio la battaglia su una pseudo provincia tra il Cremasco, il Lodigiano e il Trevigliese che non ha le gambe

«Il progetto Stalloni assomiglia a quello del centrodestra». «Sui temi etici, scontri in maggioranza»

per camminare. Fantasie che alla fine allontanano il politico e la politica dal sentire comune». Alla fine l’interpellanza su Palabertoni e soprattutto questione Bertolotti, con 40 domande… la farà? «Certo! (sorride ndr) Sono 39 domande e le ho già protocollate con un’interpellanza». E sulla convenzione del 2011 con Briganti? Alloni ha sollevato dubbi in merito… «Io credo che Alloni prenda lucciole per lanterne. E considerato che è consigliere comunale ed è in maggioranza, alzi il telefono e chieda alla struttura se mentre noi eravamo al governo della città abbiamo fatto qualcosa al di fuori delle regole. Come ho già avuto modo di dire a qualcun altro della sua giunta un conto è scegliere l’obiettivo e la priorità da perseguire, altra cosa implementarli. La maggioranza di prima ha la coscienza a posto perché, molto ligia alla legge, ha stabilito barriere insormontabili tra la scelta di indirizzo che spettava al consiglio comunale e alla giunta stessa, per quanto di loro competenza, e la concretizzazione e gestione delle scelte stesse in capo alla totale re-

sponsabilità della struttura». E di questa giunta, cosa dice? Anche Alloni ammette che adesso è un po’ inesperta, ma che secondo lui si farà. Cosa ne pensa? «Trovo poco edificante che Alloni confermi la totale inadeguatezza, seppur “momentanea”, di questa giunta. Un sindaco e degli assessori non amministrano una città per imparare a gestirla, ma avrebbero dovuto già essere pronti a mettere in campo un know how consono alla soluzione dei tanti problemi in campo. Una scelta totalmente sbagliata quella della Bonaldi. Bastava poco portando in giunta almeno un paio di assessori esperti di amministrazione, Avrebbero fatto evitare le tante gaffe alle quali sta abituando la città. Se penso che la Bonaldi ha dismesso Corlazzoli nel modo con il quale l’ha fatto e oggi non dismette l’assessore Vailati, notoriamente di Rifondazione Comunista, che non ha votato un atto importante e strategico per la città come quello relativo alla messa a reddito, ma non solo, del Centro di incremento ippico, la dice lunga su cosa in questo momento conta per questa giunta: più apparire che realizzare».

LUNEDÌ, IL VIA ALLE LEZIONI

Corso infermieri, tre anni

Sono 20 gli studenti, di cui 14 cremaschi. Docenti da Statale e ospedale Dopo un periodo di turbolenza, in cui il corso di laurea in infermieristica sembrava essere stato messo in dubbio, è ormai tutto pronto per l’inizio delle lezioni, che prenderanno il via lunedì mattina, alle 8.30, in via Pombioli. Il percorso burocratico è iniziato il 19 dicembre del 2011, mentre all’8 marzo di quest’anno risale la firma della convenzione per la sede. Sembrava già cosa fatta, quando a luglio si disse che non c’erano più i soldi per poter garantire la partenza del corso e fu allora che intervenne la Fondazione Benefattori Cremaschi che, contribuendo alle spese per l’affitto, permise quello scatto di reni che ha portato fin qua e che ora si dichiara disponibile ad accogliere i tirocinanti nella propria struttura. Il corso di laurea è triennale e professionalizzante, nel senso che una volta laureati, non ci sarà bisogno di abilitazione per poter esercitare il proprio lavoro. Gli studenti iscritti sono 20, di cui 14 cremaschi, selezionati dal test d’ingresso. Come ci ha spiegato la professoressa Laura Milani, coordinatrice del distaccamento dell’Università Statale di Milano, tutti gli esami si svolgeranno a Crema, così da ridurre al minimo gli spostamenti e, laddove le lezioni si svolgessero a Milano, la sede di Crema è dotata di una sala per il collegamento in videoconferenza. Per quanto riguarda i

La sede del corso di laurea, vicino all'ospedale

docenti del corso, parte provengono dalla Statale e parte dall’ospedale Maggiore di Crema per poter garantire agli studenti la necessaria varietà di competenze. «Nonostante sia stato registrato un lieve calo» fa notare la professoressa Milani, «resta il fatto che circa il 94% dei laureati in infermieristica trova un impiego stabile nell’arco di un anno». Questo corso di laurea si dimostra. Infatti, uno di quelli maggiormente in grado di garantire un posto di lavoro al termine del percorso di studi, vista l’elevata domanda di personale infermieristico. Il titolo conseguito consente di svolgere l'attività in strutture sanitarie, pubbliche o private, nel territorio e nell'assistenza domiciliare, in regime di dipendenza o libero

professionale. La sede del corso di laurea è stata inaugurata ieri mattina, dopo la presentazione nella sala Polenghi dell’ospedale Maggiore. Erano presenti il direttore generale dell’Azienda ospedaliera, Luigi Ablondi, il sindaco Stefania Bonaldi, l’assessore regionale Gianni Rossoni e l’ex assessore comunale all’Istruzione Laura Zanibelli, poi raggiunti dalla senatrice Cinzia Fontana, dall’assessore provinciale all’Istruzione e al Lavoro, Paola Orini e dal vescovo, monsignor Oscar Cantoni, che ha benedetto i locali. Se il corso di laurea ha potuto vedere la luce è stato merito anche della continuità di vedute tra l’amministrazione comunale precedente e quella attuale. L’ottimo lavoro dell’ex assessore Zanibelli è stato riconosciuto pubblicamente dal sindaco, che ha dichiarato di aver trovato la pratica sostanzialmente pronta e solo da completare. «Onore al merito» ha commentato il sindaco Bonaldi. «Questo è un esempio di autentica politica, capace di guardare solo al bene comune, senza essere ostacolata dalle logiche di parte». Gionata Agisti

Simone Beretta

A proposito di Stalloni. Il progetto è molto simile a quello che voleva l’amministrazione Bruttomesso. Parcheggi interrati, uffici per lo Spallanzani, Museo della Carrozza… non le pare? «Penso sostanzialmente bene di questo progetto e anch’io trovo che tra la proposta del primo programma quadro, della nostra giunta, e l’attuale non muti di una virgola la filosofia in campo. Nulla in contrario se al posto di un hotel vi saranno parte degli uffici dell’Asl. I parcheggi sono rimasti, il museo della Carrozza viene collocato dove lo avevamo pensato noi, il Cre viene garanti-

to confermando lo stesso spirito di allora, l’Istituto Spallanzani ottiene quello che aveva chiesto. Mi sembra una proposta accettabile. Per quanto riguarda il collegamento del centro storico con il quartiere di Crema Nuova, il progetto si attiene sostanzialmente alle linee che noi abbiamo tracciato con il nuovo PGT. Non condivido, di questa proposta, la presenza del Sert per ovvie ragioni. Non certo perché viene meno la mia sensibilità rispetto al recupero dei tossicodipendenti; sono però dell’idea che questo non sia il luogo adatto. Concordo infine con la nostra capogruppo Zanibelli: l’obiettivo di fondo è che la struttura definitivamente messa a reddito non generi debiti; una regola per valga per chiunque, associazioni comprese». Si dice che sarà un inverno caldo. Le anime della sinistra che sostengono il sindaco rischiamo lo scontro sui temi etici. Da un lato i cattolici, dall’altro la sinistra più radicale di Sel e Rifondazione che vuole la realizzazione di alcune promesse: registro delle coppie di fatto, sala del commiato laico, e registro del testamento biologico. Cosa ne

pensa il cattolico consigliere Beretta? «Io sono un estremo difensore delle radici giudaico-cristiane e il mio impegno politico nasce e si radica nella dottrina sociale della Chiesa. Faccio fatica a comprendere come questa maggioranza possa sopravvivere a se stessa su temi come il registro delle coppie di fatto, anche omosessuali. Sono proprio curioso in consiglio comunale di comprendere quali altri compromessi potranno essere raggiunti tra i Cappelli e i Lottaroli di Rifondazione comunista di turno piuttosto che tra i due Guerini e Coti Zelati del Sel. Certo è che su questi temi i voti di alcuni consiglieri di minoranza potrebbero fare la differenza, nel bene o nel male. La famiglia è la famiglia, e per me è quella che mette insieme un uomo e una donna. I genitori di un figlio sono madre e padre, non due madri o due padri, e ho accolto con molto favore e grande sollievo il premio nobel sulle staminali che ridà fiato, fondamentale, al ringiovanimento delle cellule senza far uso degli embrioni. La mia posizione è chiara. E’ tra loro, tra Pd, tra i cattolici del Pd, Sel, Rifondazione comunista, liste civiche oratoriali e sagrestane che sono curioso di capire come metteranno in fila le cose».

Lottaroli: «Cara Stefania, così non va Nulla di nuovo, è il solito tra tran»

La luna di miele con gli elettori è finita. Il commento, lapidario, arriva a sorpresa da Mario Lottaroli che rincara la dose: «Cara Stefania, così non ci siamo». L’esponente dei Comunisti Italiani se la prende, anche se bonariamente, con il sindaco Stefania Bonaldi. Non è piaciuta la gestione con cui il primo cittadino ha affrontato il progetto per la riqualificazione degli Stalloni. «E’ mancata la partecipazione e tutto è stato fatto troppo in fretta. Ci aspettavamo un percorso diverso» puntualizza Lottaroli. Non c’è malumore da parte di Lottaroli e Piergiuseppe Bettenzoli che assieme siedono in consiglio comunale. C’è però la voglia di punzecchiare il sindaco a fare meglio di quanto fatto sino ad oggi. «Lo chiede la città» dice Lottaroli. «I miei ex colleghi, ma anche la gente del mercato, mi fermano per strada e mi fanno delle domande». Quali? «Mi dicono: perché fate queste cose?» racconta, riferendosi alle gaffe e alle polemiche più o meno pesanti inanellate dalla giunta comunale in

questi mesi. «I cittadini si aspettano molto da quest’amministrazione» spiega, «ma non vedono nulla di nuovo, se non il solito tran tran. Dove sono i programmi di partecipazione che avevamo promesso? Il contatto con i quartieri dove è finito?». Niente rottura però tra Rifondazione Comunista e il sindaco Bonaldi. «Noi non rompiamo nulla. Siamo un bel gruppo di persone oneste che si dicono le cose in faccia» spiega l’esponente di Rifondazione. Lottaroli Mario Lottaroli e Bettenzoli rimangono, quindi, a sostegno della Bonaldi. Ma chiedono un cambio di passo. «Anche sugli Stalloni» precisa Lottaroli, «non c’è stato il coinvolgimento che avrebbe dovuto esserci. Un progetto così complesso andava preparato con più calma e più riunioni. Anche con la città. Noi adesso ci aspettiamo che la giunta usi tutte le potenzialità che ha a disposizione per cambiare marcia, perché così non va. La gente è perplessa». Michela Bettinelli Rossi


Crema

Sabato 13 Ottobre 2012

A fine novembre aperto il tratto Bagnolo-Dovera. Cantiere lotto Dovera-Spino nel primo semestre 2013

Paullese, ritardi. Niente metrò

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Soncino

I «ragazzi del ponte» festeggiano le stagioni

di Gionata Agisti

ercoledì sera, a Pandino, i rappresentanti del Cremasco e del Milanese si sono ritrovati per fare il punto della situazione sul fronte Paullese. Per il nostro territorio c'erano il sindaco di Spino, Paolo Riccaboni, coordinatore dei Comuni interessati dai lavori di raddoppio della Paullese, l'assessore provinciale ai Lavori pubblici, Giuseppe Fontanella, il consigliere regionale Agostino Alloni e l'assessore regionale Gianni Rossoni. I lavori di competenza della nostra Provincia stanno procedendo con regolarità, tant'è che, entro il 2015, dovrebbero essere terminati, proprio in tempo per l'Expo ma non è detto che sia così anche per il tratto milanese e, difatti, la riunione di mercoledì serviva proprio a ottenere chiarimenti in merito. Ci sono i soldi necessari e, se sì, entro quanto si prevede di portare a termine l'opera? «In questo senso, la Provincia di Milano è più indietro rispetto alla nostra, che ha lavorato molto bene» spiega il sindaco Riccaboni. «Da Bagnolo a Dovera, è stato completato l'80% dei lavori di raddoppio ed entro la fine del mese prossimo il tratto potrebbe essere aperto al traffico. Riguardo al lotto Dovera-Spino, si sta completando il progetto esecutivo e, se a novembre dovesse arrivare

Soncinesi in posa per la foto di fine estate

l'approvazione da parte della provincia, si andrebbe subito a gara, con l'apertura del cantiere nel primo semestre 2013». Diversa, come si diceva, la situazione sul versante milanese: «Il primo tratto, quello che va da San Donato alla Cerca, è praticamente completato. Rimangono però i due stralci del secondo lotto e, soprattutto, il terzo lotto: il ponte sull'Adda. Il primo stralcio va dalla Cerca all'intersezione con la Tem ed è in fase di realizzazione, mentre il secondo porta fino al ponte. Per quanto riguarda il primo stralcio, la Provincia di Milano ha confermato che ci sono un po' di difficoltà in merito al tratto di competenza della Tem, ma non si tratta di problemi insuperabili». Relativamente al secondo stralcio? «E’ già stato approvato un progetto in via definitiva ma, per la riqualificazione del ponte, il progetto è solo preliminare. Per superare questa fase, dobbia-

mo assolutamente cercare il dialogo con gli enti competenti: Regione e Governo, perché i costi sono notevoli e i ribassi d'asta per i lavori alla Tem non sono sufficienti. Servono infatti 23,5 milioni di euro per il secondo stralcio del secondo lotto e altri 20,5 milioni solo per il ponte. Guardiamo, però, l'aspetto positivo: l'intera opera di riqualificazione costava più di 300 milioni di euro e, ad oggi, oltre l'80% dei lavori è stato completato o finanziato». Il sindaco di Spino va oltre: «La cosa importante è non perdere di vista la prospettiva dell'unitarietà dell'opera: l'obiettivo deve essere quello di riqualificarla tutta e per questo ci vuole il coraggio di guardare avanti. La Lombardia orientale è interessata da una serie di importanti lavori infrastrutturali: la BreBeMi, la Rivoltana, la A1 a quattro corsie per Bologna e la Tem, che serve a raccordarle tutte. Dobbia-

mo far leva su questo aspetto e dimostrare che anche la Paullese riveste un ruolo importante nel contesto, perché, venendo meno un tassello del mosaico, ne risentirebbe l'intera area». Al tavolo di mercoledì, si è discusso anche del prolungamento della metropolitana fino a Paullo ma questo sembra essere uno scoglio difficilmente superabile, almeno per il momento. «Occorrono 749 milioni di euro: una cifra molto elevata per la situazione economica in cui ci troviamo. La volontà, però, c'è e l'intenzione è quella di cercare il dialogo con il comune di Milano, chiedendo l'apertura di un tavolo in cui discutere di questo problema. Di contro, portiamo a casa una bella notizia: la Provincia di Milano ha dato il via libera al progetto per l'eliminazione dell'intersezione semaforica di San Donato. Si trattava di un'altra questione sul tappeto, che attendeva da tempo una risposta».

Il «Festival di Franciacorta» ritorna a Milano: in degustazione i vini di 45 cantine

Lunedì 15 ottobre Milano sarà di nuovo protagonista del Festival di Franciacorta.Un pomeriggio dedicato alle bollicine più famose d'Italia: 45 cantine proporranno in degustazione i loro prodotti, Brut, Extra Brut, Satèn e Rosé serviti in banchi d'assaggio dai migliori sommelier AIS della Lombardia. Location d'eccezione i Chiostri del Museo della Scienza e della Tecnologia «Leonardo da

Guardia di Finanza: armi e droga sequestrate. Denunciato agricoltore per sfruttamento della manodopera Nei giorni scorsi l’attività di controllo del territorio da parte dei Finanzieri cremonesi ha portato, in due distinte operazioni, al sequestro di due armi da fuoco illegalmente detenute da un cittadino di origini albanesi e a quello di oltre otto chili di marijuana posseduti da un cittadino di origini africane. I sequestri effettuati sono il risultato della giornaliera e continua attività di controllo del territorio attuata nell’ambito del «Servizio di Pubblica Utilità 117», un servizio di prossimità alla collettività che garantisce una risposta immediata alle richiesta dei cittadini. È questo il caso di un giovane indiano che si è presentato alla Tenenza di Crema per denunciare il datore di lavoro che dal 2003 lo impiegava nell’azienda agricola in condizioni di particolare sfruttamento e rifiutandosi di regolarizzarne la posizione. L’imprenditore agricolo, M.B. di 54 anni, è stato segnalato all’autorità giudiziaria e l’immigrato potrà ora accedere ai benefici previsti per la concessione del permesso di soggiorno.

Vinci» in via S.Vittore 21. Dalle ore 16 alle 18 l'ingresso è riservato alla stampa e agli operatori. L'apertura al pubblico sarà dalle ore 18 alle 22, l'ingresso costa 15 euro (soci Fisar, AIS, Onav e Slowfood 10 euro). Durante il Festival due gli appuntamenti da non perdere riservati a stampa e ad operatori: alle ore 16.30 «Franciacorta Story»: un seminario dedicato alle Grandi Riserve di Fran-

ciacorta con degustazione di riserve nelle tipologie Pas Dosé, Extra Brut, Satèn e Rosé guidata da Nicola Bonera, miglior sommelier d'Italia AIS 2010. L'altro interessante appuntamento e alle ore 18.30 «...Sfumature in Rosa. Il Franciacorta raccontato dalle donne» condotto da Katia Soardi, sommelier AIS e con la partecipazione di tre produttrici franciacortine. Isabella Radaelli

A Soncino, il ponte del naviglio verso Borgo Sera è sempre stato un punto di riferimento nel lungo passare degli anni. Un tempo era particolarmente vissuto dai giovani. Oltremodo vivace il periodo dei “tenaì”, i giovani di estrema sinistra che nel simbolo del loro schieramento avevano anche un tenaglia: qui preparavano le grandi battaglie tra cui quella contro i grandi allevamenti suini che stavano infestando la verde campagna di Soncino. La Soncino “porcopoli”, con oltre centomila maiali che appestavano l’aria ed inquinavano le acque. Le nuove generazioni ora si contattano con internet e il ponte lo usano magari per mettere una catena ed un lucchetto come simbolo di amore eterno. Il ponte oramai è riservato a coloro che ancora si parlano guardandosi negli occhi: a sud gli indiani (che tengono in piedi le nostre aziende agricole e le nostre piccole industrie pesanti), sul lato sud i soncinesi, quelli che la gioventù l’han salutata da un pezzo. Si trovano a piccoli gruppetti per raccontarsi l’ultima barzelletta o per parlare di pesca, di caccia, di funghi. Da qualche anno i “ragazzi del ponte” festeggiano i cambi di stagione. Alla buona, con la regia di Silvano e Lino, con le tartine casarecce di Roberto (il custode del ponte che si gode il sole e la frescura della brezza del naviglio da primavera ad autunno), col salame nostrano di Gino e con l’ottimo vino procurato da Bibe, fiero custode del più schietto dialetto del tempo passato. (quest’anno è arrivata da un ammiratore toscano una damigiana di ottimo Chianti). Alla festa non manca mai la bandiera tricolore. Franco Occhio

Nuove aziende cremasche invitate al «Turin start up day»

Il 12 ottobre 2012 a Torino, nella splendida struttura del nuovo Juventus Stadium, il gruppo torinese CLN SpA ha organizzato il TURIN START UP DAY. Nel corso di questa giornata dedicata all’innovazione, presieduta dal Prof. Marco Cantamessa, Presidente I3P e moderata da Silvia Rosa Brusin e Marco Ferrando, una ventina di startup avranno l’opportunità di presentare i loro progetti di impresa a un pubblico altamente reattivo, composto da un Si è svolta mercoledì scorso nel municipio di Crema la conferenza stampa in cui l'associazione «Amici del Montessori» ha presentato il progetto pilota «Laboratorio Itinerante Ipad per bambini: nuove tecnologie per superare le barriere». Il progetto è cofinanziato con 10mila euro dalla regione Lombardia che lo ha collocato al primo posto fra i progetti vincitori del «Bando Volontariato 2012» per la provincia di Cremona. Alla

centinaio di investitori, imprenditori e manager di aziende italiane e straniere. Le applicazioni che saranno presentate riguardano le tecnologie medicali, l’informatizzazione, l’automazione, la robotica e altre applicazioni industriali. L’incontro è finalizzato a creare opportunità di business per le idee più promettenti, considerando l’attuale contesto di mercato, dominato da uno scenario tecnologico, industriale, culturale ed economico in continua

evoluzione. L’evento ha preso forma grazie alla collaborazione che il CLN ha intrecciato con l’incubatore I3P del Politecnico di Torino, collaborazione che di comune accordo hanno voluto estendere ad altre realtà italiane impegnate nell’individuazione e nella promozione di startup. Sono state quindi coinvolte anche la Scuola Superiore S.Anna di Pisa, l’Università di Padova, l’Istituto Tecnologico di Genova e il Consorzio Crema Ricerche.

«Amici del Montessori»: Ipad ai bambini per comunicare

presenza del sindaco, di Antonio Agazzi, della coordinatrice delle insegnanti della scuola dell'infanzia comunale Emila Caravaggio e di Stelvio Cimato in rappresentanza del Dipartimento di Informatica

dell'Università degli Studi di Milano, la presidente dell'associazione «Amici del Montessori» Selene Garraffo, ha presentato il progetto che permetterà di introdurre l’iPad come strumento di ausilio nella didattica

dei bambini. «L'uso dell'iPad, come sussidio all’insegnamento» spiega Garraffo «sarà rivolto ai bambini coinvolgendo alunni frequentanti le scuole dell’infanzia comunale presenti sul territorio, nonché le prime classi delle scuole primarie, abili e diversamente abili, al fine di poter creare una rete di comunicazione tra le stesse e di instaurare un filo conduttore nel programma istruttivo ed educativo di questi piccoli studenti».


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Crema

Sabato 13 Ottobre 2012

Duomo, dubbi e retroscena che riguardano la stesura del documento: inesattezze

Le nuove verità sull’organo

ex olivetti

Immondizia, gli stessi cumuli da 22 giorni: che tempismo! La spazzatura è ancora lì. In via del Commercio. Sono ormai passati 28 giorni da quando il consigliere comunale del Pdl Renato Ancorotti, ha protocollato in comune un’interpellanza diretta al sindaco chiedendole di intervenire. Sono passati 22 giorni invece, da quando il sindaco ha dichiarato al nostro giornale di aver fatto quanto nelle sue possibilità per far rimuovere il cumulo, perché di cumulo si tratta, di spazzatura. Lo ricordiamo ai nostri lettori: carte, cartoni, elettrodomestici, addirittura vecchi sanitari, e sacchi delle spazzatura giacciono abbandonati nel cuore della zona industriale di S.Maria. Non in una favela, non nella Napoli dell’emergenza rifiuti. A Crema, alla Pierina. «Sono ancora senza

parole» attacca l’imprenditore Renato Ancorotti. «sono passato di lì ancora stamattina (giovedì, ndr) e la situazione non è cambiata». Il sindaco Stefania Bonaldi, dicevamo, si è attivata. Ha chiamato chi di competenza, l’ufficio ambiente, che a sua volta dovrebbe aver segnalato il problema alla società che si occupa di smaltimento rifiuti. «Nella interpellanza mi auguravo che il sindaco risolvesse la questione prima di darmi una risposta» spiega l’imprenditore. «A questo punto sono davvero pessimista. In quei giorni saranno trascorsi 40 giorni esatti dalla data di protocollo, troppi per chi aspira a innovare e rendere più snella, vicina alla gente e veloce l’amministrazione pubblica». Mbr

Solidarietà

«Terre in movimento»: show con tanti artisti al S. Domenico

«Terre in movimento» è un spettacolo benefico – che si terrà il 26 ottobre alle 20,30 al San Domenico - nato dall'idea di Marina Taffettani, coreografa e insegnante di danza a Crema . Lo spettacolo ha l’obiettivo di raccogliere fondi per le comunità emiliane vittime del terremoto. Il titolo «Terre in movimento», ha il significato di cercare, attraverso il movimento dei corpi e delle voci, di ricordare e allo stesso tempo sublimare, la paura che ci attraversa ogni qualvolta capita un disastro come quello del terremoto.La serata vedrà la partecipazione e l'esibizione di musicisti, ballerini e attori, locali e non, che gratuitamente hanno voluto dare il loro contributo. Ci sarà la presenza della scrittrice e giornalista de «Il Fatto Quotidiano», Caterina Cavina. La regia è di Alberto Olivero, importante doppiatore nazionale, nonché attore e regista teatrale. Gli artisti che partecipano sono Barbara Boffelli (cantante cremasca ha fondato il Barbara Boffelli quintet, con il quale si esibisce nei migliori locali di jazz della Lombardia), Enrico Santangelo (batterista, compositore e nell'occasione si esibirà al pianoforte con brani di sua composizione), Francesco Garolfi, tra i più raffinati ed interessanti musicisti emergenti, ha già realizzato 3 album che vanno dal rock al blues alla classica contemporanea (ha partecipato con un suo brano alla manifestazione «VII Incontro mondiale della famglia 2012», esibizione che si è tenuta davanti al Papa Benedetto XVI), Roberto Cairo (chitarrista e insegnante). Il gruppo Sabrina Sambolè (gruppo musicale dove spicca la voce di Sabrina Cuccu) Paola Cadeddu (insegnante e ballerina dirige la scuola di danza «Dinamica corporale US Acli di Crema» e presenterà una coreografia insieme al ballerino Alessio De Giulli), «I Mosaico» diretti dalla scenografa e ballerina Silvia Illari, la scuola di danza US Acli di Ombriano diretta da Marina Taffettani e «I Complici teatranti in Bologna» I biglietti (costo 18 euro) saranno in vendita presso il teatro S. Domenico. Chi vorrà fare delle donazioni o contribuire alla serata con sponsorizzazioni, può chiamare il seguente numero 3395734578, mettersi in contatto tramite mail angelo.nisi@yahoo.it, oppure contattare l'assessorato alla Cultura del Comune di Crema.

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onti vicine alla Curia smentiscono il comunicato stampa della Commissione per il restauro della Cattedrale: «Non è vero che l’organo Tamburini era in stato di degrado» e negano che lo strumento tornerà al suo posto. «È già stata contattata una ditta friulana»

Come è ormai noto, siamo stati i primi ad annunciare che l’organo Tamburini del Duomo sarebbe stato sostituito da uno strumento di produzione olandese e a sollevare dubbi riguardo al suo destino. Nei giorni scorsi, la Commissione per il restauro del Duomo ha tentato di mettere fine alle polemiche, dichiarando apertamente con un comunicato che l’organo olandese è solo temporaneo, in attesa che il Tamburini venga convertito da strumento a trasmissione elettrica a strumento a trasmissione meccanica. Tutto questo senza nascondere il costo notevole dell’operazione. A stretto giro di posta, è seguito un contro comunicato, da parte del gruppo ‘Percrem@’, costituitosi in difesa del Tamburini. Il gruppo teme che la conversione dell'organo, da elettrico a meccanico, preserverà al massimo solo le canne dello strumento originale, mentre tutto il resto sarebbe nuovo. «Perché il comunicato della Commissione non lo dice, facendo trapelare l'idea di una piccola trasformazione, quando invece si tratterà di un organo nuovo a tutti gli effetti?» si legge nel comunicato di «Percrem@». Ebbene, fonti vicine all’ambiente della Commissione, in disac-

cordo con le decisioni prese da quest’ultima, confermano la fondatezza di questi dubbi e svelano alcuni retroscena riguardanti la stesura del comunicato stampa, che conterrebbe alcune inesattezze. «Non è vero quanto dice il comunicato della Commissione in merito allo stato di degrado del Tamburini: l’organo aveva sì bisogno di un restauro complessivo ma tutte e tre le sue tastiere funzionavano benissimo. È stato utilizzato al massimo delle potenzialità fino a un momento prima del restauro del Duomo, non si può dire che era in degrado. Quanto alla decisione di convertirlo, va ricordato che si tratta di uno strumento ormai storico, perché sempre più raro. Scegliere di trasformarlo in uno strumento a trasmissione meccanica significa snaturarlo: sarebbe come mettere il motore di una Ferrari su una Cinquecento. È talmente evidente che, a conferma dei dubbi del gruppo ‘Percrem@’, esiste un

progetto, sebbene in attesa di approvazione definitiva, che del Tamburini prevede di conservare solo parte delle canne, nemmeno tutte». «Le altre componenti dell’organo storico del Duomo» continua il nostro informatore ben dentro le vicende legate alla Curie, «non verranno più utilizzate ma saranno sostituite da altre provenienti da un ditta di Codroipo, in provincia di Udine. Perciò, il nuovo strumento che ne deriverà non avrà praticamente nulla del Tamburini originale e, soprattutto, nulla di cremasco. Un’operazione del genere costa all’incirca 500mila euro, con il risultato che dell’organo storico rimarrebbe poco e niente. La si sarebbe potuta evitare, limitandosi a un intervento di manutenzione sul Tamburini ma la verità è che la Curia è solo una vittima in tutta questa vicenda. Fosse stato per lei, non avrebbe rinunciato all’organo originale» Gionata Agisti

Offanengo, il successo del cortometraggio

Si è conclusa la tre giorni dell’Offanengo film festival, festival del cortometraggio del Comitato settembre Offanenghese. Un sentito ringraziamento al Liceo artistico «Bruno Munari» della preside Maria Luisa Carnini che dallo scorso anno supporta la manifestazione. Un gruppo di circa cento alunni si sono accomodati al Multisala Porta Nova, partner del comitato organizzatore: i ragazzi hanno visto due ore e mezza di cortometraggi con una pausa a titolo di intervallo, per poi ascoltare Gianfranco Florio, professionista del dise-

day of the girl

gno a fumetti, delle più famose società di animazione. Una cinquantina di cortometraggi da tutta Italia, ma la sorpresa più grande è avere ricevuto alcuni corti dall'estero: Inghilterra e Spagna in testa alla lista, senza escludere un

partecipante d’oltre oceano. Sono tutti arrivati in lingua madre con sottotitoli in italiano. L’Off edizione 2012 è stato vinto dal cortometraggio poetico e toccante «Audition» di Marco Ongania. Per la sezione scuola ha vinto il primo premio

il corto «La cosa giusta da fare». Un ringraziamento al liceo «La Mura» di Angri e alla professoressa Cristina Ferrigno Di Landro per l’impegno dei suoi ragazzi e suo nel realizzare un buon prodotto audiovisivo. Il primo premio per la sezione miglior cortometraggio straniero va al film «Decapode Shock» di Javier Chillon, corto di fantascienza. Quest’anno non sono pervenuti corti dalle scuole primarie di primo grado, pertanto il premio da attribuirsi a loro è stato dirottato verso l’emissione di targhette nominative.

Celebrato con una candela a forma di rosa

Il sindaco di Crema ha che l’11 ottobre 2012, è stato dichiarato dall’Onu «1° Giornata Internazionale delle Bambine e delle Ragazze». Come gesti simbolici per ricordare un avvenimento così significativo, il sindaco ha aderito alla Campagna internazionale «Day of the Girl» e «I am a girl»: giovedì scorso una candela a forma di rosa è rimasta accesa sulla finestra dell’ufficio del primo cittadino per te-

nere viva la luce dei diritti delle bambine e delle ragazze in tutto il mondo. I più recenti studi riferiscono dati allarmanti circa abusi e maltrattamenti subiti anche in Italia da bambine e ragazze, per non parlare delle troppe discriminazioni di natura sociale in ogni ambito di vita e di attività ancora presenti e di tutti gli episodi di violenza anche psicologica. «Il rischio di dedicare una specifica Giorna-

ta ad un tema» osserva il sindaco «è che dopo l’enfasi che viene data in quel giorno, ci si dimentichi rapidamente. In questo caso non è possibile perché chiunque abbia a che fare con una bambina od una ragazza, come mamma o per altri motivi affettivi o professionali, non può che condividere lo stimolo ‘prendiamoci cura delle bambine e penseranno loro a fare il resto».


Crema Quali sono i quartieri di Crema con il maggior numero di anziani. Meglio a casa che in ospizio

E’un città per vecchi

C

di Gionata Agisti

rema è una città anziana, una caratteristica che la rende rappresentativa dell'intera situazione nazionale. Gli over 75 sono l'11,5% dell'intera popolazione e, con ogni evidenza, la percentuale è destinata ad aumentare ulteriormente. Anche il numero di chi ha più di 65 anni è in crescita: si tratta all'incirca di un quarto della cittadinanza - e ci sono perfino diversi centenari («Almeno una decina» precisa l'assessore alle Politiche sociali, il vice sindaco Angela Beretta). Il quartiere dove risulta concentrata la maggior parte della popolazione anziana è quello di Crema Nuova: qui, si registra il 26,4% di persone con più di 65 anni di età. Le altre zone con la media più alta sono: San Bernardino, Crema Centro e Crema Sud, ma neppure Ombriano è da meno, con 980 anziani su un totale di 4.791 residenti e Santa Maria, dove gli ultra 65enni sono 895 su 4.258. Questa mappatura, in cui è la seconda delle tre fasi del progetto comunale «Azione Anziani», è servita a raccogliere i dati, in base ai quali si potrà ora procedere all'elaborazione di politiche attive nei confronti della terza età. Politiche diverse a seconda della diversa tipologia di anziani, perché era proprio questo lo scopo principale dell'amministrazione

Santacrus: il 28 ottobre milonga Domenica 28 ottobre prima milonga della stagione dalle 21in poi. Musicalizza Walter «El Zorro Gris». Ingresso 5 euro a persona. Viene anche proposto in prima serata uno stage gratuito di canyengue con i maestri Jolanda e Roberto dalle ore 20 alle 21. Lo scopo di tale stage è quello di introdurre tale specialità al fine di valutare un eventuale interesse per un pacchetto di lezioni pre-milonga.

Angela Beretta, vice sindaco di Crema

comunale: distinguere le tipologie, per differenziare le modalità di intervento. «La prima fase era quella di “aggancio”», riepiloga l'assessore Beretta. «Serviva a chiamare a raccolta tutti gli addetti ai lavori: associazioni, gruppi e fondazioni, che si occupano di servizi per la terza età. La seconda, che è quella appena terminata, era necessaria per conoscere il fenomeno, perché degli anziani se ne parla da tempo, ma finora sono sempre mancati dei dati precisi su cui ragionare per trovare delle soluzioni realistiche. La terza fase, che prenderà il via giovedì prossimo, consiste nell'individuare quattro gruppi di lavoro, che si occupino, rispettivamente, degli altrettanti filoni operativi individuati: domici-

liarità, residenzialità, risorse e tempo libero. Da ciascuno di questi gruppi, nascerà un confronto sotto la regia dell'amministrazione comunale, che dovrà portare a un progetto concreto per un nuovo modo di affrontare il problema». «La nostra idea di fondo è che non si debba pensare alle persone ultra 65enni solo come destinatarie di un'assistenza, ma come risorse, soggetti attivi in materia di interventi e supporti nella vita comunitaria» avverte sempre l’assessore. «Il tema è proprio questo: come è possibile impiegare al meglio le loro capacità? Inoltre, la prospettiva attuale ci pare troppo concentrata su un unico aspetto: quello della residenzialità, ma ci sono persone anziane che, grazie a un minimo di assistenza, potrebbero benissimo vivere nelle loro abitazioni, con tutti i benefici, anche psicologici, del caso. Tanto è vero che sempre più anziani si cancellano dalle liste di attesa delle case di riposo, perché troppo costose, preferendo ricorrere proprio al servizio di assistenza domiciliare, svolto da diverse cooperative della nostra città, tramite il sistema del voucher regionale». Ed ecco i dati forniti dal vicesindaco: «Attualmente sono 63 gli anziani assistiti a domicilio e la maggior parte di loro ha un’età compresa fra gli 80 e i 90 anni. Quello che vorremmo fare è precisamente incoraggiare questa tendenza».

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gruppo di acquisto solidale

Sant’Agostino, fiera del tessile: le novità Domenica 14 ottobre il Gruppo Tessile dei Gas (Gruppo di acquisto solidale) di Crema, Lodi, Spino D'Adda e Soncino organizzano la IV edizione della Fiera del tessile eco-sostenibile «Il Diritto e il Rovescio oltre l'etichetta» in collaborazione con l'assessorato alla cultura del Comune di Crema e con i volontari del Touring Club Crema. Proseguono gli appuntamenti volti a stimolare una riflessione su cosa si nasconde dietro il capo che indossiamo, quali sono gli impatti ambientali e sociali provocati dalle nostre scelte di acquisto anche nel campo dell'abbigliamento. Dietro l'etichetta di un nostro vestito e dietro un prezzo illusoriamente conveniente spesso ci sono filiere lunghe ed irrintracciabili, delocalizzate in paesi dove non vengono tutelati i diritti dei lavoratori del settore, coltivazioni che creano danni all'ambiente ed agli agricoltori dovuti all'utilizzo massiccio di pesticidi, processi di lavorazione che lasciano sul capo residui di colorazioni e

metalli pesanti dannosi per la nostra pelle. Nella cornice dei chiostri presso il Centro Culturale S.Agostino si potranno incontrare alcuni produttori che propongono una via diversa, un'alternativa possibile e praticabile. Aziende che con passione e costanza hanno scelto di produrre utilizzando fibre biologiche, coloranti vegetali anziché chimici, di attribuire il giusto valore al lavoro delle persone, di riscoprire antichi saperi artigiani e sartoriali altrimenti persi, di porre particolare attenzione alla qualità del capo. La manifestazione sarà aperta al pubblico dalle 10 alle 12.30 e dalle 14 alle 17.30. Dalle 15 alle 17.30 sarà possibile visitare «La Casa Cremasca», «La Sala delle Piroghe» e la sala «Pietro da Cemmo». Per i bambini è possibile partecipare a un laboratorio di cucito creativo grazie a Santina Longari, in programma dalle 15. L'ingresso e le attività culturali/ ricreative sono gratuite.

Evento: «I vini argentini incontrano il tango»

Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi del Lavoro

quello di Messi non sarà l'unico vino. In collaborazione con i distributori D Way di Piacenza e Quality Wines di Forlì, l'Onav Lombardia allestirà un ricco banco di assaggio, dove gli ospiti potranno scoprire l'Argentina viticola dal Malbec al profumatissimo Torrontes, ma anche Bonarda, Petit Verdote, Tempranillo e altre varietà internazionali. Il tutto accompagnato dalle specialità del ristorante argentino Carne & Dintorni di Milano e arricchito da uno spettacolo di tango offerto dall'Associazione «Casa Cambalache» con i maestri Stefano Ganelli e Marzia Colangelo Isabella Radaelli

Domenica 14, l’ANMIL celebrerà a Spino d’Adda la Giornata dedicata ai Caduti per cause da Lavoro. La media complessiva registra che in Italia muoiono 3 persone al giorno sul lavoro, 30 mila subiscono la condizione di invalidità permanente, confermando la persistente gravità del fenomeno che, pur registrando una tendenza a ridursi, appare riconducibile più alla minore consistenza degli addetti e delle ore lavorate, in molti settori per effetto del massiccio ricorso alla cassa integrazione guadagni. Questo il programma definito: ore 8.15 ritrovo dei partecipanti, ore 8.30 corteo per le vie cittadine e deposizione di una corona di alloro al monumento dedicato ai Caduti, ore 9 messa nella parrocchiale di San Giacomo e al termine della cerimonia religiosa, il corteo si recherà nel cinema Teatro Vittoria dove si terrà la cerimonia civile.

Lunedì 15 ottobre a Milano, Onav Lombardia organizza un evento molto particolare: «I vini argentini incontrano il tango». La presentazione di «Leo Malbec», vino del fuoriclasse argentino Leo Messi, prodotto dalla Bodega Valentin Bianchi. L'appuntamento è presso lo showroom JVstore di Jannelli&Volpi, in via Melzo 7, dalle ore 19 alle 21.30. L'Onav raggiunge l'America Latina in un viaggio sensoriale tra varie etichette tra cui quelle del calciatore del Barcellona che ha inserito i vini tra i progetti della sua Fondazione impegnata nel sostegno dei medici argentini per la cura delle malattie infantili. Ma

Celebrazione Anmil a Spino


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Speciale Terza età

SEGUIRE UN CORRETTO REGIME ALIMENTARE PER MANTENERSI IN FORMA A QUALSIASI ETÀ

Invecchiamento attivo e solidarietà Sabato il convegno Auser per l’incontro e lo scambio generazionale

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Pagine a cura di Martina Pugno

Proteine per combattere l’indebolimento muscolare

L'attenzione al proprio regime alimentare è importante a qualsiasi età: soprattutto con passare degli anni, si riscontra come una corretta alimentazione possa prevenire disturbi e migliorare lo stato di salute. Tra gli elementi che assolutamente non devono mancare nella dieta quotidiana degli anziani vi sono le proteine: con l’avanzare dell’età uno dei problemi che si verifica con maggiore maggiore frequenza è la perdita di massa muscolare, detta sarcopenia, che si aggira in media attorno all’ 1 o 2% ogni anno dopo i 50 anni. Per ovviare a questo problema è buona abitudine reintrodurre a tavola un’adeguata quantità di proteine, dedicando del tempo anche all’attività fisica. A confermarlo è uno studio realizzato dallo Human Nutrition Research Center on Aging – Tufts University di Boston, condotto su 2.245 persone con un età media di 63 anni, in cui sono stati esaminati dieta, esercizi fisici e massa muscolare. Dalla ricerca – pubblicata sul British Journal of Nutrition – emerge una relazione diretta tra apporto proteico, sport e massa muscolare. Infatti, i volontari obesi che facevano ginnastica ma non avevano una giusta quantità di proteine mostravano una massa muscolare inferiore ai volontari fisicamente inattivi. Prevenire gli effetti della sarcopenia permette di ridurre rischi collaterali per la salute: l'indebolimento dovuta alla carenza di massa muscolare è infatti tra le cause di cadute e conseguenti fratture, più difficili da rimarginare in un anziano piuttosto che nella popolazione giovane. La sarcopenia è inoltre responsabile di un generale deterioramento delle funzioni fisiche, che si può evitare attraverso una dieta sana, equilibrata e variegata. Accanto alle proteine, non devono mancare antiossidanti, assorbiti tramite un corretto apporto di frutta e verdura nella dieta, e la vitamina D, anch'essa in grado di favorire la conservazione della massa muscolare. Una sana alimentazione è la principale chiave per mantenersi in salute a qualsiasi età e per prevenire i disturbi legati all'inveccchiamento.

l Consiglio e il Parlamento Europeo hanno designato il 2012 come l'anno europeo per l'invecchiamento attivo e la solidarietà tra le generazioni. L’Auser promuove una nuova idea di invecchiamento legata al concetto di "arco della vita". Di questi temi si discuterà in occasione del convegno dell’Auser sul tema “Invecchiamento attivo e solidarietà tra le generazioni”, previsto per sabato alle 9.30 presso il teatro Monteverdi. All'incontro prenderà parte Claudio Regazzoni, vicepresidente nazionale Auser. Le azioni messe in atto in questi anni dall’Auser del comprensorio di Cremona hanno contribuito a valorizzare l'importanza di politiche sociali integrate messe in atto attraverso attività di promozione e protezione non solo come sostegno alle persone anziane fragili, ma an-

che come percorsi partecipativi di prevenzione sociale e di costruzione culturale di un'altra idea di vecchiaia. Vi è la "costruzione sociale" di un'idea di vecchiaia che la riconduce ad una categoria indistinta, senza voce, identità e ruolo considerandola un costo, un'emergenza, un peso, e per queste motivazioni la si teme. Occorre mettere in atto politiche culturali, di comunicazione, di formazione permanente di tutte le età per aprire una prospettiva innovativa sui temi dell'invecchiamento, per arrivare a vivere bene la vecchiaia. Le Istituzioni pubbliche, i privati, le forze sociali, il mondo del terzo settore, la società civile, fermo restando la priorità d'intervento, di protezione verso le persone anziane che entrano in percorsi di non autosufficienza e/o di fragilità sociale e sanitaria complessa, devono mettere in atto politiche e pro-

getti di promozione sociale che sollecitino la partecipazione attiva delle persone. Per ottenere risultati concreti è fondamentale un lavoro di rete a tutti i livelli, regionale, pro-

concetto di "arco della vita". L’Auser si propone in generale, nella continuità del lavoro svolto sino ad oggi, di dare concretezza alle considerazioni fin qui espresse, promuovendo una

vinciale, comunale, territoriale, per approntare progetti integrati da costruire con il coinvolgimento delle persone a cui vengono finalizzati. Oggi, attraverso il lavoro di studio e ricerca compiuto dalla scienza e da molti intellettuali impegnati su questi temi, sta avanzando un'idea che l'invecchiamento non deve più essere considerato come un periodo residuo, bensì come un'epoca della vita nella sua interezza: da qui il

nuova idea di invecchiamento legata a tale concetto attraverso cui proporci di riconoscere e abitare la vecchiaia vivendola in modo positivo come età libera da stereotipi e pregiudizi mettendo al centro dell'iniziativa le persone nel loro divenire sociale, titolari di diritti-doveri, capaci di apprendere, di riprogettarsi, di stabilire relazioni intergenerazionali, interculturali e di impegnarsi nella cittadinanza attiva e nel volontariato.


Speciale Edilizia

La curiosità mantiene giovani Recenti studi dimostrano che interessi e buonumore combattono l'invecchiamento cerebrale

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Largo ai “Super vecchi”

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nvecchiare fa paura, soprattutto da quando il nostro mondo occidentale ha svalutato il valore dell’avanzare dell’età come sintomo di saggezza tendendo a considerare l'individuo solamente dal punto di vista della sua utilità produttiva. Eppure, procedere lungo il cammino della vita significa divenire più ricco di esperienza e capacità di diffondere la saggezza acquisita: un valore aggiunto che troppo spesso la società non tiene in considerazione, finendo per far sentire le persone in età avanzata come un peso anzichè una risorsa. Proprio sul tema legato all'invecchiamento della popolazione e sullo rapporto solidale tra le generazioni il mondo medico cerca di attirare l'attenzione, mentre sempre più studi rivelano come sia possibile affrontare in modo più sereno e attivo la terza età. E' il caso della terapia dell'apprendimento portata avanti dal neuroscienziato giapponese Ryuta Kawashima, ma anche delle indicazioni sulle quali la comunità scientifica, a fronte di studi ed esperimenti, si trova concorde: mantenere attivo il cervello con costante allenamento aiuta non solo l'umore, ma è utile anche nella prevenzione delle varie forme di demenza senile e disturbi cognitivi legati all'età. Già da molti anni studi scientifici hanno provato che chi mantiene in vita l’interesse intellettuale anche in età avanzata, chi attiva la curiosità verso l'esistenza e ciò che lo circonda, va incontro con minore frequenza a questo tipo di disturbi legati all'invecchiamento cerebrale, contrariamente invece a quanto accade a chi cade in forme depressive più o meno gravi, proprie in particolare dei soggetti che non accettano l'invecchiamento come fase dell'esistenza. Lo suggeriscono due nuove ricerche apparse di recente sulla rivista medica Neurology, che indicano come le due condizioni spesso vanno di pari passo. Anche se, ribadiscono i ricercatori dell’Università del Massachusetts, non è ancora chiaro quale sia il rapporto causa/effetto tra i due eventi. Di pari passo, anche lo stress riduce questo fattore e quindi infiamma ed ossida, invecchiandoli, i tessuti del nostro organismo (incluso quello nervoso). La strategia preventiva è riassumibile in 3 C: contentezza, curiosità e

creatività. Tre mezzi di prevenzione, ma anche tre obiettivi, che possono essere raggiunti attraverso un vivo interesse per la vita e tutti i suoi aspetti, senza perdere mai l'interesse per la scoperta e per l'espressione di sé. A queste qualità da sviluppare e ricercare già in giovane età, occorre affiancare uno stile di vita il più possibile corretto e salutare, ricordandosi che anche lo stile di vita fa la sua parte determi-

nante nel garantire la giovinezza dell'organismo, ma anche delle cellule cerebrali: anche in età avanzata occorre prestare attenzione all'alimentazione e al movimento, senza esagerare. Fare esercizio, compatibilmente con i bisogni e le possibilità per l'età, permette di mantenersi attivi, con effetti positivi sull'umore e, come visto, anche sul mantenimento delle capacità cognitive.

Giuseppe Verdi continuò a comporre musica fino all'età di 84 anni, mentre in tempi più recenti Rita Levi Montalcini ha vinto il premio Nobel all'età di 77 anni e a 92 ha fondato l’Istituto Europeo di Ricerca sul Cervello: cosa rende alcune persone perfettamente in grado di mantenere le proprie capacità cognitive anche in età avanzata? Ha voluto scoprirlo uno studio della Northwestern University di Chicago pubblicato sul Journal of the International Neuropsychological Society che ha utilizzato la risonanza magnetica per confrontare il cervello di 80enni che, valutati con adatti test neuropsicologici, risultavano alla pari di 50enni e 65enni. I loro cervelli sono stati messi a confronto sia con quelli di soggetti di pari età, ma che ai test erano risultati meno brillanti, sia con quelli di soggetti più giovani di 20 o 30 anni. I ricercatori hanno scoperto che esistono davvero dei super vecchi, i cosiddetti SuperAges, che a oltre 80 anni mantengono una memoria che non ha nulla da invidiare a chi ne ha da 50 a 65. La loro corteccia cerebrale è più spessa di quella dei loro coetanei meno brillanti e presenta addirittura meno aree di atrofia dei 50-65enni. In particolare un’area del loro cervello, la cingolare anteriore sinistra, è significativamente più sviluppata sia dei loro coetanei sia dei 50-65enni. «Ciò ha dell’incredibile - commenta Emily Rogalski, principale autrice dello studio -. Si tratta di una regione fondamentale per l’attenzione e l’attenzione è il pilastro della memoria: forse qui è nascosta la chiave della loro eccezionalità. Senza contare che una corteccia cerebrale in generale più spessa indica la conservazione di un maggior numero di neuroni e quindi è una misura indiretta della buona salute del loro cervello». Lo studio dei supervecchi potrebbe suggerire quale chiave avvia lo sviluppo cerebrale verso un cervello super, un cervello normale oppure una malattia di Alzheimer: probabilmente il meccanismo è genetico o, se di altro tipo, ha un effetto finale comunque simile a quello indotto dai geni e potrebbe in futuro essere sfruttato per la cura e la prevenzione.


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Speciale Terza Età

Sabato 13 Ottobre 2012

un ministero della vecchiaia?

Mente allenata con carta e penna L’inventore del Brain training presenta la teoria dell’apprendimento contro la demenza senile

I Con il 30% della popolazione al di sopra dei 65 anni, l'Italia si conferma cone uno dei Paesi più anziani al mondo. Uno specchio dell'allungamento delle prospettive di vita è anche la più recente Riforma del Governo che allinea i tempi di pensionamento alle aspettative di vita, aumentando di tre mesi il periodo lavorativo con successivi scatti nei prossimi anni. Le risorse recuperate, dunque, sono fondamentali non solo per raggiungere il pareggio di bilancio, ma anche per trovare risorse tali da garantire una forma previdenziale e un adeguato sistema sanitario in grado di garantire il giusto supporto alla popolazione in fase di invecchiamento. A fronte di questi dati, l'associazione italiana Italiana Longeva propone l'istituzione di un apposito Dicastero, che si occupi del recupero e della gestione delle risorse per una fascia sociale in continuo aumento. Una nuova visione burocratica, che sia accompagna ad una nuova visione anche della società, come spiega il presidente dell'associazione Roberto Bernabei: "Bisogna mappare il territorio e riconoscere le strutture che stanno lavorando bene con gli anziani. Nessuno di noi, oggi, sa che lavoro viene fatto sugli ospiti delle case di cura”. Dallo studio della popolazione, secondo Bernabei, dovrebbero ripartire anche le aziende:"Il mondo industriale, soprattutto quello in crisi, dovrebbe concentrarsi sugli anziani. L’Italia è un laboratorio su cui lavorare per creare prodotti che non ci sono nel resto del mondo". Anche il mercato, dunque, dovrebbe adattarsi alle caratteristiche della popolazione italiana, per rilanciare l'economia e fornire servizi e prodotti in linea con le reali esigenze del Paese. Le direzioni indicate da Bernabei sono principalmente legate alla nascita di una nuova categoria di anziani, i "saggi digitali": la tecnologia sarà sempre più padronanza anche della terza età, creando enormi differenze rispetto alle generazioni precedenti. Altro campo che lascia ampio spazio di sviluppo è quello della domotica, per l'adattamento della casa con l'avanzare dell'età.

n fatto di apprendimento e di memoria è una vera e propria autorità mondiale: è il neuroscenziato Ryuta Kawashima, intentore del videogioco Brain training. Ospite dell'Università Milano Biccocca, il professore ha recentemente illustrato i benefici di sollecitazioni legate alla memoria anche per gli anziani. Non ci sono farmaci nella sua ricetta per limitare l'avanzamento della demenza senile, ma solo carta e penna: questi gli strumenti per mantenere agile e in forma il cervello. Il neuroscienziato ha inizialmente tracciato un quadro della popolazione mondiale che si rivela in fase di invecchiamento: proprio con l'Italia ha avviato un progetto dedicato allo studio e all'analisi dell'invecchiamento della popolazione tra due paesi, il nostro e il Giappone, dalle caratteristiche molto simili. Con una popolazione mondiale sempre più anziana, la prevenzione non è solo un dovere del singolo, ma anche dello Stato: secondo il neuroscienziato, la terapia dell'apprendimento nella demenza senile costerà alle istituzioni un quinto rispetto alla terapia farmacologica. La terapia dell'apprendimento nella demenza senile, ha spiegato Kawashima, "è una risposta al problema del decadimento delle capacità cognitive degli anziani. Si tratta di un percorso di formazione, ormai somministrato a più di diecimila persone in Giappone. Solo lo scorso mese sono stati in 15mila a partecipare. La terapia si basa su semplici operazioni con i numeri fatte con carta, matita, lettura ad alta voce e interazione verbale con un allenatore". Questo sistema, ha aggiunto il neuroscienziato, "è stato anche il punto di partenza per lo sviluppo del mio videogioco". La versione

"tecnologica", celebre in tutto il mondo e sviluppata proprio sulla base di queste teorie, permette infatti di individuare la propria età mentale e di migliorarla attraverso esercizi di logica e matematica. L’effetto della terapia dell'apprendimento è quello di mantenere

in esercizio e migliorare la funzione pre-frontale, compresa quella cognitiva, la capacità di comunicazione e d’indipendenza. L’efficacia di questo trattamento, prosegue Kawashima, "è confermata su pazienti giapponesi affetti da demenza senile, sui quali ha agito come

sistema di riabilitazione cognitiva permettendo una riduzione del carico assistenziale e quindi del relativo costo sociale". Risultati evidenti dunque sono stati riscontrati in sede sperimentale e lasciano buone speranze per l'intera popolazione mondiale. Kawashima ha quantificato il risparmio per le casse del sistema sanitario Giapponese: 865 dollari all’anno per ciascun paziente (1054 dollari è il costo pieno del trattamento convenzionale contro i 189 dollari della terapia dell'apprendimento). "Le conseguenze del progressivo invecchiamento globale della popolazione - ha concluso Stefania Bandini, ordinario di Intelligenza artificiale nel Dipartimento di Informatica dell’Università Bicocca e coordinatrice del Progetto Alias - sono importanti soprattutto in termini di aumento della spesa pubblica e della contemporanea contrazione della crescita economica, dovuta alla diminuzione del numero di lavoratori e al rallentamento del risparmio".


Speciale Edilizia

di Ermanna Allevi

Diplomata presso la scuola di Naturopatia dell'istituto RIZA

Iscritta alla FINR

(federazione italiana naturopati RIZA)

Ermanna Allevi risponde alle vostre domande scrivendo a: info@naturopatia-cremona.com Oppure a: ilpiccolocremona@fastpiu.it • Riceve a Cremona in via Pallavicino 6 tel. 0372-412372. • Riceve a Crema telefonando al 388 9037275.

Gentile Naturopata, quando i pensieri invadono la mente e continuano a girare senza fermarsi, portando stanchezza e poca voglia di affrontare una nuova giornata, c'è qualcosa che si può fare per fermare questa giostra che toglie vitalità? Può fare qualcosa per aiutarmi? grazie e complimenti per la Sua rubrica. Raffaella Quando ci si rende conto che i pensieri continuano a girare in testa sempre uguali, che stancano e tolgono vitalità, si potrebbe provare a fare così: socchiudere gli occhi e iniziare a immaginare, a fantasticare come se si fosse in un sogno. Lasciare emergere figure, frammenti di ricordi, associazioni spontanee, sensazioni. In questo modo lentamente la coscienza si allarga, perde i confini del proprio Io e tutti quelli che sono i problemi da risolvere svaniscono, lasciando spazio al benessere di un nuovo modo di stare con sè stessi. Se si impara a stare con sè stessi si scopre il benessere che viene dall'essenza, dal Sè. Bisogna imparare a non dirsi nulla, a smettere di rimproverarsi, a non colpevolizzarsi. Solo così ci avviciniamo al nostro mondo interiore trovando il respiro che ci aiuta a liberare la nostra energia e la nostra creatività. Riempire la casa di fiori e di profumi che ci sono particolarmente graditi. Trovare il tempo per fare ciò che più ci piace, recuperando il piacere di vivere la propria giornata. Nella situazione che mi presenta trovo di grande efficacia trattamenti fatti con i colori e con i cristalli.

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Esercizio fisico ed equilibrio

PER EVITARE IL RISCHIO DI CADUTE

Linee guida per vivere più a lungo

Oms: Una vita in movimento per ritrovare autonomia e fiducia in se stessi

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er vivere meglio e più a lungo non è necessaria una vita di diete ferree, rinunce e sacrifici: una corretta attività fisica, commisurata alle possibilità legate all'età, sono condizioni fondamentali e di sicuro impatto sullo stato di salute e sulla qualità della vita dell'anziano. sono necessarie diete e sacrifici alimentari ma più che altro una adeguata attività fisica. L'Organizzazione mondiale della sanità, in particolare, fornisce delle direttive e delle linee guida per il mantenimento di una corretta forma fisica, che permetterà il mantenimento di una maggiore autonomia anche in età avanzata. Nella terza e quarta età è particolarmente importante abbandonare la sedentarietà in favore di uno stile di vita attivo, per mantenere la coordinazione motoria e il tono muscolare (fibre veloci in particolare), fattori essenziali per mantenere elasticità, equilibrio e dinamismo psico-fisico. I risultati saranno una maggiore indipendenza ed autonomia e la riduzione di rischi per la salute, pur non dimenticando che con il passare del tempo sarà necessaria qualche accortezza in più per rendere la casa sicura e a prova di incidente. È utile ricordare che il peso corporeo è dato dalla somma di diversi distretti corporei (ossa, grasso, muscolo e acqua) e la massa magra è la sola componente attiva, essendo la costituente principale della muscolatura. In assenza di allenamento e di utilizzo, i muscoli tendono a rilassarsi e diminuire di vo-

lume compromettendo non solo la forza fisica ma anche l'equilibrio, la velocità e le capacità motorie in genere. Uno stile di vita sano, una alimentazione equilibrata e ricca di cibi naturali unita a una attività fisica frequente e sostenibile sono accorgimenti più utili ed efficaci di qualsiasi terapia farmacologica. Una corretta forma fisica permetterà di evitare, ad esempio, il rischio di caduta: qualunque sia la causa, le cadute hanno comunque per l’anziano gravi conseguenze, sia fisiche che psicologiche. In primo luogo, la caduta provoca quasi sempre danni fisici che, nella condizione di fragilità in cui versa l’anziano, contribuiscono ad accelerare il suo declino nelle attività quotidiane, fisiche e sociali. Ma quel che è ancora più impor-

tante è che la caduta provoca stress e tale conseguenza psicologica comporta paura di cadere di nuovo, causando nell’anziano insicurezza e quindi una precoce riduzione di autosufficienza. Una vita attiva permetterà di avere una maggiore fiducia in se stessi e la sicurezza di una ritrovata autonomia. Per evitare gli incidenti domestici, ad ogni modo, occorre adeguare anche l'abitazione in modo tale da renderla un luogo accogliente e sicuro: basteranno semplici accorgimenti come eliminare tutti quegli oggetti che possono essere d’intralcio, come tappeti, fili elettrici o del telefono volanti. Meglio posizionare gli scaffali ad un’altezza tale da renderli facilmente raggiungibili, per evitare che l'anziano debba sporgersi eccessivamente o salire delle scale per raggiungerli. Il bagno deve essere dotato di maniglie o appigli vicino alla vasca, al water o alla doccia per evitare di scivolare, rishcio ancora maggiore in ambiente frequentemente umido o con il pavimento bagnato. Anche l'illuminazione svolge ruolo fondamentale: gli interruttori devono essere facilmente raggiungibili e la luce deve essere sufficientemente intensa da garantire la migliore visione, proprio per evitare i piccoli ostacoli che potrebbero essere causa di incidenti domestici. Una casa a misura di anziano sarà un luogo non solo sicuro, ma anche nel quale sentirsi a proprio agio, ritrovando la sicurezza di sé da rafforzare poi con la consapevolezza della propria autonomia, riscoperta anche attraverso lo sport.

ita v a l l e d à t i l a u La q non ha età

Uno dei principali pericoli per le persone anziane sono le cadute, che possono provocare ulteriori problematiche all'anziano. Le cadute delle persone anziane possono però essere prevenute: secondo i ricercatori della Cochrane Collaboration, esistono degli interventi utili per prevenire le cadute in persone che hanno oltre 65 anni di età e vivono in casa. Occorre innanzitutto individuare le cause delle cadute: le persone, invecchiando, spiega una nota della Cochrane, possono cadere più spesso per problemi di equilibrio, della vista o per disturbi come la demenza. Un anziano su tre, considernando all'interno della categoria le persone con oltre 65 anni di età e che vivono in casa, subiscono in media una caduta ogni anno (una caduta su cinque richiede un intervento del medico e una su 10 causa una frattura, per gli anziani di difficile rimarginazione). Per questo i ricercatori del Cochrane Collaboration hanno cercato una soluzione efficace contro i cedimenti delle persone di età avanzata. Considerando le prove fornite da 159 studi condotti su oltre 79.000 persone in Nuova Zelanda, Regno Unito e Australia, sono arrivati alla conclusione che alcuni esercizi di ginnastica eseguiti sia in gruppo, sia da persone singole nelle proprie case e concordati con il medico o il farmacista, riducono significativamente il numero di cadute e il rischio individuale di cadere.Concordare gli esercizi con il proprio medico, così come l'attività sportiva, sulla base delle personali condizioni di salute è la soluzione più indicate. Perché gli anziani non cadano devono quindi aumentare la sicurezza e cambiare le abitudini e i comportamenti in casa. Fare sport e muoversi rende gli ultra sessantenni agili, equilibrati e longevi, aiutandoli a mantenere la propria autonomia e la possibilità di vivere all'interno della propria casa senza pericoli.


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Mercoledì 13 Ottobre 2012

Le caratteristiche che garantiscono la qualità degli infissi e delle finestre

Speciale Edilizia

Infissi, la qualità che fa la differenza Legno, alluminio o pvc: le soluzioni per ogni abitazione

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Pagine a cura di Martina Pugno

La classificazione di infissi e finestre

Per stabilire l'effettiva qualità di infissi e finestre, esistono diversi livelli di classificazione regolati da una normativa europea che si fonda su determinati criteri e settori di valutazione. Permeabilità all'aria: è la caratteristica di una finestra chiusa di lasciare filtrare aria nel caso di una differenza di pressione tra l’interno e l’esterno. L’infisso viene fissato alla parete di prova che consente di provocare una differenza di pressione tra la faccia esterna dell’infisso e quella interna, e di misurare il volume d’aria disperso; viene così determinata la permeabilità all’aria dell’infisso. La classificazione viene effettuata secondo la norma UNI EN 12207, che prevede quattro classi di prestazione (1,2,3,4). Resistenza al vento: è la capacità di un infisso sottoposto a violente pressioni e/o depressioni, come quelle causate dal vento, di mantenere una deformazione ammissibile. L’infisso viene sottoposto a brusche e violente differenze di pressione, dopodichè si verifica che esso abbia mantenuto le proprie caratteristiche funzionali e prestazionali. Secondo la norma UNI EN 12210, l’infisso può venire classiticato in 5 classi per la pressione del vento (1,2, 3, 4, 5) e 3 classi per la freccia relativa frontale (A, B, C). Tenuta all'acqua: è la capacità di impedire infiltrazioni d’acqua anche sotto l’azione di una pressione differenziale tra interno ed esterno. A seconda della pressione raggiunta prima che si evidenzi la perdita, l’infisso viene classiticato in base alla norma UNI EN 12208, che prevede fino a nove classi. Resistenza meccanica: le prove meccaniche effettuate sulle finestre consentono di determinare gli sforzi necessari alla sua apertura e chiusura, esaminarne il comportamento durante sollecitazioni meccaniche che simulano errate manovre, esaminare l’efficacia dei dispositivi d’arresto e d’apertura, verificare la durabilità dell’insieme serramento-accessori. I limiti di accettazione sono definiti dalla norma UNI 9158.

a scelta dei serramenti esterni è importante dal punto di vista estetico, ma deve essere guidata anche da una corretta valutazione delle carattestiche tecniche degli elementi scelti, che devono poter garantire durata nel tempo e massima resa. I serramenti rivestono infatti duplice funzione: di apertura, per lasciare passare aria e luce negli ambienti; di chiusura, per mantenere all'interno degli ambienti condizioni climatiche adatte alle esigenze di abitabilità e per garantire una sicurezza. A ciò si aggiunge l'isolamento acustico, sia verso l'interno che verso l'esterno. Per questo, i serramenti devono poter garantire i requisiti e le prestazioni richieste dalle attuali normative di legge. Vi sono, tuttavia, alcune differenze a seconda del tipo di materiale che viene scelto: tra i più diffusi spicca il pvc, che consente di raggiungere un ottimo isolamento termico, direttamente riscontrabile sulle spese per il riscaldamento. Elevato anche l'isolamento acustico, che permette di attutire i fastidiosi rumori della vita moderna. I serramenti in pvc non richiedono manutenzione, è sufficiente pulirli regolarmente con acqua e detersivo. Il pvc, infatti, è un materiale quasi inalterabile: le variazioni termiche, i raggi solari, la salinità e l'umidità hanno un'influenza minima su questi serramenti, che garantiscono inoltre l'impermeabilità all'acqua e all'aria. I serramenti in pvc sono disponibili sul mercato in una infinita gamma di colori, pronti ad adattarsi a qualsiasi ambiente, e sono ecologici in quanto completamente riciclabili.Serramenti e infissi in alluminio, invece, offrono tra i vantaggi principali l'inalterabilità nel tempo, l'impermeabilità all'aria e all'acqua, l'isolamento termico ed acustico. La moderna tecnologia permette inoltre di superare i limiti relativi a modelli e colori: trattamenti particolari, colori speciali, tinte che riproducono le venature del legno fanno sì che i serramenti in allumino possano armonizzarsi in qualsiasi ambiente, sia nelle costruzioni moderne sia in quelle d'epoca.

Per chi ama il legno e desidera rendere più caldo l'ambiente interno, è possibile optare per la combinazione di legno e alluminio, che offre queste prestazioni: assenza di manutenzione, grazie alla resistenza dell'alluminio, inalterabile nel tempo; tenuta all'aria e all'acqua; isolamento termico e acustico, tramite un profilo continuo in resina primaria, che unisce l'alluminio al legno; stile e armonia: la possibilità di usare qualsiasi tipo di legno, anche il massello pregiato, e la possibilità di scegliere qualsiasi colore dell'alluminio, rendono i serramenti in legno e alluminio adatti a qualsiasi tipo di ambiente, dagli edifici di nuova costruzione agli edifici ristrutturati. Per i più amanti della tradizione, invece, è sempre possibile optare per il legno, che a pari qualità tecniche degli altri materiali risulta elegante e adatto a qualsiasi tipo di ambiente.


Speciale Edilizia

Spazio al colore e alla fantasia Le linee guida per la scelta delle tinte più adatte ai singoli ambienti

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er la propria abitazione si desidera poter ricreare atmosfere accoglienti e dare vita ad ambienti che riflettano la personalità di chi li vive nel quotidiano: si curano quindi tutti i dettagli, dalla scelta dell'arredamento ai complementi puramente estetici. Riveste un ruolo altrettanto importante la scelta del colore delle pareti, in grado di conferire una personalità definita agli ambienti sin dal primo impatto. Essendo un intervento pensato per durare nel tempo, la scelta dei colori delle pareti deve essere accuratamente valutata, sulla base dei gusti personali ma anche delle caratteristiche proprie degli ambienti interessati. Il consiglio primario è quello di affidarsi ad esperti, che siano in grado di guidare il cliente nella decisione e soprattutto di realizzare lavori di qualità dal punto di vista tecnico ed estetico. La prima fondamentale distinzione da compiere, nel momento in cui ci si accinge a scegliere il colore, è stabilire se si desidera una casa monocromatica o policromatica. Le case monocromatiche possono essere poi personalizzate con dettagli di diverse tonalità o con giochi di contrasto tra le pareti e gli elementi d'arredo, per un insieme elegante ed armonico. Gli amanti del colore possono invece optare per le case o perfino le stanze policromatiche, stando però attenti ad effettuare abbinamenti che possano valorizzare gli spazi. Solitamente si opta per la scelta di un colore unico o predominante per ogni ambiente, creando così nette distinzioni a seconda della funzionalità della singola stanza. Nel caso scegliate più colori e scegliate di abbinarne due insieme, le possibilità sono diverse: accostare colori fra loro molto contrastanti, come un colore freddo con uno caldo, oppure accostare colori fra loro complementari, che abbiano cioè una tinta primaria in comune o che siano uno una sfumatura dell’altro. Per stanze policromatiche, le opzioni di maggiore impatto e gradevolezza sono la realizzazione di una parete di un colore e le altre tre di un altro, oppure la realizzazione di coppie di colori su pareti opposte o contigue. Nel caso si scelga di effettuare una parete singola di un colore, essa dovrà presentare la tinta più intensa, che verrà poi stemperata

dalle altre pareti evitando un effetto di soffocamento e di rimpicciolimento degli ambienti. Questa soluzione lascia ampio spazio ai forti contrasti, mentre per pareti colorate a due a due si consiglia di prediligere delle cromature complementari. va sempre tenuta presente, infine, la funzione della stanza e in base ad essa si può scegliere il colore o i colori da applicare: meglio tinte

rilassanti per camere da letto e aree adibite al relax, mentre per la zona giorno è possibile sbizzarrirsi maggiormente anche su tinte più accese, tenendo sempre presente l'effetto di luminosità che si andrà a creare, per evitare di dare vita ad ambienti troppo cupi e oscuri. Una volta scelto il colore, si può lasciare spazio alla fantasia per quanto riguarda la tecnica realizzativa.

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Sabato 13 Ottobre 2012

Decorare con gli stucchi Per personalizzare le pareti della propria abitazione, le soluzioni disponibili sono davvero infinite: si va dalla scelta cromatica fino alla scelta della tecnica realizzativa, in grado di influire notevolmente sul risultato finale. La cura del dettaglio, poi, fa la differenza: per un tocco ulteriore di eleganza e creatività è possibile valutare l'applicazione di stucchi decorativi. Solitamente realizzati in gesso, gli stucchi decorativi possono venire sfruttati per dare vita a cornici o decorazioni alle pareti o al soffitto: una volta scelta la realizzazione è possibile colorare gli stucchi con le stesse tinte delle pareti, creando un effetto unitario ed omogeneo, oppure optare per cromature che diano vita ad originali contrasti. La decorazione a stucco era conosciuta già dai romani, che ne facevano largo uso nell'abbellimento e nella personalizzazione di ville, palazzi e terme, impreziosendo pareti e soffitti. Non si tratta quindi una scoperta dei nostri giorni ma una tradizione millenaria frutto dell'ingegno di maestri artigiani, ancora oggi estremamente attuale. Mentre negli anni Cinquanta e Sessanta si preferivano stucchi dall'andamento più elaborato e ricco di dettagli, oggi si prediligono linee più essenziali, in grado di adattarsi a spazi di design, anche se non vi sono limiti al gusto e alla fantasia. Lo stuccatore deve avere competenza nelle tre arti che interessano il decoro architettonico (la pittura, la scultura e l’architettura) trovando nella costruzione di stucchi a rilievo una continuità naturale che eleva la figura dell’artigiano e l’importanza della sua opera ( si parla infatti sempre di artigianato artistico). Oggi come ieri il decoro in gesso rappresenta un arricchimento, che il gusto dei tempi moderni vuole molto spesso anche per ambienti moderni, dalle linee dritte, di puro design. Oggi si prediligono stucchi lisci, gusci e cornici, che non appesantiscono gli ambienti con decori particolari, anche se in un ambiente ricercato stucchi elaborati potranno fornire ulteriori elementi di decoro e valore all'intero ambiente. L’importante, come in ogni ambito, è saper dosare per ottenere il giusto effetto, la giusta combinazione in grado di personalizzare una stanza secondo il vostro modo d’essere e in linea con la tipologia di arredo presente.


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Sabato 13 Agosto 2012

Speciale Edilizia

Manutenzione della caldaia: come ottenere un’efficienza ottimale

Pavimenti, come scegliere

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Le temperature sono in calo, e l'inverno alle porte. Ma siamo certi che la nostra caldaia sia pronta a riscaldarci per tutta la stagione fredda? Per garantire il corretto funzionamento e la sicurezza dell'impianto una delle operazioni più importanti è la manutenzione. Non si tratta, però, dell'unica risorsa a disposizione degli utenti per mantenere la migliore efficienza possibile anche con il passare degli anni. Se l’impianto è a gas, metano o gpl, bisogna stare attenti ad evitare che le fiamme non si spengano per mancanza di ossigeno mantenendo però la fuoriuscita di gas. È per questo che, per le caldaie installate all’interno della casa, bisogna per prima cosa provvedere alla realizzazione di prese d’aria che colleghino l’interno e l’esterno della casa. Le dimensioni delle prese varieranno a seconda della potenza dell’apparecchio. Le case nuove sono, generalmente, costruite già a norma, ma per le più vecchie è il caso di informarsi riguardo alla normativa vigente e provvedere alla messa a norma, per garantire l'adeguata sicurezza. Partendo dal presupposto che una caldaia non ben regolata produce meno calore e consuma più combustibile, una manutenzione regolare permetterà inoltre di risparmiare, perché assicurerà il corretto funzionamento di tutte le parti e evitando gli sprechi, mantenendo costante il consumo e diminuendo il costo della bolletta in tutta sicurezza. La manutenzione deve essere svolta da tecnici o imprese specializzate in possesso dei requisiti specificati e richiesti dalla legge e preferibilmente iscritti alla Camera di Commercio e all’Associazione Artigiani. I tecnici devono, al momento dell’installazione, rilasciare la “dichiarazione di conformità dell’impianto”, che comporta la verifica del corretto tiraggio della canna fumaria e del funzionamento dell’intero impianto. La legge, inoltre, stabilisce che ogni impianto di riscaldamento autonomo sia provvisto di un “Libretto di Impianto” che viene rilasciato all’atto dell’installazione e ne segue la vita. Per le caldaie già attive questo deve essere fornito dall’impresa che effettua la manutenzione annuale. Questo documento ufficiale, che deve poter essere esibito in caso di necessità ai controlli di comuni e province, deve riportare tutte le operazioni effettuate sulla caldaia, ordinarie e straordinarie, e i risultati delle verifiche biennali. La responsabilità del suo aggiornamento è dell’occupante della casa, ma deve essere compilato dal tecnico.

uanto è importante il pavimento in una casa? Spesso vi si presta poco attenzione, eppure è una parte fondamentale della casa e conferisce personalità agli spazi. La scelta del giusto materiale non è fondamentale solo dal punto di vista estetico, ma anche delle caratteristiche qualitative: ecco alcuni consigli per evitare passi falsi. Tenete presente, in primis, che le illustrazioni di cataloghi, depliants, riviste, così come i campioni di piastrelle, marmo e legno presenti in sala mostra sono solo indicative e servono a dare un’idea di massima del risultato finale. La ceramica, infatti, subisce una fase di cottura

che genera toni differenti tra una partita ed un’altra, per cui vi sarà sicuramente una certa differenza tra il campione visto in sala mostra e quello che Vi verrà consegnato. Tali differenze, per ovvie ragioni, sono ancora più evidenti nel marmo e nel legno. La posa comporta un lavoro complesso e destinato a rimanere effettivo per lungo tempo: prima che essa abbia inizio, controllate attentamente che tutto sia nel rispetto dei propri ordini, dal colore alle dimensioni fino al taglio dei singoli elementi. È assolutamente consigliato conservare al termine dei lavori una quantità di piastrelle di riserva pari almeno al 10%,

anche se ciò può variare a seconda dei locali da pavimentare. Questa scelta può rivelarsi particolarmente fortunata in seguito, qualora si rivelino necessari interventi e dunque una parziale ripavimentazione, dal momento che individuare materiale identico a distanza di tempo sarebbe estremamente difficile e non sempre possibile. Se il pavimento in lavorazione è per una casa di prossima abitazione, è bene calcolare tempi abbondanti poiché potrebbero rivelarsi degli imprevisti che rallentano il lavoro: meglio attendere qualche giorno in più per un risultato di qualità. Nel caso in cui abbiate il sospetto che le murature non siano diritte, preferite i pavimenti in diagonale. Se le murature non sono planari, ovvero presentano parti concave o convesse, sarà opportuno richiedere già da subito che il posatore o il responsabile degli intonaci faccia una rasatura di correzione, prima dell’applicazione del prodotto. Così come si potranno stabilizzare, e cioè rendere proporzionali, le scale. Solitamente, questi costi esulano da quelli inseriti nel preventivo, proprio perchè difficilmente prevedibili prima di iniziare i lavori e visionare da vicino la superficie da rivestire: per un effetto finale soddisfacente, tuttavia, si consiglia di non cedere alla tentazione di evitare l'intervento, poiché il rivestimento andrebbe ad accentuare la percezione dei difetti anzichè nasconderli. Infine, siate presenti almeno nelle fasi iniziali dei lavori e non mancate di fare dei periodici sopralluoghi, per poter seguire al meglio ogni operazione e collaborare con gli incaricati nella realizzazione del pavimento perfetto.


casalmaggiore@ilpiccologiornale.it

CASALMAGGIORE

Croce Rossa, nuova sede?

Intanto decolla l’iniziativa “Un camper per la vita” e si reclutano nuovi volontari

Sabato 13 Ottobre 2012

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OBESITA’ INFANTILE, UN PROBLEMA ANCHE NOSTRO

Il comitato locale potrebbe trasferirsi da via Formis in un’area in località Baslenga

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di Simone Arrighi

empre più dinamico, sempre più giovane ed in costante crescita, il comitato locale di Casalmaggiore della Croce Rossa Italiana sarà impegnato nei prossimi giorni su più fronti. Il primo in ordine cronologico riguarda la raccolta fondi per l’acquisto di “Un camper per la vita”. Il secondo fa riferimento alla campagna di reclutamento volontari. Il terzo, ancora senza conferme ufficiali («Non ci pronunciamo prima dei fatti»: parola di Rino Berardi, commissario C.R.I.) verterebbe su un futuro trasferimento dall’attuale sede, sita in via Formis presso la Fondazione Busi. Un progetto che sarebbe ancora in fase del tutto preliminare, ma che potrebbe prevedere la creazione di una nuova struttura su un’area edificabile in zona Baslenga, più precisamente dietro all’edificio che accoglie il tiro a segno. Il terreno, secondo una cessione di standard urbanistico di lottizzazione, è già stato richiesto dal comune alla ditta Edilmax Srl: secondo una variante al piano urbanistico approvata in passato, sarà consentito inserirvi attività anche di tipo sanitario. Una volta completato l’atto di cessione, spetterà al comune stabilire eventuali convenzioni con soggetti richiedenti: al diritto di superficie sarebbero interessate sia la Croce Rossa che la Santa Federici, anche se, come fanno sapere dall’ufficio urbanistica del comune di Casalmaggiore, risulta prematuro parlare di progetti. Fra un mese potremmo (dovremmo…) saperne di più.

Nell’immediato, la Croce Rossa ha organizzato per i prossimi giorni alcuni appuntamenti a scopo benefico, per sostenere l’acquisto di “Un camper per la vita”: mezzo che verrà utilizzato per una campagna di prevenzione contro l’uso e l’abuso di alcool e droghe, con screening per persone di tutte le età. Come conferma il commissario della C.R.I. casalese Rino Berardi, continuano ad aumentare le adesioni alla cena benefica che si terrà il 16 ottobre, presso il ristorante Corte Bondeno (prenotazione obbligatoria entro il 14 ottobre, per informazioni: cl.casalmaggiore@cri.it). L’iniziativa avrà tappe di avvicinamento alla cena benefica, come quella del 14 ottobre, quando il comitato locale della C.R.I. sarà presente a Piadena per la raccolta

fondi. Poco oltre, il 23 ottobre, avrà luogo a Casalmaggiore il corso base di formazione: la campagna di reclutamento volontari (per informazioni: crisegreteria.info@libero.it) è già avviata e le iscrizioni aumentano rapidamente, come racconta soddisfatto Berardi. Senza dimenticare il corso avviato il primo ottobre a Piadena e tutte le attività che vedono impegnato il comitato locale della C.R.I., i cui corsi (con personale qualificato) saliranno a tre. Il tutto, per rendere sempre più capillare la presenza della Croce Rossa, da 135 anni sul nostro territorio. Un percorso secolare che la C.R.I. vorrebbe documentare, avviando un vastissimo e capillare progetto di “Storia della Croce Rossa” nel comprensorio Oglio-Po.

Torchio, ordine del giorno in difesa dell’Oglio Po

Assieme a Massimo Araldi chiede la conferma degli impegni sul futuro dei servizi sanitari

Da tempo all'ospedale Oglio Po non vengono coperti i primariati di pedriatria, ortopedia, mentre medicina è stata accorpata a Cremona come per il pronto soccorso, inoltre da oltre tre mesi la Direzione Generale, in applicazione della “spending review” ha deciso di “tagliare” il reparto analisi (migliaia di firme sono state raccolte tra i cittadini solo su questo fronte): questa la premessa dell'interrogazione presentata già ai primi di luglio da Giuseppe Torchio e sottoscritta nei giorni scorsi anche da Massimo Araldi, consigliere provinciale di “Aleanza per l’Italia”. L'impegno assunto dalla Regione per rafforzare il livello dei servizi sanitari nell'area al confine tra il cremonese e il mantovano di fatto non è stato onorato, ad ulteriore prova anche i problemi e ritardi che investono Bozzolo e Viadana. «Nei consigli comunali aperti tenuti a Bozzolo, Casalmaggiore e Viadana – afferma Giuseppe

Torchio - sono state fornite dai referenti regionali e delle quattro aziende sanitarie e ospedaliere interessate tutte le rassicurazioni del caso che, finora, sono rimaste lettera morta così che l'accusa di “procurato allarme”, p ro n u n c i a t a d a l D i re t t o re dell'Azienda Ospedaliera di Cremona, assume i contorni di una beffa». «In particolare – prosegue Torchio - a fronte di un innegabile incremento del numero dei nati, è incomprensibile il blocco della nomina del primario di pediatria e comunque non risulta che agli ospedali di Cremona e Crema siano state bloccate le nomine di reparti essenziali al mantenimento della qualifica di “ospedale per acuti” che, oltrettutto nella fattispecie dell'Oglio Po, vanta un quinto delle proprie entrate dall'utenza extra-regionale nonostante tutte le restrizioni adottate dalla realtà emiliana». «La nostra area – prosegue il consigliere provinciale - ha lavorato in piena sinergia a livello

territoriale e politico per ottenere il nuovo ospedale e si può sicuramente affermare che senza Baroni, Rotelli, Beccari e Miglioli, nelle rispettive realtà di Viadana, Casalmaggiore, Sabbioneta e Bozzolo, non si sarebbe potuto giungere ad un risultato così coraggioso ed ambizioso, non si può dimenticare il lavoro delle opposizioni di sinistra». Torchio ricorda in particolare iniziative come le finte ed ironiche inaugurazioni dell'ope-

ra, come testimoniano le foto nello studio dell'allora sindaco Araldi circondato dalle bandiere rosse di Abeni e di Lipreri, a dimostrare la piena condivisione politica. «Un disegno condiviso per dotare il territorio di un servizio imprescindibile - conclude Torchio - che dovrebbe essere esaltato soprattutto in vista delle nuove aggregazioni territoriali previste da Governo e Regione Lombardia». Il riferimento è ovviamente alle future province che mettono in discussione lo stesso futuro delle aziende ospedaliere. Di fronte alla risposta, nella seduta del consiglio provinciale di martedì, dell'assessore Silvia Schiavi che saranno garantiti i servizi, Torchio e Araldi, anche con riferimento ai nuovi tagli annunciati in sede nazionale, hanno preannunciato la presentazione di un ordine del giorno che impegni tutti i livelli decisionali a mantenere gli impegni assunti con il territorio.

SABBIONETA - Obesità: problema sempre più pressante anche in Italia, e anche in età pediatrica: fra i bambini dagli 8 ai 12 anni, uno su 4 è obeso, uno su 3 è sovrappeso. E' stato il tema dell'ultima conviviale del Rotary Club Casalmaggiore-Viadana-Sabbioneta presso la Loggia del Grano di Sabbioneta, affrontato dal dott. Franco Bontempi, laureato in Medicina e Chirurgia a Modena, specializzato in Endocrinologia, e da qualche mese pediatria a Viadana, introdotto dal presidente Pietro Alberto Grazzi. L'obesità ha complicanze tali da ridurre drasticamente le aspettative di vita - problemi cardiovascolari, diabete, ipertensione, disturbi dell'apparato locomotore e psicologici, asma, tumori… - e ne soffre già un quarto dei ragazzini italiani. E' tutta questione di calorie introdotte e calorie consumate: da una parte colazioni saltate, cibi sbagliati, bibite, voracità, dall'altra poca attività fisica ed eccessive ore davanti a uno schermo, gioco passivo e al chiuso. Il dott. Bontempi ha affrontato l'argomento sotto tutti i punti di vista, lasciando poi la parola al dottor Enzo Rosa per un quadro della situazione nel nostro territorio: dai dati raccolti fra i ragazzi di I e III media nel 2010 (per un service nelle scuole promosso dall'allora presidente Pia Sirini), è emersa un'incidenza di obesità inferiore alla media nazionale, ma comunque preoccupante. Al dibattito è intervenuto anche Ernesto Laterza, che all'Oglio Po, in un anno, ha effettuato 50 interventi di bendaggio restrittivo gastrico, ovviamente su pazienti adulti.

CON ARALDI SI DISCUTE DEL PROGETTO TIBRE SOLAROLO RAINERIO – Per far il punto sul progetto TiBre, sarà presente a Solarolo mercoledì prossimo, 17 ottobre, l’ex sindaco di Casalmaggiore Massimo Araldi, oggi consigliere provinciale nonché consigliere all'interno della Auto Cisa spa. Araldi è stato invitato dal Rotary Club Casalmaggiore Oglio Po per illustrare il progetto, le tempistiche, i benefici che la zona Oglio-Po ricaverà da questa importante infrastruttura e le potenziali commerciali collegate ad essa. Durante la serata, Araldi sarà accompagnato dall'ing. Rubini dell'Auto Cisa, il quale si addentrerà nelle questioni di carattere tecnico.

ECCO CHOCOMOMENTS, DAL 19 AL 21 OTTOBRE

È stata presentata ufficialmente la seconda edizione casalese della Festa del Cioccolato Artigianale, in programma tra il 19 ed il 21 di ottobre. Tra le novità, la più significativa è rappresentata dal coinvolgimento di Amurt: i volontari dell'associazione, come confermato da Paolo Bocchi, saranno presenti alla tre giorni con un punto degustazione ove sarà possibile gustare cioccolata calda e altre creazioni di cioccolato contribuendo alla raccolta fondi a favore de “La Rete” sociale (Chocmoments ha donato 150 chili di cioccolato artigianale ad Amurt per quest’iniziativa). Rispetto alla prima edizione, sarà presente la tensostruttura già utilizzata per la Festa della Zucca, che accoglierà la Fabbrica del Cioccolato e i tavolini del punto degustazione: così tutto filerà liscio anche in caso di pioggia. Più ampia la collaborazione con gli esercenti: l’introduzione di una Choco-card offrirà sconti in vari negozi di Casalmaggiore. Tre i ristoranti che proporranno menu a tema: La Strada, Trattobene e Pura Vida. Sostituiranno, di fatto, il ristotenda che lo scorso anno venne allestito dalla Pro Loco. Proprio l’assenza del patrocinio della Pro Loco (ufficialmente per motivi di budget) ha già innescato qualche polemica: gli organizzatori auspicano più collaborazione per le prossime iniziative.

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Casalmaggiore

Sabato 13 Ottobre 2012

Una pensione a tre stelle Michelin

In uscita la Guida Rossa 2013, ultima che porta la firma del martignanese Fausto Arrighi

V Fausto Arrighi

errà presentata il 14 novembre l’ultima Guida Rossa Michelin firmata da un martignanese d’origine: Fausto Arrighi, al nono anno di direzione di quella che, dagli addetti ai lavori, viene ancora considerata la “Bibbia del gusto”, è prossimo alla pensione. «Dopo trentacinque anni di carriera in Michelin, mi congederò»: confida Arrighi. Difficile anche solo immaginarlo senza la sua professione, pardon, la sua passione: «Non so ancora con precisione cosa farò da grande - scherza il direttore della Rossa Michelin – di certo rimarrò nel settore». C’era da scommetterci… «Ho diversi progetti, ma ancora nulla di definito. Scriverò articoli per giornali di settore, che già hanno richiesto la mia collaborazione». Poi? Chissà. «Altri incarichi? Vedremo…». Massimo riserbo insomma: una deformazione professionale, visti i decenni passati in Michelin come ispettore prima e direttore poi. «Una cosa la posso preannunciare: scriverò un libro sugli

ultimi trentacinque anni di ristorazione in Italia». Un lasso di tempo pari alla vita professionale in Michelin di Fausto Arrighi, che anticipa così i contenuti del testo: «Negli ultimi trentacinque anni la cucina italiana si è evoluta, da una dimensione classica, devota alla tradizione territoriale, è diventata una cucina creativa, innovativa, che presta attenzione alla qualità dei prodotti, all’aspetto estetico della loro presentazione. La ricerca di sapori nuovi ha portato molti chef a personalizzare la propria cucina». E per provare l’eccellenza, come da anni sostiene Arrighi, non bisogna poi fare molti chilometri: «Il mio ristorante preferito? Dal Pescatore, a Runate di Canneto sull’Oglio, dalla famiglia Santini». Tre stelle Michelin, tanto per intenderci. A proposito di stelle, quindi di giudizi: cosa significa essere il direttore della più temuta guida mondiale? «Significa avere un’enorme responsabilità, verso i lettori che devono uscire gratificati dai ristoranti selezionati e verso i ristoratori, per i quali c’è massimo rispetto rafforzato da un’approfondita preparazione degli ispettori. Essere il

controllore dei controllori implica onestà professionale, fermo restando la soggettività dei giudizi». Si parla pur sempre del top: per arrivarvi, il percorso è stato lungo anche per Fausto Arrighi. Da Martignana alla scuola alberghiera di Bellagio, poi le prime esperienze lavorative: come barman in relais chateaux italiani, francesi, tedeschi e americani. Poi, la svolta: un annuncio scoperto per caso, sulla pagina di un giornale aperta al suolo, mentre a casa Arrighi si dava la prima mano di bianco ai muri: «Stavamo imbiancando le pareti, vero. Ho visto l’annuncio sul giornale e ho partecipato al concorso in Michelin». Uno su cinquanta ce l’ha fatta: ventisei anni da ispettore, nove da direttore, sotto il segno della “Rossa”, in giro per l’Italia e oltre. Nemmeno la moglie, la casalese Cecilia Sartori, s’aspetta di trovarselo in appartamento a Cremona, da gennaio, in panciolle: «Mi farò lasciare un bigliettino con le faccende di casa da sbrigare mentre lei è a lavoro», ironizza Arrighi. E chi ce lo vede in città per più di due giorni di fila?

Il Listone: “La stagione teatrale doveva passare in Consiglio”

Non ne fa una questione di gestione, per la quale il sindaco Silla ha assecondato la proposta del consigliere di minoranza Matteo Rossi, riducendo di 15 mila euro i costi: il Listone ne fa però una questione di legalità, perché la stagione teatrale 2012-2013 con relativi conti, presentata settimana scorsa alla stampa, non è mai passata per l’approvazione del consiglio comunale. Per Silla, la legge non contempla la delibera per questo tipo di procedure. Ma come fa notare il consigliere Carlo Gardani, che col Listone e gli altri gruppi di

minoranza ha firmato l’interpellanza discussa ieri sera in consiglio, l’articolo 42 del Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali (Decreto Legislativo 267 dell’anno 2000), parla chiaro in materia di attribuzione dei consigli comunali. Tra gli atti fondamentali di competenza del consiglio vi sono infatti quelli che riguardano le “spese che impegnino i bilanci per gli esercizi successivi, escluse quelle relative alle locazioni di immobili ed alla somministrazione e fornitura di beni e servizi a carattere continuativo”. «Essendo la stagione tea-

trale distribuita fra il 2012 ed il 2013, ovvero due bilanci distinti, uno successivo all’altro, il fatto di non averla discussa in consiglio comunale risulta un atto illegittimo»: spiega Gardani. A suffragio della tesi sostenuta dalle minoranze (e riportata ieri sera in consiglio comunale) «esistono in merito sentenze del Consiglio di Stato che parlano chiaramente di illegittimità». «Non si tratta quindi di un fatto gestionale, come ha lasciato intendere il sindaco Silla, ma di una questione di tipo amministrativo». Un errore di forma, insomma.

Cisvol, in Cassa Padana la nuova sede di Gussola Ieri l’inaugurazione con la partecipazione di un folto pubblico. La benedizione di fratel Francesco Zambotti

GUSSOLA – E’ stata inaugurata nel tardo pomeriggio di ieri la nuova sede casalasca di Cisvol, Centro di Servizio per il Volontariato della provincia di Cremona. Già presente sul territorio con la sede di Casalmaggiore di via Corsica, Cisvol dunque raddoppia con la delegazione casalasca. Questa sarà operativa, su appuntamento, in via Garibaldi a Gussola, presso la filiale di Cassa Padana BCC nei giorni di lunedì, martedì e giovedì dalle ore 10 alle ore 12. Ieri la cerimonia di inaugurazione ha visto la presenza del presidente Cisvol Giorgio Reali e del Responsabile Area di Cremona e del Casalasco di Cassa Padana Nicola Ferrari. Con loro al tavolo di presidenza anche il sndaco di Gussola Marino Chiesa e il direttore del Consorzio Casalasco Servizi Sociali Katia Avanzini. Al primo piano della bella sede gussolese dell'istituto di credito erano presenti circa 150 persone, un grande successo dunque, d'altro canto a Gussola non difettano di certo i gruppi di volontariato: an-

Da sinistra il taglio del nastro, la benedizione di fratel Francesco, il folto pubblico e il tavolo di presidenza

che la scelta della località non è dunque casuale. Il gruppo storico “Il Torrione” di Casalmaggiore e “Joyce Voice” hanno proposto un intrattenimento musicale, prima del rituale taglio del nastro. A seguire, fratel Francesco Zambotti della Tenda di Cristo ha benedetto la nuova sede, quindi si sono susseguiti gli interventi, prima di un nuovo intermezzo musicale e del rinfresco offerto.

Nicola Ferrari ha dato il benvenuto al Cisvol e spiegato i motivi di una sede così poco usuale. E' stata Cassa Padana a proporre per tre giorni la settimana la disponibilità (gratuita) dei propri locali, destinati all’attività di consulenza e supporto alle associazioni. Ciò avviene sulla base di positive esperienze già in atto in altri territori. La presenza di un servizio a favore del volontariato all’interno di Cassa Padana, ha spiegato Ferrari, è coerente con le fina-

lità dell'Istituto che prevede tra i propri scopi sociali proprio la promozione del volontariato e l’impegno sociale nel Terzo Settore. Cassa Padana e il Cisvol intendono creare un luogo in cui le associazioni del Terzo settore del comprensorio casalasco possano usufruire dell’attività di consulenza e assistenza prestata dal Cisvol anche tramite nuove tecnologie, utili per un contatto in tempo reale con gli operatori della sede di Cremona.

WEEK END

Da Italo Calvino al giardinaggio CASALMAGGIORE - Questa sera alle ore 21 presso la chiesa di San Sebastiano (all’incrocio tra via Romani e via Baldesio) si terrà “Luna e gnac”, lettura drammatizzata dal racconto di Italo Calvino presentata da Avis Teatro di Casalmaggiore. L’iniziativa è organizzata dagli assessorati alla Cultura e alle Politiche Giovanili del Comune di Casalmaggiore nell’ambito del Teatro delle Possibilità. COLORNO - La vicina Colorno propone un week end interessante per gli amanti del giardinaggio. Il giardino storico della Reggia di Colorno (inserito nel circuito dei Grandi Giardini Italiani) ospita infatti, oggi e domani, la manifestazione “Nel segno del giglio”, nella nuova versione autunnale. Si tratta della terza edizione della mostra mercato del giardinaggio di qualità. L’ingresso, al costo di 7 euro, osserva i seguenti orari: oggi dalle 10 alle 18, domani dalle 9,30 alle 18,30. Piante, fiori, frutti, arredi, libri, progetti, consigli e incontri. C’è di tutto per gli appassionati, che potranno informarsi sulle novità del settore e le nuove tendenze, in particolare “Rustico è bello” (questo il tema prescelto), ovvero la scelta di varietà dal costo contenuto ma in grado di ripagare la cura riposta con fioriture corpose. Nell’occasione sarà possibile anche effettuare visite guidate alla Reggia (durata di un’ora), oggi dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18 e domani dalle 10 alle 18.


Lettere & Opinioni "

questione province

Si discute e si litiga ma niente tende a mutare Caro direttore, siamo alle solite: in questi giorni è d’attualità il problema degli accorpamenti delle Province. Si badi bene accorpamento, non abolizione come tanta gente vorrebbe. Tant’é, prendiamone atto. I nostri politici (a livello provinciale, ma anche i sindaci che si agitano come api impazzite) si incontrano, discutono, non decidono, litigano... e non accorpano. Perché? Perché ancora una volta guardano indietro, non avanti; guardano i calcoli elettoralistici in funzione del proprio partito e della propria poltrona: «Se io mi fondo con quella Provincia, che ha la stessa mia maggioranza, vinciamo noi e vengo rieletto». Punto. Gli interessi del territorio, la costituzione di organismi organici e forti a sufficienza a farsi sentire e valere a Roma (dopo anni, decenni ai confini dell’Impero)?: un particolare trascurabile. L’impressione che se ne ricava è abbastanza sgradevole e anche, forse, del “dejà vu”. Poco più di una decina di anni fa (2001), a parti politiche invertite (governava il centrosinistra) venne fatto passare di tutta fretta, a fine legislatura e con maggioranza risicata, la “famosa” modifica all’Art. V della Costituzione con la quale si toglievano i freni alle autonomie regionali. In questi giorni stiamo godendo i frutti venefici e nefasti di quella modifica. E li subiamo tutti, sinistra, destra e quel che più conta, specialmente i cittadini. Allora, visto che la lezione l’abbiamo già avuta, vogliamo cambiare registro? Vogliamo pensare un po’ di più al territorio ed ai cittadini e un po’ meno al proprio “particulare”? Anselmo Gusperti Cremona ***

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punto di vista

L’Italia deve soprattutto rifondarsi eticamente Gentile direttore, sono moralista e giustizialista. La dissipazione del danaro pubblico e il malgoverno sono un umiliante stillicidio quotidiano. Ora basta. Ogni limite di decenza e di tolleranza morale è stato cancellato. Questo è moralismo? Ebbene, sono un moralista. I partiti, pur non essendo tutti uguali, tutti sono stati infettati, chi più chi meno, dall’ingordigia personale dei loro rappresentanti nelle istituzioni. Se poi c’è qualcuno che esasperato mette nella critica un po’ di battute velenose, viene accusato di fare dell’antipolitica. No, l’antipolitica la fanno gli uomini politici corrotti e quei partiti che non provvedono subito a costituirsi parti lese contro di loro. Roberto Formigoni dà motivo per parlare della vituperata giustizia “politica”. Se è vero che la giurisprudenza prevede tre gradi di giudizio, quella “politica” prevede che a un pubblico amministratore non sia consentito di lasciare nel dubbio l’amministrato se esso è onesto oppure no. Questo è giustizialismo? Ebbene sono giustizialista. Questo Paese ha bisogno di rifondarsi eticamente (ovviamente si parla di etica civile), di togliere dalla melma del malgoverno la cultura dell’interesse generale. Da quando è finito il confronto, anche duro e dialetticamente violento, tra culture diverse rispetto all’equa ripartizione delle risorse, è rimasto solo un pensiero “unico”, l’arricchimento ed il successo personale anche a spese dell’interesse pubblico e così il degrado morale ha finito per arrivare al livello di metastasi. Il problema dei problemi è il debito pubblico? E’ vero, ma fintanto che non saranno riportati a livelli fisiologici la corruzione (in Italia pesa per 60 miliardi all’anno), l’evasione fiscale (in Italia pesa per 150 miliardi in meno per l’Erario all’anno), per la parte meno fortunata degli italiani e per quel giovane su tre che cerca lavoro, non c’è futuro. Sta per aprirsi la stagione delle elezioni. Perché non diventino una liturgia logora e un po’maleodorante, voterò quel partito che farà le primarie per i candidati che metterà in lista; metterà nel suo statuto la sospensione dal partito di qualsiasi suo amministratore pubblico sospettato di disonestà e la costituzione a parte lesa in caso di rinvio a giudizio; sottoporrà al vaglio di un or-

Per dire la vostra, scrivete a:

In caso di separazione tra coniugi gli animali vanno trattati come figli Buongiorno avvocato, vorrei sapere, in caso di separazione tra coniugi, gli animali domestici che appartengono ad entrambi a chi vanno affidati? Ci sono dei criteri? Antonietta *** Sempre più nella vita quotidiana vi sono casi di separazione fra coniugi nei quali, cani, gatti ed altri animali diventano oggetto del contendere in un quadro normativo attualmente carente. Se, infatti, in ambito penale, si è posto rimedio al vuoto normativo con l’approvazione della Legge n.189 del 20 luglio 2004 che prevede una disciplina sanzionatoria di carattere penale per reati contro gli animali (uccisione, maltrattamenti, uso per combattimenti, ecc.), in ambito civilistico vi sono evidenti carenze nella legislazione in tema di animali. Per colmare la lacuna “L’Intergruppo parlamentare animali” ha presentato,

critica

Definirla “cittadella sanitaria” è mancare di rispetto alla realtà Gentile direttore, definire “cittadella sanitaria” gli ambulatori di oculistica e cardiologia, il Centro prelievi ed il Centro unico di prenotazione (Cup) in via Dante 104 b (che prima trovavano ampia e comoda sede nell’ex Inam) è mancare assolutamente di senso della realtà, ma ragionare molto in termini ragionieristici. Quella che è stata presentata con tanta enfasi e soddisfazione dal direttore generale dell’Azienda ospedaliera di Cremona non è altro, come sempre abbiamo affermato, che un’operazione meramente economica che punta a “risparmiare” soldi in cambio della riduzione di servizi essenziali, come le prestazioni mediche e sanitarie. Costringere i cittadini a vagare per la città per recarsi nelle diverse e sparse sedi della malconcia sanità cremonese, per il nostro direttore generale è credere “nella continuità tra ospedale e territorio”. Certo, chi è giovane e sano può anche percorrere l’intero territorio cittadino per farsi visitare o sottoporsi a delle cure, ma per chi giovane non lo è più e magari non ha alcun famigliare che possa accompagnarlo, curarsi diventa un’impresa impossibile e costosa, però può servire a far raggiungere al nostro direttore il risparmio forse di 240mila euro all’anno. E’ per questo che paghiamo le tasse anche alla Regione Lombardia! Perché, anziché fornirci migliori e più efficienti servizi, li riduca e con molto “buon senso” li dissemini qua e là per Cremona, incentivando il turismo locale visto che la nostra amministrazione comunale da sola non è in grado di farlo. E cosa pensano o dicono i medici che non hanno avuto la fortuna di vedere insediata nelle vicinanze dei loro studi una cittadella sanitaria che possa favorire anche i loro assistiti? Però ci consola pensare, come commenta il presidente del Centro tutela dei diritti del malato Tiziano Percudani, che «l’ambiente è ben curato ed organizzato e sarà efficace per i cittadini». Chissà dove vanno a finire i risparmi, qualcuno ce lo farà mai sapere? Celestina Villa Segreteria cittadina di Rifondazione Comunista

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loro la migliore sistemazione inerente il profilo della protezione degli animali. Il tribunale è competente a decidere in merito anche in caso di cessazione della convivenza more uxorio”. La norma sopracitata, dunque, parla chiaro. Il fatto che il microchip del cane sia intestato ad uno dei coniugi non determina in senso assoluto la proprietà dell’animale. Il cane non è un bene oggetto di registrazione (come un'automobile per intenderci) pertanto, benché intestato ad un coniuge, il cane può aver sviluppato una relazione affettiva con l’altro coniuge. In materia, la prima sentenza rivoluzionaria cui riferirsi è quella emessa proprio dal tribunale di Cremona l’11-6-2008 che, dopo aver riconosciuto ai due coniugi separati di potersi prendere cura congiuntamente del loro cane, dividendo al 50% le spese per il mantenimento, ha poi pre-

proposta

Sull’istruzione è necessario un tavolo con la Regione Egregio direttore, quando le operazione di razionalizzazione sono calate dall’alto, seguendo il criterio della riduzione dei costi, ma senza tener sufficientemente conto della realtà su cui vanno ad incidere, le conseguenze sono quelle che vediamo nel caso del dimensionamento scolastico. Questa è stata la valutazione del nostro gruppo nella Commissione politiche educative in cui è stata presentata la decisione della Giunta circa il dimensionamento degli istituti scolastici, proposta su cui, tra l’altro, il Consiglio comunale non è chiamato a deliberare. Non importa se poi l’effetto è quello di creare disagio e di destrutturare realtà consolidate e che funzionano, come lamentato dalla scuola Virgilio e da altre realtà scolastiche, si procede a cascata senza concedere la flessibilità necessaria per aggiustare il tiro in sede locale, questo almeno ci è stato rappresentato come indirizzo della Regione nei confronti dei Comuni. Sono possibili soluzioni ponte o ipotesi meno impattanti? Solo l’apertura di un tavolo con la Regione può darci la risposta. Il sindaco e l’assessore verifichino questa possibilità che, in ogni caso, non si persegue con alcune note di accompagnamento ad una delibera, ma con iniziative precise di interlocuzione diretta con la Regione e con l’apertura del confronto in sede politica. Daniele Bonali e Maura Ruggeri Consiglieri comunali del Pd ***

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appello

L’uguaglianza nel diritto allo studio è minacciata Egregio direttore, è la fine della scuola di Stato. Nel silenzio delle forze politiche che sostengono il Governo Monti, tutte impegnate sui temi delle politiche prevalenti a Bruxelles e Francoforte, convinte o assuefatte dall’idea che l’uscita dalla crisi sia possibile solo smantellando il modello sociale europeo, incentrato sulle garanzie del reddito e dei diritti, sta per essere licenziato dalla Commissione Cultura in sede legislativa della Camera, per l’approvazione definitiva in Commissione Cultura del Senato e diventare legge dello Stato, la proposta di legge 953 sull’ordinamento scolastico. I temi della scuola e quindi dell’istruzione vengono degradati ad argomenti privi di speciale rilevanza di ordine generale e sottratti alla discussione parlamentare in aula. La proposta di legge 953 - figlia del ddl Aprea oggi assessore regionale della

" cisato che “tutte le garanzie che sono previste per l’affido condiviso dei figli minori siano specularmente applicate per i cani”. Ecco che all’animale domestico sembrerebbero essere così riconosciuti diritti finora riservati solamente ai figli secondo le prescrizioni di cui alla legge 56/06 in tema di affido condiviso. Tale orientamento venne poi confermato da un’ordinanza del presidente del tribunale di Foggia che affidava il cane al marito indipendentemente dall’intestazione formale, così privilegiando l’interesse materiale e spirituale-affettivo dell’animale conteso. *Avvocato Stabilito e Mediatore civile emiliacodignola@libero.it

Lombardia all’istruzione - di fatto abroga i decreti delegati del 1974, azzerando Consigli di istituto e Collegio dei docenti sostituendoli con Consigli dell’autonomia, ossia Consigli d’amministrazione e Consiglio dei docenti. Non è una questione terminologica, ma di sostanza. Ogni istituto scolastico potrà munirsi di propri statuti e auto-organizzarsi al proprio interno con organi. L’adozione di statuti autonomi marcherà differenze anche sensibili tra scuola e scuola, tra diverse aree geografiche e costituisce una pericolosa minaccia ai principi che garantiscono un’effettiva uguaglianza nel diritto alla studio e alla libertà di insegnamento. Al sistema organizzativo unitario, che di fatto ha assicurato in Italia una scuola uguale per tutti, la proposta di legge 953 sostituisce, con il pretesto dell’autonomia e della sussidiarietà, una scuola con forte connotazione aziendale, con la possibilità di trasformarsi in fondazioni, di avere partner privati rappresentati nei Consigli dell’autonomia, in grado di condizionare la gestione della scuola e la didattica. Sinistra Ecologia Libertà chiede alle forze politiche presenti in parlamento di aprire un reale confronto sulla riforma delle istituzioni scolastiche con studenti, insegnanti, famiglie, forze sociali, veri portatori di interessi nel sistema scuola. Lapo Pasquetti Sinistra Ecologia Libertà Cremona ***

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Sabato 13 Ottobre 2012

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di Raitre, condotta da Fazio per smentire Saviano dichiarando che al Nord l’ndrangheta non esisteva, che il popolo e la classe politica del Nord erano immuni da infiltrazioni di mafia e ’ndrangheta, ma come dimostrano le inchieste giudiziarie le dichiarazioni del ministro Maroni furono pretestuose e fuori luogo . Elia Sciacca Cremona ***

A cura di Emilia Rosemarie Codignola*

nel 2008, una proposta di legge per l’inserimento nel codice civile di alcune disposizioni riguardanti la tutela degli animali. In particolare, sarà introdotto l’art. 455 bis del codice civile, secondo cui “gli animali sono esseri senzienti”. Detta norma introduce il concetto dell’animale come “essere senziente”, capace di provare sensazioni ed in quanto tale meritevole di diritti e tutela. Del pari sarà introdotto l’art. 455 ter c.c., secondo cui “per gli animali familiari, in caso di separazione di coniugi il Tribunale, in mancanza di un accordo tra le parti, a prescindere dal regime di separazione o comunione dei beni e a quanto risultante dai documenti anagrafici dell’animale, sentiti i coniugi, i conviventi, la prole e se del caso gli esperti di comportamento animale, ne attribuisce l’affido esclusivo o condiviso alla parte in grado di garantire

gano periferico della Corte dei Conti i bilanci, oltre che del partito provinciale e regionale, della gestione delle risorse assegnate al proprio gruppo consiliare. Presenterà un serio programma per la difesa dell’ambiente e della salute dei cittadini. Benito Fiori Gruppo di riflessione politica “il frantoio” ***

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lettere@ilpiccologiornale.it • cremasco@cuticomunicazione.it

coas in regione

Le promesse della Lega sono sempre meno affidabili Egregio direttore, ancora una volta la Lega sbraitante, chiede pulizia e moralità al cospetto dei suoi militanti, ma quando poi il nuovo segretario Maroni si riunisce, con i rappresentanti dei vertici dell’odiato Pdl e del magnifico Formigoni, depone nello sgabuzzino le scope tanto acclamate per fare pulizia e continua a nascondere gli scandali sotto il tappeto dorato, dimostrando ancora una volta che le fasulle minacce di togliere la spina è solo propaganda per gli ingenui allocchi. E’ una vita che la Lega Nord fa le solite sceneggiate napoletane, minaccia elezioni anticipate, pone dei paletti che non sono mai rispettati, per salvare la faccia e confondere i creduloni, ma nella realtà il dato di fatto è che il celeste Formigoni, puro come l’acqua di fonte, per l’ennesima volta resta al suo posto, nonostante il rinvio a giudizio e la marea d’inquisiti tra consiglieri e assessori della sua Giunta Regionale. Infine, sarebbe opportuno che Maroni chiedesse pubbliche scuse a Saviano, poiché nella sua veste di ministro dell’Interno, circa due anni fa, d’imperio anche grazie alla solita sudditanza dei vertici Rai ebbe trenta minuti a disposizione nella trasmissione

a crema

Felici per la valorizzazione urbana dell’ex area Stalloni Gentile direttore, le associazioni aderenti al Forum Territoriale del Terzo Settore di Crema e Cremasco esprimono viva soddisfazione per la decisione presa dalla Giunta comunale di Crema di “valorizzazione urbana dell’ex area Stalloni” con il mantenimento di una vocazione pubblica e sociale. Esprimono ulteriore soddisfazione per l’attenzione dimostrata verso la richiesta, da alcuni anni portata avanti con convinzione dal Forum del Terzo Settore, di riservare uno spazio (600 metri quadri) alle associazioni per la realizzazione della “Casa del volontariato”. Il coinvolgimento delle istituzioni pubbliche fanno, a nostro avviso, ben sperare sulla realizzazione di questo importante intervento in tempi ragionevoli. Il Forum del Terzo Settore e le associazioni ad essa aderenti continueranno a seguire con attenzione tutto l'iter del progetto fino alla sua realizzazione finale dichiarandosi disponibili ad un costruttivo confronto. Forum del Terzo Settore di Crema e del Cremasco ***

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spino d’adda

La grande scommessa dell’istituto “Luigi Chiesa” Egregio direttore, pareva impossibile e nemo ad impossibilia tenetur. Gli ostacoli erano infiniti, il disfattismo di molti era alle stelle, le criticità burocratiche sembravano soffocanti, il pessimismo da parte del contesto circostante aleggiava greve. Il parto del nuovo Istituto comprensivo “Luigi Chiesa” di Spino d’Adda si presentava difficile e aveva assolutamente bisogno di una équipe di ineccepibile affidabilità. Dove trovarla di questi tempi? Un conto è innamorarsi delle utopie, un conto è realizzarle. Nessuna smagliatura era tollerabile, pena l’aprirsi di falle che avrebbero fatto affondare la nave. Qualche volta però la realtà può superare la fantasia, soprattutto quando si incontrano le persone giuste al momento giusto. Come direttrice amministrativa Ombretta Bacchi, instancabile, che ha persino sacrificato le ferie estive per preparare tutto quello che era approntabile preliminarmente. Come assistenti amministrativi Gianfranco Grossi, per cui pure l’impegno estivo è stato profuso senza risparmio e Francesco Miele, Giovanni D’Urso, Cristina Marchini, Maria Luisa Perrotta, arrivati non immediatamente ma subito entrati nei loro ruoli con la passione di chi ha, senza ritardi, compreso la sua “mission”. Come collaboratrice vicaria la professoressa Ornella Vismara e come ulteriore supporto la maestra Annarosa Della Torre, per le quali sono un tutt’uno abnegazione e direzionamento sicuro verso gli obiettivi importanti. Come commissario “ad acta” Pierluigi Radaelli, persona di grande equilibrio e sempre pronto a collaborare in spirito di servizio. Il Comune di Spino d’Adda dal canto suo ha fatto la propria parte secondo una tempistica congruente con le necessità, ragion per cui quasi miracolosamente la macchina è partita, i disguidi tecnici sono stati quasi tutti superati, i piccoli ritardi nell’inizio delle lezioni a pieno regime sono spiegabili unicamente con i vuoti di organico che in tutte le scuole purtroppo caratterizzano l’avvio. In questo puzzle forse anche un dirigente reggente può non essere stonato e riuscire a gestire dignitosamente un meccanismo complesso, ma già ben oliato, in sinergia con gli insegnanti e con i collaboratori scolastici. E’ certamente un’avventura, ma le avventure rappresentano anche delle opportunità, senza le quali lo status quo rischia di diventare immobilismo. Prof. Pietro Bacecchi Dirigente scolastico reggente dell’Istituto somprensivo di Spino d’Adda


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Agricoltura

Sabato 13 Ottobre 2012

Nuova Pac Copa-Cogeca a congresso Gli agricoltori si dichiarano disponibili a dare il proprio contributo per garantire la sicurezza alimentare

E’

• A cura di Libera Agricoltori •

nel pieno del dibattito politico europeo la proposta di riforma della Pac per il periodo 20142020. Sull’argomento gli agricoltori europei (rappresentati dal Copa ) e le loro cooperative (rappresentate dal Cogeca), hanno tenuto a Budapest il loro congresso, concluso con l’approvazione di un documento che riveste sia un ruolo programmatico che di richieste ai decisori politici. Gli agricoltori e le loro cooperative si dichiarano disponibili e in grado di fornire il loro contributo per garantire la sicurezza alimentare e prezzi stabili ai 500 milioni di consumatori europei, contribuire alla crescita economica ed all’occupazione, fronteggiare il cambiamento climatico e fornire servizi rurali alla collettività. Per farlo non è solo necessario l’impegno della parte agricola, ma occorrono anche politiche adeguate ed in primo luogo una Pac forte e dotata di un bilancio solido, come si é pure convenuto a Budapest. Servono però anche un migliore accesso a nuove tecniche e nuovi mercati, per trarre il massimo vantaggio dall’enorme potenziale produttivo dell’agricoltura europea. Secondo gli agricoltori europei e le loro cooperative, la nuova Pac deve essere in grado di aiutare gli agricoltori a ottenere la loro quota, equa e legittima, della catena alimentare del valore in cambio del valore aggiun-

Mario Guidi

Paolo De Castro

to creato nell’azienda, accrescendo la trasparenza, vietando le pratiche commerciali sleali e incoraggiando le organizzazioni dei produttori, segnatamente le cooperative. Inoltre deve limitare le misure di inverdimento a quelle che non hanno un impatto negativo sulla capacità di produzione o sui costi; porre nuova enfasi sul conseguimento della crescita verde nelle aziende agricole grazie a soluzioni che siano benefiche per la capacità di produzione, la produttività e l’efficienza degli agricoltori. Confagricoltura, a Budapest con una delegazione guidata dal presidente Mario Guidi, ha manifestato apprezzamento per il documento finale approvato dal congresso. Mentre il presidente della com-

missione agricoltura del Parlamento europeo, Paolo De Castro, ha ribadito come l’Europarlamento sia a favore dello sviluppo del settore agricolo (la cui redditività deve accompagnare la sostenibilità ambientale); e come in questa logica si debba arrivare a profondi cambiamenti della proposta-Ciolos. Confagri ha inoltre manifestato l’esigenza di una decisa semplificazione delle procedure e degli impegni richiesti agli agricoltori. La competitività del settore passa attraverso queste due sfide della prossima riforma. Sarà dunque necessario operare su più fronti: coniugando le giuste richieste degli imprenditori agricoli legate alle necessità dello sviluppo imprenditoriale, all’aumento della produttività e del tasso di auto

Guidi soddisfatto per il documento approvato

approvvigionamento, con quelle della società relative al controllo del cambiamento climatico e della tutela ambientale. Ma si dovrà anche considerare il delicato equilibrio dei mercati, per giungere sino alla promozione della ricerca e di forme assicurative agevolate che accrescano la fiducia degli agricoltori. Ciò tenendo in considerazione le questioni economiche e di bilancio collegate alla riforma della Pac; è infatti plausibile il rischio per l’Italia di perdere importanti risorse, aggravando la sua posizione di contribuente netto al bilancio comunitario. Al riguardo, Confagri ha già presentato al Governo ed agli europarlamentari le sue proposte; confidando nel loro accoglimento e - soprattutto - in un quadro finanziario adeguato per il futuro della Pac basata su tre pilastri: competitività, crescita, sostenibilità.

BENESSERE ANIMALE

Libera, assemblea dei pensionati Martedì 16 ottobre secondo incontro a Cremona Il prossimo venerdì 19 ottobre presso Villa Calciati a Persico Dosimo, si terrà l’assemblea annuale del sindacato provinciale pensionati di Confagricoltura Cremona, presieduto da Cesare Pasquali. Nell’ordine del giorno figurano l’approvazione del bilancio e la relazione del presidente. Durante la riunione, verranno inoltre illustrate alcune iniziative che il sinda-

Dal 1° gennaio 2013 entreranno in vigore anche in Italia le norme comunitarie sul benessere animale che riguardano in special modo gli allevamenti suinicoli e avicoli. In collaborazione con Asl e Regione, la Libera Associazione Agricoltori Cremonesi ha dunque organizzato due incontri informativi rivolti agli allevatori suinicoli del territorio provinciale.

cato dei pensionati promuoverà per tutti gli associati e per quanti partecipano attivamente alla vita associativa. Sempre a Villa Calciati, terminata l’assemblea, seguirà un incontro conviviale. Per questioni organizzative è necessaria la prenotazione presso gli uffici centrali o periferici della Libera Associazione Agricoltori Cremonesi.

TABELLA AGGIORNATA A GIOVEDI’ 11 OTTOBRE 2012 PRODOTTO

Dopo quello tenuto a Soncino la scorsa settimana, il secondo incontro si terrà a Cremona il prossimo martedì 16 ottobre alle ore 15 presso l’Ente Fiere. Interverranno in qualità di relatori Maurilio Giorgi e Mario Baietti (Dipartimento di Prevenzione Veterinaria Asl di Cremona) insieme ad Antonio Vitali dell’Unità Operativa Veterinaria di Regione Lombardia.

PRODOTTO

AMIANTO, IL CONVEGNO

Gli agricoltori chiedono incentivi per la sostituzione La scorsa settimana si è svolta in Sala Maffei presso la Camera di Commercio di Cremona, una “due giorni” dedicata ai problemi connessi all’amianto ed alla sua rimozione su tutto il territorio provinciale e regionale, organizzata dalla Provincia di Cremona in collaborazione con Regione Lombardia. Durante il primo incontro, si è parlato dell’aspetto tecnico-normativo in tema di neutralizzazione e corretto smaltimento dell’amianto. Dunque, sono stati approfonditi i temi relativi alla normativa nazionale e comunitaria, ai pericoli cui è soggetto il personale a diretto contatto con questo materiale, alla tipologia di inquinamento atmosferico conseguente. E’ stata poi fornita una panoramica della quantità di amianto stimato ancora presente in Lombardia. Tramite rilievi satellitari è infatti stato stimato che in tutta la Lombardia rimangono da smaltire ancora 2,5 milioni di metri cubi, dei quali 160.000 in provincia di Cremona. La normativa prevede che tutte le aziende ed edifici con presenza di amianto, presentino all’Asl competente il censimento, indicando la quantità e la tipologia di amianto presente nelle strutture. A partire dal primo gennaio 2013, la mancata segnalazione sarà soggetta a sanzione. Successivamente, entro il 31/12/2015, la legge prevede due possibili soluzioni: o il completo smaltimento del materiale, oppure, nel caso la consistenza dell’amianto lo consenta, una corretta manutenzione o adeguata coibentazione. Nel secondo incontro sono state invece tratte le conclusioni. Il problema è di tutti, ma agricoltori e categorie produttive, per la sostituzione chiedono adeguati incentivi; mentre la politica unitamente alla parte tecnica deve trovare le tecnologie ed i luoghi più adatti al trattamento dei residui, tenendo conto delle esigenze del territorio. L’elevata vocazione alla produzione agricola di qualità del territorio cremonese, purtroppo mal si concilia con il trattamento di prodotti potenzialmente pericolosi come l’amianto.

UNITA’ DI MISURA

CREMONA

MILANO

MANTOVA

MODENA

VACCHE Frisone 1ª qualità peso vivo

kg.

p.v. 1,17-1,36 p.m 2,65-2,95

MONTICHIARI 1,15-1,33

da macello 1,20-1,30

--

UNITA’ DI MISURA

CREMONA

MILANO

MANTOVA

MODENA

Tonn.

237-241

269

n.q.

(fino) 267-272

VACCHE Frisone 2ª qualità peso vivo

Kg.

pv 0,95-1,03 pm 2,25-2,4

MONTICHIARI 0,80-0,95

1,00-1,10

GRANOTURCO ibrido naz.14% um.

Tonn.

233-234

245-247

237-242

253-254

kg.

pm 2,50-3,05

Vitelloni da macello 24/30 mesi 1,42-1,57

1,42-1,59

SEMI di SOIA Nazionale

MANZE SCOTTONE 24 mesi

Tonn.

n.q.

523-528

503-508

1,00-1,10

(da 46 a 55 kg) 1,45-1,60

(45-55 kg) 0,85-1,65

ORZO naz. Peso spec. 55-60 peso spec. 66-68

MONTICHIARI (1° q. 56/60 kg) 1,00-1,10

Tonn.

220-224 225-230

n.q. 258-260

Fino a 65 239–244 Fino a 70 245– 250

(p.spec. 63-65) 251-253

4,40-4,90

(pregiate 70 kg) 3,66-4,80

CRUSCA Alla rinfusa

Tonn.

190–192

181–182

in sacchi 217-220

181-182

FIENO Maggengo Agostano

Tonn.

145 – 160 loietto: 145 – 160

141-151 145-150

Mag. 1° t. 140-145

Medica fienata (1° t. 2012) 130,0-150,0

PAGLIA press. (rotoballe)

Tonn.

75-85

80-92

Paglia da mietitr. r.b. 45-50

Paglia di frumento press. ball. 48-53

FRUMENTO tenero buono mercantile

VITELLI BALIOTTI p.vivo (50-60 kg ) frisona

SUINI Lattonzoli locali

15 kg

3,550

3,545

3,520

3,550

SUINI Lattonzoli locali

25 kg

2,670

2,73

2,630

2,600

SUINI Lattonzoli locali

30 kg

2,350

2,47

2,340

2,350

SUINI Lattonzoli locali

40 kg

2,130

2,17

2,120

2,130

SUINI da macello

156 kg

1,710

1,770

n.q.

(da 144 a 156 kg) 1,728

SUINI da macello

176 kg

1,770

1,770

n.q.

(da 156 a 176 kg) 1,772

SUINI da macello

Oltre 176 kg

1,740

1,745

n.q.

(da 176 a 180 kg) 1,756

kg.

Vitelloni femm. da macello pezz. nere (kg. 450-500) p.v. 1,43–1,58 pm 2,80-3,10

VITELLI BALIOTTI p.vivo (50-60 kg) pie blue belga

kg.

3,00-4,00

MONTICHIARI 3,85-4,00

BURRO pastorizzato

kg.

2,60

past. 1,85 centr. 2,50

2,00

PROVOLONE VALPADANA fino a 3 mesi

kg.

(dolce) 4,95-5,15

5,05-5,20

n.q.

(piccante) 5,10-5,50

5,25-5,50

n.q.

7,20-7,45

7,20-7,45

7,15-7,40

PARMIGIANO REGGIANO fino a 24 m 11,05-11,40

8,20-8,40

8,55-9,10

8,50-8,75

PARMIG. REGG. 30 mesi e oltre 12,60-13,05

PROVOLONE VALPADANA oltre 3 mesi

kg.

GRANA scelto stag. 9 mesi

kg.

GRANA scelto stag. 12-15 mesi

kg.

Zangolato di creme X burrificaz. 1,70 --

PARMIGIANO REGGIANO 12 mesi 8,75-9,15

N.B. Le quotazioni del bestiame bovino e del foraggio sul mercato di Cremona avvengono il primo e terzo mercoledì del mese. Questo dato, conseguentemente, va letto ed interpretato con la dovuta attenzione rispetto agli altri dati pubblicati. Le quotazioni del mercato di Milano avvengono in due giorni separati: il martedì per il comparto dei cereali e derivati, il lunedì per quello zootecnico che fa riferimento a Montichiari. Anche questo aspetto va tenuto in considerazione nel confronto dei dati suindicati. Il mercato di Mantova avviene in un solo giorno e cioè il giovedì. Modena il lunedì. Tutti gli aggiornamenti della tabella mercati, insieme ai collegamenti alle principali borse, sono sul sito: www.cremona.coldiretti.it.


Salute Appuntamento in ospedale il 20 ottobre con la giornata mondiale: consulenze gratuite

Osteoporosi, occhio ai fattori di rischio L di Laura Bosio

osteoporosi è un problema sempre più diffuso, soprattutto in un territorio come il nostro, che in inverno è scarsamente soleggiato e che quindi non permette l'assorbimento della vitamina D, essenziale per fissare il calcio. Per questi motivi diventa particolarmente importante concentrarsi sulla prevenzione e soprattutto conoscere con precisione i fattori di rischio a cui si è soggetti. E proprio questo è lo scopo delle iniziative messe in campo dall'Ospedale di Cremona per il 20 ottobre, Giornata mondiale dell'Osteoporosi. Un'iniziativa rivolto a donne e uomini di qualsiasi età, che prevede consulenze gratuite, sia presso il presidio cremonese che presso l'Oglio Po di Casalmaggiore, la mattina dalle 9 alle 13. «Anche quest'anno abbiamo voluto puntare sulla sensibilizzazione rispetto ai fattori di rischio» spiega Letizia Maninetti, responsabile dell'ambulatorio per l'osteoporosi. «Ricordiamo che l'osteoporosi è causa di invalidità, e grava sulla comunità con costi decisamente elevati (900 milioni di euro l'anno). A fronte di questo, però, la consapevolezza della malattia è ancora molto ridotta: una recente indagine dell'Istituto superiore di sanità ha evidenziato che solo una donna su due affetta da osteoporosi è consapevole di esserlo. A fronte di questo l'istituto Manners Ardi ha condotto uno studio su oltre 10mila persone, dal quale è emerso che le donne over 50 hanno un elevato grado di conoscenza della patologia, ma solo il 52% ne hanno sentito parlare dal medico di famiglia. Alta è anche la consapevolezza dei danni associati all'osteoporosi. Tuttavia sono poche le donne che si sottopongono a regolari controlli, e persiste una scrsa fiducia nelle terapie farmacologiche, che spesso vengono percepite come scomode. Questo forse accade perché finché non si verifica una frattura, l'osteoporosi non da sintomi, e quindi l'assunzione regolare di farmaci è poco accettata».

Il dottor Letizia Maninetti, responsabile dell'ambulatorio per l'osteoporosi dell'ospedale Maggiore

OSSA NORMALI

CON OSTEOPOROSI

LA FRAGILITÀ OSSEA: DI COSA SI TRATTA Nel 2005 in Italia si sono verificati più di 90.000 ricoveri per fratture femorali. Un numero così elevato di fratture di femore può essere considerato alla pari di una vera e propria pandemia che, per effetto dell'invecchiamento della popolazione, è destinata ad aumentare ulteriormente nei prossimi anni. Infatti, stando alle ultime stime, sembra che nei prossimi 40 anni, in assenza d'interventi terapeutici mirati alla popolazione a rischio, assisteremo ad un raddoppio dell'incidenza delle Lei ha citato i fattori di rischio. Quali sono? «Essi sono legati al picco di massa ossea raggiunta in età adulta. Oltre ai fattori genetici, su cui non si può agire, a mettere a rischio sono: un'alimentazione non corretta, l'assenza di attività fisica, l'abuso di alcolici, il fumo di sigaretta. Poi bisogna valutare la quantità di massa ossea che viene persa: la menopausa accelera questo processo, così come l'assunzione di certi farmaci, o determinate patologie. Per questo è sempre opportuno chiedere al medico di famiglia una valutazione della propria situazione». A quale età una donna dovrebbe iniziare a preoccuparsi? «Dipende da tante cose: se la menopausa è arrivata alla giusta età e lo stile di vita è corretto gli eventuali problemi legati all'osteoporosi possono insorgere tra i 60 e i 65 anni.Tuttavia non bisogna sottovalutare determinati fattori, come ad esempio quello alimentare. Per introdurre, infatti, il giusto apporto di calcio quotidia-

fratture da fragilità ossea. Per l'ospedalizzazione, la chirurgia e la riabilitazione di tali fratture il servizio sanitario nazionale sostiene una spesa superiore al miliardo di euro. Si stima che oggi in Italia circa 3,5 milioni di donne ed un milione di uomini siano affetti da fragilità ossea. Tra gli anziani le fratture da fragilità ossea sono una delle principali cause di mortalità. Fra le donne di età superiore ai 65 anni, 1 su 2 soffre di fragilità ossea e non sa di correre questo rischio.

no (tra 1.000 e 1.200 mg) è necessario conoscere con precisione l'apporto nutrizionale dei vari alimenti. Per questo è importante fare una dieta varia, che non escluda niente ma che al contempo non abusi delle proteine animali. Chi fa una dieta vegetariana dovrà prestare particolare attenzione, soprattutto se intende privarsi anche dei latticini. E' infatti molto facile entrare in carenza di calcio, e per questo bisogna assumere quotidianamente alimenti che ne contengono. Tra l'altro vi sono alimenti sostitutivi, come il tofu e il latte di soia, che ne contengono solo se ne vengono addizionati». A parte l'alimentazione, in quale altro modo si può attuare la prevenzione? «Bisogna fare in modo che in tutta la prima parte della vita, fino all'età adulta, il "deposito in banca" relativo alla massa ossea aumenti il più possibile, in modo da arrivare più tardi ad avere problemi o fratture ossee. Il picco della massa ossea è intorno ai 30-35

anni. Fondamentale è mantenere l'osso in buone condizioni, e questo è possibile stimolando l'attività muscolare. Anche il sottopeso può creare problemi, perché a basso peso corporeo è associata una bassa massa ossea. Nel momento in cui si contrae una patologia che può danneggiare l'osso, come il malassorbimento intestinale, è necessario utilizzare specifici integratori di calcio. Anche la mancanza di esposizione solare può essere un problema, perché porta a una carenza di vitamina D, che non permette di assorbire il calcio. Per di più nel nostro Paese gli alimenti ricchi di vitamina D - come salmone, merluzzo, aringhe, sardine sono poco diffusi, essendo tipici dei Paesi del Nord». Quali sono le terapie più efficaci contro l'osteoporosi? «Si possono suddividere in classi farmacologiche: vi sono farmaci che impediscono il riassorbimento delle ossa, altri che ne stimolano la crescita, e altri che hanno un effetto misto».

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Sabato 13 Ottobre 2012

GLI ORARI CUP Centro Unificato di Prenotazione Dove: padiglione n. 12, a fianco del Centro Prelievi, prospiciente Largo Priori Orari di apertura al pubblico: lunedì - venerdì dalle 7.30 alle18.00 orario continuato, il sabato dalle 8.00 alle 12.00; Prenotazioni telefoniche: è possibile telefonare al numero verde 800.638.638, da lunedì a sabato dalle 08.00 alle 20.00. PRENOTAZIONI CHE NON SI EFFETTUANO AL CUP Attraverso il CUP si prenotano tutte le prestazioni ad eccezione delle seguenti, che devono essere prenotate direttamente presso le singole unità operative o servizi come indicato di seguito: ANATOMIA PATOLOGICA secreti e agoaspirati (non Tac e non Ecoguidati) Dove: Poliambulatori, piano Terra. Orario: giovedì dalle 15 alle 16. Per prenotare contattare la segreteria dell’Anatomia Patologica dal lunedì al venerdì, dalle 10.30 alle 16.00. Telefono: 0372 405477, dalle 9.30 alle 16.00. Consegna campioni istologici e citologici La consegna dei campioni citologici urinari è prevista, presso il padiglione 5, da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 09.30; per gli altri esami da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 16.00 (accesso diretto). RADIOLOGIA Dove: piano 1, corpo H (ala destra). TC, risonanza magnetica, ecografie urgenti e richiesta di prestazioni con bollino verde Le prenotazioni vanno effettuate di persona o via fax. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.00, sabato dalle 08.00 alle 12.00. Tel: 0372 405760. Angiografia Le prenotazioni vanno effettuate di persona. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 15.30. Telefono: 0372 405367. SENOLOGIA: Screening mammografico preventivo biennale Asl Cremona (45-69 anni) Tutti i giorni dalle 8.30 alle 12.30, il mercoledì dalle 14 alle 16. La prenotazione va effettuata al CUP dell'Asl 800 318 999. Prestazioni con carattere di urgenza, risonanze alla mammella, agoaspirati, ecografie Dove: piano 1, corpo M. Ora: da lunedì a venerdì dalle 11.00 alle 13.00. Telefono: 0372 405614. Per ulteriori informazioni è stata inoltre attivata una nuova linea telefonica dotata di risponditore automatico in funzione 24 ore su 24: 0372 405612. RADIOTERAPIA E MEDICINA NUCLEARE Dove: piano Cantina, (utilizzare la scala o ascensore a sinistra vicino l'Ufficio Informazioni nell'atrio di ingresso) corpo M, monoblocco ospedaliero. Orario:da lunedì a venerdì dalle 07.30 alle 17.30. Telefono: 0372 405485. MEDICINA DEL LAVORO: Dove: Medicina del Lavoro, padiglione 10 Impegnativa del medico curante. Allergologia per sospetti professionali Tel. 0372 408178 da lunedì a venerdì, dalle 10.30 alle 13.00; oppure, personalmente presso l’Ambulatorio di Allergologia dalle 09.00 alle 13.00 da lunedì a venerdì. Visite specialistiche di medicina del lavoro Tel: 0372 405777 da lunedì a venerdì, d alle 08.00 alle 15.30; oppure, personalmente presso l’Ambulatorio Specialistico di Medicina del Lavoro negli stessi orari.

PRESIDIO OSPEDALIERO DI CREMONA CENTRO DIABETOLOGICO Dove: piano 6, corpo H (lato destro), monoblocco ospedaliero. Orari: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.30 (prima visita per inquadramento diagnostico-terapeutico e visita di controllo per monitoraggio metabolico e screening delle complicanze croniche). Per le prime visite è preferibile che la prenotazione avvenga di persona comunque possibile prenotare telefonicamente da lunedì a venerdì, dalle 11.00 alle 13.30. Telefono: 0372 405715. CENTRO PRELIEVI - LABORATORIO ANALISI accesso diretto da parte dei cittadini, con la richiesta del Medico di famiglia o dello specialista. Dove: Centro Prelievi all'ingresso dell'ospedale. Orario: da lunedì a venerdì dalle ore 07.30 alle 10.30. Telefono: 0372 405663 - 0372 405452 CENTRO EMOSTASI E TROMBOSI Monitoraggio delle terapie anticoagulanti. previsto accesso con prenotazione al numero 0372 405666 - 0372 405663. Dove: Presso la palazzina del Cup Orario: dalle 07.30 alle 12.00 da lunedì a venerdì. CENTRO AZIENDALE DI ALLERGOLOGIA Dove: presso la Medicina del Lavoro, Padiglione 10 Accesso avviene mediante impegnativa del medico curante. Le prenotazioni vengono effettuate telefonando allo 0372 408178 da lunedì a venerdì dalle 10.30 alle 13.00; oppure personalmente presso l’Ambulatorio di Allergologia da lunedì a venerdì dalle 09.00 alle 13.00. IMMUNOEMATOLOGIA E MEDICINA TRASFUSIONALE: Emotrasfusioni, salassi, autotrasfusioni, terapia marziale endovenosa, preparazione di nuovi emocomponenti ad utilizzo non trasfusionale: Gel Piastrinico, Concentrato Leucopiastrinico. Dove: Piano terra, corpo D, monoblocco ospedaliero. Tel: 0372 435887 - 0372 405461 dalle 10.00 alle 17.00 da lunedì a venerdì GENETICA Dove: piano 2 lato destro del monoblocco ospedaliero. Prenotazioni telefoniche: 0372 405783 da lunedì a venerdì dalle 13.00 alle 14.30. MEDICINA LEGALE Prenotazioni presso Direzione Medica di Presidio piano Rialzato monoblocco ospedaliero. Tel: 0372 405200. PSICOLOGIA Dove: settimo piano a sinistra. Prenotazioni da lunedì a venerdì dalle ore 09.00 alle ore 10.00 presso il servizio di Psicologia, oppure anche telefonicamente agli stessi orari al numero 0372 405409. ONCOLOGIA MEDICA Dove: Piano 4 ala Destra Prenotazione in reparto da lunedì a venerdì dalle ore 8.00 alle ore 17.00. Tel: 0372 405248. TERAPIA DEL DOLORE Dove: palazzina n. 9 La prenotazione può essere effettuata telefonicamente al numero 0372 405330 dalle 11.00 alle 15.00, da lunedì a venerdì. Negli altri orari è possibile chiamare lo stesso numero lasciando un messaggio in segreteria telefonica con il nome e numero di telefono: al più presto sarete richiamati.

a cura della dottoressa Annalisa Subacchi Nutrizionista, specialista in test intolleranze alimentari e diete personalizzate. Master in Nutrizione Fitness e Sport • Pesidente ALIAC Onlus di Cremona. Gentilissima dottoressa Subacchi, sono impiegata e vivo con l’angoscia della pausa pranzo. Cosa mi consiglia per corretta alimentazione? Non so mai come comportarmi. Grazie Nadia. Gentile Nadia, di seguito non sapendo le tue abitudini di pausa pranzo, ecco tre proposte. • Se in pausa pranzo ti rechi in trattoria o hai la possibilità di recarti in mensa, evita i cibi troppo elaborati . Potrai consumare i carboidrati (70-80 gr di pasta/riso) o 200 gr di patate (n° 2 patate) per assicurarti sufficiente energia per il resto della giornata. Poi puoi completare il menu’ con carne oppure pesce ( le proteine) e frutta e verdura per le fibre minerali e le vitamine. • Se invece la tua pausa pranzo è al bar, resisti ai panini, toast o tramezzini troppo farciti oppure insalate miste molto ricche di calorie extra. Ottime le insalate che contengono una sola proteina (pesce, carne, uova o formaggi) abbinata ad un solo tipo di carboidrato (mais, pane o grissini). La scelta giusta è un buon panino imbottito con, per esempio, bresaola oppure grana, prosciutto sgrassato e insalata oppure pollo alla piastra e verdure. Completa il pasto con frutta. • Se infine ti porti il pranzo da casa, la scelta giusta in questo caso, è verdura (lattuga, spinaci, zucchine), salmone oppure tonno o sgombro in scatola integrando il tutto con 60 gr circa di pane ai cereali, yogurt magro e un frutto. Non saltare mai la pausa pranzo, cerca sempre cibi di stagione, non confezionati. Spero di esserti stata utile.

SPECIALISTA IN: Diete personalizzate • Test Intolleranze Alimentari • Test DNA (Celiachia - Lattosio - Breath Test) www.nutrizionistabiologo.it www. aliaconlus.org • Faceebook: LISA NUTRIZIONISTA • Cell. 366-4759134 La dottoressa Subacchi risponde alle vostre domande scrivendo a: info@nutrizionistabiologo.it oppure a ilpiccolocremona@fastpiu.it. Riceve a • CREMONA: presso L’ambulatorio Medicenter, via Giuseppina 21 (0372-434988) • CREMONA: Ambulatorio Med di Gadesco P. Delmona (0372-803801) • CREMA presso ambulatorio Santa Claudia (366-4759134)


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Cultura&Spettacoli

Sabato 13 Ottobre 2012

A Castelverde terzo appuntamento con la rassegna teatrale “Il Sipario”

Chiusura con il concerto “Verdi e Ponchielli: Grand Opera fin de siecle”

Stasera... non sparate sul postino Ultimo “Omaggio a Ponchielli”

Terzo appuntamento con l’ottava edizione de “Il Sipario”, rassegna teatrale organizzata dal Teatro Primo Ferrari di Castelverde. Oggi La Combriccola del Baffo porta in scena “Non sparate sul postino” di Derek Benfield, per la regia di Gianpaolo Azzara. In un castello scozzese la proprietaria, una contessa a corto di finanze, è costretta ad aprire il castello al pubblico. Le sale diventano meta di alcuni buffi turisti e di due ladri appena usciti di galera che s’intrufolano nel castello per ritrovare e uccidere

Chester (genero della contessa), che ha causato il loro arresto. Lord Elrood, marito della contessa, è un tipo piuttosto eccentrico: si crede un colonnello in piena guerra e si diletta a sparare al postino che considera una pericolosa spia. Formatasi nel 1990, La Combriccola del Baffo ha mantenuto e rafforzato le motivazioni che fin da principio hanno mosso i suoi componenti. L’allegria dei testi rappresentati (per scelta sempre brillanti e in lingua), ha raccolto molti consensi in diversi teatri di Milano.

Appuntamento conclusivo con “Omaggio ad Amilcare Ponchielli”, iniziativa voluta dall’associazione “Centro Studi Ponchielli” con la direzione artistica del soprano Federica Zanello. Stasera alle ore 21, presso l’auditorium della Camera di Commercio, ha luogo il concerto “Verdi e Ponchielli: Grand Opera fin de siecle” con la Corale Ponchielli-Vertova diretta dal maestro Patrizia Bernelich. Il Coro Lirico PonchielliVertova, nato nel 1989, ha come scopo principale

SORESINA Anche quest’anno la rassegna è organizzata nelle sale del Podestà

Spazio 4m: giovani artisti in mostra

A

di Federica Ermete

nche quest’anno, le sontuose sale del Podestà di Soresina, ospitano la rassegna “Spazio 4m”, dedicata ai giovani artisti. Giunta alla 2ª edizione, l’esposizione è ideata e curata da Simone Fappanni e realizzata sotto la supervisione di Roberto Dellanoce. «In questa mostra - spiega Fappanni nel catalogo - a cui sono stati invitati artisti fra i 20 e i 40 anni, non è stato imposto un tema o una tecnica determinata o un formato specifico, e neppure un numero massimo di opere, ma uno spazio preciso: 4 metri lineari. E sta proprio qui la “sfida”, il fulcro su cui verte questa mostra: far conoscere un saggio significativo della propria arte in un’area circoscritta, personalizzandola col proprio estro… Il risultato complessivo che ne deriva

Le sale del Podestà

risulta estremamente vario e intrigante dal momento che si spazia dalla ricerca alla sperimentazione, sia mediante tecniche legate alla tradizione che multimediali. Suggestiva è la pennellata della bresciana Tiziana Zini, Serenella Bellini di Romano di Lombardia è autrice di un’installazione dai profondi significati simbolici articolata su un attento e perspicace stu-

dio di sentimenti, Valeria Frustaci è artefice di un complesso e accattivante percorso grafico dall’incedere alquanto preciso. Singolare è la serie di “Personaggi” di Ilaria Oleotti, simbolismo e metarappresentazione è quello di Fabio Cordova, interessante è la pittura, dai cromatismi intensi e vibranti, della cremonese Valeria Romeo. Vincitore della recente edizione

del Premio “Giacomo Malfanti”, Riccardo Grassi possiede una vena introspettiva invidiabile. Romana Romeo propone un personalissimo realismo poetico, Giovanni Vincenzini di Laives, attraverso la digital art dà vita ad intense “immagini di luce”; la bergamasca Emanuela Fera, con la sua particolare tecnica per cui ha conseguito il brevetto, crea opere infinitamente armoniche, mentre Ivan Bellomi possiede una tavolozza dalle tinte dense e magmatiche. Forza espressiva è presente nella produzione astratto-informale di Roberta Galvani; mentre Maria Grazia Conforti presenta una solida paesaggistica moderna e avvincente. Tinte modulate secondo velature precisissime sono quelle dell’acquerellista cremonese Federica Ungari, con cui definisce i soggetti con trasporto e sincera partecipazione». La mostra chiude il 21 ottobre.

A Sospiro la Compagnia Al Castello porta in scena “Cyrano De Bergerac” fine fra una sfrenata fantasia e un’analisi di teorie cosmologiche, è oggi considerato uno dei precursori della letteratura fantascientifica. Rostand prese spunto dalla sua vita avventurosa per creare un personaggio dalla parola mordente e dal cuore infranto, uno spadaccino-poeta, romantico e idealista, dotato di sentimenti profondi ma anche di raffinato umorismo, ironia e sagacia descrittiva, che combatteva “col naso e con la spada” le ipocrisie del

Dopo il tutto esaurito ed il successo del primo spettacolo, la rassegna “Sospiro a teatro” presenta il secondo appuntamento. Stasera alle ore 21, presso l’Auditorium di Sospiro, la Compagnia Al Castello porta in scena un grande classico: “Cyrano De Bergerac” di Edmond Rostand, con la regia di Claudio Pesaresi. Savinien Cyrano de Bergerac fu uno dei più estrosi scrittori del seicento francese e grazie ai suoi testi mai rigorosi, sempre al con-

SABATO 13 11.10 12.00 13.30 14.00 14.30 15.30 17.00 17.15 17.45 18.50 20.00 20.30 21.10 00.40 00.55

DREAMS ROAD 2012. Doc LA PROVA DEL CUOCO.Att TG1/TELEGIORNALE EASY DRIVER. Attualità LINEABLU. Attualità LE AMICHE DEL SABATO.Att TG1/CHE TEMPO FÀ A SUA IMMAGINE PASSAGGIO A NOR OVEST. Doc L'EREDITÀ. Game TG1 TELEGIORNALE AFFARI TUOI. Game TI LASCIO UNA CANZONE TG1 NOTTE S'È FATTA NOTTE

DOMENICA 14 07.55 09.45 10.30 10.55 12.00 12.20 13.30 14.00 16.30 16.35 18.50 20.00 20.30 21.30 23.25

G.P. COREA DEL SUD F1 POLE POSITION A SUA IMMAINA SANTA MESSA RECITA DELL'ANGELUS LINEA VERDE. Att TG1 Telegiornale DOMENICA IN L'ARENA TG1 Telegiornale DOMENICA IN L'EREDITÀ. Game TG1 TELEGIORNALE AFFARI TUOI. Game UN PASSO DAL CIELO 2. Fic SPECIALE TG1

10.05 10.15 10.55 11.35 13.00 14.00 15.00 15.55 16.30 17.05 18.00 19.30 20.30 21.00 21.05

APRIRAI. Attualità SULLA VIA DI DAMASCO TERRITORI. Attualità MEZZOGIORNO IN FAMIGLIA TG2 GIORNO / DRIBLING TEEN MANAGER PECHINO EXPRESS.Reality BEAUTY AND ME. Att CATASTROFI NEL MONDO.Doc SERENO VARIABILE. Att TG2 L.I.S./ CHAOS. Telefilm SEA PATROL. Telefilm TG2 NOTIZIE CASTLE. Telefilm BODY OF PROOF. Telefilm

09.00 10.00 11.30 13.00 13.45 15.00 16.30 17.50 18.10 19.35 20.30 21.05 21.45 22.35 23.20

BATTLE DANCE. Talent PIO MANZÙ. Attualità MEZZOGIORNO IN FAMIGLIA TG2 GIORNO/METEO/MOTORI MUCCHE ALLA RISCOSSA.F WALL.E. Film LILO & STICH. Film anim CLASSICI DISNEY. Cartoni 90°MINUTO SERIE B. Sport G.P. SUD COREA F1 TG2 NOTIZIE NCIS. Telefilm HAWAII FIVE-0. Telefilm COLD CASE. Telefilm LA DOMENICA SPORTIVA

07.45 09.10 10.10 12.00 12.25 14.55 16.55 17.00 17.15 19.00 20.00 20.10 21.05 23.20 23.30

20.000 LEGHE SOTTO TERRA.F CASANOVA FAREBBE COSÌ. F AGENTE PEPPER. Telefilm TG3 Sport - Meteo / TGR TGR Settimanale TV TOLK. Attualità tg3 l.i.s. TIMBUCTU. Doc TURNER E IL CASINARO. Film TG3/REGIONE/METEO BLOB. Attualità ALLEGRI VAGABONDI. Film ULISSE. Film TG3 REGIONE TG REGIONE

11.40 12.00 12.55 13.25 14.00 14.30 15.05

TGR REGIONEUROPA. Att TG3 Sport - Meteo / TGR PRIMA DELLA PRIMA. Mus PASSEPARTOUT. Att TG3/REGIONE/METEO 3 IN 1/2 H. Attualità ALLE FALDE DEL KILIMANGIARO. Doc TG3/REGIONE/METEO BLOB. Attualità CHE TEMPO FA. Attualità REPORTER TG3 TG REGIONE BORIS. Sitcom

19.00 20.00 20.10 21.30 23.25 23.20 23.40

suo tempo, le ingiustizie, la politica corrotta e l’avidità che soffoca gli ideali. • CASALMAGGIORE Stasera alle 21, nella Chiesa di San Sebastiano a Casalmaggiore, ha luogo il terzo appuntamento de “Il teatro delle possibilità”. Avis Teatro di Casalmaggiore presenta “Luna e gnac”, lettura drammatizzata del racconto di Italo Calvino che vede, in veste di narratori, Annalisa Passerini ed Erminio Zanoni. L’ingresso è libero.

SABATO 13

RETE 4

09.50 10.50 11.30 12.00 12.55 14.00 14.45 15.30 17.00 18.00 18.55 19.35 20.40 21.30 23.20

CARABINIERI 6.Telefilm RICETTE DI FAMIGLIA. Att TG 4/METEO/NOTIZIE/TRAFFICO UN DETECTIVE IN CORSIA. Tf LA SIGNORA IN GIALLO. Tf TG4 LO SPORTELLO DI FORUM.Att PERRY MASON. Film MONK. Telefilm PIANETA MARE. Attualità TG 4 - METEO 4 TEMPESTA D'AMORE. Soap LE INDAGINI DI PADRE CASTELL.Tf LAW & ORDER. Telefilm LAW & ORDER LOS ANGELES. Tf

Domani alle 17.30, Cremonabooks inaugura la mostra “L’esperienza creativa. Scenografie di Sereno Cordani”. Nel corso di una decina di anni d’attività con la Compagnia Luigi Carini, presso il Teatro Filodrammatici, dal 1954 e per un decennio, Sereno Cordani ha realizzato le scenografie per gli spettacoli. Le idee nascevano dalla lettura dei testi e dalla partecipazione alle prove e venivano appuntate inizialmente su foglietti volanti che, successivamente in studio, venivano elaborati in progetti compiuti. Da sempre appassionato di teatro, Cordani, durante gli anni 40, strinse amicizia con alcuni giovani milanesi: Giorgio Strehler, Fantasio Piccoli, Paolo Grassi ed Ugo Tognazzi. In quell’ambiente, il giovane pittore sviluppò i germi di un interesse che nutriva anche di letture e curiosità, ricercando esperienze ed incontri, di studio della storia teatrale e del costume, di ricerche e di studio della scenografia storica, ricavandone informazioni ed idee. La frequentazione romana di attori ed attrici gravitanti sia in teatro che nell’ambiente del cinema, offrì spunti ulteriori, perfezionanti da alcuni interventi milanesi nel nascente gruppo del mitico Piccolo Teatro degli amici Strleher, Grassi, Piccoli. La prima scenografia, di tipo tradizionale, si riferisce a “Romanticismo” di Rovetta, messa in scena dalla Compagnia delle tre parrucche sia al Filodrammatici che al Ponchielli. A partire dalla scenografia successiva, per un recital di testi sulla Natività, si nota una dimensione spaziale innovativa, una sobrietà evocativa ed una suggestione del tutto inusitati sulle scene cremonesi, espressione di un linguaggio contemporaneo. Tali meriti furono riconosciuti a livello nazionale e il lavoro di Cordani ispirò successive produzioni teatrali, anche presso il Piccolo di Milano. La commistione di antico e moderno, di classicità e contemporaneità divenne una caratteristica delle scenografie dell’artista. La mostra è allestita fino al 26 ottobre

LA VITA DEI MAMMIFERI.Doc MAGNIFICA ITALIA. Doc SANTA MESSA LE STORIE DI VIAGGIO A...Att TG 4 TELEGIORNALE PIANETA MARE. Attualità DONNAVVENTURA. Attualità TG4 TORNA A SETTEMBRE. Film IL PISTOLERO. Film TG4 Telegiornale - METEO 4 IL COMANDANTE FLORENT.F TIERRA DE LOBOS. Film TERRA! Attualità THE HUNTING PARTY. Film

Traffico/METEO TG5 MATTINA SUPERPARTES. Attualità MELAVERDE. Attualità FORUM TG5 TELEGIORNALE/METEO 5 ROSAMUNDE PILCHER. F VERISSIMO. Attualità AVANTI UN ALTRO. Game TG 5 telegiornale - METEO 5 STRISCIA LA NOTIZIA. Varietà C'È POSTA PER TE. Varietà AVVOCATI A NEW YORK. Tel TG5 NOTTE/METEO 5 STRISCIA LA NOTIZIA. Varietà

08.00 TG5 MATTINA 08.50 LE FRONTIERE DELLO SPIRITO. Attualità 09.40 TG COM 10.00 BELLI DENTRO. Sitcom 10.30 BENVENUTI A TAVOLA. Fiction 11.50 MELAVERDE. Att 13.00 TG5 Telegiornale - METEO 5 13.40 L'ARCA DI NOÈ. Varietà 14.00 DOMENICA LIVE. Varietà 18.50 AVANTI UN ALTRO. Game 20.00 TG 5 - METEO 5 20.40 STRISCIA LA NOTIZIA. Varietà 21.15 BENVENUTI AL SUD. Film 23.20 IL GIUDICE MASTRANGELO.F

09.05 11.00 12.25 13.40 14.05 15.30 17.25 17.55

CARTONI ANIMATI BATMAN. Film STUDIO APERTO - METEO CARTONI ANIMATI LA SCIMMIA. Reality HO VOGLIA DI TE. Film TUTTO IN FAMIGLIA. Sitcom MAGAZINE CHAMPIONS LEAGUE STUDIO APERTO - METEO I PINGUINI DI MADAGASCAR PLANET 51. Film animazione SHREK. Film animazione PATHFINDER. Film POKER1MANIA

07.00 08.00 10.20 11.50 12.25

19.25 21.10 23.00 01.00

Scenografie di Cordani esposte a Cremonabooks

DOMENICA 14 08.20 09.20 10.00 11.00 11.30 12.00 13.10 14.00 14.40 16.55 18.55 19.35 21.30 23.40 00.45

07.55 08.00 08.50 09.45 11.00 13.00 13.40 15.30 18.50 20.00 CANALE 5 20.40 21.10 00.30 01.30 02.00

ITALIA 1 18.30 19.00

lo studio e l’esecuzione di brani operistici; ciò ha consentito lo sviluppo di un ricco e vario repertorio, continuamente arricchito dallo studio di nuovi brani dei massimi autori e di opere liriche complete. Il coro svolge principalmente la propria attività in ambito provinciale e regionale ma è pronto a toccare mete più lontane e prestigiose. Nel pomeriggio, viene presentato il libro di Francesco Bissoli “Storia e fonti della Marion Delorme di Ponchielli”. L’ingresso è libero.

14.00 16.00 17.00 18.30 19.00 19.55 21.25 23.20 01.10

G.P. DEL GIAPPONE GARA CARTONI ANIMATI G.P. GIAPPONE MOTO3 GRAND PRIX. Sport STUDIO APERTO/ SPORT MEDIASET GP GIAPPONE GARA MOTO GP RED BULL STREET STYLE. Att RED BULL FLUTAG. Att STUDIO APERTO/METEO 10.000 A.C. Film TG COM/METEO CSI. Telefilm COVERT AFFAIRS. Telefilm POKER1MANIA

SABATO 13

LA 7

DOMENICA 14

TG LA7 OMNIBUS. Attualità BOOKSTORE. Attualità MADAMA PALAZZO. Att JAG AVVOCATI IN CORSIA. Tf TG LA7 L'ERBA DEL VICINO. Att MISSIONE NATURA. Doc LA7 DOC. Doc L'ISPETTORE BARNABY.Tf TG LA7 IN ONDA. Attualità UOMINI CHE ODIANO LE DONNE OMNIBUS NOTTE TG LA7 SPORT

06.00 07.00 07.30 10.00 11.20 12.00 13.30 14.05 15.50 18.05 20.00 20.30 21.30 23.55 01.00

TG LA 7 - METEO - OROSCOPO OMNIBUS. Attualità TG LA 7 TI CI PORTO IO. Attualità NEW TRICKS. Telefilm DUE NOTTI CON CLEOPATRA.F TG LA7 È ARRIVATO MIO FRATELLO.F TRE UOMINI IN FUGA. Film L'ISPETTORE BARNABY.Tel TG LA7 IN ONDA. Attualità SOLDATO JANE. Film OMNIBUS NOTTE TG LA 7 SPORT

07.30 RASSEGNA STAMPA Le anticipazioni 08.30 ROTOCALCO 09.20 COMMEDIA ITALIANA 11.10 VETRINA MOTORI 13.20 FELTRI SENZA FILTRI 14.15 ROTOCALCO 15.00 COMMEDIA ITALIANA 19.05 IO E MARGHERITA. Sit com 20.30 RUBRICA RELIGIOSA: giorno del Signore 00.30 VIAGGIO SENTIMENTALE NELL’ITALIA DEI DESIDERI Vittorio Sgarbi ci porta a co noscere le nostre città e a scoprire le bellezze artistiche

07.15 08.00 09.10 11.00

ROTOCALCO FELTRI SENZA FILTRI COMMEDIA ITALIANA SANTA MESSA IN DIRETTA dal Duomo di Cremona FELTRI SENZA FILTRI ROTOCALCO VETRINA MOTORI SANTA MESSA IN DIRETTA dal Duomo di Cremona PARTITA BASKET Enel Brindisi – Vanoli Cremona IO E MARGHERITA ROTOCALCO COMMEDIA ITALIANA VIAGGIO NELL'ITALIA DEI DESIDERI

06.00 07.00 10.00 11.05 11.15 13.30 14.05 15.05 17.05 18.00 20.00 20.30 23.35 00.25 01.25

12.00 13.35 16.00 17.00 18.15 20.15 20.45 21.30 01.00


&

27

Cultura CREMA Spettacoli Alla scoperta degli organi più prestigiosi del territorio

All’interno del progetto “In organo pleno” che si propone di organizzare concorsi, concerti, seminari e visite guidate per la promozione dell’organo, strumento musicale presente in tutte le chiese - l’associazione culturale Musica Sempre propone ai bambini e ai ragazzi della scuola primaria e secondaria, l’occasione di visite guidate e di approfondimento della conoscenza degli organi più prestigiosi del nostro territorio. Le visite sono condot-

te dal maestro Simone Della Torre, docente di organo presso la scuola musicale Monteverdi di Crema. L’esperienza ormai collaudata che ha riscosso grande successo presso alunni e insegnanti delle nostre scuole, prevede, oltre all’esplorazione dei meccanismi, anche attività di ascolto ma, soprattutto, di improvvisazione che vedranno protagonisti i ragazzi stessi. La visita ad strumento può essere preceduta dal sopralluogo in una ditta organaria, dove si

possono seguire da vicino le fasi di lavorazione e di assemblaggio dei materiali. Addirittura, su richiesta, sarà possibile realizzare un laboratorio in classe facendo costruire direttamente ai ragazzi piccole canne sonore in legno con l’aiuto di un esperto esterno. Le visite, che non prevedono nessun onere per la scuola, possono essere prenotate telefonando o scrivendo a Simone Della Torre, associazione culturale Musica Sempre (cell. 333-6777735).

Il Fatf farà ancora leva sulle... passioni

N

Presentata la 15ª edizione, accolta con entusiasmo da scuole e insegnanti del territorio

ella bella sede di piazza Premoli a Crema il Franco Agostino Teatro Festival (Fatf) ha presentato la propria 15ª edizione in svolgimento fra il 2012 e il 2013 e dedicata alle “passioni”. «Le passioni sono il motore delle azioni di ciascuno di noi, animano le persone e contribuiscono a determinarne le scelte», ha detto annunciando il programma la presidente della associazione culturale Gloria Angelotti. Passione amorosa, passione amicale, passione per lo sport, per gli studi, per l’esplorazione… in quanti modi si può declinare la passione! «Noi ci siamo appassionati a questa iniziativa del “teatro europeo per ragazzi” - prosegue la presidente - e la perseguiamo ogni anno con rinnovato entusiasmo, grazie alle persone e

agli enti che collaborano con noi e ci sostengono». Presenti Paola Orini, assessore alla Scuola della Provincia di Cremona e Paola Vailati, assessore alla Cultura delComune di Crema. Entrambe hanno confermato l’interesse ed il patrocinio

Sabato 13 Ottobre 2012

delle istituzioni locali per il progetto del Fatf. Un saluto e la promessa di sostegno è venuta da Elisa Marinoni neo componente del Consiglio di amministrazione della Fondazione San Domenico. La vice presidente della associazione ha presenta-

to la nuova offerta formativa per le scuole ed assicurato che gli insegnanti hanno rinnovato con entusiasmo la loro collaborazione. Con la 15ª edizione il Fatf rinnova per la quarta volta il concorso di scrittura creativa. Il concorso è rivolto a ragazzi di tutta Italia iscritti a scuole medie inferiori e superiori (divisi in due categorie: under 14 e dai 14 ai 20 anni) che desiderano mettersi alla prova nella stesura di un testo narrativo sul tema delle passioni. Entro il 10 dicembre dovranno arrivare gli elaborati e il vincitore verrà proclamato il 18 febbraio. Il primo spettacolo ufficiale del Fatf per l’inaugurazione della nuova stagione è previsto per domenica 28 ottobre al teatro San Domenico (ingresso gratuito) con il due Milo e Olivia in “Klinke”. Tiziano Guerini

Doppio concerto live ad “Alice nella città”

Questa sera alle ore 22, “Alice nella città” presenta nella propria sede di Castelleone in via Cappi 26, un doppio concerto rock, live con due band: i Bolgie Spiders (Milano) e i Sniper Dogs (Soncino). I Bolgie sono attivi dal 2010 e il loro album di successo si intitola “Fuzz your soul”, una sorta di contaminazione fra rock, punk e blues. I Sniper hanno pubblicato il loro lp quest’anno dal titolo “Trog’n roll rumble”. Assieme daranno vita sul palcoscenico di Alice ad uno show musicale ad alto tasso di divertimento.

Una mostra filatelica

Organizzata dal Circolo Filatelico-Numismatico cremasco, quest’oggi alle ore 11 nella sala espositiva della Cittadella della Cultura in piazzetta Terni de Gregory 5, si inaugura la mostra filatelica “Crema città organaria”. La mostra rimane aperta al pubblico nelle giornate di sabato 13 e domenica 14 ottobre (dalle 9 alle 12.30 e dalle 15 alle 19). In occasione della mostra le Poste Italiane disporranno di un annullo postale specifico.

Il Cai presenta la Scozia

Il Club Alpino Italiano (Cai), sezione di Crema, organizza nella propria sede di via Franco Donati 10, una serata con ingresso libero di approfondimento su “Scozia, tra whisky e castelli”. Verranno presentante e commentate dall’autore, diverse fotografie di Andrea Viari.

“Dipinti e disegni” di Libero Donarini da oggi in esposizione Nuova mostra di pittura nei chiostri del San Domenico a Crema: questa sera, alle ore 17 con la presentazione del critico d’arte Cesare Alpini, si inaugura la mostra “Dipinti e disegni” di Libero Donarini. Trentotto per l’esattezza le opere esposte che hanno come filo conduttore le piccole cose della vita quotidiana. «L’artista – è lui stesso che lo dice – vuole infatti dar voce ai piccoli istanti di ogni giorno, anche apparen-

di Agopoli Agopoli (pseudonimo) si occupa di economia e finanza, ma coltiva una grande passione: la filosofia

VALORE Ci dice il grande filosofo Ludwig Wittgenstein che il linguaggio è un insieme di “giochi linguistici”. Vuol dire che il significato di una parola è il suo uso in un particolare contesto. Il concetto di gioco linguistico rimanda direttamente a quello di “forma di vita”: gioco e linguaggio sono un codice astratto di regole, ma devono essere considerati come attività fondate, appunto, su forme di vita agite e condivise da una comunità umana. Il linguaggio fa parte di una forma di vita, poiché si trova in relazione con una particolare situazione concreta, in un contesto di abitudini, simboli e credenze. La filosofia, nel suo farsi, deve riferirsi alla varietà ed alla concretezza della quotidianità. È la concretezza che Erri De Luca, poeta, scrittore, pensatore, esprime nella poesia “Valore”:

Considero valore ogni forma di vita, la neve, la fragola, la mosca. Considero valore il regno minerale, l'assemblea delle stelle. Considero valore il vino finche' dura il pasto, un sorriso involontario, la stanchezza di chi non si e' risparmiato, due vecchi che si amano. Considero valore quello che domani non varra' piu' niente e quello che oggi vale ancora poco. Considero valore tutte le ferite. Considero valore risparmiare acqua, riparare un paio di scarpe, tacere in tempo, accorrere a un grido, chiedere permesso prima di sedersi, provare gratitudine senza ricordare di che . Considero valore sapere in una stanza dov'e' il nord, qual'e' il nome del vento che sta asciugando il bucato. Considero valore il viaggio del vagabondo, la clausura della monaca, la pazienza del condannato, qualunque colpa sia. Considero valore l'uso del verbo amare e l'ipotesi che esista un creatore. Molti di questi valori non ho conosciuto.

CINEMA - Programmazione settimanale CREMONA Spaziocinema Cremonapo (0372-803674) www.spaziocinema.info • L'era glaciale 4 - 2D/3D • Ted • Step Up Revolution 3D • Resident Evil: Retribution • Reality • Il rosso e il blu • All'ultima spiaggia • Magic Mike

Chaplin (0372-453005) • Un sapore di ruggine e ossa PIEVE FISSIRAGA Cinelandia (0371-237012) www.cinelandia.it • All'ultima spiaggia • L'era glaciale 4 • Magic Mike • Ted • Resident Evil. Retribution • Step Up 4. Revolution

CREMA Porta Nova (0373-218411) www.multisalaportanova.it • L'era glaciale 4: Continenti alla deriva • Total recall • On the road • Paranorman • Step Up 4 • Ted • Cineforum: Padroni di casa Un giorno speciale

temente insignificanti e farli diventare momenti poetici». Per questo la maggioranza delle opere è data da piccoli quadretti di ridotte dimensioni, ma di forte impatto emotivo. A presentare l’iniziativa Giovanni Marotta, neo presidente della fondazione San Domenico e Cesare Alpini che ha accompagnato Libero Donarini in gran parte del suo percorso artistico, dal materico-infor-

male fino all’attuale espressionismo astratto, come risultato di una intelligente e continua semplificazione del colore e del segno che dà vita ad opere “silenziose ma emozionanti, dal colore filtrato quasi distillato”: pura luce, puro buio… Libero Donarini torna così ad esporre a Crema dopo tre anni dall’ultima sua personale mostrando una evoluzione di tecnica e di ispirazione coerente eppur mutevole.


SPORT

lo MOTORI

Vettel vola anche in Corea

Week end motoristico all’insegna dei duelli. In Formula 1 la battaglia per il titolo si è fatta entusiasmante, con Vettel che tallona Alonso (avanti solo 4 punti) e mostra di essere più in forma, dopo le prove libere del Gp di Corea. Il tedesco è stato il più veloce, davanti al

compagno di squadra Webber e ad Alonso. Oggi alle 7 italiane (su Raidue) le qualifiche e domani alle 8 (su Raiuno) la gara. Duello anche in MotoGp, con Lorenzo favorito per il titolo, ma con Pedrosa che non molla ed è stato il più veloce nelle libere del Gp del Giappone.

QUALIFICAZIONI Dopo un primo tempo stentato, arrivano le reti decisive (3-1)

L’Italia rischia ma vince in Armenia

Andrea Pirlo

YEREVAN - Pur senza entusiasmare, l’Italia segna tre gol e vince in Armenia. Gli azzurri partono bene e all’11 passano in vantaggio, con un rigore forse gereroso, per un fallo di mano in area armena. Batte Pirlo e segna con freddezza. L’Italia sembra avere in pugno la gara, ma come contro Bulgaria e Malta, gioca un calcio troppo lento e prevedibile, che consente all’Armenia di rinfrancarsi. Scherzare col fuoco può essere pericoloso e infatti Mkhitaryan al 27’ trova il pareggio con la complicità di Barzagli, poco efficace sull’attaccante avversario. Prandelli protesta per la mancata interruzione del gioco, per l’infortunio patito da Maggio, ma in campo internazionale gli arbitri sono restii a fermare l’azione in questo tipo di situazioni. Nella ripresa gli armeni partono fortissimo e l’Italia soffre, ma trova il vantaggio al 64’

con un’imperiosa zuccata di De Rossi su cross di Pirlo. Poi arriva di testa il tris di Osvaldo che mette la parola fine alle velleità degli armeni. ARMENIA-ITALIA 1-3 (1-1) RETI: 11’ Pirlo (rig.), 27’ Mkhitaryan, 64’ De Rossi, 82’ Osvaldo. ARMENIA (4-4-1-1): Berezovsky; Arzumanyan, Mkoyan, Aleksanyan, Akt. Yedigaryan; Ozbiliz, Mkrtchyan, Art. Yedigaryan (64’ Harutyunyan), Manoyan (76’ Sarkisov); Mkhitaryan; Movsisyan. All.: Minasyan. ITALIA(4-3-1-2): Buffon; Maggio, Barzagli, Bonucci, Criscito; Marchisio, Pirlo (74’ Giaccherini), De Rossi; Montolivo (88’ Candreva); Giovinco (60’ El Shaarawy), Osvaldo. All.: Prandelli.

SERIE B Il Sassuolo

chiede strada al Varese

Sarà finalmente l’anno del Sassuolo? Guardando la classifica, pare proprio di sì. Gli emiliani sono in fuga, con vantaggi davvero consistenti, se consideriamo che siamo solo alla 10ª giornata di campionato. E se dovesse superare anche l’esame Varese, potrebbe già diventare imprendibile. L’altra favorita, il Verona, cerca i tre punti con il fanalino di coda Grosseto. 9ª GIORNATA (15-10 h 15) Cesena-Crotone, CittadellaModena, Empoli-Ascoli, Juve Stabia-Bari (14-10 h 18), Novara-Brescia (14-10 h 20.45), Sassuolo-Varese, SpeziaTernana, Reggina-Livorno (h 20.45), Verona-Grosseto, Vicenza-Padova (h 12.30), Virtus Lanciano-Pro Vercelli. CLASSIFICA Sassuolo 22; Livorno 16; Verona 15; Spezia, Ternana 13; Varese (-1) 13; Brescia 12; Bari (-7), Modena (-2), Padova (-2) Cittadella 10; Vicenza, Juve Stabia, Ascoli (-1) 9; Virtus Lanciano, Cesena 7; Novara (-4), Pro Vercelli 6; Reggina (-3), Crotone (-2) 5; Empoli (-1) 3; Grosseto (-6) 1.

Cremo senza alternativa alla vittoria

LEGA PRO Contro il Treviso i tre punti sono d’obbligo per risalire la classifica. Ingaggiato Bonvissuto 7ª Giornata

incere. Altro non è contemplato. La Cremonese si prepara ad ospitare il Treviso con l’ansia di chi sa di non avere più bonus possibili. Contro una delle formazioni peggiori del girone, i ragazzi di mister Scienza saranno sostanzialmente costretti ad ottenere i tre punti. I trevigiani, infatti, fermi a due punti in classifica, sono reduci da due pareggi consecutivi (contro AlbinoLeffe e Portogruaro) dopo però aver perso le prime quattro di campionato. I grigiorossi, per contro, sono fermi ad una sola vittoria in campionato: troppo poco per una squadra che puntava (imperfetto d’obbligo a questo punto) ad un campionato di vertice. In settimana, ennesimo sforzo della società, che ha ingaggiato Antonino Bonvissuto, centravanti classe ’85 dal fisico possente, attualmente svincolato dopo un lungo girovagare in serie C e B. Senza dubbio non un bomber, ma comunque un buon pivot di scorta in grado di poter dare una mano vista l’assenza di Djuric. Restano da valutare le condizioni fisiche, essendo reduce da un fastidioso infortunio. Quanto a domenica, oltre ai lungodegenti Djuric, Riva,

AlbinoLeffe-San Marino Cremonese-Treviso FeralpiSalò-Como Lecce-Virtus Entella Lumezzane-Trapani Pavia-Carpi Portogruaro-Tritium SudTirol-Cuneo Riposa: Reggiana

Classifica

V

di Matteo Volpi

Lecce Virtus Entella Carpi Lumezzane Portogruaro Trapani Como SudTirol Reggiana San Marino Pavia Feralpi Salò Cremonese (-1) Cuneo Tritium Treviso (-1) AlbinoLeffe (-10)

Crema 1908, fallito l’esame di maturità ECCELLENZA

16 13 10 9 9 9 8 7 6 6 6 6 6 5 2 1 -3

Baiocco e Minelli, dovrebbe essere out anche Moi. In difesa pertanto, probabile conferma per la coppia centrale formata da Cremonesi e Tedeschi con il ballottaggio tra Armenise (che rientra dalla squalifica) e Visconti (che bene ha fatto a Cuneo) sulla fascia sinistra. A centrocampo, dopo la bella prestazione

La Casalese sfida la sua bestia nera PROMOZIONE

La Casalese attende il Traversetolo, che coi biancocelesti ha condiviso momenti importanti nelle ultime due stagioni in Eccellenza. Le sfide decisive sono sempre andate ai parmensi: nel 2009 gli emiliani si salvarono grazie ad clamoroso ribaltone finale al “Ferrari”, condannando la Casalese ai playout. L’anno successivo, vincendo in casa, il Traversetolo sancì la retrocessione biancoceleste in Promozione. Precedenti da togliere il sonno insomma. CLASSIFICA Meletolese 13; Povigliese, Medesanese, Arcetana e Castellana 10; Brescello 9; Montecchio e Castelnovese 8; Carignano, Traversetolo, Cadelbosco 6; Falk e Borgonovese 5; Langhiranese e Ciano 4; Bobbiese 3; Fabbrico e Casalese 2. In Lombardia, il Casalbuttano, che dovrà confermarsi al top in casa del Fanfulla. Giocano in trasferta anche Chieve (a Settala) e Soresinese (a Casalmaiocco), mentre la Luisiana ospita l’Accademia Sandonatese.

Tedeschi in azione a Cuneo (foto © Ivano Frittoli)

con gol con la Rappresentativa giovanile nazionale, ci auguriamo di poter vedere all’opera il giovane Lorenzo Degeri, magari in cabina di regìa al fianco di Buchel e capitan Fietta, che peraltro sarà il grande ex di turno, essendo cresciuto nel Treviso ed avendovi disputato anche l’ultima stagione di serie B del-

la sua carriera. In avanti, infine, scelte che appaiono piuttosto obbligate con il ballottaggio tra Martinez e Nizzetto. PROBABILE FORMAZIONE (43-3) Alfonso; Cangi, Cremonesi, Tedeschi, Armenise; Fietta, Degeri, Buchel; Nizzetto, Marotta, Le Noci. All.: Scienza.

Lo scorso week end il Crema 1908 ha quindi fallito il primo vero esame di maturità (il Giana ha vinto 1-0 con merito e in superiorità numerica), ma domenica, al cospetto del temibile Sancolombano, i cremini allenati da Maurizio Lucchetti (nella foto) hanno la ghiotta opportunità di rifarsi subito. Squadra ambiziosa con non dichiarate, ma vive ambizioni playoff, da qui a gennaio, la truppa nerobianca deve cercare di navigare a vista nelle zone nobili della classifica. Poi nel 2013 capiremo la reale consistenza del team caro al presidente Walter Fornaroli. E pure il settore giovanile cremino, caratterizzato da una gestione indipendente è interessato da venti propositivi, tesi al rifiorimento del vivaio: se son rose, fioriranno a maggio. Reduce dall’incoraggiante pareggio per 0-0 di Cantù, la Rivoltana (rosa di qualità e quantità) prosegue infine la cura ricostituente avviata con il post Zambelli: è dura la vita in Eccellenza, questo è poco ma sicuro. CLASSIFICA (6ª giornata) Giana Erminio 16; Cavenago 14; Sancolombano, Ciserano 13; Base 96 Seveso 12; Desio, Mariano 11; Crema 1908, Trevigliese 10; Valle Brembana 8; Ardor Lazzate, Sondrio 6; Rivoltana 5; Arcellasco, Cantù 4; Real Milano, Zanconti 3. S.M.

SERIE D Il successo di Voghera frutta il secondo posto solitario e domenica arriva il Fersina

La Pergolettese si conferma squadra di rango di Stefano Mauri

Lanciatissima prima della classe, l’ambiziosa Caronnese viaggia spedita, ma la Pergolettese, imbattuta e felice, non molla ed è sul pezzo: non si vince per caso a Voghera (1-0 con rigore di Amodeo), ergo, il sodalizio allenato dal bravissimo mister Roberto Venturato può guardare avanti con sereno ottimismo. Domani, allo stadio Giuseppe Voltini di Crema è in arrivo il Fersina, club trentino neopromosso nel Cnd: sulla carta il match è alla portata dei ragazzi di Venturato, ma è meglio tenere alta la guardia. Nei giorni scorsi, intanto, l’ex presidente del Pergo Sergio Briganti è tornato a parlare e lo ha fatto nel corso di una conferenza stampa tenutasi a Roma, tuonando contro il Palazzo e i poteri forti, vera causa, secondo l’astuto Briganti, delle passate disgrazie gialloblu. Ora, se da un lato è vero che bisogna vivere concentrati sul presente, quantomeno, una guardatina indietro al tristissimo recente passato gialloblu è doverosa, che un po’ di chiarezza non guasta. Dal 2010 allo scorso mesi di luglio, cioè dal dopo Stefano

La Pergolettese

Bergamelli (l’imprenditore orobico, a Crema ha fatto benissimo, soltanto l’epilogo e alcune sfaccettature dei suoi rapporti con l’ex trainer Rastelli andrebbero approfonditi, ndr) all’avvento di Cesare Fogliazza e del suo Pizzighettone, la società cannibale è stata gestita con modalità particolari, metodi che, andrebbero discussi apertamente, magari in un’assemblea pubblica, un confronto che sul banco dovrebbe vedere i seguenti invitati: Maurizio Borghetti (ex assessore allo Sport), Barbara Locatelli (ex dirigente), Sergio

Briganti, Manolo Bucci, Ciro Di Pietro , Mario Macalli (sarebbe buona cosa chiarisse modalità e finalità d’acquisto del “marchi” canarini), Stefano Bergamelli (qualche mese fa si è nuovamente interessato al Pergo, poi però il tutto è sfumato), Agostino Alloni (politico del fare ed ispiratore del nuovo “Rinascimento Canarino”), Walter Della Frera, Max Aschedamini (tifosissimo, nonché persona intelligente), Massimiliano Marinelli (presidente in pectore, quando l’investitura ufficiale?) e Fogliazza. Inevitabilmente, il fallimento dell’Unione Sportiva Pergocrema, con imprenditori locali e calciatori non pagati e tifosi umiliati, è una ferita aperta che ancora sanguina, Un confronto sereno farebbe insomma bene a tutti e sarebbe un bel modo per salutare e lanciare la quotatissima Pergolettese verso nuove avventure. CLASSIFICA (7ª giornata) Caronnese 21; Pergolettese 17; Olginatese 15; Pontisola 14; Pro Sesto 11; Montichiari, Voghera 10; Mezzocorona, Caravaggio 9; Perginese, Seriate, Castellana, Seregno, Lecco (-3) 8; St. Georgen 7; MapelloBonate, Alzano Cene, Darfo Boario (-1) 6; Sant’Angelo 4; Trento 1.


Sport

Sabato 13 Ottobre 2012

DNC Appuntamento oggi nel pomeriggio, mentre domani è in programma l’esordio a Montichiari

L’Erogasmet si presenta ai propri tifosi

E’ tutto pronto per la grande festa che inaugura ufficialmente la nuova stagione dell’Erogasmet Crema, in programma oggi pomeriggio presso l’Agriturismo Le Garzide alle ore 17.30. I dirigenti cremaschi presenteranno agli appassionati ed agli addetti ai lavori le formazioni che difenderanno i colori biancorossi, dalle giovanili alla prima squadra che disputerà il campionato di Divisione Nazionale C. Ospiti della manifestazione il presidente della federazione regionale Enrico Ragnolini, il general manager della Centrale del Latte Brescia Matteo Bonetti, accompagnato dagli atleti di Legadue, Barlos, Giddens e Jenkins. La formazione biancorossa, profondamente rinnovata rispetto alla scorsa stagione, può comunque contare su un roster di tutto rispetto, sicuramente tra i più validi e talentuo-

si della categoria. I fratelli Carlo ed Andrea Bianchi portano in dote alla “corte” di coach Galli fisicità e grande costanza di rendimento, oltre a grande esperienza. Il tuttofare Anzivino, autentico jolly in grado di occupare quasi tutte le posizioni dello scacchiere, contribuirà a blindare in difesa l’area

dei tre secondi, mentre i “baby” ma già rodati Ferri e Galletta completano una formazione che in attesa del rientro di Degli Agosti può contare sulle riconferme di Denti, Chiari e Tagliaferri. Domani poi sarà finalmente campionato, con l’esordio sull’ostico parquet di Montichiari, al cospetto della formazione favorita per la promozione nella categoria superiore. I tifosi della formazione di punta del movimento cestistico maschile cittadino avranno quindi durante la presentazione l’occasione di conoscere in maniera più approfondita il mondo della Pallacanestro Crema, che può vantare un movimento giovanile che ricopre tutte le fasce di età e che schiera formazioni in quattro province diverse della Lombardia, alla ricerca dei campionati più probanti per favorire la crescita dei propri ragazzi.

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Piadena affronta stasera Orzinuovi

Ultimo collaudo per la MG K Vis Piadena a Bancole contro una squadra neopromossa nel Dnc e avversaria dei piadenesi in campionato. Piadena si è presentata senza Marenzi (ancora alle prese con i postumi dell’infortunio all’anca) e costretta sempre ad inseguire gli avversari, anche se i distacchi sono sempre stati minimi. Anche il terzo quarto è rimasto in equilibrio, mentre negli ultimo dieci minuti, Piadena ha spinto sull’accelleratore ed è riescita ad allungare sino 91-78. Ora non resta che attendere l’esordio in campionato, in programma stasera alle 21 a Piadena contro Orzinuovi. Sicuramente assente Pesenti per squalifica, sono da valutare le condizioni di Marenzi.

Vanoli, è ora di fare un... Brindisi

Anche l’Enel è a zero punti ma vanta un roster pericoloso. I biancoblu devono evitare cali nell’ultimo periodo

SERIE A Il match in Puglia è assai delicato: vincere sarebbe molto importante per il morale e la classifica 3ª Giornata

a Vanoli è tornata da Caserta con qualche rimpianto per avervi lasciato due punti che forse avrebbe meritato di prendersi. Una partita giocata alla grande nel primo quarto, pareva schiudere le porte al primo successo della stagione. Poi invece pur mantenendo parte del gruzzoletto accumulato prima, dopo l’intervallo si andava spegnendo la luce, com’era accauto la settimana prima quando al PalaRadi contro la Virtus Bologna. Ma nel quarto finale c’è stata una reazione parziale, favorita anche da alcuni clamorosi svarioni dei campani, sino ad arrivare a giocare gli ultimi palloni che avrebbero potuto riaprire i discorsi o chiuderli col sorriso. Purtroppo il tiro decisivo di Vitali batteva sul ferro ed usciva. Finale: 63-60 per Caserta. Peccato, anche se due o indizi non fanno ancora una prova, il calo preoccupante della squadra nella seconda metà di gara, dopo che la stessa “musica” era suonata con Bologna, non lascia tranquilli sulla tenuta mentale più che fisica della squadra di Caja. E’ vero che stavolta c’è stata reazione finale, ma negli ultimi 10’

Avellino-Milano Biella-Caserta Brindisi-Cremona Montegranaro-Bologna Pesaro-Venezia Roma-Emilia Sassari-Cantù Varese-Siena

Classifica

L

di Giovanni Zagni

Cantù Siena Sassari Varese Bologna Milano Roma Montegranaro Venezia Pesaro Caserta Reggio Emilia Vanoli Cremona Avellino Biella Brindisi

Kotti a canestro (foto Castellani)

4 4 4 4 4 2 2 2 2 2 2 0 0 0 0 0

la Vanoli ha messo a referto la miseria di soli 8 punti! Difficile vincere in trasferta con questi “chiari di luna” offensivi, anche se va dato rilievo dei pochi punti subiti. Ma lasciamo lavorare Caja ed i

BOCCE di Massimo Malfatto

L’Assemblea Generale di domenica scorsa ha lasciato, come c’era da prevedere, delle controversie nell’ambiente bocciofilo cremasco. Il presidente Franco Stabilini aveva lasciato il Ferroviario di pessimo umore, più preoccupato che deluso e nel day after sono parecchi i pensieri che agitano il responsabile cremasco: «Iniziamo dal calendario invernale: solamente in chiusura di assemblea e non prima ho appreso che si disputavano tre nostre gare in collaborazione con Cremona. Una eventualità da escludere senza esitazioni, anche perché le nostre manifestazioni si disputeranno solo a Crema come da calendario

suoi assistenti, preparatore atletico compreso, poiché siamo soltanto all’inizio e la condizione fisico-atletica non può essere, al momento, uniforme nel gruppo, visti i ritardati arrivi di molti dei pro-

tagonisti. Anche l’amalgama tecnica non può non risentire di questi tardivi inserimenti. Guardiamo con soddisfazione al “buono” registrato sin qui ed aspettiamo quel balzo in avanti di chi è in ritardo. Domani alle 18.15, per la terza giornata si gioca a Brindisi, dove troveremo un’altra squadra ancora a zero punti l’Enel Brindisi neo promossa, ma molto ambiziosa. I pugliesi, che sinora hanno schierato inizialmente Reynolds cpme play, la guardia Gibson, le ali Viggiano e Robinson e il Grant centro, avendo in panchina il bulgaro Simmons, nonché Formenti, Zerini, Ndoja e Fultz, sono compagine ben assortita e coperta in tutti i ruoli con la punta Gibson (34 punti all’esordio) a far da apripista ad un gruppo di giocatori dalla mano calda che forse hanno nella difesa il loro tallone d’Achille, ma che sanno farsi valere in attacco. Dunque, la granitica difesa cremonese avrà pane duro da rodere, ma sarà importante che Vitali e compagni non si producano in modo ondivago nell’attaccare il canestro avversario e soprattutto migliorino la loro tenuta mentale per tutti i 40’di gioco. Aspettiamo concreti progressi in questo senso, magari in concomitanza dei primi due punti in classifica.

«Per molti Crema non è mai esistita»

e basta! Siamo molto amareggiati, non capisco questo modo di procedere che riteniamo scorretto. Collaborare significa anche non cercare di creare problematiche, ma forse non tutti l’hanno capito!». Rapporti con il Coni provinciale sempre complicati? «Francamente mi viene difficile pensare che non si sappia il numero delle bocciofile che formano un comitato. Per il Coni, la Crema boccistica non è mai esistita e non è mai stata tenuta in considerazione. Mai abbiamo avuto riconoscimenti per risul-

tati, nessuno è mai stato in commissioni: forse è mancata l’informazione, ma da parte di chi?». Nessuna novità tecnica per il prossimo quadriennio? «Direi di no, le partite andranno ai punti dodici, come sempre e niente sorteggio per territorio come deciso nella nostra assemblea. Retrocessioni? Da noi da qualche anno non si retrocede dalla categoria C alla D, ma non abbiamo alcuna intenzione di sacrificare questa categoria dove si continua a fare batterie senza problemi. Nella gara di Bagnolo abbiamo fatto quattro gironi,

COPPE

In Eurolega, Cantù travolta dagli sloveni

Brutto risveglio in Eurolega per Cantù, travolta 84-71 dal Lubiana. Un duro colpo per una delle squadre più accreditate nel nostro massimo campiomato di basket.

SERIE A2

Trasferte difficili per Assi e Crema

Reduci entrambe da un ottimo esordio in campionato, Assi Cremona e Tec-Mar Crema tornano in campo stasera in due trasferte non certo facili. L’Assi alle 20.30 è impegnasta a San Martino di Lupari contro una formazione che nella prima giornata è passata con autorità a Cagliari. Le cremasche, invece, sono ospiti a Marghera di un team che all’esordio ha sbancato Udine. Due test importanti, per misurare il reale valore di Assi e Tec-Mar.

scusate se è poco!». Il rapporto con Cremona? “Il mio legame con il presidente Piccioni non verrà certamente meno soprattutto sul piano personale, ma ci vorrà più riflessione, cautela e prudenza, anche e principalmente da parte mia». • MEMORIAL “RUINI” Epilogo del memorial “Ruini” organizzato dalla bocciofila Bagnolese. Nella categoria A/B hanno conquistato la fase finale Jacopo Gaudenzi, Giuliano Galantini (che nei quarti ha eliminato Mattia Visconti!), Francesco Vezzoni e Caterina Bono. Nella categoria C/D sono entrati in semifinale Marco Paladini, Antonio Lorenzetti, Battista Filini, ed il bresciano Flavio Alghisi.

POSSIBILITÀ DI SCALE DETRAZIONE FI

5% DELEN5 TI A RISPARMIO

PER SERRAM ENERGETICO


30 VOLLEY A1 C’è soddisfazione tra i violarosa per la deroga della Lega relativa all’utilizzo del PalaBertoni Sport

Sabato 13 Ottobre 2012

L’Icos Crema giocherà a casa propria

P

ochi giorniprima dello storico esordio nella massima serie (il 21 ottobre a Piacenza), l’Icos Crema Voley ha ricevuto una bella notizia: grazie alla concessione di una deroga da parte della Lega, potrà disputare il primo campionato di serie A1 della sua storia al PalaBertoni di via Sinigaglia. Ecco l’estratto del comunicato della Lega Volley sulla decisione presa nella giornata di martedì: “«Per quanto riguarda la società Crema Volley, il cda ha preso atto che la Ssocietà stessa ha tempestivamente predisposto un progetto per ottenere l’agibilità di 1.509 posti del campo di gioco cittadino - il PalaBertoni appunto - e che nel mese di luglio la giunta comunale di Crema ha approvato una delibera autorizzativa dei lavori di adeguamento nel rispetto del progetto presentato. Succes-sivamente, poiché sulla base delle norme nel frattempo emanate in conseguenza del recente terremoto registratosi in quelle zone, si sarebbero rese

Il PalaBertoni

ne-cessarie altre opere, l’amministrazione di Crema ha comunicato alla società di non avere le risorse sufficienti a sostenere ulteriori e gravosi investimenti sul PalaBertoni e di essere costretta a sospendere l’esecuzione dei lavori. In considerazione dunque della documentazione trasmessa dal Crema Volley e dall’amministrazione comunale

di Crema, il cda, prendendo atto che lo spostamento in altra sede avrebbe comportato nell’anno in corso alla società Crema Volley un danno economico tale da comprometterne la regolare partecipazione al campionato, ha deciso di autorizzare a disputare le partite interne presso il PalaBertoni. Il consiglio ha però stabilito che l’autorizzazione è

VOLLEY B1

limitata alla stagione 2012-13, è inapplicabile ad eventuali partite di semifinale e finale dei Playoff scudetto ed è subordinata alla verifica con i competenti organi locali della possibilità, nel rispetto delle normative, di ampliare la capienza attualmente indicata. Inoltre la società Crema Volley dovrà garantire l’afflusso dei tifosi ospiti come da principi approvati dal cda». Ovviamente soddisfatto il presidente Claudio Cogorno (e cradiamo lo siano i tanti tifosi violarosa): «Come società siamo molto grati alla Lega Volley femminile per aver ascoltato le nostre motivazioni e averci concesso questa deroga. Come si evince dal comunicato questa è una soluzione temporanea, che non risolve il problema ma almeno ci permette di affrontare la questione con più calma e soprattutto ci daà la possibilità di giocare la A1 nella nostra città. Ringrazio anche tutti coloro che hanno perorato la nostra causa inviando lettere formali alla Lega».

Pomì, positivo test amichevole in vista della sfida di Marsala SERIE A2

Sulla strada di avvicinamento al secondo turno di campionato, la Pomì ritrova un po’ di morale superando in amichevole il Cadelbosco. Nonostante Zago e Olivotto ferme ai box, per problemi fisici, le casalasche hanno così dimenticando lo smacco subìto in campionato contro San Casciano superando in amichevole il Crovegli in quattro set (25-15, 24-26, 25-18, 25-22 i parziali). Gara importante per mister Gianfranco Milano, che ha provato alcune variazioni tattiche che potrebbero tornare utili domenica a Marsala. Per tre set la squadra ha schierato Guatelli in posto due e Repice al centro, sostitute rispettivamente di Zago ed Olivotto, quindi Iso ha trovato spazio in zona quattro per Bacchi lasciando a Nasari il ruolo di opposta. Primo, terzo e quarto i set vinti dalla formazione di Casalmaggiore (il secondo è andato alle reggiane) con buoni riscontri offerti proprio da Guatelli, Repice e da una superlativa Beier, autrice di 21 punti. In campo nel quarto set spazio anche ad Agrifoglio per Corna e D’Ambros nel ruolo di libero per Gibertini. Il tabellino della Pomì: Corna 2, Guatelli 8, Bacchi 12, Beier 21, Nardini 13, Repice 13, Gibertini (L1), Nasari 12, Agrifoglio, D'Ambros (L2), ne Olivotto, ne Zago. All.: Milano-Bolzoni. Rinfrancata nel morale, la Pomì cercherà domani alle 18 a Marsale di conquistare i primi punti in campionato, contro le siciliane sconfitte all’esordio e Montichiari e quindi come Casalmaggiore vogliose di riscatto. Chi la spunterà?

MOTORI

La Reima è pronta per l’esordio Domani spazio al Super Drift

Reduce dal terzo posto al torneo “Revivre” (un successo è una sconfitta), la Reima Crema ha affrontato in amichevole la Caloni Bergamo, test importante per sondare lo stato di forma prima del debutto di domani in campionato contro la Comer Iglesias. I blues si sono imposti per 3-2 (25-20, 18-25, 20-25, 25-21, 15-3), grazie a un ottimo tie break, che fa ben sperare per il debutto in campionato. Il tabellino della Reima a: Bigarelli 15, Bonizzoni 10, Sarubbi 1, Morelli 2, Faccioli 4, Corti 25, Marazzi 1, Egeste 3, Zoadelli, Mazzonelli 5, Verdelli (L), Zoadelli (L) 1. All.: Verderio. In tanto, nei giorni scorsi la società ha ufficializzato un nuovo ingresso nello staff tecnico. Giancarlo

Gandolfi sarà il secondo allenatore ed affiancherà alla guida tecnica della squadra Vittorio Verderio. Trentacinque anni, da sempre appassionato di volley e tifoso doc della Reima, Gandolfi nel corso del tempo ha maturato diverse ed importanti esperienze nei vari campionati regionali e provinciali in C ad Agnadello ed in D a Ripalta Cremasca come secondo di Wilma Ruini, a Bagnolo Cremasco, Romanengo ed al Cr 81 Duemila. «Quando ho ricevuto l’offerta di poter lavorare con Vittorio – afferma Gandolfi – non ho potuto rifiutare. Da tifoso dei colori Reima sin dalla promozione dalla C in B2 nel 1992, colgo quest’importante opportunità per crescere come allenatore e come persona».

RUGBY

SAN MARTINO DEL LAGO – E’ arrivato il momento, per il circuito cremonese di San Martino del Lago, di ospitare il primo appuntamento agonistico, in attesa delle varie omologazioni che permetteranno l’organizzazione di più eventi nel corso della prossima stagione. Domani, presso l’autodromo casalasco si terrà la competizione Super Drift professional challenge 2012. Ad aumentare l’importanza dell’avvenimento, si tratta del 5° e ultimo appuntamento dell’anno, dopo che le prime prove si sono tenute a Modena, Adria e due volte a Battipaglia. Per i non esperti, il drifting è la corsa automobilista delle “derapate”, una guida “sporca”, “di traverso” assai spettacolare per il pubblico. Una guida che si concentra sul puro controllo dell’automezzo in sbandata da parte del concorrente, che viene giudicato da una giuria preposta. V.R.

CICLISMO

Il Crema nel Bresciano L’inglese Cavendish cambia squadra

Domenica impegnativa per il Rugby Crema. In mattinata sono impegnate sul campo amico le formazioni giovanili, mentre nel pomeriggio a Bagnolo Mella spazio ai Senior. La prima squadra, che cercherà di bissare il successo ottenuto nel derby col Codogno, scende in campo sul difficile campo della Bassa Bresciana alle ore 15.30. Faranno invece il loro debutto stagionale ufficiale, la Under 16 alle 11 (contro il Dalmine) ed alle 12.30, sempre al Toffetti di Ombriano, sarà impegnata la Under 20 contro la Grande Brianza. Da segnale l’appuntamento di giovedì 18 ottobre alle 20.30 con la squadra seniores femminile, che incontrerà in amichevole il Rugby Lodi sul campo comunale di Crema.

• PATTINAGGIO Oggi e domani il PalaRadi ospita la finale dei Circuiti di pattinaggio velocità. Alla manifestazione, organizzata dal Circuito Nord Ovest (Cno) in collaborazione con l’Asd Eridania, partecipano gli oltre 300 migliori atleti dei circuiti d’Italia: Cno (Lombardia, Piemonte e Liguria), Grand Prix Giovani (Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige), Challenge Centro Italia (Emilia Romagna, Toscana, Marche, Abruzzo, Umbria, Lazio e Campania) e Circuito del Sud (Sicilia).

Inutile girarci troppo attorno: l’Italia stavolta è quotata in borsa come il due di bastoni quando la briscola è spade e può solo tirare fuori uno scatto d’orgoglio. La federazione al momento sorvola sull’argomento, dopo che siamo tornati dall’Olanda senza nemmeno un bronzo. Bettini è finito inevitabilmente nella simpatica posizione del cappone sotto Natale: siede sull’ammiraglia azzurra dopo Martini (22 anni con 6 ori, 7 argenti, 7 bronzi, senza Olimpiadi perché allora riservate ai dilettanti) e dopo il compianto Ballerini (8 anni con 4 ori, 2 argenti, 1 bronzo). Alle volte, i numeri parlano più di tante disquisizioni: si è torna anche da Valkenburg con il suo zero sbarrato e il confronto comincia a farsi imbarazzante. E qualche conclusione andrà fatta. Nel frattempo continua il ciclomercato. Gli inglesi della Sky Procycling non ce l’hanno fatta a trattenere Marck Cavendisch, baronetto mondiale dei velocisti. Il britannico, nato sull’Isola di Man il 15 maggio 1985, ha incontrato Dave Brailsford, boss del team, superando anche l’ultimo ostacolo di rescissione di 1,2 milioni di euro, grazie all’intervento della Specialized e lascerà il team Sky:

La destinazione di Cavendisch sarà (come avevamo già scritto) l’Omega Pharma - Quick Step con il tedesco superiridato della crono Tony Martin e Tom Boonen del team manager Lefevere, che corrono su bici Specialized. Joaquin Oliver Rodriquez detto “Purito” è stato avvicinato dal team manager Bruyneel di RadioShack- Nissan, ma non sarà facile liberarsi dai russi della Katusha Team. Il russo Anton Vorobyev, 21 anni, oro nella crono Under 23 a Maastricht (Olanda), ciclisticamente cresciuto nel team Itera, serbatoio della Katusha Team in cui ha debuttato come stagista ad agosto, è stato confermato per la prossima stagione nel mondo dei professionisti. La voce che circolava da tempo, infine, ora è ufficiale: dopo l’uscita a fine anno della Liquigas dal ciclismo, la squadra di Basso, Sagan e Viviani si chiamerà Cannondale Pro Cycling, di matrice italiana. NEWS Sebastiano Dal Cappello (General Store Medlago) si è imposto a Calvatone davanti a Massimo Coledan (Trevigiani Dynamon Botoli). Fortunato Chiodo




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