Il Piccolo Giornale del Cremasco

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CREMASCO Il

PICCOLO giornale del

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SABATO 20 OTTOBRE 2012 • ANNO I • NUMERO 15

UN TEMA CHE STA DIVIDENDO I CREMASCHI

MOSCHEA, IL SINDACO CI RIPENSA

Stefania Bonaldi approva la proposta di Ancorotti che aveva scritto: sì al luogo di culto, ma si firmi un patto d’onore. Le reazioni là dove sorgerà la moschea. Beretta: «Cultura cattocomunista». Lega: «Promessa da onorare?». E il «bruciore allo stomaco» di Sel IL PUNTO DI VISTA

Cosa si chiede agli islamici

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di Renato Ancorotti rancorotti@gmail.it

lle aziende che lavorano per le multinazionali vengono richieste sempre di più certificazioni sociali (S.A.8000) e business practices. Si fanno audit che devono garantire il rispetto di queste regole: il non ricorso al lavoro nero, al lavoro minorile, al riciclaggio di denaro di dubbia provenienza, alla corruzione nelle commesse, alla disparità tra uomo e donna. Accertato che un’azienda lavori nel rispetto delle leggi, si chiede la firma di documenti nei quali si dichiara di non sostenere comportamenti illeciti. Si chiede, cioè, di condannarli e di avere un codice etico e comportamentale. Ma se per legge sono vietati, che senso ha firmare un impegno a non attuarli? Il senso c’è: ti viene chiesto di non uccidere e di non rubare non per paura della punizione, ma perché te lo vieta la tua morale. Alla comunità islamica cremasca non chiediamo di rinunciare al proprio credo religioso, ci mancherebbe; chiediamo di firmare insieme a noi un patto etico e morale di condanna delle devianze integraliste che alcuni fanatici professano spacciandole per dogmi religiosi. Condannare la disparità tra uomo e donna, la pratica medioevale dell’infibulazione, gli atti di terrorismo di Al Qaeda, i matrimoni per procura, impegnarsi a non chiedere di togliere i simboli religiosi che appartengono alla cultura occidentale. Perché chiederlo alla comunità islamica e non a quella buddista, per esempio? Purtroppo gli aerei che hanno abbattuto le Torri Gemelle erano condotti da terroristi che si professavano islamici, chi ha buttato il Crocefisso dalla finestra anche , come pure il padre della ragazza che è stata massacrata perché fidanzata con un italiano e ci sarebbero mille altri esempi. La nostra comunità islamica si è sempre comportata in modo irreprensibile; il luogo di preghiera in via Mazzini, e lo dico abitandoci, non ha mai arrecato disturbo. Sì, quindi, alla moschea, ma sì all’ impegno, nero su bianco, di condanna nei confronti di chi non rispetta la nostra democrazia, la nostra libertà e le nostre tradizioni. Siamo disposti ad accogliere un islamismo moderno e moderato, rispettoso di tutti, come sono convito sia quello degli islamici cremaschi.

L

a proposta di Renato Ancorotti è assolutamente accoglibile, anzi, la condivido». Così, Stefania Bonaldi sindaco di Crema, approva la proposta dell’imprenditore cremasco lanciata dalle colonne del nostro giornale settimana scorsa. Renato Ancorotti, consigliere comunale del Pdl, aveva sostenuto: «Facciamo la moschea, ma chiediamo alla comunità islamica di sottoscrivere un patto di convivenza, una dichiarazione ufficiale nella quale si prendano le distanze da Jihad, delitti d’onore, infibulazione. Tutto ciò che rappresenta il lato estremo dell’Islam». Una posizione forte, dettata all’indomani della riunione della Commissione ambiente e territorio, nella quale la giunta aveva presentato la proposta di costruzione di un Centro Culturale Arabo. Stefania Bonaldi ha tenuto a ribadire, nel corso di questa settimana, che quella che è stata presentata come la proposta per un Centro culturale è in realtà la proposta di un luogo di culto: «Il termine Centro Culturale Arabo è del tutto inappropriato e ho già invitato uffici e assessori a fare chiarezza sul punto. Si tratta esclusivamente di un luogo di culto dove la comunità islamica, presente sul nostro territorio da oltre vent’anni, credo sia il caso di ribadirlo con forza, possa ritrovarsi in preghiera. Anche il termine Moschea, che evoca Minareti e Muezzin, è inadeguato e sproporzionato, anche se comprendo le logiche mediatiche, tuttavia sarebbe come chiamare Basilica una Cappella». Rispetto alle polemiche e alla forte discussione stimolata in città dalla scelta della giunta, il sindaco ha commentato: «Sono contenta che si sia avviato questo dibattito, che mi pare un punto alto di civiltà e di responsabilità, nella nostra Comunità; anzi aggiungo che noi stessi come amministrazione promuo-

veremo occasioni di confronto sia nella comunità civile, sia con le comunità religiose presenti sul territorio, a cominciare da quella ecclesiale». In dibattito in città freme. Soprattutto tra i cittadini. A Ombriano abbiamo incontrato i commercianti della piazzetta di via D’Andrea a pochi passi di distanza da via Pagliari. Della moschea farebbero volentieri a meno. «Ci sono motivazioni di carattere logistico» ci hanno spiegato. «Noi il venerdì, giorno di preghiera degli islamici, lavoriamo. Può immaginare quanto traffico, e che disagio, può esserci se, come abbiamo letto sui giornali, arriveranno qui oltre 200 persone?». E poi ancora. La reciprocità. Un termine e un confronto che si legano ad aspetti più culturali: «Nei paesi islamici una chiesa non te la lasciano costruire» ha puntualizzato Irene, una giovane mamma che risiede vicino a via Pagliari. «E se ti converti da mussulmano a cattolico, rischi la pena di morte». Chiusura e paura. Anche in via Fermi, l’altra zona, nel quartiere di Santa Maria, identificata come disponibile, gli imprenditori dicono che della Moschea ne farebbero a meno. Preferiscono non esporsi pubblicamente, ma muovono le stesse perplessità degli abitanti di Ombriano. Solo Franco Aiolfi, titolare della azienda di serramenti Contract, accetta di parlare. Parte dalla nostra costituzione che garantisce la libertà di culto: «anche se a noi cattolici, quando andiamo in alcuni paesi a tradizione islamica viene negata la stessa libertà». Poi puntualizza: «Dobbiamo garantire l’integrazione, va bene, ma dobbiamo anche pretendere il rispetto delle regole. Vogliono fare la moschea qui, la facciano. L’importante è che venga gestita e controllata dall’amministrazione comunale». Le regole. C’è chi, come il sindaco e Renato Ancorotti, vuole la sottoscrizione di un

Stefania Bonaldi, sindaco di Crema patto e chi non lo ritiene abbastanza convincente. E’ il caso della Lega Nord. Che plaude alle intenzioni del consigliere del Pdl, ma puntualizza: «Avremmo maggiormente apprezzato che fosse l'amministrazione comunale, prima di porre l'argomento all'ordine del giorno, a riflettere sulla necessaria tutela delle identità culturali esistenti. La Lega Nord, rappresentando i cittadini cremaschi, non può accontentarsi di patti d'onore o promesse di moralità, ma ha l'obbligo di muoversi nell'ambito di un chiaro quadro normativo». Il carroccio cremasco, però, non si ferma qui, ma pone un pressante interrogativo: «In considerazione del fatto che la candidata di religione islamica presente nella lista del PD ci risulta essere la moglie del presidente della comunità islamica, nonché già portavoce della stessa, la tempestività dell'ordine del giorno della Commissione Ambiente e Territorio onora una promessa celata in campagna elettorale?». Sempre nel centrodestra, Simone Beretta, consigliere del Pdl, fa una valutazione politica: «Se le dichiarazioni del sindaco sono vere, questo è uno sgambetto a gamba tesa che fa e farà molto male alle banalizzazioni vetroculturali dei vari Bordo e Coti Zelati del Sel, ai Bettenzoli e Lottaroli di Rifon-

dazione comunista, ai Piloni o Severgnini che siano del PD o all’Alloni di “Lavoro@impresa”, per non dire del cattolico Guerini di “Buon giorno Crema”, che in commissione di piano hanno fatto gli ecumenici tout court e ora si trovano in una trincea senza sponde, come a dire con il …. scoperto. E’ importante capire come ne usciranno. Probabilmente ne usciranno; è sempre più chiaro che il potere è l’unico collante che li tiene uniti». Frasi durissime. Beretta continua: «Queste sono una maggioranza e una giunta anarchica e imprudente che una città moderata come Crema non vuole subalterna alle reminiscenze vetro-ideologiche di SEL, di Rifondazione comunista e di una cultura integralista cattocomunista in decadimento politico». Infatti, chi il luogo di culto per gli islamici lo vorrebbe concedere “senza se e senza ma” è l’area più radicale della sinistra. Rifondazione Comunista e Sinistra Ecologia e Libertà, ma anche una certa parte del Partito Democratico. Livia Severgnini, presidente della Commissione ambiente e territorio e consigliere del Partito Democratico è favorevole sin dall’inizio. Così come il consigliere comunale di «Lavoro@Impresa» Agostino Alloni, che ne fa una questione di discussione urbanistica. Mario Lottaroli di Rifondazione Comunista è favorevole, cosi come Emanuele Coti Zelati di Sinistra Ecologia e Libertà. E proprio quest’ultimo, consigliere di Sel, solleva una questione di merito: «Sinceramente l’ipotesi di un patto di questo tipo mi fa venire un po’ di bruciore allo stomaco. Stefania Bonaldi può pensarla come vuole. Mi sembra però un atto di violenza nei confronti della comunità. Se la comunità islamica dovesse decidere di non firmare che si fa?». Bella domanda. MBR


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CREMONA

Sabato 20 Ottobre 2012

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Cresce il numero dei vaccinati nelle fasce a rischio, ma resta molta diffidenza tra la popolazione

Vaccino influenzale, il «no» dei più giovani

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di Martina Pugno

accinarsi contro il virus dell'influenza è un atto di responsabilità sociale, ha dichiarato in settembre sulle pagine del nostro giornale il dottor Angelo Pan, medico infettivologo dell'azienda ospedaliera di Cremona. Il vaccino, ha sottolineato il medico, costituisce attualmente l'unico modo per proteggere dalla possibilità del contagio, in particolare, le categorie a rischio, per le quali le complicazioni potrebbero causare disturbi di grave entità o il decesso. Da rifare annualmente, la vaccinazione diffusa per la campagna 2012-2013 proteggerà da tre diversi ceppi: quello A/H1N1 del 2009 e due nuove mutazioni, B e H3N2. Tuttavia, a detta dello stesso virologo, nonostante la percentuale della popolazione che annualmente si sottopone al vaccino è in crescita, sono molti coloro che scelgono di non sottoporsi alla vaccinazione, anche in ambiente medico, nel quale il vaccino, proprio per via del continuo contatto con i pazienti, è particolarmente consigliato. Le ragioni alla base della scelta di non vaccinarsi possono essere molteplici, tra i quali i timori legati alle possibili controindicazioni, che il mondo sanitario teme possano crescere in seguito alla notizia del ritiro di oltre due milioni di dosi. Le reazioni sono, in questo caso, variegate: «Ho due bambini piccoli, vanno alle elementari», spiega Simona, giovane mamma. «L'anno scorso hanno passato più tempo a casa malati che a scuola, quest'anno penso proprio che li vaccinerò». Una scelta, quindi, che non si fa influenzare dalle recenti notizie, mentre per Fulvio sono perfino fonte di rassicurazione: «Se le dosi sono state ritirate, vuol dire che vengono effettuati i dovuti controlli e presumibilmente sono sicuri. Mi pare

Risultati inattesi nei test, ritirate dal mercato oltre 2 milioni di dosi Il ministero della Salute ha confermato il ritiro di una parte dei vaccini antinfluenzali prodotti per la campagna di vaccinazione appena iniziata. Anche se, ci tiene a precisare l'azienda Crucell, non si tratta di veri ritiri, perché le consegne ancora non sono state effettuate. "I vaccini - ha sottolineato il Ministro Balduzzi - prima di essere immessi in commercio, sono sottoposti a controllo. In questo caso c'erano stati solo accordi di fornitura che sono stati bloccati per il mancato superamento del controllo di qualità aziendale. Nessuno di questi vaccini è stato immesso in commercio. Non c'è alcun problema né di sicurezza né di quantità degli approvvigionamenti". Sottoposto a controlli, il vaccino preparato dall'azienda Crucell avrebbe dato risultati disattesi e si sono rivelati "non sterili", dunque potenzialmente infetti: da qui il ritiro dal mercato. Il ministro della salute Balduzzi ha inoltre sottolineato come il blocco delle dosi sia stato in via assolutamente precauzionale, e che non sussistono rischi particolari riguardanti le altre dosi in commercio e diffuse nelle strutture ospedaliere. Il Ministero ha già comunicato, comunque, che non ci saranno ritardi per quanto riguarda i tempi di inizio delle

una conferma in più invece di un motivo per ripensarci. Per età rientro nelle categorie a rischio, quest'anno mi vaccinerò, come ho fatto gli anni passati». Più scettico, invece, Fernando: «Non mi vaccino mai, non c'è nemmeno la sicurezza che il vaccino sia efficace, va a finire che mi vaccino e poi ammalo lo stesso... a questo punto, tanto vale». Il vaccino, infatti, ha una copertura inferiore al 100% e richiede alcuni giorni per risultare effettivamente attivo, dunque se il contagio avviene in concomitanza con la vaccinazione essa può risultare inefficace. Sono in molti, dunque, a confermare

procedure di vaccinazione; proprio in questi giorni ha preso il via la campagna di sensibilizzazione. L’obiettivo ideale della campagna di vaccinazione antinfluenzale 2012-2013 è raggiungere il 95% degli over 65 e delle persone a rischio di ogni età, anche se il 75% verrà considerata percentuale accettabile. In Italia le sindromi simil influenzali sono monitorate dalla rete di medici sentinella Influnet, attiva dal 1999, e interessano ogni anno dal 4 al 12% della popolazione. Gli obiettivi della campagna sono la riduzione del rischio individuale di malattia, ospedalizzazione e morte, e la riduzione dei costi sociali correlati. Negli anziani e nelle persone a rischio che vivono in comunità, l’efficacia stimata della vaccinazione varia dal 23 al 75%. Come ogni anno, il vaccino antinfluenzale è indicato per chiunque desideri evitare la malattia e non abbia specifiche controindicazioni. Inoltre, la vaccinazione viene offerta attivamente e gratuitamente alle persone che ammalandosi hanno un maggior rischio di complicanze. Informazioni relative alle vaccinazioni, alle categorie a rischio e alle precauzioni utili contro il contagio influenzale sono reperibili sul sito internet del dicastero.

le abitudini già mantenute nel corso degli anni passati, indipendentemente dalle informazioni diffuse dalle campagne ministeriali a sostegno del vaccino: «Sono asmatica e ho spesso problemi alle vie respiratorie. Il vaccino quindi lo faccio tutti gli anni e penso lo farò anche quest'anno. Ammetto di avere un po' di timore date le notizie relative agli effetti collaterali che si sentono ogni tanto, ma non è questo ritiro a fare la differenza, anzi, è segno che almeno vengono effettuati accurati controlli». Se le persone che rientrano per motivi di età nelle categorie a rischio sono quelle che più frequentemente ricorro-

no a questa forma preventiva, più scettiche sono le mamme nei confronti della vaccinazione per i propri figli, come Sonia: «Ho valutato la vaccinazione di mia figlia, ma non me la sento. Un po' ho paura degli effetti collaterali e del fatto che a riguardo le informazioni siano confuse, un po' non mi convince il fatto che, d'altra parte, la vaccinazione non è in grado di garantire una protezione completa ed efficace al 100%». Anche Alberto, papà di un bambino di tre anni, conferma: «Non penso che vaccinerò mio figlio. Alla fine l'influenza è sempre esistita, eppure si è sempre

fatto a meno del vaccino. Capisco l'importanza in caso di altre malattie, o di soggetti a particolare rischio, ma in caso contrario preferisco che mio figlio si faccia gli anticorpi naturalmente, come è sempre stato». Se, dunque, a vaccinarsi sono in prevalenza le persone oltre i 65 anni e i genitori sembrano ritrosi nei confronti del vaccino per i figli, a porre dei decisi «no« sono soprattutto i giovani, come Veronica e Cristian, entrambi studenti: «Non mi vaccino contro l'influenza, magari riesco ad ammalarmi nel giorno delle interrogazioni«, scherza la prima, mentre il secondo commenta: «In realtà, non mi sono nemmeno mai posto il problema, penso che il vaccino abbia senso soprattutto per gli anziani». Emerge, dai commenti raccolti, una pluralità di decisioni e di motivazioni alla base, che però si fondano prevalentemente su una valutazione legata al singolo individuo: in pochi, invece, sembrano tenere conto del ruolo sociale della vaccinazione, come invece sottolinea Ivana: «Il vaccino lo faccio ogni anno. Lavoro a contatto con persone anziane e non vorrei essere veicolo di contagio. Penso che per il personale medico e per determinate categorie di lavoratori, a contatto con le persone a rischio, debba essere obbligatorio. Ma si vaccina anche mio marito, convintosi proprio l'anno scorso». La notizia del ritiro delle dosi, dunque, non sembra avere influenzato più di tanto le decisioni degli italiani, sebbene abbia fatto sorgere qualche dubbio in più, come per Sergio: «Ho quasi ottant'anni: il vaccino lo faccio tutti gli anni e lo farò anche quest'anno. Se ci sono dei rischi, cosa posso dire, spero che vada bene. Tanto, se non mi vaccino, dicono che rischio di morire. Se mi vaccino, lo dicono lo stesso. Ci si dimentica che alla mia età, si rischia di morire comunque».


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Cronaca

Sabato 20 Ottobre 2012

Maratonina, la carica dei tremila

La corsa si snoda lungo le vie del centro storico. Solzi: «abbiamo dovuto chiudere in anticipo le iscrizioni»

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ltre tremila pettorali pronti per essere assegnati agli altrettanti atleti che domenica 21 saranno ai nastri di partenza per la Mezza Maratona Citta di Cremona (a tutti nota come Maratonina). La XI edizione della manifestazione internazionale di corsa su strada si snoda su una distanza di 21,097 Km. La partenza, come da tradizione, sarà in via XX Settembre mentre l'arrivo, dopo poco più di un ora di corsa (almeno per i più veloci) in Piazza del Comune. Una giornata particolare di sport, dunque, soprattutto per quanto riguarda la partecipazione dei cremonesi che dovrebbero essere più di settecento. L'avvenimento è stato presentato martedì scorso in Comune alla presenza dell’assessore allo Sport Marcello Ventura - che ha promesso la sua partecipazione alla gara nell’edizione del prossimo anno - e il vicesindaco Carlo Malvezzi che, invece, sarà della partita già in questa edizione. Michel Solzi, presidente del Cremona Runners Club - deus ex machina della manifestazione sin dai giorni della prima edizione - ha ormai maturato esperienza da vendere nel setto-

re e chiarisce quali sono i punti salienti per ottenere il successo. A partire dalla presenza di atleti qualificati e con la capacità di ottenere risultati di rilievo internazionale, come accadde lo scorso anno quando venne superato il record italiano femminile di mezza maratona. «Abbiamo dovuto chiudere le iscrizioni con tre giorni di anticipo, perché le richieste erano troppe» spiega Solzi. «Abbiamo oltre 3mila iscritti, e questo ci

Ha riscosso consensi unanimi fra gli oltre trecento atleti normodotati e disabili provenienti da diverse regioni d'Italia la prima Rassegna nazionale di Baskin, svoltasi in Sicilia dall'11 al 14 ottobre scorso, nei comuni di Noto, Avola e Rosolini, in provincia di Siracusa. Molto soddisfatti i promotori dell'Uisp etneo, con a capo l'infaticabile Beppe Battaglia, e sinceramente

riempie di soddisfazione. Anche quest’anno siamo riusciti a mettere insieme sport e beneficenza». La manifestazione potrà anche essere, per qualcuno, l’occasione per stabilire nuovi record. «Ci sarà un grosso numero di keniani, che cercheranno di stabilire il record maschile » spiega ancora Solzi. «La cosa certa è che si tratta di un evento di grande appeal, che vede partecipazioni da

tutta Italia e dall’estero, e che permetterà di avere a Cremona circa ottomila persone (tra atleti e il loro seguito), che riempiranno alberghi e ristoranti. Gli atleti potranno inoltre godere di un bellissimo percorso, che si snoderà lungo le più belle strade di Cremona, fino a concludersi nel “salotto buono” della città, piazza del Duomo». Solzi ha sottolineato l'importanza dell’intervento decisivo dell’Amministrazione pubblica e

l’impegno costante e sempre presente dei numerosi gruppi di volontari che si preoccupano della sicurezza dei concorrenti. Marcello Ventura ha auspicato l’apertura dei negozi data la presenza in città, almeno nelle ore della gara di un numero consistente di persone tra concorrenti, suiveurs, parenti, amici e sportivi che arriveranno per l’occasione a Cremona. La partenza avverrà come il solito a metà di Via XX set-

Rassegna nazionale di Baskin, un successo

entusiasti i ragazzi e le ragazze della squadra cremonese Corona Basket accompagnati da Antonio Bodini, Fausto Cappellini e Laura Carini, insieme ai dirigenti Uisp Goffredo Iachetti e Natale Azzini. E' stata una "tre giorni" densa di

autentici momenti di "sport per tutti e per ciascuno", vissuti all'insegna dei valori distintivi del baskin, vale a dire il rispetto delle diversità e la condivisione delle problematiche comuni, pur dentro una cornice di sincera competizione. Si è giocato, vinto e perso, negli

incontri tra le squadre Under 15 e Over che nella giornata di sabato 13 si sono incontrate nei palazzetti dello sport dei tre comuni ospitanti, ma non sono mancati diversi momenti di convivialità e di conoscenza del territorio, alla scoperta dell'arte barocca, del mare e dei

tembre, mentre la consegna dei pettorali ai vip e ai top runners si svolgerà il sabato alle 19.30 all’Hotel Impero. Tra costoro merita un accenno Gianni Morandi, ormai divenuto un habitué della manifestazione, cui ha sempre partecipato quando gli impegni di lavoro glielo hanno consentito. All'età di 68 anni e pur con un allenamento non troppo intensivo, è ancora in grado di ottenere tempi che farebbero invidia ad un giovanissimo (ha stabilito proprio a Cremona il record personale in 1h 48’ 5’’. Con Morandi correrà l’ex maratoneta Laura Fogli, sua personal trainer, due volte medaglia d’argento agli Europei, due volte campionessa d’Italia, terza in una Maratona di New York. Ci sarà pure Lorenzo Lopreiato, un runner che si porta in corpo ben sei bypass; per rimanere in campo femminile, vedremo in pista atlete del calibro di Martina Dogana, Giovanna Pizzato e Bruna Genovese. Spazio anche alla solidarietà: il ricavato andrà quest’anno all’Associazione Credo e alla Fondazione Fabio Moreni. Ora si spera solo che il tempo dia una mano agli organizzatori: per il momento le previsioni sembrano favorevoli. Cesare Castellani

prodotti tipici della provincia siracusana. Il presidente dell'UISP provinciale Iachetti ha fatto dono ai sindaci di Noto, Avola e Rosolini di un libro fotografico donato dal Comune di Cremona, ed ha confermato ufficialmente la volontà della propria associazione a sostenere l'impegno del Baskin cremonese che nel giugno 2013 ospiterà le finali del Campionato Nazionale.


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Cremona

Sabato 20 Ottobre 2012

Fiume Po, troppe opportunità non colte Giuseppe Torchio: «Le persone che arrivano dall’estero si stupiscono dello scarso utilizzo di un corso d’acqua come il nostro»

«Basterebbe far pagare le utenze a chi usa il fiume e la manutenzione si autofinanzierebbe»

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to nel Patto per lo Sviluppo; lo stesso Patto che poi Salini ha completamente cancellato».

di Laura Bosio

n tema importante, quello della navigabilità del Po. Ha parlato dei molti problemi ad esso collegati Giorgio Albera, ex presidente dell'Azienda regionale dei porti di Cremona e Mantova, proprio sulle pagine di questo giornale. Interviene ora Giuseppe Torchio, coordinatore del Comitato di consultazione dell'Autorità di bacino del Po. «Fui l'autore, insieme all'onorevole Testa, della Legge 380, che definiva di valenza nazionale ed europea il sistema idroviario Padano-veneto» racconta Torchio. «Ingenti risorse erano a disposizione per finanziare quella legge, finché Tremonti non cancellò i fondi per la navigazione». Quindi il fiume oggi è sotto-utilizzato? «Le persone che arrivano dall'estero si stupiscono dello scarso utilizzo di un corso d'acqua come il nostro, con tutte le potenzialità che ha. Il Rodano, ad esempio, ha un bilancio attivo annuo di oltre 200 milioni di entrate, mentre da noi non si fanno neppure pagare le derivazioni perché sarebbe impopolare. La manutenzione del fiume si potrebbe autofinanziare, se solo si facessero pagare le utenze a chi sfrutta il fiume».

C'è molto interesse, da parte del mondo industriale, per il Po? «Basti pensare che la Eon, colosso tedesco dell'energia, nel 2008 aveva manifestato interesse per lo sfruttamento del fiume ai fini idroelettrici, e si era resa disponibile a pagare di tasca propria la regimazione, riservandosi lo sfruttamento idroelettrico con 4 o 5 piattaforme. Tuttavia l'offerta dei tedeschi è sempre stata osteggiata da Formigoni prima, e da Salini poi. Ora, dopo quattro anni, l'azienda è uscita dal ra-

mo idroelettrico, e noi ci troviamo senza più un finanziatore per un eventuale project financing. Nel frattempo, il presidente Salini da un lato spingeva per far realizzare una centrale a carbone in area Tencara, e dall'altro lato aveva chiesto la realizzazione di una centrale nucleare nella zona di Gussola, ignorando invece completamente l'ipotesi della centrale idroelettrica».

zione è stato il colpo di grazia. Del resto per far decollare un polo produttivo le parole non bastano: quando ero presidente della Provincia avevo chiesto a Centropadane uno studio sul raddoppio della Codognese, anche per rendere più agevole il transito del trasporto commerciale, ma a parte la bretella di collegamento con la Paullese, che fu realizzata all'inizio, non si è più fatto nulla».

Visto che ha citato Tencara, parliamo del Polo produttivo. Albera dice che senza un intervento sulla navigazione esso è a rischio. Cosa ne pensa? «La mancata decisione sulla sorte di Tencara è una storia lunga, che ormai ci ha fatto "perdere il tram". Si è tentennato troppo a lungo, e nel frattempo il Comune di Cremona ha cercato la realizzazione di un'area alternativa, nella zona di San Felice, sperando nella partenza della Cremona-Mantova, che invece è ancora in forse. Intanto per Tencara "i buoi sono scappati", e il taglio da parte di Tremonti dei 180 milioni (fondi Fas) che erano stato stanziati per la naviga-

Cosa è accaduto dopo? «Regione Lombardia ha stanziato, nel biennio 2008-2009, ingenti fondi per il porto di Valdaro (Mantova) mentre a Cremona non è arrivato neppure un centesimo, con la promessa che per noi i soldi sarebbero arrivati in seguito. Con questa promessa Salini ha vinto le elezioni, ma poi con l'ulteriore taglio dei fondi sulla navigazione da parte di Tremonti per noi non c'è stato più niente. Del resto anche dal punto di vista progettuale siamo fermi: quando ero presidente avevamo realizzato un progetto per Tencara che coinvolgeva tutti i comuni del Canale navigabile, e che era stato inseri-

«Su Tencara si è tentennato troppo, abbiamo perso il tram»

Secondo quanto dichiarato da Albera, Cremona sembra essere stata tagliata fuori dall'Expo... «Purtroppo è così. Ci eravamo illusi, con il passaggio elettorale di Bossi e la sua idea di fare arrivare fino a Milano il canale navigabile, che finalmente qualcuno avrebbe valorizzato il nostro territorio. Invece poi tutto è caduto nel dimenticatoio. Sono stati buttati via miliardi per il ponte sullo stretto di Messina, che non si farà mai, e per il canale non è stato stanziato neppure un centesimo ai fini della manutenzione». A questo proposito, c'è chi lo definite un "colabrodo"... «Ed è la definizione più azzeccata. Il canale continua a percolare, anche se sono state fatte delle riparazioni di emergenza, e gli agricoltori tra Acquanegra e Tencara hanno subito gravi danni alle coltivazioni, proprio per quello (e attualmente è ancora in corso una vertenza con Regione Lombardia). Il progetto di regimentazione del Po prevedeva anche interventi di messa in sicurezza idraulica, ma oggi non c'è più nulla. Intanto la Lombardia ha ignorato Cremona, creando a Mantova un'attività alternativa a quella del nostro porto, rendendo indipendente dal fiume la navigazione commerciale. A Cremona, chi aveva mostrato interesse per il porto si è trovato con in mano un pugno di mosche: la flotta di navi commerciali Binda Beschi è stata disarmata, e lo stesso è accaduto per chi aveva investito nella navigazione turistica. Katoen, gruppo logistico di valenza europea, si è insediata nel porto di Cremona, e ha riposto grandi aspettative in questo. Dunque le opportunità non man-

Salini ha vinto la campagna elettorale promettendo fondi per il fiume, ma poi non è arrivato nulla cherebbero: peccato che il mondo politico locale non le sappia cogliere. La realizzazione di un impianto idroelettrico, ad esempio, avrebbe fatto convergere qui tantissimi interessi diversi, anche dal punto di vista energetico, perché ci avrebbe dato un buon grado di autonomia, con conseguente abbattimento dei costi energetici, che in Italia sono altissimi. Del resto la Regione non ha colto tali opportunità anche per motivi culturali: i luoghi decisionali, infatti, non sorgono sul fiume, e Milano si preoccupa dei navigli. Di fatto lo sviluppo infrastrutturale e commerciale di Cremona è rimasto fermo per anni, e oggi la questione Tencara è solo la punta dell'iceberg di una situazione di immobilismo che si trascina da tempo».


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Cremona

Sabato 20 Ottobre 2012

Anche morire è diventato un lusso

Forte incremento delle cremazioni: la sepoltura “ordinaria” è troppo costosa. «Da due anni il forno lavora a pieno regime»

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di Laura Bosio

a situazione di crisi colpisce oggi anche i momenti più dolorosi, quelli dell'estremo saluto a un caro defunto, soprattutto quando questo comporta spese pari a migliaia di euro, tra funerale, feretro, lapide e loculo. E' uno dei motivi che favoriscono la scelta della cremazione, a cui aderiscono sempre più persone, anche a Cremona. «Da due anni il forno crematorio funziona ogni giorno, praticamente senza interruzioni» fa sapere Claudio Demicheli, assessore ai servizi cimiteriali. «Con la crisi le richieste sono sempre più pressanti, tanto che fatichiamo a dare una risposta positiva a tutti. E' uno dei motivi per cui abbiamo deciso di realizzare un nuovo polo crematorio, i cui lavori partiranno con l'anno nuovo, e termineranno verso fine 2013». Si effettua una media di 6-8 cremazioni a settimana, con richieste che arrivano non solo da Cremona ma anche dalle zone vicine. «Il rapporto è di una cremazione ogni tre sepolture» fanno sapere dagli uffici del Camposanto. «Questo prima non accadeva, ma la crisi ha portato la gente a fare scelte diverse». Del resto, è evidente che il vantaggio economico non sia solo immediato, ma anche a lungo termine. Basti pensare che una cremazione costa 476 euro, e volendo si può scegliere di portarsi a casa le ceneri, senza ulteriori spese. Ma anche deponendole in cimitero, la spesa per uno ossario è molto contenuta (210 euro), mentre per la sepoltura tra-

La nuova collocazione adottata per l'impianto di cremazione consentirà una maggiore autonomia gestionale e la totale indipendenza d’accesso alla struttura rispetto al sito cimiteriale. Inoltre si potrà contare di maggior spazio senza sottrarre superfici già dedicate alle inumazioni. La struttura sarà accessibile in piena autonomia per pedoni e veicoli di servizio dall’esterno e dall’interno, delimitata verso l’interno avrà accessi che resteranno chiusi durante la chiusura del cimitero. Vi sono diversi aspetti che caratterizzeranno la nuova struttura: realizzare spazi adeguati per le funzioni di cremazione e quelle ac-

Il nuovo Polo crematorio per la fine del 2013

cessorie aperte al pubblico; consentire maggiore autonomia gestionale e totale indipendenza d’accesso rispetto al sito cimiteriale; rinnovare l’impianto di cremazione, adottando una tecnologia che consenta di aumentare il numero di cremazioni giornaliere e ridurre i costi di gestione e manutenzione; integrazione architettonica con gli edifici esistenti sia recenti che monumentali; inserimento ambientale sostenibile tenuto conto la vicinanza di alcuni edifici residenziali lungo via Cipressi.

Il nuovo complesso architettonico caratterizzato da una rigorosa semplicità compositiva e dal prevalente uso del laterizio faccia a vista, persegue una continuità ambientale con i recenti ampliamenti e ridisegna in modo equilibrato la chiusura verso nord ovest del Civico cimitero. Gli ambienti previsti sono: ufficio disbrigo pratiche amministrative; sala attesa utenti ufficio; servizio igienico personale ufficio; locale archivio e fotocopie; locale deposito urne cinerarie; servizi igienici visitato-

ri suddivisi per sesso; deposito; locale tecnico; sala travasi dotato di servizio igienico, doccia e spogliatoio; sala del commiato divisibile in due salette con un interparete mobile; porticato per sosta e attesa ingresso sale del commiato; servizio igienico, doccia, spogliatoio personale maschile; servizio igienico, doccia, spogliatoio personale femminile; locale celle frigorifero per n° 36 salme; atrio di accesso per arrivo salma; locale caricamento e controllo forni; locale forno.

Demicheli: «Una pratica che fa risparmiare denaro e spazio, consigliabile anche sotto il profilo dell’igiene» dizionale, con l'acquisto dello spazio in un campo, o del loculo, si arriva ad alcune migliaia di euro. «Per noi è anche un problema di spazi» sottolinea Demicheli. «Abbiamo già ampliato il

cimitero al massimo possibile, acquistando del terreno dalla Col di Lana, e realizzando nuovi grattacieli. Ma con tutto questo avremo un'autonomia ancora di circa 10 anni. Diventa quindi indispensabile puntare

sempre più sulla cremazione, che da un lato fa risparmiare soldi ai cittadini e dall'altro fa risparmiare spazio a noi: i luoghi in cui depositare le urne cinerarie, infatti, sono piccoli e occupano pochissimo spazio».

Inoltre, la cremazione è opportuna anche dal punto di vista sanitario: «Dopo un certo numero di anni di sepoltura in un campo le salme vanno riesumate, e non è certo una pratica molto igienica. Senza con-

tare che è sempre più difficile trovare persone che si prestino a questo tipo di lavoro. Sicuramente la cremazione risolve questo tipo di problema». Il costo complessivo del nuovo polo crematorio - che sorgerà nella parte finale del cimitero, in prossimità dei nuovi grattacieli - sarà di un milione esettecentomila euro, per una struttura che effettuerà una cremazione in soli 40 minuti. «L'impianto attuale è funzionante, ma ormai obsoleto e non risponde alle esigenze degli ultimi anni. La struttura nuova avrà ampi spazi di attesa per ospitare i congiunti durante la cremazione, che ora devono invece aspettare all'esterno, spazi di raccoglimento sia per chi è credente che per chi non lo è, e avrà delle tecnologie avanzate per l'abbattimento dei fumi. Si tratterà infatti di un impianto assolutamente non inquinante». L'appalto per la realizzazione del forno è già stato aggiudicato, e ora è in corso la gara per la parte muraria della struttura.


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Sabato 20 Ottobre 2012

Anche i leoni del Duomo vogliono l’acqua pubblica

Decine di cartelli e striscioni di protesta sono stati appesi tra giovedì e venerdì per tutta la città

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Di Michele Scolari

i preannuncia una delle sedute più burrascose quella del Consiglio Comunale di lunedì, quando il sindaco Oreste Perri e l’assessore all’ambiente Francesco Bordi saranno chiamati a rispondere sul voto favorevole dell'assessore alla (semi) privatizzazione del servizio idrico provinciale. L’ordine del giorno delle opposizioni consiliari, firmato da Daniele Burgazzi, Ferdinando Quinzani, Santo Canale e Giancarlo Schifano, invita il primo cittadino a «chiedere la convocazione dell'assemblea dei sindaci e di garantire una reale espressione del parere da parte dei rappresentanti eletti dai cittadini e di rivedere, in virtù del percorso attuato e condiviso con i sindaci verso la creazione di una società unica dell'acqua, il parere espresso nel Cda del 11 ottobre». E questo è anche il motivo per il quale il Pd ha aderito, assieme ad altri esponenti del mondo politico, alla manifestazione organizzata nel Cortile Federico II dal Comitato Acqua Pubblica cremonese: «il colpo di mano con cui il Cda dell’Aato ha approvato un Piano d’Ambito che cancella la volontà popolare e contraddice la decisione già presa da 103 sindaci della provincia è un atto gravemente lesivo delle regole democratiche e del risultato referendario». Ma nella giornata di lunedì, alle 18, avrà inizio anche la manifestazione indetta dal Comitato, a cui si aderisce già sui social network (dove si leggono commenti come «l’acqua è un diritto! Fuori il profitto!», oppure «l'hanno capita a Parigi e qua stiamo ancora facendo i ghirigori sull'acqua pubblica», e ancora «Il mondo con l’acqua alla gola: è merce o diritto?»), preceduta da decine di cartelli e striscioni appesi con un flash mob dalla periferia al centro città, ai cavalcavia, a fonti e fontanelle, agli estintori, ai monumenti. Persino i leoni del Duomo, sui cartelli appesi al collo, si scambiano battute in dialetto contro la privatizzazione dell’acqua (“Ghet sentit? I privatiza l’acqua?”, “Oh cat! Robe de mat!”). E il maestro Stradivari paragona l’acqua privata ad una «sinfonia stonata». «Il nostro voto va rispettato» è la posizione espressa contro le motivazioni addotte dal Cda per l’approvazione della società mista di gestione del servizio: «se non privatizziamo l’acqua l’Ue ci sanziona? Falso, non vi sono comuni cremonesi sotto procedura d’infrazione». E ancora: «Un

A seguito delle risultanze emerse nelle indagini sulla discarica di amianto di Cappella Cantone (le accuse ai vertici della Compagnia delle Opere di Bergamo e il riferimento alla delibera della giaunta lombarda del 20 aprile 2011, adottata su impulso dello stesso Formigoni), dopo l’arresto dell’assessore regionale Domenico Zambetti, giovedì è stato iscritto nel registro degli indagati anche l’assessore regionale all’ambiente Marcello Raimondi. Decaduto dalla carica nei giorni scorsi dopo l’azzeramento della Giunta, l’assessore è indagato per corruzione in relazione all’autorizzazione regionale concessa all’imprenditore Pierluca Locatelli, che ha fatto il suo nome. Secondo gli inquirenti, sarebbe lui il contatto tra la Compagnia delle Opere e Locatelli.

“Il Cuore della città” organizza un concerto con il soprano Piroli L’associazione di beneficenza “Il Cuore della città”, con sede in via Mantova 8 a Cremona, organizza per oggi pomeriggio alle 15.30 un piccolo concerto con il giovane soprano Anna Piroli, accompagnata al pianoforte da Michele Bolzoni. In occasione del ventennale dell’attività dell’associazione, sono in programma due momenti musicali intervallati della presentazione dell’opuscolo “Storia e vita dell’associazione dal 1990 al 2011” a cura della dottoressa Silvia Coppetti.

Mostra fotografica sulla Scac, ritenuta un pezzo di storia

«Lunedì consiglio comunale rovente: l’opposizione chiama Perri e Bordi a rendere conto sul “voltafaccia”

Secondo il Piano d’Ambito sarebbe previsto negli anni un amumento delle tariffe

servizio idrico pubblico al 100% non è sostenibile? E come fa allora Lodi, dove non solo è pubblico ma addirittura genera utile?». Una protesta che però, commenta qualcuno su face-

book, è e deve restare pubblica, sostenuta da tutti i cittadini, senza strumentalizzazioni di alcun tipo. L’obiettivo della manifestazione, spiegano dal Comitato, è trasversale alle forze

politiche e investe tutta la cittadinanza. Si vuole evitare che, ancora una volta, siano i cittadini-contribuenti a pagare e caro, con rincari e aumenti in bolletta. Difatti, dopo la smentita del fatto che alcuni comuni cremonesi sarebbero a rischio di procedura d’infrazione Ue (motivazione addotta dal Cda dell’Aato e sconfessata da un esame della lista dei Comuni soggetti a procedura d’infrazione, pubblicata sul sito della Regione, nella quale non vi sono Comuni cremonesi), altri particolari emergerebbero dal Piano d’Ambito. Uno dei due referendum sull’acqua dell’aprile 2011 stabiliva che il capitale investito non fosse remunerato (in sostanza: non vi possono essere utili nella gestione dell’acqua). Ma in alcuni grafici pubblicati nel Piano d’Ambito sarebbe invece prevista una remunerazione del capitale investito, che negli anni potrebbe attestarsi anche al 20% (come si può leggere nel grafico a fianco in alto). Anche la curva tariffaria (come si può leggere nel grafico a fianco in alto) sarebbe destinata ad aumentare negli anni sino a toccare, nel corso degli anni, quasi i 2 euro per metro cubo. Sempre su facebook, qualcuno fa notare che in provincia di Imperia la gestione del servizio idrico sarà, nel prossimo futuro, tutta gestita dai Comuni. Tre giorni fa, difatti, l’assemblea dei Sindaci dell’Autorità d’Ambito idrico ha deciso, a stragrande maggioranza, che le gestioni del servizio idrico affidate a società miste pubblico privato o totalmente private non proseguiranno sino alla scadenza dell’affidamento. «Dunque, proprio tutti in Italia vogliono privatizzare, come ci raccontano per giustificare il “colpo di mano”?».

Immagini in bianco e nero che testimoniano un passato industriale che sembra lontanissimo nel tempo, che trasmettono la fatica di chi in quei capannoni vi ha lavorato per tutta la vita. Le si può ammirare nella sala Alabardieri di Palazzo comunale dove ieri pomeriggio, è stata inaugurata la mostra “Scac: un pezzo della nostra storia” (aperta fino al 28 ottobre prossimo, ingresso libero dal lunedì al sabato, dalle 9 alle 18, la domenica dalle 10 alle 18). Curata e allestita dal fotografo Davide Magri, l’esposizione - patrocinata dal Comune di Cremona - documenta una delle principali realtà industriali del passato cremonese. Una realtà industriale che ha profondamente inciso nella storia economica.

Pepo Team Onlus e Cremonese ancora insieme

L’Asd Pepo Team Cremona Onlus e l’Unione Sportiva Cremonese collaboreranno attivamente anche per la stagione sportiva 2012-2013: entrambe le realtà hanno scelto di comune accordo di proseguire con l’organizzazione di eventi e partite di campionato Csi all’interno dello stadio “Zini” di Cremona, prima degli incontri ufficiali di Lega Pro. Per l’occasione, l’Us Cremonese ha deciso di donare al Pepo Team un nuovo kit di materiale per lo svolgimento dell’attività agonistica: si tratta di tute e divise da gioco che la squadra utilizzerà in tutte le partite de i campionati Fisdir, Csi, Special Olympics. Le divise da calcio, unitamente a quelle da baskin, verranno presentate alla stampa e agli sponsor mercoledì 24 ottobre a partire dalle ore 16.30 presso la Sala Stampa del Centro Sportivo “Giovanni Arvedi” a Cremona. Le nuove maglie grigiorosse verranno poi inaugurate dagli “atleti speciali” lunedì 29 ottobre, in occasione di Cremonese-Reggiana: i ragazzi del Pepo Team sfideranno la San Severina Parma. Sarà possibile accedere allo stadio Zini a partire dalle ore 19.30 per assistere alla partita con il regolare biglietto. Altri due appuntamenti sono previsti in primavera, in occasione di Cremonese-SudTirol del 14 aprile 2013 e di Cremonese-Portogruaro del 28 aprile 2013. Vi aspettiamo numerosi a tifare questi grigiorossi “speciali”!

Il Comitato: «Lo smaltimento sia pianificato assieme ai cittadini»

Amianto, indagato anche l’assessore Raimondi

Uno scandalo che non coglie di sorpresa il Comitato dei Cittadini Contro l’Amianto, che dichiarano: «Abbiamo sempre e da subito denunciato l’intreccio tra malaffare e politica nella nostra battaglia contro la discarica in questi cinque anni, lo abbiamo sostenuto nell’esposto che abbiamo presentato alla Procura di Cremona nel 2009, lo abbiamo ribadito agli inquirenti con cui abbiamo collaborato. Abbiamo ribadito le nostre posizioni a Bruxelles con la petizione al Parlamento Europeo supportata da migliaia di firme contro la discarica di amianto di Cappella Cantone (CR) e

Marcello Raimondi

collaboriamo con deputati della Commissione Ambiente del Parlamento Europeo sulla questione dello smaltimento dell'amianto e del riciclo del rifiuto amianto». Tra

l’altro, precisano dal Comitato, «i quotidiani nazionali e locali hanno erroneamente riportato in questi giorni la notizia che la Provincia di Cremona era contraria alla discarica. Questo non corrisponde al vero. In realtà, l’attuale amministrazione ha assunto un atteggiamento ambiguo, decidendo di non decidere, e non ha mai protestato per la delibera regionale del 20 aprile 2011, che in sostanza la estrometteva dalle sue competenze». L’assessore Raimondi nega però gli addebiti degli inquirenti, che ritiene «falsi e non rispondenti al vero». Immediata la replica

dei Comitato contro l’Amianto. «Perchè Marcello Raimondi (assessore regionale all’ambiente) fu “contattato” da Luigi Brambilla, consulente aziendale della ditta Locatelli, affinché si attivasse al fine di accelerare l’iter della discarica di Cappella Cantone pur non essendo il suo assessorato direttamente competente per la materia? L’interessamento di Raimondi, che emerge dai verbali della magistratura, avviene attraverso “interventi” su alcuni dirigenti e funzionari del suo assessorato e tramite una lettera inviata a Tadi, sindaco di Cappella Cantone e al vice-sindaco dello stes-

so paese, che è il vero uomo forte e decisivo del consiglio comunale». E le novità sembrano destinate a non finire. Da indiscrezioni, tutte da verificare, si apprende che sarebbero destinati a comparire nel registro degli indagati anche funzionari del Pirellone e della Provincia di Cremona. Nel frattempo, il Comitato fa sapere che «la lotta contro il malaffare e l’intreccio politica-’ndrangheta per noi non è affatto conclusa. Noi vogliamo che lo smaltimento dell’amianto sia pianificato e programmato insieme ai cittadini delle aree interessate e che non sia più fonte di profitti più o meno leciti. Noi vogliamo che i controlli ambientali non siano più fatti dall’Arpa, che è un’emanazione diretta della giunta della Regione Lombardia, ma da un organismo terzo, indipendente dai partiti».


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Cremona

Sabato 20 Ottobre 2012

Quando il management va a lezione... dalle formiche

Aziende a struttura “emergente” simili a formicai e social-network? Una “follia” che è da tempo programma di ricerca

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Pietro Terna: «Occorre ribaltare la nostra visione dell’economia adottando modelli complessi» di Michele Scolari

erché i modelli dell’economia neoclassica non hanno saputo anticipare la crisi degli ultimi anni, una delle più gravi mai vissute dall'Occidente? Molte analisi dicono: perché la teoria economica ha bisogno di modelli più elastici ed “adattativi”, sia per i mercati che per le aziende. In sostanza, c’è bisogno di una «rivoluzione scientifica», secondo un modello, peraltro, non nuovo, ma che è emerso almeno dagli anni ’50, dai tempi della cibernetica di Norbert Wiener e della teoria dell’informazione di Claude Shannon. Parole come “complessità”, “caso”, “autorganizzazione”, “ecodinamica”, “emergenza” o “rete” hanno circolato sempre di più nelle varie branche della scienza, inclusa quella delle finanze. Oggi, un nuovo corpus di studi, che unisce fisici, biologi ed economisti, sta cercando di ribaltare la nostra visione del mercato attingendo alle scienze naturali e alle teoria della complessità. Di questa tendenza, che intende affrontare l’economia dal punto di vista ecologico, abbiamo parlato con Pietro Terna, professore ordinario di Microeconomia e Simulation models for economics all’Università di Torino. Professore, i modelli economici classici non sono stati in grado di prevedere la crisi e sono sembrati incapaci di spiegare cosa stava accadendo all’economia in modo convincente. Come mai? «Il sistema socioeconomico è un sistema adattivo complesso, composto da un elevato numero di individui che interagendo tra loro localmente danno luogo a proprietà globali del sistema, che non sono prevedibili pur conoscendo esattamente gli individui e le loro regole di interazione locale. Ciò rende evidente come lo studio dell’economia - come sistema complesso adattivo - non possa essere condotto in modo appropriato con gli strumenti analitici tradizionali, per esempio con sistemi di equazioni, adatti allo studio dei sistemi semplici e lineari, ma troppo “rigidi”, ovvero poco evolutivi, per lo studio delle problematiche connesse ai sistemi complessi. Per questi ultimi si rendono uti-

li nuovi strumenti concettuali e metodologici come le simulazioni con modelli basati su agenti. Con questi modelli è possibile studiare il comportamento che emerge a livello globale come conseguenza delle numerose interazioni non lineari che hanno luogo a livello locale. Le stesse metodologie possono infine essere estese all’esplorazione di reti sociali (qui l’impresa ed i sistemi di imprese)». Si tratta di un cambio di paradigma anche riguardo all’idea stessa di impresa? «Da un’idea di azienda, o impresa, come struttura gerarchica statica, dove il capo pensa, pianifica ed ordina, si sta passando ad un’idea nuova, dove l’azienda è un sistema complesso, dinamico, reticolare, formato da sottoinsiemi parzialmente autonomi. Un tipo di (auto)organizzazione molto simile a quella delle colonie d’insetti o dei formicai, dei social network e delle reti neurali dalle quali, secondo recenti teorie dell’intelligenza artificiale, “emerge” la nostra mente. In questo tipo di organizzazione non c’è un centro direttivo centrale ma vengono valorizzate le relazioni che connettono le varie parti, i sottoinsiemi autonomi, integrati in una rete «intelligente» e, soprattutto, capace di apprendere e di evolversi. Capace di apprendere come una “mente”? «Proprio così. Gregory Bateson scrisse che si può definire “mente” ogni aggregato di parti componenti e interagenti”, ovvero esiste una “mente” dovunque vi sia una rete di relazioni tra un insieme di agenti, che siano neuroni, formiche, uccelli, persone di un social-network o le varie parti di un’azienda, i cosiddetti “gruppi di lavoro”».

«Si passa dall’azienda gerarchica a quella reticolare e sistemica»

Come si articolano questi gruppi? «Le attività aziendali (la suddivisione interna delle mansioni, la pianificazione del lavoro, dei tempi di presenza, ecc.) vengono decentralizzate e non imposte dall’alto. I singoli collaboratori sono responsabili per pianificare e controllare le proprie attività lavorative. Sicché i lavoratori sono molto più motivati a ricercare continui miglioramenti dei processi, con un risparmio, per il management, del tempo e del denaro necessari nelle forme di lavoro tradizionali per tutte le funzioni di pianificazione e controllo che,

nel nuovo sistema, vengono svolte all’interno del gruppo. Questa nuova azienda che poggia sui valori di libertà, meritocrazia e creatività, è guidata dall'etica della cooperazione, frutto emergente dal processo auto-organizzativo. Attraverso il processo partecipativo dei lavoratori all'azienda è possibile creare un sistema a molte menti, beneficiando nell'intelligenza sistemica emergente dall'interazione degli operatori».

o “sistemica”: un sistema dinamicocomplesso, in grado di interagire con l’ambiente circostante e auto-organizzarsi, assorbendone spontaneamente la turbolenza per trasformarla in occasione di business».

«Le attività vengono decentralizzate e l’impresa si autorganizza»

Si sperimentano dei modelli? «Certamente. Si presenta l’utilizzazione della simulazione con l’uso del computer, come via per la complessità della realtà, costruendo modelli che ci permettano di meglio comprendere l’economia, dai mercati, all’impresa, alle reti di imprese, tenendo conto di azioni e reazioni dei soggetti economici. Ad esempio lo strumento di simulazione jES (java Enterprise Simuator) permette di riprodurre il funzionamento di una azienda. Costruire modelli di simulazione che siano fondati su una formulazione astratta e generale di processo di produzione, ma che incorporino anche una realistica visione della realtà, consente di verificare le conseguenze di processi continui di adattamento e innovazione “a prova ed errore”. Lo scopo è quello di poter compiere dei passi di simulazione dinamica nella direzione della formazione delle imprese, della relativa interazione, del significato dell’azione imprenditoriale. In una parola, di “entrare” nell’impresa: ovvero, di scoprire la struttura che connette le sue parti, il suo schema di relazioni. Proprio sulla valorizzazione della rete delle relazioni si articola la costruzione del nuovo modello di azienda complessa

E’ difficile convincere dirigenti e manager? Il primo cambiamento dovrebbe avvenire proprio nelle loro teste. Ma cambiare il modo di pensare è una delle cose più difficili per l’uomo, specie se la storia delle convinzioni da cambiare conta qualche secolo e se si vive in un periodo di forte instabilità. Oggi però credo sia sotto gli occhi di tutti come i modelli classici dell’economia siano ben poco utili nel trovare vie d’uscita all’attuale crisi. Sarebbe come cercare di spiegare la fisica di Einstein con le leggi di Newton. Sono stato per alcuni anni coordinatore alla Confindustria del Piemonte, portando più volte le mie ricerche all’attenzione del mondo manageriale ma il risultato è stato scarso e le risposte diffidenti. Eppure, proprio per la sua elasticità, la visione sistemica e “complessa” potrebbe contribuire non poco a fornire una risposta all’impasse in cui si trovano molte aziende italiane e non. Ma si investe, e si è investito, poco, soprattutto nei giovani, ovvero in persone che si sono aperte presto a queste nuove teorie o che addirittura vi sono cresciute insieme. Dicono che i giovani non trovano lavoro perché l’Italia non cresce. Direi che è esattamente il contrario: è la mancanza di crescita che è dovuta, fra le altre cose, all’assenza del ricambio generazionale e del bagaglio di nuove conoscenze che esso immancabilmente porta ogni volta con sé».

CITTADELLA DEI SERVIZI

Oggi l’inaugurazione della palazzina

Oggi, sabato 20 ottobre, alle ore 11, si tiene l'inaugurazione della Cittadella dei servizi alla persona (intitolata a Giorgio Sozzi) con ingresso, per ragioni organizzative, da viale Trento e Trieste. Porteranno il loro saluto il sindaco Oreste Perri, il vice sindaco Carlo Malvezzi, l'assessore alle Politiche Sociali Luigi Amore e, in rappresentanza di tutte le associazioni ospitate, Matteo Tedoldi, presidente dell'Associazione ARCO. Saranno presenti il vescovo di Cremona, mons. Dante Lafranconi e don Andrea Foglia - titolare della parrocchia di S. Abbondio della quale fa parte la palazzina - che impartiranno la benedizione alla nuova sede. L'evento rappresenta la fase conclusiva di un percorso, iniziato nel dicembre 2011, voluto dall'Amministrazione comunale a favore dell'associazionismo e del volontariato. La palazzina situata nel Parco del Vecchio Passeggio è un immobile di proprietà del Comune che è stato assegnato a 9 associazioni che operano nell'ambito dei servizi alla persona: Anffas, Lae, Lae Due, Gruppo Articolo 32, Assistenza medica gratuita a immigrati e italiani senza tessera sanitaria; Aisla, Di.Di.A.Psi., Arco, La Tartaruga e Aid.

VOLONTARIATO

Al cremonese Mauro Platè il premio internazionale

Come ogni anno Focsiv - Volontari nel Mondo promuove, in vista della Giornata Mondiale del Volontariato indetta dalle Nazioni Unite, il Premio del Volontariato Internazionale, giunto quest'anno alla XIX edizione. Il volontario 2012 si chiama Mauro Platè ed è impegnato con l'Organismo Socio Focsiv Ipsia (Ong promossa dalle Acli), nella città di Scutari in Albania. La premiazione, si terrà sabato mattina 1 dicembre p.v. a Roma presso la Sala degli Arazzi in Rai (viale Mazzini 14). L'evento è realizzato in collaborazione con il Segretariato Sociale Rai e in media partnership con Famiglia Cristiana. Main sponsor dell'iniziativa è l'istituto di pagamento Western Union, specializzato nel mondo dei pagamenti internazionali e nel cambio valuta. Originario di Cremona, Mauro ha 34 anni e da dieci svolge servizio volontario internazionale con l'Ong IPSIA – FOCSIV. Da tre vive a Scutari, in Albania, ed è impegnato in un progetto di riconoscimento e formazione per i migranti rientrati nel Nord Albania. Obiettivo del suo lavoro è favorire il reinserimento socio-economico dei migranti di rientro cercando di valorizzare le competenze acquisite all'estero. Mauro vive a Scutari con la moglie Cristiana e una figlia di due anni.


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Sabato 20 Ottobre 2012

di Agostino Francesco Poli Quante volte ci siamo chiesti: se Dante fosse messo davanti allo schermo di un computer, e osservasse la scrittura che nasce attraverso gli impulsi su una tastiera, piuttosto che dal movimento articolato della mano,

cosa direbbe? E se Newton conoscesse gli studi sul bosone di Higgs? E Mozart, condotto ad un concerto rock? E se Maria Curie potesse osservare gli esiti diagnostici e gli sviluppi della scoperta del radio? E Napoleone, se vedesse una guerra condotta con missili e droni? Il gioco potrebbe continuare all’infinito, in un

rimando di citazioni e meraviglie ininterrotto. Allora, ci siamo detti: proviamo. Proviamo a far parlare alcuni di questi personaggi, ponendo loro domande sul nostro oggi. Una sorta di “interviste impossibili”: con quel tanto di leggero ed ironico – vogliamo sperarlo – da risultare di piacevole lettura.

Sandro Pertini, il Presidente R

«Si svuotino gli arsenali di guerra e si colmino i granai!»

icordate la canzone di Toto Cutugno, “L’italiano”? Era il 1983, e, ad un certo punto del testo, si ascoltavano le parole “un partigiano come Presidente”. Bene, oggi intervisteremo quel presidente partigiano: Sandro Pertini

Presidente, lei è stato il Capo di stato più amato dagli italiani. Perché? Perché ho sempre detto la verità, perbacco! Perché ho amato l’Italia e la libertà, ho sempre combattuto in prima persona, non ho mai approfittato del mio ruolo e del mio potere, e ho sempre mostrato un volto solo. Non come certa classe politica … Anche quella dei suoi tempi? Guardi che non dico che fossero tutti stinchi di santo, anzi. Ho sofferto molto il fatto che il mio partito, il glorioso Partito Socialista, si incamminasse man mano su strade sbagliate, pericolose, lontane dal popolo e dalla classe operaia. Un giornalista, Nantas Salvalaggio, la chiamò “il galantuomo più scomodo d’Italia” … Sì, fu in occasione di un intervista che rilasciai per “La Domenica del Corriere”. Era il 1974, se non sbaglio, all’indomani dello scandalo del petrolio. Io ero presidente della Camera dei deputati. Uno dei tanti scandali d’Italia … un pretore scoprì che le multinazionali petrolifere, insieme ai petrolieri italiani, avevano pagato tangenti ai partiti di governo, pari al 5% dei vantaggi conseguenti all’approvazione di provvedimenti di legge in loro favore. Ricordo molto bene: fu devastante. Erano tempi bui per la nostra democrazia, se lo ricorda? Il tempo delle stragi, degli attentati. Era molto pericolosa che il Parlamento venisse delegittimato. Ma io non esitai; per quel che era in mio potere, dissi ai magistrati: andate avanti. Le dissero: “dalle carte sequestrate risulta l’esistenza di un collaudato sistema di corruzione del Parlamento” Sì. Era un colpo durissimo. Ma io non esitai. Dissi loro, me ne ricordo bene: “Questa democrazia l’abbiamo conquistata col sangue e la galera. Dovete andare avanti. Continuate a fare il vostro dovere”. Sì, l’ho letto nelle memorie del giudice Almerighi. Però, racconta anche di qualche altra sua frase, proferita nell’occasione … se ne ricorda? Mmmm, mi rinfreschi la memoria .. L’episodio dell’imprenditore milanese … Ah già. Sì, gli raccontai che, dopo la liberazione dal fascismo, mi venne a trovare a Milano un imprenditore socialista, che si disse disponibile a offrire una somma di denaro per contribuire al finanziamento del partito. Lo ringrazia, convinto che la sua donazione fosse ispirata esclusivamente dal desiderio di contribuire all’affermazione dei grandi ideali che ci accomunavano. Dopo aver parlato d’latro, però, mi chiese di interessarmi per fargli avere un appalto. L’avesse mai fatto! Lo presi a male parole e lo caccia. Cosa gli disse, Presidente? Beh.. che se non se ne fosse andato

Ho gettato gli occhi, giorni fa, su un articolo dal titolo interessante: “Non abbiamo più il tempo …”, dicendo, tra me e me, che non avevo il tempo di leggerlo. Invece, colto dalla perfetta consonanza tra tale titolo e la mia reazione, quel tempo l’ho trovato. Serge Halimi dice, sostanzialmente, che è sempre più difficile riuscire a concentrarsi, o a perdersi, in un’attività qualsiasi, che sia leggere, ascoltare, o sognare, senza che qual-

via immediatamente l’avrei preso a calci nel sedere! Bravo, Presidente! Senta, perché in troppi non hanno fatto e non fanno così? Non lo so, davvero non lo so. Forse perché non hanno mai avuto e non hanno ideali. Eppure, pensi a questa grande parola, socialismo: oggi, in questo vostro mondo, ce ne sarebbe tanto bisogno! Sa, sono felice che in Francia, nel Paese in cui emigrai perseguitato dal fascismo, dove ho fatto anche il muratore per mantenermi (e non mi pesava, sa, anche se ero avvocato), oggi ci sia un presidente socialista. Cos’è, per lei, il socialismo? Glielo dirò con una mia frase … mi perdoni l’autocitazione: "Per me libertà e giustizia sociale, che poi sono le mete del socialismo, costituiscono un binomio inscindibile: non vi può essere vera libertà senza la giustizia sociale, come non vi può essere vera giustizia sociale senza libertà. Ecco, se a me socialista offrissero la realizzazione della riforma più radicale di carattere sociale, ma privandomi della libertà, io la rifiuterei, non la potrei accettare. [...] Ma la libertà senza giustizia sociale può essere anche una conquista vana. Si può considerare veramente libero un uomo che ha fame, che è nella miseria, che non ha un lavoro, che è umiliato perché non sa come mantenere i suoi figli e educarli? Questo non è un uomo libero". Una frase bellissima, Presidente. Socialismo, democrazia, libertà: ho dedicato la mia vita a questi concetti. Ho combattuto il fascismo, quando sembrava che potesse essere eterno. Ho dovuto emigrare. Tornato per lottare, il fascismo mi ha imprigionato per 14 anni, poi, alla sua caduta, ho partecipato alla lotta partigiana. La liberazione di Firenze, la lotta in Alta Italia, la liberazione di Milano .. quanti giovani uomini, quante giovani donne ho visto imprigionare,

torturare, morire .. ah, i mie partigiani … Si è commosso, Presidente … Li ho tutti qui presenti, ai miei occhi, nella mia memoria. Lei ha avuto anche la medaglia d’oro al valor militare Combattevo per un ideale. Lottare per un ideale rende coraggiosi, forti, ardenti, liberi, capaci di giungere anche all’estremo sacrificio. Lei ha letto le lettere dei condannati a morte della nostra Resistenza? Certo Che cosa dicono, quegli uomini e quelle donne? Soffrono atrocemente per le sevizie, per le ferite, per il fatto che non vedranno più la moglie o il marito, o i figli, o gli amatissimi genitori, ma non si piegano. Vanno incontro alla morte, ma non si piegano. Come è possibile che questa nostra democrazia, conquistata a tale prezzo, sia lordata da ruberie, corruzione, ladrocini? Come è possibile? La democrazia si difende, si sostiene e si rafforza con una grande tensione morale. La corruzione è nemica della democrazia. Per la sua fermezza nel non cedere a compromessi, lei discusse anche con sua madre, non è vero? Povera madre mia, quanto l’ho fatta soffrire! È vero: ero al confino a Pianosa … La interrompo per un momento: cosa significava essere al confino? Senta, non mi faccia straparlare, commentando le dichiarazioni di quel vostro ex presidente del consiglio, quel riccone che non conosce la storia, che ha osato dire che gli antifascisti mandati al confino erano in villeggiatura! Al confino si faceva la miseria, la fame, specie chi era di famiglia povera! Erano luoghi malsani: io ero sano come un pesce, eppure mi ammalai di tubercolosi! Ma che dice, quello? Torniamo a sua madre, Presidente. Le mie condizioni di salute, dopo gli

anni di carcere, il confino a Ponza e a Ventotene, il carcere a Turi – dove incontri un insigne pensatore e un grande politico, Antonio Gramsci – e di nuovo il confino a Pianosa, erano molto gravi. Si temeva per la mia vita, e mia madre decide di firmare la domanda di grazia. Lei scrisse immediatamente una lettera al Presidente del Tribunale speciale: "La comunicazione che mia madre ha presentato domanda di grazia in mio favore mi umilia profondamente. Non mi associo, quindi, a simile domanda, perché sento che macchierei la mia fede politica, che più di ogni cosa, della mia stessa vita, mi preme". La firmò così: il recluso politico Sandro Pertini. Mia madre lo fece perché era disperata: temeva per la mia vita; insomma, per troppo amore. Ma io non potevo transigere dal mio impegno. Già: un galantuomo scomodo. Mi faccia ricordare quest’episodio: il 12 dicembre 1969, lei, dopo la strage di Piazza Fontana, da Presidente della Camera dei deputati andò a Milano incontrò l'allora questore Marcello Guida, ma rifiutò di stringergli la mano, ricordando il suo comportamento come direttore a Ventotene negli anni del fascismo. È del tutto vero. Senta, Presidente: durante la lotta partigiana, lei conobbe Carla Voltolina, che sarebbe diventata sua moglie. Il volto del Presidente si illumina. “Ci sposammo l’8 giugno del 1946: lei era giornalista, e aveva fatto la staffetta partigiana. Era una ragazza bellissima, sa, la mia Carla? Ha avuto la sua vita, la sua professione, e non ha mai voluto abitare al Quirinale. Mi seguì in un solo viaggio ufficiale, in Cina, per starmi vicino: io orami ero davvero su con l’età. Amava fare la spesa al mercato da sola, e ha sempre mantenuto il suo cognome. Si è chiamata Pertini solo quando me ne sono andato. Diceva: “in Italia serve un Pertini solo”. Concludendo, Presidente? Voglio ribadire la mia esortazione alla pace: si svuotino gli arsenali di guerra e si colmino i granai! E si abbia fiducia nei giovani, nel loro desiderio di giustizia e di libertà! Grazie, Presidente. È stato un onore.

“non avere tempo” cos’altro mangi la nostra attenzione, ci distragga, ci orienti in altra direzione. È così per tutti, penso. La frenesia dei dipinti di Giacomo Balla o di Umberto Boccioni, che inaugurarono il futurismo italiano novecentesco, spiegano meglio di tante parole il nuovo rapporto tra movimento, velocità, tempo accelerato. Il tempo è diventa-

to, per noi, una vera ossessione, che ci divora. Gli antichi greci, che molto sapevano, si figurarono un mito, il dio Chronos, figlio di Urano, il Cielo, e di Gea, la Terra, il dio Tempo, che divora i suoi figli. Il rapporto con il tempo è bidimensionale: festina lente, dicevano gli antichi. Affrettati, adagio. E “per tutto c’è un momento, un tem-

po per ogni azione, sotto il sole”, sta scritto nella Bibbia (Ecclesiaste 3,1). Dovremmo pensare il tempo come, anch’esso, una sorta di bene comune; una condizione umana, con cui rapportarsi in modo rispettoso dei ritmi nostri, del nostro corpo, e di quello della Terra. Fioriscono, oggi, esperienze come lo slow food, i viaggi a

La Biografia

Nato a Stella (Savona) il 25 settembre 1896, presidente della Repubblica italiana dal 9 luglio 1978 al 23 giugno 1985, Medaglia d'Oro al Valor Militare. Laureato in giurisprudenza e in scienze politiche e sociali. Dopo la prima guerra mondiale, alla quale ha partecipato, ha intrapreso la professione di avvocato. Iscritto al Partito socialista fin dal 1918, dopo una prima condanna ad otto mesi di carcere per la sua attività antifascista, Sandro è condannato nel 1926 a cinque anni di confino. Si sottrae alla cattura e si rifugia prima a Milano e poi in Francia, dove ottiene asilo politico e, per mantenersi, lavora anche da muratore. Tornato in Italia nel 1929, Pertini viene arrestato e il Tribunale speciale per la difesa dello Stato lo condanna a 11 anni di reclusione. Ne sconta sette e poi viene assegnato per otto anni al confino. Tornato libero nell’agosto del 1943, riprende la lotta politica antifascista, ma la sua libertà dura poco: catturato dalle SS, viene condannato a morte e incarcerato nell’attesa dell’esecuzione. Evade dal carcere con Giuseppe Saragat e raggiunge Milano. E' il 1944: Pertini assume la carica di segretario del Partito socialista nei territori occupati dai tedeschi e dirige, in rappresentanza dei socialisti, la lotta partigiana. Conclusa la lotta armata, per cui è stato insignito di Medaglia d’Oro al Valor Militare, Pertini si dedica al giornalismo e alla vita politica. E' direttore dell’"Avanti!" dal 1945 al 1946, del quotidiano genovese "Il Lavoro" nel 1947, di nuovo direttore dell’"Avanti!" dal 1950 al 1952. Nel 1945, e' segretario del Partito socialista italiano di unità proletaria e deputato all’Assemblea costituente; nel 1948 senatore; più volte deputato; vice Presidente della Camera dei deputati nel 1963; presidente della stessa Assemblea nel 1968 e nel 1972. Sandro Pertini fu eletto Presidente della Repubblica il 9 luglio 1978, con 832 voti su 995: la più larga maggioranza mai registrata in simili occasioni. Divenne un Presidente assai popolare, in continuo dialogo con il paese condotto con franchezza e vigore. E' memorabile l'intervento in occasione del terremoto dell'Irpinia: parlo' con le stesse passioni e la stessa rabbia delle popolazioni colpite. I suoi vigorosi richiami ai valori della Costituzione, della Resistenza, della giustizia e della libertà costituivano per la nostra democrazia un insostituibile punto di riferimento negli anni di piombo del terrorismo e delle stragi. Dal 1985 Pertini è stato senatore a vita, quale ex Presidente della Repubblica. E' deceduto il 24 febbraio del 1990, lasciando la moglie, Carla Voltolina.

dorso di asino, la coltivazione di orti urbani: perché c’è un altro dato su cui riflettere. Rispettare il tempo delle cose significa rispettare anche l’ambiente, la qualità dell’aria, dell’acqua e della terra, non forzare, non accelerare, non sfruttare. Essere più in armonia. Vivere. Agopoli* *Agopoli (pseudonimo) si occupa di economia e finanza, ma coltiva una grande passione: la filosofia


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CREMA

Sabato 20 Ottobre 2012

«Sindaco, serve lo Sportello per le imprese»

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di Michela Bettinelli Rossi

nrico Tupone, segretario generale di Aibe (Associazione Italiana della Banche Estere), è un esperto di economia. Alle elezioni comunali, era uno dei candidati della lista civica «Lavoro & Impresa» a sostegno dell’attuale sindaco Stefania Bonaldi. Dottor Tupone, cosa pensa di questi primi 4 mesi del sindaco Bonaldi? «Il tempo trascorso è poco. Ho l’impressione che sia stato fatto molto nel campo del sociale e meno nel settore dell’ economia». L’assenza di risultati concreti viene imputata all’inesperienza della giunta. E’ d’accordo? «Approvo la volontà di svecchiare e rinnovare nominando volti nuovi. Però, almeno all’inizio, qualcuno di più competente

Enrico Tupone sulla Moschea, su come portare aziende e occupazione a Crema, e sul marketing della città

in Comune forse andava messo. Per il resto concordo con chi dice che questa giunta ha delle competenze che verranno fuori con il tempo». Renato Ancorotti ha lanciato la proposta di un patto di convivenza tra Islam e comunità cremasca come condizione imprescindibile per la concessione della moschea. Il sindaco si dice d’accordo. Lei cosa ne pensa? «Concordo con Ancorotti. C’è un concetto che viene espresso attraverso un modo di dire inglese che è “level playing field”. Ovvero giocare sullo stesso piano, alle stesse condizioni. Credo sia l’espressione migliore per dire che quello che vale per noi a livello di libertà religiosa e politica, deve valere anche per chi viene qui. Ben venga la firma di un documento di dichiarazione di intenti, ma

non si dimentichino altri aspetti più logistici, come il traffico, l’ordine pubblico e l’impatto che la scelta avrà sulla vita quotidiana dei quartieri». L’economia. Quali sono le misure urgenti che l’amministrazione dovrebbe mettere in campo? «La prima cosa da fare, la più urgente, è avere uno stretto contatto con le associazioni categoria. Solo loro hanno in mano il polso della situazione. Elencare tutto ciò che era nel nostro programma sarebbe lungo. Diciamo che per praticità cito lo Sportello per le imprese. Non solo per le start-up, ma per tutte. Per aiutare gli imprenditori nella gestione ordinaria. Abbiamo una pletora di normative che appesantiscono le aziende e rendono la vita difficile agli imprenditori. Parlo ad esempio di leggi sulla sicurezza, sulla

Enrico Tupone

privacy e via discorrendo. Sono talmente tante che facciamo persino fatica a enumerarle». Il comune sembra aver avviato i famosi tavoli di confronto sull’economia… «Sono importantissimi e vanno coinvolte tutte le associazioni di categoria, di tutti i settori.

LE OPINIONI CHE CONTANO

Doldi, progetto sugli Stalloni «Treno da prendere al volo»

«Non si costruirà nulla di nuovo. Preserveremo un luogo storico e magnifico» Il progetto per la riqualificazione degli Stalloni, piace. Alla città e anche agli alleati politici. Lo conferma Luigi Doldi della civica «Obiettivo Crema». I rappresentanti della lista siedono al tavolo di coalizione che il primo cittadino coinvolge per la scelta della linea politica da tenere sui grandi temi. «Diamo un apporto civico» spiega Luigi Doldi, rappresentante delle lista, «e lo abbiamo fatto anche in occasione del progetto per gli Stalloni». Doldi parte da un dato di fatto. C’erano delle opportunità e sono state colte al volo. «Il sindaco è stato costretto dalle tempistiche a lavorare in fretta con una delibera urgente per non perdere il finanziamento». Come dire:

c’era un treno e lo abbiamo preso al volo. «Il tavolo politico è stato coinvolto» racconta l’ex consigliere comunale. «Stefania Bonaldi ci ha presentato il progetto e abbiamo fatto le nostre osservazioni. Ne è scaturita una delibera per accedere al bando di finanziamento da 4 milioni di euro». Doldi non vuol sentir parlare di fratture all’interno della maggioranza e dei sostenitori della Bonaldi: «Ogni rappresentante del tavolo politico porta le sue osservazioni in modo molto libero e il sindaco le utilizza per le valutazioni, cercando di fare una sintesi il più possibile condivisa. Cosi è stato anche in questo caso». Non tutti però sembrano pensarla come Doldi. Sinistra Ecologia e Libertà e

Rifondazione Comunista, per esempio. Per Doldi il problema non è poi così grave. «Quella che è stata presentata è una delibera che contiene un progetto di massima. C’era l’esigenza di rispettare i tempi per provare ad avere il finanziamento. Ottenuto quello, avremo il tempo di sederci attorno al tavolo e dare una forma più concreta al progetto». Rispetto a quanto stabilito Doldi non ha dubbi: «Per noi è l’occasione di restituire quest’area alla città: ci saranno giardini, uffici pubblici, spazi per il terzo settore, lo spazio per il centro di riabilitazione equestre, parcheggi e case per gli anziani. Non si costruirà nulla di nuovo. Preserveremo un luogo storico e magnifico». MBR

Il caso: 200 famiglie al freddo in via Bramante

Nessun aiuto a chi non paga il metano

Oltre 200 famiglie rimaste senza gas. E’ accaduto in via Bramante. Il gestore della fornitura di gas, Linea Più, è stato costretto a sospendere il servizio, a causa del mancato pagamento delle bollette arretrate. Una situazione paradossale se si pensa che a subire il taglio del gas, e quindi anche di acqua calda e riscaldamento, sono stati tutti i condomini residenti nel complesso. Anche quelli in regola con il pagamento delle bollette. A raccontarlo sono gli stessi

residenti. Come Paco, che in via Bramante abita da oltre 20 anni: «A fronte di 150 famiglie che hanno sempre pagato pur con enormi sacrifici le spese condominiali» ci ha raccontato, «ci sono circa 40 appartamenti abitati da persone che a vario titolo, e da diversi anni, non pagano quanto dovuto. Il che ha portato l’interruzione del servizio per tutti perché la fornitura è centralizzata». Subito è intervenuta Rifondazione Comunista che ha gridato allo scandalo. Mario Lottaroli, consigliere co-

LEGA: OGGI E DOMANI LE PRIMARIE IN CITTÀ CREMA - Si terranno oggi e domenica i gazebo di raccolta firme della Lega Nord. Obiettivo: raccogliere firme per sostenere tre progetti di legge d’iniziativa popolare per modificare la Costituzione. Inoltre, i cittadini potranno partecipare alla consultazione popolare promossa per identificare il candidato ideale al Pirellone. Una sorta di primarie aperte a tutti, e anche la scelta del nome da indicare potrà essere fatta pescando all’interno dei nomi noti tra i leghisti, ma segnalando anche nomi di outsider.

munale della Federazione della Sinistra ha spiegato: «Siamo convinti che le motivazioni economiche di un’azienda, ancor di più se pubblica, non possono calpestare i diritti fondamentali dei cittadini. Lasciare senza gas cosi tante persone è una decisione vergognosa». Spinta a intervenire, il sindaco Stefania Bonaldi ha incontrato i vertici di Linea Più. Verificato che il problema non appartiene ai 17 alloggi di proprietà comunale, in regola con il pagamento, al sindaco non è restato

che fare da mediatore tra gli inquilini e la società del gas. La soluzione trovata? La possibilità per gli inquilini morosi di concordare un piano di rientro rateizzato. Una proposta accettata subito dai vertici dell’azienda che hanno ripristinato il servizio ai condomini del complesso, con buona pace delle famiglie in regola con i pagamenti, ai quali nessuno restituirà il disagio di due giorni senza gas e riscaldamento. E il Comune non spenderà un euro. MBR

FURTO DA 100MILA EURO ALL’IPERCOOP Colpo da 100mila euro all’Ipercoop. I ladri, in piena notte ed eludendo gli allarmi, sono entrati nel centro commerciale dopo aver forzato una porta laterale del bar pizzeria «L'Invito». Da qui è partita la razzia. Tra i soldi che c’erano nelle slot machine, nel cambionete e in cassa, si sono intascati 30mila euro circa. Poi sono passati alla tabaccheria, mettendola a soqquadro. Il bottino: 70mila euro circa tra i 50mila euro del valore delle sigarette rubate, i 15mila euro in denaro che c’erano nei registratore di cassa e un 5mila euro di valori bollati. Infine il negozio di abbigliamento a fianco: altri 1.500 euro, l’incasso della giornata. Nella fuga, i malviventi hanno perso delle stecche di sigarette.

INVADE LA CORSIA OPPOSTA: AUTO CONTRO TIR Incidente mortale sulla pronciale Crema-Lodi. A perdere la vita è stata Rosa Rivelli 59 anni di Chieve. La donna stava facendo rientro a casa quando, alla guida della sua auto, si è scontrata frontalmente con un tir. Colpita forse da malore, nei pressi di Crespiatica, ha invaso la corsia opposta mentre giungeva un mezzo pesante condotto da un camionista di 42 anni. Originaria della Calabria, Rosa Rivelli viveva a Chieve da circa dieci anni. Lascia il marito e due figli.

Tenendo conto soprattutto del fatto che il nostro tessuto è fatto di piccole e medie aziende, e di artigiani». L’amministrazione comunale ha nel suo programma una Fiera dei libri gastronomici, come massima attività di marketing territoriale. C’è chi dice sia un po’ poco… «Il marketing territoriale ha successo quando è parte di un processo ben strutturato e complesso. Promuovere il territorio è importante. Invece di spendere risorse per questa o quell’iniziativa in modo scoordinato, il comune potrebbe affidare la regia, anche della comunicazione, a una società specializzata che lavori in modo strutturato. La nostra città andrebbe promossa nel suo insieme: partendo dalle Tavole Cremasche, passando dal Festival del Bottesini o alle attività del settore organistico,

fino a giungere alla nostra realtà economica fatta di piccole eccellenze. Penso a piccole e medie aziende come la Icas, famosa in tutto il mondo. Oppure ad una società cremasca che produce ad esempio tappeti per situazioni prestigiose come il tappeto rosso del Festival di Cannes. Insomma settori di nicchia, sconosciuti ai più, nei quali Crema è un’eccellenza». E parlando invece di Crema come territorio di attrazione per nuove imprese? «Sicuramente Crema deve ambire ad essere città capocomprensorio del territorio cremasco. E lo può fare diventando capofila di una rete di comuni che si coordinano tra di loro integrando servizi e ragionando in modo coordinato su insediamenti e aree produttive. Questo eviterebbe di sprecare risorse, favorendo lo sviluppo e rendendo il nostro territorio più attraente dal punto di vista economico».

Agazzi: «Partecipate, promesse disattese» Antonio Agazzi, consigliere comunale per il Gruppo «Servire il cittadino» ha presentato un’interpellanza al sindaco nella quale ritorna sull’importante tema delle partecipate municipali. Ricorda a Stefania Bonaldi quanto disse nel suo discorso di insediamento: «Azzeriamo nei prossimi giorni tutti i Consigli di Amministrazione delle Società a partecipazione diretta e indiretta del territorio…». Agazzi rimarca: «Oggi 19 ottobre non vedo operare alcun tavolo che abbia a tema la revisione e lo snellimento di tale intricato comparto; anzi, credo di poter dire che è accaduto solo il "minimo sindacale": la sostituzione di Giorgio Lazar con Claudio Bettinelli, come Amministratore Unico di Cremasca Servizi S.r.l. e quella

di Simone Beretta (divenuto incompatibile per legge, a seguito della rielezione in Consiglio Comunale a Crema) con Dino Martinazzoli, in seno al Cda di Scrp». Agazzi, quindi, chiede al sindaco «se sia ancora nei Suoi intendimenti revisionare il comparto "Partecipate"; nel caso, a partire da quando e con quale modalità operativa»


Crema

Sabato 20 Ottobre 2012

Giovanni Marotta, presidente San Domenico. «L’obiettivo è l’eccellenza in tutte le attività della Fondazione»

Marotta: «Voglio grandi artisti»

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di Gionata Agisti

iovanni Marotta, 65 anni appena compiuti, è il nuovo presidente della Fondazione San Domenico. Succede a Umberto Cabini, che ha gestito il teatro della città per due mandati consecutivi, lasciando un'istituzione ormai consolidata, anche se dal passo un po' affaticato, per via di una crisi che non risparmia certo le attività culturali. Queste, al contrario, sono le prime a farne le spese e la defezione di alcuni sponsor sembra essere uno dei motivi principali per cui la scelta del nuovo presidente, da parte dei soci fondatori, è caduta su Marotta, manager della Bosch ed espressione di Banca Cremasca. Il suo nome è stato valutato come una possibile garanzia per recuperare la fiducia degli stakeholders della città. In questi giorni, abbiamo avuto modo di intervistare il neo presidente, già impegnato nelle sue prime uscite pubbliche,

Giovanni Marotta

che non ci ha nascosto la sorpresa provata quando è venuto a sapere che il suo nome era uno dei più quotati per l'ambita carica. «Quando mi è stato proposto di assumere la guida della Fondazione San Domenico, la prima cosa che ho pensato è stata: perché proprio a me? Durante la mia lunga vita lavorativa, non ho mai chiesto in prima persona di rico-

prire un incarico o una determinata posizione ma queste mi sono sempre state proposte da chi ha saputo valutare le mie capacità e le mie esperienze». Qual è il suo rapporto con il mondo dell'arte? «Sono una persona che intende l’arte e la cultura nella sua prospettiva più ampia: un bel dipinto, una bella musica o un bel paesaggio di montagna...». Si dice che il suo fosse il nome più adatto, per via delle qualità manageriali che la contraddistinguono e per la sua vicinanza al mondo imprenditoriale, in quanto queste caratteristiche gioverebbero al reperimento di nuovi sponsor. Questa, infatti, sembra essere un'urgenza per la Fondazione. Come intende muoversi al riguardo? «Fin dalla nomina del nuovo consiglio di amministrazione, la ricerca dei fondi è stata la nostra prima preoccupazione e ci stiamo già muovendo sia a livello di consiglio che di collaboratori della Fondazione. Il momento non è dei migliori, ma sono sicuro che riusciremo anche quest'anno a sostenere in maniera adeguata

tutte le attività». Qual è l'obiettivo a cui tiene di più e che vorrebbe realizzare in questo suo mandato? «L’obiettivo principale è il consolidamento e il riconoscimento di tutte le attività gestite dalla Fondazione San Domenico: dal teatro, alla scuola di musica “Folcioni”, alla galleria Arteatro. Puntando sempre alla qualità, ospitando grandi artisti del panorama nazionale e internazionale, senza dimenticare le realtà culturali che provengono dal nostro territorio, che è molto fervido e vivo e valorizzando al meglio i talenti della nostra scuola». Agirà in continuità rispetto al lavoro del suo predecessore o intende apportare delle modifiche? «Direi entrambe le cose: a un lavoro ben fatto non si può che dare continuità ma sarà anche necessario apportare delle modifiche per rispettare le linee guida del nuovo Cda: un consiglio quasi interamente rinnovato, che ha voglia di lavorare e mettere in campo nuove idee e nuovi progetti per migliorare ancora di più questa Fondazione».

Stranieri a Crema. Primo censimento voluto dal comune Sono 3.874 gli stranieri residenti in città . I minori quasi 1000. Beretta: politiche di integrazione

E’ un primo censimento degli stranieri a Crema. Puntualizza l’assessore alle Politiche Sociali , Maria Beretta: «Conoscere il numero degli stranieri presenti ( comunitari ed extracomunitari ) , il numero di minori e il trend demografico, negli ultimi anni , ci permette di elaborare delle politiche di integrazione vera che affondano le loro radici nell’educazione. Educazione alla genitorialità per gli stranieri che vivono e lavorano sul nostro territorio, educazione al rispetto e alla tolleranza della diversità culturale per i nostri bambini e, nello stesso tempo, educazione alla conoscenza della cultura italiana per chi ha origini diverse dalla nostra ma che vuole vivere qui”. Sono 3.874 i cittadini stranieri residenti in Crema di cui 3.022 extracomunitari e 852 quelli comunitari. Sono 955 i cittadini stranieri minori residenti in Crema di cui 795 extracomunitari e 160 comunitari. Sono, infine, 84 i cittadini stranieri residenti in Crema nel 1994 e 1995 che compiono 18 anni tra il 2012 e il 2013. Di questi 8 sono nati in Italia , pertanto, secon-

portunità e al Bilancio, Morena Saltini, do la legislazione italiana, possono ri«il contributo che gli stranieri hanno chiedere la cittadinanza. Gli altri 76 dato e che danno allo sviluppo del sono nati all’estero ma vivono in Italia Paese . Riconoscere il loro ruolo coe hanno la residenza in Crema. me parte integrante dell’economia e Per quanto riguarda la crescita dericonoscere ai loro figli il diritto di senmografica, negli anni che vanno dal tirsi italiani, è un segno di civiltà. L’in2007 al 2011, dai dati si evince che ficlusione sociale è l’unica strada per no al 2010 la tendenza è stata sempre una reale integrazione.” in crescita . Si è passati dai 51 neonati E’ quasi tutto pronto per la campafigli di stranieri del 2007 agli 81 del gna “Inside out/ l’Italia sono anch’io”. 2010. Diminuzione lieve nel 2011, (anche tra i nati di cittadinanza italiana). Maria Angela Beretta Si sta lavorando per il 20 ottobre, giorno in cui, sui muri dei Comuni che, «Mi colpisce la presenza forte di come Crema, hanno aderito al progetto di arte pubblicomunità dell’area culturale africana» osserva l’assesca partecipata. Afferma l’assessore alla Cultura, Paola sore Beretta, «che comprende marocchini ed egiziani Vailati: «I ritratti di tanti cittadini di ogni età e proveche fatica maggiormente ad integrarsi rispetto a quelnienza, ognuno con la sua storia e la sua identità sala balcanica; quest’ ultima, pur essendo,numerosa, ranno affissi sui nostri muri per riconoscere la ricchezriesce ad integrasi facilmente, sia per la radice cristiaza delle città multiculturali e il diritto alla piena cittadina-europea comune, sia per le affinità culturali». nanza di chi vi abita». «E’ innegabile» sottolinea l’assessore alle Pari Op-

Scs: attenzione ai falsi operatori

Sono stati nuovamente segnalati episodi di operatori che si presentano a domicilio qualificandosi come incaricati per la sostituzione dei contatori dell’acqua nelle abitazioni dei cittadini di Crema. SCS Gestioni, società che per conto del Comune di Crema gestisce il servizio idrico cittadino, afferma la propria estraneità a queste persone. Invita pertanto tutti i cittadini e gli utenti a diffidare delle dichiarazioni false e infondate di operatori che si presentano a domicilio per la sostituzione dei contatori dell’acqua, di diffidare di coloro che si presentano a domicilio e richiedono il pagamento diretto di denaro e, infine, di chiedere sempre all'operatore che si presenta a domicilio il tesserino di riconoscimento. Segnalare i casi sospetti a Scs (telefono 0373-897950) e alle autorità competenti (polizia locale e forze dell’ordine).

Cri: corso per Infermiere Volontarie Sono aperte le iscrizioni al Corso per allieve infermiere volontarie Croce rossa italiana. Il corso ha durata biennale ed è orientato a fornire competenze infermieristiche, con particolare attenzione alle problematiche dell'emergenza. Il percorso formativo comprende attività didattiche teorico pratiche e di pratica clinica. Requisiti di base: cittadinanza italiana, età compresa fra 18 e 55 anni, titolo di studio di scuola secondaria di secondo grado, sana e robusta costituzione con idoneità all'esercizio delle funzioni sopra de-

scritte. Termine delle iscrizioni: 30 novembre 2012. Al compimento degli studi verrà conseguito il titolo di Infermiera Volontaria della Croce Rossa Italiana, abilitante alle funzioni e attività della professione infermieristica in ambito delle Forze Armate e della Croce Rossa Italiana, equiparato alla qualifica professionale di Operatorio Socio Sanitario Specializzato (O.S.S.S.). Per informazioni: Ispettorato Infermiere Volontarie Crema, telefono 3357758890ed e-mail infermiere_volontarie@cri.crema.cr.it

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Pd, nessun consigliere regionale in carica percepirà il vitalizio «Nessun consigliere del PD in carica percepirà il vitalizio da consigliere regionale. Il decreto legge stabilità da poco emanato dal Gover no Monti stabilisce come criteri per l’accesso al vitalizio la durata in carica di almeno dieci anni e il raggiungimento dei 66 anni d’età. Il PD ha la regola del limite di due legislature, quindi i consiglieri di più lungo corso hanno svolto il loro mandato per sette anni e mezzo, essendo stati eletti la prima volta nel 2005 e la seconda nel 2010. Anche se questi consiglieri venissero eletti nella prossima legislatura le cose non cambierebbero, perché nel frattempo il vitalizio in regione Lombardia è stato abolito». Lo ha reso noto il gruppo regionale del Partito Democratico in Regione.

L’associazione «Il Trillo»: concerto al Sant’Agostino Lunedì 15 ottobre, presso la sede della Croce Rossa italiana a Crema, è stato presentato l’evento «Gran Galà della Musica», proposto dall’Associazione Musicale «Il Trillo», Orchestra di Fiati di cittadina, patrocinato dall’assessorato alla Cultura del Comune di Crema. Rachele Donati de Conti, presidente del CRI, ha espresso gratitudine al Trillo per aver offerto gratuitamente il concerto che si terrà nella Sala Pietro da Cemmo - Museo Civico di Crema e del Cremasco - domenica 21 ottobre 2012 alle ore 21, ingresso libero, che permetterà l’acquisto di costosi manichini indispensabili per la formazione del personale di pronto intervento della CRI. Il concerto chiuderà la giornata in ricordo del generale Alberto Dalla Chiesa e della moglie crocerossina Emanuela Setti Carraro, caduti 30 anni fa per mano della mafia. Il Trillo in poco meno di due anni di attività, ha realizzato 8 concerti con l’orchestra di fiati composta da professionisti diplomati e laureati tra i più conosciuti in ambito musicale cremasco e del circondario, devolvendo così, oltre 13mila euro a significative realtà. Denise Bressanelli, direttore artistico del Trillo, ha illustrato le attività dell’associazione, ossia: corsi di musica per strumenti a fiato e percussioni, tenuti da esperti musicisti, rivolti a chiunque fosse interessato ad entrare a far parte dell’orchestra di Crema, organizzati sia presso la sede del Trillo in Piazza Garibaldi, sia nelle scuole primarie del II Circolo Sabbioni - Ombriano, Braguti, Capergnanica - in orario extracurricolare. Dal corrente anno scolastico è stato attivato inoltre, un corso di canto corale al fine di costituire un coro di voci bianche. Gli allievi iscritti ai corsi di musica del Trillo, attualmente sono oltre 40. All’interno dell’associazione, si è poi costituita un’Orchestra di fiati giovanile composta da circa 20 allievi, che si esibisce in varie manifestazioni sempre a scopo benefico.


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Crema

Sabato 20 Ottobre 2012

tolta la spazzatura alla ex olivetti

Brava, Sindaco!

La spazzatura è stata tolta da via del Commercio. Sono passati 30 giorni circa da quando il consigliere comunale del Pdl Renato Ancorotti ha protocollato in comune un’interpellanza diretta al sindaco chiedendole di intervenire. Il primo cittadino aveva dichiarato al nostro giornale di aver fatto quanto era nelle sue possibilità per far rimuovere il cumulo, perché di cumulo si tratta, di spazzatura: carte, cartoni, elettrodomestici, addirittura vecchi sanitari, e sacchi delle spazzatura giacevano abbandonati nel cuore della zona industriale di S.Maria. Ora la spazzatura è stata tolta. Stefania Bonaldi è stata di parola. Brava, sindaco.

insegnanti di rete scuole crema

«Contro la privatizzazione della scuola pubblica»

Lo scorso anno ReteScuole Crema e NonUnodiMeno di Milano hanno lanciato un appello, a cui hanno aderito le più importanti associazioni italiane del mondo della scuola e tutti i partiti nazionali allora all’opposizione, per contrastare la chiamata diretta dei presidi e che ha portato ad un primo risultato positivo con il ricorso del Governo alla Corte Costituzionale. «Ora nel silenzio totale, sta passando il disegno di legge n 953 (ex legge Aprea) che di fatto decreterebbe la privatizzazione della scuola pubblica» ha scritto ReteScuoleCrema. «Più volte abbiamo raccolto firme per esprimere il nostro dissenso. Siamo consapevoli che è rischioso abusare di questo strumento che rimane tuttavia tra i più efficaci».

Come fare il pane in casa e scegliere la carne rossa Milano Golosa è una kermesse di due giorni organizzata dal gastronauta Davide Paolini. Il tema principale sarà «conoscere per non sprecare», dove attraverso persone autorevoli e competenti ed in prima linea nel settore, si darà il giusto risalto ai prodotti enogastronomici affinché una maggiore consapevolezza porti a un atteggiamento di minor spreco alimentare. Conoscere, fare, assaggiare, sono le tre attività prevalenti su cui si sviluppa la manifestazione, con l'Università della Spesa dove esperti e produttori del settore terranno lezioni dove insegneran- no a scegliere, trattare e conservare i prodotti alimentari; la nota foodblogger Lisa Casali, autrice di libri specializzati insegnerà tante piccole pratiche quotidiane che permettono di valorizzare al meglio i prodotti, risparmiare e ridurre gli sprechi; mentre con due esperti si imparerà a riconoscere il pesce fresco e a trattarlo per sconfiggere l'Anisakis, l'insidioso

parassita che si trova nel pesce crudo. E poi i tagli di macelleria con il macellaio Franco Cazzamali che insegnerà come riconoscere i migliori tagli della carne rossa; una lezione sarà dedicata anche al pane con Davide Longoni dell'omonimo panificio che ci mostrerà come fare il pane in casa e come utilizzare il lievito madre; e una lezione con Mauro Carbone, direttore del Centro Nazionale Studi Tartufo in cui illustrerà come imparare a riconoscerlo e a conservarlo. Inoltre s'imparerà a riconoscere l'olio di qualità e le acque minerali. E oltre alla sezione Making show dove si potrà assistere alla preparazione in diretta del Parmigiano-Reggiano, della Mozzarella di Bufala e del Torrone, i cuochi della Cucina Italiana organizzeranno un'officina dove imparare a cucinare il baccalà, risi e risotti, la cucina vegetariana e il quinto quarto. Per informazioni: www.milanogolosa.it Isabella Radaelli

Gli avvocati incontrano il magistrato Beluzzi. Collegamenti Crema-Cremona

Tribunale, il digitale lo salverà

L

a decisione sembra ormai presa: il tribunale di Crema dovrà essere soppresso. Nell’ottica della razionalizzazione della geografia giudiziaria, portata avanti dal Governo – la cosiddetta spending review, che sta interessando vari ambiti della pubblica amministrazione –, il presidio cremasco non rispetta i criteri che gli permetterebbero la sopravvivenza. Tanto per cominciare, la città che lo ospita non è capoluogo di provincia e già questo basta a creare un ostacolo non da poco. Qualcosa, però, si sta muovendo: gli addetti ai lavori sono concentrati su una possibilità che, se andasse a buon fine, limiterebbe di molto gli inconvenienti per i cremaschi. Gli avvocati di Crema, guidati da Ermete Aiello, presidente dell’Ordine locale, hanno annunciato che si batteranno fino all’ultimo minuto utile per la salvaguardia del tribunale; ciò nonostante si dichiarano interessati all’ipotesi che, partita da Cremona, è attualmente al vaglio delle autorità competenti, a livello regionale e nazionale. Nei giorni scorsi, una loro delegazione si è incontrata con il magistrato cremonese Pierpaolo Beluzzi, che ha presentato loro la possibilità di realizzare un collegamento digitale tra i palazzi di giustizia delle due città. L’idea, ferma restando la soppressione del tribunale cremasco, è quella del collegamento digitale tra le due strutture giudiziarie, snellendo i tempi burocratici e diminuendo i costi. In questo modo, infatti, gli avvocati non sarebbero costretti a spostarsi in auto continuamente e così pure i cittadini interessati e lo strumento con cui sarebbe

Ermete Aiello

possibile questa interazione digitale dovrebbe essere la carta dei servizi regionale, che dovrà essere resa idonea anche a questo tipo di funzione. Il giudice conferma che l’iter procedurale è in atto e che si stanno concludendo i passaggi istituzionali necessari. È tuttavia presto per potersi sbilanciare, sebbene vi sia la possibilità, già a breve, di entrare nella fase di progettazione esecutiva. «Ad oggi, a Cremona questa forma di interfaccia digitale è già attiva, per quanto riguarda i processi penali» spiega il presidente Aiello. «Se si dovesse avere a che fare con un teste residente in un’altra zona d’Italia, questo sistema permette di ascoltare la sua testimonianza per via telematica. Manca, però, una soluzione analoga per quanto riguarda i procedimenti civili. In questo caso, è ancora solo un auspicio. Quello che importa, comunque, è che, tramite questo collegamento digitale tra le due città, si riuscirebbe a mantenere un piccolo presidio giudiziario a Crema, costituito da due o tre persone al massimo. Tuttavia è importante

sottolineare che questo non significa mantenere il nostro tribunale ma solo garantire un servizio che possa agevolare la vita del cittadino. I processi, tanto per capirci, si svolgerebbero tutti a Cremona». «Da questo punto di vista, considerata cioè come una modalità per alleviare il disagio dei cittadini, l’ipotesi mi sta bene» continua Aiello. «Non mi piace affatto se, al contrario, deve essere vista come un’alternativa alla sopravvivenza del tribunale di Crema. Credo, infatti, che, per salvarlo, ci siano ancora delle chance a livello politico: potrebbero essere prorogati i termini o modificati i criteri. La possibilità di unire il nostro tribunale a quello di Treviglio continua a essere una soluzione secondo noi praticabile. Segnalo che attualmente, in Francia, dopo che anche lì si è provveduto a un taglio analogo del numero di tribunali, si sta rivedendo l’intera riforma, perché ci si è accorti di aver dato luogo a un deserto giudiziario, con un rallentamento corposo delle attività processuali e un danno ai cittadini». Gionata Agisti

INCENTIVI per l’ASSUNZIONE di GIOVANI E DONNE

Fontana (Pd): «Una buona notizia a favore dell’occupazione» E’ stato pubblicato sulla Gazzetta il decreto del ministero del Lavoro per l’incentivazione all’occupazione dei giovani e delle donne. E’ stato previsto un incentivo pari a 12.000 euro per la trasformazione in contratti a tempo indeterminato dei contratti a tempo determinato, di quelli a collaborazione coordinata o a progetto e delle associazioni in partecipazione. E un incentivo pari a 3.000 euro per ogni assunzione a tempo

determinato di durata non inferiore a 12 mesi (4.000 euro se il contratto supera i 18 mesi e 6.000 euro se supera i 24 mesi). Gli incentivi sono riconosciuti per i contratti stipulati con giovani di età fino a 29 anni e con donne (indipendentemente dall`età anagrafica), fino ad un massimo di dieci contratti per ciascun datore di lavoro. Gli incentivi si riferiscono a contratti di stabilizzazione o di assunzione stipulati a partire dal

Cronaca nera

Furto di cosmetici al supermercato

Una disoccupata rumena di 24enne di Soresina, al supermercato Famila è stata sorpresa con cosmetici per un valore complessivo di 15 euro. Intervenuti a richiesta del servizio di vigilanza i carabinieri di Crema, accertati i fatti, l’hanno deferita alla procura della Repubblica poiché ritenuta responsabile di furto.

Pregiudicato ruba l’acqua al vicino I carabinieri di Montodine hanno deferito alla procura della Repubblica un pregiudicato 25enne residente a Ripalta Arpina ritenuto responsabile di furto. Approfittando dell’impianto idrico senza derivazioni fra le diverse unità abitative, è riuscito a farsi pagare le bollette di Padania Acque per i consumi da giugno a settembre 2012 usufruendo indebitamente della fornitura pagata dal vicino condomino.

18 ottobre sino al 31 marzo 2013. «Un’ottima proposta del governo sostenuta con forza dal gruppo del PD» commenta la senatrice Cinzia Fontana. «Un atto concreto a favore dell’occupazione per incentivare le aziende all’assunzione, ma soprattutto una buona notizia per molte donne e giovani che con questo decreto vedranno migliorare le possibilità di assunzione per uscire da questo difficile momento di crisi».

Inseguita una Bmw: ladri fanno perdere le loro tracce Martedì scorso, alle 3,25 sulla ex Bergamina ad Agnadello, i carabinieri della radiomobile di Crema hanno avvistato una Bmw con tre sconosciuti a bordo che alla vista dei militari hanno tentato la fuga scappando verso il ponte di Spino d’Adda. L'inseguimento si è concluso a Milano, sul raccordo della tangenziale Est dove l’autista dei malfattori tallonati, ha perso il controllo del mezzo andando a urtare frontalmente una Panda condotta da una donna di 41 anni residente a Boffalora d’Adda (Lodi). La BMW ha carambolato poi lungo lo spartitraffico. Gli sconosciuti, incolumi, hanno abbandonato il veicolo e si sono allontanati nei campi mentre i carabinieri si sinceravano delle condizioni della signora.


Crema Ai migliori delle quinte 400 euro a testa, agli universitari 1.000 euro. Premiazioni al S. Domenico

Popolare, borse di studio

L’

di Gionata Agisti

Associazione Popolare di Crema per il Territorio, presieduta da Giorgio Olmo, con l'appoggio del Banco Popolare, ha deciso di istituire le borse di studio «Con Merito» per gli allievi delle classi quinte delle scuole superiori del Cremasco, mettendo a disposizione 44mila euro. Come è stato spiegato nella conferenza stampa di giovedì, nella sede dell'istituto di credito, in via XX Settembre, sono state coinvolte 12 scuole, pubbliche e private, per un totale di 55 classi e per ognuna di queste si è deciso di premiare i due migliori studenti. Una responsabilità che l'Associazione ha deciso di delegare in toto agli istituti scolastici, chiedendo solo di non basarsi sul risultato conseguito dagli studenti all'esame di Stato ma, piuttosto, sul loro curriculum generale. Non solo: «Il premio, che consiste in una somma di 400 euro a testa, assegnati in due tranche» precisa Paolo Landi, responsabile delle relazioni col territorio per conto dell'Associazione Popolare, «sarà accompagnato da un percorso di tutoraggio nei confronti di ogni assegnatario: un percorso di sei mesi, durante i quali lo studente riceverà un'educazione finanziaria mirata alle proprie esigenze,

Santacrus: il 28 ottobre milonga Domenica 28 ottobre prima milonga della stagione dalle 21in poi. Musicalizza Walter «El Zorro Gris». Ingresso 5 euro a persona. Viene anche proposto in prima serata uno stage gratuito di canyengue con i maestri Jolanda e Roberto dalle ore 20 alle 21. Lo scopo di tale stage è quello di introdurre tale specialità al fine di valutare un eventuale interesse per un pacchetto di lezioni pre-milonga.

Sabato 20 Ottobre 2012

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SEMINARIO DI STUDI

Così i giovani vedono l’Avis Quest’anno la 37° edizione del Seminario di studi «Dr. Danzio Cesura», momento di studio e ricerca organizzato dall’AVIS della Provincia di Cremona, si terrà a Crema in occasione del 75° anniversario della fondazione dell’AVIS cittadino. Il tema di quest’anno, presentato da illustri relatori domenica 21 ottobre, nella Sala Polenghi di Largo Ugo Dossena 2, sarà il rapporto tra Avis ed i giovani, come viene percepita l’associazione, quale linguaggio usare per avvicinarli, come entra il tema della salute nella cultura giovanile.

CORSI DI FORMAZIONE Paolo Landi, Giorgio Olmo, Silvio Vailati

da parte di esperti dell'istituto di credito». L'intenzione dell'Associazione e della banca, sebbene non vi sia ancora un impegno formale, è quella di riproporre annualmente questa specifica borsa di studio. Nel frattempo, un contributo simile verrà esteso anche agli studenti universitari: l'associazione ha stanziato infatti altri 10mila euro, che le permetteranno di assegnare un premio di mille euro ciascuno ai migliori 10 studenti universitari residenti nel territorio, che abbiano conseguito la laurea nell'anno in corso, presso il Dipartimento cremasco di Informatica dell'Università degli Studi di Milano. La premiazione dei 110 studenti delle classi superiori avverrà alle 9.30 di venerdì prossimo, 26 ottobre, al teatro San Domenico, in occasione di un'altra iniziativa, in que-

sto caso organizzata direttamente dalla banca: la «Giornata del Risparmio 2012», per cui era presente alla conferenza stampa anche Silvio Vailati, responsabile d'area per il Banco Popolare. La mattinata sarà divisa in due momenti: nella prima parte, dedicata a una discussione sul tema «È possibile risparmiare oggi? Come?» - interverranno Alessandro Graziani, giornalista del «Sole 24 Ore» e il professor Antonello Santini, docente dell'istituto scolastico «Paioli», moderati dal direttore del Nuovo Torrazzo, don Giorgio Zucchelli - in cui potranno intervenire gli stessi studenti, con una loro riflessione elaborata insieme alle rispettive classi e con un quesito da sottoporre ai relatori. Nella seconda parte, invece, saranno assegnate le borse di studio.

Linea Group: le avventure del Professor Terra Terra Nuovo progetto scolastico di educazione ambientale Linea Group Holding si è fatta promotrice di un nuovo progetto didattico gratuito per le scuole elementari (secondo ciclo), per le medie inferiori e per le medie superiori delle province di Brescia, Cremona, Lodi. Il progetto è stato chiamato «Le avventure del Professor Terra Terra», dal nome del protagonista della pubblicazione che verrà consegnata a tutti i ragazzi delle classi che si iscriveranno alle attività proposte entro il prossimo 31 ottobre. «SCS Gestioni da anni accompagna i ragazzi di Crema e del Cremasco in un percorso di educazione ambientale e maggiore consapevolezza.

Un progetto importante, che forma i cittadini di domani ad un maggiore rispetto della natura che ci circonda» commenta Bruno Garatti, presidente di SCS Gestioni. «Siamo lieti di mettere a fattor comune le nostre esperienze ed informazioni sugli impianti, per dare maggiore forza e attualità al programma e un fornire un contributo educativo utile ed interessante». Franco Mazzini, presidente LGH, racconta l’impegno del gruppo: «Siamo felici di presentare un’iniziativa armonica per le scuole. L’impegno LGH per le comunità è a 360° perché l’ambiente è di tutti e tutti dobbiamo impegnarci nella sua valorizzazione».

Certificazione energetica edifici

Servimpresa informa che è in programma a Crema il corso di Certificazione Energetica degli Edifici-CENED, in accordo alla terza delibera regionale del Luglio 2007 e s.m.i.. Il corso, della durata di 80 ore, inizierà mercoledì 7 novembre con l'obiettivo di fornire gli elementi necessari all’abilitazione dei soggetti certificatori per il territorio della regione Lombardia. Le lezioni si svolgeranno una volta alla settimana dalle 9 alle 13 e dalle ore 14 alle 18 nella sede di Crema della Camera di commercio di Cremona, via IV Novembre, 6. Per ulteriori informazioni e iscrizioni contattare gli uffici di Servimpresa (Referente: Donatella Ilari- Tel. 0372/490342) oppure consultare il sito Internet www.servimpresa.cremona.it.

CONFCOMMERCIO

Fornai, pane fresco a scuola In occasione della Giornata nazionale del Pane Fresco, i fornai della Confcommercio hanno portato nelle scuole, per la merenda, del prodotto appena sfornato. Il progetto di educazione alimentare, realizzato in collaborazione con la Asl ha interessato oltre 200 studenti delle primarie cremonesi: la Trento Trieste, la Stradivari e la Beata Vergine. Protagonista dell’iniziativa è stato il direttivo del Gruppo panificatori guidato da Michele Quarantani e dai suoi vice: «Abbiamo voluto invitare a una sana e corretta alimentazione, senza rinunciare al gusto» Il progetto si inserisce nelle azioni di promozione del pane con meno sale: una iniziativa voluta dalla Regione e sostenuta dal ministero della Salute. Il successo ottenuto potrebbe portare gli organizzatori a ripetere, a breve, l’iniziativa, coinvolgendo anche altre scuole.


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Per dire la vostra, scrivete a: lettere@ilpiccologiornale.it • cremasco@cuticomunicazione.it

Sabato 20 Ottobre 2012

protesta

Nella Cri le mele “bacate” sono sempre più considerate

Quando si può contestare una delibera assembleare di un condominio

Egregio direttore, mi rivolgo al Commissario straordinario Francesco Rocca, per esprimere la mia amarezza e delusione in merito al provvedimento di sfiducia che ha preso nei confronti del commissario del Comitato provinciale Cri di Cremona. Mi sembra che Rocca abbia buttato via le mele buone per tenere quelle bacate! Forse perché queste ultime gli sono state presentate nel cestino infiorato e pieno di lustrini, quello della domenica, mentre quello delle mele buone era il cestino di tutti i giorni. Esprimo anche il rammarico di tutti quei volontari che al mattino presto, quando c’è ancora buio, salgono su un’ambulanza dell Croce Rossa per portare il dializzato in ospedale e poi via di corsa al lavoro e di quelli che approfittando della pausa pranzo, vanno via di corsa a riprenderlo. E mi creda, non lavorano in uffici, seduti su comode poltrone, ma in catene di montaggio o simili. Rocca nei suoi interventi li ha sempre lodati e difesi. Questi volontari meritano rispetto, sono la spina dorsale della Cri. Sono sempre meno, delusi nel vedere le “mele bacate” sempre più arroganti e considerate. Lettera firmata Casalmaggiore ***

Buongiorno avvocato vorrei sapere quali sono i presupposti per contestare l’irregolarità di una delibera assembleare di un condominio e in generale come è regolata la materia. Ludovica *** Il quesito che mi viene sottoposto riguarda la disciplina dell’impugnazione delle deliberazioni assembleari. In particolare, l’art. 1137 c.c. al 2° comma stabilisce espressamente che contro le deliberazioni contrarie alla legge o al regolamento di condominio, ogni condomino dissenziente può fare ricorso all’autorità giudiziaria; al 3° comma la norma precisa che il ricorso dev’essere proposto, sotto pena di decadenza, entro trenta giorni, che decorrono dalla data di deliberazione per i dissenzienti e dalla data di comunicazione per gli assenti. La Suprema Corte di Cassazione a Sezioni Unite (sent. n. 4806/2005) ha precisato che

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politica sotto accusa

A cura di Emilia Rosemarie Codignola*

sono affette da “nullità” le delibere dell’assemblea condominiale prive degli elementi essenziali, le delibere con oggetto impossibile o illecito (contrario all'ordine pubblico, alla morale o al buon costume), le delibere con oggetto che non rientra nella competenza dell’assemblea, le delibere che incidono sui diritti individuali sulle cose o servizi comuni o sulla proprietà esclusiva di ognuno dei condomini, le delibere comunque invalide in relazione all’oggetto. Di contro, sono da qualificarsi solo “annullabili” le delibere con vizi relativi alla regolare costituzione dell’assemblea, quelle adottate con maggioranza inferiore a quella prescritta dalla legge o dal regolamento condominiale, quelle affette da vizi formali, o assunte in violazione di prescrizioni legali, convenzionali o regolamentari attinenti al procedimento di convocazione od informazione dell’as-

Egregio direttore, siamo un gruppo di residenti di Largo Pagliari e siamo indignati. Prendiamo coscienza della nostra situazione: ci sono disoccupati, pensionati che vivono con pensioni da fame, abbiamo tanti problemi e anche se la crisi è globale, continuiamo a pensare con il vecchio modello egoistico di guardare in casa nostra, forse non basta più. Certo dobbiamo riuscire a risolvere i nostri problemi, ma sarà inutile il nostro sforzo se non ci rendiamo conto che è il sistema che deve trasformarsi e che è insostenibile che sia basato sul profitto personale a discapito di tutto e di tutti. Il sistema adottato fino ad ora è fallito, ha portato ricchezza a pochi rubando a molti, oggi dobbiamo cambiare direzione, dobbiamo demolire questo sistema corrotto che ci sta dissanguando. Prendere coscienza di ciò è essenziale, dobbiamo chiedere a gran voce il cambiamento di rotta non solo in casa nostra, altrimenti sarebbe inutile. Ora chiediamo: fate in fretta e dedicatevi seriamente a risolvere i problemi reali ed urgenti. Ormai stiamo cedendo, mentre ogni giorno il contribuente subisce una costante rapina da parte della pubblica amministrazione che si occupa del nulla, proprio come il nulla delle teste di chi ha rovinato questo Paese. Speriamo si comprenda il motivo per il quale siamo destinati al fallimento, nulla potrà evitarci di cadere nell’abisso dove questi veri parassiti ci stanno spingendo. Gli inquilini di Largo Pagliari ***

entusiasmo probabilmente genuino tanto da indurre ad una certa benevolenza, dobbiamo ammettere che il progetto per come è articolato – mostra tutta la sua insufficienza. L'immigrazione, in sé, non è un problema, ma è innegabile che il fenomeno immigratorio – quando non è adeguatamente governato – porta con sé molte problematiche. E’ pertanto ingenuo chi pensa di risolvere tali problemi semplicemente svendendo agli immigrati la cittadinanza italiana, senza curarsi che gli stessi acquisiscano una reale comprensione e condivisione dei valori posti a fondamento della cultura che li accoglie. Per una volta vorrei sentire trattare la questione immigrazione con serietà, senza pregiudizi e senza farne una bandiera di parte. Sinceramente non mi scandalizzo per il fatto che siano state spesi dei soldi per sostenere un'iniziativa che alla fine di tutto altro non è che una petizione per presentare un progetto di legge. Mi scandalizza, o meglio suscita tutta la mia preoccupazione, il fatto che tutta questa operazione non sia sorretta da alcuna idea per mettere in campo nella nostra città proposte realmente volte all'integrazione e all'inclusione di cittadini stranieri. Non servono slogan, non servono iniziative a forte impatto mediatico e probabilmente non serve nemmeno mettersi a costruire moschee (di cui in città sinceramente non si sente il bisogno). Servono solo buone idee e persone che siano in grado di renderle concrete. Ma buone idee e persone capaci, di questi tempi, pare siano merce rara. Flavio Rozza Crema ***

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Questo sistema ci spinge sempre più nell’abisso

punto di vita

Lettere & Opinioni

posizione del pd

La questione immigrazione va trattata con serietà

Il piano di verticalizzazione sicuramente non funzionerà

Gentile direttore, il fenomeno dell’immigrazione, si sa, è da sempre controverso e nel dibattito pubblico presenta sempre una duplice valenza: per qualcuno è un problema, per altri una risorsa. Di recente il tema, a causa anche di alcune iniziative promosse dall’attuale amministrazione comunale, è tornato a far discutere i cremaschi. Mi riferisco alla scelta di aderire al progetto “L’Italia sono anch’io”, finalizzato a sostenere una proposta di legge di iniziativa popolare per dare agli extracomunitari il diritto di voto e consentire l'acquisizione della cittadinanza italiana con maggiore facilità. Il progetto, sostenuto con molta enfasi dal sindaco di Crema e dagli assessori Beretta, Vailati e Saltini, costerà al Comune alcune migliaia di euro. Al di là della diatriba politica, che ovviamente vede i diversi attori contrapporsi l’un contro l’altro per motivi che potrebbero essere letti come strumentali, credo che una riflessione sul tema sia doverosa. Nonostante l’entusiasmo degli assessori prima citati, un

Egregio direttore, il piano di verticalizzazione licenziato dalla Giunta del Comune di Cremona e che approderà in Provincia nei prossimi giorni, anche se sottoposto ad un percorso di consultazione con le parti interessate, presenta a detta di tutti, incongruenze e criticità che sono evidenti e che hanno visto una decisa reazione da parte del corpo vivo della scuola. Perché dunque mandare avanti un piano che sappiamo in partenza non funzionerà, augurandosi magari che, grazie alla libertà di scelta della famiglie, tutto possa rimanere come prima? Chiediamo agli assessori di Comune e Provincia di compiere un gesto di realismo e di semplice buon senso amministrativo congelando un’operazione che non ha più interlocutori regionali, (ammesso che lo siano mai stati coloro che hanno imposto rigidi criteri invece di confrontarsi seriamente con il territorio e con le amministrazioni locali) e che vede gli assetti del territorio provinciale prossimi ad una radicale ridefinizione. Il diktat di un assessore che

semblea, quelle genericamente affette da irregolarità nel procedimento di convocazione e quelle che violano norme che richiedono qualificate maggioranze in relazione all’oggetto. La differenza tra delibera nulla e delibera annullabile comporta conseguenze evidenti. Una delibera nulla è, infatti, impugnabile in ogni tempo da chiunque ne abbia interesse e non è suscettibile di produrre effetti giuridici. In altri termini, è come se non fosse mai esistita. Al contrario, una deliberazione annullabile deve essere impugnata entro i trenta giorni previsti dall’art, 1137 c.c. Per quanto attiene al soggetto che ha diritto di opporsi alla delibera condominiale, in generale, unico legittimato ad impugnare la decisione dell’assemblea è il condomino che relativamente alla deliberazione impugnata (o ad un suo singolo punto) ha votato in modo contrario o era assente al momento della vota-

appartiene a una Giunta Regionale screditata e costretta a chiudere i battenti, non può avere la meglio sulla razionalità ed il buon senso che suggeriscono di prendersi ancora tempo per ritornare sul dimensionamento, magari alla luce di criteri più rispettosi del territorio e con un’attenzione maggiore agli aspetti educativi e didattici su cui la scuola cremonese ha investito in questi anni. Maura Ruggeri e Andrea Virgilio Consiglieri del Pd ***

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a crema

Chiediamo chiarimenti sull’organo del Duomo Egregio direttore, dopo aver analizzato la questione dell’organo olandese presente temporaneamente nel Duomo cittadino e non aver trovato risposte chiarificatrici, il Movimento 5 Stelle locale ha depositato un’interrogazione al sindaco ed al presidente del Consiglio comunale. «E’ noto che sia l’amministrazione passata che quella attuale, hanno riconosciuto l’importanza della tradizione organaria a Crema. Non ultima l’inaugurazione, pochi mesi fa, di un monumento apposito dedicato a quest’arte cittadina. Si potrebbe quasi osare nel dire: come Cremona ha i violini, Crema ha gli organi dichiara Alessandro Boldi, consigliere comunale del Movimento 5 Stelle - ecco allora che alla notizia che la Diocesi aveva scelto di sostituire temporaneamente l’organo di una ditta Cremasca del Duomo di Crema con uno stesso strumento, ma di provenienza olandese, donato da un benefattore, lo stupore è stato grande. Abbiamo atteso speranzosi delle spiegazioni convincenti ma, nonostante diverse dichiarazioni a mezzo stampa, ad oggi non sono ancora chiari i risvolti del progetto. Molti i quesiti ancora sul tavolo: per quanto resterà in magazzino l’organo cremasco? E’ davvero necessaria la sua trasformazione a mezzo meccanico, con costi di centinaia di migliaia di euro? Non sarebbe preferibile restaurare lo strumento nello stato in cui era? I fondi del benefattore non potevano essere utilizzati per il restauro?. Inoltre, il Comune di Crema ha partecipato economicamente alla realizzazione del restauro del Duomo? Perché, se così fosse, dovrebbe essere ancora più “corretto” che il Comune abbia voce in capitolo! Noi crediamo che, nel rispetto dei ruoli, l’asmministrazione nella persona del sindaco e dell’assessorato alla Cultura, abbia il dovere di prendere posizione in merito alla scelta sopra citata e chiedere quantomeno dei chiarimenti su quanto accaduto. La Diocesi è certamente autonoma nelle sue decisioni, ma riteniamo che, nel limite del possibile, queste debbano rispettare la vita e la storia cittadina, di cui la Diocesi stessa fa parte integrante». Movimento 5 Stelle del Cremasco

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zione. E’ incerta la posizione dell’astenuto: nelle decisioni giurisprudenziali alle volte lo si è ritenuto legittimato, altre volte carente di tale legittimazione. E’ necessario a questo punto comprendere come si debba impugnare una deliberazione assembleare. L’impugnazione della delibera può essere proposta tanto con ricorso che con atto di citazione. Nel primo caso, il termine si ritiene rispettato se il ricorso è “depositato” nei trenta giorni prescritti dall’art. 1137 c.c. Nel secondo caso, per non vedere decaduto il diritto ad impugnare, i termini saranno rispettati “notificando” la citazione entro i succitati trenta giorni. *Avvocato Stabilito e Mediatore civile emiliacodignola@libero.it

presa di posizione

Provocazione antidemocratica dell’Aato sull’acqua Egregio direttore, qualcuno ha detto “si scrive acqua, ma si legge democrazia» (Comitato acqua pubblica del territorio cremonese) e decisamente ha centrato l’obiettivo! Sì, perché è davvero sconcertante la decisione dell’Aato di scegliere la cosiddetta “società mista” e soprattutto è la modalità con cui è avvenuta questa delibera che dimostra l’arroganza di voler arrivare a una scelta contro il parere dei Sindaci della Provincia , impegnati su un tavolo di lavoro proprio sul tema “Società unica provinciale” per l’acqua e soprattutto dei cittadini, che con il referendum avevano già espresso la loro volontà in merito e perché’ no, anche della Corte costituzionale che ha dichiarato illegittima la legge regionale lombarda sulla privatizzazione dell’acqua, con espresso riferimento agli affidamenti del servizio idrico. Inoltre, non comprendiamo il mancato ascolto della motivata richiesta di Stefania Bonaldi, sindaco di Crema, seconda città della provincia di Cremona che chiedeva di non affrontare quel tema all’ordine del giorno del consiglio Aato, che avrebbe rappresentato una forzatura rispetto ad una situazione in positivo e costruttivo divenire tra i sindaci provinciali. Noi, che abbiamo scelto come lista civica di partecipare alle elezioni amministrative per la città di Crema, scegliendo come nome “Crema bene comune”, proprio con l’intento di dichiarare con chiarezza ai cittadini cremaschi che il “cuore” della nostra scelta partecipativa era il considerarci membri attivi di una comunità civile, solidale, democratica appunto sui temi dei beni comuni , riteniamo l’acqua il più importante di questi e siamo assolutamente contrari ad una sua privatizzazione. Esprimiamo perciò con forza piena condivisione rispetto alla dura presa di posizione del nostro sindaco in questa triste vicenda e, con altrettanta forza, denunciamo la prevaricazione antidemocratica che il consiglio dell’Aato, su evidente spinta dell’amministrazione provinciale, ha voluto esercitare con un arrogante atto di imperio. Lista civica “Crema bene comune” ***

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proposta

Diamo luogo a una class action contro i politici disonesti Caro direttore, come già ebbi occasione di scrivere, ritengo che non si possa più sopportare le malefatte di tanti politici che ci governano. Bisogna in qualche modo intervenire per farli fuori e punirli in modo esemplare. Altrimenti saremo sempre complici di tutti i loro soprusi e delle loro ruberie. Pertanto vi propongo di verificare se sia possibile dar luogo a un’azione collettiva (ti-

po class action) contro questi malfattori, citandoli per danni gravi ai cittadini. Lo scopo sarebbe di condannarli a un grosso risarcimento economico che verrebbe restituito allo Stato o devoluto in opere di sostegno ai meno fortunati. Se si riesce a raggiungere tale obiettivo, chi si dedicherà alla politica saprà che non sarà più possibile lucrare sulla politica medesima per il proprio interesse personale o per il proprio partito. Se ricevo numerose adesioni da parte di tutti voi, mi occuperò con altri che sono con me ad eseguire questa verifica, per controllare se esistano i presupposti per mettere in atto l’azione di cui sopra e in caso positivo gli eventuali costi che, divisi fra tutti gli aderenti, siano di modesta entità. Se siete d’accordo su questa proposta, scrivetemi all’indirizzo franco.santasilia@libero.it Franco Santasilia Cremona ***

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un lettore

Finalmente l’Italia avrà una legge anticorruzione Caro direttore, l’Italia avrà presto una legge anticorruzione. Una legge severissima, che introduce anche il reato di corruzione privata. Il Governo ha posto la fiducia e il Senato ha risposto con 228 sì, 33 no e due astenuti, approvando il maxiemedamento presentato dal ministro della Giustizia, Paola Severino. Il premier Mario Monti ha rivendicato con orgoglio l’approvazione del testo, dichiarando di averci messo la faccia: «Anche la legge contro la corruzione non può non essere un fattore per sbloccare la crescita. In un recente colloquio con l’emiro del Qatar mi sono sentito dire che il fattore che ha impedito investimenti in Italia è stata la corruzione». Quando il disegno di legge verrà definitivamente approvato, il Governo intende emettere un provvedimento anche sulla non candidabilità dei parlamentari condannati in via definitiva con pene superiori ai due anni. Il Guardasigilli è intervenuto anche sulla questione del voto di scambio: «Il governo è pronto, se richiesto, ad intervenire anche su questa materia. Se ci sarà una sollecitazione parlamentare, lo potremo fare in tempi rapidi». Ma quali sono le principali novità del disegno di legge? Inoltre: corruzione tra privati. Come abbiamo detto, nasce il reato di corruzione tra privati, che prevede una pena da uno a tre anni di reclusione. Concussione. Viene anche sdoppiato il reato di concussione (la richiesta di mazzette da parte di funzionari pubblici) che oggi è punito con pene da 4 a 12 anni. E’ prevista la concussione "«per costrizione nei confronti del privato da parte del pubblico ufficiale che avanza una richiesta in forza della sua autorità». Questa prevede pene da 6 a 12 anni. Vi è poi la “concussione per induzione” (quella di cui è accusato Berlusconi, che avrebbe telefonato in questura a Milano chiedendo, in qualità di capo del Governo, la «liberazione» di Ruby Rubacuori presentandola come la nipote di Mubarak). La concussione per induzione sarà punita con pene da 3 a 8 anni. Si riduce anche il tempo per la prescrizione. Le sanzioni accessorie, ogni prefettura, infine, istituisce l’elenco dei fornitori e prestatori di servizi non soggetti a tentativo di infiltrazione mafiosa. La nuova legge dovrebbe contribuire, se non a estirpare la piaga della corruzione in Italia, almeno a limitarla. Ricordiamo che a parte i danni morali, la Tangentopoli che si consuma ogni anno nei palazzi del potere e delle pubbliche amministrazioni pesa nelle tasche degli italiani 60 miliardi di euro l’anno (on sono nocccioline!). Andrea Delindati Cremona

RETTIFICA Gentile signor Zerbini, in relazione alle informazione relative alla manutenzione della caldia, contenute nello speciale pubblicato lo scorso 23 agosto, le confermo che gli interventi di controllo dei fumi su caldaie con potenza inferiore a 35 kw è sempre ogni due anni, come l’ha giustamente informata la Provincia di Cremona. Nel nostro speciale è apparso un refuso, del quale ci scusiamo con lei e con tutti i lettori.


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A Pandino per celebrare l’arrivo dell’autunno Sabato 20 Ottobre 2012

La fiera per riscoprire sapori del passato. Feste, sagre e tradizioni secolari

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FARE “MARKETING” NEL MEDIOEVO

Diffuse sin dall'antichità, è proprio nel Medioevo che le sagre e le fiere contadine vedono il momento di massima diffusione e sviluppo. Molte di esse, nel corso di questi cruciali secoli, subiscono profonde trasformazioni, venendo inglobate all'interno di un sistema culturale in mutamento e sempre più di matrice religiosa. Non di rado, infatti, le sagre si svolgono in concomitanza con la giornata dedicata al santo patrono, protettore del centro, e i riti puramente pagani si mischiano a quelli propri della religione. Ma le sagre non erano soltanto momenti di festa: secoli fa come oggi, le sagre erano anche occasione per attirare in città visitatori e turisti dalle zone vicine. Nel corso delle sagre si presentavano così i propri prodotti, in particolare quelli legati alla vita della comunità e considerati eccellenze della produzione locale: agli stessi prodotti le sagre e le fiere erano spesso dedicate. In tal modo, in occasione della ricorrenza non solo i locali si lasciavano andare a qualche

spesa in più, favorendo gli artigiani e i piccoli commercianti, ma anche chi veniva appositamente da fuori in occasione della festa non mancava di acquistare un po' di quel prodotto tipico del luogo, sia esso culinario o artigianale. Ecco dunque che anche la produzione godeva di 'pubblicità', e i commercianti stessi, nonchè i produttori, spesso una figura unica, potevano guadagnarsi spazi anche nei mercati limitrofi, dove la propria fama li precedeva. Una strategia di marketing che si svolge, ancora oggi, solo in piccola parte mutata: la promozione non ha più come concorrenti molti altri piccoli esercenti, ma il mercato all'ingrosso, il più evidente ostacolo alle piccole e medie realtà. La fiera porta dunque con sè la riscoperta di tradizioni antichi, pratiche di lavoro artigianali che permettono la creazione di prodotti di qualità e un sistema commerciale che vanta origini antichissime; tutto questo insieme a musica, spettacoli e tanto divertimento per partecipanti di tutte le età.

rriva l'autunno, e con esso arriva il tempo delle fiere e delle sagre, per celebrare la fine della stagione di raccolta e di un periodo prospero e l'inizio di un nuovo ciclo vitale per il terreno, che si prepara al riposo per poi offrire nuovamente i suoi frutti. La tradizione delle feste popolari nei piccoli centri è di origini antichissime, ma ancora oggi fortemente radicata, in particolar modo nei centri ancora legati ad una realtà prevalentemente contadina e che proprio dalla lavorazione della terra trae sostentamento e guadagno. Per questo, nei centri di campagna sono particolarmente radicate le fiere e le feste che, pur mutando nel tempo, si mantengono sempre fedeli allo spirito originario e vengono scandite dai ritmi naturali. Nella maggior parte dei casi, le origini delle sagre tradizionali si perdono nel tempo, indietro fino a quando

ancora erano parte di riti pagani, poi inglobati anche nella vita quotidiana delle comunità cristiane e giunte fino a noi come feste nelle quali celebrare il momento di pas-

saggio che segna la fine di un ciclo e l'inizio di un altro. Le fiere autunnali, come quella in programma a Pandino, in programma domenca e lunedì, sono an-

che occasione, forse una delle ultime, di potersi radunare all'aperto a consumare un pasto gustoso o a trascorrere serate di festa, musica e spettacoli all'aria aperta, prima dell'arrivo dei periodi più grigi, che limitano le occasioni di raduno all'esterno o comunque tra grandi gruppi, come quelli costituiti da un intero paese e dai tanti visitatori che sempre più di frequente si radunano alla fiera di Pandino trasformandola in un evento di sempre maggiore portata. Le fiere sono, oggi, anche occasione di riscoprire tradizioni e stili di vita legati al passato: bancarelle e piccoli spettacoli lungo le vie e le piazze permettono di rivivere un clima di festa che costituiva, nei secoli passati, uno dei rari momenti di divertimento e condivisione in totale leggerezza, lontani dalle fatiche del duro lavoro quotidiano. Pandino, luogo storico di straordinario interesse, offre con la sua fiera una duplice opportunità: quella di godere di un clima di festa, rivivendo una delle più antiche tradizioni della nostra cultura, e quella di scoprire, o riscoprire, le bellezze storiche ed architettoniche di un borgo che conserva ancora intatto il sapore dei secoli trascorsi, riproponendo, di ognuno di essi, piccoli tesori conservati fino ad oggi, tutti da assaporare in un clima di allegra festa. Sarà possibile riscoprire un gusto tutto artigianale nel fare le cose, dalla preparazione di cibo e dall'assaggio di prelibatezze culinarie fino alla riscoperta del piccolo artigianato, risorsa ancora oggi preziosa ma spesso dimenticata e sottovalutata, eppure in grado di offrire bellezze inaspettate. Martina Pugno


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Speciale Pandino

Sabato 20 Ottobre 2012

Fiera d’autunno, il programma dell’evento

Una festa tra sapori e tradizioni nella splendida cornice nel borgo di Pandino dal 21 al 22 ottobre

Un percorso nel gusto: al via la rassegna Pandino nel piatto

Anche quest'anno a Pandino, in occasione della sagra d'autunno, torna Pandino nel Piatto, la rassegna gastronomica dedicata ai piatti tipici pandinesi e del suo territorio. Giunta alla nona edizione, la kermesse vede la presenza di tre ristoranti che propongono un menu a prezzo (compreso di vino e caffè) "anticrisi": 25 euro. L'iniziativa, che sta riscuotendo un grande successo, permette di assaporare ottimi piatti tradizionali (in alcuni casi riproposti con creatività e fantasia), cucinati con maestria da ristoratori tra i più noti del territorio. L'iniziativa lega, con un filo goloso, le due sagre ottobrine di Pandino: Gradella, il 14 ottobre e Pandino, il 21 e 22. I locali interessati sono la Trattoria Volpi, l'Osteria degli amici e Ad convivium ristorante. A Pandino troverete una cucina caratterizzata da pregiati animali da cortile come l'anatra e l'oca e dal largo uso del maiale. Sono animali che erano sempre presenti nelle cascine del cremasco e a cui avevano accesso i contadini; dell'oca e dell'anatra, così come recita il famoso proverbio sul maiale, non si butta via niente ed infatti troviamo ricette sia per il collo che per il grasso di questi pennuti. La vera specialità e al tempo stesso sorpresa per i buongustai sono i tortelli cremaschi, i tortelli sono il piatto delle feste e vengono preparati secondo una ricetta che negli anni ogni famiglia ha provveduto a personalizzare pur mantenendo gli ingredienti base.

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ome ogni anno, in autunno, torna la tradizionale sagra. L'evento è sempre seguitissimo dai pandinesi e non testimoniare la buona riuscita di una manifestazione che, nel tempo, ha preso sempre più la fisionomia di una fiera del gusto e della tradizione. Alcuni di questi eventi sarebbero in grado, da soli, di attirare molti visitatori, inseriti all'interno della chermesse pandinese, fanno modo di far apprezzare anche ai turisti le mille sfaccettature di Pandino. In castello due interessanti mostre, in biblioteca una mostra sulla colonia elioterapica in funzione a Pandino molti anni orsono e a cui si rimanda con un articolo in queste pagine. In sala affreschi, "Pandino Borgo vivo" il programma di sviluppo che l'amministrazione sta implementando per il rilancio del centro storico. Al primo piano del castello, sul loggiato, una grande novità. Una vera e

propria fiera della sposa, dedicata a tutti coloro che si accingono ad organizzare il proprio grande giorno. Una fiera nella fiera che, se dimostrerà di interessare, avrà una sua precisa collocazione futura. Ma ottobre non finisce ancora. il giorno 28, avrà luogo il motoraduno organizzato dal nostro motoclub, si attendono più di 1000 motociclisti da tutta italia, in una pacifica e rombante invasione. Sarà l'occasione anche per i nostri commercianti di esporre le proprie offerte, approfittando di un numero molto alto di visitatori. Sempre in castello, il mercato del Borghi più belli d'Italia di Lombardia, con sapori e offerte turistiche dei paesi che, come Pandino, fanno parte del club. La domenica, l'inaugurazione dell'ufficio tursitico. In piazza le auto, quest'anno ancora più numerose con nuove concessionarie e nuove marche e poi le aziende sullo sterrato e il mercato tradizionale sulle circonvallazioni. Interessante anche,

nella palestra della scuola elementare la mostra del Club modellisti di Pandino che quest'anno festeggia i 10 anni di attività, come di grande suggestione, il concerto dei Solisti Laudensi in Chiesa Parrocchiale, il sabato sera. Sulla via Umberto I° i commercianti stanno organizzando eventi specifici. in definizione, come detto, altri eventi che saranno comunicati più avanti tramite i media tradizionali. Insomma, una sagra con tante novità e che saprà affascinare i migliaia di visitatori che tradizionalmente la visitano. Qui anche una piantina con specificate le aree interessate . 18 Ottobre, Pandino Castello Visconteo - Convitto della Scuola Casearia, ore 20.45 Dolci Sapori - Serata di degustazione guidata di formaggi e mieli. Ingresso 5€, con omaggio gustoso. 19 Ottobre, Castello Visconteo - Sala Consiliare, ore 10.30, presentazione del Libro Bianco del Commercio, edizione 2012. A seguire, in Sala Affre-

schi, Mostra di presentazione del Masterplan di sviluppo del Centro Storico “Pandino Borgo Vivo”. 19 Ottobre, Biblioteca Comunale, ore 21.00, "La colonia elioterapica di Pandino nelle fotografie di Ernesto Fazioli", Mostra fotografica organizzata dal servizio Informamusica, in collaborazione con la Biblioteca Comunale. 20 Ottobre, Chiesa Parrocchiale, ore 21.00, III° Festival itinerante di musica classica dell’Alto Cremasco, concerto Duo Marveille de I Solisti Laudensi. Domenica 21 ottobre, Castello Visconteo, ore 10.00, inaugurazioni dei locali dell’Ufficio Turistico. Ore 10,45, inaugurazione della manifestazione con sfilata per le vie cittadine con la partecipazione di rappresentanze dei Comuni facenti parte del Club dei Borghi più belli d'Italia, del Corpo Bandistico di Pandino, del Club Majoretters di Pandino e delle dame viscontee.


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Sabato 20 Ottobre 2012

Arte protagonista: tre mostre aperte al pubblico

La colonia elioterapica si presenta e ripercorre la propria storia con scatti e documenti

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ra i protagonisti della Fiera di Pandino non può mancare, nemmeno quest'anno, l'arte: tre sono le principali esposizioni visitabili nel corso della rassegna e che contribuiranno ad animare il borgo. "Colori in libertà è il titolo della mostra di Antonella Agnello allestita fino al 22 ottobre presso la Fondazione “Ospedale dei Poveri” di Pandino, per una trentina di lavori che a prima vista sembrano frutto di due artisti diversi. Infatti, accanto ad opere di taglio decisamente figurativo, spiccano anche alcuni pezzi appartenenti alla serie delle “Foreste incantate”, frutto di un lavoro di ricerca e sperimentazione iniziato una decina di anni fa e in fase di continua evoluzione. Ogni quadro di questa serie racconta una storia e tante sono le storie, tutte diverse, sia come tematica che come uso del colore; ma tutte sono unite da un unico filo conduttore:”il percorso della vita”. Ad esempio nell’opera “Luci nella grotta” si può sottolineare lo stupore di chi scende o si trova suo malgrado in questo antro sotterraneo e si ritrova con sorpresa immerso in uno sfavillio di luce che toglie la paura e incoraggia a proseguire nel cammino. La mostra offre la freschezza della creatività e la passione per la pittura coltivata per puro piacere personale. Inoltre l'esposizione anche nel periodo di sagra dà l’opportunità di poter vedere opere di vario genere, di varie misure e di tecniche diverse, per donare agli ospiti dell’Ospedale dei Poveri , ai loro famigliari e a quanti vorranno visitarla, una sfilata di colore. In occasione della tradizionale Fiera di Autunno, la Biblioteca Comunale

ospiterà un’interessante esposizione fotografica dedicata alla vecchia colonia elioterapica, organizzata dal servizio Informamusica. Sarà un’occasione davvero unica per visionare le interessanti foto gentilmente messe a disposizione dall’Archivio di Etnografia e Storia Sociale della Regione Lombardia, e realizzate dal fotografo Ernesto Fazioli. La colonia elioterapica è ben presente nella memoria dei pandinesi di “vecchia data”: si trovava nella struttura che fino a qualche decennio fa ospitava la scuola lattiero-casearia di Pandino, e che poi fece poi spazio all’attuale edificio delle Scuole Medie. Fu costruita in pieno periodo fascista, nel 1935, pensata come luogo di cura e prevenzione di malattie come scrofola, rachitismo e tubercolosi. Restò in funzione certamente almeno fino al 1942, anno cui risalgono le ultime foto in possesso dell’Archivio. In mostra in Castello, per tutta la durata della rassegna, sarà possibile visitare Pandino Borgo Vivo, un programma si sviluppo per il Centro Storico. Pandino Borgo Vivo è il programma promosso dall’ Amministrazione Comunale per la valorizzazione e lo sviluppo di Pandino e del suo territorio attraverso un piano di interventi capace di migliorare l’accessibilità al centro storico (in quanto reale punto di riferimento e di interscambio a livello locale) e la qualità degli spazi pubblici; accrescerne la capacità di attrazione commerciale e culturale, sia in termini di persone che di nuovi investimenti privati; promuoverne la crescita come volano per un più generale sviluppo locale del territorio, nei suoi percorsi e nei suoi prodotti.

Il Castello di Pandino:

Storia, arte e visite guidate

L’antico castello di Pandino ha origini molto remote. Esso risale infatti al 1355 ed è stato fatto costruire dal Signore di Milano Bernabò Visconti e dalla moglie, come residenza di campagna. Costruzione dalla pianta quadrata, con cortile interno e quattro torri angolari, presenta la forma tipica dei castelli di campagna dell’epoca. Dopo vari disordini avvenuti presso il Ducato di Milano, la proprietà è passata dai Visconti alla famiglia cremasca dei Benzoni, ed infine a Francesco Sforza. Nel 500 la famiglia d’Adda si è impossessata della proprietà e l’ha mantenuta fino al 1947, anno in cui è stata acquisita dal Comune di Pandino. Con il passaggio di gestione all’amministrazione comunale è stato infine messo in atto un vero e proprio recupero della struttura: nel castello adesso sono situati il municipio, la biblioteca ed il convitto della scuola casearia. La parte interna del castello è interessante da visitare perché l’edificio nel ‘300 è stato completamente decorato: varie forme geometriche contengono gli stemmi della famiglia dei Visconti, oltre che le figure umane di S.Antonio e S.Cristoforo. Infine al piano superiore è stata riprodotto un porticato visto in profondità, con effetto suggestivo di “sfondamento della parete”. Per tutti gli interessati vengono organizzate durante tutto l’anno visite guidate a tariffe che variano tra gli 1 e i 3€, sia per singoli che per scuole oppure comitive. Da febbraio a novembre troverete una guida ogni domenica, per gli altri mesi e per i giorni feriali la guida è disponibile su prenotazione.


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Sabato 20 Ottobre 2012

Fascino e suggestione dei borghi antichi: alla scoperta di Gradella e Nosadello

Visitare i luoghi tradizionali di Pandino per riscorirne la storia più remota e i gioielli artistici e architettonici

Le rassegne: Festival itinerante e la sposa a Castello

Il terzo festival itinerante 2012 presso la Chiesa parrochiale di Pandino tornerà anche quest'anno per un imperdibile concerto. La kermesse giunta alla terza edizione 2012 e diventata una tradizione consolidata, vede protagonisti nove comuni dell' alto cremasco e da quest' anno patrocinata dalla Fondazione Cariplo. Il concerto di Pandino, quarto appuntamento della stagione, vedrà protagonista il duo Merveille de I Solisti laudensi www.isolistilaudensi.it formato da Abigeila Voshtina al violino e da Fabio Merlini, Direttore Artistico del Festival e per l' occasione alla consolle del pregiatissimo organo Serassi della Parrocchiale: il programma prevede una carrellata di brani di musica barocca e di compositori legati alla vita di Giuseppe Verdi, di cui ricorre nel 2013 il bicentenario della nascita. Domenica invece sarà una giornata dedicata agli sposi presso il castello: sono 40 le aziende del settore presenti all’evento, provenienti non solo dal Cremasco ma anche dal Cremonese e dalle province di Milano, Lodi e Bergamo e allestiranno gli spazi del magnifico Loggiato interno al Castello Visconteo. E’ l'appuntamento irrinunciabile per i futuri sposi che potranno trovare le più interessanti proposte di prodotti e servizi per organizzare al meglio il giorno del matrimonio. La manifestazione avrà luogo domenica dalle ore 9,00 alle ore 19,00 e Lunedì dalle ore 9,00 alle ore 13,00 e prevederà numerosi eventi collaterali, coinvolgendo ogni ambito riguardante il matrimonio: gli sposi potranno qui scoprire idee interessanti per rendere unico e speciale il proprio matrimonio, con contatti diretti con i migliori professionisti del settore.

L

a Fiera d'autunno è occasione di riscoprire non soltanto il castello di Pandino e i luoghi più noti, ma anche altri di pari suggestione. Gradella, frazione di Pandino (CR), è ancora oggi considerato tra i Borghi antichi più affascinanti della nostra penisola. Secondo una leggenda diffusa dal sig. Beppe Consolandi nel 1951, il nome di Gradella deriverebbe da quello di Graziella, una principessa che anticamente regnava su queste terre, rapita da un drago e poi salvata da un valoroso cavaliere. Tale leggenda non ha fondamenta storiche, tuttavia affonda le sue radici nell'antico aspetto di questa zona, caratterizzata un tempo da boschi, mentre il drago è ricollegabile al leggendario mostro del Lago Gerundo (agglomerato di paludi poi bonificate).

Aymo Maggi (1903-1961) è stato l'ultimo Conte di Gradella, e forse quello che più ha amato il nostro borgo: quando se ne allontanava, non nascondeva la nostalgia che la lontananza gli procurava. Nel 1933 iniziò a scrivere il "Libro di memorie di Gradella", dove annotava le migliorie che secondo lui andavano apportate al paese stesso. Fu infatti il Conte a costruire un acquedotto per il borgo e a predisporre bagni pubblici; finanziò l'asilo per i bambini del posto e si preoccupò costantemente della pulizia e dell'abbellimento del borgo. Nel 1927 fu tra i fondatori della corsa automobilistica "Mille Miglia", gareggiando in prima persona. Nel 1948 i Gradellesi, ricambiando l'affetto del conte Aymo, gli donarono una pergamena di rico-

noscenza. Attraversando il viale alberato che porta a Gradella sembra comunque di entrare in un ambiente fiabesco, cui concorre anche la tranquillità in cui il borgo è immerso, rotta solo dai rumori di una natura praticamente intatta.Villa Maggi sorge vicino al borgo e risale al XVII secolo: attualmente appare differente per alcune modifiche che sono state apportate tra il XIX e il XX secolo. Altri due edifici caratteristici di Gradella sono la Chiesa Parrocchiale costruita nel 1895, e la Chiesa di Santa Marta, risalente alla seconda metà del XV secolo. Infine meritano di essere visitati il sito di Palazzo Pignano e i resti di una villa romana che sono situati nella zona dietro la chiesa. Gradella è anche nota per i prodotti caseari speciali che produce: dai formaggi al burro, in questa zona della Lombardia vengono realizzate raffinatezze degne di essere assaggiate. Il “Panarone” ad esempio è il formaggio dal sapore amarognolo che nasce proprio a Pandino; un’altra specialità è il salame nostrano. Molti ristoranti sorgono infatti in antichi cascinali, e offrono prelibatezze come lo stesso panarone, unito ad esempio ai rinomati tortelli cremaschi. Al pari di Gradella, nel Paese di Pandino è stato inglobato anche il bordo di Nosadello, che doveva esistere già in epoca medievale, e oggi il suo edificio più importante è la chiesa di S. Pantaleone, eretta nel 1923 al posto di una costruzione più antica: a pianta centrale con tiburio ottagonale, unisce sia all'interno che all'esterno richiami all'arte romanica, a quella gotica e a quella rinascimentale.


casalmaggiore@ilpiccologiornale.it

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Sabato 20 Ottobre 2012

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Teatro da demolire, il Comune ricorre

La sentenza del Tribunale di Cremona sarà ridiscussa in Appello a Brescia. Si allungano i tempi della vicenda

Damini, avvocato dei privati: «Intanto i miei clienti devono essere risarciti»

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di Giovanni Gardani

a patata bollente da Cremona passa a Brescia. La causa civile per il teatro e il padiglione del parco di via Corsica-via delle Poste va in appello: il comune ha infatti preannunciato ricorso, dando mandato all’avvocato storico del municipio casalese Cesare Nicolini, coadiuvato dall’avvocato Antonietta Giannone, di preparare la contro-offensiva. Tempi lunghi. Secondo Nicolini c’è lo spazio per ribaltare la sentenza di primo grado, emessa a Cremona: si gioca su qualche tecnicismo sulle modalità di demolizione, su una deroga che la Regione avrebbe concesso al comune in fase di costruzione, su presunti abusi edilizi per quanto concerne una costruzione esterna ad una delle tre abitazioni confinanti con il teatro e il padiglione. L’avvocato Paolo Damini del Foro di Parma, che difende i tre privati usciti vincitori in primo grado, rimanda al mittente le accuse: «Mi pare che si provi a fare confusione tra il merito della sentenza e la sua esecuzione. Se parliamo dell’esecuzione in senso pratico, allora è opportuno riferirsi al giudice apposito, trovando un accordo. La sentenza in sé, invece, è per conto mio perfetta: i principi stavolta non si discutono». Anche sulle modalità, comunque, Damini ha le idee chiare. «La sentenza non è così oscura come si vuole far credere. Arretrare gli edifici significa demolirli, almeno nelle parti che non

L'immagine sopra illustra la lieve distanza tra la costruzione comunale e la proprietà privata

mantengono la distanza minima di legge». Sentenza che resta per ora esecutiva. «Deve essere la corte d’appello a sospendere l’esecutività. Preciso che per il momento il comune non ha ancora risarcito i miei clienti. Io sono abituato a ragionare nel presente, secondo le sentenze emesse. Dopo di che la volontà di conciliare c’era e c’è tuttora, ma il comune ha scelto di esercitare un suo diritto, sapendo che

Oggi inaugura la mostra “I Federici di Fossacaprara” Inaugura oggi, alle ore 17, presso il Museo Diotti di Casalmaggiore, la mostra “I Federici di Fossacaprara – Una famiglia di artisti e artigiani”. Promossa dal comune e dall’Associazione OltreFossa (presidente Roberto Sarzi Braga), l’esposizione è cura di Valter Rosa e Chiara Federici. La mostra è realizzata nell’ambito delle iniziative del Distretto Culturale della Provincia di Cremona. I visitatori troveranno esposti disegni, dipinti, mobili e strumenti musicali dei vari Lorenzo, Ugo Chiarino, Eva, Renzo, Enea, Chiara, Andrea, Ugo, Paolo e Mario Federici. La mostra sarà aperta fino al 18 novembre, dal martedì al venerdì (ore 8-13), il sabato e la domenica (15,30-18,30).

in appello i tempi si protrarranno». Sui presunti abusi edilizi, riferiti al garage staccato dall’abitazione di uno dei privati cittadini, Damini è sicuro. «Questa è stata solo un’azione di disturbo. In realtà si tratta di una costruzione già condonata anni fa, che non ha nulla a che vedere con la nostra causa. Il Tribunale di Cremona, infatti, l’ha già rigettata, sostenendo che non ha valore in merito».

Tanto dovrà pagare il Comune

Un costo di quasi mezzo milione

464mila euro: tanto graverà, salvo riforma in appello, la sentenza emessa dal Tribunale di Cremona sulle casse del comune. La cifra emerge dal documento pubblicato nell’albo pretorio e comprende i 30mila euro di risarcimento per la controparte, i 37mila euro di spese legali e le spese per “obbligo di fare”, ovvero i costi di demolizione veri e propri. Il comune ha già stanziato poco più di 7mila euro dal fondo di riserva: serviranno a pagare la prima tranche (una sorta di acconto) di spese legali per l’appello, in particolare saranno impegnate per la fase giudiziale di studio. Altri 13mila euro circa saranno poi investiti per le successive fasi (introduttiva, istruttoria, decisoria; in parte rimborsati solo in caso di vittoria). Il recente decreto sviluppo prevede poi il cosiddetto “filtro in appello”: significa che il ricorso, prima di essere accettato e dunque discusso in appello, verrà giudicato dalla corte, e rigettato solo nel caso in cui non vi sia la ragionevole probabilità che l’appello venga accolto. Poiché si tratta di una sentenza da 464mila euro, è probabile che il “filtro” in questo caso venga superato e si vada al dibattimento vero e proprio, anche se questo non cambierebbe la sostanza: la strada cioè resterebbe in salita per il comune, in quanto la corte potrebbe lasciare passare il ricorso anche solo per l’importanza della cifra in bilico. Infine si può valutare la possibilità che venga o meno sospesa l’esecutività della sentenza. L’articolo 283 del Codice di Procedura Civile dice che la sospensione si ha o in caso di gravi e fondati motivi per non applicarla oppure se la controparte è a rischio insolvenza (in sostanza se il cittadino non fosse in grado di restituire il risarcimento incassato in caso di annullamento della sentenza di primo grado). Possibile la prima strada: il grave e fondato motivo si rintraccerebbe nel fatto che, trattandosi di una demolizione, sarebbe poi difficile, in caso di vittoria del comune in appello, ricostruire.

Marcegaglia, a Casalmaggiore solo assunzioni L’azienda intenzionata a cedere il ramo Engeneering, ma i sindacati tranquillizzano i dipendenti

Il Gruppo Marcegaglia ha dato mandato all’advisor BNP Paribas di sondare il mercato per un’operazione che vedrebbe la cessione, in toto o di una quota (partnership), dell’intero ramo Engineering dell’azienda. Un settore specifico in cui lavorano 260 operai, suddivisi in quattro aziende che, stante l’allarme lanciato dalla segreteria regionale della Fiom Cigl, sarebbero a forte rischio occupazionale. «I dipendenti dello stabilimento Marcegaglia di Casalmaggiore potranno però stare tranquilli»: convergono entrambi su questa teoria, Massimiliano Bosio e Mirco Rota, segretari Fiom rispettivamente a livello provinciale e regionale. Nonostante tre delle quattro fabbriche invischiate nell’operazione siano non distanti dallo stabilimento maggiorino (due sono reggiane, una mantovana, la quarta vicentina), per i dipendenti casalaschi non vi saranno conseguenze. Anzi: «A Casalmaggiore, nonostante le difficoltà condivise a livello globale, non hanno ragione d’esistere elementi di preoccupazione», spiega Bosio. Che aggiunge: «L’azienda sta facendo ancora colloqui d’assunzione per far partire la nuova linea di produzione». Quel che accade dunque sfiora solo geograficamente lo stabilimento di via Vanoni: «Il rischio – spiega il responsabile Fiom Cgil

dei rapporti con Marcegaglia nonché segretario generale Fiom Lombardia, Mirco Rota – è concreto solo per il ramo Engineering che peraltro non è assolutamente in crisi. I dati di fatturato e ordinativi di quel particolare settore sono buoni. Le quattro aziende invischiate godono di buona salute». Perché quindi il Gruppo Marcegaglia dovrebbe privarsene? «Per una questione di liquidità, verrebbe da pensare. I bilanci del gruppo non sono floridi e questo potrebbe indurre l’azienda a vendere un ramo sano per ricapitalizzare»: spiega Rota. «Il 29 ottobre abbiamo in programma un incontro coi vertici industriali per avere informazioni precise sui dati relativi ai carichi di lavoro e al fatturato. Sarà l’occasione buona per chiedere delucidazioni in merito a quest’operazione, visto che finora il Gruppo Marcegaglia non ha informato i sindacati, a nessun livello». «Un atteggiamento preoccupante – secondo Rota – sintomatico dell’importanza che il colosso industriale darebbe alle relazioni sindacali». «I passaggi informativi dovranno essere garantiti, perché la notizia dell’operazione è stata appresa da fonti esterne all’azienda. L’incontro del 29 sarà utile anche per capire quali potranno essere le eventuali ricadute occupazionali. La possibile ces-

sione del ramo coinvolgerebbe un numero considerevole di dipendenti e non c’è ancora chiarezza sulle prospettive industriali degli stabilimenti coinvolti. Nell’ultima riunione, a giugno, si era al contrario parlato di cinquanta assunzioni». Tendenza verificatasi a Casalmaggiore, dove «si è continuato ad assumere e tuttora sono in corso colloqui per la selezione del personale che lavorerà alla nuova linea produttiva», approfondisce Bosio. «Di recente non è stato fatto alcun utilizzo di ammortizzatori sociali, nonostante la stagnazione del mercato: un altro segnale della salute dello stabilimento casalese». Simone Arrighi


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Casalmaggiore

Sabato 20 Ottobre 2012

FINO A DOMANI PROSEGUE CHOCOMOMENTS

Dopo il venerdì inaugurale, la seconda edizione della Grande Festa del Cioccolato Artigianale proseguirà fino a domani sera in piazza Garibaldi, a Casalmaggiore. Oggi l’apertura della Fabbrica del Cioccolato è prevista dalle ore 9 alle ore 24, domenica invece chiuderà alle ore 20. Tante le iniziative in programma: conoscere il cioccolato (dalle ore 9,30 alle 20), Babychoco (dalle ore 16 alle 17), Choco Baby Party (dalle ore 16 alle 18), come nasce una sacher (alle ore 15), aperitivo al cioccolato (dalle ore 19), grappa e vino al cioccolato (dalle ore 21,30). Non mancheranno pranzi e cene a tema presso i ristoranti Pura Vida, Trattoria Trattobene e La Strada. Domani, alle ore 14,30, si terrà inoltre una conversazione su virtù e proprietà nutrizionali del cioccolato con la dottoressa Chiaristella Ferrari. All’interno della maxi tensostruttura che accoglie la manifestazione, si potranno degustare cioccolate calde e dolci vari presso il punto ristoro organizzato da Amurt, che devolverà il ricavato al progetto “La Rete” sociale, promosso insieme al comune di Casalmaggiore e indirizzato ai cittadini casalaschi.

IL TEATRO E LO SPETTATORE BAMBINO Nell’ambito della rassegna di Teatro Ragazzi 2012-2013 si terrà martedì 23, alle ore 16,30, presso l’Istituto Comprensivo Marconi, il seminario “Nella bocca dell’immaginazione. La scena teatrale e lo spettatore bambino”. L’incontro sarà tenuto da Mafra Gagliardi, che si occupa da molti anni di cultura dell’infanzia e in particolare di letteratura e di teatro per l'infanzia, vantando diverse pubblicazioni in materia. Si tratterà di un seminario rivolto a tutti i docenti della Primaria e della Scuola secondaria di primo grado, in cui verranno toccate tematiche riguardanti la “pedagogia dell’arte” e la fruizione dello spettacolo teatrale, con le sue emozioni e le sue risonanze profonde, da parte degli spettatori più giovani. L'incontro con Mafra Gagliardi – che ha svolto ricerche pluriennali sul rapporto teatro/scuola – si pone l’obiettivo di suggerire modalità di percorso per rendere sempre più proficua e stimolante la visione degli spettacoli per bambini e ragazzi.

“MUSICA INTORNO AL FIUME” IN S. CHIARA La Fondazione “Conte C. Busi”, in collaborazione con l’Associazione Culturale Giuseppe Serassi di Guastalla, proporrà per domani pomeriggio, alle ore 17, presso la Chiesa di Santa Chiara a Casalmaggiore, il concerto della soprano Alice Quintavalla, accompagnata dall’arpa di Carla They. L’evento s’inserisce nella rassegna concertistica “Musica intorno al fiume”, giunta quest’anno alla decima edizione. In Santa Chiara verranno eseguite musiche di Haendel, Pachelbel, Schubert e Verdi.

A GUSSOLA RACCOLTA FIRME PRO VENDOLA Questa mattina, dalle ore 10 alle 12, davanti al Bar Coop di Gussola si tiene una raccolta di firme per sostenere la candidatura di Nichi Vendola alle primarie del centrosinistra. L’invito a firmare da parte degli organizzatori è esteso a tutti i cittadini del casalasco.

Massimo Araldi: «Tranquilli, la TiBre arriverà alla A22» In attesa dell’assegnazione del primo appalto, l’ex sindaco manifesta grande ottimismo

Intanto fa già discutere il ponte sul Po con una torre alta ben 180 metri, senza piloni in acqua

I

di Vanni Raineri

l futuro della bretella autostradale Tirreno Brennero e lo stato attuale del progetto sono state al centro della conviviale rotariana di mercoledì scorso al ristorante La Clochette, per iniziativa del Club Casalmaggiore Oglio Po presieduto da Renzo Minelli. Ospiti l’ex sindaco di Casalmaggiore Massimo Araldi, oggi membro del CdA di AutoCisa, e l’ingegnere Diego Rubini, progettista della stessa società. Nel marzo scorso ci siamo occupati della prima opera in cantiere, vale a dire l’appalto per la realizzazione del primo lotto di 12 km, destinato a congiungere Fontevivo (innesto con l’autostrada del Sole) a Trecasali, a poca distanza dal fiume Po. A settembre sono scaduti i termini dell’appalto, e le offerte giunte sono nove. Il ministero, ha annunciato Araldi, ha nominato la commissione che le valuterà, tenuto conto del tempo necessario, della qualità e del prezzo. Massimo Araldi ha iniziato presentando l’opera completa: 84 km da Fontevivo all’innesto con la A22 del Brennero all’altezza di Nogarole Rocca, per un costo complessivo di 2 miliardi e 700 milioni di euro, di cui 1700 milioni per lavori e 1000 per opere compensative, spese tecniche, espropri eccetera. «In questo momento – ha affermato l’ex sindaco – non ci sono aiuti pubblici, il progetto è finanziato in proprio dalla società, ma il gruppo Gavio

Sopra Araldi, sullo sfondo il presidente Minelli. A sinistra l'ing. Rubini

che ha l’80% delle quote ha i mezzi finanziari per fare non una, bensì due autostrade». E’ questo il punto caldo: i lavori per il primo tratto (importo 513 milioni) arriveranno al primo casello di Trecasali, ma poi, coi tempi che corrono, serviranno altre due generazioni per vedere la conclusione dell’opera? Araldi ha manifestato grande ottimismo: «Al massimo a gennaio ci sarà il vincitore del primo lotto, e tra un anno le ruspe saranno al lavoro. Tra 5 anni questa strada si potrà percorrere. Poi non si procederà più per lotti ma si arriverà fino alla A22. Non esiste il pericolo che ci si fermi al Po, anzi io credo che fra 5-6 anni si potrà percorrere l’intera bretella. D’altro canto prima si finisce prima si inizia ad incassare. Il proseguimento dipen-

de dalle disponibilità economiche, ad oggi il gap, la cifra che manca, è di 900mila euro». Quanto al contenuto tecnico dell’opera, sono previsti 4 ponti nell’ordine sui fiumi Taro, Po, Oglio e Mincio. «Quindi 4 aree di servizio, due aree di sosta e 7 autostazioni», ha aggiunto l’ingegnere Rubini, che ha ripercorso le tappe del progetto ed ha aggiunto: «E’ prevista la realizzazione potenziale di una terza corsia ed opere complementari di raccordi coi vari caselli». In particolare sul ponte dell’Oglio si sovrappongono per alcuni chilometri TiBre e Cremona-Mantova. Il sindaco di Casalmaggiore Claudio Silla, presente alla serata, ha manifestato ovviamente interesse su una delle opere complementari, vale a dire il tratto di collegamen-

to tra la Sabbionetana e l’Asolana oltre Vicobellignano, verso il futuro casello che sorgerà tra Martignana Po e San Giovanni in Croce: «Servono 55 milioni, e l’Anas non è detto che dia l’ok. Non perdiamo le speranze, mi auguro che col primo lotto sia arrivato il momento buono». La novità che ha colpito di più i presenti illustrava il progetto del ponte sul Po tra Gussola e Torricella del Pizzo, il più imponente. «Pensavamo ad un’opera ordinaria – ha affermato Araldi – ma dal Ministero dell’Ambiente è giunto un no ai piloni in acqua, così ci è toccato spendere il 50% in più». Per fare cosa? Una torre di ben 180 metri con un’unica campata di 270 metri. Una delle costruzioni più alte presenti nel nostro Paese.

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Cultura&Spettacoli Concerto e danza al Bellini

Sabato 20 ottobre alle 21, il Teatro Bellini di Casalbuttano apre la stagione teatrale 2012-13 con un concerto di chitarre e danze. Protagonista della serata è l’Ariseam Consort, gruppo di 6 ragazzi della suola di musica comunale guidati da Morena

Bernardi, che propongono un programma che spazia dalla musica antica a quella moderna e contemporanea, con brani originali e trascrizioni. Ad accompagnarli, in alcuni brani, le giovani danzatrici di Dancenter dirette da Anna Soldi.

“Una vita” nell’arte per Mori e Garuti “Il discorso del Re” Grande mostra in Santa Maria della Pietà inaugura la prosa Ma tra i tanti visitatori mancano solo i cremonesi Una visita appassionata U

Esordio al Ponchielli con Barbareschi

di Martina Pugno

na vita intera dedicata con uguale passione alla pittura, due sguardi antitetici per scoprirla e riprodurla. Giorgio Mori e Giordano Garuti sono i protagonisti della mostra allestita presso Santa Maria della Pietà organizzata dall’associazione Artisti Cremonesi, di cui lo stesso Mori costituisce l’unico membro fondatore ancora presente e che vede attualmente alla presidenza Laura Carlino. Scene di vita quotidiana, catturate nel corso degli anni, popolano le tele di Giorgio Mori: nei suoi quadri è possibile scorgere la moglie, i figli Andrea, Luca e Laura, perfino qualche nome noto come Roberta Lanfranchi, che per lunghi anni è stata modella del pittore insieme alla sorella Francesca. Di figure e corpi, si parla, più che di volti, perché quest’ultimi sono per lo più assenti, per lasciare spazio alla delicatezza del colore ad olio e della luce che plasma le forme: «Preferisco che ognuno veda, nelle persone da me rappresentate, quelle che desiderano vedere: la moglie, i figli, la donna amata...». Che si tratti di paesaggi ed ambienti esterni, che siano invece scene di vita quotidiana, a determinare forme ed atmosfere è la luce, sempre naturale, per rappresentazioni eseguite rigorosamente dal vero. La realtà viene catturata dal pennello di Mori e reinterpretata tra giochi di specchi e rimandi da un'opera all'altra, tutti da sco-

Non fai in tempo ad entrare e subito ti senti avvolta in questa atmosfera di leggerezza che ti fa sentire bene, ti rilassa ed immediatamente qualsiasi pensiero si allontana, hai solo voglia di ammirare questi quadri e perderti nella poesia. Queste sono le emozioni che ho sentito entrando ieri in Santa Maria della Pietà per visitare la mostra di questo grande artista, il professor Giorgio Mori, che ha davvero fatto della pittura la sua vita e la si respira realmente guardando le sue opere. Giorgio Mori ha insegnato per decenni presso scuole famose di pittura, tanti sono gli allievi che lo ricordano come un insegnante appassionato. Già da bimbo disegnava con i pastelli, in continuazione, instancabile verso questa forza che lo spingeva sempre oltre senza fermarsi mai e con gli anni è stato premiato con tanti successi e riconoscimenti, le sue opere sono state apprezzate in Italia e all'estero. La sua pittura è senza dubbio reale, non si lascia travolgere da strane fantasie, lui viene coinvolto dai fatti quotidiani, dai gesti più semplici, quelli che viviamo ogni giorno accanto ai nostri familiari, oppure mentre ci sorprendiamo davanti a qualcosa, qualsiasi cosa di bello che ci appare in quel momento. Ecco Mori coglie in modo esemplare questi attimi facendoci sognare. Morgana V.

prire lungo i corridoi di Santa Maria della Pietà, concessa per l’occasione a titolo gratuito dal Comune, che ha patrocinato la mostra. Le evanescenti figure di Mori si contrappongono alle più oscure e viscerali opere di Giordano Garuti, che sulla tela riporta immagini catturate nei più lontani angoli del mondo: «Viaggio senza macchina fotografica, la mia mente è come una pellicola. Quando torno a casa, le immagini si riversano sulla tela». Dai suoi viaggi, Garuti non

ha portato a casa solamente scorci e sensazioni da trasformare in quadri, ma anche una delle più ampie collezioni private di feticci e reliquiari africani, che trova spazio all’interno dello spazio espositivo. Molti sono gli appassionati che già hanno visitato la mostra, accorsi da diverse parti d'Italia per ammirare una vasta collezione di opere dal “Continente nero” e per poter scorrere con lo sguardo i percorsi artistici di due dei pittori più significativi dell'arte cremonese con-

Un quadro di Mori

temporanea, il cui talento è riconosciuto, come spesso capita, forse più al di fuori dei confini locali che in città. Purtroppo dunque non si può che concordare con Garuti quando afferma che «i cremonesi farebbero bene a venire a visitare la mostra, perché un’altra di tale portata, qui, probabilmente non la vedranno più». La mostra sarà visitabile gratuitamente fino al 28 ottobre, da martedì a domenica dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 19.

Nuovi linguaggi registici, autori contemporeanei, giovani talenti accanto a nomi noti del teatro ma anche del cinema italiano, testi classici “liberati” a favore di messeinscene rinnovate e attuali. Queste le particolarità de “La Prosa 2012-2013” del Teatro Ponchielli. L’inaugurazione della stagione è affidata a Luca Barbareschi (nella foto) nella veste di attore e regista con “Il discorso del Re”, testo reso famoso grazie all’omonimo film diretto da Tom Hooper. A gennaio la compagnia genovese Gank, interpreta un originale e vitale Don Giovanni di Molière. Torna a Cremona un grande nome del teatro italiano: Umberto Orsini, nel ruolo primario de “La resistibile ascesa di Arturo Ui”, parabola satirica di Brecht sull’ascesa del nazismo nella Germania fra anni ’20 e ’30, ambientato però a Chicago. L’argentino Cesar Brie dirige una giovanissima compagnia nella lettura scenica dei fratelli Karamazov di Dostoevskij. Dopo la fortunata regia lirica del Macbeth di Verdi, Andrea De Rosa affronta la tragedia più breve di Shakespeare scegliendo due intensi interpreti: Frédérique Loliée e Giuseppe Battiston. Chiude la stagione classica “Il Ventaglio” di Goldoni, rinfrescato dalla messinscena del regista controcorrente Damiano Michieletto. Il cartellone propone anche gli spettacoli dell’ormai consolidato diversaMente. Figura di spicco del teatro italiano, Antonio Latella firma l’originale regia del testo più celebre di Tennessee Williams: “Un tram che si chiama desiderio”. Ancora un autore contemporaneo: Alan Bennet, con The History Boys, diretto da Elio De Capitani e Ferdinando Bruni. Pippo Del Bono chiude il cartellone “diversaMente” con la sua ultima fatica: “Dopo la battaglia”, Premio Ubu 2011 come spettacolo dell’anno. Non mancano gli appuntamenti per le festività natalizie. L’ormai di casa Compagnia Corrado Abbati a Santo Stefano propone l’operetta Il Pipistrello; la notte di Capodanno si vola a Broadway col musical Bulli & pupe; il 6 gennaio è invece all’insegna del divertimento e dell’avventura con il nuovo musical Zorro. A 10 anni dalla morte di Giorgio Gaber, il Teatro Ponchielli, in collaborazione con la Fondazione Giorgio Gaber, rende omaggio al grande artista con Gaber se fosse Gaber, incontro-spettacolo scritto e interpretato dal giornalista e scrittore Andrea Scanzi. Federica Ermete

A Corte de’ Frati si possono ammirare le opere di Dario Rossetti

La poesia del paesaggio in mostra

Fino al 5 novembre, presso la sala Polivalente (via Cesari) di Corte de’ Frati, è allestita la mostra “La poesia del paesaggio” di Dario Rossetti. Nato a Monte Cremasco, l’artista esegue i suoi quadri servendosi di diverse tecniche: olio, acrilico, acquerello, pastello, carboncino, gessetti... Presente in parecchie pubblicazioni d’arte, Rossetti ha tenuto numerose esposizioni, allestite in spazi spesso molto prestigiosi in Italia e all’estero, conseguendo importanti premi e riconoscimenti. Importante, nel suo iter formativo, è la frequentazione di maestri del calibro di Gil Macchi, Ugo Stringa, Federico Boriani e Wlady Sacchi. Nella presentazione, il critico Simone Fappanni scrive: «Dario Rossetti, con un tocco morbido e preciso, è riuscito a tradurre, con bella apertura immaginativa, scenari d’intensa profondità lirica e composizioni ese-

guite “in punta di pennello”, alternate ad altre, dalla coloristica intensa e pastosa, quasi si posassero su di un fondo preparato con la sabbia, come si faceva un tempo. Interessante anche lo studio che egli conduce, con precisa indole rappresentativa, a proposito di brani paesistici, specie della campagna lombarda – ma non solo - dove i riflessi e le velature si compenetrano efficacemente dando origine a soluzioni pigmentali scuramente molto interessanti. Il realismo moderno di Rossetti si muove, dunque, agilmente fra tinte implodenti e gesti sicuri, lasciati sulla tela con un chiaro intento narrativo che certamente va oltre una mera operazione calligrafica. Scorci lacustri, vedute del territorio cremasco ritratti ‘en plein air’, elementi estrapolati da paesaggi che aprono la mente e lo sguardo verso infiniti orizzonti immaginativi»

Uno spazio-laboratorio Miseria e nobiltà proposto da Partecipolis sabato a Sospiro

Partecipolis propone uno spazio–laboratorio sui luoghi in cui a Cremona si “progetta cultura”, su come si costruiscono le condizioni libere per le quali la nostra città si fa consapevole di Storia, Memoria, Innovazione e Futuro, su come si riscopre un’identità pensata, condivisa, curata con gli strumenti propri dell’intrapresa culturale, aperta ai destini di un mondo globale e solidale. Il primo incontro di questo percorso è previsto per lunedì 22 ottobre alle ore 21, presso la saletta “Mercanti” in via Baldesio e s’intitola “La parola recitata. La parola ascoltata”. Gli ospiti che intervengono, introdotti da Gianluca Galimberti e coordinati da Franco Verdi sono: Angela Cauzzi, sovrintendente del Teatro Ponchielli, Federico Mantovani, musicista, compositore e direttore di coro, Federico Benna, attore, animatore teatrale e docente. Gli ospiti, invitati per competenza e significatività di settore, s’interrogano su possibili itinerari di sviluppo e ricerca della dimensione culturale cittadina.

Sabato 20 alle ore 21, presso l’auditorium di Sospiro, La Nuova compagnia teatrale porta in scena “Miseria e nobiltà”, celebre commedia brillante in tre atti, in napoletano, scritta da Eduardo Scarpetta nel 1888. L’opera ebbe tre trasposizioni cinematografiche; memorabile fu quella del 1954 con Totò. La trama gira attorno all’amore del nobile Eugenio per Gemma, figlia di Gaetano, un cuoco arricchito. Il ragazzo è però ostacolato dal padre, il Marchese Favetti... Eugenio si rivolge quindi allo scrivano Felice per trovare una soluzione. Felice e Pasquale, un altro spiantato, si introducono a casa del cuoco fingendosi i parenti nobili di Eugenio e...


22

Sabato 20 Ottobre 2012

Anticipiamo su questo numero, data l’importanza dell’evento e la finalità benefica, la segnalazione del concerto che si terrà sabato 27 ottobre alle ore 21 nella chiesa di San Benedetto in Crema, da parte del Corpo bandistico Giuseppe Verdi di Ombriano a sostegno della “Lega italiana per la lotta contro i tumori”, delegazione di Crema. La finalità benefica – segnala l’associazione per la lotta contro i tumori – è rivolta soprattutto “alla gestione diretta presso l’ospedale di Crema degli ambulatori di senologia, dermatologia, urologia e ginecologia per la prevenzione dei tumori (oltre mille presta-

&

Cultura CREMA Spettacoli La banda “Giuseppe Verdi” in concerto benefico

zione all’anno)”. Il concerto – presentato dal presidente Antonio Zaninelli e dal maestro direttore Eva Pa-

trini - si intitola “Cassica per tutti” e presenta brani famosissimi tratti da opere liriche, soprattutto di Giusep-

pe Verdi. Prima parte: Sinfonia del Nabucco (Verdi); Guglielmo Ratcliff, Sogno (Mascagni); Gli arredi festivi (dal Nabucco di Verdi); La vergine degli angeli (dalla Forza del destino di Verdi); La gazza ladra (Rossini). Seconda parte: Giovanna d’Arco (ouverture, Verdi); preludio dell’Ernani (Verdi); Gran finale atto II Aida (Verdi); Preludio di Un ballo in maschera (Verdi); Dies Irae (dalla Messa da Requiem di Verdi). La serata è ad offerta libera per contribuire alla causa di particolare valore solidaristico.

“Crema in musica” chiude in bellezza

U

Ultimi due appuntamenti del festival oggi a partire dalle 14.30 presso il museo civico

ltimi appuntamenti del festival “Crema in musica”, in programma oggi. Preceduto al pomeriggio – ore 14.30 presso il museo civico, sala Conventuale (1° piano) - dalla Giornata di studi su “Vita e opere di Stefano Pavesi” (relatori Alessandro Turba, Aldo Salvano, Andrea Malnati, Daniele Carnini, Ivano Bettin, moderati da Michele Girardi), alle ore 18,30 sempre al museo civico ma in sala Pietro da Cemmo, spazio a “Recital di canto” con il soprano Veronique Mercier (nella foto) e Massimiliano Bullo al pianoforte. La soprano è nota a Crema, oltre che per altre presenze, soprattutto per aver già partecipato all’appuntamento dell’associazione Bottesini della storica rappresentazione nel 2009 dell’opera lirica di Giovanni Bottesini

In mostra le sculture di Degradi

“Ero e Leandro”. Ricco e importante il programma che presenta musiche di Benedetto Marcello, di Antonio Vivaldi, di Gaetano Donizetti, di Gioacchino Rossini; ma soprattutto due pezzi musicali di Stefano Pavesi, “Un che in età decrepita”, dal Ser Marcantonio, l’altro “Se v’ascolto o prodi amici” dall’Arminio. Si conclude così l’interessante ed intenso appuntamento 2012 voluto dall’associazione Bottesini: giovani cremaschi (Francesco Daniel Donati presidente, Luca Maddeo, Marcello Palmieri e Roberto Zanisi consiglieri) amanti della musica e del glorioso passato musicale di Crema, che l’associazione intende studiare e riscoprire, anche con la finalità di promuovere a Crema un turismo culturale internazionale. Tiziano Guerini

Inaugurata lo scorso sabato, continua fino a mercoledì 24 novembre la mostra alla Pro Loco in piazza Duomo a Crema, delle sculture in metallo, bronzo, marmo di Rinaldo Degradi. Artista milanese attivo fin dagli anni settanta, presenta in mostra a Crema sculture «denotanti una crescente maestria e coscienza autocritica… votate con consapevole entusiasmo all’ astrattismo”» . In ogni scultura «disegno ed

armonia si fondono all’unisono, evidenziando, pure nella modernità del contesto, il candore di una emotività purissima e dai risvolti concreti e decisi» (così il critico Giuseppe Volino). Rinaldo Degradi riesce a ricavare dalla materia – la più fredda, dura e rigida – lavorando con originalità e con pazienza, opere affascinanti. Una mostra insolita che merita una visita.

SABATO 20 11.10 12.00 13.30 14.00 14.30 15.30 17.00 17.15 17.45 18.50 20.00 20.30 21.10 00.40 00.55

DREAMS ROAD 2012. Doc LA PROVA DEL CUOCO.Att TG1/TELEGIORNALE EASY DRIVER. Attualità LINEABLU. Attualità LE AMICHE DEL SABATO.Att TG1/CHE TEMPO FÀ A SUA IMMAGINE PASSAGGIO A NOR OVEST. Doc L'EREDITÀ. Game TG1 TELEGIORNALE AFFARI TUOI. Game TI LASCIO UNA CANZONE TG1 NOTTE S'È FATTA NOTTE

nonostante l’antica origine, è un genere artistico ancora molto contemporaneo e “Coincidenze” vuole proporre giovani talenti in questo genere. Cinque sono le tappe della mostra itinerante (durante il 2012 e il 2013); cinquanta le opere realizzate per l’evento. La mostra vuole presentare le particolarità e i più svariati approcci al mondo grafico nelle sue tecniche tradizionali: bulino, puntasecca, acquafor-

DOMENICA 21 09.35 10.00 10.30 10.55 12.00 12.20 13.30 14.00 16.30 16.35 18.50 20.00 20.40 21.30 23.30

MIXITALIA. Attualità LINEA VERDE ORIZZONTI.Att A SUA IMMAINA SANTA MESSA RECITA DELL'ANGELUS LINEA VERDE. Att TG1 Telegiornale DOMENICA IN L'ARENA TG1 Telegiornale DOMENICA IN L'EREDITÀ. Game TG1 TELEGIORNALE AFFARI TUOI. Game TERRA RIBELLE. Fiction SPECIALE TG1

10.05 10.15 10.55 11.35 13.00 14.00 15.00 17.10 18.05 19.30 20.30 21.00 21.05 22.35 22.50

APRIRAI. Attualità SULLA VIA DI DAMASCO TERRITORI. Attualità MEZZOGIORNO IN FAMIGLIA TG2 GIORNO / DRIBLING TEEN MANAGER.Reality PECHINO EXPRESS.Reality SERENO VARIABILE. Att 90° MINUTO SEA PATROL. Telefilm TG2 NOTIZIE CASTLE. Telefilm BODY OF PROOF. Telefilm TG2 NOTIZIE SABATO SPRINT. Sport

09.00 10.10 10.50 11.30 13.00 13.45 15.40 17.10 18.10 19.35 20.30 21.05 21.45 22.35 01.00

BATTLE DANCE. Talent RAGAZZI C'È VOYAGER.Var A COME AVVENTURA. Att MEZZOGIORNO IN FAMIGLIA TG2 GIORNO/METEO/MOTORI QUELLI CHE ASPETTANO. Var QUELLI CHE. Varietà STADIO SPRINT. Sport 90°MINUTO. Sport IL CLOWN. Telefilm TG2 NOTIZIE NCIS. Telefilm HAWAII FIVE-0. Telefilm LA DOMENICA SPORTIVA TG2 NOTIZIE

08.05 10.10 11.00 11.30 12.00 12.25 14.55 17.00 17.20 19.00 20.00 20.05 21.05 23.20 23.40

AVVENTURA NELLA FANTASIA.F AGENTE PEPPER. Telefilm TGR BELLITALIA TGR PRODOTTO ITALIA TG3 Sport - Meteo / TGR TGR Settimanale TV TOLK. Attualità TIMBUCTU. Doc NON C'È PIÙ NIENTE DA FARE.F TG3/REGIONE/METEO BLOB. Attualità NOI SIAMO LE COLONNE.Film ULISSE. Film TG3 REGIONE UN GIORNO IN PRETURA. Doc

11.30 12.00 12.55 13.25 14.00 14.30 15.05

TGR REGIONEUROPA. Att TG3 Sport - Meteo / TGR PRIMA DELLA PRIMA. Mus PASSEPARTOUT. Att TG3/REGIONE/METEO 3 IN 1/2 H. Attualità ALLE FALDE DEL KILIMANGIARO. Doc TG3/REGIONE/METEO BLOB. Attualità CHE TEMPO FA. Attualità REPORTER TG3 TG REGIONE BORIS. Sitcom

19.00 20.00 20.10 21.30 23.25 23.20 23.40

te, acquatinta, silografia, vernice molle, maniera nera, ma ci saranno opere realizzate con le tecniche più sperimentali. Sono stati selezionati 25 artisti (5 per ogni associazione artistica locale) che presenteranno 2 opere ciascuno. La mostra itinerante parte dal palazzo Brunenghi di Catelleone in via Roma 67 e dopo l’inaugurazione dello scorso sabato, rimarrà aperta al pubblico fino all’11 novembre.

SABATO 20

RETE 4

09.50 10.50 11.30 12.00 12.55 14.00 14.45 15.30 17.00 18.00 18.55 19.35 20.40 21.30 23.20

CARABINIERI 6.Telefilm RICETTE DI FAMIGLIA. Att TG 4/METEO/NOTIZIE/TRAFFICO UN DETECTIVE IN CORSIA. Tf LA SIGNORA IN GIALLO. Tf TG4 LO SPORTELLO DI FORUM.Att PERRY MASON. Film MONK. Telefilm PIANETA MARE. Attualità TG 4 - METEO 4 TEMPESTA D'AMORE. Soap SISKA.Telefilm LAW & ORDER. Telefilm LAW & ORDER LOS ANGELES. Tf

Recitato, ballato, cantato e suonato dal vivo “L’isola del cocco” è un musical di Pietro Paparo con musiche originali di Walter Gilli, che viene presentato al teatro San Domenico di Cremao oggi e domani sempre alle ore 21. «Chissà poi dov’è quell’isola lontana», si chiedono il Gruppo giovani per il teatro di Moscazzano e Teatroinsieme Cenerentola che ne saranno i protagonisti. L’isola del cocco è un viaggio per mare. Racconto di un viaggio che imbarca vite diverse; ciascuna veleggia sull’onda delle musiche suonate dal vivo dalla Band dell’Isola del Cocco. Il Gruppo TeatroInsieme Cenerentola è un gruppo amatoriale che si distingue per la sua apertura verso quanti vogliano sperimentare la suggestione di “fare Teatro”. Nel corso degli anni moltissimi ragazzi e ragazze hanno avuto questa opportunità, partecipando ai vari progetti messi in scena dal Gruppo. Le coreografie sono della maestra Elena Bonizzi e di Margherita Brambilla, le scenografie di Gian Antonio Fusar Poli e di Fabio Locatelli .

In arrivo “Abitare la casa”

Collettiva di incisione contemporanea creata da “Quartiere3” “Coincidenze” è una collettiva d’incisione contemporanea itinerante creata dall’associazione culturale ”Quartiere3” di Castelleone ed altre associazioni analoghe (“ Busato” in provincia di Vicenza, Roma, Matera, e Firenze). E’ un progetto espositivo nato dalla volontà degli artisti delle varie associazioni di creare un incontro quadriennale, per valorizzare la nuova generazione di incisori italiani. L’incisione,

“L’isola del cocco” al San Domenico

La Pro Loco di Crema ha voluto presentare in anteprima una propria iniziativa che, in un periodo di difficoltà economica generale, intende, fra l’altro, sostenere una attività artigianale-commerciale di grande rilievo anche nella nostra città quale è il settore dell’arredamento. Si tratta di una esposizione («non una fiera, né una semplice mostra, ma una esposizione ragionata e ordinata», così la presenta Luigi Ferrigno presidente della Pro Loco di Crema) delle ultime novità (compresa la ricchezza dell’antiquariato) per arredare e vivere al meglio la casa e l’ufficio. “Abitare la casa” novità e tecnologia: quindici espositori di Crema e dintorni, presentano i loro prodotti da venerdì 2 a domenica 11 novembre nella sala Agello del museo civico in piazza Terni de Gregory. Il progetto e l’allestimento di una abitazione completa, cucina, salotto, camere da letto, ufficio, è curato da Chiara Dellera. «E’ un’idea del tutto nostra, che abbiamo voluto tenacemente, di difficile organizzazione ma affrontata con tanto entusiasmo», dicono i principali collaboratori del dottor Ferrigno. Proposta espositiva subito apprezzata dal comune di Crema, attraverso il saluto portato da Matteo Piloni presidente del consiglio comunale; Comune che ha sponsorizzato l’iniziativa assieme alla Provincia di Cremona.

DOMENICA 21 07.45 09.20 10.00 11.00 11.30 12.00 13.10 14.00 14.40 16.40 18.55 19.35 21.30 23.55 01.00

SUPERPARTES. Attualità MAGNIFICA ITALIA. Doc SANTA MESSA LE STORIE DI VIAGGIO A...Att TG 4 TELEGIORNALE PIANETA MARE. Attualità DONNAVVENTURA. Attualità TG4 NON MANDARMI FIORI. Film I GIORNI DELL'IRA. Film TG4 Telegiornale - METEO 4 IL COMANDANTE FLORENT.F DON CAMILLO. Film TERRA! Attualità IL DESTINO DEL NOME. Film

07.55 08.00 09.05 09.45 11.00 13.00 13.40 15.30 18.50 20.00 CANALE 5 20.40 21.10 00.30 01.10 01.30

Traffico/METEO TG5 MATTINA SUPERPARTES. Attualità MELAVERDE. Attualità FORUM TG5 TELEGIORNALE/METEO 5 ROSAMUNDE PILCHER. F VERISSIMO. Attualità AVANTI UN ALTRO. Game TG 5 telegiornale - METEO 5 STRISCIA LA NOTIZIA. Varietà C'È POSTA PER TE. Varietà X-STYLE. Attualità AVVOCATI A NEW YORK.Tel TG5 NOTTE/METEO 5

08.00 TG5 MATTINA 08.50 LE FRONTIERE DELLO SPIRITO. Attualità 09.40 TG COM 10.00 BELLI DENTRO. Sitcom 10.30 BENVENUTI A TAVOLA. Fiction 11.50 MELAVERDE. Att 13.00 TG5 Telegiornale - METEO 5 13.40 L'ARCA DI NOÈ. Varietà 14.00 DOMENICA LIVE. Varietà 18.50 AVANTI UN ALTRO. Game 20.00 TG 5 - METEO 5 20.40 STRISCIA LA NOTIZIA. Varietà 21.15 IO & MARILYN. Film 23.20 IL GIUDICE MASTRANGELO.F

07.55 10.00 12.25 11.00 12.25 13.40 14.05 15.30 17.25 ITALIA 1 17.55 18.30 19.00 19.25 21.10 23.00

G.P. MALESIA moto GP POWER RANGER SAMURAI. F STUDIO APERTO - METEO BATMAN. Film anim STUDIO APERTO CARTONI ANIMATI LA SCIMMIA. Reality SCRIVILO SUI MURI. Film TUTTO IN FAMIGLIA. Sitcom MAGAZINE CHAMPIONS STUDIO APERTO - METEO I PINGUINI DI MADAGASCAR BOOG & ELLIOT. Film anim SHREK 2. Film animazione TERREMOTO NEL BRONX. F

06.50 08.20 11.00 11.00 11.50 12.25 14.00 15.00 16.45 17.00 18.30 19.00 19.35 21.25 23.10

G.P. MALESIA gara moto3 G.P. MALESIA gara moto2 FUORI GIRI. Attualità GRAND PRIX. Sport TUTTO IN FAMIGLIA. Sitcom STUDIO APERTO G.P. MALESIA gara motoGP MR.BEAN'S HOLIDAY.Film SVITATI. Film RED BULL FLUTAG. Att STUDIO APERTO/METEO LA VITA SECONDO JIM.Sitcom IL RE SCORPIONE. Film CSI. NY. Telefilm ZELIG OFF. Varietà

SABATO 20

LA 7

06.00 07.00 10.00 11.05 11.45 13.30 14.05 15.05 17.05 18.00 20.00 20.30 23.35 00.25 01.25

TG LA7 OMNIBUS. Attualità BOOKSTORE. Attualità MADAMA PALAZZO. Att JAG AVVOCATI IN CORSIA. Tf TG LA7 L'ERBA DEL VICINO. Att MISSIONE NATURA. Doc LA7 DOC. Doc L'ISPETTORE BARNABY.Tf TG LA7 IN ONDA. Attualità UOMINI CHE ODIANO LE DONNE OMNIBUS NOTTE TG LA7 SPORT

07.30 RASSEGNA STAMPA Le anticipazioni 08.30 ROTOCALCO 10.00 IO PIACCIO. Film 11.45 LE NOSTRE REGIONI 12.15 VETRINA MOTORI 13.15 FELTRI SENZA FILTRI 14.00 ROTOCALCO 14.40 IL GIOVANE LEONE. Film 18.05 IO E MARGHERITA. Sit com 19.45 ROTOCALCO 20.30 RUBRICA RELIGIOSA: 21.00 RACCONTI ROMANI. Film 22.30 AUTOMOBILISMO 23.30 ALBUM OGGI & IERI

DOMENICA 21 06.00 07.00 07.30 10.00 11.20 13.30 14.05 16.10 18.05 20.00 20.30 21.30 21.40 23.30 23.45

TG LA 7 - METEO - OROSCOPO OMNIBUS. Attualità TG LA 7 TI CI PORTO IO. Attualità DR. CREATOR. Film TG LA7 UN POVERO RICCO. Film MOBY DICK. Film L'ISPETTORE BARNABY.Tel TG LA7 IN ONDA. Attualità CRISTINA PARODI COVER GREY'S ANATOMY. Tf CRISTINA PARODI COVER OMNIBUS NOTTE

07.10 08.00 09.00 10.30 12.30 13.00 13.35 14.15 15.30 17.00 18.00 19.30 20.45 21.15 23.00

ROTOCALCO FELTRI SENZA FILTRI IL SEDUTTORE. Film FELTRI SENZA FILTRI LE NOSTRE REGIONI RUBRICA RELIGIOSA ROTOCALCO LA PARTITA DI HUGONY IL VEDOVO. Film SANTA MESSA VETRINA MOTORI IO E MARGHERITA. Sit com ROTOCALCO VITA DA CANI. Film PARTITA VANOLI


Agricoltura

Sabato 20 Ottobre 2012

Pomodoro, Italia secondo produttore al mondo Vaia: «Un dato di rievo, che conferma l’importanza di questa coltura per la nostra agricoltura

L’

• A cura di Libera Agricoltori •

Italia è ritornata ad essere il secondo produttore di pomodoro da industria al mondo con una produzione di circa 45 milioni di quintali di pomodoro. Al primo posto la California con 115-129 milioni di quintali prodotti e la Cina, che ci aveva superati con 70 milioni di quintali è ridiscesa a 35, lasciando all’Italia la piazza d’onore e che si conferma il paese leader nella produzione di pomodoro da industria nell’area del Mediterraneo, davanti a Spagna, Portogallo, Grecia e Turchia. «Sono dati di tutto rilievo - sottolinea Costantino Vaia direttore generale del Consorzio Casalasco del pomodoro -, che confermano l’importanza di questa coltura per la nostra agricoltura. E il risultato è tanto più importante se si considera che nell’ambito nazionale la produzione al Nord ha superato, ormai stabilmente, quella del centro–sud. In questo quadro poi il nostro Consorzio è un vanto del territorio dal momento che siamo i primi trasformatori in Italia e tra i primi in Europa. Per non parlare delle collaborazioni avviate con industrie primarie della trasformazione e la realizzazione di una società propria per la commercializzazione dei nostri prodotti negli Stati Uniti che in soli tre anni ha già raggiunto un fatturato di oltre otto milioni di dollari». Sono consi-

derazioni condivise anche da Biancamaria Balestreri, presidente della sezione regionale ortofrutta di Confagricoltura Lombardia e Federico Dizioli, presidente della analoga sezione della Libera di Cremona, che sottolineano la grande importanza che il pomodoro da industria riveste ormai anche per le nostre aree come testimoniano gli eccellenti livelli produttivi, lo sviluppo dello stesso Consorzio casalasco e la costituzione di uno specifico distretto insieme con le limitrofe province di Piacenza e Parma. Tornando agli aspetti più propriamente produttivi e legati all’agricoltura, Balestreri e Dizioli, concordano affermando «che la campagna appena terminata è stata discreta,

Premiati giovani agricoltori A conclusione del concorso ‘Nuovi fattori di successo’ dedicato ai giovani agricoltori che scommettono con intelligenza, energia e capacità sul futuro, si è tenuta in settimana a Roma presso il Ministero dell’Agricoltura la cerimonia seguita dalla premiazione. L’iniziativa ha puntato ad individuare il top delle buone pratiche nello sviluppo rurale, realizzate da giovani agricoltori che hanno usufruito di finanziamenti nell’ambito delle poli-

tiche europee dedicate al settore. Su un totale di 29 partecipanti, 12 sono arrivati all’appuntamento conclusivo, la ‘medaglia d’argento’ è andata all’imprenditrice associata alla Libera Agricoltori Benedetta Rospigliosi, titolare di Cascina Barosi di Annicco. Si è parlato di ricambio generazionale, sottolineato l’urgenza di un diverso atteggiamento del sistema bancario, e raccontato gli esempi virtuosi delle tre migliori aziende giovani.

ma non ovunque, sotto il profilo della redditività. Solo in parte colpita dall’andamento climatico che ha visto qualche difficoltà nella fase iniziale dei trapianti, in quella centrale dovuta alla grande calura e in particolare dalle eccessive piogge settembrine che in molti casi hanno peggiorato la qualità con un abbassamento del grado brix e anche alcune difficoltà nella raccolta». Queste valutazioni sono in larga parte condivise da Vaia che conferma come nell’ambito del Consorzio la campagna sia stata piuttosto buona entro la fine di agosto data in cui erano stati raccolti oltre due milioni di quintali di prodotto di ottima qualità e come le piogge di settembre, arrivati anche a 80-90 millimetri, abbiano arrecato

PACCHETTO LATTE

Si vuole costituire un’organizzazione di prodotto Con riferimento al cosiddetto ‘pacchetto latte’ e al relativo decreto ministeriale che lo rende operativo nel nostro paese firmato venerdì dal ministro Mario Catania, si è tenuta una riunione congiunta dei consigli direttivi della Sezione latte della Libera associazione agricoltori cremonesi e della Associazione provinciale produttori latte, guidati dai rispettivi presidenti Maurizio Roldi e Paolo Salomoni. All’incontro ha preso parte anche il presidente della Libera, Antonio Piva. L’incontro ha posto in rilevo gli aspetti collegati alla organizzazione dell’offerta del latte da parte dei produttori, argomento che viene molto enfatizzato nel citato pacchetto latte e nelle proposte di riforma della futura Pac. Allo studio dunque l’ipotesi della costituzione di una specifica organizzazione di prodotto per il latte che viene destinato all’industria. Sull’argomento sta lavorando anche la Regione Lombardia con la redazione di un testo che vada al recepimento del decreto ministeriale e ad un aggiornamento delle indicazioni contenute nella normativa attuale che recepiscono la legge di orientamento 102 del 2005. Si tratterebbe di una importante novità per il settore che, concentrando la capacità di offerta dei produttori, ne aumenterebbe la capacità contrattuale. Nel corso dell’incontro sono stati analizzati anche gli aspetti legati alla contrattualistica della cessione del latte, nonché quelli relativi ai tempi di pagamento che, stando all’art. 62 del decreto sviluppo, dovrebbero rientrare nei 30 giorni per i prodotti deperibili.

MANIFESTAZIONI

Fiera internazionale del bovino da latte, parte il conto alla rovescia Conto alla rovescia per la Fiera internazionale del Bovino da latte che apre i battenti giovedì 25 p.v. a CremonaFiere. Tra le novità dell’edizione 2012, spicca il primo ‘European Dairy Forum’, organizzato dalla Libera Associazione Agricoltori Cremonesi e da CremonaFiere per sabato 27. Sarà l’occasione di un dibattito aperto tra gli allevatori europei, al quale parteciperanno i rappresentanti delle organizzazioni dei produttori di latte di Francia, Olanda e Danimarca, oltre ad una rappresentan-

TABELLA AGGIORNATA A GIOVEDI’ 4 OTTOBRE 2012 PRODOTTO

un danno notevole comunque almeno in parte indennizzato da una opportuna copertura assicurativa. «Nel complesso la produzione nel nostro Consorzio -, prosegue Vaia - è stata leggermente inferiore a quella dello scorso anno ma si è raggiunta comunque una media di circa 750 quintali per ettaro con una superficie complessiva dei soci diretti pari a 3.700 ettari per un quantitativo complessivo di prodotto pari a 3milioni e centomila quintali inclusi gli acquisti da Op. Globalmente abbiamo avuto un leggero aumento di superficie, più settanta ettari ed una produzione inferiore in media di soli undici quintali a ettaro». Dunque la produzione complessiva mondiale, grazie al forte ridimensionamento di quella cinese, si è attenuata e, anche in considerazione della diminuzione degli stock, le prospettive non si presentano male per la prossima campagna. Ad alcune condizioni però. Tutti sono concordi. Vaia, Balestreri e Dizioli ritengono indispensabile riuscire a stabilire un prezzo di riferimento interprofessionale il più presto possibile, entro Natale, in modo da garantire certezze su cui sia l’industria che i produttori possono pianificare la produzione e l’attività di trasformazione. Inoltre, sempre per lo stesso motivo, i rappresentanti dei produttori chiedono una maggiore opera di coordinamento tra le diverse Op.

23

za del Copa, l’organizzazione delle cooperative lattiero casearie europee. L’obiettivo finale è quello di ottenere, attraverso l’approfondimento e la conoscenza di ciò che accade in Europa, migliori condizioni di cessione del prodotto latte dall’allevatore all’industria, rafforzando il potere contrattuale degli allevatori anche attraverso forme organizzate come sono, appunto, le organizzazioni di prodotto. Il contesto di riferimento è quello delineato dalla riforma della Pac e dall’approvazione

PRODOTTO

del ‘pacchetto latte’ in sede comunitaria: verranno introdotte novità sostanziali nel panorama relativo alla produzione, commercializzazione e trasformazione del latte nell’intera Unione Europeae nei singoli Paesi che la compongono. Tutto questo, unitamente all’applicazione del ‘pacchetto qualità’ ed alla cessazione del regime delle quote latte, comporterà anche molti cambiamenti nelle condizioni di lavoro e di redditività dei produttori di latte per il periodo 2014/2020.

UNITA’ DI MISURA

CREMONA

MILANO

MANTOVA

MODENA

VACCHE Frisone 1ª qualità peso vivo

kg.

p.v. 1,14-1,33 p.m 2,60-2,90

MONTICHIARI 1,10-1,28

da macello 1,20-1,30

--

UNITA’ DI MISURA

CREMONA

MILANO

MANTOVA

MODENA

Tonn.

237-241

269

n.q.

(fino) 267-272

VACCHE Frisone 2ª qualità peso vivo

Kg.

pv 0,92-1,02 pm 2,60-2,90

MONTICHIARI 0,75-0,90

1,00-1,10

GRANOTURCO ibrido naz.14% um.

Tonn.

234-235

246-248

239-244

253-254

kg.

pm 2,50-3,05

Vitelloni da macello 24/30 mesi 1,42-1,57

1,42-1,59

SEMI di SOIA Nazionale

MANZE SCOTTONE 24 mesi

Tonn.

n.q.

520-525

503-508

1,00-1,10

(da 46 a 55 kg) 1,45-1,60

(45-55 kg) 0,85-1,65

ORZO naz. Peso spec. 55-60 peso spec. 66-68

MONTICHIARI (1° q. 56/60 kg) 1,00-1,10

Tonn.

220-224 225-230

n.q. 258-260

Fino a 65 239–244 Fino a 70 245– 250

(p.spec. 63-65) 251-253

4,40-4,90

(pregiate 70 kg) 3,66-4,80

CRUSCA Alla rinfusa

Tonn.

190–192

181–182

in sacchi 217-220

182-183

FIENO Maggengo Agostano

Tonn.

145 – 160 loietto: 145 – 160

141-151 145-150

Mag. 1° t. 140-145

Medica fienata (1° t. 2012) 131,0-151,0

PAGLIA press. (rotoballe)

Tonn.

75 – 85

80-92

Paglia da mietitr. r.b. 45-50

Paglia di frumento press. ball. 48-53

FRUMENTO tenero buono mercantile

VITELLI BALIOTTI p.vivo (50-60 kg ) frisona

SUINI Lattonzoli locali

15 kg

3,600

n.q.

3,580

3,600

SUINI Lattonzoli locali

25 kg

2,690

n.q.

2,665

2,690

SUINI Lattonzoli locali

30 kg

2,350

n.q.

2,340

2,350

SUINI Lattonzoli locali

40 kg

2,130

n.q.

2,120

2,130

SUINI da macello

156 kg

1,710

1,770

n.q.

(da 144 a 156 kg) 1,728

SUINI da macello

176 kg

1,770

1,770

n.q.

(da 156 a 176 kg) 1,772

SUINI da macello

Oltre 176 kg

1,740

1,745

n.q.

(da 176 a 180 kg) 1,756

kg.

Vitelloni femm. da macello pezz. nere (kg. 450-500) p.v. 1,43–1,58 pm 2,80-3,10

VITELLI BALIOTTI p.vivo (50-60 kg) pie blue belga

kg.

3,00-4,00

MONTICHIARI 3,85-4,00

BURRO pastorizzato

kg.

2,60

past. 1,85 centr. 2,50

2,00

PROVOLONE VALPADANA fino a 3 mesi

kg.

(dolce) 4,95-5,15

5,05-5,20

n.q.

(piccante) 5,10-5,50

5,25-5,50

n.q.

7,20-7,45

7,20-7,45

7,15-7,40

PARMIGIANO REGGIANO fino a 24 m 11,10-11,40

8,20-8,40

8,55-9,10

8,50-8,75

PARMIG. REGG. 30 mesi e oltre 12,65-13,05

PROVOLONE VALPADANA oltre 3 mesi

kg.

GRANA scelto stag. 9 mesi

kg.

GRANA scelto stag. 12-15 mesi

kg.

Zangolato di creme X burrificaz. 1,70 --

PARMIGIANO REGGIANO 12 mesi 8,95-9,15

N.B. Le quotazioni del bestiame bovino e del foraggio sul mercato di Cremona avvengono il primo e terzo mercoledì del mese. Questo dato, conseguentemente, va letto ed interpretato con la dovuta attenzione rispetto agli altri dati pubblicati. Le quotazioni del mercato di Milano avvengono in due giorni separati: il martedì per il comparto dei cereali e derivati, il lunedì per quello zootecnico che fa riferimento a Montichiari. Anche questo aspetto va tenuto in considerazione nel confronto dei dati suindicati. Il mercato di Mantova avviene in un solo giorno e cioè il giovedì. Modena il lunedì. Tutti gli aggiornamenti della tabella mercati, insieme ai collegamenti alle principali borse, sono sul sito: www.cremona.coldiretti.it.


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GLI ORARI CUP Centro Unificato di Prenotazione Dove: padiglione n. 12, a fianco del Centro Prelievi, prospiciente Largo Priori Orari di apertura al pubblico: lunedì - venerdì dalle 7.30 alle18.00 orario continuato, il sabato dalle 8.00 alle 12.00; Prenotazioni telefoniche: è possibile telefonare al numero verde 800.638.638, da lunedì a sabato dalle 08.00 alle 20.00.

PRENOTAZIONI CHE NON SI EFFETTUANO AL CUP Attraverso il CUP si prenotano tutte le prestazioni ad eccezione delle seguenti, che devono essere prenotate direttamente presso le singole unità operative o servizi come indicato di seguito: ANATOMIA PATOLOGICA secreti e agoaspirati (non Tac e non Ecoguidati) Dove: Poliambulatori, piano Terra. Orario: giovedì dalle 15 alle 16. Per prenotare contattare la segreteria dell’Anatomia Patologica dal lunedì al venerdì, dalle 10.30 alle 16.00. Telefono: 0372 405477, dalle 9.30 alle 16.00. Consegna campioni istologici e citologici La consegna dei campioni citologici urinari è prevista, presso il padiglione 5, da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 09.30; per gli altri esami da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 16.00 (accesso diretto). RADIOLOGIA Dove: piano 1, corpo H (ala destra). TC, risonanza magnetica, ecografie urgenti e richiesta di prestazioni con bollino verde Le prenotazioni vanno effettuate di persona o via fax. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.00, sabato dalle 08.00 alle 12.00. Tel: 0372 405760. Angiografia Le prenotazioni vanno effettuate di persona. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 15.30. Telefono: 0372 405367. SENOLOGIA: Screening mammografico preventivo biennale Asl Cremona (45-69 anni) Tutti i giorni dalle 8.30 alle 12.30, il mercoledì dalle 14 alle 16. La prenotazione va effettuata al CUP dell'Asl 800 318 999. Prestazioni con carattere di urgenza, risonanze alla mammella, agoaspirati, ecografie Dove: piano 1, corpo M. Ora: da lunedì a venerdì dalle 11.00 alle 13.00. Telefono: 0372 405614. Per ulteriori informazioni è stata inoltre attivata una nuova linea telefonica dotata di risponditore automatico in funzione 24 ore su 24: 0372 405612. RADIOTERAPIA E MEDICINA NUCLEARE Dove: piano Cantina, (utilizzare la scala o ascensore a sinistra vicino l'Ufficio Informazioni nell'atrio di ingresso) corpo M, monoblocco ospedaliero. Orario:da lunedì a venerdì dalle 07.30 alle 17.30. Telefono: 0372 405485. MEDICINA DEL LAVORO: Dove: Medicina del Lavoro, padiglione 10 Impegnativa del medico curante. Allergologia per sospetti professionali Tel. 0372 408178 da lunedì a venerdì, dalle 10.30 alle 13.00; oppure, personalmente presso l’Ambulatorio di Allergologia dalle 09.00 alle 13.00 da lunedì a venerdì. Visite specialistiche di medicina del lavoro Tel: 0372 405777 da lunedì a venerdì, d alle 08.00 alle 15.30; oppure, personalmente presso l’Ambulatorio Specialistico di Medicina del Lavoro negli stessi orari.

Salute PRESIDIO OSPEDALIERO DI CREMONA CENTRO DIABETOLOGICO Dove: piano 6, corpo H (lato destro), monoblocco ospedaliero. Orari: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.30 (prima visita per inquadramento diagnostico-terapeutico e visita di controllo per monitoraggio metabolico e screening delle complicanze croniche). Per le prime visite è preferibile che la prenotazione avvenga di persona comunque possibile prenotare telefonicamente da lunedì a venerdì, dalle 11.00 alle 13.30. Telefono: 0372 405715. CENTRO PRELIEVI - LABORATORIO ANALISI accesso diretto da parte dei cittadini, con la richiesta del Medico di famiglia o dello specialista. Dove: Centro Prelievi all'ingresso dell'ospedale. Orario: da lunedì a venerdì dalle ore 07.30 alle 10.30. Telefono: 0372 405663 - 0372 405452 CENTRO EMOSTASI E TROMBOSI Monitoraggio delle terapie anticoagulanti. previsto accesso con prenotazione al numero 0372 405666 - 0372 405663. Dove: Presso la palazzina del Cup Orario: dalle 07.30 alle 12.00 da lunedì a venerdì. CENTRO AZIENDALE DI ALLERGOLOGIA Dove: presso la Medicina del Lavoro, Padiglione 10 Accesso avviene mediante impegnativa del medico curante. Le prenotazioni vengono effettuate telefonando allo 0372 408178 da lunedì a venerdì dalle 10.30 alle 13.00; oppure personalmente presso l’Ambulatorio di Allergologia da lunedì a venerdì dalle 09.00 alle 13.00. IMMUNOEMATOLOGIA E MEDICINA TRASFUSIONALE: Emotrasfusioni, salassi, autotrasfusioni, terapia marziale endovenosa, preparazione di nuovi emocomponenti ad utilizzo non trasfusionale: Gel Piastrinico, Concentrato Leucopiastrinico. Dove: Piano terra, corpo D, monoblocco ospedaliero. Tel: 0372 435887 - 0372 405461 dalle 10.00 alle 17.00 da lunedì a venerdì GENETICA Dove: piano 2 lato destro del monoblocco ospedaliero. Prenotazioni telefoniche: 0372 405783 da lunedì a venerdì dalle 13.00 alle 14.30. MEDICINA LEGALE Prenotazioni presso Direzione Medica di Presidio piano Rialzato monoblocco ospedaliero. Tel: 0372 405200. PSICOLOGIA Dove: settimo piano a sinistra. Prenotazioni da lunedì a venerdì dalle ore 09.00 alle ore 10.00 presso il servizio di Psicologia, oppure anche telefonicamente agli stessi orari al numero 0372 405409. ONCOLOGIA MEDICA Dove: Piano 4 ala Destra Prenotazione in reparto da lunedì a venerdì dalle ore 8.00 alle ore 17.00. Tel: 0372 405248. TERAPIA DEL DOLORE Dove: palazzina n. 9 La prenotazione può essere effettuata telefonicamente al numero 0372 405330 dalle 11.00 alle 15.00, da lunedì a venerdì. Negli altri orari è possibile chiamare lo stesso numero lasciando un messaggio in segreteria telefonica con il nome e numero di telefono: al più presto sarete richiamati.

Mauro Melpignano: «E’ importante non trascurare questa fase, e seguire le giuste terapie»

Menopausa, superare il tabù P Il dottor Mauro Melpignano, direttore dell'Unità operativa di ginecologia dell'Oglio Po

di Laura Bosio

urtroppo ancora oggi la menopausa è vissuta da molte donne come un tabù, come qualcosa di cui vergognarsi e di cui non parlare. Ma da cosa dipende questa diffusa percezione? Purtroppo spesso è una questione culturale. «Purtroppo, erroneamente, molte donne considerano la menopausa il primo passo verso il disastro della vecchiaia. In realtà essa è una tappa della vita che non deve essere interpretata come qualcosa di patologico: può presentare delle problematiche, certo, ma possono essere affrontate e risolte. Molto dipende dalla cultura: in quelle orientali, ad esempio, la donna anziana è una consigliera saggia e ha un ruolo fondamentale nella società, e in Giappone si celebrano le donne che compiono il 61esimo anno di età. Nella nostra cultura, invece, la vecchiaia viene vista come qualcosa di malefico, da allontanare il più possibile». Quali sono i sintomi di questa condizione? «Il sintomo emblematico è l'irregolarità del ciclo mestruale, che continua fino alla scomparsa totale del ciclo stesso. Per il resto vi sono dei sintomi precoci, che sono quelli vasomotori: mi riferisco a vampate di calore e scalmane, specialmente a livello del volto, con sudorazione sovrabbondante e arrossamento. A questi primi sintomi si associa insonnia o difficoltà ad addormentarsi, ansia, depressione. Questi ultimi sintomi non

Terapia ormonale sostitutiva? Sì, ma con attenzione

hanno solo una causa ormonale: si tratta di una situazione più ampia, che riguarda i cambiamenti della donna. Un altro problema che può sopravvenire è quello della secchezza vaginale, a un paio di anni dalla scomparsa del ciclo, che può rendere dolorosi i rapporti. Ultima ma non meno importante, legata alla

menopausa è anche la comparsa di osteoporosi, che però può avere anche altre cause». Quali sono le cure più efficaci? «In termini di terapia occorre fare chiarezza: se la menopausa viene interpretata solo come una carenza ormonale, l'unica tera-

pia è quella ormonale sostitutiva, a lungo termine. Tuttavia questo è vero solo in parte: la menopausa infatti non ha solo sintomi legati alla carenza ormonale. Inoltre la terapia sostitutiva può presentare dei rischi, e quindi non tutte le donne possono trarre giovamento da essa. La paziente va quindi selezionata con cura. Ad esempio vanno escluse le pazienti affette da neoplasia mammarie. Inoltre, anche su pazienti idonee, la terapia deve essere condotta con il dosaggio più basso possibile e solo per il tempo necessario a controllare i sintomi. Inoltre la terapia va bilanciata sulla base delle caratteristiche della paziente stessa. Vi sono poi delle cure alternative, ma anche su queste bisogna fare chiarezza: si tende infatti a prescrivere dei rimedi naturali, come i fitoestrogeni, ma personalmente ho sempre un po' di timore rispetto a questi preparati, che essendo classificati come "rimedi naturali" non subiscono gli stessi controlli dei farmaci in senso stretto, e i rischi non sono ben noti. Un altro fronte su cui curare i disturbi della menopausa è l'alimentazione, che per l'osteoporosi è particolarmente importante». Per quale motivo è importante “curarsi” adeguatamente durante la menopausa? Quali problemi può portare se trascurata, dal punto di vista fisico e psichico? «Dipende dall'entità dei sintomi: sicuramente se c'è una sintomatologia va valutata, così come bisogna verificare se esiste la necessità di fare una terapia bilanciata».

Osteoporosi, giornata informativa al Maggiore di Cremona e all’Oglio Po

Dopo i cinquant’anni una donna su tre e un uomo su cinque soffrono di osteoporosi. Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità in Europa si registrano, ogni anno, circa 2,3 milioni di fratture. Anche per questo gli Ospedali di Cremona e Oglio Po partecipano alla Giornata Mondiale che si celebrerà il 20 ottobre. Porte aperte ai cittadini che desiderano saperne di più e un questionario che individua i fattori di rischio. L’Azienda Ospedaliera di Cremona dedica la Giornata Mondiale dell’Osteoporosi alla conoscenza dei fattori di

rischio. Gli operatori degli Ospedali di Cremona e Oglio Po saranno a disposizione dalle 9 alle 13 (Ambulatori piano terra) per fornire informazioni e somministrare alle persone che interverranno un questionario utile ad acquisire la giusta consapevolezza rispetto al problema. L’iniziativa è rivolta a donne e uomini di qualsiasi età dato che i fattori di rischio agiscono anche in età giovanile impedendo il raggiungimento del picco di massa ossea e possono condizionare l’insorgenza della malattia prima dell’età adulta.


25 Otto incontri a Gadesco Pieve Delmona

Via al corso “mamme in armonia”

Si chiama “Mamme in armonia” il corso per mamme che prenderà il via mercoledì 24 ottobre presso l'asilo nido Ninna nanna di Gadesco Pieve Delmona. Si tratta di un corso dedicato alle

mamme che desiderano condividere con i propri bambini una piccola oasi di pace, in cui recuperare energie e trovare nuovi spunti per crescere il proprio bambino. Il corso si svolgerà in otto incontri (di un'ora e mezza ciascuno), con cadenza settimanale, e saranno affrontate tematiche molto importanti, come il sonno, il pianto e l'alimentazione. Inoltre parte integrante dell'esperienza sarà la musica, che sarà alla base di molte attività che verranno proposte alle mamme. «L'idea per questa attività è nata dalla mia esperienza personale come mamma» racconta Tea Irene Galli (educatrice, musicoterapeuta e cantante), che condurrà il corso insieme a Cosetta Lodi (ostetrica). «Avvertivo l'esigenza di condividere con altre mamme i miei disagi, per capire se erano comuni anche ad altre, e mi sono resa conto che potersi confron-

tare è molto utile. Inoltre aver vicino qualcuno di competente con cui potersi confrontare può essere importante per affrontare meglio tali problemi». Durante il corso, si riflette anche sul delicato passaggio che una coppia affronta nel diventare genitori. Come detto, la musica sarà parte integrante del corso. «Essa aiuta lo sviluppo fisico del sistema nervoso del bambino, permettendogli di avere molte connessioni in più» spiega Galli. «C'è poi una questione emotiva: per il bambino la musica diventa un canale preferenziale di comunicazione con la propria mamma, e questo gli crea un maggior benessere». Il corso è rivolto a mamme con bambini da zero a sei mesi, e prevede una partecipazione massima di dieci mamme. Naturalmente esso verrà ripetuto nel corso dei mesi.

Intervista al dottor Eneo Meminaj, podologo, e al dottor Damiano Fugazza, dietista

Diabete e piede diabetico, prevenzione P

Ma il fatto che più deve far riflettere è il seguente: su 100 diabetici amputati circa 84 hanno avuto come causa dell'amputazione un'ulcera del piede aggravatasi nel tempo. È evidente quindi che se si vuole ridurre il numero delle amputazioni è necessario migliorare la capacità di curare efficacemente e precocemente l'ulcera; per raggiungere questo obiettivo è necessario disporre di protocolli diagnostici e terapeutici efficaci e di tutte le professionalità ne ecessarie.

arlare di diabete è sempre di attualità, calcolando che si tratta di una patologia sempre più diffusa tra la popolazione. Analizziamo il problema con il podologo Eneo Meminaj (studio podologico del dottor Eneo Meminaj - viale De Gasperi, 51 a Crema) e con il dietista Damiano Fugazza (che riceve ogni lunedì presso lo studio del dottor Meminaj). Il diabete è una patologia sempre più diffusa tra la popolazione: come mai? «Si tratta di una patologia sempre più diffusa perché con le condizioni di vita attuali e con la situazione di benessere in cui viviamo andiamo incontro a sviluppare una serie di fattori predisponenti. Uno stile di vita sedentario, un’errata alimentazione e l’obesità fanno si che le persone sviluppino sempre di più un’alterata tolleranza al glucosio che poi andrà ad evolvere in diabete mellito tipo II. In pratica, l’eccesso di tessuto adiposo fa si che il nostro organismo non riesca più a riconoscere quanto glucosio è in circolo nel nostro corpo e quindi smette di rispondere come dovrebbe portando alla comparsa del diabete.(la parte in corsivo e sottolineata è facoltativa, in base allo spazio disponibile)». Esiste un modo per prevenirlo? «Esiste un solo modo per prevenire e

Enrico Meminaj

contrastare l’insorgenza e l’aggravarsi del diabete ed è cambiare stile di vita acquistando delle abitudini sane, quindi svolgere attività fisica regolare in modo da evitare di andare incontro all’obesità. Oltre all’attività fisica l’alimentazione ricopre un ruolo di primaria importanza: alimenti ricchi di grassi e zuccheri semplici saziano poco e danno molte calorie che se non bruciate vanno ad accumularsi sotto forma di tessuto adiposo. Per questo motivo consumare regolarmente frutta e verdura,ci aiuta a saziarci ed a prevenire obesità e diabete». Quali sono i maggiori rischi legati a questa patologia? «Prima di tutto l’insufficienza renale e la retinopatia che se non curata può

Damiano Fugazza

portare ad aneurisma. A livello dei vasi sanguinei si può sviluppare ipertensione, ipercolesterolemia, ipertrigliceridemia (con conseguente aumento del rischio di infarto), neuropatia con aumento della percezione del dolore o riduzione della sensibilità e il piede diabetico». Quali sono le principali complicanze del diabete? Tra le complicanze del diabete un ruolo sempre più rilevante è assunto da quella che va sotto il nome di "piede diabetico"; questa è in assoluto la complicanza che comporta il maggior numero di ricoveri ospedalieri e per la quale i costi risultano ingenti. Il problema più rilevante, in questo senso, è l'ulcera del piede, che comporta il rischio maggiore di amputazioni.

Esistono delle prescrizioni per prevenirlo? Vi sono delle regole fondamentali per la prevenzione: ispezionare e lavare ogni giorno i piedi, controllare la temperatura dell'acqua col termometro, asciugarli bene ma delicatamente, eventualmente con il phon, usare calze che non stringano e cambiarle ogni giorno, idratare il piede se è secco con creme specifiche, non usare callifughi o strumenti taglienti per le callosità, tagliare le unghie con forbici a punte smusse e arrotondate, non usare fonti di calore dirette, usare scarpe comode con punta rotonda e tacco non superiore A4 cm. La presenza di iperpressioni plantari prevede l uso di plantari che permettono un riequilibrio dei picchi di pressione. E' comunque consigliabile un controllo periodico dal podologo e dal diabetologo».

RIEDUCAZIONE SANITARIA E ZOOFILA

Regione Lombardia ha approvato il “Piano regionale triennale degli interventi di educazione sanitaria e zoofila, di controllo demografico della popolazione animale e di prevenzione del randagismo”. Un documento che ha individuato come obiettivo l’attivazione di percorsi scolastici di tipo educativo e informativo per i seguenti scopi: educazione al rispetto dei diritti di tutti gli esseri viventi e al corretto rapporto con la natura; conoscenza di diritti, doveri e responsabilità (individuali e collettive) nei riguardi degli animali quali componenti essenziali del contesto sociale; educazione sui rischi sanitari associati al rapporto con gli animali e alla loro prevenzione. Con Dgr n. 3823 del 25/7/2012 Regione Lombardia ha approvato il bando per il cofinanziamento di progetti che gli istituti scolastici del ciclo primario e gli istituti scolastici secondari di primo grado intenderanno attuare ed ha affidato all’Ufficio scolastico Regionale, tramite convenzione, l’incarico di espletare tutte le relative procedure. A tale bando possono partecipare gli istituti scolastici del ciclo primario e gli istituti scolastici secondari di primo grado, aderenti a reti già formalizzate. Le domande devono pervenire entro il 10 novembre. La somma finanziata è di 450.000 euro.

IL BENESSERE DELL’ANZIANO

Continuano i corsi legati al Mese del benessere psicologico. Prossimo appuntamento il 20 ottobre alle 9.30 (via Brescia 207) sul tema “Il benessere dell'anziano e della sua famiglia”, condotto da Greta Melli e Raffaella Pettini. Nel seminario verrà affrontato il tema del processo di invecchiamento fra salute e malattia; verranno affrontati i temi del prendersi cura dell'anziano e dei cambiamenti conseguenti nelle dinamiche familiari. Particolare attenzione verrà prestata al tema dell'anziano istituzionalizzato. Finalità del seminario è offrire uno spazio di riflessione su questa particolare fase del ciclo di vita e sulla ricerca del benessere dell'anziano e della sua famiglia ed offrire eventuali percorsi di supporto individuale e di gruppo. Tra i prossimi appuntamenti, il 27 ottobre (ore 10 - p.zza Roma, 6d) si parlerà di "Essere genitori di un adolescente: come sopravvivere” con la dottoressa Greta Melli, e alle 16 il tema sarà “Litigare fa bene alla coppia”, con la dottoressa Raffaella Pettini.

L’appello della Regione Lombardia

di Ermanna Allevi

Diplomata presso la scuola di Naturopatia dell'istituto RIZA

Iscritta alla FINR (federazione italiana naturopati RIZA) Gentilissima Naturopata buongiorno e tanti complimenti per la sue rubriche, sempre molto interessanti e chiare. Mi è stato consigliato da un erborista l'olio essenziale di Tea tree come antibatterico per una ferita che fatica a guarire, ma mi chiedo: come può la pianta del the curare un'infezione della pelle? Sono certa che saprà rispondere nel modo che le appartiene: esaustivo e chiaro. E' d'accordo sulla scelta dell'erborista? Grazie e ancora complimenti. Gabry L'Albero del tè o Tea tree in realtà non ha nulla a che vedere con l'albero che produce il tè, si tratta di un arbusto o albero a foglie persistenti, presente esclusivamente nelle regioni costiere del nord-est dell'Australia, le parti utilizzate sono le foglie, dalla cui distillazione, per corrente di vapore, si estrae l'olio essenziale. La pianta da cui viene estratto l'olio essenziale Tea tree si chiama: Melaleuca alternifolia, ma si trova anche la Melaleuca viridifolia che produce l'olio essenziale di Niaouli, mentre dalla Melaleuca leucadendron si estrae l'olio essenziale di

Cajeput. Questo nome fu dato a questa pianta dal capitano Cook, nel 1770, perché, quando sbarcò con i suoi marinai in Australia , ne utilizzò le foglie per farsi un tè che risultò molto piacevole, speziato e rinfrescante. Si rese poi conto che quelle foglie avevano altre proprietà, perché se applicate sulle ferite, queste non si infettavano. L'uso dell'olio essenziale deve essere veicolato da un olio base, perché come ogni olio essenziale (fatta eccezzione per un paio di olii) può essere urticante e il suo uso deve essere limitato sia per zone che per durata. Il tea tree viene impiegato come antisettico, antivirale, antifungino, antibatterico, immunostimolante e cicatrizzante. Secondo alcuni studi de il "Medical Journal of Australia" del 1930, veniva riconosciuta a questa pianta la sua efficacia contro l'herpes simplex, afte, stomatiti, ascessi, foruncoli, verruche, piccoli tagli e scottature. Non ho nessuna informazione per poter rispondere alla sua domanda sulla scelta che Le ha consigliato l'erborista, per questo Le ho scritto l'utizzo di questa pianta, così avrà gli elementi per decidere da sola.

Ermanna Allevi risponde alle vostre domande scrivendo a: info@naturopatia-cremona.com Oppure a: ilpiccolocremona@fastpiu.it • Riceve a Cremona in via Pallavicino 6 tel. 0372-412372. • Riceve a Crema telefonando al 388 9037275.

Monitorare la celiachia

Una sollecitazione perché vengano intrapresi i percorsi di diagnosi e di monitoraggio della malattia celiaca e delle relative complicanze. E' il contenuto di una nota inviata dalla Direzione Generale della Sanità alle Asl e alle strutture ospedaliere lombarde, in seguito al considerevole aumento di soggetti esenti per questa patologia registrato nel biennio 2010-2011 e confermato anche dal trend che si sta delineando quest’anno. La malattia celiaca è un’enteropatia immunomediata che si manifesta nei soggetti geneticamente predisposti in seguito a ingestione del glutine; ad oggi l’unica cura disponibile è l’esclusione totale e permanente degli alimenti contenenti glutine dalla dieta delle persone celiache. La malattia celiaca si manifesta in forme diverse: quella classica si manifesta attraverso sintomi come diarrea cronica, vomito o meteorismo nei primi 6-24 mesi, con l’introduzione del glutine durante il divezzamento, mentre quella tardiva pre-

senta sintomi gastrointestinali atipici e manifestazioni extra-gastrointestinali, isolate o associate tra loro. Nella nota vengono sollecitati tre ordini di intervento: l’armonizzazione del percorso diagnostico aumentandone la specificità; l’utilizzo dei test sierologici e strumentali più sofisticati nella pratica clinica; la prevenzione delle complicanze più rischiose per i soggetti celiaci, come l’osteoporosi e i tumori. Proprio lo sviluppo di test sierologici in grado di evidenziare la presenza di anticorpi specifici per la malattia celiaca ha permesso di individuare altre due forme, quella silente, che comporta lesioni intestinali patognomiche ma in assenza di segni e sintomi, e quella potenziale, che presenta una sierologia positiva pur in assenza di lesioni intestinali. Le nuove tecniche hanno inoltre permesso in questi ultimi anni di individuare soggetti celiaci che altrimenti non sarebbero stati diagnosticati.


SPORT

lo MOTOGP

Pedrosa più veloce in Malesia

Con la pioggia protagonista, i big della MotoGp sono scesi in pista solo nelle prima ora di prove libere del Gp di Malesia. Il più veloce è stato Dani Pedrosa, davanti a Casey Stoner e a Jorge Lorenzo, che comanda la classifica mondiale con 28 punti di van-

taggio su Pedrosa, l’unico sulla carta in grado di impensierirlo. Oggi alle 7.55 le qualifiche e domani alle 10 la gara della MotoGp (in diretta su Italia 1). LUTTO Si è spento al 91 anni Fiorenzo Magni, uno dei più grandi ciclisti italiani della storia.

SERIE A In Juve-Napoli c’è in palio la vetta, mentre il Milan rischia con la Lazio

SERIE B Oggi a Livorno

Champions), ma domani sera devono affrontare una delle più belle realtà della stagione, la Lazio di Petkovic. Basterà l’orgoglio dei rossoneri per salvare la pelle? 8ª GIORNATA (21-10 h 15) Atalanta-Siena, CagliariBologna, Chievo-Fiorentina, Genoa-Roma (h 20.45), Inter-Catania, Juventus-Napoli (20-10 h 18), Lazio-Milan (20-10 h 20.45), Palermo-Torino, Parma-Sampdoria, Udinese-Pescara. CLASSIFICA Juventus, Napoli 19; Inter, Lazio 15; Roma, Fiorentina, Catania 11; Sampdoria (-1) 10; Genoa 9; Torino (-1) 8; Milan, Bologna, Pescara 7; Udinese, Parma, Chievo 6; Palermo, Atalanta (-2), Cagliari 5; Siena (-6) 2. Fabio Varesi fabiovaresi16@libero.it

Il clou della giornata è in programma a Livorno, dove i labronici ospitano il Verona: in palio il ruolo di anti Sassuolo. Gli emiliani, nettamente al comando della classifica, sono ospiti del Cittadella, reduce da alcuni risultati negativi. In zona playoff, interessante è Varese-Spezia. 10ª GIORNATA (20-10 h 15) Ascoli-Juve Stabia, BariBrescia (22-10 h 20.45), Cesena-Reggina, Cittadella-Sassuolo, Crotone-Novara (19-10 h 20.45), Livorno-Verona, ModenaGrosseto, Pro Vercelli-Padova, Ternana-Vicenza, VareseSpezia, Virtus Lanciano-Empoli. CLASSIFICA Sassuolo 25; Livorno 19; Verona 18; Spezia, Ternana 14; Modena (-2), Padova (-2), Varese (-1) 13; Ascoli (-1), Juve Stabia, Brescia 12; Bari (-7), Cittadella 10; Novara (-4), Vicenza 9; Virtus Lanciano, Cesena 8; Pro Vercelli 7; Crotone (-2) 6; Reggina (-3) 5; Empoli (-1) 3; Grosseto (-6) 1.

Sabato di passione a Torino e a Roma

Edison Cavani

Non sarà il el clàsico di Spagna, ma è pur sempre una sfida per il primato di sicuro interesse e che rievoca le epiche sfide tra Platini e Maradona. Oggi campioni di quel calibro non ce se sono, ma Juventus-Napoli promette comunque spettacolo e mette di fronte le due candidate più autorevoli alla vittoria dello scudetto. La Juve, favorita sulla carta, lamenta più di un acciacco, causato dai tanti impegni internazionali dei suoi migliori giocatori. I partenopei, invece, appaiono più in palla atleticamente e in fondo non hanno nulla da perdere. Ecco perché il risultato è tutt’altro che scontato. Il meglio dell’8ª giornata si gioca quindi il sabato, come accade in Inghilterra e in Germania. Se alle 18 a Torino ci si gioca la vetta, alle 20.45 in palio c’è il destino del Milan e del suo allenatore. Fin qui i rossoneri sono stati molto deludenti in campionato (un po’ meglio in

in palio il secondo posto

Cremo, devi mostrare le tue... Virtus

LEGA PRO Contro la temibile Entella i grigiorossi devono superare un autentico esame di maturità 8ª Giornata

ronti all’impresa? La Cremonese si appresta a disputare la seconda gara in una settimana ligure, questa volta in campionato e per di più nel “bunker” di Chiavari, tana di quella Virtus Entella, autentica sorpresa del girone, nonché macchina da gol con ben 17 reti all’attivo, alle spalle solo della capolista Lecce. La sfida di domenica, in realtà, potrebbe essere vista come un autentico derby, in virtù del fatto che la società chiavarese annovera tra i suoi maggiori sponsor la ditta Arinox di Riva Trigoso (nei pressi di Sestri Levante), facente parte del Gruppo Arvedi. Una partnership importante che, in qualche modo pare aver anche favorito la Virtus Entella nelle graduatorie di ripescaggio grazie alle quali il team “albiceleste” si è ritrovato in Prima Categoria, in virtù dei suoi conti puliti rispetto ad altre realtà. Per il Cavaliere, che non dovrebbe mancare all’appuntamento, si tratta dunque di una sfida in famiglia, sebbene il cuore batterà fortemente grigiorosso. Ma per fare risultato servirà, come dicevamo in apertura, un’autentica impresa. L’Entella, tra le mura amiche del Comunale di Chiavari, ha infatti vinto tre gare su tre, rispettivamente contro Treviso, Trapani e Reg-

Carpi-Lumezzane Como-Pavia Cuneo-Portogruaro Reggiana-AlbinoLeffe Trapani-Lecce Treviso-SudTirol Tritium-FeralpiSalò Virtus Entella-Cremonese Riposa: San Marino

Classifica

P

di Matteo Volpi

Lecce Virtus Entella Carpi Como SudTirol Portogruaro Lumezzane Trapani Cremonese (-1) San Marino Pavia Reggiana Feralpi Salò Cuneo Tritium Treviso (-1) AlbinoLeffe (-10)

Scontro diretto per la Casalese PROMOZIONE

(S.A.) Tre punti in sei gare, diciassette gol al passivo ed un ultimo posto da abbandonare in fretta: con questo fardello la Casalese si presenta domani a Borgonovo Val Tidone, in casa di un’avversaria che dista solo un paio di lunghezze in classifica. E’ il secondo scontro diretto consecutivo a cui verranno sottoposti i maggiorini, reduci dal modesto pari col Traversetolo. L’obiettivo di mister Thanasi è semplice: dare continuità a quanto di buono fatto vedere nelle ultime tre uscite, azzerando però le amnesie. L’aver ritrovato giocatori come Mariniello ed Azzi, oltre ai gol di Scordamaglia, lascia ben sperare. Ammesso che la difesa non non combini altre sciocchezze… CLASSIFICA Meletolese 16; Castellana, Medesanese 13; Montecchio 11; Arcetana, Povigliese 10; Carignano 9, Brescello 9; Castelnovese 8; Ciano, Langhiranese, Traversetolo 7; Cadelbosco 6; Borgonovese, Fabbrico, Falk 5; Bobbiese, Casalese 3.

Zunino), Cantatore. All.: Corda. CREMONESE: Grillo, Sales, Armenise, Previtali, Tedeschi, Visconti, Martinez (26’ st Nizzetto, 47’ st Marotta), Magallanes, Bonvissuto, Carlini, Degeri (11’ st Sambugaro). All.: Scienza. ARBITRO: Bruno di Torino Biella.

19 13 11 11 10 10 10 10 9 7 7 6 6 5 3 1 -2

giana. L’ultima sconfitta interna risale a marzo scorso e, per contro, la Cremonese sin qui non ha mai vinto in trasferta. Mister Scienza non avrà l’imbarazzo della scelta, alla luce anche dei tanti infortuni (anche Nizzetto sarà fuori causa per un guaio muscolare) e potrebbe optare per una centrocampo più robusto, inserendo

Il Crema cerca gloria Rivoltana in crescita ECCELLENZA

COPPA ITALIA SAVONA-CREMONESE 4-6 (2-2) (dopo i calci di rigore) RETI: 12’ Gallon (rig.), 37’ Martinez, 46’ pt Degeri, 2’ st Baglione. SAVONA: Gozzi, Balzaretti, Taino, Miale, Antonelli, Agazzi (24’ st Carta), Baglione, Melis, Cattaneo (17’ st Rocca), Gallon (34’ st

La Cremo si carica prima della partita (foto L. Dassi)

magari uno tra Degeri (che continuiamo a sponsorizzare un po’ invano) o Sambugaro. Nella linea difensiva dell’Entella, invece, vedremo all’opera due ex grigiorossi come Alberto Bianchi (arrivato in estate dalla minicolonia giunta dallo Spezia, di cui fa parte anche l’esperto Vannucchi) e l’argentino Cesar. L’elemento più pe-

ricoloso, tuttavia, sarà l’attaccante Guerra, piacentino giunto in estate proprio dal Piacenza fallito, già autore di sei reti (senza rigori). PROBABILE FORMAZIONE (42-3-1): Alfonso; Cangi, Cremonesi, Tedeschi, Visconti; Fietta, Buchel; Sambugaro, Le Noci, Martinez; Marotta. All.: Scienza.

(S.M.) E’ decisamente un pareggio interessante (0-0) quello ottenuto la settimana scors, dal Crema sul campo del Sancolombano, piazza ambiziosa e soprattutto squadra che, al pari di Giana, Cavenago, Mariano, Desio e Trevigliese punta al salto diretto in serie D. Tra l’altro, sulla panchina banina siede Maurizio Tassi, illustre ex allenatore del Pergocrema. E domenica la truppa cremina guidata da Maurizio Lucchetti (con Federico Cantoni ormai inserito negli schemi), tra le mura amiche del Voltini incrocerà i tacchetti proprio contro il Desio in quello che si annuncia un altro scontro diretto delle zone nobili della classifica. Nell’ultimo turno ha invece vinto la rilanciatissima Rivoltana di mister Castellani (nella foto), subentrato all’esonerato Gigi Zambelli, ha cambiato volto al suo sodalizio e domani dinanzi all’Arcellasco verificherà le ambizioni salvezza in una partita assolutamente da non perdere. Questo, per il momento è quanto: buona Eccellenza a tutti. CLASSIFICA (6ª giornata) Giana Erminio 16; Cavenago 14; Sancolombano, Ciserano 13; Base 96 Seveso 12; Desio, Mariano 11; Crema 1908, Trevigliese 10; Valle Brembana 8; Ardor Lazzate, Sondrio 6; Rivoltana 5; Arcellasco, Cantù 4; Real Milano, Zanconti 3.

SERIE D Arrivata a due punti dalla vetta, la squadra di Venturato chiede strada al Caravaggio

La Pergolettese comincia a pensare in grande

E’ una Pergolettese lanciata verso la Seconda Divisione (lo sa pure la capolista Caronnese), quella che domenica farà visita all’ostico Caravaggio. Tra l’altro per l’occasione, i tifosi della “Curva Sud Nichetti”, proprio come ai tempi d’oro, parteciperanno alla trasferta viaggiando in treno, con ritrovo alla stazione ferroviaria cittadina alle ore 12. E’ insomma un Pergo che piace, vince, coinvolge e convince sempre più quello allenato dal buon Roberto Venturato (voto 9 al mister). Nell’ultimo turno, superando di misura (1-0 risicato, ma giusto) la Perginese: Steni (voto 9 al portierone pararigori) e soci hanno dimostrato di possedere nel dna, i cromosomi dei calciatori rock da grande squadra. Cesare Fogliazza, vale a dire il general manager, o meglio il deus ex machina del cosiddetto progetto Pergolettese, sin qui si è disimpegnato assai bene, mostrando di avere tutte le doti del dirigente di vertice. Lui e il ragionier Mario Macalli (presidente di Lega Pro e “cannibale” nel cuore e di formazione calcistica) “favorendo” il trasferimento del Pizzighettone a Crema per rilanciare il football gialloblu, senza dubbio si sono mostrati

Il tecnico Venturato

calciofili lungimiranti e coraggiosi. Vedremo se il loro disegno (la carne al fuoco è molta e succulenta) sarà premiato nel medio-lungo periodo. Nei giorni scorsi, la corte d’appello di Brescia ha respinto il ricorso, contro il fallimento (triste, ma inevitabile epilogo di due anni di mala gestione societaria) presentato dal signor Ernesto Rimonti, il misterioso acquirente che nello scorso mese di luglio avrebbe provato ad

acquistare il Pergocrema (poi fallito) da Sergio Briganti. Insomma, questo grigio capitolo della comunque luminosa storia gialloblu, una leggenda lunga 80 anni, fa ancora discutere e sarà così a lungo, indipendentemente dai risultati positivi che i ragazzi Venturato conquisteranno, o meno, sul campo: questo è poco ma sicuro. Tornando alla stretta attualità calcistica, domenica sarebbe bello se Caravaggio, sportivamente parlando ovviamente, venisse preso d’assalto dalla torcida canarina. Intanto, mentre la porta per eventuali nuovi soci è apertissima, l’ufficializzazione dell’organigramma societario, che vedrebbe l’imprenditore Massimiliano Marinelli nelle vesti di presidente, nomina annunciata pubblicamente più volte, è slittata nuovamente. CLASSIFICA Caronnese 22; Pergolettese 20; Pontisola 17; Olginatese 16; Voghera 13; Seregno, Pro Sesto 11; Montichiari 10; Aurora Seriate, Lecco, Darfo Boario, Mezzocorona, Caravaggio 9; Castellana, Fersina Perginese, St. Georgen 8; Mapellobonate, Alzano Cene 7; Sant'Angelo 1907 5, Trento 4. Stefano Mauri


Sport

Sabato 20 Ottobre 2012

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PALLANUOTO Presentata la nuova stagione, che nel campionato di serie C si presenta molto difficile

Boxe: sfida difficile per Giandebiaggi

La squadra di pallanuoto della Canottieri Bissolati si è presentata ufficialmente. Il responsabile di settore, Roberto Bocchi, ha sottolineato con piacere il clima sereno che regna nell’ambiente e che le attenzioni siano rivolte al lavoro in vasca piuttosto che alle chiacchiere dei non addetti ai lavori. Ad un mese dalla ripresa dell’attività, il consigliere ha rilevato un rinnovato entusiasmo tra i ragazzi e tra i dirigenti: «Il gruppo dei dirigenti si è rivitalizzato ed è molto propositivo. Come società non posso che ringraziare per la collaborazione e supportare le idee che vengono portate in società». Alla pre-

Riparte il pugilato cremonese dopo i campionati regionali delle categorie giovanili. A Piacenza il 4 novembre saranno sul ring due superleggeri, Gianluigi Giandebiaggi che dopo i due successi consecutivi di Bovolone e Cremona, affronterà il Prima serie Marco Battaglia e lo youth Luigi Colucello al rientro dopo un lungo periodo di inattività per infortunio, contro Urbina Silez Cruz. Per Giandebiaggi il compito è sicuramente difficile, ma non impossibile: affronta un Prima Serie per la prima volta, ma servirà come collaudo in vista dei prossimi campionati lombardi. Battaglia ha pareggiato due volte con Dernini e ha vinto di stretta misura con Rota. Per Colucello si tratta invece di una rivincita.

Bissolati a caccia della salvezza con i giovani Uberti, allenatori della prima squadra è Nicola Del Monaco, dell’Under 17 è Stefano Manfredi Uberti e della Under 15 è Gianluca Piazzi. La società ha tenuto a precisare come la scelta di non partecipare al campionato Under 20 sia motivata dal fatto di voler portare direttamente in prima squadra gli atleti più giovani. Diversa la scelta di non partecipare al campionato Under 13: l’esiguo numero di atleti e le difficoltà nel reclutamento delle giovani leve non permettono la partecipazione a questo campionato. La Bissolati è però fermamente intenzionata ad aprire il settore Master e nelle prossi-

Da sinistra: Manfredi, Campagna e Bocchi

sentazione sono state definite le competenze tecniche per la stagione 20122013: some detto, dirigente responsabile del settore è Roberto Bocchi, il direttore tecnico responsabile del settore agonistico è Stefano Manfredi

me settimane è prevista una riunione tecnica che dovrà definire la fattibilità del progetto e l'eventuale partecipazione al campionato italiano di categoria. Per quanto riguarda la serie C, è stato chiaramente ribadito che non ci saranno acquisti esterni: la forza della canottieri sarà e dovrà essere nel settore giovanile. Non è una scelta dovuta a ragioni economiche, ma è una precisa scelta tecnica ed etica della società. L’obbiettivo della salvezza sarà sicuramente difficilevda raggiungere: «Ma le sfide sono l’anima dello sport» ha affermato Manfredi. Gabriele Marca

La Vanoli vuole rialzare la testa

Contro Brindisi troppi giocatori del roster biancoblu sono stati inconsistenti. Riusciranno a riscattarsi con la Sidigas?

SERIE A Il momento è difficile, ma la squadra di Caja deve provare a muovere la classifica contro Avellino

BOCCE Come da prassi è toccato alla bocciofila “Bagnolese” inaugurare l’annata boccistica cremasca e come da tradizione anche quest’anno non è mancato il successo di gioco e di pubblico, che ha ripagato gli sforzi del presidente Ermanno Barbati e dei suoi collaboratori. Ben 248 i giocatori iscritti nel trofeo “memorial Ruini”, individuale con due finali separate dove non sono mancate le prime sorprese. Nella categoria A/B primo successo “straniero” grazie alla performance del giovane Jacopo Gaudenzi (nella foto). Il portacolori della “Zeni”

4ª Giornata

on ha avuto l’opportunità di brindare nemmeno a Brindisi, questa strana Vanoli, che non ha ceduto all’ultimo com’era stato in precedenza e ciò va sottolineato con piacere, ma s’è spenta nell'arco di gara, specie nel secondo quarto, per mancanza di energie e uomini validi in campo. Per uomini validi intendiamo, per quel che riguarda i biancoblu, soltanto Harris, Jackson e Johnson, vale a dire 3 su 12 a referto. Pochi per tenere a freno avversari motivatissimi come Gibson, Ndoja, Rejnolds, Simmons, Formenti e Fultz, senza contare tutti gli altri comprimari. Veramente una lotta impari in campo e perciò i “tre vivi” assurgono agli onori delle cronache e lo fanno meritatamente, con Harris in pole position. Di tutti gli altri sconsolatamente diciamo: non pervenuti. Problemi fisici angustiano Huff, certamente così come scarico appare Kotti (i due pagano le fatiche delle qualificazioni agli Europei giocate con la Finlandia), ai quali aggiungiamo l’infortunato Porzin-

Bologna-Varese Cantù-Brindisi Caserta-Montegranaro Cremona-Avellino Milano-Roma Reggio Emilia-Biella Siena-Pesaro Venezia-Sassari

Classifica

N

di Giovanni Zagni

Varese Bologna Sassari Cantù Roma Siena Pesaro Biella Montegranaro Avellino Milano Brindisi Venezia Caserta Vanoli Cremona Reggio Emilia

6 6 6 4 4 4 4 2 2 2 2 2 2 2 0 0

Luca Vitali (foto Castellani)

gis, il poco brillante Stipanovic, oltre tutto limitato dai falli commessi. Veramente insufficiente e dispiace rimarcarlo, Luca Vitali. In queste condizioni era obbiettivamente difficile far meglio,

per cui archiviamo senza sorrisi questo viaggio in Puglia, guardando con incrollabile fiducia al futuro. Un futuro prossimo, visto che domani alle 18.15 al PalaRadi arriva la Sidis Avellino che

ha fatto mirabilie nel posticipo di lunedì, bastonando di santa ragione (8056) l’Armani Milano. Un risultato sorprendente per tutti, fors e anche per gli stessi avellinesi, sino allora fermi a zero punti in classifica, che hanno trovato verve, smalto, voglia e concretezza al cospetto della super favorita per lo scudetto 2012-2013. Davanti al loro pubblico gli uomini di Valli si sono trasformati, esaltando le doti del discontinuo Ebi, e dei suoi compagni Warren, Richardson, Dragovic, Shakur, Spinelli e Biligha. Si noterà che di avversari vivi, ne abbiamo elencati molti, speriamo che la Vanoli“"resusciti” qualcuno dei suoi, altrimenti la vediamo grigia. Chissà che la tifoseria del PalaRadi non abbia lo stesso calore di quella del Pala Del Mauro ed aiuti a compiere il il miracolo (sportivo si intende). EUROLEGA Prosegue il momento difficile per le squadre italiane impegnate in Eurolega. Nella seconda giornata, nuove sconfitte per Siena e Cantù, ferme ancora a quota zero. I toscani hanno perso di misura (70-68) a Tel Aviv con il Maccabi, mentre la squadra di coach Trincheri è stata beffata ad Atena del Panathinaikos (78-76).

Jacopo Gaudenzi espugna la “Bagnolese”

di Lodi eliminava al primo turno della fase finale Alessandro Chiappa, quindi Andrea Zagheno ed in semifinale s’imponeva su Giuliano Galantini per 12-6. Approdava in finale anche Francesco Vezzoni che superava negli ottavi Ruggero Bazzani, nei quarti il beniamino di casa (ex presidente della bocciofila!) Bruno Premoli ed in semifinale la brava soresinese Caterina Bono per 12-8. Finale equilibrata dove prevaleva il maggior tasso

tecnico di Gaudenzi sul giocatore dell’Arci Crema Nuova: punteggio finale 12-6. Nella categoria C/D inizia la stagione in maniera folgorante Antonio Lorenzetti che detta legge e vince con pieno merito. Dopo aver superato Sergio Usberghi, il portacolori dell’Arci Crema Nuova, eliminava Alberto Rossetti ed in semifinale si sbarazzava del bresciano Flavio Alghisi con un perentorio 12-2. Dall’altra parte del tabellone spiccava

la prestazione dell’arbitro pizzighettonese Battista Filini, che conquistava la finale con autorità imponendosi nei quarti sul pianenghese Roberto Bosio ed in semifinale sul cremosanese Marco Paladini per 12-6. Match di finale incerto, con Lorenzetti che aveva la meglio su Filini per 12-9. Ha diretto la gara Franco Stabilini, coadiuvato dagli arbitri di finale Eugenio Barbieri e Francesco Lanzi. Massimo Malfatto

SERIE A2

Tec-Mar Crema in cerca del tris

Reduce dalla bastonata di San Martino di Lupari, l’Assi Manzi cerca il riscatto nel match casalingo contro l’Alghero (oggi alle 16.30 alla Spettacolo). La Tec-Mar Crema, invece, è ancora a punteggio pieno (dopo il successo di Marghera per 63-56) e sogna il tris contro Milano, domani alle 18 alla Cremonesi.

DNC

Erogasmet Crema vuole confermarsi

E’ parteita con il piede giusto l’Erogasmet Crema, violando il campo della favoritissima Montichiari (58-57), disputando un incontro volitivo e per alcuni tratti perfetto. Ora la squadra di Galli cerca conferme stasera contro il San Bonifacio, mentre l’MgK Vis prova a riscattarsi sul parquet del Cittadella.


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Sport

Sabato 20 Ottobre 2012

L’Icos è pronta per lo storico esordio

VOLLEY In A1 le violarosa fanno visita alla Rebecchi Piacenza, mentre in A2 la Pomì ospita il Sala Consilina

P

er l’Icos Crema è arrivato il momento fatidico dell’esordio nel primo campionato di serie A1 della sua storia. Sin dalla difficile trasferta di domani a Piacenza con la Rebecchi, le violarosa si affidano alle mani e al carattere di Ludovica Dalia, palleggiatrice romana classe 1984 e nuovo capitano. La Dalia in questi mesi di allenamento a Crema, ha dimostrato di avere tutte le carte in regola per guidare la squadra nel massimo campionato, sia dal punto di vista tecnico che caratteriale: insomma, ha la giusta personalità per essere una leader. «La voglia di giocare è tanta - ha rivelato - ci stiamo allenando dal 20 di agosto in vista della Coppa Italia, che poi è saltata; quindi non vediamo l’ora di misurarci in gare ufficiali con le altre squadre. Abbiamo fatto tante amichevoli, ma quando ci sono i punti in palio la cosa è diversa. In palestra ci stiamo allenando bene, il ritmo è alto e la concentrazione è tanta.

AUTOMOBILISMO

Il vincitore (Photohouse)

Ludovica Dalia

Stiamo ovviamente ancora studiando Pia-cenza, la nostra prima avversaria, ma posso dire che siamo pronte: l’entusiasmo che vedo è quello giusto». 1ª GIORNATA Busto ArsizioGiaveno, Bologna-Villa Cortese, Urbino-Conegliano, PiacenzaIcos Crema, Modena-PesaroChieri-Bergamo.

SERIE A2

Il successo sul campo della Sigel Marsala ha rappresentato per la Pomì Casalmaggiore una bella boccata d’ossigeno dopo la

sconfitta dell’esordio con San Casciano ed ha riportato ottimismo e serenità in tutto l’ambiente. Il clima ideale per preparare al meglio la gara casalinga di domani alle 18 con la Puntotel Sala Consilina dell’ex Chiara Masotti. «Contro le siciliane - ha rivelato il vice presidente Paolo Borelli - la Pomì ha palesato una caratteristica importante per aspirare al vertice: il carattere e quella voglia di lottare che con San Casciano avevano fatto difetto e che devono sempre accompagnare lo svolgersi dell’attività agonistica,

anche nelle formazioni che dispongono di un tasso qualitativamente superiore a quello delle avversarie». Il successo può aver contribuito a sbloccare la squadra? «Ogni partita è preparata al meglio, quindi è un test continuo, non si può e non si deve sottovalutare o sovrastimare nessun avversario. Quello che serve, oltre alla ricerca della perfezione dei meccanismi di gioco, è la voglia di far bene che la squadra deve trovare univocamente. La Pomì non è né malata e né guarita, sta prendendo consapevolezza delle proprie potenzialità, ora con ancora più ragione ed umiltà». 3ª GIORNATA Pavia-Marsala, Pomì Casalmaggiore-Sala Consilina, Soverato-Fontanel-lato, Novara-San Casciano, San VitoOrnavasso, Cadelbosco-Mazzano, Montichiari-Frosinone. CLASSIFICA San Casciano 6; Novara, Frosinone, Montichiari 5; Ornavasso, Mazzano 4; Pomì Casalmaggiore 3; Crovegli, Pavia, Fontanellato, Sala Consilina, San Vito 2; Marsala, Soverato 0.

La Reima Crema è partita bene e vuole confermarsi a Cagliari SERIE B1

Roberto Corti, detto “Bobo”, è ritornato a vestire la casacca blues della Reima Crema dopo due anni di lontananza. Il biglietto da visita dell’opposto di Vimercate è rappresentato dai 17 punti realizzati nel debutto contro l’Iglesias, vinto per 3-0 dalla squadra di Vittorio Verderio. Positive le impressioni a fine gara del giocatore che quest’anno indossa la maglia numero 8: «La partita è andata bene, eravamo molto carichi e abbiamo avuto l’atteggiamento giusto nell’approcciarcio alla gara. Abbiamo giocato bene e la vittoria è stata meritata, anche se abbiamo ancora qualcosa da aggiustare come il muro ed evitare qualche errore di troppo al servizio. Dobbiamo proseguire su questa strada». Il pensiero è ora rivolto alla trasferta di Cagliari: «Abbiamo preparato al meglio la partita, convinti di poter dire la nostra sino alla fine». Per la sfida contro la forte formazione sarda, la società offre la possibilità di seguire i blues sulla pagina Facebook della Pallavolo Reima Crema. Infatti, in questa pagina, alla quale tutti gli utenti del social network possono accedere cliccando “Mi piace”, grazie a Twitter possono seguire l’andamento della gara in tempo reale dalle ore 17 dal Pala Rockfeller di Cagliari.

Spettacolo e tanti spettatori per il Super Drift SAN MARTINO DEL LAGO – Niente male come battesimo ufficiale per il neonato circuito di San Martino del Lago, che domenica scorsa ha ospitato la quinta ed ultima prova della stagione Super Drift Prochallenge 2012. Di fronte ad un folto pubblico ha avuto luogo una gara spettacolare, basata sulle evoluzioni in curva delle auto, le cosiddette derepate che presuppongono una tecnica di guida di prim’ordine. Gara e titolo sono stati appannaggio di Simone Pagani, già in testa alla graduatoria dopo le prove disputate a Modena, Adria e (2) Battipaglia. Per

RUGBY

Pagani si tratta del quarto titolo consecutivo che lo immortala tra i grandi delle quattro ruote. Al 2° posto Amerigo Monteverde, al terzo Valentino Rocco, la sorpresa dell’edizione 2012. Terrazze strapiene di spettatori e via alla prova, che si basa su una serie di duelli che proiettano in semifinale Monteverde, Rocco, Pagani e Martelli. Monteverde e Pagani vanno in finale,e si affrontano dopo che Rocco di accaparra il 3° posto. Pagani ribadisce la propria superiorità ed è incoronato re della specialità per la quarta volta. Vanni Raineri

Crema vuole il riscatto L’oro olimpico di Londra si è ritirato Un Crema lontano parente da quello visto appena sette prima, è uscito sconfitto senza attenuanti per 28-17 (15-5) dalla trasferta in terra bresciana. Contro il Bassa Bresciana è mancato anche il cuore e non si è vista una squadra unita: le giocate venivano da azioni estemporanee dei singoli, il più delle volte vanificate da frenesia e dai soliti errori di trasmissione. Anche la fase difensiva non è stata all’altezza: troppi, infatti, i placcaggi sbagliati. Domani i neroverdi hanno subito l’occasione del riscatto sul campo amico contro i bergamaschi dell’Orobic. Il Ragby Cremona, invece, ospita il Codogno, con buone possibilotà di centrare un altro successo. Casalmaggiore, infine, ospita l’Asola per un derby molto atteso.

CICLISMO

Festa d’addio nel Principato di Monaco di Alexandre Vinokourov, 39 anni, oro olimpico a Londra. Stavolta il kazako non si rimangerà la parola: ricoprirà il ruolo di team manager dell’Astana, capitanata da Vincenzo Nibali, con il varesino Stefano Zanini sull’ammiraglia nel ruolo di direttore sportivo. L’ex professionista russo Viatcheslav Ekimov, tre ori olimpici uno in pista e due nelle gare su strada) diventa team manager della Katusha, la squadra capitanata dal vincitore del Lombardia Joaquin Rodriguez e subentra al tedesco Hans Michael Holczer. La scelta di Ekimov (ex diesse di RadioShack) è motivata dal dinamico sviluppo del team, che fa capo al magnate Igor Makarov. Due fra le giovani più promettenti del ciclismo femminile italiano, la lecchese vice campionessa europea su strada Barbara Guarisci e la milanese Chiara Vannucci, campionessa italiana nell’inseguimento a squadre, approderanno dalla prossima stagione nel team Vaiano di Prato diretto da Elisa Maggini, mentre Filippo Pozzato della Farnese è indeciso tra

Katusha e Lampare, del team manager Beppe Saronni. Lo scalatore colombiano Josè Serpa della Androni del team manager Gianni Savio, 33 anni, correrà l’anno prossimo con la Lampre insieme a Michele Scarponi. Mattia Martinelli, junior di bella speranza della Polisportiva Madignanese, settimo al Gran Premio di Maleo, è corteggiato dalla Viris Maserati di Vigevano e dalla Virtual di Gorgonzola. Stefano Pedrini della Uc Cremasca, correrà l’anno prossimo tra gli Junior della Madignanese, del trainer Eraldo Dossena, mentre il sergnanese Emilio Bertolasi, ds della squadra Juniores della Trevigliese, ha ingaggiato Simone Cottone, allievo bergamasco della Romanese (autore di tre trionfi nel 2012 e tanti piazzamenti) e Denny Baronchelli. Niccolò Bonifazio, 18enne ligure di Diano Marino, autore di sette trionfi stagionali, tra i quali spicca la Challange della Bassa Valle Scrivia (Alessandria) atleta della Viris Macerati, sta facendo salire il borsino per il gran salto nel mondo dei professionisti. Fortunato Chiodo


Speciale Motori

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Sabato 20 Ottobre 2012

Il celebre Suv torna sul mercato nel 2013, con una veste completamente rinnovata e avanzate soluzioni tecnologiche

Hyundai presenta la nuova Santa Fe

T

Dimensioni: Lunghhezza 4,69 metri Altezza 1,68 metri Larghezza 1,88 metri Capacità di carico: 585 litri Motori: Benzina: 2400 cc da 192 CV, Diesel: 2.000 cc da 150 Cv Diesel 2.200 da 197 Cv Cambi: Manuale a 6 marce Automatico 6 marce.

situazione, in viaggio di piacere o di lavoro. In particolare, i sedili posteriori divisibili lasciano spazio sufficiente per i passeggeri, anche quando si devono caricare oggetti lunghi come degli sci. Il confort di questa vettura si estrinseca anche nella grande tecnologia che essa offre. Basti vedere il navigatore satellitare (opzionale), che ha un ampio schermo Lcd da 7” che consente di gestire comodamente le informazioni di guida e quelle multimediali.

Una struttura estremamente rinforzata, il più avanzato sistema di airbag, un’ampia gamma di dotazioni di sicurezza, fanno della Santa Fe una macchina che può vantare una sicurezza superiore. Le tecnologie della Santa Fe prendono in considerazione la sicurezza di tutti, non solo quella di guidatore e passeggeri, ma anche quella dei pedoni. Ecco in che modo. SISTEMA DI 7 AIRBAG E SENSORE DI RIBALTAMENTO Il sistema è costituito da 7 airbag, quello del guidatore e del passeggero, airbag laterali e a tendina, a cui si aggiunge (nel lato guida) l’airbag per le ginocchia del conducente. L’apertura “de-potenziata” degli airbag previene le lesioni secondarie che possono verificarsi a seguito della loro attivazione.

CARATTERISTICHE TECNICHE

ornerà sul mercato nel 2013, completamente rinnovata la Hyundai Santa Fe, suv di vecchia generazione ma sempre di grande appeal, soprattutto nella sua nuova veste estetica. La nuova Santa Fe, infatti, si caratterizza per un accattivante frontale moderno da vera 4x4 con calandra cromata e fari a Led: un volto che segue la filosofia “Storm Edge” (effetto tempesta). Un concetto che cattura la forza e il dinamismo della natura nel momento in cui sta per scatenarsi una tempesta. La vettura vanta anche un bel posteriore, sportivo, con tanto di spoiler doppio, scarico cromato e in cerchi in lega da 19 pollici bruniti. Bella fuori, ma anche dentro, la nuova Hyundai Santa Fe si esprime con una concezione ergonomica del design interno: lussuosi sedili sportivi, una guida fluida e silenziosa, grande versatilità degli spazi. Gli interni sono infatti molto spaziosi e ben studiati nei particolari. Tra gli optional è possibile avere anche il tetto apribile panoramico, con un'apertura ampia e luminosa anche per i passeggeri posteriori. Il bagagliaio si presenta molto spazioso, con la possibilità optional dei 2 posti aggiuntivi (per viaggiare in 7), che però non sono adatti per gli adulti. Per uno spazio più ampio, la configurazione del divano posteriore di Santa Fe offre la massima comodità ai passeggeri e una pratica gestione delle diverse esigenze di carico. Basta, infatti, il semplice azionamento di una leva per ribaltare la seconda fila di sedili e creare uno spazio ancor maggiore per i bagagli. La massima versatilità nella capacità di carico è assicurata dalla modularità delle sedute posteriori che consente di abbattere anche la sola parte centrale. In sostanza lo spazio interno, le dimensioni e la disposizione dei sedili della nuova Santa Fe sono stati ottimizzati per esaltarne la praticità in ogni

La sicurezza prima di tutto

DOWNHILL BRAKE CONTROL DBC è un sistema che controlla automaticamente la velocità di Santa Fe in caso di forti pendenze, per mantere il controllo della frenata. È una delle funzioni della nuova Santa Fe che garantiscono il massimo controllo di guida in svariate condizioni stradali.

Notevole anche l'impianto audio, composto da 9 altoparlanti ed un Subwoofer. Anche la radio ha uno schermo LCD da 4,3”, in modo tale da poter visualizzare in modo chiaro ed immediato le informazioni sulla musica che state ascoltando. L’auto viene offerta con un motore benzina 2.4 da 192cv, e da 2 turbodiesel 2.0 da 150cv e 2.2 da 197 cv. Sia la trasmissione manuale che quella automatica (disponibile sul mo-

tore 2.2 CRDi) sono a 6 marce, progettate per assaporare l’emozione ed il comfort di guida senza compromettere il consumo di carburante e la riduzione delle emissioni CO2. Il sistema Flex Steer consente al conducente di scegliere fra tre diverse modalità di guida, direttamente attivabili tramite un pulsante sul volante: Normale, per la città e le strade di campagna, Sport, per una risposta più veloce e diretta, Comfort, per agevolare le manovre.

INOLTRE... La nuova Santa Fe ha di serie su tutte le versioni i più recenti sistemi di sicurezza attiva, migliorati per permettervi di guidare in tutta tranquillità: ESP (Sistema di controllo della stabilità), DBC (Sistema di controllo della velocità in discesa), BAS (Sistema di assistenza alla frenata), HAC (Sistema di assistenza alla partenza in salita), VSM (Sistema di gestione della stabilità), ESS (Sistema di segnalazione per le frenate d’emergenza).


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Sabato 20 Ottobre 2012

Sono pochissime le province che hanno emesso le ordinanze per il 2012

Speciale Motori

Auto efficiente anche in inverno Fondamentale un chek up completo: dall’olio del motore ai tergicristalli

C

Pneumatici invernali, normativa in ritardo

In vista della stagione fredda si torna a parlare dell'obbligo di catene e pneumatici invernali, che negli anni scorsi aveva scatenato numerose polemiche. Nella nostra Provincia la nuova ordinanza non è ancora partita, ma non dovrebbe tardare molto. Intanto alcune novità arrivano dal ministero, che ha fatto chiarezza sull’articolo 6 comma 4 lettera e) del Codice della strada, che ha introdotto la possibilità per gli enti proprietari o gestori della strada di disporre, mediante ordinanza, l’obbligo per i veicoli di munirsi od avere a bordo catene da neve (c.d. mezzi antisdrucciolevoli) o pneumatici invernali idonei alla marcia su neve o su ghiaccio. Il ministero ha spiegato che tale norma deve essere interpretata come un obbligo slegato dalle condizioni ambientali/atmosferiche e che la specificità dei comportamenti da mettere in atto può essere variata dal legislatore regionale o provinciale. Questo significa che le ordinanze sono valide in qualsiasi condizione meteo (sole o neve non c’è differenza). Ogni Regione e ogni Provincia, potrà emanare quindi le proprie ordinanze in maniera autonoma, specificando se prevedono solo le catene a bordo o anche gli pneumatici invernali, e questo potrebbe complicare la situazione, in quanto le normative cambiano da un territorio a un altro. Senza contare che le ordinanze spesso non riguardano tutte le strade ma solo alcune, ed in casi particolari solo dei tratti di strada e non tutto il percorso. Dulcis in fundo, per il momento sono pochissime le provincie che hanno già emesso l'ordinanza del 2012, e Cremona non è tra queste. Bisognerà dunque attendere ancora per qualche tempo prima di conoscere quale sarà la sorte del territorio. Ricordiamo che lo pneumatico invernale è un tipo di pneumatico avente caratteristiche particolari che lo rendono adatto all'utilizzo su superfici innevate o fangose e quando l'asfalto è particolarmente freddo, garantendo una migliore aderenza su fondi viscidi e umidi.

on l'arrivo della stagione invernale, bisogna sottoporre la propria auto ad un vero e proprio check up, affinché possa affrontare meglio il freddo e gli sbalzi termici. Numerose sono le cose da tenere sotto controllo per garantire una perfetta efficienza: il liquido refrigerante (controllare il livello e nel caso rabboccare), l'olio motore (controllarne il livello e ricordarsi che il cambio dell’olio motore deve essere fatto dopo tot chilometri o dopo un anno), il filtro dell'olio (sostituire il filtro olio ad ogni cambio dell’olio motore), il liquido lavavetri (controllare il livello e nel caso rabboccare). il liquido dei freni (il liquido freni va sostituito ogni due anni), la batteria (controllare la carica), le candele (far controllare l’efficienza delle candele). Fondamentale anche il controllo dei tergicristalli: d’estate, infatti, il calore può indebolire i tergenti in gomma dei tergicristalli, e quindi bisogna assicurarsi che le spazzole anteriori e posteriori aderiscano al vetro in ogni suo punto. Anche gli pneumatici devono essere controllati, verificando che la pressione delle gomme sia quella raccomandata, tenendo presente le basse temperature influiscono sulle prestazioni dei pneumatici. Un altro controllo utile può essere la sostituzione del filtro aria dell'abitacolo (filtro antipolline)
e di quello dell'aria del motore (un filtro aria pulito diminuisce i consumi ed aumenta l’efficienza del motore). Ma analizziamo le principali cose da tenere monitorate nel periodo invernale. Olio motore
La lubrificazione è un elemento fondamentale per la vita del motore. È quindi di importanza fondamentale eseguire i cambi di olio sempre alle scadenza previste.
Lubrificare vuol dire letteralmente interporre uno strato di olio tra due superfici a contatto per ridurre il fenomeno dell’attrito.
L’olio contenuto nella coppa viene messo in movimento tramite l’azione di una pompa collegata direttamente all’albero motore tramite cinghia o catena e spruzzato tramite appositi ugelli direttamente là dove i fenomeni di attrito sono più rilevanti (albero a camme, albero motore, pistoni, etc…)
Oltre a questa funzione principale, l’olio svolge il compito di raffreddare i

pezzi in movimento, limitare l’usura, mantenere puliti i meccanismi, proteggere contro la corrosione e contribuire alla tenuta. 
Sul mercato ci sono oli minerali (dal petrolio) e oli sintetici (da processi chimico-fisici) o semi-sintetici, cioè misti con un minimo del 25% di sintetico. Per capire qual è l’olio corretto da mettere nel proprio autoveicolo, bisogna fare riferimento al libretto di uso e manutenzione o chiedere al proprio meccanico di fiducia che troverà il dato dalla propria banca dati. Consigli all’ automobilista. Bisogna provvedere a sostituire l’olio alle scadenze programmate e utilizzare sempre olio di caratteristiche almeno pari a quelle suggerite nelle istruzioni di uso e manutenzione. Le moderne autovetture presentano una spia sul quadro strumenti detta spia del “Service” che si accende quando è arrivato il momento di eseguire il tagliando. Ricordarsi di far spegnere la spia dopo aver fatto quest’operazione.
Ogni volta che si sostituisce l’olio è indispensabile sosti-

tuire anche il filtro dell’olio perché un filtro in cattive condizioni deteriora l’olio in breve tempo e ne compromette la sua corretta funzionalità. Fluido Refrigerante
E' fondamentale per il corretto raffreddamento del nostro motore. Il liquido refrigerante va sostituito ogni due anni. Non mescolare per il rabbocco liquido di colori diversi perché potrebbe dare problemi alla pompa dell’acqua. Altra raccomandazione è quella di non rabboccare con sola acqua neppure nel periodo estivo quando fa caldo perché in ogni caso, anche se non è soggetta a ghiacciarsi come potrebbe accadere in inverno, può danneggiare la girante della pompa acqua arrugginendola. Olio Freni
Anche l’olio dell’impianto frenante deve essere sostituito ogni due anni, alla scadenza prevista dal libretto di uso e manutenzione. Un olio dei freni sporco con delle impurità potrebbe compromettere il corretto funzionamento dell’ impianto frenante.




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