Il Piccolo 6 febbraio 2013

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il

PICCOLO

Giornale

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Edizione del Mercoledì

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Anno XIII • n° 10 • MERCOLEDÌ 6 FEBBRAIO 2013

Non riceve alcun finanziamento pubblico

Edizione chiusa alle ore 21

Periodico • € 0,02 copia omaggio

Secondo una ricerca dell’Università Cattolica e di AlmaLaurea, i neolaureati italiani dimostrano un’elevata capacità di adattamento

I GIOVANI NON SONO “BAMBOCCIONI” IN PIAZZA DUOMO TORNA IL CARNEVALE

“I Mascheer de Cremuna” all’insegna di sobrietà e inclusione sociale

SOCIAL LANDING

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PRESTITI TRA PRIVATI, LA NUOVA FRONTIERA DELL’ACCESSO AL CREDITO SERVIZIO IDRICO

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Acqua, disaccordo sui rimborsi: va reso interamente il 7%

ELEZIONI

I partiti cremonesi presentano i propri candidati

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SPENDING REVIEW

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Per la cultura non ci sono fondi, unica strada gli sponsor?

ALLUVIONE DEL 2000

Anche Martignana adesso dovrà rendere i fondi

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MUSICA

stribuiranno le classiche lattughe di Carnevale, preparate alla Casa dell’Accoglienza e donate dalla Caritas diretta da don Antonio Pezzetti. Un festa, quindi, caratterizzata da sobrietà, inclusione, ma anche da tanta voglia di festeggiare, come hanno sottoline-

ato gli organizzatori, i quali hanno messo in risalto che non ci sarà distinzione tra persone con disabilità (che arriveranno da Sospiro grazie a due bus messi generosamente a disposizione da Km) e persone che si vogliono divertire. Giulia Sapelli

SPORT

Vanoli da favola ora fa sognare i tifosi biancoblu

della “Vecia”, un grande pupazzo da prendere a pallate di cartone per scacciare l'inverno e salutare il prossimo arrivo della primavera. I golosi non rimarranno delusi perché alle 17, alla conclusione della festa, sotto la Bertazzola i volontari della festa di-

Il tour di De Gregori farà tappa a marzo a pagina 17 al Teatro Ponchielli

n accostamento che torna anche quest’anno, quello tra il Carnevale cremonese e la realtà del Terzo settore. Martedì 12 febbraio si svolgerà infatti in piazza Duomo “I mascheer de Cremuna”, il tradizionale Carnevale organizzato da Fondazione Sospiro Onlus, Anffas Cremona, Cisvol e Caritas, che ogni anno realizzano una grande festa per grandi e bambini, con uno sguardo particolare rivolto alle persone con disabilità. Da alcuni anni, infatti, la manifestazione coinvolge numerosi ragazzi e ragazze con disabilità: un’occasione di festa, quindi, ma anche di riflessione, per ricordare l'importanza dell'inclusione sociale. La tradizionale festa di Carnevale, che verrà presentata da Michelangelo Gazzoni, prenderà il via alle 14.45 con la tradizionale musica carnevalesca. In apertura della festa ci saranno i saluti da parte delle autorità: il sindaco Oreste Perri, l'assessore Luigi Amore, Giorgio Reali (Cisvol), Gianluca Rossi (Fondazione Sospiro Onlus), Amedeo Diotti (Anffas Cremona). Alle 15.30 l'animazione entrerà nel vivo con il gruppo di Giocoleria della Cooperativa Nazareth, che porterà sul palco della piazza trampolieri ed equilibristi per il divertimento di tutti. Spazio quindi alla musica dal vivo: alle 15.45, infatti, il palco allestito in piazza ospiterà il concerto della banda Città di Cremona. Il divertimento proseguirà sempre a tempo di musica; alle 16.15 piazza del Comune si trasformerà in un angolo di Argentina, con l'esibizione dei ballerini della Compagnia del Tango. Alle 16.30 arriveranno i mangiafuoco, che intratterranno il pubblico a tempo di musica, in attesa

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Numerosi i ragazzi che, dopo gli studi, accettano di trasferirsi o diventano pendolari pur di lavorare

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Lombardia

Mercoledì 6 Febbraio 2013

L’INIZIATIVA

Pagamento della Pac, anticipo dalla Regione

Per il quarto anno consecutivo la Regione Lombardia anticiperà di 5 mesi il pagamento della Pac, che l'Unione europea eroga a fine anno. Lo ha annunciato l'assessore all'Agricoltura. La Giunta regionale ha approvato la delibera che autorizza l'Organismo pagatore regionale ad avviare tutte le procedure per garantire il versamento dell'acconto entro l'estate. Beneficiarie del provvedimento saranno circa 35.000 imprese agricole, che potranno disporre di un anticipo di risorse pari alla metà del loro premio Pac. Di queste, le 5.500 aziende che ricadono nelle zone terremotate disporranno di un anticipo da parte della Regione fino al 90 per cento del premio unico. Particolare attenzione verrà offerta alle imprese che hanno subito danni dopo il terremoto, e che si sono viste compromettere la capacità produttiva a causa degli stessi.

STATI GENERALI

Patto per lo Sviluppo, 12 milioni per il welfare

a cura di Laura Bosio

Giovani e lavoro, nuovi strumenti

Obiettivo è costruire dei poli tecnico-professionali che favoriscano l’inserimento in azienda

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al diritto allo studio al diritto all'occupabilità attraverso azioni concrete. Parte da queste premesse l'iniziativa dell'assessorato all'Istruzione, Formazione e Cultura di Regione Lombardia, che ha convocato un Tavolo tecnico con tutti gli attori del sistema - formatori, istituti secondari di secondo grado, imprese e associazioni imprenditoriali, Cnr - per individuare quali strumenti utilizzare per favorire l'inserimento dei giovani nel mondo del lavoro.

FILIERE FORMATIVE RISPOSTA A ESIGENZE IMPRESE - Le diverse idee a confronto saranno riunite in uno strumento di programmazione, elaborato al termine di una accurata ricognizione dei bisogni e delle domande di professionalità, che sarà presentato entro il mese prossimo. L'obiettivo dichiarato è collegare filiere formative e produttive in modo da costruire cluster e i Poli tecnico-professionali. GOVERNANCE REGIONALE - Il ruolo di Regione Lombardia sarà quello di esercitare una governance sul sistema, consentendo a realtà già esistenti come i distretti e i Cts (Scuole professionali provinciali per commercio, turismo e servizi) territoriali di settore - di promuovere esperienze, dando vita a reti di scuole. I POLI TECNICO-PROFESSIONALI - In questo quadro assumono una particolare importanza i Poli tecnico-professionali di Regione Lombardia, strutturati come condivisione delle risorse umane e strumentali che utilizzano gli spazi di flessibilità organizzativa delle istituzioni scolastiche e formative. I Poli sono definiti dalla programmazione regionale dell'offerta formativa e si caratterizzano per la cor-

E’ previsto anche un sostegno all’apprendistato relazione fra il sistema educativo e le filiere produttive, parchi e cluster tecnologici, distretti e metadistretti. UN ACCORDO DI RETE - Per la costituzione dei Poli Regione Lombardia indica come presupposto un accordo di rete formalizzato, contenente alcuni elementi essenziali: almeno due istituti tecnici e/o professionali, un organismo di formazione professionale, due imprese, un Its (Istituto tecnico supe-

riore), ma anche Università e Centri di ricerca, risorse professionali, strumentali e finanziarie. SOSTEGNO ALL'APPRENDISTATO - Queste azioni si affiancano al sostegno al contratto di apprendistato e agli Its, basati sulla collaborazione tra il sistema dell'istruzione e formazione professionale con il sistema produttivo, il mondo del lavoro, il sistema della ricerca scientifica e tecnologica, il territorio.

Dote lavoro-riqualificazione, riaperti i termini DAL PRIMO FEBBRAIO SI POSSONO PRESENTARE LE DOMANDE

Tanti impegni concreti quelli emersi agli Stati generali del Patto per lo Sviluppo: ulteriori 12 milioni di euro per il 2013 a favore del welfare aziendale (e, in particolare, della conciliazione famiglialavoro); sostegno alla proposta di realizzare una cabina di regia regionale composta dalle istituzioni e dai soggetti rappresentativi del sistema delle imprese; massimo impegno affinché la Commissione europea riconosca la medesima dotazione finanziaria, con particolare riguardo al sistema agricolo lombardo. Sono queste alcune delle novità emerse nel corso dell'incontro avvenuto a Palazzo Lombardia: al centro del meeting il Documento strategico unitario 2014-2020, il Programma d'azione 2013 e un aggiornamento sui Sottotavoli tematici di Expo 2015. Undici, in totale, gli obiettivi indicati nel Documento strategico unitario 2014-2020, suddivisi nelle aree riservate alla competitività, all'energia e ambiente, al welfare e, infine, all'ambito istituzionale. Per quanto riguarda il Programma d'azione 2013, obiettivo principale del Programma è stimolare condizioni di contesto favorevoli alla ripresa e al consolidamento delle attività di tutti i soggetti economici che operino sul territorio, delle medie e piccole imprese lombarde.

Il Patto per le politiche attive, siglato il 28 gennaio 2013, ha previsto la riapertura dei termini per la presentazione delle domande a valere sull’Avviso dote lavoro – riqualificazione e Ricollocazione stabilendo, inoltre, le seguenti disposizioni. Per gli interventi “B” di Cigd I lavoratori, a partire dal 1 febbraio 2013, hanno l’obbligo di attivarsi entro 15 giorni dalla loro effettiva sospensione in Cigd. Anche i lavoratori che nel mese di gennaio hanno usufruito della Cigd, qualora siano ancora sospesi, hanno l’obbligo di attivarsi a partire dal 1 febbraio. Per gli interventi “A” di Cigd I lavoratori, a partire dal 1 febbraio 2013, hanno la facoltà di attivarsi, mentre l’obbligo di attivazione previsto dall’Accordo Quadro 2013 viene differito al 1 aprile 2013 per i soli lavoratori che a quella data saranno ancora sospesi. Anche i lavoratori che nel mese di gennaio hanno usufruito della Cigd, qualora siano ancora sospesi, hanno la facoltà di attivarsi a partire dal 1 febbraio. I lavoratori destinatari dell’indennità di mobilità in deroga hanno l’obbligo di attivarsi entro 15 giorni dalla presentazione della relativa domanda all’INPS per avviare percorsi di politica attiva.

Tale obbligo sussisterà a partire dal 1° febbraio anche per interventi di sostegno al reddito che decorrono dal mese di gennaio in presenza dei requisiti previsti per l’accesso a tale ammortizzatore. In attuazione di tali disposizioni e quelle relative l’Accordo Quadro 2013, con decreto n. 531 del 29 gennaio 2013, si è proceduto alla riapertura dei termini per la presentazione delle domande ed alla modifica dell’avviso Dote Lavoro Riqualificazione e Ricollocazione di cui al DDU.O n. 2609 del 27

marzo 2012 e successive modifiche ed integrazioni Tra le modifiche/disposizioni integrative all’avviso Dote lavoro riqualificazione e ricollocazione: l’estensione del target dei destinatari dell’avviso; la determinazione del nuovo termine di decorrenza per l’assolvimento dell’obbligo di attivazione; l'aggiornamento della documentazione che l’operatore deve tenere agli atti per procedere alla verifica dei requisiti nei confronti dei lavoratori in Cig in deroga ed in Cigs per l’attivazione della dote.

Amministratore di sostegno, nuove linee di indirizzo Regione Lombardia, al fine di garantire su tutto il territorio regionale ed in maniera omogenea una corretta tutela delle persone fragili, anche mediante interventi di protezione giuridica, ha approvato le Linee di indirizzo sull'ammnistratore di sostegno (delibera 4696 del 16 gennaio 2013). Due sono le finalità che hanno portato all’adozione di questo provvedimento. Innanzitutto il consolidamento della rete, che si realizza attraverso il concorso dei diversi soggetti del welfare locale privilegiando, a carico del servizio pubblico, le funzioni di indirizzo, regia e controllo generale del sistema e prevedendo forme di collaborazione con i soggetti del Terzo Settore, tese a sviluppare conoscenze, competenze, azioni di supporto che consentano di coinvolgere volontari adeguatamente preparati a svolgere le variegate funzioni che contribuiscono a rendere sempre più efficace tale sistema. In secondo luogo l’incremento del ricorso alle dimensioni familiare e volontaria dell’Amministratore di sostegno volto a favorire, con sempre maggior frequenza, l’abbinamento tra un soggetto con difficoltà e la sua risorsa familiare.


CRONACA SCUOLE

Iscrizioni aperte fino al 28 febbraio

Fino al 28 febbraio sono aperte le iscrizioni a tutte le scuole statali e paritarie. Per quanto riguarda il trasporto scolastico relativo alle linee utilizzate dagli studenti che frequentano le scuole secondarie

di primo grado (scuole medie), si precisa che tanto i servizi di trasporto pubblico quanto quelli di trasporto scolastico vengono delineati e decisi in collaborazione con l’azienda che gestisce il servizio.

Si tratta di prestiti tra soggetti privati. Per accedervi è sufficiente fornire garanzie di identità e solvibilità

“Social lending”: cambia l’accesso al credito Maggiori possibilità di finanziamento (soprattutto per i precari) e tassi più bassi di 2 punti percentuale

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Prestiti online: come funzionano tra privati

di Michele Scolari

n tempi di magra in cui il credit crunch gioca al rialzo, i cittadini e le imprese in asfissia per le difficoltà nell’accesso al credito sono ormai la maggior parte. Ma se le banche stringono i cordoni della borsa o comunque sono costrette ad alzare i tassi d’interesse, comincia a diffondersi un’alternativa che sta suscitando un discreto interesse. Il social lending (alla lettera “prestito sociale”) consiste essenzialmente in una forma di prestito tra privati, ammantato di attitudine “equa e solidale”, attraverso piattaforme web sotto la vigilanza di Bankitalia. Definito già da molti come figlio della crisi economica, questo stratagemma in realtà non è nuovo ed era già apparso nel 2007, anche se, all’epoca, la revoca dell’autorizzazione da parte della stessa Banca d’Italia ne aveva poi stoppato la diffusione. Con il “sì” pronunciato da Bankitalia per le nuove piattaforme come Smartika (nata dalle ceneri della britannica Zopa.it), assieme alla già operativa Prestiamoci ed alla Boober di Manolo Maffeis, anche nel Bel Paese si è aperta la strada alla diffusione della nuova finanza a portata di mouse. Ancora è da capire se il social lending determinerà un vero e proprio “addio” alle banche o un semplice “arrivederci”. Comunque, le statistiche, almeno per ora, indicherebbero che la nuova frontiera del prestito 2.0 agli italiani piace: ammontano a 1,15 milioni di euro i 218 prestiti erogati da Prestiamoci; e appena dopo si posizionano gli oltre 800mila euro raggiunti da Smartika con 131 prestiti. Attraverso specifiche piattaforme web infatti, questa sorta di “borsa elettronica” permette un’accesso al credito molto più veloce e, soprattutto, possibile anche per i precari (la categoria più colpita dalla stretta creditizia). I tempi di ottenimento del prestito sono a dir poco veloci: in molti casi si aspettano appena 24 ore per espletare la pratica. Questa è analizzata tramite una valutazione di solvibilità (tenendo conto di busta paga, dichiarazione dei redditi, codice fiscale, estratto conto), che se superata, assegna il richiedente ad una delle classi di rischio (Smartika ad esem-

Ma attenzione a insolvenze e insidie web Se il social lending si sta imponendo rapidamente grazie a numerosi vantaggi nell’accesso al credito, è bene comunque tener presente qualche cautela. A cominciare dal Taeg, che sarebbe legato alla cosiddetta “reputazione creditizia” del richiedente: ovvero, chi ha già richiesto e rimborsato un prestito ottiene un tasso competitivo, mentre chi è al primo accesso si trova solitamente un tasso del 9%. E questi ultimi sono quasi sempre i più giovani. Sul fronte degli investitori, l’erogazione del finanziamento non richiede particolari garanzie a monte, il che rende più complessa la gestione dei crediti insoluti, seppure il fenomeno non faccia al momento registrare un tasso d’insolpio cataloga i richiedenti su quattro rating, livelli o “pagelle” di solvibilità) e fa partire il prestito. Tutto questo senza ricorrere al sistema bancario o alle finanziarie e, per di più, con tassi di interesse inferiori di circa due punti percentuale rispetto a quelli degli istituti di credito o dalle società per i prestiti di liquidità. Più alto è il voto della “pagella” di rating, più basso potrà essere il tasso d’interesse versato. Per fare qualche esempio, i tassi che operatori come Smartika o Prestiamoci hanno applicato, si aggirano in

venza superiore a quello delle banche (in genere si mantiene sul 2%) e nonostante la velocità degli istituti di attivare le procedure di recupero del credito (il cui costo ricade per alcune piattaforme sui prestatori). Altro inconveniente infine riguarda la possibile scomparsa dei siti web e dei database contenenti i dati necessari per mandare avanti il meccanismo del social lending. In un simile caso, creditori e debitori non avrebbero più accesso ai fondi e non riuscirebbero più ad accedere ai database, con risultati devastanti. In sostanza, per i richiedenti qualche problema c’è, mentre i prestatori devono sperare di non incontrare sul cammino cattivi pagatori.

media intorno a un Taeg dell’8,65 per il primo e del 9,24% per il secondo. Tuttavia il social lending non è solamente una piattaforma di prestito. Gli utenti possono scegliere anche di utilizzarlo come forma alternativa per investimenti della liquidità in un periodo breve o medio, comunque sino ad un massimo di 48 mesi. Proprio da questa forma di utilizzo deriverebbero i capitali impiegati poi per rendere possibili le operazioni di prestito. Per maggiore tutela del prestatore, questo può

scegliere la classe di merito del richiedente. Perché il rischio diminuisca poi, la somma prestata viene frazionata fra più debitori: Prestiamoci ne conta una trentina, Smartika cinquanta. In ogni modo, sia per richiedenti che per prestatori, si prevedono commissioni. Ad esempio, Prestiamoci chiede nel primo caso l’1,2% mentre nel secondo lo 0,8% sul transato. Smartika invece chiede ai richiedenti dallo 0,5% al 2,5% (a seconda della classe di merito) mentre ai prestatori trattiene l’1%.

Il social lending può essere spiegato come una tipologia di aste on line, simili a quelle per la compravendita di beni di consumo. L’unica differenza rispetto a queste ultime consiste nel fatto che il bene oggetto di contrattazione qui è il denaro. E, di conseguenza, il prezzo è il tasso di interesse. Sia che si voglia prestare, sia che si voglia ricevere un finanziamento, dunque, è necessario iscriversi al sito, compilando un semplice form e inserendo il proprio nome utente (nickname). Come in tutte le web community, questi soprannomi nascondono il vero nome dell’utente, che è noto solamente al mediatore. Tuttavia, i nickname hanno valore legale, si sono affrettati a specificare da Zopa, onde non si pensi che si prestano soldi a “sconosciuti” (questi appellativi di fantasia sono quelli che poi si trovano apposti in calce ai contratti). Si ha così accesso al pannello delle offerte, dove la domanda di prestiti incontra l’offerta di denaro liquido 24 ore al giorno, il tutto alla luce del sole: il finanziatore può scegliere a chi e a quale tasso prestare, il richiedente può valutare le offerte e scegliere la durata del finanziamento. Al momento della registrazione vengono richiesti i dati per accedere al servizio, e si scopre che i controlli sulla solvibilità sono praticamente gli stessi di quelli effettuati dal sistema bancario. Tra i requisiti per accedere ai prestiti tra privati sul web troviamo l’età compresa tra i 18 e i 75 anni; la presenza di un reddito certificato, ossia il possesso di una busta paga, di una pensione o comunque di entrate dimostrabili; la residenza in Italia e il possesso di un conto corrente bancario.


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Cremona

Mercoledì 6 Febbraio 2013

L’ex calciatore del piacenza avrebbe fornito precisazioni su lazio-genoa e lecce-lazio

Calcioscommesse, Gervasoni inguaia Mauri

La posizione di Stefano Mauri risulterebbe ulteriormente complicata al termine dell’interrogatorio fiume di Carlo Gervasoni lunedì 4 febbraio alla Procura di Cremona. L’ex calciatore del Piacenza, stando a fonti investigative, avrebbe fornito procuratore capo Roberto di Martino maggiori precisa-

Interrogazione del Pd sui solleciti pre-distacchi

La questione dei distacchi delle utenze di acqua, luce e gas approda di nuovo in Consiglio comunale, stavolta con un’interrogazione del Partito Democratico a firma Elena Guerreschi. «Sembrerebbe che in caso di mancato pagamento anche di una sola fattura - si legge nel documento - le partecipate trasmettano all’utente un’atto di costituzione in mora in cui viene intimato il pagamento dell’insoluto entro 10 giorni e il distacco delle utenze entro i successivi 5 giorni, senza che tale atto formale sia preceduto da specifiche comunicazioni di sorta. Sembra inoltre - prosegue la Guerreschi - che tali episodi siano spesso connessi con il mancato ricevimento della fattura in formato cartaceo». «Sembra inoltre - altro aspetto rimarcato dall’interrogazione a risposta orale - che il consumatore, anche in caso di mancato ricevimento della bolletta e dunque in caso di non imputabilità dell’insoluto, non possa ottenere un nuovo termine di pagamento rispetto a quello previsto dalla costituzione in mora. In alcuni casi, pare che gli addetti abbiano invitato il consumatore ad attivarsi direttamente con l’azienda in caso di mancato ricevimento delle fatture alle consuete, pur se imprevedibili, scadenze, senza neppure proporre la possibilità di rateizzo o di addebito integrale o parziale nelle successive fatture». Pertanto, si interroga l’assessore Luigi Amore «se le modalità di sollecito indicate in premessa corrispondono alle reali pratiche messe in atto dalle partecipate». Contestualmente si chiede «se non si ritiene di invitare le aziende all’adozione di prassi di sollecito maggiormente rispettose di tutti i consumatori, con un eventuale regime di favore per gli utenti che pagano regolarmente», e «se non si ritiene di attivare una forma di fatture tramite mail o Pec per chi richiede tale servizio».

zioni su dichiarazioni rilasciate in passato, relative a Mauri, in merito alle partite Lazio-Genoa e a Lecce-Lazio disputate nel maggio 2011. Gervasoni avrebbe spiegato anche che il gruppo degli zingari capeggiato da Almir Gegic gli avrebbe dato dei soldi a prescindere dal suo apporto nella combi-

ne. Sarebbe stato pagato perché, pur avendo un ruolo secondario, era intrinseco al sistema e seguiva le varie fasi della combine. Se il risultato concordato veniva raggiunto, riceveva dei soldi. Inoltre, dopo i primi arresti eseguiti nell'ambito dell'inchiesta, a giugno 2011, il clan di Singapore gli

avrebbe offerto o un posto in una squadra all'estero o un aiuto economico in cambio del suo silenzio. A proposito del cosiddetto Mister " X", infine, avrebbe detto di averne appreso l'esistenza dagli zingari, senza fornire ulteriori particolari perché non ne sarebbe a conoscenza.

Acqua: bollette troppo care, «Ai cittadini va reso il 7%»

Federutility: «Si tratterebbe comunque di pochi euro». I Comitati: «Stanno già provando a raggirare ancora il referendum»

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La restituzione della componente tariffaria

di Michele Scolari

l Consiglio di Stato “boccia” le attuali tariffe dell’acqua pubblica perché non rispetterebbero i principi stabiliti dal referendum del 2011 e in vigore dal luglio 2011. In una sentenza del 25 gennaio, pubblicata il 30, i giudici hanno risposto ad un quesito dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas e sostengono che dal luglio 2011 le tariffe dovevano essere modificate, eliminando la voce de «l’adeguatezza della remunerazione del capitale investito» tra quelle che determinano il costo delle bollette. Cosa che invece non è avvenuta. E’ stato quindi confermato quanto precedentemente affermato dalla Corte Costituzionale. Ovvero che, dalla data della vittoria referendaria (21 luglio 2011), la remunerazione del capitale investito doveva cessare di essere calcolata in bolletta. In sostanza, non vi possono essere utili nella gestione dell’acqua. Eppure, come già segnalato nel servizio sull’edizione de Il Piccolo del 20 ottobre 2012, in alcuni grafici pubblicati nel Piano d’Ambito dell’azienda speciale Aato della Provincia di Cremona, si vede in maniera palese come sarebbe invece prevista la remunerazione del capitale investito, destinata ad attestarsi anche al 20% nel corso degli anni. In sostanza quello che i cittadini hanno pagato è illegittimo e i soggetti gestori dovranno ricalibrare le bollette. Se ne deve dedurre dunque che il Piano d’Ambito, o meglio chi lo ha redatto, ha trascurato l’esito della consultazione popolare? Ovvero, si può remunerare il capitale anche se i cittadini (che sono gli stessi elettori) hanno espressamente detto «no»? Il Comitato Acqua Pubblica Cremonese, tornato a porre l’accento sulla questione in una nota diffusa ieri, commenta duramente che «la tariffa andava modificata dall’Ufficio d’Ambito, che l’ha invece lasciata invariata

La composizione della tariffa nel piano d'ambito dell'Aato per la Provincia di Cremona. La remunerazione, vietata dal referendum ed ora soggetta a rimborso, è simboleggiata dalla fascia azzurrina in alto , che cresce sino al 20% circa e ha persino approvato un piano d’ambito che contiene ancora la remunerazione del capitale investito: sulla base di questi comportamenti ribadiamo la richiesta delle dimissioni dell’intero cda nonché del direttore (che ha responsabilità tecniche sulle normative da applicare). I presidenti delle aziende idriche non potevano stare a guardare, sapendo di percepire una quota indebita di bolletta, quindi visto che nulla hanno fatto per sollecitare l’Ufficio d’Ambito a provvedere, debbono essere tutti sostituiti. Avendo redatto materialmente una proposta di piano d’ambito che contiene tuttora esplicitamente la quota incriminata». E visto che la competenza del servizio in questo anno e mezzo è stata per legge nelle mani dell’Amministrazione Provinciale, il Comitato indica come «logica conseguenza politica ed amministrativa le dimissioni del presidente Massimiliano Salini». Ora l’Autorità per l’energia (Aeeg) ha approvato uno specifico provvedimento per la definizione dei criteri di

Il referendum vieta la remunerazione del capitale

calcolo degli importi da restituire agli utenti finali, corrispondenti alla remunerazione del capitale investito e versati nelle bollette dell’acqua nel periodo post referendum, sino al dicembre scorso. In sostanza, lo sconto sarebbe applicato solo per il periodo dal 21 luglio al 31 dicembre 2011. Federutility, fa sapere che «il calcolo del 7% riguarda una sola voce della tariffa, per un periodo limitato di sei mesi. Tenendo conto che nel 2011 i tassi di interesse pagati dalle aziende erano elevatissimi a causa della crisi, è addirittura possibile che il calcolo risulti a favore di qualche gestore. In un caso o nell’altro si parla comunque di centesimi o pochi euro». Ma, ribatte il Forum dei movimenti per l’acqua, l’Authority prova di nuovo ad aggirare i referendum e disattende il voto popolare: ora ne vogliamo le dimissioni. I parametri del rimborso disattendono del tutto il parere espresso ieri del Consiglio di Stato e quello della Corte Costituzionale a suo tempo espresso. I referendum devono essere applicati e i cittadini devono essere rimborsati di tutto il 7% della remunerazione del capitale eliminato coi referendum e illegittimamente preteso dai gestori».

Per quanto riguarda la provincia di Cremona, fa sapere l’assessore all’ambiente Francesco Bordi, membro del cda dell’Aato, «siamo in attesa di avere chiarimenti dall’Authority dell’energia, cui compete ora la tutto ciò che riguarda la tariffazione». L’Autorità peraltro si sta già muovendo, avviando i procedimenti per la restituzione agli utenti finali della componente tariffaria del servizio idrico. Scartato il metodo del conguaglio, basato sulla compensazione in bolletta, i gestori sono destinati a una vera e propria restituzione di parte delle tariffe incassate. L’Autority ha già fatto sapere che secondo lei le bollette incriminate sarebbero quelle che vanno dal 21 luglio al 31 dicembre 2011 e non oltre. Diversa l’interpretazione del Forum italiano dei movimenti per l’acqua, (promotore del referendum), secondo cui il rimborso dovrebbe essere esteso anche a quelle successive al primo gennaio 2012. Per individuare la quota parte della tariffa da restituire agli utenti finali con riferimento al periodo compreso fra il 21 luglio e il 31 dicembre 2011, l’Autorità intende seguire i criteri già utilizzati per la definizione del Metodo Tariffario Transitorio che copre il biennio 2012-2013, all'interno del quale già si sono considerati gli effetti del referendum abrogativo». L’Autorità fisserà i criteri secondo i quali gli Enti d’Ambito - che hanno determinato le tariffe applicate nel 2011 e dispongono quindi delle informazioni necessarie - dovranno individuare gli importi corrispondenti alla remunerazione del capitale investito, da restituire ai singoli utenti finali, fermo restando il principio del full cost recovery. L’Autorità, inoltre, prosegue la nota, «definirà le modalità e gli strumenti operativi con i quali assicurare concretamente la restituzione e le procedure di verifica e approvazione delle determinazioni degli Enti d'Ambito. L’Ufficio Speciale Tariffe e Qualità dei Servizi Idrici, responsabile del procedimento, potrà acquisire tutte le informazioni e gli elementi di valutazione ritenuti utili».


Cremona

Mercoledì 6 Gennaio 2013

Massimo Mucchetti (Pd) ha incontrato le imprese con i candidati Luciano Pizzetti, Cinzia Fontana e Maura Ruggeri

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«Servono investimenti e agevolazioni fiscali»

C'è il rischio che gli scandali, come quello del Monte dei Paschi, distraggano l'attenzione "dai veri problemi: quelli delle aziende che chiudono, della disoccupazione, delle quote latte": è la posizione di Massimo Mucchetti, giornalista economico, ex vicedirettore del Corriere della Sera e capolista in Lombardia al Senato per il Partito democratico. Il candidato, presente lo scorso sabato a Cremona, ha incontrato anche i portavoce di Rete Imprese Italia, che da tempo chiede alla politica di “non liquidare le imprese”. Insieme a lui, all'incontro, anche i candidati Luciano Pizzetti, Cinzia Fontana e Maura Ruggeri, in un confronto con Massimiliano Montani (Cna), Ernesto Fervari (Confesercenti), Sergio Vacchelli (Confcommercio), Roberto Maffezzoni (Confartigianato). Ha detto Mucchetti: «Nell'ulti-

«Bisogna creare buoni posti di lavoro, anche nel settore dei piccoli servizi»

Da sinistra: Massimiliano Montani, Ernesto Fervari, Cinzia Fontana, Massimo Mucchetti, Maura Ruggeri, Luciano Pizzetti, Sergio Vacchelli, Roberto Maffezzoni

mo anno, l'Italia ha perso oltre 400mila posti di lavoro, e le disponibilità economiche delle famiglie sono sempre più scarse. Accanto a questo abbiamo un sistema della piccola e media impresa produttiva che soffre fortemente la crisi, i negozi che chiudono quotidianamente e l'impresa in generale è schiacciata dalla pressione fiscale».

Secondo il candidato, ci sono dei provvedimenti che devono essere presi al più presto: «Innanzitutto occorre una riformulazione dell'Imu, tale per cui pesi meno sulle attività commerciali, favorendo accordi tra proprietari e affittuari, facendo in modo di avere affitti calmierati a fronte di una riduzione dell'Imu stessa».

Per quanto riguarda il lavoro, secondo Mucchetti bisogna puntare sull'apprendistato: «Esso può aiutare a gestire meglio i rapporti con i giovani dipendenti. Dopo i tre anni si deve però favorire la stabilizzazione del dipendente, attraverso benefici fiscali». E se l'impresa che lavora di più, oggi, è quella che esporta, è necessario «rico-

struire una capacità di spesa e investimenti anche sul mercato italiano». In che modo? «Attraverso agevolazioni fiscali a chi accantona utili a riserva, estendendo la misura, che oggi vale solo per le imprese dalla Srl in su, anche alle società di persone. Bisogna creare buoni posti di lavoro, anche nel settore dei piccoli servizi: ad esempio in Ger-

mania e Francia i Comuni hanno creato dei servizi di assistenza agli anziani, per cui non servono le badanti». Un altra urgenza è quella di mettere in atto tutte quelle riforme predisposte dal governo precedente, ma che non sono state realizzate. «Il nuovo governo, già nei primi mesi di lavoro, dovrà emettere i decreti attuativi di tutti quei provvedimenti economici validi fatti dal governo Monti» dice Mucchetti. Tra gli argomenti toccati anche la necessità di «riformare i sindacati, che devono parlare con una voce sola»; del rapporto tra informazione e politica: «Il pericolo per la carta stampata è quello delle influenze dei gruppi economici, non tanto della politica e questo si combatte con il pluralismo»; della necessità di rilanciare l'istruzione tecnica in Italia.

Per la Lega Nord candidature Fratelli d’Italia: «Non siamo da Crema a Casalmaggiore il partito di ex e nostalgici» Lena: «In Lombardia è necessario superare il digital divide»

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a Lega Nord ha presentato nei giorni scorsi i propri candidati per le elezioni politiche e per le regionali. Una squadra composta da esponenti di tutto il territorio, da Casalmaggiore a Crema. Per la Camera si presenta l'onorevole Alberto Torazzi, deputato uscente e consigliere comunale a Crema, in lista al quinto posto per la circoscrizione Lombardia 3. Insieme a lui Filippo Bongiovanni, assessore provinciale e consigliere comunale a Casalmaggiore (7º posto), Italico Maffini, consigliere comunale di Cremona (11º posto) e Danilo Peyla (13° posto). Nella lista per il Senato c'è, al 5º posto, Silvana Comaroli, di Soncino, già deputata nella legislatura uscente. Con lei si candida Roberta Paloschi, bergamasca recentemente trasferita a Cremona e assessore comunale di Calcio (32º posto). Alle regionali troviamo invece Federico Lena, vice presidente della Provincia di Cremona. Insieme a lui due candidature femminili: le cremasche Bernadette Bossi e Antonella Simonetta, assessore comunale a Vaiano Cremasco. «Candidati scelti attraverso le sezioni locali, chiedendo ai militanti di indicarci i candidati» spiega Simone Bossi, segretario provinciale della Lega. «Poi a livello regionale si è fatto uno screening di tutte le candidature, per selezionare le più indicate».

Simone Bossi

Federico Lena

Simone Bossi: «Candidati scelti attraverso le sezioni locali, chiedendo ai militanti di indicarceli» «Il nostro programma ruota tutto attorno alla missione di riportare il 75% delle tasse pagate dai lombardi in Lombardia» . «Questo significa 16 miliardi di euro in più per le casse della Regione. Soldi che verranno reimmessi nel territorio per rilanciare la crescita economica. Penso all'eliminazione dell'Irap, del bollo auto, all'erogazione gratuita dei libri di testo per i bambini che frequentano la scuola dell'obbligo... Tutte misure che riporteranno nuove risorse nelle tasche di cittadini e imprese». Federico Lena, candidato per le regionali, ha alle spalle una lunga esperienza amministrativa. Dal 2006 al 2011 è stato assessore comunale con delega alle attività produttive e sicurez-

«Bisogna portare nuove risorse a imprese e cittadini»

Ricordo di Giovanni Marcora Il “Centro Marcora” di Cremona, unitamente ai candidati del Centro Popolare Lombardo alla Regione Lombardia, ricorderà la figura e l'opera di Giovanni "Albertino" Marcora, a trent’anni dalla scomparsa del politico della Democrazia Cristiana. Alle ore 18,30 di sabato prossimo 9 febbraio presso la Cappella del Convento dei Padri Cappuccini di via Brescia a Cremona sarà celebrata una S.Messa di suffragio. Insieme ai Padri Cappuccini sarà presente Mons. Vincenzo Rini, direttore del settimanale "Vita Cattolica". Al termine della celebrazione religiosa seguirà una riflessione di Giuseppe Torchio e di altri amici per ricordare l'apporto di Marcora, Vernaschi e Martinazzoli alla vita politica nazionale e locale.

za presso il comune di Soresina. Nel 2009 è vicepresidente della Provincia di Cremona, con delega alla sicurezza del territorio, ai rapporti con i piccoli comuni, al turismo ed expo e all’innovazione. «Il mio impegno per il territorio è primariamente quello di portare avanti il tema dell'agricoltura, e in particolare la salvaguardia dei nostri prodotti tipici, che troppo spesso vengono penalizzati da leggi europee che non ci aiutano. Altri temi forti sono la sicurezza e l'innovazione, entrambi fondamentali per rendere competitivo il territorio. In particolar modo ritengo necessario puntare sull'avanzamento tecnologico e il superamento del digital divide, che per una regione come la nostra si rivela essenziale affinché il territorio diventi appetibile per nuovi insediamenti produttivi».

Carminati: «Ci caratterizziamo come un centrodestra alternativo»

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a aperto i battenti domenica scorsa il punto informativo di Fratelli d'Italia, ospitato in Galleria XXV Aprile, negli spazi dove fino a qualche tempo fa era sito il negozio Esprit. I candidati del partito sono sette. Al senato Giovanni De Grazia che ha militato prima nel Msi, poi in An, quindi in Nel Pdl. «Si tratta di una candidatura che porta con sé grande esperienza politica, ed è un nome che è rappresentativo del territorio cremonese» spiega Ugo Carminati, portavoce del movimento. Alla Camera ci sono invece le candidature di Chiara Cappelletti, che pur giovane vanta una lunga militanza politica, prima in An, quindi nel Pdl, e attualmente è assessore provinciale. Gli altri due nomi sono invece meno noti: Matteo Malinverno, candidata del territorio casalasco, 37enne, che ha iniziato la sua militanza nel Pdl; Serena Mallai, classe 1976, di Castelleone, anch'essa tesserata Pdl. «La scelta dei candidati vuole dimostrare che non ci vogliamo caratterizzare come partito di ex o di nostalgici di destra, ma come centrodestra alternativo» sottolinea ancora Carminati. Alle elezioni per il rinnovo del consiglio regionale si presentano l'avvocato Davide Foppa Vicenzini (classe 1974), cremasco, senza precedenti esperienze politiche; Giuliana Botti di Soncino, proprietaria di un'agenzia viaggi; Stefano Foggetti (classe 1978), ingegnere di Cremona, cresciuto nei gruppi giovanili di An e del Pdl.

Presentati i nomi per “Scelta civica Con Monti” Si è svolta nei giorni scorsi al Cittanova la presentazione ufficiale dei candidati per il collegio Lombardia 3 della Camera dei Deputati della lista “Scelta Civica con Monti per l’Italia”. Ad aprire i lavori il capolista Andrea Mazziotti. Accanto a lui il numero due della lista Alessandro Sancino e i cremonesi Roberto Maria Dall’Olmo ed Alessandra Azzali. Ha concluso la presentazione Roberto Maria Dall’Olmo, il quale nel

suo intervento ha assicurato che la valorizzazione dei territori e delle comunità locali è uno degli aspetti chiave dell’Agenda Monti. «Cremona ed il suo territorio» ha ricordato Dall’Olmo «presentano eccellenze e vocazioni che possono essere spese a livello nazionale ed europeo per attrarre sulla nostra realtà locale occasioni di crescita e di sviluppo. La loro valorizzazione sarà il nostro impegno prioritario».

Ugo Carminati

Carlo Fidanza

«Abbiamo scelto candidature che fossero rappresentanza del territorio, dal Casalasco al Cremasco, fino a quella fascia che spesso viene trascurata: Soncino, Castelleone, Soresina e Pizzighettone» dice Carminati. «Non candidiamo veline soubrette e fenomeni dell’ultimo momento. Sono tutti candidati che si mettono a disposizione del partito, pur sapendo bene che per loro sarà ben difficile essere eletti. Sappiamo benissimo di essere un partito giovane e ancora poco conosciuto; la nostra campagna elettorale sarà proprio l'occasione per farci conoscere e radicare nel territorio». L'impegno per il territorio, sottolinea Carminati, sarà molto forte. «Oltre a presentare candidature realmente rappresentative della nostra provincia, e non calate dall'alto come

accade per altri partiti, ci impegniamo con serietà cercando di portare ai vari livelli istituzionali le istanze della zona». Il partito nei giorni scorsi ha ospitato a Cremona Guido Crosetto, uno dei fondatori del partito insieme a Ignazio La Russa e a Giorgia Meloni, nonché l’onorevole Carlo Nola. Nei prossimi giorni arriverà a Cremona Carlo Fidanza, parlamentare europeo. «Vogliamo dimostrare agli amministratori locali del territorio che possono appoggiarsi a un partito che cura davvero i loro interessi, e che ha collegamenti diretti con Milano, Roma e Bruxelles» conclude Carminati. «Non portiamo a Cremona soubrette e personaggi di avanspettacolo, ma persone che possano davvero significare un valore aggiunto per l'attività amministrativa».

«Vogliamo dimostrare agli amministratori del territorio che possono affidarsi a noi»

«Non portiamo a Cremona soubrette e avanspettacolo»


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Cronaca

Mercoledì 6 Febbraio 2013

Ma è proprio vero che i giovani sono “choosy”? “Precari in cerca di gloria”, “élites intraprendenti”, “adattivi però deboli”, oppure “rassegnati”, ma certo non schizzinosi

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Una ricerca dell’Università Cattolica e del consorzio AlmaLaurea sfata questo luogo comune reati in atenei del Sud Italia in lingue, ingegneria, economia o statistica. Lavorano nel settore chimico, metalmeccanico, nelle telecomunicazioni, nell'elettronica. Hanno fatto un anno di Erasmus e hanno contratti di lavoro a tempo determinato. Provengono da famiglie di ceto medio-basso e oggi guadagnano 1.265 euro al mese. Gli appartenenti alla seconda categoria, invece, sono persone che non sono state molto attive durante gli anni degli studi, ma ora si dimostrano flessibili. Chiedono soprattutto orari di lavoro adeguati. Occupati a tempo parziale nel commercio, le loro famiglie sono di ceto medio-basso. Guadagnano 1.212 euro. C'è infine una terza categoria, "le élites intraprendenti": sono il 14,5% e al lavoro chiedono massima soddisfazione. Figli del ceto dirigente del Nord, sono laureati in materie politico-sociali ed economico-statistiche, in ingegneria. Guadagnano 1.352 euro. Infine "I rassegnati", sono l'11,1%: per lo più donne, sentono la laurea poco efficace rispetto al lavoro trovato. Provengono da famiglie del ceto medio dipendente e vogliono sicurezza contrattuale. Guadagnano 1.164 euro. La realtà dei giovani neolaureati si rivela quindi piuttosto multiforme. Ma per conoscerli meglio, li abbiamo incontrati, nei pressi dei Centri per l'impiego, all'Informagiovani, di fronte alle agenzie di lavoro interinale, ma anche in stazione, pronti a salire sul treno per raggiungere l'ufficio. «E' facile oggi accusare noi

di Laura Bosio

econdo una ormai celebre definizione del ministro Fornero, i giovani oggi sono troppo "choosy": tradotto, significa che sono schizzinosi, nella ricerca di lavoro, nel progetto di vita eccetera. Insomma, un po' indolenti, un po' svogliati, e soprattutto incapaci di adattarsi. Ma, secondo una ricerca svolta dall'Università Cattolica e dal consorzio AlmaLaurea, su impulso della fondazione Sussidiarietà, le cose non starebbero proprio così. La ricerca evidenzia che il 53% dei neolaureati dimostra un'elevata adattabilità al trasferimento in un altra città, per motivi di lavoro, con picchi superiori alla media tra gli uomini (63%), tra gli ingegneri (60%), tra i residenti al Centro-Sud (60%, dieci punti in più rispetto al Nord), tra gli autonomi (60%) e i lavoratori precari (60%). Chi si sa adattare mediamente guadagna 100 euro in più al mese, sempre secondo la ricerca. Del, resto anche durante il percorso di studi molti hanno scelto di spostarsi: il 54 per cento ha svolto uno stage in Italia, il 9 per cento all'estero. Ma chi sono questi neo-laureati? Secondo la ricerca, da un lato ci sono i cosiddetti "precari in cerca di gloria", pari al 39,6%, dall'altro gli "adattivi ma deboli", il 34,8%. I primi sono stati intraprendenti durante il proprio corso di studi, e hanno un'elevata disponibilità ad adattarsi ai tempi e ai luoghi di lavoro. Sono lau-

giovani di essere dei "bamboccioni". Facile per chi ha avuto sempre la "pappa pronta"» si sfoga Marcella, 25 anni. «Mi sono laureata in economia e commercio nei tempi previsti, senza perdere neppure un mese, ma ora sono a casa da due anni, cercando inutilmente lavoro. Nel frattempo ho fatto due stage non pagati, di cui uno a Londra. Se dovessero offrirmi lavoro all'estero non avrei alcuna esitazione a spostarmi». Il problema più grande dei neolaureati è quello di trovare lavoro. «Mi sono laureata in lettere, e non ho alcuna prospettiva, oggi» racconta Teresa. «Le assunzioni di insegnanti sono bloccate e non si riesce quasi più a trovare neppure le supplenze... Con una

Prot. Gen. 5386-13

Variante generale al Piano di governo del territorio

IL DIRETTORE DEL SETTORE GESTIONE TERRITORIO ai sensi e per gli effetti dell’art. 13, commi 4 e 13 della legge regionale 11 marzo 2005, n.12, e s.m.i. che gli atti riguardanti

AVVISA

1) la variante generale al Documento di piano (comprensiva di Rapporto Ambientale, Dichiarazione di sintesi e Parere motivato), adottata con deliberazione consiliare n. 2 del 28 gennaio 2013, immediatamente eseguibile; 2) la variante generale al Piano dei servizi, adottata con deliberazione consiliare n. 3 del 28 gennaio 2013, immediatamente eseguibile; 3) la variante generale al Piano delle regole, adottata con deliberazione consiliare n. 4 del 28 gennaio 2013, immediatamente eseguibile; saranno depositati, per consentire la libera visione a chiunque ne abbia interesse, nella Segreteria Comunale, sita in Piazza del Comune n.8, a far tempo dal 6 febbraio 2013 al 7 marzo 2013 compreso. Gli atti saranno contestualmente pubblicati on line sul sito del Comune di Cremona all’indirizzo www.comune.cremona.it/GisArea/sfogliaPGT.do?path=/pgt/VarianteGenerale&indexSelect ed=3_0 Per lo stesso periodo copia degli atti saranno anche in visione presso il Settore Gestione Territorio, sito in via Aselli n.13/A con i seguenti orari: - lunedì, martedì, giovedì e venerdì dalle 8,30 alle 13,30; - mercoledì dalle 8,30 alle 16,30. Le eventuali osservazioni agli atti costituenti la variante generale al Piano di governo del territorio dovranno essere redatte in triplice copia, riportare una dicitura che indichi il piano cui si riferiscono, ossia “Osservazioni alla variante generale al Documento di piano”, oppure “Osservazioni alla variante generale al Piano delle regole”, oppure “Osservazioni alla variante generale al Piano dei servizi” e presentate al Protocollo Generale del Comune di Cremona entro i successivi trenta giorni la scadenza del periodo di deposito, e cioè entro le ore 11,30 del 6 aprile 2013. Anche i grafici che eventualmente fossero prodotti a corredo di dette osservazioni dovranno essere redatti in triplice copia. Cremona, 29 gennaio 2013 IL DIRETTORE DEL SETTORE arch. Marco Masserdotti

laurea come la mia gli sbocchi sono scarsi, e non ti considerano neppure come impiegata. Sarei disposta anche a cambiare città, ma nella mia situazione è difficile trovare sbocchi anche altrove». E anche chi lavora non si risparmia sacrifici. «Ogni giorno mi reco a Milano, tornando la sera, in treno» racconta Riccardo, 26enne, informatico. «Sono tra i tanti che per poter lavorare deve sopportare il pendolarismo, con tutti i problemi che porta, soprattutto su una linea ferroviaria che non funziona e che accumula disservizi e ritardi quotidianamente. Come me ci sono tantissimi giovani che, alla faccia della Fornero, escono di casa alle sei e mezza di mattina e tornano alle otto di sera, senza batter ciglio».

«Per lavorare ho dovuto andare fino a Modena, così ogni giorno devo prendere l'auto e infilarmi nel caos dell'autostrada, sperando che tutto vada bene» racconta Stefano, ingegnere meccanico. «Mi occupo di progettazioni automobilistiche, e per quanto fare 250 chilometri al giorno in auto sia pesante, ho dovuto adeguarmi, perché non ho trovato un posto di lavoro vicino a casa. Credo sia importante adattarsi, se si vuole cercare di crescere professionalmente e di fare carriera». I sacrifici che un giovane deve fare per lavorare spesso sono davvero pesanti: a volte non basta neppure fare il pendolare, ed è necessario spostarsi in maniera più definitiva. Come ha fat-

to Anna, 27 anni, che per lavorare ha dovuto trasferirsi a Bologna. «Mi occupo di marketing aziendale, e l'unico posto di lavoro che sono riuscita a trovare dopo la laurea mi ha imposto scelte impegnative» racconta. «Ho preso in affitto un appartamento insieme a un'altra ragazza, e da un anno lavoro là, tornando a Cremona solo durante le ferie e i fine settimana. Ho un fidanzato qui, e questa vita sicuramente non favorisce la nostra storia, ma anche lui sa che al giorno d'oggi bisogna fare parecchi sacrifici». «Sono di Taranto, ma vivo qui a Cremona da tre anni, per lavorare» racconta Antonio, laureato in Ingegneria informatica. «Dopo la laurea ho passato un anno a cercare lavoro invano, poi ho deciso di raggiungere mio cugino qui a Cremona, dove poi ho trovato un impiego. Conosco tanti altri ragazzi con una storia simile alla mia, in fuga da situazioni in cui un posto di lavoro è qualcosa di introvabile». C'è poi chi ha dovuto decidere addirittura di emigrare all'estero. Come Lara, 29enne cremonese, che oggi vive e lavora a Berlino. «Mi sono laureata in lingue, ma qui non avevo alcuna prospettiva di lavoro. Così da un anno vivo a Berlino, tornando in Italia quando ho un periodo di ferie. Non è una vita facile, e spesso avverto la nostalgia della mia città, dei miei amici, dei luoghi in cui sono cresciuta... ma oggi per noi giovani non ci sono sconti o agevolazioni... E' già tanto avere trovato un lavoro, anche se a migliaia di chilometri da casa».

Prot. Gen. 5390-13

Componente geologica, idrogeologica e sismica del Piano di governo del territorio IL DIRETTORE DEL SETTORE GESTIONE TERRITORIO

ai sensi e per gli effetti dell’art. 13, commi 4 e 13 della legge regionale 11 marzo 2005, n.12, e s.m.i. AVVISA che gli atti riguardanti la “Componente geologica, idrogeologica e sismica, nell’ambito della

Variante generale al Piano di governo del territorio (Pgt), ai sensi dell’art. 57 della Lr. n° 12/2005” adottata con deliberazione consiliare n. 1 del 28 gennaio 2013, immediatamente eseguibile, saranno depositati, per consentire la libera visione a chiunque ne abbia interesse, nella Segreteria Comunale, sita in Piazza del Comune n. 8, a far tempo dal 6 febbraio 2013 al 7 marzo 2013 compreso. Gli atti saranno contestualmente pubblicati on line sul sito del Comune di Cremona all’indirizzo w w w . c o m u n e . c r e m o n a . i t / G i s A r e a / s f o g l i a P G T. d o ? p a t h = / p g t / StudioGeo&indexSelected=3_0 Per lo stesso periodo copia degli atti saranno anche in visione presso il Settore Gestione Territorio, sito in via Aselli 13/A con i seguenti orari: - lunedì, martedì, giovedì e venerdì dalle 8,30 alle 13,30; - mercoledì dalle 8,30 alle 16,30. Le eventuali osservazioni agli atti costituenti la “Componente geologica, idrogeologica e sismica, nell’ambito della Variante generale al Piano di governo del territorio (Pgt), ai sensi dell’art. 57 della Lr. n° 12/2005” dovranno essere redatte in triplice copia e presentate al Protocollo Generale del Comune di Cremona entro i successivi trenta giorni la scadenza del periodo di deposito, e cioè entro le ore 11,30 del 6 aprile 2013. Anche i grafici che eventualmente fossero prodotti a corredo di dette osservazioni dovranno essere redatti in triplice copia. Cremona, 29 gennaio 2013

IL DIRETTORE DEL SETTORE arch. Marco Masserdotti


Cronaca

Mercoledì 6 Febbraio 2013

Inaugurata la nuova sala emergenze, con sei posti letto, per un monitoraggio costante

Il Pronto soccorso cambia volto

Cambia anche la filosofia: ora sarà il medico a raggiungere il paziente per visitarlo

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di Laura Bosio

n nuovo modello di Pronto Soccorso, più tecnologico e funzionale, realizzato attraverso la nuova sala emergenza, inaugurata nei giorni scorsi. Un ambiente dotato di sei postazioni letto interamente dedicate al trattamento dei casi di emergenza, che garantisce centralità assistenziale e il monitoraggio costante del paziente. Inoltre, il paziente non deve più muoversi all’interno dell’ospedale per i consulti specialistici: ora è il medico che raggiunge il Pronto Soccorso, secondo la filosofia “doctor to patient”. La sala urgenza-emergenza fornisce ai pazienti gravi un trattamento di tipo semi-intensivo, sia mediante il monitoraggio costante (ossigeno, pressione cardiaca, pressione arteriosa e respiratoria, rilevazione dei parametri vitali) sia attraverso l’organizzazione di percorsi definiti sulla base dei reali bisogni di salute degli utenti. La nuova sala rientra nel progetto di riorganizzazione del Pronto Soccorso di Cremona che lo scorso anno ha visto l’apertura del primo ambulatorio in Lombardia per la gestione dei Codici bianchi. «I criteri di attribuzione dei codici bianchi (deliberazione Regione Lombardia n. IX/3379 del 9 maggio '12) prevedono la classificazione dei pazienti in “codice bianco” alla dimissione (e non al triage - accettazione) e riguarda tutti quei pazienti che non presentano stati di malattia acuta conseguente a traumatismo con frat-

Il dottor Antonio Cuzzoli

ture, lussazioni, ferite con sutura ed apparecchi gessati, intossicazioni acute, ustioni con estensione superiore al 18% della superficie corporea, oppure quei pazienti che sono trattenuti in Osservazione Breve Intensiva per un periodo superiore alle 6 ore» spiega Antonio Cuzzoli, direttore dell'unità operativa di Pronto Soccorso. Peraltro a Cremona è presente anche l'ambulatorio taglia code, attivo dal dicembre 2011 (il primo in Lombardia). «Esso consiste nell'attivazione di percorsi preferenziali con spazi dedicati ai codici bianchi e "verdi minori" all’interno della fascia oraria 8-20. Una innovazione significativa che ha già prodotto risultati di rilievo» continua Cuzzoli. Naturalmente l'introduzione dei codici ha inciso nel triage in maniera sostanziale. «Il triage rappresenta un’attività fondamentale nel criterio

«Il triage rappresenta un’attività fondamentale nella gestione dell’urgenza»

di unità operativa di urgenza» spiega Cuzzoli. «Selezionare i pazienti che accedono in Pronto Soccorso assegnando loro un codice di priorità definisce le tempistiche e l’organizzazione dei percorsi. Il ruolo del triagista (infermiere di accettazione) è delicato e richiede una professionalità elevata. Proprio per questo tutti gli operatori hanno partecipato a corsi di formazione finalizzati alla messa in atto di un modello triage con un retraining dettagliato». Il Pronto Soccorso è l'unità operativa che tratta il maggior numero di pazienti (circa 50.000 all’anno), definendo i bisogni assistenziali e dando loro una risposta; ne consegue la necessità di organizzare percorsi e protocolli definiti per paziente tipo e, soprattutto, ottimizzare ma personalizzare sul paziente la risposta all'urgenza/emergenza. «La separazione delle aree di trattamento (ambulatori per i codici minori; area urgenza/ emergenza; osservazione breve per la stabilizzazione dei pazienti che non è possibile dimettere, ma che

non necessitano di un ricovero vero e proprio) è una realtà logistico funzionale che risponde all’esigenza di operare per intensità di cura» spiega Cuzzoli, che richiama all'importanza di utilizzare correttamente il Pronto Soccorso. «Recentemente il Presidente della Società Italiana dei Medici di Urgenza/Emergenza ha quantificato in un 20% circa la quota media di accessi inappropriati» spiega il medico. «Potenziare la risposta della medicina territoriale per una maggiore offerta insieme ai servizi di emergenza ospedalieri – finalizzati a ridurre gli accessi impropri e aumentando la qualità di risposta alle urgenze rimane la vera mission delle strutture di pronto soccorso. Tali misure consentiranno di ridurre gli attuali fenomeni di crowding (iperafflusso con permanenza dei pazienti "in blocco" nei Ps) ormai realtà quotidiana. Non solo. Usare in modo appropriato il Pronto Soccorso significa consentire al personale di dedicare tempo, energie e competenza ai casi davvero urgenti».

terzo settore

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L’auser fa appello alla politica: «Si ascoltino gli anziani»

«Che si ascolti la voce del volontariato, e che le questioni legate alla condizione anziana, a partire dai cittadini più fragili ed esposti, siano messe subito in agenda, che la lotta alla povertà sia un impegno immediato». Questo l'appello che l'Auser di Cremona, raccogliendo quello della direzione nazionale, fa alla politica. In primo luogo l’associazione chiede che ci sia un impegno per una maggiore equità e giustizia sociale e critica fortemente il modello sociale che ha mostrato, in questa crisi dilaniante, tutti i propri difetti. «La crisi economica che ci affligge» sottolinea l’Appello «è frutto di un modello che ha sparso precarietà e insicurezza a piene mani e ha accentuato le diseguaglianze in una misura che offende il senso comune ancora prima che qualsiasi principio di giustizia. Un aumento del Pil dello 0,5% che incorpori obiettivi di equità è meglio di un aumento del 2% che li ignori anche perché il primo forse si può ottenere, mentre il secondo non è credibile». L’Auser chiede inoltre alle forze politiche che venga messo in agenda al più presto la questione della non autosufficienza «una delle grandi emergenze sociali che il nostro Paese deve affrontare. Siamo convinti – prosegue l’Appello- che un Fondo destinato a sostenere i cittadini anziani non autosufficienti possa essere definito in modo equo, efficiente e sostenibile. Sappiamo come si può fare e anche per questo ogni rinvio sembra inaccettabile». Infine l'appello fa riferimento al mondo del volontariato: la richiesta è che venga stabilizzato e reso definitivo il 5 per mille, ad oggi l'unica risorsa su cui le associazioni possono contare. «“Volontariato significa gratuità. Ma questo non toglie che servano risorse. Dunque facciamo appello alle forze politiche affinché il 5 per 1000 sia stabilizzato in via definitiva e reso più efficiente per quanto riguarda le procedure di accertamento, liquidazione e rendicontazione. Volontariato significa gratuità, ma non è il caso di ostacolarlo con troppi adempimenti burocratici – a maggior ragione se deve essere un’opportunità per tutti, senza richiedere disponibilità diverse da quelle che riguardano il proprio tempo, le proprie energie. Infine il volontariato è oggi una realtà diversa da quella dell’epoca in cui fu approvata la legge 266: una realtà più consistente, più strutturata. Occorre un adeguamento normativo, soprattutto con riguardo al riconoscimento delle ‘reti’, e di sviluppo delle forme di rappresentanza».


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Cronaca

Cultura: «Dobbiamo elemosinare ai privati» Mercoledì 6 Febbraio 2013

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di Laura Bosio

arrabbiata Nicoletta De Bona, assessore comunale alla cultura. Arrabbiata perché non ha fondi per portare avanti la sua mission. Arrabbiata perché i tagli sempre più forti al settore non le permettono di lavorare. Arrabbiata perché i Governi sembrano aver dimenticato l'importanza della cultura nel nostro Paese. «Da un lato dobbiamo fare i conti con i pesantissimi tagli che gravano sulla cultura, dall'altro la legge sul decentramento ha stabilito che la cultura non è più un atto fondamentale dei Comuni» si lamenta l'assessore. «Questo porta il Comune a non avere risorse sufficienti per organizzare eventi significativi, che consentono di attrarre turismo sul territorio». Il problema è senza dubbio globale, ma gli enti locali sono senza dubbio quelli che ne risentono maggiormente. «Siamo un Paese che si riempie la bocca di cultura e turismo, ma se non si investe su questi temi non si può

De Bona: «Siamo in un Paese che si riempie la bocca di cultura ma non investe»

Nicoletta De Bona

pensare che possano generare un indotto: per attirare il turismo bisogna creare le occasioni giuste, e senza finanziamenti è difficile». Il Comune si trova quindi a dover elemosinare aiuti da soggetti privati. «Ho dovuto fare veri e propri miracoli cercando sponsor per riuscire a mettere in campo almeno le iniziative più importanti» sottolinea ancora De Bona, che rimarca i tanti problemi che ora il Comune si trova ad affron-

Ancora negativi i dati della produzione manifatturiera per il quarto trimestre 2012. L'ultima indagine della Camera di Commercio, infatti, presenta dati negativi in rapporto allo stesso trimestre dell’anno precedente. Gli aumenti al di sotto del punto percentuale della domanda estera e dell’occupazione sono infatti accompagnati dalle diminuzioni su base annua della produzione, -2,2%, del fatturato (-1,4%) e degli ordini interni (-1,5%). Per quanto riguarda il confronto con il trimestre precedente, il dato congiunturale destagionalizzato della produzione industriale cremonese è sostanzialmente invariato, ma con un segno positivo dello 0,3,

numeri utili

Andrea Virgilio

tare. «Chi ha detto che la cultura non è più un atto fondamentale dei Comuni non ha considerato che si sono situazioni, come la nostra, in cui i musei sono civici, e quindi proprio di competenza comunale. Questa è una grande contraddizione, perché è riprovato che per portare gente nei musei servono iniziative di spessore, che senza fondi non si possono realizzare. Anche in questi casi dobbiamo cercare sponsor che ci diano una mano, con tutte le dif-

ficoltà del caso». Del resto in questi anni è così che il Comune sta finanziando la cultura: nel 2011 ha trovato sponsorizzazioni per 300mila euro, nel 2012 soltanto 200mila. «Per il 2013 vedremo cosa riusciremo a fare. Senza dubbio in questo modo si lavora male, perché non ci sono certezze» conclude De Bona, che nel 2012, tolti i contributi prestabiliti alle varie iniziative culturali, ha dovuto lavorare con soli 150mila euro di risorse pubbliche.

Del resto il problema si estende anche a livello di amministrazione provinciale, come fa notare il capogruppo del Pd in Consiglio, Andrea Virgilio. «Sappiamo che i tagli sono stati inevitabili e che la colpa non è dell'amministrazione provinciale, ma credo che il problema dovrebbe essere discusso in commissione cultura, per trovare insieme delle soluzioni efficaci» sottolinea il consigliere, riportando alla luce un annoso problema: la totale assenza della commissione cultura, che dall'estate scorsa a oggi si è riunita solo un paio di volte. «E' necessario che nelle decisioni siano coinvolti i soggetti che saranno destinatari di questi tagli. Non deve più accadere, come è stato in questi ultimi anni, che vengano chiuse dall'alto strutture come il Centro studi, o che vengano tagliati i viaggi della memoria. Le decisioni devono essere condivise. Se già la situazione è pesante di suo, sarebbe utile garantire un maggiore confronto rispetto alla

eventuale volontà di cancellare quasi completamente il contributo della Provincia di Cremona al mondo della cultura cremonese». Certo è che il problema cultura nel nostro territorio ha radici più profonde, che partono «dalla vicenda dell'Apic, e fino al faraonico progetto del Parco dei monasteri, che è poi stato accantonato» continua Virgilio. «Nel piano strategico presentato da Salini nel 2012, le politiche culturali erano circoscritte al marketing territoriale, ma la cultura non è solo quello. Ed è ora che la politica metta la testa anche in questo tema. In questi anni abbiamo infatti apprezzato e sostenuto il lavoro della giunta volto a rendere più omogeneo e più efficace il sistema bibliotecario provinciale, tuttavia su alcune partite importanti non vediamo particolare attenzione e soprattutto manca un ruolo centrale di regia e di coordinamento da parte dell’amministrazione e una governance efficace fra istituzioni». Il prossimo passo sarà, per Virgilio, quello di affrontare la situazione con il presidente della Commissione cultura stessa.

Produzione manifatturiera, ancora bilancio negativo

in miglioramento rispetto al -3,8% evidenziato nel periodo luglio-settembre. Con la produzione tornano in territorio lievemente positivo anche tutte le altre principali variabili analizzate. La sostanziale conferma dei livelli di tre mesi prima per fatturato (+0,1%) e numero di occupati (+0,3%), è accompagnata dell’ulteriore crescita dell’1,3% degli ordinativi esteri e dal ritorno del segno positivo (+2,2%) per l’indicatore della domanda interna. Il ritorno in area positiva dell’indicatore della domanda interna, dopo cin-

que trimestri di calo, è di buon auspicio per una ulteriore crescita produttiva nei primi mesi del 2013. Dopo la pausa del trimestre scorso, fa sapere la Camera di Commercio, sembra invece riprendere l’aumento dei ricorsi alla Cassa Integrazione Guadagni ordinaria, in termini di imprese che ne fanno ricorso, passate dal 17 al 24% del totale. Le aspettative per il 2013 si attestano attorno ad una stima della crescita pari al 18%, determinata dal 71% di imprese che prevedono di effettuare maggiori investimen-

METEO

ti rispetto al passato. Nessun segnali di miglioramento invece proviene dall’artigianato produttivo che continua a presentare segni negativi. «La situazione della economia provinciale è ancora molto pesante, nonostante la presenza di qualche segno positivo» commenta il presidente della Camera Gian Domenico Auricchio. «Le imprese continuano a trovare difficoltà nell’accesso al credito e la domanda interna è ancora non sufficiente a sostenere la ripresa della produzione e dell’occupazione. E’ vitale continuare a sostene-

re la competitività delle imprese. Non si esce da questa crisi se non sostenendo i consumi e mettendo al centro delle politiche economiche i bisogni dell’impresa. Di questo dovranno tener conto gli orga-ni di governo, sia regionali che nazionali».

Previsioni meteo a cura di Dominique Citrigno per SPAZIOMETEO.com e Meteowebcam.it

Cremona

COMUNE DI CREMONA www.comune.cremona.it Centralino: 0372-4071 Urp: 0372-407291 AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE www.provincia.cremona.it Centralino: 0372-4061 Urp: 0372-406233 PREFETTURA Centralino: 0372-4881 CARABINIERI Pronto intervento: 112 Centralino: 0372-5581 COMANDO FORESTALE DELLO STATO Centralino: 0372-410307 GUARDIA DI FINANZA Pronto intervento: 117 Centralino: 0372-21576 Nucleo di polizia tributaria: 0372-28968 POLIZIA MUNICIPALE Pronto intervento: 0372-454516 Centrale operativa: 0372-407427 POLIZIA STRADALE Comando provinciale Centralino: 0372-499511 QUESTURA Pronto intervento: 113 Centralino: 0372-4881 VIGILI DEL FUOCO Pronto intervento: 115 Centralino: 0372-4157511 PROCURA Centralino: 0372-548233 OSPEDALE DI CREMONA www.ospedale.cremona.it Centralino: 0372-4051 Centro unificato di prenotazione: 800 638 638 Emergenza sanitaria: 118 AZIENDA SANITARIA LOCALE DI CREMONA www.aslcremona.it Centralino: 0372-4971 Urp: 0372-497215

Farmacie di turno Dall’8 al 15 Febbraio 2013 Distretto di Cremona

Distretto di Casalmaggiore

CREMONA sant’ambrogio S.N.C. VIA FILZI, 40/E 26100 Cremona Tel. 0372-22327

SAN BASSANO VENTURELLI PIERANGELO Via Roma, 45 26020 San Bassano Tel. 0374-373212

CORTE DE’ FRATI BODANA ALESSANDRO Piazza Roma, 17 26010 Corte de´ Frati Tel. 0372-93123

ORARI DI APERTURA Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:15 - 19:30

ORARI DI APERTURA Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:00 - 19:00

ORARI DI APERTURA Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:30 - 19:30

Giorno di chiusura settimanale: SABATO POMERIGGIO

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CREMONA - FARMACIA 4 A.F.M. DI CREMONA S.P.A. VIA MONTEVERDI, 12 26100 Cremona Tel. 0372-21450

ISOLA DOVARESE PASQUALI GIUSEPPINA Via Garibaldi, 83/84 26031 Isola Dovarese Tel. 0375-946126

CASALBUTTANO TAIETTI MARCO Via Jacini, 21 26011 Casalbuttano Tel. 0374-362183

ORARI DI APERTURA Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:30 - 19:30

ORARI DI APERTURA Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:30 - 19:00

ORARI DI APERTURA Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:00 - 19:00

Giorno di chiusura settimanale: SABATO POMERIGGIO

Giorno di chiusura settimanale: SABATO POMERIGGIO

Giorno di chiusura settimanale: GIOVEDÌ

Calvatone ANTOLINI LUCIA Via Umberto I, 1 26030 Calvatone Tel. 0375 97039

casalmaggiore BONISOLI ALQUATI CLAUDIA Via Cavour, 28 26041 Casalmaggiore Tel. 0375 42551

Orari di apertura Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:00 - 19:00

Orari di apertura Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:30 - 19:30

Giorno di chiusura settimanale mercoledì mattina

Giorno di chiusura settimanale

SABATO

Le farmacie di turno e gli orari dei distretti di Cremona e Casalmaggiore sono consultabili sul sito internet: www.aslcremona.it


CASALMAGGIORE

casalmaggiore@ilpiccologiornale.it

CON RASPELLI

Melaverde in onda da Torre Picenardi

Domani e dopodomani il noto gastronomo Edoardo Raspelli farà tappa a Pozzo Baronzio, frazione di Torre, per registrare una puntata di Melaverde, il fortunato programma in onda ogni domenica su Canale 5. Ra-

spelli racconterà gli allevamenti suini e la produzione di salumi della azienda della famiglia Fortuna, in particolare di quello che Raspelli ha già definito "il più buon prosciutto cotto che si possa gustare oggi in Italia".

Don Luigi patteggia: 2 anni

Pena sospesa per l’ex parroco di Martignana Po, condannato per abusi sessuali su minori

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Giovanni Gardani

a scelto di patteggiare due anni, pena sospesa, don Luigi Mantia, il 49enne ex parroco di Martignana di Po, accusato di violenza sessuale ai danni di due ragazzini minorenni. Ieri presso il Tribunale di Cremona il presidente della corte Pio Massa e i giudici Francesco Sora e Cristina Pavarani hanno accettato la richiesta formulata dai legali del sacerdote. L’altra news riguarda il risarcimento già effettuato a favore delle famiglie dei due minori, vittime dei presunti abusi, tanto che gli stessi genitori, che avevano accusato don Mantia per fatti accaduti nel

2009, hanno rinunciato a costituirsi parte civile. Il patteggiamento è stato consigliato dagli avvocati Fabrizio Vappina e Mario Brusa, difensori dell’ex parroco di Santa Lucia a Martignana, comunità che restò sgomenta di fronte alla notizia dell’accusa nei confronti di don Luigi e che subito prese le difese del sacerdote. Ricordiamo

con don Mantia, che ieri non era presente in aula, si dimise dalla sua carica il 24 luglio, proprio per difendersi meglio nella battaglia legale. Oggi l’ex parroco si trova a Caravaggio e, subito dopo l’accoglimento della richiesta di patteggiamento, che qualcuno ha interpretato come un’ammissione di colpevolezza, ha ribadito la sua estraneità ai fatti. «Quello che mi viene attribuito è falso. Mi è stato proposto il patteggiamento e ho accettato, per ragioni che rivelerò solo a tempo debito. Il vescovo Dante Lafranconi sapeva tutto di questa decisione e ne conosce anche i motivi. A tutti gli altri li esporrò solo in un secondo momento». Profondamente rattristato dalla

vicenda il sindaco del comune di Martignana Alessandro Gozzi. «L’unica cosa positiva di tutto questo iter - ha detto - è che per lo meno adesso questa storia è finita. Auguro il meglio a tutte le parti in causa, non posso fare altro». Poi il sindaco ha aggiunto: «Patteggiamento non è ammissione di colpevolezza. Parliamo di una materia delicatissima, perché quando si ha a che fare con minori la tutela diventa più forte e le misure sono più restrittive. Io credo che, in questo senso, i legali abbiano consigliato a don Luigi di patteggiare per scegliere la via più breve e indolore. Non spetta a me giudicare la linea difensiva scelta, ma posso dire che non sono così sorpreso della decisione presa».

Alluvione, paghi anche Martignana Sono 65.000 gli euro da restituire alla Regione. Fronte comune con Torricella e San Daniele, ma niente Cassazione

MARTIGNANA DI PO – La notizia, ormai nell’aria, è divenuta ufficiale con la pubblicazione della sentenza numero 6397 del Consiglio di Stato, che ha condannato il comune di Martignana di Po al risarcimento di 65mila euro in favore della Regione Lombardia. Lieve la differenza nelle motivazioni rispetto alle altre sentenze: stavolta a Roma la decisione è stata dettata da una spinta formale più che sostanziale. Pare infatti che il comune di Martignana abbia presentato le pezze giustificative che hanno consentito di vincere il ricorso al Tar solo nel 2007, ossia tre anni dopo la prima rendicontazione, alla quale il Consiglio di Stato rigidamente si attiene. Va detto che all’epoca dei fatti il comune dovette traslocare e non è da escludere qualche problema organizzativo e logistico proprio nella sistemazione dei documenti. Non è ovviamente sorpreso il sindaco Alessandro Gozzi: «Prima di commentare la diversità della sentenza rispetto a Torricella del Pizzo e San Daniele Po voglio incontrarmi con il legale del nostro comune Piergiuseppe Storti. Solo allora decideremo cosa fare: certo

Rivoluzione Civile si presenta

Il partito Rivoluzione Civile, che fa capo all’ex Pm di Palermo Antonio Ingroia, si è presentato nel casalasco. Tra le sue fila, l’assessore ai Servizi Sociali del comune di Casalmaggiore, Pierluigi Pasotto, candidato al Senato. Due gli incontri organizzati dal locale circolo Rive Gauche nel weekend, uno a Casalbellotto ed uno a Piadena. Presenti al tavolo della conferenza, anche i candidati Anna Falcone (avvocato) e Maurizio Torrealta (caporedattore di RaiNews24), oltre a Gloria Barili (consigliere comunale di Casalmaggiore) e Giancarlo Roseghini (coordinatore provinciale di Rifondazione Comunista). «Partiamo dal basso e dalla Carta Costituzionale»: così Pasotto, che si è soffermato sulla situazione economica dettata dai tagli alla spesa pubblica introdotti dall’ultimo governo. Le ripercussioni nel locale, secondo Pasotto, sono evidenti col ridimensionamento dell’ospedale Oglio Po e le sforbiciate ai servizi sociali. Drammatica la situazione generale italiana anche per il giornalista Torrealta, che ha illustrato come la crisi di Monte dei Paschi di Siena sia ancor più grave di quanto si evinca dai mezzi d’informazione. E i sacrifici per salvare gli istituti di credito, come ha denunciato Torrealta, vengono sistematicamente chiesti ai cittadini. Tesi ribadita dall’avvocato Falcone, secondo cui si è ormai raggiunto il paradosso: per evitare che falliscano le banche, si rischia di far fallire Stato, imprese e famiglie. Il programma di Rivoluzione Civile prevede la messa in pratica dei principi costituenti (come l’articolo 41 e l’articolo 43) e l'affidamento della cosa pubblica a persone con “passione e competenza”.

Folla per Mucchetti in S. Croce

è che la sentenza era attesa». Ricorso in Cassazione? L’idea è stata presentata da Daniele Persico, sindaco di San Daniele Po. «Vedremo - taglia corto Gozzi prima sentiremo gli altri primi cittadini e poi trarremo le nostre conclusioni. La linea del fronte comune resta percorribile. L’alternativa alla Cassazione è la richiesta di dilazione e magari di magnanimità per la riduzione del pagamento verso chi sarà nominato nuovo assessore regionale». Un’alternativa che prende sempre più pie-

de. Sentite il sindaco Persico: «Il ricorso in Cassazione è da escludere, mentre potrebbe prendere piede l’eventualità di un ricorso dei cittadini e del comitato Sommo con Porto in sede legale. Ho parlato oggi (ieri, ndr) con la dottoressa Gennari, funzionaria regionale in Provincia e grazie a lei abbiamo fissato un incontro in Prefettura a Cremona con il presidente della Provincia Massimiliano Salini. Inoltre speriamo di ricevere udienza anche a Milano, al Pirellone. Da questi due appuntamenti capiremo che linea adottare».

Guardie ecologiche, ora possono scattare le sanzioni

CASALMAGGIORE – Una conferenza stampa che si pone come un vero e proprio atto divisorio tra un prima e un dopo. Fino a ieri le Gev, Guardie Ecologiche Volontarie, di Casalmaggiore hanno fatto soprattutto informazione nell’anno di sperimentazione cominciato di fatto a gennaio 2012. Da oggi le stesse guardie giurate particolari potranno invece sanzionare, specie i recidivi. «Abbiamo concordato - ha spiegato il sindaco Claudio Silla, accanto a Carlo Gardani, capogruppo delle Gev, e a Massimo Fazzi - di sanzionare cum grano salis. Prima ammoniremo un’altra volta, poi se il cittadino non vorrà comprendere che ci sono delle regole passeremo alle maniere forti». Diversi i punti toccati: le Gev di Casal-

AGENDA POLITICA

maggiore hanno del resto impiegato 1600 ore totali per “ispezionare” il territorio. «Lavoreremo - ha spiegato Gardani - per scongiurare il pericolo dell’abbandono dei rifiuti (le sanzioni in questo campo vanno da 50 a 600 euro, ndr), per favorire una migliore raccolta differenziata, per educare i proprietari dei cani a pulire le deiezioni degli animali (la sanzione è di circa 67 euro, ndr). E’ una questione ambientale ma anche igienico-sanitaria, oltre che di civiltà. Chi non rispetta le regole costa al comune dai 20 ai 30mila euro in più, perché la Casalasca Servizi giustamente viene pagata anche per gli straordinari». Le Gev opereranno anche in golena, per evitare le insidie dei cacciatori e pescatori di frodo e, come ha precisato Gardani, potran-

no operare («ma speriamo di no») anche sul primo soccorso: la Panda d’ordinanza delle Gev è infatti dotata di defibrillatore semiautomatico e le Gev hanno superato il corso per imparare a usare uno strumento così delicato.

Molto interessante a assai partecipato l’incontro col candidato PD al Parlamento Massimo Mucchetti nel week end presso l’Auditorium Santa Croce. Intervistato dal giornalista Vanni Raineri del Piccolo, l’ormai ex vicedirettore ed editorialista del Corriere della Sera ha affrontato alcuni dei temi della campagna elettorale con un’attenzione particolare agli argomenti legati all’economia e alla finanza, che ha sempre trattato sulle colonne del Corriere e non solo. Sul direttore De Bortoli che gli ha detto di ritenere la sua candidatura un grave errore, Mucchetti ha risposto che lo ritiene un segno di affetto. “Da Bersani e Renzi – scrisse alla vigilia della candidatura – mi aspetto, oltre alle polemiche, anche pensieri veri sulla finanza e l’Italia ai tempi della Grande Crisi”. Li ha ottenuti? « Bersani mi ha chiamato e più che altro cerco di contribuire anch’io a darli». Berlusconi reclama per la Banca Centrale Europea un ruolo di vera banca centrale. «Arriva con grave ritardo, è lui che nel 2011 ha firmato l’anticipo sul pareggio di bilancio. Per salvare la sua persona ha messo a repentaglio il futuro del paese». E doveva ancora arrivare la stoccata dell’Imu... Quanto alla pretesa autonomia lombarda: «Attenzione: la Lombardia vive con le “esportazioni” nel resto d’Italia, con l’estero ha una bilancia negativa». Non poteva mancare un commento sul caso Monte Paschi, su cui Mucchetti si è dilungato analizzando anche l’intervento del presidente Napolitano sul “circolo mediatico giudiziario” creato dai giornalisti. «Nei sondaggi il caso non ha inciso molto, il nostro vantaggio è netto. Non perché noi abbiamo 11 Ronaldo, ma perché di fronte c’è una squadra peggiore del Brescia. E’ vero che in Lombardia è un testa a testa, ma pensiamo che alla precedente consultazione c’era un divario del 25%. Il caso MPS non si presta a speculazioni politiche, anzi Tremonti consentì alla Fondazione di indebitarsi. Quanto al monito di Napolitano, richiamo il concetto di “iene dattilografe” di D’Alema: quello del giornalista è un mestiere di grande responsabilità, non abbiamo il diritto di scrivere qualsiasi stupidaggine». Tra l’agenda Monti e l’agenda Vendola? «Qualcosa dell’agenda Monti è ragionevole, Vendola può dare un ottimo contributo perché interpreta sensibilità che esistono sui temi dei diritti civili, e in Puglia ha governato bene. E’ altra cosa rispetto a Bertinotti».


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Speciale Salute

Mercoledì 6 Febbraio 2013

Vaccino più efficace con l’esercizio fisico

Difese contro il virus influenzale Uno studio rivela la possibilità di contagio fino a due metri di distanza

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Volete assicurarvi che il vaccino contro l'influenza abbia maggiore effetto e possa garantire protezione totale contro il contagio? Fate esercizio fisico: fare ginnastica aerobica per 90 minuti dopo l'inoculazione del vaccino contro l'influenza potrebbe infatti raddoppiare le difese immunitarie e rendere più efficace il vaccino stesso, per l'intera copertura stagionale. Lo rivela un nuovo studio condotto all'Università Statale dello Iowa, dove i ricercatori hanno osservato, sia in pazienti che in animali da laboratorio, lo sviluppo di anticorpi doppi tra chi aveva fatto una corsetta a ritmo moderato o un giro in bicicletta per 90 minuti subito dopo aver ricevuto l'immunizzazione rispetto invece a chi non aveva fatto movimento subito dopo l'utilizzo del vaccino. I pazienti che erano stati seduti dopo l'iniezione hanno esibito meno anticorpi. Per l'indagine sono stati condotti due serie di test, su animali e su persone. Il test su persone ha coinvolto un gruppo di studenti dell'istituto di ricerca dividendo i soggetti in due gruppi: da una parte un gruppo di studenti ha fatto jogging per 90 minuti dopo il vaccino, mentre l'altro è rimasto seduto e non ha fatto movimento. Il controllo delle difese immunitarie effettuato ad un mese di distanza ha rivelato appunto che i corridori avevano anticorpi contro l'influenza doppi rispetto al gruppo di vaccinati che non ha eseguito alcun tipo di attività fisica. Gli scienziati hanno quindi cercato di individuare il tempo esatto necessario di esercizio fisico per far impennare le difese immunitarie: hanno così condotto l'esperimento anche su topi che dopo aver ricevuto una dose vaccinale sono stati fatti correre secondo diverse tempistiche: alcuni per 45 minuti, alcuni per 90, alcuni per 3 ore. I test dopo un mese hanno rivelato anticorpi molto piu' robusti tra i topolini che avevano fatto esercizio per 90 minuti: tale quindi è il tempo da dedicare all'attività aerobica necessario per potenziare gli effetti del vaccino.

e vi ritrovate nella stessa stanza con qualcuno malato di influenza e avete il timore di essere contagiati, mantenetevi ad almeno due metri di distanza: questo è lo spazio entro il quale il virus può essere trasmesso secondo quanto dimostrato da un recente studio americano. I ricertatori della Wake Fortest University di Winston - Salem, nel North Carolina, hanno hanno condotto un’indagine durante l’epidemia stagionale di influenza nel corso dell’inverno 20102011: 94 individui, dei quali il 65% era affetto dal virus influenzale, sono stati radunati in una coorte allo scopo di monitorare caratteristiche e modalità della diffusione per via aerea dell’influenza. Diversi campioni di aria sono stati prelevati ed analizzati dagli studiosi, nel corso delle terapie anti influenzali di routine, a differenti distanze dalla testa del paziente in cura: a meno di 30 cm, 90 cm e 1,892 metri. Fino a quasi due metri dal letto del malato, il virus è stato riscontrato come ancora tangibile ed infettivo, in grado quindi di contagiare eventuali soggetti sani presenti nella sala. Inoltre è stato rilevato come, dei 61 pazienti che facevano parte del campione esaminato, il 43% (ovvero 26 malati) ha rilasciato particelle contagiose nell’aria della stanza ma, tra questi, 5 sono risultati essere diffusori di virus in misura maggiore di ben 32 volte rispetto agli altri: insomma, una sorta di “untori” altamente virali nei quali, tuttavia, la malattia si presentava con manifestazioni più gravi rispetto agli altri volontari coinvolti nello studio. Entrare in contatto con

tali individui è quindi una fonte di contagio ancora più probabile, anche se si mantiene una distanza maggiore rispetto a quella solitamente considerata "di sicurezza". Secondo Werner Bischoff, principale firmatario dell’articolo, l’indagine fornirebbe una prova di come la contagiosità possa variare a seconda dell’individuo, contribuendo a far chiarezza su una malattia della quale si ha l’impressione di conoscere sempre troppo poco. Dai risultati

dell'indagine si evince inoltre come sia difficile stabilire delle norme che possano garantire sicurezza assoluta contro il rischio di contagio: tuttavia, la messa in atto delle precauzioni solitamente indicate dai medici costituisce una buona forma di tutela. Mantenersi a distanza dalle persone che sono già state contagiate è la prima attenzione da mettere in atto, anche se non sempre è possibile: soprattutto i soggetti a rischio dovrebbero quindi evitare il più possibile i

luoghi affollati e lavarsi le mani dopo aver toccato superfici alla portata di molte persone, come le maniglie degli autobus o dopo un viaggio in treno. In ufficio, arieggiare spesso gli ambienti può facilitare il contrastare della diffusione del virus, soprattutto in presenza di persone già contagiate. Per una forma di protezione preventiva, è ancora possibile ricorrere al vaccino, che offrirà copertura a partire da qualche giorno dopo l'iniezione e per l'intera stagione.

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Speciale Salute

Mercoledì 6 Febbraio 2013

PREZIOSE RISORSE NATURALI PER CONTRASTARE I MALI DI STAGIONE Per superare i sintomi influenzali, sono disponibili molti prodotti farmacologici che costituiscono un prezioso e valido aiuto. Potenziare il loro effetto, però, è possibile, tramite l'adozione di una alimentazione idonea allo stato di salute e al periodo dell'anno. La natura può molto per contrastare disturbi legati agli stati influenzali e conoscere le proprietà dei singoli alimenti permetterà di selezionare i più adatti per una dieta che effettivamente si adatti e sia di utilità nei confronti dei disturbi invernali. Una delle più preziose risorse offerte dalla natura in tal senso è l'acido acetilsalicilico, principio attivo di una lunga lista di

L’

influenza e il raffreddore sono mali di stagione con i quali ci ritroviamo tutti gli anni a fare i conti: comportamenti corretti nella vita di tutti i giorni possono aiutare ad evitare la minaccia dei virus e a contrastare i fastidiosi sintomi. La lotta all'influenza inizia a tavola, con una dieta quotidiana attenta e ricca di sostanze che possono favorire le difese immunitarie dell'organismo. Una dieta ricca di frutta e verdura è il primo passo in direzione della salute, anche nei confronti delle influenze stagionali. Alimenti ricchi di vitamina C e carotenoidi come agrumi, cachi, kiwi, zucca, spinaci, carote, ma anche lo zinco (contenuto in germe di grano, cereali integrali, molluschi e carne) e la vitamina A (latte, uova, burro, carote e spinaci), possono risultare utili contro il raffreddore. Importanti anche le crucifere (verza, broccoli, cavolfiori), potenti antiossidanti, poiché stimolano le mucose facilitando, quindi, l’escrezione del muco. L’interesse scientifico verso queste sostanze è nato in seguito ad alcuni studi in cui sono emerse le virtù salutari di frutta e verdura ricche di antiossidanti. In particolare se di colore

farmaci capaci di svolgere un’ azione antinfiammatoria, antidolorifica e antipiretica. In quantità molto ridotte tale elemento è presento in molti cibi di origine vegetale. L’acido salicilico è un componente naturale, prodotto dalle piante come meccanismo di difesa dall’attacco da parte di agenti patogeni, in particolare virus e funghi; ma anche come protezione dall’azione dannosa dei raggi UV, dall’ozono o da altre condizioni di stress. L'acido acetilsalicilico è presente prevalentemente nella frutta: ribes, lamponi, datteri sono i frutti a maggiore contenuto (tra 3-5mg/100gr); seguono l’albicocca, l’arancia e l’ananas (circa 2mg/100gr); tra la frutta

autunnale troviamo l’uva. Discreto è il contenuto nelle mele la cui concentrazione differisce in base alla varietà: la mela golden, ad esempio, ne possiede 0.08mg/100gr; mentre la mela granny smith circa 0.6mg/100gr. In caso di influenza o raffreddore quindi si consiglia di prediligere questo tipo di frutta, che oltre ad essere gustosa e saporita fornirà tutte le sostanze necessarie per rafforzare l'effetto dei medicinali e per portare ad una rapida e completa guarigione. Ad ogni modo, questa preziosa sostanza non è contenuta solo nella frutta, ma anche nelle erbe e nelle spezie che possono arricchire i piatti quotidiani: in particolare fra tutte spicca il curry

(circa 200mg/100gr). Il curry è una preziosa miscela di spezie composta generalmente da curcuma, zenzero, cardamomo, coriandolo, pepe nero, cumino, noce moscata, fieno greco, chiodi di garofano, cannella, zafferano e peperoncino. L’uso del curry in cucina offre numerosi vantaggi, non solo per l’elevato contenuto in acido acetilsalicilico, ma anche per la presenza di numerose altre sostanze, tra le quali gli antiossidanti, capaci di favorire la digestione, proteggere il fegato e l’intestino, ad azione antinfiammatoria. Meccanismi importanti in caso di influenza. In base al contenuto in salicilati, il curry è seguito da paprika, timo, origano e rosmarino.

Combattere l’influenza a tavola

I cibi e le sostanze nutritive più indicate per la prevenzione e la cura

giallo, arancione e a foglia verde, consumate fresche tutti i giorni. Gli effetti positivi sono legati alla capacità degli antiossidanti, di cui sono fonti preziose, di neutralizzare i radicali liberi, molecole altamente instabili che si formano all’interno dell’organismo, note per innescare reazioni dannose a

carico delle cellule, inclusi i fenomeni di invecchiamento e indebolimento del sistema immunitario. Altre sostanze presenti nei vegetali, quali il licopene, i flavonoidi, le antocianine, le xantofilline, i polifenoli, i monoterpeni e i tiocianati agiscono sui radicali liberi, così come il coenzima Q10,

naturalmente presente nelle nostro organismo.Tra i minerali ci sono il manganese, il rame, il selenio e lo zinco; tra gli aminoacidi la cisteina. Un'altra importante risorsa è costituita dall'aglio: un ottimo antisettico grazie alla notevole quantità di ferro, sali minerali e

svariate vitamine (A, B1, B2, PP e C) utili per combattere catarri bronchiali, febbri e le malattie infettive. Neanche le cipolle scherzano in quanto a proprietà terapeutiche: sono un validissimo rimedio contro il raffreddore ed i primi sintomi dell'influenza. Un mito parzialmente da sfatare,

invece, è quello legato al consumo di vitamina C: essa è importantissima per il rafforzamento delle difese immunitarie e contro gli attacchi dei virus di influenza e raffreddore, ma la sua azione è più preventiva che curativa: assumere adeguate dosi di vitamina C dunque è più importante quando non si ha ancora contratto il virus o si è a contatto con persone già ammalate, mentre serve meno una volta che la malattia si è già manifestata. In caso di contagio l'alimentazione è comunque importante per favorire la guarigione e la ripresa: nonostante l'eventuale mal di gola, è importante bere molto, per ristabilire l'equilibrio dell'intero organismo, e consumare pasti regolari e non troppo pesanti, seppu ricchi di tutti gli elementi nutritivi necessari: in questo modo si eviterà di sovraccaricare l'apparato digerente, a beneficio dell'intero organismo. Sconsigliato, d'altra parte, anche il digiuno: inappetenza e svogliatezza provocati dalla malattia possono essere tentatori, ma ricevere il giusto apporto nutritivo è un passo fondamentale per una rapida guarigione e la ripresa di una salute perfetta.


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pesso si è portati a pensare che le allergie colpiscono in maniera significativa solamente nel periodo primaverile, quando lo sbocciare dei fiori e la ripresa del ciclo vegetativo favoriscono l'insorgenza di reazioni dagli effetti molto simili a quelli delle normali influenze o dei raffreddori. Le reazioni allergiche, però, possono avere diversi fattori scatenanti e dunque possono presentarsi in qualsiasi periodo dell'anno, inverno compreso. In tal caso, nei momenti di massima diffusione di disturbi tipicamente di stagioni, come raffreddori e influenze, si è maggiormente portati a confondere i sintomi, optando magari per l'assunzione di farmaci inadatti al disturbo in corso. Il rischio principale, quindi, è quello di sottoporsi a cure inutili ed errate che non contrastano il disturbo in essere, senza riconsocere il disturbo e senza quindi darsi la possibilità di selezionare la terapia più adatta ed efficace. A ren-

Speciale Salute

Riconoscere i sintomi delle allergie

Sinusiti, riniti, disturbi tipicamente invernali possono essere confusi con reazioni allergiche dere ancora più difficoltosa la distinzione è la possibilità dell'allergia di comparire anche in età avanzata, per sostanze che precedentemente non avevano mostrato di provocare alcune reazioni. Prurito al naso, lacrimazione, starnuti in sequenza, sono i classici sintomi dell'allergia al polline. Ciò che la differenzia dall'influenza di fine inverno è la durata dei problemi: mentre le allergie durano per tutta la fioritura della pianta incriminata (che varia a seconda dei casi), l'influenza va normalmente via in una settimana. All'influenza sono inoltre attribuiti altri tipi di sintomi, che si aggiungono a quelli precedentemente elencati, come: dolori articolari, mal di testa, muscoli sofferenti e disturbi gastrointestinali. Proprio la difficol-

tà, in alcuni casi, di effettuare la corretta diagnosi comporta l'importanza di non sottoporsi a cure "fai da te" ma, per entrambi i disturbi, meglio rivolgersi ad un medico, in modo tale da concordare rimedi efficaci e non controproducenti. I pazienti con allergie possono presentare anche delle sinusiti croniche: si tratta di disturbi di difficile individuazione ma che sono caratterizzati da alcuni sintomi che identificano il disturbo. I classici sintomi della sinusite acuta sono congestione nasale, produzione nasale di muco verde, dolore facciale o dentale, dolore oculare, mal di testa e tosse notturna. Alcuni pazienti lamentano anche febbre, malessere diffuso, alito cattivo e mal di gola. Di solito è preceduta da un raffreddore,che non migliora e/o peggiora dopo 5 – 7 giorni di sintomi. La sinusite cronica è più subdola e può essere difficile da diagnosticare perchè manifesta i sintomi sopra elencati in una forma più lieve, ma di solito persiste per più di 8 settimane.

I pediatri: bambini spesso fuori casa per evitare ambienti chiusi che favoriscono il contagio

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utti concordi i pediatri italiani nell'indicare la prima forma preventiva contro l'influenza da parte dei più piccoli: per difendere i bambini dalle malattie delle vie respiratorie (otiti, tonsilliti, bronchiti, bronchioliti, polmoniti) non esiste forma preventiva migliore che far giocare i bambioni all’area aperta. I medici smentiscono che ci sia una correlazione diretta tra il freddo e la diffusione di infezioni respiratorie; quello che invece è certamente dannoso è costituito dagli ambienti chiusi e umidi, che facilitano la diffusione dei virus. Basta uno starnuto, un colpi di tosse, un contatto con oggetti manipolati da altre persone ammalate per dare il via al contagio. L'importante quindi è non restare chiusi in un ambiente caldo in cui i virus prolificano e si diffondono con maggiore facilità. I più piccoli dovrebbero quindi evitare di rimane-

In inverno si gioca all’aperto

re tutto il giorno chiusi dentro casa, anche nel periodo invernale.Contrariamente a quanto si possa pensare, uscire a giocare all'aperto anche in inverno ridurrà le probabilità di entrare in contatto con il virus. La soluzione è quella già preventivata dalle nonne: uscire vestendosi a strati, in modo tale da poter favorire la corretta termoregolazione, e indossare cappelli e guanti per mantenere calde anche le estremità, evitando la dispersione termica. Da non dimenticare, a tal proposito, che per mantenere un'adeguata temperatura corporea è necessario un adeguato carburante che produca energia termica; per tale

motivo, per far fronte alle diverse richieste metaboliche, si consiglia un maggior apporto calorico e un adeguato apporto di liquidi. Una sana alimentazione, abbinata ad un corretto stile di vita, saranno anche per i più piccoli le precauzioni legate ad uno stile di vita in grado di favorire il naturale rafforzamento delle difese immunitarie, nonché la permanenza in ambienti sani e che non favoriscano il contagio.


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Speciale Salute

Mercoledì 6 Febbraio 2013

Ricadute per il 5% dei bambini

Polmonite, i sintomi e le terapie più efficaci Come contrastare una delle più comuni complicanze influenzali per i soggetti a rischio U n raffreddore non curato, sintomi presi un po' sottogamba, convinzione che tanto l'influenza può fare il suo corso naturale anche senza troppe cure: prendere il virus sottogamba può aprire la strada allo sviluppo della polmonite, una delle complicazioni più diffuse delle tipiche malattie stagionali. La polmonite è uno stato infiammatorio dei polmoni che si può sviluppare con maggiore probabilità nei soggetti anziani e nei bambini, nonché nei soggetti più deboli a causa della presenza di altre patologie concomitanti. Per questo, per i soggetti più a rischio è indicato il vaccino influenzale, in grado di contrastare il contagio e così anche le eventuali complicazioni. Si distinguono due tipi di polmonite postinfluenzale. In caso di polmonite primaria l'interessamento polmonare è dato dalla diffusione del virus ai polmoni. Questo tipo di polmonite può colpire preferenzialmente persone con problemi cardiaci (in genere chi ha "stenosi" mitralica) o individui anziani con problemi polmonari preesistenti (bronchite cronica - enfisema). I sintomi sono caratterizzati da una influenza acuta che non si risolve ma tende ad aggravarsi progressivamente con febbre persistente, difficoltà respiratorie a volte con segni cutanei di cattivi scambi respiratori di ossigeno come una colo-

razione bluastra delle labbra (cianosi). Si ha invece una polmonite secondaria quando il sistema immunitario (sistema di difesa dell'organismo) è particolarmente indebolito sia dal virus sia da svariati motivi come stress e malattie preesistenti, può instaurarsi una polmonite batterica, cioè un'infezione polmonare da germi in genere (ben con-

trollati dagli anticorpi). I sintomi sono caratterizzati da una ripresa della febbre (dopo 2-3 giorni dalla sua comparsa) accompagnata da tosse con catarro purulento (giallastro) e difficoltà respiratoria. Ai pazienti affetti da polmonite batterica o atipica vengono somministrati degli antibiotici, da abbinare a riposo e

dieta ricca di acqua. Reidratarsi, soprattutto con acqua, aiuterà a combattere la disidratazione e contribuirà a sciogliere il muco presente nei polmoni. Esistono anche i farmaci antivirali, in grado di diminuire la gravità di determinate infezioni virali, efficaci se assunti nel primo giorno o nei primi due giorni dopo la comparsa dei sintomi. La terapia deve essere concordata insieme al medico, che terrà sotto controllo gli sviluppi della malattia. Per tutti i farmaci che vengono prescritti è importante seguire l’intero ciclo di terapia, smettendo in anticipo di assumere il farmaco prescritto può esporre al rischio di gravi ricadute e favorire l’insorgenza di resistenze batteriche. Seguire le istruzioni date e assumere tutte le dosi prescritte al momento indicato è la miglio strategia per evitare complicazioni. Se la cura viene seguita in modo corretto la maggior parte delle polmoniti guarisce nel giro di una, due settimane. Nei casi più gravi la guarigione completa può richiedere più tempo ed è importante non dimenticarsi delle visite di controllo, anche in caso di miglioramento dei sintomi i polmoni potrebbero ancora essere infetti e sospendere le cure troppo presto potrebbe essere fonte di ricadute o di cronicizzazione dei disturbi.

Una volta superata l'influenza, è ancora presto per abbassare la guardia, soprattutto per quanto riguarda i più piccoli: secondo un recente studio, il 5% dei bambini che si ammala di influenza ha in seguito una ricaduta. Contrastare questa tendenza è possibile, seguendo una norma fondamentale: non avere troppa fretta. Il ritorno a scuola e alle attività di tutti i giorni non deve essere accelerato, ma deve avvenire a seguito della totale rimessa in salute. Per evitare le ricadute, a seconda della durata, dell’importanza delle manifestazioni dell’influenza e dell'età del bambino, la convalescenza deve essere considerata come parte integrante della terapia: subito dopo una malattia l'organismo è più vulnerabile e più facilmente aggredibile da germi che non farebbero danni in condizioni normali. Da qui il rischio di contrarre nuovamente il virus e ammalarsi di nuovo o sviluppare altri disturbi correlati. Ammalarsi nuovamente accresce anche il rischio di avere sintomi più gravi: meglio quindi tutelarsi un giorno in più, per evitare di passare di nuovo attraverso tutti gli stadi della malattia. Il consiglio dei medici è quello di una ripresa graduale delle attività, con passeggiate nelle ore più calde della giornata prima di riprendere la routine quotidiana fatta di molte ore fuori casa.


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lo

Mercoledì 6 Febbraio 2013

SPORT

Responsabile Fabio Varesi

La Juve è viva e non molla la vetta

SERIE A Reazione bianconera all’assalto del Napoli. Milan in pole per il terzo posto

La Juve non è alle corde, anzi. Malgrado numerose assenze e con il tecnico Conte in tribuna (per squalifica) i bianconeri hanno lanciato un segnale forte al Napoli, dominando il Chievo e incamerando tre punti utilissimi soprattutto per il morale. Dal canto suo, il Napoli non molla ed anzi appare la squadra più in forma. Sarà un bel duello fino al termine del campionato, sull’esito del quale peserà lo scontro diretto in programma il 1° marzo al S. Paolo. Interessante è anche la lotta per il terzo posto, con il Milan tornato clamorosamente in lizza grazie alla pochezza delle avversarie, che continuano a rallentare. Con l’arrivo di Balotelli, la formazione di Allegri ha trovato ancor più slancio per puntare ai preliminari della prossima Champions, tra-

guardo che un mese fa sembrava mera utopia. In coda un’altra panchina è saltata, la seconda a Palermo, Esonerato Gasperini, tocca a Malesani. Basterà per salvare i rosanero? 23ª GIORNATA Chievo-Juventus 0-1, Fiorentina-Parma 2-0, Genoa-Lazio 3-2, MilanUdinese 2-1, Napoli-Catania 2-0, Palermo-Atalanta 1-2, Pescara-Bologna 2-3, Roma-Cagliari 2-4, Siena-Inter 3-1, Torino-Sampdoria 0-0. CLASSIFICA Juventus 52; Napoli 49, Lazio 43; Milan, Inter 40; Fiorentina 39; Catania 35; Roma 34; Udinese 33; Parma 31; Torino (-1), Chievo 28; Atalanta (-2) 26; Sampdoria (-1), Bologna 25; Cagliari 24; Genoa 21; Pescara 20; Siena (-6), Palermo 17. Fabio Varesi

SERIE B Il Sassuolo continua a rallentare e il Livorno si avvicina alla vetta. Il successo del Varese per ora mette in salvo i playoff. 24ª GIORNARA Ascoli-Virtus Lanciano 1-1, Brescia-Spezia 0-0, Cittadella-Crotone 2-2, Grosseto-Padova 1-1, Livorno-Pro Vercelli 2-0, NovaraCesena 0-1, Reggina-Verona 1-1, Sassuolo-Empoli 1-1, Ternana-Bari 0-0, Varese-Modena 2-0, VicenzaJuve Stabia 1-2. CLASSIFICA (24ª giornata) Sassuolo 52; Livorno 51; Verona 47; Varese (-1) 39; Padova, Empoli (-1), Juve Stabia 34; Brescia 33; Modena (-2), Ascoli 32; Cittadella 31; Spezia (-1), Ternana 29; Cesena 27; Crotone (-2), Virtus Lanciano 26; Bari (-7), Novara (4), Reggina (-2) 25; Vicenza 19; Pro Vercelli 16; Grosseto (-6) 15.

Oro a Tina Maze Vonn all’ospedale MONDIALI DI SCI

Dopo numerosi rinvii a causa del maltempo, il SuperG che ha aperto i Mondiali di Schladming, ha incoronato la slovena Tina Maze, autentica dominatrice della stagione che ha già ipotecato il successo in Coppa del Mondo. Tina Maze Dietro la Maze si è piazzata la svizzera Lara Gut, mentre il bronzo ha premiato la veterana Julia Mancuso, che raramente sbaglia i grandi appuntamenti. Favolosa la prova della debuttante azzurra Sofia Goggia, giunta quarta a soli 5 centesimi dal podio. Male la tedesca Riesch (uscita dal tracciato), mentre l’altra grande dello sci, Lindsey Vonn è caduta in modo rovinoso, riportando la frattura del piatto tibiale della gamba destra, la frattura del setto nasale e una commozione cerebrale. Per lei stagione finita e c’è chi teme per la sua carriera.

Un’impresa che dà coraggio

L’arrivo di Simoni ha sicuramente aiutato la squadra, ma per centrare l’obiettivo serve una striscia di risultati positivi

CREMONESE (4-3-1-2): Viotti 6; Sales 6, Moi 7, Cremonesi 6.5, Visconti 6,5; Baiocco 6,5, Buchel 6 (35’ st Djuric 5), Pinardi 6 (25’ st Martina Rini 7,5); Caridi 7; Le Noci 6 (18’ st Momentè 6,5) Carlini 7. A disposizione: Grillo, Tedeschi, Armenise, Nizzetto. All.: Scienza squalificato (in panchina Casati). CARPI (4-4-2): Sportiello 5; Pasciutti 4,5, Poli 5,5, Terigi 6,5, Sperotto 6; Melara 5,5 (10’ st Potenza 6), Papini 6 (14’ st Concas), Perini 6, Di Gaudio 7; Arma 5,5 (23’ st Viola 5,5), Della Rocca 7. A disposizione: Trini, Gagliolo, Negri, Kabine. All.: Tacchini. ARBITRO: Dei Giudici di Latina. RETI: 31’ Caridi, 19’ st Della Rocca, 31’ st Di Gaudio, 42’ st Moi, 48’ st Martina Rini.

I grigiorossi al termine del match con il Carpi (foto L. Dassi)

braio sembra in grado di battere ancora qualche colpo in questa stagione. La classifica è lì da vedere, tanto corta quanto imprevedibile, tanto strana quanto vacillante fino all’ultimo. La vetta è decisamente lontana, ma il resto è ancora tutto da

scrivere, nel bene e nel male. In sintesi: serve continuare a guardarsi prudentemente le spalle, puntando però al bersaglio grosso, di fatto anche l’unico ancora raggiungibile oltre alla salvezza, ovvero i playoff. Da qui in avanti, tuttavia, non sarà

facile. L’impressione è che l’arrivo di una persona pertinente in materia calcistica, saggia e cauta come Simoni abbia già portato i primi benefici su tutto l’ambiente. Per il resto conteranno solo i risultati. Matteo Volpi

21ª Giornata

CREMONESE-CARPI 3-2

AlbinoLeffe-Cuneo Cremonese-Carpi Lecce-Treviso Pavia-San Marino Portogruaro-Como Reggiana-Feralpi Salò SudTirol-Lumezzane Trapani-Virtus Entella Riposa: Tritium

Classifica

U

n timido sole. Nella prima, bellissima domenica di febbraio la Cremonese torna finalmente a sorridere con un’impresa da batticuore contro la sorpresa Carpi. Una vittoria che ha fatto tornare a battere, seppur cautamente, il cuore anche dei più scettici. Chi è andato domenica allo “Zini” si è divertito ed ha potuto finalmente urlare di gioia dopo due mesi di astinenza e tanti mesi di sbadigli. La classe di Pinardi, calatosi perfettamente anche in mediana, sembra aver dato sicurezza a tutta la squadra, priva fino ad ora di un vero e proprio leader in campo, in grado di prendersi le giuste responsabilità, soprattutto col pallone tra i piedi. Ne hanno beneficiato un po’ tutti: da Caridi e Martina Rini, autore del gran gol del 3-2, persino la difesa, nonostante le due reti subìte. Il tutto senza utilizzare le punte di peso (al momento rimaste Djuric e Momentè), ma cercando di portare la partita sui binari della tecnica e del provare a giocare a calcio, riprovando anche la “botta da fuori” e fidandosi di un gergo tecnico che fino a qualche settimana fa sembrava arabo. Ma non tutto sarà così roseo. Sarebbe come pensare che l’Italia è uscita dalla crisi o ci è entrata solo per colpa degli altri… cose da politici. Meglio lasciar perdere. La realtà dei fatti è che la Cremonese di inizio feb-

Lecce Trapani SudTirol Virtus Entella Carpi San Marino Lumezzane Pavia Feralpi Salò Cremonese (-1) Cuneo AlbinoLeffe (-6) Como (-1) Portogruaro (-2) Reggiana Tritium Treviso (-1)

Prossimo Turno

PRIMA DIVISIONE Il successo colto in extremis contro il Carpi rilancia la Cremo in ottica playoff

Carpi-SudTirol Como-Reggiana Cuneo-Trapani Lumezzane-Cremonese San Marino-Portogruaro Treviso-AlbinoLeffe Tritium-Lecce Virtus Entella-Pavia Riposa: Feralpi Salò

2-1 3-2 2-1 0-1 2-2 1-4 4-2 0-0 37 36 34 31 31 31 29 29 27 25 24 23 21 21 19 9 8

PROMOZIONE

SERIE D

Pergolettese a un passo dal primato Casalese, delicato recupero con la Langhiranese

Grazie a un gol di Bertazzoli siglato a tempo scaduto, la Pergolettese ha sbancato il campo del Darfo Boario (1-0), restando in scia della capolista Pontisola. 25ª GIORNATA A. Seriate-Olginatese 0-4, Castellana-Pro Sesto 3-0, Darfo Boario-Pergolettese 0-1, Fersina P.-St. Georgen 5-0, LeccoAlzano Cene 3-3, Mezzocorona-Trento 3-1, Pontisola-Montichiari 4-3, Sant’Angelo-

Caravaggio 2-3, Seregno-MapelloBonate 0-0, Voghera-Caronnese 2-1. CLASSIFICA Pontisola 53; Pergolettese 52; Voghera* 47; Olginatese, Caronnese 45; Castellana 41; Lecco 40; Montichiari, MapelloBonate, Caravaggio 34; Alzano Cene 32; A. Seriate, Seregno 31; Darfo Boario (-1) 30; Fersina P. 29; St. Georgen, Pro Sesto 24; Mezzocorona 17; Trento (-1), Sant’Angelo* 13.

Il discusso rinvio di domenica scorsa, deciso in mattinata dal Comitato regionale dell’Emilia-Romagna, quando a Casalmaggiore il termometro segnava oltre 10° e splendeva il sole sulla Baslenga, ha tenuto nuovamente ai box il campionato emiliano. La Casalese riprenderà stasera, giocando il recupero della gara con la Langhiranese non disputata a gennaio per neve. Un vero e proprio scontro diretto: maggiorini e parmensi sono distanti solo due punti in classifica. I bian-

cocelesti scenderanno in campo consci del risultato delle dirette rivali Fabbrico e Bobbiese, impegnate oggi pomeriggio rispettivamente con le big Arcetana e Meletolese. CLASSIFICA (18ª giornata) Castellana, Meletolese 36; Arcetana 34; Montecchio 31; Povigliese 29; Castelnovese 28; Medesanese 24; Brescello, Borgonovese Cadelbosco, Carignano 23; Falk 22; Ciano 21; Langhiranese, Traversetolo 18; Bobbiese, Fabbrico 17; Casalese 16. Simone Arrighi


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Sport

Mercoledì 6 Febbraio 2013

BASKET A2 Le cremonesi (incerottate) hanno ceduto a Marghera, mentre le cremasche sono state sconfitte a sorpresa in Sardegna Nulla da fare anche a Marghera, per l’Assi mManzi sconfitta 60-48 (11-12, 32-25; 47-36). Con Smaldone fuori per influenza, Zagni out per la frattura all’indice della mano destra e Scarsi in panchina solo per onor di firma dopo l’intervento al ginocchio, la squadra di Anilonti si è di fatto presentata con solo 8 giocatrici e ha retto solo fino a metà de secondo quarto. Sul 19-21, è arrivato il break di 13-4, che ha portato Marghera negli spogliatoi sul punteggio di 32-25. Rientrata in partita con Maffenini, Brusadin e Racchetti (38-36

Turno amaro per Assi Manzi e Tec-Mar Crema

al 25’) l’Assi Manzi è poi crollato di nuovo con un 9-0 per le venete, che di fatto ha chiuso il match (47-36 al 30’). In attesa di recuperare le infortunate, le biancorosse, proveranno a vincere sabato sera con il Broni. ASSI MANZI CREMONA: Bertoni ne, Rizzi, Racchetti 8, Flauret, Colico 5, Conti, Brusadin 6, Maffenini 18, Scarsi, Bona 11. All.: Anilonti. Ultimo turno amaro anche per la

Tec-Mar Crema, sconfitta un po’ a sorpresa per 63-58 (15-15, 35-25; 51-47) dalla Virtus Cagliari. Le cremasche hanno giocato una partita sicuramente sottotono, subendo uno stop che alla vigilia forse non era preventivabile, visto la differenza di classifica e di obiettivi delle due formazioni. Ma in un campiomato equilibrato come quello di A2, tutte le partite possono essere insidiosa se nopn affrontare al meglio.

TEC-MAR CREMA: Conti 4, Biasini 5, Capoferri 8, Sforza, Caccialanza 4, Losi 16, Gibertini 3, Rizzi 3, Picotti 12. All.: Giroldi. CLASSIFICA (19ª giornata) Venezia 36; San Martino di Lupari 32; Milano 30; Tec-Mar Crema, Udine 24; Marghera 22; Broni, Alghero 18; San Salvatore 16; Muggia 14; Valmadrera 12; Virtus Cagliari 10; Assi Manzi Cremona 8; Biassono 2.

Magdalena Losi Kozdron

Una Vanoli perfetta che fa sognare

ARTI MARZIALI

A marzo in scena la “Fighttower”

La Mma (Multi martial art) arriva finalmente a Cremona con una grande manifestazione a livello professionistico. La più recente delle arti marziali, che sta trovando un successo inatteso in tutta Europa, ove è arrivata da poco dall’America, ha in Massimo Capussela, cremonese di adozione, uno dei suoi massimi esponenti a livello internazionale e proprio Capussela, che tra l’altro insegna nella palestra dell’Abc, è il protagonista di questa manifestazione, denominata Fighttower in onore al Torrazzo, che andrà in scena il 24 marzo al Palabosco. Si tratta di una giornata intera dedicata agli sport da combattimento che inizierà nel pomeriggio con gli amatori e si concluderà in serata con tre incontri professionistici. • JUDO A Lignano Sabbiadoro, nell’Alpe Adria (il più prestigioso torneo internazionale giovanile organizzato in Italia), Shannon Ruggeri ha colto il 5° posto nei -44 kg Under 21. A Capriate, invece, oro per Alberto Bertoni (-81 kg), vittorioso in tre incontri, al rientro dopo uno stop di tre mesi per infortunio. Argento con qualche rammarico per Marco Ungini (-90 kg). Tra i giovani, argento per Giulia Gasparini (-52 kg), per Erica Aucello (-57 kg) e bronzo per Chiara Savaresi (-57 kg).

18ª Giornata

R

isulta sempre più difficoltoso per noi che viviamo da bordo campo le vicissitudini del campionato di Lega A, trovare aggettivi idonei per descrivere le prestazioni di questa straordinaria Vanoli. Limitiamoci a dire che nella vittoriosa contesa interna con Brindisi, targato Enel, abbiamo trovato i biancoblu in perfetta salute fisica e mentale. Perché per distaccare i pugliesi di ben 16 lunghezze (97-81) si poteva alla vigilia, ove si fosse ipotizzato questo esito, essere presi per matti. La squadra di Bucchi veniva da una sonante vittoria su Siena, mentre la Vanoli aveva perso malamente con Caserta. Ma domenica al PalaRadi si è vista la super Vanoli, che sa far sognare i suoi tifosi e trascina all’entusiasmo generale. Per evidenziare la grande prova di squadra, facendoci aiutare dalle statistiche, ci pare doveroso menzionare la valutazione complessiva delle due squadre, con un bel 116-69 per la Vanoli che ha messo a referto un eccellente 40% da 3 punti, un altrettanto ottimo 62% da 2, mentre individualmente si deve segnalare una valutazione di 27 per Stipanovic ed un 100% da 2 punti ed un 57% da 3 per Chase. Numeri impressionanti per lo statunitense appena arrivato, che aveva fallito contro Caserta. Bentornato a Vitali, che è sempre il regista anche quando gioca da ala piccola mettendo in crisi le difese avversarie. Sempre bene Jackson e spumeggiante Johnson, rognoso in difesa ed entusiasmante in attacco. Harris ha fatto un passo avanti rispetto a domenica scorsa. Bravissimi, infine, Stipanovic e Kotti, ancora un po’ in difficoltà Peric. Ora si va al riposo, intanto che le prime otto della classifica si contenderanno a Milano la Coppa Italia, per poi viaggiare ad Avellino che è stato mal-

Bologna-Montegran. 83-80 Cantù-Sassari 94-80 Caserta-Biella 80-81 Cremona-Brindisi 97-81 Milano-Avellino 108-57 Reggio E.-Roma 96-93 Siena-Varese 89-75 Venezia-Pesaro 71-68

Classifica

BASKET LEGA A Eccellente prestazione di squadra contro l’Enel Brindisi, travolta 97-81. Domani amichevole con Venezia

Varese Sassari Siena Cantù Roma Milano Venezia Brindisi Reggio Emilia Caserta Bologna Cremona Montegranaro Pesaro Biella Avellino

Piadena vince e resta seconda BASKET DNC

Kotti contro Brindisi (foto Castellani)

30 28 26 24 24 22 20 18 18 16 14 14 10 8 8 8

trattato dall’Armani e pare in grave crisi nonostante il cambio di coach. Ma non andiamo oltre. Godiamoci queste emozioni che gli uomini di Gresta ci regalano ed aspettiamo fiduciosi il prosieguo, senza far voli pindarici ma leggendo con orgoglio la classifica. AMICHEVOLE Domani sera (alle ore 19) al PalaLungoBrenta di Cartigliano (Vicenza), Vanoli Cremona e Reyer Venezia giocheranno un’amichevole ufficiale organizzata dalla Pallacanestro Marostica. Giovanni Zagni

VANOLI CREMONA-ENEL BRINDISI 97-81 (23-16, 47-39; 74-55) VANOLI CREMONA: Peric 8 (3/8, 0/1), Vitali 13 (2/4, 1/4), Kotti 5 (1/3 da due), Jackson 19 (5/7, 3/8), Belloni ne, Chase 16 (2/2, 4/7), Johnson 9 (3/4, 1/3), Harris 15 (3/4, 2/4), Conti ne, Stipanovic 12 (6/9 da due), Cazzaniga ne. All.: Gresta. ENEL BRINDISI: Viggiano 13 (5/9, 1/5), Robinson 11 (5/12, 0/1), Reynolds 9 (0/5, 3/7), Formenti ne, Fultz 6 (1/5 da tre), Simmons 15 (7/9 da due), Porfido ne, Zerini (0/1 da tre), Gibson 25 (8/11, 3/4), Preite ne, Grant 2 (1/1 da due). All.: Bucchi. ARBITRI: Cicoria, Vicino e Calbucci.

Piadena ha vinto in traferta a Bernareggio (79-71), consolidando il secondo posto solitario in classifica. Un successo che vendica la sconfitta dell’andata e che conferma l’ottimo stato di forma dell’MgK Vis. Le rotazioni limitate (vista l’assenza di Portesani) hanno costretto coach Pedroni a far fare gli straordinari ai “senatori”, ma la squadra non ne ha risentito. Prossimo impegno domenica sul parquet del fanalino di coda Bancole Porto Mantovano, in attesa del big-match con la capolista Montichiari. Torna a sorridere l’Erogasmet Crema, che con un’ottima prestazione a Lissone, ha interrotto la striscia di quattro sconfitte esterne consecutive. Un successo (per 69-74) che permette ai cremaschi di conservare la quinta posizione in classifica, in coabitazione proprio con i brianzoli. CLASSIFICA (16ª giornata) Montichiari 28; MgK Vis Piadena 24; Orzinuovi, San Bonifacio 22; Erogasmet Crema 20; Lissone 18; Milanotre Basiglio, Cantù, Pisogne 16; Bernareggio 12; Bergamo, Cittadella 10; Bancole, Arzignano 4.

Corbari e Pedretti vincono il Memorial “Adelio Pizzera”

BOCCE

A destra Giuseppe Corbari, a sinistra Franco Pedretti

La freschezza e la determinazione dimostrata da Giuseppe Corbari e Franco Pedretti sembra rimandare indietro di qualche anno la macchina del tempo. Protagonisti pochi giorni fa sulle corsie piacentine (Pontenure), i portacolori della “Astra” sembrano ritornati “ragazzi” (seconda giovinezza?), hanno capitalizzato il loro magic-moment ed hanno trionfato nel 1° memorial “Adelio Pizzera”, una gara (separata al possibile) organizzata dalla bocciofila Signorini e che ha visto la partecipazione di 135 coppie. Dopo aver superato RottaSantini (12-10), Corbari-Pedretti si sbarazzavano dei trescoresi Bosi-Vailati (123) ed in semifinale s’imponevano su Marazzi-Galantini per 12-7. Nella cate-

goria inferiore, sulle corsie di S.Zeno, marcia irresistibile di Luigi Borlenghi ed Ivano Franzini. Dopo aver superato lo scoglio dl “recupero” contro Paroni e Fanfoni, negli ottavi di finale BorlenghiFranzini si liberavano facilmente dei bissolatini Ferrari-Ferri (12-1), quindi eliminavano i “ferrovieri” Antonioli e Tessadri (12-6) ed in semifinale avevano la meglio su Gerevini-Ferri per 12-10. Finale a senso unico, senza storia ed agevole successo di Corbari-Pedretti sui portacolori delle “Querce” con il punteggio finale di 12-1. Ha diretto la gara Ennio Clementi, arbitri di finale Stefano De Stefani e G. Carlo Tosi. Massimo Malfatto

La Canottieri Flora sfiora l’impresa ai Campionati italiani

Diciamo la verità: sarebbe stato un miracolo se la Canottieri Flora avesse espugnato Codogno, capovolto il punteggio negativo dell’andata (0-2) e superato il primo turno del Campionato italiano per società. L’exploit non si è concretizzato, ma c’è andata vicinissima la formazione cremonese alla grande impresa: sulle corsie codognesi Carotti e compagni hanno cercato d’inventarsi qualcosa di buono, ma non hanno avuto il cinismo necessario per sfruttare le debolezze dei padroni di casa. Nonostante diverse assenze (c’è addirittura chi ha disdegnato la convocazione!) la rimescolata squadra di Primo Massarini è apparsa sicuramente migliore e molto più motivata, soprattutto sotto

l’aspetto dell’atteggiamento, di quella vista sette giorni prima al “Palabosco”. In partenza prova di maturità di Pollastri che si aggiudicava entrambi i set per 8-0 e 8-6, mentre la terna Bernuzzi-CarottiCornelli perdeva il primo (3-8), ma subito dopo si vendicava infliggendo un “cappotto” agli avversari. Nella seconda fase la dea bendata non aiutava i rivieraschi. La coppia formata da Bernuzzi-Cornelli perdeva 7-8 e sull’altra corsia stessa sorte per i compagni Carotti-Pollastri, anche loro sconfitti sul filo di lana. A questo punto diventava inutile proseguire il match: la Codognese passa il turno ed il Flora paga gli errori commessi sulle corsie di casa. M.M.


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Sport

Mercoledì 6 Febbraio 2013

RUGBY SERIE C

Cremona ko con onore contro la capolista In un week end storico per il rugby italino, che ha visto la vittoria degli azzurri sulla Francia (23-18) nel 6 Nazioni, a livello di serie C, come previsto, il Cremona Rugby ha ceduto al cospetto della capolista Caimani del Secchia, ma i grigiorossi hanno comunque fatto una bella figura. Il match si è chiuso sul

57-16 per la squadra che ha sta dominando il girone, che ha però dovuto impegnarsi per piegare la coraggiosa formazione allenata da Daldoss. Nello stesso girone, molto più facile l’impegno del Crema Rugby (nella foto), che ha travolto il Lodi sul proprio terreno. T rascinati da un eterno Edallo, in-

fatti, i cremaschi hanno sciorinato una grande prova anche in fase realizzativa, chiudendo un match mai messo in discussione con un eloquente 72-0. Si è visto un Crema consapevole dei propri mezzi e concentrato per ottanta minuti, che ha dominato gli avversari in ogni fase di gioco

costringendoli ad una partita difensiva. Domenica i neroverdi saranno impegnati ancora un incontro casalingo contro il Marco Polo già battuto all’andata, per continuare la marcia verso i playoff promozione. CLASSIFICA Caimani Rugby 50; Rugby Desenzano 30; Crema Rugby Club 26; Bassa Bresciana 20; Cremona Rugby 13; Codogno 13; Marco Polo 9; Orobic Rugby Club 6; Rugby Lodi 0.

La Pomì scivola a sorpresa in trasferta 16ª Giornata

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rena la Pomì a Sala Consilina sul campo della Puntotel, che ha avuto la meglio al quinto set al termine di un match combattuto ed emozionante. In terra campana le fatiche di Coppa Italia hanno impedito a Bacchi e compagne di arginare la sete di vittoria delle padrone di casa disposte, dopo Novara ed Ornavasso, a far tremare un’altra grande del torneo. Sul 13-13 del tie break la Pomì avrebbe avuto anche la palla del possibile 13-14, ma una grande difesa della Masotti ha permesso a Rink di ricostruire a punto. Alla fine la maggiore tenacia ha premiato le padrone di casa, che a muro hanno fatto carambolare la palla sul corpo della tedesca Beier e sono riescite nell’impresa di ottenere con Casalmaggiore quello che era sfuggito loro al cospetto di Novara ed Ornavasso, cioè la vittoria al quinto set. «Da parte nostra – ha commenta il tecnico della formazione di Casalmaggiore, Gianfranco Milano, al termone del match – non c’è stata una gestione ottimale della gara. Il primo set è stato una sorta di apprendistato, la fatica ad entrare in partita è stata palese e ci è costata cara. Dal secondo set abbiamo invertito la rotta acquisen-

Fontanellato-Soverato Frosinone-Montichiari Mazzano-Cadelbosco Marsala-Pavia Ornavasso-San Vito Sala Consilina-Pomì San Casciano-Novara

3-2 3-2 2-3 0-3 3-1 3-2 2-3

Classifica

VOLLEY A2 Perdendo al tie break a Sala Consilina le casalasche vengono scavalcate in classifica dall’Ornavasso

Novara Ornavasso Pomì Casalmaggiore Frosinone Pavia Mazzano Soverato Sala Consilina Montichiari Cadelbosco San Casciano Fontanellato San Vito Marsala

41 39 38 29 27 23 23 22 22 20 20 17 8 7

do il giusto ritmo. Bene anche nel terzo set, quando tuttavia è trapelata una certa difficoltà nel gestire gli errori che poi nel quarto parziale ha permesso alle nostre avversarie di rientrare in partita. Da parte nostra c’è poi stata l’incapacità di cambiare in corsa anche se questo non deve sminuire i meriti di una Puntotel che ha comunque disputato una gran partita». Al rammarico per la sconfitta si

La Pomì durante il match

aggiunge quello per non essere riuscite a sfruttare la frenata di Novara. «Indubbiamente la sconfitta, dopo aver visto Novara soffrire con San Casciano, pesa ancora di più, con i tre punti avremmo potuto accorciare nei confronti della capolista e soprattutto non avremmo subìto il sorpasso di Ornavasso. Questo insegna che qualsiasi partita va gestita al meglio».

SALA CONSILINA-POMI’ 3-2 (25-19, 18-25, 23-25, 25-15, 15-13) SALA CONSILINA: Rink 7, Colarusso 17 , Strobbe 14, Pastulova 12, Gabbiadini 6, Shopova 18, Masotti 6, Boscoscuro (L), Vallicelli, Faraone 1, Kotlar ne. All.: Draganov. POMÌ CASALMAGGIORE: Corna 5, Zago 13, Nardini 4, Repice 10, Malvestito 1, Bacchi 26, Beier 18, Gibertini (L), Agrifoglio, Guatelli, D’Ambros, Nasari ne. All.: Milano.

VOLLEY B1

La Reima vince in Sardegna e resta in corsa per salvarsi

Prima gara del girone di ritorno e primo successo esterno in campionato della Reima Crema. I blues allenati da Marco Gazzotti, al termine di una gara al cardiopalma, si sono imposti sul difficile campo di Iglesias in cinque set (8-25, 25-23, 25-20, 20-25, 15-17). La cronaca della partita. I blues partono sciolti ed impongono il loro gioco e il primo set si chiude 8-25. Nel secondo è arrivata la reazione di Iglesias che dove aver rotto l’equilibrio iniziale (6-6), tentano la fuga sul 14-12. Crema capovolge il punteggio allungando sul 23-22, Iglesias infila un filotto che permette di pareggiare i conti (23-25). La Reima accusa il colpo, cede il terzo parziale, senza mai entrare veramente in gara (20-25). Nel quarto set Gazzotti gioca la carta Silva per Bonizzoni: la manovra cremasca appare rinfrancata ed i punti di vantaggio sono sempre attorno rimasti intorno ai tre. Corti griffa il 22-19, mentre Egeste chiude il venticinquesimo punto. Agguantato il tiebreak, la Reima è decisa a conquistarlo. Sardi e cremaschi si alternano al comando (9-9), ma Iglesias tenta l’allungo decisivo sul 14-11. Trascinati da Corti e Silva i blues annullano i match point dei sardi, passando in vantaggio sul 14-15. Un errore dei locali archivia la sfida a favore dei blues. Due punti di speranza nella lotta verso la salvezza. CLASSIFICA (15ª giornata) Cantù 32; Bergamo, Genova 28; Milano 26; Cagliari 24; Asti 23; S. Antioco 22; Mondovì 21; Olbia 18; Brescia, Iglesias 16; Brugherio 15; Cisano 13; Reima Crema 12.

CICLISMO Missione compiuta. Tante sono le società del pianeta ciclistico nostrano che hanno contribuito alla stesura del calendario provinciale 2013, discusso e confermato nella riunione promossa dal comitato provinciale della Fci, con la regia del presidente Antonio Pegoiani. Serata solenne nella Sala del Coni di Cremona, per la presentazione di un calendario importantissimo e ricco di corse affascinanti. Si parte con la “66ª Coppa Dondeo”, classica d’apertura riservata alla categoria Juniores, patrocinata dalla Stradivari Bike, che poi lascerà spazio ad una miriade di corse della categoria Giovanissimi a cominciare con 6° Trofeo Cicli Francesconi-Trofeo Avis Aido a Salvirola (7 aprile), primo atto stagionale di ciclismo minore. Da rimarcare anche il 47° Circuito del Porto” di Cremona, riservato ad Elite e Under, con la regia del CC CremoneseArvedi, sul set il 5 maggio, la Coppa Ardigò a Pessina Cremonese (il 25 aprile) e il 63° Gran Premio Calvatone (l’8 aprile). Ci sarà una giornata rosa a San Bassano con donne Juniores, Allieve e Esordienti al via il 7 aprile, oltre alla gara a cronometro individuale a Romanengo, organizzata dal Pedale Romanenghese (18 maggio). L’altra grossa novità è quella che Cremona avrà il Campionato Lombardo Allievi su strada a Sospiro (Cremona) nel 9° Trofeo Alfo Ferrari, patrocinato dal CC Cremonese 1891-Arvedi. Infine i titoli provinciale Allievi saranno assegnati a Genivolta nel Trofeo Amici del Ciclismo (19 maggio) e quelli degli Esordienti nel Trofeo Cicli Francesconi a Salvirola (2 giugno). Il Gran Premio Liberazione di Santa Maria della Croce di Crema, internazionale donne, organizzato dell’Arci Cremasco, inserito nel calendario ciclistico federale, non ha trovato riscontri in quello provinciale, ma siamo certi che Bassi e Peia stanno lavorando per garantire il campionato del mondo di primavera. Fortunato Chiodo

Presentato il calendario 2013 con tanti appuntamenti molto attesi dagli appassionati delle due ruote

Sarà la 66ª Coppa Dondeo ad aprire la nuova stagione IL CALENDARIO CICLISTICO PROVINCIALE DEL 2013

DATA

CATEGORIA

DENOMINAZIONE GARA

LOCALITÀ

DATA

CATEGORIA

DENOMINAZIONE GARA

APRILE

LOCALITÀ

LUGLIO

01

Juniores

66ª Coppa Dondeo

Cremona

07

Giovanissimi

Memorial Villa Trofeo Franco Bragonzi

Montodine

07

Giovanissimi

VI trofeo cicli Francesconi Trofeo AVIS- AIDO

Salvirola

21

Giovanissimi

12° Trofeo MCL

Capergnanica

07

Donne Esordienti

2° Trofeo Ernesto Cavalli

San Bassano

28

Giovanissimi

12° Trofeo Marimar

Ripalta Cremasca

07

Donne Allievi

2° Trofeo Ernesto Cavalli

San Bassano

07

Donne Junior

2° Trofeo Ernesto Cavalli

San Bassano

04

Giovanissimi

10° Trofeo Comune di Ricengo

Ricengo

21

Giovanissimi

XIV Trofeo Sportivi

Sergnano

04

Juniores

Trofeo Sportivi

Madignano

25

Giovanissimi

33° Trofeo Tricolore

Costa S.Abramo CR.

11

Giovanissimi

6° Trofeo Comune 3°Memorial Fasoli

Agandello

AGOSTO

25

EL. Under 23

63ª Coppa Ardigò

Pessina C.se

15

Allievi

14° Memorial Marco Noci

Genivolta

28

Giovanissimi

IV Trofeo GS San Bassano

San Bassano

18

Esordienti Unica

13° Trofeo Zuccotti Groupama

Soncino

18

Giovanissimi

3° Trofeo Sagra della Colomba

Persico Dosimo

01

Under 21

58ª Coppa 1° maggio Memorial Sergio Viola

Stagno Lombardo

25

Giovanissimi

8° Trofeo Autofficina Sinelli

Piadena

25

Juniores

Trofeo Zema

Salvirola

MAGGIO 05

EL. Under 23

47°Circuito Del Porto

Cremona

05

Giovanissimi

Trofeo Pavesi

Madignano

SETTEMBRE

11

Giovanissimi

Gran Premio Avis-Aido

Offanengo

01

Allievi

3° P. Fiera di Persichello

Persichello

12

Giovanissimi

3° Memorial Ciccio Cattaneo

Crema

01

Giovanissimi

Trofeo Comune

Rivolta D’Adda

Bracciale del Cronomen

Romanengo

05

Giovanissimi

7° Trofeo Fendo Soldo Alla Memoria

Soncino

Giovanissimi

19° Trofeo Arvedi Memorial Tambani

Cremona

08

Cat.Amatoriale

12° Rally delle Madonnine

Madignano

18 o 25 19 19

Allievi

Trofeo Amici del Ciclismo

Genivolta

08

Giovanissimi

32° Trofeo Colombi Alla Memoria

Soncino

26

Giovanissimi

4° Trofeo Sportivi

Casale Cremasco

15

Giovanissimi

2° Trofeo P.R. Caffè

Catelleone

22

Giovanissimi

12° Trofeo Caccialanza

Castelverde

02

Giovanissimi

3° Trofeo Avis-Aido Romanengo

Romanengo

22

Allievi

17° Trofeo La Cometa

zona “Migliaro” (Cr)

29

Giovanissimi

15° Gran Premio Comitato Fiera

Torricella Del Pizzo

GIUGNO 02

Esordienti Unica

Cicli Francesconi

Salvirola

16

Esordienti 1°anno

Trofeo Amici Del Boschetto

Boschetto

16

Esordienti 2°anno

Trofeo Amici Del Boschetto

Boschetto

08

EL. Under 23

63° Gran Premio Calvatone

Calvatone

16

Giovanissimi

9° Trofeo Pierino Baffi

Vailate

13

Cat. Amatoriale

Parco Oglio Nord Classic

Cignone

01

Cat. Amatoriale

7° XC Parco Del Po e Morbasco

23

Giovanissimi

2° Trofeo Andre Bombelli

Vaiano Cremasco

30

Allievi

9° Trofeo Alfo Ferrari

Sospiro

OTTOBRE

NOVEMBRE Gerre de’ Caprioli


Cultura&Spettacoli Collettiva di fumettisti all’Adafa

Sabato 9 febbraio alle ore 17.30, presso la sede dell’Adafa (in via Palestro 32) viene inaugurata la mostra “Big Cream: i fumetti invadono Cremona”, organizzata in collaborazione con il Centro Fumetto “Andrea Pazienza”. Allestita fino al prossimo 23 feb-

braio, l’esposizione è una collettiva di fumettisti cremonesi che incontreranno il pubblico sabato 16 febbraio, sempre alle 17.30, per raccontare vissuti, carriere ed aneddoti. Orariuo: tutti i giorni dalle 17 alle 19 (chiuso il lunedì).

L’Orchestra della Svizzera Italiana domani sera in concerto al Ponchielli L’Orchestra della Svizzera Italiana

Il tour di De Gregori fa tappa a Cremona

G

di Federica Ermete

iovedì 7 febbraio alle ore 20.30, sul palcoscenico del Teatro Ponchielli, ha luogo una gradita “prima”, con il concerto dell’Orchestra della Svizzera Italiana che, nata inizialmente come orchestra radiofonica, nel corso degli anni è poi riuscita ad imporsi tra le compagini più apprezzate a livello internazionale, dando risalto al proprio territorio con Festival e manifestazioni musicali di vario genere, sempre affollate di pubblico. L’ensemble viene diretto, in quest’occasione, da Daniele Rustioni, giovane direttore italiano in continua ascesa, che negli ultimi anni ha diretto nei principali teatri italiani ed ha ormai avviato anche un’im-

portante carriera internazionale. Il Maestro Rustioni e l’Orchestra della Svizzera Italiana si cimentano in una prima parte tutta dedicata a Sergej Prokofiev, con la sua Sinfonia n.1 op. 25 “Classica”, così denominata per l’esplicito omaggio alla forma e allo stile delle sinfonie di Haydn, e il Concerto per violino e orchestra n. 2 op. 63, interpretato da Pavel Berman, che ha recentemente inciso entrambi i concerti di Prokofiev, proprio con l’Orchestra della Svizzera Italiana. Nella seconda parte del concerto viene eseguita la Sinfonia n. 2 op. 36 di Ludwig van Beethoven, considerata oggi “un classico”, ma che all’epoca della sua prima esecuzione, nel 1802, non mancò di suscitare qualche critica. Il concerto è preceduto, alle ore 18 nel ridotto del Te-

atro, da un incontro tenuto da Paolo Rossini, docente di storia ed estetica della musica presso l’Istituto superiore di Studi Musicali Claudio Monteverdi, durante il quale l’esperto approfondisce il tema della sinfonia. Molti amanti della musica cosiddetta ‘classica’ vedono nella sinfonia il genere ‘sommo’, quello che più di ogni altro colpisce, affascina ed emoziona. Ma che cos’è una sinfonia? Quando e perché nasce come genere autonomo? Quali sono le sue caratteristiche peculiari? Paolo Rossini risponde a queste, e magari ad altre domande, cominciando da un programma nel quale vengono accostati il nome tutelare della sinfonia, Ludwig van Beethoven, e uno dei più significativi sinfonisti del Novecento, Sergej Prokofiev.

Terzo appuntamento al Museo Archeologico della rassegna “La storia raccontata”

Il sentiero dell’onore a San Lorenzo

Terzo appuntamento con la rassegna “La storia raccontata”, dialoghi con gli autori di romanzi storici, ambientati in età romana o nel medioevo, al Museo Archeologico San Lorenzo. Venerdì 8 febbraio il dialogo verte sul libro “Il sentiero dell’onore”, edito da Piemme Editore: Rossella Russo dialoga con l’autore Marco Salvador. Gli incontri, che sono impostati in forma di dialogo tra lo scrittore ed un insegnante di storia di uno dei licei cittadini, lasciano ampio spazio agli interventi del pubblico, ed hanno luogo nella suggestiva cornice della chiesa sconsacrata che, oggi, ospita il Museo Archeologico San Lorenzo. L’iniziativa, promossa dall’assessorato alla Cultura - Settore Cultura e Musei e Museo Archeologico, è resa possibile anche grazie alla collaborazione della Libreria del Convegno e dello scrittore cremonese Andrea Cisi.

L’opera “Rbv” a Casalmaggiore

Sabato 9 febbraio alle ore 21.30, al Teatro Comunale di Casalmaggiore, Scenari Armonici porta in scena “Opera alRossoBincoVerde incieloazzurro”, un omaggio tricolore all'Italia attraverso le storie di tre personaggi: un santo (San Francesco d’Assisi), un eroe sportivo (Silvio Piola) e un fesso (tale “Giuseppillo”). Realizzato nel 2011 in occasione del 150° dell’unità, vede sul palco l'attore e regista Umberto Fabi (voce) e il

musicista Fabrizio Ottaviucci (pianoforte). L’Opera “Rbv” è, nella sua forma espressiva, una fusione acustica delle due arti sonore: musica e teatro, in un discorso drammaturgico assolutamente irrazionale. Il suono va fuori e dentro le parole, gli sguardi, le immagini e i silenzi; si fa regia per dare alla rappresentazione l’illusione del melodramma. Un’incollaggio trans-temporale e linearmente caotico del nostro essere popolo italiano.

“L’arte e il torchio”, ultimo incontro

Domani sera alle 20.45, presso “Lo Studiolo” in via Beltrami, ha luogo l’incontro conclusivo della rassegna internazionale “L’arte e il torchio” curata da Vladimiro Elvieri. L’appunta-mento finale prevede la proiezione di tre filmati relativi ai metodi incisori speri-

mentati nei maggiori atelier parigini del ’900: da Stanley William Hayter alle prese con il bulino e la stampa a colori simultanei con un solo passaggio al torchio, presso il famoso Atelier 17; alla tecnica del carborundum inventata da Henri Goetz; fino ad un raro

documento, registrato a Cremona nel 2004, quando Hector Saunier e Chen Shu-Lin, si confrontarono con le tecniche Hayter e altri metodi di stampa a colori simultanei. Info e iscrizioni (massimo 30 posti): 0372-30410 - info@ elvieri-toni.com

Mercoledì 27 Marzo al Teatro Ponchielli farà tappa il nuovo tour di Francesco De Gregori. Dopo il successo all’Atlantico live di Roma e all’Alcatraz di Milano, De Gregori ha deciso di ripartire con un nuovo tour che lo porterà da un estremo all’altro della penisola, e comunque sempre... sulla strada, perché è dal contatto diretto con il pubblico che l’artista trae la sua forza e la sua ispirazione. Francesco De Gregori come cantante “di strada” quindi, nel senso più nobile del termine, un artista che, come pochi, è in grado di stabilire una simbiosi empatica con la gente. “Sulla strada” è, in assoluto, uno dei migliori album della lunga carriera di De Gregori. Il singolo, che dà il titolo all'album, rappresenta solo un assaggio di quello che De Gregori è in grado di offrire oggi, in uno stato di grazia che spiana la strada ad una ispirazione che mette una dopo l'altra, senza apparente fatica, canzoni che sembrano arrivare da molto lontano per freschezza di parole e intuizioni melodiche, ma che, a ben guardare, arrivano da molto vicino, dal semplice indagare su cosa si muove dentro ad un artista rivolto ad indagare gli aspetti emotivi della propria esistenza. A cavallo tra le generazioni, e in grado di elevare a culto numerosi brani, De Gregori, con la sua straordinaria capacità di unire le parole alla musica, interpretandole con gusto e raffinatezza, è l’autore più popolare e apprezzato dalla critica musicale. I biglietti sono già in vendita sul sito www.vivaticket.it e presso la biglietteria del teatro.


18

Afterhour

Mercoledì 6 Febbraio 2013

di Luca Ferrari Musica, discografia e altre spiacevoli amenità contemporanee

Il suono del silenzio, paradossi del vivere quotidiano Clap, clap, clap. Cremona dei primati. Allora, vediamo: “Cremona città dell'arte”, “Cremona città del violino”, “Cremona città dello sport”, “Cremona città delle biciclette”... Poi, non dimentichiamolo, c'è la Cremona 'storica', per la verità un po' appannata, quella che come primato ha le tre T da cartolina... Torrone, torrazzo e... beh! Paradossi del vivere contemporaneo. Ad esempio, anche un bambino si chiede che primato è quello delle biciclette se, dati dell'Arpa alla mano, in gennaio su 31 giorni 18 hanno visto superato il limite di Pm10 e sarebbe più ragionevole sfarfallare per le piste ciclabili e le strade-gruviera della città con elmetto e maschera antigas. Paradossi del vivere contemporaneo. Come questo CD appena pubblicato in Inghilterra, “The sound of silence” (Il suono del silenzio), prodotto dalla Chiesa di St. Peter di East Blatchington (nell'East Essex) dall'idea di Roger Bing, un parrocchiano affascinato dalla tranquillità del luogo. Ventotto minuti di cinguettii, scalpiccii, rumori in lontananza e silenzio quasi assoluto che dovrebbero conciliare con la quotidianità caotica dei nostri tempi. Intervistato dalla Bbc, il settantaquattrenne Bing ha spiegato: “Ci sono un po' di rumori qua e là, se fosse stato solo silenzio totale la gente avrebbe potuto annoiarsi”. E al Daily Mail: “Chi l'ha già comprato dice che gli è piaciuto molto. Oggi sembra che tutti vivano di fretta, concitati. Ad alcuni a volte piace sedersi e godersi un po' di pace. Il cd è perfetto per questo scopo e c'è chi sostiene che ascoltarlo sia molto rilassante. E' stato usato anche per la meditazione, una cosa splendida”. Realizzato per raccogliere fondi per la ristrutturazione della chiesa, risalente al 1100, pare che il CD (che in realtà non ha un prezzo) stia riscuotendo un grande inatteso successo, con richieste da tutta Europa, dall'America e addirittura dall'Africa. Ovviamente, come sa chi ha un minimo di dimestichezza con queste amenità, non si tratta di un'idea particolarmente originale. Dal dadaista Erwin Schulhoff (il suo “Futurum” è del 1919) e John Cage (il famoso compositore di “4'33” (1952) e teorizzatore del “silenzio” in musica) ad oggi, numerosi compositori, musicisti, autori hanno introdotto il silenzio nelle loro opere. Alcuni con effetti assolutamente comici, come il singolo dei No Artist dal titolo “The wit and wisdom of Ronald Reagan” (“L'acume e il buon senso di Ronald Reagan”) prodotto nel 1980 dalla Stiff Records con entrambi i lati completamente muti (come dire...); altri con sensibilità 'poetica', come nel caso del musicista inglese Robert Wyatt che sul suo “Cuckooland” del 2004 ha inserito al centro dell'album 2 minuti di silenzio pensati “per chi ha le orecchie stanche e vuole fermarsi per riprendere l'ascolto più tardi”. Ma se introdurre il silenzio in musica ha significato più che altro lanciare una provocazione politica, enfatizzando il rapporto sempre problematico tra il suono e la sua assenza, la registrazione della St Peter's Church ordita per neutralizzare il rumore e favorire la meditazione ha un po' l'effetto della scoperta dell'acqua calda. Un'ovvietà paradossale, oltre tutto, perché per avere tranquillità sarebbe sufficiente ridurre il rumore del nostro vivere quotidiano. Non per niente tale Marielisabeth ha reagito alla notizia scrivendo ironicamente in Rete: “Spesso mi capita di imbottigliare del silenzio per un mio amico che ha quattro figli”... Un po' come se a Cremona, per festeggiare i tanti primati della città, qualcuno distribuisse bottigliette di aria fresca da inalare. Altro che maschera antigas!

I due storici membri dei Subsonica saranno protagonisti di un dj set al Magnolia (Mi)

Samuel e Boosta tornano in consolle D di Martina Pugno

irettamente dal palco alla consolle: Boosta e Samuel, membri fondatori dei Subsonica, arrivano venerdì 8 febbraio al Circolo Magnolia per un back to back all'insegna dell'elettronica, quella che hanno portato in giro per tutto lo stivale per 15 anni. Samuel, la voce, e Boosta, le tastiere, per dare sfogo alla notte e al bisogno di viverla tutta, incrociano i dischi alla consolle per un dj set che giocherà sulle influenze del gruppo, gli ascolti improponibili, e le scoperte dell’ultima ora che i due si divertono a rincorrere in rete, sempre alla ricerca del sound giusto, del motivo perfetto, del ritmo inarrivabile, della musica per tutti ma di livello superiore. Accantonato, ma solo per un attimo, il progetto Subsonica e quello dei Motel Connection per Samuel, il duo è attualmente in tour in tutto lo Stivale per animarlo a ritmo di groove e sonorità elettroniche fino a tarda notte. Quindici anni di carriera hanno consolidato la band torinese come una delle più interessanti del panorama musicale italiano, in grado di rinnovarsi di album in album e ad ogni esibizione, sia essa sul palco o dietro la consolle, come in questo caso. Dalle ballate al rock, sonorità elettroniche hanno da sempre ac-

Sabato sera si balla tutta la notte al Live Club di Trezzo d'Adda, con la star del panorama dance per eccellenza: Paul Van Dyk. Dopo l’uscita del settimo studio album “Evolution”, accolto con enorme successo di critica e pubblico e largamente promosso con l’omonimo tour mondiale per tutto il 2012, il suo status tra i migliori dj del mondo si riconferma, andando oltre le classifiche ufficiali che gli hanno riconosciuto la prima posizione per ben 2 volte, oltre ad aver vinto tutti i premi possibili, compreso un Grammy. Con le produzioni musicali, innumerevoli tra album, remix e collaborazioni, gli show radiofonici, la sua label Vandit Records e, naturalmente, il costante tour globale per le esibizioni che accolgono milioni di fan, è sempre rimasto sulla cresta dell’onda con estrema professionalità. Ama definire la sua musica come elettronica per non imbrigliarsi nella definizione trance ma, contaminazioni incluse, per i fan è il numero 1 della trance. Ai controlli di questa magica notte, sarà presente anche il paladino italiano della Armada Music, Fabio Xb. Fabio si distingue con energia uplifting e melodie accattivanti per un risultato tech-trance di forte impatto. Dalla produzione del primo singolo “Amnesia”, che l’ha portato all’attenzione mondiale, la sua carriera è stata una continua ascesa, fino a giungere alla Armada Music di Armin Van Buuren. L'apertura dei cancelli è prevista per le 22.30, il costo dei biglietti è di 25 euro, 20 per l'acquisto online.

Programmazione settimanale

Chaplin (0372-453005) • Django

Leoncavallo si prevede il tutto esaurito anche al Circolo Magnolia; lo spettacolo sarà avvincente e la suspence ci sarà davvero, perchè di Samuel e Boosta ci si può fidare come dei fratelli maggiori quando ti fanno salire per la prima volta sulla loro moto. Una volta sopra non si vorrà più scendere. A fare gli onori di casa due collettivi milanesi che popolano abitualmente la club nite lo-

Paul Van Dyk, live il re della trance

CINEMA CREMONA Spaziocinema Cremonapo (0372-803674) www.spaziocinema.info • Django Unchained • Flight • Pazze di me • Les Misérables • Lincoln • The last stand • Looper • The impossible • Cena tra amici

compagnato i lavori della formazione: una passione che nel corso degli anni ha dimostrato di non potersi spegnere o esaurire, e che anzi è pronta a tornare protagonista assoluta delle creazioni del duo dietro la consolle. Il successo dell'operazione è testimoniato direttamente dai fan, che numerosissimi stanno popolando le diverse tappe del tour. Dopo l'ultimo sold out della band al

CREMA Porta Nova (0373-218411) www.multisalaportanova.it • Django unchained • Ghost movie • Flight • Lincoln • Les Misérables • The impossible • The last stand • Frankenweenie

PIEVE FISSIRAGA Cinelandia (0371-237012) www.cinelandia.it • Django Unchained • Flight • Lincoln • Looper • Ghost Movie • Pazze di me • The impossible • The last stand

cale, Tilt e The Electricalz. L'apertura dei cancelli è prevista per le 22, mentre lo show andrà in scena a partire dalle 23.30 per una serata interamente dedicata al mondo dell'elettronica, con the Electricalz (Thisorder Records), Tilt, Pu666y, Autobot, Tommi Villa, e Fakia. Il costo del biglietto per assistere alla serata è di dieci euro con tessera Arci più diritti di prevendita.

MEZZAGO

Datsuns, il nuovo album sabato dal vivo al Bloom Impegnati in un tour europeo, i Datsuns saranno in Italia sabato sera per un'unica tappa nel nostro Paese al Bloom di Mezzago. Il gruppo neozelandese ha pubblicato ad inizio ottobre il proprio quinto album in studio, intitolato “Death Rattle Boogie”, che presenta un'inaspettata apertura all’hard rock e al rock psichedelico. I Datsuns proporranno quindi i brani al pubblico italiano dal vivo per un'unica occasione prima di proseguire con la tranche del tour comprendente Svizzera, Belgio e Regno Unito. Il concerto prenderà il via alle 23, mentre l'apertura dei cancelli è prevista per le 22. Il costo del biglietto è di 10 euro più diritti di prevendita.

Raccontare l’impossibile non basta, il cinema lo fa rivivere L'ultima opera di Bayona si attacca al cuore e alla pelle Candidatura meritata all'Oscar 2013 come miglior attrice protagonista, Naomi Watts in The Impossible veste i panni di una madre alle prese con una delle sciagure più devastanti del nostro tempo: lo tsunami del 26 dicembre del 2004 in Thailandia. Una storia vera accaduta a una famiglia spagnola composta da padre, madre e tre figli maschi, che in quel maledetto periodo erano in vacanza in quei luoghi. The Impossible è uno di quei (pochi) film che ti resta incollato alla pelle e impresso nella mente per molto tempo e non tanto per la veridicità della storia raccontata - tragica e incredibile al tempo stesso. Sopratutto é la meticolosità e la perfezione di Bayona, attraverso un montaggio sonoro indiscutibile, che ti

catapulta all'interno dello tsunami stesso facendoti rivivere in prima persona anche le più piccole e devastanti emozioni/sensazioni/paure minimamente immaginabili. La straordinarietà di The Impossibile sta nel raccontare lo tsunami non tanto attraverso le immagini (di notevole impatto emotivo), ma attraverso i suoni: la brezza marina tranquilla del giorno antecedente, il frastuono dell'onda anomala, le urla dei feriti, il dolore dei superstiti, le voci inconfondibili degli affetti ritrovati. Bayona, astutamente, sostituisce l'udito alla vista nel panorama dell'arte visiva per eccellenza e il risultato, incredibilmente, non cambia: The Impossible si attacca al cuore e alla pelle indelebilmente. Federica Palmisano

Regia: Juan Antonio Bayona Genere: Drammatico Durata: 114 minuti. Cast: Naomi Watts, Ewan McGregor, Tom Holland II, Geraldine Chaplin.


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A proposito di... Ciambelline di patate

Ingredienti • • • • • • • • • •

Preparazione • Sciogliere il lievito nel latte caldo. • Quindi impastare tutti gli ingredienti unendo anche il lievito con il latte.. • Amalgamare fino ad ottenere un panetto omogeneo ed elastico. • Coprire e lasciar lievitare. • Dopo di che formare le ciambelline e lasciar lievitare nuovamente. • Quindi,friggerle in abbondante olio,far assorbire l'olio in eccesso e cospargere di zucchero a velo.

petitCHEF 600 gr di farina manitoba; 300 gr patata bollite; 2 uova; 1 bicchiere di latte; 50 gr di burro; 6 cucchiai di zucchero; 1 bustina di vanillina; 1 cubetto di lievito di birra; olio di arachidi per friggere; zucchero a velo;

Mercoledì 6 Febbraio 2013

Le razze di ovini e caprini da latte

di Ermanna Allevi, naturopata,

a cura di Damiano Domenico Palumbo

T

ante sono le razze ovine da latte nel nostro paese. Le principali sono: la “pecora delle langhe” che è allevata in provincia di Cuneo nella zona collinare, ha una produzione media di latte di 200-300 chilogrammi, con questo latte si produce il formaggio”Murazzano”. La “frisia orientale è una razza originaria dalla “frisia tedesca”, è un’ ottima produttrice di latte con 500-700 kilogrammi all’anno, è molto presente all’ estero, ma si sta diffondendo anche nel nostro paese. La “razza sarda” è presente in diverse regioni dall’Emilia Romagna alla Toscana al Lazio e, ovviamente, in Sardegna. Come razza da latte è quella più allevata , ha una produzione di latte di 300 chilogrammi e la resa del latte in formaggio è buona. La “pecora del belice” è originaria della Valle omonima in Sicilia, è una razza rustica con una produzione di latte di 200 chilogrammi. La razza comisana è presente in diverse zone della Sicilia (nel Catanese, nel Palermitano, nel Ragusano e nell’ Agrigentano) ma si sta diffondendo anche in altre regioni. Questa razza è ottenuta da incroci di arieti di razza maltese con pecore locali, ha una produzione di latte sui 150 chilogrammi. La razza ”barbaresca” è presente in Sicilia nelle provincie di Palermo e Agrigento è una della migliori razze ovine del nostro paese anche perché oltre a produrre sui 200 chilogrammi di latte è ottima per la lana e per la carne. Questa razza è ottenuta incrociando pecore locali con arieti della Tunisia. Sono presenti nel nostro paese altre razze di ovini a duplice attitudine cioè, oltre a produrre il latte, sono importanti per la lana o per la carne. Le principali sono: la massese, la garfagnana, la pagliarola, la pecora appenninica, la sopravvissana, la moscia leccese. Le razze caprine più importanti sono: la camosciata delle alpi, la Girgentana, la Garganica, la maltese. La camosciata delle alpi è molto diffusa in Svizzera ed in Francia, è molto rustica e si adatta a diverse condizioni ambientali e di allevamento. Ha una buona produzione di latte tra i

Damiano Domenico Palumbo e la sua famiglia si occupano di vino da generazioni. Relatore e docente in molti corsi dedicati al vino, formaggi, olio extravergine. Ha collaborato con diversi Istituti Alberghieri sia Regionale che Statali. E’ stato coordinatore responsabile di Associazioni gastronomiche. Inoltre è esperto di formaggi 500-600 chilogrammi. La Girgentana o Agrigentana è allevata in tutta la Sicilia e la sua produzione di latte è di 400 kg. La razza “garganica” è una buona produttrice di latte può arrivare a 350400 chilogrammi. La Maltese è ottima produttrice di latte con 500-600 chilogrammi ed è originaria dell’ isola di Malta, oggi è presente in molti paesi del Mediterraneo. Vi sono tante altre razze, sicuramente da ricordare la Sarda (con il maggior numero di capi) la capra di Roccaverano che dal suo latte si produce la famosa “Robbiola di Roccaveraneo D.O.P.”, la derivata, di Siria, la Ionica ed altre. Vi sono nel nostro paese anche razze straniere come la Saanen originaria della Svizzera dalla Valle del Saanen e diffusa oggi in

molti paesi dell’ Europa centrale ed anche in America . Il suo successo è dato dalla sua elevata produzione di latte, raggiungere gli 800 chilogrammi. Altre razze sono la toggenburg e la razza di appenzel. Oggi anche nelle nostre campagne alcune aziende si sono specializzate nell’ allevamento della bufala, un tempo prerogativa delle regioni meridionali in particolare della Campania, date le condizioni ambientali. È sicuramente redditizio l’ allevamento della bufala, in funzione alla produzione del latte destinato poi alla mozzarella di bufala, formaggio sempre più richiesto sul mercato. Non vi sono paesi concorrenti all’ Italia in questo allevamento della bufala, vi è solo qualche piccola realtà in Grecia. Questo animale si adatta con

IL SILTER

È originario della valle Camonica( BS), nel dialetto camuno “silter” significa casera, il locale dove si conservano e stagionano i formaggi. È prodotto con latte vaccino da vacche di razza di bruno alpina, il caglio è liquido di vitello. Il latte viene coagulato a crudo intorno ai 30- 32 in 40 minuti, si rompe poi la cagliata e la si cuoce a 46 gradi per 30 minuti. Dopo un breve riposo, la massa caseosa viene messa nelle fascere dove rimane per 4 giorni. La salatura si effettua a secco sulle forme. Il silter matura in 10 giorni. Dopo 6 mesi di stagionatura assume la consistenza di un ottimo formaggio da tavola, dopo una anno di stagionatura

facilità a diverse condizioni ambientali ed è molto longevo. Il bufalo italiano è considerato tra i migliori al mondo per la sua è considerato tra i migliori al mondo per la sua è considerato tra i migliori al mondo per la sua rusticità e la buona produzione di latte che varia da 1600- 1800 chilogrammi. Oggi questi animali hanno un ottima resistenza alle malattie e scarse pretese alimentari , ed hanno perso il loro carattere semiselvatico. Il loro habitat ideale nel nostro paese è la Campania con il napoletano, il salernitano ed il casertano e nel Lazio le provincie di Latina, Roma, Frosinone zone di produzione della mozzarella di bufala Campana D.O.P. L’allevamento della bufala è presente anche in Puglia nel Foggiano.

lo si grattugia su primi piatti. Il silter durante la stagione estiva si produce nelle malghe in modo artigianale, d’ inverno nei piccoli caseifici di fondovalle. In degustazione si presenta con una crosta dura, consistente, liscia, gialla tendente al colore bruno, la pasta presenta una leggera occhiatura con un colore giallo paglierino, è consistente e tende ad indurirsi e divenire compatta con la stagionatura, gemendo quando si taglia. Presenta un profumo ampio, caratteristico, burroso, di fienaggione, in bocca presenta un sapore marcato pulito e preciso. Formaggio da scoprire o riscoprire.

Il termine Oligoelementi deriva dal greco (oligos=poco) e viene usato nei paesi latini per indicare alcuni particolari elementi chimici, presenti in piccolissime quantità nella materia vivente. I paesi anglosassoni preferiscono chiamarli “traceelements” (elementi in tracce). Sin dall'antichità l'uomo ha utilizzato gli Oligoelementi, per tentare di risolvere alcune problematiche mediche, che non trovavano adeguate soluzioni nella terapeutica dell'epoca. L'esempio più conosciuto è l'esperimento di Basilio Valentino che, riprendendo i lavori di Arnaldo de Villeneuve del XIII° sec., somministrò pezzetti di spugna marina arrostiti sulla griglia ad alcuni soggetti portatori di gozzo, i pazienti miglioravano, ma a quell'epoca nessuno era in grado di capire il perché. Oggi tutti sanno che lo Iodio ha un ruolo biologico fondamentale nella regolazione dei processi metabolici tiroidei. I primi approcci scientifici agli Oligoelementi si ebbero alla fine dell'ottocento, quando Gabriel Bertrand comprese il ruolo enzimatico di questi costituenti della materia vivente e ne iniziò uno studio sistematico e razionale. I metalli e i metalloidi che venivano fino allora trovati nei vegetali e negli animali erano considerati, a livello analitico, delle impurità, mentre Bertrand dimostrò, con una notevole mole di lavori scientifici, che quegli elementi chimici avevano un ruolo catalitico indispensabile alla vita. Tuttavia il “padre” dell'Oligoterapia (in senso stretto) è Jacques Ménétrier, il grande medico francese che per primo orientò le sue ricerche sugli Oligoelementi nel campo della medicina umana. Grazie alla sua ricerca, che ebbe inizio negli anni '30 e ancor oggi prosegue, Ménétrier scoprì il valore terapeutico degli Oligoelementi e ha fondato un Centro di ricerche biologiche nel quale sono raccolti, in un colossale opus medico, circa 75.000 dossier clinici, a testimonianza della validità e dell'efficacia dei trattamenti Oligoterapici eseguiti dal medico francese e dai suoi allievi sui loro pazienti. A metà degli anni '70 si arrivò alla definizione di Oligoelementi essenziali, classificando come tali quelli che svolgono un ruolo fisiologico indispensabile alla vita. I metalli e i metalloidi hanno la capacità di legarsi in vario modo alle strutture molecolari biologiche del nostro organismo e della materia vivente in generale. A seconda della natura della molecola con cui si legano, gli Oligoelementi possono avere: un ruolo strutturale, quando la molecola partner è una sostanza organica non enzimatica; oppure un ruolo funzionale, quando gli Oligoelementi entrano a far parte della molecola di un enzima o sono ad esso indispensabili per il suo funzionamento catalitico. I risultati sperimentali ottenuti sul piano clinico dal dott. Ménétrier , hanno dimostrato che gli Oligoelementi rappresentano un metodo terapeutico di tipo catalitico, in grado di correggere il terreno organico individuale malato, riportandolo verso lo stato di salute o bloccando l'evoluzione negativa.



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