Il Piccolo del 13 febbraio 2013

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il

PICCOLO

Giornale

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Edizione del Mercoledì

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Anno XIII • n° 12 • MERCOLEDÌ 13 FEBBRAIO 2013

Non riceve alcun finanziamento pubblico

Edizione chiusa alle ore 21

Periodico • € 0,02 copia omaggio

Lunedì l’annuncio delle dimissioni del Papa che dal 28 di febbraio lascerà il magistero. Il vescovo Lafranconi: «Un grande gesto di umiltà»

BENEDETTO XVI, PER AMOR DI DIO E DELL’UMANITA’ DI VANNI RAINERI

RISPARMIO ENERGETICO

Fango che va, Fango che torna

a pagina 5

M’ILLUMINO DI MENO: SI SPENGONO ANCHE LE LUCI DEL DUOMO

L

CARO BOLLETTE

a pagina 4

Robin tax a carico dei consumatori? Verso la class action

INTERVISTA A LUCIANO PIZZETTI

«Solo il Pd potrà rappresentare il territorio a Roma»

a pagina 6

ACQUA PUBBLICA

a pagina 6

Cavazzini: «Una vittoria importante per i sindaci»

GUSSOLA

a pagina 10

CULTURA

a pagina 17

Mostra dedicata all’Oglio-Po a Sabbioneta

SPORT

Pomì in crisi ha esonerato l’allenatore

Il problema è il solito, l’ambiguità delle norme: se due tribunali hanno emesso sentenze differenti significa come minimo che il quadro normativo non è chiaro. E parliamo di regolamenti in caso di catastrofi naturali, quando non c’è certo il tempo per chiedere un parere legale prima di agire. Ora, a sentenza inappellabile, può muoversi solo la politica, ma c’è da fidarsi in piena campagna elettorale? E che consensi portano poche migliaia di abitanti? Almeno i comuni hanno chiarito che non si rivarranno sui cittadini infangati due volte, che una volta tanto avrebbero ragione di urlare in faccia a quei burocrati un bel “Lei non sa chi sono io”.

Ecco, è come se quel fango fosse tornato in altra forma. Per carità, nessuna difesa ad oltranza della “dura e onesta gente del Po”, qualche caso di furbizia è tutt’altro che da escludere. Però gran parte di queste persone, in quei tempi di corsa contro il tempo, ha ottemperato alle indicazioni fornite, ed anzi in tanti casi ha preferito fare da sé. Ora questa gente è umiliata da una sentenza che sembra additarla alla pubblica opinione, in giorni in cui le vere truffe si sprecano. Ha ragione l’ex sindaco Dusi: questo Stato ci insegna ad agire diversamente, avremmo dovuto portare tutti in hotel a tre stelle e appaltare i lavori a ditte esterne. Ovviamente i costi sarebbero lievitati all’inverosimile, ma così va nel nostro paese.

Oasi Lancone, il proprietario chiude al pubblico

a vicenda è nota. Tre comuni cremonesi sono stati condannati con sentenza definitiva a restituire una parte dei finanziamenti utilizzati in occasione dell’alluvione 2000. Si tratta di San Daniele Po, Torricella del Pizzo e Martignana Po, non a caso tra quelli che hanno un numero maggiore di abitanti in golena. Insomma, quelli nei quali la tragedia è stata più sofferta. In ballo c’è oltre un miliardo di lire di allora (già, c’era ancora la lira), che per tre piccoli comuni sono oggi linfa vitale. Il Consiglio di Stato intima ai comuni di restituire quella parte del contributo erogato che è relativo ai lavori svolti in economia dalle famiglie danneggiate (8 milioni per le prime urgenti opere). In quei giorni terribili dell’autunno 2000 le ho viste da vicino quelle famiglie, ero su un mezzo anfibio dei vigili del fuoco che accompagnava me e un operatore televisivo per un reportage sull’evento. L’acqua in alcune case era arrivata al secondo piano, quello dove in tutta fretta si portano i mobili di valore: in certi casi fu inutile. Quelle facce pur abituate a combattere contro le bizze del grande fiume, ma anche a rispettarne il diritto di proprietà, non riuscivano a nascondere la paura. Sono quelle tragedie che compattano, e allora si vedevano tanti abitanti della parte buona dell’argine maestro che accorrevano per aiutare i meno fortunati. Per i dipendenti comunali non c’erano orari, i volontari della protezione civile garantivano ronde notturne, chi aveva una barca la metteva a disposizione di chi ne avesse bisogno. Giorni di vera solidarietà. E quando i giornalisti se ne sono andati, quando i fari sul dramma si sono spenti, quando l’argine non garantiva più il crudele spettacolo delle “case galleggianti”, iniziava il lavoro vero. Montagne di fango da spostare, e poi pareti da risanare e umidità da togliere.

pagine 2-3 ▲

IL COMMENTO

Don Franzini: «Un gesto rispettoso, una bella lezione di vita». Don Arienti: «Un atto compiuto per il bene della Chiesa»

a pagina 15


CRONACA RIFUGIO NOTTURNO

Servono coperte, biancheria e farmaci

Sono esauriti i posti disponibili presso il Rifugio notturno della Caritas Cremonese dove, a causa del freddo, si è visto un forte incremento di richieste (16 sono in tutto le persone alloggiate presso il dormito-

rio). Le persone in più sono state collocate in altri locali, ma la Caritas fa appello alla cittadinanza: servono prodotti per l’igiene, della biancheria, coperte e farmaci per curare influenze e malanni stagionali.

«Benedetto XVI preferisce non far vivere alla Chiesa il proprio declino, vivendolo invece in una dimensione del tutto privata»

IL CORAGGIO DI TIRARSI INDIETRO

«Per governare la barca di san Pietro e annunciare il Vangelo, è necessario anche il vigore sia del corpo, che dell’animo»

B

di Laura Bosio

en consapevole della gravità di questo atto, con piena libertà, dichiaro di rinunciare al ministero di Vescovo di Roma, successore di San Pietro, a me affidato per mano dei Cardinali il 19 aprile 2005, in modo che, dal 28 febbraio 2013, alle ore 20, la sede di Roma, la sede di San Pietro, sarà vacante e dovrà essere convocato, da coloro a cui compete, il Conclave per l’elezione del nuovo Sommo Pontefice». Con queste parole, papa Benedetto XVI ha annunciato le proprie dimissioni, provocando le più diverse reazioni in tutto il mondo. Ne abbiamo parlato con don Alberto Franzini, parroco di Casalmaggiore e noto teologo cremonese (già direttore di Vita Cattolica). «Questa situazione è unica, in quanto non paragonabile a quella di altri papi che si sono dimessi nel passato: nelle altre occasioni si è trattato sempre di motivazioni sociali o politiche, mentre in questo caso il pontefice fa riferimento al suo declino fisico, affermando che per amministrare bene questo incarico servono forze che lui non possiede più». Il suo predecessore, tuttavia, decise di andare avanti fino alla fine... «Si tratta di due persone con un diverso stile, che hanno fatto due gesti differenti, entrambi con l'unico scopo del bene della Chiesa. Giovanni Paolo II ha voluto continuare a servire il pontificato nonostante le proprie condizioni di salute. Benedetto XVI ha invece riconosciuto l'incapacità di amministrare bene a causa delle proprie condizioni di salute, sottolineando che le sue forze, a causa dell'età avanzata, “non sono più adatte per esercitare in modo adeguato il ministero petrino”. Altra differenza tra i due è che il precedente pontefice ha reso pubblico il proprio declino fisico, fino alla fine, mentre Benedetto XVI preferisce, in maniera forse più razionale, non far vivere alla Chiesa il proprio declino, vivendolo invece in una dimensione del tutto privata Ravvedo poi anche un'altra motivazione. Ratzinger era grande amico di papa Giovanni Paolo, prima di essere nominato pontefice lui stesso, e ha potuto osservare in prima persona il decorso della sua malattia, rendendosi conto forse di quanto nel declino di un pontefice possano farsi avanti dei profittatori, che prendono in mano le redini della Chiesa per governare all'ombra di un papa che non ha più le forze per farlo. E Ratzinger è troppo intelligente e lungimirante per permettere che questo accada. Probabilmente, quindi, ha fatto appello alle proprie ultime forze per rinunciare all'incarico, permettendo così l'elezione di un nuovo pontefice, più vigoroso». Qualcuno ha definito questa decisione un segno di modernità della Chiesa... «In effetti il suo gesto va anche letto nello sfondo della decisione, all'epoca contestatissima, presa da Paolo VI, di far dimettere i vescovi a 75 anni e i cardinali a 80. E se già lui aveva capito che a una certa età fosse bene ritirarsi, un gesto simi-

Per amor di Dio e dell’umanità

LA RINUNCIA DEL MAGISTERO

Benedetto XVI con Don Alberto Franzini

Il messaggio del pontefice Carissimi Fratelli, vi ho convocati a questo Concistoro non solo per le tre canonizzazioni, ma anche per comunicarvi una decisione di grande importanza per la vita della Chiesa. Dopo aver ripetutamente esaminato la mia coscienza davanti a Dio, sono pervenuto alla certezza che le mie forze, per l’età avanzata, non sono più adatte per esercitare in modo adeguato il ministero petrino. Sono ben consapevole che questo ministero, per la sua essenza spirituale, deve essere compiuto non solo con le opere e con le parole, ma non meno soffrendo e pregando. Tuttavia, nel mondo di oggi, soggetto a rapidi mutamenti e agitato da questioni di grande rilevanza per la vita della fede, per governare la barca di san Pietro e annunciare il Vangelo, è necessario anche il vigore sia del corpo, sia dell’animo, vigore che, negli ultimi mesi, in me è diminuito in modo tale da dover riconoscere la mia incapacità di amministrare bene il ministero a me affidato. Per questo, ben consapevole della gravità di questo atto, con piena libertà, dichiaro di rinunciare al ministero di Vescovo di Roma, Successore di San Pietro, a me affidato per mano dei Cardinali il 19 aprile 2005, in modo che, dal 28 febbraio 2013, alle ore 20,00, la sede di Roma, la sede di San Pietro, sarà vacante e dovrà essere convocato, da coloro a cui compete, il Conclave per l’elezione del nuovo Sommo Pontefice. Carissimi Fratelli, vi ringrazio di vero cuore per tutto l’amore e il lavoro con cui avete portato con me il peso del mio ministero, e chiedo perdono per tutti i miei difetti. Ora, affidiamo la Santa Chiesa alla cura del suo Sommo Pastore, Nostro Signore Gesù Cristo, e imploriamo la sua santa Madre Maria, affinché assista con la sua bontà materna i Padri Cardinali nell’eleggere il nuovo Sommo Pontefice. Per quanto mi riguarda, anche in futuro, vorrò servire di tutto cuore, con una vita dedicata alla preghiera, la Santa Chiesa di Dio. Benedictus PP XVI le non poteva, prima o poi, non toccare anche al vescovo di Roma. Quindi questo gesto rivela una grande modernità da parte della Chiesa, che prende atto del fatto che i tempi sono cambiati. E forse è anche questo grande cambiamento che ha indotto il pontefice a ritirarsi; egli sottolinea infatti che “nel mondo di oggi, soggetto a rapidi mutamenti e agitato da questioni di grande rilevanza per la vita della fede, per governare la barca di san Pietro e annunciare il Vangelo, è necessario anche il vigore sia del corpo, sia dell’animo”: parole con cui prevede il difficile periodo a cui sta andando incontro la Chiesa, e la necessità di nuove forze per governarla. Non è paura, la sua, ma rispetto nei confronti della Chiesa e verso il ministero a cui è stato chiamato. Questa è una bella lezione di vita, a cui dovrebbe ispirarsi anche la

politica: bisogna anche trovare il coraggio di tirarsi indietro». Cosa succederà ora? E come verrà gestito il fatto che ci saranno due papi? «In realtà egli resterà papa emerito, come accade per i vescovi che si ritirano. I rapporti con il futuro papa dipenderanno molto da quest'ultimo. Tuttavia la scelta di Benedetto XVI di restare in Vaticano, che dapprima mi aveva sorpreso negativamente, è in effetti azzeccata, in quanto lo mette al sicuro da eventuali contestatori del nuovo pontefice. Se fosse andato altrove trovarlo e mettersi in contatto con lui sarebbe stato più semplice. Invece ha preferito continuare a seguire la Chiesa con una vita dedicata alla preghiera, in un luogo che lo mette al sicuro dall'assalto di visitatori inopportuni».

Non sono cattolico, nonostante – dico citando un maestro - mai nulla di cattolico, nulla di cristiano mi sia sembrato estraneo. La Chiesa di Roma ha così profondamente influenzato i nostri stili di vita, i nostri pensieri, la nostra Weltanschaung, che non possiamo dirci indifferenti, perlomeno noi occidentali, a quanto avviene nel suo seno. Figuriamoci, quindi, un avvenimento per il quale la parola “epocale” non appare davvero sprecata: la rinuncia al proprio altissimo magistero da parte di papa Ratzinger, Benedetto XVI. Confesso di essermi emozionato ad ascoltare la voce del pontefice che, in ottimo latino, seppur affaticata, ha narrato la propria umana debolezza, la propria fragilità, il proprio amor di Dio e dell’umanità. È vero, ci sono stati precedenti nella storia della Chiesa, ma, a parte i papi eletti al soglio di Pietro in epoche oscure, magari con la compresenza di antipapi, l’esempio che balza subito alla memoria è quello di Celestino V, il sant’uomo Pietro da Morrone, su cui pesa il pesante giudizio di Dante Alighieri: “vidi e conobbi l'ombra di colui/Che fece per viltade il gran rifiuto”. Certamente, Dante gli imputava il fatto di aver aperto la strada al pontificato di Bonifacio VIII, avversario della propria parte politica; ma, per esempio, Francesco Petrarca parlò di lui come di “ uno spirito altissimo e libero, che non conosceva imposizioni, di uno spirito veramente divino”. Papa Ratzinger è un teologo finissimo, uso ad espressioni come "il programma del cristiano è un cuore che vede", poiché "Dio ci coglie di sorpresa". Una sorta di “bisognosità creaturale” di Dio, ha scritto una filosofa, la capacità di comunicarci quanto lui stesso ha provato di Dio. Credo che la sua rinuncia parta veramente dal cuore, e possa trovare spazio in un concetto che ha spesso ripetuto: privilegiare il vivere nel presente, piuttosto che sacrificarsi al moloch del futuro. Una sorta di “vivere in presenza”, che fa leva sulla necessità di stare nel qui e ora con pienezza, con necessità. Il gesto di Benedetto XVI, allora, più che essere indagato con certosina minuzia rispetto alle motivazioni nascoste può rivelare una grande, potente, coraggiosa ammissione del proprio timore di non potere più “vivere il presente” con la pienezza che richiede il mondo di Dio e delle sue creature. Un uomo reso fragile dall’età, ma indomito nell’affermazione del suo rapporto con il mondo. Di agostino Francesco Poli


Cronaca

Mercoledì 13 Febbraio 2013

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Il vescovo di Cremona, don Dante Lafranconi: «Egli è stato il Buon Samaritano della parola»

Benedetto XVI, una scelta di libertà e di umiltà Secondo il presule, «si è reso conto di non poter più servire la Chiesa con la forza necessaria»

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ncredulità per la notizia inaspettata, ma anche profonda serenità perché la decisione è stata presa dopo lunga preghiera e un attento discernimento interiore”. Così il vescovo di Cremona, Dante Lafranconi, ha commentato la decisione di papa Benedetto XVI di lasciare la guida della Chiesa. Il presule è venuto a conoscenza della notizia dalla radio mentre si recava a Rivolta d'Adda per visitare le Suore Adoratrici anziane ospiti della Casa "Santa Maria". «Questo fatto» ha spiegato a caldo monsignor Lafranconi, «ci dice che non tutti i Papi sono uguali e che anche i momenti storici sono diversi. Giovanni Paolo II ha compreso, nell'intimo della sua coscienza, di poter servire la Chiesa anche attraverso la malattia e la sofferenza, Benedetto XVI, invece, ha ritenuto che il miglior servizio che poteva offrire alla comunità dei credenti è di lasciare il posto a qualcuno di più giovane e di più forte. La sua decisione rivela una grande libertà interiore e una profonda umiltà di cuore. Egli certamente continuerà a

il comunicato della diocesi «La notizia è di quelle che lasciano senza fiato: Benedetto XVI lascia il Pontificato» comunica la diocesi di cremona. «Si sprecheranno le parole, le congetture, i commenti. Per noi è solo il tempo della preghiera e del silenzio. Il tempo della gratitudine per il servizio alla verità che il Santo Padre ha offerto in questi anni travagliati per la Chiesa e per il mondo. Egli, con indomito coraggio, profonda sapienza e invincibile mitezza, ha difeso i diritti di Dio e quelli dell'uomo contro la perversa dittatura del relativismo. Grazie Beatissimo Padre! Che Dio la conservi. Le porte degli inferi non prevarranno!». servire il Vangelo attraverso lo studio e la preghiera. Lo ricordiamo con gratitudine nella preghiera in questo im-

cosa succederà adesso? la procedura La sede vacante - Nella dichiarazione pubblica dopo il Concistoro, Benedetto XVI ha anche indicato il minuto esatto da cui vige la situazione di sede vacante”: sarà nel pieno delle sue funzioni e del suo servizio fino al 28 febbraio alle ore 20. Da quel momento, e cioè di fatto dal 1° marzo, inizia il periodo di sede vacante, che è definito dal punto di vista giuridico dal Codice di diritto canonico e dalla Costituzione apostolica “Universi dominici gregi”, voluta da Giovanni Paolo II. Durante questo periodo una figura di grande rilievo è il cardinale camerlengo - attualmente il cardinale Tarcisio Bertone - il quale assume di fatto le funzioni del governo ordinario della Chiesa.Egli dovrà anche convocare i cardinali "elettori", cioè quelli di età non superiore agli 80 anni. Il Conclave - Trascorsi di norma dai 15 ai 20 giorni dalle diportante momento della sua esistenza». Per ora, pare confermata la visita ad limina dei vescovi lombardi dal 14 al 16 febbraio: proprio sabato prossimo monsignor Lafranconi, insieme agli altri presuli della regione, incontreranno, in forma plenaria, Benedetto XVI. Saranno tra gli ultimi vescovi cattolici che saluteranno Joseph Ratzinger come successore di Pietro. Monsignor Lafranconi ha accennato alle dimissioni del Santo Padre anche al termine dell'omelia della Messa per i malati: «Oggi abbiamo appreso la decisione di Benedetto XVI di dare le dimissioni dal suo compito di pastore universale perché ha capito di

missioni, si riunisce il Conclave. Il primo marzo avranno inizio le "congregazioni generali, cui seguirà la messa "Pro eligendo Pontifice". Infine inizierà, in Cappella Sistina, il vero e proprio Conclave, a cui parteciperanno 117 cardinali. Le regole delle votazioni seguiranno il «motu proprio» promulgato dallo stesso Benedetto XVI nel giugno 2007, secondo il quale per eleggere il Papa sarà sempre necessaria una maggioranza qualificata di due terzi degli elettori. Dopo la 33/a o 34/a votazione, comunque, si passerà direttamente, e obbligatoriamente, al ballottaggio fra i due cardinali che avranno ricevuto il maggior numero di voti nell'ultimo scrutinio. Anche in questo caso, però, sarà sempre necessaria una maggioranza dei due terzi. Il portavoce del Vaticano ha previsto che le elezioni termineranno entro Pasqua. non essere più in grado di portare avanti un ministero così gravoso e impegnativo. Si è reso conto di non poter più servire la Chiesa con quella solerzia, disponibilità e forza che sono necessarie. Lo ricordiamo volentieri nella preghiera perché certamente la decisione è stata sofferta e perché in questi ultimi tempi egli appare sempre più affaticato e stanco. Egli è stato il Buon Samaritano della parola! Lo affidiamo al Signore perché egli possa trovare altri buoni samaritani che lo accompagnino, serenamente, in questo ultimo tratto di vita. Noi siamo certi che oggi la sua preghiera è per tutti gli ammalati e i sofferenti».

«Continuerà a servire attraverso studio e preghiera»

Ha capito che il miglior servizio che poteva offrire era lasciare il posto a qualcuno di più giovane e di più forte Monsignor Dante Lafranconi

don paolo arienti

«Un gesto che scardina un’idea di Chiesa» Esprime il suo parere circa la decisione di Benedetto XVI anche don Paolo Arienti, presidente della Federazione oratori cremonesi. «E' un gesto che scardina un’idea di Chiesa» dice il presule. «Benedetto XVI lascia una lezione non cattedratica, ma concretamente vissuta, di quel rapporto vitale che lega primato di Pietro e Chiesa, vocazione e ministero. Un legame non semplice, non sempre automatico, materiale». Il Papa sceglie una via più “comoda”? Secondo don Paolo, «il Papa racconta con la sua stessa esistenza che il ministero è dono e compito, non viene mai assorbito dalla persona, è "per il bene della Chiesa"». «Il ministero ha a che fare con il Signore, con la Chiesa, con le condizioni storiche in cui si inserisce» spiega il direttore della Focr. «È «cosa» complessa. Come complessa è la vocazione di ciascuno, che passa attraverso la pasta della vita ed è un mistero ben più grande delle forme concrete in cui si incarna». Secondo il sacerdote, è bene ripensare a quanto indicato dal Concilio rispetto alla natura della chiesa, «e che Benedetto XVI ha riportato di strettissima attualità, senza convegni o incontri di teologi, ma nella prassi vivente di un corpo ecclesiale che conosce le sue fatiche e i suoi limiti. Immaginare che la rinuncia papale sia un salvacondotto per altre rinunce, quasi una sorta di liberalizzazione delle vocazioni, è semplicemente assurdo. Per la natura stessa del ministero petrino. Per la non riducibilità della «vocazione» all’esercizio di «questo compito». Le vocazioni non sono immaginabili né descrivibili «di per sé», né sono automatismi: sono innanzitutto storie che si illuminano reciprocamente. Sono un servizio, ma anche un appello all’aiuto che l’altro può donare. E si ripropone con forza, anche dentro lo sconcerto, che la Chiesa è il corpo del Signore in cui le debolezze e le forze degli uni sono le stesse anche degli altri».


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Cronaca

Mercoledì 13 Febbraio 2013

Furto nel week end da E.S. Parrucchieri: via contanti e pc

Robin tax a carico dei consumatori? Il Codacons: «Presenteremo subito un esposto alla Procura, poi class action per i rimborsi»

La relazione dell’Autorità per l’energia segnala quasi 200 casi di traslazione dell’addizionale sugli utenti

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di Michele Scolari

Furto in un pubblico esercizio di via Manzoni. A finire nel mirino dei ladri è stato il negozio di acconciature E.S. Parrucchieri. Il furto è stato messo a segno nel week end, anche se è difficile per ora risalire al momento esatto in cui si è verificato, dato che i titolari hanno notato i segni dell’effrazione solamente ieri, al momento della riapertura. E’ comunque verosimile che abbiano agito di notte, dato che la via è in pieno centro città e quasi sempre trafficata. Sull’accaduto indagano i carabinieri. Stando alle prime ricostruzioni, i malviventi, agendo probabilmente con l’oscurità, si sono introdotti nell’esercizio forzando la saracinesca e penetrando nei locali. All’interno, i ladri si sono appropriati di vari prodotti di bellezza, come balsami, shampoo e creme. Ma non solo: utilizzando un flessibile i ladri sono riusciti ad aprire la cassaforte, portando via il contante. E, oltretutto, all’appello mancherebbe anche il computer. Anche ancora in via di quantificazione, la cifra del danno è ingente: si parla approssimativamente di un bottino per decine di migliaia di euro. I ladri sono poi scappati sfruttando una finestra collocata sul retro dell’esercizio.

umenti in bolletta per luce e gas imputabili alla cosiddetta Robin Tax? E’ quanto emergerebbe nella relazione al Parlamento dello scorso 24 gennaio, svolta dall’Autorità per l’Energia, tenuta per legge ad un’attività di vigilanza in merito alla cosiddetta Robin Tax (l’addizionale Ires imposta alle imprese energetiche nel giugno del 2008). Il quadro che emerge dalla relazione evidenzia che molte imprese energetiche soggette alla tassa sembrerebbero “rifarsi” sui consumatori, violando in questo modo la legge. L’Autorità ha individuato sinora quasi duecento casi di abuso, per circa 1,6 miliardi di incremento dei margini per le imprese energetiche, molte delle quali avrebbero addebitato la Robin tax al consumatore, quando la legge vieta esplicitamente alle imprese «di traslare l’onere della maggiorazione d’imposta sui prezzi al consumo» e affida proprio all'Autorità per l’energia elettrica e il gas il compito di vigilare «sulla puntuale osservanza della disposizione». Secondo l’Autorità, invece, «è ragionevole supporre che, a seguito dell’introduzione dell’addizionale Ires, gli operatori recuperino la redditività sottratta dal maggior onere fiscale, aumentando il differenziale tra i prezzi di acquisto e i prezzi di vendita»: in sostanza, il sospetto è che venga infranto proprio il divieto di traslazione, con il quale si comporta «uno svantaggio economico per i consumatori finali». Gli operatori individuati dall’Autorità sarebbero 199 (su 476 totali), dei quali 105 risultano appartenenti al settore dell’energia e del gas, mentre 94 al settore petrolifero. In quest’ultimo «é stata riscontrata una

Carlo Rienzi, presidente Codacons

La replica di Assoelettrica: «Prima verificare»

Immediata la replica di Chicco Testa, presidente di Assoelettrica, che invita anzitutto ad un’approfondita e rigorosa verifica. «Prima di gridare al ladro sarebbe meglio appurare che sia effettivamente stato commesso il furto», è stato il commento del presidente, che ha poi sottolineato la «iniquità» e la probabile «incostituzionalità» della tassa, specificando inoltre che «le tariffe sono fisse e non esiste possibilità di recuperare in alcun modo la riduzione del margine indotta dalla Robin tax». Secondariamente, il presidente ha posto l’accento sulla mancata realizzazione di margine da parte di molti variazione positiva del margine di contribuzione semestrale riconducibile, almeno in parte, alla dinamica dei prezzi». Facendo leva anche sull’effetto prezzo, l’Autorità si spinge a calcolare l’ammontare dei margini teoricamente accumulati: Una denuncia, quella dell’Autorità, che il presidente del Codacons, Carlo Rienzi, definisce però «tardiva». L’ente infatti «ha tutti i mezzi per accertare con puntualità ingiu-

operatori della parte cosiddetta libera del mercato elettrico, sia a causa della crisi economica sia per l’incremento del fotovoltaico. Infine, una considerazione è stata rivolta anche al fatto che, secondo Testa, «l’Autorità ha semplicemente confrontato i dati reddituali registrati dalle imprese nel 2010 con quelli del 2007, constatando che i margini di alcune imprese, non certo di tutte, si erano rafforzati, ma effettuando un'analisi soltanto a campione sul diverso andamento dei costi di produzione e dei prezzi finali effettivamente sostenuti dai consumatori».

stificati aumenti a danno dei cittadini». L’associazione dei consumatori si è subito attivata programmando come prima azione un esposto alla Procura romana in merito a quanto ipotizzato dall’Autorità. “Chiederemo alla Procura di aprire una indagine per fare luce sui sospetti dell'Autorità per l’energia - spiega Rienzi - e di verificare se vi siano violazioni o illeciti a danno degli utenti. Eventuali maggiori introiti le-

gati alla violazione delle norme vigenti configurerebbero infatti un ingiusto guadagno per le società energetiche e un chiaro danno economico per i consumatori”. Ma non solo. In caso venga accertata la violazione, infatti, è intenzione dell’associazione dei consumatori ricorrere alla class action «finalizzata a far ottenere agli utenti il rimborso delle maggiori somme pagate, comprensive di interessi legali».


Cronaca

San Felice: aperitivo e cena con Intercultura per discutere di energia

I volontari e gli studenti di Intercultura, in occasione della più grande festa del risparmio energetico, convocano tutta la cittadinanza a partecipare alla cena-aperitivo di venerdì 15 febbraio, dalle ore 19,30 alle ore 22, presso il Centro Civico di San Felice di Cremona. Ospiti d’eccezione saranno i giovani studenti partecipanti ad un programma di studi con Intercultura, che con le loro testimonianze

offriranno preziose occasioni di riflessione e di confronto sui diversi punti di vista acquisiti durante l’esperienza all’estero e sulle implicazioni delle nostre azioni a livello non solo locale ma anche e soprattutto globale. Infatti, una delle competenze che si sviluppano durante un’esperienza di scambio è la capacità di integrare i punti di vista “locali” in un ottica globale e di appassionarsi alle questioni in-

ternazionali e sentirsi partecipi nella ricerca delle soluzioni ai problemi: tutti elementi che portano ai saperi del XXI secolo, imprescindibili nella formazione personale e professionale dei nuovi manager e dei cittadini del mondo in senso lato. Gli studenti faranno luce sulle variabili che influenzano il legame tra ambiente e società civile, saranno pronti a rispondere alle domande poste dalla platea, sui temi

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Mercoledì 13 Febbraio 2013

più “scottanti” legati all’ambiente, al risparmio energetico e su vizi e virtù di paesi come Brasile e Finlandia ma anche sulla nostra Italia. La loro testimonianza sarà arricchita, infine, dai racconti delle loro esperienze vissute in famiglia e a scuola di paesi differenti dalla cultura d’origine, per uno sguardo d'insieme e l'apertura al confronto con diversi modi di vivere il quotidiano.

M’illumino di meno, un venerdì a luci spente

Dalle 18 alle 19.30 l’invito a spegnere l’illuminazione e gli elettrodomestici, per sensibilizzare contro lo spreco energetico

in comune

Anche quest’anno l’iniziativa raccoglie adesioni tra Comuni, privati e mondo culturale

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Contro lo spreco energetico si schiera anche il Comune di Cremona, che aderisce anche quest'anno a "M'illumino di meno" con una serie di iniziative volte a sottolineare il valore del risparmio energetico e dell'uso consapevole delle risorse. Per quanto riguarda i propri dipendenti, il Comune invita a spegnere le luci e i pc durante la pausa pranzo, rivolgendo un simile invito anche a tutti gli esercizi commerciali affinché spengano le luci e i dispositivi elettrici non indispensabili: non solo tra le 18 e le 19.30, ma nel corso dell'intero venerdì, per una giornata interamente dedicata al risparmio delle risorse. La più plateale iniziativa è invece quella che riguarda lo spegnimento delle luci artistiche di piazza del Comune e di piazza Stradivari dalle ore 18 alle ore 24 (grazie alla collaborazione di Aem Gestioni – Gruppo Lgh). In contemporanea, verranno spente anche le luci di Palazzo Comunale. Tra le iniziative in programma ci sono anche quelle

rivolte direttamente alla popolazione, che potrà cogliere l'occasione per andare a ritirare gratuitamente all’Ufficio Ecologia e a Spazio Comune il kit per la riduzione dello spreco dell’acqua (da montare sui rubinetti) di casa, abbracciando così un concetto di risparmio di risorse e di rispetto ambientale a 360 gradi. Si vuole dare così diffondere una maggior consapevolezza sulle conseguenze del consumo indiscriminato di energia invitando i cittadini, i dipendenti pubblici, gli esercizi commerciali a partecipare mettendo in atto tutte le azioni virtuose volte alla razionalizzazione dei consumi. Lo si può fare sperimentando in prima persona le buone pratiche per ridurre gli sprechi, produrre energia pulita, favorire la mobilità sostenibile, ridurre la produzione di rifiuti. Nella speranza che le iniziative e i comportamenti virtuosi possano continuare ad essere messe in pratica anche negli altri giorni dell'anno.

di Martina Pugno

utta Italia nella giornata di venerdì s'illuminerà di meno: dopo una globale giornata dedicata all'amore romantico in occasione di San Valentino, sarà l'amore per il pianeta e per l'ambiente il protagonista del successivo venerdì 15 febbraio, dalle 18 alle 19.30. Torna infatti anche quest'anno l'iniziativa "M'illumino di meno", lanciata per la prima volta nel 2005 dalla trasmissione "Caterpillar", condotta da Massimo Cirri e Filippo Solibello su Rai Radio Due. La campagna vuole sensibilizzare nei confronti del risparmio energetico e si svolge ogni anno intorno al 16 di febbraio, data di approvazione del Protocollo di Kyoto. Diventato ormai un appuntamento di carattere nazionale, "M'illumino di meno" vede l'adesione di un numero crescente di Comuni, enti pubblici e privati, ma anche dei singoli cittadini, invitati per una giornata a spegnere o abbassare le luci. Complice il carattere ironico degli slogan che nel corso degli anni si sono legati al progetto (da "Yes we spegn” a “Liberté, égalité, risparmieté”), le adesioni si sono fatte via via crescenti, non solo da parte delle pubbliche istituzioni, ma anche del mondo della cultura e dello spettacolo: ad avere realizzato video di sensibilizzazione sul tema sono stati quest'anno, tra gli altri, Claudio Bisio, Giulio Scarpati, Giovanni Soldini, Riccar-

do Iacona, don Andrea Gallo, Luca Mercalli, Renato Mannheimer. Milano, Bologna, Firenze, Torino, Bari, Padova, Agrigento, Genova, Pisa e Matera sono tra le più grandi città che venerdì spegneranno le luci sui propri monumenti celebri per un silenzio energetico che vuole far riflettere sull'uso e sulla produzione dell'energia, ma non mancheranno ripercussioni ed esempi concreti anche tra i cittadini, come Eleonora: "In realtà non sapevo dell'iniziativa, ma mi piace. Si può cogliere l'occasione per spostare i festeggiamenti di San Valentino per un aperitivo romantico a lume di candela!".

Quinto incontro con il Caffè Teologico Venerdì 15 febbraio alle 21.15, presso la Locanda Torriani di via Jannello Torriani 7, si terrà il quinto incontro del “Café Teologico” promosso dalle “Sentinelle del Mattino”. “Il genere sessuale è una scelta?”, l’argomento della serata che vedrà intervenire il professor Roberto Marchesin, psicologo e psicoterapeuta. Il relatore è collaboratore del mensile “Il Timone”, ha partecipato alla stesura del fascicolo “ABC per capire l’omosessualità” (San Paolo 2005) e ha pubblicato i volumi “Come scegliere il proprio orientamento sessuale (o vivere felici)” (Fede & Cultura 2007) e “L’identità di genere” (I quaderni del Timone 2007).

Avis, avvenimenti per gli 80 anni di donazioni Avis Comunale di Cremona, seconda a sorgere in Lombardia e quinta in Italia, si appresta a celebrare l’80° di costituzione con tutti i Donatori di Cremona. Le Istituzioni di Cremona, Comune, Provincia e Camera di Commercio per primi, hanno già concesso il loro patrocinio alle manifestazioni che si susseguiranno nel corso di tutto l'anno. Sarà infatti un anno denso di avvenimenti istituzionali e celebrativi che, oltre ai classici appuntamenti ricorrenti ormai tutti gli anni, metteranno sotto i riflettori l'associazione coinvolgendo la cittadinanaz, che annuncerà presto i primi appuntamenti di questo anno all'insegna della donazione.

Per altri, invece, l'adesione all'iniziativa che prende il nome dai celebri versi di Ungaretti è ormai un appuntamento fisso, come per Marina: "L'anno scorso io e mio marito abbiamo colto l'occasione per giocare con i bambini a luci spente, solo con candele accese: è stato divertente per noi e per loro, e spero serva anche ad insegnare loro l'importanza di evitare sprechi, anche energetici". Se l'iniziativa in sé è in grado di raccogliere consensi, ad essa va anche il merito di destare le riflessioni: "Che i Comuni aderiscano è una bella cosa - afferma Sebastiano - ma non ha molto senso se tutto si limita a un'ora di luci spente.

Sarebbe il caso di proseguire con politiche mirate in tal senso". Di simile avviso anche Riccardo: "Si, ok, per un'ora si risparmiano i soldi dell'illuminazione delle strade o dei monumenti. Ma poi? Non sono nemmeno iniziative che possono avere un seguito, nel senso che non si può mica spegnere il Duomo, che è una delle poche cose che ancora attirano i turisti. Si pensi a qualche forma di risparmio energetico che possa poi essere mantenuta nel tempo invece e che non comporti problemi di sicurezza". Secondo Francesca, al contrario, vedere spegnersi le luci sui principali monumenti italiani e nelle sedi degli uffici può comunque avere un impatto importante: "Credo che se le adesioni sono tante diventa impressionante vedere le città spegnersi: un'immagine che può far riflettere sulle conseguenze dei consumi esagerati". Anche Valeria approva l'iniziativa, pur ammettendo una certa pigrizia: "E' una bella iniziativa, anche se devo ammettere che spesso combatto tra la buona volontà e l'abitudine a non prestare molta attenzione a queste cose: sono il tipo che dimentica spesso le luci accese, con il mio compagno che mi segue per casa a spegnerle!". Un'attenzione che però, in generale, si rivela in crescita, non solo grazie ad iniziative di questo genere, come spiega Dario: "Bella iniziativa. Ma ultimamente ci sono dei metodi più efficaci per indurre al risparmio energetico. Per esempio, il caro bollette".

risparmiare energia, risultati concreti anche in bolletta Il risparmio energetico passa anche attraverso le piccole attenzioni quotidiane: accanto alle più comuni buone abitudini, come lo spegnimento delle luci nelle stanze inutilizzate o dei dispositivi in stand by, è possibile mettere in atto alcune altre accortezze, non sempre conosciute, per l'utilizzo consapevole delle risorse. In cucina, posizionate il frigorifero ad almeno dieci cm di distanza dalle fonti di calore e dalla caldaia: soprattutto i dispositivi molto vecchi potrebbero trasmettere calore richiedendo al refrigeratore una maggiore energia. Per risparmiare acqua, come per i miscelatori e i rubinetti è possibile utilizzare un tastorisparmio in grado di ridurre la quantità d'acqua utilizzata dal wc, responsabile dello spreco di una grande quantità d'acqua in casa. Il risparmio del riscaldamento passa invece anche attraverso il consumo: mantenere una temperatura costante, senza scendere sotto ai 18 gradi, permetterà di consumare meno rispetto a continue accensioni e spegnimenti. Al di sopra dei 18 gradi, si consuma il 6% di energia in più per ogni grado. Impostare la temperatura della caldaia sui 40 gradi per l'acqua permetterà di non dover scaldare e poi raffreddare la stessa quando ci si fa la doccia: difficilmente si possono sopportare temperature superiori. Avere a disposizione elettrodomestici di classe energetica elevata sarà poi una ulteriore garanzia di risparmio, ma solo se essi vengono utilizzati nelle condizioni ottimali prescritte.

Giovedì ultimo appuntamento con gli interventi di carattere storico-letterario

Incontri d’autore, la storia raccontata da Alessandro Banda "La storia raccontata", ciclo di incontri con autori di romanzi storici, promosso dall'Assessorato alla Cultura, si conclude giovedì 14 febbraio con un ultimo incontro di carattere storico e letterario. Alle 18 al Museo Archeologico San Lorenzo, Cinzia Casadei dialogherà con Alessandro Banda, autore del libro "L'ultima estate di Catullo", permettendo il dialogo e il confronto con il pubblico. L’evento si svolgerà ad ingresso gratuito. Alessandro Banda è nato a Bolzano nel 1963 e vive a Merano, dove insegna nel locale liceo delle scienze umane. Ha pubblicato nel 2001 "Dolcezze del rancore" per Einaudi, nel 2012 "Due mondi e io vengo

dall'altro" per Laterza; nel 2003 "La verità sul caso Caffa", nel 2005 "La città dove le donne dicono di no", nel 2006 "Scusi, prof, ho sbagliato romanzo", nel 2010 "Come imparare a essere niente", tutti per la casa editrice Guanda. Tutti gli incontri del ciclo di appuntamenti “La storia raccontata” sono pensati in forma di dialogo tra lo scrittore e un insegnante di storia di uno degli istituti di istruzione superiore cittadini, lasciando ampio spazio agli interventi del pubblico. L’iniziativa è resa possibile grazie alla collaborazione della Libreria del Convegno e dello scrittore cremonese Andrea Cisi.


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Cronaca

Mercoledì 13 Febbraio 2013

ACQUA

Ivana Cavazzini, candidata per il Pd alle regionali, commenta favorevolmente il ritorno al pubblico

«Una vittoria importante per i sindaci del territorio»

«Un grande risultato per i sindaci del territorio». Così Ivana Cavazzini, candidata alle regionali per il Pd, definisce il passo indietro di Salini sulla gestione del sistema idrico integrato. «Per oltre due anni ho lottato con i miei colleghi sindaci affinché la gestione dell’acqua in provincia di Cremona rimanesse pubblica» continua Cavazzini. «Insieme a loro ho fatto ricorso al Tar per annullare

la delibera dell’ufficio d'ambito dell’11 ottobre 2012 che voleva imporre con la forza la soluzione mista. Con Anci mi sono impegnata per consegnare ai Sindaci un potere di scelta che alcuni volevano negare. Ho lavorato per costruire il nuovo Gestore Unico (l’Azienda Unica) del Territorio. Finalmente, dopo dure contrapposizioni, l’amministrazione provinciale ha fatto un passo indietro».

Cavazzini ricorda infatti come la sera del 16 dicembre 2011 ben 102 sindaci «votarono per il pubblico. Ciò nonostante l'ufficio d'ambito non li ascoltò e proseguì per la propria strada». Ora, con questo nuovo risultato, la Provincia ha dovuto «rivedere un provvedimento ingiusto e irrispettoso del territorio, rappresentato dai suoi amministratori, e incurante delle scelte dei cittadini che si

sono espressi chiaramente con il referendum sull’acqua del 2011. Noi sindaci abbiamo ottenuto un’importante vittoria. Ora attendiamo da Regione Lombardia una legge chiara che ponga fine una volta per tutte a simili situazioni e accolga la volontà dei cremonesi democraticamente espressa. E se vincerà il Pd questa legge sarà tra i primi passi da effettuare».

«Solo noi possiamo rappresentare il territorio»

Luciano Pizzetti, Pd: «Ho lavorato perché la provincia di Cremona possa esprimere almeno due parlamentari»

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andidato per il Senato nelle liste del Pd, Luciano Pizzetti si sta impegnando perché 'il territorio di Cremona possa esprimere almeno due parlamentari, in una soluzione di continuità rispetto al passato. «Ho vinto le primarie, ma fin da subito ho lavorato affinché ci fosse la conferma dei due parlamentari» afferma. «Cremona, in teoria, avrebbe diritto ad averne uno solo, ma ancora una volta siamo riusciti a portare a casa un risultato importante, che ci permette di riconfermare le candidature di Cinzia Fontana e mia. Del resto questo territorio, se vuole essere rappresentato a livello nazionale, deve rivolgersi al Pd, in quanto il Pdl ancora una volta non è riuscito a esprimere una candidatura locale. Mentre noi, se vincessimo le elezioni, ne avremmo addirittura tre. In questo senso faccio un appello al voto utile: se si vuole una rappresentanza territoriale, bisogna votare il centrosinistra». Perché proprio al Senato, dopo l'esperienza alla Camera? «Perché in quella sede si prefigura una situazione piuttosto delicata, in questa tornata elettorale». Quali sono le principali cose per le quali si vorrà occupare, dopo le elezioni? «Tanto per cominciare bisogna lavorare su Expo 2015, dove ora vedo una grande assenza da parte dei livelli istituzionali, che lo vedono come qualcosa di lontano. Si tratta invece di un evento fondamentale per il nostro territorio, che deve essere protagonista con una rappresentanza forte. Non è solo questione di risorse da ricevere, ma di quanto Cremona potrà essere protagonista nella

Expo 2015, progetto Smart City, la rete delle infrastrutture: ecco gli obiettivi L’insediamento produttivo e commerciale in via Mantova? Un errore. Bisognava puntare sul polo di Tencara

costruzione della manifestazione, grazie alle sue numerose eccellenze. In secondo luogo ritengo utile proseguire con il progetto della Smart City, presentato nei giorni scorsi al Politecnico (vedi "Il Piccolo" del 9 febbraio, ndr). Si tratta di un progetto che è reso possibile dagli investimenti lungimiranti fatti anni fa dal centrosinistra, grazie ad Aem e AemCom. E' indicativo il fatto che al convegno svoltosi sabato scorso su questo tema il Pdl fosse assente: questo testimonia la loro visione "corta" e l'incapacità di esprimere innovazione e sviluppo del territorio. Questo è un altro dei temi su cui il centrosinistra dovrà impegnarsi: in passato ha prodotto innovazione, ma poi si è fermato, e per questo ha perso le elezioni amministrative. Ora si deve tornare ad innovare, facendo di Cremona una città partecipata, ambien-

talmente sostenibile e ricca di servizi. Dai presidi parlamentari potremo agire per mettere insieme le energie che permettano di rendere reale questa opportunità, in modo che Cremona perda la connotazione di città “carina” e “bucolica”, che però perde gli appuntamenti». Recentemente a Cremona abbiamo assistito a una polemica in merito alla variante del Pgt, e in particolare relativamente a un insediamento produttivo e commerciale di piccole dimensioni, in via Mantova. Cosa ne pensa? «Ritengo questo insediamento un errore. Un'Amministrazione che ragionasse in maniera funzionale, avrebbe dovuto puntare sul Polo di Tencara. Lavorare sul piccolo è un grave errore. Tencara poteva essere il terminale di Cremona, nonché una grande opportunità. Invece

si sceglie di circondare la città di piccoli insediamenti, ed è sbagliato: si tratta di un'idea vecchia, che si basa su un'economia standardizzata e non attuale. Tra l'altro non è scontato che parta la Cremona-Mantova, anche se continuo a considerarla un'infrastruttura importante e decisiva per lo sviluppo del territorio». A proposito di infrastrutture: come intende intervenire per superare il gap infrastrutturale che da tempo affligge il nostro territorio, isolandolo dal resto della Regione? «La Santanché nel 2011 promise di sbloccare le risorse per il raddoppio della Paullese, che erano state stanziate dal governo Prodi e successivamente bloccate da Tremonti. Risorse che invece non si sono più viste. Il lavoro sarà quindi quello di recuperarle, insieme ai fondi per la navigazione. Poi c'è la questione annosa del trasporto ferroviario: si è investito tutto nella grande velocità, trascurando invece i trasporti regionali, quelli dei pendolari. Servono allora investimenti in questo senso, per rendere più dignitosa la vita di chi deve spostarsi per lavorare o studiare. In questo senso un contributo importante lo sarà senza dubbio l'accordo per l'eliminazione dei passaggi a livello, che trovo importante indipendentemente da chi sia a portarlo avanti e che è legato anche al progetto per la Cremona-Man-

tova, che prescrive appunto l'eliminazione dei passaggi a livello su tutto il percorso. Proprio per questo è particolarmente importante portare avanti la realizzazione di tale infrastruttura, che porterà ricadute positive anche sulla viabilità ferroviaria di tutta la tratta». Un suo parere sulle elezioni regionali? «Mi auguro, ovviamente, che vinca Ambrosoli, che porta con sé un programma innovativo, che affronta seriamente il tema del federalismo fiscale. Nonostante la Lombardia sia storicamente spostata a destra, credo che Ambrosoli abbia le carte in regola per vincere. Anche perché oggi è necessario rimettere in modo un sistema che era partito bene ma che poi si è arenato in una logica di premialità ai privati». E la candidatura di Maroni? «Si tratta di una proposta vecchia, che ripropone stancamente le ormai superate idee secessioniste e di rottura. Dobbiamo ricordare che le imprese lombarde esportano soprattutto nel resto d'Italia, e distaccandoci da essa rischiamo di segare il ramo su cui siamo seduti. L'idea di riportare in Lombardia il 75% delle tasse pagate dei lombardi è pauperistica, e ci porterebbe all'impoverimento, isolandoci dal contesto, senza peraltro generare posti di lavoro. Anche per questo il mondo imprenditoriale guarda con diffidenza a tale proposta. Così come il mondo agricolo non può sostenere quelli che sono i padri delle quote latte». Laura Bosio

Importante puntare sul progetto di Cremona Smart City

16 febbraio: appuntamento con Umberto Ambrosoli Lega Nord: Matteo Salvini in città IL 18 FEBBRAIO ALLE ORE 21 IN SALA RODI

Appuntamento per sabato 16 febbraio con il candidato del centrosinistra alla Regione, Umberto Ambrosoli. Il candidato alle 14.30 sarà a Crema (appuntamento informale in un bar cittadino), alle 15, per visitare la Latteria Soresinese, dove verranno affrontati i temi legati all’agricoltura e alle quote latte. La visita proseguirà alle 16.30, con una tappa a Cappella Cantone, per visitare la zona interessata alle inchiesta sulla discarica di amianto.

Alle 17.30 Ambrosoli approderà quindi a Cremona, nella Sala Mercanti della Camera di Commercio, per incontrare le categorie economiche. Appuntamento principale Dalle 19, prenderà quindi il via lo spettacolo/comizio in piazza Stradivari, con la partecipazione del comico Paolo Hendel e il cantautore e comico David Riondino. Al termine dello show, Ambrosoli parlerà alla cittadinanza e presenterà tutti i candidati cremonesi alla Regione.

FORMAZIONE/1 “Salute e immigrazione” La Provincia di Cremona, nell'ambito del progetto "CO.R.RE.L.A.RE" organizza un percorso formativo dal titolo "Salute e immigrazione", che intende favorire la comprensione e la valutazione dell’eterogeneità dei modelli culturali e comportamentali relativi a salute/ malattia degli immigrati. Il percorso formativo è gratuito e prevede quattro incontri da 4 ore ciascuno nella fascia oraria 14.30 -18.30 che si terranno presso l'Azienda Ospedaliera di Cremona. E' necessario iscriversi on line collegandosi al sito www.correlare.eu. Si prevede un massimo di 25 partecipanti: saranno accolte le richieste di iscrizione in ordine cronologico e sulla base del ruolo/profilo professionale target della formazione e del progetto.

FORMAZIONE/2 Addetti al primo soccorso Il Cisvol promuove un corso di formazione per addetti al primo soccorso, che prenderà il via il 19 febbraio (ore 8.30-12.30) con un'istruzione teorica e pratica per l'attuazione delle misure di primo intervento interno e per l'attivazione degli interventi di pronto soccorso. In conformità a quanto previsto dal D.Lgs. 81/08, il corso permettere ai datori di lavoro di attuare le misure di prevenzione e protezione indicate dalla normativa. Il corso è rivolto a personale operante all’interno di organizzazioni di volontariato o altre organizzazioni del Terzo Settore, ed è valido per le aziende classificate dal nei gruppi B e C (Art. 1 D.M. 388/03). Il corso ha una durata complessiva di 12 ore (3 incontri da 4 ore). Dopo la lezione del 19, gli altri due appuntamenti si terranno il 20 e il 26 febbraio, sempre nello stesso orario (presso la sede del Cisvol di Cremona, in via San Bernardo).

Dopo l'appuntamento con il candidato alle Regionali, Roberto Maroni, lo scorso 21 febbraio, è ora la volta di Matteo Salvini, segretario nazionale del Carroccio, che sarà ospite in città il prossimo lunedì 18 febbraio alle ore 21, per un incontro pubblico presso la sala Rodi in Piazza Papa Giovanni XXIII.

Appuntamento mercoledì 13 in Cattedrale per le Ceneri

Ogni settimana il vescovo pregherà nelle case dei cremonesi Appuntamento mercoledì 13 febbraio, (ore 18.15 in Cattedrale), con la celebrazione delle ceneri, presieduta dal vescovo di Cremona, monsignor Dante Lafranconi. Avrà così inizio la Quaresima, il tempo che accompagna alla Pasqua. In questo tempo forte, ogni settimana, il vescovo sarà ospite di alcune famiglie della diocesi per una preghiera “domestica” che sarà proposta ogni giovedì sera, alle 20.45, in streaming sul portale diocesano www.diocesidicremona.it, in collegamento con TrcWeb (www.teleradiocremona.it) la nuova televisione web della diocesi. Un'iniziativa pensata per aiutare le famiglie a riscoprire la bellezza e l’efficacia del dialogo con Dio in Quaresima. Una risposta

concreta a quanto richiesto dallo stesso vescovo Lafranconi durante il Pontificale del giorno di Natale. Ogni settimana monsignor Lafranconi entrerà quindi in un'abitazione diversa per dialogare e pregare con papà, mamma e figli. Un

incontro semplice, della durata di circa venti minuti, dove centrale sarà la proclamazione e la meditazione del Vangelo della domenica, il confronto, una preghiera da recitare insieme e infine un gesto fatto dal più piccolo della casa: l’accensione di un cero segno dell’impegno a proseguire ogni giorno la preghiera comune. Un estratto di ogni trasmissione aprirà la puntata del “Giorno del Signore”, la rubrica televisiva della Diocesi di Cremona trasmessa su Telepace (il venerdì alle 14 e alle 20.05) e Studio1 (il sabato alle 20.30 e la domenica alle 13). Giovedì 14 febbraio il vescovo Lafranconi sarà ospite delle famiglia Alquati, che risiede presso la Cascina Moreni di Cremona.


Cronaca

S

di Francesco Agostino Poli

criveva la filosofa Simone Weil che “grande è l’imperio della forza” e che le sue azioni sono irredimibili. Questo è tanto più vero, quando a soffrire l’imperio della forza sono persone in carne ed ossa, come appare nella lucida testimonianza del signor Mario Ive, al quale porgo tutta la mia solidarietà, nell’articolo intitolato “Come granelli di un salterio”, comparso sul numero del “Piccolo” dello scorso sabato. Ma, e non me ne vogliano gli amici del giornale, a non convincermi è la cornice giornalistica dell’intervista. Il giudizio sugli avvenimenti storici deve essere contestualizzato ed obiettivo, o almeno, tentare di esserlo. Francamente, sono convinto che la scelta di collocare il “Giorno del ricordo”, istituito con la legge n. 92 del 30 marzo 2004 per commemorare le vittime delle foibe e dell’esodo giuliano – dalmata, nella data del 10 febbraio, a due settimane dal “Giorno della Memoria” in ricordo della Shoah, troppo spesso viene utilizzata per omologare e annegare in una impudica “par condicio”, come ha scritto lo storico Enzo Collotti, tragedie che “hanno l’unico denominatore comune di appartenere tutte all’esplosione, sino allora inedita, di violenze e sopraffazioni che hanno fatto del secondo conflitto mondiale un vero e proprio mattatoio della storia”. Riconoscere e rispettare le sofferenze lancinanti delle vittime non può sottrarci alla domanda sul “perché”. Le foibe sono un nodo reale e drammatico della nostra storia, che va inquadrato in un preciso contesto storico. La realtà è che l’Italia fascista ebbe un fondamentale ruolo di destabilizzazione del vecchio ordine europeo e degli ordinamenti di pace creatisi dopo la 1° guerra mondiale. L’Italia fascista si trova ininterrottamente in guerra dal

numeri utili

Le radici dell’odio

Parlare delle foibe significa affrontare il tema dell’oppressione fascista e nazionalista Una "foiba" del Carso

Ciò che rimane delle persone infoibate dopo la liberazione del generale Tito

1935 (con l’aggressione all’Etiopia) al 1945. Le politiche di occupazione dell’Italia (in Africa, in Grecia, in Albania, in Jugoslavia) ebbero carattere violento, crudele e totalitario, aggravate in modo brutale, per quanto riguarda l’Africa, dal razzismo alimentato e statuito con legge di Stato (la normativa razziale). La Seconda guerra mondiale fu guerra totale, a livello esponenziale, in cui le popolazioni civili e le forze militari furono totalmente piegate alla volontà dei vincitori, e la volontà delle forze dell’Asse, tra cui l’Italia, era di ridisegnare non solo la carta geografica, ma anche quella politica dell’Europa e del Mediterraneo. La vicenda delle foibe

è ascrivibile in questo quadro molto complesso, di cui una componente molto rilevante riporta alle politiche di aggressione imperialistica italiana ed alle origini del fascismo nella Venezia Giulia: un territorio abitato da diversi gruppi nazionali e trasformato in area di conflitto interetnico dai vincitori del 1918, incapaci di affrontare i problemi posti dalla compresenza di gruppi nazionali diversi, fino a giungere ad una “italianità sopraffattrice” (è sempre Collotti che parla). Non si tratta di evitare di parlare delle foibe, ma di riportare il discorso alla radice della storia, alla cornice dei drammi che hanno lacerato l’Europa e il mondo e nei quali

METEO

il fascismo ha trascinato, da protagonista non da vittima, il nostro paese. Significa riportare il discorso sulla politica di sopraffazione del fascismo contro le minoranze slovena e croata (potremmo poi citare i sudtirolesi o i francofoni della Valle d’Aosta), attraverso una brutale snazionalizzazione (proibizione della propria lingua, chiusura di scuole e amministrazioni locali, boicottaggio del culto, imposizione di cognomi italianizzati, toponimi cambiati): un progetto di distruzione dell’identità nazionale e culturale delle minoranze e della distruzione della loro memoria storica. Giova ricordare gli ultranazionalisti italiani che, nel loro

odio antislavo, fecero causa comune con i nazisti insediati nel Litorale adriatico, sullo sfondo della Risiera di S. Sabba e degli impiccati di via Ghega a Trieste (cinquantuno detenuti italiani e sloveni, uomini e donne, prelevati dal carcere, trasportati in via Ghega, impiccati alle balaustre delle scale e alle finestre del Conservatorio e lì lasciati appesi per giorni, per rappresaglia). In questa cornice, la tragedia delle foibe e l’esodo giulianodalmata sono fatti terribili, che si inseriscono nella più generale catastrofe umanitaria e demografica che la 2° guerra mondiale ha provocato, con il seguito di drammi, stragi, uccisioni, violen-

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Mercoledì 13 Febbraio 2013

ze. Le foibe, allora, chiamano in causa il complesso di situazioni cumulatesi nell’arco di un ventennio con l’esasperazione di violenza e di lacerazioni politiche, militari, sociali. “È qui che nascono le radici dell’odio, delle foibe, dell’esodo dall’Istria”. Il “Giorno della memoria” (27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz) si aggancia ad una eccezionalità: la Shoah, frutto estremo della minaccia nazifascista. Come ho scritto poche settimane fa sullo stesso “Piccolo” (in un articolo pur pubblicato con altra firma, per un errore), “la storia dell'umanità è purtroppo costellata di eventi tragici, di guerre, massacri e distruzioni, ma la Shoah rappresenta qualcosa di unico”. Significa, con questo, voler sminuire gli altri orrori, gli altri massacri? Certamente no, ma allora si dovrebbero ricordare l’invasione italiana dell’URSS, l’occupazione dei Balcani, le guerre coloniali italiane, con i campi di concentramento in Cirenaica del 1929 – 1930, guardati con interesse, quasi da farne un modello, dal Sudafrica dell’apartheid, i massacri e l’uso del gas in Africa orientale da parte del torturatore e fascistissimo maresciallo Graziani (segnalo, a questo proposito, un libro di Angelo Del Boca, “A un passo dalla forca. Atrocità e infamie dell'occupazione italiana della Libia nelle memorie del patriota Mohamed Fekini”). Occorre rifuggire, nell’affrontare le questioni storiche, da ideologismi, nazionalismi e patriottismi sospetti, cercando uno sguardo obiettivo: atteggiamento che, anzi, è ancora più rispettoso e riverente della memoria delle vittime. Il 10 febbraio dovrebbe essere ricordata anche come data di un trattato di pace italiano che ci ha permesso di diventare una Repubblica democratica e antifascista. Troppo spesso, pare che ce ne dimentichiamo.

Previsioni meteo a cura di Dominique Citrigno per SPAZIOMETEO.com e Meteowebcam.it

Cremona

COMUNE DI CREMONA www.comune.cremona.it Centralino: 0372-4071 Urp: 0372-407291 AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE www.provincia.cremona.it Centralino: 0372-4061 Urp: 0372-406233 PREFETTURA Centralino: 0372-4881 CARABINIERI Pronto intervento: 112 Centralino: 0372-5581 COMANDO FORESTALE DELLO STATO Centralino: 0372-410307 GUARDIA DI FINANZA Pronto intervento: 117 Centralino: 0372-21576 Nucleo di polizia tributaria: 0372-28968 POLIZIA MUNICIPALE Pronto intervento: 0372-454516 Centrale operativa: 0372-407427 POLIZIA STRADALE Comando provinciale Centralino: 0372-499511 QUESTURA Pronto intervento: 113 Centralino: 0372-4881 VIGILI DEL FUOCO Pronto intervento: 115 Centralino: 0372-4157511 PROCURA Centralino: 0372-548233 OSPEDALE DI CREMONA www.ospedale.cremona.it Centralino: 0372-4051 Centro unificato di prenotazione: 800 638 638 Emergenza sanitaria: 118 AZIENDA SANITARIA LOCALE DI CREMONA www.aslcremona.it Centralino: 0372-4971 Urp: 0372-497215

Farmacie di turno Dal 15 al 22 Febbraio 2013 Distretto di Cremona

Distretto di Casalmaggiore

CREMONA - FARMACIA 12 A.F.M. DI CREMONA S.P.A. VIA GIORDANO, 125 26100 Cremona Tel. 0372 29724

FORMIGARA CACCIAPUOTI FABIO Via Roma, 28 26020 Formigara Tel. 0374 78028

PIEVE SAN GIACOMO CAUZZI EMANUELE Via Mazzini, 2 26035 Pieve San Giacomo Tel. 0372 64323

Casalmaggiore A.F.M. s.r.l. Via Silvio Pellico, 36 26041 Casalmaggiore Tel. 0375 59114

Torre de' Picenardi BONASSI MARGHERITA Via Mazzini, 7/bis 26038 Torre de' Picenardi Tel. 0375 94392

Orari di apertura Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:30 - 19:30

Orari di apertura Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:30 - 19:30

Orari di apertura Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:00 - 19:00

Orari di apertura Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:00 - 19:00

Orari di apertura Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:30 - 19:30

Giorno di chiusura settimanale LUNEDÌ

Giorno di chiusura settimanale SABATO

Giorno di chiusura settimanale GIOVEDÌ POMERIGGIO

Giorno di chiusura settimanale

Giorno di chiusura settimanale

CREMONA-FARMACIA 7 A.F.M. DI CREMONA S.P.A. VIA DANTE, 104 26100 Cremona Tel. 0372 460135

SORESINA LOMBARDINI GHEZZI Via Genala, 16 26015 Soresina Tel. 0374 342483

Martignana di Po Farmacia COMUNALE Via della Libertà, 76 26040 Martignana di Po Tel. 0375 261241

Orari di apertura Mattino: 08:30 - 13:00 Pomeriggio: 15:00 - 19:30

Orari di apertura Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:30 - 19:30

Orari di apertura Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:30 - 19:30

Giorno di chiusura settimanale NO

Giorno di chiusura settimanale SABATO

Giorno di chiusura settimanale

SABATO

SABATO

SABATO POMERIGGIO

Le farmacie di turno e gli orari dei distretti di Cremona e Casalmaggiore sono consultabili sul sito internet: www.aslcremona.it


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Lombardia

Mercoledì 13 Febbraio 2013

L’INIZIATIVA

Nuova Pac, l’esperienza dei Distretti agricoli

Martedì 19 febbraio 2013, a Milano (Palazzo Lombardia) la Direzione agricoltura in collaborazione con la Fondazione Minoprio, organizza un convegno dedicato all’esperienza dei distretti agricoli integrati nella politica di sviluppo rurale e della nuova Pac. I Distretti agricoli possono essere considerati un’ultima declinazione tematica della più vasta categoria dei distretti produttivi. La nuova programmazione comunitaria 2014-2020 indica in ambito agricolo l’innovazione come fattore imprescindibile nel perseguimento della competitività. Il convegno intende presentare l’evoluzione in atto delle politiche per l’innovazione, a livello comunitario e nazionale, con particolare focus sul settore agricolo, sulle strategie di rete e sui processi integrati. Alcuni dei Distretti agricoli riconosciuti in Lombardia illustrano progetti di innovazione di significativo impatto sui comparti o sui territori in cui operano.

BANDO

Voucher a fondo perduto per la competitività

a cura di Laura Bosio

Semplificazione per il no profit

Nuova delibera in vigore dal 4 febbraio. Prevista la digitalizzazione delle domande di iscrizione ai Registri del volontariato

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al 4 febbraio 2013, le organizzazioni non profit con sede in Lombardia possono usufruire delle semplificazioni normative e procedurali introdotte il 26 ottobre 2012 dalla delibera n. 4331. I soggetti coinvolti dalla deliberazione sono le associazioni senza scopo di lucro, le associazioni di promozione sociale (Aps), le organizzazioni di volontariato, le associazioni di solidarietà familiare, i Centri di aiuto alla vita (Cav) e le organizzazioni di volontariato di protezione civile. Sono due i focus dell’azione che ha visto Regione Lombardia impegnata in un percorso di riforma con il Forum del Terzo Settore, il Coordinamento dei Centri di Servizio per il volontariato lombardo e Upl (Unione delle Province Lombarde): la digitalizzazione delle modalità di presentazione delle domande di iscrizione, mantenimento, variazione e cancellazione dai registri del volontariato; il riordino complessivo dei provvedimenti regionali emanati in attuazione alla normativa vigente in materia di Registri, attraverso la revoca di numerosi atti amministrativi. Una riforma importante, che comporta notevoli benefici in termini di riduzione della spesa e di ottimizzazione delle risorse umane, sia per la pubblica amministrazione che per il terzo settore. Nel 2011, sono state infatti 7.568 le organizzazioni che hanno richiesto il mantenimento nei Registri, 533 le nuove iscrizioni, 129 le cancellazioni. Il 60% delle associazioni iscritte ha richiesto modifiche non sostanziali mentre il 25% ha comunicato modifiche sostanziali. Semplificare il lavoro di chi opera per il sociale, e soprattutto di chi fa volontariato, è sicuramente una scelta utile, che permetterà a molte associazioni di lavorare meglio ma soprattutto di perdere meno tempo negli adempimenti burocratici. La delibera prevede che l’iscrizione e l’aggiornamen-

Un risparmio di 8mila ore per le organizzazioni del Terzo settore to dei dati per il mantenimento vengano presentati direttamente sulla piattaforma web regionale, registriassociazioni.servizirl.it. Un procedimento che, oltre alla trasparenza dei dati, consultabili in tempo reale da tutti i soggetti interessati, comporta, secondo l’analisi effettuata dall’Istituto di ricerca regionale, un risparmio di: 8.000 ore per le organizzazioni non profit; 4.000 ore per i Centri di servizio per il volontariato; 350.000 euro per la pubblica amministrazione (Regione e Province). Quanto al riordino complessivo dei provvedimenti

amministrativi, emanati in attuazione alle leggi nazionali e regionali in materia di Registri, la Dgr prevede la revoca di 12 atti amministrativi e la definizione di un’unica delibera per la disciplina relativa alle procedure di iscrizione, mantenimento, variazione sostanziale e non, richiesta di trasferimento di iscrizione e cancellazione per ciascun Registro. Un processo che semplifica le pratiche per le Organizzazioni, accelera e facilita le operazioni istruttorie da parte della Pubblica amministrazione, garantisce l’omogeneità delle procedure.

Misure per l’internazionalizzazione EROGAZIONE DI CONTRIBUTI PER L’ACQUISTO DI SERVIZI

Regione Lombardia e le Camere di Commercio Lombarde, nell’ambito dell’Accordo di programma per lo sviluppo economico e la competitività del sistema lombardo, intendono favorire i processi di innovazione delle micro, piccole e medie imprese lombarde. Il bando finanzia, tramite l’utilizzo di voucher a fondo perduto, nominativi e non trasferibili, l’acquisto di servizi di assistenza, consulenza e ricerca presso soggetti terzi e favorire l’introduzione di figure professionali qualificate in azienda oltre a sostenere, con un contributo, i processi volti all’ottenimento del brevetto/modello europeo e/o di altri brevetti/modelli internazionali. La dotazione finanziaria ammonta a 6,07 milioni di euro, di cui: 3,05 milioni di euro a carico di Regione Lombardia; 3,02 milioni di euro a carico delle Camere di Commercio Lombarde. Il bando finanzia le seguenti misure: Voucher A - rilevazione della domanda di innovazione, sviluppo dell’offerta di conoscenza; Voucher B - E-security, sicurezza informatica; Voucher C - supporto alla partecipazione a bandi del VII Programma Quadro di Ricerca & Sviluppo (7° Pq) e del Programma per la Competitività e l’Innovazione (Cip) dell’Unione Europea; Voucher D – capitale umano qualificato in azienda; Misura E – sostegno ai processi di brevettazione.

IN BREVE

E' stato presentato nei giorni scorsi il Voucher per l’internazionalizzazione delle imprese lombarde 2013. Il bando mette a disposizione delle micro, piccole e medie imprese lombarde voucher a fondo perduto per l’acquisto di servizi di consulenza e per la partecipazione a missioni e a fiere internazionali all’estero. Questo provvedimento è finalizzato a favorire i processi di internazionalizzazione delle micro piccole medie imprese. Esso prevede l'erogazione di contributi a fondo perduto mediante l'assegnazione alle imprese di voucher finalizzati all'acquisto presso soggetti terzi di servizi a supporto dell'internalizzazione. Sono previste tre misure per le quali è possibile presentare le domande: misura A - servizi di consulenza e supporto per l’internazionalizzazione; misura B - partecipazione a missioni economiche all’estero in forma coordinata; misura C - partecipazione a fiere internazionali all’estero, in forma individuale o in forma aggregata. Il valore del Voucher è variabile a seconda della tipologia e dell’area geografica di intervento, da un minimo di 1.200 a un massimo di 3.000 euro.

Sisma, fondo di rotazione

Nuovi contributi per lo sport

Approvato il Fondo di rotazione 2013 per interventi ricadenti nei territori comunali lombardi colpiti dal sisma del 2012. Lo scopo è quello di sostenere la valorizzazione, la salvaguardia e il recupero della funzionalità dei beni culturali immobili, ricadenti nei territori comunali colpiti dal sisma del maggio 2012. L’agevolazione finanziaria potrà essere concessa fino ad un massimo del 70% del costo complessivo dell’intervento.

L'assessorato allo Sport e Giovani della Regione Lombardia ha incrementato i fondi della dotazione finanziaria del bando per la concessione di contributi per la promozione e valorizzazione della pratica sportiva, relativo alle iniziative 2012. Ammontano a ben 400.000 euro le maggiori risorse con cui l'Assessorato potrà ampliare il numero di iniziative destinatarie del sostegno regionale per le misure A e B - rispettivamente manifestazioni sportive e attività sportive di carattere continuativo -, contribuendo in tal modo a sostenere maggiormente l'associazionismo e il sistema organizzativo sportivo lombardo nella loro attività di promozione e diffusione. I fondi integrativi saranno ripartiti nelle proporzioni stabilite dal bando. I soggetti idonei ma inizialmente non finanziati saranno individuati mediante scorrimento delle graduatorie.

Le risorse complessivamente stanziate ammontano a 5.864.000 euro. I beneficiari sono le imprese lombarde che rientrano nella definizione di micro, piccola e media impresa secondo la normativa comunitaria in possesso dei seguenti requisiti: avere sede legale e/o sede operativa attiva in una provincia lombarda ed essere iscritte al Registro Imprese della Camera di Commercio lombarda territorialmente competente; essere attive e in regola con il pagamento del Diritto Camerale Annuale; avere assolto gli obblighi contributivi ed essere in regola con le normative sulle salute e sicu-

rezza sul lavoro di cui alla Legge 626/94 e successive modificazioni e integrazioni; non trovarsi in difficoltà secondo la normativa vigente; non aver ricevuto sulla stessa iniziativa altri contributi pubblici per le spese oggetto del finanziamento; non trovarsi in nessuna delle altre situazioni ostative relative agli aiuti di stato dichiarati incompatibili dalla Commissione europea. Le domande di Voucher devono essere presentate dalle imprese esclusivamente in forma elettronica tramite il sito web Finanziamenti On line.

Trasporti pericolosi Sviluppare un sistema informativo in grado di acquisire e condividere l'analisi dei dati sul trasporto di merci pericolose che viaggiano su strada. E' questo l'obiettivo del progetto Destination (Dangerous transport to new preventive instruments), il cui schema di convenzione è stato approvato dalla Giunta regionale su proposta dell'assessore all'Ambiente. In pratica, insieme alla Regione Lombardia, Piemonte, Valle d'Aosta, Provincia autonoma di Bolzano e Canton Ticino si impegnano a realizzare una rete telematica di monitoraggio, attraverso l'attivazione di una serie di varchi elettronici sulla rete autostradale, con telecamere in grado di leggere il pannello arancione obbligatorio su tutti i veicoli che trasportano questo tipo di merci. Il nostro è un territorio molto vasto e sul quale ogni anno viaggiano più di 400 milioni di tonnellate di merci. Per la realizzazione del progetto saranno stanziati oltre 374.000 euro.

Ammortizzatori sociali, aumentano i destinatari Dopo la sottoscrizione dell’Accordo quadro per gli ammortizzatori sociali in deroga 2013, il 28 gennaio Regione Lombardia e parti sociali hanno siglato il nuovo Patto per le politiche attive del lavoro 2013. Il Patto allarga ulteriormente la platea dei destinatari prevedendo politiche attive anche per i lavoratori disoccupati in situazioni di svantaggio e per i lavoratori in Cigs interessati da accordi che prevedono esuberi di personale. La scelta di ampliare il bacino dei destinatari consolida un orientamento inclusivo rispetto a tutti i percettori di ammortizzatore e dei lavoratori interessati da processi di espulsione. Il Patto nel confermare la necessità di una più stretta integrazione fra misure di sostegno al reddito e misure di politica attiva del lavoro, riprende i principi e gli strumenti che le parti hanno condiviso e che hanno guidato le politiche attive nell’ultimo triennio: il ruolo centrale degli accordi sindacali, che responsabilizzano tutte le parti coinvolte nel favorire una progettazione rispondente ai bisogni dei lavoratori, la Dote lavoro riqualificazione e ricollocazione, quale strumento per l’attuazione delle politiche attive del lavoro, la partecipazione corresponsabile dei partenariati territoriali.

20 milioni per nuovi progetti di ricerca Risorse per 20 milioni di euro in due anni per favorire lo sviluppo di nuovi programmi e progetti di ricerca in Lombardia, che abbiano un impatto diretto sulla competitività e sull'attrattività del tessuto imprenditoriale lombardo. Lo prevede l'Accordo tra Regione Lombardia e Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) - che mettono a disposizione 10 milioni ciascuno - siglato lo scorso 16 luglio e già concretamente operativo con l'apertura, lunedì 21 gennaio, di un bando legato all'intesa, dedicato ai cluster tecnologici. Scopo dell'intesa è, da una parte, di gettare le basi per la creazione di nuovi posti di lavoro, innalzando il livello d'eccellenza del territorio e, allo stesso tempo, dare un respiro sovraregionale alla ricerca lombarda. Rientrano nell'accordo anche iniziative di formazione e informazione, sia per diffondere tra i giovani l'interesse verso la scienza e la tecnologia, sia per crescere professionalità di alto livello in istituti sempre più all'avanguardia.


CASALMAGGIORE

casalmaggiore@ilpiccologiornale.it

DOMENICA 17

Assemblea Avis verso le elezioni

La sezione Avis di Casalmaggiore convoca i suoi tanti donatori iscritti a partecipare all’assemblea ordinaria annuale, che si terrà domenica 17 febbraio alle ore 10,30 presso la sede di via Baslenga 3/5.

L’ordine del giorno prevede tra l’altro le relazioni sul consuntivo 2012 e previsionale 2013 e cenni sul rinnovo del Direttivo con le elezioni che si terranno il 17 marzo prossimo.

Quattro anni per spaccio

Operazione condotta dai carabinieri di Casalmaggiore. Arrestato 28enne albanese

S

di Simone Arrighi

empre più febbrile l'attività dell'Arma che dal territorio casalasco spazia fin nel cuore del cremonese, come testimonia l'ultima operazione andata a buon fine che non riguarda però i numerosi furti compiuti di recente nelle abitazioni e nei centri commerciali dell'area comprensoriale (come testimoniato proprio dall'approfondimento pubblicato sabato scorso sui piccoli reati messi a segno al supermercato Italmark). Nel pomeriggio di ieri, i Carabinieri

della stazione di Casalmaggiore hanno tratto in arresto un 28enne di origini albanesi residente a Stagno Lombardo. Disoccupato ma in cerca di lavoro - stando a quanto ha spiega il comandante della compagnia di Casalmaggiore, il capitano Cristiano Spadano - sull’uomo pendeva una condanna in quanto colpevole del reato di spaccio di stupefacenti in concorso. La pena, inflittagli dal Tribunale, costerà a M. M. 4 anni e 10 mesi di carcere, da scontare nella casa circondariale di Cremona, dov’è stato trasportato in manette dai Carabinieri della stazione di San Daniele Po.

«Al Comunale anche la classica» Paolo Zani torna a chiedere modifiche al cartellone del Teatro di Casalmaggiore e un confronto culturale

Non manca di suscitare polemiche la gestione del teatro comunale di Casalmaggiore, questione a dire il vero annosa, che stimola esperti e appassionati (in particolare di musica lirica e classica) alla critica verso il programma proposto ogni anno. Dopo il malcontento di Milo Martani, pianista che, qualche mese fa, dopo la sua esibizione sull’operetta italiana, sottolineò la mancanza degli esponenti dell’amministrazione comunale in una sala stracolma, è arrivato puntuale il caustico pensiero di Paolo Zani, uomo di cultura molto noto nel casalasco nonché artefice, negli anni ’80 e ’90 di un movimento di commedie dialettali che riscosse parecchio successo. «Sono ancora qui, più o meno un anno dopo le promesse dell’assessore (Gialdi, ndr) e dell’amministrazione: garantirono una stagione più equilibrata, con la presenza di musica classica e qualche opera, magari. Nulla di tutto questo. La scusa, che hanno già

preparato a tavolino da tempo, fa riferimento ai concerti del Casalmaggiore International Festival, ma onestamente quello è un cartellone a parte, che nulla ha a che vedere con il teatro comunale. E’ impensabile mantenere

un direttore stabile (il riferimento è a Giuseppe Romanetti, ndr) da anni in un teatro instabile. La gestione è negativa e lancio una sfida: a me non interessano i biglietti staccati, perché basta una furbata per fare alzare il numero e fare un censimento di spettatori taroccato. Io voglio calcolare, per andare oltre un mero bilancio ragionieristico, il numero di spettatori presenti effettivamente a teatro. A Casalmaggiore da anni manca un confronto sulla politica culturale: il direttore prende in mano e fa tutto, non c’è contraddittorio. E la politica lo lascia fare. Sono tentato di indirizzare i miei amici verso il Regio di Parma, piuttosto che a Casalmaggiore: almeno vanno a vedersi qualcosa di bello». Un attacco frontale in piena regola, da parte tra l’altro di un uomo di cultura che è anche presidente dell’Associazione Amici del Museo del Bijoux. Difficile restare indifferenti, anche perché non è la prima volta.

APPUNTAMENTI

Favola musicale a teatro

CASALMAGGIORE - Oggi, domani e venerdì, al teatro Comunale di Casalmaggiore, tre giorni di teatro per i ragazzi delle scuole: in scena lo spettacolo intitolato “Pik Badaluk”, dell’associazione di artisti Ca’ Luogo d’Arte. Una favola in musica sui testi di Marina Allegri e con la regia di Maurizio Bercini. Sul palco i pupazzi frutto della fantasia di Maurizio Bercini, Donatello Galloni e Ilaria Commisso; musiche, suonate dal vivo da Paolo Codognola, video realizzati da Giacomo Agnetti e Ilaria Commisso. Voce fuori campo di Alberto Branca. Tratto dal libro Pik Badaluk (Grete Meuche), lo spettacolo racconta una favola semplice: la storia del bambino Pik che apre il cancello del recinto, scappa dall’orto di casa e si trova in mezzo ai pericoli della foresta. Inseguito dal leone, si rifugia sopra un albero di mele dove troverà un’Africa di fantasia. Il racconto ha il fascino delle piccole storie che aprono grandi orizzonti, che propone a bambini ed educatori uno sguardo ingenuo sull’Africa. Per aiutare questo sogno collettivo ad occhi aperti lo spettacolo è costruito con pupazzi, immagini animate, musiche dal vivo come tessuto drammaturgico, attori e tante canzoni.

Coi sindacati si parla di lavoro

CASALMAGGIORE - L’Auditorium Santa Croce ospita venerdì sera, 25 febbraio, alle ore 21 un’interessante iniziativa che coinvolge i segretari provinciali di Cgil, Cisl e Uil. Per una volta, sostiene il comitato casalasco “Ambrosoli per la Lombardia” che organizza l’incontro, si pone al centro non tanto l’egoismo fiscale, bensì la questione del lavoro da creare, da preservare, da proteggere e l’esistenza della persona che perde il lavoro e/o che lo cerca. Dunque, prima il lavoro, in un quadro italiano ed europeo. Il tema dell’iniziativa pubblica è “Prima di tutto il lavoro. L’autonomia e l’unità del sindacato italiano per contribuire a superare la crisi, creare nuovo lavoro, conquistare un reddito di cittadinanza per i giovani”. Ad intervenire saranno i segretari provinciali Cgil Mimmo Palmieri, Uil Mino Grossi e Cisl Giuseppe Demaria. Nel corso della serata sono previsti interventi di Luigi Borghesi, vice sindaco e primario ospedaliero, sul futuro dell’ospedale Oglio Po, e dell’insegnante Fabio Mancino, coordinatore precari Cgil.

A Torre un incontro su Dossetti

TORRE DE’ PICENARDI – Una serata per ricordare Giuseppe Dossetti, l’uomo delle due Costituzioni, in occasione del centenario della nascita. L’iniziativa pubblica si terrà questa sera, mercoledì 13 febbraio, alle ore 21, ed il titolo dell’incontro è “Voglio svegliare l’aurora. Lombardia, Europa, mondo: una sola famiglia umana”.

RIVOLUZIONE CIVILE: PASOTTO E PERSICO

SABBIONETA CELEBRA SAN VALENTINO

TORCHIO ALL'ARAGONA E A VILLA MEDICI

L’agenda di appuntamenti di Ivana Cavazzini, candidata alle Regionali per il Partito Democratico, è sempre più fitta di impegni. Oggi, mercoledì 13 febbraio, alle ore 18 sarà presente al Caffé Royal di Casalmaggiore alle ore 18, per discutere della questione femminile con il coordinamento delle donne del Pd. Domani alle 21 appuntamento a San Daniele Po dove la Cavazzini incontrerà i cittadini, cosa che farà anche il giorno successivo, venerdì 15, sempre alle ore 21 a Torre de’ Picenardi presso la sede Pro Loco. Da segnalare che domani mattina sarà presente al mercato di Isola Dovarese.

Dopo la presentazione dei candidati Pierluigi Pasotto (assessore ai Servizi Sociali di Casalmaggiore), Anna Falcone (avvocato) e Maurizio Torrealta (caporedattore di Rainews24) lo scorso 3 febbraio a Casalbellotto e Piadena, il partito Rivoluzione Civile che fa capo all'ex pm di Palermo Ingroia è tornato ad incontrare la cittadinanza ieri sera, presso la civica Aldo Moro di Piadena, dove oltre a Pasotto vi era il sindaco di San Daniele Po Davide Persico, entrambi candidati al Senato. L'incontro avrà altre due repliche nel casalasco: domani alle 21 presso la sala civica (ex biblioteca) di Scandolara Ravara; venerdì 15, sempre alle 21, presso la sala del museo di San Daniele.

“Vespasiano Gonzaga e l'amore”: è il titolo dell'iniziativa promossa per San Valentino dalla Pro Loco e dal comune di Sabbioneta. Dal 14 al 17 febbraio, a tutti coloro che vorranno festeggiare San Valentino visitando la Città Ideale sarà riservato un trattamento speciale: il biglietto d’ingresso per le visite comprenderà approfondimenti sulle multiformi passioni, umane e culturali, del principe architetto Vespasiano Gonzaga. Negli stessi giorni dell'iniziativa, alcuni ristoranti di Sabbioneta proporranno dei menù a tema, mentre nei bar, nelle pasticcerie e nei forni si potranno degustare aperitivi e dolci realizzati appositamente per la festa degli innamorati.

Oggi, mercoledì 13, alle ore 9,30, Giuseppe Torchio, capolista alle elezioni regionali nella lista Centro Popolare Lombardo nelle province di Cremona e Mantova, accompagnato dagli altri candidati Daniele Mozzi (per Mantova), Clarita Milesi e Matteo Gramignoli (per Cremona), sarà ricevuto dal presidente della Fondazione Ospedale Giuseppe Aragona di San Giovanni in Croce Vittorio Ceresini, per affrontare il delicato tema delle strutture sanitarie e socio-assistenziali. Seguirà un sopralluogo alla storica villa Medici del Vascello, oggetto di un importante contributo da parte del Governo, per constatare lo stato di avanzamento dei lavori.

In Breve

IVANA CAVAZZINI, GLI APPUNTAMENTI


Casalmaggiore

10 Ospita una preziosa riserva naturale a Gussola. La Provincia ha finanziato sentieri, è consentita la pesca ma la proprietà ha chiuso l’accesso Mercoledì 13 Febbraio 2013

Benvenuti all’oasi Lancone. Sbarrata PROTOCOLLO D’INTESA

Verso una pista ciclabile che unisca il Po e il Reno Un percorso ciclabile che dal Po raggiunga il fiume Reno. Un passo verso questo importante obiettivo è stato compiuto nella giornata di lunedì a Sale Marasino (BS), dove cinque enti territoriali, tra cui il Parco Regionale dell’Oglio Sud, hanno sottosritto il protocollo d’intesa finalizzato alla definizione di un percorso ciclabile di valenza sovraregionale che valorizzi i territori, la mobilità dolce ed il turismo sostenibile dal Passo del Tonale al fiume Po. Gli altri 4 enti sono: la Comunità Montana di Valle Camonica - Parco dell’Adamello, la Comunità Montana del Sebino Bresciano, La Comunità Montana dei Laghi Bergamaschi ed il Parco Regionale dell’Oglio Nord. Con la firma dell’accordo, i Presidenti degli enti sottoscrittori, unitamente ai Direttori e ai funzionari costituiranno un tavolo di lavoro per porre in essere uno scambio di informazioni ed una verifica dei lavori di completamento delle piste ciclabili esistenti, i loro punti d’unione o i tratti ancora da realizzare. L’accordo prevede che, finanziamenti permettendo, le parti si impegnino a completare i tratti di pista ciclabile ancora mancanti (circa il 15% dell’intero percorso) al fine di ottenere una pista ciclabile unica, della lunghezza di circa 290 km nella sua asta principale, che attraversi da nord a sud l’intera Lombardia, a sua volta interconnessa con corridoi ciclabili di valenza internazionale. La fase successiva, finanziamenti permettendo, consisterà di integrare un percorso ciclabile di valore europeo. Infatti, attraverso l’alta Valle Camonica e la trentina Val di Sole si ha accesso alle aree di Trento e Bolzano dove, grazie all’innesto con l’esistente ciclo-pedonale della Valle dell’Adige, si potrà proseguire, a nord nella valle dell’Inn sino alla Baviera oppure raggiungere la Valle del Reno, fino al Lago di Costanza e oltre, seguendo il ramo dell’Aprica e percorrendo il sentiero Valtellina. Per quanto riguarda la sezione meridionale, invece, il tracciato costeggerà entrambe le sponde del Lago d’Iseo, per proseguire poi lungo il corso del fiume Oglio accedendo alla rete ciclo-pedonale del fiume Po che, attraverso piste già in gran parte esistenti, si spinge sino al Delta del Po ed al Mediterraneo. Si delinea così un ambizioso progetto che supera i confini nazionali, ridefinendo una nuova geografia della mobilità sostenibile europea. Una rete capillare di itinerari ciclo-pedonali che, attraversando da un capo all’altro il vecchio continente, congiungerà idealmente il Mediterraneo al Mare del Nord.

P

di Vanni Raineri

roprietà privata e interesse pubblico. Sappiamo che le due esigenze spesso mal si conciliano, e c’è un caso che lo può ben testimoniare. Accade a Gussola, ma la possiamo considerare una situazione emblematica quando parliamo di aree di interesse naturalistico che però sono di fatto private. A Gussola esiste l’oasi Lancone, una vasta area che inizia ai confini dell’abitato, appena al di là dell’argine maestro, e si prolunga per tre chilometri sino al fiume Po. E’ un’area di protezione della fauna, che ospita alcuni sentieri realizzati per facilitare le visite, serve per arrivare al pennello d’accesso dell’isola Maria Luigia, importante sito ornitologico, ed in zona Valloni il boschetto con essenze autoctone piantato dalla Lipu. Senonché... nessuno ci può arrivare, perché da qualche tempo i proprietari hanno realizzato una cancellata in ferro supportata da due pilastri in cemento all’inizio della lanca, o laghetto. Dopo la posa della cancellata, qualcuno entrava ugualmente nell’area costeggiando la riva, anche perché, va detto, è proibito

pescare all’esterno della lanca. Quindi si aggirava l’ostacolo portandosi sulla riva che costeggia la strada, l’unica da cui sia consentito pescare. Probabilmente però si è verificato qualche episodio di furto o di vandalismo all’interno della proprietà, il che ha portato alla drastica decisione dell’azienda di togliere ogni possibilità di passaggio anche in bici o a piedi. Infatti recentemente è stato realizzato, a partire dai pilastri sino all’ingresso in acqua, un doppio muretto con inferriata superiore. Di fatto è ormai impossibile accedere all’area. E diventa quindi beffardo visitare siti della Lipu o del Gal Oglio Po che danno indicazioni sulle bellezze dell’oasi e sui sentieri da percorrere, rimandando per le visite all’ufficio turistico. Il Lancone di Gussola è un'Oasi di protezione della Fauna istituita dalla Provincia di Cremona ai sensi della legge regionale sull'attività venatoria. Nel Settembre 1995 la Giunta della Regione Lombardia ha istituito la Riserva naturale del Lancone di Gussola, a tutt'oggi ancora non approvata dal Consiglio regionale. Dal 1999 la LIPU ha stipulato una Convenzione con la Provincia stessa per la redazione del Piano di gestione.

Sopra la cancellata che sbarra l'ingresso all'oasi Lancone. Sotto a sinistra il muretto laterale che scende nella lanca. Si noti il cartello: divieto di pesca

Sulla vicenda si sta per scatenare uno scontro politico acceso, che con ogni probabilità sarà aperto dal prossimo consiglio comunale, come afferma il sindaco Marino Chiesa: «Sì, lo faremo certamente in attesa di poter avere a disposizione una precisa valutazione fatta dall’ufficio tecnico. Da lì valuteremo se l’intervento sia stato lecito o meno, cosa che oggi non mi sento in grado di affermare». La beffa è che la Provincia ci ha messo pure dei soldi per valorizzare l’oasi, come conferma Giovanni Leoni, assessore al governo del territorio della Provincia di Cremona, e che è stato il predecessore di Chiesa come primo cittadino gussolese. «La Provincia ha reperito finanziamenti – afferma Leoni – destinati a quell’area, il che dimostra una forte attenzione cui fa da contraltare, da parte dei proprietari come sempre in questi casi, la paura di subire vincoli. Questo non è un parco regionale, sono i comuni a regolamentarlo, l’ideale in questi casi sarebbe, già in sede di progetto, trovare un accordo per l’utilizzo». A sollevare la questione è stato

Sante Gerelli (Sinistra Ecologia e Libertà), che sottolinea: «Da tempo chiedo accesso a documenti che mi sono negati, in particolare il progetto del 2008 sulla costruzione della cancellata, il parere in merito dell’ente giuridico preposto, l’esito del sopralluogo effettuato e come intenda il comune far rispettare il regolamento attuativo del sito Natura 2000». Secondo Gerelli le costruzioni in cemento sono espressamente vietate dai regolamenti, ed inoltre lamenta il fatto che la bacheca posizionata dalla Provincia che segnalava l’oasi e i suoi contenuti sia stata rimossa: si trovava proprio a pochi passi dalla cancellata. «A tutti i cittadini deve essere permesso di percorrere la strada e fermarsi a pescare». «Gerelli nasconde una cosa – ribatte Leoni – cioé che che nel 1999, quando al governo di Gussola c’era la sinistra, il Comune investì 80 milioni avviando la procedura di esproprio senza un accordo bonario». Soldi buttati via secondo l’ex sindaco, che ancora oggi siede in Consiglio. Nella prossima seduta è facile ipotizzare un confronto infuocato.

Il rugby bussa per il campo

Il dirigente Campanini chiede di utilizzare l’impianto di Casalbellotto

CASALMAGGIORE – «E’ da tre mesi che ci tengono per il naso, rimandano i nostri appuntamenti, ma non forniscono mai una risposta certa». L’accusa, diretta all’amministrazione comunale, arriva da Luciano Campanini, dirigente del Rugby Casalmaggiore iscritto alla serie C Interregionale ed ex giocatore e allenatore del Rugby Viadana negli anni pionieristici del club della palla ovale. «Abbiamo chiesto, ormai da novembre scorso, la possibilità di giocare a Casalmaggiore e per la precisione sul campo della frazione di Casalbellotto. Il sindaco ha detto che ci avrebbe ricevuto per concordare tempi, orari, modalità e affitto, ma puntualmente ha sempre rinviato l’appuntamento. Al momento possiamo giocare solo a Colorno, in attesa che il campo degli Amici del Po sia pronto (i lavori sono iniziati la scorsa estate, ndr)». L’ultimo incontro era in programma due sabati fa. «Ma ancora una volta è saltato - spiega Campanini - perché nessuno ci prende in considerazione seriamente. Eppure esistiamo da tre anni e abbiamo già vinto un campionato. Noi stiamo provando a fare entrare il rugby anche nelle scuole, ma senza un appoggio serio a livello gestionale è difficile fare breccia. Mi rendo conto

Il gruppo del Rugby Casalmaggiore

che la Casalese è una società centenaria, che ha tutto il diritto di sfruttare il campo di Casalbellotto per le sue giovanili, ma noi chiediamo solo nove partite all’anno di disponibilità. Non di più, anche perché per gli allenamenti ci arrangiamo diversamente. Se ragioniamo in termini di “storicità” dei club, allora non dovrebbe più esserci spazio per nessuno».

Decine di adesioni al pellegrinaggio in Terra Santa L’anno della fede 2013 ha fatto il pieno: don Alberto Franzini annuncia con piacere che il pellegrinaggio dal 25 aprile al 2 maggio in Terra Santa ha raccolto la partecipazione di ben 50 fedeli da Casalmaggiore e dalle altre parrocchie del casalasco. Il tour della Terra Santa, un must per i fedeli cristiani, prevede la visita a Gerusalemme, Nazareth, Bet-

lemme, Mar Morto e Deserto di Giuda. Non è tutto: durante l’anno della fede in corso, infatti, la parrocchia di Santo Stefano sta organizzando pellegrinaggi mensili ai nove Sacri Monti sparsi nel Nord Italia tra Piemonte e Lombardia. Si tratta di luoghi religiosi, costruiti tra il 1500 e il 1700, che ripropongono simbolicamente la via Crucis o i ministeri

del Rosario. Il 26 febbraio la visita è indirizzata al Sacro Monte di Orta San Giulio sul Lago d’Orta e ha già raccolto 40 iscrizioni. Nel mentre inizieranno lunedì 18 febbraio e proseguiranno per i quattro lunedì di Quaresima gli incontri del catechismo del Credo presso il Santuario della Fontana, che raccolgono partecipanti da tutto il casalasco.


Casalmaggiore

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Mercoledì 13 Febbraio 2013

Politici, le proposte le facciamo noi

In vista delle elezioni Politiche e Regionali, abbiamo raccolto gli spunti degli esponenti della società civile del Casalasco

L

di A. Arrighi, G. Gardani e V. Raineri

a campagna elettorale entra nel vivo anche nel nostro territorio, e il rischio è che ci si concentri su alcuni temi che sì, sono di grande importanza, ma non esauriscono le attese di chi tra poco più di dieci giorni sceglierà chi sarà chiamato

religione don alberto franzini

a governarci da Roma e da Milano. Abbiamo quindi chiamato in causa sei persone, non schierate politicamente in modo aperto, ma che sono rappresentative del casalasco nei rispettivi ambiti: per lo sport un campione olimpico, Simone Raineri, per il mondo delle imprese il presidente del Consorzio Pomodoro Paolo Voltini, per il mondo del volontariato

Famiglia e lavoro sono le priorità

Don Alberto Franzini, parroco di Santo Stefano a Casalmaggiore dal 1997, mette al centro dell’attenzione per i politici due tematiche molto care alla chiesa e a chi affronta temi sociali delicati: la famiglia e il lavoro. «Teniamo presente che le prossime elezioni saranno regionali e nazionali, dunque una richiesta locale in senso stretto è difficile. Tuttavia Casalmaggiore è un piccolo specchio del mondo, dunque il locale può arrivare a suggerire anche al globale. Occorre da anni una politica seria in tema di famiglia, che difenda il matrimonio e l’istituzione della coppia come è intesa dalla chiesa e, se è per questo, pure dalla costituzione. Solo con un progetto serio possiamo venire incontro alle coppie più giovani o a quel-

Don Alberto Franzini

Claudio Toscani, per ambiente e integrazione Maria Luisa Manfredi, per il lavoro l'ex sindacalista Paolo Zani, e ovviamente don Alberto Franzini, la voce più autorevole del mondo cattolico. Sono stati loro a scegliere alcuni temi, due ciascuno, sui quali i politici sono chiamati a riflettere e, possibilmente, a dare risposte concrete.

le più numerose. Altri paesi, anche nostri vicini di casa, sono molto più avanti di noi in materia. Poi occorre una strategia del lavoro, della ripresa, perché le nuove povertà, che a Santo Stefano tocchiamo con mano ogni giorno, sono in crescita spaventosa. Non vedo altre ricette all’infuori di una presa di posizione da parte degli imprenditori e di una apertura maggiore da parte delle banche: il credito deve essere ben disposto verso chi vuole fare impresa. Sulle nuove assunzioni garantirei una sorta di priorità ai giovani e a chi, a 40-50 anni, a metà dell’itinerario lavorativo, ha perso il lavoro. Occorre, per ragionare in senso pratico, un’unità di intenti tra forze imprenditoriali, sindacali e amministrative».

lavoro - paolo zani

ambiente - maria luisa manfredi

Paolo Zani, casalese doc, ha lavorato una vita nel mondo della previdenza e delle pensioni. Logico che la sua priorità sia dunque rivolta al tema che conosce meglio. «E’ banale indicare il lavoro come esigenza assoluta, ma è anche giusto chiedere se chiunque verrà eletto possa o voglia fare qualcosa. Nessuno, in questa campagna elettorale, sta affrontando il tema degli esodati, ossia il problema enorme di chi non ha lavoro e non va in pensione. Proprio questa Paolo Zani mattina (ieri, ndr) sono stato all’Inps e ho visto gli stessi impiegati che non sapevano cosa rispondere a certe richieste. Fuori dalle cifre ufficiali parliamo di 390mila persone che non sanno ad oggi se percepiranno la pensione o meno. Ho fatto questa domanda a Mucchetti del Pd, presente a Casalmaggiore sabato scorso: è un tema che nessuno affronta. Anche chi va in pensione lascia all’Inps una mensilità ogni tre anni: aver bloccato l’aumento delle pensioni, infatti, significa costringere a lasciare sul tavolo già oggi un 5% totale, che presto diventerà un 8%. A quel punto un mese se ne andrà ogni tre anni, appunto. E parliamo di pensioni di 1176 euro al mese, una miseria. Un occhio di riguardo va poi dato ai giovani: se non investiamo sul loro lavoro, non apriamo prospettive di economia vera. Il casalasco, a livello occupazionale, non è messo malissimo, ma sta “solo” tenendo botta, il che significa che il problema potrebbe presto emergere».

riferimento di MaMaria Luisa ria Luisa ManfreManfredi è presidi ai progetti per dente dell’assola realizzazione di ciazione “Popoli in grandi infrastrutdialogo”, coorditure che toccano namento interculla nostra provinturale casalasco, cia (la bretella auche recentemente tostradale TiBre e ha organizzato le la Cremona-Maniniziative sulla cittova) è evidentadinanza onoraria te: «La nostra è di Casalmaggiore una zona agricoa giovani studenti la, anzi è la zona stranieri. Si occuMaria Luisa Manfredi agricola più propa anche di temi duttiva della pianura padana, che legati all’ambiente, sulla scia del dal canto suo è l’area più produtgrande contributo che ha dato il tiva d’Europa, salvaguardiamola». compianto marito Umberto ChiaIl secondo appello riguarda una rini. tematica nazionale: «Usciamo da «In primis sottolineerei il rapun referendum sul nucleare, poi porto col territorio, che è una riil governo decide per un investisorsa limitata. L’attuale politica di mento che corrisponde a tre finansfruttamento sta distruggendo 8 ziarie per il programma di acquisto metri quadrati al secondo in Italia, degli F-35, che sono anche porche vengono ricoperti di cemento tatori di armi nucleari. La grande e asfalto: è una follia». Si tratta di crisi che stiamo vivendo sembra un recente articolo pubblicato dal fermare tutti gli investimenti, ma Fatto Quotidiano dal titolo “Una quello relativo alle armi va avanti». colata di cemento ci seppellirà”. Il

Si affronti l’enorme Stop alla cementificazione problema degli esodati e ad investire nelle armi

impresa paolo voltini

Paolo Voltini

Aiutiamo chi investe nel territorio Non poteva mancare il punto di vista di chi rappresenta l’imprenditoria, ma nel contempo anche il mondo agricolo. Abbiamo scelto quella che probabilmente è la realtà principale del casalasco in termini di fatturato e occupazione, il Consorzio Casalasco del Pomodoro con sede a Rivarolo del Re, che tra l’altro valorizza una produzione agricola tipica dell’Oglio Po. Paolo Voltini da qualche anno è il presidente della società cooperativa che raggruppa centinaia di aziende agricole del territorio, ed ha le idee chiare su cosa chiedere a chi si candida a governare il paese e la regione Lombardia. «Il primo punto su cui focalizzare l’attenzione è la sal-

vaguardia del territorio, che si ottiene affiancando l’imprenditorialità che lo valorizza. Sono gli investimenti che creano opportunità credibili e spendibili. Chi investe nel territorio deve essere supportato da politici che sappiano indirizzare l’azione del governo, la crescita e il lavoro sono fondamentali per puntare alla ripresa». Il secondo appello tocca più da vicino il mondo agricolo: «Ormai è l’agricoltura che sostiene il prodotto interno lordo, la ruralità è quella che oggi ci consente di guardare al futuro con una certa fiducia. L’agricoltura è un fattore positivo anche per quanto riguarda l’impatto sull’ambiente e sul territorio: è da qui che bisogna ripartire».

sport - simone raineri

Non si parla di sport Sostegno ai campioni

Simone Raineri, campione olimpico di canottaggio a Sidney 2000, argento a Pechino 2008 e plurimedagliato ai campionati del mondo (due bronzi e un argento) ed europei (un argento). «So benissimo che lo sport non può essere considerato l’aspetto prioritario di questa campagna elettorale: sanità, istruzione, sono questi i temi più importanti su cui la politica dovrebbe confrontarsi. Forse è anche per questo che nei programmi dei vari candidati l’attività sportiva non ha un grosso peso. Da atleta, chiederei però maggior sensibilità sull’aspetto formativo Simone Raineri dello sport e quindi su quali siano gli investimenti previsti a sostegno dell’attività sportiva e delle strutture che la accolgono. Lo sport aiuta a formare le persone, a farle maturare e convivere: è una palestra di vita, perciò richiede investimenti a 360°. Nel nostro piccolo, la provincia cremonese si sta dimostrando molto sensibile all’attività sportiva: il riconoscimento di Cremona capitale europea dello sport lo testimonia. Diversi comuni hanno però difficoltà a reperire fondi per la manutenzione degli impianti. L’Imu poteva essere lo strumento opportuno per ridare ossigeno alle amministrazioni, invece nelle casse comunali resta ben poco di questa tassa. Oltre a capire la politica d’investimento su attività e strutture volte alla crescita dei giovani, mi piacerebbe anche sapere in che modo la politica abbia intenzione di sostenere atleti già affermati e in grado di continuare a dare lustro allo sport italiano con le loro competenze e la loro esperienza».

volontariato - claudio toscani

Si salvaguardi l’ospedale senza scherzi e proclami Claudio Toscani, ex chirurgo ed ora presidente dell’associazione Amici dell’Ospedale Oglio-Po. «Il discorso sulla sanità, nel nostro piccolo, si riduce alle problematiche legate all’Oglio-Po. Con la nostra associazione cerchiamo di migliorare costantemente il presidio di Vicomoscano, Claudio Toscani sia in relazione all’ambiente che alla popolazione e alle nuove tecnologie. Domani presenteremo la donazione della culla termica acquistata dall’Avis di Casalmaggiore. Teniamo al nostro ospedale e siamo stanchi di sentirci presi in giro dai politici che sull’Oglio-Po hanno promesso senza mantenere e continuano a scherzare con la salute delle persone. Chiediamo quindi se sia possibile uniformare gli investimenti nella sanità regionale, evitando di fare differenze fra centro e periferie, città e territorio. Se la legge Balduzzi sull’organizzazione in rete degli ospedali prevede determinate regole e detta canoni precisi, non capiamo perché queste debbano essere interpretate diversamente fra Nord e Sud lombardo. Chiediamo quindi uniformità d’intenti, un’applicazione univoca delle normative e non una politica di tagli unidirezionali, che colpiscano sempre le aree territoriali come la nostra, che ha già saputo riorganizzarsi e rispondere alle direttive di diverse gestioni. Fermo restando la mia convinzione che la sanità pubblica sia un tema che andrebbe tenuto fuori dalla campagna elettorale: basta fare proclami mettendo in gioco la salute dei cittadini».


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Speciale Vino

Mercoledì 13 Febbraio 2013

Imbottigliare vino di qualità Da sempre le fasi lunari condizionano la preparazione di bevande di pregio

I

Il calendario dell’enologia Date per l'imbottigliamento e per la semina anno 2013 (data di luna piena- data di luna nuova) Dal 28 dicembre 2012 all'11 gennaio 2013: travasare i vini in giornate limpide senza vento. Dal 27 gennaio al 10 febbraio: ancora travaso per chi non lo avesse fatto, si possono già imbottigliare i vini frizzanti rossi e bianchi non destinati all'invecchiamento. Dal 25 febbraio all'11 marzo, dal 27 marzo al 10 aprile, dal 25 aprile al 10 maggio, dal 25 maggio all'8 giugno: periodi favorevoli per imbottigliare vini fermi. Dal 23 giugno all'8 luglio, dal 22 luglio al 6 agosto, dal 21 agosto al 5 settembre, dal 19 settembre al 5 ottobre, dal 19 ottobre al 3 novembre, dal 17 novembre al 3 dicembre, dal 17 dicembre al 1 gennaio 2014: periodi favorevoli all'imbottigliamento di qualsiasi tipo di vino. Mesi ideali per vini frizzanti: febbraio, marzo , aprile, maggio. In questo caso si consiglia di imbottigliare il vino frizzante entro pochi giorni dall'acquisto, se questo non fosse possibile si consiglia di travasare il vino prima di procedere all'imbottigliamento, in quanto la percentuale di parte zuccherina non disciolta in alcool col passare dei giorni precipita verso il basso e di conseguenza nella stessa damigiana si possono ottenere diverse bottiglie non frizzanti. Mesi ideali per vini da invecchiamento: agosto, settembre, ottobre, novembre. Alcuni ulteriori accorgimenti permetteranno poi di avere la garanzia di un ottimo vino: le bottiglie, se riutilizzate, non devono presentare fondi e residui; dalla damigiana, che si troverà sul panchetto di legno, si travasa il vino nelle bottiglie adoperando il classico sistema della gomme a sifone. A tappatura ultimata non devono rimanere più di due centimetri di spazio vuoto tra il tappo e il vino: questo garantirà la giusta quantità d'aria per cautelarsi contro i fenomeni di natura ossido-riduttiva che avvengono durante l'affinamento in bottiglia.

mbottigliare e preparare il vino è una tradizione ancora molto diffusa anche tra chi non lo fa per lavoro: un'usanza antica che riprende i gesti e le abitudini di anni passati e che si lega ad antiche conoscenze. Un'altra abitudine sta però prendendo piede tra gli amanti del vino, complice la volontà di poter ridurre la spesa senza dover rinunciare a un prodotto di raffinata qualità. In questo modo, l'acquirente provvede in prima persona all'imbottigliamento, con la soddisfazione di poter seguire le ultime fasi di preparazione della bevanda fino al suo arrivo sulla tavola. Non solo per chi imbottiglia, ma anche per chi deve scegliere del vino da acquistare, può essere importante saper riconoscere il giusto momento per imbottigliare, per essere certi di comprare un prodotto di qualità. A determinare la bontà del vino, infatti, concorrono molti fattori, anche apparentemente indiretti e di natura ambientale. Tra questi, le fasi lunari, da sempre considerate responsabili della bontà del risultato finale. Secondo la tradizione popolare, i cicli della luna sono in grado di influenzare la buona riuscita del vino, tanto da essere da secoli prese a modello per stabilire in quale periodo del mese effettuare le ultime operazioni che riguardano la preparazione del vino, ovvero l'imbottigliamento. In assenza di prove che dimostrino in modo scientifico come la luna possa effettivamente essere responsabile della bontà del prodotto, perché rischiare? Secondo la tradizione, nei periodi di luna nuova è meglio evitare del tutto di effettuare queste operazioni, mentre con il primo quarto sarà possibile ottenere dei vini più friz-

zanti. Il periodo migliore in assoluto per imbottigliare qualsiasi tipo di vino è invece quello caratterizzato dalla luna piena, mentre il secondo quarto sarà efficace in caso di vino destinato ad invecchiare. In particolare, durante la prima luna nuova di primavera l'imbottigliamento è particolarmente indicato, perché permette il maggiore ostacolo della ripresa dell'attività dei microrganismi presenti nel prodotto. Anche il periodo dell'anno deve essere accuratamente scelto: la fine di febbraio e il mese di marzo

sono il periodo migliore per imbottigliare il vino destinato al consumo rapido, entro l'anno, perché nel corso dell'inverno appena successivo alla vendemmia i residui si depositano ed è più semplice ottenere del vino limpido. Settembre, invece, è indicato per l'imbottigliamento del vino destinato all'invecchiamento prima del consumo. Vanno evitate, però, le giornate caratterizzate da brutto tempo e presenza di vento, poiché in questo caso il vino si arricchirebbe di troppo ossigeno, perdendo buona par-

te delle sue qualità. L'attenzione a queste caratteristiche ambientali può essere considerata una semplice tradizione popolare, addirittura una vuota suggestione, oppure un segreto per vino di qualità, ma in ogni caso non mancherà mai il fascino legato allo scandire delle operazioni e dei tempi del lavoro secondo un ritmo naturale, per la preparazione di un prodotto che proprio al rispetto delle sue qualità e dei tempi di coltivazione e crescita della materia prima deve il segreto della sua bontà e del suo pregio.


lo

SPORT

Mercoledì 13 Febbraio 2013

Responsabile Fabio Varesi

Napoli aggrappato allo scontro diretto SERIE A Partenopei in affanno dopo il pari con la Lazio e ora a -5 dalla Juventus

La Juve scappa di nuovo. Sarà la fuga decisiva? A Napoli dicono di no, perché aspettano lo scontro diretto del S. Paolo per riaprire definitivamente i giochi. Certo che il sabato di campionato ha confermato che nei momenti decisivi della stagione, i bianconeri non sbagliano mai, mentre le avversarie arrancano proprio quando sembrano avvicinarsi alla capolista. Fino al 1° marzo, comunque, teniamo viva la lotta scudetto e auguriamoci che la sfida di Napoli arrivi senza i soliti veleni italici. Più equilibrata appare la lotta al terzo posto, ormai ristretta a tre squadre, nessuna veramente favorita. Qualcuno credeva che con l’arrivo di Balotelli, il Milan avrebbe sbaragliato la concorrenza, ma la frenata di Cagliari (pari in extremis) dimostra che il cammi-

no dei rossoneri resta ricco di insidie. Infine, due parole sulla Roma: la colpa del tracollo non era certo di Zeman... 24ª GIORNATA Atalata-Catania 0-0, BolognaSiena 1-1, Cagliari-Milan 1-1, Inter-Chievo 3-1, Juventus-Fiorentina 2-0, Lazio-Napoli 1-1, Palermo-Pescara 1-1, Parma-Genoa 0-0; Sampdoria-Roma 3-1, Udinese-Torino 1-1. CLASSIFICA Juventus 55; Napoli 50, Lazio 44; Inter 43; Milan 41; Fiorentina 39; Udinese, Catania 36; Roma 34; Parma 32; Sampdoria (-1), Torino (-1), Chievo 28; Atalanta (-2) 27; Bologna 26; Cagliari 25; Genoa 22; Pescara 21; Siena (-6), Palermo 18. Fabio Varesi fabiovaresi16@libero.it

SERIE B Si sapeva che il Livorno rischiava ad Empoli ed infatti i labronici hanno perso, non approfittando quindi dell’inatteso ko casalingo del Verona. 25ª GIORNARA Bari-Varese 0-1, Cesena-Ternana 1-0, Crotone-Grosseto 1-0, Empoli-Livorno 2-1, Juve Stabia-Novara 2-4, Modena-Reggina 1-1, Padova-Brescia 0-0, Pro Vercelli-Sassuolo 1-3, Verona-Vicenza 0-1, Spezia-Ascoli 4-3, Virtus Lanciano-Cittadella 3-2. CLASSIFICA (24ª giornata) Sassuolo 55; Livorno 51; Verona 47; Varese (-1) 42; Empoli (-1) 38; Padova 35; Brescia, Juve Stabia 34; Modena (-2) 33; Ascoli, Spezia (-1) 32; Cittadella 31; Cesena 30; Ternana, Crotone (-2), Virtus Lanciano 29; Novara (4) 28; Reggina (-2); Bari (-7) 25; Vicenza 22; Pro Vercelli 16; Grosseto (-6) 15.

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L’Austria si consola con l’oro a squadre

MONDIALI DI SCI

Anche se la partecipazione alla prove a squadre non è stata esaltante, fino ad ora il Mondiale di Schladming è stato molto positivo per i colori azzurri, due volte sul podio con Dominik Paris e Nadia Fanchini, argento nella libera. Ora ci giochiamo buone chance sia nel gigante e che nello speciale maschili, nella speranza di avere un po’ di fortuna. Male l’Austria: al momento solo due bronzi a livello individuale, bilancio davvero misero per la nazione di casa, una delle più forti del mondo. Ieri la nazionale austriaca trascinata da Marcel Hirscher (nella foto), si è aggiudicata il team event tra l’entusiasmo generale, ma la sconfitta nella libera vinta da Svindal pesa come un macigno. Oggi non ci sono gare in programma, mentre domani saranno in pista le donne nello slalom gigante.

Cremo e il miraggio dei playoff

L’illusione di invertire la rotta di una stagione sottotono è svanita in Val Gobbia al termine di una prova deludente

RETI: 15’ Kirilov, 40’ Inglese, 2’ st Carlini. LUMEZZANE: Vigorito, Carlini, Possenti, Giorico, Dametto, Zamparo, Dadson, Gallo (47’ st Torregrossa), Inglese (33’ st Samb), Baraye (26’ st Ceppelini), Kirilov. A disposizione: Coletta, Sabatucci, Pintori, Galuppini. All.: Festa. CREMONESE: Viotti, Sales, Visconti, Baiocco, Tedeschi, Cremonesi, Caridi (1’ st Nizzetto), Martinarini (1’st Buchel), Djuric, Pinardi (36’ st De Geri), Carlini. A disposizione: Grillo, Avogadri, Armenise, Magallanes. All.: Casati (Scienza squalificato). ARBITRO: Sacchi di Macerata. NOTE: spettatori 400 circa. Ammoniti: Baraye, Dadson, Samb, Djuric. Recupero: 3’ e 5’.

altro passo rispetto ai grigiorossi, motivo per il quale l’ultimo obiettivo possibile rimane più che mai la permanenza nella categoria (purtroppo). Domenica prossima, si tornerà di scena allo “Zini’” contro il Cuneo, diretta

PROMOZIONE

Bolsi in azione

Caridi in azione a Lumezzane (foto © Ivano Frittoli)

La Casalese è tornata da Reggio Emilia con un punto, qualche certezza e tanti punti interrogativi. La nota positiva è legata alla capacità di rimontare nelle circostanze più incredibili: dopo il doppio svantaggio, recuperato in inferiorità numerica alla Langhiranese, nel turno infrasettimanale di mercoledì scorso, anche domenica con la Falk i maggiorini sono stati costretti a rincorrere in una situazione critica, dettata da addirittura due rigori falliti da Bolsi in venti

concorrente per la zona salvezza, per cercare di rimettere fieno in cascina in vista di un finale di stagione più che mai delicato. Da qui sino a fine stagione, infatti, la truppa grigiorossa è attesa da una serie di battaglie, una dietro l’altra e

ognuna avrà storia a sé. SQUALIFICHE L’attaccante grigiorosso Djuric sarà fuori causa contro il Cuneo per squalifica, mentre tornerà a disposizione il difensore Moi. Matteo Volpi

22ª Giornata

LUMEZZANE-CREMONESE 2-1

Carpi-SudTirol 0-2 Como-Reggiana 2-0 Cuneo-Trapani 0-1 Lumezzane-Cremonese 2-1 San Marino-Portogruaro 2-0 Treviso-AlbinoLeffe 2-1 Tritium-Lecce 0-3 Virtus Entella-Pavia 2-1 Riposa: Feralpi Salò

Classifica

N

iente da fare. L’ennesimo fuoco di paglia. La sconfitta di Lumezzane riporta la Cremonese nel baratro della bassa classifica. Dopo aver sussurrato l’ipotesi di un rientro nella zona playoff (in seguito alla bella vittoria con il Carpi), per la truppa di Scienza è tornato il momento di riguardarsi alle spalle. Una situazione che ha portato una nuova ondata di delusione in tutto l’ambiente, sentitosi nuovamente illuso dopo lo spiraglio di speranza di solo sette giorni prima. La posizione dell’allenatore continua ad essere in bilico, anche perché in terra valgobbina la Cremonese ha confermato tutta la sua pochezza tattica: insicura in difesa (che rimane comunque la meno battuta del campionato) e soprattutto lenta e confusa in fase di manovra, dove le idee rimangono confuse e legate soprattutto alle giocate o alle intuizione dei singoli. La posizione dell’allenatore rimane, di fatto, abbastanza in bilico, sebbene l’avvento di Simoni sia mirato soprattutto a consentire un lavoro sereno a tecnico e squadra. Nel frattempo, in cima alla classifica, Lecce, Trapani ed il sorprendente SudTirol iniziano a distanziare le inseguitrici, la zona playoff rimane lontana nove lunghezze e infarcita di squadre che obiettivamente hanno un

Lecce Trapani SudTirol San Marino Virtus Entella Lumezzane Carpi Pavia Feralpi Salò Cremonese (-1) Cuneo Como (-1) AlbinoLeffe (-6) Portogruaro (-2) Reggiana Treviso (-1) Tritium

Prossimo Turno

PRIMA DIVISIONE Dopo il ko di Lumezzane l’obiettivo ora deve essere quello della salvezza

Albinoleffe-Carpi Lecce-Como Cremonese-Cuneo Feralpi Salò-Lumezzane SudTirol-San Marino Portogruaro-Treviso Pavia-Tritium Reggiana-Virtus Entella Riposo: Trapani

39 39 36 34 34 32 31 29 27 25 24 24 23 21 19 11 9

La Casalese manca ancora il salto di qualità

minuti, sullo 0-0. Sotto di un gol all’intervallo, con Bosoni capace di negare ai reggiani il rigore del 2-0, i biancocelesti hanno avuto la forza di tornare in gioco. Il gol del riscatto di Bolsi ha evitato una sconfitta che sarebbe stata immeritata. Due punti fra Langhiranese e Falk sono comunque troppo pochi per far tornare il sereno in Baslenga. Mister Agazzi

dovrà capire in fretta come mai questa squadra, dopo aver trovato un assetto preciso, non sia in grado di fare il definitivo salto di qualità. L’ultimo posto in condominio lascia i biancocelesti ad un passo dal baratro. E domenica prossima, al “Ferrari” di Casalmaggiore, arriverà la capolista Castellana. Neve permettendo, ovviamente.

CLASSIFICA (20ª giornata) Castellana, Meletolese 40; Arcetana 37; Povigliese 35; Montecchio 34; Castelnovese 30; Medesanese, Brescello 27; Carignano 26; Cadelbosco 25; Ciano 24; Borgonovese, Falk 23; Traversetolo 21; Langhiranese 20; Bobbiese, Casalese, Fabbrico 18. Simone Arrighi


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Sport

Mercoledì 13 Febbraio 2013

BASKET A2 Le biancorosse restano inchiodate al penultimo posto in classifica. La Tec-Mar si aggiudidca la sfida per il 4° posto (M.R.) L’Assi Manzi Cremona ha incontrato ancora disco rosso tra le mura di casa contro Broni (43-59 il finale). Già nel primo quarto le ospiti che hanno mostrato una buona organizzazione offensiva, hanno guadagnato 13 punti di vantaggio chiudendo al 10’ avanti 24-11. Nella seconda frazione le cremonesi faticano parecchio ad attaccare la zona difensiva delle pavesi, che al 13’ hanno un distacco di 20 punti (31-11), per chiudere all'intervallo 34-27. Purtroppo nel terzo periodo per le giocatrici di

Assi Manzi, nulla da fare anche contro il Broni

coach Anilonti le cose non cambiano: ancora molte difficoltà a trovare il canestro e solo 7 punti segnati. Broni, trascinata da un’incontenibile Liga Surkusa ,autrice di 23 punti ha inesorabilmente allungato, chiudendo il discorso. Per le padroni di casa, prive dell’infortunata Cecilia Zagni, bene Colico e Racchetti ed a tratti Maffenini che si è sacrificata per le compagne. Le biancorosse a sei giornate dalla

fine della stagione regolare sono penultime in classifica e sabato sera saranno in trasferta a Muggia. ASSI MANZI CREMONA: Smaidone, Racchetti 9, Colico 9, Conti 8, Brusadin 2, Maffe-nini 11. Scarsi, Bona. Rizzi e Flauret ne. All.: Anilonti. *** Un’ottima Tec-Mar Crema, invece, si è aggiudicata lo scontro diretto per il 4° posto, battendo nettamente (67-42) la

Delser Udine per 67-42. Un successo mai messo in discussione, con Crema che ha dominato per 40’, mettendo in evidenza il super duo Losi-Caccialanza 41 punti insieme (21 per la prima, 20 per la seconda) e dominando anche sotto canestro con la Gibertini (12 rimbalzi, Cerri (7) e Picotti (6). La Tec-Mar ha dimostrato di meritare il quarto posto solitario, con una prestazione sempre aggressiva in difesa ed effica-

ce in attacco, soprattutto nel primo tempo, quando ha realizzato addirittura 44 punti. TEC-MAR CREMA: Conti 3, Biasini, Capoferri 9, Sforza, Caccialanza 20, Losi 21, Cerri 2, Gibertini 5, Rizzi 7, Picotti. All.: Giroldi. CLASSIFICA (20ª giornata) Venezia 38; San Martino di Lupari 34; Milano 32; Tec-Mar Crema 26; Udine 24; Marghera 22; Broni, Alghero 20; San Salvatore 16; Muggia 14; Valmadrera, Virtus Cagliari 12; Assi Manzi Cremona 8; Biassono 2.

Alla fine vince sempre la Montepaschi 19ª Giornata

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ambiano i roster e gli allenatori, ma ad alzare il trofeo è sempre Siena. Partita in sordina, dopo aver ribaltato la rosa, messa a disposizione di coach Banchi, la Montepaschi ha poi iniziato ad ingranare e dopo aver ipotecato il passaggio ai quarti di finale di Eurolega, si è tolta la soddisfazione di vincere la Coppa Italia, la quinta consecutiva della società toscana. A nulla sono valsi gli sforzi di un’indomabile Cimberio Varese, che ha pagato a caro prezzo un inizio da brividi (18-0 per Siena). Mvp della finale è stato Daniel Hackett, sempre più leader dei campioni d’Italia e in grado di fare grandi cose anche in Nazionale. Le final eight hanno anche certificato la crisi di Milano, che davanti al pubblico amico, è uscita già nei quarti di finale. Non sappiamo se Varese terrà sino alla fine, ma la sensazione è che Siena sia ancora la favorita numero uno per la vittoria del campionato. Solo gli sforzi in Eurolega potrebbero penalizzare la squadra di Banchi, che però non sembra avere avversari degni del suo valore, visto che la grande favorita Milano non riesce proprio a risollevarsi. Intanto, in casa Vanoli cresce l’attesa per la delicata trasferta di Avellino, contro una delle tre formazioni che si trovano in ultima posizione. Gli irpini stanno attraversando un momento molto difficile (sono reduci dalla sconfitta di Milano per 108-57) e sanno che quella di domenica contro la squadra di Gresta è una tappa fondamentale in ottica salvezza. Sarà quindi un match difficile, da affrontare al meglio, anche perché la Sidigas si è rinforzata con l’ingaggio di Jimmy Lee Hunter, guardia di 196 centimetri nato a Memphis nel 1977. La scorsa stagione Hunter ha contribuito con 15,4 punti di media in 32,3 minuti di impiego,

Avellino-Cremona Biella-Reggio Emilia Brindisi-Cantù Montegranaro-Caserta Pesaro-Siena Roma-Milano Sassari-Venezia Varese-Bologna

Classifica

BASKET LEGA A Siena cala in pokerissimo il Coppa Italia. Intanto cresce l’attesa per la delicata trasferta della Vanoli ad Avellino

Varese Sassari Siena Cantù Roma Milano Venezia Brindisi Reggio Emilia Caserta Bologna Cremona Montegranaro Pesaro Biella Avellino

30 28 26 24 24 22 20 18 18 16 14 14 10 8 8 8

alla promozione in massima serie dell’Enel Brindisi. Ha iniziato il campionato a Veroli, dove in 12 partite ha segnato 12,4 punti con il 40% da tre e arriva ad Avellino come salvatore della patria. Ma se la Vanoli giocherà come contro Brindisi, ha la possibilità di incamerare due punti che potrebbero certificare la salvezza dei biancoblu, che senza le evitabili sconfitte casalinghe patite contro Reggio Emilia e soprattutto con Caserta, sarebbe addirittura in lotta per un posto nei playoff! dalla redazione

CIMBERIO VARESE-MONTEPASCHI SIENA 74-77 (14-23, 29-43; 49-66) CIMBERIO VARESE: Sakota 3 (0/1, 1/4), Banks (0/4, 0/1), Rush 4 (2/3, 0/2), Talts 4 (2/4, 0/1), De Nicolao 8 (0/2, 0/4), Green 29 (6/11, 3/5), Balanzoni ne, Bertoglio ne, Cerella ne, Ere 7 (1/3, 1/5), Polonara 5 (2/5 da due), Dunston 14 (6/8 da due). All.: Vitucci. MONTEPASCHI SIENA: Brown 25 (2/7, 5/7), Eze 2 (1/1 da due), Rasic 2 (0/1 da tre), Kangur 2 (1/2, 0/1), Sanikidze 5 (1/2, 0/2), Ress ne, Ortner 6 (2/3 da due), Lechthaler, Neri ne, Janning 10 (3/3, 1/2), Hackett 17 (2/9, 2/2), Moss 8 (4/4, 0/4). All.: Banchi. ARBITRI: Lamonica, Cicoria e Lanzarini.

Successo più difficile del previsto per l’MgK Vis (84-74), maturao negli ultimi 5 minuti del match (al 35’ le due squadre erano sul 70 pari). Partita quindi difficile contro il fanalino di coda Bancole per i ragazzi di coach Pedroni, che si dimenticano di difendere per due quarti (il primo ed il terzo) e che anche a causa delle limitate rotazioni, devono lottare fino alla fine per portarsi a casa i due punti che continuano a mantenerli in seconda posizione solitaria. Buone prestazioni di capitan Moscatelli e Pesenti, oltre del solito Bossini. Ma la mente è già rivolta al prossimo turno, quando è in programma il match con la capolista Montichiari. Come da pronostico, si impone anche l’Erogasmet Crema sull’altro fanalino di coda Arzignano (81-70 il finale). Due punti che permettono ai cremaschi di salire al quinto posto. CLASSIFICA (17ª giornata) Montichiari 30; MgK Vis Piadena 26; Orzinuovi, San Bonifacio 24; Erogasmet Crema 22; Milanotre Basiglio, Lissone, Pisogne 18; Cantù 16; Bernareggio 12; Bergamo, Cittadella 10; Bancole, Arzignano 4.

Calano società bocciofile e tesserati a Cremona e Crema

MOTORI

BOCCE

C’è grande fermento nella dirigenza della Giga srl, la società che sta realizzando il kartodromo di Pescarolo. Sono più di due anni che l’iter burocratico è in corso con permessi pronti, annullati, rivisti e ripresentati, pareri cambiati dagli organi preposti. Insomma, una situazione talmente assurda e stressante da mettere a dura prova anche la proverbiale pazienza “di Giobbe”. Voci circolanti nei giorni scorsi sia in paese che anche in città tra gli appassionati parlavano di rinuncia da parte della società, ma non è assolutamente così e alla il kartodromo si farà. Lo conferma il presidente della Giga, Silvano Viola: «Chi mette in giro queste voci si sbaglia di grosso. Noi andiamo sino in fondo. Non ci tiriamo indietro. Ora siamo arrivati al dunque. Il Comune di Pescarolo sta completando l’accordo di programma, dopo di che la pratica passerà alla Regione che sta solo attendendo gli incartamenti per ratificare definitivamente la realizzazione e l’inizio dei lavori. Sicuramente entro la fine del 2013 il tutto sarà pronto». Come noto il circuito sorgerà sul terreno della Cascina “Malpensata” e sarà intitolato alla memoria di Valdemiro Corbari che è stato il primo a volerlo espressamente. Marco Ravara

Concluse le operazioni di affiliazioni e tesseramento, i comitati provinciali tracciano un primo bilancio e la crisi che da mesi attanaglia lo sport in generale non poteva non avere riflessi anche sulle bocce. Il comitato provinciale di Cremona ad oggi annovera circa 500 tesserati, un numero rilevante se lo si confronta con quello degli altri sport così detti minori. Il calo dei cartellinati c’è stato e tra le cause ha condizionato (non poco!) la scomparsa di due società bocciofile che porta il numero delle affiliate a diciassette. Ha cessato la “Borgo Loreto”, mentre la Coop Castelvetro è passata sotto il comitato di Piacenza: «Mi dispiace, capisco e giustifico le motivazioni della bocciofila

Il nuovo kartodromo di Pescarolo si farà

Piadena e Crema vincono ancora BASKET DNC

La Montepaschi Siena in trionfo (foto www.menssanabasket.it)

Le corsie della Coop Castelvetro

di via Litta, mentre ritengo assolutamente infondati e pretestuosi i motivi comunicati dal presidente della Coop: non credo che questa mossa porterà giovamenti alla società comunque gli faccio i migliori auguri». Così si era pro-

nunciato il presidente Giovanni Piccioni e dal fronte “piacentino” arriva una precisazione del presidente della “Coop” Gianni Cofferati: «Su questa vicenda si sono fatte troppe chiacchiere. In settembre l’assemblea dei nostri giocatori,

Italiani di società: Fadigati ko 1-0 Sabato al Comunale la rivincita (M.M.) Disco rosso della bocciofila Fadigati contro la “Madonnina” nell’incontro di andata del primo turno del campionato italiano per società di 2ª categoria. Sulle corsie del bocciodromo di San Donato Milanese la formazione cicognolese guidata da Giacomo Santini avrebbe potuto far vedere qualcosa di meglio, ma soprattutto ha pagato la giornataccia degli individualisti che non sono mai entrati in partita. La terna formata da BocchiRotta-Ripari perdeva il primo set (3-8), ma vinceva il secondo per 8-2. Partitaccia di Ricini che subiva

un “cappotto”, veniva sostituito da Dusi che non voleva essere da meno del suo compagno (0-8!). La collaudata coppia Bocchi-Rotta s’aggiudicava il primo game (8-2) ma andava ko nel successivo per 4-8. La coppia Ricini-Dusi perdeva il primo set (1-8), Ripari entrava a sostituire un irriconoscibile Dusi e riusciva a riequilibrare l’incontro per 8-3. Risultato finale 1-0 per i milanesi. Sabato 16 (ore 14.30) sulle corsie del Comunale il ritorno: serve il carattere per cercare di reagire e restare aggrappati al vagoncino del secondo turno.

La formazione della Fadigati

all’unanimità, aveva deciso il trasferimento al Comitato piacentino e così abbiamo fatto, ma ribadisco che i rapporti con le società e il Comitato cremonese sono rimasti distesi come prima. Non avremo giovamenti? Qui sbaglia il presidente del Comitato: lo scorso anno non abbiamo avuto un girone, mentre quest’anno avremo una gara tutta nostra (in luglio) ed organizzeremo il memorial “Brenno Beccari” nel mese di agosto. In definitiva avremo batterie per oltre un mese, non sono benefici?». Anche il comitato tecnico di Crema guidato da Franco Stabilini ha perso due società bocciofile (Arpinia e S.Lorenzo) ed i cartellinati sono scesi a 680. Massimo Malfatto


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Sport RUGBY SERIE C

Mercoledì 13 Febbraio 2013

Grigiorossi ko con onore, Crema è super Nulla da fare per il Cremona Rugby contro il forte Desenzano, secondo in classifica. I bresciani si sono imposto 40-16, ma i grigiorossi hanno lottato con ardore, limitando il passivo. Travolgente. Questo è forse l’aggettivo migliore per il Crema che continua imbattuto nel 2013 la sua

marcia playoff. Nell’ultimo turno i neroverdi hanno cercato e meritatamente ottenuto una vittoria convincente ed esaltante contro il Marco Polo, che non ha potuto far altro che incassare un pesante passivo (62-0). I bresciani, infatti, non sono mai riusciti ad oltrepassare la linea mediana del campo se non in occasione dei

calci d’inizio, dopo le mete subìte. La squadra di mister Zaini finalmente sta trovando quella continuità di gioco e quella convinzione che solo a tratti si erano viste nel corso della prima parte di campionato. CLASSIFICA Caimani Rugby 55; Rugby Desenzano 35; Crema Rugby Club 31; Bassa Bresciana, Codogno

17; Cremona Rugby 13; Marco Polo 9; Orobic Rugby Club 6; Rugby Lodi 0. Inattesa sconfitta, invece, per Casalmaggiore, sorpreso 34-10 dal Dalmine, penultimo in classifica. Un ko che fa scivolare la formazione casalasca in quarta posizione. CLASSIFICA Elephant Gussolengo 45; Cernusco 36; Asola 34; Casalmaggiore Rugby 32; Cus Milano 28; Rugby Milano 24; Valtellina 17; Valcuvia 14; Dalmine 12; Gussago 10.

La Pomì esonera il tecnico Milano

CANOTTAGGIO

17ª Giornata

U

ltimo turno molto amaro per la Pomì. L’inattesa sconfitta casalinga con l’Ihf Frosinone, oltre ad acuire la crisi di risultati e di gioco della squadra, è costata la panchina all’allenatore Gianfranco Milano. La conduzione tecnica della Pomì è stata temporaneamente affidata al secondo allenatore Giorgio Bolzoni. «C’è grande amarezza, inutile nasconderlo – ha confessato il libero Giulia Gibertini al termine del match – il successo del primo set sembrava poterci dare lo slancio per una gara in discesa, ma i soliti cali di tensione alla fine ci hanno complicato la vita. Quello che preoccupa è che ad errore si somma errore e quando accusiamo delle pause impieghiamo troppo tempo per rimetterci in carreggiata». Potrebbe aver pesato la sconfitta di Sala Consilina nelle vostra testa? «Le sconfitte mettono sempre in dubbio le tue sicurezze, ma al contempo devono servire per spronarti a dare il meglio, nel nostro caso forse ha prevalso la prima ipotesi. Sappiamo di aver perso ulteriormente terreno dalle prime della classe, ma non per questo ci arrendiamo, vogliamo dimostrare alle avversarie e a noi stesse che abbiamo i mezzi e le potenzialità per tornare a ridosso della vetta della classifica».

Cadelbosco-Marsala Montichiari-Fontanellato Novara-Pavia Pomì-Frosinone Sala Consilina-Mazzano San Vito-San Casciano Soverato-Ornavasso

Classifica

VOLLEY A2 Fatale l’inattesa sconfitta casalinga contro Frosinone. La squadra è stata affidata (per ora) a Bolzoni

Novara Ornavasso Pomì Casalmaggiore Frosinone Pavia Sala Consilina Cadelbosco Mazzano San Casciano Soverato Montichiari Fontanellato San Vito Marsala

VOLLEY B1

Reima, successo prezioso contro Cagliari al tie break

3-1 0-3 2-3 1-3 3-1 1-3 0-3 42 42 38 32 29 25 23 23 23 23 22 20 8 7

Prima dell’esonero, il tecnico Milano ha così commentato il ko: «Abbiamo avuto la sfortuna di incontrare un Frosinone in forte crescita e decisamente motivato, incredibilmente volitivo in difesa ed aggressivo in attacco Noi abbiamo commesso troppi errori gratuiti, dieci nel secondo set, nove nel terzo bastano per far capire come i demeriti da parte nostra non siano pochi. Confermiamo di soffrire la pressioni

La Pomì ora deve reagire

che ci vengono imposte dalle avversarie e non sappiamo rispondere per le rime. La formazione laziale è stata dirompente al centro, Campanari ha fatto il bello e il cattivo tempo, sostenuta da un alto rendimento di Percan da zona due. Per contro la giornata delle nostre attaccanti non è stata delle migliori...». POMI’-FROSINONE 1-3 (27-25, 20-25, 22-25, 23-25) POMÌ: Corna 4, Zago 21, Nardini

5, Repice 8, Bacchi 15, Beier 14, Gibertini (L) 1, Agrifoglio, Guatelli 1, Malvestito 3, ne Nasari, ne D’Ambros. All.: Milano-Bolzoni. IHF FROSINONE: Zanin 2, Percan 22, Ikic 7, Campanari 19, Astarit 6, Spataro 7, Ruzzini (L), Fiore, Bonciani, ne Centi, ne Flammini. All.: Martinez-Despeigne. NOTE: aces Pomì 2, Ihf 2. Battute sbagliate Pomì 9, Ihf 8. Muri vincenti Pomì 9, Ihf 11.

La Reima Crema contro Cagliari era obbligata a vincere. I risultati delle partite giocate sabato dalla dirette concorrenti alla corsa salvezza, hanno infatti costretto gli uomini di Marco Gazzotti a non sbagliare l’incontro, altrimenti sarebbero stati guai seri. I blues hanno risposto con una grande vittoria (25-12 25-18 14-25 17-25 15-12 i parziali), condita da una prestazione di livello assoluto (specialmente nel primo e quinto set) la seconda consecutiva in campionato e seconda al quinto set. Questi due punti permettono di restare in piena corsa per la permanenza nella categoria, l’uscita del tunnel è sole a tre lunghezze, ma la strada è ancora lunga e tortuosa. Il caloroso e soprattutto numeroso pubblico presente al PalaBertoni ha accompagnato con canti e cori la prova dei blues dal primo all’ultimo punto, spingendoli sino alla vittoria finale. Si sapeva che contro Cagliari non sarebbe stato facile: i sardi di mister Balletto erano reduci da un perentorio 3-0 rifilato alla capolista Cantù, ma orfani dell’alzatore titolare Meriggioli, bloccatosi durante il riscaldamento pregara, hanno pagato dazio. Da parte cremasca l’unico non disponibile è stato Bonizzoni, bloccato alla schiena nel corso dell’ultimo allenamento, ma ciò non ha impedito alla Reima di conquistare un successo preziosissimo nella lotta alla salvezza in B1. CLASSIFICA (15ª giornata) Cantù 35; Bergamo 31; Genova 30; Milano 27; Cagliari 25; Mondovì 24; Asti, S. Antioco 23; Olbia 19; Brugherio 17; Brescia, Iglesias 16; Cisano 15; Reima Crema 14.

Pioggia di medaglie per Bissolati e Baldesio a Torino

Sabato e domenica si è svolta a Torino la regata internazionale di fondo “D’inverno sul Po” che ha visto grandi protagoniste le due canottieri cremonesi, Baldesio e Bissolati. Di grande prestigio la vittoria della Baldesio nella categoria regina Senior A maschile con il quattro di coppia misto di Michele Manzoli, Marco Chiodelli Palazzoli, Matteo Baluganti e Manuel Igneri questi ultimi della Canottieri Pontedera. L’armo baldesino ha battuto il forte equipaggio della Sissport Fiat. Altro prestigioso successo per la Baldesio è arrivato grazie al quattro di coppia misto categoria Junior di Alessandro Montaldi, Raffaele Beduschi (nella foto), Stefano Morganti (Tremezzina) e Alberto Dini (Viareggio). Il bottino della Baldesio è arricchito dai tre terzi posti di Miriam Vacchelli nel singolo Cadetti femminile, di Matteo Ferrari e Lorenzo Bonetta nel doppio Allievi B2 maschile e di nuovo Miriam Vacchelli,

Deborah Ferretti (D’Annunzio), Marta Barelli (Moltrasio) e Gaia Ortelli (Cernobbio) con un quattro di coppia Cadetti femminile misto. Ricco anche il bottino della Bissolati che ha dominato sia la gara del doppio Ragazzi sia quella del quattro grazie ai due giovani atleti: Andrea Cattaneo e Giacomo Gentili che si dicono sorpresi e molto soddisfatti per i risultati ottenuti: «Siamo davvero entusiasti e speriamo di poter portare avanti questa barca», afferma Gentili. Per Cattaneo si tratta di una conferma nella specialità del fondo, dopo la bella vittoria, sempre a Torino, nella Kinder Skiff. Altri 2 ori sono arrivati per la Bissolati grazie a Valentina Rodini nel singolo e nel 4 di coppia Junior misto con Ilaria Broggini (Corgeno), Elisa Mapelli (Tritium) e Veronica Calabrese (Gavirate). Infine, Selene Gigliobianco ha portato le ultime medaglie grazie al due senza Senior A con Veronica Paccagnella

(Elpis Genova), classificatosi al primo posto, e l’otto Senior A, secondo. «Le gare di fondo sul fiume sono molto particolari, vi sono molti fattori da valutare», afferma Marco Chiodelli Palazzoli che, anche se con qualche riserva, festeggia il suo risultato. Soddisfatto Raffaele Beduschi, che si dichiara entusiasta della vittoria. Anche Giancarlo Romagnoli, allenatore della Baldesio, non ha nascosto la sua soddisfazione: «Abbiamo vinto 5 medaglie, ma la cosa più importante è che abbiamo dato prova di grande impegno e forza di volontà, arrivando a mettere in acqua ben 21 equipaggi, misti e non. Barche come quelle composte da Lorenzo Dessi e Lorenzo Cortesi o il giovane Marcello Caldonazzo o ancora Davide Pedrazzani si sono ben comportate, dando prova che la squadra lavora con costanza e impegno». Carlotta Ludovica Tamburini

CICLISMO

Calendario di Lodi: La crisi continua a colpire le due ruote: chiude i battenti la storica Unione Ciclistica Bagnatica esordio il 4 maggio col Giro del Lodigiano

E’ stato ufficializzato il calendario gare 2013 curato dalla Federciclo provinciale di Lodi. Prima corsa sabato 4 maggio: si tratta del 30° Giro del Lodigiano, valido come prova unica del Campionato Lombardo Under 23 ed Elite (in pratica due maglie, una per ciascuna categoria, organizza il Gs Società Ciclistiche Lodigiane). Il secondo appuntamento clou il 14 luglio a Montanaso Lombardo. In mattinata ultima puntata del Trofeo Rosa, per le bambine, con l’assegnazione delle maglie di migliori atlete della Lombardia, mentre al pomeriggio confronto tra i rappresentanti provinciali della categoria Giovanissimi (7-12 anni) per il Trofeo Lombardia, con formazioni di quattro rappresentanti per ciascuna provincia. Organizza la Cicloamatori Lodi coordinata da Patrissoli. F.C.

Davide Donesana trionfa nell’Omnium a Montichiari

Si pensava a un debutto dei cremonesi anonimo nel Trofeo Emilia Zambelli sulla pista al velodromo Fassa Bortolo di Montechiari (Brescia) ed invece è stato esattamente al contrario. Davide Donesana, atleta di Vailate che difende i colori della Ciclistica Trevigliese, al debutto non si aspettava qualcosa di simile: a tutto gas, ha fatto suo l’Omnium maschile Juniores, su Zambanini (Rostal Ires) e Plebani (Team Luf). Tra le donne allieve, successo di Martina Alzini, della ciclistica Cesano Maderno, presieduta da Giuseppe Fontana, con direttori sportivi Guido Roncolato e Giancarlo Beretta, che supera Mirian Vece (Team Valcar), velocista di Romanengo e Marzia Salton Basei.

Davide Dosesana

PUNTE DEL BRIXIA-MAGNI E’ stato presentato il Velo Club Brixia-Us Boltiere , che porta il nome di Fiorenzo

Magni sulla livrea da gara dei suoi corridori della categoria Elite e Under, con sede a Mazzano (Brescia) e composto da dieci elementi, tra i quali i cremonesi Jalel Duranti e Mattia Remondina, Giovanni Belforti, Matteo Beltrame, Dario Belingheri, Stefano Casiraghi, Simone Cerio, Alessandro Cipolla, Marco Devitis e Elvi Fumagalli. VELO PLUS ANNULLATO Il trofeo Velo Plus, riservato alla categoria Elite e Under, in programma sabato 30 marzo con partenza e arrivo a Barzago (Lecco) a cui avevano aderito 150 corridori, è stato annullato. BAGNATICA CHIUDE I BATTENTI Chiude i battenti dopo 49 anni di storia del ciclismo l’Unione Ciclistica Bagnatica, la gloriosa società bergamasca di

Camillo Vittici e Luigi Zam-boni, dove hanno pedalato centinaia di dilettanti. GIRO DEL MEDITERRANEO La scorsa che scatta da Limox, in Francia, sono schierati il varesino Ivan Santoromita (BmcRacingTeam), il milanese Giacomo Nizzolo (RadioShack-Nissan) e il bresciano Mattia Gavazzi (Androni Giocattoli-Venezuela), già vincitore nella 7ª tappa del Tour San Luis (Argentina). ZANARIN AL PEDALE AGRATESE Federico Zamarin, promettente pistard friulano, classe 1994 (quarto nel tricolore Km da fermo Junior 2012), farà il suo esordio nella categoria Under 23 con i colori del Pedale Agratese di Agrate Brianza. Fortunato Chiodo


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Afterhour

Mercoledì 13 Febbraio 2013

di Luca Ferrari Musica, discografia e altre spiacevoli amenità contemporanee

Plixid, una miniera di suoni in rete antidoto alla retorica sanremese Parafrasando quel singolo dei Buggles che si ballava in discoteca - “Video killed the radio star” (Il video ha ucciso la star della radio), si potrebbe dire che internet ha dato il colpo di grazia alla discografia tradizionale. E anche se proprio in questi giorni la De Agostini tenta di rilanciare in edicola un'attraente collezione di 50 vinili a 180 gr di classici della Deutsche Grammophon (prima uscita la Quinta di Beethoven diretta da von Karajan), c'è poco da fare: la discografia cade a pezzi e in gran parte lo deve allo 'scarico' selvaggio del web. Da tempo ormai sono proliferati siti, blog, community di file audio sharing (condivisione di musica) in cui dischi e brani sono scaricabili gratuitamente con il proverbiale 'semplice click'. Certo, non è la stessa cosa che gingillarsi con un vinile tra le mani o con un luccicante cd in formato digipack: copertina, note, testi, l'idea complessiva di “opera”, un “discorso”, insomma... ma la compressione del tempo di questa contemporaneità fatta di fretta (“Che fine ha fatto il futuro?”, titolava uno degli ultimi libri dell'etnologo Marc Augé), suggerisce che anche in fatto di musica, un mp3 è più economico e pratico di un suono 'reificato' (definizione di Eisenberg) su supporto. Lo si può leggere direttamente col computer o, se si è più aggiornati, lo si può ascoltare a spasso con iPad, iPod o cellulare evitando quelle ridondanti e un po' vezzose ritualità polverose del passato. Qualcuno obietterà senz'altro che la qualità del suono compresso in formato mp3 o mp4 non è la stessa cosa del suono analogico del vinile o di quello digitale dell'ultima generazione del cd: vero, non ci piove. Ma queste sono fecezie da audiofili che lasciano il tempo che trovano in un universo di suoni pervasivi, continui, spesso indistinti che impongono un ascolto quasi esclusivamente distratto e superficiale. Nato nel marzo 2012, tra i giacimenti gratuiti di dischi disponibili in rete, Plixid (www.plixid.com) è luogo delle meraviglie discografiche: una community di appassionati dall'accesso diretto, senza password o codici, anonimo, che consente di caricare (upload) e scaricare (download) musica di tutti i tipi e di tutte le epoche: dall'ultimo album di Zucchero, ad esempio, a classici imperdibili di jazz; da rarità del blues e del gospel (molti titoli della straordinaria, bellissima serie edita dalla Document Records) alle uscite più recenti di reggae, dubstep, hip-hop o a titoli oscuri della psichedelia inglese e americana, alcuni addirittura caricati direttamente dall'edizione originale in vinile (l'unica esistente).

Sabato sera il Carmen Town di Brescia ospiterà i Bachi da Pietra con il loro nuovo album

Un concerto che pesa un Quintale R di Martina Pugno

ock'n'roll, ma rigorosamente a modo loro: questo fanno i Bachi da Pietra, e lo ribadiscono ancora una volta con l'album "Quintale", che verrà presentato dal vivo sabato sera al Carmen Town di Brescia. Il gruppo nasce nel 2004 dall'incontro di due musicisti attivi, già allora, da un decennio: Giovanni Succi, reduce dall'esperienza dei Madrigali Magri, e Bruno Dorella, attivo con Ovo, Ronin e con una etichetta indipendente (Barlamuerte) che ha battezzato artisti del calibro di Bugo e Bologna Violenta. Una lenta e graduale metamorfosi ha prodotto quattro album: "Tornare Nella Terra", "Non io", "Tarlo terzo e Quarzo", un live in teatro ("Insect Tracks") e un mini (in coppia con i Massimo Volume). Qui nasce e qui arriva “Quintale”, che come i precedenti tre episodi gioca con la progressione dei numeri e come gli altri spiazza e lascia storditi. Giocano ancora con il bianco e il nero, i Bachi da Pietra, tornando a riprendere le sonorità nere e claustrofobiche alle quali già la band ci ha abituato. Sempre in maniera diversa, sempre colpendo il lato scoperto, come un pugile consumato col quale si posso-

La serata di venerdì 15 febbraio è all'insegna del punk al Fillmore Club di Cortemaggiore, con un gruppo che ha scritto pagine leggendarie nella storia del punk-rock italiano: i Pornoriviste. Da Varese, in pista dal 1992, con due demo e sette album all'attivo, la band si può ormai considerare a tutti gli effetti un punto di riferimento imprescindibile per i ventenni di oggi e di ieri, alla faccia di chi, da decenni, piange la morte del punk, in continua rinascita. Tanti i loro pezzi da annale: da "Chi non combatte cade" a "Qualcuno mi ha venduto", da "Come piace a me" a "L'uomo del lunedì" fino a "Pilota". "Le funebri pompe" è il titolo dell'ultimo disco, 2012, da cui prende il nome anche il tour che li porta ora sul palco del Fillmore. Dopo un periodo di pausa, la formazione ha dimostrato con questa sferzata punk di essere non solo pronta a tornare, ma anche del tutto intenzionata a non mollare lo scettro del regno del punk italiano. I Pornoriviste saranno anticipati sul palco dai lodigiani Bad Frog, dai parmigiani Caporchiola e dai cremonesi Death Valley Superheroes. L'apertura dei cancelli è prevista per le 21.30, il costo del biglietto per assistere alla serata è di 10 euro.

CINEMA Programmazione settimanale

Chaplin (0372-453005) • Quartet

CREMA Porta Nova (0373-218411) www.multisalaportanova.it • Die hard • Zero dark thirty • Il Principe abusivo • The impossible • Studio illegale • Warm Bodies • Zambezia Cineforum • E se vivessimo tutti insieme?

strando mixando e tagliando rigorosamente in analogico e rigorosamente su nastro, senza interferenze digitali, facendo scaturire dalla roccia una potenza sonora mai raggiunta prima dalla formazione. Un album che colpisce pietra dopo pietra, complice anche la contenuta durata dei brani, la cui

Pornoriviste al Fillmore Club

Qualche giorno fa, ad esempio, ho scaricato una favolosa raccolta di “Dance of Reinassance. European music of XIV-XVI century” registrata nel 2007 da musicisti russi con brani di John Dowland, Pierre Attaignant e Diego Ortiz”... Su Plixid ogni album è presentato con copertina originale, scaletta dei brani, genere musicale, formato, e c'è la possibilità di ascoltare alcuni estratti per farsi un'idea e decidere se scaricare o no. Un magazzino virtuale di suoni straripante e disordinato in cui perdersi e lasciarsi sorprendere dalla scoperta casuale, l'occasione rara di costruirsi nel tempo la propria Discoteca Ideale. In attesa che la discografia internazionale adotti efficaci contromosse e tenti di imbavagliare la Rete, Plixid è un piccolo antidoto alla settimana di canzoncine inutili che da Sanremo ammorberanno l'aria già irrespirabile di questi giorni pre-elettorali...

CREMONA Spaziocinema Cremonapo (0372-803674) www.spaziocinema.info • Studio illegale • Lincoln • The impossible • Zero Dark Thirty • Warm bodies • Broken city • Les Misérables • Django Unchained • Zambezia

no prendere tutte le contromisure del caso, ma sempre di un livello superiore rimane, questo lavoro che esplora le strade già aperte con i precedenti lavori. Dodici brani di rara durezza, materiale incandescente su cui Giulio Favero ha messo le mani in quel de La Sauna di Varano Borghi (Va), nell'aprile del 2012, regi-

PIEVE FISSIRAGA Cinelandia (0371-237012) www.cinelandia.it • Broken City • Django Unchained • Lincoln • Looper In fuga dal passato • Studio illegale • The Impossible • Warm Bodies

media si aggira intorno ai tre minuti pieni. Pochi inserti esterni, la chitarra di Giulio Favero in “Fessura”, la sua voce in alcuni cori (mai emersi prima nei solchi dei Bachi), il sax nevrotico e schizofrenico di Arrington de Dyoniso in “Enigma”, “Paolo Il Tarlo” e “Ma Anche No”. Il concerto avrà inizio alle 20.30.

PIACENZA

Ritorno al blues per i Mr Lucky Giovedì 15 faranno ritorno sul palco del Baciccia di Piacenza i Mr Lucky, blues e r&b band attiva dal 1999 ma da quasi dieci anni impegnata in progetti collaterali. Non si può dire che i singoli componenti non si siano frequentati, in questi dieci anni: una lunga tournée teatrale su Luigi Tenco, diversi concerti di musica originale e una moltitudine di progetti collaterali. Eccoli ora ritornare al genere musicale che li ha uniti all’inizio: il blues (e dintorni). Il sound elettrico è quello scarno del Texas blues, ma fortemente venato di funk e di soul, secondo i “crismi” della mitica casa discografica Stax. La formazione è ancora la stessa con Edoardo Cerea alla voce, Renato Podestà alla chitarra, Alex Carreri al basso elettrico e Fabio Villaggi alla batteria.

La notte d’oro del cinema internazionale: gli Oscar 2013

I film in gara, tra inaspettate candidature ed eclatanti esclusioni Manca poco più di una settimana alla notte più lunga e importante per il cinema internazionale: il 24 febbraio 2013 al Dolby Theatre di Los Angeles ci sarà la premiazione dell'85° edizione della cerimonia degli Oscar. Assegnati per la prima volta nel lontano 1929, i premi vengono conferiti dall'Accademy of Motion Picture Arts and Sciences, un'organizzazione professionale onoraria costituita dalle maestranze più importanti del cinema (attori, registi, produttori) che hanno portato avanti le loro carriere nel mondo del cinema. Placcata in oro 24 carati e alta 35 centimetri, la statuetta è il premio più ambito e anche quello più completo perché interessa tutti i settori coinvolti nella produzione di un film. Per questa '85° edizione è "Lincoln" di Steven Spielberg che fa indigestione di ben 12 candidature, tra cui miglior

film, regia, miglior attore protagonista – Daniel Day-Lewis. Seguono il riflessivo "Vita di Pi" di Ang Lee, con 11 candidature, e il musical "Les Miserables" e Il lato positivo, entrambi con 8 candidature. Grande escluso della kermesse è invece lo straordinario Leonardo di Caprio che, con "Django Unchained", si è visto sfuggire l'ennesimo riconoscimento internazionale. Anche l'Italia, con "Cesare deve morire" dei Fratelli Taviani, non raggiunge l'olimpo cinematografico statunitense, ma può comunque contare sulla candidature di Dario Martinelli per la migliore colonna sonora del kolossal Anna Karenina. Conduttore della serata sarà, per la prima volta, il comico Seth McFarlane (nella foto), conosciuto per essere il creatore dei Griffin. Federica Palmisano


Cultura&Spettacoli “La storia raccontata”, ultimo atto

Ultimo appuntamento con la rassegna “La storia raccontata”, dialoghi con gli autori di romanzi storici, ambientati in età romana o nel medioevo, al Museo Archeologico San Lorenzo. Giovedì 14 febbraio il dialogo verte sul libro “L’ultima estate di

Catullo” (Guanda Editore): Cinzia Casadei dialoga con l’autore Alessandro Banda. Gli incontri, impostati in forma di dialogo tra lo scrittore ed un insegnante di storia di uno dei licei cittadini, lasciano spazio agli interventi del pubblico.

I paesaggi dell’Oglio-Po immortalati in una grande mostra a Sabbioneta

S

di Giovanni Gardani

ABBIONETA – Una grande mostra di pittura sui paesaggi dell’Oglio-Po, visti con gli occhi e le tavolozze degli artisti della nostra zona. Una mostra che spazia dal pieno Ottocento fino agli anni ’60 del Novecento: sono queste le credenziali e i cardini dell’esposizione che sarà allestita dal 20 aprile al 30 giugno (la data di chiusura è prorogabile) presso il Palazzo Ducale di Sabbioneta, simbolico centro culturale dell’intero comprensorio che si estende tra Cremona e Viadana. Il curatore sarà Gianfranco Ferlisi, già anima della mostra dei pittori dell’Alto Mantovano presentata due anni or sono alla Casa del Mantegna, nella città di Virgilio. Premettendo che un territorio omogeneo come l’Oglio-Po sa guardare da sempre oltre i meri confini provinciali, va sottolineata la componente casalasca presente alla mostra, destinata a diventare un vero e proprio evento, condito da più di 200 opere e dall’impulso di 40 artisti nostrani. Il nome più noto è senza dubbio quello di Goliardo Padova, al quale il Museo Diotti di Casalmaggiore ha già dedicato più di una personale e che torna dunque in un florilegio di opere legate in particolare al suo periodo “chiarista”. Ma l’intento dell’esposizione, che gode dell’appoggio di molti Comuni dell’area Oglio-Po e si terrà anche, come sedi staccate, nel Torrazzo di Commessaggio e a San Martino dall’Argine, è un altro, come rivela Gianfranco Ferlisi. «Abbiamo lavorato parecchio da un anno a questa parte, impegnandoci in una vera e propria cernita e portando avanti un sondaggio con molti eredi di questi artisti del territorio. L’esigenza è di riportare alla luce opere sconosciute e pittori che magari sono stati posti

Louis Lortie propone un omaggio e Wagner Un quadro di Tapparini ingiustamente nelle retrovie a causa di una critica di parte e spietata o dell’oblio del tempo. Tra questi mi piace ricordare Giuseppe Giacomo Gardani, pittore e scrittore, nato a Casalmaggiore e vissuto per molti anni proprio a Sabbioneta». Ma i casalaschi presenti saranno altri: Paride Falchi, ad esempio, e Luigi Tagliarini, quest’ultimo casalese adottivo, se così si può dire. Per il resto gli oltre quaranta artisti presenti provengono da Sabbioneta, Viadana, Dosolo, Pomponesco, Canneto sull’Oglio, Rivarolo Mantovano, Commessag-

gio, Gazzuolo, Acquanegra, San Martino dall’Argine e Bozzolo. «Il tema della mostra - chiude Ferlisi - riguarda il paesaggio: in questo modo vogliamo riscoprire la natura dei nostri fiumi e del nostro territorio e anche le nostre usanze ormai perdute». Valga un quadro per tutti, quello di Vando Tapparini da Dosolo: raffigura uno spiaggione sul Po a inizio anni ’50, con tanto di cabine per permettere ai bagnanti di cambiarsi. Sembra una scena ripresa dalla Riviera Romagnola. Di sicuro è il flash di un passato da non dimenticare.

Venerdì sera a Castelleone lo spettacolo “Paradossi e parastinchi” di Nuzzo-Di Biase

La coppia della risata a Sifasera

Venerdì 15 febbraio alle ore 21, il poliedrico cartellone di Sifasera, la rassegna promossa da Teatro del Viale, propone un appuntamento con il cabaret. Presso il Cineteatro Giovanni Paolo II di Castelleone, il duo Nuzzo-Di Biase è protagonista di “Paradossi e parastinchi”, con la regia di Massimo Navone. Dalla ribalta televisiva di Zelig, conquistata con battute e gag, ai teatri di tutta Italia, la nuova coppia della risata è destinata a segnare il modo di fare ridere e di vivere il rapporto a due… Non avere un obiettivo da raggiungere, un messaggio da lasciare ai posteri, una battaglia da combattere può diventare di per sé un gesto provocatorio? Sì, perché Nuzzo e Di Biase sono attirati semplicemente dalla “normalità” ed è proprio attraverso l’osservazione di

quest’ultima che hanno, negli anni, costruito il loro mondo surreale, che mette in scena situazioni con una forte carica d’ironia ed autoironia, un farneticante furore barocco ed uno sregolato umorismo divertente e, al tempo stesso, allarmante. Nella nuova produzione “Paradossi e parastinchi”, Corrado e Maria inneggiano all’apoteosi della banalità e si scusano, fin da subito, con gli spettatori, se lo spettacolo, tra conflitti di coppia, tradimenti, amori impossibili, insoddisfazioni personali, sedute psicologiche, mutui inaccessibili, recessione, cultura allo sbando e fede che vacilla, dovesse suscitare, oltre che tante piacevoli risate, anche qualche intelligente riflessione. Queste ultime sono nelle avvertenze alla voce controindicazioni.

“Il gesto del colore” in mostra

Sabato 16 alle ore 17.30, presso la Sala dell’Ex Borsino della Camera di Commercio, viene inaugurata la mostra “Il gesto del colore” che vede protagonisti i soci dell’Acav, attivissimo sodalizio lodigiano. Il critico Simone Fappanni ha sottolineato che «i componenti di questo sodalizio hanno una personalità artistica autonoma gli uni dagli altri, dunque non esiste quel “rischio” di omologazione che può sempre sussistere quando diversi pittori ope-

rano insieme da diverso tempo. Scelte stilistiche autonome, dunque, ma anche tecniche…». Protagonisti: Antonella Agnello, Emma Azzi, Andrea Baldi, Marisa Bellini, Giacomo Mazzari, Nino Beltrami, Arianna Bianchi, Luisa Monella, Emily Pavanello, Lidia Perotti, Arduino Quintini, Daniela Ravani, Nicoletta Astori, Elisabetta Saiani, Mauro Sesini, Enzo Tinelli e Giuseppe Torresani. Orario: mercoledì, sabato e domenica: 10-12 e 16-19 (ingresso libero).

“Donna e sport” in 700 immagini

Fino al 31 marzo, il Centro Culturale Santa Maria della Pietà ospita la mostra fotografica “Donna è sport”: 700 immagini e brevi testi, a cura della Fondazione Candido Cannavò, raccontano l’evoluzione del movimento sportivo femminile italiano dall’Uunità

d’Italia ai nostri giorni. Accanto alla rassegna nazionale, è inoltre testimoniata la storia e l’evoluzione dello sport al femminile nel territorio cremonese. Grazie alla ricerca condotta da Maurizio Mondoni nel 1998, opportunamente aggiornata fino al 2012 col

contributo e il coordinamento di Pierluigi Torresani, è stata ricavata una sorta di memoria storica e una rilettura critica con i passaggi sportivi più incisivi. Un intreccio mirabile di sport, storia, costume, politica e letteratura tutto da scoprire. L’ingresso è gratuito.

Stasera alle ore 20.30, il Teatro Ponchielli propone un nuovo appuntamento della stagione concertistica. Nel caso specifico, viene fortunosamente recuperata la presenza del pianista Louis Lortie (nella foto), già in programma nella stagione 2011-12 e poi annullata a causa di un’improvvisa indisposizione dell’artista. Il grande interprete è un artista che non si sottrae alle sfide, anche le più ardue e le più originali. Nell’anno del bicentenario wagneriano, il musicista propone al pubblico cremonese un omaggio pianistico quasi del tutto dedicato al compositore tedesco. Così, in varie trascrizioni, una a cura dello stesso Lortie, le altre a cura di Hugo Wolf ma soprattutto di Franz Liszt, che di Wagner fu anche suocero, Lortie si esibisce in pagine tra le più celebri e le più toccanti: il Preludio e Liebestod (Amore morte) da “Tristan un Isolde”, Feurzauber (L’incantesimo del fuoco) da “Die Walküre”, Overture e O Du, Mein Holder Abendstern (recitativo e aria) da “Tannhäuser”. Non mancano, infine, un omaggio a Mozart con Rèminescences de Don Juan e a Gounod con l’esecuzione del Valse de l’opéra tratto dal “Faust”. Dulcis in fundo, viene celebrato anche Verdi con Parafrasi del “Rigoletto”, sempre di Liszt. Il pianista franco-canadese Louis Lortie è rinomato in Europa, Asia e Stati Uniti soprattutto per la ricerca di un’originalità interpretativa figlia di un ampio repertorio più che per la specializzazione in un unico stile. “The Times”, descrivendo il suo stile come «puro e immaginativo», ha trovato in lui una «combinazione di spontaneità e maturità che solo i grandi pianisti hanno». Federica Ermete


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A proposito di...

Mercoledì 13 Febbraio 2013

Salame al Cioccolato di Cassandra Gli sforzi per riportare tutto ad una normale rassicurante situazione sono efficaci, ma fino a un certo punto. Dovrete essere particolarmente creativi. Dialogo con il partner bloccato. E siate prudenti anche nel lavoro e con le finanze. State ricostruendo le vostre certezze e instaurando nuove amicizie piuttosto che strade professionali e amorose. Dovete fare i conti con spese, malinconia e rapporti amorosi litigarelli. Ma ce la potrete fare... Tutto cambia in meglio, la fortuna gira dalla vostra parte. Prosperità, successo e persone positive sono sul vostro cammini e vi supporteranno per un lungo periodo. Ci sono in vista buoni contatti amorosi e lavorativi. Avete bisogno di rilassarvi, ma ci sono mille cose da fare, alcune persone da evitare, parenti e colleghi da dirigere. Il morale però resta alto. Venere, come una fata turchina porta soldi, chance, incontri e unioni importanti. Giove e Marte vi supportano così da risolvere problemi legali e concludere una trattativa importante. Un incontro amoroso importante è nell’aria. Potete giocare un po’ con le gelosie così da riavviare il desiderio del partner. Venere canta dolci melodie e il mese inizia con il trionfo dell’amore. Non potete lasciare in sospeso i problemi quindi dato che Mercurio è dalla vostra parte e vi sostiene cercate di risolvere i vostri problemi lavorativi. La prossima settimana sarà all’insegna di impulsività ed esaltazione. Lavorativamente parlando siete poco attivi, perché deconcentrati. Prende corpo un progetto creativo che potrà risolvere più di un problema. Vi attendono una valanga di emozioni. Ottimismo, intraprendenza e coraggio vi contraddistinguono. Ritroverete la voglia di amare. Un incontro o una riappacificazione fa risorgere il vostro cuore. Giove brilla per i vostri occhi, sulla vostra fortuna non tramonta il sole. Colpi professionali, investimenti e transazioni vi ricoprono di onori e economicamente parlando siete in una botte d’argento. Prosegue l’influsso positivo che interessa il lavoro e l’ambiente nel quale muovete i vostri affari. Concentrate le energie soprattutto sulla vita familiare e quella personale e vi regalerà grandi soddisfazioni. La fortuna vi sostiene finanziariamente con un contratto, un lavoro, transazioni o business lucrosi. Avete un po’ di incomprensioni con il vostro partner, ma questo potrebbe fare passi importanti per accontantarvi in tutto. Vi attende un periodo trionfante. I single faranno incontri fatali, mentre chi di voi è felicemente in coppia, farà progetti di convivenza e di matrimonio. Gli affari, inoltre, procedono molto bene.

Preparazione • Fondere il burro.

petitCHEF

• Rompere i biscotti e versare il burro. • Mettere lo zucchero, il cacao e le uova.

Ingredienti • 200 g burro bio • 250 g biscotti secchi di buona qualità • 200 g zucchero • 100 g cacao amaro • 2 uova super fresche bio • 2 cucchiai di liquore (mandorle o nocciole) • 10 pistacchi di bronte

• Mescolare il composto finché sia omogeneo. • Avvolgere l’ impasto in un foglio di alluminio doppio. • Fare la forma del salame. • Mettere in frigo per almeno 2 ore avvolto nella carta stagnola a caramella.

La scelta e la lavorazione del latte a cura di Damiano Domenico Palumbo

P

er latte alimentare si intende il prodotto della mungitura regolare, ininterrotta e completa della mammella di animali in buono stato di salute e nutrizione. Il latte vaccino è quello più utilizzato per la trasformazione. Il latte ha una composizione complessa e variabile in rapporto alla razza dell’animale al periodo dell’anno, all’alimentazione, alla forma di allevamento. La composizione del latte varia addirittura secondo ogni individuo ed al suo stato di salute. In un litro di latte la materia grassa può variare da 35 a 50 g., Il lattosio dai 47-52 gr., le materie azotate da 31-25 gr., i sali minerali tra il 9-9,5 g., la materia grassa è in sospensione nel latte che se lasciato a riposo affiora in superficie formando la crema. La materia azotata è in gran parte costituita dalla caseina circa 80%. La caseina con i fermenti lattici ed il caglio si coagula , è la principale caratteristica del latte che viene elaborata integralmente dalla ghiandola mammaria. Il lattosio è quell’elemento che dà al latte un sapore zuccherino che, con i fermenti lattici, determina l’acidificazione del latte, la coagulazione della caseina , la cremosità dei formaggi. Il latte è costituito per il 90% di acqua, il latte contiene tantissime vitamine in quantità variabile a seconda dell’alimentazione dell’animale. È fondamentale la massima pulizia delle attrezzature e degli ambienti dove avviene la mungitura, perché il latte assorbe tutti gli odori. Il colore del latte varia in funzione della razza dell’animale della sua età, dall’alimentazione e dalla stagionalità sia in inverno che in estate. La produzione del grana si distingue in Vernenga e in Maggenga. La qualità del latte per la trasformazione è fondamentale, se si dispone di un latte sporco o contaminato o povero non si possono fare dei buoni formaggi. Non è mai da utilizzare latte proveniente da animali malati o che abbiano da poco partorito. Il latte

Damiano Domenico Palumbo e la sua famiglia si occupano di vino da generazioni. Relatore e docente in molti corsi dedicati al vino, formaggi, olio extravergine. Ha collaborato con diversi Istituti Alberghieri sia Regionale che Statali. E’ stato coordinatore responsabile di Associazioni gastronomiche. Inoltre è esperto di formaggi si presenterà con una composizione completamente diversa e con un colore diverso. Quando il latte viene raccolto viene portato in caseificio e subisce la pastorizzazione, con l’aumento della temperatura si distruggono tutti i germi presenti nel latte crudo e si mantiene inalterata la qualità. Questo importante risultato si mantiene con una giusta sterilizzazione di tutti i locali di lavorazione del latte. La temperatura di pastorizzazione varia in base alla durata del

tempo oggi si lavora a 80-82 gradi di temperatura per 20-30 secondi per potere distruggere anche il temuto bacillo della tubercolosi il più resistente al calore. Con la pastorizzazione del latte si ha anche un piccolo incremento di resa e un minor calo di peso dei formaggi conservati in magazzino. Oggi il consumatore apprezza molto i formaggi freschi e dolci e la pastorizzazione aiuta molto, in alcuni casi per produrre certi formaggi si applica la pasto-

IL BAGOSS

Bagoss è un termine dialettale che significa di Bagolino paese capoluogo della valle del Caffaro famoso per il carnevale. Il doge di Venezia golosissimo dei formaggi di Bagolino (1/3 dei formaggi consumati a Venezia provenivano da Bagolino) pretendeva un formaggio esclusivo che si distinguesse dagli altri. I Consoli di Bagolino ne discussero con gli ambasciatori di Venezia e nacque l’idea: che cosa c’ è di più nobile del colore dell’oro? Venezia avrebbe fornito il prezioso zafferano per colorare il formaggio degli alpeggi: il Bagoss. Nacque così il “fomaggio dell’amore” che univa la potenza di un cacio stravecchio (dopo 3 anni è perfetto) nato dalle erbe salutari della montagna alle doti afrodisiache del magico fiore dello zafferano. Viene prodotto nel territorio comunale di Bagolino, la vallata del Caffaro, parte della Valle Camonica, Val Trompia, Val Sabbia e la Valle Dorizzia. Si pro-

rizzazione su una parte del latte da lavorare per consentire la sopravvivenza dei microorganismi tipici del latte crudo. Oggi non pastorizzare il latte implica il rischio di non ottenere il risultato cercato e di non avere una produzione costante. Il casaro si deve porre davanti a questa scelta se pastorizzare il latte o meno. È molto importante poi la scelta dell’utilizzo dei fermenti lattici, per ogni tipo di fabbricazione si usano fermenti diversi.

duce con il latte vaccino parzialmente scremato da vacche di razza bruno alpina o pezzata rossa. il latte parzialmente scremato viene versato in caldaie di rame e riscaldato con fuoco di legna lentamente a 37 gradi, si aggiunge il caglio in polvere, si mescola continuamente il latte, si aggiunge lo zafferano e si forma la cagliata, viene rotta a dimensioni molto piccole in due fasi è poi cotta a 48-49 gradi e la massa viene lasciata riposare per 40 minuti. Viene poi estratta e messa negli stampi dove si ha la pressatura. Seguirà poi la salatura a secco ed una stagionatura di 6 mesi minimo. In degustazione si presenta con una crosta liscia e dura dal colore giallo più o meno carico, la pasta è di colore giallo paglierino, granulosa e leggermente occhiata. In bocca ha un sapore forte, deciso, sapido soprattutto quando è ben stagionato. È un grande formaggio da tavola.




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