Il Piccolo del 16 febbraio 2013

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PICCOLO

Giornale

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Edizione del Sabato

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Anno XIII • n°13 • SABATO 16 FEBBRAIO 2013

Edizione chiusa alle ore 21

Periodico • € 0,02 copia omaggio

Non riceve alcun finanziamento pubblico

Sono sempre più numerosi i nuclei familiari allargati. La storia di Chiara: «Ecco come siamo diventati famiglia non convenzionale»

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RITRATTO DI FAMIGLIA... AI GIORNI NOSTRI

La sociologa Carla Facchini: «Può diventare un’esperienza positiva, ma serve un sostegno da parte delle istituzioni» PUNTO&VIRGOLA

Serve una cura dimagrante

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DI FABIO VARESI

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M5S: CHE FINE HANNO FATTO LE TELECAMERE IN CONSIGLIO COMUNALE? CRISI DELL’EDILIZIA

«Sono le banche a decidere vita o morte delle imprese»

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BIKE SHARING

Per il Comune è un successo straordinario

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ELEZIONI - GIUSEPPE TORCHIO

«La Regione ha abbandonato il territorio»

SUCCESSO PER IL FLASH MOB ORGANIZZATO IN GALLERIA XXV APRILE A CREMONA BEN 110 LE PARTECIPANTI AI CORSI DI DIFESA PERSONALE SFIDA DELICATA ALLO “ZINI”

In Cremo-Cuneo sono in palio punti salvezza

Domani servirà una Vanoli d’assalto nella bolgia irpina

La Pomì si affida al tecnico Cuello per risollevarsi a pagina a pagine 26 26

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Frode fiscale per finanziare la ’ndrangheta

CASALMAGGIORE

Eon, quando il sevizio non è per tutti

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VOLLEY A2 FEMMINILE

pagine 24

TRASFERTA AD AVELLINO

a pagina 4

SETTE IMPRENDITORI INDAGATI

SPORT

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lamoroso! Il mondo dello sport si è accorto che siamo in crisi economica. Una presa di coscienza dell’ultima ora, visto che negli ultimi anni molte società hanno speso più di quanto potevano disporre, incuranti del passivo che cresceva. Mi ha colpito molto l’intervento di un dirigente della Pallacanestro Biella a Radio Sportiva, nel quale ribadiva che i soci del glorioso sodalizio cestistico piemontese, da dodici anni in serie A, erano in grado di garantire la sopravvivenza sino al termine della stagione e non oltre. La stessa situazione si vive in altre piazze storiche del basket italiano come Caserta, senza dimenticare i tragici ritiri dal campionato di volley femminile. Alcune società (poche), tra queste ci piace rimarcare la Vanoli, hanno capito in anticipo che solo spendendo meno di quanto si dispone in “cassa”, si può garantire la sopravvivenza alla società, anche a scapito del valore della squadra. Oltretutto, molti casi hanno dimostrato che spesso si ottengono risultati importanti con le idee e non con tanti soldi sperperati. Per ora la crisi sta colpendo gli sport di squadra che si giocano in palestra, ma tra non molto arriverà anche al calcio, che stenta a “tirare la cinghia”. Ci dispiace per i tanti tifosi che la prossima stagione rischiano di perdere la squadra per la quale fanno il tifo, ma più che fare canestro (restando al basket), si deve applaudire il virtuosismo dei dirigenti, qualità che fino a qualche mese fa non riscuoteva consensi. Come in politica, invochiamo fatti e non promesse, perché il professionismo non si misura con gli ingaggi astronomici, ma con la serietà di atleti e dirigenti. Difficile vedere un professionista della sport che non riesce a sbarcare il lunario. Basta accontentarsi (si fa per dire) di stipendi più in linea con la crisi economica, che possono garantire la prosecuzione dell’attività di società dal glorioso passato. In un momento cupo un po’ per tutti, la passione sportiva è un valore importante, da conservare in qualsiasi modo. Siamo fuori tempo massimo, la cura dimagrante anche nello sport non può più essere procrastinata. Tutti sono avvertiti…

LE DONNE CONTRO LA VIOLENZA

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Cronaca

Sabato 16 Febbraio 2013

Le famiglie allargate... crescono Carla Facchini: «Stiamo assistendo a una pluralizzazione della struttura famiglia, che si discosta da quello che c'era in precedenza»

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di Laura Bosio

a una situazione consolidata in cui parlare di famiglia significava parlare del modello tradizionale composto da padre, madre e figli, i cambiamenti sociali e culturali degli ultimi anni hanno diffuso il concetto di famiglia allargata, in cui diverse relazioni si intersecano a formare nuovi modelli familiari, decisamente non convenzionali, ma che offrono numerose risorse. «Stiamo assistendo a una pluralizzazione della struttura famiglia, che si discosta da quello che c'era in precedenza» dice Carla Facchini, docente in sociologia, esperta in sociologia della famiglia, all'università Bicocca di Milano. «Gli anni '60 hanno visto un processo di omogeneizzazione dei modelli famigliari, che un tempo erano di diverso tipo: da quelle multiple della campagna, a quelle estese tipiche della nobiltà, a quelle ricostruite, ossia composte da vedovi che si risposavano. Quest'ultimo tipo di famiglia iniziò a calare con l'aumentare della vita media. Quando venne introdotto il divorzio, negli anni '70 le cose cambiarono nuovamente, anche se fino alla fine degli anni '80 tale istituto non venne utilizzato molto. L'incremento di divorzi avvenne dagli anni '90, e con esso anche il numero di famiglie ricostruite, che però rispetto al passato avevano una differenza sostanziale: non dipendevano più dalla vedovanza di uno dei coniugi, ma da una separazione». Quali sono le caratteristiche della famiglia ricostruita moderna? «Quella che derivava da una vedovanza portava con sè l'irreparabilità della perdita, ma dal punto di vista relazionale non creava situazioni complicate. Invece le famiglie ricostruite di oggi, originate da rapporti affettivi terminati e da altri nuovi, portano senza dubbio più difficoltà di gestione». Di che tipo? «Da un lato di tipo relazionale, in quan-

LA STORIA - «Ecco come siamo diventati un nucleo familiare non convenzionale»

Chiara ha 36 anni, un figlio di 7 e un matrimonio finito alle spalle. Il suo ex marito, Marco, ora convive con un'altra donna, dalla quale ha avuto una bambina, che ha due anni. Una situazione che rischierebbe di essere complicata, se non fosse che questi due nuclei familiari hanno deciso di fondersi, in un esemplare modello di famiglia allargata. «La separazione è stata difficile e dolorosa» ricorda Chiara «e ho passato dei momenti davvero terribili. Tuttavia, quando il mio ex marito ha trovato una nuova compagna, ero riuscita ad accettare la mia nuova condizione di madre separata. Ho stretto amicizia con la nuova compagna di mio marito, e sono stata madrina della loro bambina. Negli ultimi anni il nostro legame si è ulteriormente consolidato: il mio ex marito voleva avere suo figlio vicino, ed io desideravo che il bambino crescesse con la sorellina. Così ci siamo stabiliti in due abitazioni to mantenere dei rapporti è tutt'altro che semplice dopo una separazione, soprattutto quando uno dei due partner si crea una nuova famiglia: in questo caso l'altro partner rischia di entrare in una situazione di sofferenza, specialmente se la scelta delle separazione non è biunivoca. Poi

c'è la questione della gestione dei figli, nonché un non trascurabile aspetto economico. Inoltre questo concetto di famiglia allargata non coinvolge solo i partner e i rispettivi figli, ma anche una pluralità di soggetti - nonni, zii, cugini - che in modo indiretto entrano a far parte di questa fa-

confinanti, e passiamo molto tempo insieme. Spesso io e mio figlio andiamo a pranzo da loro, la domenica, e ci capita di andare in vacanza tutti insieme. Quando la loro bambina - che considero quasi come una seconda figlia - mi chiama "zia" mi commuovo ancora oggi. Così come la compagna del mio ex marito è felice quando mio figlio usa lo stesso appellativo con lei. Durante un periodo della mia vita in cui ho avuto problemi con il lavoro, loro mi sono stati vicini e mi hanno aiutato a non cadere. Posso dire, senza timore di essere contraddetta, che siamo una vera e propria famiglia, anche se ben lontana dal concetto convenzionale della stessa. Quando racconto la mia storia vengo guardata con stupore, eppure credo che questa sia una situazione ideale, e che nel futuro questo modello di famiglia sarà sempre più presente».

miglia allargata». Quanto è ampio questo fenomeno? «Le famiglie allargate stanno crescendo di pari passo con l'aumento del numero dei divorzi e delle separazioni. Rispetto agli anni '90 sono triplicate. Senza contare che il dato legato ai matrimoni è comunque parziale, in quanto al giorno d'oggi molte coppie scelgono di convivere, pur avendo figli, e quando si separano non rientrano nelle statistiche, ma di fatto incrementano il numero delle famiglie ricostruite». Quali sono le possibili problematiche che possono presentare queste nuove famiglie? «Il problema maggiore è che, mentre un tempo il divorzio era appannaggio soprattutto dei ceti sociali elevati, oggi riguardano anche le fasce medio-basse della popolazione, e questo porta a un rischio di impoverimento crescente, soprattutto quando si parla di donne con

figli rimaste sole, ma anche di uomini». Esistono leggi precise per tutelare queste situazioni? «La legge oggi si concentra molto sulla tutela dei minori, e recentemente è stata introdotta la tutela anche per i bambini nati al di fuori del matrimonio. Il vero problema di queste nuove unioni, è invece prettamente sociale: il modello culturale dei soggetti coinvolti, infatti, non è sempre adeguato al processo di rielaborazione che queste situazioni impongono di affrontare». Si spieghi meglio. «Se il processo di rielaborazione è condiviso e coinvolge tutti i suoi componenti, la famiglia allargata può rappresentare un rinforzo della rete sociale che circonda ciascuno dei suoi componenti. Per questo credo che le istituzioni dovrebbero realizzare dei percorsi di accompagnamento sociale in modo da sostenere la stabilizzazione di queste situazioni».

«Serve un sostegno da parte delle istituzioni»


Cronaca

Un ballo contro la violenza In tutto il mondo un miliardo di persone sono scese in piazza contro stupri, percosse, femminicidi

Per tutelarsi, anche un corso di difesa personale promosso dal comando di Polizia municipale di Cremona, in collaborazione con l’assessorato alle Pari opportunità

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di Laura Bosio

omini che odiano le donne» è il titolo di un best seller dello scrittore svedese Stieg Larsson, ma potrebbe anche esserlo della terribile storia di violenze e soprusi subiti dalle donne di tutto il mondo. Lo dimostrano i dati: i casi di violenza nei confronti delle donne negli ultimi quattro anni sono aumentati del 10%. Ma sono aumentati anche i movimenti di protesta contro la violenza. Protesta che si è manifestata anche giovedì - 15° anniversario del V-day quando un miliardo di uomini e donne di 189 paesi del mondo hanno ballato insieme nelle piazze, contro la violenza sulle donne. A Cremona la manifestazione si è svolta sotto la Galleria XXV Aprile. «L’obiettivo è quello di creare attraverso il ballo una forma di protesta celebrativa e non violenta» spiega Emanuela Ghinaglia, portavoce del movimento “Se non ora quando”. Si tratta di un messaggio di pace, di gioia, di forza, contro un problema «che oggi ha assunto toni drammatici, sotto diversi punti di vista» continua Ghinaglia. «Oggi c'è una forte presa di coscienza da parte delle donne, che sono favorite dai numerosi mezzi di comunicazione disponibili, dai blog ai social network. Oggi si riconosce l'emergenza di contrastare questo fenomeno, che purtroppo è sempre più legato a stereotipi culturali sbagliati: l'immagine della donna che passa dalle

pubblicità e dalla tv è quella della mercificazione del corpo, dell'utilizzo della donna come di un soggetto passivo. Questa è la mentalità che deve cambiare. Siamo uscite da un lungo periodo di silenzio su questi temi, e ora siamo tornate a lottare con degli strumenti nuovi, facendo della mobilitazione una vera e propria cultura». La volontà di contrastare il fenomeno della violenza, che vede sempre più adesioni anche da parte degli uomini, si unisce alla questione della sicurezza personale e della capacità di reagire in caso di potenziale pericolo. Anche in questo caso i numeri parlano chiaro: sono ben 110 le donne che stanno partecipando al corso di difesa personale promosso dal comando di Polizia municipale di Cremona, in collaborazione con l'assessorato alle Pari opportunità. «I fatti di

Sono ben 110 le donne che partecipano ai corsi di autodifesa

cronaca nazionale che hanno occupato le pagine dei quotidiani da un anno a questa parte hanno senza dubbio contribuito al diffondersi di un'esigenza di sicurezza nella popolazione femminile» spiega il comandante Fabio Ballarino Germanà. «Negli anni scorsi, infatti, le parteci-

Grande partecipazione per il flash mob organizzato giovedì in Galleria XXV Aprile

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Sabato 16 Febbraio 2013

panti erano circa 40». Durante i corsi le donne non imparano solo le tecniche di autodifesa anche se esse rappresentano circa il 70% delle lezioni - ma anche i comportamenti migliori da tenere in caso di situazioni problematiche. «L'atteggiamento deve essere sempre di grande attenzione rispetto alla situazione ambientale, come ad esempio se si parcheggia in una zona buia o deserta» spiega Ballarino Germanà. «In caso si notino nei paraggi individui con atteggiamento sospetto, è importante fare attenzione alla distanza fisica, evitando che la persona in questione si avvicini troppo. Magari può essere consigliabile telefonare a qualcuno, tanto per mostrare che non si è del tutto soli. Se poi avviene il contatto fisico, allora entrano in gioco gli insegnamenti legati alla difesa personale». A questo proposito il corso comprende anche l'incontro con un avvocato, che spiega i limiti della legittima difesa.

BIKE SHARING

Bici a noleggio, in città un grande successo

Un successo, secondo l’Amministrazione comunale, l’introduzione del servizio di bike sharing a Cremona. I dati, raccolti dall'assessore Francesco Bordi – in risposta a un’interrogazione scritta del consigliere comunale Giacomo Zaffanella – dicono che, al 31 gennaio 2013, gli utenti iscritti erano 1.952, e le biciclette ritirate e riconsegnate sono state in tutto 9.962, con una media di 11,49 utilizzi al giorno. Tra gli utilizzatori, i cittadini di Cremona sono 605, gli iscritti dei comuni della provincia sono 475, mentre quelli provenienti da altre province sono 692, e ben 134 sono persone provenienti dall'estero. «Volendo confrontare i dati fin qui presentati in termini di offerta e di domanda di servizio si può far riferimento il rapporto di Euromobility sulle mobilità sostenibile nelle principali città italiane» spiega Bordi. «In termini di offerta del servizio (bici/ogni 10.000 abitanti) Cremona presenta un valore pari a 11,26 che la collocherebbe al primo posto della graduatoria presentata nello studio. In termini di domanda (utenti iscritti ogni 10.000 abitanti) il valore relativo a Cremona è pari a 274,92 che analogamente al precedente si collocherebbe al primo posto delle graduatoria presentata. Come già ricordato il valore della domanda (cioè degli utenti iscritti) è sicuramente influenzato dalla gratuità del servizio ma rappresenta comunque un ottimo risultato, e il valore relativo al numero di biciclette disponibili non è inficiato dalla gratuità». Il servizio è gratuito ad oggi e fin dalla sua attivazione. La scelta era stata fatta in primis per una sua promozione ed avviamento. In seguito, dato anche l’inaspettato numero di utenti e di ritiri, non si è proceduto alla tariffazione poiché non compatibile con il sistema meccanico e con il modello di gestione affidato a pubblici esercizi. «La riflessione sul passaggio ad un servizio con una tariffa è stata fatta più volte e si è stabilito che si sarebbe potuto procedere ad una tale evoluzione soltanto con il modello di gestione automatico del sistema» spiega ancora l'assessore. «Nel 2012 il Comune ha partecipato ad un bando regionale e si è aggiudicato con il Progetto Vivilacittà un ulteriore finanziamento da parte di Regione Lombardia che sarà utilizzato per evolvere secondo un modello tecnologicamente più avanzato il servizio attuale (colonnine, sblocco della bici con tessera magnetica, ecc)e per introdurre biciclette a pedalata assistita e postazioni di ricarica ad esse dedicate anche con l’utilizzo del fotovoltaico. In tale occasione (il progetto dovrà essere completato nel 2013) si procederà ad introdurre una tariffazione del servizio.


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Cronaca

Sabato 16 Febbraio 2013

L‘INCONTRO

Vitali: «Valorizziamo la famiglia»

«La coerenza di pensiero che ho sulla famiglia è determinante». Lo afferma Roberto Vitali, candidato al Consiglio regionale della Regione Lombardia. «In piena aderenza con i valori propugnati dalla Costituzione Italiana, la famiglia - precisa - e «quella composta da un uomo e una donna legati da matrimonio o stabile convivenza e dai loro figli, naturali o adottivi. Altre unioni, come quelle omosessuali possono essere tutelate in alcuni diritti civili, ma non costituiscono una famiglia». Nell'incontro promosso venerdì sera Viali ha spiegato come la famiglia viene posta al centro del suo impegno. «Nel nostro programma - afferma - prevediamo una fiscalita' che tenga conto del carico familiare: forme di sostegno dirette, come i voucher, che permettano alle famiglie di gestire in autonomia le scelte di cura, educazione, assistenza; la conciliazione lavoro-famiglia; la possibilità di una detrazione ulteriore per le coppie che desiderano affrontare un'adozione internazionale. Senza dimenticare - conclude - le famiglie separate, che sono oggi un'emergenza sociale». Nell'Agenda, anche le forme di sostegno dirette (es. voucher), che permettano alle famiglie di gestire in autonomia le scelte di cura, educazione, assistenza e valorizzino anche l’autoimprenditorialità come ad esempio i nidi condominiali. A seguire la rete dell’associazionismo familiare per l’accompagnamento a situazioni di difficoltà non solo economica ma anche relazionale e assistenziale. Anche sulla casa, elemento essenziale per fare famiglia, Vitali ha le idee chiare. Puntare sull’Aler come una vera azienda per l’abitare, efficiente, innovativa, in grado di aggredire e di vincere una volta per tutte l’emergenza casa per le famiglie e per i giovani. Altro punto che interessa la famiglia è la scuola. E non manca il rafforzamento ed il rilancio delle realtà distrettuali e di filiera emergenti e sostegno alla politica europea dei cluster regionali. Infine la green economy con misure per favorire la nascita e lo sviluppo di imprese nei settori dell’agricoltura sostenibile.

«Giunta inefficiente e non lungimirante» Polemica contro le pavimentazioni nel centro città, con le strade limitrofe in condizioni drammatiche

Il Movimento 5 Stelle: «Che fine hanno fatto le telecamere in Consiglio?»

I

di Michele Scolari

l Movimento Cinque Stelle attacca l'amministrazione comunale e lo fa in una nota diffusa ieri in cui lamenta «l’ennesima dimostrazione d’inefficienza e mancanza di lungimiranza da parte di questa giunta». Al centro dell'attenzione molti aspetti, a cominciare dalla questione dei video circuiti cittadini. «Quasi due mesi fa si parlava dell’introduzione di telecamere non invasive all’interno del Consiglio Comunale, proposta oltretutto sostenuta dalla maggioranza politica». «Si è anche detto che nel mese di gennaio si sarebbe attuata questa misura che permette la totale trasparenza del Consiglio Comunale durante le proprie sessioni. Siamo oramai giunti a febbraio, siamo in piena campagna elettorale, e la proposta delle telecamere giace nel dimenticatoio. Noi siamo qui a ricordarvelo, invitando l’amministrazione comunale a voler procedere, invece di urlare ai quattro venti le sole intenzioni, senza poi re-

alizzarle». Ma i "grillini" non si fermano alla questione dei videocircuiti, che pure è messa al primo posto. Le accuse proseguono sul piano dei lavori pubblici. «Ricordiamo la passata competizione cittadina per la riqualificazione di Piazza Stradivari, l’isola pedonale, per non par-

lare di via Goito (primo vanto proclamato dalla Giunta appena insediata), i pendolari, i locali sfitti del centro, la diatriba riguardante via Dante - Viale Trento e Trieste. Questi sono solamente i casi più clamorosi, senza citare le realizzazioni di manutenzione delle pavimentazioni al

limite del ridicolo davanti al teatro Ponchielli, con i ciclisti che per evitare le cadute devono fare autentiche gincane. Basta farsi un giro nelle aree limitrofe al centro per vedere la drammatica situazione dei manti stradali». In sostanza, ciò che manca, secondo il Movimento, è una progettualità di fondo che miri ad una strategia organica di pianificazione. Si cita, al proposito, l’assenza dell’amministrazione alla presentazione del progetto Smart City. «La Giunta che intenzioni ha per il prossimo futuro? Finire la campagna elettorale del vicesindaco e poi trascinarsi inerme fino alle prossime amministrative senza un progetto terminato? O ci dobbiamo attendere il miracolo due mesi prima delle prossime elezioni comunali? Sabato scorso al Politecnico c’era un’importante conferenza sulle Smart City, nessuno della Giunta era presente; sarebbe stato opportuno partecipare per avere almeno l'ispirazione che il tempo sta finendo e i cittadini, con la rivoluzione culturale del MoVimento 5 Stelle, si stanno svegliando».

Blitz dei carabinieri nella notte tra giovedì e venerdì: tre arresti dopo un furto a Lugagnano

Smantellata la gang delle slot machines

Scacco ad una banda “specializzata“ nei furti di slot machines. Un blitz condotto dall’Arma nella notte tra giovedì e venerdi ha smantellato una gang nota per avere generalmente nel mirino delle proprie incursioni le macchinette di bar e pubblici esercizi. A finire in manette sarebbero stati tre cittadini romeni, specializzati nel furto di videopoker e macchinette mangiasoldi. Stando alle ricostruzioni i tre si erano spinti sino a Lugagnano, in provincia di Piacenza, per compiere un furto. Per loro,

tutto è filato liscio sino a quando, sulla via del ritorno, non hanno iniziato l’attraversamento della zona cremonese. Qui infatti l’auto dei malviventi è stata intercettata e bloccata dai militari. In seguito ad una perquisizione, dalla vettura sono spuntati un registratore di cassa e un televisore di notevoli dimensioni. Non essendo stati in grado di giustificare il possesso degli oggetti per i tre è scattato il trasporto in caserma. Il materiale reperito nell’auto è stato riconosciuto come provento di un

furto avvenuto poco prima in un bar di Lugagnano. Qui, dopo aver infranto la vetrina con la copertura di un tombino prelevato dalla strada, avevano razziato l’interno per poi darsela a gambe verso la zona d’origine. L’arresto dei tre rappresenta un duro colpo alla criminalità che mette in ginocchio i piccoli commercianti e i gestori di bar e ristoranti. E' verosimile che nel mirino dei tre in passato siano finiti anche esercizi pubblici situati nel territorio cremonese.

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Cronaca Quattro sono le "carte" da giocare per Cremona in Lombardia. Lo afferma Clara Rita Milesi, presentando il suo programma come candidata del Centro popolare Lombardo. Identità, cultura, ambiente, agroalimentare: questi, secondo Milesi, i quattro punti essenziali su cui lavorare. «Cremona in passato è stata la seconda città della Lombardia per importanza sociale, economica, politica e culturale, seconda solo a Milano» spiega la candidata. «Oggi la città si trova ripiegata su se stessa per tutta una serie di scelte sbagliate delle amministrazioni che si sono avvicendate negli ultimi decenni, ma le

Sabato 9 Febbraio 2013

Quattro i punti fondamentali nel programma di Clara Rita Milesi: «Oggi Cremona è ripiegata su se stessa»

«Identità, cultura, ambiente e agroalimentare» sue potenzialità sono grandi. Si tratta solo di cercare di risvegliarla dal suo letargo con scelte azzeccate». E tra queste senza dubbio c'è la liuteria, uno principali punti di forza: «La liuteria è una eccellenza che rende Cremona unica e riconosciuta nel mondo: è questa, insieme alla musica, la carta principale da giocare per sviluppare la vocazione al turismo culturale della città, un filone che fin qui ha prodotto risulta-

Clara Rita Milesi

ti solo in mimina parte, rispetto alla potenzialità. Una carta da giocare soprattutto in vista di Expo 2015. L'apertura del Museo del Violino e il “museo diffuso” delle centinaia di botteghe liutarie, possono rappresentare una calamita irresistibile per migliaia di turisti provenienti da tutto il mondo in cerca di arte, bellezza e musica». Altro tema fondamentale è quello urbanistico-architettonico:

nonostante il nostro territorio non abbia tassi di urbanizzazione allarmante, «negli ultimi anni questa piaga ha cominciato a diventare evidente anche dalle nostre parti, dove si assiste a una cementificazione priva di regole, di estetica, di progetto» spiega Milesi. «Tutto ciò va a compromettere irrimediabilmente la bellezza di un territorio che per secoli i nostri avi hanno protetto. La salvaguardia dell'ambiente diventa

perciò un altro punto su cui insistere in futuro, ciò non disgiunto a un controllo delle polveri sottili e a un tasso di inquinamento ambientale che porta la nostra città ad avere un primato poco invidiabile in Lombardia». Ultima ma non meno importante, è la valorizzazione dell'agroalimentare. «E' una filiera di eccellenza che in primo luogo costituisce un asset economico strategico e da rafforzare per la nostra città e provincia, e dall'altra può anch'esso contribuire ad alimentare quel flusso di turismo, oggi sempre più ampio, che va alla ricerca di slow food e di prelibatezze in giro per l'Italia».

«E’ venuto il momento di mostrare la faccia»

Giuseppe Torchio (Centro popolare Lombardo): «Mi candido perchè in questi anni ho avvertito uno stato di abbandono del nostro territorio da parte della Regione»

«L’agricoltura necessita di maggior spazio all’interno della filiera: oggi gli interessi di chi produce sono considerati secondari»

U

di Laura Bosio

na vita di impegno politico, come sindaco di Spineda, quindi parlamentare, poi presidente della Provincia e, attualmente, consigliere presso questo stesso Ente. Parliamo di Giuseppe Torchio, che ha deciso di mettersi nuovamente a disposizione, candidandosi alle elezioni regionali. «Proprio in questi anni ho avvertito lo stato di abbandono del territorio cremonese da parte della Regione. Questo essere lasciati a noi stessi ha portato alle infiltrazioni, in certe tematiche fondamentali, di malaffare e corruzione. È stata emblematica la vicenda di Cappella Cantone, dove certi “poteri” hanno imposto il proprio volere cercando di dominare la provincia attraverso la corruzione. Facendo queste riflessioni, ho concluso che è venuto il momento di prendere in mano la situazione, di mostrare la faccia, impegnandomi in prima persona, con tutti i rischi che ne conseguono». Cosa rappresenta il Centro popolare lombardo? «Siamo una rete di liste civiche, ma prima di tutto una rete di amici, che provengono tanto dal ceto popolare che da quello medio-borghese e che avvertono la necessità di un cambiamento di rotta. Siamo senza padrini né padroni, non abbiamo un sostegno finanziario, e lavoriamo per ottenere sul territorio un voto trasversale ma anche decisivo. Tra l’altro, dopo l’endorsement della capolista montiana alla Camera in Lombardia Ilaria Borletti Buitoni, anche altri candidati centristi hanno deciso di appoggiare la candidatura di Ambrosoli, lanciando un appello al voto disgiunto in Lombardia. Si tratta di persone come Lorenzo Dellai, capolista della lista Monti alla Camera in

fronte alle cucine benefiche della San Vincenzo e agli sportelli della Caritas. La situazione reale è questa, e di fronte a ciò non ci si può solo indignare, bisogna anche mostrare la faccia. Come faccio io, come fa Matteo Gramignoli, impegnato nel terzo settore del Cremasco, e come fa Clarita Milesi (già consigliere provinciale Idv), impegnata da sempre sui temi urbanistici e ambientali. O come fa il nostro coordinatore provinciale, Giovanni Biondi, che da sempre ha dimostrato grande attenzione alle tematiche locali». Come è possibile realizzare la ripresa economica in Lombardia? Al primo posto c’è la ripresa dell’attività economica e produttiva dell’impresa. Occorre mettere in campo, insieme alle parti sociali, una rivisitazione rigorosa delle risorse regionali. In particolar modo vogliamo ampliare le politiche di sostegno delle piccole e medie imprese, indirizzandole alla competitività globale con sostegni per l’internazionalizzazione, il risparmio energetico, la green economy, le nuove tecnologie, il made in Italy e Lom-

bardy e le nuove prospettive turistiche e culturali. L’agricoltura necessita invece di un maggior spazio all’interno della filiera: oggi gli interessi di chi produce sono infatti considerati secondari rispetto a quelli della grande distribuzione organizzata, e questo deve cambiare. Così come bisogna rivedere la Pac e la direttiva sui nitrati». Un altro tema forte è quello legato alle difficoltà degli enti pubblici locali. Quali interventi sono necessari? «Recentemente ho stilato un elenco di priorità, al quale ci atterremo. Innanzitutto abolire il "patto di stabilità" prima del 30 giugno, sbloccando così le risorse degli enti locali. Servono poi incentivi per interventi di risparmio energetico su immobili comunali, un sistema di premialità per i Comuni virtuosi, lo stanziamento di maggiori fondi per i servizi sociali essenziali. In contemporanea si dovrà effettuare un più stringente controllo sulla spesa corrente degli enti, nonché rimodulare il piano di prevenzione della corruzione. Infine va rivista la legge sulle aggregazioni dei comuni, che andrebbe estesa anche ai centri che superano i cinquemila abitanti. Cosa pensa delle altre proposte politiche? «Per quanto riguarda la candidatura di Maroni, ci sono diverse lamentele: innanzitutto il mondo agricolo ricorda bene che la Lega ha difeso, sul tema delle quote latte, quella minoranza non in regola, anziché tutti quelli che hanno pagato e che continuano a pagare. Inoltre voglio ricordare che quando ero presidente della Provincia sottoscrissi, con le forze dell’ordine e la Prefettura, un patto per la sicurezza a livello provinciale, che però non venne firmato dall’allora ministro Maroni, e questa fu una cosa gravissima, soprattutto per un partito che ha sempre fatto della sicurezza un cavallo di battaglia».

Bisogna abolire il Patto di stabilità entro il 30 giugno

Giuseppe Torchio con Umberto Ambrosoli

Trentino, e i candidati alle elezioni politiche Alessandro Sancino, Gregorio Gitti, Milena Santerini ed Emanuela Baio. Soggetti che hanno capito che non si poteva tenere in piedi una candidatura intermedia come quella di Albertini. Fanno parte del gruppo politico anche consiglieri regionali fuoriusciti dall’Udc come Enrico Marcora e Valerio Bettoni, l’ex Idv Franco Spada, il repubblicano Giorgio La Malfa e il candidato dell’Udc alla presidenza della Regione Lombardia alla scorsa tornata elettorale Savino Pezzotta». Quali sono i principali problemi che si dovranno affrontare dopo le elezioni? «C’è il serio problema della burocrazia eccessiva, soprattutto se pensiamo che oggi in Regione c’è un assessore alla semplificazione, con il risultato che viene chiesto ai Comuni di restituire i fondi per l’alluvione del 2000. Questo è gravissimo, e dimostra come la burocrazia la faccia da padrona, portando con sé declino e degrado.

Non dimentichiamoci i tagli alla sanità, altra nota dolente: il taglio di tre primariati all’ospedale Oglio Po, porta a un impoverimento sostanziale, e al rischio di perdere gli utenti che arrivano dall’Emilia Romagna e dal Veneto. C’è infine il grave problema del welfare, con i nuovi poveri – soprattutto italiani - che vanno a infoltire le file di

«Siamo senza padrini nè padroni»

Lo “Tsunami Tour” Beppe Grillo in città Lo Tsunami Tour di Beppe Grillo "investirà" Cremona il prossimo 18 febbraio, quando il leader del Movimento 5 Stelle sarà in città, sul palco allestito in piazza Stradivari per l'evento clou della campagna elettorale del suo partito.Lo show del comico genovese dovrebbe durare un paio d'ore, a partire dalle 17. Come sempre, oltre che direttamente dalla piazza, sarà possibile seguirlo in diretta streaming dal suo blog.

Giuseppe Torchio e Matteo Renzi

L’appuntamento con il presidente nazionale Udc è previsto per le 17

Sabato 16 febbraio Rocco Buttiglione al Cittanova

Sabato 16 febbraio alle 17 il Presidente dell’Udc Rocco Buttiglione sarà nella saletta al piano terra del Palazzo Cittanova. Dopo una visita al banchetto elettorale situato in piazza Roma lato taxi, Buttiglione oltre ad incontrare iscritti e simpatizzanti, terrà una conferenza stampa sugli argomenti che animano la campagna elettorale. Partendo dai motivi che ci han fatto scegliere l’alleanza con Gabriele Albertini alle Regionali. «Sarà ribadito l’invito ai nostri elettori a non farsi né allettare né fuorviare da un invito al voto disgiunto o ad un cosiddetto voto utile a non far vincere Maroni ma di votare coerentemente la nostra lista dando la preferenza ad un nostro candidato e ad Albertini presidente. Siamo contrari ai trasformismi e ai populismi» sottolinea

il leader provinciale Giuseppe Trespidi. «Siamo per la coerenza e la trasparenza. Abbiamo pagato per questo stando all’opposizione sia di Prodi sia di Berlusconi e in Regione Lombardia di Formigoni. Abbiamo fato la scelta di mettere in campo le migliori energie che abbiamo a disposizione per il presente e per il futuro pur sapendo che molto difficilmente saremo noi dell’Udc di Cremona a cogliere l’obiettivo di avere un eletto. Quel che conta – conclude Trespidi – è che l’Udc ha un gruppo di persone motivate, che ha degli obiettivi ben precisi. Obiettivi che non finiscono dopo il voto ma che proseguiranno nel tempo. Siamo per delle coalizioni fatte in modo omogeneo con degli obiettivi ben precisi».

Umberto Ambrosoli in piazza Stradivari

Umberto Ambrosoli sarà a Cremona sabato 16 febbraio per la chiusura del tour che lo ha visto protagonista in tutte le province lombarde. La prima tappa toccherà Crema, alle 14, dove Ambrosoli incontrerà i candidati e i sostenitori per un caffè al Bar Gallery di via Mazzini. A seguire la visita alla Latteria Soresinese, la più grande azienda di produzione lattiero casearia della Lombardia. Successivamente si terrà una conferenza stampa presso il sito dove era prevista la discarica di Amianto a Cappella Cantone, verso le 16.30. mAlle 17.30 Ambrosoli arriverà in città a Cremona dove incontrerà le categorie economiche e sindacali in sala Mercanti. La giornata si concluderà dalle 19 in Piazza Stradivari, dove sarà allestito un grande palco sul quale si esibirà il comico Paolo Hendel. A seguire ci sarà l’intervento di Umberto Ambrosoli insieme a tutti i candidati alle regionali della colazione che lo sostiene.


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Cronaca

Sabato 16 Febbraio 2013

Si torna a parlare di Polo delle tecnologie, la realtà che dovrebbe sorgere nell'ambito della riqualificazione dell'area Ex Annonaria. Un tema che si è trattato nei giorni scorsi durante la seduta della commissione di vigilanza del Comune, alla presenza del pro rettore del Politecnico di Cremona, Gianni Ferretti, del direttore generale di Aemcom, Gerardo Paloschi, e della presidente del Consorzio di imprese cremonesi attive nell'Ict, Carolina Cortellini Lupi. Il progetto di insediamento del nuovo Polo delle Tecnologie di Cremona nel comparto urbano dell'ex Annonaria (Cremona City Hub) nell’autunno scorso è stato selezionato dalla Regione Lombardia classificandosi al secondo posto nella graduatoria del programma Aster, che

Un milione di euro per il Polo Tecnologico Il progetto riguarda le aziende che operano nell’ambito delle tecnologie informatiche

Il progetto prevede la collocazione in un unico polo di diverse aziende che operano nell'ambito dell'Itc (impegnate cioè nel campo delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione), di un centro per il telelavoro e di un incubatore di imprese. Si è voluto in questo modo favorire la messa in rete di tutti gli attori pubblici e privati del settore, arrivando così ad elaborare un progetto che può portare un valore aggiunto alla città e,

soprattutto, al suo sviluppo economico ed occupazionale che, in un periodo di grave crisi come quello attuale, è certamente uno degli elementi più rilevanti dell’intera operazione. «Il Polo delle tecnologie non rappresenterà solo un luogo fisico nel quale le aziende possano operare al meglio delle loro potenzialità, ma anche e soprattutto un centro di eccellenza capace di trasferire alla comunità locale e al mondo delle imprese le opportunità economiche e di maggior qualità della vita rese possibili dall'uso delle nuove tecnologie della comunicazione e dell'informazione» ha ricordato il vice sindaco, Carlo Malvezzi.

«Sarà un centro di eccellenza che creerà opportunità occupazionali»

prevede l'erogazione di fondi per l'insediamento di nuove attività di impresa e lo sviluppo territoriale. Lo stanziamento di cui beneficia è di un milione di euro a fondo perduto. Il proget-

to, partito all'inizio del 2012 con la sottoscrizione di un protocollo di intesa tra diversi soggetti pubblici e privati cremonesi, ha compiuto in questo modo un importante passo avanti verso

la concreta realizzazione. Non solo, in questi mesi il lavoro è proseguito alacremente ed il piano attuativo di tale insediamento verrà completato entro il maggio prossimo.

Le banche decidono vita o morte delle imprese La Giornata della collera per parlare della crisi del settore edile. Laura Secchi (Ance): «La più grave recessione dal dopoguerra»

«Bisogna puntare alla riqualificazione energetica di interi quartieri, sostituendo gli elementi architettonici non più sostenibili»

L’

di Giulia Sapelli

edilizia è uno dei settori più colpiti dalla crisi: lo rilevano tutte le ricerche economiche degli ultimi anni. Questo è vero al punto che le associazioni di categoria, nei giorni scorsi, hanno manifestato la propria rabbia con la "giornata della collera": piazza Affari a Milano, sede della Borsa italiana, è stata ricoperta da diecimila elmetti gialli, in una silenziosa protesta contro il declino di un settore che in passato rappresentava invece un punto di forza dell'economia italiana. Ne parliamo con Laura Secchi, direttore dell'Ance di Cremona. Nei giorni scorsi si è celebrata la "Giornata della collera", un momento di protesta per i costruttori edili, che lamentano una fase di declino: come si caratterizza la stessa sul territorio? «La crisi economico-finanziaria sta trascinando il settore delle costruzioni nella recessione più grave dal dopoguerra. Tra il 2008 e il 2012 il settore ha perso il 26% in termini reali di produzione, ovvero 43 miliardi di euro. Nel 2012 gli investimenti in costruzioni registrano una flessione del 7,6% in termini reali e a fine del 2013 il settore delle costruzioni avrà perso, in 6 anni, circa il 30% degli investimenti. La giornata della collera, promossa da Assimpredil Ance di Milano, Lodi, Monza e Brianza e dal sistema confindustriale del milanese unitamente ad altre 19 associazioni di categoria e ordini professionali, ha scelto Milano perché ospiterà l'Expo2015 e sarà quindi la vetrina del nostro Paese in tutto il mondo. Per far ripartire il settore delle costruzioni bisogna liberare le risorse disponibili, modificare le regole del Patto di Stabi-

Laura Secchi, direttore Ance Cremona

«Bisognerà costruire nuovi edifici a basso impatto energetico» lità interno, portare qualità italiana nel prodotto edilizio, richiamare risorse private negli investimenti in costruzioni». Si sente sempre più spesso parlare di crisi dei mutui: quanto questo ricade negativamente sul settore delle costruzioni? Le banche hanno responsabilità dirette? «Sono gli istituti di credito che decretano la vita o la morte delle imprese, prolungando o togliendo i finanziamenti concessi. Bisogna riportare le banche al loro ruolo di partner del sistema imprenditoriale e delle famiglie. Bisogna: contrastare l'avversione al rischio verso gli investimenti del settore; riattivare il circuito del credito anche per i privati consentendo agli investitori istituzionali (Cassa Depositi e Prestiti, finanzia-

rie regionali, fondi pensione) di intervenire sugli strumenti di finanziamento a medio-lungo termine per finanziare mutui a favore delle famiglie per l'acquisto di immobili fornendo le migliori condizioni in funzione della classe abitativa (classe energetica, acustica o altre prestazioni); istituire un Fondo di garanzia dello Stato che garantisca i rischi dei mutui per l'acquisto di abitazioni erogati dalle banche alle famiglie appartenenti a categorie disagiate».

«Occorre riattivare il circuito del credito per aziende e privati»

Recentemente, a Cremona, si è molto dibattuto sulla necessità di recuperare il patrimonio edilizio esistente: questa potrebbe essere una strada perseguibile? «Il Piano energetico ambientale regionale, lascito della precedente legislatura

al prossimo governo, deve essere soprattutto l’occasione per innescare politiche per la riqualificazione del patrimonio edilizio esistente. Anche nell’ottica delle smart cities, vi è la necessità del lancio di progetti a scala urbana che puntino alla riqualificazione energetica di interi quartieri delle città lombarde, incentivando interventi di demolizione e ricostruzione di quegli elementi non più sostenibili (da un punto energetico e ambientale) in favore di edifici dall’alto contenuto tecnologico e dal basso consumo energetico». Quanto può contare il concetto di "edilizia sostenibile" e di risparmio energetico in un futuro sviluppo del settore? «A questo proposito Ance ha delle proposte ben precise, in merito ad azioni da realizzare a livello lombardo. In primis la realizzazione di edifici a energia quasi zero. Nella prospettiva del

raggiungimento degli obiettivi 20-20-20, posti a livello comunitario, l’edilizia, oltre a rappresentare uno dei settori che consuma maggiore energia ed emette inquinanti in atmosfera, rappresenta anche il volano per innescare politiche di miglioramento del risparmio energetico e della qualità dell’aria, grazie alla sua capacità di rispondere velocemente alle istanze dell’innovazione di prodotto e di processo. A partire dal 1° gennaio 2016, in Lombardia, sarà obbligatorio realizzare nuovi edifici a energia quasi zero. La necessità per gli operatori del settore è che venga definito al più presto il quadro delle regole per la realizzazione di questo tipo di edifici, in modo tale che tutta la filiera possa “prendere le misure” e farsi trovare pronta alla data fissata. C'è poi la questione dei sistemi volontari di certificazione della sostenibilità ambientale. Il percorso in atto da alcuni anni, che vede il tema energetico come elemento fondamentale all'interno di un più complessivo ed integrato approccio legato agli aspetti ambientali che intervengono nell'intero ciclo di vita del manufatto edilizio (dall'estrazione delle materie prime fino alla dismissione del bene, passando attraverso le fasi di progettazione, cantiere e uso), rende prioritaria la previsione, a livello regionale, di un protocollo volontario per la definizione del concetto di "edilizia sostenibile", sulla scorta delle iniziative esistenti a livello nazionale e internazionale, finalizzato alla creazione di un nucleo di eccellenza di realizzazioni che, oltre che dal punto di vista energetico, siano sostenibili anche dal punto di vista ambientale e del clima indoor/comfort acustico. Tale definizione quali-quantitativa è un tassello fondamentale per l'impostazione di una politica di incentivazione dell'innovazione del prodotto edilizio».


Cronaca

Sabato 18 Febbraio 2013

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Frode fiscale e usura per finanziare le cosche Blitz delle Fiamme Gialle cremonesi in quattro regioni: setacciate banche, uffici postali e sale giochi Tra i sette indagati spuntano nomi conosciuti. E di nuovo emerge l’asse Modena-Cremona

P

di Michele Scolari

roventi illeciti derivati da usura e frode fiscale, ottenuti con lo scopo di finanziare la criminalità organizzata in Emilia e zone limitrofe. Il bilancio della operazione condotta nelle prime ore di venerdì 15 febbraio dalla Guardia di Finanza di Cremona (in collaborazione con i colleghi dei territori interessati) tra Emilia Romagna, Lombardia e Veneto, ha portato al controllo di conti correnti in due banche (a Modena e a Colorno) e di due ditte di trasporto nel parmense, oltre a sette avvisi di garanzia, emessi nei confronti sia di imprenditori del settore edile e dei trasporti, sia di professionisti: tutti coinvolti in attività di usura e di frode fiscale, «aggravate dalla finalità di agevolare un’associazione mafiosa». Lo scopo delle attività criminose scoperte dalle Fiamme Gialle era rendere disponibile denaro liquido, sottraendolo al fisco, per impiegarlo nella concessione di prestiti ad aziende emiliane in difficoltà finanziarie, pare anche allo scopo di assumerne il controllo. Tra gli imprenditori destinatari degli avvisi di garanzia a seguito del blitz compaiono nomi già noti alle forze dell'ordine. A parte il mantovano Andrea B. (residente a Goito), alcuni erano già emersi nell’inchiesta condotta quest’estate dalla procura di Cremona e dagli uomini del colonnello Alfonso Ghiraldini, quando venne arrestato un usuraio che aveva preso di mira un barista del centro cittadino. Proprio a partire da quell’episodio si sono sviluppate le indagini che hanno portato all'intervento di mercoledì, passate nel frattempo alla Direzione distrettuale antimafia di Bologna per la presenza di legami con le cosche della ‘ndrangheta emiliana.

Dalla colonizzazione alla delocalizzazione L’Emilia, il Veneto, il mantovano e il cremonese. Queste sono le zone in cui il sostituto procuratore della Dna Roberto Pennisi ha riconosciuto attiva la “altra ‘ndrangheta”, quella originaria del lametino e del crotonese: in territorio emiliano è presente ormai massicciamente; in territorio cremonese con accenni timidi (il citato caso di usura) ma da non sottovalutare. Con Cremona siamo già in territorio lombardo, ma «in una parte di Lombardia che sfugge alla costruzione della ‘ndrangheta “unitaria” di Milano e Reggio Calabria, sgominata dalle inchieste “Crimine” e “Infinito” (le articolazioni della ‘ndrgangheta, ha ricordato anche il gup Guido Salvini, si recidono e si riannodano frequentemente, in base ai bisogni). Con una sostanziale differenza rispetto alla “collega” milanese: «questa ‘ndrangheta non colonizzerà mai, per evitare di commettere l’errore commesso dalla ‘ndrangheta reggina. Continueranno invece in questa attività di delocalizzazione, che comporta un sistema di collusioni e relazioni con più intensi ed essenziali rapporti con il mondo dell’economia e delle professioni». Questa dunque è l’area del futuro. E se andiamo a cercare i reinvestimenti dal Sud diretti al Nord, rischiamo un passo nel vuoto. Per questa ‘ndrangheta «lo scopo è il contrario: creare ricchezza nel Nord Italia per farla convergere verso il Sud».

Spicca il nome di Gianni F. V., fratello di quel Giuliano F. V. (attivo a Reggio Emilia, sorvegliato speciale, ex appartenente al clan Dragone e poi affiliato al clan di Nicolino Grande Aracri, che, secondo i rapporti dell'Antimafia, controlla anche Cremona), coinvolto, assieme a Francesco F., e denunciato a piede libero nel caso di usura registrato a Cremona. Oltre a lui, i anche i nomi di Mario V. (Crevalcore), Gaeta-

no B., Carmine B., Giuseppe G., e Salvatore C. I primi due, assieme a Giuliano F.V., erano già nel mirino della Procura di Cremona e sottoposti ad intercettazione nell’ambito dell’inchiesta condotta dalla Procura cremonese sul caso di usura emerso a maggio. All’epoca il tenente colonnello Nicola De Santis aveva precisato che il giro avrebbe potuto allargarsi. E nell’ordinanza di custodia cautelare il

gup Guido Salvini, oltre a lasciar trasparire una connessione dell’episodio «con fenomeni anche pregressi di usura sistematica legati ad ambienti della criminalità organizzata», aveva ben sottolineato la prosecuzione delle indagini «finalizzate ad evidenziare l’esatto contesto in cui il prestito usuraio è avvenuto». Dopo mercoledì, quel «contesto» risulta assai più nitido con la rivelazione della rete di rapporti criminali che dal capoluogo reggiano si e' estesa sin nel cremonese. Di nuovo, l’usura e le false fatturazioni. Di nuovo emergono l’asse Modena-Reggio-Piacenza-Parma-Cremona da un lato e, dall’altro, quello ModenaReggio-Mantova-Venezia. Di nuovo trova conferma quanto segnalato dal sostituto procuratore della Dna Roberto Pennisi nella seduta della Commissione Parlamentare Antimafia lo scorso aprile. E’ a queste direttrici, spiegava Pennisi, che «bisognerà stare particolarmente attenti per il futuro»: il Veneto, dove «i boss agli occhi degli imprenditori già risultano più affidabili delle banche, perché concedono ciò che non esce dai cordoni chiusi degli istituti di credito». E dall’altro un’area che «parte da Modena e giunge sino a Cremona». Qui è attiva la ‘ndrangheta di matrice lametina e crotonese, diversa da quella reggina delle grandi inchieste milanesi. Da Reggio a Cremona la strada non è così lunga: storie di usura, di subappalti privati a imprese colluse con organizzazioni mafiose, società con azionisti invisibili che hanno sede nelle città, locali che vengono acquistati da persone senza referenze e senza passato. E anche se nessuna società e nessuno dei soggetti coinvolti risiede nella nostra provincia, le indagini proseguono con numerosi indizi "cremonesi" da approfondire.

Prevenire l’infiltrazione con protocolli d’intesa

La rete scoperta dagli inquirenti risponde perfettamente alla tipologia della nuova “criminalità economica organizzata”, che l’ultima relazione della Dda milanese riconosce «capace non solo d’integrarsi con l’economia legale ma anche di anticiparne l’evoluzione e le opportunità», sfruttando un tessuto economico reso fragile dalla crisi e dal credit crunch e creando «lobby d’affari con soggetti anche estranei alle organizzazioni criminali». Ormai il salto della malavita organizzata non è più solamente geografico, dal sud al nord, ma anche sociale: dalle attività “vetero criminali” alla nuova “economia criminale”; non più a colpi di lupara ma di fatture false, lo strozzinaggio, verso uno “yuppismo criminale”. Per questo a Reggio Emilia e Mantova è stato siglato un protocollo d'intesa tra le forze politiche, le amministrazioni locali, la magistratura e le forze dell'ordine per arginare il fenomeno della criminalità organizzata. Il protocollo prevede pure lo scambio di informazioni tra Camere di Commercio (con l’obiettivo di rendere più trasparente l’accesso ai dati) assieme al coinvolgimento delle associazioni del mondo economico. Nella stessa direzione si stanno muovendo anche a Colorno (il cui sindaco Michela Canova ha recentemente ricevuto una busta con proiettili) e Modena, dove, in seguito al blitz di ieri della Gdf di Cremona, alcuni conti correnti sono finiti sotto indagine. La mozione presentata la scorsa estate dal consigliere comunale di Cremona Giancarlo Schifano, e mai discussa, proponeva azioni simili onde prevenire le infiltrazioni della criminalità organizzata. Se nella nostra città l’unico caso collegato alle ‘ndrine è quello dello scorso maggio, non significa che non ve ne siano altri. Occorre tenere presente che l’usura è un reato “sommerso", poco denunciato per paura di ritorsioni. «Molto spesso - si legge nel rapporto dell’Antimafia - l’imprenditore che si rivolge all’usuraio non ha il coraggio e la forza di denunciare il proprio dramma personale e familiare per paura di subire ritorsioni».


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punto di vista

L’articolo di Poli sembra una riposta di parte Caro direttore, leggo spesso i vostri “reportage di storia”. Premetto di essere orgogliosamente apolitico (non anarchico, badate bene) e profondo estimatore della storia “pulita”, senza bandiere. La storia, per definizione dovrebbe essere pura narrazione dei fatti, senza assumere posizioni. Vorrei fare i miei complimenti al vostro giornalista Scolari, che nell’intervista all’esule Mario Ive in occasione del “giorno del ricordo”, ha esposto egregiamente una pagina di storia da troppo tempo oscurata. Mario Ive, maestro elementare che per anni non ha potuto informare i propri alunni e commentare pubblicamente la barbarie, pena il ritorno in Istria. Ora arrivano le critiche: ho trovato poco professionale l’articolo di Francesco Agostino Poli. Non ne ho colto il senso. Sembra una “risposta di parte” all’articolo “limpido“ dello Scolari. A che pro? Era proprio necessario questo spazio sbandieratamente politicizzato? Non parla di foibe. Parla di “oppressione fascista e nazionalista”, nel titolo “Le radici dell'odio” evoca cause al plurale, ma prende in considerazione solo quella fascista. L’articolo non trasmette alcunché di positivo, non spende una parola nei confronti dei morti istriani, dalmati e fiumani. Parla solo di antifascismo, sfociando poi nell’antisemitismo, cosa che con l’esodo istriano e le foibe non ha nulla a che vedere. Cito Poli: «Il giudizio sugli avvenimenti storici deve essere contestualizzato ed obiettivo». Sembra un attacco al precedente articolo. Non manifesta alcun rispetto per gli italiani morti in guerra per valor di Patria, per la maggior parte volontari, che furono abbandonati dopo l’armistizio dell’8 settembre. Le uniche cose che mi vengono in mente sono le urla delle persone gettate nei crepacci, ancora vive, dal maresciallo Tito. E il “buon” Pertini mentre bacia la sua bara. Trovo negativa una pubblicità del genere sul vostro giornale che si dichiara apartitico. Mi scuso se ho usato termini forti o offensivi. Giacomo Ferrari Cremona ***

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Per dire la vostra, scrivete a: lettere@ilpiccologiornale.it • cremasco@cuticomunicazione.it

Sabato 16 Febbraio 2013

la testimonianza

In fatto di sanità credo ci sia una speculazione della Regione Egregio direttore, non so se è già una cosa nota, ma credo che interessi a molti: vorrei segnalare questa anomalia riscontrata nel pagamento di alcune analisi del sangue fatte recentemente all’ospedale di Crema (allego fatture come esempio). Ci sono analisi che già si pagano per intero (ticket uguale alla costo della prestazione), in aggiunta viene pure addebitato un costo per la ricetta. La spesa finale a carico dell’assistito è quindi superiore al costo della prestazione usufruita; mi sembra una speculazione che la Regione Lombardia sta facendo nei

Lettere & Opinioni

Infortunio all’asilo, le responsabilità di maestri e scuola Buongiorno avvocato, mio figlio s’è fatto male mentre giocava all’asilo. Vorrei sapere che tipo di responsabilità hanno le maestre e la scuola in caso d’infortunio di questo tipo. Stella *** Quando un bambino si fa male da solo durante la permanenza alla scuola materna riportando danni, anche permanenti, sono responsabili (responsabilità civile diretta) gli operatori tenuti alla vigilanza sui minori, che, trattandosi di soggetti in età tenerissima, sono equiparati dalla legge agli incapaci di intendere e di volere. I responsabili chiamati a rispondere variano a seconda si tratti di asilo privato (ne risponderà il rappresentante legale dell’ente gestore), o pubblico (ne risponderà l’amministrazione scolastica, che avrà poi diritto di rivalsa nei confronti dell’insegnante responsabile, per dolo o colpa grave, dell’infortunio occorso al bambino). La Corte di Cassazione (sent. n. 5067/2010) ha stabilito

A cura di Emilia Rosemarie Codignola* che si tratta di “responsabilità contrattuale” e più precisamente la qualifica come responsabilità nascente da un contratto protettivo. In particolare, costituisce contratto di protezione quello che intercorre tra l’allievo e l’istituto scolastico. Tra gli interessi che vengono tutelati da questo tipo di contratto, vi rientra quello all’integrità fisica dell’allievo, con conseguente risarcibilità del danno non patrimoniale da autolesione. A seguito dell’accoglimento della domanda di iscrizione e con la conseguente ammissione dello stesso alla scuola, fra allievo ed istituto scolastico si instaura, infatti, un vincolo contrattuale, dal quale sorge, a carico dell’istituto, l’obbligazione di vigilare sulla sicurezza ed incolumità nel periodo in cui questi fruisce della prestazione scolastica in tutte le sue espressioni, anche al fine di evitare che l’allievo procuri danno a se stesso. Del pari, tra l’insegnante

confronti dei sui suoi assistiti. Anche su altre analisi la Regione Lombardia non è che si “sveni”; fra ticket e ricetta si paga quasi tutta la prestazione. Contando su un vostro interessamento porgo cordiali saluti. Mario Casadei Crema ***

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appello

Si deve riscrivere al più presto lo statuto di Padania Acque Signor direttore, la notizia dell’accordo raggiunto in regione Lombardia per un affidamento provvisorio del servizio idrico integrato è stata presentata come la svolta, l’abbandono definitivo del progetto di privatizzazione. Non sarei così ottimista, viste le precisazioni rilasciate alla stampa dal presidente Salini, né mi pare che si possa giudicare questo accordo come un insperato traguardo. Innanzitutto Padania Acque è l’unico soggetto esistente sul territorio che oggi si occupa di acqua e quindi, vista la necessaria continuità del servizio, non si vede a chi altri possa essere conferito. L’affidamento transitorio non dipende da un virtuoso o estorto ripensamento del presidente Salini, è una scelta obbligata (come già detto) che può essere solo provvisoria vista la struttura societaria di Padania Acque Spa. Dunque la vera novità è che questo 2013 sarà un anno “di prova”. E su quali elementi Padania Acque a fine anno dovrà “passare l’esame”? Si legge che si

(dipendente dall’istituto scolastico) ed allievo si instaura un rapporto giuridico, nell’ambito del quale l’insegnante assume, nel quadro del complessivo obbligo di istruire ed educare, anche uno specifico obbligo di protezione e vigilanza, proprio per evitare che l’allievo si procuri, da solo, un danno alla persona. Dalla responsabilità contrattuale della scuola deriva che in un’ipotetica controversia instaurata per il risarcimento del danno provocato dalla autolesione del bambino, i genitori del minore dovranno soltanto provare, ai sensi dell’art. 1218 cod. civ., che il danno si è verificato nel corso dello svolgimento del rapporto. La responsabilità dell’insegnante, infatti, può essere fatta valere con riferimento soltanto al periodo temporale in cui ha esercitato la propria attività e la vigilanza sul minore e soltanto all’interno dell’edificio scolastico e sue pertinenze, con alcune eccezio-

faranno “opportune valutazioni in corso d’opera” che riguarderanno le decisioni che nel frattempo assumerà l’Authority nazionale sulla tariffa e la capacità effettiva da parte delle amministrazioni pubbliche di svolgere il controllo analogo di gestione. Ancora una volta si decide di rinviare la decisione definitiva, dribblando la vera scelta politica, che dovrebbe dipendere in primo luogo dall’attuazione dell’esito referendario. E cosa accadrà tra un anno? Senza la modifica di alcuni elementi di fondo Padania Acque è destinata a una sonora “bocciatura” perché gli enti locali non saranno in grado di esercitare il “controllo analogo” (che non è solo formale) previsto dalla legge sulla società così com’è costruita oggi. Basta leggere lo statuto di Padania Acque e si capisce chi comanda e di quale natura è la società. Vale la pena poi di ricordare che ancora oggi il piano d’ambito su cui Padania Acque dovrebbe lavorare non è stato mai approvato dai sindaci (che anzi ne hanno richiesto la revoca) ed è colpito da ben due ricorsi; gli unici ad averlo apprezzato sono lo stesso Ufficio d’ambito (e neanche tutto) che l’ha emesso e la Giunta Provinciale, da sempre schierata a favore della privatizzazione. Allora invece che andare a verificare la bontà e la praticabilità di quella scelta in house nei prossimi dieci mesi (tempo ridicolmente breve anche per chi non si intenda di processi aziendali) bisognerebbe mettere nero su bianco il processo di modificazione della struttura societaria di Padania Acque in modo che la stessa

ni riguardanti situazioni particolari (come ad esempio gite scolastiche ed escursioni). Mentre sarà onere dell’istituto convenuto in giudizio dimostrare che l’evento dannoso è stato determinato da causa agli stessi non imputabile. E’ bene controllare che sia stata stipulata apposita polizza assicurativa contro i rischi della struttura ospitante, degli utenti e del personale. Qualunque clausola di esenzione da responsabilità, contrattualmente prevista, è da considerarsi vessatoria. Pertanto, anche se approvata e sottoscritta dal genitore al momento dell’iscrizione del bambino presso la struttura ospitante, va considerata come non apposta. *Avvocato Stabilito emiliacodignola@libero.it

possa essere controllata direttamente dagli enti locali, così come stabilito dal Consiglio Provinciale poche settimane fa. Dal Piano d’ambito vanno poi esplicitamente eliminati la scelta della società mista e la remunerazione del capitale investito, tuttora presente in tariffa. L’Ufficio d’ambito ha già tutti gli elementi per mettersi al lavoro. Allo stesso modo il prossimo (rinnovato) Consiglio regionale farà bene ad occuparsi prima possibile della totale riscrittura della pessima legge regionale sul servizio idrico uniformandola finalmente agli esiti referendari. Francesca Berardi Candidata alle Regionali per Etico a Sinistra ***

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scuola privata di crema

Come fa Formigoni a negare il finanziamento alla Charis Caro direttore, commentando un servizio sulla ormai famosa “scuola di CL” di Crema, Roberto Formigoni, ospite della trasmissione “L’aria che tira” su La7, ha avuto il coraggio di affermare che lui, cioè la Regione Lombardia, non ha mai finanziato alcuna scuola. Non c’è davvero limite alla spudoratezza nel raccontare balle colossali. Formigoni sa benissimo che la vicenda del contributo alla scuola privata di Crema è stata un vero e proprio record per un’amministrazione pubblica italiana: in soli 15 giorni la Fondazione Charis ha presentato la richiesta al Comune.

Il Comune, allora amministrato da Pdl e Lega, l’ha girata alla Regione, la giunta regionale – Pdl e Lega - ha approvato il finanziamento e avvertito il Comune, il quale ha stilato la convenzione che un dirigente regionale è venuto a Crema a firmare. Tutto questo, ripetiamo, in soli 15 giorni! Sono i documenti che parlano, caro Formigoni. La Regione Lombardia, mentre tagliava drasticamente le risorse alle scuole pubbliche anche in provincia di Cremona, ha deciso di finanziare con un milione di euro la Fondazione Charis per realizzare la sua scuola privata. Perché ora l’ormai finalmente ex governatore lombardo nega quella scelta? Forse è avvenuta a sua insaputa? O forse se ne vergogna? Di fronte alle difficoltà della fondazione legata a CL e alla possibilità che non riesca a concludere la costosissima opera, Formigoni si sfila, come i bambini colti in flagrante nega l’evidenza e ripete la sua solita litania: io non c’entro. Questa volta, però, la bugia ha davvero le gambe corte. Con buona pace di Formigoni e di chi, dopo avergli retto il gioco, questo gioco, per diciassette anni ora vorrebbe governare nuovamente e vorrebbe farci credere che lui, con Formigoni, non c’entrava nulla. Agostino Alloni e Cinzia Fontana Candidati del Pd ***

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presa di posizione

Sui matrimoni gay il tempo è davvero scaduto Caro direttore, domenica 10 febbraio, a Mantova, di fronte al Castello di San Giorgio, ho partecipato ad una bellissima giornata promossa da Arcrgay di Mantova: la celebrazione simbolica di matrimoni gay. E’ stata una delle iniziative che l’associazione sta organizzando per la promozione dei diritti dei gay, con la campagna “tempo scaduto” che vuole sollecitare i cittadini e i candidati sui temi dei diritti civili e di libertà. A questa campagna, come candidato alla Camera per Sinistra Ecologia Libertà, ho dato la mia adesione e sottoscritto il mio impegno. E’ stato molto emozionante, ho visto tante persone commosse e una notevole partecipazione della città: in piazza c’erano centinaia di persone e decine di associazioni: Arcigay, Arci, Agedo, Amnesty International, Cgil… Hanno letto alle coppie gli articoli del codice civile del rito del matrimonio e chiesto alle coppie omosessuali e eterosessuali di scambiarsi un sì quale promessa di matrimonio l’assessore alla Provincia per le Pari Opportunità Elena Magri e due consiglieri comunali. Il sindaco di Pegognaga, un Comune che ha istituito il registro delle unioni civili, si è presentato alle celebrazioni simboliche con la fascia tricolore. Mantova ha avvicinato omosessuali e eterosessuali e ha fatto sentire la città capitale dei diritti Lgtb, almeno per un giorno. Ora tocca al Parlamento italiano riconoscere al più presto tale diritto perchè il tempo è davvero scaduto. Franco Bordo Candidato capolista alla Camera dei Deputati per Sel



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CREMA

Sabato 16 Febbraio 2013

Nella serata di ieri sono stati a Crema, ospiti nella sala dei Ricevimenti del Palazzo Comunale, il medico cremonese Mario Riccio e il consulente per la salute e la sicurezza sul lavoro Lorenzo Ravizza entrambi candidati alle elezioni regionali del 24 e 25 febbraio, e rispettivamente, capolista a Milano e capolista a Cremona per il partito socialista italiano - per parlare su: «Sanità fra risparmio ed efficienza».

Socialisti, Mario Riccio ha discusso di sanità Entrambi sostenitori della candidatura alla presidenza della regione Lombardia di Umberto Ambrosoli, hanno chiesto agli elettori di contribuire a dare discontinuità al governo della nostra regione, per una migliore qualità della vita,

declinando le loro convinzioni attraverso le seguenti parole-guida: - serietà ed impegno al servizio delle persone; - trasparenza nelle decisioni; - sostegno alle politiche del lavoro e politica improntata alla massima legalità. Il medico Mario

Riccio, che molti ricorderanno per la vicenda Welby, ha anticipato alcune scelte che dovranno qualificare il nuovo governo regionale sul piano della politica sanitaria: un servizio totalmente gratuito almeno per le fasce più deboli; via

il ticket sanitario per chi guadagna meno di 30 mila euro e applicazione graduale per i redditi superiori; più ambulatori, più sevizi medici di base, meno liste di attesa. Maurizio Noci, già parlamentare Psi per il nostro territorio, raccomanda all’attenzione dei cremaschi con la loro preferenza, il giovane consulente per il lavoro Lorenzo Ravizza residente a Vailate.

Idee, proposte, convinzioni di Mino Jotta (Pdl). Le misure urgenti per le famiglie e le aziende. «No tax area»

«Moratoria di 3 anni per le imprese»

I

di Michela Bettinelli Rossi

o sono così. Non mi sono fatto nemmeno ritoccare il manifesto», ci scherza sopra Mino Jotta, candidato Pdl alle Regionali. I toni della sua campagna elettorale sono pacati. E lui ne va fiero: «E’ una campagna elettorale che mi rispecchia. Semplice, lineare, pacata». Ingegnere, titolare di uno studio professionale, Jotta è sposato e padre di una ragazza. «La famiglia viene prima di tutto» racconta. «Mia moglie Dea e mia figlia Veronica sono la mia ragione di vita». Eppure, osservando la storia personale di Jotta, un’altra passione balza all’occhio: la politica. Dalla Dc al Pdl passando per i successi di Forza Italia, Jotta, ormai cremasco d’adozione, vanta una lunga esperienza. Un percorso di successi elettorali e di legami col nostro territorio. E’ certo che lei abbia l’appoggio dell’assessore uscente Gianni Rossoni e di Simone Beretta… «Condivido con loro da molto tempo non solo un rapporto politico ma anche di amicizia e di stima reciproca. Insieme e con tanti altri amici abbiamo conseguito con Forza Italia prima e il Pdl oggi, importanti successi elettorali in provincia di Cremona. Avendo una strategia e obiettivi condivisi.

Facendo politica». Qual è la ragione di questa discesa in campo per la Regione? «Rispondo con uno slogan: “Per mettermi a disposizione” con serietà e impegno per una società che vorrei più serena, più ordinata e più sicura». Parliamo però di progetti concreti… come? «Tra le numerose iniziative, proponiamo il diritto alla casa: abbiamo l’obiettivo di istituire un punteggio premiale per l’accesso alle graduatorie per l’assegnazione degli alloggi di edilizia popolare che tenga conto di 2 aspetti fondamentali: legalità e residenza oppure, un sostegno al reddito tramite apposito fondo regionale di nuova istituzione per genitori separati». Tante le aziende che ricorrono alla cassa integrazione. Senza contare gli artigiani e i commercianti strangolati dal fisco. Cosa intende fare per loro? «Sto visitando tantissime realtà sulle quali dobbiamo continuare a investire come il Polo della cosmesi, quello della meccanica e tante realtà dell’agroalimentare e della agricoltura dislocate in tutta la provincia». Quali sono le misure urgenti che proponete? «I primi tre passi sono una moratoria di tre anni per le imprese rispetto agli adempimenti amministrativi e burocratici; una fiscalità di vantaggio per contrastare la delocalizzazione delle

«Rossoni e Beretta, un rapporto politico, e anche di stima»

Mino Jotta

imprese; una revisione della applicazione dell’IMU anche in agricoltura dove si colpiscono beni strumentali come terreni coltivati e fabbricati rurali adibiti alle attività agricole. Ancora: perseguiremo la “no Tax” area per chi crea valore, con l’obiettivo di creare 345.000 posti di lavoro nell’arco di un triennio, aumentando la competitività industriale, con ripercussioni positive sull’occupazione nella Regione. L’azzeramento dell'Irap può aiutare positivamente a fare il resto. Ed ancora promuovendo la difesa del suolo agricolo e l’incentivazione, l’aggregazione e l’associazione degli imprenditori agricoli».

Un territorio diventa attrattivo per le imprese se dotato di infrastrutture adeguate. Cosa prevedete? «L’accelerazione della realizzazione delle opere prioritarie già avviate dal governo regionale precedente come Pedemonatana, Tem e Bre.Be.Mi. per arrivare pronti all’appuntamento Expo del 2015 e di conseguenza potenziare anche i collegamenti da e per il nostro territorio». Costi della politica e della burocrazia: quali proposte avete? «Insisteremo a rispettare ì tempi di pagamento ai fornitori, zero Burocrazia nella pubblica amministrazione, la riduzione dei costi della politica rispetto al quale è già stata eliminata l’indennità di fine mandato e deciso tagli sui rimborsi delle trasferte». Una delle iniziative più apprezzate della passata amministrazione regionale è stata quella delle Doti. Il suo predecessore Gianni Rossoni ha investito molto sul tema del merito. «Quello delle doti è un sistema che intendiamo rafforzare. Ma per i giovani e meno giovani pensiamo anche alle scuole-bottega per facilitare l’accesso alla professione. Sosterremo lo start-up d’impresa con forme di premialità soprattutto per i giovani che si distingueranno e aggiungeremo anche un fondo di sostegno per la creatività». I vostri alleati della Lega Nord insistono sulla Macroregione del Nord. Cosa ne pensa? «Serve. Per restare incontrovertibilmente la locomotiva del

Paese». Dove lasciamo donne e anziani? «Il ruolo centrale delle donne nella vita sociale è innegabile. Dico che ci impegneremo con politiche che riguardano l’evoluzione dei consultori familiari, la difesa delle vittime di violenza. E poi ci sarà il nostro massimo impegno verso i temi della disabilità coinvolgendo scuole, sanità e trasporti e il potenziamento della assistenza domiciliare e la cura degli anziani». Quali sono i valori cui si ispira Mino Jotta? «Serietà, lealtà, determinazione, rispetto per gli altri, professionalità e responsabilità negli incarichi amministrativi». Perché gli elettori dovrebbero scrivere Jotta sulla scheda? «Perché sono molto schietto e mi sto presentando per quello che sono. Un voto a me e al Pdl significa un voto per coloro che credono nella famiglia come elemento preziosissimo di ammortizzatore sociale. Un voto per coloro che credono nella responsabilità della persona, nel merito, nel rischio d’impresa e nella sussidiarietà, e che intendono proseguire nel percorso avviato dagli ultimi governi della nostra Regione che hanno portato la Lombardia ad essere una realtà di eccellenza. Un voto per non consegnare il Paese e la Lombardia alla sinistra, per dare una speranza a chi cerca lavoro e si batte per la propria dignità. Andiamo a votare, non farlo potrebbe far vincere la sinistra che non è in grado di dare una mano al Paese».

Alloni e Fontana in visita al C.r.e.

Si fanno sempre più intense le giornate dei candidati in questa ultima parte di campagna elettorale. Dopo le presenze in alcuni mercati in mattinata, fra cui Crema e Pizzighettone, i candidati del Partito Democratico Cinzia Fontana, capolista alla Camera, e Agostino Alloni, candidato al consiglio regionale, hanno visitato il Cre, Centro di riabilitazione equestre, dove hanno incontrato alcuni amministratori, fra cui Carla Tolotti, e operatori del Centro. Alloni e Fontana hanno soprattutto ascoltato le esigenze e le richieste di chi da decenni si occupa della terapia per le disabilità attraverso l’attività ippica. Esigenze che riguarda-

no soprattutto la certezza del futuro e del mantenimento della sede attuale nel Centro di incremento ippico di via Verdi. Alloni e Fontana hanno ribadito che la riqualificazione e il riutilizzo pubblico degli “Stalloni” è fra le azioni più urgenti e pressanti da portare avanti, soprattutto dopo il mancato finanziamento del progetto presentato al recente bando nazionale. E naturalmente ogni progetto che riguardi il futuro dell’area, fondamentale polmone verde e cerniera fra centro e periferia Nord, e dei suoi immobili, dovrà contenere, hanno affermato i due candidati del PD, il mantenimento del Centro di riabilitazione equestre.

Eva Mai: «Che memoria sarà quella di un sopravvissuto allo sterminio?» «Che memoria può essere quella di un sopravvissuto allo sterminio del proprio popolo? Una memoria nera di paura, di spavento, di orrore...E quale può essere la memoria di chi, come me, è stato solo sfiorato dall'immane tragedia della Shoah, attraverso l'aiuto offerto da un padre Giusto a una famiglia di ebrei, in fuga? La Memoria, in questo caso, diventa un dovere civile, un tentativo, seppur minimo, di restituire qualcosa che tutti,forse, abbiamo sottratto alle vittime della Shoah, cadute o salvate che siano: un impegno a far sì che eventi simili non accadano mai più». Questo ci ha detto Eva Mai, quando l'abbiamo contattata, dopo l'incontro di un sopravvissuto alla persecuzione nazi fascista, Guido Hassan, con gli stu-

denti dell'Istituto Pacioli, avvenuto in questi giorni. Hassan, ebreo di origini libiche, si è salvato con l'aiuto di un coraggioso gioielliere di Crema, Ernesto May, che, con grande abnegazione, a rischio della propria incolumità e senza alcun tornaconto, ha procurato rifugio, documenti, cibo e vestiti, per vari mesi,alla sua famiglia, evitandole la deportazione. Hassan, con voce spesso velata dalla commozione, ha raccontato tutto questo ai ragazzi attoniti, interessati e coinvolti, nella bella cornice dell'aula magna della scuola. Da una serie di ricordi di Guido ed Eva si è ricucita la vicenda della difficile avventura e Hassan non ha mancato di accennare alla sua gratitudine per May, al quale ha fatto conferire il titolo di Giusto tra le Nazioni, non di-

sgiunto dal privilegio di avere il nome inciso sul Muro d'Onore di Yad, Washem a Gerusalemme. Guido ha ripercorso le tappe della fuga travagliata da mille incertezze, ma anche risolta da un provvidenziale colpo di fortuna (un treno perso che ha salvato i clandestini dal rastrellamento e eccidio dell'Hotel Meina, sul Lago Maggiore). La mattinata si è chiusa con le domande dei ragazzi sugli avvenimenti appena ascoltati con grande emozione da parte di tutti. Questa testimonianza è importante, perchè chi la fa ha partecipato ai fatti evocati, mentre la prossima generazione potrà solo basarsi su racconti riferiti, ma non avrà dentro nè l'atmosfera, nè la tensione di chi ha respirato la paura nell'aria di quei giorni.


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Crema

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di Michela Bettinelli Rossi

i sente un cremasco d’adozione e conosce bene il nostro territorio. Guido Guidesi, giovane lodigiano, è il segretario provinciale della Lega Nord a Lodi, e candidato alla Camera dei Deputati nel nostro collegio. Il suo nome sulla lista è al terzo posto. Subito dietro il mantovano Gianni Fava e il conterraneo Andrea Gibelli. Un posto che ha grandi probabilità di elezione. Classe 1979, Guidesi vive a San Rocco al Porto e, a lui, la Lega Nord ha affidato il ruolo di “volto nuovo” del movimento. Quanto conosce del territorio cremasco? «Conosco molte realtà, quelle imprenditoriali del Polo della cosmesi, il Polo della meccanica di Castelleone e parecchie vostre specificità. Alcuni problemi che hanno attanagliato il Cremasco come quello della Paullese e dei treni per Cremona e Milano. E poi ho tanti amici qui. Non solo nell’ambiente politico». Quali soluzioni mettere in campo per il Cremasco? «Intanto c’è l’aspetto del programma elettorale che calza per la provincia e la Regione: trattenere sul territorio il 75% delle imposte che paghiamo. E’ un principio di equità, che lascia sul territorio anche risorse per creare

Guido Guidesi, Lega, candidato nel nostro collegio per la Camera dei Deputati. La possibilità di farcela

«Cremaschi, le tasse devono restare qui»

lavoro». Mantenere il 75% delle tasse in Lombardia e poi? «Pensare al Cremasco come a parte di un sistema. Dobbiamo coordinare e far viaggiare insieme tutta la ”Bassa Lombardia”; ora, prima di tutto, dobbiamo pensare al lavoro, all'occupazione e alle nostre aziende». E i tagli alla spesa pubblica? «Gli sprechi devono essere aggrediti dove ci sono: alcune regioni ad esempio, hanno dipendenti pubblici e costi 10 volte maggiori della Lombardia; a questo dato già spaventoso potremmo aggiungere ulteriori voci dei bilanci regionali. Noi non chiediamo risorse a nessuno, ma pensiamo che la maggior parte delle tasse dei lombardi debbano essere messe al servizio dei lombardi». Ma si può fare? «Sì, anche attraverso la macroregione. E, comunque, è possibile farlo perché altre regioni, non solo quelle a statuto speciale, dispongono

Guido Guidesi

già di gran parte del gettito fiscale prodotto dai propri abitanti. I lombardi provvedono a saldare i conti altrui, e questo non possiamo più permettercelo».

Il nostro vescovo commenta le dimissioni di Benedetto XVI

«Il grande coraggio del Papa» Il vescovo monsignor Oscar Cantoni, ha inviato alla comunità diocesana il seguente commento alla notizia delle dimissioni di Benedetto XVI. «La notizia ha fatto il giro del mondo: in un baleno tutti hanno saputo delle dimissioni del Papa, annunciate da lui stesso nel corso del concistoro, programmato per lunedì 11 febbraio, lasciando stupefatti tutti i presenti. Intendo qui offrirvi alcune mie considerazioni alla luce della fede, che pure ci sostiene e ci guida in un momento delicato come questo. Considero le dimissioni del Papa dal suo ministero petrino come un grande atto di coraggio: si tratta di “andare contro corrente” compiendo un atto inusuale, che può suscitare stupore e anche non essere del tutto compreso, come subito qualcuno mi ha confidato. Decidersi per una scelta di questo tipo è frutto di chi avverte che le proprie forze vengono meno e accetta l’evidenza, con grande realismo, senza rimpianti. Non si tratta di rinunciare alla paternità (“semel abbas, semper abbas!” recita un saggio proverbio latino!), ma di un modo nuovo di esercitarla, considerata l’età, la salute, le forze fisiche e psicologiche. «E’ il coraggio di chi sa che la Chiesa è salda-

Papa Benedetto XVI

mente guidata da Cristo risorto, che la sostiene con mano sapiente nella potenza dello Spirito Santo e insieme è convinto che gli strumenti che Egli adopera per rappresentarlo al vivo sono transeunti, poveri uomini, rivestiti di debolezza. Nella cultura odierna, dove l’uomo, contestando la natura, è presentato come eterno e sempre vincente, è difficile comprendere e accettare la verità, ossia che l’uomo è fragile e provvisorio. «Decidere di rinunciare a un compito sia pur gravoso, ma che tiene gli occhi del mondo costantemente fissati su di sè, è un grande atto di coraggio, e qui il Papa dimostra di amare la Chiesa molto

Sabato 16 Febbraio 2013

Oscar Cantoni

più di se stesso. In questi anni, ci ha narrato più volte il suo amore alla Chiesa, sposa di Cristo, accettando di subire attacchi personali di ogni sorta e di continuare senza paura a dire verità scomode al mondo e a quanti vorrebbero oscurare il progetto di Dio sull’uomo: l’amore e la fedeltà a Cristo superano il bisogno di difendersi e di affermarsi. «Le inattese dimissioni dal ministero petrino, per la verità però contemplate nel codice di diritto canonico del 1983, sono da parte di Papa Benedetto XVI un gesto di alta responsabilità. “Gratia supponit naturam”, afferma un adagio della teologia scolastica. Quanto più le forze fisiche vengono meno e quanto più le responsabilità sono impegnative, il miglior servizio che si può rendere alla Chiesa è quello di servire in altro modo, anche solo con l’offerta di sé, nel silenzio adorante e nella preghiera di intercessione, che sono poi il ministero più fecondo che la Chiesa ha a disposizione. Il gesto del Papa è un forte stimolo a quanti, anche nella Chiesa, difendono le proprie posizioni e non sanno lasciare le responsabilità che occupano, credendosi indispensabili. Un bell’insegnamento, quindi, che ci costringe a sentirci quei “servi inutili” di cui parla il Vangelo, dove l’inutilità non è disprezzo di sé, ma scegliere di vivere in gratuità, senza rimpianti. «Certo è che tra i diversi ministeri nella Chiesa, quello petrino è certamente il più impegnativo e gravoso, perché si tratta di aprirsi premurosamente e con sollecitudine sulla Chiesa intera, nello stesso tempo guardare il mondo con simpatia e rispetto, ma anche con una vigilanza critica, difendendo tutto ciò che ostacola la dignità della persona e ne sminuisce la sua grandezza. La Chiesa, poi, vive un momento molto impe-

gnativo della sua storia, con difficoltà interne ed esterne. “Oggi nel mondo i cristiani sono il gruppo più perseguitato perché non conforme, perché contro le tendenze dell’egoismo, del materialismo”, lo ha affermato di nuovo qualche giorno fa proprio il Papa a colloquio con i seminaristi romani. Il frutto di tanto sangue versato in questi anni dai cristiani, porterà a una rinnovata giovinezza della Chiesa, visto che “il sangue dei cristiani è seme di nuovi cristiani” (Tertulliano). E ciò nonostante, il Papa sa bene che se la Chiesa, nel suo interno, attraverso tutti i suoi componenti, accetta una necessaria riforma, ossia tende a diventare quello che è chiamata ad essere, sarà il faro del mondo, un rifugio sicuro per chi è in cerca della verità e dell’amore. Il gesto responsabile di Papa Benedetto è frutto della consapevolezza che un nuovo Pastore potrà affrontare con maggior vigore e forza le correnti sfide. «Vorrei concludere sottolineando ancora come le dimissioni del Papa dal ministero petrino, date proprio oggi, nella festa di Lourdes, ci ricordano che accanto al “ministero petrino” esiste pure nella Chiesa il “ministero mariano”, che dice docilità, obbedienza piena alla volontà di Dio, umiltà profonda. Il Papa è giunto alla sua decisione, del tutto libera, perché ha riconosciuto in sé la piena corrispondenza alla volontà di Dio, che lo chiama ad un modo diverso di servire la Chiesa, proprio come Maria, che al calvario ha ricevuto da Gesù un compito nuovo, ossia una maternità aperta a tutti i discepoli di Gesù. Ci vuole molta umiltà per compiere liberamente e con gioia scelte costose e contro corrente. Un’umiltà che ha accompagnato tutto il pontificato di Papa Benedetto, tanto da farla diventare criterio di misura della sua vita e del modo di rapportarsi con gli altri. Anche questo insegna a noi questo grande Pontefice, tanto illuminato quanto profondamente umile. Noi tutti siamo riconoscenti al Signore perché l’ha donato alla Chiesa e al mondo, irradiando di luce questa non facile epoca in cui siamo chiamati a vivere». + vescovo Oscar Il vescovo Oscar informa che la Visita ad Limina dei vescovi lombardi è confermata dal 14 al 16 febbraio e che personalmente incontrerà Benedetto XVI sabato mattina alle ore 11.

Macroregione e poi? «La Lega Nord non può pensare di risolvere tutti i problemi del Paese… I nostri commercianti vengono trattati come evasori, i nostri agricoltori sono surclassati da normative europee assurde e le nostre aziende hanno un'imposizione fiscale e burocratica che ha raggiunto livelli altissimi e azzerato l'attrattività per l'insediamento di nuove aziende. Siamo in Europa? Bene, allora facciamo come le altre regioni europee che dispongono del proprio gettito fiscale, che premiano le aziende del territorio negli appalti, che difendono i propri agricoltori». Le sembra poco? «Partiamo dall’azzeramento l'Irap alle nostre aziende dando a loro respiro, azzeramento del “bollo auto” e dei ticket della sanità, la creazione di un pacchetto “lavoro” che sia funzionale a far ripartire l'economia, i consumi e l’ occupazione, invertendo così l’attuale trend nega-

tivo. Stiamo parlando dei soldi dei lombardi». Lei è un giovane. Cosa ne pensa del rapporto difficile tra nuove generazioni e politica? «I giovani sono preoccupati del proprio futuro, non vedono in questo Paese possibilità professionali e sociali, è comprensibile la loro amarezza. Noi abbiamo composto le liste dei candidati con l'età media più bassa. La nostra lista è composta da residenti del collegio elettorale, ci sono cremonesi, cremaschi, pavesi, mantovani e lodigiani, la nostra rappresentatività coincide con la territorialità. Perché solo chi risiede e vive nel territorio può amarlo, conoscerne le esigenze e le problematiche. E la gente vuole essere ascoltata dalla politica ma anche ricevere risposte. Noi lo facciamo, meglio di altri. Perché ci siamo sempre, anche al di fuori fuori dalla campagna elettorale».

L’ala riformatrice del Pdl

A loro piace Malvezzi. E spiegano perché Perché la scelta su Malvezzi? L’ala riformatrice del Pdl si è «Perché è quella che maggiormente schierata con Carlo Malvezzi, vice incarna la nostra prospettiva di rinsindaco di Cremona, che si candinovamento» ha spiegato Gallina. da per un posto come consigliere «Sono un gruppo di amici con i quali al Pirellone. Lo ha reso noto in una condivido la passione per la politica conferenza stampa-aperitivo - che e con i quali ora ci siamo ritrovati per si è tenuta in un locale della zona un percorso comune che significa universitaria e vicino alla sede della maggiore coinvolgimento della base, Libera artigiani di Crema - alla qualavoro insieme e per il territorio» ha le ha partecipato anche il candidaspecificato Malvezzi che incontrerà, to al consiglio regionale. Un inconlunedì, alcuni artigiani cremaschi. tro per presentare i sostenitori cremaschi e non. A partire da Gabriele E ha ringraziato i suoi sostenitori, Gallina, vicesindaco di Soncino. «per la loro fiducia, e con loro condiCarlo Malvezzi vido la stessa passione civile e una Presenti anche l'imprenditore Opimio Chironi, Melina Palaia di Pandino, Giacomo modalità di fare politica legata al bene del territoGorlani di Ticengo, Alberto Sisti di Castelvisconrio. Una finalità che si può raggiungere solo attrati, Marianna Patrini di Rivolta d’Adda, Bruno verso una piena condivisione degli obiettivi. Che Paggi di Camisano, Igor Minerva di Vaiano Crecosa chiediamo? Scelte comuni, coinvolgimento masco, Paolo Doldi di Castelleone e Maurizio degli amministratori e rispetto per chi si dedica Gargioni di Offanengo. In pratica un terzo del all'attività politica all'interno del Pdl. Con Gabriele coordinamento provinciale del Pdl. e il suo gruppo, si può fare».


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Crema

Sabato 16 Febbraio 2013

Tupone in cattedra a Trescore

«Abc dell’economia spiegata ai ragazzi»

Nell'ambito dell Educazione finanziaria, organizzato dall'I.C. di Trescore Cremasco, dirigente Tullia Guerrini Rocco, nella media «A. Manzoni», giovedì scorso si è tenuta la lezione dal titolo: «L’Abc dell’economia spiegato ai ragazzi» con la relazione di Enrico Tupone, segretario generale di Aibe, Associazione fra le banche estere in Italia, che raggruppa le più grandi banche internazionali presenti in Italia. Paesi d’origine: Francia-Germania-Spagna-Olanda- Slovenia-Regno Unito- Canada-Stati UnitiEmirati Arabi- Cina- Giappone- India-Brasile.

GIOVANI & LAVORO La Libera artigiani di Crema: «Disposti a insegnarlo»

«In officina a imparare il mestiere»

E’

di Gionata Agisti

• SPESE DI PROCEDURA: in aggiunta all’importo offerto l’aggiudicatario dovrà versare, a titolo di rimborso spese di procedura, la somma di € 500,00 (cinquecento/00) per ciascun posto auto assegnato.

record assoluto di disoccupazione per i giovani tra i 15 e i 24 anni: quasi 4 su 10 sono senza lavoro. Eppure, i dati della Cgia di Mestre parlano chiaro: 45mila posti di lavoro l'anno, «ad alta intensità manuale», restano scoperti: si parla di sarti, fornai, pasticceri, orologiai, meccanici, costruttori di strumenti musicali, addetti alle macchine tessili. È quanto emerge anche dal cantiere «Botteghe di mestiere», l'iniziativa che nasce nell'ambito del programma «Apprendistato e mestieri a vocazione artigianale», voluto dal ministero del Lavoro, che ha coinvolto 120 aziende e 3.330 giovani. Lo scopo del progetto è quello di ripartire dalla bottega per offrire nuove chance ai giovani e alle imprese e, soprattutto, non perdere il patrimonio dei mestieri tradizionali. Di fronte a questa situazione paradossale, sorge però più di un interrogativo: sono igiovani che non vogliono sporcarsi le mani oppure sono gli artigiani a non assumerli per via di un apprendistato troppo oneroso? O, forse, è la figura dell'imprenditore a godere di cattiva fama, essendo spesso additata, nell'immaginario comune, come sfruttatore ed evasore. A queste domande ha risposto la Libera Artigiani di Crema che, nella conferenza stampa di mercoledì 13 febbraio, ha presentato i risultati di un'indagine condotta tra i suoi associati. «Collaboriamo da anni con gli istituti professionali del territorio» ha esordito il presidente della Libera, Marco Bressanelli, «e non dimentichiamo che siamo giunti alla nona edizione del concorso “Intraprendere”, da noi promosso, che quest'anno ha visto 1.800 iscritti, a di-

12 MARZO 2013.

Rotary Club

COMUNE DI CREMA (CR) AREA AFFARI GENERALI SERVIZIO CONTRATTI ED APPALTI

AVVISO DI ASTA PUBBLICA PER LA VENDITA DI BENI IMMOBILI PATRIMONIALI S’informa che il COMUNE di CREMA (Tel. 0373/8941 – fax 0373/894382 – e.mail servizio.contratti@comune.crema.cr.it - sito internet: www.comunecrema.it con sede in 26013 Crema, Piazza Duomo 25, in conformità a quanto stabilito con Determinazione Dirigenziale n. 2013/21/00003 del 30.01.2013 procederà alla vendita, tramite asta pubblica, dei seguenti beni immobili:

NUMERO 24 POSTI AUTO RICAVATI NEL PARCHEGGIO INTERRATO SITO A CREMA IN VIA GRIFFINI • BASE D’ASTA: € 1.061,00 (millesessantuno/00) al metro quadro - Tale importo s’intende al netto d’imposte e/o spese.

• PROCEDURA DI AGGIUDICAZIONE: asta pubblica, per singolo posto auto, con ammissione di sole offerte segrete in aumento rispetto all’importo posto a base d’asta – è ammessa la partecipazione e la possibilità di aggiudicazione per un solo posto o per più posti.

• TERMINE DI PRESENTAZIONE OFFERTE: ore 12.00 del giorno • INDIRIZZO RICEZIONE OFFERTE: Comune di Crema – Ufficio Protocollo – Piazza Duomo, 25 – 26013 CREMA (CR).

• INIZIO PROCEDURE DI GARA: in seduta pubblica ore 10.30 del giorno 14 MARZO 2013; data e ora dell’eventuale nuova seduta pubblica saranno comunicate via fax ai concorrenti ammessi. Il bando integrale d’asta, il fac-simile della domanda di ammissione e il fac-simile dell’offerta, sono pubblicati, e possono essere scaricati, accedendo al sito internet del Comune di Crema. E’ facoltà degli interessati prendere visione dei succitati documenti in formato cartaceo e acquisirne copia presso il Servizio Contratti ed Appalti, negli orari d’ufficio. No invio documentazione tramite fax. Crema, 07.02.2013

IL DIRETTORE D’AREA Maurizio Redondi

mostrazione che da parte della nostra associazione c'è la massima apertura alla realtà scolastica. Detto questo, però, e nonostante tutto l'impegno profuso, i dati ci dicono che, dal 2010 al 2011, le imprese hanno avuto 10mila apprendisti in meno, smentendo così l'obiettivo della legge Fornero, che ha cercato di incentivare questo strumento di ingresso nel mondo del lavoro. I giovani lavoratori con qualifica di apprendista nel 2011 erano 573mila, contro i 616mila dell'anno prima e i 678mila del 2009». «Tra le forme contrattuali proposte» ha continuato Bressanelli, «questa formula che, secondo il governo, avrebbe dovuto favorire l'inserimento dei giovani nel mondo del lavoro sembra proprio non decollare. Fino a questo momento, l'apprendistato si è dimostrato poco utile perché considerato troppo complicato per le imprese e ancora troppo costoso. Al di là della crisi, comunque, la nostra preoccupazione più grande è la voglia del posto fisso da parte dei ragazzi come unico obiettivo professionale. L'opinione pubblica pensa che fare impresa sia ormai una cosa impossibile». «C'è da dire che lo Stato non aiuta» ha terminato il presidente della Libera artigiani, «perché un imprenditore italiano è chiamato

ad adempiere a un impegno burocratico ogni tre giorni e deve sopportare una tassazione del 60%, ma noi siamo convinti che la situazione non sia senza uscita: i giovani di oggi non sono più svogliati di quelli delle generazioni precedenti. Tutto quello che serve loro è un obiettivo chiaro, una motivazione e un aiuto concreto». Un ulteriore handicap per i giovani italiani sembra essere la mancanza di una cultura del lavoro manuale. Come ha fatto notare Samuele Vailati, ex presidente del gruppo giovani della Libera e ora membro dell'esecutivo dell'associazione, il problema a monte è proprio quello del rapporto tra scuola e lavoro: «Per imparare il mestiere dell'artigiano non basta avere qualche nozione scolastica, e purtroppo, oggi, la scuola italiana non riesce a supportare i suoi studenti in questo senso. Gli stessi macchinari, di cui gli istituti professionali sono dotati per le esercitazioni, sono ormai obsoleti e questo comporta delle gravi lacune per i giovani in cerca di lavoro nelle imprese». «Occorrerebbero alcune ore da svolgere in azienda» ha aggiunto il vicepresidente Cristian Tacca, «come avviene già in altri Paesi europei. In Italia, le professioni manuali sono state sempre poco considerate. Una politica che non è stata seguita,

ad esempio, dalla Germania e dall'Olanda dove, oltre all'università, esistono anche tante scuole di formazione superiore. Da noi no, con il risultato che i nostri ragazzi non conoscono l'artigianato o lo conoscono poco, ignorando spesso l'esigenza di certe professioni vitali per la nostra economia». Una via di uscita, secondo la Libera, consiste dunque in un cambio di mentalità, che comporti meno burocrazia, più comunicazione tra scuola e mondo delle imprese e, soprattutto, più attenzione all'orientamento. «Ci sono ancora troppi giovani con le competenze sbagliate» ha ripreso Vailati. «Il sistema educativo spesso non porta i giovani in cerca di lavoro là dove le imprese sono in grado di offrirlo o lo fa senza assicurare loro un adeguato bagaglio professionale». Secondo lo studio internazionale di McKinsey, si rileva che un laureato su due pensa che il titolo di studio non abbia aumentato le sue opportunità di impiego. Un terzo delle imprese ammette di non aver mai avuto rapporti con le università, mentre un ateneo su tre non riesce a stimare il tasso di occupazione dei propri laureati. Infine, meno della metà degli studenti, quando sceglie una facoltà, ha un'idea precisa su prospettive di impiego e salario.

Un videoproiettore per il corso di Infermieristica

Martedì 19 febbraio, in occasione dell’incontro conviviale dei soci del Rotary Club di Crema, dalle 13 alle 14.30, nella sede del Circolo del Ridotto in via Benzoni 11, verrà ufficializzata la donazione di un videoproiettore Epson EB-1945W con staffa di fissaggio del valore di 2.000 euro, che andrà ad integrare la dotazione tecnologica a disposizione del Corso di laurea in infermieristica. Fin dai primi anni della sua attività, il Rotary Club Crema ha visto nei giovani il patrimonio più prezioso della comunità, promuoven-

do progetti di formazione etica e professionale. Mantenendosi in questo spirito vuole proseguire nelle proprie iniziative favorendo la crescita del Corso di laurea in Infermieristica. Corso fortemente voluto dalla direzione dell’ospedale. E il Corso di laurea triennale, dopo alcune difficoltà, è partito lo scorso mese di ottobre. La sede di via Pombioli, nelle vicinanze dell'ospedale, accoglie ora 19 studenti provenienti, per la maggioranza, dal Cremasco. Il corso, che prevede nozioni sia teoriche che

pratiche, ha necessità di disporre di strumenti adeguati ed evoluti tra i quali sistemi audiovisivi e telematici per una efficace presentazione didattica. Per questo, progressivamente, si dovranno allestire altre aule dotate di sistemi di video proiezione che dispongano di un collegamento al network dei Corsi di laurea in Infermieristica delle varie sedi dell’Università di Milano. L'intervento del Rotary Club Crema si configura quindi attraverso la donazione di un videoproiettore d'aula ad installazione fissa.


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ercoledì 13 febbraio, presso la sede cremasca dell’Asvicom, si è tenuta la premiazione dei vincitori del concorso «La vetrina più bella», organizzato nell’ambito del progetto «Crema città del Natale», di cui nelle scorse festività invernali si è tenuta la prima edizione. L’intento, come ha ricordato il presidente dell’associazione di categoria, Berlino Tazza, era quello di coinvolgere i commercianti e gli esercizi cremaschi in un’iniziativa mirata a rendere più bella la città per tutte le feste di Natale. «Crema città del Natale è stata un’occasione molto importante, uno strumento di marketing territoriale e, da quanto abbiamo avuto modo di rilevare tra i nostri associati, è stato anche un successo. L’obiettivo era sostenere gli operatori commerciali con una serie di iniziative che dessero loro visibilità e raggiungessero la più ampia platea possibile. Per questo, abbiamo cercato di riunire numerosi partner – 14 per la precisione -, in modo da congiungere le forze. Effettivamente, si è

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Crema

Sabato 9 Febbraio 2013

I vincitori del concorso «La vetrina più bella» nell’ambito di «Crema, città del Natale»

Asvicom, più gente e acquisti

vista più gente in giro per le vie del centro città e, da un nostro sondaggio, è emerso che c’è stata una frequenza più elevata rispetto alle ultime volte e anche gli acquisti sono aumentati». La manifestazione natalizia ha potuto godere di 5 patrocini ed è stata caratterizzata da 37 giornate di eventi, per un totale di una cinquantina di iniziative messe in scena da Asvicom e dagli altri partner che, mercoledì scorso, erano rappresentati dal presidente del Panathlon Club, Fabiano Gerevini. Per quanto riguarda il concorso «La vetrina più bella», i negozi aderenti sono stati 13, a suo tempo dotati di una speciale coccarda, da appendere in vetrina, per indicare ai passanti la loro partecipazione all’iniziativa. Due le modalità di selezione: attraver-

Nella foto da sinistra: Morena Saltini, Luca Bandirali, Oriele De Poli, Berlino Tazza, Alberto Doldi, Fabiano Gerevini

so un voto popolare e da parte di una giuria tecnica. Il voto popolare poteva esprimersi tramite il sito internet della manifestazione e ha premiato il negozio Agorà, di Oriele De Poli. La giuria tecnica, composta da Marianna Fistolera, Matteo Pariscenti e Andrea Bernasconi, dipendenti di Asvi-

com, ha invece indicato come migliori vetrine, quelle dei negozi Enrico IV, di Alberto Doldi, e l’enoteca Fuori Porta, di Luca Bandirali. Alla premiazione era presente anche l’assessore comunale al Commercio, Morena Saltini, che ha commentato molto positivamente l’operato di

Asvicom: “È stata una collaborazione molto importante. D’altra parte, il Comune è alle prese con risorse economiche ridotte al minimo e, purtroppo, non si sarebbe potuto assumere l’onere di contribuire per assicurare alla città delle iniziative in grado di vivacizzarla. L’organizzazione e il co-

ordinamento di Asvicom sono risultati, quindi, fondamentali». E ha aggiunto: «Lo stile e l’intenzione dell’amministrazione comunale è proprio quello di coinvolgere quanti vogliono partecipare per accrescere le potenzialità della città, così da non lasciarle inespresse, ma valorizzarle come si deve. Mi auguro che quest’iniziativa di Asvicom possa valere da stimolo per altre realtà. Aggiungo anche che il Comune di Crema non dispone di un comparto specifico per il turismo. Intendiamo, però, ovviare a questa mancanza, incentivando l’iniziativa tanto della Pro Loco quanto di Reindustria, perché lo sviluppo del territorio, che è al centro dell’attività dell’agenzia, passa anche attraverso politiche di incentivazione del turismo». G.A.

Dedicato ai bambini

Domenica è ancora Carnevale Alloni: «Il sud della Lombardia deve contare di più»

Dopo il grande successo delle precedenti domeniche, quest’anno il Carnevale Cremasco chiude alla grande con un appuntamento extra, interamente dedicato al divertimento dei bambini. In programma domenica 17 l’ultima sfilata con la premiazione del carro vincente 2013 e diverse spettacolari sorprese. Prime tra tutte le maschere originali veneziane di Luigi XVI e Maria Antonietta ospiti del Carnevale Cremasco, per storia e tradizione locale da sempre affine al Carnevale veneziano. Sfileranno accanto al famoso gruppo folkloristico «Le Stelle del 700»: abiti ispirati alla corte di Versailles in raso damascato, broccato e velluto. Nel corteo ospiti anche 4 carri del Carnevale di Caravaggio: «Disco sexy bar», «Saloon», «Haway», «Fò come un o’f»,

San Bassano con il gruppo «Il Mare» e le bande: la «Laus Nova» di Lodi e «La Campagnola» di Lucca. In piazza Aldo Moro e via Matteotti saranno allestiti per tutto il giorno i Mercatini del Carnevale, mentre al mattino sempre in programma le visite guidate alla città, che partono dalle ore 10 (ogni mezz’ora) davanti allo stand del Carnevale in piazza Duomo. Sabato pomeriggio, per i piccoli curiosi, sarà possibile osservare da vicino e salire sul Carro del Gagèt in piazza Duomo. Per festeggiare con i cremaschi quest’ultima favolosa domenica arriveranno a Crema diversi pulman da Como, Bergamo e Brescia, Milano. Appuntamento dunque ai bimbi domenica alle 14.30 in piazza Giovanni XXIII per giocare.

Quello dell’isolamento territoriale è un problema che affligge da sempre il territorio cremonese e cremasco, in particolar modo quando si parla di collegamenti ferroviari: i pendolari che viaggiano tra Cremona, Crema e Milano, infatti, devono quotidianamente affrontare i più svariati disagi. «Il problema è annoso» dichiara Agostino Alloni, consigliere regionale del Pd, candidato anche per la prossima tornata elettorale. «Il cadenzamento dei treni c’è, ma è fatto male: a parte i treni del mattino fino a 7.15 e della sera dopo le 18, di ritorno da Milano, che sono diretti, gli altri prevedono tutti il cambio a Treviglio. Questo è un grosso problema perché spesso i ritardi o le improvvise soppressioni di convogli non permettono

di prendere la coincidenza. C’è poi un problema di qualità: anche se negli ultimi anni le cose sono migliorate, spesso i pendolari sono ancora costretti a viaggiare su treni vecchi, sporchi, malfunzionanti. A volte si torna addirittura a utilizzare i convogli diesel, magari in sostituzione di altri treni guasti. Per finire, i ritardi sono ancora un problema, tanto che non siamo neppure lontanamente vicini ai livelli delle altre città europee, ma neppure a quelle del nord della Lombardia». Questo riporta alla questione dell’isolamento territoriale, e a come la nostra area sia sempre stata considerata “di serie B”… «Infatti la cosa più urgente è che il sud della Lombardia inizi a contare di più in

Regione, e questo sarà uno dei miei impegni prioritari se verrò eletto, e se verrà eletto Ambrosoli: solo lui potrà spezzare questo circuito vizioso in cui ogni investimento che veniva fatto confluiva invariabilmente verso le città del nord delle Regione». Quali proposte per migliorare la situazione della nostra linea ferroviaria? «Innanzitutto perfezionare il cadenzamento orario tra Crema e Milano, utilizzando treni diretti durante tutto il giorno, cosa che, come dimostra un nostro studio, può essere fatta nonostante il binario unico, e senza investimenti. Inoltre bisogna prolungare gli orari dei collegamenti ferroviari, almeno fino a mezzanotte. Infine occorrono maggiori investimenti sul materiale rotabile della linea Cremona-Crema-Milano, in modo da migliorare la qualità del trasporto».


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Sabato 16 Febbraio 2013

CASALMAGGIORE

NOTIZIE VARIE

Giocagin, il via in Baslenga

casalmaggiore@ilpiccologiornale.it

I veri amici dell’Oglio Po Mentre dalla Regione arrivano 1,7 milioni destinati alla riqualificazione e alla messa in sicurezza

Tra le polemiche politiche, l’Avis dona all’ospedale una termoculla. Già oltre un milione il contributo del volontariato

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di Simone Arrighi

Parte domenica 17 febbraio dal Palazzetto dello sport Baslenga di Casalmaggiore il lungo tour nazionale di Giocagin, la “festa delle ginnastiche” dell'UISP, soprannominata anche “il divertimento in movimento” proprio in virtù delle spettacolari esibizioni di ginnastica artistica, danze, balli e arti marziali che mette in mostra. La tappa casalasca è anche la prima in provincia di Cremona, cui farà seguito il 17 marzo quella di Cavatigozzi, e poi ancora il 21 aprile la terza tappa a Crema. Il Giocagin di Casalmaggiore metterà in campo i saggi delle società Gymnica 2009, Karate Skotokan, Dimensione Danza, Dance Academy Aerobic School, e sarà presentato dall'insegnante di danza Elena Cacciatori, che ha anche coordinato il programma delle esibizioni. La manifestazione devolverà parte delle offerte del pubblico presente alla Associazione-Casa Famiglia “Figli di Gesù sofferente”. Porterà un saluto il delegato allo sport del comune di Casalmaggiore Calogero Tascarella. Il Giocagin nazionale raccoglierà fondi per la ONG Peace Games impegnata in progetti di solidarietà in Cisgiordania, Palestina e Senegal, le cui finalità solidali sono state condivise dall'attore Massimo Ghini che ha prestato la sua voce allo spot radiofonico della manifestazione.

Emergenza lavoro, incontro

SAN MARTINO DEL LAGO – L’associazione “Democratici nel mondo” ha chiuso il cerchio con il terzo incontro organizzato nel casalasco sul tema “La persona di fronte alla perdita del lavoro”. E’ accaduto martedì sera presso il Municipio di San Martino, dove sono intervenuti il direttore della Caritas cremonese don Antonio Pezzetti, il parroco di San Martino don Arnaldo Peternazzi e Marco Pezzoni a rappresentare l’associazione organizzatrice. Dopo l’introduzione di Fabrizio Aroldi, sono stati toccati vari aspetti della crisi del lavoro, ed ha avuto modo di intervenire anche il sindaco sanmartinese Dino Maglia. Ampio spazio ha avuto il quadro, recentemente ripreso dagli organi di stampa locali, registrato dalla Caritas sulla preoccupante situazione di emergenza anche a Cremona. Anche da qui la proposta del progetto di adozione a vicinanza, o sostegno a vicinanza, che serve, oltre ad aiutare famiglie in difficoltà, a rendersi conto da vicino della necessità di intervenire. Dunque una crescita per entrambe le famiglie, che ovviamente non è previsto entrino direttamente in contatto. La consapevolezza che si crea porta ogni componente la famiglia benefattrice a rinunciare a qualcosa per sostenere i più sfortunati concittadini. Marco Pezzoni ha insistito sulla necessità di istituire il reddito di cittadinanza, come richiesto all’Italia anche da Bruxelles, e don Arnaldo ha illustrato la situazione in un piccolo centro come San Martino, dove si conferma come il volontariato sia risorsa fondamentale per fronteggiare la crisi.

entre la politica, impegnata a raccogliere (o forse a non perdere) consensi continua a beccarsi sui temi caldi che riguardano l’ospedale Oglio-Po dalla vicenda legata al Piano di Organizzazione Aziendale ai fondi straordinari stanziati dalla Regione per l’edilizia sanitaria – a garantire un sostegno reale e da subito visibile al presidio di Vicomoscano è, come spesso accaduto in passato, l’associazionismo. Da dicembre infatti è operativa la culla termica che l’Avis di Casalmaggiore, col contributo dei soci e della famiglia dell’indimenticato pediatra Giulio Stradiotti, ha messo a disposizione del reparto di Pediatria del nosocomio casalese in comodato d’uso gratuito. Una donazione del valore di 10800 euro, raccolti in pochissimo tempo dopo le sollecitazioni fatte dall’associazione Amici dell’Ospedale Oglio-Po al direttivo della sezione locale dell’Avis che, presasi immediatamente in carico la spesa, nella persona del presidente Fernanda Somenzi ha contrattato direttamente con la ditta costruttrice il prezzo dell’attrezzatura iper accessoriata. L’iniziativa, plaudita giovedì pomeriggio dall’intero reparto e dal direttore sanitario dottor Rosario Canino, ha nell’operatore socio sanitario dei poliambulatori Teodoro Burgarella l’ideatore. Da lui è partito l’effetto domino che ha coinvolto l’associazione Amici dell’Ospedale e di riflesso l’Avis di Casalmaggiore. Con questa donazione, ha pre-

La termoculla e, da sinistra, la responsabile del reparto di Pediatria Antonietta Santelli, Maurizio Stradiotti (figlio del dottor Giulio), Fernanda Somenzi (presidente Avis casalese), Claudio Toscani e Teodoro Burgarella

cisato Claudio Toscani, ex chirurgo e presidente degli Amici dell’Ospedale, si è arrivati a toccare un valore complessivo delle attrezzature comprate per l’Oglio-Po con fondi provenienti dall’associazionismo di circa un milione di euro. Una cifra enorme, segno evidente di quanto il territorio tenga al proprio ospedale. A questi soldi, che hanno permesso al presidio di Vicomoscano di dotarsi di strumentazioni all’avanguardia, si aggiungeranno il milione e settecentomila euro che Regione Lombardia metterà a disposizione dell’Oglio-Po per l'ammodernamento delle alte tecnologie, la riqualificazione impiantistica e la messa in sicurezza dell'intero presidio. Una bella notizia dopo mesi di polemiche interne ed esterne

al Pirellone. Una notizia che, in pieno clima propagandistico, ha alimentato vicendevoli punzecchiature politiche. Se da una parte il Pd vede nello sblocco dei fondi una manovra elettorale, dall’altra il Pdl si affretta a smentire coloro che, per dirla col candidato alle regionali Carlo

Malvezzi,“agitano fantasmi di chiusura del nostro presidio”. Diatriba politica a parte, all’Oglio-Po ci sono già un paio di mamme che ringraziano l’Avis e la famiglia Stradiotti per non aver dovuto trasferire i loro piccoli in strutture equipaggiate di una termoculla all’avanguardia.

Avis, domani assemblea

Per la sezione dell'Avis di Casalmaggiore si avvicina l’appuntamento con l’assemblea ordinaria annuale, che si terrà domani, domenica 17, alle ore 10,30 presso la sede in zona Baslenga. Tra i vari punti all’ordine del giorno, ci sarà anche la nomina dell’ufficio di presidenza: un passaggio propedeutico in vista del rinnovo del direttivo, che avverrà con le elezioni del prossimo 17 marzo.

Aule fredde, responsabilità del costruttore?

L’assessore Ronda impegnato a risolvere il problema emerso nel plesso in Baslenga, intanto la legge può aiutare il Comune

Il problema delle aule troppo fredde alle scuole elementari è emerso la settimana scorsa dopo le proteste dei genitori dei bambini iscritti al plesso, in zona Baslenga. E l’assessore Tiziano Ronda ha confermato, anche nelle ultime ore, che il comune di Casalmaggiore si è già mosso per trovare una soluzione: «Abbiamo messo in cantiere un’opera da 7mila euro, cifra contenuta, per aumentare la superficie radiante nelle aule più a nord, che proprio per la loro posizione sono le più fredde». Tuttavia un aiuto imprevisto (o meglio previsto legalmente, ma forse non ancora considerato) potrebbe arrivare dalla cosiddetta ex legge 10. Quando un edificio è stato costruito da meno di dieci anni il vincolo della responsabilità è ancora del costruttore: l’edificio infatti deve rispettare la relazione termotecnica, che garantisca il rispetto dei giusti requisiti, in particolare per quanto concerne un perfetto isolamento termico e l’installazione di

fonti riscaldanti che, in linea di principio, dovrebbero garantire una temperatura interna di 20°C circa quando fuori ci sono -5°C. Discorso valido per i nuclei abitativi e a maggior ragione anche per edifici pubblici, nella fattispecie scolatici. L’ex legge 10 del 1991 vincola insomma il costruttore, che conseguentemente è responsabile se l’edificio non è costruito a norma dal punto di vista termico, entro dieci anni dalla costruzione. Le elementari sono state inaugurate a cavallo tra le amministrazioni Toscani e Silla, dunque parliamo del 2009. Il caso rientra, quindi, nei dieci anni previsti. Non è però così semplice: la discriminante necessaria è capire se il vizio è nella costruzione o nella progettazione. Se il progetto era corretto, la responsabilità è del collaudatore e direttore lavori, viceversa è del progettista. E’ anche vero che i lavori sono stati seguiti dall’Ufficio Tecnico del comune di Casalmaggiore e allora resta da compren-

dere fin dove si sia spinta, all’epoca della costruzione, la responsabilità e la vigilanza di quest’ultimo. Altro punto nodale è nella differenza tra vizio strutturale e non strutturale. Nel primo caso, il tempo per potersi rivalere è di dieci anni, altrimenti di dodici mesi appena. Un difetto di isolamento, comunque, dovrebbe essere intrinseco nella struttura, dunque rientrare nel primo caso. Va anche detto che più volte è stata denunciata una realizzazione dei serramenti a dir poco approssimativa, tanto che molto spesso il freddo è pungente d’inverno e il caldo soffocante in estate. E i serramenti sono considerati “accessori”, dunque eventualmente vizi non strutturali. Insomma, problemi e conseguenti responsabilità sono ancora tutte da accertare: certo per il comune si apre una nuova possibile strada per risparmiare sull’opera già programmata. Percorribile? Lo sapremo presumibilmente a breve.


Casalmaggiore

Quando il servizio non è per tutti

All’E-on staccati i telefoni, occorre andare di persona. C’è anche il problema delle bollette

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di Giovanni Gardani

ervizio sì, ma non propriamente accessibile. O, più semplicemente, non per tutti. Nell’occhio del ciclone c’è ancora E.on Servizi, gestore del gas che a Casalmaggiore ha da un anno cambiato la sede del punto informazioni, passato da via Baldesio a via Porzio. Abbiamo raccolto la segnalazione di un cittadino, trovando peraltro riscontro anche in altri privati, che confermano il disagio dinnanzi ad un’assistenza latente. Il primo reale problema è legato alla mancanza di contatti diretti: i due telefoni fissi indicati su internet per il punto vendita di Casalmaggiore non sono per nulla utili, in quanto il primo squilla costantemente a vuoto (abbiamo provato più volte), mentre il secondo è addirittura inesistente. Dunque, che fare? La prima alternativa è recarsi al punto vendita, ma non sempre è facile: basti pensare alle persone più anziane, sole o ancora con difficoltà a deambulare. C’è però il numero verde. Vero, e allora abbiamo provato a telefonare: restiamo in attesa, che la voce registrata stima in un minuto e 20 secondi. Ne passano cinque (cronometrati), poi riusciamo a parlare. Ma per i problemi specifici veniamo rimandati al punto vendita, dove appunto occorre andare di persona. E siamo da capo. Abbiamo quindi provato a recarci in via Porzio. La sensazione di disagio è abbastanza palpabile: sugli scaffali tanti avvisi, ripetuti alla noia e affissi evidentemente per calmare i bollenti spiriti. “Siete pregati di

A sinistra l'ingresso del punto E-on di via Azzo Porzio. a destra la vecchia sede di via Baldesio che annuncia il trasferimento

aspettare il vostro turno”, spesso con tre punti esclamativi: non è difficile immaginare la tensione di clienti costretti in coda, dopo non avere trovato nessuno al telefono. L’ufficio è nuovo e accogliente, ma quando uno dei clienti alza la voce emerge un dettaglio non di poco conto: solo la settimana scorsa sono intervenuti i carabinieri per tranquillizzare un privato, evidentemente esagitato dal disservizio. Restiamo in incognito, e registriamo. Torniamo dunque al problema principale, che riguarda la bolletta del gas: il cittadino che ci ha interpellati non la riceve dal maggio scorso. Quando arriverà, sarà un salasso. Ci informiamo: E.on applica una tariffa particolare. Sul consu-

mo storico annuale, chiede pagamenti rateali in tranche mensili. Poi, se c’è un disavanzo, restituisce parte del denaro. In sostanza, se in un anno si consumano in media 1200 metri cubi di gas, al mese si pagheranno 100 metri cubi. Se per caso se ne utilizzano solo 80, i 20 verranno restituiti sotto forma di sconto sulla bolletta successiva. Una situazione che ha fatto accendere la lampadina a qualche furbo (ma qui la colpa, sia chiaro, non è certo dell’azienda) che, sfruttando questo meccanismo di restituzione al contrario, va dai privati, spacciandosi per addetto E.on e chiedendo di saldare il debito in contanti. Chi però non opta per la lettura mensile (la scelta della quale va co-

municata in sede), deve pagare ogni sei mesi, ossia nel periodo in cui i letturisti preposti “leggono”, appunto, il consumo reale. Due strade, insomma e l’impressione di un rapporto abbastanza impersonale. Addirittura in ufficio incoraggiano l’autolettura mese per mese: mica facile, lo ribadiamo, per anziani, persone sole e senza assistenza. E allora si aspetta. Un disagio notevole, ribadito da più parti. Considerando che a Casalmaggiore da qualche anno manca anche il punto Enel per l’energia elettrica e solo il punto Padania Acque è rimasto aperto, ed efficiente, risulta abbastanza comprensibile lo sconforto dei cittadini. E la loro richiesta di maggiore assistenza.

Rotary Piadena, compleanno tra le passiflore

SOLAROLO RAINERIO – Il ristorante La Clochette ha ospitato giovedì sera la celebrazione da parte del Rotary Club Piadena Oglio Chiese del terzo anniversario della Consegna della Carta Costitutiva. Il club nacque infatti l’11 febbraio 2010, primo presidente Giordano Lanzetti. L’odierno presidente Paolo Nolli ha organizzato al meglio la serata, con un omaggio a tutti i presenti nel segno della ricorrenza di San Valentino.

La conviviale, un interclub con l’Inner Wheel Casalmaggiore presieduto da Cecilia Geremia Bellini, si è conclusa con la relazione di Maurizio Vecchia, farmacista cremonese che vanta una collezione di passiflora tra le più ricche a livello nazionale. Il tema della serata dunque era “La passiflora è il fiore della passione?”. Il dottor Vecchia, attraverso la proiezione di slides decisamente variopinte, ha spiegato come in natura esistano 565 specie di passiflora, quasi tutte provenienti dal Sud America (20 sono asiatiche e 5 australiane): l’Europa conobbe questo fiore solo dopo la scoperta delle Americhe. La passiflora è il fiore della Passione (di Cristo), nome nato nel Settecento a causa della sua particolare morfologia (prima era conosciuto come “fiore delle 5 piaghe”). Tra le specie, una è addirittura carnivora, una ha foglie di un metro, poi ci sono colori di ogni tipo. Sono state scoperte diverse capacità curative, ad esempio contro infezioni e forme tumorali. E’ nota la bontà dei suoi frutti soprattutto in alcune varianti. Ad allietare la serata, anche l’intrattenimento musicale proposto dal Quartetto d’archi Fauves, che propone concerti in tutto il mondo e sta frequentando un corso di perfezionamento presso il Centro di Musicologia

Sopra il dottor Vecchia durante la relazione A sinistra Paolo Nolli e Giordano Lanzetti con la torta che celebra il terzo compleanno del club

Walter Stauffer di Cremona. Da segnalare che nel corso della serata è stata assegnata una Paul Harris Fellow, importante riconoscimento rotariano, al socio Ezio Paroli.

Devicenzi candidato all’Oscar della Gazzetta E’ stato invitato il 4 marzo presso la Sala Buzzati a Milano per l’assegnazione del prestigioso premio

Tra le tante onorificenze ricevute e gli innumerevoli traguardi raggiunti, all’atleta disabile martignanese Andrea Devicenzi manca solo l’Oscar. E non si tratta di una provocazione: il campione nostrano potrebbe infatti ricevere anche questo premio, riservato al Fantatleta dell’anno 2012 nella categoria paratriathlon. Ufficialmente invitato in Sala Buzzati a Milano, cornice in cui la rosea Gazzetta dello Sport ha spesso organizzato importanti incontri con illustri ospiti del pianeta sportivo italiano ed internazionale, Devicenzi parteciperà al

gran galà il 4 marzo, giorno in cui contenderà l’Oscar ad altri tre atleti disabili: Alberto Ceriani, Michele Ferrarin e Fabrizio Vignali. Conduttore d’eccezione, il deejay maratoneta Linus (al secolo Pasquale di Molfetta, conduttore di programmi radiofonici per Radio Deejay e DeejayTv), e il giornalista Dario “Daddo” Nardone, dal 1995 commentatore di gare di triathlon. Nove le categorie che vedranno l’assegnazione dell’Oscar 2012: Fantatleta uomo, Fantatleta donna, Fantatleta giovane, paratriathlon, dirigente, allenatore, giudice, team

e miglior gara dell’anno. Quattro le nomination per ogni categoria: i finalisti sono stati votati via web tra il 15 ed il 31 gennaio. L’Oscar verrà assegnato da una giuria speciale, composta tra gli altri da: Nadia Cortassa, triatleta olimpica e quinta ai Giochi di Atene 2004; Franco Bragagna, prima voce Rai dell’atletica leggera e delle Olimpiadi; Fausto Narducci, giornalista della Gazzetta dello Sport. Alla serata potrebbe presenziare anche l’iron-man Aldo Rock: chissà che non ispiri l’ennesima impresa di Andrea Devicenzi…

Sabato 16 Febbraio 2013

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IVANA CAVAZZINI AL VERTICE LOMBARDO

Anche il candidato del Pd alle Regionali Ivana Cavazzini era tra i sindaci lombadi che hanno presentato a Umberto Ambrosoli (i due nella foto) un patto per il futuro della Lombardia. La manifestazione era organizzata dagli amministratori regionali del centro sinistra presso l’Urban Center di Monza, con l’obiettivo di dare immediata attuazione a proposte che aprano la strada ad un vero federalismo e ad una reale sussidiarietà. Con lei, rappresentante dei Sindaci dei piccoli comuni lombardi, anche i primi cittadini di Monza Roberto Scanagatti, di Sondrio Alcide Molteni, di Como Mario Lucini, di Crema Stefania Bonaldi, di Milano Giuliano Pisapia e di Lecco Virginio Brivio. Ivana Cavazzini nell’occasione ha parlato a nome dei piccoli comuni, che rappresentano circa il 70% del territorio lombardo: «Abbiamo sofferto moltissimo per una Regione che ci ha trascurato e non ci ha ascoltato e quando ci hanno messi di fronte a norme grossolane e inapplicabili la Lombardia non ci ha dato risposte. Ci auguriamo un rapporto di pari dignità, che valorizzi il mondo dei territori, che rappresenti il mondo dei cittadini. Le comunità hanno diritto a buoni servizi e buona amministrazione indipendentemente dal numero degli abitanti». Il sindaco di Drizzona ha parlato del rapporto fiduciario di cui i sindaci godono all’interno della cittadinanza, fiducia che li sprona a lavorare al meglio, nonostante troppo spesso gli amministratori locali siano stati lasciati soli, ed ha sottolineato il bisogno di poter semplificare e sburocratizzare, oltre che di diffondere l’alfabetizzazione informatica: «Chiediamo alla Regione di non lasciarci soli e di fare con noi un pezzo di storia».

SEL, MONICA FRASSONI DOMANI A PIADENA PIADENA – Monica Frassoni, candidata capolista al Senato in Lombardia per Sinistra Ecologia Libertà, sarà a Piadena domenica 17 febbraio al Bar Centrale di via Libertà 2, alle ore 11, per incontrare i cittadini. Con lei sarà presente Cesare Vacchelli, portavoce del Coordinamento dei Comitati contro le Autostrade Cremona-Mantova e TiBre. Lo stesso Vacchelli ha avuto modo di registrare con soddisfazione l’adesione di Monica Frassoni alle richieste formulate dallo stesso coordinamento qualche giorno fa contro le autostrade. L’adesione di SEL in verità non è sorprendente, in quanto , come afferma la stessa candidata, «più volte ho avuto modo di occuparmi delle infrastrutture autostradali in Lombardia, spesso in stretta collaborazione con voi». Tra l’altro la stessa Monica Frassoni, con l’eurodeputato verde Raul Romeva (che sull’argomento ha presentato un’interrogazione parlamentare) ha recentemente incontrato il Commissario Europeo per la Concorrenza Joaquin Almunia opponendosi alla realizzazione delle due autostrade attraverso l’utilizzo del credito d’imposta, secondo lei e i verdi fatta in barba alle regole europee.

RIVOLUZIONE CIVILE OGGI IN SANTA CROCE I candidati di Rivoluzione Civile al Senato Pierluigi Pasotto (assessore del comune di Casalmaggiore), alla Camera Anna Falcone (avvocato) e Maurizio Torrealta (caporedattore Rainews24), e alle regionali Francesca Berardi (ambientalista e impegnata nella campagna refendaria “acqua pubblica”) si presentano oggi, sabato 16 febbraio, alle ore 15,30 ai cittadini di Casalmaggiore in un incontro che si terrà presso l’auditorium Santa Croce. Al termine aperitivo durante il quale verrà distribuito materiale informativo.

BUSI, ECCO I DATI ECONOMICI E PREVISIONALI Oggi, sabato 16 febbraio, alle ore 10 presso il Salone Marinai, il Consiglio d'Amministrazione della Fondazione Busi incontrerà gli ospiti e i parenti della RSA Busi, del CDI “Fiorella” e della C.S.S. “I Gira Soli” per illustrare loro i dati economici e previsionali per il 2013.

GUSSOLA, NUOVA TOMBOLATA ALL’AUSER GUSSOLA - L'associazione Coordinamento Popolare di Gussola invita tutti i suoi aderenti stasera, sabato 16 febbraio, a trascorrere una serata in compagnia giocando a tombola. L’appuntamento è presso il Centro Culturale alle ore 21. Andrea Devicenzi durante una gara in azzurro


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Sabato 16 Febbraio 2013

Speciale Sposi

Le tradizioni della luna di miele D

Pagine a cura di Martina Pugno

VIAGGIO DI NOZZE I mille volti della Malesia

Siete alla ricerca della meta perfetta per il vostro viaggio di nozze, ma ancora non avete trovato nulla che possa soddisfare tutti i vostri criteri e farvi vivere momenti da sogno? Un invito diretto arriva direttamente dall'Ente del Turismo della Malesia, che nei primi mesi del 2013 sarà presente a tutte le principali fiere del settore per illustrare tutto ciò che questo affascinante Paese ha da offrire agli sposi di tutto il mondo. La Malesia promette di far vivere una luna di miele indimenticabile tra paesaggi paradisiaci, spiagge vergini, acque cristalline, sole, relax e resort imperdibili, ma anche sport acquatici, animali esotici, storia, cultura, design d’avanguardia e gastronomia che permettono a questa destinazione di stupire e regalare dei veri momenti da sogno. La Malesia è la meta ideale per i neosposi e per tutte le coppie che desiderino apporre un sigillo di qualità a una tappa fondamentale della loro unione, come le nozze d’argento o di diamante. A dare conferma del fascino di questa meta sono oltre 41 mila italiani che hanno visitato la Malesia nel 2012 (con un incremento medio del 3,2% rispetto al 2011): un trend in forte crescita che testimonia la versatilità di una meta in grado di incontrare gusti e desideri delle più diverse coppie, dagli amanti dell'avventura a coloro che sono alla ricerca di un momento di pace di relax. Il grande vantaggio della Malesia, infatti, è l’ampiezza dell’offerta, con prodotti legati alla natura con la visita delle foreste pluviali più antiche al mondo, alla bellezza con le Spa, alla modernità con la visita di Kuala Lumpur; lo sport con gli oltre 200 campi da golf, la Formula 1 e il Moto GP sul circuito di Sepang e, ovviamente, la vacanza relax su spiagge bianche e mare cristallino in grado di ospitare i turisti 365 giorni all’anno senza limite di stagionalità. Per conoscere più nel dettaglio questo meraviglioso Paese, sarà possibile visitare lo stand dell'Ente del Turismo il 3 aprile a Torino, il 5 aprile a Bassano del Grappa, il 12 a Bergamo, il 18 aprile a Brescia e infine a Bologna il 19 aprile.

opo tutto lo stress dei preparativi, ma anche le forti emozioni che accompagnano l'attesa del giorno più bello, un po' di sano relax è del tutto meritato. Se poi l'occasione lo permette, tanto vale abbandonarcisi in qualche meta da sogno, realizzando così anche il desiderio di visitare un luogo che magari vi ha sempre affascinato, o che in altre occasioni sarebbe troppo dispendioso. Ai viaggi di nozze le coppie proprio non rinunciano: sempre più di frequente, al contrario, i giovani sposi decidono di effettuare la lista dei regali proprio in agenzia viaggi, ottenendo così un aiuto concreto a rendere possibile il viaggio dei propri sogni e risolvendo un altro piccolo problema che spesso si presenta, ovvero la mancanza di una reale necessità di oggetti ed elettrodomestici per la casa, soprattutto se la coppia già da qualche tempo ha iniziato una vita a due. Il viaggio di nozze dovrebbe idealmente costituire il viaggio più magico e affascinante nella vita della coppia, la possibilità di vivere un idillio che sancisce l'unine e che riprende una tradizione antichissima. Il viaggio di nozze così come si intende oggi ha origine in epoca vittoriana, quando il costo del viaggio di nozze era normalmente pagato dallo sposo o dalla sua famiglia. In questi tempi, la sposa e lo sposo conducevano generalmente vite separate dall'avviso di fidanzamento ufficiale sino alla cerimonia matrimoniale. Partire insieme dopo il matrimonio era visto come un'opportunità per il marito e la moglie di riprendersi durante quell’evento speciale e magico attimi di pace e tranquillità. Dal 1820 il concetto di luna di miele è diventato popolare anche in Europa. I francesi adoperavano l’espressione "voyage un facon la anglaise " (stile di viaggio in inglese) per rappresen-

tare questa usanza. Anche se, "Lune de miel" è in realtà il termine francese per luna di miele. In questo periodo l'Italia era il paese più popolare da visitare per i viaggi di nozze. Mentre, la destinazione più popolare per la luna di miele negli Stati Uniti erano le cascate del Niagara. Tuttavia, l'origine dell'usanza di allontarnarsi per la coppia all'inizio dell'unione ha diverso significato e origini an-

cora più antiche: secondo molte culture, tra cui quelle del Nord Europa e quella babilonese, era usanza bere del sidro o delle bevande a base di miele nel primo mese del matrimonio, come buon auspicio di gioia, amore, fortuna e prosperità all'interno della coppia. I vichinghi scandinavi, invece, avevano l’usanza di rapire le loro spose dei villaggi locali, per poi tenerle nascoste fino

a quando rimanevano incinte, o fino a quando la famiglia della sposa aveva cessato la ricerca, per presentarsi nuovamente nella comunità solo a fatto compiuto. Un viaggio decisamente diverso, quindi, dalle mete da sogno che le coppie hanno a disposizione oggi, per giorni spensierati dedicati al relax, all'avventura, al benessere e soprattutto all'inizio di una splendida vita a due.


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Speciale Sposi

Sabato 16 Febbraio 2013

La proposta di matrimonio ...dallo spazio

Un tuffo nel passato, una location senza tempo La Cascina Farisengo conserva intatto il fascino delle corti contadine lombarde P

er valorizzare un'immagine preziosa, ci vuole una ricercata cornice: allo stesso modo, anche il giorno più bello e importante nella vita della coppia merita una cornice che sia in grado di trasformarlo in un vero e proprio sogno ad occhi aperti. Rendere indimenticabile il matrimonio per la coppia e per gli invitati è una piccola magia che si può compiere grazie alla cura di tutti i dettagli, dalla cerimonia alla location destinata ai festeggiamenti. Paesaggi suggestivi, luoghi ricchi di fascino e ambienti pregni di storia, giardini romantici e spazi aperti immersi nel silenzio e nel verde: tutto questo è la Cascina Farisengo, a pochi minuti da Cremona. La prima impressione, di fronte alla Cascina, è quella di un tuffo nel passato, tra le mura della splendida cascina lombarda a pianta quadra immersa in un ampio parco dal gusto romantico. Un luogo nel quale respirare tutto il fascino della tradizione contadina e della vita che si svolgeva quotidianamente nel territorio, della quale restano numerose testimonianze che trasformano la location in un'affascinante cascina museo tutta da scoprire, un passo dopo l'altro. Dodici arcate dividono le strutture, adibite un tempo a funzioni diverse, dai depositi al fienile, che ospita nella parte alta 25 carrozze d'epoca. Si tratta

di un assaggio dei tanti elementi ancora presenti a testimonianza della storia e della vita della cascina, che si offre oggi ai suoi ospiti come location ampia e dal gusto diversificato in grado di ricreare la giusta atmosfera per qualsiasi ricevimento e matrimonio. All'interno, ricavata da quelle che erano precedentemente le stalle, una elegante ed ampia sala accoglie fino a 200 ospiti, protagonisti assoluti di giornate che ospiteranno un

unico evento, lasciando così a disposizione della coppia e dei loro invitati l'intera cascina e tutti gli spazi ad essa annessi. L'attenzione e la professionalità al servizio degli ospiti della cascina e la possibilità di cucire ogni evento su misura, sfruttando le diverse location e ambientazioni presenti, accresce il fascino di un ambiente che ancora oggi si presta ad essere vissuto intensamente ed esplorato, per coglierne ogni sfuma-

tura All'esterno, i 14mila metri quadri del parco in stile romantico offrono suggestive ambientazioni e giochi cromatici che si prestano perfettamente a valorizzare qualsiasi scatto fotografico, mentre una passeggiata lungo la tenuta permetterà di riscoprire elementi che un tempo ne animavano la vita, dalla casetta del pescatore a quella del cacciatore, dalla ghiacciaia alla casa padronale, fino al bocchirale che mette in comunicazione la cascina e il giardino. Il giardino, con le sue piante e coltivazioni variegate, costituisce anche un'area di notevole interesse botanico. Una delle case contadine ospita un vero e proprio piccolo museo che ripropone attraverso gli oggetti di uso comune la quotidianità della cascina nel corso del Novecento, tutta da riscoprire. La cascina si inserisce all'interno di un territorio altrettanto carico di storia: non potrebbe del resto essere altrimenti per un'area il cui primo dato certo risale ad un documento del 965 depositato presso l’archivio di Cremona e che durante l’epoca romana costituiva un riferimento locale , in quanto dai suoi campi - leggermente sopraelevati sulla bassa - partiva e tuttora parte l’argine Maestro Etrusco che corre fin oltre il mantovano per centinaia di chilometri.

Una proposta così, di certo non l'avete mai ricevuta: Sebastian, un francese di 35 anni, nel giorno di San Valentino è stato il primo uomo a fare la sua proposta di matrimonio nello spazio, a un'altezza di 30 chilometri. Il viaggio spaziale è stato filmato nella sua interezza, dal decollo fino alla messa in orbita della dichiarazione d'amore nella stratosfera: resterà un ricordo per la coppia e un record per gli spettatori che hanno seguito l'evento. Per la cifra non esattamente indifferente di 4990 euro, l'uomo, proprietario di un ristorante a Parigi, ha richiesto il servizio di ApoteoSurprise, un'agenzia di eventi decisamente fuori norma, specializzata nella messa in scena di proposte di matrimonio spettacolari. Il giorno di San Valentino, la foto della coppia e il messaggio "Vanessa, mi vuoi sposare?" sono stati fissati a un pallone sonda e rilasciati nel cielo da professionisti dell'esplorazione spaziale. Ci sono volute circa tre ore affinchè il messaggio raggiungesse la sua spaziale destinazione, con uno splendido sfondo del pianeta terra che ha accompagnato la registrazione per una proposta a dir poco unica. Poco dopo aver raggiunto l'altezza prevista e avendo raccolto le splendide immagini della terra, il pallone sonda è scoppiato e si è aperto un paracadute per riportare a terra il sistema video. Una volta recuperata, la registrazione verrà montata e mostrata alla fidanzata di Sebastian, che diventerà la prima donna della storia a ricevere una proposta di matrimonio nello spazio, davvero impossibile da rifiutare.


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Speciale Sposi

Sabato 16 Febbraio 2013

i giorni piu' propizi per il matrimonio secondo la tradizione popolare

In Italia, la scelta del giorno del matrimonio si lega a una lunga tradizione fatta di consigli relativi ai periodi più o meno propizi e portatori di buona sorte. Si tratta di indicazioni che ancora oggi, spesso, si decide di seguire, anche se i matrimoni infrasettimanali sono diventati più frequenti e può capitare spesso che la coppia si basi semplicemente sul giorno in cui è possibile avere a disposizione la location dei propri sogni. Se la semplice tradizione può sembrare che condizioni troppo, cosa dovrebbero dire invece i cinesi, per i quali è lo Stato a dettar legge a riguardo? Secondo le più recenti normative, infatti, in Cina è vietato sposarsi nel giorno di San Valentino. La norma deriva proprio dall'elevato numero di richieste ricevute per questo giorno particolare. Anche in questo caso, le ragioni si legano a motivi culturali: in Cina San Valentino coincide con il periodo delle vacanze del Capodanno cinese, unico nel quale tutti i lavoratori hanno diritto alle ferie. La tendenza, però, a scegliere questo giorno speciale per sposarsi è talmente diffusa che ha costretto gli uffici pubblici, negli ultimi due anni, a lavorare a ritmo serratissimo: da qui il divieto. E' infatti una tradizione molto radicata, in Cina, quella di scegliere date simboliche per avvenimenti importanti. Nulla del genere, almeno per il momento, accade invece in Italia, dove le disposizioni tradizionali fanno riferimento ai diversi giorni

della settimana: lunedì è il giorno dedicato alla Luna, portatrice di buona salute; martedì porta ricchezza sicura; mercoledì, secondo la tradizione popolare, è un giorno molto propizio; giovedì, è portatore invece di dispiaceri per la sposa; venerdì, se per i cristiani è un giorno di penitenza e quindi non adatto a celebrare matrimoni, per chi non crede è il giorno dedicato a Venere e quindi più che adeguato a questo tipo di celebrazione; sabato, è considerato dalla tradizione popolare il giorno più sfavorevole alle nozze; domenica, giorno preferito nel passato, è ancora oggi molto diffuso, ma comporta talvolta la difficoltà di trovare liberi i sacerdoti, le chiese e le location per la data prestabilita, richiedendo lunghi periodi di attesa ai quali si preferisce, sempre più spesso, la scelta di un giorno alternativo.

Troppi matrimoni a San Valentino, in Cina scatta il divieto

Le nozze raccontate ...dalle immagini Video e fotoalbum: i supporti per suggellare il ricordo del “Sì”

W

u Conghane e Wu Sognshi si sono sposati in Cina nel 1924: all'epoca poter fotografare le nozze era un privilegio per pochi, che la coppia non si è potuta permettere. Vissuti con questo rimpianto fino ad oggi, i due sposi hanno deciso di porre rimedio: abito bianco per Songshi, 103 anni, e giacca e farfallino per Conghane, 101 anni, la foto è stata finalmente scattata. Un aneddoto curioso, che attira l'attenzione sul tema degli scatti con i quali si desidera immortalare il giorno da ricordare per sempre: la scelta del formato e del supporto sui quali immortalare il matrimonio sono fondamentali, non meno della scelta del professionista, se si vuole evitare di ritrovare a realizzare il proprio sogno in "leggero" ritardo, come la coppia citata. Ad oggi, le possibilità degli sposi sono estremamente varie, a partire dalla decisione di selezionare solamente scatti fotografici oppure di abbinare ad essi anche un filmato o un breve video che riassuma i momenti più salienti della giornata speciale. In ambito strettamente fotografico, la prima grande distinzione da fare è quella tra album fotografico e fotolibro. Il fotolibro, o album digitale, è una delle novità degli ultimi anni che viene proposta agli sposi in alternativa all’album tradizionale o classico. La principale differenza è che nell’album tradizionale le fotografie vengono incol-

late sulla pagina dell’album solitamente con del bi-adesivo, mentre nel fotolibro sono le stampe fotografiche stesse piegate e incollate l’una sull’altra e rilegate insieme che formano la pagina dell’album, quindi nel libro digitale tutta la superficie della pagina è composta da carta fotografica, sfruttando così a pieno tutto lo spazio per la composizione delle immagini del vostro servizio fotografico. L'album tradizionale permetterà la rimozione e il riposizionamento delle foto in qualsiasi momento, mentre a vantaggio dell'album fotografico digitale c'è la possibilità di personalizzare la grafica e l'impaginazione. Se deciderete che sarà l’album libro a incorniciare le vostre nozze, accanto alla valutazione della qualità degli scatti offerta dal fotografo dovrete tenere conto anche delle abilità nell'impaginazione e nella ricercatezza grafica, assicurandovi che sappia incontrare il vostro gusto estetico.Tale elemento non si presenta in caso di album tradizionale, ma questo non significa che es-

so necessiti di meno cure: anche la scelta degli accostamenti fotografici è importante e condizionerà la buona riuscita del risultato finale. In entrambi i casi non sottovalutate la qualità dei materiali, la stampa professionale, la rilegatura delle pagine e la robustezza dell’album e della sua copertina. Ricordate che state selezionando il professionista che vi aiuterà a rendere indelebili i migliori momenti del vostro matrimonio: qualcuno quindi che goda della vostra fiducia e sappia intuire i vostri desideri. Una valutazione estetica e di gusto deve essere effettuata anche per il filmato: le riprese tradizionali ben si adattano ad un matrimonio classico del quale non si vuole perdere proprio nulla, mentre un più breve videoclip permetterà un risultato più dinamico e creativo, che punterà a catturare l'atmosfera generale del giorno del vostro matrimonio e i dettagli che conferiscono a tale evento una personalità e un carattere unici, su misura della coppia.


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Agricoltura

Sabato 16 Febbraio 2013

Bilancio Ue: l’agricoltura “contiene” i tagli L’

Le decurtazioni dei finanziamenti sono inferiori rispetto ad altri settori. De Castro: «In Europa ci vuole più Italia»

RIVOLTA D’ADDA

Fiera di Sant’Apollonia Nelle giornate della manifestazione la questione delle organizzazioni di prodotto (‘Op’), ossia le aggregazioni tra gli allevatori, ha tenuto banco. La scorsa domenica, l’assessore provinciale all’Agricoltura Gianluca Pinotti aveva annunciato che il giorno dopo si sarebbe recato in Regione per scongiurare il rischio chiusura per il 9% degli allevamenti cremaschi che, in base ai dati in nostro possesso, potrebbe avvenire nei prossimi mesi. Le associazioni di categoria, in particolare la Libera Agricoltori, stanno invitando i produttori di latte ad aggregarsi, grazie alle opportunità della legge regionale approvata lo scorso dicembre. La creazione di ‘Op’ consentirebbe un maggior potere contrattuale nei confronti della grande distribuzione, al momento della trattativa sul prezzo del latte alla stalla. Permetterebbe, inoltre, agli allevatori di farsi trovare pronti tra due anni, quando finirà il regime delle quote latte e l’Unione europea riformerà la Politica agricola comunitaria. Temi che toccano da vicino anche le 12 aziende iscritte al concorso regionale. I capi annunciati alla vigilia erano 74, ma in realtà gli allevatori ne hanno portati 56. Anche a causa della neve, il resto del programma della fiera ha subito un drastico ridimensionamento. Moltissimi espositori, a cominciare dagli ambulanti che domenica avevano invaso il paese con le loro bancarelle, hanno rinunciato ad allestire gli spazi. ‘En plein’ dell’azienda Cioli di Remedello al concorso regionale della vacca Frisona. La manifestazione zootecnica, inserita nel programma della fiera di Sant’Apollonia, si è svolta regolarmente nonostante la nevicata. L’area coperta di via Masaccio ha offerto adeguato riparo ad allevatori, pubblico, giurati e agli animali. Oltre ad aggiudicarsi il premio come campionessa assoluta della fiera la frisona ‘September fall et’ ha vinto anche quello di miglior mammella. L’azienda bresciana ha completato il tris con il primo posto assoluto nella classifica del miglior allevamento. Il riconoscimento come miglior mammella delle vacche giovani è andato alla frisona ‘Val Bas Sanchez Valga’ dell’azienda Pierida.

• A cura di Libera Agricoltori •

accordo sul bilancio pluriennale dell’Unione europea raggiunto la scorsa settimana, per la prima volta si chiude in diminuzione rispetto agli stanziamenti delle programmazioni finanziarie dei periodi precedenti. In linea generale è stato premiato l’aspetto rigorista di alcuni paesi capeggiati dalla Germania, ma sul fronte agricolo l’Italia e la Francia sono riuscite a farsi valere. Gli stanziamenti per il prossimo periodo 2014-2020 diminuiscono dai 957,7 miliardi di euro del periodo 20072013 a 959; e i pagamenti da 925,5 a 908 miliardi di euro. L’agricoltura e l’ambiente sono i settori che vengono colpiti di meno e che in qualche modo ‘hanno tenuto’. Con l’intesa di venerdì scorso, gli stanziamenti per il settore agricolo, nell’ambito della Pac, pur scendendo al 39 per cento dell’intero bilancio dell’Unione ne rappresentano ancora la voce più importante. L’Italia riesce a limitare i danni: è ancora un contribuente netto ma il suo sbilancio passa da un passivo di 4,5 miliardi di euro del periodo 2007-2013 ad uno di 3,8 miliardi di euro per il periodo 2014-2020. «Complessivamente non è certo una bella pagina nella storia dell’Unione», commenta il presidente della Commissione agricoltura del parlamento europeo, Paolo De Castro. «Alcuni Stati del Nord Europa hanno lavorato per i tagli e contro una maggiore integrazione europea. Tuttavia per il settore agricolo si è riusciti

Paolo De Castro

a limitare i danni». Gli stanziamenti al settore agricolo sono pari a 373,48 miliardi di euro, di cui 277,85 destinati ai pagamenti diretti (il cosiddetto primo pilastro) e agli interventi sui mercati. La restante parte è destinata allo sviluppo rurale. L’agricoltura in Italia è un settore economico di straordinaria importanza. L’agroalimentare nazionale è tornato ad essere il primo settore economico del paese, con un fatturato all’esportazione di 32 milioni di euro. «Ci vuole più Italia ed agricoltura in Europa per contrastare le linee nordiche e autonomiste di Inghilterra, Danimarca, Olanda e Svezia», riprende De Castro. «Oggi l’agricoltura nel nostro paese è in grado di creare occupazione. L’agroalimentare ha un ruolo di primo piano. Basti pensare solo al vino, con un fatturato di 9,5 miliardi di

«Il mondo agricolo è in grado di creare occupazione»

CREMONAFIERE

Successo per i corsi di aggiornamento della Libera

Giovedì si è tenuto a Cremona presso la Sala Zelioli Lanzini di CremonaFiere, l’ultimo incontro di aggiornamento della Libera Associazione Agricoltori Cremonesi dedicato alle principali novità del comparto: Pac, latte, nitrati, fisco e novità per le aziende assuntrici di manodopera. Anche quest’anno la Libera ha infatti organizzato una serie di incontri zonali per gli associati. Per

SABATO 16 10.55 11.05 11.10 12.00 13.30 14.00 14.30 17.00 17.15 17.45 18.50 20.00 20.35 20.40 01.00

APRIRAI. Attualità CHE TEMPO FA IL RITORNO DEI LEONI BIANCHI LA PROVA DEL CUOCO.Att TG1/TELEGIORNALE EASY DRIVER. Attualità LE AMICHE DEL SABATO.Att TG1/CHE TEMPO FÀ A SUA IMMAGINE. Att PASSAGGIO A NORD-OVEST L'EREDITÀ. Game show TG1 TELEGIORNALE ANTEPRIMA FESTIVAL. Mus 63° FESTIVAL DI SAN REMO TG1 NOTTE/CHE TEMPO FÀ

giuntivi si è riusciti a recuperare un miliardo e mezzo al settore agricolo». Quindi viene sostanzialmente ribadito l’impianto dell’assetto agricolo della Pac 2014-2020 definito nell’ambito del Parlamento europeo. «Certamente, pur non essendo contenti dei tagli per il capitolo agricolo, in parte recuperati sul secondo pilastro, l’accordo è sicuramente migliorativo rispetto alla proposta dello scorso novembre perché i tagli sono concentrati su altri interventi. Inoltre, per quanto riguarda i contenuti del testo, apprezziamo che il consiglio abbia accolto le misure di maggiore flessibilità e minore burocrazia per il ‘greening’, che erano state definite dalla Commissione agricoltura del Parlamento europeo». Ora l’accordo dovrà essere ratificato dall’Europarlamento e ciò, secondo De Castro, potrebbe comportare qualche difficoltà, dal momento che il bilancio preventivo si presenta con un deficit di spesa: impegni per 959 miliardi e stanziamenti per 908.

euro di cui ben 6,5 vanno all’estero». Oppure ai formaggi e prosciutti Dop, come il Grana padano o il prosciutto di Parma. Negli Usa siamo il primo esportatore. Per questi aspetti - e non solo per il sostegno alla produzione la politica agricola comunitaria è fondamentale per il nostro paese. «In effetti, i tagli all’agricoltura sono stati contenuti in soli 1617 miliardi di euro l’anno, che significano un 18-20% in meno. E di questo non si può certo essere felici, anche se - ripeto - l’agricoltura subisce tagli inferiori rispetto ad altri settori. Complessivamente il governo Monti è riuscito a limitare i danni. La proposta del Commissario all’agricoltura Dacian Ciolos prevedeva tagli per 286 milioni di euro l’anno all’agricoltura, che per i sette anni di durata del piano facevano quasi due miliardi di euro. Attraverso i fondi ag-

DOMENICA 17 06.30 10.05 10.30 10.55 12.00 12.20 13.30 14.00 16.30 16.35 20.00 20.40 21.30 23.25 00.30

UNOMATTINA. Varietà MAXITALIA. Attualità A SUA IMMAGINE. Att SANTA MESSA RECITA DELL'ANGELUS LINEA VERDE. Attualità TG1 Telegiornale DOMENICA IN - ARENA. Att TG1 Telegiornale DOMENICA IN COSÌ È LA VITA TG1 Telegiornale AFFARI TUOI. Game show TUTTA LA MUSICA DEL CUORE. Fic SPECIALE TG1. Attualità TG1 NOTTE/CHE TEMPO FÀ

10.20 10.30 11.00 13.00 14.00 15.40 17.05 18.05 19.30 20.30 21.05 21.50 22.35 22.50 23.45

APRIRAI. Attualità SULLA VIA DI DAMASCO. Att MEZZOGIORNO IN FAMIGLIA TG2 GIORNO / DRIBBLING CONCERTO PER UN DELITTO. F NORA ROBERT'S. Film SERENO VARIABILE. Attualità 90°MINUTO. Sport INVINCIBILI ANGELI. Telefilm TG2 NOTIZIE CASTLE. Telefilm BODY OF PROOF. Telefilm TG2 NOTIZIE SABATO SPRINT. Sport TG2 DOSSIER

06.30 09.25 10.10 10.50 11.30 13.00 13.45 15.40 17.10 18.10 19.35 20.30 21.00 21.45 22.35

REAL SCHOOL. Att ALIEN SURF GIRLS. Tf RAGAZZI C'È VOYAGER.Var A COME AVVENTURA. Att MEZZOGIORNO IN FAMIGLIA TG2 GIORNO/METEO/MOTORI QUELLI CHE SPETTANO. Var QUELLI CHE. Varietà STADIO SPRINT. Sport 90°MINUTO. Sport IL PUMA. Telefilm TG2 NOTIZIE NCIS. Telefilm ELEMENTARY. Telefilm LA DOMENICA SPORTIVA

09.25 10.10 11.00 11.30 12.00 14.00 14.55 16.30 17.15 19.00 20.00 20.15 21.05 23.40 24.00

DOC MARTIN.Telefilm L'ISPETTORE DERRICK. Tf TGR BELLITALIA TGR PRODOTTO ITALIA.Att TG3 Sport - Meteo / TGR TG REGIONE/METEO TV TALK. Attualità SQUADRA SPECIALE VIENNA. Tf ASSO DI CUORI. Film TG3/REGIONE/METEO BLOB. Attualità SUPERSTORIA 2013. Att DRESDA. Film TG3/TG REGIONE AMORE CRIMINALE. Att

11.05 11.30 12.00 12.25 12.55 13.25 14.00 14.30 15.05

TGR MEDITERRANEO. Att TGR REGIONEUROPA. Att TG3 Sport - Meteo / TGR TELECAMERE. Attualità PRIMA DELLA PRIMA PASSEPARTOUT. Att TG3/REGIONE/METEO MINIRITRATTI. Attualità ALLE FALDE DEL KILIMANGIARO. Doc PER UN PUGNO DI LIBRI. Quiz TG3/REGIONE/METEO BLOB/PRESA DIRETTA BALLARÒ. Attualità SOSTIENE BOLLANI. Varietà

18.00 19.00 20.00 21.30 23.35

coprire il territorio gli incontri si sono tenuti a Pandino, Soncino, Piadena, Castelleone, Soresina, Crema, Casalmaggiore ed appunto l’ultimo a Cremona. In apertura di ogni appuntamento è stata illustrata l’articolazione dell’incontro. Si è parlato della Pac, spiegando le ultime novità a partire dal raggiungimento dell’accordo di bilancio che fissa in 330-340 miliar-

SABATO 16

RETE 4

09.05 10.05 10.50 11.30 12.00 12.55 14.00 14.45 15.30 17.00 18.00 18.55 19.35 20.40 21.30

06.00 07.55 08.00 09.05 11.00 13.00 13.40 14.10 16.00 CANALE 5 18.50 20.00 20.40 21.10 23.20 02.15

CARABINIERI 3.Telefilm DONNAVVENTURA. Att RICETTE DI FAMIGLIA. Att TG 4/METEO/NOTIZIE/TRAFFICO UN DETECTIVE IN CORSIA. Tf LA SIGNORA IN GIALLO. Tf TG4 TELEGIORNALE LO SPORTELLO DI FORUM.Att POIROT. Film DETECTIVE MONK. Tf PIANETA MARE. Att TG 4 - METEO 4 TEMPESTA D'AMORE. Soap WALKER TEXAS RANGER. Tf AMERICAN GANGSTER. Film PRIMA PAGINA Traffico/METEO TG5 MATTINA SUPERPARTES. Attualità FORUM. Attualità TG5 TELEGIORNALE/METEO 5 COUGAR TOWN. Telefilm AMICI. Talent VERISSIMO. Attualità AVANTI UN ALTRO. Game TG 5 telegiornale - METEO 5 STRISCIA LA NOTIZIA. Varietà IL PRINCIPE E IL PIRATA. F I LAUREATI. Film TG5 NOTTE/METEO5

07.00 I'M THE BAND. Sitcom 07.20 I PINGUINI DI MADAGASCAR Cartoni animati 11.00 ROBIN HOOD. Telefilm 12.25 STUDIO APERTO - METEO 13.00 SPORT MEDIASET. Sport 13.40 JUNIOR. Film 15.50 I GEMELLI. Film 17.50 MAGAZINE CHAMPIONS L. Att 18.30 STUDIO APERTO/METEO ITALIA 1 19.00 LIVE BITES. Sitcom 19.30 LE AVVENTURE LE TOPINO DESPERAUX. Film 21.10 ORTONE E IL MONDO DEI CHI. F 23.00 VALIANT. Film

di di euro il budget disponibile. Altra notizia positiva lo slittamento al 2015 della riforma. Excursus sui temi del latte, delle Op e del riordino dei consorzi di bonifica e novità sulla direttiva nitrati. Sono state analizzate le questioni fiscali che riguarderanno il 2013 e sono state rimarcate le ultime novità per le aziende assuntrici di manodopera, che potranno contare su

una riduzione dei contributi Inail pari al 16 % qualora negli ultimi due anni non avessero registrato infortuni. Un provvedimento che dovrebbe essere esteso anche ai lavoratori autonomi. La partecipazione degli associati è stata molto sentita e interessata. Si calcola che agli otto incontri di zona abbiano preso parte oltre 700 associati.

DOMENICA 17 07.50 09.20 10.00 11.00 11.30 12.00 13.00 14.00 14.40 15.25 18.55 19.35 21.30 23.45 01.50

SUPER PARTES.Att SLOW TOUR. Att SANTA MESSA LE STORIE DI VIAGGIO A...Att TG 4 TELEGIORNALE PIANETA MARE. Attualità DONNAVVENTURA. Attualità TG4 Telegiornale - METEO 4 SLOW TOUR. Att DALIDA. Fiction TG4 Telegiornale - METEO 4 IL COMANDANTE FLORENT.Tf QUALCOSA DI CUI SPARLARE. F L'UOMO DEI TUOI SOGNI. F TG4 NIGHT NEWS

07.55 TRAFFICO - METEO 5 08.00 TG5 MATTINA 08.50 LE FRONTIERE DELLO SPIRITO. Attualità 10.00 ZOO DOCTOR. Telefilm 10.55 YELLOWSTONE. Doc 12.00 MELAVERDE. Att 13.00 TG5 Telegiornale - METEO 5 13.40 L'ARCA DI NOÈ. Varietà 14.00 DOMENICA LIVE. Varietà 18.50 AVANTI UN ALTRO. Game show 20.00 TG 5 - METEO 5 20.40 STRISCIA LA DOMENICA.Var 21.30 TROY. Film 01.00 TG5 NOTTE/METEO.IT 07.00 08.05 10.35 12.25 14.00 15.45 16.40 18.30 19.00 19.15 21.25 00.25 01.30 01.55 02.25

SUPERPARTES. Attualità CARTONI ANIMATI DUE GEMELLE NEL PALLONE. F STUDIO APERTO - METEO MERLINO. Film SYDNEY WHITE. Film DRAGONHEART II. Film STUDIO APERTO COSÌ FAN TUTTE 2. Sitcom BEVERLY HILLS COP. Film LE IENE SHOW. Varietà CALIFORNICATION. Telefilm SPORT MEDIASET STUDIO APERTO MISS MONDAY. Film

SABATO 16

LA 7

DOMENICA 17

06.00 07.00 09.55 11.00 11.05 12.00 12.30 13.30 14.05 14.45 16.10 17.55 20.00 20.30 22.30

TG LA7 OMNIBUS. Attualità COFFEE BREAK. Attualità TG LA7 - METEO BOOKSTORE. Attualità IL TEMPO DELLA POLITICA. Tf I MENÙ DI BENEDETTA. Var TG LA7 TG LA7 CRONACHE. Att L'ULTIMO APACHE. Film THE DISTRICT. Telefilm L'ISPETTORE BARNABY.Tel TG LA7 IN ONDA. Attualità LINEA DI SANGUE. Film

06.00 07.00 09.55 11.05 12.00 12.30 13.30 14.05 14.45 17.00 18.00 20.00 20.30 21.35 00.45

TG LA 7 - METEO - OROSCOPO OMNIBUS. Attualità COFFEE BREAK. Attualità FUORI GUSTO. Varietà il tempo della politica I MENÙ DI BENEDETTA TG LA7 TG LA7 CRONACHE. Att BETRAYED - TRADITA. Film THE DISTRICT. Telefilm L'ISPETTORE BARNABY.Tel TG LA7 IN ONDA. Attualità AMADEUS. Film TG LA7 SPORT

07.15 08.10 08.50 12.15 12.40 20.00 20.30 21.00 21.10 21.30 22.15 23.00 00.45

LE NOSTRE REGIONI STUDIO 1 DIPIÙ Torino nata due volte Benedetto XVI un Papa un uomo Volontariato la crisi e la speranza Torino nata due volte RUBRICA RELIGIOSA Benedetto XVI un Papa un uomo IO E MARGHERITA. Sitcom Volontariato la crisi e la speranza LE NOSTRE REGIONI LA PARTITA DI HUGONY VIAGGIO SENTIMENTALE NELL’ ITALIA DEI DESIDERI

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LE NOSTRE REGIONI STUDIO 1 DIPIÙ Volontariato la crisi e la speranza PARC FERMÉ. TALK SHOW NEVESPORT S. MESSA IN DIRETTA DAL DUOMO DI CREMONA RUBRICA RELIGIOSA IL GIORNO DEL SIGNORE SIDIGAS AVELLINO - VANOLI CREMONA Ombre solari crisi del fotovoltaico Volontariato la crisi e la speranza LE NOSTRE REGIONI A TAMBUR BATTENTE

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Salute

Sabato 16 Febbraio 2013

GLI ORARI CUP Centro Unificato di Prenotazione Dove: padiglione n. 12, a fianco del Centro Prelievi, prospiciente Largo Priori Orari di apertura al pubblico: lunedì - venerdì dalle 7.30 alle18.00 orario continuato, il sabato dalle 8.00 alle 12.00; Prenotazioni telefoniche: è possibile telefonare al numero verde 800.638.638, da lunedì a sabato dalle 08.00 alle 20.00. PRENOTAZIONI CHE NON SI EFFETTUANO AL CUP Attraverso il CUP si prenotano tutte le prestazioni ad eccezione delle seguenti, che devono essere prenotate direttamente presso le singole unità operative o servizi come indicato di seguito: ANATOMIA PATOLOGICA secreti e agoaspirati (non Tac e non Ecoguidati) Dove: Poliambulatori, piano Terra. Orario: giovedì dalle 15 alle 16. Per prenotare contattare la segreteria dell’Anatomia Patologica dal lunedì al venerdì, dalle 10.30 alle 16.00. Telefono: 0372 405477, dalle 9.30 alle 16.00. Consegna campioni istologici e citologici La consegna dei campioni citologici urinari è prevista, presso il padiglione 5, da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 09.30; per gli altri esami da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 16.00 (accesso diretto). RADIOLOGIA Dove: piano 1, corpo H (ala destra). TC, risonanza magnetica, ecografie urgenti e richiesta di prestazioni con bollino verde Le prenotazioni vanno effettuate di persona o via fax. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.00, sabato dalle 08.00 alle 12.00. Tel: 0372 405760. Angiografia Le prenotazioni vanno effettuate di persona. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 15.30. Telefono: 0372 405367. SENOLOGIA: Screening mammografico preventivo biennale Asl Cremona (45-69 anni) Tutti i giorni dalle 8.30 alle 12.30, il mercoledì dalle 14 alle 16. La prenotazione va effettuata al CUP dell'Asl 800 318 999. Prestazioni con carattere di urgenza, risonanze alla mammella, agoaspirati, ecografie Dove: piano 1, corpo M. Ora: da lunedì a venerdì dalle 11.00 alle 13.00. Telefono: 0372 405614. Per ulteriori informazioni è stata inoltre attivata una nuova linea telefonica dotata di risponditore automatico in funzione 24 ore su 24: 0372 405612. RADIOTERAPIA E MEDICINA NUCLEARE Dove: piano Cantina, (utilizzare la scala o ascensore a sinistra vicino l'Ufficio Informazioni nell'atrio di ingresso) corpo M, monoblocco ospedaliero. Orario:da lunedì a venerdì dalle 07.30 alle 17.30. Telefono: 0372 405485. MEDICINA DEL LAVORO: Dove: Medicina del Lavoro, padiglione 10 Impegnativa del medico curante. Allergologia per sospetti professionali Tel. 0372 408178 da lunedì a venerdì, dalle 10.30 alle 13.00; oppure, personalmente presso l’Ambulatorio di Allergologia dalle 09.00 alle 13.00 da lunedì a venerdì. Visite specialistiche di medicina del lavoro Tel: 0372 405777 da lunedì a venerdì, d alle 08.00 alle 15.30; oppure, personalmente presso l’Ambulatorio Specialistico di Medicina del Lavoro negli stessi orari.

PRESIDIO OSPEDALIERO DI CREMONA CENTRO DIABETOLOGICO Dove: piano 6, corpo H (lato destro), monoblocco ospedaliero. Orari: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.30 (prima visita per inquadramento diagnostico-terapeutico e visita di controllo per monitoraggio metabolico e screening delle complicanze croniche). Per le prime visite è preferibile che la prenotazione avvenga di persona comunque possibile prenotare telefonicamente da lunedì a venerdì, dalle 11.00 alle 13.30. Telefono: 0372 405715. CENTRO PRELIEVI - LABORATORIO ANALISI accesso diretto da parte dei cittadini, con la richiesta del Medico di famiglia o dello specialista. Dove: Centro Prelievi all'ingresso dell'ospedale. Orario: da lunedì a venerdì dalle ore 07.30 alle 10.30. Telefono: 0372 405663 - 0372 405452 CENTRO EMOSTASI E TROMBOSI Monitoraggio delle terapie anticoagulanti. previsto accesso con prenotazione al numero 0372 405666 - 0372 405663. Dove: Presso la palazzina del Cup Orario: dalle 07.30 alle 12.00 da lunedì a venerdì. CENTRO AZIENDALE DI ALLERGOLOGIA Dove: presso la Medicina del Lavoro, Padiglione 10 Accesso avviene mediante impegnativa del medico curante. Le prenotazioni vengono effettuate telefonando allo 0372 408178 da lunedì a venerdì dalle 10.30 alle 13.00; oppure personalmente presso l’Ambulatorio di Allergologia da lunedì a venerdì dalle 09.00 alle 13.00. IMMUNOEMATOLOGIA E MEDICINA TRASFUSIONALE: Emotrasfusioni, salassi, autotrasfusioni, terapia marziale endovenosa, preparazione di nuovi emocomponenti ad utilizzo non trasfusionale: Gel Piastrinico, Concentrato Leucopiastrinico. Dove: Piano terra, corpo D, monoblocco ospedaliero. Tel: 0372 435887 - 0372 405461 dalle 10.00 alle 17.00 da lunedì a venerdì GENETICA Dove: piano 2 lato destro del monoblocco ospedaliero. Prenotazioni telefoniche: 0372 405783 da lunedì a venerdì dalle 13.00 alle 14.30. MEDICINA LEGALE Prenotazioni presso Direzione Medica di Presidio piano Rialzato monoblocco ospedaliero. Tel: 0372 405200. PSICOLOGIA Dove: settimo piano a sinistra. Prenotazioni da lunedì a venerdì dalle ore 09.00 alle ore 10.00 presso il servizio di Psicologia, oppure anche telefonicamente agli stessi orari al numero 0372 405409. ONCOLOGIA MEDICA Dove: Piano 4 ala Destra Prenotazione in reparto da lunedì a venerdì dalle ore 8.00 alle ore 17.00. Tel: 0372 405248. TERAPIA DEL DOLORE Dove: palazzina n. 9 La prenotazione può essere effettuata telefonicamente al numero 0372 405330 dalle 11.00 alle 15.00, da lunedì a venerdì. Negli altri orari è possibile chiamare lo stesso numero lasciando un messaggio in segreteria telefonica con il nome e numero di telefono: al più presto sarete richiamati.

La Psicologa Risponde... Gentilissima Dottoressa, ho un bambino di 28 mesi, che tutte le sere fatica ad addormentarsi. Ci mette anche più di un'ora, e io ogni sera resto lì vicina finchè non si addormenta. Se provo a uscire dalla cameretta prima che si sia addormentato si sveglia regolarmente nel cuore della notte. Cosa posso fare per facilitare il suo addormentamento? Emanuela Gent.ma Emanuela non è raro che i bambini non vogliano andare a letto, generalmente questo è un problema molto diffuso nei primi 2 anni di vita. Solitamente il bambino piange quando viene lasciato solo nel lettino o cerca di uscirne fuori per cercare i genitori. Le cause possono essere diverse: ansia di separazione, tentativi del bambino di controllare l'ambiente circostante, sonnellini prolungati nel tardo pomeriggio, giochi troppo stimolanti condotti prima di metterlo a dormire, un eventuale disturbo nella relazione genitorebambino e/o la tensione nell'ambiente domestico. Indipendentemente dalle cause che posso-

A cura della dottoressa Gabriella Locci

no compromettere la loro serenità, i bambini hanno necessità di una routine serale che li aiuti ad addormentarsi. I “riti della nanna” devono essere ripetuti da tutti gli adulti che si occupano del loro addormentamento in modo tale che diventino per lui segnali stabili e continuativi. L’ideale sarebbe mantenere sempre lo stesso orario per andare a letto, creare un’atmosfera pacata e di serenità, leggere una storia breve con un lieto finale. Il rispetto della routine permette al bambino di cogliere importanti segnali che lo aiutano a comprendere la differenza tra il giorno e la notte ed a prepararsi al sonno. Se il suo bambino ha difficoltà nell’addormentarsi, piange e fa i capricci, le consiglio di essere paziente e di ignorare la sua “opposizione”. Proprio la sua mancanza di reazione darà a suo figlio la chiara idea che deve “adeguarsi” al sonno. Se invece lei accoglie e cede ai suoi capricci, inizia a negoziare, gioca con lui, lo prende in braccio, lo supplica di dormire …. il momento della nanna diventerà infinito e stancante e il bambino si accorgerà dell’effetto …. benefico dei suoi capricci. Nel caso in cui, nel cuore

della notte, il bambino si alzi e si infili nel lettone, gli chieda se ha fatto un brutto sogno o se non sta bene, lo conforti, poi lo riporti nella sua cameretta e stia con lui finchè non riprende sonno. Non ceda alla stanchezza. Il sonno dei bambini è molto importante, dormire per un numero di ore adeguate aiuta a migliorare le capacità cognitive, la crescita del bambino. Stando ai risultati di una nuova ricerca i bambini che vanno a letto presto, iniziando a dormire più o meno sempre alla stessa ora, presentano migliori capacità di linguaggio, iniziano a leggere con più facilità e raggiungono dei risultati migliori anche nella matematica. La invito quindi ad approcciarsi a questa situazione di momentanea criticità in modo sicuro e deciso , trasmettendo al suo bambino, nel momento della nanna, la fiducia nella sua capacità di affrontare una notte serena senza paure. Stiamo mettendo le basi per la sua futura autonomia. Cerchi sempre di monitorare il suo livello di stanchezza e si conceda dei recuperi, per poter essere sempre all’altezza delle richieste educative del suo bambino.

STUDIO ASSOCIATO DI NEUROPSICHIATRIA INFANTILE E PSICOLOGIA di DOTT. LOCCI GRAZIELLA, DOTT.BARBIERI MICHELA & ASSOCIATI Orari: Lun-ven:15.30-19.30 - Sab: 9.30-12.30/ 14.00-19.00 tel 0372 429208 Castelverde (CR) Via Manzoni 12 - Loc. Castelnuovo del Zappa - Tel. 0372 429208 - mail: studioassociatocastelnuovo@gmail.com

Pietro Cavalli, responsabile del reparto di genetica: «E’ il momento di ascoltare la voce delle associazioni»

Un confronto sulle malattie rare U di Laura Bosio

n momento di confronto, di condivisione, di critica ma anche di comprensione, sui temi delle malattie rare: questo sarà il convegno promosso in occasione della Giornata internazionale delle malattie rare, il prossimo 28 febbraio, presso l'aula magna “Magda Carutti” dell'ospedale di Cremona. Un'occasione per ascoltare non solo la voce dei medici, ma anche quella della società civile e delle associazioni che seguono i malati. «E' questa la grande novità» spiega il dottor Pietro Cavalli, responsabile dell'unità operativa di genetica dell'ospedale. «Questo per i medici non sarà il momento di parlare, ma di ascoltare quello che hanno da dirci le associazioni dei malati e dei famigliari, su un tema difficile». L’incontro si propone l’obiettivo di promuovere la conoscenza delle malattie rare e di fornire indicazioni precise e documentate in merito alle procedure corrette

da seguire. «Per questo abbiamo ritenuto che il confronto con i malati e le loro associazioni, l’ascolto della loro voce e quella delle loro famiglie dovesse essere al centro dell’attenzione non solo degli specialisti coinvolti, ma dell’intera società civile» sottolinea Cavalli. Le malattie rare, pur presentando singolarmente una frequenza di 1/2000 o inferiore nella popolazione, sono complessivamente molto numerose e rappresentano elementi critici sia in termini di tempestività nella dia-

gnosi, che nell’assistenza e nella individuazione di Centri che possano garantire adeguati percorsi diagnostici, terapeutici, assistenziali. «Si tratta di malattie che sono per la maggior parte non curabili e croniche, nonché invalidanti, quindi il vero problema per i pazienti non è la cura ma la gestione della patologia. E qui entrano in gioco le associazioni dei malati e dei familiari, che rappresentano la rete territoriale per il sostegno a questi pazienti». La maggior parte di questa patologie sono genetiche, e vengono riscontrate alla nascita, o subito dopo. «Trattandosi di condizioni rare, per le famiglie si apre un vero e proprio calvario, in quanto magari si tratta di patologie che neppure il medico conosce, e bisogna peregrinare da un ospedale all'altro alla ricerca di qualcuno che sappia fare una diagnosi, a cui si arriva comunque solo nel 75% dei casi» spiega Cavalli. «Difficile è anche gestire clinicamente e socialmente questi individui, che solitamente

hanno ritardi mentali, difficoltà a alimentarsi e via di seguito. Ci vuole tempo perché i genitori imparino a gestire queste situazioni, e successivamente dovranno anche pensare al problema di eventuali gravidanze future e alla possibilità che il problema si possa ripresentare». In Lombardia, con lo scopo di contribuire a ridurre la gravità di questi problemi, è operativa la Rete regionale malattie rare, di cui l’Azienda Ospedaliera a l’Asl di Cremona rappresentano un presidio territoriale. «In sostanza questo mette in rete i medici che si occupano di queste patologie, evitando così ai genitori di dover peregrinare da un ospedale all'altro» dice Cavalli. «Esiste inoltre un percorso di esenzione dai costi sanitari, che vengono messi a carico del Servizio sanitario nazionale». A Cremona i casi sono alcune decine, seguiti da diverse branche della medicina: neurologia, pneumologia, pediatria, neuropsichiatria infantile, genetica, centro terapie anticoagulanti, dermatologia, ematologia.

a cura della dottoressa Annalisa Subacchi Nutrizionista, specialista in test intolleranze alimentari e diete personalizzate, Test del DNA (Lattosio, Celiachia, Breath Test) Master in Nutrizione, Fitness e Sport Presidente ALIAC Onlus di Cremona Gentilissima dottoressa Subacchi, mi chiedo che cosa ne pensa delle diete iperproteiche protratte per un lungo periodo? Sono un alleato valido contro la perdita di peso? Ci sono pericoli per la salute? Grazie Cristian. Gentilissimo Cristian, le diete iperproteiche, che stanno spopolando nell’ultimo periodo, sono l’ennesima moda sviluppata dalla società per la ricerca veloce e rapida per ottenere una rapidissima perdita di peso. Come tutte le soluzioni miracolose, ha pero’ molti effetti collaterali e pericolosi per la salute. Innanzi tutto sono diete che possono durare per parecchi giorni o anche mesi, consistono nella privazione assoluta di tutti i carboidrati: no pane e pasta, no frutta e verdura. La perdita di peso la si nota già con la prima settimana, 2 o 3 kg in media,l’entusiasmo è alle stelle, abbiano trovato la “dieta miracolosa” e cio’ ci spinge a continuare. Tuttvia, passata l’euforia iniziale, cominciamo a sentirci stanchi, spossati e depressi. I kg continuano a scendere, fino ad un certo punto in cui il fisico ci dice basta! Cominciamo a stare male, svenire, avere dolori articolari, crampi. Che succede? Ci stiamo intossicando. Infatti senza carboidrati il corpo blocca il metabolismo, non carbura correttamente. Diminuiamo di peso, ma se dovessimo andare a verificare cosa perdiamo, mediante uno strumento chiamato impedenziometro, ci accorgeremmo che stiamo perdendo di tono muscolare. Infatti in caso di diete prolungate e di digiuno il metabolismo rallenta, caliamo di muscolo, dove ci sono le scorte di carboidrati, ed aumentiamo di grasso. Così quando, stufi della restrizione alimentare, ricominciamo ad inserire frutta verdura e pasta, recuperiamo i kg persi nel giro di pochi giorni. Non sarebbe forse meglio seguire un’alimentazione bilanciata con tutti i nutrienti e gli alimenti piuttosto che seguire mode drastiche e distruttive per il corpo? La dottoressa Subacchi risponde alle vostre domande scrivendo a: info@nutrizionistabiologo.it • oppure a: ilpiccolocremona@fastpiu.it www.nutrizionistabiologo.it • Facebook: Lisa Nutrizionista • Cell. 366-4759134 La dottoressa Annalisa Subacchi riceve a: • CREMONA: Ambulatorio MEDICENTER Via Giuseppina n.21 tel. 0372/434988 CREMONA: Ambulatorio MED Gadesco Pieve Delmona tel. 0372/803801 CREMA: Ambulatorio Santa Claudia Via La Pira n.8 cell. 366 4759134

di Ermanna Allevi

Diplomata presso la scuola di Naturopatia dell'istituto RIZA

Iscritta alla FINR (federazione italiana naturopati RIZA) Gentile naturopata soffro di Helicobacter Pylori e nonostante le cure non riesco a stare bene completamente. Può darmi un consiglio sulle erbe da utilizzare e magari anche sull'alimentazione da seguire? La ringrazio, Emma Gentile signora, l'Helicobacter Pylori è un batterio che provoca un'infezione che , se non viene scoperto e curato, causa la gastrite cronica. I sintomi sono quelli della gastrite, con la differenza che non si risolvono mai completamente. Tra questi si segnalano bruciore allo stomaco, nausea, pancia gonfia, fitte a digiuno, acido in bocca. Basta fare un esame del sangue o un test eseguibile in farmacia per sapere se si tratta di malessere legato all' Helicobacter Pylori. Oltre alla cura antibiotica che le prescriverà il medico, può associare una tisana a base di cumino(frutti 40 g) e di melissa (foglie 40 g )per

due- tre mesi. Inoltre evitare caffè, the e bevande gassate, sopratutto la sera le sostanze nervine o arricchite di anidride carbonica hanno un'azione irritante. La frutta solo lontano dai pasti, mangiata a fine pasto crea acidità e tende a sovraffaticare uno stomaco già stanco. Limitare il consumo di cibi grassi, fritti, formaggi stagionati, buro e intingoli vari richiedono più tempo per essere digeriti e rimangono più a lungo nello stomaco, favorendo da una parte il gonfiore, dall'altra il contatto tra acido e mucosa dello stomaco. Non esagerare con le fibre, cereali integrali, frutta e verdura favoriscono lo svuotamento e il drenaggio dello stomaco, ma possono irritare l'intestino, scatenando pesantezza e gonfiore. Privilegiare le erbe amare, catalogna, cicoria, radicchio, carciofi sono un toccasana per la digestione, stimolano la secrezione di succhi gastrici quando è scarsa e aiutano anche il fegato.

Ermanna Allevi risponde alle vostre domande scrivendo a: info@naturopatia-cremona.com Oppure a: ilpiccolocremona@fastpiu.it • Riceve a Cremona in via Pallavicino 6 tel. 0372-412372. • Riceve a Crema telefonando al 388 9037275.


Cultura&Spettacoli “E’ stato così” in scena stasera a Casalbuttano

Stasera alle 21, al Teatro Bellini di Casalbuttano, va in scena “E’ stato così” di Natalia Ginzburg, per la regia di Valerio Binasco e con Sabrina Impacciatore. Il tema, un omicidio consumato tra coniugi che non hanno saputo

comunicare né guardarsi davvero, dà vita ad un romanzo dotato di cupa musicalità. Un testo che non richiede effetti speciali, ma solo la sensibilità di una grande attrice e un regista capace di far risaltare quelle corde sottili.

Il primo appuntamento della rassegna del Ponchielli è con gli hip-hoppers “Kafig”

Una stagione della danza con tanta energia

Il sound dei Negrita stasera al Ponchielli

Stasera alle ore 21, i Negrita sono in concerto al Teatro Ponchielli. Dopo aver affrontato palasport soldout ed un infuocato tour estivo, la rock band si esibisce, per la prima volta in assoluto, nei principali teatri italiani. Trenta concerti su e giù per lo stivale, in cui i Negrita propongono, non soltanto i classici cavalli di battaglia e quelli dell’ultimo album “Dannato vivere”, ma anche brani che, da anni, non vengono eseguiti dal vivo, il tutto riarrangiato e rivisitato in chiave teatrale, per regalare uno spettacolo inedito e dal sound rinnovato, in una situazione intima e raccolta. I componenti della band hanno spiegato: «Dopo la lunga attività live ed il successo degli ultimi tour, avevamo comunque ancora una grande voglia di suonare e di comunicare. Abbiamo voluto subito rimetterci in gioco per stimolare noi stessi e il nostro pubblico proponendo uno show completamente diverso dai precedenti». Ciò che attende i fan dei Negrita è uno spettacolo diverso e nuovo a partire dalla formazione - pensata apposta per questo tour - e dagli strumenti utilizzati, a definire atmosfere inedite. Sul palcoscenico salgono: Pau (voce, armonica, chitarra), Drigo (chitarra, voce, armonica, basso), Mac (chitarra, voce), Cristiano “Cris” Dalla Pellegrina (percussioni, batteria, basso), Guglielmo Ridolfo Gagliano “Ghando” (pianoforte, tastiere, violoncello, basso). Perchè i Negrita vogliono sperimentare questa nuova avventura? Pau ha così risposto: «Alla base c’è la voglia di recuperare pezzi che non suonavamo da molto tempo, ritornando all’essenza della loro freschezza compositiva, con un’interpretazione acustica e a volte semiacustica, ma con arrangiamenti totalmente nuovi e colori che non avevamo mai usato». Altro aspetto sono i luoghi dei concerti: auditorium e teatri che consentiranno un rapporto nuovo ed insolito con coloro che verranno ad ascoltarci, in cui l’ascolto, appunto, avrà maggiore centralità.

I

di Federica Ermete

l Teatro Ponchielli alza il sipario sulla XXV edizione de “La danza”. La rassegna prevede otto spettacoli, di cui quattro prime italiane, in un cartellone che mischia i capisaldi della danza internazionale con i nuovi talenti emergenti, il tutto sotto un unico comune denominatore: energia. Martedì 19 febbraio alle ore 20.30, la stagione si apre con una compagnia che di “energia” se ne intende. Tornano, infatti, i travolgenti hip-hoppers Kafig, diretti dall’atleta dell’asfalto Mourad Merzouki, dopo la loro ultima e fortunata apparizione nel 2010, per travolgere l’intero teatro con il loro elettrizzante hip-hop e la loro esplosiva energia. La serata prevede l’esecuzione di cinque coreografie ideate da autori francesi e brasiliani per questa creazione per 11 danzatori. Lo spettacolo è, dunque, una sorta di patchwork danzato, tenuto insieme da un filo rosso che caratterizza tutto il percorso di Mourad Merzouki:

Un momento dello spettacolo (foto Michel Cavalca)

l’apertura all’altro. Sul piano umano e artistico Kafig Brasil è pura esperienza fisica. La nuova creazione di Mourad apre con “Nos”, creazione del collettivo Käfig Brasil. “Nos” è

una parola portoghese che significa “noi”, ma anche “nodo”. In questa performance, i danzatori utilizzano delle corde come simbolo dei legami che si instaurano tra gli uomini,

PER I BAMBINI

Con “Cane blu” viene messa in scena una storia delicata e originale

Nuovo appuntamento con la rassegna “Il Ponchielli per i piccoli”. Domani alle 16, Teatro Giocovita porta in scena “Cane blu”, adattamento teatrale di Nicola Lusuardi e la regia di Fabrizio Montecchi, tratto da “Chien bleu” di Nadja. Cane blu non è un cane come gli altri: arriva da un dove che non si sa dov’è e da un tempo che sembra senza tempo. Questo lo rende libero, potente e misterioso. Ma Cane blu è anche docile e mansueto e questo ne fa il protettore e migliore amico di Carlotta. Tra Cane blu e la bambina nasce un’amicizia segreta che però la mamma di Carlotta non approva e vieta alla figlia di tenere il cane. Per

consolare Carlotta, la mamma organizza un pic-nic nel bosco ma, nell’allontanarsi un po’, la bimba si perde... Per fortuna Cane blu, che

non ha mai smesso di vegliare su Carlotta, si precipita a salvarla. La straordinaria tecnica delle ombre del Teatro Giocovita si unisce alla storia

Domani alle ore 18, al Teatro Sociale di Soresina, nell’ambito degli Aperitivi in musica, Marco Ravasio è protagonista di “Da Bach ai Beatles”: monologo divertente, anche se colto, dissacrante, scoordinato, irriverente e molto, ma molto scorretto, ideato, scritto, ambientato, suonato, cantato e recitato dallo stesso Ravasio. Si parte dalla musica di Bach e, pian piano, si risale fino ai giorni nostri attraverso brani di Vivaldi, Marcello, Boccherini, Mozart, Bee-

Appuntamento martedì 22 febbraio al San Domenico con lo spettacolo che racconta l’amore Lo spettacolo “Que reste” vuole raccontare l’amore, Parigi e la gente che ci abita, attraverso diversi personaggi che cantano, ballano, salgono e scendono… Venerdì 22 febbraio alle ore 21 al teatro San Domenico di Crema, andrà in scena una sorta di musical con musiche francesi di autori vari, cantante, ballate e interpretate da Silvia Bertoncelli, Chiara Gugliemi, Sandhia Nagaraja, Luca Zampar, Paolo Ottoboni, Marco Rogante, Annalisa Rainoldi, con il fisarmonicista Luca Piovesan. La coproduzione fra Tea-

tro Verdi di Pisa, Compagnia Naturalis Labor, comune di Comacchio e Comune di Vicenza, con la regia di Luciano Padovani, dà vita sul palcoscenico a varie storie: il timido poeta innamorato delle donne, la giovane smorfiosetta, il tipo scontroso e solitario, una ragazza triste perché il suo ragazzo l’ha lasciata… Tutti ritratti in vecchie foto, ingiallite come i ricordi. Un sapiente intreccio per raccontare storie di ieri e di oggi, dedicato alla città d’amore per definizione: Parigi, seducente, romantica, misteriosa ed affascinante. Entrate in questo piccolo mondo magico ed ironico!

Uno momento del musical (foto Monica Deri)

Nel fine settimana si chiude Lunedì la proclamazione la mostra di Wlady Sacchi del concorso di scrittura

Oggi e domani sono gli ultimi giorni per ammirare la bella mostra antologica del pittore Wlady Sacchi, con i suoi 66 quadri che occupano il periodo dal 1959 al 2012. La mostra è allestita negli spazi dei chiostri della Fondazione San Domenico («ringrazio la Fondazione che mi ha messo a disposizione spazi eleganti, luminosi che permettono un allestimento ordinato e spazioso», commenta Wlady Sacchi), e gode del sostegno in qualità di sponsor di Banca Mediolanum e di Immobiliare Parco. La mostra è aperta da sabato 2 febbraio, quando l’inaugurazione è stato molto frequentata e anche nei giorni successivi – a detta dello stesso artista – c’è stata una buona affluenza di pubblico, specie nelle giornate di sabato e domenica, e i visitatori hanno mostrato interesse e anche qualche desiderio di acquisto. Wlady Sacchi è certamente uno dei pittori cremaschi più noti ad apprezzati per il suo realismo mai banale, ma denso di significati ideali.

delicata e originale di Nadja, dando vita a uno spettacolo ricco di emozioni. Lo spettacolo adatto per i bambini dai 3 anni in su.

Un monologo divertente per “Aperitivi in musica”

Un grande musical con melodie francesi Tiziano Guerini

facendo e disfando nodi attraverso ciò che li unisce: la danza. Un improbabile cartone animato è invece il pezzo di Denis Passard, “Its its”, coreografia in cui un gruppo di persone gioca con un ascensore. Attesa, entrata, uscita. Ciascun movimento è sonorizzato all’interno di un ambiente che strizza l’occhio al mondo dei cartoon con una colonna sonora, realizzata dal vivo, dai danzatori stessi che alternano contorsioni corporee ad acrobazie vocali. Cambio di registro e di atmosfera con i paesaggi interiori di Cèline Lefèvre con la sua “Ego”. L’accento brasiliano lo mette Octavio Nassur con “Anatomia sonora”, fusione fra hip-hop e capoeira, una sorta di liberazione dissimulata nella danza, un’arte marziale, si può dire, nata proprio in Brasile durante la deportazione degli schiavi africani. La chiusura dello spettacolo è affidata ad Anthony Egèa con “Adrènaline”. Per undici minuti esatti, la pista risuona al ritmo dei corpi in trance. Un’esperienza fisica, euforica e giubilante.

Lunedì 18 febbraio dalle ore 20.45, sul palco del teatro San Domenico di Crema, verranno proclamati i vincitori del terzo concorso di scrittura creativa organizzato dal Franco Agostino Teatro Festival in collaborazione con il Comitato Soci Coop di Crema e con l’associazione culturale Caffè Letterario di Crema. Due gruppi di finalisti sono stati selezionati dalla giuria presieduta dallo scrittore Fulvio Ervas: Beatrice Bianchi, Angelica Lucchetta e Francesco Marchesetti per le scuole medie (dagli 11 ai 13 anni) e Valentina Cipriani, Greta Colombani e Camilla Marudi per le scuole superiori (dai 14 ai 20 anni). Lunedì sera a proclamare i vincitori e consegnare il premio sarà Fulvio Ervas, già vincitore del Premio Calvino nel 2001 e autore di numerosi gialli.

thoven, Mendelssohn, Saint Saens, Ravael e poi saltando dall’altra parte dell’Atantico: musica country, spirituals, blues, jazz ed infine il grande rock di Elvis, di Chuck Berry e dei Beatles. Si parla anche di infiniti aspetti collaterali: società e cultura del tempo, biografie di musicisti, ricordi personali e tanto altro. Uno spettacolo affascinante con un canovaccio che si presta a mille varianti, pur lasciando quasi intatti i brani musicali, ma anche per quelli, non si sa mai…

Viaggio con le immagini sulle tracce di De Agostini Martedì 19 febbraio ore 21 sala Alessandrini (in via Matilde di Canossa a Crema), “Il viaggio attraverso le immagini” presenterà una videoproiezione di Tito Barbini dedicata a “il cacciatore di ombre: viaggio in Patagonia e nella Terra del fuoco” sulle tracce dell’esploratore Alberto Maria De Agostini. Nel suo libro “Il cacciatore di ombre. In viaggio con don Patagonia” (Ed. Vallecchi 2011), Barbini ci parla appunto di “don Patagonia” - alias Alberto Maria De Agostini - figura di missionario celebre in tutta l’America del Sud. In Italia, invece, pochi hanno sentito parlare di Alberto De Agostani che è stato geografo, alpinista, esploratore, uomo controcorrente che ha assistito al massacro dei nativi dell’America australe dopo esser stato uno degli ultimi ad averne raccolto le testimonianze. Tito Barbini ha voluto colmare questo vuoto e rendere giustizia a un personaggio perché «c’è un gran bisogno di ricordare». Non si tratta di una vera e propria biografia; piuttosto è un personale diario di viaggio compiuto sulle tracce che il missionario ha lasciato nel continente americano. Si tratta di un viaggio nello spazio e nel tempo che crea corrispondenze tra passato e presente, si interroga sul genocidio delle minoranze autoctone e sui crimini della dittatura militare e tenta la più affascinante delle avventure: restituire vita alle tante ombre di cui strada facendo si popola il racconto, ombre di vittime e di carnefici. ALICE NELLA CITTA’ Questa sera alle ore 21,30 ancora teatro sul palcoscenico di Alice nella città, in via Cappi a Castelleone: secondo appuntamento della rassegna “Un teatro da cercare”, con la rappresentazione da parte della compagnia Scenanuda” de “Il tiglio. Foto di una famiglia senza madre”. ìArgomento tanto importante quanto scabroso: un padre e un figlio disabile, costretti a confrontarsi di fronte al ricovero del giovane in un ospedale per disabili psichici, appunto “Il tiglio”.


SPORT

lo

Responsabile Fabio Varesi

MONDIALI DI SCI

Gigante, Moelgg di bronzo

I mondiali di Schladming hanno eletto il loro re: è lo statunitense Ted Ligety, che ieri ha dominato il gigante, conquistando il suo terzo oro nella rassegna iridata austriaca. Al secondo posto l’idolo di casa Marcel Hirscher e terzo l’ottimo azzurro Manfred

Moelgg, che ha preceduto di soli 4 centesimo il grande Svindal. Giù dal podio la Francia, che invece aveva dominato il gigante femminile con Tessa Worley. Oggi è in programma lo speciale femminile e domani gran finale con lo speciale maschile.

Il Napoli è obbligato a risollevarsi

SERIE A Dopo la batosta in Europa League i partenopei devano battere la Sampdoria Gli impegni europei riconsegnano al campionato due squadre dagli umori nettamente differenti: una Juve euforica e un Napoli a terra. Le tre reti rifilate al malcapitato Celtic hanno confermato il buon stato di forma dei bianconeri, sempre più padroni della lotta scudetto. L’impegno con la Roma è impegnativo solo sulla carta, perché è difficile prevedere una metamorfosi dei giallorossi, in evidente crisi di identità. Rischia di più il Napoli, tramortito in Europa League e impegnato contro l’ostica Sampdoria, che in trasferta ha già castigato la Juve. Ancora una volta i

partenopei danno la sensazione di fallire sempre gli appuntamenti decisivi della stagione. Rischiano anche la Lazio a Siena e l’Inter a Firenze, soprattutto dopo i duri impegni di coppa. Nella parte bassa della classifica, spicca la sfida di Verona tra il Chievo e il Palermo. Per i rosanero di Malesani è probabilmente l’ultima occasione per restare in lizza per la salvezza, mentre i veneti vincendo possono ipotecare l’ennesima permanenza nella massima serie. Molto delicata è anche Pescara-Cagliari, con i sardi ancora scossi dall’arresto del presidente Cellino.

25ª GIORNATA (17-2 h 15) CataniaBologna, Chievo-Palermo (16-2 h 18), Fiorentina-Inter (h 20.45), Genoa-Udinese, Milan-Parma (15-2 h 20.45), Napoli-Sampdoria, Pescara-Cagliari, Roma-Juventus (16-2 h 20.45), SienaLazio (18-2 h 20.45), Torino-Atalanta. CLASSIFICA Juventus 55; Napoli 50, Lazio 44; Inter 43; Milan 41; Fiorentina 39; Udinese, Catania 36; Roma 34; Parma 32; Sampdoria (-1), Torino (-1), Chievo 28; Atalanta (-2) 27; Bologna 26; Cagliari 25; Genoa 22; Pescara 21; Siena (-6), Palermo 18. Fabio Varesi fabiovaresi16@libero.it

Impegni difficili per le prime due

SERIE B

Impegni ostici per Sassuolo e Livorno, mentre in Brescia-Vicenza sono in palio punti “pesanti” per gli obiettivi delle due squadre. 26ª GIORNATA (16-2 h 15) AscoliPro Vercelli, Bari-Crotone, BresciaVicenza, Cittadella-Cesena, GrosseCalori (Brescia) to-Virtus Lanciano, Livorno-Modena, Novara-Verona (17-2 h 12.30), Reggi-na-Padova, Sassuolo-Spezia, Ternana-Empoli, Varese-Juve Stabia. CLASSIFICA Sassuolo 55; Livorno 51; Verona 47; Varese (-1) 42; Empoli (-1) 38; Padova 35; Brescia, Juve Stabia 34; Modena (-2) 33; Ascoli, Spezia (-1) 32; Cittadella 31; Cesena 30; Ternana, Crotone (-2), Virtus Lanciano 29; Novara (4) 28; Reggina (-2); Bari (-7) 25; Vicenza 22; Pro Vercelli 16; Grosseto (-6) 15.

Cremo, ora non puoi più sbagliare

Walter Mazzarri

LEGA PRO Domani contro l’ostico Cuneo servono i tre punti per allontanarsi dalla zona playout 23ª Giornata

ue passi in avanti e tre indietro. Il bizzarro “gioco dell’oca” grigiorosso, parodia della corrente stagione agonistica, prevede domani alle 14.30 il ritorno di scena allo “Zini” contro la grana Cuneo. Una gara difficile - alla luce delle assenze e di un morale depresso dalla brutta figura di Lumezzane tuttavia assolutamente da vincere. Il Cuneo, nonostante in classifica sia alle spalle dei grigiorossi (anche se solo di un punto…), in realtà ha vinto più gare in trasferta che non in casa e si presenta come avversario rognoso e ostico. I grigiorossi, però, non hanno scusanti: servono i tre punti per tenere a debita distanza la zona a rischio e soprattutto riportare un po’ di tregua armata in tutto l’ambiente. Il primo ostacolo per mister Scienza sarà soprattutto l’emergenza attaccanti. Djuric sarà assente per squalifica e Le Noci e Momenté sono infortunati. Per quest’ultimo viene da chiedersi se avesse senso prenderlo già malconcio dopo il lungo infortunio, ma questi sono quesiti poco utili a giochi ormai fatti. Viste le defezioni non è da escludere che la scelta possa

Albinoleffe-Carpi Lecce-Como Cremonese-Cuneo Feralpi Salò-Lumezzane SudTirol-San Marino Portogruaro-Treviso Pavia-Tritium Reggiana-Virtus Entella Riposo: Trapani

Classifica

D

di Matteo Volpi

Lecce Trapani SudTirol San Marino Virtus Entella Lumezzane Carpi Pavia Feralpi Salò Cremonese (-1) Cuneo Como (-1) AlbinoLeffe (-6) Portogruaro (-2) Reggiana Treviso (-1) Tritium

Casalese ancora ferma per colpa della neve PROMOZIONE

40 39 36 34 34 32 31 29 27 25 24 24 23 21 19 11 9

ricadere su un centrocampo più folto, con un doppio regista (Degeri davanti alla difesa e Pinardi qualche metro più avanti), Baiocco e Buchel come mediani-cursori e l’inedita coppia Carlini-Caridi in avanti pronta a non dare punti di riferimento

Milan Djuric è assente per squalifica (foto © Ivano Frittoli)

alla difesa avversaria. E’ in questi casi che in genere emerge la forza e la compattezza del gruppo (ammesso che in questa Cremonese ci sia… perché non si è ancora ben capito), è in questi casi che di solito chi gli attribuiti giusti, li fa risaltare.

PROBABILE FORMAZIONE (4-31-2): Viotti; Sales, Moi, Tedeschi, Visconti; Baiocco, Degeri, Buchel; Pinardi; Carlini, Caridi. All.: Scienza La gara sarà arbitrata da Luca Albertini della sezione di Ascoli Piceno (assistenti Gosti e Granci).

Come spesso accade alle società affiliate al Comitato regionale dell’Emilia Romagna, la prima incognita in caso di maltempo è dettata dai rinvii. Ebbene, se solo due settimane fa la pioggia impantanò il campionato, rimandato con polemiche, ieri è stato il turno dell’ennesimo slittamento: la neve sui campi ha indotto il Comitato prima a diramare direttive per far ripulire il manto erboso alle società, poi a desistere e rimandare a data da destinarsi tutti gli incontri della 22ª giornata dell’intero girone A di Promozione. Niente Casalese-Castellana, quindi. Buon per i maggiorini, che sarebbero stati chiamati all’impresa contro la prima della classe, capace di evocare ricordi di clamorose imbarcate (un tris e un poker subìti nelle ultime due sfide nel Piacentino). Mister Agazzi potrà così recuperare la condizione dei tanti acciaccati. così recuperare la condizione dei tanti acciaccati. CLASSIFICA (20ª giornata) Castellana, Meletolese 40; Arcetana 37; Povigliese 35; Montecchio 34; Castelno-vese 30; Medesanese, Brescello 27; Carignano 26; Cadelbosco 25; Ciano 24; Borgonovese, Falk 23; Traversetolo 21; Langhiranese 20; Bobbiese, Casa-lese, Fabbrico 18. Simone Arrighi

ECCELLENZA Due sfide casalinghe

SERIE D Scontro al vertice molto importante: domani al “Voltini” arriva la terza forza del campionato

Due pareggi dal peso specifico molto diverso. Un Crema 1908 poco brillante, dopo i ko con Ciserano e Sondrio, ha pareggiato in extremis (gol di Groppelli al 94’) sul campo del Giussano, penultimo in classifica. Per alimentare le flebili speranze di playoff, i neroverdi sono obbligati a tornare al successo domani contro l’Ardor Lazzate. Più prezioso il 2-2 di una Rivoltana in emergenza. Con la doppietta del giovane Bolzoni, i cremaschi hanno sfiorato l’impresa a Mariano Comense e contra la Vis Nova Giussano hanno la possibilità di conquistare i tre punti. CLASSIFICA (21ª giornate) Giana 514; Ciserano 49; Sancolombano 43; Trevigliese, Sondrio 38; Cavenago 36; Mariano, Desio, Crema 32; Ardor Lazzate 30; Base 96 29; Valle Brembana 27; Rivoltana 23; Arcellasco 22; Real Milano 18; Zanconti 10; Giussano 9; Cantù 2 (-3).

(red.) Dopo la pausa, la Pergolettese si rituffa nel campionato con un unico obiettivo: raggiungere la vetta del girone. Per mantenere alta la concentrazione, la formazione gialloblu ha affrontato in amichevole la Feralpi Salò, formazione di buon livello di Prima Divisione. Il match è terminato sull’1-1 (in gol Filippini per la Pergolettese). «Prima della gara avevo chiesto ai miei ragazzi di tenere alta la concentrazione- ha dichiarato Venturato - perché nel calcio ogni partita va affrontata con il dovuto impegno, se vai in campo con superficialità, rischi sempre delle figuracce e i miei ragazzi sono stati bravi a metterci la giusta determiazione. Ho schierato dall’inizio l’ultimo arrivato Lorusso, perché volevo valutarlo. Ebbene, il ragazzo si è mosso abbastanza bene, anche se ha pagato il lavoro che sta facendo per recuperare dall’infortunio che ha patito a Bari. Siamo concentra-

Crema e Rivoltana obbligate a vincere

Una Pergolettese incerottata sfida il Voghera I gialloblu a Boario

ti al massimo per la partita che ci aspetta domani al “Voltini"” contro il Voghera, sfida molto difficile oltre che per le capacità dell’avversario, anche perché probabilmente dovrò cambiare qualche elemento, visto che devo lamentare diversi infortunati. Siamo in un momento della stagione in cui i risultati a fine gara contano moltissimo

e dobbiamo essere sempre al massimo delle nostre potenzialità». Brutte notizie arrivano dal “Bertolotti” a piche ore dalla gara importantissima di domenica. «Purtroppo sono rimasti fermi Zoppetti e Sgariboldi - ci ha dichiarato Walter Fusarpoli, massaggiatore della Pergolettese - entrambi lamentano seri risentimenti muscolari e

credo che difficilmente potranno essere a disposizione del tecnico per domenica». I due giocatori si aggiungono ai tre già noti infortunati (alle prese con recuperi più o meno lunghi): De Matteo è in convalescenza dopo l'intervento chirurgico al menisco, Soregaroli è in terapia dopo la distorsione con versamento e Davini è in attesa di un’operazione vascolare (sarà out per circa venti giorni). Insomma, una Pergolettese incerottata, che però sta vivendo un buon momento di forma e pare essere in grado di lottare per il primato. CLASSIFICA (25ª giornata) Pontisola 53; Pergolettese 52; Voghera, Olginatese, Caronnese 45; Castellana 41; Lecco (-3) 40; MapelloBonate, Montichiari, Caravaggio 34; Alzano Cene 32; Seregno, A. Seriate 31; Darfo Boario (-1) 30; Fersina P. 29; St. Georgen, Pro Sesto 24; Mezzocorona 17; Sant’Angelo, Trento 13 (-1).


Sport

Sabato 16 Febbraio 2013

BASKET A2

Ultima spiaggia per l’Assi Manzi, sfida al vertice per la Tec-Mar

(M.R.) L’Assi Manzi, a sei giornate dalla fine della stagione regolare, è penultima in classifica. Le biancorosse sono cadute in malo modo sabato scorso a Broni peggiorando parecchio la situazione in graduatoria. E questa sera alle 20.30 le biancorosse è di scena a Muggia: praticamente l’ultima spiaggia

per cercare di evitare i playout. In caso di successo delle locali, infatti, per Brusadin e compagne i giochi sarebbero fatti. Coach Anilonti non può ancora disporre dell’infortunata Giulia Bona, ma alle ragazze chiede una prova coraggiosa e grintosa, proprio per l’importanza della posta in palio. Una vittoria potreb-

be ridare speranza al team cremonese. Più serena la viglia in casa Tec-Mar Crema. Nell’ultimo turno le azzurre di Giroldi hanno vinto con autorità la sfida con Udine, che metteva in palio il quarto posto in classifica. Un bella prova che ha riscattato il ko di Cagliari, ma per vincere stasera a San Martino di Lupari

servirà una prestazione super, che è comunque nelle corde delle cremasche. CLASSIFICA (20ª giornata) Venezia 38; San Martino di Lupari 34; Milano 32; Tec-Mar Crema 26; Udine 24; Marghera 22; Broni, Alghero 20; San Salvatore 16; Muggia 14; Valmadrera, Virtus Cagliari 12; Assi Manzi Cremona 8; Biassono 2.

25

Barbara Gibertini (Tec-Mar Crema)

Attenzione alla rabbia di Avellino

Negli ultimi giorni la formazione di Pancotto si è rinforzata e davanti al proprio pubblico si annuncia avversario temibile

LEGA A Gli irpini si giocano molto nel match di domani, quindi servirà una prova super della Vanoli 19ª Giornata

opo le finali di Coppa Italia, torna il campionato e per la Montepaschi, ancora una volta vincente in Coppa, anche l’impegno di Eurolega. Se i toscani hanno riconfermato la loro solidità a livello nazionale, stupisce un po’ che nonostante tutte le problematiche che hanno caratterizzato la corrente stagione, stiano andando benissimo anche nella competizione europea, con merito s’intende, perché stanno dimostrando grande maturità e solidità mentale. Bravi veramente e complimenti a coach Banchi! Per quel che concerne il campionato Varese, che ha palesato qualche incertezza nella finale di Coppa Italia, mantiene comunque la prima posizione davanti a Sassari, Siena e Cantù (che è rientrata dopo un periodo non brillantissimo), appaiata a Roma. Segue la delusione dell’anno, quella Armani Milano che ha un budget da primato solitario, ma che sinora ha deluso parecchio, indispettendo il fedelissimo pubblico del Forum. Un “mistero” quello dell’Armani, che forse ha le sue radici nella difficoltà dei rapporti umani più che nelle traversie tattiche o tecniche del gruppo o dei singoli. Sul fondo della classifica, quel-

Avellino-Cremona Biella-Reggio Emilia Brindisi-Cantù Montegranaro-Caserta Pesaro-Siena Roma-Milano Sassari-Venezia Varese-Bologna

Classifica

D

di Giovanni Zagni

Varese Sassari Siena Cantù Roma Milano Venezia Brindisi Reggio Emilia Caserta Bologna Cremona Montegranaro Pesaro Biella Avellino

Kotti in azione difensiva (foto Castellani)

30 28 26 24 24 22 20 18 18 16 14 14 10 8 8 8

lo che interessa di più ai baldi giovani di coach Gigio Gresta, restano ancorati all’ultimo posto, in coabitazione Pesaro, Biella ed Avellino con 8 punti contro i 10 di Montegranaro ed i 14 di Virtus Bologna e Vanoli. Domani alle 18.15 Vitali e compagni saranno impegnati ad Avellino, mentre Biella giocherà in casa con Reggio

Emilia, Montegranaro ospiterà Caserta che pare abbia grosse difficoltà economiche per proseguire la stagione e Pesaro sarà all’Adriatic Arena per incontrare Siena lunedì sera. Ad Avellino, la Vanoli troverà un avversario motivatissimo, che ultimamente ha ingaggiato ben quattro nuovi giocatori per cercare di salvare

BOCCE

la stagione e sotto la guida del nuovo allenatore Cesare Pancotto cercherà di trovare un risultato positivo che la tolga dalla scomoda posizione attuale. L’ultimo match in trasferta per Avellino è stato “tragico”, avendo subìto 50 punti di scarto dall’Armani, mentre la precedente partita casalinga è stata giocata in perfetto equilibrio con Varese, seppur persa 82-83. Oggi è previsto l’esordio assoluto di Hunter, americano trentaseienne, l’ultimo arrivato, guardia di 195 centimetri già protagonista a Brindisi lo scorso anno in Legadue. Insieme con lui saranno a disposizione di Pancotto il play sloveno Lakovic, l’ala bulgara Ivanov, il pivot americano Linton Johnson, la guardia, sempre Usa, Taquan Dean, Richardson, Shakur, Biliga e Dragovic, indubbiamente un bel gruppo di atleti, che evidentemente non hanno ancora trovato la chimica giusta per portarsi in posizione di classifica più soddisfacente. Dunque un impegno da non sottovalutare per i biancoblu anche perché il pubblico di Avellino è notoriamente molto caldo e dà grande carica ai propri giocatori. Ma se la Vanoli sarà ancora quella in grande salute vista a Biella, Bologna ed al PalaRadi con Brindisi, potrebbe scapparci un altro successo per rimpinguare il già discreto bottino sin qui acquisito.

Piadena e Crema, match pericolosi BASKET DNC

Reduce dal successo sul fanalino di coda Bancole, che ha permesso alla squadra di consolidare il secondo posto in classifica, l’MgK Vis Piadena è pronta a sfidare stasera la capolista Monti-chiari, autentica corazzata del girone, che però è stata battuta per due volte da Crema. Il risultato non è quindi scontato, ma per vincere i piadenesi dovranno sfoderare una prestazione super. Impegno difficile anche per l’Erogasmet Crema, che aver superato l’altro fanalino di coda Arzignano, va a caccia - domani sera - del quarto posto sul parquet di Orzinuovi in uno scontro diretto sulla carta equilibrato e che si annuncia molto interessante. CLASSIFICA (17ª giornata) Montichiari 30; MgK Vis Piadena 26; Orzinuovi, San Bonifacio 24; Erogasmet Crema 22; Milanotre Basiglio, Lissone, Pisogne 18; Cantù 16; Bernareggio 12; Bergamo, Cittadella 10; Bancole, Arzignano 4.

Dopo il pareggio contro la Madonnina i cremaschi sono favoriti per il passaggio del turno

Ottima prestazione dei bissolatini nel gran premio “La rosa blu”

Prima tappa del campionato italiano per società di 1ª categoria che la bocciofila Vis Trescore comincia con il piede giusto: con un pareggio e con tutti i numeri per credere nella qualificazione. Sulle corsie del bocciodromo di San Donato Milanese, contro un avversario rognoso come la Madonnina, la formazione del presidente Luigi Comolli disputa una buona prestazione, ma viene penalizzata da qualche episodio: unico appunto che gli si può fare è che forse ha bisogno di qualche lezione di cinismo che associata a una maggior determinazione, avrebbe permesso a Pedrignani e C. di uscire corsari dalle corsie milanesi. Molte recriminazioni, ad esempio, sulla prova della terna formata

(M.M.) Buone notizie e conferme arrivano dalle corsie piacentine per le nostre formazioni, più specificatamente della Bissolati. Dopo il terzo posto di “Bobo” Pedretti e Corbari a Pontenure, giù il cappello a Maurizio Cironi ed Erminio Ferrari (categoria C) ottimi secondi nel 1° gran premio “La rosa blu”, gara regionale organizzata dalla “Olimpio Gambini” di Fiorenzuola. Dopo aver superato Zermani-Sebastiani (12-4), Cironi e Ferrari eliminavano nei quarti BertonciniNegri (12-6) e in semifinale realizzavano la grande prodezza contro ToscaManghi: in svantaggio 8-10, i rivieraschi colpivano con l’ultima boccia e dopo vari rimpalli si trovavano quattro punti in terra. Tosca falliva il facile accosto andando

La Vis Trescore cerca nel pomeriggio la qualificazione Cironi-Ferrari secondi a Fiorenzuola

CICLISMO Piero Baffi, figlio d’arte, ingaggiato dalla lussemburghese “Leopard-Trek”, squadra Contineltal, nata come scuola e vivaio del ciclismo, ma anche alla vita, che si fonda su serietà e trasparenza (gemellata con la connazionale Radioshack-Nissan), diretta da papà Adriano Baffi, che lavora sulla specializzazione di tanti giovani professionisti, è pronto all’esordio stagionale nel Trofeo Laigueglia. MADIGNANESE-DEDACCIAI Fra racconti e fatti quotidiani, se tutto andrà come deve andare, comincerà la stagione del grande ciclismo della Polisportiva Madignanese-Dedacciai, presieduta da Mara Pola, squadra che milita nella categoria Juniores, ha radunato i corridori a Manerba del Garda e già si avverte una bella sintonia, cemento importante per la costruzione di un gruppo che ambisce a vincere su

La Vis Trescore

da Guerrini-Zagheno-Guglieri che dopo aver perso il primo set per 2-8 veniva battuta anche nel secondo sul“filo di lana, dopo essersi trovata nettamente avanti. Senza infamie e senza lodi la

prestazione di Alberto Pedrignani che, aggiudicatosi agevolmente il primo set (8-1), si deconcentrava e perdeva il successivo per 3-8. Il buon “Pedro” ristabiliva i valori nel match di coppia con Guglieri: un netto predominio e punteggi eloquenti (8-0 e 8-1!), mentre sull’altra corsia Guerrini e Zagheno vincevano la prima partita (8-4), ma trovavano disco rosso (inopinatamente) nella seconda per 6-8. Questo pomeriggio al bocciodromo di via Indipendenza, con inizio alle ore 14.30, match di ritorno che non dovrebbe creare particolari problemi alla squadra trescorese guidata da Sergio Marazzi. Massimo Malfatto

Piero Baffi esordisce nel Trofeo Laigueglia

ogni terreno. «Sono strafelice perché stupiremo - spiega Giancarlo Cambiè, dirigente e meccanico della squadra in un momento così delicato, è stato valorizzato il nostro movimento e confermate le corse ciclistiche provinciale 2013 della Federciclismo». DURANTI E REMONDINA E’ stato presentato il Velo Club Brixia-Us Boltiere, che porta il nome di Fiorenzo Magni sulla divisa da gara dei suoi corridori della categoria Elite e Under, con sede a Mazzano (Brescia) e composto da dieci elementi, tra i quali i cremonesi Jalel Duranti e Mattia Remondina, Giovanni Belforti, Matteo Beltrame, Dario Belingheri, Stefano Casiraghi, Simone Cerio, Alessandro Cipolla, Marco Devitis e Elvi Fumagalli.

Piero Baffi

GIRO DEI DUE MARI Valigie colme di sogni e speranze. Ammiraglie pronte e biciclette già minuziosamente sistemate. Corridori “in tiro”, smaniosi di cominciare a pedalare nella 48ª

edizione della Tirreno-Adriatico, con tanti campioni che chiedono di correrla, per essere a puntino alla Sanremo, classica internazionale del 17 marzo. Ammirevole, perché, malgrado la crisi stagnante del nostro Paese, c’è chi ancora investe nello sport del ciclismo, nel “giro dei due mari”, corsa che attraversa 5 regioni in 7 tappe, trasmessa in 120 Paesi: un’occasione ghiotta di promozione per il territorio nel mondo. La corsa, malgrado sia in concomitanza con la Parigi-Nizza, parte mercoledì 6 marzo con una cronometro a squadre da San Vincenzo a Donoratico; due tappe per velocisti, Indicatore (Arezzo) e Narni Scalo; un arrivo in quota quello a Prati di Tivo, con 12 km di salita, che darà i primi verdetti

all’asse ed i bissolatini potevano esultare per una vittoria inaspettata. In finale nulla potevano Cironi e Ferrari contro i beniamini di casa Rodolfo Cereghino e Mario Pagnanini e venivano sconfitti 4-12. Le buone notizie per la bocciofila di via Riglio arrivavano anche dall’ottavo posto di Antonio Pettinari ed Ettore Piazza che, dopo aver battuto BrandoliCigarini e Rossi-Schiavi, venivano eliminati da Tosca e Manghi. Note positive anche per Giuseppe Cremonesi ed Alessandro Clementi che superavano il primo ostacolo Iannotta-Giavelli, ma trovavano disco rosso sempre contro i bocciofili della “Fontanella”. In finale anche Bulfari-Scaglioni e Scaravella-Ziliani della Coop di Castelvetro.

due tappe per incursori, Chieti e Porto Sant’ Elpidio (trabocchetto sulle colline spaccagambe); infine, una crono individuale di 9,2 km a San Benedetto del Tronto, martedì 12 marzo. La parola a questo punto passa, come è giusto che sia, ai grandi attori di una recita che come ogni anno si annuncia piena di storie e di racconti da ricordare e tramandare. Tanti i big al via, a cominciare da Vincenzo Nibali (Astana Pro Team), vincitore dell’edizione 2012, poi Alberto Contador (Saxo Tinkoff Bank), che debutterà nella corsa dei due mari, suo grande obiettivo italiano, visto che stavolta non disputerà il Giro d’Italia. Attenzione anche Chris Froome, il keniano bianco secondo sui Campi Elisi lo scorso anno, che sarà il leader di Sky Pro Cycling Team al Tour de France e l’inossidabile australiano Cadel Evans Fortunato Chiodo


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Sport

Sabato 16 Febbraio 2013

La Pomì si aggrappa al tecnico Cuello 18ª Giornata

E’

sicuramente un momento molto difficile quello che sta vivendo la Pomì, sconfitta per la terza volta nel giro di dieci giorni. Alle due di campionato, con Puntotel Sala Consilina e Volley Frosinone, si è aggiunto lo stop nell’andata di semifinale di Coppa Italia, maturato sul campo di Verbania con le padrone di casa della Siamo Energia Ornavasso. La formazione di Bellano si è imposta in quattro set al termine di un incontro nel quale la Pomì solo a tratti ha espresso il proprio potenziale. Non tutto è comunque da buttare. «Si è perso ma con onore – commenta il direttore generale Giovanni Ghini – qualcosa da rivedere c’è, ma la squadra quando si è espressa come sa, non mi è affatto sembrata inferiore ad Ornavasso. Possiamo giocarci la qualificazione nel match di ritorno». «La differenza – afferma il èresidente Massimo Bosselli Botturi – l’ha fatta la maggiore grinta delle nostre avversarie nel chiudere le palle determinanti dei set. Quando le ragazze sono riuscite ad esprimersi su alti livelli in battuta e a muro, le cose sono andate bene a dimostrazione che il nostro gioco non può prescindere da questi due fondamentali». A prendere appunti

Montichiari-Novara Pavia-San Vito Mazzano-Pomì Casalmaggiore Frosinone-Soverato Ornavasso-Fontanellato Marsala-Sala Consilina Cadelbosco-San Casciano

Classifica

VOLLEY A2 Dopo il ko in Coppa Italia, la formazione casalasca cerca domani il riscatto con l’allenatore argentino

Novara Ornavasso Pomì Casalmaggiore Frosinone Pavia Sala Consilina Cadelbosco Mazzano San Casciano Soverato Montichiari Fontanellato San Vito Marsala

42 42 38 32 29 25 23 23 23 23 22 20 8 7

Il tecnico Cuello

in tribuna c’era il neo allenatore argentino Claudio Cesar Cuello. «Con maggiore continuità alla battuta e giocando meglio dal punto di vista tattico in certi frangenti – ha commenta il sostituto di Gianfranco Milano – si sarebbe potuto fare ancora meglio. Lavorando su alcuni aspetti e registrando i fondamentali potremo sicuramente dire la nostra nel match di ritorno e giocarci in tutta tranquillità la qualificazione».

ORNAVASSO-POMI’ 3-1 (25-22, 25-21, 21-25, 25-20) SIAMO ENERGIA ORNAVASSO: Koutouxidou 3, Moneta 10, Minati 14, Tasca 13, Salvi 10, Loda 19, Ghilardi (L), Mossetti, ne Carloni, Cottini, Senkova, Bertaiola, Gloder. All.: Bellano. POMÌ CASALMAGGIORE: Zago 16, Beier 16, Bacchi 11, Repice 11, Guatelli 1, Nardini 8, Malvestito 1, Corna 8, Gibertini (L), ne Agrifolgio,

Nasari, D’Ambros. All.: Bolzoni. Prima di persare al ritorno di Coppa Italia, in programma mercoledì a Viadana, le casalasche dovranno cercare di tornare a fare punti in campionato nella trasferta di Mazzano, contro un avversario abbordabile, ma che al momento più risultare pericoloso se affrontato senza lo smalto dei giorni migliori. Vedremo senza il cambio di allenatore darà la scossa ausopicata dalla dirigenza casalasca. Alla sua presentazione, Cuello si è così espresso: «Per me si tratta di una scelta di vita, un viaggio da fare insieme alla Pomì. Gli allenatori portano la scatola degli attrezzi - ha scherzato il tecnico, precisando che - si gioca come ci si allena e le partite sono lo specchio degli allenamenti. Cambierò sicuramente qualcosa, a livello tattico e tecnico. Non sottovaluto i predecessori, voglio solo mettere in pratica quello che so fare». L’obiettivo è uno solo: «Tutti noi ci troveremmo molto bene a giocare in A1. D’altronde non avrei mai accettato di venire a Casalmaggiore per fare il pensionato». Dal prossimo match a Mazzano, la filosofia Pomì sarà quella proposta da Cuello: «Non vogliamo rubare punti a nessuno, ma ottenere tutto quello che si spetta». S.A.

ATLETICA

A Cavatigozzi i Provinciali indoor Cadetti

In un ricco fine settimana sportivo, oggi pomeriggio nella palestra di Cavatigozzi si disputano i campionati provinciali individuali indoor di atletica leggera per la categoria Cadetti, oltre ad una manifestazione provinciale per le categorie Esordienti e Ragazzi. La manifestazione è il proseguimento dei campionati provinciali di atletica di sabato 2 febbraio, che hanno visto ben 320 presenze in gara e l’assegnazione dei titoli cremonesi per le categorie Esordienti e Ragazzi. Il programma prevede alle ore 16 l’inizio delle gare con le batterie di qualificazione dei 35 metri piani, salto in alto, poi alle 17.15 iniziano le batterie dei 35 metri ad ostacoli. Le finali sono previste alle ore 18,00. Le gare sono organizzate dalla società Cremona Sportiva Atletica Arvedi.

SCHERMA Cresce l’attesa fra gli schermitori per il 12° memorial nazionale di spada individuale “Lino Rossini” che si disputerà domani presso il palazzetto della Canottieri Baldesio. L’organizzazione è a cura dell’Accademia d’Armi di Cremona “Alfredo ed Antonio Di Dio Emma” presieduta da Paolo Fiora che si avvale del supporto, oltre che del comitato regionale lombardo della Fis, anche del patrocinio del Comune di Cremona e dell’amministrazione provinciale, dell’Aem, di Autostrada Centropadane, dalla Rossini’s e dell’Upm srl. Quest’ultima ha sponsorizzato i

PALLANUOTO (M.R.) La Canottieri Bissolati ha esordito negativamente nel campionato di serie C, subendo la sconfitta a Vigevano (8-5). Il settebello di coach Nicola Del Monaco, finché ha giocato con determinazione, sviluppando gli schemi in attacco ed opposto una consistente resistenza in difesa, è riuscito a ribattere colpo su colpo ai pavesi. Nel finale, quando i padroni di casa hanno operato il secondo allungo, i biancoazzurri si sono disuniti ed hanno gettato la spugna. Siamo solo all’inizio, ma il coach bissolatino deve cercare di corregge subito questo difetto, dovuto a nostro parere all’inesperienza nella categoria dei giovani inseriti in prima squadra, più che ad un fattore tattico. Questa sera la Bissolati cercherà l’immediato riscatto nella trasferta di San Donato Milanese contro gli univer-

sitari della Bocconi Sport, che si annuncia alla portata dei biancazzurri.

FUTSAL Brusco stop dei rossoblu, che a Monza hanno perso la testa solitaria della classifica. Tanto è costata la sconfitta subita in terra brianzola dal Videoton contro il quotatissimo San Biagio (2-4), ora terzo in classifica appaiato proprio al favoritissimo Pavia. HOCKEY PISTA Reduce dalla terza vittoria consecutiva (6-3 a Bassano del Grappoa), che vale il terzo posto in classifica (a quota 22 punti), a una sola lunghezza dal tandem di testa fornato da Viareggio e Scandiano, la Pieve 010 ospita oggi lo Scandiano in scontro al vertice che promette spettacolo.

La Reima cerca conferme contro il quotato Bergamo VOLLEY B1

La situazione resta delicata, ma la Reima Crema è viva e non si arrende. Nell’ultimo turno, i risultati delle dirette concorrenti alla salvezza, hanno costretto gli uomini di Marco Gazzotti a non sbagliare l’incontro con Cagliari, altrimenti sarebbero stati guai seri. I blues hanno risposto con una grande vittoria (3-2), condita da una prestazione di livello assoluto, specialmente nel primo e quinto set. Questi due punti permettono ai blues di restare in piena corsa per la permanenza nella categoria: l’uscita del tunnel è solo a tre lunghezze, ma la strada è ancora lunga e tortuosa. «A questo punto della stagione - ha rivelato il secondo libero Riccardo Zoadelli - dobbiamo giocare ogni partita come se fosse una finale, a partire dal match contro Bergamo». Oggi al PalaBertoni arriva la seconda forza del campionato e fare punti sarà difficile, ma la grinta sfoderata contro Cagliari, permette ai blues di non partire battuti in partenza. CLASSIFICA (15ª giornata) Cantù 32; Bergamo, Genova 28; Milano 26; Cagliari 24; Asti 23; S. Antioco 22; Mondovì 21; Olbia 18; Brescia, Iglesias 16; Brugherio 15; Cisano 13; Reima Crema 12.

Cremona deve vincere con il fanalino di coda

RUGBY

Archiviata la dignitosa sconfitta con il forte Desenzano, il Cremona Rugby è obbligato a incamerare lo scontato successo contro il fanalino di coda Lodi, fermo malinconicamente a zero punti. Una vittoria utile a migliorare la classifica. Turno di riposo, invece, per il Crema Rugby, che finalmente sta trovando quella continuità di gioco e quella convinzione che solo a tratti si erano viste nel corso della prima parte di campionato. Alla ripresa, inizierà un trittico di partite che segnerà la stagione dei neroverdi, con il derby in casa contro Cremona il 24 febbraio, seguito sette giorni dopo dalla trasferta sul campo dei primi della classe e infine la sfida verità col Desenzano, vero spareggio per la piazza d’onore. CLASSIFICA Caimani Rugby 55; Rugby Desenzano 35; Crema Rugby Club 31; Bassa Bresciana, Codogno 17; Cremona Rugby 13; Marco Polo 9; Orobic Rugby Club 6; Rugby Lodi 0. Il Casalmaggiore Rugby, reduce dall’inatteso ko con il Dalmine, cerca l’immediato riscatto sul campo del Valcuvia, terzultimo in classifica. CLASSIFICA Elephant Gussolen-go 45; Cernusco 36; Asola 34; Casal-maggiore Rugby 32; Cus Milano 28; Rugby Milano 24; Valtellina 17; Valcuvia 14; Dalmine 12; Gussago 10.

Grande attesa per il memorial “Rossini”

premi per i primi 8 della classifica maschile e femminile. Lo scorso anno hanno partecipato al prestigioso trofeo 100 schermitori provenienti da regioni del Nord Italia ed anche in questa edizione il numero dovrebbe essere confermato. Del resto il “Trofeo Rossini” ha raggiunto un alto livello tecnico ed è tra gli appuntamenti fissi del programma federale. Ci sarà l’opportunità di vedere sulle pedane atleti di rango, pronti a darsi

battaglia per tutto l’arco della giornata. Incroceranno gli attrezzi i protagonisti delle prime posizioni del ranking nazionale. Le fasi eliminatorie inizieranno alle 8.30 per i maschi ed alle 10.30 per le femmine. Finali nel primo pomeriggio. Al via anche una decina di atleti cremonesi diretti dal maestro Giorgio Lattanzi: Chiara Dalmiani, Elisa Marani, Gioia Fera-boli, Isidora De Camargo, Lara Lombardo, Sara

Tosini, Daniele Guernelli, Francesco Lucci, Riccardo Romanenghi e Cristian Cremona. Atleti che si annunciano molto determinati e che davanti al pubblico di casa daranno il massimo per mettersi in luce e cercare di cogliere un risultato eccellente. Ricordiamo che il memorial “Lino Rossini” è inserito nel ricco programma di Cremona Città Europea dello Sport 2013. Marco Ravara




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