Il Piccolo 9 gennaio 2013

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il

PICCOLO

Giornale

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Edizione del Mercoledì

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Anno XIII • n°2 • MERCOLEDÌ 9 GENNAIO 2013

Edizione chiusa alle ore 21

Periodico • € 0,02 copia omaggio

Non riceve alcun finanziamento pubblico

Dal primo gennaio sono in vigore le nuove norme della riforma Fornero. I nuovi parametri vengono calcolati in base alla speranza di vita

PENSIONE: PER I GIOVANI UN’INCOGNITA pagina 4

ANIMALI INVESTITI, OBBLIGO DI SOCCORSO

Mino Grossi della Uil: «Si preannunciano grandi disagi sia per le anticipate che per quelle di vecchiaia»

a pagina 5

ALLEANZA PDL E LEGA

Carminati: «Scelta obbligata dalla legge elettorale»

INTERVISTA A ORESTE PERRI

a pagina 6

«Ricandidarmi a sindaco? Se me lo chiedessero...»

VERSO LE ELEZIONI

Cinzia Fontana capolista, Pizzetti al Senato

a pagina 5

CASALASCO

La popolazione cresce del 6%, boom a Martignana Po a pagina 10

PRIMO RINFORZO

Cremo, arriva il portiere Sergio Viotti

a pagina 15

VENERDÌ E SABATO A TEATRO

a pagina 3

LA NORMATIVA E’ IN VIGORE DAL 27 DICEMBRE, MA MANCANO LE STRUTTURE

Il Don Giovanni di Molière sul palco del Ponchielli a pagina 17


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Lombardia

Mercoledì 9 Gennaio 2013

IL BANDO

Sviluppo rurale, fondi per 500mila euro

Con una dotazione di 500.000 euro la Regione Lombardia apre il nuovo bando della misura 331 del Programma di sviluppo rurale (Psr), che si rivolge agli operatori attivi in progetti di diversificazione dell'economia rurale e che finanzia corsi di formazione e aggiornamento, visite guidate in campo, convegni e pubblicazioni dedicati ad argomenti quali l'agriturismo, le energie rinnovabili, i servizi sociali e la riqualificazione dell'ambiente e del territorio. A partire da giovedì 20 dicembre, giorno di pubblicazione del bando sul Burl, fino al 31 marzo, gli enti di formazione professionali accreditati, le associazioni agricole e le organizzazioni professionali potranno presentare le domande per accedere alle risorse. Il contributo è assegnato in conto capitale nelle percentuali del 100 per cento della spesa ammissibile per le attività di formazione e del 70 per cento della spesa ammissibile per le iniziative di informazione.

CONTROLLO DEL TERRITORIO

Nuove indicazioni per le Guardie ecologiche

Una serie di indicazioni per rendere più efficiente il prezioso servizio che svolgono le Guardie ecologiche volontarie (Gev) e per uniformare le modalità di gestione nelle diverse province della regione. E' l'impegno preso dall'assessore regionale all'Ambiente, Energia, Reti e Sistemi Verdi e Paesaggio Leonardo Salvemini, che ha incontrato responsabili e i coordinatori delle Gev lombarde. «In breve tempo stileremo una serie di linee guida volte a disciplinare al meglio il servizio fornito dalle Gev, il cui ruolo è prezioso e fondamentale nel sistema dei parchi della regione - spiega Salvemini -. Siamo riconoscenti ai volontari per l'impegno svolto e consapevoli di dover essere sempre più presenti e attenti alle esigenze di chi dedica tempo e forze alla tutela dei parchi e dell'ambiente». Indicazioni chiare e condivise da tutte le Gev sparse sul territorio potranno rendere l'operato di ognuno più semplice e libero da vincoli burocratici, che a volte rischiano di complicarne il servizio. Il loro apporto è fondamentale anche nell'attività di prevenzione della micro criminalità ambientale.

IN BREVE

Albo per il florovivaismo Qualificare il settore del florovivaismo attraverso la costituzione di un albo regionale, che certifichi, al tempo stesso, la professionalità delle imprese e la qualità dei prodotti vegetali, a maggior tutela anche del committente, pubblico o privato, di opere di costruzione e manutenzione del verde. Se ne è discusso a Palazzo Lombardia, in un incontro tra l'assessore regionale all'Agricoltura Giuseppe Elias e gli operatori del comparto, tra i quali Fondazione Minoprio, i Distretti agricoli del florovivaismo Alto Lombardo e Plantaregina, Assofloro Lombardia e le organizzazioni professionali regionali. «Un albo che gli operatori chiedono da tempo e per il quale - ha spiegato Elias - è necessario promulgare una legge regionale. L'obiettivoè di istituire uno strumento che dovrà dare certezza al settore nell'ambito della sicurezza del lavoro, della professionalità, della trasparenza e della legalità».

a cura di Laura Bosio

Nuovi accordi per Expo 2015

Sottoscritti documenti con Confartigianato e Coldiretti per il coordinamento delle iniziative

S

i ispira alla forte alleanza tra istituzioni e imprenditoria la convenzione sottoscritta il presidente della Regione Lombardia e commissario generale di Expo Roberto Formigoni, il commissario generale di sezione per il padiglione Italia Diana Bracco, l'amministratore delegato di Expo 2015 spa Giuseppe Sala e il nuovo presidente nazionale di Confartigianato Imprese Giorgio Merletti: assieme daranno vita a un tavolo di coordinamento delle iniziative, che lavorerà fino al 31 dicembre 2015. Molteplici gli ambiti di lavoro comune indicati nella convenzione: attivazione di una collaborazione al fine di creare le sinergie necessarie a sviluppare progetti congiunti nell'ambito e sui temi dell'Esposizione; attivazione di collegamenti tra le iniziative italiane nel mondo e l'Europa, supportando la concezione dei Paesi stranieri, che vedono l'Italia inquadrata in un contesto più ampio, quale il bacino europeo e mediterraneo; accordi su progetti di interesse e sviluppo di ulteriori partnership con soggetti nazionali e internazionali; formulazione di proposte di attività di comunicazione e informazione sui progetti, sia a livello locale che internazionale; individuazione delle "buone pratiche" che siano valorizzate dalla comunità internazionale ed esibite come best practices nel 2015; informazioni mirate sulle possibili op-

portunità per le imprese artigiane nell'ambito dei lavori e dei servizi connessi all'evento. La collaborazione con Confartigianato sarà volta, inoltre, a individuare e concordare le forme e le modalità di una eventuale presenza della stessa Confartigianato nel padiglione Italia. «Expo sarà un'importantissima vetrina per il Made in Italy - ha commentato Merletti - e, dunque, anche per tutte le aziende artigiane. Tutto questo rappresenta un'importante occasione di crescita del sistema Italia e, proprio in questa direzione, lavoreremo per aggregare le migliori realtà imprenditoriali del Paese». Proprio il padiglione ha rimarcato Diana Bracco - sarà «una piattaforma di relazioni internazionali, importantissima per tutte le imprese. L'augurio è che la collaborazione possa portare a valorizzare giovani imprese e prodotti di eccellenza».

Tutte le iniziative previste nella convenzione saranno raccordate ai lavori del Tavolo istituzionale per il governo complessivo degli interventi regionali e sovraregionali, denominato "Tavolo Lombardia", e, in particolare, con l'azione portata avanti all'interno del "Sottotavolo Attrattività del territorio". Sempre sui temi dell'Expo, un protocollo di intesa è stato sottoscritto anche con Coldiretti, allo scopo di valorizzare l'eccellenza agricola italiana, essere presenti al Padiglione Italia e diffondere i grandi temi promossi da Expo Milano 2015. «Il tema dell'agricoltura è assolutamente centrale nell'impostazione dell'evento che stiamo costruendo», ha sottolineato Formigoni. Tutto ciò è evidente nel titolo della manifestazione "Nutrire il pianeta, energia per la vita" così come nel Documento strategico presentato dallo stesso Formigoni.

Ristrutturazione aziendale, arrivano i voucher NUOVE MISURE A SOSTEGNO DELLE IMPRESE

Voucher per cofinanziare piani di ristrutturazione aziendale, con un plafond per almeno 150 piccole e medie imprese, l'avvio di un fondo di garanzia per l'accesso al credito di chi aderisce a Raid e, infine, l'istituzione di un fondo per la ristrutturazione delle aziende in difficoltà mediante un ingresso temporaneo nel loro capitale. Sono le tre iniziative allo studio che il presidente di Regione Lombardia Roberto Formigoni ha annunciato al convegno "Crisi d'impresa e strategie di risanamento: le principali novità in materia fallimentare e le prime evidenze giurisprudenziali - il progetto di Regione Lombardia Raid", tenutosi nell'aula magna del Palazzo di Giustizia di Milano su iniziativa dell'Ordine degli avvocati di Milano e della stessa Regione Lombardia. La Regione prosegue l'impegno nell'ambito della soluzione delle crisi d'impresa e delle strategie di risanamento, dal momento che la crisi ha aumentato il tasso di mortalità delle aziende lombarde molti imprenditori stanno affrontando situazioni complesse, come ha sottolineato lo stesso Formigoni. Se questi sono alcuni

Edilizia, arriva Redil 2.0

Regione Lombardia ha messo a disposizione "Redil 2.0" l'applicativo web per monitorare l’attuazione della l.r. n.4 del 2012 "Norme per la valorizzazione del patrimonio esistente e altre disposizioni in materia urbanistico-edilizia", attraverso cui i Comuni possono ottemperare all'obbligo di dare notizia a Regione Lombardia dei provvedimenti assunti e degli interventi assentiti di riqualificazione urbanistica ed edilizia in attuazione degli articoli da 3 a 7 della l.r. n. 4 del 2012.

degli ostacoli che devono affrontare i titolari di aziende, Regione Lombardia è da tempo al lavoro per fronteggiare le crisi aziendali, salvaguardando il valore delle imprese e i livelli occupazionali. Con una legge del 2007 fu istituito un nucleo operativo dedicato a queste problematiche. Successivamente, con l'impegno di una prima task force in seno alla Giunta regionale e con l'affiancamento di Arifl, l'Agenzia regionale per istruzione formazione e lavoro, si iniziò a intervenire in modo sempre più sistematico fi-

no alla costituzione di Raid, la "Rete di affiancamento alle imprese in difficoltà". Attualmente sta accompagnando 11 aziende, ciascuna con più di 100 dipendenti, che hanno sottoscritto l'atto di adesione. E talune di loro sono ormai avviate alla conclusione del percorso di risanamento e di ristrutturazione del debito. Ma sono già più di 50 le imprese che, pur non presentando i requisiti previsti da Raid, si sono rivolte alla Regione e sono state comunque ricevute per un primo colloquio.

Finanziamenti agli ospedali La Giunta della Regione Lombardia ha approvato un finanziamento complessivo di oltre 11 milioni di euro (11.027.280), per contribuire a realizzare 6 interventi negli ospedali di Brescia (5 milioni), Sondrio, Bormio, Tirano e Sondalo (1,7 milioni), Merate (647.000), Mantova (1,8 milioni), Menaggio (680.000) e Treviglio, Romano di Lombardia e San Giovanni Bianco (1,2 milioni). I finanziamenti serviranno a realizzare diversi lavori di completamento, adeguamento strutturale e ammodernamento delle strutture. Nel bilancio regionale del 2013 è prevista la prosecuzione del Fondo di rotazione, necessario per ovviare al blocco dei trasferimenti statali sull'edilizia sanitaria. Sono previsti 110 milioni di euro destinati a un piano straordinario di ammodernamento tecnologico e qualificazione delle strutture ospedaliere pubbliche: a questo scopo, per il 2014, sono già stati appostati ulteriori 66 milioni di euro.

Lotta alla fame, sostenibilità, salute e pace sono le parole chiave dell'Expo 2015: «Secondo l'indagine del 2012 sul futuro dell'agricoltura a cura della Fao - ha ricordato il commissario generale - la produzione agricola dovrà crescere del 60% nei prossimi quarant'anni per far fronte alla domanda determinata dall'incremento demografico. Questa esigenza può trasformarsi anche in opportunità per lo sviluppo di un'agricoltura sostenibile a livello globale». L'impegno sottoscritto vedrà le istituzioni lavorare insieme su tre ambiti molto concreti: la valorizzazione dell'eccellenza dell'agricoltura italiana attraverso la presentazione a livello nazionale e internazionale delle migliori esperienze sviluppate dalle nostre imprese; l'individuazione di forme e modalità di una presenza della Coldiretti al Padiglione Italia; e, infine, la diffusione delle tematiche e dei contenuti dell'Esposizione nonché dell'eventuale realizzazione di iniziative o azioni comuni sul fronte della comunicazione. «L'Expo è anche l'occasione per ribadire l'importanza di una informazione trasparente sull'origine di quello che mettiamo in tavola, in Italia e all'estero dove i falsi sottraggono ogni anni 60 miliardi di euro alla nostra economia» ha fatto sapere l'associazione. «Desideriamo promuovere i nostri prodotti, puntando sul concetto di chilometro zero come principio di valorizzazione del Made in Italy».

Preoccupazione a Pralboino per la famiglia Foresti Sono ancora tutte aperte le ipotesi sulla sparizione, in Venezuela, dell'aereo bimotore su cui viaggiavano i coniugi Missoni e Foresti. Quest'ultimi - Guido Foresti e Elda Scalvenzi -, peraltro, sono imprenditori di Pralboino, molto noti in paese, per la propria generosità e gentilezza. Hanno donato un pulmino per il trasporto degli anziani in ospedale, sponsorizzato il gruppo sportivo di calcio. Foresti è inoltre appassionato di Motori, tanto che ha partecipato a diverse edizioni della Mille Miglia con la sua Bugatti Type 37 del 1927. Nel 2012 lo ha fatto come premium sponsor e come concorrente insieme al primogenito Pietro, 21 anni, così come nel 2008, quando i due si ribaltarono sulla tangenziale di Rimini. Elda Scalvenzi, 50 anni, è invece casalinga e mamma, sorella dell'ex sindaco di Ghedi. I primi a dare l'allarme alla famiglia sarebbero stati proprio il fratello di Elda Scalvenzi, Giuseppe, e sua moglie Rosa Apostoli. La coppia era a bordo di un secondo aereo atterrato a Caracas: non sono saliti sul bimotore scomparso perché non c'era più posto. Il gruppo di amici sarebbe dovuto tornare a casa sabato dopo una vacanza di un paio di settimane in Venezuela.

Vademecum contro l’inquinamento del suolo Un vademecum completo per il contrasto all'inquinamento del suolo, del sottosuolo e delle acque sotterranee ad uso degli enti locali e degli operatori per le attività di bonifica, spesso molto complesse e delicate. Si tratta del Protocollo operativo che la Giunta regionale lombarda ha adottato su proposta dell'assessore all'Ambiente, Leonardo Salvemini. Il testo disciplina le molteplici azioni da intraprendere in caso di contaminazione: valutazioni e indagini per stimare i rischi per la salute, vincoli e limitazioni d'uso per i suoli o le acque sotterranee, e modalità di risarcimento per le conseguenti perdite economiche - azioni coordinate tra diversi soggetti istituzionali coinvolti a livello locale - individuazione delle modalità di intervento più idonee sulle aree inquinate, ecc.


CREMONA FORUM TERZO SETTORE Incontro pubblico giovedì 10 gennaio in via Speciano

“Energia nucleare: c’è futuro dopo Fukushima?”

Riprendono le conferenze della serie "Vivere con energia", curate e promosse dall'Associazione Ex dell'Aselli: venerdì 11 gennaio alle ore 16.30 in sala Puerari si terrà un incontro su "Energia nucleare: c'è futuro dopo Fukushima?" con Marco Ricotti. Altro interessante incontro è quello del 20 gennaio, durante il quale Ignazio Tabacco affronterà il tema 'Energia e ambiente: il protocollo di Kyoto ci salverà?'.

“Adotta una bolletta”, campagna di solidarietà

II Forum Terzo Settore di Cremona lanciano una campagna di solidarietà fra la cittadinanza, le associazioni, il mondo produttivo, attraverso anche il contributo di artisti cremonesi: “Adotta una Bolletta”. Allo scopo di definire insieme le iniziative da intraprendere i Forum invitano cittadini e associazioni all’incontro pubblico di giovedì 10 gennaio alle ore 17.30 nella sede di via Speciano 2 a Cremona. «Nell’aprile 2012 i Forum del Terzo Settore presenti nel territorio cremonese unitamente alle organizzazioni sindacali Cgil-Cisl-Uil e alle assemblee dei sindaci

dei tre distretti della Provincia di Cremona, si sono mobilitati per chiedere alla Regione Lombardia il reintegro dei fondi per il sociale e la non autosufficienza» hanno commentato i portavoce del Forum. «Il nostro disappunto sta nella riduzione del 70% del Fondo Sociale assegnato ai Comuni e il mancato finanziamento dei fondi per anziani e disabili non autosufficienti con enormi ripercussioni sulla già difficile condizione di vita di tante famiglie, molte delle quali già colpite dalla crisi; nella mancanza di lavoro, di pensioni sempre meno adeguate».

Messa per la Giornata del migrante e rifugiato

La Diocesi di Cremona e il Segretariato Migrantes, in occasione della 99° Giornata del Migrante e del Rifugiato hanno deciso di celebreare una messa animata dalle comunità etniche alle 15.30 di domenica 13 gennaio nella chiesa di Santa Lucia 1 a Cremona. «L'invito a partecipare è accompagnato dalle parole di Benedetto XVI» fanno sapere dalla Diocesi: «che chiede di rinnovare la fiducia e la speranza nel Signore».

Lo prevede un nuovo decreto: il mancato soccorso è un reato amministrativo, punibile con una forte sanzione

Scatta l’obbligo di soccorrere gli animali feriti Ma sul territorio mancano i servizi per ottemperare la normativa. Laura Mori: «Serve una rete di strutture adeguata»

I

di Laura Bosio

nvestire un animale e non soccorrerlo è un reato amministrativo, punibile con sanzioni fino a circa 1.500 euro. Lo dice il decreto del Ministero dei Trasporti del 9 ottobre 2012, n. 217 ("Regolamento di attuazione dell'articolo 177, comma 1, del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, come modificato dall'articolo 31, comma 1, della legge 29 luglio 2010, n. 120, in materia di trasporto e soccorso di animali in stato di necessità) pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 289 del 12-122012, entrato in vigore lo scorso 27 dicembre. L'obbligo introdotto da questa normativa vale anche per chi trova lungo la strada un animale ferito, anche senza essere l'autore dell'incidente. Il decreto va a modificare ulteriormente il Codice della Strada in chiave animal friendly: infatti, il legislatore ha inserito nell’art. 189 il comma 9-bis che fa obbligo agli utenti della strada, “in caso di incidente da essi provocato e da cui sia derivato danno ad uno o più animali d’affezione, da reddito o protetti, di fermarsi per prestare tempestivo soccorso agli animali investiti, punendone l’inosservanza con il pagamento di una sanzione amministrativa da euro 389 a euro 1.559. La norma pone un obbligo di tempestivo soccorso anche a carico degli utenti che non abbiano determinato l’incidente con il loro comportamento, ma che siano comunque coinvolti nello stesso, sanzionando in questo caso la violazione dell’obbligo di soccorso con una sanzione amministrativa pecuniaria da euro 78 ad euro 311”. Chi assiste ad un incidente con soggetto che non opera il soccorso stabilito all’animale ferito, può rilevare il numero della targa del veicolo e ogni altro elemento utile per l’identificazione del mezzo e della persona e segnalare tali dati ad un organo di polizia.

Bisogna allertare il servizio veterinario e aspettare il recupero in arrivo da Crema

Tuttavia, come spesso accade, nonostante sia stata fatta la legge ancora mancano le strutture atte a supportarla. Lo conferma la dottoressa Laura Mori, veterinaria cremonese. «Nel nostro territorio non esistono strutture veterinarie pubbliche di pronto soccorso, esistono strutture private che ovviamente prevedono il pagamento delle prestazioni mediche effettuate. Ovviamente, non si può pretendere che il medico veterinario possa svolgere un’attività professionale, che gli dà il diritto di farsi

retribuire correttamente, in modo gratuito. Questo fa sì che il cittadino sia restio ad ottemperare all’obbligo di soccorso, nel timore di vedersi addebitare le spese veterinarie. Pertanto è necessario chiarire quale sia la procedura corretta da attuare: nel caso in cui si sia coinvolti in un incidente con investimento di un animale o ci si imbatta in un animale necessario di soccorso, è necessario contattare il servizio veterinario locale (negli orari di ufficio risponderà un addetto e negli orari di chiusura è

Multe da 389 a 1.559 euro per chi viola gli obblighi di legge

attiva una segreteria riportante il numero telefonico delle urgenze)che si attiverà per allertare la ditta con la quale è in atto una convenzione che provvederà al recupero dell’animale incidentato e al suo trasposto presso una struttura veterinaria sempre convenzionata con l’Asl. Nel caso in cui l’animale sia un selvatico sarà sempre l’Azienda sanitaria locale ad attivare il centro Wwf locale per il recupero. Ovviamente, i tempi necessari ad attivare tutti i personaggi coinvolti dilatano l’attesa dell’animale e del soccorritore. E’ auspicabile che la normativa venga presto integrata da un decreto del Ministero dei Trasporti che perfezioni la disposizione».

IL TRASPORTO UTILIZZA LA SIRENA

Il decreto emanato dal ministero fissa, tra le altre cose, l’equiparazione dello stato di necessità di trasporto di un animale ferito come per una persona, l’utilizzo di sirena e lampeggiante per ambulanze veterinarie e mezzi di vigilanza zoofila. «La norma ha preso atto del cambiamento del sentire comune sul dovere di prestare soccorso anche agli animali e le sanzioni irrogate fino ad oggi per le violazioni sono state un esempio positivo per automobilisti e Polizie locali» hanno detto Gianluca Felicetti, presidente Lav e Carla Rocchi, presidente nazionale dell’Enpa «nel Decreto siamo riusciti a far inserire il pieno riconoscimento del privato cittadino che porta per dovere civico un animale incidentato in un ambulatorio veterinario, la necessità di intervento anche ai fini della tutela dell’incolumità pubblica e il pieno riconoscimento dell’attività delle Guardie zoofile. Ora le Regioni e i Comuni devono rafforzare i propri compiti di intervento già previsti da altre normative».


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Cronaca

Mercoledì 9 gennaio 2013

Quando andremo in pensione?

Mino Grossi (Uil Cremona): «Così non ha senso: senza un tetto sulla speranza di vita il sistema è biologicamente incompatibile»

Con le novità introdotte dal ministro Elsa Fornero, le pensioni si allontanano. Forte preoccupazione dei sindacati

Esodati, Pd e Pdl pronti a cambiare la riforma La questione esodati, i cosiddetti pensionandi Quota 96, Imu sulla prima casa e pensioni: sono questi i nodi che i candidati alle prossime elezioni, di Pd e Pdl, hanno intenzione di sciogliere anche se questo dovesse significare modifiche e cambiamenti alla riforma Fornero. Punto principale da risolvere è quello che riguarda gli esodati: in vista delle elezioni politiche 2013, Pd e Pdl si dichiarano pronti a risolvere il problema una volta per tutte, mandando questi lavoratori in pensione con le regole previgenti alla riforma previdenziale di Monti e Fornero. Nello specifico, il leader del Pd Pier Luigi Bersani ha indicato proprio gli esodati come priorità del proprio programma, insieme alla questione delle pensioni in generale, per le quali pensa ad una uscita più graduale. Pierluigi Bersani, dopo la vittoria

alle primarie del Pd, ha fatto sapere di pensare a una patrimoniale limitata ai grandi patrimoni per alleggerire l'Imu sulle fasce più deboli e ha spiegato: «Non sono mai stato d'accordo su un'idea di patrimoniale generica che comprendesse anche i patrimoni finanziari, i conti correnti perché penso che la cosa più efficace sia arrivare alla tracciabilità».

L

di Michele Scolari

I NUOVI COEFFICIENTI

a riforma delle pensioni voluta dal Ministro del lavoro del governo Monti, Elsa Fornero, è divenuta operativa, con l’entrata in vigore, dal 1° gennaio, delle novità introdotte soprattutto dalla manovra salva Italia (il Dl 201/11 convertito in legge n. 214/2011). I nuovi parametri sono calcolati sulla base dell’adeguamento di tutte le età pensionabili alla speranza di vita, con un ovvio aumento dell’età per andare in pensione. La conseguenza di questo parametro è che chi andrà in pensione fra i 65 e i 70 anni riceverà una somma più alta: dunque, ritirarsi dalla scena lavorativa prima dei 65 anni sarà svantaggioso. «Entrando nello specifico - commenta Mino Grossi della Uil Cremona - l’età per la pensione di vecchiaia è fissata a 66 anni e 3 mesi per gli uomini e a 62 anni e 3 mesi per le donne. Quest’ultimo sarà in crescendo fino al 2018, quando l’età fra uomini e donne sarà equiparata a 67 anni: un processo di transizione che non abbiamo assolutamente condiviso». Accanto al requisito anagrafico, si dovrà rispettare anche quello contributivo, che fa balzare in avanti la pensione di vecchiaia, che si potrà godere solo con un minimo di 20 anni di anzianità contributiva. Inoltre la legge prevede una clausola di salvaguardia, che dal 2021 pone l’età della pensione di vecchiaia non inferiore a 67 anni (anche qualora non fosse raggiunto tramite gli adeguamenti alla speranza di vita). Questo per uomini e donne del settore sia pubblico che privato.

I nuovi coefficienti sono già in vigore e variano a seconda delle età di pensionamento.

Mino Grossi, segretario Uil Cremona

Stangata sulle anticipate sotto i 62 anni: un punto percentuale in meno per ogni anno di anticipo

Particolare attenzione merita anche il capitolo sulla pensione anticipata. «Anche in questo caso - prosegue Grossi - l’età aumenta per le donne a 41 anni e 5 mesi e per gli uomini a 42 anni e 5 mesi. Ma i requisiti sono destinati ad aumentare gradualmente di anno in anno, soggetti all’adeguamento alla speranza di vita. Nel 2014 l’età sarà aumentata per le donne a 41 anni e 6 mesi e per gli uomini a 42 anni e 6 mesi, fermi restando gli incrementi della speranza di vita a decorrere dal 1° gennaio 2013». Per i soggetti che accedono alla pensione anticipata ad un’età inferiore a 62 anni inoltre, si applica una riduzione pari

Andranno rispettati sia il requisito anagrafico che quello contributivo

ad un punto percentuale per ogni anno di anticipo nell’accesso al pensionamento rispetto all’età di 62 anni; tale percentuale annua è elevata a 2 punti percentuali per ogni anno ulteriore di anticipo rispetto a due anni. In altri termini, la riduzione è pari all’1% per ciascuno degli ultimi 2 anni mancanti al compimento di 62 anni (es. soggetto che accede al trattamento anticipato all’età di 60 anni subirà una riduzione del 2%, ovvero, 1%+1%) e al 2% per ciascuno degli anni mancanti al compimento dei 60 anni. Nel caso infine in cui l’età di accesso al pensionamento non sia intera la riduzione percentuale è proporzionale al numero di mesi.

57 anni 4,304% (4,42% fino al 2012); 58 anni 4,416% (4,54% fino al 2012); 59 anni 4,535% (4,66% il precedente); 60 anni 4,661% (4,80% il precedente); 61 anni 4,796% (4,94% il precedente); 62 anni 4,940% (5,09% il precedente); 63 anni 5,094% (5,26% il precedente); 64 anni 5,259% (5,43% il precedente); 65 anni 5,435% (5,62% il precedente); 66 anni 5,624%; 67 anni 5,826%; 68 anni 6,046%; 69 anni 6,283%; 70 anni 6,541%.

Il provvedimento è stato contrastato fin da subito dai sindacati. «Uno dei grossi punti deboli, tutto a sfavore dei lavoratori, è la mancanza di un tetto al parametro “speranza di vita” - conclude il segretario provinciale. tutto ciò è biologicamente incompatibile e direi assurdo: così progettato, si prefigura come una cosa infinita, sia per la vecchiaia che per l’anzianità. Il tutto con prospettive di grande disagio, sia per l'allungamento eccessivo dell'età pensionabile per la pensione di vecchiaia e dei requisiti contributivi per quella anticipata, che per l'incremento legato alla speranza di vita».

Requisiti destinati ad aumentare di anno in anno

COMUNICATO PREVENTIVO PER LA DIFFUSIONE DI MESSAGGI POLITICI ELETTORALI PER LE ELEZIONI DELLA CAMERA DEI DEPUTATI, DEL SENATO DELLA REPUBBLICA E PER LE AMMINISTRATIVE REGIONALI FISSATE PER I GIORNI 24 E 25 FEBBRAIO 2013 Ai sensi e per gli effetti della L. 22/2/2000 n. 28 così come modificata dalla L. 6/11/2003 n. 313, del D.M. 8/4/04 e della successiva delibera n. 80/09/CSP dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, in attuazione alla disciplina in materia di comunicazione politica e parità di accesso ai mezzi di informazione nel periodo compreso tra la data dei comizi elettorali ed il termine ultimo per la presentazione delle candidature:

La Società Promedia

Comunica, che intende pubblicare su Il Piccolo Giornale di Cremona - Il Piccolo del Cremasco, messaggi politici elettorali a pagamento relativi alla campagna per le elezioni della Camera dei Deputati, del Senato della repubblica e per le Amministrative Regionali amministrative regionali fissate per i giorni 24 e 25 febbraio 2013, alle seguenti condizioni:

Pubblicità elettorale

Tariffe

A modulo, in bianco e nero: euro 20,00 + IVA 4%

A modulo, in quadricromia: euro 25,00 + IVA 4%

Per le posizioni di rigore come la finestrella di prima pagina e l’ultima pagina, vista la limitatezza degli spazi, saranno accettate le richieste sulla base dell’ordine temporale delle prenotazioni. Nessun diritto fisso o spesa di impaginazione verrà applicato. Non sono previsti sconti di quantità né provvigioni di agenzia. La prenotazione degli spazi utilizzabili per i messaggi elettorali è consentita fino alle ore 14 del giorno precedente la data di pubblicazione. I messaggi elettorali devono recare l’indicazione del committente e la dicitura: “Messaggio elettorale”. La pubblicazione degli avvisi è consentita fino al numero del 23 febbraio 2013 compreso. Il pagamento dovrà essere anticipato. Sarà garantita la parità di accesso e saranno ammesse soltanto le forme di messaggio politico previsto dalla normativa vigente e dalle delibere dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni nei termini e nel rispetto delle condizioni stabilite nel documento analitico depositato presso la redazione de il Piccolo, via S. Bernardo 37/A, Cremona. Per le richieste di preventivi e per maggiori informazioni: Telefonare a Immagina pubblicità 0372 453967 - 335 208695 - Oppure per email a: direzione@immaginapubblicita.it


Cremona

Mercoledì 9 Gennaio 2013

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Alleanza Pdl-Lega, scarso entusiasmo

Simone Bossi: «Per la prima volta si sono invertite le parti: non è la Lega a sostenere il Pdl, ma il contrario»

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di Laura Bosio

rimarie nel centrosinistra, grandi manovre nel centrodestra: la situazione è in gran movimento. La notizia è l’alleanza tra Pdl e Lega, concretizzatasi nei giorni scorsi, con l'accordo di lasciare la leadership di Regione Lombardia alla Lega. Nel frattempo, Roberto Maroni ha rassicurato la base leghista specificando che «Berlusconi si è impegnato per iscritto a non candidarsi alla presidenza del Consiglio. Il suo è un atto di generosità, è scritto nell’accordo, certo». Anche lo stesso ex premier ha voluto giustificare la scelta, spiegando che «sarebbe stato un nonsenso non continuare un’alleanza che dura da quasi 15 anni». A livello locale i partiti hanno reagito "turandosi il naso", senza troppo entusiasmo, ma consapevoli dell'ineluttabilità di tale scelta, che probabilmente non verrà accolta con favore da parte della base elettorale, ma che in questa situazione era necessaria. «Per la prima volta si sono invertite le parti: non è la Lega a sostenere il Pdl, ma il contrario» dichiara Simone Bossi, segretario provinciale della Lega. «Avremo in Lombardia Roberto Maroni come candidato presidente, e se le cose andranno per il verso giusto controlleremo Lombardia, Veneto e Piemonte. Nei prossimi giorni dovremo lavorare duramente alla Campagna elettorale: il tempo è poco e le cose da fare molte». Un'alleanza che, tuttavia, per la Lega rischia di essere scomoda, in quanto potrebbe comportare la perdita di consensi da parte dell'elettorato di base. Un rischio che anche lo stesso Simone Bossi riconosce: «Capisco che la figura di Silvio Berlusconi possa non piacere a

Luca Rossi: «Un’alleanza che potrebbe farci centrare l’obiettivo di vincere in Regione Lombardia e al Senato, con i premi di maggioranza»

Simone Bossi

Luca Rossi

Ugo Carminati

tutti, e a me per primo: non sono mai stato un estimatore né del Cavaliere né del Pdl. Tuttavia so che Maroni potrebbe portare un risultato importante per la Lega, e rispetterà quanto ha promesso, se verrà eletto. Lo conosco particolarmente, e credo sia uno dei migliori uomini politici del panorama italiano. Credo che il primo punto del programma maroniano, ossia di portare in Lombardia il 75% delle tasse che vengono pagate dai lombardi, abolendo di conseguenza tutte le spese inutili, e riducendo i costi a carico delle famiglie, sia un punto condivisibile da tutti coloro che hanno a cuore il bene del territorio». Insomma, un compromesso che vale bene la partita, tanto più che «per quanto riguarda il candidato premier ancora non si è presa alcuna decisione».

Dall'altro lato, il Pdl accetta di buon grado un'alleanza che «potrebbe farci centrare l'obiettivo di vincere in Regione Lombardia e al Senato, con i premi di maggioranza» fa sapere Luca Rossi, coordinatore provinciale del partito. «L'alleanza è funzionale a questo percorso, e credo che si possa lavorare bene, se i patti sono chiari. Del resto, a livello locale Pdl e Lega stanno governando senza problemi in diversi paesi - come Soresina e Soncino - oltre che in Provincia. Dunque non temo affatto la ripresa di un percorso che si è portato avanti insieme da tempo». Ancora nessuna novità, invece, sul fronte delle candidature: secondo Rossi è ancora troppo presto per avere una lista di nomi, che comunque dovrà concretizzarsi entro una settimana, e che poi andrà presentata ai vertici del partito. «Presto si terrà un coordinamento provinciale per definire questo aspetto»

conclude Rossi. Tuttavia, non tutti hanno fiducia in questa alleanza. Lo dice senza mezzi termini Ugo Carminati, dimissionario dal ruolo di coordinatore cittadino del partito, dopo aver scelto di aderire a Fratelli d'Italia, il movimento politico di Giorgia Meloni appoggiato dall'ex ministro La Russa. Un movimento che si schiera con il Pdl, «perché è la legge elettorale che ce lo impone» fa sapere Carminati. «Ed è sempre stata tale legge a non aver lasciato scelta a Lega e Pdl, facendoli alleare nonostante quanto accaduto: da soli avrebbero preso non più del 15% a testa. L'unica cosa che Mario Monti avrebbe dovuto fare, ossia modificare la legge elettorale, non è stato fatto, e ora ci troviamo di nuovo a dover andare al voto con alleanze obbligate. E' uno dei

Critico Ugo Carminati: il Pdl «ancora oggi, eleggendosi come il partito anti-comunista, crede di poter fare qualsiasi cosa, dal ricandidare Scajola al pretendere che il caso Minetti non abbia distrutto il partito in Lombardia; ma facendo così non andrà da nessuna parte»

Luca Rossi: «Se i patti sono chiari si può lavorare bene»

grandi bluff della politica italiana». Un bluff che porta ad avere di nuovo un centrodestra che si presenta compatto alle elezioni. «Credo che tale alleanza non possa funzionare: non ha funzionato prima, e nel frattempo i protagonisti non sono cambiati, quindi ci saranno rancori sopiti e mai guariti. Sono convinto che nel 2015 dovremo tornare di nuovo a votare, sia per il parlamento che per la Regione, qualunque sia la coalizione vincente». Insomma, la politica, secondo l'ex leader cittadino, non è pronta per andare al voto. «Da circa un anno e mezzo ci troviamo a metà di un guado, dove da un lato ci sono i tentativi di rinnovamento di alcuni partiti e dall'altro nuove formazioni politiche che si affacciano all'orizzonte. Insomma, è un nuovo '92-'94. I partiti non sono ancora in grado di reggere un intero mandato elettorale, né a destra né a sinistra. E il primo partito che rischia pesanti evoluzioni è il Pdl, che ancora oggi si regge su un uomo di 75 anni; se non si avvia una ristrutturazione al suo interno, non può pensare di avere prospettive di lunga durata. Berlusconi ha fatto il tentativo di ritirarsi, ma ha dovuto rientrare, perché si è reso conto che senza di lui il partito non stava più in piedi, un po' anche per colpa sua, che non ha mai creato una vera classe dirigente». Carminati non si risparmia una stoccata finale nei confronti del centrodestra, che «ancora oggi, eleggendosi come il partito anti-comunista, crede di poter fare qualsiasi cosa, dal ricandidare Scajola al pretendere che il caso Minetti non abbia distrutto il partito in Lombardia; ma facendo così non andrà da nessuna parte».

«In questo momento i partiti non sono in grado di sostenere un mandato»

Approvate le liste. In caso di vittoria del Pd, con il premio di maggioranza, potrebbe passare anche Magnoli al Senato

Cinzia Fontana capolista, Luciano Pizzetti al Senato Cinzia Fontana è capolista alla Camera per la circoscrizione Lombardia 3. Luciano Pizzetti è candidato al Senato, al settimo posto, ossia in una posizione che ne garantisce l’elezione. Questo il risultato della riunione del comitato elettorale del partito - guidato da Pierluigi Bersani - svoltasi martedì sera in merito alle liste dei candidati del Pd. Per il territorio cremonese è quindi confermata la presenza dei due deputati uscenti, che saranno sicuramente eletti, conseguentemente Cremona avrà due parlamentari nella prossima legislatura. Anche il segretario provinciale, Titta Magnoli sarà candidato al Senato, al 19°

Titta Magnoli

Luciano Pizzetti

Cinzia Fontana

posto in lista, una posizione questa che potrebbe garantire l’elezione a senatore nel caso in cui il Pd risultasse il partito più votato in Lombardia e quindi

conquistare così il premio di maggioranza. In questo caso il territorio di Cremona avrebbe addirittura tre parlamentari del Pd. Anche Alessia Manfredini è

IN BREVE scuola edile, appuntamento mercoledì 16 gennaio con i giovani Mercoledì 16 gennaio, dalle 17, la Scuola edile di Cremona accoglie giovani delle scuole medie e le loro famiglie per conoscere la realtà della scuola stessa, situata in via delle Vigne 184 a Cremona. «Da oltre trent’anni la Scuola professionale che prepara i giovani ai mestieri dell’edilizia» fa sapere il direttore, Mauro Rivolta. «Un’opportunità di formazione professionale concreta, gratuita, rivolta a giovani in uscita dalla scuola media. Conseguire la qualifica professionale regionale di Operatore Edile significa prepararsi concretamente alle attività dell’edilizia: le nuove costruzioni coi criteri di risparmio energetico, l’importante ambito del restauro conservativo del patrimonio edilizio ed architettonico storico, le attività di interni (cartongessi, finiture, impianti, piastrelle, ecc). Il settore dell’edilizia è un settore in profonda modificazione ed evoluzione, l’introduzione di nuove metodologie tecnologiche per il conse-

guimento di requisiti innovativi ed eco compatibili rende la figura dell’operatore edile una figura con importanti competenze da spendere sul mercato del lavoro». Il piano di studi e dell’offerta formativa è scaricabile dal sito www.scuolaedilecr.it oppure contattaci al 0372560824 o alla mail segreteria@scuolaedilecr.it.

candidata per la Camera, in decima posizione in lista. «Sono molto soddisfatto» dichiara Luciano Pizzetti , raggiunto telefonicamente, al termi-

ne della riunione. «Le Primarie hanno svolto pienamente il loro scopo, ossia di assicurare i candidati scelti dagli elettori. Per quanto mi riguarda, abbiamo ottenuto il risultato sperato, ossia la conferma di due candidati del Pd sul territorio. E' per questo che ho lavorato in queste settimane, nonostante tutte le dichiarazioni che sono state fatte in merito». Le primarie a Cremona avevano visto la candidatura di: Luciano Pizzetti, Cinzia Fontana, Titta Magnoli, Annamaria Abbate e Alessia Manfredini. La più votata è risultata la ex senatrice Cinzia Fontana, cremasca, e questo le ha valso il posto di capolista, al

i capolista pd in lombardia • Pier Luigi Bersani

Lombardia 1-Camera • Carlo Dell'Aringa e Cinzia Fontana Lombardia 2 e 3 - Camera • Massimo Mucchetti al Senato secondo posto Pizzetti con 2.431 voti: una differenza di soli 20 voti. «La presenza femminile nelle liste è intorno al 40 per cento. Una rivoluzione da valorizzare e segnalare», ha detto Bersani nel suo intervento in direzione: "Abbiamo ammazzato il Porcellum", continua Bersani rivendicando le primarie per la scelta del candidato premier e dei parlamentari.

TORNA LA RASSEGNA “L’ARTE E IL TORCHIO” con quattro appuntamenti La rassegna internazionale “L'Arte e il Torchio” riscopre - attraverso quattro incontri, dal 17 gennaio al 7 febbraio, presso "Lo Studiolo di via Beltrami", a Cremona la storia dell’arte dell’incisione, d’invenzione e di traduzione, dagli inizi ai nostri giorni, vista attraverso le opere dei grandi maestri. In quattro appuntamenti saranno illustrati attraverso le varie tecniche incisorie - da quelle dirette (bulino, puntasecca, maniera nera) a quelle indirette (acquaforte, acquatinta, ceramolle, ecc.), dai metodi a rilievo (xilografia e linoleografia) fino a quelli “sperimentali” del ’900 - i percorsi creativi e innovativi dell’arte a stampa. Proprio l'ampio spettro della ricognizione proposta da Vladimiro

Elvieri, anima della rassegna "L'Arte e il Torchio", offre la possibilità un confronto diretto tra tecniche ed artisti e diviene stimolo per percorsi di conoscenza che indaghino tutto il mondo creativo, rendano possibili confluenze tra eventi estetici e visioni scientifiche, consolidino convergenze tra procedure tecniche e

stimoli fantastici. Giovedì 17 gennaio, il primo incontro della rassegna, ripercorrerà "La prassi dell’incidere", dai graffiti rupestri alle tecniche dirette del bulino, puntasecca e maniera nera. Il 24 gennaio saranno invece illustrate "Le tecniche indirette dal XVI secolo ad oggi". Una lezione sarà dedicata - giovedì 31 gennaio - al Settecento ed alla scuola veneta, ma anche alla Xilografia e alle tecniche a rilievo, nelle quali l’inchiostro viene posto sulla superficie della matrice in legno mediante rulli. Concluderà la rassegna la proiezione il 7 febbraio - di tre filmati relativi ai metodi incisori sperimentati nei maggiori atelier parigini del secolo scorso, da Stanley William Hayte.


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Cronaca

Mercoledì 9 Gennaio 2013

«Ricandidarmi? Se me lo chiedono...» Nella Governance Pool del Sole 24Ore, il sindaco Oreste Perri si classifica come lo scorso anno, con il 52,5% di gradimento «Non lascerò buchi in città e i lavori che hanno preso il via verranno portati a termine. Non lasceremo cose incomplete»

U

di Laura Bosio

n risultato di tutto rispetto per il sindaco di Cremona Oreste Perri, che si posiziona circa a metà classifica (ad esempio, prima del sindaco di Firenze Matteo Renzi) nella "Governance poll 2012", stilata dal Sole 24Ore. Inoltre, Perri gode dello stesso indice di gradimento del 2011, 52,5%, un punto percentuale in più rispetto al consenso ottenuto il giorno delle elezioni. Un risultato positivo per il primo cittadino cremonese, che per questo ringrazia «chi mi ha dato fiducia, ma anche chi ha lavorato con me, facendo squadra». Secondo Perri, però, non ci si può gloriare guardando solo alle cose fatte: «E' assolutamente indispensabile avere la consapevolezza di quanto ancora dobbiamo affrontare, tenendo presente che ci troviamo in un periodo difficile, a causa della crisi ma anche della situazione della politica nazionale, attraversata da equilibri e squilibri che non fanno certo bene alla politica locale». Cosa intende dire? «Che in questo periodo sembra che tutti pensino a stabilire alleanze in funzione della competizione elettorale e non a quello che serve per risolvere i problemi della gente».

Cioè? «Dico che è ora di finirla con la politica del compromesso e pensare più al bene comune, ai problemi concreti delle persone. L'amministratore locale deve mostrare la faccia ogni giorno di fronte alle persone che vengono a chiedere aiuto, e non ci sono le risorse sufficienti per rispondere a tutti. E' vero che abbiamo dei servizi sociali molto attenti e tante associazioni di volontariato che ci aiutano moltissimo, ma le cose non possono andare avanti così: non è giusto che il terzo settore debba sostituire il lavoro delle pubbliche amministrazioni perché dallo Stato non arrivano abbastanza risorse. In tutto questo vorrei richiamare la politica al suo ruolo, ossia quello di pensare ai problemi concreti. Quindi, se pur nella gratificazione di questo riconoscimento, credo si debba ricordare che siamo ancora in salita; per questo auspico che si plachino presto gli appetiti di vittorie elettorali e che ci rimetta a lavorare per risolvere i problemi della gente». A proposito di elezioni: lei tempo fa dichiarò che

Domenica si ricorda don Luisito Bianchi A un anno dalla scomparsa di don Luisito Bianchi, il sacerdote e poeta cremonese sarà ricordato domenica 13 gennaio con un incontro, curata da Laura Denti, presso il teatro Monteverdi di Cremona (ore 18) promosso dalla Caritas diocesana insieme alle Acli cremonesi. L’attenzione si focalizzerà si quattro temi cari a don Luisito: Parola, memoria, gratuità e resistenza. L’incontro sarà aperto dal vescovo di Cremona, monsignor Dante Lafranconi. Seguiranno i saluti del sindaco di Vescovato (paese natio di don Bianchi), Giuseppe Superti, e quello di don Bruno Bignami, assistente delle Acli di Cremona. Dopo il canto “Ecce Panis” di Perosi, eseguito dal coro del liceo musicale “Stradivari”, diretto dal maestro Pietro Triacchini, il professor Angelo Rescaglio traccerà un ritratto di don Luisito a partire dalla ricca produzione letteraria e alla luce delle quattro parole chiave. L’incontro proseguirà con la lettura di brani delle opere del sacerdote insieme alle coreografie proposte delle giovani allieve del “Teatro Danza” di Paola Posa e alcuni brani al pianoforte eseguiti dal maestro Pier Giuseppe Genalizzi e da un suo allievo. La lettura di alcuni stralci del diario di don Bianchi dedicati alla responsabilità personale di fronte a ogni fratello sarà occasione per rendere omaggio alla 99esima Giornata mondiale del migranti e del rifugiato (che ricorre proprio il 13 gennaio) e alla Resistenza, che per don Luisito non fu solo un preciso periodo storico, ma una modalità permanente per combattere ogni ipocrisia e formalismo. Infine un inno alla Parola, che per don Luisito si fa carne in ogni uomo. Una suggestiva coreografia delle danzatrici di Paola Posa terminerà il racconto dell’avventura umana e spirituale di un uomo che si è sempre considerato un uditore delle parole e della Parola. A chiudere l’appuntamento l’intervento del direttore di Caritas Cremona, don Antonio Pezzetti.

la classifica dei sindaci lombardi

COMUNE

SINDACO

GOVERNANCE POLL 2012

CONSENSO GIORNO ELEZIONI

DIFFERENZA CON GIORNO ELEZIONI

DIFFERENZA CLASSIFICA 2011

COMO

MARIO LUCINI

65,5

74,9

-9,4

nd

MILANO

GIULIANO PISAPIA

60,0

55,1

4,9

8,5

MONZA

ROBERTO SCANAGATTI

59,5

63,4

-3,9

nd

PAVIA

ALESSANDRO CATTANEO

57,0

54,4

2,6

6,0

SONDRIO

ALCIDE MOLTENI

57,0

54,2

2,8

5,0

LODI

LORENZO GUERINI

56,0

53,7

2,3

1,0

LECCO

VIRGINIO BRIVIO

53,0

50,2

2,8

0,0

CREMONA

ORESTE PERRI

52,5

51,5

1,0

0,0

BRESCIA

ADRIANO PAROLI

50,0

51,4

-1,4

1,0

VARESE

ATTILIO FONTANA

48,0

53,9

-5,9

-7,0

BERGAMO

FRANCO TENTORIO

47,5

51,4

-3,9

0,5

MANTOVA

NICOLA SODANO

46,0

52,2

-6,2

-0,5

«E’ ora che la politica smetta di pensare alla competizione elettorale e si occupi dei problemi concreti della gente»

non si sarebbe ricandidato per un secondo mandato, poi, in un'intervista successiva, ci concesse il beneficio del dubbio. Qual è la sua posizione odierna, a questo proposito? «Sto portando avanti il lavoro di giorno in giorno, senza dare nulla per scontato. Inutile pensare al dopo, dal momento in cui, ci sono circostanze, a livello nazionale, per cui il mio mandato potrebbe rischiare di finire anche prima del tempo». In che senso? «Che se le maggioranze finiscono con il guastarsi a livello nazionale, si potrebbe creare una spaccatura anche nelle fila della politica locale. Fortunatamente posso contare, nel mio team, su persone che lavorano bene, ma la situazione è precaria». Al termine del mandato non manca poi molto: non avverte l'esigenza di portare avanti quanto iniziato? «E' vero, c'è molto da fare, ma non è detto che debba farlo io. Sono capitato in questo incarico con il bisogno

di dare il massimo, e voglio uscirne a testa alta, mentre ci sono situazioni che a volte ti portano al limite. Ad esempio, la vicenda dei 32 dipendenti precari che abbiamo stabilizzato, e che potrebbe portare la Giunta di fronte alla Corte dei Conti. Così si passa per quelli che hanno lavorato male, mentre sono tuttora convinto, con quella scelta, di aver fatto del bene». Tuttavia dopo le elezioni nazionali e regionali sarà quasi inevitabile parlare di amministrative. Se i partiti che oggi la sostengono dovessero chieder-

le di impegnarsi per un secondo mandato, cosa risponderebbe? «Se me lo chiedessero sarei pronto a parlarne... ma non ci voglio pensare oggi, perché se si inizia la campagna elettorale un anno e mezzo prima della fine del mandato non si lavora più. Ora è importante portare avanti il nostro percorso, solo alla fine tireremo le somme. Chi pensa ora alla campagna elettorale rischia di esserne condizionato; così come quando si è in gara non si può pensare alla competizione successiva, ma bisogna concentrarsi sul porta-

re a termine quella del momento, allo stesso modo funziona nell'amministrazione». Cosa vi rimane ancora da fare del vostro programma? Pensate di riuscire a completare tutto? «Voglio farcela, voglio finire quello che abbiamo programmato anche se nel corso del tempo alcuni obiettivi hanno dovuto slittare». Vale a dire? «Ad esempio, abbiamo recuperato le risorse per le piste ciclabili, che la cittadinanza ci chiede da tempo, e per i sottopassi che elimineranno i passaggi a livello. Mentre invece i lavori in via Dante dovranno slittare, perché non abbiamo abbastanza risorse. Abbiamo fatto questa scelta perché per i passaggi a livello abbiamo delle scadenze oltre le quali perderemmo i finanziamenti di Regione e Ferrovie dello Stato. E i 2 milioni che ci mette il Comune diventano 12 milioni di lavori». Via Dante allora è destinata a restare per sempre così? «No, chi governerà con il prossimo mandato avrà modo di portare a termine i lavori rimasti fuori: da via Dante alla Strada Sud, che resta un'opera importante per alleggerire il traffico di via Giordano. E non dimentichiamo i lavori per il ripristino degli edifici scolastici, la sistemazione di strade e marciapiedi, ecc». Secondo l'opposizione non avete fatto abbastanza... «Abbiamo fatto alcune cose che avevamo nel programma, altre no, ma ne abbiamo anche fatte alcune che non erano in programma, come la pista ciclabile del Bosco. E in ogni caso il mio mandato non è ancora finito, e ho intenzione di lavorare ancora molto. Una cosa è certa: non lascerò buchi in città, e i lavori che hanno preso il via verranno portati a termine. Non lasceremo cose incomplete. Del resto, tante delle cose che siamo riusciti a fare sono state possibili grazie anche al cavalier Arvedi. Siamo stati fortunati ad avere accanto una persona come lui. E' anche vero che la fortuna aiuta gli audaci».

Polizia locale di Castelleone: un anno di controlli, fino a mille accertamenti annui

Aumentano le sanzioni per eccesso di velocità

Tra le attività di rendicontazione dell’attività di fine anno della Polizia Locale di Castelleone, spiccano i dati che riguardano i controlli strumentali sul rispetto dei limiti massimi di velocità. Nel 2012 gli agenti diretti dal comandante Andrea Vicini hanno sensibilmente incrementato, su indirizzo della Giunta comunale, l’attività di contrasto delle velocità pericolose. Dal rendiconto annuale risulta che i controlli strumentali sul rispetto dei limiti di velocità organizzati dalla Polizia Locale hanno registrato sensibili incrementi numerici sia nel numero dei controlli, che sono saliti dai 20 del 2011 ai 33 del 2012, sia nell’attività sanzionatoria per eccesso di velocità che ha registrato un incremento analogo, passando dai 31 verbali di contestazione del 2011 ai 45 del 2012. Nel corso dei controlli strumentali il personale si è trovato

nella necessità di contestare anche altre infrazioni al codice della strada. In particolare alcune contestazioni sono state elevate a carico di conducenti che tentavano di vanificare l’attività di controllo segnalando con abbaglian-

ti la presenza della postazione. In alcune occasioni il numero di contestazioni per violazioni dell’art. 153 del codice della strada (uso irregolare di proiettori di profondità) si è rivelato superiore a quello delle violazioni all’art.

142 (superamento dei limiti di velocità). E’ il caso di segnalare che il numero dei sinistri stradali rilevati a Castelleone dalla Polizia Locale è sensibilmente sceso rispetto al 2011: da 30 a 20. La Polizia Locale di Castelleone è dotata di una pistola rilevatrice mod. Traffipatrol omologata per i controlli strumentali sul rispetto dei limiti massimi di velocità e di quattro segnali mobili di preavviso da collocare a monte della postazione di controllo, come prevedono i decreti ministeriali di attuazione. I controlli vengono eseguiti da una o due pattuglie automontate composte complessivamente da tre o quattro operatori che possono svolgere in sicurezza l’attività di prevenzione e contestazione con efficacia, potendo fermare e sanzionare anche più veicoli contemporaneamente.


Cremona

Mercoledì 9 Gennaio 2013

Smog: situazione inaccettabile

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L’analisi di Ambientescienze. Perri e Bordi: «Chiediamo ai cittadini di limitare l’uso del riscaldamento» Un 2013 iniziato all’insegna dello smog, con valori di Pm 10 ben oltre la soglia limite, che si sono attestati attorno ai 70-80 microgrammi per metro cubo. Una situazione preoccupante, che il circolo culturale Ambientescienze ha evidenziato nei giorni scorsi, realizzando una pubblicazione che analizza la situazione cremonese. «Le centraline di Cremona nel 2012 hanno fatto registrare livelli davvero inaccettabili - spiega il portavoce, Benito Fiori - a fronte dei dati del 2010 (concentrazione di 50 µgr/ m3 di Pm10 superata per 58 giorni e già oltre i 35 di legge previsti) e di quelli più preoccupanti del 2011 (109 giorni oltre i 50 µgr/m3 con una media giornaliera annua di 40,3 μg/m3, poco più dei 40 di legge), nel 2012 i giorni di superamento sono stati ben 132 con una media, decisamente fuorilegge, di 47 μg/m3, con punte di 200 µg/m3 (il limite di “allarme” è di 75 µg/m3)». La gravità della situazione ha spinto anche il Comune di Cre-

mona a muoversi: per questo sia il sindaco Oreste Perri che l’assessore Francesco Bordi lanciano un appello alla cittadinanza,

chiedendo di adottare alcune precauzioni. «Gennaio, febbraio e marzo sono storicamente i mesi peggiori per l’accumulo di so-

stanze inquinanti - fanno sapere dal Comune - l’esperienza ci ha insegnato che più l’inverno è freddo e secco, più si aggrava la

concentrazione delle polveri che, data la conformazione della Pianura Padana, non riescono ad essere disperse. In queste condizioni il Piano regionale contro l’inquinamento può fare poco». A fronte di ciò e del fatto che il Pria (Piano triennale degli interventi per il miglioramento della qualità dell’aria) non è ancora stato adottato, Perri e Bordi hanno deciso di far valere alcune delle prescrizioni contenute nel Protocollo d’intesa stipulato con i Comuni limitrofi nel gennaio 2012. «I cittadini sono invitati a limitare l'uso del riscaldamento negli edifici privati, sancendo il divieto di superamento della temperatura di 20° C; a ridurre la fascia oraria giornaliera di riscaldamento degli edifici di almeno un’ora, salvo casi particolari. Invitiamo inoltre gli esercizi commerciali a non fare uso di dispo-

sitivi che, per favorire l’ingresso del pubblico, consentono di mantenere aperti gli accessi verso i locali interni e conseguentemente a mantenere chiuse le porte». Dal canto loro gli enti pubblici si impegnano a proseguire le seguenti azioni: ridurre, nei loro uffici, l’uso del riscaldamento imponendo il limite massimo di temperatura in 20°; limitare il riscaldamento nelle scuole pubbliche durante i periodi di chiusura; implementare i controlli per verificare l’attuazione della vigente normativa in materia di emissioni dei veicoli; implementare le campagne di controllo delle caldaie; applicare sistemi per migliorare l’efficienza energetica degli edifici pubblici; adottare programmi di mobilità sostenibile. Per quanto riguarda la prevenzione della salute, «sono sconsigliate le prolungate esposizioni ed attività all’aperto specie per anziani, bambini e soggetti in precarie condizioni di salute nelle giornate ad alto inquinamento».

Cat Asvicom e Zucchi premiate da Unioncamere

L’iniziativa valorizza le imprese ecologicamente e socialmente responsabili. Il riconoscimento mercoledì prossimo

L’INIZIATIVA

Iniziata nel 2007 su impulso del Sistema camerale, la raccolta di buone prassi in Lombardia ha coinvolto e motivato nel tempo oltre 300 imprese a confrontarsi con questo tema in continua evoluzione dimostrando il loro impegno e la capacità di rispondere alle sfide socio ambientali che anche le imprese oggi affrontano. Le imprese selezionate beneficiano di numerosi vantaggi: partecipano all’evento regionale di premiazione con consegna di un attestato di Impresa Responsabile; entrano a far parte di una comunità di buone prassi; presenziano sulla brochure promozionale delle imprese-buone prassi premiate; qualificano e rafforzano immagine e reputazione sul mercato attraverso l’inserimento nel Repertorio Web delle Buone Prassi Lombarde collegato ai siti delle Camere di Commercio lombarde; vengono chiamate a raccontare la propria esperienza in eventi aperti al pubblico; contribuiscono alla diffusione della cultura sui temi della responsabilità sociale in linea con gli orientamenti Ue.

C

i sono anche due aziende cremonesi tra le 78 imprese premiate nel gran finale della selezione e raccolta 2012 di buone prassi aziendali per la Responsabilità sociale d’impresa in Lombardia giunta alla quarta edizione. Si tratta del Centro di assistenza tecnica alle imprese (Cat Asvicom) di via Beltrami e dell’Oleificio Zucchi Spa di via Acquaviva. Le due aziende di Cremona riceveranno il riconoscimento da Unioncamere Lombardia nella solenne cerimonia di premiazione fissata per il 16 gennaio a Milano, nel corso dell’evento che si terrà nella stessa mattinata a Palazzo Turati. L’importante iniziativa, promossa dal 2007 dagli Sportelli Csr delle Camere di Commercio lombarde con il supporto di Unioncamere Lombardia, promuove la raccolta delle migliori buone prassi aziendali per la responsabilità sociale in Lombardia con l’obiettivo di individuare, selezionare e valorizzare, con azioni di visibilità e di ricadute in termini di immagine aziendale, le esperienze delle imprese lombarde, specie le Pmi, impegnate in azioni di responsabilità sociale: quindi, comportamenti socialmente e ambientalmente responsabili assieme ad attenzione al territorio, ai lavoratori e alla comunità che hanno voluto dare evidenza delle loro scelte coraggiose. A fronte dell’ampia adesione delle imprese lombarde di tutti i comparti che hanno scelto di assumersi le loro responsabilità in modo consapevole verso la società e l’ambiente,

Berlino Tazza, presidente Asvicom

sono state selezionate 78 aziende lombarde disseminate su tutto il territorio regionale, tra cui le due aziende di Cremona. L’evento costituirà anche un’occasione in cui imprese, associazioni di categoria e istituzioni lombarde si confronteranno in un dibattito pubblico al quale prenderanno parte – oltre che di Unioncamere Lombardia e Regione Lombardia - delle principali associazioni imprenditoriali di categoria che hanno firmato il protocollo di collaborazione regionale e del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. In linea con gli orientamenti italiani e Ue di trasparenza sul tema della respon-

sabilità sociale, i profili delle aziende lombarde “virtuose” saranno consultabili online da tutti gli interessati sul sito http://csr.unioncamerelombardia.it nella sezione “Repertorio delle Buone Prassi Lombarde 2012”. Il Repertorio costituisce così un primo innovativo strumento in Italia per consumatori, aziende e società civile per dare pubblica evidenza dell’agire aziendale. Il sito sarà costantemente aggiornato e l’azione fa già parte dell’ “action plan” nazionale per le attività svolte per la diffusione di Buone Prassi in Italia. dalla redazione

Ma restano ancora da chiarire la dinamica della tragedia e l’assenza di documenti e cellulare

Morto sui binari, la vittima un muratore romeno

Il giallo sull’identikit dell’uomo che lunedì mattina è stato trovato senza vita sui binari nei pressi del passaggio a livello di via Ghinaglia, sembra risolto. Sino a tarda sera si parlava semplicemente di un uomo sui 50 anni, di carnagione chiara e capelli corti brizzolati, con indosso jeans, maglietta bianca e giubbotto verde militare. Ora gli investigatori hanno un nome e un volto. Secondo gli ultimi sviluppi dell’indagine, infatti, dovrebbe trattarsi di G.C., muratore romeno 45enne residente in città. A riconoscerlo sarebbe stata la moglie. Il marito della donna mancava da casa dalle 5.30 di lunedì mattina, quando era uscito per recarsi al lavoro. Luogo dove, però, non è mai arrivato. Preoccupata, la moglie si è recata in serata dai carabinieri accompagnata dal fratello per denunciare la sparizione. La segnalazione è stata immediatamente inoltrata alla Polizia ferroviaria che indaga coordinata dall’ispettore Costanzo Sossio. Accompagnata all’obitorio, la donna avrebbe ricono-

sciuto la salma come quella del marito. Trovano conferma così le ipotesi già circolate nella serata di lunedì, ovvero che potesse trattarsi di un romeno residente a Cremona. Ciò permette inoltre di inquadrare meglio la fascia oraria della tragedia: tra le 5.30 e le 8.

Quest’ultima è stata l’ora del ritrovamento, quando un macchinista aveva notato “qualcosa” a terra sui binari, informando immediatamente la centrale ferroviaria di via Fabio Filzi e la Polfer. Polizia e paramedici, sopraggiunti tempestivamente, avevano trovato il corpo

riverso sui binari, senza le scarpe e con una gamba amputata. Se tuttavia il mistero che aleggiava sull’identità sembra svelato, rimane comunque l’interrogativo di base. Incidente o suicidio? A lasciare ancora aperte entrambe le ipotesi sarebbero alcuni particolari, forniti agli inquirenti dalla donna. L’uomo aveva infatti lasciato a casa documenti d’identità, contanti e telefonino: scelta o semplice dimenticanza? Sicuramente, a detta della moglie, un gesto assai inusuale. E questo rende le ricostruzione ancora più complessa. Altro punto interrogativo per gli investigatori rimane il motivo per il quale l’uomo si trovava in quel punto pericoloso, ancora avvolto dedall’oscurità e da una fitta nebbia, con una visibilità a dir poco scarsa: rischio dettato dalla fretta di giungere al lavoro in tempo? O qualcos’altro? Per questo le indagini proseguono a ritmo serrato per risalire il prima possibile alla causa della tragedia. Michele Scolari

“L’arte e il torchio”: si parte il 17 gennaio

Si avvicina l’inizio della rassegna internazionale dal titolo “L’Arte e il torchio”. Il taglio del nastro è ufficialmente atteso per il 17 gennaio a “Lo Studiolo di via Beltrami”, dove l’evento proseguirà sino al 7 di febbraio. Quattro appuntamenti (17, 24 e 31 gennaio, 7 febbraio) illustrano attraverso le varie tecniche incisorie - da quelle dirette (bulino, puntasecca, maniera nera) a quelle indirette (acquaforte, acquatinta, ceramolle, ecc.), dai metodi a rilievo (xilografia e linoleografia) fino a quelli “sperimentali” del ’900, i percorsi creativi e innovativi dell’arte a stampa. Percorsi generati dall’uso manuale di punte e scalpelli, di acidi e di inchiostri su lastre di metallo o di legno stampate mediante torchi e presse, spesso anticipatori, a volte più della stessa pittura, di nuove visioni del mondo.


CASALMAGGIORE

casalmaggiore@ilpiccologiornale.it

NEL WEEK END

Brat, il teatro dell'inclusione CIMITERI, STORIE DI DEGRADO E CATTIVO GUSTO Segnalazioni curiose, e invero un po’ inquietanti, giungono dai cimiteri del comune di Casalmaggiore. Presso la struttura principale, non lontano dal Santuario della Fontana, sono diversi gli anziani che si lamentano perché importunati dai questuanti, spesso gli stessi che chiedono l’elemosina davanti allo stesso Santuario. Il problema non è tanto nel disturbo in sé, quanto nel fatto che spesso chi chiede un piccolo aiuto economico arriva anche a strattonare il cittadino che abitualmente va a trovare i propri cari al cimitero. Un gesto ripetuto solo con i più anziani, alcuni dei quali si sono detti spaventati a tal punto da avere diradato le visite. Non è tutto. Il fatto più grave, perché quasi sacrilego, si è verificato infatti al cimitero di Cappella, piccola frazione di Casalmaggiore. Nei giorni scorsi il problema si è ripetuto più volte: qualcuno entra e si sposta presso una strettoia che si trova tra due diverse file di tombe di famiglia, al sicuro perché non visto (il passaggio, come testimonia la foto, è davvero angusto). Qui lo strano personaggio, evidentemente sprovvisto di bon-ton, fa i suoi bisogni, lasciando il ricordino come fanno solitamente i cani per strada (vedi foto sopra). Un gesto che sicuramente non farà piacere ai parenti dei cari estinti, che si sono ritrovati più volte nel corso dell’ultima settimana la maleodorante sorpresa a pochissimi metri dalle tombe dove riposano le spoglie mortali dei famigliari.

“MAZZOLARI E I POVERI” IN SANTA CHIARA

Il teatro comunale di Casalmaggiore propone due spettacoli nel prossimo fine settimana. Sabato sera (ore 21), alcuni giovani di un campo rom serbo guidati dal regista Salvatore Tramacere, saliran-

no sul palco per “Brat (fratello)”, vincitore del premio internazionale “Teresa Pomodoro” per il teatro dell'inclusione. Domenica, ore 17, la rassegna teatrale per la famiglia proporrà “La bicicletta rossa”.

Casalmaggiore chiama Parma

Ieri incontro degli organizzatori della “Festa del cibo da strada” con Silla e Lena Appello all’Authority europea ospitata dalla città ducale per un importante patrocinio

N

Giovanni Gardani

elle intenzioni iniziali doveva semplicemente essere la “Festa del cibo da strada”, dal nostro giornale annunciata circa un mese fa. Ora però il programma potrebbe essere rivoluzionato in nome di un’opportunità davvero prestigiosa, che si presenta agli organizzatori. Il 9 maggio Parma celebrerà la Festa dell’Europa, come avviene dal 2006: la città ducale, sede dell’Authority alimentari Efsa, che dipende direttamente da Bruxelles, intende esaltare le proprie peculiarità e organizzare una giornata, con 25 eventi, fortemente incentrati sull’aspetto gastronomico e sulle specialità culinarie provenienti dal continente. Qui si aggancia l’idea di legare Casalmaggiore al palcoscenico più importante. La macchina organizzativa si è messa in moto proprio ieri, quando il sindaco di Casalmaggiore Claudio Silla e il vicepresidente della Provincia di Cremona Federico Lena, su spinta dei privati che hanno organizzato l’iniziativa (e che in passato si sono fatti promotori della Festa della zucca e di Chocomoments), hanno firmato una lettera di richiesta di patrocinio che sarà indirizzata a breve alla stessa Efsa, European Food Safety Authority. Il patrocinio, in sé, non comporta un introito economico, ma potrebbe spingere parecchie aziende del territorio a investire e

A sinistra la sede parmense dell'Authority Efsa presso il Parco Ducale. A destra Federico Lena

sponsorizzare l’evento, che godrebbe a quel punto di una amplificata visibilità. Casalmaggiore potrebbe dunque diventare una piccola succursale, il 9 maggio, di Parma, una sorta di sede staccata della Festa dell’Europa, meta non scomoda da raggiungere, considerando la distanza non abissale tra il comune casalese e la città del Ducato. Chiaramente, se l’accordo dovesse essere trovato dalle parti in causa (al momento si tratta ancora di una missione difficile, ma non impossibile), la festa del cibo da strada cambierebbe in parte i suoi connotati: torta fritta, pizzette e brezel manterrebbero cioè un ruolo predominante (e la zona Baslenga resterebbe il fulcro gastronomico dell’inizia-

tiva), ma sarebbero in aggiunta organizzati convegni ad hoc con esperti in materia, chiamati a presentare i benefici del mangiar sano e del cibo di qualità, di origine controllata. In più verrebbero allestiti, la sera, anche alcuni concerti musicali. Non è tutto: riuscire ad allacciare i ponti con Parma potrebbe portare ad uno sviluppo della festa, che a quel punto diverrebbe annuale e dunque continuativa. Ma per il momento è presto per abbozzare voli pindarici, anche se gli organizzatori, fiduciosi, non hanno ancora preparato alcun piano-b: quel che è certo è che Casalmaggiore proverà il salto e busserà. Staremo a vedere se Parma (e Bruxelles) apriranno le loro porte.

Pensionati, Boldrini lancia l’amo al Pd

«Mi ricandido per concludere l’opera». Sulle alleanze: «Il Pdl è il passato, Monti è contro i deboli. In Regione ok con la sinistra»

Una serata dedicata a don Primo Mazzolari nel 123° della sua nascita. Si terrà venerdì 11 gennaio alle ore 21 in Santa Chiara, via Formis a Casalmaggiore, organizzato da Forum per la pace e diritto dei popoli “P. Mazzolari”, Circolo Acli di Casalmaggiore, Fondazione don Primo Mazzolari, associazione “Popoli in dialogo”, Democratici nel mondo” e associazione “Amici del dialogo”. Il tema della serata, che rende omaggio ad un profeta della pace e della non violenza, è “Mazzolari e i poveri”. Introdurrà l’incontro il fondatore del Forum per la pace intitolato a Mazzolari Marco Pezzoni. Relatore sarà il professor Giorgio Campanini dell’Università di Parma, autore di studi quali “Cristianesimo e democrazia”, “Personalismo e democrazia” e curatore con Francesco Traniello del Dizionario storico del Movimento Cattolico in Italia. Nel corso della serata, che ha il patrocinio dell’amministrazione comunale di Casalmaggiore, verrà presentato il testo di Mazzolari “La via crucis del povero” (Edb 2012, Bologna, edizione critica a cura di Giorgio Campanini).

Dal Lago Maggiore al Mar Adriatico, in canoa, pagaiando per 550 chilometri lungo il Ticino ed il Po, a favore di corrente, facendo tappa a Casalmaggiore, presso gli Amici del Po. L’impresa, più complicata del previsto per le pessime condizioni meteorologiche incontrate in alcuni tratti del viaggio, è riuscita nelle scorse festività a due canoisti: il cuneese Lorenzo Tassone, del ’75, di professione avvocato, e il fiorentino Lapo Pistoiesi, del ’78, già vincitore di sei titoli italiani di discesa in canadese monoposto e bipo-

Quattro chiacchiere con il senatore Giacinto Boldrini: bilancio di una parentesi già chiusa o rivendicazione di un impegno da portare avanti nei prossimi mesi? Molto ruota attorno alle prossime alleanze, anche se, fiero come sempre, il roncadellese doc dal 16 maggio di stanza a Palazzo Madama, per il momento preferisce non togliere la maschera. «La verità è che stiamo parlando con tutti e non abbiamo accordi con nessuno, per ora. I tre poli, centro-destra, centro-sinistra e centro con Monti, hanno caratteristiche diverse, ma anche punti in comune con la nostra idea di politica. Da presidente del Partito dei Pensionati penserò soprattutto a questi ultimi». E a chi lo considera vicino al Pdl per una sorta di affinità elettiva, Boldrini risponde: «Io facevo parte del Pdl, ma ora sono libero. Anche con Monti stiamo dialogando, anche se negli ultimi mesi le sue decisioni hanno gravato troppo sui deboli, aumentando la forbice tra ricchi e poveri del Paese».

Giacinto Boldrini e Silvio Berlusconi quando l'accordo era solido

Nell’indecisione, resta il Pd. Onestamente sarebbe una scelta clamorosa. «Beh, non troppo. In Regione noi del Partito Pensionati eravamo alleati al Partito Democratico. E, le dirò, ci siamo anche trovati bene». Il dubbio rimane, la certezza, secondo Boldrini, è di avere lavorato tanto e di essere partito in quinta. «In soli sette mesi ho apposto la mia firma, tra votazioni e

proposte, su ben 100 atti del Senato. In media, un senatore di solito “entra” in 50 atti in un anno intero. Sapevo di avere poco tempo e mi sono dato da fare. Le priorità? Il mio territorio, il casalasco, e le fasce deboli, operai e pensionati in testa». Qualche esempio. Boldrini ricorda tutto, per filo e per segno. «Abbiamo trovato una soluzione per ridurre il pericolo nutrie, senza soluzioni cruente, limitandoci a sterilizzarle; abbiamo reso obbligatoria l’etichettatura dei prodotti dell’agro-alimentare con la presenza di tutti i passaggi nella filiera produttiva, in particolare per quanto riguarda l’olio d’oliva, che ha subito in passato tante “copiature” di scarsa qualità; ci siamo impegnati nel promuovere la pioppicultura, che potrebbe portare nel nostro territorio padano posti di lavoro, con le aziende di trasformazione straniere interessate a investire; abbiamo sbloccato 35 milioni di euro per la bieticoltura, che altrimenti sarebbero

rimasti congelati dalla legge di stabilità; abbiamo fatto inserire diversi comuni dell’alto mantovano nella lista dei comuni terremotati, dopo una prima esclusione. E ho personalmente battagliato con il ministro Fornero sulla questione esodati, costringendola a rivedere cifre che lei aveva inizialmente minimizzato». Non c’è il rischio di vedere frustrato tanto lavoro con la caduta del Governo Monti? «Per questo mi ricandido e spero di concludere l’opera iniziata. E comunque le proposte da me avanzate non sono carta straccia: sono semplicemente a metà del guado. Hanno passato l’esame della commissione e sono pronte per essere prese in mano dal ministro competente. Con o senza Boldrini, la speranza è che il Senato consideri quanto abbiamo proposto, anche perché molte mie idee sono passate con il voto unanime della commissione. Certo, con una mia elezione, potrei farmene carico personalmente».

Pagaiando dal Lago Maggiore al Mar Adriatico Lorenzo Tassone e Lapo Pistoiesi

sto. I due, uniti dalla passione per le pagaiate, sono partiti per Santo Stefano da Sesto Calen-

de, nella provincia di Varese, raggiungendo l’Adriatico lo scorso 4 gennaio. Il 29 dicem-

bre, superato con qualche problema lo sbarramento di Isola Serafini, sono approdati a Cre-

mona, ospitati dalla Canottieri Baldesio. Il giorno seguente, dopo aver pagaiato per una cinquantina di chilometri, hanno fatto tappa a Casalmaggiore: in una giornata soleggiata ma fredda, Tassone e Pistoiesi sono stati riscaldati dall’accoglienza dell’Associazione Amici del Po, in zona Lido. Ripartiti alla volta dell’Adriatico, i canoisti hanno vissuto giornate difficili, al freddo e sotto fitte piogge. Il 4 gen-

naio scorso, dopo 550 chilometri di viaggio fluviale, sono “sfociati” in mare. Non era la prima volta che Tassone completava una tale impresa: nel 2004 effettuò la Cuneo-Venezia, nel 2006 la discesa del Rodano da Ginevra al mare. Prossimo obiettivo? Pagaiare fino all’oceano, assicura il cuneese, dal 2012 membro della Commissione Disciplina e Giustizia della Federazione Italiana Canoa e Kayak.


Casalmaggiore

Mercoledì 7 Marzo 2012

9

Casalasco, l’Istat certifica la crescita

Nei dati del censimento 2011 recentemente pubblicati boom di residenti a Martignana, cresce San Giovanni, in calo Scandolara e Voltido

LA POPOLAZIONE LEGALE COMUNI DEL CASALASCO

(Fonte: Istat)

CENSIMENTO

VARIAZIONE

2001

2011

Martignana di Po

1.258

1.893

UNITARIA PERCENTUALE 635

50,5%

San Giovanni in Croce

1.543

1.875

332

21,5%

Casalmaggiore

13.818

15.111

1.293

9,4%

Rivarolo del Re ed Uniti

1.919

2.077

158

8,2%

Cingia de' Botti

1.277

1.371

94

7,4%

Gussola

2.800

2.873

73

2,6%

Spineda

620

633

13

2,1%

Piadena

3.516

3.580

64

1,8%

Solarolo Rainerio

989

1.007

18

1,8%

Motta Baluffi

968

980

12

1,2%

Casteldidone

569

576

7

1,2%

Calvatone

1.248

1.260

12

1,0%

Drizzona

551

552

1

0,2%

San Martino del Lago

476

473

-3

-0,6%

Isola Dovarese

1.243

1.231

-12

-1,0%

Torre de' Picenardi

1.841

1.769

-72

-3,9%

Cella Dati

584

553

-31

-5,3%

Tornata

521

491

-30

-5,8%

Torricella del Pizzo

721

678

-43

-6,0%

Scandolara Ravara

1.585

1.466

-119

-7,5%

452

405

-47

-10,4%

Voltido Ca' d'Andrea TOTALE

537

480

-57

-10,6%

39.036

41.334

2.298

5,9%

I

di Simone Arrighi

In linea con il trend nazionale, il quindicesimo censimento generale della popolazione e delle abitazioni del 9 ottobre 2011, pubblicato lo scorso dicembre, ha registrato nelle banche dati dell’Istat un sostanziale aumento demografico del territorio casalasco. Da Cella Dati (ad ovest) fino a Casalmaggiore (est), l’incremento globale è di quasi il 6% (a livello nazionale è del 4,3%), che tradotto in cifre significa 2.298 cittadini in più rispetto alla penultima indagine, quella del 2001: complessivamente, in dieci anni il casalasco è lievitato da 39.036 abitanti a 41.334. Il dato ovviamente si riferisce all’ottobre 2011, giusto ribadirlo, perché i numeri attualmente in possesso dei vari uffici anagrafe dei comuni casalaschi sono diversi: ad esempio, gli abitanti casalesi a dicembre 2012 superavano le 15.111 unità registrate dall’Istat nel 2011. La popolazione censita, pubblicata in Gazzetta Ufficiale n. 209 del 18 dicembre 2012, diviene riferimento legale per il Paese fino alla prossima rilevazione censuaria ed è perciò definita “popolazione legale”. Per Casalmaggiore, l’aumento del 9,4% certifica il superamento del tetto dei 15mila abitanti: una soglia che comporta conseguen-

Anche i circoli Pd fanno unione

Anche la politica prende atto dell’unione in corso dei piccoli comuni, ed i partiti iniziano ad organizzarsi di conseguenza. In una riunione che si è tenuta lunedì sera a Torricella si è deciso di unificare l’azione dei Circoli del Partito Democratico di 4 paesi: Scandolara Ravara (rappresentata nell’occasione da Luigi Zedde), San Martino del Lago (era presente Franco Anadotti), Motta Baluffi (il sindaco Giovanni Vacchelli) e appunto Torricella del Pizzo (presente il sindaco Emanuel Sacchini). Con loro c'era Fabrizio Aroldi, da quasi un anno coordinatore del Circondario Casalasco del PD. Proprio a lui, già segretario PD di Martignana Po, è stato affidato, con scadenza 2014, l’incarico di presiedere questa che possiamo chiamare unione di circoli. «Voglio sottolineare – precisa Aroldi – che ogni circolo manterrà la propria autonomia, ma la creazione di questa rete consentirà di promuovere varie iniziative». D’altro canto le elezioni sono vicine, sia regionali che politiche. «In verità si tratta di un’idea del 1997, che si realizza dopo 15 anni, e fa da apripista nel casalasco». E’ prevista in futuro un’unione vera e propria dei circoli? «Non lo escludo, ma mi auguro che ogni circolo possa conservare la sua indipendenza. Questo passo nasce dall’esperienza delle primarie, dalle quali è emersa la voglia di fare contare la base nel fare politica. Vogliamo portare avanti la politica a livello locale dopo anni di latitanza».

ze sostanziali sul sistema elettorale. Il prossimo sindaco (le municipali si terranno nel 2014) non sarà più eletto con la maggioranza relativa bensì secondo il sistema maggioritario a doppio turno, ovvero: se al primo turno nessuno dei candidati otterrà la maggioranza assoluta (50% + 1 dei voti), si procederà al ballottaggio tra i due più votati nella seconda domenica successiva alla prima chiamata alle urne. Il censimento del 2011 ha evidenziato inoltre tendenze su cui è utile soffermarsi. A cominciare dal boom demografico di Martignana di Po, passata dai 1258 abitanti del 2001 ai 1893 del 2011: un’impennata superiore al 50% (635 abitanti in più), dettata anche dall’intensa attività edilizia martignanese della prima decade del nuovo millennio (nella foto sotto l'area citata dall'ingresso di via Verdi). Sul podio dei comuni con la variazione positiva maggiore sale San Giovanni in Croce, con 332 residenti in più (21,5%). Seguono Rivarolo del Re ed Uniti (+158), Cingia de’ Botti (+94), Gussola (+73) e Piadena (+64). Perdono invece oltre il 10% della popolazione legale Voltido (-47) e Ca d’Andrea (-57). Il maggior decremento in termini numerici spetta a Scandolara Ravara, che in un decennio ha visto diminuire di 119 unità la propria cittadinanza.

IL CASO MARTIGNANA

Il sindaco Gozzi: «Ora i riflessi nella vita sociale» L’espansione di Martignana di Po è testimoniata dai numeri: 1258 abitanti censiti nel 2001, 1893 nell’ottobre 2011. E ancora: l’ufficio anagrafe martignanese registra un aumento continuo della popolazione, salita a 1919 a fine 2011 e addirittura a 1985 al 31 dicembre 2012. «Il merito dell’impennata demografica dell’ultimo decennio è da ascrivere alle amministrazioni che si sono succedute da fine anni Novanta ad oggi»: spiega il sindaco di Martignana di Po, Alessandro Gozzi. «La scelta di rendere Martignana un comune residenziale è stata premiata dai fatti. Si è costruito molto, fino all’anno scorso, e ad oggi stanno per essere riempite tutte le abitazioni vuote». Perché in tanti hanno scelto di vivere a Martignana di Po? «Case con prezzi vantaggiosi, un buon apparato di servizi e la vicinanza con Casalmaggiore sono le tre motivazioni principali. Il tutto, in un contesto di relativa tranquillità». Per il comune, l’aumento ha comportato più costi o più ricavi? «Dell’espansione hanno giovato soprattutto le precedenti amministrazioni. I benefici per il comune sono rappresentati dalle tante coppie giovani, con figli, che sono venute a vivere a Martignana. Le scuole sono abbastanza piene, ma per il 2013 dovremo pensare maggiormente alla vita sociale, ad ottimizzare l’esistente». Casa a Martignana, interessi economici altrove: l’equazione regge? «Fra le persone che sono venute a vivere nel martignanese, diverse lavorano in altre aree del casalasco, della provincia di Cremona, del parmense e del viadanese. Non abbiamo insediamenti industriali preminenti come in altri comuni vicini, ecco perché l’incremento della popolazione ha avuto un’incidenza economica piuttosto limitata sull’indotto».

Trenord, la protesta vola su Twitter Eugenio Minardi di Piadena ha creato il gruppo Facebook “Trenord Victims” ed è boom di contatti

PIADENA – Pendolare da dieci anni, Eugenio Minardi da Piadena ha deciso di sfruttare tutta la sua competenza come ingegnere informatico per segnalare tramite il web tutte le storture della gestione dei treni da parte della compagnia Trenord, nell’occhio del ciclone in particolare negli ultimi mesi. «A dicembre 2011 ho scelto di creare un gruppo Facebook e uno spazio Twitter che raccogliesse il coro di protesta di noi pendolari» spiega Eugenio, contattato all’estero mentre sta per imbarcarsi sull’aereo che lo riporta a casa. «Ho scelto un nome forte, ma azzeccato, ossia “Trenord Victims”: pochi mesi dopo, a marzo 2012, la Utp (Utenti Trasporto Pubblico) Lombardia mi

ha chiesto di divenire membro dell’associazione, perché era rimasta colpita dal mio progetto». E dai numeri che ha totalizzato. «Nei giorni di calma riceviamo su Twitter un messaggio ogni due minuti; nei giorni di caos, come ad esempio è accaduto a metà dicembre scorso, siamo arrivati a contare fino a venti segnalazioni al minuto. Su Facebook invece il picco è stato di 70mila visite in tre giorni, con una media di visione di 2500 persone per ogni post». L’idea nasce nel dicembre 2011, abbiamo detto. Eppure i maggiori disagi risalgono a un mese fa. Sei stato preveggente? «Beh, non è vero: la situazione peggiore si è verificata nell’inverno 2009: mai vissuto un caos del

Eugenio Minardi

genere. Ricordo anche casi eclatanti: pendolari lasciati sotto un cavalcavia molto prima della stazione di Milano Cadorna, oppure cumuli di ghiaccio e neve presenti nelle carrozze, all’interno, nella

zona che doveva essere riscaldata». E chi pensa che il problema coinvolga solo i pendolari, secondo Minardi, si sbaglia. «A molti basta un viaggio sulla linea Trenord per accorgersi dei gravi problemi presenti: a dicembre 2011 i tweet erano circoscritti a Pavia e Mantova-Cremona, zona di pendolari. Oggi, un anno dopo, arrivano “cinguettii” persino da Roma, immagino da utenti occasionali. La speranza è che anche gli incontri organizzati da Utp in Regione per le linee del Quadrante Sud Lombardia possano sbloccare la situazione. Assieme alle segnalazioni di Trenord Victims, che non può rimanere un mero contenitore fine a se stesso».


10

Mercoledì 9 Gennaio 2013

Valorizzare le proprie competenze Il momento che tanto si temeva è arrivato, la crisi ha colpito anche la nostra azienda: ecco che ci siamo ritrovati tra i tanti senza lavoro. Un momento di scoraggiamento, in un periodo nel quale reinventarsi o trovare una nuova occupazione chiamente non è facile, è più che normale. Tuttavia, la prima cosa da fare è non cedere a pessimismi e delinare invece un percorso per rendersi competitivi e per favorire il proprio rapido reinserimento. Il periodo della ricerca di un nuovo lavoro, infatti, non è solamente un momento da dedicare alla stampa e consegna di Curriculum Vitae senza distinzione e a ritmo serrato: a volte è più utile fermarsi e prendersi un po' di tempo per capire come presentarsi. Il primo passo da compiere è aggiornare il proprio Curriculum: riportare anche le ultime esperienze svolte, valorizzando in modo particolare le nuove competenze che hanno permesso di sviluppare. Se avete tracorso molti anni all'interno della stessa azienda, sottolineate come questo vi abbia permesso di crescere e quali punti di forza vi ha permesso di sviluppare. Non sottovalutate, poi, la formazione: approfittate del tempo libero forzato per sviluppare competenze richieste sul mercato, approfondendo le lingue o le conoscenze del web e dell'informatica. Specializzatevi nel vostro settore, in modo tale da risultare una preziosa risorsa per chi vi assumerà. Per fare questo non sono necessari grandi investimenti: informatevi sui corsi gratuiti o a costi agevolaeti per i disoccupati e gli inoccupati. Non trascurate neppure le relazioni sociali: mai come ora possono rivelarsi importanti in un Paese dove il passaparola costituisce il primo canale di ricerca occupazionale. Frequentate luoghi sociali, fate volontariato: avrete modo di distrarvi, tenervi occupati e instaurare preziose relazioni che potrebbero tornarvi utili anche nella vostra ricerca. Nel momento della ricerca, infine, siate mirati: fatevi un'idea chiara delle vostre potenzialità e dei ruoli che potreste ricoprire, mandando Curriculum mirati e lettere di presentazione che convincano l'azienda che sie te proprio ciò che stanno cercando.

Speciale Lavoro

Reinventarsi a cinquant’anni Gli italiani combattono la crisi: contro la perdita di lavoro, crescono le imprese individuali

C

inquant'anni e senza lavoro: una condizione che purtroppo in questi ultimi anni è sempre più diffusa e coinvolge lavori e professionisti di ogni settore, complice la crisi e un mercato occupazionale in forte stallo. Se per i giovani è difficile farsi largo e trovare una prima occupazione, le prospettive non sembrano più rosee per tutti coloro che, con qualche anno in più alle spalle, vengono ritenuti troppo giovani per la pensione ma spesso anche troppo vecchi per ricoprire nuove posizioni di lavoro. Eppure, la vita non finisce a cinquan'anni, e nemmeno le possibilità di un efficace reinserimento lavorativo: con qualche attenzione è possibile studiare un percorso ad hoc che possa mettere in risalto le proprie doti e le proprie possibilità, nonché il prezioso bagaglio costituito da molti anni di esperienza diretta. Talvolta, dopo lo shock e lo smarrimento iniziale, del tutto logici e, del resto, fondati, ci si rende conto che accanto alle incertezze e alle preoccupazioni per il futuro la temporanea assenza di un'occupazione può anche prendere le forme di una risorsa: è possibile trasformare il problema in una opportunità di reinventarsi e avvicinare di più la propria vita professionale alle proprie esigenze e alle inclinazioni personali. Quante volte sarà capitato di pensare a un sogno, un progetto, un'idea da sviluppare o anche solo una fantasia riguardo ad un'occupazione più incline con la propria personalità? Il sogno nel cassetto, però, resta tale quando sull'altro piatto della bilancia ci

sono le solide certezze di un lavoro già avviato e sicuro. Per molti, dunque, forti di esperienze e professionalità già maturate sul campo, il momento di perdita del lavoro diventa un'occasione per lanciarsi in un progetto che per varie ragioni si aveva fino a quel momento accantonato. Non significa, naturalmente, fare voli pindarici oltre le proprie

possibilità e competenze: tuttavia, non sono pochi coloro che, approfittando del momento di incertezza, sono riusciti a trovare una propria strada ancora più soddisfacente. Il primo passo da compiere, in questo caso, è quello di sviluppare un progetto concreto, anche con l'ausilio di consulenti, che tenga conto delle proprie possibilità ma anche, so-

prattutto, delle esigenze di mercato Secondo i dati dell’Ufficio studi della Camera di commercio di Monza e Brianza, in Italia nei primi sei mesi del 2012 sono state più di 25mila le nuove aziende con un titolare tra i 50 e i 70 anni. Sono cresciute in un anno del 6,8 per cento, al ritmo di 150 al giorno. Un segno “più” nei mesi critici della nostra economia e la dimostrazione che spesso la miglior difesa è l’attacco. Si tratta soprattutto di “veterani” che si reinventano per necessità, dopo aver perso il lavoro. Oppure che vogliono aiutare economicamente figli e famiglia. Sul totale, una nuova azienda su quattro nata dall’iniziativa di un over 50 è nel settore del commercio. Seguono il settore delle costruzioni (16,8%) e le attività manifatturiere (8,8%). Gli ultracinquantenni nuovi imprenditori sono stati tra gennaio e giugno di quest’anno 3.653 in Lombardia, 2.286 in Emilia Romagna e 2.279 in Veneto.


Speciale Lavoro

Mercoledì 9 Gennaio 2013

11

I LAVORATORI CHE MANCANO: LA LOMBARDIA IN CERCA DI INFORMATICI La scelta del percorso di studi e del lavoro non si legano solamente alle proprie passioni ed inclinazioni, ma inevitabilmente sono influenzate in larga misura anche dalle prospettive occupazionali future: un quadro chiaro e concreto del mercato del lavoro è una risorsa importante per sapere dove indirizzarsi. Ne è prova lo scollamento registrato da Unioncamere tra domanda e offerta nel mercato occupazionale: a fronte di un numero di disoccupati che fatica a scendere, il report denuncia la difficoltà a reperire circa 65.000 lavoratori in tutta Italia. Ma quali sono le professioni e le occupazioni che necessitano di personale? Secondo le recenti indagini, i lavora-

L

a piccola imprenditoria è in continua crescita in Italia e costituisce una chiara risposta ad un mercato del lavoro che non riesce a rispondere alle esigenze occupazionali del Paese. Mettersi in proprio è una scelta coraggiosa e che deve essere accompagnata da un progetto solido e concreto, in linea con le richieste di mercato, ma i progetti oculati e ben realizzati hanno dimostrato di essere spesso una strategia vincente in un Paese che da sempre si fonda in larga parte proprio sulle piccole e medie imprese. Dare vita ad un proprio progetto individuale non è certo facile e non sempre il risultato è garantito, ma per sapere se le proprie idee sono quelle vincenti, dopo le dovute analisi, non resta che mettersi in gioco: questo, però, non sempre è possibile e i fattori di rischio possono costituire un freno. Non tutti gli aspiranti imprenditori, però, sanno che ci sono diversi tipi di incentivi statali che possono aiutare a realizzare quest sogno. I principali riguardano gli incentivi all’autoimprenditorialità e all’autoimpiego, attivi già da più di 10 anni. Gli incentivi della

tori “introvabili” sono soprattutto laureati (il 20% del totale dei laureati richiesti rischia di non essere trovato), mentre per i diplomati superiori mancherebbero all’appello 27mila candidati (il 16,2%). Le professioni dei laureati che rischiano maggiormente di lasciare posti vacanti sono quelle dell’ICT - il Progettista di sistemi informatici, il Consulente di software, il Programmatore informatico, lo Sviluppatore di software (laurea in informatica) – il Progettista meccanico (ingegneria meccanica e navale), il Progettista di impianti industriali (sempre ingegneria) e quello nel settore dei servizi (economia). Anche i Revisori contabili (lau-

reati in scienze economico-aziendali, del marketing e dell’amministrazione) sono difficili da trovare e, considerando le professioni di maggiore sbocco occupazionale, la domanda è forte per Infermieri, Addetti all’amministrazione ed Educatori professionali. I laureati più ricercati restano comunque gli ingegneri. Per quanto riguarda i diplomati, gli indirizzi di studio più difficili da reperire sono il tecnico del legno, mobile e arredamento (introvabile in un caso su due), il tecnico delle telecomunicazioni, il termoidraulico, il tessile, l’ elettrotecnico e il turistico-alberghiero. Da segnalare l’elevata richiesta di diplomati con indirizzo meccanico e ammi-

nistrativo-commerciale. Le diverse richieste assumono poi declinazioni diverse a seconda della Regione e del territorio: proprio la Lombardia registra infatti la più alta richiesta non risposta di progettisti informatici. Se è vero che professioni specialistiche sono difficilmente improvvisabili da parte di chi è già inserito da tempo nel mondo del lavoro e deriva da percorsi formativi molto diversi, tali dati si rivelano di particolare importanza nella guida della scelta del proprio percorso scolastico dei più giovani, che possono avere a disposizione un più chiaro quadro delle necessità e delle richieste che caratterizzano maggiormente questi anni.

Incentivi statali per disoccupati Le risorse per dare vita a un progetto imprenditoriale e fare formazione

prima categoria mirano a favorire la nascita di nuove attività imprenditoriali per giovani di età compresa tra 18 e 35 anni e residenti nei territori agevolati. I progetti d’impresa finanziabili riguardano le seguenti attività: • Produzione di beni nei settori dell’agricoltura, dell’industria o

dell’artigianato e fornitura di servizi a favore delle imprese. Investimenti previsti non superiori a € 2.582.000 • Fornitura di servizi nei settori della fruizione dei beni culturali, del turismo, della manutenzioni di opere civili e industriali, della tutela ambientale, dell’innova-

zione tecnologica, dell’agricoltura e della trasformazione e commercializzazione dei prodotti agroindustriali. Investimenti previsti non superiori a € 516.000 • Produzione di beni in agricoltura, industria e artigianato e fornitura di servizi a favore delle

imprese realizzate da Cooperative sociali di tipo b). Investimenti previsti non superiori a € 516.000 Le agevolazioni finanziarie previste riguardano: • gli investimenti (contributo a fondo perduto e mutuo agevolato)

• le spese di gestione (contributo a fondo perduto) •l a formazione e qualificazione dei profili imprenditoriali, funzionali alla realizzazione del progetto(contributo a fondo perduto) • assistenza tecnica in fase di realizzazione degli investimenti e di avvio delle iniziative. Con le misure a sostegno dell’autoimpiego, invece, la legge mira ad agevolare l’inserimento nel mondo del lavoro di soggetti privi di occupazione di qualsiasi età, a qualificare la professionalità dei soggetti beneficiari e promuovere la cultura d’impresa. Le agevolazioni finanziarie sono lo stesse previste per l’autoimprenditorialità e sono valide per tre tipologie di iniziative: 1.Lavoro autonomo (in forma di ditta individuale), con investimenti fino a € 25.823; 2.Microimpresa (in forma di società), con investimenti fino € 129.114; 3.Franchising (in forma di ditta individuale o di società), da realizzare con Franchisor accreditati con Invitalia, l’Agenzia nazionale per l’attrazione di investimenti e lo sviluppo d’impresa, responsabile della gestione degli incentivi.


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Speciale Lavoro

Mercoledì 9 Gennaio 2013

Da disoccupata a blogger di successo: “Ma che davvero?”

Il lavoro, si dice, a volte bisogna inventarselo. E' quello che ha fatto Chiara Cecilia Santamaria, divenuta in pochi anni l'idolo delle mamme online grazie ad un blog iniziato per caso, proprio come la sua gravidanza. "Sono rimasta incinta per caso a 27 anni, col desiderio di maternità ai minimi registrati. "Ma che davvero?" è stata la prima frase proferita dopo aver visto il test di gravidanza positivo. Passare dal Pampero ai Pampers è stato uno

shock, ma ce la stiamo cavando..." questa la presentazione che l'autrice fa di sè tra le pagine del diario virtuale. Nato come luogo di sfogo e di confronto, il blog ha permesso a giovane neomamma di trovare non solo importanti confronti sull'esperienza che aveva da poco iniziato a vivere, ma anche di dare vita ad una carriera dalla quale sono nate importanti collaborazioni con siti dedicati al mondo delle mamme e alla realizzazione del libro

Un Curriculum in grado di distinguersi Il Curriculum Vitae è il biglietto da visita di chi si presenta ad un'azienda: è fontamentale che la sua stesura sia davvero in grado di valorizzare le nostre capacità e che permetta di emergere tra i tanti che vengono quotidianamente consegnati alle aziende. Talvolta, concentrati sulla dettagliata stesura delle informazioni principali, si cade in errore considerando secondarie informazioni non strettamente legate al percorso formativo e professionale: questo è un errore, perchè anche questi elementi possono contribuire a delineare il profilo di un candidato potenzialmente idoneo al posto di lavoro. Non sottovalutate l’importanza delle informazioni relative agli sport. Ad esempio un candidato che pratica uno sport di squadra molto probabilmente sarà portato al lavoro di gruppo. Chi svolge uno sport individualista e in cui conta molto l’agonismo per vincere le gare (es. tennis, sci, nuoto) probabilmente sarà portato alla competizione, alla sfida, e sarà abituato ad impegnarsi per raggiungimento degli obiettivi. Il capitano di una squadra avrà lo spirito del leader. I selezionatori leggono in questo modo ciò che noi scriviamo sul curriculum vitae in merito alle attività sportive. Non tralasciate nessun corso di formazione che possa essere anche indirettamente inerente la posizione che volete ricoprire. Non dovete dimenticare i corsi di approfondimento universitari, quelli aziendali, extra lavorativi, di lingue, di software, o altri corsi pratici. Non tralasciate corsi che potrebbero forse sembrarvi inutili in un primo momento (come corsi di decoupage, di manualistica, di modellismo), perché i selezionatori acuti sapranno vedere che avete voglia di acquisire nuove abilità che potrebbero tornare utili nel lavoro. Nessuno è perfetto, tutti hanno dei lati negativi e i selezionatori vorranno scoprirli. Allora anticipateli e precisateli nel vostro curriculum vitae quando descrivete la vostra personalità. Il segreto? Vi basterà indicare gli aspetti negativi che in realtà sono anche dei lati positivi come testardaggine, perfezionismo, competitività. I datori di lavoro li apprezzeranno.

"Quello che le mamme non dicono". Oggi, il blog "Ma che davvero" è un vero e proprio punto di riferimento per le mamme presenti e future mentre per Chiara ha preso il via una carriera nata un po' per caso e coltivata poi con continuità e passione, dopo la delusione per lo scadere, al quinto mese di gravidanza, del contratto di lavoro in corso. Una storia, quella della giovane mamma, scrittrice e blogger, che dimostra come a volte cre-

atività, impegno, fantasia e il coraggio di mettersi in gioco possano essere la chiave per costruirsi lavoro e carriera con le proprie forze, con le proprie mani... e la propria tastiera.

Le possibilità per i giovani Il contratto di apprendistato: ecco cosa prevedono le norme in vigore da gennaio

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partire da gennaio sono cambiate le regolamentazioni relative al contratto di apprendistato: lo scopo, ha dichiarato il Ministro del Lavoro, è stato quello di garantire un maggiore dinamismo e facilitare l'ingresso dei giovani nel mondo del lavoro. La durata minima del contratto è fissata in 6 mesi. Il limite massimo per il periodo di apprendistato professionalizzante può essere portato a 5 anni per i profili professionali caratterizzanti la figura dell’artigiano. Le nuove norme sull’apprendistato decorreranno dalle assunzioni effettuate a partire dal 1° dicembre 2013. La norma subordina la possibilità di assumere nuovi apprendisti al mantenimento in servizio di una parte dei lavoratori assunti in precedenza con il contratto di apprendistato. Per le aziende, il contratto di apprendistato comporta agevolazioni contrbutive di entità variabile a seconda delle dimensioni dell'azienda stessa. Le imprese che occupano dieci o più addetti saranno assoggettate ad una contribuzione ridotta che attualmente è pari al 10%. Tuttavia, dal 1° gennaio 2013, per effetto della nuova Assicurazione Sociale per

l’Impiego, tale quota aumenterà dell’1,61%. Per le aziende che invece occupano fino a 9 addetti è previsto l’azzeramento dei contributi per un triennio fatto salvo l’aumento determinato dall’ASPI. In entrambi i casi resta confermata la quota a carico dell’apprendista pari al 5,84%. Ad eccezione delle imprese artigiane, per

le quali continua ad applicarsi la normativa previgente (L. 443/1985, articolo 4), il numero complessivo degli apprendisti che un datore di lavoro può assumere, direttamente o indirettamente per il tramite di agenzie di somministrazione di lavoro, non può superare il rapporto di 3 a 2 rispetto alle maestranze specializzate e qualificate in servizio

presso il medesimo datore di lavoro. Per le imprese che occupano un numero di dipendenti inferiore a 10, il rapporto diventa di 1 a 1. Il datore di lavoro che non ha alle dipendenze lavoratori qualificati o specializzati o ne ha un numero inferiore a 3, può assumere apprendisti in numero non superiore a 3 unità. Al termine del periodo di formazione, in assenza di licenziamento il rapporto di lavoro di apprendistato diventa automaticamente a tempo indeterminato. Tuttavia il datore di lavoro può recedere dal rapporto, anche in assenza di giusta causa o giustificato motivo, al termine del periodo di formazione che può avere una durata massima di 36 mesi. Novità coinvolgono anche gli altri tipi di contratto a termine. In tale ambito è cessato l’obbligo di indicare la causale nel caso si tratti del primo rapporto di lavoro a termine. La durata massima è stata fissata in 12 mesi e può essere prorogata solo quando la durata iniziale del contratto è inferiore a 3 anni. I termini per impugnare il contratto a termine passano da 60 a 120 giorni per l’impugnativa stragiudiziale mentre quella giudiziale deve essere proposta entro i successivi 120 giorni.


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Speciale Lavoro

er una donna, trovare lavoro crea doppia preoccupazione: accanto alle difficoltà del periodo, si legano infatti i timori di non riuscire o non avere la possibilità di conciliare la vita professionale con quella familiare. A sostegno della conciliazione tra questi due ambiti così importanti per la vita della donna, sono in arrivo ulteriori fondi da Regione Lombardia. Ai 9.888.000 euro già messi a disposizione in novembre tramite due bandi ('Dote conciliazione' e 'Welfare aziendale e interaziendale'), si aggiungono altri 2.862.500 euro per il 2013, con i quali si andranno a finanziare ulteriori iniziative, sempre nell'ambito della conciliazione e del welfare aziendale. Il nuovo stanziamento deriva, in parte, da fondi statali ripartiti in base all'accordo siglato il 25 ottobre in Conferenza unificata Stato-Regioni (2.122.500) e, in parte, da risorse regionali (740.000). La destinazione precisa dei 2,8 milioni è stata stabilita con una delibera approvata dalla Giunta regionale, su proposta dell'assessore alla Famiglia, Conciliazione, Integrazione e Solida-

Nuovi fondi per l’occupazione Continuano gli incentivi di Regione Lombardia per il lavoro al femminile rietà sociale Carolina Pellegrini. "Questo provvedimento - ha dichiarato l'assessore Pellegrini è un importante tassello del più ampio lavoro che Regione Lombardia sta portando avanti da anni sul tema della conciliazione dei tempi della vita familiare e del lavoro. Siamo coscienti che questa

non è una sfida facile da vincere e che è una rivoluzione dai tempi lunghi ma sono evidenti i passi fatti in avanti dal 2010 a oggi grazie al coinvolgimento di tutti i soggetti istituzionali e del Terzo settore presenti nel nostro territorio". In particolare, 180.000 euro (140.000 da risorse statali e

40.000 da risorse regionali) saranno indirizzati a finanziare la V Edizione del Premio Famiglia Lavoro. 700.000 euro 'regionali' più 434.500 euro 'statali' andranno a sostenere alcune iniziative sperimentali, a carattere innovativo, comprese le azioni promosse e coordinate dal Dipartimento delle

Pari Opportunità legate a misure di flessibilità. Inoltre, come approvato dal Programma attuativo regionale, 921.750 euro saranno indirizzati ad azioni finalizzate a migliorare e accrescere l'offerta dei servizi/interventi di cura e di altri servizi alla persona, rendendoli maggiormente accessibili,

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Mercoledì 9 Gennaio 2013

flessibili e modulabili, in risposta alle crescenti e sempre più articolate esigenze di conciliazione. Per lo sviluppo di nuove opportunità di lavoro e di specifici profili professionali, in grado di offrire risposte concrete alle esigenze di conciliazione saranno destinati 561.750 euro. Per l'assistenza tecnica dedicata alla realizzazione del Programma occorreranno 64.500 euro. "La vera novità - ha concluso l'assessore regionale - è il tema dell'innovazione e della sperimentazione. Anche in questo campo, infatti, è necessario uno sguardo che sappia comprendere i nuovi bisogni emergenti e i cambiamenti della società. Su questo un grande aiuto ci viene dal Premio Famiglia Lavoro, arrivato alla sua quinta edizione, attraverso il quale, infatti, è possibile far conoscere esperienze uniche per creatività e utilità, permettendo così la replicabilità nelle varie realtà lombarde". Si spera si aprano, così, possibilità di lavoro in più per tutte le donne andando incontro ad una società nella quale la maternità possa non costituire ostacolo alla vita professionale.

Cercare lavoro, tutte le risorse: dal web alle agenzie interinali Cercare lavoro può diventare un'attività impegnativa anche più del lavoro stesso: intere giornate a stampare, consegnare, inviare curriculum vitae può essere faticoso e allo stesso frustrante, soprattutto quando per lungo tempo non si vedono i frutti di tanto impegno. Il periodo non è certo dei più facili, ma se si è in attesa di risposte da molto tempo, si potrebbe prendere in considerazione l'ipotesi di che si stia compiendo qualche passo falso. Prima di tutto, occorre accertarsi che il curriculum sia completo e coerente: eventuali discordanze potrebbero far scartare il profilo, nel dubbio, ancora prima di ottenere un colloquio di lavoro. Anche eventuali errori grammaticali e formali sono estremamente pena-

lizzanti: in tal caso, si denoterà scarsa attenzione e scarso impegno e un datore di lavoro sarà poco motivato a ricontattare il candidato. Per ovviare a questi rischi, rileggete il vostro curriculum, ma fatelo rilegge-

re anche ad altri: è più facile che gli errori sfuggano a chi ha steso il testo piuttosto che ad un lettore fresco di primo impatto. Allo stesso modo, la lettera di accompagnamento non deve mai mancare e deve essere mirata

per l'azienda presso cui si fa domanda, dimostrando così un concreto interesse e la conoscenza della filosofia dell'azienda. Qualche minuto in più di lavoro su lettera e curriculum potrebbero valervi un post di lavoro. Non sottovalutate i contatti personali e investite tempo per tessere relazioni sociali: molto spesso è proprio dalla rete amicale che arrivano le proposte e le occasioni. Allo stesso modo, anche il web può rivelarsi un importante strumento: rispondete agli annunci, ma approfittate anche dei siti web delle diverse aziende del territorio per trovare i contatti necessari ad una candidatura spontanea. Ulteriori annunci possono essere trovati nei giornali e nei periodici, ma anche presso le associazioni di cate-

gorie e i relativi siti internet. Tra i metodi più tradizionali resistono,inoltre, i centri per l'impiego, particolarmente utili per mettere in contatto aziende e figure professionali dal percorso specifico. Se i requisiti lo permettono, tenete anche sotto controllo la pubbliczione di eventuali bandi per concorsi che richiedono figure professionali in linea con la vostra preparazione. Non trascurate, insomma, nessun canale, ma preparate per ogni candidatura un curriculum che possa interessare chi lo legge, tenendo conto che spesso i selezionatori non hanno che pochi minuti da dedicare ad ogni candidato: il dono della sintesi è fondamentale per far risaltare le proprie competenze e lasciare un segno tra le tante proposte quotidiane.


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Taccuino

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numeri utili Cremona

Via Castelleone Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 28 Febbraio 2013

COMUNE DI CREMONA www.comune.cremona.it Centralino: 0372-4071 Urp: 0372-407291 AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE www.provincia.cremona.it Centralino: 0372-4061 Urp: 0372-406233 -

Via Migliaro Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 14 Febbraio 2013

PREFETTURA Centralino: 0372-4881 CARABINIERI Pronto intervento: 112 Centralino: 0372-5581 COMANDO FORESTALE DELLO STATO Centralino: 0372-410307 GUARDIA DI FINANZA Pronto intervento: 117 Centralino: 0372-21576 Nucleo di polizia tributaria: 0372-28968 POLIZIA MUNICIPALE Pronto intervento: 0372-454516 Centrale operativa: 0372-407427 POLIZIA STRADALE Comando provinciale Centralino: 0372-499511

Via degli Arenili Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 31 Marzo 2013

QUESTURA Pronto intervento: 113 Centralino: 0372-4881 VIGILI DEL FUOCO Pronto intervento: 115 Centralino: 0372-4157511 PROCURA Centralino: 0372-548233

• Via Arenili (da Via Navaroli a Via Vittori): cantiere per il rifacimento delle condotte fognaria, acquedotto e gas metano; (Fine lavori: 31 marzo).

• Via Castelleone (da via Picenengo a rondò ipercoop): cantiere per la ristrutturazione della rete dell'illuminazione pubblica; (Fine lavori: 28 febbraio).

OSPEDALE DI CREMONA www.ospedale.cremona.it Centralino: 0372-4051 Centro unificato di prenotazione: 800 638 638 Emergenza sanitaria: 118

•Via Migliaro: cantiere per la ristrutturazione della rete di distribuzione energia elettrica; (Fine lavori: 15 febbraio).

AZIENDA SANITARIA LOCALE DI CREMONA www.aslcremona.it Centralino: 0372-4971 Urp: 0372-497215

numeri utili

METEO

Previsioni meteo a cura di Dominique Citrigno per SPAZIOMETEO.com e Meteowebcam.it

Casalmaggiore

COMUNE DI CASALMAGGIORE www.comune.casalmaggiore.cr.it Centralino: 0375 42668 AMMiNISTRAZIONE PROVINCIALE Centralino: 0375-42233 Centro per l’Impiego Centralino: 0375-42213 CARABINIERI Pronto intervento: 112 Centralino: 0375-284500 POLIZIA MUNICIPALE Centralino: 0375-40540

Farmacie di turno Dal 4 all’ 11 Gennaio 2012 Distretto di Cremona

POLIZIA STRADALE Centralino: 0375-42288 GIUDICE DI PACE Centralino: 0375-42273 OSPEDALE Centralino: 0375-2811 Centro unico di prenotazioni: 800 638 638 Emergenza sanitaria: 118 MUSEO DIOTTI www.museodiotti.it Centralino: 0375-200416 Museo del bijou Centralino: 0375-284423 TEATRO COMUNALE www.teatrocasalmaggiore.it Centralino: 0375-284434 DISTRETTO SOCIO-SANITARIO Direzione: 0375-284020 Distretto Veterinario: 0375-284029

Distretto di Casalmaggiore

CREMONA - FARMACIA 14 A.F.M. DI CREMONA S.P.A. Lgo Priori, 14 - Zona Ospedale 26100 Cremona Tel. 0372-431983

Cremona GALLI Via Bissolati, 78 26100 Cremona Tel. 0372 30293

PESCAROLO FRATELLI PEZZINI s.n.c. Piazza Garibaldi, 23 26033 Pescarolo Tel. 0372-836026

Orari Di Apertura Mattino: 08:30 - 13:00 Pomeriggio: 15:30 - 19:30

Orari di apertura Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:00 - 19:30

Orari Di Apertura Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:00 - 19:30

Giorno di chiusura settimanale: SABATO POMERIGGIO

Giorno di chiusura settimanale Lunedì mattina

Giorno di chiusura settimanale: MERCOLEDÌ POMERIGGIO

CASTELVERDE CASTELVERDE DI CAVIGGIA Piazza Municipio, 5 26022 Castelverde Tel. 0372-427346

SORESINA SEGALINI CAMILLO Piazza Garibaldi, 1 26015 Soresina Tel. 0374-342624

PIEVE D´OLMI SINELLI MARIA GIACOMINA Via Quaini, 10 26040 Pieve d´Olmi Tel. 0372-626204

Orari Di Apertura Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:00 - 19:00

Orari di apertura Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:30 - 19:30

Orari Di Apertura Mattino: 08:10 - 12:10 Pomeriggio: 15:00 - 19:00

Giorno di chiusura settimanale: SABATO POMERIGGIO

Giorno di chiusura settimanale: SABATO

Giorno di chiusura settimanale: SABATO POMERIGGIO

Casalmaggiore Farmacia - A.F.M. Piazza Garibaldi, 8 26041 Casalmaggiore Tel. 0375 200542

Scandolara Ravara CORBARI FRANCESCA Via Mazzini, 5 26040 Scandolara Ravara Tel. 0375 95148

Orari di apertura Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:30 - 19:30

Orari di apertura Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:30 - 19:30

Giorno di chiusura settimanale

Giorno di chiusura settimanale

Martedì

venerDÌ POMERIGGIO

Le farmacie di turno e gli orari dei distretti di Cremona e Casalmaggiore sono consultabili sul sito internet: www.aslcremona.it


ELIMINATO IL “FADIGATI”

lo

SPORT

Responsabile Fabio Varesi

SERIE A Dopo il ko con la Samp vedremo la capacità di reazione stasera in Coppa

Bagno di umiltà per la Juve di Conte

Una calza della Befana piena di carbone per tre grandi di questo campionato. Ma lo stop che ha fatto più scalpore è quello della Juve, alla quale è mancato il solito cinismo. In vantaggio di un gol e di un uomo, ha forse pensato di aver già archiviato la pratica Sampdoria senza faticare, in vista del big-match di Coppa Italia con il Milan (stasera a Torino). Nel calcio però la presunzione è spesso pagata a caro prezzo e la Juve è stata infilata due volte in contropiede dal giovane talento Icardi. Una lezione che servirà molto ai bianconeri, che difficilmente incorreranno in un simile errore, comunque ininfluente dopo tantissime prestazioni convincenti. Ben più grave la sconfitta dell’Inter, che mette in discussione il lavoro di Stramaccioni, troppo presto incensato

dopo la vittoria di Torino. Rosa alla mano, i nerazzurri sono di modesta caratura, con alcuni campioni ormai logori e non più decisivi per tutta la stagione. Anzi, l’Inter fino ad ora è andata ben oltre le più rosee aspettative e senza adeguati rinforzi, difficilmente raggiungerà la zona Champions. Solo un incidente di percorso, invece, il ko della Fiorentina e la serenità con la quale Montella ha incassato la sconfitta con il Pescara, la dice lunga sulle possibilità dei viola, vera rivelazione di questo campionato. E la Lazio? Vince senza convincere, confermando di essere una squadra solida, ma non in grado di impensierire la Juve, che deve aver paura solo di se stessa. Non brilla neppure il Milan, che però ora vince partite che solo due mesi fa perdeva. Insomma,

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Mercoledì 9 Gennaio 2013

la lotta per i posti Champions resta interessante e incerta sino alla fine, con il Napoli tornato in lizza per il vertice con un super Cavani. 19ª GIORNATA Catania-Torino 0-0, ChievoAtalanta 1-0, Fiorentina-Pescara 0-2, GenoaBologna 2-0, Juventus-Sampdoria 1-2, LazioCagliari 2-1, Milan-Siena 2-1, Napoli-Roma 4-1, Parma-Palermo 2-1, Udinese-Inter 3-0. CLASSIFICA Juventus 44; Lazio 39; Napoli 37 (-2); Inter, Fiorentina 35; Roma 32; Milan 30; Parma 29; Udinese 27; Catania 26; Chievo 24; Atalanta (-2) 22; Sampdoria (-1), Torino (-1), Pescara 20; Genoa 17; Cagliari 16; Palermo 15; Siena (-6) 11. Fabio Varesi fabiovaresi16@libero.it

Pallone d’oro a Messi per un poker da favola

Mai nessuno come Leo. L’argentino Messi (nella foto) ha vinto il suo quarto Pallone d’oro di fila, superando Michel Platini, che si era fermato a tre. Altri campioni immensi si sono aggiudicato il trofeo (una volta assegnato solo a giocatori europei!) per tre volte, come gli olendesi Johan Cruijff e marco Van Basten, ma il poker conferma la grandezza di un giocatore bravissimo in campo ed esemplare nella vita privata. Un verdetto che non fa una grinza, ma che penalizza ancora una volta il fortissimo Iniesta, al quale non è bastato vincere due Europei e un Mondiale, deciso con un suo gol. Il fascino degli attaccanti continua a stregare la giuria...

La Cremo ingaggia Sergio Viotti

Dopo il gestaccio ai tifosi, Marotta rischia di lasciare la società di via Persico: interessa a Frosinone e Avellino

RETI: 12’ Zappacosta, 11’ st Carlini su rigore. CREMONESE: Grillo, Sales, Moi, Tedeschi, Visconti, Baiocco, Degeri (40’ Cremonesi), Buchel, Carlini, Djuric (31’ st Le Noci), Marotta (9’ st Nizzetto). A disposizione: Quaini, Armenise, Magallanes, Filippini. All.: Scienza. LECCE: Benassi, Diniz, Esposito (17’ Vinicius), Di Maio, Vanin, Memushaj, De Rose, Zappacosta (35’ st Semenzato), Tomi, Falco, Foti (17’ st Jeda). A disposizione: Petrachi, Palumbo, Bustamante, Legittimo. All.: Lerda. ARBITRO: Ghersini di Genova. NOTE: espulsi Moi e Diniz. Ammoniti Tedeschi, Memushaj, De Rose, Di Maio, Tomi e Buchel.

Carlini ha realizzato il gol grigiorosso (foto © Ivano Frittoli)

Viotti, in modo particolare, è molto legato a Balotelli, al punto che, la scorsa estate, il portiere ha anche svolto un provino di quattro giorni con il Manchester City dal quale poi non è scaturito nulla. Il terzo nome giova-

ne, sempre in arrivo dal Brescia, potrebbe essere quello del difensore Magli, classe ’91, già richiesto a suo tempo da mister Brevi che lo aveva allenato al Como. In uscita, in attesa di sviluppi sulla situazione di Marotta, si

attendono le offerte per Armenise, Martinez e Previtali. SQUALIFICHE Domenica saranno squalificati per un turno sia Moi che Buchel. Matteo Volpi

18ª Giornata

CREMONESE-LECCE 1-1

Carpi-Trapani Cremonese-Lecce Cuneo-Treviso Feralpi Salò-Pavia Lumezzane-Reggiana San Marino-Como SudTirol-AlbinoLeffe Virtus Entella-Tritium Riposa: Portogruaro

Classifica

Q

uanto può contare una tribuna, anche in serie C. Pardon, Lega Pro. La splendida prestazione della Cremonese contro il Lecce, culminata con un 1-1 che sta stretto ai grigiorossi, in dieci per lunghi tratti della gara, è stata quasi messa in secondo piano dalla brutta reazione di Alessandro Marotta, reo di aver risposto con un gestaccio e a male parole alle contestazioni furenti della tribuna. Un episodio che ha richiesto l’intervento diretto del diesse Zocchi che ha spinto il giocatore a rientrare negli spogliatoi e che potrebbe portare alla cessione di Marotta in sede di mercato nei prossimi giorni. Sulle sue tracce sembrerebbero esserci Frosinone ed Avellino. Le strane storie di mercato, per contro, potrebbero invece vedere seduto nei prossimi mesi su quella stessa tribuna dello “Zini” un certo Mario Balotelli. Il motivo? Due cari amici, entrambi suoi coetanei (classe ’90), che rispondono ai nomi di Sergio Viotti e Marco Martina Rini, dovrebbero essere i prossimi rinforzi grigiorossi. Il primo, nome più volte accostato alla Cremonese anche negli anni scorsi, arriva dal Chievo (in prestito con diritto di riscatto della metà del cartellino) per giocarsi il posto da titolare tra i pali con Grillo. Il secondo è un regista di centrocampo molto apprezzato da Scienza, che lo ha allenato lo scorso anno a Brescia, club che intende girarlo in prestito.

Lecce Carpi SudTirol Trapani Virtus Entella Pavia Lumezzane* Cuneo San Marino* Cremonese (-1) Feralpi Salò* Como (-1) AlbinoLeffe (-10) Reggiana Portogruaro (-2) Tritium* Treviso (-1)

Prossimo Turno

PRIMA DIVISIONE Oltre al portiere del Chievo potrebbe arrivare il centrocampista Martina Rini

AlbinoLeffe-Cremonese Lecce-Cuneo Pavia-SudTirol Portogruaro-Lumezzane Reggiana-Carpi Trapani-Feralpi Salò Treviso-Virtus Entella Tritium-San Marino Riposa: Como

1-3 1-1 0-0 0-3 2-0 3-0 1-1 2-0 31 30 30 29 26 26 23 23 22 21 18 17 15 15 15 9 7

PROMOZIONE

SERIE D

Pergolettese a un punto dalla vetta Casalese, la beffa è arrivata negli ultimi minuti

La Pergolettese vince, convince e sale a un solo punto dalla vetta. Il 3-1 inflitto all’Aurtora Seriate è arrivato grazie alle reti siglate da Avanzini, Amodeo e Chiurato. 20ª GIORNATA Alzano Cene-Castellana 0-1; Caravaggio-Pontisola 1-1; CaronneseMapelloBonate 0-1; Fersina P.-Sant’Angelo 2-2; Montichiari-Seregno 1-1; OlginateseMezzocorona 2-1; Pergolettese-A. Seriate

BOCCE Inizia un anno molto importante per Cre-mona sportiva. Con il presidente del comitato Fib, Giovanni Piccioni vediamo di analizzare il settore boccistico partendo dall’attualità: affiliazione e cartellinamento. «Come era preventivato c’è stata una riduzione rispetto al 2012; il numero di tesserati del comitato di Cremona si attesta sulle 500 unità, un numero importante specie se lo si confronta con quello di altri sport così detti minori. Per la nostra città una concausa della diminuzione di tesserati è la riduzione delle società: chiude i battenti la “Borgo Loreto” e ci lascia per accasarsi al comitato di Piacenza la “Coop Castelvetro”. Comprendo la bocciofila di via Litta, mentre ritengo assolutamente infondati e pretestuosi i motivi del trasferimento comunicati dal presidente della Coop a cui faccio gli auguri: non credo però che questa mossa porterà del giovamento alla società».

3-1; Pro Sesto-Trento 0-0; St. Georgen-Lecco 1-1; Voghera-Darfo Boario 3-2. CLASSIFICA Pontisola 44; Pergolettese 43; Caronnese, Olginatese, Voghera 38; Lecco 31; Caravaggio, Castellana 30; A. Seriate, MapelloBonate, Montichiari 27; Alzano Cene 24; Seregno 23; St. Georgen 21; Darfo Boario (-1), Pro Sesto 20; Fersina P. 19; Mezzocorona, Sant’Angelo 13; Trento 11 (-1).

Due errori, di quelli che non capitavano da mesi, costringono la Casalese al ko nella prima uscita del 2013. Il recupero della trasferta di Ciano d’Enza, messosi subito male, era stato rimesso in pari da un gran gol di Scordamaglia. La foga nella ricerca del successo ha fatto sbandare i biancocelesti, beffati nel finale. La striscia positiva con cui i maggiorini avevano chiuso alla grande il 2012 (tre vittorie nelle ultime quattro gare dell’anno) s’è interrotta all’88’ della sfida col Ciano, nonostante un buon secon-

do tempo. Recuperare la forma migliore resta l’obiettivo immediato, in attesa dello scontro con la capolista, in programma domenica al “Ferrari”. CLASSIFICA (16ª giornata) Arcetana 31; Meletolese 30; Castellana* 29; Castelnovese*, Montecchio* 24; Cadelbosco, Povigliese 23; Brescello 22; Falk 21; Carignano, Medesanese*, Ciano 20; Borgonovese 19; Langhiranese* 18; Bobbiese 17; Casalese 15; Fabbrico, Traversetolo* 14. Simone Arrighi

Intervista al presidente della Fib provinciale, Giovanni Piccioni sul futuro del movimento

«Bocciodromo comunale e Europei? Per ora tutto tace»

Giovanni Piccioni

Inizio calmo della annata agonistica? «Sì, però ho constatato un aumento delle iscrizioni rispetto allo scorso anno.

Questo trend purtroppo non c’è stato nelle due gare, dove le buste rimborso spese erano ridotte. Mi auguro una inversione di tendenza nel campionato provinciale individuale e nel memorial Tullio Marcheselli (27 gennaio), i cui proventi andranno all’Associazione Lazzaro Chiappari». Campionato per società snobbato dalle bocciofile, non trova? «Questo tipo di competizione ha ormai perso il suo iniziale appeal. Come novità abbiamo proposto alle nostre società l’istituzione di un campionato provinciale a squadre con formazioni costituite da elementi di tutte le categorie. Se, come sembra, l’idea troverà

gradimento potremmo realizzare la prima edizione già nel mese di febbraio. Ho proposto questa formula anche ai comitati di Crema e Lodi con i quali ribadisco la mia volontà di cercare forme di collaborazione. Questo a maggior ragione dopo che il nuoveo presidente regionale Alessandro Bianchi ha costituito una commissione che, tra i suoi compiti, ha il controllo e l’esame delle esigenze dei territori lombardi. Di questo organismo il sottoscritto è stato delegato a svolgere le funzioni previste per l’area che comprende oltre che Cremona anche Crema, Lodi e Mantova». Nell’ambito di Cremona città europea 2013, in settembre sono previsti i

Campionati Europei. «Un grande impegno a cui si aggiunge la poca chiarezza sull’evento e questo mette seriamente in difficoltà il boccismo cremonese. Comunque sono ottimista e spero di avere buone notizie al più presto così come confido per il bocciodromo comunale: le oltre 700 firme raccolte e consegnate con lo scopo di rappresentare quanto sia sentita l’esigenza di mantenere attivo l’impianto, a tutt’oggi non hanno avuto un riscontro tangibile. Dal Comune nessuna comunicazione ufficiale, né positiva né negativa, è arrivata ma solo voci che non saprei come interpretare». Massimo Malfatto


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Sport

Mercoledì 9 Gennaio 2012

VOLLEY A2 Le ragazze di Gianfranco Milano superano 3-1 il Cadelbosco, ma perdono per infortunio Rossella Olivotto Per la Pomì Casalmaggiore il 2013 è iniziato nel segno del Crovegli Cadelbosco, formazione che le rosa avevano sconfitto nell’ultimo impegno del girone di andata nel turno di Santo Stefano. Nell’insolita cornice di Sant’Ilario d’Enza, nel Reggiano, la squadra di Gianfranco Milano ha affrontato (e battuto 3-1) la squadra di Baraldi in un test amichevole con Nasari di nuovo disponibile dopo l’infortunio alla caviglia, ma senza la centrale Olivotto, che sarà costretta ad uno stop forzato di tre settimane per un risentimento alla schiena. Lo stop di fine anno e l’appesantimento delle prime sedute di pesi del

La Pomì vince in amichevole per non perdere l’abitudine

2013 si sono fatti sentire nelle gambe delle giocatrici rosa. La cosa è apparsa evidente soprattutto in seconda linea, dove negli spostamenti laterali sia in fase di ricezione che di difesa non sono state rose e fiori. «La pausa e il ritorno ai ritmi canonici sicuramente ha inciso molto in questo test congiunto – spiega il tecnico della Pomì, Gianfranco Milano – facendosi sentire non tanto in fase d’attacco quanto nei fondamentali di seconda linea. Abbiamo ricevuto maluccio, ma la cosa rientra nella normale ammini-

strazione, è risaputo che la ricezione è uno dei fondamentali che necessità di continuità di allenamento e che pertanto risente di più degli stop dell’attività». Si sono viste alcuni esperimenti tattici importanti, vedi l’impiego del doppio libero: «E’ sicuramente una soluzione che riproporremo anche in campionato e che permette ad una giocatrice di concentrarsi di più sulla ricezione e alla collega di dare il massimo in difesa». Il 2013 ha proposto l’ennesimo stop ad una giocatrice, questa volta a

fermarsi è Rossella Olivotto: «Rosella accusa un risentimento alla schiena e per almeno tre settimane necessiterà di riposo forzato. La nostra rosa, come ha ampiamente dimostrato nella prima parte di torneo, offre ampie garanzie e quindi sono certo che sapremo far fronte nel migliore dei modi, anche a questo imprevisto». Intanto, per preparare al meglio la trasferta di San Casciano, la Pomì affronta oggi pomeriggio alle 16.30 alla Pala Baslenga di Casalmaggiore il Systema Montichiari.

La Olivotto sarà assente almeno tre settimane

La Vanoli deve subito voltare pagina 14ª Giornata

E’

iniziato davvero male il nuovo anno della Vanoli, superata nettamente al PalaRadi dalla Trenkwalder Reggio Emilia (71-87), che si è confermata squadra solida e difficile da battere Sempre indietro nel punteggio (-13 all’intervallo lungo), con un parziale di 14-0 i biancoblu hanno confermato di poter vincere contro la neopromossa emiliana, ma poi sono calati di schianto e hanno lasciato via libera agli avversari. Un peccato, perché per la prima volta sotto la gestione Gresta, la squadra non ha sfoderato quella determinazione che ha fruttato due successi “pesanti” e le buone prestazioni contro Siena e Varese. Al termine del match il coach biancoblu è apparso visibilmente amareggiato per la sconfitta, ma soprattutto per la prestazione: «Brutta prova, soprattutto per l’atteggiamento con cui abbiamo affrontato il match. Le responsabilità sono tutte mie, visto che sono io che schiero la squadra». Dalla grinta del tecnico, è auspicabile che già a Biella si possa vedere una Vanoli diversa, con il recupero del miglior Harris, che non si è visto nelle ultime settimane. Marcherà invece Vitali, out quattro settimane per la frattura di un dito. Per fortuna Pesaro ha perso ancora e resta lontano quattro punti, ma a questo punto della

Bologna-Brindisi 75-88 Caserta-Sassari 88-81 Cremona-Reggio E. 71-87 Milano-Cantù 76-84 Pesaro-Varese 69-82 Roma-Biella 67-59 Siena-Montegran. 93-79 Venezia-Avellino 93-97

Classifica

BASKET LEGA A Gresta non ha gradito la prestazione della squadra contro Reggio Emilia. Vitali out quattro settimane

Varese Siena Sassari Cantù Roma Brindisi Reggio Emilia Milano Caserta Venezia Bologna Cremona Montegranaro Avellino Biella Pesaro

Sardegna molto amara per Assi Manzi e Tec-Mar SERIE A2

Jackson contro Reggio Emilia (foto Castellani)

26 22 22 20 18 16 14 14 14 12 12 8 8 8 6 4

stagione è vietato sperare nelle disgrazie altrui. Ecco perché vincere a Biella è di vitale importanza per il futuro dei biancoblu. TIFOSI Il gruppo White Blue Brothers comunica che sono aperte le iscrizioni per la trasferta di Biella. Partenza del pullman (il costo è di 12 € a persona) alle 14.30 dal parcheggio di via Postumia. Info: 3395345705 (Daniela).

VANOLI CREMONA-TRENKWALDER REGGIO EMILIA 71-87 VANOLI CREMONA: Peric 14 (4/10, 2/5), Vitali 9 (1/4, 0/1), Kotti 4 (2/7 da due), Jackson 17 (4/6, 2/6), Belloni ne, Conti ne, Ruini, Johnson 3 (1/2, 0/1), Harris 14 (3/8, 1/3), Huff, Stipanovic 10 (5/7 da due), Cazzaniga ne. All.: Gresta. TRENKWALDER REGGIO EMILIA: Jeremic 11 (4/6, 1/5), James 6 (3/6, 0/2), Taylor 35 (10/15, 4/9), Brunner 13 (5/6, 0/1), Antonutti 7 (2/2, 1/1), Veccia ne, Filloy 2 (1/1, 0/3), Cervi 1, Cinciarini 12 (5/8 da due). All.: Menetti. ARBITRI: Cicoria, Weidmann e Pozzana. PARZIALI: 17-20, 29-42; 55-60.

Sconfitta amara (73-67) nella prima giornata di ritorno per l’Assi Manzi, che rientra dalla trasferta sarda di Selargius con molto rammarico per l’occasione persa. Pesa sulla sconfitta la deficitaria prestazione in difesa. «Abbiamo commesso troppi errori in difesa è l’amarezza di coach Anilonti a fine gara - la vittoria era sicuramente alla nostra portata, se solo avessimo applicato con attenzione e concentrazione quanto preparato. Invece abbiamo subito l’uno contro uno di Lussu e il tiro di Di Gregorio e Morselli. Le nostre giocatrici devono sapere contro chi stanno giocando, altrimenti saremo sempre incompiuti». ASSI MANZI: Smaldone 11, Rizzi, Racchetti 6, Flauret, Conti ne, Brusadin 14, Maffenini 20, Scarsi, Zagni 11, Bona 5. All.: Anilonti. Sardegna amara anche per la Tec-Mar Crema, battuta (81-75) sul parquet di Alghero dalla formazione di casa, che ha così ottenuto punti importanti in chiave playoff e si è presa la rivincita della sconfitta un po’ rocambolesca subìta all’andata. Un successo nel complesso meritato quello delle sarde, che hanno avuto il merito di giocare con grande determinazione per tutta la gara. Per le cremasche un incidente di percorso, che non intacca minimamente la buona stagione delle azzurre. TEC-MAR CREMA: Conti 6, Biasini 6, Capoferri 6, Sforza, Caccialanza 15, Losi 23, Cerri, Gibertini 1, Rizzi 11, Picotti 7. All.: Giroldi. CLASSIFICA (14ª giornata) Venezia 26; San Martino di Lupari 24; Milano 22; Tec-Mar Crema 20; Marghera 18; Udine 16; San Salvatore, Alghero 14; Broni 12; Muggia 10; Valmadrera 8; Assi Manzi Cremona 6; Virtus Cagliari 4; Biassono 2.

Piadena cala il settebello, Crema ok Ancora un tie break amaro per la Reima

BASKET BNC

VOLLEY B1

L’MgKVis Piadena ha iniziato il nuovo anno con una’altra vittoria (la settima consecutiva), confermandosi al secondo posto in classifica del proprio girone. La squadra di Pedroni non ha sofferto l’assenza di Tenghni e ha dominato nel punteggio e nel gioco l’intero incontro. Solo il terzo quarto Bergamo ha provato a riavvicinarsi nel punteggio, ma alla fine ha dovuto cedere nettamente per 63-82. Da segnalare, oltre al solito Bossini (23 punti e 27 di valutazione finale), la buona prova di Pesenti (6/8 al tiro) e l’aver terminato l’incontro con in campo una formazione giovanissima: Carboni classe ’95 (autore del

primo punto in Dnc), Toninelli classe ’95, Lamponi classe ’94, Neviani classe ’92, accompagnati dal “veterano” Lottici. E’ tornata alla vittoria l’Erogasmet Crema nella prima partita del 2013, superando sul parquet amico Milanotre Basiglio (54-48). La formazione di coach Galli resta così incollata alle prime posizioni (è terza a sei punti dalla vetta), nonostante l’infermeria piena. CLASSIFICA (12ª giornata) Montichiari 22; Piadena 18; San Bonifacio, Crema, Cantù, Orzinuovi 16; Bernareggio, Lissone, Pisogne, Milanotre Basiglio 12; Bergamo 8; Cittadella 6; Bancole 2; Arzignano 0.

Nell’11ª giornata di campionato la Reima Crema cede di nuovo al quinto set (25-22, 25-17, 19-25, 23-25, 15-11 i parziali) sull’ostico campo di Brescia, rinviando ancora l’appuntamento con la vittoria. A differenza della sfida contro Mondovì, la squadra di Vittorio Verderio, sotto di due set, ha agganciato il tiebreak e solo per una manciata di punti ha dovuto incassare un’altra sconfitta. Nel set decisivo, Brescia è partita bene (5-2) e al cambio campo si è portata sull’8-4. Nel finale la Reima ha accorciato le distanze, riaprendo il tie break grazie ad Egeste, che ha realizzato il 12-10.

Nel momento chiave Crema ha però finito la benzina, permettendo ai padroni di casa di chiudere l’incontro. Altra battuta d’arresto amara da digerire, anche perché la classifica resta molto difficile. Da domenica prossima contro Olbia, altro avversario di bassa classifica, è vietato sbagliare: serve solo vincere per rientrare in corsa per la salvezza che ora dista sei punti. CLASSIFICA (11ª giornata) Cantù 26; Bergamo 24; Genova 23; Asti 20; Cagliari, Mondovì, Milano, S. Antioco 18; Olbia 15; Brescia 13; Iglesias, Brugherio 12; Reima Crema, Cisano 7.

I giovani crescono e sperano di sbocciare nel 2013

CICLISMO

La caccia ai soldi distrugge il ciclismo e non favorisce la mondializzazione. Non hanno capito niente. Essere grandi dirigenti significa ragionare su queste possibili aperture e non dedicarsi solo alla ricerca ossessiva del denaro, fatta sulla pelle dei corridori e della salute di questo sport. La storia del grande ciclismo è tutta qui, nei numeri: un 2012 magico per lo spagnolo Joaquin “Purito” Rodriguez, numero uno dell’Uci World Tour (692 punti), davanti al britannico Bradley Wiggins (601), al belga Tom Boonen (410) e a Vincenzo Nibali (40 ). Il tedesco Andrè Greipel ha fatto il pieno con 19 vittorie stagionali tra i velocisti, tallonato ai mozzi dallo slovacco Peter Sagan (16), da Marck Cavendisch (Gbr) e Marcel Kittel (Ger) con 15. ll belga Tom Boonen ha fatto 13, con le vittorie nelle Classiche del Nord: Harelbeke, Gand,

Fiandre e Roubaix. Andrea Guardini, appena sotto al podio, occupata la quarta poltrona con 9 vittorie. Wiggins sale sul tetto delle corse a tappe (Parigi-Nizza, Romandia, Delfinato e Tour de France), con una grande impresa realizzata precedendo il suo compagno di squadra del team Sky, Christopher Froome, probabilmente danneggiato dall’obbligo di collaborare col suo capitano. Al campione keniano non resta che impegnarsi per riscattare in pieno il suo prestigio nel corso del 2013, avendo probabilmente la possibilità di battersi per la maglia gialla visto che il capitano sceglierà le strade del Giro. Senza dimenticare lo splendido Vincenzo Nibali, sul podio al Tour e vincitore della TirrenoAdriatico, il trionfo del canadese Hesjedal al Giro e di Contador (dopo una squalifica) alla Vuelta. Campionato del mondo al belga Philippe

Gilbert, autentico protagonista del finale di stagione, mentre Wiggins comanda la classifica fra i cronoman (oro olimpico della specialità) su Luke Durbridge, Fabian Cancellara e Tony Martin. Due italiani fra migliori al mondo: Marco Pinotti e il tricolore Dario Cataldo. Tra gli azzurri, dietro uno stupefacente Moreno Moser, capace di centrare 5 corse al primo anno da professionista a soli 21 anni, troviamo Elia Viviani, decimo con cinque successi stagionali, Diego Ulissi, Sacha Modolo, Fabio Felline, Giacomo Nizzolo, esponenti di una nidiata di baby formidabili. Tra gli stranieri sono sbocciati il tedesco John Dedenkolb, lo statunitense Taylor Phinney, i francesi Arnaud Demare, Nacer Bouhanni e Thibaut Pinot, uno scalatore tosto che ha esordito al tour arrivando decimo in classifica. Fortunato Chiodo

Il promettente Elia Viviani


Cultura&Spettacoli Quadri e scatti in mostra

Fino al 12 gennaio la ibreria Tuttolibri di San Zenoospita la mostra “Emozioni d’arte fra pittura e fotografia”. Si possono ammirare i dipinti dei cremonesi Adis Badaracchi, Luigi Braga, Marta Canova, Jo Casajus, Luigi Dainesi, Laura Ferrazzi, Marinella Ferrero,

Maria Luisa Quinzani, Raffaele Morgioni, Mariangela Pasini, Filippo Razzini, Mario Giuseppe Spadari, Mirella Valenti e Luisa Vitali. Sono altresì esposte le opere del lodigiano Giuseppe Borella e gli scatti di Ester Botti, Carlo Capurso e Mino Galliani.

Il fascino del Don Giovanni sale sul palco del Teatro Ponchielli L di Federica Ermete

a stagione di prosa del Teatro Ponchielli prosegue con la messa in scena di un grande classico. Venerdi 11 e sabato 12 gennaio, alle ore 20.30, la compagnia genovese Gank, in coproduzione con lo Stabile di Genova, è interprete di un originale, fresco e vitale “Don Giovanni” di Molière. Un capolavoro del teatro di tutti i tempi, un classico sempre sospeso tra comicità e tragedia, per la regia, in chiave attualizzata, di Antonio Zavatteri che “impagina” il suo spettacolo con incursioni di comicità moderna, creando in tal modo un immediato feeling col pubblico. Questo evergreen del mondo teatrale trova unità nel personaggio del “grande seduttore”: amante infedele, sposo adultero, debitore insolente, padrone tirannico, figlio crudele, ateo temerario e ipocrita temibile. Prendendo spunto da un’antica leggenda, Molière creò questo personaggio, offrendo al sovrano di Francia e al pubblico parigino uno spietato ritratto della gente di Corte, quale egli aveva ben conosciuto soprattutto in occasione delle dispute intorno al suo Tartuffe: gente che, dietro l’apparenza brillante e frivola, celava il vuoto spirituale e la più cinica amoralità; ne nacque un personaggio gigantesco, odioso e affascinante al tempo stesso, capace di unire

Una scena dellao spettacolo

Venerdì e sabato in scena la celebre opera di Molière

in sé empietà e dissolutezza, scetticismo ed ipocrisia, vitalità materialista e ironico disprezzo delle leggi umane e divine. Il regista spiega: «Il Don Giovanni di Molière è un’opera sublime e strana sotto molti punti di vista, è una commedia atipica rispetto alla vasta produzione del comme-

diografo francese: ha una trama poco lineare, dei personaggi incredibilmente distanti fra loro, nei caratteri e nell’appartenenza sociale... Questa libertà creativa, apparentemente caotica e le “psicologie” ma soprattutto le azioni dei suoi proverbiali protagonisti, regalano a questa commedia un

Nuovo appuntamento venerdì con i dialoghi con aperitivo intorno al teatro

Il regista Zavatteri si racconta

Proseguono i dialoghi con aperitivo intorno al teatro promossi dal Ponchielli. Venerdì 11 gennaio alle ore 18, presso l’Osteria del Fico, il giornalista Enrico Marcotti incontra il regista Antonio Zavatteri (nella foto), in preparazione al “Don Giovanni” di Molière, messo in scena la sera stessa, nonché sabato 12 gennaio, dalla Compagnia genovese Gank. Il regista, fondatore della compagnia Gank, incontra e si confronta col pubblico, raccontandosi e parlando del proprio modo di fare teatro. L’esordio teatrale di Zavatteri è avvenuto con Piero Mazzarella e Rino Silveri recitando parti italiane in commedie

milanesi. Il giornalista Marcotti è responsabile delle pagine degli Spettacoli del quotidiano “Libertà” di Piacenza, è vicepresidente nazionale dell’Anct

(Associazione nazionale critici di teatro) e collabora con riviste di settore. Collabora, inoltre, in vari teatri come consulente per la programmazione delle stagioni.

L’esposizione è allestita presso la galleria “Interno 18” fino al 29 gennaio

Anni ’10, una collettiva di giovani

Fino al 29 gennaio la Galleria d’arte contemporanea “Interno 18” ospitta “Anni ’10”, collettiva dedicata a 14 giovani artisti emergenti: Maurizio Bongiovanni, Gabriele Brucceri, Umberto Chiodi, Stefano Cumia, Tamara Ferioli, Francesco Rocco Ferruccio, Marco Formisano, Matteo Giagnacovo, Tommaso Gorla, Silvia Idili, Tiziano Martini, Enrico Minguzzi, Marta Sesana ed Ettore Tripodi. Gli artisti, tutti appartenenti alla medesima generazione ed operanti nei medesimi tempi, han condiviso percorsi ed esperienze e possono quindi essere considerati come una nuova situazione artistica: “Anni ‘’0”. Questi artisti sono accomunati da una sperimentazione che si sviluppa attraverso l’uso di tecniche consolidate per creare linguaggi e poetiche innovative.

fascino senza paragoni. Il nostro “Don Giovanni” asseconderà una struttura bizzarra in cui commedia e tragedia si succedono senza preavvisi, con un succedersi di luoghi e spazi che nulla hanno a che fare con il naturalismo, una vicenda in cui statue prendono vita e si vendicano…».

In esposizione i tesori della Magna Grecia

Fino al 27 gennaio, il Museo del Bijou di Casalmaggiore ospita “Tesori della Magna Grecia by Cosimo Vinci Design”. Il pluripremiato artista ha voluto omaggiare la sua terra d’origine dopo una lunga formazione nel mondo dell’alta gioielleria collaborando con le più importanti casa di moda. La mostra-evento presenta una straordinaria collezione di 20 corone-ghirlanda in oro e argento, ripercorrendo in chiave contemporanea la tradizione e le vestigia degli ori della Magna Grecia di epoca aurea. Cosimo Vinci propone le sue opere giocando sulla logica dei significati multipli, affidando alle corone-ghirlanda il potenziale di una comunicazione che rimane volutamente sospesa, con lo scopo di provocare stupore e allertare l’immaginazione. La ghirlanda è il simbolo di un potere

da ostentare ad uso e consumo di chiunque voglia pregiarsene; la stessa ghirlanda è chiamata da Cosimo Vinci a rinnegare e dissacrare l’antico simbolo, per divenire accessorio elegante e trasgressivo. La forma ludica del progetto pone anche la necessità di vedere coinvolti tutti i sensi in un gioco sinestetico. Cosimo Vinci, in collaborazione con Fragrance Designer, ha creato un’essenza inedita, omaggio alle spezie del mediterraneo, la cui fragranza viene diffusa nelle sale dell’esposizione. La mostra è inoltre accompagnata da un video inedito ispirato alle corone-ghirlanda del regista pluri premiato Alessandro Zizzo. I testi del catalogo bilingue sono curati da Claudio Franchi, storico e critico del gioiello antico e contemporaneo. L’ingresso è gratuito.


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Afterhour

Mercoledì 9 Gennaio 2013

di Luca Ferrari Musica, discografia e altre spiacevoli amenità contemporanee

Non so se avete mai ascoltato “Gangnam Style”, quel pezzo pop cantato dal DJ-rapper coreano PSY (Park Jay-Sang) che balla simulando di andare a cavallo. Da qualche giorno il video ufficiale su YouTube ha superato il miliardo di visualizzazioni, un record assoluto per l'universo Web, maturato dopo un prestigioso MTV Award e numerose flash mob nelle più importanti capitali del pianeta: raduni spontanei (organizzati tramite il passaparola dei social network) di giovani danzanti l'ultima moda in fatto di ballo pop. Nei quattro minuti di video PSY - tarchiato, capelli scuri (unti), occhiali neri, giacche dai colori improbabili e cravattino, scarpe bicolore - balla e canta in ambienti tipicamente metropolitani (sauna, metro, pullman, discoteca...) in un climax iperbolico, eccitato, kitsch come un fumettone della Marvel, tanto da farlo sembrare girato negli anni Settanta. Il testo del pezzo, che in Rete alcuni giurano essere la deliberata parodia del vuoto consumismo dei quartieri alti di Seul, un superficiale inno alla spensieratezza del vivere e al corteggiamento (uno dei topoi del genere) con versi tipo: “Oppa è lo stile di Gangnam lo stile di Gangnam Una ragazza che è calorosa e umana durante il giorno una ragazza di classe che sa come godersi la libertà di una tazza di caffè Una ragazza il cui cuore si riscalda quando arriva la notte una ragazza un po' particolare Bellissima,amabile Si tu, hey, si tu, hey! Ehi, donna sexy, Oppa è lo stile di Gangnam Ehi, donna sexy, oh oh oh oh...” Facile gridare allo scandalo, indignarsi per operazioni palesemente commerciali come questa che con la musica vera sembrano aver poco a che fare. Ma il successo innegabile del brano, confermato anche dalle numerose imitazioni circolate sul Web e in televisione, non ammette snobismi e sottovalutazioni: ma perché “Gangnam Style” è piaciuta più di altri tormentoni del periodo (“Danzo Koduro”, “Ai se ue te pego”, “Tacatà Tacatà”...)? Pur mantenendo i caratteri del ballabile elettropop contemporaneo (ritmo incalzante, efficace utilizzo dell'elettronica, ritornello che trapana la mente, onomatopee da tifo da stadio), il video è una buffa autoironica parodia del single in carriera nell'Oriente capitalista. Ha trovate ridicole (come la bomba che esplode dietro il cantante e fa saltare per aria un ballerino quasi fosse un pupazzo o Psy ripreso al trotto mentre attraversa la strada sulle strisce pedonali...), uno stile di ballo stravagante e una coralità nelle scene di gruppo che ricorda i polpettoni di Bollywood. Altra cosa dalle mini storie sciorinate in serie dall'hip-hop dance americano, affollate di maschi latinos con pesanti catene d'oro al collo e rolex, attorniati da ragazze mezze nude su yacht, mega ville o macchine sportive. Uno stereotipo volgare, che perpetua l'immagine di una donna oggetto sedotta dai soldi e dal lusso e alimenta l'idea che il senso della vita stia solo nell'opulenza sfrenata. Tutto il contrario della cialtronesca messa in scena di PSY, Woody Allen coreano, che nella coda del video si ritrova a ballare con un imbarazzante dandy in completo giallo in uno squallido parcheggio sotterraneo, quando la giornata è finita e la ragazza dei suoi sogni svanita nel nulla... Patrimonio culturale dell'umanità.

I Punkreas saranno protagonisti del sabato sera nello storico locale di Cortemaggiore

Noblesse Oblige, serata punk al Fillmore I di Martina Pugno

l fine settimana si apre all’insegna del punk al Fillmore di Cortemaggiore, con una delle band che ne hanno scritto i capitoli più importanti in Italia: i Punkreas saranno infatti i protagonisti del live show previsto per sabato sera a partire dalle 21.45. I Punkreas, nati nel 1989 a Parabiago (MI), possono essere considerati a buon diritto la punk band più famosa d’Italia. Arrivati a questo traguardo dopo molti anni di gavetta, va sottolineato anche come la line up abbia subito un solo cambio in 15 anni di presenza sui palchi, a conferma della solidità granitica della band. Attualmente la formazione è composta da Cippa (voce), Flaco (chitarra), Paletta (basso), Noyse (chitarra) e Gagno (batteria), che ha sostituito Mastino. Musicalmente, la band cerca sonorità grezze e furenti che rivelano peraltro una tecnica eccellente ed una creatività soprattutto nei testi - fuori dal comune. Sul palco la formazione presenterà dal vivo, accanto ai brani ormai storici che hanno consacrato la band tra le realtà più influenti del punk italiano, anche i nuovi pezzi conrtenuti nell’album "Noblesse Oblige", ottavo capitolo discografico della formazione che arriverà ufficialmente nei negozi a partire dal 31 gennaio. I punkreas fanno così ritorno a 4 anni di distanza dal loro ultimo album in studio e dopo il

successo del loro Paranoia Domestica Tour con cui hanno festeggiato il 20esimo anno di carriera. Anche con questo nuovo lavoro, i Punkreas dimostrano di continuare a guardare e raccontare la realtà con indignazione e con un’ironia che non perdona, anche se in Oblesse Oblige si lasciano andare anche a inaspettate aperture all’elettronica e al loro nuovo amore, le ballate. Registrato tra gli studi della Cellar Door Station e il TransEuropa Studio di Torino, il nuovo album dei Punkreas è stato realizzato

Twist and Shout, gli anni 50 al Magnolia Ci si scatena fino a tarda notte venerdì al circolo Magnolia: prende il via alle 23 la serata Twist and Shout, dedicata alle sonorità anni Cinquanta. Ispirati dal rock’n’roll i Teddy Boy negli anni ’50 adottavano uno stile di vita sfrontato, irriverente, scambiati spesso per teppisti coi loro ciuffi ribelli e le mantelle scure erano l’incubo della buona società. I ragazzi di strada sono tornati per prendersi, questa volta,tutto. Sul palco del locale saranno i Mad Tubes a far rivivere le atmosfere, la voglia di ballare e la sete di divertimento degli anni d’oro del Rock n Roll. Dopo il live show, la serata proseguirà con i dj set di Alessio Granata, Ale Leuci e Dj Rocketer. I MaD Tubes sono un Quartetto Milanese che propone dell’ottimo Rock’n’roll basato su delle profonde e forti influenze Blues. Rhythm and Blues e Rockabilly vengono spesso chiamati in causa creando un Groove unico ed Esplosivo.Grazie al fatto che nel quartetto non vi sia un solo Leader Vocale, la loro musica varia abilmente accompagnando l’ascoltatore tutto d’un fiato fino alla fine del concerto. Non potete poi perdere l’occasione per calarvi ancora meglio nella parte degli scatenati ballerini anni Cinquanta, con il Workshop gratuito di ballo 50’s con Marco Azzoni ed Eleonora di Francesco, ballerini di classe internazionale del Team Studio Larosa Dance. L’apertura cancelli è prevista per le 22, orario di inizio del workshop, mentre i concerti prenderanno il via a partire dalle 23. Il costo dell’ingresso è di 5 euro più tessera Arci.

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con la supervisione di Carlo Rossi (già al lavoro, tra gli altri, con Caparezza, Nina Zilli, Baustelle). Ad arricchire il lavoro, la collaborazione con Luca ’O Zulu Persico dei 99 Posse, in Polenta&Kebab e la sezione fiati dei BlueBeaters negli scatenati brani in levare: La fine del mondo e Aperitivo. Il concerto di sabato dei Punkreas sarà anticipato dagli show della formazione piancentina Bravi Tutti e da quello della formazione bresciana Totale Apatia. I Bravi Tutti nascono nell’ottobre 2009 e suonano nei mag-

Chaplin (0372-453005) • Love is all you need PIEVE FISSIRAGA Cinelandia (0371-237012) www.cinelandia.it • Colpi di fulmine • Lo Hobbit • I 2 soliti idioti • Jack Reacher • La migliore offerta • Mai Stati Uniti • Vita di Pi

CREMA Porta Nova (0373-218411) www.multisalaportanova.it • Jack Reacher • Vita di Pi • Colpi di fulmine • Lo Hobbit • I 2 soliti idioti • Tutto tutto niente niente • Moonrise Kingdom • Ralph spaccatutto • La regola del silenzio

giori festival internazionali, condividendo il palco con band del calibro di Led Zeppelin, NOFX, Bad Religion, Emanuele Filiberto e Burzum. Nel marzo 2010 registrano un demo per poi varcare i confini nazionali per suonare a Kranj, in Slovenia. Sex Pistols, Ramones, Derozer, Dead Kennedys sono invece le influenze di cui sono intrise le sonorità dei Totale Apatia, per musiche energiche e dal ritmo semprefrenetico. L’apertura dei cancelli è prevista per le 21.30, il costo del biglietto è di 12 euro.

MILANO

Alcatraz: tributo ai Cure e ai Depeche Mode

Per un tuffo negli anni Ottanta, non potete perdere l'appuntamento di sabato sera all'Alcatraz di Milano: la serata sarà interamente dedicata alle sonorità Eighties con gli Easy Cure e gli Sneakers sul palco, per offrire i migliori tributi ai Cure e ai Depeche Mode. I concerti avranno inizio a partire dalle 22.45, mentre dalle 0.30 alle 3 ci si continuerà a scatenare sulle tre piste del locale a colpi di punk, ska, rock, swing e rock n roll. L'ingresso è di 6 euro con consumazione per le donne e di dieci con consumazione per gli uomini entro la mezzanotte; successivamente l'ingresso sarà di 5 euro senza consumazione. E' possibile scaricare la riduzione direttamente dal sito web del locale.

CINEMA Un nuovo racconto del filone dal titolo “Alla ricerca della verità”

La regola del silenzio, impeccabile Redford

Gli anni Settanta sono gli anni delle contestazioni violente e della fine dell’illusorio sogno del “peace&love” sessantottino. Anni non ancora del tutto esplorati e, forse per questo, ancora affascinanti per molti giovani oggi, e pesanti come macigni per chi giovane è stato a quel tempo. E’ ciò che accade a Jim Grant, noto avvocato di Albany, nei pressi di New York, che si vede, dopo trent’anni, “smascherato” da un giovane giornalista, Ben Shephard, alla ricerca della Notizia che risollevi le sorti economiche del piccolo quotidiano dove lavora. In quest’ultima pellicola, Robert Redford prosegue il suo

filone “alla ricerca della verità” che ha contraddistinto molti suoi film, da l’ormai lontano esordio di 32 anni fa con "Gente Comune". Amante dei giovani attori – Shia Labeouf è uno della lista – ma grande estimatore dei suoi più brillanti colleghi – un esempio sono Susan Sarandon e Julie Christie - in “Le regole del silenzio”, Redford è impeccabile dal punto di vista registico: primi piani e ritmo più lento quando i protagonisti si raccontano o esprimono il proprio pensiero e la propria visione del mondo di ieri e di oggi, alternati a carrellate e ritmo più veloce quando a parlare è la Storia dei fatti. Peccato per

Regia: Robert Redford Durata: 117 minuti. Cast: Robert Redford, Shia LaBeouf, Stanley Tucci, Nick Nolte, Susan Sarandon, Julie Christie, Sam Elliott, Brendan Gleeson, Terrence Howard. Genere: thriller. una mancanza assurda: la sorpresa. Storia, stile, narrazione perfetti. Assenti del tutto ingiustificati: suspense, pathos, coinvolgimento e attesa inevitabili in una storia di segreti. Federica Palmisano


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A proposito di... Sformato di carciofi, patate e tomino

Ingredienti • • • • • • • • • • •

PER 4 PERSONE 3 carciofi 2 patate medie 2 uova 1 tomino qualche rametto di timo 50gr.di parmigiano 30gr.di pangrattato 20gr.di burro 1 spicchio d'aglio qualche cucchiaio di latte olio evo sale e pepe

S

icuramente quando l’uomo della preistoria, cacciatore e migratore nell’eta’ del bronzo 3400-2100 a.C. Diventa stanziale dedicandosi alla pastorizia e piu’ tardi all’agricoltura, le pecore e le capre sono state sicuramente i primi animali allevati. Altri animali di dimensione e forza maggiori erano destinati al traino, all’aratro e tutti i lavori in agricoltura. Sicuramente le pecore e le capre davano lana, carne e latte agli antichi uomini preistorici. L’origine del formaggio, quando nasce il formaggio non ne abbiamo documenti, date certe, si racconta che il primo formaggio sia stato prodotto in modo casuale da pastori, i quali, nei loro lunghi spostamenti per poter conservare il latte lo ponevano in sacchi ricavati dallo stomaco degli agnelli dove vi era del caglio. Il latte continuamente mosso, rimescolato all’interno del sacco a contatto con il caglio formo’ la cagliata. Quando il pastore assetato apre il suo otre per bere con sorpresa si accorge che il latte si e’ solidificato si e’ formata la cagliata, il formaggio. Con curiosita’ lo assaggia e trova questo prodotto veramente squisito, e da qui inizia l’affascinante lunga storia del formaggio, che fa del nostro paese il piu’ importante per quantita’ di formaggi prodotti e per qualita’. Pensate che il grande statista De Gaulle diceva : come si puo’ governare un paese che ha piu’ formaggi che giorni del calendario? Il professore corrado barberin autore “dell’atlante dei prodotti tipici i formaggi” (edito da agra editrice) del 2001 censice e descrive 423 formaggi italiani. L’Italia ha una natura ed una conformazione particolare con climi e microclimi diversi che fa si che vi siano innumerevoli formaggi. Pensiamo alla nostra bella regione Lombardia che inizia a nord dalle grandi alpi innevate con pascoli a 2000-2500 metri di altezza per arrivare alle prealpi, ai laghi, alla grande pianura ed alle marcite del po, tanti sono le condizioni ambientali diverse molte sono le varieta’ di formaggio prodotte. Il primo documento certo che ci parla, che ci descrive la produzione del formaggio

Preparazione

• Pulire i carciofi, tagliando le punte, eliminate le foglie esterne dure e la barba interna e divideteli in fettine molto sottili. • Mondare i gambi spelandoli e riducendoli in rondelle: mettere tutto in acqua acidulata fino alla cottura. • In una padella mettere un filo d'olio e far rosolare lo spicchio d'aglio in camicia; tuffare i carciofi e cuocerli a fiamma bassa con un goccio di acqua calda fino a quando saranno morbidi. • Eliminare l'aglio, salare e aggiungere del timo fresco esfoliato. • Pelare le patate, tagliarle a tocchetti e farle bollire per circa 15 minuti in acqua calda. Scolare, salare e pepare lasciandole raffreddare. • In una terrina mescolare i carciofi cotti, le patate grossolanamente schiacciate con una forchetta, le uova, il sale, il pepe, qualche cucchiaio di latte, 30 grammi di formaggio e del timo fresco. • Ungere la teglia con del burro e spolverizzare con del pangrattato, mettere metà del composto livellando bene: adagiarvi sopra le fettine di tomino e rifinire con la restante farcia, pangrattato, 20 grammi di parmigiano e fiocchetti di burro. • Cuocere a 180 per circa 40 minuti e servire ben caldo.

petitCHEF

a cura di Damiano Domenico Palumbo

L’origine del formaggio risale al terzo millenio a.C. E proviene dall’attuale Iraq ed e’ un bassorilievo sumerico che ci mostra una latteria, dove sacerdoti- casari sono intenti nelle lavorazioni per produrre il formaggio. Antichi sigilli della zona della mesopotamia risalenti al 2300 a.C. Sigilli del re Etana re pastore, rappresentano l’ aquila con il suo carico regale che sorvola greggi e pastori intenti alle lavorazioni del latte. La produzione del formaggio sicuramente si espande nelle regioni del mediteranneo dov’e’ presente il sale. Per produrre un formaggio servono 3 ingredienti naturali: il latte,il caglio, ed il sale. Sono i popoli dell’ antica grecia ad introurre il formaggio nellastoria dell’uomo. Il formaggio era l’alimento base dei contadini e dei pastori di questa terra. I romani conquistano la grecia e fanno loro le tecniche casearie di produzione, perfezionandole ed iniziando anche ad utilizzare il latte bovino, perche’ i greci avevano pascoli troppo magri ed allevavano solopecore e capre. Tracce di sostanze organiche riconducibili al formaggio sono state ritrovate in una tomba

Damiano Domenico Palumbo e la sua famiglia si occupano di vino da generazioni. Relatore e docente in molti corsi dedicati al vino, formaggi, olio extravergine. Ha collaborato con diversi Istituti Alberghieri sia Regionale che Statali. E’ stato coordinatore responsabile di Associazioni gastronomiche. Inoltre è esperto di formaggi di un faraone del 2800 a.C , anche la Bibbia parla del cacio prodotto a quei tempi. Tante sono le citazioni da ricordare, ma sicuramente merita quella di columella che nel “ de rustica” parla e descrive in dettaglio tutte le procedure per produrre il formaggio e si sofferma sul tipo di caglio, della temperatura di riscaldamento, della salatura e dell’ ambiente di stagionatura da utilizzare per produrre un certo formaggio. Plinio il Vecchio “nella sua natu-

IL PANERONE

Ora voglio presentarvi uno storico formaggio lombardo che ho assaggiato durante le festività natalizie. È originario del basso milanese e piu’ precisamente nella zona compresa tra Lodi e Casalpusterlengo e’ prodotto con latte vaccino. Si porta il latte crudo a circa 28/32°, si aggiunge il caglio liquido di vitello. Coagula in 30 minuti, la rottura della cagliata si effettua in due fasi si mantiene in agitazione a 20/22°. La massa viene estratta a mezzo di tele dette “patte” e messa a spurgare per 15 minuti a 26°. Viene poi sminuzzata nelle fascere. Dopo 4 giorni queste vengono tolte e le forme avvolte in carta speciale e sistemate in fascere di legno. Matura in 15 giorni in ambiente a temperatura di 8/10°. Il nome panerone deriva dalla “panera” che in dialetto lodigiano signi-

Mercoledì 9 Gennaio 2013

ralis historia” elenca e descrive i principali formaggi prodotti nell’ impero romano. I primi caseifici nascono nell’ eta’ imperiale, virgilio ci narra che 27 grammi di formaggio al giorno venivano date al legionario romano affinche’ avesse energie per combattere i barbari. Arrivando ai nostri tempi e’ grazie alle abbazie ed alle strutture, i conventi che ci hanno tramandato nei tempi le metodologie di lavorazione del latte e la trasformazione del formaggio.

fica crema di latte, panna , il riferimento e’ alla tecnica di lavorazione che prevede l’ ultilizzo di latte intero ricco di panna. In degustazione si presenta con una crosta morbida,umida liscia sottile di colore giallo tendente al rosato., Presente un’ occhiatura diffusa con occhi grandi e alveolari la pasta e’ di colore bianco morbida soffice friabile e cremosa, cola con facilita’. In bocca si presenta dolce e aromatico con la tipica sfumatura che si accentua man mano che il formaggio si affina. Il Panerone puo’ essere condito con olio sale e pepe, lo si puo accompagnare con miele amaro, con mostarda di frutta piccante, con confettura di zucca, pomodori verdi ,polenta e con l’anguilla. Segnalo il Panerone prodotto dal caseificio Carena di caselle Lurani (LO).

di Ermanna Allevi, naturopata,

Massaggio Antistress Lo “stress” è uno stato di continua allerta ed è un fenomeno naturale, fisiologico. Esso fa scattare, in chi lo vive, dei meccanismi neurochimici che rendono i sensi più ricettivi, affinati, pronti a valutare ogni situazione circostante. Sotto questo aspetto, lo stress, acquisisce un valore vitale, di tutela. Negli ultimi anni il termine “stress” ha una valenza negativa e viene considerato il responsabile di tutta una serie di disagi e malattie. Le ricerche del prof. Hans Selye sullo stress spiegano in quale modo può da fisiologico diventare patologico. Le modificazioni fisiologiche hanno portato l'individuazione di tre fasi: Reazione di allarme, Resistenza, Esaurimento. L'iniziale reazione di allarme innescata dai centri cerebrali, dà il via ad un'ampia gamma di modificazioni, che coinvolgono l'intero organismo: aumento di adrenalina, della frequenza cardiaca, della glicemia, ecc. Nella seconda fase c'è un'apparente attenuazioni delle reazioni del sistema nervoso ed endocrino, come se si fosse verificato un adattamento all'evento stressante. In realtà, gli effetti dello stress continuano a logorare le risorse fisiologiche a disposizione dell'organismo e, se perdura, condurrà all'ultima fase, quella dell'esaurimento, in cui insorgono, in forma aggravata, i sintomi apparsi nella prima fase, questo porterà alla condizione patologica. Molti medici ritengono che numerose patologie quali: ulcera, insonnia, cefalea, cardiopatie, siano imputabili o aggravate dell'esposizione a situazioni prolungate di stress. C'è dunque una catena fisiologica che porta a rispondere ai mutamenti, ai cambiamenti, agli stimoli interiori ed esterni, consentendo il rispetto del proprio orologio biologico: “il nostro modo di essere”. Quando questo meccanismo perfetto si altera, lo stress può trasformarsi in un motivo di disagio o di malattia. Il “Massaggio Antistress”, ripristina questo ritmo interno tenendo conto di due obiettivi fondamentali: liberare il corpo e il movimento e rimettere in collegamento il mondo alto con il mondo basso. Il primo ci parla del corpo, che nelle sue forme più essenziali, richiama l'immagine di una pianta e il cervello è analogo al seme di una pianta, il Massaggio Antistress punterà a liberare il corpo dalle sue corazze, affinché anche la mente possa svincolarsi. Il secondo ci parla di un'energia profonda, sottile, stimolata con il massaggio, indispensabile per integrare la parte razionale con quella emotiva, creativa. Il nostro corpo è un insieme di porte e canali in cui scorre l'energia. Creando i presupposti corretti, l'energia scorre più facilmente. Quali sono i canali presenti nel nostro corpo? Prima di tutto il canale circolatorio: il sangue circola dentro di noi, svolge un percorso che consente alla coscienza di rimanere accesa, presente, poi c'è un canale più leggero: il linfatico. I canali più sottili sono infine il respiratorio e il nervoso, dove l'energia nervosa si fa coscienza, pensiero, idee. Il Massaggio Antistress tra spunto dalle parole di un Saggio: “senza peregrinare il Saggio apprende”, ciò sta ad indicare che la conoscenza ed il benessere non dipendono dall'immersione nell'esteriorità, ma nel muoversi dolcemente dentro sé stessi, nel ritrovare quello spazio operativo, fecondo, dove ogni trasformazione è possibile, l'habitat originario della coscienza.



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