Il Piccolo Giornale di Cremona

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PICCOLO

Giornale

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Edizione del Sabato

Direttore responsabile Sergio Cuti • Direttore editoriale Daniele Tamburini • Società editrice: Promedia Soc. Coop. via Del sale 19 Cremona • Amministrazione e diffusione: via S. Bernardo 37/a Cremona tel. 0372 435474 Direzione e redazione via S.Bernardo 37/a Cremona tel 0372 454931 • email redazione@ilpiccologiornale.it • stampa SEL Società Editrice Lombarda Cremona • pubblicità: Immagina srl tel. 0372 435474 direzione@immaginapubblicita.it Aut. del Tribunale di Cremona n° 357 del 16/05/2000 • Poste Italiane S.p.a. Sped. in A.P.-45%-art. 2 comma 20/B legge 662/96 – Cremona • Numeri Arretrati: http://www.immaginapubblicita.it

Anno XII • n°54 • SABATO 4 AGOSTO 2012

Periodico • € 0,02 copia omaggio

Non riceve alcun finanziamento pubblico

PROVINCE Continua il dibattito sui possibili accorpamenti. Intervista a Daniele Molgora, presidente della Provincia

a pagina 4

BRESCIA NON CHIUDE A CREMONA «Se Cremona dovesse chiedere l’accorpamento non avremmo niente in contrario, non precludiamo alcuna possibilità» L’EDITORIALE

Tempo di ferie

T

di Daniele Tamburini

UN FENOMENO IN AUMENTO

LADRI DI BICICLETTE TRA IL CENTRO STORICO E LA STAZIONE ▲

a pagina 5

INAUGURAZIONE IN PRIMAVERA

Il livello del fiume è ormai sceso a -7,49 metri sotto lo zero idrometrico che secondo gli esperti potrebbe superare la soglia critica fra una decina di giorni. Una tregua alla grande calura potrebbe giungere poco prima di

Ferragosto, ma ancora non è chiaro se giungerà dall’Atlantico, con un fronte temporalesco o dal Nord Europa, grazie a masse d’aria più fresche.

CALCIO - NUOVO COLPO DI MERCATO

La Cremo si affida all’esperienza di Davide Baiocco

La Vanoli esordirà in campionato contro Bologna

MONDOMUSICA A NEW YORK

La Cna: «Poca considerazione per i liutai»

Solo la scherma è all’altezza dei Giochi Olimpici a pagina 26

a pagina 8

CASLMAGGIORE - GAL OGLIO PO

a pagina 25

LONDRA 2012 - FIORETTO DA FAVOLA

a pagina 24

BASKET - PRESO STIPANOVIC

a pagina 3

Museo del violino, un’eccellenza per la nostra città

SPORT

Il Po scende a -7,49 metri sotto lo zero idrometrico e per il momento non sono previste perturbazioni in grado di portare piogge per pareggiare il deficit idrico,

empo di ferie, tempo di vacanze, e i cambiamenti, rispetto ad un recente passato, sono davvero molti. Le vacanze tornano al loro significato etimologico, quello, cioè, per cui è un tempo in cui "si manca" all'impegno quotidiano, al lavoro consueto. E' certo che sembrano lontani anni luce i tempi dei "vacanzifici" a tutti i costi, delle vacanze per tutti, con tanto di film "estivi" in sequenza (per non parlare, in altra stagione, dei cinepanettoni). Non so se, personalmente, ne sento molto la mancanza. Non ho mai creduto del doversi divertire a tutti i costi. Qualcuno sosteneva, anche in tempi pingui, e non magri come quelli di oggi, che la miglior vacanza fosse quella che si godeva nelle città svuotate: il negoziante disponibile a fare due chiacchiere, la camminata tranquilla fino al bar per una bevanda, magari un po' di fresco in un parco. E poi, dico io: quando eravamo bambini; alzi la mano chi andava in vacanza. Eravamo bambini, e l'estate era un tempo lungo e pigro, e le giornate erano lunghe e pigre. C'erano molti tempi vuoti, ma ... averceli ora! Sono i momenti in cui puoi riflettere, ponderare, e anche aprire il volo alla fantasia. No, non voglio parlare dei "bei tempi antichi", sarebbe sciocco, ma invito tutti, e per primo me stesso, a cogliere le opportunità, magari poche, che il tempo della crisi offre. Le vacanze devono essere un momento in cui si stacca la spina, in cui si prova a leggere quel libro che ci aveva incuriosito, in cui si può tentare di non tenere sotto controllo il cammino dello spread. Perché i tempi che vivremo a settembre ci vorranno riposati e fortificati. Io ci provo. Buone vacanze a tutti.

PO SEMPRE PIU’ A “SECCO”

Minoranze riunite contro i tagli a pagina 13 Mozione condivisa


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CREMONA

Sabato 4 Agosto 2012

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Museo del violino, eccellenza e tradizione Grande attesa per “Liuteria in festival” e per il Concorso internazionale triennale degli strumenti ad arco

Il museo dedicato al celebre strumento verrà inaugurato nella primavera del 2013, ma già a settembre ospiterà due manifestazioni

C

di Laura Bosio

remona e violini, un rapporto strettissimo. Nella città in cui le liuterie sono tra le principali attrazioni turistiche, finalmente è sorto anche un vero e proprio museo dedicato al violino. Sappiamo bene che, da Stradivari, ad Amati, a Guarneri del Gesù, tutti i più grandi liutai della storia siano cresciuti all’ombra del Torrazzo. Proprio negli ultimi anni, la valorizzazione di quest’arte ha compiuto grandi passi, con un percorso articolato di eventi, la realizzazione di consorzi e, soprattutto, la realizzazione del Museo del violino, che verrà inaugurato nella primavera del 2013, ma dove già si sta lavorando a pieno ritmo, tanto che la Fondazione Stradivari vi si è già trasferita con sede e uffici. Inoltre, presto la struttura ospiterà Liuteria in festival 2012, manifestazione che si svolgerà dal 20 settembre al 14 ottobre nell’Auditorium. «La rassegna sarà un’occasione insolita per conoscere Cremona attraverso la musica, la ricerca, gli studi e le sensibilità che quotidianamente affiancano, vivificandola, l’arte cittadina di costruire raffinati strumenti ad arco» spiega Virginia Villa, direttore della Fondazione Stradivari. Tra mostre, concerti, incontri, la manifestazione sviluppa ogni anno un percorso strutturato, dedicato alla liuteria sia antica che contemporanea. «La coabita-

zione di tanti caratteri, la vicinanza di grandi solisti e giovani promesse, si traduce in un risultato complessivo articolato in forma organica, dove il pubblico può seguire le tracce di un approfondimento che si fa continuo, e promuove rimandi, anche da un’edizione all’altra» spiega Villa. Punto focale della rassegna sarà il Concorso Triennale Internazionale degli Strumenti ad Arco “Antonio Stradivari”, giunto alla tredicesima edizione, scandito da un fitto calendario di iniziative che avranno come protagonisti grandi interpreti e gli strumenti contemporanei. Grande spazio avranno i giovani e la formazione. «Si realizzerà così quell’incontro tra co-

struttori di oggi e musicisti di domani che è doppiamente significativo, poiché pone l’accento sul valore culturale della liuteria contemporanea e, nello stesso tempo, diventa punto d’incontro selezionato tra domanda ed offerta di strumenti di alta qualità» spiega la direttrice. Numerosi momenti vedranno protagonisti vari Conservatori italiani e poli d’eccellenza nella formazione, dal Politecnico di Milano alla scuola di Liuteria di Cremona. Infine, nell’ultimo week end di settembre, si svolgerà il Salone Commerciale Mondomusica, dove gli stand saranno affollati da acquirenti ed appassionati provenienti da ogni angolo del mondo. L’ingresso ai concerti e

«Liuteria di qualità: una abilità tutta cremonese»

Il Museo del Violino in piazza Marconi

all’esposizione dei partecipanti al concorso è gratuito: Cremona rinnova un invito alla partecipazione ed alla condivisione culturale, disegnando un percorso tra botteghe e sale da concerto alla scoperta dei segreti della città e della sua tradizione.

«Confermando una formula perfezionata in oltre trent’anni, qualità artigianale e resa acustica sono armonicamente ponderate, cosi mettere degnamente in risalto quanto di meglio nel mondo esprime la liuteria contemporanea» conclude Villa.

Cremona summer festival tra concerti e masterclass A riconfermare la vocazione musicale della nostra città, si sta svolgendo proprio in questi giorni il Cremona Summer Festival, che si concluderà il prossimo 11 agosto. La kermesse, giunta alla terza edizione, anche quest'anno si distingue per un programma ricco di concerti, concorsi e masterclass. Studenti e insegnanti di strumenti ad arco, di pianoforte e di marimba provenienti da più di 15 nazioni del mondo, in particolare da Stati Uniti, Canada, Russia, Belgio, Portogallo, Spagna, Turchia, Ungheria, Brasile, Armenia, Ukraina, Hong Kong, Cina, Sud

Corea e Australia, si esibiscono nella nostra città. L'obiettivo del Cremona Summer Festival è quello di diffondere il brand di Cremona - la liuteria - anche attraverso l'organizzazione di masterclass non solo per musicisti professionisti, ma anche per le migliaia di studenti che vogliono vivere l'esperienza unica di suonare nella terra di Stradivari. Ultimo appuntamento della rassegna sarà appunto quello dell'11 agosto, quando nel Cortile Federico II si esibirà in concerto l'Orchestra Sinfonica Giovanile della Colombia e del Conservatorio Bonporti di Trento.

Proprio a questo scopo è stata formata una giuria d’eccezione, coordinata da Paolo Salvelli, presidente della Fondazione Walter Stauffer, e composta dai musicisti Julius Berger, Ludwig Müller, Franco Petracchi, Vera Tsu, Akiko Yatani e dai liutai Gregg Alf, Peter Beare, JeanJacques Rampal, Luca Sbernini e Alessandro Voltini. Base logistica della manifestazione sarà il nuovo Padiglione delle Mostre Temporanee del Museo del Violino, dove gli strumenti saranno esposti dal 28 settembre al 14 ottobre. Il Museo del violino si prepara quindi ad essere un grande contenitore per l’arte liutaria e musicale di Cremona: dal museo stradivariano alla collezione degli strumenti ad arco di Palazzo comunale, alle raccolte degli strumenti contemporanei della Fondazione Stradivari, oltre alle numerose mostre temporanee. L’ampio auditorium è stato costruito allo scopo di ospitare concerti ed eventi musicali di grande rilievo, come appunto la manifestazione Liuteria in festival. Tutto il percorso museale sarà caratterizzato dalla multimedialità e dall’interattività, e in particolare vi sarà la possibilità di approfondire la storia del violino, dalla sua nascita, ai più importanti maestri liutai. Non mancherà poi una vera e propria attività di laboratorio musicale, con apposite sale per le audizioni musicali, il Sound lab, il laboratorio per la manutenzione degli strumenti e tante altre cose.

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Cremona

Sabato 4 Agosto 2012

camping parco al po

Il Pd: «Provincia e Comune scongiurino la chiusura»

La notizia della possibilità di chiusura del campeggio di Cremona "Camping parco al Po" ha dato il via ad una raccolta firme da parte dei frequentatori del ristorante e dei visitatori italiani e stranieri. Il tema è oggetto dell'interrogazione dei rappresentanti provinciali del Pd Andrea Virgilio e Vera Castellani per richiedere un tavolo di confronto con il Comune, allo scopo di dare il via ad una collaborazione utile a scongiurare la chiusura. "L’amministrazione Provinciale si è sempre dichiarata sensibile al turismo rurale e a alle potenzialità attrattive del turismo su fiume Po con i suoi i siti ambientali delle nostre golene e con i percorsi ciclopedonali. Come più volte ribadito del gruppo PD questa sensibilità deve prima di tutto partire da una concreta collaborazione con i principali Comuni del territorio e in modo particolare con il comune di Cremona. Lungo il fiume è presente un fenomeno abusivo di campeggi su entrambe le sponde del fiume, una realtà già segnalata che richiede continui e difficili controlli". Prosegue l'interrogazione: "La Società Cooperativa Campeggiatori Cremonesi, che gestisce da ormai 30 anni il Camping Parco al Po lungo viale Po Europa ha segnalato l’assenza di investimenti e le diverse criticità di una struttura che, anche negli anni passati, non ha goduto di particolare attenzione da parte dell’amministrazione comunale. La Provincia non ha competenza diretta sull’area perché appartiene al comune di Cremona; chiediamo alla giunta provinciale se ritiene opportuno avviare un confronto con il comune di Cremona al fine di scongiurare la chiusura del campeggio".

«Aperti all’unione con Cremona» Mentre Mantova guarda alla “Provincia del Po”, nove Comuni chiedono di essere accorpati alla Leonessa

Il presidente della Provincia di Brescia risponde all’ipotesi di accorpamento di Giuseppe Torchio

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di Martina Pugno

el pieno delle discussioni relative ai possibili accorpamenti provinciali, Brescia si rivela un'alleata sempre più ambita per molte realtà lombarde. In tanti sembrano volersi accorpare ai territori guidati dalla Leonessa: sono nove i Comuni dell'alto mantovano che già hanno apertamente dichiarato le proprie intenzioni di perseguire questa strada. Goito, Castiglione delle Stiviere, Guidizzolo, Volta Mantovana, Cavriana, Solferino, Ponti sul Mincio, Medole e Monzambano sono pronti a dire addio all'appartenenza mantovana per rientrare a tutti gli effetti nella Provincia di Brescia, mentre Mantova continua a perseguire l'idea di una grande provincia del sud est della Lombardia che comprenda Lodi e Cremona; una sorta di "Provincia del Po" che possa costituire un polo alternativo e concorrenziale nei confronti della Leonessa. Di simile avviso anche il presidente della Provincia di Cremona Massimiliano Salini, anche se la sua posizione non è universalmente condivisa: in una intervista pubblicata sul nostro giornale mercoledì 1 agosto, l'ex presidente provinciale Giuseppe Torchio ha avanzato l'ipotesi di un accorpamento a Brescia anche da parte di Cremona. Tra le ragioni alla base della proposta vi sono la possibilità di unire un territorio che costituisce eccellenza nell'ambito dell'agricoltura ad una realtà altrettanto rilevante dal punto di vista imprenditoriale e la possibilità di rafforzare i collegamenti tra i due territori. Dal canto suo, la Provincia bresciana risponde alle lusinghe dei Comuni mantovani e quelle cremonesi nello

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Daniele Molgora

Dovrebbero decidere gli abitanti dei Comuni tramite referendum

stesso modo, come si evince dalle parole del presidente provinciale di Brescia Daniele Molgora. Vedrebbe possibile una unione con Cremona? «La provincia di Brescia è una provincia storica, se Cremona dovesse chiedere l'accorpamento non avremmo nulla in contrario, anche se si tratta di realtà molto diverse. Le decisioni dovrebbero però essere prese dal basso, dovrebbero essere i cittadini a farne richiesta attraverso un referendum. Sono state tirate molte righe sulle cartine nel corso della storia e se ne sono viste le conseguenze. In tutti i casi si è poi dovuto fare i conti con il popolo; meglio che le decisioni vengano prese tenendo conto delle opinioni di chi vive i singoli territori». Ritiene che dall'accorpamento

con Cremona anche Brescia potrebbe trarre dei vantaggi? «Brescia ha una sua identità e dimensioni notevoli; si tratta della quinta Provincia italiana e della seconda, per importanza, a livello regionale. Per molte cose è il punto di riferimento della Lombardia orientale, ad esempio per quanto riguarda la Corte di Appello: a trarne vantaggio sarebbe più che altro Cremona, ma non precludiamo nessuna possibilità». State quindi valutando anche la possibilità di non modificare affatto i confini provinciali? «La Provincia non valuta e non esclude nulla: se arriveranno richieste le prenderemo in considerazione. Si è parlato, ad esempio, dell'accorpamento di alcuni centri dell'alto mantovano, che peraltro hanno molte carat-

teristiche in comune con il nostro territorio, anche dal punto di vista linguistico; alcuni dialetti sono praticamente bresciani. A decidere deve però poter essere la gente, devono essere gli abitanti. Da parte nostra non escludiamo nulla a priori». Alla volontà espressa dal presidente provinciale di fare affidamento su referendum da indire nei singoli Comuni costituisce però ostacolo il tempo: per richiedere il volere dei singoli cittadini sarebbero necessarie tempistiche superiori di quelle a disposizione prima che effettivamente avvenga i confini nazionali vengano ridisegnati. Il decreto legislativo ha infatti previsto sessanta giorni dalla data di entrata in vigore l della legge di conversione del decreto per il Governo per adottare la legge di riordino.


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Cremona

Sabato 4 Agosto 2012

Lo strano caso delle biciclette che scompaiono Le segnalazioni si moltiplicano. Prelevate in pieno centro, le bici vengono spostate in “punti di raccolta nei vicoli”. L’ombra di un nuovo racket cittadino?

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di Michele Scolari

e è passato di tempo da quando Vittorio De Sica dirigeva il grande film, "Ladri di biciclette". Eppure a distanza di tanti anni questa figura del ladro di biciclette è tutt’altro che scomparsa, tanto che qualche proprietario di bici, al colmo dell’esasperazione, non esita addirittura a staccare la ruota anteriore portandosela al lavoro, in negozio o al bar: «voglio vedere se me la portano via anche così». Purtroppo però anche le soluzioni più estreme non fungono da deterrente e la determinazione dei ladri non vacilla neppure su una ruota sola. Negli ultimi tempi i furti sono aumentati un po’ dappertutto: a Lodi, a Pavia, a Piacenza, a Modena, per non parlare delle grandi città come Milano o Roma. Ma non è un male solo italiano: un sondaggio realizzato dal New York Times ha mostrato come nella Grande Mela i furti di biciclette superano di parecchie lunghezze quelli d’auto. Un aumento imputabile non solamente al mix tra abbassamento dello standard di vita e carocarburante che sta rilanciando la bicicletta come mezzo di locomozione “low cost”, con la possibilità che essa gradualmente ritorni al valore essenziale per la sopravvivenza che aveva nella trama del grande regista romano. Una trama che dalla pellicola neorealista prosegue da decenni con il medesimo copione, fatto sempre di attori sconosciuti, uguale a se stesso nella sostanza anche se con sempre nuove strategie nella forma. Se è ormai noto come il parcheggio per le biciclette della stazione ferroviaria di Cremona sia divenuto un enorme negozio a cielo aperto dove numerosi “Arsenio Lupin del pedale” si servono disinvoltamente e quasi quotidianamente tranciando lucchetti in piena luce, questa non sembra l’unica zona finita nel mirino dei ladri. Da qualche tempo numerose segnalazioni al nostro giornale (si parla di qualche decina) denunciano sempre più

Strage di ciclisti, possiamo parlarne?

frequenti i casi di “biciclette semoventi” in pieno centro città, dove le bici spariscono sotto gli occhi dei proprietari con una dinamica particolare. La bicicletta viene posteggiata a lato della strada e, in mancanza di rastrelliere, spesso viene chiusa con catene antifurto senza essere ancorata. Al suo ritorno, il proprietario si accorge che la bicicletta è sparita. In molti casi non viene più ritrovata. Ma in alcune situazioni, dopo qualche ricerca, il mezzo viene ritrovato: rispunta in strade secondarie o vicoli non lontani dal luogo dov’era parcheggiata. Spesso, quando viene ritrovata, la bicicletta è accanto ad altre, tutte chiuse ed evidentemente trasportate lì con la stessa dinamica: presumibilmente punti di raccolta donde poi le bici vengono verosimilmente prelevate da un furgone, e fatte definitivamente sparire verso destinazioni nazionali ed estere. L’ombra di un racket cittadino? Anni fa venne scoperta una vera e propria banda specializzata nel furto delle biciclette che operava a bordo di un furgone nella cintura della periferia cittadina, tra il quartiere Po ed il Cambonino. Un ladro seriale è stato arrestato dai carabinieri di Castelleone lo scorso mercoledì 1 agosto, preceduto da altri arresti e denunce dall’inizio dell’anno. Ed è noto come ormai dietro ai furti di biciclette si celi, più che il riutilizzo

personale, il business della ricettazione: un giro che spesso batte bandiera internazionale. «E’ un problema diffusissimo e purtroppo difficile da debellare - spiega Piercarlo Bertolotti della Fiab di Cremona - e questo per varie ragioni. Intanto la campagna “Targa la bici” non è decollata come in altre città, parlo di Modena, Reggio, Mantova o Lodi, dove ha avuto una risonanza mediatica decisamente maggiore e ha potuto contare su di un’amministrazione progressista e di larghe vedute. A Cremona invece, dove la presentazione è stata meno incisiva, le adesioni sono ancora scarse. Eppure potrebbe rappresentare un valido contrasto ai furti. La targa è costituita da un adesivo che viene applicato all’inizio del tubo obliquo del telaio. Prevede poi la registrazione dei dati anagrafici del proprietario e delle caratteristiche della bici all'interno del libretto (compreso il numero di telaio); il libretto dev’essere conservato perché necessario per l'eventuale recupero della bicicletta in caso di furto. I dati vengono poi inseriti nel Registro Italiano Bici “BiciSicura”, accompagnato da una fotografia e dalla descrizione di eventuali “segni particolari”. Ed è un progetto che in altre città ha già dato i suoi frutti, con il recupero di quasi il 70% delle bici rubate».

«In altre città il progetto “Bici sicura” ha già dato i suoi frutti»

Egregio Direttore, nelle ultime settimane ben 15 persone hanno perso la vita in sella ad una bicicletta, e questo è inaccettabile in una società civile. 12 luglio: Giorgia Graziano (13 anni, Padova) travolta sulle strisce pedonali mentre andava a scuola; 13 luglio: Valerio Zeffin (18 anni, Lomazzo) travolto da un furgone dopo una caduta accidentale; 14 luglio: Giovanni Fantola (41 anni, Cagliari); 14 luglio: Senza Nome (79 anni, Bologna) tamponato da un furgone; 16 luglio: Paolo Tomasello (44 anni, Treviso); 17 luglio: Isa Veluti (55 anni, Lodi) consigliere comunale travolta sulle strisce mentre si recava al lavoro; 18 luglio: Gianmatteo Gerlando (28 anni, Torino) travolto sulle strisce mentre tornava dal lavoro; 18 luglio: Orlando Danieli (78 anni, Treviso); 18 luglio: Giovanna Bolsi (71 anni, Casalmaggiore) travolta da camion della nettezza urbana; 20 luglio: Pasquale Pieraccini (65 anni, Forlì) travolto da camion della nettezza urbana; 20 luglio: Giorgio Frigerio (47 anni, Lecco); 21 luglio: Alessandro Orlandini (52 anni, Modena) travolto da un'auto; 25 luglio: Rufus Ezekie (28 anni, Busto Arsizio) travolto da un'auto mentre tornava dal lavoro; 25 luglio: Senza Nome (38 anni anni) carabiniere travolto da auto dopo caduta accidentale; 2 agosto: Mario Zaniboni (60 anni, Castelverde) travolto da auto mentre tornava dal lavoro. E le notizie sono apparse sempre e soltanto con più o meno risalto solo nelle cronache di giornali locali. In merito a questa piccola strage nessun editorialista si è soffermato a riflettere sui motivi che ne stanno alla base. Sempre un articolo che parla della vittima con toni di profondo rammarico, mai un articolo di denuncia della pericolosità delle nostre strade, di regole del Codice della Strada che andrebbero modificate dell’Inail che non riconosce l’infortunio in itinere, e della “poca attenzione” con cui troppi automobilisti guidano? In altre nazioni, già più di 30 anni fa, sono state adottate misure atte a ridurre gli incidenti limitando il numero e la velocità degli automezzi nelle città, investendo oltre che sull’educazione con efficaci campagne di sensibilizzazione, soprattutto sulla sicurezza di ciclisti e pedoni. E i costi sociali di questi incidenti sono spaventosamente enormi e bisogna assolutamente che tutti noi, amministratori in primis, ci si ponga la domanda se 15 e più morti morti in meno di 30 giorni sia un bilancio accettabile. A cosa o a chi è imputabile questa situazione e cosa può fare ognuno di noi per cambiarla? Continuiamo a parlare di “disgrazie”? Vogliamo sempre dire che “è colpa dei ciclisti”? Basta con i luoghi comuni. Centinaia di migliaia di cittadini hanno scelto la bicicletta come mezzo di trasporto e devono poter godere degli stessi diritti di chi invece ha scelto mezzi diversi. Ciò che conta è che ognuno, inforcando la bicicletta, non dimentichi che è indispensabile seguire le regole del codice della strada. Sembra un’ovvietà ma non è così. Vien da chiedersi perché manchino amministratori desiderosi di raccogliere un facile e ampio consenso, oltre che perseguire obiettivi concreti come la diminuzione dell’inquinamento e del traffico. Piercarlo Bertolotti


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Cremona

Sabato 4 Agosto 2012

Università, tasse raddoppiate per i fuori corso La Spending Review contro gli studenti in ritardo negli atenei: per loro aumenti a partire dal prossimo anno

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di Martina Pugno

a ora in poi andare fuori corso costerà caro agli universitari. E’ quanto stabilito dal provvedimento sulla Spending Review, che non ha risparmiato tagli neppure al mondo accademico. Per gli iscritti che risultano in ritardo con il proprio percorso di studi si prevede un aumento delle tasse universitarie proporzionale al reddito: gli aumenti saranno del 25% per coloro che rientrano in un reddito Isee pari o inferiore a 90 mila euro, del 50% per cento per le fasce di reddito fino a 150 mila euro e aumenti del 100% per chi supera questa soglia. Tale provvedimento mirerebbe così a risolvere, o perlomeno contenere, un doppio problema: quello della necessità di fondi per gli atenei e quello relativo alla presenza di sempre più studenti fuori corso nelle università italiane. Le novità introdotte dal decreto, però, non finiscono qui, e riguardano anche gli studenti regolarmente iscritti e al passo con gli esami. Anche per loro sono in arrivo degli aumenti, ma non prima del 2016: secondo quanto disposto dal decreto, per i prossimi tre anni accademici, a decorrere dal 2013-2014, l'incremento della contribuzione per gli studenti iscritti entro la durata dei rispettivi corsi di studio di primo e secondo livello non può essere superiore all'indice dei prezzi al consumo dell'intera collettività, mentre per lo stesso arco temporale non ci saranno aumenti per gli studenti con reddito Isee annuo inferiore ai 40 mila euro. A poche ore dalla fiducia del Senato, il decreto ha così già generato proteste da parte degli studenti, che accusano lo Stato di avvallare un sistema scolastico sempre più elitario e riservato ai pochi che se lo potranno economicamente permettere. La riforma inoltre,

Scuola e ricerca

Stop alle indennità per i docenti rientrati nei ruoli

Gli studenti universitari non saranno gli unici a subire gli effetti economici della Spending Review: il decreto interviene anche sulle indennità eliminandone l'accumulo. Il professore o ricercatore universitario che rientra nei ruoli sarà corrisposto un trattamento pari a quello attribuito ai colleghi di pari anzianità. "In nessun caso il professore o ricercatore universitario rientrato nei ruoli delle università potrà conservare il trattamento economico complessivo goduto nel servizio o incarico svolto precedentemente, qualsiasi sia l’Ente o Istituzione in cui abbia svolto l’incarico. L’attribuzione di assegni ‘ad personam’ in violazione delle dis-

posizioni - prosegue il testo approvato in Senato - è illegittima ed è causa di responsabilità amministrativa nei confronti di chi delibera l’erogazione”. Fino ad oggi il professore o il ricercatore universitario che rientra nei ruoli ha sempre mantenuto il diritto a ricevere, oltre al proprio stipendio, un cifra pari all'indennità goduta presso l'ente o l'istituzione in cui aveva prestato servizio. L'emendamento è stato presentato a firma del senatore Fli Giuseppe Valditara. Per Valditara si tratta ”di un bel segnale per la moralizzazione della casta, oltre che per il risparmio diqualche milione di euro. Il privilegio non aveva alcun senso”.

«Un risparmio per qualche milione di euro»

no in ritardo con il proprio percorso di studi. Se dunque, da una parte, si mira alla riduzione di tale numero, dall'altra l'aumento delle tasse universitarie andrà a coprire almeno in parte i mancati introiti derivanti dal probabile abbandono di molti di essi e dalla riduzione dei tempi di laurea da parte degli iscritti, proprio a fronte di costi più elevati. Per alcuni atenei, infatti, gli iscritti in ritardo con gli esami costituiscono una importante risorsa dal punto di vista economico: su tutti, il Politecnico di Torino, che secondo quanto riportato da una recente classifica pubblicata su Il Sole 24 Ore risulta essere l'Università con più studenti fuori corso: ben il 51,4%. Seguono l'Università di Foggia con il 45,4% degli iscritti e l'Università di Pisa con il 43%. Percentuali simili anche all'Università degli Studi della Basilicata, a

Potenza, l'Università di Cagliari e quella di Palermo, in cui la percentuale dei fuori corso va dal 42,8 al 42,6% degli iscritti. Tra le voci della protesta si aggiunge anche quella del Codacons, che ha già annunciato di essere pronto ad azioni legali: "Le tasse universitarie non possono essere raddoppiate dall'oggi al domani per chi è già iscritto da anni all'università. Il rischio è che studenti che hanno già pagato le tasse dei fuori corso siano ora costretti ad abbandonare gli studi, non potendo fronteggiare la stangata ed organizzare diversamente la propria vita in così breve tempo. E' evidente che, a questo punto, avrebbero diritto a riavere quanto inutilmente pagato per anni. Le nuove regole dovrebbero valere solo per chi si iscrive al primo anno a partire dal 2012 2013".

Per i redditi bassi aumenti bloccati per tre anni

secondo gli studenti, penalizza i fuori corso senza tenere conto di quelle che potrebbero essere le ragioni e le difficoltà dei singoli. Certo è che il fe-

nomeno in Italia rileva una incidenza di notevole portata: sui due milioni di studenti attualmente iscritti alle facoltà universitarie, ben 600 mila risulta-


Cremona

Sabato 4 Agosto 2012

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ANGELO MORSENTI

Continua il nostro viaggio alla scoperta dei personaggi cremonesi ai quali sono intitolate le strade cittadine

Medaglia d’oro al valore

Perì sul fronte di Versic-Korite il 21 agosto 1917, mentre difendeva la propria posizione

Torniamo ascrivere di strade cittadine, prendendo spunto da una via intitolata ad un valoroso cremonese: si tratta di Angelo

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Morsenti, eroe di guerra e medaglia d'oro al valor militare. Un nostro cittadino distintosi per il suo coraggio, la sua tenacia e il

suo valore. La via che gli è stata intitolata è quella che collega piazza Santa Lucia a corso Vittorio Emanuele.

di Laura Bosio

ngelo Pasquale Morsenti, nacque a Passarere di Capergnanica il 4 febbraio del 1888, primo di sei fratelli. Il padre Antonio e la madre Giovanna Margheriti erano lavoratori agricoli e vivevano in una cascina. Morsenti iniziò il suo servizio militare catapultato nella realtà del primo Conflitto Mondiale, assolvendo dapprima gli obblighi di leva nel 54° Reggimento Fanteria dove ricevette i galloni di caporale e di caporal maggiore e da cui fu congedato nel giugno del 1910. Richiamato per mobilitazione, alla vigilia della dichiarazione di Guerra all'Austria, il 10 maggio 1915, fu destinato al 42° Reggimento "Modena". Raggiunta col reggimento la zona di adunata, il 24 maggio del 1915 varcò il confine; nella prima offensiva combatté valorosamente sull'alto Isonzo, nella zona del Monte Nero, riportando in giugno - sul Mrzli - una grave ferita che lo obbligò a lasciare il fronte per essere ricoverato in ospedale. Quindi, una volta guarito, rientrò al deposito del reggimento. Le sue doti furono subito chiare ai suoi superiori, che lo nominarono sergente alla fine di luglio del 1916, anche se era ancora molto giovane. Nell'aprile del 1917 raggiunse la linea del 71° Reggimento della Brigata "Puglie", nel Carso, dove era stato trasferito. In maggio passò alla Brigata "Barletta" effettivo al 138° Reggimento di Fanteria operante sul fronte Versic-Korite. Successivamente, per le sue riconosciute prove di valore e di

La poesia

IL MONUMENTO UNSI – IL PILASTRO Nel campetto militar dell'Altare della Vittoria il pilastro di bianco marmo riporta scolpito il simbolo di tutte le armi in ricordo dei suoi servitor Sottufficiali Colonna portante delle quattro forze armate è il pilastro suo ricordo di memoria perenne in onor Sottufficial Esercito, Carabinieri, Marina ed Aeronautica, sono a difesa dello Stato Italiano ed il pilastro dei Sottufficil è in memoria ogni dì La sua base solida come il cuor che ardano ferro e fuoco hanno impresso nelle battaglie il maestoso simbolo di union Granitico è la base come il carattere del sottufficiale italiano che s'impose al nemico più ostinato

A lato il sergente Angelo Morsenti, Medaglia d'oro al valor militare sopra uno scorcio della via di Cremona ad egli dedicata

abilità di comandante dimostrate, gli venne affidato il comando del I° Plotone della 7ª Compagnia, che condusse con grande coraggio nelle azioni svoltesi dal 21 maggio 1917 all'8 giugno del 1917 in direzione di Castagnevizza, località che fu finalmente conquistata infrangendo la tenace resistenza nemica. L'azione offensiva riprese in agosto, sempre nello stesso settore d'operazione, contro le posizioni nel tratto di fronte Versic-Korite. Qui il 21 agosto del 1917, fu contrattaccato da forze nemiche numericamente superiori. Egli si batté con valore in una lotta corpo a corpo quasi disperata, riuscendo a mantenere saldamente la propria posizione, disponendo anche il rafforzamento della trincea occupata, in attesa di rinforzi. Tuttavia in quell'occasione

venne raggiunto al petto da un proiettile che lo uccise: il suo spirito patriottico lo portò però ad esclamare con coraggio, un ultimo «Viva l'Italia» appena prima di spirare. Lo Stato gli conferì la medaglia d'oro al valore militare alla memoria - con D.L. Del 22 novembre 1917 - che la sorella Teresa con i genitori si recarono a Crema a ritirare. La sua storia è rimasta per diverso tempo nell'oblio, finché i sottufficiali dell'Unsi di Cremona (Unione nazionale sottufficiali italiani), hanno deciso di intitolare a lui la propria sede. Così il 14 aprile 1996, a Passarere di Capergnanica, con la presenza di un picchetto d'onore e alla presenza delle massime autorità militari e civili, gli è stato reso omaggio con una cerimonia religiosa e civile, accompagnate dalla Banda G.

Verdi di Casaletto Ceredano, con la deposizione di una corona d'alloro e di un quadro raffigurante il Sergente Angelo Morsenti in cui appare la scritta della motivazione del conferimento alla memoria della Medaglia d'Oro al Valor Militare: «Morsenti Angelo da Capergnanica (Cremona) Sergente del 138° Reggimento di Fanteria n° 14806 di matricola. Comandante di un plotone, sempre alla testa dei propri dipendenti li trascinava con mirabile valore alla conquista di un'importante posizione nemica, e la manteneva con pochi uomini. Resistendo poi tenacemente ad un furioso contrattacco avversario, fulgido esempio di coraggio e fermezza, sotto un uragano di ferro e di fuoco, sprezzante di ogni pericolo, rinsaldava l'animo dei propri dipendenti, portandosi incessantemente da un

Tu sei bianco protetto dal sussulto alito d' Eroi torna vivo il tuo spendor nella giornata di ricordo per onor Racchiudi tutti i nostri Eroi che immolarono la vita in giovinezza per far libero il suolo nostro natio Poniamoci tutti sugli attenti per salutar dignitosamente chi ha onorato coll'estremo sacrificio l'Italia nostro amor Verde bianco e rosso sono incisi sul nostro cuor d'italiani Sottufficial Onore a chi ci ha preceduti nel simbolo del pilastro che un dì tutti racchiuderà anche la mia e la tua vita di quarant'anni e più di servizio militar come anziano Sottufficial.

punto all'altro della posizione. Respinto il contrattacco, mentre ritto sulla posizione, vigilava per sventare nuove insidie, veniva colpito mortalmente, in

pieno petto, dicendosi lieto di morire per la Patria, spirava col grido di "Viva l'Italia". Versic, 21 agosto 1917 (Bollettino Ufficiale Dispensa 86° del 1917)».

Il monumento costruito nel campetto militare del cimitero vuole ricordare le eroiche gesta di chi ha donato la vita per la Patria Il primo luglio 1993 si costituisce l'Unione Nazionale Sottufficiali Italiani Sezione Provinciale di Cremona, i cui fondatori sono: sottufficiale d'Artiglieria Giuseppe Battuello, sottufficiale di Finanza Franco Bertuccioli, sottufficiale d'Artiglieria Salvatore Bucca, sottufficiale d'Artiglieria Mario Martucci, sottufficiale di Marina Libero Piccioni. Il primo presidente eletto è Bucca, che in data 28 marzo 1995 inoltra le pratiche per intitolare la Sezione Unsi all'eroe Angelo Morsenti. Lo stesso giorno la sorella Teresa Morsenti, in qualità di diretta discendente vivente, autorizza ad intitolare la Sezione a nome del proprio fratello. Per riconoscenza Bucca la nomina socia Onoraria ad Vitam e madrina della Sezione Unsi di Cremona. Alla bandiera associativa viene aggiunta la Medaglia d'Oro al Valore Militare conferita all'eroico sottufficiale. Ogni anno l'Unsi ricorda i caduti ponendo l'accento sulla motivazione conferita al sergente Morsenti. La Bandiera Associativa da inizio anno 2012 ad oggi ha già sventolato in ben 12 manifesta-

Gli fu intitolata la sezione cittadina dell’Unione sottufficiali

A lato il Presidente con il vice Presidente e il Consigliere sopra il comitato dame Unsi

zioni pubbliche a carattere militare e civile; in particolare il 2 giugno la Bandiera è stata affiancata, per la prima volta nella storia, anche dal Comitato Dame Unsi, costituitosi lo scorso 3 maggio, sotto la presidenza di Angela D'Avico. «Il Consiglio direttivo» spiega il maresciallo luogotenen-

te Salvatore Dugo, presidente della sezione «nel ricordare la vita del sergente Morsenti vuole ricordare anche tutti i caduti per gli ideali Italiani di libertà e democrazia. Il monumento posto nel campetto militare del cimitero civico di Cremona, lato destro dell'Altare della Vittoria, vuole ri-

cordare le eroiche gesta di tutti i sottufficiali che in guerra hanno donato la vita per la Patria, il ricordo di tutti colleghi deceduti in servizio e nelle missioni di Pace nonchè tutti i soci Unsi deceduti. La poesia dedicata al "Pilastro Unsi" ne è simbolo di riconoscenza».

GLI SCOPI DELL'ASSOCIAZIONE «Si tratta di un'associazione apolitica ed apartitica ligia all'ideale di Patria e solidale all'Istituto Militare, intende mantenersi estranea ad ogni condizionamento di parte nella costante tutela degli interessi dei propri associati, del prestigio della categoria e nell'affermazione dell'Unità Nazionale» spiega Dugo. «L'Unsi tiene vive le tradizioni militari ed esalta lo schietto amor di Patria, espressione dell'Unità Nazionale; rinsalda e moltiplica i collegamenti fra il personale in congedo e quello in servizio; realizza attività socio-ricreative e culturali a favore dei Sottufficiali e dei loro familiari; partecipa attivamente alle problematiche sociali e fornisce la propria solidale collaborazione per la loro soluzione; sviluppa il previsto collegamento con gli organi di rappresentanza militare e col ministero della Difesa nell'ambito delle norme di cui al D.M. 05 agosto 1982; promuo-

IL CONSIGLIO DIRETTIVO

Il consiglio direttivo in Carica per il triennio 2012-1014: Presidente Onorario: Domenico Pellegrini Presidente: Primo maresciallo luogotenente Salvatore Dugo; Vice presidente: Maresciallo maggiore Eugenio Caruso; Consiglieri: Primo maresciallo luogotenente Giuseppe Vellotti, Maresciallo maggiore Gianfranco Delogu, Maresciallo maggiore Carmelo Messina, Maresciallo maggiore Mario Martucci, Sergente Mauro Bernio, Maresciallo maggiore Quintino Palmas, Maresciallo maggiore Silvio Matano, Sergente Maurizio Ferrari Aggradi. ve nel rispetto delle leggi nazionali e su piani di assoluta parità rapporti di collaborazione con sodalizi similari esteri e/o internazionali; partecipa attivamente alle cermonie ufficiali indette dalle Autorità Militari e Civili; sviluppa i rapporti di collaborazione con le altre Associazioni d'arma e combattentistiche».


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Cremona

Sabato 4 Agosto 2012

«Poca considerazione per i liutai»

Dalla Cna rimostranze sull’organizzazione di Mondomusica a New York: «Lì non c’è mercato»

L

di Laura Bosio

a polemica sulla manifestazione “Mondomusica a New York” coinvolge anche la Cna di Cremona, il cui rappresentante del Gruppo liutai, Francesco Toto, sostiene che molti liutai cremonesi non godono di grande considerazione. Opinione che apre nuovamente anche il tema della frattura tra i liutai Cna e il Consorzio liutai cremonesi, avvenuta circa un anno fa e mai sanata. «Il problema è che non si fa niente per migliorare le cose. Manca un controllo sulla fase di produzione del prodotto, manca una certificazione, non esiste un ente che controlli quanto accade nei laboratori». Una nota di biasimo va anche alla Camera di Commercio, al quale i liutai chiedono che «finanzi non solo le attività consortili, ma anche quelle di tutte le ditte iscritte alla Camera stessa ma non al Consorzio. Questo accade perché troppo spesso non si tiene conto di tutti i liutai cremonesi che non ne fanno parte, e che sono la maggioranza (al Consorzio ne sono iscritti 60 su un totale di 150). Si è venuta a creare una situazione in cui ognuno va per conto proprio, senza ordine, e manca una programmazione complessiva. Ogni decisione ci arriva dall'alto». A queste valutazioni si aggancia quindi la polemica legata a Mondomusica a New York, che da giorni contrappone CremonaFiere e la Fondazione Stradivari. Cna, dal canto suo, sottolinea il poco coinvolgimento per i liutai cremonesi, e il timore che la manifestazione americana possa diventare un ostacolo per quella nostrana. «Il successo di Mondomusica è innegabile; vorremmo però che si ricordasse che tale risultato si lega a

«Ci chiediamo cosa porterà a Cremona questa manifestazione e chi ne beneficerà» doppio filo al lavoro dei liutai cremonesi, che prima hanno stimolato la nascita della manifestazione, quindi con la loro presenza hanno innalzato il livello qualitativo e fornito un contributo di qualità artigianali e valori culturali unico» spiega Toto. «Tuttavia i liutai non vengono neppure consultati nella decisione di esportare il “modello” mondomusica». La rappresentanza dei liutai è si chiede: cosa porterà a Cremona questa manifestazione? A chi andrà il beneficio legato all'ester nalizzazione della fiera? «La verità è che stiamo costruendo un opportunità commerciale per i liutai americani» sottolinea Toto. «Allo stesso tempo si porta via alla città un patrimonio costruito con tanta fatica dai liutai cremonesi». In un periodo di crisi in cui le risorse sono così scarse, il timore del Gruppo liutai Cna è che si finisca con l'investire in iniziative che non portino da nessuna parte. «Se si vuole pro-

«Non c’è un ente che controlli i laboratori»

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muovere la nostra liuteria, avrebbe più senso farlo in Cina. Oggi, infatti, gli Stati Uniti non sono più un mercato favorevole. Come ci testimoniano le nostre imprese, che producono strumenti di alta qualità, si sta assistendo a un calo delle vendite negli Stati Uniti. Le tendenze per il futuro, sono, secondo quanto rilevato dai nostri liutai, orientate verso i mercati asiatici. Forse dovremmo riflettere meglio sul significato e sui cambiamenti che questa lunga e terribile crisi ci impone. Dobbiamo pensare tutti al massimo efficientamento, a non sprecare risorse, a misurare con rigore l’esito delle nostre azioni. E allora è legittimo chiedersi se investo ingenti risorse (molte anche pubbliche) quale sarà il risultato e che benefici economici, culturali e di attrattività riusciremo ad avere per il nostro territorio e le nostre imprese». Il problema tuttavia non si esaurisce con l'esportazione della Fiera. I liutai avanzano proteste anche sulla gestione cremonese di Mondomusica, i cui costi, secondo loro, stanno

lievitando. «Essi sono aumentati nonostante la manifestazione abbia raggiunto un equilibrio finanziario, e il sostegno pubblico alle imprese per la partecipazione a manifestazione fieristiche sia drasticamente diminuito» sottolinea Toto. «Il risultato è la fuga di espositori storici dalla manifestazione fieristica, con affitto di spazi nel centro cittadino. Che bisogno c'era di aumentare i costi? E' concreto il rischio di svuotare la manifestazione fieristica cremonese e la città di visitatori durante Mondomusica a seguito di una rassegna simile a New York? Tutto questo, tra l'altro, utilizzando, tra l’altro, ingenti contributi pubblici come i 100.000 euro garantiti dalla locale Camera di Commercio. Quali sono gli effetti sull’economia di una città che vede alberghi e ristoranti pieni in rare occasioni durante l’anno, come appunto quella di Mondomusica?». Per rispondere ai propri interrogativi, Cna organizza, per il prossimo mese di ottobre, un confronto aperto a tutti gli attori del territorio, partecipato e pubblico, per portare avanti una riflessione sulle prospettive del sistema liutario cremonese e sulle strategie che il “sistema” Cremona deve individuare per affermare il primato mondiale della liuteria cremonese. Molti gli interrogativi a cui si vuol dare risposta. «Quali sono gli obiettivi che si vogliono raggiungere e con quali risorse pubbliche?» si chiede la Cna. «Il mondo della liuteria cremonese è troppo articolato e complesso per emarginare alcuni componenti fondamentali. I liutai vogliono essere protagonisti dei processi decisionali che riguardano il sistema liutario locale, il suo futuro e quello della città. Diritto che riguarda, vista la valenza della liuteria per Cremona, non solo i liutai ma tutti i cittadini e gli operatori economici e culturali».

Esodati, finalmente una speranza

Salvaguardia pensionistica: come fare

Lavoratori in mobilità ordinaria e lunga, titolari di assegno straordinario erogato dai Fondi di solidarietà e autorizzati al versamento della contribuzione volontaria: sono questi alcuni dei potenziali beneficiari della “salvaguardia pensionistica”, dai più conosciuti come “esodati”. Questi soggetti, in sostanza, potrebbero accedere alla pensione secondo le vecchie regole, in vigore prima della riforma previdenziale. Ne parliamo con Massimo Sarzi Sartori, responsabile provinciale Inas Cisl Cremona. «A queste persone l’Inps sta inviando una lettera, contenente l’invito a recarsi presso lo “Sportello Amico” dell’Inps o presso i patronati, entro il 21 settembre» spiega il sindacalista. «Lo scopo è quello di verificare le singole situazioni contributive e assicurative del lavoratore incluso nella lista dei potenziali “salvaguardati”». Gli utenti, dunque, potranno rivolgersi a tutti gli uffici del patronato Inas Cisl sia per un controllo dei dati in possesso dell’Inps, sia per la successiva presentazione - in via telematica - della domanda di pensione. «Per richiedere questo tipo di assistenza non è necessario aver ricevuto la lettera dall’ente previdenziale, che potrebbe non essere a conoscenza della specifica situazione di alcune persone: chiedere al patronato di effettuare lo screening potrebbe rivelare che si hanno comunque i requisiti per rientrare nell’elenco di coloro che potranno andare in pensione in deroga alle nuove norme» spiega Sartori. «Dovranno invece fare domanda di accesso alla lista i lavoratori che hanno risolto il rapporto di lavoro sulla base di accordi individuali o collettivi, gli esonerati del pubblico impiego o chi è in congedo straordinario per l’assistenza ad un figlio disabile. Per loro sarà necessario presentare una richiesta apposita, entro il 21 novembre, alla Direzione territoriale del lavoro, che comunicherà all’Inps l’effettiva esistenza dei requisiti necessari per rientrare nella platea dei derogati. Anche questi lavoratori potranno far ricorso all’assistenza del patronato, per essere seguiti nell’intera procedura». Tutti i cittadini che hanno una prospettiva di accesso al pensionamento nel periodo 2012-2013, sono quindi invitati a rivolgersi all’Inas Cisl (negli uffici di Cremona in via Dante 121, Crema in via De Gasperi 56/b, Soresina in via Verdi 14, Casalmaggiore in via Guerrazzi 56 e Pandino via Palestro 34), che garantirà gratuitamente la verifica del proprio profilo previdenziale.

Da Orbetello a Porto Recanati: coast to coast in carrozzina

In carrozzina da Orbetello a Porto Recanati: il viaggio di un disabile che verrà spinto da volontari, grazie a un apposita carrozzina, in un inedito viaggio "coast to coast", che si svolgerà in dieci tappe. L'iniziativa è promossa dal gruppo “Cremona nel Sociale”, allo scopo di visitare e far visitare città e paesi diversi, e di trasmettere un messaggio ad amministratori, politici, associazioni, società sportive. «Crediamo che, pur vivendo in una società così detta evoluta, è ancora necessario abbattere innumerevoli cliché fossilizzati, che rendono miopi gli occhi delle menti, impediscono di osservare le persone per

ciò che sono, al di là delle loro caratteristiche esteriori» dichiarano i responsabili dell'associazione. «Come organizzatori di manifestazioni sportive ci siamo resi conto dell’enorme difficoltà di inserire i diversamente abili nelle stesse competizioni: si par-

la molto di integrazione di queste persone nel tessuto sociale, ma in definitiva si fa ancora poco o niente». Cremona nel Sociale, è un gruppo spontaneo, laico, che si è dato come “mission” quello di sensibilizzare l’opinione pubblica

sul problema della ‘diversabilità’, attraverso progetti concreti, come quello di portare un diversamente abile fisico e cognitivo, da Cremona al mare di Genova, lo scorso anno. Il Coni, il Csi, insieme ad una decina di associazioni di volontariato, hanno già patrocinato l’iniziativa, che è così interamente autofinanziata. Il viaggio partirà da Orbetello il 19 agosto, si snoderà per paesini come Manciano, San Lorenzo Nuovo il 20 agosto, Prodo il 21 di agosto, Todi il 22 di agosto, Foligno il 23 di agosto, Assisi il 24 di agosto, Nocera Umbra il 25 di agosto, Castelraimondo il 26 agosto, Pollenza il 27 agosto e Loreto e Porto Recanati il 28 agosto.


Cremona

Scommesse, richieste shock Palazzi chiede 1 anno e 3 mesi di squalifica per Conte. L’ira di Agnelli: «Sistema dittatoriale»

Bonucci rischia 3 anni e 2 mesi di stop. Sul Lecce la tegola della retrocessione in Lega Pro

S

di Michele Scolari

hock all’ex Ostello della Gioventù di Roma ieri pomeriggio per le richieste del procuratore federale Stefano Palazzi nell’ambito del processo sportivo sul calcioscommesse: si parla di sanzioni per 3 club e 12 tesserati. Sei mesi e 3 anni di squalifica è la richiesta nei confronti dell’azzurro Leonardo Bonucci, deferito per illecito sportivo per la presunta combine di Udinese-Bari del maggio 2010. Un anno di stop quella invece per Simone Pepe, deferito per omessa denuncia sempre relativamente a Udinese-Bari del maggio 2010, disputata quando l’attuale centrocampista juventino vestiva la maglia della squadra friulana. Queste le sanzioni richieste per i due giocatori della Juventus dal procuratore federale. Nel processo hanno patteggiato la Sampdoria e il Bari. Il club ligure comincerà il prossimo campionato di serie A con una penalizzazione di un punto e dovrà pagare un’ammenda di 30mila euro, quello pugliese comincerà il campionato di serie B da meno 5 e dovrà pagare un’ammenda di 80mila euro. Patteggiamento anche per l’ex capitano del Bari, Andrea Masiello: 26 mesi di squalifica e in un’ammenda di 30mila euro. Per suo fratello, Salvatore Masiello, 3 anni e 6 mesi di squalifica. Richiesta pesante, invece, per il Lecce, sul quale si è abbattuta la temuta tegola della retrocessione in Lega Pro, oltre ad una penalizzazione di sei punti da scontare

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Sabato 4 Agosto 2012

ultim’ora

Operaio sotto l’erpice, operato d’urgenza Attimi di preoccupazione nel pomeriggio di ieri allo stabilimento Feraboli di via Bredina, dove un operaio 39enne di Cremona sarebbe rimasto ferito in seguito ad un incidente sul lavoro. Immediato l’intervento dei Vigili del Fuoco di Cremona, per rimuovere l’erpice sotto il quale sarebbe rimasta incastrata la gamba dell’uomo. Per lui si è reso necessario il trasporto d’urgenza all’Ospedale Maggiore, dove è stato operato d’urgenza per salvargli la gamba. Sul posto le forze dell’ordine per ricostruire la dinamica dell’incidente.

progetto “ven-to”

Alloni: «La Regione partecipi ai lavori per l’infrastruttura» Antonio Conte

Leonardo Bonucci

Simone Pepe

nella prossima stagione. Il club giallorosso era stato deferito per il presunto coinvolgimento, nella combine del derby giocato contro il Bari nel maggio 2011, dell’ex presidente Pierandrea Semeraro, per il quale Palazzi ha chiesto cinque anni di inibizione. Chiesti anche due punti di penalizzazione al Bologna (assieme a50mila euro d’ammenda), deferito per il presunto illecito commesso dai propri tesserati Daniele Portanova, Marco Di Vaio (squalificato per un anno) e Marcello Sanfelice nella partita Bologna-Bari del maggio 2011. All’Udinese, come previsto, è stata comminata solamente l’ammenda di 50mila euro: il club bianconero

Per il Bologna chiesti 2 punti di penalizzazione

Andrea Masiello

deve rispondere per l'omessa denuncia contestata all’ex tesserato Simone Pepe per la partita Udinese-Bari del maggio 2010. Nove mesi di squalifica in continuazione sono andati ad Antonio Bellavista, già fermato per 5 anni (più preclusione) nell’estate 2011; quattro anni di squalifica a Nicola Belmonte; 3 anni e 6 mesi per Simone Bentivoglio; 3 anni per Stefano Guberti; 3 anni per Daniele Padelli; 3 anni per Daniele Portanova; 3 anni e 6 mesi per Giuseppe Vives. Tensione alle stelle nella Juventus. Per Antonio Conte ed il suo vice, Angelo Alessio, infatti, Palazzi al termine della sua requisito-

ria aveva chiesto 15 mesi di squalifica, ritenendo «infondati i motivi di risentimento» di Filippo Carobbio nei confronti del suo tecnico al Siena. Sfumata dunque l’ipotesi del patteggiamento, il tecnico pugliese dovrà rispondere a questo punto della mancata denuncia di due partite giocate nel 2011 e oggi ritenute “truccate”: Novara-Siena e AlbinoLeffe-Siena. All’epoca, Conte allenava i bianconeri di Toscana. Oggi però, a pagarne le spese, al di là del verdetto finale, sarebbe il club torinese, che nel frattempo ha attaccato la Figc, con il presidente Agnelli che ha definito «dittatoriale» il sistema della giustizia federale.

Per Pepe chiesta la squalifica di un anno

“VenTo: In bicicletta da Venezia a Torino lungo il fiume Po passando per Expo 2015”. Questo è il nome del progetto curato dal Politecnico di Milano: si tratta della più lunga ciclovia del sud Europa, lunga 679km, che se realizzata collegherebbe città artistiche quali Venezia, Ferrara, Mantova, Sabbioneta, Cremona, Pavia, Valenza, Casale Monferrato e Torino. Nonostante le grandi potenzialità dell’infrastruttura, la Regione Lombardia non ha inserito questo innovativo progetto nel “Documento strategico annuale 2013” al paragrafo relativo alla mobilità dolce, vie d’acqua e mobilità ciclistica. Per capire meglio le intenzioni della Giunta, i consiglieri regionali del PD Giuseppe Civati e Agostino Alloni hanno depositato un’interrogazione all’indirizzo dell’assessore alla Mobilità e Infrastrutture Raffaele Cattaneo che sarà discussa durante la prima seduta di Consiglio dopo la pausa estiva, il 6 settembre prossimo. «Si tratta della più grande pista ciclabile in Italia – spiegano Civati e Alloni - spina dorsale e centrale del collegamento europeo Eurovelo 8 dalla Spagna all’Ucraina. Un bel cambio di passo che smarcherebbe il tema della ciclabilità da locale a globale oltre a fare da volano sia per l’economia che per il turismo lombardo. Se realizzato, l’infrastruttura valorizzerebbe l’immagine della Regione e sarebbe coerente con lo spirito di sostenibilità che Expo2015 dovrebbe mostrare». In parte la pista ciclabile già esiste, in parte deve essere realizzata e in parte sono necessari lavori di messa in sicurezza e le condizioni per realizzarla richiedono un investimento molto contenuto. Su queste premesse Civati e Alloni interrogano l’assessore Cattaneo per capire «quali siano le iniziative che la Regione intende mettere in campo per sostenere questo progetto». «Sarebbe opportuno che la Regione promuovesse un tavolo interregionale che coinvolga tutti i portatori di interesse – concludono - così da realizzare l’infrastruttura per l’inaugurazione di EXPO 2015».


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Cultura

Sabato 4 Agosto 2012

La Biografia

di Agostino Francesco Poli Quante volte ci siamo chiesti: se Dante fosse messo davanti allo schermo di un computer, e osservasse la scrittura che nasce attraverso gli impulsi su una tastiera, piuttosto che dal movimento articolato della mano, cosa direbbe? E se Newton conoscesse gli studi sul bosone di Higgs? E Mozart, condotto ad un concerto rock? E se Maria Curie potesse osservare gli esiti diagnostici e gli sviluppi della scoperta del radio? E Napoleone, se vedesse una guerra condotta con missili e droni? Il gioco potrebbe continuare all’infinito, in un rimando di citazioni e meraviglie ininterrotto. Allora, ci siamo detti: proviamo. Proviamo a far parlare alcuni di questi personaggi, ponendo loro domande sul nostro oggi. Una sorta di “interviste impossibili”: con quel tanto di leggero ed ironico – vogliamo sperarlo – da risultare di piacevole lettura.

La bella pittrice cremonese

Sofonisba Anguissola: una vita da “virtuosa nobildonna”, grande artista allieva di Bernardino Campi

S

ignora Anguissola, lei ha avuto l’onore di una citazione anche da parte di Giorgio Vasari, pittore di valore, ma certo più conosciuto come autore delle “Vite” di artisti famosi .. «Anche lei con questa storia… come se tutta la mia fama, il mio valore, la mia capacità debbano essere garantite solo dal fatto che un uomo, notoriamente misogino, mi ha citato nella sua opera! Sa quanti errori ha fatto Vasari?». Mi scusi. Pensavo che le facesse piacere. «E perché, invece, non mi chiede dove ho imparato a dipingere, dove ho lavorato, dove ho fatto esperienza? Lei si immagina cosa voglia dire, in quegli anni, nella seconda metà del ‘500, viaggiare per L’Europa, giungere in Spagna, essere accettata a corte, diventare la ritrattista ufficiale della regina Elisabetta di Valois?». Ci descriva la vita di corte, per favore. «Con piacere. Fortunatamente, io ero stata educata in modo da sapermi destreggiare, con grazia, arguzia, leggiadria, in un ambiente così. La mia signora, la regina Elisabetta, era moglie di Filippo II. Era la bella figlia di Enrico II di Francia e di Caterina de’ Medici. Povera la mia dolce regina… morì giovanissima, a 23 anni. Non dia retta a chi sostiene che avesse una relazione troppo affettuosa con il figliastro Don Carlos… negli intrighi della corte, il principe ereditario trovò in Elisabetta un sostegno, una buona amica, una sincera amicizia. E lei trovò una persona coetanea: aveva dovuto lasciare la madre, le amiche. E che gioia, quando nacquero le principessine, le infante… ho fatto loro molti ritratti, sa? La sua morte fu un momento terribile, .anche per il sovrano». Com’era la corte spagnola?

Sofonisba Anguissola, autoritratto

«Era sontuosa, ricchissima, anche se un po’ cupa. Il mio signore, il re Filippo, era custode della religione cattolica, e fece costruire l’Escorial. Il suo dominio era incredibilmente vasto: dall’Europa all’America latina». Torniamo a lei, donna Sofonisba. Alla sua formazione, alle sue esperienze… «Sono molto riconoscente al mio maestro cremonese, Bernardino Campi. Non dipingevo solamente io, in fami-

glia, ma anche le mie sorelle (eravamo in sei). È stupito dal fatto che le donne, a quell’epoca, avessero la possibilità di coltivare questa inclinazione?». Beh, un po’ sì … Lei, tra l’altro, è molto citata nelle testimonianze del tempo: si citano spesso alcune sue opere, si parla di lei come della “bella pittrice cremonese”, e … non si arrabbi, per favore … Vasari rammenta alcuni suoi “bellissimi” ritratti e parla di lei come di una “virtuosa nobildonna”.

«Non dimentichi che nello stesso “Cortigiano” di Baldassarre Castiglione si prescriveva la necessità, per le donne del ceto aristocratico-borghese, di coltivare le lettere e le belle arti. Si prevedeva un modello femminile in grado di far coesistere le virtù squisitamente femminili con la capacità di intrattenere, di conversare... oggi direste, di stare in società. Lei conosce Partenia Gallerati?». No … dovrei? «Era una cremonese come me, nata alcuni anni prima, una erudita, una fine conoscitrice dei classici greci e latini. Studiava e scriveva, e pensava che le donne dovessero acquisire il sapere umanistico. Sa che fu apprezzata anche dalla regina francese Margherita di Navarra?». Parliamo di lei. «Amavo la ritrattistica. Quei volti, quegli abiti, quelle espressioni dietro le quali cercavo di indovinare il loro essere più segreto. Non era semplice: lo stile dell’epoca era molto rigido, molto controllato. Però sono soddisfatta, sinceramente, della mia opera e della mia vita. Il mio primo marito, un nobile ispano-palermitano, morì tragicamente, purtroppo, ma, quando non pensavo più all’amore, conobbi Orazio, che sarebbe diventato il mio secondo, adorato marito, un nobile genovese, un marinaio. Sì, ho avuto tante soddisfazioni… ma le voglio raccontare l’ultima». Ci dica… «Il grande Antoon Van Dyck, di passaggio a Palermo, volle conoscermi. Era diventato a sua volta pittore ufficiale della corte di Spagna, e era sedotto – mi disse – dalle mie opere. Lo sa? Volle farmi il ritratto. Ci vedevo ormai pochissimo, ero tanto anziana, ma lo apprezzai moltissimo». Se lo meritava, donna Sofonisba. Grazie.

Sofonisba Anguissola nacque a Cremona nel 1532, primogenita di sette fratelli, sei femmine e d un maschio, da una famiglia di ottimo lignaggio. Tutte le sorelle Anguissola mostrarono subito attitudini artistiche; in particolare, Sofonisba aveva la passione per la pittura. Una scelta assecondata dalla famiglia, che la inviò come allieva presso il pittore Bernardo Campi, prima, e successivamente da Bernardino Gatti detto il Sojaro. Sofonisba divenne presto famosa per i suoi ritratti, al punto da colpire anche il grande Michelangelo, che scrisse al padre della pittrice una lettera di compiacimento. La sua fama le permise di diventare dama e ritrattista presso la corte di Spagna, regnante Filippo II, dove stabilì un ottimo rapporto e ritrasse molte volte la regina di Spagna, Elisabetta di Valois, le infante (Isabella Clara e Caterina Micaela) e vari altri personaggi. Sofonisba fu vicina alla regina durante le sue travagliate gravidanze, al punto che Elisabetta, in un testamento, raccomandando le sue più care damigelle d’onore al re faceva riferimento anche all’artista italiana. Alla morte della regina, Sofonisba espresse il desiderio di sposare un uomo del proprio Paese, e la scelta cadde sul siciliano Fabrizio de Moncada, che sposò nel 1573 a Madrid. Rimasta vedova dopo soli cinque anni - il marito annegò durante un viaggio in mare – la pittrice decise di andarsene dalla Sicilia, e, durante il viaggio, conobbe il capitano Orazio Lomellini, se ne innamorò e si sposarono da lì a pochi mesi, stabilendosi a Genova, in cui l’artista rinnovò il proprio lavoro. In questi lunghi anni, ricevette, tra gli altri, la visita di Rubens, che aveva ammirato le sue tele “spagnole”, e, tornata a Palermo, di Van Dyck, un giovane ed affermato artista, in procinto di dipingere, per il viceré di Palermo, la pala della Madonna del Rosario. Di questo incontro rimase uno schizzo, un ritratto di Sofonisba, ormai molto anziana (92 anni), con queste note del fiammingo: “ … avendo ancora la memoria et il cervello prontissimo, cortesissima, sebbene per la vecchiaia le mancava la vista”. La grande artista morì il 16 novembre 1625 e fu sepolta nella chiesa di S. Giorgio, dove è rimasta una lapide posta dal marito nel centenario della sua nascita: “Alla moglie Sofonisba, del nobile casato degli Anguissola … tanto insigne nel ritrarre le immagini umane che nessuno del suo tempo poté esserle pari, Orazio Lomellini, colpito da immenso dolore, pose questo estremo segno di onore, esiguo per tale donna, ma il massimo per i comuni mortali”.


Fiera di San Lorenzo

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Gussola in festa con giostre, mostre e fuochi Stasera il via, martedì il tradizionale spettacolo pirotecnico di chiusura

L

a cura di Simone Arrighi

a ricorrenza di San Lorenzo è il 10 agosto, vero. Ma la tradizione recente della fiera estiva di Gussola anticipa la celebrazione del co-patrono al primo week end agostano. O addirittura, come accaduto nella scorsa edizione, all'ultima settimana di luglio. Un gioco d'anticipo che permette alla fiera maggiori adesioni, come testimonia l'affluenza delle ultime edizioni. Quest'anno, il via ufficiale alla festa verrà dato stasera, sabato 4 agosto, quando ad accendersi intorno alle ore 21, o forse anche un po' prima... - saranno le giostre distribuite fra Piazza Comaschi e il parco comunale, attorniate da bancarelle di dolciumi e leccornie varie. "Non ripeteremo l'esperimento della cucina - precisa Clotilde Pasini, presidente della Pro Loco di Gussola -, provato qualche anno fa: in questo periodo ci sono altre sagre che propongono questo tipo di offerta". Comprensibile: d'altronde la fiera di Gussola ha ben altri motivi per essere visitata. Il diverti-

“La cavagna e la runchina”

Dopo aver dato spazio a numerosi pittori, la mostra legata alla Fiera di San Lorenzo cambia genere: non più quadri, bensì oggettistica. E badate bene, l'esposizione intitolata "La cavagna e la runchina", senza troppa pubblicità, ha già riscosso una clamorosa adesione: sono oltre 400 gli oggetti antichi che verranno messi in mostra nei locali delle scuole elementari gussolesi nelle prossime serate. La curiosità dell'iniziativa - un vero e proprio tuffo nel passato, fra tradizioni soprattutto novecentesche - non è limitata alla particolarità delle opere esposte: la stessa scelta dell'etichetta, per Gussola, ha un significato spemento, in primis: "Tutt'e quattro le sere - prosegue Clotilde Pasini - sarà attivo il lunapark, ma non solo". Qui sta la novità: "Da stasera, presso le scuole elementari gussolesi, aprirà al pubblico una mostra ben diversa rispetto a quelle delle edizioni precedenti". Non più pittura, l'arte in mostra quest'anno è l'antiquariato: "Sposando l'idea di Gianni Borsi, ab-

biamo voluto valorizzare le nostre tradizioni, dando spazio ad una mostra di oggetti antichi che, in poco tempo, ha già raccolto numerosissime adesioni". "Non esagero dicendo che, in tutto, gli oggetti in esposizione saranno circa quattrocento". Ce ne saranno di grandi e piccoli, con qualche chicca: "Abbiamo una bandiera dello Stato Sabaudo risalente al 1848: è il pezzo più antico della mostra". La maggior parte del materiale affonda le proprie origini nelle campagne gussolesi: "Tanti oggetti in esposizione sono attrezzi d'uso agricolo e domestico. Oltre ad altre cosette molto curiose...". "Tutto è stato reso possibile grazie alla collaborazione di Giancarla Borsi e della figlia Lara Bernardi": precisa Clotilde Pasini. Presso le scuole elementari di Gussola, nelle prossime quattro serate,

sarà possibile visitare (gratuitamente, a partire dalle ore 21) altri spazi espositivi. Uno riservato ad un percorso fotografico tra le opere dei madonnari del Santuario delle Grazie (in provincia di Mantova): gli scatti sono del gussolese Vincenzo Poli. Un altro è offerto a scopo benefico all'associazione Amis, che proporrà la vendita di libri usati per raccogliere fondi in favore di progetti di sostegno per il Togo. Infine, troveranno spazio anche le bomboniere di Pierangela Antonietti. Di tradizionale, per la ricorrenza gussolese, ci sarà la tombolata di lunedì 6 agosto, con inizio alle ore 21 nel cortile del palazzo comunale. Martedì 7 agosto, gran finale pirotecnico: in tarda sera, i fuochi d'artificio chiuderanno coi botti l'ennesima edizione dell'ormai plurisecolare Fiera di San Lorenzo.

Tuffo nel passato con l’esposizione di oggetti antichi

Sabato 4 Agosto 2012

ciale, che merita di essere approfondito. La "runchina", ovvero un piccolo falcetto, oltre ad essere un attrezzo agricolo di uso comune, era un segno distintivo dei gussolesi fino a qualche decennio fa. Storicamente di indole focosa, gli abitanti di Gussola si resero protagonisti in passato di episodi singolari, legati alla "runchina". Uno su tutti: leggenda vuole che, in un'antica partita di calcio (o meglio, di "fubal") tra pedatori gussolesi e una squadra di Torre de' Picenardi, gli animi dell'incontro si fossero alzati a tal punto dall'indurre i sostenitori di Gussola a ricomporre l'alterco 'sguainando' il sopraccitato attrezzo.


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CASALMAGGIORE

Sabato 4 Agosto 2012

FONDI PRO EMILIA, MARTEDÌ A CAVEZZO

casalmaggiore@ilpiccologiornale.it

Nuovo attracco, ultimo nodo

Ronda: «Serve l’accordo coi privati». Micolo: «Entro fine mese verranno reperiti tutti i fondi necessari»

L’opera, da 174mila euro, è finanziata per metà dalla Regione. Da definire la convenzione sul restante 50%

L’

di Simone Arrighi

CASALMAGGIORE - I proventi del concerto 'I Love Rock for Emilia' stanno per essere consegnati ai legittimi proprietari. Martedì 7 agosto, alle 11,30, Lara Ferrari (cantante e ideatrice della manifestazione tenutasi lo scorso 15 luglio) e Alessandro Schiroli (del locale estivo La Baia di Casalmaggiore), si recheranno presso il Centro Operativo Comunale di Cavezzo (in provincia di Modena), dove verranno accolti da Maurizio Cavazza (foto sotto), responsabile della Protezione Civile locale, oltre che da alcuni rappresentanti comunali. A loro, Ferrari e Schiroli consegneranno un assegno di circa 4700€, pari ai fondi raccolti dalla vendita delle t-shirts del concerto 'I love Rock for Emilia' e grazie al contributo de La Baia, del gruppo ChatRhum, di ZeroDB e dei Madonnari, che insieme ai cantanti si sono impegnati per la realizzazione dell'evento benefico, reso possibile anche dall'apporto di persone come Ann Lee, Elisa Schiroli e Raffaella Bonatto. La somma andrà a finanziare un progetto a sostegno delle famiglie in maggior difficoltà.

OLTREFOSSA, IL 24 VIA ALLA SAGRA FOSSACAPRARA - L'evento clou del fine estate casalasco sta per arrivare l'Associazione Oltrefossa ha organizzato per il 24, 25 e 26 di agosto il consueto appuntamento con la Sagra di Fossa. Si comincia venerdì 24 agosto alle ore 17, con la presentazione (a cura di Walter Rosa, intervallata dalle sonorità di Morselli, Matveeva e Bossi) de 'I disegni dei Federici'. Alle ore 19, apertura della cucina, con piatti casarecci: trippa, gnocco fritto, salumi e grigliata. Alle 22 l'attesa elezione di Miss Capretta 2012, mentre alle 23 prenderà il via il campionato di battichiodo (che porterà all'elezione di MastroBattichiodo 2012). Sabato 25 agosto sarà dedicato, principalmente, ai bambini. S'inizia alle ore 16 coi giochi popolari: torte in faccia, pignatte e via divertendosi. Alle 17, esibizione di cani acrobatici a cura del Gruppo cinofili Madonna della Strada di Pontevico. Alle 18, concerto di clarinetti, col maestro Fava e l'Estudiantina. Dalle 19 sarà possibile gustare i piatti tipici della bassa. Alle 20, giochi tradizionali a cura del Uisp e alle 22 tiro alla fune. Domenica 26 si aprirà col 6° circuito di San Lorenzo, per auto storiche. Dopo la Messa delle 11, a mezzogiorno sarà tempo di merenda. Alle 17, quintetto Ottoni. Alle 18, campionato di Sburla la Roda. Alle 19, tutti a tavola e alle 22 il conclusivo Palio di Fossacaprara.

ultimo nodo da sciogliere in vista della realizzazione, a Casalmaggiore, di un nuovo pontile per l'attracco di imbarcazioni da diporto, dopo un paio d'anni d'attese e lungaggini, resta la convenzione tra comune e privati sulla cifra da versare a copertura del finanziamento dell'opera. Dei 174mila euro necessari, ad oggi vi è garanzia solo per gli 80 mila provenienti (via bando regionale) dal Pirellone. «Una volta definita la convenzione con i privati e l'Associazione Nautica di Casalmaggiore, che avrà in gestione l'attracco, potremo avviare l'iter che porterà alla realizzazione dell'opera»: così l'assessore ai Lavori Pubblici, Tiziano Ronda. «In virtù delle concessioni trentennali dei posti barca - precisa il presidente dell'associazione Marco Micolo - siamo già riusciti a stipulare 13 contratti, che porteranno al comune oltre 50mila euro». Il nodo sta quindi per sciogliersi, anche perchè la cifra mancante, alle resa dei conti nell'ordine dei 20-22mila euro, dovrebbe essere garantita proprio dal comune di Casalmaggiore. Col salvadanaio pieno, potrà essere formulata l'offerta a «cin-

L'attuale scivolo che, una volta prolungato, condurrà al nuovo pontile per l'attracco di imbarcazioni da diporto

que, dieci ditte specializzate» (precisa Ronda) per l'assegnazione dei lavori. Il progetto, realizzato dall'ingegner Secondo Visioli, prevede diversi interventi preliminari, dettati dalla natura della sponda fluviale. L'attracco sarà al chilometro 415.4, laddove era posizionato il ristorante galleggiante (del quale si riutilizzeranno alcune attrezzature). Prima di tutto, «sarà necessario regolarizzare la riva del fiume - approfondisce Ronda, che del tema ha relazionato in giunta comunale una settimana fa -. Ciò significa ripulire la sponda degli arbusti in esubero, dare conformità alla riva e livellare il fondale». Fatto questo, prima della posa delle zattere, bisognerà prolungare di una

ventina di metri lo scivolo per l'alloggio delle imbarcazioni, ad oggi non idoneo ai periodi di magra del Po. L'immissione del pontile di 109 metri, che avrà una base costruita ad hoc e con un collegamento tramite scaletta alle zattere dove verranno attraccate le imbarcazioni da diporto, implica il posizionamento di attrezzature atte a garantirne la sicurezza e la stabilità. «Le imbarcazioni potranno essere attraccate sia lato fiume che lato sponda. Ecco perché sarà importante il lavoro preliminare sulla preparazione della riva e sul calcolo delle distanze». La creazione dell'opera, in una posizione privilegiata vista la presenza di spazi che verranno adibiti a parcheggio, permetterà a Casalmaggio-

re di offrire un punto di attracco anche ai diportisti ora di stanza in zona Lido. «Vantaggi si avranno su più fronti - spiega Graziano Lanzetti, esperto casalese del Po e impegnato dalla prima ora nelle questioni legate al nuovo pontile -: dal turismo fluviale alla possibilità di riservare alloggi per imbarcazioni delle forze dell'ordine, della Protezione Civile e via discorrendo». «Se ne parla ormai da due anni di questo progetto - chiosa Lanzetti -, è stata creata anche l'Associazione Nautica di Casalmaggiore per raccogliere le richieste dei privati e favorire il reperimento dei fondi necessari. Ora aspettiamo che l'operazione vada in porto». Già, è proprio il caso di dirlo.

Gianluigi Poli, il maresciallo più giovane del Casalasco Il ventisettenne di Ascoli Piceno è laureato in Giurisprudenza. Sostituirà Colasante a Sospiro

Giornata vivace, quella di ieri, per la caserma dei Carabinieri di Casalmaggiore. Ma, per fortuna, in questo caso solo per festeggiare un nuovo arrivo: il primo pomeriggio è stato infatti tutto per Gianluigi Poli (il primo a sinistra nella foto). Originario di Ascoli Piceno, Poli diventa il più giovane maresciallo del casalasco: ha infatti soltanto 27 anni ed è al suo primo incarico, essendo uscito pochi mesi fa dal XVI corso biennale della Scuola per Marescialli che si tiene tra Velletri e Firenze (corso che, per inciso, dall’anno prossimo durerà 36 mesi e non più 24). «Parliamo di un ragazzo laureato in Giurisprudenza» queste le lusinghiere parole di presentazione del capitano Luigi Regni «che ha superato un concorso duro, selettivo, al quale arrivano migliaia di domande. Inizialmente da lui ci aspettiamo un appoggio, anche nozionistico, considerato il suo curriculum, in attesa che possa fare esperienza sul campo». Espe-

rienza da acquisire a Sospiro, per la precisione, che verte attorno, come noto, alla caserma di Casalmaggiore. «Il maresciallo Colasante - spiega Regni - sarà spostato a Cremona per un nuovo incarico: era con noi dall’agosto 2009 e per questo è stato necessario trova-

re un nuovo maresciallo. Peraltro più giovane, così la nostra linea è ancora più verde. A Poli chiediamo disponibilità, voglia di mettersi in gioco, ma anche capacità di farsi avanti, di dare e accettare suggerimenti». Arrivare a 27 anni al grado di maresciallo, secondo Regni, è viatico per una grande carriera. «Io, per esempio» si schermisce il capitano «alla mia età posso diventare al massimo tenente-colonnello. Il maresciallo Poli, invece, ha dalla sua tempo e capacità per arrivare al grado di colonnello». Intanto però, il 27enne già al lavoro a Sospiro, pensa al presente. «Ho sposato la causa dell’Arma perché sin da piccolo ero affascinato dalla divisa. Mio padre è stato carabiniere ausiliario, poi s’è dovuto congedare per portare avanti l’attività di famiglia. Quando ha avuto l’opportunità, però, è tornato nelle forze dell’ordine. Ora lavora alla Polstrada, ad Ascoli Piceno». Tra Arma e Polizia, buon sangue non mente…

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Casalmaggiore

Sabato 4 Agosto 2012

Gussola, la mozione Oglio-Po riunisce le minoranze dopo 3 anni

Franchi e Fortunati: «Giusto unire le forze e informare la cittadinanza». Ma è presto per un’alleanza

di Giovanni Gardani

GUSSOLA – L’Oglio-Po fa discutere, ma questa volta riesce anche ad unire. Ha colpito nel segno la mozione, da discutere nel prossimo consiglio comunale a Gussola, che mira a mettere al centro dell’attenzione la situazione dai confini labili dell’ospedale di Vicomoscano, che rischia di subire diversi tagli a causa della riorganizzazione imposta dalla Regione Lombardia. A fare scalpore nello specifico, non è soltanto il contenuto (se vogliamo prevedibile) del documento stesso, che chiede all’amministrazione guidata dal sindaco Marino Chiesa di esporsi in merito alla vicenda e soprattutto di alzare la voce anche presso le istituzioni superiori; no, da sottolineare sono in particolare le firme apposte in calce alla mozione stessa: Pier Luigi Franchi, Ines Bodini, Ivan Carboni, Mirko Fortunati. Tradotto, le due minoranze unite: i tre consiglieri di “Gussola che cambia” e l’unico esponente in consiglio di “Lavoriamo per Gussola”. Dopo tre anni di amministrazione, e dopo gli screzi in campagna elettorale nel 2009, per la prima volta l’area di centro-sinistra del comune casalasco trova un punto, e un

L'entrata del pronto soccorso dell'Ospedale Oglio-Po di Vicomoscano

documento, in comune. Ne avete impiegato di tempo, consigliere Franchi. «Abbiamo cercato di condividere» spiega il capogruppo di “Gussola che cambia” «in modo totale una questione vitale per la cittadinanza del casalasco e dunque del nostro territorio. Abbiamo partecipato alla “Festa della Sinistra”, dove erano

presenti anche l’onorevole Pizzetti e il consigliere regionale Pavesi e abbiamo pensato che il tema della sanità, e la situazione dell’Oglio-Po in particolare, meritino condivisione. Lasciamo dunque stare i problemi passati con la minoranza, mettiamo insieme un pensiero comune. Da parte nostra non abbiamo notizie di

prese di posizione da parte della maggioranza di Chiesa: quindi vogliamo rimettere al centro la questione e fare sì che Gussola faccia sentire la propria voce». La mozione spinge l’amministrazione «ad avviare tutte le possibili azioni politiche e amministrative al fine di ribadire la necessità che il presidio ospedaliero Oglio-Po possa operare in piena efficienza» oltre che «a rendersi promotrice, singolarmente o unitamente ad altre amministrazioni, di eventi di sensibilizzazione su tale importante problematica». E la parte più "sinistra" della minoranza. Mirko Fortunati riprende le parole di Franchi. «E’ un argomento vitale, è giusto che la cittadinanza si renda conto di questo. Questa mozione è frutto di pazienza, calma e rispetto tra le parti. Può essere un primo passo per superare gli screzi del passato». E per correre uniti, da qui a un paio d’estati, alle prossime amministrative? «Non andiamo oltre, non c’è nulla di definitivo o vincolante in questa mozione. Intanto però mettiamo pressione alla maggioranza e lo facciamo unendo le forze. La difesa dell’ospedale Oglio-Po merita questa unione di intenti». Come a dire... un passo alla volta.

Da settembre secondo progetto dopo la bella esperienza di ottobre: il museo Casalese luogo di solidarietà

Bijoux per il Cps: dieci incontri in vista L'ingresso del Museo del Bijou

tiva, parlando di «scommessa vinta e per questo ripetuta. Vogliamo favorire la creatività, la manualità e l’espressività dei nostri ragazzi, ma soprattutto vogliamo facilitare la loro concentrazione, il senso cromatico e del gusto. A monte sta poi la volontà di creare una socializzazione che vada oltre il mero rapporto con gli operatori del Cps e che invece si apra all'esterno».

Il progetto, già approvato dalla Giunta Comunale dello scorso 2 agosto (dove è stata portata all'attenzione degli assessori da Ettore Gialdi, Assessore alla Cultura) partirà già a settembre, anche se la data precisa verrà resa nota tra pochi giorni, quando il Museo del Bijou stilerà, tra l'altro, il programma per l'anno 2013. Dieci in totale gli incontri e un invito che l'anno scorso non è stato colto: sarebbe importante che i ragazzi del Cps fossero affiancati anche da ragazzi "della porta accanto", senza alcun problema particolare, così da creare un momento di socializzazione completo e sincero, senza forzare, per così dire, una sorta di ritaglio spazio-temporale ad esclusivo appannaggio di chi è ospite del Centro Psico Sociale. «Non è tutto - precisa la Burella - alla fine dei dieci incontri vorremmo allestire una mostra con i lavori dei nostri ragazzi». La più degna chiusura di un percorso senza più barriere.

A SETTEMBRE

Welfare-sviluppo a San Martino SAN MARTINO DEL LAGO - Si parlerà di politiche di welfare e di sviluppo, sabato primo settembre, presso il municipio di San Martino del Lago. Una riflessione aperta, tra universalismo dei diritti e riscoperta del mutualismo, promossa dal circolo Acli San Pietro nell'ambito della festa del socio di Ca' de' Soresini. L'appuntamento è per le ore 17: parteciperanno il sindaco di San Martino del Lago, Dino Maglia, il Prefetto di Cremona, Tancredi Bruno di Clarafond, i sindaci di San Giovanni e Casalmaggiore (rispettivamente Asinari e Silla) e il presidente provinciale Acli, Bruno Alessio Tagliati. Interverranno Gianluca Budano, responsabile dipartimento welfare Acli nazionale, Katya Avanzini, direttrice del Consorzio Casalasco Servizi Sociali, Gianni Bottalico, vice presidente nazionale Acli. Moderatore, Roberto Oliva, segretario generali Acli. In serata, a Ca' de' Soresini, alle ore 19,30 don Antonio Censori celebrerà la messa in memoria di don Amedeo Delfini (dal '61 al '74 parroco di Ca' de' Soresini), al quale verrà intitolato un vicolo. A seguire, cena gratuita ai soci Alci e diretti familiari (per gli altri, il contributo è di 10 euro).

20 anni dalla morte Messa per Brioni

CASALMAGGIORE – Monsignor Luigi Brioni, una figura indimenticabile e indimenticata nel panorama religioso (e non solo) del casalasco. E il destino ha voluto che il 20esimo anniversario dalla morte del Canonico della Cattedrale, che ha lasciato la vita terrena proprio il 5 agosto 1992, cadesse di domenica. Domani, quindi, si terrà in Duomo alle ore 10.30, una messa in suffragio di Monsignor Brioni, che giusto a Santo Stefano fu Parroco per 22 anni. Il ricordo migliore che di lui emerge è il grande cuore, unito alla carità: non solo quella materiale (sempre nascosta e pudica), ma anche la carità dell’attenzione, della parola, del consiglio illuminato. Indimenticabili le sue parole, nell’ottobre 1956, quando fece il suo ingresso in parrocchia a Santo Stefano: “Sono venuto per voi, per vivere con voi, e da oggi, come vostro parroco, sarò sempre con voi”.

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CASALMAGGIORE - Bijoux e solidarietà. Come noto, il Museo con sede in via Porzio è un unicum italiano che rende Casalmaggiore una vera e propria eccellenza nel campo. E il merito, questa volta, non è soltanto nel valore degli oggetti esposti. Per rendere il museo un luogo vivo e vitale, infatti, l'associazione degli Amici del Museo del Bijou e il Centro Psico Sociale di Casalmaggiore si sono venuti incontro, organizzando una serie di dieci incontri. In prevalenza ragazze, i partecipanti potranno ripercorrere le impronte già lasciate dal primissimo progetto, sperimentato lo scorso inverno come una sorta di numero zero. A tessere la trama del progetto l’animatore Umberto Maiocchi e la dottoressa Burella dell'ospedale OglioPo, che già lo scorso anno presero contatti con Paolo Zani e Letizia Frigerio del Museo del Bijou, trovando terreno fertile per questo esperimento. La dottoressa Burella dipinge con entusiasmo l’inizia-

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Bar Giulia GR2 di Rivieri Gianfranco Fermata KM Polo Romani Via Pascoli Sportime Bar Barracuda Portici del Municipio Bar Italia Farmacia Comunale Bar Tavola Calda Distrib. carburante ENI Distr. carburante Ariete Rist. Pizz. Piccolo Paradiso Cartoleria Alim. Tabacch. Tosi Remo Bar La Nuova Luna Portici del Comune Portici Caffè Roma Edic. Tabacch. Camozzi Edic. Tabacch. Lorenzini Bar Time Out Sido Café Fermata KM Tabaccheria Venturini

angolo Conad Casalmaggiore via Guerrazzi 4 Casalmaggiore via Trento 20 Casalmaggiore via Giovanni Pascoli 28 Casalmaggiore via del Lino 17 Casalmaggiore via Martelli 2 Casalmaggiore piazza Garibaldi Casalmaggiore piazza Garibaldi Casalmaggiore piazza Garibaldi Casalmaggiore Centro Commerc. Padano Casalmaggiore via Repubblica rotonda Diotti Casalmaggiore via Repubblica Vicobellignano via Molossi 47 Vicobellignano via Dante Alighieri 9/B Vicobellignano via Canzio 100 Roncadello via Roma 7 Torricella del Pizzo piazza Italia Scandolara Ravara via Mazzini 3 Castelponzone via Giuseppina 97 Solarolo Rainerio via Matteotti 113 San Giovanni in Croce via Giuseppina 103 Cingia de' Botti via della libertà 46/b Martignana di Po via Bardellina Martignana di Po piazza Comaschi Gussola via Roma 93 Gussola


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CREMA

Sabato 4 Agosto 2012

GRILLINI ALL’ATTACCO

Le ultime nomine? «I soliti politici noti»

Scoppia la polemica in merito alle ultime nomine nelle società partecipate dal comune. A finire nella discussione politica questa volta le scelte del sindaco Bonaldi, in merito ai consigli di amministrazione di Farmacie Comunali e Fondazione Alessandro Boldi e Cristian Di Feo Finalpia. A sollevare dubbi in merito alla procedura delle scelte, i consiglieri del «Movimento Cinque Stelle», Alessandro Boldi e Cristian Di Feo. I grillini hanno, infatti, presentato al sindaco un’interpellanza che mira a chiarire le procedure con le quali è stata effettuata la scelta e che contiene la richiesta di rivedere gli statuti per garantire una maggiore partecipazione della città. Ma, andiamo con ordine. Il sindaco ha nominato i cda di Finalpia e Farmacie. Boldi e Di Feo, fanno notare: «Sono state pochissime le auto-candidature dei cittadini e quasi sole candidature a presentazione politica, con il risultato che la scelta è caduta in gran parte su nomi noti, magari al secondo o terzo mandato negli stessi CdA». Di Feo e Boldi si riferiscono soprattutto alla nomina di Agostino Guerci, Cristina Colombi e Attilio Galmozzi alle Farmacie comunali: tutte persone riconducibili alla coalizione che sostiene il sindaco in consiglio comunale. Ma non solo. Le loro perplessità si concentrano anche sugli altri nominativi e sui criteri con i quali sono stati scelti. «Abbiamo deciso» annunciano quindi i consiglieri del Movimento Cinque Stelle, «di depositare un'interrogazione nella quale chiediamo al Sindaco ed al Presidente del Consiglio comunale, non solo chiarimenti sull'effettiva pubblicità dei bandi, ma anche se le scelte effettuate abbiano avuto alla base quanto meno colloqui conoscitivi dei candidati». Ricevuta l’interrogazione, il sindaco Stefania Bonaldi spiega: «La scelta è stata operata sulla base delle candidature pervenute previa procedura di evidenza pubblica data mediante il sito comunale e i media del territorio, oltre che consegna a mano del bando a tutte le forze consiliari, le quali avevano a loro volta la possibilità di presentare candidature così come di promuovere opportuna pubblicità». Rispetto ai criteri di scelta delle candidature invece, il sindaco preferisce non sbilanciarsi. Il caso approderà in consiglio comunale e la Bonaldi, ritiene che sia quella la sede opportuna per replicare con dovizia di particolari alla richiesta dell’opposizione. L’interrogazione promossa da Boldi e Di Feo contiene anche l’invito a rivedere gli statuti delle società partecipate: «E' per noi fondamentale che il Sindaco, il Presidente del Consiglio ed i Consiglieri tutti, valutino l'ipotesi di modificare gli Statuti dei CdA in questione, per permettere di poter scegliere, i candidati migliori, più capaci e più adatti all'incarico da assolvere, e tutto ciò secondo modalità che rispettino i criteri di trasparenza, pari opportunità, onestà e soprattutto di rinnovamento della classe dirigente». (Mbr)

CONSIGLIO COMUNALE Prosegue il rinnovamento dei rappresentanti della maggioranza nelle realtà di gestione legate al comune. Dopo il consiglio di amministrazione di Scrp con la nomina di Dino Martinazzoli, la presidenza della Colonia di Finalpia con la nomina di Pier Paolo Soffientini, quella delle Farmacie Comunali con Agostino Guerci e Cremasca servizi con l’incarico a Claudio Bettinelli, nel corso del consiglio comunale di giovedì sera, è stata la volta delle nomine dei revisori dei conti del comune e dei rappresentati nei comitati di gestione delle scuole comunali. Il consiglio dei revisori dei conti, sarà cosi composto: Nicola Fiameni per

Crema, i capannoni più cari d’Italia. «Una follia» L'interpellanza di Ancorotti scuote il mondo imprenditoriale. La difesa dell'ex assessore Piazzi

L’

di Michela Bettinelli Rossi

interpellanza presentata da Renato Ancorotti sull’articolo 20.2 delle norme tecniche del Pgt sta facendo discutere il mondo produttivo. Il consigliere comunale del Pdl, imprenditore cremasco, sembra aver colpito nel segno. Costruire un polo produttivo nelle zone soggette alla nuova regolamentazione rischia di costare di più rispetto alla media nazionale. Andiamo con ordine. L’articolo cui fa riferimento Ancorotti è il 20.2 del piano delle regole del Pgt approvato dalla passata amministrazione che prevede «la cessione gratuita all’amministrazione comunale del 50% della superficie territoriale dell’area perimetrata per la realizzazione di infrastrutture di interesse pubblico o come forma di compensazione e mitigazione ambientale». Un’opzione inserita nel Piano di Governo del territorio, in aggiunta a quanto già stabilito dalla legge regionale. Per Ancorotti, la questione è preoccupante. Il fatto di dover cedere all’amministrazione a titolo gratuito una superficie pari al 50% dell’area necessaria per la costruzione di un nuovo capannone, fa lievitare i costi per le nuove costruzioni e di conseguenza penalizza chi vuole fare impresa. Una teoria che è ampiamente condivisa da un altro imprenditore cremasco, Daniele Tarenzi, candidato per la lista civica «Lavoro & Impresa» a sostegno del sindaco Stefania Bonaldi. «Si tratta di una norma assolutamente da rivedere» spiega Tarenzi, «perché è un ag-

Renato Ancorotti imprenditore

Pierpaolo Soffientini Autonoma Artigiani

gravio sulle spalle di chi vuole costruire». Ma non solo. Secondo Tarenzi, pensare di cedere delle grandi aree all’amministrazione comunale per la creazione di servizi pubblici, parcheggi e aree di verde, è un costo che alla fine ricade sull’intera collettività. «Proviamo a pensare» spiega Tarenzi, «alle zone lasciate a verde. Grandi zone alla periferia della città vicino alle aree produttive. L’erba va tagliata, va fatta manutenzione, vanno sostenuti costi che sono inevitabilmente pagati dai cittadini». Oppure ancora sottolinea l’imprenditore: «Che senso ha fare grandi parcheggi, come per esempio quelli vicini alla zona della Pierina? Grandi piazzali abbandonati che però vanno asfaltati, tenuti puliti, illuminati, ma non li usa nessuno?». Anche i rappresentanti delle categorie economiche manifestano forti perplessità. Il segretario della Libera Artigiani, Giuseppe Zucchetti, commenta: «Letta cosi, sembra una follia. Non è certo il modo per aiutare gli imprenditori. Altro che lievitare; qui i costi per la costruzione

Massimo Piazzi ex Giuseppe Zucchetti Assessore all’Urbanistica Segretario Libera Artigiani

di nuovi insediamenti rischiano di raddoppiare. Facendo quattro rapidi calcoli ci si accorge che i costi vanno oltre gli standard del mercato». Su una cosa quindi sono tutti concordi, imprenditori e mondo associativo che li rappresenta: questo non è il modo di rendere attrattivo il nostro territorio e di aiutarne la ripresa. Un concetto ben sintetizzato dal presidente della associazione Autonoma Artigiani Cremaschi, Pierpaolo Soffientini: «In una situazione come quella attuale sarebbe importante dare un aiuto agli imprenditori perché possano dare il loro contributo alla ripresa. L’amministrazione pubblica dovrebbe mettere questi eroi, perché è cosi che mi sento di definirli, nelle condizioni di poterlo fare. Confido nell’amministrazione pubblica del territorio, perché possa incentivare la ripresa con la realizzazione di aree dedicate alle imprese a costi concorrenziali». Per cercare di fare luce sulla materia, estremamente tecnica, abbiamo contattato l’ex assessore all’urbanistica Massimo Piazzi che ha spiegato: «L’articolo cui fa riferimento l’interpellanza riguarda

Sicurezza ai giardini: più luci e telecamere Nuovi revisori dei conti: Costantino Rancati, Nicola Fiameni e Alessandra Vaiani

la maggioranza, Alessandra Vaiani per le minoranze e Costantino Rancati, presidente. Sulla nomina di Rancati si è scatenata una polemica vivace. Antonio Agazzi, capogruppo di «Servire il cittadino», ha sollevato dubbi in merito alla “opportunità politica” di affidare l’incarico a Rancati, ex consigliere di minoranza della sinistra presso il comune di Spino d’Adda, dimessosi nei giorni scorsi in aperta polemica con

il sindaco di Spino, Paolo Daniele Riccaboni. Anche Simone Beretta (Pdl) ha voluto ribadire l’inopportunità politica della scelta. D’accordo con lui Laura Zanibelli, capogruppo Pdl, che ha evidenziato come sia necessario avere a capo dei revisori dei conti persone non troppo schierate politicamente. Nel corso della serata c’è stato spazio anche per la discussione delle due interpellanze di Antonio Agazzi. La pri-

ma, quella sulla riqualificazione dei giardini di Porta Serio. Stefania Bonaldi ha risposto che sono previsti interventi di riqualificazione. Tra questi, l’illuminazione; i soldi per l’intervento, circa 300 mila euro, non ci sono ma si procederà per gradi, realizzando un pezzo di progetto per volta. L’assessore Giorgio Schiavini sta inoltre lavorando ad un progetto di videosorveglianza con il vice questore Daniel Segre e a un ac-

sostanzialmente tre aree della città. Una zona particolare vicino alla Agrimeccanica dove, se devo essere sincero non credo ci siano molte richieste di costruzione, vista la prossimità del corso d’acqua e il rischio di esondazioni, un’area vicino al centro commerciale di Bagnolo Cremasco, dove si prevedeva quindi l’istituzione di una area verde per fare da filtro alla tangenziale, ed infine una area del Pip di Santa Maria, dove potrebbe esserci interesse per recuperare suolo per la costruzione di una strada a nord, verso la ex 591». Sarà. Ma non è detto. Piazzi ha infine confermato che quanto contenuto nell’articolo citato da Ancorotti, in particolare la famosa percentuale del 50%, è stata una precisa scelta della amministrazione. Una lettura che per Ancorotti, alla luce di quanto richiesto dagli imprenditori e dalle categorie economiche potrebbe aprire delle trattative con l’attuale amministrazione per l’abbattimento della percentuale. La palla passa quindi al sindaco e ai suoi tecnici. La risposa nel primo consiglio comunale utile di settembre.

cordo con l’istituto Stanga per la cura delle piante del giardino. Altro argomento in discussione: gli interventi di riqualificazione di via Colombo e via Visconti. L’assessore Schiavini che si è limitato a manifestare l’intenzione di riqualificare l’area, senza fornire elementi chiari in merito al cronoprogramma degli interventi. Insoddisfatto della replica Antonio Agazzi che ha accusato l’amministrazione di non avere ancora una proposta operativa per la risoluzione dei problemi che attanagliano l’area, in particolare la realizzazione del collegamento tra Via Colombo e la tangenziale Sud. Michela Bettinelli Rossi


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Crema

Sabato 4 Agosto 2012

Ai cremaschi piace Cremona-Lodi Metà sindaci del territorio, riuniti da Stefania Bonaldi, opta per la futura provincia

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di Michela Bettinelli Rossi

odi sì. Mantova forse. E’ questo l’orientamento di 23 dei 48 sindaci del Cremasco che hanno preso parte alla riunione promossa dal comune di Crema e dal sindaco Stefania Bonaldi martedì pomeriggio in comune a Crema. Al centro della discussione, il futuro del nostro territorio in una nuova provincia. Un incontro non facile per la Bonaldi che, subito in apertura, si è dovuta scontrare con la posizione critica del sindaco Gian Pietro Denti. Il primo cittadino di Ripalta Guerina è anche il presidente della Consulta cremasca dei sindaci e si è lamentato per la mancanza di coinvolgimento dell’organismo da lui presieduto e per la scelta della Bonaldi di non coinvolgere nel processo di discussione il presidente della provincia Massimiliano Salini. Quasi tutti appartenenti al centrosinistra, i sindaci intervenuti hanno espresso parere favorevole affinché la nostra provincia rimanga unita e si accorpi con Lodi. Meno apprezzata la possibilità di accorpamento con Mantova, poiché sussiste il timore di vedere allontanati eccessivamente dal nostro territorio molti dei servizi essenziali per i cittadini cremaschi. Voce fuori dal coro quella del sindaco leghista di Soncino, Francesco Pedretti: per una serie di ragioni pratiche e culturali, lui pre-

ferirebbe l’accorpamento con Brescia o Bergamo e si propone di indire un referendum tra i suoi concittadini per capire quale strada seguire. La vera preoccupazione dei sindaci non è però andare a braccetto con l’uno o l’altro territorio, ma capire quali saranno i contenuti e la ricaduta sui comuni della nuova riorganizzazione provinciale: tema sollevato sia dal sindaco di Romanengo, Marco Cavalli, sia da

quello di Capergnanica, Giorgio Picco, che si sono chiesti a quale accumulo di responsabilità dovranno fare fronte i comuni con la nuova organizzazione territoriale. Alla fine dell’incontro, che ha visto da più parti l’invito a discutere del tema in sedi più opportune, la decisione di riaggiornare l’assemblea attraverso la convocazione della Consulta dei sindaci del cremasco, in modo da coinvolgere anche l’al-

tra metà dei sindaci che non hanno partecipato all’incontro ma, soprattutto, per aprire un canale di dialogo istituzionale con il presidente della provincia Salini. Il numero uno provinciale in queste ore si sta confrontando con i presidenti delle province limitrofe per capire la strada migliore da seguire. Una cosa è certa per i sindaci cremaschi: presentarsi soli all’appuntamento dell’accorpamento con una qualsiasi delle province sul tavolo, rischierebbe di penalizzarci. Siamo la provincia di Cremona e dobbiamo rimanere uniti, se non altro per avere più peso al tavolo delle trattative. Una posizione esplicitata con chiarezza dal sindaco di Spino D’Adda, Paolo Riccaboni: «Questo provvedimento calato dall’alto rischia di portarci degli svantaggi. Dobbiamo cercare di evitare le forze centrifughe che rischiano di penalizzarci. Il liberi tutti non va bene. Va bene andare con Lodi, ma non è una proposta che deve interessare solo il Cremasco, bensì tutta la provincia. Se no corriamo il rischio di essere fagocitati». Nei prossimi giorni, quindi, la Consulta dei sindaci si ritroverà per dare il via al corretto processo di definizione della nuova provincia. Il lavoro dei sindaci unito a quello del presidente della provincia Massimiliano Salini sarà poi inviato al Comitato per le autonomie locali, cui spetta il compito di dialogo con Regione Lombardia e il governo centrale.

Nuova viabilità in via Cadorna? «A mesi»

Antonio Agazzi, consigliere comunale per il Gruppo «Servire il cittadino», ha presentato un’interpellanza per sapere quale sarà la soluzione viabilistica che l’amministrazione intende adottare per le vie Cadorna, Martini e Cremona. Strade ritenute, dai cittadini che vi abitano, a forte rischio di incidentalità e di inquinamento dopo Antonio Agazzi le modifiche effettuate dalla giunta Bruttomesso. E il centrosinistra, allora in minoranza, si era schierato insieme al comitato dei residenti che chiedeva l’annullamento della scelte volute dall’allora assessore ai Lavori Pubblici, Simone Beretta. Agazzi chiede, quindi, quali soluzioni verranno adottate per queste vie che, dal ponte del Serio, portano nei quartieri di San Bernardino e di Castelnuovo. «Si intende dar corso all'ipotesi ventilata di installare un semaforo intelligente? Quali tempi si prevedono per l' attivazione di un'eventuale rivisitazione della viabilità in questione?». L’amministrazione ha fatto sapere che, dopo aver discusso con i cittadini della zona, scegliere una delle soluzioni che sta analizzando «tra qualche mese».

CRONACA NERA

Malviventi fuori strada, sangue in auto Pedinano la fidanzata che gli fa la spesa: arrestato latitante

vaiano cremasco Lunedì 30 luglio, alle ore 5.15, i carabinieri della radiomobile di Crema intercettavano a Vaiano Cremasco, lungo la Paullese, una Focus risultata rubata poco prima a Ripalta Guerina. Il veicolo veniva perso di vista, all’altezza di Spino d’Adda, dalla prima pattuglia e rivisto 20 minuti dopo dai carabinieri di Pandino a Gradella. I ladri sono usciti fuori strada, e qualcuno è rimasto ferito perché a bordo c’erano tracce di sangue.

Forse insieme alla Ford c’era una Golf intravista in lontananza ed inutilmente inseguita lungo la Rivoltana dalla stessa pattuglia del Radiomobile. Questo secondo veicolo è stato abbandonato e recuperato in Bariano (Bg). Era stato rubato dieci notti prima in Limbiate (Mi). I carabinieri ritengono che anche su questa vettura sarà possibile trovare tracce utili alle indagini che possano consentire l’identificazione dei responsabili.

castelleone

Arrestato un romeno per furto di bici

I carabinieri di Castelleone hanno fermato e assicurato alla giustizia un romeno 17enne residente nel Soresinese per furto di biclette. Entrato nel cortile condominiale di via Bressanoro, aveva sottratto tre biciclette dandosi alla fuga con un complice in corso d’identificazione.

L’intervento immediato della pattuglia ha consentito di fermare l’indagato e recuperare una delle biciclette in suo possesso. Le altre sono state trovate durante le ricerche a Soresina alla stazione ferroviaria. Il minorenne è stato denunciato per furto. Berenice Bettinelli

E’ stato arrestato, a Brescia, D.E., 24 anni, colpito da ordine di carcerazione emesso dalla procura della Repubblica di Crema per un cumulo di pene derivanti da una cospicua serie di condanne emesse dai tribunali lombardi per furti, rapine e ricettazioni commessi tra il 2004 ed il 2009, a Castelleone, Offanengo, Crema, Izano. Si ricordano le rapine commesse ai tabaccai di Offanengo nel dicembre del 2004, e di Castelleone nel febbraio 2005. E il successivo fermo operato dai carabinieri di Bergamo e di Zanica davanti alla Deutsche Bank di via Santa Barto-

lomeo Capitanio nel marzo 2006. Ma anche l’investimento di un ciclista in Sant’Antonio di Grone (BG) lo scorso marzo quando alla guida di un’autovettura, contromano, dopo aver ferito il pensionato lo aveva abbandonato sul selciato scappando. Recentemente, a un posto di blocco per evitare la cattura, D. E. aveva esibito la carta d’identità carpita a un amico di Ripalta Guerina, sulla quale aveva apposto la sua foto. Come è stato arrestato il pregiudicato? I carabinieri di Crema avevano visto una sua familiare fare la spesa e, poi, dirigersi in auto

verso Brescia. Sospettando che stesse rifornendo il parente latitante, i carabinieri l’hanno pedinata. L’utilitaria si è fermata in un quartiere popolare della città; poco dopo arrivava da un vicino caseggiato il ricercato e saliva in auto. I carabinieri hanno bloccato la coppia e arrestato il pregiudicato. Dovrà espiare la pena residua di quattro anni e mesi undici di reclusione, già detratto il periodo di carcerazione preventiva ed il beneficio dell’indulto del 2006, nonché al pagamento di una multa di 1.100 euro. Berenice Bettinelli

Vuole una parte dell’eredità e si barrica in casa con la carabina Lunedì 30 luglio, alle ore 19.25, i carabinieri del nucleo operativo e radiomobile e della stazione di Crema, sono intervenuti nell’abitazione di un pensionato di 71anni a seguito dell’ennesima lite con il figlio, disoccupato, 41 anni, residente a Merate (Lecco) dove viveva con la moglie dal quale si è se-

parato, ora di fatto senza fissa dimora. Quest’ultimo si è barricato nella casa paterna, armato della carabina semiautomatica calibro 22 Long Rifle, detenuta dal padre. Dopo la mediazione condotta dai carabinieri, per quasi un’ora, l’uomo si è afreso e ha consegnato la carabina ancora carica. Soccorso e con-

dotto all’ospedale di Crema, è rimasto ricoverato in osservazione. Nessun ferito. La causa scatenante è la pretesa del figlio d’ottenere dei soldi dal genitore che avrebbe già consegnato al figlio 80mila euro in due o tre anni. Del fatto è a conoscenza, dal giugno scorso, la Procura della Repubblica

presso il Tribunale di Crema. L’ipotesi di reato è maltrattamenti in famiglia ed estorsion. Il quarantenne avrebbe chiesto anche il pagamento della quota dell’eredità che gli spetta dopo il decesso della madre, avvenuto circa dieci anni fa: il genitore, per pagarlo, dovrebbe vendere l’appartamento. BB


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Crema

Sabato 4 Agosto 2012

Soncino: la segnalazione

Non è proprio un «prato all’inglese»: che incuria!

Calcio, 17 società per cinque campi

La giunta ha messo 120mila euro nel PalaBertoni, ma gli stadi sono insufficienti. Chiesta spitalità fuori Crema

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di Gionata Agisti

Le Mura Nord con i platani e le ortiche

Dopo il castello, il biglietto di presentazione del borgo di Soncino è sempre stato affidato alla cerchia muraria. Le precedenti amministrazioni hanno speso fior di milioni per le opere di conservazione delle mura, e il piccolo spazio di prato ai piedi delle mura (un tempo terra ambita per la creazione di piccoli orti famigliari degli abitanti che vivevano all’interno delle mura) era diventato un piacevole prato verdr a corona della cerchia tra il naviglio e la muraglia. Anni fa anche questa amministrazione seguì le belle abitudini, anzi ad un certo punto pensò addirittura anche all’illuminazione delle mura. Se ne ricordano i “pontaioli” che hanno visto per mesi il cavo elettrico abbandonato tra l’edificio scolastico e il tratto di mura ovest; anzi c’è ancora il grosso tubo di plastica rosso sopra il fossetto di scarico. Poi i tagli dell’erba divennero sempre più rari ed ora la manutenzione anche di questo prato è da tempo interrotta. Per fortuna ci sono dei volontari! Una grande famiglia di conigli che hanno scelto come dimora protetta l’interno del bastione nord-ovest. Tengono ben rasato “il prato inglese”, ma purtroppo non gradiscono le ortiche. Nel lato nord, invece, non ci sono conigli e la vegetazione spontanea è più rigogliosa. Presso il “bastione dei cani”, dove gli speleologi volontari di Soncino hanno trovato il cunicolo di fuga che dalla cittadella fortificata portava alla campagna, si sono sviluppate addirittura due piante di platano le cui cime hanno già superato l’altezza delle mura. Sarà pure che il Comune è in ristrettezze economiche; ma con le mura trattate in questo modo, noi soncinesi ci sentiamo straccioni: e non ci piace! Franco Occhio

«Ciclabile per un giorno» si replica domenica 5 agosto

L’assessore alla Mobilità, Giorgio Schiavini, comunica che, dopo il successo della prima iniziativa «Ciclabile per un giorno», del 1° luglio scorso, il comune di Crema, quello di Ricengo e il Parco del Serio organizzano per domenica 5 agosto la seconda edizione dell’evento con chiusura delle strade al traffico automobilistico da via Brescia a via Ricengo. Per l’occasione il Comune di Ricengo ha indetto una gara ciclistica.

a giunta si è detta favorevole all'ampliamento del palaBertoni: un passaggio fondamentale per arrivare alla stipula della convenzione con la Crema Volley che, per essere definita, necessita ancora di qualche particolare. L'accordo con la stessa Crema Volley prevede che quest'ultima si accolli la maggior parte della spesa relativa ai lavori, che si aggira intorno ai 650mila euro. Il Comune, da parte sua, stanzierà 120mila euro. I lavori, che prevedono un ampliamento del numero di posti nelle tribune - dai circa 1.000 attuali ai 1.500 richiesti dalla serie A1 - dovranno essere terminati entro ottobre, periodo di inizio del campionato, ma l'agibilità della struttura dovrebbe essere raggiunta già verso la fine di agosto, così da consentire alle atlete la possibilità di allenarsi. Una volta ultimato, il palazzetto sportivo servirà da sede anche per la Reima e alcune scuole superiori, che lo potranno utilizzare come palestra nelle ore di educazione fisica ma, nella convenzione, sarà prevista una clausola per cui l'amministrazione comunale si riserva l'utilizzo della struttura per ospitarvi una serie di manifestazioni durante l'anno. Sempre sul versante sportivo, l'amministrazione comunale è alle prese con la difficoltà di assicurare terreni di gioco per tutte le

Sopra il PalaBertoni, a lato lo stadio Voltini

17 società di calcio che ne hanno fatto domanda. La difficoltà consiste nel fatto che, quest'anno, causa la non disponibilità del campo del velodromo, i terreni contesi sono appena cinque, compreso il Voltini, dove, però, giocheranno solo la Pergolettese e il Crema. «In questi giorni, stiamo cercando di far quadrare le esigenze delle diverse società» ci spiega il delegato allo Sport, Walter Della Frera. «A complicare la situazione c'è il fatto che le società in que-

stione non dispongono solo di una prima squadra ma anche del settore giovanile, per cui bisogna alternare le varie squadre, secondo una tabella oraria che, tuttavia, non abbiamo ancora completamente definito. La nostra prima intenzione è quella di riuscirci ricorrendo esclusivamente ai nostri campi; se però la situazione risultasse difficilmente gestibile, in questo caso stiamo già prendendo contatto con altri Comuni - Izano e Capergnanica - per verificare la possibilità di

stadio comunale di offanengo

Mercoledì 22 il triangolare «Uberti Foppa» Dopo la settimana di ferragosto, mercoledì 22, dalle 20.30, lo stadio comunale ospiterà la 5a edizione del «Memorial Uberti Foppa Arrigo». Il triangolare calcistico è divenuto un appuntamento fisso in cui si affrontano le formazioni del Crema, dell’Offanenghese e dell’oratorio Offanengo. Quest’anno l’evento sarà caratterizzato da una particolarità: le due squadre offanenghesi sono reduci da un campionato che le ha viste retrocedere nelle rispettive categorie. Lo spettacolo si svilupperà su tre tempi da 45 minuti.

utilizzare le loro strutture. Si tratterebbe di un uso limitato solo alle partite di campionato e non agli allenamenti, considerato che la priorità della nostra amministrazione è quella di spendere il meno possibile». Un problema in meno è rappresentato dal Castelnuovo, che si è già accordato con Chieve, dove giocherà le sue gare. «È anche vero che siamo in anticipo sui tempi» prosegue Della Frera, «perché, di norma, questa congestione di richieste si sblocca solo verso la metà di settembre». Il vero problema, come si diceva, è rappresentato dal non poter contare sul campo di gioco del velodromo, riguardo al quale non ci sono ancora novità. «Il Coni non è ancora rientrato in possesso della struttura. Ci vorranno un paio di mesi di tempo, e solo allora si potrà trattare per poterlo utilizzare in prestito. Quanto alla Sai, non intende concederlo in utilizzo, proprio per mantenerlo in ordine ai fini del passaggio di consegne».

Gli oratori del Cremasco ne discutono al San Luigi

news dalla giunta

«Noi Crema Associazione», (l’associazione degli oratori del Cremasco) e l'ufficio per la Pastorale giovanile e degli oratori della diocesi di Crema, in collaborazione con il Comune di Crema, propone all’interno del progetto «Scopri i tuoi talenti» (progetto derivante dal Piano di Zona dell’area cremasca e di attuazione sul comune di Crema) un momento formativo aperto sia agli adolescenti sia agli educatori e genitori sul tema: «Le nuove dipendenze da social network, internet, facebook». Nella realtà in cui viviamo oggi, è facile collegare il mondo degli adolescenti alle nuove tecnologie e ai nuovi strumenti di comunicazione: facebook, you tube, blog, chat, community. Si può affermare che gli adolescenti sono per lo più contagiati dai social network, connessi per molte ore al giorno e pochi ne sono immuni. L’incontro formativo del 1 settembre 2012, alle ore 15, al San Luigi, vuole pertanto essere un laboratorio attivo di scambio fra adolescenti, educatori e genitori. Si propongono due laboratori, guidati da esperti, uno rivolto agli adolescenti, dalla prima alla quinta supe-

La Giunta Comunale di Crema nella seduta del 30 luglio 2012 ha approvato tra gli altri i seguenti punti: • 1. Adesione Rete Regionale dei Centri Risorse Locali di Parità • 2. Autorizzazione generale allo svolgimento della XXXII edizione della Tortellata Cremasca • 3. Concessione patrocinio per prima edizione del "Festival Crema in musica" per la valorizzazione dei musicisti cremaschi programmato nel mese di ottobre p.v. • 4. Concessione patrocinio e autorizzazione generale allo svolgimento evento "Austrungarte 2012" • 5. Adeguamento Palazzetto "P. Bertoni" di Crema a normativa per svolgimento campionato serie A1 di volley femminile. Approvazione proposta progettuale e di concessione dell'impianto presentata dalla società sportiva ASD Crema Volley • 6. Concessione patrocinio Comitato Carnevale Cremasco • 7. Concessione patrocinio Circolo Poetico Correnti per manifestazione "Poesia a strappo" • 8. Concessione patrocinio a Centro Aiuto alla Vita per "Torta della Speranza" ad ottobre p.v . • 9. Concessione patrocinio Ass. dilettantistica Scacchi per 14' Edizione Torneo Open Internazionale di scacchi programmato dal 30 agosto al 2 settembre p.v. in Sala Alessandrini • 10. Concessione patrocinio Croce Rossa Italiana -Gruppo Pionieri per iniziativa in occasione del 200' anniversario della fiaba Biancaneve prevista l'8 settembre p.v. in Campo di Marte • 11. Concessione patrocinio Associazione Cure Palliative "A. Privitera" per terzo corso teorico-pratico Volontari Cure Palliative previsto per il 22 settembre p.v. in Comune

Adolescenti e internet: nuove dipendenze

L’oratorio San Luigi

riore, gestito da padre Enrico (psicologo del "virtuale" e padre spirituale del Pime), e uno rivolto agli adulti educatori, coordinato da Barbara Gentili, psicologa del consultorio di Cremona. A seguire un momento di confronto per mettere in comunicazioni questi due mondi talvolta troppo distanti. Un modo per dare voce agli adolescenti e scoprire insieme a loro le potenzialità, ma anche i rischi dell’uso smodato di certi strumenti tecnologi e dall’altra cogliere il punto di vista di chi li educa, le difficoltà, le paure ma anche le positività dei nuovi mezzi.


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Crema

Sabato 4 Agosto 2012

Il caso «Marazzi», una ingiusta nomea

Iscrizioni alle superiori: chi avrà più studenti e chi meno. Il «Galilei» è sempre il primo nella classifica delle preferenze, ma gli iscritti sono in calo

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di Gionata Agisti

ono stati comunicati i dati relativi alle iscrizioni negli istituti superiori della città. I numeri non sono ancora definitivi, comunque è già possibile tracciare una primo bil a n c i o , d o v e e m e rg e c h e , quest'anno, a farla da padrone è lo «Stanga» che segna un +28,5%, passando dalle 49 iscrizioni del 2011 alle 63 attuali. Altri istituti che hanno fatto registrare un ottimo risultato sono il liceo Scientifico «Da Vinci» che, dal centinaio di studenti dell'anno scorso è arrivato a quota 131 e il Classico «Racchetti», comprensivo del liceo Linguistico e del liceo delle Scienze umane, salito da 180 a 197 studenti. Arretra invece l'Artistico «Munari»: da 113 a 98. Il «Paioli», il più tecnologico e internazionale degli istituti cittadini, conserva i suoi alti livelli, addirittura incrementando notevolmente il suo risultato rispetto all'anno precedente, salendo da 349 a 400 nuove iscri-

L’Itis G. Galilei

zioni. In questo modo, l'istituto potrà iniziare la prossima stagione con due nuove classi prime, per un totale di 14. Quanto al «Galilei», pur collocandosi al primo posto della classifica per numero di iscritti - 357 - deve però fronteggiare un calo, rispetto ai 372 dell'anno scorso. Si mantiene stabile lo «Sraffa», a quota 239, proprio come nel 2011, mentre a scendere è anche il professionale «Marazzi», che passa da 90 a 67. Riguardo a quest'ultimo - che già l'anno scorso aveva perso l'autonomia perché al di sotto dei 500 studenti - si parla di un possibile accorpamento con l'analo-

ombriano Sono cominciati a inizio luglio i lavori che, entro un anno o un anno e mezzo, porteranno a termine il restauro della chiesa parrocchiale Santa Maria Assunta di Ombriano. La progettista dell'opera è l'architetto Vania Scaramuzza, già coordinatrice dei lavori al cantiere del Duomo. Il restauro consiste nella deumidificazione perimetrale dell'edificio, sia esterna che interna, nella rimozione del pavimento della chiesa per realizzare un nuovo impianto di riscaldamento, e nella sistemazione di alcune componenti ormai usurate: il portone, i confessionali, gli altari marmorei, le dorature, gli stucchi e le pareti pittoriche, dipinte a tempera. Come ci dice lo stesso architetto: «Al momento, stiamo completando lo scavo

L'Istituto professionale Marazzi

go istituto «Ala Ponzone» di Cremona. In merito, però, la dirigente del «Marazzi», Roberta Mozzi, ha qualcosa da dire e qualche sassolino di cui liberarsi: «A mio parere, è assurdo continuare a ragionare basandosi solo sui numeri e in un'ottica di tagli. In particolare, non mi trova d'accordo l'accorpamento con l' “Ala Ponzone” che non è messo meglio di noi: anche questo istituto è in calo e sottodimensionato. Invece di risolvere il problema, il rischio è quello di posticiparlo un po' più in là nel tempo, perché, stando così le cose, le difficoltà si ripresenteranno, tant'è vero che il li-

mite per l'autonomia è già salito da 500 a 600 studenti». «Tempo fa, con l'ex assessore all'Istruzione, Laura Zanibelli» continua Roberta Mozzi, «si era discusso della possibilità di dare vita a un polo professionale cremasco. Secondo me avrebbe avuto molto più senso. Si prese in considerazione l'istituto caseario di Pandino ma incontrammo la resistenza delle associazioni di categoria. Adesso, non saprei: volendo, si potrebbe dialogare con lo Sraffa, che però amministra già una realtà gigantesca, o con l'Itis. Però, ripeto, quello che conta è che ragionare solo in

L'Itc Pacioli

termini di tagli è una scelta poco lungimirante, che rischia di creare solo confusione. Sarebbe stato molto meglio restare da soli. Quanto alla perdita dell'autonomia, la stampa dovrebbe precisare che non si tratta di una chiusura dell'istituto ma soltanto di una dirigenza in comune con una scuola simile, perché la gente non capisce sempre la differenza e, se pensava di iscrivere da noi il proprio figlio, magari ci ripensa». Venendo al tema delle iscrizioni, come giustifica il fatto che siano diminuite? «Il calo che abbiamo registrato è dovuto a una con-

fusione generata dalla riforma scolastica: il “Marazzi” paga la concorrenza dei centri professionali, che rilasciano una qualifica dopo tre anni. Nonostante questo, però, il nostro istituto è uno dei pochi a offrire un diploma triennale in Meccanica ma questo le famiglie non lo sanno, perché gli insegnanti delle scuole secondarie inferiori non ne tengono conto in fase di orientamento, anche se da parte nostra abbiamo speso molto in questo senso. Sono molto delusa, perché un risultato del genere non rispecchia il livello qualitativo raggiunto dal mio istituto, che è elogiato per serietà e modo di lavorare dagli stessi genitori dei nostri studenti. Va anche detto che, purtroppo, sul “Marazzi” pesa una nomea che proviene dal passato ma che non ha più ragione d'essere: i nostri ragazzi sono molto seguiti e quando escono possono contare su un'ottima preparazione, anche perché curiamo bene il rapporto con le aziende del territorio, già dal secondo anno di studi».

La chiesa traslocata nel teatro dell’oratorio lungo il perimetro esterno, per portare a termine la deumidificazione. Dovremmo riuscirci entro la fine di agosto. L'idea di partire durante l'estate è dovuta al clima: la bella stagione evita complicazioni nei lavori all'esterno e garantisce una maggiore rapidità». La scelta di procedere alla chiusura completa dell'edificio, che rimarrà inagibile per tutto il tempo, ha sollevato qualche perplessità, ma nella decisione della parrocchia è prevalsa la preoccupazione che, altrimenti, i lavori potessero comportare un periodo di tempo eccessivo.

La chiesa, perciò, è stata completamente svuotata e la sede delle funzioni liturgiche si è trasferita nel vicino teatro dell'oratorio. Quanto ai costi, la spesa necessaria per l'intera opera di restauro si aggira attorno al milione di euro. «E' una cifra attendibile» suggerisce l'architetto Scaramuzza. «La Cei ha già erogato un contributo di 300mila euro. Dopodiché, stiamo aspettando gli stanziamenti messi a disposizione dallo Stato, attraverso la Soprintendenza, ma stiamo avanzando richieste anche a diverse banche e fondazioni del territorio: Banca Cremasca, Po-

polare Crema per il territorio e la Fondazione Cariplo. Contiamo anche sul contributo dei parrocchiani». Dunque, non dovrebbero esserci problemi per la copertura delle spese: la parrocchia contribuisce per circa la metà della spesa totale e don Francesco Mariani, soddisfatto per come stanno procedendo le cose, smentisce che ci siano state lamentele per la chiusura della chiesa. Il Consiglio pastorale l'ha valutata come la scelta più ragionevole: tenere comunque aperto e svolgervi le funzioni normali - due messe al giorno, oltre ai

battesimi e altre cerimonie - avrebbe comportato inevitabili rallentamenti sulla tabella di marcia dei lavori. Il teatro, invece, anche per la sua capienza - 500 posti - è in grado di fungere da valido sostituto. Gionata Agisti


Cultura&Spettacoli Una canzone benefica per l’Emilia

I Crawler, in collaborazione con il grande tastierista dei Labyrinth, Andrea De Paoli, hanno realizzato un brano in italiano con l’intento di raccogliere fondi per aiutare le popolazioni dell’Emilia Romagna colpite dal terremoto. Il brano, intito-

lato “Un respiro”, è acquistabile con una donazione di 2 euro (attraverso il sito web dei www.thecrawler.it). Tutti i proventi saranno devoluti all’Associazione Solidarietà Onlus che opera direttamente nei territori interessati dal terremoto.

Seconda edizione della rassegna organizzata dal Centro musica “Il Cascinetto”

Restate in città con la musica e la cultura

D

di Federica Ermete

Lunedì sera sarà ancora Bel canto sotto le stelle

Lunedì 6 agosto alle 21.30, il Cortile Federico II di Palazzo Comunale ospita un nuovo appuntamento della II edizione di “Bel canto sotto le stelle”, rassegna che quest’anno presenta un cartellone di grande fascino. In questo concerto la lirica si tinge di rosa grazie alle voci di due note interpreti cremonesi: il soprano Mimma D’Avossa e il mezzosoprano Nadiya Petrenko (nella foto), accompagnate dagli strumentisti del Trio “Cremona lirica”, costituito da Alessandro Manara al pianoforte, Marco Rozzi al flauto ed Eugenio “Jack” Masseroli al contrabbasso. Gli artisti eseguono un programma in cui il bel canto è declinato in tutte le sue sfumature: dalle romanze d’opera alle canzoni classiche napoletane. Questo concerto è una sorta di tributo al mezzosoprano di origine ucraina per la sua permanenza decennale nella città che l’ha adottata, apprezzandone sempre più il talento. La D’Avossa, parallelamente all'attività di cantante, è docente di Canto presso scuole private.

TAPIRULAN

opo il successo dello scorso anno, il Centro musica “Il Cascinetto” dell’assessorato alle Politiche Giovanili del Comune di Cremona ha organizzato la seconda edizione della rassegna “Restate in città”, che animerà i mesi di agosto e settembre. Tutti gli appuntamenti, volti a coinvolgere artisti del panorama sia nazionale che locale, hanno luogo nello splendido Cortile Federico II di Palazzo comunale a Cremona (inizio ore 21) e sono tutti ad ingresso libero. Il percorso cultural-musicale si arricchisce, quest’anno, di contenuti e proposte. Si è infatti voluto integrare le migliori proposte cittadine con un appuntamento nazionale (il 30 agosto con “Violante Placido & Lele Battista”) che potesse dare all’intera programmazione maggior richiamo e risalto. E’ infatti obiettivo dichiarato dello staff del Centro Musica ‘il Cascinetto’ – da tempo stabile punto di riferimento per i giovani musicisti, e non solo, del territorio e motore di numerose iniziative ad essi dedi-

cate – riuscire a creare costantemente momenti di promozione e valorizzazione dei talenti musicali

cremonesi, senza però dimenticare ciò che di interessante avviene sul territorio nazionale. L’esordio

E’ uscito un concorso per illustratori come un “buffet”

L'uscita del nuovo concorso per illustratori di Tapirulan si è fatta attendere come un buffet... E’ il momento più atteso dopo soporiferi convegni, altolocati vernissage o caserecce presentazioni; alla fine c’è sempre l'agognato

buffet! Chi non ha mai vissuto come un meritato sollievo l’arrivo del buffet? Chi non ha mai sgomitato per afferrare l’ultima tartina, lottando contro ingordi commensali? Tutte situazioni tipiche da buffet, come trovarsi invischiati in

una conversazione noiosissima e non saper come defilarsi... In quest’ottava edizione del concorso si può partecipare con una sola opera quadrata sul tema “Buffet”, che dovrà pervenire entro il 12 ottobre 2012. Il primo premio è

CREMA

Una folk band per chiudere la rassegna

“Le vent du nord” sono protagonisti dell’iniziativa “Dal Mississipi all’Adda”

U

ltimo appuntamento della rassegna estiva “Dal Mississipi all’Adda” per il festival internazionale di Worl Music. Nei chiostri del centro culturale S. Agostino in piazzetta Terni de Gregory 5 a Crema (in caso di maltempo nella sala limitrofa di Pietro da Cemmo) martedì 7 agosto alle ore 21 “Le vent du nord”, quartetto che viene dal Quebec (Canada) composto dai polistrumentisti Nicolas Boulerice, Simon Beaudry, Olivier Demers, Rejean Brunet. La folk band – nata nel 2002 - ha nel proprio

La folk band “Le vent du nord”

repertorio musiche popolari tradizionali, ma anche composizioni originali. Nel 2012 – in occasione del decimo anniversario della nascita – la band canadese ha raggiunto il primo posto nelle vendite con l’album “Tromper le temps”. Fra i molti strumenti di cui la band dispone spicca per originalità la “ghironda” di cui è esperto Nicolas Boulerice. Con questa importante presenza musicale si chiude la rassegna estiva “Dal Mississipi all’Adda” a CremArena. Ma l’estate della cultura a Crema continua. Tiziano Guerini

Mino Gaffuri espone a Salò con alcuni grandi del ’900 Un cremasco fra i grandi della pittura. Alla galleria Arte Capital di Salò il pittore cremasco Mino Gaffuri espone assieme ai grandi della pittura del novecento come Renato Guttuso, Mario Schifano e Salvador Dalì. Inaugurazione della collettiva oggi alle ore 18.30 presso le Sale Vantini, lungolago Zanardelli 55 a Salò. Mino Gaffuri è un autodidatta, ma non si nota la sua mancata frequentazione dell’accademia. Usa, per le

è previsto per il 23 agosto con la cantautrice Giulia Degani, in arte Giuliette, che propone un live poprock affiancata dal trio Hermitage (Edwyn Roberts, Michele Zocca, Alberto Gazzina); il 30 agosto è la volta di uno spettacolo di altissimo profilo che unisce due artisti accumunati da un grande amore per la musica: Violante Placido e Lele Battista. Il 5 settembre si possono ascoltare i Portobello Road e il duo acustico Boomerang, mentre il 13 settembre i Volks Populi ci accompagnano in un affascinante viaggio nella musica klezmer (musica tradizionale prevalentemente strumentale che nasce all’interno delle comunità ebraiche dell’Europa orientale). Il 20 settembre danza, poesia e musica si uniscono: Linda Signorini presenta il libro “Danze d’amore”, con la partecipazione della corale della Cattedrale di Cremona. Il 27 settembre, infine, Elisa Parmigiani ed Enrico Tomasoni chiudono la rassegna presentando il progetto “Music History”, momento d’incontro dove persone adulte riascolteranno pezzi del passato a loro cari confrontandoli con quelli più recenti, e i giovani viceversa.

sue composizioni, smalti di colori puri; ma i suoi quadri spesso sono polimaterici, in cui materiali obsoleti ed inutilizzati, rivivono grazie alla fantasia e all’intelligenza creativa dell’artista, dando così vita ad “opere piacevoli e degne di ritornare da noi come arte, consentendoci di apprezzarle emotivamente” (Enzo Pagliari). La mostra rimarrà aperta tutti i giorni dalle 18 alle 23 fino al 14 agosto.

stato aumentato a 2mila euro e ad assegnarlo sarà la giuria presieduta da Federico Maggioni, che avrà altresì il compito di selezionare i 12 autori da pubblicare sul calendario Duemila13 e i 40 da pubblicare sul catalogo e da esporre nella mostra di Cremona (dicembre 2012 - gennaio 2013).

Raccolti circa 3mila euro per i Comuni terremotati In una conferenza stampa Paola Vailati, assessore alla Cultura del Comune di Crema, con a fianco Daniele Cannistrà, uno degli organizzatori del progetto “Terre in moto”, ha reso noto gli incassi ottenuti dal progetto, destinati a favore dei Comuni emiliani colpiti dal terremoto ed in particolare al comune di Concordia sul Secchia. Sono stati raccolti in totale circa 3000 euro, di cui 600 euro dai produttori di vini e meloni e i rimanenti dalle offerte e dai guadagni dei mercatini di giochi usati allestiti la scorsa domenica nel chiostro di San Agostino in via Dante. L’assessore ha inoltre ringraziato il gestore del bar del chiostro per il prezioso aiuto, nonché le numerose band del territorio che si sono esibite durante la serata della scorsa domenica a favore della causa. Durante la stessa conferenza stampa, Paola Vailati, nelle vesti di assessore alle Politiche Giovanili, ha espo-

Un aiuto economico per il teatro di Concordia sul Secchia Il Teatro San Domenico aiuta Concordia sul Secchia, Comune modenese colpito dal terremoto e recentemente gemellato per questo tragico evento con Crema. La raccolta fondi con il motto “1 euro per i terremotati” e il grande concerto con Luca Carboni e Capo-

nord hanno permesso di raccogliere 4mila euro. Come era accaduto a seguito del terremoto abruzzese, dove la somma ricavata era stata utilizzata per ricostruire il Teatro dell’Aquila, anche in questa occasione l’importo andrà al Teatro del Popolo di Concordia

sul Secchia. «La Fondazione San Domenico, coglie l’occasione per ringraziare tutte le compagnie di danza e di prosa del nostro territorio e il nostro pubblico che con la loro presenza hanno permesso di portare a termine questa operazione di solidarietà», commenta

Umberto Cabini, presidente della Fondazione. Il Comune di Concordia ha comunicato che il teatro, ora messo in sicurezza, ha subìto gravi danni alla copertura, ma la volontà sarebbe quella di riaprirlo entro un anno. Si tratta di un teatro dei primi del ’900 recen-

sto il progetto “mUNIcity”, promosso e sostenuto dal Dipartimento della Gioventù (presidenza del Consiglio dei ministri) e dall’Anci (Associazione nazionale comuni italiani). In riferimento a questo progetto il Comune di Crema, con la collaborazione dell’Scs Servizi Locali, offre l’opportunità agli studenti universitari di usufruire dei servizi offerti dal Centro Natatorio di Crema per mezzo di voucher del valore di 52 euro per studente. I voucher in questione, potranno essere utilizzati dagli studenti universitari residenti a Crema e da quelli, non necessariamente residenti, frequentanti la facoltà universitaria cittadina. La cifra dei voucher potrà essere caricata sulla Carta dei Servizi in uso, presso le casse del Centro Natatorio stesso a partire dallo sorso 28 luglio, dai primi 100 studenti in possesso dei requisiti che ne faranno richiesta. Arianna Dornetti

temente restaurato, dove ogni anno viene organizzata una piccola stagione teatrale, ma di grande qualità con ospiti importanti. La loro proposta culturale si differenzia dagli altri numerosi teatri presenti sul territorio per un festival giunto alla 4ª edizione dal titolo “Rex pubblica”, che affronta il tema della legalità. Valentina Piacentini



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Programmi Tv

Sabato 4 Agosto 2012

sabato 4

rete 4

canale 5

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la 7

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pongo & peggy linea verde orizzonti.Att a sua immagine sANTA MESSA/angelus linea verde estate Tg 1 / tg1 Focus/economia una notte per caruso. Mus italia che non sai. Att amori e dissapori. film reazione a catena. Game Tg1 telegiornale/sport techetechetè. Varietà un passo dal cielo.Fiction speciale Tg1 applausi speciale

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09.00 09.30 10.00 10.15 10.55 13.00 13.30 20.30 21.05 23.30 23.40 01.15

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Salute Sistema informativo regionale per la prevenzione degli infortuni sul lavoro Gli infortuni lavorativi rappresentano un problema significativo di salute pubblica, per le rilevanti dimensioni e diffusione capillare del fenomeno, per le significative conseguenze sanitarie, sociali ed economiche, dirette ed indirette, sia per l’individuo che per le imprese e per la società in generale. Aspetti individuali e sociali, lavorativi ed extralavorativi, interagiscono tra

loro in maniera multiforme. E’ altresì noto che le cause del fenomeno infortunistico sono molteplici e coinvolgono in varia misura ed interazione aspetti strutturali e tecnici, organizzativi e procedurali, di informazione e formazione, individuali e sanitari. La condivisione dei dati disponibili e la conseguente realizzazione di un Sistema Informativo Regionale della Preven-

zione finalizzato all’offerta di servizi informativi unificati, omogenei, aggiornati, ed autorevoli rappresenta il punto di partenza per un sistema integrato a supporto della programmazione, gestione e controllo delle azioni poste in essere da tutti gli attori del sistema della prevenzione per contrastare e prevenire l’insorgenza di eventi infortunistici.

Il dottor Giacomo Visioli: «Con un intervento chirurgico si possono ottenere ottimi risultati»

Frattura del femore per osteoporosi oggi si può tornare a camminare L di Laura Bosio

a rottura del femore dovuta a osteoporosi è un problema sempre crescente nella società moderna, soprattutto a causa dell'invecchiamento della popolazione. «Si tratta di un problema importante» spiega Giacomo Visioli, direttore dell'unità operativa di ortopedia dell'Ospedale Oglio Po. «Le persone, invecchiando, hanno un calo fisiologico della massa ossea, e questo può portare al rischio di fratture del femore, anche per cause minime». Per quale motivo il femore è così delicato? «Perché, insieme alle vertebre, è una delle parti del corpo che risentono maggiormente delle sollecitazioni, e della riduzione della massa ossea». Un tempo di frattura al femore si poteva morire... «Fino a 30 anni fa, quando tali fratture venivano trattate in maniera conservativa, ossia con l'immobilizzazione a letto della persone per periodi prolungati, la morte era quasi inevitabile. Quasi sempre, infatti, sopravvenivano diverse complicazioni che portavano il paziente a un drastico peggioramento della propria situazione: intervenivano infatti problemi tromboembolici, e l'immobilità portava spesso a infezioni urinarie, bronchiti, brocopolmoniti, paralisi intestinali e piaghe da decubito. Problemi che allora portavano spesso alla morte del paziente».

Il dottor Giacomo Visioli, direttore dell’unità operativa di ortopedia dell'Ospedale Oglio Po

Oggi cosa è cambiato? «Il trattamento della frattura oggi viene effettuato tramite intervento chirurgico, e questo porta moltissimi pazienti a tornare a camminare. I problemi si presentano quanto questi soffrono anche di altre patologie, per cui la frattura del femore va ad aggravare gli altri problemi. In ogni caso oggi il 50% di tali pazienti tornano a camminare e vengono reinseriti nel tessuto familiare». In che modo si cura oggi la frattura del femore? «Dipende dalla tipologia di frattura. Quella di tipo mediale viene trattata con l'applicazione di una protesi che vada a sostituire completamente l'osso fratturato. In questi casi entro cinque giorni il paziente è già in grado di alzarsi in piedi. Nel caso di frattura mediale si opera una sintetizzazione, che consiste nel restituire solidità all'osso attraverso viti, placche e chiodi (osteosintesi). In questi casi la ripresa è più lunga, e ci si potrà alzare dal letto

di Ermanna Allevi

Diplomata presso la scuola di Naturopatia dell'istituto RIZA

Iscritta alla FINR (federazione italiana naturopati RIZA) Gentile naturopata, fra i rimedi che lei propone c'e' il "riequilibrio alimentare", puo’ spiegarmi di che si tratta ? Grazie Antonella. Gentile signora Antonella per Riequilibrio Alimentare in Naturopatia si intende: trovare i giusti cibi in base alle caratteristiche personali, alle problematiche, considerando la zona di nascita e quella di domicilio, il tipo di lavoro, gli svaghi preferiti, la quantità di stress a cui si è sottoposti, l'alimentazione abituale..etc. Dopo aver considerato il tutto si invita a correggere i comportamenti errati nel campo alimentare per poter ripristinare e mantenere il benessere tra corpo e mente. Ho le gambe gonfie a causa del caldo, puo' darmi un consiglio? Grazie Eugenia. Il nome Ippocastano racconta

dell'uso antico di impiegare i frutti di questa pianta come mangime per i cavalli, la sua corteccia invece era usata come febbrifugo. Oggi l'ippocastano è uno dei più efficaci e interessanti rimedi fitoterapici per il trattamento dei disturbi della circolazione venosa. Contiene Escina, sostanza vaso-costrittore che dà sollievo alla circolazione e riduce il gonfiore alla gamba. Lo si può trovare in estratto secco o in olio per applicazione locale. I suoi semi contengono una sostanza antitrombotica per cui le persone in trattamento anticoaugulante o che assumono aspirina devono rivolgersi al proprio medico curante, il quale valuterà la situazione e deciderà se dare il proprio consenso. In ogni erboristeria e farmacia si trovano più prodotti che offrono benefici per gambe gonfie e affaticate dal caldo.

Ermanna Allevi risponde alle vostre domande scrivendo a: info@naturopatia-cremona.com Oppure a: ilpiccolocremona@fastpiu.it • Riceve a Cremona in via Pallavicino 6 tel. 0372-412372. • Riceve a Crema telefonando al 388 9037275.

solo dopo una ventina di giorni». Parliamo allora della riabilitazione post-operatoria. «Innanzitutto è importante che le strutture ortopediche siano collegate a quelle riabilitative, in modo che il paziente venga seguito da subito nella sua ripresa. Si parte con esercizi a letto, quindi da seduto, e infine esercizi di chinesi. Per chi è stato trattato con la protesi, dopo cinque giorni è possibile alzarsi dal letto, e deambulare dapprima con le parallele, quindi con la girella e con il deambulatore, per arrivare a camminare senza problemi entro un mese. Nel caso di intervento di osteosintesi la procedura è più lunga: il paziente resterà infatti a letto per 25 giorni, ma entro due mesi potrà tornare a camminare». La qualità della vita cambia in seguito a questo tipo di intervento? «Se esso viene eseguito precocemente, entro le 48 ore dalla rottura, la qualità della vita ripren-

de come prima. Se invece il paziente ha altri problemi che gli impediscono di essere operati subito, il recupero è decisamente più lungo». Quanti pazienti di questo tipo passano dall'Oglio Po ogni anno? «Ogni anno sono circa 170 che vengono ricoverati per frattura del collo del femore. Il nostro ospedale ha, all'interno dell'unità operativa di ortopedia, contiene l'unità semplice di riabilitazione fisioterapica, che permette un intervento tempestivo anche nella riabilitazione». Quali consigli ai familiari di pazienti che hanno avuto simili problemi? «Ai parenti consiglio sempre di non emarginare queste persone nell'ambito familiare. A volte infatti capita che vengano depositati in struttura per lungodegenti, e questo non va bene. Un paziente deve poter tornare al proprio ambiente domestico entro un mese dall'intervento».

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Sabato 21 Luglio 2012

GLI ORARI CUP Centro Unificato di Prenotazione Dove: padiglione n. 12, a fianco del Centro Prelievi, prospiciente Largo Priori Orari di apertura al pubblico: lunedì - venerdì dalle 7.30 alle18.00 orario continuato, il sabato dalle 8.00 alle 12.00; Prenotazioni telefoniche: è possibile telefonare al numero verde 800.638.638, da lunedì a sabato dalle 08.00 alle 20.00. PRENOTAZIONI CHE NON SI EFFETTUANO AL CUP Attraverso il CUP si prenotano tutte le prestazioni ad eccezione delle seguenti, che devono essere prenotate direttamente presso le singole unità operative o servizi come indicato di seguito: ANATOMIA PATOLOGICA secreti e agoaspirati (non Tac e non Ecoguidati) Dove: Poliambulatori, piano Terra. Orario: giovedì dalle 15 alle 16. Per prenotare contattare la segreteria dell’Anatomia Patologica dal lunedì al venerdì, dalle 10.30 alle 16.00. Telefono: 0372 405477, dalle 9.30 alle 16.00. Consegna campioni istologici e citologici La consegna dei campioni citologici urinari è prevista, presso il padiglione 5, da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 09.30; per gli altri esami da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 16.00 (accesso diretto). RADIOLOGIA Dove: piano 1, corpo H (ala destra). TC, risonanza magnetica, ecografie urgenti e richiesta di prestazioni con bollino verde Le prenotazioni vanno effettuate di persona o via fax. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.00, sabato dalle 08.00 alle 12.00. Tel: 0372 405760. Angiografia Le prenotazioni vanno effettuate di persona. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 15.30. Telefono: 0372 405367. SENOLOGIA: Screening mammografico preventivo biennale Asl Cremona (45-69 anni) Tutti i giorni dalle 8.30 alle 12.30, il mercoledì dalle 14 alle 16. La prenotazione va effettuata al CUP dell'Asl 800 318 999. Prestazioni con carattere di urgenza, risonanze alla mammella, agoaspirati, ecografie Dove: piano 1, corpo M. Ora: da lunedì a venerdì dalle 11.00 alle 13.00. Telefono: 0372 405614. Per ulteriori informazioni è stata inoltre attivata una nuova linea telefonica dotata di risponditore automatico in funzione 24 ore su 24: 0372 405612. RADIOTERAPIA E MEDICINA NUCLEARE Dove: piano Cantina, (utilizzare la scala o ascensore a sinistra vicino l'Ufficio Informazioni nell'atrio di ingresso) corpo M, monoblocco ospedaliero. Orario:da lunedì a venerdì dalle 07.30 alle 17.30. Telefono: 0372 405485. MEDICINA DEL LAVORO: Dove: Medicina del Lavoro, padiglione 10 Impegnativa del medico curante. Allergologia per sospetti professionali Tel. 0372 408178 da lunedì a venerdì, dalle 10.30 alle 13.00; oppure, personalmente presso l’Ambulatorio di Allergologia dalle 09.00 alle 13.00 da lunedì a venerdì. Visite specialistiche di medicina del lavoro Tel: 0372 405777 da lunedì a venerdì, d alle 08.00 alle 15.30; oppure, personalmente presso l’Ambulatorio Specialistico di Medicina del Lavoro negli stessi orari.

PRESIDIO OSPEDALIERO DI CREMONA

CENTRO DIABETOLOGICO Dove: piano 6, corpo H (lato destro), monoblocco ospedaliero. Orari: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.30 (prima visita per inquadramento diagnostico-terapeutico e visita di controllo per monitoraggio metabolico e screening delle complicanze croniche). Per le prime visite è preferibile che la prenotazione avvenga di persona comunque possibile prenotare telefonicamente da lunedì a venerdì, dalle 11.00 alle 13.30. Telefono: 0372 405715. CENTRO PRELIEVI - LABORATORIO ANALISI accesso diretto da parte dei cittadini, con la richiesta del Medico di famiglia o dello specialista. Dove: Centro Prelievi all'ingresso dell'ospedale. Orario: da lunedì a venerdì dalle ore 07.30 alle 10.30. Telefono: 0372 405663 - 0372 405452 CENTRO EMOSTASI E TROMBOSI Monitoraggio delle terapie anticoagulanti. previsto accesso con prenotazione al numero 0372 405666 - 0372 405663. Dove: Presso la palazzina del Cup Orario: dalle 07.30 alle 12.00 da lunedì a venerdì. CENTRO AZIENDALE DI ALLERGOLOGIA Dove: presso la Medicina del Lavoro, Padiglione 10 Accesso avviene mediante impegnativa del medico curante. Le prenotazioni vengono effettuate telefonando allo 0372 408178 da lunedì a venerdì dalle 10.30 alle 13.00; oppure personalmente presso l’Ambulatorio di Allergologia da lunedì a venerdì dalle 09.00 alle 13.00. IMMUNOEMATOLOGIA E MEDICINA TRASFUSIONALE: Emotrasfusioni, salassi, autotrasfusioni, terapia marziale endovenosa, preparazione di nuovi emocomponenti ad utilizzo non trasfusionale: Gel Piastrinico, Concentrato Leucopiastrinico. Dove: Piano terra, corpo D, monoblocco ospedaliero. Tel: 0372 435887 - 0372 405461 dalle 10.00 alle 17.00 da lunedì a venerdì GENETICA Dove: piano 2 lato destro del monoblocco ospedaliero. Prenotazioni telefoniche: 0372 405783 da lunedì a venerdì dalle 13.00 alle 14.30. MEDICINA LEGALE Prenotazioni presso Direzione Medica di Presidio piano Rialzato monoblocco ospedaliero. Tel: 0372 405200. PSICOLOGIA Dove: settimo piano a sinistra. Prenotazioni da lunedì a venerdì dalle ore 09.00 alle ore 10.00 presso il servizio di Psicologia, oppure anche telefonicamente agli stessi orari al numero 0372 405409. ONCOLOGIA MEDICA Dove: Piano 4 ala Destra Prenotazione in reparto da lunedì a venerdì dalle ore 8.00 alle ore 17.00. Tel: 0372 405248. TERAPIA DEL DOLORE Dove: palazzina n. 9 La prenotazione può essere effettuata telefonicamente al numero 0372 405330 dalle 11.00 alle 15.00, da lunedì a venerdì. Negli altri orari è possibile chiamare lo stesso numero lasciando un messaggio in segreteria telefonica con il nome e numero di telefono: al più presto sarete richiamati.


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punto di vista

Il Pd ha bisogno di persone come Pier Luigi Bersani Egregio direttore, nessuno può invidiare Bersani in queste ore. I suoi detrattori ed antagonisti spereranno che il suo “rompighiaccio” si areni nello stretto di Bering e rimanga bloccato sulla banchisa a congelare. In effetti, nemmeno una riesce ad andargli per il verso giusto in questi giorni. La sua idea, semplice, lineare è quella di riformare la legge elettorale, organizzare primarie di coalizione, andare al voto nella primavera 2013 con un programma sottoscritto anche da forze centriste. In questo contesto ormai Di Pietro si è messo in un angolo da solo. Ed a dire la verità è meglio che lì stia. Non se ne può più del suo populismo condito con antipolitica. Ve lo immaginate governare con Di Pietro? Abbiamo già visto ed abbiamo già dato. Al Paese serve un quadro politico stabile, moderato da forze di centrosinstra come il Pd che tenga la barra dritta sulla prospettiva europea. Questo disegno è messo in forti difficoltà dal solito Berlusconi che tramite il suo segretario “ fantoccio” fa di tutto per non fare una legge elettorale “ decente”. Persino il Casini ha perso le staffe… Il gioco al massacro è evidente. Dirò un’eresia. Mi importa poco del dettaglio della nuova legge elettorale. L’pmportante è superare l’attuale “porcellum” e rimettere in moto la partecipazione che è sinonimo di buona politica. In queste ore Bersani ha bisogno del più grande sostegno non solo nel Pd, ma dell’area di centrosinistra. Spero che Vendola, ragazzo intelligente, abbia colto il momento. Se vogliamo rimanere in piedi e garantire alle nuove generazioni una prospettiva seria abbiamo bisogno di uomini solidi e pragmatici come Bersani. Non abbiamo bisogno dell’uomo della provvidenza ma di una persona seria e capace. Quindi auguri Bersani, in bocca al lupo. Crepi il lupo naturalmente. Gian Carlo Storti direttore di storti@welfareitalia.it ***

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Per dire la vostra, scrivete a: lettere@ilpiccologiornale.it • cremasco@cuticomunicazione.it

Sabato 4 Agosto 2012

appello

L’Imu è una tassa iniqua Cambiamo le aliquote Egregio direttore, il Comune ha tempo fino al 30 settembre per modificare le aliquote e per fissare criteri di maggiore equità e progressività sanciti dalla Costituzione, al fine di rendere meno pesante la seconda rata per la prima casa e più pesante per chi di case ne ha molte. L’Imu è una tassa profondamente iniqua in quanto, essendo sganciata dal reddito, si abbatte di fatto sui settori più deboli della popolazione, ad esempio su chi ha perso il lavoro o possiede entrate al limite della sussistenza. Per come è strutturata, specie per ciò che riguarda la prima casa, l’Imu è in buona sostanza una sorta di “patrimoniale dei poveri” che addirittura contrasta con la progressività fiscale sancita dall’art. 53 della Costituzione. Per questo si ritiene necessario che siano modificate le aliquote proposte, fissando criteri di maggiore equità e progressività che tengano conto del patrimonio edilizio complessivo e introducano correttivi rispetto al reddito. Il tempo per farlo non manca. Si faccia pagare l’aliquota massima a chi ha più di due case, e parimenti il massimo lo si faccia pagare alle sale scommesse, alle agenzie immobiliari, alle finanziarie e alle banche, ai “compro oro” e quant’altri operano in campi più o meno speculativi. Si faccia tutto il possibile per ridurre ai minimi termini (0,2 0/00) l’aliquota sulla prima casa e si sgravino i cittadini più in difficoltà da questa odiosa tassa. Fermo restante che preliminarmente dovrà essere impostata una rigorosa lotta agli sprechi e una netta lotta all’evasione colpendo in particolare l’abusivismo edilizio e gli alloggi cosiddetti “fantasma” perché non accatastati. Nel chiedere con forza la revisione delle aliquote Imu nel senso suindicato, si invita ad attivare il Consiglio comunale con un preciso ordine del giorno e altre opportune iniziative nei confronti del Governo nazionale, perché abolisca l’Imu sostituendola con una patrimoniale sulle grandi ricchezze, oltre che con la reintroduzione della tassa di successione per i “ricconi”. La segreteria provinciale di Rifondazione Comunista

Lettere & Opinioni

Per un volo cancellato il passeggero ha diritto anche ai danni morali Buongiorno avvocato, vorrei sapere che tutela hanno i passeggeri che sono costretti a subire cancellazioni di voli e che tipo di rimborso possono chiedere alla compagnia aerea responsabile. Mattia *** In materia di risarcimento del danno nel caso di volo cancellato, la Corte di Giustizia Europea, con la sentenza del 13 ottobre 2011 (procedimento C-83/10), stabilisce un importante principio, ossia che le vittime di voli cancellati hanno diritto ad un indennizzo non solo per i danni materiali, ma anche per quelli morali. In particolare, il diritto al risarcimento esiste anche quando l'aereo parte, ma poi è costretto a rientrare all’aeroporto di partenza e il passeggero viene trasferito su un altro volo. Per volo s’intende sostanzialmente un’operazione di trasporto aereo, costituendo

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A cura di Emilia Rosemarie Codignola* una “unità” di tale trasporto, realizzata da un vettore aereo che fissa il suo itinerario. Quest’ultimo costituisce un elemento fondamentale del volo, in quanto effettuato in conformità ad un programma previamente stabilito dal vettore. Ne consegue che, affinché un volo possa essere considerato come effettuato, non sia sufficiente che l’aereo sia partito conformemente all’itinerario previsto, ma sia necessario anche che esso raggiunga la sua destinazione come previsto dall’itinerario. Pertanto, la nozione di “cancellazione del volo”, come definita dal Regolamento Comunitario n. 261/2004, non si riferisce esclusivamente all’ipotesi in cui l’aereo non sia affatto partito, bensì comprende anche il caso in cui l’aereo è partito, ma è stato poi costretto a rientrare all’aeropor-

sul tema dei rifiuti

Definirlo un Comune virtuoso è un po’ azzardato Egregio direttore, dunque secondo il Comune ed Aem Gestioni, sui costi del servizio rifiuti il Ministero avrebbe sbagliato i conti; l’amministrazione comunale si vanta di aver lasciata invariata la Tarsu mentre ha aumentato tutte le tariffe immaginabili, ma definirsi oggi un Comune virtuoso sul tema rifiuti ci pare un po’ azzardato. La raccolta differenziata, infatti, è ferma al palo: nel 2011 solo al 49,13%, (quando la percentuale raggiunta a Crema è pari al 67,7% e a Casalmaggiore al 63%), il progetto raccolta porta a porta è arenato a 11.500 cittadini contro 72.000 abitanti, meno del 15%. Il modello gestionale ed organizzativo di raccolta dei rifiuti solidi e urbani meriterebbe una sana rivisitazione: abbiamo la quantità di rifiuti pro capite la più alta della provincia, un inceneritore che necessita di ammodernamento e ancora non partono i lavori per la nuova discarica. ll centrodestra aveva ostentato un cambio di passo sul tema che ancora però non si vede: agli annunci, anche in questo caso, stentano a seguire i fatti! A breve, pertant, presenteremo una interrogazione per far luce su alcune questioni: come mai da tre anni la raccolta differenziata è ferma al palo? A che punto è l’estensione del progetto porta a porta? Quando la raccolta su tutto il territorio con sacchetti biodegradabili (mater-bi) trasparenti? Quali tempi si prevedono per l’eliminazione di tutti i cassonetti nelle strade? Quando un progetto nero su bianco dell’ammodernamento dell’inceneritore? Alessia Manfredini Maura Ruggeri Cosiglieri comunali del Pd ***

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in italia

E’ chiaro il fallimento del sistema carcerario Egregio direttore, in Italia ci sono nove milioni di processi penali e cinque milioni di civili pendenti; un cittadino, in media, deve aspettare 9 anni per una sentenza definitiva, ciò comporta 170mila prescrizioni all’anno e una perdita per l’Italia stimata intorno ad un punto percentuale del Pil a causa dei mancati investimenti degli imprenditori. Dall’inizio dell’anno sono morti in carcere 87 detenuti dei quali 31 suicidi, ovvero 14 decessi al mese. Negli ultimi dieci anni ci sono stati più di 600 suicidi tra i detenuti e dal 2000 ad oggi si sono uccisi 68 agenti carcerari. Quest’ultimo, in particolare, è un segnale chiaro del fallimento del sistema carcerario italiano, è un dato che da solo dovrebbe gettare un terrificante sospetto anche tra i giustizialisti più convinti e incalliti: se anche chi

to di partenza e i passeggeri sono stati trasferiti su altri voli. La Corte Ue ha precisato che la nozione di “risarcimento supplementare” consente al giudice nazionale di concedere il risarcimento del danno morale cagionato dall’inadempimento del contratto di trasporto aereo alle condizioni previste dalla convenzione di Montreal o dal diritto nazionale. Il risarcimento supplementare, infatti, è destinato a completare l’applicazione delle misure uniformi e immediate previste dal regolamento CE 261/2004. In virtù delle norme Ue, in caso di cancellazione del volo scatta il rimborso del biglietto ai passeggeri oppure il loro imbarco su un volo alternativo. Inoltre, durante l’attesa del successivo collegamento aereo, la compagnia deve offrire ai viaggiatori un’adeguata assi-

rappresenta le istituzioni ed esercita il potere si suicida, allora, forse, davvero c’è molto che non va e qualcosa va fatto urgentemente. E’ questa premessa che partono il professor Andrea Pugiotto, ordinario di Diritto Costituzionale all’Università di Ferrara e oltre cento docenti universitari di diritto penale e costituzionale e attraverso una lettera aperta al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano di mandare quanto prima un messaggio alle Camere, affinché si discuta del provvedimento di amnistia: «Un provvedimento che sarebbe strutturale per una riforma della giustizia, perché le strutture esistenti – immediatamente, e dopo trent’anni - fuoriescano dalla condizione criminale». C’è poi il fronte radicale. Si sono svolte le quattro giornate di sciopero della fame e di silenzio indette da Marco Pannella. Si intende così richiamare l’attenzione sulla condizione in cui versano le carceri italiane e per chiedere il provvedimento di amnistia. Carceri e più in generale, questione giustizia che non funziona. Il ricorso alla giustizia civile si è trasformato spesso in un abuso, sommergendo ogni anno i tribunali con oltre cinque milioni di nuove procedure, di cui solo il 40 per cento viene smaltito. Come si è detto, dall’inizio dell’anno si sono tolti la vita 31 detenuti, 10 gli stranieri. Il più giovane dei detenuti che si sono uccisi aveva soltanto 21 anni, il più “anziano” 58. L’età media dei detenuti suicidi è di 37,7 anni, 10 erano stranieri e 21 italiani, 3 le donne. I dati del Ministero della Giustizia sulle morti in carcere contemplano soltanto due categorie: i “suicidi” e le morti per “cause naturali” (oltre a quella degli “omicidi”, che fortunatamente sono eventi rari nell’attuale sistema penitenziario: 1 o 2 all’anno). Tra le morti per “cause naturali” sono classificati anche i decessi causati da overdose di farmaci e droghe, da scioperi della fame portati alle estreme conseguenze, da “lesioni” di origine non chiara (basti pensare a nomi come Stefano Cucchi e Aldo Bianzino). Anche nel carcere di Cremona, nel febbraio di quest'anno, un detenuto extracomunitario di 45 anni si è tolto la vita impiccandosi nella propria cella. E’ la spia di un disagio e di una sofferenza che le visite ispettive dei deputati radicali Maurizio Turco e Rita Bernardini avevano puntualmente segnalato. Disagio e sofferenza derivanti da un degrado crescente della struttura penitenziaria di Ca’ del Ferro, che da esempio positivo per tutte le altre realtà italiane si è trasformato negli ultimi anni in un semplice parcheggio di persone. Ai problemi cronici legati al sovraffollamento, alla grave carenza di agenti e ai sempre maggiori problemi di convivenza, si è aggiunta la progressiva diminuzione di tutte le attività lavorative all’interno della struttura carceraria. Sergio Ravelli Segretario dell’associazione Radicale Piero Welby

stenza: sistemazione in albergo, possibilità di ottenere pasti e bevande e di effettuare chiamate telefoniche. In conclusione, nell’ipotesi di cancellazione del volo, il risarcimento supplementare consente ai passeggeri di ottenere il risarcimento del danno complessivo, materiale e morale, subito a causa dell’inadempimento dei vincoli contrattuali, configurandosi a carico del vettore una serie di obblighi di sostegno e di spesa. Buone vacanze a tutti... *Avvocato Stabilito e Mediatore civile emiliacodignola@libero.it

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il sindaco di crema

Noi al momento pensiamo solo a difendere il nostro tribunale Egregio direttore, in riferimento ad un titolo apparso sul quotidiano locale in merito alla possibile, eventuale destinazione futura dell’edificio del tribunale per ospitare le caserme, preciso che tale argomento non è assolutamente oggi all’ordine del giorno, cosa del resto da me chiaramente ribadita al giornalista. L’intervistatore intendeva esplorare alcune possibili opzioni rispetto all’annosa soluzione del problema caserme e la sottoscritta ha indicato le attuali criticità e anche taluni criteri di soluzione, tra i quali quello, in termini generali, di riqualifica e ridestinazione di edifici già esistenti, da privilegiarsi rispetto al consumo di nuovo territorio. Il nostro auspicio era evidentemente che il problema non si ponesse per gli edifici attualmente ospitanti il tribunale e credo che l’impegno che l’amministrazione comunale ha speso nella difesa del nostro presidio giudiziario sia stato totale, limpido e assolutamente indiscutibile. Stefania Bonaldi Sindaco di Crema ***

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avis

Prosegue la raccolta fondi per le sezioni in Emilia-Romagna Egregio direttore, nonostante il periodo di ferie e l’assenza di alcuni consiglieri, si è tenuto nei giorni scorsi presso la sede dell’Avis in via Ruggeri un consiglio straordinario: all’ordine del giorno la proposta di iniziative per raccogliere fondi a sostegno dei terremotati dell’Emilia Romagna L’iniziativa è il seguito di una nota inviata dall’Avis provinciale nella quale si invitava ad intervenire a favore delle sezioni Avis che avevano subìto danni. «Ho fatto una proposta - ha detto il presidente Mariani - dopo una consultazione con i più stretti collaboratori e il resoconto di un sopraluogo sul posto, che ho potuto fare unendomi agli amici di Grontardo che, notizia avuta dal nostro avisino Tassi, sarebbero andati a Cavezzo per la consegna di aiuti raccolti dai loro cittadini. Un esperienza veramente toccante ,che ha lasciato un segno molto diverso da quello che proviamo vedendo le cose alla televisione, seduti comodamente in poltrona e mi ha consentito di rendermi così conto delle reali necessità». Ho avuto modo di parlare con il responsabile addetto al coordinamento e successivamente per telefono con la signora Barbara, presidente della sezione Avis, che mi ha aggiornato sulla loro reale situazione. Attualmente, ha detto Mariani, sono ospitati in un container e a giorni sperano di poter iniziare i lavori per la messa in sicurezza dell’edi-

ficio dove si trova la sede. Mentre per la parte sanitaria le apparecchiature non sono rimaste danneggiate e questo consentirà a giorni di rimettere in funzione la loro sala prelievi, sono invece in difficoltà per la parte amministrativa avendo fuori uso, tra le altre cose, computer e fotocopiatrice. In un primo momento si era pensato con la nostra iniziativa di provvedere all’acquisto, poi, essendo già loro in possesso di preventivi e per semplificare la parte organizzativa, abbiamo concordato che provvederemo ad una raccolta fondi che invieremo successivamente lasciandone a loro la gestione. L’idea proposta al consiglio e accolta all’unanimità al momento sarebbe quella di organizzare una raccolta fondi attraverso varie iniziative, tra le quali ad esempio aprire una sottoscrizione, oppure unirla alla serata dello Stranfoniano già programmata per domenica 16 settembre. In merito alla scelta che si farà daremo ulteriori particolari successivamente. Giampietro Masseroni Pescarolo ***

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un lettore

Tra le tante qualità di Monti non manca certo la coerenza Caro direttore, delle tante qualità che vanno riconosciute al nostro presidente del Consiglio, ne manca solo una: la coerenza. Ha ridotto sul lastrico 4/5 della popolazione (il 55% per Sangalli, il 70% secondo il parere di Squinzi); ha risparmiato i soliti “bremini”, casta di intoccabili; s’è dimostrato impotente contro gli evasori fiscali; quando ha preso la parola, non ha smesso di pontificare riservandoci, quale chicca, l’ultima sorpresa. Registrato con il marchio “lista Monti” all’ufficio brevetti di Roma già dal 28 maggio scorso, non sono passati due mesi prima che ritrattasse: lascrerò nel 2013. Non bastasse una parola, saranno più convintenti due? Andiamo per ordine. Sono trascorse poche ore da quando il premier, all’assemblea dell’Abi, ha preso le difese di Berlusconi, umiliato oltre i suoi torti, ha promosso Grilli ministro dell’Economia (un vecchio pallino di Silvio già dal 2002, quale successore di Monorchio alla guida della Ragioneria generale dello Stato), ha negato sconti sui tagli alle Province e bollato le concertazioni quale il peggiore dei mali. Rideranno pure al Pd o avranno altro a cui pensare, per come stanno inguaiati? Agghiacciante la sua ricomparsa, con Pierfurby, primo paladino di Mario, che se ne sta alla finestra per vedere come spira il vento, dopo l’esca gettata a sinistra. Chissà, chi vivrà, vedrà. Massimo Rizzi Cremona ***

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offanengo

Tante grazie all’educatrice e coordinatrice dell’asilo nido Caro direttore, non è facile scrivere quello che i nostri cuori vorrebbero dire ad Angela Mosconi quale coordinatrice ed educatrice dell’asilo nido di Offanengo. A nome di tutti i genitori diciamo che la sua forza ci ha spesso rassicurati, le sue parole ci hanno fatto emozionare e i suoi pensieri ci hanno affascinato la mente. Le sue doti di coerenza, determinazione, passione e dedizione sono state per noi un importante insegnamento che durerà per tutta la vita. La ringraziamo per il grande rispetto che ha sempre avuto verso i nostri figli, per i momenti di riflessione che ci ha donato dimostrando una grande umanità. Abbiamo imparato a fare un passo indietro, quando ci viene chiesto, ad osservare e con fatica a non intervenire, malgrado l'istinto farebbe tutt’altro. Abbiamo imparato ad ascoltare e consolare il pianto dei nostri bimbi, permettendo loro di esprimerlo e non di soffocarlo, perché anche quello è un messaggio ben preciso. Abbiamo imparato a fare i conti con le nostre insicurezze, paure, preoccupazioni e soprattutto con i nostri errori. E questo non è facile! Da qui nasce il desiderio comune di dirle: «Vogliamo abbracciarti e starti vicino, siamo con te e rispettiamo con moltissima fatica la tua sofferta decisione. Grazie alle tue colleghe che sono riuscite a concludere l’anno anche con questo dolore nel cuore». Il nostro sogno è che tutto possa rimanere così come è... I genitori di Offanengo


Agricoltura

Sabato 4 Agosto 2012

Apprendistato in agricoltura, le novità Intanto le organizzazioni dei datori di lavoro promuovono la solidarietà a favore delle popolazioni terremotate

A

• A cura di Libera Agricoltori •

pprendistato, enti bilaterali e solidarietà per i terremotati sono stati al centro dei nuovi accordi sottoscritti tra le parti datoriali e sindacali del settore agricolo. Ne dà notizia Confagricoltura, che valuta positivamente le intese raggiunte. Particolarmente importante è l’accordo che, a far tempo dal 30 luglio, introduce l’apprendistato in agricoltura nel nuovo quadro normativo derivante dalla riforma Fornero. Riguarda sia gli impiegati, sia gli operai, per una durata massima di 3 anni, e vuole favorire lo sviluppo dell’occupazione in agricoltura e la crescita professionale degli addetti. Le imprese agricole che svolgono l’attività in cicli, possono assumere lavoratori con contratto di apprendistato a tempo determinato. Anche in agricoltura sarà dun-

que possibile assumere lavoratori con il contratto che partendo dalla formazione, giungerà all’attività vera e propria. Nel caso in cui le aziende non puntassero alla cosiddetta “stabilizzazione” del personale, sarà possibile assumere operai ed impiegati a tempo determinato ma per un periodo non inferiore ai quattro mesi. Con il secondo accordo si intende inoltre procedere al riordino ed alla valorizzazione delle casse extra-legem/enti bilaterali, per fornire ad essi maggiore funzio-

Siccità, ancora poca autonomia Qualche giorno fa il fiume Po ha recuperato qualche centimetro, il livello segnava -7,36, ma la situazione è sempre critica e la pioggia, quella abbondante e continua, si aspetta con grande apprensione. Non è ancora emergenza infatti, ma l’autonomia degli invasi è di 15-20 giorni. Nei giorni scorsi il livello del fiume è stato altalenante, ed è arrivato al massimo con -7,39, poi piano piano ha recuperato tre centimetri, molto probabilmente grazie all’acqua arrivata dalle rare piogge del nord della Lombardia e del ritorno delle acque irrigue. Dunque, un’estate pesante, difficile per il Grande Fiume, che poteva diventa-

re più critica. Ma a monte, sui laghi d’Iseo e di Como, fortunatamente, le piogge di maggio avevano permesso di fare scorta e tra giugno e luglio l’acqua è stata rilasciata, con parsimonia, ma è stata rilasciata. Tanto che i Consorzi di irrigazione non sono andati in affanno e hanno garantito l’acqua per l’irrigazione senza problemi. Badando molto alla ‘restituzione’, vale a dire al ritorno nel Po delle acque di irrigazione. Calcoli matematici che gli esperti hanno fatto tutti i giorni e in base ai quali si calcolano i 15-20 giorni di autonomia. Calcoli che ai Consorzi sperano non servano più con l’arrivo delle piogge.

nalità ed efficacia. Le casse extra legem provvedono ad erogare agli operai agricoli a tempo indeterminato, in caso di malattia e di infortunio sul lavoro, un’integrazione salariale. L'obiettivo è quello di rilanciare tali organismi che sono diventati ancora più importanti, dovendo organizzare e gestire attività e servizi bilaterali in tema di welfare e di integrazione al reddito individuati dai contratti provinciali. Le organizzazioni dei datori di lavoro e dei lavoratori dell’agri-

Frutta: aumentano i consumi

Secondo Confagricoltura il grande caldo spinge la ripresa dei consumi della frutta estiva: pesche e albicocche sono le più gettonate. L’ottima qualità dei prodotti e la naturale gradualità nella maturazione dei frutti nelle diverse aree del Paese ha scongiurato il pericolo di ingolfare i mercati, impedendo il crollo delle quotazioni all’origine. La campagna di raccolta 2012 per le ciliegie e le fragole è superiore a quella dello scorso anno; così come promettono bene le albicocche, le pesche e le nettarine. Anche le quotazioni sono in rialzo, pur non raggiungendo ancora i prezzi del 2006. Qualche preoccupazione destano l’anguria e il melone: nonostante l’ottima qualità, potrebbero

PRODOTTO

RIFORMA DELLA PAC

Troppa burocrazia e costi di gestione eccessivi

Confagricoltura ha evidenziato che la riforma della politica agricola comune, così come prospettata dalla Commissione dell’Unione Europea tramite la proposta del commissario all’agricoltura Dacian Ciolos, aumenta gli oneri burocratici ed i costi di gestione e di controllo a carico delle casse europee. Ed ha espresso preoccupazione, in una dichiarazione comune, dai direttori degli organismi pagatori europei che hanno chiesto una semplificazione delle regole. Attualmente, già la gestione del solo sistema dei pagamenti diretti costa ogni anno, a livello europeo, quasi 4 miliardi di euro (poco meno del 10% di quanto erogato), di cui 2,5 miliardi per l’attività corrente. In pratica, annualmente, gli oneri di gestione e controllo superano i 300 euro per beneficiario. Con la riforma proposta ci sarebbe un maggior onere a livello comunitario, che Confagricoltura stima in quasi 400 milioni di euro per anno, e che porterebbe il costo per ogni beneficiario a 370 euro. Senza

contare gli oneri che, in base alle regole della proposta, sarebbero sopportati dalle imprese agricole. Il solo greening (rinverdimento) - con il quale si intende rendere obbligatorie, per tutti gli agricoltori, alcune pratiche agroambientali - costa agli agricoltori più di 300 euro per ettaro, un importo ben superiore al contributo che verrà loro corrisposto. Pertanto, quella che si sta delineando è una situazione insostenibile: anzichè semplificare effettivamente le regole, si sta pensando di renderle più complesse e costose da gestire. Confagricoltura si è anche attivata per trovare soluzioni alternative al finanziamento delle aziende agricole. Infatti oggi, si può affermare che la politica agricola comunitaria non è sufficiente, se non è declinata da una strategia complessiva per il Paese. I 2,5 miliardi di euro all’anno di fondi Pac sono disponibili per una politica di sviluppo agricolo che può proficuamente fare da volano alla ripresa dell’economia italiana.

Per Confagricoltura la situazione è insostenibile

scontare la contemporaneità di maturazione che - inevitabilmente - si ripercuote sui prezzi. Una boccata d’ossigeno dopo anni di crisi per i frutticoltori che, tra contrazione dei consumi, sovrapposizione delle produzioni, allargamento della forbice tra il prezzo all’origine e quello al consumo e politiche commerciali penalizzanti, avevano visto azzerati i margini di profitto. Fondamentale, è la ripresa dei consumi che ha permesso l’inversione di tendenza. La frutta è un alimento importante da mangiare più spesso e in tutte le stagioni. Solo un italiano su dieci segue le linee guida di una corretta alimentazione, che raccomandano di consumare cinque porzioni di frutta e verdura al giorno.

TABELLA AGGIORNATA A GIOVEDI’ 2 AGOSTO 2012 PRODOTTO

coltura hanno quindi deciso di assumere un’iniziativa congiunta di solidarietà a favore delle popolazioni, dei lavoratori e del sistema produttivo dei territori dell’Emilia Romagna e delle province di Mantova e Rovigo, colpite dal terremoto. Favoriranno, con la collaborazione delle loro articolazioni territoriali, la raccolta di contributi volontari da parte dei singoli lavoratori, tramite la trattenuta dalla busta paga di un’ora di lavoro e inviteranno le aziende a devolvere una quota equivalente. Con questa iniziativa si va a colmare una grave e pesante lacuna che penalizzava non solo gli imprenditori agricoli ma anche gli aspiranti lavoratori che si trovavano in difficoltà nei confronti dell’occupazione. Con la reintroduzione dell’apprendistato sarà ora possibile un maggiore e più agevole inserimento dei giovani nel mondo del lavoro. E i benefici dovrebbero essere sia per la parte datoriale che per i dipendenti.

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UNITA’ DI MISURA

CREMONA

MILANO

MANTOVA

MODENA

VACCHE Frisone 1ª qualità peso vivo

kg.

p.v. 1,17-1,40 p.m 2,65-3,05

MONTICHIARI 1,30-1,46

da macello 1,260-1,360

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UNITA’ DI MISURA

CREMONA

MILANO

MANTOVA

MODENA

Tonn.

228-232

n.q.

249-253

(fino) 250-255

VACCHE Frisone 2ª qualità peso vivo

Kg.

pv 0,97-1,10 pm 2,30-2,55

MONTICHIARI 0,85-1,12

1,06-1,16

GRANOTURCO ibrido naz.14% um.

Tonn.

230-231

245-246

240-242

248-249

kg.

pm 2,50-3,15

Vitelloni da macello 24/30 mesi 1,45-1,65

1,30-1,47

SEMI di SOIA Nazionale

MANZE SCOTTONE 24 mesi

Tonn.

n.q.

n.q.

n.q.

Sorgo nazionale n.q.

1,80-2,00

(da 46 a 55 kg) 2,20-2,50

(45-55 kg) 2,25-2,75

ORZO naz. Peso spec. 55-60 peso spec. 66-68

MONTICHIARI (1° q. 56/60 kg) 2,00-2,20

Tonn.

208 – 212 213 – 218

n.q. 243-245

Fino a 65 226–231 Fino a 70 232– 237

(p.spec. 63-65) 238 – 240

CRUSCA Alla rinfusa

Tonn.

175–177

167–168

in sacchi 205-208

159-160

FIENO Maggengo Agostano

Tonn.

120 – 135 loietto: 120 – 135

116 – 126 n.q

Mag. 1° t. n.q.

Medica fienata (1° t. 2012) 105,0-125,0

PAGLIA press. (rotoballe)

Tonn.

Paglia 2012 75-85

85-92

Paglia da mietitr. r.b. 40-45

Paglia di frumento press. ball. 45-50

FRUMENTO tenero buono mercantile

SUINI Lattonzoli locali

15 kg

3,420

3,510

3,370

3,420

SUINI Lattonzoli locali

25 kg

2,670

2,720

2,630

2,670

SUINI Lattonzoli locali

30 kg

2,460

2,540

2,400

2,440

SUINI Lattonzoli locali

40 kg

2,220

2,250

2,180

2,220

SUINI da macello

156 kg

1,540

1,580

n.q.

(da 144 a 156 kg) 1,546

SUINI da macello

176 kg

1,600

1,580

n.q.

(da 156 a 176 kg) 1,590

SUINI da macello

Oltre 176 kg

1,570

1,555

n.q.

(da 176 a 180 kg) 1,574

VITELLI BALIOTTI p.vivo (50-60 kg ) frisona

kg.

Vitelloni femm. da macello pezz. nere (kg. 450-500) p.v. 1,37–1,52 pm 2,69-2,99

VITELLI BALIOTTI p.vivo (50-60 kg) pie blue belga

kg.

3,00-4,10

MONTICHIARI 4,00-4,30

5,05-5,55

(pregiate 70 kg) 4,76-5,90

BURRO pastorizzato

kg.

2,10-2,15

past. 1,85 centr. 2,50

1,60

Zangolato di creme X burrificaz. 1,30

PROVOLONE VALPADANA fino a 3 mesi

kg.

(dolce) 4,95-5,15

5,05-5,20

n.q.

(piccante) 5,10-5,50

5,25-5,50

n.q.

7,20-7,45

7,20-7,45

7,15-7,40

PARMIGIANO REGGIANO fino a 24 m 11,05-11,40

8,20-8,40

8,55-9,10

8,50-8,75

PARMIG. REGG. 30 mesi e oltre 12,60-13,00

PROVOLONE VALPADANA oltre 3 mesi

kg.

GRANA scelto stag. 9 mesi

kg.

GRANA scelto stag. 12-15 mesi

kg.

--

PARMIGIANO REGGIANO 12 mesi 8,75-9,05

N.B. Le quotazioni del bestiame bovino e del foraggio sul mercato di Cremona avvengono il primo e terzo mercoledì del mese. Questo dato, conseguentemente, va letto ed interpretato con la dovuta attenzione rispetto agli altri dati pubblicati. Le quotazioni del mercato di Milano avvengono in due giorni separati: il martedì per il comparto dei cereali e derivati, il lunedì per quello zootecnico che fa riferimento a Montichiari. Anche questo aspetto va tenuto in considerazione nel confronto dei dati suindicati. Il mercato di Mantova avviene in un solo giorno e cioè il giovedì. Modena il lunedì. Tutti gli aggiornamenti della tabella mercati, insieme ai collegamenti alle principali borse, sono sul sito: www.cremona.coldiretti.it.

p


SPORT

lo PROMOZIONE

Casalese immagina il girone

(S.A.) In attesa del raduno (domenica 19 agosto) e dell’inizio della stagione (Coppa al via il 26 agosto), la Casalese prova ad immaginare il proprio girone di competenza nel prossimo campionato di Promozione emiliana. Coi maggiorini, dovrebbero esserci le reggiane

Arcetana, Brescello, Cadelboschese, Castelnovese, Falk, Meletolese, Montecchio e Povigliese. Nel parmense, i biancocelesti potrebbero pescare Carignano, Ciano, Langhiranese, Medesanese e Traversetolo. Nel piacentino, Bobbiese, Borgonovese e Castellana.

«Dobbiamo raggiungere l’obiettivo»

L’INTERVISTA Le Noci è molto motivato e vuole riscattare il ko nei playoff della scorsa stagione

B

di Federico Contini

en 17 reti in 31 presenze. E’ questo il bilancio della prima stagione alla Cremonese di Giuseppe Le Noci, ovvero l’attaccante grigiorosso che è diventato subito il capocannoniere della squadra. Acquistato a titolo definitivo in questa sessione di mercato estivo dalla società di via Persico, il bomber comasco è il protagonista dell’intervista di questa settimana. Prima di tutto: contento di esser rimasto a Cremona? «Assolutamente sì. Sono davvero felice di esser rimasto alla Cremonese». Come è stata la prima stagione in grigiorosso? «Direi abbastanza positiva. Dico abbastanza e non del tutto positiva in quanto alla fine siamo usciti dai playoff e non abbiamo portato a casa la promozione. Alla fine comunque abbiamo disputato un buon campionato. A livello personale è stata positiva, perché sono riuscito a giocare e a segnare tanti gol, ma ripeto, è un peccato che sia finita male». Quali sono gli obiettivi della squadra per la stagione che è appna iniziata?

Giuseppe Le Noci durante la scorsa stagione (foto L. Dassi)

«Vogliamo far bene e proveremo a raggiungere quell’obiettivo che è da alcuni anni ci sfugge...». E a livello personale? «Voglio dare un contributo importante. Spero di giocare il più possibile per dare tutto affinché si raggiunga l’obiettivo comune a tutta la squadra».

Crema e Rivoltana sono già al lavoro ECCELLENZA

E’ dunque iniziata l’avventura del Crema 1908 in Eccellenza. La squadra nerobianca, sotto la guida di mister Maurizio Lucchetti sta sgobbando sotto la calura del campo “Dossena” ai Sabbioni. Con Lucchetti collabora attivamente il preparatore atletico, nonché esperto di tattica, Silvio Ziglioli. L’obiettivo della società nerobianca presieduta da Walter Fornaroli è quello di provare a conquistare una salvezza tranquilla. Lucchetti sa il fatto suo ed è l’uomo giusto per condurre i cremini nell’impegnativi percorso. Anche a Rivolta d’Adda è incominciata la stagione (sempre in Eccellenza) della sor-prendente Rivoltana di mister Gigi Zambelli, allenatore orobico tenace, esperto e vincente. Sulle rive del fiume Adda, i dirigenti rivieraschi sin qui hanno fatto un lavoro egregio. L’obiettivo? Difendere con le unghie la categoria conquistata da poco. S.M.

Di recente Possanzini ha dovuto lasciare il calcio per problemi di salute: qual’è stata la tua reazione? «Mi è dispiaciuto parecchio. Possanzini ha dovuto rinunciare alla sua passione per un problema fisico e questo, quando accade, non è mai bello. La cosa più

importante, comunque, è che possa risolvere il suo problema di salute anche se dispiace moltissimo per il calciatore». Da pochi mesi è scomparsa una società in cui tu hai militato per due stagioni, il Pergocrema. Cosa ne pensi? «Sono rammaricato per la scomparsa del Pergo in quanto a Crema sono stato bene e ho fatto buone stagioni, anche se devo sottolineare che della società nella quale militavo non è più rimasto nessuno ed è cambiata completamente». Come è andato il ritiro estivo a Folgaria? «E’ stato fatto un buon ritiro, nel quale si è lavorato bene per prepararci al meglio ed esser pronto per l’inizio del campionato di Prima Divisione». E dalle recenti amichevoli, quali sensazioni sono emerse? «Le amichevoli fin qui disputate sono stati dei buoni test, anche se rappresentano pur sempre il calcio d’estate. Penso comunque che la squadra stia ancora crescendo e la speranza è che sia chi è di recente arrivato a Cremona, sia chi prossimamente arriverà, possa essere di grande aiuto per raggiungere l’obiettivo dichiarato della stagione».

Arriva anche Baiocco Oggi esordio ufficiale IL PUNTO

Davide Baiocco (bella foto) è la ciliegina altisonante in attesa della prima ufficiale. A catalizzare l’attenzione degli appassionati grigiorossi, infatti, c’è l’arrivo dell’esperto centrocampista, svincolato dal Siracusa e pronto a portare la propria esperienza al servizio dell’ambizioso progetto grigiorosso. Un nome importante (lo sarà anche a livello economico…) che sulla carta consentirà a Brevi di avere solo l’imbarazzo della scelta in mediana, anche a livello di esperienza (dopo Previtali e Fietta… soprattutto). Nel frattempo, anche il gaucho Martinez verrà confermato in rosa alla luce delle belle prestazioni mostrate sino ad ora. Per il terzino sinistro si valutano invece i nomi di Gentili dell’Atalanta, di Petterini del Barletta e di Martin dell’Alto Adige, sul quale però gli altoatesini sembrano voler alzare il prezzo. Oggi pomeriggio (ore 17.30), nel frattempo, è tutto pronto per la prima ufficiale allo “Zini” contro il Chieri per l’incontro valido per il primo turno del tabellone nazionale della Tim Cup. In caso di passaggio del turno, sarà derby con il Brescia di serie B. E’ presto per fare proclami, ma senza dubbio, questa Cremonese sembra voler avere tutte le carte in regola per disputare una stagione da protagonista , alla luce dei nomi arrivati, sarà probabilmente tra le maggiori indiziate a ricoprire il ruolo di autentica corazzata. Matteo Volpi

SERIE D Sta lavorando sodo la squadra di Venturato, che stasera affronta in amichevole l’AlbinoLeffe

Pergolettese, la rosa è quasi completata di Stefano Mauri

E’ finalmente un Pergo che piace e figlio di un progetto serio, quello che mister Roberto Venturato (tecnico preparatissimo) sta plasmando e che stasera, con inizio alle ore 20.30, allo stadio Giuseppe Voltini si appresta ad affrontare, in amichevole, il nobile decaduto AlbinoLeffe. Cesare Fogliazza, deus ex machina del sodalizio “canarino”, sottotraccia sta lavorando sodo e bene per completare la già interessante rosa agonistica. Se i suoi predecessori hanno ricevuto applausi e fiducia, perché non dare consenso anche a lui? Calcisticamente parlando, il buon Cesare sa il fatto suo ed ha i contatti giusti per riportare in auge il blasone “cannibale”. Insomma, il team canarino prossimo a festeggiare i suoi primi ottant’anni di vita è in buone mani. Dopo il periodo estivo, verranno presentati ufficialmente anche i soci e gli sponsor cremaschi (gruppo che, tra gli altri, ospita imprenditori del calibro di Massimiliano Marinelli, Luca Ferla, Damiano Rey, Giorgio Pagliari, Beppe Fontanella,

Francesco Barbaglio, Ripamonti e Ruben Tomella) dell’Unione Sportiva Pergolettese 1932. Nei giorni scorsi, agli allenamenti della truppa gialloblu al “Polisportivo Bertolotti” (nome mitico per

la storia del maggiore sodalizio calcistico cittadino, ndr) hanno assistito parecchi appassionati e tifosi: fatto questo incoraggiante e positivo. Ricordare il recente passato è cosa antipatica, ergo dopo l’onta del fallimento (scelta dolorosa, ma ahimé inevitabile), ora bisogna ripartire con entusiasmo dall’avventura nel Campionato nazionale dilettanti (alias serie D), magari instaurando sinergie e collaborazioni con le squadre (iniziando dalla Cremonese) delle zone limitrofe. Questo, aspettando nuovi colpi del calciomercato, il gruppo che lavora agli ordini di mister Venturato e del suo vice Marco Lucchi Tuelli (allenatore emergente e capace). Portieri: Massetti, Taino. Difensori: Davini, Marinoni, Scietti, Soregaroli, Cinquetti, Zopetti, Filippini;. Centrocampisti: Sgaribaldi, Martinelli, Zanola, Felline, Milani, Barbaglio, De Mattaeo, Guerci, Marzaroli, Tacchinardi. Attaccanti: Amodeo, Bontempi, Capellini, Cambielli, Bertazzoli, Chiurato e Pantaleoni. Buon viaggio leggendaria Pergolettese, la vita è adesso, non è ieri, quindi avanti tutta verso nuove entusiasmanti avventure.


Sport

Sabato 4 Agosto 2012

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Il quintetto base è completato

Da Ferragosto il nuovo roster biancoblu di coach Caja inizierà a lavorare per allestire una formazione competitiva

SERIE A Perfezionato l’ingaggio del lungo Stipanovic. Ora alla Vanoli mancano solo le seconde linee

L’

di Giovanni Zagni

ultimo tassello del nuovo mosaico della Vanoli è stato incastonato con la firma di Andrija Stipanovic (che noi per non complicarci la vita chiameremo Andrea) centro ventiseienne di Mostar, con alle spalle diverse esperienze in terra slava ed in Belgio, lo scorso campionato protagonista a Caserta. Sistemata la squadra, almeno nel suo quintetto base, con il play Ruini nel ruolo di sesto uomo nella batteria delle guardie, siamo in presenza di un gruppo di giocatori di scuola straniera, probabilmente nessun campione, ma tanti buoni giocatori alcuni dei quali già protagonisti in Legadue, altri in cerca di un posto al sole. Su queste aspettative individuali e sulla “fame” dei singoli, sulla loro voglia di far bene, avrà ragionato coach Caja, che da combattente nato non ha voluto pescare a caso, ma lo ha fatto con la assoluta competenza, con le necessarie cautele, nei limiti delle disponibilità economiche del team. Ora vedremo come la società, sempre con le direttive dell’allenatore riuscirà a completare i ranghi con atleti italiani già esperti od emergenti. Che cosa ci dobbiamo aspettare noi addetti

SERIE A2 Dopo l’ingaggio del nuovo coach Girardi e delle giocatrici Biasini e Gibertini, la Tec-Mar Crema ha confermato Martina Picotti (rinnovando il prestito con Udine) e ha ufficializzato l’arrivo di Losi Magdalena Kozdron, fromboliere che la scorsa stagione ha giocato a Vigarano. A questo punto il roster azzurro è al completo e non resta che attendere l’inizio della stagione, in pro-

Andrija Stipanovic ai tempi di Spalato

ai lavori o i tifosi, che speriamo riempiano ancora il PalaRadi? Indubbiamente, in teoria la squadra pare più debole che in passato. Ciò non significa che non ci divertiremo o non ci emozioneremo ancora. Le caratteristiche dei singoli garantiscono tanta energia individuale e tanta velocità, per cui se il coach riuscirà a far coesistere tanti giocatori assolutamente nuovi l’uno per l’altro, vedremo una Vanoli all’arma bianca, combattere senza tregua anche contro avversari più attrezzati, con qualche buona opportunità di far punti. Tenia-

mo conto che il livello medio, stante le difficoltà economiche di quasi tutte le società, si è certamente abbassato e che gli squadroni al di sopra della media si potranno contare sulle dita di una mano. Per cui riteniamo ci sia spazio ancora per questa rinnovata Vanoli di dire la sua, senza spocchia, ma con tanta umiltà e voglia di resistere. Ci hanno fatto piacere le dichiarazioni di Marko Milic, attualmente a casa sua e senza contratto, che ha dato la sua ipotetica disponibilità a tornare a gennaio, per dare una mano alla squadra

nel caso in cui vene fosse bisogno. Un grande gesto per un campione che ha eletto Cremona come sua seconda casa, ma anche un implicito riconoscimento alla società ed alla nostra gente che l’ha accolto a braccia aperte, facendone il suo idolo e l’esempio da imitare. Da Ferragosto in avanti cominceranno i lavori in città con un intervallo alpino di una settimana (a Carisolo) con tanti test amichevoli. Al PalaRadi vedremo la nuova squadra soltanto il 18 di settembre in amichevole con Casale Monferrato. Tanti giorni di allenamento e tante ore da vivere insieme per giocatori e tecnici, perché questo sarà il periodo più importante della stagione per creare da 12 giocatori una squadra. LA SCHEDA Nato a Mostar il 18 dicembre 1986, Stipanovic ha esordito nella stagione 2005-2006 nel campionato croato con l’Hermes Analitica Zagabria. L’anno successivo si è trasferito al KK Split, quindi esperienza in Belgio al Basket Belgacom di Liegi con il quale disputa anche la fase di qualificazione di Eurocup cifre (13.7 punti con il 56% da 2 e 7.4 rimbalzi di media in 32 partite). Nel 2011 è arrivata la chiamata di Caserta: la scorsa stagione, mette a referto 7,7 punti e 6,3 rimbalzi di media nelle 26 partite disputate.

La Tec-Mar ha completato il roster, l’Assi quasi gramma il prossimo 21 agosto. In casa Assi Manzi, invece, solo 5 giocatrici della scorsa stagione verranno confermate, alle quali dovrebbero aggiungersi Giulia Bona, ala classe 1984 (in rientro per fine prestito) e Martina Brusadin, ala-pivot classe 1983 in arrivo da Broni.

Inoltre, è stato ufficializzato l’arrivo di Alessia Smaldone, playmaker classe 1995 e di Francesca Mistò, guardia classe 1995, entrambe provenienti dalla Comense, che a Cremona saranno impegnate sia nel campionato di A2 che in quello della Under 19 Open.

Infine, Marianna Aschedamini, pivot cremasca nelle ultime due stagione in forza all’Assi e in dolce attesa del secondo figlio, ha deciso di prendersi una pausa con l’attività agonistica ed è diventata la nuova team manager della squadra biancorossa.

BOCCE Nella categoria C/D importante affermazione di Angelo Degli Agosti, profeta in patria

Paolo Guglieri domina e sbanca Pieranica

Sempre intensa l’attività cremasca, nonostante l’annullamento (scarse le iscrizioni!) della gara dei “Due Torrazzi” che avrebbe dovuto iniziare lunedì scorso. Successo di pubblico ha riscosso il 6° trofeo “Tripepi Carlo e figli”, individuale (con due finali) organizzata dalla bocciofila Pieranica, gongolante per l’epilogo finale. Nella categoria A/B ancora una bella performance di Paolo Guglieri. Il trescorese si sbarazzava nei primi turni del girone finale di due compagni di società Giuseppe Zafferoni (12-2) e Luciano Pezzetti con un perentorio 12-3. Approdava in finale anche Sergio Bellani che eliminava nei quarti di finale Renato Grimaldi (12-3) ed in semifinale il beniamino di casa G. Franco Zanelli per 12-8. In finale prevaleva la maggior tecnica di Guglieri che s’imponeva sul portacolori

Angelo Degli Agosti e Mario Broglia 1º e 2º classificati categoria C/D

della “Santamaria” con il punteggio finale di 12-7. Nella categoria C/D in evidenza Angelo Degli Agosti, profeta in patria. Il beniamino di casa dopo aver eliminato nel “recupero” Giordano Moretti, s’imponeva nei quarti di finale sul milanese Giancarlo Priori (12-5) ed in semifinale infliggeva un bel “cappotto” all’orobico Battista Belloni. Conquistava la finale anche il lodigiano Mario Broglia che superava (a fatica!) al primo turno il pieranichese Isaia Lupo Pasini (12-9) ed in semifinale aveva la meglio nettamente sul cremonese dell’Astra Paolo Visconti per 12-4. Finale equilibrata dove la spuntava Degli Agosti sul portacolori della “Poiani” con il punteggio finale di 12-8. Ha diretto la gara Gianpietro Raimondi, coadiuvato dagli arbitri di finale Mario Parati e Massimo Testa. Massimo Malfatto

IL CALENDARIO

Esordio in casa contro Bologna

1ª GIORNATA (A 30-9-2012 • R 20-1-2013) Vanoli Cremona-Saie3 Bologna 2ª GIORNATA (A 6-10-2012 • R 27-1-2013) Juvecaserta-Vanoli Cremona 3ª GIORNATA (A 14-10-2012 • R 3-2-2013) Enel Brindisi-Vanoli Cremona 4ª GIORNATA (A 21-10-2012 • R 17-2-2013) Vanoli Cremona-Sidigas Avellino 5ª GIORNATA (A 28-10-2012 • R 24-2-2013) Sutor Montegranaro-Vanoli Cremona 6ª GIORNATA (A 4-11-2012 • R 3-3-2013) Vanoli Cremona-Virtus Roma 7ª GIORNATA (A 11-11-2012 • R 10-3-2013) Pallacanestro Cantù-Vanoli Cremona 8ª GIORNATA (A 18-11-2012 • R 17-3-2012) Vanoli Cremona-EA7 Emporio Armani Milano 9ª GIORNATA (A 25-11-2012 • R 24-4-2013) Banco di Sardegna Sassari-Vanoli Cremona 10ª GIORNATA (A 2-12-2012 • R 1-4-2013) Vanoli Cremona-Umana Reyer Venezia 11ª GIORNATA (A 9-12-2012 • R 7-4-2013) Montepaschi Siena-Vanoli Cremona 12ª GIORNATA (A 23-12-2012 • R 14-4-2013) Vanoli Cremona-Victoria Libertas Pesaro 13ª GIORNATA (A 30-12-2012 • R 21-4-2013) Cimberio Varese-Vanoli Cremona 14ª GIORNATA (A 6-1-2013 • R 28-4-2013) Vanoli Cremona-Trenkwalder Reggio Emilia 15ª GIORNATA (A 13-1-2013 • R 5-5-2013) Angelico Biella-Vanoli Cremona Dal 7 al 10 febbraio 2013 è in programma la Final Eight di Coppa Italia. I playoff inizieranno il 9 o il 15 maggio.

Bellani e Bresciani ok all’Arci Ombriano

Con una sorprendente prova di forza Sergio Bellani e Velio Bresciani si sono aggiudicati il 1° trofeo “tabaccheria Rossi”, gara notturna organizzata dalla bocciofila Arci Ombriano. I portacolori della Santamaria superavano nei quarti i pieranichesi Padovani-Carelli (12-8) ed in semifinale s’imponevano nettamente sui soresinesi Guadrini-Mametti per 12-4. In finale approdavano anche Lucio Valdameri e G. Battista Defendenti che prima eliminavano Franco e Renato Milanesi (12-5) e quindi avevano la meglio su Frattini-Ghisolfi per 12-11. Finale equilibrata ben giocata dalle due formazioni, entrambe di categoria B: la spuntavano Bellani e Bresciani su Valdameri e Defendenti con il punteggio finale di 12-10. Ha diretto la gara Franco Stabilini, arbitri di finale Massimo Testa e Lorenzo Stabilini. M.M.


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Sport

Sabato 4 Agosto 2012

Italia a segno in punta di fioretto

LONDRA 2012 Il dream team azzurro è il vanto della spedizione azzurra, lacunosa però in molte discipline

S

e non ci fosse la scherma... Dalle pedane sono arrivate due delle quattro medaglie d’oro conquistate fino ad ora dal-l’Italia, oltre ad importanti piazzamenti in zona medaglia. La scuola azzurra sta diventando un modello, tanto che molti allenatori italiani sono corteggiati dalle altre federazioni. Ma oltre ad ottimi tecnici, possiamo vantare atleti di grande valore, poco avvezzi alla vita mondana, ma dominatori in gara. Come le meravigliose ragazze del fioretto, che hanno portato a casa tutte e quattro le medaglie in palio nella propria specialità, con due successi che fanno storia. Simbolo di questo autentico dream team è Valentina Vezzali, che a 38 anni pensa già a Rio 2016, senza dimenticare gli impegni di mamma e moglie. Una campionessa anche di modestia, che per la quinta olimpiade consecutiva torna a casa con almeno un oro al collo, diventando l’Italiana più medagliata nella storia delle Olimpiadi con 6 ori, 1 argento e due bronzi. Accanto alla

Le azzurre in trionfo

jesina, sono cresciute campionesse del calibro di Errigo e Di Francisca, a conferma di un serbatoio inesauribile. Purtroppo molte altre discipline azzurre non sembrano all’altezza della rassegna olimpica ed è per questo che

Reima, esordio casalingo

L’avventura della Reima Crema in B1 partirà al PalaBertoni domenica 15 ottobre alle 18. La federazione ha, infatti, diramato i calendari del campionato nazionale di B1, torneo nel quale il principale sodalizio pallavolistico maschile della provincia di Cremona ritorna a calcare, dopo aver vinto con merito la B2. Quindi si ricomincerà al PalaBertoni, tempio delle imprese e delle gesta dei blues da oltre un ventennio, contro l’ostica formazione sarda del Comer Iglesias. La prima trasferta, invece, è in programma domenica 20 ottobre alle 20 a Cagliari. Il terzo turno vedrà la formazione di Verderio sfidare l’antica Bergamo ed alla quarta Cantù. Il campionato si fermerà la prima volta a dicembre per la festa dell’Immacolata, il 23 dicembre è programmato l’ultimo turno del 2012 in casa contro Mondovì. Poi si ripartirà il 5 gennaio contro Brescia. La stagione si concluderà fra le mura amiche del PalaBertoni il 4 maggio contro Cisano Bergamasco, mentre l’ultima trasferta sette giorni prima ad Olbia.

grazie alla scherma (bronzo ieri nella sciabola a squadre) e al tiro (a segno e con l’arco) rimaniamo a galla nel medagliere. Ma la seconda parte dei Giochi potrebbe rivelarsi molto dura, perché scenderanno in campo gli atleti

VOLLEY

La Pomì ingaggia la D’Ambros Giorgi e Masotti si trasferiscono

E’ la ventenne Elena D’Ambros, ex Cedat 85 San Vito, l’altro volto nuovo della Pomì Casalmaggiore per la stagione 2012-2013. La giocatrice, nata a Treviso nel 1992, arriva a potenziare la seconda linea della Pomì che già dispone di Giulia Gibertini. Reduce da un’ottima stagione in terra pugliese, dove il tecnico Lo Re l’ha utilizzata praticamente in tutte le gare di campionato, la D’Ambros vanta grandi doti difensive, oltre ad essere in grado disimpegnarsi egregiamente in ricezione. Salutano, invece, Rossella Giorgi, approdata a Montichiari e Chiara Masotti, ingaggiata dalla Sala Consilina.

CICLISMO

Atleti soncinesi protagonisti nel Memorial Andrea Bombelli a Vaiano

Imbalplast ancora dominatrice

Una folta presenza di pubblico ha fatto da cornice al “2° Memorial Andrea Bombelli” organizzato a Vaiano Cremasco dal Club Ivan Quaranta, con il patrocinio dell’Uc Cremasca. Per la storia, hanno fatto la differenza i baby ciclisti dell’Imbalplast di Soncino, tecnicamente più vivaci e si sono imposti sia nel torneo a punti che in quello della società più rappresentata, poi sportivamente ceduto al Gs Ortofrutta Corbellini di Crespiatica. Vola come “un’allodola” Mirko Coloberti (Imbalplast), il virgulto di Romanengo che centra l’undicesimo trionfo stagionale tra i nati nel 2005, precedendo Lorenzo Celano (Cremasca) e Giorgio Piazza (Gs.Ortofrutta Corbellini). Stacca tutti allo sprint Manuel Mosconi (Imbalplast) e va a vincere la gara tra i 2004. Dietro Luca Cani (Cernuschese), Leonardo Betti (Zeppi Piacenza), Mirko Mazzoleni e Lorenzo Riva (Osio Sotto). Davide Ernesi (Gs Pellegrino Parmense), rimonta allo sprint il nostro Andrea Arpini (Cremasca), Gianluca Brambilla (Castellano), Andrea Lucotti (Pedale Pavese), e Riccardo Tomasoni (Triathlon Stradivari Bike Cremona) nella gara del 2003. Si incolla alle ruote giuste Mattia Chiodo (Gs Corbellino Otofrutta Crespiatica): il cremasco mette il turbo negli ultimi metri regolando in volata i coetanei del 2002 Andrea D’Amato (Scuola Mtb Il Branco), Andrea Rocco e Gabriele Coloberti

L’arrivo della G3 (foto Giuseppe Belli)

(Imbalplast) e Roberto Cagnato (Scuola Mtb Il Branco). Alessandro Baroni (Vittuonese) ha vinto la volata dei nati nel 2001 precedendo l’orobico Simon Curlo (Imbalplast), Andrea Marletta (Cremasca), Paolo Pagliaroli (Gs Pellegrino Parmense) e Gabriele Ceppi (Cremasca). Il furetto cremonese Diego Bosini (CC Cremonese-Arvedi), scuote il gruppo, ma viene inghiottito e allo sprint ha la meglio Paolo Rocco, dodicenne di Passerera del Gs Ortofrutta Corbellini di Crespiatica, al quinto sigillo stagionale battendo i forti Omar Peretti e Aaron Gennaro (Pedale Pavese), Marco Buoncristiani e Alessandro Moro (Pedale Castellano). Cerimoniale di premiazione presso al risto-

meno quotati della spedizione italiana. Non ci resta che aggrapparci alla speranza che qualcuno vada oltre i proprio limiti, ma è chiaro che lo sport italiano deve interrogarsi sulla mancanza di programmazione, che impedisce a molto discipline di effettuare un efficace ricambio generazionale. Per il resto, i Giochi di Londra confermano la mancanza di un vero dominatore: chi pensava che Ryan Lochte potesse emulare Michael Phelps, è rimasto deluso. Proprio il fenomeno di Baltimora, molto meno cannibale rispetto a quattro anni fa, è diventato più simpatico e sono molti gli sportivi che lo hanno spinto a vincere meritatamente i 100 misti. Ora aspettiamo Usain Bolt: se vincerà altri tre ori, sarà la vera star di Londra 2012, altrimenti archivieremo questa edizione dei Giochi come una delle più equilibrate delle ultime edizioni. In fondo, l’imprevedibilità è una delle qualità più apprezzate dello sport. Fabio Varesi fabiovaresi16@libero.it

rante “7 Sapori” di Vaiano Cremasco, presentato dallo speaker Adriano Silvani, con patron Pietro Bombelli e i nipoti Madda e Diego, figli di Andrea e Ivan Quaranta, iridato nella velocità junior, maglia rosa e sprinter al Giro d Italia professionisti. • A RICENGO E’ finalmente arrivato il momento del “Trofeo Comune di Ricengo” fortemente voluto dal sindaco Ferruccio Romanenghi, con il patrocino dell’Imbalplast di Soncino. In gara domenica i Giovanissimi (partenza alle ore 9.30) nella terra di grandi campioni del calibro di Alessandro e Giuliano Dominoni che hanno scritto pagine di storia di ciclismo dilettantistico e professionistico. Fortunato Chiodo

La grande gara del doppio non salva il remo azzurro CANOTTAGGIO

Se il nuoto azzurro piange, il canottaggio non può certo ridere. Il quarto posto di Carbonici e Mornati nel due senza lascia l’amaro in bocca alla spedizione azzurra, salvata dal doppio di Romano Battisti e Alessio Sartori (argento), un equipaggio poco accreditato alla vigilia e qualificatosi in extremis per Londra. Per Sartori si tratta della terza medaglia olimpica, dopo l’oro di Sydney nel quattro di coppia e il bronzo di Atene sempre nel doppio. Come a Pechino, l’exploit di una barca (allora ci fu l’argento del quattro di coppia) non può certo ribaltare il giudizio complessivo sul remo italiano, Sartori (a sinistra) e Battisti (foto Fisa) che esce dalle Olimpiadi con le ossa rotte. Tra i fallimenti più clamorosi vi è quello del quattro di coppia, come detto argento in carica e uscito malamente in semifinale. Per Simone Raineri, alla sua quarta ed ultima partecipazione olimpica, è stato il modo peggiore per concludere una carriera gloriosa. Peccato...

Okaka (Icos): Ho vaglia di iniziare»

Bell’impatto per Stefania Okaka con il territorio cremasco. Il nuovo acquisto dell’Icos Crema è arrivata in città domenica scorsa e subito ha vestito i panni della protagonista: in occasione del torneo “Zurich Happy Beach” di Castelleone la giovane pallavolista è stata chiamata a premiare le squadre vincitrici. L’iniziativa, proposta dalla società violarosa, ha riscosso un buon successo, vista la numerosa presenza di pubblico. Prima delle premiazioni, Stefania Okaka è stata presentata alla stampa presso il bar Civico 4. Insieme alla schiacciatrice, il presidente Claudio

Cogor-no, il vice Fabio Riboli e il tecnico Leo Barbieri; mentre a fare gli onori di casa c’erano l’assessore allo Sport del Comune di Castelleone, Gianpalmiro Dusi, Paolo Michelini in veste di titolare della Zurich e Alberto Viti, uno degli organizzatori della manifestazione. Ecco la dichiarazione della Okaka nella serata di presentazione: «Non vedo l’ora di iniziare, ringrazio Crema per avermi dato la possibilità di rimettermi subito in gioco dopo l’infortunio dello scorso anno. Spero di fare una buona stagione, non sarà facile ma metterò tutta me stessa in questa nuova avventura».


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