il
PICCOLO
Giornale
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Edizione del Sabato
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Anno XII • n°61 • SABATO 15 SETTEMBRE 2012
Periodico • € 0,02 copia omaggio
Non riceve alcun finanziamento pubblico
Cinquantamila euro in meno al teatro Ponchielli. Per mancanza di fondi salta anche la biennale “L’arte e il torchio”
CREMONA RINUNCIA A CULTURA E TURISMO IL COMMENTO
Simone Farina, l’eroe dimenticato
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DI FABIO VARESI
pagine 3-4-5
APRE SAN SIGISMONDO CARO SCUOLA
LIBRI E MATERIALE SCOLASTICO COSTANO TROPPO ALLE FAMIGLIE ▲
a pagina 7
RIORDINO DELLE PROVINCE
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a pagina 9
CHIESA E CHIOSTRO VISITABILI DOMENICA 16 SETTEMBRE DOMENICA ALLO ZINI
BASKET SERIE A
Cremo, la vittoria Anche con Cantù con il Feralpi Salò la Vanoli è piaciuta è d’obbligo Oggi test a Biella
Incidenti stradali: «Tolleranza zero è educativa»
a pagina pagine 28 26
a pagina 6
CASALMAGGIORE
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a pagina 29
INTERVISTA A BENITO MELCHIONNA
Torna la serie A: trappola genoana per la Juventus ▲
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pagine 28
BIANCONERI IN TRASFERTA
a pagina 8
Gian Carlo Corada: «Forse era meglio abolirle del tutto»
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SPORT
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ncora una volta il calcio italiano ha perso una buona occasione per diventare un esempio per i giovani. Negli ultimi giorni abbiamo scoperto con stupore che il simbolo dal calcio pulito è rimasto senza squadra. Stiamo parlando di Simone Farina, il difensore romano che avrebbe rifiutato un’ingente somma di denaro per truccare le partite e che con la sua denuncia, ha dato il via alla seconda tranche dell’inchiesta denominata Last Bet, legata al calcioscommesse. Per lui si sono mobilitati tanti personaggi del calcio italiano, in primis Alex Del Piero, che si è apertamente schierato con Farina, auspicando che trovi presto un ingaggio. Ma per ora l’ex difensore del Gubbio è un eroe dimenticato del football giocato. Negli ultimi mesi ha partecipato a incontri e conferenze sul valore etico dello sport, ma di un contratto con una squadra professionistica, nemmeno l’ombra. Può darsi che Farina (30 anni) non sia un grande giocatore e che anche senza lo scandalo del calcioscommesse, sarebbe rimasto senza una squadra, ma il solo sospetto che la sua denuncia lo abbia allontanato dal mondo del calcio, lancia un messaggio negativo ai giovani, che invece avrebbero bisogno di eroi positivi nel rettangolo di gioco cui ispirarsi e non improponibili pettinature da imitare. Il rischio che passi il concetto di farsi gli affari propri sempre e comunque, anche di fronte alla disonestà, è elevato e dispiace che nessuna società professionistica abbia deciso di offrire un ingaggio, anche di modesto importo economico, per premiare questo eroe silenzioso, ora purtroppo dimenticato. In fondo, ci sono tanti giocatori nelle rose di serie A che giocano pochissimo e sono abbonati alla tribuna. Un elemento in più al Milan, alla Juve, oppure all’Inter non avrebbe mandato sul lastrico i presidenti e neppure creato problemi agli allenatori. Essendo svincolato, Farina può trovare squadra in qualsiasi momento e spero che questo appello venga raccolto da qualche dirigente. Oltretutto, se ha giocato in serie B, proprio scarso non deve essere il buon Simone, cresciuto nelle giovanili della Roma. In caso contrario, non lamentiamoci se nel nostro Paese la legalità e la rettitudine non sono in cima ai pensieri degli italiani…
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Il consigliere comunale Daniele Bonali (Pd): «Due settori indispensabili per non far affondare la città»
a pagina 19
Ancora amianto abbandonato. Ora le sanzioni
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CREMONA
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Sabato 15 Settembre 2012
Angela Cauzzi: «Gestione sempre più difficile» L’appello del sovrintendente di fronte ai tagli: «Il futuro del teatro Ponchielli è nelle mani dei privati»
I finanziamenti comunali per il teatro calano di 50.000 euro rispetto all'anno precedente. A rischio la stagione
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di Vanni Ranieri
on poteva essere più d’attualità la conviviale organizzata mercoledì dal Rotary Club Piadena Oglio Chiese, intitolata “Il teatro si racconta: un’azienda che produce cultura”. Ospite d’onore Angela Cauzzi, sovrintendente della Fondazione Ponchielli, proprio nel giorno in cui la giunta comunale di Cremona decideva l’ennesimo taglio ai fondi ad essa destinati. Una riduzione drastica quella decisa dal Comune. La voce più cospicua (50mila) riguarda proprio la Fondazione Ponchielli. Pur non partendo da questo presupposto (la serata rotariana era già in calendario da mesi) è chiaro che alla questione costi sia stato dato ampio risalto. Dopo la presentazione da parte del presidente del club Paolo Nolli, Angela Cauzzi ha voluto iniziare la relazione da una frase del grande impresario teatrale Paolo Grassi. «Grassi –
Angela Cauzzi
Puntiamo sui giovani, non ci possiamo permettere i grandi cantanti ha affermato la sovrintendente – ci ricorda quanto sia importante la cultura. Anche a Cremona è al via la stagione lirica, che ci vede inseriti nel Circuito Lirico Lombardo con Brescia, Pavia e Como, al fine di ammortizzare i costi di produzione. I grandi cantanti non ce li possiamo permettere, investiamo sui giovani, ma il pubblico del-
la lirica qui è in sensibile aumento». Nel 1986 il Ponchielli divenne comunale, dal 2002 è una Fondazione: «E in dieci anni abbiamo sempre chiuso il bilancio in pareggio grazie anche ai privati. Il bilancio 2011 consisteva in 4 milioni e 350mila euro, dei quali 2,7 milioni di costi artistici, il resto riguarda costi di gestione. L’incasso al botteghino è di
850mila euro. Ho letto che il Ponchielli avrebbe 50 dipendenti, invece sono 15, al totale si arriva contando le maschere negli orari di apertura. Purtroppo si è costretti a stabilire uscite spesso senza avere la certezza, a settembre, delle risorse in entrata». E quelle annuali nel bilancio di previsione del Comune di Cremona scendono a 800mila euro.
In questi tempi di crisi è arduo difendere un euro dato al teatro se è tolto ai servizi sociali. C’è poi chi afferma che il livello culturale degli eventi (il cinema insegna) non sempre corrisponda ai finanziamenti pubblici. «Spesso la crisi è una scusa – ha risposto la Cauzzi -. Non è vero che la cultura non fa immagine, la fa ad esempio per i politici cui interessa finire sui giornali grazie all’evento. E’ una questione di scelte, però se si fanno tagli non siano in orizzontale. Non dico che voglio soldi, certo se ne buttano via parecchi. Oggi il 51% del Fus (Fondo Unico per lo Spettacolo, ndr) va alle Fondazioni Lirico-Sinfoniche, che sono in grande difficoltà perché hanno cori ed orchestre alle dipendenze dirette. Il 49% serve per tutto il resto, tra cui noi. Cosa servirebbe? La detassazione dell’investimento in cultura del privato. Io credo molto nel rapporto pubblico-privato, spero continui così». Nell’epoca dei tagli, una speranza obbligata.
Sanatoria per i lavoratori extracomunitari irregolari I datori di lavoro hanno tempo fino al 15 ottobre per presentare la dichiarazione per il 2012
Dal 15 settembre al 15 ottobre è possibile presentare la dichiarazione per emersione del lavoro di extracomunitari via Internet, allo Sportello unico per l’immigrazione o presso gli uffici del Patronato. La dichiarazione di emersione può essere presentata dai datori di lavoro italiani, comunitari, extracomunitari (solo se in possesso di un permesso di soggiorno Ce per soggiornanti di lungo periodo ovvero del permesso di soggiorno
per familiare di cittadino Ue oppure del permesso di soggiorno permanente per familiare di cittadino Ue), che, al 9 agosto 2012 occupano irregolarmente alle proprie dipendenze da almeno tre mesi, (ovvero almeno dal 9 maggio 2012) e continuano ad occuparli alla data di presentazione della dichiarazione di emersione, lavoratori stranieri irregolarmente presenti in Italia. La dichiarazione può essere presentata previo pagamen-
to, da parte del datore di lavoro e prima della presentazione dell’istanza, di un contributo forfettario di 1.000 euro per ciascun lavoratore, non deducibile ai fini Irpef. A tale importo si deve aggiungere quello necessario per regolarizzare le somme dovute dal datore di lavoro a titolo retributivo, contributivo e fiscale pari ad almeno sei mesi. Nel caso di rapporti di lavoro instaurati da più di sei mesi si dovranno regolarizzare le
somme dovute per l’intero periodo. In aggiunta alle suddette somme (contributo forfettario, retribuzione, contributi ed imposte) sono dovuti i normali oneri a carico del richiedente in relazione alla richiesta del permesso di soggiorno. IL Caf della Cisl, l’Anolf e il patronato Inas sono a disposizione per dare assistenza e consulenza nella presentazione delle dichiarazioni di emersione e per la regolarizzazione della tua colf.
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Cremona
Sabato 15 Settembre 2012
Salta la Biennale “L’arte e il torchio”
Vladimiro Elvieri: «Si rinuncia a 5.000 visitatori annui e alla donazione di opere da parte dei più grandi artisti»
S
di Martina Pugno
alta per dodicimila euro l'ottava edizione de “L'arte e il torchio", rassegna di richiamo internazionale prevista dal 7 aprile al 5 maggio 2013 che nel corso degli anni si è affermata quale realtà tra le più significative nel campo della stampa e dell'incisione. Lo sostengono gli organizzatori: un impegno che il Comune afferma, nonostante le rassicurazioni iniziali, di non poter sostenere. Si preferisce forse convogliare le risorse verso altre iniziative, ma, ad ogni modo, il risultato non cambia: gli organizzatori della Biennale si sono visti costretti ad annullare la rassegna e restituire le opere che già iniziavano a giungere per mano di artisti provenienti da tutto il mondo. «Il contributo comunale non sarebbe stato l'unico - spiega Vladimiro Elvieri, principale organizzatore insieme a Maria Chiara Toni - ma era una base fondamentale dalla quale partire. Gli anni scorsi aveva coperto appena un terzo della spesa complessiva, ma, senza di esso, anche gli altri sponsor hanno ritirato la propria adesione e a questo punto non avremmo nemmeno tempo sufficiente per raccogliere i fondi necessari». La Biennale “L'arte e il torchio” pare quindi un’altra occasione persa dall'Amministrazione comunale per la valorizzazione culturale della città, anche a fronte di una stagione turistica che ha rivelato la profonda necessità di un degno rilancio. «Forse la rassegna interessa più chi viene da fuori che non i cremonesi - prosegue Elivieri - ma nel corso delle passate sette edizioni ha richiamato ogni anno dai 3.000 ai 5.000 visitatori di provenienza internazionale: un contributo comunque importante anche per il turismo locale, ma questo non è stato capito». I vantaggi, per il Comune di Cremona, non si sarebbero nemmeno esauriti qui: a fronte dell'investimento dei dodicimila euro, il museo
Il Comune nega 12.000 euro di finanziamenti già promessi
Nelle foto da sinistra in senso orario: l'allestimento della mostra "Incisori canadesi" (2011), dimostrazione dell'artista francese Egide (2011), Elvieri al laboratorio didattico (2011)
civico avrebbe ricevuto, come di consueto, molte opere in dono. Infatti, «la rassegna, dal 1999, anno della sua nascita, ha raccolto quasi 2000 opere donate dai maggiori artisti italiani e internazionali invitati a partecipare all’esposizione, che costituiscono oggi, presso il Gabinetto Stampe del Museo civico di Cremona, una collezione di incisioni contemporanee comprendenti tutte le tecniche calcografiche e a rilievo, un
patrimonio artistico (ed anche economico) che molte città ci invidiano». Non a caso, già due musei italiani si sono offerti di ospitare la rassegna della quale Cremona deve, o forse vuole, fare a meno. A mostrare maggior interesse dell'amministrazione locale sono molte istituzioni oltre confine: basti citare il premio assegnato alla Biennale proprio quest'anno dal museo di Katowice (che ha ospitato per ben due mesi una mo-
stra dedicata ai principali artisti italiani del Novecento) “Friends of Silesian Museum”, senza dimenticare la mostra organizzata a Cremona dall'Istituto di Studi Italiani di Tampa, Florida, nel 2005, totalmente autofinanziata, per un costo di 20.000 dollari. Per tale occasione, l'Istituto ha dato vita all'unica esposizione in Europa con opere dei più grandi maestri della pop art e del Graphicstudio, con maestri del calibro di R. Rauschenberg, J. Rosenquist, J. Dine, C. Close. A fare le spese di questa mancata ottava edizione saranno gli appassionati del settore, ma anche gli artisti italiani di maggior talento, ai quali sarebbe stato dedicato quest'anno ampio spazio, senza dimenticare i giovani studenti degli istituti locali: «I laboratori organizzati nel corso della manifestazione danno la rara possibilità agli studenti di sperimentare questa forma d'arte, dando vita a mostre con le loro opere all'interno delle scuole». Noi, dalla redazione, abbiamo cercato più volte l’assessore alla Cultura Irene Nicoletta De Bona, per conoscere il suo parere sulla questione. Non è stato possibile: troppi impegni istituzionali sembrano sottrarle il tempo per rispondere alle nostre domande.
L’interrogazione
La notizia della mancata realizzazione dell'edizione 2013 de "L'arte e il torchio" non ha lasciato indifferente il mondo degli appassionati e degli "addetti ai lavori": numerose proteste e richieste di ripensamento sono giunte alla Biennale in pochi giorni, dall'Italia e non solo. La richiesta di maggior chiarezza sulla vicenda è stata raccolta dal Pd, che ha presentato un'interrogazione a firma di Daniele Bonali ed Elena Guerreschi per chiarire, rispetto all'accaduto, “Quali sono le conseguenze relative alla mancata erogazione del contributo e dunque dell’impossibilità di dar luogo alla manifestazione: se corrisponde al vero che la rinuncia all’edizione 2013 della Biennale comporta la restituzione di numerose opere che famosi artisti internazionali avevano già donato al Gabinetto delle Stampe della Pinacoteca di Cremona, aggiungendo al danno della mancata edizione, la beffa della perdita di rilevanti donazioni”. Come specificato dal consigliere Bonali, «accanto alla delusione dei fruitori si aggiunge l'amarezza per la perdita di un'occasione importante a livello artistico e culturale, nonché la pessima figura fatta a livello internazionale. Davvero non si è stati in grado di preventivare 12.000 euro in bilancio per una rassegna che si svolge ormai da anni? Forse ad essa è stato semplicemente preferito altro. E questa non è l'unica delusione: ricordiamo il taglio di 50.000 euro che ha messo a rischio la stagione del Ponchielli, per non parlare dei 200.000 euro di tagli al sociale. Siamo di fronte, insomma, ad una politica di tagli, che non può essere la sola risposta ai problemi».
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Cremona
Sabato 15 Settembre 2012
«Abbiamo un modello di rilancio attraverso la valorizzazione delle risorse locali che ha già dato i suoi frutti in altre province»
Turismo culturale: per Cremona è l’unica via d’uscita
Dura la posizione di Bonali (Pd): «Il tempo è scaduto. Occorrono iniziative d’impatto armonizzate in un quadro organico»
L
di Michele Scolari
a preoccupante flessione dell’afflusso di turisti a Cremona «non suscita stupore in chi segue con attenzione la vita culturale della nostra città». Commenta così Daniele Bonali, consigliere del Partito Democratico e vice presidente della Commissione cultura, i dati trasmessi dalla Camera di Commercio di Cremona alla fine di una stagione estiva nella quale si son visti sempre meno turisti per le strade della città. Conseguenza, secondo il consigliere, di «una definitiva rinuncia (con conseguente spreco di somme ingenti di denaro pubblico) a progettualità concrete che avrebbero garantito una svolta vera al grado di attrattiva a cui Cremona potrebbe ambire nel campo del turismo culturale». Rispetto al 2011 l’afflusso turistico è calato del 28%, con -22% di turisti italiani e -34% di stranieri (a giugno con -40% di italiani e -39% di stranieri; a luglio con -37% di italiani e -9% di stranieri e ad agosto con una media di -20% per entrambi). Colpa solo della crisi? Bonali punta il dito contro «una politica miope verso il turismo», sostanziatasi in una serie d’iniziative definite dal consigliere prive d’impatto, di attrattiva e di riscontro economico ma, soprattutto, sempre meno intercomunicanti tra loro, «senza un filo
TAGLI, L’INTERROGAZIONE DEL PD «I tagli anticipati sulla stampa da parte del sindaco e dell’Assessore al bilancio Nolli, ci lasciano molto perplessi e preoccupati. Le due grandi criticità risultano essere ancora una volta: affari sociali e cultura, entrambi importanti e strategici per una città come Cremona. Vorremmo una spiegazione chiara, rispetto al taglio di 200.000 euro sui servizi sociali: come è possibile che i servizi rimangano invariati, come affermato dall’assessore Amore, con un taglio così consistente? Crediamo che sia urgente parlarne nella commissione dedicata, da convocare al più presto. Nel caso del Teatro, invece, invitiamo i presidenti Zaffanella e Zani a convocare in seduta congiunta le Commissioni Bilancio e Cultura, allargando l’invito a tutto il Consiglio di Amministrazione del Teatro, sentendo anche il parere dei revisori dei Conti. Crediamo vivamente che in questi incontri si debbano ricercare soluzioni con l’intenzione di preservare il livello dei servizi sociali e di non far chiudere il nostro Teatro». Daniele Bonali e Daniele Burgazzi conduttore, una strategia globale esplicita e riconoscibile». Qualche esempio? «L’estate ha visto patetici tentativi in questo senso, ma chi si ricorda (o chi si è accorto) di “Nowhere/Now Here”, o della lirica in Cortile Federico II, ed altri simili intrattenimenti? Potremmo continuare». E all’orizzonte si intravede qualcosa di più interessante? «Solo la riproposizione di idee stantie: la presentazione della prossima Festa del Torrone ci dice che la direzione è sempre la stessa». In sintesi, pesa l’assenza di una visione globale della politica culturale cremonese, «determinato non tanto da una mancanza di fondi, ma soprattutto dall’utilizzo improprio di quelli
«Riorganizzare l’intero sistema museale»
che ci sono, oltre che dall’inadeguatezza costantemente dimostrata da un’assessore che ormai è assente su tutti i fronti». A questo si aggiunge anche «il solito vecchio metodo dell’autoreferenzialità, del rifiuto del dialogo e del confronto. Penso al Museo del Violino, per il quale non sappiamo ancora nulla, neppure i piani di gestione che l’amministrazione intende adottare. Una non condivisione che rischia di avere effetti nefasti sulle scelte delle future amministrazioni. Su questo e su molti altri temi non abbiamo avuto la possibilità di esprimere in tempo la nostra opinione nelle sedi appropriate. Di questo passo, possiamo anche abolire la Commissione Cultura e tagliare il gettone di presenza ai consiglieri». Si tratta, quindi, di una «poli-
tica miope» che rischia di far scomparire pian piano Cremona dalla scena non solamente lombarda. «Il fulcro dell’agroalimentare si è spostato a Parma, il polo universitario conta solamente succursali (Piacenza, Pavia, Milano). In questo senso, la progettazione di strategie per il turismo culturale si pone come la via d’uscita più plausibile per non affondare». Dopo le critiche arrivano anche le proposte. «Noi abbiamo una strategia, con al primo punto il proposito non di fare cultura ma di promuoverla attraverso la sussidiarietà. Nei prossimi mesi cominceremo a dare le nostre linee guida su come impostare il discorso. Tra queste c’è la ri-
organizzazione di tutto il sistema museale di Cremona, e non solamente per invertire la scarsità attuale di visitatori. Per questo occorre capire che attualmente non possiamo permetterci il grande sovrintendente o il grande conservatore con decine di addetti. In tutta la Lombardia (soprattutto al Museo “Santa Giulia” di Brescia e all’Archeologico di Bergamo) si stanno attuando sistemi meno dispendiosi e più didattici che stanno dando ottimi risultati attraverso il coinvolgimento di studenti dalle scuole superiori e dalle università, con evidenti vantaggi per entrambe le parti. Questo permetterebbe anche la crescita “in casa” di tour opera-
«Se la progettazione decolla incrementerà l’occupazione»
tors competenti, risolvendo anche l’annoso problema delle guide turistiche che non parlano lingue straniere (costringendo così all’impiego di risorse per gli interpreti). Contestualmente, pensiamo ad una campagna di esposizioni a costo zero, ovvero valorizzando anzitutto i beni culturali (e ce ne sono parecchi) che languono inutilizzati nei magazzini della Pinacoteca, del Museo Archeologico, ecc., azzerando i costi che comporta la richiesta ad altre sedi». Inevitabile che il pensiero corra anche all’aspetto occupazionale. «Se si vede che la programmazione ha un ritorno e se è proficua a livello di introiti, allora potranno aprirsi discussioni anche sul tema dell’occupazione. Tradotto: se il progetto decolla potrà fruttare non pochi posti di lavoro. Le risorse si creerebbero “in itinere” e ci sono i bandi europei che danno risposte attraverso progetti reali. Si pensi cosa porterebbe in tema di occupazione il recupero di complessi come il Parco dei Monasteri, con necessità di coprire posti per la manutenzione, la pulizia, l’amministrazione economica, i docenti, ecc. Solo occorre cessare di credere nella bacchetta magica e capire che bisogna muoversi per gradi. Solamente così sarà possibile vedere all’opera veri professionisti della cultura a fianco di veri professionisti del marketing e della comunicazione, dando contestualmente una direzione ed un senso ad una città sull’orlo del baratro».
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Cremona
Sabato 15 Settembre 2012
Benito Melchionna, ex procuratore: «Meglio applicare bene le leggi che già ci sono»
Incidenti stradali: «La tolleranza zero è educativa» CODICE DELLA STRADA
Stretta sui pirati: revoca della patente da 10 a 15 anni per omicidio colposo
Riduzione delle multe se pagate entro cinque giorni, revoca della patente dai 5 ai 15 anni per il reato di omicidio colposo e nuovi blocchi per gli autocaravan. Sono i punti principali della mini-riforma approvata a grandissima maggioranza, in sede referente dalla Commissione Trasporti, Poste e Tlc della Camera dei Deputati. Tra le sanzioni amministrative accessorie dell'omicidio colposo è stata inasprita la revoca della patente, cioe' l'annullamento permanente del valore della patente che potra' essere riacquisita solo a seguito di un nuovo esame, decorsi 5 anni dalla data di accertamento del reato (sentenza di condanna passata in giudicato) commesso con violazione del Codice della Strada (art. 589/2 c.p.), elevati a 15 anni in caso di reato commesso con un tasso alcolemico >1,5 g/l (stato di ebbrezza) o sotto l'effetto di sostanze stupefacenti/psicotrope (art. 589/3 c.p.). 15 anni anche in caso di omicidio colposo commesso dai c.d. ''pirati della strada'', cioe' coloro che fuggono in caso di incidente omettendo il soccorso e che vengono fermati solo successivamente. Precedentemente la revoca scattava solo in caso ebbrezza o di assunzione di sostanze stupefacenti/psicotrope e il nuovo esame poteva essere sostenuto dopo 3 anni. Sul fronte delle multe è prevista una riduzione del 20% dell'importo se il pagamento avviene entro 5 giorni dalla contestazione o dalla notifica. La ''ratio'' e' quella di introdurre (dopo l'inasprimento dei massimi avvenuto a piu' riprese negli ultimi anni) anche meccanismi virtuosi che possano assicurare non solo l'effetto dissuasivo, ma soprattutto la certezza della pena. E' previsto il pagamento anche con moneta elettronica a mezzo POS (sono previste convenzioni con le banche e Poste Italiane per favorirne la diffusione) e la possibilita' della notifica anche a mezzo posta elettronica certificata (PEC). In questi casi il cittadino - a fronte della celerita' del ravvedimento - potra' contare su un risparmio di costi (anche di notifica, nel caso di conciliazione ''de visu'') e di tempi necessari all'espletamento delle procedure.
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di Michele Scolari
lcol e stupefacenti sono stati rinvenuti nel sangue del 27enne alla guida dell’Alfa Mito che ha violentemente tamponato l’auto con a bordo Giovanni Rossi e Annamaria Bernardi, entrambi morti sul colpo. Una famiglia distrutta e due bimbi piccoli che dovranno crescere senza più i loro genitori. Mentre il bilancio del morti sulla strada è sempre più preoccupante, la gente chiede pene severe per i responsabili di queste tragedie. Una strada potrebbe essere l’introduzione nel codice di giustizia penale del reato specifico di omicidio stradale (proposta inserita dal presidente della commissione trasporti della Camera Mario Valducci nella legge delega della modifica del codice della strada). Inasprire le pene (passando da un minimo di 3-8 anni a un massimo di 10-15 anni di prigione), introdurre il concetto di flagranza di reato e quello dell'ergastolo della patente, nonché l’inserimento del concetto di “pirateria stradale” (per il quale anche chi non si ferma dopo un incidente rientra in tale categoria): questi i punti salienti della proposta. Oltre sessantamila cittadini hanno firmato l’iniziativa di legge popolare, ma c’è anche chi mostra ha qualche riserva al riguardo. E’ il caso di Benito Melchionna, già Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Crema e saggista, che sta preparando un volume sulla bioetica di cui fra qualche tempo si parlerà a Crema. «Personalmente, nella mia esperienza di magistrato, mi sono
L'ex procuratore Benito Melchionna
sempre battuto negli anni per imporre una risposta punitiva più severa. Ma l’introduzione di questo nuovo reato è una proposta che mi ha fatto parecchio riflettere, lasciandomi, più che una risposta, una domanda: anziché inserire un nuovo capitolo, nuovi modelli criminosi, non sarebbe più opportuno applicare bene gli articoli 589/590 del codice penale (Omicidio colposo e Lesioni personali colpose)? Poi è chiaro che in alcuni casi la risposta dev’essere rigorosa sennò il merito e il demerito saltano. Anche perché il danno arrecato è duplice: sia affettivo, per la vittima ed i suoi familiari, sia economico, alla società che deve impiegare risorse per recuperare il reo. Recupero che non ci può essere senza pena e senza dolore».
Anche in merito alla recente proposta dell’Aivis (Associazione delle vittime della strada) di escludere il patteggiamento per ottenere la certezza della pena, il magistrato mostra qualche perplessità: «Non credo che possa avere quell’effetto. Il patteggiamento è una buona alternativa e in questi casi non bisogna giocare al ribasso». Atro tema che fa discutere è la differenza tra chi è visibilmente ubriaco e chi invece, magari con una semplice birra media a cena, risulta ugualmente positivo al test alcolemico, pur essendo lucido. «In questo caso il discorso diviene tecnico e la linea di demarcazione è assai delicata. La tolleranza zero è indubbiamente un po’ rozza e grossolana come dispositivo. Ma d’altro canto la sua at-
«Infliggere una pena commisurata e proporzionata»
tuazione con implicazioni di carattere istituzionale, introducendo una distinzione più dirimente dei livelli alcolemici nel sangue, ed economico, imponendo apparecchiature più sofisticate da consegnare in dotazione alla polizia stradale. Comunque, ciò non toglie che la tolleranza zero rimane comunque educativa, imponendo ai giovani non solamente una convenzione ma un ritmo, un’organizzazione, mettendosi d’accordo su chi deve rimanere sobrio a turno per guidare: una cosa che ho sempre ricordato nel corso di lezioni e convegni. L’importante è che la tolleranza non venga barattata con la clemenza nel caso di un grave incidente. Occorre sempre comparare i valori in questione, trovare un equilibrio tra i diritti del singolo e la collettività. E sempre con un metodo che unisce rigore e ragionevolezza».
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Cremona stalking
Sabato 15 Settembre 2012
Un fenomeno in aumento. Secondo il dottor Poli, «ora che la normativa lo riconosce come reato le denunce sono aumentate»
I dati recentemente diffusi sui casi di stalking negli ultimi 6 mesi dalla questura di Cremona rivelano che si tratta di un reato in crescita, anche se nel semestre precedente vi era stato un ridimensionamento. Ne parliamo con Roberto Poli, psichiatra cremonese. Quale significato si può dare ai numeri pubblicati sullo stalking? «Al di là di alcune oscillazioni fisiologiche nel breve periodo, i numeri confermano, peraltro anche a livello nazionale e non solo locale, che il reato di stalking è un fenomeno che si è imposto in modo crescente negli ultimi anni e che la normativa legislativa che lo ha introdotto come reato specifico hafacilitato il ricorso alla denuncia. Prima era una piaga nascosta, sommersa, ora si è palesata in tutta la sua
«Gli stalker sono soprattutto uomini lasciati e traditi»
frequenza e complessità». Le vittime degli stalker sono quasi sempre donne, perchè? «Sì, il reato è classicamente attuato nei ruoli uomo-stalker e donna-vittima, anche se non sono rari casi in cui i generi si invertono o casi in autore e vittima sono dello stesso sesso, spesso con dinamiche e motivazioni diverse. Nella nostra cultura prevale ancora l’immagine dell’uomo predatore che se deluso o non corrisposto fatica ad accettare la frustrazione e reagisce in termini primordiali, con la minacciosità e l’aggressività, con l’intento di “far pagare” alla vittima presunte colpe».
L’autore di atti di stalking è da considerare affetto da un disturbo psichiatrico? «No, non vi è una equivalenza stalker-disturbo psichiatrico. Dipende dai casi: in alcuni casi lo stalking è un atto che è espressione di un disturbo mentale anche grave, ma la maggior parte degli stalker non soddisfa i criteri per una diagnosi psichiatrica. Sitratta comunque di comportamenti inadeguati e disfunzionali, espressione di un disagio nell’affrontare in termini equilibrati le difficoltà della vita relazionale». Ci sono quindi tipi diversi di stalking? «Sì, è un fenomeno comples-
so in cui vi sono molte sfumature diverse, sia nel profilo dell’autore che della vittima. I casi prevalenti sono comunque gli uomini lasciati e traditi, gli uomini che si sentono respinti e gli uomini che desiderano, fantasticano o immaginano un rapporto che non è mai nemmeno iniziato». E le vittime degli stalker che conseguenze psicologiche possono avere? «Le vittime conducono, spesso per periodi anche lunghi di tempo, una vita fortemente condizionata dallo stalker, costrette a cambiare abitudini e stile di vita. Sono costantemente sotto pressione, in condizione continua di allarme e possono mani-
festare sintomi ansiosi e depressivi sino a configurarsi un disturbo d’ansia anche grave, per esempio il Disturbo post-traumatico da stress». Come si può prevenire il fenomeno? «L’introduzione del reato e quindi la sua maggiore conoscenza da parte dell’opinione pubblica aiutano di per sé a far emergere il fenomeno renderlo più affrontabile. E’ necessario un ulteriore sforzo affinché le vittime si sentano ulteriormentetutelate dalle Autorità competenti, per favorire interventi precoci sui casi. E’ infatti importante che quando si verificano dei primi segnali di comportamenti
Roberto Poli, psichiatra
di stalking si proceda subito a cercare di stopparli, senza sperare che la comprensione e la tolleranza possano indurre a una remissione del comportamento. Di solito invece il fenomeno poi si amplifica. Dunque, tolleranza zero».
Caro-scuola, famiglie in difficoltà
Maria Teresa Perin (Cgil): «Ci vorrebbe più attenzione nei consigli docenti, ma anche più controlli da parte del ministero»
I consigli del Codacons
Materiale scolastico: come risparmiare • Non inseguite le mode. In questi giorni tutte le televisioni stanno bombardando i vostri figli con pubblicità mirate agli acquisti necessari per la scuola. Allontanateli dalla TV e non fatevi condizionare dal mercato pubblicitario. Non inseguendo le mode, per il corredo potreste spendere il 40% in meno, acquistando prodotti di identica qualità. • Andate con la lista dettagliata della spesa e obbligatevi a rispettarla. • Rinviate gli acquisti: le scorte di quaderni e penne si possono anche comprare in un momento successivo. Spesso, aspettando, si risparmia. • Aspettate i professori. Per le cose più tecniche, è bene attendere le disposizioni dei professori, onde evitare acquisti superflui o carenti. • Offerte promozionali e kit a prezzo fisso. Possono essere convenienti. Se non sono frutto di un accordo con le associazioni di consumatori, che fanno da garante, confrontate comunque i prezzi e controllate la qualità del prodotto, specie per lo zaino.
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di Laura Bosio
onostante la crisi e la minore disponibilità economica delle famiglie, anche quest'anno il prezzo dei libri scolastici è cresciuto, provocando le proteste delle associazioni dei consumatori e dei sindacati della scuola. Ma non sono solo i libri ad aumentare: secondo l'Osservatorio Nazionale Federconsumatori, la spesa del materiale scolastico passa dai 461 euro medi dello scorso anno ai 488 di quest'anno (+6%). Ad aumentare in misura maggiore sono soprattutto i prezzi degli zaini trolley e degli astucci con corredo di matite, pennarelli ecc., specie se di marca. Per i libri e una media di due dizionari si spenderanno invece 507 euro per ogni studente, il 5% in più rispetto allo scorso anno. «La cosa che più ci fa rabbia è che durante una crisi come quella che stiamo attraversando, con gli stipendi che non aumentano da anni, non hanno senso aumenti di questo tipo» sottolinea Maria Teresa Perin (Cgil scuola). «A questo proposito ritengo che i collegi docenti dovrebbero impegnarsi ancora più di quanto già non fanno nel tenere sotto controllo la situazione». Secondo il sindacato, tuttavia, i primi imputati sono le case editrici: «Spesso pur di aumentare i prezzi ristampano l'edizione precedente, magari cambiando solo la copertina e facendo lievitare il costo. Queste cose non dovrebbero essere permesse: ci vorrebbe un monitoraggio da parte del ministero, mentre invece i controlli scarseggiano». Se-
«Bisognerebbe sanzionare i dirigenti scolastici che non rispettano il tetto di spesa» condo i sindacati, il Governo potrebbe fare anche di più: «si dovrebbe pensare a un intervento pubblico per tutte le famiglie, a sostegno degli acquisti dei libri di scuola; sarebbe un bel segnale». Perplessità anche in merito all'ipotesi del ministero di procurare un i-pad a ogni studente, per risparmiare sul costo dei libri. «Intanto per ora questi i-pad non ci sono» sottolinea Perin. «Inoltre ci chiediamo: verrebbero forniti dal Ministero gratuitamente agli studenti? Perché se dovessero comprarselo da soli, non avrebbe senso. C'è poi una questione di sicurezza: le scuole sono in grado di garantire la presenza di armadietti in cui conservare questi strumenti durante gli intervalli? In definitiva, quin-
«Non aumentano solo i libri, ma tutto il corredo scolastico »
di, non so se sia una seria forma di risparmio, mi sembra più una boutade da campagna elettorale. Servirebbe invece che il Governo si decidesse a investire sulla scuola, sulle strutture e sul diritto allo studio». Protestano anche le associazioni dei consumatori: «Nonostante che il Governo abbia indicizzato all’inflazione i tetti di spesa dei libri scolastici, molte scuole li hanno sforati ugualmente» sostiene il Codacons. «Un fatto grave considerato che quest’anno una famiglia spenderà mediamente 80 euro in più rispetto a quanto speso nel 2011 per acquistare i libri». Secondo l'associazione, «a determinare questa stangata c’è in primo luogo il divieto, scattato quest’anno, di utilizzare testi esclusivamente a stampa, ma ad influire sulla cifra c’è anche lo sforamento
dei tetti, magari sotto forma di libri scolastici facoltativi che in realtà sono obbligatori». Per questo il Codacons ha avanzato alcune richieste al ministro Profumo, tra cui quella di rimuovere «i dirigenti scolastici delle scuole che sforano il tetto ministeriale oltre il margine di tolleranza del 10%, dirigenti evidentemente incapaci visto che non sanno rispettare le regole vigenti, o, in subordine, si dimezzi il loro stipendio come sanzione per l’illecito commesso». Inoltre l’associazione di consumatori chiede che «il ministero obblighi le scuole a dotarsi in modo adeguato di libri di testo sia per la lettura a domicilio che per la lettura in sede, in modo che gli studenti abbiano la possibilità di studiare senza gravare sui bilanci famigliari».
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Cremona
Sabato 15 Settembre 2012
Università Popolare, al via i nuovi corsi
Il 24 settembre inizieranno le iscrizioni ai corsi programmati per l’anno formativo 2012/2013 della scuola di Pace dell'Università Popolare e nella seconda metà di ottobre avranno inizio i primi corsi. Quest’anno l'offerta formativa si amplia rispetto al 2011: il libretto con il programma contiene una proposta di più di 140 attività tra corsi e seminari. I titoli che racchiudono le varie proposte di corsi sono: "Percorsi dei diritti” (corsi gratuiti), "I percorsi di formazione della scuola di pace”, "Il benessere del corpo e dello spirito”, "La torre di Babele” (corsi di lingua straniera), "Sull’onda delle note (corsi di musica), “La fantasia in tavola”, “Il piacere del fare”, “Percorsi storici”, “Corsi di informatica», “Seminari” (gratuiti). Proseguiranno inoltre i corsi gratuiti di alfabetizzazione informatica per over 65 con il sostegno di AemCom. La maggiorparte delle lezioni si terranno anche quest’anno presso l’Istituto Beltrami di Cremona; alcuni corsi, per la loro specificità, verranno attivati presso l’Enaip, il Cr.Forma e la mensa del Dopolavoro ferroviario, gestita da Euro Hotel Italia, palestre e piscine. Info: 0372-448678unipop.cremona@auser.lombardia.it.
“Matti per il calcio” rappresentanza di Uisp Cremona
A Montalto di Castro, dal 13 al 16 settembre, si rinnova l’appuntamento con la manifestazione nazionale Uisp “Matti per il calcio”, rassegna di calcio sociale cui partecipano 22 squadre formate da persone con disabilità mentale, operatori e medici dei Dipartimenti di salute mentale di tutta Italia, (da Torino a Oristano, da Reggio Calabria a Roma, da Palermo a Milano, ecc)., con oltre 400 giocatori coinvolti ed un centinaio di volontari tra operatori ed accompagnatori. All'iniziativa parteciperanno come osservatori la squadra dei “Fermi” del Dipartimento di Salute Mentale dell’Azienda Ospedaliera di Cremona accompagnati dagli operatori Davide Alberichi e Antonio Cariani, oltre che da Natale Azzini, dirigente dell’Uisp regionale. La rappresentativa ha ottenuto nei mesi scorsi brillanti risultati laureandosi campione provinciale davanti a prestigiose realtà e vincendo tutte le partite del capionato Anche nel comparto della disabilità mentale, il comitato provinciale Uisp di Cremona ha da tempo promosso, insieme a Csi e Fondazione Sospiro, un evento significativo col torneo interregionale di calcetto denominato “Noi con Voi” giunto quest’anno alla sesta edizione, con oltre venti squadre provenienti di varie province lombarde ed emiliane. Da quando, oltre trent’anni fa, la Legge Basaglia ha disposto la chiusura dei manicomi, il gioco e la terapia si sono fusi, ed il calcio è diventato un veicolo di riabilitazione e di inclusione, un linguaggio comune per costruire ponti tra le persone, creare relazioni e abbattere steccati.
Appuntamento domenica 16. AmbienteScienze: «In Pianura Padana l’aspettativa di vita diminuisce di 3 anni»
Aspoitalia organizza un confronto sulla qualità dell’aria
“AspoItalia”, l’Associazione per lo studio del picco del petrolio, del gas e delle materie prime, organizza, in collaborazione con il Circolo “AmbienteScienze”, un confronto con la cittadinanza stimolato da alcune brevi relazioni di ricercatori, associazioni e professionisti, domenica 16 settembre, alle ore 9,30, a Cremona presso Palazzo Cattaneo. Sarà anche l’occasione per presentare pubblicamente la definitiva versione del nuovo documento di "AmbienteScienze" sullo smog, sottoscritto anche da numerose associazioni cremonesi (Wwf, Italia Nostra, Legambiente, CreaFuturo, Luci, “ Coordinamento Comitati Ambientalisti Lombardia”, "Salviamo il paesaggio"). Tale documento è stato depositato lunedì 10 settembre in Regione a Mila-
no in vista del Forum pubblico del 27 settembre. «La benzina è ormai alla soglia dei 2 € al litro e
nulla fa pensare che non aumenti ancora» sottolineano da AmbienteScienze. «Tutti giustamente protestano, ma pochi o nessuno si interroga sulle ragioni profonde che vanno ben oltre l’aumento delle accise e dell'Iva caricata di circa 0,2 euro/litro dal gennaio 2011 quale contributo alla stabilizzazione dei conti pubblici. Pochi fanno riferimento al prezzo del barile di petrolio che dà risposte ben più soddisfacenti. Esso dal 2002 è aumentato da 32 a 111 dollari: + 247%. A marzo di quest'anno ha sfiorato i 125 dollari.
In una logica di mercato, l'aumento di prezzo è conseguenza di un'offerta che non tiene il passo con la domanda. Lo sanno bene Norvegia e Regno Unito, rispettivamente primo e secondo produttore europeo di petrolio, che hanno visto calare la propria produzione del 40% e del 62% dal 2000 ad oggi. D’altra parte il 65% dell’estratto è utilizzato come combustibile ed è così uno dei più importanti responsabili dell’inquinamento dell’aria. Questo per la Pianura Padana, una regione peraltro abitata da 20milioni vuole dire, secondo molti attendibili studi, una diminuzione media di aspettativa di vita di circa 3 anni».
Province, non c’è accordo sulle nuove articolazioni territoriali L’ex presidente Gian Carlo Corada: «Troppe istituzioni, e troppo costose»
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Di Laura Bosio
Per la legge, ogni Provincia deve restare compatta nella scelta delle aggregazioni: le scissioni non sono previste
a discussione sulle Province è in pieno svolgimento: la proposta del presidente cremonese Massimiliano Salini di una grande provincia comprendente Lodi-Cremona-Mantova non trova concordi i mantovani. inoltre, i cremaschi vorrebbero essere insieme a Treviglio e Lodi. Sembrano scarse le possibilità di raggiungere un accordo in tempi brevi: e, se i territori non saranno in grado di presentare proposte credibili, il Governo, a fine ottobre, interverrà d'ufficio, con proprio decreto. Ne abbiamo parlato con Gian Carlo Corada, che per dieci anni è stato alla guida della Provincia di Cremona. «Premetto che non condivido affatto questa riforma, così come è stata pensata: se si voleva andare nella direzione di un cambiamento, si doveva essere più radicali, ed eliminare tutte le Province. Da quando, nel 1970, sono state istituite le Regioni, in Italia c'è stata una sovrabbondanza di istituzioni. Magari non in una Regione come la Lombardia, ma in certe regioni è davvero di troppo avere entrambi gli enti. In effetti, in quegli anni alcuni ministri, come La Malfa e Berlinguer avevano fatto notare l'eccesso di presenza istituzionale che si era venuto a creare, ma in concreto non è mai stato fatto niente. Anzi, le cose sono peggiorate, perché successivamente sono diventati obbligatori anche i comprensori, in molti territori d'Italia, come ad esempio in Lombardia, dove i posti di potere si sono decuplicati, e con essi anche la spesa pubblica per tenerli in vita».
Bruxelles come in Italia. Soldi che abbiamo speso per il mantenimento della casta. E' anche per questo che sono convinto che non avrebbero dovuto toccare solo le Province: anche le Prefetture, le Camere di Commercio e tantissimi altri enti, di cui invece non si è minimamente discusso. Questo Governo ha tanta buona volontà ma di concreto è riuscito a fare poco, e di fatto ha creato solo confusione».
«Il Governo ha tanta buona volontà, ma è riuscito a fare poco di concreto»
Veniamo alla situazione attuale: oggi si discute su annessioni, scissioni e autonomia. Se da un lato sembra che molti abbiano difficoltà a perdere la propria centralità, dall'altro vi sono parti di territorio che vogliono scindersi dal nucleo ed accorparsi ad altri. Cosa ne pensa? «Intanto voglio ricordare che le Province non possono essere scisse: la legge comporta che ogni Provincia debba restare compatta nella scelta delle aggregazioni. Le scissioni non sono previste».
Ma perché tutte queste polemiche? Sembra quasi una lotta per la supremazia... «E' abbastanza normale che vi sia un naturale spirito di conservazione di quello che si ha. Le Province grandi vogliono difendere la propria autonomia; certo, ci sarà anche chi vuole difendere la propria poltrona, ma credo che la maggior parte degli amministratori abbia ormai "superato il lutto". Anche perché la politica italiana oggi è talmente malconcia che i grossi privilegi non tramontano mai». Si sente di fare un'ipotesi per il futuro? «Intanto non sono neppure convinto che si farà davvero qualcosa: stiamo assistendo a una tale ondata di proteste che non mi stupirebbe se si facessero dei passi indietro. Tuttavia, se devo fare una previsione per Cremona, immagino che potrebbe finire con la sola Lodi».
C'è chi dice che non sono questi i costi che incidono davvero sulla spesa pubblica. «Al contrario: il costo della politica in realtà incide moltissimo. Basti pensare che negli ultimi dieci anni abbiamo visto spendere oltre 90 miliardi solo per mantenere le poltrone, a
Corsi
Allora qual è l'alternativa migliore per Cremona? «Credo questo sia l'ultimo dei problemi, anche se purtroppo non tutti se ne rendono conto. In tutta questa vicenda si sarebbe prima di tutto dovuto fare in modo che i servizi erogati ora dalla Provincia potessero essere richiesti presso il Comune di residenza, anche il più piccolo, in modo che si elimini il disagio causato dalle distanze. La premessa di ogni riforma dovrebbe sempre essere quella di mettere tutti nelle condizioni di accedere facilmente a servizi e prestazioni. In secondo luogo si sarebbe dovuto discutere anche degli altri enti provinciali, come dicevo prima: Camera di Commercio, Prefettura, ecc. Come verranno gestiti? Non dovrebbero essere anch'essi eliminati? Quello degli accorpamenti sarebbe dovuto essere solo l'ultimo passaggio. Venendo a Cremona, l'accoppiamento ideale sarebbe con Lodi e Mantova; è vero che quest'ultima non vuole aggregarsi a noi, ma bisognerà vedere se le sarà concesso di stare da sola. La decisione spetterà al Cal (Comitato per le autonomie locali), che dovrà individuare le soluzioni più logiche al di là della politica, in un unico disegno regionale».
Incontri formativi gratuiti per commercianti
Al via incontri formativi gratuiti per i commercianti e i pubblici esercizi della provincia di Cremona: un'iniziativa finanziata da Regione Lombardia e Camera di Commercio di Cremona in collaborazione con Distretti Urbani del Commercio di Cremona e di Crema, Distretti Diffusi del Commercio e le Associazioni di categoria del commercio della Pro-
vincia di Cremona L'obiettivo di questi workshop è fornire agli operatori del settore approfodimenti in materia di accoglienza e comunicazione, web marketing, trattativa commerciale, lingua inglese per accoglienza del cliente straniero, aspetti storici e artistici del territorio. L'iniziativa si svolgerà tra ottobre e no-
vembre dalle ore 20.30 alle 22.30 in Camera di Commercio (ingresso da via Solferino n. 33, 1° piano). La partecipazione ai workshop è gratuita ma per motivi organizzativi è necessario iscriversi compilando la scheda di iscrizione allegata. E' possibile iscriversi a tutti i workshop oppure solo a quelli ritenuti di interesse.
Cremona
Sabato 15 Settembre 2012
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Le proposte del Cta Acli per viaggiare insieme in estate.
San Sigismondo si apre alle visite La chiesa del ’400 ed il convento voluti da Bianca Maria Visconti saranno visitabili il 16 settembre
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di Laura Bosio
l complesso monastico di san Sigismondo è un gioiello architettonico, la cui storia è fortemente integrata con quella della nostra città. Per questo motivo, nonostante normalmente rimanga chiuso, in quanto ospita alcune suore di clausura, nel mese di settembre le sue porte si aprono ai visitatori. Domenica 16 settembre, in occasione dell’anniversario della dedicazione della chiesa, coro e chiostro saranno visitabili dalle 9 alle 10.30 (alle ore 11 sarà celebrata la S. Messa solenne) e dalle 14 alle 17.30 (alle ore 18 saranno celebrati i secondi Vespri della solennità). Le visite guidate, gratuite, si svolgeranno ogni mezz'ora; il punto di raccolta è l’ingresso del monastero. Il servizio è organizzato dall’Associazione “Amici di S. Sigismondo”. La storia - Le vicende di questa chiesa si intrecciano con quelle di due importanti personaggi: Francesco Sforza e Bian-
La vita del santo martire, re dei Burgundi
La vita di questo santo martire è da annoverarsi fra i grandi santi, pentiti del loro passato. Egli era figlio del re dei Burgundi, Gundobaldo, ma già da principe governava una parte del territorio nazionale con Ginevra come capitale e fu proprio in questo periodo che si convertì al Cattolicesimo (dopo il 501) per opera di s. Avito; fu il primo re barbaro della Gallia a convertirsi. Nel 516 dopo al morte del padre divenne re, si mostrò un fervente cattolico, prese posizione contro gli ariani chiedendo l’appoggio del lontano imperatore di Costantinopoli, Anastasio. Ma un grave delitto fermò la sua illuminata opera, egli aveva un figlio Sigerico avuto dalla prima moglie, che non godeva della simpatia della sua seconda moglie, la quale persuase il re che il figlio voleva attentare alla vita del padre per impossessarsi del regno. Allora Sigismondo fece strangolare il giovane in sua presenza (522), ma appena compiuto l’efferato crimine si gettò sul corpo del figlio piangendo lacrime amare di pentimento; consigliato di piangere su se stesso, Sigismondo per espiare si ritirò in penitenza nel monastero di Aguane in Svizzera da lui stesso fondato.
Questo episodio, che dimostra la passionalità e violenza tipiche dell’epoca barbarica, è narrato da s. Gregorio di Tours nella sua “Historia Franc.” Al periodo del suo soggiorno ad Agaune si collega la nascita della ‘Laus perennis’, cioè un canto liturgico ininterrotto, cantato da monaci a turno. Il delitto di Sigismondo attirò su di sé e sulla Borgogna una serie di guai; si trovò contro il nonno del giovane Sigerico, Teodorico il Grande e quindi restò senza aiuti davanti alle pretese dei Franchi che volevano conquistare l’ultimo regno germanico indipendente che stava nella Gallia. Ci fu una guerra e Sigismondo fuggito ad Agaune, fu fatto prigioniero insieme alla moglie e i figli, dal re franco Clodomiro che li riportò ad Orleans. Alla fine furono tutti buttati in un pozzo vicino al villaggio che da allora porta il nome Sigismond (Loiret). Questo re convertito, che pur avendo commesso un grave delitto, seppe espiare con dure penitenze, subendo poi una morte violenta, fu ben presto considerato un martire e il suo corpo portato ad Agaune e poi finalmente trasferito a Praga. Tradizionalmente si commemora il 1° maggio. Il suo culto diffuso in Europa e Ita-
ca Maria Visconti. L'attuale struttura, infatti, sorge sull’area di una chiesa precedente (una piccola chiesa extramoenia retta dai Benedettini Vallombrosani), in cui essi si sposarono il 25 ottobre 1441. Circa venti anni dopo, il 20 giugno 1463, in ricordo del matrimonio che unì le casate dei Visconti e degli Sforza, Bianca Maria fece iniziare la costruzione dell’attuale chiesa e del monastero, affidato ai monaci Girolamini, con una solenne cerimonia. La chiesa, che custodiva sotto l'altare maggiore la pietra di fondazione, tuttora visibile, re-
San Sigismondo in un affresco di Piero Della Francesca
lia, diede spunto a molte opere artistiche che lo raffigurano nella sua dignità regale; nel 1446 Piero della Francesca lo effigia nel famoso dipinto nel Tempio Malatestiano di Rimini, commissionato da Sigismondo Pandolfo Malatesta. Il nome Sigismondo è stato portato da tre re polacchi e da un imperatore tedesco. Deriva dall’antico tedesco Sigismuht e significa “che protegge con la vittoria”. fonte www.santibeati.it
cante le immagini dei santi Girolamo e Sigismondo e gli stemmi sforzeschi, venne poi solennemente dedicata, il 15 settembre del 1600, ad opera del vescovo Cesare Speciano (tale avvenimento è ricordato dall’iscrizione latina sulla base della penultima lesena, sulla destra dell'entrata). Tutto il complesso abbaziale fu sempre retto dai Girolamini sino alla loro secolarizzazione, voluta da Giuseppe II nel 1774, quando i monaci divennero preti secolari e la chiesa divenne parrocchia, assumendo parte della cura d'anime già svolta dal-
Dal 2007 è tornata ad essere chiesa monastica
Autotrasporto, incontro pubblico Lunedì 17 settembre dalle 19.30 presso la sala riunioni della Cna di Cremona in via Lucchini 105, si terrà un incontro pubblico informativo al fine di illustrare alle imprese di autotrasporto e a tutti gli aspiranti imprenditori del settore, gli ultimi aggiornamenti in materia di accesso alla professione. Le nuove disposizioni per l’ottenimento della capacità professionale prevedono due possibilità: o la sola frequenza (nessun esame) di Corso Preliminare con lattività limitata all’utilizzo di mezzi di massa complessiva sopra 1,5 t e fino 3,5 t oppure se c’è il superamento esame di un’attività senza limiti.
Corso per l’uso di Sap Business One Sono ancora disponibili alcuni posti per partecipare al corso di introduzione all’uso di Sap Business One, rivolto a laureati e laureandi in Economia aziendale, Ingegneria gestionale ed informatica, con lo scopo di introdurre le strutture base e le logiche di funzionamento di un sistema Erp leader nel mercato. L’iniziativa è organizzata dall’Università Cattolica di Cremona, e le domande vanno presentate entro il prossimo 28 settembre. Il corso, della durata di dieci lezioni, inizierà lunedì 1 ottobre e avrà frequenza settimanale, ogni lunedì pomeriggio dalle ore 14 alle ore 18 presso la sede di Cremona dell’Università Cattolica (via Milano, 24).
la chiesa di San Sebastiano. Dal 2007, la chiesa è tornata ad essere monastica e vede la presenza di una comunità di monache domenicane. Sono 17 suore di clausura che conducono vita contemplativa, secondo il precetto san Domenico, fondatore dell’ordine dei Predicatori, che «associò le monache alla evangelizzazione con la preghiera e con la testimonianza di una vita di vicendevole carità. Esse, fatte voce della Chiesa, elevano ogni giorno la lode a Dio attraverso la preghiera liturgica, affinché la Parola con cui il Signore ci rivela il suo amore non torni a Lui senza effetto, ma porti frutti di bene in coloro ai quali è stata rivolta».
• Dal 17 al 22 settembre e dal 24 al 29 settembre. Pacchetto comprensivo di due turni di viaggio per le cure termali a Salsomaggiore e Tabiano. • Dal 22 al 28 settembre. Tour della Spagna centrale. Si visiteranno: Valencia, Madrid, Toledo, Segovia, Avila e Zaragoza. • Dal 29 e 30 settembre. Viaggio in Slovenia tra la magia del Lago di Bled e Lubiana. • 30 settembre. Viaggio a Bellinzona con la visita dei suoi splendidi castelli e di Lugano. • 30 settembre. Viaggio a Ravenna con i suoi splendidi Tappeti di Pietra. • Dal 2 al 07 ottobre. Viaggio a Budapest tra Castelli ed Abbazie. Si visiteranno: Sopron, Fertod, Budapest, Szekesfehervar e Veszprem. • 7 ottobre. Gita a Borghetto di Valeggio sul Mincio, uno dei Borghi più belli d’Italia e successivamente la visita al Parco di Sigurtà. • Dall'8 al 12 ottobre. TourPellegrinaggio a san Giovanni Rotondo. Si potranno vedere inoltre: l’Abbazia di Fiastra, Monte Sant’Angelo, Troia, Pietrelcina e l’Abbazia di Cassino. • Dal 20 al 31 ottobre. Tour dal titolo: ‘Turchia, Cappadocia e i Tesori dell’Asia Minore’. Si visiteranno: Salonicco, Istanbul, Ankara, Cappadocia, Pamukkale e Pergamo. • 4 novembre. Una giornata all’insegna dello shopping all’Outlet di Serravalle Scrivia dove sono presenti oltre 180 negozi delle migliori marche. • 8 dicembre. Una giornata presso la Fiera dell’Artigianato di Milano; una grande vetrina per le imprese artigiane e un’occasione irrinunciabile per quanti condividono ed apprezzano la bellezza e l’originalità del prodotto artigianale italiano, europeo ed extraeuropeo. Le iscrizioni e tutte le informazioni relative agli eventi saranno fornite presso la sede di via Sant’Antonio del Fuoco, 9/A o contattando i numeri di telefono 0372.800423, 800429. Sito: www.ctacremona.it
La celebrazione si svolgerà in Cattedrale domenica 16 settembre alle ore 11
Ventesimo anniversario di morte per monsignor Assi Domenica 16 settembre ricorre il ventesimo anniversario della scomparsa di monsignor Enrico Assi, vescovo di Cremona dal 1983 al 1992, anno della sua morte. Nel giorno anniversario della morte, alle ore 11, in Cattedrale, sarà quindi celebrata una Messa di suffragio. La liturgia sarà presieduta dal rettore della Cattedrale, monsignor Ruggero Zucchelli, e concelebrata dal canonici del Capitolo. Al termine della Messa clero e fedeli scenderanno nella cripta del Duomo per pregare sulla tomba di monsignor Assi. Successivamente il delegato episcopale per la pastorale don Irvano Maglia, che del vescovo Assi fu segretario dal 1983 al 1990, traccerà un breve profilo biografico
del vescovo milanese, evidenziando soprattutto le caratteristiche dell’episcopato cremonese. Uomo estremamente concreto e laborio-
so, il vescovo Enrico fu artefice della costruzione della Casa dell’Accoglienza e del Centro pastorale diocesano, avviò il Sino-
do diocesano, visitò le tredici zone pastorali, scrisse un importante documento sugli oratori, promosse la cooperazione con alcune Chiese in terra di missione, inaugurò la radio diocesana e, non da ultimo, fu gioioso artefice della storica visita di Giovanni Paolo II in diocesi nel giugno 1992. Eletto vescovo della Chiesa di Cremona, fece il suo ingresso in diocesi il 19 giugno 1983. L’11 ottobre 1986 il vescovo Assi iniziò la visita pastorale alle parrocchie, e nel novembre 1988 inaugurò la Casa dell’Accoglienza. Il 14 maggio 1989, giorno di Pentecoste, in Cattedrale, annuncia ufficialmente l’indizione del Sinodo diocesano, la cui celebrazione fu nel 1992.
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Sabato 15 Settembre 2012
di Agostino Francesco Poli Quante volte ci siamo chiesti: se Dante fosse messo davanti allo schermo di un computer, e osservasse la scrittura che nasce attraverso gli impulsi su una tastiera, piuttosto che dal movimento articolato della mano, cosa direbbe? E se Newton conoscesse gli studi sul bosone di Higgs? E Mozart, condotto ad un concerto rock? E se Maria Curie potesse osservare gli esiti diagnostici e gli sviluppi della scoperta del radio? E Napoleone, se vedesse una guerra condotta con missili e droni? Il gioco potrebbe continuare all’infinito, in un rimando di citazioni e meraviglie ininterrotto. Allora, ci siamo detti: proviamo. Proviamo a far parlare alcuni di questi personaggi, ponendo loro domande sul nostro oggi. Una sorta di “interviste impossibili”: con quel tanto di leggero ed ironico – vogliamo sperarlo – da risultare di piacevole lettura.
Alessandro Manzoni: una lunga vita Casa Manzoni a Milano
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La scrittura, le gioie, i dolori: quasi un romanzo
i trovo al cospetto di Alessandro Manzoni. Maestro, sono davvero emozionato. Lei è uno dei padri nobili della cultura e dell’identità italiane, un artefice tra i più importanti dell’unità del nostro Paese… Già, anche se, come ebbe a dire qualcuno, ‘Fatta l’Italia, facciamo gli Italiani.’. M pare che, ancora, questa massima possa essere valida. Lo disse il marchese Massimo d’Azeglio, vero? Preferirei non parlarne Non era suo genero, marito di sua figlia Giulia? Giulietta non ebbe un’esistenza felice, e poi morì così giovane. Non ho avuto neppure la benedizione di crescere sua figlia, la piccola Rina, poiché il marchese d’Azeglio si risposò poche mesi dopo e la prese con sé. Ma non voglio parlarne più. Certo, Maestro. Parliamo allora di sua madre, l’altra Giulia della sua vita. Mia madre Giulia Beccarla era una donna straordinaria. Era intelligente, curiosa, vivace. Non fece studi regolari, perché alle giovinette della sua posizione non era consentito … Ma visse in un ambiente culturale unico: era figlia del grande Cesare Beccaria, l’autore di “Dei delitti e delle pene”, uno dei maggiori esponenti dell’illuminismo... A casa di nonno Beccaria si respirava veramente l’epoca dei lumi. I Verri, l' Accademia dei Pugni, la rivista "Il Caffè". Pensi che “Dei delitti e delle pene”, contro la pena di morte, fu scritto in una città che giustiziava , in modo terribile, una persona alla settimana. Era l’epoca del governo di Maria Teresa d' Austria: un grande momento ... perché sorride? Beh, stupisce un po’ il plauso all’imperatrice d’Austria da parte sua, lei che è un padre della patria italiana… Il giudizio sul dispotismo austriaco è una cosa, che non può esimerci dal riconoscere l’opera di Maria Teresa d’Austria proprio per Milano: durante il suo regno furono apportate migliorie urbanistiche (si lastricarono strade, fu creata l’illuminazione pubblica), si investì nella musica e nelle arti, venne costruita la stupenda biblioteca Braidense, fu istituito il primo servizio di vigili del fuoco. Tutto questo non è da disprezzare, tutt’altro. Certamente. Ci parli ancora di sua madre. Aderì agli ideali della Rivoluzione francese, e parlava della sua grande gioia quando fu creata la Repubblica Cisalpina. Napoleone, allora, era colui che aveva portato in Europa proprio gli ideali di libertà, uguaglianza, fratellanza. Poi la storia è diventata un’altra ... ma questo ci porterebbe lontano. Comunque, ho un grande rispetto di Napoleone. Lo testimonia, credo, il “Cinque maggio”. Visse molto a Parigi, vero? Sì, con Carlo Imbonati. Alla sua morte, nel 1805, mi chiese di raggiungerla. Per me, il soggiorno parigino è sta-
Francesco Hayez, 1841 Ritratto di Alessandro Manzoni
to molto importante. Tra l’altro, a Parigi era dovuto fuggire, pochi anni prima, Vincenzo Monti, un poeta che ho amato moltissimo e che è stato il mio primo modello. Entrai in contatto con il circolo letterario degli ideologi e conobbi Claude Fauriel, a cui devo l’aver orientato il mio lavoro di letterato privilegiando la storia e un tipo di approccio meno rigido, meno vincolati a modelli antichi. La temperie illuminista si respirava ovunque. Sì, furono anni molto belli, anche perché riconquistai il rapporto con mia madre. La sua scelta di lasciare Pietro Manzoni per convivere con Imbonati non fu facile, neppure nei miei riguardi: ho vissuto i primi anni a balia, e poi in collegio. Poi tornaste in Italia Sì, e nel 1808 sposai la mia amata Enrichetta. Abbiamo avuto dieci figli. Enrichetta è stata fondamentale nella mia vita: mi ha fatto riscoprire la dimensione religiosa. Mia madre viveva con noi, e soggiornavamo soprattutto a Brusuglio, in una villa che Imbonati aveva lasciato a mia madre.
Mi dedicai personalmente creare il parco, sa? Avevo una grande passione per le piante e per la botanica. Introdussi la robinia. Allevavo api e bachi da seta. Lei non lo dice, ma nel parco volle piantare due robinie una accanto all’altra, in segno di amore per sua moglie. I loro tronchi crebbero intrecciati. È vero. E intanto scriveva: odi, tragedie, inni. E poi, I Promessi Sposi, l’opera della sua vita Ne iniziai la stesura nel 1821. si trattava del Fermo e Lucia. Ma poi, optai per un altro taglio della storia. Fermo e Lucia era a tinte molto fosche, ed era preponderante la storia della monaca di Monza. I promessi sposi, storia milanese del sec. XVII, scoperta e rifatta da Alessandro Manzoni uscì a stampa a Milano nel 1827. Ma… Ma non ero soddisfatto della lingua: risentiva troppo delle mie origini lombarde. Nello stesso 1827 mi recai a Firenze, per risciacquare i panni in Arno. Ci spieghi questo punto: perché il toscano?
Guardi che dovrei parlarne a lungo... va bene, cerco di semplificare. Lei saprà che la questione della lingua ha rappresentato uno dei problemi maggiormente discussi nel corso della storia linguistica e letteraria italiana. Il volgare toscano si affermò con Dante, Petrarca e Boccaccio: da lì bisogna partire. Si è verificata una egemonia culturale, che si svolta comunque in ambito letterario e della scrittura in generale e non sul piano orale. Ma la lingua è una cosa viva, e non deve essere bloccata in un modello stabilito una volta per tutte: ci sono le regole sintattiche e grammaticali, ma una lingua si rinnova in continuazione. Nel mio romanzo, parlavo di ceti popolari, di vicende quotidiane, di storie comuni: serviva una lingua affine, ma degna di essere scritta. Sono tornato, allora, al toscano: una lingua perfetta per questo scopo. Una lingua che poteva unificare la cultura dell’Italia. Una lingua strutturata, che poteva contare su grandi modelli, ma parlata dal popolo, viva. Per quello, sono andato a rigenerare la lingua che avevo usato a Firenze. È stato molto chiaro, Maestro. Ha creato il romanzo italiano per eccellenza, ha dato vita a personaggi indimenticabili (oltre ai due protagonisti, don Abbondio, la Perpetua, l’Innominato, fra Cristoforo, don Rodrigo, la monaca di Monza, la piccola Cecilia, il cardinal Borromeo …); ha fatto rivivere un’epoca storica (penso alle pagine sulla peste, sull’assalto ai forni), ha creato scenari suggestivi e pagine di registro quando drammatico, quando narrativo, quando ironico che sono indimenticabili. Ha inventato alcuni modi di dire che sono nella nostra lingua viva anche oggi: i capponi di Renzo, “Carneade: chi era costui?”, "Questo matrimonio non s'ha da fare", il "latinorum", "Azzecca-garbugli" … queste espressioni sono diventate nostre, patrimonio dell’identità del nostro Paese. Io ho amato molto l’Italia, e sono stato molto felice di essere stato nominato, nel 1860, senatore del Regno. Sono stato anche presidente della commissione parlamentare sulla lingua, e ho scritto, in tale veste, una breve relazione sulla lingua italiana: “Dell'unità della lingua e dei mezzi di diffonderla”. E poi, nel 1872 sono stato nominato cittadino onorario di Roma. In conclusione, Maestro? Ho vissuto molto, e ho avuto molti dolori. Mi sono sopravvissuti solo due figli. Ho visto morire mia madre, la mia amatissima Enrichetta, la mia seconda moglie Teresa, amici molto cari. È stato molto duro. Mi dica una cosa di cui è felice. Vediamo. Ce ne sono state molte, ma direi che sono molto soddisfatto del fatto che Verdi, per la mia scomparsa, abbia scritto quel capolavoro che è la Messa di requiem. Musica bellissima. Grazie, Maestro. Di niente. E, un’altra volta, mi chiami Don Lisander.
La Biografia
Alessandro Manzoni nacque nel 1785 a Milano, da Pietro e da Giulia Beccaria. Dopo la separazione dei genitori, il giovane Alessandro dapprima studiò in alcuni collegi religiosi, poi visse per un periodo con il padre. Risalgono a questi anni i primi tentativi poetici, sul modello della poesia di Vincenzo Monti. Nel 1805 si ricongiunse alla madre, che si era trasferita a Parigi con il suo compagno Carlo Imbonati, al quale Manzoni dedicherà un carme in versi sciolti in occasione della morte. A Parigi, Manzoni frequentò letterati, pensatori, storici, in un periodo di grande fermento politico e culturale. Nel 1808, durante un soggiorno a Milano, conobbe e sposò la giovane Enrichetta Blondel, ginevrina, di religione calvinista. Fu proprio l'esempio della consorte che lo spinse ad una profonda meditazione sui problemi morali e religiosi. La conversione alla religione cattolica, avvenuta nel 1810, è considerata uno degli eventi più significativi nella vita dell'autore. Nello stesso anno, Manzoni abbandonò la capitale francese, facendo ritorno a Milano. Di questi anni è la composizione degli Inni Sacri e delle due tragedie Il conte di Carmagnola e Adelchi. Quando nel 1821 la guerra piemontese contro l'Austria giunse ai confini della Lombardia, Manzoni compose l'ode Marzo 1821. Nello stesso anno moriva esule nell'isola di Sant'Elena Napoleone Bonaparte, al quale dedicò Il Cinque Maggio.
La prima edizione del romanzo I Promessi Sposi risale al 1827; la stesura definitiva è del 1840. Morta nel 1833 la moglie Enrichetta, Manzoni passò più tardi a nuove nozze con la contessa Teresa Borri Stampa. Nel 1859, dopo la Seconda guerra di indipendenza, il re Vittorio Emanuele II lo elesse presidente dell'Istituto lombardo, e nel 1860 fu nominato senatore del Regno d’Italia, come riconoscimento del forte sentimento patriottico dimostrato. Morì a Milano nel 1873.
CREMA
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Sabato 15 Settembre 2012
PalaBertoni e Pergolettese: troppi misteri S
di Chiara Scuri
imone Beretta non ci sta. «Ho forti dubbi sulla legittimità delle decisioni assunte» ha detto in una conferenza stampa convocata venerdì scorso ai tavoli di un bar di piazza Duomo. A quali decisioni si riferisce il consigliere del Pdl? Una riguarda i lavori di ristrutturazione del PalaBertoni, ha avvertito: «Come è stato possibile, dare inizio ad opere di investimento» alla struttura, «se il consiglio comunale non le ha prima inserite tra le opere di investimento previste e fatte approvare?». Ma non è finita: i progetti sulla ristrutturazione del PalaBertoni non sono stati portati in Consiglio comunale. «Non li abbiamo visti» ha ricordato. C’è qualcosa che non va, insomma. Molti sono gli interrogativi che Beretta pone e si pone. «In base a che cosa si afferma che non si potevano spendere meno di 40.000 euro più Iva (80 milioni delle “vecchie lire”) per rifare il fondo del Bertolotti se non si è fatta alcuna gara al ribasso? Quale legge, articolo e comma consente arbitrariamente di evitare una gara da quasi 100 milioni del-
Beretta all’attacco: progetti non approvati in consiglio comunale, lavori senza gare, e quali promesse?
Il Palabertoni
le “vecchie lire” alla quale avrebbero potuto partecipare più concorrenti?» Dunque: i lavori al PalaBertoni dovevano essere approvati dal consiglio comunale e, inoltre, dovevano essere messi a gara. Niente di questo, ha accusato Beretta, è stato fatto. Poi c’è il caso Pergolettese sul quale Beretta sta indagando da tempo. Leggendo il verbale dell’assemblea del 5 luglio in uno studio notarile di Crema dell’AS Pizzighettone che permetterà al Pergo di continuare ad essere l’attività in serie D sotto altra denominazione, è scritto che la sede le-
il Voltini
gale dell’As Pizzighettone «si trasferisce da Pizzighettone a Crema in via Alcide De Gasperi 67», l’indirizzo del Voltini di proprietà del comune. «Non c’è una delibera di giunta con la quale si danno in affitto quei locali di proprietà comunale, e questa è una prerogativa che spetta solo alla giunta?». Ma, secondo Beretta, c’è dell’altro: nello stesso verbale dell’assemblea della Us Pizzighettone si afferma che “a seguito del fallimento della società US Pergocrema 1932 Srl è pervenuta una proposta di collaborazione sportiva da parte dell’amministrazione
comunale di Crema volta a consentire la prosecuzione dell’attività in ambito di serie D nella città di Crema con la possibilità di mantenere i settori giovanili nel comune di Pizzighettone». Se così è, si è chiesto Beretta, «qual è la proposta del comune di Crema di cui non c’è alcuna traccia?». Tanti interrogativi che hanno bisogno di risposte. Interrogativi che, secondo il consigliere del Pdl, dimostrano «pressappochismo, trasparenza uguale a zero, troppe omissioni e molta discriminazione» da parte dell’amministrazione di centrosinistra. «Pian-
ge il piatto della democrazia» ha sintetizzato Beretta che accusa la maggioranza di «predicare bene, ma di razzolare male, molto male». E accusa il sindaco Bonaldi di non avere dato seguito alle promesse in campagna elettorale di «esigere trasparenza a tutti i livelli e di promuovere i diritti». Tante belle parole. Beretta, inoltre, si toglie alcuni sassolini dalle scarpe, ricordando che cosa dicevano alcuni rappresentanti del centrosinistra ai tempi del «caso Calciotto». «Ho scolpito nella mente le parole del consigliere comunale Cappelli… il Consiglio Comunale non può essere correo di una decisione già presa, dell’ex consigliere Branchi… dobbiamo far rispettare le regole e… non ci si può chiedere di mettere a posto le carte con un’azione di corresponsabilità del Consiglio Comunale. O quelle dell’attuale consigliere delegato allo sport Dott Della Frera quando sarcasticamente chiedeva all’arch. Pesadori di preparargli domani mattina un campo da tennis così poi potrà chiedere una sanatoria. E quando, rivol-
gendosi al sindaco Bruttomesso, sempre Della Frera dichiarava che non era possibile dar corso ad una sanatoria rispetto ad una lampante leggerezza. E così non accettò, lui uomo di sport, l’atto unilaterale d’obbligo per una questione di principio e di trasparenza. All’ex consigliere Bordo oggi gli servo invece qualche buona ragione per potersi stracciare per davvero le vesti».. Ce n’è anche per Matteo Piloni: «Perché il presidente del consiglio comunale, che certamente partecipa ai summit di maggioranza, non ha ritenuto di difendere le prerogative e la dignità istituzionale del consiglio comunale del consiglio comunale?». Infine l’annuncio: «Nei primi giorni della prossima settimana depositerò a palazzo un’interpellanza che conterrà specifiche domande che rivolgerò al sindaco di Crema, ma anche al prefetto, alla Corte dei Conti ed al ministero degli Interni. E’ importante capire se le regole che valevano ieri con la vittoria del centrosinistra sono cambiate. Se sono cambiate, solo allora voterò le convenzioni che arriveranno in consiglio comunale». C’è, insomma, tanta carne al fuoco per una polemica che durerà a lungo.
Ex Olivetti: incuria e degrado. Interpellanza presentata da Renato Ancorotti
A rischio la sicurezza dei lavoratori Gettoni di presenza: Ancorotti
Incuria e degrado in via del Commercio a Crema. Lancia l’allarme l’imprenditore e consigliere comunale del Pdl Renato Ancorotti. «Ho presentato nei giorni scorsi una interpellanza al sindaco Bonaldi. Dobbiamo intervenire». Usa il verbo al plurale l’imprenditore cremasco. Ormai è calato nel ruolo del consigliere-sentinella. «La zona industriale della ex Olivetti è da ripulire. C’è molto da fare. Guardi, ho scattato delle fotografie» dice aprendo l’I-pad. Le immagini lasciano davvero poco da commentare. In alcuni punti delle vie mancano persino i tombini. Una traversa di via del Commercio è una discarica a cielo aperto. «Sporcizia e incuria ma non solo, guardi qui». Ancorotti seleziona altre fotografie. Sono ben visibili pezzi di lamiera che si sono staccati dalle recinzioni e da alcune finestre. «E’ piuttosto pericoloso direi. Provi ad immaginare che finiscano addosso a qualcuno». Certo, l’area non è ad alta densità di pedoni ma di persone ne passano comunque: «Sì, i lavoratori delle zone qui vicino o dei capannoni adiacenti». L’area oggetto dell’interpellanza riguarda alcune vie laterali a via del Commercio nella ex area Olivetti. Ma Ancorotti specifica che nella grande area industriale i punti critici sono molti. Questo è solo il più critico e si trova vicino alla sede di numerose aziende, ma anche a sedi istituzionali come quella dell’Asvicom. «Il mio obiettivo» spiega Ancorotti, «è di stimolare l’amministrazione a prendersi cura di questa area che davvero può diventare il fiore all’occhiello della
e grillini rinunciano. Gli altri?
nostra città». I capannoni in questione, specifica Ancorotti, dovrebbero essere proprietà di un privato: «Mi risulta che ospitino degli archivi di documenti bancari. Non ne sono sicuro, ma invito l’am-
ministrazione a fare i dovuti controlli». La priorità per l’imprenditore non è però stabilire delle responsabilità: «Io chiedo a nome di chi, come me, ha l’azienda o gli uffici in questa zona che venga innanzitutto ripulita nei modi dovuti. Che vengano tolte le erbacce dai marciapiedi, i cumuli di immondizia, delimitate le aree pericolose e che sia ristabilito il decoro dovuto ad una zona che ospita prima di tutto posti di lavoro». L’interpellanza è stata protocollata nei giorni scorsi in consiglio comunale. La prima conferenza dei capigruppo utile dovrà stabilire la data di discussione in consiglio comunale. Ma il consigliere comunale, poco interessato alla battaglia politica, specifica: «Spero che la Bonaldi arrivi in consiglio comunale con i provvedimenti già presi e che io possa replicare dicendomi soddisfatto per il lavoro che è stato fatto».
re invece Antonio Agazzi di Il tema dei gettoni di pre«Servire il cittadino», Vicensenza al consiglio comunazo Cappelli del Pd e Emale sembra essere stato un nuele Coti Zelati di Sinistra po’ accantonato. Complice Ecologia e Libertà. Possila pausa estiva, complici le bilisti Agostino Alloni della beghe che hanno riguardacivica «Lavoro & Impresa» to l’amministrazione, fatto e Laura Zanibelli che ha sta che la politica è impeperò rimandato la decisione gnata a discutere di altro. ad una ufficializzazione del All’indomani delle elezioni consiglio comunale. amministrative il consigliere Ad oggi nessuna inicomunale del Pdl, Renato Ancorotti, ma anche AlesRenato Ancorotti ziativa ufficiale è stata intrapresa. Il presidente del sandro Boldi e Christian consiglio comunale Matteo Piloni spiega: Di Feo del «Movimento Cinque Stelle», « Primo perché i gettoni non vengono ognuno per proprio conto, avevano decierogati mensilmente ma due volte l’anno, so di rinunciare al gettone di presenza al credo a giugno e a dicembre. Secondo, consiglio comunale, che spetta di diritto perché c’è un ostacolo burocratico. Il coa tutti i consiglieri presenti alle sedute. Si mune è obbligato dalla legge ad inviare tratta di circa 29 euro a seduta. La propoquesti soldi ai consiglieri che poi ne dista di Ancorotti, che nell’occasione aveva spongono come meglio credono. Se rianche protocollato ufficialmente la lettera tengono posso girarli ad un fondo o qualin comune, era di devolvere i gettoni di cosa che sostenga l’iniziativa che hanno tutto il consiglio comunale a borse di stuin mente. Ma è una operazione che deve dio destinati agli studenti più meritevoli. essere fatta dal singolo consigliere coGli esponenti del «Cinque Stelle», invece, munale e non dal comune». Alessandro avevano proposto di utilizzare i soldi riBoldi e Christian Di Feo commentano: sparmiati per regalare alla città un colle«Vogliamo di nuovo sollecitare tutti a trogamento wi-fi gratuito, in piazza Duomo. vare un modo comune per utilizzare queMolti consiglieri si erano detti contrari. La sti gettoni, stiamo lavorando a una proproposta di Ancorotti aveva lasciato perposta per capire come superare il blocco plesso il compagno di coalizione Simone burocratico, chiederemo di nuovo a tutti i Beretta e molti esponenti della maggioconsiglieri di avanzare proposte in questo ranza di sinistra come Emilio Guerini e senso e di prendere seriamente in consiLuigi Galvano del Pd, che si sono detti derazione la cosa». da subito contrari. Assolutamente a favo-
GIOVANI CESTISTI
I VIGILI SIANO SPOSTATI NEI QUARTIERI
Lega alla Bonaldi: Crema, città poco sicura Pallacanestro Crema cerca campioni in erba
Duro attacco della Lega Nord al sindaco Bonaldi. Il tema: la sicurezza in città. Il commissario cittadino della Lega, Christian Chizzoli, ha invitato l’amministrazione comunale a non usare i vigili della polizia locale per fare cassa con le multe ma a dirottarli nei quartieri per scongiurare il ripetersi degli episodi di criminalità violenta dell’ultima settimana. «Nelle ultime settimane abbiamo assistito a una preoccupante escalation di fatti criminali» ha detto
Chizzoli, «che hanno caratterizzato il centro e diversi quartieri di Crema. Accoltellamenti, risse, aggressioni, spaccio a cielo aperto e chi più ne ha, più ne metta». «Grazie all’impegno di polizia e carabinieri» ha continuato Chizzoli, «i responsabili di queste azioni criminali sono stati prontamente individuati. Ma in questa lotta quotidiana contro la criminalità non possiamo non osservare la colpevole assenza dell’amministrazione comunale
la quale non ha ritenuto necessario prevedere un assessorato con deleghe alla sicurezza dei cittadini. Conclude il commissario del Carrocci: «Sollecitiamo l’amministrazione comunale ad aprire gli occhi su una condizione di insicurezza che sta raggiungendo livelli intollerabili. Come prima azione, consigliamo di dirottare le risorse della polizia locale dal presidio della “cassa” garantita dai parcheggi al presidio del territorio e dei diversi quartieri cittadini».
Riprende l’attività giovanile della Pallacanestro Crema. Nei due centri della palestra Dogali di Crema e della palestra di Ombriano i giovani cestisti in erba troveranno l’allenatore della prima squadra dell’Erogasmet Crema, Alessandro Galli, il professor Alessandro Cadei, responsabile del progetto scuola nel distretto Crema 2 e l’insegnante di educazione fisica Fabio Cisarri. Dall’11 di settembre quindi i ragazzi interessati sono attesi per un periodo di prova di due settimane, nelle quali potranno entrare in contatto con il mondo della Pallacanestro Crema e del basket in generale.
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Crema
Sabato 15 Settembre 2012
Nel 2011 il comune di Crema ha speso per pagare i suoi dipendenti oltre 8 milioni di euro. Per l’esattezza 8 milioni e 51 mila euro. La previsione per il 2012 lasciata in eredità dall’amministrazione Bruttomesso ammontava a 8.068.758,80 euro. Un dato però destinato a non essere rispettato perché, con-
Qualche migliaio di euro in meno dell’epoca Bruttomesso. Ma è tutto merito della Bonaldi?
Dipendenti comunali: costano 8 milioni e 51mila euro ferma il responsabile delle risorse umane Flavio Paiero, ci si aspetta una cifra di molto inferiore. Il taglio alla spesa del personale sarà dato, infatti,
dalla cessazione di alcuni rapporti di lavoro che non saranno né rinnovati né sostituiti. La spending review e i tagli imposti dalla legge infatti impedi-
scono di sostituire coloro che andranno in pensione. Una piccola spending review nel suo piccolo l’ha già fatta il sindaco Bonaldi. Con la
scelta di avvalersi di collaboratori interni al comune per la sua segreteria, ha ridotto la spesa per l’ufficio dello staff del sindaco. Gli attuali dipendenti del
comune di Crema sono 206. Al termine della amministrazione di Bruno Bruttomesso erano 214 mentre al termine della seconda amministrazione Ceravolo 216. Invariato nel passaggio Bruttomesso-Bonaldi il numero dei dirigenti: 4 dirigenti di area e un solo segretario comunale.
Segnato il destino dell’Alternativa: chiusura
Occupa 170 persone, parte delle quali disabili, che tra un mese potrebbero rimanere senza lavoro. Incontri in municipio e nuova ipotesi di salvataggio
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di Gionata Agisti
uesta settimana, le forze sindacali hanno incontrato l'amministrazione comunale e i responsabili della cooperativa sociale «L'Alternativa», per fare il punto della situazione riguardo al futuro dei 170 dipendenti, parte dei quali disabili, che sono attualmente in forze presso la cooperativa stessa. Un futuro che appare ancora incerto, anche perché l'unico aspetto sicuro in questa vicenda è che «L'Alternativa» chiuderà. Ciò che occorre capire è come riuscire a ricollocare i dipendenti che, formalmente, nel giro di un mese, rimarranno senza lavoro. «Nell'incontro con l'amministrazione comunale abbiamo voluto capire quale fossero la sua posizione e le sue possibilità di intervento, mentre con l'azienda era importante avere presente il quadro generale per poter sviluppare un percorso insieme» ci informa il segretario provinciale della Cisl, Giuseppe Sbaruffati. «Il sindaco Stefania Bonaldi e l'assessore alle Politiche sociali, Angela Beretta, ci hanno garantito che il Comune è presente, attento e vigile e pronto a fare quanto è in suo potere per aiutare a risolvere il problema. Questo appoggio da parte dell'istituzione locale è buona cosa, ma la situazione, così come ci è stata presentata dalla dirigenza della cooperativa, non è serena. Nel corso del confronto con i suoi dirigenti, ci è stato confermato che la valutazione è quella di liquidare la società ma nonostante tutto un aspetto positivo c'è: contestualmente alla liquidazione, potrebbe prendere il via un nuovo progetto che vedrebbe coinvolta parte dell'attuale dirigenza, con l'intento di spaziare a 360° sul mercato per raccogliere quanto più consenso possibile». «Quello che ci interessa capire, però» continua Sbaruffati, « è quanti lavoratori potranno trovare posto in questo even-
Festa dell’Unità: numeri vincenti Questi sono i numeri estratti della sottoscrizone a premi della festa del Partito Democratico a Ombrianello
1° 2° 3° 4°
11903 11315 15086 00815
«Ma le cooperative devono fare utili». Arcobaleno, manifestazione
Il prossimo fine settimana, presso i chiostri del museo civico, prenderà il via la seconda edizione di «Diverso? Certo. Unico», una manifestazione organizzata dal consorzio Arcobaleno di Crema e da altre cooperative sociali del territorio, per far conoscere la realtà delle aziende no-profit, il cui obiettivo è appunto quello di reinvestire gli utili in attività sociali. «L'Onu ha promosso il 2012 come anno della cooperazione» ha ricordato la presidente del consorzio Arcobaleno, Simona Scandelli, durante la conferenza stampa di presentazione della manifestazione, «e per questo motivo, un'iniziativa come “Diverso? Certo. Unico» acquista una rilevanza tutta particolare. Il nostro intento è quello di diffondere i valori che ci animano: la centralità della persona, la famiglia, il sociale, il lavoro e anche l'impresa. Essere cooperative sociali richiede infatti di essere per prima cosa delle imprese a tutti gli effetti, capaci di reggere la congiuntura economica. Altrimenti, senza utili, ci è impossibile portare a compimento la nostra missione sociale». La manifestazione si articola in due giornate: sabato 22 e domenica 23 settembre. Per quanto riguarda sabato, si parte alle 11, con il convegno: «La cooperazione sociale va in scena con...» un dialogo con istituzioni, profit e no-profit che, nelle intenzioni degli organizzatori, dovrebbe essere il primo passo per una serie di incontri annuali con i principali attori sociali, banche comprese, indispensabili per lo sviluppo di ogni tipo di azienda. Alle 14, si prosegue con un corso gratuito da 3 crediti di formazione ECM per figure sanitarie: «La tuale progetto, quali potranno essere gli ammortizzatori sociali che garantiscano un reddito di accompagnamento nella fase di transizione a quanti verranno reimpiegati e quali, invece, le forme di sostegno per chi dovesse rimanere escluso. Chiaro che, da parte nostra, mireremmo a ricollocare tutti i 170 dipendenti, ma è evidente che non sarà possibile: dipende-
persona al centro, la sfida della domiciliarità». Un secondo corso gratuito, sempre da 3 crediti, dal titolo: «Prevenire il ritardo del linguaggio» è previsto per la domenica, alle 9. Entrambi i corsi hanno una durata di 4 ore e la loro programmazione è stata possibile grazie alla collaborazione con l'azienda ospedaliera. Sono previsti anche due workshop: il sabato, alle 15, e la domenica, alle 11, dedicati rispettivamente alle riflessioni intorno ai preadolescenti, ai giovani, alle famiglie e alla comunità e al tema dell'inserimento lavorativo di persone svantaggiate. Sempre domenica, alle 14.30, ci sarà l'apertura
rà da quante aziende daranno la loro disponibilità a mettersi in gioco per assorbire la manodopera in uscita» «Mi auguro che qualche risposta concreta» sostiene sempre Sbaruffati, «possa venire dal Polo della Cosmesi, visto che le ultime notizie parlano di un mercato a gonfie vele per le sue aziende e, in questa direzione, credo che anche Reindu-
Fidanzato geloso
Vuole imperdirle di andare in ferie e la rapina I carabinieri di Romanengo informati nel pomeriggio dell’8 settembre di quanto avvenuto a mezzogiorno in un piccolo centro a nord di Crema hanno denunciato alla procura della Repubblica di Crema un operaio di 23 anni di Crema responsabile della rapina perpetrata in danno della ex fidanzata, una 21enne, barista in centro a Crema. Il giovane l’ha attesa sotto casa e, appena uscita, l’aggrediva, la
offendeva e la colpiva, constatato che la ragazza non accettava le sue imposizioni. Trattenuto da un amico sopraggiunto per accompagnare la giovane al lavoro, strappava la borsetta alla ragazza contenente i documenti, telefono e portafogli, per impedirle di partire per la vacanza organizzata con le amiche. I carabinieri hanno recuperato tutto presso l’abitazione del giovane.
dell'area stand, in cui 15 cooperative sociali si presenteranno al pubblico e, contemporaneamente, ci sarà spazio per attività dedicate a grandi e piccoli. Infine, l'aspetto solidale, attraverso il concerto con più ospiti di domenica sera, con inizio alle 20.30. L'ingresso costa 15 euro ma il ricavato sarà devoluto alla cooperativa sociale «La Bottega del sole» e al suo progetto di ricostruzione che interessa la località di Mirandola, in provincia di Modena, colpita dal terremoto dell'Emilia. Ma come vivono le cooperative la difficile situazione attuale? Alla luce della prossima chiusura di una di loro, L'Alternativa, ne abbiamo parlato con la stessa presidente del consorzio Arcobaleno: «Occorre un salto di qualità da parte di noi cooperative. Dal momento che non viviamo grazie ai contributi dello Stato ma reggiamo solo se regge il lavoro, dobbiamo svolgere la nostra attività con tutti i crismi di un'impresa, perché lo siamo a tutti gli effetti. Allo stato attuale, questa consapevolezza è in alcuni casi latente e più evidenziata in altri». Tra le difficoltà che le cooperative devono fronteggiare c'è quella legata al rapporto con le banche. “Di solito, un istituto di credito tende a valutare una cooperativa come se fosse un'azienda con le stesse caratteristiche di una profit ma non è così: le nostre realtà hanno risorse più limitate, non possono contare su grandi capitali sociali. Quello che chiediamo è che, nel valutare le nostre strutture, non si tenga conto soltanto del bilancio e dei numeri ma si guardi anche ad altri aspetti. Vorremmo riuscire ad avviare un percorso con le banche, per farci conoscere meglio anche da loro».
stria possa fare la sua parte. Nel frattempo, con la dirigenza della cooperativa ci siamo aggiornati a lunedì prossimo, per un secondo incontro in cui entrare maggiormente nel merito della questione». Da «L'alternativa» arriva però un freno a quanti intendono dare per scontato questo nuovo progetto. Uno dei responsabili, con cui abbiamo parlato, nega che
si possa parlare di alcunché di definitivo. Ci fanno sapere che è ancora tutto molto prematuro ma, come già abbiamo sottolineato, almeno una cosa è sicura: la cooperativa chiuderà. A fine mese, si terrà un'assemblea che ratificherà questa decisione. Nel frattempo, si sta lavorando per vagliare tutte le possibili soluzioni al ricollocamento dei dipendenti.
mostra al kennedy
Giornata mondiale Alzheimer con gli alunni
Ricorre il 21 settembre la XIX Giornata Alzheimer. Istituita dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e da Alzheimer’s Disease International nel 1994, rappresenta in tutto il mondo un’occasione di informazione e sensibilizzazione verso la malattia. Aima (Associazione italiana malatia di Alzheimer) di Crema ha celebrato ogni anno, con manifestazioni di diverso tipo, questa giornata dedicata ai malati. Quest’anno propone una mostra dei dise-
gni e degli elaborati degli alunni delle classi quinte delle scuole primarie di Crema. Agli alunni è stato proposto di “disegnare” l’Alzheimer o di esprimere le loro riflessioni. Ne sono scaturiti ottimi lavori che rivelano grande sensibilità. La mostra si terrà dal 22 al 30 settembre presso l’atrio dell’Istituto di Riabilitazione della Fondazione Benefattori Cremaschi di via Kennedy 2, con cerimonia di inaugurazione sabato 22 settembre alle ore 17.00.
Crema
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Sabato 15 Settembre 2012
«Troppe auto senza l’assicurazione» Intervista al comandante della polizia locale, Luciano Bisighini. Meno vetture e ausiliari del traffico
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di Gionata Agisti
dati ufficiali saranno disponibili a fine anno. Per il momento possiamo dire che le multe nel comune di Crema, sono in calo. Di quasi il 30%. Scelta della nuova amministrazione oppure cremaschi più ligi? Mentre a Cremona si discute polemicamente di obiettivi da raggiungere affidati ai vigili, a Crema il comandante Luciano Bisighini confessa di essere al lavoro proprio in questi giorni sulle linee strategiche per l’amministrazione comunale, ma soprattutto per il comando che guida da pochi mesi. Più sicurezza nei quartieri, più presenza sul territorio e, a sorpresa, meno multe. «La domanda sulle multe, mi coglie
impreparato. I dati saranno ufficiali solo a fine anno. Mi piace essere preciso e parlare di numeri concreti, quindi ad oggi non posso dire nulla» commenta. Insistiamo e riusciamo a spuntare una piccola analisi. «Le multe fatte sono in calo più o meno del 30%» racconta il comandante. I cremaschi sono diventati più responsabili? «Possiamo dire che le cause sono varie». Quali? «Intanto la diminuzione dei veicoli in circolazione. Il caro-benzina ha fatto aumentare le macchine in garage. Prima c’erano 3 ausiliari della sosta. A due non è stato rinnovato il contratto. Quindi ora ce n’è solo uno. Infine i cremaschi sono
un po’ più attenti». La crisi ci ha resi più responsabili? «Non faccio il sociologo. Però potrebbe essere». Quali sono le sanzioni che comminate più spesso? «Molte sono legate ovviamente a infrazioni del Codice della strada. Certi parcheggi sulle strisce pedonali o in zone dove c’è un divieto. Dall’inizio dell’anno ad oggi abbiamo fatto, ad esempio, 27 sanzioni a conducenti che viaggiavano senza assicurazione. Un trend in aumento». Anche qui, colpa della crisi? «Potrebbe essere. Diciamo che il fenomeno c’è sempre stato, che prima c’era chi viaggiava con tagliandi falsi ma che negli ultimi 18 mesi
Multe diminuite del 30%. Molte le spiegazioni
scuola
Suonata la campanella: in testa il Pacioli. Chi sale e chi scende
Tra le superiori di Crema, il Pacioli si conferma l'istituto con più iscritti, seguito dal Galilei, che vince il confronto con il liceo scientifico Da Vinci. Secondo il professor Gallo, dirigente dello scientifico, il risultato è frutto dei tempi Questa settimana si sono riaperte le scuole. Gli istituti superiori della nostra città non sono interessati alle problematiche che stanno scuotendo il settore a livello nazionale: i dirigenti, infatti, sono tutti presenti. Piuttosto, alcuni di loro devono fare i conti con un mutato orientamento da parte degli studenti, che delinea un ridimensionamento di alcuni indirizzi rispetto ad altri. A confermarsi in vetta è ancora una volta il Pacioli, che vede aumentare gli iscritti alle classi prime dai 349 dell'anno scorso ai 386 di oggi, per un totale di alunni che ammonta a 1.602, il che ne fa la scuola più numerosa. Punto di forza dell'istituto è sicuramente il suo essere all'avanguardia nelle modalità di insegnamento, tanto da essere considerata una delle migliori realtà italiane, anche grazie ai contatti ormai consolidati con il prestigioso Mit di Boston e gli scambi culturali che ne conseguono. Secondo viene il Galilei, che conta un istituto tecnico – l'Itis -, in via Matilde di Canossa e un liceo scientifico tecnologico, in via Libero Comune. In questo caso, il numero totale di studenti è passato da 1.390 a 1.481. Con i suoi 358 nuovi iscritti, contro i 217 dell'anno precedente, si dimostra l'istituto con l'aumento di iscrizioni più cospicuo. Di fronte a questo risultato, perdono molta rilevanza le conclusioni a cui era giunta la Fondazione Agnelli, all'incirca un anno fa, quando declassava l'istituto per i risultati di alcuni suoi diplomati alle prese con il primo anno di università. Evidentemente, gli studenti cremaschi non la pensano così e, università a parte,
è aumentato». E i parcometri, la linea dura? A Cremona si discute molto sul «voler far cassa con le multe»… «Non è il nostro caso. E non credo nemmeno sia quello di Cremona». Sembra scocciato rispetto a questo aspetto… «Sì. Chi pensa che i vigili siano in giro per la città a fare multe per far “guadagnare” i comuni ha un concetto distorto della realtà. Chiaro che nessun comune dirà mai di no alle entrate legate alle sanzioni, ma pensare che siano le multe a risolvere il problema della mancata disponibilità finanziaria è davvero esagerato. Le multe sono meno del 30%-40% di quello che facciamo come vigili». Per il resto di cosa vi occupate quindi? «Le attività della Polizia Locale sono molteplici: si va dagli accertamenti anagrafici al redimere
Luciano Bisighini Comandante Polizia locale
piccole liti magari tra condomini, passando per la sicurezza nei quartieri, i controlli delle licenze di ambulanti ed esercizi pubblici e la tutela ambientale ed ecologica. C’è poi l’aspetto dei controlli: facciamo in media 6 posti di controllo la settimana». Una grande lista di attività, in effetti…ma sembra di capire siate sotto organico. «Le cose da fare sono tante e la coperta, spesso, è troppo corta. Speriamo nell’arrivo dei nuovi 4 agenti anche se a tempo determinato, intanto procediamo con la riorganizzazione».
sottopasso
Tutti i lavori di notte per il monolite L’assessore ai Lavori Pubblici, Fabio Bergamaschi, ha comunicato il calendario dei lavori previsti nei prossimi giorni per quanto riguarda la spinta del monolite del sottopasso ferroviario di via Indipendenza, momento essenziale per arrivare poi alla conclusione dei lavori entro la tempistica stabilita. I lavori notturni iniziati la notte scorsa proseguiranno fino a sabato 15 dalle ore 22.30 fino alle ore 5 di mattina, ma non dovrebbero creare particolari disturbo alla popolazione. I lavori proseguiranno di giorno nel week-end e fino a giovedì 20, per poi pro-
seguire di notte il 20 ed il 21 sempre dalle ore 22.30 alle ore 5del giorno dopo. Specificamente la spinta del monolite avverrà da sabato 15 a venerdì 21. L’assessore Bergamaschi, che ha comunque sollecitato la ditta ad essere rigorosa nel ridurre al minimo le possibilità di disturbo alla popolazione (mantenendo la qualità dell’intervento) confida in un po’ di pazienza da parte dei cittadini per gli eventuali disagi che si potranno comunque creare nonostante tutte le precauzioni e confida quindi che la posa del monolite possa procedere entro la tempistica definita.
ospedale
Malattie neurodegenerative, convegno sono forse più attratti dagli agganci che il Galilei vanta con le realtà produttive del territorio, ai fini di uno sbocco lavorativo. A soffrire di più, tra tutte le scuole superiori di Crema, è il liceo linguistico privato William Shakespeare, arretrato da 20 a 10 iscritti, mentre il liceo scientifico Da Vinci, che ha proprio nel Galilei il suo diretto concorrente, pur passando da 750 a 680 studenti in totale, registra un aumento degli iscritti alle classi prime: da 105 a 131. In rimonta, dunque, rispetto agli ultimi anni ma lontano dagli exploit del passato. «Il totale più basso è dovuto al fatto che l'anno scorso sono uscite sette quinte, mentre quest'anno ripartiamo solo con cinque prime» commenta il dirigente, Franco Gallo, che legge il dato come un segno dei tempi. «Tuttavia» continua, «il liceo scientifico ha già toccato il suo punto più basso un paio di anni fa, quando le prime erano solo quattro. Ritengo che ci si debba abituare a questi numeri: cinque classi rappresentano il massimo a cui possiamo aspirare, il nostro sviluppo naturale, perché l'offerta di licei è molto aumenta-
ta nell'ultimo periodo e sono tutti molto validi. Le cose sono cambiate rispetto a quando solo il Classico e lo Scientifico potevano vantare un'autentica dimensione liceale. Poi, non c'è dubbio che l'interesse crescente per la tecnologia faccia il resto, mentre nel nostro tipo di offerta, i due ambiti - umanistico e scientifico - sono ripartiti equamente, senza predominanza dell'uno sull'altro. Da noi, si iscrivono studenti con forti motivazioni e un interesse ad ampio raggio per tutte le discipline. Già questo comporta una selezione, perhé richiede una vocazione e un interesse rivolto non solo all'utilità pratica dell'insegnamento». Non trova un po' anacronistica una scelta di questo tipo, di fronte a un mercato del lavoro che richiede più competenza? «Se una scuola come il liceo scientifico esiste è perché c'è un ordinamento ministeriale che la prevede. Evidentemente, alla sua utilità ci si crede ancora. Ciò che serve è formare giovani capaci di imparare, perché oggi più che mai è difficile indirizzare i nostri studenti verso orizzonti ben determinati, proprio a motivo di un mercato del lavoro che cambia in continuazione».
L’Unità operativa di neurologia, diretta da Alessandro Pelle, con il patrociino di ASL Cremona, Università degli studi di Milano, Società italiana di neurologia, Scienze neurologiche ospedaliere, organizza il convegno UPDATE sulle malattie neurodegenerative per sabato 29 settembre nella sala Polenghi Ospedale Maggiore di Crema Il convegno è rivolto a medici di neurologia, di geriatria, di medicina interna, di riabilitazione, medici di medicina generale, di psichiatria e agli infermieri. Il convegno ad iscrizione gratuita prevede un massimo di 100 partecipanti. Le iscrizioni dovranno essere effettuate on-line al sito: www.startpromotion.it entro e non oltre il 18 settembre «L’obiettivo del convegno» afferma il direttore dell’Unità Operativa di Neurologia, Alessandro Pelle, «è quello di fare il punto della situazione sulle più importanti malattie neurodegenerative quali l’ Alzheimer, la SLA, il Parkinson con medici e/o scienziati esperti del settore, sia da un punto di vista patogenetico che terapeutico»
Torneo di burraco al Sant'agostino Il Circolo Bridge e Burraco di Crema organizza domenica16 settembre alle ore 15 un torneo di burraco nei bellissimi chiostri dell'ex convento di Sant'Agostino, ora sede del Museo Civico di Crema. In caso di cattivo tempo il torneo si svolgerà nella cosiddetta «Sala Conventuale» sita all'interno dello stes-
so complesso. Il Comune di Crema che ringraziamo vivamente ha concesso l'utilizzo della storica sede ed il suo patrocinio. Il torneo è aperto a tutti. Per informazioni e per prenotazioni telefonare ai numeri telefonici 0373 257543 – 320 422 6006 o inviare un email all'indirizzo bridgecrema@alice.it.
Il welfare lombardo e le sue prospettive Giovedi 20 settembre 2012 alle ore 17 presso il crentro giovanile San Luigi via Bottesini 4 a Crema si terrà un incontro organizzato dal Forum del Terzo Settore e dal Cisvol sul tema: «Il welfare lombardo, quali prospettive e quali percorsi». Ne parla Maurizio Carbonera del Forum Regionale del Terzo Settore. L'incontro è aperto al pubblico
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Crema
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Banca Popolare di Crema
Prestito libri a tasso zero per l’anno scolastico 2012
La Popolare di Crema mette a disposizione della clientela un nuovo prestito dedicato ai giovani e alle loro famiglie: «Prestito Libri 2012», una soluzione di microcredito agevolato per affrontare le spese d’istruzione e formazione scolastica e universitaria. «Prestito Libri 2012», dicono alla Popolare, riservato a tutte le famiglie con figli studenti, dalle primarie all’università, offre, fino al 30 novembre 2012, un finanziamento di minimo 500 euro e massimo 1.000 euro a tasso zero, completamente senza spese per tutta la durata e comodamente rimborsabile fino a 18 mesi, per l’acquisto di libri e materiale di studio.
Ristoratori Distretto Visconteo
Rivolta: successo all’evento gastronomico «Convivio»
La seconda edizione del «Convivio in Piazza», organizzato dal Comune di Rivolta d’Adda e dal Distretto del Commercio Visconteo va in archivio con un successo strepitoso. I posti a sedere, sin dalle 19, sono stati rapidamente occupati. La proposta di una cena preparata dai migliori chef del territorio e per di più ad un prezzo davvero conveniente ha convinto i buongustai a raggiungere piazza Vittorio Emanuele II. Così, da subito, alle casse - dove come volontari si sono impegnati il sindaco Fabio Calvi e l’assessore Stefania Nava - si sono formate lunghe code. La ragione del successo dell’iniziativa va ricercata nel carattere esclusivo della rassegna: nulla a che vedere con una sagra. Il «Convivio», come suggerisce già il titolo, offre una cena elegante e raffinata. Ad animare la serata, infine, hanno collaborato due complessi musicali. Davvero suggestivo lo show «Spirito di… vino, rosso non è l’amore» dove ironia e leggerezza uniscono parole e note. Non è poi mancato un momento legato alla solidarietà con gli aperitivi offerti dalla protezione civile per raccogliere fondi per la ricostruzione dell’Emilia.
In tempi di difficoltà nell’accesso al credito, lo scorso anno, quasi il 22% sul totale delle richiesta di finanziamento, per oltre 35 milioni di euro, sono state presentate ad Artfidi Lombardia da aziende di nuova costituzione. Solo a Crema sono state 56 le nuove aziende che hanno richiesto l’intervento finanziario. Sono questi alcuni dati di Artfidi Lombardia il confidi della Libera Associazione Artigiani. Artfidi svolge un efficace ruolo di mediazione nel rapporto tra banca ed impresa per facilitare l'accesso delle imprese al credito: conce-
I dati di Artfidi Lombardia per le nuove aziende di Crema: 56 finanziamenti
Accesso al credito per gli artigiani Artfidi
Giuseppe Zucchetti segretario Libera artigiani di Crema
Francesco Gabrielli, direttore Artfidi Lombardia
dendo prestiti a tasso convenzionato, garantendo gli associati nei confronti delle banche. Dal 16 luglio grazie all’accordo firmato dal Fondo Europeo per gli Investimenti e Federfidi Lombarda, attraverso un plafond di 15 milioni di euro, di cui 5 conferiti da Unioncamere Lombardia e dal sistema camerale lombardo, le start-up
(nuove imprese) avranno una possibilità in più per accedere al credito presso le banche Per queste imprese la garanzia di Artfidi Lombardia sarà sempre pari all’80% del finanziamento. Per ulteriori informazioni contattare Artfidi Lombardia al tel. 0373/207227-51 oppure www.artfidi.it.
Il volontariato è in Festa
Oggi, sabato 15 settembre, l'inaugurazione nell’area degli ex Stalloni. L’intenso programma della giornata
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di Gionata Agisti
arà inaugurata questa mattina, sabato 15 settembre, alle 10, presso l'area degli ex Stalloni, la 14esima Festa del volontariato di Crema e del Cremasco. Lo slogan di questa edizione, «Dentro e fuori il bosco», parla chiaro: oggi più che mai occorre fare rete, perchè i vari “alberi” - le 42 associazioni che hanno aderito alla festa – sappiano essere sempre più in rapporto tra loro, evitando di chiudersi in un clima autoreferenziale. La crisi non lo permette. «La crisi non ci spaventa», precisa il presidente provinciale del Cisvol, Giorgio Reali, durante la conferenza stampa di martedì, presso la sede dell'associazione. «Il mondo del volontariato ne è abituato, perché è nato da momenti di crisi, tanto è vero che sta dimostrando di reggere bene a questo tempo così difficile e complesso. Ciò che occorre è invece una sempre maggiore competenza per stare nel processo di cambiamento e riuscire a mantenere la qualità nel rispondere ai bisogni. È per questo che occorre uscire dal proprio recinto. La chiamata a “uscire dal bosco” è una chiamata al confronto con tutti gli attori della società: le istituzioni, certo, ma anche il mondo della scuola, del lavoro e la popolazione stessa». La festa, patrocinata dal Comune e dall'amministrazione provinciale, è organizzata dal Cisvol e dal Forum del Terzo settore che, in conferenza stampa, erano rappresentati dal presidente, Giuseppe
Da sinistra: Elena Crotti, Giorgio Reali, Giuseppe Strepparola, Nicola Cappabianca
Strepparola e dal segretario, Nicola Cappabianca, mentre, per il Cisvol locale, era presente Elena Crotti. A proposito della scelta di ospitare la festa negli spazi degli ex Stalloni, non si tratta di una soluzione fine a se stessa: l'intento degli organizzatori è quello di ricordare a chi di dovere - l'amministrazione comunale - la richiesta già avanzata dal mondo del volontariato di ricavare proprio in quell'area una sede per le attività delle varie associazioni. L'amministrazione, intanto, è invitata al convegno organizzato per giovedì prossimo, 20 settembre, alle 17: «Il welfare in Lombardia: quali prospettive e quali percorsi» al Centro giovanile del S. Luigi, in via Bottesini, in cui si proverà a fare il punto della situazione sul cosiddetto terzo settore. Ma torniamo alla festa: si comincia alle 10 di questa mattina, dicevamo, con il taglio del nastro e l'accompagna-
mento musicale affidato alla banda «Giuseppe Verdi» di Castelleone. Alle 11, «Conosciamo la città», evento a cura della sezione locale del Touring Club Italiano e dell'associazione l'Araldo, in cui verranno raccontate le vicende degli edifici monumentali e storici di Crema. Alle 13, seguirà il pranzo di condivisione, in collaborazione con l'associazione «Insieme è meglio» e con le associazioni cremasche. Alle 16 sarà la volta del laboratorio di riciclo creativo per grandi e piccini, a cura dell'associazione culturale «Saltatempo» e, alle 18, infine, la chiusura dei festeggiamenti, presso il parchetto di via Sinigaglia, di cui i Pantelù si sono recentemente assunti l'onere della manutenzione. Proprio qui, avverrà il gesto simbolico che concluderà la giornata: la piantumazione dell'albero del volontario.
Speciale Sposi
L’addio al celibato e al nubilato
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Pagine a cura di Martina Pugno
rganizzare il proprio matrimonio è un evento che riempie di gioia, ma è anche ricco di responsabilità e per questo causa di stress. Uno degli espedienti più utili e divertenti per riuscire a concedersi un po' di relax e divertimento è l'organizzazione dell'addio al celibato e al nubilato: un'occasione, per entrambi gli sposi, per trascorrere una serata all'insegna dell'allegria e della spensieratezza con gli amici e le amiche prima del momento del sì. Questa festa, modernamente intesa, affonda le proprie radici in Inghilterra, dove i rampolli dell'alta società erano soliti trascorrere una serata in compagnia dedita ai 'piaceri', poco prima di sposarsi. In passato, l'addio al celibato era riservato solo ai promessi sposi; solo ai maschi era consentito festeggiare con gli amici l'ultima notte di libertà. Oggi l'addio al nubilato è una tradizione diffusa tra le future spose e si configura sempre più, sia per lui sia per lei, come una festa studiata su misura. L'organizzazione spetta solitamente agli amici della coppia, che almeno in questo caso dovrebbe poter non muovere un dito e rilassarsi dimenticato lo stress legato all'organizzazione del matrimonio. Le ultime tendenze ci indicano che le idee per l'addio al nubilato e celibato si convogliano sempre più verso situazioni altamente partecipative, che coinvolgono in tutto e per tutti chi vi partecipa, per una serata o giornata indimenticabile. Agli amanti dell'avventura gli amici potranno regalare esperienze adrenaliniche come il rafting, battaglie di colori o battesimo del surf, scalate e volo con parapendio. Se, invece, si preferisce rilassarsi e prendersi allo stesso tempo cura del corpo e della mente, un
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Tradizioni e tendenze per un evento sempre più di moda
LE REGOLE D’ORO Una festa indimenticabile
weekend in un centro benessere, in una spa o una seduta di shopping therapy sono le soluzioni ideali. Tra
le opzioni più eleganti, per gli animi meno avventurosi con un sostanzioso budget a disposizione, è pos-
sibile optare per un volo in elicottero o in miniaereo o una festa itinerante in una lussuosa limousine, in perfetto stile hollywoodiano. Se il tempo a disposizione è maggiore, l'addio al nubilato o al celibato può occupare un intero week end, diventando occasione per un miniviaggio all'estero o per un fine settimana in un castello a gustare una cena con delitto oppure un week end con il morto, con attori che insceneranno un omicidio misterioso che dovrà essere risolto dagli ospiti. Per l'addio al nubilato o al celibato, però, non è obbligatorio strafare: anche una cena in casa, un pic nic all'aria aperta, una semplice serata di divertimento e chiacchiere possono rivelarsi la soluzione ideale per regalare alla coppia un momento di puro relax in compagnia delle persone più care; l'importante quindi è che i festeggiamenti riflettano gusti e pesonalità degli sposi.
La prima cosa da fare, riguardo all'organizzazione del proprio addio al nubilato o al celibato, è non fare niente. Lasciate il compito agli amici più fidati, rilassatevi e sfruttate l'occasione per lasciarvi coccolare e guidare attravero una serata di puro divertimetno. Dal canto loro, prima di lanciarsi in improbabili proposte gli organizzatori dovrebbero valutare attentamente i gusti del festeggiato, per non correre il rischio di pianificare a puntino una festa che non rispecchi il suo stile. Sono da considerarsi sconvenienti quindi gli eccessi che potrebbero risultare inappropriati, offensivi o fuori luogo. Meglio organizzare la festa di addio al celibato o nubilato con il dovuto anticipo rispetto al giorno del matrimonio: si consiglia, generalmente, una settimana prima. In tal modo, le occhiaie per i 'bagordi' della serata saranno andate via in tempo per la fatidica data. Anche se la festa di addio al nubilato e celibato è per definizione a sorpresa, è opportuno che gli amici e organizzatori, intenzionati a pianificare l'evento, si informino circa la disponibilità degli invitati e soprattutto del festeggiato, visto che il neo coniuge, in questo periodo, sarà sommerso di impegni e avrà un'agenda sempre più fitta man mano che ci si avvicina al grande giorno. Assicuratevi quindi di individuare una serata libera e che il giorno dopo non siano previste, nella sua agenda, occupazioni mattutine troppo impegnative. Come per l'organizzazione, secondo il Galateo anche la parte economica dovrebbe essere a carico degli amici, mentre gli sposi dovrebbero essere esenti da qualsiasi spesa. I costi potrebbero quindi essere sostenuti dagli organizzatori oppure, ancora meglio, suddivisi tra tutti i partecipanti: in questo caso è bene non abbandonarsi troppo a manie di grandezza e tenere presente le disponibilità di coloro che prenderanno parte all'evento, per evitare disguidi o spiacevoli inconvenienti.
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GLI ANNIVERSARI
Celebrare la propria unione e confermare l’impegno preso con amore
Il rinnovo delle promesse nuziali
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Gli anniversari di nozze importanti sono generalmente multipli di cinque, tranne all'inizio, quando per tradizione si dovrebbe festeggiare la ricorrenza ogni anno. Ad ogni anniversario è abbinato un materiale, che rappresenta la stabiltià della relazione e costituisce il materiale del quale dovrebbe essere fatto il regalo. Questi i principali anniversari e le loro denominazioni secondo tradizione: 1° anno 2° anno 3° anno 4° anno 5° anno 6° anno 7° anno 8° anno 9° anno 10° anno 11° anno 12° anno 13° anno 14° anno 15° anno 20° anno 25° anno 30° anno 35° anno 40° anno 45° anno 50° anno 55° anno 60° anno 70° anno 75° anno
Nozze di Carta Nozze di Cotone Nozze di Cuoio Nozze di Fiori Nozze di Legno Nozze di Ferro Nozze di Rame Nozze di Bronzo Nozze di Ceramica Nozze di Latta Nozze di Acciaio Nozze di Seta Nozze di Pizzo Nozze di Avorio Nozze di Cristallo Nozze di Porcellana Nozze d'Argento Nozze di Perla Nozze di Corallo Nozze di Rubino Nozze di Zaffiro Nozze d'Oro Nozze di Smeraldo Nozze di Diamante Nozze di Ferro Nozze di Platino
marsi significa scegliersi ogni giorno e rinnovare giorno dopo giorno le promesse fatte sull'altare. Una conferma quotidana tacita, che con il passare del tempo insieme si può sentire il desiderio di rendere, ancora una volta esplicita, rinnovando i propri voti davanti alle persone più care. Solitamente, il rinnovo delle promesse matrimoniali viene effettuato in occasione degli annivarsi più importanti, come il venticinquesimo o il cinquantesimo; tuttavia, si tratta di un rito simbolico al quale la coppia può decidere di dare vita in qualsiasi momento che rappresenti una tappa importante nella vita a due. La più evidente differenza rispetto al matrimonio celebrato anni prima è consiste di solito nella presenza dei figli, che potranno questa volta prendere parte alla cerimonia ed avere ruolo attivo, magari tramite la lettura di pensieri e riflessioni oppure partecipando in modo attivo come testimoni di nozze. Per la coppia che desidera rinnovare le promesse sarà una gioia constatare quante persone presenti il giorno del sì siano ancora presenti e vicine, pronte a distanza di anni a celebrare e sostenere di nuovo questa unione. Sta alla coppia decidere che tipo di cerimonia organizzare: se solenne come la prima, oppure se più raccolta e dalla dimensione più intima. In accordo con il parroco è possibile ripetere la formula utilizzata il giorno del matrimonio, oppure concordare un testo che sottolinei la volontà di continuare lungo il percorso intrapreso anni prima, nonostante le difficoltà e le prove della vita. Anche il momento dello scambio degli anelli viene ripetuto e le fedi vengono nuovamente benedette. In alternativa alla tradizionale cerimonia del rinnovo, le coppie possono scegliere di prendere parte alle cele-
brazioni liturgiche del 27 dicembre, giorno dedicato alla Sacra famiglia: in quest'occasione molte parrocchie danno la possibilità agli sposi di benerire la propria unione davanti a Dio e alla comunità: la cerimonia prevede la presenza di più coppie e la benedizione delle fedi. Alla cerimonia seguono di solito i festeggiamenti con la famiglia e gli amici: con loro la coppia vorrà condividere, ancora una volta, la
gioia del prezioso traguardo raggiunto. Anche in questo caso, sta agli sposi stabilire il tenore della festa: si può dare vita ad un ricevimento sfarzoso come quello del matrimonio, o addirittura più elegante e con un banchetto più ricco se al momento delle nozze ci si è dovuti accontentare di un piccolo budget e si è dovuta accettare qualche rinuncia. In alternativa, molte coppie scelgono una dimensio-
ne più semplice, talvolta con un ricevimento nel giardino o nel cortile della propria abitazione, da condividere con le persone che nel corso degli anni si sono mostrate più vicine alla coppia. Altri scelgono invece di godersi il momento nella più completa intimità, magari con un viaggio con i figli o una romantica vacanza a due: ogni soluzione può rivelarsi adatta, purchè condivisa da marito e moglie.
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il trasporto verso il luogo della cerimonia secondo le norme del galateo L'originalità a tutti i costi non è sempre un bene: per gli sposi rischia di diventare un imperativo che potrebbe snaturare l'organizzazione del giorno più bello, e per soddisfare il desiderio di stupire e di rendere la giornata indimenticabile per i propri ospiti si rischia di mettere da parte i desideri dei veri protagonisti, ovvero dei futuri sposi. Dare vita ad una cerimonia tradizionale non significa optare per uno stile troppo pomposo e anonimo: al contrario, proprio l'attenzione al dettaglio saprà fare la differenza anche qualora non si voglia optare per "effetti speciali a tutti i costi". Per coloro che desiderano attenersi alla tradizione il più possibile, non
può mancare una attenta programmazione di tutti i momenti del giorno del matrimonio, compreso l'arrivo in Chiesa e i successivi spostamenti. Il galateo suggerisce delle norme per la disposizione sull’auto che trasporta la sposa alla cerimonia. L’autista apre alla sposa la portiera posteriore di destra. Lei, elegantemente, sale e si siede sul lato destro. Poi sale il padre di lei e si accomoda dietro il conducente. L’autista ferma l’auto esattamente davanti alla chiesa, sul sagrato o il più vicino possibile all’ingresso del municipio. Una volta spento il motore, l’autista apre la portiera al padre che esce, apre la porta alla figlia, le porge il braccio destro e l’ac-
Decorate l’auto rispettando lo stile degli addobbi in chiesa
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uando ci si immagina il proprio matrimonio, uno dei momenti più emozionanti per una sposa è quello dell'attraversamento della navata della chiesa e dell'arrivo all'altare. Tra i dettagli legati all'organizzazione del matrimonio, però, non va sottovalutato nemmeno l'arrivo alla chiesa stessa, che può avvenire in diversi modi. Gli sposi hanno molte varianti a loro disposizione, che possono adattarsi alle loro personalità e allo stile della cerimonia. Tra i più diffusi vi sono le auto di lusso o le auto d'epoca, che colpiscono immediatamente lo sguardo di tutti gli invitati e non possono passare inosservate. Le spose più romantiche possono invece optare per un arrivo in carrozza, ancor più d'impatto e ideale per ricreare un'atmosfera da sogno. Accanto ai mezzi di trasporto più diffusi, però, vi sono moltissime alternative per le spose e gli sposi che vogliono stupire e pianificare una giornata su misura. I più ecologici possono optare per l'arrivo in tram o autobus: sarà divertente osservare gli sguardi stupiti degli altri presenti sul
compagna in chiesa. All’uscita della cerimonia si ripete la stessa sequenza ma al posto del padre ci sarà il novello sposo. Se si decide di noleggiare la vettura è bene concordare in anticipo il tipo di addobbo con cui dovrà essere ornata, in modo che, al momento del ritiro, sia pronta per andare a prendere la sposa a casa o nel luogo dove abbia indossato l’abito. Se invece l’auto viene prestata da un amico o da un parente, è bene non addobbarla molto tempo prima della cerimonia in modo che i fiori non si sciupino. E’ meglio che ad ornare la vettura sia la stessa persona che si è occupata di addobbare la chiesa, in modo che ne segua lo stile ed eventualmente scelga lo stesso genere di fiori. Per non rovinare i fiori è bene consigliare all’autista di posteggiare l’auto all’ombra.
Un arrivo d’impatto e in grande stile
Dall’auto alla bicicletta, le più originali soluzioni per il mezzo di trasporto
mezzo. Alcuni Comuni, come quello di Milano, offrono anche la possibilità di noleggiare un tram in modo tale che possa venire utilizzato non solo dalla sposa, per l'arrivo davanti alla chiesa, ma anche da tutti gli invitati per lo spostamento suc-
cessivo verso il luogo del ricevimento. Per un matrimonio vintage a tutti gli effetti, invece, gli sposi possono noleggiare un treno d'epoca ed organizzare su di esso il rinfresco, concordando precedentemente un itinerario che possa magari ripercorre-
re le principali tappe della storia d'amore dei due novelli sposi. I più sportivi possono invece optare per la bicicletta: anche in questo caso la sorpresa non potrà passare inosservata e la sposa, pur rinunciando a scarpe scomode e un abito troppo in-
gombrante, potrà godersi gli spostamenti sulla due ruote insieme a tutti gli invitati, soprattutto se il luogo del ricevimento non è troppo lontano da raggiungere. Abito poco ingombrante e scarpe comode anche per la
sposa che deciderà di arrivare in moto, non abbandonando neppure il giorno del suo matrimonio una grande passione. Un tocco vintage potrà essere reso dall'arrivo in vespa, particolarmente romantico, oppure con un più grintoso arrivo in Harley Davidson. Gli sposi possono anche decidere di arrivare insieme sul luogo delle nozzee sfruttare un sidecar, che conferirà all'arrivo un'atmosfera particolarmente romantica e permetterà alla sposa di non fare nessuna rinuncia per quanto riguarda scarpe e abbigliamento. Se ci si sposa in un borgo antico, come rinunciare al fascino dell'arrivo a cavallo? A seconda delle caratteristiche del luogo, anche le possibilità legate al mezzo di trasporto variano in modo significativo: se ci si sposa su un'isola, per esempio, sulla riva di un lago o vicino al mare gli sposi avranno a disposizione anche i mezzi per gli spostamenti via mare, come una barca o perfino un motoscavo. Alla fantasia, insomma, non ci sono limiti, così come alle possibilità di rendere il matrimonio unico, su misura e indimenticabile, sia per gli sposi sia per tutti i loro invitati.
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Il trucco: la sposa di settembre
Tra gli ultimi dettagli legati all'organizzazione del matrimonio, per la sposa c'è la prova trucco, da effettuare solametne dopo aver scelto abito, accessori ed acconciatura. Come per tutto il resto, anche per il trucco si consiglia di affidarsi a professioniste esperte, che sapranno valorizzare al meglio la sposa e renderla bellissima. Il trucco è uno degli elementi più personali e da studiare su misura per la sposa stessa, in base alle caratteristiche del suo volto e alla sua personalità, ma anche alle caratteristiche e allo stile dell'abito e degli accessori che andrà ad indossare. Una brava truccatrice saprà poi tenere conto anche del periodo dell'anno e dell'orario nel quale la sposa celebrerà il matrimonio: in questo modo, il trucco saprà far risaltare al meglio il volto in rapporto alle luci e ai colori tipici della stagione. In autunno ci si può ispirare ai colori caldi delle foglie che cadono, degli alberi e di dolci tramonti dai colori della terracotta. Sì a un po’ di fard albicocca o pesca sulle guance e alla matita nera. Tocchi leggeri di ombretto dorato possono adornare gli occhi, soprattutto quelli più chiari. Sì anche alle labbra lucide nelle tonalità del bronzo. Per non caricare troppo, meglio un lucidalabbra colorato che un rossetto spesso. Attorno agli occhi, un po' di marrone darà il tocco finale.
Abiti monospalla con pizzi e decori floreali La sposa 2013 riscopre la naturalezza e l’eleganza minimal chic N on è mai troppo presto per iniziare ad organizzare le nozze, o almeno questo è il pensiero delle coppie che con l'avvicinarsi del grande giorno si ritrovano sempre più sommerse di impegni e con un'agenda sempre più fitta di appuntamenti. La fretta, però, è cattiva consigliera: meglio muoversi con largo anticipo soprattutto per quanto riguarda l'abito, che costituisce uno dei dettagli più importanti, fondamentale per far sentire la sposa al meglio di sè. E' già tempo, quindi, per le spose del 2013, di gettare uno sguardo alle nuove collezioni e scoprire quali saranno le principali tendenze del prossimo anno. Nonostante l'abito corto continui a conquistare crescenti favori, trionfa quest'anno il lungo, soprattutto se monospalla. Scollo asimmetrico, schiena che si scopre e un drappeggio di prezioso tessuto come un peplo di una dea: è questa l’idea radical chic che la moda sposa 2013 vuole comunicare. Una raffinatezza minimalista e un’allure innata, che non ha bisogno di ostentazioni ma che trova la sua fonte di ispirazione proprio nella regale semplicità, nella preziosità dei piccoli dettagli, curati e ragionati per risplendere di luce propria. Minimal chic si traduce in raffinatezza con orecchini di diamante come punti luce e un raccolto gonfio e strutturato per i capelli: da evitare, inve-
ce, orecchini ampi e vistosi o i capelli sciolti, che distraggano dalla ricercata naturalezza dell'abito. La sobrietà della parte superiore dell'abito può proseguire in gonne ad impero che valorizzano la silhouette della sposa, oppure sfociare in romantiche esplosioni di tulle e chiffon. Il pizzo anche nella gonna la fa da padrona, creando intrecci elaborati
ed arricchiti da perle o applicazioni floreali. Sono questa la più significativa novità che le passerelle hanno rivelato per le spose del prossimo anno: i fiori non sono più solo nel bouquet, ma conquistano l'acconciatura, le scarpe, i guanti e l'abito, arricchendo ulteriormente di colore e creando un aspetto ancor più votato alla ricerca di una bel-
lezza tutta al naturale. Sull’acconciatura, le scelte sono sostanzialmente due e permettono di variare lo stile: uno chignon strutturato per un effetto aristocratico e la coda di cavallo (pony tail) per un effetto chic ma sbarazzino e giovanile. Dall'acconciatura possono liberarsi ciuffi sbarazzini, ma i capelli saranno comunque raccolti, riprendendo anch'essi gli intrecci dell'abito. Se la scollatura si limita, la schiena invece si scopre, lasciando spazio ad ampi e ricercati intrecci di pizzo e perle a decorare la pelle della sposa. Un sogno che identifica il vestito da sposa ideale del 2013, che mescola sapientemente la magia della tradizione con l’ottica affascinante dei tattoo sulla pelle. Ricami, pizzo, rose e ramages, che disegnano sulla schiena giochi maliziosi e romanticismo, influenze siriane e fascino arabeggiante, note principesche e un’allure esclusiva. Per valorizzare una sposa sofisticata, leggera, impalpabile, maliziosa, dove le trasparenze aggiungono fascino ed eleganza ad un carattere impertinente e sprezzante delle regole. La sposa del 2013 è una sposa che cerca un vestito “scoperto”, che ama mettere in mostra il proprio bellissimo fisico e che ha l’ attitudine ad imporsi con malizia, fascino ed eleganza.
casalmaggiore@ilpiccologiornale.it
CASALMAGGIORE
Amianto: «Ora le sanzioni»
Le Gev propongono la mappatura: «Per poter verificare chi smaltisce a norma di legge e chi fa il furbo» Ritrovato dalle Guardie Ecologiche Volontarie altro materiale pericoloso presso ditta di Cappella
E
di Giovanni Gardani
mergono novità, non propriamente belle, dai giri di ispezione effettuati nel territorio casalese negli ultimi giorni dalle Guardie Ecologiche Volontarie. Il caso clou riguarda una ditta di Cappella, frazione di Casalmaggiore, che ha depositato davanti al caseggiato principale alcune lastre di eternit (contenenti amianto), probabilmente rimosse dal tetto. Tali lastre andrebbero smaltite regolarmente e non lasciate, di fatto, a bordo strada. Non bastasse, piccole scaglie di amianto sbriciolato si confondono con l’acciottolato davanti alla porta di ingresso della ditta: altro escamotage spesso utilizzato da chi non vuole saperne di smaltire legalmente. Non è tutto: lungo la “strada bianca” che dal Santuario della Fontana va a Cappella sono stati trovati inerti di materiale edilizio. Alcuni
riposti in sacchi neri gettati vicino ai fossi o alla carreggiata stradale. Anche sull’argine, prima del maneggio in località Rodone, poco di buono: è stato infatti rinvenuto materiale isolante abbandonato. Carlo Gardani, portavoce del gruppo Gev, ha fatto sapere di avere chiesto per cominciare la mappatura dell’amianto: «In questo modo possiamo risalire almeno all’origine di questo materiale, cercando di capire in quali abitazioni si trovava l’amianto e, da lì, chi abbia smaltito a norma di legge e chi abbia fatto il furbo». Non è tutto. «Il periodo informativo è da ritenersi concluso: da adesso passiamo alle sanzioni per i cittadini che non rispettano i regolamenti». Un passaggio che, proprio questa mattina, sarà reso noto anche al sindaco di Casalmaggiore Claudio Silla, che ha voluto personalmente incontrare il gruppo Gev in municipio.
Amianto accatastato, e in terra spezzettato, fotografato dalle Gev
Fondi per la “Rete” sociale Ieri la sfilata di apertura FESTA DELLA ZUCCA
«La più grande soddisfazione da quando sono assessore»: il concetto, più volte ribadito dall'assessore ai servizi sociali Pasotto, si riferisce alla collaborazione fra amministrazione e terzo settore. Il legame tra comune e volontariato ha dato vita al progetto “La Rete”, reso possibile grazie all'impegno dell'Onlus internazionale Amurt, che ha in Paolo Bocchi il referente territoriale. «Di norma indirizziamo i fondi all'estero. Visto l'incremento dei cosiddetti nuovi poveri anche a Casalmaggiore spiega Bocchi - abbiamo deciso con Amurt di reinvestire nel nostro territorio i proventi delle prossime iniziative». Prima fra tutte, in ordine cronologico, la Festa della Zucca in programma nel week end che vede Amurt impegnata in prima fila. Amministrazione, servizi sociali e Amurt, gestiranno il ricavato della manifestazione per finanziare il progetto “La Rete” nato per «dare sostegno a soggetti non tradizionalmente in carico ai servizi sociali», spiega
Pasotto. In sostanza, verranno prese in considerazione le domande di cittadini residenti nel casalasco da almeno due anni e con Isee al di sotto di soglie già stabilite. Tre le forme d'aiuto: sostegno primario (un «carrello sociale con generi alimentari», ha spiegato l'assessore di riferimento, Pasotto), sostegno allo studio («libri usati, rette, materiali e spese d'affitto», ha specificato l'assessore Daina), sostegno alla salute (pagamento esami, tickets, farmaci e altro, come proposto dal vicesindaco Borghesi). “La Rete” dovrebbe essere attiva dal 1° gennaio 2013.
E’ partita ufficialmente ieri la prima Festa della Zucca di Casalmaggiore. Lo ha fatto, come era nelle previsioni, in un clima da fiaba, sparando subito la cartuccia più suggestiva, quella del corteo da piazzale San Francesco a piazza Garibaldi. Già la mattina, comunque, era possibile ammirare, lungo le principali strade cittadine, piccole zucche a bordo carreggiata, oltre a due maxi riproduzioni in polistirolo appese davanti alla tenso-struttura che ospita i coperti (700) e la cucina. Il risto-tenda, peraltro, era stato montato in piazza già giovedì. La sfilata, aperta dai musicanti del Gruppo Sto-
rico Il Torrione, ha consentito alla principessa di zuccolandia di scendere dal calesse e di inaugurare le festa, dopo avere ricevuto le forbici dal sindaco Claudio Silla, con il tradizionale taglio del nastro. A quel punto, presentato da Edoardo Raspelli, noto giornalista eno-gastronomico, il dibattito è andato avanti con i consigli dello chef Arneo Nizzoli, del coltivatore Valter Cavalli e della dottoressa Chiaristella Ferrari. Poi è stata la volta della cena, con sfida diretta tra tortello casalasco e mantovano: a giudicare la Confraternita della Zucca “Teofilo Folengo” di Reggiolo. Chiusura in musica con i TwoColours (revival anni ’60-’70). Da segnalare anche la mostra a tema “La coltivazione della zucca nel nostro territorio” nel salone della Pro Loco, a cura di alcuni membri del Fotocine Germani. Oggi e domani la festa continua, tra musica, sculture, tombolata e soprattutto buona cucina.
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Sabato 15 Settembre 2012
IERI IL DECRETO
Legge defribillatori Pomì e Gev già pronte Se ne parla da un po’. Ora se ne scrive anche: non solo sui giornali ma niente meno che sulla “Gazzetta Ufficiale” di ieri. Il defibrillatore diventa di fatto obbligatorio per tutte le società sportive professionistiche e dilettantistiche: il comma 11 dell’articolo 7 del Decreto Balduzzi pubblicato ieri parla per il momento soltanto di “linee guida”. Presto però, dopo la firma del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, arriveranno anche le linee attuative, veri e propri consigli per passare dalla teoria alla pratica. La Vbc Volley Pomì, team di punta dello sport casalasco, aveva già messo le mani avanti. «L’idea - spiega il team manager Andrea Formica - era in effetti di dotarci di questo strumento. Per questo abbiamo preso contatto con il dottor Romano Paolucci, che ogni anno tiene corsi di pronto soccorso, e intendiamo iscrivervi tre nostri tesserati». Si parla di mister Gianfranco Milano, del suo vice Giorgio Bolzoni e dello stesso Formica. Il passo successivo sarà l’acquisto del defibrillatore. «Aspettiamo le linee attuative spiega Formica - e intanto stiamo discutendo delle modalità con l’amministrazione. Se l’acquisto va a gravare soltanto sul bilancio Pomì, è possibile che il defibrillatore venga trasportato con il pullmino da Casalmaggiore a Viadana, a seconda della sede degli impegni del nostro team. Se invece il comune, anzi i comuni di Casalmaggiore e Viadana, saranno chiamati per legge a dotare i propri impianti di un defibrillatore, allora le palestre Baslenga e Pala Farina saranno a quel punto completamente in regola e tutte le società potranno usufruire della novità. Per quanto concerne le gare interne a Viadana, comunque, la Fipav già prevede la presenza dell’ambulanza e di medici specializzati in loco durante i match». Claudio Toscani, dirigente storico della Vbc e prima ancora medico stimato, ha consigliato una gestione condivisa dello strumento, perché ovviamente la Baslenga non è la palestra soltanto della Pomì: si spinge insomma per la seconda ipotesi elencata, come giusto che sia in fin dei conti. Nel mentre anche il gruppo delle Guardie Ecologiche Volontarie sceglie la strada indicata dal Decreto Balduzzi. Non si tratta, a dire il vero, di un gruppo sportivo, ma l’intenzione è comunque di iscrivere alcuni volontari del gruppo a corsi di primo soccorso e di utilizzo del defibrillatore, strumento particolare e potenzialmente letale se se ne ignora la modalità d’uso. In questo secondo caso il defibrillatore dovrebbe essere donato da un cittadino, che per il momento preferisce restare anonimo.
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NEL WEEK END
Musica e cucina salutano l’estate RIVAROLO DEL RE - Questa sera El Mojito del Rey aprirà, come consuetudine, la Fiera Settembrina di Rivarolo del Re. Dalle ore 22,30, concerto dei Citykaos e a seguire, nottata movimentata da Dj Fede. Domani, domenica 16, per i più sportivi, alle ore 10 prenderà il via la seconda edizione della Corsa del Rey. Nel primo pomeriggio, alle ore 14, esposizione nella ribattezzata Via dell'Hobbistica Pittura e Creatività, con pittori ed artisti vari. Dalle 15, spazio per i bambini con i giochi di Ludobus Terra dei Colori. In serata, dalle ore 20, sagra del gnocco fritto. Alle 21,30, concerto della Negramaro Tribute Band Casa 69. Lunedì 17, alle ore 21, commedia dialettale “Cum tot al ben c'at voj”. Martedì 18, dalle ore 20, grande iniziativa col Risotto del Rey: 3 risotti ad 1€. A seguire, dalle ore 21,30, live sound offerto dai Fuorionda. Ingresso libero, concerti e spettacoli al coperto. PIADENA - La Fiera Settembrina volge al termine. Stasera grande chiusura: alle ore 21, presso il teatro parrocchiale, si terrà il concerto del Gruppo Padano. Non solo: il luna park si tratterrà a Piadena anche per tutta la giornata di domani, offrendo divertimento ed una vasta gamma di promozioni. SAN MARTINO DEL LAGO - L'Opera Galleggiante Festival porterà al Santuario della Natività della Vergine di Caruberto, alle ore 21 di stasera, “Magnificat”, di Alda Merini: Voce di Paola Dallan, suoni e musiche di Mauro Martinuz. SOLAROLO MONASTEROLO - Inizia oggi la tradizionale Fiera Settembrina organizzata dalla Pro Loco i Corvi. Alle 18,30 l'inaugurazione con aperitivo e musica dal vivo. Alle 21, grande tombolata: il ricavato verrà devoluto all'Ail. La serata odierna proseguirà poi con musica e karaoke. Domani, domenica 16, dalle ore 9 sarà possibile ammirare madonnari e mercatini. A seguire, un pomeriggio ricco di attrattive. A cominciare dalle ore 14, quando verrà dato spazio ai mastri casari Peder e Martin, con lavorazione e assaggio di formaggio. Poi, alle 15, elezione di Miss Tinozza e vendita di vino sfuso. Alle 17, via con la trebbiatura. Alle 18,30 aprirà invece la cucina. Nel menù: marubini, trippa del curgnac, fritto misto di mare, stracotto d'asino con polenta, torta fritta, patatine e buon vino. Alle 21, presso la chiesa di Solarolo Monasterolo, canti del coro Ana alpini di Cremona. Durante la due giorni di fiera, non mancheranno i gonfiabili per i bambini.
La celebre soprano ha soggiornato a Casalmaggiore: «Qui il cuore della cultura»
Sabbioneta incanta Edda Moser H di Simone Arrighi
a lasciato Casalmaggiore lunedì, a malincuore. Edda Moser, celebre soprano tedesca che ha deliziato le platee di mezzo mondo, ha alloggiato al Luna Residence per una decina di giorni, coccolata da Zelindo (o meglio: “Tzelinto”, per la sua pronuncia teutonica) Madesani, nella discrezione più totale, insegnando la propria arte agli otto eletti iscritti al Masteclass di canto lirico in corso a Sabbioneta, dov'è stata avvicendata dall'affermato baritono italiano Renato Bruson. «Apprezzo l'Italia da quando, negli anni Settanta, venni a Vicenza, nelle ville del Palladio, a girare le scene del film Don Giovanni, di Joseph Losey»: addentrarsi nella memoria artistica di Edda Moser è sin troppo facile. Basta darle il la, come lei stessa insegna, per avviare un viaggio appassionato tra palchi, teatri e culture. La lirica è il nodo di congiunzione fra la Moser e l'Italia: La Fenice di Venezia nel 1971 e nell'87, la Scala di Milano nel '76 e il Teatro Regio di Parma («dove solo i coraggiosi si esibiscono, perchè lì il pubblico è
La soprano berlinese Edda Moser con la professoressa Alheydis Schneider
davvero esigente») nell'86, sono le tappe italiche principali della carriera della soprano berlinese. Ma è nella piccola e suggestiva Sabbioneta che, negli ultimi due anni, la Moser ha lasciato il cuore: «Ho vissuto dieci giorni in paradiso», confida la soprano, in un italiano scandito e con tono serio. «Ho trovato solo buone cose, qui da voi, come il piccolo teatro di Sabbioneta: un miracolo». Vocabolo più volte ripetuto, “miracolo”
non è l'unica espressione nuova imparata dalla Moser: «Sabbioneta è un incan-te-vo-le luogo», sillaba la soprano. «Il Masterclass è di assoluta importanza, vi partecipano otto giovani talenti di tutto il mondo, principalmente dell'est europeo. E a differenza degli altri Masterclass, a Sabbioneta le esibizioni si avvalgono di un'intera orchestra». Cosa significhi portare la lirica dei grandi palcoscenici qui, nella Bassa, Edda
Incendio, tanta paura ma poche conseguenze
CASALMAGGIORE - Si è risolto senza conseguenze alle persone, solo leggermente intossicate dal fumo, l’incendio scaturito giovedì poco prima di mezzogiorno dal probabile cortocircuito della centralina elettrica dello stabile situato in fragio all’Asolana, all’incrocio semaforico tra via Beduschi e via XX Settembre. Passato lo spavento dei presenti, evacuati per tempo dal supermercato Dico, dal bar Klimt e da negozi e uffici presenti al piano superiore della palazzina. Notevole il pericolo, perchè adiacente all'impianto elettrico vi è il locale caldaie. Una mattinata difficile da dimenticare per la ragazza rimasta bloccata nell’ascensore dello stabile e salvata dal fratello e da un passante, prontissimi nell’agire sfondando la vetrata con una sedia e permettendo l’uscita della giovane da quella che pareva essere diventata una gabbia di
Moser lo esprime in poche parole: «Il contesto delle esibizioni è relativo: io vorrei cantare solo in piccoli taetri come questi, dove si può apprezzare tutto il romanticismo italiano». Non solo: «È coraggioso proporre in una realtà come Sabbioneta un Masterclass di questo calibro. Il lavoro di Maurizio Ferrari, del Lyons Club e degli sponsor è encomiabile. Da noi, in Germania, una cosa come questa sarebbe impossibile da creare». Ecco l'acuto finale: «In Germania avremo anche molti soldi, ma in Italia avete il cuore per la cultura». Forse è per questo che anche la professoressa Alheydis Schneider, impegnata nel dietro le quinte del Masterclass, ha scelto «la forza e la grinta dei piccoli investitori privati, uniti alle competenze dell'agenzia teatrale Inge Tennigkeit di Düsseldorf, leader tedesca del settore» per «porre a Sabbioneta le fondamenta di un progetto che si vuole continuare a costruire in futuro». Un po' come successo, con risultati pluridecennali, col Casalmaggiore International Festival. Se la continuità (e i fondi) premieranno il Masterclass, fra dodici mesi il territorio casalasco riavrà la propria soprano adottiva, Edda Moser.
vetro. A stupire, giovedì, è stata proprio la capacità della gente (come il meccanico Benvenuti, subito impegnato nelle operazioni di contenimento dell’incendio) e dei volontari delle Gev (Carlo Gardani e la moglie Nadia) di tenere a bada la situazione, chiamare i soccorsi ed evitare la congestione del traffico, in un’orario di punta. Tant’è vero che, all’arrivo dei Vigili del Fuoco, la via d’accesso allo stabile era già stata interdetta al traffico, i curiosi tenuti a debita distanza e le persone presenti all’interno degli esercizi evacuate. In pochi minuti i pompieri hanno spento l'incendio, poi sul posto sono giunti i Carabinieri. Il comandante Regni, che ha ricevuto da noi la chiamata d’emergenza, elogia cittadini e volontari intervenuti: «Un plauso al senso civico delle persone che si sono attivate nell'emergenza», sottolinea Regni.
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Casalmaggiore
Sabato 15 Settembre 2012
Bar Giulia GR2 di Rivieri Gianfranco Fermata KM Polo Romani Via Pascoli Sportime Bar Barracuda Portici del Municipio Bar Italia Farmacia Comunale Bar Tavola Calda Distrib. carburante ENI Distr. carburante Ariete Rist. Pizz. Piccolo Paradiso Cartoleria Alim. Tabacch. Tosi Remo Bar La Nuova Luna Portici del Comune Portici Caffè Roma Edic. Tabacch. Camozzi Edic. Tabacch. Lorenzini Bar Time Out Sido Café Fermata KM Tabaccheria Venturini
angolo Conad Casalmaggiore via Guerrazzi 4 Casalmaggiore via Trento 20 Casalmaggiore via Giovanni Pascoli 28 Casalmaggiore via E. Fermi 19 Casalmaggiore via Martelli 2 Casalmaggiore piazza Garibaldi Casalmaggiore piazza Garibaldi Casalmaggiore piazza Garibaldi Casalmaggiore Centro Commerc. Padano Casalmaggiore via Repubblica rotonda Diotti Casalmaggiore via Repubblica Vicobellignano via Molossi 47 Vicobellignano via Dante Alighieri 9/B Vicobellignano via Canzio 100 Roncadello via Roma 7 Torricella del Pizzo piazza Italia Scandolara Ravara via Mazzini 3 Castelponzone via Giuseppina 97 Solarolo Rainerio via Matteotti 113 San Giovanni in Croce via Giuseppina 103 Cingia de' Botti via della libertà 46/b Martignana di Po via Bardellina Martignana di Po piazza Comaschi Gussola via Roma 93 Gussola
Cultura&Spettacoli ‘Percezioni’ in scena a Soncino
Sabato 15 settembre alle 21, nell’ex Filanda di Soncino, La compagnia Tracce d’Arte (circa 25 giovani e adulti disabili ospiti dei diversi centri e un gruppo di loro educatori) è protagonista dello spettacolo “Percezioni – Quando il corpo si fa acqua,
aria, terra, fuoco”. Quattro quadri che rappresentano la relazione tra il corpo e gli elementi naturali. Si è lavorato sulla percezione e sulla rappresentazione simbolico-materica di ciò che circonda e rappresenta il nostro vivere.
“Le due anime compositive” Suoni di fine estate di Laura Ferrazzi in mostra con “Il Continuo” L
CONCERTO
L’associazione “Il Continuo” festeggia la terza edizione della rassegna “Suoni di fine estate” con tre appuntamenti dedicati, quest’anno, al quartetto, sia esso vocale che strumentale, forma da sempre riconosciuta come perfetta. Domenica 16 settembre alle ore 21, nel chiostro coperto della Chiesa di Sant’Ambrogio, ha luogo il primo concerto, dedicato alla formazione con il flauto, con un progetto dal titolo “Mozart inside”, con componimenti di Rolla, Paisiello, Cimarosa e dello stesso Mozart. Stemperata l’aura mitica nella quale è stato avvolto Mozart sin dalla sua morte, la storiografia ci sta restituendo una figura la cui influenza sui contemporanei è grandiosa; mitigando così il gran numero di leggende su di lui, se ne delinea un profilo di un compositore e virtuoso in assoluto contatto con la realtà che lo circondava, e in piena elaborazione di una propria arte. Questo programma vuole, quindi, presentare l'opera del salisburghese non solo nella sua forma autentica, ma dimostrare come l'Italia abbia risentito del gusto mozartiano e abbia tramutato quei precetti, oggi riconoscibili a tutti, in un linguaggio personale. Il programma si apre e si conclude con un Divertimento di Paisiello, il quale fu ispiratore della nota opera mozartiana “Le Nozze di Figaro”. In pieno recupero dello stile mozartiano è il quartetto in sol maggiore di Domenico Cimarosa, il cui gusto per la strumentazione è spesso accostato (specie nel genere operistico) a quello di Wolfgang Amadeus e, dove proprio nel genere del quartetto, entrambi trovarono l’equilibro sia formale che timbrico. Discorso diverso per Alessandro Rolla, la cui produzione strumentale è, per lo più, di genere virtuosistico; tuttavia egli fu un grande estimatore e promotore dell'opera di Mozart, pertanto, le pagine di musica da camera che non sono state ideate col desiderio di stupire, presentano comunque una linearità ed un gusto tipicamente d'oltralpe.
Nuovo appuntamento con la rassegna “Omaggio ad Amilcare Ponchielli”, iniziativa voluta dall’associazione “Centro studi Ponchielli” e la cui direzione artistica è affidata al soprano Federica Zanello. Stasera alle ore 21, presso l’Auditorium della Camera di Commercio, ha luogo il concerto “Tracrizioni e arrangiamenti da Ponchielli”. Protagonista della
• AUDIZIONI AL MUSEO Riprendono le “Audizioni al Museo – Friends of Stradivari”. Domeani alle ore 11, nella sala San Domenico del Museo civico, il primo appuntamento è con “I colori sonori di Stradivari”. Protagonista è Cecilia Ziano che, accompagnata dalla pianista Maria Grazia Bellocchio, imbraccia “Il Cremonese 1715”, uno degli strumenti più famosi ed iconici al mondo. Il programma del concerto spazia dal romanticismo classicista e decadente di Johannes Brahms alla fantasmagoria di colori di Sergei Prokofiev e Bartòk.
di Federica Ermete
a pittrice Laura Ferrazzi festeggia i quarant’anni di attività con “Le due anime compositive”, mostra retrospettiva allestita presso il Temporary Shop di via Mercatello 62. Il vernissage è in programma soggi alle 16.30, e la mostra sarà visitabile fino al 23 settembre. La nota artista, che ha frequentato Brera ed ha tenuto importanti mostre personali e collettive, tempo fa a Mosca, presso il celebre Museo Glinka, ha esposto col pittore Luigi Dainesi, una serie di opere proprio su questo tema, raccolte sotto un titolo evocativo: “Nel nome di Stradivari”. «Nell’esposizione – ha spiegato il critico d’arte Simone Fappanni emerge la duplice “anima compositiva” che caratterizza il suo affascinante iter creativo. La prima, d’intonazione schiettamente realista, la seconda di caratura astratto-informale. In questa occasione è possibile visionare un’accurata scelta di lavori fra i tanti che questa eclettica pittrice cremonese ha eseguito in anni di appassionata ricerca nel campo delle cosiddette Beaux-Arts, compresi i lavori recenti, nei quali s’intravede un nuovo e ulteriore ‘capitolo’ della sua evoluzione tematica e stilistica. S’inizia con dipinti che appartengono a un realismo plastico, eseguiti con meticolosa dedizione, come i ritratti, ove si scorge una mano leggera e
Un’opera di Laura Ferrazzi
ESPOSIZIONE DA OGGI IN VIA MERCATELLO versatile che corre rapida sulla superficie su cui il pezzo prender forma con consistente piglio meta-espressivo, pervenendo a una sintesi emozionale davvero sorprendente… Accanto ai visi continua Fappanni - il realismo della Ferrazzi si spinge a ricercare un elemento per così dire “lirico” del paesaggio naturale, sia
padano che di altre zone d’Italia. Come di consueto è la tavolozza a guidare lo sguardo dell’osservatore verso atmosfere tattili e visive in cui spesso scorci insoliti della nostra campagna sono animati da un silenzio assoluto, inframezzato soltanto dal lento fluire del Grande Fiume e di altri corsi d’acqua che lambiscono
lembi di terra che paiono incontaminati. Una ricerca, quella di Laura, che diventa vera e propria ‘prossimità affettiva’, tanto da spingerla a inserire, nel corpus del dipinto, elementi lignei e vegetali, vere e proprie ‘applicazioni’ che non risultano mai puramente ‘accessorie’, ma parti integranti dell’intero lavoro».
Appuntamento stasera con “Omaggio ad Amilcare Ponchielli” serata è l’ orchestra di fiati “Filarmonica Mousikè” di Bergamo, diretta dal maestro Savino Acquaviva. L’ensemble, espressione culturale e musicale del territorio della media Valle Seriana, comprende, nell’attuale organico, una sessantina di strumentisti provenienti da diverse aree della bergamasca. La “Filarmonica Mousiké”, che spesso pre-
senta, nella sua attività concertistica, partiture originali e in prima esecuzione a lei dedicate dagli autori, ha inciso per le case discografiche Ecm, Eufonia, Tirreno, Vidale e Wicky. La manifestazione gode del patrocinio della Provincia, del Comune, della Fondazione Città di Cremona e della Camera di Commercio. L’ingresso è libero.
Esposizioni di sei artisti amici del Deca fino a domani a Soncino
Un successo la mostra alla Filanda Le numerose iniziative culturali in programma nel Settembre a Soncino stanno attirando l’attenzione dei numerosi visitatori che apprezzano la vivacità culturale del Borgo. Di particolare richiamo è stata anche la mostra collettiva dei sei artisti amici del Deca, che hanno organizzato in modo eccellente lo spazio espositivo posto al primo piano della Filanda, che merita una visita anche perché dalle finestre si ha una vista insolita sul complesso della Rocca Sforzesca. Nel primo salone, attorno alla colonna in marmo che sostiene il tetto dell’antico opificio sono esposte le opere del giovane Angelo Martone. Accanto ai quadri informali pieni di luce e colori, su bianche colonnette sono esposte originalissime terrecotte che testimoniano le origini casertane dell’artista. Sul fondo rosso delle nostra argilla sono stati stesi vivacissimi smalti che parlano di sole mediterraneo e che ricordano
anche influssi spagnoli ben riassunti nella complessa scultura intitolata “romanza catalana”. Sui cavalletti a parete sono in mostra i pannelli di ceramica di Anita Pedrazzini: con semplici movimenti impressi all’argilla e con sapienti tocchi di colore, l’artista ha saputo trasmettere all’osservatore l’essenza dei vari momenti, movimenti e sussulti della nostra madre terra. Nella seconda stanza alle pareti sono esposti piccoli quadretti e grandi tele di Eleonora Amighetti. Sulle colonnette attirano l’attenzione le piccole
sculture di Aldo Bordiga che ha saputo trasfondere nell’argilla modellata con maestria e lasciata al suo colore naturale oppure modificata con la tecnica della bronzatura il suo amore per gli animali e specialmente per i cavalli. Scendendo alcuni gradini ci si ritrova in un vano nel quale sono esposi i quadri dalle immagini e dai colori vivacissimi e festosi di Antonia Morandi., mentre seconda saletta, atmosfera più tranquilla i rilassante: sono esposti piccoli quadretti di Fausto Merli.
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Cultura CREMA Spettacoli
Sabato 15 Settembre 2012
Ho studiato filosofia, ai tempi, sul testo di Nicola Abbagnano. Il grande studioso, detto in pillole, cercò di sottrarsi all’idealismo crociano ed all’attualismo gentili ano, attraverso la pratica della filosofia dell’esistenza. Con Heidegger e Jaspers, la filosofia è ricerca dell'essere, e questa ricerca avviene interrogando l'uomo, che è definito nella sua esistenza proprio dal tale iterrogazione, dallo “sforzo verso l’essere”. Ho ritrovato, di recente, una pagina di Abbagnano su Guglielmo di Ockham, un filosofo forse non conosciuto per come meriterebbe. Ockham, che nacque nel 1288 e morì nel 1349, quindi in pieno Medioevo, è la prova di questa tesi di Abbgnano: “Che la natura del pensiero medievale consista unicamente nella sua subor-
“L’individualità del reale” dinazione alla dogmatica cristiana; che la Scolastica rappresenti l'asservimento della filosofia alla teologia, della ricerca speculativa alle esigenze dottrinali della chiesa cattolica - sono tesi che difficilmente possono ormai più sostenersi; non solo perché si sono rivelate prive di una sufficiente giustificazione storica, ma anche perché manifestano una troppo scarsa fiducia nelle forze e nelle possibilità del pensiero umano, che per un lungo volgere di secoli si sarebbe adattato ad una funzione subordinata e servile”. Al contrario, durante il Medioevo assistiamo ad un ribollire di idee, di ricerca, di tentativi speculativi e ermeneutici
di enorme portata. Il grande assunto di Ockham è l'abbandono del punto di partenza tradizionale della ricerca filosofica: il dato da cui questa ricerca parte non è più la dogmatica, ma è l'esperienza. Ancora Abbagnano: “Il vecchio motto Credo ut intelligam perde qui veramente il suo significato, in quanto per Ockham non si tratta di procedere dalla fede alla ragione, di esprimere e formulare in un sistema di concetti il credo ecclesiastico, ma si tratta di effettuare la elaborazione concettuale dei dati che l'esperienza offre. Dopo aver accertato, proprio sulle basi dell'esperienza, alcuni punti fondamentali, Ockham procede con vigorosa
dialettica alla critica delle vecchie concezioni aristoteliche e scolastiche ed alla elaborazione di concetti nuovi, più aderenti agli insegnamenti dell'esperienza. L'individualità del reale e la sua immediata rivelazione allo spirito umano sono i fondamenti che egli pone alla sua speculazione”. Una posizione radicalmente “moderna”, che ben trova ascolto e risonanza in Abbagnano, nella sua ricerca di autenticità e fondamenti nuovi, nel tentativo di sottrarsi al “cerchio magico” idealistico ed attualistico, così patito da tanti studiosi della prima metà del 900 italiano. Agopoli*
Oggi alle 17 prende il via la “Notte bianca dei bambini” Museo civico a cura dell’associazione Amenic Cinema col film “Nat e il segreto di Eleonora” di Dominique Monféry. «Diamo il via con questa iniziativa - dichiara Paola Vailati assessore alla Cultura del Comune di Crema” - all’attenzione alla “città dei bambini” di cui parlava il nostro programma elettorale. Naturalmente non sarà l’unica iniziativa a favore di bimbi, anche se crediamo che già questo appuntamento sia particolarmente significativo e speriamo che questa edizione della “notte bianca dei bambini” sia la prima di una lunga serie».
Con l’avvio ufficiale alle ore 17 in piazza Duomo, questa sera a Crema si tiene la prima edizione della “Notte bianca dei bambini”. Laboratori di lettura e interpretazione di fiabe, giocolieri e clown, spettacolo circense a CremArena (ore 21.45), visita notturna alla città (“Crema… tra fantasmi, storia e mistero” dalle ore 22 con partenza dal Museo civico, daranno vita ad una notte bianca tutta da vivere e da ricordare per i più piccoli… ma anche per i grandi che sicuramente li accompagneranno). Conclusione in sala Pietro da Cemmo presso il
La “crisi” è il tema delle poesie a strappo
L’
Torna nel week end la manifestazione promossa dal Circolo poeti “Correnti”
argomento proposto per la 17ª edizione di “Poesie a strappo” – l’interessante manifestazione promossa dal Circolo poetico “Correnti” nata a Crema ma poi diffusasi in tante piazze d’Italia - è quello della “crisi”. Se però qualcuno volesse fare il facile gioco di parole “poesia della crisi o crisi della poesia?” verrebbe smentito dai numeri: 66 autori per 166 blocchi di poesie. Quasi un record. La manifestazione si svolge oggi e continuerà domani sotto i portici del Comune di Crema in piazza Duomo, continuativamente dalle 10 alle 19. Oltre alle poesie a strappo che i visitatori potranno “cogliere” e portare con sé per una piccola antologia poetica
personale, sabato alle ore 17 il poeta genovese Massimo Sannelli presenterà “Lettera di un economista greco”, mentre dalle ore 18 il consueto “reading dei poeti” con 7 autori impegnati a presentare le loro opere. Lo stesso reading dei poeti – con altri autori – si svolgerà domenica dalle ore 11 alle 12, mentre alle ore 17 performance di poesia e musica “Poetry Music Graffiti” con Vito Scaccianoce, Giuliano Mori e Alejandro Deluna. Da quest’anno una importante novità: alle “poesie a strappo” si aggiungeranno le “illustrazioni a strappo”, 9 illustatrici del “Collettivo Nie Wiem”per 18 disegni, sempre sotto il tema della “crisi”. Tiziano Guerini
Le poesie a strappo
INIZIATIVA
Nicola Abbagnano
*Agopoli (pseudonimo) si occupa di economia e finanza, ma coltiva una grande passione: la filosofia
“Alice nella città” apre la sua quinta stagione Si apre la 5ª stagione autunnale di “Alice nella città”, l’associazione culturale con sede a Castelleone in via Cappi. Questa sera alle ore 22 la band cremasca “Silente, Exil & Cunnings” terrà una esibizione live di rock e poesia. Nati da un anno, recenti vincitori dell’edizione 2012 del concorso della Birroteca Rock di Crema, si esercitano in un rock alternativo-sperimentale. Per i prossimi mesi la programmazione di Alice esplorerà le risorse artistiche del territorio attraverso 4 sezioni: live, teatro, cinema e a palcoscenico aperto ad ogni forma di arte. Intanto già mercoledì 19 settembre avrà inizio il primo appuntamento della rassegna cinematografica dedicata al cinema locale con un film di Daniele Grosso. A seguire, mercoledì 26 settembre l’opera prima di Gabriele Fantoni e il successivo 3 ottobre un film di Mirko Locatelli. Alice comunica che è aperto il tesseramento (euro 8) per i nuovi soci.
Alle 21 a Trigolo concerto dell’Orchestra dei Fiati
Mostra fotografica realizzata da nove ragazzi dell’Anffas Sarà inaugurata il prossimo sabato 22 settembre alle ore 17, presso la Pro Loco di Crema, piazza Duomo, la mostra fotografica nata dal progetto del Foto Club Ombriano con i ragazzi dell’Anffas. Saranno esposte 81 foto, scattate da 9 allievi con diverse disabilità e sarà proiettato anche un video nel quale si potrà vedere il lavoro svolto dai ragazzi. L’assessore comunale Paola Vailati e l’assessore provinciale Paola Orini, assieme al presidente della Pro Loco, Luigi Ferrigno, hanno presentanto questo progetto definendolo un “connubio tra arte e impegno nel sociale” che aggiunge importanza al territorio cremasco nei suoi aspetti di solidarietà. Donata Ricci, vice presidente del Foto Club Ombriano, è soddisfatta
della buona riuscita del progetto e afferma: «E’ possibile costruire buone cose attraverso la sinergia fra associazioni del volontariato. Questa nostra esperienza si è rivelata emozionante perché i tutor che assistevano gli allievi hanno potuto vedere un modo nuovo di concepire la fotografia». Molto soddisfatta dell’esperienza anche Daniela Martinenghi, presidente della locale sezione dell’Anffas: «Il risultato è stato molto importante sia sul fronte educativo e formativo che su quello del risultato artistico finale: le 81 foto in mostra, scattate da 9 nostri ragazzi, rimarranno un documento che conserveremo con cura e mostreremo anche in altre occasione». Matteo Abbà
Stasera alle ore 21, presso l’oratorio di Trigolo, l’Orchestra di Fiati costituita dal Corpo Bandistico Giuseppe Anelli di Trigolo e dal Corpo Bandistico di San Bassano, diretta dal maestro Vittorio Zanibelli, esegue un concerto, con ingresso libero e gratuito, messo a punto per celebrare il decennale della dedicazione della Chiesa Parrocchiale. In caso di maltempo il concerto ha luogo nella palestra comunale.
Programmi Tv sabato 15
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Lunedi’ 17
Martedi’ 18
Sabato 15 Settembre 2012
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giovedi’ 20
23
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Salute
Sabato 15 Settembre 2012
GLI ORARI CUP Centro Unificato di Prenotazione Dove: padiglione n. 12, a fianco del Centro Prelievi, prospiciente Largo Priori Orari di apertura al pubblico: lunedì - venerdì dalle 7.30 alle18.00 orario continuato, il sabato dalle 8.00 alle 12.00; Prenotazioni telefoniche: è possibile telefonare al numero verde 800.638.638, da lunedì a sabato dalle 08.00 alle 20.00.
PRENOTAZIONI CHE NON SI EFFETTUANO AL CUP Attraverso il CUP si prenotano tutte le prestazioni ad eccezione delle seguenti, che devono essere prenotate direttamente presso le singole unità operative o servizi come indicato di seguito: ANATOMIA PATOLOGICA secreti e agoaspirati (non Tac e non Ecoguidati) Dove: Poliambulatori, piano Terra. Orario: giovedì dalle 15 alle 16. Per prenotare contattare la segreteria dell’Anatomia Patologica dal lunedì al venerdì, dalle 10.30 alle 16.00. Telefono: 0372 405477, dalle 9.30 alle 16.00. Consegna campioni istologici e citologici La consegna dei campioni citologici urinari è prevista, presso il padiglione 5, da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 09.30; per gli altri esami da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 16.00 (accesso diretto). RADIOLOGIA Dove: piano 1, corpo H (ala destra). TC, risonanza magnetica, ecografie urgenti e richiesta di prestazioni con bollino verde Le prenotazioni vanno effettuate di persona o via fax. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.00, sabato dalle 08.00 alle 12.00. Tel: 0372 405760. Angiografia Le prenotazioni vanno effettuate di persona. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 15.30. Telefono: 0372 405367. SENOLOGIA: Screening mammografico preventivo biennale Asl Cremona (45-69 anni) Tutti i giorni dalle 8.30 alle 12.30, il mercoledì dalle 14 alle 16. La prenotazione va effettuata al CUP dell'Asl 800 318 999. Prestazioni con carattere di urgenza, risonanze alla mammella, agoaspirati, ecografie Dove: piano 1, corpo M. Ora: da lunedì a venerdì dalle 11.00 alle 13.00. Telefono: 0372 405614. Per ulteriori informazioni è stata inoltre attivata una nuova linea telefonica dotata di risponditore automatico in funzione 24 ore su 24: 0372 405612. RADIOTERAPIA E MEDICINA NUCLEARE Dove: piano Cantina, (utilizzare la scala o ascensore a sinistra vicino l'Ufficio Informazioni nell'atrio di ingresso) corpo M, monoblocco ospedaliero. Orario:da lunedì a venerdì dalle 07.30 alle 17.30. Telefono: 0372 405485. MEDICINA DEL LAVORO: Dove: Medicina del Lavoro, padiglione 10 Impegnativa del medico curante. Allergologia per sospetti professionali Tel. 0372 408178 da lunedì a venerdì, dalle 10.30 alle 13.00; oppure, personalmente presso l’Ambulatorio di Allergologia dalle 09.00 alle 13.00 da lunedì a venerdì. Visite specialistiche di medicina del lavoro Tel: 0372 405777 da lunedì a venerdì, d alle 08.00 alle 15.30; oppure, personalmente presso l’Ambulatorio Specialistico di Medicina del Lavoro negli stessi orari.
PRESIDIO OSPEDALIERO DI CREMONA
MeetMeTonight, il 28 settembre una serata per conoscere la ricerca Venerdì 28 Settembre appuntamento con la ricerca nelle principali città lombarde. Eventi a Milano, Como, Lecco, Lodi, Mantova, Pavia, Brescia ed anche a Cremona per far comprendere il ruolo della ricerca nella vita di tutti i giorni. Con questo obiettivo nasce MEETmeTonight, l'iniziativa organizzata dal Politecnico di Milano, Università degli studi di Milano e Milano-Bicocca, insieme a molte altre realtà universitarie e istituzioni lombarde, per partecipare al progetto europeo della Notte dei Ricercatori. MEETmeTonight sarà un'occasione di incontro tra ricercatori e cittadini finalizzato a diffondere la cultura scientifica e la conoscenza delle professioni della ricerca in un contesto diverten-
CENTRO DIABETOLOGICO Dove: piano 6, corpo H (lato destro), monoblocco ospedaliero. Orari: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.30 (prima visita per inquadramento diagnostico-terapeutico e visita di controllo per monitoraggio metabolico e screening delle complicanze croniche). Per le prime visite è preferibile che la prenotazione avvenga di persona comunque possibile prenotare telefonicamente da lunedì a venerdì, dalle 11.00 alle 13.30. Telefono: 0372 405715. CENTRO PRELIEVI - LABORATORIO ANALISI accesso diretto da parte dei cittadini, con la richiesta del Medico di famiglia o dello specialista. Dove: Centro Prelievi all'ingresso dell'ospedale. Orario: da lunedì a venerdì dalle ore 07.30 alle 10.30. Telefono: 0372 405663 - 0372 405452 CENTRO EMOSTASI E TROMBOSI Monitoraggio delle terapie anticoagulanti. previsto accesso con prenotazione al numero 0372 405666 - 0372 405663. Dove: Presso la palazzina del Cup Orario: dalle 07.30 alle 12.00 da lunedì a venerdì. CENTRO AZIENDALE DI ALLERGOLOGIA Dove: presso la Medicina del Lavoro, Padiglione 10 Accesso avviene mediante impegnativa del medico curante. Le prenotazioni vengono effettuate telefonando allo 0372 408178 da lunedì a venerdì dalle 10.30 alle 13.00; oppure personalmente presso l’Ambulatorio di Allergologia da lunedì a venerdì dalle 09.00 alle 13.00. IMMUNOEMATOLOGIA E MEDICINA TRASFUSIONALE: Emotrasfusioni, salassi, autotrasfusioni, terapia marziale endovenosa, preparazione di nuovi emocomponenti ad utilizzo non trasfusionale: Gel Piastrinico, Concentrato Leucopiastrinico. Dove: Piano terra, corpo D, monoblocco ospedaliero. Tel: 0372 435887 - 0372 405461 dalle 10.00 alle 17.00 da lunedì a venerdì GENETICA Dove: piano 2 lato destro del monoblocco ospedaliero. Prenotazioni telefoniche: 0372 405783 da lunedì a venerdì dalle 13.00 alle 14.30. MEDICINA LEGALE Prenotazioni presso Direzione Medica di Presidio piano Rialzato monoblocco ospedaliero. Tel: 0372 405200. PSICOLOGIA Dove: settimo piano a sinistra. Prenotazioni da lunedì a venerdì dalle ore 09.00 alle ore 10.00 presso il servizio di Psicologia, oppure anche telefonicamente agli stessi orari al numero 0372 405409. ONCOLOGIA MEDICA Dove: Piano 4 ala Destra Prenotazione in reparto da lunedì a venerdì dalle ore 8.00 alle ore 17.00. Tel: 0372 405248. TERAPIA DEL DOLORE Dove: palazzina n. 9 La prenotazione può essere effettuata telefonicamente al numero 0372 405330 dalle 11.00 alle 15.00, da lunedì a venerdì. Negli altri orari è possibile chiamare lo stesso numero lasciando un messaggio in segreteria telefonica con il nome e numero di telefono: al più presto sarete richiamati.
te e stimolante. A Cremona l'evento verrà realizzato presso il Campus con una ricca offerta per grandi e piccini a partire dal pomeriggio. Il programma prevede un videocollegamento all'evento milanese, un happy hour gratuito per tutti i partecipanti, un evento musicale con pianoforte e violino, sport, conferenze sulla tecnologia, le scienze e le problematiche energeticoambientali ed anche una dimostrazione pratica di osservazione del cielo ad opera del Gruppo Astrofili. In collaborazione con il Centro di Documentazione Ambientale verrà allestita una mostra sugli erbari illustrati, si potranno vedere filmati naturalistici e conoscere le iniziative di promozione alla lettura.
Dottor Giacomo Visioli, ortopedico: «Una diagnosi precoce è fondamentale per la guarigione»
Tunnel carpale: malattia professionale? N di Laura Bosio
ota come "sindrome del tunnel carpale", è un problema sempre più diffuso tra la popolazione, soprattutto a causa dello stile di vita moderno, che spesso impone di passare ore ed ore al computer. Ma di cosa si tratta esattamente? E da cosa è provocata? Ce lo spiega il dottor Giacomo Visioli, direttore dell'unità operativa di ortopedia dell'ospedale Oglio Po. «Si tratta della neuropatia più frequente ed è dovuta alla compressione del nervo mediano al polso nel suo passaggio attraverso il tunnel carpale. Questa compressione è causata dai tendini flessori: se flettiamo il polso dorsalmente, il movimento tipico di chi lavora molto con il mouse, con prolungati e ripetitivi movimenti di flesso-estensione del polso, si verifica un aumento della pressione all'interno del tunnel carpale e che il ripetuto allungamento dei nervi e dei tendini che scorrono dentro il tunnel possono dar luogo ad una infiammazione che riduce le dimensioni del tunnel determinando la compressione del nervo mediano». Oltre a quelle di tipo lavorativo, quali sono le cause di questa patologia? «La patogenesi occupazionale sembra essere la causa più frequente per lo sviluppo della Sindrome del Tunnel Carpale. E' stata dimostrata una particolare
Il dottor Giacomo Visioli, direttore dell'unità operativa di ortopedia dell’ospedale Oglio Po
predisposizione a questa patologia in chi svolge lavori ripetitivi. Nello specifico, risultano infatti più spesso colpiti gli addetti al settore manifatturiero, elettronico, tessile, alimentare, calzaturiero. Questa sindrome colpisce soprattutto le donne, specialmente a una certa età». Quali sono i sintomi? «Nelle fasi iniziali della patologia la Sindrome del tunnel carpale si manifesta con formicolii, sensazione di intorpidimento o gonfiore alla mano, prevalenti alle prime tre dita della mano, soprattutto durante la notte. Questo perché negli orati notturni si abbassa nell'organismo il tasso di cortisone, e ciò provoca l'acutizzazione notturna di problemi infiammatori. Al malato può capitare di svegliarsi al mattino con la mano intorpidita. Successivamente compare un dolore che si irradia anche all'avambraccio,
sintomi definiti "irritativi". Se la patologia si aggrava compaiono perdita di sensibilità alle dita, con difficoltà a compiere piccoli movimenti, o a tenere in mano gli oggetti. Peggiorando, si arriva alla perdita di forza della mano, fino ad avere un'ipotrofia dei muscoli e la deformazione». Come si arriva a una diagnosi? «In prima istanza si fa una valutazione clinica, sulla base dell'eventuale presenza dei sintomi sopracitati. Quando il paziente riferisce formicolio o dolore, spesso irradiato all'avambraccio, prevalentemente notturno o mattutino, la diagnosi di Sindrome del tunnel carpale è ritenuta la più probabile. Tuttavia per stabilire con maggior precisione l'entità del problema bisogna effettuare un esame elettromiografico, che effettuiamo anche presso gli ambulatori di Cremona e Oglio Po. Quest'ultimo esame
permette anche di classificare la gravità del danno». Come si tratta questa patologia? «In primis c'è la terapia farmacologica, a base di farmaci antinfiammatori e neurotrofici. Tuttavia il trattamento più incisivo è quello chirurgico: è sufficiente una piccola incisione in anestesia locale per intervenire sezionando il legamento, in modo da liberare il nervo. In particolare l'intervento prevede il taglio del legamento traverso del carpo (tetto del tunnel carpale), talvolta associato a una neurolisi. Può essere effettuato con tecnica tradizionale o endoscopica, in anestesia locale o brachiale. Una cosa è bene ricordare: più l'intervento è tempestivo, maggiori sono le possibilità di una completa guarigione. Per questo risulta particolarmente importante la diagnosi precoce».
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LA RICERCA
Fumo di sigaretta: a scuola inquina molto più di una strada trafficata A causa del fumo di sigaretta, il cortile di una scuola superiore durante l’intervallo può essere inquinato quanto una strada molto trafficata. E con agenti ancor più pericolosi del famigerato Pm10. La sorprendente scoperta è stata fatta dai ricercatori dell’Istituto Nazionale dei Tumori, che hanno presentato i loro risultati nell’ambito del progetto “La scuola della salute”. I ricercatori hanno misurato la presenza di Pm 2,5 e Pm 1 nel cortile di una scuola campione: il livello del Pm 2,5 prima dell’intervallo era in media di 8,3 microgrammi per metro cubo d’aria, durante l’intervallo saliva a una media di 30,5 con una punta massima di 90; il Pm 1 è passato invece da
1,3 microgrammi a una media di 11,2 e una punta massima di 55; e bisogna considerare come queste particelle siano quattro e dieci volte più sottili rispetto al Pm 10, e quindi ancor più insidiose; tra l’altro esse si insinuano nei polmoni non solo dei fumatori, ma anche dei ragazzi che non fumano. Secondo l'indagine, il 31% dei ragazzi ha provato almeno una volta a fumare, il 42% di questi prima dei 13 anni e il 91% in compagnia di un amico. Ma non è solo una questione di compagnie: è stato rilevato che i giovani tabagisti che hanno parenti fumatori sono quattro volte superiori a quelli che non hanno nessun fumatore in casa. E il cattivo esempio può venire anche da
altri adulti, ad esempio quelli che lavorano nella scuola: l’86% dei ragazzi ha infatti dichiarato di vedere abitualmente personale scolastico che fuma a scuola. Ad essere schiavo della sigaretta sarebbe oggi il 22,7% della popolazione over 15, un punto percentuale in più rispetto allo scorso anno, ma i nuovi tabagisti sono soprattutto gli over 25: i fumatori della fascia compresa tra i 25 e i 44 anni sono passati dal 26,6 al 28,3%, nella fascia tra i 45 e i 64 dal 25,7 al 26%, mentre fra gli over 65 sono saliti dal 9,1 al 12,1%. I giovani fumatori under 25 invece diminuiscono, passando dal 21,9% del 2010 al 18,8% del 2011.
Pronto Soccorso, una delibera stabilisce con esattezza i criteri per la valutazione della gravità
Un prontuario per i codici bianchi N
on tutti conoscono con precisione la realtà del Pronto Soccorso e della gestione triage. Anche per questo motivo è spesso difficile capire bene la classificazione, specialmente per quanto riguarda i casi classificati come non gravi. A questo proposito la Delibera Regionale 3379 approvata il 9 maggio 2012 contiene una sorta di prontuario sui codici bianchi in Pronto Soccorso; un prontuario “al negativo”, dove cioè sono specificati i casi in cui non si tratta di codice bianco alla dimissione. La premessa obbligatoria entro cui va inquadrata questa delibera è la definizione di criteri clinici condivisi ed uniformi per una valutazione oggettiva sull’appropriatezza dei singoli accessi al Pronto Soccorso. La valutazione sull’indifferibilità e l'urgenza di ciascuna richiesta di intervento sia affidata al medico del Pronto Soccorso e come queste valutazioni avvengano spesso in maniera diversificata all'interno delle varie strutture. Da qui la possibile diversità nell’individuazione dei "codici bianchi", gli accessi al Pronto Soccorso che sono rapportabili alle prestazioni specialistiche fruite in regime ambulatoriale e quindi assoggettabili al pagamento della quota di compartecipazione alla spesa, attualmente fissata a 25 euro.
«Criteri per la definizione dei codici bianchi alla dimissione dal Pronto Soccorso” prevedono che debbano essere classificati come “codice bianco alla dimissione” tutti gli accessi accolti con una classificazione di triage di accesso bianco o verde che: non siano esitati con proposta di ricovero in ospedale; non abbiano richiesto un periodo di osservazione, intesa come reale attività di assistenza sanitaria, di durata superiore a 6 ore; non siano conseguenti a traumatismi acuti (frattura o lussazione, distorsione con necessità di applicazione di apparecchio gessa-
to, ferite che abbiano richiesto sutura o applicazione di colla biologica), a ustioni di I grado di estensione superiore al 18% della superficie corporea o ad ustioni di maggiore gravità, a ingestione, inalazione o ritenzione di un corpo estraneo che richieda estrazione strumentale, a intossicazione acuta; non abbiano rilevato condizioni di rischio legate allo stato di gravidanza; non siano derivanti dall’invio in Pronto Soccorso da parte del Medico di Medicina Generale o di Continuità Assistenziale con una esplicita richiesta di ricovero ospedaliero e come tali sostitu-
Stanziati per i 2 progetti rispettivamente 1,4 milioni e 500mila euro
tive di un ricovero evitabile. Sono inoltre classificati come “codice bianco alla dimissione” tutti i pazienti con qualsiasi classificazione di triage di accesso che autonomamente lasciano il Pronto Soccorso, prima della chiusura del verbale. I pazienti che lasciano il Pronto Soccorso durante l’attesa e quindi prima di accedere agli ambulatori per la visita, devono essere classificati alla dimissione senza assegnazione di codice colore. Infine, nella stessa delibera viene richiamata l’importanza di attivare: da un lato, un sistema informativo che consenta di tracciare i passaggi dell’iter in corso per i pazienti del Pronto Soccorso, permettendo ai parenti in sala di attesa di conoscere la situazione del congiunto ed il suo tempo di attesa; dall'altro, dei percorsi preferenziali/ambulatori per i codici bianchi/verdi nella fascia oraria 8-20, modulando gli interventi anche in fasce orarie ridotte sulla base delle rilevazioni statistiche delle attività dei singoli presidi. Per l’operazione “trasparenza informativa” sono stati stanziati 1.500.000 euro, mentre per l’ambulatorio per i codici bianchi/verdi sono stati destinati 200.000 euro annui per ciascuna struttura; cifra, quest’ultima, variabile a seconda della complessità delle diverse realtà, dei progetti proposti e della loro puntuale rendicontazione.
ALL’ASL CONTROLLO DEI FUNGHI
I funghi, se non commestibili, possono provocare intossicazioni e gravissimi danni alla salute. Per prevenire tali rischi, presso l’Asl della provincia di Cremona è attivo il servizio di controllo dei funghi, svolto da Micologi esperti. Nei mesi di settembre, ottobre e novembre, tutti i cittadini che vogliano far controllare i funghi raccolti ed essere certi della loro commestibilità possono rivolgersi all’Ispettorato Micologico nella giornata di lunedì dalle ore 9 alle ore 12 o previo appuntamento telefonico presso le sedi distrettuali: Cremona - Via Belgiardino, 2 tel. 0372497454; Crema - Via Meneghezzi, 14 tel. 0373218511.
CELLULARI, RISCHIO DI TUMORE Telefoni cellulari aumentano il rischio di tumori. In particolare, gli apparecchi senza fili possono moltiplicare il rischio di sviluppare il glioma, una forma di tumore al cervello, già dopo 10 anni e se usati sempre con lo stesso orecchio. Il pericolo sarebbe maggiore per gli adolescenti. Queste le conclusioni di uno studio del Dipartimento di oncologia dell'ospedale universitario di Orebro, pubblicato sulla rivista sulla rivista Pathophysiology.
30 MILIONI PER GLI OSPEDALI LOMBARDI Più di trenta milioni di euro destinati alla realizzazione di tredici interventi di completamento, adeguamento strutturale e ammodernamento di altrettanti ospedali e un’accelerazione nella definizione del progetto “Città della Salute”. Prosegue incessante l’opera di rinnovamento e potenziamento degli ospedali lombardi, un’opera «in controtendenza», come l’ha definita l’assessore alla Sanità Luciano Bresciani, sottolineando come «Regione Lombardia compie una scelta in controtendenza, e grazie al Fondo di Rotazione dell'edilizia sanitaria riesce a far fronte al blocco dei trasferimenti statali».
Secondo il ministro Renato Balduzzi, «il provvedimento rivaluta la cultura del dono» di Ermanna Allevi
Diplomata presso la scuola di Naturopatia dell'istituto RIZA
Iscritta alla FINR (federazione italiana naturopati RIZA) Gentilissima Naturopata buongiorno, ho qualche probema al pancreas e desideravo sapere se ci sono delle erbe che possono aiutarmi, insieme alla cura del medico ed anche se mi può spiegare a cosa serve questa ghiandola. Grazie Angelo Il pancreas è una ghiandola voluminosa, il suo invecchiamento è un fattore di rischio importante per lo sviluppo di intolleranza al glucosio (agli zuccheri semplici), che porta poi al diabete mellito di tipo II non insulino-dipendente. Ha una funzione endocrina e una esocrina. il primo termine fa riferimento alla sua capacità di secernere nel circolo sanguigno gli ormoni (insulina, glucagone, sornatostatina) che sintetizza, mentre la funzione esocrina consiste nella produzione di enzimi digestivi da immettere nel tubo digerente. La secrezione endocrina del pancreas è svolta dalle isole del Langerhans, fonda-
mentali nel controllo del metabolismo di zuccheri, grassi e proteine. Gli acini pancreatici rappresentano invece le aree anatomiche deputate alla secrezione esocrina, cioè alla produzione di anzimi digestivi. Oltre a questi enzimi digestivi, il succo pancreatico è ricco di ioni bicarbonato, fondamentale per tamponare l'acidità del chimo proveniente dallo stomaco e garantire un ambiente favorevole all'attività degli enzimi digestivi. Tra le erbe che possono integrarsi con la cura del suo medico ci sono: l'ortica rivitalizza il pancreas depurandolo e tonificandolo; il noce - ha un'azione antiinfiammatoria e ne stimola l'attività contrastando la cattiva digestione; l'eucalipto - assunto per via orale abbassa leggermente la glicemia dei non diabetici e aiuta la regolare quella dei diabetici, migliora la capacità di tolleranza al glucosio. Può decidere con il suo medico quale di queste erbe (o più d'una) può esserle di miglior aiuto.
Ermanna Allevi risponde alle vostre domande scrivendo a: info@naturopatia-cremona.com Oppure a: ilpiccolocremona@fastpiu.it • Riceve a Cremona in via Pallavicino 6 tel. 0372-412372. • Riceve a Crema telefonando al 388 9037275.
Trapianti tra vivi, approvata la legge al Senato
Il senato ha approvato in via definitiva la legge che consente il trapianto parziale tra viventi, a titolo gratuito, di polmone, intestino e pancreas. «Questa legge concorre a rendere ancora più effettivo il diritto alla salute sancito dalla Costituzione e completa il disegno nazionale in materia di trapianti, un campo in cui l’Italia è all’avanguardia e nel quale si registra un’apprezzabile comunità d’intenti, confermata anche dal voto unanime dell’aula del Senato» ha detto il ministro Renato Balduzzi. «Il provvedimento è solo apparentemente di settore e di profilo marginale. In realtà è molto importante per tutto il Paese, perché rivaluta la cultura del dono, che significa donare, ricevere e restituire, e questo nei trapianti tra viventi vale molto di più. Davvero questa legge segna una bella pagina per la sanità pubblica italiana». Dopo la Camera, quindi, anche il Senato ha dato il suo ok alla proposta di legge nata su iniziativa del Pd. Così la donazio-
ne parziale di questi organi va ad aggiungersi a quella già autorizza di fegato e reni. Un provvedimento che, secondo il presidente della Commissione Sanità del Senato Antonio Tomassini, «Salverà molte vite umane». Con il testo approvato vengono meno tutte le problematiche burocratiche necessarie ad ottenere l'autorizzazione dei giudici per procedere alla donazione da parte di persona vivente.
Prima di questa nuova legge, la materia era regolata dall'articolo 5 del codice civile che vietava tutti quegli atti che procuravano «una diminuzione permanente dell'integrità fisica», fatti salvi la donazione di un rene e quella parziale del fegato. In genere le donazioni di organi avvengono tra parenti molto stretti, prevalentemente sono i genitori che donano ai figli. In assenza di parentela diretta o
d'inidoneità, la donazione potrà essere aperta a persone con una parentela più lontana o ad estranei. «L'approvazione di questa legge è un passo avanti importantissimo, in particolare per centinaia di bambini e adolescenti che sono in attesa di una seconda chance grazie a un trapianto», ha commentato Ignazio Marino (Pd), presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sull'efficacia e l'efficienza del Servizio Sanitario Nazionale. «Questa legge consente di salvare la vita a piccoli pazienti affetti dalla fibrosi cistica, che in Italia sono uno ogni 3.500 nati vivi». Ma sarà utile anche per altre 100 mila persone con diabete tipo 1, oppure quelle che necessitano di un trapianto di intestino, spiega ancora Marino, potranno avvalersi delle opportunità offerte da questa legge. Nel nostro Paese solo l'8% dei trapianti di rene viene eseguito grazie alla donazione da vivente, in Olanda è il 54%, in Gran Bretagna il 37% e in Germania il 22%.
26
Agricoltura
Sabato 15 Settembre 2012
Prezzo del latte, azioni sindacali e politiche Piva: «Stiamo mettendo in campo iniziative volte alla integrazione del prezzo, per far fonte all’aumento dei costi»
I
• A cura di Libera Agricoltori •
produttori latte continuano a vivere il momento difficile che da diverso tempo li schiaccia tra l’aumento dei costi di produzione e il prezzo del latte alla stalla che fino al 30 settembre è fissato in 38 centesimi al litro. Maurizio Roldi – vice presidente della Sezione latte della Libera Associazione Agricoltori Cremonesi – ha commentato la situazione precisando che per quanto riguarda il primo aspetto vi è poco da dire: i costi delle materie prime a livello mondiale sono in forte incremento. Mentre per ciò che concerne il prezzo del latte, effettivamente oggi è sottopagato e l’attuale retribuzione non è in linea con gli andamenti del mercato che a livello mondiale sta dando segnali di decisa ripresa. Mettendo insieme i due aspetti ne emerge un quadro di grave difficoltà dei produttori che in buona sostanza stanno lavorando in perdita. Una rapida analisi sui principali attori del mercato lattiero caseario mostra come i prezzi del latte alla stalla in Nuova Zelanda hanno avuto un incremento del 5,49% nel mese di giugno rispetto al mese di maggio. Aumento anche più marcato si è avuto negli Stati Uniti dove negli ultimi due mesi (luglio e agosto) l’incremento è sta-
to di oltre il 10%. Ma il dato più significativo che attesta di una nuova mobilità del mercato viene dall’Olanda dove il latte spot, alla fine del mese di agosto, ha toccato i 46 centesimi con un incremento di oltre il 50% rispetto alla fine del mese di giugno. Fenomeno non isolato visto che in tutta Europa il latte spot si sta muovendo al rialzo. Segnali che se confermati nelle prossime settimane, aprono uno scenario nuovo sulle trattative del prezzo del latte che è in scadenza a fine settembre, e che devono infondere segnali di fiducia ai produttori ed una maggiore forma di responsabilità
e collaborazione da parte dei trasformatori che se vogliono continuare ad avvalersi del latte locale per le produzioni tipiche, devono adeguarsi alle condizioni di mercato e alle necessità dei produttori. Ma, oltre alla logica del gioco delle parti che gli industriali si ostinano a tenere ad oltranza, ad ottobre entrano in vigore le norme sulla commercializzazione introdotte dal ‘pacchetto latte’ e recepite dal nostro Governo all’interno del cosiddetto decreto sviluppo. Secondo tali indicazioni da ottobre il latte dovrà essere conferito ai produttori in accordo con un contratto di fornitura, con la specifica del-
Un quadro di grave difficoltà per i produttori
le condizioni di cessione del prodotto, e regolarmente sottoscritto dalle parti. Condizione questa che ad oggi è ancora inesistente per tanti allevatori produttori di latte e che può portare ad una loro maggiore tutela. Il Presidente della Libera Antonio Piva si è detto molto preoccupato per la situazione che si è delinata, e proprio per questo da diverso tempo sta chiedendo segnali importanti da parte del mondo politico con l’adozione di misure adeguate alla gravità della situazione. Per questo la Libera si sta impegnando a mettere in atto tutte le azioni di tipo sindacale e politico che possano consentire di andare a sottoscrivere un prezzo di cessione del latte in linea con i mercati. «Ma oltre al livello politico» ha proseguito Piva «le azioni che stiamo perseguendo sono volte a chiedere una integrazione del prezzo corrente a causa del grande aumento dei costi di produzione, carburanti in particolare, e questa azione ha già dei precedenti messi in atto, a seconda dei casi, sia da parte industriale che da parte allevatoriale. E poi stiamo lavorando per modificare e mettere a punto le condizioni di fornitura del latte all’industria di trasformazione a partire dal primo di ottobre secondo regole nuove e certe previste dal ‘pacchetto latte’ in grado di fornire maggiori garanzie ai produttori».
Azienda agricola Barosi vincitrice del concorso “Nuovi fattori di successo” L’azienda agricola Cascina Barosi di Benedetta Rospigliosi è stata protagonista nei giorni scorsi delle riprese curate dalla Rete Rurale Nazionale a seguito della selezione effettuata da una commissione ministeriale fra tutte le aziende che hanno partecipato al progetto della Rrn “Nuovi fattori di successo”, progetto di promozione delle giovani eccellenze italiane del settore primario. Tra le centinaia di aziende in concorso ne sono state selezionate dodici, le quali saranno rappresentate in un calendario, una per mese, che sarà prossimamente stampato dalla Rete Rurale. Ma a vincere la selezione per effettuare due documentari che saranno lanciati nelle più importanti fiere agricole a cui parteciperà la Rete Rurale, nel circuito dei piccoli festival e anche sul web, attraverso il canale Youtube della Rrn, sono state solo tre di queste: una in Calabria, una in Emilia Romagna e appunto Cascina Barosi di Annicco. Cascina Barosi, una bella e tipica fattoria cremonese situata nel territorio di Annicco lun-
go la strada per Soresina, è condotta dalla dinamica 38enne, laureata in Economia e commercio all’Università Bocconi di Milano. Durante le riprese sono stati filmati luoghi e momenti significativi dell’azienda Rospigliosi, gioiello del mondo cerealicolo-zootecnico della provincia di Cremona, associata alla Libera Agricoltori. L’azienda ad indirizzo cerelicolo-zootecnico, con un allevamento di 400 capi bovini di razza frisona, oggi può fregiarsi dell’appellativo di impresa modello, avendo nel contempo puntato sulla diversificazione, sulle energie rinnovabili e sulla sinergia con la scuola. Dal 2009, infatti, è anche fattoria didattica accreditata dalla Regione Lombardia: bambini delle materne e delle elementari vengono in visita e apprendono i variegati aspetti legati alla vita della cascina e alle sue coltivazioni, alla lavorazione e alla trasformazione del latte. L’obiettivo della rete – la quale rappresenta il program-
La Rete Rurale Nazionale premia Benedetta Rospigliosi
TABELLA AGGIORNATA A GIOVEDI’ 14 SETTEMBRE 2012 PRODOTTO
ma con cui l’Italia partecipa al più ampio progetto europeo (la Rete Rurale Europea), che accompagna e integra tutte le attività legate allo sviluppo delle aree rurali per il periodo 2007/13 – è diffondere le eccellenti pratiche agricole messe in atto da giovani titolari di aziende. Mediante questi docufilm si mostreranno aspetti sottovalutati o perlomeno poco conosciuti dell’agricoltura, che va oltre i beni primari toccando aspetti di interesse pubblico, dalle energie rinnovabili alla didattica, veri e propri punti d’innovazione in Italia. Il documentario è un meritato premio per il lavoro svolto da Benedetta Rospigliosi, che si è detta soddisfattissima di questa iniziativa, commentando l’iniziativa come una ulteriore possibilità per far conoscere l’azienda e la fattoria didattica, un aspetto che la coinvolge in prima persona e nel quale ha sempre creduto.
PRODOTTO
SICCITÀ
Gravi i danni alle coltivazioni Non è ancora stata fatta una stima ufficiale dei danni che la protratta mancanza di piogge e le temperature elevate rilevate nel corso di questa estate siccitosa hanno causato alle coltivazione e al bestiame allevato, ma è certo che si sa che non si tratterà di conseguenze irrilevanti. Giorgio Guarneri, presidente della sezione provinciale Anga Cremona, rileva come le numerose ondate di calore di luglio e agosto abbiano causato un calo della produzione di latte variabile tra il 10% e il 15%. A questo dato negativo si devono sommare i costi sanitari richiesti dagli animali in sofferenza a causa dello stress termico, quelli energetici per mantenere in funzione 24 ore su 24 le doccette e le ventole che assicurassero in stalla un po’ di refrigerio, per non parlare dei numerosi capi di bestiame giunti anticipatamente a fine carriera proprio a causa del caldo e che hanno dovuto essere macellati. In totale, è stato calcolato che il danno economico si aggira sui 1.000 euro al giorno per ogni stalla. Per quanto riguarda il foraggio, chi è riuscito a irrigare ha potuto contare su una buona produzione, ma chi non ce l’ha fatta oggi deve affrontare notevoli problemi. La situazione è altrettanto grave nelle porcilaie, come ci spiega Andrea Cristini, presidente dell’Anas (Associazione nazionale allevatori suini). Nelle settimane incandescenti degli anticicloni africani le scrofe e i maiali all’ingrasso hanno registrato le maggiori difficoltà con calo della fertilità, minore attitudine materna, collassi durante il parto nelle scrofaie, con calo delle performance produttive per i suini all’ingrasso. Per poter avere una stima esatta dei danni economici è ancora presto. Se con le buone quotazioni di queste ultime settimane, arrivate anche a 1,70euro/kg si poteva pensare di essere in parte usciti dalla crisi, l’impennata dei costi delle materie prime sta erodendo tutta la marginalità conquistata. «Credo sia in atto ancora una volta una forte speculazione finanziaria» conclude Cristini «un incremento del 30% delle quotazioni delle materie prime non è giustificabile con quel 5-6% di produzione che manca anche a causa della siccità che ha colpito gli Stati Uniti e la Russia».
UNITA’ DI MISURA
CREMONA
MILANO
MANTOVA
MODENA
VACCHE Frisone 1ª qualità peso vivo
kg.
p.v. 1,19-1,43 p.m 2,70-3,10
MONTICHIARI 1,25-1,43
da macello 1,28-1,39
--
UNITA’ DI MISURA
CREMONA
MILANO
MANTOVA
MODENA
Tonn.
237-241
269
n.q.
(fino) 267-272
VACCHE Frisone 2ª qualità peso vivo
Kg.
pv 0,99-1,12 pm 2,35-2,60
MONTICHIARI 0,90-1,10
1,09-1,19
GRANOTURCO ibrido naz.14% um.
Tonn.
260-261
273-275
265-267
284-285
kg.
pm 2,55-3,20
Vitelloni da macello 24/30 mesi 1,65-1,75
1,39-1,56
SEMI di SOIA Nazionale
MANZE SCOTTONE 24 mesi
Tonn.
n.q.
n.q.
n.q.
1,20-1,50
(da 46 a 55 kg) 1,70-1,85
(45-55 kg) 1,30-2,10
ORZO naz. Peso spec. 55-60 peso spec. 66-68
MONTICHIARI (1° q. 56/60 kg) 1,20-1,40
Tonn.
220-224 225-230
n.q. 258-258
Fino a 65 239–244 Fino a 70 245– 250
(p.spec. 63-65) 251-253
4,65-5,15
(pregiate 70 kg) 4,11-5,25
CRUSCA Alla rinfusa
Tonn.
182–184
172–173
in sacchi 211-214
174-175
FIENO Maggengo Agostano
Tonn.
140 – 155 loietto: 140 – 155
143-153 147-152
Mag. 1° t. n.q.
Medica fienata (1° t. 2012) 125,0-145,0
PAGLIA press. (rotoballe)
Tonn.
75 – 85
80-92
Paglia da mietitr. r.b. 40-45
Paglia di frumento press. ball. 45-50
FRUMENTO tenero buono mercantile
VITELLI BALIOTTI p.vivo (50-60 kg ) frisona
SUINI Lattonzoli locali
15 kg
3,370
3,50
3,350
3,380
SUINI Lattonzoli locali
25 kg
2,600
2,70
2,580
2,610
SUINI Lattonzoli locali
30 kg
2,350
2,47
2,340
2,350
SUINI Lattonzoli locali
40 kg
2,130
2,17
2,120
2,130
SUINI da macello
156 kg
1,680
1,735
n.q.
(da 144 a 156 kg) 1,694
SUINI da macello
176 kg
1,740
1,735
n.q.
(da 156 a 176 kg) 1,738
SUINI da macello
Oltre 176 kg
1,710
1,710
n.q.
(da 176 a 180 kg) 1,722
kg.
Vitelloni femm. da macello pezz. nere (kg. 450-500) p.v. 1,43–1,58 pm 2,80-3,10
VITELLI BALIOTTI p.vivo (50-60 kg) pie blue belga
kg.
3,00-4,00
MONTICHIARI 3,85-4,05
BURRO pastorizzato
kg.
2,45
past. 1,85 centr. 2,20
1,85
PROVOLONE VALPADANA fino a 3 mesi
kg.
(dolce) 4,95-5,15
5,05-5,20
n.q.
(piccante) 5,10-5,50
5,25-5,50
n.q.
7,25-7,45
7,20-7,45
7,15-7,40
PARMIGIANO REGGIANO fino a 24 m 11,10-11,40
8,20-8,40
8,55-9,10
8,50-8,75
PARMIG. REGG. 30 mesi e oltre 12,65-13,05
PROVOLONE VALPADANA oltre 3 mesi
kg.
GRANA scelto stag. 9 mesi
kg.
GRANA scelto stag. 12-15 mesi
kg.
Zangolato di creme X burrificaz. 1,45 --
PARMIGIANO REGGIANO 12 mesi 8,90-9,10
N.B. Le quotazioni del bestiame bovino e del foraggio sul mercato di Cremona avvengono il primo e terzo mercoledì del mese. Questo dato, conseguentemente, va letto ed interpretato con la dovuta attenzione rispetto agli altri dati pubblicati. Le quotazioni del mercato di Milano avvengono in due giorni separati: il martedì per il comparto dei cereali e derivati, il lunedì per quello zootecnico che fa riferimento a Montichiari. Anche questo aspetto va tenuto in considerazione nel confronto dei dati suindicati. Il mercato di Mantova avviene in un solo giorno e cioè il giovedì. Modena il lunedì. Tutti gli aggiornamenti della tabella mercati, insieme ai collegamenti alle principali borse, sono sul sito: www.cremona.coldiretti.it.
Lettere & Opinioni "
replica
Dare la colpa alla legge elettorale è un modo per sviare il discorso Gentile direttore, mi sembra un po’ troppo semplice dare la colpa alla legge elettorale se ci ritroviamo simili personaggi a rappresentarci. Lei certamente ricorderà, come me, che in un passato non troppo lontano si votava con le, tanto desiderate, “preferenze” e ricorderà pure che i personaggi eletti, senza voler fare nomi per non far torto a nessuno, non erano certo migliori. A mio modesto parere la colpa è sempre e solo nostra. Cioè degli elettori. Perché, anche se non posso scegliere direttamente il mio rappresentante preferito, posso certamente leggere i nomi presenti nella lista e soprattutto posso sapere chi ha messo insieme quei nomi. Le sembra poco? A me no. E’ più che sufficiente sapere che, se in una lista elettorale è presente anche solo un condannato per mafia, il resto non sarà certo composto da seminaristi. Mi si potrà obiettare che se stiamo a guardare il pelo non rimarrà alcuna lista da votare. Anche questo è vero, ma comunque si potrà sempre scegliere la “meno peggio”. Ma questo implicherebbe una facoltà di giudizio inusuale nell’elettore medio italiano. Come ultima riflessione, le vorrei anche ricordare che l’attuale sistema elettorale è stato messo in atto per dare stabilità ai governi. E non si può negare che, al contrario di quando si votava col proporzionale, gli ultimi governi sono stati molto longevi. Che poi siano stati utili o dannosi è un altro discorso. Alla fine, dare la colpa alla legge elettorale è un modo per sviare il discorso. La colpa, o il merito di avere un parlamento decente è sempre e solo dell’elettore. Fino a quando ci saràgente che, per fare un esempio, non vota Di Pietro perché non sa usare i congiuntivi, ma vota Berlusconi perché sa raccontare le barzellette, non ci sarà alcuna speranza. Con qualsiasi legge elettorale. Mi scusi lo sfogo e la saluto cordialmente. Sergio Martoni Cremona (dt) Molto vero e molto giusto quello che dice, signor Martoni. Ma ho un paio di osservazioni da fare. Non voglio certo “santificare” il passato, perché, come dice lei, anche tra gli eletti di prima c’erano elementi di dubbia qualità, ma credo che, negli ultimi anni, senza banalizzare e senza generalizzare, siamo davvero scesi molto in basso. Poi, non trovo giusto che un elettore, se vuol dare il proprio voto ad un partito, non debba poter scegliere anche “chi” dovrà rappresentarlo. La fiducia è una cosa seria, diceva una pubblicità del passato. Comunque, detto questo, ha ragione lei: la qualità dei candidati di una lista dovrebbe far pensare anche sulla qualità della forza politica che li propone. Cordiali saluti. ***
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in autobus
Un viaggio allucinante da San Donato a Crema Egregio direttore, vorrei segnalare il viaggio assurdo di ritorno dal lavoro lo scorso 10 settembre. Autobus Mercedes (?) AddaTrasporti targato DR449GR. Linea 34 San Donato Palazzi Eni-Crema via Paullese delle ore 17 in partenza dai cancelli dell’Eni. L’autobus è arrivato alla fermata con una temperatura interna elevata ed un’aria irrespirabile. Mi sorgono alcune domande: posso capire che il parcheggio, dove stazionano per l’intera giornata gli autobus, non abbia posti all’ombra per tutti i mezzi, ma non sarebbe logico che, come si accende un autobus d’inverno qualche minuto prima per farlo scaldare, lo si faccia anche in estate per farlo raffreddare? Ammettendo che l’autobus, dalla partenza da MM3 all’arrivo in via Maritano non si sia ancora “raffreddato”, non si dovrebbe comunque sentire almeno il flusso di aria fredda che esce dalle bocchette? Sempre ammettendo che il bus impieghi del tempo per raffreddare l’intero abitacolo, non dovrebbe raggiungere una temperatura “accettabile” percorrendo il tragitto da San Donato a Crema (un’ora)? Ma il condizionatore funziona
Per dire la vostra, scrivete a:
lettere@ilpiccologiornale.it • cremasco@cuticomunicazione.it
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A cura di Emilia Rosemarie Codignola* cordo prima di iniziare la procedura di separazione vera e propria. Tale accordo deve illustrare le decisioni prese dai coniugi (come ad esempio, l’affidamento dei figli e il diritto di visita del genitore non affidatario, l’importo dell’assegno di mantenimento del coniuge economicamente svantaggiato da parte del coniuge con il reddito maggiore e così via). Una volta redatto l’accordo preventivo, verrà depositato il ricorso presso la cancelleria del tribunale competente per residenza. Alla prima udienza i coniugi hanno entrambi l’obbligo di comparizione. Detta udienza rappresenta, infatti, un tentativo di conciliazione da parte del giudice, che tuttavia difficilmente va a buon fine. Se i due coniugi accettano di riconciliarsi, il giudice lo iscrive in un apposito verbale. Se, invece, decidono di procedere per la separazione, si passa alla fase
o è l’autista che non è in grado di farlo funzionare? L’autobus, in effetti, emetteva un fastidioso rumore di ventola (tipo frullatore) ma di aria, né fresca né calda, nemmeno l’ombra. Sarebbe stato quindi meglio “spegnere” quel fastidioso inutile ronzio ed aprire le botole al tetto, almeno c’èra un ricircolo dell’aria. Questi “mezzi di ultima generazione”, come definito da Addatrasporti, non hanno finestrini apribili. I grandi vetri sigillati funzionano da serra e il sole che li attraversa riscaldano l’interno in modo inverosimile. I 30° C esterni di lunedì e cinquanta persone a bordo che respirano, hanno reso l’interno dell’abitacolo una camera a gas. E alla mia richiesta all’autista di aprire le botole al tetto, almeno per far circolare l’aria mi è stato risposto «non posso aprire le botole altrimenti non funziona il condizionatore»... Ah, perché funziona? Tanto valeva, visto che di aria né calda ne fredda non ne produceva, aprire le botole, almeno c’era un ricircolo dell’aria. In attesa quindi che sopraggiunga l’inverno (e poi sorgeranno i problemi del riscaldamento, mail di segnalazione degli anni precedenti disponibili se richieste), chiediamo che siano controllati i condizionatori dei bus e, nel caso funzionino, che vengano istruiti gli autisti all’uso dei vari interruttori. Non chiediamo di viaggiare in 1ª classe, ma che almeno venga garantito un viaggio nel rispetto dei 12 fattori di qualità di cui tanto la società di trasporti si fa vanto nel suo sito. Corrado Barbieri Crema ***
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arriveranno dalla nuova crescita, economica, sociale e culturale. Franco Bordo Sinistra Ecologia e Libertà ***
L’Iter burocratico per la separazione consensuale Buongiorno avvocato, mi potrebbe illustrare brevemente l’iter burocratico necessario per ottenere la separazione consensuale. Cosa prevede la legge sul divorzio breve? Elisa *** La separazione consensuale è la separazione concordata tra i coniugi, che si attua col consenso degli stessi. In altri termini, sono i coniugi a stabilire le condizioni della separazione, sia con riguardo agli eventuali figli, che sotto l’aspetto patrimoniale. A tal fine, i coniugi redigono un accordo preventivo che il giudice dovrà solo omologare. La separazione consensuale rappresenta una procedura di volontaria giurisdizione, in quanto tra le parti in causa non vi sono conflitti di interessi, ossia entrambi i coniugi sono d'accordo nella decisione di porre fine al loro matrimonio. In particolare, per quanto attiene all’iter burocratico, i coniugi redigono un ac-
Sabato 15 Settembre 2012
replica di sel
Gli insulti di Torazzi confermano il suo spessore Egregio direttore, le farneticanti dichiarazioni dell’on. Torazzi rese alla Camera dei Depuntati contro il presidente di Sel, Nicky Vendola («auguriamo a Vendola possa presto rimanere incinta lui o la sua dolce metà», fonte L’Unità dell’11 settembre 2012) dimostrano ancora una volta come il parlamentare cremasco si occupi prevalentemente d’insulti anziché del territorio che rappresenta. Torazzi, che sarà ricordato come una meteora vista l’assenza di una strategia in grado di dare al Cremasco dei segni tangibili della sua presenza in Parlamento, lautamente pagata dai cittadini, si scaglia contro il presidente di Sel, insultandolo e colpendolo rispetto alle scelte libere di orientamento sessuale. Ci auguriamo che il presidente della Camera, Gianfranco Fini prenda dei provvedimenti seri. E non possiamo che augurare all’onorevole leghista una lunga pausa di meditazione. Visto il pietoso risultato elettorale alle recenti consultazioni comunali, la strada del tramonto, per fortuna del Cremasco, è tracciata Sel Crema
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successiva, ossia l’omologazione dell’accordo. Questa è l’ultima fase della separazione consensuale ed è quella in cui il giudice approva l'accordo presentato dai due coniugi e lo rende valido. Per quanto attiene alla modifica delle condizioni di separazione, si tratta di un passo facoltativo che avviene dopo qualche tempo dalla separazione consensuale, nel caso in cui le condizioni elencate nell'accordo omologato non possano più essere rispettate. La modifica può essere richiesta da entrambi i coniugi o anche soltanto da uno dei due. Con la separazione consensuale (ma anche con quella giudiziale) non si cancella il matrimonio, né viene meno lo status di coniuge, al contrario, vengono meno alcuni obblighi, come quello della fedeltà. I coniugi separati si possono riconciliare in qualsiasi momento. Trascorsi tre anni dalla
abitazioni dell’aler
Mi impegno a risolvere i problemi in via Pagliari 51 Egregio direttore, esprimo la mia solidarietà e vicinanza agli inquilini Aler di via Pagliari 51, oltre all’auspicio che, anche attraverso il mio impegno e quello dell’assessore al Welfare, sia possibile risolvere al più presto i loro problemi. Mi recherò nei prossimi giorni in via Pagliari per incontrarli e relazionare personalmente all’Aler i disagi che ne condizionano pesantemente la vita e la serenità famigliari. Nell’intento di contribuire alla soluzione dei problemi che angustiano gli inquilini delle abitazioni pubbliche mi recherò in tutte le situazioni analoghe che mi saranno segnalate attraverso l’amministrazione comunale. Ritengo che l’ampliamento dell’offerta di abitazioni a prezzi contenuti sia una prerogativa dell’ente pubblico, che non può far venir meno la buona gestione del patrimonio immobiliare esistente. Mario Lottaroli Consigliere comunale Federazione della Sinistra,delegato all’emergenza casa ***
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analisi
Italiani sempre più in crisi si affidano alle scommesse Egregio direttore, statistiche alla mano, gli italiani sono sempre più poveri e infelici. Purtroppo è un quadro allarmante il 2012 nel nostro Paese. I redditi sono più bassi rispetto agli altri grandi Paesi d’Europa, il 35% delle famiglie è costretta a indebitarsi per arrivare alla fine del mese e il tasso di felicità strappa una sufficienza stiracchiata (6,1%) dietro non solo a Germania, Francia e Inghilterra, ma anche alla Spagna. Sempre dalla statistica fatta, si parla di un’Italia in cui i salari non stanno al passo con l’inflazione (nel 2012 +1% contro il +3% del costo della vita), dove solo una persona su quattro ritiene di poter trovare un lavoro in 6 mesi (59% in Germania), con un reddito disponibile pro-capite che continuerà a diminuire fino al 2014, per via delle manovre del governo e della recessione. L’incertezza in cui si dibatte il Paese emerge anche dalla percentuale di persone che non sono sicure di poter affrontare una spesa imprevista di mille euro entro i 12 mesi, ben il 75%. Mentre crolla il mercato immobiliare e quello dell’auto, a cui si accompagna la spesa per carburanti (-65 euro al mese tra 2006 e 2010), gli italiani risparmiano su tutto, dall’abbigliamento alle telecomunicazioni, alle vacanze. Ma anche le cene, il cinema e gli spettacoli ecc. ecc. Si tira la cinghia su tutto, tagliando sprechi e superfluo. Coop stima che gli
Accolto il ricorso sul ritardo della Regione nel stilare il Pria
data dell’udienza di comparizione si può chiedere il divorzio, ossia lo scioglimento del matrimonio o la cessazione degli effetti civili dello stesso a seconda che si tratti di matrimonio civile o matrimonio concordatario. Per quanto attiene alla proposta di legge sul divorzio breve, se questa sarà approvata dalla Camera e dal Senato, in Italia diventerà possibile divorziare con queste tempistiche: dopo un anno di separazione (se non ci sono figli minorenni); dopo due anni di separazione se i coniugi sono genitori di figli minorenni. *Avvocato Stabilito e Mediatore civile emiliacodignola@libero.it
italiani, diciamo pure “acrobati della spesa”, abbiano risparmiato 1 miliardo di euro per difendere il loro potere di acquisto. Segno che “da 28 anni che presentiamo questo rapporto e questo è l'anno più terribile». Mentre c’è un settore che cresce senza freni: quello delle scommesse, con una raccolta che da 4 anni aumenta a doppia cifra e che nel 2012 arriverà a sfiorare i 100 miliardi. Un segno dei nostri tempi difficili. Da buon intenditor, poche parole...! Andrea Delindati Cremona ***
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ambiente
polemiche a crema
Riassetto della Provincia, il sindaco non ha alcuna idea Egregio direttore, e così Crema si è presentata silente e confusa al confronto istituzionale per la riorganizzazione delle province. Apprendiamo dai giornali che il sindaco di Crema è andato a Cremona solo per ascoltare senza portare alcuna posizione, mentre il consigliere regionale e comunale Alloni avrebbe esposto ben cinque possibilità di scelta, sostenendo però lo spacchettamento dell’attuale Provincia di Cremona che, molto probabilmente, diventerà l’asse di riferimento del nuovo territorio provinciale. Non ci siamo: Crema non può presentarsi ad un incontro istituzionale di tale portata in questo modo, non è così che si fa il bene della città e del territorio. Sinistra Ecologia Libertà coglie l’occasione per ribadire che il confronto finalizzato alla riorganizzazione dei territori provinciali e dei servizi ad essi connessi, dovrebbe essere portato avanti con modalità più trasparenti e coinvolgendo maggiormente i cittadini e tutte le forme organizzate che li rappresentano. Sel ritiene che Crema e il Cremasco debbano rivendicare da subito che i servizi erogati nei vari campi (sociale, sanitario, previdenziale, scolastico, fiscale, abitativo,...) non vengano messi in discussione dal riassetto territoriale, come già avvenuto per il Tribunale e tal fine pensiamo che sia utile stringere un patto, un’alleanza con quello che diventerà il capoluogo di un vasto territorio, Cremona. Altro che divisioni e spacchettamenti! Altro impegno che chiediamo a chi intende allearsi con noi, Pd in primis, per governare insieme il cambiamento del Paese è quello di rivedere immediatamente la norma che prevede che i presidenti e i consigli delle nuove province non vengano eletti dai cittadini: è fondamentale restituire a questi organismi, che gestiranno importanti servizi e settori pubblici, la rappresentanza elettiva. Ai cittadini non servono alchimie e silenzi, ma un’impegno chiaro per la tutela e il potenziamento dei servizi e progetti che ci permettano di cogliere le opportunità che
Egregio direttore, in data 4-9-2012, con la sentenza n. 02220/2012 Reg. Prov. Coll. - n. 03356/2011 Reg. Ric., il Tar della Lombardia ha accolto la parte più importante del ricorso (n. 3356 del 2011) presentato dall’associazione Genitori Antismog avverso la Regione Lombardia per il suo mancato adempimento alle disposizioni, comunitarie nazionali e regionali, in materia di “qualità dell’aria”. Questa in breve la vicenda riassunta nella stessa sentenza del Tar: «Con nota prot. n. 1452 del 19-1-2012, la Regione ha ribadito che il piano regionale lombardo attualmente vigente è costituito dall’insieme degli strumenti di pianificazione e di attuazione sopra specificati [...] Il Pria è stato previsto dalla L.R. 11-12-2006 n. 24, espressamente emanata onde dare attuazione alla direttiva quadro 96/62/CE del Consiglio del 27 settembre 1996 [...] Il comma 3 dell’art. 1 di detta legge precisava a sua volta espressamente che le finalità della stessa erano perseguite “per fronteggiare l’avvio, nei confronti dello Stato italiano, da parte della Commissione Europea, di procedure d’infrazione per non conformità ai valori limite delle concentrazioni di particelle di PM10 fissati dalle disposizioni comunitarie” [...] Nell’ambito di tale strumento legislativo, le cui finalità erano pertanto di assoluto rilievo, vuoi per la tutela della salute pubblica, vuoi per il ruolo interlocutorio nei confronti della detta procedura di infrazione, il Pria, contemplato nell’art. 2 c. 2, riveste un’importanza centrale... Alla luce di tutto quanto precede è di tutta evidenza la necessità di concludere in tempi brevissimi l’approvazione del detto Pria, espressamente emanata onde rispondere ad una procedura di infrazione comunitaria, i cui contenuti orientativi sono stati già fissati in un documento risalente all’2009, applicandosi in mancanza misure transitorie elaborate per il quinquennio 2005-2010, ormai scaduto da tempo [...] In conclusione, il Collegio accoglie il ricorso avverso il silenzio serbato dalla Regione Lombardia e per l’effetto ordina alla stessa di provvedere, entro il termine di 60 giorni dalla comunicazione della presente sentenza, all’elaborazione della proposta del Pria e del Rapporto Ambientale e Sintesi non tecnica...» Il commento stizzito alla sentenza dell’assessore regionale all’Ambiente, Energia e Reti, Marcello Raimondi (“Agenzia di stampa della Giunta regionale” del 5 settembre) risulta addirittura sconcertante e dequalificante per l’istituzione che rappresenta quando afferma: «Nessun ultimatum e nessuna ingiunzione di nuovi interventi sull’aria, come qualcuno ha voluto far credere. La Regione Lombardia nella lotta allo smog è non da ora al top per provvedimenti, leggi e stanziamenti. Il nuovo Pria è in avanzata elaborazione: il Tar ha fissato in 60 giorni il lasso di tempo per completarlo, respingendo tutte le altre istanze dei Genitori Antismog contro la programmazione regionale in fatto di lotta all’inquinamento». Non sta certo a noi fare gli avvocati difensori dell’associazione Genitori Antismog, già brillantemente rappresentata dall’avv. Anna Gerometta che qui si ringrazia, ma pacatamente si osserva che il ricorso era incentrato sul ritardo della stesura di un Piano contro l’inquinamento dell’aria e sulla sua urgenza, cause queste, come menzionato dalla stessa sentenza, della procedura d’infrazione da parte della Commissione europea. Il Piano è solo annunciato e la data della sua conclusione non è stata mai fissata (cosa in Italia “pericolosa” per chi ha delle aspettative). L’accoglimento del ricorso per il ritardo della sua approvazione e la perentorietà di quei 60 giorni di tempo per arrivarci è la cifra del torto della Regione Lombardia e lo stravolgere la realtà dell’assessore immiserisce, ancora una volta e purtroppo, soltanto la politica. Circolo AmbienteScienze, Luci, Wwf Cremona, Italia Nostra sezione di Cremona, Legambiente Cremona, CreaFuturo, Acli, Salviamo il paesaggio Cremona
SPORT
lo SERIE B
Sassuolo cerca la fuga
4ª GIORNATA (15-9 h 15) Ascoli-Spezia, Brescia-Padova (14-9 h 20.45), Cittadella-Virtus Lanciano, GrossetoCrotone, Livorno-Empoli, Novara-Juve Stabia, RegginaModena, Sassuolo-Pro Vercelli, Ternana-Cesena, Vicenza-Verona, Varese-Bari (17-9 h 20.45).
CLASSIFICA Sassuolo, Livorno 9; Varese (-1) 8; Spezia 7; Crotone 6; Verona 5; Bari (-5), Vicenza, 4; Brescia, Pro Vercelli, Cittadella 3; Modena (-2), Virtus Lanciano 2; Novara (-4) -2, Reggina (-3), Empoli (-1), Juve Stabia 1; Padova (-2), Ascoli (-1, Ternana, Cesena 0; Grosseto (-6) -4.
Cremo, la vittoria ora è un obbligo
LEGA PRO Lo conferma Brevi: «La gara con il Feralpi non è determinante, ma il successo è importante» di Federico Contini e Matteo Volpi
E’
già vietato sbagliare alla terza giornata. Alla seconda uscita di fila allo “Zini”, la Cremonese ha sostanzialmente un solo risultato disponibile: i tre punti. Contro il Feralpi Salò di mister Remondina non sarà gara facile, ma la truppa di mister Brevi non può permettersi di perdere altro terreno per strada. La classifica inizia ad allungarsi e la strada da quota “zero punti” è tutta in salita. In attacco dovremmo rivedere il gigante Djuric che sarà affiancato da Le Noci e dal tonico Filippini, che dovrebbe giocarsi la terza maglia del tridente. Aiutati dalla stagione, anche domenica in via Persico sono attesi centinaia di appassionati, molti dei quali sembrano già aver storto parecchio il naso dopo la mancata vittoria contro l’AlbinoLeffe di domenica scorsa. A detta di molti, mister Brevi sarebbe già sulla graticola e la gara di domani potrebbe già essere decisiva. Nella giornata di ieri si è tenuta la consueta conferenza stampa pre-partita di mister Brevi che, nonostante i primi malumori per la falsa partenza dei grigiorossi, non
La Casalese ospita il favorito Brescello
I NUMERI
PROMOZIONE
2ª GIORNATA Carpi-Reggiana 2-0, Cremonese-AlbinoLeffe 1-1, Cuneo-Lecce 1-2, Feralpi Salò-Trapani 1-2, LumezzanePortogruaro 1-1, San MarinoTritium 3-1, SudTirol-Pavia 2-1, Virtus Entella-Treviso 4-1. Riposa: Como. CLASSIFICA Virtus Entella, Carpi, Lecce 6; SudTirol 4; Colo, San Marino, Cuneo, Trapani, Feralpi Salò, Reggiana 3; Portogruaro, Lumezzane 1; Cremonese (-1), Pavia, Tritium, Treviso 0; AlbinoLeffe (-10) -8. PROSSIMO TURNO (17-9 h 15) AlbinoLeffe-Virtus Entella, Cremonese-Feralpi Salò, LecceSan Marino, Pavia-Lumezzane, Por-togruaro-Carpi, ReggianaCuneo, Trapani-Treviso TritiumComo. Riposa: SudTirol. ritiene l’imminente sfida con il Feralpi Salò fondamentale per il futuro suo e della squadra: «La prossima gara non sarà determinante, ma sarà importate vincerla». Ciò che conta di più per l’allenatore della Cremonese è recuperare al meglio tutti gli infortunati: «Per il prossimo impegno di campionato solo Minelli, Riva e Baioc-
Crema e Rivoltana in cerca del riscatto ECCELLENZA
Lo scorso week end, per le due squadre nostrane impegnate nel tosto torneo d’Eccellenza è stato letteralmente terribile. Il Crema 1908 di Maurizio Lucchetti ha perso a Vimodrone contro il Real Milano (2-0), mentre la Rivoltana, in casa è stata brutalmente travolta per cinque reti a due dal Cavenago del leggendario bomber Loprieno. Sono ancora dunque in fase di rodaggio le due compagini, ma il Crema costruito ed allenato da mister Maurizio Lucchetti (coach manager all’inglese) tra l’altro con una struttura societaria da Lega Pro, quest’anno ha le carte in regola per osare, o almeno per provare a guardare oltre gli orizzonti di una tranquilla salvezza. La Rivoltana, invece, deve pensare soltanto a salvare la pelle, Zambelli sa il fatto suo, ma l’impresa si annuncia ardua, mai dire mai tuttavia. Le sfide di domenica: Crema-Ciserano, Seveso-Rivoltana. S.M.
Una fase di gioco contro l’AlbinoLeffe (foto L. Dassi)
co non saranno disponibili. E’ necessario però avere il tempo di lavorare per recuperare la miglior condizione e per far amalgamare al meglio i tanti giocatori nuovi». Il pensiero poi torna alla vittoria sfumata con l’AlbinoLeffe: «Con i bergamaschi abbiamo fatto una gara improntata all’attacco, durante la quale i miei ragazzi
hanno, a tratti, espresso un buon gioco. Ci è mancata solo la determinazione di voler vincere a tutti costi e nel calcio se sbagli tanto, vieni punito». PROBABILE FORMAZIONE (4-4-3): Alfonso; Cangi, Moi, Tedeschi, Armenise; Fietta, Previtali, Buchel; Filippini, Djuric, Marotta. All.: Brevi.
Per la seconda volta in una decina di giorni, a cavallo fra due competizioni, in Baslenga va in scena Casalese-Brescello: appuntamento domani pomeriggio, ore 15.30. In Coppa, settimana scorsa, finì 1-0 per i biancocelesti: beatà gioventù in campo sui due fronti, Bazzani match winner ma qualificazione ai reggiani (forti del 2-0 inaugurale alla Meletolese). Come prevedibile, in campionato sarà tutta un’altra storia. Il Brescello è reduce dal poker rifilato al Cadelbosco, la Casalese dal buon pari raggranellato a Langhirano. Gialloblu favoriti d’obbligo, ma anche domenica scorsa il pronostico non concedeva punti ai maggiorini... In Lombardia, la Promozione regala il primo derby di campionato, dopo un girone di Coppa tutto nostrano: la Soresinese attende la Luisiana. Una gara che paRoberto Bolsi re avere esito scontato, visti i risultati della prima giornata, diametralmente opposti: quaterna vincente per i rossoblu, l'esatto contrario per i pandinesi. Il Casalbuttano dovrà confermare il buon avvio (tris al Gessate) in casa della Sangiulianese, il Chieve (digerito il ko di Montanaso) cerca l’immediato riscatto ospitando l’Accademia Sandonatese. Simone Arrighi
SERIE D Reduce da due vittorie consecutive la formazione gialloblu affronta il temibile Pontisola
Pergolettese a caccia del tris per sognare di Stefano Mauri
Questo Pergo, o meglio questa Pergolettese merita sempre il pubblico delle migliori occasioni, tanti sinceri applausi e una bella festa per i suoi prossimi 80 anni (auguri). Prima di parlare della stretta attualità “canarina”, un salto indietro virtuale nel tempo è quantomeno doveroso. In questi giorni si fa un gran parlare del cosiddetto affair (per carità, eticamente discutibile) “Macalli – marchi”, ma perché nessuno si sofferma invece su quanto l’illustre vicepresidente federale, dichiarò più o meno un anno fa? Eh sì, all’epoca, quando tutti (in primis quella parte politica che oggi fa populismo) applaudivano l’ex presidente Sergio Briganti (braccio operativo della “mente” Ciro Di Pietro) discorrendo di stadi nuovi e serie B, il ragionier Macalli se ne andava in giro dicendo: «Vigilerò affinché il football a Crema viva». Perché allora nessuno approfondì tali dichiarazioni? Ciò detto, congratulazioni al sodalizio gialloblu pensato dal deus ex machina Cesare Fogliazza (personaggio straordinario) e sostenuto dagli euro di imprenditori (Fogliazza compreso)
Gialloblu in festa (foto www.uspergolettese1932.it)
generosi, tra i quali Massimiliano Marinelli. Se da un lato è accertato che il “pianeta calcio” non è più terra di mecenati, d’altro canto è doveroso sottolineare che nella Crema calcistica più gettonata sono tornate ad operare le persone giuste. Reduci da due vittorie consecutive ed entusiasmanti (sulla Castellana di misura
e sul Lecco per 2-0 nel turno infrasettimanale), i ragazzi terribili allenati da mister Roberto Venturato (lui e il suo staff meriterebbero di lavorare quantomeno in serie B), domenica al Voltini (ci vorrebbe una magnifica cornice di pubblico, trattasi di big-match) incroceranno i tacchetti con l’agguerrita compagine orobica del Pontisola. E per l’occasione serviranno occhi da tigre. Già, ma quali sono sulla carta le avversarie più temibili della Pergolettese? Mah! Fare pronostici è sempre difficile, fermo restando la buona partenza della Caronnese, dello stesso Pontisola e dell’Olginatese (meteore o solide realtà?), le rivali del team cannibale dovrebbero essere Voghera, Pro Sesto, Montichiari e Seregno. Torneo lungo, denso di insidie e dilettantistico esclusivamente nella denominazione, il Cnd non ammette distrazioni. CLASSIFICA (3ª giornata) Olginatese, Pontisola, Insubria Caronnese 9; Pro Sesto, Voghera, Montichiari, Pergolettese 7; Perginese 5; Seriate, Sant’Angelo, Mezzocorona, Seregno 3; Caravaggio 2; Darfo Boario, MapelloBonate , Alzano Cene, Lecco, Castellana 1; Trento 0.
SERIE A Sfide molto delicate per il Milan (con l’Atalanta) e l’Inter (sul campo del Torino)
Trappola rossoblu per la Juventus in trasferta
Dopo le esibizioni non certo esaltanti della Nazionali (pari in Bulgaria e successo stentato con Malta), torna nel week end la serie A senza sfide di cartello. In vetta, sulla carta il compito meno agevole si annuncia quello della Juventus, impegnata sul difficile campo del Genoa, formazione ostica nei turni casalinghi. In azzurro i tanti juventuni hanno mostrato una forma non certo eccellente (in particolare Pirlo), ma la formazione bianconera rimane comunque favorita contro i rossoblu di De Canio (nella foto). Insidiosa per istituzione la sfida del Milan con l’Atalanta, che ha spesso fatto soffrire i rossoneri a S. Siro. Oltretutto Allegri deve far fronte
ai numerosi infortuni, che stanno falcidiando una rosa non certo ricca di talenti. Rischia anche l’Inter sul campo del Torino, mentre il Napoli è atteso dalla prova di maturità con il Parma, corsaro al S. Paolo ben due volte nelle ultime tre stagioni. Interessante è anche la partita dell’Olimpico, dove la Roma di Zeman deve confermare quanto di buono mostrato con l’Inter. L’avversario non è certo irresistibile (il Bologna), ma in serie A tutte le compagini possono diventare pericolose se affrontate in giornate di scarsa vena. Fari puntati anche sulla Lazio, ancora a punteggio pieno, che all’ora di pranzo chiede strada al Chievo. Una sfida molto interessante,
che potrebbe dirci quanto vale la formazione biancoceleste, partita a fari spenti, ma rivelatasi interessante. 3ª GIORNATA (16-9 h 15) Chievo-Lazio (h 12.30), Fiorentina-Catania, GenoaJuventus, Milan-Atalanta (15-9 h 20.45), Napoli-Parma, Palermo-Cagliari (15-9 h 18), Pescara-Sampdoria, Roma-Bologna, Siena-Udinese, Torino-Inter (h 20.45). CLASSIFICA Juventus, Napoli, Lazio 6; Sampdoria (-1) 5; Roma, Catania 4; Torino (-1), Genoa, Inter, Milan, Fiorentina, Chievo, Parma 3; Cagliari 1; Udinese, Bologna, Palermo, Pescara 0; Atalanta (-2) -1; Siena (-6) -5. F.V.
TENNIS
Coppa Davis: Italia avanti 1-0 con il Cile
Italia di Davis in vantaggio 1-0 nello spareggio per rimanere nel gruppo mondiale. Ieri Seppi ha travolto Hormazabal 7-5 6-1 6-2, mentre il match tra Fognini e Capdeville è stato sospeso al quinto set per oscurità. • MOTOGP E’ iniziato sotto la pioggia il Gp di San Marino, con i big che hanno preferito non scendere in pista. Confidando nella clemenza del tempo, domani alle 14 sul circuito di Misano intitolato a Marco Simoncelli, Lorenzo difende la vetta della classifica dall’assalto di Pedrosa (staccato di 13 punti).
Sport
Sabato 15 Settembre 2012
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La Vanoli si conferma competitiva
Con l’arrivo di Kotti e Huff il roster biancoblu è al completo e domani pomeriggio è impegnato contro l’Angelico Biella
I
SERIE A Anche contro la quotata Cantù la formazione di coach Caja ha fornito una bella prova di Giovanni Zagni
l programma lunghissimo delle gare amichevoli procede, per la Vanoli, con grandi soddisfazioni, al di là dei risultati numerici, peraltro positivi, in attesa del via al campionato previsto per il 30 settembre, quando al PalaRadi troverà la Virtus Bologna per un esordio con i fiocchi. Sinora la preparazione è andata avanti senza intoppi, pur con l’assenza, ora finita, dei due finlandesi Huff e Kotti che sono stati impegnati nelle qualificazioni per gli Europei del prossimo anno con la loro nazionale.La partenza è stata molto positiva ed ha già evidenziato la predilezione di coach Caja ad un solido impatto difensivo, ma molto resta ancora da fare specialmente in l’attacco, che ha trovato in Harris, Jackson e Johnson i più prolifici, ma tutti i giocatori schierati si sono comportati bene. Insomma, si temeva che la rinnovata compagine di Aldo Vanoli fosse il famoso vaso di vetro in mezzo a quelli di più sostanziosa materia, mentre i ragazzi paiono tenere bene il passo anche dei più blasonati avversari, l’ultimo dei quali (Cantù
JUDO Sono in piena preparazione nella palestra del Kodokan di Cremona, Ilaria Sozzi e Marta Frittoli che domenica 23 settembre a Pordenone, avranno la grande occasione della vita disputando nella città friulana i campionati del mondo di kata, per la prima volta in Italia. Dopo aver conquistato tre titoli europei ed una medaglia d’argento ai mondiali di Tokyo, le due azzurre del Kodokan avranno la possibilità di sfruttare questa grande chan-
La presentazione di Janis Porzingis
dell’ex Trinchieri), vittorioso soltanto 78-75 (17-22, 43-40; 63-54) nell’ultimo minuto di gara. Ecco il tabellino della Vanoli: Fontana ne, Porzingis 7, Castelli 2, Jackson 24, Ruini 5, Johnson 14, Harris 4, Conti 5, Stipanovic 10, Cazzaniga 4. Con questo non ci facciamo illusioni, perché i momenti “caldi” e difficili non mancheranno e ci si deve augurare che come al solito il grande
cuore della tifoseria aiuti la squadra a vivere senza troppo soffrire quelle situazioni. La società, su indicazione di Caja, sta cercando ancora un giocatore di esperienza e carisma da inserire in organico, ma per ora “il mercato” non offre molte opportunità, per cui probabilmente si attenderà l’occasione propizia, sperando che si presenti in fretta. Intanto martedì tutti gli appassionati avranno l’opportunità di vedere
all’opera la nuova Vanoli in una amichevole, al PalaRadi con la compagine di Forlì di Legadue, per cominciare a prendere confidenza con la squadra che vedremo in campionato. C'è tanta curiosità ed interesse per questo primo contatto e di certo la tifoseria non si farà sfuggire l'occasione per scaldare l’ambiente e far le proprie valutazioni sul lavoro fatto e da fare. Prima, però, i biancoblu sono impegnati domani nel “Trofeo Bruno Gontero – Memorial Giuseppe Angelico”, in programma sul parquet del Lauretana Forum alle 18.15 e contro l’Angelico Biella. Intanto, giovedì è stato presentato il lettone Janis Porzingis, che si è così presentato: «Questo primo mese insieme alla squadra mi ha fatto capire che ho fatto la scelta giusta, i miei compagni sono persone veramente capaci e ogni giorno che passa si crea un legame sempre più forte sia sul campo che fuori. Ora, con l’arrivo dalla Finlandia di Kotti ed Huff, siamo finalmente al completo e sarà nostro compito aiutarli ad inserirsi il prima possibile negli schemi di gioco che ci chiede l’allenatore per poter perseguire l’obiettivo di mantenere Cremona in serie A».
Sozzi e Frittoli a caccia del titolo mondiale di kata ce in una specialità in cui troppo spesso arbitri casalinghi l’hanno fatta da padroni, rovesciando quello che si era visto in gara. Ai mondiali hanno sempre vinto, in tutte le specialità, coppie giapponesi, ma mai nessuno arrivò così vicino a loro come la coppia del Kodokan. Non ci sarà comunque da fidarsi, anche se si gareggerà
in Italia perché proprio nel 2010 a Pordenone le due ragazze subirono uno scippo madornale quando si disputarono i campionati europei, finendo addirittura terze dopo aver eseguito l’esercizio migliore. La fiducia, comunque, è molta e in pratica le uniche coppie da temere dovrebbero essere quelle giapponesi
alle quali, comunque, proprio la coppia italiana dovrebbe essere in grado di render dura la vita. Non mancherà, naturalmente un ricordo e una dedica a Giorgio Sozzi che della disciplina dei kata fu il primo propugnatore in Italia e a cui certamente devono moltissime le sue due allieve, Ilaria e Marta. Cesare Castellani
Pedrignani e Visconti ancora sugli scudi
BOCCE Ottime prove degli atleti della Bissolati nel memorial “Alfio Regazzetti e Fabio Moretti” Ragguardevole prestazione dei bocciofili della Bissolati che si prendono l’intera posta nel memorial “Alfio Regazzetti e Fabio Moretti”. Nella categoria A/B ultima vittoria con la maglia bissolatina per Alberto Pedrignani, dalla prossima stagione alla Vis Trescore in coppia con Guglieri. Dopo aver superato nei quarti Luciano Pezzetti, “Pedro” s’imponeva in semifinale su Roberto Visconti ed in finale aveva la meglio su G. Battista Defendenti. Quarto posto per Massimo Paladini. Ormai non fanno più notizia i successi di Mattia Visconti (nella foto) in categoria C/D. Con un doppio 12-5 il bissolatino eliminava il beniamino di casa Luca Nava e successivamente il pieranichese Angelo Degli Agosti. Approdava in finale anche Michael Tedoldi
che superava in semifinale Paolo Visigalli. Nulla poteva il cremosanese contro la classe e tecnica di Visconti nettamente vittorioso con il punteggio finale di 12-5. Ha diretto la gara Franco Stabilini coadiuvato dagli arbitri di finale Ermanno Barbati e Mario Parati. TROFEO MARTINENGHI Successo di Gianpietro Frattini (categoria A/B) nella gara organizzata dalla Arci S. Bernardino. Il portacolori della “Delma” eliminava nei quarti Luciano Pezzetti (126), in semifinale G. Franco Vassalli (127) ed in finale aveva la meglio su Andrea Zagheno con un netto 12-4. Quarto posto per Lucio Valdameri della “S. Stefano”, bocciofila in evidenza con ben quattro giocatori nel girone finale. Massimo Malfatto
BOXE
L’Abc prepara i match in piazza Grande fermento in questi giorni nella palestra dell’Accademia Boxe Cremona in via Postumia. Grande successo stanno ottenendo le lezioni di “Mma” frequentate, già nella prima settimana da oltre venti appassionati, ma soprattutto sono impegnatissimi nella preparazione della stagione invernale i pugili che prenderanno parte alla manifestazione in programma domenica 23 settembre in piazza Stradivari, attesissima dopo il successo dello scorso anno e quindi nei campionati lombardi che inizieranno il 1° ottobre per la categoria youth. L’Abc presenterà sul quadrato quasi tutti i suoi migliori rappresentanti in un confronto che la vedrà opposto ad una selezione emiliana (di Parma e Piacenza) rafforzata da un paio di pugili provenienti da altre regioni. I tecnici dell’Abc hanno voluto per i loro pugili avversari di ottimo livello proprio per provare la loro preparazione in vista dei prossimi campionati per cui molti incontri rivestiranno grande interesse tecnico e agonistico come quelli che vedranno impegnati Fulvio Dernini, i due youth Esposito e Bouraoui, ma anche i vari Vetroni e Colombi, Bouchara, Ionescu e Giandebiaggi. La stessa cosa vale per per Dernini, che non ha potuto partecipare al “Città di Cremona” perché impegnato ai Campionati Universitari, opposto al pugliese Mellone. Per Gigi Giandebiaggi ci sarà il rumeno di Parma Vitale Spinu che proprio al “Città di Cremona” costrinse all’abbandono il fratello Giulio.
Coppa Italia, Cremona ok Crema è subito eliminata
Vince Cremona, disco rosso per Crema: questo in sintesi l’esordio delle nostre due formazioni impegnate nella Coppa Italia Seniores in pieno svolgimento a Milano. Sulle corsie del bocciodromo di Peschiera Borromeo la formazione grigiorossa guidata da Roberto Miglioli ha superato Firenze per 1-0. Nella specialità individuale Comizzoli chiude in parità (8-3 2-8),Visconti ko 4-8 viene sostituito da Caccialanza che vince 8-4. In parità si chiude il match Miglioli-Visconti-Caccialanza (4-8 8-5) ed è decisiva la vittoria della coppia Massarini-Comizzoli per 8-4 e 8-6. Ieri in tarda serata Cremona in campo per i sedicesimi di finale contro Cosenza, che ha eliminato Parma ai “pallini”. Sulle corsie milanesi debacle della rappresentativa di Crema, sconfitta da Viterbo per 1-0. Male Guglieri sconfitto (6-8 4-8), chiudono in parità la terna Venturelli-CarnitiPezzetti (3-8 8-2) e Pezzetti (8-5 3-8). Marazzi perde il primo set (4-8), l’incontro viene sospeso e la formazione di Comolli torna a casa. M.M.
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Sport
Sabato 15 Settembre 2012
Luci e ombre per una Icos incompleta
VOLLEY Il torneo in Polonia ha confermato che le violarosa devono lavorare ancora tanto. Buon test per la Pomì
L
uci e ombre per l’Icos Crema nel torneo internazionale di BielskoBiala in Polonia. L’esordio non è stato certo confortante (ko 3-0 con il Giaveno), al quale ha fatto seguito un’altra sconfitta per mano della squadra locale. Le violarosa si sono poi rifatte nell’ultima partita, rifilando un cappotto all’Aluprof TK Budapest e classificandosi al terzo posto. Nella partita con le polacche, il tecnico cremasco non ha potuto contare sull’apporto dell’ultima arrivata, Riikka Lehtonen, a causa di un leggero affaticamento e ha quindi mandato in campo Dalia in palleggio, Matuszkova-Rossi opposto, Saccomani e Marc in banda, Garcia Zuleta come unico centrale, opposta a Alice Martini e Paris nel ruolo di libero. La gara non è andata nel migliore dei modi, lo testimoniano i bassi parziali con cui la squadra di Bielsko-Biala si è aggiudicata i tre set: 25-12, 25-17 e 25-14. Il giorno successivo, invece è andata decisamente meglio:
L’Icos terza in Polonia
nella partita con la squadra di Budapest le ragazze si sono riscattate. Le ungheresi, formazione solida anche se più giovane rispetto alle altre, hanno dovuto arrendersi in tre set: 25-14, 25-17, 25-14. In questo terzo match della manifestazione è stata schierata la schiacciatrice finlandese Lehtonen, che con la sua esperienza ha saputo definire meglio l’ossatura delle squadra viola-rosa. «Purtroppo
è stato impossibile poter far giocare di più Riikka perché veniva da giorni di affaticamento; comunque ci accontentiamo di questo terzo posto e ora aspettiamo l’arrivo delle due centrali titolari Nucu e Paolini per continuare a lavorare al meglio», è stato il commento di Leo Barbieri al termine dell’esperienza in Polonia. La centrale Iuliana Nucu, impegnata con la nazionale rumena, sarà di nuovo a
BMX
Morenita Ferrari, giovane motociclista di Casalmorano, sta proseguendo la sua corsa verso la conquista del podio nella più importante delle challenger riservata alle donne in campo motociclistico nella specialità della velocità, il Trofeo Beatrice Bossini che si conclderà il 30 settembre sulla pista del Mugello. Nell’ultima gara ha gareggiato sul circuito della Franciacorta, a Castrezzato e Morenita è riuscita per la terza volta a salire sul podio e a conservare il terzo posto in classifica generale. Morenita ha ottenuto la pole position nelle prove e ed è partita per aggiudicarsi la gara. Chance sfumate solo nelle ultime batture della corsa. Sarà per la prossima volta...
Manuel De Vecchi impone ancora la sua legge in occasione della quarta prova del giro d’Italia di bmx, svoltasi a San Giovanni Lupatoto. Alle sue spalle, l’altro ex biancorosso Roberto Cristofoli ed una nutrita truppa di validi avversari, ma il due volte olimpionico non cede la mano e chiude ancora una volta con l’oro di giornata. Una finale al cardio palma, partita bene ma poi complicatasi a causa di una sbavatura meccanica. Costretto ad inseguire un Cristofoli sempre in ottima forma, il Manuel ci ha creduto per tutta la gara e ha bruciato sugli ultimi quaranta metri di woops, l’ex biancorosso. Giornate di gare elettrizzanti che hanno peral-
La Reima Crema è impegnata nel primo torneo Revivre, organizzato dal Powervolley Milano. A causa della mancata iscrizione alla Coppa Italia, il tecnico Vittorio Verderio in accordo con la dirigenza ed il suo staff, ha deciso di partecipare al torneo Revivre, al quale prenderanno parte anche formazioni come Milano e Brugherio, inserite nel medesimo girone dei blues. Il programma del girone B: oggi ore 21, SangiulianoReima Crema. Martedì 18-9 alle ore 20.30 alla palestra “Donati”, Reima Crema-Diavoli Rosa Brugherio. Giovedì alle 27-9 alle ore 20.30, Reima Crema-San Giuliano. Sabato 29-9 alle ore 21, Diavoli Rosa-Reima Crema. Le prime due classificate del girone si qualificherà per le semifinali ed incroceranno le prime del girone A. Il quadrangolare finale si giocherà ad Abbiategrasso sabato 6 ottobre. Poi un ricco programma di amichevoli precampionato accompagnerà, giorno dopo giorno, i blues all’esordio casalingo contro la Comer Iglesias, domenica 14 ottobre alle ore 18. Nel frattempo sono stati assegnati i numeri di maglia ufficiali della stagione 2012-2013: 1 Alberto Bigarelli, 3 Aaron Bonizzoni, 4 Andrea Sarubbi, 5 Mario Morelli, 6 Emanuele Verdelli, 7 Pietro Faccioli, 8 Roberto Corti, 9 Giulio Marazzi, 12 Giulio Silva, 13 Daniele Egeste, 14 Andrea Binaghi, 15 Riccardo Zoadelli, 18 Nicola Mazzonelli. Rispetto allo scorso campionato sono due i numeri cambiati: Faccioli è passato dall’8 al 7, mentre Mazzonelli dal 5 al 18.
tro visto in luce anche gli altri riders del Bmx Action Cremona: Alby Bonaglia tra gli Junior, Martti, Mauri e Matias Sciortino, rispettivamente negli Esordienti G5 e G2. Tutti non raggiungono le finali ad otto partenti, ma comunque hanno fatto vedere buone cose nelle batterie di qualifica e nelle semifinali, durante le quali sono riusciti a capire i punti da migliorare. Sicuramente seguire le orme di capitan De Vecchi è una grande stimolo per il futuro. Ora toccherà a Vicenza organizzare l’ultimo atto del circuito italiano di bmx, dove vedremo in scena sempre i migliori piloti dello stivale che si contenderanno la maglia di leader per il 2012.
CICLISMO
Colpo di Mirko Coloberti (classe 2005 dell’Imbalplst) nel Gran Premio Fendo Soldo
Emozioni in pista a Soncino
Raffica di emozioni alla stadio comunale di Soncino per il Gran Premio Fendo Soldo, organizzato dalla ciclistica Imbalplast. Centoventinove Giovanissimi impegnati a lottare con tenacia, nella velocità su pista e nella corsa a punti, prove che hanno tenuto il grande pubblico presente sugli spalti con il fiato sospeso. Trionfo bresciano dello Sprint Ghedi nel torneo a punti e dell’Imbalplast in quello per il gruppo più numeroso. Stavolta la bella sinfonia dei pretendenti al primato è pressoché di marca extraprovinciale: basterà dare un’occhiata alle classifiche per rendersene conto. Si è incominciato con il botto dei più piccini: Mirko Coloberti ha battuto il compagno Marco Dadda nella classe 2005, poi tutto il resto ci ha riservato sorprese. Ecco i vincitore. Classe 2005: 1) Mirko Coloberti (Imbalplast). Classe 2004: 1) Matteo Bicelli (Gs Sprint Ghedi). Classe 2003: 1) Sebastiano Minoia (Sprint
Reima stasera in campo per il 1° torneo Revivre VOLLEY B1
De Vecchi si conferma il più forte
MOTOCICLISMO
Morenita Ferrari è terza nel Trofeo Beatrice Bossini
Crema il 17 settembre, mentre Lauren Parolini è giunta in città nei giorni scorsi. SERIE A2 Prosegue la crescita di rendimento della Pomì Casalmaggiore, che giovedì ha pareggiato 2-2 (25-27, 25-13, 14-25, 25-19) nel test amichevole contro l’Universal Modena (formazione di A1). «Possiamo ritenerci molto soddisfatti del bilancio del test con Modena commenta il ds Mariana Isabel Conde sul sito della società - sia dal punto vista del risultato che della prestazione. Le ragazze continuano a far registrare miglioramenti soto tutti i punti di vista, dimostrando di saper mettere a frutto il duro lavoro settimanale in palestra. Anche nei due set persi, la squadra non ha mai rinunciato a giocare dimostrando grande coesione. Apprezzabile l’intesa tra la palleggiatrice e le centrali». E oggi pomeriggio, alle ore 16.30 al PalaFarina di Viadana, è in programma un’altra amichevole contro il Bologna Volley (squadra di serie A1).
Ghedi). Classe 2002: 1) Giorgio Cometti (Romanese). Classe 2001: 1) Alessandro Ferrari (Pagnoncelli). Classe 2000: 1) Marco Costa (Progetto Ciclismo Rodengo). Corsa a punti classe 2001: 1) Yuri Brioni (Pol Albano Ciclismo) punti 15, 2) Alessandro Neotti (Romanese) 9, 3) Alessandro Ferrari (Pagnoncelli) 8, 4) Lucrezia Francolino (Muzza), 5) Pierpaolo Zanelli (Sprint Ghedi). Classe 2000: 1) Attilio Botticini (Progetto Ciclismo Rodengo) punti 16, 2) Luca Volpi (Progetto Ciclismo Rodengo) 11, 3) Federico Mazzotti (Sprint Ghedi) 9, 4) Diego Bosini (CC Cremonese-Arvedi), 5) Marco Costa (Rodengo). • GIOVANISSIMI A CASTELLEONE Occhi puntati sul 1° Gran Premio Pr. Caffè di Castelleone, gara della categoria Giovanissimi, programmata domani con partenza alle ore 14.30. Organizza l’Imbalplast di Soncino. Fortunato Chiodo
Ottime prestazioni a Soncino nel 31° Memorial maestro Guglielmo Colombi
Coloberti e Bosini sugli scudi
(F.C.) Festeggia quarantanni di sport del ciclismo la società ciclistica Imbalplast di Soncino. E’ qualcosa di straordinario, visto che la società si regge su un’ impalcatura fatta di uomini sospinti unicamente dall’amore per il proprio paese, senza alcun interesse economico o di altro tipo, con servizio di puro volontariato, fatto in modo gratuito, fedeli all’impegno, puntando attivamente sul vivaio del settore giovanile, impegnato a mulinare sui pedali con un grande maestro di vita e di sport come patron Sergio Alzani, ex professionista e “locomotiva di Soncino”. Un amarcord dal grande richiamo sportivo, 40 anni di storia e di amicizia, cominciata nel 1972 con i colori della Genivoltese, festeggiata nell’occasione del “31° Memorial maestro Guglielmo Colombi “ a Soncino con la corsa riservata alla categoria Giovanissimi, disegnata nella città murata, comprendente uno strappo impegnativo. Affrontato con una naturale selezione, il percorso ha incoronato del cremasco Mirko Coloberti e il cremonese Diego Bosini (nella foto).
Le ricette di Nonna Felicita Primi Piatti
• Fate soffriggere il porro affettato ad anelli sottili in poco olio d'oliva. • Unite i pomodori tagliati a dadini, il concentrato, il peperoncino e il sale. • Fate cuocere per 15 minuti, quindi unite i ceci. • Fate cuocere per circa 4 minuti i gamberi con poco olio e lo spicchio d’aglio, quindi uniteli al pomodoro e ceci. • Con il sugo ottenuto condite le trenette cotte al dente, pepate e decorate con basilico.
INGREDIENTI - 4 PERSONE • 350 g di pasta tipo trenette • 4 pomodori perini pelati • Un pizzico di peperoncino • Sale e pepe
Spaghetti con vongole e zucchine
Trenette gamberi e ceci PREPARAZIONE
• Un porro • 1/2 bicchierino di olio d'oliva • 200 g di code di gamberoni • Basilico
• Un cucchiaio di concentrato di pomodoro • Una scatola di ceci al naturale • Uno spicchio di aglio
Risotto con piselli e pancetta affumicata INGREDIENTI - 4 PERSONE • 250 g di riso • 80 g di pancetta affumicata • 200 g di piselli surgelati • 3 cucchiai di parmigiano grattugiato • 75 cl di brodo vegetale • 1/2 bicchiere di vino bianco • Una cipolla • Una noce di burro • 2 cucchiai di olio d'oliva
PREPARAZIONE • Tritate finemente la cipolla e la pancetta, quindi mettete il trito in una casseruola con due cucchiai d'olio e fate rosolare per 3-4 minuti a calore moderato. • Appena il trito incomincia ad appassire, aggiungete i piselli ancora surgelati e lasciateli insaporire nel soffritto fino a quando si saranno scongelati. • A questo punto unite il riso, fate insaporire per pochi minuti, quindi bagnate con il vino, alzando leggermente la fiamma per favorirne l'evaporazione. • Coprite a filo con il brodo bollente e proseguite la cottura per 20 minuti, a calore moderato, mescolando senza interruzione e aggiungendo di volta in volta altro brodo, fino a cottura. • Al termine, incorporate al riso una noce di burro, il pepe e il parmigiano, spegnete il fuoco sotto la casseruola, lasciate riposare per cinque minuti, e servite.
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Sabato 15 Settembre 2012
INGREDIENTI 4 PERSONE • 350 g di spaghetti • 800 g di vongole • 300 g di zucchine • 3 pomodori • 10 cl di vino bianco secco • Uno scalogno • Uno spicchio di aglio • Prezzemolo tritato • 3 cucchiai di olio d'oliva • 1/2 peperoncino • Sale
PREPARAZIONE • Lavate le vongole, mettetele in una padella senza alcun condimento e lasciatele aprire a fiamma vivace, quindi staccate i molluschi e teneteli da parte. • Scaldate tre cucchiai d'olio e fate appassire lo scalogno tritato, lo spicchio d'aglio intero e mezzo peperoncino. • Eliminate l'aglio, aggiungete le vongole, le zucchine tagliate a listarelle e il prezzemolo tritato. • Fate insaporire per 5 minuti, quindi spruzzate con il vino e fate evaporare. • Unite i pomodori spellati e tagliati a dadini, quindi salate e portate a cottura. • Lessate gli spaghetti, scolatele e fatele saltare nel tegame con zucchine e vongole.
Pappardelle al petto d’anatra INGREDIENTI 4 PERSONE • 350 g di pasta tipo pappardelle • Un petto d'anatra • Una cipolla piccola • Una carota piccola • Una costa di sedano • 2 dl di vino bianco secco • Panna da cucina • 200 g di funghi champignon • 80 g di burro • Brodo di pollo • Sale e pepe
PREPARAZIONE • Fate appassire la carota, il sedano e la cipolla, dopo averli tritati, in un largo tegame con il burro, per circa 10 minuti. • Unite quindi alle verdure il petto d'anatra diviso a meta. • Salate e pepate la carne e sul fuoco vivo fatela rosolare da entrambi i lati, soprattutto dalla parte della pelle che dovrà risultare ben dorata. • Bagnate il tutto con il vino e fate evaporare, quindi bagnate con un mestolino di brodo caldo. • Mondate gli champignon, tagliateli a fettine e uniteli alla preparazione. • Cuocete a fuoco basso per circa 30 minuti, unendo ancora un po' di brodo se necessario. • Trascorso il tempo indicato estraete dal tegame il petto d'anatra tagliatelo a listarelle e tenetelo in caldo, quindi unite al sugo la panna. • Cuocete ancora per una decina di minuti a fuoco basso, unendo a piacere sale e pepe. • Scolate le pappardelle e conditele con il sugo di funghi e il petto d'anatra e servitele ben calde.