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LE CASÈRE DI VALDOBBIADENE

Un libro fotografico racconta la grande tradizione del “popolo delle colline”

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Un libro fotografico (e una mostra) per raccontare la civiltà contadina del Conegliano Valdobbiadene. Rive / Piere / Casère e il popolo delle colline è un’opera unica e meravigliosa, nata dal frutto di cinque anni di lavoro di Miro Graziotin insieme ai fotografi Arcangelo Piai e Corrado Piccoli. È un libro fotografico edito da Grafiche Antiga e realizzato con il contributo del Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco DOCG e del Comune Valdobbiadene (disponibile in libreria e nello store online dell’editore www.antigaedizioni.it), che comprende un centinaio di immagini realizzate nelle colline intorno a Valdobbiadene e che raccontano la storia e le origini di una civiltà contadina ormai scomparsa.

“Le colline del Conegliano Valdobbiadene – scrive nell’introduzione al volume la presidente Elvira Bortolomiol – sono una delle massime espressioni nazionali di bellezza, cultura e qualità enologica. Questi elementi trovano perfetta sintesi nelle pagine a seguire, sotto forma di testi e di immagini che raccontano la nostra storia e l’impegno odierno per dare forma al presente e per definire un futuro possibile a questi luoghi. Volgendo la memoria al passato, riemergono anni difficili composti di fatiche e di speranze spesso deluse, ma la caparbietà e la tenacia degli abitanti che hanno creduto nella possibilità di emanciparsi, hanno dato vita a un presente allora quasi inimmaginabile. Tutto questo però non ci esime dal ricordare da dove tutto è iniziato, questo non per un vuoto senso di nostalgia, ma per continuare a credere e perseverare nei valori che hanno sostenuto i nostri padri e che sono stati fonte di costante impegno e di fiducia nel futuro”.

Suddiviso in tre sezioni, “I luoghi, le cose e un po’ gli uomini”, il libro vede protagonisti i panorami straordinari del territorio delle Colline di Conegliano Valdobbiadene, i vecchi casèi e casère ormai abbandonati che lo punteggiano e hanno contribuito a plasmarlo e i ritratti delle donne e degli uomini che ancora lo abitano, lo vivono e se ne prendono cura, portando avanti quella tradizione secolare nel coltivare sui pendii scoscesi ed impervi delle Rive. Una geografia per immagini di un passato non troppo recente, ma neppure così lontano, visto che parliamo di appena una generazione fa, impregnato di quella cultura contadina a cui dobbiamo portare la memoria, per capire meglio quello che siamo diventati oggi.

Il progetto nasce cinque anni fa su iniziativa di Miro Graziotin, valdobbiadenese appassionato di storia e arte del territorio. “Vivendo questo territorio e queste contrade – spiega – mi sono reso conto di camminare su una terra in cui la storia si è stratificata in maniera ricca e articolata, fatta di un’archeologia rurale e contadina che meritava di essere portata alla luce. Non come operazione di nostalgia, ma come punto di partenza per un futuro da plasmare” “Assieme a Miro – raccontano i due fotografi autori delle immagini, Arcangelo Piai e Corrado Piccoli – abbiamo visitato case abbandonate da 60-70 anni dove nessuno da allora ci ha mai più messo piede. Ci hanno colpito i paesaggi, le atmosfere di questa “campagna camminante” dove abbiamo riscoperto e quindi raccontato un mondo che non c’è più”.

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