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LA TRADIZIONE DEI RIFERMENTATI

UNA MASTERCLASS DEDICATA ALLA TIPOLOGIA “SUI LIEVITI”. TRA TRADIZIONE E INNOVAZIONE, PER UN VINO DI NICCHIA MA SEMPRE PIÙ APPREZZATO SOPRATTUTTO DAI GIOVANI

Salvaguardare il legame con la tradizione. È con questo obiettivo che nel marzo del 2019 il Consorzio di Tutela fece richiesta al Mipaaf di modificare il proprio disciplinare (modifica pubblicata poi sulla Gazzetta Ufficiale del successivo 8 agosto) rendendo così ufficiale la tipologia spumante “Sui Lieviti” del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore, una versione che è sempre stata a cuore da generazioni ai produttori e che recupera la storicità e la profondità della storia spumantistica del territorio. Proprio a questa nuova tipologia – “nuova” solo dal punto di vista legislativo – è stato dedicato lo scorso ottobre all’interno di Inconfondibile, il festival nazionale dedicato ai vini ancestrali e rifermentati in bottiglia (col fondo, sur lie e sui lieviti), una masterclass particolare, intitolata appunto “Sui Lieviti”, Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG Brut Nature. Davanti a un pubblico interessato e curioso si è approfondita la conoscenza di questo particolare vino della tradizionale, introdotto nel disciplinare di produzione solo nella versione spumante. Il Sui Lieviti è la derivazione del “vin col fondo” delle colline di Conegliano Valdobbiadene, antesignano della più moderna tecnica di spumantizzazione. Deve essere ottenuto, come recita il disciplinare, “con vini di una sola vendemmia con fermentazione in bottiglia da avviare nel periodo dal 1° marzo al 30 giugno successivi alla raccolta delle uve”. Inoltre “all’atto dell’avvio della fermentazione in bottiglia, la partita non deve avere una sovrappressione superiore a 0,5 bar” ed infine può essere commercializzato, dopo almeno novanta giorni di fermentazione e di permanenza sulle fecce dell’intera partita, esclusivamente nella versione Brut Nature”.

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A raccontare storia e caratteristiche dei vini Sui Lieviti i giornalisti Massimo Zanichelli e Gianpaolo Giacobbo, assieme al consigliere e capofila della Commissione Tecnica del Consorzio di Tutela, Gianfranco Zanon. ― È UN VINO INTERESSANTE per ora solo una nicchia di consumo, ma che sta suscitando grande curiosità e apprezzamento sia da parte degli appassionati che delle aziende della Denominazione, che lo stanno riproponendo con convinzione. È la versione storica del Conegliano Valdobbiadene, prodotta solo con tipologia Spumante da uve di una singola annata. Si tratta quindi di un vino secco con zero zuccheri, con un'estrema variabilità, che è anche il suo fascino, essendo molto legato alla sapienza di chi lo produce così come anche alla zona di appartenenza.

Gianfranco Zanon

― UNA MANIFESTAZIONE RIUSCITA come Inconfondibile dimostra il grande interesse verso questa tipologia. Che, nonostante il forte legame con la tradizione, ha saputo anche evolversi negli ultimi anni, proponendo prodotti sempre più apprezzabili. È un vino che presenta grande differenza tra bottiglia e bottiglia, così come tra zone di produzione.

Gianpaolo Giacobbo

― "SUI LIEVITI" È UNA TIPOLOGIA UNICA né charmat né metodo classico. Anzi si può dire che rappresenti il passaggio più breve tra vigneto e bottiglia: una volta che si vinifica e si produce la base, si passa subito alla rifermentazione, che avviene in modo naturale. È un vino che si adatta molto bene al mercato dei più giovani, che sono alla ricerca di vini più leggeri, longilinei, che si fanno bere con più facilità. Ma attenzione, la bevibilità non è sinonimo di banalità, i Sui Lieviti danno solo l’impressione di essere facili, in realtà sono vini finto-semplici. Basta guardare al loro territorio di produzione, le ripide colline di Conegliano Valdobbiadene, dove non c’è nulla di facile. E dentro questa apparente semplicità ci sono molte sfumature, una bolla differente, più fine, e la capacità di poter restare dimenticato in cantina anche a lungo.

Massimo Zanichelli

Conegliano Valdobbiadene At Home

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