Novembre 2013

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Il Commissario straordinario Benito Infurnari

Provincia Regionale di Agrigento Periodico on line della

Numero di novembre 2013

“Il bilancio non ci consente maggiori finanziamenti alle Scuole Superiori”

Forti tagli alle spese di funzionamento delle scuole di istruzione superiore secondarie di secondo grado. Ridotti i fondi per il secondo semestre. Si è passati da 1.800 mila euro del 2012 a 1.300 mila. Il Commissario straordinario cercherà di reperire nuove risorse dal bilancio. Vittorio Alfieri a pagina 4

La Corte dei Conti boccia il disegno di legge Delrio

I magistrati contabili stroncano il D.D.L. sulla chiusura delle Province: rischio di alti costi e caos normativo .

Politica e demagogia

La Provincia è un Ente inutile. Questa frase è stata pronunciata da qualche noto personaggio politico che proprio sull’ente Provincia ha costruito le sue fortune. Al di là della demagogia politica che emerge in base agli umori della piazza, la chiusura delle Province è la decisione più errata da adottare. Il risparmio e siamo confortati dalla decisione della Corte dei Conti è molto basso ma il danno che si provoca sul territorio è altissimo. Comprendiamo benissimo certi proclami fatti nel corso di un programma televisivo ad alto impatto sociale, ma nel concreto il vero politico pondera be ne una decisione di così grande effetto. Non comprendiamo, infatti, la superficialità con la quale si adotta un qualsiasi provvedimento senza analizzare le sue reali ricadute sul territorio. Ed in effetti cosa sta accadendo nella nostra provincia? Manutenzione delle strade quasi inesistente, fondi alle scuole più che dimezzate, i servizi erogati dall’assessorato per le politiche sociali ridotti per mancanza di fondi e via dicendo . E’ questa la politica del rinnovamento ? Vittorio Alfieri

Pubblichiamo l’articolo apparso l’8 novembre scorso sulla Gazzetta degli Enti Locali.

La Corte dei Conti boccia il disegno di legge dell’on Delrio. Nell’audizione sulsul provvedimento che dovrebbe abolire le Province, il giudizio della Sezione autonomie della Magistratura contabile è netto: basse possibilità di risparmio per gli enti, una volta che il disegno di legge dovesse entrare in vigore a tutti gli effetti, e rischio di confusione amministrativa nell’indefinito periodo di transizione.Il giudizio della Corte nei confronti del D.D.L.sul riordino degli enti locali è tranchant, soprattutto nell’impianto della redi stribuzione delle competenze, il vero nucleo fonda-

tivo del disegno di legge e principio cardine su cui si basa l’intero progetto di ridefinizione dei livelli di Governo. Facendo leva sul mero spostamento di competenze tra enti di differenti piani istituzionali, il d.d.l. ar riva alla conclusioni che il passaggio di funzioni da Province ad altri enti abbia un impatto nullo sulle casse dello Stato. In realtà, scrive la Corte dei Conti, tale assunto «appare tutto da dimostrare nella sua piena sostenibilità». In particolare, osserva la Corte, traslare le funzioni dalle province alle città metropolitane, e, contemporaneamente, far corrispondere a questo pas-

saggio uno “zero” in termini economici sembra azzardato. Oltretutto, nota la magistratura contabile, i presupposti del disegno di legge sembrano confusionari, dal momento che postulano la sovrapposizione di compiti tra le sfere di governo arrivando, a conclusioni, come sul ruolo svolto dai comuni, di cui si potrà avere assoluta certezza solo una volta entrata in vigore la riforma. Il punto focale resta la soppressione delle province, sulla quale la Corte richiede con forza “alcuni passaggi decisionali con i tempi occorrenti ai fini dell’individuazione delle risorse di cassa tali da com-

pensare gli oneri legati alla progressiva costituzione della città metropolitana”. C’è poi un rischio: che i tempi tecnici rendano la nuova conformazione istituzionale un regime stabile per tempo indefinito, con la possibilità concreta che “la predicata transitorietà dovesse dilatarsi eccessivamente o addirittura radicarsi in attesa di nuove iniziative si perpetuerebbe una situazione di confusione ordinamentale certamente produttiva di inefficienze”.

AMBIENTE Sequestrata discarica abusiva di materiali altamente inquinanti Pagina 3

Al Li c eo Maj o rana due nuovi i n di z zi La Provincia Regionale resta nel Consorzio Universitario Il Commissario straordinario, Benito Infurnari ha revocato la determina che sanciva l’uscita dell’Ente dal Cupa nel 2014

La Provincia Regionale di Agrigento manterrà la propria presenza nella struttura societaria del Consorzio Universitario agrigentino anche per il prossimo anno. La decisione è stata adottata con la determinazione n. 57 del 15 novembre 2013 nella quale il Commissario straordinario Benito Infurnari ha revocato la precedente determinazione commissariale n. 34 del 26 settembre che sanciva la fuoriuscita, della Provincia, dal Consorzio Universitario, per l'impossibilità oggettiva a garantire per l'esercizio 2014 la propria quota sociale. Il provvedimento, su iniziativa del Commissario Straordinario, prende atto dell'approvazione dell'Assemblea Regionale Siciliana

delle variazioni al bilancio della Regione che, tra l'altro, ha incrementato il fondo per le Province siciliane di 15 milioni di euro. Questa variazione del bilancio regionale, ampliando i fondi a disposizione delle Province, consentirà, anche per l'esercizio finanziario 2014, la persistenza del rapporto consortile e la possibilità di avere i fondi necessari per garantire il fabbisogno finanziario del Consorzio Universitario. L'Ente Provincia, socio fondatore di maggioranza del Cupa, auspica che con questa decisione si possa procedere ad un ulteriore sviluppo e una maggiore incidenza dell'università sul tessuto economico e culturale della provincia di Agrigento. A. P.

Dal prossimo anno scolastico, se la Regione emanerà il decreto, il Liceo scientifico “Majorana” avrà nuovi indirizzi richiesti dal dirigente, Maria R.Buscemi. Si tratta dell'istituzione del "Liceo Scientifico con Opzione Scienze Applicate" e "Liceo Musicale". Il Commissario, Benito Infurnari ha firmato la determina n. 58 del 15 Novembre scorso con la quale ha autorizzato l’istituzione di questi indirizzi. Adesso toccherà alla Regione Sicilia sancire l'istituzione di questi indirizzi. Successivamente al decreto della Regione saranno assunti dalla Provincia Regionale di Agrigento i relativi oneri finanziari per garantire le attività scolastiche. Il Liceo Scientifico con opzione Scienze Applicate fornirà allo studente competenze particolarmente avanzate negli studi riguardanti la cultura scientifico-tecnologica, con particolare riferimento alle scienze matematiche, fisiche, chimiche, biologiche e all''informatica e alle loro applicazioni, mentre l'altro indirizzo fornirà competenze musicali agli studenti che si iscriveranno al nuovo corso di studi. v.a.


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