Alessandra Di Liberto nominata Commissario Straordinario
Continua la gestione commisariale al Libero Consorzio Comunale di Agrigento. A gestire questa ultima fase di transizione è stata chiamata la dirigente regionale Alessandra Di Liberto, laureata in giurisprudenza con specializzazione post laurea in diritto delle regioni e degli enti locali. Attualmente è responsabile del servizio II della Segreteria generale
Provincia Regionale di Agrigento Periodico on line della
denominata
L i b e ro C o n s o r z i o C o m u n a l e
della Presidenza della Regione Siciliana. Ha ricoperto l'incarico di Capo di Gabinetto dell'Assessore per l'Energia ed i Servizi di Pubblica Utilità. Ha svolto in passato, anche, la funzione di Commissario straordinario in diverse istituzioni della Regione.
Una scelta molto doloros a Numero 1/2015
La decisione presa dal Commissario Straordinario è la conseguenza dei profondi tagli al bilancio Liberi Consorzi e
nuove Province
La riforma delle Province in Italia è ormai operativa. Le prime conseguenze sono state il debutto delle città metropolitane e i nuovi livelli di governance e competenze delle Province volute dalla riforma Del Rio, la legge 56 del 2014. Una partenza che tiene conto delle novità introdotte dalla legge di stabilità che taglia nel 2015 un miliardo di fondi dalle già provate casse provinciali. Inoltre, come riportato dal Sole 24 ore, dal primo gennaio per province e città metropolitane scattano una serie di divieti: accendere nuovi mutui, attribuire incarichi di studio e consulenze. Anche per il personale la situazione cambia. Gli organici delle province dovranno essere ridotti del 50%, mentre la riduzione per le città metropolitane è limitata al 30%. Entro i primi di marzo dovranno essere definite le procedure di mobilità del personale in servizio e successivamente rimodulate le piante organiche tenendo conto delle nuove competenze e della dotazione organica necessaria per farvi fronte. Dal primo aprile si apre la mobilità. Regioni ed Enti Locali dovranmno attingere per i posti disponibili al personale in eccedenza ( mobilità) delle ex province. A coordinare tale attività è chiamata la Funzione Pubblica che dovrà effettuare una ricognizione dei posti nelle varie realtà della galassia della Pubblica Amministrazione, Università ed enti pubblici non economici. Questo processo di riconversione del personale durerà fino al 2016. Entro il 30 gennaio le Province e le città metropolitane dovranno definire segue a pag. 4
Il provvedimento reso obbligatorio per la situazione finanziaria dell’Ente in attesa delle decisioni della Regione Il Commissario Straordinario Alessandra Di Libero, approvando la proposta del settore Istruzione, ha deliberato il recesso dal Consorzio Universitario della provincia di Agrigento, così come previsto dall’art. 21 dello statuto del CUPA per l’impossibilità oggettiva di garantire nell’esercizio finanziario 2015 la propria quota sociale. Una scelta dolorosa presa in considerazione dei cospicui tagli finanziari imposti alle province e alle città metropolitane dal Governo che di fatto azzerano i trasferimenti dallo Stato alle Province. L’Ente, quindi, alle condizioni attuali, non è più in grado di fare fronte alle obbligazioni derivanti dal sue essere socio fondatore del Consorzio Universitario con una obbligazione annua pari a 774.685,35. Il fatto che in attesa del riordino delle competenze dei Liberi Consorzi, l’Ente si trova ad affrontare notevoli esborsi finanziari per i cosiddetti compiti d’istituto come la viabilità, l’edilizia scolastica, l’assistenza scolastica ai soggetti portatori di handcap che frequentano le scuole medie superiori della provincia, rende l’impegno finanziario nel Consorzio Universitario assolutamente insostenibile. Una decisione che già
era stata presa nel 2013 dall’allora commissario straordinario Benito Infurnari che aveva approvato il recesso dal CUPA. Poi, di fronte a nuovi finanziamenti da parte della Regione Siciliana, il Libero Consorzio aveva revocato il recesso e consentito l’erogazione del contributo annuale di circa 800 mila euro. L’attuale situazione di grande incertezza, anche in considerazione della mancata approvazione del bilancio della Regione Sicilia e della sua grave crisi fianzianziaria, hanno fatto assumere la impopolare decisione. Questo non significa che il Libero Consorzio non creda nella necessità di mantenere un polo universitario nella provincia di Agrigento quale elemento trainante per lo sviluppo socio-economico dell’intero territorio, ma il mantenimento di questo impegno finanziario avrebbe creato notevoli problemi di tenuta finanziaria del bilancio dell’Ente con gravi ripercussioni per l’intera popolazione. L’Ente resta quindi in attesa delle decisioni della Regione che potrebbe assumersi l’onere finanziario del funzionamento del Consorzio Universitario consentendo agli oltre 3000 studenti di continuare a frequentare i corsi uni-
Je Suis Charlie
“Non condivido la tua idea, ma darei la vita perché tu la possa esprimere.” (Voltaire)
I tragici fatti di Parigi ci impongono un momento di riflessione. La nostra Costituzione, espressione di grande saggezza giuridica, indica una strada da percorre nel rispetto di tutti. L’art. 3 stabilisce, al primo comma, che: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali”. L’art. 8, sempre al primo comma, recita: “Tutte le confessioni religiose sono egualmente libere davanti alla legge”. Ma la nostra Costituzione esprime poi una tute-
la fondamentale sul diritto degli individui di manifestare le proprie idee nel rispetto della legge: Art. 21 - “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure. Si può procedere a sequestro soltanto per atto motivato dell'autorità giudiziaria nel caso di delitti, per i quali la legge sulla stampa espressamente lo autorizzi, o nel caso di violazione delle norme che la legge stessa prescriva per l'indicazione dei responsabili. ”.
Anche nel 2013 l’Ente aveva approvato il recesso dal Consorzio Universitario della provincia di Agrigento revocato grazie all’impegno finanziario della Regione Siciliana
versitari ad Agrigento. Infine, a complicare ulteriormente la questione resta il nodo delle nuove competenze dei Liberi Consorzi Comunali che dovrebbe essere approvata dal parlamento siciliano nei prossimi mesi. In attesa di questi eventi, il futuro del CUPA non può più dipendere dall’enorme sforzo finanziario del Libero Consorzio Comunale di Agrigento. Angelo Palillo
Nessun acquirente per le quote della PRO.PI.TER. Te r r e S i c a n e E' decorso, infruttuosamente, il termine del 18 dicembre per la vendita delle quote della Società "Agenzia PRO.PI.TER Terre Sicane" di proprietà del l’Ente. Nessuna offerta è, infatti, pervenuta per la vendita delle azioni del 22,89% del capitale sociale della compartecipazione alla Società. L'ente aveva fissato unprezzo a base d'asta di € 11.600,00 per vendere l'intera quota posseduta. Come si ricorderà la società "Agenzia PRO.PI.TER Terre Sicane" s.p.a., con sede nel comune di Sciacca,
è stata costituita per promuove iniziative destinate allo sviluppo del comprensorio interessato. La società per azioni Pro. Pi. Ter. ha, infatti, lo scopo di occuparsi di attività integrate di studio, di ricerca, di progettazione dì formazione, dì assistenza tecnica, di consulenza e sostegno nell'accesso a tutte le forme di sussidio regionale, nazionale e comunitario. Esercita anche il ruolo di legame tra i soci, Enti pubblici e privati aderenti al patto, e la Regione, lo Stato e l'Unione Europea. A.P.