Nuove ipotesi 10

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EDIT ORIALE

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di Eugenio DOrsi

Prima pagina

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Se si vuole effettuare il cambiamento bisogna uscire dallipocrisia

Per amministrare occorre serenit

UFFICIO STAMPA 12

BILANCIO AUSTERO

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La Polizia Provinciale in mostra a Palazzo Filippini

Università

AEROPORTO

Lavviamento sar sostenuto della Provincia

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Il Presidente D’Orsi Sono Stanco e nauseato ma non abbandono l’idea 4

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AMBIENTE «Una stella verde per una scuola sostenibile»

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CULTURA

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Diventa una Pinacoteca 16 la “Scala Reale” Una mostra di Anna Zattolo

Una nuova era per la Sagra del Mandorlo

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La trasparenza bancaria 10

Cine Fest nella Valle occasione di rilancio turistico

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REGISTRAZIONE TRIBUNALE DI AGRIGENTO A L N.144 DEL 1985

Direttore Eugenio D Orsi Direttore Responsabile Ignazio Gennaro Giugno-Luglio 2010


EDITORIALE

Per amministrare occorre serenità

EUGENIO DORSI

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Auspico che il giovane ministro della Giustizia, Angelino Alfano, visto il suo innato senso dell'equilibrio, promulghi delle norme a tutela non solo degli amministratori ma anche degli stessi cittadini amministrati.

La misura è ormai colma. La gente perbene che vuole amministrare con coscienza ed impegno per risollevare le condizioni economiche del territorio è continuamente messa sotto tiro da illazioni e "fughe" di notizie riguardanti fantomatici avvisi di garanzia o peggio virtuali arresti. Lo affermo con molta amarezza quale presidente della Provincia regionale di Agrigento e come ho denunciato nel corso di una conferenza stampa. E' giunto il momento di dar vita ad una ribellione civile e democratica. Non è più accettabile essere additati all'opinione pubblica da certa stampa come mafiosi, destinatari di avvisi di garanzia o peggio di mandati di arresto. Per amministrare occorre serenità e cooperazione tra i vari apparati dello Stato per contribuire insieme allo sviluppo della nostra terra. La serenità per un amministratore è la linfa vitale per compiere bene il proprio dovere nel servire la collettività ma lo è importante anche per la gente frastornata dal rincorrersi di fatti che poi non risultano vere. Lo scollamento tra opinione pubblica e politica è una delle gravissime conseguenza di questo strillare di notizie. Bisogna dire basta ai processi mediatici. I processi debbono essere celebrati all'interno delle aule di tribunale e non sui giornali che spesso lanciano pesanti accuse sull'onorabilità delle persone che poi risultano non vere. Ma intanto hanno creato un gravissimo danno all'immagine di quel servitore della collettività. Adesso è mia intenzione creare un gruppo su facebook dal titolo "Se Lombardo è mafioso... lo sono anch'io". Non è giusto la vecchia ed iniqua equazione che politico o amministratore equivale ad essere mafioso. Ci sono tante persone oneste che bruciano il proprio tempo per svolgere un servizio in favore della collettività, come c'è anche chi non ha dignità ed allora è giusto che paghi. Ma questo non deve avvenire sui giornali con processi mediatici bensì nelle sedi competenti che sono le aule di un Tribunale. Auspico che il giovane ministro della Giustizia, Angelino Alfano, visto il suo innato senso dell'equilibrio, promulghi delle norme a tutela non solo degli amministratori ma anche degli stessi cittadini amministrati. Ripeto, i processi debbono essere celebrati all'interno delle aule di Giustizia, ma i magistrati hanno l'obbligo morale e soprattutto materiale di non condurre i lavori con tempi biblici, ma dare presto delle risposte precise: quell'amministratore è oppure non è un delinquente. E’ vitale dare alla gente la certezza della verità senza dovere attendere un decennio. Lo stillicidio delle notizie dette a mezza voce, le illazioni su presente azioni di restrizione della libertà del singolo individuo danneggia l'intera collettività e non solamente l'amministratore. Occorre che anche gli stessi magistrati diano serenità agli amministratori onesti ed alla gente che da loro attende la verità. E' urgente mettere in atto tutte le strategie democratiche e civili per tutelare non solo il buon nome della Sicilia ma soprattutto la dignità e la moralità di migliaia di siciliani che ogni giorno lottano per la legalità * Presidente della Provincia Regionale di Agrigento.

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Prima Pagina

Se si vuole effettuare il cambiamento bisogna uscire dall'ipocrisia Lo sostiene in una intervista il Presidente della Provincia di Agrigento, Eugenio D’Orsi Non siamo l'ultima Provincia d'Italia, anzi la Provincia mente a migliorare le condizioni economiche di queRegionale di Agrigento è una delle più virtuose e sta terra. Se si vuole cambiare le sorti della nostra profinanziariamente più solide d'Italia. vincia bisogna assumersi le proprie responsabilità. La A rivendicare la qualità e la posizione dell'Ente nel mia Amministrazione in questi due anni ha avviato panorama nazionale è stato il Presidente Eugenio molte azioni che rompono con la vecchia logica delD'Orsi nel corso di una intervista ad una emittente l'immobilismo. Abbiamo in programma di affidare tralocale. La Provincia di Agrigento è mite il project financing entro l'anno Afferma il presidente ultima come reddito procapite, la costruzione dell'aeroporto, dopo come capacità di produrre. 40 anni di chiacchiere. Abbiamo D’Orsi: Se si vuole «Non capisco le accuse che mi venal prof. Mifsud di creare le cambiare le sorti della chiesto gono rivolte - sostiene Eugenio condizioni di avere nei prossimi nostra provincia D’Orsiu - per la situazione econoanni una nuova classe dirigente gramica della provincia e della capacità zie alla istituzione di nuovi corsi bisogna di produrre reddito». universitari legati principalmente assumersi le proprie «Finiamola con l'ipocrisia diffusa alle esigenze del territorio. Se questi responsabilità. tipica della nostra terra. Se siamo non sono segnali importanti, invito ridotti a questo punto ci dobbiamo le forze politiche ed i cittadini ad In questi due anni interrogare sulle responsabilità avviate molte azioni che indicare alcune priorità che la della classe politica, che ricordo è Provincia Regionale di Agrigento, pur sempre voluta, dai cittadini. Ma rompono con la vecchia ed il suo Presidente in particolare, ci sono anche gravi responsabilità logica dell'immobilismo possa realizzare che aiutino a della società civile. Si interroghino i migliorare la nostra situazione ecocittadini, specie quelli che hanno nomica e sociale». capacità economiche, che rimangono dietro le quinte Insomma se la nostra provincia è all’ultimo posto non in attesa che qualcuno risolva i problemi al loro posto. possiamo dare sempre la colpa alla classe politica, Se si vuole effettuare il cambiamento bisogna uscire Ciascuno di noi faccia un serio e non fariseo, esame di dall'ipocrisia. I politici devono sapere fare bene il pro- coscenza e si ponga la domanda «Io cosa ho fatto per prio lavoro ma i cittadini devono contribuire attiva- questa terra?» Giugno-Luglio 2010

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TRASPORTI AEROPORT O - L’Enac ha autorizzato la r ealizzazione di una pista di 1.500 metri

L’avviamento dello scalo aereo sarà sostenuto dal bilancio della Provincia

Continua da parte del presidente della Provincia Regionale di Agrigento, Eugenio D’Orsi, il duro e non facile avvicinamento verso la realizzazione, dopo 40 anni di promesse, di un aeroporto in provincia di Agrigento. E per raggiungere questo obiettivo non si ferma davanti a nessuna difficoltà od ostacolo, anche di natura finanziaria ed in questi tempi di pesante crisi, è una scelta molto coraggiosa. Il suo obiettivo è di riuscire a dotare la provincia di Agrigento di una struttura aeroportuale che la tolga dall’emarginazione geografica e la colleghi con l’Europa ed il mondo. E’ questa la migliore gratifica che Eugenio D’Orsi vuole. Certo nella fase iniziale della struttura, prima che decolli definitivamente (si calcola un tempo di tre anni), la struttura avrà il bilancio in passivo, ma quale è quella attività che viene intrapresa senza che nei primi anni di vita non sia in perdita? Il Presidente D’Orsi comunque ha

le idee chiare: «Nessuno nasconde le difficoltà iniziali di bilancio, ma occorre sfruttare al meglio questa fase preparatoria per conquistarefette del mercato dei trasporti che consentano poi all’aeroporto, mi sia consentito l’eufemismo, di poter volare da solo senza il sostegno della Provincia Regionale di Agrigento». I soldi il Presidente D’Orsi sà già dove recuperarli per consentire il classico «avvio commerciale» dello scalo aereo agrigentino, tagliare le feste e le festini che non producono nulla ma solo dispendio di risorse finanziare. «L'iniziativa non è assurda, prima questi soldi servivano a finanziare le feste per il Natale ed i presepi. Oggi serviranno per creare le basi di un vero sviluppo economico del territorio agrigentino. Poi penseremo ai presepi e ad ogni altra iniziativa. Ma oggi abbiamo il dovere di tentare di migliorare le condizioni economiche degli agrigentini. Se abbiamo appena i soldi per comprare il pane non li possiamo spendere per generi di lusso, almeno questa è una sna regola di un buon padre di famiglia». Il presidente D'Orsi sa bene che la struttura andrà in perdita per i primi tre anni di gestione, ma questo era un rischio già preventivato. Il passivo è stimato in un milione di euro all' anno. Il dato emerge dal «business plain »

che la Provincia di Agrigento, attraverso il settore Grande Progetto Aeroporto, diretto da Piero Hamel, ha elaborato assieme al progetto preliminare per la realizzazione dello scalo di contrada «Piano Romano - San Vincenzo» tra Licata e Palma di Montechiaro. Il presidente Eugenio D'Orsi non si nasconde dietro la foglia ma ribatte «Un aeroporto con una pista di 1.500 metri, così come ci è stata autorizzata dall'Enac non potrà che andare in perdita per i primi anni di attività. Il «business plain», che sarà eseguito dalla società che si aggiudicherà l'appalto in Financing Project, prevede una stima di perdite di un milione all'anno per tre anni. Che saranno poi recuperate a partire dal quarto e quinto anno quando la struttura entrerà in piena attività. La Provincia è pronta anche a fare questo sacrificio assieme alla Regione, ad impegnare un milione di euro nel bilancio di previsione che andrebbero a coprire le perdite per le spese di gestione». Il sacrificio vale la candela, come recita un vecchio proverbio. «Cosa sono un milione di euro all'anno per Regione e Provincia? afferma il Presidente D'Orsi. - Io penso a quanto spendiamo per l'Università: un milione e 400 mila euro; per l’Istituto Musicale «Toscanini» di Ribera: un milione e 200 mila euro. Non dobbiamo dimenticare a quanto si spendeva in

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TRASPORTI

Sono stanco e nauseato ma non abbandono l’idea

Il Presidente D’Orsi ha le idee chiare:«L’aeroporto vada costruito, ma occorre chiarezza e porsi alcuni interrogativi. Chi non lo vuole? La politica? Riggio o i potenti finanzieri palermitani e catanesi? Forse un po’ tutti. Ho il merito di avere messo insieme i nemici di Agrigento, ho dato loro la possibilità di potersi alleare e preparare una vera macchina da guerra contro gli interessi e le aspettative degli agrigentini. Inchiniamoci alla nostra atavica apatia, inginocchiamoci davanti ai potenti e continuiamo a fare i ruffiani e i servi

passato nel solo mese di dicembre per finanziare i presepi realizzati dalle chiese o dalle associazioni. La spesa raggiungeva il milione di euro. Se abbiamo consentito di avere tutte queste spese a carico della Provincia di Agrigento, per molti anni, perché non fare un sacrificio di un milione di euro all’anno in favore di una struttura che porterà solo sviluppo?». Il presidente D'Orsi sà che la struttura dovrà legarsi al territorio, alle forze imprenditoriali ed insieme potranno costituire quello che viene chiamato un «volano» di sviluppo. «Penso alla nostra agricoltura - ci dichiara Eugenio D’Orsi - ai nostri prodotti che in tempi brevi potrebbero conquistare nuovi mercati ma in questo campo un ruolo determinante dovranno giocarlo le associazioni di categoria con la creazione di un consorzio a tutela dei nostri prodotti che non sono ammorbati dal fumo delle ciminiere; all’industria ittica, al turismo... il discorso investe tutti i settori produttivi del nostro territorio, ma ognuno dovrà fare la propria parte perchè pubblico e privato in sinergia possano cambiare in meglio di questa martoriata e bellissima terra agrigentina sede di millenarie civiltà e di grande cultura. Noi abbiamo questo compito: migliorare l’eredità che ci è stata lasciata dalle passate civiltà»

”Se qualcuno ritiene o pensa che sono stanco e nauseato ha ragione. Se, invece, spera che abbandoni l’idea dell’aeroporto, unico elemento essenziale e facilmente realizzabile per una seria politica di sviluppo del nostro territorio, si sbaglia e commette un errore di presunzione. La presenza di un aeroporto può rappresentare un elemento strategico rilevante nella risoluzione dei problemi di crescita economico-territoriale, contribuendo allo sviluppo di nuove attività produttive e significativi incrementi occupazionali. Non intendo quindi indietreggiare sul fatto che l’aeroporto vada costruito, ma occorre parlare con chiarezza e porsi alcuni interrogativi. Chi non lo vuole? La politica? Riggio o i potenti finanzieri palermitani e catanesi? Forse un po’ tutti. Ed è questo che ci amareggia. Ho il merito di avere messo tutti insieme i nemici di Agrigento, ho dato loro la possibilità, finalmente, di potersi alleare e preparare una vera macchina da guerra contro gli interessi e le aspettative degli agrigentini. Inchiniamoci alla nostra atavica apatia, inginocchiamoci davanti ai potenti e continuiamo a fare i ruffiani e i servi, forse solo così, riusciremo a trovare qualche nicchia dove potere soddisfare le nostre misere ambizioni. Non sarebbe ora di dire a Riggio e a tutti quanti si frappongono contro gli interessi del nostro territorio di andare a casa, di lasciarci lavorare e di permetterci di costruire il futuro per la nostra gente? Alcuni consiglieri provinciali, parlamentari o, l’immancabile critico da cortile, manifestano grande preoccupazione per avere saputo che per i primi tre anni l’aeroporto andrebbe in perdita, e che solo dopo, così come è accaduto a Trapani, ci può essere una gestione in attivo. Ma mi chiedo questi Soloni, laureati in economia gestionale, dove si trovavano quando qui in Provincia si spendevano più di cinque milioni di euro per feste, convegni e fiere e progettazioni di strutture fantasma? Mi sembra tutto un complotto - ha concluso - un miserabile tentativo di boicottare un politico, un uomo in solitudine che vuole amministrare con serietà la propria terra a vantaggio della collettività e della prospettiva concreta di un consolidamento delle nostre aspirazioni. Sarà l’ultima volta che mi rivolgo alle Signorie loro e se non dovessero esserci novità, certamente non per Vostra colpa, prenderò in seria considerazione, con una riflessione profonda e oculata, di andarmene a casa. Li nessuno potrà impedirmi, neanche il potente Riggio, di comprare un plastico e giocare con gli aerei". EUGENIO D’ORSI

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Conferenza Stampa

Il Presidente D’Orsi «Un bilancio austero, abbiamo raggiunto importanti obiettivi» Il presidente della Provincia regionale di Agrigento Eugenio D'Orsi e l'assessore Giovanni Barbera hanno illustrato ai giornalisti agrigentini il bilancio di previsione per l'esercizio finanziario in corso. Per Eugenio D'Orsi è stata anche l'occasione per una profonda e necessaria riflessione politica mentre lo strumento di programmazione economica della Provincia è stato illustrato dall'assessore al Bilancio Barbera. «Questo bilancio - ha esordito il presidente D'Orsi - subisce gli impegni della precedente amministrazione della Provincia ed i cospicui tagli dello Stato e della Regione. Questa ultima, infatti, nel volgere di pochi anni ha tagliato le risorse finanziarie in favore dell'Ente di quasi 10 milioni di euro. Ma nonostante tutto - ha proseguito il Presidente della Provincia - abbiamo raggiunto importanti obiettivi: ridotto il disavanzo che ci ha lasciato la precedente amministrazione da 80 milioni a 12 milioni, dato dignità ai precari stabilizzandoli, portato un certo ordine nell'organizzazione dell'Ente, riesumato il progetto aeroporto ridandogli vita e sviluppando una progettualità finalizzata al bene della nostra collettività". Il Presidente D'Orsi, coerente con quanto dichiarato in Consiglio Provinciale durante la lunga seduta per l'approvazione del bilancio, ha ribadito una sua precisa volontà. "Io fra qualche giorno farò una forte provocazione al Consiglio provinciale: ho preso la decisione di sforare il patto di stabilità assumendomene in pieno tutta la responsabilità. Non si può continuare a far deteriorare le nostre scuole, non è possibile percorrere le strade provinciali, molte delle quali sono delle trappo-

Il Presidente della Provincia Regionale di Agrigento, Eugenio D’Orsi, continua la’azione di risanamento le per l'incolumità pubblica. Tra prendermi una denuncia perché uno studente ha riportato dei danni per la caduta di calcinacci o che un automobilista è finito in ospedale ed una denuncia per aver sforato il patto di stabilità opto per questa ultima". Eugenio D'Orsi va oltre, durante la conferenza stampa, mette in campo le sue armi. "E non è finita. Chiederò ai miei assessori di incatenarsi nella Valle dei Templi per avviare insieme una forte battaglia, poiché essendo un Ente virtuoso, vogliamo spendere i nostri soldi per la sicurezza e l'incolumità della gente, andando ad eliminare nelle scuole e nelle strade provinciali, tutte quelle situazioni di pericolo esistenti. La nostra sarà una guerra per la incolumità fisica dei nostri

cittadini". Eugenio D'Orsi và giù duro: "Alla politica dico che amministrare la collettività con le parole è molto facile ma è cosa profondamente seria saperlo fare con i fatti ed io non sono abituato a spendere parole inutili. Nella mia vita hanno sempre avuto un ruolo di primo piano i fatti e questi intendo fare. E' vero che ricevo continue minacce perché non finanzio sagre o convegni che sono aspetti importanti, ma quando in una famiglia un genitore deve scegliere tra il lusso ed il necessario per vivere credo che sia importante la seconda opzione". L'assessore Giovanni Barbera ha quindi illustrato gli aspetti tecnici del bilancio di previsione dell'Ente per l'anno in corso "Un bilancio che risente molto dell'azione di risanamento che l'amministrazione D'Orsi sta operando in questi due anni e dei continui tagli alle rimesse sia da parte dello Stato che della Regione Sicilia. Pertanto come spese correnti abbiamo un massimo di quasi 50 milioni di euro, il quaranta per cento delle quali viene assorbito dal personale dell'Ente, mentre per gli investimenti sono previsti 66 milioni di Euro. L'aspetto finanziario da sottolineare è che il rendiconto 2009 evidenzia un avanzo di amministrazione di circa 14 milioni di euro che difficilmente potrà essere impiegato per rispetto dei vincoli imposti dal patto di stabilità. Tra l'altro è da evidenziare che sempre nel rispetto del patto di stabilità nel corrente anno la spesa mista (corrente e impieghi) è centrata solamente su quattro milioni e mezzo di euro, dei quali però ben tre milioni vanno a coprire gli impegni pregressi dell'ente e di conseguenza potremo disporre di un milione e 500 mila euro". Giugno-Luglio 2010

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Polizia Provinciale Il Corpo al gran completo, schierato nellatrio del Palazzo della Provincia

Grande partecipazione alla terza edizione de «Il fascino della divisa»

Il Corpo della Polizia Provinciale presente alla mostra del Collegio dei Filippini Il Corpo di Polizia della Provincia Regionale di Agrigento ha preso parte, alla terza edizione della manifestazione organizzata dal Comune Capoluogo «Il Fascino della divisa» che si è svolta all’interno del prestigioso collegio dei Filippini nell’antica piazza Luigi Pirandello. Alla terza edizione de «Il Fascino della Divisa» via hanno preso parte di tutte le forze dell'ordine presenti sul territorio agrigentino. Un programma ricco di iniziative e novità. La festa si è svolta in pieno centro per fare sentire ancora più vicina ai cittadini la presenza degli "uomini in divisa" e per sensibilizzare e coninvolgere i giovani sull'autentico valore che essa rappresenta. Fino a mercoledì 19 maggio è stato possibile visitare la mostra di tutte le uniformi storiche e cimeli appartenenti alle forze armate presso il Collegio dei Filippini al terzo piano ed ammirare le divise esposte in alcuni negozi della via Atenea., tra le quali quelle della Polizia Provinciale, dei Vigili del Fuoco, dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, della Polizia di Stato e della Croce Rossa Italiana, oltre a numerose associazioni di Protezione Civile. Presente anche la Marina Militare Italiana con la Guardia Costiera La terza edizione del "Fascino della Divisa" e' iniziata Venerdi 14 maggio alle ore 17,30 con la sfilata per le vie cittadine del 6° Reggimento Bersaglieri di Trapani, della Banda Intercomunale " V.Bellini di Agrigento e dei mezzi militari di tutte le Forze ed i Corpi militari partecipanti al termine della quale si è avuta l'inaugurazione della mostra delle uniformi storiche presso il Collegio dei Filippini.

E' proseguita Sabato 15 maggio alle ore 18,00 con l'esibizione a Piazza Cavour del Complesso Bandistico" G.Verdi" di Grotte e la dimostrazione della Polizia Penitenziaria, dei Vigili del Fuoco e della Croce Rossa Italiana. Il Terzo giorno Domenica 16 maggio alle ore 11 in Piazza Cavour si è svolta la dimostrazione della Polizia Penitenziaria con le unità cinofile. Mentre alle ore 18,00 sempre nella stessa Piazza si è esibito il complesso bandistico "G. Verdi" di Grotte prima della dimostrazione degli artificieri dell'Arma dei Carabinieri. Il programma e' proseguito lunedì 17 maggio alle ore 11,00 in Piazza Cavour con la dimostrazione dei Vigili del Fuoco: Nucleo SAF e alle ore 18,00 si è avuta l’esibizione del Gruppo bandistico "G.Allevi" di Caltabellotta e la dimostrazione della Guardia di Finanza con le unità cinofile. Martedì alle ore 9,00 Piazza Pirandello è stata «invasa» da uomini e mezzi delle Polizie Municipali dei comuni agrigentini. Alle ore 10,30 al Teatro Pirandello si è svolto il convegno «I comuni e la Sicurezza urbana» presentato da Gabriella Omodei. Al termine si è avuta la premiazione alle Polizie Municipali. All'incontro hanno anche partecipato gli studenti delle scuole superiori della Città. Nel pomeriggio di martedì alle 18,00 in Piazza Cavour si e' assistito alla dimostrazione della squadra antinfortunistica della Polizia Municipale. L'ultimo giorno Mercoledi'19 maggio sempre a Piazza Cavour alle ore 11,00 si e' avuta la dimostrazione della Guardia Finanza -Unita' Cinofile e nel pomeriggio presso il Teatro Pirandello la Cerimonia di chiusura con il Concerto della Fanfara del 12°

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MANIFESTAZIONI

Una foto storica tratta dagli archivi della Sagra del Mandorlo in Fuire e gentilmente concessa dal giornalista agrigentino Ermogene La Foreste

Storica decisione per la manifestazione di primavera

Una nuova era per la Sagra del Mandorlo in Fiore Sottoscritto un importante protocollo d’intesa Vittorio Alfieri

Promotori il Presidente della Provincia, Eugenio DOrsi, il Sindaco di Agrigento, Marco Zambuto ed il Presidente della Camera di Commercio V ittorio Messina * Costituito un comitato comitato di esperti con due figure storistoriche Enzo Lauretta Lauretta e Giugiø Gallo

La Sagra del Mandorlo in fiore, la manifestazione di febbraio più chiacchierata dell’anno, con l’edizione 2011 dovrebbe arrivare la svolta. E’ stato infatti presentato, nei locali dell'ex collegio dei Filippini il protocollo d'intesa per l'organizzazione della Sagra del Mandorlo in Fiore per i prossimi tre anni. Promotori dell'intesa il Presidente della Provincia Eugenio D'Orsi, il Sindaco di Agrigento Marco Zambuto e il Presidente della Camera di Commercio Vittorio Messina. Nel corso della conferenza, inoltre, sono intervenuti Nino Di Giacomo, componente della segreteria particolare dell'Assessore regionale al Turismo Nino Strano, e due delle «anime» della Sagra del Mandorlo in Fiore, Enzo Lauretta e Gerlando Gallo, questo ultimo che per lunghissimi anni è stato l’organizzatore della sagra e del festival del folklore. Strutturalmente si inizia un nuovo percorso organizzativo in tempo utile per arrivare all’appuntamento di febbraio preparati e con le idee chiare senza dover improvvisare nelle ultime settimane di gennaio una manifestazione che, al di là dalle critiche, se adeguatamente programmata può contribuire allo sviluppo turistico del nostro territorio. Un punto molto qualificante data la valenza culturale e storica delle due personalità che sicuramente non potranno c he apportare benefici e miglioramenti strutturali alla Sagra del Mandorlo in Fiore. Finalmente, quindi, si realizza quanto da anni si va dicendo. la sagra deve essere programmata in tempo utile perchè possa assolvere al ruolo che le è stato assegnato. E lo dimostra la massiccia partecipazione di gente alla giornata conclusiva quando la città viene presa letteralmente d’assedio da migliaia di persone. Questi in sintesi i punti del protocollo sottoscritto per la progettazione della manifestazione: è istituito un Comitato di esperti composto da Enzo Lauretta e da Gerlando Gallo. La partecipazione è a titolo gratuito. Il Comitato degli esperti ha sede presso la sede dell'Assessorato al Turismo della Provincia Regionale di Agrigento in Via Esseneto o presso altra sede della Provincia dove riceverà l'assistenza necessaria per lo svolgimento del proprio mandato. Il Comitato di esperti, cioè Enzo Lauretta e Giugiù Gallo, dovrà definire sulla base delle risorse finanziarie stanziate dagli Enti: il calendario della Giugno-Luglio 2010

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manifestazione; il piano promo-pubblicitario; il programma artistico; il piano dei servizi e di assistenza tecnica e logistica nonché l'elenco dei soggetti necessari per la realizzazione dell'evento (Direttore Artistico, Direttore organizzativo, responsabile dei gruppi folk e quanto altro può servire per una sagra di qualità); il piano delle spese da sostenere per l'organizzazione e lo svolgimento dell'iniziativa e il piano delle entrate con la previsione di entrate per sponsorizzazioni. E’ chiaro che come tutte le novità dovra maturale ma è importante aver già avviato questo processo innovativo. Il progetto dovrà essere definito entro il 15 aprile dell'anno precedente a quello di svolgimento della manifestazione. Per la redazione del progetto il Comitato di esperti potrà avvalersi della collaborazione di esperti o dirigenti degli Uffici degli Enti coinvolti. Il Progetto verrà sottoposto all'approvazione del Comitato organizzatore composto dal Presidente della Provincia Regionale, dal Sindaco del Comune di Agrigento e dal Presidente della Camera di Commercio di Agrigento. Il progetto è approvato dal Comitato Organizzatore entro il 30 aprile e costituisce atto di indirizzo per gli Uffici per i necessari atti di gestione. Questi hanno l'obbligo di avviare tutte le procedure necessarie ed in primo luogo il piano promo-pubblicitario. Ed è soprattutto su questo aspetto e sull’individuazione della qualità dei gruppi che certamente punteranno i due «padri» della sagra per propagandare al meglio la «primavera agrigentina» Il Presidente della Provincia Eugenio D'Orsi, nell’intervenire durante la presentazione dell’importante protocollo, ha voluto ringraziare tutti coloro che hanno collaborato alla stesura del progetto, frutto di un patto siglato tra i tre Enti agrigentini, per far si che la Sagra 2011 e le successive dopo oltre 60 anni possano essere organizzate sin dall'inizio dell'anno, per una miglior riuscita.

«Per quanto riguarda i finanziamenti, - ha detto il Presidente della Provincia - sia il Comune che la Provincia metteranno a disposizione 150 mila euro ciascuno, ai quali saranno aggiunti i contributi provenienti dalla Regione e dalla Camera di Commercio, ancora da stabilirsi. La città di Agrigento - ha concluso Eugenio D'Orsi - ha un' amministrazione forte e competente, che sarà capace di organizzare al meglio la Sagra dell'anno prossimo. In tutto ciò sarà sostenuta, come sempre, dalla Provincia». Si apre una nuova era per la manifestazione della prima settimana di febbraio che vede l’ampia collaborazione tra tre importanti enti quali la Provincia, il Comune la Camera di Commercio. Importante anche la voce delle «sponsorizzazioni». L’aspetto fondamentale, a nostro modesto parere, dell’intera operazione sta proprio nella programmazione e soprattutto nell’organizzazione operativa della sagra. Una manifestazione organizzata con serenità e con un anno di anticipo non potrà che essere sicuramente migliore anche se non mancheranno, come in tutte le cose, i soliti detrattori. Ma questo Enzo Lauretta e Giugiù Gallo lo hanno già messo in conto, loro che di critiche ne hanno ricevuto tante ma che sempre hanno dato il massimo delle proprie capacità organizzative. L’aspetto importante è dato dal fatto che Eugenio D’Orsi. nella sua veste di Presidente della Provincia Regionale di Agrigento sarà sempre pronto a sostenere questa idea della quale si parla da almeno 40 anni ma che solo oggi, grazie ad un Preside ed alla lungimiranza di un Sindaco e di un Presidente della Camera di Commercio, finalmente vede la luce.

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GIURISPRUDENZA

Il Diritto del Fidejussore alla consegna dei documenti bancari relativi al debitore garantito

L A T R A S PA R E N Z A B A N C A R I A tra principi generali e disciplina di settore FRANCESCO CAMERINO Con Sentenza n. 339 depositata il 5 marzo 2010, il Tribunale di Agrigento ha affrontato uno dei temi più sintomatici del troppo spesso conflittuale rapporto tra sistema bancario e clientela ovvero quello della natura e dei limiti del diritto alla consegna dei documenti relativi ad un rapporto di conto corrente previsto e disciplinato dall’art.119, 4°comma, del Testo Unico Bancario approvato con il D.lgs n.385/1993. La controversia posta all’esame del Giudice ha tratto origine dall’opposizione, proposta da un Istituto di Credito, avverso un Decreto Ingiuntivo ottenuto da un fideiussore per ottenere l’immediata consegna di alcuni documenti inerenti un conto corrente intestato ad un terzo correntista da esso garantito. La Banca ha argomentato le proprie difese in punto di diritto sostenendo: a) l’inutilizzabilità dello strumento monitorio per ottenere la consegna di documenti bancari; b) l’inapplicabilità anche al garante delle norme poste a tutela del diritto della clientela alla trasparenza nei rapporti con le banche; Sul primo dei due temi sollevati la Sentenza in commento si è posta sulla scia di quello che può essere considerato ormai un assetto giurisprudenziale consolidato. Il Giudice ha ritenuto, infatti, che la pretesa alla consegna di un ben individuato documento detenuto da un istituto di credito ed attinente ad un rapporto negoziale con esso intrattenuto, ha “ natura di diritto alla consegna di una cosa mobile determinata rientrante nel paradigma giuridico di cui all’art.633 c.p.c.” . Da quanto sopra discende la inevitabile conseguenza che non vi è difficoltà alcuna a ritenere che il disposto di cui all’art.633 cpc ( Su domanda di chi è creditore….alla consegna di una cosa mobile determinata il giudice competente pronuncia ingiunzione di pagamento o di consegna…) consenta l’utilizzo dello strumento monitorio per ottenere la mera consegna di quella “cosa mobile determinata” rappresentata da singoli documenti – purchè esattamente identificati – pertinenti la costituzione di un rapporto di conto corrente oppure posti a corredo dell’istruttoria per la concessione di un fido. Il Tribunale di Agrigento ha , inoltre, colto l’occasione per ribadire che il diritto del cliente ad ottenere il rilascio dei documenti attinenti ai rapporti intrattenuti con l’Istituto sancito dall’art.119 del T.U.B, ha natura di

“diritto soggettivo sostanziale, autonomo e di rango primario”. Da tale assunto discende, tra l’altro, che il diritto al rilascio della documentazione bancaria è del tutto autonomo ed astratto rispetto ai fini che in concreto il suo titolare si prefigge di raggiungere. Di conseguenza tale posizione soggettiva ( equivalente ad un vero e proprio diritto di credito che il cliente vanta nei riguardi della propria Banca e che si aggiunge ex lege a tutte le altre clausole pattuite tra le parti) potrà essere tutelata in giudizio a prescindere dalla sua connessione con un attuale o futura controversia e con il solo limite rappresentato dalla circostanza di aver già, eventualmente, ottenuto in via stragiudiziale la consegna di quanto successivamente richiesto mediante l’azione legale. Ma l’aspetto di maggiore interesse della decisione in commento riguarda certamente l’esplicita estensione alla figura del garante dell’ambito di applicazione delle norme sulla trasparenza bancaria e, più in particolare, di quelle dettate in materia di obblighi informativi successivi. A tal proposito l’Istituto di Credito, nelle sue difese, ha sostenuto la tesi secondo la quale il fideiussore non godrebbe del diritto di ottenere copia della documentazione inerente il conto corrente garantito poiché l’art. 119, 3°comma del T.U.B riserverebbe tale diritto unicamente al “cliente” della banca e non anche ai suoi garanti. Quanto sopra poichè sarebbe “ cliente” solo colui il quale utilizza uno qualsiasi dei servizi resi dall’Azienda Bancaria mentre il fideiussore si limita a garantire l’adempimento delle obbligazioni assunte dal correntista senza, per ciò stesso, mutuare anche i diritti informativi cui il secondo ha diritto. Per disattendere l’argomento, il Giudice adìto ha fatto leva e valorizzato i principi di buona fede, solidarietà e di leale collaborazione che costituiscono, insieme al disposto normativo più sopra richiamato, il fondamento del diritto del garante all’acquisizione della documentazione bancaria. Il primo, in particolare, costituisce – ai sensi degli artt. 1366, 1374 e 1375 cod.civ - clausola generale di interpretazione ed esecuzione del contratto oltre che fonte di etero integrazione delle regole pattizie. La sua osservanza impone pertanto, in capo ai contraenti, obblighi ed oneri che rappresentano estrinsecazione del più generale dovere di solidarietà di cui all’art. 2 Giugno-Luglio 2010

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GIURISPRUDENZA Cost che “ a prescindere da specifici obblighi contrattuali e senza rappresentare un apprezzabile sacrificio a suo carico, siano idonei a preservare gli interessi dell’altra parte. Tra i doveri di comportamento scaturenti dall’obbligo di buona fede vi è quello di fornire alla controparte la documentazione relativa al rapporto obbligatorio ed al suo svolgimento, diritto che trova fondamento e regolazione nell’art.119 4°comma T.U.L.B” .( Corte di Cassazione, I° sez. n. 15669 del 13 luglio 2007 cit.) Per il Tribunale “ il diritto del fideiussore all’acquisizione della documentazione bancaria trova il suo giuridico presupposto all’interno del principio generale di buona fede e ricomprende senz’altro l’obbligo, nell’ambito di un rapporto obbligatorio, di fornire alla controparte la documentazione relativa al rapporto in argomento.” Se dunque per la risoluzione del caso è stato ritenuto sufficiente fare applicazione di principi fondamentali dell’Ordinamento, pur tuttavia ad identica ( e forse in modo più agevole) conclusione si sarebbe potuti giungere attraverso il richiamo a quelle norme specificatamente poste per il settore bancario che - nella fattispecie – l’Istituto di Credito ha disatteso. Il rifiuto da parte della Banca di consegnare spontaneamente la documentazione richiesta ha infatti costituito anche una manifesta violazione di inequivocabili prescrizioni provenienti dall’Autorità di Vigilanza Creditizia. Per quanto concerne infatti la definizione di “cliente” ai fini dell’applicazione delle norme portate dal T.U.L.B, occorre fare riferimento alle Istruzioni di Vigilanza emanate con Circolare n. 229 del 21 aprile 1999 dalla Banca d’Italia nella versione attualmente in vigore a seguito del 13° aggiornamento del 10 aprile 2007. L’art. 3 della Sezione I°, Titolo X° della Circolare

testualmente definisce cliente:“ qualsiasi soggetto, persona fisica o giuridica, che ha in essere un rapporto contrattuale o che intenda entrare in relazione con la banca”. Pertanto, a meno di voler negare al fideiussore la qualità soggettiva di controparte negoziale della Banca, sostenere che esso non gode del diritto alla consegna della documentazione inerente le singole operazioni per l’adempimento delle quali si è costituito garante, alla luce della norma surrichiamata appare argomento alquanto azzardato. Ma la disciplina regolamentare in argomento appare rilevante anche nel quadro più generale di quel tendenziale riequilibrio delle posizioni di partenza cui la branca del cosiddetto “ diritto dei consumatori” tenta di porre rimedio. E’ infatti noto che l’assenza di chiarezza in ordine alle condizioni di genesi e di svolgimento dei rapporti contrattuali con gli Istituti di Credito impedisce spesso alla clientela un reale confronto tra le offerte del mercato alterandone il corretto svolgimento. A tal riguardo la disciplina del Testo Unico Bancario impone, tanto alle Banche quanto agli intermediari finanziari, una nutrita serie di obblighi informativi sia nella fase preliminare alla costituzione del rapporto che durante il suo svolgimento . Se così è allora non risulterà mai né superfluo né inutile ricordare che, a tali obblighi, si contrappongono veri e propri diritti soggettivi di insopprimibile rango primario, pienamente tutelabili in giudizio non solo da chi è già cliente ma anche da parte di chi non lo è ancora e ( da consumatore ) vorrebbe diventarlo. Francesco Camerino

NOTE. 1) L’art 119 , 4° comma, del D.lgs n.385/1993 recita: «il cliente, colui che gli succede a qualsiasi titolo e colui che subentra nell’amministrazione dei suoi beni hanno diritto di ottenere, a proprie spese, entro un congruo termine e comunque non oltre novanta giorni, copie della documentazione inerente a singole operazioni poste in essere negli ultimi dieci anni.» 2) Cfr ex multis Tribunale di Milano 21 giugno 1996 in FORO ITALIANO 1996, I, 3199 – Tribunale di Bari Ordinanza n.782/2002 e della stessa Curia Sentenza dell’ 11 marzo 2003 in Giur.di merito 2003, 5 – Tribunale di Catania, 24 novembre 1999 in Gius 2000, 932, 3) vedasi, inoltre, Tribunale di Varese del 2 novembre 2009 su “Il Caso.it” del 15 dicembre 2009 per il quale la consegna di una cosa mobile determinata è espressamente intessuta nella trama normativa dell’art.633 cpc e, secondo giurisprudenza e dottrina costanti, esclude dal suo fascio applicativo solo i diritti reali non espungendo, dunque, la consegna di documenti individuati in modo puntale e riferibili a diritti di credito e Tribunale di Sant’Angelo dei Lombardi del 5 gennaio 2010 per il quale lo strumento non è utilizzabile solo allorquando l’attività non sia di mera traditio materiale ma presupponga un facere ovvero un’attività creatrice di un documento che non è preesistente alla richiesta) 4) Cfr nella Giurisprudenza di Legittimità Cassazione Civile, sez.I, n.11733 del 19 ottobre 1999 per la quale il diritto in argomento « si configura come situazione giuridica finale e non strumentale onde per il suo riconoscimento non assume alcun rilievo l’utilizzazione che il cliente intenda fare della documentazione una volta ottenutala. Deve escludersi, in particolare, che tale utilizzazione debba necessariamente essere funzionale all’esercizio di diritti inerenti il rapporto contrattuale corrente con l’Istituto di credito ( ben potendo ad esempio, essere finalizzata a far emergere un illecito anche non civilistico) ». Conforme Corte di Cassazione, I° sez. n.15669 del 13 luglio 2007 in Giust.Civ. Mass.2007. 5) Conforme, nella più recente Giurisprudenza di merito, anche Tribunale di Torino, Sezione VI Civile del 27 marzo 2010 in “Il Caso.it”. 6) Nella materia le prescrizioni della Banca d’Italia costituiscono fonte del diritto di rango secondario. In giurisprudenza Cassazione.Civile, sez.I, n. 14470 del 9 luglio 2005 e T.A.R Bari/Puglia. sez.I° del 18 novembre 1996.

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Aeroporto

Giovedì il Pr esidente D’Orsi incontra il comitato degli Agricoltori licatesi Prosegue senza soste l'iter per la realizzazione dell'aeroporto di Agrigento. Lo scorso giovedì 3 giugno a Licata il Presidente della Provincia regionale di Agrigento, Eugenio D'Orsi ha incontrato una rappresentanza del comitato spontaneo degli agricoltori che nei giorni scorsi hanno manifestato la loro contrarietà alla realizzazione dell'aeroporto in contrada Piano Romano.

Il Presidente della Provincia Regionale di Agrigento, prof. Eugenio DOrsi

Nello stesso giorno a Licata si era riunito il tavolo tecnico nel palazzo sede dell’Amministrazione Comunale licatese composto dall'Ing. Piero Hamel direttore del Progetto Grande Aeroporto della provincia e dai tecnici del comune di Licata per fare il punto della situazione. Il Presidente D'Orsi rilancia l'appello al dialogo con gli agricoltori. «Noi non vogliamo buttare sul lastrico le famiglie che vivono del proprio lavoro o far chiudere aziende agricole. Voglio invitare tutti ad abbassare i toni. Il progresso della nostra provincia, purtroppo, passa attraverso il temporaneo sacrificio di alcuni agricoltori e proprietari terrieri della zona, che in ogni caso riceveranno un indennizzo che consentirà loro di proseguire la propria attività. Sono e sarò sempre disponibile, e voi mi conoscete bene, a trovare soluzioni tali che serviranno a salvaguardare gli agricoltori che vivono con i proventi della loro terra e a limitare al massimo gli espropri a quei terreni che sono utilizzati come sede di aziende agricole». La riunione di giovedì prossimo servirà per concordare con gli agricoltori la possibilità di eventuali modifiche progettuali, ove possibile, che possono minimizzare l'impatto sulle aziende agricole operanti nella zona. Una riunione operativa importante per gettare le basi alla fattibilità dello scalo aeroportuale licatese. Prosegue senza soste l'iter per la realizzazione dell'aeroporto di Agrigento.

CONSIGLIO PROVINCIALE

Intervento di Nicolò Testone sulla riuduzione degli Assessori Il consigliere provinciale Nicola Testone intervenie sulla volontà espressa dal presidente della Provincia D'Orsi di ridurre da 12 a 8 il numero degli assessori. «La questione - scrive Testone - era stata sottoposta dal sottoscritto alcuni mesi fa, in tempi non sospetti, nel corso di un animato dibattito consiliare, dove avevo invitato il Presidente ad una scelta coraggiosa che vedesse appunto la riduzione del numero degli assessori da 12 a 8, anticipando il decreto di riforma degli enti locali che è ancora più restrittivo in quanto dalla prossima consiliatura ne prevede un numero non superiore a 6. In un momento in cui la crisi finanziaria ed economica sta colpendo l'intera Europa è importante dare un segnale alla gente e ai lavoratori della nostra provincia». «Ognuno di noi per il ruolo che occupa aggiunge - è chiamato oggi a rispondere alla propria coscienza politica, più che a secondare piccole posizioni locali. Bisogna avere il coraggio di scelte dettate dall'assunzione di responsabilità, che scontentano il corpo elettorale organizzato ma che hanno la forza e il valore intrinseco necessari per generare un Nella foto: il consigliere consenso popolare sponprovinciale Nicol taneo. Spesso i politici Testone sono chiamati a compiere scelte impopolari, oggi abbiamo l'opportunità di far capire alla gente che vi è una classe politica nuova, dotata di una responsabilità civica di primissimo ordine». «Se il presidente D'Orsi andrà avanti con la proposta di riduzione del numero degli assessori, - conclude Testone - sarà una vittoria non dei partiti ma della gente comune. Con questa mia posizione, forte del mandato di rappresentanza popolare che il Giugno-Luglio 2010

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ruolo di consigliere mi attribuisce, invito il presidente a perseverare in questa direzione e a non sciupare questo momento per dare un segnale concreto all'opinione pubblica agrigentina».

QUALITA’ DELL’ARIA

Il settore Ambiente e Territorio rende disponibili i dati di febbraio e marzo 2010 Sono disponibili nel sito della Provincia regionle di Agrigento «www.provincia.agrigento.it, nella home page, i dati del monitoraggio della qualità dell'aria rilevata dalle centraline gestite dalla Provincia Regionale di Agrigento per i mesi di febbraio e marzo 2010. Si tratta dei dati rilevati effettuati nelle centraline di Agrigento Centro, Monserrato Agrigento, Valle dei Templi Agrigento, Cammarata (ozono), Canicattì, Lampedusa (ozono), Porto Empedocle. Da segnalare alcuni sforamenti dell'inquinamento di PM10 a Porto Empedocle.

POLIZIA PROVINCIALE

Pubblicità sulle strade «Cartelloni abusivi», eseguiti sequestri

Il Presidente della Provincia, Capo della Polizia Provinciale, mentre consegna un attestato di merito ad un agente

Il pugno duro contro il fenomeno dei cartelloni pubblicitari abusivi, collocati lungo le strade provinciali, era stato già annunciato.

La Polizia provinciale, ieri, ha scovato e sequestrato due installazioni completamente abusive, entrambe in territorio di Agrigento, una delle quali però verso Raffadali, posizionate occupando spazi di proprietà della Provincia Regionale. Adesso sono in corso le indagini per risalire agli autori dell'installazione arbitraria. La campagna di legalità della Provincia Regionale, voluta dal presidente Eugenio D' Orsi, passa anche attraverso la repressione di questi illeciti. Lo scopo dell' azione degli agenti della Polizia provinciale è,però, triplice: oltre ad incoraggiare il rispetto delle regole tra gli utenti, si vuol mettere in sicurezza le strade provinciali ed incrementare le entrate della Provincia da destinare ai servizi. Secondo il presidente Eugenio D'Orsi «occorre regolamentare una volta per tutte l'occupazione di questi spazi, eliminando il fenomeno dell' abusivismo».

PROVINCIA - Iniziativa per i giovani

«Guida al lavoro» presentata dagli scout al presidente della Provincia D’Orsi Una "Guida al lavoro", destinata ai giovani agrigentini e contente informazioni utili per meglio districarsi nell'orientamento, nella formazione e nell' accesso al mondo del lavoro, è stata realizzata dagli scout della Zona Concordia. In occasione della "Route di Pentecoste" i responsabili di zona dell'Agesci, i saccensi Nino Porrello e Paola Bono, hanno provveduto a consegnare la guida al presidente della Provincia, Eugenio D'Orsi, all'arcivescovo di Agrigento, Francesco Montenegro, e al presidente della Camera di Commercio, Vittorio Messina. "Questa Guida al lavoro, presentata al mondo della politica, dell' economia, del lavoro e del sindacato -afferma Porrello-, vuole essere uno strumento concre to per tutti i giovani della nostra provincia. Una cassetta degli attrezzi, riempita con informazioni utili per meglio districarsi nell'orientamento, nella formazione e nell'accesso al mondo del lavoro". La Guida rappresenta il momento conclusivo di un progetto che ha visto impegnati gli scout della Zona Concordia, comprendente i gruppi Agesci di Agrigento, Sciacca, Favara, Porto Empedocle, Ribera, Racalmuto, Cianciana e Menfi. I giovani scout, nel corso dell' iniziativa, hanno analizzato il mondo del lavoro attraverso inchieste, ricerche, incontri e confronti, con l'obiettivo di sviluppare i presupposti di una nuova cultura lavorativa basata sull' imprenditorialità e la cooperazione.

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UNIVERSITA

Sbloccata la situazione al Polo Universitario Agrigentino di Calcarelle

Trovata una soluzione per Giurisprudenza Restano i dubbi sul futuro della facoltà il Rettore dell’Università di Palermo, Lagalla:«Non sono in condizione di dare risposte» Incontro al liceo classico «Empedocle», dove l'ex as-sessore ha concluso un corso di orientamento post-matu-rità. «Giurisprudenza, accordo sui fondi tra Unipa e Cupa». Studenti e docenti del Corso di laurea Magistrale in Giuri-sprudenza di Agrigento posso-no tirare un sospiro di sollievo. L'Università degli Studi di Paler-mo ha raggiunto l'accordo con il Polo Universitario di Agrigen-to riguardo i crediti vantati. I professori avranno pagati i tre anni di stipendi arretrati. Ha avuto esito positivo l'incontro di ieri mattina, nella sede di con-trada Calcarelle, tra il Rettore dell'Ateneo palermitano Rober-to Lagalla ed il Presidente del Cupa Joseph Mifsud. «La questione, che pur aven-do la sua importanza, definirei secondaria e accessoria, è stata risolta - afferma il Rettore Rober-to Lagalla -. E' già stata garanti-ta la prima tranche di finanzia-mento che è già pervenuta all' Università. Le altre seguiranno in tempi che abbiamo condivi-so. Quello dei giorni scorsi del professore Vittorio Villa non voleva essere un allarme ma la rap-presentazione dei problemi in li-nea peraltro con quello che ha detto e sta dicendo oggi l'Uni-versità di Palermo». Ma se la questione retribuzio-ni arretrate ai pro f sembra risol-ta rimane aperta quella relativa al futuro del corso di laurea Ma- gistrale in Giurisprudenza. Ri-marrà in funzione anche nel prossimo anno accademico? Il punto interrogativo riguarda an-che altri corsi di laurea in consi-derazione della riduzione siste-matica dell'offerta formativa, avviata dall'Università di Paler-mo e dagli altri atenei siciliani, per

rispettare gli standard obbli-gatori di legge. «In questo mo-mento non siamo in condizio-ne di poter anticipare nulla - ha risposto Lagalla -. Agrigento è certamente la sede decentrata più consistente e importante ma bisogna necessariamente muoversi conciliando raziona-lizzazione e rapporto qualità-quantità. Le scelte andranno fatte tenendo conto della pecu-liarità territoriale. Il Rettore dell' Università di Palermo, che è an-che coordinatore del comitato dei Rettori siciliani, nell'ottica di un ripensamento del model-lo organizzativo accademico, ha annunciato la volontà insie-me al Ministero e alla Regione di istituire «aree metropolitane e in rete». Subito dopo la confe-renza stampa al Cupa il Rettore Roberto Lagalla si è recato al li-ceo classico "Empedocle" di Agrigento dove ha partecipato ad un incontro con gli studenti dedicato all'orientamento uni-versitario.

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AMBIENTE

Oltre 70 scuole hanno partecipato al concorso di educazione ambienta-

«Una stella verde per una scuola compatibile» La cerimonia conclusiva di premiazione delle Scuole vincitrice si è svolta alla presenza del Presidente della Provincia Eugenio D’Orsi e del Provveditore agli Studi dAntonio Gruttadauria * Si lavora all’edizione del prossimo anno E' stata una grande festa, aperta dal presidente della Provincia regionale di Agrigento, Eugenio D'Orsi, la conclusione del progetto di educazione ambientale, "Una stella verde per una scuola sostenibile", celebrata nella sala grande del Palacongressi di villaggio Mosè. Presenti gli studenti delle oltre 70 scuole che hanno preso parte a questo interessante ed importante progetto che ha coinvolto oltre mille ragazzi, dalle scuole elementari alle superiori. Il presidente D'Orsi ha voluto nel suo messaggio di apertura della cerimonia di premiazione evidenziare l'importanza del progetto che ha visto "La numerosa adesione delle scuole del territorio agrigentino e gli ottimi risultati ottenuti dimostrano che il tema teorico della sostenibilità ambientale associato all'applicazione pratica a scuola con la riduzione dei consumi idrici, energetici e con la raccolta differenziata si è rivelata una formula vincente per far crescere nelle nuove generazioni una profonda e ben radicata coscienza di rispetto dell'ambiente". Alprogetto varato dall'Assessorato provinciale Ambiente e Territorio diretto da Pietro Macedonio hanno compartecipato l'Asi (area di sviluppo industriale), l'Ato idrico, la Girgenti acque, la Confindustria, la Seap s.r.l. e le società Ato rifiuti Gesa Ag2, Sogeir, Dedalo Ambiente ed il patrocinio dell'Ufficio scolastico provinciale. Il progetto si è concluso con l'assegnazione della Stella Verde a nove plessi scolastici, tre per ogni ambito territoriale, che hanno ottenuto il risultato migliore ed hanno ricevuto un premio di 500 euro da utilizzare come contributo per una visita didattica in un'area protetta della Sicilia. Queste le scuole con la "Stella Verde": Direzione didattica "Lauricella" Agrigento, Istituto comprensivo "Roncalli" Grotte, Liceo scientifico "Leonardo" Agrigento, Direzione didattica "Don Bosco" plesso Rinascita, Ravanusa, Istituto comprensivo "Bonsignore" plesso scuola media Licata, Istituto tecnico commerciale e per geometri "Galilei" Canicattì, Istituto comprensivo "Roncalli" plesso infanzia Bugio, Istituto comprensivo "Contino" plesso Largo Pertini Cattolica Eraclea e Istituto tecnico commerciale "Don Michele Arenea" plesso di via Giotto a Sciacca. Il progetto è stato realizzato in compartecipazione con Area Sviluppo Industriale, Ato Idrico, Girgenti Acque, Confindustria, Seap s.r.l., e le società ATO Rifiuti GESA AG2, SOGEIR, DEDALO AMBIENTE e con il patrocinio dell’Ufficio Scolastico Provinciale. Il progetto è stato indirizzato all’approfondimento delle conoscenze

riguardo il saper riconoscere e adottare comportamenti responsabili verso l’ambiente e la società convinti che l’educazione ambientale è basilare per la maturazione della coscienza ecologica negli alunni. “Importante è stato l’apporto dei partners che, con il loro supporto, hanno contribuito alla buona riuscita del progetto; – afferma il presidente Eugenio D’Orsi - la sinergia che si è creata sta a dimostrare che l’unione e la collaborazione tra Enti e società private è possibile ed anzi è proficua e produttiva per arrivare al fine comune che è quello di migliorare l’ambiente in cui viviamo trasmettendo alle nuove generazioni saldi e sani principi di sostenibilità che certamente portano a porre le basi per un futuro migliore.” Il progetto è stato costruito intorno ad attività teoriche e ad esperienze dirette al fine di trasmettere agli studenti la capacità di attuare comportamenti coerenti con gli insegnamenti appresi riguardo al tema della sostenibilità ambientale. Le scuole sono state seguite direttamente durante il percorso su questi temi: Acqua: ridurre il consumo d’acqua, promuovendo un uso più razionale della risorsa, Rifiuti: ridurre la produzione dei rifiuti promuovendo la raccolta differenziata, il riutilizzo e il riciclo dei rifiuti. Energia: ridurre il consumo energetico. Il progetto si è concluso con l’assegnazione della Stella Verde ai 9 plessi scolastici (3 per ogni ambito territoriale) che hanno ottenuto il risultato migliore, e hanno ricevuto un premio di 500,00 da utilizzare come contribu to per una visita didattica in un’area protetta della Sicilia. Scuole vincitrici: Direzione Didattica “G. Lauricella” plesso Centrale Agrigento; Istituto Comprensivo “A. Roncalli” plesso V. E. Orlando Grotte; Liceo Scientifico “Leonardo” plesso Centrale Agrigento; Direzione Didattica “Don Bosco” plesso Rinascita Ravanusa; Istituto Comprensivo “A. Bonsignore” plesso Scuola Media Licata, I.T.C.G. “Galileo Galilei” Canicattì; Istituto Comprensivo “A. Roncalli” plesso Infanzia Burgio; Istituto Comprensivo “E. Contino” plesso Largo Pertini Cattolica Eraclea I.T.C. “Don Michele Arena” plesso Via Giotto Sciacca La numerosa adesione al progetto (70 plessi scolastici in tutta la provincia) – conclude il Presidente Eugenio D’Orsi - e gli ottimi risultati ottenuti dimostrano che il tema teorico della sostenibilità ambientale associato all’applicazione pratica a scuola con la riduzione dei consumi idrici, energetici e con la raccolta differenziata si è rivelata una formula vincente per far accrescere nei giovani una coscienza “sostenibile”. Giugno-Luglio 2010

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RESTAURI

Provincia, diventa una pinacoteca la «scalareale» La grande ed armonica scala principale del palazzo della Provincia Regionale presto sarà fruibile da tutti, impiegati ed utenti. Questa la determinazione alla quale è pervenuto il Presidente della Provincia Regionale di Agrigento. Eugenio D’Orsi che ha disposto il restauro dell’artistica scala. Si è trattato di lavori di restauro per eliminare le pericolose infiltrazioni che hanno provocato grandi macchie di umidità alle pareti. La struttura nota come «Scala Reale» è costituita da alcune rampe che con una accettabile ripidità consentono di poter raggiungere sia l’alloggio del Prefetto che gli uffici della Prefettura e della Provincia, questi ultimi al terzo piano senza dover ricorrere agli ascensori. Un ingresso quindi elegante e funzionale.

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Mostre

Anna Zattolo espone alla «Scala Reale» della Provincia La principale scala di accesso ai locali del Palazzo della Provincia, per decisione del Presidente Eugenio D’Orsi, è stata trasformata in una splendida cornice per manifestazioni culturali di arte visiva. Numerose sono state fino ad oggi le esposizioni da parte di artisti agrigentini che nei pannelli delle pareti della «Scala Reale» hanno messo in mostra il meglio della propria arte. L’ultima in ordine di tempo la personale della pittrice agrigentina Anna Zattolo, autodidatta, nativa di Grotte ma da tempo residente nel capoluogo. Anna ha ricevuto numerosi riconoscimenti dalla critica ed è stata più volte citata ed apprezzata per la spontaneità e la fantsia che esprime nei suoi quadri. In questi anni di attività ha preso parte a numerose estemporanee e mostre collettive anche con artisti prestigiosi quali Renato Guttuso, Salvatore Fiume, Giambecchina, Mario Schifano, Ernesto Treccani e molti altri. Diversi gli atestati ed i premi che Anna Zattolo ha conquistato grazie alla sua arte figurativa. Nel 2005, perr citare gli ultimi premi, le è stato assegnato il Nobel dell’Arte riconoscimento artistico europeo nel principato di Montecarlo ed il primo premio della critica a Porto Venere. L’anno successivo conquista il Mercurio D’Oro per l’arte. Ma la più grande soddisfazione di Anna è il sapere che musei, collezionisti privati, Enti Pubblici custodiscono una fetta della sua arte, alcuni dei suoi quadri sono stati pubblicati sulla prestigiosa rivista «Avanguiardie artistiche»

L’artista agrigentina ha preso parte a collettive con la presenza di grandi nomi dell’arte figurativa da Guttuso a Fiume a Giambecchina

Nelle foto alcune delle opere esposte nella «Scal Reale» del Palazzo della Provincia Regionale di Agrigento Giugno - Luglio 2010

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La prima edizione del Concordia Cine Fest è andata in archivio con un bilancio di pubblico e di critica altamente positivo. Una manifestazione di grande valore culturale che per quasi una intera settimana ha coinvolto gli agrigentini in una kermesse cinematografica e gastropnomica. E’stata vinta dal film «Si può fare», la prima edizione del Concordia Cine Fest. Il film, diretto da Giulio Manfredonia, con Claudio Bisio, Anita Caprioli e Giuseppe Battiston, è stato scelto come migliore pellicola del festival, aggiudicandosi sia il premio attribuito dalla giuria tecnica che da quella popolare. Questo ultimo riconoscimento ex equo con «Generazione 1000 euro» di Massimo Venier, con Alessandro Tiberi, Valentina Lodovini, Carolina Crescentini e Francesco Mandelli. La premiazione, come scriviamo in altra pagina, è avvenuta nella meravigliosa cornice del Parco archeologico della valle dei templi, con sullo sondo il tempio di Giunone.

Premi “Fiction Italia”. Questo l’elenco completo dei premiati: “Concordia Cine fest”: “Si può fare” – Miglior film; “Si può fare” e “Generazione 1000 euro” – Premio giuria pubblico; Giuseppe Piccioni – Migliore regia; Alessandro Tiberi – Miglior atto-

«Agrigento: provincia del gusto al centro del Me

La prima edizione del

Una grande occasione di r

re; Hiam Abbass – Migliore attrice. “Premio fiction Italia: a Elda Alvigini; Sergio Fiorentini; Edoardo Siravo; Roberto Farnesi; Marina Giulia Cavalli; Gianpaolo Morelli; Anna Safroncik. Nel corso della serata, presentata magistralmente da Vanessa Gravina e da Marco Simeoli, si è proceduto

anche alla consegna del Premio alla Carriera “Concordia Cine Fest” all’attore Giuliano Gemma ed al Premio Speciale “Concordia Cine Fest” al presidente di Federconsumatori Rosario Trefiletti. La cerimonia è stata allietata da diversi momenti di spettacolo, con il

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iterraneo. Tradizione Cinema Enogastronomia».

l «Concordia Cine Fest»

ilancio turistico-culturale

cantante Vittorio Matteucci, già protagonista del “Notre dame de Paris”; con la jazzista Rosalba Bentivoglio; con il “Balletto di Messina” e con il gruppo folkloristico Val d’Akragas. Si conclude così una manifestazione che, nel corso delle serate dedicate alle proiezioni, ha visto migliaia di spettatori prendere d’assalto le sale del Cinema Ciak. Un bilancio positivo che lascia più che soddisfatti gli organizzatori e gli enti promotori dell’event:, l’Assessorato regionale all’Agricoltura e Foreste, la Provincia regionale di Agrigento, il Comune di Agrigento, la Federconsumatori e la SicilConad. La Città dei templi ha ospitato la prima edizione di «Agrigento: provincia del gusto al centro del Mediterraneo. Tradizione – Cinema – Enogastronomia». Un evento unico nel suo genere che coniuga il recupero della tradizione, la promozione del presente e, soprattutto, del futuro della buona

gastronomia agrigentina, attraverso momenti dedicati alla degustazione ed arricchiti da eventi collaterali di grande rilievo come il «Concordia Cine Fest», Festival internazionale del cinema dei Paesi del Mediterraneo, ed il convegno agroalimentare di livello internazionale sul

tema: «Un Film nel Piatto - Il brand Sicilia vince con il turismo enogastronomico». Il «Concordia Cine Fest» ha offerto al pubblico i film che maggiormente rappresentano i generi e gli stili che più di altri esprimono la mediterraneità. Due le sezioni: Film in concorso e Fiction Italia. I film, proiettati alla presenza di una giuria popolare scelta a campione ed alla giuria tecnica, composta dall’attore francese Philippe Leroy, dallo sceneggiatore e regista Rosario Galli, dal doppiatore Roberto Chevalier (voce di Tom Hanks), dal regista iraniano Fariborz Kamkari e dal presidente della Federconsumatori, Rosario Trefiletti, sono stati otto: “Si può fare» del regista di Giulio Manfredonia; «Verso l’Eden» di

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«Questioni di cuore» di Francesca Archibugi; «Ti amerò sempre» con la regia di Philippe Claudel; «Giulia non esce la sera» di Giuseppe Piccioni; «Due partite» di Enzo Monteleone. Le proiezioni hanno avuto luogo nelle due sale del cinema multisala Ciak di via Santo Stefano ad Agrigento. “Un Film nel Piatto - <<Il brand Sicilia>> vince con il turismo enogastronomico” è stato il tema del convegno che si è svolto presso il Grand Hotel Valle dei Templi. L’incontro è stata l’occasione per dare vita ad un confronto sulle prospettive e le potenzialità del turismo enogastronomico agrigentino. Sono intervenuti l’assessore regionale all’Agricoltura e Foreste, on. Michele Cimino; giornalisti specializzati; chef siciliani celebri nel mondo, funzionari della Regione Sicilia e numerosi esperti del setto-

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re. I lavori sono stati moderati dallo scrittore e giornalista agrigentino Martino Ragusa. “Agrigento: provincia del gusto al centro del Mediterraneo. Tradizione – Cinema – Enogastronomia”, organizzata dall’Associazione culturale Mondo Sicania e dalla Sikania Managment, _ promossa dall’Assessorato Regionale Agricoltura e Foreste, dall’ Assessorato allo Spettacolo e

Cultura della Provincia di Agrigento e dal Comune di Agrigento, con la collaborazione di SicilConad, Federconsumatori e del Parco Archeologico e paesaggistico della Valle dei Templi. Lunedì 14 settembre prossimo, alle ore 11, presso la sala Giglia della Provincia Regionale di Agrigento, avrà luogo la conferenza stampa di presentazione dell’evento. V. A.


«Concordia Cine Fast»

Necessario un teatro nel Parco della Valle La struttura potr ebbe esser e gestita in sinergia da enti pubblici ed impr enditoria privata La prima edizione del Concordia cine fest si è chiusa con un bilancio altamente positivo, ma con alcune indicazioni per il futuro, soprattutto per la felicissima scelta del luogo della cerimonia conclusiva: un ampio spazio difronte il tempio di Giunone nel cuore della valle dei templi. Lo spettacolo conclusivo si è svolto in un ampio slargo nella valle dove nel volgere di qualche giorno è stato realizzato un attrezzato teatro all’aperto. L’aspetto più interessante dell’evento è stato caratterizzato dal fatto che il traffico sulla panoramica (si tenga conto che era sabato sera) era piuttosto intenso, ma la manifestazione non è stata per nulla disturbata. Era come se si fosse all’interno di una cappa ed il rumone, di qualsiasi natura, fosse stato lasciato fuori. Ed allora sorge spontanea una domanda: perchè non pensare a realizzare una struttura permanente dove svolgere tutte le attività culturali della città, almeno durante il periodo estivo? Perchè non dotare Agrigento di un teatro all’aperto dove programmare manifestazioni estive che non solo richiamino spettatori, ma quello che è più interessante turisti. Il sito si presta magnificamente a questa situazione, anche perchè non è ubicato nelle vicinanze di arterie di grande comunicazione come la statale 640. E’ una idea che permetterebbe finalmente di far tornare a vivere questo immenso ed unico patrimonio fino ad oggi troppo mummificato. Un patrimonio che deve essere fruibile ed asservito alla città. E qui il discorso deve per causa di forza maggiore ampliarsi. Una struttura di questa portata dovrà vedere tutti gli Enti, che affermano di volere il bene della città, unirsi ed insieme alla direzione del Parco sviluppare un progetto che possa valorizzare questa ampia zona.

Per voce del presidente della Provincia, Eugenio D’Orsi, l’Ente è pronto a collaborare con tutte quelle realtà che vogliono il bene della città siano esse pubbliche che private; e qui si chiamano in causa il Comune di Agrigento, la Camera di Commercio, l’unione degli albergatori, l’associazione dei «bed & breackfast» e perchè nò, anche gli industriali e gli ordini professionali degli Agronomi, Ingegneri, Geologi ed Architetti ed ognuno per le proprie competenze contribuire a migliorare il parco della valle. Tutte queste forze sane, unite, potranno sicuramente produrre solo benefici per una piena valorizzazione del Parco che passerebbe da struttura mummificata a bene fruibile. Si potrebbe «mandare» in pensione il vecchio consiglio di amministrazione del parco e sostituirlo, senza aggravio di spesa con i presidenti degli Enti ed ordini Professionali menzionati. Il Presidente Eugenio D’Orsi e l’Assessore allo spettacolo e cultura Sergio Indelicato dell’Ente Provincia in merito al «Concordia cine fest» hanno le idee chiare : «Nonostante la crisi noi ripeteremo l’evento. Il nostro obiettivo - sostiene D’Orsi - è proprio istituzionalizzare la manifestazione e ripeterla davanti a questo meraviglioso ed unico scenario esistente al

mondo. Con grandi difficoltà economiche e con grande sacrificio da parte degli organizzatori, credo che siamo riusciti a mettere su una prestigiosa iniziativa. Anche la Provincia di Agrigento è cappace di promuovere grandi eventi. In passato - conclude D’Orsi - abbiamo perso grandi manifestazioni che davano ampio risalto a questo territorio. E’ giunto il momento di riappropriarci degli spazi e della visibilità che Agrigento merita». Sergio Indelicato, assessore alla cultura afferma «L’evento è stato fortemente voluto dalla Provincia e dall’assessore regionale all’Agricoltura e Foreste, Michele Cimino. Un binomio quello del cinema e della gastronomia mediterranea che potrà arrivare molto lontano e sono perfettamente convinto che è il ponte virtuale per far uscire Agrigento ed il suo territorio dalla marfginalità. Si è trattato di un esperimento, molto riuscito come partecipazione di pubblico e di critica positiva, una edizione numero zero e penso che presto potrà ritagliarsi un proprio spazio nel panorama nazionale e che tra agosto e settembre Agrigento possa davvere essere al centro dell’interesse del Mediterraneo». Vittorio Alfieri

Giugno - Luglio 2010

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