Cronache da Palazzo Cisterna 10-2022

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Venerdì dal sindaco

Uno sguardo dall’anfiteatro morenico

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uesta settimana, la rubrica "Il Venerdì dal sindaco" ci porta nel Canavese alla scoperta di Montalenghe, Comune che conta poco meno di mille abitanti. Ci troviamo sul versante meridionale delle colline che costituiscono la morena dell'anfiteatro

di Ivrea, a pochi chilometri da centri come Agliè e San Giorgio e a poca distanza dal lago di Candia. Denise Di Gianni

A MONTALENGHE CON FRANCA RITA LADU È qui che abbiamo incontrato la prima cittadina Franca Rita Ladu che a Montalenghe vive da quattordici anni e, dopo essersi dedicata al sociale, oggi ha come obiettivo quello di riportare il turismo in questi luoghi. Puntare sul turismo significa soprattutto valorizzare un territorio che ha davvero molte carte da scoprire: tra gli edifici di particolare importanza, situato su un promontorio nel centro del paese e circondato da un grande parco si trova quello che oggi è chiamato il Castello di Montalenghe, bene tutelato dalla soprintendenza e costruito su una struttura preesistente del XVXVI secolo. Qui nel 1800 soggiornò un ospite illustre come Napoleone. All'interno del parco, sul punto più alto del promontorio, si trova un cedro di rara bellezza di circa 300 anni. Un albero monumentale che vanta una circonferenza di circa 14 m e un’altezza di 37. Dopo anni di abbandono, questo luogo sta provando a ritrovare il suo splendore grazie all'attuale proprietà che ha in corso un importante intervento di riqualificazione architettonica e naturalistica e per la primavera sono previste aperture inedite del parco sino ad oggi rimasto chiuso al pubblico. Oltre a questo Montalenghe disegna la sua vocazione turistica anche attraverso la storia legata a luoghi

come la fontana della Lussana, il masso erratico della Pera del Vais e il sentiero delle Pietre Bianche sino ad arrivare al pandolce canavesano Bagolaro (dal nome dell'albero che dà ombra e strumenti al Canavese) creato nel 2016 dalla storica cremeria del paese. Ma cosa c'è nel futuro di Montalenghe? “Oltre a sottolineare l’importanza di avere qui sul territorio una scuola funzionale che è la Pertini e un centro polifunzionale che permette l’organizzazione di vari eventi, l’intenzione di questa amministrazione è quella di creare un museo etnografico. La cosa che a noi preme di più è far

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