Attività Istituzionali
Sviluppo sostenibile, serve un cambio culturale
Avviata l’Agenda della Città metropolitana di Torino
È
stato un utile momento di confronto a livello nazionale quello che si è svolto lo scorso primo ottobre al Macro di Roma e seguito attraverso il web e Facebook con al centro “i territori come motore dello sviluppo sostenibile”. L’evento è stato organizzato dall’ASviS all’interno del Festival dedicato proprio al tema dello sviluppo sostenibile e dell’avvio del processo di Agenda metropolitana. L’Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile (AsviS) è stata fondata il 3 febbraio del 2016 su iniziativa della Fondazione Unipolis e dell’Università di Roma “Tor Vergata” e riunisce oltre 270 tra le più importanti istituzioni e reti della società civile. Il suo obiettivo è quello di far crescere nella società italiana, nei soggetti economici e nelle istituzioni la consapevolezza
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dell’importanza dell’Agenda per lo sviluppo sostenibile per favorire il crearsi di una cultura della sostenibilità a tutti i livelli, grazie anche all’orientamento dei modelli di produzione e di consumo; all’analisi delle implicazioni e le opportunità per l’Italia legate all’Agenda per lo sviluppo sostenibile; alla definizione di una strategia italiana per il conseguimento degli SDGs, Sustainable Development Goals. Ai lavori, che si sono protratti per l’intera giornata, sono intervenuti i principali protagonisti delle politiche del territorio, il Ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia, i sindaci delle Città metropolitane, per Torino e il suo territorio era presenta Chiara Appendino, Urban@.it, Ministero per l’ambiente, Anci, fino alle conclusioni del portavoce dell’ASviS Enrico Giovannini.
CRONACHE DA PALAZZO CISTERNA
Durante il dibattito è stato sottolineato nei vari interventi che la sfida di oggi è quella di “riuscire a fare sintesi, tutto il Paese deve imparare a muoversi nello stesso modo. È essenziale domandarsi quali funzioni concrete deve avere la “cosa pubblica”, il concetto di valore condiviso deve essere centrale”. L’emergenza ambientale è una responsabilità che non deve essere declinata in forme semplicistiche e alla politica tocca il compito di coordinare gli sforzi in tal senso. In questo quadro all’interno delle politiche sullo sviluppo sostenibile delle città e dei territori devono rientrare anche le azioni di riqualificazione del patrimonio edilizio con l’attivazione di ecobonus, oltre agli interventi di prevenzione dal dissesto idrogeologico, argomento tornato tragicamente d’attualità proprio in questi giorni.