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Verso il distretto del cibo Coazze presenta Mirtilla

In Valsangone prosegue il percorso di riscoperta e valorizzazione della cultura spirituale e materiale locale. Se dal punto di vista letterario ed artistico si punta sulla valorizzazione della memoria dei soggiorni di Luigi Pirandello a Coazze e sul paesaggio montano che ha ispirato, oltre al Nobel siciliano, generazioni di scrittori e pittori, sul versante enogastronomico la riscoperta del formaggio Cevrin, inserito vent’anni orsono nel Paniere dei prodotti tipici dell’allora Provincia di Torino, ha aperto una stagione di riappropriazione delle tradizioni e della memoria collettiva, simboleggiato dalla Festa Rurale che ogni anno anima l’autunno coazzese. A Coazze, in vista della nascita del nuovo Distretto del Cibo, che comprenderà le valli che vanno dal Moncenisio al confine con la provincia di Cuneo, i casari puntano anche sull’innovazione, ad esempio con Mirtilla, una particolare caciotta a pasta molle prodotta dal caseificio artigianale Fior di Latte con latte vaccino, con l’aggiunta di confettura di mirtilli a pezzi. Il nuovo prodotto, stagionato 60 giorni, è stato presentato ufficialmente alla stampa, agli amministratori locali e ai rappresentanti della Val Sangone in Consiglio Regionale e in Parlamento al Circolo Chalet dei Cusinot. Lo chef del Circolo ha preparato la cipolla ripiena De.C.O. di Coazze, mentre i panificatori di Giaveno e Coazze hanno presentato il pane Deco e i Biscotti del Pellegrino. “Coazze è un paese ricco di prodotti di nicchia e, quando non li abbiamo, li creiamo - sottolinea il sindaco Paolo

Allais – Il nostro prodotto tipico è il Cevrin, ma i nostri artigiani agroalimentari si ingegnano per proporre nuovi gusti come quello del formaggio Mirtilla. Valorizziamo i prodotti della nostra montagna, come il latte di capra e vaccino, le castagne, le patate e le farine. I nostri pascoli di montagna, ad esempio, garantiscono un’elevata qualità del latte, che si può apprezzare assaggiando i nostri formaggi vaccini e caprini”. “Il Mirtilla è un formaggio a latte vaccino crudo, nel cui impasto inseriamo la confettura di mirtilli - spiega Ramona Giaccone del caseificio Fior di Latte -. Bolliamo i piccoli frutti con lo zucchero, in modo che non si trasformino durante la stagionatura e non producano muffe. Il mirtillo rilascia la giusta acidità nel formaggio, conferendogli un gusto un tantino acidulo. Il prodotto può essere consumato con il pane, ma anche essere utilizzato per preparare la pizza o abbinato alle composte. Abbiamo iniziato a sperimentarlo e a produrlo tre mesi fa e pensiamo che possa essere protagonista nella confezione dei nostri cesti natalizi”.

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m.fa.

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