Primo Piano
Una grammatica delle emozioni per prevenire la violenza di genere
U
na recente statistica a cura dell’Istat rivela un dato incredibilmente grave: il 59% degli italiani è convinto che le donne vittime di violenza se la siano cercata. Il numero di femminicidi e di aggressioni contro le donne in Italia non solo non accenna a diminuire, ma anzi durante il lock down e i mesi di convivenza forzata si sono registrate punte allarmanti.
Le morti per femminicidio sono state 56 durante il primo lockdown, una ogni due giorni: la legge del possesso, l'esercizio del potere dell'uomo sulla donna, è un problema che riguarda tutti, sia le istituzioni che i singoli cittadini. Ognuno con la propria parte di responsabilità. Se ne è parlato lunedì 30 novembre durante un partecipato confronto online organizzato da Città metropolitana di Torino dal titolo “Quali interventi
per gli autori di violenza di genere”. Accanto al grande tema del victim blaming, cioè della doppia vittimizzazione, la colpevolizzazione delle donne come causa principale della loro morte esiste e va affrontato il tema di insegnare agli uomini un altro tipo di comportamento. La Città metropolitana di Torino da anni se ne occupa attraverso il cosiddetto Tavolo dei maltrat-
CRONACHE DA PALAZZO CISTERNA
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