Dimenticatevi le archistar L’architettura come gesto collettivo: il pensiero di Francesca Torzo, la nuova giurata italiana del BMIAA ’25
Tendenze ceramica e arredobagno I trend selezionati dal team HABIMAT a Cersaie 2024
A tutto sport con BigMat
Dall’oro olimpico dell’Italvolley ai Mondiali di ciclismo: BigMat ai più importanti eventi sportivi in Europa e nel mondo.
DI COSI PIU VOLLEY
La nostra passione per il volley cresce ogni giorno. E lo stesso vale per il nostro tifo, che condividiamo con sessanta milioni di italiani. E siamo felici se possiamo contribuire a rendere questo sport sempre più amato e sempre più vincente.
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Alessandra Guzzi, Enrico Molteni, Francesca Negri, Alberto Nicolli, Gianluca Orrù, Michela Pesenti, Irene Perico e Nicola Pisano
Illustrazione in copertina a cura di Fabio Buonocore
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Stampa Industrie Grafiche Pacini
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Tiratura del presente numero: n. 7.600 copie
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Periodicità: quadrimestrale
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DIMENTICATEVI LE ARCHISTAR
L’architettura è un gesto collettivo e tutti ne sono protagonisti. Questo il pensiero di Francesca Torzo, nuova giurata italiana del BMIAA ’25.
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A TUTTO SPORT CON BIGMAT
Dall'oro delle Azzurre dell'Italvolley ai Mondiali di ciclismo: BigMat ai più importanti eventi sportivi in Europa e nel mondo.
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RUBRICHE
I prodotti provati per voi, servizi, expertise delle rivendite BigMat, e le voci dal mondo delle costruzioni e del design
BIGMAT NEWS
Notizie dal mondo BigMat: punti vendita, eventi e
ARABIA SAUDITA: LA NUOVA TERRA PROMESSA DELL'EDILIZIA
Partnership e prossimità per costruire, insieme!
Il 2024 di BigMat e i prossimi progetti: dalle novità del BMIAA ’25 alla partnership con UCI.
di Matteo Camillini, direttore BigMat Italia e International
Mentre il 2024 volge alla conclusione sorge spontaneo fare un bilancio sui progetti e gli obiettivi raggiunti: dal superamento del miliardo di euro di fatturato come Gruppo BigMat Italia alla crescita del network; dalle progettualità e nuove aree di business come l’efficientamento energetico e il fotovoltaico allo sviluppo del format BigRent per il noleggio, tutto questo e molto altro per essere sempre più multisettoriali e multispecializzati. Riguardando i mesi trascorsi possiamo, e dobbiamo, riconoscere il valore del nostro lavoro: quello dei 250 punti vendita, al fianco dei professionisti della filiera delle costruzioni, e quello di tutto il Consorzio che si è confermato leader nel mercato dell’edilizia e delle finiture, in cui abbiamo portato la nostra expertise, le nostre innovazioni e la nostra passione. Crescere e perseguire un’edilizia di qualità, che “costruisce” il futuro del nostro Paese è la sfida in cui vuole BigMat essere protagonista, anche nel nuovo anno.
Ed è di una sfida, ma di architettura, che parliamo in questo numero di UP!. Torna, infatti, nel 2025 il BigMat International Architecture Award (BMIAA) che, alla 7a edizione, porta una ventata di novità: nuova categoria e nuovi professionisti coinvolti. Vi anticipiamo qui l’introduzione, accanto al Premio di Architettura, del nuovo Premio di Prossimità BigMat: riconoscimento per gli architetti ma anche per le imprese edili che con loro lavorano e che scelgono di avvalersi della consulenza e dei materiali dei punti vendita BigMat. L’edilizia deve costruire il patrimonio immobiliare di domani e possiamo farlo solo insieme, da qui l’idea di un nuovo Premio per tutti i piccoli e grandi progetti che i soci BigMat realizzano nei loro territori, in sinergia con imprese e progettisti. L’architettura come gesto collettivo in cui tutti – architetti, rivendite e imprese – sono protagonisti, è anche il pensiero di Francesca Torzo, nuova giurata italiana del BMIAA ’25, che abbiamo intervistato e con la quale abbiamo affrontato i temi caldi dell’architettura. Nelle prossime pagine ricordiamo anche le grandi emozioni che ci hanno regalato le Nazionali italiane di pallavolo (dalla Volley Nations League alle Olimpiadi), di cui siamo stati orgogliosamente sponsor per tutto il 2024 come partner Fipav ma anche come title sponsor delle Finali Nazionali Giovanili di Pallavolo 2024. Lo sport è stato al centro di un’intensa attività di brand awareness che ha legato la nostra insegna a importanti eventi sportivi e così sarà nei prossimi 3 anni in cui i colori BigMat accompagneranno il circuito dei Mondiali UCI di ciclismo. Il sostegno allo sport giovanile è un altro degli impegni che BigMat ha portato avanti attraverso il progetto europeo di responsabilità sociale Costruiamo Per Lo Sport: sono 140 i volley club a cui BigMat ha consegnato le divise per vestire quasi 2.000 giovani atleti.
In questo numero troverete anche attualità e approfondimenti: siamo andati a vedere come l’Arabia Saudita stia diventando il più grande mercato edile al mondo e abbiamo approfondito il tema della sostenibilità dei materiali ceramici in edilizia nel consueto Speciale Tecnico. Con il team HABIMAT abbiamo esplorato le nuove tendenze per ceramica e arredobagno mentre nella rubrica sulle expertise si parla del comparto del riscaldamento in rivendita come opportunità di cross-selling e crescita.
Tante idee per guardare con lungimiranza al futuro, pronti – come dice il nostro titolo di copertina – a “Costruire meglio e costruire insieme” con l’augurio di un 2025 di unione e condivisione ricordando le parole dell’ex cestista statunitense Phil Jackson: “La forza della squadra è ogni singolo membro. La forza di ogni membro è la squadra". Vi invitiamo a seguirci sui nostri siti web e sui nostri canali social per i prossimi aggiornamenti.
UN NUOVO PREMIO E UNA NUOVA SFIDA
Alla settima edizione del Premio Internazionale di Architettura BigMat
una nuova categoria per consolidare il rapporto tra architetti, rivendite e imprese.
di Francesca Negri
Tutti per uno e uno per tutti! Così direbbero i moschettieri di Alexander Dumas e con lo stesso motto BigMat sprona tutto il comparto dell’edilizia e delle costruzioni a una rinnovata collaborazione e partnership, chiamando in causa tre (come i moschettieri) figure della filiera: distributori di materiali, progettisti/architetti e imprese di costruzioni.
Costruire insieme per poter costruire meglio è, infatti, il messaggio che il Gruppo vuole continuare a diffondere rivolgendosi a tutti i protagonisti del comparto, anche attraverso il nuovo Premio Internazionale di Architettura BigMat, giunto alla settima edizione.
Unico Premio organizzato da un Gruppo di distribuzione di materiali edili, il BigMat International Architecture Award (BMIAA) è da oltre 10 anni uno dei più importanti premi di architettura in Europa come dimostra la forte partecipazione negli anni: solo nelle ultime due edizioni sono stati oltre 1.700 i progetti candidati.
Eccellenza, expertise, partnership e prossimità sono i temi dell’edizione 2025 del Premio che si presenta con grandi novità: una nuova categoria, una nuova sfida, nuovi professionisti coinvolti e nuovi criteri per le candidature.
Già nelle due edizioni precedenti, 2021 e 2023, il BMIAA si era rinnovato introducendo e premiando le opere e i progetti di piccola scala accanto alle grandi opere di architettura, per ampliare la possibilità di candidatura e al contempo rappresentare al meglio la cultura architettonica dei sette Paesi in cui BigMat è presente con i suoi punti vendita (Belgio, Francia, Italia, Portogallo, Repubblica Ceca, Slovacchia e Spagna). Dopo sei edizioni di successo, il BigMat International Archi-
tecture Award continua a evolvere e a incentivare il dialogo reciproco tra architetti e costruttori, produttori e distributori di materiali edili, e per questo nell'edizione 2025 introduce il nuovo Premio di Prossimità BigMat che promuove la partnership quotidiana tra architetti, imprese di costruzioni e punti vendita di materiali edili.
Un nuovo riconoscimento che premia e dona visibilità ai progetti e alle opere sviluppate da architetti, costruttori locali e rivendite del Gruppo, i quali con passione ed entusiasmo lavorano insieme sul territorio per creare architetture di alta qualità, innovative e sostenibili rafforzando, al contempo, il tessuto economico locale.
Il Premio Internazionale di Architettura BigMat 2025 continuerà, quindi, a riconoscere l'eccellenza architettonica assegnando due Gran Premi:
Gran Premio Internazionale di Architettura BigMat per progetti architettonici di grande rilevanza nella categoria generale dell'architettura;
Gran Premio Internazionale di Prossimità BigMat per progetti sviluppati in stretta collaborazione tra architetti e costruttori locali, utilizzando materiali acquistati nelle rivendite BigMat.
Al bando di concorso del BMIAA ’25 possono iscriversi opere realizzate in Belgio, Francia, Italia, Portogallo, Repubblica Ceca, Slovacchia e Spagna.
La giuria internazionale valuterà le opere candiate e ciascun giurato nazionale selezionerà per la sua nazione 20 progetti: massimo 12 progetti per il Premio Internazionale di Architettura BigMat e massimo 8 progetti per il Premio Internazionale di Prossimità BigMat, che hanno saputo contribuire alla cultura architettonica contemporanea e che perseguono innovazione,
Premio Internazionale di Architettura
sostenibilità, benessere abitativo ed efficienza energetica. Dalle 140 opere (84 opere in gara per il Premio Internazionale di Architettura BigMat e 56 per il Premio Internazionale di Prossimità BigMat) verrà selezionata la rosa dei 14 finalisti (7 per ogni categoria).
I premi avranno un valore complessivo totale di 82.500 euro, il più alto di tutte le edizioni.
PREMIO DI ARCHITETTURA BIGMAT
6 Premi Nazionali di Architettura BigMat (1.500 euro ciascuno);
1 Gran Premio Internazionale di Architettura BigMat (30.000 euro in totale).
PREMIO DI PROSSIMITÀ BIGMAT
6 Premi Nazionali di Prossimità BigMat (1.000 euro all’architetto e 1.000 euro all’impresa di costruzioni in voucher per acquisti presso la rivendita BigMat abbinata al progetto);
1 Gran Premio Internazionale di Prossimità BigMat (20.000 euro all’architetto e 10.000 euro all’impresa di costruzioni in voucher per acquisti presso la rivendita BigMat abbinata al progetto).
PREMIO GIOVANI
Menzione Speciale Giovani Architetti Under 40 (1.500 euro).
IL NUOVO PREMIO DI PROSSIMITÀ BIGMAT
Per candidarsi al nuovo Premio, l'architetto deve disporre di un codice di registrazione fornito dal punto vendita BigMat dell'area territoriale in cui si trova il progetto realizzato. Tale codice può essere ottenuto dal partner BigMat o dal costruttore che ha collaborato al progetto, a condizione che abbia acquistato materiali da un punto vendita BigMat. L’obiettivo è premiare i progettisti ma anche le imprese edili che lavorano sul territorio e che scelgono di avvalersi della consulenza e dei materiali acquistati nei punti vendita BigMat. «Il nuovo Premio valorizza la collaborazione a livello locale nei territori fra i diversi attori della filiera – spiega Matteo Camillini, direttore BigMat Italia e International –. Il punto vendita BigMat, l’architetto e il costruttore sviluppano una sinergia operativa e di expertise imprescindibili per costruire meglio, insieme. L’edilizia di oggi deve creare il patrimonio immobiliare di domani e possiamo farlo solo collaborando, da qui l’idea di un premio che mette in luce il valore di tutti i piccoli e grandi progetti che i punti vendita BigMat seguono e realizzano ogni giorno, in sinergia con imprese e progettisti del territorio».
Tutte le informazioni sul BigMat International Architecture Award ’25 sono disponibili su www.architectureaward.bigmat.com
CHI PUÒ PARTECIPARE
Tutti gli architetti il cui domicilio professionale si trovi in uno dei sette Paesi in cui è presente il marchio BigMat: Belgio, Francia, Italia, Portogallo, Repubblica Ceca, Slovacchia e Spagna.
QUALI OPERE
Progetti realizzati in Belgio, Francia, Italia, Portogallo, Repubblica Ceca, Slovacchia e Spagna.
CATEGORIE
Premio di Architettura BigMat
Premio di Prossimità BigMat (solo per candidati in possesso del codice di registrazione BigMat)
COME ISCRIVERSI www.architectureaward.bigmat.com
QUANDO ISCRIVERSI da febbraio a maggio 2025
CERIMONIA DI PREMIAZIONE
7 novembre 2025 a Varsavia
L'intervista
DIMENTICATEVI LE ARCHISTAR
L’architettura è un gesto collettivo e tutti ne sono protagonisti. È questo il pensiero di Francesca Torzo, nuova giurata italiana del BMIAA ’25.
di Michela Pesenti
Per la prima volta nella storia del BigMat International Architecture Award, in giuria per l’Italia c’è una donna, ma quando le facciamo notare questo primato l’architetto Francesca Torzo sorride e ricorda la sua esperienza in edilizia, le difficoltà iniziali nel rapportarsi con un mondo maschile come quello dei cantieri e delle imprese di costruzione e di come abbia superato le diffidenze iniziali dimostrando sul campo professionalità, competenza e una forte inclinazione alla collaborazione.
Per Francesca Torzo l’architettura è, infatti, prima di tutto un lavoro di squadra e una partnership tra tutti gli attori, a prescindere dal ruolo e ovviamente dal genere. Questo modo di guardare all’architettura, come un’espressione corale che coinvolge tutta la filiera, si sposa perfettamente con lo spirito del Premio Internazionale di Architettura di BigMat.
Sguardo deciso, voce pacata e grande capacità analitica, l’architetto Francesca Torzo ci accompagna in una riflessione sui temi dell’architettura, parlando di cultura, storia, empatia e umanità «È un onore essere stata scelta come giurata italiana perché il BMIAA è un Premio storico con un profilo di massima serietà e rispettabilità, sono molto felice di questa esperienza perché credo fortemente nei concorsi di architettura come strumenti per promuovere il valore esemplare delle opere e per ribadire, anzitutto, l’importanza del costruire a regola d’arte chiedendoci però costantemente: cosa significa davvero costruire a regola d’arte?». I premi di architettura, come il
BMIAA, sono infatti luoghi di conversazione dove portare avanti una riflessione sul buon costruire che, come sottolinea l’architetto, «cambia di tempo in tempo e di società in società, è un dibattito sempre vivo».
Il BigMat International Architecture Award da oltre dieci anni, e da sette edizioni, ha come obiettivo proprio premiare la qualità del costruire e del progettare a livello europeo, al centro di tutto ha sempre messo appunto il valore dell’opera che anche l’architetto Torzo riconosce come un pilastro: «Il valore e l’esemplarità di un’opera risiedono nel suo essere testimone della capacità professionale di combinare istanze di attori
molto spesso in conflitto, come architetti, progettisti, contractor, costruttori, committenti e così via. L’opera è infatti, secondo me, l’espressione della capacità di mediare e negoziare le esigenze, le necessità e le ambizioni dei vari interlocutori». Attraverso il riconoscimento e la valorizzazione dell’esemplarità di un’opera, il Premio Internazionale di Architettura di BigMat contribuisce a costruire un discorso pubblico attorno
Francesca Torzo
Padovana, classe 1975, Francesca Torzo studia alla TU Delft, all'ETSAB di Barcellona, all'AAM di Mendrisio e allo IUAV di Venezia. Si laurea allo IUAV di Venezia nel 2001 con Peter Zumthor con il quale collabora nel 2021-2022; nel 2003 lavora presso lo studio Bosshard Vaquer Architekten di Zurigo e nel 2008 apre il suo studio a Genova. Assistente presso l'Atelier Bearth dell'AAM di Mendrisio (2009-2017), docente alla Bergen Arkitekthøgskole (2017-2021) e all'AAM di Mendrisio (2020-2024). Ha tenuto lezioni presso numerose scuole e istituzioni internazionali; partecipa nel 2018 alla 16. Mostra Internazionale di Architettura - La Biennale di Venezia. Nel 2028-2019 è presidente della Fondazione Maarten Van Severen di Gent. Nel 2020 vince il premio Moira Gemill e il suo progetto Z33 House for contemporary art a Hasselt riceve il Premio internazionale Piranesi 2018 e il Premio Italiano di Architettura nel 2020, è stata inoltre tra i cinque finalisti del Mies van der Rohe Award 2022.
al tema del progettare e del ruolo dell’architettura nella società e lo fa con più voci e più punti di vista di respiro europeo: sono infatti sette i Paesi coinvolti (Belgio, Francia, Italia, Portogallo, Repubblica Ceca, Slovacchia e Spagna) ognuno con le proprie peculiarità e storicità architettoniche.
«Mi auguro che da questa edizione, come già accaduto nelle precedenti, possa emergere una “valutazione”, un giudizio di consistenza e di serietà sulle opere e soprattutto che nascano delle riflessioni anche sul nostro mondo, che sta vivendo trasformazioni sociali, politiche e cambiamenti climatici, radicali – sottolinea Torzo –. La nostra società è fortemente improntata sull’individualismo, che è lo spirito caratteristico della modernità, ma oggi si percepisce la ricerca e il bisogno istintivo di avere una società di riferimento e una collettività e questo si applica anche all’architettura». In questo contesto è importante che realtà del settore delle costruzioni, come BigMat, propongano occasioni di incontro culturale, «sono momenti in cui possiamo dire e sottolineare alla società, pacatamente ma con orgoglio, che costruire edifici è un’opera culturale, anche quando è privata, perché è intrinsecamente pubblica in quanto l’architettura riguarda sempre la collettività e parla del mondo in cui tutti viviamo».
L'intervista
Fiducia è un’altra parola che l’architetto Torzo usa riflettendo sul costruire e sul valore del BigMat International Architecture Award: «Un premio di architettura ha la potenzialità di dare fiducia ad altri, l’opera che viene riconosciuta diventa un esempio e un modello per la sua qualità, dà ispirazione e allo stesso tempo può dare fiducia e calmare gli animi in un momento di turbamento, come quello in cui stiamo vivendo: costruire è una forma di fiducia perché è una dimostrazione di qualcosa che è stato realizzato, esiste ed è pubblico».
Per Francesca Torzo le sfide dell’architettura di oggi sono diverse ma una in particolare chiama tutti a rapporto anche la distribuzione: sviluppare strumenti per rendere gli edifici affordable e sostenibili a più livelli «Dobbiamo sviluppare opere bilanciate che tengono conto di tutti gli aspetti: quello economico, funzionale, ma anche culturale, sociale ed estetico. Per fare questo l’unica via è il dialogo continuo e reciproco tra architetti e costruttori ma anche produttori e distributori di materiali edili».
BigMat da sempre risponde a questa chiamata rafforzando il dialogo con il mondo della progettazione. Lo fa ogni giorno nei punti vendita, mettendo a disposizione di progettisti e imprese un know-how specializzato e una forte expertise sui materiali, ma anche a livello internazionale proprio con il Premio di architettura. Una vicinanza che anche la nuova giurata ha voluto lodare: «Apprezzo molto che la paternità del Premio sia di un Gruppo di distribuzione di respiro europeo perché credo nel dialogo di tutta la filiera delle costruzioni, dall’architetto fino agli artigiani e la manodopera»
Francesca Torzo rimarca spesso che tutta la filiera deve imparare a comunicare meglio, in uno sforzo collettivo lungo il processo di costruzione, un punto di vista condiviso anche da BigMat che mette la rivendita al centro della comunicazione tra studio di progettazione e cantiere nel ruolo di interlocutore e partner. «Committenti e costruttori sono “compagni di viaggio” nell’avventura del costruire, ad ogni scala, e il dialogo deve essere costruttivo e di invenzione per trovare un equilibrio tra scelte progettuali e tecniche, estetica e bilancio economico di un’opera. Penso che l’attuale iperspecializzazione delle discipline della progettazione crei un “isolamento” nella comunicazione tra le professioni che spesso porta a investire l’architetto di un ruolo di esteta o di scenografo, nel senso più limitato del termine, e questo fenomeno è forse legato anche alla crescita esponenziale del numero e della quantità di operatori della progettazione, a volte in esubero rispetto alle esigenze».
Corale è l’aggettivo che meglio descrive il processo costruttivo per la giurata italiana, che pensa sia giunto il momento di un cambio profondo nel ruolo dell’architetto oggi: «La società trasmette un’educazione alla professione che è quella dell’eroismo, della figura solitaria dell’architetto che inventa un mondo e una tendenza – spiega l’architetto –, ma io penso che non si possa costruire da soli. La costruzione è quanto di più collettivo possa esistere e l’architetto ha l’onore e l’onere di coordinare tante voci, auspicabilmente in modo giusto e bilanciato, dando ascolto a esigenze e necessità che a volte possono anche andare oltre le proprie abitudini costruttive e questo è possibile solo se l’architetto trova un vero partner che lo accompagna nel processo di realizzazione dell’opera».
Ma questa dinamica corale e collaborativa potrebbe avere applicazioni diverse andando a interpellare un altro grande attore del processo costruttivo: l’industria e la filiera dei materiali edili. È auspicabile un sodalizio ancora più stretto tra architettura e produzione e distribuzione dei materiali, «non solo per costruire bene ma anche per portare innovazione a tutta la filiera scambiandosi conoscenza e sviluppando nuovi materiali e sistemi costruttivi che riducano i costi di realizzazione e che restituiscano alla comunità spazi abitativi, oggi considerati un
Z33 House for Contemporary
Art (Hasselt, Belgio) | Progetto di Francesca Torzo e finalista al Premio Mies Van Der Rohe 2022
lusso più che la normalità. Credo che i due comparti possano sviluppare insieme progetti di ricerca sperimentali soprattutto coinvolgendo i giovani laureati in architettura».
Docente universitario dal 2009, l’architetto Torzo ha un contatto diretto con i giovani e i futuri architetti e nota come negli ultimi anni ci sia stato un cambiamento significativo negli studenti di architettura: «L’eroismo dell’architetto come figura individuale e archistar è stata forse messa un po’ in discussione per lasciare spazio a una forte esigenza di ricerca di qualità e di una pluralità. I giovani architetti oggi sono interessati più alla ricerca di una relazione dell’architettura con la storia e la cultura dei luoghi, piuttosto che lo sviluppo di una tendenza con l’aspirazione di riscrivere un linguaggio di progettazione che poi cambierà nel giro di cinque anni».
Ai giovani che descrive Torzo il BMIAA dedica ogni anno un premio speciale per gli architetti under 40 «È una generazione di cui sono molto curiosa: voglio vedere i loro pensieri trasformati in architettura – confessa la giurata –, dobbiamo sfumare questo conflitto tra generazioni, che è distruttivo, mentre va incentivata l’aggregazione. Quindi benvenuti giovani, c’è bisogno di voi e dei vostri sguardi carichi di domande che fanno riflettere, di avventatezza e impazienza».
Nel palmares del BMIAA si trovano opere premiate sempre per la loro capacità di contribuire a ridisegnare il paesaggio costruito con spazi che trasmettono innovazione, comfort, benessere abitativo, efficienza energetica e sostenibilità.
Tutti valori must have anche per Francesca Torzo che però sottolinea: «Il dibattito sulla sostenibilità è diventato una conversazione di specialisti su dati di performance e certificati che, a mio avviso, hanno troppo poco a che fare con la vera sostenibilità. Pensando anche all’uso dei materiali, ad esempio, il legno che è così confortevole per la coscienza in realtà rischia di deforestare il Trentino Alto Adige e l’esigenza di sostenibilità potrebbe rovinare le Dolomiti. La sostenibilità è per me più un tema di misura: nessun materiale è buono o cattivo e ogni materiale porta con sé una sensatezza di utilizzo, un’appropriatezza di lavorazione e una cultura di impiego, spesso millenari. Dobbiamo riflettere sulla sostenibilità in termini più ampi e non solo sulla performance green di un edificio, ma parlare anche di responsabilità dei comportamenti e delle abitudini abitative della nostra società con una riflessione sui consumi».
Per ampliare il confronto culturale sulla sostenibilità in architettura bisogna quindi chiedersi: cosa è davvero sostenibile? Come si può declinare questa sostenibilità
anche nella gestione degli spazi e delle inuguaglianze sociali? La sostenibilità traina poi una riflessione sul patrimonio costruito esistente come approfondisce l’architetto: «C’è molta attenzione sulla pratica del “riuso” in architettura; la ristrutturazione e il restauro in Italia sono ambiti ampiamente diffusi e nessun Paese è stratificato come il nostro. Credo sia interessante tornare a riflettere sui centri storici e su una progettazione della città più oculata e più attenta, che in-
tegri le attività produttive nei centri storici anche per evitare che diventi un luogo per privilegiati che esclude e sposta le persone verso l’esterno, andando poi a incrementare la ricaduta negativa sulla mobilità e sull’inquinamento e quindi sulla sostenibilità».
Il nostro è un tempo incerto ma storicamente i momenti difficili sono quelli ricchi di possibilità e in cui ci apriamo a nuove domande. Il dibattito pubblico dell’architettura è molto concentrato sulla sostenibilità e sul riuso ed «è il momento in cui va rinsaldato il rapporto tra architetti, ingegneri e costruttori provando a porsi delle domande sul patrimonio storico e su come creare strumenti tecnici per rendere sostenibile economicamente una condizione abitativa che dia priorità alla dignità sociale mettendo in discussione anche l’hitech che, per quanto indispensabile nella produzione dei materiali, diventa eccessiva e superflua in altri casi. Abbiamo bisogno di tutta questa hi-tech nei nostri edifici? Serve ai fini della sostenibilità economica e ambientale della costruzione?».
I progetti che si candideranno alla settima edizione del BigMat International Architecture Award sapranno certamente rispondere e darci un quadro dell’architettura europea ma cosa cercherà nelle opere candidate la nuova giurata italiana?
«Non ho pregiudizi o preferenze e sono aperta a tutti gli approcci. Apprezzo e rispetto molto i progetti che hanno empatia con i luoghi, che sono esempio di eccellenza professionale e nella costruzione ed è indispensabile che nel progetto ci sia una posizione culturale, anche diversa dalla mia». E aggiunge: «sono anche curiosa di conoscere come sono nati i loro incarichi e come si è sviluppata la loro attività, che è la parte più complicata del fare architettura, soprattutto per i giovani».
Sincera, schietta e molto attenta, così si descrive Francesca Torzo nella sua veste di giurata italiana, ma anche come donna dell’architettura, e sottolinea come «l’approccio femminile all’architettura è più visibile nella capacità di multitasking, in una maggiore empatia e capacità di mediazione, ma soprattutto nel senso di veglia sulla comunità e quindi su tutto quello che intorno a essa si costruisce».
Questo senso di empatia, tutto femminile, traspare anche nel modo in cui Torzo interpreta il processo di progettazione ma anche i materiali edili che per lei, come era per Leon Battista Alberti, sono tutti materiali vivi: «Non ho un materiale preferito con cui lavorare, li amo tutti, perché per me costruire è tessere una narrativa che unisce il passato e il futuro, un progetto nasce con materiali e dettagli che ogni volta sono diversi perché anche l’approccio è differente e connesso a un luogo e a una storia».
Villa di Plinio (Celle Ligure, SV) | Modello del complesso residenziale, progetto di Francesca Torzo
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Terra promessa dell'edilizia
ARABIA SAUDITA: LA NUOVA TERRA PROMESSA DELL’EDILIZIA
Dal 2016 il regno saudita ha intrapreso un’importante operazione di investimenti infrastrutturali, commerciali, energetici e residenziali per 1,5 trilioni di dollari.
Un’opportunità che il mondo edile non può lasciarsi sfuggire.
di Alessandra Guzzi
Trasformare l’Arabia Saudita in un hub per l’innovazione, attraendo miliardi di investimenti e milioni di turisti per affermarsi come un attore chiave nel business, nell’economia e nella cultura globali, riducendo la dipendenza economica del Paese dal petrolio: con questi obiettivi, nel 2016, Mohammed bin Salmān Āl Saʿūd – figlio di re Salman bin ʿAbd al-ʿAzīz Āl e principe ereditario – ha lanciato Saudi Vision 2030, un imponente e articolato piano di riforme e progetti da completare entro il 2030 Sulla spinta di questo ambizioso piano di sviluppo, il regno saudita ha accelerato negli ultimi anni il suo processo di trasformazione, aprendo nuove opportunità di mercato per le imprese straniere. Entro il 2030, l’Arabia Saudita punta, infatti, ad aumentare le entrate pubbliche non legate al petrolio passando dagli attuali 36 miliardi a 223 miliardi di euro, attraverso un ammodernamento delle infrastrutture e al completamento di nuovi mastodontici progetti di sviluppo che rimodelleranno il paesaggio urbano, i cosiddetti "Giga-Projects" tra cui NEOM, Red Sea Project e Qiddiya.
Il regno saudita è alle prese con un vero e proprio boom edilizio, che nel 2023, secondo il rapporto Saudi Arabia Construction Market Size, Trend Analysis by Sector, Competitive Landscape and Forecast to 2028 – Q3 Update (pubblicato a settembre 2024 dalla società di analisi inglese GlobalData) ha generato
SAUDITI
PROJECTS
RED SEA PROJECT
Con cinquanta resort, 8mila camere e 1.300 proprietà residenziali e un aeroporto internazionale sparsi in 22 isole nel Mar Rosso, Red Sea è il progetto di turismo e ospitalità a impatto zero più grandioso del mondo, che sta per trasformare la costa occidentale dell'Arabia Saudita in una destinazione turistica di livello mondiale. Oltre 4 i miliardi di euro investiti per quella che diventerà la prima meta turistica “rigenerativa” del pianeta, capace di proteggere l’ambiente e di arricchirlo allo stesso tempo. Totalmente alimentata da fonti rinnovabili, l’area è infatti concepita per mitigare le emissioni di anidride carbonica, la produzione di rifiuti e l’inquinamento luminoso e acustico.
Terra promessa dell'edilizia
un valore di mercato pari a 148,3 miliardi di dollari. Inoltre, nel periodo 2025-2028 il mercato delle costruzioni, secondo le previsioni, dovrebbe raggiungere un tasso di crescita medio annuo superiore al 5%, grazie agli investimenti in progetti commerciali, energetici, abitativi e infrastrutturali.
Sempre nel 2023, secondo il KSA Construction Market Intelligence Report (rilasciato a giugno 2024 dalla società di consulenza immobiliare londinese JLL) il settore immobiliare ha svolto un ruolo cruciale, registrando il più alto valore economico di progetti aggiudicati dell’Arabia Saudita, per un totale di 97 miliardi di dollari (contro i 60 miliardi del 2022), con il real estate che ha raggiunto quota 21 miliardi di dollari, il 22% del totale, di cui 8,6 miliardi di dollari solo per il settore residenziale. Secondo quanto riportato a luglio da MEED, fonte mondiale di business intelligence del Medio Oriente, si stima che nel 2024 il settore residenziale dovrebbe crescere del 4,2% in termini reali, grazie alle iniziative messe in capo dal governo saudita per fornire alloggi a prezzi accessibili, come parte del suo obiettivo di aumentare il numero dei proprietari di case passando dal 62% del 2020 al 70% entro il 2030.
NEOM
Un progetto, forse il più ambizioso di tutti, che prevede la realizzazione di una megalopoli da 500 miliardi di dollari e che promette di essere un polo per l'innovazione e la sostenibilità. Estendendosi su una superficie di 26.500 km2 nella provincia di Tabuk, NEOM sarà caratterizzata da infrastrutture intelligenti, fonti di energia rinnovabili e industrie ad alta tecnologia, stabilendo un nuovo standard per le città del futuro. Al centro di questa megalopoli sorgerà The Line, una città futuristica e autosostenibile che si sviluppa su una linea orizzontale lunga 150 chilometri.
QIDDIYA
La nuova città araba sarà una vera a propria capitale dell'intrattenimento, dello sport e delle arti dell'Arabia Saudita e ospiterà numerose attrazioni, tra cui parchi a tema, strutture sportive (tra cui un nuovo e spettacolare circuito di Formula1) e luoghi culturali.
Approfondisci il progetto
The Line sul sito bigmat.it
Terra promessa dell'edilizia
UN MERCATO IN FERMENTO
Se i progetti aggiudicati hanno sfiorato i 100 miliardi di dollari, il valore di quelli non ancora aggiudicati, calcola JLL, è pari a circa 1,5 trilioni di dollari rappresentando il 39% del valore totale dei progetti in cantiere nell’area MENA (Middle East and North Africa) che è pari a 3,9 trilioni di dollari.
In questo scenario tutte le attività legate al settore delle costruzioni rappresentano un’importante fetta di mercato (il 62%) con un valore di ben 950 miliardi di dollari, mentre i trasporti, le infrastrutture e altri servizi pubblici (il restante 38%) toccano quota 582 miliardi di dollari. La capitale Riyhad gioca un ruolo di primo piano, con 35 miliardi di dollari di contratti già assegnati per la realizzazione di 29mila camere d’albergo, 340mila nuove case e 4,6 milioni di m2 di spazi per uffici che risponderanno alle crescenti esigenze dei residenti ma anche dei turisti, dal momento che la città ospiterà Expo 2030 e che l’Arabia
Saudita è l’unica candidata per la Coppa del Mondo FIFA 2034
Con queste cifre da capogiro, è chiaro come l’Arabia Saudita stia diventando il più grande mercato edile al mondo e che ciò rappresenti un’opportunità che le aziende estere non devono lasciarsi sfuggire: per sostenere questa spinta alla modernizzazione, il Paese arabo ha bisogno di importare competenze, capacità e tecnologie dall’estero, nel campo edile e non solo. Già una cinquantina le aziende italiane che operano nel regno arabo, soprattutto nei settori energia, infrastrutture, costruzioni e trasporti ma anche automotive, design, arredamento, lusso, moda e alta gioielleria. Una fetta di mercato che in termini di export ha generato per il nostro Paese un giro di affari di 4,9 miliardi di euro, con una crescita del 19,4% rispetto al 2022, che colloca l’Italia al secondo posto tra i principali fornitori dell’Arabia Saudita, confermando la rilevanza strategica di questo mercato.
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SOSTENIBILITÀ DEI MATERIALI CERAMICI IN EDILIZIA
Innovazioni, tecnologie e normative: l’industria ceramica è sempre più ecologica.
di Gianluca Orrù, giornalista e moderatore di Infoprogetto.it
L'industria ceramica ha compiuto grandi progressi in termini di sostenibilità, grazie a innovazioni tecnologiche e certificazioni ambientali Questi miglioramenti hanno ridotto l'impatto ambientale della produzione di materiali ceramici, ma la ricerca industriale sta cercando di arrivare a qualcosa di più. Alcuni produttori cominciano a fare un uso significativo di ceramica riciclata da scarti di produzione in linee di punta, inaugurando le prime esperienze di economia circolare del settore. In questo Speciale Tecnico esploreremo come la ceramica, fondamen-
tale per l’edilizia contemporanea e grande settore di traino del Made in Italy, si stia trasformando sotto ai nostri occhi per diventare sempre più ecologica, con particolare attenzione alle normative europee che spingono le aziende verso pratiche più sostenibili e certificazioni di livello nazionale e internazionale che ne garantiscono la qualità
COSA SONO I MATERIALI CERAMICI?
I materiali ceramici sono prodotti ottenuti dalla lavorazione di argille e minerali, cotti ad alte temperature
L’autore
Nato a Torino nel 1980 Gianluca Orrù è giornalista, regista e produttore. È moderatore di Infoprogetto.it - Action Group da circa 10 anni e gira l’Italia per raccontare il futuro dell’edilizia e della progettazione in una serie di Workshop. Si occupa di televisione e produzioni televisive dai primi anni 2000, quando matura le prime esperienze nelle tv del territorio. Si laurea in Scienze della Comunicazione nel 2003 e comincia da subito a lavorare per una serie di giornali locali, sia sportivi che di cronaca. Ha collaborato negli anni con Corriere della Sera, Repubblica e Fanpage.it, oltre a una serie di testate tecniche e locali. È direttore creativo di Tekla, casa di produzione cinematografica e agenzia di comunicazione.
Speciale Tecnico
per ottenere superfici resistenti e durevoli. I materiali più comuni utilizzati nell’edilizia sono:
gres porcellanato, materiale estremamente resistente e adatto per pavimenti e rivestimenti, per interni ed esterni, grazie alla sua durevolezza e impermeabilità;
maiolica, ceramica smaltata utilizzata per rivestimenti interni, apprezzata per la sua estetica lucida e la resistenza all'umidità;
terracotta, materiale tradizionale utilizzato per pavimenti e rivestimenti in contesti rustici, caratterizzato da un’estetica naturale;
klinker, materiale ceramico molto resistente e utilizzato soprattutto in aree soggette a carichi pesanti come pavimentazioni esterne e piscine. Questi materiali, combinando estetica e funzionalità, sono apprezzati per la loro versatilità, ma la loro sostenibilità sta diventando sempre più rilevante per i produttori e i progettisti.
LA SOSTENIBILITÀ DEI MATERIALI CERAMICI
Il concetto di sostenibilità nel settore ceramico si basa sulla riduzione dell’impatto ambientale in tutte le fasi del ciclo di vita del prodotto, dalla selezione delle materie prime alla produzione, fino alla dismissione o al riciclo. Possiamo dire che la ceramica è un materiale sostenibile perché ricavato dalla natura e presente in grandi quantità, ma non è l’unico motivo e sono diversi i principali fattori che contribuiscono alla sostenibilità dei materiali ceramici.
Materie prime naturali e locali
L'argilla, la sabbia e i minerali come il feldspato, le principali materie prime utilizzate nella produzione ceramica, sono naturali e abbondanti. Inoltre, l'utilizzo di materie prime locali riduce l'impatto ambientale legato al trasporto e limita le emissioni di CO2 L’approvvigionamento locale contribuisce, infatti, a minimizzare l'impronta ecologica della produzione ceramica.
Trasporti meno inquinanti
I trasporti di materia prima, quando possibile, privilegiano il ferro alla gomma, con i dati di Confindustria
Ceramica che raccontano come circa il 23% delle materie prime in ingresso viaggi via treno, così come fa il 25% della produzione finita.
Naturalmente privi di sostanze tossiche
I materiali ceramici sono sicuri per l'ambiente e la salute poiché non rilasciano sostanze tossiche o composti organici volatili (VOC Volatile Organic Compounds) durante l’uso, ciò migliora la qualità dell'aria negli edifici in cui vengono utilizzati.
Gianluca Orrù
Speciale Tecnico
EFFICIENZA ENERGETICA NELLA PRODUZIONE
La produzione ceramica richiede grandi quantità di energia, soprattutto nella fase di cottura, dove le temperature raggiungono livelli molto elevati. Negli ultimi anni, l'industria ha adottato tecnologie avanzate per ridurre i consumi energetici. I forni moderni sono più efficienti e ottimizzano il consumo di gas naturale e anche l’acqua utilizzata nel processo produttivo fa parte di un ciclo chiuso, che limita quindi il consumo di questa preziosissima risorsa naturale. Inoltre, l'uso di impianti di cogenerazione permette di recuperare il calore generato durante la cottura e utilizzarlo in altre fasi del processo produttivo. Molte aziende hanno anche integrato energie rinnovabili nel ciclo di produzione, come l'energia fotovoltaica e quella eolica, contribuendo a ridurre l’impronta di carbonio complessiva.
DURABILITÀ E CICLO DI VITA
Uno degli aspetti più importanti che concorrono alla sostenibilità dei materiali ceramici è la loro lunga durata.
Materiali come il gres porcellanato hanno una vita utile che può superare i 50 anni, riducendo la necessità di frequenti sostituzioni e limitando il consumo di nuove risorse. La durabilità dei materiali ceramici riduce anche la produzione di rifiuti e i costi legati alla manutenzione e alla sostituzione.
RICICLABILITÀ ED ECONOMIA CIRCOLARE
I materiali ceramici possono essere completamente riciclati alla fine del loro ciclo di vita. Una volta smaltiti, possono essere frantumati e riutilizzati come materia
prima per la produzione di nuovi prodotti, riducendo così la necessità di estrarre nuove risorse naturali.
A questa equazione vanno aggiunti anche gli scarti di produzione che vengono reimmessi nel ciclo produttivo. Questo processo contribuisce a creare un modello di economia circolare, dove gli scarti di produzione vengono reintegrati nel ciclo produttivo.
A livello internazionale, i primi esperimenti di integrazione di ceramica di recupero sono stati di olandesi: Annelies de Leede è stata la prima nel 1993 a creare alcune ciotole, ora parte della collezione del MOMA di New York, utilizzando frammenti di ceramiche smaltate riciclate. A seguirla sono stati molti altri e a farsi notare è stato recentemente lo studio Bentu, design company cinese che nel 2018 ha lanciato WRECK, una serie di mobili creati mescolando al cemento gli scarti di ceramiche prodotte a Chaozhou, in Cina.
Bentu | WRECK (qui sopra e accanto a destra)
Sempre in oriente, Re-Shokki è una linea di stoviglie con materiale ceramico riciclato, frutto di un progetto di ampio respiro iniziato nel 2010 in Giappone, nella prefettura in cui si produce il 60% di tutte le porcellane da tavola giapponesi.
CERAMICA RICICLATA, LE ESPERIENZE IN EDILIZIA
La direzione della ricerca industriale ha portato anche allo sviluppo di prodotti ceramici di nuovo ciclo, che contengono una percentuale significativa di materiali inerti derivanti dal recupero di scarti ceramici che si generano durante la produzione.
In Italia, ci sono già esperienze positive da parte di alcune aziende e durante il Cersaie 2024, la grande fiera della Ceramica di Bologna, sono stati presentate diverse piastrelle realizzate con materiali riciclati. Si tratta ad esempio di ceramiche artigianali smaltate per la cui produzione vengono utilizzate argille naturali miscelate al 30% con materiali inerti derivanti dal recupero di scarti ceramici. Il processo produttivo avviene colando la terra liquida all'interno di stampi in gesso proviene dal riciclo del cartongesso di scarto. Particolare attenzione è posta anche nell'imballo di piastrelle e rivestimenti, alcune aziende utilizzano
Speciale Tecnico
esclusivamente scatole da cartone riciclato e pallet in legno FSC. Sempre a Cersaie è stata presentata una collezione realizzata in collaborazione con l'architetto Hadi Teherani: un gres porcellanato rettificato e bicottura in pasta bianca che incorpora una percentuale significativa di vetri derivati dal riciclo di tubi catodici di monitor e schermi televisivi
Dall’altra parte dell’oceano, negli Stati Uniti, è stata prodotta una linea di piastrelle che contiene il 6566% di vetro, granito, quarzo e quarzite da materiale riciclato e porcellana pre-consumo
Per quanto concerne i sanitari, si può citare l’esempio di Vitra, brand partner BigMat, che ha presentato il primo lavabo per bagno realizzato al 100% con gli scarti di produzione del proprio stabilimento. Premiato per il suo design, il prodotto è stato concepito nei laboratori turchi dell’azienda.
SCEGLIERE LA CERAMICA GREEN
Per i progettisti la scelta del materiale ceramico più sostenibile può non essere un’operazione così semplice. I parametri e i fattori che concorrono alla sostenibilità della ceramica, li abbiamo visti, sono molteplici. Per questo è opportuno ricorrere alla normativa e alle certificazioni.
Dichiarazione Ambientale di Prodotto (EPD) e Analisi del Ciclo di Vita (LCA)
Uno degli strumenti chiave per valutare la sostenibilità di un materiale ceramico rispetto a un altro è verificare se il prodotto dispone della Dichiarazione Ambientale di Prodotto (EPD Environmental Product Declaration), basata sull'analisi del ciclo di vita (LCA Life Cycle Assessment). L’EPD è una certificazione volontaria che fornisce informazioni dettagliate e verificate sull’impatto ambientale di una produzione, valutando parametri come:
Global Warming Potential (GWP) che misura l'impatto delle emissioni di gas serra prodotte durante il ciclo di vita del prodotto e, grazie agli sforzi dell'industria, il GWP dei materiali ceramici è in costante miglioramento riducendo il potenziale di riscaldamento globale;
consumo di risorse, ovvero la valutazione dell'uso di materie prime, energia e acqua da parte delle aziende ceramiche che stanno lavorando per ridurre il consumo di risorse naturali e per ottimizzare l'efficienza dei loro processi produttivi;
impatto idrico, l'EPD tiene conto anche dell'uso dell'acqua e dell'impatto sulle risorse idriche e molte aziende hanno implementato sistemi di depurazione e riutilizzo dell'acqua, riducendo significativamente il consumo di acqua dolce nei processi produttivi.
Re-Shokki | Stoviglie con materiale ceramico riciclato (qui sopra e accanto a sinistra)
Speciale Tecnico
L’adozione dell'EPD rappresenta un vantaggio competitivo per le aziende e risponde anche alla crescente domanda di prodotti trasparenti e sostenibili da parte dei consumatori. Le normative europee spingono sempre di più verso l’adozione di strumenti come l'EPD, in linea con gli obiettivi dell'Agenda 2030 delle Nazioni Unite.
Certificazioni Leed, Breeam, CAM
Un metodo per scegliere i prodotti Ceramici più sostenibili è senza dubbio verificarne le certificazioni, ovvero che i prodotti siano compliant all’ottenimento delle più importanti certificazioni mondiali di sostenibilità in edilizia.
I principali protocolli di sostenibilità internazionali, Leed e Breeam, premiano i prodotti che presentano certificazioni EPD con un punteggio aggiuntivo. I Criteri Ambientali Minimi (CAM) sono i requisiti ambientali definiti dal Governo italiano per le varie fasi del processo di acquisto pubblico, volti a individuare la soluzione progettuale, il prodotto o il servizio migliore sotto il profilo ambientale lungo il ciclo di vita. Un prodotto che risponde ai CAM è incluso in specifici database e la sua presenza all’interno di un appalto è premiante in termini di punteggio.
NORMATIVE EUROPEE E SOSTENIBILITÀ
COMPETITIVA
Le normative europee hanno avuto un ruolo determinante nell'accelerare l'adozione di pratiche sostenibili nel settore ceramico. L'economia circolare, che promuove il riutilizzo delle risorse e la riduzione dei rifiuti,
è uno degli obiettivi principali delle politiche ambientali europee. La crescente attenzione di progettisti e di committenti verso prodotti ecologici e la pressione normativa hanno spinto le aziende a innovare e migliorare continuamente le proprie tecnologie.
In questo contesto, la sostenibilità non è più solo un valore aggiunto, ma una necessità per competere in un mercato globale sempre più attento ai temi ambientali. Il progettista, che ha interesse a impiegare prodotti ceramici sostenibili, può rivolgersi ad aziende che hanno certificato la propria produzione e i propri prodotti con la EPD e che hanno prodotti conformi ai CAM e conformi ai principali protocolli di sostenibilità Le aziende italiane del settore ceramico hanno dimostrato di saper rispondere a queste sfide, posizionandosi come leader a livello internazionale grazie alla loro capacità di coniugare innovazione, qualità e rispetto dell'ambiente. La leadership italiana nel settore si mantiene anche così.
L'Italia è una protagonista assoluta nel campo delle piastrelle ceramiche. In particolare, è leader mondiale nell'export di piastrelle ceramiche di qualità, quelle con un coefficiente di assorbimento dell'acqua inferiore allo 0,5%.
Ciò è dovuto principalmente a fattori storici: la tradizione italiana della ceramica ha le sue radici nel Rinascimento, quando le arti decorative fiorirono grazie alle grandi famiglie nobiliari del Centro Italia.
Oggi la tradizione si è trasformata in innovazione, anche sotto la spinta delle normative europee e internazionali, che posizionano l’industria italiana ai massimi livelli mondiali anche nella sostenibilità
Annelies de Leede | Ciotole da frammenti di ceramiche smaltate riciclate, collezione MOMA di New York
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NOVITÀ 2024 2024
DA CERSAIE 2024 LE NUOVE TENDENZE PER CERAMICA E ARREDOBAGNO
La kermesse internazionale si conferma un appuntamento irrinunciabile per scoprire le innovazioni e le nuove frontiere del mondo ceramico.
di Irene Perico
Ecco le più interessanti selezionate dal team HABIMAT.
Sono state più di 600 le aziende protagoniste della 41esima edizione di Cersaie, il Salone internazionale della ceramica per l’architettura e dell’arredobagno, che anche quest’anno ha portato nei padiglioni della fiera di Bologna le principali novità del settore.
Creatività sperimentale, sostenibilità, tecnologia, tradizione, artigianalità e matericità sono alcune delle parole chiave che hanno caratterizzato le proposte presentate in fiera, di cui il team HABIMAT ha individuato le più interessanti tra i brand partner
In particolare, nel mondo della ceramica primeggia il richiamo alla natura e ai suoi elementi, riproposti non in modo scontato ma attraverso reinterpretazioni creative che giocano tra pattern e texture.
Per l'ambiente bagno si è puntato molto sull’uso del colore nella rubinetteria (nero e bronzo in primis), sull’ampiezza delle docce, su forme e materiali innovativi per i lavabi d’appoggio e sulle vasche freestanding.
Nuove tendenze
COLORI UNCONVENTIONAL
L’animo eclettico e non convenzionale che caratterizza 14oraitaliana, marchio di ABK Group, pervade anche la collezione Alterego che riafferma il potere decorativo del colore attraverso una gamma composta da dieci tonalità ricercate. Declinate su una superficie che richiama le sensazioni materiche delle resine stese manualmente, le nuance di Alterego spaziano da superfici satinate di Dome, Fan, Hexagone e Lapis all’estro dei pattern decorativi Twelve, Scale, Sticks, che esaltano la palette colori con superfici glossy a contrasto, dal sorprendente effetto tridimensionale. La collezione permette di mixare tonalità e superfici ma anche di giocare con i formati, modulari e da taglio, creando nuove geometrie che solleticano la progettazione di pareti e pavimenti dalla forte personalità per ambienti unici e originali.
LA NUOVA FRONTIERA DELL’EFFETTO LEGNO CERAMICO
Punta sull’effetto legno Atlas Concorde e lo fa in collaborazione con Itlas, produttore di pavimenti in legno e arredi su misura: un sodalizio da cui sono nate le due collezioni Log e Log Cansei. Le prime due linee di Log
World, il nuovo universo di Atlas Concorde dedicato al gres effetto legno del tutto inedito, rappresentano un nuovo punto di riferimento per il settore ceramico grazie all’unione dell’expertise dell’azienda di Fiorano Modenese (MO) ai segreti della lavorazione artigianale del legno custoditi dall’azienda trevisana. Così Log combina la praticità della ceramica con la naturalezza del rovere più pregiato amplificando le possibilità di
utilizzo dell’effetto legno non solo negli ambienti interni ma soprattutto nelle zone esterne e in quelle umide. Log Cansei si ispira, invece, al faggio della Foresta del Cansiglio (tra le più grandi d’Europa, al confine tra Veneto e Friuli) proponendo un’essenza unica nel suo genere e riproducendo le plance più iconiche del faggio per impreziosire gli ambienti indoor e outdoor sia come rivestimento sia come superficie decorativa.
IL CALORE DELLA TERRA PRIMITIVA
Ceramica Del Conca ha portato in scena il calore e l’essenzialità della terra primitiva ispirandosi all’antica tecnica costruttiva del Pisè, caratterizzata dall’uso di terre battute, poco umide e facilmente reperibili compattate all’interno di cassaforme. È dalla reinterpretazione di questa tecnica che nasce Bioterre, collezione di pavimenti e rivestimenti in gres porcellanato dall’aspetto naturale ed essenziale. Declinata in sei nuance delicate (calce, soia, argilla, terra, artico, amla), Bioterre è perfetta da abbinare a materiali dall’aspetto più vivace come marmi, legni, mattoni e maioliche, infondendo armonia ed equilibrio all’interno degli ambienti. Due i decori che completano la collezione: Stratum e Shapes. Nel primo è forte il richiamo alla tecnica del Pisè soprattutto nella texture, dove è evidente la granulometria della terra, creando un effetto ancor più realistico. Il secondo nasce, invece, come effetto wallpaper dalle forme più astratte e fluide, ideale da applicare sia a pavimento sia come rivestimento.
UNA POETICA INTERPRETAZIONE DELLA NATURA
Colori pastello, che guardano alla terra e alla natura, danno vita a poetiche decorazioni perfette an-
Atlas Concorde | Log
Atlas Concorde | Log Cansei
Del Conca | Bioterre
che per le architetture più rigorose: ecco Manufatti di Ceramica Faetano, collezione che rimanda alle maioliche artigianali fatte a mano. Con le sue superfici dalle forme morbide e leggere, Manufatti ricrea l’allure dell’handmade, grazie anche ad alcune piccole e naturali imperfezioni dovute a una stesura non perfetta e uniforme del colore. Declinata nel
Nuove tendenze
piccolo formato 20x20 cm, la linea è caratterizzata da giochi grafici tridimensionali creati dal contrasto opaco/lucido delle sei colorazioni a cui si aggiungono altrettante combinazioni per un’esplosione di forme geometriche: Cerchi, decoro insolito e carismatico; Sagome, progetto materico che racchiude tutta la forza dell’artigianalità e del fatto a mano; Ipanema, maiolica luminosa, dalla nuance dolce e naturale; Combinazioni, dal forte rigore geometrico; Forme, la cui tonalità acquamarina accarezza e illumina dolcemente le superfici; Tracce, intenso e vibrante. Sette, infine, le proposte nel formato brick (7,5x40 cm), tra nuance delicate e opache, che creano contrasti audaci, o quinte raffinate, rispondendo alle tendenze estetiche più attuali.
FORME MORBIDE E CURVE PER IL BAGNO
Linee e movimento sono gli elementi che caratterizzano Seventy, la nuova collezione di Ideagroup pensata per un bagno contemporaneo. Forme morbide e superfici curve si declinano in molteplici composizioni e varianti, che testimoniano la potenzialità infinita con cui si può sviluppare questo nuovo progetto, e con cui l’azienda risponde alle diverse esigenze di personalizzazione e di libertà interpretativa. Le nuove sinuosità di Seventy si ritrovano nei piani di appoggio arricchiti da lavabi integrati dal design custom made. I materiali naturali si contrappongono, e allo stesso tempo si integrano, a quelli più tecnici, testimoniando la volontà dell’azienda di voler mantenere il proprio carattere artigianale che si arricchisce con la ricerca sulle materie prime e sulle lavorazioni più tecnologiche.
Ideagroup | Seventy
Ceramica Faetano | Manufatti
Nuove tendenze
LA CERAMICA SI FA ARTE
Ampliare le potenzialità progettuali della ceramica verso nuove frontiere di stile è ciò a cui punta Artwork, nuova collezione di Leonardo, brand di Cooperativa Ceramica d’Imola. Le lastre riproducono sulla loro superficie la tensione esplorativa e istintuale dell’arte informale: cifra stilistica di Artwork è la presenza di un fondo a rilievo, diviso in cinque zone disomogenee ciascuna delle quali presenta una texture diversa dalle altre, con diversi effetti materici che esaltano i dettagli di superficie. Disponibile in quattro colori (bianco, grigio, nero e becco d’oca) e in due formati (120x120 cm e 60x120 cm), la collezione ha una vocazione fortemente decorativa, ideale per progetti di interior design che ricercano sofisticatezza, originalità e personalità espressiva e che vogliono dare all’ambiente un look unico.
BENESSERE E COMFORT
Il benessere degli spazi che viviamo ogni giorno è una delle priorità di Skema e il comfort acustico è una delle sue componenti principali. Doghe, pannelli e rivestimenti fonoassorbenti rigidi sono studiati per migliorare la distribuzione del suono negli ambienti, mantenendo un’estetica coordinata alle superfici proposte dall’azienda di Ponte di Piave (TV). Così Akustika è il sistema di doghe e pannelli fonoassorbenti in MDF di alta qualità per pareti e soffitti, che permette di raggiungere alti livelli di comfort. Tecnologia acustica ma anche estetica, dal momento che possono essere rivestiti in laminato o in legno oppure colorati. Fresati in superficie e forati all'interno, per creare delle cavità di risonanza dove il suono viene assorbito e disperso, i pannelli Akustica sono ideali per i luoghi di lavoro e della quotidianità. Una soluzione sicura e salubre (Classe di reazione al fuoco B-s1, d0, e zero emissioni di formal-
deide) che, grazie al sistema brevettato di giunzione NO GAP, permette di creare pareti lunghe fino a 8,5 metri. I pannelli e le doghe Akustika si prestano anche ad applicazioni inusuali: possono essere utilizzate per rivestire le ante dei mobili di un ufficio, per le pareti divisorie di locali o altri elementi d'arredo.
PROFILI SPESSI E DESIGN DÉCO
Architettura e design si incontrano nella collezione di lavabi Brera di The.Artceram, firmata dallo studio Meneghello Paolelli. La linea si ispira ad alcuni canoni tradizionali del design déco oltre che a un’idea classica di eleganza, il tutto impreziosito da uno sguardo al futuro che permea il concept, i colori e i materiali dei lavabi di appoggio e sospesi. La raffinatezza di Brera si declina nella voluta assenza di un bordo sottile, a favore di un profilo più spesso che ne caratterizza l'estetica generale e genera un interessante sottosquadro all'interno del catino. Numerose le tonalità tra cui scegliere, dal bianco lucido al nero matt, passando per il blu avio, il tortora, il verde salvia o il verde foresta, così come numerose sono le modalità di installazione: oltre alle classiche soluzioni da appoggio o a sospensione, i lavabi Brera possono essere installati sull'apposita colonna, in appoggio su strutture metalliche e su mobili contenitori freestanding dedicati.
The.Artceram | Brera Skema | Akustika
Leonardo Cooperativa Ceramica d’Imola | Artwork
Nuove tendenze
ESTETICA RAFFINATA E INNOVAZIONE FUNZIONALE
Coniugare funzionalità, estetica e innovazione è l’obiettivo che anima da sempre il lavoro di ricerca e sviluppo del team di Rubinetteria Treemme che anche quest’anno, a Cersaie, ha presentato diverse novità all’insegna del design e dell’innovazione tecnologica. In particolare, sul fronte dei comandi e termostatici per doccia, sono quattro le soluzioni interessanti che vi segnaliamo, a partire da W-touch. Con un design elegante e funzionalità avanzate, offre un’esperienza unica e personalizzabile. Ogni dettaglio di questo prodotto è stato studiato per offrire un controllo intuitivo del flusso e della temperatura dell’acqua, consentendo di personalizzare l’esperienza della doccia a secondo delle preferenze di ognuno. Caratterizzata da un sistema “Premi e regola” a filo piastra, che favorisce una gestione precisa e confortevole del flusso d’acqua, W-touch presenta un’incredibile pulizia estetica: le manopole, quando non utilizzate, si integrano perfettamente con la piastra creando un effetto visivo lineare e minimalista. Il sistema supporta fino a cinque vie, offrendo la massima flessibilità nell’utilizzo delle varie uscite d’acqua.
Versatilità e design contemporaneo anche per la linea W-smart, ideale per chi cerca un comando doccia intuitivo e in grado di integrarsi perfettamente con i soffioni doccia moderni, esaltando l’estetica dell’ambiente bagno. Il sistema per l’apertura e la chiusura dell’acqua è in questo caso arricchito da una funzione di rotazione per la regolazione della portata. Le configurazioni
a due e tre vie offrono opzioni flessibili che consentono diverse installazioni e massima personalizzazione, adattandosi a qualsiasi contesto di design, dai bagni più minimalisti a quelli più sofisticati.
La linea W-70s è caratterizzata da uno stile innovativo, grazie al design che richiama l’estetica degli impianti stereo degli anni Settanta, reinterpretata in chiave moderna e sofisticata. Il controllo dell’acqua, della cromoterapia e della temperatura avviene attraverso apposite manopole e un display intuitivo che consente di regolare e monitorare ogni parametro con grande facilità e precisione, garantendo un’esperienza doccia personalizzata e confortevole. Realizzata interamente in ottone, la linea W-70s è disponibile in numerose finiture che permettono di personalizzare ogni dettaglio in base a qualsiasi stile o preferenza.
Watt è, infine, una proposta di comandi ad hoc per le docce da incasso e si ispira al mondo dell’illuminazione. Una collezione all’avanguardia, dal design tecnologico e funzionale che richiama il mondo dell’elettricità e ricorda, nel suo aspetto vintage, le placche elettriche di una volta. Il passato contamina il presente in un prodotto che si adatta a qualsiasi rubinetteria di design. Le leve che aprono e chiudono l’acqua, regolandone la portata, ricordano i vecchi interruttori della luce, mentre il controllo della temperatura avviene attraverso una manopola circolare. Watt è disponibile in ottone personalizzabile in 12 finiture e in acciaio inox satinato nelle finiture PVD Gun Metal, Bronze e Yellow Gold.
Rubinetteria Treemme | W-70s
Rubinetteria Treemme | W-touch
Rubinetteria Treemme | Watt
Rubinetteria Treemme | W-smart
BigMat e sport
A TUTTO SPORT CON BIGMAT
di Nicola Pisano
Ragazze d’oro, in tutti i sensi! Le Azzurre della Nazionale femminile di pallavolo, dopo averci fatto sognare alle Olimpiadi di Parigi, sono state insignite a fine ottobre anche del prestigioso riconoscimento di “Miglior squadra femminile” agli ANOC Awards 2024, organizzati dall’Associazione dei Comitati Olimpici Nazionali. La giuria, che ogni anno premia chi si distingue nei principali eventi sportivi internazionali, ha scelto proprio l’Italvolley femminile che a Parigi 2024 ha vinto, da imbattuta, il primo oro della storia della pallavolo italiana ai Giochi Olimpici dopo tre argenti e altrettanti bronzi ottenuti dalla squadra maschile. Un premio meritatissimo quello alla Nazionale guidata da Julio Velasco, che nel 2024 ha lasciato un segno indelebile nella nostra memoria regalandoci non solo una stagione di successi, dalla Volley Nations League fino alle Olimpiadi, ma soprattutto un grande esempio di sport e senso di appartenenza che BigMat condivide e apprezza, in primo luogo perché sponsor orgoglioso delle Nazionali italiane di pallavolo nonché partner Fipav e secondariamente per la mentalità e lo spirito che accumunano il Consorzio e il mondo dello sport, in particolare della pallavolo.
«Siamo fieri di essere sostenitori di questa Nazionale e di aver seguito le ragazze magiche della pallavolo durante tutto il percorso che le ha portate dal 2023, quando la partnership è iniziata, fino a oggi –sottolinea Matteo Camillini, direttore di BigMat Italia e International –. La nostra avventura 2024 con Fipav non poteva andare meglio di così ed è meraviglioso essere sponsor di una squadra tanto vincente quanto carica di valori».
Dall’oro
delle Azzurre dell’Italvolley
ai Mondiali
UCI
di ciclismo: BigMat
segue i più importanti eventi sportivi in Europa e nel mondo.
rinnovare la partnership tra il Gruppo BigMat e la Federazione Italiana Pallavolo, è arrivato anche il nuovo ruolo di BigMat Italia come title sponsor delle Finali Nazionali Giovanili di Pallavolo 2024 (ne abbiamo parlato nel n. 41 di UP! Magazine).
Seguendo l’esempio delle Azzurre, BigMat e tutte le sue rivendite sono sempre pronti a “scendere in campo” e “in cantiere” per essere leader nel “campionato” dell’edilizia con un motto condiviso: per vincere bisogna fare squadra!
Dal 2023 BigMat è partner ufficiale delle Nazionali italiane di pallavolo e ha accompagnato gli atleti e le atlete delle due nazionali seniores, delle sei squadre giovanili (Under 21, Under 19 e Under 17 femminili e maschili) e i due team di sitting volley. Nel 2024 a sancire e
La partnership con Fipav non è solamente un’iniziativa di comunicazione e brand awareness, in ottica di promozione del brand attraverso lo sport, ma molto di più, come conferma Camillini: «È una grande soddisfazione per tutto il Gruppo, un’avventura che ci ha appassionati in quanto sponsor, tifosi e italiani ma anche ambassador e testimoni, a nostra volta, di valori simili a quelli del volley: impegno, determinazione, professionalità, condivisione, unità, coraggio e passione! Come la Nazionale anche per noi di BigMat tutto ruota attorno alla passione: per il team, per il lavoro di squadra, per la professione e per il territorio e le comunità in cui ogni giorno operiamo e a cui vogliamo contribuire costruendo a regola d’arte». «Lo sport porta con sé un messaggio di aggregazione, ancor più quando a unire è il tricolore – precisa Alessandro Cerbai, presidente di BigMat Italia –, e lo stesso spirito si respira nelle rivendite BigMat. L’appartenenza al Gruppo è forte e la dimensione consortile di BigMat ci consente di rispondere uniti alle sfide in
“campo”, lavorando insieme per ottenere quei risultati che da soli sarebbero difficilmente raggiungibili. L’esempio della Nazionale femminile di pallavolo ci conferma che non è sempre facile mettersi a disposizione degli altri per un obiettivo comune e che l’equilibro tra individualità e aggregazione, a volte sottile, va protetto con rispetto, così si creano “squadre vincenti” come la nostra».
Dell’importanza della squadra, del ruolo di ogni componente del gruppo e anche del supporto di un’organizzazione ben strutturata, ha parlato anche il CT Julio Velasco, commentando proprio l’oro Olimpico: «Permettetemi innanzitutto di ringraziare il CONI e la Federazione perché ci hanno permesso di lavorare in condizioni ottimali, ideali. Noi abbiamo avuto veramente tutte le condizioni che erano necessarie e per questo mi preme davvero dir loro grazie. Onestamente non so quante squadre hanno lavorato nelle nostre condizioni. Il secondo ringraziamento è per il mio staff nella sua interezza, senza di loro tutto questo non sarebbe stato possibile; abbiamo lavorato tutti molto bene e naturalmente permettetemi di ringraziare le ragazze perché sono state straordinarie, non solo perché hanno vinto, anche se avessimo perso, hanno fatto di tutto per fare del loro meglio».
sottolinea il presidente di Fipav, Giuseppe Manfredi: «Dietro questo straordinario traguardo c'è un’accurata attività di programmazione che coinvolge la base, passando per i tecnici che vanno alla ricerca e passano ore e ore in palestra con i bambini e le bambine». Il sostegno allo sport giovanile è, infatti, un altro degli impegni che BigMat porta avanti con il sostegno alle Finali Nazionali Giovanili di Pallavolo 2024 ma anche con un importante progetto europeo di responsabilità sociale attivo da molti anni: Costruiamo Per Lo Sport. Con questa iniziativa, giunta alla 5a edizione, BigMat è al fianco dei giovani atleti per aiutarli a inseguire i loro sogni e supporta le società impegnate nello sport giovanile amatoriale con un’azione concreta ovvero la fornitura gratuita di abbigliamento sportivo.
Ma i grandi successi sono anche frutto di un lavoro di preparazione e di investimento nei giovani come
Dal 2019 a oggi sono stati ben 1.970 i club sponsorizzati in tutta Europa per ben 49.500 divise consegnate a giovani atleti di diversi sport di squadra. Nel 2024, nel solco anche della partnership con la Federazione Nazionale di Pallavolo, la disciplina sponsorizzata non poteva che essere il volley: a vestire il blu e rosso BigMat sono quindi giovani alzatori, schiacciatori, centrali e liberi che forse un giorno, entreranno nelle squadre della Nazionale italiana di pallavolo. Tra le oltre 800 candidature da record, arrivate da tutta Italia, sono stati selezionati 140 volley club che, per la stagione 2024-25, hanno ricevuto gratuitamente
Fipav | La Nazionale femminile di pallavolo che ha vinto le Olimpiadi di Parigi e la Volley Nations League nel 2024
le divise per vestire quasi 2.000 giovani pallavolisti e pallavoliste, categoria Under 13, con maglia e pantaloncini del brand Errea. Ognuno dei club selezionati è stato abbinato alla rivendita BigMat più vicina sul territorio creando così una connessione diretta tra re-
altà sportiva e imprenditoria. La relazione dei titolari dei punti vendita BigMat con il territorio è profonda: il Gruppo partecipa attivamente alla crescita della comunità in cui opera, anche restituendo ai ragazzi e alle loro famiglie un segno tangibile della loro vicinanza.
BIGMAT MAPEF
BIGMAT DURIGAN
BIGMAT EDIL MERICI
BIGMAT AESSE CATTANEO
BIGMAT DI MARIO
BIGMAT PARISE EDILIZIA
BIGMAT IN CALTIBER
BIGMAT VEMATI
BIGMAT EDILIZIA TRINESE
BIGMAT GRUPPO COLAMARIANI E PODUTI
BIGMAT ETN
BIGMAT PESTARINO
BIGMAT FONTANA SERAFINO & FIGLIO
BigMat e sport
Nel mese di settembre i piccoli campioni hanno ricevuto la loro divisa brandizzata BigMat e per l’occasione i vari punti vendita si sono trasformati in luoghi di aggregazione e festa. «Investire sui giovani e sulle loro passioni, soprattutto sportive, è un impegno sociale e allo stesso tempo un modo per sostenere chi si dedica all’educazione dei protagonisti della società di domani», ricorda Matteo Camillini.
Il legame tra BigMat e lo sport si declina però in diverse discipline e dai palazzetti del volley si sposta infatti sulle strade solcate dalle due ruote del circuito del ciclismo internazionale. La partnership quadriennale tra BigMat e l’Unione Ciclistica Internazionale UCI porta il brand in Europa e nel mondo seguendo la “carovana” in ben sette Campionati del Mondo, dal 2024 fino al 2027. Il primo appuntamento di BigMat con i due pedali in qualità di nuovo sponsor è stato a fine settembre e ottobre ai Mondiali di ciclismo e paraciclismo su strada a Zurigo, in Svizzera, e su pista a Ballerup, in Danimarca. Anche in questa occasione l’azzurro dell’Italia è sventolato sul podio della prova a cronometro su strada
con il secondo gradino di Filippo Ganna e il terzo posto di Edoardo Affini, mentre è Jonathan Milan il volto dell’Italia nel Mondiale su pista in Danimarca con la vittoria del titolo e il record del mondo.
Dal volley al ciclismo: BigMat valorizza e comunica il brand in Europa e nel Mondo attraverso lo sport.
«I Campionati mondiali di ciclismo sono tra gli eventi più seguiti al mondo e richiamano milioni di spettatori – spiega Camillini –, aver riconfermato questa partnership ci permette di valorizzare e comunicare il brand BigMat a livello europeo e internazionale attraverso uno degli sport più entusiasmanti del mondo: è un’opportunità unica per BigMat di unirsi a un’organizzazione di prestigio e di contribuire al futuro del ciclismo». Nei prossimi 3 anni i colori BigMat accompagneranno altre notevoli sfide del circuito dei Mondiali UCI, sarà infatti official partner dei Campionati mondiali ciclocross nel 2025 a Liévin (Francia), dei Campionati mondiali di MTB, nel 2026 in Val di Sole (Italia) e del grande appuntamento con i Campionati del Mondo di Ciclismo UCI 2027 in Alta Savoia (Francia) che assegnerà 19 titoli iridati in 6 discipline (strada, pista, mountain bike, Bmx racing, ciclocross e indoor).
Mondiali UCI | BigMat ai Mondiali di ciclismo e su pista a Ballerup (Danimarca)
Expertise BigMat
Spazio al progetto fuoco: cross-selling e crescita
Le opportunità del settore del riscaldamento nella rivendita edile.
di
Alberto Nicolli, responsabile Settore Fuoco BigMat Edilklima Group
Negli ultimi anni il settore del riscaldamento ha assistito a un continuo progresso delle innovazioni tecnologiche e a una crescente attenzione verso la sostenibilità che hanno portato a un importante sviluppo del comparto e alla necessità, quindi, da parte delle rivendite di specializzarsi per poter intercettare la domanda del mercato.
Negli ultimi sei mesi, per noi di BigMat Edilklima, c’è stata una vera rivoluzione nella gestione del settore fuoco: siamo passati da un singolo punto vendita a tre, creando una struttura più ampia e solida. Abbiamo, infatti, acquisito un marchio storico del nostro territorio e ne stiamo garantendo la sua continuità.
Il “progetto fuoco” è nato anni fa e la scelta di implementare e rafforzare il comparto del riscaldamento è arrivata dopo un'accurata analisi di questo business, che in termini di fatturato si aggira per noi attorno a 1,5 milioni di euro. Nei tre negozi di BigMat Edilklima, a Colceresa, Fara Vicentino e Quinto di Treviso, attualmente abbiamo impiegate 15 risorse, interne ed esterne, per il reparto riscaldamento. Le acquisizioni hanno permesso di ristrutturare il personale, mantenendo alta la professionalità e il servizio. Ogni membro del team deve essere adeguatamente formato e avere un know-how specializzato sulle nuove tecnologie e sulle normative per supportare i clienti.
Ci rivolgiamo per lo più a privati e offriamo un servizio a 360 gradi dalla consulenza personalizzata alla vendita e realizzazione, assicurando un'installazione professionale e di qualità per stufe e impianti fumari. Inoltre, ci occupiamo delle procedure burocratiche per incentivi e agevolazioni fiscali. Nella nostra offerta proponiamo tutte le soluzioni e le ultime tendenze del comparto, ad esempio pompe di calore che sfruttano fonti rinnovabili integrandosi con pannelli solari; stufe a pellet di nuova generazione che offrono una combustione più pulita e un controllo intelligente tramite smartphone ma anche termostati
intelligenti per una gestione personalizzata e da remoto delle temperature. Il riscaldamento è una business unit che si integra benissimo con il core business dell’edilizia e può portare sinergie significative, migliorando l'efficienza operativa e creando opportunità di cross-selling. Nel nostro caso, funge da catalizzatore verso altri prodotti o servizi offerti, aumentando così le vendite complessive.
La vera sfida è mantenere coesa l’offerta del punto vendita offrendo ai clienti un servizio uniforme, ben strutturato e una comunicazione trasparente. L’expertise si acquisisce investendo nella formazione, nella conoscenza del mercato e nelle risorse umane chiave.
Dal punto di vista organizzativo è importante avere una struttura flessibile che possa adattarsi ai cambiamenti e avere un team di esperti: senza di loro, il reparto subirà inevitabilmente delle carenze poiché non si tratta semplicemente di vendere ma di accompagnare il cliente nella progettazione del sistema di riscaldamento. Nel futuro si continuerà a investire nella specializzazione del comparto fuoco perfezionando le competenze e offrendo ampio supporto per gli incentivi statali.
ASFALTO A FREDDO BIGMAT
Pronto intervento per lavori di urbanistica e manutenzione stradale.
CARATTERISTICHE
Asfalto a freddo BigMat è un conglomerato bituminoso a freddo, pronto all’uso, realizzato per BigMat da Bacchi e costituito da una miscela di graniglie, sabbie di frantumazione, impastati a caldo con un bitume speciale. Confezionato in sacchi da 25 kg con consumo di circa 1,3 m2 per cm di spessore (per una buca di Ø 50 cm di 5 cm di profondità occorrerà circa 1 sacco).
STOP ALLE BUCHE NELLE STRADE TRAFFICATE
Soluzione ideale per lavori di urbanistica e manutenzione stradale in manti stradali con traffico veicolare continuo, l’Asfalto a freddo BigMat è perfetto dove serve rapidità, praticità d’intervento e immediata transitabilità. Studiato per semplificare le operazioni di posa, garantire un risultato di altissimo livello e la massima durata nel tempo, è ottimo per chiudere buche di medie e piccole dimensioni su strade movimentate poiché il traffico veicolare successivo alla posa è imprescindibile per la compattazione e la resa ottimale del materiale.
APPLICAZIONE
L’Asfalto a freddo BigMat è già pronto all’uso quindi, una volta individuata la zona d’intervento (Ø max 50 cm) è necessario scuoterlo, aprire la confezione per agevolare le lavorazioni, versarlo nella buca e stenderlo con l’ausilio di una pala nello spessore massimo di 5 cm per strato. Nella compattazione, da eseguirsi con piastra vibrante e/o rullo compattatore, occorre aver cura di pressare il solo materiale senza poggiare sui bordi per evitare il mancato raggiungimento del giusto grado di compattazione.
Chi l’ha provato dice che...
Si potrebbe definire scherzosamente come un “super cerotto per le emergenze”, l’Asfalto a freddo BigMat è un must have per le opere di manutenzione stradale. La sua immediatezza d’uso e praticità lo rendono ideale per gli interventi last minute di ripristino di manti stradali o rammendo di carreggiate danneggiate per garantire la sicurezza di mezzi e persone. Nella nostra rivendita è un prodotto ad alta rotazione che offre la qualità di un brand leader del settore e un ottimo prezzo. L’unico accorgimento è gestire il magazzino in rapporto alla stagionalità: i clienti sottolineano, infatti, l’importanza di scegliere la versione estiva o invernale per avere tempi di asciugatura e di ritiro adeguati alle condizioni stagionali.
Maria Paola Guidoni, titolare e amministratrice di BigMat Edilmarket di Massa (MS)
Prodotti BigMat
NOVITÀ A MARCHIO BIGMAT
Da BigMat tutto quello che serve per costruire e ristrutturare: rapporto qualità/prezzo, performance garantite ed ecosostenibilità.
Openbox BigMat
Il controtelaio a cassa aperta per il cartongesso
Progettato nei minimi dettagli per garantire robustezza, leggerezza ma anche facilità di trasporto e installazione, Openbox è il controtelaio a cassa aperta di BigMat perfetto per il cartongesso.
Realizzato dal partner Scrigno, questo innovativo controtelaio è dotato di un sistema brevettato “a doppio livello” che consente di inserire e regolare gli accessori anche dopo l’installazione, senza estrarre la guida. L’accessoriabilità è, quindi, uno dei plus di questo prodotto insieme alla scorrevolezza. Il carrello, con quattro cuscinetti, garantisce la massima fluidità dell’anta: lo sforzo necessario per la messa in movimento è inferiore a 2 kg, con il 20% del peso in più rispetto ai competitor. Caratterizzata da una base inferiore continua in lamiera, che garantisce solidità, la struttura di Openbox è due volte più rigida della tradizionale struttura a cassa chiusa, pur essendo fino al 50% più leggera. Il carrello è estremamente resistente: la sua portata pari a 120 kg, anche in configurazione standard, è superiore alla media della concorrenza. È inoltre testato per resistere a oltre 100mila cicli, con il 20% del peso in più rispetto ai concorrenti. Sono dieci i rinforzi orizzontali preforati che agevolano l’introduzione delle viti da cartongesso, rendendo il fissaggio del controtelaio facile e veloce.
Openbox è, inoltre, dotato di un esclusivo e brevettato sistema con bugna anti-sgancio e di una molla di frizionamento posteriore che evita le vibrazioni. Il controtelaio Openbox BigMat, garantito per 20 anni, è disponibile per pareti in cartongesso di 100 mm di spessore, con un’altezza di 2.100 mm, in versione anta singola. Openbox è certificato PEFC e almeno il 70% dei materiali di legno utilizzati per la sua costruzione proviene da una foresta gestita in accordo con rigorosi requisiti sociali, ambientali ed economici.
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PP LEVEL DUO MAXI
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PP level DUO MAXI è la nuova gamma di supporti regolabili per pavimenti sopraelevati da esterno.
MAXI flessibilità: grazie al comodo anello Fixed Head Ring, si può trasformare la testa basculante, capace di compensare pendenze di superficie fino al 5%, in testa fissa, direttamente in fase di posa.
MAXI tenuta: il nuovo supporto garantisce un’eccellente resistenza ai grandi carichi ed agli agenti atmosferici.
MAXI versatilità: numerosi accessori a disposizione per qualsiasi esigenza di posa, dalle prolunghe ai travetti in alluminio, passando per i tappetini in gomma e le clip in acciaio.
Con PP level DUO MAXI la posa del pavimento sopraelevato risulterà agevole, veloce e a regola d’arte.
PP level DUO MAXI per pavimenti in ceramica
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Sistema PP level DUO MAXI per listoni in ceramica mono- e multi-formato
Opinion leader
Ultimo appuntamento con i progetti italiani vincitori al BMIAA ’23, raccontati da Enrico Molteni.
Scopri l'edizione 2025 del Premio architectureaward.bigmat.com
Essenzialità e centralità dell’abitare
La new generation dell’architettura italiana: Stefano Larotonda, miglior giovane al BMIAA ’23.
di Enrico Molteni, architetto e giurato del BigMat International Architecture Award ’23
Vincitore della Menzione Speciale Giovani Architetti del BMIAA ’23, Stefano Larotonda (LAST architettura) fa parte di una generazione di giovani architetti che sta dimostrando qualità inattese, finalmente tali da riportare l'Italia all'attenzione internazionale del mondo dell’architettura.
Una new generation dell’architettura italiana ben rappresentata anche nella 6a edizione del BMIAA che ha visto partecipare ed emergere giovani nomi e studi come appunto il comasco Larotonda, lo studio DEMOGO di Treviso e Balance Architettura di Torino, i quali si sono aggiudicati rispettivamente i due Premi Nazionali Italia, ma anche altri “coetanei”.
Si tratta di una generazione di architetti impegnati su tutte le scale, che possono contare finalmente su una formazione più adeguata e seria rivolta al progetto. Una buona formazione che spesso è frutto anche della frequentazione di architetti stranieri e di alcune scuole tra cui, sicuramente, l'Accademia di Mendrisio e in parte anche lo IUAV di Venezia e il Politecnico di Milano. Stefano Larotonda è, infatti, un caso eloquente di questo percorso: formatosi a Mendrisio con Peter Zumthor, ha proseguito come assistente collaborando con diversi professori di altrettanto valore, fino a vincere di recente un importante concorso in Ticino per la palestra di Gordola con l'architetto ticinese Nicola Baserga. Il concept progettuale del suo Underground Patio a Rovagnate – che gli ha fatto vincere il titolo di miglior giovane architetto al BMIAA ’23 – analizza ogni specificità delle esigenze del cliente e le sintetizza in un unico gesto essenziale: scavare una “fossa” per definire il tutto. L’opera di Stefano Larotonda ha previsto il recu-
pero del piano interrato e la successiva creazione di uno spazio esterno che si configura come una stanza a cielo aperto. Questo nuovo ambiente permette l'illuminazione della zona interrata che diventa un grande salone. Le pareti in calcestruzzo sono state realizzate utilizzando doghe verticali in legno e successivamente sabbiate. La pavimentazione in cemento e ghiaia ricopre il terreno e all'interno, il piano interrato evoca i toni del paesaggio montano circostante; il cemento grigio riveste il pavimento mentre la stanza è delimitata da una serie di partizioni interne colorate in verde bosco. La giuria del BMIAA ’23 ha valutato positivamente e premiato il concept iniziale del progetto e il tono materico ottenuto, estremamente raffinato ed evocativo, in un intervento su scala minimale, in perfetto equilibrio tra le parti e il contesto.
Underground Patio di LAST architettura • Stefano Larotonda Vincitore della Menzione speciale Giovani Architetti al BMIAA '23
Grazie alla struttura in Aluzinc® per una massima durabilità.
ROBUSTEZZA
70% più rigido rispetto ai competitor.
Robusto, durevole e facile da accessoriare.
ACCESSORIABILITÀ
Semplice e veloce anche dopo l’installazione.
Il primo controtelaio progettato e brevettato da Scrigno, disponibile per anta singola e doppia, con misure personalizzabili al centimetro.
Un modello dotato di struttura in Aluzinc® per garantire massima durabilità e una guida a doppio livello per facilitare l’installazione e la manutenzione degli accessori.
PORTATA
Fino a 150 kg anche nella configurazione standard.
Nuovi ingressi dalla
Valtellina alla Sardegna Edil Bi e Termosa entrano in BigMat.
Èuna storia di famiglia quella di Edil Bi che dal 1976 opera in provincia di Sondrio: magazzino di 4mila m2 e showroom di 3mila m2, BigMat Edil Bi nel 2023 ha raggiunto i 12 milioni di euro di fatturato. L’ampia offerta di materiali edili, finiture, prodotti per il fai da te e un’expertise di quasi 50 anni lo rendono un partner idale per ristrutturazioni e nuove costruzioni, dall’edilizia privata a quella turistica. Sono 38 i dipendenti che si occupano di consulenza, consegna e trasporto ma anche progettazione e messa in opera. L’entrata in BigMat nel 2024 è uno step del percorso nella distribuzione edile: «Il mercato è sempre più complesso e per fare un salto di qualità avevamo bisogno di una struttura come BigMat», spiega il titolare Claudio Bianchi. In Sardegna anche Termosa, attiva da oltre 30 anni nella termoidraulica, ha scelto BigMat per consolidarsi nella distribuzione edile. Con oltre 16 milioni di euro di fatturato BigMat Termosa affianca termoidraulica, elettrico ed edilizia civile e industriale. Sono due i punti vendita, Sassari e Cagliari, per oltre 10mila m2 tra esposizione e magazzino con un team di 40 persone. BigMat è «il Gruppo perfetto per noi, ci consente di completare la nostra offerta e confermarci come rivendita multi specializzata», sottolineano i titolari Angelo Lisci e Silvana Trogu.
News dal mondo
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Riconoscimenti per i soci
BigMat
Ediltrophy 2024: BigMat premia il talento in cantiere Il Gruppo sponsor della finale del torneo di arte muraria.
Successo al “SAIE – La Fiera delle Costruzioni: progettazione, edilizia, impianti” di Bologna con oltre 40mila partecipanti e oltre 600 aziende e associazioni. Tra gli espositori anche BigMat che ogni anno partecipa per incontrare gli operatori del settore, creare opportunità e fare networking. Tra le iniziative speciali di SAIE c’è l’edizione 2024 di Ediltrophy, il torneo di arte muraria organizzato da Formedil in collaborazione con le scuole edili e della cui finale BigMat è main sponsor da tre anni. Anche nel 2024 il Gruppo – in collaborazione con Kapriol – ha sostenuto questa sfida “a colpi di cazzuola”. Ogni giorno BigMat è vicino a imprese e operatori dell’edilizia ed Ediltrophy è un’occasione per valorizzare la formazione e sensibilizzare sulla sicurezza. Durante la finale di sabato 12 ottobre i migliori talenti dell’edilizia si sono messi alla prova su diverse tecniche costruttive. Tutti i vincitori hanno ricevuto un buono per ritirare gratuitamente un paio delle nuove ed esclusive scarpe Dune di Kapriol presso un rivenditore BigMat.
I premi assegnati agli YouTrade Awards e allo Store Innovation Awards.
Èstato un mese di ottobre contrassegnato da premi e riconoscimenti per BigMat, che ha visto alcuni dei suoi soci eccellere in due importanti concorsi organizzati dalle principali testate di settore in Italia. In occasione di SAIE 2024, si è infatti svolta la 9a edizione dello Store Innovation Award, il premio de Il Commercio Edile che premia l’eccellenza nel retail. Nel corso della serata del 19 ottobre, a Bologna Fiere, la rivista ha celebrato i migliori rivenditori di materiali edili italiani del 2024 e tra questi BigMat Nuova Comes di Senigallia (AN) che è stata scelta come Best Partner da Eclisse per essersi distinta per dedizione e professionalità e per essere uno showroom esempio di eccellenza e collaborazione. Altri due premi ad altrettanti soci BigMat sono stati consegnati il 25 ottobre a Verona, in occasione della serata degli YouTrade Awards che ha preceduto il XVII Convegno Nazionale organizzato dalla rivista YouTrade BigMat Nuova Comes ha conquistando il premio Best Showroom, mentre a BigMat Cresta e Delfino di Genova è andato l’award per la categoria Best ROA per la migliore redditività complessiva. Questi riconoscimenti sono la dimostrazione che le rivendite BigMat sanno essere sempre protagoniste della filiera delle costruzioni e anche esempi di un’imprenditoria di successo e di qualità che promuove efficacemente il buon costruire.
ogni giorno dell’anno ci impegnamo nel realizzare servizi innovativi per rendere più semplice il tuo lavoro
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Unifix, è oggi uno degli stakeholder più illuminati ed evoluti nel mondo delle rivendite di edilizia e della ferramenta specializzata, delle carpenterie legno, della grande distribuzione, del settore elettrico e ITS. Nata come azienda focalizzata sul mondo del fissaggio, l’azienda ha dato vita ad UNA SERIE DI SOLUZIONI EFFICACI, SORPRENDENTI ED ORIGINALI che hanno come obiettivo non solo quello di ampliare la gamma dei servizi offerti, quanto quello di accreditarsi, presso gli oltre 5.000 clienti, come partner affidabile e fortemente proattivo.
Gli altri partner BigMat
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