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di ver t i ment
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t I N _ t e x t Bando per la costruzione di un padiglione integrativo della scuola materna-elementare di tTintareni, Romania
Il progetto nasce dalla volontà di intervenire “con rispetto”. Si è cercato un linguaggio che tenesse in consideraziione l’esistente, dando importanza alla storia del luogo. Si vuole proseguire con lo stesso rimto, ma creare un nuovo linguaggio, una nuova espressione. Il nuovo e il vecchio si fondono nel punto focale originatore del concept, un fulcro: un patio di forma quadrata, in parte porticato, dove la centralità assume una funzione di punto nevralgico di distribuzione dei vari ambiti con diverse pertinenze. I luoghi che articola sono così disposti: a sud l’area ludica per gli infanti, tanto da aver pensato una pedana rialzata di circa 20 cm su cui possono sdraiarsi e giocare liberamente; a nord un campetto da calcio o basket, posozionando delle sedute in modo da poter ospitare chiunque voglia riposarsi o controllare i propri bambini. Le due aree sono connesse creando un segno forte restituito formalmente utilizzando una differente pavimentazione. Questa viene pensata come pedana di slancio verso il panorama su cui si affaccia. Si è sempre tenuto in considerazione in primo luogo il fruitore, dando importanza maggiore ai bambini, sinonimo di luogo spensierato e “leggero”. L’edificio è volutamente compositivamente semplice, quasi elementare, come se volesse essere capito dai “principali attori”. Una sorta di “take it easy”. Questa risposta è stata poi utile anche nella pratica sapendo di dover utilizzare una tecnologia costruttiva piuttosto rigida. Per i prospetti la lamiera microforata di alluminio è stata pensata apposta ispirandosi al cielo grigio che contraddistingue Tintareni, quasi a creare una fusione tra natura ed artificio. L’intento di questo progetto non risiede nell’aver voluto segnare la campagna rumena con uno strepitoso exploit virtuosistico, ma in un atteggiamento di sobrietà e rispetto verso il circostante e gli usufruitori. Vogliamo provare a dare una risposta, creare un segno senza annientare nè colpevolizzare chi da sempre vi ci abita. Pensiamo quindi che il punto di forza stia nella volontà di creare una connessione tra tradizione e nuovi mezzi a disposizione.