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e all’integrazione con il Porto di Trieste

Impatti ambientali legati alla gestione dell’intermodalità e all’integrazione con il Porto di Trieste

La ricerca di uno sviluppo strategico incentrato sui servizi logistici è legato alla potenzialità dell’intermodalità gomma - ferro.

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La possibilità di gestire treni verso l'Europa centrale ha conseguenze importanti sul piano degli impatti ambientali. Al termine del 2019 si sono contati 18.704 camion tolti dalla circolazione stradale grazie ai treni allestiti; la conseguente riduzione di emissioni di CO2 ha raggiunto il valore di circa 10.000 t. Nella tabella che si espone di seguito, si rendicontano le prestazioni ottenute, in termini di riduzione del traffico di camion e di emissioni di CO2 negli ultimi 5 anni grazie all’utilizzo della ferrovia.

CAMION TOLTI DALLA STRADA E MINORI IMPATTI CO2

2015 2016 2017 2018 2019

Numero camion tolti dalla strada 10.487 11.706 16.702 16.511 18.704

Minori emissioni CO2 (t) 3.815 3.096 6.086 8.690 10.234

Per il calcolo delle emissioni di anidride carbonica è stato utilizzato un coefficiente di conversione pari 0,00081 tonnellate di CO2 al km per ogni camion tenendo in considerazione le distanze medie percorse dai treni.

Anche il servizio di gestione del traffico dei camion destinati all’imbarco sulle navi in partenza dal Porto di Trieste (gate retro-portuale) assume importanza in relazione al de-congestionamento del traffico cittadino. Ciò è reso possibile dalla possibilità di sosta dei mezzi pesanti presso l’area retro-portuale dove, dopo aver completato le pratiche doganali, i mezzi rimangono in attesa del consenso del terminalista per raggiungere direttamente le aree di imbarco. L’operazione è resa più snella da un software di gestione che adopera una tecnologia di lettura delle targhe e interagisce con il gestionale utilizzato dall’ Autorità di Sistema Portuale.

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