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e diritti di superficie

La gestione degli spazi di Interporto di Trieste e diritto di superficie

Il consumo di suolo è definito dalla Commissione Europea come l’incremento delle superfici artificiali (industriali, commerciali, residenziali) a discapito di aree agricole o naturali. Sempre la UE indica come obiettivo il consumo di suolo “zero” entro il 2050.

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Interporto di Trieste si impegna nel mantenere allocati gli spazi presso la palazzina direzionale a Fernetti. Al 31.12.2019 la percentuale di occupazione raggiugeva l’87% degli spazi complessivamente disponibili.

La Società Interporto di Trieste dispone del diritto di superficie sugli spazi dell’area di Fernetti nel Comune di Monrupino e in parte nel Comune di Trieste. Tale diritto, concesso a fine anni 70, scadrà nel 2050. Su tale insediamento l’Azienda si impegna a conservare nel tempo la piena funzionalità delle aree e delle strutture interportuali. Tale sforzo deve essere considerato anche nell’ottica del mantenimento di un capitale del territorio di cui possano beneficiare le generazioni future negli anni a venire. Nondimeno, deve essere considerato anche il fatto che il mantenimento del diritto di superficie in capo all’Interporto fa sì che non gravino sul Bilancio del Comune di Monrupino, proprietario dei terreni, i costi di manutenzione dell’area.

Da considerare, infine, la presenza di due impianti di depurazione gestiti dall’Azienda. Tali strutture sono destinate al trattamento delle acque reflue di derivazione civile (prevalentemente da scarichi della palazzina direzionale) e delle acque di dilavamento dei piazzali. Nel rispetto delle norme di tutela ambientale di cui al D.Lgs. n. 152/2006 sono state eseguite le analisi sugli scarichi come previste dalle autorizzazioni in atto, mentre si è proceduto alla redazione ed all’invio delle dichiarazioni in materia di smaltimento rifiuti (MUD).

La gestione degli impianti impegna un soggetto esterno specializzato (CID Srl) che, svolgendo settimanali controlli sul funzionamento e periodiche analisi del refluo scaricato, assicura il rispetto dei parametri fisici e chimici previsti dalla normativa. Nel tempo inoltre, sono stati fatti degli investimenti sulle tecnologie adottate negli impianti di depurazione, per ottenere una migliore funzionalità e affidabilità del servizio.

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