Conoscere per Consigliare
Supplemento a Punto Effe n째 9 - 21.5.2009 - Reg. Trib. di Milano n. 40 - 14.1.2000
Sommario
Sommario er Solo p lui
La prostata e lo stress ossidativo Le cause
Chi riguarda Le soluzioni er Solo p lui
La disfunzione erettile Chi riguarda e perché
Una sinergia strategica er Solo p lui
L’infertilità maschile I fattori in gioco
Radicali liberi e danno spermatico Trattamento multitarget per il microambiente seminale Il sistema delle carnitine
Il ruolo degli antiossidanti tti per tu
Qualità e benessere per l’intestino Un equilibrio necessario Un po’ di chiarezza
Linee guida per il probiotico doc
Realizzazione a cura di puntoeffe Srl
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na corretta alimentazione gioca un ruolo fondamentale per la nostra salute, il concetto è noto e antico almeno quanto… la me-
dicina, infatti, lo sosteneva già Ippocrate di Cos (460-377 a.C.),
affermando che la medicina è appunto, in primo luogo, “una terapia basata su alimenti, bevande ed esercizi”. Una dieta equilibrata è necessaria per la salute, in quanto fornisce il giusto quantitativo di nutrienti e micronutrienti (minerali, vitamine o altre biomolecole utili per il normale funzionamento metabolico) la cui mancanza, o eccesso, rende il nostro organismo suscettibile a infezioni e malattie o lo predispone, nel tempo, a patologie croniche. Il legame tra nutrienti e salute è divenuto talmente forte che negli anni Ottanta venne coniato il termine “nutraceutico” per identificare sostanze utili alla prevenzione delle malattie o come coadiuvanti nel trattamento di particolari patologie; alcune situazioni cliniche trovano, infatti, giovamento dall’integrazione di nutrienti specifici in grado di modificarne il decorso. Forte di una consolidata tradizione aziendale, basata sullo studio e sul-
l’identificazione di molecole di origine naturale per la correzione di deficit organici e metabolici, come per esempio le carnitine, sigma-tau, uno dei principali gruppi farmaceutici italiani, ha dedicato alcuni settori della propria ricerca allo sviluppo di nutraceutici di grande interesse scientifico. Nasce una linea di nutraceutici di elevata qualità, caratterizzati da composizioni originali e innovative, studiata ad hoc per compensare carenze di micronutrienti essenziali dovute ad abitudini alimentari e stili di vita errati, stress, malattie, e utili per ripristinare funzioni metaboliche alterate.
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LA PROSTATA E LO STRESS OSSIDATIVO a prostata è sede di patologie molto diffuse, alcune delle quali frequenti soprattutto negli uomini di oltre 50 anni: prostatiti, ipertrofia prostatica benigna (IPB) e carcinoma prostatico.
Secondo stime recenti, in Italia, su 1.000 uomini visitati per controlli annuali, 76 presentano affezioni dell’apparato genitourinario, il 25% delle quali sono prostatiti; l’IPB, associata principalmente all’invecchiamento, colpisce la quasi totalità degli uomini in età avanzata, oltre l’80% dei soggetti che hanno più di 80 anni. L’ipotesi che alla base del declino fisiologico associato all’invecchiamento ci sia un processo di deterioramento della macromolecole biologiche (DNA, proteine e lipidi), dovuto ad una aumentata produzione di radicali liberi (ROS) che supera la capacità di
difesa antiossidante dell’organismo, ha portato a considerare con attenzione la necessità di ridurre la quantità di radicali liberi e di aumentare l’apporto di sostanze antiossidanti (vedi figura 1).
Invecchiamento
Genetico invecchiamento come semplice conseguenza di un programma genetico di maturazione
Neuroendocrino
figura 1 4
Immunologico
Senescenza cellulare
Stocastico danneggiamento casuale delle molecole essenziali che provoca il declino fisiologico
Stress ossidativo
Catastrofe da errore
Mutazioni del DNA mitocondriale
Mutazioni somatiche
Riparazione del DNA
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È LE
CAUSE ormai ben noto come lo stress ossidativo sia uno dei fattori principali che contribuiscono all’invecchiamento e all’insorgenza di malattie degenerative della prostata; infatti, diversi studi caso-
controllo hanno mostrato come in pazienti affetti da prostatite, cronica batterica o leucocito-spermica, il contenuto di dieni coniugati o 8-isoprostani (composti sintetizzati in seguito a perossidazione lipidica dell’acido arachidonico e considerati indicatori specifici ed affidabili di danno ossidativo) nel liquido spermatico e nelle urine era significativamente maggiore rispetto ai controlli. Come per le prostatiti anche per l’IPB sono disponibili evidenze che confermano una forte correlazione con lo stress ossidativo (vedi figura 2).
MDA plasmatico (nmol/ml)
8 7 6 5 4 3 2 1 0
IPB
Controlli
figura 2 - Livelli plasmatici medi di malondialdeide (MDA), marker di perossidazione lipidica, in pazienti con ipertrofia prostatica benigna (IPB) e in pazienti di controllo
Negli ultimi dieci anni, numerosi studi epidemiologici hanno confermato che lo stress ossidativo può essere un importante fattore eziologico implicato nello sviluppo e nella progressione del carcinoma prostatico (vedi
figura 3).
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INDUZIONE
INIBIZIONE
Metaboliti endogeni
Antiossidanti della dieta
ROS
Androgeni
Enzimi detossificanti
Tossine esogene Attività COX-2
Espressione
Danno
di oncogeni
DNA
Carcinogenesi prostatica
figura 3 - Omeostasi del metabolismo delle specie reattive dell’ossigeno (ROS): potenziale di induzione di carcinogenesi prostatica; COX-2: ciclossigenasi-2
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C
C HI
RIGUARDA
ome abbiamo visto, tutto ciò che aumenta lo stress ossidativo aumenta il rischio di sviluppare patologie croniche in particolare a carico della prostata. Età avanzata, obesità, fumo, stress e familiarità
per carcinoma prostatico sono i principali fattori di rischio (vedi figura 4).
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Quali sono i soggetti a maggior rischio Età avanzata Obesi Fumatori Stressati Familiarità per CP PSA>4ng/ml IPB HGPIN Prostatiti croniche Infiammazioni Infezioni figura 4
D
LE SOLUZIONI a qui il ruolo fondamentale svolto dalle difese antiossidanti che, garantendo la rimozione diretta dei radicali liberi, proteggono le macromolecole, i tessuti e l’organismo in generale; pertanto, una
alimentazione equilibrata senza eccesso di grassi e l’integrazione di micronutrienti, in grado di inattivare i radicali liberi e di fornire un’adeguata protezione dallo stress ossidativo in assenza di effetti tossici, costituiscono una strategia preventiva efficace che integra e rafforza le difese naturali dell’organismo. Recentemente è stato immesso in commercio dall’azienda sigma-tau Proxana, un integratore alimentare con
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una formulazione originale ed innovativa studiata ad hoc per contribuire a mantenere sana la prostata e a rinforzare le difese antiossidanti del tessuto prostatico e dell’intero organismo. Proxana è a base di Licopene, Epigallocatechin gallato, Acido ellagico, Selenio e Zinco.
LICOPENE
• Carotenoide, di origine vegetale, con spiccata attività antiossidante • Si ritrova nella prostata in concentrazioni elevate • Livelli elevati di licopene nel tessuto prostatico sono associati ad un ridotto rischio di sviluppare un carcinoma prostatico • Riduce il danno ossidativo del DNA • Riduce il rischio di cancro della prostata del 30-40%
EPIGALLOCATECHIN GALLATO (EGCG)
• Il più attivo e abbondante dei 4 principali polifenoli contenuti nel tè verde • Forte attività antiossidante, potenziata dalla presenza dello zinco • In aggiunta al licopene può ridurre il rischio di tumore alla prostata in misura maggiore rispetto ai due componenti singoli
ACIDO ELLAGICO
• Polifenolo presente nell’estratto di melograno • La sua azione antiossidante protegge dagli effetti nocivi dei radicali liberi • Si concentra a livello della prostata dove esercita effetto chemioprotettivo 8
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SELENIO
• Essenziale per il buon funzionamento di alcuni enzimi tra cui quello preposto alla rimozione dei radicali liberi • I livelli sierici di selenio sono inversamente proporzionali al rischio di sviluppare cancro della prostata
ZINCO
• Contenuto in alta concentrazione nel tessuto prostatico per proteggerlo dal danno ossidativo • Essenziale per il corretto svolgimento di numerosi processi biologici • Carenze di zinco sono associate ad un aumento del danno di DNA nelle cellule prostatiche umane
In conclusione, numerosi studi condotti nell’ultimo decennio hanno dimostrato come nei pazienti affetti da prostatite o IPB vi sia un inequivocabile legame con lo stress ossidativo; tuttavia tali patologie, tipiche dell’età avanzata, necessitano di lunghi periodi di sviluppo. Analogamente, nel carcinoma prostatico si osserva una lunga evoluzione da lesioni precancerose a carcinoma clinicamente definito, pertanto è favorevole l’utilizzo di trattamenti ben tollerati che possono contribuire a ridurre il rischio di sviluppare patologie croniche e migliorare la qualità di vita del paziente. I componenti di Proxana, lavorando in sinergia, confermano la loro potente attività antiossidante e di protezione dai ROS a livello prostatico dove si concentrano dopo somministrazione orale. L’impiego congiunto di questi micronutrienti insieme a oligoelementi quali il selenio e lo zinco, essenziali per il corretto svolgimento dei processi
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biologici ed entrambi implicati nella protezione delle strutture cellulari dal danno ossidativo, rende l’integratore alimentare Proxana particolarmente indicato per contribuire a mantenere più a lungo sana la prostata e per rinforzare le difese antiossidanti del tessuto prostatico, rappresentando una valida strategia per contribuire a ridurre il rischio di sviluppare patologie croniche della prostata come l’IPB e il carcinoma. Proxana quindi • Mantiene il normale metabolismo prostatico
• Protegge le strutture cellulari del tessuto prostatico dal danno ossidativo
• Protegge il DNA del tessuto prostatico
• Contribuisce a ridurre il rischio di sviluppare un carcinoma prostatico
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LA DISFUNZIONE ERETTILE
a disfunzione erettile (DE), raramente diagnosticata in passato, è oggi una condizione molto comune, in particolare dopo i 50 anni. L’erezione è un processo neurovascolare complesso dove il ni-
trossido (NO) svolge un ruolo fondamentale nell’induzione e nel mantenimento dell’erezione (vedi figura 1).
Stimolo erogeno
Arteria centrale
NO: monossido di azoto NANC: vie nervose non adrenergiche-non colinergiche PDE-5: fosfodiesterasi di tipo 5 GTP: guanosina trifosfato GMP: guanosina monofosfato cGMP: guanosina monofosfato ciclica
Nervo dorsale
NANC
EREZIONE
NO Cellula endoteliale
Vasodilatazione Guanilato ciclasi Sintesi di cGMP vernosa
Rilassamento
cGMP GMP
PDE-5
la Cellu
figura 1 12
el isc
Degradazione di cGMP
ia c a
GTP
sc mu
r ola
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Infatti, in risposta a stimoli sessuali, la vasodilatazione dovuta all’NO di origine neuronale dà inizio all’erezione che viene poi sostenuta a lungo dall’NO rilasciato dall’endotelio, ottenendo così un’erezione completa. Pertanto, per avere un’erezione è fondamentale una buona disponibilità di NO assicurata da un endotelio efficiente ed integro.
CHI RIGUARDA
F
E PERCHÉ
attori di rischio cardiovascolari (quali diabete, ipercolesterolemia, ipertensione arteriosa, fumo di sigaretta) condizioni e stili di vita (quali invecchiamento, stress, sedentarietà) sono legati ad un’ele-
vata incidenza di disfunzione erettile. Sul piano patogenetico, infatti, tali fattori determinano un aumento di radicali liberi e stress ossidativo, causa di una disfunzione endoteliale, con una conseguente riduzione della disponibilità di NO e della capacità dilatativa dei vasi penieni.
UNA SINERGIA
È
STRATEGICA
evidente che fornire un precursore dell’NO e ridurre lo stress ossidativo è una strategia particolarmente utile, in presenza di disfunzione erettile, che può affiancarsi all’uso di farmaci abituali
per la patologia distrettuale. Proprio in tale contesto si colloca Ezerex, un integratore alimentare a base di L-arginina 2.500 mg, precursore fisiologico dell’NO che può aumentare in maniera più efficiente la disponibilità di NO, Propionil L-carnitina 250 mg, che rappresenta la componente antiossidante endoteliale
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in grado di neutralizzare le specie chimiche reattive che tenderebbero ad inattivare l’NO, e Vitamina B3 20 mg, ad azione vasodilatatrice. Ezerex è quindi una risposta mirata e completa utile nel trattamento della disfunzione erettile (vedi figura 2).
U NA
RISPOSTA MIRATA E COMPLETA
Stimolo erogeno
Arteria centrale
NO: monossido di azoto NANC: vie nervose non adrenergiche-non colinergiche PDE-5: fosfodiesterasi di tipo 5 GTP: guanosina trifosfato GMP: guanosina monofosfato cGMP: guanosina monofosfato ciclica
Nervo dorsale
L-ARGININA CONTRIBUISCE ALL’AUMENTO DELLA PRODUZIONE DI NO
NANC
EREZIONE
VITAMINA B3
NO
SPICCATA VASODILATAZIONE
Cellula endoteliale
Vasodilatazione Guanilato ciclasi
PROPIONILL-CARNITINA
Sintesi di cGMP GTP
cGMP Degradazione di cGMP
figura 2 14
PDE-5
c us la m Cellu
el isc
GMP
Inibitori della PDE-5
vernosa
Rilassamento
ia c a
PROTEZIONE ANTI-OSSIDANTE PER L’ENDOTELIO
r ola
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L’integrazione di Ezerex è utile in tutti i casi di disfunzione erettile, in particolare nelle forme più severe di impotenza o poco responsive agli inibitori della 5-PDE. In particolare, l’associazione di Ezerex con questi ultimi ha aumentato i tassi di risposta senza incremento significativo degli eventi avversi. Riportiamo i risultati di uno studio clinico su 40 soggetti diabetici di età
% incremento diametro arteria brachiale
compresa tra 50 e 56 anni con DE da oltre un anno (vedi figura 3).
Gruppo A: Ezerex
Gruppo C: Ezerex + inibitore PDE-5
Gruppo B: inibitore PDE-5
Gruppo D: placebo
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13,1
12,4
12 10
10,1 9,2
9,3
9,2
9,1
9
T0
T3
8 6 4 2 0
T0
T3
T0
T3
T0
T3
figura 3 - Percentuale di incremento del diametro dell’arteria brachiale (indice validato di funzionalità endoteliale al tempo 0 (T0) e dopo 3 mesi di assunzione di Ezerex e/o di un inibitore della PDE-5 o placebo (T3)
Lo studio dimostra che • Ezerex consente il recupero della funzionalità endoteliale
• Ezerex in associazione a un inibitore della PDE-5 migliora la risposta al trattamento 15
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Ezerex quindi... ... conferma la sua utilità nei casi di disfunzione erettile, per ristabilire l’integrità dell’endotelio e facilitare i processi vasodilatativi, grazie alla sinergia dei suoi componenti. Ezerex contiene: ALTO DOSAGGIO DI L-ARGININA
precursore fisiologico di NO
PROPIONIL-L-CARNITINA
che assicura l’azione antiossidante necessaria per la protezione dell’endotelio dei corpi cavernosi
VITAMINA B3
dalla spiccata azione vasodilatatrice
Ezerex può essere utilizzato indipendentemente da altre terapie specifiche, da solo in associazione e in qualsiasi momento dell’iter diagnosticoterapeutico della DE.
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L’INFERTILITÀ MASCHILE
na coppia che dopo un anno di rapporti regolari e non protetti non riesce a concepire è in genere considerata infertile. Secondo i dati riportati dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS), com-
plessivamente, l’infertilità riguarda circa il 15% delle coppie. Le cause dell’infertilità sono numerose e di diversa natura. Per alcune di esse, le più diffuse, si può intervenire con diagnosi tempestive, cure farmacologiche e terapie adeguate, ma anche con la prevenzione e l’informazione. Per altre, invece, è necessario ricorrere alla procreazione medicalmente assistita.
V
I FATTORI IN GIOCO
alutare quale sia l’impatto dei diversi fattori di infertilità è molto difficile. Una stima affidabile, benché relativa solo ad una parte della popolazione, proviene dai dati riguardanti le coppie che si rivol-
gono ai Centri per la procreazione assistita. I dati raccolti dal Registro nazionale sulla procreazione medicalmente assistita sono i seguenti: • infertilità maschile: 35,4% • infertilità femminile: 35,5% • infertilità maschile e femminile: 15% • infertilità idiopatica: 13,2% • altro: 1% Inoltre, la letteratura medica sottolinea sempre di più il ruolo di fattori psicosociali di infertilità dovuti a fenomeni complessi come lo stile di vita, la ricerca del primo figlio in età tardiva (fondamentale l’età della donna), l’uso di droghe, l’abuso di alcool, il fumo, le condizioni lavorative, l’inquinamento. Anche la fertilità maschile ha subito una significativa riduzione. Secondo molti studi, la percentuale di milioni di spermatozoi per millilitro si sarebbe quasi dimezzata negli ultimi 50 anni. Per questo motivo circa il 35% dei 18
casi di infertilità ha una causa maschile.
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L’infertilità maschile ha sicuramente una grossa componente sociale. Su di essa, infatti, oltre alle condizioni soggettive, sembrano influire anche le condizioni ambientali e lo stile di vita, incluso lo stress ma non solo. Il fumo di sigaretta, per esempio, nuoce agli spermatozoi: quelli dei fumatori spesso hanno una morfologia anormale. Inoltre, giocano un ruolo importante nell’aumentare il rischio di infertilità alcune condizioni lavorative che espongono a radiazioni, a sostanze tossiche o a microtraumi. Anche l’esposizione agli inquinanti prodotti dal traffico urbano agisce negativamente.
È
RADICALI LIBERI E DANNO SPERMATICO accertata ormai una correlazione tra radicali liberi (ROS) e danno spermatico, ed oggi è possibile misurare l’entità dello stress ossidativo con il ROS/TAC score, ossia il bilancio tra ROS e capacità antiossi-
dante globale (TAC), dipendente questa dalla produzione endogena di fattori
scavenger. Il danno eventualmente prodotto dallo squilibrio è in grado di alterare potenzialmente tutti i parametri seminali, anche se gli effetti colpiscono in particolare motilità e morfologia degli spermatozoi. Non è un caso che i pazienti affetti da varicocele o flogosi seminale, notoriamente subfertili o infertili, mostrino un alterato ROS/TAC score. La riduzione della fertilità causata dal danno ossidativo si può manifestare sia con alterazioni ultrastrutturali dello spermatozoo, sia con alterazioni metabolico-funzionali e quindi con una possibile compromissione delle complesse fasi della fecondazione. Vi sono tuttavia da considerare anche altri moventi nella fisiopatologia dell’infertilità, poiché nonostante lo stress ossidativo sia da solo in grado di produrre quadri spermatici alterati, è stato dimostrato che anche altri aspetti microambientali possono dare un contributo rilevante alla genesi del danno seminale.
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TRATTAMENTO MULTITARGET
PER IL MICROAMBIENTE SEMINALE
l ruolo delle carnitine, del fruttosio, e di molte altre sostanze è stato valutato in numerosi lavori, e vi sono evidenze di un loro contributo ai processi di regolazione ed ottimizzazione della funzione spermatica, seppure al-
cuni aspetti della loro attività rimangano per ora da definire. Dunque, una modulazione farmacologica di un microambiente sfavorevole potrebbe e dovrebbe agire su diversi network biologici per ottenere un risultato complessivamente superiore. In questo contesto si inserisce il razionale utilizzo del Proxeed NF, un completo e complesso trattamento multitarget, che tenta di riequilibrare in maniera armonica il microambiente seminale. La composizione del Proxeed NF è stata elaborata considerando le più recenti acquisizioni e ha lo scopo di intervenire su molte delle alterazioni considerate responsabili dell’infertilità maschile, nonché potenziare le normali attività metaboliche degli spermatozoi. La composizione del Proxeed NF è in effetti orientata a sostenere diversi meccanismi metabolico-funzionali; gli obiettivi principali di questa azione sono un potenziamento e una protezione del metabolismo energetico, la protezione dall’eccessivo stress ossidativo (ROS) e la modulazione delle risposte biologiche e citoplasmatiche degli spermatozoi.
I
IL SISTEMA DELLE CARNITINE
l metabolismo energetico principalmente viene sostenuto dal ProxeedNF con le carnitine, acido citrico e fruttosio. Il sistema delle carnitine in particolare è conosciuto da tempo per le sue proprietà. Si tratta di cofattori es-
senziali nel trasferimento dei lipidi nel mitocondrio e quindi per la produzione di energia, sono inoltre coinvolte nella rimozione degli acidi grassi a media e piccola catena che si accumulano come risultato del metabolismo. Peraltro, pur non avendo la struttura tipica di una molecola antiossidante, alcuni derivati delle carnitine (come l’acetil- o la propionil-L-carnitina) sembrano in grado di 20
contrastare i processi di perossidazione lipidica da stress ossidativo e quindi
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salvaguardare la struttura citologica dello spermatozoo e prevenire l’apoptosi. Non sono ancora noti tutti i meccanismi della loro attività, ma queste caratteristiche le rendono molecole particolarmente utili nei tessuti in cui vi sia un metabolismo lipidico particolarmente attivo, ed è proprio questo il caso degli spermatozoi epididimari. L’importanza metabolica delle carnitine è suggerita tra l’altro dalla loro concentrazione a livello epididimario e seminale, più elevata di qualunque altro distretto dell’organismo.
P
IL RUOLO DEGLI ANTIOSSIDANTI roxeed NF contiene inoltre il coenzima Q10, la vitamina C e Selenio, antiossidanti di provata efficacia che hanno un ruolo protettivo contro l’eccessivo stress ossidativo. Il ruolo degli antiossidanti non è stato del
tutto chiarito ma le numerose evidenze di ordine clinico e biochimico forniscono prove importanti a sostegno del loro impiego. Infine, Proxeed NF com-
FORMULAZIONE INNOVATIVA BASATA SUI PIÙ RECENTI STUDI NELL’INFERTILITÀ MASCHILE
L- carnitina Acetil-L-carnitina
MATURAZIONE
METABOLISMO
PROTEZIONE DAL
E FUNZIONALITÀ
ENERGETICO
DANNO OSSIDATIVO
• •
• •
Selenio Coenzima Q10 Vit C Zinco Acido folico Vit B12 Fruttosio Acido Citrico
• • • • •
• • • • •
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pleta la sua attività con l’azione di modulatori biologici positivi, lo Zinco, l’acido folico, la vitamina B12. Per ognuno di questi componenti è stato dimostrato un ruolo nell’ottimizzazione della fertilità e, per converso, molti quadri di ipofertilità sono associati allo squilibrio o alla carenza di alcuni di questi microelementi. La dose consigliata è di una bustina al giorno. Esaminiamo i componenti di Proxeed NF e la loro azione. L-CARNITINA E ACETIL-L-CARNITINA
• Presenti nel fluido epididimale in concentrazioni 2.000 volte superiori a quelle plasmatiche • Giocano un ruolo cruciale nella maturazione e nel metabolismo energetico spermatico • Migliorano i principali parametri funzionali seminali; in particolare, aumentano la motilità spermatica • Svolgono un’azione antiossidante
FRUTTOSIO, ACIDO CITRICO
substrati energetici per la funzionalità spermatica
VITAMINA B12, ACIDO FOLICO
essenziali per la maturazione spermatica e la sintesi del DNA
COENZIMA Q10, SELENIO, ZINCO, VITAMINA C
sostanze antiossidanti che proteggono le cellule spermatiche dal danno ossidativo 22
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QUALITÀ E BENESSERE PER L’INTESTINO
interesse per il ruolo dei lattobacilli nella salute umana risale almeno al 1908, quando Elia Metchnikov osservò che il consumo di latte fermentato aveva effetti benefici sulla popolazione umana.
Da allora si sono susseguiti diversi studi sui probiotici e, in particolare l’ultimo ventennio, è stato caratterizzato dal proliferare di ricerche che ne hanno approfondito i diversi aspetti applicativi e hanno dato notevole impulso alla loro caratterizzazione sotto il profilo genetico, oltre che funzionale. Oggi, quando si parla di probiotici ci si riferisce a: «microrganismi vivi e vitali che conferiscono benefici alla salute dell’ospite, migliorando l’equilibrio della microflora intestinale quando consumati, in adeguate quantità, come parte di un alimento o di un integratore».
È
UN EQUILIBRIO NECESSARIO
noto che l’intestino, per il regolare svolgimento delle sue funzioni, quali l’assorbimento dei nutrienti e il funzionamento del sistema immunitario, si avvale della presenza di miliardi di batteri “amici”
che costituiscono la microflora intestinale. Poiché le specie batteriche sono numerose, affinché si mantenga un corretto stato di salute dell’individuo, la microflora intestinale deve essere in equilibrio. Tale equilibrio può essere però alterato da infezioni batteriche, da processi infiammatori, a seguito dell’uso di antibiotici o a causa di altri fattori quali stress emozionali o modifiche dello stile di vita (abitudini alimentari). Quando questo avviene si manifestano sintomi che indicano un evidente squilibrio della microflora intestinale come ad esempio diarrea, costipazione, gonfiore e dolore addominale, aumentata produzione di gas intestinali, produzione di feci maleodoranti e/o malformate. L’assunzione di lattobacilli probiotici selezionati contribuisce al ripristino di un’idonea microflora intestinale 24
e di conseguenza alla normalizzazione della funzionalità intestinale.
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UN PO’
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DI CHIAREZZA ati i numerosi effetti benefici che i probiotici hanno sul nostro organismo, questi ultimi anni sono stati caratterizzati da un’iperofferta sul mercato dove spesso vengono proposti prodotti non
sempre qualitativamente garantiti. Uno studio dell’Istituto Superiore di Sanità (presentato durante il congresso: 4th Probiotics and Prebiotics new foods - XXX International con-
gress on microbial ecology and desease (SOMED) 2007), condotto su alcuni integratori probiotici in commercio in Italia (tra aprile 2005 e giugno 2006), ha dimostrato, infatti, attraverso un’analisi quali-quantitativa, una scarsa correlazione tra quanto dichiarato nelle etichette degli integratori ed il reale contenuto, oltre a una considerevole riduzione del numero di batteri vitali in un’alta percentuale di integratori probiotici, con conseguente perdita degli effetti benefici sulla salute umana. La diffusione di impiego dei probiotici anche nell’ambito medico ha indotto, ovviamente, le istituzioni internazionali, come Food and Agricolture
Organization (FAO) e l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), a stabilire una chiara definizione e a redigere precise direttive per valutare l’efficacia dei probiotici. Inoltre anche l’EFSA (European Food Safety Authority), per garantire un elevato livello di tutela dei consumatori, ha emanato un regolamento comunitario (obbligatorio dal 2010) che impone la necessità di supportare su basi scientifiche gli effetti nutrizionali o salutistici vantati dai prodotti e che gli stessi siano preventivamente valutati da EFSA.
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LINEE GUIDA PER IL PROBIOTICO DOC ià in precedenza sugli integratori alimentari a base di probiotici il Ministero della Salute ha definito specifiche linee guida che sono in linea con i principi definiti dalla norma europea.
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Le linee guida raccomandano di: • fornire microrganismi probiotici vivi e vitali per poter svolgere efficacemente la loro azione riequilibratrice nell’intestino; • contenere un adeguato numero di batteri per ottenere una temporanea colonizzazione; • garantire una corretta identificazione dei ceppi batterici, prerequisito per la loro funzionalità e sicurezza; • utilizzare quindi ceppi batterici depositati presso enti internazionali di raccolta al fine di garantirne l’identificazione. In linea con tutte le normative vigenti sui probiotici, dall’esperienza sigmatau nasce Floretrix, integratore alimentare probiotico di qualità, indicato nei casi di alterazione dell’ecosistema intestinale di diversa origine come ad esempio terapia antibiotica, stress o alimentazione non adeguata, migliorando la funzionalità dell’intestino sia nel bambino che nell’adulto. Grazie alla sua particolare formulazione probiotica ceppo-specifica, Floretrix influisce positivamente sull’organismo mediante un’azione sul tratto gastrointestinale e sul sistema immunitario. Floretrix è in grado di • Favorire il riequilibrio della flora batterica intestinale e fornire un apporto integrativo di vitamine
• Coadiuvare il sistema immunitario, in quanto aiuta a rinforzare le difese naturali e a modulare la risposta immunitaria riequilibrandola
• Coadiuvare i processi digestivi del lattosio nei soggetti intolleranti 26
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Una bustina di Floretrix contiene almeno 50 miliardi di batteri lattici vivi selezionati e liofilizzati (Lactobacillus plantarum P 17630, Lactobacillus
paracasei I 1688 e Lactobacillus salivarius I 1794) e vitamine del gruppo B (Vit. B1 e Vit. B2). I lattobacilli di Floretrix • Provengono dall’habitat intestinale umano, sono quindi non patogeni e in grado di superare la barriera gastrica e i sali biliari
• Raggiungono vivi e vitali il sito d’azione dove esplicano le loro capacità di adesione, colonizzazione e permanenza
• Sono caratterizzati a livello di ceppo mediante un’accurata indagine fenotipica e genotipica e sono depositati presso enti internazionali di raccolta (Laboratorium voor Microbiologie Gent, Belgio; Institut Pasteur - Parigi, Francia)
Floretrix, da conservare a una temperatura compresa tra 2°C e 8°C, è disponibile in confezione da dieci bustine al costo di 12,00 euro. Si consiglia l’assunzione di una o due bustine al giorno da sciogliere in acqua, latte o altre bevande non calde. Floretrix, al gusto panna, risulta generalmente molto gradito.
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Ricomponi l’equilibrio intestinale
INTEGRATORE ALIMENTARE PROBIOTICO con 50 miliardi di lattobacilli vivi e vitamine
s. p. a.
TM
industrie farmaceutiche riunite