Inverno for You - Le quattro stagioni con sanofi aventis

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Supplemento a Punto Effe n° 18 – 26.11.2009 – Reg. Trib. di Milano n. 40 - 14.1.2000

LE

Conoscere per Consigliare Q U AT T R O

S TA G I O N I

CON SANOFI AV E N T I S


Sommario

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INTRODUZIONE

MALATTIE DA RAFFREDDAMENTO 4

Raffreddore e sinusite

10 Influenza e mal di gola 14 Tosse

22 INFLUENZA INTESTINALE E ANTIBIOTICO-TERAPIA

28 IGIENE DELL’ORECCHIO

Realizzazione a cura di puntoeffe Srl Testi di Paola Cimetti Pierluigi Diano Progetto grafico Gardel&Gardel

Per altre informazioni visitate il sito www.automedicazione.it

Fotografie: © Corbis - www.corbis.com © Fotolia - www.it.fotolia.com


Le quattro stagioni con sanofi aventis Quattro opuscoli per quattro stagioni. Questa la proposta di sanofi aventis dedicata proprio a lei dottore, per esserle ancora una volta accanto, dietro il banco, quando i clienti le chiedono un consiglio. Sulla base di una recente indagine di Eurisko sugli italiani e l’automedicazione, è emerso che il 67% della popolazione ha fatto ricorso nell’ultimo anno a farmaci di automedicazione e che il farmacista ha meritato il primo posto (41%) tra i “consulenti”. Ci piacerebbe darle una mano per mantenere il risultato e, se possibile, migliorarlo. Sfogliando questo primo opuscolo, Inverno for you, che tratta le piccole patologie invernali, si accorgerà del suo taglio particolare. Non abbiamo voluto dilungarci troppo su quanto già sa, ci piacerebbe piuttosto riuscire a stupirla con qualche notizia curiosa, di quelle che non vengono insegnate nelle aule dell’università. Potrebbe diventare uno spunto per dialogare in modo nuovo con i suoi clienti, anche parlando di tosse e di raffreddore. A proposito, dottore lei lo sa quanti fazzoletti si consumano al giorno quando si ha un forte raffreddore? Troverà la risposta a pagina 7 di Inverno for you. Grazie per l’attenzione e arrivederci a primavera!

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“Non esistono innocenti: tutti abbiamo passato un raffreddore a qualcuno” Marcello Marchesi Arrivati alle porte dell’inverno, fanno la loro comparsa una serie di problematiche più o meno fastidiose, che rientrano nella cosiddetta sindrome da raffreddamento. Brividi di freddo, starnuti a ripetizione, mal di gola, tosse, dolori articolari, qualche linea di febbre: questo il quadro che delinea il disagio causato da un colpo di freddo o dall’attacco di un virus influenzale. ATTENTI A QUEI VIRUS Il raffreddore è l’evento morboso più frequente tra le patologie acute. Rappresenta da solo il 50-60 per cento di tutte le malattie dell’apparato respiratorio. Nella maggior parte dei casi è di modesta gravità, ma ha un forte impatto sociale ed epidemiologico. Nell’adulto si registrano tra i 2 e i 4 episodi l’anno, mentre nel bambino gli attacchi non solo sono da 2 a 4 volte più frequenti, ma le complicanze sono più insidiose. Di norma, si verificano tre picchi stagionali per anno: uno in autunno, uno a metà inverno e un terzo in primavera. La frequenza del raffreddore è legata alla circolazione quasi continua dei rhinovirus. Ad eziologia sia virale che batterica è la sinusite, infiammazione acuta o cronica della mucosa che riveste i seni paranasali. L’infiammazione della mucosa si accompagna alla produzione di un’eccessiva quantità di muco. Il rigonfiamento determina un restringimento degli orifizi nelle cavità nasali, ostacolando così il normale drenaggio del muco verso le cavità del naso e della bocca e la comparsa di dolore a livello del seno paranasale colpito. La sinusite può essere scatenata da un comune raffreddore o da qualunque altro fattore che determini flogosi della mucosa; i soggetti che soffrono di rinite allergica hanno probabiltà più alta di sviluppare una sinusite cronica.

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Evitare… ➤ ciò che indebolisce le difese delle prime vie respiratorie: alcolici, fumo di sigaretta, esposizione a fumi o a polveri irritanti; ➤ di ingoiare muco, soffiandosi frequentemente il naso per espellere le secrezioni; ➤ di toccarsi occhi e bocca con le mani; ➤ di frequentare luoghi chiusi e affollati, soprattutto nel periodo dell’influenza.

Cosa fare ➤ Eseguire una corretta pulizia del naso con lavaggi nasali a base di soluzioni saline (molto utili soprattutto nelle sinusiti croniche); ➤ mantenere una buona igiene delle cavità nasali, soffiando una narice per volta, più volte al giorno; ➤ lavarsi spesso le mani, soprattutto nelle pieghe tra le dita; ➤ se si fatica a respirare di notte, dormire a pancia in giù, perché questa posizione facilita il drenaggio dei seni nasali.

Questi consigli valgono per tutti ma ancor di più per i soggetti a maggior rischio di complicazioni, ossia gli anziani e chi ha malattie croniche gravi come diabete (le infezioni fanno aumentare i valori di zucchero nel sangue) cardiopatie, bronchite, enfisema, asma.

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Una alla volta, prego

C U R I O S

Le narici di solito, e soprattutto in condizioni di riposo, non funzionano contemporaneamente. Quando dormiamo, la narice corrispondente al lato su cui siamo coricati tende ad occludersi, mentre rimane aperta quella situata dal lato superiore; anche per questo motivo, ogni 1-2 ore abbiamo l’esigenza di cambiare posizione. In effetti, durante il sonno e, in generale, a riposo, il nostro organismo necessita di meno ossigeno, quindi è sufficiente che una sola narice lavori a pieno regime.

A N

A ritmo di naso

D O

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Il naso, oltre a condizionare e filtrare l’aria, ha una funzione fonatoria: le sue cavità fanno da cassa di risonanza per tutti i suoni vocali e consentono l’emissione di alcuni suoni detti appunto nasali, come “gn”, “n”, “m”.

Puzza o profumo… Nella cavità nasale risiedono oltre 2 milioni di recettori degli odori, concentrati in una piccola area, nella porzione posteriore delle cavità nasali. Il naso è così in grado di distinguere circa 4.000 odori, ma un naso ben addestrato può arrivare a riconoscerne 10.000. Il naso è anche in grado di adattarsi in breve tempo ai nuovi odori; questo è il motivo per cui odori inizialmente intensi dopo poco non vengono più percepiti. Ciò vale sia per i profumi, sia - per fortuna per gli odori sgradevoli.


Lo sapete chi ha inventato il fazzoletto?

perché con lo starnuto si chiudono gli occhi? Espellere dal naso le particelle irritanti richiede una pressione molto alta. Chiudere gli occhi impedisce che si possano danneggiare i dotti lacrimali.

È il 1384 quando si ha la prima citazione di qualcosa che assomiglia a un fazzoletto. In un testo in latino, il guardarobiere del re inglese Riccardo II annota la presenza di “piccoli pezzi di stoffa realizzati per il sovrano, allo scopo di soffiarsi il naso”. Nel 1924 la ditta statunitense Kimberly-Clark commercializzò i primi fazzoletti di carta con il marchio Kleenex. Questo termine è divenuto ormai sinonimo di fazzoletti da naso usa e getta. Con un forte raffreddore si consumano fino a 60 fazzoletti di carta al giorno.

quanto è veloce il muco? Normalmente, la velocità dello spostamento del muco è quasi impercettibile, di circa sei millimetri al minuto. Ma l’eliminazione delle goccioline di muco può anche essere istantanea con lo starnuto, che va alla velocità di 160 km/ora.

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Raffreddore e sinusite la soluzione sanofi aventis

> Physiomer linea baby Il nuovo Aspiratore Nasale Physiomer è un modo delicato e facile per alleviare la congestione nasale dei più piccoli Assicura il massimo confort al bimbo grazie all’innovativa tecnologia “Soft-Tip”, con beccuccio morbido ed ergonomico Il risultato è ottimizzato dall’abbinamento con Physiomer Flaconcini monodose In caso di muco denso e abbondante, infatti, il loro utilizzo permette di fluidificare il muco prima di procedere all’aspirazione

> Physiomer

spray baby

Soluzione sterile isotonica di acqua di mare per la pulizia delle fosse nasali di neonati e bambini Facilita la poppata e il sonno dei lattanti liberando il nasino dal muco che spesso lo ostruisce Grazie al nuovo beccuccio confort con anello di sicurezza, rivestimento morbido e getto nebulizzato consente un lavaggio nasale delicato e confortevole per il bambino Utilizzabile dalla nascita Igiene quotidiana: 1-2 applicazioni al giorno In caso di congestione nasale: 2-6 applicazioni al giorno

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> Physiomer getto normale Siero di mare isotonico (0,9%) che pulisce le cavità nasali in modo fisiologico rispettando il naturale equilibrio della mucosa Non interagisce con farmaci Ben tollerato anche nei trattamenti prolungati Per adulti e bambini > di 2 anni Igiene quotidiana: 1-2 applicazioni al giorno In caso di congestione nasale: 2-6 applicazioni al giorno

> IperPhysiomer azione decongestionante Soluzione sterile di acqua di mare ipertonica (2,2%) che allevia i sintomi di riniti e rinosinusiti Consigliabile ad anziani, cardiopatici e ipertesi, donne in gravidanza, soggetti con ipertrofia prostatica benigna, bambini sotto i 12 anni, per i quali è sconsigliato l’uso di decongestionanti a base di simpaticomimetici Permette di ridurre la frequenza delle applicazioni di corticosteroidi

novità

Comodo e pratico nel formato pocket Uso al bisogno, 1-3 applicazioni per narice 2-3 volte al giorno

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“Solo i deboli hanno paura di essere influenzati” Johann Wolfgang Goethe La stagione invernale è caratterizzata dall’arrivo, puntuale ogni anno, dell’influenza stagionale. Le forme epidemiche in cui si manifesta sono di entità variabile e possono mettere a letto fino al 40 per cento della popolazione, soprattutto bambini e anziani. Dopo un breve periodo di incubazione, l’influenza ha un esordio brusco, con febbre continua di grado elevato, dai 38 a sfiorare vette di 40 gradi, accompagnata da brividi, malessere, astenia, congestione nasale, aumento delle secrezioni. Ma non c’è da preoccuparsi, la febbre è una normale risposta di difesa dell’organismo, che mette in moto le reazioni del sistema immunitario per allontanare l’agente patogeno che ha indotto il quadro influenzale.

“I miei mal di gola sono sempre peggiori di quelli degli altri” Jane Austen Con il termine “mal di gola” si è abituati a definire una sensazione di fastidio e bruciore localizzata nel cavo orale, che molto spesso non viene considerata per quello che realmente è: un’infiammazione del tessuto linfatico posizionato nel faringe, volto a difendere questo sito di accesso favorevole per virus e batteri. Il dolore che si avverte è sintomo di una risposta difensiva messa in atto dall’organismo. Spesso il mal di gola accompagna sindromi influenzali e da raffreddamento, o è causato da fattori esterni irritanti, quali vapori, aria troppo secca o, al contrario, troppo umida. Nei bambini può essere anche il primo sintomo di una malattia esantematica, quale morbillo o rosolia.

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Cons igli utili Per alleviare influenza e mal di gola, in prima battuta, si può:

Virus highlander È meglio buttare il fazzoletto ogni volta che si soffia il naso. Infatti, in un fazzoletto usato, si raccolgono centinaia di migliaia di germi. Ma i virus sono ovunque, in tutto ciò che tocchiamo: una ricerca del laboratorio di virologia degli Ospedali universitari di Ginevra, ha dimostrato che un virus può sopravvivere fino 120 ore su una normale banconota.

umidificare la mucosa del cavo orale, succhiando pastiglie o caramelle a base di antisettici, che aiutano a prevenire infezioni secondarie. È utile anche umidificare l’aria della stanza dove si dorme o quella dell’ufficio;

bere molto soprattutto tisane a base di salvia, camomilla o miele, ottime anche da gargarizzare;

abbassare il tono Una voce per guarire

di voce, soprattutto se “è andata giù”, per irritare il meno possibile le corde vocali;

proteggere Nel XVIII secolo, Farinelli curò un’infermità cronica di re Filippo V di Spagna, cantando l’aria preferita dal monarca. Si diceva che la musica, trasmessa dal celeberrimo cantante soprano attraverso l’aria, entrasse nel corpo del paziente e gli restituisse il vigore e il benessere naturale. Nel XIX secolo alcune ricerche scientifiche comprovarono gli effetti fisiologici della musica sulla respirazione, sul ritmo cardiaco, sulla circolazione e sulla pressione sanguigna.

la gola dal freddo con una sciarpa.

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Lo sapete che si può rompere un bicchiere con la voce?

chi ha la gola più lunga?

È sufficiente conoscere un semplice principio fisico e avere una voce abbastanza potente da riuscire a superare i 90 decibel, oppure armarsi di amplificatore e microfono. Scoperta la frequenza risonante del bicchiere, che è il suono che emette quando viene colpito o quando si scorre un dito umido sul bordo, basta riprodurla con la voce. Se si centra la giusta frequenza il bicchiere comincia a vibrare fino a rompersi.

In Thailandia vive la popolazione dei Padaung, nota per le cosiddette “donne giraffa”. A cinque anni, nel corso della “cerimonia del plenilunio”, alle bambine vengono imposte spirali d’ottone alle braccia e alle caviglie, quindi vengono sottoposte a un vigoroso massaggio per stirare i muscoli del collo e applicare i primi anelli. Giunte in età da marito, il collo, racchiuso in un collare di una decina di chili, raggiunge i venticinque centimetri. Non è il collo ad allungarsi, bensì la cassa toracica che, sotto la pressione esercitata dal peso del collare, si abbassa.

che l’influenza deriva dagli astri? Il termine deriva dalla vecchia concezione astrologica secondo cui la malattia era causata dall’influenza degli astri. Accompagna l’uomo da migliaia di anni e fu descritta per la prima volta da Ippocrate.

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Influenza e mal di gola la soluzione sanofi aventis

> Lisoflu Per le sindromi da raffreddamento accompagnate da febbre DOPPIA AZIONE1 analgesica e antipiretica: paracetamolo 300 mg è rapidamente assorbito e raggiunge il picco ematico tra 15 minuti e due ore dopo la somministrazione decongestionante: pseudoefedrina 30 mg è un vasocostrittore simpaticomimetico che agisce a livello della mucosa delle vie aeree superiori Per adulti e bambini dai 12 anni: 1 compressa effervescente ogni 6-7 ore

> Lisomucil gola Per limitare sul nascere il disagio causato da un’infiammazione faringea, Lisomucil gola si fa in due: gusto menta balsamica e miele-limone Enossolone, ottenuto dalla liquirizia, ha un’attività antiflogistica e protettiva. Ha una bassa tossicità ed è poco solubile nei fluidi organici Dequalinio cloruro, antibatterico e antifungino, è attivo contro batteri gram-negativi, gram-positivi2 Contiene saccarosio Assumere 1 compressa da sciogliere in bocca ogni 2-3 ore, a intervalli regolari 1 2

Lisoflu RCP Lisomucil gola RCP

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“Amore e Tosse non si possono nascondere” Publio Ovidio Nasone In Italia la tosse è, in ordine di frequenza, la 3a causa di consultazione del medico di famiglia, mentre, in ambito specialistico, la tosse persistente a eziologia sconosciuta rappresenta il 10-35% della normale pratica ambulatoriale. La tosse è un meccanismo naturale di difesa: consiste in una rapida espirazione forzata che serve a liberare le vie aeree da quanto può ostacolare il passaggio dell’aria o favorire la crescita batterica (corpi estranei e secrezioni). È un atto semivolontario stimolato dall’irritazione dei recettori specifici che si trovano nella laringe, nella trachea e nei bronchi. A OGNUNO LA SUA Sono oltre 100 le affezioni polmonari e non, in grado di causare una risposta tussigena. C’è quella produttiva, quando si espelle il muco, o quella secca e improduttiva, abbaiante, se causata per esempio da irritazione da fumo di sigaretta, o da aria molto secca, oppure convulsa, nel caso di presenza di un corpo estraneo. E ancora, può essere sibilante, come in caso di asma; simile a latrato, tipica dell’aneurisma aortico; auricolare, riflessa da affezione dell’orecchio; trigeminale, se ad essere interessate sono le fibre del trigemino; o degli assaggiatori di tè, per inalazione di funghi presenti nelle foglie. Meno frequenti, ma da considerare, le forme dovute a pertosse, fibrosi cistica e tubercolosi. Se la tosse è acuta e/o recente, è soprattutto legata a infezioni delle alte o basse vie respiratorie. La tosse può essere cronica, cioè insorta da lungo tempo e resistente ai trattamenti sintomatici. In questo caso è accompagnata anche da un malessere generalizzato. A volte, si tratta solo di tosse nervosa. In questo caso non interessa le vie respiratorie.

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Co nsigli ut ili Qualsiasi sia il tipo di tosse che affligge, rimangono sempre validi alcuni accorgimenti:

bere molto e spesso, soprattutto bevande calde, meglio se dolcificate con miele, per ridurre l’irritazione delle prime vie respiratorie e ottenere un effetto emolliente;

Una grande scoperta del 1851 L’invenzione del laringoscopio da parte del fisiologo tedesco H. Helmholtz ha determinato un consistente passo in avanti nella comprensione dei meccanismi che sono alla base della tosse.

inalare vapore e mantenere la giusta umidità negli ambienti, la cui temperatura non dovrebbe superare i 20 gradi;

non fumare o soggiornare in ambienti in cui sia presente fumo di sigaretta.

I santi protettori In Italia i due “specialisti” della tosse (se le cure mediche non sono sufficienti) sono Sant’Anna e Santa Maria Maddalena.

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Com’è salata la tassa della tosse

C U R I O S A

In Italia vengono effettuate 25 milioni di visite ogni anno riferite al sintomo tosse. E la questione non è rilevante solo nel nostro Paese: negli Stati Uniti il 13-23 per cento degli adulti non fumatori è affetto da tosse cronica; questo comporta oltre 30 milioni di visite mediche annue con una spesa di 600 milioni di dollari per l’acquisto di farmaci sintomatici. In Gran Bretagna la tosse cronica affligge non meno del 40 per cento dei fumatori e sono 75 milioni le confezioni di antitussivi autoprescritti in un anno.

N D O

Profumo di cioccolato Da uno studio dei laboratori dell’Imperial College di Londra è risultato che la teobromina contenuta nel cioccolato è un ottimo sedativo della tosse.

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Le pietre miliari dell’aerosol Nell’antico Egitto furono escogitate le prime cure inalatorie per la tosse. Ecco come si preparava l’aerosol a quei tempi: “Mirra, resina aromatica, polpa di dattero. Frantumare in unica miscela. Cercherai 7 pietre e le scalderai al fuoco. Ne prenderai una e vi metterai su [una parte] di tale medicamento. La coprirai con un vaso nuovo cui avrai praticato nel fondo un buco. Infilerai quindi un pezzo di canna forata nel buco, e appoggerai la bocca sull’altra estremità della canna in modo da inghiottire i vapori che ne fuoriescono. Ripeterai l’operazione per le altre [sei pietre]”.


Lo sapete

come si tossisce negli altri Paesi? Basta “ascoltare” il suono della pronuncia del termine “tosse” nelle varie lingue, per accorgersi che l’origine del nome è chiaramente onomatopeica. Ascoltate: ➤ Bex in greco ➤ Toux in francese ➤ Tos in spagnolo ➤ Husten in tedesco ➤ Cough in inglese

quanto misura un campo di alveoli? La superficie dei quasi 600 milioni di alveoli polmonari corrisponde più o meno a quella di un campo da tennis: poco più di 23 metri di lunghezza per quasi 11 di larghezza.

che esiste anche un “Teatro della Tosse”? Si trova a Genova. Il Teatro della Tosse prende il nome dalla sua prima sede, un teatrino in una vecchia strada di Genova che si chiama appunto Salita della Tosse (probabilmente così faticosa da far tossire!).

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Tosse grassa la soluzione sanofi aventis carbocisteina

> Lisomucil sciroppo Agisce sul muco con un’azione mucoregolatrice3 e sulla mucosa con un’azione antiflogistica locale I mucoregolatori modulano la produzione e la qualità del muco riducendone la visco-elasticità. Infatti, riportano le scialomucine responsabli della fluidità del muco a livelli fisiologici, nel contempo riducono le fucomucine che, invece, inducono un muco denso e vischioso di difficile espettorazione Formulazione in granulato Elevata quantità di principio attivo, comodità e praticità d’uso

> Lisomucil sciroppo

senza zucchero

Lo zucchero è stato sostituito dalla saccarina sodica

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Lisomucil RCP

La formulazione senza zucchero è adatta anche a pazienti in corso di diete a basso contenuto di glucidi, normocaloriche o ipocaloriche


> Lisomucil sciroppo

bambini

Formulato appositamente per i bambini, il suo gusto particolarmente gradevole di ciliegia e lampone lo rende un ottimo alleato per ridurre la tosse e favorire l’espettorazione del muco bronchiale nei bambini e nei neonati4 Neonato: 1ml/kg di peso corporeo al giorno Sotto i 5 anni: ½ cucchiaino da caffè, 2 volte al giorno Sopra i 5 anni: 1 cucchiaino da caffè, 2-3 volte al giorno

L’influenza del nido

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Lisomucil 100 mg/5 ml sciroppo RCP

Nella stagione invernale, i bambini che iniziano a frequentare il nido sono spesso influenzati. Anche senza febbre, manifestano tosse catarrale molto produttiva che continua anche per settimane. Per trattare la tosse grassa, è utile il ricorso a sciroppi. In particolare i mucolitici con attività mucoregolatrice studiati apposta per i bambini, perché sono in grado di aumentare la fluidità delle secrezioni, che diventano più facilmente eliminabili. Il ristagno delle secrezioni, l’ostruzione delle vie aeree e l’insorgenza delle sovrainfezioni sono, infatti, fenomeni strettamente collegati. Ricordare sempre alle mamme che mantenere la corretta idratazione del bambino è fondamentale per favorirne la guarigione e aiutarlo a eliminare il catarro.

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Tosse secca la soluzione sanofi aventis destrometorfano bromidrato

> Lisomucil tosse sedativo sciroppo Agisce direttamente sul centro della tosse, innalzando la soglia di eccitazione agli stimoli tussigeni Alle dosi terapeutiche è privo di effetti analgesici, euforizzanti e narcotici5 Bambini sopra i 2 anni: ½ - 1 cucchiaino da caffè, 3-4 volte al giorno dopo i pasti Adulti: 1 cucchiaio da the, 3-4 volte al giorno dopo i pasti

Anziani e bimbi nel mirino

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Lisomucil tosse sedativo RCP

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Gli anziani hanno un sistema di difesa meno efficace che li rende più vulnerabili alla tosse secca, complicazione dovuta a malanni tipici della terza età, come pleuriti, malattie della tiroide e dell’esofago, scompenso cardiaco. I sintomi compaiono dopo uno sforzo, anche di lieve entità, come salire le scale o dormendo in posizione supina senza il sostegno di qualche cuscino sotto la testa. Anche alcuni farmaci per l’ipertensione, come gli ACE inibitori e i beta bloccanti, hanno come effetto indesiderato la tosse stizzosa. Nei bambini al di sopra dei due anni, si può ricorrere ai sedativi della tosse se c’è un reale fastidio, per esempio se il piccolo dorme poco a causa di attacchi ripetuti.


Perché funzionano...

Tosse grassa Carbocisteina La carbocisteina esplica la sua attività farmacologica attraverso un processo mucolitico e mucoregolatore. Incrementa la sintesi delle sialomucine, costituenti fondamentali del muco bronchiale, da cui dipendono le proprietà reologiche (ossia di viscosità) dello stesso. Inoltre, favorisce la riduzione del processo flogistico locale e dell’iperplasia e ipertrofia delle strutture mucosecernenti della mucosa. Ciò è reso possibile grazie all’azione inibitoria sulle bradichinine svolta dall’acido sialico, costituente fondamentale delle sialomucine.

Tosse secca Destrometorfano Il destrometorfano bromidrato è un alcaloide di tipo morfinico: la sua attività antitussiva è correlata all’alta affinità per il recettore degli oppioidi s-1, di cui la molecola è agonista, senza condividere il profilo analgesico e sedativo degli oppioidi. Il destrometorfano è il substrato di un importante isoenzima del citocromo P450, Cyp2d6, coinvolto nel metabolismo di numerosi farmaci. Nel consigliarlo, bisogna accertarsi che il paziente non stia assumendo farmaci quali paroxetina, sertralina, chinidina, amiodarone, omeprazolo e cimetidina: assunti insieme a destrometorfano, aumentano le sue concentrazioni plasmatiche.


“Perché c’è fermento, c’è fermento!” dal film Mediterraneo di Gabriele Salvatores L’inverno non è solo la stagione delle classiche sindromi respiratorie. L’insorgere di infezioni delle vie aeree superiori, come faringiti, tonsilliti, rinosinusiti, fa anche aumentare le prescrizioni di antibiotici. In corso di antibiotico-terapia l’equilibrio della flora intestinale, di fondamentale importanza per il mantenimento dell’immunità e della capacità di difesa dell’organismo, viene alterato. Come conseguenza, possono comparire disturbi intestinali quali diarrea, dolore addominale e senzazione di malessere generale. Questi sintomi accompagnati in molti casi da nausea, vomito e perdita di appetito sono frequenti anche quando l’influenza colpisce il tratto gastro-intestinale, in questi casi si parla, nel linguaggio comune, di influenza intestinale. NEMICI INSIDIOSI I virus che causano le gastroenteriti danneggiano le cellule della mucosa intestinale, con perdita di fluidi, conseguente diarrea e cattivo assorbimento di nutrienti. I principali e più temuti responsabili dell’influenza intestinale sono i rotavirus, dalla tipica forma circolare, simile ad una ruota. Secondo le stime, all’età di tre anni oltre il 95% dei bambini ha subito almeno un episodio di gastroenterite virale sostenuto da rotavirus. L’infezione è abbastanza rara al di sotto dei sei mesi, probabilmente per merito della protezione conferita dagli anticorpi materni (IgG) trasmessi per via placentare e dalle IgA contenute nel latte materno. I lattanti e i bambini colpiti da dismicrobismi intestinali sono più soggetti alle complicanze, tra cui disvitaminosi e disidratazione. La perdita di liquidi e di elettroliti associata alla gastroenterite può essere molto pericolosa anche per i soggetti anziani, debilitati o in presenza di concomitanti, gravi, malattie.

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Consigli ut ili In caso di diarrea è bene seguire alcune semplici norme. Se è:

Batteri per digerire L’intestino umano sano contiene una grande popolazione di batteri, di oltre 400 specie, per la maggior parte innocui. Molti microrganismi, anzi, contribuiscono alla digestione: demoliscono le proteine, disgregano le sostanze indigeribili per l’uomo, come la cellulosa e favoriscono l’assorbimento di ioni Fe++, Ca++ e Mg++.

A favore della vita Il potere terapeutico dei probiotici viene scoperto nel secolo scorso, per merito di uno scienziato russo, il premio Nobel Metchinkoff, che attribuì la longevità dei pastori caucasici al loro consumo di prodotti della fermentazione del latte. Variando la dieta era possibile aumentare la quantità dei microrganismi benefici per la salute dell’organismo.

acuta meglio evitare i cibi solidi per un paio di giorni, preferire una dieta liquida. Bere molta acqua (2-3 litri al giorno), anche attraverso thè, tisane e succhi di frutta;

prolungata meglio evitare il digiuno, escludendo comunque dalla dieta latte, formaggi e cibi particolarmente ricchi di grassi animali, lenti da digerire;

del viaggiatore per prevenirla, è opportuno evitare di bere acqua non imbottigliata e bevande raffreddate con cubetti di ghiaccio, usare acqua minerale anche per lavarsi i denti. Evitare cibi crudi o poco cotti e frutta non sbucciata.

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24 ore di affari interni

C U R I O S

Il cibo impiega in media circa un giorno per attraversare il corpo. Sono le parti indigeribili degli alimenti che ci impiegano di più, e il tempo varia molto se si considera l’assimilazione delle parti nutritive. I cibi zuccherini sono quelli che vengono assorbiti più rapidamente, quelli con un’elevata percentuale di grassi vengono invece assorbiti più lentamente. L’assimilazione delle proteine dipende dagli amminoacidi che le compongono: il triptofano viene assorbito molto rapidamente, l’acido glutammico più lentamente.

Papaveri e spasmi La papaverina è una delle molte sostanze contenute nell’oppio derivato dal Papaver somniferum. Ma non è una “droga”, non ha proprietà narcotiche e non produce dipendenza: ha solo un effetto antispastico, in quanto rilascia la muscolatura liscia dei visceri.

A N D O

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Vita interiore Nell’intestino crasso i batteri costituiscono uno strato di 2 cm di spessore e il loro numero può raggiungere la strabiliante cifra di 100.000 milioni per centimetro quadrato. Si moltiplicano soprattutto nell’intestino cieco.


Lo sapete che c’è un cervello nella pancia?

che si può fare indigestione di acqua? L’ingestione rapida di una grande quantità di liquidi può non dare il tempo all’intestino di assorbirla, provocando quindi una diarrea acquosa. Può verificarsi uno squilibrio tra le cellule del corpo e il fluido che le circonda. Il liquido intracellulare tende infatti a fuoriuscire, causando una paradossale disidratazione dei tessuti.

Secondo alcuni ricercatori, la complessità del sistema nervoso che governa il sistema digerente è tale da far pensare a una sorta di “cervello intestinale”. Questo, oltre a coordinare le funzioni digestive, influisce sulla pressione arteriosa, sulla produzione di ormoni del sistema immunitario e di sostanze psicoattive (serotonina e dopamina), che influenzano gli stati d’animo.

quanto spazio occupano i batteri? Nonostante il loro enorme numero, viene stimato che tutti i batteri presenti nell’intestino potrebbero essere contenuti in un contenitore da un terzo di litro.

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Influenza intestinale la soluzione sanofi aventis

> Enterogermina Per curare e prevenire le alterazioni della flora batterica intestinale Spore di Bacillus clausii, poliantibiotico resistente6, 7, 8 Può essere assunta anche durante una terapia antibiotica per ripristinare l’equilibrio della flora microbica intestinale CARATTERISTICHE IMPORTANTI PER L’EFFICACIA9 Gastro10, 11 e bile12 resistenza: le spore di B. clausii superano indenni la barriera gastrica e resistono all’azione dei sali biliari e degli enzimi pancreatici Termoresistenza13: le spore di B. clausii resistono al calore e agli agenti chimico fisici Enterogermina non necessita quindi di particolari condizioni di stoccaggio e conservazione, inoltre può essere assunta anche in bevande calde

Nista EC et al., Aliment Pharmacol Ther, 2004; 20: 1181-8 Bozdogan B et al., Antimicrob Agents and Chemother, 2003; 47: 1343-6 8 Bozdogan B et al., Appl Environ Microbiol, 2004; 70: 280-4 9 Ministero della salute, Linee guida probiotici e prebiotici, dicembre 2005 10 Duc LH et al., Appl Environ Microbiol, 2004; 70: 2161-71 6 7

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DALLE EVIDENZE SCIENTIFICHE, GIORNI DI TRATTAMENTO PIÙ ADATTI:

In caso di diarrea e meteorismo14

Nei dismicrobismi da antibiotico terapia6

➨ 14 giorni

Più giorni di trattamento

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insapore e inodore no frigo

Disponibile anche in capsule Adulti: 2-3 flaconcini o capsule al giorno Bambini: 1-2 flaconcini o capsule al giorno Lattanti: 1-2 flaconcini o capsule al giorno

Ciffo F et al., Farmaci e terapia, 1987; 4: 163-9 Cenci G et al., Journal Appl Microbiol, 2006; 101: 1208-15 13 Senesi S, Bacterial Spore Formers: Probiotics and Emergine Applications, 2004 14 Corazza GR, Benati G, Strocchi A et al., Currenti Therapeutic Research, 1992; 52(1): 144-151 11

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“Solo il silenzio apre il nostro orecchio...” Romano Guardini Particolari condizioni di umidità, sbalzi termici, bagni in piscina e, non ultimo, una scarsa igiene del meato uditivo, costituiscono occasioni perfette per l’insorgenza di un’infezione dell’orecchio a causa, per esempio, di un accumulo di cerume, che facilita il ristagno d’acqua e di batteri nel condotto uditivo. La presenza di umidità, del resto, può costituire il luogo ideale per la proliferazione di funghi e può predisporre il delicato organo ad un’infezione. In queste situazioni è importante una corretta igiene. Anche traumi, dovuti ad esempio all’inserimento di oggetti estranei nell’orecchio, come la pulizia impropria effettuata con bastoncini di cotone, possono irritare la cute dell’orecchio e provocare infiammazione, causando una otite esterna. L’ORECCHIO, QUESTO CONOSCIUTO Un organo di senso importante, specifico per due funzioni distinte, l’equilibrio e l’udito. Tre sono le parti che lo compongono: l’orecchio esterno, costituito dal padiglione auricolare e dal condotto uditivo esterno, ha il compito di raccogliere le onde sonore; quello medio, formato dalla cassa timpanica che contiene martello, incudine e staffa, è deputato a ricevere e a trasmettere le vibrazioni prodotte dalle onde sonore all’orecchio interno, che trasmette gli stimoli derivanti dalle vibrazioni al cervello e presiede al senso dell’equilibrio. È la cute dell’orecchio esterno ad essere attraversata dai dotti escretori delle ghiandole che secernono il cerume, una sostanza giallo-brunastra, acida, che svolge un’importante azione protettiva, antibatterica e antimicotica, ma che, quando si accumula, porta al rischio di formazione di fastidiosi e spesso molto dolorosi tappi.

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Cons igli ut ili pulire

Battesimo dei fiocchi di cotone

il condotto uditivo senza l’uso di bastoncini di cotone, perché possono danneggiare il timpano, irritare il condotto uditivo e spingere il cerume all’interno, aumentando così il rischio di formazione di un tappo. Una corretta igiene dell’orecchio esterno si basa sull’utilizzo di periodici lavaggi con soluzioni saline specifiche;

non grattarsi Il celeberrimo “cotton fioc” fu inventato negli anni Venti da Leo Gerstenzang, un americano di origine polacca. Questi perfezionò l’idea di sua moglie, che aveva ricoperto di cotone uno stuzzicadenti per pulire le orecchie del figlio. Preoccupato che lo stuzzicadenti potesse ferire l’orecchio del bambino, elaborò l’idea di un bastoncino tutto di cotone, con l’impugnatura resa flessibile da una colla e due soffici batuffoli alle estremità. Nonostante la geniale invenzione, oggi, si raccomanda di non usare i bastoncini per la pulizia del condotto uditivo.

introducendo il dito nelle orecchie, perché si potrebbero provocare microabrasioni sulla pelle del condotto, favorendo così l’ingresso di batteri e funghi, normalmente presenti sulla pelle;

ammorbidire i tappi di cerume instillando gocce emollienti a base di bicarbonato di sodio, olio d’oliva o di mandorle, da lasciare in loco per 5-10 minuti, con la testa piegata dal lato opposto all’orecchio da trattare;

non usare tappi protettivi in gommapiuma: il ristagno di aria e umidità può irritare il condotto uditivo esterno, favorire l’attacco di germi e la formazione di tappi di cerume.

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La senti questa voce

C U R I O S A

Anche le ossa e i tessuti del cranio partecipano alla trasmissione del suono. L’onda sonora della propria voce ascoltata da altri è, infatti, trasmessa dall’aria e ricevuta dal timpano, mentre al soggetto stesso che parla giunge trasmessa anche dalle strutture del cranio. Assumendo le onde sonore frequenze diverse a seconda del mezzo che attraversano, ne risulta una voce con un timbro diverso.

Musica in acqua Nell’atmosfera le onde sonore si propagano alla velocità di circa 330 metri al secondo, mentre nell’acqua la velocità è prossima ai 1.400 metri al secondo, ciò non incide comunque sulla qualità del suono.

N D O

Ci vuole orecchio! L’orecchio umano è in grado di distinguere l’intensità dei suoni nella gamma da 10 a oltre 120 decibel.

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Igiene dell’orecchio la soluzione sanofi aventis

> OtoPhysiomer Soluzione sterile isotonica di acqua di mare che pulisce il condotto uditivo e aiuta a prevenire la formazione di tappi di cerume, causa di numerosi problemi: riduzione dell’udito, sensazione di orecchio chiuso, ronzii, fischi, talvolta vertigini Indicato in alternativa ai classici bastoncini di cotone, che spingono il cerume in profondità e favoriscono la formazione del tappo Perfetto per i bambini, che hanno il condotto uditivo più stretto e delicato Consigliato anche a portatori di apparecchi acustici e nella prevenzione delle otiti da piscina

Plus

L’erogatore ergonomico si adatta perfettamente alla morfologia dell’orecchio, il getto a fontanella diffonde delicatamente la soluzione verso le pareti del condotto uditivo, evitando il contatto diretto con il timpano Adulti e bambini oltre i sei mesi di età: 2 - 3 applicazioni alla settimana per orecchio

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Non importa quanto freddo sia l’inverno, dopo c’è sempre la primavera

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A marzo in farmacia La primavera con sanofi aventis L’appuntamento, dottore, è già fissato. Il prossimo marzo, quando la nostra Primavera le arriverà in farmacia. Dopo i malanni invernali, quelli che abbiamo trattato in Inverno for you, il nostro percorso proseguirà seguendo l’andamento delle stagioni. In Primavera for you, il secondo opuscolo delle quattro stagioni con sanofi aventis, parleremo naturalmente dei disturbi primaverili. E lo faremo mantendo un taglio easy, cercando anche di stupirla con curiosità, citazioni, numeri... In Primavera for you, tratteremo, oltre alla rinite allergica stagionale, tutti quei piccoli disturbi che possono manifestarsi al cambio di stagione, come stanchezza, sonno disturbato, irritabilità e bruciori di stomaco. Inoltre, non saranno trascurate quelle piccole lesioni che si verificano in primavera: vivendo di più all’aria aperta è più facile subire lievi traumi cadendo dalla bicicletta, facendo jogging o semplicemente passeggiando. Una piccola sezione sarà dedicata anche a quei malesseri temporanei come gonfiore addominale o alterazioni dell’alvo che compaiono perché, grazie ad una temperatura più mite, si indossano capi più leggeri e si assumono più bevande fresche. Quindi, dottore, arrivederci a primavera.

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Depositato presso Aifa in data 10/11/2009

Cod. 60516542


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