Punto effe 10 2017

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Anno XVIII | N° 10 1 giugno 2017 | www.puntoeffe.it

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IN FARMACIA La multiforme attivitĂ di una farmacista titolare, oltre che giornalista e divulgatrice scientifica. Aggiornamento e formazione, cardini della professione


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La qualità è il principio che orienta il nostro lavoro. Ogni giorno operiamo nel rispetto dei più elevati standard internazionali, investiamo importanti risorse per continuare a crescere e collaboriamo con il mondo accademico per sviluppare nuovi campi di ricerca. Materie Prime, Pack e Tech sono le tre divisioni della Farmalabor, unite dall’eccellenza del Made in Italy e da una visione rivolta all’innovazione e al futuro. Farmalabor. La qualità, prima di tutto.

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SOMMARIO

Editoriale| La bottega dello speziale

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Controcorrente| Contro il fanatismo

6

InnovAzione| I valori generano valori

8

Dalle regioni| Oltre il pregiudizio

10

Un farmacista a scuola| I piccoli preparatori

12

PARLIAMONe 14

ELEZIONI FEDERFARMA | Cambio ai vertici

primo piano INCONTRI | Elena Penazzi 20 CONVEGNI | Giornate Asis a Tirrenia 26

14

MEDICINA | Patologie della tiroide 30 DALL’ALTRA PARTE DEL BANCO La depressione nei pazienti e nei caregiver 34

38

GALENICA | Parassiti della pelle

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COSMESI | Detersione e idratazione 38 NUTRIZIONE | Attivi nel controllo del peso 42

RUBRICHE Fiscale | In materia di servizi Social | La salute in un like Legale | Servitore di due padroni Il libro | La corte scintillante Dalle aziende | La formula giusta What’s up

42

Spigolature Consigli The Blind Spot | Nell’orbita del paziente

Direzione, Redazione, Marketing Via Spadolini, 7 - 20141 Milano Tel.: 02.88184.1 - Fax: 02.88184.302 www.puntoeffe.it Reg. Trib. di Milano n. 40 - 14/1/2000 ROC n. 23531 (Registro operatori comunicazione)

Alessandrto Buttinoni, Sergio Cattani, Stefania Cifani, Elisa Da Vinci, Mario Giaccone, Erika Mallarini, Luigi Marafante, Bruno Riccardo Nicoloso, Luca Pani, Chiara Romeo

Editore EDRA S.p.A.

Pubblicità Massimiliano Donati Responsabile Commerciale ADV dircom@lswr.it - Tel. 02.88184.368

Direttore responsabile Giorgio Albonetti Direttore editoriale Ludovico Baldessin Direttore scientifico Paolo Vintani Coordinamento redazionale Giuseppe Tandoi - g.tandoi@lswr.it Collaboratori Silvia Ambrogio, Maurizio Bisozzi, Mercedes Bradaschia, Claudio Buono,

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giugno 2017 |

Traffico Donatella Tardini (Responsabile) d.tardini@lswr.it - Tel. 02.88184.292 Ilaria Tandoi - i.tandoi@lswr.it Tel. 02.88184.294 Abbonamenti Tel. 02.88184.317 - Fax: 02.56561.173 abbonamentiedra@lswr.it Grafica e Immagine Emanuela Contieri - e.contieri@lswr.it

Produzione Walter Castiglione w.castiglione@lswr.it - Tel. 02.88184.222 Immagini Fotolia, Thinkstock.

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Stampa Grafica Veneta S.p.A., Via Malcanton 2, 35010 Trebaseleghe (PD) Prezzo di una copia euro 0,70. A norma dell’art. 74 lett. C del DPR 26/10/72 n° 633 e del DPR 28/12/72. Il pagamento dell’IVA è compreso nel prezzo di vendita. Ai sensi dell’art. 13 del D.lgs. 196/03, i dati di tutti i lettori saranno trattati sia manualmente, sia con strumenti informatici e saranno utilizzati per l’invio di questa e di altre pubblicazioni e di materiale informativo e promozionale. Le modalità di trattamento saranno conformi a quanto previsto dall’art. 11 D.lgs 196/03. I dati potranno essere comunicati a soggetti con i quali Edra S.p.A. in-

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trattiene rapporti contrattuali necessari per l’invio delle copie della rivista. Il titolare del trattamento dei dati è Edra S.p.A., Via G. Spadolini 7 - 20141 Milano, al quale il lettore si potrà rivolgere per chiedere l’aggiornamento, l’integrazione, la cancellazione e ogni altra operazione di cui all’art. 7 D.lgs 196/03.

Testata volontariamente sottoposta a certificazione di tiratura e diffusione in conformità al Regolamento CSST Certificazione Editoria Specializzata e Tecnica Per il periodo 1/1/2016 - 31/12/2016 Periodicità: Quindicinale Tiratura media: 10.661 Diffusione media: 10.376 Certificato CSST n. 2016-2602 del 2/3/2017 Società di Revisione: REFIMI

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Irritazione, infiammazione congiuntivale1-3 Calendula officinalis 3 DH “Calendula è il vero antisettico omeopatico4”

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Homéoptic® è ben tollerato e generalmente sicuro11. È prodotto con tecnologia Bottelpack®, che assicura simultaneamente la produzione del contenitore monodose e la ripartizione sterile della soluzione sterilizzata12,13. In associazione con altri colliri, distanziare di almeno 5 minuti le somministrazioni10. Homéoptic®, in quanto medicinale omeopatico, è adatto ad adulti, bambini6,14, anziani6 e pazienti politrattati15. Instillare 1-2 gocce in ciascun occhio, 2-6 volte al giorno.

Depositato presso l’AIFA il 01/03/2017

Può essere utilizzato anche nei portatori di lenti a contatto10.

D. Lgs. 219/2006 art. 85: “Medicinale omeopatico senza indicazioni terapeutiche approvate”. D. Lgs. 219/2006 art. 120 1 bis: “Trattasi di indicazioni per cui non vi è, allo stato, evidenza scientificamente provata dell’efficacia del medicinale omeopatico”. Medicinale non a carico del SSN. 1. Demarque D, Jouanny J, Poitevin B, Saint-Jean V. Farmacologia e materia medica omeopatica. Milano: Tecniche Nuove; 2000. p.174,175. 2. Duprat H. Traité de Matière Médicale Homéopathique. Tome II Paris: J-B Baillière & Fils. p.359. 3.Vithoulkas G. Materia Medica Viva. Calendula Officinalis. Calendula Officinalis - The Essential Features. Int. Academy of Classical Homeopathy; Vol 7. Disponibile su: http://www.vithoulkas.com/materia-medica-viva-2. 4. Vannier L, Poirier J. Précis de matière médical homéopathique. Belgique: Doin éditeurs: 1993. p.116. 5. Kent JT. Repertorio della materia medica omeopatica. Tomo II. Ipsa editore; 1992. p.963, 996, 997, 1009, 1014. 6. Boulet J. Homéopathie – L’enfant. Marabout; 2003. p. 14-17. 7. Homeopathic and Anthroposophic Medicinal Products. Legislative term 2009-2014 of the European Parliament and the European Commission. ECHAMP E.E.I.G. European Coalition on Homeopathic and Anthroposophic Medicinal Product. 8. Kirby BJ. Safety of homeopathic products. Journal of the Royal Society of Medicine. 2002; 95 (5):221, 222. Disponibile su: http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC1279671/ 9. Stella R. Manuale di farmacologia, tecnica, legislazione farmaceutica ed organizzazione dei servizi farmaceutici. Ed. Cortina; 1988. p.289-290, 399-400. 10. Agenzia italiana del farmaco. Guida all’uso dei farmaci:12. Oculistica. Anno 2008/5. p.251. 11. Clinical study report. Ocular tolerance of eyedrops versus placebo after single and repeated administration in healthy volunteer. Ref.: HC2001 Aster Ref.: DC378. Date of version 12/09/01. 12. Berrebi H. Le système Bottelpack répond aux besoins de la pharmacie. Emballage Magazine; 1985. p.4-9. 13. Bourny E, Dumolard L, Peronnet A. Remplissage intégré aseptique: la technologie blow-fill-seal (BFS) dans l’industrie pharmaceutique. S.T.P. Pharma Pratiques 1995; 5(3):203-214. 14. Giacomin AL. Infective and Inflammatory Eyelid Disorders: Conventional and Unconventional Therapies to Maintain Eye Health and Avoid Lid Surgery. EC Ophthalmology 3.6; 2016; 435-445. 15. Jouanny J, Crapanne JB, Dancer H, Masson JL. Terapia omeopatica: possibilità in patologia acuta. Ariete Salute; 1993. 1: p.81.

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editoriale

L

a bottega

dello speziale

I giochi sono fatti, Federfarma ha un nuovo presidente, Marco Cossolo, una nuova dirigenza e il successo è stato parallelo anche per Sunifar, con la presidente Silvia Pagliacci e i suoi uomini. Da Wikipedia: «La bottega è un piccolo esercizio commerciale, generalmente affacciato sulla pubblica via e composto da un ambiente deputato alla vendita e da un adiacente laboratorio artigianale» e adoro questo parallelismo con l’artigianato e quindi con l’arte. La nostra non è solo una professione ma un’arte. E tutte le opere d’arte possono essere approcciate perlomeno con due parametri di giudizio: la tecnica e la visione d’insieme. Davanti a un quadro possiamo adorare la perfezione della linea, l’uso sapiente dei colori, la verosimiglianza dell’immagine, oppure essere colpiti dalla sindrome di Stendhal e rimanere attoniti dall’opera nella sua totalità. Farmacia Futura ora rappresenta Federfarma nazionale, lo ha dimostrato con i numeri, e credo sia stato considerato positivamente l’essere squadra, senza nulla togliere ai singoli elementi. Il programma è ambizioso e impegnerà non poco la nuova dirigenza, anche perché è uno schema di gioco diverso, più d’attacco, e con presupposti di coordinare rappor-

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di Paolo Vintani

giugno 2017 |

ti con diverse entità in maniera più serrata (Utifar, Fofi, cooperative di farmacie eccetera). Riprendendo l’idea di un quadro, personalmente mi sovviene un quadro dadaista, affascinante e avvolgente, con mille ingranaggi e volti dove la visione d’insieme coinvolge: «Dada est un microbe vierge» scriveva Tristan Tzara, e la forza propulsiva della novità e il ripartire da una posizione senza preconcetti, quasi infantile, potrebbe essere vincente. Annarosa Racca non ha vinto, anche se, lo dicono i numeri, la sua immagine è riconosciuta. Lascia dopo anni di dura battaglia, prima donna presidente in un sindacato a prevalenza maschile ai vertici, ma che rappresenta tante colleghe che tutti i giorni sono in farmacia da titolari. Una presidenza che ha visto arginare le liberalizzazioni, la fascia C fuori dalla farmacia, che ha “imposto” la farmacia dei servizi che nel 2009 aveva come obiettivo primario quello di riparlare di remunerazione per poi diventare protagonista come nuova visione della farmacia. Sono stati anni in cui il mondo è cambiato radicalmente, i rapporti con la politica sono stati tessuti meticolosamente e sapientemente e non ho sentito in assemblea posizioni contro, diverse sì, radicalmente diverse ma mai di rifiuto totale dell’operato. Il monito è che si continui a credere nella farmacia e nel sindacato unico, poniamo mattoni non erigiamo muri: costruiamo insieme una casa comune con solide pareti.

La cosa più saggia nel mondo dell’arte è avere una buona idea e mai averne un’altra (Brian Eno)


L’ integrazione “supra� le carenze alimentari in gravidanza

Gli integratori non vanno intesi come sostituti di una dieta variata ed equilibrata ed uno stile di vita sano


corrente

C

di Maurizio Bisozzi

ontro

ortnoc

il fanatismo L’omeopatia finisce nell’occhio del ciclone per un triste episodio di cronaca. Quando l’emotività del momento impedisce di ragionare

Purtroppo Francesco non ce l’ha fatta. Il bambino di sette anni colpito da otite acuta si è spento, accompagnato dalla pietà per i suoi pochi anni e dal silenzio che il rispetto della morte esige. Non si spegne invece il frastuono delle polemiche sulla scelta dei genitori del piccolo di affidare la terapia dell’otite a un medico omeopata. Molti approfittano della tragedia per farne materia di visibilità personale e speculazione mediatica, dimostrando l’acutezza di pensiero di un posacenere e la sensibilità di uno sciacallo. Sotto accusa è oggi l’omeopatia tout court, si affastellano concetti e pregiudizi, opinioni di Facebook e sentito dire al bar e si fa un gran falò di tutto, buon senso incluso. Sarebbe ora, anzi lo sarebbe stato già da molto, di farla finita di confondere l’oggetto, lo strumento, la tecnica, con l’uso che ne viene fatto, l’opera con l’operatore. Quando un alpinista precipita, quando un pazzo si fa saltare per aria, quando un medico sbaglia un intervento chirurgico, quando degli invasati si scontrano davanti allo stadio, la colpa non è rispettivamente della montagna, dell’Islam, della chirurgia o del calcio, ma solo e soltanto dal pessimo uso,

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giugno 2017 |

dall’interpretazione personale - e sbagliata - da parte dell’uomo. Perfino uno spiedo innoc ente o un banale mattone possono essere censurabili, se male impugnati e peggio utilizzati. Il vero problema, il preludio della tragedia è il fanatismo: quello sportivo, quello religioso al quale non si sottrae nemmeno una dottrina dell’amore come quella di Gesù, quello politico e infine quello terapeutico che ci ha portato via Francesco. Da non sottovalutare il fanatismo ecologico, animalista,

alimentare: magari non uccide, ma supporta il narcisismo, prologo della soppressione del senso critico, accettazione della complessità e della varietà dell’altro. Il fanatico è rigido, inflessibile, con la granitica convinzione di essere sempre nel giusto, dogmatico, non disposto al dialogo con l’altro, con il diverso da sé. Il fanatico, scrive Amos Oz nei suoi saggi Contro il fanatismo, «è un punto esclamativo ambulante». E finisce maledettamente spesso per essere lo sfortunato punto finale di altre esistenze.



Innovazione

I

di Erika Mallarini, Sda Bocconi Professor, Government Health & Not For Profit Division

valori

generano valore L’innovazione è un lavoro di squadra, sia nel privato sia nel pubblico

L’innovazione non è un atto individuale. Richiede il coinvolgimento attivo di un’intera organizzazione, che ci deve credere per poter agire. Infatti le aziende leader nell’innovazione, oltre a innovare nella value proposition per i propri clienti, innovano anche nei processi organizzativi interni, al fine di coinvolgere attivamente i dipendenti. E poi ci sono gli innovatori per eccellenza, che innovano anche, anzi prima di tutto, nei meccanismi di coinvolgimento di tutti gli stakeholder di azienda. Vediamo qualche esempio. Brunello Cuccinelli, casa di moda italiana leader internazionale nella produzione di maglieria pregiata in cashmere, ha lanciato già dalla fondazione un nuovo modello di fare impresa: l’impresa umanistica. «Nella mia vita ho sempre coltivato un sogno: quello del lavoro utile per un obiettivo importante. Sentivo che il profitto d’azienda, da solo, non bastava a realizzare questo mio sogno, e che un fine più alto doveva essere ricercato». L’imprenditore definisce i propri dipendenti «anime pensanti», rivelando in due sole parole quei valori che caratterizzano la storia dell’impresa e rafforzano l’identità del marchio: l’approccio umanistico allo sviluppo, in cui l’idea di la-

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di innovazione a 360 gradi sono anche voro è espressione dell’uomo nella sua innel pubblico. L’Ausl di Modena ha sviterezza. Chi lavora in questa impresa luppato un brand (che non è ovviamente partecipa alla vita dell’azienda; ciascuno un semplice logo): le case della salute, sa che la sua opera è un tassello indispenun nuovo punto di riferimento per i citsabile alla crescita comune. L’equilibrio tadini, pensate come luoghi ai quali rieconomico resta essenziale, ma se i capivolgersi in ogni momento della giornata tali sono importanti per lo sviluppo, ancoper avere una risposta competente ai dira più importanti sono le persone, che versi bisogni di assistenza che non ripossono giocare nel lavoro e con il lavoro chiedono il ricorso all’ospedale. Sono tutta la loro personalità: gli uomini sono strutture dove i servizi di assistenza pril’anima dell’impresa. maria si integrano con quelli specialistiEntriamo nel settore della salute con Roci, ospedalieri, della sanità pubblica, che, la più grande azienda di biotecnologie della salute mentale e con i servizi soal mondo, fortemente orientata all’innovaciali e del volontariato. La casa della sazione non solo in termini di prodotto, ma lute non è solo un luogo fisico ma un anche nella strategia. Infatti, grazie a una nuovo modo di lavorare visione pionieristica, per prima, già nel 2004, abnell’impresa in modo integrato tra medici di medicina gebandonò la propria zona umanistica nerale, pediatri di libera di comfort nell’area dei il l a v oro scelta, specialisti, inferfarmaci tradizionali, cedendo la divisione Consu- è espressione mieri, ostetriche e assistenti sociali. mer Health a Bayer per dell’uomo Ciò che accomuna questi posizionarsi chiaramente nella sua tre casi è il fatto di non come azienda di ricerca, interezza aver innovato solo negli focalizzata sui trattamenti strumenti che, per quaninnovativi. Se chiedi a chi to innovativi ed efficaci, non sono suffilavora nell’area farmaci orfani cosa fa l’acienti per generare una sostenibilità zienda, non ti risponde produce farmaci, duratura, ma si basano su una condivisioma produce tempo in quantità e qualità. ne di fondo di valori. Senza valori non si Tempo per i pazienti, ma tempo anche per crea valore. Se i farmacisti vogliono innoi dipendenti e per la comunità, coinvolta atvare prima del come si devono domandativamente nella definizione della policy sui re a che scopo e con chi. progetti di sostegno del territorio. Esempi



dalle Regioni

O

di Mario Giaccone, presidente dell’Ordine dei farmacisti di Torino e consigliere Regione Piemonte

ltre il

pregiudizio Assistenza farmaceutica ai detenuti, parte un progetto alle Vallette di Torino

È appena partito il progetto promosso in collaborazione tra la direzione del carcere delle Vallette e Farmaonlus Torino, nato grazie a una felice intuizione del presidente della onlus torinese, Luciano Platter. Questo sodalizio ha l’obiettivo di portare il livello di accesso ai farmaci dei detenuti più prossimo a chi sta fuori, assicurando livelli omogenei di assistenza. Mentre in Italia, infatti, tutta la popolazione può accedere facilmente ai medicinali tramite le farmacie, grazie alla loro capillarità sul territorio, per i detenuti questa possibilità non è così scontata. Vorrei ricordare, a tale proposito, che gli unici abitanti che in Italia non possono usufruire di un servizio farmaceutico come lo conosciamo noi, sono proprio coloro che vivono negli istituti carcerari, in regime di privazione della libertà. Parliamo anche di farmaci semplici, tipo quelli da banco per le vie aeree superiori, o di semplici integratori, o ancora un complesso vitaminico. Proprio per questo, Farmaonlus e carcere delle Vallette hanno costruito insieme un percorso di idee e di obiettivi che ha facilitato l’accesso alle cure attraverso un sistema molto semplice: tutti i dete-

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nuti possono ordinare e ricevere, ovviamente con il nulla-osta delle autorità sanitarie interne, una serie di prodotti utili ad alleviare diverse patologie. Nel caso in cui poi il soggetto non fosse in grado di pagare il farmaco acquistato, la Compagnia di San Paolo provvederà in sua vece e il servizio dei farmacisti all’interno della struttura sarà assicurato dai giovani colleghi iscritti all’Agifar (Associazione giovani farmacisti) che riceveranno da Farmaonlus un contributo per questo tipo di servizio. A ciò si aggiunge anche una parte formativa: all’interno del carcere, infatti, verranno poi organizzati momenti di incontro e formazione sull’uso corretto dei farmaci. Questo progetto è fondamentale perché garantisce un allineamento dei diritti per i detenuti che, come tutti i cittadini che vivono fuori dal carcere, avranno

all’interno del carcere verranno organizzati incontri sull’uso corretto dei farmaci

una sicurezza di accesso alle terapie farmacologiche, e una risposta adeguata ai loro bisogni. La presa in carico del paziente, a mio avviso, deve essere garantita anche in carcere e, affinché ciò avvenga, qui più che mai, è necessario che farmacisti, medici e infermieri lavorino insieme per garantire efficacia e omogeneità nel percorso terapeutico. Un’integrazione dunque necessaria per il rafforzamento dell’assistenza tout court. Tre figure professionali che dovrebbero essere sempre in perfetta sintonia, pur nel rispetto delle competenze di ciascuno. È grazie a progetti come questo che la farmacia, intesa come presidio socio-sanitario polivalente, assolve appieno alle necessità di tutti i detenuti, aumentando così la fruibilità dei Livelli essenziali di assistenza, anche per chi è meno garantito.


TRAUMI? DOLORI? AFFATICAMENTO MUSCOLARE? 1,2

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Arnica montana, contenuta in Arnigel®, è una pianta medicinale tradizionalmente utilizzata dalla farmacologia omeopatica per il trattamento dei traumatismi minori e dell’affaticamento muscolare1.

“L’azione locale di Arnica montana viene esercitata:

a livello dell’apparato locomotore sui muscoli, •diminuendo il dolore e l’indolenzimento; • riducendo il dolore articolare e il gonfiore causati da disturbi reumatici; nei capillari e nelle vene riducendo l’ematoma •e l’ecchimosi, proteggendo i vasi sanguigni ”. 2

Depositato presso l’AIFA il 13/04/2017

Arnigel® trova utilizzo anche per chi pratica attività sportiva. Infatti, da uno studio clinico RCT risulta che Arnicare® (in Italia commercializzato con il nome di Arnigel®) “può essere usato dopo l’attività sportiva come aiuto contro gli effetti a breve termine di rigidità muscolare e dolore3”.

La qualità e l’affidabilità della Tintura madre di Arnica montana Boiron sono garantite dal processo produttivo conforme alla Farmacopea Francese4. La materia prima, ottenuta da pianta spontanea, fresca e intera, viene raccolta nel rispetto dell’ecosistema e lavorata entro 48 ore, assicurando un fitocomplesso riproducibile nel tempo. Come indicato da Farmacopea Francese, la Tintura madre di Arnica montana contiene i lattoni sesquiterpenici “responsabili dell’attività antinfiammatoria2”. Arnigel® è privo di: parabeni, profumo e coloranti. La sua formulazione in gel consente una facile applicazione, un effetto rinfrescante e un rapido assorbimento. Inoltre, risulta ben tollerato e non irritante3. Arnigel® è indicato per adulti e bambini5. Si consiglia di applicare Arnigel® 2-3 volte al giorno. Non utilizzare su occhi, mucose e cute lesa.

D.Lgs. 219/2006 art.85: “Medicinale omeopatico senza indicazioni terapeutiche approvate”. D. Lgs. 219/2006 art.120 1 bis: “Trattasi di indicazioni per cui non vi è, allo stato, evidenza scientificamente provata dell’efficacia del medicinale omeopatico”. Medicinale non a carico del SSN. 1. Demarque D, Jouanny J, Poitevin B, Saint-Jean Y. Farmacologia e materia medica omeopatica. Milano: Tecniche Nuove; 2000. p.42-44. 2. Iannitti T, Morales-Medina JC, Bellavite P, Rottigni V, Palmieri B. Effectiveness and Safety of Arnica montana in Post-Surgical Setting, Pain and Inflammation. Am J Ther. 2014 Sep 17. 3. Nobel S, Merville C, Baker C, Fayard AL, Terzan L, Loullis C. Clinical evaluation of the effects of Arnicare gel, a homeopathic preparation in sport related pain and stiffness. The efficacy and safety of a homeopathic arnica gel (Arnicare®) in the treatment of sports. Homeopathy. 2014. 103:92. 4. Arnica montana for homeopathic preparations (French Pharmacopea). 5. Boiron M, Roux F. Pédiatrie. Le Moniteur; 2015. p. 89,91,95.

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un farmacista a scuola

I

di Sergio Cattani, farmacista ed educatore (www.saluteducazione.it)

piccoli

preparatori

Come abbiamo raccontato la volta scorsa, nei laborator i pratici di fitoterapia gli alunni, fin dal primo anno delle elementari, scoprono, part endo d a l le m at er ie prime, i vari passaggi che consentono di ottenere i rimedi officinali. Perciò, dopo aver scoperto le materie prime, ora impariamo a utilizzarle. Un unguento di olio d’oliva e cera d’api, per esempio, si prepara sciogliendo la cera a caldo e aggiungendo l’olio sotto agitazione. Per farlo diventare un rimedio medicinale, basta aggiungere qualche goccia di olio essenziale di timo (o eucalipto, o melaleuca), a freddo. Uno sciroppo per la tosse, invece, preparato con miele, estratto fluido di timo e sciroppo semplice, diventa un ottimo alleato per l’inverno. Molto utile d’estate è il gel all’arnica, che si ottiene gelificando la tintura alcolica di Arnica montana con un pizzico di derivati della cellulosa. I bambini in coppia realizzano questi semplici rimedi, con la nostra supervisione, avendo a disposizione tutti gli strumenti di un vero e proprio laboratorio galenico: mortaio, pestello, bilancia di precisione, beute, becher, spatole. Le sostanze che utilizziamo sono sempre di qualità certificata e cerchiamo di scorag-

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Alla scoperta dei rimedi fitoterapici

giare il fai da te, invitando al confronto con noi prima di avventurarsi in preparazioni mai eseguite. Questo è facilitato dall’avere un rapporto diretto con la farmacia del paese dove si svolge il progetto: in questo modo il rapporto con i bambini non si esaurisce con l’intervento in classe, ma continua con il collega sul territorio. Abbiamo tante preparazioni a disposizione, tutte efficaci e sicure (per prevenire problemi derivanti da errori di dosaggio) ognuna di esse insegna molte cose: la precisione, per pesare bene gli ingredienti; l’accuratezza di seguire passaggi successivi (riscaldamento, aggiunta di un ingrediente, raffreddamento, aggiunta di un altro ingrediente, eccetera.); la manualità per miscelare bene i componenti e poi trasferirli nel contenitore finale (spesso riciclato, per insegnare l’importanza del riutilizzo);

l’attenzione nello scrivere l’etichetta, per non confondere la nostra preparazione con altri medicinali o alimenti; il modo di conservazione, per non farla andare a male troppo presto. Accompagnare ognuna di queste esperienze parlando della pianta, delle sue proprietà benefiche e di come si può utilizzare per curarci, rende la fitoterapia un argomento divertente e appassionante, pieno di collegamenti ad altre materie (scienze, chimica, biologia, soprattutto, ma anche storia, soprattutto quella legata al territorio). I bambini assumono più volentieri un rimedio, quando sono loro a prepararlo. Ogni passaggio del progetto così diventa un modo per prendersi cura nella propria salute in un’ottica responsabilizzante, che fa capire il ruolo del rimedio medicinale per mantenersi in equilibrio tra salute e malattia.


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parliamone

I

di Giuseppe Tandoi

l giro

di boa

Con le elezioni del 30 maggio cambiano completamente i vertici di Federfarma e Sunifar: Marco Cossolo e Silvia Pagliacci i nuovi presidenti. E la nuova squadra è già al lavoro

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Dopo nove anni si conclude l’era di Annarosa Racca alla guida di Federfarma nazionale. Le elezioni del 31 maggio scorso segnano davvero un punto di svolta per il sindacato dei titolari di farmacia, il cambio ai vertici è radicale, la lista “antagonista” Farmacia Futura ha fatto l’en plein, assicurandosi tutti i posti a disposizione: Marco Cossolo è il nuovo presidente di Federfarma, Silvia Pagliacci la nuova presidente del Sunifar, dove succede ad Alfredo Orlandi.

UNA COMPETIZIONE ACCESA Comunque la si pensi - e Punto Effe ha cercato come sempre di dare voce a tutti la sfida elettorale è stata molto accesa, evidenziando una vitalità della categoria forse inaspettata. Va dato atto a Farmacia Futura, la compagine promossa e guidata da Marco Cossolo e Vittorio Contarina, di avere contribuito in gran parte a questa rivitalizzazione, proponendosi in modo netto come alternativa alla gestione di Racca e del suo entourage. Il convegno di Farmacia Futura a Cosmofarma, al quale abbiamo assistito, era apparso a molti un segno evidente del fatto che il vento stesse cambiando: tifo da stadio, applausi fragorosi per gli interventi di Cossolo, Contarina e Pagliacci. Non ci ricordavamo, in effetti, di assemblee di farmacisti così fervide di entusiasmo, tanto più se si pensa che si parlava di elezioni, un tema


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parliamone

I risultati

Marco Cossolo

che, a ogni livello, sembra appassionare sempre meno. E invece la mission (non impossible) che si era prefissa Farmacia Futura era proprio quella di non fare solo un’operazione di vertice ma di ripartire dalla base. Di qui il tour elettorale per l’Italia, in cerca di consensi ma anche di idee, di sollecitazioni. Ascoltare la base è importante, soprattutto quando si avverte in essa un senso di progressivo distacco dalle rappresentanze di categoria. Missione compiuta, dunque, ma ora viene il bello.

LE REAZIONI A caldo Vittorio Contarina, neo vice presidente di Federfarma: «Sono contento che sia stata scelta la squadra e il suo valore. Al di là di Marco Cossolo, anche Silvia Pagliacci è diventata presidente Sunifar e non tutti ci credevano. La vittoria della nostra lista rappresenta una forte inversione di tendenza e un chiaro passaggio generazionale sia nel metodo sia nella mentalità. Tutto

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Marco Cossolo è il nuovo presidente di Federfarma per il triennio 2017-2020. Le elezioni del 30 maggio scorso hanno dato il seguente esito: i votanti erano 237 e, con un quorum fissato a 120, sono stati 123 i voti a favore di Cossolo contro i 113 per la presidente uscente Annarosa Racca.

Per quanto riguarda i vertici del Sunifar, Silvia Pagliacci ha completato il successo di Farmacia Futura: è lei il nuovo presidente del sindacato dei rurali. Sconfitto il presidente in carica Alfredo Orlandi. Una vittoria di misura: 60 voti contro 56, con un quorum fissato a 59 voti.

questo ha vinto sulla paura del cambiamento che nel farmacista è sempre molto radicata. Le urgenze sono tante. Dovessi indicarne qualcuna partirei dagli accordi sulla Dpc. Bisogna trovare una soluzione a livello nazionale e dire basta a sanità diverse in ogni Regione. Poi vediamo se riusciamo a “sanare” e risolvere definitivamente il problema delle parafarmacie sulla fascia C». (Fonte: Farmacista33) La soddisfazione di Silvia Pagliacci: «Da domani si riparte tutti uniti perché Sunifar è unito io ne sono sicura. Partirei dall’indennità di ruralità che i rurali aspettano da tempo a favore dell’intera rete che deve avere più forza economica. Poi è fondamentale lavorare per riportare il farmaco in farmacia perché siamo farmacisti. E con farmaco faccio riferimento al farmaco innovativo. Infine bisogna lavorare per ridare speranza in tutti i sensi ai farmacisti. Onore al merito a chi ha gestito il Sunifar sino a ora, Alfredo Orlandi. È stato un grande antagonista, sono sicura che riusciremo a lavorare nella continuità e riunendo le due componenti che da domani lavoreranno tutte insieme». (Fonte: Farmacista33)

ne flessibile e oculata del personale assunto in farmacia e comporterà, quando rinnovato, un onere gravoso a carico delle farmacie che si troveranno tra il tentativo di recupero di mercato e l’adeguamento del potere d’acquisto delle retribuzioni. L’obiettivo è un nuovo contratto più coerente con le esigenze di mercato, basato su principi di flessibilità e premialità. Il primo passaggio necessario per avviare il tavolo con i sindacati è l’istituzione della Commissione negoziale di Federfarma, a cui verrà dato il mandato per poter lavorare». (Fonte: Farmacista33) Altri punti all’ordine del giorno: «Razionalizzazione delle spese, mandato alla segreteria nazionale perché rediga il regolamento attuativo dello statuto, nel quale dovrà essere sancita l’autonomia gestionale e organizzativa del Sunifar, la definizione delle priorità e delle linee programmatiche del governo della Federazione per i prossimi tre anni e l’esame di una

I PRIMI PASSI Da parte sua Marco Cossolo (che nel frattempo si è dimesso dalle cariche di amministratore delegato di Unifarma S.p.A., Farmauniti s.c. e UninetFarma) ha convocato subito il primo Consiglio di presidenza: «Rinegoziare il contratto nazionale è uno dei punti del programma. Il contratto non garantisce assolutamente una gestio-

Vittorio Contarina


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parliamone

bozza di accordo diretta ad aprire un rapporto di collaborazione continuativo con Federfarma Servizi, con la possibilità di inviare un proprio rappresentante in consiglio di presidenza». (Fonte: Farmacista33)

A RACCA L’ONORE DELLE ARMI Era l’8 maggio 2008 quando Annarosa Racca assumeva per la prima volta la carica di presidente di Federfarma nazionale. Dopo nove anni passa la mano. Il periodo dei suoi mandati è coinciso con una fase di grande fibrillazione per il si-

Silvia Pagliacci

stema farmacia. Molte le sfide da affrontare, con esiti dei quali lei è sempre andata fiera. Anche nell’ultima intervista a questa testata (n. 6/2017) ha ribadito di avere la coscienza più che a posto e di essersi sempre battuta con grande dignità - quella che tutti, per la verità, le riconoscono - a difesa della categoria. «Sono serena perché in queste elezioni ritengo di avere raggiunto un risultato importante, che rappresenta il riconoscimento del lavoro fatto nei nove anni di presidenza», dichiara Racca a Mercedes Bradaschia. «Sono stati anni di grande impegno che hanno portato a risultati rilevanti, due dei quali tengo in particolare a ricordare: l’approvazione della normativa che ha consentito la nascita della farmacia dei servizi e il mantenimento dei farmaci di fascia C nel canale farmacia. I ruoli in Federfarma nazionale ora sono cambiati, ma, con uno scarto di solo dieci voti, rappresento comunque il 50 per cento delle farmacie e per questo il mio compito sarà quello di controllare che la squadra di governo non commetta errori nei prossimi confronti che ci attendono con le istituzioni, primo tra tutti il rinnovo della Convenzione. Di sicuro avrò ancora molto da fare come presidente di Federfarma Lombardia».

FUTURO PROSSIMO Mentre scriviamo il Ddl Concorrenza non sembra in dirittura d’arrivo; eventuali modifiche al testo apportate alla

Camera imporrebbero un ulteriore passaggio al Senato. A due anni e passa dalla presentazione il Disegno di legge non ha ancora ricevuto l’approvazione parlamentare; si tratta di un provvedimento molto delicato - che solo in parte riguarda il sistema farmacia - il cui prolungarsi potrebbe sconfinare in un nulla di fatto se la legislatura dovesse terminare anzitempo. Le elezioni politiche anticipate più che l’eccezione sono, in Italia, la norma ma fare previsioni è impossibile. Restano poi sul tappeto gli annosi temi del rinnovo della Convenzione, del varo di nuove forme di remunerazione per la farmacia, del rinnovo dei contratti dei dipendenti, della revisione dello statuto, senza contare l’eterno spettro della fascia C e l’obiettivo, non facile, di dare maggiore omogeneità alla Distribuzione per conto sul territorio nazionale, limitando le storture del federalismo sanitario (che comunque non va condannato in toto). Last but non least, la comunicazione, tema centrale del manifesto di Farmacia Futura, come ribadito da Contarina su Punto Effe n. 9/2017: la categoria deve rivolgersi verso l’esterno con modalità più moderne, meno paludate, social ma non solo. Deve essere soprattutto in grado di affrontare a viso aperto gli attacchi che le provengono dai media nazionali, spesso approssimativi e disinformati. C’è molto, moltissimo da fare, e allora non rimane che augurare buon lavoro ai neoeletti.

L’Organigramma Federfarma Presidente: Marco Cossolo (Federfarma Torino) Vice presidente: Vittorio Contarina (Federfarma Roma) Segretario nazionale: Osvaldo Moltedo (Federfarma Lazio) Tesoriere: Roberto Tobia (Federfarma Palermo) Consiglieri: Achille Gallina Toschi

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(Federfarma Emilia Romagna), Marco Bacchini (Federfarma Verona) Michele Pellegrini Calace (Federfarma Bat)

Segretario: Renato Usai (Federfarma Nuoro) Consigliere: Daniele Dani (Federfarma Firenze)

Sunifar Presidente: Silvia Pagliacci (Federfarma Perugia) Vice presidente: Pasquale D’Avella (Federfarma Marche)

Il nuovo Consiglio di presidenza di Federfarma è, di conseguenza, composto come segue: Cossolo, Contarina, Moltedo, Tobia, Pagliacci, D’Avella, Usai, Bacchini, Dani, Gallina Toschi, Pellegrini Calace.


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di Chiara Romeo

omunicare

l’anima del farmacista

La multiforme attività di Elena Penazzi, titolare a Imola, oltre che giornalista e divulgatrice scientifica

«Sono giornalista pubblicista, mi occupo di formazione ai farmacisti e comunicazione, ho fatto esperienza in redazione e negli uffici stampa anche in ambiti molto diversi quali la Formula 1 e la MotoGP, ma sono prima di tutto una farmacista. Per questo vorrei aiutare i miei colleghi a trovare un modo diverso di comunicare la professione». Elena Penazzi, titolare della Farmacia Zolino di Imola, divulgatrice scientifica, autrice del blog Cosmesi di Farmacista33, non ha dubbi: da una parte c’è l’impegno quotidiano dei farmacisti con la loro attenzione ai pazienti, con la continua formazione, l’empatia e l’impegno dimostrati nelle situazioni di emergenza, dall’altra un’immagine pubblica sui giornali e tv, di un gruppo di privilegiati, arroccati su posizioni di privilegio. Il suo impegno è quello di offrire in farmacia un servizio sempre migliore, e nello stesso tempo di comunicare l’anima etica del farmacista.

Qual è la visione della farmacia che guida il suo lavoro? Il mio approccio alla farmacia è iniziato dalla passione per lo sviluppo del reparto dermocosmetico, ma in breve tempo il fulcro del mio lavoro si è trasformato in una presa in carico a 360 gradi di quello che io considero il paziente, e non il cliente, della farmacia. Questo mio approccio è declinato sia dietro il banco della mia

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farmacia, sia nel mio lavoro di comunicazione, docenza e progetti. Quindi, se molti mi conoscono per la mia attività e l’interesse per lo sviluppo del reparto dermocosmetico, da qualche anno sono andata oltre, mettendo al centro l’etica dell’attività del farmacista, perché ritengo che questo aspetto della farmacia sia poco conosciuto, poco comunicato e poco valorizzato.

E i media ci mettono del loro. Appunto. Divulgare un’immagine del farmacista migliore di quella che viene trasmessa oggi dai media è il mio impegno quotidiano in farmacia e nell’attività di giornalista e formatrice. E in questa mia visione mi trovo in linea con i nuovi vertici di Federfarma, che hanno in mente un farmacista più positivo e più propositivo.

Ci parla del progetto Farmacia Oncologica? Si tratta di un progetto multidisciplinare realizzato in collaborazione con Edra che nasce da una riflessione sulla condizione dei pazienti oncologici oggi. È un dato di fatto che siano sempre più numerosi i pazienti oncologici deospedalizzati e quelli poi cronicizzati, che si rivolgono al farmacista per risolvere problematiche anche comuni, che vanno al di là della terapia oncologica e dei problemi che vengono affrontati dal reparto on-


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La mia prima passione è stata lo sviluppo del reparto dermocosmetico

cologico. Pensiamo ai bisogni quotidiani, da quello che possono mangiare, a certe problematiche cutanee legate alla pelle ipersensibile, passando per l’esposizione solare o le reazioni avverse ai farmaci. Peraltro, mancano nel farmacista una formazione e una preparazione specifica relativa al “paziente oncologico”, delle sue esigenze in ambito di alimentazione e integrazione, di dermocosmesi, ma anche di interazioni tra farmaci da banco e terapie oncologiche, senza dimenticare l’aspetto psicologico dell’approccio a questo tipo di cliente.

Ci può raccontare come è nata e come si declina questa iniziativa? La mia idea iniziale era partita dalle esigenze dermocosmetiche del paziente oncologico che entra in farmacia, ma addentrandomi nella questione mi sono accorta che era necessario uno sguardo più ampio. Per questo insieme a un gruppo di esperti qualificati provenienti da ambiti diversi, ma accomunati da una profonda conoscenza della patologia e dei suoi risvolti, ho dato vita a un corso specifico per farmacisti che possa offrire una formazione completa dei bisogni del paziente oncologico. I temi trattati sono molti: prima di tutto un aggiornamento sui farmaci oncologici attualmente utilizzati per il trattamento della patologia, con

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incontri

Elena Penazzi in India (febbraio 2017) come ambasciatore di La Roche Posay, con l’Associazione Onlus Farmacisti in aiuto, per portare conforto alle popolazioni del Kerala

l’analisi di tutti i possibili effetti collaterali, la dermocosmetica e l’estetica, perché oltre alle esigenze di pelle trattata c’è anche l’aspetto psicologico legato all’immagine di sé del paziente oncologico, Vengono trattati i temi della nutrizione e dell’integrazione, oltre alle possibilità offerte dalla medicina complementare. E per finire viene affrontato l’aspetto psicologico.

In che modo? I farmacisti che seguiranno il corso opereranno in “farmacie oncologiche certificate”, dove il paziente sarà sicuro di poter trovare risposte qualificate ai suoi dubbi e alle sue necessità. Una prima edizione, che si sta concludendo in questi giorni con l’esame finale che da diritto alla certificazione, ha visto la partecipazione di diciotto farmacisti e ha usufruito di un bando ministeriale, quindi completamente finanziato. Dalla prossima edizione, in partenza a settembre, il corso si svolgerà all’interno della Edra Academy. Questo è un esempio di progetti di vero servizio al cliente, se vogliamo parlare di farmacia dei servizi, tanto decantata ma con un gran bisogno di attuazioni concrete e vicine alle reali necessità del cittadino.

L’ambito della formazione la vede impegnata anche nella 22

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Scuola di dermocosmetica. Ci può spiegare di cosa si tratta? Insieme a Maria Teresa Ascioti, farmacista specializzata in Scienza e tecnologie cosmetiche presso l’Università di Ferrara, con la quale ho firmato due volumi editi da Edra - Reparto dermocosmetico. Guida all’uso e Reparto dermocosmetico. Guida al cross-selling, un terzo è in lavorazione - abbiamo fondato una scuola su richiesta di un gruppo di farmacisti che fa capo a Federfarma Napoli: FarmacosmesiLab. Si tratta di una formazione di due settimane, la prima di approfondimento scientifico sul dermocosmetico, la seconda orientata al marketing e alla vendita del prodotto. Lo scopo è offrire gli strumenti necessari per una gestione completa del cosmetico in farmacia. Il percorso è molto interessante e i docenti sono altamente qualificati. Il progetto è partito da Napoli, ma abbiamo richieste perché venga esteso anche in altre sedi in Italia.

Cosa lo distingue? Nella ricca offerta formativa sul reparto dermocosmetico in farmacia, in particolare con approfondimenti di marketing anche di alto livello, ritengo che il nostro offra un punto di vista diverso. Essendo farmacista titolare e dietro al banco, specie quello dermocosmetico, quasi quoti-

dianamente, conosco le esigenze dei pazienti e comprendo più a fondo le problematiche che si trova ad affrontare un collega. Questa mia esperienza entra nella pianificazione del corso e concretamente nelle lezioni di comunicazione e gestione del reparto dermocosmetico.

A questo proposito, quattro anni fa ha dato vita al “Contest Farmacia Etica Marco Belli e Marco Masini”. Ormai un appuntamento importante per la farmacia italiana. Si tratta di un progetto a cui tengo molto, che mi ha dato e mi darà grandi soddisfazioni, perché mette al centro l’etica quotidiana del farmacista. Come farmacisti siamo molto attaccati da stampa e tv, che ci descrive come come lobby che vive di privilegi, senza scrupoli: attraverso questo progetto, raccontiamo una storia diversa. Raccontiamo il nostro quotidiano impegno per la salute e la cura delle persone. La dedica è a due farmacis ti mor ti prematuramente in circostanze diverse e io sono legata da un profondo affetto ai genitori di Marco Belli e al fratello di Marco Masini. Il primo anno, quello del terremoto in Emilia Romagna, abbiamo premiato i progetti delle farmacie italiane di solidarietà etica in farmacia. Ha vinto la Farmacia Masini,


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che ha realizzato, tramite raccolta fondi, una farmacia in Kenia. Nella seconda edizione del 2015, l’anno di Expo, abbiamo raccolto le ricette di cucina scritte da farmacisti italiani in ambito salutistico, stabilendo quindi un legame tra alimentazione, salute e farmacia. Questo progetto ha visto anche la pubblicazione del Ricettario della salute. Il terzo anno abbiamo premiato le “Storie di straordinaria quotidianità” in farmacia: le storie, non solo quelle premiate, sono state raccolte poi in un volume, racconti toccanti ed emozionanti che riescono a far emergere l’etica e l’importanza del lavoro del farmacista.

Quest’anno invece a chi è andato il premio? Nel 2017 abbiamo premiato i farmacisti dell’Associazione farmacisti volontari in protezione civile. A ricevere il premio è stata la presidente Enrica Bianchi, per il lavoro svolto nelle zone terremotate. Sono farmacisti che mettono il cuore, la faccia e le braccia nell’aiutare le persone e i colleghi in zone colpite da emergenze. Senza retorica, faccio parte anch’io dell’associazione, posso assicurare che senza dimenticare che siamo imprenditori, il lavoro sul campo mostra tutta la nostra umanità. Il mio impegno attraverso questo premio è far emergere questo aspetto spesso non visibile del farmacista e della farmacia e venga comunicato anche all’esterno.

Strettamente legata a questo Contest è la sua produzione editoriale... A parte i due volumi tecnici sul reparto dermocosmetico e il terzo in arrivo in autunno, sono molto affezionata alla mia produzione legata alla farmacia etica, che racconta i farmacisti, come sono. Il primo libro, I farmacisti nel terremoto. Storie di colleghi nell’emergenza, tra paura e sorrisi è stato finalista al Premio Angelo Zanibelli: racconta l’esperienza dei colleghi che si sono trovati ad affrontare il sisma che ha colpito l’Emilia Ro-

il contest farmacia etica marco belli e marco masini, giunto alla quarta edizone, è uno dei progetti cui tengo di più magna nel 2014. Un libro che, come scrive nella prefazione il giornalista Toni Capuozzo, «colma, per me e per tutti, la miopia di quei giorni forsennati e la superficialità di tanti luoghi comuni. Racconta storie belle e drammatiche di uomini e di donne che hanno fatto il loro dovere, e molto di più». Dà voce ai farmacisti per la prima volta, nel loro impegno etico e questo aspetto, con mio grande

onore, è stato rimarcato durante la premiazione anche dal ministro Beatrice Lorenzin. A seguire ci sono stati, editi da Edra, il Ricettario della salute, le ricette dei farmacisti italiani, curato insieme all’immunologo e allergologo Attilio Speciani. Una raccolta di ricette di cucina scritte dai farmacisti italiani, professionisti della salute che ogni giorno hanno a che fare con ricette di altro tipo, quelle mediche.

E il ricavato va in beneficienza. Proprio così, i proventi derivanti dalla vendita del volume, sono devoluti alla Fondazione Francesca Rava, che aiuta l’infanzia in condizioni di disagio in Italia e nel mondo. Infine Storie di farmacisti, che nasce come raccolta delle narrazioni della terza edizione del Contest e anche questa volta i proventi vanno alla Fondazione Rava, per i progetti di ricostruzione nel Centro Italia.

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convegni

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di Stefania Cifani

ambiare

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Il mercato farmaceutico e il futuro della professione al centro delle giornate Asis di Tirrenia

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La situazione del mercato farmaceutico, il ruolo dell’innovazione e il futuro della professione. Sono alcuni dei temi trattati in occasione del convegno Asis 2017 “Flaminio Farnesi”, svoltosi a Tirrenia, dal titolo “Innovare per crescere”. Durante la prima giornata, esponenti di Assobiomedica, Assobiotec e Assogenerici hanno fatto il punto sullo stato attuale e le opportunità future del settore; l’intervento di Sergio Liberatore, Ad di QuintilesIMS, ha invece riguardato i valori del mercato farmaceutico a livello globale. Nella seconda giornata, dopo la relazione di Marco Velluti, Md Alliance Healthcare Italia, sull’innovazione come motore per l’evoluzione della farmaceutica, sono stati

consegnati a due giovani ricercatrici i premi Asis Fondazione Carlo Erba per dottori di ricerca nel campo delle malattie oncologiche e delle malattie neurodegenerative, rispettivamente intitolati a Marisa Colbacchini e ad Angelo Marai. A chiusura della manifestazione il consueto confronto con il mondo universitario, alla presenza di rappresentanti studenteschi di undici facoltà di Farmacia e Ctf di tutta Italia. Qui il tema del “cambiare passo” è stato declinato attraverso la realizzazione di alcuni video prodotti dagli stessi studenti. Un dibattito sulle prospettive della professione di farmacista ha infine coinvolto docenti, studenti rappresentanti di Federfarma e Fofi.


convegni UN SETTORE IN SALUTE Il mercato farmaceutico globale è in continuo aumento e crescerà, grazie agli Stati Uniti, del 3-6 per cento fino a toccare i 1.400 miliardi di dollari entro il 2021. Il market share stimato per gli Usa è del 43 per cento, del 12 per cento per l’Europa. Nel ranking mondiale per il prossimo quinquennio si prevede la conferma della crescita e della scalata di posizioni da parte dei Bric (Brasile, Russia, India, Cina). La Cina supererà il Giappone, raggiungendo il secondo posto dopo gli Usa. Per lo stesso periodo si prevede che i Paesi dell’Europa a cinque si collocheranno nella fascia di crescita del 2-5 per cento; tra gli EU5 l’Italia si conferma al terzo posto.

ricche di prodotti in studio, ma non manImportante è anche l’indotto farmaceutico, cano prodotti per le malattie immunoloche secondo stime di Farmindustria conta giche, cardiovascolari e legate alla 60.000 addetti e una produzione di 13.600 salute mentale. milioni di euro, per un valore aggiunto di «L’Italia è riconosciuta a livello internazio4.300 milioni di euro. nale per le eccellenze nella ricerca», sottoliL’Italia - alla quale viene riconosciuta una nea Giuseppe Banfi, specializzazione di ecceldella Commissione diretlenza nel settore di vacciO n c o l o g i a , tiva Assobiotec. «Attualni, emoderivati, farmaci malattie mente sono ventinove i orfani e terapie avanzate progetti di Atmp (Advan- vedrà il proprio mercato infettive aumentare del 3 per cene neurologiche ced therapies manufacturing facilities), otto dei to. «Una crescita limitata sono le aree quali in fase di sviluppo guidata dai canali non più ricche clinico. In Italia gli inveretail: ospedale e Dpc, stimenti in R&S dell’inquest’ultima in aumento di farmaci dustria biotech sono come leva per il contenibiologici in molto elevati, se paragomento dei costi. Stabile fase di studio nati con quelli dell’induinvece il canale farmastria nel suo complesso cia, nonostante la crescio a quella manifatturiera. Un settore che ta dei volumi legata alla diminuzione dei attira investimenti e offre prospettive di prezzi medi, principalmente dovuta alla carriera». scadenza dei brevetti», afferma Liberatore. Nel complesso tuttavia si osserva un geneFiorente anche l’industria biotech. A livello rale calo dei margini di profitto, che passaglobale il valore del mercato delle aziende no dal 23 per cento del 2013 al 19 per il biotech nel periodo 2010-2019 appare rad2017. «Le aziende farmaceutiche a livello doppiato, passando da 200 a una quota stiglobale», spiega Liberatore, «soffrono di mata di 400 miliardi di dollari. In Italia il una progressiva pressione sui risultati ficomparto “farma” vale il 53 per cento nanziari per i costi di ricerca e sviluppo, la dell’industria biotech. Il mercato dei biolodiminuzione dei finanziamenti per innovagici negli ultimi anni ha registrato una crezione e per un generale approccio commerscita costante, e conta oggi 7.000 farmaci ciale più complesso. La maggior parte in sviluppo. Oncologia, malattie infettive e delle grandi aziende ha ridotto gli investimalattie neurologiche sono le aree più

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convegni

I premi marai e colbacchini Premio Angelo Marai Asis Fondazione Carlo Erba per tesi di dottorato a Grazia Daniela Femminella, Imperial College London. Premio Marisa Colbacchini Asis Fondazione Carlo Erba per tesi di dottorato ad Alexia Conte, IFOM-Istituto Firc Oncologia Molecolare, Milano.

terebbe l’Italia al passo con i diretti menti destinati ai costi amministrativi e competitor statunitensi e avrebbe ricadute per la promozione dei prodotti». occupazionali, con oltre 4.000 nuovi posti di Una preoccupazione sul futuro dell’indulavoro nel settore. Una proroga del brevetto stria italiana arriva da Enrique Häuserparagonabile all’Spc europeo non esiste in mann, presidente Assogenerici, che altri Paesi nostri concorrenti come India, Cisottolinea il rischio di non sfruttare appiena, Argentina, Brasile; in altri Paesi, come il no l’opportunità industriale offerta dagli Canada, esiste una deequivalenti: a fronte di roga all’esportazione, un fatturato complessivo in materia mentre i nostri diretti di 2,6 miliardi e 10.000 posti di lavoro annui, il di equivalenti competitor, gli Usa, hanno protezioni brevetsettore si trova oggi ad l’ue soffre tuali in media più brevi affrontare un rallentaancora di un per la rapidità di arrivo mento della crescita e quindi del suo contribu- gap normativo sul mercato di nuovi prodotti». Häusermann to alla governance del sirispetto ricorda che la regolastema. «Nel nostro Paese agli usa mentazione europea in per ogni euro speso per materia di divieto di la produzione farmaceuproduzione su scala industriale di farmatica, si generano 2,09 euro distribuiti su tutci generici e biosimilari in vigenza di Spc ti i settori dell’economia nazionale e le ha spesso imposto agli imprenditori di scadenze brevettuali dei prossimi cinque andare a sviluppare e produrre questi anni rappresentano un mercato di circa farmaci fuori dal mercato europeo, rendue miliardi di euro su cui puntare», sintedendo l’India e la Cina due dei paesi di tizza. «Ma per capitalizzare l’opportunità maggiore riferimento per la produzione industriale offerta dai farmaci equivalenti farmaceutica mondiale. La maggior pare dai biosimilari servono regole nuove, a te degli sviluppatori di farmaci nei Paesi partire dalla export exception, di cui ancoextra-Ue ha imposto accordi di esclusiva ra si discute a livello europeo, per produrre per la produzione che superano la scasu scala industriale in vigenza del certificadenza brevettuale garantita dall’Spc, coto di protezione complementare (Spc) ed stringendo le multinazionali a mantenere esportare nei Paesi dove questo è già scala produzione al di fuori dell’Ue. duto o non è in vigore. Questa misura met-

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INNOVAZIONE E RICERCA All’innovazione si deve un maggior accesso alle Nce (New chemical entities) sia nei mercati sviluppati sia negli emergenti. Nel periodo 2012-2016 è aumentato il numero di lanci di nuovi prodotti, confermando i risultati del quinquennio precedente, tranne che per Brasile, India e Cina. Fino al 2021 sono attesi 40-45 nuovi lanci all’anno. «I lanci di prodotti di successo sono per la maggior parte in aree cliniche specialistiche, e sempre più spesso provenienti da aziende di media e piccole dimensioni», conclude Liberatore. «Inoltre è il primo periodo successivo al lancio di un prodotto a determinarne il successo a lungo termine: mediamente infatti per il 65 per cento dei lanci non si osservano incrementi della quota di mercato rispetto ai risultati ottenuti nei primi sei mesi. Cruciale è quindi la fase della comunicazione: i lanci di successo si caratterizzano per un sistematico uso della comunicazione digitale». L’innovazione è un processo di filiera e coinvolge l’intero sistema economico e sociale. Nell’industria farmaceutica i settori più interessati sono quello dei principi attivi, dei macchinari di processo, del conto terzi farmaceutico, con produzione o confezionamento. E l’innovazione passa anche dal packaging. Sono allo studio confezioni “intelligenti” che potrebbero migliorare l’aderenza terapeutica e il monitoraggio dei pazienti. Un esempio, gli astucci dotati di


convegni una con componente elettronica in grado di segnalare l’effettivo prelievo del farmaco dal blister.

UNA PROFESSIONE IN EVOLUZIONE «Per i prossimi dieci anni si prospetta l’avvio di un cambiamento generale dell’health care, con l’avvento dell’home-spital. Alcuni punti chiave riguarderanno l’aumento della prevenzione, nuovi modi di dialogare di pazienti, medici e farmacisti, lo screening con tecnologie avanzate, la stampa di organi in 3D», dichiara Velluti. Parallelamente, a fronte di un aumento della aspettativa di vita, per il futuro si attende un anticipo della comparsa delle cronicità: nel complesso si vivrà più a lungo, ma più tempo come malati: in media circa trent’anni, sugli 83 che è l’aspettativa media di vita. Da qui un aumento del numero di pazienti con malattie croniche, nel senso più generale del termine, interessati dall’ipertensione come dalla malattia di Alzheimer. Necessario quindi ridurre i costi della cronicità, e tentare di spostare in avanti il momento della comparsa di disabilità importanti. Ma la gestione della cronicità potrebbe essere l’occasione per ideare un nuovo modo di fare il farmacista. Aggiunge Velluti: «La farmacia deve esaltare il proprio stato di punto per la salute; gli ospedali gestiranno meno malati, ci sarà una presa in carico dei pazienti cronici non

ospedalizzati. Per fare questo si deve organizzare, restando al centro della sanità territoriale ma in modo diverso. Occorre investire in un nuovo ruolo per la farmacia, con servizi di prevenzione e screening, comunicazione sociale, supporti multimediali in-store. Invece sono ancora poche le farmacie che offrono servizi di prevenzione e screening, perché danno poco ritorno economico». In una prospettiva di crescente innovazione «il farmacista deve cambiare, pena il rischio di restare ai margini di un sistema in evoluzione». E sarebbe un vero peccato, visto che è la professione sanitaria che trascorre più tempo a contatto con i pazienti. Per questo «la figura del farmacista andrebbe ripensata, insieme alle associazioni di categoria, alle università, alle aziende, ai medici, al Servizio sanitario nel suo complesso». Una parte fondamentale del ruolo del farmacista non dovrà quindi riguardare solo i malati o gli individui con problematiche importanti, ma gli individui sani, che saranno i “pazienti” di domani, con interventi educativi e mirati alla diffusione di corretti stili di vita. «Per fare questo serve una evoluzione culturale, che veda il nuovo modello di farmacia non come luogo di dispensazione di medicinali, ma dove vengano erogati molti altri servizi. Per esempio, le vaccinazioni in moltissimi paesi sono fatte in farmacia», conclude Velluti. «Nei prossimi anni nasceranno nuove modalità di interazione medi-

co-paziente-farmacista, che in alcuni paesi sono già una realtà, attraverso il web e l’uso dei social. E la prevenzione con le più avanzate tecnologie sarà uno dei pilastri della farmaceutica». Il farmacista dunque manterrà un ruolo centrale nel sistema sanitario, a patto di evolversi e formarsi dal punto di vista tecnologico, già dall’università che dovrà fornire nuove competenze. E solo continuando a lavorare sul rapporto personale che lega la farmacia e il cittadino, prima ancora che diventi paziente, potrà mantenere viva la prima forza della farmacia, che è vivere una comunità. Una forza che difficilmente la rivoluzione tecnologica potrà scalzare. «Ancora una volta», conclude Marco Macchia, presidente di Asis, «i nostri incontri sono la tribuna dove l’industria della salute e il suo indotto, le istituzioni e gli addetti ai lavori si confrontano sull’innovazione assieme al mondo della ricerca e dell’università. Asis ha infatti promosso la partecipazione di docenti e studenti di Farmacia e Ctf provenienti da undici atenei italiani, che hanno avuto l’opportunità di confrontarsi concretamente con il settore salute. Il nostro obiettivo è infatti quello di tenere alta l’attenzione sul tema della competitività attraverso il confronto delle idee e delle proposte, sempre nell’ottica di favorire l’incontro dei giovani con il mondo del lavoro».

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medicina

A

di Claudio Buono

l centro del

benessere

Occorre sensibilizzare i cittadini sui crescenti problemi legati alle malattie della tiroide e soprattutto sull’importanza della prevenzione già nei bambini

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Una piccola ghiandola del collo è al centro del nostro benessere, in quanto svolge tutta una serie di funzioni vitali per l’organismo, come la regolazione del metabolismo, lo sviluppo del sistema nervoso, il controllo del ritmo cardiaco, l’accrescimento corporeo, la forza muscolare e molto altro ancora. Ecco allora che, proprio in virtù del suo ruolo di “centralina”, quando la tiroide non funziona correttamente (il che può avvenire a ogni età) l’intero corpo ne risente.

d’umore alla difficoltà di concentrazione, fino alle palpitazioni, al nervosismo, all’insonnia, al gonfiore, alla secchezza cutanea e via dicendo - ma spesso anche talmente sfumati che difficilmente si riesce a ricondurli a una patologia. Proprio per q uesto, il tema scelto quest’anno è “Tiroide e benessere: passare dallo stare bene al sentirsi bene”. La sfida, oggi, è infatti ridare quel benessere che molti dichiarano di aver perso». Sempre in tema di ipotiroidismo, Luigi Bartalena, presidente Ait, Associazione italiana della tiroide, aggiunge che IPOTIROIDISMO «a causa della patologia, tutte le funzioni «Chi ha problemi di questo tipo, per del nostro organismo sono influenzate nespiegare la propria condizione parla di gativamente, con peggioramento della “uno stato di malessere” o “di aver perso qualità di vita e dello il proprio benessere” stato di wellness, spese in tal modo, magari il trattamento so in maniera marcata, i nvolont a r i a ment e , con non solo nelle forme p one l ’ ac c ent o s u quella che è la peculevotiroxina conclamate ma anche in quelle iniziali. La teliarità dell’ipotiroidideve essere rapia sostitutiva, che smo, la malattia più calibra to oggi non ha come frequente della tiroiper il singolo obiettivo solo la norde», spiega Paolo Vitmalizzazione dei livelli ti, presidente eletto paziente ormonali ma anche il della Società italiana ripristino di una condizione di pieno bedi endocrinologia (Sie), coordinatore e nessere, è attuata impiegando la levotiresponsabile scientifico della Giornata roxina (T4), il pr incipale or mone mondiale della tiroide tenutasi il 25 prodotto dalla tiroide, ma il trattamento maggio. «I sintomi sono davvero numedeve essere personalizzato e ogni pazienrosi - dalla stanchezza alla scarsa capate va attentamente monitorato perché la cità di tollerare il freddo, dagli sbalzi


medicina quantità di ormone necessaria per riportare in equilibrio lo stato tiroideo cambia da individuo a individuo, in rapporto anche a variazioni dell’assorbimento del farmaco che deve essere assunto almeno mezz’ora prima di colazione, evitando la concomitante assunzione di farmaci e cibo interferenti come soia, crusca, calcio, ferro, caffè, succo di pompelmo e farmaci gastroprotettori. Oggi la medicina personalizzata e di precisione in questo ambito è favorita dalla disponibilità di diverse formulazioni della levotiroxina che vanno dalle classiche compresse, alle capsule molli e alle fiale monodose liquide per uso orale assumibili anche a colazione e che

quindi possono meglio adattarsi alle esigenze del singolo paziente. Va detto, inoltre, che nel 20 per cento circa dei pazienti la terapia sostitutiva standard, per motivi non del tutto chiari, può non correggere pienamente lo stato di malessere, nonostante valori ormonali e del TSH normali: in queste situazioni, l’aggiunta di piccole quantità di levotriiodotironina (T3) può migliorare efficacemente lo stato generale del paziente».

PREVENZIONE Riguardo alla prevenzione delle malattie della tiroide, il modo più efficace è assumere iodio in quantità adeguate. Come spiega Massimo Tonacchera, associato

di Endocrinologia e coordinatore nazionale del Comitato della prevenzione della carenza iodica, «questo elemento è il costituente essenziale degli ormoni tiroidei e una sua carenza anche lieve, cosa che ancora si riscontra in alcune aree del nostro Paese, può provocare conseguenze gravi, soprattutto se tale carenza si verifica durante la gravidanza o la prima infanzia». Sull’argomento interviene Roberto Gastaldi, in rappresentanza della Società italiana di endocrinologia e diabetologia pediatrica (Siedp), sottolineando che «una grave iodocarenza può causare la morte del feto, oltre a cretinismo neurologico e ipotiroidismo congenito. Proprio quest’ultimo rappresentava la causa numero uno

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medicina di ritardo mentale prima dell’introduzione dello screening neonatale, grazie al quale oggi è possibile eseguire diagnosi e trattamento precoci. Anche dopo tale periodo è comunque importante assicurare un’adeguata quantità di iodio al bambino, sia per garantirgli un regolare processo di crescita e sviluppo sia per prevenire patologie della tiroide come i noduli».

curamente migliorato. Lo dimostrano i dati sulla vendita di sale iodato nella grande distribuzione, che nel 2016 ha superato il 60 per cento. Basterebbe questo per farci capire che dobbiamo insistere con il programma, in modo da estendere l’adeguato apporto di iodio a tutte le regioni italiane, riducendo così il rischio di patologie tiroidee e di deficit neurocognitivi».

RADIOIODIO IODOPROFILASSI

Circa l’impiego, in ambito tiroideo, dei radiofarmaci, Onelio Geatti, past president Dati incoraggianti vengono riportati da di Aimn (Associazione italiana medici nuAntonella Olivieri, responsabile scientifico cleari) rende noto come queste sostanze, dell’Osservatorio nazionale per il monitoin particolare il radioiodio, costituiscono raggio della iodoprofilassi in Italia (Osnaun ausilio diagnostico mi), Istituto superiore e terapeutico insostituidella sanità. «Il risultal’assunzione bile in medicina nucleto più importante è di iodio are. La diagnostica per avere accertato che il garantisce immagini della tiroide, gozzo endemico nei nella maggioranza dei bambini in età scolare il corretto casi è rappresentata è stato sconfitto in processo dall’ecografia, ma quanquattro regioni: Ligudi crescit a do è necessario mapparia, Toscana, Lazio e Sinei bambini re la distribuzione della cilia. In generale, a 12 funzionalità, la scintianni dall’approvazione grafia mediante somministrazione di radella Legge 55/2005 che ha introdotto il dioiodio si rivela fondamentale. Il programma nazionale di iodoprofilassi, lo radioiodio viene applicato anche per il stato nutrizionale iodico degli italiani è si-

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trattamento di alcune patologie tiroidee come ipertiroidismo da adenoma di Plummer, malattia di Basedow resistente ai tireostatici e per la terapia di carcinomi papillari e follicolari dopo completa asportazione della tiroide».

TIROIDECTOMIA Infine, riguardo all’intervento di asportazione della tiroide, Luciano Pezzullo, presidente Club delle Uec (Associazione delle unità di endocrinochirurgia italiane), tiene a evidenziare come la tiroidectomia sia un intervento sicuro ed efficace ma anche delicato, in quanto la ghiandola da asportare è vicina a strutture che controllano importanti funzioni, come la voce e l’equilibrio del calcio nel sangue e nei tessuti. «Le complicazioni sono rare ma possono sempre verificarsi e quando ciò accade sono molto serie. Perciò la scelta della tiroidectomia deve essere attenta e ponderata. Le nuove conoscenze derivate dalla clinica e dagli studi stanno determinando un cambiamento nell’atteggiamento chirurgico che nei prossimi anni sarà meno aggressivo e nei casi a bassissimo rischio avrà uno scopo anche solo osservazionale».


medicina

f&

f

farma&friends Grazie a tutti i farmacisti e agli amici! oltre 1.300 presenze 80.000 euro raccolti per iniziative di beneficienza

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dall’altra parte del banco

U

na patologia

multiforme La depressione nei pazienti e nei caregiver. Un’indagine promossa da Onda

Le testimonianze più toccanti sono quelle trasmesse in un video, all’inizio dell’incontro milanese, tenutosi al Pirellone. Volti di persone che raccontano la loro esperienza della depressione: il senso di estraniamento, l’impressione di vivere la vita da spettatori, le manie suicide. E poi il caregiver: «Chi sta vicino al depresso a volte sta peggio di lui». Parlare di depressione non significa parlare di una patologia ma di un fenomeno sociale dalle mille implicazioni, alcune delle quali ha cercato di approfondire l’indagine commissionata dall’Osservatorio nazionale sulla salute della donna (Onda) e realizzata da Elma Research.

I DATI Gli esiti della ricerca rivelano che la depressione colpisce una persona su quattro con malattie reumatiche, quasi un malato di tumore su sei e il 2 per cento di coloro che hanno il diabete. Quattro malati su dieci la considerano una conseguenza della malattia primaria, soprattutto laddove la componente dolorosa è molto forte, e per questo tendono a sottovalutarla. E qui il dato è allarmante: mentre chi soffre solo di depressione ricorre, nell’83 per cento dei casi, allo psichiatra, coloro che soffrono anche di altre patologie si rivolgono al medico di medicina generale nella metà dei casi, e solo raramente allo specialista. Disertati quasi del tutto i centri di salute mentale, poco seguite le cure farmacologi-

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di Giuseppe Tandoi

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che. Dal che si ricava una certa diffidenza, piscologico al caregiver venga in qualche nei pazienti, verso il farmaco psichiatrico, “ufficializzato”. quando questo va a sommarsi a terapie già in atto per altre patologie: paura di diUNA VISIONE GLOBALE ventare “schiavi” dei farmaci, poca aderen«La depressione ha un effetto biunivoco: za e via dicendo. aumenta il rischio di malattie cardiovascoLa gamma dei sintomi è ampia: tristezza, lari, diabete, patologie urologiche, oncolopensieri negativi, poco interesse e piacere giche, pneumologiche e neurologiche, in nel fare le cose, isolamento e solitudine, diquanto anticipa e peggiora il decadimento sturbi del sonno, senso di colpa. «La persocognitivo», sintetizza Claudio Mencacci, dina depressa vede la vita quotidiana rettore del dipartimento Salute mentale e attraverso una lente scura», l’efficace imneuroscienze Asst Fatebenefratelli Sacco magine di Massimo Massagrande, direttodi Milano. «Chi soffre di queste patologie è re di Elma Research. a sua volta più esposto Tutto appare sbiadito, al rischio di soffrire di combattere grande è la difficoltà a depressione che ne lo stigma trovare un senso nei gepeggiora gli esiti». è la priorità sti di ogni giorno, una fiÈ bene ricordare che nalità al proprio esistere. nel mondo sono 322 midi ogni E, conseguenza non da lioni le persone che sofintervento poco, tale sintomatolofrono di depressione, di natura gia ha gravi ripercussioconsiderata dall’Oms la ni nel contesto familiare. socio-sanitaria principale causa di diEstremizzando un po’ si sabilità a livello globanell’ambito potrebbe dire che, a volle. Mencacci sottolinea del disturbo te, la malattia diventa che si tratta di numeri mentale “contagiosa”, il caregiin crescita, che sempre ver (o i caregiver) ne supiù donne sono depresbisce il negativo influsso, al punto da se e che, a livello geografico, il fenomeno estraniarsi lui stesso dalle sue consuete atdiventa sempre più rilevante in estremo tività. Le conseguenze? Non di rado il careoriente: «La comorbidità è una condizione giver riesce a ricostruirsi una vita ma sottovalutata, al punto che molti pazienti lontano dal congiunto depresso. E qui apnon la denunciano nemmeno. Per far fronpare lampante la necessità che il supporto te alla situazione occorre lavorare in team».


dall’altra parte del banco Mencacci ci conferma che al momento non esiste una codificazione della “malattia del caregiver” ma il problema esiste, eccome, e prioritario resta il tema della prevenzione e della diagnostica precoce. Senza dimenticare il ruolo fondamentale svolto da associazioni come Progetto Itaca, che dell’assistenza a quanti soffrono di disturbi mentali e alle loro famiglie fa la sua ragion d’essere. La quadratura del cerchio è compito arduo, l’integrazione tra le varie componenti che forniscono assistenza al paziente - specialisti, medici di medicina generale, operatori sociali - un obiettivo da perseguire, pur consapevoli di un servizio sanitario pubblico tutt’altro che omogeneo, in termini di qualità, sull’intero territorio nazionale. C’è poi la questione, imprescindibile, dello stigma, del pregiudizio che tuttora colpisce le persone affette da disturbi psichiatrici e, di riflesso, i loro cari. «I risultati di questa indagine, prima nel suo genere, hanno

Il progetto L’indagine promossa da Onda si propone di esplorare il tema della depressione in generale e la relazione tra questa e alcune patologie quali tumori, malattie reumatiche e diabete sia da un punto di vista qualitativo, su un campione di 18 pazienti e caregiver, sia quantitativo, su un campione di 240 pazienti. Un progetto che si avvale della collaborazione di numerose associazioni di pa-

messo in luce due aspetti molto significativi della vita e del percorso di cura dei pazienti: quanto sia fondamentale, per perseguire benessere e salute completi, che siano considerate come persone a 360 gradi, non solo legati a un’unica dimensione patologica, e quanto sia importante continuare a combattere lo stigma legato

zienti tra cui Aimac (Associazione italiana malati di cancro, parenti e amici), Anmar (Associazione nazionale malati reumatici), Apmar (Associazione nazionale persone con malattie reumatologiche e rare), Europa Donna Italia, Fand (Associazione italiana diabetici) e Sip (Società italiana di psichiatria), ed è realizzato con il contributo incondizionato di Janssen.

ancora oggi alla malattia mentale», afferma Massimo Scaccabarozzi, amministratore delegato e presidente di Janssen Italia, azienda che da anni focalizzata nella ricerca sulle patologie psichiatriche. Il paziente nella sua integrità di individuo e di membro di una comunità familiare e sociale.

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galenica

P

A cura di Sifap

arassiti

della pelle

COMPOSIZIONE PER USO TOPICO

Permetrina 5% (p/V) Vaselina alba 20% (p/p) Olio di vaselina q.b. (secondo prescrizione medica)

VALORE AGGIUNTO DELLA PREPARAZIONE La permetrina costituisce al giorno d’oggi la terapia di elezione per il trattamento topico della scabbia (1, 2). Applicata sulla pelle, anche in vaste aree, la molecola è assorbita solo in minime quantità (1, 3), è rapidamente metabolizzata dalle esterasi cutanee ed è escreta attraverso le urine in una settimana circa. La concentrazione alla quale è impiegata, e risulta essere efficace, è pari al 5%, solitamente veicolata in crema. È di norma consigliata un’applicazione topica su tutta la superficie corporea, inclusi volto e testa per i bambini, per la durata di otto ore (senza lavaggio) per due giorni consecutivi e, successivamente, per altri due giorni a distanza di una settimana. Dopo otto ore dal momento dell’applicazione, il paziente deve rimuovere la formulazione con un lavaggio accurato. Il principale motivo di fallimento del trattamento è la non corretta applicazione del semisolido sulla superficie corporea, specialmente nelle zone più difficilmente raggiungibili, quali giunture e pieghe cutanee. Anche i tempi di applicazione non sempre

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Permetrina al 5% per il trattamento topico della scabbia

vengono rispettati, poiché il fastidio che la molecola provoca in certi soggetti, a volte costringe il paziente a lavarsi prima del tempo. La soluzione oleosa a bassa viscosità permette un’applicazione più corretta e un tempo di esposizione ridotto.

INDICAZIONI TERAPEUTICHE Trattamento della scabbia.

SCELTA DEGLI ECCIPIENTI Il veicolo oleoso è stato scelto sulla base della elevata lipofilia della molecola (logP>7). La bassa viscosità è stata scelta per favorire l’applicazione della preparazione. L’aggiunta di vaselina alba permette di rendere ancora più maneggevole la soluzione e per questo la sua quantità può essere aumentata fino al 25%; ove necessario durante la stagione invernale per aumentare la fluidità della soluzione si può sostituire l’olio di vaselina (Paraffin liquid, Ph. Eur 9.1) con olio di vaselina leggero (Paraffin light liquid, Farmacopea Europea 9.1).

VALUTAZIONE DEL RISCHIO L’applicazione del Position paper formule magistrali Sifap indica un grado di rischio basso.

PREPARAZIONE Si pesano nelle adatte quantità vaselina alba, olio di vaselina e permetrina. Si pongono tutti i componenti in un becher di

idoneo volume e si scalda moderatamente (45-50°C) fino a completa fusione e solubilizzazione dell’attivo, mantenendo in continua agitazione. Raffreddare e confezionare.

CONTROINDICAZIONI E AVVERTENZE SPECIALI Occorre evitare il contatto del prodotto con gli occhi; in caso di contatto accidentale, sciacquare immediatamente con acqua. La quantità di permetrina assorbita per via sistemica dopo l’applicazione del prodotto su tutta la superficie del corpo è estremamente bassa; non ci sono quindi rischi per il feto.

CONTROLLI DI QUALITÀ Verifica della correttezza delle procedure eseguite. La soluzione deve apparire limpida e di colore omogeneo, senza la presenza di principio attivo disperso. Verifica della corretta compilazione dell’etichetta, comprese modalità di conservazione e di vendita. Verifica della quantità da dispensare.

MODALITÀ D’USO E POSOLOGIA Il prodotto è solo per uso esterno. Applicare, impiegando guanti monouso, circa 50 grammi di prodotto su tutto il corpo di un adulto (sul cuoio capelluto se indicato dal medico). La pelle deve essere ben pulita, dopo un bagno completo (evitare tempe-


galenica rature dell’acqua troppo alte), asciutta e fresca. Il prodotto va lasciato agire per 3 ore. Se si lavano le mani prima che siano trascorse le 3 ore dall’applicazione, è necessario riapplicare il prodotto. Al termine dell’applicazione (3 ore), lavare accuratamente il corpo, per rimuovere completamente la soluzione applicata. Ripetere l’operazione il giorno seguente. A distanza di una settimana riapplicare il prodotto come appena descritto, per altri due giorni consecutivi. Il medico dovrà specificare differenti quantitativi per pazienti robusti e bambini.

DATA LIMITE DI UTILIZZAZIONE Non oltre il 25% del più breve periodo di validità dei componenti utilizzati e, comunque non oltre sei mesi.

NOTE Conservare il flacone a temperature inferiori ai 30°C.

ETICHETTA Ragione sociale, indirizzo e numero di telefono della farmacia. Nome del medico e nome del paziente (se presente nella ricetta). Preparazione n. (desunto da quello apposto sulla ricetta); data di preparazione; data ultima di utilizzazione. Composizione quali-quantitativa di principio attivo ed eccipienti (se si applica il DM 18/11/2003 - Procedure semplificate), solo quali-quantitativa del principio attivo e qualitativa degli eccipienti (se la farmacia segue le Procedure integrali delle NBP). Posologia indicata dal medico. Prezzo di vendita scorporato in sostanze, onorario professionale, contenitore.

Eventuali avvertenze: Uso esterno, Agitare prima dell’uso, Tenere fuori dalla portata dei bambini, Conservare al riparo dalla luce e a temperature inferiori a 30°C.

TIPO DI RICETTA RR, salvo diversamente esplicitato dal medico, validità sei mesi e fino a dieci spedizioni.

ADEMPIMENTI DEL FARMACISTA Il farmacista appone data, timbro e prezzo sull’originale della ricetta che rimane al paziente e ne conserva copia, fotocopia (integrata con copia dell’etichetta) o foglio di lavorazione, per sei mesi.

FONTI BIBLIOGRAFICHE 1. K. Karthikeyan. Treatment of scabies: newer perspectives. Postgrad Med J 2005; 81:7-11. | 2. M. Strong, P. Johnstone. Interventions for treating scabies. Cochrane Database Syst Rev. 2007 18;(3) | 3. D. Tomalik, A. Lazar et al. Dermal absorption of permethrin following topical administration. Eur J Clin Pharmacol (2005) 61: 399-404

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cosmesi

D

di Elisa Da Vinci

etersione e

idratazione Sono molte le ragioni che spingono un cliente a rivolgersi al farmacista per acquistare un prodotto per l’igiene del corpo: la corretta analisi del problema, la comunicazione e la serietà nel consiglio

Perché acquistare un prodotto di igiene e pulizia per il corpo in farmacia? A questa domanda il farmacista si trova a rispondere spesso con argomenti e prodotti che, negli anni, hanno acquistato una valenza sempre più importante. La pelle, infatti si estende per tutto il corpo e ha la funzione fondamentale di proteggere i delicati organi interni dalle aggressioni nocive dell’esterno, mantenendo il perfetto equilibrio tra noi e l’ambiente circostante. Lo spiega ampiamente Adele Sparavigna (nella foto), dermatologa e presidente Derming che dice: «La pelle riveste l’intero corpo umano e, per il complesso di attività cui è deputata, viene considerata organo dinamico dalle molteplici funzioni. Nell’adulto la superficie totale della pelle è di circa 1,8 metri quadrati e il suo peso totale ammonta a circa 1/16 di quello corporeo, per cui

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rappresenta l’organo più esteso. La pelle è anzitutto la “regione frontiera” tra il corpo e l’ambiente esterno e deve, in prima istanza, impedire che lo stato fisico generale dell’organismo subisca le brusche variazioni cui invece l’ambiente è soggetto. Oltre a ciò la pelle deve proteggerci dalla contaminazione batterica e dalle aggressioni fisiche, chimiche e microbiologiche da parte dei fattori dannosi presenti nell’ambiente. Questa funzione di barriera è anzitutto di ordine fisico, in quanto lo strato corneo più superficiale e la compattezza dell’epidermide e del derma offrono adeguata resistenza alle innumerevoli sollecitazioni meccaniche provenienti dall’ambiente e non consentono materialmente il passaggio dei microbi. Dal punto di vista chimico, la barriera cutanea in primo luogo deve impedire che l’acqua presente nell’organismo (necessaria alle funzioni vitali) si disperda per evaporazione e, al contempo, che sostanze chimiche dannose presenti nell’ambiente penetrino nell’organismo attraverso la cute. Di non secondaria importanza è poi la protezione dall’inquinamento microbiologico. La cute sana costituisce una valida barriera contro le infezioni, nonostante le ben frequenti occasioni di contaminazione cui è soggetta. Il pH acido della superficie cutanea contribuisce a ostacolare la permanenza e la moltiplicazione di batteri e funghi patogeni sulla cute, grazie anche a

una “dotazione” microbiologica di superficie, il microbioma cutaneo, che compete con i microrganismi potenzialmente patogeni». Proprio per tutte queste funzioni che l’epidermide svolge deve essere mantenuta non solo in salute ma anche pulita e idratata, partendo dalle sue condizioni ottimali di base. «È ormai ben noto che per ogni tipo di pelle esiste una situazione di base di cui si dovrà tenere conto per scegliere la modalità di detersione più adatta», sottolinea la dermatologa. «Una cute secca o xerotica, come quella dell’anziano, presenta un impoverimento strutturale dell’epidermide, uno scarso film idrolipidico di superficie e una funzionalità di barriera alterata. Una cute grassa o mista, come quella di viso e torace in soggetti adolescenti o anche adulti è dovuta a ipersecrezione sebacea per eccessiva stimolazione ormonale delle ghiandole sebacee. Una cute sensibile presenta di solito una ridotta funzionalità di barriera. Inoltre, numerose condizioni patologiche e/o ambientali sono in grado di danneggiare la funzionalità di barriera cutanea: quando ciò accade, la pelle è maggiormente predisposta all’insorgenza di infezioni (per effetto della diminuita difesa microbiologica e immunologica), agli insulti ambientali (ridotta funzionalità di barriera fisica e chimica) e all’insorgenza di alterazioni. La cute diventerà quindi secca, ruvida, desquamante e persino arrossata e pruriginosa».


Secondo l’esperta il primo ingrediente per una corretta detersione è l’acqua che, pur nella sua neutralità, potrebbe creare problemi alla pelle. Per essere definita potabile, l’acqua deve soddisfare precisi requisiti di legge e ha, in generale, un contenuto elevato di cloro (introdotto a scopo disinfettante), una durezza elevata (ricca di sali come bicarbonati di calcio e magnesio) e un pH neutro. L’acqua “dura” quindi richiede un consumo relativamente elevato di detergenti che sono, a loro volta, aggressivi e tutto ciò si traduce in danni per la cute sana e quindi, a maggior ragione, per quella alterata. Va ricordato, inoltre, che il pH dell’epidermide sana è generalmente acido, mentre in presenza di disturbi dermatologici diventa più basico. «Per esempio, è stato verificato che la cute di soggetti sofferenti di dermatite atopica (eczema costituzionale) presenta un pH più basico rispetto a soggetti normali, sia nelle zone cutanee interessate da eczema, sia, in misura inferiore ma ancora significativa, sulla cute apparentemente sana» specifica Sparavigna. «Inoltre, valori più elevati di pH a livello della cute eczematosa sono correlati a una maggiore intensità del prurito. Evidentemente, in queste situazioni l’applicazione sulla cute di acqua potabile avente pH neutro aggrava ulteriormente la condizione, già alterata, della cute stessa e, soprattutto, della sua funzionalità di barriera». Riassumendo, quindi, l’acqua del rubinetto, della doccia o del bagno potrebbe risultare aggressiva per la pelle, inoltre per rimuovere lo sporco deve essere miscelata con le sostanze detergenti (tensioattivi) che, a loro volta, hanno caratteristiche chimiche potenzialmente aggressive. «I tensioattivi anionici, cioè caratterizzati da pH basico», prosegue la dermatologa, «non andrebbero mai utilizzati, così come quelli cationici, cioè acidi che, tutt’al più, possono essere usati come condizionanti per i capelli ma risultano aggressivi per la cute. I tensioattivi non ionici o quelli leggermente acidi (con pH tamponato) sono da

cosmesi

PARTIAMO DALL’ACQUA

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cosmesi

I dati di mercato

preferirsi proprio perché risultano meno aggressivi sull’ecoambiente cutaneo. Questa regola è valida sia per la pelle secca e sensibile sia per la pelle grassa, perché una detersione aggressiva sulla cute seborroica è in grado di causare il cosiddetto fenomeno di rebound, cioè un aumento dell’untuosità di superficie in seguito a una eccessiva delipidizzazione».

I PRODOTTI PIÙ ADATTI A fronte di questa analisi, quindi, è necessario sapere bene quale tipologia di detersione consigliare in funzione delle caratteristiche dell’epidermide del cliente che si rivolge alla vostra competenza. «La cute secca o xerotica va trattata con agenti tensioattivi delicati associati a sostanze lipidiche. Vanno bene, quindi, i detergenti “sapone non sapone” cioè syndet surgrassanti o, anche, gli oli da bagno. Per la cute sensibile esistono detergenti molto delicati che possono anche essere utilizzati senza il risciacquo, proprio per evitare il contatto con l’acqua di rubinetto, potenzialmente aggressiva. Personalmente, preferisco consigliare sempre il risciacquo, magari con acqua minerale a temperatura ambiente, per asportare bene i residui di sporco. Una cute grassa o mista, come quella di viso e torace in sog-

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Nel 2016, la voce prodotti di Igiene corpo in farmacia (secondo i dati di Cosmetica Italia, l’Associazione dei produttori sul territorio nazionale) sul mercato ha espresso un valore globale di 272,6 milioni di euro, in crescita dello 0,9 per cento rispetto all’anno precedente. In questa voce il segmento Saponi e syndet ha avuto un valore di 38,7 milioni di euro, in flessione dell’1,4 per cento mentre i Saponi liquidi (con un valore di 14,3 milioni di euro, in crescita del 4,9 per cento rispetto all’anno prima) e i Bagno doccia, Sali pol-

veri e oli, con un valore di 51,8 milioni di euro e un aumento del 2,2 per cento rispetto ai dati del 2015 hanno mostrato trend positivi. La voce idratanti, nutrienti ed esfolianti corpo, con un valore di 86,7 milioni di euro in farmacia, invece, ha fatto registrare una flessione dell’1,9 per cento rispetto all’anno precedente. Segno, quest’ultimo, che mostra quanto il farmacista possa giocare un ruolo di rilievo nel consiglio competente alla sua clientela sul tema dell’igiene e dell’idratazione del corpo.

getti adolescenti o anche adulti, va detersa comunque con detergenti delicati, meglio se leggermente astringenti e antisettici ma mai in maniera aggressiva, per evitare l’effetto rebound». Se è importante la detersione, per ciò che è stato specificato e per assicurare che l’equilibrio idrolipidico dopo il lavaggio rimanga intatto, non va trascurato il momento dell’idratazione dopo il bagno o la doccia. «Un corretto grado di idratazione e un adeguato pH a livello dell’epidermide consentono di assicurare alcune tra le più importanti caratteristiche cutanee: permeabilità di barriera, levigatezza e compattezza», afferma Sparavigna. «È ormai risaputo che la barriera viene danneggiata dall’esposizione a un pH alcalino e che il recupero della sua funzionalità nel caso di cute alterata è ostacolato dalla presenza non solo di un pH alcalino ma persino di un pH neutro. Ciò probabilmente avviene anche perché il grado d’acidità può influenzare il funzionamento degli enzimi deputati al metabolismo dell’epidermide, la fisiologica desquamazione (che solitamente avviene ma in maniera non evidente a occhio nudo) e la naturale azione inibente sui processi di infiammazione. In condizioni di normalità e, soprattutto in condizioni patologiche, il ruolo di idratanti come l’acido Ia-

luronico, il glicerolo che, utilizzati in formulazioni non grasse per i soggetti giovani o a cute seborroica, oppure in emulsioni lipidiche preferibilmente a base di oli vegetali e/o ceramidi nei soggetti con cute secca, conferiscono idratazione ed emollienza. Attraverso una corretta idratazione con sostanze naturali e dermocompatibili (ed evitando petrolati, vaselina e siliconi) si riescono persino a prevenire alcune dermatosi. Si realizza così un approccio quasi curativo che si esercita dall’esterno verso l’interno della pelle». Va ricordato che ci sono soggetti che, dopo il bagno o la doccia, a una crema idratante sembrano preferire l’utilizzo del talco o l’impiego di un olio ma Sparavigna precisa: «Talco e creme idratanti oppure oli non sono intercambiabili. Il talco, per esempio, ha un potere adsorbente e può essere indicato unicamente in situazioni di sudorazione eccessiva e/o di macerazione della cute». Infine, se a chiedere consiglio è un uomo, che ha un’epidermide più robusta con pH tendenzialmente più acido e a elevato tenore di sebo, l’indirizzamento può essere verso i detergenti più comuni; se il soggetto è invece una donna, con una cute più delicata e generalmente più sensibile, le proposte possono orientarsi verso syndet surgrassanti.


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di Silvia Ambrogio, biologa nutrizionista

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controllo del peso

Inibire l’appetito, aumentare il senso di sazietà e ridurre l’assorbimento dei grassi con l’aiuto di validi integratori alimentari

Il caldo alle porte porta con sé ogni anno GESTIRE LA SAZIETÀ la famigerata “prova costume” e puntualFermo restando che un regime dietetico mente arrivano sul mercato preparati più o deve essere ricco di cibi che supportino meno costosi e con promesse più o meno la sazietà, ovvero che siano naturalmenmiracolose per ottenere una splendida forte ricchi di fibra e “da masticare”, una ma per l’estate. Al farmacista spetta allora disamina della letteratura scientifica l’arduo compito di intercettare l’utilizzo di permette di avere a disposizione una sequesti integratori alimentari, comprati purrie di sostanze naturali che, se assunte troppo spesso on line o in altri canali dinella giusta modalità, possono indurre in stributivi che nulla modo fisiologico e hanno a che fare con senza effetti seconPer attenuare la salute, ridimensiodari il senso di sal a f ame nare le aspettative zietà. Per attenuare del cliente e dare una l’appetito la solula soluzione valida risposta al perzione più nota è il più nota corso di dimagrimentu bero di glucoè il tubero to intrapreso da chi mannano, un vero di glucomanno, si ha di fronte. La moe proprio concenderna farmacologia un vero e proprio trato di fibra in gramette a disposizione do d i a s s orbi re concentrato le sue soluzioni, non acqua e aumentare di fibre scevre di possibili efil proprio volume, e fetti collaterali, menq uindi ingombro tre la fitoterapia offre preparati efficaci e nello stomaco, fino a ottanta volte il suo sicuri, se saputi ovviamente gestire e perpeso secco in ambiente acido. Affinché sonalizzare nel loro utilizzo. svolga la propria azione è però necessa-

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rio assumerlo circa un quarto d’ora prima del pasto e con almeno un paio di bicchieri di acqua. Di recente si trovano anche spaghetti e riso costituiti dalla farina di questo tubero (konjac o shirataki): non un ritrovato della dietologia moderna, ma l’utilizzo funzionale di un prodotto della tradizione culinaria della zona subtropicale orientale asiatica. Il suo utilizzo è stato riscoperto all’interno dei regimi dietetici perché a fronte di un apporto calorico praticamente nullo e dato dal quantitativo proteico, è una fonte di minerali e preserva in parte le proprietà igroscopiche del glucomannano. Anche questa pasta nello stomaco permane all’incirca un’ora per poi passare all’interno dell’intestino e contribuire con la propria fibra al corretto transito intestinale. Più veloce nel fornire senso di sazietà è invece il seme di Ispaghul perché agisce rallentando il processo digestivo. Il seme di Plantago ovata crea un gel che riveste l’intero tratto gastroenterico e lo stesso cibo all’interno del tratto digerente, motivo


Nutrizione per cui questa sostanza naturale viene utilizzata anche per proteggere la mucosa gastrica o intestinale in caso di colon irritabile o disturbi della permeabilità. Stesso meccanismo di azione per la polpa delle foglie del fico d’india: contengono fibre solubili dall’elevata capacità gelificante. Sfrutta entrambi i meccanismi di azione il fagiolo (Phaseolus vulgaris L): il bacello è ricco di fibra, fornisce sazietà e contribuisce al transito intestinale, mentre il seme ha attività diuretica e ipoglicemizzante; dal fagiolo si estrae inoltre faseolamina, una glicoproteina capace di inibire le alfa-amilasi pancreatiche e quindi interferire con la digestione e l’assorbimento degli amidi.

MODULARE L’ASSORBIMENTO Quando si desidera perdere peso meglio preferire ai cibi elaborati e raffinati, quelli prodotti industrialmente per intenderci, quelli naturali e poco lavorati come frutta, verdure, pesce, cereali integrali, legumi e olio extravergine d’oliva. In questo contesto, o per gestire even-

tuali occasioni alimentari non dietetiche, possono essere utili sostanze naturali che permettano di ridurre l’assorbimento. Decantata da star e starlette è la buccia dei frutti di Garcinia, pianta costiera dell’India centro-meridionale, e la sua fama non è priva di fondamento perché contiene acido idrossicitrico in grado di inibire l’azione della citrato-liasi, l’enzima che trasforma i carboidrati non consumati in grassi. Questa azione determina il fatto che un minor quantitativo di carboidrato venga stoccato nelle riserve adipose sottocutanee. Non solo, la Garcinia cambogia, che ha dimostrato di stimolare la sintesi epatica di glicogeno e l’aumento dei depositi nel fegato, determina l’inibizione dell’appetito e il senso di sazietà. Anche se il chetone del lampone è stato uno dei “tormentoni” della scorsa estate nell’ambito della gestione della perdita di peso, non solo non vi sono evidenze cliniche, ma questo composto ha dato prova di un potenziale effetto di cardiotossicità, nonché un effetto teratogeno.

MENO ZUCCHERI... E GRASSI Un altro aiuto nell’inibizione degli zuccheri alimentari si ha dalle foglie di Gyimnema, pianta rampicante anch’essa di origine indiana. Gli acidi gimnemici di cui è ricca la pianta sono noti in India come antiglicemizzanti in caso di diabete, agendo proprio sull’assorbimento intestinale del glucosio. L’acido gimnemico infatti è simile a quello del glucosio e compete per il trasportatore presente a livello dei villi intestinali: il legame recettore-acido gimnemico si instaura molto velocemente, gli studi indicano entro l’ora dall’assunzione, e si è dimostrato duraturo perché permane per circa cinque o sei ore. Ovvio che il ricorso alla Gymnema va fatto in occasione di un pasto che contiene carboidrati. In caso di pasti ricchi di grassi la Cassia mimosoides può venire in soccorso perché agisce inibendo la lipasi pancreatica e rendendo quindi pressoché impossibile la loro assimilazione a livello intestinale. Anche l’estratto di caffè verde agisce sulle lipasi pancreatiche. Senza assimilazioni l’organismo non può quindi utilizzare i

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Nutrizione

il caffè verde agisce sulle lipasi pancreatiche bloccando l’assorbimento dei grassi

grassi a fini energetici o di deposito. Di questa pianta, molto studiata negli ultimi anni, sono state trovate numerose molecole che condividono questa azione inibente, ma la molecola più promettente all’interno del fitocomplesso per efficacia sembra essere la catechina (2S)-3’-4’-7’-triidrossiflavan-(4alfa)-8-catechina, ma la complessità molecolare di questa pianta lascia ampio spazio a sorprese future sul meccanismo d’azione. Altro fitoterapico che a buona ragione dovrebbe essere preso in esame quando si fa una dieta dimagrante è la Rhodiola rosea, forse più conosciuta per le capacità adattogene e al meccanismo serotoninergico in grado di contrastare la fame nervosa. La Rhodiola stimola l’attività della lipasi, enzima che agisce idrolizzando il legame estereo presente nella molecola dei trigliceridi, liberando gli acidi grassi che possono essere così metabolizzati. Poiché l’esercizio fisico facilita l’utilizzo degli acidi grassi rilasciati, questo fitocomplesso è particolarmente indicato in chi ha deciso, saggiamente, di associare a una dieta ipocalorica esercizi fisici a bassa intensità ma per tempi prolungati come ad esempio camminate oltre l’ora. Ci sono poi i chitosani, una famiglia di chitine deacetilate non naturalmente presenti nel tessuto umano, ma biodegradabili, non tossici, non immunogenici e biocompatibili. Il meccanismo con cui il chitosano può esercitare un effetto sulla perdita di peso è ben noto: legandosi grazie alla carica negativa alle molecole di grasso all’interno del lume in-

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testinale ne impedisce così l’assorbimento. Il chitosano è considerata una fibra insolubile di origine animale e diminuisce anche l’assorbimento del colesterolo.

FAVORIRE IL CATABOLISMO Purtroppo durante una dieta prima o poi la bilancia resta ferma e questo nonostante l’impegno nel portare avanti il regime alimentare ipocalorico e ciò ha di solito due conseguenze e nessuna positiva: ci si demoralizza a tal punto da abbandonare l’impresa o si ritiene che solo stringere ulteriormente la cinghia, ovvero ridurre l’introito calorico, possa far ripartire il dimagrimento. La prima è ovviamente una resa, mentre la seconda è un errore concettuale importante perché così facendo si riduce la funzionalità tiroidea. Una strategia può invece essere aumentare la termogenesi perché è sempre più efficace consumare ciò che mangiamo piuttosto che mangiare sempre meno. Le radici di Coleus forskohlii contengono forskolina, molecola che ha già dato ampia prova scientifica di incrementare la concentrazione di cAMP cellulare e che ha dimostrato di interagire con i recettori beta adrenergici aumentando il ri-

lascio di noradrenalina. Già una monografia pubblicata su Alternative Medicine Review nel 2006 riporta la capacità della forskolina di aumentare fisiologicamente la funzione tiroidea e il processo di lipolisi per effetto termogenico. E gli studi clinici effettuati, pochi purtroppo, indicano che la forskolina può essere utile nel trattamento del sovrappeso, anche se sono necessari ulteriori dati. L’utilizzo di questa pianta richiede attenzione in caso di ulcere gastriche e ipotensione, oltre alla concomitante assunzione di antiasmatici e antipertensivi. Yerba mate è una pianta che vive accanto ai corsi d’acqua ed è originaria del sud del Brasile è caratterizzata da foglie contenenti principi attivi che determinano un maggior utilizzo dei lipidi come substrato ossidativo. E il matè, l’infusione fatta con le foglie, è ricca di alcaloidi purinici, vitamine, tannini, saponine triterpeniche, flavonoidi e oligoelementi. Altro tè ricco in caffeina dall’azione termogenica è il tè verde, ma questo contiene anche la ben nota epigallocatechina gallato che ha dimostrato la capacità di prevenire l’accumulo di grasso. Non solo: l’EGCG amplifica l’azione della caffeina, prolungando nel tempo l’azione termogenica.

NOTA BIBLIOGRAFICA Ríos-Hoyo A, Gutiérrez-Salmeán G. New Dietary Supplements for Obesity: What We Currently Know. Curr Obes Rep. 2016 Jun;5(2):262-70 | Beecheno M, Budd S, Mohan T. Natural weight loss supplements - Are they psychoactive? Aust N Z J Psychiatry. 2016 Jul;50(7):700-1. | Coleus forskohlii. Monograph. Altern Med Rev. 2006 Mar;11(1):47-51. | Fitoterapia in nutrizione biointegrata, edizioni Biogroup


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I

fiscale

di Alessandro Buttinoni, Staff Farmacie, Bergamo

n materia

di servizi

Il trattamento fiscale delle prestazioni sanitarie in farmacia alla luce della risoluzione n. 60/E dell’Agenzia delle entrate 46

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Finalmente l’Agenzia delle entrate si è espressa sulla natura fiscale delle prestazioni sanitarie fornite dalle farmacie. Infatti la recentissima Risoluzione n. 60/E del 12.05.2017 specifica in quale caso la prestazione fornita è esente Iva e detraibile dal fruitore del servizio. Come vedremo comunque non tutti i dubbi sono chiariti.

NEL DETTAGLIO L’esenzione Iva, prevista all’art. 10, c.1, n. 18 del Dpr 633/72 è subordinata alla presenza dei seguenti requisiti: A - natura della prestazione (diagnosi, cura e riabilitazione); B - soggetto che la rende (soggetti abilitati all’esercizio della professione). Il venir meno di uno dei due requisiti


fiscale

L’esenzione Iva è subordinata alla presenza di determinati requisiti

comporta l’assoggettamento a Iva ordinaria (22 per cento) della prestazione. L’amministrazione finanziaria analizza quattro distinti casi: prestazioni rese tramite messa a disposizione di operatori socio-sanitari. Se le prestazioni sono rese da operatori socio-sanitari, infermieri e fisioterapisti con prescrizione da parte del medico

curante o pediatra, saranno esenti e beneficeranno della detraibilità fiscale; prestazioni analitiche di prima istanza rientranti nell’autocontrollo. Se tali prestazioni vengono effettuate direttamente dal paziente tramite apparecchiature automatiche in farmacia, saranno sempre “ivate” (manca il presupposto B), mentre se vengono effettuate altre

prestazioni di prima istanza dal professionista sanitario invece rientreranno nell’esenzione; prestazioni di supporto all’uso di dispositivo per servizi di II livello. Come nel primo caso se prescritto dal medico curante o pediatra risulteranno esenti Iva, eventualmente eseguiti anche dal personale infermieristico. servizio di prenotazione, riscossione e ritiro dei referti. Saranno sempre soggetti a aliquota ordinaria Iva. Suscita non pochi dubbi il fatto che, nei casi di esenzione sopra indicati (n. 1 e n. 3), venga richiesta la prescrizione medica, quando invece la normativa Iva prevede esclusivamente i requisiti sopra indicati (A e B). A questo punto non si capisce il ragionamento dell’Agenzia delle entrate che porta a una disparità di trattamento: se ci si rivolgesse direttamente al professionista (infermiere, fisioterapista, eccetera), lo stesso fatturerebbe in esenzione Iva. Per quale motivo se tale prestazione è eseguita in farmacia ci deve essere un aggravio dell’Iva per l’utente finale senza prescrizione medica? Per ultimo, ma non per importanza, si segnala che l’Ade chiarisce finalmente come sia sufficiente, ai fini della detraibilità fiscale del servizio sanitario prestato, la certificazione della spesa resa anche tramite scontrino fiscale parlante equiparandolo all’acquisto dei medicinali.

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social

di Chiara Romeo

La salute

in un like Questa è la nuova educazione sanitaria?

Sui social in questo periodo due sono i temi caldi, parlando di salute: il decreto sull’obbligo vaccinale per l’iscrizione al nido e per la frequenza della scuola, e la morte di un bambino di sette anni per le complicanze di una otite curata con soli farmaci omeopatici. Come sempre in rete si sono susseguiti commenti a caldo e aspre polemiche. La star di Facebook sul tema vaccini è Roberto Burioni, medico ricercatore e professore ordinario di Microbiologia e Virologia presso l’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, che conta 299.000 follower sulla sua pagina. In un suo post del 23 maggio scrive «Perché in Italia le vaccinazioni sono obbligatorie e altrove no? La risposta è molto semplice perché altrove non sono così stupidi da non vaccinare i loro figli». La cifra stilistica del professore è questa: volano aggettivi come cretino, stupido o delinquente. C’è chi lo ama e chi lo odia: per la sua attività di divulgazione scientifica ha ricevuto il premio Asimov 2017, ma ha anche ricevuto minacce di morte sui social dagli anti-vaccinisti. Su posizioni distanti il Codacons (Coordinamento delle associazioni per la difesa dell’ambiente e dei diritti degli utenti e dei

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consumatori): 41.000 like sulla pagina Facebook dove viene chiesta una maggiore vigilanza da parte di Aifa in tema di eventi avversi post vaccino. La conferenza stampa in cui si presentavano e si commentavano i dati Aifa sulle reazioni avverse ai vaccini registrate nel triennio 2014-2016 ha contato 621 like e 392 condivisioni. Quindi, dove si informano i cittadini quando sono nel web? La pagina Comilva, associazione per la libertà di scelta nelle vaccinazioni, conta 21.000 like circa. Per farsi un’idea delle proporzioni, il sito del ministero della Salute “piace” a 5.900 persone, riceve pochi commenti ai post e a questi non risponde quasi mai. La pagina di Aifa è più seguita, 20.700 persone, ma i post non ricevono quasi mai commenti. La pagina del Corriere Salute è seguita da 45.700 persone. Sul tema omeopatia il web si è spinto al di là dello stretto fatto di cronaca - le prime indagini hanno evidenziato una responsabilità professionale del medico curante - e ha visto scatenarsi un dibattito su fronti contrapposti, omeopatia sì, omeopatia no. Da una parte Guido Silvestri, direttore della divisione di Microbiologia e Immunologia allo Yerkes National Primate Research Center della Emory University di Atlanta,

con 4900 amici, che ha postato un appello al ministro della Salute Beatrice Lorenzin, con sette richieste pubbliche contro l’omeopatia, in cui - pensiamo provocatoriamente - si parla di rimedi omeopatici, e non di farmaci, come prevede la legge italiana, che ha ricevuto a oggi 1.400 like e 992 condivisioni. Dall’altra in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, Christian Boiron, direttore generale del gruppo Boiron, ha dichiarato «dobbiamo considerare l’omeopatia come una specializzazione che dà strumenti in più per inquadrare e curare le malattie» e inoltre dichiara di essere il primo ad assumere gli antibiotici, perché «scelgo ogni volta la cura migliore». L’intervista è stata condivisa 18.000 volte. Anche in questo caso, leggendo tra i commenti, c’è chi ha visto un atteggiamento corretto e chi lo accusa di fare affari con “l’acqua fresca”, mentre lui si cura con gli antibiotici. Quello che emerge da questo quadro è la necessità, nel nostro Paese, di un’educazione sanitaria. Come farmacisti, soprattutto sul tema dei farmaci, si ha la possibilità di fare educazione, si hanno le conoscenze e le competenze, e non ultimo la fiducia dei cittadini.


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Legale

S Le società speziali tra la concorrenza e il mercato

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a cura dello studio dell’avvocato Bruno Riccardo Nicoloso, Firenze-Roma (b.r.nicoloso@tin.it)

ervitore

di due padroni Si sono già intraviste da questo osservasocietà di persone, le società di capitali torio legale (Punto Effe n. 5/2015: “Il cae le società cooperative a responsabilità pitale in farmacia”) le premesse della limitata»; quarta riforma copernicana del sistema b) al comma 2, il secondo periodo è sostifarmacia pianificato sul territorio nel tuito dai seguenti: «La partecipazione alle contesto della Legsocietà di cui al comge per il mercato e ma 1 è incompatibile in la concorrenza, che con qualsiasi altra atha avuto ben più ritività svolta nel settoparlamento pensamenti della re della produzione e si discute Quarta in mi bemolinformazione scientila quarta le maggiore di Anfica del farmaco, nonriforma ton Br uckner, se ché con l’esercizio solo si pensi che della professione mecopernicana l’articolo 32 del Ddl dica. Alle società di del sistema 3012AC è stato apcui al comma 1 si apfarmacia provato dalla Cameplicano, per quanto pianificato ra il 6 ottobre 2015 e compatibili, le dispotrasmesso poi dal sul territorio sizioni dell’articolo 8»; Senato per essere c) al comma 3, le paesaminato come arrole «a uno dei soci» ticolo 58 del Ddl 2085AS ed essere apsono sostituite dalle seguenti: «a un farprovato con modificazioni il 3 maggio macista in possesso del requisito dell’i2017, per poi tornare alla Camera in sedoneità previsto dall’articolo 12 della conda lettura come Articolo 1, Legge Legge 2 aprile 1968, n. 475, e successive per il mercato e la concorrenza: modificazioni»; d) al comma 4, le parole: «da un altro so comma 158. All’articolo 7 della Legge cio» sono sostituite dalle seguenti: «da 8 novembre 1991, n. 362, e successive un farmacista in possesso del requisito modificazioni, sono apportate le seguendell’idoneità previsto dall’articolo 12 delti modificazioni: la legge 2 aprile 1968, n. 475, e successia) il comma 1 è sostituito dal seguente: ve modificazioni»; «1. Sono titolari dell’esercizio della fare) il comma 4bis è abrogato. macia privata le persone fisiche, in conformità alle disposizioni vigenti, le comma 159. I soggetti di cui al com-


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Legale

la futura legge sottoporrà le farmacie private alle insidie del mercato

ma 1 dell’articolo 7 della legge 8 novemsasasa bre 1991, n. 362, come sostituito dal comma 158, lettera a), del presente articolo, possono controllare, direttamente o indirettamente ai sensi degli articoli 2359 e seguenti del Codice Civile, non più del 20 per cento delle farmacie esistenti nel territorio della medesima regione o provincia autonoma. comma 160. L’Autorità garante della concorrenza e del mercato provvede ad assicurare il rispetto delle disposizioni di cui al comma 159 attraverso l’esercizio dei poteri di indagine, di istruttoria e di diffida a essa attribuiti dalla Legge 10 ottobre 1990, n. 287. comma 161. All’articolo 8 della legge 8 novembre 1991, n. 362, e successive modificazioni, sono apportate le seguenti modificazioni: a) al comma 1, la lettera a) è sostituita dalla seguente: «a) nei casi di cui all’articolo 7, comma 2, secondo periodo»; b) il comma 2 è sostituito dal seguente: «2. Lo statuto delle società di cui all’articolo 7 e ogni successiva variazione, ivi incluse quelle relative alla compagine sociale, sono comunicati, entro sessanta giorni, alla Federazione degli Ordini dei farmacisti italiani nonché all’Assessore alla sanità della competente regione o provincia autonoma, all’Ordine provinciale dei farmacisti e all’Azienda sanitaria locale competente per territorio».

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Occhiali da vedere per vedere: l’Arlecchino in musica Il capriccio teatrale che ci viene in mente pensando alla recente riforma delle società speziali nelle logiche del mercato non è tanto Lo Speziale di Haydn, quanto l’Arlecchino di Ferruccio Busoni (che si ritrova sullo stesso palcoscenico con il Pulcinella di Igor Stravinskj) che fa/fanno rivivere l’antica commedia dell’arte in un gioco di marionette i cui fini sono tratti dal burattinaio: nel nostro caso, appunto, il mercato coniuge della concorrenza. In una via della città di Bergamo, Arlecchino corteggia Annunziata mentre il marito Matteo si diletta alla lettura, dandosi

arie di fine erudito. Per disfarsene, Arlecchino dapprima inventa un’invasione della città da parte dei barbari, quindi si traveste da capitano per arruolarlo. Intanto Colombina, moglie, trascurata, di Arlecchino, cede alle lusinghe di Leandro. Arlecchino lo sfida a duello e lo uccide: ma è una burla. Arlecchino ripudia Colombina, consentendole di sposare Leandro; Matteo torna alle sue dotte letture e Annunziata lo abbandona per Arlecchino, che commenta: «È successo qualcosa di nuovo? Nient’affatto! È la storia più vecchia del mondo».

LA FIDUCIA

pianificato sul territorio non si dovrebbe però dimenticare della natura “marginale” dell’impresa organizzata dalla professione per il relativo esercizio - pur svolto da una società speziale (Consiglio di Stato, Sezione terza, 7 settembre 2015, n. 4280) che è di per sé deteriore rispetto a quella del servizio cui è deputata (Corte Costituzionale, 10 marzo 2006, n. 87) per assicurare in regime concessorio (Cor te Costituzionale, 28 dicembre 2006, n. 448) e con continuità e territorialità (Corte Costituzionale, 4 febbraio 2006, n .27) un infungibile servizio pubblico e sociale (Consiglio di Stato, Adunanza plenaria, 31 maggio 2002, n. 5) a tutela della qualità e della dignità della vita attraverso la cura della salute e al terapia del dolore. Tutto questo si pone nelle logiche espresse in dottrina e in giurisprudenza e ben al di là del dubito quin che si potrebbe esprimere se mai la novella normativa in questione dovesse mutare contra tractatum detto sistema culturale di servizi in un servitore dei due padroni: la concorrenza e il mercato che potrebbero far dimenticare la professione.

Con buona probabilità il nuovo testo comprendente anche delle misure attinenti: la pianificazione straordinaria delle farmacie rurali: comma 162; la distribuzione dei medicinali utilizzati esclusivamente in ambiente ospedaliero: comma 163: il periodo di mantenimento della gestione associata tra i graduati in associazione nel concorso straordinario di cui alla legge Monti del 2012: comma 164; il foglietto illustrativo dei medicinali di origine industriale: comma 165; gli orari di servizio delle farmacie convenzionate: comma 166 - avrà la fiducia della Camera e sarà tradotto in una legge, in relazione alla quale viene riservato (tra non molto?) un approfondimento per i lettori presbiti che frequentano questo osservatorio, ma che, lo si può dire pur ora, collocherà (e non solo per l’epigrafe) le società speziali per l’esercizio delle farmacie private nel contesto della concorrenza e del mercato, come l’Arlecchino di goldoniana memoria, allampanato per ragioni di famiglia nel quadro di Pablo Picasso, ma che, se mai dovesse operare nel sistema farmacia,


il libro

di MercedesdiBradaschia Luca Pani

La corte

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Una nuova serie fantasy brillante e romantica in un’ambientazione a metà tra il mondo elisabettiano e la frontiera

The Glittering Court è il romanzo di apertura della nuova trilogia fantasy scaturita dalla penna creativa della scrittrice statunitense Richelle Mead, apprezzata in tutto il mondo per i sei volumi della serie L’accademia dei vampiri. Pubblicato in Italia dalle Edizioni Lswr questo nuovo fantasy si svolge in un tempo irreale e trae ispirazione dal mondo elisabettiano e dalle saghe di frontiera. In una sala da ballo sfarzosa c’è una ragazza in preda a pensieri cupi: è la contessina Adelaide, che appartiene a una delle famiglie più nobili di Osfrid, la cui stirpe risale ai fondatori del paese ma, c’è sempre un ma, la fortuna della famiglia si è volatilizzata. E da che mondo è mondo anche nel regno di Osfrid la soluzione è semplice: fare

un buon matrimonio. Così prende il volo questo romanzo dove i protagonisti si muovono tra i lussuosi palazzi di Osfrid fino alla polvere d’oro e alle selvagge foreste di Adoria, il Nuovo Mondo. E qui, nella Glittering Court, una scuola speciale che prepara le ragazze comuni a diventare raffinate signore destinate a sposare gli uomini ricchi e potenti destinati a governare il Nuovo Mondo, si dipanano le vicende di Adelaide, fuggita da Osfrid per non contrarre il matrimonio combinato dalla nonna, e ora finta cameriera ad Adoria. Emozionanti colpi di scena, incontri con personaggi, come Cedric Thorn, che celano segreti e nuove e coinvolgenti amicizie con le enigmatiche compagne di scuola attendono i lettori di questo romanzo scintillante e travolgente.

Richelle Mead è l’autrice della serie L’accademia dei vampiri, bestseller nella classifica del New York Times. Fin da bambina grande lettrice, Richelle è sempre stata affascinata dalla mitologia e dal folklore. Quando riesce a staccarsi dai libri (dopo averli letti o scritti) le piace guardare reality, viaggiare, provare cocktail origina-

li e fare shopping. È per sua stessa ammissione caffè dipendente, lavora in pigiama e ha una passione per tutte le cose stravaganti e rumorose. Originaria del Michigan, ora Richelle vive a Seattle (Washington), dove sta attualmente lavorando al pros simo romanzo della serie The Glittering Court: Midnight Jewel.

THE GLITTERING COURT Liberi, insieme, per sempre

Richelle Mead Edizioni Lswr, 2017, pp. 448

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Gli aminoacidi “bilancieri” della forma perfetta, da Guna una grande novità Perdere peso in modo efficace e rapido senza per questo accusare spossatezza e deperimento? Un risultato che è possibile raggiungere con Gunamino Formula, l’integratore alimentare innovativo di Guna composto da otto aminoacidi essenziali, ottenuti per biofermentazione ed elaborati in un rapporto quali-quantitativo unico e ideale, studiato specificatamente sulle esigenze dell’organismo umano. Il particolare bilanciamento tra gli aminoacidi fa sì che questi non subiscano il processo di “deaminazione”, evento che si verifica qualora anche solo uno di essi venga fornito in un rapporto quantitativo non equilibrato rispetto agli altri. Il risultato è un contenuto di elementi altamente puro ed efficace, formulato per offrire all’organismo un assorbimento facile e rapido (bastano pochi minuti) che non sovraccarica organi vitali come fegato e reni, non produce scorie azotate e, al contempo, è in grado di assicurare un ottimo contenuto di aminoacidi. Sul piano del dimagrimento, Gunamino Formula consente infatti di abbassare il regime calorico dietetico, obbligando cosi l’organismo a intaccare la massa grassa come fonte dl energia ma, nel contempo, impedendogli di impoverire la massa magra, dato che è perfettamente nutrita dagli aminoacidi nella

sua particolare miscela. In tal modo l’integratore risolve le eventuali carenze nutritive che una dieta dimagrante può generare all’inter no dell’organismo. Questo integratore è inoltre indicato per chi ha necessità di supportare gli aminoacidi nell’organismo a scopo curativo e preventivo. Gunamino Formula è disponibile in compresse da 1 g di aminoacidi da ingerire con acqua (confezioni da 50 capsule o nel formato scorta da 150 che permette di contare su un’assunzione prolungata) o in miscela in bustine da 5 g da sciogliere in acqua (disponibili nella classica confezione da 24 oppure nella maxi da 42). Trattandosi di un integratore alimentare gluten free, è indicato anche per chi soffre di intolleranze alimentari. Nei regimi dietetici finalizzati alla perdita di peso, il prodotto deve essere accompagnato da un’alimentazione varia ed equilibrata e da attività fisica

giornaliera. Orientativamente possono bastare dieci compresse o due bustine al giorno, da assumere rispettivamente a colazione (cinque compresse o una bustina) e a cena (stessa posologia). Nei casi di nutrizione clinica, invece, a seconda delle necessità del paziente, la dose può variare da 5-10 compresse o 1-2 bustine al giorno, fino a 1520 compresse o 3-4 bustine al giorno. Comunque, per una

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corretta integrazione, il consiglio è di chiedere sempre il parere del proprio medico o del farmacista. La qualità unica e certificata di Gunamino Formula è la garanzia dell’apporto quali/ quantitativo degli otto aminoacidi essenziali più vicino alla composizione aminoacidica tipica, presente nell’organismo umano. Ovvero il Rapporto ideale tra gli aminoacidi essenziali (Ritae)

BIBLIOGRAFIA M.G. Petracca, V. Barbaro, C.M.. Rotella - “Recenti acquisizioni nella diagnosi e terapia dell’obesità sarcopenica ipometabolica”, La Medicina Biologica 2014/4. | Romero-Corral A., Somers V.K., Sierra-Johnson J., Thomas R.J., Collazo-Clavell M.L., Korinek J., Allison T.G., Batsis J.A., Sert-Kuniyoshi F.H., Lopez-Jimenez F. - “Accuracy of body mass index in diagnosing obesity in the adult general population”. Int J Obes (Lond). 2008Jun;32(6):959-66. | Cruz-Jentoft A.J., Baeyens J.P ., Bauer J.M., Boi-r ie Y., Cederholm T., Landi F., Martin F.C., Mi-c hel J.P., Rolland Y., Schneider S.M., TopinkováE ., Vandewoude M., Zamboni M. – “EuropeanW orking Group on Sarcopenia in Older People.Sarcopenia: European consensus on definitiona nd diagnosis: Report of the European WorkingG roup on Sarcopenia”. Older People. AgeAgeing. 2010Jul;39(4):412-23. | Dicembrini I., Pala L., Cresci B., Cremasco F., Rotella C. – “Predictors of weight loss in the clinical management of obese patients: the relevance of body composition”. Obesity and Metabolism 2010; 6: 29-33.

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what’s up

di Chiara Romeo

Pharma Kids

Un’applicazione pensata per le mamme, ma utile per tutta la famiglia: un ottimo promemoria per la gestione dei farmaci, per annotare malattie e visite mediche dei figli. È perfetta per passare con facilità informazioni importanti sulla salute dei bambini e tenere aggiornati nonni, babysitter o tate. Comprende un promemoria per medicine, visite o altri eventi, infatti la app consente di ricordare se il bimbo deve prendere una medicina o deve andare dal pediatra. Può essere organizzato un archivio delle malattie avute in passato e i farmaci utilizzati per la cura, inoltre, si può allestire un data base dei farmaci assunti dal bambino. La app consente di accedere anche a una mappa della zona per sapere se ci sono ceppi di malattie esantematiche. È utile per la gestione della dispensa dei farmaci: con il codice a barre si può inserire automaticamente un farmaco, leggere il foglietto illustrativo digitale, tenere sotto controllo la scadenza grazie agli alert di avviso. È possibile, infine, la sincronizzazione degli appuntamenti su Google Calendar. La lista dei farmaci presenti è quella fornita dall’Aifa..

I-mal di testa

Creata da Angelini, questa applicazione è uno strumento semplice ed efficace, che aiuta a conoscere i diversi tipi di mal di testa e approfondirne le cause, ma soprattutto a tenere traccia della propria cefalea. Si può creare un profilo personalizzato con il diario del mal di testa, inserendo informazioni utili per gestirlo nel modo più efficace, come intensità e localizzazione del dolore, la qualità e le ore di sonno, le abitudini alimentari, episodi di particolare stress e altro ancora. Con il diario si può avere una panoramica delle caratteristiche del mal di testa, approfondirne le cause e condividere eventualmente il resoconto con lo specialista per una valutazione diagnostica e terapeutica più approfondita. La app comprende una sezione con il profilo personale, una con il diario del mal di testa, per monitorare l’andamento del mal di testa, e infine il diario del sonno, infatti mantenere abitudini di sonno regolari è fondamentale per combattere l’insorgere del mal di testa. Le informazioni sono registrate in cloud e possono essere gestite da dispositivi diversi e condivise con lo specialista.

Wikivaccini

Wikivaccini è l’app di Regione Lombardia per aiutare i genitori durante il loro percorso decisionale in tema di vaccinazioni. Informarsi oggi risulta facile, ma allo stesso tempo ci si sente un po’ persi nella mole di notizie disponibili soprattutto in rete: diventa quindi fondamentale saper selezionare fonti sicure e istituzionali che garantiscano contenuti controllati e validati scientificamente. Grazie a questa applicazione è possibile fare l’autovalutazione dello stato vaccinale dei propri bambini; registrare gli appuntamenti e ricevere direttamente sul proprio smartphone e via email i promemoria per ricordarsi quando vaccinare il bambino; vedere l’offerta delle vaccinazioni gratuite in Lombardia; consultare le risposte degli esperti alle domande e ai dubbi più frequenti; trovare il centro vaccinale più vicino a casa. Interessante è il test per valutare la conoscenza sui vaccini. Sul sito dedicato www.wikivaccini.com si trovano ulteriori contenuti di approfondimento.

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Spigolature

Il mercato generici

nel primo trimestre 2017 Cresce, anche se lentamente, il consumo degli equivalenti, che nel periodo gennaio-marzo guadagnano il 2,8 per cento nei consumi in classe A del canale farmacia rispetto al primo trimestre del 2016. Il dato emerge dal report trimestrale sui trend del mercato italiano di settore, realizzato dal Centro studi di Assogenerici, che assegna agli equivalenti il 20,88 per cento del totale del mercato farmaceutico a volumi nel canale delle farmacie aperte al pubblico (11,6 per cento a valori). Complessivamente, il mercato dei generici equivalenti vale 1,5 miliardi (in prezzi ex factory), con un giro d’affari concentrato essenzialmente in classe A (1,17 miliardi, 77 per cento del totale della spesa per farmaci generici). Dal punto di vista dei volumi, sempre in classe A, i generici equivalenti rappresentano a unità l’88,9 per cento del mercato complessivo di settore. Dall’analisi realizzata da Assogenerici sul trend dei consumi nei primi tre mesi del 2017, pur nella generale stagnazione dei consumi farmaceutici, emerge una performance comunque positiva degli equivalenti nel canale farmacia che si chiude con un +1,9 per cento a unità e un +4 a valori, a fronte di segnali di recessione dei restanti segmenti del mercato farmaceutico.

Partnership tra Profar e Terme di Sirmione

Una linea dermocosmetica dal cuore di acqua termale è il risultato della partnership tra Profar, marchio di Federfarmaco e Terme di Sirmione. I due marchi italiani entrano insieme nel mondo della skin care farmaceutica con Purotherm: prodotti per l’idratazione, il nutrimento, la pulizia e la protezione quotidiana della pelle del viso e del corpo, anche la più sensibile. «È la collaborazione di tutte le cooperative di farmacisti nello sviluppo del brand Profar che rende possibile la realizzazione di pro-

getti come questo», afferma il presidente di Federfarmaco Francesco Turrin. «La linea Purotherm è venduta in esclusiva in farmacia, un canale che si conferma in crescita per il comparto dermocosmetico; il consumatore le riconosce infatti un profilo più autorevole rispetto agli altri canali. Il marchio Purotherm è rivolto a chi ricerca prodotti efficaci, naturali e sicuri. Le farmacie a loro volta accrescono la loro competenza nel settore dermocosmetico e la propria sensibilità nei confronti del

consumatore e delle sue aspettative». Purotherm è disponibile nelle farmacie a partire dai primi di giugno. La linea, che presenta oggi sei prodotti per il viso e quattro per il corpo, prevede in futuro un ampliamento mirato delle referenze.

Lettera di Amiot

al ministro Lorenzin «Un medico che non somministri un antibiotico, laddove necessario, a un bimbo malato è un medico che sbaglia, ma non si può confondere imperizia e medicine complementari come se fossero sinonimi. Forse questa tristissima vicenda potrà essere di stimolo per aiutarci a ridurre le distanze ideologiche

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e a portarci a un confronto franco e sereno, perché, come medici, il nostro unico desiderio è la salute e la vita di ognuno dei nostri pazienti». Questo il fulcro della lettera che Marco Del Prete, presidente dell’Amiot (Associazione medica italiana di omotossicologia) - che rappresenta oltre 1.300 medici

che operano nell’ambito delle medicine tradizionali, complementari e non convenzionali ha inviato all’attenzione del ministro della Salute Beatrice Lorenzin. Una lettera dove si dichiara drammaticamente colpito per l’accaduto e per la mancata tempestiva somministrazione delle terapie adegua-

te per curare la malattia che affliggeva il piccolo deceduto ad Ancona, e nel contempo prende posizione in merito al tragico dramma, con particolare riferimento alla stringente necessità di formazione di clinici e farmacisti sulle modalità di prescrizione delle medicine complementari.


il Pianeta Giovani Sanofi È stato presentato a Milano il nuovo progetto Pianeta Giovani Sanofi patrocinato dall’azienda farmaceutica, già fornitrice ufficiale Fisi-Federazione italiana sport invernali. Il progetto ha l’obiettivo di supportare l’attività agonistica giovanile di più discipline federali. Insieme al presidente Fisi Flavio Roda, il general manager della BU General Medi-

cines Sanofi e di Zentiva in Italia Marco Grespigna ha illustrato le linee guida del nuovo progetto che consentirà ai talenti delle nazionali giovanili di biathlon, fondo e sci alpino di crescere su basi tecniche altamente professionali e con tutto il supporto necessario allo sviluppo agonistico e professionale. «Sanofi è orgogliosa di supportare i giovani atleti

della Fisi attraverso il progetto Pianeta Giovani», dichiara Grespigna. «Questi atleti rappresentano il futuro dell’attività sportiva di alto livello, grazie alla loro energia e alla voglia di crescere e trasmettono un messaggio estremamente positivo. La formula ha già mostrato di essere efficace in passato e ora riparte su nuove basi per garantire ai giovani la

massima attenzione e la struttura più efficiente possibile per la loro crescita sportiva e personale».

Spigolature

Presentato

Integratori, norme

più uniformi a livello Ue Chiedere all’Unione Europea di armonizzare la normativa di un comparto che incide positivamente sul piano economico-produttivo del Paese. L’eurodeputato Alberto Cirio, membro della Commissione per l’ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare (Envi), ha fatto visita allo stabilimento industriale torinese della Farmaceutici Procemsa Spa, azienda che siede nel consiglio direttivo di Federsalus e, constatando il valore e l’eccellenza della filiera di produzione degli integratori alimentari, ha raccolto le istanze del settore. Da qui la proposta di fissare in autunno un momento di riflessione a Bruxelles per avviare un percorso di cambiamento dal punto di vista normativo, in particolare in relazione agli integratori a base vegetale. «L’obiettivo di lungo periodo di Federsalus è di accreditare ed ottenere il riconoscimento dell’integratore alimentare presso le istituzioni nazionali e comunitarie come un presidio della salute a vantaggio dei cittadini e dell’efficienza dei servizi sanitari», sottolinea Andrea Costa, presidente della Federazione. «Il modello che si è sviluppato in Italia deve fare da guida per lo sviluppo in tutta Europa. Federsalus è impegnata in prima linea nel rafforzamento della credibilità del settore a partire dalla costruzione di un network efficace a livello degli Stati Membri. È importante trasferire a tutti gli stakeholder il valore del settore, di cui fanno parte imprese dinamiche e innovative, che producono occupazione e eccellenza, senza contare che tutto questo non costa niente alla spesa sanitaria».

Campagna contro

il melanoma in Lombardia Si è conclusa positivamente la prima campagna di prevenzione contro il melanoma “Macchie, senza paura”, tenutasi a maggio nelle città e nelle province di Milano, Lodi e Monza. Vi hanno partecipato l’80 per cento delle 800 farmacie priva-

te aderenti a Federfarma che hanno effettuato un test preliminare a 4.200 persone affette da nei o macchie sulla pelle meritevoli di controlli. Le farmacie hanno inviato 400 cittadini negli ambulatori dell’Istituto nazionale dei tumori e dell’Istituto

Dermoclinico Vita Cutis di Milano per visite approfondite di controllo, totalmente gratuite. In seguito a queste visite, 36 persone sono state inviate a un livello successivo di cura (asportazione o terapia) per nei o macchie risultati sospetti.

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consigli

di Luigi Marafante

Come difendersi

dALLE ALLERGIE?

INTEGRATORE ALIMENTARE CON ESTRATTI DI UOVA DI QUAGLIA E ZINCO Grazie ai progressi della Nutraceutica Fisiologica, Guna ha sviluppato moderni integratori alimentari in grado di fornire una risposta efficace e naturale a questi disagi stagionali. Ovix, integratore alimentare in compresse a base di estratti di uova di quaglia giapponese e Zinco, è raccomandato per la prevenzione e il trattamento dei sintomi allergici. L’uso delle uova di quaglia sel-

vatica della specie Coturnix japonica varietà B-mina ha le sue radici nella Medicina tradizionale giapponese: da oltre quattrocento anni in Giappone le uova di quaglia sono utilizzate tanto per ridurre l’insorgenza dei sintomi allergici quanto per limitarne l’intensità, dimostrandosi quindi utiliss i me a nche q u a ndo l a sintomatologia è ormai in atto. In Europa, negli ultimi trent’anni, sono stati raggiunti

elevatissimi standard nella produzione di integratori alimentari a base di uova di quaglia Coturnix japonica varietà B-mina e studi scientifici hanno contribuito a comprendere i meccanismi d’azione dei prodotti a base di uova di quaglia selvatica, come Ovix, evidenziandone l’efficacia. Ovix è disponibile anche sotto forma di crema cosmetica per il trattamento coadiuvante delle forme allergiche cutanee. www.guna.it

PREPARARSI AL CAMBIO DI STAGIONE Phyto Depura Forte, a base di estratto fitosomiale di cardo mariano e carciofo, aiuta l’organismo a liberarsi dalle tossine. Prima di una dieta dimagrante o quando ci si sente particolarmente stanchi e appesantiti da un’alimentazione troppo ricca, può essere utile fare ricorso a un integratore in grado di favorire le funzioni

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depurative dell’organismo. Phyto Depura Forte è la nuova formulazione Bios Line che, grazie all’associazione di specifici estratti vegetali, svolge un’azione depurativa sui diversi organi emuntori dell’organismo e aiuta a recuperare benessere, leggerezza e vitalità e una pelle più luminosa e trasparente. www.biosline.it

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consigli

SOS PIDOCCHI?

SCEGLI LA RICARICA CHE FA PER TE DaiGO è un integratore alimentare a base di magnesio e potassio, utile quando si verifica una carenza del fabbisogno energetico per eccessiva sudorazione e intensa attività fisica. Il magnesio e il potassio aiutano il normale funzionamento dei muscoli e del sistema nervoso, per questo la loro carenza può provocare spossatezza, debolezza muscolare e crampi. Il magnesio contribuisce all’equilibrio elettrolitico e al normale metabolismo energetico, quindi, alla riduzione della fatica. Il potassio è indispensabile per la salute del cuore, dei muscoli e dei nervi. www.daigo.eu

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UNA CREMA PER AMICA

PRURITO DA PUNTURE DI INSETTI? Boiron ha ideato Dapis Gel, un gel che allevia il prurito da punture di insetti, a base di estratti di Apis mellifica e Ledum palustre. Grazie ai suoi ingredienti di origine naturale ha un’azione lenitiva sulla cute. A base di Aqua, Propylene glycol, Alcohol, Carbomer, Ledum palustre extract, Sodium hydroxide, Apis mellifica ex-

Secchezza, bruciore, prurito e/o dolore durante i rapporti? Spesso questi sintomi sono associati a una condizione di atrofia, ovvero un progressivo cambiamento della struttura della mucosa vulvo-vaginale. Celegyn, crema naturale per le vulvo vaginiti atrofiche che contiene ingredienti di origine naturale (acido ialuronico, betaglucano, sericina, glicerofosfoinositolo, bisabololo, olio di mandorle dolci), riduce l’infiammazione e migliora l’integrità e lo spessore della mucosa. Sicura nel lungo periodo la crema è indicata in età fertile e in menopausa, solleva dai sintomi più comuni come secchezza, prurito e irritazione. www.nathura.com

tract. Non contiene parabeni, profumo e coloranti, ed è comodo e piacevole da applicare; la composizione in gel ha un effetto rinfrescante e lenitivo. Si assorbe rapidamente senza lasciare la pelle unta, appiccicare o macchiare e può essere usato su aree estese. Inoltre, non presenta rischio di fotosensibilizzazione. www.boiron.it

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I sali minerali, seppur presenti in piccole quantità (complessivamente rappresentano solo il 6,2 per cento del peso corporeo), svolgono funzioni fondamentali per la salute e il benessere dell’organismo nel suo complesso. La formulazione di Vitavit con magnesio e potassio contribuisce alla normale funzione mu-

è stata studiata appositamente per migliorare l’assorbimento e la palatabilità di minerali e vitamine. Infatti Natalben Oro si scioglie direttamente in bocca, consentendo una veloce e facile assunzione di tutti gli elementi, utile per le donne che non riescono a deglutire integratori in capsule o con nausea gravidica. www.natalben.it

PER RIDURRE IL COLESTEROLO Lecinova Fibre è per sua natura ricca in fibre e i betaglucani in essa contenuti contribuiscono a ridurre i livelli di colesterolo nel sangue. Il benefico effetto si ottiene con l’assunzione gior-

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naliera di 3 g di beta-glucano di avena. I beta-glucani, raggiungendo inalterati l’ambiente intestinale, esercitano un’azione chelante nei confronti del colesterolo ovvero ne riducono l’assorbimento a

livello intestinale e ne inibiscono la sintesi nel fegato, facilitandone l’eliminazione. I beta-glucani possono quindi essere considerati un valido aiuto nella prevenzione delle malattie cardiovascolari. www.lecinova.it

scolare e del sistema nervoso. La Vitamina B6, presente in formulazione, favorisce inoltre le normali funzioni psicologiche e contribuisce alla riduzione della stanchezza e dell’affaticamento in associazione al magnesio. Quest’ultimo è indicato anche per favorire il normale metabolismo energetico e il fisiologico equilibrio elettrolitico. www.specchiasol.it


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